CRISI, AL VIA IL NUOVO PIANO USA
I RICCONI DEL PDL
Il Tesoro americano vara l’iniziativa per gli asset tossici: euforia in Borsa
Ecco i redditi dei parlamentari Berlusconi dichiara dieci volte meno
Milano chiude a 4, 66. Bene le banche
Ultimi Bossi e Casini, anche due nullatenenti
a pagina 3
alle pagine 6 e 7
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 76
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
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Martedì 24 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Verso le elezioni
Professionisti della legalità
Idv tiene al palo il centrosinistra lucano Ferrosud
STORIA & POLITICA
«Vogliamo parlare con De Filippo» Pronti allo sciopero
Radiografia di Forza Italia dal ’94 al 2008 I passi (e gli errori) in una terra come la Basilicata
a pagina 27
Grumento
Aviosuperfice la Comunità montana boccia le critiche a pagina 16
Radice, Orlando ed Autilio ieri sera a Potenza
alle pagine 8, 9 e 10
Dopo la Valbasento il presidente degli industriali Martorano a Tito
Cambia il luogo, stesso sfogo: «La politica ci ascolti» a pagina 14 ORT NELLO SP
PRIMA DIVISIONE
Una domenica di pura follia CALCIO D
Il Genzano sceglie Cerone
Intercettazioni di Woodcock La Cassazione: «Erano illegali» 76 indagati tra cui Marini, Gaucci Briatore, Colombo, D’Antoni «Privacy violata senza motivo» FIDANZATINI DI POLICORO Don Cozzi e mamma Olimpia le parole mai dette sul delitto a pagina 17
Matera
Di Maggio presidente del distretto dei salotti a pagina 28
Bernalda Ore drammatiche alla Carime, in quattro entrano da un buco nel muro e rubano 130 mila euro
Dipendenti legati e rinchiusi: e la rapina è fatta BERNALDA - Dal cinema alla realtà. Hanno fatto un buco nel muro e sono entrati in quattro per una rapina. Hanno legato dipendenti e impiegati delle pulizie, li hanno rinchiusi in una stanza per agire indisturbati. La rapina è andata a buon fine: 130 mila euro e l’allarme è stato dato solo un’ora più tardi.
a pagina 34
BASKET B DIC.
Bernalda torna in corsa
INCHIESTA FEDERCONSORZI
In Africa il Papa dice: Alzati e cammina. E a Roma gli africani vincono la maratona.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Iran, gli Usa fiduciosi WASHINGTON – La Casa Bianca ha detto ieri che gli Stati Uniti intendono offrire all’Iran la possibilità di un nuovo tipo di rapporti esprimendo la speranza che Teheran cambi il suo atteggiamento. Il presidente Barack Obama, nel suo recente messaggio a Teheran, ha voluto «parlare direttamente agli iraniani e ai loro dirigenti per sottolineare la possibilità di una nuova relazione fondata su diritti e responsabilità condivise», ha detto ieri il portavoce della Casa Bianca Robert Gibbs.
Messico, una taglia sui capi narcos CITTÀ DEL MESSICO – La procura generale del Messico ha messo una megataglia, sulla testa dei capi narcos dei sei cartelli principali del paese: oltre 2 milioni di dollari, per ogni tipo di informazione che contribuisca alla loro cattura. Lo ha annunciato il governo, aggiungendo che è previsto anche un premio di un milione di dollari per chi riesce a dare informazioni sui 13 vice capi delle organizzazioni dedite al traffico di droga. Tra nominativi inclusi nell’elenco c'è Joaquin «El Chapo» Guzman, capo del cartello di Sinaloa, evaso nel 2001 da un carcere di massima sicurezza vicino Guadalajara, recentemente inserito dalla rivista Usa Forbes nella lista degli uomini più ricchi della Terra.
Martedì 24 marzo 2009
La certezza che siano stati davvero loro gli autori dello stupro arriverà però dal test del Dna
Caffarella, caso chiuso: i rumeni hanno confessato I due, Alexandru e Gravila non conoscevano Loyos e Racz
La polizia alla Caffarella
ROMA – Forse è arrivata la parola fine sul caso dello stupro della ragazzina di 14 anni avvenuto il giorno di San Valentino nel parco della Caffarella a Roma. È arrivata con la confessione dei due rumeni arrestati venerdì, Ionat Joan Alexandru e Oltean Gavrila, unita alla coincidenza del Dna con i profili genetici estrapolati dai reperti raccolti nel parco della Caffarella e sulla vittima. Il caso ormai sembra chiuso. Rimangono ancora dei particolari da definire, in particolare se, come ipotizzato dal pm Vincenzo Barba,
i primi due rumeni arrestati, e poi scagionati, Alexandru Isztoika Loyos e Karol Racz, abbiano avuto un ruolo marginale nella vicenda, forse come pali. Il passaggio conclusivo è arrivato ieri con le confessioni di Alexandru, 18 anni, e Gavrila, 27, davanti al gip Guglielmo Muntoni. Sono loro i violentatori della Caffarella, hanno detto al magistrato nel corso dell’interrogatorio di garanzia. Entrambi hanno aggiunto di non conoscere Izstoika Loyos e Racz e di aver appreso dai quotidiani che i due era-
no stati arrestati. Gavrila, inoltre, rischia di essere accusato per un altro stupro avvenuto nel luglio scorso sempre in un parco periferico a Roma. La certezza della sua colpevolezza anche per questa violenza arriverà però dal test del Dna. Alexandru ed a Gavrila, già detenuti per la rapina di telefoni cellulari ad una coppia di fidanzati nel parco di via Lemonia il 15 febbraio, il giorno successivo all’episodio della Caffarella, si erano visti notificare le ordinanze di custodia cautelare il 20 marzo scorso. Francesco Tamburro
Il Sudafrica nega il visto al Dalai Lama NAIROBI – Il Sudafrica, al fianco del quale si schierò tutto il mondo libero durante la lotta all’apartheid, ha ufficializzato la decisione di negare il visto d’ingresso al Dalai Lama, che avrebbe dovuto partecipare ad una conferenza internazionale sul valore del calcio -il Sudafrica ne ospiterà la coppa del mondo il prossimo anno- nella lotta al razzismo ed alla xenofobia venerdì prossimo a Pretoria. Come immediata reazione alcuni premi Nobel (lo è anche il Dalai Lama) hanno annunciato l’intenzione di non partecipare alla manifestazione.
Il nome scelto da Franceschini trova il via libera di Berlusconi
Rai, accordo su Garimberti Sarà lui il nuovo presidente della televisione di Stato ROMA - Raggiunto l'accordo tra maggioranza e opposizione su Paolo Garimberti alla presidenza della Rai. 66 anni, ligure di Levanto, editorialista del quotidiano La Repubblica, ex direttore del Tg2, ex inviato della Stampa, il suo nome sarebbe stato proposto dal segretario del Pd Dario Franceschini e accettato da Silvio Berlusconi. Mauro Masi, attuale segretario generale delle presidenza del Consiglio è invece destinato a alla direzione generale della Rai. Ora toccherà al ministro
dell'Economia Giulio Tremonti avanzare la proposta Garimberti all'assemblea degli azionisti Rai, convocata per domani, per poi arrivare subito dopo al voto in commissione di Vigilanza. L'intesa è arrivata dopo settimane di stallo, dopo che i no del premier hanno bruciato diverse candidature fatte dall'opposizione. Tra le ultime bocciate quella di Angelo Guglielmi, ex direttore di Raitre, mentre Ferruccio De Bortoli, direttore del Sole 24 ore, ha preferito rinunciare. L'attuale presidente
Claudio Petruccioli era scaduto a giugno dell'anno scorso. Sul nome di Garimberti invece il sottosegretario a Palazzo Chigi Gianni Letta ha invece comunicato il via libera del premier. In diretta al Tg1 il presidente della Camera Gianfranco Fini ha commentato i primi annunci della fumata bianca. "L'accordo sarebbe una buona notizia, che sblocca la situazione in Rai. Il nome proposto è garanzia di professionalità e competenza". Soddisfatto il sindacato dei giornalisti di Viale Mazzini
Usigrai. Il segretario Carlo Verna ha detto che se sarà perfezionato l'accordo sul "prestigioso nome di Paolo Garimberti" oggi stesso sarà revocato lo sciopero fissato per il 31 marzo contro la paralisi dei vertici Rai. Con l'accordo sul nome del presidente, è quasi completa la lista dei nove componenti del Consiglio di amministrazione della Rai. Manca soltanto quello dell'ottavo consigliere che, insieme a Gariberti, sarà indicato dal Ministero dell'Economia. Marina Maresca
Paolo Garimberti
In Italia e nel Mondo 3
Martedì 24 marzo 2009
Convince i mercati l’alleanza pubblico-privato contro i titoli “tossici”
Usa, il Piano Geithner fa volare le Borse Milano è prima in Europa: + 4,66% ma in tutto il mondo c’è euforia
Geithner (a sinistra) e Obama
WASHINGTON - Tim Geithner fa il miracolo. Il suo maxi-piano per ripulire le banche dagli "asset tossici" (i "titoli spazzatura", come li chiamano in Italia) convince le borse mondiali, e insieme a nuovi dati sulla ripresa del mercato immobiliare Usa le spinge in un rally impensabile ancora una settimana fa. Piazza Affari, migliore in Europa vola: Mibtel +4,66% a 12.678 punti, S&P/Mib +5,77% a 15.811 punti, All Stars +3,03% a 7.823 punti. Sugli scudi i bancari: Unicredit +15%, Intesa e Ubi +9%. Più caute, ma decisamente
positive le altre piazze europee: Parigi +2,81%, Londra +2,86%, Francoforte +2,65%. Wall Street conferma il trend, sostenuta anche dal balzo a sorpresa del 5,1% della vendita di casa in Usa, contro previsioni di -0,9%: a metà seduta il Dow Jones guadagnava il 4,20%, il Nasdaq il 3,81%. Il ministro del Tesoro Usa, all'angolo per dieci giorni per lo scandalo dei maxi-bonus dell'AIG, il gigante assicurativo salvato con i soldi pubblici, ieri è apparso finalmente in controllo della situazione e con un sorriso sulle labbra mentre presentava alla stam-
pa i particolari del piano che i mercati stavano già promuovendo: "Il nostro obiettivo è quello di un sistema più forte che possa fornire il credito necessario alla ripresa e che assicuri che non ci troveremo più in una crisi finanziaria come questa", spiega Geithner. La notizia principale è il coinvolgimento dei privati nell'acquisto dei circa 1000 miliardi di "asset tossici", in un piano dell'ammontare di 500 miliardi di dollari, rifinanziabile per altri 500 se necessario. Paolo Bellucci
Palermo, sette colpevoli per la tragedia dell’Atr 42 Il gup ha ritenuto responsabili il pilota il copilota e 5 dirigenti della Tuninter
L’Atr 42 nel mare di Palermo
Il capo della Cei se la prende per le polemiche sui preservativi
PALERMO – Di errore umano parla il gup di Palermo Vittorio Anania che ha ritenuto responsabili della tragedia aerea all’Atr 42 tunisino del 6 agosto 2005 costato la vita a 16 persone nel cielo di Palermo sette dei nove imputati: pilota e copilota del velivolo (condannati alla pena più severa, 10 anni) e cinque tra dirigenti e tecnici della Tuninter. Due gli assolti. Una sentenza dura – 62 anni di carcere complessivi – nonostante le riduzioni di pena consentite dal rito abbreviato scelto dagli imputati.
Indeciso il Pd
Federalismo oggi il voto Accuse di Bagnasco durante il Consiglio dei vescovi alla Camera
«Il Papa offeso dai media» ROMA - I media hanno irriso e strumentalizzato le parole del Papa sull'Aids e le hanno offerte in pasto a quanti hanno decretato contro di lui "un ostracismo che esula dagli stessi canoni laici". È duro il cardinal Angelo Bagnasco riguardo alla querelle sui preservativi che, ha sottolineato nella prolusione al Consiglio Episcopale Permanente, "francamente non aveva ragione d'essere", ma ha sovrastato "fin dall'inizio" il viaggio di Benedetto XVI in Africa "nell'attenzione degli occidentali". Ma non basta: accanto alle critiche per le polemiche esplose sul riferimento all'"inutilità" dell'uso del preservativo per la lotta all'Aids, Bagnasco ha stigmatizzato gli "attacchi" alla Chiesa sul recente caso di Eluana e ha formulato richiami severi per quanti - "in Italia e all'estero" nei giorni scorsi hanno criticato Benedetto XVI per il caso del vescovo negazionista della Shoah, monsignor Richard Williamson, uno dei 4 presuli lefebvriani ai quali è stata tolta la scomunica. È stata una difesa a tutto campo, dunque, quella formulata dal cardinale presidente della Cei (Conferenza episcopale italiana) all'apertura del Consiglio permanente Cei, sorta di "governo" vescovile della Chiesa italiana. Bagnasco non ha dimenticato di fare un riferimento ai problemi della recessione economica nazionale e internazionale per la quale ha invitato "le istituzioni preposte" a varare provvedimenti in difesa dei soggetti più deboli, "in particolare le
Il cardinale Angelo Bagnasco, presidente dei vescovi italiani
famiglie in difficoltà". In apertura dei lavori, davanti ai 30 vescovi "ministri", membri del Consiglio permanente, il cardinale ha dunque appoggiato senza tentennamenti la figura del Papa "dagli attacchi ricevuti a proposito del caso Williamson". Una vicenda che "di certo si è prolungata, oltre ogni buon senso", a causa di "un lavorio di critica dall'Italia e soprattutto dall'estero nei riguardi del nostro amatissimo Papa". Sul vescovo negazionista, ha ricordato, "ci siamo già espressi", in termini di condanna. "Nessuno, tuttavia, poteva aspettarsi che le polemiche sarebbero prose-
guite, e in maniera tanto pretestuosa", ha aggiunto, auspicando la "riconciliazione genuina e disarmata cui la Lettera papale sollecita all'intera Chiesa". Quanto alle polemiche sulla lotta all'Aids, ha ribadito Bagnasco, il Papa ha semplicemente ricordato che con il condom il male non è stato stroncato e ha "più opportunamente esortato la promozione di un'opera ad ampio raggio che va inquadrata nella mentalità degli africani e si concretizza in particolare nella promozione effettiva della donna". Non meno dure le valutazioni sulla vicenda di Eluana, sull'onda della quale si è mes-
sa in moto "un'operazione tesa ad affermare un diritto di libertà inedito quanto raccapricciante, il diritto a morire, cioè a darsi la morte in talune situazioni da definire". Ma "qualunque deriva eutanasica, per quanto circoscritta o edulcorata, è una falsa soluzione", ha aggiunto. Secondo Bagnasco, in breve, il vero scontro di civiltà è quello fra credenti e non credenti: non quindi un conflitto fra culture religiose, ma tra chi fa discendere l'uomo da Dio e chi lo colloca nel mezzo di un'evoluzione ancora in corso "nel paradigma evoluzionista". Elisabetta Martorelli
ROMA - La Camera voterà oggi il federalismo fiscale che passerà così al Senato per il voto finale. Il Pd deciderà in giornata cosa fare ma è data per scontata un'astensione definita "fortemente critica". L'Udc voterà contro mentre l'Italia dei Valori a favore. Il segretario del Pd, Dario Franceschini, non ha voluto confermare che il suo gruppo si asterrà. Ci sarà una discussione, si è limitato a dire, e alla fine si deciderà se confermare o meno l'astensione". Il Pd ammette comunque di essere soddisfatto per le modifiche che sono state apportate al disegno di legge del governo. Per la vice presidente dei deputati Marina Sereni alcuni dati sono ormai chiari. Il testo che sarà approvato oggi dalla Camera, ha affermato, non ha nulla a che vedere con "l'ipotesi secessionista ed egoista" che soltanto alcuni mesi fa sembrava alla base dell'iniziativa del governo. Ed il Pd, ha fatto presente, ha avuto un ruolo essenziale nell'indicare il federalismo fiscale "come uno strumento per ottenere maggiore efficienza nella spesa pubblica, più responsabilità nelle classi dirigenti locali, un processo di convergenza verso obiettivi di servizio e costi standard che avvicinino zone forti e zone deboli dell'Italia". La questione del federalismo è stata discussa nella riunione della direzione del Pd di ieri mattina. Al termine Michele Emiliano, segretario del Pd del sud, ha ribadito l'ipotesi dell'astensione che, ha precisato, e' una scelta subita dal meridione, non condivisa. Anche Mercedes Bresso, presidente della regione Piemonte, ha espresso la sua piena insoddisfazione ed ha riferito ai giornalisti che anche il segretario Franceschini ha concordato che si tratta di una pessima legge e che il massimo che si può fare è l'astensione critica spiegando punto per punto quello che non va in questo provvedimento. Umberto Bossi attende con trepidazione il voto della Camera e poi quello del Senato dove si vedrà, ha affermato, chi sono i nostri e amici e i nostri nemici. Bossi auspica che il Pd si astenga, ma ammette che ci sono delle difficoltà, pur riconoscendo che finora sul federalismo la sinistra si è comportata bene. e. s.
Londra, documenti sugli Ufo I cittadini a scuola Dalle staminali disponibili in archivio contro la crisi economica sangue artificiale sicuro OGGETTI a forma di boomerang avvistati dalla torre di controllo dell'aeroporto; apparecchi triangolari apparsi in cielo per alcuni secondi e poi schizzati via, in verticale, velocissimi. E poi una donna, che mentre portava a passeggio il cane è stata fermata da un 'alieno' biondo con forte accento scandinavo, che le ha parlato dei cerchi di grano, le ha assicurato di venire in amicizia, per poi sparire a bordo di un oggetto volante sferico, bianco-arancione con un gran boato. Ordinari incontri ravvicinati con gli Ufo in Gran Bretagna: al-
meno a giudicare dalle numerosissime segnalazioni ricevute dal ministero della Difesa britannico, catalogate in documenti ufficiali, da oggi disponibili al pubblico. I file sono accessibili in integrale sul sito dei National Archives.
ANALISI di mercato open source, corsi di economia pratica in biblioteca, simulazioni di mercato, spettacoli televisivi e corsi di microcredito: dall'inizio della crisi c'è una crescita stratosferica dell'interesse popolare verso i fatti della finanza. Si può quasi dire, parafrasando Charles de Talleyrand, che la gente dagli Stati Uniti alla Nuova Zelanda e dalla Cina all'Europa - s'è resa conto che l'economia è una materia troppo seria per affidarla alla gestione esclusiva degli economisti. Non tanto per capire come un sistema sia finito in ginocchio, ma sopratutto per
contribuire a nuovi modelli di sviluppo e alla creazione di istituzioni finanziarie che tengano maggiormente conto delle necessità dei consumatori. In Italia per esempio di recente la IFAF ha lanciato il primo corso di gestione del microcredito.
GLI scienziati inglesi potrebbero essere i primi al mondo a produrre quantità illimitate di sangue sintetico da cellule staminali embrionali per trasfusioni senza alcun rischio di infezione. Il progetto di ricerca, di cui è stata data notizia alla stampa internazionale proprio in questi giorni, si concluderà fra tre anni con la prima trasfusione in volontari umani di "sangue sintetico", derivato da cellule staminali di embrioni ottenuti con la fecondazione in vitro. Il piano sarà guidato dal professore Marc Turner della Edimburgh University. Una scoperta del genere
potrebbe aiutare a salvare le vite di tutti coloro che sono rimasti vittime di incidenti stradali e che sono rimasti feriti in guerra, rivoluzionando i servizi di trasfusione sanguigna, che attualmente dipendono da un network di volontari donatori di sangue fresco.
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Martedì 24 marzo 2009
Il fatto del giorno: Si è sciolta An, via al partito unico Alla base c’è il tramonto del principio ideologico
Ma le parole di Fini raffreddano la platea
C’era una volta la fiamma ora c’è chi mastica amaro
dal commento di Paolo Pombeni
dal servizio di Aldo Cazzullo
dall’editoriale di Michele Brambilla
Il partito dei moderati ha preso il suo avvio: è un evento nella storia politica italiana [...]. L’idea bipolare della politica è nata con il costituzionalismo moderno già nell’Ottocento con la mitizzazione del modello inglese con la sua divisione fra liberali e conservatori o [...] fra progressisti e moderati. In Italia questo modello non è mai riuscito a decollare per varie ragioni che qui sarebbe lungo elencare. La principale era però la divisione del Paese in subculture antropologiche che avevano dato forma a molti partiti fortemente ideologici che rispecchiavano quelle appartenenze. Questo orizzonte si è dissolto con la prima Repubblica [...] per la generale crisi che ha coinvolto le ideologie del XX secolo [...]
Non è solo una nota di costume, l’esordio imbarazzato di Elisabetta Tulliani: accolta con entusiasmo dai fotografi e con distacco dai colonnelli, La Russa le fa a malapena «ciao», altri la ignorano, solo Giovanni Malagò viene a darle un bacio sulla guancia, mentre Giulia Bongiorno le si siede vicino quando il fidanzato-leader sale sul palco. È il segno del distacco emotivo tra la platea e un capo che [...] non si rivolge più al suo ex partito e neppure al centrodestra, quanto al complesso delle istituzioni e dei cittadini. Così il congresso resta, più che freddo, basito quando Fini parla di Partito popolare europeo, dialogo con l’Islam, distinzione tra la sfera politica e sfera religiosa. [...]
Che cos’è rimasto del vecchio Movimento Sociale? [...] Praticamente più nulla. Molto probabilmente [...] fra coloro che a causa di quelle idee ormai archiviate hanno trascorso una giovinezza da emarginati, [...] c’è chi mastica amaro. Per alcuni, più che un archiviare è stato un rinnegare. [...] Il Msi nacque per dare continuità, dopo la sconfitta, all’idea del fascismo; era composto in gran parte da quella «generazione che non si è arresa» che aveva combattuto a Salò; la stessa fiamma del simbolo poggiava su una base che stava a rappresentare la bara di Mussolini. Com’è possibile passare da una simile identità a un partito che aspira all’imprimatur del Ppe? Dove ci sono i democristiani, gente «dagli occhiali e dal collo storto» come diceva Almirante?[...]
La migliore di ieri
L’ultima delle gocce
La leadership carismatica opposta alla vera politica
Il plauso del premier
dal corsivo di Francesco Piccolo
dall’editoriale di Lucia Annunziata
dall’articolo di Augusto Minzolini
Uno lo ha annientato (Casini). L’altro se l’è mangiato (Fini). Da oggi non c’è più nessun dubbio sull’uomo forte e insostituibile, perché c’è solo lui. Non che fino a ieri la situazione fosse così diversa: sia Casini sia Fini in questi quindici anni ci hanno tenuto a dire molte volte che l’unico leader era lui. Se aggiungiamo che l’opposizione per rimettersi in piedi qualche anno ce lo metterà, si può affermare con una certa sicurezza – sperando irrazionalmente di essere smentiti, masenza nessun elemento concreto per immaginarlo – che ancora per alcuni anni questo Paese sarà governato da chi lo ha governato negli ultimi quindici. [...]
Scriveva, negli Anni Venti, Max Weber che la leadership carismatica è definita da «una certa qualità della personalità di un individuo, in virtù della quale egli si eleva dagli uomini comuni ed è trattato come uno dotato di poteri o qualità soprannaturali, sovrumane, o quanto meno specificamente eccezionali. Questi requisiti sono tali in quanto non sono accessibili alle persone normali, ma sono considerati di origine divina o esemplari, e sulla loro base l’individuo in questione è trattato come un leader».Pensando a queste note non si poteva che provare simpatia per il presidente della Camera mentre teneva il suo discorso
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Continua a sparare cazzate in Africa il Papa. Adesso attacca anche il protocollo Ua sui diritti alle donne, quello che s’impegna a “proteggere i diritti riproduttivi delle donne autorizzando l’aborto terapeutico nei casi di violenza sessuale, stupro, incesto e quando portare avanti la gravidanza metta in pericolo l salute mentale e fisica della donna o la vita della donna e del feto”. Poi esorta tutti a combattere le superstizioni. Cioè proprio lui che ci campa sopra? Due morti per la calca allo stadio di Luanda. Bufera a Napoli per un’opera d’arte, un Cristo in croce avvolto in un profilattico esposto in questi giorni al Museo Pan. Il sindaco Jervolino, appena uscita dalla messa mattutina, lo fa subito togliere. Intervento del Ministro Alfano su You Tube: “Faremo presto una legge che censurerà i video “non consoni” su You Tube”. Andiamo bene. Dicono che il dirigente che ha affossato ALL MUSIC (la rete Tv del gruppo Espresso/Repubblica) sia andato via con una buonuscita di 300mila euro. Dicono che i dipendenti invece li licenzino gratis. Il presidente dello Zimbabwe, Robert Mugabe, ha chiesto alla comunità internazionale cinque miliardi di dollari di aiuti per risollevare l’economia nazionale. Mugabe ha attribuito le condizioni economiche del
paese alle "crudeli" sanzioni europee e statunitensi. Arrestati altri due rumeni per lo stupro della Caffarella. Pare siano quelli giusti. Restano ancora in carcere i due arrestati a suo tempo anche se innocenti. Ma forse basta essere romeni per stare fissi in carcere? Protesta della scuola sull’idea della Gelmini di porre un tetto del 30% di alunni non italiani nelle classi scolastiche. Fini scioglie An che confluisce nel partito di Berlusconi poi nella notte ha un incubo: Mussolini che si trasformava in Berlusconi. Con la fusione il Caimano deciderà tutto, linea politica e uomini al potere. Si torna all’antico in Formula 1. Vincerà di nuovo chi ha più punti. Figura di merda di Ecclestone e Mosley. In Venezuela in arrivo legge che legalizzerà le unioni omosessuali. Mario Ciancio (direttore del quotidiano La Sicilia) ha deciso di querelare la trasmissione “Report”. Sigilli della polizia al Rialto S. Ambrogio di Roma. Plausi della destra. Nel World Water Day, l’Onu lancia l’allarme: nel 2030 metà della popolazione della Terra sarà assetata, ma nel summit di Istanbul non si trova nessun accordo,
[...] per dire addio ad An e scioglierla nel Pdl. [...] La vera novità del Pdl unificato [...] è proprio la scelta di una leadership carismatica. Concetto che nella storia abbiamo visto spesso emergere, nel bene e nel male, da Gandhi a Hitler (la definizione, dice Weber, non ha in sé un giudizio «morale»). Ma mai nessuno ha finora provato a tradurlo in una regola politica, applicandolo cioè alla formazione di un partito, che rimane, dopo tutto, un’entità burocratica, sia pure nel senso più alto. [...] Tecnicamente, dunque [...], partito e leadership carismatica dovrebbero essere incompatibili. E segni di questa incompatibilità si avvertono fin da ora anche sulla strada appena iniziata dal Pdl. [...]
Giannelli sul Corriere
[...] Il discorso del leader di An non è dispiaciuto al Cavaliere. [...] Il Premier si è anche congratulato al telefono con il Presidente della Camera. Cos’altro avrebbe potuto chiedere di più? «Fini - ha spiegato il Cavaliere ai suoi non si è posto in termini conflittuali. Ha accettato la mia leadership. Ha preso con coraggio come punto di riferimento i valori del Ppe. [...] Certo su alcune questioni programmatiche si è differenziato, ma va ricordato che ha anche un ruolo istituzionale da interpretare». [...] Resta da vedere se il Presidente della Camera riuscirà a costruirsi una nuova «identità politica»[...].
Una rete di alleanze orientata verso il Quirinale dal commento di Massimo Franco
Non c’è soltanto assenza di nostalgia per la fine di An: le parole di Gianfranco Fini trasudavano l’impazienza di voltare pagina, di lasciarsi alle spalle una vita e di cominciarne un’altra. Il capo della destra si è proposto non come concorrente di Silvio Berlusconi alla guida del Pdl, ma come leader di un futuro «partito della Nazione»: più trasversale del Cavaliere; laico; tollerante con gli immigrati; e attento al ruolo del Parlamento per bilanciare il presidenzialismo. La sensazione è che nell’ottica del presidente della Camera il passato sia archiviato da tempo; ed il presente vada filtrato con un binoco-
lo che guarda l’Italia di qui a dieci anni. È un’ottica che relativizza l’esistente: il Pdl, l’era berlusconiana, le vecchie identità. Il passo d’addio è una miscela di orgoglio e solitudine. Se pure Fini non ha detto esplicitamente ai suoi: «Da oggi, ognuno per sé», il suo lascito ad An è proprio in questi termini. Il ponte simbolico scelto per l’ultimo congresso non traghetta nel continente del Cavaliere un partito, ma una folla di singoli che dovranno guadagnarsi il proprio spazio vitale. Si tratta di una condizione politica scomoda, per una forza abituata a percepirsi in termini di diversità; e tuttavia è l’unica che Fini ritenga possibile e, forse, in grado di favorire le sue ambizioni.
La fotografia Roma, Gianfranco Fini chiude l’ultimo congresso di An (Ansa)
In fondo, da quando guida l’assemblea di Montecitorio, lui stesso è diventato un solitario per antonomasia: in primo luogo nella propria maggioranza. Dandosi un profilo istituzionale autonomo, per il quale è stato accusato di ingratitudine, negli ultimi dodici mesi ha costruito una legittimazione ed una rete di alleanze esterne al centrodestra; più orientate verso il Quirinale che verso Palazzo Chigi; e più attente alle prerogative del Parlamento che alle esigenze del governo. Adesso che entra nel Pdl le rivendica e quasi le accentua. Si presenta non come un alleato che deve gratitudine a Berlusconi, ma come un aspirante leader pronto ad accettarne la guida [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
La fiamma s’è spenta, dicono: apparentemente domenica scorsa, nel congresso che sanciva il definitivo scioglimento di An e la sua confluenza nel Pdl. Stando alle cronache, l’energia con cui il presidente della Camera ha cancellato dalla lavagna una serie di pseudovalori radicati nella destra italiana (la xenofobia, per esempio) non è piaciuta a tutti i presenti. Di fatto Fini ha ribadito una condotta inaugurata con lo scioglimento dell’Msi e che, contrariamente a quanto avvenuto nei passaggi speculari Pci-Pds-Ds-Pd, ha fatto lievitare e crescere la destra italiana. Si tranquillizzino dunque i nostalgici della Fiamma: da tempo “Forza Italia” era più a destra di An, questa fusione dovrebbe contentarli anziché farli mugugnare. Il fatto poi che l’Italia sia in questi anni tornata a destra dovrebbe impensierire qualcun altro, non loro, ma questa è un’altra storia.
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Martedì 24 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Scuola, fallito il diktat di soppressione degli istituti Woody Allen racconta “Nei piccoli centri può provocare uno spopolamento” la vendetta su Madoff dal servizio di Salvo Intravaia
Respinti, almeno per il momento, i diktat del governo sulla razionalizzazione della rete scolastica. A fronte di oltre 2.500 istituzioni scolastiche con meno di 500 alunni (considerate sottodimensionate) le regioni ne hanno tagliate soltanto 240: 14 su cento, considerate le scuole che possono sfruttare la deroga fino a 300 alunni. Le 240 scuole in meno scaturiscono dalla differenza fra 320 istituzioni soppresse e 80 centri per l’educazione degli adulti di nuova istituzione. La situazione, regione per regione, è trapelata dalle stanze del ministero alcuni giorni fa e ridimensiona i propositi dell’esecutivo di tagliare più scuole e plessi possibile. In Piemonte, per esempio, sono otto le istituzioni scolastiche accorpate anche se quelle sottodimensionate sono molte di più. Ma perché le regioni continuano a tenere in vita istituzioni che secondo la norma dovrebbero perdere l’autonomia sco-
Le Regioni hanno accorpato solo 14 istituti su cento
lastica? "Abbiamo preferito attendere", spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Giovanna Pentenero. "Ancora - aggiunge - la riforma della scuola secondaria di secondo grado deve partire e non sappiamo neppure quale sarà l’impatto della riforma sulla scuola primaria e sulla secondaria di primo grado". In base a un decreto del 1998 le scuole dovrebbero mantenere un numero di alunni compreso fra 500 e
900 alunni. Con deroga fino a 300 alunni per gli istituti comprensivi [...] nei comuni di montagna e nelle piccole isole. Lo scorso ottobre, un decreto legge imponeva alle regioni di effettuare in tutta fretta il dimensionamento della rete scolastica: l’insieme degli smembramenti e dei successivi accorpamenti di plessi che consentono di riportare il numero degli alunni all’interno del range prescritto. Le regioni "ina-
dall’editoriale di Giovanna Zucconi
Mentre un usurpatore di nome Corona imperversava nei paraggi, il principe ereditario di un reame che non c’è più ha conquistato lo scettro e il trono, o almeno la loro parodia: sull’onda dell’acclamazione di popolo, o almeno della sua parodia. Emanuele Filiberto di Savoia ha vinto la finale di Ballando con le stelle, il re degli show del sabato sera. Gli è andata meglio con il televoto che con il voto, al rampollo danzerino e a tutta la sua stirpe. [...] Dagli stucchi dorati e vermigli della scena dell’incoronazione all’invero im-
La monarchia del televoto fa Savoia il re degli show peccabile baciamano del «re per una sera» alla sua dama, fino alla definizione di «ghigliottina» (non sanguinolenta) per le eliminazioni tramite televoto. E invece un commentatore malmostoso si soffermerebbe su certe incaute dichiarazioni del biondino di Ginevra («Voglio dimostrare che so cominciare da zero. Che so lavorare duro. Quattro, cinque ore al
giorno». Addirittura), o sull’ironia della sorte che l’ha fatto scendere in lizza valzerina contro tale Imperatori, mentre in un reality rivale sgomita quel plebeo di Corona Fabrizio. Ma ogni sarcasmo sarebbe inutile, dopo la definitiva recensione del critico televisivo Amedeo di Savoia: «Mi sembra balli bene, parlasse come balla...». Ogni sarcasmo è, in effetti,
dempienti" sarebbero state esautorate da commissari ad acta governativi, ma secondo la Costituzione la competenza è dei governi regionali. Il blitz creò un tale terremoto politico, con le regioni che minacciavano il ricorso alla Corte costituzionale, che il governo fu costretto a fare marcia indietro attenuando, in fase di conversione del decreto, la formula perentoria del provvedimento. L’operazione serve a tagliare posti: accorpando due scuole saltano un dirigente scolastico e un segretario. Il 27 febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede la revoca dell’autonomia scolastica nei confronti di 700 istituti con meno di 300 alunni. [...] Per rastrellare posti di bidello e assistente amministrativo l’esecutivo ha intenzione di sopprimere parte dei plessi con meno di 50 alunni. "Su questo punto - dice la Pentenero - siamo davvero critici: sopprimere la scuola nei piccoli centri può determinare il loro spopolamento".
sciocco. Ha ragione, ragionissima il «principe» (fra virgolette, se non vi spiace, la Repubblica italiana non riconosce i titoli nobiliari). Il potere è delle celebrities ceronate, più che coronate. E l’incoronazione televisiva è una cosa seria, il televoto prima o poi sposta voti. Più o meno mentre Filiberto ballava graziosamente rumba e merengue, i cofondatori del Popolo della Libertà parlavano di un’altra e più sostanziosa monarchia: «Qualcuno dice che stiamo per entrare in un partito con un monarca. Questo è un grande errore». Parlavano di un signore che non disdegna gli show, né la televisione.
dall’articolo di Alessandra Farkas
Due vittime di Bernard Madoff - la prima morta d’infarto, la seconda suicida - tornano in vita reincarnate come aragoste per mettere a segno una divertentissima e diabolica vendetta postuma contro il finanziere la cui maxi-truffa da 65 miliardi di dollari ha ridotto sul lastrico non solo loro ma migliaia di altri investitori privati, associazioni religiose e non profit. Dalle pagine del prestigioso New Yorker Woody Allen non ha resistito alla tentazione di azzerare i conti con il 70enne genio del male, oggi rinchiuso nel Centro Correzionale Metropolitano di Lower Manhattan. Protagonisti dell’ esilarante racconto breve infarcito di termini yiddish sono Abe Moscowitz e Moe Silverman. Due vecchi amici newyorchesi morti entrambi di recente, che si rincontrano nella piscina per aragoste di un elegante ristorante dell’ Upper East Side di Manhattan. «Abe sei tu?», chiede Moe, che nel crostaceo scaraventato da un inserviente nell’acqua salata riconosce subito il vecchio dentista Moscowitz, morto due settimane prima d’infarto. «Sono proprio io», replica Abe all’amico Moe, che dopo aver perso tutti i risparmi di una vita nel crac Madoff si è suicidato buttandosi dal tetto del suo golf club a Palm Beach. «Ho dovuto aspettare mezz’ora prima di lanciarmi», ironizza Moe, «Ero il 12° della fila». Mentre i due filosofeggiano sulla bizzarra sorte riservata loro dalla provvidenza, Madoff e l’ingioiellatissima moglie Ruth entrano nel ristorante e si siedono ad un tavolo lì vicino. Alla vista dell’uomo che li ha mandati all’altro mondo, Abe è assalito da una crisi di riflusso esofageo. «Ogni mese ricevevo il suo estratto conto», mugugna, «sapevo che quei numeri
erano troppo belli per essere kosher. Quando, scherzando, ho detto a Madoff che assomigliavano allo schema Ponzi, gli è andato di traverso un boccone di kugel». «Giocavo a golf con lui in Florida», ribatte Moe, «quando non guardavi, spostava la palla col piede dentro la buca ». «All’inizio mi disse che non aveva spazio per un altro investitore», prosegue Moe, «più mi rifiutava e più io volevo entrare. Lo invitai a cena e mi promise di darmi il prossimo posto libero, ma solo dopo aver assaggiato le blintzes di Rosalee». A questo punto, il maitre scorta Madoff alla vasca delle aragoste. «L’untuoso pescecane analizza i candidati in base alla potenziale succulenza», scrive il regista di Manhattan e Mariti e Mogli, «puntando alla fine il dito verso Moscowitz e Silverman». «Dopo avermi rubato i risparmi di una vita, adesso mi vuole degustare in salsa al burro?» strepita Abe, ormai completamente fuori controllo, «Ma che razza di universo è mai questo?». Il resto della storia vede i due amici rovesciare a colpi di coda la vasca e, tra gli applausi dei commensali che nel frattempo hanno riconosciuto il farabutto, ridurre Madoff in una maschera sanguinante. «Questo è per le vedove e le charities!», strillano. Alla fine della giornata le due aragoste vendicate raccolgono le poche forze rimaste e si tuffano nelle acque gelide e profonde della Sheepshead Bay, dove oggi vivono libere, Abe insieme ad una sogliola conosciuta quand’era ancora dentista a Manhattan. «Prima di spedirlo al Lenox Hill Hospital coperto di abrasioni e vesciche», conclude soddisfatto Allen, «riescono a persuadere l’untuoso ladro a dichiararsi colpevole. E a chiedere scusa per il monumentale raggiro».
Sport: fra le righe e sopra le righe Milan, Ancelotti e Kakà tra enigma e incertezza
Tra i colossi del campionato spunta il Chievo di Di Carlo, Pinzi e Makinwa
Una corsa primaverile
dall’articolo di Enrico Currò
dall’editoriale di Mario Sconcerti
dal servizio di Piero Mei
Dalla ripresa (il 5 aprile, il prossimo weekend è dedicato alla nazionale) contro il Lecce all’epilogo di fine maggio con la delicata trasferta di Firenze, il campionato del Milan sarà ormai una parentesi settimanale alle notizie di mercato e in particolare alle domande ineludibili sul futuro: Ancelotti e Kakà resteranno o si lasceranno sedurre dalle sirene del Real Madrid? Kakà sarà sacrificato sull’altare del bilancio, come la trattativa di gennaio col Manchester City ha fatto sospettare ai tifosi? [...] La convinzione è che soprattutto il giovane brasiliano sia oggetto di falli scientifici e intimidatori, volti a sconsigliargli i devastanti assalti palla al piede. In realtà i rudi interventi sull’illustre coppia di contropiedisti [...] sembrano il frutto delle caratteristiche tecniche dei due, maestri nella fuga in veocità palla al piede e soggetti, dunque, ad essere calpestati o divelti di frequente da avversari scomposti e fuori tempo. La questione, semmai, è che in loro assenza il potenziale offensivo del Milan è attualmente ridotto ai guizzi del quasi trentaseienne e praticamente insostituibile Inzaghi. Nasce da qui il duplice problema Kakà. Da un lato Galliani si rende conto di quanto sia fondamentale per conservare senza patemi il terzo posto: fino a dicembre, in assenza sua e di Gattuso, la squadra non aveva mai vinto e non è che da allora la situazione sia molto migliorata, visto che nel frattempo il mediano campione del mondo si è rotto un ginocchio e il fuoriclasse brasiliano ha giocato poco, tormentato dai dolori al piede sinistro: a Napoli è sceso in campo per l’ultima mezz’oretta ed è stato per lo più attento a non procurarsi un nuovo infortunio sul punto dolente. [...] "Sono in piena sintonia con la società sul prossimo mercato estivo". L’ultima dichiarazione di Ancelotti, dai corridoi del San Paolo, parrebbe conciliante, come attesta anche l’elegante punzecchiatura al suo ormai classico duellante dialettico Mourinho: "Con Berlusconi allenatore, ho vinto due Champions da giocatore e due da viceallenatore". Ma è evidente che proprio la conferma di Kakà e l’acquisto di un difensore centrale e di un centravanti saranno determinanti per cancellare le molte incertezze attuali sul futuro del Milan.
Il risultato più importante della giornata è quello del Chievo ma capisco possa non suscitare grandi attenzioni. Peccato però perché il Chievo da 11 partite sta andando a ritmo Champions, ha fatto solo 3 punti meno della Juventus, 3 in più di Roma e Genoa. Il tutto quando il neoallenatore Di Carlo ha messo un uomo in più a centrocampo (Pinzi), un leggerissimo terzino destro dal nome illustre (Frey, fratello del portiere), un nuovo difensore centrale, Morero, e un attaccante di peso, Makinwa. Il Chievo nelle ultime 10 partite ha segnato 12 gol con 10 giocatori diversi. Se non fosse così cooperativo non si salverebbe, il suo cannoniere si chiama Pellissier e di gol ne ha fatti 6 in tutta la stagione. Nel campionato «normale» l’Inter scivola leggera oltre la Reggina. I punti di Mourinho superano quelli di Mancini (e lui lo fa notare: 69 a 68). Sale soprattutto Ibrahimovic che segna gol come mai in carriera. Impressionante la sua crescita. Un anno fa aveva segnato solo 7 gol su azione, oggi è a 18, un migliora-
Quanto sei bella Roma! Anche la maratona serve a lasciar riscoprirne [...] nel sole della prima domenica di primavera, angoli che forse avevamo già visto ma che avevamo dimenticato. Correvano in undicimila e novantanove per i 42 chilometri e 195 metri del percorso, la distanza di ogni maratona dal 1908, dal castello di Windsor allo stadio di Londra, ultimi metri fatali per Dorando Pietri sorretto sul traguardo da Sir Arthur Conan Doyle inventore di Scherlock Holmes; moltiplicati per sei, o per sette, uomini, donne e animali correvano per un decimo di quella distanza, 4,2195 chilometri, la lunghezza della corsa per tutti che si chiama non competitiva ma competitiva è, perché il maratoneta [...] compete sempre con se stesso. [...] E’ forse l’ora di pensare a un’altra Olimpiade a Roma, data 2020. Soltanto pensarla già sarebbe una buona spinta, ai tempi della crisi, per la città: vorrebbe dire modernizzarla rispettandola, vorrebbe dire per molti, specialmente giovani, lavoro che altrimenti non ci sarebbe. [...]
Verona, un momento della partita Chievo-Palermo
mento del 157%. Non esiste attaccante in Europa che abbia fatto un salto del genere. Cresce anche la Juve, a Roma mostra potenza, ordine e anche qualità soprattutto in Giovinco. Ora che i campi sono più asciutti la sua velocità di gambe e di pensiero aiuta molto davanti. Dove Iaquinta conferma di essere forse l’attaccante più completo del campionato. Può fare tutto, questo gli toglie qualcosa nel particolare, corre cioè troppo per essere sempre caldo davanti al gol, ma è da tempo un giocatore decisivo. La Juve è molto cresciuta rispetto a inizio stagione; l’Inter no, si è so-
prattutto compattata ma era già molto forte per l’Italia. La Juve è diventata in sostanza l’avversario che sperava di essere. Ha più qualità dalla trequarti in su, meno forza a centrocampo, meno sicurezza in difesa dove comunque sa fare reparto. Partisse adesso la stagione sarebbe forse alla pari con l’Inter. Pesano però questi 7 punti, distacco più che raddoppiato nel girone di ritorno. A metà aprile, ci sarà lo scontro diretto. Ma prima l’Inter dovrà andare a Udine e la Juve a Genova (Genoa). Saranno partite altrettanto decisive. [...]
6 Primo piano
Martedì 24 marzo 2009
Primo piano 7
Martedì 24 marzo 2009
Tasche nostre Nella squadra di governo al secondo posto c’è Tremonti
Silvio dichiara 10 volte meno Pubblicate le dichiarazioni dei redditi di deputati e senatori relative al 2007. Il premier resta il più ricco
Il 30 conferenza straordinaria
Piano casa c’è chi dice no In molti hanno pronto il ricorso
Fondi Fas, il Sud si mobilita Gli enti locali si ritrovano a Bari
di LOREDANA COLACE
di LUISA AMENDUNI
ROMA – Toscana e Umbria hanno praticamente in tasca il ricorso alla Corte costituzionale, il Lazio ha proclamato un sonoro no e così il Trentino, le Marche, il Piemonte, l’Emilia, la Puglia, la Campania, la Valle d’Aosta, Liguria; più possibiliste le regioni targate Pdl che si concentrano sull'utilità «economica» del piano smorzando i toni. A soli due giorni dall’incontro tra il premier Silvio Berlusconi e i governatori, l’esito della riunione appare molto incerto anche se il governo attraverso il ministro Fitto precisa: «dalla riunione il governo si aspetta istanze e suggerimenti che portino ad un testo condiviso nel merito e nel metodo». Il testo che dovrebbe essere presentato in Cdm venerdì prossimo non manca di «controindicazioni» a partire dalla possibilità di ampliare del 20% le cubature. Ma prima ancora non convince la scelta di ricorrere al decreto che di fatto scavalcherebbe le competenze delle regioni. Se il governo non farà un passo indietro sullo strumento, sarà rottura «istituzionale». Lo stesso Pd, che nei giorni scorsi era stato più aperto, ora lo dice chiaramente, invitando il governo a un ripensamento. Lo stesso presidente della Toscana, Claudio Martini, che ha partecipato alla direzione del Pd, ha sottolineato che c'è la possibilità di aumentare del 20% le cubature anche nei centri storici con il meccanismo del silenzio-assenso da parte delle Sovrintendenze entro i 30 giorni. Anche l’Umbria è intenzionata a presentare ricorso perchè il decreto è «palesemente incostituzionale». Per Lorenzetti, che è anche coordinatrice della Conferenza delle Regioni per le politiche abitative, se il governo procedesse per decreto sarebbe una «rottura istituzionale molto seria ispirata ad un atteggiamento mediatico-elettoralistico». Il presidente dell’Emilia, Vasco Errani, definisce il decreto uno strumento improprio, che rischia di essere inefficace per i conflitti e per le sovrapposizioni che inevitabilmente produrrà. Burlando (Liguria) vede il rischio di eccessi inaccettabili, con pericoli per il paesaggio e i patrimoni urbani storici, e di un conflitto sulle competenze. “Le Regioni potrebbero vedersi costrette a ricorrere alla Corte costituzionale per difendere le proprie prerogative». Anche per il presidente della Valle D’Aosta, Augusto Rollandin, bisogna “salvaguardare le competenze regionali in materia». Per il governatore dell’Alto Adige, Luis Durnwalder, «sarebbe una catastrofe» configurandosi in sostanza «come un condono mascherato». L’auspicio per Nichi Vendola (Puglia) è che il governo ritiri il proprio decreto e accetti di confrontarsi con serietà con le Regioni». Il decreto profila «risposte elusive e inefficaci» per l’emergenza abitativa.
BARI – Si ribellano le Regioni del Sud: il Mezzogiorno dà molto per finanziare gli ammortizzatori sociali ma il governo – accusano – non sblocca i Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas), ha un atteggiamento «elusivo», non dà certezze nè per quanto riguarda le risorse nè per i tempi. Parte da questo la decisione del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, di riunire a Bari per il prossimo 30 marzo una Conferenza straordinaria delle Regioni meridionali. Proprio la mancata intesa sui Fas fece saltare il 19 marzo scorso la riunione della Conferenza Stato-Regioni. Vendola, abbandonando la Conferenza dei Presidenti convocata a Roma per discutere dei fondi Fas, fu perentorio: bisogna dare attuazione all’accordo siglato il mese scorso che prevedeva, oltre allo sblocco degli ammortizzatori sociali, per il quale non c'è ancora il via libera al governo da parte dell’Unione Europea, anche la distribuzione dei fondi Fas alle Regioni. Accuse, queste, «incomprensibili» per il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. «Le risorse per ciascuna Regione – sostiene il ministro – sono state confermate nell’ammontare che tutti conoscevano all’atto della sottoscrizione dell’accordo». Secondo l’accordo siglato tra governo e Regioni, il Cipe provvede all’assegnazione delle risorse alla presa d’atto dei Piani attuativi regionali (Par) dei Fas, i piani con cui le Regioni devono sottoporre all’esecutivo nazionale le opere che intendono finanziare con quei soldi. Sono stati al momento approvati solamente i Par delle Regioni del Nord perchè le Regioni del Nord sono state le sole – ha detto il ministro – a completare gli iter; gli altri Par, quindi, tra cui quello della Puglia, saranno valutati e approvati quando giungeranno. Il braccio di ferro sembra destinato ad avere toni sempre più aspri. A Bari la Conferenza straordinaria sarà a porte chiuse. Al termine Vendola e gli altri governatori del Sud terranno una conferenza stampa. Alla Puglia, secondo i calcoli fatti dall’assessore regionale pugliese al Bilancio, Michele Pelillo, sarebbero stati sottratti dal governo un miliardo e 700 milioni di euro derivanti dai fondi Fas: «Il governo – ha detto nei giorni scorsi Pelillo – sottrae fondi al Meridione per far fronte alla crisi». Ma se la Puglia oggi non può ancora materialmente disporre della sua quota di Fas e di fondi Cipe, risponde invece il capogruppo di FI alla Regione Puglia, Rocco Palese, «non è colpa nè di Fitto, nè di Berlusconi ma di Vendola che dopo due anni non ha ancora presentato al governo il Par», un documento che la giunta pugliese si appresta a varare nella giornata di oggi.
Toscana e Umbria ricorreranno alla Corte costituzionale
di ELISABETTA MARTORELLI
Tralasciando i big, nell'elenco di Palazzo Madama, si scopre che è Umberto Veronesi ROMA - Il Paperon de' Paperoni resta lui, il il senatore più ricco: l'ex ministro della Sapresidente del Consiglio Silvio Berlusconi nità e senatore del Pd dichiara 1.635.427 con un reddito, però, che nel 2007 si è im- euro, ai quali va sommata la proprietà di 19 provvisamente ristretto a un decimo rispet- terreni e 17 fabbricati, oltre a una Jaguar. to a quello dichiarato l'anno precedente: All'estremo opposto, i due poveri senatori 14.532.538 euro, contro i 139.245.570 del nullatenenti: Barbara Contini (Pdl) e Mirel2006. Lo rivela la dichiarazione dei redditi la Giai (Udc-SVP-Aut), che dichiara spese presentata lo scorso anno e relativa al 2007, elettorali per 4.136 euro. Tra i ministri, inin base alla quale il Cavaliere ha pagato vece, chi ha la dichiarazione più alta è Giulio un'imposta lorda di 6.242.161 euro, mentre Tremonti: oltre 4,5 milioni di euro. Tornando a Berlusconi, buona parte delle l'imposta a credito è stata di 399.169 euro. Dai 14 milioni di euro e passa di Berlusconi, proprietà immobiliari sono a Milano: due nell'ambito della squadra di governo il se- appartamenti a uso abitazione, due box, tre appartamenti e la comprocondo posto va al ministro prietà al 50% di un altro apdell'Economia Giulio Trepartamento. In più, spicca la monti, con 4.536.164 euro, NEL DETTAGLIO proprietà di un terreno ad seguito da Giuseppe Consolo Antigua. Quanto ai beni mo(Pdl) 3.108.176, Santo Domebili, una Mercedes 600 Sel del nico Versace (Pdl) con 1992 e una Audi A6 del 2006, 2.801.565 e da Gianni Letta oltre a tre imbarcazioni: il con 1.154.962. San Maurizio del 1977, il Svettano poi i coordinatori Principessa vai via del 1965 e del Pdl, con i 728mila euro di il Magnum 70 del 1990. AnDenis Verdini e i 490mila di cora: nelle partecipazioni soIgnazio La Russa. Solo cietarie, Berlusconi detiene 126mila euro, però, per San5.174.000 di azioni della Doldro Bondi. Tra i leader politicedrago, 4.294.342 azioni ci, invece, subito dopo il Cavadella Fininvest, 2.548.000 liere si piazza Walter Veltroazioni della Holding Italiana ni, parecchio distante dal suo Prima Spa, 2.199.600 azioni successore Dario Franceschidella Holding Italiana Seconni. L'ex segretario del Partito da Spa, 1.193.400 della Holdemocratico dichiara ding Italiana Terza e 477.778 euro di imponibile, 1.144.000 azioni della Holpiù del doppio del suo succesding Italiana Ottava, cui vansore, Franceschini, al terzo Il più “povero” no aggiunte 200 azioni della posto con 220.419 euro. VelBanca Popolare di Sviluppo, troni non risulta proprieta- è Gianfranco Fini un deposito amministrato rio di immobili, auto, né pac- ROMA – Questi i redditi 2007 dalla Banca di Sondrio di chetti azionari. Franceschini dei leader dei partiti presenti 896.000 azioni e tre depositi è proprietario di un apparta- oggi in Parlamento, compresi gestiti dalle banche che provmento a Roma, di 100 azioni quelli confluiti o in procinto di vedono autonomamente aldella Cassa di risparmio di confluire nel Pdl: l'acquisto e alla vendita di tiFerrara e di due utilitarie: toli, alla Banca Popolare di una Suzuki e una Fiat Idea. 1) Silvio Berlusconi (FI) Sondrio alla Banca Agricola Al quarto posto scopriamo il 14.532.538 Mantovana e alla Banca Arleader dell'Italia dei Valori 2) Walter Veltroni (PD) ner Italia Spa. Antonio Di Pietro, con 477.778 Il 2008 è stato anno eletto218.080 euro, la proprietà 3) Dario Franceschini (PD) rale, perciò nelle dichiaraziodella casa di Curno (Berga220.419 ni dei redditi compaiono spemo) dove risiede, di un altro 4) Antonio Di Pietro (IDV) se e contributi. C'è chi, come il appartamento a Bergamo cit218.080 presidente della Camera tà, un altro a Roma, metà ap5) Francesco Nucara (PRI) Gianfranco Fini, segna cifra partamento a Bruxelles. Poi 176.822 zero su entrambe le voci, Silc'è la casa dei genitori a Mon6) Massimo D’Alema (PD) vio Berlusconi dichiara costi tenero di Bisaccia, dove Di 171.044 per 19 euro. All’estremo opPietro ha anche una casa co7) Lorenzo Cesa (UDC) posto, il ministro Franco lonica e un'azienda agricola. 144.521 Frattini ha speso 167.500 euSegue un altro democratico, 8) Pier Ferdinando Casini ro, Renato Brunetta e la deMassimo D'Alema, che di(UDC) 142.130. chiara 171.044 euro. Il leader 9) Alessandra Mussolini (AS) putata del Pdl Deborah Bergamini circa 90 mila, Massidell'Udc Pier Ferdinando Ca207.744. mo D’Alema 76.874 e Dario sini (142.130 euro) supera di 10) Umberto Bossi (LN) Franceschini 67.500. Ma c'è poco il leghista Umberto Bos134.450. anche chi ha raccolto più solsi (134.450 euro più la casa di 11) Gianfranco Rotondi di di quanto ne sia riusciti a Gemonio). Ultimo tra i leader (DCA) 129.542. spendere. Tra questi spicca si colloca il presidente della 12) Gianfranco Fini (AN) l’ex ministro Pierluigi BersaCamera Gianfranco Fini, me105.633. ni, che registra un avanzo di no ricco di Franceschini: 119 mila euro, sui circa 169 105.633 euro, contro i mila ricevuti dai sostenitori. 220.419 del segretario del Pd. Per l'ex numero uno della disciolta An, Tra le spese più originali, 4.500 euro per le nessun immobile dichiarato, tre le auto: Mi- cene offerte dal deputato Idv Franco Barbani Cooper, Smart coupè e Audi A4 cabriolet. to, 2.000 euro per l’affitto del camper del Pdl Lo batte in ogni caso il "collega" Renato da parte del ministro Raffaele Fitto e 635 euSchifani: il primo inquilino di Palazzo Ma- ro per una macchina fotografica per il depudama dichiara un imponibile di 159.809 eu- tato della Lega Gianluca Buonanno. Il miniro. Ultimo in classifica il ministro Franco stro Renato Brunetta ha commissionato tre Frattini, all'epoca commissario Ue, il cui im- sondaggi elettorali (costo: 14.400 euro) e diponibile italiano risulta pari a zero. Tra i se- stribuito gratuitamente libri della collana natori a vita il più ricco è Carlo Azeglio 'Manuali di conversazione politicà (costo: 76.206 euro). Ciampi, con 750.657 euro.
Tante le Regioni contrarie
Silvio Berlusconi nel 2007 ha dichiarato dieci volte di meno rispetto al 2006 Ma resta il “Paperone” d’Italia
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IL DATO
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Lotta all’evasione boom di entrate di MANUELA TULLI ROMA – La lotta all’evasione fiscale non ha subito rallentamenti, anzi nel 2008 sono stati raggiunti “risultati record’'. A parlare è il direttore dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera che mette subito in chiaro: «Si è parlato molto di evasione nei giorni scorsi. Dire che la lotta all’evasione è rallentata e fare errata informazione. Noi abbiamo deciso di far parlare i numeri». L’incasso lo scorso anno è stato di 6,9 miliardi di euro, l’8% in più rispetto al 2007. Gli accertamenti sono stati 645.000, il 29% in più dell’anno precedente e per il 2009 si punta ad un obiettivo “minimo” di 7,2 miliardi. Controlli più mirati, faro sulle compensazioni fiscali e in vista anche un ampliamento degli indicatori per gli accertamenti sintetici; in altri termini per capire se uno paga o meno le tasse si punterà a maggiori controlli anche sul tenore di vita. – BEFERA, 2008 RECORD. Lo scorso anno l’incasso legato alla complessiva attività di contrasto degli inadempimenti dei contribuenti ha sfiorato i 7 miliardi di euro, «un risultato mai conseguito», ha fatto notare Befera. Le somme riscosse a seguito dell’attività di accertamento in senso stretto – ha chiarito il direttore vicario dell’Agenzia Marco Di Capua – sono state pari a 3,7 mld (+28% sul 2007). La maggiore imposta accertata nel 2008 è stata pari a 20,3 mld (+40%). – OBIETTIVO 2009: 7,2 MLD. «Riscuotere 7,2 miliardi di euro è l’obiettivo che ci siamo posti per il 2009», ha dichiarato il direttore dell’Accertamento, Luigi Magistro. L’Agenzia assicurerà il tutoraggio per le grandi imprese e un miglioramento in termini qualitativi di tutte le tipologie di accertamento. «Non si può sparare nel mucchio e aumentare gli adempimenti per tutti – ha commentato Befera riferendosi ad alcune norme del recente passato che sono state superate come quelle sulla tracciabilità – non mi sembra la strategia
giusta». Inoltre, particolare attenzione verrà dedicata all’utilizzo mirato delle indagini finanziarie e al contrasto del fenomeno delle compensazioni con crediti inesistenti. «Se riusciremo a combattere i comportamenti fraudolenti potremo anche innalzare a favore dei contribuenti onesti il limite alle compensazioni fiscali» oggi a 516.000 euro, ha assicurato il direttore delle Entrate. – ACCERTAMENTI, PIU' INDICATORI PER CAPIRE SE SI EVADE. Dovrebbe essere sempre più difficile comprare, per esempio, uno yacht e poi dichiarare un reddito non corrispondente. Attenzione particolare verrà focalizzata, è stato detto, sulla compravendita dei beni di lusso. – ENTRATE TENGONO, IN LINEA CON PREVISIONI TESORO. Oltre ai risultati della lotta all’evasione Befera ha anche sottolineato che l’andamento delle entrate mostra «una sostanziale tenuta ed è in linea con le previsioni del ministero dell’Economia sull'economia, che sono in ribasso». I Tremonti-bond “rispondono alla richiesta di liquidità delle imprese», ha aggiunto. E spiegato che l’Agenzia ha smaltito gran parte dei rimborsi ultradecennali e ha oramai messo a regime il meccanismo per il rimborso dei crediti Iva e di quelli che emergono dalle dichiarazioni dei redditi: entro l’anno saranno lavorate le denunce dei redditi del 2006-2007. – PER EPIFANI È MERITO DEL PRECEDENTE GOVERNO. Per la Cgia di Mestre è un «ottimo risultato» ma si può fare di più. Infine dalla maggioranza arriva il commento di Maurizio Lupi (Pdl): «E ora che cosa dice Franceschini?». Ma per Stefano Fassina, responsabile finanza pubblica del Pd, «ancora una volta, il Governo Berlusconi si appropria di risultati dovuti alle politiche del Governo Prodi. I risultati raggiunti dagli accertamenti nel 2008 sono il frutto del lavoro di programmazione e delle iniziative di accertamento avviate nel 2007 e nei primi mesi dello scorso anno».
Nel 2008 in cassa recuperati 6,9 miliardi
LA STATISTICA Bankitalia: «Peggiora il mercato immobiliare» ROMA – Nonostante il calo dei prezzi delle case, la situazione del mercato immobiliare ha mostrato un peggioramento nell’ultima parte del 2008 e il quadro rimane sfavorevole anche per il trimestre in corso. È quanto emerge dal Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia condotto da Banca d’Italia e Tecnoborsa sugli agenti immobiliari, che evidenzia anche che le attese degli operatori segnalano un miglioramento solo per il prossimo biennio. Nel quarto trimestre 2008 il mercato immobiliare ha mostrato un «peggioramento congiunturale», evidenzia il sondaggio: prevalgono nettamente le indicazioni di riduzione dei prezzi e di aumento del numero degli incarichi a vendere ancora da evadere. Anche la situazione generale del mercato nazionale all’inizio del 2009 viene giudicata in peggioramento per il 61% degli agenti: prevalgono attese di miglioramento (per il 45%) solo per orizzonti più distanti, i prossimi due anni. Tra le cause di cessazione degli incarichi a vendere, oltre all’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi di offerta ritenuti troppo elevati (64,7% delle agenzie), e di proposte di acquisto a prezzi ritenuti troppo bassi dal venditore (52,3%), secondo una quota rilevante degli agenti (47%) c'è anche le difficoltà dell’acquirente a reperire fonti di finanziamento.
Dopo il mancato accordo per le aree sottoutilizzate
Per incapacità di spenderli. A fare i calcoli è stata l’Eurispes
Ue, l’Italia rischia di perdere 10 miliardi ROMA – L'Italia ha speso per l’Europa molto di più di quanto ha incassato e rischia di perdere quasi 10 miliardi per l’incapacità di spenderli. A fare i calcoli è stato l’Eurispes, secondo cui nel periodo 1995-2006 l’Italia ha accumulato un saldo negativo di 30,3 miliardi di euro, con circa 135 miliardi di contributi al bilancio Ue e 105 miliardi riavuti in finanziamenti. Una tendenza, secondo lo studio, proseguita anche nel 2007, quando i contributi italiani versati alla Ue sono ammontati a 13,8 miliardi di euro (al terzo posto per incidenza sul totale delle entrate dopo Germania e Francia), mentre le risorse accreditate all’Italia dall’Unione sono state inferiori a 3,5 miliardi. A fronte di un incremento dei contributi di oltre 10,6 miliardi di euro tra il bien-
Accumulato un saldo negativo di oltre 30 miliardi La sede del Parlamento Ue a Bruxelles
nio 1995-1996 e il 2005-2006 (+61%), inoltre, gli accrediti all’Italia sono aumentati solamente di 6,7 miliardi (+51%), con il conseguente peggioramento del saldo negativo, quasi raddoppiato in 12 anni: da -4,2 miliardi a -8,2 miliardi. Guardando nel dettaglio al 2007, l’Eurispes sottolinea che dei 10,3 miliardi di euro di somme accreditate, 4,3 miliardi sono destinati prevalentemente a programmi operativi regionali: di questi, il 45,5% (circa 2 miliardi) è andato a Campania, Puglia e Calabria (rispettivamente 940, 498 e 250 milioni di euro). Le isole hanno ricevuto oltre 1 miliardo (71% alla Sicilia e 29% alla Sardegna). Complessivamente, il Mezzogiorno ha ricevuto oltre 3 miliardi, contro gli 870 milioni del Nord e i 355 milioni del Centro. Il problema dell’Italia, però, è anche che spesso i soldi non riesce a spenderli. Infatti dei finanziamenti ricevuti nel biennio 2006-2007, le regioni del Mezzogiorno rischiano, secondo i calcoli
dell’Eurispes, di perdere circa 9,3 miliardi di euro “a causa dell’incapacità di attivare le procedure adeguate in un apparato estremamente burocratizzato come il nostro, della scarsa propensione a fare rete tra gli enti locali, della mancanza di una diffusa informazione presso i cittadini sull'esistenza dei fondi comunitari, dei mille cavilli tra i quali gli stessi fruitori dei finanziamenti devono districarsi». Si tratta di una cifra, sottolinea l’istituto di ricerca, «che da sola coprirebbe una finanziaria e che fa dell’Italia il paese meno virtuoso dell’Ue». Il rischio è quello del 'disimpegno automatico’, vale a dire la sottrazione dei finanziamenti non spesi, che per l’Italia è stata prorogata dal 31 dicembre 2008 al 30 giugno 2009: i tempi stringono, dunque, e le regioni dovrebbero accelerare, visto che per non perdere i fondi dovrebbero utilizzare mensilmente non meno di 1,5 miliardi di euro.
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Politica lucana “Il Principe dovrà fingere di avere tutte quelle qualità che gli uomini chiamano virtù anche senza possederle”
Radiografia di una “Forza”
Guido Viceconte. In bassoTaddei. Sotto Nicola Pagliuca
Dal 1994 al 2008 il partito di Berlusconi come si è mosso in una regione del Sud
“Nessuno’ è riuscito a rimuovere le vecchie incrostazioni”
“Il potere’ regionale nelle mani dell’ex Pci Bubbico”
“Nel 2000 Di Sanza denunciò una sorta di palude”
“Democrazia Adornato contrario a un capo carismatico”
di LUCIO TUFANO NEL suo pregevole libro “Machiavelli Anticristo” Prezzolini rilevava come la politica non distingua fra buono e cattivo, fra bello e brutto, onorevole e disonorevole, bensì come la “forza” che essa adopera sia pure qualche volta anche perversa, sia negli assetti democratici di uno Stato che in quelli di regime. Ecco perché tutto in politica si giudica dagli esiti. Il vizio, la virtù, la morale sono in funzione di una tale efficienza, anche se i “vizi” impressionano gli uomini ed il principe può prendere il potere e la guida dello Stato quan-do perde la reputazione. E poiché «tutto ciò che in politica muove, attira o costringe gli uomini è una forza, il Principe - scrive Machiavelli - dovrà fingere di avere tutte quelle qualità che gli uomini chiamano “virtù”, anche senza possederle realmente». Ma se la forza è l’espressione di qualsiasi azione di notevole rilevanza essa, pur essendo una categoria della politica, non è sempre necessaria in una democrazia. È un’assurdità, infatti, constatare come movimenti o partiti, fingendosi o proclamandosi moderati, fanno riferimento al concetto di forza per le loro contese ideologiche, le loro competizioni elettorali, la loro propaganda, sia quando manifestano programmi e proposte, diritti e rivendicazioni di categorie, di cittadini, o di classi e corporazioni. Difatti movimenti e partiti vengono indicati, nel linguaggio corrente, come “forze politiche”, ed infine quando si danno una denominazione come è con “Forza Italia”, o quando operano con l'azione, i discorsi, i programmi e l'effetto del forzare, spesso nelle metamorfosi tra democrazia e dittatura, per presentarsi con maggiore forza, si danno la denominazione di “fascio”. Intanto gli uomini che ne fanno parte esercitano una forza sia per rimanere ad ogni costo alla ribalta, sia per migliorare la propria posizione in carriera e far crescere la propria dose di potere, sia per far fuori i
Angelo Sanza (al centro) In basso Giampiero Perri In alto a sinistra Marcello Dell’Utri
“Per restare alla ribalta si fa un po’ di tutto”
“Molti hanno aderito per incarichi”
“Si punta a fare sempre carriera”
“Luogotenenti improvvisati per ciascuna regione”
contendenti all'interno del partito o chiunque costituisca una minaccia per la loro supremazia. D'altra parte lo stesso opportunismo, prerogativa italianissima, non è forse un genere di forza alla base di qualsiasi attività politica nei partiti che conosciamo? Occorre rilevare come fra tutte le varie forme di opportunismo, da quello fascista, dotato di baldanza, di temerarietà e di esibizione, di entusiasmo canoro e
sportivo, di spirito combattivo, di grinta ed emulazione, a quello di sinistra, rivestito di demagogismo e di foga egualitarista, di fanatismo giacobino e di massimalismo utopistico, a quello democristiano tra l'ipocrita e il confessionale solidarista e paternalista, quello di “Forza Italia” è stato ed è semplicemente ed apparentemente disinvolto, sfacciatamente antidemocratico, per nulla felpato o tattico, privo di qualsiasi
ideologia e senza alcuna regola di etica politica o di vita di partito specie nelle nostre regioni. Difatti in Basilicata, dopo Tangentopoli, annientata ogni regola di quel comportamento che, nei vecchi partiti, bene o male ancora esisteva, molti hanno aderito alle nuove formazioni solo per ottenere incarichi o occupare posizioni, per raggiungere facilmente la titolarità di ruoli importanti, ragguardevoli indenni-
tà, ormai erogate a piene mani a ogni livello di responsabilità istituzionale, grazie anche a uomini di sinistra come Bassanini. In “Forza Italia”, già dai primi anni di vita, s'intravedeva vigore e capacità di mobilitazione da parte dei soliti candidati, solo per l'incetta di voti che, fra l'altro, erano sollecitati e riscossi con l'aiuto di formidabili strumenti mediatici, dagli interventi di un leader, più carismatico dei precedenti. Il concetto di forza, fondato sul principio della leva, espresso dalla propaganda e dalla pubblicità, oltre che dalla novità di un leader nazionale per tutto ciò che di “sensazionale”, in lui, attrae o per quello che pensa e dice e per tutto ciò che fa o ha fatto, era ed è la prerogativa di una formazione politica che, pregiudicata dal frettoloso reclutaggio, dalla nomina dall'alto di luogotenenti improvvisati per ciascuna regione, dal superficiale affidamento d'incarichi e compiti, dall'acredine contro i comunisti, dal ripudio del sistema partitocratico, dall'eliminazione del criterio e della prassi statutari sull'incompatibilità e sul cumulo degli incarichi, del dibattito stringato delle correnti, dei congressi regionali e na-zionali, dall’abbandono del tradizionale si-
stema delle candidature indicate dalla base e dalle preferenze, è stata ed è ben lungi dall'essere un modello di organizzazione democratica. L'egoforzista, proveniente per lo più dalle logore abitudini del proporsi, del fare clientela e del perseguimento tenace dei propri fini, si è avvalso, nell'adesione al movimento o al partito che più gli è congeniale, di un contrassegno, di una bandiera o vessillo, di un inno, per proporsi, per occupare posizioni di stabilità istituzionale, per prevaricare le aspirazioni di altri, opponendo su ogni contestazione la sua finta dedizione alla causa, ad un servizio, ad un progetto (quando esiste), che di solito riguardano il riscatto delle popolazioni disadattate, lo sviluppo di una regione o delle sue contrade, il lavoro per tutti, usando l'alibi di una speciale sua “forza” o come portatore presunto di voti. In tale forma di egocentrismo si ravvisa il comportamento cinico e l'accentuato individualismo che, nel fascio di interessi perseguiti, opera facendo “leva” sul parentado, su di un elettorato sprovveduto e ingenuo, sulle innumerevoli strette di mano, su abbracci e baci, sulle mezze frasi di disponibilità, promesse e compiacimento.
Né questo modo di esercitare la propria “forza” nel caso di “Forza Italia”, nell'assicurare a quelli del “marsupio”, a sé e agli amici, le posizioni di comando nel parti-to, la “forzatura” di candidare o di candidarsi, quella di eletto dal popolo, ha potuto mai tradursi in efficace azione di ricambio al centrosinistra (cattocomunista) al potere, laddove, com'è accaduto da noi, quelli di “Forza Italia” si ritrovano poi sempre relegati all'opposizione. È anche questo il senso critico dell'articolo di Nino Garramone su “Il Quotidiano” del 25 febbraio scorso E’ per questo che Forza Italia, un movimento (o partito) basato sul grido d'incitamento negli stadi e sul concetto di “forza”, è mancata una seria riflessione da parte di chi ne ha diretto la organizzazione, da Roma o da Arcore, sugli uomini che venivano preposti alla guida di una o più regioni, su segnalazione o suggerimento pervenuti a Berlu-sconi da parte di Previti, di Marcello Dell’Utri, o di altri. «Forza Italia - scrive Massimo Giannini - anche alla vigilia di una indefinita fusio-ne per incorporazione di An, resta il partito che, di fatto, impera, divide ma che non è mai transitato per la cruna dell'ago di un vero
congresso, aperto e democratico, dove si confrontano programmi, si eleggono candidati, si votano mozioni. In Forza Italia, come nell'informe partito della libertà, tutto avviene ancora e sempre per acclamazione (e per imposizione)». Perché Silvio si è fermato ad Eboli? Dunque, perché Silvio si è fermato ad Eboli? Tenta di spiegarselo Paride Leporace quando scrive che “la Basilicata è lontana dall'Italia di Berlusconi, lontana da via dell'Umiltà, sia da Palazzo Chigi, non essendovi un progetto, un candidato a governatore della Regione, uno schieramento, un centrodestra capace di dare una spallata a un Pd (colosso di argilla)”. Forzismo ed egoforzismo evidentemente non hanno aiutato il partito a crescere, anzi hanno annientato ogni possibilità di alternativa democratica in questa regione, favorendo la sclerosi della politica. Al cospetto di un centrosinistra caricatosi di tutti i vizi della prima repubblica, Forza Italia ha avuto 14 anni di esistenza grama. Avrebbe dovuto essere, in Basilicata, un par-tito nuovo e giovane, ma non lo è stato. E non lo è stato perché vi s'insediò sin dal primo momento a dirigerla, qualcu-
no di quei soggetti nostrani in odore di “doroteismo”. Non che fossero vecchi i dc di Forza Italia, è che la loro mentalità, il loro modo di fare politica, la loro carica di discernimento e di opportunismo risentiva di quella concezione possessoria, di quella scuola, di quelle abitudini di cui si è intessuta, nella nostra regione, la storia della politica negli ultimi decenni. La sua azione politica, la sua linea, non si è potuta mai ben distinguere da quella di quell'ibrido “Ulivo” che annoverava nel suo seno ex Dc, ex Pci, ex craxiani, qualche rampollo della media borghesia. C'è stata una sede nella città capoluogo. Una sede più volte spostata da un luogo all'altro. In essa poche riunioni, rare e inutili discussioni; il tutto doveva adeguarsi alla decisione di chi, vicino o poco distante da Roma, da Strasburgo, da Bari o dal governo, operava da vicerè di una o più regioni. Solo il coordinatore regionale Giampiero Perri osteggiò una tale soggezione, senza riuscirvi, giacché, sconfitto alle elezioni, e dopo aver organizzato il più proficuo coordina-mento regionale, fu presto fatto sostituire dal giovane deputato di Melfi. Intanto veniva assicura-
ta, in tutti quegli anni, la gestione del potere regionale al governatore di rifondazione comunista, Vendola, in Puglia, ed ai governatori dell'ex Pci, Bubbico, e dell'ex dc, De Filippo, in Basilicata. Eppure sembra talmente imperturbabile tutto l'andamento che nessuno è mai riuscito a rimuoverne le incrostazioni, né i vari coordinatori come Scajola e Antonione, né Bondi e Cicchitto che hanno finito con il consolidare lo statu quo, né il canuto Verdini, vi hanno mai dedicato eccessivo interesse. Nell'anno 2000 il consigliere regionale Antonio Di Sanza lamentava come Forza Italia non volesse vincere in Basilicata, alludendo a una probabile stasi consociativa; altri come il coordinatore provinciale Salvati, nell'abbandonare Forza Italia, faceva le stesse amare considerazioni. Dello stesso avviso molti altri e tutti coloro che non hanno condiviso una tale sorta di “totalitarismo di condominio”. Sono stati consumati i tempi e sprecati gli onorevoli come Blasi, Ponzo e Pagliuca, a Bari, Mazzaracchio e Angelo Sanza … Ben sappiamo quanto siano lenti e faticosi la costruzione ed il mantenimento di una democrazia,
che non è qualcosa di perennemente acquisito o stabilito, solo perché ci si riempie la bocca del suo nome, ma essa consiste in “un esperimento” che va esercitato di continuo solo grazie agli sforzi quotidiani dei cittadini. E se la democrazia sta per svuotarsi di significato, è necessario ridefinirne nuova-mente il termine, al fine di riconfermare l'origine legittima di ogni potere e di ogni governo nell'individuo, responsabile e partecipe e che opera congiuntamente agli altri in quanto cittadino (Ralston Saul). Infine se la “forza” alla base dell'ascesa di “re Silvio” al trono dello Stato italiano, viene considerata perfino “rivoluzionaria” al punto da consentire ardite similitudini di antropologia politica con i modelli del ‘900 (trasmissione televisiva di Gad Lerner su “La 7”), non è una “forza” quella di candidare un individuo al posto di un altro dopo averne previsto la sua elezione al Parlamento nazionale o alla Regione?. Non è una “forza” quella di bloccare ogni anelito di democrazia anche in un partito, non favorendone la naturale evoluzione, evitandone le discussioni critiche e i dibattiti? Non è una forza quella di prediligere persone a pro-
pria immagine e somiglianza, o quella di preferire i giovani o le giovanette nella formazione di un governo, di nutrire il culto del giovanilismo, l'estetica del corpo (vedi il volume di recente pubblicazione di Marco Belpoliti). E non è una forza quella di un capo che produce i capini e che, con un tratto di penna, ti porta alla Camera 350 deputati e al Senato 150 senatori; molti dei quali “senza volto e senza identità” al punto da non voler più farli votare da “pianisti”, preferendo che votino solo i capigruppo? Ed infine non è una “forza” quella di tenere in “marsupio” solo gli amici, disconoscendo qualità e militanze in tutti gli altri? Intanto l'ex ministro della Difesa, Antonio Martino sostiene come una tale “forza” esiste solo se c'è Lui, per le sue caratteristiche carismatiche, ma che non può trasformare i suoi panni in panni istituzionali. E ancora, Adornato, ex grande dirigente di F. I., afferma come lo spazio legato al ritorno del capo carismatico sia deleterio per la democrazia. Queste “forze” hanno poca vita, come quella degli egoforzisti che approfittano del carisma di un capo al centro per fare i furbi in periferia.
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Politica lucana
A Potenza la “Questione morale” dipietrista con Leoluca Orlando e Luigi Li Gotti
Idv: «Corriamo da soli», forse Radice , «siamo un partito vero ma il Pd è sordo», Belisario possibilista: «Se sono rose fioriranno» di SALVATORE SANTORO POTENZA - “La Questione morale”, cavallo di battaglia dell’Italia dei valori di Dipietro. Non da oggi. Ma ieri al Park Hotel di Potenza, sul tema, il partito del senatore Felice Belisario e del segretario regionale Michele Radice hanno promosso un incontro pubblico. Tra i relatori, oltre ai dirigenti regionali (al tavolo erano seduti anche l’assessore regionale Antonio Autilio e il coordinatore provinciale Nicola Stefano Laguardia) anche due big nazionali: il portavoce dell’Idv a livello nazionale, Leoluca Orlando e l’ex sottosegretario ora senatore Luigi Li Gotti (è stato avvocato di parte civile nel processo per la strage di Piazza Fontana). In primo piano nei vari interventi «la necessità di ridare all’italia il valore etico e il senso di giustizia». Non sono mancati attacchi a Berlusconi, alla corruzione e ai «conflitti di interesse». Per Leoluca Orlando la “questione morale” è questione etica in un «Paese dove stanno cambiando la testa degli italiani perchè la Costituzione non la possono cambiare sennò gli facciamo contro un referendum». Gli ha fatto sponda Luigi Li Gotti che ha raccontato la “storia” di un «Paese che va al contrario». Li Gotti in particolare ha raccontato i “fatti” e i dialoghi che sarebbero avvenuti tra due ufficiali di Stato e Vito Calogero Ciancimino che avrebbe spiegato i mali dell’Italia dopo “mani pulite” con la frase «in Italia l’economia viaggia su 4 ruote. Una di questa è la corruzione e Di Pietro e mani pulite hanno bucato questa ruota non facendo camminare più l’intera macchina». Storie raccontate a una pleatea potentina numerosa da Li Gotti che ha anche aggiunto: «Io non credo in una società dove l’anello debole è la persona onestà». Oltre a questo si è anche parlato di elezioni amministrative. Dal palco Michele
Michele Radice, Leoluca Orlando e Antonio Autilio alla
Radice ha rilanciato: «Il Pd è abbastanza sordo in Basilicata. Per questo io sono sempre più dell’Idea che alle elezioni dobbiamo andare da soli». Applausi. E’ stata la volta poi del senatore Belisario: «La questione morale è centrale nella politica e anche nella no-
stra regione. Abbiamo bisogno di abbattere le clientele. Abbiamo bisogno di dare speranza ai giovani. Abbiamo bisogno di restituire alle imprese fiducia nel mercato». «Per questo - ha aggiun to Belisario - ci vuole una rivoluzione e noi lavoreremo perchè il centrosinistra sia
capace di fare questa rivoluzione anche nella prossima tornata elettorale per le amministrative. Noi stiamo chiedendo una discontinuità radicale nei metodi e negli uomini. Ovviamente con programmi credibili; se questo non dovesse trovare consenso nei nostri partner di coalizione noi purtroppo ci vedremo costretti a viaggiare in splendida solitudine sapendo che siamo nel centrosinistra e nel centrosinistra vogliamo restare». Non è chiusura completa nei confronti di un’alleanza elettorale con il Pd da parte i Belisario ma quasi. Il senatore ha poi concluso: «Non è una questione di postazioni, io vado dicendo che stiamo cercando di dimostrare tutta la nostra buona volontà per sostenere la coalizione ma noi siamo forza che ha gruppi parlamentari e che non può essere confusa con le tante forze, magari anche rispettabili che ci sono nel campo della politica. Noi
chiediamo la dignità che compete a un partito che ha due gruppi parlamentari forti che hanno visibilità e con dei consensi che ci vedono in forte espansione. Io spero che questi nostri segnali vengano accolti. Io dico: se sono rose fioriranno e fino ad oggi però ho visto solo le spine. Spero di sentire anche il profumo di queste rose». Leoluca Orlando sulla candidatura di De Magistris ha poi concluso: «E’ la testimonianza della sconfitta della giustizia. Sconfitta che vogliamo sia superata con l’impegno politico di Luigi De Magistris che ha fatto una scelta di vita, ha dichiarato con molta correttezza che non tornerà più in magistratura qualunque sia l’esito delle elezioni e ha dichiarato che porterà nelle sedi politiche quell’impegno per la giustizia che purtroppo nelle sedi giudiziarie non gli è stato consentito di realizzare». s.santoro@luedi.it
L’INTERVENTO DI LACORAZZA
«Anche senza primarie il Pd coinvolge la base» POTENZA - «Meglio sarebbe stato se avessimo potuto fare le primarie di coalizione, attraverso le quali individuare i candidati alle prossime amministrative del 6 e 7 giugno». Sono le parole del segretario regionale del Partito democratico di Basilicata, Piero Lacorazza che aggiunge: «Il Pd e la coalizione, dovrebbero ancor più riflettere sulle modalità di selezione della classe dirigente, combinando virtuosamente primato della politica, funzione dei partiti e partecipazione popolare. Ovviamente, le primarie non possono essere uno strumento contro gli alleati, con i quali è necessario confrontarsi per costruire una coalizione unita nella sua proposta di governo e plurale nella sua capacità di rappresentare le sensibilità, le culture e le storie presenti nella società». Per questo spiega Lacorazza, in assenza delle Primarie, il Pd «ha tuttavia voluto mettere in campo,
anche grazie al protagonismo dei segretari provinciali Petrone e Ferrara, un ampio e partecipato processo di consultazioni iniziate con la Direzione regionale dello scorso 28 febbraio, i cui componenti sono stati eletti dai 73 mila partecipanti alle primarie del 14 ottobre 2007, che hanno dato vita al Pd. In queste settimane ci si è confrontati con le delegazioni dei 130 circoli del Pd lucano i quali, a loro volta, in molti casi hanno ritenuto di dover riunire gli eletti nei coordinamenti e le assemblee degli iscritti per confrontarsi sulle candidature amministrative in vista della prossima scadenza elettorale». «Infine - aggiunge ancora il segretario democratico lucano - sono state convocate le due assemblee provinciali (il 15 marzo scorso a Matera, il prossimo 30 marzo quella di Potenza) i cui componenti circa 600 - sono stati anche loro eletti con le primarie, nella tornata
del 20 e 27 gennaio 2008, dalla platea dei 73 mila elettori del 14 ottobre 2007. Un’ampia, forte e partecipata consultazione è in atto, dunque, e proseguirà ancora nelle prossime settimane, che si concluderanno con la convocazione delle direzioni provinciali e regionale». Insomma per Lacorazza, il popolo delle Primarie sarebbe lo stesso coinvolte nelle scelte anche se le Primarie per le prossime amministrative non si svolgeranno. Ma non solo candidature, «anche sulla costruzione di programmi - conclude Lacorazza -si è dato vita ad un confronto aperto ai soggetti sociali ed economici, e si proseguirà con la conferenza programmatica del Pd della provincia di Matera, in corso di svolgimento dal 20 marzo al 6 aprile, e con gli appuntamenti ed approfondimenti su economia, welfare, legalità, povertà, ambiente e risorse naturali promossi dalla segretaria regionale».
NOMINE REGIONE
L’Asp, l’Asm e il Crob hanno i revisori POTENZA - Il presidente del consiglio regionale di Basilicata, Prospero De Franchi ha sciolto le riserve e ha nominato i revisori delle Asl e del centro Irccs - Crob di Rionero. Nomine che non erano previste all’ordine del giorno delle sedute consiliari di martedì e venerdì scorso (che non si sono svolte entrambre per la mancanza del numero legale dei consiglieri lucani). Per questo, utilizzando i poteri sostitutivi previsti dall’articolo 9 della legge regionale numero 32 del 2000, «e nel pieno rispetto delle norme statutarie e regolamentari - si legge nella nota della Regione - il presidente De Franchi, sentiti i capigruppo regionali, ha effettuato le nomine». Collegio sindacale Azienda sanitaria locale di Potenza: Adolfo Florio e Maria Caterina Conte. Collegio sindacale azienda sanitaria locale di Matera: Vincenzo Marranzini, Antonio Caldararo. Collegio sindacale dell’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico di Rionero (Crob): Antonio Valente, Antonio Carmine Lacetra, Maria Mastroberti, Giuseppe Lamorte. Collegio di indirizzo e verifica dell’Irccs (Crob) di Rionero: Marco Salvatore, Donato Grieco, Nicola Grande.
L’invito di Soave (Pdci) alla dirigenza di Rc per il Potentino
il Commissario regionale del Campanile, Giannasio ufficializza l’alleanza
«Scelte comuni per le elezioni»
Udeur: «Noi con il Pdl»
«DOPO l’intesa politica Pdci-Prc per la lista unitaria alle elezioni europee e dopo la stessa intesa raggiunta da tempo dalle federazioni materane del Pdci e del Prc per il rinnovo del consiglio provinciale, è necessario completare rapidamente il quadro delle intese anche per la Provincia di Potenza». L’invito arriva dal segretario regionale del Pdci Giovanni Soave che si rivolge ai dirigenti di Rifondazione comunista. L’urgenza è «di scelte comuni in vista delle elezioni amministrative per rilanciare la prospettiva del partito comunista unico» soprattutto nell’ottica della «crisi della classe dirigente del Pd». Come esempio cita «l’uscita dell’ex assessore provinciale Domenico Vita - prosegue - avvenuta sulla base di una scelta personalistica e di potere». Tema che si innesta «nella selezione della classe dirigente, il che significa sia presidenti e sindaci che assessori e ancor più la difficoltà a fare sintesi con i partiti del centrosinistra nella scelta dei candidati presidenti alle due Province e al comune capoluogo». A questo si aggiunge «la grave crisi economico-sociale che incalza. Senza una chiara strategia per uscire, da sinistra, dalla crisi - pro-
segue Soave - l’esito non potrà che essere una ristrutturazione economica» legata ancora «a un dominio ancora più brutale del capitale». Lo scenario, secondo Soave, non è “rassicurante”: «Molti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri per impedire ai lavoratori e alle classi subalterne di vedere il vero avversario». Allora, «solo una politica di sinistra, fatta da una vera sinistra – continua può infatti puntare a invertire il ciclo lungo del liberismo per tornare a declinare in modo moderno una idea di economia mista dove sia lo Stato, non solo a fissare le regole, ma a programmare». Per ridare «ai comunisti il ruolo necessario in Italia e in Europa – dice Soave - dobbiamo usare parole chiare e fare un salto in avanti che ci faccia uscire da ogni subalternità e che incardini la necessaria innovazione dentro binari, ideali e anche ideologici, certi che non ci facciano deragliare verso l’opportunismo politicista che ha devastato tanta parte della sinistra politica europea». Ecco la «forza profetica» dell’intuizione di Berlinguer che «di fronte agli intellettuali italiani, lanciò l’idea di un diverso benessere basato sull’austerità».
L’Uder di Mastella in Basilicata corre con il Pdl sia alle amministrative e sia alle europee. Questa volta è defintivo. Lo ha annunciato il commissario regionale Udeur Paolo Giannasio, «corriamo con liste Udeur in tutti i collegi provinciali e nei comuni dove si vota», al rientro da Roma, dopo un vertice tenutosi a Largo Arenula tra Mastella e tutti i segretari regionali. Guannasio ha anche nominato i 2 referenti provinciali nelle persone di Pasquale Petrarulo per la provincia di Potenza e Cosimo Buono per la provincia di Matera. E sempre in una nota, Paolo Giannasio ha reso noto di aver incontrato dopo il vertice con Mastella presso il Seanto anche i senatori Guido Viceconte, Vincenzo Taddei e Cosimo Latronico «per sancire l'alleanza e formalizza-
Paolo Giannasio
re la linea strategica e politica». E sulle questioni politiche Giannasio ha aggiunto: «Quella dell'Udeur è una scelta lineare e coerente. Si tratta di una decisione presa sulla base di ragioni politiche ed extra - politiche. Il distacco con il centrosini-
stra, prima ancora che a livello politico, si è consumato a livello morale ed umano. Basti ricordare l'opera costante di demolizione, che non ha eguali nella storia politica italiana, attuata nei confronti di Clemente Mastella e del partito, dai media e da una certa parte della magistratura, nel silenzio più assoluto del centrosinistra». «Ora - ha concluso Giannasio - con estrema fatica, il partito sta risalendo la china anche in Basilicata, perché è l'unico vero partito del Sud, aldilà delle nuove sigle che si vogliono arrogare tale diritto, che ha sempre messo al centro della politica, la questione meridionale, i valori della famiglia, la vita, la solidarietà. E noi andiamo ed andremo a testa alta con chi condivide i nostri valori».
Italia / Mondo
Martedì 24 marzo 2009
Economia 11
Sanzioni per oltre 2 milioni a Telecom, Wind e Vodafone
Prodotta in India, costa 2000 dollari
Suonerie e loghi per cellulari multati i colossi della telefonia
Contro la crisi arriva l’automobile più economica
OLTRE 2,2 milioni di euro di multe per pratiche commerciali scorrette ad operatori di servizi di telefonia mobile per la vendita di suonerie, loghi e contenuti multimediali scaricabili sui telefonini da internet. Lo ha deciso l’Antitrust e fra le società colpite ci sono Telecom Italia, Vodafone e Wind. Quattro i provvedimenti adottati dall’Autorità e vertono su diverse tipologie di pratiche commerciali scorrette. Non è la prima volta che l’Antitrust commina sanzioni pesanti agli operatori di telefonia mobile per servizi collegati alle suonerie: nello scorso ottobre il Garante aveva assegnato multe per complessivi 1,16 milioni di euro a Telecom Italia, Vodafone, Wind, H3g e Neomobile per pratiche commerciali scorrette riguardanti un abbonamento settimanale per ricevere contenuti multimediali, tra cui appunto le suonerie. Al termine delle nuove istruttorie, avviate fra la primavera e l’estate del 2008, l'Autorità guidata da Antonio Catricalà, ha sanzionato diverse società di fornitura di questa tipologia di servizi che sono spesso scaricati direttamente da Internet dagli adolescenti, considerati quindi consumatori più deboli. In particolare, i messaggi non chiarivano adeguatamente che, attraverso la ri-
chiesta del servizio, non si scaricava solamente la singola suoneria ma si sottoscriveva di fatto un abbonamento che prevedeva una decurtazione settimanale del credito contenuto nella scheda telefonica di chi aveva richiesto il servizio. Allo stesso tempo, anche l’indicazione dei costi era ugualmente poco chiara e risultava particolarmente difficile la disattivazione del servizio. A seguito delle indagini, l’organismo di controllo ha sanzionato anche le società di telefonia mobile che, nei singoli casi, avevano cointeressenze economiche nell’offerta dei servizi e avevano collaborato nella definizione dei servizi e autorizzato i messaggi ritenuti ingannevoli dall’Autorità. Fra le più colpite Telecom Italia e Vodafone, coinvolte in tutte le quattro istruttorie, che hanno subito sanzioni rispettivamente pari a 640.000 e 560.000 euro. Multe pesanti anche per Wind, coinvolta anch’essa in tutte le istruttorie, e complessivamente pari a 480.000 euro. Fra gli operatori, la sanzioni più lieve colpisce H3g, per un importo di 155.000 euro. Per quanto riguarda le società di fornitura dei servizi, Dada ha subito una sanzione di 125.000 eu-
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COMUNICAZIONI
ro, Buongiorno di 115.000 euro, Zed una da 95.000 e Zeng una da 55.000 euro. I consumatori plaudono alla decisione dell’Antitrust. Un business da 800 milioni di euro all’anno, con l’80% dei siti che vendono suonerie al di fuori delle norme Ue, sottolinea il Codacons. «Il prezzo medio di una suoneria va dai 3 ai 5 euro e tra le principali scorrettezze a danno degli utenti vi è la prassi di non specificare l’avvenuta adesione ad abbonamenti settimanali, nonché quella di non indicare chiaramente come disdire il servizio di invio suonerie direttamente sul cellulare» dice il presidente Carlo Rienzi. Adusbef e Federconsumatori ricorrono addirittura a una metafora cinematografica, andando a ripescare la coppia di poliziotti famosa negli anni 80, per commentare il lavoro dell’Autorità Antitrust. «I servizi non richiesti sono ormai di casa sui cellulari: questa piaga rappresenta la nuova emergenza nel campo delle TLC da affrontare con la massima severita» dice il Movimento Difesa del Cittadino.
Messaggi poco chiari sul costo dei servizi
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Divideranno siti e antenne, tagliando i costi e aumentando la copertura
Vodafone e Telefonica condividono la rete TELEFONICA e Vodafone condivideranno la rete mobile in Europa, tagliando così i costi e aumentando la copertura per oltre 140 milioni di clienti. L’operazione, anticipata da qualche indiscrezione di stampa nei giorni scorsi, prevede la condivisione di alcuni siti e antenne in Germania, Spagna, Irlanda e Regno Unito, mentre trattative sono ancora in corso per la Repubblica ceca. L'accordo, nelle intenzioni dei due colossi della telefonia, porterà a risparmi per «centinaia di milioni di sterline» nel prossimo decennio. E i mercati hanno subito premiato i due gruppi: Vodafone ha chiuso in rialzo dello
0,21% a 120,2 sterline, mentre Telefonica ha terminato la seduta in progresso del 2,08% a 15,11 euro. Da un punto di vista tecnico, l’intesa prevede la condivisione dei siti in Germania, l’estensione dell’accordo raggiunto in Spagna nel 2007 e l’apertura reciproca degli impianti in Irlanda. Inoltre, Vodafone e Telefonica lavoreranno insieme per realizzare nuovi siti in Regno Unito e Irlanda. I due gruppi, infine, stanno «esplorando ulteriori aree di cooperazione sulla base di un’analisi mercato per mercato, come per esempio la condivisione delle infrastrutture di trasmissione». La condivisione delle reti non è
una novità per Vodafone, che proprio in Italia nel novembre 2007 ha stretto un accordo di condivisione delle infrastrutture passive con Telecom Italia che interessa 9.860 siti di ciascuno dei due operatori da condividere nell’arco del periodo del contratto, ha una durata di sei anni, è rinnovabile ed è aperto a terze parti potenzialmente interessate. Condividere la rete, come dimostra proprio il caso italiano, rappresenta una soluzione dal punto di vista dei costi, utile soprattutto in periodi di crisi economica, ma naturalmente non comporta alcuna collaborazione da un punto di vista commerciale.
Coinvolti Comuni, Asl, Province e ministeri Utile in crescita del 4,6%
Amministrazioni pubbliche con le “faccine” di Brunetta i cittadini votano i servizi ARRIVANO le “faccine” per dare il voto ai servizi di Pubblica amministrazione, ma anche ad utilities, Camere di Commercio e Comuni: «In tutte le realtà in cui il cittadino si trovi davanti a una macchina pubblica», ha spiegato il ministro per l’Innovazione Renato Brunetta lanciando l’iniziativa in una conferenza stampa a palazzo Chigi. «L'auspicio è che si crei una cultura del confronto, l’obiettivo non è tanto verificare l’operato del singolo impiegato, quanto valutare il servizio. La cosa fondamentale è il servizio al cittadino di cui, certo, l'impiegato è una parte ma normalmente non è la parte più importante». L’obiettivo è installare 150200.000 terminali con le faccine verde, gialla e rossa per esprimere il livello di gradimento del servizio. Hanno aderito i comuni di Roma, Firenze, Milano, Parma, Reggio Calabria, Reggio Emilia e Torino, oltre a sedi Aci, Enpals, Inps, Ipost, Poste Italiane, Unioncamere. «E' meglio scoprire cosa pensano i cittadini con
le emoticons che non dall’esito elettorale», ha detto il sindaco di Roma Gianni Alemanno. «A Roma ci saranno 86 sportelli: 23 all’anagrafe centrale, 16 al IX Municipio e 47 al XII, coinvolgendo un municipio (circoscrizione, ndr) di centrodestra e uno di centrosinistra, e ci vorrà ancora qualche giorno per far partire l’iniziativa». Il ministro Brunetta ha sottolineato che lo scopo non è creare un grande fratello ma «far partire un’onda culturale positiva e avere uno strumento per meglio organizzare i servizi». Quindi resterà tutto a livello di un «sistema decentrato che possa far sapere quali siano gli standard raggiunti ma magari anche sfatare i luoghi comuni su alcune presunte inefficienze». Le amministrazioni che partecipano alla sperimentazione hanno previsto diversi accorgimenti che escludono l'eventualità di manipolazioni e opportunismi, da parte dei clienti o degli addetti agli sportelli.
Per le Poste il settimo bilancio in attivo IL GRUPPO Poste Italiane chiude per il settimo esercizio consecutivo il bilancio in attivo registrando per il 2008 un utile netto in crescita del 4,6% a 882,6 milioni (843,6 milioni nel 2007). È in calo il risultato operativo, a 1,5 miliardi da 1,78 nel 2007. Mentre i ricavi totali di Poste Italiane aumentano del 3,9% a 17,9 miliardi, con una buona tenuta dei servizi finanziari e assicurativi (+ 2% e +7,7%) e una flessione contenuta allo 0,8% della corrispondenza. È stata «significativa» nel 2008, sottolinea la società, la crescita degli investimenti industriali. Il volume di risorse dirette al potenziamento delle reti infrastrutturali e dei sistemi Ict ha raggiunto quota 712 milioni di euro (+17,1% rispetto ai 608 investiti nell’anno precedente). Risorse «orientate in particolare allo sviluppo dei sistemi tecnologici per la riorganizzazione del settore recapito e alla realizzazione del polo tecnologico».
CONTRO la crisi, che imperversa in tutto il Mondo, dall’India arriva la macchina più economica del Pianeta. Costa solo duemila dollari, è lunga appena tre metri, fa al massimo 105 chilometri all’ora ma potrebbe dare la scossa necessaria per far ripartire un mercato delle quattro ruote che appare sempre più in crisi. La “Tata Nano”, l’automobile più economica del mondo, è stata lanciata ufficialmente ieri da Ratan Tata, presidente della casa automobilistica indiana che porta il suo cognome. «Stiamo per offrire una nuova forma di trasporto agli indiani e, spero, ai clienti di altri mercati del mondo» ha dichiarato il presidente Tata, che ha sottolineato come «l'attuale congiuntura economica la renda più allettante per i clienti indiani e di altri Paesi». I primi centomila indiani che potranno mettersi alla guida della Nano verranno selezionati tra tutte le persone che ne richiederanno una tra il 9 e il 25 aprile. Le consegne inizieranno a luglio. La produzione su vasta scala inizierà infatti solo nel 2010, una volta che sarà operativo l’impianto nel Gujarat destinato a essere la principale fabbrica di “Nano”. Il modello base ha un motore a due cilindri e quattro marce, ma non ha il cambio automatico, è privo di aria condizionata e ha dei finestrini ad apertura manuale. È però previsto il lancio di modelli “deluxe”. Al salone dell’auto di Ginevra, a marzo, era stata invece presentata una versione europea del modello, che sarà in vendita dal 2011, con airbag e rifiniture in cuoio. Ieri il titolo di Tata Motors alla Borsa di Bombay è cresciuto di oltre l’8% all’inizio delle contrattazioni odierne, per assestarsi poi a metà giornata su un più modesto 3,67%.
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Martedì 24 marzo 2009
APPELLO AI DIRIGENTI DEL PRC DELLA PROVINCIA DI POTENZA
L’ATTIVISMO POLITICO DI TADDEI
di GIOVANNI SOAVE*
R. MASTROMARTINO DOPO l’intesa politica Pdci-Prc per la lista unitaria alle Europee e dopo la stessa intesa raggiunta da tempo dalle federazioni materane del Pdci e del Prc per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Matera, è necessario completare rapidamente il quadro delle intese anche per la Provincia di Potenza. Rinnovo l’appello ai dirigenti regionali e della provincia di Potenza di Rifondazione Comunista a definire il percorso per il programma e la scelta dei candidati comuni. L’urgenza di scelte comuni in vista delle elezioni amministrative per rilanciare la prospettiva del partito comunista unico è dettata dalla crisi della classe dirigente del Pd, come testimonia l’uscita dell’ex assessore provinciale Domenico Vita avvenuta sulla base di una scelta personalistica e di potere, ma comunque un segnale da tenere in debita considerazione per la selezione della classe dirigente che significa sia presidenti e sindaci che assessori e ancor più la difficoltà a fare sintesi con i partiti del centrosinistra nella scelta dei candidati presidenti alle due Province e al comune capoluogo. C’è poi la grave crisi economico-sociale che incalza. Senza una chiara strategia per uscire, da sinistra, dalla crisi, l'esito non potrà che essere una ristrutturazione economica funzionale ad un dominio ancora più brutale del capitale. Molti soffiano sul fuoco della guerra tra poveri per impedire ai lavoratori ed alle classi subalterne di vedere il vero avversario e di riprendere nelle loro mani l'iniziativa in quella infinita lotta di classe che oggi vede prevalere solo gli interessi di uno dei due soggetti della dialettica sociale. Solo una politica di sinistra, fatta da una vera sinistra può infatti puntare ad invertire il ciclo lungo del liberismo per tornare a declinare in modo moderno una idea di economia mista dove sia lo Stato, non solo a fissare le regole ma a programmare, anche con strumenti propri, gli indirizzi e gli esiti del processo economico. Per riconquistare ai comunisti il ruolo necessario in Italia ed in Europa dobbiamo usare parole chiare e fare un salto in avanti che ci faccia uscire da ogni subalternità e che incardini la necessaria innovazione dentro binari, ideali ed anche ideologici, certi che non ci facciano deragliare verso l'opportunismo politicista che ha devastato tanta parte della sinistra politica europea. Oggi la straordinaria intuizione di Enrico Berlinguer che, di fronte agli intellettuali italiani, lanciò l'idea di un diverso benessere basato sull'austerità, assume forza profetica. *segretario regionale del Pdci
PETROLIO E BENEFICI di GIOVANNI RIBELLINO IN RELAZIONE ai miei precedenti articoli pubblicati su “Il Quotidiano” nel periodo febbraio marzo 2009 (Petrolio e Benefici), sulla necessità di aumentare la percentuale dell'aliquota del 7% del prodotto di coltivazione, dovuta dalle compagnie petrolifere a Regione e Stato, affinché la ricchezza petrolio possa risultare proficua non solo per la collettività regionale (diminuzione del prezzo della benzina in Basilicata), ma anche per quella nazionale (diminuzione del debito pubblico), vanno esaminate le vie percorribili per prendere l'iniziativa di una legge in merito. Occorre premettere che, com'è noto, nel dicembre 2008, fu promessa la diminuzione del prezzo della benzina in Basilicata, da parte del Governo. Però tale obiettivo è anche percorribile senza aspettare l'iniziativa dell'Esecutivo. Com'è noto, ai sensi dell'art. 71 della Costituzione “l'iniziativa delle leggi appartiene al Governo, a ciascun membro del Parlamento (ovvero, anche al singolo Parlamentare) ed agli organi ed enti ai quali sia conferita da legge costituzionale. Il popolo esercita l'iniziativa delle leggi, mediante la proposta di almeno cinquecentomila elettori, di un progetto redatto in articoli”. Anche il Consiglio regionale può prendere l'iniziativa in merito, come prescrive l'art. 121 della Costituzione: (Il Consiglio regionale) “Può fare proposte di legge alle Camere”. Pertanto, indipendentemente da scelte governative, è necessario che il Consiglio regionale di Basilicata prenda l'iniziativa al riguardo. Si tratterebbe, quindi, di abbandonare un “complesso atavico” di presunto “abbandono” da parte dello Stato centrale, rendendosi così protagonisti in campo politico anche perché il Parlamento sarebbe interessato ad approvare tale proposta in vista del precitato aumento dell'aliquota per la diminuzione del debito pubblico. Quindi, mettendo da parte improvvide scelte antistoriche federaliste, la Basilicata, che costituisce una parte essenziale del Paese, può svolgere un ruolo essenziale a livello nazionale. Questo Centro, sollecitato da altri Organismi, nel corso delle prossime Elezioni amministrative solleverà in modo organico, la necessità dell'uso proficuo delle nostre ricchezze: acqua, petrolio, foreste, patrimonio archeologico. Indi, solleciterà parlamentari ed esponenti regionali lucani a mettere da parte infondate prospettive elettorali delusorie… affinché avanzino, anche in via bipartisan, una proposta di legge su quanto indicato.
L’ANNUNCIO PASQUALE FONTE DI CONSOLAZIONE di ALDO VIVIANO IN RIFERIMENTO a quanto riportato dal QdB di sabato u.s. pag. 36 sulla cittadina del Basso Materano, sembra opportuna una riflessione. La speranza che fiorisce dal sepolcro del Risorto diventa in chi crede novità di vita, luce che illumina l'orizzonte esistenziale. In questo tempo particolarmente carico di sfide e possibilità, l'uomo è chiamato ad essere testimone credibile per porre segni di umanità “risorta” nell'amore. L'annuncio pasquale è fonte di stupore e di consolazione, trasforma i giorni in esperienze di vita.. il potere del male e del peccato nel cuore dell'uomo è innegabile. Mistero di iniquità dinanzi al Crocifisso. Il misticismo della crocifissione favorito in questi giorni dal ricorrente periodo primaverile aggiunge al simbolo cosmico naturale del trapasso di stagione la tensione dell'uomo di oggi animato da segni, sogni, irrequietezze. Per la grande consegna storico-teologica di cui è carico e per l'accresciuto bisogno di riforma del singolo come della società, ha la capacità di far rivivere quasi in una contemplazione superiore i significati sotterranei del tessuto antropologico. Sembra che chieda al residuo buon senso il perché del male in prevaricazione del bene, dell'odio in cambio di amore. Risuonano sempre lancinanti, intrise di patos e tenerezza. Scultoree, le parole dell'Uomo della croce: lo spirito è pronto, ma la carne è debole/portate gli uni i pesi degli altri/mi hai ridotto nella polvere della morte/un branco di maligni mi ha assediato/spogliatevi dell'uomo vecchio e rivestitevi del nuovo/quando sarò innalzato da terra, trarrò tutto a me/se il grano di frumento caduto in terra non muore, rimane solo, se muore produce molto frutto. Il crocifisso è una delle rappresentazioni più ostiche per i distratti della vita, perché rifiuta annotazioni e divagazioni. L'Uomo chiama l'uomo ancora gocciolante di quel sangue di morte, sollecita la tiepida risposta al sacrificio del Calvario che tuttora irrompe nella pletora asfittica dei documenti cartacei della coscienza cultural-popolare. Il suo sacrificio resta la pietra angolare dell'umanità messa alla prova dell'autenticità dei sentimenti. E' spinta segreta che ispira al mistero della grandezza di creazione e riscatto dal male. L'uomo rimane lo stesso dinanzi a Dio, quello della prima ora. E' pervaso nei recessi della coscienza dall'obbligo di abbandonare la finzione, a piegarsi in presenza del simbolo, è indotto ad avviare finalmente un timido confronto lungo la tersa strada dello spirito. Non può disegnare l'esistenza per poi negarla, né frantumare la vita dopo averla concepita. Ora che la fede affiora fragile o smarrita nella ripetitività del tempo, la passione comunitaria della gente dovrebbe avvertire meglio l'ur-
genza applicativa dei valori di verità essenziale. Sarebbe un felice auspicato ritorno alla luce ridotta a fuoco fatuo, al fine di darle la ragion d'essere, anzi aumentare l'intensità. Oggi come oggi urge puntare sulla spiritualità per il proprio sviluppo di persona. La risorgente primavera dopo il lungo e faticoso inverno dell'intera stagione è opportunità per visitare i luoghi dell'anima ed ammirare in una nuova luce le feconde suggestioni di un animo sereno che va incontro ai beni del cuore.. Nella vita si corre troppo, talvolta occorre fermarsi e pensare. La trascorriamo continuamente a correre. Corriamo per rinnovare il guardaroba, per sostituire l'automobile ancora in buono stato, per comprare il superfluo, comodità forse di cui si potrebbe fare a meno. Corriamo per cambiare il divano di stoffa in pelle, per diventare proprietari di secondi acquisti. Non ci rendiamo conto però che buona parte dell'esistenza la lasciamo nella corsa, facendoci sfuggire momenti di vera felicità, di pace, di allegria composta e ponderata, di soddisfazione per il traguardo raggiunto in ogni condizione. Forse solo quando sarà troppo tardi ci renderemo conto di aver corso più del conveniente, direi senza risultati apprezzabili, perché quando arriverà l'ora del tramonto si partirà probabilmente a mani vuote. Non è questo un invito a fermarsi o a riposare, ad essere rinunciatari. E' soltanto una finestra aperta per guardare fuori di “casa” con occhio sereno, vigile, attento alla scena degli attori sul palco della vita. Non un “riposo” quietista di chi vive separato da uomini e cose: della natura e società, della famiglia siamo fruitori, cittadini, membri integranti. Sta qui l'autentica cultura dell'uomo, se si occupa per migliorare il restauro interiore, riscoprendo possibilità nuove di intervento sulla qualità delle azioni, delle iniziative, delle manifestazioni del pensiero, nel concerto organico delle presenze sociali. Siamo stati forse irretiti dal pantano delle fedi laiche secolari, da ospiti o fantasmi orpellati, dal nichilismo che non approda a nulla. Ritorniamo all'ottimismo cristiano, diamo una risposta alle domande che postulano i valori della vita. Non smarriamo la sacralità dell'esistenza che portiamo, ahinoi, in ambiti ristretti, impotenti o in rassegnate deleghe a strumenti inadeguati. La stessa scienza dovrebbe inchinarsi al soprannaturale, di cui tace nella ricerca noetica o nell'analisi dei corpi, dove spesse volte fallisce. Il crocifisso supera la concezione materialistica del dolore e della morte, perché l'Autore ha interrotto il cammino di mortalità della cultura greco-romana, ed annuncia dall'alto del patibolo, al condannato moribondo alla sua destra: “oggi sarai con me in paradiso”.
SEMBREREBBE che la tattica messa in cantiere dall'on. Viceconte per rinforzare le fila del suo partito sia tutta indirizzata verso la zona sud della nostra Basilicata e che abbia delegato altri a occuparsi delle rimanenti. Dato per scontato che questo sia vero, i risultati però sono abbastanza diversi. Chi conosce la storia di FI di Basilicata, ricorda che il primo recupero (non me ne vogliano) con la garanzia di aver usufruito di due Legislature in Parlamento, fu quella dell'on Egidio Ponzo (Latronico). E' seguita poi quella del senatore Cosimo Latronico (Nova Siri) prima in cons. Regionale - con candidatura alla Presidenza della Regione - e, oggi in Parlamento. Ancora in consiglio Regionale con il cons. Mattia (Potenza) e, Mimmo Martinelli (Banzi). L'acquisto oggi dell'ex assessore provinciale Domenico Vita, non meraviglia più di tanto, anche perché Marsico Nuovo è un vecchio pallino di Vincenzo Taddei il quale, si adoperò in una negoziazione della passata consigliatura (otto anni fa) per la elezione dell'ex sindaco di quella città (Giovanni Votta). Quello che però meraviglia è come mai l'assessore Domenico Vita sia arrivato alle considerazioni, riportate sulla stampa, dopo aver occupato per dieci anni una postazione politica/istituzionale nel partito che oggi rinnega. Nel Vulture/Melfese, nella zona delegata all'on. Pagliuca, tutto questo non avviene. L'onorevole non si preoccupa di far crescere la nostra zona, (forse va bene così anche a livello centrale?). Infatti, non esistono riferimenti che possono essere paragonati al lavoro fatto da Viceconte, anzi si nota il contrario e, se qualcuno volesse azzardare a smuoversi dal torpore politico imposto, una sfilza di sottoscrizioni al limite anche di denunce penali, fanno subito corona alle imposizioni dettate. Cinque anni fa in occasione delle candidature Provinciali, un documento inviato allora segretario regionale on. Taddei, sottoscritto dagli uomini di corte dell'on.Pagliuca, aveva individuato un nuovo candidato in sostituzione di quello che pure aveva combattuto per la crescita di FI. (i risultati sono noti a tutti si è preferito - non votare FI e- perdere il rappresentante in Provincia). Non si conoscono ancora i nomi dei candidati (questa è ancora fase di tatticismo), ma se fosse solo una questione-di apparire(l'assessoreVita non chiede poltrone!!!) l'on.Pagliuca si adoperi a portare qualcuno in televisione,anche perché l'anno prossimo si vota Regionali!!!!! *ex capogruppo di FI in Provincia
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Martedì 24 marzo 2009
VIGILARE SU GARE D’APPALTO di GIANNI ROSA* L’ESITO della gara per l’appalto dei lavori di riqualificazione e messa in sicurezza della strada di Fondovalle Fiumarella di Armento ci offre l’occasione per una riflessione sul sistema degli appalti. Troppe volte in questi anni, si è assistito a gare che, aggiudicate con ribassi eccessivi, hanno portato alla mancata ultimazione delle opere o allo sgretolamento delle stesse a seguito di una realizzazione non a regola d’arte. Se da lato l’impresa aggiudicatrice si assume l’onere di realizzare a determinati prezzi dei lavori, dall’altro esiste il dovere di chi è deputato al controllo di verificare che le condizioni pattuite siano rispettate in toto. La politica rispetto a questo sistema non può e non deve rimanere ferma a guardare come se nulla accadesse, deve essere sempre pronta ad intervenire con serietà, censurando con fermezza ogni eventuale comportamento anomalo. E’ evidente, che in tutti questi anni, la politica provinciale è rimasta sempre in silenzio, come a manifestare una condivisione di un sistema che oltre a danneggiare l’intera collettività reca danno a quei tanti imprenditori impegnati seriamente nelle loro attività e che vedono sfumare ogni possibilità di successo a causa di una scorretta concorrenza e di un omertoso collaborazionismo. *consigliere del Pdl Provincia di Potenza
SERVE BUONA POLITICA di MICHELE NAPOLI* PER QUANTO concerne i reali obiettivi della politica bisogna inaugurare una nuova stagione politica che porti alla nascita di una ‘buona’ politica, che lavori per la gente e tra la gente. Nella sostanza, occorre superare la diffidenza nei riguardi delle istituzioni. Del resto lo impone la sfiducia maturata nel popolo della Basilicata rispetto all’operato dei governi di centro - sinistra assai lontano dai reali problemi della gente comune. Ciò che occorre è una politica che agisca dal basso per puntare in alto, che non dimentichi gli scopi che la politica stessa si prefigge. Solo così ci si potrà adoperare per migliorare gli stati di crisi e non generarne altri, per garantire processi evolutivi, valorizzando tutte quelle azioni atte al miglioramento del territorio. L’ipotesi auspicabile è quella di una politica propositiva, che non agisca come un avido predatore capace di sottrarre ricchezze al territorio senza valorizzarne le potenzialità come dimostrato dalla profonda crisi economica che ha avuto il ‘merito’di mostrare tutte le debolezze della nostra regione, incapace di competere con aree più
ricche perché incapace di valorizzare le proprie risorse. Ridare ossigeno alla nostra regione inaugurando una nuova stagione politica che sia capace di superare le debolezze create nel sistema economico, deve rappresentare l’obiettivo principale della classe politica lucana fino ad oggi avulsa dal territorio e tutta chiusa in una mediocrità e superficialità politica che ha determinato un forte arretramento socio-economico della nostra regione. Ancora oggi, ci scontriamo, quotidianamente, con questioni ataviche mai risolte: spopolamento, mancanza di lavoro, carenze infrastrutturali, povertà diffuse e assoluta mancanza di prospettive per i giovani. Questioni legate al mal governo che la sinistra ha esercitato in tutti questi anni, attuando una politica distorta che non ha saputo puntare diritta verso gli obiettivi che aveva davanti. Si è trattato di distrazioni pericolose che hanno determinato un arretramento di tutti gli indici economici della Basilicata che continua ad essere fanalino di coda dell’Italia e del Sud. *consigliere regionale del gruppo misto “La Destra”
NEL PDL MA SENZA NOSTALGIA di ANTONIO TISCI* LA MIA generazione è stata la generazione nata politicamente con Alleanza Nazionale, abbiamo vissuto un anno, l'ultimo anno del Movimento Sociale Italiano al quale per motivi anagrafici non abbiamo dato nessun apporto se non la condivisione della scelta precisa di fare politica soltanto per la passione di difendere un'idea. Fu comunque una scelta radicale, non nel senso di estremista, ma nel senso della volontà di donare tutto ciò che si poteva ad un'idea. La mia generazione ha vissuto con sorpresa la grande epopea politica elettorale della candidatura di Alessandra Mussolini e di Gianfranco Fini a sindaco di Napoli e di Roma, la sconfitta al ballottaggio che portò il Movimento Sociale Italiano fuori dal ghetto non per uno sdoganamento voluto da terzi ma grazie al consenso dei cittadini che avevano capito che il vecchio sistema impostato sull'impossibile alternanza di una democrazia zoppa che aveva come capofila la Democrazia Cristiana e il pentapartito da un lato e il Partito Comunista Italiano dall'altro era finito in un vortice di potere e di clientelismo parassitario. A Fiuggi io non c'ero, ero iscritto al partito ma non avevo i titoli per essere delegato all'ultimo congresso del MSI-DN ma vissi quell'esperienza, la nascita di quello che doveva diventare, nelle intenzioni dei padri fondatori, il partito degli italiani ed il partito della destra sociale, come una grande avventura che apriva finalmente la prospettiva di un cambiamento non soltanto della destra italiana ma dell'intera Nazione che finalmente vedeva la fine dell'arco costituzionale, del polo escluso e della imposta esclusione della destra italiana dalle vicende della politica. Chi pensa a un'immagine statica della destra sbaglia di gran lunga, nei campi giovanili, nelle assise di partito si è discusso di tutto, di politica estera, di immigrazione, di politica euromediterranea, di diritto alla vita, di libertà di espressione…si è affrontato ciò che era la nostra attualità. Ieri, con la fine di Alleanza Nazionale e la nascita del PDL quel percorso si porta a compimento, Alleanza Nazionale era nata con l'intenzione di essere un partito polo, un attrattore delle volontà e delle idee politiche di quelle persone che vole-
vano portare a compimento la rivoluzione conservatrice italiana, disegnata da Marcello Veneziani, quel risultato, che non si ottenne per una serie di circostanze anche indipendenti dalla volontà degli attori politici di quella avventura, oggi si può portare a compimento nel PDL. Nessuna lacrima al congresso che ha consegnato alla storia la fiamma tricolore, ultimo simbolo del '900 ad andare in soffitta, ed unico che non muore dopo una sconfitta ma a seguito di una vittoria, poche paure, molte speranze per le prospettive future. Intanto è cambiata la geografia della politica non solo italiana. Il Partito Popolare Europeo non è più da tempo il partito dell'internazionale democratico cristiana ma un partito identitario e sociale, e con l'ingresso degli uomini provenienti da AN ancora di più questo cambiamento sarà evidenziato. Nel rimescolamento delle carte, nel superamento delle ideologie del '900 la destra italiana è quella che ha cambiato di meno, è quella che ha conservato maggiormente il suo sostrato valoriale di riferimento. Oggi c'è una sfida nuova, una sfida che affascina come tutte le sfide, una sfida di stile e di contenuti. Il PDL è un partito allo stato nascente, in questo momento sarà compito nostro essere in grado di portare avanti le nostre idee, non per conservarle in una teca di vetro e per esibirle di tanto in tanto, ma per portarle nell'azione politica quotidiana. Portiamo nel partito che nasce la nostra cultura nazionale, portiamo il rispetto delle istituzioni di cui il presidente Fini ha dato segnale nel suo ruolo di terza carica dello Stato, portiamo una visione della politica della sicurezza che sappia partire dal riconoscimento del senso dello Stato, portiamo uno stile di vita militante in cui alla politica si dona senza chiedere. In questo stato nascente sarebbe di poco conto se noi ci limitassimo in una battaglia di nomenclatura, senza capire che lo stesso futuro d'Italia e di Europa passa per le nostre mani. Creiamo il PDL, facciamo del nuovo partito il partito della Nazione che ne ricongiunga la storia. *consigliere regionale Pdl
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Martedì 24 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Il presidente Martorano incontra gli industriali dell’area di Tito e ne raccoglie lo sfogo
Imprenditori sul piede di guerra L’intervista: «Ci trattano come dei cialtroni. La politica ci ascolti» POTENZA - Gli attacchi del presidente Martorano che si sono susseguiti negli ultimi mesi sono solo la punta di un iceberg di malumori che ieri sono esplosi nella riunione in cui si sono confrontati gli industriali della zona di Tito. Circa 85 gli insediamenti produttivi attivi nell’area alle porte di Potenza, che danno lavoro a quasi 2.000 addetti. Animi tesi, dito puntato contro la politica: sono ormai sul piede di guerra. «Dall’incontro - è il resoconto del presidente Martorano - è emerso con forza un malessere che ha diversi volti, tutti già noti: la questione della mancata riforma dei Consorzi industriali, la bonifica dell’area industriale di Tito, il ritardo degli investimenti». Un lungo confronto, dal quale sono emerse aspettative vere: «E’venuta fuori - continua il numero uno degli industriali lucani - la necessità di riscattare l’immagine degli imprenditori, troppo spesso associata a un’idea di crisi e inefficienza. Ma, seppure la sofferenza sia tanta, c’è ancora un forte senso di orgoglio da parte nostra, che vuol dimostrare come esista ancora un tessuto produttivo che vuole esistere, che sa competere sui mercati internazionali, che vuole lavorare e farlo bene». Le imprese lucane chiedono di essere ascoltate di più dalla politica: è questo il messaggio che accomuna i commenti dei pre-
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I NUMERI
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La platea degli imprenditori e Martorano
senti. «Ci trattano come dei cialtroni - dice, intervistato al termine dell’incontro, Paolo Patrone, amministratore delegato della Patrone e Mongiello, azienda metalmeccanica di Tito Scalo - Spesso ho come la sensazione che le istituzioni non sappiano neppure che esistiamo. Eppure siamo il cuore della società. E vorremmo almeno una parte della dignità che gli altri Paesi europei riservano ai lori imprenditori». E spiega: «Se, in una fase economica così negativa, l’unica speranza di avere un futuro arriva dall’innovazione, cosa aspettano le istituzioni a metterci nelle condizioni di poter seguire questa strada? Puntare sulla Sata va
bene, ma cosa ne sarà delle piccole aziende e di quelle tecnologicamente più avanzate?». Poi aggiunge: «La nostra capacità di agire è fortemente limitata dall’immobilismo della politica. Si pensi ai ritardi che accompagnano quel pur valido strumento che sono i Por. Da tempo, poi, aspettiamo che arrivino, così come promesso, opportunità importanti dalle royalties del petrolio. Ma dopo dieci anni non si è visto nulla di tutto questo». E poi ancora c’è il capitolo della reindustrializzazione, quella messa in atto dalla Regione Basilicata, dopo la chiusura di stabilimenti quali la Mahle o la Vicenzi, e an-
cora altri. Il che equivale, secondo Patrone «a investire ancora ancora su muri e impianti obsoleti di aziende decotte che hanno già messo fine alla loro esperienza sul territorio. Avrebbe molto più senso reindustrializzare aziende esistenti, con precisi piani di sviluppo e un’istruttoria seria». Le aziende lucane chiedono più attenzione. Prima che si avveri quello che qualcuno - come riportato al termine da Martorano - in maniera provocatoria ha detto: «In questa regione l’unico modo per essere ascoltati è chiedere la crisi». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
Scuola Iniziative il 25 e il 26
Giuzio guida la Slp
Il futuro al femminile di Confartigianato Dalle imprenditrici critiche e proposte
La Uil in piazza contro Gelmini
POLICORO - E' Antonio Giuzio, 43 anni di Potenza, il nuovo segretario regionale della Slp Cisl di Basilicata. E' stato eletto domenica durante i lavori del Congresso regionale tenutosi a Policoro, presso l'Horothel. Giuzio, prende il posto di Domenico Luglio, segretario uscente che lascia dopo due mandati. Ad affiancare il neo eletto nella segreteria due componenti eletti nel direttivo: Vincenzo Pietrocola e Rosa Margiotta. A comporre la squadra dirigenziale, formata da quattordici unità, unitamente ai componenti della segreteria, Gerardo Calice, Antonella Panaino, Annunziata Cerabona, Giuseppe Vito Benedetto, Giuseppe Valerio, Felice Carlomagno, Anna Uricchio, Antonio Cicchelli, Pietro La banca, Donato Lo vaglio e Caterina Manfredelli. A presiedere i lavori, il segretario generale della Cisl di Basilicata, Nino Falotico. Presente, così come al congresso provinciale di Matera tenutosi di recente, il segretario organizzativo nazionale Luca Burgalasso ed il segretario provinciale della Cisl di Matera, Giuseppe Amatulli che ha presieduto i lavori durante la fase di chiusura (elezioni e proclamazione degli eletti). Diverse le que-
POTENZA - Nella mattinata di ieri le consigliere regionali Adeltina Salierno e Emilia Simonetti hanno incontrato una delegazione di donne appartenenti al sindacato di Confartigianato Donne Impresa accompagnate dal segretario provinciale Antonio Gerardi e dalla presidentessa di Donne Impresa, Loredana Venturi. Confartigianato Donne Impresa è nato nel novembre dello scorso anno e attualmente associa 80.000 imprese condotte da donne. Il settore dell'Artigianato e della Piccola Impresa, infatti, rappresenta un ambito in cui l'occupazione femminile sta avendo nuove possibilità di sviluppo. In Basilicata sono presenti circa 2600 imprenditrici artigiane che svolgono attività essenzialmente di servizi alla persona: 1400 nella provincia di Potenza e 1200 nelle provincia di Matera. Scopo del primo incontro ufficiale del sindacato è stato quello di elencare una serie di iniziative che Confartigianato Donne Impresa vorrebbe intraprendere con la Regione Basilicata. Tra le più importanti valorizzare il lavoro delle donne e porlo all'attenzione agli organi di merito; incoraggiare le nuove generazioni femminili ad inserirsi nei posti di responsabilità aziendale ed associativa a vari livelli; prevedere una norma specifica per arginare il fenomeno del lavoro abusivo e sensibilizzare con una campagna informativa la popolazione al problema; promuovere azioni di formazione professionale capaci di incrementare l'affermazione delle donne nel mondo del lavoro; studiare e approfondire gli aspetti problematici relativi alla condizione femminile nella famiglia e nell'impresa artigiana favorendo il miglioramento delle condizioni generali di lavoro; essere presenti con proprie proposte nell'ambito delle tematiche sociali,
in cui sono prioritari i valori della solidarietà, del rispetto e della dignità dell'essere umano. L'incontro è servito anche per consentire a Donne Impresa di esporre quelle che sono le problematiche principali, spesso causa di fallimenti imprenditoriali: le elevate tasse ed imposte, la mancanza di tutela in caso di malattia, la mancata attuazione da parte della Regione Basilicata della legge n°215, la legge nazionale sull'imprenditoria femminile che il Governo ha soppresso delegando le regioni di legiferare in materia. La promessa della consigliera Simonetti è stata quella di «fissare una scadenza per valutare le cose importanti che possiamo fare a livello regionale; importante sarà la questione dell'abusivismo e l'applicazione della legge 215». La Salierno, dopo essersi dichiarata «esterrefatta perché, in 4 anni di legislatura, con una vice presidente del Consiglio donna, si è fatto ben poco per le politiche femminili», ha lanciato dei consigli sulle strade da percorrere per rivalutare il lavoro femminile, in particolare quello di truccatrici, parrucchiere, sarte e costumisti proponendo la film commission, vale a dire le fiction prodotte dalle agenzie regionali di cinematografia. Ancora ha suggerito corsi di formazione per parrucchieri da inserire nel mondo dello spettacolo. Per quel che riguarda la piaga dell'abusivismo, da lei definito «un sentire culturale», ha proposto campagne di informazione per sensibilizzare la gente sul fatto che questo risulta essere una delle principali cause dei licenziamenti da parte delle imprese. Per quanto riguarda i tributi, infine, ha rimarcato la possibilità di intervenire solamente su quelli regionali. Antonella Mariani
POTENZA - «Sono almeno 550 docenti e 300 operatori tecnico-amministrativi nella nostra regione le vittime designate della riforma Gelmini, le persone che dall'inizio del prossimo anno scolastico rischiano di trovarsi senza lavoro». A denunciarlo è la Uil Scuola che ha indetto per giovedì 26 marzo una giornata di mobilitazione a favore dei precari della scuola e che proprio in quella giornata rappresenterà al presidente della Regione ed al Prefetto di Potenza una ricognizione analitica delle strutture scolastiche in fase di soppressione e dei lavoratori della scuola destinati all'espulsione per sollecitare la definizione di un piano straordinario di salvaguardia del servizio scuola nelle realtà colpite dai tagli governativi. «Per discutere dell'emergenza scuola in Basilicata e per mettere a punto le linee delle iniziative necessarie a contrastare il depauperamento strutturale ed occupazionale della scuola lucana» la Uil Scuola ha convocato una assemblea dei precari della scuola per mercoledì 25 marzo, alle ore 16, presso il Mediafor di Potenza.
Il congresso Cisl elegge il nuovo segretario
Antonio Giuzio
stioni sindacali che la Slp Cisl sta affrontando, in primis quella riguardante il servizio di recapito: carenza di personale, locali non idonei (ai sensi delle vigenti disposizioni di legge), mancata nomina posti di funzione Cpd e Csd (responsabili e capisquadra Ptl), mancata assegnazione zone recapito, orario di lavoro (rilevazione presenze e assenze). «Se la posizione di chiusura ha detto il segretario uscente Luglio - assunta nella circostanza dall'azienda, dovesse perdurare, Slp Cisl non esclude il ricorso a forme di mobilitazione del personale del recapito, al quale, questa organizzazione sindacale, chiede di osservare scrupolosamente le norme contrattuali in materia di orario di lavoro».
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Martedì 24 marzo 2009
I precari ieri mattina hanno manifestato davanti alla Regione dopo che l’accordo con l’Arbea è sfumato
Un tavolo tecnico per l’Alsia Si cercano ipotesi di soluzione in attesa del riordino POTENZA - Ancora nubi sul futuro dei 53 lavoratori precari dell’Alsia. Sfumato l’accordo con l’Arbea che avrebbe dovuto inglobare una parte, circa 19, dei dipendenti dell’Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura, a Regione ed agenzia stessa non si è prospettata altra soluzione se non quella di temporeggiare. Almeno fino alla definitiva approvazione di quella che viene definita legge sul riordino degli enti in agricoltura, fanno sapere assessorato e commissario dell’Alsia, Paolo Galante, senza della quale non sarebbe possibile procedere con il rimodellamento dell’organico dell’agenzia e la relativa stabilizzazione dei precari. L’unica certezza, per il momento, è quella che riguarda il destino dei 7 lavoratori in possesso di laurea che, a seguito di concorso, entreranno in pianta stabile nell’Alsia. In attesa dell’approvazione, ieri al dipartimento regionale dell’agricoltura si è discusso delle possibili soluzioni tampone da apportare. «L’Arbea non ha più potuto tener fede agli accordi presi anche con la vecchia giunta - ha spiegato il dirigente generale del dipartimento, Piero Quinto - perché la Commissione Europea ha imposto a questa che per poter esserle riconosciuto lo status di ente pagatore è necessario che recluti il proprio personale con procedure concorsuali trasparenti». Di qui la proposta di una soluzione alternativa. «Si potrebbe pensare - ha continuato il dirigente - ad un progetto triennale che l’Alsia potrebbe proporre alla Regione, la quale per finanziarlo attingerebbe ai fondi della comunità europea: i Fas. Nel contempo si arriverebbe all’approvazione della legge sul riordino degli enti in agricoltura con il conseguente riordino dell'agenzia, assorbimento in organico dei lavoratori e l'accompagnamento OGGI a Roma, presso la Biblioteca del Senato, verrà presentata la ricerca curata dall’associazione Studi e ricerche per il Mezzogiorno dal titolo “Risorse idriche e sviluppo economico. Scenari economico-territoriali, analisi delle infrastrutture, finanza e investimenti nel Mezzogiorno”. L’indagine ha trattato, cinque territori casi di studio che interessano le regioni: Campania (Napoli), Puglia (intera regione), Basilicata (intera regione), Calabria (Catanzaro) e Sicilia (Palermo). La ricerca ha messo in evidenza i fronti sui quali occorrerebbe lavorare e i punti di forza e gli aspetti strategici e di sistema su cui si potrebbe puntare in maniera incisiva affinché il settore concorra sempre più al benessere economico, ambientale e sociale del nostro Paese. Largo spazio è stato dato ai protagonisti del comparto ed alle loro strategie con un’indagine su campo svolta nei confronti di Istituzioni, Ato, Gestori e associazioni di categoria. L’ultima sessione è dedicata ai grandi acquedotti meridionali con Maurizio Barracco, presidente dell’Arin, Gerardo Marotta, direttore generale dell’Acquedotto Lucano e Ivo Monteforte Amministratore Unico dell’Acquedotto Pugliese. Il convegno si svolge sotto l’alto patronato del presidente della Repubblica e con il patrocinio di: Senato della Re-
Coordinamento amministratori provinciale del Mezzogiorno
Agricoltura, assessori del Sud a confronto a Melfi
Una manifestazione dei precari dell’Alsia
alla pensione di quanti sono in possesso dei requisiti”. Per agevolare il pensionamento un’ulteriore proposta, avvallata anche dal commissario dell’Alsia: «Assumere con un contratto a tempo determinato, per portare a termine il progetto, i soggetti che oggi sono precari - ha spiegato Galante - consentendo così il versamento dei contributi neces-
sari per coloro i quali si vedranno calcolate le spettanze della pensione in maniera retributiva». Una buona soluzione anche per l’assessore regionale, Vincenzo Viti a patto che, ha precisato: «Il progetto triennale apporti un effettivo contributo all’agricoltura lucana. Noi dal nostro canto ci impegneremo in una veloce approvazione della legge sul
46ESIMA EDIZIONE DI VINITALY Oggi la conferenza stampa Questa mattina, alle ore 9 e 30, nella Sala Verrastro (Palazzo della Giunta regionale) si terrà la conferenza stampa in cui sarà presentato il programma di iniziative della Regione Basilicata nell’ambito della quarantatreesima edizione del Vinitaly (il salone internazionale dei vini) che si svolgerà a Verona dal 2 al 6 aprile. Parteciperanno all’incontro con i giornalisti il presidente della Regione, Vito De Filippo, l'assessore all'Agricoltura, Vincenzo Viti, e il direttore di Unioncamere di Basilicata, Michele Di Tolla.
riordino che è l’unica cosa importante per il futuro dei lavoratori». «Fumo negli occhi», ha ribattuto invece Giuseppe Bollettino della Cisl, parlando a nome dei lavoratori. «Ancora non si è arrivati ad una effettiva stabilizzazione dei precari e non ci si è sforzati per risolvere il problema. Attendiamo da due anni la legge sul riordino e poi , la progettualità per accendere ai fondi Fas non è di così facile gestione». Nel frattempo si è costituito un tavolo tecnico di cui fanno parte il dirigente generale del Dipartimento Agricoltura, Pietro Quinto, il Commissario dell’Alsia, Paolo Galante, i segretari di categoria delle organizzazioni sindacali e una delegazione dei lavoratori. Si riunirà il prossimo 31 marzo. Anna Musacchio provinciapz@luedi.it
MELFI - Si è riunito ieri pomeriggio pomeriggio a Melfi, nel salone degli stemmi del Palazzo Vescovile, l’ufficio di coordinamento meridionale degli assessori provinciali all’Agricoltura con un tavolo tecnico dei dirigenti della province. I lavori proseguiranno anche oggi per l’approvazione del programma di attività del 2009. Vi prenderanno parte, oltre all’assessore provinciale all’Agricoltura Antonio Vitucci e all’assemblea generale degli assessori, il presidente Giunta Provinciale Sabino Altobelllo, il presidente del Consiglio Provinciale di Potenza, Antonio Salicone, i presidenti delle associazioni di categoria agricole (Coldiretti, Copagri, Cia, Confagricoltura), il vescovo di Melfi-RapollaVenosa, Gianfranco Todisco , il presidente della Camera di Commercio Pasquale Lamorte, l’assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, e i responsabili nazionali del settore Agricoltura. «E’ la prima volta - ha sottolineato Vitucci - che si è dato vita in Italia al coordinamento meridionale degli assessori provinciali all’Agricoltura. Diverse sono le ragioni che ci hanno portato ad assumere tale decisione: l’esigenza di coordinare le diverse azioni svolte dalle singole province al fine di ottimizzare i risultati; la necessità di fare “massa critica” per poter adeguatamente competere in un mercato globale;
Verrà presentata nella Biblioteca del Senato la ricerca dell’Srm che coinvolge anche la Basilicata
Risorsa idrica, i limiti della gestione
La sede di Acquedotto lucano
pubblica, rappresentanza in italia della Commissione europea, Comitato di vigilanza sulle risorse idriche, Anea e Federutility. Il tema “acqua” assume, soprattutto nel Mezzogiorno, una rinnovata centralità nel dibattito politico nazionale, e questo per motivi di carattere economico-finanziario, ambientale e sociale. L’incompleto riordino dei servizi idrici, l’aumento delle tariffe e la scarsa percezione di effettivi miglioramenti nella fornitura, ma soprattutto la stringente necessità di nuovi investimenti hanno finora sempre contribuito ad alimentare l’attuale ed accesa discussio-
ne sull’efficienza del settore idrico. La qualità della risorsa e del servizio offerto come pure il rafforzamento della dotazione infrastrutturale sono tra gli elementi caratterizzanti l’attrattività di un Paese, e per tale motivo costituiscono variabili strategiche su cui agire. Srm rilancia quindi il tema delle risorse idriche presentando il terzo studio sulle acque in cui si approfondiscono gli aspetti finanziari e le componenti strutturali. Il lavoro si è avvalso di un advisory board di primo livello ed ha analizzato gli aspetti normativi, gestionali, infrastrutturali e finanziari.
Il settore idrico è stato messo a fuoco da diversi punti di vista, con l’obiettivo di evidenziarne la dimensione economica, lo spaccato territoriale, il quadro infrastrutturale, le caratteristiche finanziarie. Il settore idrico ancora oggi sconta problematiche irrisolte che vanno inquadrate su tre livelli: “finanziario”, connesso alla scarsità di risorse pubbliche, a un intervento del settore privato ancora modesto ed a politiche di sviluppo ad oggi non strutturate in modo da consentire un'adeguata partenza degli investimenti; “normativo”, connesso alla necessità di una legislazione organica che dia chiarezza ad un settore che tuttora fa riferimento alla Legge Galli, a sue modifiche ed a sparsi e non organici tentativi di riforma; “organizzativo”, dovuto alla varietà di modelli di gestione societaria esistenti: società specializzate monoutiliy a totale partecipazione pubblica, gestioni in economia e grandi “colossi” multiutility con conseguenti diversi comportamenti nel controllo della risorsa, della clientela e del territorio. A partire da queste considerazioni, la ricerca ha messo
in evidenza i fronti sui quali occorre lavorare ed anche i punti di forza e gli aspetti strategici e di sistema su cui puntare in maniera incisiva perché il settore possa concorrere sempre più al benessere economico, ambientale e sociale del nostro Paese. La riforma del settore, avviata con la legge 36/94, mirava a superare la strutturale frammentazione del comparto per dare vita a gestioni unitarie capaci di attrarre capitali privati e servire bacini di utenza di dimensioni più ampie. Il suo iter attuativo è stato però caratterizzato da diverse difficoltà che hanno di fatto rallentato il dipanarsi dell'intero processo comportando il permanere di assetti non completamente conformi a quelli ipotizzati: squilibri territoriali, frammentazione gestionale, diffuse carenze infrastrutturali e inadeguatezze nella qualità dei servizi offerti. Le ragioni che spiegano tale ritardo sono complesse e possono essere riconducibili a diversi ordini di motivi: la mancanza di una netta autonomia del soggetto gestore rispetto all'Autorità d'Ambito; il verificarsi sovente di una coincisione di ruoli con la conseguente sovrapposizione tra le funzioni di program-
l’urgenza di definire “filiere produttive” in grado di valorizzare le capacità imprenditoriali presenti nei diversi settori; la possibilità di costruire prospettive di sviluppo nei nostri territori facendo leva su una “competitività delle qualità”. «Alcuni progetti già avviati - ha continuato - dovranno cominciare a breve a dare i primi risultati, ad iniziare dal Forum delle agricolture del mezzogiorno e dal progetto “Tipicamente Sud” che prevede tra l’altro la definizione di un paniere di prodotti tipici del mezzogiorno di eccellenza e d’itinerari enogastronomici interregionali». «E’ nostro obiettivo prioritario - ha concluso l’assessore Vitucci - riportare al centro dell’agenda politica e istituzionale ai massimi livelli la questione Mezzogiorno che non può essere vista come una pura e semplice rivendicazione ma che deve partire da un nuovo protagonismo del Sud per un nuovo progetto di sviluppo, condividendo proposte innovative e contribuendo a costruire un futuro fatto di luce propria e non di luce riflessa per le nuove generazioni». La giornata si concluderà con la visita al Castello di Melfi e al museo, e, contemporaneamente con l’inaugurazione della mostra permanente sul brigantaggio presso Palazzo “G. Fortunato” di Rionero in Vulture. regione@luedi.it
mazione e controllo e quelle di gestione; l'inadeguatezza dei Piani d'Ambito e l'eccessiva ambizione dei programmi di investimento in essi contenuti; l'insoddisfacente funzionamento del Metodo Normalizzato; e infine le difficoltà a misurare il risultato della gestione, ossia a verificare che la spesa in primis ed il compimento del progetto in secondo luogo abbiano effettivamente comportato il raggiungimento di un risultato efficiente. Accanto a queste criticità è anche da annoverare il forte fabbisogno di investimenti necessari a colmare il ritardo strutturale accumulato negli anni, cui fa da contraltare l'impianto finanziario del comparto, caratterizzato da una progressiva diminuzione delle risorse pubbliche disponibili e da una permanente complessità nella loro gestione ed erogazione.
16 24 Ore in Basilicata
Martedì 24 marzo 2009
Il Wwf lucano scrive a De Filippo e Santarsiero per contestare il decreto del Governo
«Intervenite per bloccare il Piano Casa» POTENZA - Il Piano Casa del Governo non piace al Wwf lucano che, in una lettera inviata al presidente della Regione, Vito De Filippo e al presidente dell’Anci, Vito Santarsiero, invita le istituzioni ad opporsi al decreto. Per il Wwf il testo dello schema inviato dal Governo alla Conferenza Stato Regioni «è di straordinaria gravità. Un vero e proprio attacco senza precedenti al Belpaese e al suo paesaggio volutamente “camuffato” con l'esca più banale, la “voglia di veranda”». Il wwf ha annunciato che nei prossimi giorni interverrà direttamente sui Ministri in vista della riunione del Consiglio venerdì prossimo e su tutte le Regioni che mercoledì prossimo sono chiamate ad esprimere un parere nella Conferenza Stato Regioni. Scorrendo il testo il wwf ha previsto lo scenario che potrebbe scaturire se il testo venisse approvato: sono previsti ampliamenti del 20 % per tutti gli immobili realizzati, anche in sanatoria, entro il 31 dicembre 2008. Le unità abitative potranno essere ampliate sino a 300 metri cubi, le altezze dei fabbricati potranno essere aumentate sino a 4 metri oltre quelle previste dagli strumenti urbanistici vigenti. Sono ammessi i cambi di destinazione d'uso. In caso di abbattimento e ricostruzione gli edifici residenziali potranno aumentare del 35%, mentre per
quelli commerciali addirittura può aumentare del 35% la superficie occupata «queste ipotesi - sottolinea ancora il Wwf - sono possibili solo in caso di adozione di tecniche di bioedilizia o l'adozione di energie rinnovabili, ma il decreto non stabilisce nessun indice di efficienza energetica e addirittura rende possibile tali incrementi di volume anche solo al fine del “risparmio delle risorse idriche e potabili”. Vengono fatte salve le zone inedificabili, ma con l'esclusione delle sole zone A (ben poca cosa) gli aumenti di volume e di superficie occupata potranno essere realizzati anche nei parchi. Gli interventi non sono soggetti a concessione edilizia ma a semplice DIA (Denuncia Inizio Attività) e tutte le procedure di controllo vengono fatte attraverso autocertificazione. Il Governo è andato ben oltre il 20% di cubature aggiuntive - aggiunge ancora il wwf - e certo non si è limitato, come sarebbe ampiamente auspicabile, alle sole aree metropolitane consolidate. Sono investite tutte le aree protette, le zone paesaggistiche, saltano gli indici di edificabilità fissati dai Comuni, nulla si prevede per gli standard di verde pubblico. Grandissimo regalo agli imprenditori che potranno aumentare i capannoni del 35% ed ogni tipo di immobile industriale o commerciale. Falsa la promessa
di condizionare gli abbattimenti e le ricostruzioni al miglioramento ambientale: senza indici di efficienza energetica non esiste controllo e, inoltre, il testo prevede come alternativa la possibilità del risparmio idrico, come dire che basta mettere il recupero delle acque piovane e i rubinetti di nuova generazione per costruire il 35% in più. Stravolte le procedure autorizzative ben sapendo che data la mole degli interventi che si prevedere né i Comuni, né le soprintendenza saranno in grado di dare qualsivoglia risposta. Ed inoltre, inevitabilmente, tutti gli abusi realizzati verranno fatti, se rientrano nel limite del 20% sino a 300 metri cubi, verranno certamente fatti passare come opere nuove e quindi sanati». «Quanto si sta facendo non risponde in alcun modo ad un interesse pubblico, ma ad una sommatoria di interessi privati - ha dichiarato Gaetano Benedetto co-direttore del wwf Italia - E' talmente clamoroso il tutto che sembra un tardivo scherzo di carnevale, o un pesce d'aprile anticipato, la speranza è qualcuno si renda conto, che il Parlamento, le Regioni, la Corte Costituzionale, ma soprattutto il mondo della cultura, delle università, delle associazioni, prendano coscienza che mai, davvero mai, il Belpaese aveva ricevuto un simile attacco». Il presidente del wwf Basilica-
Il presidente Vito De Filippo
ta Vito Mazzilli, coglie l'occasione per chiedere a De Filippo di dire no il prossimo mercoledì in sede di Conferenza Stato Regioni al Piano Casa, ed invita Santarsiero a mettere in atto tutte quelle iniziative che portino ad un blocco del provvedimento del governo.
Aviosuperficie Grumento La Comunità montana replica alle accuse degli organizzatori del Pricolo
«Richieste generiche e unilaterali» Il presidente difende l’operato dell’Ente e la sicurezza della pista GRUMENTO NOVA - La Comunità montana Alto Agri rompe il silenzio sulla questione aviosuperficie di Grumento Nova. Lo fa in una nota ufficiale a firma del suo presidente, Antonio Imperatrice. «Si apprende da articoli pubblicati da diversi quotidiani regionali che il nostro Ente Comunitario, contattato dall'Aereo Club “Frecce Tricolori 120”, avrebbe fatto resistenza e sia stato poco incline a promuovere iniziative di valorizzazione turistica e sportiva per la propria aviosuperficie di Grumento Nova ed in particolar modo per il Memorial Pricolo Edizione 2009» scrive Imperatrice riferendosi alla bagarre in corso con gli organizzatori del Memorial che accusano l’Ente di averli portati a spostare l’evento in Puglia per non aver soddisfatto le loro richieste di messa in sicurezza della pista. «Voglio puntualizzare continua Imperatrice - che gli organizzatori dell'iniziativa hanno ottenuto, nelle tre edizioni scorse 2006/09, il patrocinio dell'iniziativa e la coorganizzazione del convegno presso la nostra sede Comunitaria, testimonianza questa di ospitalità ed interessamento. Preciso inoltre
A sinistra una foto d’epoca del Generale Francesco Pricolo. A lato l’articolo pubblicato nel 1998 sul Corriere del Giorno
che l'aviosuperficie di Grumento Nova, per gli usi previsti per il volo sportivo e turistico, è in sicurezza per quanto previsto dal Decreto Ministeriale dell'8 Agosto 2003, il Fondo Pista è in buono stato come peraltro risulta da un sopralluogo dell'Ente Nazionale Aviazione Civile di Roma (Enac), realizzato nel giugno del 2008 ed inoltre è dotata di Hangar a norma di sicurezza. Occorre ricordare che le Comunità Montane in Basilicata sono oggetto di Riforma legislativa e, a decorrere dal 30 giugno 2009, ad esse vi subentreranno le nuove Comunità Locali. Pertan-
to, alla data odierna, l'Ente è seriamente impegnato a far quadrare i conti per il Bilancio Preventivo 2009 che manifesta problematiche per il pagamento degli stipendi dei suoi dipendenti e di ben 360 Braccianti Forestali. Pertanto le priorità, in questo delicato momento, sono concentrate, organizzativamente e finanziariamente, soprattutto su questo, come segnalato agli organizzatori dai quali abbiamo solo ricevuto una comunicazione di costituzione del “Club Frecce Tricolori 120” e l'annuncio di contatti per la realizzazione del Memorial Pricolo, con una ri-
chiesta generica e unilaterale di messa in sicurezza della pista, senza alcuna precisazione di merito ed alcun dettaglio sull'organizzazione giornaliera e logistica dell'evento che intendevano organizzare. Abbiamo sempre mostrato interessamento ad ogni iniziativa, purché ovviamente concertata ed organizzata in un clima di piena e rispettosa collaborazione ed, in questo caso, a bilancio preventivo 2009 approvato. Si è invece immediatamente passati a comunicati stampa sottolinea ancora il presidente - sicuramente ingenerosi per i nostri dipendenti e per
quanti, anche associazioni di volontariato e di volo locali, hanno contribuito nel passato alla realizzazione del Memorial Pricolo. Se questa è la strategia adottata dagli organizzatori per le relazioni con le Istituzioni e questo è il rispetto per il lavoro svolto dal nostro Ente per il territorio, lascio alla pubblica opinione trarre le ovvie deduzioni sul caso». Una bagarre dunque che non accenna a placarsi. Ma gli attriti tra i fondatori della struttura e le istituzioni locali hanno radici lontane nel tempo. Un articolo del 1998 pubblicato sul Corriere del Giorno a firma di
Alfredo Luisi riportava alcune affermazioni del dottor Cunetta, uno dei soci fondatori dell’aviosuperficie che sottolineava: «su Grumento c’è il maleficio della strega burocrazia. E a spingere per una soluzione del problema sono sempre minoranze» affermazioni che si riferivano alla situazione di stasi della pista dopo circa venti anni dalla sua inaugurazione. Parole contraddette nello stesso articolo dall’allora sindaco di Grumento, Luigi Rago, che ribatteva: «solo le iniziative poste in essere dall’attuale Amministrazione hanno consentito di pervenire al completamento di alcuni lavori che sono risultati propedeutici all’avvio di un serrato dibattito attualmente in essere con la Comunità montana, la Regione Basilicata, il prefetto ed alcuni privati che fa ben sperare circa l’auspicata utilizzazione di tale importante struttura sia ai fini della Protezione civile sia del trasporto di merci e persone». Così era undici anni fa, così è oggi, al centro la storia di una pista dalle potenzialità inesplorate su cui già i cittadini valligiani e lo Csail hanno chiesto di fare chiarezza. Manuela Boggia m.boggia@luedi.it
| FUORI REGIONE | Lucani protagonisti del carnevale in Cirenaica aaa aaaa
Il carnevale della Cirenaica, a sinistra Delbono e lo stand
BOLOGNA - C'era anche un pezzo di Lucania nella ventesima edizione del Carnevale in Cirenaica, singolare manifestazione bolognese che dal 1988 celebra la festa carnevalesca nel periodo della Quaresima. Tra carri allegorici, coriandoli variopinti e
bande musicali spiccava domenica scorsa lo stand dei prodotti lucani, attorniato da decine di curiosi alla ricerca dei sapori di Basilicata. Salumi di Latronico, peperoni di Senise, pecorino di Moliterno e caciotte di San Fele hanno ricevuto gli apprezzamenti
del popolo bolognese, tanto che nel giro di poche ore sui banchetti lucani non è rimasto più nulla. La presenza in Cirenaica, uno dei quartieri più antichi e caratteristici di Bologna, è stata voluta dal Circolo dei Lucani, che ha partecipato attivamente alla organizzazione della manifestazione insieme all'associazione promotrice. Lo stand dei lucani ha ricevuto l'attenzione anche di ospiti illustri, dall'ex vice presidente della Regione Emilia-Romagna Flavio Delbono, adesso candidato sindaco della città dopo la rinuncia di Sergio Cofferati, al vice presidente della Provincia di Bologna Giacomo Venturi. I due politici si sono lungamente intrattenuti con gli organizzatori, elogiando la terra lucana e gustando con piacere alcuni dei prodotti
offerti. Uno sguardo compiaciuto per l'insolita presenza lo ha regalato anche il cantautore Francesco Guccini, residente famoso della Cirenaica e cantore del quartiere nella celebre canzone intitolata “Via Paolo Fabbri 43”, l'indirizzo della sua casa proprio a due passi dal luogo in cui si è svolta la manifestazione. Il cantautore ha assistito divertito alla esibizione musicale della “Paranza ammiscata”, il gruppo folk composto anche da musicisti lucani, che si è esibito in strada davanti allo stand della Basilicata. «Abbiamo ricevuto i complimenti di tantissime persone - ha commentato il presidente del Circolo dei Lucani Domenico Grasso - a dimostrazione di quanto sia importante promuovere la nostra regione in manifestazioni popo-
lari come questa». «Peccato solo che non sempre i nostri produttori partecipino attivamente - ha aggiunto Angelo De Cunto, vice presidente dell'associazione lucana - tanto è vero che abbiamo avuto non poche difficoltà a mettere insieme i prodotti tipici da esporre». Oltre alle specialità alimentari, gli organizzatori lucani hanno distribuito materiale informativo e cataloghi turistici della Basilicata, nell'interesse crescente dei tanti partecipanti che ammettevano di non conoscere questa regione. «E' questo il nostro grande obiettivo - ha sottolineato il presidente del Circolo - far conoscere ai bolognesi il volto migliore e più attraente della terra lucana». Giuseppe Panzardi
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Martedì 24 marzo 2009
Inutilizzabili le intercettazioni disposte nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti della Federconsorzi
La Cassazione boccia Woodcock La Corte ha definito «ingiustificata» l’invasione della privacy ROMA – Sono «inutilizzabili» le intercettazioni disposte dal pm di Potenza Henry John Woodcock nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti della Federconsorzi, costola del filone “holding del malaffare” nel quale finirono 76 indagati eccellenti tra i quali Franco Marini, Sergio D’Antoni, Flavio Briatore, Tony Renis, Emilio Colombo, Luciano Gaucci, l'ambasciatore Umberto Vattani. Lo sottolinea la Cassazione. In particolare, la Suprema Corte – sentenza 12722, Sesta sezione penale – ha bocciato il ricorso con il quale la Procura di Roma, ufficio al quale il fascicolo fu trasmesso per competenza, ha protestato contro la decisione del gup (giudice per l’udienza preliminare) di non procedere contro i cinque indagati
Il pm Henry John Woodcock
del filone Federconsorzi in quanto le intercettazioni che li riguardavano non erano supportate da alcun motivo che giustificasse l’invasione della privacy. La Cassazione approva la scelta del gup di archiviare per «l'assoluta mancanza
di motivazione, in un contesto caratterizzato da un coacervo di iniziative investigative coinvolgenti un grande numero di indagabili per fatti diversi e scollegati tra loro». I supremi giudici rilevano che in alcun modo l’ipotesi del pm
di Potenza di aver individuato una associazione per delinquere può «giustificare la proliferazione di intercettazioni a catena». A nessuna condizione la formulazione di un simile reato – osserva Piazza Ca-
vour – può essere usato come «un contenitore» che di per sé giustifichi il collegamento tra le persone intercettate in mancanza dell’indicazione «sia pure sintetica» delle «ragioni per le quali era indispensabile attivare intercettazioni su una determinata persona». Per la Suprema Corte, le attuali norme sulle intercettazioni – con le garanzie apprestate dalla Costituzione alla privacy – consentono, se correttamente interpretate come ha fatto il gup di Roma, di difendere «la sfera di riservatezza della persona dalle molteplici aggressioni che gli sviluppi tecnologici consentono sempre più agevolmente». E’ una decisione, questa della Cassazione, che capita in un momento molto
delicato del dibattito politico sull’uso delle intercettazioni. Proprio qualche giorno fa, a Roma, Woodcock ha difeso l’attuale sistema dagli attacchi annunciati che ne limiterebbero l’utilizzabilità. Il dibattito sul “Grande fratello giudiziario” è nato a seguito della scoperta, per molti aspetti inquietante, dell’archivio Genchi, consulente dell’ex pm De Magistris. Quest’ultimo, in una dichiarazione di qualche giorno fa, ormai da candidato Idv, si preoccupava di come l’uso indiscriminato delle intercettazioni potesse in qualche modo ledere la sfera della privacy. Dal canto suo Woodcock non ha fatto mai mistero di ricorrere, come utile strumento investigativo, alle intercettazioni.
Libera ripercorre le tappe delle indagini dal 1988 a oggi
Policoro ricorda Luca e Marirosa a vent’anni dalla misteriosa morte POLICORO - Il 23 marzo di quel lontano 1988, la data più nera di cronaca della storia della città jonica, due giovani ragazzi furono trovati morti nella casa di lei, in tarda serata: Marirosa Andreotta e Luca Orioli. A distanza di ventuno anni, ci si chiede: chi? perché? Due interrogativi ai quali nessuno finora ha dato delle risposte logiche aggiungendo al triste elenco dei misteri italiani anche quello dei “fidanzatini” di Policoro. Sono trascorse poche ore dalla marcia dei 150 mila nella città di Napoli, organizzata dall'associazione nazionale “Libera” di don Ciotti, a favore delle vittime di tutte le mafie, che la sede regionale lucana dell'omonima associazione, guidata da un altro parroco di frontiera, don Marcello Cozzi, sta cercato di far luce su questo caso di omicidio. E proprio nella ricorrenza del ventunesimo anno, a poche decine di metri dalla casa che ha visto morire i due giovani, nella sala convegni di “Padre Minozzi”, don Cozzi
ha cercato di squarciare con un raggio di luce di legalità tra le fitte tenebre che avvolgono ancora il caso giudiziario, un caso che negli ultimi anni proprio per il suo mistero è diventato anche un caso di giustizia divina. Quella che dovrebbe ripulire le coscienze nella vita eterna, nell'aldilà. E chissà se in questi anni qualcuno che sapeva non sia stato già perdonato dal Padreterno. Ma chi ha visto e tace ancora oggi nella sua esistenza terrena non può dirsi cristiano, nella sua accezione più ampia e non solo religiosa. Ed è a lui, o loro, che Olimpia Fuina in Orioli con al fianco don Marcello Cozzi si rivolge, alla ricerca della verità: “Le cose mai dette”. E Olimpia ricorda con grande lucidità quel giorno. Un giorno che era iniziato come tutti gli altri: «Luca mi diede un bacio come faceva sempre prima di uscire di casa per andare a scuola… in questi anni i passi in avanti fatti sono stati importanti e sono stati tutti nella direzione di cause
non accidentali che hanno portato alla loro morte». Ma in questi lunghi anni passati alla ricerca della verità, Olimpia non è mai stata sola: «la partecipazione allargata della gente, la solidarietà che mi è stata data anche dalla stessa città dove per anni sono vissuta (Policoro ndr) mi ha fatto e mi fa sperare tuttora che il giorno della verità e della giustizia non sia tanto lontano». Nella sua testimonianza di mamma coraggio contro quelli che si chiamano poteri forti, Olimpia contrappone: «la libertà interiore che mi dà la forza di lottare, di sperare, che non tutti hanno… io posso fare quello che mi sento di fare e dire quello che mi sento di dire… altri non so se hanno la mia stessa coscienza e libertà». Nella sala c'è un silenzio tombale, di rispetto verso il dolore di una persona che nemmeno la verità, qualora saltasse fuori, potrà mai lenire. E quello che lei dice trova riscontro nei fatti narrati in sequenza dall'ex comandante della
Un momento dell’incontro
Compagnia di Policoro, Salvino Paternò, in un filmato proiettato di un convegno a Metaponto anni fa, sono agghiaccianti. L'ufficiale racconta come le indagini, siamo nei primi anni del 1990, siano state depistate e coperte perché dietro la morte dei fidanzatini, a suo dire e dopo la denuncia di una convivente di un pregiudicato tursitano affiliato ad un clan che spadroneggiava nella fascia jonica in quegli anni, si nascondeva un giro di prostituzione e di droga in cui erano coinvolti notabili del posto a partire da magistrati e noti professionisti che si radunava-
no al villaggio “Heraclea”. Però la Procura di Salerno, competente, archiviò il caso, sostiene nel filmato Paternò perché non ci sarebbero gli estremi di reato. E subito dopo arriva in sala un altro ufficiale che è stato fino a qualche mese fa a Policoro, Pasquale Zacheo, reduce dal ritiro del premio Rosario Livatino in Sicilia. Il quale narra la straordinaria esperienza umana e professionale lucana: «le pallottole che fanno più male non sono quelle che ti tirano di fronte, ma quelle dell'ipocrisia di qualcuno dietro la schiena». Gabriele Elia
SEQUESTRO MARINAGRI
Picerno Ultimo stop prima della riapertura totale della carreggiata
L’Udc di Policoro scrive a Cesa
Ponte chiuso dal 28 al 6
POLICORO - Il Commissario cittadino nonché consigliere comunale di Policoro dell’Udc, Cosimo Simone, interviene sulla questione del villaggio turistico Marinagri e lo fa inviando una lettera al vertice del suo partito, il segretario nazionale dell’Unone di Centro, Lorenzo Cesa. «Egregio segretario Cesa - si legge nella lettera di Simone - con la presente missiva voglio metterLa al corrente di un caso giudiziario che sta suscitando molti clamori nella mia regione, la Basilicata». Così comincia il racconto di Cosimo Simone e continua: «Lo scorso 17 aprile la procura della Repubblica presso il Tribunale di Catanzaro sequestrava per la seconda volta in due anni un investimento turistico tra i più grandi del Sud denominato “Marinagri”. Si tratta - scrive ancora Sione - di un porto turistico con annesse strutture ricettive e per il tempo libero, i cui lavori prima del sequestro cautelare erano in fase di conclusione e pronto per l'inaugurazione. Così dopo il primo sequestro e con il conseguente dissequestro da parte del Tribunale del Riesame (2007), confermato poi in Cassazione, gli stessi magistrati provvedevano ad un nuovo sequestro nell'aprile del 2008 per pericolo esondazione. Il piano particolareggiato esecutivo
“Foce Agri”, strumento urbanistico all'interno del quale sorge questa vera e propria cittadella sul mare, ha ricevuto i pareri positivi del Comune Policoro (Mt), dove io risiedo, della Regione Basilicata e dell'Autorità di Bacino; tanto che alla luce della legittimità degli atti pubblici emessi dalle suddette Pubbliche amministrazioni, lo stesso Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica) ha concesso un finanziamento pubblico di notevole entità. Ora alla luce del trasferimento di funzioni e di sede del Pubblico ministero che ha condotto entrambe le volte le indagini, Luigi De Magistris, e l'arrivo di nuovi magistrati, fermo restando l'autonomia il rispetto della magistratura, Le chiedo se gli strumenti parlamentari consentono una richiesta al Ministro di Grazia e Giustizia, dottor Angelino Alfano, di sollecito al nuovo magistrato inquirente di fare chiarezza una volte per tutte, vista la contraddittorietà delle due indagini e dei pronunciamenti degli organi giudicanti nei vari gradi di giudizio, su questa vicenda giudiziaria che ha gettato sul lastrico intere famiglie di lavoratori e le imprese che stavano lavorando per la realizzazione del complesso turistico; oltre che affossato le speranze di vedere un Sud finalmente valorizzato nelle sue peculiarità climatiche e paesaggistiche».
POTENZA – Verrà chiuso un’altra volta ma questa dovrebbe essere l’ultima. Il ponte di Picerno (Potenza) sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano degli Alburni (Salerno) sarà chiuso al traffico dalle ore 10 del 28 marzo alle ore 22 del 6 aprile per permettere la conclusione dei lavori di risanamento strutturale della carreggiata in direzione Potenza e «la conseguente riapertura a doppio senso di marcia, con eliminazione del semafo-
ro». Ad annunciarlo è stato il capo del comparimento regionale della Basilicata dell’Anas, Michele Franzese. Sul viadotto sono in cor-
so dallo scorso settembre i lavori di ristrutturazione da alcuni mesi dopo che, nell’estate dello scorso anno, furono scoperte delle crepe in alcune strutture.
IMMIGRAZIONE
INQUINAMENTO
In Basilicata 62 ingressi
Appello Ola per i bus
SONO 62 gli ingressi, per i lavoratori extracomunitari non stagionali, che il ministero del Welfare ha assegnato alla Basilicata. La circolare ministeriale precisa che l’assegnazione delle quote 2008 (verranno prese in considerazione solo le domande dei datori di lavoro presentate entro il 31 maggio 2008) partirà solo quando sarà finita quella delle quote del 2007. In tutta Italia 44.600 ingressi sono riservati a cittadini extracomunitari di paesi che hanno sottoscritto o stanno per sottoscrivere specifici accordi in materia migratoria.
POTENZA - In merito ai finanziamenti stanziati dal Ministero dell’Ambiente per l’installazione di dispositivi per l’abbattimento delle emissioni di particolato dei gas di scarico degli autoveicoli e degli autobus la Ola in una nota si rivolge all’assessore regionale alle Infrastrutture, Opere Pubbliche e Mobilità, Innocenzo Loguercio auspicando che «la Regione attui le iniziative necessarie per non perdere preziosi finanziamenti pubblici per ridurre l’inquinamento atmosferico causato dagli autobus urbani ed extraurbani».
Potenza 18
Martedì 24 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
A un anno e mezzo dall’inaugurazione, non decolla il trenino. Corse diminuite, contenti gli automobilisti
Abitudine poco metropolitana Viaggi a pagamento, “resistono” solo gli abbonamenti E’ PASSATO circa un anno e mezzo da quando, con la locomotiva numero 3109, antica di tanti anni (rimessa a nuovo, risale al 1915 e viene usata nelle occasioni speciali), dalla neo-nata stazione di rione San Rocco, è stato inaugurato il servizio di metropolitana leggera. Corre sulla linea delle Ferrovie appulo lucane da diversi mesi e i potentini ci hanno fatto l’abitudine: c’è chi ha imparato a sfruttare il nuovo mezzo pubblico che in cinque minuti collega la periferica Macchia Romana alla stazione di Potenza città, distante pochi metri dal centro, e c’è chi ha imparato (o forse no?) a sopportare i disagi da traffico intasato per il passaggio a livello chiuso con frequenza. Ed è proprio questo uno dei motivi che hanno convinto l’amministrazione comunale a rimodulare il servizio con le Fal: meno corse e, dunque, meno volte il su-e-giù della sbarra. Ecco che subito il circolo culturale di via Angilla Vecchia ha salutato con euforia quella che ritiene una decisione frutto, quanto meno, anche della petizione e delle proteste messe in piedi. Non poche 22 corse al giorno solo sul tratto urbano, da Potenza inferiore a Santa Maria, più quelle “lunghe” fino a Tiera: passaggio a livello sempre chiuso. Così, l’amministrazione ha deciso di ridurre le corse, «per massimizzare l’efficacia del trasporto pubblico cittadino su rotaia». Un modo, aveva spiegato solo pochi giorni fa l’assessore alla Viabilità, Donato Coviello, per «andare incontro alle esigenze un po’ di tutti e, allo stesso tempo, rendere un servizio utile ai potentini e a quanti frequentano la città per motivi di studio o di lavoro». Con l’obiettivo di aggiustare il tiro e fare, magari, «un ulteriore passo avanti – aveva detto il sindaco Santarsiero – verso un capoluogo che mira a fare del trasporto pubblico integrato un punto di forza». Ma è anche «necessario che in tutti
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DUBBI SCIOLTI
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«Ma si paga oppure no?» Ovvero, controllare E’ VERO, «c’è sempre chi fa il furbo» e poi «sono stati molto comprensivi, ma la dritta non si capiva». Alcuni cittadini hanno raccontato così lo strano caso del biglietto a pagamento del servizio di metropolitana leggera. Perchè secondo il sito del comune di Potenza il servizio di metropolitana leggera è attivo dal primo novembre 2007 ed è gratuito. Anzi no. Perchè è dal 1 marzo scorso che si paga il biglietto: 93 centesimi, per la tratta urbana come per quella completa che arriva fino ad Avigliano. «Alla fine lo abbiamo saputo - raccontano i cittadini - e i dipendenti delle Fal sono stati comprensivi e non ci hanno fatto la multa». In stazione Santa Maria anche il cartello in rosso, tanto per essere chiari. Lo sapevano in pochi, «e chi lo ha scoperto - aggiungono altri - magari ha finto finta di niente». Ora che il biglietto vada pagato è dato assodato. Salvo navigare in internet. Lì il servizio viene dato ancora come “gratuito”. La locomotiva storica, la sala d’aspetto vuota, l’avviso sul pagamento del servizio (f.M.)
si crei una coscienza tesa al benessere comune e che quindi sappia far prevalere l’uso del mezzo pubblico a discapito di quello privato». Da ieri, le corse sono diminuite, almeno nel tratto urbano. Quattro per entrambi i versi, solo una nel primo pomeriggio. «Tanto è la mattina - spiegano - il momenti di maggiore affluenza». Le cifre ufficiali, diffuse nei mesi passati, indicano in circa 500 utenti la media giornaliera dei frequentatori della metropolitana leggera. Eppure «le carrozze - sottolineano in molti - sono sempre vuote». E
ora che il biglietto è a pagamento, lo sono ancora di più. Due anni circa di servizio gratuito non sono bastati a creare una solida fidelizzazione. Il costo del biglietto della corsa non aiuta: 93 centesimi, tanto quanto la corsa non urbana. Alcuni cittadini, però, hanno segnalato che non è stata subito chiara la data di entrata in vigore delle tariffe. Decisamente più economico l’abbonamento settimanale o mensile (circa 5 e 18 euro). Così, a usufruire del servizio sono rimasti i pendolari del centro storico. Per l’università e l’ospedale, discorso a parte:
con la diminuzione delle corse, la fermata di Macchia Romana non si effettua più nelle tratte urbane, ma è invece compresa in quelle classiche sul lungo percorso, da sempre nel programma orario delle Fal. La verità è che «un servizio simile - spiegano in molti - deve entrare nella “cultura” cittadina». Nell’ottica integrata, metropolitana, scale mobili, autobus, con meno automobili in giro. Il deficit? Un po’ l’abitudine difficile da accantonare, un po’ di più un servizio ancora non perfettamente collegato. A partire dal bi-
glietto che, nei piani dell’amministrazione, dovrebbe, in futuro, essere integrato. L’amministrazione sta mettendo a gara il bando per l’affidamento dell’intero servizio di trasporto pubblico. E la tratta Fal rientra nei programmi complessivi. Quando il servizio fu presentato, il 30 ottobre del 2007, si annunciò biglietto gratis fino al 6 gennaio, poi - l’ipotesi - 50 centesimi di ticket. E invece no: proroga della gratuità reteirata. E qui nascono i problemi. Lo scorso gennaio, con una nota le Fal fanno sapere che sono costrette, loro «mal-
grado» a sospendere il servizio urbano: il comune non ha saldato i conti e il credito è alto. Si parla di diverse migliaia di euro. Risponde piccato Santarsiero che richiama gli impegni presi, i vagoni “sempre più inadeguati” e chiede un confronto con la Regione Basilicata. Poi la polemica rientra. Per ora. Eppure il servizio ancora non decolla. Forse non è solo questione di orari e biglietti. L’investimento pubblico deve, per funzionare, fare il paio con la responsabilità cittadina. E viceversa. sa.lo.
CHE COSA SUCCEDE IN CITTÀ
Ottava edizione del concorso della Camera di commercio
All’ospedale San Carlo, settimana di prevenzione andrologica
Fotografie dal territorio potentino Mangiare sano e amarsi di più E’ ARRIVATO all’ottava edizione il concorso, indetto anche quest’anno, dalla Camera di commercio di Potenza, per la realizzazione di opere d’arte ispirate alla realtà economica, sociale e paesaggistica della Provincia potentina. Per questa edizione, il settore scelto è stato quello della fotografia. Saranno due le sezioni della gara, una riservata a fotografi professionisti (iscritti nel registro delle imprese della Cciaa di Potenza), l’altra dedicata a fotoamatori residenti in provincia di Potenza. L’opera presentata dovrà essere composta da una raccolta di 6 fotografie a colori o in bianco e nero, con soggetto libero e omogeneo ispirato alla realtà economica, sociale e paesaggistica della provincia di Potenza. «Il concorso è cresciuto nel tempo, diventando un punto di incrocio originale tra arte ed economia - sottolinea il presi-
dente della Cciaa potentina, Pasquale Lamorte - Anche quest’anno, come nelle scorse edizioni, ci aspettiamo una significativa partecipazione in termini di quantità, ma anche di qualità delle opere in gara, che racchiuderanno nell’intuizione di un fotogramma uno spicchio della realtà socio-economica del nostro territorio». Data di scadenza entro cui gli interessati dovranno inoltrare domanda di partecipazione, il prossimo 8 maggio. L’opera va inviata alla Camera di commercio di Potenza - Servizio Affari Generali (il bando di concorso è scaricabile dal sito della Cciaa). E sono importanti anche i premi previsti per i vincitori. Per la sezione fotografi professionisti, dal primo al quinto classificato, sono previsti premi da 1.500 a 800 euro. Nella sezione amatori, i premi andranno - sempre per i primi cinque classificati - da mille a 400 euro.
PER il quinto anno consecutivo l’ospedale San Carlo di Potenza supporterà la settimana di lotta al cancro alla prostata promossa dalla Lega italiana di lotta ai tumori (Lilt) e cominciata ieri. I medici dell’unità di Urologia, diretta dal dottore Michele Muscillo, hanno dato la loro disponibilità a effettuare visite gratuite presso l’ambulatorio di Urologia (padaglione I4-I5) secondo il seguente calendario: giovedì 26, dalle ore 15 alle 17 (medico, Franco Saullo Ponti); venerdì 27, dalle ore 15 alle 17 (medico, Francesco Abate); sabato 28, dalle ore 10 alle 12 (medico, Saveriano Lioy). Le visite possono essere richieste attraverso la prenotazione al numero telefonico 0971-612640. Nel frattempo, ieri è cominciata anche la nona settimana di prevenzione andrologica, che anche quest’anno si svilupperà al San Carlo, come in altre strutture
del paese (circa 250 strutture sanitarie in tutta Italia). L’ospedale San Carlo è l’unica struttura regionale munita di un’unità di Andrologia (è diretta dalla dottoressa Angela Vita, coordinatrice per la Puglia e la Basilicata della Società italiana di andrologia). Il tema della settimana, che si concluderà il prossimo 28 marzo, con l’organizzazione di visite gratuite e attività di divulgazione, è la “correttezza degli stili di vita”. Tema che viene riassunto dallo slogan «MangiAmi», secondo l’idea che mangiare sano vuol dire “amare” la propria sessualità e la fertilità. Per prenotare le visite gratuite, che si svolgeranno in questi giorni presso l’unità di Andrologia (padiglione A, ottavo piano) è ancora possibile telefonare (dalle ore 9 alle 13) al numero 0971613561.
Potenza 19
Martedì 24 marzo 2009
Macchia Romana: i cittadini lamentano il traffico e i pericoli per i residenti del rione
Quanti disagi per quei lavori Nei prossimi giorni il cantiere subirà altri cambiamenti A MACCHIA Romana, nella città di Potenza, i lavori stradali sono come gli esami: non finiscono mai. I disagi, per gli abitanti del quartiere, sono sempre più numerosi e meno tollerabili. Lamentano soprattutto il traffico, congestionato nel tratto che dal Covo degli Arditi conduce alla zona Epitaffio. Questa, da quando sono iniziati i lavori, è l'unica via d'accesso nel rione. Racconta il giovane G. M. : «Il giro che noi abitanti siamo costretti a fare, per l'Epitaffio, crea dei disagi non tanto dovuti al fatto che, così, allunghiamo di qualche metro il percorso. Il problema è il traffico, aumentato in maniera esponenziale da quando sono stati avviati i lavori, soprattutto nelle ore di punta. Basta ritardare il rientro a casa di cinque minuti, che resti imbottigliato per mezz'ora, quarantacinque minuti. E questo, a un passo da casa». Precisa ancora: «Non voglio fare il cittadino petulante. Capisco la necessità dei lavori, che il maltempo ha contribuito a rallentare. Ammetto la responsabilità dei cittadini, che hanno un'automobile per ogni componente della famiglia. Il rione è, però, un cantiere aperto, che non si sa quando chiuderà». Secondo il ragazzo, inoltre, il traffico indurrebbe i conducenti ad accelerare, una volta superato il punto critico, in via delle medaglie Olimpiche. «Molti continua - non si rendono proprio conto di attraversare un
Il cantiere che sta interessando l’area di Macchia Romana (Foto Andrea Mattiacci)
centro abitato. Per cui, ignorano completamente l'incrocio che conduce alle abitazioni sulla strada sopraelevata, rispetto alla suddetta via». Il problema dell'alta velocità è stato sollevato anche da alcuni residenti di via Giovanni XXIII. P. D., padre di una bambina di pochi mesi, si dice davvero preoccupato. «La
scorsa estate - afferma - io e mia moglie, allora in attesa, abbiamo rischiato di essere travolti da un'auto che, a causa dell'alta velocità, aveva sbandato». Pare siano in tanti ad aver avuto esperienze simili. Addirittura sono stati investiti una bambina, mentre scendeva dal pulmino della scuola, e una signora men-
tre tentava di attraversare. Spinti dall'emergenza, alcuni di loro hanno scritto una lettera indirizzata al sindaco di Potenza Vito Santarsiero e all'assessore alla viabilità Donato Coviello. Si richiedeva una soluzione immediata. Le proposte avanzate erano: costruzione di dossi sul manto stradale, installazione del-
l'autovelox, maggiore controllo da parte della polizia municipale. Da allora, però, nulla è stato fatto. L'assessore Donato Coviello risponde così alle accuse rivolte: «Per quanto riguarda i dossi, purtroppo, in quella zona non sono installabili, perché il codice stradale non lo prevede. Due anni fa, abbiamo provato ad
arginare il problema con le bande rumorose che, hanno avuto effetto nullo. Anche per i controlli della polizia municipale ci sono delle difficoltà, in quanto l'autorizzazione deve essere rilasciata dal prefetto». Nonostante la giovane età, Macchia Romana ha già degli acciacchi. Oltre a quelli menzionati: la presenza di numerosi cani randagi, l'assenza di adeguate piste pedonali, la mancanza di centri di aggregazione (scuola, parrocchia), l'addensamento di sempre più numerosi edifici, un inadeguato servizio urbano. L'unico autobus che permette di raggiungere il centro storico è il 13, che passa ogni ora. Se i cittadini pensano sia già abbastanza, è perché ancora non sono al corrente delle ultime novità. L'assessore alla Viabilità, Donato Coviello, nello spiegare i motivi della lentezza dei lavori dice: «Strada facendo, abbiamo incontrato diversi ostacoli. Per la rimozione di un tubo, abbiamo avuto dei problemi con L'Italgas. L'operazione è delicata, in quanto non si può rischiare di interrompere la fornitura del gas all'ospedale San Carlo. In più, gli operai si sono rimessi all'opera già da mercoledì scorso, per la costruzione di un ultimo pilone. Ciò significa che nei prossimi giorni, il percorso subirà ulteriori cambiamenti. Ci impegneremo perché il tutto avvenga nel minor tempo possibile». Anna Martino
20 Potenza
Martedì 24 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Nadia e “I miei piccoli geni”
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
Antonio Del Cogliano che ha compiuto 16 anni. Nella foto mentre viene festeggiato dai compagni della quinta C del liceo classico di Venosa. Auguri ad Alessia Tramutola... Con i tuoi sorrisi hai riempito di nuova luce i nostri sguardi, con i tuoi pianti hai “ravvivato” le nostre notti. Ma sei un angelo di cui vale la pena prendersi cura con amore e pazienza. Sei il nostro piccolo “cuore” e da un mese hai segnato l’inizio di una nuova vita per tutti. Auguri da mamma, papà, nonni, bisnonni, zii e cuginetti.
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 24 MARZO Mallamo via Toti, 9/13 0971 - 473447 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-310310 0971-612564
Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
AMBULANZE
L’ulivo nella storia DA oggi fino al prossimo 4 aprile, nell’Itituto professionale “Giustino Fortunato” di Potenza, si potrà visitare la Mostra internazionale multimediale “L’olivier en Méditerranée”. Una mostra di carattere scientifico e divulgativo, pensata per gli alunni di tutti gli ordini di scuola. Riesce a ripercorrere attraverso pannelli, simulazioni interattive e video, la storia dell'olivo nelle varie epoche, a partire dall’alto valore simbolico della pianta presente nei testi sacri delle tre religioni monoteiste - Bibbia, Torah, Corano - soffermandosi, poi, sulle caratteristiche del paesaggio mediterraneo. Accanto al percorso simbolico e culturale, l’esposizione illustra i diversi metodi di coltivazione delle piante e di spremitura delle olive per ottenere l’olio che costituisce l’alimento comune di tutte le popolazioni che si affacciano sul Mediterraneo.
La dolcezza e l’amore Il 27, 28 e 29 marzo sono dedicati alla solidarietà. I volontari dell’Ail (Associazione italiana contro le leucemie), distribuiranno le “Uova di Pasqua” che, insieme alle “Stelle di Natale”, sono sicuramente le manifestazioni più importanti che hanno permesso all’associazione di raccogliere e stanziare fondi per la ricerca per far sì che le leucemie, i linfomi e il mieloma siano mali sempre più guaribili. I banchetti si potranno trovare nelle principali piazze del capoluogo e all’ingresso dell’ospedale San Carlo di Potenza. La manifestazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ha permesso di raccogliere in tutti questi anni i fondi per finanziare i progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30 Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 Gran Torino 17 - 19.30 - 22 Sala 4 Fortàpasc 17.20 - 19.30 - 21.40
Sala 5 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 6 Due partite 17 - 19 - 21 Sala 7 Il curioso caso di Benjamin Button 17 The wrestler 20 - 21.10 •DUE TORRI• La matassa 19 - 21
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 Flavio Bucci in “CANTI LEOPARDIANI” Il Teatro per tutti
•Adiconsum
•OGGI Potenza, Ridotto Stabile, ore 21 “ALTROCINEPOSSIBILE” Proiezione del film “La colonna senza fine”
•Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308
DOMANI Potenza, Teatro Nuovo, ore 17.30 “I GIORNI DELLA TARTARUGA” Presentazione del libro di Claudio Elliot
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390
•Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169
FINO AL 18 APRILE Potenza, “Cocco librerie” “OPERE RECENTI” Personale di Patrizia Monaco’
•Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 21
Martedì 24 marzo 2009
Giornata alla regione del Mediterraneo
FIAMME GIALLE
Cabilia, un ponte tra Potenza e Africa
Sequestro gasolio
STORIA, suoni, cultura, immagini, paesaggi e politica. Sono stati questi gli ingredienti della giornata di riflessione organizzata ieri presso il Teatro Francesco Stabile di Potenza dal Comune di Potenza, dall'Università degli Studi L'Orientale di Napoli, dall'International Cities of Refuge Network, dalla Biblioteca Nazionale di Potenza, dall'Alliance Francaise di Potenza, dall'Istituto Italiano di Studi Filosofici di Napoli, in collaborazione con il Ministero per i Beni e le attività culturali. Titolo della giornata è stato: “La Cabilia, una regione emblematica dell'Africa mediterranea”. Regione drammaticamente dimenticata dall'opinione pubblica mondiale, quella sita in Algeria che ha una grande importanza strategica nell'economia del paese islamico. La zona è quella dei tuareg, posta nel bel mezzo del Maghreb. Una regione che d'incanto tramite anche il coinvolgimento di Potenza potrebbe diventare un vero polo di attrazione e un punto di riferimento emblematico per l'interscambio etnico e culturale del Mediterraneo. Attualmente l'Algeria vive il duro governo militare di Boutelfilka che ha deciso di candidarsi nuovamente alle elezioni dopo due mandati, la Costituzione algerina è stata stravolta dalla decisione del premier che ha imposto un duro governo militare autoritario. Ebbene grazie agli studi svolti nel corso degli ultimi anni da Hamza Zirem, scrittore algerino la Cabilia punta a diventare una zona di contatto sociale economico e culturale con il resto d'Europa e del mondo. Le vicende, spesso nascoste dai mass media di tutto il mondo hanno creato malumore e sconcerto all'interno della comunità che vive nel deserto berbero condizioni di stenti e precarietà. Condizioni che grazie all'impegno delle istituzioni potentine, ivi compresa l'Università degli Studi di Basilicata, rappresentata per l'occasione dal Magnifico Rettore Antonio Mario Tamburro devono essere migliorate per dare un senso alle istanze dei cittadini algerini. Lingua e cultura araba si intersecano a menadito con quelle lucane, ne sono esempi lampanti
Accanto i relatori. Sopra il teatro Stabile (Mattiacci)
alcuni passi del dialetto lucano che sembrano simili con la cultura araba. La biblioteca nazionale di Potenza rappresentata dal direttore Franco Sabia ha curato una bibliografia di cento volumi coordinata da Mariangela Adurno, Patrizia Macrifugi, Maria Nappa, Angnese Cardillo, Giuseppe Vinci, Rocco Calace e Franco Cardillo. La Cabilia è una regione algerina, nei pressi di Algeri
che si estende fino al confine con la Tunisia. Una regione che ha vissuto fasi difficili, ivi compresa quella del dominio francese, sfociato nel sangue nel 1871. Ora dopo tante peripezie e guerre i cittadini della Cabilia intendono riprendere il cammino verso le riforme e il miglioramento strutturale, nonostante le imposizioni di Boutelfilka. Una regione raccontata nelle sue com-
Manifestazione alla V edizione
Un successo Bimbasilicata SI E’ svolta a Potenza, domenica scorsa, la quinta edizione di Bimbasilicata. La manifestazione si è tenuta presso l'Hotel Vittoria e ha visto la collaborazione del centro ludico per l'infanzia il Marsupio, diretto da Enzo Marchese. Il centro ludico è un franchaising che attualmente copre molte città del centro sud come Roma, Andria, Canosa e due sedi a Potenza. La manifestazione ha preso il via con il coro della parrocchia Santa Cecilia di Potenza, che ha intonato “We are the world”, poi si è svolta una piccola sfilata con dei piccoli modelli d'eccezione: i bambini. Sono stati sponsorizzati i vestiti della “My doll”, linea di abbigliamento per bambine: si tratta di una società che cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica alla raccolta di fondi per il progetto “acqua e vita”, devolvendo una parte del ricavato della vendita a Kids for Kids (www.kidsforkids.ue). Attraverso il cuore si cerca di parlare di solidarietà e con amore si cerca di realizzarla. Erano presenti alla manifestazione numerosi bambini con i loro genitori che hanno preso parta alla manifestazione con enorme piacere. Inoltre hanno sfilato linee di abbigliamento del negozio Ika&kika di piazza Matteotti e l’associazione Peter Pan. Appuntamento per il prossimo anno, con la sesta edizione di una manifestazione ancora in crescita. Sara Azzato
plessità storiografiche, antropologiche e sociali dai vari interpreti e attori saliti sul palco del Teatro Francesco Stabile nella giornata di ieri. Hanno preso parte al convegnodibattito il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, l'Assessore alla Pace, Roberto Mancino, il direttore della biblioteca nazionale di Potenza, Franco Sabia, il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi di Basilicata, Antonio Mario Tamburro, Luigi Serra, dell'Università degli Studi di Napoli “L'Orientale”, Yachine Tassadit dell'Ecole des Hautes Etudes en
Sciences Sociales di Parigi, Hamza Zirem scrittore algerino, Mhamed Aghali Zakara, dell'Insititude National de Langues e Civilization Orientales Federico Cresti dell'Università degli Studi di Catania, Anna Maria Di Tolla dell'Università di Napoli, Grygory Lazarev della Maison de la Mediterranee Aix En Provence, Pasquale Gallifuoco giornalista. La cultura, non quella sepolta dai regimi militari al servizio della Cabilia regione mediterranea dimenticata dai mass media. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
L’uomo è ora nella casa circondariale locale
Napoli, ruba un’auto e picchia il proprietario Poi si costituisce a Potenza
Poste e viabilità SI terrà oggi, alle 10.30, la seduta ispettiva del consiglio provinciale. Saranno discusse sette interrogazioni, di cui quattro presentate dal capogruppo Vincenzo Giuliano (Udc), riguardanti la convenzione tra Provincia di Potenza e Poste italiane, gli interventi e la messa in sicurezza della strada provinciale 83 Picerno-Baragiano e dell’arteria Barile-Ginestra-Venosa e la diffusione della linea veloce Adsl in tutti i comuni della Provincia di Potenza. Le altre 3 interrogazioni sono del capogruppo Schettino (Fi-Pdl) sull’annullamento di una determinazione dirigenziale, dei consiglieri Acucella e Zambella (Democratici con Di Pietro) e Gammone (Pd) sulla strada Barile-Ginestra e del capogruppo Raffaele Soave (Pdci) sui problemi relativi alle strade provinciali 7 e 89.
Caivano sollecita la Regione
HA RUBATO un’auto e poi, accortosi che il proprietario lo stava inseguendo, si è fermato, è sceso dall’auto e ha iniziato ha picchiare il povero derubato. Per questo episodio, gli agenti della Squadra mobile di Potenza hanno eseguito un provvedimento restrittivo della custodia cautelare in carcere nei confronti di V. L., di 46 anni. L’uomo, residente a Napoli, si era spontaneamente presentato presso la casa circondariale di Potenza domenica scorsa. Di qui il provvedimento emesso dal gip del Tribunale di Napoli. Il fatto si è verificato nel maggio scorso proprio nella città partenopea. Il quarantaseienne è salito su un’auto lasciata momentaneamente incustodita. Il legittimo proprietario lo ha inseguito e, allora, V. L. è sceso e l’ha colpito ripetutamente. Dovrà ora rispondere di rapina e lesioni.
Diversi i casi trattati dall’associazione
nale qualificato, a tutti i cittadini che stanno subendo i duri contraccolpi dell'attuale crisi economica. «Dei 12 casi arrivati al nostro sportello - ha sottolineato Ligrani -ben tre fascicoli sono stati chiusi e i cittadini rimborsati. Tra questi l'eclatante vicenda del-
CONSIGLIO PROVINCIALE
APOF-IL
Federconsumatori, sportello aperto per i cittadini PRIMA assemblea generale, ieri pomeriggio nella sede della Cgil a Potenza, per l'associazione provinciale di Federconsumatori, costituitasi lo scorso dicembre. Centosettantrè i soci, rispetto ai 75 iniziali, 6 gli sportelli disseminati sul territorio provinciale (Potenza, Grumento Nova, Melfi, Oppido Lucano, Tito, Villa d'Agri) e ben 12 gli interventi avviati solo dallo sportello del capoluogo per dare tutela legale ai consumatori, una categoria sempre più a rischio, “visto - ha sottolineato il presidente della Federconsumatori di Potenza Rocco Ligrani - il continuo attacco alle tasche dei cittadini”. Nata in Italia nel 1988 con il contributo della Cgil, la Federconsumatori si è costituita come federazione provinciale a Potenza per fornire assistenza e consulenza, tramite l'utilizzo di perso-
DOVEVANO rifornire anche alcuni paesi della provincia di Potenza i 115.000 litri di gasolio sequestrati dalla Fiamme gialle. Il gasolio era anche destinato alle strutture dell’Azienda sanitaria Salerno 3 e ad alcuni paesi della provincia di Cosenza e di Salerno. Oltre al sequestro gli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno hanno posti i sigilli a 4 depositi di altrettante società appartenenti all’Ati aggiudicataria dell’appalto di fornitura. Indagati gli amministratori delle 4 imprese che fornivano il gasolio con l'accusa di frode nell’esecuzione del contratto di appalto in quanto utilizzavano e fornivano gasolio di qualità scadente e privo di potere calorifero. Il provvedimento è legato a una indagine dela Procura di Vallo della Lucania: Indagati 10 funzionari dell’Asl Sa 3, tra cui l’ex direttore generale, e 15 imprenditori.
la bolletta Telecom da 5.715 euro arrivata ad un impiegato potentino». Nell'introdurre i lavori dell'assemblea Ligrani ha anche voluto rimarcare come l'iniziativa “Menù della quarta settimana” - in pratica il sacchetto alimentare da 5 euro - dell'assessorato alle Poli-
tiche Sociali del Comune di Potenza, della Confesercenti e dell'associazione “Vie del Centro Storico”, parta in realtà da una delle tante proposte fatte dall'associazione durante un tavolo di lavoro, riunitosi presso il Comune, per contrastare l'emergenza del caro-vita. Stessa cosa vale per l'ordinanza del sindaco Santarsiero contro l'abusivismo commerciale nel capoluogo, fenomeno che presenta seri connotati di allarme sociale, soprattutto quando investe il settore alimentare. Lo sportello di Potenza è situato in via del Gallitello 163 ed è aperto per il ricevimento il giovedì dalle 16.00 alle 18.30. Per maggiori informazioni contattare il numero 0971/301410 (email federcons.potenza@alice.it ). Roberta Senese
SI torna a parlare dei lavoratori dell’Apof-Il. A farlo il cosigliere del Psdi alla Provincia di Potenza, Antonio Caivano che in una nota ha affermato che sottolinea come «solo due o tre mesi fa abbiamo appreso che la Provincia aveva pagato in questi anni, con anticipazione di proprie risorse, gli stipendi dei lavoratori Apof-il». A questo punto «mi chiedo - ha aggiunto l’esponente politico del Psdi perché abbiamo continuato a pagare senza svolgere le azioni di rivalsa verso la Regione». Per Antonio Caivano è ora «doveroso pretendere dalla Regione il dovuto, ma sono convinto che si è sbagliato, e di molto, nel non aver discusso e affrontato la questione per tempo perché oggi si rischia di lasciare i lavoratori senza stipendio e questo non è accettabile».
UFFICIO ANAGRAFE Due giorni di chiusura RIMARRA’ chiuso per due giorni - il 26 e il 27 marzo prossimo - l’ufficio Anagrafe di via IV Novembre. La decisione di chiudere l’ufficio servirà per consentire la sostituzione dell’archivio rotativo, contenente le schede anagrafiche. Le operazioni logistiche necessarie comportano la sospensione dell’erogazione dei servizi anagrafici. Gli uffici “Elettorale” e “Stato civile” che si trovano nella medesima sede comunale rimarranno, invece, regolarmente aperti.
Martedì 24 marzo 2009
22 “Picerno Partecipata” dice no alla proposta delle segreteria provinciale del Pd
«No a Salvia o corriamo da soli» Il partito punta su rinnovamento e coinvolgimento PICERNO - Una dichiarazione d’intenti in sintonia con la propria identità. No ad accordi di potere, ma rinnovamento e discontinuità: è questa la linea del movimento “Picerno partecipata” (Pp), nato alcuni mesi fa e che sta riscuotendo simpatie e adesioni. Un movimento di orientamento di centro sinistra, ma che si discosta nei metodi e nelle proposte da un vecchio modo di fare politica. Essere protagonisti delle scelte di sviluppo del paese, coinvolgere la gente dal basso, condividere un progetto politico e proporre un programma: questi in sintesi gli obiettivi del gruppo che domenica sera ha convocato un’assemblea ristretta. Tutti giovani che dicono basta a una politica di imposizioni e di poltrone. Sviluppo e solidarietà sono i due temi forti cari la movimento, come più volte ha sottolineato nella sua relazione introduttiva Giovanni Lettieri, membro del coordinamento. Bocciata da tutti i partecipanti la proposta B (da parte della segreteria provinciale), quella che propone una lista del centro sinistra guidata dall’attuale sindaco Mario Salvia, un posto di vice sindaco a un rappresentante della mozione Letta-Bindi e uno spazio residuo a Pp, mentre alla Provincia si opterebbe per la soluzione di Francesco Giu-
Una veduta di Picerno
seppe Manfreda, ex sindaco. Nell’attesa di una decisione definitiva della direzione politica del Pd (l’incontro era in agenda per ieri sera), il gruppo rivendica spazi che, tradotto ,significa correre da soli per non essere strumento di accordi fatti a tavolino. Alla delusione di chi, come Saverio Romeo (membro del coordinamento che nonostante lavora fuori non ha dimenticato il suo paese) che, con una lettera inviata ai
“compagni di viaggio” si appella alla ragione, di svegliare le coscienze dei giovani e sentirsi protagonisti di una stagione partecipata, assiste alle lacerazioni del centro sinistra, si contrappongono visioni più speranzose. «Avevamo chiesto un rinnovamento nel metodo e nella classe politica – ha detto Lettieri – facendo partire le cose dal basso. Noi non vogliamo ragionare per poltrone e posizione, ma su una piattaforma politica».
Due le strade da prendere come rimarcato da Roberto Spera: o essere bravi a far leva su macigni marmorei (riferito a Salvia e Manfreda) e andare oltre, proponendo una lista propria in piena coscienza e responsabilità o fare un accordo ma a patto che «chi traina e chi dà la visuale per un rinnovamento siamo noi». A una mancata sintesi di rinnovamento nel centro sinistra, l’unica strada percorribile sembra essere quella di competere alle amministrative con volti nuovi. «La nostra responsabilità – ha detto Nicola Figliuolo – è quella di portare avanti il nostro progetto perché questi accordi sono frutti di interesse e non ci vede protagonisti». L’idea è quella di continuare ad accelerare il passo e portare avanti l’azione politica intrapresa, di completare i lavori dei diversi gruppi e farli confluire in un programma omogeneo per essere condiviso e diffuso. Intanto il gruppo sperimenta facebook, il social network, per creare spazi di discussione e dar voce alle persone. E la propria forza ha radici proprio nel nome del movimento, con quell’aggettivo qualificante, ossia “partecipata”, che è un valore aggiunto di fare politica oggi. Iranna De Meo provinciapz@luedi.it
Avigliano, convegno e mostra per valorizzare la grande personalità lucana
La Società di mutuo soccorso celebra Giacomo Racioppi AVIGLIANO - Prosegue l’opera di valorizzazione delle insigni personalità lucane, un progetto che da diversi anni sta portando avanti la Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano (Soms), fondata nel 1874, che, nella Biblioteca del Sodalizio, intitolata al socio onorario e benemerito, Tommaso Claps, punta a raccogliere l’opera omnia dei Grandi conterranei. Ed è proprio in questo ambito che si inserisce la mostra e il convegno dal titolo “Giacomo Racioppi, protagonista e storico del Risorgimento” che si è svolta ieri ad Avigliano, nella Sala “Andrea Claps” dell’ultracentenaria associazione. Dopo i saluti del presidente della Soms, Luciano Sabia, del sindaco di Avigliano, Domenico Tripaldi, e del primo cittadino di Moliterno, luogo natale dell’insigne Raciop-
pi, l’incontro è proseguito con le relazioni dell’assessore alla cultura dell’amministrazione comunale della
Val d’Agri, Mimmo Mastrangelo, di Gennaro Claps, professore e Cultore di Storia Patria, e dello Storico Giampaolo D’Andrea, chiamato a chiudere i lavori. Il coordinamento è stato affidato alla giornalista Beatrice Volpe. La mostra bibliografica su Giacomo Racioppi, invece, allestita nella Biblioteca “Tommaso Claps”, in piazza Gianturco 2, resterà aperta al pubblico fino 2 maggio rispettando i seguenti orari: lunedì e mercoledì, dalle ore 17 alle 20. Martedì e giovedì, dalle 18 alle 20; venerdì, dalle 17 alle 19. Nella giornata di sabato, per singoli o gruppi, è necessario prenotarsi contattando il personale della segreteria organizzativa allo 0971-81295 (dal lunedì al sabato, dalle ore 9,30 alle 12,30).
Satriano, ma il sindaco scrive a “Mi manda Rai tre”
Accordo tra Sidigas e Comune Pagamenti rateizzati
Il sindaco di Satriano, Michele Miglionico
SATRIANO - Alla fine l’incontro chiarificatore tra la Sidigas, il Comune di Satriano di Lucania e i cittadini c’è stato, ma non come sperato. Per via della neve la società avellinese, sabato sera, non ha raggiunto il centro del Melandro, ma in un incontro col primo cittadino Michele Miglionico si è giunti ad una prima soluzione. Si prevedono pagamenti rateizzati, per cercare di lenire le difficoltà economiche delle famiglie e dei pensionati del paese. Una dilazione concessa dalla Sidigas, con rate bimestrali per circa 12-18 mesi. Ma la società avellinese prima di emettere le fatture pregresse dal 2004 è pronta ad un nuovo incontro ufficiale con l’amministrazione e i cittadini per mettere a punto le condizioni migliori per la “dilazione del debito dei cittadini”. Gli utenti dal canto loro richiedono una dilazione maggiore senza tassi di interesse «e di far coincidere i pagamenti nel periodo estivo dove la spesa per l'energia è minore». La sala consiliare del Palazzo Municipale sabato era gremita di gente alla presenza del sindaco Michele Miglionico, degli amministratori locali e del legale di fiducia dell'amministrazione, Mario Zuroli.
In modo gratuito l’avvocato ha dato un’occhiata alle varie pratiche dei cittadini. Per il sindaco Miglionico «si punta a tutelare i cittadini poiché non è certo un modo per aumentare le tensioni con la Sidigas, ma solo un’opportunità per fare chiarezza. Tante sono state le note inviate alla società e molti sono stati gli incontri ufficiali con rappresentanti della Sidigas - prosegue Miglionico - l’ultimo avvenuto mesi fa nell’aula consiliare del comune alla presenza di molti cittadini incappati nell'annoso problema, del segretario comunale, degli amministratori e da due rappresentanti della società, sembrava aver sortito una positiva chiarificazione e alcuni impegni furono presi dall’azienda. Intanto in attesa del primo incontro ho inviato personalmente una nota alla redazione della trasmissione “Mi manda rai tre” per chiedere un ulteriore sostegno al fine di garantire i cittadini, certi di aver usufruito di un servizio come consumatori, ma in virtù di una situazione paradossale non hanno pagato le bollette del gas e ora però si trovano a fare i conti con il proprio budget economico da far quadrare». Angela Scelzo
Riapertura rinviata a causa del maltempo. A Bella revocata l’ordinanza
Frane, ancora disagi . Resta chiusa la sp 83 PICERNO - Ancora problemi di viabilità nel Marmo Platano. Resta ancora chiusa la bretella di collegamento con la Sp 94 al Raccordo Autostradale Sicignano-Potenza. E’ giunta ieri una ulteriore proroga all’ordinanza che già da due settimana ne vieta il transito per consentire il completamento dei lavori di messa in sicurezza del tratto, dopo i movimenti franosi in seguito alle ultime precipitazioni nevose che hanno interessato il Marmo PlatanoMelandro. Non è dato sapere la presunta data di apertura al transito della bretella. Pro-
babilmente resterà chiusa sino all’ultimazione dei lavori. Per la seconda volta nemmeno ieri è scattata l’apertura della strada provinciale dal Km 0 al 1+ 470, così come annunciato la scorsa settimana dalla Provincia di Potenza. Ma ecco le motivazioni della proroga dell'ordinanza. «A causa delle cattive condizioni metereologiche sono state impossibilitate le operazioni di rimozione del materiale presente sulla carreggiata nonché la sistemazione della scarpata. Per tale ragione permane le condizioni di pericolosità e si è resa ne-
cessaria la proroga». Ma c'è di più. «Durante i lavori lo stato dei luoghi presentava cedimenti ben più consistenti che si è dovuto sopportare con la consulenza geologica che ha evidenziato uno smottamento di notevole proporzioni». Così ieri è giunta la proroga della chiusura della strada provinciale con percorso alternativo per i veicoli che utilizzano lo svincolo di Picerno, uscita obbligatoria allo svincolo di Tito, mentre per i veicoli provenienti dalla Sp 83 Picerno-Baragiano in direzione Potenza - Salerno
percorso obbligatorio sulla Sp ex Ss 94 del Valico di Pietrastretta. Appaltatrice dei lavori è la ditta Duino di Baragiano che dovrà provvedere al posizionamento dell'opportuna segnaletica. A Bella invece revocata l’ordinanza di chiusura del sindaco Salvatore Santorsa sulla Sp 14 all’altezza di Via Arianna. Torna alla normalità la situazione sulla bretella, riaperta al transito nella giornata di ieri. Dopo il tempestivo sopralluogo dei tecnici della Protezione Civile, il geometra Ugo Albano, l'ar-
La frana sulla sp 83
chitetto Nigro dell'area tecnica del Comune, del sindaco Santorsa e del vicesindaco Antonio Stolfi, del geologo Dino Colangelo sono stati rimossi i detriti superficiali che dopo la frana di sabato sera avevano invaso entrambe le carreggiate. «Ora però ha detto Stolfi - attendiamo
un’analisi più approfondita con dati geologici. A giorni sarà redatta una stratigrafia dei terreno. Anche a circa 1 km dal centro abitato si monitora una seconda frana. Anzi è in atto il monitoraggio su tutto il territorio comunale». an.sce.
Martedì 24 marzo 2009
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Sant’Angelo A lanciare l’allarme il parroco che ha chiesto di utilizzare i fondi dell’8 per mille
L’acqua minaccia la chiesa Interventi dei Vigili del fuoco. Rischio crollo per il campanile SANT'ANGELO - La monumentale chiesa del paese versa in un pessimo stato di conservazione. A confermarlo anche il parroco, padre Antonio Capasso. Sembra che le sorti della storica chiesa non interessino a nessuno. Piove nella navata destra, perché rovinato il manto delle tegole, piove dalla navata sinistra a causa del mancato completamento della canonica i cui lavori di ristrutturazione e consolidamento sono fermi dal 1997. Su un terrazzo si trovano materiali di demolizioni accantonati ovunque che procurano infiltrazioni e crepe vistose nella chiesa; ovunque, all'interno, lesioni di vario genere, stucchi rovinati e pittura mossa in più parti e poi il campanile cade a pezzi, per cui si è reso necessario, di recente, un ripetuto intervento dei Vigili del fuoco, perché, dallo stesso, sono caduti pezzi corposi di cornicioni, per fortuna senza arrecare danni a nessuno. Data la fatiscenza, la struttura del campanile costituisce, tra l'altro, un serio pericolo per l’incolumità dei cittadini.
L’interno della chiesa (anche nella foto a sinistra) e il campanile
Sui muri esterni della chiesa marcati i segni delle infiltrazioni d'acqua, tanto che buona parte degli intonaci sono screpolati e cadono a pezzi. Anche i tecnici della Sovrintendenza alle Belle arti, nel visitare la storica chiesa, in seguito alle insistenze del parroco - «ultimamente, - cosi si esprime padre Antonio - hanno dovuto ammettere la gravità del
problema» - avrebbero anche ammesso la necessità di un immediato intervento di recupero, pena l'ulteriore deterioramento che potrebbe compromettere seriamente anche le strutture portanti. Questi problemi ormai durano da anni e nessuno mai ha preso seri provvedimenti. Il parroco ha anche chiesto ai responsabili della curia, vista l'urgenza,
di utilizzare parte dell'8 per mille, pur di risolvere il problema. La monumentale chiesa, fatta erigere agli inizi del 1600 da monsignore Testi, fu adornata, in seguito, dal vescovo Fontana. Tra il 1610 e il 1736, fu cattedrale. Ha subito diversi danni nel tempo, un crollo quasi totale col terremoto del 1694; recuperata, ha poi riportato danni gravi coi
terremoti del 1857 e del 1880. E’ stata oggetto di diversi interventi di consolidamento e di restauro, in alcuni di questi casi, a carico dei fedeli. Ultimo intervento di recupero e consolidamento nel 1888. Ora è l'umidità che minaccia un edificio che tutti dicono essere di grande valore architettonico e tutti dicono che rappresenti l'identità stessa del
paese. Conserva, tra l'atro, due dipinti del Pietrafesa, un coro ligneo di pregevole fattura, l'altare maggiore di legno intagliato e ricoperto di oro zecchino di stile barocco. Sotto il presbiterio riposano poi le spoglie di monsignore Testi, colui che la volle fare erigere. Antonio Monaco potenza@luedi.it
Muro lucano Le primarie di “Cuorimuresi” Oppido Una manifestazione molto sentita
Alberto Iuzzolino Il “Falò dell’Annunciazione” è il candidato a sindaco darà il via ai 2 giorni di festa MURO LUCANO - E’ Alberto Iuzzolino, un giovane impegnato nel sociale e laureato in informatica, il candidato sindaco di una lista promossa dall’associazione “Cuorimuresi” e che concorrerà alle prossime elezioni amministrative. E’ quanto hanno sancito le primarie. Una consultazione storica e unica nel genere a Muro Lucano dove i cittadini hanno scelto direttamente per la prima volta chi dovrà presentarsi alle elezioni come candidato sindaco. L’obiettivo dell’associazione è quello di promuovere la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale di Muro Lucano, contribuire a operare scelte utili e condivise per il “bene comune”. Lo scorso primo marzo Cuorimuresi per promuovere una lista al di fuori dei soliti schemi convenzionali e dei partiti politici ha invitato tutti i cittadini muresi a proporre la loro candidatura, ad eccezione delle persone che abbiamo ricoperto cariche governative politiche-istituzionali, di coloro che abbiamo avuto condanne definitive e che abbiano a proprio carico sentenze fallimentari. All'invito di Cuorimuresi hanno risposto tre persone che poi hanno partecipato alla tornata elettorale: Gaetano Baldassarre, 47 anni biologo e consulente ambientale, Alberto Iuzzolino, 34 anni lavoratore dipendente e Filippo Scivoli Filippo 50 anni maresciallo dei carabinieri. A presiedere Pietro Caballo, vice presidente, Giovanni Nardiello e scrutatori Mario Glorioso Mario e Vincenmzo Di Gregorio. Una volta chiuse le operazioni di voto il presi-
Un momento delle votazioni
dente ha dato luogo alle 20.10 alle operazioni di scrutinio. Alla consultazione
elettorale di “Cuorimuresi” hanno partecipato 160 votanti. Il dato è sensazionale se rapportato a due fattori: alle primarie del Partito democratico dell'anno prima avevano partecipato 128 persone, e che la consultazione si è svolta in una giornata caratterizzata dalle abbondanti nevicate della notte e della mattinata di domenica. Il candidato più votato è stato appunto Alberto Iuzzolino con 57 voti, a seguire Filippo Scivoli con 52, e Gaetano Baldasssarre con 49. Carmine Pepe potenza@luedi.it
OPPIDO - La parrocchia ha organizzato per oggi e domani la “Festa dell'Annunziata”. In questi due giorni i ragazzi che, insieme al parroco, don Domenico, si sono impegnati nell'organizzazione di questa manifestazione, invitano tutta la popolazione a partecipare. Stasera è in programma intorno alle 20.30 il “Falò dell'Annunciazione del Signore”. Nella giornata di domani, invece, il programma sarà più ricco con la messa delle 18.30 presieduta da monsignore Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Acerenza. Al termine e sino alla conclusione della festa, il gruppo musicale “I Mitici” animeranno la manifestazione prima dei fuochi pirotecnici. Il tutto sarà accompagnato dalla degustazione di prodotti tipici oppidesi. L'antica Chiesa dell'Annunziata di Oppido è stata chiusa per diversi anni e solo nel 2008
Maltempo, disagi per operai Fiat Il pullman bloccato a Pescopagano MURO LUCANO - Basta una piccola spolverata di neve che si va nel caos. I maggiori disagi sono dettati più dalla cattiva organizzazione della comunicazione che dai servizi. Ancora una volta a farne le spese sono gli operai dello stabilimento Fiat di Melfi provenienti dai paesi ricadenti nel territorio del Marmo Platano. L’autobus di linea proveniente da Muro Lucano che arriva a Melfi, stava trasportando i lavoratori del terzo turno, quello che va dalle 22 alle 6 di mattina, ma non è mai arrivato a destinazione. Il pullman è partito alle 20 da Muro Lucano ed è stato fermato a Pescopagano dagli operatori del comparto Anas. Questa decisione ha trovato spiazzati i lavoratori Sata del secondo turno che attendevano l'autobus per il rientro alle loro abitazioni. Praticamente sono rimasti appiedati sotto il freddo gelido e la neve: 16 operai di Muro lucano, 10 di Rapone, 7 di Pescopagano, e 2 di Castelgrande. Gerardo Ferrara, operaio alla Fiat Sata, contattato telefonicamente ci ha raccontato quanto segue: «Alle 19.,45 ho contattato gli operatori
Anas per sapere se la strada di ritorno fosse transitabile o meno, e mi avevano rassicurato che non vi erano problemi e che il tratto era transitabile. E noi lavoratori ci sentivamo rincuorati e non abbiamo pensato a nessuna soluzione alternativa. Ora non capisco cosa ha scaturito la decisione di non far arrivare l'autobus a Melfi, considerato che lo stesso aveva già abbondantemente superato il punto più critico e a rischio neve. Per tornare alle nostre case abbiamo dovuto fare veramente un giro molto snervante, arrivando a mezzanotte inoltrata a Picerno con il mezzo della Savitour, per poi farci venire a prendere da qualche amico o familiare. Come minimo ci devono rimborsare il biglietto, ma confermo che questa situazione non è nuova nel suo genere. Già in passato non siamo stati avvisati per tempo, rimanendo anche bloccati a Pescopagano, quando tutti sapevano dell'impossibilità di scollinare il fatidico Valico». c.p. potenza@luedi.it
il nuovo parroco Don Domenico ha riportato alla luce la vecchia tradizione locale ormai perduta. Il falò della sera prima dell'Annunciazione è qualcosa che rende felice i più piccoli ma anche i più devoti cattolici. La manifestazione, rispolverata dopo molto tempo, l'anno scorso ha raccolto tantissima gente: bambini, ragazzi e persone di tutte le età si sono ritrovati nel piccolo piazzale antistante la Chiesa oppidese e insieme hanno ballato, mangiato e si sono divertiti all'insegna del divertimento e della religione. Le speranze di quest'anno sono rivolte tutte alle condizioni climatiche non proprio primaverili di questi giorni. Da stasera Oppido si prepara dunque a festeggiare l'Annunciazione del Signore. Rocco De Rosa potenza@luedi.it
Tolve, un omaggio al pomodoro ciettaicàle TOLVE - Il pomodoro che smuove le masse. Circa 400 persone hanno preso d’assalto l’auditorium della scuola media per assistere alla presentazione del primo prodotto tipico tradizionale tolvese iscritto nell'albo regionale: “Il pomodoro secco ciettaicàle di Tolve”. Un convegno che ha registrato la partecipazione di numerosi esperti, con il presidente della Pro Loco ed il Sindaco di Tolve, a fare gli onori di casa. Ad arricchire il “parterre de roi” la presenza del presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo che ha affermato: «I nostri prodotti devono rappresentare un'occasione di sviluppo e di crescita». Il presidente del Gal, Perillo, ha sottolineato come la nostra regione sia ricca di prodotti da recuperare ed inserire in sistemi produttivi. La serata ha chiamato a raccolta tutte le associazioni locali ed è stato il giusto mix tra tradizione, arte, cucina e cultura. Tanta tenerezza e orgoglio ha sollevato la testimonianza storica di quel Rocco Figliuolo, tolvese che compirà 101 anni nell'agosto prossimo, che ha risposto alle domande del moderatore, Tonino Venezia, ed ha soddisfatto le curiosità dei bambini dicendo loro che è meglio una bella fetta di pane e pomodoro che pane e nutella. Il taglio della torta ha dato simbolicamente il via ad un percorso che si spera dia i suoi frutti. Gianluigi Armiento potenza@luedi.it
Martedì 24 marzo 2009
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Senise Ieri incontro tra la Regione e i sindacati
La delegazione è arrivata ieri
Centro di riabilitazione di Senise In settimana arrivano 2 stipendi
Cultura ed Europa “Comenius” sbarca a Marsico Nuovo
SCHIARITA sul Centro terapeutico riabilitativo di Senise. Nella giornata di ieri il direttore generale della Regione Rocco Rosa ha incontrato i sindacati di categoria e si è impegnato a sbloccare gli stipendi di gennaio e febbraio ai 55 dipendenti, che, giova ricordare, non percepiscono spettanze da 6 mesi. Altri due stipendi - quelli di ottobre e novembre - dovrebbero rientrare in un piano generale di ammortamento che la regione sta erigendo che prevede, nello specifico, l'accreditamento di 5.000.000 di euro verso i fornitori delle ex Asl, nel quale rientrerebbero anche gli stipendi del Cts di Senise. Giovanni Sarli della Cisl e Angelo Summa della Uil, pur ritenendosi soddisfatti dell'incontro, ribadiscono la necessità di «istituire un tavolo tecnico per avviare una discussione più articolata dei centri di riabilitazione dove si definiscano una volta per tutte, i volumi delle attività ed evitare così periodi di crisi come questo». Del resto, come hanno spiegato gli stessi lavorato-
Uno scorcio di Senise
ri durante il sit-in di ieri, questa situazione è colpa di un sistema che non riesce a definire in modo chiaro regole che disciplinino i rapporti tra pubblico e privato in materia di riabilitazione. «Siamo qui perché da ottobre non percepiamo lo stipendio - ha spiegato Giambattista Catalano, dipendente del Cts - a questo si deve aggiungere il fatto che, svolgendo il nostro lavoro assistendo i pazienti a domicilio siamo costretti ad
anticipare denaro per spostarci sul territorio senza alcun rimborso». «Riteniamo inaccettabile che si lascino senza stipendio e per così tanto tempo questi dipendenti - aveva tuonato Giovanni Sarli, segretario regionale della Cisl per la Funzione Pubblica, prima dell'incontro con Rocco Rosa - c'è ovviamente un problema di liquidità che potrà essere risolto solo nel momento in cui la Regione autorizzerà l'azienda sanita-
ria locale a saldare quanto ancora spetta ai lavoratori. Dello stesso avviso anche Angelo Summa, della Cgil « Quello che però chiediamo con più forza alla Regione è la messa in chiaro di regole che sappiano disciplinare il rapporto tra enti pubblici e privati che operano con il servizio sanitario. E' ineccepibile che per questo motivo si lascino così a lungo persone senza stipendio». Anna Musacchio Giovanni Rosa
Piero Santoro e Paolo Varallo hanno raccolto più di cento firme
«Il lavoro ai viggianesi» Singolare petizione popolare di due giovani del posto VIGGIANO - “Giovani di fuori che prendono il posto che dovrebbe spettare ai residenti non possono permettersi il lusso di insultare la nostra terra! Il lavoro di Viggiano ai viggianesi”. Così recita la petizione popolare intrapresa da due giovani della comunità viggianese, Piero Santoro e Paolo Varalla . Oltre cento firme, per ora, raccolte da portare al Consiglio comunale della cittadina viggianese per dare voce a loro i giovani della Valle che “oltre ad essere senza occupazione sono bistrattati, derisi e mortificati da chi viene da fuori (dipendenti dell'Eni) a disprezzare una terra che a loro ha dato lavoro e a quelli del posto, invece, costretti ad andarsene a malincuore”. Ma come nasce la petizione? “Ab- Santoro biamo deciso di ribellarci e dire “basta” - spiegano i fautori, Varalla e Santoro - ad una situazione diventata ancora più esasperata e triste quando andando su Facebook, il popolare sito di social network, abbiamo trovato il gruppo “Avevo una vita e la Val d'Agri me la tolto”. Un gruppo fonROTONDA - Riduzione delle tariffe per le famiglie meno abbienti. E' stato prorogato al prossimo 30 aprile il termine entro il quale presentare al Comune le domande di agevolazione per le famiglie meno abbienti in misura delle tariffe elettriche ai sensi del decreto interministeriale del 28 dicembre 2007 prevedendo criteri per la definizione delle compensazioni della spesa sostenuta per la fornitura di energia elettrica per i clienti economicamente svantaggiati e per i clienti in gravi condizioni
dato da un dipendente Eni, con diversi commenti di lavoratori Eni inviati nella Valle a lavorare. Commenti disprezzanti come “ è la terra di mezzo o meglio di nessuno, valle di lacrime, valle di c….o, quelli che paglia quando è entrato e ha dato le destinazioni non hanno potuto far altro che bestemmiare con tutto il fiato che avevano anche non conoscendola, figuratevi adesso…” E tanti altri. E' umiliante dicono i due giovani - trovare scritto dei commenti del genere da chi è costretto ad Varalla emigrare e a lasciare i propri affetti ed andare fuori. Quanti giovani, diplomati e sopratutto laureati, hanno abbandonato il proprio paese, la propria terra. Ragazzi a cui è negato il futuro nella propria terra d'origine. La Valle - spiegano i ragazzi - ha dato un la-
voro a loro e loro la disprezzano, si lamentano e sembrano che sono l'agnello sacrificale in questa Valle. Noi siamo coscienti dei paradossi ma non abbiamo bisogno che qualcuno venga da fuori a farci la morale. Noi abbiamo - soostengono bisogno di gente che ci aiuta a farci crescere e non a buttarci fango addosso. Buoni si ma fessi no”. Il perché della petizione? “E' far sentire - aggiungono Varalla e Santoro - la nostra disperazione e preoccupazione come giovani che a stento lavorano “con contratti farlocchi, chi in maniera saltuaria in una terra ricca, con il giacimento di petrolio più grande d'Europa. Far capire all'Eni di investire nei giovani del loco che sono motivati a restare e non far solo proclami di apertura al territorio”. Dopo la raccolta di firme il prossimo passo per i due ragazzi è portare la petizione al consiglio comunale e poi continuare la loro “battaglia” per far sentire la voce dei giovani della Valle». a. p.
La delegazione straniera
MARSICO NUOVO - “Cultura. Opportunità. Modernità. Europeismo. Nazioni. Iniziative. Unione. Solidarietà”. Questa la “chiave” del progetto “Comenius” . “Chiave” con cui l'Istituto Comprensivo di Marsico Nuovo, ieri mattina, ha aperto le “porte” alle delegazioni di 5 scuole europee provenienti dalla Lituania, Turchia, Estonia, Germania e Grecia nella cittadina marsicana. In totale un gruppo di lavoro formato da 5 dirigenti, 7 docenti e 8 alunni alla “scoperta” di un confronto e uno scambio delle differenti culture. Nello specifico, il progetto mira a «sviluppare negli alunni la conoscenza e la comprensione della diversità culturale e linguistica europea e del suo valore». Una multilateralità, basata sulla partecipazione attiva degli alunni e incentrata su: arte, lingue, tradizioni e cultura, istruzione. Ed è proprio in un clima di amicizia e dialogo che si è svolta nella giornata di ieri la cerimonia di benvenuto ed accoglienza agli ospiti stranieri. Accoglienza svoltasi nella sede del Comprensivo del paese dove nella mattinata la delegazione ha fatto il suo ingresso con la visita nell'Istituto Scolastico seguito da un tour turistico nel paese. Mentre, l'anima del meeting è entrata nel vivo nel pomeriggio con il workshop di benvenuto da parte del dirigente del Comprensivo, Patrizia D'Amico, della coordinatrice del progetto di Marsico, Graziamaria Romaniello e i saluti delle autorità istituzionali ad iniziare dal sindaco, Domenico Vita che ha sottolineato
Rotonda, prorogati i bonus famiglia di salute. Il regime di compensazione o bonus serve per sostenere le famiglie meno abbienti e per garantire un risparmio annuo sul consumo di energia elettrica. Il bonus è previsto anche per chi, gravemente ammalato, è costretto ad usare apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in
vita. La richiesta per ottenere il bonus parte da gennaio 2009, ma il bonus può essere retroattivo per tutto l'anno 2008, in questo caso la richiesta va presentata entro il prossimo 30 aprile. Il provvedimento finalizzato ad aiutare le fasce più deboli della popolazione individua il Comune quale Ente preposto alla raccolta
delle domande e alla loro trasmissione alle istituzioni competenti. Hanno diritto al bonus i clienti domestici intestatari di un contratto di energia elettrica nell'abitazione di residenza, con una potenza non superiore a 3 Kw, aventi un Isee pari o inferiore a 7.500 euro; i clienti intestatari di un contratto
di energia elettrica, nel cui nucleo familiare vive un soggetto affetto da malattia tale che è costretto ad usare apparecchiature elettromedicali per il mantenimento in vita. In questo caso è necessaria la documentazione rilasciata dall'Asl di appartenenza. Il bonus sociale è valido per 12 mesi e può essere rinno-
«il grande lavoro che sta facendo la scuola come segnale positivo per il territorio». Parole di plauso anche da parte dell'assessore regionale alla formazione, Antonio Autilio, il quale ha evidenziato «è un progetto sul quale la Regione si candiderà da trade - union, perché ci crediamo molto e, soprattutto, è un segmento che rischia di non trovare spazi. E'una grande opportunità - ha aggiunto l'assessore regionale - per la nostra realtà per confrontarci e migliorarci interculturalmente». Dopo il workshop si è dato spazio ad un momento di svago con l' esibizione degli alunni con danze e canti tradizionali. Il programma continua oggi con la visita nel capoluogo a Palazzo Loffredo e alla pinacoteca regionale, per poi aprire uno spazio sempre nel pomeriggio ad un secondo workshop su “Confronto sui sistemi Educativi - scolastici nazionali”, seguito da un terzo meeting tra insegnanti. Per domani, invece, dalle 8 e 30 in poi, ci sarà la presentazione da parte dei partecipanti del proprio Paese, delle scuole e di un breve filmato sulla vita quotidiana degli alunni. Alle 11 seguirà una discussione di gruppo sul progetto con allievi e insegnanti. Mentre il pomeriggio sarà dedicato alla visita turistica alle grotte di Pertosa. Gli ospiti rimarranno nella cittadina marsicana fino a venerdì 27 Marzo per le attività di meeting del progetto “Comenius”, sabato mattina la partenza di ognuno verso la propria terra. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
vato se permangono i requisiti per beneficiarne. Quanti interessati potranno rivolgersi direttamente agli uffici comunali competenti nei normali orari di lavoro i quali forniranno le informazioni e l'assistenza opportuna. Questa iniziativa giunge ad ulteriore conferma degli impegni che la civica amministrazione aveva assunto fin dall'insediamento, impegno, volto alla riqualificazione della vita dei cittadini meno abbienti. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
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L’area di sosta è stata istituita nella centralissima via Vittorio Emanuele
Lavello: il “disco orario” della discordia za a parte, si continua a parcheggiare industurbati su marcipiedi ed in divieto di sosta in barba a disco orario e strisce bianche o blu che dir si voglia. C’è chi volge lo sguardo al passato , alla ormai ribattezzata fonte del problema parcheggi del centro storico. Stiamo parlando della tanto chiacchierata decisione del Commissario Prefettizio di chiudere definitivamente al traffico l'area del parcheggio dell'atrio comunale con l'installazione dell'ormai ribattezzato palo della discordia posizionato all'ingresso del palazzo di città per impedire l'ingresso delle vetture, Intanto a distanza di qualche
LAVELLO - Si fa ancora un gran parlare del problema parcheggi nel centro storico ed in particolare nelle zone limitrofe al Palazzo di Città meta quotidiana di utenti e dipendenti comunali. Arriva dopo un po di mesi di attesa la tanto chiacchierata e discussa ordinanza del primo cittadino con cui è stata istitutita lungo corso Vittorio Emanuele, nel cuore del centro storico, l'area di sosta con l'uso del disco orario. «Non è una soluzione» esclamano alcuni, «Sono in arrivo altre multe!» presagiscono altri. Ancora sembra tacere tutto tra abitanti del centro storico e dipendenti comunali. Intanto, ordinan-
anno dall'entrata in vigore dell'ordinanza del Commissario Maioli, continuano a farsi sentire le ripercussioni sui cittadini. In arrivo ormai quasi quotidianamente nelle caselle postali degli abitanti del rione Pescarello e non solo i verbali di accertamento delle infrazioni commesse a causa della mancanza di parcheggi. Cifre oscillanti tra i 40 e gli 80 euro hanno fatto insorgere gli abitanti del quartiere per cui si era parlato di pass, aree riservate la soprattutto di una sorta di “condono” per le infrazioni commesse. Un provvedimento dunque che continua a far parlare. Di pari, resta , nonostante
buoni propositi, ordinanze e provvedimenti tampone, ancora aperto il problema parcheggi nell'intera zona del centro storico nei pressi del rione Pescarello e della Cattedrale di San Mauro. Gran parte dei posteggi sono occupati per l'intera giornata dai dipendenti comunali che prima della decisione del Commissario Prefettizio utilizzavano l'area dell'atrio comunale. Ad oggi ancora nessun potenziamento delle aree limitrofe adibite a parcheggio ne sono state attrezzate nuove zone per consentire la sosta dei veicoli dei residenti in zona ma soprattutto di tutti coloro che per forza di cose so-
Parcheggi selvaggi
no costretti a recarsi presso gli uffici comunali. Sul punto si è parlato anche di un decentramento dei alcuni servizi in altri stabili nel centro abitato in zona più accessibili e con aree più vaste da adi-
bire parcheggio. Dal canto loro i residenti del centro storico sono alle prese con parcheggi selvaggi che la fanno ancora da padrone. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Il sodalizio punta a coinvolgere i cittadini per la stesura del programma elettorale
“Nuova Venosa” parte dalla base Grandi manovre nella lista civica in vista delle comunali VENOSA - Per dotarsi degli strumenti necessari a conquistare Palazzo Calvini il Comitato cittadino “Nuova Venosa” si è messo subito al lavoro. Presentato il candidato-sindaco, illustrati obiettivi e strategie della campagna elettorale, il Comitato ha messo mano al programma. E' stato già insediato un apposito gruppo di lavoro, che ha il compito di definire la strada da percorrere, fissare i traguardi da tagliare, rendere i cittadini protagonisti nella soluzione dei problemi da affrontare. I primi risultati del lavoro svolto sono stati illustrati nel corso di una pubblica assemblea tenutasi nei locali del Comitato. «Per rinnovare il modo di fare politica è bene modificare alcune regole secondo le quali il programma viene svelato poco prima delle elezioni - ha sottolineato Paolo Mancuso, coordinatore del gruppo di lavoro - Noi vogliamo svilupparlo insieme e condividerlo con tutti i cittadini». Parole chiavi del Comitato “Nuova Venosa” per rinnovare e crescere sono: partire dal basso, coinvolgere, responsabilizzare, condividere, progettare, verificare. Già individuate alcune macroaree del programma elettorale: politiche per la trasparenza ella pubblica amministrazione; politiche sociali per anziani e non autosufficienti, famiglie, giovani, disabi-
L’incontro della lista civica “Nuova Venosa”
li; tutela dello sviluppo e gestione del territorio; sviluppo attività produttive: artigianato, commercio, agricoltura, turismo e cultura. «Visto che vogliamo modificarli per adattarli alla realtà e per potenziarli, per ognuno dei settori produttivi abbiamo individuato i punti di debolezza e i punti di forza - ha concluso Paolo Mancuso - Questa bozza di programma si arricchirà dei suggerimenti e delle proposte di tutti i cittadini». Nel corso dell'assemblea non ci si è limitati ad elencare principi generali e a tracciare linee direttrici. Tante le azioni concrete proposte dai partecipanti all'incontro. Come le politiche per la scuola interessata ai processi di razionalizzazione. «Bisogna evitare che gli accorpamenti
delle scuole e le riduzioni delle classi - ha sottolineato Biagio Bellusci, presidente del Comitato penalizzino ancora una volta la comunità venosina». O gli interventi per i giovani e il tempo libero: «Dobbiamo creare la “città dello sport” - ha proposto Domenico Martone - in modo che lo sport oltre ad essere momento di integrazione e crescita individuale diventi anche occasione di attrazione turistica». O le azioni per sostenere e rilanciare le tipicità locali «Per valorizzare i nostri prodotti locali dobbiamo creare un mercatino ortofrutticolo, che agevola chi acquista e chi produce - ha proposto Pasquale Francabandiera - Visto che è andata altrove la sede dell'enoteca regionale, dobbiamo creare una enote-
ca comunale». Attenzione anche per le problematiche giovanili: «Dobbiamo saper cogliere tutte le opportunità per le politiche giovanili- ha sostenuto Enry Di Giacomo- utilizzando le risorse che l'Europa mette a disposizione e che nessuno utilizza». Obiettivo di fondo di “Nuova Venosa” in sostanza è quello di rifondare la politica per rifondare la città coniugando il momento della delega con quello della partecipazione “Coloro che hanno operato diversamente hanno mortificato la nostra comunità - ha denunciato Roccaldo Osanna, candidato sindaco di “Nuova Venosa”-Per non essere autoreferenziali dobbiamo partire dai problemi della gente, coinvolgendola fin dalla fase di elaborazione del programma». E poi alcune riflessioni conclusive: «Il piano di riordino scolastico - ha sostenuto - è stato elaborato pensando alle esigenze dei dirigenti e non alle esigenze degli alunni o delle famiglie». Tra i cavalli di battaglia del Comitato il Regolamento urbanistico, per il quale da tempo ha presentato proposte modificative e raccolto firme: «Le 270 osservazioni presentate al regolamento - ha concluso Osanna- decretano il fallimento della politica dell'Amministrazione comunale». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Ripacandida, sp 8 Giuliano presenta un’interrogazione RIPACANDIDA - Un’interrogazione sul futuro della strada provinciale 8 è stata presentata dal consigliere capogruppo dell’Unione di Centro in Provincia Vincenzo Giuliano. «Dall'otto marzo - spiega in una nota - la Strada Provinciale 8 che collega le comunità di RipacandidaForenza-Ginestra, è chiusa al traffico a causa di movimenti franosi che hanno interessato l'intera zona». Per questo ha interrogato il presidente dell’ente provinciale, Sabino Altobello «chiedendo di intervenire con urgenza e riaprire al traffico dei veicoli questa arteria al fine di eliminare i disagi delle comunità vicine e di quanti se ne servono quotidianamente». «E' una strada - ha continuato Giuliano che rappresenta la più importante via di collegamento per raggiungere l'ospedale di Melfi, la Sata e l'indotto, e la sua chiusura costringe quotidianamente molti viaggiatori a fare percorsi alternativi e disagevoli».
La proposta del sindaco di Genzano di Lucania, Rocco Cancellara
«Alzheimer, decentrare le strutture sanitarie» Genzano di Lucania - L'alzheimer è una malattia neuro-vegetativa, cronica e progressiva delle cellule cerebrali, tipica dell'età presenile. Il danno colpisce le funzioni intellettive: memoria, linguaggio, pensiero, personalità, e si ripercuote su tutto lo stato funzionale del malato attraverso la deambulazione, esecuzione di gesti e di azioni, fino alla perdita dell'autonomia. Ancora una volta sono le donne le vittime! Protagoniste di questa malattia sia nel ruolo di paziente sia nel ruolo di assistente, manifestano attraverso la voce del Presidente della Commissione Regionale Pari Op-
portunità, Antonietta Botta, il loro bisogno d'indipendenza. «Occorre creare una rete di solidarietà - dichiara Antonietta Botta incentivando l'assistenza domiciliare integrata attraverso i centri diurni di supporto, affinché le donne possano trovare giovamento». Il forum informativo «Per forza o per amore nella malattia dell'alzheimer», sollecitato dal Commissario Regionale Pari Opportunità dell'Alto-Bradano, Giuliana Cilumbriello, è una risposta a questa malattia con cui la donna per forza o per amore si trova a combattere. L'alzheimer è la «malattia delle quattro A»: amnesia, afasìa, agno-
sia e aprasia - precisa Valentina Nocera, dott.ssa presso l'ospedale «Don Uva» di Potenza. Le cause legate alla patologia sono determinate da fattori favorenti e stressanti. «La diagnosi della malattia è solo clinica, fin'ora non è stata scoperta nessuna terapia efficace per la cura. È possibile intervenire solo con terapie sintomatiche volte a tenere sotto controllo il paziente». «L'obiettivo della terapia è il miglioramento della qualità della vita del paziente, intervenendo sui deficit sintomatici» - precisa la dott.ssa Vita Garramone, psicologa responsabile del nucleo Alzheimer del «Don Uva» di Potenza.
«Gli scopi del nucleo Alzheimer - precisa la dott.ssa Vita Garramone - sono diretti oltre a favorire la ricerca, ad instaurare un'alleanza terapeutica con le famiglie per favorire il percorso assistenziale attraverso counselling psicologici». Il dott. Giambattista Bochicchio, dir. del Ceimi , ha evidenziato l'incisività marginale delle terapie contro l'alzheimer, efficaci solo nella fase iniziale per una minima percentuale di pazienti. «A quest'ostacolo non deve corrispondere uno simmetrico -obietta il dott. Bochicchio- l'impossibilità da parte delle istituzioni di colmare i gap assistenziali per far fronte ai bi-
Uno scorcio di Genzano
sogni delle famiglie». In tale prospettiva -il sindaco di Genzano, prof. Rocco Cancellara- ha lanciato un grido d'allarme alle istituzioni: «occorre decentrare le strutture sanitarie rendendo agevole la cura, visto che
per i cittadini il centro diurno (l'Aias) più prossimo è situato a Melfi. È necessario istituire un centro diurno anche nel comune di Genzano». Angela Menchise provinciapz@luedi.it
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Siamo sempre più alla stretta finale per la scelta dei candidati alle provinciali per quanto concerne il collegio di Melfi. Nel Pdl come più volte ribadito, si attende la definizione della nuova creatura politica per ufficializzare la scelta ricaduta su Michele Destino, presidente del consiglio comunale e navaziano doc. Nicola Pagliuca ha da tempo dato il suo ok , ora non resta che presentare la candidatura ai vertici regionali. Siccome la scelta è stata benedetta dallo stesso Pagliuca, sia Viceconte che Taddei, non si opporranno di certo, dando via libera alla decisione della locale sezione. Sezione che, come da noi ampiamente riportato, non è totalmente contenta della candidatura di Destino. Contestato il metodo di questa scelta, per alcuni una sorta di imposizione. La pensano così anche quelli di An, che avrebbero preferito candidare un loro
Melfi Si moltiplicano gli incontri dei partiti. L’obiettivo è arrivare compatti alle elezioni
Provinciali: due nomi per i democratici uomo. "Non crediamo al Destino", hanno scritto in un comunicato, ma la scelta non cambierà, con buona pace dei dissidenti e dello stesso Destino, che temeva e forse teme ancora, un clamoroso ribaltone sulla scorta di quanto avvenne esattamente cinque anni fa. Doveva essere lui il candidato, alla fine si puntò su Mastromartino, che non venne eletto, a causa di alcuni voti dirottati altrove. Un pericolo per nulla scongiurato nemmeno questa volta, visto che si dà per scontato che non sarà l'intero partito a sorreggere Destino, e che An non sembra intenzionata questa volta a farsi rabbonire, come tante volte è successo nel recente passato. La can-
didatura di Destino ovviamente coinvolge anche gli altri partiti. L'Udc ha deciso di puntare su Antonio Corbo, che ritiene al momento, l'uomo giusto per fare breccia trasversalmente e ritagliarsi spazio importante. L'ex consigliere regionale in questa settimana scioglierà la riserva, ma ormai non ci saranno sorprese. Alle provinciali tocca a lui. Mentre Francesco Pietrantuono è già in piena campagna elettorale per conto dei socialisti, non giungono notizie dalla si-
nistra democratica, né tantomeno da rifondazione e comunisti, che non hanno ancora deciso il dà farsi. L'Assessore uscente Vitucci sarà chiamato a difendere la scelta dell'Italia dei Valori, mentre nel Pd si dibatte ancora. Si susseguono gli incontri, che al momento non hanno prodotto la classica fumata bianca. A questi incontri è stato più volte invitato Gianvito Corona, che ha sempre declinato la chiamata. Si vuol capire fino a che punto il medico sia legato a Roberto Falotico.
Per qualcuno ci potrebbe ancora essere spazio per un ripensamento e per una sua eventuale candidatura per il partito, ma in quest'ottica le speranze sono ormai ridotte al lumicino. Gianvito Corona concorrerà per la lista di Roberto Falotico. Ed allora cosa pensa di fare il Pd? Il ragionamento è il seguente. Si vuole comunque dare un segnale forte, proprio nell'ambito di frizioni e spaccature che sono sotto gli occhi di tutti. L'obiettivo è ripetere il risultato delle politiche, tra 3500 e 4000 voti. Un traguardo ambizioso. Per ottenerlo secondo gli uomini di Franceschini, vi sono due strade da percorrere. Una che porta all'area democristiana. Non è
escluso un uomo della società civile in orbita direttivo. L'identikit condurrebbe a Liberato Canadà, impegnato nel mondo cattolico e nell'universo sindacale. La strategia è rubare voti anche a destra entrando nell'elettorato di Forza Italia che non risulterebbe soddisfatta della scelta Destino, e non parliamo esclusivamente della base. Un discorso che il Pd vorrebbe ampliare anche sul versante Udc, dove secondo loro, Corbo non godrebbe dell'appoggio totale della sezione. Sempre nell'area democristiana nutrono speranze anche Araneo e Lospinoso che attendono segnali. Se invece la scelta ricadrebbe su un diessino, nonostante le dichiarazioni di facciata, l'ex senatore Peppino Brescia, non si tirerebbe indietro, se a chiederglielo fosse l'intero direttivo. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Barile La minoranza annuncia di votare contro il bilancio di previsione del 2009
«Il sindaco si deve dimettere» Intanto Botte chiama il prefetto: è pronto a gettare la spugna BARILE - «Per il bene del paese oltre che per una doverosa tranquillità amministrativa, il suo mandato amministrativo e si dimetta. facendo calare definitivamente il sipario sul prolungato teatrino della politica che Lei, con la sua “già” maggioranza, ha cercato di mettere in piedi nel corso di questi anni nella nostra comunità». Non usa mezzi termini l’opposizione in seno al consiglio comunale di Barile: il primo cittadino se ne deve andare. In una lettera protocollata in comune nei giorni scorsi i consiglieri Murano, Schirò, Carnevale, Franciosa, Malanga e Anastasia, bocciano senza appello l’operato di Francesco Botte. «Nel corso di questi anni - scrivono nella missiva Lei, con la sua traballante “già” maggioranza, è stato distratto, di certo, da altre faccende ritenute ben più importanti, che, di fatti, hanno portato la sua azione amministrativa a mettere in atto unicamente ricorrenti commedie, semplici rimpasti e periodiche revoche di Assessori che, nella sostanza, hanno prodotto il nulla, oltre che un profondo vuoto, sia sotto il profilo delle prospettive economico-sociali che sotto il profilo democratico Istituzionale. Mancava, in ordine temporale, l'ultima rappresentazione di questi giorni che ha visto ancora una volta rimettere in crisi la sua figura di Sindaco, incalzata oramai da quella famosa lettera datata 11 aprile 2006 e che fa riemergere il suo evidente fallimento politico-amministrativo, al quale, ovviamente, ha concorso la sua “già” maggioranza di centro destra». I consiglieri tacciano il sindaco di «infantili atteggiamenti!» «di “protagonismo”», «di intramontabile confusione», «atteggiamenti antidemocratici che in questi anni non ha fatto altro che vedere il nostro paese gradualmente arretrare rispetto
LA VIA DELLO SCIOGLIMENTO DEL CONSIGLIO A nulla sono servite le consultazioni effettuate nei giorni scorsi. Più volte il sindaco Francesco Botte ha invitato le parti politiche, soprattutto quelle che compongono l'attuale maggioranza, a terminare il mandato amministrativo, dopo aver approvato il Bilancio di fine mese. Ma sembra che la spaccatura, ormai incrinata, di qualche gruppo politico è insanabile. Dalle consultazioni effettuate il Sindaco ha tratto le seguenti proposte politiche. Il gruppo Alleanza per Barile, facente capo a Renato Cittadini è disponibile e terminare il mandato amministrativo con l'attuale maggioranza. Il gruppo Italia dei Valori facente capo a Angelo Zambella, attuale vice sindaco, ha posto un veto, non più intese con Alleanza per Barile e reintegro dei 4 assessori e garante dei voti necessari per approvare il Bilancio comunale. Il gruppo del PD facente capo a Giuseppe Mecca chiedono le immediate dimissioni del Sindaco e la bocciatura del Bilancio se si arriva al consiglio comunale. Il gruppo di destra facente capo a D'Andrea, ex consigliere regionale, ha confermato la mancanza di una giunta che dia garanzie fino alla fine del mandato, le dimissioni del Sindaco e la bocciatura del Bilancio. Il Sindaco Botte constatato che mancava una maggioranza solida e garante per un sereno proseguimento del mandato amministrativo, e che mancano gli atti depositari del Bilancio, ha informato il Prefetto di questa situazione nella stessa mattinata dello scorso 23 marzo ed attende la procedura per avviare l'iter di scioglimento normativo del consiglio comunale. l. z.
alle diverse dinamiche di sviluppo che si muovono sul nostro territorio e nella nostra Regione». Di qui la dichiarazione anticipata di voto sul bilancio di previsione «Non v'è alcun dubbio» scrivono, che «il nostro voto sarà decisamente contrario, così come coerentemente e motivatamente lo è stato in passato». Nella loro lettera i consiglieri di opposizione, fanno un piccolo escursus storico dell’amministrazione. «Si è ben guardato dal ricercare un dialogo ed un confronto serio con i Gruppi Consiliari delle minoranze, - scrivono - ed ha reso sempre più soffocante il confronto civile e democratico. Vogliamo richiamarle alla mente che chi amministra ha il dovere istituzionale di dire ai cittadini in maniera chiara quali sono i metodi e le regole democratiche, quali sono le prospettive di cambiamento favorevole e con quale trasparente coalizione politica si vogliono governare, responsabilmente, i processi di sviluppo di una comunità. Concetti e temi questi che sono stati completamente ignorati e cancellati da Lei e dalla sua “già” maggioranza di cen-
tro destra». «Riteniamo che non sia più tollerabile assistere ad una siffatta gestione Amministrativa, che diventa sempre più asfittica e dove l'elemento “affabilità” è per
Lei un accessorio! Noi sottoscrittori, in qualità di Consiglieri Comunali di Minoranza ed in rappresentanza delle rispettive forze politiche del Partito Democratico, dei Popolari Uniti e del Partito Socialista, torniamo a ribadirle che era utile, per la comunità, se si evitava questa lunga agonia. Ed oggi, Lei, seppur in maniera tardiva, farebbe meglio: a prendere atto delle logoranti divisioni che si sono venute a consumare nella sua “già” maggioranza di centro-destra; a mettere da parte i sui indecorosi tentativi sul “tirare al campare” nella disperata ricerca dei numeri, piuttosto che nelle ragioni della politica». «Resta ferma - concludono i consiglieri - la nostra determinazione a poter ricercare, nel distinguo dei ruoli, diverse forme che possano portare a ritenere comunque concluso il suo mandato amministrativo». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Melfi: un denunciato per favoreggiamento MELFI - Un quarantaduenne della provincia di Bari è stato denunciato con l’accusa di favoreggiamento personale. In pratica, secondo la ricostruzione operata dai carabinieri della compagnia di Melfi coordinati dal capitano Antonio Contente, l’uomo avrebbe favorito alcuni ladri accompagnandoli sul luogo dove avrebbero eseguito il furto. Un episodio che risale al settembre 2008 allorquando i carabinieri sventarono il furto all'interno di un'azienda posta nell'area industriale di San Nicola di Melfi. l'immediato intervento del personale dell'arma mise in fuga i malviventi che abbondarono sul posto la refurtiva ed il furgone sul quale l'avevano caricata.
Rionero Il vescovo chiarisce ma i fedeli non ci stanno
Messa a Sant’Antonio Abate Non si smorzano le polemiche RIONERO - La chiesa di Sant'Antonio a Rionero è al centro di un acceso dibattito tra i fedeli. Dopo la scomparsa dell'amato don Federico Soda, cappellano della chiesa, la messa vespertina da sempre celebrata nella è stata eliminata dal vescovo Gianfranco Todisco. A rimanere solo la celebrazione mattutina delle 7.30. A seguito degli articoli comparsi sia sul “Quotidiano della Basilicata” che su altre testate regionali l'ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Melfi, Rapolla, Venosa ha inviato una nota di chiarimento. «La Santa Messa domenicale rimane confermata, con un'autorevole presenza pastorale dal momento che a celebrarla, d'ora in poi, sarà il parroco della Parrocchia San Marco Evangelista a cui la chiesa di Sant'Antonio appartiene. Quanto alla Santa Messa feriale è semplicemente spostata dal pomeriggio al mattino, e questo per evidenti ragioni pastorali, dal momento che nella città di Rionero si celebrano tre Sante Messe vespertine e nessuna al mattino, quindi a ben guardare si è meglio distribuito il servizio pastorale con maggiori opportunità per i fedeli. La Santa Messa rimane l'azione liturgica per eccellenza e pertanto il moltiplicarle senza evidenti ragioni pastorali non sempre è teologicamente e pastoralmente opportuno. Con la dipartita del cappellano Don Federico Soda i fedeli non sono privati del pastore in quanto, prima che ora, la responsabilità pastorale era ed è affidata alle cure di Don Giuseppe Cacosso in quanto Parroco della Parrocchia San Marco Evangelista nel cui ter-
ritorio ricade la chiesa di Sant'Antonio». I cittadini assidui frequentatori della chiesa di Sant'Antonio però non la pensano così. Infatti è in via di attuazione una campagna di raccolta firme. «Da 18 anni si celebra la santa messa vespertina nella chiesa di Sant'Antonio - dicono i fedeli - perché ritenerla superflua solo ora dopo la scomparsa di don Federico? Già siamo in un periodo dove la gente si allontana dalla chiesa, spostando la messa alle 7.30 le cose non migliorano». «Il Vescovo ha negato a tanti fedeli la celebrazione di una messa in un luogo molto caro - dice Michele Viggiano - è una questione di dominio parrocchiale. Abbiamo pregato sua eccellenza ma bisogna cambiare l'orario e basta, non c'è stata nessuna conciliazione, nessun tentativo di venire incontro alla comunità». Il caso è esploso all'attenzione dei fedeli durante la messa della scorsa settimana, proprio nella chiesa dedicata a Sant'Antonio. Il Vescovo durante la celebrazione per il trigesimo della scomparsa di don Federico ha annunciato la soppressione della messa vespertina e l'orario feriale delle 7.30. La motivazione del cambio risiede nella scarsità di sacerdoti. Ricordiamo poi che la chiesa sorge attaccata alla casa di riposo “Virgo Carmeli”. Gli anziani ospiti hanno la porticina di comunicazione diretta con la chiesa e per loro la soppressione della messa vespertina è stata davvero un duro colpo. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Matera Martedì 24 marzo 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
«Se entro il 30 marzo non ci sarà l’incontro con De Filippo, si passerà al presidio in Regione»
A Ferrosud pronti allo sciopero I lavoratori preoccupati decidono lo stato di agitazione NON C’È PACE per la Ferrosud. I lavoratori non si sentono affatto al sicuro dalle ultime decisioni messe in piedi dall’azienda e sembrano pronti alla mobilitazione proclamando lo stato di agitazione e annnciando la possibilità di uno sciopero. Viene inoltre richiesto a gran voce un coinvolgemento ai massimi livelli istituzionali sulla vicenda. A cominciare dal presidente della Regione De Filippo e dal sindaco di Matera, Nicola Buccico. «I lavoratori della Ferrosud di Matera riuniti in assemblea fortemente preoccupati per il loro futuro occupazionale, hanno deciso all'unanimità di proclamare lo stato di agitazione fino al 31 marzo 2009, data entro la quale essi auspicano la convocazione del tavolo regionale per la discussione delle problematiche riguardanti lo stabilimento materano» scrivono in una nota congiunta le organizzazioni sindacali Fiom Cgil, Fim Cisl, Uilm Uil e Failms- Cisal. «Qualora entro il 30 marzo non dovesse avere alcun riscon-
tro la richiesta avanzata al Presidente De Filippo, i lavoratori passeranno ad azioni di lotta più incisive che consistono nella proclamazione di 8 ore di sciopero per il 31 marzo 2009 con presidio della Sala Consiliare della Regione. All'incontro richiesto presso la Regione Basilicata», continua la nota delle quattro sigle sindacali «si chiede il coinvolgimento dell’Amministrazione di Matera dato che il silenzio del sindaco Buccico fa presagire un disinteresse inaccettabile al dramma che stanno vivendo lo stabilimento Ferrosud di Matera e i suoi lavoratori». La decisione presa dall’assemblea dei lavoratori fa seguito ad una serie di difficoltà che hanno visto protagonista la Ferrosud nelle ultime settimane ed hanno costretto l’azienda al ricorso in cassa integrazione per 13 settimane (termineranno nella prossima metà aprile) per 44 lavoratori. Nei giorni scorsi poi presso la sede materana di Confindustria l’azienda ha anche annunciato la volontà di procedere all’affitto a
I lavoratori Ferrosud davanti la sede di Confindustria
Cometi, un’operazione che nell’ottica dell’azienda dovrebbe produrre: «attraverso le conseguenti sinergie, benefici per entrambe le realtà industriali svilupperà ulteriormente l’ultra decennale mission produttiva dell’attuale Ferrosud mantenendone anche l’allocazione territoriale». Un’ipotesi però che ha lasciato più che scettici e preoccupati sindacati e anche lavoratori e che è sfociata ieri nella definitiva decisione di aprire lo stato di agitazione e di ricorrere successivamente anche allo sciopero pur di riportare l’attenzione sul problema della Ferrosud. L’attesa per un incontro nei prossimi giorni presso la Regione con il presidente De Filippo o l’assessore Straziuso e la richiesta di coinvolgimento dell’Amministrazione comunale di Matera mirano chiaramente a rendere partecipi le istituzioni di questa situazione cercando di superare anche attraverso questo tipo di coinvolgimento idubbi sorti sulle proposte avanzate dall’azienda. matera@luedi.it
28 Matera «Serve più fiducia dal sistema creditizio, rivendico autonomia rispetto alla Puglia»
Martedì 24 marzo 2009
Di Maggio presidente del Distretto Eletto ufficialmente nella prima riunione del Comitato TITO Di Maggio è stato eletto ieri sera presso la Camera di Commercio di Matera nuovo presidente del Distretto del mobile imbottito di Matera e Montescaglioso così come era previsto dalla volontà comune che Api e Confindustria avevano messo in campo attorno al nome proprio di Di Maggio. «I primi passi in questa veste saranno quelli di organizzare la struttura distrettuale per creare un ente propositivo verso la Regione» ha spiegato Di Maggio pochi minuti dopo l’elezione, «cercheremo di mettere in atto insieme alle istituzioni quelle misure che sono necessarie per uscire da questa situazione di crisi». Tra le esigenze principali delle imprese in questo particolare momento vi è certamente quella di un rapporto diverso con le banche: «serve più fiducia nel sistema creditizio, si può continuare ad avere fiducia in questo settore che è fatto da persone che sanno come affrontare ed uscire da questa situazione». Chiare anche le richieste al presidente della Regione Vito De Filippo: «è importante considerare il Distretto come il fiore all’occhiello produttivo della Basilicata». Infine uno stop ai rapporti con la Puglia che in questi mesi hanno finito inevitabilmente per rallentare il lavoro portato avanti dalla Regione Basilicata e dagli imprenditori per affrontare le difficoltà. Di Maggio su questo non usa mezzi termini e spiega: «credo che sia giunto il momento di rompere, su questo punto, i rapporti con la Puglia ed andare avanti per la strada intrapresa dal Distretto senza continuare ad aspettare la Puglia. Se vogliono possono seguirci e provare a fare la nostra stessa strada» conclude Di Maggio consapevole che il lavoro in queste settimane non mancherà per il Distretto del mobile imbottito e per il suo nuovo presidente. La voglia di uscire però da questa situazione è davvero tanta. p.quarto@luedi.it
VIA LIBERA AL PIANO ALIENAZIONI La giunta comunale di Matera ha approvato «l'adozione degli elenchi degli immobili, strumentali al piano delle alienazioni e valorizzazione immobiliare per il triennio 2009-2011». Il patrimonio immobiliare del Comune è stimato in 22 milioni di euro ed è composto da terreni, fabbricati rurali, alloggi Erp e immobili vari (13.548.566,60 euro). Il lavoro di inventariazione redatto dalla struttura comunale e ripartito in quattro elenchi sarà esaminato dal consiglio comunale per la eventuale definizione di bandi di alienazione. Tra le priorità politico-programmatiche ritenute prioritarie dall’amministrazione è compreso l’obiettivo volto alla dismissione e alienazione dei beni immobili. Un intendimento che già nelle settimane passate i componenti della giunta comunale avevano sottolineato e che rientra nei programmi dell’Amministrazione per riuscire in qualche modo a rientrare di importanti cifre, necessarie a rendere agevole la gestione del bilancio comunale e prevedere magari anche una serie di ulteriori investimenti in alcuni comparti che l’amministrazione stessa potrebbe considerare strategici. matera@luedi.it Tito Di Maggio nuovo presidente del Distretto del Mobile imbottito
Leo Montemurro di Cna si rivolge all’assessore Guida e al sindaco
«Riqualificare la piazzetta del Carro E’ una volontà dell’Amministrazione?» «CON LA presentazione del bozzetto del Carro Trionfale avvenuta nei giorni scorsi nella Curia materana si sono avviate entra nel vivo la celebrazione di una nuova edizione della festa patronale più cara a tutti i materani: la ricorrenza del 2 luglio dedicata alla patrona della Città la Madonna della Bruna. Ma che notizie si hanno dei lavori di riqualificazione dei vecchi capannoni adibiti in questo periodo dell'anno ad opifici artigianali da parte dei Maestri cartapestai ai quali viene affidato l'onere e l'onore di costruire il più grande manufatto di cartapesta di cui si abbia conoscenza nella storia dell'artigianato?” Questo è quanto si chiede il segretario provinciale della Cna, Leonardo Montemurro che aggiunge: «Per la riqualificazione dei vecchi capannoni la precedente amministrazione aveva trovato gran parte della risorse necessarie nel-
l'ambito dei fondi FAS, scelta confermata anche dal Consiglio Comunale, ma nonostante ciò ad oggi non si hanno notizie circa l'avvio dei lavori di demolizione e ricostruzione degli stessi da adibire a casa del Carro trionfale nei mesi della sua costruzione e a sede della costituenda Scuola della Cartapesta. Per la costituzione della Scuola i primi passi sono stati mossi dalla Cna con l'insediamento di un Comitato promotore che vede la presenza di tutte le Associazioni di categoria interessate e l'assenza totale delle Istituzioni (Regione Basilicata, Provincia di Matera, Comune di Matera . Nel corso di un incontro svoltosi ormai alcuni mesi or sono con l'Assessore comunale Antonella Guida mi fu riferito di concreti tentativi da parte di esponenti della Giunta Comunale e del Consiglio di cassare del tutto l'intervento, forse perché non ritenuto prioritario.
Personalmente ritengo erronea una scelta di questo tipo.. Avevamo anche suggerito di avanzare apposita istanza alla Regione Basilicata per un ulteriore finanziamento a valere sui residui dei fondi POR 2000/2006» continua ancora Leo Montemurro della Cna.. «Come pure nel recente passato la Cna si è fatta promotrice di un progetto incentrato sulla cartapesta quale risorsa culturale e produttiva tentando di andare oltre l'aspetto legato alla mera salvaguardia della tradizione e prevedendo l'implementazione di un percorso imprenditoriale ed museale/espositivo. Il progetto candidato a valere su un bando della Fondazione per il Sud non è stato finanziato in quanto è stata effettuata una analisi comparativa con altri progetti dello stesso tipo: non ho ancora ben compreso cosa significhi una analisi comparativa se non forse il fatto di non poter contare sulle
Leo Montemurro
persone giuste al posto giusto nel momento giusto. Ma a parte tutto questo che potrebbe rientrare negli usi e costumi italiani di valutazione dei progetti, aspettiamo,invece, con interesse che l'Amministrazione comunale ci faccia sapere gli ultimi sviluppi in merito alla “Casa del Carro”».
Giovedì si presenta il progetto Mest Il Comune si candida al bando per valorizzare il patrimonio artigiano per la sicurezza nelle scuole del volontariato e del terzo Si svolgerà giovedì alle ore settore per promuovere lo 11.30 presso la Sala Giunta sviluppo del Meridione, sodel Comune di Matera la stiene “MeST” proprio come conferenza stampa di pre“iniziativa esemplare” per la sentazione del progetto tutela e valorizzazione del “MeST” finanziato dalla patrimonio storico-artistico Fondazione per il Sud. e culturale del MezzogiorIl progetto si pone come no. obiettivo lo sviluppo socioAll'incontro saranno preeconomico dell'area materasenti il Direttore Generale na, attraverso il recupero della Fondazione per il Sud, della figura del maestro arGiorgio Rigetti, il Presidentigiano, la cui formazione te del Consorzio di cooperaavveniva sul campo mediantive Sociali “La Città Essente la trasmissione di espeziale”, Giuseppe Bruno e il rienze e saperi acquisiti nelSindaco di Matera, Emilio le botteghe di altri maestri Nicola Buccico. artigiani. L'iniziativa, inInterverranno, inoltre, tende dar vita ad un procesrappresentanti dei partner so di valorizzazione del terdel progetto ritorio attraverso la diffuIl progetto è realizzato in sione commerciale di manu- Carlo Alfiero presidente di partnership con Camera di fatti e altri prodotti tipici le- Fondazione per il Sud Commercio Industria Artigati alla tradizione locale la lavorazione della ceramica, della carta- gianato e Agricoltura di Matera; APT Bapesta, del tufo e l'arte orafa - con la realiz- silicata; Confartigianato Imprese Basilizazione di un'apposita officina di produ- cata; Fondazione Zetema; Il Sicomoro; Centro servizi cooperativo; Domino; Aszione artigianale. La Fondazione per il Sud, presieduta da sociazione Genius loci; Associazione MaeCarlo Alfiero, nata dall'incontro tra le cenatis; Associazione Basilicata di ogni fondazioni di origine bancaria e il mondo cultura.
IL SETTORE Lavori Pubblici del Comune di Matera ha candidato al bando pubblicato dall'INAIL avente come oggetto “Bando 2008/2009 - per la presentazione delle domande di finanziamento dei progetti per l'adeguamento di edifici scolastici di istruzione secondaria di primo grado e superiore alle vigenti disposizioni in tema di sicurezza e igiene del lavoro o alle norme per l'abbattimento delle barriere architettoniche, ai sensi dell'art 1 comma 626 della Legge n. 296/2006 (Legge finanziaria 2007)”, i progetti relativi a due edifici scolastici di proprietà comunale, la scuola media “Torraca” di via A. Moro e la scuola Media “Pascoli” di Via Parini. A renderlo noto è l'Assessore ai Lavori Pubblici Antonio del Giudice, che ha evidenziato che i progetti candidati prevedono per i
due istituti scolastici il miglioramento delle condizioni di sicurezza, delle condizioni igieniche e l'abbattimento delle barriere architettoniche. L'importo per i lavori previsto per ogni singolo edificio scolastico ammonta a trecentotrentacinquemila euro. “Gli edifici sono stati scelti sulla base degli interventi prioritari da eseguire nelle scuole. Si tratta di una attività rientrante nell'ambito di una serie di interventi programmati dall'Amministrazione Comunale per la risoluzione delle problematiche delle scuole cittadine - afferma l'Assessore Del Giudice -. Tra gli obiettivi prioritari dell'Assessorato, inoltre, vi è quello di ricercare i bandi pubblici per poter presentare le candidature dei nostri progetti”. matera@luedi.it
Ciclo per tutor “A scuola di impresa” Si conclude oggi presso la Camera di commercio di Matera il ciclo di quattro incontri del progetto “ A Scuola di impresa'' di alternanza scuola - lavoro diretto a tutor degli istituti delle scuole medie superiori e delle imprese. L'iniziativa si svolge con l'apporto di esperti dell' istituto per la promozione della cultura economica “Guglielmo Tagliacarne''. E' stata promossa dalla Camera di commercio con l'Azienda speciale CespCentro servizi per le piccole e medie imprese e il supporto del “Simucenter Basilicata'' dell' Istituto tecnico commerciale “Antonio Loperfido” di Matera.
Matera 29
Martedì 24 marzo 2009
Il consigliere del Pd: «La decisione cade in un momento di grande difficoltà per le fasce più deboli»
Trasporto, aumenti inopportuni Braia e Taratufolo criticano l’adeguamento ai dati Istat Non è piaciuta l’idea di aumentare le tariffe del trasporto pubblico adeguandole ai dati Istat. Sono arrivate puntuali verso l’Amministrazione comunale le critiche del consigliere comunale del Pd, Luca Braia e di Manuela Taratufolo segretario provinciale della Cgil. «La decisione presa dalla giunta comunale di Matera di aumentare le tariffe giornaliere mediamente di circa 15 % e degli abbonamenti di circa il 10 % del trasporto pubblico urbano è tanto grave quanto inopportuna, in quanto la stessa ricade in un periodo di grande difficoltà economica in cui versano soprattutto coloro che più di tutti utilizzano i mezzi pubblici e cioè le fasce economicamente più deboli» scrive il consigliere del Partito Democratico Luca Braia. «La motivazione apportata dell'adeguamento ISTAT, non può rappresentare, soprattutto nel contesto attuale di grande difficoltà economica in cui versano maggiormente le famiglie appartenenti alle fasce più deboli della società civile, essere una valida giustificazione soprattutto se non accompagnata da un miglioramento del servizio che ad oggi in alcuni rioni della città risulta assolutamente carente. L'inopportunità della decisione diventa doppia se si pensa che siamo in regime di proroga (1 anno) di un contratto di nove anni scaduto solo qualche mese fa e che nel-
Libro di Viesti sulla questione meridionale «Al Sud destinate sempre meno risorse»
Il segretario provinciale della Cgil, Taratufolo
la commissione competente si sta discutendo il testo che caratterizzerà il prossimo appalto per il trasporti pubblico locale, commissione che questa maggioranza non ha ritenuto opportuno né coinvolgere in una discussione ma neanche informare degli aumenti che stava decidendo di approvare». A Braia fa seguito la Taratufolo che allarga il discorso alle scelte nazionali ed alle decisioni sul bilancio. «L'amministrazione comunale di Matera, coerentemente con le politiche del Governo centrale, preferisce ignorare il dramma e la crisi che stanno vivendo la nostra città», aggiunge il segretario della Cgil di Matera, «i nostri lavoratori e i pensionati; preferisce non tenere alcun confronto con le parti sociali, elegantemente snobbate.
Le richieste di incontro restano inevase sebbene, quasi un mese fa, il Sindaco Buccico avesse fatto presagire la volontà di ricevere le parti sociali perché, in una società civile, ciascuno deve svolgere il suo ruolo (sue parole testuali). Parole, solo parole a cui non segue il confronto, quello vero e non meramente formale. Ci sembra poi davvero a sproposito la dichiarazione dell'assessore Quintano quando dice che sono riusciti a non aumentare la Tarsu….ci mancava solo questo!! Dopo avere gabbato i materani con l'incremento dell'addizionale comunale dallo 0,30% allo 0,80% per compensare l'inutile abolizione dell'Ici su prima casa, a completare il danno ci sarebbe stato pure l'aumento della Tarsu».
“Un libro interessante ed attuale per riaprire il dibattito sulla questione meridionale”. Così il Sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico ha aperto ieri sera, presso la Camera di Commercio di Matera l'incontro per la presentazione del libro di Gianfranco Viesti, “Mezzogiorno a tradimento”(Laterza 2009, 12 euro). Nel suo libro Viesti confuta, basandosi su dati reali, una serie di luoghi comuni sull'Italia meridionale considerata come la “palla al piede” dello sviluppo italiano. “Contrariamente a quello che si crede -spiega l'autore- al Sud sono state destinate sempre meno risorse, sia per gli investimenti sia per la spesa pubblica corrente. Nella retorica del dibattito politico si sono magari riaffermati spesso obiettivi mirabolanti, salvo poi ad operare nel concreto per ridurre gli investimenti e le spese di gestione corrente destinate al Mezzogiorno”. L'analisi si basa sull'evoluzione che si è determinata nel decennio 19962006 nella struttura e nell'allocazione della spesa in conto capitale e della spesa corrente delle pubbliche amministrazioni e delle imprese pubbliche. Ne viene fuori un quadro assai divergente dalle notizie che prevalgono nell'opinione pubblica. Sul totale della spesa in conto capitale delle pubbliche amministrazioni, che nel 2006 era pari a 60 miliardi di euro, il Mezzogiorno ha assorbito circa il 36%, valore fortemente in calo rispetto al 2001 (40%), e largamente lontano dagli obiettivi fissati per legge dai governi e dai parlamenti che in questi anni si sono succeduti. “Così le politiche di sviluppo regionale per il Mezzogiorno -aggiunge
Gianfranco Viesti
Viesti- si sono trasformate in strumento per il contenimento della spesa pubblica nazionale per gli investimenti. I fondi strutturali europei, più che promuovere lo sviluppo del Sud, hanno aiutato il risanamento dei conti pubblici italiani, liberando fondi nazionali”. La realtà di alcuni settori strategici per la qualità della vita dei cittadini evidenzia squilibri ancora più radicali. Tra il 2000 ed il 2006 sono stati spesi ogni anno per investimenti nel settore dei rifiuti urbani 138 milioni di euro al Sud e 574 al centro-Nord. E questo dato, da solo, basta a far riflettere sul Sud “mangia soldi”. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
30 Calcio Eccellenza Contro l’Atella ancora vincente Piervito Di Cecca che tocca quota 10 reti
Martedì 24 marzo 2009
Forza Matera, avanti così Intrapresa la giusta via che può portare alla salvezza MATERA - Trenta punti. Nove vittorie e tre pareggi. E' questo il dato da cui il Forza Matera deve partire per giocarsi al meglio le sue carte per una salvezza tranquilla senza i play out. La classifica è corta, quando mancano appena quattro partite alla fine del campionato: nell'ordine Picerno, Ricigliano, Banzi e Ferrandina, con prima e terza fuori e seconda e ultima in casa. L'obiettivo? Fare più punti possibili quando mancano quattro giornate e sono ancora tanti gli scontri diretti da tenere in considerazione. Intanto ci si gode il successo contro l'Atella di mister Mecca. Una gara che lo stesso tecnico del Forza Matera, Francesco Liuzzi, in sede di presentazione, indicava come un importante crocevia per la salvezza. Infatti il successo sull'Atella ha consentito l'aggancio in classifica, anche se resta l'amaro in bocca per non essere riusciti a concretizzare tutte le palle gol create in modo da vincere la contesa con un vantaggio maggiore, tale da mettersi dietro l'Atella in un'eventuale arrivo appaiati, e quindi per un'ipotetica classifica avulsa o andando a considerare gli scontri diretti tra queste due formazioni. Intanto c'è da considerare questo successo che al momento, quando ancora ci sono da recuperare alcune gare, tra cui Avigliano-Irsinese e Balvano-Ricigliano, permette di guardare la clas-
Cosa va LA VITTORIA mette il Forza Matera sulla giusta strada che porta alla salvezza. La permanenza nel massimo torneo regionale è davvero fattibile. Bisognerà però affrontare le ultime quattro gare come delle finali. E’ difficile riuscire a ottenere quattro vittorie su quattro ma il tentativo dovrà essere fatto. Tra le note positive della sfida della gara contro l’Atella c’è anche l’ottima reazione al gol subito in maniera rocambolesca. Il modo in cui la squadra ha reagito ha permesso di riaddrizzare la partita anche in poco tempo. In questo finale di campionato serve questo tipo di determinazione. sifica con maggiore speranza di raggiungere l'obiettivo della salvezza senza il passaggio dai play out. Al momento quello che ha guastato i piani al Forza Matera è il successo del Ferrandina a Tricarico. Adesso i federiciani si sono allontanati con un +4 sui Di Pede e compagni, anche se questa sconfitta porta dentro alla zona “rossa” la formazione di Abrescia che con 35 punti non può stare tanto tranquilla. Tornando alla sfida con l'Atella, è risultata ancora una vota decisiva la vena realizzativa di Piervito Di Cecca. Grazie alla sua seconda doppietta stagionale, che
Cosa non va SAREBBE facile addossare le colpe al giovane portiere Antonio Dimola per l’errore commesso in occasione del gol dell’Atella, ma il ragazzo, partita dopo partita, sta crescendo sia come persona che come giocatore. Gli errori in campo vengono commessi tutti i calciatori, solo che l’errore del portiere lo si nota maggiormente. Questo vuole essere per Dimola un incitamento, uno stimolo a fare ancora meglio per chiudere da protagonista la sua prima stagione in un campionato regionale, contribuendo con le parate alla salvezza del Forza Matera, magari evitando anche l’appendice dei play out.
gli ha permesso di raggiungere la doppia cifra in classifica cannonieri del campionato di Eccellenza lucana, i materani sono riusciti a spuntarla contro i gialloblu dello sportivissimo presidente Carriero. Un successo, come detto, davvero importante. Ma ciò che è piaciuto è l’atteggiamento che la squadra ha avuto. Seppur passati in svantaggio Acito e compagni non hanno mollato neppure per un’istante e già nella prima frazione di gioco sono riusciti a ribaltare il punteggio. Prima direttamente su calcio di punizione, poi al termine di un’azione corale iniziata da Ciar-
Prima Categoria Non si inverte il trend
In alto Piervito Di Cecca e sotto Marco Acito: i migliori in campo del Forza Matera con l’Atella (foto Videouno)
diello, rifinita da Di Pede e conclusa dal solito Di Cecca. Poi nella ripresa il festival delle occasioni sprecate per non parlare della rete regolarissima annullata a Ciardiello. Da questa decisione arbitrale è poi scaturita l’espulsione all’esperto trequartista materano che così salterà la gara di Picerno, contro la sua ex squadra con la quale aveva iniziato la stagione. Oltre a lui mancherà anche Giuseppe Biondino che ha rimediato la quarta ammonizione. Due assenze pesanti in vista dello scontro diretto di Picerno. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Promozione Domani in programma il recupero
Varisius, crocevia decisivo Rigamonti sfortunata Poco cinica a Salandra Si prepara la trasferta a Latronico CON UN SALANDRA bisognoso capovolgimento di fronte Grillo di punti per la salvezza, la Riga- mette a segno la sua doppietta monti ne esce sconfitta ma, con personale, tagliando le gambe ai una prestazione dignitosa. Il materani. La Rigamonti tenta il tutto per punteggio è troppo severo, la conseguenza è stata lo sbilancia- tutto con alcuni cambi, esce Iomento tattico in avanti, per poter sco centrocampista, per dare rimontare una situazione che si spazio a Nicoletti, poi esce uno stava facendo difficile. Quanto stanco Nuzzolese sostituito da meno, si è vista la volontà di non Clemente per dare forze fresche, voler perdere, cercare un rime- spostando in avanti Marsico. dio, mettendo in campo la grinta Squadra sbilanciata, perchè non e la voglia di dimostrare anche ha senso difendere una sconfitta, a questo punto si agli avversari di non cerca il possibile per essere qualla squadra rimediare al risultato, che la classifica fa riconsci che si potevano tenere scarsa. subire altre reti, la RiI sette punti sono gamonti non demorbugiardi su molte de, ma la dea bendata prestazioni si può renon è dalla loro parte, criminare tra arbisu ennesimo controtraggi e quant'altro, piede subiscono la terora non è il momento za rete. Dopo questa viste le poche giornasconfitta la Rigamonte che sono rimaste alti non baderà più alla la fine del campionaclassifica, penserà a to. giocare partita per Ma venendo alla gapartita senza sconti ra disputata contro il per nessuno, non ci Salandra, per mezzo- Nunzio Marsico sarà nessun regalo ra la Rigamonti ha saperchè i ragazzi hanputo controllare bene la gara molto equilibrata. Poi il no voglia di dimostrare di avere solito episodio sfortunato, su un un orgoglio e una dignità da dibatti e ribatti in area la palla ar- fendere, comunque si stà lavoriva a Grillo che insacca. La ri- rando anche, per porrere una basposta arriva dopo 5 minuti, con se per il prossimo anno. Domeniuna triangolazione Ricciardi e ca la squadra potrà avvelersi del rientro di Buongermini e di Nunzio Marsico, Quest'ultimo tira da ottima Onofrio dopo che hanno scontaposizione mancando il bersa- to i rispettivi turni di squalifica, glio. Alla ripresa del secondo cercando di recuperare anche tempo, qualcosa si sono detti ne- Festa fuori da un pò di tempo per gli spogliatoi della Rigamonti, infortunio. La prossima gara troverà diche li ha scossi e sono entrati con l' approccio giusto alla gara per fronte alla Rigamonti un Berpoter recuperare il risultato. Ma nalda tranquillo che non ha tancome spesso succede nel calcio, to da chiedere alla sua classifitre nitide occasioni fallite dalla ca. Rigamonti confermano la regoVincenzo Bochicchio la del gol mancato, gol subito. Su matera@luedi.it
IL LAGOPESOLE non si presenta e la gara non è disputata, questo è il motivo per cui domenica non si è giocato al Centro sportivo Gaetano Scirea. Le cause che hanno motivato questa assenza al momento non sono note, probabilmente la formazione ospite avrà incontrato difficoltà per la viabilità causa neve. Il tutto è rinviato alla decisione del Giudice Sportivo. Vacanza per il Varisius, ma non troppo perchè già mercoledì c'è da giocare, infatti è in programma il recupero contro il Latronico. Nonostante la classifica dei locali, che li relega in fondo la classifica e quindi con la retrocessione diretta, i termali non hanno perso nessuna speranza di poter acciuffare il penultimo posto, utile ai fini play-out. Il distacco dal Montalbano è di soli quattro punti con cinque gare da giocare, la matematica dice che le possibilità di evitare la retrocessione diretta ci sono e quindi il Latronico vuole giustamente giocarsi tutte le propri chance. La gara di mercoledì diventa importantissima per entrambe le formazioni, fondamentale per il proseguo del torneo. Materani rimaneggiati per le assenze di Parente e Mancini, sempre appiedati dalla squalifica, a cui si aggiungeranno sicuramente quelle di Bellomo e Lozitiello, ma è certo il recupero di Albano nel reparto difensivo e di qualche altro acciaccato. La trasferta sicuramente è tra quelle più difficili e piena di insidie per la compagine nero-verde. Infatti Latronico risulta essere una tra quelle più lontane, e per giunta nel mezzo della settimana, e mettere su una formazione competitiva diviene sempre pro-
Il recuperato Vito Albano e la punta Lozitiello assente a Latronico
blematica nei giorni lavorativi. «Contro il Latronico ci giochiamo gran parte del nostro campionato, dichiara capitan Bellomo, memori della figuraccia rimediata contro il Pescopagano, questa volta un po' tutti i ragazzi stanno facendo di tutto per essere presenti e rispondere alla convocazione del mister, anche la società si sta attrezzando per non lasciare nulla di intentato ed ha organizzato per benino la trasferta. In settimana ho visto i compagni carichi già per domenica, hanno lavorato con molta serietà
e determinazione, anche i più giovani si sono calati nella situazione ed hanno compreso l'importanza di queste ultime cinque gare in cui bisogna dare tutto e se necessario anche qualcos'altro. Sono fiducioso per mercoledì, purtroppo, al novanta per cento dovrò saltare la partita per motivi di lavoro e anche per il tendine che mi da fastidio, ma chi ci sarà, come Festa e Albano, sapranno spronare a dovere i compagni e speriamo di portare a casa i punti salvezza». p.l.
Matera Agenda 31
Martedì 24 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Damiano
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Medea al Circolo La Scaletta DOMANI presso il Circolo La Scaletta di Matera, con inizio alle ore 19 Medea, a cura di Francesca Bianco e Lello Chiacchio. Petra Santilio e Nicolò Marchese daranno voce a due antagonisti del Teatro euripideo che ha fissato in Medea e Giasone un atavico conflitto, formidabile emblema di un agone letterario senza tempo. Una cinica contrapposizione di sentimenti vedrà la ragione completamente annientata dalla passione di Medea.
Il Carrello della solidarietà
Benvenuto Damiano! Una lunga vita serena e felice piccolo pargolo. Congratulazioni a mamma Angela, papà Nunzio e alla sorellina Mariangela. Tra coccole e lacrime di gioia: auguri!!! Bacioni da tua cugina Maria Anna e dalle famiglie Colasuonno e Cuscianna.
SI svolgerà sabato prossimo “Il Carrello della solidarietà” davanti a tutti i negozi e i supermercati della città di Matera. Volontari della Caritas raccoglieranno generi alimentari e di consumo per destinarli a quanti ne hanno bisogno. Tra i beni di consumo che si possono mettere nel Carrello della Solidarietà: latte, pelati, legumi, olio, zucchero, sale, caffè.
Convegno su dislessia E’ previsto il 27 marzo alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO Via Cappelluti 61 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/335921 0835/262260 0835/336882 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
118
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori
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Ferrandina «Quella in atto è una crisi pseudo-politica. Giusta la scelta di Plati assessore»
«Pieno sostegno a Ricchiuti» Vitucci, Zito, Mastrangelo e Simunno si schierano con il sindaco FERRANDINA - Mentre sul web si rafforza il partito della sfiducia al sindaco Ricchiuti (ormai è al 65% la percentuale di coloro che sul sito A Palazz ne chiedono le dimissioni), dal consiglio comunale si leva più di una voce in suo favore. A confermare pieno sostegno al primo cittadino e al suo operato i consiglieri Michele Vitucci (Italia dei Valori), Rocco Zito (Popolari Uniti), Felice Mastrangelo (Sdi) e la presidente del Consiglio Giovanna Simunno. «Prendiamo atto, con sconcerto dicono i quattro in una nota congiunta- che a Ferrandina è in corso una crisi profonda nei contenuti di buona parte della politica, al punto che si pongono sul tavolo solo questioni attinenti gli assetti di giunta. Nessun accenno, ad oggi, sulle strategie da perseguire per una efficiente amministrazione della cosa pubblica; quali le proposte su nuove possibili entrate senza martirizzare il cittadino contribuente?». La staffilata è al Partito Democratico che, da alcune
Il Municipio di Ferrandina
settimane, sta portando avanti l’ennesimo scontro frontale con il primo cittadino. Motivo del contendere, in realtà, non tanto gli assetti di giunta, ma la gestione complessiva della macchina amministrativa. Ma la chiave di lettura dei consiglieri rimasti fedeli al sindaco è, evidentemente, di altro tenore. Tanto che, fanno sapere, «responsabilmente
hanno conferito nelle mani del sindaco pieno mandato per uscire da questa crisi che, francamente è “pseudo-politica”. Riteniamo inoltre che la scelta del sindaco, fatta a settembre, di conferire all'ingegner Gianfranco Plati, per un mandato temporaneo, la delega ai Lavori pubblici, è stata cosa giusta in quanto lo stesso è estraneo alle varie vicissitudini o per meglio dire interessi. Infatti nei mesi scorsi, si è realizzato l'avvio dei lavori della lottizzazione “Zambroglio” che dopo decenni di aspettative, finalmente consentirà agli interessati di porre in essere le condizioni per un rinnovato sviluppo economico della nostra realtà territoriale. Bene ha fatto, quindi, il sindaco a rivolgersi, senza alcuna riserva campanilistica, all'esterno del proprio territorio per dare una risoluzione definitiva ai diversi progetti che investono la nostra comunità (Calata Madonna del Carmine, Corso Vittorio Emanuele, Piazza Plebiscito, Campo sportivo Santa Ma-
Pomarico Inaugurata nel centro storico
ria, Cimitero, etc)». Una difesa di ufficio dell’assessore “forestiero” che scava ancora un solco più profondo tra i partiti minori della coalizione e Pd, a cui va sommata la voce ultracritica dei Verdi e degli ex alleati di Rc e Mps. «Fuori da ogni tipo di ricatto elettorale e personale, è giunto il momento in cui i partiti finalmente si assumano le responsabilità per cui sono stati votati - dicono Vitucci, Zito, Mastrangelo e Simunno- e si adoperino per risolvere gli annosi e drammatici problemi che attanagliano questa comunità, mettendo da parte personalismi e campanilismi di piazza che hanno causato solo danni a carico dei ferrandinesi». L’auspicio è «che prevalga il buonsenso nei rapporti e per quanto riguarda la temporaneità di specifici incarichi (il riferimento ancora una volta è a Plati), che sia quanto meno decisa e condivisa dalle dirette persone interessate in totale assenza di ultimatum». Ma il Pd sarà daccordo? Margherita Agata
Pisticci Sottoscritto l’accordo in Regione
Nuova sezione per il Partito socialista
Basind, per 27 cassa integrazione straordinaria
POMARICO - E’ stata inaugurata sabato scorso a Pomarico la locale sezione del Partito Socialista. Su convocazione del segretario provinciale del Partito Pietro Raucci, si sono riuniti iscritti e simpatizzanti socialisti. La nuova sezione ubicata all'interno del centro storico del paese è stata tenuta a battesimo oltre che dal segretario provinciale della federazione provinciale, dall'assessore regionale ai Trasporti Innocenzo Loguercio, dall'assessore provinciale Nicola Bonanova, dal capogruppo socialista del Consiglio Comunale di Matera Michele Lamacchia. Dopo una breve introduzione del responsabile locale della sezione è seguito l'intervento del segretario provinciale Raucci che ha detto di essere molto emozionato per la riapertura della sezione socialista in un comune di grande tradizione socialista, avendo avuto Pomarico, in diversi occasioni, validi compagni impegnati nelle istituzioni sia a livello comunale che a livello provinciale. Il segretario si è soffermato sulla nuova aggregazione che si è costituita in questi giorni fra i partiti di sinistra che si richiamano al riformismo del socialismo europeo a cui è stata dato il nome di “Sinistra e Libertà”, formata dal movimento per la sinistra che fa capo al presidente Vendola, dalla sinistra democratica di Fava, dai Verdi e dai socialisti. provinciamt@luedi.it
E' STATO sottoscritto ieri a Potenza, presso l'Ufficio del lavoro della Regione Basilicata, il verbale di accordo tra azienda e sindacati per la collocazione in cassa integrazione straordinaria di 25 dei 37 lavoratori della Basind spa di Pisticci, che produce componenistica per auto. Il provvedimento, adottato a causa della crisi di mercato dell'industria automobilistica, è operativo da oggi e avrà una durata di un anno. L'azienda ha anche previsto nel piano di gestione il rientro delle maestranze a conclusione della cassa integrazione, in relazione ai segnali di ripresa del mercato dell'auto. L'accordo è stato sottoscritto dall'amministratore della società, Antonio Mesce, assistito dal responsabile relazioni industriali di Confindustria, Franco Dell'Acqua, con i segretari sindacali Maurizio Girasole (Filcem Cgil),Gerardo Casaletto (Femca Cisl) e Francesco Laviero (Uilcem Uil), funzionari della Regione Basilicata e della Direzione provinciale di Lavoro di Matera. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Assemblea cittadina
Bando riscossione tributi, per il Pd è da “congelare” MONTESCAGLIOSO - Il coordinamento cittadino del Partito democratico di Montescaglioso, in un'assemblea cittadina appositamente convocata nei giorni scorsi presso la sala consiliare “Sandro Pertini”, ha espresso le proprie posizioni in merito al bando per l'affidamento del servizio accertamento e riscossione dei tributi. Nelle scorse settimane, infatti, lo stesso Pd aveva anticipato alla cittadinanza l'intenzione dell'Amministrazione comunale di Montescaglioso di affidare ad «una società esterna di esattoria» i relativi controlli. All'incontro, oltre ad un ampio numero di cittadini, erano presenti i consiglieri di minoranza Rocco Santarcangelo e Vincenzo Scialpi, oltre ad Emanuele Andrisani, componente del coordinamento cittadino del Pd nell'area tematica Città e Territorio. Nel corso dei vari interventi dei tre relatori è stata avanzata la proposta di “congelare” la gara bandita e promuovere incontri tecnici per meglio definire la situazione. E' stato, inoltre, sottolineato come le somme del “sommerso” da recuperare nelle casse comunali siano attualmente basate su stime relative agli anni precedenti ma che non possono essere considerate certe con la massima sicurezza. Il consigliere Santarcangelo, capogruppo di minoranza di “Progetto Montescaglioso” in seno al consiglio comunale, ha evidenziato che tramite l'affidamento del servizio ad una ditta esterna, «l'utente sarà costretto a rincorrerla per far valere e spiegare le proprie ragioni», sottolinean-
Montescaglioso
do come in diversi casi le ditte impegnate in questo tipo di attività perseguano obiettivi di guadagno. Ha quindi assicurato tutto l'impegno dei componenti del Partito democratico nel difendere i diritti dei cittadini. Scialpi, dopo aver letto l'articolo 18 del capitolato di appalto, ha affermato che il Comune montese si “lava le mani” da eventuali controversie verso gli utenti e/o terzi. Ha poi proposto un'integrazione del bando poiché a suo modo di vedere ci sono delle incompletezze. Andrisani ha poi affermato che, anche se non si è ancora giunti al dissesto finanziario da parte del Comune, «in presenza di tutte queste tasse si va verso questa direzione». Entro la fine del mese è prevista la convocazione di una seduta del Consiglio Comunale: nell'occasione è molto probabile che uno degli argomenti della discussione verterà sui temi relativi all'affidamento esterno del servizio di controllo ad una società di esattoria. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
Montescaglioso La squadra è al secondo posto in classifica
Libertas, diciassettesima vittoria MONTESCAGLIOSO - Dopo il 5-0 inflitto all'andata (reti messe a segno da Bubbico, Ciracì, Simmarano e doppietta di Mangia), la Polisportiva Libertas Montescaglioso replica la cinquina anche in casa del Paternicum, ottenendo la diciassettesima vittoria (sette esterne) in un totale di 25 gare. Sugli scudi il rientrante Vincenzo Petruzzo (per lui una doppietta che lo porta a quota sette reti), il giovanissimo Luigi Venezia (a sua volta arrivato al settimo sigillo in quella che la sua prima stagione in Prima Categoria), il “solito” Stefano Cifarelli (sempre più capocannoniere con le sue diciotto reti), il capitano Maurizio Raddi (nono gol nella stagione 2008/2009). Nel turno precedente, giocato al
Comunale montese, i ragazzi montesi, guidati in panchina da mister Franco Cicorella aveva segnato quattro reti all'ANR Tursi. Con i tre punti conquistati contro la squadra di Paterno e con la complicità della sconfitta subita dal Rotondella i montesi raggiungono quota 55 punti e si piazzano al secondo posto in classifica, in coabitazione proprio con gli ionici, dietro al Lagonegro (62). Per quel che riguarda le reti attive, con le cinque segnate a Paterno si è arrivati a 74 reti (media di 2,96 reti a partita). Come sottolineato nel suo puntuale commento alla gara dei montesi da parte di Giambattista Raddi, il rotondo risultato non deve ingannare: i padroni di casa sono partiti con il giusto
piglio e hanno messo in seria difficoltà la retroguardia montese, salvatasi a fatica da diverse insidie. I montesi quando escono dall'assedio mostrano tutta la loro pericolosità: apre le marcature Stefano Cifarelli, che con una gran botta supera il portiere locale. I padroni di casa trovano però il pari grazie ad un calcio di rigore piuttosto generoso accordato dal direttore di gara, secondo rigore consecutivo fischiato contro ai montesi dopo il penalty accordato al Tursi nel turno precedente). La squadra montese non ci sta e torna in vantaggio grazie alla prima delle due reti di Petruzzo (colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d'angolo). Nei secondi 45 minuti i montesi diventano dilaganti ed incre-
La Libertas Montescaglioso
mentano il vantaggio con la seconda rete di giornata di Petruzzo, con il baby terribile Luigi Venezia ed infine con capitan Raddi, che chiude i conti con un bel colpo di testa sugli
sviluppi di un corner. Domenica prossima 29 marzo, alle 16, gara interna contro il Pomarico: all'andata i confinanti si imposero con il risultato di 2-1. mic.mar.
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Tricarico Positiva l’esperienza del gruppo di docenti e alunni della scuola “Delle Nocche”
Incantati dalla Finlandia con Comenius TRICARICO - Un gruppo di docenti e di alunni della scuola primaria “Raffaello Delle Nocche” sono tornati dalla Finlandia fortemente motivati ed entusiasti per l'esperienza di scambio scolastico, realizzata la scorsa settimana, nell'ambito del progetto europeo Comenius che si propone l'integrazione comunitaria attraverso la conoscenza ed il confronto delle caratteristiche della propria nazione e città, delle somiglianze e differenze con le altre culture straniere, nonché attraverso il confronto dei sistemi educativi di ciascuna realtà nazionale. Dopo aver ospitato nel maggio scorso nella nostra cittadina le delegazioni dei Paesi aderenti al
progetto (Francia, Polonia, Turchia e Finlandia), una delegazione italiana della scuola primaria “Raffaello Delle Nocche”di Tricarico si è recata in visita ad Epoo, in Finlandia, ospite della scuola Kirkkojarvi School, grazie appunto al progetto Comemius - LLP “Our differences as a link”. Il team italiano che si è recato in Finlandia era composto dal dirigente scolastico professor Antonio Lavalle, dalle insegnanti Filomena Russo e Grazia Laviola e da quattro bambini dell'età di 10 anni, Francesca Centola, Luca Nerone, Micaela Sergio e Nicole Vena. Gli adulti sono stati ospitati in albergo mentre i bambini sono stati ospiti del-
le famiglie di altrettanti bambini finlandesi coinvolti nel progetto. “Comenius” mira a creare la possibilità per i nostri bambini di venire in con contatto con coetanei stranieri; a suscitare la curiosità per le persone degli altri paesi invece della paura e del rifiuto; sviluppare l'uso delle nuove tecnologie per l'apprendimento delle altre lingue. «E' stata un'esperienza bellissima - ha raccontato al ritorno dalla Finlandia l'insegnante Mina Russo che da tre anni segue il Progetto per tutti: per i nostri bambini è stato entusiasmante visitare le scuole finlandesi ricche di laboratori, spazi e attrezzature per ogni tipo di attivi-
tà, si sono subito integrati con gli altri bambini provenienti dai vari stati, hanno preso parte ad uno spettacolo con canti e balli rappresentanti l' Italia e Tricarico, molto apprezzati dai presenti. Hanno partecipato a delle lezioni e attività varie e naturalmente hanno anche giocato e costruito pupazzi di neve». Nell'ambito del programma predisposto dalla scuola finlandese è risultata molto interessante la visita alla capitale Helsinki, all'acquario, al museo (dove gli alunni hanno potuto provare la tecnica costruttiva di alcuni manufatti) e all'Ateneum Nazionale. «Passata l'iniziale timidez-
Foto di gruppo in Norvegia per i tricaricesi
za - spiega ancora Filomena Russo - del primo giorno, i bambini si sono subito integrati e l'ultima sera, sono stati tutti insieme alle famiglie ospitanti, cenando e giocando al bowling con grande divertimento da parte di tutti». «Tirando le somme di quest'esperienza - conclude il dirigente scolastico Antonio Lavalle - tutti si ritrovano più ricchi, non solo per aver co-
nosciuto e paragonato scuole e sistemi educativi diversi dal nostro, ma anche per aver constatato che quando c'è la disponibilità a conoscere e comprendere gli altri si cresce non solo dal punto di vista professionale ma soprattutto umano. Così l'Europa non è qualcosa di astratto ma qualcosa di cui ci sentiamo parte insieme a tanti amici». Michele Santangelo
Oliveto Lucano La giunta ha chiesto all’Asm di assicurare la presenza cinque giorni per tre ore
Da tre mesi senza dottore Manca il medico condotto, comunità sul piede di guerra OLIVETO LUCANO - Allo spopolamento dilagante e ad una qualità della vita non sempre rispondente alle esigenze della cittadinanza si aggiunge, a Oliveto Lucano, il problema riguardante l'assistenza sanitaria. Manca infatti il medico condotto e i cittadini che, per tre mesi hanno sopportato ogni disagio, sono sul piede di guerra. La piccola comunità alle pendici del monte Croccia dallo scorso dicembre (quando il dottor Pietro Uricchio è stato collocato in pensione) è rimasto senza medico e, dopo aver compreso la iniziale situazione contingente, si assiste ad una certa freddezza da parte delle istituzioni sanitarie. «Ritengo - afferma Cipriano Garofalo sindaco di Oliveto Lucano - che mancano dei veri accordi integrativi che coinvolgono molti piccoli comuni. Le piccole realtà, sono delle risorse e non devono essere considerate dei pesi per i politici. Nessuno si rende conto -prosegue Garofalo - che il 33% dei cittadini lucani ultrasessantacinquenni, risiedono e presidiano i piccoli comuni pari al 55% del territorio della Basilicata. Un Comune senza servizi di base, non riesce a sopravvivere». Il posto vacante è stato coperto da Francesco De Pascale medico condotto del vicino comune di Calciano. De Pascale si divide fra i due comuni della collina materana.
Il sindaco Garofalo; a sinistra Oliveto Lucano
Quattro giorni alla settimana riceve ad Oliveto, alternando, con Calciano, gli orari di apertura ambulatoriale. «Tre ore al dì, però, - sottolinea la nota dell’ufficio informazione del Comune - sono oggettivamente troppo poche. E non riescono a soddisfare in pieno i bisogni dell'utenza. Cosicché, per cercare di smuovere la situazione e pervenire all'ottenimento di un'assistenza sanitaria primaria degna in tutta la sua accezione e adeguata alle effettive esigenze della comunità, la Giunta comunale ha approvato d'urgenza un'apposita
delibera recante l'ordine del giorno. Copia è stata subito trasmessa sia alla Direzione generale dell'Asm che all'assessorato regionale alla Salute, Sicurezza e Solidarietà Sociale». Si chiede «di assicurare un'adeguata assistenza sanitaria primaria alla comunità locale, configurabile attraverso la presenza del medico di base in questo comune almeno cinque giorni settimanali per tre ore al giorno». «Considerato che tale servizio presentava particolari criticità già allorquando vi era la presenza in loco di un medi-
co di base - si legge nel documento dell'esecutivo - che, essendo ivi residente, riusciva a fornire un servizio tempestivo, qualificato ed ispirato da un alto senso del dovere. E che andava oltre gli obblighi di legge caratterizzato da un nobile, raro e deliberato sentimento di solidarietà; considerato - altresì che dette criticità, in merito all'assistenza sanitaria primaria erano e sono oggi ancor più accentuate, per l'inadeguata presenza del medico di base e per la presenza del servizio di guardia medica, esclusivamente durante i giorni festivi,
mentre è sempre più importante avere un intervento medico tempestivo e presente per una comunità (come quella di Oliveto Lucano) composta prevalentemente da persone anziane che, per un intervento di assistenza sanitaria, devono attendere l'intervento della guardia medica residente a Garaguso o di un eventuale intervento del 118 dal comune di San Mauro Forte. Col presente atto - rimarca il sindaco Cipriano Garofalo - che segue le fasi interlocutorie avutesi con le varie Istituzioni preposte, s'intende produrre un'utile impulso alla risoluzione del problema». Bisogna considerare che il servizio di 118 è effettuato con una macchina non medicalizzata, di qui la necessità di istituzionalizzare un servizio di guardia medica notturna sia per i giorni festivi che feriali per evitare trasbordi per strada tra la macchina non medicalizzata e quella medicalizzata del comune di Tricarico. Intanto, l'Amministrazione comunale, ha deciso di conferire a Pietro Uricchio (medico uscente) «un attestato di gratitudine e benemerenza» a nome dell'intera comunità non solo sotto l'aspetto squisitamente sanitario, ma anche sociale ed istituzionale. Non fosse altro per il prezioso riferimento che lo stesso Uricchio ha rappresentato nel corso del suo lungo “mandato”. Michelangelo Ferrara
Irsina Nella gara di ballo ottimi risultati per Libellula Dance e King’s dance club
Danzatori alla conquista della Sicilia IRSINA - La Libellula Dance della maestra Giusy Molinari e la scuola di danza “King's dance club” di Alessandro Stigliano rispettivamente di Irsina e Scanzano Jonico, sono partite insieme alla conquista della Sicilia. Ha infatti ben funzionato il sodalizio tra le due scuole di ballo alla volta di Acireale in Sicilia per disputare gare di ballo valevoli per il campionato di categoria B del sud Italia. L'allegra compagnia era, formata dai ballerini, dai genitori e da i maestri di danza Giusy Molinari e Alessandro Stigliano. Non è mancato qualche “turista per caso” che si è aggiunto all'ultimo momento. Le due compagini lucane, come al solito si sono ben distinte nelle varie discipline di ballo. Alla competizione hanno partecipa-
to scuole provenienti da Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. «Portare le coppie in queste competizioni di circuito - afferma Molinari - vuol dire che si è già raggiunto un buon bagaglio tecnico». Alle gare hanno preso parte gruppi e coppie di tutte le età. Ottimi i risultati raggiunti dai lucani, che si sono distinti per il quarto posto ottenuto da Angelica Smaldone e Nicola Sardone nella categoria B3 (10 - 11 anni); ottavo posto per Teresa Verrascina e Luca De Bonis sempre nella categoria B3 (10 - 11 anni). Per la King's dance club, di Stigliano: primo posto per la coppia Antonella Ferrara e Salvatore De Mare nella categoria 19-34 danze latino-americane b1 . Non poteva che essere così, i
due team del resto sono ben diretti da due veri maestri, e non solo per le discipline che insegnano loro nel mondo della danza. Parliamo di Giusy Molinari team leader della Libellula dance, e del suo collega Alessandro Stigliano. Ancora vivo il ricordo dei due maestri che in coppia sbaragliarono la pista di ballo di “Mattino in famiglia” (programma che va tuttora in onda, la domenica mattina su Rai 2) nelle famose gare di danza tra regioni, alcuni anni fa. A salutare gli artisti, dopo una giornata lunga e intensa per tutti, ci pensa l'incantevole scenario che presenta la città di Acireale con le sue luci, quasi a voler salutare affettuosamente tutti i partecipanti di questa memorabile manifestazione danzante. Mimmo Donvito
Foto di gruppo per le giovani danzatrici
La maestra Giusy Molinari con Smaldone e Sardone
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Dipendenti e uomini delle pulizie legati e rinchiusi in una stanza, hanno dato l’allarme un’ora dopo
La banda del buco alla Carime In quattro entrano da un foro nel muro e rubano 130 mila euro Dal cinema alla realtà. Potrebbe essere questa la prima sensazione che deve aver colpito i dipendenti della filiale della Banca Carime di corso Umberto a Bernalda. Quando sono apparsi quattro uomini incappucciati e armati che li hanno rinchiusi in una stanza, con i polsi legati, hanno infatti compreso in un solo attimo che la fantasia aveva ormai superato la realtà. Un lavoro da professionisti. Così gli investigatori hanno definito, infatti, la rapina effettuata dal commando composto da quattro uomini armati e coperti da passamontagna neri che, ieri pomeriggio alle 16,20 sono entrati nell’istituto di credito nel pieno centro della cittadina jonica. Il colpo ha richiesto soli 10 minuti per impossessarsi di 130 mila euro e scappare. Per entrare all’interno della banca, il gruppo ha scelto un cantiere ormai in disuso, alle spalle dell’edificio. Un buco nella parete, realizzato probabilmente il giorno prima, ha aperto l’ingresso nell’archivio della banca, dove sono entrati indisturbati, sorprendendo il direttore, il suo vice, quattro impiegati e due operai della ditta di pulizie.
Una rapina da film quella che è avvenuta ieri alla Carime di corso Umberto. Bottino 130 mila euro
Alla perfetta riuscita del colpo hanno contributo numerosi fattori che lasciano pensare ad un’operazione condotta da esperti: alle 16,20 la banca era già chiusa e questo ha potuto garantire l’assoluta tranquillità con cui i quattro hanno agito. Le persone che si trovavano in quel momento all’interno dell’istituto sono state immobilizzate e chiuse nella stanza che funge da archivio, con i polsi legati da laccetti in plastica. Un metodo per rallentare la richiesta di aiuto (che, infatti, è giunta
ai carabinieri con un’ora di ritardo) senza, però, provocare seri danni alle persone. Il foro praticato all’interno del muro ha consentito, inoltre, ai quattro rapinatori di entrare, uno alla volta, nella sede della banca. Le modalità della rapina lasciano pensare che si tratti di un gruppo organizzato in cui ogni fase viene assegnata ad un singolo componente senza trascurare nessun aspetto, a cominciare dall’eventuale presenza di clienti. E’ per questo che il terzo elemento fondamentale è stato
quello dell’orario scelto per la rapina. Nessun particolare è sottovalutato, al momento, dai carabinieri che sono al lavoro e hanno già allertato i colleghi pugliesi dal cui territorio giungevano con ogni probabilità i quattro rapinatori. Per la prima volta, in provincia di Matera, ad assaltare un istituto di credito è stato un vero e proprio gruppo di banditi. Le indagini già scattate valuteranno anche i particolari emersi dal racconto dei dipendenti della banca che hanno detto di aver riconosciuto una inflessione di origine pugliese nelle parole di alcuni dei quattro rapinatori. La vicinanza alle principali arterie stradali che collegano la Puglia alla Basilicata e il lasso di tempo che è trascorso fra l’irruzione e la fuga dalla banca, potrebbero aver contribuito a garantire una pausa ideale per raggiungere eventuali altri complici e dividersi nell’ampia maglia di paesi e cittadine che compongono le province di Matera, Taranto o Bari. Le prossime ore saranno decisive per dare un volto ai quattro della banca del buco. Antonella Ciervo provinciamt@luedi.it
Entro giugno sarà ristrutturata via Oliva a Tursi
TURSI - L’amministrazione comunale ha appaltato all’impresa Rocco Tarantino di Rotondella (Matera) lavori a base d’asta per circa 95 mila euro da destinare al risanamento e riqualificazione di via Oliva. L’impresa aggiudicataria, come prevede il regolamento, avrà 120 giorni di tempo per realizzare le opere. provinciamt@luedi.it
Tortorelli ha incontrato De Siena
Tursi Partecipazione come al solito numerosa nelle cinque categorie
Archeologia e turismo uno spazio informativo presto all’Antiquarium
Sfida tra numeri e cifre
Le Tavole Palatine
LE possibilità di promozione dell'offerta turistica della provincia di Matera, con l'attivazione di un punto informativo ed espositivo presso l'Antiquarium di Metaponto, sono state esaminate nel corso di un incontro che il presidente della Camera di commercio Angelo Tortorelli ha avuto con il direttore del museo di Metaponto Antonio De Siena. L'iniziativa, che ha trovato attenzione e disponibilità nella Direzione del museo, sarà definita successivamente in tempi e modi da concordare nella “consapevolezza condivisa” che la valorizzazione dei Beni culturali e archeologici della Magna Grecia rappresentano una componente importante dell'offerta turistica locale. «L'attivazione -ha detto il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli- di
un punto informativo alla Tavole Palatine, è strategica in quanto collocata lungo la statale 106, al limite di confine tra Puglia e Basilicata. L'Antiquarium con l'annesso parco archeologico - ha aggiunto il presidente Tortorelli - sono una tappa obbligata per quanti si apprestano a visitare i siti culturali e le località marine del Metapontino e di partire alla scoperta dei luoghi dell'interno, ricchi di storia e tradizioni, o per raggiungere i rioni Sassi di Matera. Il punto informativo, oltre a fornire notizie e indicazioni utili sull'offerta ricettiva, enogastronomica ,dell'artigianato artistico e sugli appuntamenti da seguire, consentirebbe di avere una visione di insieme sulla qualificata rete museale e della proposta culturale». provinciamt@luedi.it
Conclusi i Giochi matematici all’istituto Capitolo TURSI - Come ogni anno da sedici anni a questa parte, all'Itcgt "Manlio Capitolo" si sono svolte le semifinali italiane dei campionati internazionali di "Giochi Matematici", organizzati dall'Università Bocconi di Milano. Le categorie alle quali si partecipava erano: C1 (quelli di prima e seconda media); C2 (quelli di terza media e primo anno delle superiori); L1 (studenti del secondo, terzo e quarto anno dei licei o degli istituti tecnici e professionali); L2 (quelli dell'ultimo anno delle superiori o iscritti al primo anno di università). Infine la categoria dei: Gp (grande pubblico, quelli dai venti anni fino ai sessanta anni, diplomati o laureati o semplici appassionati). Erano in 348 gli studenti che hanno affollato il cortile della scuola e sono stati smistati in 19 aule. Angelo Castronuovo ex docente dell'Itcg ex diirigente di questo istituto ed attualmente preside all'Istituto Comprensivo di Rotondella organizza da tempo questa kermesse. E' stato aiutato da uno stuolo di docenti, che hanno consegnato i quiz matematici ai ragazzi, segnato il tempo di inizio ed il tempo della fine della prova: 90' per la C1 e 120' per gli altri. Hanno iniziato alle tre del pomeriggio e verso le cinque della sera, quasi tutti avevano finito. Poi i proff, sono andati nell'aula computer e con i correttori consegnati dal preside Castronuovo hanno visionato le schede con le risposte ai quiz. Intanto il tecnico Mauro Caiafa, riceveva i nomi dei concorrenti, con il numero delle risposte esatte ed il tempo impiegato. Inseriva i dati nel suo computer e con un programma adeguato stilava in tempo reale le varie graduatorie. Così in due ore, il preside Castronuovo, ha riunito tutti nell'auditorium "Nicola Marrese" ed ha proclamato i vincitori e quelli che andranno alle finali nazionali a Milano. in attesa dei risultati, il corridoio dell'istituto ed il cortile erano pieni di ragazzi che mangiavano un panino o
Giuseppe Arcieri (vincitore cat. Gp) e Desirè Fantasia (cat. C1)
bevevano un coca cola. Sembrava un campus universitario e si respirava l'atmosfera delle grandi eventi. Ecco i nomi dei classificati: Categoria L1 (i primi due vanno alle finali): Mario Lopatriello del liceo classico di Pisticci e Francesca Laviola. Categoria L2: Fabio Venezia e Vincenzo Baldari del liceo classico di Pisticci; categoria GP: Arcieri Giuseppe; Categoria C2 (i primi dodici andranno a Milano): 1) Mattia Digno della scuola media di Tursi; 2) Angelica Viggiano; 3) Laura Romeo; Giovanni Greco; Eugenio Iacovino; Giuliano Garofalo; Giuseppe Ronco; Gianluca Villani; Eugenia Hruznevich di Policoro (è la terza volta che va alla finale nazionale); Francesco Guarino; Antonella De Matteis; Candida Marika Rinaldi. Categoria C1 (la più numerosa, andranno in 20 a Milano): 1) Desiré Fantasia di Montalbano; 2) Ste-
fano Ferrara; 3) Francesco Stigliano; Valeria Innella; Erasmo Labarile; Maurizio Stigliano; Maria Rosaria Pasciucco; Francesco Farina; Giulia Fortunato; Giorgia Cozzo; Martina Pozzessere; Gaetano Antonio Viceconte; Simone Scaringella; Ada Antonella Rasulo; Alessandra Minonne; Marica Bianco; Francesco Ferrara; Laura Labriola; Vincenzo Ambrosio. E' stata premiata con una targa la scuola media "Aldo Moro" di Policoro, che ne ha portato 150 di alunni e ne ha piazzati per le finali 19. Quelli delle categorie L2 e GP essendo inferiori a dieci confluiscono nella graduatoria nazionale e li si vedrà se potranno accedere alle finali. Tra i concorrenti: una ragazza rumena, un’ albanese, una bielorussa ed uno studente del Marocco, tutti di scuola media. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Policoro Resterebbero esclusi dai giochi il sindaco Lopatriello e l’assessore Ierone
PdL, è caccia al segretario Due i nomi che circolano in queste ore: Castelluccio e Leone POLICORO - Chi sarà il segretario del Pdl (Popolo della Libertà) di Policoro? E' il tema caldo che tiene banco nella cittadina jonica da alcuni giorni. Infatti dopo la nascita del gruppo consiliare che ha anticipato la data costituente stabilita a livello nazionale del 27 marzo, si apre la corsa alla segreteria del nuovo soggetto politico. Va ricordato che nonostante la nascita del gruppo formato dal presidente del Consiglio comunale, Otello Marsano, Rocco Colucci e Domenico Bianco di Fi, Livia Lauria e Giuseppe Callà di Alleanza nazionale, gli stessi membri non hanno ancora scelto il capogruppo. Infatti questa carica è rimasta ancora senza assegnazione. Appare chiaro che la scelta del presidente del gruppo in Consiglio non potrà essere presa se non in stretta correlazione con la scelta del segretario. Con molta probabilità, e la cosa è sostanzialmente corretta, se a Forza Italia andrà il segretario, ad Alleanza nazionale, il capogruppo. E viceversa. Sta di fatto però, che da indiscrezioni raccolte, entrambe le forze entranti nel Pdl non abbiano alcuna intenzione di mollare la segreteria. Così assistiamo in questi giorni a tatticismi e guerre di posizione. Probabilmente la
Da sinistra Rocco Leone e Paolo Castelluccio
decisione e l'accordo sulla segreteria verranno prese di concerto con la segreteria provinciale. Ma vediamo un po' chi potrebbe ambire allo leadership cittadina. Emergono senza ombra di dubbio due figure, una di Fi ed una di An. Paolo Castelluccio, consigliere provinciale e dirigente regionale azzurro, e Rocco Leone, vice sindaco con delega ai Servizi sociali, pluri suffragato alle ultime Amministrative che hanno visto l'affermazione del primo cittadino (indipendente)
Nicola Lopatriello nel maggio 2008. Se nessuno dei due volesse (per una scelta propria) divenire segretario, sicuramente vorrà, nel caso che al proprio partito dovesse spettare la designazione, indicare il nominativo del segretario. Se si ragiona sui numeri, Forza Italia potrebbe accampare qualche pretesa in più, non fosse altro per il fatto che alle Amministrative ha ottenuto tre seggi consiliari contro i due di An. Ma invece sembrerebbe che di questo
non se ne dovrà tener conto in quanto il nuovo partito “non è una fusione a freddo” come tutti tengono a ribadire. Importanza fondamentale rivestiranno le prossime ore. Ma vediamo un altro aspetto che riguarda il Pdl policorese. Non è sfuggito a nessuno che due pezzi importanti della maggioranza di centrodestra che amministra il Comune, siano rimasti fuori. Si tratta del sindaco Lopatriello e dell'assessore ai Lavori pubblici, Cosimo Ierone, artefice del successo di “Città nuova” lista civica che di consiglieri comunali ne ha eletti addirittura quattro, due più di An ed uno in più di Forza Italia. Nelle prossime settimane che separano dalle elezioni Provinciali del 7 giugno, i giochi potranno essere più chiari, infatti non è detto che chi non ha partecipato alla “prima cena” non possa partecipare alla seconda. Di qui i giochi sarebbero tutti da rifare. E poi non è pensabile che Fi ed An tengano le porte chiuse. E non è di poco conto che vi sono altre forze minoritarie del centrodestra che potranno aderire al Pdl in una seconda fase, specialmente se con proprie liste alle prossime elezioni dovessero riscontrare un buon successo elettorale. Pierantonio Lutrelli
Montalbano, 455 mila euro per Palazzo Rondinelli MONTALBANO - Il Comune di Montalbano Jonico ha appaltato alla società Edilres lavori a base d’asta per circa 455 mila euro da destinare alla ristrutturazione di Palazzo Rondinelli. L’edifico fu costruito nel 1683 dalla famiglia De Roberti e passò poi al magistrato Filippo Rondinelli che lo passò al Comune. Gli interventi previsti riguardano opere di demolizione, impermeabilizzazione e rifacimento degli impianti. L’impresa aggiudicataria avrà 180 giorni di tempo per realizzare i lavori, così come prevede la legge. provinciamt@luedi.it
La biblioteca all’interno di Palazzo Rondinelli a Montalbano. L’edificio sarà oggetti di lavori di riqualifica zione che dureranno 180 giorni
Montalbano Lo scrittore Giovanni Di Lena ha incontrato gli studenti dell’istituto Pitagora
Una voce decisa contro i soprusi MONTALBANO JONICO“Non solo un grido/ ma dieci, mille, centomila/ per crederci ancora/ per conquistare una propria autonomia/ e vivere liberi da ogni sudditanza”. E' il messaggio chiaro e forte che Giovanni Di Lena lancia a tutti, giovani e adulti, chiamandoli a esprimere sempre, senza reticenze e senza disumanizzarsi dietro la maschera dell'indifferenza, la propria indignazione verso i soprusi, le violenze d'ogni sorta, le ipocrisie, i trasformismi beceri, le ingiustizie, i tanti problemi di cui soffre la società di questi nostri anni. E gli studenti dell'Istituto d'Istruzione Superiore “Pitagora” della città di France-
sco Lomonaco e alcune famiglie hanno voluto unirsi all'autore nella sua denuncia dei mali sociali, ma anche nella sua speranza di una più efficace comunicazione interpersonale, di un mondo che recuperi i valori antichi e, in particolare di una Basilicata, che faccia tesoro delle sue risorse e non si lasci ancora colonizzare. «Quando la Panasonic chiude, quando la Fiat di Melfi decide la Cassa Integrazione per gli operai, non ci dovrebbe essere il silenzio, come invece accade, ma la voce ferma e decisa per far valere il diritto al lavoro e all'utilizzo delle nostre tante risorse per lo sviluppo e un domani senza emigrazione». L'incontro
con il poeta di Pisticci, si è tenuto nell'Aula Magna “Carlo Levi” dell'Istituto, gremita per l'occasione da ragazzi interessati e partecipi. Liriche scelte da “Non solo un grido” sono state ben interpretate da Angela Cuccarese, Miriana Poliseno, Maria Rosaria Casalnuovo, Giuseppe Colucci, Chiara Miraglia, Mariagrazia Castronuovo, Maria Puppio, Giovanna Giordano, Rossella Albino, Maria Teresa Montemurro e dagli stessi prof., che hanno voluto dare il 'buon esempio'. Apprezzato altresì l'intermezzo musicale con la nota “Imagine” di John Lennon, interpretata dalla voce di Ilaria Tasselli, accompagnata dalle note di Lucia
Mare, impegnata alla tastiera. Bella e significativa la scenografia sullo sfondo, con la personalizzazione del noto “Urlo” di Munch, opera della I B del corso di Scienze Sociali, guidata dalla prof.ssa Vittoria Falcone. Dopo l'intervento dell'organizzatore, per chiarire le motivazioni e gli obiettivi dell'incontro, è venuto fuori un dibattito ampio e interessante, che ha permesso una più approfondita conoscenza dell'autore, del suo pensiero e della sua poetica. Infine, la gran chiusura con il canto partecipato di tutta l'assemblea sulle note di “Pensa” di Fabrizio Moro. E la soddisfazione di tutti. a.r.
Montalbano Secondo l’assessore Gentile
«Provinciali, indispensabile un confronto serrato nella maggioranza» MONTALBANO - Le prossime scadenze elettorali per il governo della Provincia materana e quelle comunali del 2010, hanno portato l'assessore al Commercio e alle Attività Produttive, Salvatore Gentile, dell'area socialista, del comune di Montalbano Jonico ad una riflessione aperta circa gli attuali quadri politici locali. «L'avvicinarsi della scadenza elettorale per il rinnovo del Consiglio provinciale -scrive Gentile- obbliga ognuno di noi ad effettuare riflessioni politiche serie, dettate non solo dalla delicatezza dell'impegno che ci attende ma anche dall'esigenza di valutare seriamente le prospettive che esso determinerà. Oggi, rispetto al 2005, quando la coalizione formata a Montalbano determinò con esito plebiscitario la nascita dell'Amministrazione Giordano, è profondamente cambiato il quadro politico del centrodestra nella dinamica delle alleanze». Il riferimento è alla collocazione nazionale, all'opposizione dell'Udc di Casini e al nascente Pdl. «Mi chiedo - aggiunge Gentile- cosa determineranno questi cambiamenti in vista delle provinciali? Con quale quadro di alleanze si candiderà il centrodestra alla conquista di un consiglio provinciale qual è quello materano, storicamente ad appannaggio del centrosinistra? Come reagiranno le amministrazioni comunali di centrodestra in provincia di Matera, figlie di una situazione politica antecedente a quella determinatasi negli ultimi anni? Montalbano rappresenta una realtà nella quale questi interrogativi non solo non trovano piena cittadinanza ma impongono al contempo alla classe dirigente locale la ricerca di uno sforzo serio per fornire loro risposte concrete ed immediate». Altro aspetto da considerare per Gentile è la propedeuticità che l'esito delle provinciali avrà sulle comunali del 2010. «A Montalbano- scrive ancora Gentile- dove esiste un'amministrazione di centrodestra forte, abbiamo il dovere più che in altri comuni di guardare dentro l'alleanza per mettere in campo le forze migliori profondendo il massimo sforzo. E' mia convinzione che il risultato conseguito nel 2005 è ancora per la maggior parte saldo. Ma è anche mio profondo convincimento che cullarsi sugli allori di quel magnifico risultato rappresenti una macroscopica dimostrazione di approssimazione e superficialità che in nessun modo deve connotare
un dirigente politico avveduto. Quella vittoria è stata costruita sulle macerie di un centrosinistra devastato dell'uscente Giunta Puzzovivo , ripeterla nelle sue dimensioni sarà difficile, mantenerla, invece, sarà possibile, con l'apporto di ogni tassello del mosaico posto all'epoca alla base del suo conseguimento. Chi dovesse pensare a spinte egemoniche o a primati nelle decisioni da assumere nel prossimo anno, commetterebbe un errore imperdonabile. E' presto detto che solo con il contributo di tutti ed in particolar modo di chi ha portato valore aggiunto alla coalizione, con un apporto determinante perché proveniente da esperienze politiche lontane, si potrà pensare ad un'affermazione piena del centrodestra in occasione delle prossime competizioni. Per fare questo- rimarca Gentile- è necessario avviare da subito un confronto serrato nella maggioranza che regge l'amministrazione ponendo tutte le componenti su un piano di pari dignità ed in posizione allineata sui blocchi di partenza, senza mire egemoniche di chi ricoprendo un incarico di spicco, spesso dimentica che quello stesso incarico gli proviene dalla volontà condivisa di tutta la coalizione e non da un solo partito o da qualche singolo. Sarebbero queste alchimie politiche pericolose per il risultato finale e la tenuta della maggioranza stessa. Sfruttiamo al meglio- aggiunge Gentilequesto appuntamento di giugno avviando una verifica politico-amministratriva che rilanci la maggioranza sul piano della gestione amministrativa e la coalizione sul piano politico con decisioni coraggiose laddove necessarie». La proposta di Gentile è una candidatura per le provinciali che sia espressione dell'accordo politico locale e che rappresenti la maggioranza che regge il comune di Montalbano. «Sono pronto- conclude Gentile- a fare la mia parte con lealtà come già dimostrato nei 4 anni passati durante i quali ho sopportato per spirito di servizio alla coalizione e fedeltà al mandato elettorale atteggiamenti di altri non animati dallo stesso spirito di servizio che spesso si sono avvalsi di prerogative stranamente scoperte a posteriori, escluse però in sede di formazione dell'alleanza. Sul piano dell'impegno, invece, per la competizione elettorale provinciale mi ispirerò ad un principio di autonomia, proprio della tradizione politica socialista alla quale la mia formazione politica appartiene». Anna Carone
LOTTO&CONCORSI
36 Rubriche
DAMA
Martedì 24 marzo 2009
Centrati un terno, due ambi e tre estratti con le nostre previsioni
Milano e Torino: cadenza 4 di GIOIA GASPARINI ROMA – Ritardatari con il contagocce nella estrazione numero 34. Fra i primi dieci numeri più attesi di ogni ruota si sono fatti avanti solamente il 65 (il pianto) secondo di Venezia dopo 71 turni e il 17 (la sfortuna) settimo di Napoli dopo 43 assenze. L’ambo 53-88 ha valenza doppia: è uscito sia a Bari che a Genova. Il 9 di Napoli con 104 assenze si conferma unico “centenario” del lotto. Precede l’83 di Genova che è atteso da 99 turni e se non si fa vedere nell'estrazione di inizio settimana sarà il secondo ritardatario a tre cifre. Al terzo posto avanza il 27 di Milano con 91 mancati riscontri. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo l’uscita degli ambi gemelli 1133 sulla Nazionale, 4-77 a Milano e 55-66 a Torino, ambo complementare (di somma 90) 37-53 a Bari e ambo simmetrico (di somma 91) 39-52 a Milano, terno della decina del 70 (71-73-79) a Cagliari, e terni in cadenza a Roma (20-40-60) e Torino (55-65-75). NAZIONALE. Vinto l’estratto con il 10 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo la figura 5 con la serie 14-23-59-68-77 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-79-89. Previsione speciale 36-58 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo sono in luce la cadenza 2 con la serie 32-52-62-72-82 e la figura 5 con la cinquina 14-32-5077-86. Previsione speciale 19-26 per estratto ed ambo. CAGLIARI. La cadenza 7 è priva di riscontri da 56 estrazioni, combinate ambi e terni nella serie 17-27-3757-87. Per ambo, invece, proponiamo la cadenza 2 con la serie 12-2232-42-52. Previsione speciale 64-74 per estratto ed ambo. FIRENZE. Vinto l’estratto con il 5 della previsione speciale. Per ambo e terno prendete in considerazione la cadenza 1 con la serie 1-31-4161-71 e la figura 2 con la serie 2-1129-47-65. Previsione speciale 5-62 per estratto ed ambo GENOVA. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la serie 5-1627-38-49. Previsione speciale 20-67 per estratto ed ambo. MILANO. Avevamo proposto la controfigura 9 ed è uscito l’ambo 64-77. Per ambo la cadenza 4 con la
49 35 19 37 83 27 9 72 57 22 15 serie 4-24-44-64-74 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 48-54 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cifra 7 con la serie 17-47-57-76-78 e la decina 40/49 con la cinquina 40-42-47-4849. Previsione speciale 9-26 per estratto ed ambo. PALERMO. Per ambo non tralasciate la figura 3 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 3-12-2130-66 e alla combinazione 27-47-6777-87. Previsione speciale 36-44 per estratto ed ambo. ROMA. Avevamo segnalato la cadenza 0 ed è uscito il terno 20-4060, l’ambo 20-60 faceva parte della nostra selezione ristretta. Vinto l’estratto con il 20 della previsione speciale. Ambi e terni con la decina 50/59 e con la serie 50-52-5354-55. Per ambo segnaliamo la cadenza 8 con la combinazione 28-3858-68-78. Previsione speciale 17-86 per estratto ed ambo. TORINO. Per ambo la cadenza 4 con la cinquina 14-44-54-74-84 e la controfigura 10 con la serie 10-21-4354-65. Previsione speciale 14-66 per estratto ed ambo. VENEZIA. Da 81 estrazioni la cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In al-
65 72 79 72 99 91 104 70 79 65 80
32 22 72 58 17 43 47 27 15 14 77
51 62 71 66 73 64 64 67 55 45 68
37 25 21 47 16 73 42 78 84 59 82
49 54 63 53 59 56 55 51 45 43 48
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 5 88 129 72 85 128 62 90 128 12 55 125 87 82 124 48 3 123 9 8 123 21 86 123 71 1 122 60
Ritardo 54 43 41 39 36 34 29 29 23 22
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 24 marzo 2009 Roma e Tutte 10, 7, 33, 41, 49, 35 Napoli, Firenze e Tutte 8, 5, 31, 39, 47, 33 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 26 marzo 2008 Roma e Tutte 12, 9, 35, 43, 51, 37 Napoli, Firenze e Tutte 10, 7, 33, 41, 49, 35
UNIDICI RUOTE
ebbi l’ardire di proporre anch’io al giornale una rubrica sulla dama. Così, dopo aver ricevuto alcune dritte da don Mimì, contattai la redazione del giornale; il mio primo referente fu il compianto Antonino Catera. Uno dei giornalisti pionieri del Quotidiano. Di lui mi colpì subito l’umiltà, l’entusiasmo e l’interesse mostrato verso la mia proposta. Ricordo ancora le su parole: «Una rubrica sulla dama? Perché no! Mi sembra una buona idea per il giornale, dammi solo qualche giorno per organizzare il tutto e poi partiamo». Fu di parola e infatti l’indomani mattina mi telefonò dicendomi di preparare subito un pezzo, e di ritornare in redazione per preparare insieme al grafico i diagrammi a corredo degli articoli. Il martedì successivo, con mio grande entusiasmo, uscì il primo articolo. Il primo della rubrica sulla dama. Da quel martedì sono trascorsi dieci anni, 3650 giorni, e oltre cinquecento puntate, in cui sono state pubblicate e analizzate centinaia di diagrammi raffiguranti posizioni di partita, finali e
Pronostico concorso n. 36 (del 24/03/2009) 2 4 18 30 36 72 75 89
PREVISIONI
Dieci anni di dama, ricordando tre amici pionieri rante le vacanze, con testi scritti a mano, dettati per telefono o inviati via fax. Poi l’avvento della posta elettronica ha ridotto le difficoltà e sveltito i tempi. Proprio grazie a questa rubrica che, negli anni ne ha viste davvero di tutti i colori, la Calabria vanta due prestigiosi record avendo tra i propri tesserati (per l’esattezza iscritti al circolo di Cosenza) il maestro di dama più giovane di tutti i tempi e il damista più anziano d’Italia. Entrambi avvicinatisi alla dama agonistica leggendo gli articoli pubblicati sul Quotidiano dedicati ai tornei in programma in Calabria. E a tre persone in particolare chi scrive vuole dedicare questa puntata speciale. Tre persone molto diverse tra loro ma accomunate dal fatto di aver contribuito a vario titolo alla realizzazione di questo spazio riservato allo sport della mente. Tre persone che purtroppo non ci sono più. Una è Domenico Cacciatore, meglio noto come don Mimì di Luzzi. Proprio grazie ai suoi articoli sul bridge, inseriti nella pagina del Lotto, nel lontano 1999
60 76 89 51 77 48 77 57 88 90 58
ternativa considerate la cadenza 2 con la serie 12-22-32-42-72. Previsione speciale 8-47 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 10-15-52, 2-19-28, 20-37-65, 9-12-23, 22-4678.
di FRANCESCO SENATORE
“UNA disciplina antica lanciata verso il futuro”. Con queste parole il Quotidiano della Calabria titolava una nuova rubrica dedicata al gioco della dama. Era il 23 marzo del 1999. E il primo articolo - non più lungo di milleduecento battute - esordiva così: «Questa rubrica, che parte oggi, ha lo scopo di promuovere il gioco della dama ed è rivolta a tutti gli appassionati». Da quel giorno e da quel primo pezzo sullo sport del cervello è passato tanto tempo. Oggi, infatti, una delle rubriche più longeve di questo giornale compie dieci anni. Un traguardo prestigioso e sinceramente inaspettato all’inizio di questa avventura editoriale. Quanti aneddoti e quante persone collegate a questa rubrica che ha accompagnato con continuità la crescita e la formazione di tanti damisti. Ricordo le difficoltà dei primi tempi, quando scarseggiavano i computer portatili e internet era un lusso per pochi. Inviare un pezzo in redazione era talvolta un’impresa ardua. Ci si arrangiava, in particolare du-
50 59 69 57 60 60 57 56 54 45 68
problemi di dama. Molti dei quali “donati” alla rubrica dall’amico e maestro di Brancaleone Luigi Condemi, compositore dalla produzione inesauribile. Un grande esperto di dama al quale questa rubrica deve davvero molto. Purtroppo lo scorso anno un male incurabile lo ha strappato alla vita. La sua, una perdita incolmabile per la moglie, la figlia e per la grande famiglia dei damisti. Innumerevoli, infatti, sono stati i problemi e i finali di Condemi che hanno impreziosito la rubrica che oggi spegne dieci candeline, che a chi scrive piace immaginare sistemate su una torta speciale a forma di damiera, decorata con 64 quadratini, 32 di crema e 32 di cioccolato, occupati da pedine di marzapane. Intenti a soffiare sulle dieci candeline tre cari amici: Domenico, Antonino e Luigi. Attorno al tavolo una schiera di appassionati: i lettori insaziabili degli articoli sulla dama. Tutti concentrati sulla torta-damiera a risolvere un complicato problema dello specialista Condemi.
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di marzo IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Marzo, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI MARZO 16 - 32 21 - 45 27 - 38 72 - 27 34 - 88 36 - 86 41 - 50 51 - 66 Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Marzo.
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Martedì 24 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Serie A Ulivieri va giù duro, Ancelotti ironizza. Solo Moratti prova a difendere il suo tecnico
Tutti contro Josè Mourinho L’allenatore dell’Inter “esterna” e gli allenatori italiani protestano ROMA – Il coro è unanime: l’ennesima provocazione di Josè Mourinho – che ieri aveva detto che il mondo del calcio è «pieno di allenatori che non decidono chi va in campo» – trova tutti d’accordo. Il tecnico dell’Inter stavolta ha proprio esagerato. Va giù duro il presidente dell’Assoallenatori Renzo Ulivieri: «Stavolta l’ha fatta fuori dal vaso», dice per difendere i tecnici italiani. «Mourinho ha detto che a molti allenatori italiani la formazione la fa qualcun altro? Non mi vengono parole – ha spiegato Ulivieri – Domandatelo a Lippi, a Spalletti o a Capello, ma anche ad Allegri, se qualcuno gli fa la formazione. Mourinho ha pisciato fuori dal vaso», chiosa senza usare mezzi termini. «Mourinho non si trova a suo agio in Italia? Probabilmente non gli piace che il Cagliari lo metta sotto a San Siro – ha aggiunto -. Stress? Quando me ne parlano, penso soprattutto agli operai che dalle mie parti vanno a lavorare in conceria». Per l’allenatore del Cagliari, Massimiliano ALlegri, le parole di Mourinho «cadono nel patetico». «Io col presidente Cellino ho avuto diversi confronti durante l’anno come è giusto che sia – ha detto – lui deve sapere come va l’azienda. Ma non si intromette nella formazione. Capisce di calcio e lo scambio di vedute penso sia giusto. Le dichiarazioni fatte da Mourinho però cadono nel patetico. Interessarsi degli altri allenatori è stato poco carino e una mancanza di rispetto». Per l’allenatore del Napoli Roberto Donadoni, Josè Mourinho è stato «poco elegante e poco educato». «Mi stupisce come lui possa avere tutte queste conoscenze e conoscere così nei dettagli le situazioni altrui – ha aggiunto Donadoni – Mi sembra poco elegante e poco educato. Probabilmente ha voluto buttare lì ancora una delle solite frasi ad effetto. Credo che questo non vada a suo pro ma a suo discapito. Non ne vedo la motivazione o la necessità. Credo che ognuno debba pensare a lavorare – ha concluso l’ex ct – e ad ottenere il massimo dal proprio lavoro. Delle valutazioni date così, lasciano il tempo che trovano». A difendere Mourinho ci pensa il suo presidente, Massimo
Mourinho: dopo domenica su di lui gli strali di molti allenatori italiani
Moratti, secondo il quale, quella del portoghese era un’affermazione in difesa della categoria degli allenatori e che “arrabbiarsi con Mourinho è una moda». «Al di là della polemica divertente con Ancelotti, gli altri stanno rispondendo a Mourinho in maniera seriosa a un’affermazione che era invece a difesa della dignità degli allenatori. È una moda arrabbiarsi con lui, ma io non li accontento: resta all’Inter». Sulla stessa lunghezza d’onda l’ad dell’Inter Ernesto Paolillo per il quale Mourinho «ha solo risposto a una domanda e non voleva riferirsi a nessuno in particolare. Credo che si sia prevenuti nei suoi confronti e che quando non sarà più in Italia lo rimpiangeremo». Conferma di non aver mai ricevuto «indicazioni» sui giocatori da mandare in campo l’ex allenatore del Lecce, Mario Beretta: «Lo ritengo un buon allenatore, tra le altre cose confesso che mi è molto simpatico. Parla molto, è vero, ma questo perchè allena una big e credo che tutti gli allenatori del-
Figc: Abete rieletto Continua il progetto ROMA - Dopo due anni serviti per far uscire il calcio italiano dalle macerie di Calciopoli, Giancarlo Abete ha ottenuto oggi un secondo mandato per la presidenza della Figc, stavolta a più ampio respiro. L'Assemblea elettiva andata in scena all’Hilton Rome Airport di Fiumicino (Rm) gli ha tributato una maggioranza schiacciante, 442,17 voti su 449,27 con una percentuale del 98,42% (l'1,58% si attribuisce alle schede bianche). Candidato unico, Abete, 58 anni, era stato eletto per la prima volta il 2 aprile 2007 al termine del commissariamento di Luca Pancalli, dopo aver guidato la Nazionale di Lippi, da capo delegazione, al trionfo mondiale di Berlino.
Con una crisi economica galoppante e dagli esiti ancora incerti, il numero uno di via Allegri non ha nascosto tutte le difficoltà del prossimo quadriennio, che però, da un punto di vista 'politicò, non inizia nel migliore dei modi. Le mancate elezioni della Lega Calcio rappresentano un vuoto istituzionale da colmare al più presto, non oltre il 31 marzo, data-spartiacque (scadenza naturale del quadriennio) per evitare un possibile ma non scontato commissariamento. «Convocherò il primo Consiglio Federale venerdì 3 aprile – ha anticipato Abete – immediatamente dopo il doppio impegno della Nazionale con Montenegro ed Irlanda. ».
Renzo Ulivieri: bordate su Mourinho
le grandi squadre siano maggiormente esposti rispetto agli altri colleghi. E quando si parla molto, ci può stare che a volte si vada oltre con le parole. Però, sinceramente, lui dice delle cose che molti di noi vorrebbero dire e che non sono state mai dette».
Dalla serie B agli azzurri
Ecco la Nazionale Bocchetti sogna GENOVA– Meno di un anno fa giocava nel Frosinone, in serie B; ed oggi è tra gli azzurri di Marcello Lippi. È la favola di Salvatore Bocchetti, detto Sasà, napoletano verace, oggi in rossoblù ma col sogno di vestire un giorno la casacca partenopea. Giovanotto di belle speranze si diceva, tanto da far parte della nazionale under 21 e da attirare su di sè le attenzioni di molte squadre. In primis del Genoa che lo ha acquistato in comproprietà (per poi riscattarlo interamente a gennaio) e dove è diventato un punto di forza. Alla faccia di chi dice che l’Italia non produce più difensori di livello, Bocchetti si è dimostrato in questo campionato un giocatore di grande affidabilità nonostante i soli 22 anni. Mancino naturale, potente fisicamente, mastino in marcatura ma con un piede niente male in fase di impostazione. Tanto concentrato e freddo in campo, quanto simpatico e di compagnia fuori dal campo, da buon partenopeo. Diplomato, ha la passione per le lingue, spagnolo ed inglese in particolare, tanto da essere utilizzato dal compagno di squadra Papastatopolous, che ha problemi con l’italiano, come interprete. Un difetto? La pigrizia, come gli ricorda sempre il compagno e amico Criscito (pure lui in odore di nazionale) che riferisce di un ragazzo
Salvatore Bocchetti
che appena ha 5 minuti liberi si addormenta. In settimana, quando gli si è detto che la convocazione sarebbe davvero potuta arrivare, il suo viso si è aperto in un grande sorriso e si è limitato a dire un «non so niente, magari, sarebbe un sogno». Quando ieri sera il sogno azzurro è diventato realtà, Sasà, come è stato ribattezzato, era ancora nello spogliatoio ed è stato letteralmente travolto dall’affetto dei compagni che lo hanno accerchiato, abbracciato e preso di mira con amichevoli scappellotti. E lui, tra un urletto ed una risata, non ha retto all’emozione e qualche lacrima è comparsa sul suo viso. «Sono matti – ha raccontato ridendo – quasi non respiravo! Siamo un gruppo fantastico, sto benissimo con loro, li ringrazio infinitamente».
Dopo l’aggressione di Napoli reazioni a catena
Galliani :«Ho avuto paura» NAPOLI - Momenti di vero terrore per Adriano Galliani a Napoli dopo la partita di domenica sera. Un gruppo di teppisti lo ha inseguito e tentato una subdola aggressione sventata solo dall’arrivo della polizia. Il giorno dopo Galliani prova minimizzare. «Se ne parliamo ancora enfatizziamo una cosa spiacevole. Ho passato quindici minuti bruttissimi – ha detto il vice-presidente rossonero a margine dell’Assemblea elettiva della Figc a Fiumicino – Se poi si fosse rotto anche il vetro... Per fortuna sono intervenute le forze dell’ordine, adesso la cosa è già dimenticata».
LE REAZIONI - «Sono dispiaciuto moltissimo per l’aggressione subita domenica sera da Adriano Galliani. È stato un segno di inciviltà». Così il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis sull'aggressione subita dal vice-presidente del Milan al termine del posticipo del San Paolo. «Solo cinquanta tifosi non sono stati all’altezza», ha aggiunto De Laurentiis all’entrata dell’Hilton Rome Airport per l’Assemblea elettiva della Figc. Anche il sindaco della città partenopea ha voluto stigmatizzare l’episodio. «L'aggressione commessa ieri sera ai danni dell’amministratore delegato del
Milan è un fatto gravissimo del quale come sindaco della città chiedo scusa a Galliani». «Non ci perdona - continua il sindaco - il fatto che sia stato commesso da alcune decine di persone su migliaia di spettatori che erano allo stadio, perchè il rispetto della persona umana, il rispetto dell’ospite ed il rispetto della lealtà sportiva non devono mai venir meno. Aggressioni così violente sono indegne di una città civile. Mi auguro non succeda più, e che gli autori di simili gesti comprendano quanto danno procurano alla città comportandosi in questo modo violento e inspiegabile».
Adriano Galliani
38 Sport
Martedì 24 marzo 2009
A Cava de’ Tirreni l’episodio più grave: Myrtaj e Nicodemo picchiati
Una folle domenica Il Potenza denuncia Soviero e Biancolino STADI VUOTI, curve deserte, Prefetti di ferro, provvedimenti di Daspo distribuiti a macchia d'olio, norme sempre più rigide per frenare le intemperanze delle tifoserie calde. Benvenuti nell'era dei divieti e delle imposizioni che sgonfiano il pallone, ridimensionano l'entusiasmo, privano di adrenalina le competizioni nel tentativo (nobile) di scacciar via la piaga sociale della violenza. C'è una giustizia che vede ovunque e che (a giusta ragione) non perdona perché il calcio venga riconosciuto come forma artistica, come spettacolo e non come teatro di assurdi vandalismi. C'è chiaramente un universo sano e maturo, soffocato da tornelli, barriere, cordoni, divieti e pregiudizi, coinvolto indirettamente dalla robusta stretta degli ultimi due anni. Prezzo salato da pagare, scotto da versare perché il sistema diventi pu-
lito, perché quella decina di facinorosi travestiti da tifosi della Paganese che hanno mandato in ospedale cinque agenti di polizia vengano sanzionati in maniera esemplare e tenuti alla larga dalle manifestazioni sportive. Può piacere oppure no, ma da quando sul calcio vigila il Ministero degli Interni, da quando ai Prefetti è stata riconosciuta molta più autorità in materia gli stadi, anche se non zeppi come un tempo, sono diventati molto più sicuri. Il problema, però, risiede nella netta divisione tra giustizia ordinaria e giustizia sportiva, nel trattamento tutt'altro che equo che spetta a chi commette “reati” sulle gradinate e a chi, invece, trasgredisce la legge sul campo. Perché è lì che si concentra ormai la violenza, è sul rettangolo di gioco che si verificano episodi da censurare: sono gli attori principali del calcio i “nuovi” mostri,
Marruocco colpisce Nicodemo con una borraccia. A destra il volto tumefatto del giocatore
protetti da un'immunità difficile da comprendere. La testimonianza è arrivata domenica scorsa dai campi di Potenza e Cava de' Tirreni, scenari di risse vergognose: al Viviani ha fatto scalpore l'aggressione di Soviero e Biancolino ai danni del pre-
sidente del Potenza Postiglione; al Simonetta Lamberti ha lasciato, invece, di stucco la feroce carica di fine gara portata a Myrtaj e Nicodemo del Sorrento (il primo ha rimediato una testata al naso, il secondo ha riportato addirittura lesioni alla cor-
nea). Nel caso del Potenza, la società ha fatto sapere di voler adire le vie legali nei confronti dei due tesserati campani, chiedendo alla Lega l’autorizzazione alla denuncia per danni fisici e morali. Il giudice sportivo farà il suo corso attenendosi ai re-
ferti di arbitri e commissari di campo e rifilando ai “trasgressori” quattro o cinque giornate di squalifica nella più drastica delle previsioni. La Juve Stabia se la caverà chiamando in causa il portiere di riserva e la Cavese uscirà dalla bufera rinunciando per qualche turno al portiere Marruocco (spiritato ed indemoniato nell'incredibile post-partita) e magari con l'inibizione di un paio di dirigenti (dipenderà da cosa avrà visto e poi refertato il signor Gambini di Roma). Ma resterà palpabile quella sensazione di disuguaglianza, di trattamento impari. La legge dovrebbe essere uguale per tutti e fino a quando non lo sarà non saranno sufficienti Prefetti di ferro e norme restrittive per curare la piaga perché la violenza potrà consumarsi sul campo, protetta da un'inspiegabile immunità. Filippo Zenna
IL PERSONAGGIO DELLA SETTIMANA
De Paula insegue ancora i sogni FOLIGNO. Di testa, di sinistro, di destro. La prima tripletta in carriera di Marcos Ariel De Paula è un inno alla perfezione, la celebrazione dell'attaccante completo. La “pantera” brasiliana è rapida, astuta e soprattutto retta da un gran fisico: può finalmente far leva su gambe lunghe ed esplosive, può scattare in progressione e divorare le difese avversarie senza più preoccuparsi dei legamenti di cristallo. La lunga agonia è terminata e la grande scalata può essere avviata. I tormenti e gli incubi fanno parte del passato: “A 25 anni - spiega - si possono ancora inseguire i sogni. Il mio cartellino è di proprietà del Chievo e chissà che di questo passo non arrivi la grande opportunità nella prossima stagione”. In fondo, il club di Campedelli non ha mai smesso di credere nelle potenzialità del centravanti sudamericano, di quel ragazzo eternamente felice che ha sorriso alla vita e trovato la forza di rialzarsi anche quando la sua carriera sembrava finita. Quattro gli interventi chirurgici subiti, due ai legamenti crociati, altri due ai menischi (la seconda, ai tempi del Manfredonia, richiese addirittura un trapianto di cartilagine), ma dai “ferri”ne è sempre uscito più motivato e coraggioso di
prima: “Se proprio devo riconoscermi un pregio è proprio quello di non aver mai mollato la presa. Il giudizio sulle mie qualità lo lascio agli altri”. Fin troppo modesto il brasiliano di Bariri che senza gli infortuni pesanti (tra operazioni e riabilitazioni è restato fermo complessivamente quasi quattro anni) sarebbe probabilmente una stella del panorama nazionale: aveva appena sedici anni quando deliziò il Viareggio con la maglia del Bauru ed incantò Josè Altafini, che si fece promotore del suo trasferimento in Italia. Un anno dopo lo acquistò il Chievo e Del Neri lo fece esordire anche in massima serie (6 aprile 2003, Chievo-Udinese 3-0, subentrato a Cossato al 36' della ripresa). Un po' di gavetta e sarebbe ritornato alla base: piani, però, sconvolti dai frequenti infortuni (il primo al Cittadella nel 2003/04). Le ginocchia fragili l'hanno sempre inchiodato e prima di approdare a Foligno non era mai andato oltre le venti presenze stagionali. “Ora finalmente gioco con continuità (23 gettoni su 26 gare), ho imparato a gestirmi e sentendomi sorretto dal fisico riesco a tirar fuori il meglio di me. Devo dire grazie, però, anche all'ambiente di Foligno che mi fa sentire una star ed alla
mia fidanzata Deise (brasiliana pure lei) che da un anno e mezzo a questa parte mi ha cambiato la vita”. Fermarlo adesso è difficile, se non impossibile perché Marcos Ariel De Paula, che si ispira ad Henry (“per l'eleganza, la grazia, la velocità e l'istinto da goleador”) è un fenomeno puro, un talento formidabile: ha la velocità di un centometrista, la tecnica raffinata di un fantasista, la potenza straripante di un ariete ed il fiuto irresistibile del bomber di razza. Anche l'unico piccolo limite - è un mancino naturale e tende quasi sempre a portarsi la sfera sul sinistro - è stato cancellato dalla splendida esecuzione di destro che ha mandato al tappeto l'Arezzo: “Segnale chiaro che finalmente il vento gira dalla mia parte, che la fortuna ha smesso di voltarmi le spalle”, sorride e si rincuora l'asso brasiliano parlando un italiano perfetto, da far invidia perfino ad un madrelingua. I sette anni di disgrazia sono ormai alle spalle: la “pantera” è guarita ed adesso azzanna e corre alla velocità della luce, si muove con estrema grazia, segna di testa, di sinistro e di destro e si prepara a saltare in serie A, verso quel sogno infranto da legamenti di cristallo. f.z.
L’esultanza di De Paula
CAMBIO IN PANCHINA Cuccureddu a Pescara IL PESCARA ha ufficializzato l'accordo con il tecnico Antonello Cuccureddu che sostituisce l'esonerato Giuseppe Galderisi. Cuccureddu sarà presentato alla stampa stamattina e nel pomeriggio dirigerà il primo allenamento.
Giannini riabilita Mounard. Clemente si riprende il Benevento
Riconoscere gli errori paga RICONOSCERE i propri errori senza nascondersi dietro alibi, evitando atteggiamenti altezzosi e presuntuosi è il più grande esempio di saggezza. Sbagliare è umano, fisiologico, ma ciò che conta davvero è l'ammissione di responsabilità. Tener fuori il talento di Mounard era stata un'offesa alla spettacolarità del calcio oltre che un grave handicap per la manovra offensiva del Gallipoli. Mea culpa, mea culpa, mea grandissima culpa: il Principe Giannini l'ha recitato in silenzio dopo il tonfo di Arezzo ed ha così riposizionato il genietto francese tra le linee restituendo di conseguenza Ginestra al suo ruolo naturale di centravanti. Una mossa semplice, ma disarmante per il Pescara, devastato dalla rapidità, dall'imprevedibilità e dalle giocate deliziose di Mounard. Con il funambolico francese sulla trequarti il Gallipoli è tornato quello di un tempo: veloce come un fulmine, potente quanto un carrarmato,
semplicemente micidiale e di nuovo leader solitario del campionato. Addirittura più forte di prima con quell'attacco atomico, che viaggia alla media impressionate di quasi due gol a partita (2,53 se si prendono in considerazione soltanto le gare casalinghe). Tutto gira intorno a David Mounard: anche la top 11 della ventiseiesima giornata, inedita nel modulo per la presenza del fantasista francese. A guidarla però non c'è Giannini, né tantomeno Indiani (“rinnovatore” tattico di un Foligno che gioca meravigliosamente), né ancora Pasquale Arleo, che ha riconosciuto gli errori di Pistoia, ha dato un volto diverso al Potenza ed ha vinto la partita della vita contro la Juve Stabia. Il miglior tecnico di turno è senza ombra di dubbio Gianni Simonelli, il saggio per eccellenza, lo special one della ventiseiesima giornata perché impeccabile nelle scelte tattiche e straordinario nel trasmettere calma al suo Sorrento in una
gara stranamente folle e violenta: il professore di Saviano non sbaglia un colpo, irretisce una Cavese vittima di un nervosismo esasperato, ringrazia l'albanese Myrtaj e compie così un autentico capolavoro, costringendo gli uomini di Camplone alla prima sconfitta interna della stagione. Riconoscere i propri errori è il passaggio indispensabile per arrivare alla saggezza: lo stesso Soda, tecnico della corazzata Benevento, ha “scavato” in fondo alla mini-crisi di febbraio scoprendo che, nonostante la presenza illustre di Evacuo, di Gianpiero Clemente non poteva farne a meno. E col reintegro del fantasista fiorentino nell'undici titolare ha riacceso le speranze sannite di promozione diretta: dopo aver deciso il derby col Sorrento ed incastonato una perla preziosa a Pescara, Clemente s'è messo nuovamente il Benevento sulle spalle vincendo praticamente da solo contro la scorbutica Pistoiese di Torricelli e
confermandosi leader formidabile della classifica cannonieri. Ha raggiunto quota 14 il bomber del Benevento, staccando di tre reti Di Gennaro e Ginestra, ma ritrovandosi incollato il brasiliano De Paula del Foligno, triplettista contro l'Arezzo e salito a quota 12 nella graduatoria dei marcatori. Riconoscere i propri errori è il modo migliore per diventare grandi: lo ha fatto il giovanissimo
centrale del Potenza, Di Bella, dopo la prova orribile di Pistoia. E a distanza di sette giorni appena ha guadagnato una meritata nomination all'interno della top 11 riscoprendosi di roccia nel duello con l'illustre Biancolino. Spazio anche al mediano Sabatino, match-winner nella “spareggio” salvezza tra Potenza e Juve Stabia. Tra i migliori undici anche i difensori goleador Molinari e Pro-
speri (in gol rispettivamente contro Pescara e Perugia), il vecchietto Taccola della Paganese (gigantesca la sua prova a Lanciano), il mediano infaticabile D'Amico (equilibratore del Foggia) ed il ventiduenne Melillo: nella giornata nera dei portieri è l'estremo difensore della Paganese a guadagnare con merito la maglia numero uno. Filippo Zenna
Sport 39
Martedì 24 marzo 2009
Prima Divisione Segnali di ripresa, in attesa del giudice sportivo di oggi
Potenza, vietato fermarsi Il Sorrento domani impegnato in Coppa
CALCIO REGIONALE
DURANTE la stagione, il Potenza è stato in grado solo una volta (Ternana-Marcianise-Foligno) di fare una piccola striscia di risultati positivi, per quanto produttivi di appena tre punti, trattandosi di tre pareggi. Meglio, è stato in grado solo in quella circostanza (era l’ultimo punto di Gautieri, il 16 novembre, e i due primi di Arleo, fino al 23 e 30 novembre) di non perdere subito dopo aver fatto punti. Spiegazione numerica utile a inquadrare la situazione che si è sempre ripetuta: l’inconsistenza nella continuità. Arleo ha fotografato in maniera perfetta la gara con la Juve Stabia: “Se dovessimo perdere a Sorrento, la vittoria sarebbe vanificata, perchè torneremo punto e a capo”. Sacrosanto: in questa fase serve non perdere. Occorre far intendere di essere vivi, perchè l’altalenanza delle prestazioni (e dei risultati) potrebbe rientrare nel campo delle casualità che illudono di dipingere diversamente un futuro, al contrario, già segnato. E la prova di Sorrento deve essere metabolizzata dagli attori del successo sulla Juve Stabia come la classica prova del nove. I costieri devono pensare anche alla Coppa Italia: domani giocheranno a Cremona la gara di andata della finale (alle 20.30 con diretta su Raisport Sat), torneranno a casa, si spera stremati, giovedì, magari anche per concentrarsi sul match di ritorno, perdendo per un attimo di vista il campionato e una classifica che per il momento non è da disprezzare. Il Potenza deve giocare per se stesso e anche pensando a quanto accadrà tra Pistoiese e Juve Stabia, ma dovrà farlo ben sapendo di non poter avere a disposizione Nolè e Patarini. I due erano diffidati e oggi saranno squalificati dal giudice sportivo. Ed a proposito di decisioni sarà verificato anche quanto accaduto pochi istanti prima del via del match, con la gazzarra davanti alla porta di Soviero, provocata dal portiere e da Biancolino, nei confronti del patron Postiglione. Potrebbero esserci squalifiche, ma non si può escludere che il Potenza (anche per il lancio delle palle di neve all’indirizzo dell’estremo difensore campano) prenderà una multa abbastanza salata. Resta inteso che la mente di tutti non può soffermarsi a quello che ha detto la sfida con le vespe, ma deve già andare al Campo Italia della città sorrentina.
Nolè ed Ametrano, i due espulsi di domenica
Lì il Potenza deve confermare obbligatoriamente i caratteri messi in campo domenica. Inevitabile il riferimento agli attributi richiesti a gran voce la settimana scorsa da Cuomo. I 90’ di avantieri sono stati di grandissima sofferenza, ma al di là delle critiche e di qualche mugugno ingiustificato (nessuno probabilmente aveva fatto caso all’inferiorità numerica dei rossoblù e questo è un altro dato che va ascritto a merito di tutti) nei confronti del tecnico, la Juve Stabia non ha mai spaventato Tesoniero. Il cui debutto, aggiungiamo, non è stato minimamente scalfito da Biancolino, Rastelli e Peluso. Quanto sta al demerito degli avversari, alla critica non interessa; semmai è opportuno mettere in evidenza la grandissima prestazione del pacchetto arretrato, nel quale si è messo in evidenza un Di Bella “da Livorno”, oltre al solito Cuomo e alla tempestività di Dei e Patarini. Ancora stiamo a parlare della crescita di Cammarota, della conferma del goleador di giornata Sabatino, dei numeri imprevedibili di un Sarno che, se passasse il pallone quando inizia ad avere problemi
di resistenza fisica, sarebbe un lusso per la categoria. Semmai dovessimo evidenziare qualche nota stonata lo faremmo per la prestazione di Mangiapane (che resta assolutamente fondamentale sui tiri da fermo e questo potrebbe anche bastare), penalizzato dalla posizione di centravanti prima e dal terreno di gioco poi, e sull’altalenanza di Suppa del quale dobbiamo ancora iniziare ad apprezzare il gioco senza palla. Piccoli nei che rientrano nella normalità, proprio come le scempiaggini di Nolè. Domenica sicuramente l’arbitro ci ha messo lo zampino. L’atteggiamento del potentino era stato da cartellino arancione, per usare un concetto di voga oggi: però anche lui è sempre nel mezzo delle discussioni. Aveva segnato un gol irregolare con la mano e si è preso anche la briga di andare a festeggiare sotto la curva. Poi ha protestato per un fallo di Cammarota, apparso a tutti nettissimo. Se la poteva risparmiare, anche se ha le attenuanti del metro di giudizio di un arbitro che si è confermato severissimo. A fronte della vittoria va perdonato, ma a Sorrento non ci sarà. Alfonso Pecoraro
Seconda Divisione Domenica riparte la corsa gialloverde
«Ora il Comune aiuti il Melfi» I supporter sollecitano interventi E' ATTESA PER oggi la ripresa degli allenamenti per il Melfi. Si attende di verificare se Gianluca Bacchiocchi si riuscirà ad aggregare subito ai compagni di squadra, riprendendo il regolare iter settimanale. Bacchiocchi è il candidato numero uno alla sostituzione dello squalificato Maisto in vista dell'impegno di Cassino. In difesa invece, dovrebbe essere Bizzarri a rilevare Fumai, anche lui appiedato per un turno dal giudice sportivo. Da non sottovalutare l'eventuale opzione Ferrato, con il volenteroso ragazzo di scuola Parma, che potrebbe ritornare titolare dopo diverso tempo. Nel frattempo tra la tifoseria non sono passate inosservate le dichiarazione del presidente Peppino Maglione. Il massimo dirigente gialloverde ha lanciato un chiaro messaggio ad imprenditori ed istituzioni e la gente è al suo fianco. Sentite Francesco: " Il presidente ha ragione. Lui da parte sua ha fatto notevoli sacrifici per questa squadra e per questi colori. Anche quest'anno è intervenuto personalmente per mettere rimedio ad una situazione difficile. Ha bisogno dell'aiuto di tutti ed anche l'amministrazione che si vanta di stare al fianco del Melfi, concreta-
Bacchiocchi
mente non aiuta come dovrebbe. Si dia una mossa perché il calcio a Melfi deve continuare". E' un refrain tra la tifoseria. Michele: " Purtroppo siamo a conoscenza dei tanti soldi che occorrono per mantenere la squadra a questi livelli. Militare tra i professionisti è una cosa che onora l'intera città. Dovrebbero capirlo tutti, compresa l'amministrazione e il mondo imprenditoriale". Finora Maglione ha sempre mante-
nuto gli impegni e lo farà anche questa volta fino al termine della stagione. Poi qualcosa dovrà necessariamente cambiare e tra il popolo serpeggia una certa preoccupazione. Antonio, altro tifoso gialloverde: " Dobbiamo solamente ringraziare un presidente come Maglione che molti club, anche di categorie superiori ci invidia. Però la città è chiamata a sostenere concretamente il massimo dirigente. Noi tifosi nel no-
stro piccolo lo facciamo, altri che hanno altre possibilità dovrebbero farlo maggiormente. Anche le istituzioni non possono restare insensibili, perché finora ha fatto comodo vantarsi di essere al fianco del Melfi e poi vedere che così non è. Noi sappiamo che se la città non abbandona il presidente, lui continuerà il suo impegno alla guida del Melfi. Però il rischio che la situazione non si risolva c'è". Emilio Fidanzio
40 Sport
Martedì 24 marzo 2009
I numero del girone H Un solo pareggio e ben otto vittorie, di cui tre dalle squadre viaggianti
Bitonto nel baratro, Grottaglie ne esce SOLITO Brindisi spinge il Bitonto nel baratro. Il Matera subisce la terza sconfitta di seguito e il Francavilla in Sinni diventa la prima squadra tra le lucane. Colpaccio del Grottaglie che vale salvezza diretta. L'Ischia ritorna tra le grandi a spese della Turris. Il Genzano ridimensiona il Francavilla Fontana. Vincono tutte le prime; classifica immutata. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della ventisettesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare otto vittorie, tre esterne e un solo pareggio. I gol sono stati 22, di cui 12 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 10 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 243 partite sinora disputate
(166 vittorie e 77 pareggi), sono state realizzate 580 reti, contro le 612 della scorsa stagione. Anche nella ventisettesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono otto (due in trasferta). I gol furono 26. Pomigliano e Ischia hanno vinto entrambe le sfide, rispettivamente, contro Cilento e Matera. A sette turni dal termine del campionato, il Brindisi, con dieci punti di vantaggio sulla più immediata inseguitrice, può guardare con maggiore fiducia alla Seconda Divisione. Rispetto alla passata stagione, dopo ventisette giornate, la compagine salentina ha totalizzato sette punti in più dell'Aversa Normanna che risultò la vincitrice del torneo 2007/08. I casertani conquistarono la vet-
ta della classifica alla trentesima giornata, dopo un inseguimento forzato durato 18 domenica per recuperare gli undici punti che li separavano dalla capolista. Nel campionato in corso, considerata l'incostanza della Nocerina e del Pianura, soprattutto in trasferta, non sembra vi siano formazioni in grado di impensierire l'attuale battistrada. Più che per la promozione, molto interessante è la lotta per non retrocedere. Ad eccezione del Venafro e del Cilento, che sono già con un piede nell'Eccellenza delle rispettive regioni, è lotta serrata tra Grottaglie, Bitonto, Angri, Genzano e Sant'Antonio Abate, racchiuse in quattro punti, per evitare la roulette dei playout. Tra queste cin-
que squadre, quella che ha fatto meglio nel ritorno è il Sant'Antonio Abate che ha conquistato 17 punti, seguito dal Grottaglie 14, Genzano 12, Bitonto 11 e Angri 6. Tra le tre rappresentanti di Basilicata, il Genzano, superando il Francavilla Fontana, ha fatto un importante passo in avanti verso la salvezza. Al Francavilla in Sinni, approfittando dell'attuale momentaccio del Matera (tre sconfitte di seguito, di cui due casalinghe), è bastato un pareggio per diventare la formazione lucana che ha conquistato più punti. Ma i sinnici sono anche primi in fatto di punti ottenuti nelle dieci gare del ritorno (15), seguiti dal Genzano (12) e dal Matera (10). Adolfo Sarra
L’unico abilitato a rilasciare dichiarazioni è il dg Fragasso. Tifosi delusi
Matera, i silenzi di una crisi Terza flop di fila e progetto play off compromesso L’amarezza di aver perso l’ennesima occasione per raddrizzare una stagione è grande nell’ambiente biancazzurro. «Traditi dai nostri idoli», «Indegni di questa maglia» e via via su questa stessa falsariga gli slogan dei tifosi al Mazzella di Ischia dopo il due a uno. Momento delicato o critico? Forse entrambi, perchè sono due considerazioni che viaggiano a braccetto. Le risposte non le daranno i calciatori del Matera, il tecnico o i dirigenti, ma solo il campo. La società ha cucito la bocca a tutti. «Unico abilitato a parlare è il direttore generale Giuseppe Fragasso-recita il comunicato di ieri che seguiva quello dell’annuncio del silenzio stampa». Le ragioni sono racchiuse in poche righe. «Visto il momento delicato che sta attraversando la squadra e le importanti e vitali gare in programma-si legge nel documento della società-nelle prossime giornate, è stata presa tale decisione per creare una certa tranquillità nell'ambiente, per poter riflettere, nella piena armonia, e ripartire più distesi, soprattutto mentalmente, in campionato, visto che si entra ora nella fase calda del torneo. La dirigenza, pur rispettando il diritto di cronaca, ha deciso quindi, in que-
I tifosi del Matera presenti a Ischia (oltre altri in tribuna)
sta cruciale fase di campionato, di dare priorità assoluta all'interesse della società e della squadra, affinchè possa continuare a svolgere il proprio lavoro nel massimo della serenità possibile». A sette giornate dalla fine al Matera servono almeno tre vittorie al Matera per centrare la salvezza senza i play out. Un obiettivo che a inizio campionato non era certo nei programmi. Presto per fare i processi, ma è chiaro che vedere una squadra che lotta è un qualcosa che amareggia chi per incitare la propria squadra del cuo-
re percorre la penisola italiana in lungo e in largo sobbarcandosi chilometri e spese ingenti. A Ischia il sole dell’isola non ha riscaldato più di tanto dei ragazzi che avrebbero voluto vedere i propri beniamini metterci il cuore che invece hanno buttato in campo i gialloblù di Impagliazzo, ovvero un nugolo di ragazzi di cui ben sei under in campo e altrettanti in panchina. Non ha funzionato nemmeno tatticamente il Matera ed è chiaro che c’è da comprendere cosa abbia portato al tecnico Franco Danza a variare
quelle che erano le intenzioni emerse nell’incoraggiante amichevole con la Juniores di Basilicata giovedì scorso. Non è una questione di uomini, ma interrogarsi perchè La Fortezza abbia dovuto giocare da solo contro tutti è un cruccio che rimarrà a lungo. Già nella ripresa, quando Malagnino l’ha supportato, le cose sono migliorate ma è chiaro che le due punte di quello che avrebbe dovuto essere un rombo, La Fortezza e Chisena, erano distanti almeno cinquanta metri e Risi dalla sua parte soffriva il fatto di essere un’ala e non un centrocampista votato al raddoppio su Alvino che ha messo in crisi più volte De Santo. Se a questo viene aggiunta la giornata, la prima, negativa di qualche mostro sacro ecco servite delle falle incontenibili nella difesa costate l’ennesima figuraccia stagionale, la terza di fila in una caduta verticale preoccupante. Basterà il silenzio stampa. Vedremo. Questo provvedimento va rispettato (pur non essendo condiviso da qualsiasi media), ma è chiaro che gli equilibri sono ormai incrinati e forse questo provvedimento avrebbe migliore definizione se fosse identificato come il silenzio dei colpevoli. Renato Carpentieri
Il pareggio con il Sant’Antonio Abate ha minato ancora una volta il salto di qualità
Francavilla, un avvio col freno tirato I RAGAZZI di mister Ranko Lazic, hanno rallentato la loro serie positiva interna che li vedeva primeggiare con cinque vittorie di fila ed un pareggio. L’1-1 contro il Sant’Antonio Abate, ha dimostrato il buono stato di forma dei campani di mister Salvatore Nastri, ed ha costretto i rossoblu al secondo pareggio interno di fila. I campani, passati dopo soli quattro minuti in vantaggio, su un azione confusionaria in area di rigore, hanno poi attaccato in modo confusionario senza rendersi particolarmente pericolosi. I sinnici invece, dopo un avvio di gara con il freno tirato, hanno preso man mano coraggio ed hanno cominciato a creare buone trame di gioco. Fino al definitivo pareggio, al 38’ della ripresa con il giovane La Neve. Il rammarico, per come è finita la gara c’è ed è tanto, visto che gli abatesi, occupano i bassi fondi della classifica, in una posizione abbastanza difficile, che li vede in piena lotta per evitare i play out. Ed è proprio per questo motivo che l’undici giallorosso, sfoggia una buona unione di squadra, cercando a tutti i co-
Pasquale Natale al lavoro
sti di uscire dalla zona calda della classifica . Il Francavilla invece, con il pareggio, ha un po’ compromesso il sogno dei play off, obiettivo per niente preventivato ad inizio stagione. Però, con il passare delle giornate e con delle buone prestazioni, ha permesso a Del Prete e compagni di avvicinarsi ad un traguardo storico, per la società capeggiata da Franco Cupparo.
L’obiettivo primario resta, ed è la salvezza anticipata, ma come detto più volte, ambire a qualcosa di più prestigioso, di certo non va abbandonato. La griglia dei play off adesso, dista soltanto quattro lunghezze, l’ultima posizione utile è occupata dall’Ischia, con quarantuno punti. Invece, dalla zona play out il Francavilla è lontano otto punti.Al momento la squadra sinnica è la lucana più in alto in classifica, infatti per la prima volta ha superato il Matera Intanto, oggi pomeriggio sono ripresi gli allenamenti, con il gruppo che si è ritrovato presso lo stadio “Fittipaldi”, per la consueta seduta, che ha visto i giocatori impegnati nel turno di campionato, a smaltire le fatiche della gara. Per coloro che non hanno giocato invece, solita seduta di allenamento. Come al solito, inizio di seduta affidata all’esperto preparatore Pasquale Natale, che ha fatto eseguire esercizi di stretching e scatti con cambi di direzione. Adesso, tutti concentrati al prossimo impegno, che vedrà la compagine sinnica fare visita alla Turris. Claudio Sole
Caso-tecnico da risolvere
Genzano, Cerone per il dopo Pirone
L’inizio della gara col Francavilla
Vittoria sofferta ma davvero importante in chiave salvezza, quella conquistata dallo Sporting Genzano due giorni fa al Comunale. Il gol di Fiscina dopo un'ora di gioco ha dato grande fiducia all'ambiente bianco rosso che ora insegue il Grottaglie (prima squadra attualmente salva) con solo due punti di distacco. La vittoria di domenica ha permesso ai lucani di distanziare nuovamente il Sant'Antonio Abate, agganciando momentaneamente l'Angri in virtù dei ventotto punti conquistati nell'arco dell'intera stagione. Nonostante la vittoria, a Genzano c'è da chiarire meglio il “caso” Pirone, assente domenica e rimpiazzato dal suo secondo, Conversano. Il tecnico irpino la settimana scorsa ha fatto recapitare alla società alto bradanica un certificato medico nel quale si giustificava l'assenza del tecnico alla partita domenicale. La stagione di Pirone alla guida dello Sporting sembra essere al capolinea visto anche la presenza di Mister Cerone in tribuna già domenica scorsa. È proprio Cerone l'indiziato numero uno per sostituire il tecnico avellinese ma solo nei prossimi giorni verrà svelato il mistero. La partita di due giorni fa sembra aver ridato fiducia ai giocatori, alla dirigenza e alla tifoseria genzanese. Borrelli tra i pali ormai è imbattuto da oltre centoottanta minuti, co-
sa che allo Sporting non era mai accaduta durante questa stagione. Fiscina e Masturzo danno sempre maggior affidamento alla squadra, mentre Fiore e Autiero difendono, attaccano e contrastano sfiorando anche il gol; due ragazzi che continuano a dare garanzie. Papagni, Rega e Pepe sono state vere e proprie spine nel fianco per il Francavilla F.; la loro prestazione è da incorniciare. Impagliazzo ha fatto tutto quello che Mister Conversano gli ha chiesto ma ha anche sbagliato il primo penalty stagionale per i bianco rossi. Compierchio e Murano, come sempre, hanno dato profondità alla squadra. Unica nota stonata del mach è stato Salbini, ancora troppo contratto e con il feeling con il resto del gruppo non ancora al massimo. Da segnalare, i primi minuti in Serie D per l'italo-argentino Insaurralde, entrato nei minuti finali a posto di Impagliazzo.Per lo Sporting era importante conquistare i tre punti e così e stato. Se la dirigenza genzanese aveva già parzialmente perso le speranze di una salvezza diretta, confidando in un piazzamento migliore per affrontare i tanto temuti play-out, ora che la salvezza è lontano solo due punti, tutto è stato rimesso in discussione. La classifica così corta permette facili risalite ma anche brutti scivoloni. Rocco De Rosa
Sport 41
Martedì 24 marzo 2009
Il Brindisi è a quattro vittorie dalla Lega pro matematica
Venafro-Gelbison: giù di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE Per Venafro e Gelbison c’è solo la matematica a dargli delle possibilità di raggiungere i play out, ma i giochi a sette giornate dalla fine per chi scenderà in Eccellenza sembrano già definiti. Stesso discorso in vetta, dove il Brindisi ha visto scorrere un’altra giornata senza problemi e, al momento, gli bastano quattro vittorie per festeggiare la promozione matematica, ma c’è la forte sensazione che la festa avverrà anche prima (e tra quattro turni c’è BrindisiMatera) se la Nocerina rallenterà o i pugliese falliranno qualcosa. Secondo e terzo posto se lo contendono Nocerina e Pianura distanti solo due lunghezze ma non certo balbettanti. La vittoria del Pomigliano a Vallo Della Lucania se da una parte ha già sanzionato la retrocessione della Gelbison ha anche detto che il Pomigliano è terzo in classifica a sei punti dalla sesta, l’ultima fuori dai play off che i granata hanno ormai in cassaforte. Continua il via vai di squadre che lottano per conquistare il quinto posto che al momento è marchiato Ischia. Sono tanti, però, i cani attorno all’osso. Esattamente in sette. Perchè il Grottaglie vincendo a Venafro ha spodestato momentaneamente il Bitonto dalla zona franca a quota trenta. ma anche qui c’è da attendersi novità perchè il Sant’Antonio Abate avrà molto da dire visto che attraversa uno stato di forma eccezionale e viaggia col vento in poppa verso la tranquillità (domenica ha il Brindisi in casa). Bel colpo del Fasano a Bacoli, mentre le due Francavilla hanno perso l’ennesima occasione per fare il salto di qualità e restano in una zona anonima di classifica. Segnali di vitalità per lo Sporting Genzano, ma la salvezza diretta sembra difficile.
ANGRI
Dopo il 2-0 ha messo il crisi il Pianura, ma non raccoglie nulla BACOLI
Un flop interno preoccupante e play off più lontani. BRINDISI
Galetti mette un’altra tacca personale alla serie C2 vicina. BITONTO
Una sconfitta a Brindisi può starci per qualsiasi squadra, ma ha ben figurato. FASANO
Doria e Ianni firmano un blitz inatteso ma meritato
FRANCAVILLA F. Una sconfitta a Genzano e ciao play off per Francioso e soci. FRANCAVILLA S.
Rimedia a 7’ dalla fine, ma fallisce il salto di qualità dinuovo. GELBISON
Punita da Marinelli di Jesi: è finita ed ha tre squalificati GROTTAGLIE
Tre punti a Venafro e ora è in quota salvezza diretta.
5
MATERA
Inguardabile con un solo tiro in porta e tante disattenzioni. NOCERINA
4,5
Vittoria con la Turros e secondo posto blindato ancora PIANURA
7,5
Soffre nel finale ma porta a casa la vittorie e conta quella. POMIGLIANO
5
Aiutato da Marinelli di Jesi condanna il Gelbison
S.GENZANO
7
Senza tecnico si può vincere pure e lo hanno fatto.
S. ANTONIO
5
Dopo Matera sfiora il colpo pure a Francavilla: è in salute.
TURRIS
5,5
Perdere a Nocera può starci, ma i play off sall’ontanano.
US. ISCHIA
5
Con sei under, un tecnico doc e tanto cuore si vince.
VENAFRO
7
La serie D è al capolinea dopo il ko con il Grottaglie
Pomigliano spedisce il Gelbison quasi in Eccellenza
4,5
Un’altra vittima di Marinelli di Jesi. Arbitro che a Matera, dopo gli episodi con il Fasano, non dimenticheranno facilmente perchè è stata la miccia che ha minato un sogno di competere col BrindisiDopo quattro partite senza successi, il Pomigliano torna a gustare l’ebbrezza dei tre punti superando una Gelbison ormai con un piede in Eccellenza. Non è stato però affatto facile per Ausiello e compagni espugnare il "Morra": la rete decisiva di Biancardi, infatti, è giunta proprio negli istanti conclusivi di una gara equilibrata in cui i padroni di casa non hanno dimostrato di meritare la metà dei punti in classifica dei propri rivali. Bucaro, che sconta la terza giornata di squalifica sulle quattro previste, lascia a sorpresa in panchina Pesce ed Alterio rilanciando dal primo minuto Biancardi ed Alleruzzo. E proprio il centrocampista ex Serino ricambia la fiducia sbloccando il risultato già al nono con una gran conclusione dal limite dell’area che va a insaccarsi sotto l’incrocio. Immediata la reazione dei rossoblu che trovano il pareggio già al 18’: Biancardi stende in area Sica e Granozi trasforma l’inevitabile penalty. Le emozioni si susseguono rapidamente e al 22’ i granata tornano in vantaggio, sfruttando un’autorete di Ietto su un traversone dalla destra di Gomes. I ragazzi di Longo non si danno comunque per vinti e prendono ad assediare con convinzione la porta difesa da Inserra. Capuozzo, entrato da pochi minuti, insacca la rete che riporta nuovamente il risultato in equilibrio.Santonicola si fa espellere per doppia ammonizione. Quando ormai l’ics sembrava scritto, in pieno recupero Biancardi sfrutta un calcio di punizione dalla destra per realizzare di testa la rete che probanbilmente condannano il Gelbison.
7 7 7 8 6 5,5 7 4
TOP E FLOP DELLA VENTISETTESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P O L F
P
P TO
TO
P FLO
P FLO
FLO
P
42 Sport
Martedì 24 Marzo 2009
Tra i padroni di casa vanno a segno prima Tomasulo e poi Rescigno
La Dedalo meglio del Melfi L’undici di Cavasoli passano sul campo di Rapolla IL TABELLINO AS MELFI DEDALO
2 3
AS MELFI: Basso, Damiano, Montanarella, Zoppi, Boccomino, Finiguerra, Pennacchio, Mannarelli, Rescigno, Votta, Tomasulo. In panchina: Coppola, Brescia, D’Alfonso. Allenatore: Alberti. DEDALO: Santarsiero, Giuliano, Scarano, Maiorino, Genovese, Sarr, Cammarota, Zahri, Ostuni, Lapelosa, Albanese. Allenatore: Cavasoli. MARCATORI: 2’ pt Tomasulo, 20’ pt Cammarota, 35’ pt Rescigno, 10’ st Genovese, 25’ st Lapelosa. RAPOLLA – A far da cornice alla sfida tra l’As Melfi e la Dedalo ci hanno pensato la neve, la pioggia e il grande freddo in una giornata che doveva essere primaverile e che invece è stata tipicamente invernale. I ragaz-
zi, anche per cercare di avvertire il meno possibile il freddo, hanno corso parecchio e hanno regalato una bella gara e cinque gol. Questa la cronaca. Inizia subito bene la squadra locale che dopo soli due minuti di gioco passa in vantaggio con Tomasulo che, ben servito da Finiguerra, salta il proprio avversario ed il portiere in uscita e mette la palla dentro la rete della porta potentina. La Dedalo non ci sta ed al 20’ pareggia con Cammarota che lasciato solo in area di rigore trafigge l’incolpevole Basso. Al 35’ Rescigno riporta in vantaggio il Melfi anticipando il portiere in uscita su un ottimo traversone dalla destra del fluidificante Damiano. Nella ripresa gli ospiti spingono per ottenere il pareggio e ci riescono al 10’ con Genovese che in una mischia in area di rigore anticipa tutti e mette la sfera alle spalle dell’estremo difensore federiciano. I gialloverdi di mister Alberti riprendono la gara in mano e creano diverse occasioni con Votta e Rescigno che mancano di poco il vantaggio un pò per sfortuna e un
Battuto il Lauria di Ambrogio Pesce
Rescigno (As Melfi)
pò per le condizioni del campo di gioco. Al 25’ Lapelosa gela il Melfi: l’attaccante potentino se ne va in contropiede e beffa il portiere con un gran tiro dalla distanza. Non servono a nulla gli ultimi sforzi della squadra di mister Giuseppe Alberti che, vuoi per il campo pesante, vuoi per la mancanza di alcuni giocatori aggregati alla formazione Berretti, non riescono più a pareggiare perdendo una partita in cui tutti, sia i vincitori che i vinti, si sono impegnati allo spasimo meritando i nostri complimenti.
Nei Finamore-boys spicca la tripletta del bravo Donadio
Il Deportivo è ok Policoro, set e partita Segnano Cifarelli e Venezia IL TABELLINO DEPORTIVO M. AC LAURIA
2 0
DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Potenza, Scarciolla, Dichio, Vinzi, Panico, Dilucca, Tria, Venezia, Cifarelli, Montemurro, Lupo. In panchina: Santarcangelo, Pistoia, Montesano. Allenatore: Martino. LAURIA: Perciante, D’Imperio, Cozzi, Labanca, Olivieri, Gugliotti, Reale, Ielpo, Mercuro, Lentini, Borrello. In panchina: Agrello, Magno, Russo, Pesce. Allenatore: Pesce. ARBITRO: Perrucci di Matera. MARCATORI: 36’ pt Cifarelli, 10’ st Venezia.
MONTESCAGLIOSO – L’importanza della posta in palio la s’intuisce dalle parole del dirigente del Deportivo, Suglia, che dice a proposito della vittoria della squadra montese contro il Lauria: “Ormai ogni partita è una finale per i nostri ragazzi e ogni punto conquistato è oro che luccica, quindi i tre punti conquistati contro il Lauria, cioè contro una diretta avversaria, permettono alla compagine montese di sperare e credere nella possibilità della salvezza…non tutto è perduto”. La cronaca. La squadra di casa, dopo l’inizio timoroso, comincia a spingersi in avanti con più convinzione ma è il Lauria ad avere la prima occasione fallita davanti a capitan Potenza con un tiro che termina sopra la traversa. Scampato il pericolo i locali si
riorganizzano e anche grazie alla buona vena del duo di Pomarico, formato da Di Lucca e Lupo, comincia a conquistare metri e a farsi pericoloso. Alla mezz’ora arriva la prima conclusione a rete dei locali con Montemurro a cui risponde bene l’estremo difensore ospite che devia in calcio d’angolo. La squadra di casa spinge per cercare il vantaggio che trova al 36’: dalla fascia sinistra si distende la manovra locale con Dilucca che passa a serve Montemurro al limite dell’area, Dichio si smarca con un ottimo movimento in area dettando il passaggio al compagno che lo serve in modo perfetto, Dichio salta il difensore e avanza lungo la linea di fondo da dove osserva i compagni e porge il pallone a Cifarelli che da distanza ravvicinata sferra un tiro che il portiere ospite para ma non trattiene e su cui si avventa lo stesso Cifarelli che questa volta non sbaglia segnando il vantaggio del Deportivo. Quando le due squadre vanno al riposo i padroni di casa conducono per 1 – 0. La ripresa si apre con un Deportivo subito all’attacco e bravo a trovare il 2 – 0 con Venezia, bravo a sfruttare un calcio di punizione dalla destra di Vinzi. Il 2 – 0 viene contestato dagli ospiti che invocano un calcio di punizione per un fallo subito dal loro portiere, l’arbitro, che è di tutt’altro parere, indica palla al centro e il gioco comincia con il Deportivo in vantaggio di due gol. Il Lauria non si abbatte e cerca di segnare il gol che potrebbe riaccendere il match; i vari tentativi dell’undici di Ambrogio pesce non hanno buon fine e il match si chiude con un punteggio che premia la determinazione e la voglia di vincere del gruppo allenato da Nicola Martino.
Tra i protagonisti c’è il ritrovato Manolio(3) POLICORO – Al “Rocco Perriello” di Policoro, per il campionato regionale Allievi, sono di scena il Policoro 2000 ed il PGS Don Bosco di Potenza. Gli ospiti cercano punti preziosi per allontanarsi dalla zona calda della classifica; i padroni di casa, dopo le belle e sfortunate prestazioni offerte a Potenza contro Asso e Santamaria, cercano conferme per risalire la classifica. Il piglio dei padroni di casa si percepisce dai primissimi minuti, con Donadio che recupera una palla in fascia ed immediatamente la rigira al centro area, dove Manolio si fa trovare pronto alla deviazione acrobatica che però termina fuori. È lo spot di ciò che accadrà in gara. Al 5’ è Fagnano che recupera palla a centrocampo, serve Donadio sulla corsa in fascia; l’esterno crossa immediatamente per l’inserimento deciso di Manolio che spinge la palla in rete. 1 – 0. Al 15’ è Fagnano a lanciare in profondità lo stesso Manolio, l’attaccante s’invola verso la porta avversaria, resistendo al tentativo di recupero dei centrali avversari, calciando imparabilmente sul secondo palo. 2 – 0. La gara appare una sorta di monologo, con gli ospiti sorpresi dalla determinazione degli ionici. Al 25’, Francolino scambia con Fagnano, che serve Scarci, pronto ad imbeccare sulla velocità Donadio, l’attaccante brucia sullo sprint il suo diretto marcatore ed entra in area, dove in diagonale fa goal. 3 – 0. Al 27’, un’incomprensione tra Donadio e Fagnano permette al Don Bosco di elaborare una ripartenza efficacissima. La palla arriva così nei pressi dell’area dei padroni di casa, fulmineo il traversone dell’esterno ospite per l’accorrente Lorpino, che appostato sul secondo palo
IL TABELLINO POLICORO 2000 DON BOSCO
6 2
POLICORO 2000: Labriola, Francolino, Macculi, Fagnano, Galotto, Morisco, Donadio, Conte, Manolio, Scarci, Affuso. Allenatore: Finamore. PGS DON BOSCO: Claps, Restaino, Giannini, Pietrafesa, Porretti, Martoccia, Greco, Vaccaro, Lorpino, Mancusi, Cuccarese. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 5’ pt, 15’ pt e 32’ pt Manolio, 25’ pt, 38’ pt e 20’ st Donadio, 27’ pt Lorpino, 36’ pt Mancusi.
Il Policoro
segna il momentaneo 3 – 1. Gran bella azione degli ospiti, con la difesa di casa colta di sorpresa. Al capovolgimento di fronte, questa volta è Affuso ad involarsi sulla sinistra e servire al centro Manolio, ancora una volta pronto a realizzare la sua prima personale e meritata tripletta. 4 – 1. Nonostante il risultato, gli ospiti non rinunciano a far gioco, così la gara rimane vibrante. Al 36’ sarà, infatti, Mancusi ad incunearsi nell’area del Policoro, per battere Labriola. 4 – 2. Al 38’, Scarci servito da Conte, serve sulla profondità l’accorrente Donadio, che salta il suo diretto avversario per calciare in rete, anticipando sull’uscita il portiere Claps. 5 – 2. Il secondo tempo esprimerà una gara divertente, con le compagini impegnate in numerosi capovolgimenti di fronte, con tanto agonismo e sportività cristallina. Complimenti a tutti. Al 60’ a chiudere le marcature sarà ancora Donadio, che riparte sulla linea del fuorigioco, per involarsi verso Claps. 6 – 2, per la sua personale tripletta. A fine gara mister Finamore diceva: “Finalmente riusciamo ad esprimere quanto di buono abbiamo preparato nelle ultime settimane. Finora, nelle
ultime trasferte di Potenza, con Asso e Santamaria, avevamo fornito delle bellissime prestazioni, mettendo in campo una grande determinazione e organizzazione, giocando bene, ma non riuscendo a raccogliere punti. Oggi invece, alla buona prestazione seguono anche i punti meritati. Ci ha ridato sicuramente nuovo vigore l’aver preso coscienza della nostra forza. Un plauso particolare va ai miei ragazzi Andrea Manolio e Giuseppe Donadio, per la loro ottima prestazione. È il miglior viatico per questi giovani attaccanti. Finora, nella nuova gestione della squadra, si erano sempre fatti trovare al punto giu-
sto in numerosissime occasioni da goal, ma la disabitudine ad affrontare faccia a faccia l’estremo difensore avversario, ne inibiva la determinazione nella conclusione a rete. Oggi, dopo aver lavorato molto sullo specifico nelle ultime settimane, finalmente i ragazzi cominciano ad esprimere la loro abilità realizzativa. Infine, vorrei aggiungere che delle polemiche fini a se stesse, armate da qualcuno nell’ultima settimana, non m’interessa. Ognuno fa le sue scelte. Nel bene e nel male. Le mie sono sempre indirizzate nello sport, educazione e rispetto dei ruoli. In bocca al lupo a tutti. Ce ne sarà bisogno per il prosieguo.”
Le pagine di Calcio Giovanile sono curate dall’Agenzia Nigro
Sport 43 Il Policoro 2000 non regge il passo di Ramundo (quaterna) e compagni
Martedì 24 Marzo 2009
L’Invicta Matera fa tredici La squadra di Acquasanta ritorna da sola al comando IL TABELLINO INVICTA MATERA POLICORO 2000
13 1
INVICTA MATERA: Campanaro, Nicoletti, Buono, Fiore, Digilio, Grieco, Grittani, Antezza, Volpe, Zaccaro, Ramundo. In panchina: Tataranni, Auletta, Nuzzolese, Perrone, Picerno, Quarto, Rubino. Allenatore: Acquasanta. POLICORO 2000: Lillo, Buongiorno, Tamburrino, Spagnolo, Manfredi, Fortunato, Montemurro, Laita, Antonucci, Dattoli, Magno. In panchina: Leone, Fornero, Spadafora, Lucarelli. Allenatore: Finamore. MARCATORI: 2’ pt Grieco, 7’ pt, 12’ pt, 3’ st e 9’ st Ramundo, 18’ pt, 23’ pt e 29’ pt Volpe, 12’ st Fornaro, 15’ st e 30’ st Digilio, 19’ st e 24’ st Picerno, 27’ st Perrone. MATERA – L’Invicta ritorna sul trono (in virtù dei rinvii delle
gare dell’Assopotenza e del Real Peppino Campagna) battendo con un larghissimo punteggio, il fanalino di coda di questo emozionante campionato in cui i ragazzi di Savio Acquasanta stanno recitando un ruolo da protagonisti e quelli di Vito Leone stanno facendo esperienza. Eccol la cronaca dei gol. Dopo centottanta secondi i bianco-azzurri di mister Acquasanta sono già in vantaggio con Grieco che chiude una pregevole triangolazione con Zaccaro infilando il portiere ospite con un tiro dalla corta distanza che si infila sotto la traversa. Al 7’ il giovane Ramundo, classe 1996, al suo debutto dal primo minuto, trasforma un rigore concesso per fallo su Grittani (sarà la prima delle quattro reti messe a segno dal giovane calciatore). La terza marcatura giunge al 12’ sempre ad opera di Ramundo che ribadisce in rete dalla corta distanza una respinta della retroguardia ospite. Al 18’, al 23’ e al 29’ Volpe realizza la sua tripletta personale, le segnature, quasi in fotocopia, vedono il centravanti ricevere palla al limite dell’area, superare il diretto marcatore e trafiggere l’incolpevole portiere ospite con precise stoccate angolatissime a fil di palo. Il secondo tempo si apre con altre due mar-
Camp. Reg. Allievi - Gara di recupero
Il Padre Minozzi riagguanta la vetta IL TABELLINO DEDALO PADRE MINOZZI
0 3
DEDALO: Guglielmi, Lorusso, V. Gerardi, Scarano, Sabatino, Sabato, P. Gerardi, Iannielli, Ostuni, Lapelosa, Albanese. In panchina: Santarsiero, Scarano, Giuliano, Cammarota, Maiorino, Sarr, Campanelia. Allenatore: Cavasoli. PADRE MINOZZI: Gulfo, Di Vincenzo, Mundo, Dimatteo, Greco, Mele, Stabile, Oriolo, Suriano, Ragazzo, Appella. In panchina: Guida, Cospito, Durante, Corizzo, Abatiello. Allenatore: De Pietro. ARBITRO: Aquino di Potenza. MARCATORI: 23’ pt e 32’ st Appella, 10’ st Stabile. POTENZA – La gara di recupero più importante, quella che mette di fronte la Dedalo al forte Padre Minozzi, si conclude con un punteggio che permette alla squadra di Michele De Pietro di acciuffare l’Invicta Matera in vetta alla classifica. E’ stata una vittoria schiacciante della società ionica che supera l’ennesimo
Sabato (Dedalo)
esame in trasferta su un campo difficilissimo. Subito la cronaca. Nei primi venti minuti si assiste ad una fase di studio fra le due formazioni, con pochissime occasioni da entrambe le parti e con il gioco che ristagna prevalentemente a centrocampo. Al 23’, su un calcio di punizione indiretto, Greco tocca per Appella che infila il portiere con un poderoso tiro nell’angolo alla destra del portiere. Il primo tempo si chiude con pochissime altre emozioni, con gli ospiti che badano principalmente a difendere il vantaggio e a controllare la partita. Il secondo tempo si apre con la rete di Stabile che, dopo dieci minuti, gira in rete un appoggio di testa di capitan Greco, dopo che quest’ultimo aveva rimesso al centro un corner lungo. Al 25’ l’arbitro concede alla squadra di casa un rigore per un fallo in area da parte di Greco sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Albanese s’incarica della battuta, ma si fa parare il tiro da Gulfo, il quale, riesce con un grande intervento a salvare anche la ribattuta dell’attaccante potentino. Al 32’ Appella, lanciato da Suriano in un’azione di contropiede, mette in rete per il definitivo 0 – 3, dopo aver dribblato due avversari, regalando così la certezza di una vittoria di grande prestigio.
Oriolo (Padre Minozzi)
cature del giovane Ramundo, al 3’ e al 9’, che coronano la sua eccellente prestazione; entrambe le marcature sono state siglate di rapina, anticipando il suo diretto marcatore su palle vaganti in area di rigore, da vero opportunista. Al 12’ la squadra ospite realizza l’unica marcatura grazie a Fornaro, bravo ad intercettare una ribattuta della difesa di casa e trafiggere il portiere, leggermente fuori dai pali, con un preciso pallonetto. La nona marcatura dei materani giunge al 15’ ad opera di Digilio, abile ad infilarsi palla al piede tra le maglie della difesa ospite e superare il portiere con un preciso pallonetto. Al 19’ e 24’ Picerno sigla la sua doppietta personale, anche queste quasi fotocopie, ricevendo palla sulla destra, superando il suo diretto marcatore convergendo verso il centro collocando la palla nell’angolo più lontano lì dove il portiere non può arrivarci. Al 27’ c’è gloria anche per Perrone che sigla la dodicesima marcatura direttamente da calcio d’angolo. La tredicesima ed ultima marcatura arriva allo scadere e porta la firma del bravo Digilio che sigla anche lui la propria doppietta personale da due passi, raccogliendo una corta respinta del portiere ospite. POTENZA - Il Santamaria fa suoi i tre punti nel recupero della quinta giornata di ritorno non disputata per neve, gara che ha visto prevalere Somma e compagni sul Policoro 2000 con un punteggio di misura. La cronaca. Pronti, via e dopo cinque minuti gli ospiti si trovano gia in vantaggio con Alessandro Scarci abile a respingere in rete un tiro cross andato sulla traversa. I padroni di casa ci mettono un pò per riprendersi e la vera partita per i ragazzi di mister Pronesti comincia nel secondo tempo dove i locali chiudono gli ospiti nella propria metà campo gli avversari e creano diverse palle gol con Francesco Isoldi che colpisce la traversa, Giovanni Tolla che manda fuori di poco e Luciano Santoro anche lui poco preciso davanti al portiere ospite. Il pareggio arriva al 25’: bella iniziativa di Francesco Isoldi sulla destra abile poi a mettere in mezzo dove prima Santoro calcia ma è bravo il portiere ospite a re-
Camp. Reg. Allievi - Gara di recupero
Un Santamaria senza ostacoli
Tolla (Santamaria)
Rinaldi (Santamaria)
spingere e su cui si avventa Giovanni Tolla che calcia a botta sicura mandando il pallone alle spalle di Labriola. Sulle ali dell’entusiasmo i lo-
cali trovano anche il gol della vittoria che arriva meritatamente al 35’ grazie a Santoro, pronto a ribadire in rete un tiro cross di Donatello In-
Campionato Regionale Allievi - Gara di recupero - Genzano ko
Fantastico tris dell’Assopotenza IL TABELLINO ASSOPOTENZA SPORT. GENZANO
SANTAMARIA POLICORO 2000
2 1
SANTAMARIA: V. Forliano, Rinaldi, Somma, Maiorino, Fieno, Corrado, Cardone, Tolla, Santoro, Luongo, Santarsiere. In panchina: Bochicchio, C. Forliano, Infantino, Triani, Isoldi, Zaccagnino, Pace. Allenatore: Pronesti. POLICORO 2000: Labriola, Macculi, Fagnano, Francolino, Galotto, Morisco, Conte, Manolio, Donadio, Scarci, Affuso. Allenatore: Finamore. MARCATORI: 5’ pt Scarci, 25’ st Tolla, 35’ st Santoro. fantino che stampatosi sulla traversa trova pronto l’attaccante potentino che fa esplodere di gioia la panchina del Santamaria. CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono
3 0
ASSOPOTENZA: Tammone, Vaccaro, Giosa, Martinelli, Oliveto, Nolè, Salinardi, Orazietti, Dav. Santarsiero, Laurino. In panchina: Valeri, De Carlo, Mancuso, Ciuffreda. Allenatore: Orazietti. SPORTING GENZANO: La Ginestra, Raimondo, Di Stasi, Muscillo, Gioia, De Bonis, Arresta, Gruosso, Zotta, Mancarone, Balsamo. In panchina: Lepore, Montanari, Bavuso. Allenatore: Di Stasi. MARCATORI: 8’ pt Dav. Santarsiero, 25’ pt e 40’ pt Salinardi.
IL TABELLINO
CAMPIONATO Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA Juniores
Allievi
Giovanissimi
L’Assopotenza
POTENZA – Sul proprio terreno di gioco l’Assopotenza si sbarazza facilmente dello Sporting Genzano battuto dalla compagine di mister Orazietti con il rotondo punteggio di tre a zero. Una prestazione perfetta dei gialloblu che dopo otto minuti di gioco passano in vantaggio con Davide Santarsiero per poi sferrare, dopo poco più di un quarto d’ora, il colpo
del ko con Salinardi. Allo scadere della prima frazione di gioco Salinardi concede il bis e la squadra cara al presidente Paolo Santarsiero archivia il match che nella ripresa offre poco. Gli ospiti provano a rimettersi in gara ma l’Assopotenza è troppo forte in tutti i reparti e la sfida si chiude con una vittoria netta di Martinelli&company.
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 88814 Torre Melissa (KR). N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
44 Sport
Martedì 24 Marzo 2009
BERRETTI nazionale girone F RISULTATI 22ª giorn.
LA CLASSIFICA
Aversa N. – Andria B. 5 - 0 Gallipoli 45 Napoli 44 Taranto – Foggia 1 - 0 Noicattaro 39 35 Manfred. – Gallipoli 1 - 2 Monopoli Aversa Normanna 35 V.Lanciano – Melfi 2 - 1 Taranto 35 33 Barletta – Monopoli 0 - 0 Real Marcianise Barletta* 30 Val Di Sangro – Napoli 1 - 1 Andria Bat 29 23 Marcianise – Noicatta. 0 - 1 Virtus Lanciano Manfredonia 21 Foggia 21 Val Di Sangro* 15 Melfi 10 PROSSIMO TURNO: Virtus Lanciano – Aversa Normanna; Gallipoli – Barletta; Melfi – Manfredonia; Foggia – Monopoli; Andria Bat – Napoli; Taranto – Noicattaro; Real Marcianise – Val Di Sangro. *una partita in meno
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 22ª giorn.
LA CLASSIFICA
Cosenza – Cavese
3 - 2 Benevento 48 Juve Stabia 44 2 - 0 Cavese** 40 37 Benevento – Igea V. 3 - 0 Vibonese Cosenza 36 Crotone – Paganese 1 - 2 Sorrento 35 33 Catanzaro – Potenza 2 - 1 Paganese Catanzaro 31 Scafatese – Sorrento 0 - 1 Scafatese* 25 24 Vibonese – V. Lamezia 2 - 0 Igea Virtus Potenza** 23 Gela 20 Crotone 18 Vigor Lamezia 12 PROSSIMO TURNO: Catanzaro – Benevento; Paganese – Cosenza; Gela – Crotone; Vigor Lamezia – Igea Virtus; Potenza – Juve Stabia; Cavese – Scafatese Sorrento - Vibonese *un punto di penalizzazione **una partita in meno Juve Stabia – Gela
ALLIEVI nazionali girone H RISULTATI 22ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
Catania – Catanzaro 3 - 1 Bari Reggina Taranto – Cavese 3 - 1 Catania Crotone – C. Di Paler. 1 - 0 Salernitana Lecce Manfredonia – Foggia4 - 0 Città Di Palermo Bari – Lecce 2 - 1 Crotone Manfredonia Salernitana – Potenza 5 - 2 Noicattaro Noicattaro – Reggina 0 - 1 Cavese Taranto Potenza Catanzaro Foggia
RISULTATI 23ª giorn.
58 52 47 46 45 36 31 23 20 18 17 16 15 10
PROSSIMO TURNO: Potenza – Bari; Foggia – Catania; Catanzaro – Crotone; Cavese – Manfredonia; Città Di Palermo – Noicattaro; Reggina – Salernitana; Lecce - Taranto
LA CLASSIFICA
S. A. Abate – Brindisi 5 - 0 Nocerina 59 S. Antonio Abate 48 Neapolis M. – Francav.3 - 0 Neapolis Mugnano 48 Angri – Francavilaa C. 1 - 0 Labor Grottaglie 43 Francavilla 36 Turris – G.Cilentovallo 2 - 0 Matera 36 Calcio Fasano – Matera1 - 2 Francavilla Calcio 35 Angri 30 28 Grottaglie – Nocerina 2 - 0 Brindisi Calcio Fasano 28 Bitonto – S. Genzano Rinv. Turris 23 Bitonto** 17 G. Cilentovallo 10 Sporting Genzano*-**5 PROSSIMO TURNO: Grottaglie – Angri; Nocerina – Bitonto; Gelbison Cilentovallo – Calcio Fasano; Brindisi – Matera; Francavilla – S. Antonio Abate; Sporting Genzano – Neapolis Mugnano; Francavilla – Turris *un punto di penalizzazione **una partita in meno
CAMPIONATO “BERRETTI” GIR. “F” - Petilli trasforma un calcio di rigore
As Melfi, segnali positivi La formazione di Mattei mette in difficoltà il Lanciano IL TABELLINO VIRTUS LANCIANO AS MELFI
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VIRTUS LANCIANO: Mariosi, Di Menno, Di Nella, Ronga, Erba, Ascenzi, Colaizzo, Tucci, Pietropaolo, Sabbatini, Pollio. In panchina: Cianci, Zazzera, Tano, De Fabbris, Di Michele, D’ortona, Marfisi. Allenatore: Di Camillo. AS MELFI: Della Luna, Bizzarri, Ricciardi, Cappa, Fortunato, D’amelio, Mollica, Maiorino, Del Fonso, Petilli, Iorio. In panchina: Dell’Anna, Boccomino, Votta, Zoppi, Pennacchio, Santoro, Martino. Allenatore: Mattei. NARCATORI: 20’ pt Pollio (rig.), 40’ st Ronga, 25’ st Petilli (rig.). LANCIANO – La perdita in meno di trenta minuti per infortunio prima del Ricciardi e poi dell’attaccante Iorio, dimostrano, come tengono a ribadire i dirigenti fe-
dericiani, che la “partita è stata molto maschia” con un Lanciano che ha puntato molto sull’aspetto fisico tanto da essere giudicato dai dirigenti ospiti “molto aggressivo e falloso”. La compagine
di casa è riuscita nell’intento di portare a proprio favore il risultato già nella prima frazione di gioco grazie ad un calcio di rigore assai contestato dai melfitani e trasformato da Pollio. Al 40’ il
Lanciano raddoppia con un colpo di testa di Ronga lasciato solo in area su un cross dalla destra. Al 42’ il Melfi si fa sentire con un tiro dai venticinque metri di D’Amelio che sfiora l’incrocio dei pa-
Il Potenza non centra il tris CATANZARO LIDO – Il biglietto da visita che presenta il Potenza al Catanzaro è una doppia vittoria contro Benevento e Crotone che spingono la squadra di Tonino Aloi a non sottovalutare l’impegno e a dare il massimo contro un avversario che sul campo di Giovino invece non riesce a centrare il tris. C’è tanto Catanzaro in questa sfida che i giallo-rossi fanno propria grazie ai gol di Sticozzi e Romano. Il primo segna dopo ventisei minuti di gioco: ispirato da un lancio di Gigliotti, il numero 8 dei padroni di casa si allarga e con un perfetto diagonale mette il pallone alle spalle di Castaldo. Raffaele Romano invece raddoppia dopo poco più di un’ora di gioco sfruttando un passaggio filtrante di Gigliotti che sarà poi il grande protagonista dei restanti venticinque minuti in cui il Catanzaro spreca un paio di volte l’occasione di segnare il terzo gol a cui va vicinissimo Gigliotti con un tiro che colpisce prima un palo e poi l’altro. Da segnalare, poi, c’è solo il gol di D’Aguanno in pieno recupero che però non scalfisce la vittoria della squadra di mister Tonino Aloi.
IL TABELLINO CATANZARO POTENZA
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CATANZARO: Lanzo, Lia, Colao, Romano, Alfieri, De Sando, Corapi, Sticozzi, Capicotto, Prioteasa. In panchina: Nagero, Corigliano, Barberio, Santoro, Trapasso, Audino, Melissari. Allenatore: Aloi. POTENZA: Castaldo, Sarubbo, Radu, Ardolino, Lenzone, Palladino, Girelli, Orefice, Scavone, Fucci, D’Aguanno. In panchina: Mentari, De Nicola, Mirisola, Cerbone, Volini, Giordano, Michelino. Allenatore: Cammarota. MARCATORI: 26’ pt Sticozzi, 22’ st Romano, 48’ st D’Aguanno.
li. Le due squadre, poco dopo, fanno ritorno negli spogliatoi con il punteggio di 2 – 0 per il Lanciano. Nella ripresa il Melfi prova subito a raddrizzare il Fensore (As Melfi) match ed è Petilli a portare il primo pericoloso alla porta locale con un gran tiro che termina alto sulla traversa. Al 25’ il punteggio si dimezza grazie proprio a Petilli che trasforma un calcio di rigore. Il forcing finale della compagine di Gino Mattei non porta al tanto sperato pareggio e il Lanciano vince una gara in cui il Melfi, nonostante la giovanissima formazione schierata in campo, ha dimostrato di avere un grande futuro anche grazie all’ottimo lavoro, come ci ricordano i dirigenti Alfonso Fensore e Natale Iorio, “che svolgono quotidianamente sia mister Mattei che mister Alberti”.
Camp. Naz. Juniores M - Ferrara: “Hanno pesato le assenze”
Camp. Nazionale Juniores M - Gol di Cifarelli e Bollettieri
Il Francavilla perde col Mugnano
Il Matera si riscatta a Fasano
IL TABELLINO NEAPOLIS MUGNANO 3 FC FRANCAVILLA 0 NEAPOLIS MUGNANO: Gozzolino, Dell’Andro, Eliseo, Ciotola, Pietroluongo, Barretta, Errico, Marigliano, Foggia, Bonanno, Schiattarella. In panchina: Verde, Postiglione, Cassese, Imibimbo, Zecchetella, De Gennaro, Palladino. Allenatore: Cassese. FC FRANCAVILLA: Masi, Ferrazzano, Iorio, De Marco, D’Agostino, V. Bellusci, Taccogna, A. Bellusci, D’Amico, Nicodemo, Valentin. In panchina: Gesualdi, Chiorazzo. Allenatore: De Benedictis. MARCATORI: 5’ st e 28’ st Bonanno, 40’ st Errico. MUGNANO DI NAPOLI - Il giusto agonismo tra due compagini che si sono affrontate a viso aperto ha permesso di giocare una piacevole partita. I lu-
cani sono scesi in campo con una formazione decimata da infortuni ed assenze di causa maggiore; mancavano infatti a questa importante sfida Simeone, Petruccelli, Tropiano, Salamone e La Neve. Nonostante le assenze e di fronte ad un forte avversario, i ragazzi di mister De Benedictis hanno però presto creato ottime azioni da rete come Valentin che al 12’ divora un’ottima occasione per portare in vantaggio la propria squadra. I campani rispondono subito con Marigliano che al 15’ manda il pallone di poco al lato della porta difesa dal bravo Masi. Al 25’ sono ancora gli ospiti ad impostare una bella azione dalla linea mediana con D’Agostino, De Marco, A. Bellusci e Nicodemo che si conclude con un tiro di D’Amico neutralizzato dal portiere Gozzolino. Poi, al 30’, tocca a Taccogna con una conclusione imprecisa. Con azioni di contropiede i locali si portano più volte nell’area avversaria difesa dai bravi V. Bellusci e D’Agostino che fanno buona guardia agli attacchi di Bonanno, Foggia e Schiattarella. Dopo la prima frazione di gioco chiusa a reti inviolate, la ripresa inizia con i padroni di casa più determinati e gli ospiti in cerca del gol con palloni indi-
rizzati verso Nicodemo ed i nuovi entrati Chiorazzo e Gesualdi che però non riescono a scavalcare la linea difensiva dei campani. E’ invece il Neapolis Mugnano a sbloccare il risultato con Bonanno che al 5’ con un diagonale trafigge l’incolpevole Masi. Al 18’ Chiorazzo si porta nell’area difesa dai bravi Barretta, Eliso e Petroluongo che neutralizzano ogni iniziativa. Al 28’ ancora Bonanno raddoppia per i suoi, mentre, al 35’, Gesualdi manca la rete del 2-1. I locali, padroni del centrocampo, chiudono l’incontro al 40’ con Errico che porta a tre le reti dei campani. Triplice fischio finale e tutti a casa con il commento del responsabile Giovanni Ferrara che dice: “Nel primo tempo abbiamo retto bene. I ragazzi non si sono lasciati intimorire dal gioco pesante degli avversari creando quattro limpide azioni da rete non sfruttate a dovere. Poi, nella ripresa, dopo aver subito la rete c’è stato un calo fisico e di concentrazione che ha permesso ai padroni di casa di impadronirsi della gara. Purtroppo le assenze di alcuni elementi importanti è pesata, ma contro una forte squadra come quella appena incontrata non posso rimproverare niente ai ragazzi”.
IL TABELLINO FASANO FC MATERA
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FASANO: Rossani, Comanine, Valentini, De Lorenzo, Arnanno, Vinci, Leoci, Serri, Pertosa, Cofano, Albanese. In panchina: Comes, Ferretti, Catonne, Legnotiaglie, Pugliese, Lombardi, Barnetta. Allenatore: Semeraro. FC MATERA: Rondinone, Frangione, Ripoli, Cerabona, Giasi, D’Aria, Calciano, Valicenti, Cifarelli, Martemucci, Cristofaro. In panchina: Giampetruzzi, Vitelli, Cappiello, Montemurro, Zaccaro, Bolettieri. Allenatore: Stasolla. MARCATORI: 10’ pt Cifarelli, 7’ st Pertosa (rig.), 42’ st Bolettieri.
FASANO - Non fallisce l'appuntamento con la vittoria il Matera di mister Stasolla
che a Fasano ritrova il bomber Cifarelli e i tre punti. All’8’ su calcio d’angolo, Cifarelli di testa manda fuori di poco. Due minuti dopo Cifarelli riceve palla dall’ottimo Ripoli e dopo aver superato con facilità il suo diretto avversario, si presenta solo davanti al portiere Rossani e con un preciso diagonale mette il pallone in rete sul palo opposto. I ragazzi di mister Stasolla continuano ad attaccare e al 14’ vanno vicini al raddoppio sempre con Cifarelli che, dopo aver dribblato il portiere, si vede respingere il pallone sulla linea di porta da Valentini. Al 15’ sempre Cifarelli protagonista: questa volta il bomber materano "pecca" d'altruismo servendo il pallone a Martemucci anziché tirare, dando la possibilità in questo modo di far recuperare palla alla difesa fasanese. Al 28’ Cifarelli segna di nuovo, ma l'arbitro annulla per una presunta posizione di Fuorigioco. Al 30' il Fasano ci prova con Cofano il cui tiro termina tra le braccia del portiere Rondinone. Al 37’ Cerabona serve D’Aria che al momento del tiro viene anticipato dalla difesa locale. Al
44’ bravissimo è Rondinone che nega il gol a Leoci. nel secondo tempo, al 4', è Cristofaro, su punizione a mandare il pallone di poco alto sulla traversa. Al 7' il Fasano agguanta il pareggio con un penalty trasformato da Pertosa. La risposta del Matera giunge al 13' con Cristofaro che impegna l’estremo difensore fasanese in un difficile intervento in angolo. Al 23’ ci prova Cerabona con un forte tiro dal limite che trova spiazzato il portiere ma De Lorenzo salva sulla linea. Al 29’ l’ennesima occasione per Cifarelli autore di un forte tiro in diagonale che manca di poco lo specchio della porta locale. Dopo un tiro di Cifarelli ed un altro di Bollettieri, mister Stasolla inserisce forze fresche e al 42' indovina la mossa: tiro di Calciano e respinta corta di Rossani sui piedi di Bollettieri che non ha difficoltà a segnare il gol del sorpasso. Nei minuti di recupero il Fasano prova a riagguantare il pareggio, ma la difesa e il centrocampo del Matera dimostrano carattere, forza e bravura, riuscendo così a portare a casa un successo meritato.
Sport 45
Martedì 24 marzo 2009
Antonino Rato in azione (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
A Dilettanti La Levoni si lecca le ferite dopo la sconfitta e pensa già all’Osimo
«E’ pesata l’assenza di Grasso» Capitan Rato rammaricato per il ko di Siena UNA SCONFITTA che brucia, un ko da analizzare e metabolizzare in fretta. La Levoni Potenza esce dal parquet di Siena battuta ma non ridimensionata. Il complesso di Luigi Gresta ha disputato una partita comunque coraggiosa al cospetto di un cliente da sempre scomodo per la squadra lucana. Il 70 a 62 è la fotografia di un incontro che ha visto la Levoni perdere la gara a causa delle pessime percentuali al tiro da tre che hanno caratterizzato il corso regolare dei quaranta minuti di gioco. Il complesso potentino ha disputato una gara attenta ma alla fine è stato costretto a cedere le armi alla maggiore intraprendenza del quintetto di Marcello Billeri, bravo a sfruttare ogni errore dei lucani. Onore e merito alla compagine senese che ha approfittato delle lacune offensive dei bianchi potentini per incamerare i due punti. La partita è stata intensa ma meritatamente condotta con successo fino al termine da Cuccarolo e compagni. Il Siena ha dimostrato le proprie qualità di squadra ben messa in campo da Billeri e capace di esprimere una pallacanestro pratica e versatile al tempo stesso. La Levoni esce sconfitta ma non umiliata dal campo toscano. Il complesso potentino ha disputato in fase offensiva una partita alterna con tanti errori che specie dalla lunga distanza hanno penalizzato e non poco il rendimento in campo della compagine di Luigi Gresta. Si è fatta sentire e non poco l'assenza di Sebastiano Grasso, collante e uomo d'ordine dei meccanismi di giuoco della Levoni che in tante occasioni ha dato il là alle iniziative della compagine lucana. Ora dopo il ko di Siena la squadra potentina dovrà rimboccarsi le maniche e pensare alla prossima partita, quella in programma domenica a Osimo contro
Chiaratsella e accanto il coach Gresta
l'Edilcost di Franco Ciani. In casa potentina l'amarezza per il ko di Siena è evidente. Il capitano Antonino Rato analizza la sconfitta patita contro la Comsum.it affermando: “Sicuramente sono amareggiato per la sconfitta. Dobbiamo guar-
dare avanti, abbiamo fatto paura ad una buona squadra, non era facile giocare contro i senesi”. Rato giudica le percentuali al tiro che hanno visto la squadra lucana in deficit: “Non siamo stati al top in fase offensiva. Abbiamo pagato dazio all'assenza di
Palombita e accanto Ruggeri: protagonisti a Siena
Sebastiano che ci consente di avere rimbalzi e tanta sostanza in altre condizioni di gioco”. Il giocatore di Gresta parla anche della difesa: “Tutto sommato non abbiamo perso in questo settore la partita. Anzi abbiamo lottato, creato non pochi problemi
alla squadra toscana. I senesi sono stati bravi ad attaccare la nostra zona”. Ultima riflessione di Antonino Rato e per il prossimo impegno che vedrà la Levoni sul parquet di Osimo: “Contro i marchigiani ci attende una partita difficile, mi auguro che l'esito
possa essere totalmente diverso”. Certo anche in ottica classifica avulsa vista la vittoria dell'andata quando i potentini si imposero su Luca Giuffrida e compagni con il punteggio di 86 a 71. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
46 Sport
Martedì 24 marzo 2009
A Dilettanti Mercoledì direttivo della società, si punta tutto su Molfetta
Matera, prova ingiustificabile Vizziello deluso: «Una partita senza cuore» MATERA - «Sono arrabbiato, è una prova ingiustificabile. Il mio stato d’animo in questo momento è di grande delusione. Non abbiamo saputo cogliere un’occasione d’oro». Il presidente dell’Olimpia basket Matera, Michele Vizziello racconta così il day after della magra figura rimediata a Firenze dal Matera, incapace di imporsi e di fare la differenza di fronte ad un avversario che non aveva gli stimoli e le esigenze di classifica dei materani. Proprio questo è forse il motivo di un risultato che brucia perchè si è visto un Matera che non ha gettato in campo il cuore: «è questo ciò che fa più male, si può anche perdere ma non in questa maniera. Siamo troppo incostanti e rischiamo di pagarlo a caro prezzo. Dobbiamo pensare di vincere qualcosa e per farlo bisogna cambiare qualcosa nel rendimento fuori casa. Avevo predicato per tutta la scorsa settimana attenzione, temevo questa partita di Firenze, ero stato prudente e perplesso per l’euforia creata dal bel successo contro Siena». Vizziello non intravede molte scelte o provvedimenti disciplinari in questo particolare momento, ma domani riunirà comunque un direttivo della società per fare un punto della situazione e vedere se ci sono degli interventi che possono essere fatti in questo particolare momento. «Ciò che dovevamo e potevamo fare credo che lo abbiamo fatto, a questo punto voglio ascoltare anche gli altri componenti del direttivo per vedere se ci sono proposte utili per uscire da questa situazione. Al momento non ne vedo ma aspettiamo di valutarle insieme. Purtroppo ci stiamo portando dietro problemi ed errori che dall’estate ci stanno condizionando e che non riusciamo a superare anche a causa della mancanza di un pizzico di buona sorte. Devo dire che il rendimen-
Il presidente Michele Vizziello
to della squadra in termini di risultati non sta avendo l’esito che noi tutti ci auguravamo». Vizziello però non vede responsabilità dirette dell’allenatore in questa situazione: «non mi sono arrivati appunti sulla conduzione tecnica della sfida. I
I tifosi del Matera delusi e in alto Longobardi
problemi credo che siano da ricercare altrove» conclude il massimo dirigente materano che non entra nelle lacune di ordine psicologico che Matera ha manifestato nell’approccio alla gara e nell’atteggiamento. Aspetti che attengono
direttamente alla preparazione della partita e che hanno portato gli addetti ai lavori presenti a Firenze a parlare di “prova sconcertante”, “figuraccia” e “armata brancaleone” per definire la prestazione della squadra messa in campo dal tecnico Corà.
Il massimo dirigente confida nella sfida di domenica a Molfetta che potrebbe risolvere la situazione: «nulla è compromesso, questa sconfitta ci colpisce nel morale ma lascia aperta la possibilità di risalire con un successo a Molfetta. A questo punto però bi-
sogna cambiare qualcosa e riuscire a fare risultato anche fuori casa. Non si può più essere tanto incostanti, bisogna superare questo blocco psicologico e cambiare questa stagione proprio sul finale». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
C Dilettanti Vittoria e primato solitario in un solo colpo per Delli Carri e soci
La Corporelle ritrova il sorriso VITTORIA e primato. Cosa chiedere di più dalla giornata di campionato? La Centre Corporelle Potenza ha superato lo scoglio chiamato Heliantide Reggio Calabria nel Calabria al termine di una partita combattuta, maschia e agonisticamente molto valida. I potentini sono stati bravi a dare corpo alle ambizioni di successo facendo leva sulla forza del gruppo e la capacità di assorbire i break dei calabresi. La Centre Corporelle ha dimostrato anche a Reggio Calabria di essere formazione di rango, capace di sviluppare trame incisive di gioco nei momenti critici della partita. La squadra di Dino De Angelis è uscita con i due punti dalla delicata trasferta dello Stretto esibendo una condotta di gara saggia e sapiente che ha dato in soldoni i suoi frutti. La vittoria e il sorpasso in classifica ai danni del Ragusa, sconfitto 98 a 97 a Rosarno è
stata dunque la ciliegina sulla torta per i potentini che hanno allungato il passo anche sul Prativerdi Siracusa sconfitto in casa inopinatamente contro l'Amatori Basket Messina per 71 a 69. Ora è festa, sobria ma sincera in casa biancoceleste, il successo contro la compagine di Antonio Paternoster ha evidenziato le caratteristiche salienti di un gruppo abituato a fare bene nei momenti che contano, come accaduto ad esempio ad Adrano, quando la squadra è stata autrice di un vero e proprio capolavoro tattico e agonistico. Il complesso potentino ora guarda al prossimo appuntamento in programma domenica al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro il Patti con rinnovata fiducia dei propri mezzi. Nel clan lucano è il bomber Gigi Delli Carri, autore di trenta punti ad analizzare le chiavi salienti del confronto vinto a Reggio e della scon-
fitta del Ragusa: “Possiamo festeggiare il successo e il sorpasso al Ragusa, speriamo di mantenere i due punti di vantaggio fino al termine del campionato”. Parla della vittoria di Reggio Calabria, condita dai suoi trenta punti: “Sono contento per il successo, ho dato il mio contributo alla squadra, coadiuvato dai miei compagni e dal tecnico. Abbiamo giocato in condizioni logistiche difficili, l'importante era portare a casa il successo”. La Centre Corporelle Potenza è uscita alla distanza, il cecchino dauno da la sua spiegazione: “I primi due quarti sono stati sofferti, la concentrazione e la migliore condizione di forma sono venute fuori al termine del confronto. In difesa siamo stati bravi a tenere i reggini sotto i sessanta punti. Tutto è andato bene”. Domenica arriva il Patti, Delli Carri dice la sua: “Affrontiamo una squadra difficile che
Dino De Angelis
all'andata ci ha messo in grande difficoltà. I risultati di domenica ci dicono che non sarà una passeggiata come tanti possono sperare. Sono fiducioso, abbiamo ritrovato i nostri ritmi di gioco esprimendoci al meglio”. sport@luedi.it
Gigi Delli Carri assoluto protagonista della vittoria della Corporelle a Reggio Calabria (Mattiacci)
Sport 47
Martedì 24 marzo 2009
B Dilettanti Sugli scudi il capitano Russo, condottiero del team di Brogialdi
Un Bernalda stratosferico Numeri da capogiro per la vittoria col San Severo BERNALDA - Le sue cifre: 80% nel tiro da due e da tre, 4 rimbalzi, 8 falli subiti contro i soli 3 commessi, 3 assist e 29 di valutazione: sì, è proprio super-Russo! Aggiungiamo ai numeri del capitano il 27 di valutazione per Faggiano, il 16 per Filloy e Carpineti, il 12 di un ottimo Azan, non consideriamo il 4 di Silvestrini che a nostro parere non rende giustizia alla prova comunque positiva del riminese, ed ecco servita la migliore Terme di Abano della stagione, capace di infliggere 33 punti ai primi della classe, che restano sempre tanti anche se consideriamo una certa dose di inevitabile distrazione da parte della capolista. Eppure alla fine non c'è stata l'apoteosi per i rossoblu e tra i rossoblu, ma solo una contenuta esultanza, sia perché i risultati finali giunti dagli altri campi non erano quelli che la Cestistica si attendeva, sia perché proprio la prova strabiliante dei ragazzi di coach Brogialdi contro i più forti del torneo ha lasciato in bocca ai tifosi un retrogusto amarognolo che si intreccia con la domanda: perché non così tante altre volte? Chiarisce Faggiano: “Non deve accadere come in altre occasioni quando, dopo una bella vittoria, ci siamo rilassati; stavolta l'atteggiamento è stato super, gli avversari non erano sicuramente in grande serata ma meritano il primo posto e averli battuti così resta una grande impresa”. Stavolta non si è aspettato l'ultimo quarto per aggredire gli avversari: “Siamo partiti
Russo riceve istruzioni da Brogialdi
a mille -risponde il gaucho Filloy- e forse loro sono rimasti sorpresi, ma in settimana ci eravamo allenati ad attaccare la loro proverbiale difesa che sapevamo avrebbero attrezzato ancora meglio dopo la sconfitta dell'andata”. Peccato per quelle notizie dagli altri campi: “Già, la nota stonata di questa magica serata -spiega capitan Russo- è che in classifica è cambiato poco o niente, quindi nei prossimi giorni non bisogna assolutamente rilassarsi né sedersi sugli allori; c'è da lavorare duramente perché ci aspetta una trasferta difficilissima contro il Sarno che tenterà in tutti i modi di batterci per agganciarci in classifica. Comunque ogni partita ora è una finale e in Campania dobbiamo assolutamente fare il blitz”. E allora diamo un'occhiata a questa classifica così ballerina che perfino Corato e Agrigento (terzi con 26 punti) possono in teoria ri-
schiare di restare fuori dai playoff. Dietro il battistrada S. Severo (34), la coppia Catania-Maddaloni (30) è matematicamente nei playoff, mentre alle spalle delle già citate terze si è riformata una grande ammucchiata che comprende Ruvo, Foggia, Bernalda e Massafra (24), seguite da Sarno e Pozzuoli (22) che ancora possono sperare, e fra cinque giorni, con Bernalda a Sarno e Ruvo a Catania, c'è un duello senza appello tra Massafra e Foggia. Come sempre negli ultimi turni di campionato si intrecciano frenetici calcoli e supposizioni, ma per i lucani la verità, semplice semplice, è che vincere domenica al PalaCannellone e battere in casa Massafra nell'ultima giornata può dare loro perfino il quinto posto. Basta vincere, appunto, magari giocando come contro i sanseveresi. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Serie D Adesso sono in due a giocarsi il primo posto
Lepore e Pielle al comando GRANDE agonismo nel nono turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale di basket maschile. La capolista Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza ha maramaldeggiato contro la Co.Re.Ma. Virtus Matera alla Palestra Vito Lepore di Potenza. Gli atleti di Salvatore Della Monica si sono imposti con il punteggio di 84 a 38 grazie alla splendida prestazione corale del gruppo. Su tutti De Angelis, autore di venti punti seguito a ruota da Galella, fermo a quota diciassette. Tra i materani è Merletto a recitare il ruolo di protagonista. I suoi quindici punti non bastano a colmare il gap in campo. Per i bianconeri un successo molto importante che serve ad allontanare le immediate rivali in classifica. Bene la Climacenter Datacontact Pielle Matera nel confronto del Palasassi di Matera contro la Levoni Potenza. I ragazzi di Luciano Cotrufo si sono imposti con il punteggio di 71 a 61 al termine di una partita combattuta e ricca di agonismo. E' D'Ercole con trenta punti a mettere zizzania nella difesa potentina. Il cecchino di Cotrufo fa la differenza e segna canestri importanti. Nella Levoni Potenza Fiore con diciotto punti non riesce a colmare la differenza in campo. Bene anche Palazzo con sedici punti. Successo esterno per il Basket Zagaria Salandra che ha superato al Pala Gaudo di Rionero in Vulture l'Aics Pallacanestro Rionero in Vulture con il punteggio di 75 a 60. Nella compagine materana è Melillo con venticinque punti
a far ammattire i rioneresi, tenuti a galla da Falaguerra che “dice” venti. Successo di platino del Ciumnera Basket Potenza alla Palestra Vito Lepore del capoluogo sul Picerno 95. I ragazzi di Michele Montemurro hanno superato la compagine di Gabriel Ripepi con il punteggio di 75 a 53. Fanelli con diciotto punti è il migliore in campo. L'atleta di Montemurro segna e fa sognare il Ciumnera Potenza. Nella Lucana Salumi Picerno 95 brilla la stella di Tirone che segna ventidue punti, confermandosi in uno stato di forma
smagliante. Successo di misura della Cestistica Terme di Abano Bernalda al Palasport Peppino Campagna di Bernalda contro il New Olimpia Pallacanestro Melfi. Gli jonici allenati da Busco hanno superato i federiciani per 69 a 67 al termine di una vera e propria battaglia. E' Le Penne con ventidue punti a far esplodere la torcida bernaldese. Bene tra i melfitani Martino e Latocca, autori di diciotto e diciassette punti. Ha riposato il Cus La Cartotecnica Potenza di Antonio Luongo. f.menonna@luedi.it
Le Penne trascina il Bernalda
De Angelis affonda la Virtus
BERNALDA MELFI
69 67
CESTISTICA TERME DI ABANO BERNALDA: Rondinone 6, Le Penne 22, Lorito 5, Bortone 11, Perrone 6, Di Giorgio, Castano 8, Gallotta 6, Mianulli, De Vivis. All. Busco. NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Palazzo 6, Savino, Sinigallia 3, Nigro 5, Martino 18, Moscariello 1, Sibilani 12, Pugliese n.e. La Tocca 17, Sassone 5. All. Loconsolo. ARBITRO: Salerno di Tursi e Sarra di Matera.
V. LEPORE VIRTUS MT
84 37
CESTISTICA RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Cerverizzo 11, Cataldo 10, Albano 10, Rinaldi, Cillo 5, De Angelis 20, Casella 2. All. Salvatore Della Monica. CO.RE.MA. VIRTUS MATERA: Merletto 15, Martino, Carlucci 6, Sabinoi 7, Zunino 8, Elettrico. All. Antonio Conterosito. ARBITRI: Quaratino e Perniola di Potenza.
Quattro uomini in doppia cifra per il Ciumnera CIUMNERA PICERNO
75 53
CIUMNERA BASKET POTENZA: Fanelli D, Urciuoli 11, Auletta 2, Fanelli L 18, Guglielmi 2, Molinari 7, Meccariello 10, Caterino 17, Cilumbriello 4, Santarsiero 4. All. Michele Montemurro. LUCANA SALUMI PICERNO: Russo 3, Russillo, Curcio 3, Tirone 22, Curcio A 6, Jasparra 7, Curcio R 12. All. Gabriel Ripepi. ARBITRI: Bonifacio e Saracino di Potenza.
Colpo grosso del Salandra a Rionero RIONERO SALANDRA
60 75
AICS PALLACANESTRO VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Archetti 5, Cammarota 7, D'Angelo 5, Falaguerra 20, Libuti 18, Spadola, Grieco, Russo 5, Bencivenga, Mollica. All. Salvatore Brenna. BASKET ZAGARIA SALANDRA: Villano, Noviello n.e., Angelastro 11, Forcillo 11, Di Leo 5, Rigirone 2, Tosti 6, De Marinis 2, Melillo 25, Lauria 13. All. Piero Daraio. ARBITRI: Giugliano e Brienza di Potenza.
Maestoso D’Ercole con la Levoni PIELLE MT LEVONI
71 61
CLIMACENTER DATACONTACT PIELLE MATERA: Ambrico 2, D'Ercole 30, Acito 5, Ruggeri 2, Losito 2, Vignola 7, Troisi 10, Coretti 7, Marcosano 4, Losignore 2. All. Luciano Cotrufo. LEVONI POTENZA: Auria 12, Larocca 8, Statuto 4, Palazzo 16, Pergola 1, Romano, Smaldore 2, Palazzo 16, Fiore 18. All. Donato Fiore. ARBITRI: Grieco e Ruggeri di Matera.
48 Sport Calcio a 5
Martedì 24 marzo 2009
C1 Per battere la Fecip decisive le reti di Cospito, Dartizio e Di Lorenzo
L’inseguimento continua Lo Scanzano espugna Pisticci e resta a -2 dalla Meco C1 Il Real Corona Rionero resta all’ultimo posto solitario
Colpo esterno del Santa Maria R. C. RIONERO 2 S. MARIA V. 9 R.C. RIONERO: Carnevale, Montedoro, Grieco, Brienza, Rosiello A., Capobianco, Archetti, Di Lucchio, Murano. All. Rosiello D. SANTA MARIA VERDERUOLO POTENZA: Stolfi, Rizzo F., Pappacena, Ragnolini, Lanotte, Bitetto, Rizzo G., D'Ambrosio, Satriani, De Bonis. All. Santarcangelo ARBITRI: Guida di Venosa e Giannella di Matera RETI: p.t. D'Ambrosio al 7' e 25', De Bonis al 23', Satriani al 30', Capobianco al 18' (autorete); s.t. De Bonis al 3', Papacena al 9' (autorete), D'Ambrosio al 20', Lanotte al 23' e 24', Capobianco al 29'. RIONERO - Per il Real Corona Rionero ancora una sconfitta interna che non ammette attenuanti perché i rioneresi privi di ricambi validi hanno forse disputata la peggiore partita sul proprio parquet. Una sconfitta che certamente ha pure risentito dell'assenza dello squalificato D'Urso, che nell'occasione ha scontato la seconda delle tre giornate di stop forzato. Altro grave handicap per i vulturini è stata l'uscita nel momento clou della gara di Andrea Rosiello per infortunio per cui i locali hanno fatto tutto quanto era nelle loro possibilità cercando di limitare il passivo nei limiti del possibile. Passivo che sarebbe stato sicuramente più pesante senza l'ottima prova disputata del portiere Carnevale, che, in giornata di grazie, ha salvato tutto quello che era possibile. Per gli ospiti non è stata di certo una passeggiata perchè i rioneresi hanno rintuzzato colpo su colpo ma sbagliando molto al
momento del tiro e centrando poco la porta avversaria un po' per imprecisione e un po' per precipitazione. Ad aprire le marcature è stato D'Ambrosio al 7', rete preceduta da alcuni ottimi interventi Di Carnevale che prima di capitolare si era opposto alla grande agli attacchi dei potentini. Il raddoppio per gli ospiti è arrivato al 18' con l'autorete in mischia di Capobianco. Il Santa Maria Verderuolo è andato ancora a segno nel prima frazione di gioco con De Bonis al 23', con D'Ambrosio al 25' e con Satriani al 30'. Nella ripresa gli ospiti, do-
po aver chiuso il primo tempo con un secco 5 a 0, vanno subito in gol al 3' con De Bonis che porta a sei le reti per la squadra. Al 9' la prima marcatura dei padroni di casa è arrivata con l'autorete di Pappacena. I potentini si rifanno quindi al 20' con il gol di D'Ambrosio a cui hanno fatto seguito i due di Lanotte al 23' e 24'. Al 29' va a segno Capopbianco per il Real Corona Rionero ed un minuto dopo chiude la partita Satriani che porta a 9 le reti per il Santa Maria Verderuolo. Michele Rizzo sport@luedi.it
PISTICCI SCANZANO
3 4
FECIP PISTICCI: David, Albano N., Albano A., Giagni, D'Alessandro Ma., Adduci, Grieco, Panio, Di Pede, D'Alessandro Mi., Laviola. All. Di Pede SCANZANO: Vampo, Masella, De Lorenzo, Dipinto, Cospito, Dartizio, celano, Amendolara, Panetta, Prezioso, Cosentino. All. Todaro ARBITRI: Di Leo di Bernalda e Gresia di Moliterno RETI: 2 Di Lorenzo (S), 2 Di Pede (P), Cospito (S), Dartizio (S), Adduci (P). PISTICCI - Ancora un successo esterno per lo Scanzano di mister Todaro che riesce ad espugnare il campo di un coriaceo Pisticci, che ha tenuto in bilico il risultato
La Libertas Scanzano di Nicola Todaro
fino alla fine. Anche se lo Scanzano teneva saldamente in mano le redini del gioco. La gara non iniziava molto bene per i padroni di casa, era lo Scanzano a comandare il gioco per i primi dieci minuti senza però, riuscire a sbloccare il risultato. Il Pisticci riusciva ad imbastire qualche azione di allegerimento, ma la svolta della gara arrivava con una azione cominciata da Cospito, che saltava un avversario sulla fascia, mettendo dal fondo una palla al centro, per l'accorrente Delorenzo che in corsa insacca il gol del vantaggio ospite. La gara continua con un gioco maschio ma corretto, la prevalenza del possesso palla è sempre dello Scanzano che continua le azioni d'attacco, in una di queste conquista un calcio d'angolo. Alla Battuta va Dartizio, palla verso il centro area, dove Cospito di piatto realizzava il raddoppio per lo Scanzano. A questo punto il Pisticci preme, facendo valere la propria forza fisica dei suoi attaccanti Di Pede e Adduce, creando una azione dove Di Pede, riesce a superare Dartizio calciando un tiro dal basso verso l'alto insaccandosi alle spalle di Vampo, riaprendo la gara allo scadere del primo tempo. La ripresa si apre con le squadre gurdinghe, con alcuni tentativi del Pisticci che lasciavano ampi spazi per le ripar-
tenze dello Scanzano. Su una di queste, Masella scambia con Dartizio che scarica a Delorenzo, che finta il tiro rientrando sul destro, insaccando l'incolpevole David in uscita. I padroni di casa non si arrendono, suonano la carica con Adduce che riesce ad accorciare con un tiro dai 10 metri insaccando nell'angolo alla sinistra difesa da Vampo. Riaperta per la seconda volta la gara, gli uomini di Todaro non ci stanno, continuando imperterriti a pressare il Pisticci e arrivando al gol con una azione partita da Dartizio che passa a Dipinto, questi supera un avversario scaricando la palla a Delorenzo che finta il tiro passando indietro la palla per l'accorrente Dartizio, che al volo, lascia partire un bolide che si insacca all'incrocio dei pali. A questo punto sembra finita, ma l'orgoglio del Pisticci non è domo e con di Di Pede realizzano la terza rete accorciando ancora il divario. Lo Scanzano nei minuti finali riesce ad amministrare la gara portandosi a casa una vittoria importante che li vede ancor al secondo posto, all'inseguimento della capolista Meco Potenza. Ora l'appuntamento per mister Todaro e la sua squadra è per sabato dove affronteranno la Vigor Matera per proseguire la loro marcia. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Sport 49
Martedì 24 marzo 2009
Calcio a 5
C2 girone A Decisivi i gol di Uva, Trupa, Colonnese, Sabia e Telesca
Il derby è della Tierre Vano il poker di Faggiano per il Jonny Match JONNY MATCH 4 TIERRE 8 QUELLI DEL JONNY MATCH: Brienza Rocco, Scavone, Di Lorenzo, Laurino, Sole, Faggiano, Frescura, Brienza S. All: Frescura Luca. TIERRE: Mannino, Rocca, Colonnese, Trupa, Telesca, Uva, Villano, Mauro, Sabia, Lorusso. All: Lorusso Stefano. ARBITRO: Pessolano Angelo di Potenza. RETI: Faggiano (4) (QJM). Uva (3), Trupa (2), Colonnese, Sabia, Telesca (T). NOTE: Espulso: Mauro. Spettatori: 30 POTENZA - Va alla Tierre il derby di potenza con il Quelli del Jonny Match. Al 1' la parata di Mannino su tiro di Faggiano, è la conclusione di Trupa finita la lato della porta di Brienza dà il via all'incontro. Al 6' passa in vantaggio la Tierre con Colonnese servito alla perfezione da Trupa. Dopo un'occasione per Frescura e una deviazione in angolo di Mannino sempre su Frescura, all'11' gli ospiti segnano con Trupa. Il goal non convalidato sùbito dal direttore di gara perché coperto nell'azione, viene confermato dall'onesta di Sole l'unico ad aver visto
La formazione del Quelli del Jonny Match Potenza
la sfera varcare la linea bianca raccogliendo i complimenti di tutti. Il momento è favorevole agli ospiti che triplicano ancora con Uva. Assorbito lo sbandamento iniziale, il Jonny M. accorcia le distanze al 15' con Faggiano su servizio di Frescura, con l'intermezzo per la Tierre che colpisce il palo con Trupa e Villano che mette la lato. Risponde
lo J.M. con Laurino, ispirato da Frescura da buona posizione centra la traversa. Ancora Uva fermato fallosamente. La punizione non da frutto. 26' Mannino esce fuori area deviando con la mano. Punizione. Tocca Frescura per Faggiano è sono due. Fino al 29' Brienza para su Colonnese, Rocca e Uva. Ed il Jonny Match raggiunge il
La squadra del Tierre Potenza di mister Lorusso
pareggio sempre con Faggiano, che d'esterno destro infila la sfera sotto la traversa di Mannino. 32' Tierre in vantaggio con Sabia, il quale raccoglie il suggerimento di Trupa è realizza con freddezza. In contropiede lo J.M. tenta con Scavone, Faggiano, Sole, e Frescura, quest'ultimo solo davanti a Mannino non concretizza. L'incontro; vi-
brante, combattuto con continui falli, è la paura di subire goal fa affiorare nervosismo e imprecisione frenato dal buon senso e fair play. Ma nelle realizzazioni ha la meglio la Tierre che al 36', 52' e 55' prima con Uva e dopo con Trupa porta a sette le reti sbagliando ancora con Sabia e Colonnese. 56' riprende animo lo J.Match con il quarto goal
di Faggiano, ma un minuto dopo il nuovo entrato Telesca ristabilisce le distanze realizzando l'ottava rete. 59' non sa fare altrettanto il capitano Mauro, caduto in area, si rende protagonista di una reazione infantile nei confronti di Brienza. Per lui niente complimenti, solo l'espulsione. Leonardo Martino sport@luedi.it
C2 girone B Il successo con l’Avis Policoro vale il sesto posto
Il Csi Sant’Antonio Tricarico si avvicina alla zona play off Novellino del Tricarico
TRICARICO AVIS POLICORO
8 4
CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Gagliardi, Dionisio D., Castelmezzano, Dionisio M., Martelli, Evangelista E., Evangelista M., Novellino, Paradiso, Langone, Caruso; All. Castelmezzano P. AVIS POLICORO: Alvarenz,
Zingaro, Cocciolo, Scarpino, marino, Nocella, Leone; All. Alvarenz ARBITRO: Fantini RETI: Castelmezzano (CSI), Novellino (CSI), Martelli (CSI), Cocciolo (AP), Zingaro (AP), Martelli (CSI), Cocciolo (AP), Paradiso (CSI), Cocciolo (AP), Castelmezzano, Novellino (CSI), Gagliardi (CSI) TRICARICO - Dopo la rocambolesca vittoria esterna contro l'Aliano il CSI torna alla vittoria casalinga con una prova a tratti convincente. Già nei primissimi minuti di gioco il CSI passa in vantaggio: Dionisio M. entra in area e subisce fallo; sul dischetto si porta Castelmezzano che spiazza il portie-
re avversario. Sembrerebbe tutto facile per il CSI ma il Policoro si difende con ordine e non corre particolari problemi in fase difensiva; il problema degli ospiti è l'attacco che mai crea problema alla retroguardia di casa. Così senza grandi sussulti il primo tempo scorre fino a cinque dal termine quando, nel giro di pochissimi minuti il CSI riesce a portare a tre i gol di vantaggio. Il 2 a 0 è siglato da Novellino che, dopo un veloce uno-due con Martelli si presenta davanti ad Alvarenz e lo infila con un forte destro. Il terzo gol lo segna Martelli. Nella ripresa il Policoro entra più determinato e in meno di cinque minuti si porta sul 3 - 2: Cocciolo parte in contropiede si presenta davanti Passarella e mette
alle sue spalle; subito dopo Zangara, ancora in contropiede calcia dal limite della trequarti e riapre l'incontro. Il CSI non ci sta e allunga nuovamente, ancora con Martelli il quale riceve palla al limite dell'area e con un forte sinistro insacca alle spalle dell'incolpevole Alvarenz. La partita è vibrante e Cocciolo accorcia ancora. Palla al centro e 5 - 3 tricaricese: Paradiso in percussione centrale arriva al limite calcia, un avversario devia e beffa l'estremo difensore avversario. La partita vive diversi capovolgimenti di fronte ed il Policoro riesce a portarsi sul 5 - 4: angolo di Leone la palla arriva al dimenticato Cocciolo che di testa sigla la sua tripletta. Castelmezzano dimostra di essere in giornata: serie di
Nico Martelli
finte e destro secco per il 6 - 4. Il Policoro demorde il CSI continua a premere e allunga: Novellino parte dalla sua difesa, taglia il campo da sinistra a destra e sigla il 7 - 4. Non finisce qui: Gagliardi entra in campo, riceve palla sulla sinistra, salta un avversario e con un preciso diagonale chiude l'incontro sull'8 - 4. Paolo Paradiso sport@luedi.it
D Le reti Picciuolo, Caivano, Faruolo, Magrino e Russo per i tre punti
Cinquina del Vietri sul Genzano VIETRI GENZANO
5 2
VIETRI SIAMO NOI: Manfreda, Faruolo, Picciuolo, Fabio D., Fabio M., Russo, Magrino Dom., Caivano, Macellaro. All. Magrino Don. GENZANO: Grillo, Gallo, Quagliata, Pietrapertosa, Anobile, Menchise, Festa, Logrippo. All. Malatesta ARBITRO: Alberti di Potenza RETI: 7' Picciuolo (V), 15' Anobile (G), 20' Caivano (V), 34' Faruolo (V), 40' Pietrapertosa (G), 41' Magrino (V), 61' Russo (V). NOTE: Ammonito Fabio D. del Vietri. Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Splendida vittoria quella del Vietri di calcetto di serie D che, al “Pala
Santa Domenica”, ha battuto per cinque reti a due il l'Asd Genzano. Cinque i marcatori diversi per il Vietri: Picciuolo, Faruolo, Caivano, Magrino e Russo, mentre per gli ospiti, dopo il momentaneo pareggio di Anobile, è andato in rete Pietrapertosa nel secondo tempo. Un Vietri determinato e con la grinta giusta, che ha sempre condotto la partita nel modo migliore senza alcuna sbavatura. I vietresi vanno subito in gol con Picciuolo dopo sette giri d'orologio, bravo a liberarsi della marcatura di Menchise e a battere Grillo per l'uno a zero. Gli ospiti cercano di raddrizzare subito la partita, ma al 10' è bravo l'estremo vietrese Manfreda a chiudere su Pietrapertosa. Ma al 15' nulla può il portiere vietrese sulla gran botta di Ano-
bile, che porta il Genzano in parità (1-1). Ma il Vietri non ci sta, vuole i tre punti e si riporta subito in vantaggio, al 20': Caivano fa tutto da solo, evita due avversari e da fuori area con un bel tiro sigla il 2 a 1. Dopo tre minuti gli ospiti potrebbero pareggiare, ma il palo nega la gioia del gol a Logrippo. Finisce così la prima frazione di gioco. Il secondo tempo si apre con un Vietri molto determinato: già dopo quattro minuti Faruolo recupera palla, fa tutto da solo e fa partire un bel tiro che s'insacca nell'angolino basso per il terzo gol vietrese. Ma gli ospiti non si lasciano andare e al 40' si portano a meno uno grazie al gol di Pietrapertosa, bravo ad approfittare di un ottimo passaggio filtrante di Fe-
La formazione del Vietri
sta. Ma nemmeno il tempo di esultare che dopo sessanta secondi, Magrino del Vietri evita due avversari e da posizione defilata sigla la quarta rete vietrese. C'è gloria, al secondo minuto di
recupero, anche per capitan Russo che, servito da Fabio M., sigla la cinquina vietrese sotto porta. Claudio Buono sport@luedi.it
50 Sport
Martedì 24 marzo 2009
Calcio a 5 C2 girone B Colpaccio del Circolo l’Alba Pisticci di mister Di Taranto
Stop interno dopo un anno Cessa l’imbattibilità casalinga del Barricelle BARRICELLE CIRCOLO L’ALBA
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BARRICELLE: A. Fratantuono 72’, Lovito, A. Marinelli, A. Fratantuono 81’, Coiro, C. Marinelli, Moles, Giampietro. Allenatore: Colucci. CIRCOLO L’ALBA: De Luca, Cerabona, Zizzamia, G. Lavecchia, Pace, Giorgini, Carioscia, Bevilacqua, Scarpa, Grossi, A. Lavecchia. Allenatore: Di Taranto. ARBITRO: Martinese di Moliterno. RETI: 1’ pt e 14’ pt Carioscia, 7’ pt A. Fratantuono 81’, 9’ pt Lovito, 20’ pt Pace, 31’ pt G. Lavecchia, 23’ st Zizzamia, 29’ st A. Lavecchia. NOTE: Ammonito: Lovito. VILLA D’AGRI – Dura circa un anno l’imbattibilità casalinga del Barricelle. Non perdeva dal 5 aprile 2008 per 3-8 contro il Salandra. L’anno scorso ci poteva stare in quanto i valligiani navigavano in brutte acque e l’avversario di turno era secondo in classifica. Questa volta le cose sono diverse. La squadra di Colucci, rimaneggiata per le importanti assenze dello squalificato Ponzio e di Mitidieri in fase d’attacco, terza della classe, è stata battuta dal Circolo l’Alba Pisticci che staziona al quintultimo posto, ossia in zona play – out ed è un segnale allarmante. Del resto i valli-
Lovito del Barricelle
giani già da qualche tempo faticano ad esprimersi con la stessa determinazione che li aveva contrassegnati per gran parte del campionato e la sconfitta in fin dei conti ci sta tutti. Il Circolo l’Alba Pisticci si è imposta disputando una grande gara, senza sbavature e con nerbo. Questa vittoria le risolleverà morale ed è fondamentale in chiave salvezza. A questo punto della stagione per il Barricelle sarebbe consigliabile pensare a preservare la terza posizione mantenuta sin da inizio stagione e guardarsi dalle avversarie che le stanno dietro. Gli entrano decisi e vogliosi di vincere e lo fanno intendere dopo soli cinquantadue secondi con
Carioscia che segna il gol del vantaggio dalla fascia sinistra. La formazione di casa ci mette un po’ per riprendersi ma al 7’ riesce a pareggiare con A. Fratantuono 81’ che ribatte in rete una corta respinta di De Luca di A. Marinelli. Due minuti dopo il Barricelle si porta sul 2-1 grazie a Lovito che realizza un gol simile a quello di A. Fratantuono 81’. Sembra che le cose si siano risolte. Ed invece è l’inizio di un incubo. Al 14’ infatti Carioscia che aveva portato inizialmente i suoi in vantaggio impatta il risultato da fuori area con il portiere locale non proprio impeccabile sul tiro. Il team di Di Taranto ci crede nella vittoria e ritorna in vantaggio con Pace su calcio d’angolo battuto da A. Lavecchia (20’). Nel primo minuto di recupero del primo tempo il Circolo l’Alba Pisticci sigla la quarta rete prima di andare al riposo con Giuseppe Lavecchia su passaggio del fratello Antonio. Nella ripresa il Barricelle cerca a pieno organico di riprendere in mano il risultato, ma tutti i tentativi sono vani. Il Circolo l’Alba Pisticci appunto nel finale di gara firma altre due gol con Zizzamia servito da Pace e con un bellissimo colpo di tacco di A. La vecchia che pone fine alle contesa (23’ e 29’). Biagio Bianculli sport@luedi.it
Atletica Bene anche Dibenedetto che chiude quinto
L’atleta della Scotellaro vince il “Trofeo delle Gravine” re. Basta ricordare che solo domenica scorsa anche Giuseppe, presente a Potenza Picena, ha disputato una strepitosa gara fino al settimo chilometro, ove purtroppo a causa di una brutta caduta, è stato costretto al ritiro quando occupava una delle prime posizioni della categoria promesse, di cui
Giuseppe fa parte. Da ricordare che sempre a Potenza Picena Radi Fouad, recentemente ritornato a vestire i colori della Scotellaro, è giunto 30esimo nella prova di corsa campestre sugli 8 km; anche per Foud si attendono grandi cose in questa stagione agonistica. sport@luedi.it
Il Grifo Venosa implacabile in casa Triplette per Lovallo e Cacossa
Il Marmo Grifo venosa con le due mascotte della squadra
GRIFO VENOSA 9 PENTACALCIO 7 MARMO GRIFO VENOSA: Monteverde, Curatella, Perrotta, Nuzzo, Gammone, Di Palo, Mettola, Dichirico, Cacossa, Capezio, D'Urso. All.Antenori. PENTACALCIO POTENZA: Romaniello, Iannielli, Lovallo D., Lovallo A., Panni, Montefusco. Allenatore: Scalera. ARBITRO: Pescuma di Venosa. RETI: 2', 34' e 48' Lovallo D.; 10' e 32' Mettola; 21' e 40' Lovallo A.; 22' Curatella; 27', 30' e 55' Cacossa; 39' Iannielli; 41' Di Palo; 42' Capezio; 46'Panni; 47' Dichirico.
Becce domina a Ginosa DONATO Becce, mezzofondista tesserato per la Pololisportiva Rocco Scotellaro Matera, domenica mattina ha dominato la “Ginosa in corsa - Quarto Trofeo delle Gravine”, corsa nazionale su strada. Su un parterre di quasi mille partecipanti Becce ha stravinto la prova in terra ginosina conducendo dal primo all'ultimo metro una gara sulla distanza dei km 10 caratterizzata da un percorso molto impegnativo, con molti saliscendi, ed influenzato da una leggera pioggerellina presente per tutta la gara. La gara è stata terminata il 32'58'', record del percorso. Dopo l'ottima prova di domenica scorsa ai Campionati Italiani Individuali di Cross di Potenza Picena (MC) dove è giunto 25esimo, Becce continua con le gare su strada il percorso di avvicinamento alla imminente stagione agonistica su pista che avrà inizio nel prossimo mese di aprile. A fine gara Becce ha dichiarato: «Sono molto contento di aver centrato questo ennesimo successo in una gara che vedeva la presenza di molti atleti della Puglia, Basilicata e Calabria; mi sentivo bene ed ho condotto la gara con tranquillità sin dal primo chilometro; era la prima volta che venivo a correre a Ginosa ed ho trovato una città molto bella, peccato per le premiazioni che per il settore assoluto sono state molto, ma molto, insoddisfacenti». Ottima è stata anche la prova dell'altro atleta in gara, il ventenne Giuseppe Dibenedetto, che è giunto al quinto posto. Per Dibenedetto si tratta di una tappa di avvicinamento che fa parte di un percorso di recupero della forma migliore che sicuramente non tarderà ad arrivare, dato che si è in presenza di un vero talento atletico ancora tutto da scopri-
Calcio a 5 C2 girone A Pentacalcio ko
Donato Becce
Atletica, doppia soddisfazione per la Podistica Ferrandina GIORNATA esaltante per l'Asd Podistica giano e Donato Becce della Rocco Scotellaro Ferrandina quella di domenica 22 marzo. Matera per la categoria Assoluti maschile ed Con una partecipazione alla Quindicesima Emma Delfine dell'Asd Nadir per gli AssoluMaratona di Roma, firmata dal montalbane- ti femminili. L'Associazione Sportiva Diletse Giuseppe Laselva, e il premio come prima tantistica Podistica Ferrandina ha partecisocietà fuori regione conquistato al Quarto pato con ben 17 atleti alla gara pugliese, con“Trofeo Terra delle Gravine”, la società ara- quistando il già citato splendido trofeo come gonese mette in cascina una delle domeni- prima società “fuori regione”. Il successo è arrivato grazie alla condizione che più proficue e da ricordare smagliante dimostrata dall'otdella stagione 2009. Giuseppe timo Antonio Imperatore, il Laselva, unico rappresentante primo tra i suoi compagni a della società ferrandinese nella giungere sul traguardo con il capitale, ha raggiunto il posto buon tempo di 38 minuti. Hannumero 3667 nella classifica no seguito Imperatore, con algenerale del “Trofeo Electratri due ottimi risultati nella diebel”, una delle maratone più ci chilometri di corsa, Pennuzimportanti e partecipate del zi e Ottomani, rispettivamente territorio nazionale con il temgiunti al traguardo con 38'55'' po di 3 ore 46'07''. La grande il primo e con 42' netti il seconpartecipazione ha fatto segnado. Hanno permesso la vittoria lare il record delle oltre 12 mila del trofeo come miglior società presenze alla quindicesima fuori regione anche Zizzamia e edizione della 42,195 chilomeGallitelli, che sono arrivati aptri romana. Il primo a tagliare paiati dopo 44' di corsa sul trail traguardo posto in via dei Foguardo. Anche il resto della ri Imperiali è stato il keniano squadra si è ben comportata, Kiptoo Kolum, che con il tempo non patendo in qualche modo di 2 ore 07' e 17'' ha fatto regile asperità del percorso dovuto strare il nuovo primato della alle sue difficoltà di tracciato corsa ed il miglior tempo mai Giuseppe Laselva ma anche alle difficili condiziocorso in una maratona disputata sul territorio italiano. La cornice strepito- ni atmosferiche della giornata. Da segnalasa di gente e colori proposta nella capitale ha re l'esordio in una gara ufficiale con la pettopermesso a Laselva di vivere un'esperienza rina dell'Asd Podistica Ferrandina per Enzo straordinaria, correndo al fianco dei miglio- Evangelista, atleta da poco aggregatosi alla ri interpreti della disciplina, partecipando società aragonese e proveniente da Scanzano Jonico. Prossimo appuntamento a Noci ed un evento podistico davvero mondiale. Nella stessa giornata, grande successo per gli atleti ferrandinesi, che saranno imper la Ginosa in Corsa, con la gara denomi- pegnati nella 10 chilometri denominata nata “Trofeo Terra delle Gravine”, giunto al- “SpaccaNoci”, valevole anche come Terza la sua quarta edizione e dove, sotto la piog- Prova del Trofeo Corripuglia 2009. gia incessante si sono aggiudicati la gara Francesco Calia Alessandro Belotti dell'Athletic Teal Palasport@luedi.it
VENOSA - Importante passo in avanti del Marmo Grifo Venosa. Battendo il forte Pentacalcio, fanalino di coda del campionato, ma rinforzato per recuperare punti, la squadra del presidente D'Urso, in un impianto palestra finalmente riscaldata, ha vinto meritatamente. La cronaca. Al 2' in gol gli ospiti con Lovallo D., servito da Iannielli, centra dalla distanza l'angolino basso alla sinistra del portiere. Al 4' Perrotta manda una palla a sfiorare il palo. Al 5' Monteverde mette in angolo un tiro insidioso di Lovallo D. Al 6' Mettola servito da Cacossa (il migliore in campo) colpisce a colpo sicuro, ma Romanelli mette in angolo. Subito dopo Monteverde si oppone ad un tiro ravvicinato di Lovallo D. Mettola, dalla distanza, colpisce la traversa. Al 9' Perrotta tira e lo vallo A. salva sulla linea. Al 10' Mettola, servito da perrotta, pareggia con un tiro a mezza altezza. Al 12' grande volè di Dichirico, di poco a lato. Al 15' Nuzzo manda incredibilmente fuori da pochi passi una palla servita da Capezio. Al 18' è il palo a fermare un tiro angolato di Lovallo D. Al 20' è ancora il palo, con l'aiuto del portiere, a fermare la corsa di un tiro del bomber potentino. Al 21' ancora in gol il Pentacalcio: Lovallo A. da lontano sorprende Monteverde. Al 22' l'inossidabile Curatella recupera palla e segna di punta.
Al 23' grande parata di Monteverde, dice no ad un doppio tiro ravvicinato di Lovallo D. Subito dopo Dichirico davanti la porta non aggancia. Al 25' bel intervento del portiere su un tiro ravvicinato di Perrotta. Al 27' gran gol di Cacossa:davanti la porta colpisce al volo, su invitante assist di Di Palo. Al 29' Cacossa, con una finta, fa sedere, ma fallisce la palombella, mandando addosso al portiere. Subito dopo si ripete, questa volta, sorprende il portiere. Al 32' Mettola, senza avversari, controlla e mette dentro. Al 34' in gol Lovallo D., favorito da una incertezza difensiva di Mettola. Al 35' Mettola di tacco vuole sorprendere il portiere senza riuscire. Al 36' Mettola ruba palla a Iannielli, solo davanti la porta, si fa parare la conclusione. Subito dopo Perrotta colpisce il palo dalla distanza. Al 37' Perrotta sbaglia davanti la porta, una palla servita da Mettola. Al 38' Monteverde para una conclusione improvvisa su punizione di Iannielli. Di Palo fallisce una ghiotta occasione. Al 39' Iannielli sorprende tutti con un tiro angolato, favorito da una ingenuità difensiva di Perrotta. Al 40', in contropiede Lovallo A. realizza. Al 41' Di Palo riporta in vantaggio la propria squadra con un tiro angolato. Al 42' è capezio a sorprendere tutti con un altro tiro angolato. Al 45' Lovallo D. su assist di Panni, davanti la porta spedisce fuori. Al 4' in gol Panni, servito da Lovallo D. Al 47' Perrotta manda sul palo un passaggio di Dichirico e subito dopo realizza su una corta respinta del portiere. Al 48' Lovallo D. con un preciso tiro sorprende il portiere. Al 51' Perrotta servito da Cacossa, davanti la porta, si fa deviare il tiro. Al 55' Dichirico serve Cacossa ad una conclusione vincente. Al 58' Monteverde nega il gol a due tiri ravvicinati di Lovallo D. Al 59' plasitoc intervento del portiere ospite su un tiro insidioso di Cacossa, palla in angolo. Finisce qui una partita vibrante giocata da entrambe le contendenti. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli 51
Martedì 24 marzo 2009
Carnet
Festival della chitarra
Coinvolgente performance del Real Duo all’Auditorium
Il giro del mondo su 6 corde di NUNZIO LONGO MATERA - Il Real Duo, Luciano Damiani mandolino e Michele Libraro chitarra classica, è un felice incontro tra due musicisti di elevate capacità espressive ed intenso sentire interiore all'unisono; affiatamento difficilmente riscontrabile in professionisti di un certo spessore. Si è esibito in concerto nell'ambito del II Festival internazionale di Chitarra della città dei Sassi, “Cultureé Chitarristiche”, domenica scorsa nell'auditorium “Gervasio” di Piazza Sedile. Il Real Duo, nato in Spagna nel 2002, si propone di esprimere sonorità originali catturando la creatività di celebri compositori come Roland Dyens, Maxino Pujol, Jorge Cardoso, Daniel Binelli, Fernando Carlos Tavolato e Peppino D'Agostino. Ha attivato master class con illustri maestri: Chiesa, Grondona, Colonna, Dyens, Ghiglia, Ponce e Diaz. Il loro nome, Real Duo, ha origine dal concerto battesimo al Festival chitarristico “Guitarra instrumental” di Madrid. Ha partecipato a numerosi festival chitarristici: il XIV Festival Guitarras del Mundo in Argentina, a Brno città ceca, Veria greca, Lambesc francese, Pescara e Bari. Ha eseguito composizioni originali e musiche di Paganini, Machado, Joplin, Monti, De Curtis spaziando dall'eleganza dello stile classico alla raffinatezza delle indimenticabili melodie della “Scuola Napoletana”.
La chitarra sta diventando uno strumento musicale di cultura perché facilmente la s'imbraccia per intessere colloqui intimistici e densi di pathos interiore. Diventerà motivo di studi da parte di molti ragazzi se si accrediterà come strumento alla pari degli altri ed in grado di dar vita a concerti di alte capacità professionali. Damiani, di fronte ad una vasta platea, ha espresso sentimenti di stima per il maestro Clemente Giusto docente di chitarra classica presso il Conservatorio “Duni” e caposcuola di una didattica nuova. «Sono di Bari ed ho conseguito, nella stessa città, il diploma accademico ed i diplomi di chitarra e musica jazz, a L'Aquila quello di mandolino - dice Damiani Sin da tenera età ho avuto la passione per il mandolino e ne ho acquistato un vecchio da un rigattiere. Il nostro repertorio è vasto e curato nella tecnica e fraseggio. Dobbiamo rischiare di metterci qualcosa di nostro. La nostra creatività avrà il suo compimento quando sarà coniugata con il nostro vivo sentire». «Sono di Mottola in provincia di Taranto e nel capoluogo ho studiato chitarra - riferisce Libraro - Ho continuato gli studi sotto la guida di diversi insegnanti di fama nazionale ed internazionale. Il Real Duo è nato in seno ad un concerto in Spagna. Attualmente sono una decina i compositori che ci dedicano le loro opere». cultura@luedi.it
Il Real duo in concerto all’Auditorium di Matera
Elisa Mereghetti
Stasera la diretta Il Conservatorio di Matera a Radio Vaticana MATERA - Il Conservatorio “Egidio Romoaldo Duni” di Matera sarà protagonista , oggi, della trasmissione radiofonica “I Conservatori in Concerto”, realizzata presso gli studi di Radio Vaticana. La trasmissione andrà in onda alle ore 19.50. L'iniziativa, promossa dal Ministero dell'Università e della Ricerca, è tesa alla valorizzazione del settore Afam (Alta formazione artistica e musicale) e in particolare modo dei Conservatori di musica nazionali. Radio Vaticana trasmette in Fm su 105 MHz; in diretta su Internet -Canale 1-format Windows Media e Real Audio.
Sono stati selezionati dall'Istituzione musicale materana per questa trasmissione radiofonica gli allievi: Daklen Di Fato , Fernando Fabio, Claudia Minieri, Gabriella Paolicelli, Vito Venezia (pianoforte); Valentino Favonio, Pasquale Gravela, Michele Loglisci, Antonio Truncellito (tromba); Donato Foliano, Roberto Montefinese (sax); Salvatore Frammartino, Alessandro Monitillo (clarinetto). Parteciperà alla diretta radiofonica il maestro Saverio Vizziello, direttore del Conservatorio. cultura@luedi.it
Il concerto MATERA- “Musica, pace e turismo: cantieri di vita” è il titolo del concerto tenuto presso “Le Monacelle” in Via Riscatto, 14. Componenti del complesso sono: Antonio Ippolito bandonéon, Nicola Ippolito piano, Vito Fontanarosa tromba, Vito D'Ercole tastiera e Mario Lasalvia amante del canto non professionista. Ha presentato la professoressa Mimma Soranno. Patrocinio dell'Associazione “Il Buon Pensiero”, “Città di Montescaglioso, “Le Monacelle Cultura” e “Il Bottegaccio”. Anima di questa iniziativa è Mario Lasalvia, settantaseienne cantante in stile neorealistico. Emigrato in Venezuela ha portato esperienze di civiltà, cultura e tradizioni di quella lontana terra, creando accostamenti, divergenze e consonanze tra due mondi diversi, ma uniti nel bisogno di vivere il proprio tempo. Amante della sua città d'origine, innamorato della civiltà dei Sassi, della sobrietà dei costumi, della solidità degli affetti familiari e della laboriosità ha espresso il magma dei suoi sentimenti in un libricino denso di esperienze e di saggezza.
“La colonna senza fine” di Elisa
Serata nostalgia con la voce di Mario Revival anni ‘50 alle Monacelle Il concerto è un revival di successi del periodo post bellico, inneggianti al bisogno di vita e di serenità dopo l'uragano di fuoco e di morti. Voce melodica, venata di nostalgica tristezza, riecheggia gli antichi singulti di una vita difficile, tormentata e laboriosa. La bonomia dello sguardo, il morbido tocco di una voce carezzevole, la persuasiva espressione del volto e la mimica collegata al filo dei pensieri fanno di lui una personalità simpatica ed accogliente, dotata di quel buonumore della vita che ha nel fondo del calice la tristezza del-
l'esistere. La pace sociale, proiettata sul villaggio globale, conquista la sua mente e la fa rivivere tra le stradine dei Sassi nella gioia dei turisti vocianti ed ammirati della bellezza dell'incantevole scorcio dei Sassi. Il suo salone da parrucchiere era il ritrovo degli amanti del bel canto, della parola salace e scherzosa, e del commento sugli avvenimenti cittadini. Occhio vigile aperto sulla città per scrutare le movenze, le insoddisfazioni e le rare novità. «I brani che interpreto esprimono i sentimenti struggenti dell'e-
migrante, costretto ad abbandonare la famiglia, gli amici, gli ambienti e le cose care a cui è legato, senza prospettiva per il ritorno. confessa Mario Lasalvia - Conosco bene questa coinvolgente esperienza di vita, essendo emigrato, in gioventù, in Venezuela, per oltre otto anni; non dimenticherò mai la tristezza della partenza, il lungo viaggio in nave, l'arrivo a Caracas, l'impatto con nuovo mondo, la prima Pasqua vissuta lontano dalla famiglia, la nostalgia per le cose lasciate». nu.lo
POTENZA - Stasera, alle ore 21, nel ridotto del Teatro Stabile ultimo appuntamento con la rassegna "Altrocinema -possibile", il cinema dei diritti umani. Sullo schermo il film-documentario "La colonna senza fine", regia di Elisa Mereghetti con la sceneggiatura di Valerio Monteventi. Hanno, inoltre, collaborato molti fotografi, videomakers e attivisti bolognesi. Il film è ispirato al romeno Costantin Brancusi, uno dei più importanti scultori contemporanei, lasciò il suo paese natale per cercare fortuna a Parigi. Il suo viaggio è diventato il simbolo del lungo cammino verso l'Europa della Romania. Citando questo viaggio prende il via il documentario "La colonna senza fine" (è il titolo di un'opera del Brancusi), che racconta l'odissea dei Rom rumeni di Craiova a Bologna, dal primo sgombero sul Lungoreno (19 settembre 2002), a oggi, passando dall'esperienza di un percorso politico comune tra italiani e rumeni con l'esperienza dello Scalo Internazionale Migranti di via Casarini. Dopo cinque anni da quel primo sgombero qualcuno di loro è riuscito ad ottenere una casa e un lavoro, ma in molti continuano a vivere come fantasmi, in una fuga senza fine, braccati dalle retate della polizia e dall'avanzare delle ruspe. La regista, Elisa Mereghetti, e lo sceneggiatore, Valerio Monteventi, hanno raccolto testimonianze, immagini e filmati di fotografi, videomaker, attivisti, volontari, rom, per "fare luce sulla condizione esistenziale di chi vive da anni nella clandestinità, tra tentativi di solidarietà e quotidiane esperienze di emarginazione". Elisa Mereghetti, regista e sceneggiatrice, ha diretto oltre 40 documentari, trattando prevalentemente temi di carattere antropologico e relativi ai diritti umani e al Sud del mondo. Molti dei suoi documentari sono stati trasmessi dal programma Geo&Geo di Rai Tre. cultura@luedi.it
52 Cultura e Spettacoli
Martedì 24 marzo 2009
IL MAESTRO EMOZIONA IL PUBBLICO DEL DUNI CON LA LEZIONE DI CALVINO SULLA LEGGEREZZA TEATRO
I “Canti leopardiani” di Bucci al Cde
Standing ovation per Albertazzi di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Standing ovation. La prima per il 2009 e per il teatro materano. Domenica sera eccezionale al teatro “Duni” di Matera. Standing ovation per il grande mattatore teatrale, il maestro Giorgio Albertazzi. Le città di Potenza e di Matera, grazie al cartellone “Voglia di teatro” organizzato con “Cose di Teatro e musica” hanno avuto l'onore di accogliere Albertazzi con lo spettacolo «Lezioni americane», nato a Parigi nel 2000 al Théâtre du Rond-Point, dove riscosse un enorme successo, che riprende la prima delle prolusioni elaborate da Italo Calvino nel suo libro omonimo. Il tema privilegiato è quindi la leggerezza che riesce a condurre lo spettatore in un vortice di poesia e di teatro in cui si incrociano Dante, Cavalcanti, Shakespeare, Lucrezio, Ovidio, Leopardi, Borges, Kafka, Cyrano e naturalmente Calvino. Come in un programma televisivo di molti anni fa, «Appuntamento con la novella», le mani di Albertazzi aprono i libri e, mentre l'attore segue il percorso letterario con la sua mirabile affabulazione, una telecamera proietta immagini in diretta o registrate in un labirinto di rimandi, in un dialogo tra letteratura, teatro, video e musica. Il sipario è stato aperto alle ore 21 in punto, da brivido il suono di una macchina da scrivere e la sua voce. I suoi monologhi e le sue interpretazioni. Una serata immersi nella letteratura. Leggerezza e pesantezza, sempre a braccetto. Ma «se tutto l'umano possibile è condannato alla pesantezza come trovo la leggerezza? se la letteratura non basta a fare capire devo cercare nella scienza». Ricerche e riflessioni seguite in religioso silenzio dalla numerosa platea. “Il software del computer non può mostrare la sua leggerezza se non con la pesantezza
dell’hardware, la scienza fa esplorare la vera ampiezza del'uomo». Alla visione di un suo vero video di ben 35 anni fa simpaticamente, Albertazzi, rivolgendosi alla platea ha esclamato: «che figo che ero». Cos'è la leggerezza? E' un modo di vedere il mondo, che si basa sulla filosofia, la scienza e la poesia. La leggerezza è una reazione al peso di vivere. «Vorrei arrivare alla leggerezza della penso-
sità, l'ha detto anche Bonolis a Sanremo. Potrebbe fare apparire la frivolezza opaca. Bisogna essere leggeri come l'uccello e non come la piuma. L'uccello vola ed estrae la leggerezza dalla pesantezza del proprio copro. La piuma è inerte. Noi siamo fatti dalla stessa sostanza dei sogni». «Ho fatto mio il simbolo augurale di Calvino per questo millennio: l'agile salto di un poeta-filosofo che si solleva sulla pesantezza
del mondo, dimostrando che la sua gravità contiene il segreto della leggerezza, mentre quella che molti credono essere la vitalità dei tempi, rumorosa, aggressiva, scalpitante e rombante appartiene al regno dei morti, come un cimitero di automobili arrugginite». Sul palco con il maestro Roberta Caronia e al violoncello Rossella Zampiron (sempre seduta a sinistra).
A fine spettacolo, acclamato dalla platea ha rivolto un saluto molto amichevole, alcune battute sulle condizioni metereologiche e frasi davvero toccanti (mentre era accompagnato dal suo bastone). «Ci vuole talento per diventare vecchio senza essere adulti». A ancora, sommerso dagli applausi: «Ci vuole molto tempo per diventare gradi». Come negarlo? cultura@luedi.it
GUSTANDO JAZZ E VINO NEL CUORE DEI SASSI DI MATERA
Il Menzella group in “19° Buca” con la tromba di Fabrizio Bosso di FABIO SIRAGO MATERA - Tutti in “19° buca winery?” con Gianfranco Menzella group e Fabrizio Bosso. L'evento, che aprirà il suo sipario all'interno dell'esclusiva enoteca 19° Buca, si pone come unico nel suo genere. Lo start della serata è previsto per domani alle ore 20,30, momento questo dove la magia del jazz inizierà a sposarsi con la storia dei Sassi materani. Tra gli ospiti attesi, oltre al “Gianfranco Menzella group”, anche Fabrizio Bosso, uno tra i migliori trombettisti italiani, affermatosi nell'attuale scena jazz a livello nazionale ed internazionale. Bosso, di cui si parla tantissimo nei siti jazz e sulle riviste dedicate a questo genere musicale, è dotato di una grande sensibilità e di una tecnica ineccepibile. L'artista, che sarà presente domani all'interno della 19° buca, usa un linguaggio unico e personale che è il frutto di una grande ricerca stilistica. Bosso, nella sua vita artistica collabora con i grandi nomi quali Stefano di Battista, Enrico Pieranunzi, Roberto Gatto, Lee Konitz, Steve Lacy, Phil Woods, Billy Cobham e tanti altri ancora. L'artista oltre a partecipare a numerosi festival jazz nazionali ed internazionali è anche ospite d'onore, già da qualche anno, al festival di Sanremo. Oltre a Bosso, di cui già abbiamo esaltato le sue qualità artistiche, durante la serata si potranno ammirare anche Gianfranco Menzella, sax tenore, Al-
Fabrizio Bosso
fonso Deidda, Piano, Tommaso Scannapieco, al contrabbasso, e Giovanni Scasciamacchia, alla batteria. E qui, senza togliere spazio agli altri artisti, vorrei spendere qualche parola in più per Scasciamacchia, sia per provenienza, ovvero Bernalda, città natale di chi vi scrive, e sia per le sue grandi doti che lo accompagnano già dall'età
di dieci anni. Per l'occasione, che, come già detto si pone come unico e suggestivo per la location che ospiterà questo appuntamento, abbiamo parlato con Giovanni Petrocelli, giovane imprenditore e proprietario della 19° buca. Petrocelli ci ha parlato della “19° buca” e del perché “winery?”. “19° buca - ha detto il giovane imprenditore - perché è quella che non esiste nella realtà dei campi da golf ma che rimane la più attesa, la più felice, quindi quella che rappresenta l'incontro, lo stare insieme, la sociabilità e il relax. Winery invece, - ha continuato Petrocelli - con quel malizioso punto interrogativo, dice che non è solo una splendida enoteca, ma anche altro: caffetteria, sale lettura, virtual golf su campi italiani e green di diciotto buche, degustazione di raffinati e genuini prodotti. Oggi ci troviamo ad avere una opportunità unica, ovvero, quella di vivere l'emozione di bere un buon bicchiere di vino nel cuore della storia, leggere un libro nel silenzio degli ipogei, giocare a golf su campi virtualmente proiettati sul grande schermo, giocare nel silenzio di una antica cisterna una vera partita sul green. Quindi - ha concluso Petrocelli - un posto unico, un'idea esclusiva, una emozione intensa”. Inoltre, è da aggiungere che la 19° buca è stata premiata nel 2007 come “wine bar dell'anno. Quindi tanti buoni motivi per essere della 19° buca. cultura@luedi.it
Flavio Bucci
POTENZA - Stasera, con inizio alle 21, Flavio Bucci porta in scena, sul palco del Teatro Nuovo del Seminario Maggiore, "Canti Leopardiani". L'appuntamento è inserito nell'ambito del cartellone dal titolo: "Il teatro per tutti" proposto dal Centro di Drammaturgia Europeo del capoluogo in collaborazione con il Comune di Potenza. Flavio Bucci è uno dei magistrali interpreti della scena italiana. Si racconta e racconta la travagliata storia di un uomo che guarda la vita attraverso la poesia di un inedito Giacomo Leopardi. L'attore abituale mattatore solista della vita. La sua interpretazione, tumultuosa ed eclettica, riscopre l'uomo nel dolore universale della solitudine, costruendo un teatro specchio e metafora di un percorso esistenziale e sociale, un teatro come storia della nostra anima collettiva e individuale. Un teatro, in soldoni che non rinunci mai ad essere sia per chi lo fa sia per chi lo riceve, una grande esperienza di formazione. E' un Flavio Bucci straordinario quello che fa rivivere i versi leopardiani, in un recital ove la sua drammaturgia si costruisce e si basa su un teatro che è alla stessa portata della costruzione di un uomo. Questo "mago della scena" va all'origine di quell'affabulazione rotta dai ritmi sincopati della voce e del gesto e in quest'ultimo si rivela un misto di timidezza e audacia propri della figura di Giacomo Leopardi. Una piéce tutta da vivere quella in programma in serata ,che sarà conclusa con la degustazione di prodotti tipici della gastronomia lucana. Il prezzo del biglietto è pari a 10 euro. Al termine, il Centro Europeo di Drammaturgia offrirà agli spettatori una degustazione di prodotti enogastronomici lucani. cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli 53
Martedì 24 marzo 2009
Cabaret d’autore a Melarido Plagio per Arisa? “Io sono” ricorda i Puffi
Arisa
Il comico mette alla berlina difetti e manie femminili
Franco un disoccupato cronico con il vizio della battuta di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - «Vorrei ringraziare questi due talenti della musica italiana, la “Quadrum” e anche Matera per i Sassi». Così ha esordito il cabarettista Franco Neri, sul palco del Duni, aprendo tra gli applausi il suo spettacolo inserito nella rassegna materana “Melarido”. Neri ha fatto tappa con la sua tournée, “Ma Quale lavoro” raccogliendo, ininterrottamente le risate del pubblico materano. I talenti a cui faceva riferimento sono gli stessi che hanno aperto la scorsa esibizione del trio potentino “la Ricotta” e che «proseguiranno per tutta la rassegna, ossia i materani doc Sara Madio (pianista) e Luigi Paradiso (violino), un accompagnamento musicale raffinato e impeccabile dicono i frattelli Braia, organizzatori della rassegna. La scaletta non ha risparmiato nessuno. In primis il regista Mel Gibson. «A Matera ha girato la passione di Cristo, se veniva a Catanzaro doveva fare la passione dei catanzaresi». Spazio anche all' urbanistica della città dei Sassi. «Ho visto che ci sono molte telecamere, trovi subito parcheggio e soprattutto non ci sono rotonde, a parte gli scherzi è una delle più bella città italiane, è la seconda volta che vengo e ne sono felice». Altro tema caldo: il lavoro. «Oggi se hai bisogno di lavoro ti devi rivolgere alle agenzie interinali, io ci sono stato ed ho richiesto un lavoro con una tipologia particolare, dove non mi devo stancare e lavo-
Franco Neri a Melarido (foto Videouno)
rare un’ora al giorno per almeno per 200 euro all'ora. Mi reputavo un disoccupato part-time, ora lo sono a tempo pieno perchè è diventato un problema trovare lavoro dormendo fino alle 15. Tra merende e cene è difficile trovare un vero lavoro». Ma qual è il lavoro più brutto ed interessante? Per l'artista torinese, ma di origine calabrese è quello “porta a porta”. La pla-
tea da quel momento in poi è stata folgorata da risate e ricordi personali. «Mia moglie mi ha detto da oggi non ci stancheremo più, ha comprato un Bimby da 8 mila euro per fare, una volta all'anno la pasta fatta in casa». Ha proseguito: «per non parlare di intere famiglie rovinate per la Folletto». Immancabile il paragone tra abitudini torinesi e meridionali. Un esempio? La diffusione della lieta notizia di un pargolo. Al sud «si ha paura di dirlo ai genitori, mentre la nonna afferma che ora il lavoro della futura mamma è solo uno: mangiare». Cosa succede al momento dell'ecografia? «A Torino vanno solo i genitori, al sud prima di accedervi ci sono già i primi pronostici, ma soprattutto, sotto l'ospedale ci sono 10 mila persone, i parenti». Chi è la tata dei bambini meridionali? La nonna, con i suoi rimedi tradizionali ed arcaici ha segnato infinite generazioni. Infine un passaggio anche sul tema “mare e viaggi” improbabili con divani e panini impregnati di olio. Il cabarettista ha concesso un bis, tutto incentrato sul tema dell'amore. I neo fidanzatini trascorrono tutto il loro tempo al cellulare «ed il loro amore sembra più intenso di quello di 30 anni». Neri incalza con un monologo brioso. «Tu sei la vita mia e la mia circonferenza, tu stiri ed io ammiro …vuoi che ti vengo in sogno questa notte?». Il tutto si è concluso con una battuta nei confronti di un uomo sposato da 50 anni. «Se erano di carcere almeno domani ero libero». cultura@luedi.it
E' POLEMICA , ancora, su Arisa. Dopo il tormentone "ci è o ci fa?" e le invettive di un suo ex ("finge di essere una tontolona, ma è furba e sicura di sé") dai siti internet per la cantante di Pignola arriva anche l’accusa di plagio. La traccia "Io sono" tratta dal suo cd "Sincerità" (vendutissimo: ha battuto "Primavera in anticipo" di Laura Pausini) sarebbe copiata dal 45 giri di Cristina D'Avena "La canzone dei Puffi". Arisa imita la cantante dei cartoni animati? E perchè no? Visto che finge lei stessa di esserlo, un cartoon, non poteva che attingere alle sigle della D'Avena. Resta ancora da attendere la reazione dell'interprete della Canzone dei Puffi: il presunto "plagio" di Arisa finirà in tribunale? L’accusa per la trionfatrice della sezione “Proposte 2009” e del “Premio della critica” del Festival di Sanremo, d’altra parte, non è nuova. All’indomani del successo sanremese, infatti, non è mancato chi ha messo in dubbio l’originalità del brano, diventato immediatamente un autentico tormentone. Orecchie attente anche in questo caso hanno gridato al plagio. A sposare questa tesi Linus e Nicola Savino su Radio Deejay, nel corso di “Dj chiama Italia”. Scritta da Giuseppe Anastasi, Maurizio Filardo e Giuseppe Mangiaracina, pare che la canzone abbia qualcosa in comune con una vecchia canzone degli Obi dal titolo “Somewhere nice”. E non solo con quella. Il gruppo londinese degli Obi è noto anche in Italia per merito dello spot pubblicitario dell'Opel Astra nel 2001. Ascoltando i due brani una leggera familiarità sembra esserci, ma quello che hanno in comune è solo l'attacco delle tre note iniziali, esattamente il punto in cui Arisa intona la prima parola di Sincerità. Ma ascoltando il brano di Vincent Don McLean dal titolo “Starry Starry Night” la somiglianza si fa più netta e decisa. Tutto l'inizio del brano è quasi identico, ma non si può parlare di plagio almeno in questo momento. La discussione è aperta e impazza su internet, sui vari blog dedicati. Intanto, mentre i detrattori si scatenano sul web, Arisa continua a godersi questo inatteso successo, passando da uno studio televisivo all’altro, accolta come un’autentica star. Copiati o no i suoi brani continuano a essere i più ascoltati. E non certo per nostalgia dei Puffi. cultura@luedi.it
“Musica insieme” per l’Ail di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - Ail e musica insieme per sconfiggere le leucemie. E’ stato questo il senso della kermesse “Musica insieme 2009”, al Teatro Stabile di Potenza. Una manifestazione ricca delle più svariate “situazioni” musicali e di spettacolo che risulta ormai ogni anno più gradita. «Una manifestazione - ha commentato uno degli organizzatori, Tony De Giorgi - che ha permesso in questi anni, grazie alla generosità dei cittadini potentini, di raccogliere fondi destinati al finanziamento di progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale e ha contribuito, inoltre, a sensibilizzare costantemente ed ampiamente l’opinione pubblica alla lotta contro le emopatie maligne. L’iniziativa si ripromette di sottolineare l’impegno profuso e gli incoraggianti risultati raggiunti in questa battaglia e, al
tempo stesso, costituisce anche una preziosa occasione per ricordare quanto sia necessario il sostegno di tutti per raggiungere l’obiettivo più importante: rendere leucemie, linfomi e mieloma mali sempre più guaribili». I fondi raccolti con la manifestazione verranno impiegati per collaborare al servizio di assistenza domiciliare ai pazienti ematologici di tutte le età e per offrire loro le cure necessarie nel loro ambiente familiare, migliorare la qualità delle cure, finanziare la ricerca scientifica e continuare nella realizzazione di case alloggio. Anche l’edizione 2009 di “Musica insieme” ha riservato buona musica e, in epoca di “talent show”, è stato un appuntamento molto sentito per tanti ragazzi che dopo aver vissuto un anno intero, gomito a gomito, con i professori della scuola Tumbao, sono saliti sul palco, per ricordare, con le loro performance e con il loro
amore per la musica, i compianti musicisti ed amici di sempre Giancarlo Picerni e Pasquale Trivigno. Musica e solidarietà dunque; un binomio diventato vincente per un sodalizio che si ripete negli anni con l’Ail, grazie anche all’impegno di Francesco Ricciuti, presidente della sezione “F. Pepe” dell’Ail. Quasi un’intera giornata fatta di note e convivialità, intervallata da un momento di riflessione sul valore della solidarietà a cui hanno partecipato, oltre al dottor Ricciuti, anche Michele Pizzuti, del reparto ematologia dell’ospedale San Carlo di Potenza e il giornalista-scrittore Mimmo Sammartino. A partire dalle 17:30 si è entrati nel vivo della kermesse musicale. Sono saliti sul palco, per la loro esibizione, e sotto l’occhio vigile dei direttori organizzativo Tony De Giorgi, artistico, Nello Giudice e di palcoscenico, Giuseppe Giura, gli allievi della scuola Tumbao,
Un momento di “Musica insieme” (foto Mattiacci)
presentati da Mariaeugenia Morese. Ed è stato un vero successo di pubblico. Alle 21.30, invece, è iniziato il live music show con Tony De Giorgi Quartet, Xamtaria, Marco Lopomo, Pio Baldinetti, BJ Orche-
stra, Atipic Tango, Leonardo Pianoforte, Belove, Ugo Bezzi, Antonello Lioi. Una serata presentata da Naomi Marotta, in un virtuoso connubio di musica, arte e solidarietà. cultura@luedi.it
54 Rubriche
Martedì 24 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Cercate di rendere più solida la vostra posizione professionale prima di pensare in grande. Ottimo inizio per una storia d'amore.
TORO 21/4 - 20/5
Siete perfettamente in grado di impostare progetti professionali ambiziosi. In amore fate autocritica.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro non fatevi scoraggiare dalle critiche ma tenetene conto. Potete abbandonarvi all'amore.
CANCRO 22/6 - 22/7
Appuntamenti importanti per il vostro futuro professionale: usate un po' di diplomazia. L'amore non potrebbe andare meglio.
LEONE 23/7 - 23/8
Non scoraggiatevi se i risultati nel lavoro tardano ad arrivare: andate dritti sulla strada intrapresa. È amore, non ci sono dubbi.
VERGINE 24/8 - 22/9
La vostra carriera professionale è molto promettente, ma al momento dovete frenare. In amore non scoprite ancora le vostre carte.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
L'incalzare degli eventi nel lavoro non vi consente di riflettere troppo, ma non sbaglierete una mossa. In amore avete bisogno di sicurezza.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Se un vostro collaboratore vi ha un po' deluso sfogatevi ma senza passare il segno. Perfetta sintonia in amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nella professione avete ottime carte in mano: l'importante è saperle giocare con astuzia. In amore siete con le spalle al muro.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
I risultati di un progetto di lavoro andranno ben oltre le vostre aspettative. In amore cambiate tattica.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nella professione fissate un obiettivo per volta: eviterete perdite di tempo. In amore avete parecchie frecce al vostro arco.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
R è busta; N Todi; FFI Cile = Rebus tanto difficile;
Negli investimenti vi siete rivelati lungimiranti: continuate così. In amore siete ancora fragili.
Televisioni 55
Martedì 24 marzo 2009
TELEFILM
21.10
21.05
PRIMA SERATA
Rex
REALTV X Factor
21.10
ATTUALITÀ
21.10
REALITYSHOW
Giovanni Floris
Maria De Filippi
21.10
FILM
20.30
La prossima vittima
GIOCO
19.00
Enrico Papi
TELEFILM JAG
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -TelefilmIl Commissario Rex 15.40 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
07.00 -RubricaCartoon Flakes 08.00 -PUPAZZI ANIMATI 08.15 -CartoniDibo dei desideri 08.30 -CartoniFantasmi detectives 08.50 -CartoniLa casa di topolino 09.15 -CartoniI Lunnis 09.30 -CartoniPucca 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Season 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Real TvAmici 16.55 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -TelegiornaleTg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.20 -FilmL'ultima carovana con Richard Widmark, Susan Kohner, Felicia Farr - regia di Delmer Daves (USA ) - 1956 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.00 -TelefilmStill Standing 06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniI cavalieri dello zodiaco - I capitoli di Hades - Inferno 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess - Principesse gemelle 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmLord Brummel con Peter Ustinov, Stewart Granger, Elizabeth Taylor, Robert Morley - regia di Curtis Bernhardt (GB) - 1954 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Telefilm Rex 22.55 -Telegiornale TG 1 23.00 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Real Tv X Factor
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -Talk ShowParla con me
20.30 -Previsioni del tempo Meteo 5 20:31 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality ShowAmici 23.30 -RubricaMatrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmLa prossima vittima con Sally Field - regia di John Schlesinger (Usa) - 1996 23.15 -FilmRivelazioni con M. Douglas, D. Moore - regia di Barry Levinson (USA) - 1994
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Sit Com Buona la prima 22.10 -Show Mai dire Grande Fratello Show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Relic Hunter
00.35 -TelegiornaleTg 1 01.45 -RubricaRai Educational - Scritori Per Un Anno 02.25 -VideoframmentiSuperStar 02.55 -MiniserieProvaci ancora Prof. 2 04.35 -TelefilmZorro 05.00 -VideoframmentiHomo ridens
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Serie TvWeeds 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -TelefilmLa stagione dei delitti 03.00 -RubricaMedicina per voi
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 01.10 -RubricaUn mondo a colori 01.40 -MusicalePrima della Prima 02.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02.40 -RubricaNext 03.10 -RubricaNext
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01:59 - Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -Real TvAmici 03:42 - Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.45 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.15 -FilmBorsalino and Co. con A. Delon, R. Cucciolla - regia di Jacques Deray (Fra) - 1974 03.50 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.55 -TelefilmBlue Murder 04.50 -Soap OperaFebbre d'amore
23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.35 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -Reality ShowTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano 04.10 -FilmI figli della pioggia
23.45 -ShowVictor Victoria 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitàOtto e mezzo 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitàCNN News
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.20
RETE 4
ORE 21.10
LORD BRUMMEL
L’ULTIMA CAROVANA
LA PROSSIMA VITTIMA
con S. Granger, P. Ustinov, E. Taylor regia di Curtis Bernhardt (G.B.) - 1954
con R. Widmark, F. Farr, T. Rettig, S. Kohner - regia di Delmer Daves (Usa) 1956
con Sally Field, Ed Harris, Olivia Burnette, Alexandra Kyle, Kiefer Sutherland - regia di John Schlesinger (Usa) 1996
Il giovane Brummel è un elegante gentiluomo che, nella Londra del primo Ottocento, si fa notare negli ambienti reali per il suo spirito indipendente e i suoi modi arguti. Preso a benvolere dal principe di Galles, ne diviene il migliore amico. Quando però, a causa di intrighi di corte, Brummel e il principe litigano, il primo se ne va sdegnato in Francia, dove finisce per vivere di stenti...
RETE 4
ORE 23.15
Un meticcio salva una carovana attaccata dagli indiani e la guida attraverso il deserto. Un western dalla forza evocativa che tira in ballo anche i pregiudizi razziali contro i sangue misto...
RETE 4
ORE 2.15
RIVELAZIONI
BORSALINO AND CO.
con M. Douglas, D. Moore - regia di Barry Levinson (Usa) - 1994
con A. Delon, R. Cucciolla, D. Ivernel regia di Jacques Deray (Fra) - 1974
Tom Sanders, dirigente di una grossa azienda di computer, si vede soffiare una promozione dall'intraprendente Meredith Johnson, con cui ha avuto una focosa relazione dieci anni prima. E mentre lei vorrebbe riprendere le cose al punto in cui sono state interrotte, lui non è più del parere. Così è Meredith a denunciare Tom per molestie sessuali e a rischiare di rovinarlo...
Il giovane gangster Rock vendica la morte dell'amico François uccidendone il presunto assassino, l'italiano Francesco Volpone. Ma questi ha, a Marsiglia, il fratello Giovanni che, debitamente protetto, mira al predominio nella zona e distrugge l'impero del rivale. Rock, però, riesce a riprendersi e, a sua volta, annienta Volpone per poi partire per gli USA con i suoi fedelissimi...
Karen Mc Cann vive in un tranquillo quartiere di Los Angeles, in una villetta confortevole, col mariro Mack e le due figlie , una vita serena di moglie, madre e lavoratrice in un emittente televisiva. Julie, il giorno del quinto compleanno di Megan, rientrata a casa in anticipo dal liceo per i preparativi della festa della ...
ITALIA 1
ORE 4.10
I FIGLI DELLA PIOGGIA regia di Philippe Leclerc (Fra) - 2004 Due popoli si affrontano da sempre: i Pyross, adoratori del sole per i quali l'acqua è solo morte e desolazione e gli Hydross, i figli della pioggia che nella stagione secca vengono trasformati in statue di pietra. La guerra tra i Pyross e Hydross sembra destinata a non finire mai, ma un giorno Skän, giovane guerriero del fuoco posa lo sguardo sulla bella Kallisto, della fazione nemica.
Affari tuoi su Rai uno di nuovo in vetta RAI UNO Affari tuoi Scusate il disturbo Domenica in l'arena Linea verde
ora 20.44 21.34 14.01 12.47
ascolto 6.583 5.757 4.707 4.657
RAI DUE Criminal minds Tg2-motori Novantesimo minuto Quelli che il calcio
21.44 13.24 18.21 15.42
3.253 2.956 2.869 2.398
RAI TRE Che tempo che fa Report Blob di tutto di piu' Pres.che tempo che fa
20.32 21.36 19.58 20.09
4.426 2.905 2.412 2.327
CANALE 5 Paperissima sprint Chi vuol essere La fattoria I 4 finalisti di amici
20.46 19.04 21.33 14.01
5.631 4.347 3.969 3.283
ITALIA 1 Colorado Il ritmo del successo Guida al campionato Catastrofe a catena
21.27 19.07 13.04 14.09
3.054 2.079 2.041 1.564
RETE 4 Melaverde Colombo Siska I giorni dell'ira
12.09 19.39 21.28 16.34
2.288 2.087 1.643 1.258