ALLA VIGILIA DEL CONGRESSO PDL
AFFOSSATO IL BIOTESTAMENTO
Silvio ai deputati: «Siete solo numeri» E Fini: «Non irrida il Parlamento»
Il medico non sarà obbligato dalla dichiarazione di volontà
E il premier replica: «Cado dalle nuvole»
Passa emendamento Udc. Il Pd insorge alle pagine 6 e 7
alle pagine 6 e 7
della Basilicata
ED Anno 8 - N. 74
1,00
Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Venerdì 27 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Una trentenne di Tito denuncia un’agghiacciante vicenda
«Stuprata in casa» Due gli aggressori: bussano e lei apre POTENZA - Indagini sono in corso da parte della Polizia per identificare i due uomini che la notte scorsa hanno violentato una donna di circa 30 anni, che si trovava nella sua abitazione, nella parte alta di Tito. Secondo il racconto fatto dalla donna agli agenti della Polizia, intervenuti dopo la sua telefonata al 113, i due uomini (con molte probabilità italiani) sarebbero entrati in casa e l'avrebbero violentata. La donna è stata trasportata al Pronto soccorso dell’ospedale di Potenza dove è stata medicata. Sempre secondo il racconto della donna i due sconosciuti hanno bussato di sera alla porta dell’abitazione e lei, senza alcun timore ha aperto.
Iniziativa del ministro Calderoli
«Marconia colonia fascista, abroghiamola» La frazione di Pisticci nel decreto taglialeggi La sua istituzione considerata «norma inutile» dal Parlamento che abroga 29.000 disposizioni emanate fino al 1947
LA POLITICA Potenza
Regolamento Candidature urbanistico Per il Pdl Pasticciaccio avanza in Consiglio Egidio Digilio
Manca Indicato il numero legale per la corsa L’opposizione attacca a palazzo di città e Santarsiero pure Pd: tavolo dei circoli E si teme provinciali per il bilancio per definire di lunedì i nomi in lista
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Maratea
LA VERTENZA FIAT
IN MOZAMBICO
La “guerra” con Tortora per allungare la spiaggia
Berlusconi si mobilita per Pomigliano E a Melfi, niente straordinario la domenica. Uilm e Fiom: «Richiamiamo i licenziati»
Vent’anni fa a Pasquetta 3 missionari furono trucidati Ora sul luogo dell’eccidio un frate lucano apre una scuola con il sostegno della Regione
a pagina 30
Lavello
Scarico a pagina 9 a pagina 16 acque dell’Astea Il Noe denuncia Matera E’ un barista di Altamura il responsabile del colpo alla Meridiana. Arrestato dai carabinieri il sindaco a pagina 26
A Matera riaprono per il Fai le stanze del castello Tramontano da pagina 45
«Ero pieno di debiti perciò ho fatto la rapina» MATERA - Sarebbe un barista quarantunenne di Altamura, incensurato, in difficoltà economiche (sembrerebbe che l'uomo abbia cercato di giustificare il suo gesto affermando di essere oberato dai debiti), il presunto responsabile della rapina dello scorso 26 febbraio avvenuta nell'agenzia della Banca Meridiana di Matera. Ieri è stato arrestato. a pagina 27
ABBACCHIARSI: Sentirsi giù ascoltando Bach.
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Pronto un missile nordcoreano TOKYO – La Corea del Nord va avanti con il suo programma di lancio di un controverso missile balistico per la messa in orbita di un presunto satellite e, facendo salire la tensione nella regione, ha minacciato ieri anche la ripresa dei programmi nucleari in caso di ulteriori sanzioni da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu in risposta all’operazione attesa tra il 4 e l’8 aprile prossimi.
Spagna, accordo Pp-Psoe MADRID – Socialisti e popolari, avversari a Madrid, hanno raggiunto ieri sera un accordo di massima nei Paesi Baschi che prevede l’elezione di un esponente del Pp alla presidenza del parlamento regionale, in cambio di un appoggio del Partido Popular all’investitura del socialista Patxi Lopez a nuovo premier basco: lo riferisce la stampa spagnola, che cita fonti del negoziato.
Rubano la coca alla polizia SAN JOSE' – Un gruppo di uomini armati ha preso d’assalto ieri la sede della procura dei Golfito, nel sud del Costa Rica, rubando oltre 320 chili di cocaina che erano stati sequestrati pochi giorni fa dalle autorità e fuggendo successivamente in direzione della frontiera con il Panama. Secondo la ricostruzione dei fatti diffusa dai media locali, cinque uomini, armati di mitra e pistole automatiche, hanno attaccato la procura, neutralizzando due poliziotti.
Venerdì 27 marzo 2009
La Cbs lo attribuisce a Usa o Israele. Colpito un carico d’armi
Sudan, mistero su un raid aereo Il convoglio comprendeva 17 autocarri Proveniva dall’Iran
Aerei militari israeliani
GERUSALEMME – Un convoglio di autocarri carichi di armi presumibilmente fornite dall’Iran e destinate a Hamas nella Striscia di Gaza è stato distrutto in un misterioso raid aereo due mesi fa in Sudan, mentre Israele era impegnato nell’operazione Piombo Fuso contro Hamas. La notizia è stata diffusa dalla rete Tv americana Cbs che ne ha attribuito senza incertezze la paternità allo Stato ebraico e ieri ha dato ampia eco sulla stampa israeliana. Ignota finora l’identità degli attaccanti ma Israele – che non conferma e non smenti-
sce – resta il maggiore indiziato, oltre agli Stati Uniti. Secondo la Cbs, il convoglio colpito comprendeva 17 autocarri carichi di armi e razzi che dall’Iran, via Sudan e penisola del Sinai, dovevano essere contrabbandate all’organizzazione palestinese Hamas a Gaza. Il convoglio sarebbe stato totalmente distrutto da due aerei, sbucati all’improvviso da non si sa dove. Nell’attacco, avvenuto nei pressi di Port Sudan, sarebbero state uccise 39 persone, quasi tutti contrabbandieri. Giorgio Raccah
Rai, “sì” unanime Perugia, la Knox del cda augura a Sollecito a Garimberti buon compleanno ROMA – Atmosfera da primo giorno di scuola a Viale Mazzini per i nuovi consiglieri di amministrazione della Rai, chiamati alla prima riunione per eleggere il neo presidente, Paolo Garimberti, poco prima del via libera da parte della commissione di Vigilanza. Una procedura nuova rispetto a quella applicata a quattro anni fa, quando il voto della bicamerale precedette quello del cda: a confortarla, un parere dell’ufficio legale ribadito pochi minuti prima della riunione. Il sì a Garimberti è stato unanime.
PERUGIA – La notte in cui Meredith Kercher venne uccisa una donna che abita non lontano dalla casa del delitto sentì un urlo che secondo gli inquirenti era proprio della studentessa inglese. La testimone comparirà oggi davanti alla Corte d’assise di Perugia alla ripresa del processo a Raffaele Sollecito ed Amanda Knox accusati del delitto. Intanto ieri Sollecito ha festeggiato in carcere il suo venticinquesimo compleanno. L’ex fidanzata Amanda gli ha mandato gli auguri: «Buon compleanno Raffaele», ha scritto su un biglietto.
Torino come Amstetten. Incredibile storia di stupri in famiglia
Abusi, accusati padre e figlio Stuprata dal genitore e dal fratello che violenta le nipoti TORINO – Venticinque anni di violenze e abusi. Prima su di lei, costretta a soddisfare in silenzio le voglie prima del padre, poi del fratello; che ha successivamente riservato le stesse morbose attenzioni sulle figlie di 20, 12, 8 e 6 anni. È una storia di orrore familiare quella scoperta dalla Procura della Repubblica di Torino, che ha arrestato due uomini. Padre e figlio, amorevoli e affettuosi fuori casa, ma pronti a trasformarsi in autentici mostri dentro le mura domestiche. Due Josef Fritzl nostrani, che come l’austriaco condannato di recente all’ergastolo per aver sequestrato e violentato la figlia Elisabeth, si sono accaniti sulla loro congiunte. «Da quanto appurato sino ad ora – spiega il
La violenza iniziata 25 anni fa è proseguita anche con le nipoti
procuratore aggiunto Pietro Forno – sembra che in questa famiglia fosse in vigore una sorta di 'ius primae noctis' del padre sulla figlia. La primogenita – aggiunge – era promessa al padre». Una regola che nel corso degli anni è stata estesa
anche alle altre donne della famiglia. Dall’indagine, che è soltanto agli inizi, è emerso anche un altro stupro nei confronti di una nipote venuta a Torino per lavoro e ospitata nella casa degli incesti. Atroci segreti familiari scoperti a partire dallo
scorso ottobre, quando Laura – il nome è di fantasia – denuncia per violenza sessuale il fratello. «Avevo litigato con mio padre e sono scappata a casa di mio fratello, ma lui per due settimane mi ha tenuta sequestrata e violentata», racconta agli agenti del commissariato Barriera di Milano. Un’accusa che la ragazza, 34 anni, era stata costretta a fare su istigazione del genitore di cui era totalmente succube. Scattano subito i primi accertamenti. Si raccolgono le testimonianze di amici e parenti e ci si imbatte in uno strano precedente: nel 1994 la donna, all’epoca appena maggiorenne, era fuggita da uno zio, che poi aveva denunciato per stupro. Il sospetto, anche in quel caso, è che la denuncia fosse stata
imposta dal padre che abusava di lei. L’inchiesta però si era incagliata nella perizia di un consulente che aveva ritenuto non attendibile il suo racconto. Questa volta, invece, si va più a fondo. E, grazie alle intercettazioni telefoniche e ambientali, si scopre la verità. Quella di Laura, costretta a lasciare la scuola dopo la seconda media e rinchiusa in una stanza senza neppure la luce elettrica, e quella delle sue quattro nipoti, veri e propri oggetti sessuali nelle mani del fratello. I due uomini, ambulanti di 64 e 41 anni, sono ora in carcere con l’accusa di violenza sessuale, maltrattamenti in famiglia e atti osceni in luogo pubblico, perchè alcuni incesti si sono consumati in auto. Alessandro Galavotti
In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 27 marzo 2009
Dopo trent’anni si riallacciano i contatti. Teheran parteciperà alla conferenza sull’Afghanistan
Nato e Iran si parlano a Bruxelles, cade un tabù BRUXELLES – Dopo la storica apertura di Barack Obama all’Iran, cade un altro muro nelle relazioni tra Occidente ed ayatollah: la Nato e Teheran hanno riallacciato i contatti interrotti trent'anni fa, dalla caduta dello Scià nel 1979, e discutono di Afghanistan, in vista della conferenza dell’Aja a cui prenderà parte anche una delegazione iraniana. «L'ambasciatore iraniano ha avuto un incontro con il responsabile degli affari politici della Nato, in rappresentanza del segretario generale», ha detto ieri un por-
Il ministro degli Esteri Mottaki: «Dobbiamo trovare una soluzione alla crisi afghana»
Manouchehr Mottaki
tavoce dell’Alleanza. Durante la riunione «informale ed esplorativa», avvenuta una settimana fa, i due diplomatici hanno discusso di Afghanistan: «C'è stato un primo contatto informale sulla questione, non abbiamo ancora stabilito un secondo appuntamento», ha fatto sapere il portavoce. L’Iran, su invito degli Usa, ha accettato di partecipare alla conferenza internazionale sull'Afghanistan (31 marzo all’Aja), raccogliendo il plauso di molti Paesi tra cui l’Italia («un test importante», hanno fatto
sapere dalla Farnesina oggi). Nel dicembre 2008, Teheran aveva invece ignorato un incontro internazionale sull'Afghanistan in Francia. Sotterrata quindi l’ascia di guerra, e archiviata l’ipotesi dell’era Bush di un attacco preventivo contro l’Iran, il regime di Ahmadinejad può aprire alla collaborazione con l’Occidente. «Dobbiamo trovare una soluzione regionale alla crisi afghana», ha detto il ministro degli Esteri di Teheran, Manouchehr Mottaki. Chiara De Felice
Praga, Topolanek si dimette Klaus vuole un governo forte Crisi politica nella Repubblica ceca durante la presidenza dell’Ue
Mirek Topolanek
Con il ricavato volevano finanziare una impresa edile
PRAGA – Il premier ceco Mirek Topolanek ha presentato ieri al presidente le dimissioni sue e del suo governo, sfiduciato martedì in parlamento, e Valcav Klaus ha fatto sapere che ha fretta e vuole una «soluzione rapida». Il che vuol dire, in altre parole, che non vuole aspettare con un governicchio moribondo la fine del semestre di presidenza ceca dell’Ue, a giugno, bensì trovare subito un nuovo esecutivo con una maggioranza solida in parlamento che gli permetta di governare il Paese.
Somalia. Camminava a piedi
Attentato al ministro Sventato il sequestro di un banchiere siciliano dell’Interno
Ex Br e mafia, nuova alleanza CALTANISSETTA – Per finanziare una nuova impresa edile costituita da gruppi mafiosi, che avrebbe dovuto eseguire lavori pubblici al Nord, pregiudicati nisseni avrebbero progettato il sequestro di un banchiere e di un imprenditore, ma anche rapine a gioiellerie e a porta valori. Il retroscena emerge dall’inchiesta della procura della Repubblica di Caltanissetta che ha portato ieri mattina i carabinieri ad eseguire otto ordini di custodia cautelare in carcere; uno dei provvedimenti riguarda anche un ex appartenente alle Brigate rosse. Sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa e associazione per delinquere finalizzata alla detenzione di armi ed esplosivi e sequestro di persona a scopo di estorsione, con l’aggravante per tutti di essere un’associazione armata. Scoprire che le organizzazioni criminali tornano in Sicilia a puntare sui sequestri di persona fa tornare in mente le dichiarazioni di alcuni collaboratori di giustizia come La Barbera e Camarda i quali avevano rivelato che i corleonesi di Riina, dopo avere a lungo vietato in Sicilia i sequestri di persona, volevano iniziare una nuova stagione criminale, con rapimenti di facoltosi imprenditori. L’ex terrorista coinvolto nell’inchiesta è Calogero La Mantia, nisseno, arrestato mattina, che nel 1975 finì in carcere (condannato a 25 anni e 3 mesi) perchè faceva parte della colonna milanese delle Brigate rosse. Ottenuta la libertà anticipata si è trasferito a Gela dove, secondo gli inquirenti, insieme a Vincenzo Pistritto, pregiudicato della
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Giovanni Cartia, il presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa, obiettivo dei malviventi
Stidda, attorno al quale ruota l’indagine, avrebbe progettato il sequestro del banchiere Giovanni Cartia, presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa. Il rapimento doveva avvenire nei prossimi giorni, prima di Pasqua. I preparativi avevano subito ritardi per via del maltempo che si è abbattuto nel ragusano. Il procuratore Sergio Lari, l’aggiunto Domenico Gozzo e il sostituto della Direzione distrettuale antimafia, Nicolò Marino, con i carabinieri della compagnia di Gela hanno così anticipato le mosse, chiedendo ed ottenendo dal gip l’arresto degli otto indagati. Uno di loro risulta ancora irreperibile.
estrazione del 26 marzo 2009
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«Abbiamo appurato che questa organizzazione oltre all’esplosivo al plastico era in possesso anche di mitra kalashnikov che avrebbero impiegato in rapine contro furgoni portavolori sicuramente sanguinose», ha detto il procuratore Lari sottolineando l’importanza delle intercettazioni che hanno consentito di sventare il sequestro. «Siamo riusciti a bloccare in tempo un progetto - ha osservato il comandante provinciale dei carabinieri, colonnello Giuseppe D’Agata – che era già pronto per essere portato a termine». Durante la perquisizione effettuata ieri mattina nell’abitazione di La Mantia, i carabinie-
ri hanno trovato documentazione che fa riferimento a Cartia, compreso sue fotografie e altro materiale che è stato scaricato da Internet. Tutto ciò confermerebbe l'ipotesi avanzata dagli inquirenti, che nel febbraio scorso avevano avviato indagini su un traffico di droga. Dalle intercettazioni di Pistritto e La Mantia, che parlava a ruota libera anche del caso Battisti, è emerso invece il progetto di sequestro. La banda, dopo aver effettuato sopralluoghi e controllato le persone che abitavano con Cartia, avevano pensato di entrare in azione facendo irruzione di giorno nell’abitazione del banchiere. Lirio Abbate
Saviano, il Pd lo vuole la Gazzetta lo querela ROBERTO Saviano torna in tv, fa un monologo senza pause sullo stato della camorra, le connivenze, racconta la sua vita blindata da Gomorra in poi, la camorra che uccide con silenzio e diffamazione, e anche per davvero come don Diana, ed è boom di ascolti su Raitre nello Speciale Che tempo che fa di Fabio Fazio, con 4.561.000 oltre il 19%,un pubblico di laureati presso cui ha fatto il 35%, picchi di 5.700.000 spettatori e il 27%. E mentre Dario Franceschini conta, secondo L’Espresso, di convincere Roberto Saviano a candidarsi come capolista
Pd nella circoscrizione del sud (ma lui ieri su Raitre ha negato ogni futuro impegno politico), la Gazzetta di Caserta annuncia querela per avere «gettato gratuitamente fango su decine di giornalisti sostenendo che siano al soldo della camorra».
NAIROBI – Una bomba è stata lanciata ieri mattina a Mogadiscio contro il ministro dell’Interno somalo Sheikh Abdulkadir Ali Omar mentre a piedi (e non in macchina come si era detto in un primo momento) attraversava l’affollato mercato di Bakara, a Mogadiscio. Il ministro è un eroe della resistenza antietiopica nella capitale, di qui la sua sicurezza nel muovervisi anche a piedi, oltre che tra i protagonisti del nuovo governo a conduzione islamica moderata. È ritenuto il braccio destro del presidente Sheikh Sharik Sheikh Ahmed, di cui è il luogotenente proprio a Mogadiscio. Abdulkadir è rimasto ferito in maniera non grave ad una gamba, mentre il suo segretario particolare è morto, ed una guardia del corpo lotta tra la vita e la morte. Il ministro è stato subito dimesso dall’ospedale e, con la gamba fasciata, ha incontrato alcuni giornalisti affermando, tra l'altro, che è noto chi siano gli autori dell’attentato e che esso non fermerà il processo di pace. L’attacco, avvenuto intorno alle 09:30 locali (07:30 italiane), è secondo ogni evidenza opera degli 'Shabaab', il gruppo integralista islamico ritenuto il braccio armato somalo di al Qaida, che controlla ampie zone della Somalia e parte di Mogadiscio. Gruppo che ha tra gli obiettivi dichiarati la lotta senza quartiere al nuovo governo anche attraverso l’eliminazione fisica dei suoi principali esponenti. E Abdulkadir Ali Omar è certamente tra questi, forse il primo della lista. Un passato di islamico 'duro', in arme, quindi l’avvicinamento all’attuale presidente e leader del nuovo corso Sheikh Ahmed, a suo tempo alla testa delle Corti coraniche che controllarono Mogadiscio e buona parte della Somalia nella seconda metà del 2006: ne furono scacciate dalle truppe etiopiche all’inizio del 2007. E lui restò condusse una durissima lotta contro gli 'invasori', ritiratisi in gennaio. Il ruolo del ministro non solo è fondamentale dal punto di vista politico e militare, ma anche strategico al livello di ricucitura tra vari clan. Un processo che sta lentamente avvenendo, estremamente pericoloso per gli Shabaab, che temono di restarne isolati Luciano Causa
Berkeley, nasce istituto di studi sulla Destra A BERKELEY , il campus simbolo della contestazione anni '60 in America, sta per nascere il primo centro negli Stati Uniti per lo studio dei movimenti di destra. Una donazione di 770 mila dollari ha dato vita al Center for Comparative Study of Right Wing Movements, la cui direzione è stata affidata a Lawrence Rosenthal, un sociologo che da vent'anni punta i riflettori sulla politica italiana studiando tra l’altro i parallelismi tra George W. Bush e Silvio Berlusconi. Il nuovo istituto, affiliato all’Institute for the Study of Social Change di Ber-
keley, aprirà i battenti in autunno in un ateneo famoso per essere tra i più progressisti degli Usa. «I movimenti di destra sono un’area di ricerca molto poco conosciuta», ha dichiarato al New York Times Lawrence Rosenthal.
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Venerdì 27 marzo 2009
Il fatto del giorno: piano casa, slitta il decreto Nei discorsi del premier Le Regioni non ci stanno Ma Berlusconi precisa fiumi di “parole in libertà” “Seguire il giusto binario” “Non è un ripensamento” dal corsivo di Michele Serra
dalla cronaca di Luca Cifoni
dal servizio di Alessandro Barbera
[...] Ho provato a ritagliare dai giornali tutte le dichiarazioni di Berlusconi sul piano casa e ricompattarle [...]. Questo il risultato: "Consentiremo agli italiani di aggiungere alla loro casa una stanza per il figlio, purché il venti per cento ma anche il trentacinque del volume del figlio sia autocertificato [...]. Le ville [...] potranno essere ampliate del cento per cento o anche accorciate del cinquanta a seconda delle stagioni, l’importante è la salute, del resto la vita va così, che volete che vi dica, [...] ricordo quella volta che andai a Perugia. È stato veramente un piacere parlare con voi, in ogni modo la faccenda slitta di un po’, direi del venti per cento [...], fate voi, mi fido del vostro centro estetico, o era il senso estetico, buona domenica a tutti".
Il governo apre alle richieste delle Regioni. Il provvedimento, che prevedeva la possibilità di ampliare del 20% il volume delle case mono e bifamiliari, doveva essere discusso domani: partirà invece un percorso di discussione con gli enti locali che andrà avanti fino a martedì, con l’obiettivo di giungere ad un testo condiviso. Il premier Berlusconi ha però negato che questa scelta sia una marcia indietro, riconfermando la volontà di adottare un piano che coinvolga il cinquanta per cento delle abitazioni italiane. Soddisfatte le Regioni: secondo Vasco Errani, presidente dell’Emilia Romagna, «la questione è stata riportata nel giusto binario». [...]
[...] Alla fine di una giornata di trattative fra Fitto e il presidente Pd dell’Emilia [...] Vasco Errani, il Cavaliere fa sapere che «non si tratta di una frenata» e venerdì potrebbe approvare un provvedimento «con effetti immediati». Al momento è solo una minaccia: Berlusconi vuole essere sicuro di aver rivoluzionato l’agenda dei governatori, costringendoli per una settimana a discutere di un’alternativa plausibile al suo decreto. La marcia indietro sul testo [...] c’è comunque stata, e su di essa hanno pesato molti fattori: i dubbi del Quirinale, della Lombardia [...], ma soprattutto della Lega, che ha temuto di veder lese le prerogative di quelle Regioni e Comuni [...] dove a certe condizioni aumenti di cubatura [...] esistono già. [...]
La migliore di ieri
Una bozza fantasma
Un berretto da ferroviere innocente ma mica tanto
Perplessità mediatiche
dal commento di Angela Mauro
dall’editoriale di Lietta Tornabuoni
dall’articolo di Giancarla Rondinelli
Chiamatelo "piano casa" o piano di rilancio dell’edilizia, come preferisce il governo, questo provvedimento tra i più annunciati negli ultimi tempi dall’esecutivo stenta a vedere la luce. [...] Disco rosso, oltre che dal Colle, anche dalle Regioni. Lo stop ufficiale è arrivato dalla Conferenza degli Enti locali, che hanno avuto la meglio sul governo dopo il "giallo" di martedì scorso, quando la bozza inviata alle Regioni dal ministro Raffaele Fitto è stata smentita da Silvio Berlusconi. «Non è la mia», aveva detto alla luce dei no che sono fioccati dalle amministrazioni locali di centrosinistra ma non solo. [...]
Almeno in questa settimana, non c’è immagine più eloquente: il presidente del Consiglio con un allegro berretto da ferroviere in testa che parla ai giornalisti di un pianocasa onirico ritirato dopo poche ore. [...] Il copricapo anomalo è meno innocente quando si accompagna a discorsi insostenibili. Quello sul piano-casa è esemplare. Il progetto è stato trionfalmente esposto con la sicurezza tipica di chi riferisce idee altrui: con una leggerezza, una mancanza di controllo, una irresponsabilità rare. Senza riflettere su nulla: se il progetto fosse legale o costituzionale, se esigesse oppu-
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
Sul “piano casa”rallentamenti in corso. Come al solito Berlusconi butta il sasso e poi tira la mano indietro. Adesso sono esclusi i condomini di città, mentre si vuol sentire i pareri delle Regioni. Poi si fa un viaggio in treno e si fa fotografare con il cappello da macchinista. Nel frattempo rilancia una “Milano 2” in ogni capoluogo. In arrivo il 5 aprile a Milano, San Babila, luogo simbolo della destra estrema, un raduno di tutti i fascisti d’Europa organizzato da “Forza Nuova”. Il vice sindaco (ex fascista) Riccardo De Corato: “Che male c’è? Fanno parlare anche Renato Curcio e i fascisti non possono manifestare?”. Votati al Senato i primi articoli contro l’eutanasia. Carcere ai dottori che staccano la spina anche se con consenso scritto testamentario del moribondo. Soddisfatto il Vaticano. Scontento dal Vaticano per la prossima elezione a Presidente Rai di un laico come Paolo Galimberti. Preferivano Lorenzo Lei, ex responsabile di Rai Giubileo e fervente credente. Partono i tagli nelle scuole. Meno 42 mila posti, il
40% concentrato in Campania, Puglia, Sicilia e Calabria. Tagliati anche 245 presidi. A fronte di ciò si prevede un aumento di 4000 alunni nelle primarie e 10mila nella secondaria di primo grado. Davanti al grido di dolore del Cardinale Bagnasco sugli attacchi al Papa, la Francia risponde con un sono “vaffanculo” del portavoce del Ministro degli Esteri. Il leader della sinistra italiana Franceschini, noto baciapile, sta zitto. Malumori tra gli ex-Ds: “Cazzo, ci comanda un prete!”. Glielo aveva detto Berlusconi a Sarkozy: “Prenditi una bella figa e mettila come Ministro. Funziona con gli elettori”: Detto e fatto. Arriva La Carfagna francese: Christine Kelly. Ma mi sa che è più intelligente e meno troia della Carfagna. A Lourdes una ragazza di 34 anni uccide la madre di 81 con un crocefisso. Pensava di essere il diavolo. Eh eh. Piano in Usa per salvare i giornali. Tasse azzerata come alle tv pubbliche purchè diventino aziende no-profit e non si schierino per un partito durante le elezioni.
re no l’approvazione delle autorità comunali e regionali; se non presentasse il rischio di trasformare il Paese in un casino architettonico e in una sterminata palestra di litigi; se risultasse a favore dei cittadini [...] o piuttosto a favore dei costruttori. Siccome non viviamo in una dittatura capricciosa, il piano-casa è stato infatti censurato e limitato fin quasi a scomparire. L’ennesina stupidaggine governativa è stata quasi messa da parte, in ogni caso ridimensionata al massimo, riservata soltanto a ville e villette monofamigliari. Una simile figuraccia non ha apparentemente turbato il presidente del Consiglio né i suoi fans: restava sempre l’allegro berretto da ferroviere.
Giannelli sul Corriere
Il giorno prima aveva già espresso qualche perplessità. Non per il progetto in sé, («veicolo per rimettere in moto l’economia», ha spiegato sin dall’inizio). Ma per il tam tam di notizie, dati, cifre, ipotesi, e progetti circolati nell’ultima settimana. Con tanto di testo del disegno di legge sull’edilizia riportato da molti quotidiani. Tutto fino a martedì. Quando Berlusconi prima confida che il testo che circolava non era quello quello vero. Poi, anticipa il confronto con le Regioni del giorno dopo, in cui si sarebbe cercato l’accordo sul piano. E così è stato [...].
Si approfitti dell’occasione per demolire gli orrori dall’editoriale di Vittorio Sgarbi
È questa l’occasione nella quale, rispetto alla mancanza di idee precise, altro che per lo sviluppo economico, maturate nel Consiglio dei ministri, avrei voluto essere vicino a Silvio Berlusconi per sostenere, con gli argomenti che qui esporrò, la straordinaria bontà del suo «piano casa». All’annuncio già stigmatizzai il paradossale appello di tre cattivi maestri che denunciavano il rischio di cementificazione, avendo partecipato allo sfregio dell’Italia negli ultimi decenni, Massimiliano Fuksas, Gae Aulenti e Vittorio Gregotti. Mi ero limitato a indicare le loro contraddizioni. Oggi il mio concittadino
Dario Franceschini giustamente evoca il rischio di devastazione, di imbruttimento, di ulteriore mortificazione della bella Italia con una cementificazione indiscriminata, senza regole. Il suo richiamo può essere condiviso, ed è significativo che si sia preoccupato anche il presidente della Repubblica. Io stesso qualche anno fa, davanti allo sfacelo dell’edilizia degli ultimi cinquant’anni, denunciai lo sfacelo nel libro «Un paese sfigurato». La buona volontà e l’attivismo del presidente del Consiglio che hanno determinato la proposta, dev’essere guardato alla luce dei suoi interventi a Milano 2 e in Sardegna. Con il giudizio di chi sa che la stessa cosa si può fare bene o fare male.
La fotografia Roberto Saviano, ospite a “Che tempo che fa” (Ansa)
Se mi avesse consultato gli avrei detto quello che ho comunicato qualche sera fa al ministro Ignazio La Russa: occorre un piano per rendere più bella l’Italia, questa è la premessa. È l’uovo di Colombo. Occorre un «piano case brutte». Constatare che l’edilizia dalla fine degli anni Cinquanta a oggi, cinquant’anni, in coincidenza con la fondazione di Italia Nostra, grido disperato davanti alla cementificazione, è disastrosa e ha devastato l’Italia. L’ultimo esempio di architettura classica, quasi simbolicamente è la villa Volpi di Misurata a Sabaudia, eretta nel 1959 come un tempio greco o un’architettura palladiana. Di lì in avanti inizia la catastrofe. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Questo “no” delle Regioni alle proposte di Berlusconi sull’edilizia privata mette in scena una contrapposizione più profonda della guerra del mattone corrente intorno a piccole questioni di ristrutturazioni e condoni. Come era avvenuto circa all’abolizione dell’Ici sulla prima casa si assiste a un tira e molla fra due elementi importanti: centralità dello Stato e autonomia locale. E la questione si può anche ridurre in questi termini: c’è chi sogna (e propone a colpi di decreto) un modello centralizzato se non monarchico dello Stato e chi cerca di difendere certe regole utili per far funzionare le cose a livello locale. O viceversa per continuare a esercitare un certo potere, locale appunto, del quale si sente espropriato. Dove sono i buoni e dove sono i cattivi? Da tutt’e due le parti, come succede, ma sembra un western in cui i buoni sono sempre meno.
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Venerdì 27 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Arriva il sì del Senato al nutrimento obbligatorio nell’Italia che maneggia in pubblico la vita e la morte
Una battaglia di civiltà contro la pena di morte
dal commento di Adriano Sofri
dall’editoriale di Giuseppe Mammarella
Duemila anni fa, a Roma, un capo che vedeva in grande si rammaricò che il genere umano non avesse una testa sola, per poterla mozzare di netto con un colpo solo. [L’altro]ieri, a Roma, il Senato ha decretato un colossale sequestro di persona: 60 milioni di corpi in un solo colpo. È così vendicato l’oltraggio sacrilego della morte di una donna dopo soli diciassette anni di persistenza vegetativa, e riscritto il vocabolario italiano, dove pretendeva che una sonda infilata in gola o nella pancia di una persona fosse un trattamento terapeutico, una cura, e non un’ordinaria colazione. Vasta la maggioranza che ha realizzato l’impresa, ben più della stessa ingente maggioranza uscita dalle urne scorse, così da corrispondere, alla rovescia, alla vastissima maggioranza di cittadini italiani che dissente dal nuovo decreto, quando non ne è atterrita o scandalizzata. Quando se ne completasse il cammino, gli italiani, dal Presidente della Repubblica
Il Senato ha approvato la legge sull’alimentazione artificiale
all’ultimo povero Cristo, finirebbero espropriati della libertà di disporre del proprio corpo, cioè di sé: e con gli italiani chiunque si trovasse ad agonizzare in Italia per qualche circostanza di passaggio. Era il paese della dolcezza del vivere, non è nemmeno un buon paese per morire. Certo, resta la Corte Costituzionale, finché dura. Resta il referendum: ma ai referendum le Curie hanno escogitato da tempo l’espediente - fur-
bizia con cui soppiantare intelligenza - che lo sventi. Se non si riesca a impedirne l’attuazione, si promuoverà l’astensione: il quorum proibitivo lavora per noi. Furbizia è ormai la risorsa metodica. Fino a poco fa le Curie dicevano no a qualunque legge sul fine vita. Assediate dall’iniziativa laica e dalla pressione popolare, decisero bruscamente di accettare che la legge fosse fatta: a loro immagine, un’antilegge. L’altroieri il
dal corsivo di Massimo Gramellini
Il primo effetto della crisi sull’umore e sull’ordine pubblico è che l’ira popolare sta cambiando bersaglio: dai politici ai manager, dalla Casta alla Borsa, dalle monetine contro i segretari di partito ai sassi contro il capufficio francese della Sony. Ieri, sempre in Francia, il direttore di una multinazionale è stato sequestrato nel suo ufficio dai sindacalisti degli operai licenziati. E in Gran Bretagna un gruppo di vandali ha devastato la casa dell’amministratore delegato che aveva messo sul lastrico la Royal Bank of Scotland e i suoi correntisti. Il nome di battaglia scelto dagli in-
Tempi duri per i manager l’Europa li vuole linciare cursori è già tutto un programma: «Bank bosses are criminals», i banchieri sono criminali. [...] I bersagli da odiare non sono più i burocrati di partito, e neppure gli imprenditori di beni e servizi concreti. Sono gli alchimisti del denaro [...]. E così staccati dalla realtà circostante che in piena recessione utilizzano i fondi di salvataggio dello Stato per continuare ad auto-as-
segnarsi prebende da favola. La svolta ha un nome e un cognome: Barack Obama. È lui, primo politico dopo decenni a essere trattato come una rockstar, che addita alla platea mondiale i nuovi capri espiatori. Lo speculatore Madoff ne incarna l’esemplare perfetto. Non ha fatto i soldi con le cose ma con i soldi, per lo più millantati. Deve la sua fortuna a scatole illusorie, a gigante-
cardinal Bagnasco ha chiesto che ci si sbrigasse a farla. Vedete dunque che non è vero che questa Chiesa non creda all’evoluzione. Ma non è ai cardinali e ai vescovi che si devono muovere obiezioni di parole e di coscienze. La legge è l’opera di una classe politica molto votata, e del sostegno di un’altra parte meno votata. Quello che succederà d’ora in poi somiglierà a quello che succedeva finora. Che pazienti, famigliari, medici e infermieri faranno quando e come potranno il loro officio pietoso, mutati solennemente in fuorilegge. Finché un’altra donna, un altro uomo deciderà di sfidare pubblicamente l’usurpazione della legge [...], e l’Italia assisterà di nuovo col fiato sospeso a una coraggiosa agonia da una parte, e alle mene affannate delle autorità riunite dall’altra. L’Italia sta imparando dolorosamente a maneggiare in pubblico questioni di vita e di morte finora confinate, e anche protette, nelle corsie di ospedale e nelle stanze da letto di case dalle tende tirate. [...]
sche cambiali elettroniche. Ma qui scatta la differenza fra le due sponde dell’oceano. Negli Usa la giustizia si mette subito in azione e con una condanna esemplare offre lo scalpo di Madoff alla furia dei truffati. L’imputato, a sua volta, chiede scusa alle vittime, completando un copione di pentimento e redenzione tipicamente americano. Invece in Europa la scena è molto più confusa, le dimissioni rare, i processi lenti, le condanne impalpabili. E la rabbia, non incanalata nei riti della gogna collettiva, tende a crescere, fino a sfociare in atti inaccettabili di sopraffazione. La deriva è appena cominciata. [...]
Nell’eterno conflitto tra il bene e il male, il concetto della pena si è sempre ispirato a due opposte filosofie: quella dell’occhio per occhio (chi uccide o commette gravi crimini va a sua volta ucciso) e quella della pena come mezzo per il riscatto e la rieducazione del colpevole. Culture e religioni diverse hanno recepito l’uno o l’altro dei due principi. In uso fino al Settecento anche in Europa la pena di morte non andava mai disgiunta dalla tortura e la tortura era una prassi normale che precedeva il processo. Nei tempi antichi la pena di morte è sempre stata il segno del potere del monarca o dello Stato e dell’inesistenza dei diritti dell’individuo alla vita e al giusto processo. Il disprezzo dell’individuo in alcuni Paesi è rimasto tale. Ancora oggi la pena di morte è parte del segreto di Stato e ai parenti del condannato non vengono comunicati né la data dell’esecuzione né il luogo della sepoltura. Nella società del passato, dove i beni erano scarsi, la pena di morte veniva comminata anche per piccoli reati alla proprietà e quando il potere si accorse della potenza delle idee, anche per i diritti di opinione. La svolta avviene fra il Sei e il Settecento, con l’Illuminismo, quello Locke in Inghilterra, di Kant in Germania, di Voltaire in Francia. Con essi si afferma il diritto naturale alla base del quale sta la tendenza ad emancipare la ragione umana da ogni tutela dogmatica e l’idea di un indefinito progresso dell’individuo nel quadro di una natura benigna amica e non ostile. È l’inizio dell’Aufklärung e la fine dei secoli bui. La lotta contro la pena di morte inizia allora e da noi, in un’Italia ancora divisa, l’antesignano fu
Una leggina siciliana Alessandra vince la sfida di “Amici” favorisce i doppi incarichi “E sì che non ho mai studiato canto” dal servizio di Gian Antonio Stella
La mitica Assemblea Regionale Siciliana ne ha fatta un’altra delle sue. Per fregare la Corte costituzionale chiamata a ribadire le incompatibilità che costringerebbero vari deputati regionali a rinunciare ai doppi incarichi, ha votato una leggina: i consiglieri dovranno sì scegliere, ma solo dopo la sentenza finale in Cassazione al termine di un eventuale processo civile. Risultato: dato che in Sicilia ci vogliono in media 1.678 giorni solo per arrivare al verdetto d’appello, potranno tutti finire il mandato senza la seccatura di dimettersi. Il carico di incarichi (scusate il bisticcio) dei deputati regionali siciliani non è una novità. Benedetti storicamente da privilegi spettacolari, tra i quali a un certo punto spiccava il contributo vacanze per il suocero (58 mila lire: sempre buoni per comprar le sigarette...), i «baroni» del Palazzo dei Normanni erano finiti per l’ennesima volta in prima pagina soltanto poche settimane fa. Grazie alla proposta di un esponente del Pd, Giovanni Barbagallo, di abolire l’accumulo di bonus supplementari dati in aggiunta all’indennità e ai benefit a quelli che hanno qualche carica. Cioè quasi i quattro quinti dei parlamen-
tari isolani, che già incassano (per «nobile lignaggio»...) al netto quanto i senatori di Palazzo Madama. Rileggiamo il Giornale di Sicilia : «Ognuno dei due vicepresidenti incassa una indennità aggiuntiva di 5.149 euro lordi al mese. I tre questori si fermano a 4.962 euro ciascuno. I tre segretari del consiglio di presidenza hanno 3.316 euro e la stessa cifra guadagnano i 10 presidenti delle commissioni. I 23 vicepresidenti delle commissioni si fermano a 829 euro in più al mese mentre gli 11 segretari delle stesse commissioni ricevono 414 euro». Più i bonus ai capigruppo e agli assessori. In questo contesto già imbarazzante, spiccano i casi di deputati che, in smaccata violazione della legge nazionale, hanno contemporaneamente altri incarichi incompatibili. Esempi? Pino Federico, del lombardiano Mpa, che fa il presidente della «provincia regionale» [...] di Caltanissetta. Alberto Campagna, Pdl, consigliere regionale e comunale a Palermo. Davide Faraone, Pd, consigliere regionale e comunale a Palermo. Giovanni Greco, Pdl, consigliere regionale e comunale a Palermo. Per non dire di Giuseppe Buzzanca, che mentre siede a Palazzo dei Normanni fa anche il sindaco di Messina e si è preso in giunta altri due deputati isolani. [...]
Cesare Beccaria [...]. Ancora oggi l’insegnamento di Beccaria viene riconosciuto e recepito da tutti i Paesi di cultura giuridica moderna. Le idee di Beccaria ebbero un forte impatto negli Stati italiani prerisorgimentali. Nel 1786 nella Toscana di Pietro Leopoldo veniva abolita la pena di morte, forse per la prima volta in Europa. Nell’Italia unificata la pena capitale veniva abrogata dal codice Zanardelli del 1889, reintrodotta nel ventennio fascista per i crimini politici e veniva definitivamente messa fuori legge dalla Costituzione del 1948 (art.27) che riconfermava il principio illuministico che la pena deve tendere alla rieducazione del condannato. A conclusione di un percorso che pochi Stati possono vantare nel 1979 la nostra Corte Costituzionale ha deciso l’illegittimità dell’estradizione per i reati puniti con la pena di morte negli Stati richiedenti. È stato grazie a questa tradizione, umanistica e umanitaria, che l’Italia ha dato un forte e forse decisivo contributo alla crociata per la moratoria della pena di morte che si è conclusa con due mozioni, nel 2007 e nel 2008, dell’assemblea generale delle Nazioni Unite, votate a larghissima maggioranza. Il rapporto di Amnesty International per il 2008 diffuso l’altro ieri, pur tra luci e ombre è incoraggiante e dimostra che la battaglia condotta in seno all’Onu dalla nostra diplomazia non è stata inutile. Il numero delle esecuzioni è leggermente diminuito, nel 2008 è stato di 2.390, quello delle condanne a morte di 8.864 ma, secondo gli ultimi dati, 138 sono i Paesi che hanno abolito la pena capitale; di essi 92 per ogni reato, 10 la conservano per i reati di particolare gravità in situazioni eccezionali, 36 non la applicano da più di 10 anni. [...]
Le ragioni delle cadute
dall’articolo di Carlo Moretti
dal corsivo di Marco Travaglio
È nato l’anti-Sanremo. L’ha sancito in maniera ufficiale la serata finale di Amici di martedì scorso su Canale 5, insieme al trionfo della cantante di Lecce Alessandra Amoroso. L’immagine più evidente di questo spostamento di interesse, dalla Riviera dei fiori al teatro 5 di Cinecittà, l’hanno offerta i presidenti italiani delle multinazionali discografiche di fronte a 6 milioni e 668 mila spettatori (il 32,16 per cento dell’intera platea televisiva). Era la prima volta che Universal, Sony-Bmg, Emi e Warner partecipavano in blocco al programma di Canale 5: i rappresentanti di un mondo in via di estinzione, soprattutto da noi, tutti schierati al cospetto dei talenti di Maria De Filippi, evidentemente pronti a saltare sull’ultimo treno in partenza per il mercato della musica in Italia. Maria De Filippi ha subito cavalcato l’immagine dell’anti-Sanremo: "Se Bonolis dovesse restare a Mediaset (deciderà entro la fine di maggio, ndr) sarebbe bello fare Sanremo su Canale 5. Sto giocando, ma l’idea di un’alternativa al Festival mi piace". Contattata al telefono, la De Filippi ha voluto chiarire a Repubblica il suo progetto: "Vorrei importare in Italia il marchio dei Grammy Awar-
Ferve sui giornali il dibattito sulla crisi dei giornali. Intanto gli stessi giornali continuano a nascondere le notizie [...] e a gonfiare le non-notizie. Per esempio la puntata di «Porta a Porta» con Karol Ratz, arrestato per gli stupri della Caffarella e di Primavalle, poi scarcerato per non averli commessi. Una puntata talmente arrapante da raccogliere appena il 9% di share (1 milione di spettatori). Eppure i giornali le hanno dedicato intere paginate, così i lettori che avevano girato alla larga da Vespa imparano. Non l’avete voluto vedere? Beccatevelo sul giornale. La sera prima, l’insetto celebrava il Quindicennio Berlusconiano con un servizietto che attribuiva la caduta del primo governo del Cavaliere a «un avviso di garanzia della Procura di Milano» e quella del secondo governo Prodi a «un’inchiesta rivelatasi poi infondata su Mastella e la moglie». Due balle al prezzo di una. Il Berlusconi I cadde perché Bossi gli ritirò la fiducia, in dissenso sulla riforma delle pensioni, anzi su tutto. Il Prodi II cadde perché Mastella s’era accordato con Berlusconi e aveva preso a pretesto l’inchiesta di S.Maria Capua Vetere. Che non s’è rivelata affatto infondata [...].
I quattro Finalisti di “Amici”: Alessandra è l’ultima a destra
ds. E’ il mio sogno e a questo conto di lavorare nelle prossime settimane". Dunque le regole e il fascino del maggiore dei premi musicali internazionali, l’Oscar della musica, applicati alla canzone italiana in funzione antisanremese. I presidenti delle multinazionali sono arrivati a Cinecittà con i contratti in mano: Sony-Bmg ha messo gli occhi sulla vincitrice, la Emi sul secondo arrivato Valerio Scanu, la Warner sul cantautore Luca Napolitano. La De Filippi ha consigliato ai ragazzi di non firmare subito, di prendere tempo per studiare meglio i contratti con gli avvocati: "Non dev’essere l’abbaglio di un televoto, va giudicato il progetto che offrono", dice. "Le multinazionali si sono
svegliate dopo ottobre, non dopo Sanremo, colpite dai numeri dei live dei ragazzi e dalle 200 mila copie di Scialla, la compilation del programma". Alessandra Amoroso, la voce nera di Galatina con la passione per le grandi cantanti soul, non ha ancora metabolizzato la vittoria: "Devo ancora realizzare", dice. Ha convinto anche la critica, e questa identità di giudizio è un’altra novità di questa edizione di Amici. Alessandra ha portato a casa i 200 mila euro del primo posto e i 50 mila euro assegnati dalla stampa e offerti dallo sponsor. Qualcosa in più rispetto ai prosecchi che puntualmente vinceva nelle sfide al karaoke: "Farò regali a mia madre e alle mie sorelle". [...]
6 Primo piano
Venerdì 27 marzo 2009
Primo piano 7
Venerdì 27 marzo 2009
«Nessun contrasto interno, l’Udc venga con noi»
Lo scontro politico
Congresso del Pdl Silvio cela i malumori e “chiama” Casini
Il Pd insorge: «Ricorreremo alla Corte costituzionale»
Biotestamento è bagarre Primo sì al Senato. Passa l’emendamento dell’Udc che non obbliga il medico al rispetto della volontà del paziente di MANUELA CORRERA ROMA – «Carta straccia». L’opposizione, senza mezzi termini, definisce così la versione del ddl sulle dichiarazioni anticipate di trattamento (dat) uscita dall’Aula del Senato. E un vero «bacio della morte», secondo vari esponenti del Pd, è stato il sì all’emendamento con il quale alle dat è stato tolto ogni carattere di vincolatività, mentre resta il divieto alla sospensione dei trattamenti di nutrizione e idratazione artificiale. Il via libera del Senato al ddl Calabrò – con 150 sì, 123 no e 3 astenuti – è segnato insomma da furenti polemiche, mentre la maggioranza compatta esprime soddisfazione: è una legge che previene qualunque deriva verso l’eutanasia, affermano dal Pdl. Che le posizioni sui nodi cruciali del provvedimento fossero molto più che distanti, è stato chiaro sin dall’inizio della maratona di tre giorni al Senato per approvare il disegno di legge. Falliti i tentativi di mediazione messi in campo dai due poli, il testo licenziato da Palazzo Madama approda alla Camera in una versione che delinea paletti e limiti precisi. Le volontà espresse dal soggetto nelle 'dat' (dichiarazioni anticipate di trattamento), per cominciare, non saranno vincolanti (mentre il ddl originario prevedeva che fossero non obbligatorie ma, appunto, vincolanti). Resta immutato (dopo che anche il tentativo di mediazione da parte dei cattolici del Pd è naufragato in Aula) il dibattuto articolo 3, quello in cui si affronta il nodo della nutrizione e idratazione: questi trattamenti restano, anche nel ddl approvato da palazzo Madama, “sostegno vitale” e dunque non possono essere oggetto di dat. Limiti anche per il ruolo del fiduciario. Una versione del ddl che l’opposizione rigetta decisamente, ricompattandosi per il voto finale. Dure le parole della presidente dei senatori Pd Anna Finocchiaro: è una legge «violenta e traditrice», un ddl «ridotto a finzione». Le dat, ha detto, «così non conteranno assolutamente nulla». E poi l’annuncio: si ricorrerà alla Corte costituzionale. Non meno duro il senatore-chirurgo Ignazio Marino (Pd): «E' stata tradita la richiesta del popolo italiano che voleva una legge per la liberta». Una lettura opposta del provvedimento varato è invece quella della maggioranza. Gli obiettivi sono chiari, come ha sottolineato Gaetano Quagliariello, vice capogruppo del Pdl: «E' una legge grazie alla quale non si potrà introdurre surrettiziamente l’eutanasia in questo paese e non ci potranno più essere casi Englaro. D’altra parte i diritti di cura del cittadino saranno meglio tutelati». Difesa a spada tratta del provvedimento anche da parte del governo, per bocca del ministro del Welfare Maurizio Sacconi: «Trova conferma quella strumentazione rivolta alla dignità della persona e al valore della persona che avevamo auspicato. E trova conferma la disciplina per quanto
riguarda la garanzia in ogni caso di nutrizione e idratazione, che sono risposte ai bisogni vitali della persona e non terapie». Una legge, così come esce dal Senato, ha rilevato il relatore del ddl Raffaele Calabrò, «migliorata, con una serie di semplificazioni: il paziente potrà fare le sue dichiarazioni con una maggiore semplicità, così come il medico potrà avere maggiore semplicità nell’eseguirle». Inoltre, ha aggiunto escludendo i pericoli di incostituzionalità adombrati dalla Finocchiaro, «è anche una legge a zero rischi di contenzioso giudiziario». Tra le polemiche, il ddl arriva dunque a Montecitorio. Qui si preannuncia un nuovo braccio di ferro. Ma la vera battaglia, tuona Emma Bonino dei radicali, dovrà essere quella fuori dalle aule della politica, quella della «mobilitazione, nelle strade e nelle piazze d’Italia, di tutti coloro che si sentono profondamente lesi nella loro dignità di cittadini».
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Silvio Berlusconi e Gianni Letta all’inaugurazione dell’inceneritore di Acerra; a sinistra: la manifestazione promossa dall’associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica e dai Radicali italiani
I CONTENUTI DEL DDL
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Le disposizioni anticipate non sono vincolanti ROMA – Questi i contenuti del ddl licenziato da palazzo Madama: TUTELA DELLA VITA E DELLA SALUTE – Si stabiliscono i principi generali della legge, ovvero che la vita umana è «inviolabile e indisponibile» e che «nessun trattamento sanitario può essere attivato a prescindere dall’espressione del consenso informato». Si vieta «ogni forma di eutanasia e ogni forma di assistenza o di aiuto al
suicidio». A tal riguardo, si fa riferimento agli articoli 575, 579 e 580 del Codice penale, che prevedono il carcere per il medico che attui eutanasia o suicidio assistito. Rispetto alla versione originaria dell’art.1, nel testo approvato dal Senato si annulla la partecipazione del paziente all’identificazione delle cure. In pratica, un emendamento per prevenire il rischio di contenziosi nei confronti dei medici. Scompare inoltre il riferimento all’accanimento terapeutico. CONSENSO INFORMATO, articolo 2 – Si definisce il concetto di consenso informato ai fini dell’attivazione dei trattamenti sanitari. Con l’approvazione di un emendamento a prima firma Rutelli, si riconosce, rispetto alla versione originaria, il diritto di parola ai minorenni nell’espressione del consenso. CONTENUTI E LIMITI DELLE DAT, articolo 3 – E' l’articolo che affronta il nodo della nutrizione e idratazione artificiale. Come nella versione originaria del ddl, si afferma (comma 6) che “alimentazione e idratazione, nelle diverse forme in cui la scienza e la tecnica possono fornirle al paziente, sono forme di sostegno vitale e fisiolo-
gicamente finalizzate ad alleviare le sofferenze fino alla fine della vita. Esse non possono formare oggetto di Dichiarazione anticipata di trattamento». Sono stati invece cancellati dall’articolo due riferimenti lessicali all’accanimento terapeutico. FORMA E DURATA DELLE DAT, articolo 4 – Le dat non sono obbligatorie. Nella versione approvata dal Senato, le dat diventano inoltre non vincolanti. Esse hanno validità per 5 anni, termine oltre il quale perdono «ogni efficacia». ASSISTENZA AI SOGGETTI IN STATO VEGETATIVO, articolo 5 – Si stabilisce che il ministro del Welfare «adotta le linee guida cui le regioni si conformano nell’assicurare l’assistenza domiciliare per i soggetti in stato vegetativo permanente». RUOLO DEL MEDICO – Prevede che le volontà espresse dal soggetto nelle dat «sono prese in considerazione dal medico curante». Il medico «non può prendere in considerazione indicazioni orientate a cagionare la morte del paziente» e “non è tenuto a porre in essere prestazioni contrarie alle sue convinzioni di carattere scientifico e deontologico».
La protesta dei Radicali
Per il premier «i deputati fanno solo numero»
Fini attacca Berlusconi «Non irrida il Parlamento» di ELVIO SARROCCO ROMA - Tra Berlusconi e Fini un nuovo scontro a distanza prima dell'abbraccio che certamente non manchera' oggi al congresso fondativo del Pdl. Il tema e' sempre lo stesso: i regolamenti parlamentari che il premier vorrebbe cambiare. L'occasione e' stata la visita ad Acerra dove il presidente del consiglio ha inaugurato il termovalorizzatore annunciando che l'emergenza rifiuti e' finita. Parlando tra l'altro dei lavori parlamentari, Berlusconi ha ribadito l'ipotesi che siano i capigruppo a votare per conto dei parlamentari per rendere piu' rapidi i tempi delle votazioni. Ed a questo punto il premier ha affermato che i deputati ed i senatori se ne stanno li' "con due dita ad approvare tutto il giorno emendamenti di cui non si conosce nulla". Stanno li', cioe', "non per partecipare, ma per non fare nulla". Immediata e dura la reazione del presidente della Camera Gianfranco Fini che, prendendo la parola alla Camera, ha invitato Berlusconi a rispettare il Parlamento ed i parlamentari. "Il rispetto per il Parlamento", ha affermato, "essenziale in ogni democrazia, deve essere anche il rispetto per le rego-
le e le procedure che organizzano i suoi lavori". Per il presidente della Camera e' doveroso discutere sull'opportunita' di modificare le regole, ma "e' certamente sbagliato "irridere a quelle regole" perche' "si rischia di alimentare un qualunquismo e un senso di sfiducia nei confronti delle istituzioni". Non e' vero, ha replicato ancora Fini a Berlusconi, che i deputati "stanno qui a fare numero. Ed ha annunciato che lo avrebbe fatto presente al presidente del consiglio nell'incontro previsto nel pomeriggio. Tra i due c'e' poi stato un chiarimento. In serata c'e' stato un incontro alla Camera definito "molto cordiale e disteso". Berlusconi, in tono scherzoso, ha sottolineato come i media vogliano farli litigare alla vigilia del congresso. Poi ha sostenuto che il suo pensiero e' stato "travisato" e che "non intendeva in alcun modo offendere il Parlamento, ma semmai sottolineare la necessita' di uno snellimento dei regolamenti parlamentari. "Cado dalle nuvole", aveva affermato poco prima in una nota, perche' "non riesco a capire in quale modo possano essere stati stravolti i miei ragionamenti sulla necessita', da tutti condivisa, di riformare i regolamenti parlamen-
tari". Ad attaccare Berlusconi e' stato anche il segretario del Pd, Dario Franceschini, in visita a Santiago del Cile. "Qui in Cile come in tutti i paesi del mondo", ha affermato, "i capi di governo si occupano della crisi, non passano le giornate ad offendere disoccupato o a insultare i parlamentari". Ad Acerra ieri il presidente del consiglio ha inaugurato il termovalorizzatore. Quella di oggi, ha detto, e' una data storica per la Campania e per Napoli visto che con l'entrata in funzione del termovalorizzatore "si esce definitivamente dall'emergenza". Da oggi, ha aggiunto, si entra in una fase di smaltimento dei rifiuti che "possiamo definire industriale". Dopo Acerra, ha annunciato, "partiremo con la Sicilia e il Lazio" perche' anche li' c'e' una "situazione difficile". Al presidente del consiglio il Capo dello Stato Giorgio Napolitano ha inviato un messaggio di congratulazioni per il successo ottenuto nella soluzione trovata per l'emergenza rifiuti in Campania.
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E’ la radicale norma allo studio presso l’Ordine della categoria britannica
GB, medici radiati se non rispettano le ultime volontà Ma se il malato vuole curarsi fino alla morte il dottore si può rifiutare se lo ritiene accanimento LONDRA – Dottori radiati dall’albo se non rispettano il testamento biologico dei loro pazienti. È la radicale norma allo studio presso l’ordine dei medici britannici, il General Medical Council (GMC). La bozza delle nuove linee guida, infatti, prende in considerazione come mai prima d’ora le ultime volontà del malato. I medici britannici, se le nuove regole verranno approvate, dovranno dunque seguire le indicazioni su quali trattamenti applicare e quando sospenderli. Medici come semplici 'esecutori’ testamentari della salute? Non proprio. Nel caso in cui il paziente decida di proseguire le cure sino alla morte, infatti, i dottori avranno il diritto di
sospendere il trattamento se lo ritengono un caso di 'accanimento terapeutico’. La discussione sul nuovo codice – la cui riforma è stata innescata, dicono i medici, da diversi casi giudiziari nonchè dalla nuova legge sulle malattie mentali approvata nel 205 – inizierà oggi e andrà avanti sino al 13 luglio. Il tema del testamento biologico e del suicidio assistito sono nel Regno Unito ormai al centro del dibattito nazionale. Recentemente è stata Patricia Hewitt, ex ministro della sanità, a prendere una forte posizione. La Hewitt, infatti, ha cercato d’inserire un emendamento nel 'Coroners and Justice Bill' per mettere al ripa-
ro da eventuali condanne coloro i quali vanno all’estero ad assistere amici o parenti nel loro ultimo viaggio. Un problema che si ripete ormai ciclicamente in Gran Bretagna. Ecco allora cosa prevede la bozza alla studio della GMC. «Il rispetto per la vita umana –dice il documento trapelato oggi sulle pagine del Daily Telegraph – imporrebbe in circostanze normali l’uso di ogni ragionevole mezzo per prolungare la vita dei pazienti». «Però – prosegue la bozza – questa esigenza non è un assoluto. Principi etici, legali e umani costituiscono un obbligo per il medico a offrire ai propri pazienti quei trattamenti i cui benefici sorpassano gli effetti collaterali dei trattamenti stessi». Vanno invece evitate le cure che «non funzionano o che, in generale, non producono un beneficio per i pazienti».
Contrasto a poche ore dal congresso Poi il faccia a faccia
di LOREDANA COLACE
EDILIZIA
Berlusconi oggi farà un discorROMA - Sarà Silvio Berlusconi, questo pomeriggio a dare il via ai so di una quarantina di pagine per lavori del congresso da cui, con la affermare che il Pdl mette al centro fusione di Forza Italia con An ed al- del suo programma il "popolo", un tri partiti minori, nascerà il partito termine "tragicamente abusato a unico del centrodestra: il Popolo sinistra". Il premier annuncerà andella Libertà. Sabato sarà la gior- che l'agenda delle proposte del Pdl nata del presidente della Camera, dopo il federalismo, come il presiGianfranco Fini, e domenica il pre- denzialismo, la proposta di un presidente del consiglio chiuderà la mier dotato di maggiori poteri, e la fine del bicameralismo perfetto. tre giorni. Intanto, fervono i preparativi al Berlusconi non ha dubbi sul successo che avrà il Pdl. Già ora, ha af- padiglione 8 della nuova Fiera di fermato, i sondaggi danno il Popo- Roma. A fare da Ciceroni per spielo della Libertà al 43% "e puntiamo gare ai giornalisti i dettagli dell’alal 51% e sono sicuro che ci arrivere- lestimento sono il 'reggente’ della mo". Quello che sta per nascere, ha (ex) An Ignazio La Russa e il cooraggiunto, è il partito unico del cen- dinatore di Fi Denis Verdini. I NUMERI – I delegati al controdestra che sarà "il partito di tutti gli italiani, in particolare di que- gresso sono 6mila (in tutto però ci gli italiani che non si riconoscono saranno almeno 7mila persone). nella sinistra". È quel partito uni- Hanno ricevuto una lettera con i tario di tutte le forze del centrode- dettagli dell’organizzazione, le instra che Silvio Berlusconi aveva dicazioni su come raggiungere il annunciato a piazza San Babila a congresso e le modalità di accrediMilano il 18 novembre 2007, nel di- to. Ognuno avrà un badge per ritiscorso diventato noto come il "di- rare il primo giorno di lavoro la 'borsa del delegato’. A loro disposiscorso del predellino". Il premier è convinto che il nuo- zione anche un padiglione riservavo partito non sarà scosso dai con- to, dove un catering servirà pranzo e cena. Circa mille trasti interni, ani giornalisti acche perchè ieri secreditati per 217 ra c'è stato un testate. Alla stamnuovo chiarimenpa è stato riservato con Fini dopo lo to l’intero padiscontro sui regoglione 6, in cui è lamenti parlaprevista anche mentari. Il collouna 'zona rossa’ quio, ha spiegato riservata ai miniIgnazio La Russa, stri, mentre l’acsi è svolto "in un cesso all’area del clima assolutacongresso sarà limente cordiale". mitato ad un setEd "è tornato il setore. reno" tanto che FiI COSTI – Le ni ha assicurato la spese per l’orgasua presenza oggi nizzazione amal congresso per montano a 3 mil'apertura, ed a lioni di euro, una sua volta Berlu- Pier Ferdinando Casini cifra che comsconi ha promesso che ci sarà sabato durante il di- prende l’alloggio per i delegati non scorso del presidente della Came- residenti nella Capitale, l’affitto ra. Nel corso del colloquio si è par- delle strutture e la scelta di gadlato anche degli organi del nuovo get. LA SCENOGRAFIA –A dominapartito che dovranno essere nominati da Berlusconi e di questioni re il padiglione è un super-palco, bianco, su cui sarà allestito un ponorganizzative. Berlusconi ora nutre una spe- te che, spiega l’architetto Mario Caranza: che l'Udc di Pier Ferdinan- talano, da anni uomo di fiducia del do Casini decida, se non di far parte premier nell’allestimento di condel Pdl, di tornare a far parte del- vention, «rappresenterà il passagl'alleanza. Le nostre porte sono gio dal vecchio al nuovo». Alle spalspalancate all'Udc, ha affermato, le del palco sono posizionati tre maperchè "se si prende un elettore del- xi schermi. I due laterali di 400 mel'Udc e gli si chiede quali siano le tri quadrati riproporranno la stodifferenze con il Pdl questi non sa- ria che ha portato alla nascita del prà cosa rispondere". Il fatto è, ha partito, mentre lo schermo centraaggiunto, che Casini "ha preferito le di quasi 100 metri quadri mannon fare il secondo a Roma e fare il derà in diretta le immagini del conprimo in un piccolo villaggio". gresso. A scegliere la scenografia, Quanto ai rapporti con la Lega spiega sempre l’architetto CatalaNord, per Berlusconi dopo la nasci- no, «è stato il premier in persona ta del Pdl non cambierà nulla per- che nei giorni scorsi ha fatto anche chè i rapporti con il partito di Bossi dei sopralluoghi per vedere come sono ottimi "e resteranno tali". E procedevano i lavori. La scelta – dipoi c'è un'altra ragione: "insieme, - ce – è avvenuta tra le dieci proposte che avevo predisposto». ha detto - noi e la Lega vinciamo".
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Casa, il premier: «Preferisco il decreto»
ROMA – Si lavora per una soluzione condivisa da Governo e Regioni per poter varare il piano casa. È il leit motiv di una giornata lunga e faticosa durante la quale si sono avvicendate varie ipotesi e sulla quale ha pesato la dichiarazione del premier, Silvio Berlusconi, che ieri mattina è tornato ad insistere sulla necessità di utilizzare un decreto legge per approvare il piano per il rilancio dell’edilizia. Il tavolo tecnico politico, deciso mercoledì nel corso dell’incontro in unificata a Palazzo Chigi per giungere in tempi brevi ad una soluzione, si è riunito per la prima volta da ieri mattina alle 10 nella sede del ministero degli Affari Regionali. E il ritorno dell’ipotesi di un decreto, che l’altro ieri sembra-
brerebbe essere intenzionato a presentare un decreto legge contenente le norme di sua competenza, affiancato da un accordo «vincolante» con le regioni e gli enti locali al quale sarebbe delegato il compito di definire una serie di paletti per le norme di dettaglio di competenza regionale. «Occorre un grande impegno – ha dichiarato nel corso della giornata il presidente della Conferenza delle regioni, Vasco Errani – occorre serietà e rigore e le regioni sono su questa strada. Abbiamo intenzioni serie e vogliamo raggiungere il risultato di condividere iniziative anti-cicliche che diano un impulso all’edilizia nel rispetto delle competenze delle regioni e della programmazione urbanistica».
Cavaliere decisionista mentre Governo e Regioni cercano una soluzione condivisa
Regole rigide per i medici britannici
va escluso, ha pesato, tanto che si è sfiorata la rottura. A fare da paciere, secondo indiscrezioni, lo stesso Fitto: «Discutiamo prima dei contenuti e poi dello strumento con cui attuare il piano casa», avrebbe detto il ministro facendo intendere che oggi nel consiglio dei ministri non sarà approvato niente in attesa dell’intesa con le autonomie. Nella serata di ieri, mentre al ministero restavano al lavoro i due tavoli esclusivamente tecnici, Fitto si è recato dal premier, ma dopo circa un’ora è tornato, leggendo ai giornalisti solo una dichiarazione con-
giunta, tra Governo e regioni, che ribadisce l’intenzione di continuare a lavorare per un percorso condiviso, fino a martedì, 31 marzo, come scadenza ultima per chiudere la trattativa e giungere ad un’intesa. Le ipotesi dunque restano ancora tutte aperte, dal decreto ad accordi specifici, ad atti cosiddetti di indirizzo. Le Regioni e i Comuni in tarda mattinata sponsorizzavano la messa a punto di un atto di indirizzo nel quale dovrebbero essere inserite una serie di misure per la facilitazione e la velocizzazione dell’iter per interventi di piccola edilizia, stabi-
lendo il termine di 2-3 mesi perchè le singole regioni si adeguino adattandole, eventualmente, alla legislazione regionale già esistente. Nel caso in cui le regioni entro i tempi stabiliti non fossero riuscite ad emanare una propria normativa, spetterebbe al Governo intervenire per l’attuazione di quanto stabilito nell’atto di indirizzo. In quel momento le parti, secondo quanto si era appreso, erano «fuori» sia dalla logica del disegno di legge, sia da quella della legge quadro. Nel pomeriggio la pista seguita dalle parti sembrava essersi spostata su un doppio binario: il Governo sem-
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Venerdì 27 marzo 2009
Politica lucana
Tutto ancora in alto mare la corsa alle candidature dei big ma i partiti sono al lavoro
Digilio, “ideale” per Potenza Il senatore potrebbe accontentare la destra e gli ambienti della società civile Occasione irripetibile per cambiare
di SALVATORE SANTORO POTENZA - Egidio Digilio per la poltrona di sindaco. Il senatore del Pdl, ora non più coordinatore di Alleanza nazionale (dopo lo scioglimento congressuale del partito nazionale) potrebbe essere il “perfetto” candidato per la carica di sindaco della città di Potenza. Non ci sono conferme da Roma, dove il senatore ieri ha partecipato ai lavori parlamentari. Ma è più di una semplice indiscrezione. Di fatto, il coordinatore regionale del Pdl, sarà l’ex forzista Guido Viceconte e quindi lo “storico” segretario di Alleanza nazionale, Digilio si troverà dopo anni, a ricoprire solo il ruolo istituzionale. Per questo negli ultimi giorni si è avvalorata l’ipotesi di una corsa dello stesso Digilio alla guida dell’amministrazione comunale potentina. Ipotesi che sarebbe sostenuta non soltanto politici. A chiedere al senatore ed ex consigliere regionale di candidarsi a sindaco ci sarebbero anche ambienti legati a una parte di Confindustria. Non solo. La candidatura di Digilio sarebbe gradita anche a parti dell’associazionismo e del volontariaro potentino. Senza contare le questioni legate strettamente alla politica e agli equilibri interni al Popolo della libertà di Basilicata. Il Pdl di Basilicata ha la necessità di equilibrare il proprio baricentro in una posizione di reale centrodestra e non troppo appiattita sui valori “moderati” della parte proveniente da Forza Italia. E la destra cittadina senz’altro saluterebbe la candidatura di Egidio Digilio come un segnale positivo nel lancio del nuovo partito voluto da Silvio Berlusconi e “accettato” da Gianfranco Fini. Ma c’è dell’altro. Secondo quanto era stato programmato alcuni mesi fa, la scelta delle candidature apicali della coalizione di centrodestra doveva avvenire con celerità rispetto alle scadenze elettorali. Per non incorrere negli errori del passato. Ma ad oggi, come accade del resto anche nell’altro fronte c’è poco ancora di definito. Il Pdl è ancora alla ricerca di una alleanza con l’Udc e non si sciolgono del tutto i nodi interni. E intanto passano i giorni. Cosa che complicherebbe anche la possibile candidatura di esponenti di spicco della società civile: personaggi non
Il senatore del Pdl, Egidio Digilio
GLI APPUNTAMENTI Pittella alla prima lezione a Potenza di 360 Inizia il 28 marzo e si conclude il 16 maggio, il corso di formazione politica organizzato dall’associazione 360 Basilicata. Il primo appuntamento è per sabato alle 9 a Potenza presso la “Fattoria sotto il cielo”. Tema di giornata: “l’Europa indispensabile” e ci sarà il parlamentare europeo Gianni Pittella. Il corso è «utile – spiega il segretario dell’associazione, Pinuccio Maggio per contribuire alla costruzione di un pensiero e di un profilo culturale nuovo del Partito democratico in un momento tanto delicato, quanto complesso della vita del Paese e dello stesso Pd. Con questa iniziativa intendiamo, inoltre, provare a ricostruire il rapporto con la società con l’ambizione di contribuire a innovare il linguaggio, la proposizione dei contenuti, le finalità stesse di fare politica; per far crescere una nuova generazione di cittadini interessati alla politica».
Vendola domani nel capoluogo per le ragioni del Mps La Sinistra per la Basilicata ha organizzato per domani a partire dalle 18 presso la Sala Inguscio della Regione Basilicata a Potenza un incontro dal tema “Ricominciamo mettendo la nostra storia a disposizione del presente”. Interverrà tra gli altri il presidente della giunta regionale pugliese Nichi Vendola.
strettamente legati alle strutture dei partiti hanno indubbiamente necessità di maggior tempo per organizzare una campagna elettorale che punti alla vittoria. Per questo pur rimanendo pienamente in piedi la candidatura di Beniamino Palomone (ex presidente dei Lions di Potenza e non presidente
in carica come è stato scritto erroneamente ieri ndr) con il passare del tempo si assottigliano le reali possibilità di un candidato non propriamente politico. In questa logica, con il Pdl che punta realmente alla poltrona di sindaco della città di Potenza sembra sempre più concreta la candi-
A Matera il Pd non molla e continua a insistere per un proprio nome alla Provincia
Tra Nigro e Antezza rispunta l’ipotesi Viti, nel Pdl corsa senza ostacoli di Labriola mentre l’Udc punta su Ruggiero MATERA - Continuano i contatti e le voci circa le prossime candidature per le elezioni Provinciali. Aperto il ventaglio delle possibilità soprattutto nel centrosinistra con il nome del presidente della giunta Carmine Nigro che non sembra affatto tramontato anche se il Partito democratico pare intenzionato ad indicare un proprio nominativo per la guida della coalizione. In questo senso resta confermato il no della senatrice Maria Antezza che ha fatto il passo indietro rispetto ad una sua candidatura. Aperte le altre possibilità con la volontà, espressa chiaramente dall'ala maggioritaria nel Pd, di poter esprimere direttamente il candidato alla presidenza. In questo senso resta aperta l'ipotesi che porta a Vincenzo Viti che però troverebbe un consenso tiepido nell'ala destra della coalizione oppure in un esponente vicino all'area Antezza nel partito. Un esempio può essere quello di Domenico Smaldone per il quale in passato si era parlato anche di una corsa ad un as-
Vincenzo Viti
Vincenzo Ruggiero
sessorato regionale. Non si escludono terzi incomodi o rappresentanti della società civile a conferma che la corsa è più che mai aperta. Resta in piedi anche la possibilità, nel caso, pare improbabile, che la candidatura non tocchi al Pd di un sostegno all'assessore regionale dei socialisti Innocenzo Loguercio anche se quest'ipotesi perderebbe consistenza con il passare dei giorni. Entro qualche settimana la situazione potrebbe arrivare ad uno snodo fondamentale anche se la soluzione non sembra affatto
immediata. Almeno in apparenza più delineata la corsa per quanto riguarda il centrodestra con l'ultimo segretario provinciale di An, Giuseppe Labriola in pole position ma anche in questo caso non si escludono sorprese condizionate anche dagli equilibri complessivi regionali. Infine l'Udc con la probabilità, che è quasi una certezza, di una corsa solitaria che sarà guidata con molta probabilità dal consigliere regionale Vincenzo Ruggiero. Piero Quarto
datura di un big dei due partiti che stanno dando vita al Popolo della libertà. E Digilio è evidentemente in pole in questa dinamica. Lui stesso non ha mai fatto mistero nei mesi passati di “sentire” la nostalgia della politica “di casa nostra”. sal.santoro@luedi.it
PRIMARIE ADDIO Il centrosinistra dialoga Si è svolto ieri a Potenza il vertice dei segretari provinciali dei partiti che dovrebbero dare vita alla colazione elettorale del centrosinistra. In pratica è stato l’aggiornamento a livello provinciale del vertice regionale che si è svolto un paio di settimane fa. Alla riunione hanno preso parte la gran parte dei leader provinciali della maggioranza in carica. Per il Pd c’era Ignazio Petrone. Dalle indiscrezioni sembrerebbe che dopo un lungo dibattito sull’utilizzo delle primarie di coalizione, ci sarebbe stato il veto da parti di molti dei presenti. In buona sostanza, nonostante il Pd si sia presentato al tavolo con la proposta aperta per le primarie alla fine sarebbe emerso il rischio che le primarie stesse potrebbero spaccare la coalizione più che compattarla. L’Idv tra i partiti più critici sull’ipotesi primarie di coalizione. Secondo sempre le indiscrezioni Petrone avrebbe risottolineato la posizione legata alla riconferma di Sabino Altobello: «Passo indietro solo a favore di un “minore” della coalizione o per un ricambio generazionale. Evidente l’identikit del giovane: Piero Lacorazza. In ogni caso lo stesso Petrone, ribadendo la non volontà del Pd di chiudere alle proposte degli altri partiti della coalizione, ha invitato tutti alla presentazione di “proposte concrete” da poter discutere all’interno dello stesso centrosinistra. Si è anche discusso di una lista di candidati legata direttamente al futuro candidato presidente: non un secondo elenco del Pd ma una lista caratterizzata dalla presenza di giovani, e di donne.
Intervento del consigliere regionale di La Destra, Michele Napoli, sulle prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno. «Solo settantatrè giorni ci separano dalle prossime consultazioni elettorali che vedranno la chiamata alle urne anche dei cittadini lucani per il rinnovo di importanti organi istituzionali. I partiti sono impegnatissimi nella scelta dei candidati che, democraticamente, si sfideranno per ottenere il consenso degli elettori. Si tratta di scelte non facili viste le diatribe interne, scatti di orgoglio e personalismi che complicano il quadro politico generale. Al di là dei nomi e delle auto candidature contano i programmi e le azioni politiche da mettere in campo per risolvere le questioni aperte. Le consultazioni elettorali rappresentano sempre un momento importante nella vita democratica di un paese, perché i cittadini sono chiamati ad esprimere il consenso o il dissenso nei confronti di una classe politica o di una opposizione che, nel corso della passata legislatura, hanno operato dando seguito ad un mandato elettorale espresso sulla base di programmi da attuare. Crediamo che le amministrazioni uscenti non abbiano saputo apprezzare la fiducia espressa dagli elettori e che non siano state assolutamente in grado di attuare tutte quelle azioni capaci di rispondere alle esigenze dei cittadini. E’ il caso di sottolineare che la classe politica lucana non ha espresso sicuramente azioni e atteggiamenti edificanti, mostrandosi litigiosa ed in continua competizione per la conquista del potere. Mai concentrata e attenta per la risoluzione dei problemi, la classe dirigente ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza, ma anche la sua impreparazione ad affrontare le emergenze. Le consultazioni elettorali sono, quindi, mai come in questa fase delicata attraversata dalla nostra regione, un’occasione irripetibile per dare una stoccata definitiva a questa “non politica” che per anni ha caratterizzato il governo della Basilicata. La scelta della classe dirigente che per i prossimi anni dovrà impegnarsi e lavorare esclusivamente a favore della gente, è nelle mani dei cittadini che, con il loro voto, diventano arbitri del proprio futuro e che avranno la possibilità di segnare un deciso cambiamento di rotta della politica, rispondendo a quelle aspettative che sono proprie di quanti vogliono ancora credere in un territorio ricco di potenzialità inespresse».
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Venerdì 27 marzo 2009
Salta il comandato di domenica notte. L’azienda: «Problema tecnico di fornitura»
Industria lucana
Sata, straordinario solo di sabato Confermate le ore lavorative in più su due turni del weekend. «Garantire occupazione» di MARIATERESA LABANCA MELFI - La neve della scorsa settimana che aveva impedito il trasporto di pezzi in Sata si è sciolta ma è rimasto il gelo che aveva raffreddato le relazioni azienda-sindacati (più precisamente alcuni di loro) alla notizia del turno di domenica notte di straordinario comandato. Sarà per questo che i dirigenti aziendali hanno deciso di sospendere, anche per questo fine settimana, le ore lavorative della notte, confermando solo quelle di sabato su due turni? La motivazione ufficiale comunicata dal gruppo torinese alle rsu è un’altra: «Il sistema dei fornitori, al momento, non è in grado di garantire l’approvvigionamento». Sarebbero, dunque, motivazioni tecniche ad impedire il lavoro notturno delle tute blu di San Nicola. Prima le neve poi i fornitori. Qualche dubbio è più che legittimo. Ma alle illazioni l’azienda replica: «Produrre in meno a noi costa molto e non è certo nei nostri interessi». Nel frattempo, in linea con quello che accade dal 28 febbraio scorso, per far fronte alla cresciuta domanda della Grande Punto a metano, la produzione nello stabilimento di Melfi avverrà sabato prossimo, 28 marzo, in straordinario sul primo e sul secondo turno, che iniziano alle ore 6 e alle 14. Il segretario della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis che si era schierata contro la decisione dell'azienda di far ricorso al nuovo straordinario comandato, in violazione, secondo il sindacato, del contratto collettivo nazionale del lavoro - ha spiegato che i metalmeccanici della Cgil hanno chiesto alla Fiat, in caso di ulteriori volumi di produzione, di creare nuova occupazione riassumendo i lavoratori interinali lucani licenziati. Alla fine del 2007 - ha ricordato Cillis - furono 350 i lavoratori lasciati a casa. Anche la Uilm di Potenza, pur sottolineando che lo straordinario sulla Grande Punto nello stabilimento di Melfi è un «fatto sicuramente positivo», ha evidenziato la necessità di un «controllo bilaterale». «Perché - ha dichiarato il segretario, Vincenzo Tortorelli - pur nella drammaticità di una crisi globale, bisogna trovare tutte le soluzioni possibili per la salvaguardia dei lavoratori somministrati rimasti a casa». Lo stabilimento della Fiat di Melfi - ha concluso - «è un’isola felice e deve necessariamente diventare un buon approdo per i giovani lucani». Ma la paura di tempi peggiori è sempre dietro l’angolo. E se l’aumento di produzione che ha consentito di eliminare le settimane in cassa integrazione già in programma e, addirittura, di far ricorso allo straordinario, è legata solo agli incentivi statali ben presto la situazione potrebbe torna-
Sindacati davanti al Lingotto per chiedere tavolo a tre
La Fiat Sata di San Nicola di Melfi
re alla normalità. Quel che è certo è che quelli a venire saranno ancora mesi di organizzazio-
LA FIOM REPLICA
ne precaria dove i ritmi di lavoro saranno dettati dalle esigenze del mercato e dove non è escluso che turni di Il premier Silvio Berlusconi
Berlusconi: «I licenziati si diano da fare»
straordinario potrebbero presto lasciare il posto a nuova cassa integrazione. m.labanca@luedi.it
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Oggi, in occasione dell’assemblea degli azionisti, i segretari piemontesi di Fiom, Fim e Uilm e il segretario nazionale Fismic, Roberto Di Maulo, alle ore 11 parteciperanno a un presidio davanti al Lingotto, insieme a un’ampia delegazione di rappresentanti sindacali di tutti gli stabilimenti del gruppo Fiat e indotto. Una lettera aperta al top manager Sergio Marchionne verrà distribuita agli azionisti. Nel documento si ricorda che «i lavoratori sono coloro che stanno pagan-
do il prezzo più alto di una crisi globale della quale non hanno responsabilità». ùIl presidio vuole quindi sollecitare la Fiat a incontrare le organizzazioni sindacali, a prendere impegni riguardo il futuro degli stabilimenti italiani del gruppo a ad aprire un negoziato in un tavolo trilaterale. E vuole chiedere al governo di prendere iniziative che sostengono il reddito dei lavoratori attraverso il prolungamento della cassa integrazione e l’estensione degli ammortizzatori sociali.
FIAT CHIUDE IN BORSA CON +6,25%
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Mirafiori, una settimana di cig in meno Il premier Silvio Berlusconi si mobilita per Pomigliano. E Melfi?
E’ stato il segretario generale della Fiom campana, Maurizio Mascoli, a replicare alle dichiarazioni del premier Berlusconi che ieri a Napoli, al termine dell’incontro con i sindacati sullo stabilimento di Pomigliano, aveva detto: «Auspico che chi è stato licenziato si trovi qualcosa da fare. Io non starei con le mani in mano». «L’iniziativa unitaria del sindacato - ha replicato ieri il segretario Mascoli - continuerà fino a quando non verranno raggiunti gli obiettivi di difesa del reddito e di nuovi missioni e investimenti per nuove produzioni che garantiscano l’occupazione». Poi, ha concluso dicendo: «Sappia Berlusconi che gli operai della Fiat non intendono diventare disoccupati e che l’unica cosa che continueranno a cercarsi senza fermarsi è una soluzione alla vertenza».
SCHIZZA in borsa il titolo Fiat: ieri sera le azioni del gruppo hanno chiuso a 5,10 euro, con un progresso del 6,25%, vicine al massimo di 5,115 euro. Da venerdì scorso il rialzo è pari al 10,6. Grazie anche alla notizia dell’annullamento della settimana di cassa integrazione a Mirafiori dal 30 marzo al 5 aprile. Risultato legato al buon andamento degli incentivi auto e l’aumento della domanda di Mito. La notizia è stata comunicata ieri dall’azienda ai delegati in fabbrica. E’ invece confermata la seconda settimana di cassa integrazione, dal 6 al 10 aprile, per i 3.500 lavoratori dei vari settori dello stabilimento torinese. I sindacati si dicono soddisfatti e ieri hanno chiesto il mantenimento degli impegni assunti dal presidente Berlusconi che lo scorso mercoledì a Napoli ha incontrato i rappresentanti sindacali dei metalmeccanici per discutere dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Il premier ha annunciato loro
l’intenzione di estendere la cassa integrazione ordinaria e di convocare un tavolo nazionale, che veda a confronto sindacati, Governo e azienda per discutere del futuro del sito campano. Berlusconi si interessa alla sorte della Fiat di Pomigliano e, dopo dopo aver snobbato la Valbasento, ignora anche il destino di Melfi. E’pur vero che in questo momento quella di Pomigliano è una situazione molto più delicata delle altre. Ma è chiaro che nello scenario di crisi nessuno stabilimento è al sicuro. Il Governo, dunque, farebbe meglio a pensare a un tavolo nazionale con azienda e sindacati, che tenga conto di tutti gli stabilimenti italiani. Richiesta che ieri è arrivata anche dall’Ugl nazionale che ha chiesto «la convocazione di un tavolo di confronto tra i dirigenti aziendali e le organizzazioni sindacali, con la mediazione del governo», per raggiungere un accordo «che deve valere per tutti i lavoratori degli stabilimenti Fiat».
Cassa integrazione per due anni e ricollocamento lavorativo grazie al progetto del gruppo Gda
Industrie del Basento, siglato l’accordo romano ROMA - E’ stato siglato ieri a Roma, presso il ministero del Lavoro, l’accordo per le Industrie del Basento che presenterà domanda per la concessione della cassa integrazione straordinaria per crisi aziendale per cessazione attività, per la durata di 24 mesi, a favore delle 35 unità dello stabilimento. I lavoratori verranno sospesi a zero ore settimanali. La società si impegna ad attuare il piano di gestione degli esuberi. Per il primo anno di cassa integrazione è previsto il trasferimento di alcuni lavoratori presso la società Ila srl (attuale Sinerfin spa del gruppo Gda dei fratelli Di carlo) che ha acquistato il lotto industriale e che ha già attivato le procedure per l’ottenimento delle previste autorizzazioni, relative a un progetto di diversificazione produttiva.
Il gruppo Gda dovrebbe farne un centro di grande distribuzione alimentare. Per il primo anno di cigs, inoltre è prevista la mobilità, subordinata al requisito della non opposizione e finalizzata alla ricollocazione presso altre imprese del territorio anche attraverso percorsi di riqualificazione e di orientamento con il coinvolgimento della Regione Basilicata e al raggiungimento dei requisiti pensionistici secondo le normative vigneti per circa 12 lavoratori. Per il secondo anno di Cigs le parti confermano tutti gli strumenti già presti nel corso del primo anno. Un accordo importante che assicura un futuro ai lavoratori delle ex Industrie del Basento che produce lastrosaldati per il comparto auto motive presso lo stabilimento
di Potenza e che aveva tra i suoi maggiori clienti proprio la Fiat di Pomigliano. Le significative perdite hanno comportato la decisione di cessare l’attività produttiva con la dismissione totale dello stabilimento. Per questo la società e i rappresentanti delle organizzazioni sindacali ieri a Roma - Carmine Pa-
store e Nicola Allegretti per la Fiom Cgil, Salvatore Troiano per la Fim Cils, e Carmine Vaccaro e Vincenzo Tortorelli per Uilm Uil hanno riportato i contenuti del verbale di accordo, che prevede un programma di gestione degli esuberi che avverrà attraverso un percorso di Cigs per cessazione di attività in un arco di tempo di 24 mesi. Con l’accordo sottoscritto ieri le parti concordano che le misure e i piani definiti siano idonei a consentire, entro il termine dei primi 12 mesi di Cigs, la gestione positiva di almeno il 30 per cento dei lavoratori in esubero. Il raggiungimento di tale risultato è requisito indispensabile per l’accesso al secondo anno di intervento della cassa integrazione guadagni straordinaria. regione@luedi.it
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SOCIALDEMOCRAZIA E LE SUE ORIGINI
L’ATTACCO AL PUBBLICO IMPIEGO
di FRANCESCO BOCHICCHIO
di GIULIANO GREGGI* CHI SCRIVE ritiene che l'unica soluzione realistica all'abnorme crisi finanziaria che ha investito l'Occidente sia la socialdemocrazia. Ma cos'è la socialdemocrazia? Il suo è stato un destino peculiare e singolare, per due ordini di ragioni. In primo luogo, da un lato, i movimenti nati - al suo pari del resto - da una costola del socialismo, il comunismo e la sinistra socialista rivoluzionaria democratica, l'hanno dipinta come il più insidioso degli avversari: dall'altro, i veri avversari storici, non solo i movimenti progressisti non socialisti, ma anche quelli conservatori, l'hanno sempre elogiata e tenuta in grandissima considerazione fin quando era in vita il comunismo reale e il movimento comunista era forte, quale alternativa a tale movimento. In secondo luogo, caduto proprio il comunismo - con la sinistra socialista rivoluzionaria democratica che si è rivelata minoritaria ed elitaria - , la socialdemocrazia è finita in crisi grave anch'essa, con i movimenti socialisti e socialdemocratici - e in Italia il partito ex comunista - che hanno assunto caratteristiche non dissimili da quelle di un movimento liberale progressista. E' opportuno tracciare le linee fondamentali di tale singolare destino: la socialdemocrazia è nata nell'Ottocento quale organizzazione politica partitica del socialismo - che comprendeva anche il comunismo, rispetto a cui non vi era una distinzione fondamentale, uniti entrambi dal fine della socializzazione dei mezzi di produzione e dall'abolizione della proprietà privata - di cui è stata l'espressione unitaria per anni, con distinzione rispetto all'anarchismo, tanto sull'essenzialità dell'organizzazione partitica, sostenuta dalla prima e negata dal secondo, quanto sull'essenzialità dello Stato, sostenuta, sia pur per il periodo di transizione, dalla prima e negata per antonomasia dal secondo. Nel Novecento, in particolare con la rivoluzione bolscevica, di natura comunista, nell'ottobre 1917 in Russia, vi è stata la rottura della socialdemocrazia con lo stesso movimento comunista, rottura perpetrata sulla forma politica dello Stato di transizione, se democrazia o dittatura del proletariato, sostenuta la prima dalla socialdemocrazia e la seconda dal comunismo. Anche la socialdemocrazia, in un momento iniziale almeno, si rifaceva alla teoria di Marx ed all'inelutttabilità della rivoluzione: certamente, si era ben consapevoli che la dittatura del proletariato era un elemento essenziale del marxismo, ma era facile evidenziare che la stessa era inteso nel marxismo in senso socio-economico e non di forma di stato, che poteva essere democratica o dittatoriale a seconda delle circostanze. Ma non solo, Engels, negli ultimi anni di vita, aveva sostenuto espressamente che la democrazia, anche parlamentare, poteva essere compatibile con la transizione al socialismo, inteso in senso di socializzazione dei mezzi di produzione e di abolizione della proprietà privata. Su questa prima grande differenza si è innestato uno sviluppo tutt'altro che lineare, e nella socialdemocrazia ha acquistato sempre maggiore importanza, fino a diventare la componente preponderante, la tendenza revisionista, tendente a fornire sempre maggiore ed anzi esaustivo rilievo alle singole riforme, tali da ridurre gli squilibri del capitalismo e da aumentare fortemente il benessere dei ceti meno abbienti, rinunziando così all'obiettivo finale del superamento del capitalismo e della transizione al socialismo: “il movimento è tutto, ed il fine è nulla”, è la celebre frase di Eduard Bernstein, il fondatore del revisionismo socialista a cavallo tra i due secoli. Una parte importante della socialdemocrazia, all'inizio dominante, continuava a perseguire l'obiettivo del superamento del capitalismo, sia pure rimesso all'insieme di riforme e ad un procedimento evoluzionistico (tendenza questa originariamente facente capo a Karl Kautsky a cavallo tra i due secoli), parte poi lentamente ed inesorabilmente confluita nel revisionismo, con il celebre congresso di Bad Godesberg del 1959 che sancì tale svolta, di fatto rendendo esplicito ciò che era già nell'ordine delle cose. Sembrò quindi crearsi lo spazio, in realtà effimero, per la sinistra socialista, che coniugò democrazia e libertà da un lato con socialismo e rivoluzione dall'altro, e la cui fondatrice fu Rosa Luxemburg, morta tragicamente nel 1919, movimento di assoluta minoranza: in Italia, nel secondo dopoguerra la sinistra socialista fece inizialmente capo a Lelio Basso, seguace della Luxemburg, mentre una versione innovatrice fu elaborata da Riccardo Lombardi, che utilizzò parti importanti del pensiero di Bernstein e Kautsky e lanciò il riformismo rivoluzionario, basato su “il graduale cambiamento totale dei pezzi del motore, mentre la macchina continua ad andare avanti”, ma senza evoluzionismo. Il campo fu quindi diviso tra comunismo e socialdemocrazia, la seconda nella versione revisionista, il primo nella versione più brutale e dittatoriale instaurata da Stalin , che non solo isolò le versioni libertarie e con forte componente democratica, non lontane dalla sinistra socialista, ma anche travisò l'impostazione leninista, che esaltava il carattere transitorio e quindi provvisorio della centralizzazione e della democrazia, rendendo perenne la dittatura del proletariato, che di fatto nient'altro era che dittatura del partito sul proletariato. studiobochicchio@legalebochicchio.it
L’ARROGANZA DEI DIKTAT DI FRANCESCIHINI di ANTONIO GALIZIA IL GOVERNO deve impegnarsi di più dice Franceschini nel suo tono irreprensibile, dal contegno perentorio e dispotico, più che rivolto alla Maggioranza, a Berlusconi. E’ proprio Berlusconi l’odioso da abbattere. Ma, questo non è il modo virtuoso per l’irretito segretario del PD, perché palesa un rancore sboccante in una rabbia polemica, che sa di urgente, necessario e indilazionabile per raggiungere l’obiettivo. Nessuno dei suoi predecessori a guida del PD o dei Partiti disgiunti, da Occhetto, a D’Alema, finalmente, una volta umiliato e taciuto nell’ultima edizione di Ballarò, da Cicchitto del PDL, per le cavillose, ingiuriose, stupide e presuntuose calunnie contro Berlusconi, a Veltroni che pur con faziosità e ambizione, una linea di democrazia, aveva tentato di spalmarla. Franceschini venuto, se non vado errato dalla terra di Romagna e verosimilmente cresciuto nel delirio dell’onnipotenza a imitazione del corregionale scomparso, per il quale, il Presidente Fini, stravolto dal “suo delirio di onnipotenza” ha ritrattato l’onore di Statista, ha traslato il vecchio vizio della sua arroganza nella ipotesi di restaurare una nuova dittatura, non col Fascio Littorio, ma con la Bandiera rossa puntata di’emblema al sovietismo nostrano. A lui potrebbero augurare belle cose, i suoi compagni, ma da quando, i suoi comportamenti, torneranno al nuovo Partito, più di conforto, che danno? Questo non lo sa nessuno e non si accorgono nemmeno coloro che l’inneggiano nelle Franceschinate rivoluzionarie di facinorosità che viaggino nei poteri dell’immaginazioni di nulla. O, forse, presi dalla speranza di vedere Berlusconi umiliato, continuano a rigare pagine desolanti, pubblicate dai giornali per coprire spazi, nell’applicazione di una mediocre cultura, ipotecata da distinguo indefinibili. Berlusconi pedala, governa e vince anche da capo stazione, meglio da capo treno col berretto dell’avente funzione, sull’ultra veloce convoglio Rosa che in tre ore, in prova, ha percorso la linea Milano Roma. L’ebbrezza provata nell’ultima avventura l’ha comunicata al suo popolo nella stessa aria di libertà vissuta, quella che lo sostiene e lo ravviva nell’arduo compito di governare l’Italia, al di là degli sproloqui facinorosi e arroganti del fastidioso segre-
tario del PD. Come si possono giustificare le sghignazzaste di un “invettivodipendente” quasi nell’equivalenza di un tossicodipendente, senza contraddittorio se il Capo del Governo programma, decide e attua soluzioni, incontri anche extra per risanare l’economia e dar fiato alla gente che soffre, mentre lui strapazzandosi in trovate, non spiritose, ma leziose e dubbiose’ rimane con gli insulti nella memoria e l’asprezza collerica nella rabbia di offendere. Guai se un elemento alla Franceschini diventasse governatore di un popolo. I sudditi di quella sfortunata piazza, avrebbero di che piangere e di che disperarsi dopo averlo eletto. Che vuole Franceschini con le sue rissose moine? Chi lo capirà o sarà stato bravo o si sarà disperso nella landa del dissapore. Nella nostra Basilicata anche se distante da Roma, le nevicate e le brinate primaverili, non hanno raffreddato cervelli arrabbiati. I giornali scrivono e raccontano sempre le stesse cose. Ma quante parole si perdono in riverberi inutili?. La faziosità e l’ipocrisia diventano sempre più di casa negli ambienti governativi e amministrativi provinciali e regionali e si distribuiscono ovunque, in particolare, dove si teme e si spera per il prossimo 7 giugno. Non sono convinto che i viziosi del centro destra si stiano svegliando dal letargo costituzionale, per dare la stretta finale al centro sinistra che governa. Forse aspettano che la vittoria gliela portino nel paniere gli elettori “intelligenti”. A qualcuno è stata sufficiente l’auto gestione per sentirsi esaudito e in questo caso ha funzionato la furbizia dalemiana. Necessiterebbe un altro Cicchitto per rinfacciargli i profitti peccaminosi. Franceschini, abbaia alla luna e nella sua farsa, forse pecca d’ingenuità, perché la farsa gli è geniale e non lo stanca l’immiserimento nell’illogicità. E’ riapparso anche Prodi, questa volta senza la signora Flavia. Forse l’ex First Lady si sarà stancata di seguirlo in pubblico. Prodi, da solo cerca di spiegare, ma non convince. Dice di non avercela con Berlusconi, ma chi gli crede? Quando arrivano certe pataccate che smobilitano, penso che le remore rimangano e dire di non avercela con chi l’ha disarcionato, o è da do m,incallito. Come si gira o si rigira, la frittata è fatta sempre di uova! dott.antoniogalizia@libero.it
CON il rinnovo del CCNL della presidenza del consiglio, scaduto ormai da 40 mesi, si vuole far passare un attacco ai diritti fondamentali dei lavoratori pubblici: orario di lavoro, applicazione erga omnes del contratto e relazioni sindacali. Questo attacco va al di là dello specifico Comparto e ha come obiettivo quello di indebolire la resistenza dei lavoratori ai processi di destrutturazione in atto nella Pubblica Amministrazione, e avviene con la complicità di Cisl e sindacati autonomi (la Cgil non è presente in quanto non rappresentativa nel Comparto). Nell’incontro presso l’Aran, si è proposto di rimettere in discussione l’orario settimanale di lavoro aumentandolo dalle attuali 36 ore a 38 ore, con un salto indietro nel tempo di oltre 20 anni, e finanziando l’operazione con fondi già erogati ad altro titolo ai lavoratori; di escludere dall’a p p l i c azione di questo contratto il personale dipendente dal Cipe e dal dipartimento del Turismo e dello Sport, che rappresenta circa il 10% del personale del comparto, sancendo di fatto che in Italia possono esistere lavoratori a cui non si applica alcun contratto; di escludere i sindacati rappresentativi che non firmano il contratto e le RSU dal confronto con la controparte in merito ai processi di ristrutturazione e privatizzazione dell’A m m i n istrazione. In questo l’Aran si trova schiacciata tra le pressioni politiche provenienti da Palazzo Chigi, fortemente interessata agli spot contro i cosiddetti fannulloni, e una normativa che dovrebbe impedirgli questi stravolgimenti. E’ anche evidente come i sindacati che stanno fiancheggiando questa operazione abbiano abbandonato qualsiasi intenzione di difendere i diritti dei lavoratori, quei diritti che loro stessi hanno contribuito a conquistare tanti anni fa. La RdB-CUB Pubblico Impiego ha già dichiarato che non si renderà disponibile nè tanto meno complice di quanto si sta compiendo in questi giorni all’Aran. Anzi, rilancia sul terreno del contrasto e della lotta in tutte le sedi possibili, ad iniziare dalla manifestazione nazionale di sabato 28 marzo a Roma. Direzione nazionale RdB-Cub P.I.
Santo, aduso al
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GOVERNO E PIANO CASA di GIOVANNI RIBELLINO LA QUESTIONE sollevata di presunta “anticostituzionalità” dell'iniziativa legislativa che il Governo si presterebbe ad intraprendere sul “Piano casa”, innanzitutto comporta un attento esame dell'art. 117 della Costituzione, al fine di determinare la legittimità costituzionale o meno della medesima. Infatti, la materia in questione “governo del territorio” (concernente, nel caso in esame, “l'urbanistica”, che riguarda gli aspetti generali del territorio e “l'edilizia” per gli aspetti esecutivi specifici), rientra tra le “materie concorrenziali” fra Stato e Regioni, espresse dall'art. 117 della Costituzione. Contemporaneamente vanno esaminati i diversi soggetti pubblici e i relativi compiti titolari della funzione urbanistica. La normativa vigente assegna a Comuni e Province funzioni di primo piano nella progettazione e nell'adozione degli strumenti urbanistici a livello comunale e provinciale. Il D.P.R. 6/6/77 ha trasferito alle Regioni la competenza esclusiva in materia urbanistica. Diverse funzioni, però, rimangono allo Stato. L'art. 3 l. n. 382/1975 prevede la competenza statale a svolgere le funzioni di indirizzo e di coordinamento nelle linee fondamentali dell'assetto dell'intero territorio nazionale. Tale potere è stato considerato legittimo dalla sentenza della Corte Costituzionale n. 130 del 29/7/1982. L'art. 52 del D. Lgs n. 112/90 prevede che “hanno rilievo nazionale i compiti relativi all'identificazione delle linee fondamentali dell'assetto del territorio nazionale”. Diverse funzioni statali prevede l'art. 54 del D. Lgs. N. 112/98. Infine, l'art. 9 l. n. 59/97 prevede delle “intese” nella Conferenza unificata Stato-Regioni. In definitiva, dal quadro normativo complessivo esposto, si deduce che lo Stato, a salvaguardia dell'unità giuridica e dell'interesse nazionale, può emanare norme aventi carattere di principi fondamentali in materia. Viceversa, alle Regioni, per soddisfare specifiche esigenze territoriali, spetta il compito di emanare norme di dettaglio, nel rispetto di principi fondamentali espressi dalle leggi statali. Indi, in conclusione, va evidenziato che, in relazione al “Piano casa” recitato, dubbi potrebbero sorgere in ordine alla legittimità del Governo di emanare in merito un decreto-legge. Quest'ultimo potrebbe essere giustificato solo dalla necessità di far fronte all'attuale crisi economica. Viceversa, ex art. 117 della Costituzione (potestà legislativa delle Regioni, “salvo che per la determinazione di principi fondamentali, riservata alla legislazione dello Stato”), sarebbe legittimamente costituzionale l'iniziativa del Governo di presentare un disegno di legge enunciante principi fondamentali in materia. L'eventuale approvazione di tale proposta, a sua volta, comporterebbe, da parte delle Regioni, ex art. 10 L. 10/2/1953, n. 62, l'adeguamento delle proprie norme, ai nuovi principi della legge statale.
A COSA SERVE LA FILOSOFIA? di EMANUELE VERNAVA’ MESSA così, mentre la nostra quotidianità è alle prese con ben altri interrogativi, la domanda del titolo si presenta di primo acchito quasi provocatoria e si è tentati di respingerla come la trovata di un bello spirito. Personalmente, nel momento in cui mi arriva l'invito per telefono della professoressa Angela Palermo, benché giovanissima specializzata alla Sorbona, seconda laurea in Logica presso l'Università di Besançon, dove vince un dottorato di ricerca, non potevo avere lo stesso impatto. Certo, Angela Palermo di Campomaggiore non è né diventerà famosa come Arisa di Pignola, “povera e nuda vai filosofia”. Ma, quanto a Weltanshauung, ognuno nella vita ha i suoi obiettivi, il successo, la ricchezza, o la “virtù”. Precorse conoscenze telefoniche, mediate dall'amicizia col padre Giovanni Palermo, preside per molti anni della Scuola Media di Campomaggiore, mi avevano “incuriosito” al punto che volevo conoscere la “filosofa” Angela. Chiaramente la serata al Fantasy club di Venosa non era un evento estemporaneo e privato, ma rientrava, e ne era la seconda edizione, in un progetto culturale curato dalla professoressa Maria Buonadonna del collegio dei docenti del Liceo Scientifico di Melfi; ovviamente, il tutto “governato” da Riccardo Rigante, il Preside che cerca di coniugare, da anni, una formazione culturale rigorosa con la “socializzazione” delle sue scolaresche con il territorio, mescolando l'istituzionale con il sociale, con un intento chiaramente educativo. La “filosofa” Angela Palermo ha relazionato per quasi un'ora con una grinta “culturale” insospettata, almeno per me, e molti grandi, tra cui Heidegger e Wittgenstein, ma anche Russell, ne sono usciti spesso malconci, usando talvolta quando necessario la tecnica dello stretching sia pure verbale senza offendere nessuno, soprattutto con i suoi studenti. La relatrice non è una professoressa di filosofia, anche quello, ma è soprattutto un filosofo, diciamolo al maschile in ossequio ai nostri usi linguistici. I “professori” di filosofia, più che professare una propria concezione della fusis (natura) e dell' on (l'essere), sono “storici” della filosofia, cioè dicono quello che ha detto Platone, Aristotele, Kant, ecc. “A che serve la filosofia?”. Sicuramente non è “quel-
la cosa senza la quale tutto resta tale e quale”. Anche per i meno portati alla riflessione, non è difficile riconoscere che il pragma (ciò che vien fatto) di qualunque dimensione e valore è “causato” dal nous, il pensiero come Idea platonica. E se sembra poco, ognuno dica a se stesso, che altro dovrebbe comprendere d'importante il concetto di “filosofia”, oltre l'intrinsecità (Aristotele direbbe “entelechia”) tra fusis e metafusis (oltre la natura), o, se preferite, tra materia e spirito, tra fenomeno e noumeno, ecc. La preoccupazione di Angela Palermo, come filosofo, è che la filosofia sia ormai sulla via del “dissolvimento” e ciò è legato al fatto che ormai essa è attestata su oggetti d'indagine, lei li chiama “chimere”, che non hanno nulla a che vedere con la realtà, sicché qualcuno parla dello studio della filosofia come “anacronismo”. Ma la sua è un'ammissione soltanto per rispedire a chi ne è convinto questo “pessimismo”, che nel caso dei “filosofi”, potrebbe avere qualche connessione “colta” con gli antichi, dagli stoici agli scettici agli epicurei. Alla fine Angela Palermo ha dichiarato che l'oggetto della filosofia è e resta il sapere, come nel presentare la serata Maria Buonadonna aveva precisato che filosofia è filein sofian, amare il sapere. Ma se il sapere è conoscenza, e la conoscenza auget dolorem, ognun vede che la filosofia, anzi il filosofo è colui che persegue la “virtù”, la correttezza etica, che, a lui ercole al bivio di turno, gli può costare anche la vita. Resta fermo dunque che il sapere-virtù è l'unico mezzo che l'uomo ha a disposizione per conquistare l'eudaimonia, o felicità. Se concludessi,però, dicendo che Angela Palermo ha detto questo e solo questo, non renderei giustizia al suo pensiero, molto più complesso, strapieno di spunti o, come si dice oggi, di input alla coscienza e all'animo, che restano, si sedimentano per diventare humus di nuova “filosofia”. evernava@msn.com
GLI AIUTI DALL’UE PER LE IMPRESE LE PICCOLE e medie imprese italiane appaiono ancora molto in ritardo nell'adozione di strumenti tecnologici innovativi rispetto al resto d'Europa. E' per ridurre questo gap che è necessario un impegno congiunto di istituzioni nazionali, aziende private e istituzioni europee. Per questi motivi, è positiva l'iniziativa lanciata recentemente dalla Commissione europea "Enterprise Europe Network", una nuova rete al servizio delle imprese, con l'obiettivo di promuovere la cultura della competitività e dell'innovazione e per fornire supporto e consulenza. Ora tocca al governo italiano fare la sua parte per utilizzare appieno questa ulteriore possibilità offerta dall'Unione europea". Gianni Pittella europarlamentare del Pd
BUONI CONSIGLI E CATTIVO ESEMPIO SUL QUOTIDIANO del 17/03/2009 è stato pubblicato un articolo dal titolo “bisogna liberarsi di quelle forze integraliste come il P.d.C.I.”. La detta intestazione e la prima parte dello scritto davano l'idea di promettere un ragionamento di ampio respiro, in grado di poter offrire una illuminata disamina circa la situazione politica sul piano nazionale, da cui far discendere riflessioni sulla sinistra per come è e per come dovrebbe essere. In realtà, scorrendo velocemente l'articolo e considerando anche il fatto che il suo autore è esponente di un gruppo civico, quindi non certamente portatore di interessi sovra-comunali, si coglie agevolmente che, in effetti, le mire non sono certo quelle di portata generale, bensì particolaristiche e da “beghe meramente municipali”. Quanto testè detto, quindi, avrebbe forse dovuto suggerire di tralasciare ogni replica, anche per non dare all'interlocutore una legittimazione ed un peso, francamente trascurabili. Tuttavia, considerando la tendenza alla sovraesposizione del Consigliere comunale, firmatario di quell'articolo, nonché sul rilievo che il P.d.C.I., a tutti i livelli, si è sempre contraddistinto per la serietà dell'impegno profuso, per la lealtà nei confronti delle forze alleate e per la volontà di voler e di saper anteporre agli interessi di bottega quelli della collettività, impegnato ed immerso nel suo instancabile impegno politico, ha forse trascurato, almeno negli ultimi tempi, di rapportarsi mediaticamente alla gente. Pertanto, allo scopo di scongiurare che il silenzio che si era imposto potesse essere interpretto come debolezza ovvero come un prestare acquiescenza alle critiche che, ingiustamente, di volta in volta gli venivano indirizzate, si è ritenuto opportuno, eccezionalmente, replicare a quanto scritto nell'articolo, nell'esclusivo interesse della collettività e di un sano diritto all'informazione. A tal proposito, pertanto, si riferisce che, mentre altri credevano che l'amministrazione pubblica potesse essere assolta con meri vaniloqui, tralasciando del tutto la sostanza delle cose, il P.d.C.I. locale si è battuto, con tutte le sue articolazioni, per dare soluzione ad annosissimi e rilevantissimi problemi che attanagliavano, da più lustri, la cittadina fortunatiana, gettando le premesse del paese che sarà. Nello specifico, si è battuto, certo non da solo, perché fosse spostata una condotta del metano, di rilevante dimensione, che attraversava luoghi oramai divenuti centro abitato, così scongiurando, non solo un evidente pericolo per la pubblica incolumità, ma anche consentendo la possibilità di dare attuazione a quella
parte del P.R.G., di fatto congelata proprio dalla presenza della condotta suddetta. Tutto questo è avvenuto con un COSTO ZERO per il Comune di Rionero, contro alcuni miliardi di vecchie lire che avrebbe dovuto sborsare l'Ente comunale. Quanto sopra, inoltre, ha escluso in radice la possibilità che potessero insorgere tentazioni di ampliamento del vecchio P.R.G., sfruttando l'idea, che oramai stava prendendo piede, di spostare le sagome disegnate sui P.P. piuttosto che la condotta . Inoltre, sempre con lo spirito di cui sopra, il P.d.C.I. ha concorso in maniera decisiva, insieme alle altre forze della coalizione, a rispettare l'idea di procedere nell'ambizioso proposito di riqualificazione urbanistica ed architettonica di Piazza Giustino Fortunato “per sottrazione” e non “per aggiunta”. In sostanza, ha vinto l'opzione politica di non consentire la riedificazione in situ dei manufatti che erano stati abbattuti sul limitare della piazza stessa. Soprattutto, il Partito è stato protagonista nell'ottenere la positiva e definitiva chiusura della Conferenza di Pianificazione. In pratica, a poco più della metà della consiliatura e partendo da zero, sono stati incassati tutti i pareri (da quello della Regione a quello della Provincia, passando per quelli dell'Autorità di Bacino e della Sovrintendenza) sul Redatto Regolamento Urbanistico. Più in sintesi, sono state gettate le condizioni per procedere, senza indugi, all'adozione ed alla approvazione del R.U. in Consiglio Comunale, senza dover dare più conto ad Autorità terze. Nei prossimi giorni sarà presentata alla cittadinanza rionerese il nuovo R.U., pronti a recepire tutti quei suggerimenti atti a migliorarlo (certo, non a trasfigurarlo del tutto, ponendolo di fatto nel nulla). In quella sede si capirà lo sforzo fatto, i vantaggi per gli artigiani, per l'economia in genere, sociali ed abitativi. Ne uscirà, soprattutto, migliorata la qualità della vita, fatta, perché no?, anche di spazi ricreativi, di verde, di parcheggi e di urbanizzazione primaria e secondaria. In una parola, si allude agli standards che in questo paese deficitavano per circa mq.150.000, e che con il nuovo R.U. avranno addirittura un esubero di circa mq.200.000 circa rispetto ai minimi di legge. Certo, tutto è perfettibile. Siamo convinti, tuttavia, che più standards significhino migliore qualità della vita, con la possibilità di dotarsi di tanto verde e finanche di piste ciclabili. Questa è la nostra idea di politica. Le chiacchiere le lasciamo agli altri. Sezione di Rionero dei Comunisti Italiani
PIANO CASA, LE CRITICHE SONO STRUMENTALI di NICOLA PAGLIUCA* SUL VARO del “Piano Casa”, intervengo in risposta a quanto dichiarato dal presidente De Filippo, il quale, pur giudicando positiva la posizione del Governo Nazionale sulla questione, critica il metodo utilizzato per risolvere il problema facendo ricorso al Decreto Legge, ritenendo che si tratti di una materia concorrente tra le funzioni Statali e quelle Regionali, e che quindi vada regolata facendo uso della Legge Ordinaria. In realtà non si può sollecitare da un lato una maggiore semplificazione delle procedure e al contempo invocare lo strumento della Legge Ordinaria che ovviamente richiede tempi certo più lunghi di approvazione. Si tratta, come è evidente, di una critica strumentale poiché, se da un lato è chiaro che le gravi questioni relative alla risoluzione dell'attuale crisi congiunturale e strutturale che attanaglia il nostro paese e la nostra regione, è certamente una questione bipartisan, è altrettanto vero che nell'attuale momento storico bisogna fare i conti soprattutto con la necessità e l'urgenza di dover intervenire con responsabilità e con la tempestività che la situazione richiede. La crisi non può aspettare e l'unico modo per creare nuova vitalità all'economia è sostenere il settore dell'edilizia che rappresenta l'economia più diffusa sul territorio considerato come l'unico strumento
che può dare respiro alle piccole e medie imprese italiane. Giova sottolineare che il Decreto Legge è uno strumento efficace per consentire al sistema produttivo di segnare un giro di marcia, garantendo maggiori opportunità di sviluppo. Inoltre, il Decreto di conversione, potrà raccogliere il risultato di un tavolo tecnico che lavorerà in tempi definiti alla individuazione delle soluzioni più appropriate al superamento dell'attuale stato di crisi. *presidente del Gruppo di F.I. verso il PDL
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Italia / Mondo
Venerdì 27 marzo 2009
La Cgil: «La crisi non va affrontata con battute ma con piani»
Finito l’esame nelle commissioni
Confindustria: Pil peggio del previsto Ma il Governo non ci sta: «Pessimisti»
Un passo avanti per il decreto sugli incentivi
LA CONFINDUSTRIA rivede al ribasso le stime sul Pil 2009 e sull'occupazione ma, pur essendo ottimista sulla ripresa dell’economia già a partire dalla seconda metà dell’anno, riceve un nuovo fuoco di fila da parte del governo. «C'è chi si esercita nel piacere del peggio» accusa il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, ed anche il responsabile del Tesoro, Giulio Tremonti, non risparmia a viale dell’ Astronomia un commento ironico e parla genericamente di alcune previsioni congiunturali come «dati congetturali». «Non credo sia il momento di fare previsioni congiunturali, mi stupisco che qualcuno ancora le faccia», attacca il ministro dell’Economia secondo il quale «si può ragionare invece sui grandi numeri della demografia, prevedendo che a fine secolo la popolazione mondiale avrà raggiunto probabilmente i 9 miliardi». Ironie a parte, il ministro dell’Economia parla di “realismo” affermando che «ci sono piccoli segnali che non sono più negativi come erano in gennaio». Certo, aggiunge, «da qui a dire che è ottimismo no» ma ci sono «per l’Italia alcuni piccoli, marginali, mensili segnali che non sono più così negativi ma è troppo presto per fare delle valutazioni di scenario. Il traffico postale, quello autostradale e nei porti danno dei segni di relativa fine della caduta». Un approccio più ottimista, condiviso anche dal ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, che preferisce far cadere la polemica sui corvi («non ho mai detto a Marcegaglia che è un corvo: avevo detto, a proposito dei dati di Confindustria, che girano troppi corvi che evidenziano solo cose negative») e vedere invece quanto di positivo emerge oggi dai dati del centro studi degli industriali. «Sulla profondità della crisi siamo tutti d’accordo», e i dati di Confindustria “confermano la situazione difficile che stiamo vivendo. Ma – chiarisce Scajola – questa volta Confindustria ha parlato anche di spiragli di ripresa». Condivide invece i dati delle imprese la Cgil, accusata nei giorni scorsi di allarmismo per aver diffuso le sue stime sul peggioramento della crisi. I dati di Confindustria sui disoccupati «corrispondono anche alle stime della Cgil» rileva il segretario generale, Guglielmo Epifani, che invita quindi il governo «a far capire quali siano le sue previsioni». Soprattutto, dice il leader sin-
di MANUELA TULLI ROMA – Un altro passo in avanti per il decreto legge “incentivi”. Ricucito lo strappo tra governo e Lega sulle risorse per i Comuni, ieri le Commissioni Finanze e Attività produttive della Camera hanno concluso l’esame e il voto degli emendamenti. In serata è previsto il voto finale con il mandato al relatore e lunedì il provvedimento sbarcherà in Aula. Ma il voto partirà solo da mercoledì e quindi, considerati i tempi strettissimi, è verosimile, secondo fonti di maggioranza, il ricorso al voto di fiducia da parte del governo. Il decreto deve infatti essere convertito entro il 12 aprile e dopo il sì della Camera dovrà essere esaminato, in una seconda lettura che si preannuncia blindatissima, dal Senato. Mini-fondo ai Comuni, rifinanziamento del fondo di garanzia, incentivi per i decoder per il digitale terrestre. Sono solo alcune delle novità inserite oggi nel decreto, che ha tra le misure portanti gli incentivi per la rottamazione di auto e moto e i bonus fiscali per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici. Ecco alcune delle novità inserite nel dl. – 150 MLN A COMUNI. Nell’emendamento approvato riguardante il Patto di stabilità c'è un fondo di 150 milioni per i Comuni per gli investimenti relativi alla tutela della sicurezza pubblica e per quelli straordinari di carattere sociale contro la crisi. Saranno coperti con misure anti-evasione. BONUS DECODER. Più risorse al fondo del ministero per lo Sviluppo economico per il passaggio al digitale terrestre. Verranno così estesi, previa intesa con le singole Regioni, i rimborsi all’acqui-
sto di decoder già previsti in Sardegna e Valle d’Aosta, per la fasce più deboli individuate in base a parametri di reddito ed età. Per gli anziani a basso reddito potrà addirittura essere gratuito. FONDO GARANZIA. Arriva un miliardo in tre anni ma a partire dal 2010. Si arriverebbe così a oltre un miliardo e mezzo di dotazione. Concesso alle pmi un sostegno per la rinegoziazione dei debiti con le banche. FONDO 400 MLN. Sarà istituito presso la Presidenza del Consiglio e finanzierà misure urgenti, dall’assunzione di Lsu nella scuola all’organizzazione di eventi celebrativi. Sarà coperto grazie anche ai cosiddetti conti dormienti. AUTOTRASPORTO. Sarà possibile inserire nei contratti di trasporto le variazioni legate al costo del gasolio. Slitta poi di un mese, dal 16 aprile al 16 maggio, il termine per il pagamento dei premi Inail. A TIRRENIA 6,6 MLN E AMMORTIZZATORI. Aiuti anche al trasporto lacuale. PACCHETTO PRECARI. La novità è arrivata ieri: si tratta dell’ampliamento degli ammortizzatori per i precari preannunciato dal governo. Prevista un’accelerazione nel pagamento della Cig, il raddoppio dell’indennità di disoccupazione (dal 10 al 20%) per i co.co.pro. che restano senza lavoro e la possibilità per chi beneficia di una forma di ammortizzatore sociale di svolgere anche piccoli lavori a pagamento. STOP DELOCALIZZAZIONE. Gli aiuti alle imprese vengono subordinati ad un impegno a non delocalizzare la produzione. TESSILE, 10 MLN. Un aiuto per i distretti industriali in crisi, come Prato e Solofra.
Ok fondi comuni e bonus per i decoder
dacale, «spero che il governo questa volta non parli di corvi e catastrofisti» perchè la crisi «non va affrontata con battute ma con politiche serie e a sostegno di chi perde il posto di lavoro». Il Centro studi della Confindustria prevede per il 2009 un calo del prodotto interno lordo del 3,5%, molto peggiore delle stime di dicembre (-1,3%) e anche delle previsioni fatte a febbraio (-2,5%). Timidi segnali di ripresa sono attesi dagli imprenditori italiani già nella seconda metà di quest’anno ma la crisi economica tra metà 2008 e metà 2010 costerà la perdità di 507.000 posti di lavoro portando il tasso di occupazione nel 2010 al 9%. Nel 2010 gli industriali si aspettano di nuovo una crescita del Pil (+0,8%). Le previsioni presentate dal direttore del Centro studi, Luca Paolazzi sono peggiori di quelle di dicembre anche sul rapporto deficit Pil (previsto per quest’anno al 4,6% rispetto al 2,7% del 2008) e per il debito pubblico che potrebbe toccare
quest’anno il 112,5% del Pil (105,8% nel 2008). Tra i fattori che traineranno la ripresa ci saranno il calo dei prezzi dei prodotti energetici e dei tassi di interesse anche se resta «essenziale il ritorno di un clima di fiducia, passaggio che avrà bisogno ancora di tempo». Secondo la Confindustria il risparmio sulla bolletta energetica dovrebbe essere nel 2009 di 850 euro medi a famiglia mentre sui mutui il risparmio complessivo nell’anno di 4 miliardi sugli interessi si rifletterebbe in un minor esborso di 3.200 euro per ogni famiglia che ha acceso un mutuo a tasso variabile. Ma sull'andamento delle aziende ieri la Confapi ha annunciato che la metà delle imprese manifatturiere manterrà o aumenterà, nel primo semestre dell’anno, ordini e fatturato. Anche Coldiretti dice che per il 2009 otto imprese alimentari su dieci prevedano il mantenimento o la crescita del fatturato e delle esportazioni.
Oggi in Cdm le modifiche al decreto
Per aziende partecipate
Sicurezza sul lavoro resta l’arresto e aumentano le multe
Golden share L’Italia condannata dall’Ue
di LUCIA MANCA ROMA – Resta l’arresto per il datore di lavoro che non procede alla valutazione del rischio nelle aziende considerate a rischio rilevante, mentre le sanzioni pecuniarie saranno aumentare del 50% rispetto a quelle previste dalla legge 626 sulla sicurezza sul lavoro del 1994. È quanto prevede – secondo quanto si apprende – il decreto legislativo che apporta dei correttivi al Testo unico varato dal governo Prodi, sul quale le associazioni imprenditoriali avevano espresso la loro contrarietà. Nel provvedimento, che sarà oggi all’esame del consiglio dei ministri, saranno previste anche tutele e formazione specifiche per i lavoratori atipici e flessibili. Ci sarà pure nel testo un rafforzamento del ruolo dell’Inail. Ad eccezione della fattispecie più grave che prevede solo l'arresto, in tutti gli altri casi è contemplata come già oggi la pena alternativa dell’ammenda. Considerando che l’incremento del costo della vita dal '94 ad oggi è stato del 36%, l’aumento delle
sanzioni – sempre secondo quanto si apprende – sarà invece del 50%. In passato – si fa notare in ambienti ministeriali – talvolta le sanzioni sono state aumentate del 200%, altre volte, invece, erano sotto l’aumento del costo della vita. E, in ogni caso, diminuiranno rispetto al Testo Unico soltanto le sanzioni per inadempienze burocratiche. Tra le altre novità previste c'è che per la prima volta gli enti bilaterali ma anche le università (in particolare le facoltà di ingegneria) certificheranno i modelli organizzativi e gestionali. Pertanto, sarà più facile indirizzare i servizi ispettivi proprio nei confronti delle aziende non certificate. Con l’obiettivo poi di non disincentivare il volontariato, saranno previste procedure meno rigide per le attività dei volontari. Se i il governo darà il via libera al decreto si aprirà il confronto con le parti sociali, il testo quindi passerà all’esame della conferenza Statoregioni e delle commissioni parlamentari per poi tornare all’esame del governo per il varo definitivo.
LA CORTE Ue di giustizia ha condannato l’Italia per il ricorso alla golden share, la cosiddetta «azione d’oro», che dà allo Stato poteri speciali in aziende in cui mantiene la sua partecipazione. Per i giudici europei questo tipo di clausola – in Italia inserita negli statuti di Eni, Enel, Telecom Italia e Finmeccanica –viola la legislazione europea sul mercato unico, in particolare per quel che riguarda i principi sulla libertà di stabilimento e sulla libera circolazione dei capitali. Per i giudici di Lussemburgo a sanare la situazione non è bastato il decreto del 10 giugno 2004, quello che regola l'esercizio dei poteri speciali nell’ambito della dismissione delle partecipazioni statali. Quel provvedimento –si legge nella sentenza –«è formulato in modo generico ed impreciso» e non specifica i criteri in base ai quali la golden share può essere utilizzata. Nel mirino c'è innanzitutto il potere che lo Stato ha di opporsi all’acquisizione di quote rilevanti delle società partecipate, che rappresentino almeno il 5% dei diritti di voto.
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Venerdì 27 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Il bilancio della Uil nel corso dell’incontro con personale Ata, docenti e l’assessore Autilio
Scuola lucana, 850 a rischio Richiesti alla giunta strumenti aggiuntivi per salvare i precari OTTOCENTOCINQUANTA persone rischiano nella scuola lucana il proprio posto di lavoro. Lo si è detto ieri nel corso dell’incontro tenutosi fra una delegazione di docenti e personale Ata precari, guidata dal segretario regionale della Uil-scuola Gennaro Di Bisceglie e l’assessore regionale alla Formazione, lavoro e cultura Antonio Autilio. L’iniziative rientra nell’ambito dell’iniziativa nazionale della Uil Scuola a sostegno del lavoro. La delegazione, in un documento consegnato all’assessore, ha sollecitato misure e provvedimenti della Regione per garantire il mantenimento in servizio del personale precario, sia pure per un anno scolastico, che - è stato sottolineato - può rivelarsi decisivo in quanto dovrebbe consentire, in attuazione del turn over, il rientro a pieno titolo negli organici scolastici dello stesso personale già dal nuovo anno scolastico. I dirigenti della Uil-scuola pur avendo definito una propria ricognizione sul personale docente e Ata a rischio a partire dall'anno scolastico 20092010 (non meno di 550 docenti e circa 300 Ata) hanno voluto consegnare all'assessore alcune centinaia di schede di precari della scuola per testimoniare che “si tratta di uomini e donne in carne ed ossa” e non di numeri, di diplomati e laureati di età media superiore ai 40 anni che da anni intrattengono con lo Stato un rapporto di lavoro e che hanno necessità di garanzie per il futuro delle famiglie. In attesa dei provvedimenti ministeriali e del nuovo piano di dimensionamento scolastico, la delegazione di sindacalisti e precari ha proposto che la
Giunta Regionale riservi una quota del Fse ad attività per il sistema regionale della formazione e dell'istruzione e definisca strumenti aggiuntivi, tenuto conto - è stato evidenziato - che il personale precario della scuola non può usufruire degli ammortizzatori sociali che invece i lavoratori dei comparti industria, edilizia e servizi hanno a disposizione. L'assessore Autilio nel ribadire l'impegno della Giunta a tenere alta l'attenzione sui problemi dei tagli del ministero alla Pubblica Istruzione e la concertazione con il Ministro, attraverso la Conferenza Stato-Regioni, ha espresso la necessità di avere un quadro preciso del dimensionamento scolastico prima di passare alla fase della proposta di provvedimenti condivisi con sindacati ed autonomie locali. Intanto - ha sostenuto - l'esperienza avviata per la prima volta in Basilicata con il Bando Scuola (Programma Rafforzamento e qualificazione dell'offerta formativa scolastica) può rappresentare una prima iniziativa da ripetere per l'anno scolastico 20092010 con alcune modifiche ed integrazioni che tengano conto della questione precariato. Autilio non ha escluso che il fondo di 8 milioni di euro che la Regione ha destinato come propria “sponda” per gli ammortizzatori sociali possa essere utilizzato nella forme e modalità da definire anche per i precari della scuola ed ha rinviato ad un successivo incontro di approfondimento delle questioni affrontate anche da parte del gruppo di lavoro insediato al Dipartimento F.P.-Lavoro-Cultura
LACORAZZA, SEGRETARIO PD «Mai abbassare la guardia» «E’ NECESSARIO non abbassare la guardia»: è il commento di Piero Lacorazza, segretario regionale del Pd, sui tagli alla scuola nel Mezzogiorno e in Basilicata. Dice Lacorazza: «Stanno man mano uscendo numeri molti preoccupanti che corrono il rischio di impoverire ancor di più il tessuto culturale, sociale e civile della nostra regione; di ridurre ancor di più lo spazio e le opportunità di un futuro certo per i precari e di un futuro possibile per le nuove generazioni. Ci sono tagli concreti che alimentano sfiducia anche per coloro che nel mondo della scuola operano e che non vedono riconosciute professionalità, dignità e tanta passione per dare alle ragazze ed ai ragazzi lucani un'istruzione sempre più adeguata ai nostri tempi. La crisi che stiamo vivendo porta in se anche uno straordinario stravolgimento valoriale in una società che appare più violenta, più divisa, meno pronta ad avvertire una comunanza di destino; ed è proprio sulle nuove generazioni che ancor di più può determinarsi uno spartiacque delicato nella definizione di nuove gerarchie di valori».
Il presidente Anci respinge le iniziative dell’Ufficio scolastico regionale
Santarsiero contro Inglese L’UFFICIO regionale scolastico (quello che un tempo si chiamava Provveditorato) retto da Franco Inglese non vuole rispettare il Piano di dimensionamento scolastico approvato dalla Regione Basilicata: la critica viene da Vito Santarsiero, in questo caso non come sindaco di Potenza ma come presidente regionale dell’Anci, l’associazione del Comuni. Dice Santarsiero: «Consideriamo molto grave il non dare attuazione in tutti i Comuni al deliberato del consiglio regionale relativo al dimensionamento scolastico. L'assetto della rete scolastica è di competenza esclusiva delle istituzioni locali nel rispetto delle linee generali formulate dallo Stato». «La proposta approvata dalla Regione - spiega - è stata il punto di arrivo di un lungo iter con consultazioni, valutazioni e deliberazioni avvenuto a livello comunale e provinciale, i cui protagonisti sono stati tutti i soggetti interessati, dagli operatori scolastici, ai sindacati, alla direzione scolastica, ai consigli elettivi. E' inimmaginabile per il prossimo anno un assetto diverso da quello approvato dal consiglio regionale di Basilicata. Sarebbe un ulteriore danno al sistema scolastico regionale nonché un atto che delegittima tutte le Istituzioni locali, ispirato a logiche non in linea con gli interessi delle nostre popolazioni». Santarsiero ha scritto alla Regione Basilicata e al ministero della Pubblica istruzione spiegando sull’iniziativa dell’Ufficio scolastico: «Si sostiene che “ …sono stati aumentati i punti di erogazione del servizio rispetto a quelli a tutt'oggi esistenti e che pertanto non potranno trovare accoglimento: Si tratta in particolare di numero due scuole medie nel comune di Potenza (Sinisgalli e Leopardi) di scuole dell'infanzia comunale (Avigliano, San Nicola, Rossellino, Trinità Sicilia, C.da Giuliano e c.da Giarrossa del comune di Potenza)”. In realtà la città di Potenza nella riorganizzazione della rete
Franco Inglese, direttore scolastico regionale
scolastica ha ridotto le 12 istituzioni scolastiche esistenti a 10 nuove istituzioni, ossia 7 istituti comprensivi, 1 scuola media e 2 direzioni didattiche valorizzando, per questa via, il radicamento delle istituzioni scolastiche per ambiti territoriali omogenei. Non è stato possibile, almeno per il momento generalizzare per tutta la città il modello degli Istituti comprensivi in adesione alle indicazioni e raccomandazioni ministeriali. Pare evidente come sia del tutto falso sostenere che siano aumentati i punti di erogazione del servizio scolastico». «L'iniziativa dell'Ufficio regionale scolastico - è scritto ancora - di voler procedere in maniera unilaterale, sconfinando dalle proprie competenze istituzionale, finisce per esautorare il Consiglio regionale commissariandone, nella sostanza, i poteri. Ma anche nel merito l'idea di aggregare due scuole medie situate in due aree territoriale diametralmente opposte, una a nord e l'altra a Sud della Città non solo vanifica l'indicazione ministeriale volta alla diffusione degli istituti comprensivi ma vanifica anche l'idea strategica adottata dal Comune di Potenza di garantire ad ambiti territoriali omo-
genei la completezza dell'offerta formativa : dalla scuola dell'Infanzia alla scuola media. Per quel che riguarda l'osservazione sul ritardo in cui sarebbe avvenuto il trasferimento delle domande dei bambini delle scuole comunali è necessario ricordare che le domande in parola furono trasferite alle Direzioni scolastiche di competenza, che il Piano ha indicato soltanto il 3 di marzo, dopo aver concordato con il Vice Direttore dell'Ufficio scolastico regionale, il giorno 11 di marzo, un giorno prima cioè del termine che lo stesso Ufficio regionale aveva stabilito per le Istituzioni statali». «Per quanto riguarda il Comune di Venosa - si legge - il direttore scolastico regionale ha seguito la stessa ispirazione volta a vanificare l'autonomia del Comune e la competenza della Regione. E per quel che riguarda le “scuole sottodimensionate”, le 6 del primo ciclo sono situate in comuni o gruppi di comuni caratterizzati da forte marginalità orografica. Per gli Istituti superiori, molti hanno popolazione scolastica prossima al limite inferiore di 500 alunni, altri sono caratterizzati per un indirizzo per cui è stata rilevata l'esigenza di mantenerne la specificità».
Storie di eccellenza di comuni e province a confronto
Accolto il ricorso. Restano ai domiciliari Pasi e Francini
Rinnovabili nella Pa, Santochirico a Roma per il convegno dell’Enel
Il Riesame revoca le restrizioni per l’ex amministratore Total Levha
per promuovere l’energia verde, in particolare geotermica, eolica e solare. Fotovoltaico, geotermia, eolico tenendo conto dei successi e delle contraddizioni sul territorio. Per le rinnovabili le potenzialità e i costi di abbattimento delle emissioni con Giuseppe Montesano, responsabile Politiche ambientali, Scenario 2020: una politica per le fonti rinnovabili in Italia con Edoardo Zanchini, responsabile energia Legambiente, a moderare l’incontro Luca Iezzi, giornalista de “La Repubblica”. Intorno alle ore 10.30 si terrà una tavola rotonda
IL TRIBUNALE DEL RIESAME di Potenza, presieduto dal giudice Luigi Spina, ha revocato la misura cautelare dell’obbligo di dimora per l’ex amministratore delegato della Total Italia, Lionel Levha, accogliendo il ricorso presentato due giorni fa dagli avvocati della compagnia petrolifera francese. Levha era stato arrestato il 16 dicembre dell’anno scorso nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore della Repubblica del tribunale di Potenza, Henry John Woodcock, su presunte tangenti legate all’estrazione di greggio in Basilicata. Il 31 dicembre successivo, il Riesame aveva poi disposto per Lionel Levha gli arresti domiciliari. Gli stessi domiciliari erano stati infine sostituiti con l’obbligo di dimora lo scorso 16 marzo. Il Tribunale ha invece rigettato la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per due ex dirigenti della compagnia petrolifera, Roberto Pasi e Roberto Francini, presentanta dagli avvocati della compagnia petrolifera francese nella stessa udienza del 24 marzo scorso. regione@luedi.it
POTENZA - Le storie di eccellenza di comuni e province nel campo delle rinnovabili in un convegno organizzato da Enel e Legambiente che si terrà oggi a Roma ed alla cui tavola rotonda sarà presente anche l’assessore all’Ambiente della Regione Basilicata. “Piccoli comuni, grandi obiettivi” è il titolo del convegno organizzato da Legambiente insieme ad Enel per affrontare il tema delle politiche energetiche italiane attuali e futuribili, le potenzialità e i costi dell’abbattimento di emissioni. L’alleanza sulle rinnovabili tra cittadini, enti locali e imprese nei piccoli comuni
L’assessore Vincenzo Santochirico
con Vincenzo Santochirico, assessore all'ambiente regione Basilicata, Francesco Starace, direttore divisione energie rinnovabili Enel, Ermete Realacci, presidente onorario Legambiente, Marzio Flavio Morini, responsabile ambiente Anci e Pippo Gianni, assessore all'Industria, energia
e ricerca regione Sicilia. A seguire le testimonianze per l'Eolico Dario De Luca, sindaco di Collarmele, per la Geotermia Edo Bernini, capo dipartimento assessorato energia regione Toscana e infine per il Solare Piero De Bonis, direttore tecnico Metro. Emilia Manco
14 24 Ore in Basilicata Malattie cardiovascolari La nuova strategia dei medici di famiglia
Venerdì 27 marzo 2009
Farmaci più costosi oggi per risparmiare domani UN MODO per risparmiare e, al contempo, curare meglio i cittadini. La quadratura del cerchio. E’ la “buona pratica” che medici di famiglia e Asl, insieme, stanno cercando di portare avanti nel settore delle malattie cardiovascolari. E solo in Basilicata, l’anno scorso, i ricoveri per malattie della circolazione sono state 1.157. Ogni ricovero costa alla sanità regionale molto di più di quanto costerebbero i farmaci. La “rivoluzione” - di cui parla un comunicato stampa diffuso ieri - sta in questo: nel prescrivere i farmaci i medici di famiglia si sentiranno meno vincolati a indicare quelli più economici (ad esempio, i generici) e invece sceglieranno quelli magari più costosi per la sanità pubblica ma sicuramente più efficaci. Il sistema magari produrrà un aggravio di spesa nell’immediato, ma sul lungo termine il diminuito numero di persone che si ammaleranno di malattie cardiovascolari peserà positivamente sul sistema, consentendo un risparmio notevole. Oltre che salvare vite umane. Spiegano nel comunicato stampa: «Il paziente si cura meglio, il Servizio Sanitario Nazionale soffre di meno. Una rivoluzione, solo per le malattie cardiovascolari, da 3 miliardi e 300 milioni di euro l’anno che non escono dalle casse dello Stato. Basti pensare che solo in un anno i ricoveri per infarto miocardico acuto in Basilicata sono stati 1.157 (dei quali 792 uomini, soprattutto oltre i 64 anni) e
Interrogazione del consigliere regionale Gaetano Fierro
«Nessun atto contro l’obesità» IN BASILICATA non decolla la legge per combattere l'obesità: se ne lamenta il consigliere regionale Gaetano Fierro in un’interrogazione con risposta in commissione. Dice Fierro: «Il 14 ottobre 2008 il consiglio regionale approvava la legge “Istituzione dei Centri di educazione alimentare e benessere alla salute” con l'obiettivo di promuovere un collaudato modello alimentare, lo stile di vita mediterraneo, il recupero di tradizione e cultura che la moderna medicina nutrizionistica indica come esemplare al mondo intero. L’articolo 5 prevede l'istituzione di un Centro regional con funzioni di coordinamento e programmazione al dipartimento Sicurezza e solidarietà sociale della Regione. Il Centro regionale si avvale di un comitato a costo zero composto da assessore regionale alla Sicurezza e Solidarietà Sociale, o suo delegato, con funzioni di Presidente; responsabile scolastico regionale o suo rappresentante; presidente regionale dell'Anci; presidenti della Provincia di Potenza e di Matera o loro delegati; tre rappresentanti delle associazioni dei consumatori più rappresentative a livello regionale». L’articolo 8, poi, regola lo stanziamento per l'anno 2008 di 60.000 euro destinati alle attività da realizzare «e ad oggi non spesi hanno comportato una degenza media di 7,44 giorni. E questa non è che una delle tante voci correlate alle malattie cardiovascolari». Ma il modello condiviso dai
aggiunge Fierro - dall'assessorato alla Sanità nonostante le richieste inoltrate dai diversi comuni». «I lucani affetti dall'obesità - prosegue Fierro - sono in forte crescita come risulta dal Rapporto Osservasalute 2008, presentato alcuni giorni fa al Policlinico Gemelli di Roma e realizzato come ogni anno dall'Università Cattolica. I dati del rapporto (riferiti al 2006) dimostrano che dalla nostra regione è partito il 24.1% dei pazienti con un aggravio per il bilancio della sanità lucana, per il costo delle cure mediche corrisposto ad altre regioni, pari a circa 30 milioni di euro». «Altro primato lucano negativo evidenziato nel Rapporto - si legge ancora nel documento di Fierro - è quello dei sovrappeso. Riguardo agli stili di vita la nostra regione, infatti, non è tra le più virtuose e i dati sembrano esser peggiorati rispetto all'ultimo rapporto. Lo scorso anno, infatti, le persone adulte (over 18) in sovrappeso erano il 39,8% della popolazione regionale contro una media nazionale del 34,7% e anche gli obesi (12%) erano molti». Fierro vuole dunque sapere perché il governo regionale ancora non voglia «affrontare in modo organico il gravissimo problema dell'obesità che condiziona l'esistenza di tanti giovani lucani».
medici di famiglia e dalle Asl è estensibile a tutte le patologie. Spiega Giacomo Milillo, segretario generale della Federazione italiana medici di me-
dicina generale (Fimmg): «Il progetto dei medici di famiglia non è una delle tante idee su un foglio bianco, ma si sta già concretizzando con quattro corsi nazionali a Roma fra
Medico di famiglia. A sinistra Fierro
medici di famiglia e dirigenti del settore farmaceutico delle Asl per un percorso condiviso. Questa volta ai medici di famiglia e ai dirigenti del Ssn si aggiungeranno gli specialisti, cento corsi in 88 Asl in tutte le Regioni. La filosofia è la concreta appropriatezza terapeutica. In uno slogan: il farmaco giusto al paziente giusto nel tempo giusto, senza condizionamenti, tenendo, ovviamente, conto del contesto economico. Andrebbero a goal il paziente, curato meglio, e il Ssn con il “rosso” meno profondo!. «Il medico di famiglia - aggiunge Milillo - molto spesso non è messo nelle condizioni di fare una valutazione globale. Non può verificare compiutamente la qualità e la quantità del proprio operato nei confronti della salute perché non può seguire costantemente il percorso della terapia che ha prescritto. E così non si tiene conto, quantifi-
candolo del contributo alla prevenzione e alla conservazione della salute. Il ruolo del medico di famiglia troppo frequentemente è limitato al momento della prescrizione. E questo perché il costo-beneficio del farmaco non viene fatto sulla base di una visione globale e di efficacia sul campo ma sulla spesa, in base ad un tetto prestabilito che, ovviamente, non tiene conto degli effetti, che possono anche essere negativi oltre che quelli auspicabili positivi. Il farmaco e l’autonomia nel prescriverlo non vanno valutati solo in termini di costi come adesso avviene, ma di quello che producono sul benessere dei cittadini, sulla riduzione dei ricoveri e anche dei decessi. Se il farmaco viene frenato e fatto usare con dei lacci non produce certamente salute. Risparmiare oggi cento euro potrebbe significare spenderne molti di più domani».
Un incontro dell’Unpli nella giornata nazionale del servizio civile
Pro loco lucane dal Papa La delegazione domani nella Sala Nervi in Vaticano CI SARA’ anche una delegazione lucana del Comitato Unpli di Basilicata e dei volontari del Servizio Civile in attività presso le Pro Loco, all’incontro a Roma con il Santo Padre, in programma per domani. Lo fa sapere Rocco Franciosa, responsabile regionale servizio civile Unpli e Antonio D’Elicio, presidente del Comitato Unpli di Basilicata. Afferma Franciosa: «Il gruppo di dirigenti delle Pro Loco e dei volontari del Servizio Civile Unpli, presieduto a livello nazionale dal professor Mario Perrotti ha raccolto con profondo entusiasmo l’invito giunto dalla presidenza del Consiglio dei ministri, ufficio nazionale servizio civile, coordi-
nato dal deputato Leonzio Boera, che ha ben inteso far coincidere la Giornata Nazionale del Servizio Civile con l’incontro con il Santo Padre, Papa Benedetto XVI». I ragazzi lucani impegnati nel servizio civile “Unpli – Unione Nazionale Pro Loco d’Italia” Comitato di Basilicata, presso le venti Pro Loco accreditate sono circa una quarantina, e saranno accompagnati all’incontro con il Papa, dai dirigenti Unpli Basilicata: Antonio D’Elicio, presidente Unpli, Rocco Franciosa, responsabile servizio civile Unpli Basilicata (segretario Pro Loco Barile), Bruno Albano, vicepresidente (presidente Pro Loco Pignola), Nicola Summa, consigliere (presidente Pro
Fisascat, oggi si tiene il congresso regionale OGGI a Potenza si tiene il settimo congresso regionale della Fisascat, il sindacato del lavoro “terziario” (commercio, turismo e servizi) della Cisl. Interverrà il leader nazionale Pierangelo Ranieri Il calendario dei congressi di categoria della Cisl si avvia a conclusione in vista del congresso confederale che si terrà a Rifreddo il 16-17 aprile. La Fisascat si incontrerà alle 9.30 all'Hotel Vittoria. Attesi circa sessanta delegati che rinnoveranno gli organi dirigenti di categoria per il prossimo quadriennio. I lavori saranno aperti come di consue-
to dalla relazione introduttiva del segretario generale regionale Giuseppe Arcieri. Interverranno inoltre il segretario generale della Cisl Basilicata, Nino Falotico e il segretario generale Ranieri, che anticipa: «Il tema che accompagna il nostro congresso richiama il bisogno di protagonismo che anima il mondo del lavoro in questa difficile fase congiunturale. Una fase caratterizzata dal mutamento della struttura sociale, un mutamento anche etico, con una precarietà diffusa sempre più devastante, quasi strutturale».
Loco Avigliano), Felice Russillo, consigliere (presidente Pro Loco Da sinistra, Picerno), Gerardo Cripezzi, consi- Franciosa e gliere Unpli (presidente Pro Loco D’Elicio Ripacandida), Domenico Grieco, presidente collegio revisori (presidente Pro Loco Montalbano), Antonio Potenza, collegio probiviri (presidente Pro Loco Trivigno) e Gaetano Caiazza, già consigliere to di grande esaltazione della no(presidente Pro Loco Viggiano). L’udienza con Papa Ratzinge è stra fede cattolica e sicuramente il prevista a Roma, Città del Vatica- messaggio che giungerà al popolo no nella Sala Nervi, dove si incon- del volontariato italiano dal Santo treranno tutti i volontari italiani Padre rappresenterà uno stimolo impegnati nel Servizio civile. Ab- in più di riflessione e impegno biamo preparato con cristiana de- nell’attività quotidiana a servizio vozione e attendiamo con gioia degli altri». «L’udienza papale sarà una l’incontro con il Papa. Sarà una giornata memorabile, un momen- gran bella festa - conclude Fran-
ciosa - una straordinaria occasione di crescita e di socializzazione che tutti, dai dirigenti ai volontari, sapremo raccogliere per riportarla nei nostri luoghi ed ambienti di lavoro volontario quotidiano per far crescere sempre più il senso ed il bisogno che ha la comunità di vivere lo spirito della solidarietà nella ricerca del bene comune».
Opportunità per gruppi e movimenti su Rai Tre ogni martedì mattina
Una finestra tv per quattro associazioni DA APRILE quattro associazioni lucane (Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti Potenza, Ente nazionale sordi Potenza, Csv Basilicata, Federconsumatori Matera) potranno registrare proprie trasmissioni televisive che andranno in onda su Rai 3 ogni martedì dalle 8,30 alle 9: lo fa sapere il presidente del Corecom Basilicata, Loredana Albano. Le associazioni avevano richiesto gli spazi autogestiti disciplinati dal “Regolamento per l'accesso radiofonico e televisivo alle trasmissioni regionali della concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico”, approvato dal Corecom un anno fa. In base alle norme del regolamento partiti, movimenti politici, organizzazioni associative delle autonomie locali e
sindacati, ma anche confessioni religiose, gruppi etnici e linguistici, enti ed associazioni culturali e di promozione sociale, possono chiedere di beneficiare di tali spazi, da gestire in maniera completamente autonoma o con la collaborazione tecnica gratuita della Concessionaria del servizio radiotelevisivo pubblico. «Con l'avvio di questa iniziativa - afferma Albano - finalmente una pluralità di soggetti avrà a disposizione spazi autogestiti per proporre tematiche di sicura rilevanza sociale. Ci auguriamo che siano in molti a voler cogliere questa opportunità, in modo tale da arricchire la programmazione televisiva regionale». I piani delle trasmissioni radiofoniche e televisive riservate ai soggetti collettivi lucani hanno cadenza trimestrale. Le do-
mande relative al terzo trimestre 2009 dovranno essere inviate al Corecom entro il 30 maggio 2009. All'indirizzo internet http://www.consiglio.basilicata.it/corecom/normativa/accesso_Rai.asp è possibile consultare il regolamento e scaricare il modello per la domanda. I soggetti interessati: partiti e gruppi rappresentati in parlamento e in assemblee elettive locali (regionali, provinciali e comunali), movimenti politici, organizzazioni associative delle autonomie locali, organizzazioni sindacati, confessioni religiose, enti ed associazioni politiche e culturali, associazioni di promozione sociale iscritte nei registri regionali, gruppi etnici e linguistici, altri gruppi di rilevante interesse sociale e culturale.
24 Ore in Basilicata 15
Venerdì 27 marzo 2009
L’assessore Viti illustra i programmi
Turismi alternativi Concorso dell’Apc-Anfia
Olivicoltura Tante le misure del nuovo piano
Ai comuni “camperisti” 10.000 euro di premio
Un ulivo secolare
ESTENSIONE dell'irrigazione, riconversione degli oliveti, miglioramento varietale, miglioramento della qualità dell'olio limitando l'impatto sull'ambiente e ottimizzando le operazioni concernenti lo stoccaggio delle olive: sono gli intercenti previsti dalle misure del uovo Piano di sviluppo rurale (Psr) 2007-2013 per il settore olivicolo-oleario. I suoi orientamenti sono stati illustrati due sere fa a Ferrandina dall'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, nel corso del convegno dal titolo “Strategie competitive per la filiera olivicola italiana” organizzato dall'Unaprol. Spiega Viti: «I vari ambiti di intervento riguardano anche l'adeguamento e l'ammodernamento tecnologico degli impianti di lavorazione, l'adeguamento relativo alla logistica delle aziende, il potenziamento della rete commerciale e delle attrezzature informatiche, la realizzazione di nuovi frantoi anche in sostituzione di quelli esistenti. Mentre in particolare la Misura 214 del Psr sarà orientata a incentivare i sistemi di produzione integrata e biologica sull'intero territorio regionale e per la maggior parte delle colture praticate, compreso l'olivo». Per quanto riguarda la normativa sull'etichettatura sugli oli extravergini Viti si è detto soddisfatto dell'approvazione da parte dell'Unione europea «il provvedimento - ha asserito - andrà in vigore dal primo luglio e sarà essenziale per la tutela dell'olio di eccellenza prodotto nel nostro Paese, nel quale rientra a pieno titolo quello lucano. La recente approvazione del provvedimento fortemente sostenuto da tutte le parti istituzionali, politiche e sociali del panorama agricolo italiano è stata sostenuta dall'ex ministro delle Politiche agricole, Paolo De Castro, che nello scorso anno fece approvare il decreto in Italia, quello stesso poi ripreso in sede europea». «La normativa - continua è un decisivo passo in avanti rispetto alla legge precedente che prevedeva solo una indicazione facoltativa del luogo di origine, infatti essa impone l'obbligo di indicare l'origine degli oli extravergini e vergini e pertanto tutela dalle contraffazioni il Made in Italy e assicura il consumatore dalle frodi». Ma ci sono piani anche per migliorare la qualità dell'olio. «In tal senso sulla base della ripartizione delle quote - aggiunge Viti - la
scorsa settimana il Ministero ha assegnato alla Basilicata 2.300.000 euro per i programmi delle sette Organizzazioni di olivicoltori, tutti preventivamente approvati dalla Regione Basilicata. Essi prevedono interventi di Miglioramento dell'impatto ambientale dell'olivicoltura e di Miglioramento della qualità della produzione dell'olio di oliva e di olive da tavola». E per la tracciabilità e le certificazioni? «Vi sono altri 32 milioni a livello nazionale - assicura Viti - ai quali le nostre organizzazioni di produttori possono accedere tramite le unioni nazionali». P
LANCIARE una campagna di promozione di turismo in camper. Per chi è esperto, si chiama “en plein air”. La proposta, per la Basilicata, è dell’associazione Apc-Anfia: un caravanning di qualità. Dicono i portavoce: «Il turismo in camper non è più un fenomeno di nicchia ma continua a crescere sensibilmente, affermandosi sempre più come un'importante risorsa economica per il territorio. Diventa quindi necessario gestirlo secondo parametri ottimali e potenziare il sistema ricettivo nazionale con interventi mirati. E' questo l'obiettivo dell'Associazione produttori camper (Apc-Anfia, appunto), che grazie all'iniziativa “I Comuni del Turismo all'Aria Aperta”, promossa da ormai otto anni in collaborazione con Anci, l’associazione dei Comuni, finanzia, con un contributo di 10.000 euro ciascuno, cinque Comuni che presentano i migliori progetti di aree sosta camper multi funzionali, eco-compatibili e strettamente integrate con il proprio territorio». Per partecipare al bando di selezione c’è ancora tempo fino al 31 marzo prossimo. L’iniziativa è aperta a tutte le municipalità italiane, vede già oltre 50 adesioni su tutto il territorio nazionale. «Positiva - aggiungono dall’Anfia - la risposta della Basilicata, dove a scommettere sul plein air e sulle potenzialità che derivano da questa forma di turismo sono in particolar modo tre Comuni fortemente interessati al bando: Scanzano Jonico, Latronico e Trecchina. Un impegno che ha ben interpretato lo spirito dell'iniziativa promossa da Apc-Anfia e che conferma l'importanza per la regione di garantire ai propri turisti strutture ricettive adeguate, promuovendo lo sviluppo dei flussi turistici locali». Qualche dato più generale da Stefano Campanelli, presidente Apc-Anfia:
Camper immersi nella natura
«Oggi in Italia sono oltre 827.000 le persone che viaggiano in camper e potrebbero diventare 3 milioni nel giro di tre anni. Creare strutture per l'ospitalità dei camperisti significa prima di tutto generare flussi economici continui nel proprio comune durante tutto l'arco dell'anno, a fronte di un impatto ambientale minimo». I cinque progetti vincitori vengono valutati in base al rispetto di una serie di parametri indispensabili per aggiudicarsi il titolo di “camper friendly”: collegamento dell'area al centro urbano, offerta di servizi integrati (area picnic, barbecue, gioco bimbi, servizi igienici), presenza di aree verdi, rispetto dell'equilibrio urbanistico e ambientale. Partecipare è semplice. Basta colle-
Quote Critica dei senatori del Pd al decreto del governo
«Latte, oltre al danno la beffa» «LA CAMERA peggiora il decreto sulle quote latte. Oltre al danno la beffa»: lo dichiarano i senatori Pd della Commissione Agricoltura del Senato della Repubblica Maria Antezza, Leana Pignedoli, Paolo De Castro, Colomba Mongiello, Alfonso Andria, Maria Teresa Bertuzzi, Roberto Di Giovan Paolo, Flavio Pertoldi, Nino Randazzo. Spiegano i senatori: «Le modifiche finora apportate dalla Camera al decreto sulle quote latte sono di gran lunga peggiorative rispetto al testo uscito dal Senato. Basta il riferimento a soli tre questioni per capire quanto sia penalizzato il mondo agricolo dalle decisioni del Governo e della sua maggioranza». «I 330 milioni di euro proposti dal Pd per il Fondo di solidarietà per le calamità - spiegano ancora - si riducono a 110, di cui 90 sembrerebbero coperti coi Fondi Fas e 20 dai piani di settore. Insomma, l'incertezza regna sovrana. A parte il taglio indiscriminato e irrispettoso delle reali esigenze del comparto ci domandiamo: ma i fondi Fas sono diventati un bancomat a disponibilità illimitata?». «Per quanto riguarda la previdenza agricola - aggiungono i senatori del Pd - aveva la copertura già molto provvisoria fino al 31
dicembre prossimo mentre, con un colpo di mano, il centrodestra ha deciso di anticiparla ulteriormente di tre mesi rendendola ancora più precaria, portandola al 30 settembre. I soldi per la copertura oltretutto vengono reperiti per un 50 per cento dai soliti Fondi Fas e per l'altro 50 per cento da meccanizzazione agricola». E ancora: «Il testo licenziato dal Senato aveva stabilito 35 milioni a sostegno dei produttori che avevano acquistato quote latte. Questi fondi spariscono con le nuove modifiche della Camera e accedono ad un Fondo di garanzia dai contorni incerti". Il Governo gioca davvero sulla pelle di migliaia di imprese che rischiano di chiudere perché prive di risorse». «Oltre al danno la beffa - concludono - Il Governo e la sua maggioranza da una parte promettono grandi miglioramenti, dall'altra condannano allo sbaraglio un intero settore in crisi. L'unica cosa positiva che rimaneva del testo del Senato cioè la rinuncia a contenziosi viene di fatto depotenziata con gli emendamenti approvati dalla Camera che riducono l'efficacia della revoca delle nuove quote e di chi non paga le rate introducendo l'Istituto del “reiterato” non pagamento».
garsi al sito internet www.associazioneproduttoricamper.it e scaricare il bando di partecipazione e l'inquadramento legislativo regionale, compilarlo e spedirlo, insieme alle schede di presentazione del Comune e del progetto, via posta, entro il 31 marzo prossimo. Dal 2001 a oggi sono in totale 450 i progetti raccolti, 50 i comuni vincitori e più di 40 quelli che hanno realizzato aree di sosta camper in 16 regioni italiane. Oltre alle categorie Nord, Centro, Sud-Isole e Città del Vino, quest'anno, l'iniziativa “I Comuni del Turismo all'Aria Aperta” si arricchisce della categoria Città Termali, per poter realizzare strutture ricettive di qualità in luoghi particolarmente amati dai camperisti.
Piano sulla responsabilità delle amministrazioni “RESPONSABILITA’ sociale delle amministrazioni pubbliche. Un approccio innovativo per la qualità nelle operazioni e nei risultati di governo»: è il nome del progetto finanziato nell’ambito del Programma di Cooperazione Interreg Sud-Est Europa, che promuove progetti dell’obiettivo comunitario “Cooperazione Territoriale. Tra i promotori del piano, di durata triennale, c’è il dipartimento Attività produttive, politiche dell’impresa e innovazione tecnologica della Regione Basilicata e si avvale di un ampio e qualificato partenariato internazionale guidato dall’Hellenic Organisation for Standardisation (Elot). Dice l’assessore Gennaro Straziuso: «L’iniziativa si inquadra nella più ampia strategia regionale di rafforzamento dei rapporti di
cooperazione con l’Europa, puntando su innovazione, qualità e competitività del sistema Basilicata». Spiegano dal dipartimento regionale: «L’obiettivo del progetto è promuovere la qualità e l’eccellenza delle organizzazioni pubbliche, migliorando in particolare l’efficacia e l’efficienza dei servizi per il cittadino, attraverso un innovativo sistema di standard e un modello operativo che trasferirà nel settore pubblico il concetto di “responsabilità sociale”, già noto nell’ambito delle imprese private. L’assegnazione del finanziamento da parte del Programma Interreg SudEst Europa rappresenta oltremodo un successo, per il rigido processo di selezione che a fronte di 821 proposte pervenute ha visto finanziare solo il 5% delle stesse».
Ginestra-Barile Auto esce di strada, il guardrail evita la tragedia. Nessun ferito
Un altro incidente sulla strada di nessuno GINESTRA - Ieri sera ennesimo incidente sulla “strada di nessuno”, la Barile-Ginestra, arteria tornata alla ribalta regionale nei mesi scorsi per i numerosi incidenti stradali per mancanza di sicurezza e di manutenzione su questa arteria. Un giovane di Venosa, che lavora a Rionero, in un'azienda vinicola, ritornando a casa verso le 19, in prossimità del ponte, che divide i territori di Barile e Ginestra, ha perso il controllo del mezzo, a
causa del fondo stradale reso viscido per la pioggia caduta, andando a sbattere prima sulla protezione di ferro del ponte e poi facendo un testa coda, rimanendo comunque sulla strada. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della Stazione di Ripacandida per i rilievi dell'incidente. Più volte, in questi ultimi mesi, i Carabinieri di Ripacandida sono intervenuti su questa strada per gli incidenti. La macchina, una Passat Golf, ha
subito danni enormi nella parte anteriore, sia della carrozzeria che di quella meccanica. Il traffico abbastanza notevole a quell'ora ha subito un blocco per mettere la macchina sul pronto intervento del soccorso stradale giunto da Venosa. Avvicinato il giovane, che non ha voluto rilasciare i dati, ha riferito: «Non ero né distratto, né pensavo ad altro, la strada viscida mi ha fatto perdere il controllo della macchina e sono andato a
sbattere sulla protezione di ferro laterale del ponte, per fortuna ho terminato la corsa sulla strada, dopo aver fatto un testa coda. Se andavo veloce, sicuramente sarei andato a finire sotto il ponte. Questa strada la percorro ogni giorno per cui la conosce come le mie tasche». Ancora una volta alla ribalta la Ginestra-Barile in negativo, che fine hanno fatto le promesse fatte lo scorso 2 marzo da amministratori provinciali e regionale circa
L’incidente di ieri sera
la sicurezza da realizzare su questa strada per una spesa di circa 700 mila euro? Si è messa in moto la macchina organizzativa, o la burocrazia è più forte di qualsiasi promessa politica? I cittadini attendono una risposta. Lorenzo Zolfo
16 24 Ore in Basilicata Commissione regionale Vent’anni dopo, il ricordo di tre missionari italiani trucidati in Mozambico
VenerdĂŹ 27 marzo 2009
L’inferno di quel lunedÏ dell’Angelo Sul luogo dell’eccidio, una scuola fondata da un frate lucano LA SCUOLA Arti e mestieri a Quelimane, in Mozambico, rappresenta al contempo il sacrificio di tre sacerdoti italiani uccisi vent’anni fa e l’impegno quotidiano di fra Antonio Triggiante, missionario di origini lucane. Lo fa sapere il presidente della Commissione regionale dei lucani all'estero, Pietro Simonetti, il
quale esprime apprezzamento per l'attivitĂ di fra Antonio ÂŤche da molto tempo opera con abnegazione per aiutare i poveri del Mozambico e dare un futuro ai giovani e alle famiglieÂť. I “Martiri di Inhassungeâ€? vennero trucidati durante la guerra civile il 27 marzo del 1989. ÂŤA vent'anni dal sacrificio dei
missionari Camillo Campanella, Oreste Saltori e Francesco Bortolotti, morti ad Inhassunge nel 1989 - aggiunge Simonetti - la scuola di Quelimane si è ampliata nel corso degli anni e oggi può contare anche sulla scuola di arti e mestieri collegata al laboratorio di ceramica di frate Antonio, nata anche con il sostegno
della Regione BasilicataÂť. Una citazione, da parte di Simonetti, anche ÂŤal presidente del consiglio regionale e all'ufficio di presidenza per la disponibilitĂ mostrata e per il sostegno assicurato al poliambulatorio che suor Cherubina, originaria di Avigliano, sta realizzando in Bolivia, a Cochabamba, dove tra
l'altro è in corso di perfezionamento anche un accordo della locale università con l'università della Basilicata per la realizzazione di un corso di laurea in economia rurale. Quella che segue è la ricostruzione dell’eccidio, realizzata dalla cooperativa ceramica di Quelimane con un documento ad hoc.
UNA STORIA DI PASSIONE E SANGUE Il 27 Marzo 2009 ricorre il ventennale del martirio di tre Frati Cappuccini, trucidati nel 1989 sull'isola di Inhassunge in Mozambico, mentre erano impegnati nella loro missione di vita in favore di quella popolazione africana. I loro nomi sono Camillo Campanella, Oreste Saltori e Francesco Bortolotti Fra Camillo, fra Oreste e fra Francesco erano tre Frati Cappuccini che da anni vivevano in Mozambico e facevano parte della ComunitĂ di Inhassunge, una piccola isola che si trova nel fiume Bons Senais, affluente dello Zambesi, posizionata di fronte alla cittĂ di Quelimane. La loro scomparsa ha segnato la comunitĂ religiosa locale e ha cambiato la vita dei poveri ai quali loro si dedicavano con gioiosa caritĂ . Ecco perchĂŠ, anche in questa occasione, noi membri della Cooperativa Ceramica di Quelimane vogliamo ricordare insieme a voi il bene fatto e gioire dei frutti del loro impegno e sacrificio. Ma andiamo con ordine. COSA ACCADDE Era il 27 marzo 1989, festa dell'Angelo, ovvero pasquetta. Le cose non andavano bene. I guerriglieri delle due fazioni che si contendevano il potere dopo il colonialismo portoghese, la Frelimo e la Renamo, sparavano colpi di mitragliatrici. Anche al buio. Non si guardava chi ci fosse davanti. Importante era sparare. Tanto si sparava che tra le migliaia di vittime innocenti, furono uccisi anche tre innocenti frati cappuccini, appassionati missionari in Mozambico. Essi erano: fra
Una lezione nella scuola di Quelimane, in Mozambico
Francesco Bortolotti, fra Oreste Saltori, entrambi di origine trentina, e fra Camillo Campanella, di origine brindisina. Fra Francesco e fra Camillo erano due frati sacerdoti, mentre fra Oreste fratello laico. Insieme a qualche altro missionario, i tre frati componevano la comunità di Inhassunge. Fu una Pasqua di sangue. I colpi erano tanti quei giorni, ma i tre frati non si lasciarono prendere dallo spavento, anche perchÊ probabilmente per loro non ci dovevano essere rischi di morte. Purtroppo, però, le cose non andarono cosÏ. Già alle cinque del mattino di lunedÏ 27 marzo si sentivano i primi colpi di bazooka intorno al minuscolo e caratteristico convento dei Padri Cappuccini. Qualche frate di origine mozambica-
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na forse aveva intuito il pericolo già da qualche ora prima, per questo aveva deciso di mettersi in salvo portando via i giovani novizi che vivevano nella stessa comunità . Uno rimase in casa in un angolo della sua stanza in attesa che tutto finisse, e i tre andarono a nascondersi in mezzo ad un bananeto. Purtroppo quella pianta non li difese. I soldati si avvicinarono e, opponendo resistenza alle ragioni dei tre frati, cominciarono a sparare. Due di loro, padre Camillo e padre Francesco morirono sul colpo, fra Oreste fu ferito: morÏ diverse ore dopo, mentre veniva trasportato di qua e di là su una jeep che attraversava strade piene di buche. Per fra Oreste fu un vero e proprio calvario. Dovette infatti soffrire maggiormente a causa delle gravi ferite inferte dai colpi di mitragliatrice. Il movimento della macchina che sbatteva a causa buche della strada non asfaltata gli procurò maggiori dolori. Come poteva resistere a quella agonia? Di forze non ne aveva piÚ. Fra Oreste morÏ durante questo disumano tragitto. Fu seppellito sulla strada e ricoperto di terreno. Per fortuna fu assistito da padre Giocondo Pagliara, l'altro frate missionario che fu tenuto prigioniero per quaranta giorni e poi finalmente liberato. Padre Giocondo era quel frate rimasto in casa al momento dell'arrivo dei soldati alla missione. Dopo diversi giorni i Frati di Quelimane vennero a sapere dove era sepolto fra Oreste. Nonostante corressero rischi anche loro, senza paura e con fede, si recarono in quel posto e presero l'ormai malridotto corpo di fra Oreste. I padri Francesco e Camillo, morti sul colpo, furono immediatamente presi, non appena i soldati si allontanarono da quel posto. Ad avvisare i missionari dell'accaduto fu la gente del luogo. Dopo qualche giorno nella gremita cattedrale di Quelimane, don Bernardo Governo, vescovo della città , insieme ai frati missionari in Mozambi-
co e a tanti sacerdoti, celebrò solennemente i funerali. Fra Francesco, fra Oreste e fra Camillo riposano nel cimitero di Cualane. Sul luogo dell'uccisione oggi si erge un semplice ma significativo monumento: tre croci in legno che poggiano su una scultura in pietra raffigurante l'Africa. Ogni croce riporta il nome di uno dei tre frati. Su questo spazio bagnato dal sangue dei tre missionari cappuccini ogni anno la gente del posto, ovvero la comunità cristiana, si ritrova per celebrare l'Eucaristia in ricordo del loro sacrificio. Con il sacrificio di fra Francesco, di fra Oreste e di fra Camillo, Dio ha detto il suo sconfinato amore per la gente del Mozambico, per i poveri di questa terra, oggi maggiormente benedetta non solo con l'acqua, ma col sangue. UNA SCUOLA IN RICORDO DEI MARTIRI In quello stesso periodo Fra Antonio Triggiante, di origini lucane, giunto da Bari tre anni prima in Mozambico, aveva iniziato a raccogliere alcuni ragazzi sotto una pianta di mango per dare loro un'istruzione di base e creando di fatto una scuola comunitaria. Con il passare dei mesi si decise di costruire una capanna capace di ospitare 150 alunni. La necessità di assicurare la dovuta istruzione a centinaia di bambini che vivevano nella foresta ed il desiderio di ricordare il martirio dei frati di Inhassunge, che tanto mirabilmente con il loro impegno di vita missionario si erano per anni prodigati in loro favore, motivò la costruzione di una scuola attrezzata a loro intitolata. Pertanto ben presto nel cuore della foresta africana la piccola palhota si trasformò, grazie alle generose offerte di migliaia di benefattori, in una scuola in muratura ben organizzata. LA SCUOLA OGGI
Dopo vent'anni quella scuola conta oggi quasi 4.000 alunni. Al posto della capanna vi è una struttura in muratura che conta 14 sale (oltre alla segreteria e ai servizi igienici). Vi sono 77 professori e 12 addetti alla segreteria e alle pulizie dei locali. La scuola ospita alunni e alunne, senza discriminazione alcuna, che frequentano dalla prima alla decima classe. Gli alunni sono divisi in “turmeâ€?, cioè gruppi, di circa 80 elementi e, divisi in quattro turni, possono frequentare dalla prima alla decima classe. La scuola apre alle 6.00 del mattino e chiude alle 22.00, perchĂŠ in orario serale da alcuni anni è stato attivato anche un corso di alfabetizzazione per gli adulti. La scuola è gratuita fino alla settimana classe, mentre per la frequenza degli altri anni è richiesto il pagamento di una tassa annuale di 4 euro, che può sembrare irrilevante altrove, ma che qui rappresenta quasi la paga settimanale di un operaio. Ecco perchĂŠ molti degli alunni sono accolti gratuitamente all'interno della scuola anche qualora non siano in grado di pagare la quota di iscrizione, il che non li esonera, comunque, dalla possibilitĂ di contribuire, quando riescono, alla realizzazione di nuove aule, consegnando un mattone di cemento,acquistato dai genitori in segno di riconoscenza. E' stato attivato anche un corso per giovani sordomuti tenuto da un docente che padroneggia il linguaggio dei segni. SCUOLA ARTI E MESTIERI Dal 2005 gli alunni della Scuola Comunitaria dei Martiri di Inhassunge possono continuare gli studi presso la nuova scuola Arte e mestieri, costruita all'interno della Cooperativa Ceramica, fondata sempre da Fra Antonio nel 1986 nei pressi dell'aeroporto. La scuola offre tre corsi triennali di qualifica professionale nei settore della meccanica, della falegname-
ria e della informatica. I laboratori dei corsi sono attrezzati con macchinari semindustriali e con computer offerti dalla Regione Basilicata e da altri benefattori. Nell'attivazione dei laboratori di meccanica e falegnameria, dotati anche di macchinari semiautomatici, e nello svolgimento di corsi di specializzazione per i professori è stato molto importante l'impegno di alcuni tecnici volontari italiani che si sono alternati nel corso degli ultimi anni nella scuola e vi hanno speso la loro pluriennale professionalità . In loro presenza è stata ben organizzata anche l'aula informatica, accessoriata con 10 pc, due stampanti e il collegamento ad Internet in banda larga. La fruizione di questo laboratorio da parte di docenti e alunni consente loro di tenersi aggiornati e mantenere contatti con gli amici italiani che sostengono i loro studi. Al termine del triennio gli alunni potranno essere inseriti nelle poche imprese locali di falegnameria o meccanica oppure ritornare nei loro villaggi di provenienza e ,con il nostro sostegno per l'acquisto di un kit di lavoro, avviare una piccola bottega. Il titolo di studio conseguito consente,comunque, anche l'iscrizione ad alcune facoltà universitarie. L'APPOGGIO STATALE Da alcuni anni lo stato mozambicano, tramite il Ministero dell'Educazione contribuisce al funzionamento delle nostre scuole, pagando lo stipendio a circa la metà dei professori. COME SI FESTEGGERA’ A INHASSUNGE E A QUELIMANE Il 27 Marzo 2009 verrà celebrata la S. Messa nel posto dove furono uccisi i tre frati e ad essa parteciperà tutta la comunità cristiana dell'isola. Il giorno successivo tutti gli alunni della scuola a loro dedicata, gli amici, il Terzordine Francescano, la Comunità Cappuccina e gli abitanti di Quelimane che lo desiderano si recheranno insieme al Cimitero di Cualane per la deposizione della corona di fiori sulle tombe ove i tre riposano. Al termine di questa cerimonia, si ritornerà nella Scuola Comunitaria dei Martiri di Inhassunge e lÏ si realizzeranno laboratori per bambini e incontri culturali, aperti a tutta la popolazione di Quelimane. PROSPETTIVE FUTURE Per il futuro ci auguriamo di poter continuare a fornire questo servizio educativo e aumentare il numero degli alunni. Ovviamente ciò implicherebbe la necessità di ingrandire la struttura, ma ,con fede nel Signore e riconoscenza verso quanti fino ad ora ci hanno sostenuto,siamo certi che anche questo sogno si realizzerà ! Cooperativa Ceramica di Quelimane - marzo 2009
Potenza 17
Venerdì 27 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Comune
Viabilità
Regolamento urbanistico
Tito-Brienza
La seduta va deserta Attacco dalla minoranza
Nuovo stop per il sesto lotto
a pag. 19
a pag. 22
Una donna di Tito avrebbe aperto la porta a due sconosciuti che l’avrebbero violentata
«Sono stata stuprata in casa» In serata sentito un uomo. Per il momento nessun indagato PER il momento c’è la denuncia di una donna che racconta di aver notato due uomini che la seguivano, l’altro ieri sera, nella parte alta di Tito, zona di condomini e qualche vecchia casetta, di quelle con l'ingresso proprio sulla strada. E’ rincasata e ha acceso le luci, suo marito era fuori per lavoro, poi a un certo punto ha sentito bussare alla porta, ha guardato nello spioncino scorgendo due volti piuttosto rassicuranti, insomma, non erano extracomunitari. E come si usa in un tranquillo paese dell'entroterra lucano, ha aperto. I due sarebbero entrati di forza, e le avrebbero fatto violenza: uno stupro in piena regola. Verso le undici e mezza si sarebbe liberata e sarebbe riuscita a chiamare il 113. Di lì il tragitto in ambulanza fino al pronto soccorso dell'ospedale San Carlo, e le prime confuse dichiarazioni agli agenti della Polizia di Stato. Poi c’è il referto. Secondo il risultato degli esami clinici comunicato in Questura ieri sera, sarebbero state raccolte tracce biologiche di un individuo, ma non si è potuto apprendere
La trentenne avrebbe raccontato di essere stata seguita mentre rientrava nella sua abitazione
fici della Questura di Potenza si è presentato un uomo probabilmente identificato grazie alle parole della donna, che sarebbe stata risentita con la presenza di uno psicologo. Era solo, il che significa che doveva essere ascoltato semplicemente come una persona informata sui fatti, altrimenti sarebbe stata necessaria la presenza di un avvocato. Circa trent’anni, barba di una settimana, la calvizie esorcizzata da un taglio di capelli cortissimo. Giubbino sportivo, jeans, e scarpe da ginnastica. Visibilmente agitato, probabilmente al corrente del motivo della sua convocazione. E’ entrato da uomo libero: stava spegnendo una sigaretta appena accesa, così gli è stato concesso di finire la sua fumatina. Le indagini vengono svolte dagli agenti della Squadra mobile diretti dall’ispettore Antonio Mennuti. Il magistrato che si occupa del caso è una donna, il sostituto procuratore Annagloria Piccininni. Leo Amato potenza@luedi.it
Dopo l’aggressione ha chiamato il 113 ed è stata portata al San Carlo Il caso al vaglio della Mobile
l’entità delle lesioni subite. «Non è la Caffarella», mormorano gli investigatori, riferendosi al caso della coppietta che è stata aggredita da due rumeni il giorno di San Valentino in un parco della periferia romana. Il retropensiero deve andare all'arresto di due innocenti, fisiognomica a
parte, quindi agli errori commessi dai colleghi della Squadra mobile della capitale. Poi c’è il caso ancora più recente di un finto stupro denunciato da due studentesse a Torino, su cui si è espresso anche il Procuratore capo Gian Carlo Caselli parlando di una vera e propria «sindrome della
Caffarella». Perciò si va con i piedi di piombo, ma non si può nemmeno dimenticare il coraggio di una donna che trova la forza di denunciare una violenza avvenuta in casa, protetta dagli sguardi di estranei e passanti, un dramma che troppe volte viene vissuto segretamente senza uscire
PUBBLICA UTILITA’
Lavori straordinari
La denuncia di Picerno
Scale mobili chiuse a periodi alterni
Manca il cloro Chiude la piscina comunale
LAVORI di straordinaria manutenzione alle scale mobili. Per questo motivo per qualche giorno il servizio non sarà attivo al cento per cento. In particolare dovranno essere effettuati lavori di ripristino delle parti lignee lungo il percorso (e nelle stazioni) di piazza XVIII Agosto e Viale Dante. La chiusura al pubblico, però, per limitare al minimo i disagi degli utenti sarà effettuata in modo alternato. Questo il programma delle chiusure: Stazione di Piazza XVIII Agosto resterà chiusa da oggi a lunedì prossimo (30 marzo). Stazione di Viale Dante sarà chiusa da giovedì 2 aprile a domenica 5 aprile. La chiusura è necessaria per motivi di sicurezza e per effettuare i lavori in tutta tranquillità nei migliore dei modi. Dove possibile saranno adottate delle soluzioni alternative per ridurre al minimo i disagi. Un periodo un po’ difficile per le scale mobili cittadine che già nei giorni scorsi hanno dovuto subire un altro stop per la rottura di un pistone.
LA PISCINA comunale di Potenza è rimasta chiusa per l’intera giornata di ieri. Per il momento non si sa se oggi ci saranno altri problemi. La causa: mancanza di cloro. Ma, come denuncia Fernando Picerno, vicepresidente del consiglio comunale, la causa sarebbe la «mancanza di soldi per pagare i fornitori». Per questo negli ultimi mesila piscina è stata chiusa diverse volte in maniera improvvisa, anche per mezza giornata. «Inutile parlare delle enormi difficoltà per gli atleti di nuoto e pallanuoto - spiega Picerno - oltre ai disagi per i cittadini e le scolaresche che ogni giorno frequentano l'unica piscina della città del capoluogo. La mancanza di cloro, oltre alle chiusure continue, ha determinato da mesi una situazione al limite della legalità per quanto concerne la purezza dell'acqua della piscina. Nello stesso tempo i cittadini prendono atto che da un lato l'amministrazione comunale non ha i soldi per il cloro, mentre dall'altro la stessa stanzia oltre 500 mila euro per ingrandire la piscina (a favore di pochi utenti) e presenta un volume dell'assessore allo Sport per tracciare un consuntivo trionfalistico dei quattro anni di attività dell’assessorato a favore (si fa per dire) dello sport. Qualcuno dovrebbe iniziare - conclude - a farsi un serio esame di coscienza».
allo scoperto, o correre il rischio di venire riconosciute. Dunque i fatti: questa non è una rapina degenerata; dalla casa della donna, che ha circa trent’anni, non è stato prelevato alcun oggetto di valore. Per il momento non ci sono indagati, ma sempre ieri sera, sul tardi, negli uf-
18 Potenza
Venerdì 27 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
Le perplessità di Martorano
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
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MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
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OSTERIA GAGLIARDI - AVIGLIANO 0971-700743
Volontari per “Telefono amico”
ISUCCIO
SI terrà questa sera alle 19, nella sede dell’Avis di piazza Don Uva 6, l’incontro formativo per aspiranti volontari del “Telefono amico” di Potenza. All’incontro potranno partecipare tutti coloro che hanno interesse a fare un’esperienza di volontariato per essere vicini a chi vive periodi di difficoltà e che ha esigenza di sentirsi ascoltato da qualcuno che non giudica ma è pronto ad accogliere.
LA PRIMULA
SI intitola “Quattro anni di passione” il volume scritto dall’assessore comunale allo Sport, Giuseppe Ginefra, che verrà presentato questo pomeriggio alle 18, nella sala del consiglio provinciale. Ginefra, attraverso una serie di informazioni e dati, ha voluto raccontare le azioni messe in campo durante il suo mandato, esprimendo opinioni su quanto è stato fatto e quanto si debba fare per lo sport della Città di Potenza.
0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-470750
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE
Rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 12 aprile 2009, nella Galleria Idearte (via Londra, n. 75), la personale di Ravaioli, “Opere scelte 2008-2009”. Trenta le opere in esposizione, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 - 13 / 17,30 - 20,30. Per Carlo Ravaioli la pittura è un quotidiano tuffo nell'Assoluto, alla ricerca della “regola principe” e della “formula armonica”.
0971-34501
AL NORD
“Quattro anni di passione”
Personale di Ravaioli
0971-471312
AMBROSIA
TURNO NOTTURNO 27 MARZO Diamante via Pretoria 165 0971 - 22532 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
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0971-411396
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0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
C’ERA UNA VOLTA
0971-601217
“Il coraggio di un pompiere” “IL coraggio di un pompiere napoletano”. Questo il titolo dello spettacolo che andrà in scena, questa sera alle 21, al teatro nuovo del seminario maggiore. I ricchi sono divisi dai poveri da un universo di differenze, nel senso che i primi, i ricchi, possono ottenere tutto quello che desiderano grazie ai loro averi; gli altri, i poveri, non posseggono nulla né pare che per essi esistano prospettive di miglioramento. Ma quando un ricco si innamora di una ragazza povera e viceversa, allora l’abisso si colma e prevale la legge del cuore. L’amore eleva moralmente il ricco e il povero, è un sentimento che rende liberi e uguali. Tutti i personaggi di questa commedia contribuiscono affinché ciò si possa realizzare.
Uova di Pasqua dell’Ail Da oggi fino al 29 marzo si pensa alla solidarietà. I volontari dell’Ail (Associazione italiana contro le leucemie), distribuiranno le “Uova di Pasqua” che, insieme alle “Stelle di Natale”, sono sicuramente le manifestazioni più importanti che hanno permesso all’associazione di raccogliere e stanziare fondi per la ricerca per far sì che le leucemie, i linfomi e il mieloma siano mali sempre più guaribili. I banchetti si potranno trovare nelle principali piazze del capoluogo e all’ingresso dell’ospedale San Carlo di Potenza. La manifestazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ha permesso di raccogliere in tutti questi anni i fondi per finanziare i progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale.
•DON BOSCO• The millionaire 19. 30 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 I mostri oggi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 3 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Gran Torino
17 - 19.30 - 22 Sala 5 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 6 Il caso dell’infedele Clara 17 - 19 - 21 Sala 7 Push 16.30 - 19 - 21.30 •DUE TORRI• I mostro oggi 19 - 21
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •Adiconsum • OGGI Potenza, Ridotto Teatro Stabile, ore 19 “FESTIVAL POTENZA TEATRO IN LOOP” Proiezione video della prima edizione • DAL 30 MARZO Potenza, Teatro Stabile, ore 18 “DI FIABA IN FIABA” Prima rassegna di Teatro ragazzi •DOMANI Potenza, Teatro Stabile, ore 21 “NAPOLI MILIONARIA” III edizione “Leon d’oro Gigino La Bella”
0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
FINO AL 18 APRILE Potenza, “Cocco librerie” “OPERE RECENTI” Personale di Patrizia Monaco’
199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
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Potenza 19
Venerdì 27 marzo 2009
La minoranza chiede il numero legale nell’ultima assemblea sul regolamento urbanistico: seduta deserta
«Questa maggioranza va in pezzi» Ma Santarsiero difende i suoi e promette l’approvazione del Ru VA bene, può darsi che quel gesto sia stato «eclatante», ma è stato il risultato della «goccia finale». E il vaso “strabordato” - spiegano i consiglieri comunali dell’opposizione che d’urgenza, ieri, hanno convocato una conferenza stampa - è «l’atteggiamento di arroganza della maggioranza». Seduta andata “deserta”. La verifica dei presenti era stata chiesta proprio dall’opposizione. Ancora regolamento urbanistico, ormai al vaglio del consiglio comunale da diverse settimane. Anche ieri mattina: doveva essere l’ultima seduta, quella dedicata al voto finale. Ma prima era necessario sciogliere un nodo relativo a due osservazioni. Inviate dall’ufficio di piano, riguardano un tema delicato, una situazione di contenziosi, volumetrie, sentenze di primo grado e rischio di risarcimenti tra l’amministrazione e l’impresa Mancusi Group. Le due osservazioni sono arrivate in aula con il parere di inammissibilità della terza commissione consiliare. L’opposizione ha chiesto di poter approfondire: «lo stesso assessore all’Urbanistica Singetta e il segretario comunale - racconta Antonino Garramone (sembra vicino all’Mpa) hanno riconosciuto la possibilità di discutere delle due osservazioni». La sera precedente si era svolta una riunione per l’approfondimento tra maggioranza e opposizione. Ma ieri mattina «la maggioranza si è chiusa nelle segrete stanze». Così, due ore dopo l’orario di convocazione, hanno chiesto l’appello: 19 presenti, seduta rinviata e polemica immediata. Come la conferenza stampa dell’opposizione, a cui si aggiunge Giulio Spadafora (Fdc) per «spiegare - fa eco il consigliere che durante l’appello non ha abbandonato l’aula - la posizione comune di consiglieri che, per senso di responsabilità, non fanno certo i conti con le bandiere politiche. Quello di cui stiamo discutendo è l’approccio al regolamento urbanistico. Siamo sempre stati presenti». Fanno notare che mentre il Pd si era riunito per risolvere la questione («potevano discuterne in orario diverso da quello della convocazione se non volevano condividere la riflessione»), Popolari uniti e Uniti nell’ulivo hanno dato forfait. «Probabilmente - ironizzano - non hanno voluto prendersi la responsabilità di discutere di argomenti che fanno paura». E’ lunga e nota in città la storia dei contenziosi - la vicenda del caso nasce con le amministrazioni precedenti - sorti tra comune e diverse imprese di costruzione, tra espropri e volumetrie. La verità è che «se i consiglieri fossero stati in aula, già oggi la città avrebbe avuto il Ru». Così Santarsiero replicherà in una nota più tardi. Sa bene che «appartiene alla maggioranza la responsabilità primaria di garantire il numero legale in consiglio comunale», ma allo stesso tempo «è però anche vero che è grave e inaccettabile l’atteggiamento di chi esce dall’aula per far venire meno proprio il numero legale». Santarsiero ripercorre quello che è accaduto in mattinata: «quattro consiglieri dell’opposizione hanno abbandonato l’aula nel momento in cui ne erano presenti 23 in grado di far svolgere i lavori del consiglio. Ed eravamo all’ultima seduta relativa alla discussione sulle osservazioni del regolamento urbanistico». Proprio sull’atteggiamen-
Un momento della conferenza stampa (in foto Spadafora, Napoli e Garramone) e, a destra, Santarsiero
(f.M.)
Calcoli e pronostici sul bilancio DA settimane è uno dei quesiti più gettonati: la maggioranza terrà oppure no? Questione di calcoli. Perchè lunedì prossimo il consiglio comunale si riunirà su un’ordine del giorno inderogabile, il bilancio. Provvedimento per cui c’è bisogno della maggioranza assoluta dei voti favorevoli. Servono, per evitare il commissariamento dell'ente, 21 sì. E dopo la mancanza del numero legale nella seduta di ieri che ha dato origine all'ennesima polemica sul regolamento urbanistico e costretto al rinvio della votazione finale sul provvedimento, il bilancio si trasforma nell'ennesima prova ad ostacoli. Banco di prova più per appassionati di statistica che di calcolo puro. Sono lontani i tempi in cui il Pd del comune di Potenza vantava l’autosufficienza politica. Era stato l’allora capogruppo del neonato partito unico, Angelo Laieta, nella presentazione ufficiale del gruppo, a sollecitare l’attenzione sulla “corposità” della presenza di democratici a piazza Matteotti: tra ex diellini ed ex diessini si arrivava a quota 21, sul totale di 41 consiglieri, sindaco compreso. Poi fu la polemica estiva: durante una seduta, ancora il numero legale chiesto dall'opposizione e la fuoriuscita dei consiglieri di minoranza dall'aula. Così la polemica tra il Pd che denunciava il comportamento poco responsabile di Picerno e co, e l’opposizione che ricordava come quell’au-
tosufficienza politica non potesse essere valida solo all’occorrenza. Così si arriva al regolamento urbanistico stoppato a poche ore dal voto finale, con discussione rinviata e aggiornata alla seduta di lunedì (è stato aggiornato l’ordine del giorno) già convocata sul bilancio. Solo che nel frattempo la maggioranza, complessivamente, ha perso pezzi. Il Prc dichiaratamente fuori dalla maggioranza e i cinque consiglieri falotichiani che, come l’ex assessore regionale all’Agricoltura Roberto Falotico, hanno detto addio al Pd e sono confluiti in Uniti nell’Ulivo (sempre nel centro sinistra - dicono - ma durissimi contro il Ru). Ancora, lunedì dovrebbe essere ufficializzato il nuovo gruppo consiliare di Italia dei valori: al consigliere Roberto Galante, ora nel gruppo misto, dovrebbero unirsi altri due consiglieri. E si dice che si tratti di pezzi di maggioranza, che il Pd dovrebbe perdere un uomo. Così, i democratici scendono a quota 15. Al dato numerico è probabile poter aggiungere un voto positivo di almeno 4 consiglieri del gruppo dei Popolari uniti e dei due consiglieri di Verdi (Nicola Mussuto) e Donato Pace (Sd). Il totale - provvisorio - fa 21. A cui forse può essere aggiunto qualche voto singolo, ma sempre secondo uno scenario che non prevede assenti in aula. sa.lo.
Convocazione per lunedì E’ PREVISTA per lunedì la prossima riunione di consiglio comunale, alle 8.30 (durerà per l’intera giornata) presso la sala del consiglio provinciale. Stesso orario previsto per il giorno successivo, martedì 31 marzo, sempre alle ore 8.30 e sempre per l’intera giornata (questa volta presso il Grande albergo). L’ordine del giorno prevede un punto inderogabile: approvazione del bilancio di previsione 2009, del bilancio pluriennale e della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2009-2011. Ancora, il Prusst di Potenza e del territorio potentino, relativo alla nuova viabilità tangenziale, nel tratto Dragonara - raccordo autostradale SicignanoPotenza (si discuterà della localizzazione e della relativa adozione della variante alla strumentazione urbanistica). Infine, il dibattito sull’area denominata C5-C6 di Macchia Romana (approvazione del progetto preliminare del tratto AB di viabilità interna nei pressi di via Consolini). Nelle stesse sedute si terrà la discussione e la votazione sulle osservazioni al regolamento urbanistico.
Il “caos” in aula nasce da due osservazioni che recepiscono un indirizzo dell’esecutivo
Il rettangolo di Poggio Tre Galli LE due osservazioni che hanno “bloccato” il dibattito in consiglio comunale toccano una storia lunga di anni. Zona, Poggio Tre Galli, il Secondo centro direzionale, noto anche come “grande rettangolo”, sta venendo su da diversi mesi. E’ un complesso di sei palazzi, altezze diverse e colori accesi. Dell’area, l’amministrazione comunale discute dal 1971 quando il vecchio piano regolatore generale della to, il distinguo della minoranza: «Le osservazioni al Ru riguardano richieste dei cittadini che meritano rispetto aggiunge Rocco Coviello (Pdl) - Abbiamo provato a dare il nostro contributo. Eppure, anche quando le richieste erano legittime, il pacchetto si è rivelato “chiuso”». Ovvero, il voto sulle osservazioni ha sempre ricalcato, ad oggi, le valutazioni della terza commissione consiliare che ha lavorato sul Ru. «Quando è toccato al tema “delicato” alcuni, per paura, si sono “smarcati”», non presentandosi in aula. Tanto per essere chiari sul tema della “responsabilità”, sarà Fernando Picerno (Pdl) a
città prevedeva, in zona, persino un centro sociale. Nel tempo, a forza di varianti, piani, ritardi burocratici e scarsa iniziativa pubblica, lo scenario cambia. Il progetto passa per una variante al Prg, per un piano particolareggiato di iniziativa privata (sollecitato dal pubblico), un Prusst (un piano di riqualificazione urbana siglato con il ministero). Oggi, l’oggetto del contendere, è il
richiamare i colleghi dei Popolari uniti: «Non sono venuti in aula, eppure in quota del partito ci sono proprio l’assessore all’Urbanistica, più il vicesindaco Molinari e la presidenza del consiglio». In conferenza, anche uno dei due segretari cittadini del Pdl, Lorenzo Larocca: «Sorge il dubbio che ci sia qualcuno nella maggioranza che non vuole approvare il Ru. Se il provvedimento non passa, il blocco dell’edilizia in città farà lievitare i prezzi, già cari, delle abitazioni esistenti, a vantaggio dei costruttori». La lettura non piace al sindaco che precisa come non ci sia «nessuna spaccatura nel-
lotto numero 4 e i 40 mila metri cubi di volumetria (circa 11 piani) che dovrebbe contenere. Il contenzioso riguarda la titolarità di quel suolo, secondo l’interpretazione e la lettura che le parti (l’impresa Mancusi Group e il comune) fanno degli accordi precedenti. C’è una sentenza del tribunale civile che dà ragione all’impresa. Nelle due osservazioni incriminate, l’esecutivo chiedeva che il Ru potesse in
la maggioranza, nè problemi tra Singetta e il presidente della commissione Rinaldi» con riferimento alle osservazioni valutate, in sedi diverse, ammissibili o meno. Piuttosto, «il Ru lo ha voluto e lo porterà in porto questa maggioranza senza equivoci, nella massima trasparenza e nel supremo interesse della collettività». Sarà Luciano Petrullo a ricordare la “complessità” del proposito: «Un tempo - ironizza - quando la maggioranza era “bulgara”, poteva permettersi di ritirare i piani», come i sette particolareggiati «scippati» dal consiglio due anni fa e ora resi nel piano operativo.
Centro direzionale di Poggio Tre Galli
qualche modo recepire l’accordo a cui impresa e comune erano arrivati, per evitare ulteriori risarcimenti e in attesa della sentenza di appello, dopo il ricorso del comune.
Come è accaduto per «il piano strutturale metropolitano rimasto una chimera». E poi c’il dato tecnico: sulle due osservazioni “incriminate”, «come può un ufficio comunale sostituirsi al privato?». I testi recepiscono alcune indicazioni di un atto di indirizzo dell’esecutivo per individuare una soluzione alla storia del lungo contenzioso. Ma «il Ru - conclude Michele Napoli (la Destra) -andava condiviso. Non ci sottraiamo alla discussione, neanche delle due osservazioni che sembrano “polpette avvelenate”. Ma la sede per risolvere quella vicenda sia quella opportuna». Senza contare che sull’argomento
ancora non si è pronunciata la sentenza d’appello (il comune ha opposto ricorso al giudizio di primo grado favorevole all’impresa). «Nè possiamo essere l’ancora di salvataggio di una maggioranza che spesso, anche su casi importanti, ha mantenuto il silenzio». Santarsiero, invece, ancora spera: «da lunedì si riprende il cammino per offrire alla città uno strumento urbanistico innovatore che lascerà definitivamente al passato e ad altre responsabilità una storia urbanistica infelice e abbondante di errori». Auspicio e convincimento. Sara Lorusso
20 Potenza I POTENTINI si stanno dimostrando molto attenti alle problematiche della nostra città e dimostrano, con il loro interessamento, di voler contribuire ad una città sempre più vivibile. Questa volta le lamentele vertono sui marciapiedi stretti, pieni di buche e rattoppi e pieni di barriere architettoniche. Dovrebbero essere larghi almeno 150 centimetri e non avere ostacoli lungo il percorso, la pavimentazione dovrebbe essere costruita in materiale antisdrucciolevole, si dovrebbe fare attenzione a non creare restringimenti o ad inserire elementi che ne intralcino l'utilizzo nei tratti inclinati, bisognerebbe evitare che eventuali griglie poste lungo il percorso non facilitino l'incastro delle ruote della carrozzina. Ma basta farsi un giro in città per scoprire che tutte queste indicazioni, nella maggior parte dei casi, sono ignorate. Ed ecco
Venerdì 27 marzo 2009
La segnalazione di alcuni cittadini: paletti e alberi impediscono il cammino
Marciapiedi buoni per la pubblicità
Alcuni marciapiedi con “problemi” (Foto Mattiacci)
che un potentino, quando decide di farsi una passeggiata, si trova a dover affrontare un vero e proprio “cammino ad ostacoli”: marciapiedi ristretti, fondo sconnesso, presenza di buche, tombini scoperchiati, fili elettrici dell'illumina-
zione pubblica scoperti, pali di ogni genere (pubblica illuminazione, segnaletica stradale, cartelloni pubblicitari). Per non parlare dei lampioni in ghisa con una base che occupa tutto il marciapiede. E poi, commentano dei passanti di Via Vacca-
ro, «ci si mettono anche alcuni concittadini che, parcheggiando sui marciapiedi li rendono del tutto inutilizzabili. E' qui che servirebbe l'azione dei vigili. Bisognerebbe multare questi scriteriati». Insomma, quello dei marciapiedi potentini
è un “girone infernale”. Qualche buona idea? «Allargare i marciapiedi, togliere le auto in sosta, mettere qualche panchina dove si possa riposarsi e qualche albero o aiuola di verde, che però, non sia di intralcio», suggeriscono alcuni citta-
dini del capoluogo. Via Gabet, Via della Pineta, Murate, Viale dell'Unicef, Via Vaccaro, Viale Firenze, solo per nominarne alcune. «Oltre allo stato di degrado di molti marciapiedi - commenta un altro passante - bisogna segnalare che in alcuni casi la presenza di pali della luce o di altri impianti non consente il transito agevole dei pedoni con una carrozzella. Un disabile o anche un pedone con una carrozzella di un bambino è costretto a scendere in strada con grave pericolo per la loro incolumità. Tra l'altro il passaggio pedonale al termine di alcune strade è pericoloso, in quanto spesso gli automobilisti provenienti dalla città non rispettano i limiti di velocità. E poi c'è stato un proliferare di installazioni pubblicitarie e segnali stradali sui marciapiedi. Ridateci lo spazio per camminare». Anna Maria Calabrese
Povertà Storia di Francesco: divorziato, senza lavoro, senza soldi con tre persone a carico
Quando la fame bussa a colazione «Solo grazie alla Caritas ci sono latte e biscotti per i miei figli» FRANCESCO è un uomo di 47 anni. Per ovvie ragioni preferisce non rivelare la sua identità. Il nome è di fantasia, dunque. Ma la storia è reale. Una storia di povertà nella Potenza del 2009. Francesco è divorziato. Vive con i tre figli, di cui uno minorenne, in un prefabbricato di contrada Bucaletto. L'abitazione cade a pezzi. Pende da un lato, «sembra la Torre di Pisa», dice scherzando. Proprio ieri, è arrivata a casa sua una perizia del comune, lungamente attesa. Adesso la speranza è che vengano presi provvedimenti, finalmente. Ha sempre provveduto da sé alla riparazione di piccoli guasti, cavandosela piuttosto bene nei lavori manuali. Una fortuna, questa, che gli ha garantito di mettere un pezzo di pane sulla tavola quando, due anni fa, ha perso il lavoro. «Io ho sempre lavorato - racconta Dieci anni in fabbrica, altri dieci come operaio presso una ditta privata. Dopo otto anni di cassa integrazione, poi, ho lavorato all'inceneritore. Purtroppo, però, dopo appena due anni, questo ha chiuso. È da allora che sono disoccupato». Porta avanti la famiglia con lavo-
Ho lavorato presso l’inceneritore per due anni Poi chiuse...
I ragazzi studiano: ci vuole lo stomaco pieno
retti vari e con l'indennità di mobilità, che non pagano nemmeno ogni mese. «Il lavoro, però, di questi tempi scarseggia - spiega Francesco - Magari oggi ti chiamano, domani no. Passano giorni prima che trovi qualcosina da fare. La situazione è tragica». I problemi cominciano già dalle prime ore del mattino. I ragazzi hanno fame. Il frigo è vuoto. Come fare per la prima colazione? «Mi rivolgo spesso alla Caritas, che distribuisce
alcuni prodotti alimentari gratuitamente. Così i miei figli possono bere almeno una tazza di latte e mangiare qualche biscotto. Loro vanno ancora a scuola, hanno bisogno di avere lo stomaco pieno per studiare». Il bene dei figli prima di tutto. «Ci sono dei momenti in cui la fame, se hai giusto il minimo indispensabile, devi trattenerla. Sono stato anche digiuno, a volte». Ci sono, poi, le bollette da pagare. Oltre che alla Caritas, Francesco si
Appuntamento stasera al Ridotto dello Stabile fino alle 20.30
In video il “Potenza teatro” STASERA presso il ridotto del teatro “Stabile” di Potenza dalle 19 sarà proiettato il video ufficiale della prima edizione del festival “Potenza Teatro”, evento curato dall'associazione “Abito in Scena”. Il video, della durata di circa diciotto minuti, verrà mostrato fino alle ore 20.30 quindi, tecnicamente, in loop. L'ingresso è libero. Saranno presenti gli ideatori della manifestazione Leonardo Pietrafesa e Monica Palese e lo staff organizzativo. L'evento, conclusosi lo scorso ottobre, è la prima esperienza di festival teatrale nel capoluogo. Il progetto, iniziato nel 2007, è stato concepito come un testo teatrale diviso in tre atti con la scansione temporale: 2007, primo e secondo atto; 2008 terzo atto. Quest'ultimo è stato interamente proposto a Potenza il 19 e il 22 ottobre. Dopo una preselezione su 30 compagnie iscritte dopo un bando nazionale, è stata proposta la sezione denominata “Teatro in breve”, dedicata ai corti teatrali. «La proposta è stata unica in Basilicata - sostengono gli ideatori - Dimostrano la validità della proposta le numerose adesioni da parte di compagnie professioniste provenienti dall'intera peniso-
rivolge alla sorella. E’ lei che, ai compleanni, prepara la torta, per esempio. E ci sono gli amici. Una vita di stenti, ovviamente, non permette di mettere qualche soldo da parte. «Se ho anche solo dieci euro in più, li do ai miei figli per andarsi a fare una pizza. Io, mi posso permettere questo lusso, solo se offrono gli amici». Alle difficoltà economiche, si aggiungono anche quelle personali. Da quando Francesco ha divorziato sono entrati a far parte della sua vita giudici, avvocati, assistenti sociali, psicologi. «Non vivo più una condizione di serenità a causa delle loro continue richieste racconta - Io capisco sia il loro lavoro, ma creano continue ansie alla mia famiglia. Perché, appena riusciamo a trovare un nostro equilibrio, viene messa di nuovo a rischio la nostra tranquillità. Non è certo una condizione piacevole». Francesco è alla ricerca disperata di un lavoro. Dice che, probabilmente, ci saranno delle novità. Forse una svolta. Speriamo non sia solo un falso allarme. Anna Martino (2. Continua)
la e di attori diplomati al Dams e delle accademie Paolo Grassi di Milano, Silvio d'Amico di Roma e dagli Stabili di Bologna, Palermo ecc». “Teatro in Breve” ha visto anche l'iscrizione di cinque giovani compagnie lucane. La premiazione ha concluso la manifestazione dopo il concerto della band potentina “Blues Trips”. Vincitrice del concorso la compagnia “Area Nove Muse” di Catania. Il 22 ottobre nella sezione “Nuovi Linguaggi” è andato in scena lo spettacolo “Dissonorata”, un delitto d'onore in Calabria di e con Saverio La Ruina. Premio Ubu 2007 “Migliore attore” e “Migliore novità italiana”, Finalista al Premio Eti - Gli Olimpici del Teatro 2007, “Migliore interprete di monologo” e Premio Ugo Betti per la drammaturgia 2008, “Segnalazione speciale”. «Il festival ha avuto il merito fin dall'inizio di rivolgersi al territorio coinvolgendo artisti locali. Non ha tralasciato la formazione, sono stati infatti proposti laboratori di vario genere. Ora l'obiettivo è dare continuità e permettere che la manifestazione possa crescere, dandole maggiore prestigio e una forza internazionale». Simona Brancati
Concepito come testo diviso in atti
Agenzia delle entrate Al via un nuovo modello ANCHE l’Agenzia delle entrate ha avviato i suoi cambiamenti. E’ al via, infatti, il nuovo modello organizzativo dell'Agenzia delle Entrate in Basilicata, con una struttura più snella e funzionale e con l'obiettivo di garantire una migliore assistenza ai cittadini e un controllo più puntuale del territorio. Il piano di riorganizzazione non comporterà alcuna riduzione della rete di strutture che a livello periferico curano i servizi d'informazione e assistenza fiscale e presidiano l'attività di controllo sul territorio. Il cambiamento in atto non comporterà disagi per i contribuenti, anzi - secondo quanto spiegato dai responsabili dell’Agenzia tale piano mira a incre-
mentare la presenza diffusa dei servizi dell'Agenzia, agevolando ulteriormente la possibilità dei contatti con gli uffici da parte dei contribuenti. Di nuova istituzione le direzioni provinciali articolate in un unico ufficio controlli, con competenze per l'intera provincia su gran parte delle attività di prevenzione e contrasto all'evasione, e in un numero variabile di uffici territoriali a seconda delle dimensioni della provincia, che si occuperanno prevalentemente dell'erogazione dei servizi. Il processo di riorganizzazione in Basilicata prende avvio con la prossima attivazione della Direzione Provinciale di Matera e si concluderà nel 2010 con l'istituzione della Direzione Provinciale di Potenza.
Discussioni nell’Anno Paolino UNA CONFERENZA sentita, un vero e proprio punto d'incontro per formatori, catechisti, responsabili religiosi e pastorali. E' stato questo il senso del quarto incontro svoltosi presso il Teatro Nuovo del Seminario Maggiore di Potenza, nell'ambito dell'Anno Paolino. A fare da relatore alla tavola rotonda don Giuseppe Pulcinelli, formatore del Seminario Pontificio Lateranense e insegnante di Sacra Scrittura nella struttura religiosa romana. Il tema dell'incontro è stato “La soteriografia Paolina”. Dalla Salvezza alla Morte un percorso itinerante sul piano vocazionale, quello che ha visto presenti i seminaristi, i docenti di religione, le espressioni liturgiche della Diocesi di PotenzaMuro Lucano-Marsico Nuovo e Acerenza. Si è discusso sul libro “La morte di Cristo come concetto di espiazione”. Una lettura profonda, intensa, fortemente basata sul concetto della vita, della speranza terrena e della morte che unisce l'uomo a Dio. Il quarto appuntamento è stato un vero e proprio punto d'incontro per comprendere il pensiero, la riflessione liturgica di San Paolo su temi di grande attualità. L'incontro, presentato da don Pasquale Basta ha inteso delineare mediante la lettura Paolina un percorso Cristiano, sicuramente di grande attualità. L'anno Paolino, dunque è un percorso sentito, motivazionale e concreto per le rappresentanze religiose del capoluogo di regione e dell'hinterland. Il prossimo appuntamento è fissato per il 18/20 maggio con la presenza a Potenza, prima presso il Teatro Francesco Stabile e poi presso il Seminario Maggiore di un noto cardinale romano. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Venerdì 27 marzo 2009
21 Lettera al presidente De Filippo da parte del capogruppo dell’opposizione al comune di Pignola
Sconti gas, i conti non tornano «I cittadini non possono essere presi in giro con spot elettorali» QUELLI degli sconti sulla bolletta energetica, annunciati dal governatore De Filippo, sono conti che non tornano. Non al capogruppo in seno al consiglio comunale di Pignola, che dopo aver raccolto alcune segnalazioni da parte dei cittadini, ha scritto una lettera al presidente, il cui contenuto è riportato di seguito: In qualità di cittadino e poi di amministratore quale capo gruppo in consiglio comunale nel comune di Pignola, mi permetto di scriverla per informarla di una questione sollevata dai cittadini inerente il costo del gas metano. Lei nel mese di ottobre 2008, inviava una lettera acclusa alla bolletta del gas dove informava i cittadini lucani dell'effettuazione di uno sconto applicato dalla Regione Basilicata per tutto l’anno 2008. Al riguardo, le faccio presente che lo sconto c’è stato ma a che prezzo? Dal mese di giugno 2008 ad oggi la bolletta del gas ha subito variazioni di prezzo considerevoli, infatti nello stesso mese il costo al metro cubo era di 0,65, nel mese di agosto il costo è arrivato a 0,72 euro, mentre con la bolletta del mese di novembre, sempre del 2008 il costo è sceso a 0,57 euro.
Una bolletta
Cosa strana nel mese di febbraio 2009 il costo risale e arriva a 0,81 euro, nell’ultima bolletta emessa nel mese di marzo il costo sale ancora arrivando a 0,84 euro. C’è qualcosa che non funziona! Lei nella sua lettera aveva assicurato un risparmio per tutti i cittadini non solo per l'anno 2008 ma anche per le successive bollette, addirittura ha affermato che lo sconto poteva arrivare a 210,00 euro oltre all’eliminazione dell’addizionale regionale per 70,00 all’anno. Caro presidente o lei ha fatto solo uno spot elettorale oppure ai cittadini lucani i conti non tornano, visto che rispetto
al mese di novembre 2008 il costo del gas metano invece di diminuire, come era stato annunciato, è aumentato di 0,27 euro al metro cubo, che non è poco , vanificando lo sconto promesso a tutti i cittadini della Basilicata. Poi esiste un’altra questione, che è quella del pagamento di tutte quelle voci che appaiono sulla bolletta che il cittadino paga più volte. Non si capisce perché la bolletta deve essere così complicata da doverla affidare a un commercialista! Detto ciò, ritengo che i cittadini non possono essere presi in giro, essi hanno il diritto di comprendere ciò che viene
erogato in termini di servizi e il costo reale a cui vanno incontro, attraverso bollette più chiare e trasparenti. Che cosa significa (Imposta di consumo) che per lo stesso periodo subisce tre prezzi diversi? In un momento d crisi mondiale il segretario nazionale del suo partito Franceshini, grida alla tassazione dei redditi più alti! Lei presidente tassa quelli con reddito più basso che sono la maggior parte delle famiglie lucane. Non è corretto da parte delle istituzioni propagandare ciò che poi nella realtà non esiste e anzi, comporta al contrario, un costo maggiore. Alla luce di quanto sopra sarebbe cosa gradita se lei presidente si facesse carico presso la società Italgas per un chiarimento in merito al proliferare di voci multiple sulla bolletta e per un controllo del costo del gas metano, visto che lei ha assicurato un risparmio, mentre nella realtà l'Italgas continua ad inviare bollette con un presso maggiorato rispetto all'anno 2008. Forse lei non ha mai letto una bolletta, mi permetto di inviarle copia di essa, in modo che potrà rendersi conto di persona di ciò che le sto scrivendo. Giancarlo Spagnoletta capogruppo dell’opposizione
Avigliano Tornano le “Uova della solidarietà”
Una tre giorni per raccogliere fondi da devolvere all’Ail AVIGLIANO - Da oggi e fino a domenica prossima in piazza Gianturco, in viale della vittoria e in via Porta Potenza sarà possibile acquistare l’uovo di Pasqua dell’Ail e si potrà così contribuire alla ricerca, alla cura e all’assistenza domiciliare per sconfiggere le malattie del sangue. Un evento molto importante che ha coinvolto la comunità aviglianese, in particolar modo ha toccato profondamente in modo costruttivo e solidale gli artefici di tale manifestazione ovvero tutti i componenti, i responsabili e i volontari del circolo “Nuova Italia A.I.Solzhenitsyn”. L’iniziativa, organizzata con l’Ail (Associazione italiana leucemia) ha come obiettivo quello di promuovere il progetto di beneficenza per attivare e favorire nuove risorse per la parte più debole della società e per sperimentare al tempo stesso nuove modalità tese a un miglioramento della qualità della
vita, aiutando e incoraggiando tutti coloro che sono affetti da vari tipi di malattie del sangue a sentirsi normali e a ridurre al minimo la loro permanenza in ospedale. «Oggi - ha spiegato il presidente del circolo Renato Zaccagnino - non possiamo più accontentarci di assicurare ai pazienti la sopravvivenza, dobbiamo anche preoccuparci di come vivono e assicurare loro una qualità di vita accettabile». Gli obbiettivi che il circolo “Nuova Italia” ha perseguito con grande entusiasmo sin dalla nascita «si basano anche sui diritti di ogni individuo, sullo sviluppo della ricerca scientifica e sull'intervento delle istituzioni per garantire un aiuto concreto a tutti coloro che ne hanno bisogno tutelando la salute dei cittadini». La raccolta dei fondi consentirà all'Ail di assicurare e potenziare gli straordinari progressi ottenuti in que-
Avigliano, in consiglio è tempo di bilanci AVIGLIANO – Oggi si riunisce il Consiglio comunale. Sono cinque i punti all’ordine del giorno dell’assemblea convocata in seduta ordinaria per le 10 di stamani. Al centro del dibattito vi è il bilancio di previsione dell’esercizio finanziario 2009, la relazione revisionale e programmatica e l’approvazione del bilancio pluriennale 2009-2011. Tra gli altri punti all’ordine del
giorno, c’è un atto di indirizzo circa la determinazione dei valori delle aree fabbricabili, la determinazione delle aliquote e detrazioni Ici per l’anno 2009 e la determinazione del prezzo di cessione delle aree e fabbricati da destinare alla residenza, alle attività produttive e terziarie. In ultimo, vi è l’assegnazione di un lotto nell’area Paip di Sarnelli. g.s. potenza@luedi.it
sti anni nella diagnosi e nella cura delle malattie ematiche, grazie allo studio, alla sperimentazione ,alla prevenzione, realizzando anche residenze riservate proprio a questi pazienti, che potranno ricevere le cure ed essere assistiti da un equipe di medici, infermieri, psicologi e volontari. Un incitamento particolare viene dal presidente del circolo Nuova Italia A.I.Solzhenitsyn di Avigliano, Renato Zaccagnino, che ha invitato tutta la comunità aviglianese «a continuare a sostenere la raccolta fondi per la ricerca dando prova ancora una volta di essere sensibili a queste problematiche e ringrazia anticipatamente tutti coloro che nonostante questo periodo di incertezze economiche non dimenticano chi vive in condizioni precarie di salute, sentendosi ampiamente ripagati, dalla possibilità di fare del bene e di strappare un sorriso a chi nella sofferenza spera in un futuro migliore».
Due giorni per celebrare Giuseppe Forlenza
Veduta di Picerno
PICERNO - Una due giorni dedicata interamente a Giuseppe Forlenza. Nativo di Picerno, fu stimato nella comunità medica per le sue ricerche all’avanguardia e le sue applicazioni. Fu il primo a fare un intervento di cataratte alla fine del Settecento. Sabato e domenica prossima l’amministrazione comunale ha organizzato dei momenti per ricordare un illustro cittadino. “Da Picerno a Parigi” è il titolo della manifestazione. Sabato sera (ore 21) presso l’auditorium della scuola media “G. Fortunato” si terrà uno spettacolo teatrale con uno sketch del laboratorio teatrale ‘95 e l’esibizione del cabarettista salernitano Ciro Girardi. «In questo modo - ha detto Lucia Caivano, vice sindaco e assessore alla Cultura - abbiamo voluto coinvolgere le due regioni, una che gli ha dato i natali e l’altra dove ha studiato. È il personaggio più importante della nostra storia cittadina: chirurgo di fama internazionale e medico di fiducia di importanti ministri dell'epoca, ma nessuno se ne ricorda più. Nessuno sa chi era, nonostante ci sia già un piazza a lui intitolata. La famiglia non ha mai dimenticato la sua origine, nonostante oggi alcuni parenti stiano a Contursi». Domenica pomeriggio alle 16.30, in piazza Forlenza, è in programma una cerimonia di inaugurazione della targa celebrativa,
mentre alle 17.30 si terrà il convegno di studi nell'auditorium della scuola media. All’incontro sarà presente il nipote Oberdan Forlenza, giudice del Tar di Napoli e presidente del teatro Argentina di Roma. «E’ lì che sono andata a trovarlo - ha detto Caivano Mi ha raccontato che non hanno mai dimenticato Picerno perché la nonna, quando era piccolino, con i cuginetti, li metteva in autobus e li portava a Picerno per fargli visitare il paese. Ha un ricordo vago perché non viene da anni, ma verrà volentieri a farci visita». La figura di Forlenza ha attirato l’interse del professore Heinz dell’Università di Strasburgo che sta conducendo degli studi e sta completando una pubblicazione sulla figura di questo personaggi. «Ci ha chiesto - ha continuato Caivano - di trovare un pò di materiale nei nostri archivi comunali. Sono interessati a Forlenza dal punto di vista scientifico perché per l'epoca era una persona avanti nel settore sia per la ricerca che per l'applicazione. Il nostro obiettivo è rinverdire i legami con i familiari e coniugare l'aspetto storico, legato a un senso di appartenenza». Da Parigi a Picerno, passando per l’Inghilterra dove è custodito un suo ritratto, ricordando una personalità che oltre i confini di casa propria ha portato nel mondo il nome del suo paese natio.
Picerno Iniziativa dell’istituto “Fortunato”
Alle prese con gli scacchi PICERNO - Tra mosse, anticipazioni e ragionamenti prende il via domani mattina alle 9 il torneo regionale di scacchi. La competizione sportiva si svolgerà presso la scuola media “G. Fortunato”. Ben 32 le squadre iscritte al torneo che decreterà, per ognuna delle sette categorie in gara, due finalisti (primo e secondo posto) che si sfideranno alla finale nazionale in Sicilia. Duecento i ragazzi di scuole primarie e secondarie che affronteranno un gioco che metterà a dura prova le capacità
logiche mentali. L'iniziativa si inserisce nei giochi studenteschi. «Quello degli scacchi - ha detto la preside dell'istituto Annamaria Basso - è un'attività per dare uno scacco matto al bullismo, al disimpegno, alla superficialità manifestata dalle nuove generazioni. Se i ragazzi li tieni impegnati, però, rispondono in maniera positiva. E' un'attività su cui la scuola ha investito molto. È uno sport a valenza didattico-formativo. L'obiettivo è di puntare su sport che non hanno so-
lo una valenza sportiva, ma sviluppano capacità logiche e immaginative. Inoltre, questa manifestazione ci ha permesso di aprirci al territorio e di avviare un discorso con gli enti locali». Dopo la gara, si terrà la cerimonia di premiazione. i.d.m. potenza@luedi.it
Venerdì 27 marzo 2009
22 Brienza Il completamento della strada di collegamento con Tito continua a rimanere un’incognita
Nuovo stop al sesto lotto Il taglio dei fondi lascia l’amaro in bocca all’assessore Loguercio BRIENZA - Ai ritardi burocratici si aggiungono quelli finanziari. E’ un accavallamento di lentezze per un iter forse troppo lungo che alla fine lascia con l’amaro in bocca l'assessore alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio e gli amministratori burgentini. Un iter che culmina con uno “stop” alla Tito-Brienza. Ancora una volta il sesto lotto è messo in secondo piano. Nuovamente “declassato”. Resta un’incognita il suo destino. Anche se la finanziaria taglia i fondi per la Tito-Brienza c’è chi chiede a gran voce che rientri tra le opere appaltabili nel 2009. Si attende così un’inversione di tendenza dall'Anas. Una decisione, quella di rinviare il cantiere, che ha destato non poche perplessità. L’assessore Loguercio dal canto suo ha mantenuto la sua parola. E' ufficiale. In un’assemblea pubblica in programma per martedì prossimo alle 19 nella sala consiliare del palazzo municipale l'assessore Loguercio, alla presenza degli amministratori locali e della comunità della città di Brienza affronterà la questione. Un dibattito senz'altro
Il tratto della Tito-Brienza già completato
partecipato. Si discuterà dell’iter burocratico e finanziario legato al sesto lotto nonché dell'attuazione del protocollo firmato tra Regione, Provincia e di Comuni di Brienza e Sasso che consentirà ai tir di bypassare il centro abitato di Brienza procedendo per la bretella che collega Sasso alla Val d’Agri. Un protocollo che in pratica stenta ad attuarsi. Eppure «l'interruzione del traffico pesante protratta nel centro abitato burgentino - si legge in una no-
ta dell'Arpab inviata al Comune circa un anno fa - rappresenta una soluzione efficace e significativa per la diminuzione delle polveri sottili». Ora però il sesto lotto è una questione dunque non più rinviabile. Urge chiarezza su un iter interrotto bruscamente e che lascia i burgentini ancora una volta perennemente in attesa di quella valvola di sfogo per quanti quotidianamente percorrono la strada statale 95 e la statale 598 della Fondo Valle dell'Agri.
Antonio Giansanti
Un momento del falo’ dell’Annunziata
zione di prodotti tipici locali. Come la passata edizione della “Festa dell'Annunziata”, sono stati tantissimi i fedeli che hanno partecipato all'evento religioso e in tanti sono stati sino alla conclusione della manifestazione. Gli eventi sia dell'Unitalsi locale che della parrocchia di Oppido sono appena all'inizio. Con l’arrivo della stagione calda, infatti, sono in programma altri eventi come ad esempio il prossimo 2 aprile “L’adorazione eucaristica - Lectio divina” e la santa messa alle 19 presso la Cripta; oppure il giorno dopo la Via Crucis presso la chiesa madre, presieduta dall'arcivescovo; o ancora il sabato successivo la “Giornata diocesana della gioventù” ad Acerenza. Dunque, finita la festa i complimenti agli organizzatori sono d'obbligo visto la bella organizzazione dell'evento e l'impegno profuso per far sì che tutta la manifestazione si svolgesse nel migliore dei modi possibili. Rocco De Rosa potenza@luedi.it
Parchi urbani, un primo passo verso l’istituzione di un sistema regionale
Uomo alla guida in stato di ebrezza Denunciato
difesa dell'ecosistema, la riqualificazione ed il risanamento del patrimonio edilizio, architettonico, paesaggistico, artistico, il ripristino dell'identità storico-culturale, la valorizzazione ambientale e l'attività di animazione economica, culturale e turistica. Decisivo, nell'elaborazione della legge, è stato il ruolo, già nella precedente consiliatura, dei componenti della Prima commissione consiliare provinciale sullo sviluppo economico, attualmente presieduta dal consigliere Nicola Manfredelli, e dei consiglieri Nicola Acucella e Raffaele Soave che costantemente hanno richiamato l'attenzione e hanno svolto concrete azioni finalizzate all'accelerazione delle procedure per l'approvazione della legge. «Mi auguro - ha concluso l'assessore Vitucci - che l'iter avviato possa concludersi in breve tempo».
BALVANO - Si è messo alla guida dopo avere alzato un po’ il gomito. Così un uomo di 37 anni è stato denunciato dai carabinieri di Balvano. Il trentasettenne è stato sorpreso dagli uomini dell’Arma, alla guida della sua utilitaria. I carabinieri sono stati colpiti dal fatto che l’auto procedeva a zig zag lungo la strda. Hanno così fermato l’uomo che, però, si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento etilometrico.
Si chiama “Labor” lo sportello per il lavoro
di, è stato realizzato un modulo software in grado di raccogliere in modo automatico dati dai sistemi informativi di scuole, enti di formazione e anagrafi comunali, e integrarli con i dati presenti nel Sistema provinciale. E sono stati sviluppati strumenti per integrare le informazioni presenti nel Sistema provinciale con i sistemi informativi di altri soggetti. Allo stesso tempo, è stato realizzato un software in grado di gestire i vari servizi di politica attiva erogati dai centri per l’impiego provinciali, dalla partecipazione a borse lavoro e tirocini ai corsi e progetti formativi. Con un’attenzione particolare, alla luce delle misure emanate con urgenza per far fronte alla crisi economica che sta investendo numerosi settori produttivi, per la gestione delle procedure riguardanti i lavoratori che percepiscono trattamenti di sostegno al reddito.
Oppido, un successo la “Festa dell’Annunziata”
OPPIDO LUCANO - I due giorni di festa dinanzi la chiesa dell’Annunziata di Oppido Lucano ha portato tanta gente tra le strade grazie all'iniziativa fatte dall’Unitalsi di Oppido in collaborazione con la parrocchia locale. Nonostante le condizioni climatiche pressoché avverse la “Festa dell'Annunziata” ha riscosso un discreto successo. Martedì sera, nonostante la temperatura rigida e prossima allo zero e con forti folate di vento, il “Falò dell'annunciazione del Signore” è stato fatto con una presenza discreta di giovani e meno giovani. Tanti, infatti, sono stati i ragazzi di Oppido che sono scesi nella zona vecchia del paese e hanno assistito al falò uniti tra preghiera e religione. Due giorni fa, invece, freddo e vento non hanno condizionato lo svolgimento della manifestazione e del programma. La santa messa, presieduta da Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Acerenza è stata seguita da fuochi pirotecnici, dall'animazione musicale de “I Mitici” e dalla degusta-
Potenza Un progetto dell’Apof-Il
POTENZA - Uno sportello unico per la formazione, l’orientamento e il lavoro. Questo l’obiettivo del progetto “Labor, servizi innovativi per il lavoro”, che coinvolge la Provincia di Potenza (capofila è la Provincia di Teramo) con il partenariato attivo dell’Apof-Il e dei Centri per l’impiego. Il progetto si propone di potenziare i servizi dei centri per l’impiego, in particolare per il supporto all’occupazione; ottimizzare la circolazione delle informazioni fra comuni, scuole, enti di formazione; migliorare complessivamente i servizi offerti all’utenza, rappresentata sia dai cittadini sia dalle imprese. «Con questo progetto sottolinea il presidente dell’Apof-Il Antonio Giansanti - si sta lavorando ad una rete che consentirà l’inserimento e l’accesso da un unico punto e con un unico sistema dei dati riguardanti chi lavora, chi cerca lavoro, gli studenti, le offerte formative, finora rintracciabili in vari enti e in numerose banche dati». «Ancora - riferisce Giansanti - è stata effettuata la progettazione della struttura dati dell’offerta formativa, che sarà alimentata da tutte le scuole ed enti di formazione sul territorio provinciale, e raccoglierà quindi tutte le opportunità di formazione e riqualificazione professionale, che saranno disponibili in un punto di accesso unico su Internet». Grazie al progetto, quin-
Riflettori puntati sulla Tito-Brienza. Un tratto lungo 3,700 chilometri. Due le gallerie, una di 1,700 metri e l'altra di 700. In superficie 1,300 metri. L'idea progettuale prima di essere approvata ha atteso le autorizzazioni del Dipartimento Ambiente e Urbanistica. Poi nel novembre 2005 anche l’amministrazione comunale ha approvato il progetto, con l'aggiunta di due svincoli. Quelli di accesso per l'entrata e l' uscita. Da allora, però, sono trascorsi 4 anni. E’ passata un'intera consiliatura. Eppure la Tito-Brienza resta sempre un'incognita. Si è assistito ad un “balletto di responsabilità” che hanno portato al lievitare del costo del progetto da 50 a 90 milioni di euro. «Esigiamo un'accelerazione sulla questione - hanno detto dall'amministrazione - e con l'assessore Loguercio siamo pronti a sederci ad un tavolo per determinare tutte le condizioni attese alla cantierabilità entro il 2009. Ci svincoliamo da responsabilità e confidiamo nelle garanzie dell'assessore Loguercio». Angela Scelzo potenza@luedi.it
In particolare, è in fase di realizzazione: la raccolta dei nominativi dei lavoratori provenienti da aziende che hanno sospeso l’attività per motivi di crisi aziendale e occupazionale, e che pertanto possono godere di un trattamento di sostegno al reddito da parte dell’Inps; la gestione della Dichiarazione di immediata disponibilità (Did) da parte del lavoratore, che è tenuto a rilasciarla per poter godere del trattamento; le azioni di politica attiva nei confronti di tali lavoratori, che comprendono anche al segnalazione ad aziende e ai soggetti privati di intermediazione.
Potenza
Servizi on line per il Centro territoriale SI terrà oggi, alle 10.30, nella sala Giunta della Provincia, la conferenza stampa di presentazione dei servizi on line, in corso di erogazione, del Centro servizi territoriale della Provincia di Potenza. Il Centro servizi territoriali è la struttura operativa di servizi sovra-comunali che ha il compito di avviare i processi di e-Governament garantendone la gestione e fornendo alle amministrazioni partecipanti le risorse umane e tecnologiche necessarie. la Provincia di Potenza è l’ente capofila del Cst e tramite un suo ufficio ne coordina, indirizza e controlla l’attività.
POTENZA - L'assessore provinciale alle Attività produttive Antonio Vitucci è soddisfatto per l’avvio della discussione in Prima commissione consiliare regionale, presieduta da Antonio Flovilla, della proposta di legge, votata all'unanimità dal consiglio provinciale di Potenza e avente per oggetto l’“Istituzione del sistema dei parchi urbani di interesse regionale”. Una proposta che regolamenta il recupero del patrimonio storico urbano e l’istituzione del Parco delle cantine e degli ipogei ad iniziare dai comuni di Barile, Pietragalla, Rapolla e Roccanova. Si tratta anche di un'azione di marketing territoriale, capace di mettere a frutto le grandi potenzialità di sviluppo legate alla trasformazione e alla commercializzazione delle produzioni tipiche oltre che alla individuazione delle azioni idonee a garantire la
Venerdì 27 marzo 2009
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Venosa L’iniziativa del Rotary ha visto come relatore il giornalista del Tg1, Giorgino
Quando la legalità parte dall’educazione VENOSA - La legalità non è valore che si improvvisa, ma si acquisisce attraverso un lungo processo educativo. Questa la filosofia ispirativa del convegno “Legalità una scelta, un impegno” organizzato dal Rotary Club di Venosa nell'auditorium del Itcg “E.Battaglini” di Venosa e indirizzato agli studenti delle scuole medie superori della cittadina oraziana. «Vogliamo promuovere una cultura dei valori civili che faccia intendere il diritto come espressione del patto sociale indispensabile per costruire relazioni consapevoli tra i cittadini e tra questi e le istituzioni- ha sottolineato Marco Pampaloni,
presidente Rotary Venosa che aiuti a comprendere come l'organizzazione della vita personale e sociale si fondi su un sistema di relazioni giuridiche; che sviluppi la consapevolezza che condizioni quali dignità, libertà, solidarietà, sicurezza non possano considerarsi acquisite per sempre, ma vadano perseguite, e, una volta conquistate, protette». « Spesso gli adulti, nel nome di una fantomatica libertà di espressione danno cattivi esempi di comportamenti devianti dalle norme ha concluso Pampaloni Dobbiamo promuovere promuovere il concetto di cittadinanza, fondato sulla co-
scienza dei diritti ma anche dei doveri, sul rispetto dell'altro, delle regole e delle leggi». Temi che sono stati sviluppati nel corso della mattinata da relatori qualificati e competenti. Come la brillante relazione del noto giornalista Rai Francesco Giorgino, che, pur sviluppando un argomento piuttosto impegnativo su “Lingua, legalità, democrazia nell'epoca della globalizzazione”, è riuscito a catalizzare e tenere sempre viva l'attenzione degli studenti. Per sottolineare che quello della legalità è un tema multidisciplinare e transdisciplinare, Giorgino ha spiegato il significato e ha evidenzia-
to interdipendenze e interconnesioni di parole chiave, quali: valore, norma, istituzioni, globalizzazione, libertà. «La legalità non è un atto obbligatorio ha sottolineato Giorgino - Si acqusisce attraverso un processo di di interiorizzazione di valori, norme e modelli comportamentali il cui punto centrale è costituito dalla cultura della legalità». Giorgino ha anche messo in guardia da quelli che sono i rischi del “presentismo”, caratterizzato dalla consapevolezza errata della reversibilità di certe scelte; dalla apatia di fronte ai valori, alle regole, alla fede; dalla debolezza delle agenzie di socializza-
Un momento del convegno
zione: famiglia, scuola, parrocchie,istituzioni, associazioni, gruppo dei pari. Che fare quindi? «Bisogna stringere una alleanza tra le agenzie di socializzazioneha proposto Giorgino - Non
bisogna chiedersi perché i giovani commettono reati, ma perché la stragrande maggioranza dei giovani non commette reati». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Il primo cittadino: «Abbiamo inoltrato agli enti preposti le necessarie autorizzazioni»
Lavello: denunciato Annale Sotto accusa il lavaggio dei macchinari dell’Astea LAVELLO - Ancora un intervento dei Carabinieri del Noe nel comune di Lavello. Solo qualche anno fa il sequestro di una vasta area adibita a discarica nel centro abitato, il cosiddetto Vallone di Costantinopoli , e un'altra zona in contrada Torre alla periferia. Qualche giorno fa a farne le spese una piccola area interna al centro di ricovero dei mezzi adibiti alla raccolta dei rifiuti solidi urbani. I Carabinieri del Noe hanno denunciato il sindaco e gli amministratori, attuali e precedenti, della società Astea che gestisce il centro di raccolta dei rifiuti. Le accuse sono di scarico di acque reflue industriali provenienti dal lavaggio dei veicoli utilizzati per il trasporto dei rifiuti e di deposito incontrollato dei fanghi prodotti durante i lavaggi. I militari hanno anche sequestrato l'area utilizzata. Raggiunto telefonicamente Michele Di Ciommo, amministratore Atea, fa sapere. «Ci siamo spiega Di Ciommo - im- La sede dell’Astea mediatamente adoperati, unitamente all'ente, per richiedere all'Aato le necessarie autorizzazioni per l'utilizzo dell'area per finalità specifiche». «Puntualizzo - sottolinea l'amministratore - che l'area, peraltro poco estesa, veniva raramente utilizzata e che le autorizzazio-
ni dovevano essere richieste sin dall'insediamento nella zona della struttura». «Si tratta specifica Di Ciommo - di reflui di lavaggio delle gomme dei mezzi. L'area transennata è davvero limitata e abbiamo fatto eseguire analisi della acque da cui risulta l'assenza di inquinanti e rifiuti pericolosi e dannosi». Getta acqua sul fuoco anche il primo cittadino Antonio Annale. «Abbiamo - spiega Annale - tempestivamente provveduto ad inoltrare agli enti preposti le necessarie richieste di autorizzazione e confidiamo di ottenere nell'arco di pochissimi giorni un riscontro positivo così da poter appianare la vicenda senza ulteriori risvolti». L'area , per quanto è dato sapere e secondo indiscrezioni, veniva di rado utilizzata solo ed esclusivamente per la pulizia di alcune parti ( lavaggio ruote ed altri) di alcuni mezzi in dotazione all'ente per lo svolgimento di molteplici servizi. Per la cronaca il servizio di raccolta dei rifiuti solidi urbani è stato ormai da anni delegato alla società Astea Multiservizi che si occupa anche di refezione scolastica , manutenzione di immobili ed altri servizi esternalizzati dall'ente comunale. Daniele Masiello
Lavello Parla il consigliere di minoranza del Pd, Di Giacomo
«Cittadini di Lavello, arrangiatevi» LAVELLO - “Cittadini di Lavello arrangiatevi” così esordisce il consigliere di minoranza Pd, Fernando Di Giacomo. «In sostanza - fa sapere Di Giacomo - questo è stato detto nel Consiglio Comunale dalla nostra amministrazione di destra. Infatti, nel bilancio 2009 che è stato approvato non è stato previsto nulla per le famiglie di Lavello. Proprio per ovviare a questa mancanza avevo stilato, poi presentato insieme al gruppo del Partito Democratico, un emendamento denominato “Progetto Famiglia Lavello 2009”. Era una misura che andava incontro alle famiglie, che in questo momento di crisi, hanno grosse difficoltà economiche. Infatti, era prevista una riduzione delle tariffe della mensa, del trasporto scolastico e dell'asilo nido che avrebbe fatto risparmiare ad una famiglia media di Lavello circa 250-300 euro. Sicuramente questa cifra non è grande ma in questo momento nemmeno piccola. L'assessore Catarinella non può dire che l'Amministrazione non ha aumentato le tasse. Primo perché sa che non è vero e secondo perché anche non aumentandole, in questo momento particolare, equivale ad averlo fatto». «La nostra proposta - prosegue Di Giacomo - prevedeva anche un piccolo sacrificio alla Giunta comunale. Chiedevamo che parte delle indennità assessorili fossero destinate a favore dei servizi socio assistenziali e quindi a chi ha bi-
sogno di un sostegno economico». «Pensavamo - ribadisce - che in virtù delle battaglie politiche sulla riduzione dei costi della politica, fatte in passato dall'Assessore Gisondi e dal Vice Sindaco Capuano, questa proposta sarebbe stata condivisa”. “Purtroppo - sottolinea il consigliere Pd - non è stato così, capiamo che è facile fare queste battaglie dall'opposizione e meno dai banchi della maggioranza quando si ha diritto all'indennità. L'incoerenza è un tratto distintivo di questa maggioranza». «Nel Consiglio Comunale non si è consumata solo la bocciatura della proposta del Partito Democratico, si è anche approvato il Bilancio con la previsione di spesa dei servizi esternalizzati all'Astea. Lo si è fatto pur in assenza di un contratto quadro che regolasse i rapporti tra il Comune e l'Astea. Infatti, il punto a riguardo è stato ritirato in Consiglio Comunale senza spiegare le vere ragioni alla base di questo e senza spiegare nemmeno come si possa approvare un bilancio con alcune voci che al momento non hanno giustificazioni. Non vorremmo che le ragioni siano state davvero così “importanti”dal punto di vista contabile dal consigliare il ritiro del punto. Così come ci auspichiamo che sull'Astea non si stia mettendo in piedi un giochino che metta a rischio i posti di lavoro dei dipendenti». da. ma.
Studenti in sciopero da tre giorni per delle infiltrazioni di acqua nelle aule
Acerenza: acque agitate all’Itc “Da Vinci” ACERENZA - L'Istituto Tecnico Commerciale Leonardo Da Vinci fa acqua da tutte le parti. Non è un modo di dire, anzi è quello che accade in questi giorni all'interno dell'istituto scolastico. Da ormai tre giorni, infatti, gli studenti si rifiutano di andare a scuola e seguire le lezioni con una presenza inusuale in classe: un secchio per la raccolta dell'acqua, che inesorabile, scende dal soffitto. Così anche le mamme si rifiutano di mandare a scuola i loro figli per paura che qualche pannello gli caschi addosso. Lo riferiscono, le mamme e gli studenti, nell'incontro tenutosi ie-
ri pomeriggio nella sala conferenza dell'Itc Da Vinci. A presiedere l'incontro anche il Sindaco acheruntino Antonio Giordano, invitato dagli studenti al fine di poter trovare una soluzione a tutte le infiltrazioni presenti nella struttura, e che dopo l'incontro ha subito inviato, via fax, un esposto delle condizioni in cui versa la struttura, all'assessore all'edilizia scolastica della Provincia, al presidente dell'amministrazione provinciale, al dirigente regionale degli istituti scolastici, al dirigente scolastico dell'Itc Da Vinci e alla Rai. Sempre nella mattinata di ieri un perito della pro-
vincia, di nome Tornincasa, come riferiscono le mamme, ha sostenuto, che non c'è alcun pericolo, né per i ragazzi, né tanto meno per la struttura e che, quindi, le lezioni possono tenersi regolarmente. «Non c'è alcun pericolo per i ragazzi. - lo sostiene anche il preside dell'istituto Michele Marotta». Intanto però, le aule appaiono così come un queste foto. Macchie di umidità, secchi a raccogliere l'acqua che scende dal tetto, mentre in palestra la problematica è ancora più seria. I secchi trasbordano d'acqua il parchet si è rovinato, è intriso d'acqua in alcuni
punti. I ragazzi ci dicono che proprio la palestra è stata rimessa a nuovo lo scorso anno e che i lavori hanno avuto un costo di 150.000 euro. Quest'ultimo sostenuto dalla provincia di Potenza. «I lavori - continua il preside Marotta- sono già iniziati lo scorso febbraio, solo che saranno portati a termine solo quando il tempo migliorerà dalla ditta Cerverizzi Nicola». Le mamme comunque non la bevono e continuano a chiedere ai propri figli di non andare a frequentare le lezioni, anche perché questa condizione di disagio, come ci tengono a riferire,
Secchi che raccolgono l’acqua nella palestra
non è temporanea e non riguarda soltanto le infiltrazioni. I ragazzi, per intanto, fino a sabato continueranno
a manifestare sperando in una attenzione da parte degli enti. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it
Venerdì 27 marzo 2009
24 Taglio del nastro per l’undicesima edizione del Mediashow
Parla il leader della Federazione di centro
dissesto Porte aperte all’olimpiade Ripacandida, Di Sabato: «Puntare della multimedilità di Melfi sulla prevenzione» MELFI - Tutto è pronto a Melfi per l’undicesima edizione del Merdiashow. L’olimpiade della multimedialità, organizzata dal liceo scientifico Federico II di Svevia, metterà in competizione tra loro circa 130 studenti che sono giunti in città da ogni parte d’Italia. Suscita grande curiosità al delegazione arrivata dall’Honduras ed accompagnata dal missionario lucano, don Ferdinando Castriotti. Con loro anche l’ambasciatore in Italia dell’Honduras, Roberto Ochoa Madrid che comporrà la nutrita schiera di ospiti e relatori dell’evento. “Siamo pronti come ogni anno per questa nuova edizione del Mediashow 2009 – spiega il dirigente scolastico del liceo, Riccardo Rigante – che, ancora una volta, abbiamo curata in ogni minimo particolare”. Questa mattina tutti i partecipanti all’olimpiade si sono impegnati nell’elaborazione di un filmato multimediale. Si tratta della novità di questa edizione 2009 per un film che di fatto sostituisce l’elaborato fino all’anno scorso preparato dai candidati. Un’apposita commissione valuterà i filmati prodotti dai ragazzi per poi giungere alla proclamazione finale del vincitore prevista domenica ventinove marzo prossimo presso l’aula consiliare del comune di Melfi. Per domenica prossima sono
Una foto del Mediashow
pure in programma gli interventi del rettore dell’università di Basilicata, Antonio Mario Tamburro del direttore scolastico regionale, Franco Inglese del docente dell’università di Siena e presidente onorario del Mediashow, Alfio Andronico del direttore generale ordinamenti Miur, Mario Dutto. Come ogni anno il docente dell’università di Basilicata, Nicola Cavallo farà da riferimento dell’olimpiade per tutti i partecipanti, gli ospiti ed i relatori. Domenica 29 marzo sarà pure consegnata
una targa in memoria di Alessandra Bisceglia, giovane giornalista lucana recentemente scomparsa. Come tradizione tutte le scuole di Melfi sono state coinvolte dal Mediashow. In ogni laboratorio di informatica i partecipanti all’olimpiade hanno trovato sistemazione per confezionare il proprio filmato. «Mi auguro che vinca la qualità dei partecipanti – aggiunge l’ideatore del Mediashow, Riccardo Rigante - e tenuto conto della novità prevista con la preparazione del filmato, certamente ancora una volta la
cultura prevarrà sul luogo comune che considera i nostri ragazzi come passivi consumatori delle nuove tecnologie». Per la prima volta quest’anno, infine, parteciperà all’olimpiade anche una delegazione di sette studenti iscritti nelle scuole medie della provincia di Potenza. «Intendiamo creare un vivaio per il futuro – conclude il preside, Rigante – e verificare lo stato dell’arte nello studio dell’informatica nelle nostre scuole medie». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
RIPACANDIDA - «Il dissesto idrogeologico di questi ultimi giorni sembra accanirsi in maniera malvagia contro Ripacandida». E’ quanto sostiene in una nota Michele Disabato, componente del direttivo provinciale della neo formazione politica “Federazione di Centro” e responsabile della stessa formazione per Ripacandida. Infatti Disabato ricorda che ultimamente prima una voragine sulla S.P.n.8 al Km 10,20, che ne ha impedito l’utilizzo per alcuni giorni, poi è franato un altro tratto al Km 12,00 che ancora oggi isola il paese con i vicini centri di Maschito, Forenza, Palazzo S.G. e Banzi. Martedì 24 marzo una seconda voragine poco distante dalla prima ha isolato il paese anche in direzione Ginestra e Venosa, sede di un ospedale di zona e scuole di 2° grado. Mercoledì 25 marzo ancora una frana che ha tranciato la condotta adduttrice del gas metano, in contrada S.Pietro, lasciando l’intero paese all’agghiaccio. Lo stesso rischio corre la parallela condotta principale della rete idrica. Senza dire poi della sospirata Oraziana, che nei pressi dello svincolo di Rionero è stata oggetto di uno smottamento momentaneamente superato con lo spargimento di un po’ di bitume che ha evitato il completo isolamento di Ripacandida. Alla luce di tutto quanto il
responsabile locale di “Federazione di Centro” scrive nella nota: «Attrezziamoci in tempo con una politica di attenzione perché questi processi, specialmente quando si manifestano sotto forma di eventi catastrofici, non sempre si possono definire naturali, o almeno non del tutto tali, ed è quindi da irresponsabili giustificarli come ineluttabili, in particolare laddove si ripresentano sistematicamente a colpire il territorio e l’uomo stesso. Se pertanto l’uomo è artefice e concausa di eventi catastrofici, continua Disabato ne deriva che la difesa dai rischi idrogeologici si impone nei termini di “previsione” per individuare e censire le aree potenzialmente soggette al rischio e per coprire il territorio con una rete di stazioni di rilevamento dei parametri fisici che influiscono sui dissesti); di “prevenzione” per disporre idonee misure preventive, legislative e tecniche, allo scopo di contenere il rischio a livelli accettabili; di “mitigazione” per applicare la protezione idrogeologica al territorio a rischio. Quindi- conclude DiSabato – per il futuro facciamo sì che certe tragedie possano evitarsi non per fortuna ma per prevenzione. Il problema è quindi di natura politica, legislativa ma anche organizzativa ed operativa». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
UOMINI DA RICORDARE
Melfi Impersonava l’antica figura del medico di famiglia
E’ scomparso Michele Gerardi Il suo impegno professionale iniziava nel MELFI - E' scomparso a Melfi Michele Gerardi. Impersonava l'antica figura del me- suo studio prestissimo. La sua preparaziodico di famiglia. Per oltre un trentennio ne in continua evoluzione. Così negli anni aveva prestato la sua opera con abnegazio- una serie di specializzazione. Da quella in ne, dedizione e professionalità, sempre di- dermatologia, all'igiene generale e speciasponibile, in particolar modo per le classi le, malattie infettive, malattie tropicali e meno abbienti, Si compiaceva farsi chiama- subtropicali, gastroenterologia. Per vari re il “medico dei poveri”. Garbo, signorili- anni ha ricoperto con estrema serietà e rità, riservatezza facevano di Gerardi una ti- gore il ruolo di Ufficiale Sanitario nel Copica figura di Melfi, sua città di adozione.Vi mune di Melfi. Da quest'incarico è scaturito un suo parera giunto ticolare imnel 1957, dopegno in difepo aver svolto sa dell'amla sua attività biente. Ultimedica, al mamente, conseguianche se in mento della pensione, laurea all'Uaveva preso niversità di posizioni Napoli, a S. molto dure, Giorgio Lufrutto di un cano, dove suo studio, era nato nel contro la pre1922, e in alsenza dell'atri centri delmianto. la provincia La sua prematerana. parazione Un duro lavoumanistica, ro, soprattutsi era particoto per il risvelarmente riglio di malatsvegliata neltie come la la vita da penmalaria, la Una foto del medico scomparso sionato, ripoliomielite o portandolo la febbre perniciosa. Poi, appunto, Melfi, che sceglie fra ad un'antica, grande passione per il latino le varie sedi assegnategli, quale vincitore ed il greco. Lingue che parlava e scriveva in di concorso, ed è qui che svolgerà la sua modo perfetto, tanto da comporvi una raclunga attività di medico, sino a quel forzato colta di versi, nella lingua di Orazio, “Radipensionamento, al raggiungimento del ci, Briciole, Ricordi”, nella quale non man70° anno di età. E Melfi diverrà la città da ca un'elegia intitolata “Lodi a Melfi”. Con lui “amata” sino all'ultimo. Un sentimento Michele Gerardi, scompare il professioniche ha voluto fosse stampato sull'annuncio sta che aveva fatto della sua attività una della sua scomparsa: “Dio benedica i miei missione. cari, il popolo di Melfi, che ho amato, che mi Franco Cacciatore ha offerto amicizia, mi ha adottato”. provinciapz@luedi.it
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Barile Dopo la caduta del consiglio, si moltiplicano i commenti
Mecca (Pd): «L’amministrazione ha fallito su tutte le questioni» MELFI - Dopo le dimissioni dei 9 consiglieri comunali, su 17 componenti il consiglio comunale, che hanno sfiduciato il sindaco Botte con l'automatico scioglimento del Consiglio Comunale che avverrà nei prossimi giorni dal Prefetto di Potenza, la locale sezione del Pd, com'è ormai noto all'intera comunità, nel corso di questi anni, rispetto alla gestione della pubblica Amministrazione del Sindaco Botte e della sua maggioranza di centro destra (Idv - An Repubblicani di La Malfa e Fi), ha più volte manifestato e dichiarato il proprio disappunto, tenuto conto che gli stessi sono venuti puntualmente a mancare rispetto a quelle che sono le regole civili, democratiche oltre che rispetto alla coerenza politica ed istituzionale. Avvicinato Giuseppe Mecca, coordinatore cittadino e candidato Sindaco del PD alle prossime elezioni comunali, ha detto: “Il PD, in data odierna, nel prendere atto dell'avvenuto dimissionamento del Sindaco Botte, avvenuto per mezzo di una parte di Consiglieri Comu-
nali con lo stesso alleato (IDV), denuncia il totale fallimento politico-amministrativo della compagine amministrativa che non è stata in grado di garantire la governabilità del nostro Comune, ma, al contrario, ha unicamente aggravato i problemi nella nostra comunità, producendo, di fatti, uno scollamento fra amministratori ed amministrati. Per una ennesima volta prendiamo atto che gli alleati del sindaco Botte, oggi Idv, sfiduciano lo stesso
sindaco con il quale hanno consumato l'ingiustificato e fallimentare “ribaltone” amministrativo, il tutto è davvero a dir poco incredibile!!! IL Pd, nel ribadire la propria sfiducia al Sindaco Botte, in quanto principale responsabile di questa grave situazione, si sarebbe atteso che questa pesante e stancante situazione amministrativa venisse ad essere discussa in maniera democratica nell'appropriata sede Istituzionale, qual è il Consiglio Comunale. Nella
quale, in maniera libera e trasparente, e non attraverso le solite azioni di piccolo cabotaggio che tendono a voler nascondere più l'inadeguatezza di questi “amministratori” piuttosto che il senso di responsabilità che dovrebbe avere chi amministra la cosa pubblica. Ma, la democrazia, nel nostro Comune, grazie al modo di fare di questi “amministratori”, per una ennesima volta è stata calpestata! Il Pd, pertanto, nel ribadire l'inefficienza e la totale sfidu-
Il comune di Barile
cia al Sindaco Botte, afferma che il metodo adottato per il dimissionamento dello stesso non è un metodo democraticamente corretto e mette in evidenza che la firma apposta sul documento, da parte del Consigliere Comunale Giuseppe Anastasia, è avvenuta in maniera del tutto autonoma e senza l'avallo della locale sezio-
ne del Pd oltre che del Gruppo Consiliare dello stesso Pd. Quanto sopra viene volutamente messo in risalto al fine di evitare inopportuni ed impropri accostamenti tra il Pd e tutti coloro che in questi anni abbiamo politicamente tenuto a debita distanza, in quanto, da sempre, inaffidabili!». Lorenzo Zolfo
LA POSIZIONE DEL PDL...
...E QUELLA DI ITALIA DEI VALORI
«Finalmente il Sindaco di Barile Francesco Botte (centrosinistra) è stato mandato a casa anticipatamente mediante le dimissioni congiunte di nove consiglieri comunali (2 del Pdl, 5 Italia dei Valori, 1 La Destra, 1 Partito Democratico), liberando l'Ente Municipale da un inoperoso ingombro che ha stagnato e affossato la vita amministrativa barilese di questi ultimi anni. L'arrivo del Commissario prefettizio - continua il comunicato - in questa tormentata e oscura fase comunale, non può fare che del bene alla esausta ed oberata comunità barilese, già vessata all'inverosimile dal sindaco Botte con l'elevazione delle tasse comunali ai limiti massimi consentiti dalla legge. Noi del Pdl non siamo in vendita, perché non siamo né calciatori, né merce di scambio, ma uomini forgiati da idealità e valori che non si prestano a compromessi di sorta. Semmai sono stati gli altri partiti ad accodarsi alla nostra ferma e consolidata volontà di mandare a casa Franco Botte e restituire agli elettori responso e mandato».
«A bocce ferme, dopo tanti penosi stratagemmi per "rimanere a galla" ancora per un pò, ed ora , a sipario chiuso, desideriamo esprimere ,in breve, le nostre valutazioni. "Abbasso Sansone con tutti i Filistei" una frase biblica che richiama alla memoria di tutti che -chi ha mentalità meschina e borghese, contraria alle novità - prima o poi soccombe!!! Altrimenti si direbbe, in forma più contemporanea, che oggi a Barile il Sindaco ovvero "Il Re è nudo" ; ed assieme a lui tutti quei personaggi più o meno tronfi e falsamente boriosi , prepotenti ed arroganti che si ergevano-fino a pochi mesi addietro-dopo l'operazione "maquillage" della Giunta usurpatrice "posticcia" a novelli -vecchi "Salvatori della Patria barilese". Si dà il caso - e ne ha grave responsabilità chi ha concesso loro da Potenza fiducia illimitata , abbandonando personalità di sicura fede e serietà politica ed umana - che i cosiddetti, presunti, auto--proclamatisi "Salvatori" hanno fatto - poveracci- KARAKIRI a se stessi, secondo l'antico cerimoniale giapponese. Ma stendiamo un velo pietoso su quegli episodi "inqualificabili" e documentati in Audio-Video, per comunicare al popolo di Barile , agli iscritti e sostenitori da sempre del Partito della Legalità (Idv) che il Circolo storico di Piazzetta Skanderbeg 5 , ha firmato-con senso di responsabilità ed in piena libertà ed orgoglio di coalizione- un protocollo d'intesa elettorale con il Centro-Sinistra; è a buon punto la redazione di un programma articolato e moderno di Coalizione con il PD e le altre forze politiche (PS, PU,Basilicata Popolare) ed attendiamo l'evolversi degli eventi. Ognuno, adesso che arriva il Commisssario Prefettizio nel Palazzo Municipale di Barile, si prenda "per intero" le proprie responsabilità ed agisca, una tantum di conseguenza».
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Villa D’Agri Bambini protagonisti nell’iniziativa del Gal Akiris
Di scena i tesori del Parco della Val D’Agri VILLA D'AGRI - «Se venite a Moliterno trovate un paese ricco di tesori grandi e piccoli, dal castello medioevale alle chiese, alle montagne, alla gastronomia, agli antichi costumi a finire alla bibliomediateca. Se venite a Grumento Nova il viaggio non può che non essere nel belvedere della pineta all'esplorazione dei giardini rocciosi e all'”immersione” nel tempo antico della storia degli scavi Grumentum. Se venite a Tramutola l'occasione è di “ascoltare” le dolci e fresche acque “dell'antico lavatoio detto “n'gap l'acqua” all'ammirare la chiesa del SS Rosario, la festa religiosa e gustare la tradizione culinaria. Se venite a Viggiano la scoperta del tesoro è nella
Madonna Nera , il Santuario e nell'antica tradizione dell'arpa, strumento di lavoro. Tanti i “tesori preziosi” che i piccoli alunni delle scuole di Moliterno, Viggiano (San Salvator), Tramutola e Grumento hanno scoperto e raccontato grazie al progetto “I tesori del Parco nazionale dell'Appennino lucano - Val d'Agri - Lagonegerese gestito dalla cooperativa Basefor in collaborazione con Legambiente Basilicata e promosso dal Galakiris. Progetto nato in «funzione di un concreto sostegno all'avvio di un Parco nazionale che salvaguardi e valorizzi questi stupendi territori e li protegga dalla crescente pressione delle compagnie petrolifere». Tesori cultura-
li, paesaggistici, artistici, dell'identità di ogni paese e che i baby studenti hanno presentato ieri mattina nel corso della manifestazione svoltasi al centro sociale di Villa d'Agri. Un coinvolgimento delle scuole nell'educazione e diffusione delle tematiche ambientali rappresentate dal territorio del Parco. Parco che come ha sottolineato il presidente di Legambiente, Marco De Biasi è «lo strumento fondamentale per attirare i turisti e generare economia e benessere di un territorio. Bisogna tutelare il Parco e difenderlo. Chi vive - ha aggiunto De Biasi - da protagonista i territori è l'uomo che ha la capacità, l'intelligenza e la volontà di mantenere
quello che ha trovato». Tesori che vanno «gelosamente ha affermato la dirigente del Comprensivo di Tramutola, Maria , Murrone - custoditi per essere trasmessi a chi verrà dopo di noi”. E grazie al Galakiris che diverse iniziative sono mirate a “ a una parte a valorizzare il territorio e dall'altra a recuperare le peculiarità naturalistiche e le potenzialità dal punto di vista dell'identità culturale». Dunque, un territorio che rappresenta «una preziosa commistione - ha dichiarato la presidente del Galakiris nonché sindaco di Moliterno, Angela Latorraca - tra dinamiche differenti, tra le quali, senza alcun dubbio, quella legata agli aspetti naturalistici che
I bambini presenti all’iniziativa
mantiene un importanza basilare nell'equilibrio socio - culturale dell'area». Equilibrio richiesto in “sinergia ha evidenziato il Sindaco di Tramutola, Ugo Salera - con l'ente Parco, associazioni naturali e non, società civile, con condivisione in co-
mune per la crescita e opportunità di sviluppo del nostro Parco». Complimenti per l'ottimo lavoro da parte del commissario dell’Ente Parco, Domenico Totaro «questa è la strada giusta». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Il comune calabrese preleverà 250.000 mc di materiale dal Noce. Raccolta firme nella Perla del Tirreno
E’ guerra tra Maratea e Tortora Al centro della diatriba il problema dell’erosione delle coste MARATEA - Nuove preoccupazioni per la Perla del Tirreno. Il Comune di Tortora ha deciso di risanare i danni erosivi della sua spiaggia con un prelevamento di 250mila metri cubi di materiale solido dal Fiume Noce. L'iniziativa ha suscitato l'allarme tra i cittadini di Maratea che, nei giorni scorsi, hanno consegnato una petizione al Commissario prefettizio affinché “solleciti le istituzioni competenti al riesame e quindi ad una revisione degli interventi” previsti dal Comune di Tortora. La petizione, partita dal Comitato civico Iniziativa cittadina, è stata firmata anche da altre associazioni, operatori turistici, cittadini e commercianti di Maratea. «Il fenomeno erosivo della spiaggia è ormai giunto a livelli di grande preoccupazione» dice Biagio Salerno, presidente del Comitato. «E' dagli anni 80 - spiega Salerno - quando vennero realizzate le briglie nel fiume Noce, che si è pratica-
La spiaggia di Castrocucco
mente azzerato l'apporto di materiale solido alla foce e quindi al mare. Oggi le unghie di spiaggia sono ridotte a pochi metri ed ogni mareggiata aggredisce le
infrastrutture a terra. Né si può dire che gli interventi che da dieci anni si susseguono sul fiume abbiano realizzato una inversione di tendenza».
Senise: un pezzo di storia che se ne va SENISE - Si sono svolti ieri mattina a Senise nella chiesa S.Francesco, i funerali di Carmine Rovitto. Uno dei due centenari in vita della comunità senisese(l’altra è una vedova). Carmine, era nato nel 1908, aveva tagliato il fatidico traguardo del secolo nello scorso mese di ottobre ed era stato festeggiato a Pomezia, laddove viveva con la moglie, i tre figli (un maschio e due femmine) ed i nipoti. Si era trasferito negli anni Settanta proprio per seguire i figli che li avevano trovato lavoro. Carmine, uomo probo ed integerrimo, aveva lavorato presso il locale vivaio forestale fino alla pensione ed a volte rientrava nella sua casa di Senise, per trascorrervi alcuni giorni, a volte di più, di meritato riposo. L’amministrazione municipale, sindaco Giuseppe Castronuovo ed assessore Raffaele Palermo in testa,
non potendosi recare a Pomezia, avevano pensato di far pervenire nel giorno del compleanno dei centanni, un particolare mazzo di fiori ed una torta che avevano fatto felice il festeggiato e la sua famiglia. Pur essendo in quel momento tanto lontano, gli amministratori, non avevano dimenticato di fare un gesto di autentica partecipazione all’evento. Purtroppo però, l’incedere del tempo, non fa sconti a nessuno e dunque per Carmine, seppure lentamente si sono presentati acciacchi che l’hanno indebolito progressivamente. La sua personale rincorsa a superare un traguardo sempre più grande, si è fermata ad appena sei mesi. Ai funerali, sono stati in tanti a volergli tributare l’ultimo saluto, prima della tumulazione nella tomba che aveva edificata nella sua Senise. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
L'abbassamento di alcune briglie aveva portato dei vantaggi alla linea di costa, spiega Salerno, ma terminata l'adduzione a mare del materiale solido accu-
mulato, l'equilibrio generale si è ricostituito con scarsa adduzione di materiale. Per i firmatari della petizione, il prelievo di 250mila metri cubi di materiale, ed una ipotesi decennale di prelievo di circa 40.000/50.000 metri cubi all'anno, non farebbe altro che favorire l'arretramento della foce del fiume. Per questo hanno scritto al Commissario chiedendo di intervenire ed hanno suggerito una serie di provvedimenti. Primo fra tutti quello di effettuare il ripascimento delle spiagge danneggiate con materiale preso dalle cave. Materiale identico a quello realizzato dalle spiagge e, in più, che si andrebbe a sommare a quello trasportato naturalmente dal fiume. Quindi chiedono di favorire l'avanzamento della foce riportandola dove si trovava prima delle costruzioni delle briglie agendo sugli ultimi 10 km del fiume con interventi di “pulizia dell'alveo, risagomatura, accentuazione
delle pendenze, eliminazione delle briglie” e ,naturalmente, proibendo prelievi di materiale solido salvo quanto necessario per tenere l'alveo pulito ed in ordine. Infine, i firmatari della petizione, chiedono di evitare di alterare altimetricamente la sezione di foce con accumulo di materiali solidi che turbano il naturale deflusso delle acque a mare e di «individuare pratiche di partecipazione dei cittadini e delle varie Associazioni per il recupero e la valorizzazione degli ambiti fluviali». «Esprimiamo tutta la nostra solidarietà alla frazione marina di Tortora che ormai si trova continuamente aggredita sia dalle mareggiate che dal fiume conclude il presidente del comitato, Salerno - ma non vogliamo ricadere negli errori del passato che non hanno mai risolto il problema e vogliamo ricreare le condizioni necessarie perché il fiume alimenti le spiagge». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
San Severino: tutto pronto per la “Coppa delle nevi” SAN SEVERINO - Tutto pronto per la dodicesima edizione della coppa delle nevi il primo weekend di aprile (sabato 4 e domenica 5). E’ la terza prova del Campionato Italiano di Regolarità Autostoriche C.S.A.I. La novità dell'anno è che a seguito della Regolarità classica valida per il Campionato Italiano si svolgerà la regolarità Turistica aperta a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questo tipo di attività sportiva. Le due giornate inizieranno con le verifiche tecniche il sabato mattina a San Severino Lucano, da dove, in tarda mattinata si partirà alla volta di Mormanno, Rotonda, per salire poi al rifugio Fasanelli a 1600 msl. dove è prevista una sosta per il pranzo e la partenza per il ritorno a San Severino per l'arrivo della prima tappa,
dopo il passaggio da Pedarrete, Colle Ruggio, Visitone a quota 1600, 1800, 1900 msl. La domenica un doppio giro nel cuore del Parco Nazionale del Pollino con arrivo a Bosco Magnano,dopo avere percorso un totale di 180 Km ed affrontato 34 P.C., 9 C.O. 6 C.T., dove è previsto il pranzo finale e la premiazione. La Gara per la sua tipologia, gara di regolarità a tempi imposti, dà la possibilità a tutti i partecipanti di ammirare i panorami e la natura in cui si trovano immersi per due giornate di Sport e di Turismo, oltre alla possibilità, durante le soste, di visitare luoghi, che ormai tagliati fuori dai grandi flussi di traffico rischierebbero di essere dimenticati del tutto. «Principale obiettivo di questa amministrazione, dice il
sindaco Francesco Fiore è lo sviluppo del Settore Turismo attraverso la promozione del territorio e le sue peculiarità ambientali culturali artistiche e paesaggistiche, la Coppa delle Nevi rientra a pieno titolo nelle iniziative destinate a tale fine, i partecipanti alla manifestazione, le loro famiglie e accompagnatori, infatti, aderendo alla gara avranno la possibilità di scoprire i vari “volti” del nostro territorio e del suo sorprendente patrimonio». «L'occasione rappresenta, inoltre, un momento di animazione per le nostre comunità, la vitalità del territorio è un elemento fondante attraverso il quale si può migliorare la qualità della vita della nostra popolazione e il senso di appartenenza all'ambiente in cui vive».
Matera 27
Venerdì 27 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Marconia
Policoro
Decreto “taglia-leggi”
Nuove caserme
Forse anche la frazione nel tritacarne di Calderoli
Oggi l’inaugurazione della sede Polstrada
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Un barista di Altamura sarebbe l’autore del colpo in banca che fruttò 10.000 euro
Rapinò la Meridiana: arrestato Fermato a casa dai Carabinieri dopo una lunga attività investigativa Sequestrato un canile abusivo Nell’ambito di un predisposto servizio di controllo del territorio, i Carabinieri della Compagnia di Matera ed i militari del Nas di Potenza, hanno stato sequestrato un canile abusivo e denunciato all’Autorità Giudiziaria 2 persone. In particolare, nella periferia di Matera i Carabinieri del Nas hanno individuato un allevamento per la vendita dei cani attivato senza la prescritta autorizzazione
SAREBBE un barista quarantunenne di Altamura, incensurato, in difficoltà economiche (sembrerebbe che l'uomo abbia cercato di giustificare il suo gesto affermando di essere oberato dai debiti), il presunto responsabile della rapina dello scorso 26 febbraio avvenuta nell'agenzia della Banca Meridiana di Matera. Ieri mattina, in esecuzione di un ordine di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari Rosa Bia, che ha concordato con gli esiti investigativi e confermato la sussistenza delle esigenze cautelari, l'uomo è stato raggiunto presso la sua abitazione di Altamura dai militari del Nucleo Investigativo del Comando provinciale dei carabinieri di Matera e tratto in arresto. Alla base dell'arresto dell'uomo, un'attività info-investigativa classica e tradizionale: erano pochissimi, infatti, gli indizi in possesso dei carabinieri. Il quarantunenne, giovedì 26 febbraio, a viso scoperto e armato di taglierino riuscì ad asportare dal-
la Meridiana, in via Timmari, la somma di diecimila euro. Entrato in banca, invece di pronunciare la consueta frase ad effetto “è un rapina”, pensò bene di mostrare al cassiere un foglio di carta su cui aveva scritto “questa è una rapina” e con la quale attirava l’attenzione del cassiere che si allarmava immediatamente per quel che stava accadendo..
Il gesto spiegato con i molti debiti del giovane pugliese Dopo aver mostrato anche il taglierino, si fece consegnare la somma di denaro. Messo a segno il “colpo”, uscito con calma dall'istituto di credito, si allontanò a bordo di un'automobile, probabilmente in compagnia di un complice, riuscendo a far perdere, subito, le proprie tracce. A facilitare la fuga del rapinatore, l'ubicazione della banca, in una zona che permette di lasciare immediatamente la città. Sul posto, intervennero i
carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Matera e i colleghi della Compagnia, che avviarono immediatamente le ricerche e le indagini del caso. I militari dell'Arma visionarono, senza esito, le immagini del sistema di videosorveglianza e verificarono la posizione di alcuni pregiudicati del posto. Fu quindi avviata una capillare ed attenta attività info-investigativa che ha permesso ai carabinieri, in breve tempo e dopo non poche difficoltà iniziali dovute alla mancanza di elementi concreti, di indirizzare le indagini verso il comune di Altamura. Sono così stati raccolti gravi indizi di colpevolezza che hanno permesso di individuare quale presunto responsabile della rapina un barista incensurato quarantunenne di Altamura. L'uomo è stato accompagnato presso la casa circondariale di Matera a disposizione dell'Autorità Giudiziaria. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
dell’Autorità competente ed un annesso deposito all’ingrosso per mangimi di animali di affezione, non registrato all’Asm. I militari hanno proceduto al sequestro sanitario della struttura adibita ad allevamento, all’interno della quale erano presenti circa 40 cani, e della struttura adibita a deposito, in cui c’erano almeno 15 quintali di mangimi. Il tutto per un valore di circa 150.000 euro.
28 Matera L’anteprima organizzata dal Consorzio di tutela con le etichette Akratos, Moro, Malandrina e Greco Doc Venerdì 27 marzo 2009
New entry Doc al Vinitaly Nuove proposte da introdurre sul mercato e sul territorio Sono le etichette Akratos, Matera Moro Doc, Malandrina e Matera Greco Doc le new entry della 43 edizione del Vinitaly. La grande kermesse del vino lucano prende il via da Matera con l'Anteprima Vinitaly 2009, che il Consorzio di Tutela Vini Matera DOC ha organizzato nella città dei Sassi. L'iniziativa anticipa la partecipazione del consorzio al Vinitaly la grande vetrina dei vini Doc italiani ed internazionali, in programma a Verona dal 2 al 6 aprile 2009 dove Matera si presenta con nuove etichette che si vanno ad aggiungere alle sei etichette già contemplate dalla Denominazione di Origine Controllata. «Riteniamo importante ha detto Michele Dragone presidente del Consorzio dimostrare nel territorio materano, prima che altrove, la capacità dei nostri produttori di introdurre sul mercato sempre nuove proposte, destinate ad arricchire l'offerta complessiva ed a segnare la "storia enologica". La presentazione di nuove Doc oltre alle diverse attività che saranno svolte all'interno della manifestazione, è il segno dell'impegno profuso dai viticultori da far conoscere agli imprenditori del settore oltre a promuovere Matera. In un momento difficile per il mercato del vino continua Dragone, ci sentiamo gratificati dell'attenzione verso le nostre produzioni”. Vinitaly che quest'anno si presenta con lo slogan “il mondo che amiamo”pone in primo piano il vino, ma anche la qualità, il territorio, l'ambiente e la sua tutela, gli uomini e le loro sfide, i borghi e la loro storia. “ Come piccola e giovane azienda afferma Antonio Ditaranto che insieme al fratello Lorenzo presenta l'etichetta Serenella, stiamo cercando di inserire dei vini Doc in un mercato molto competitivo. Dopo i successi registrati lo scorso anno, presentiamo un bianco con la speranza che il futuro sia propizio per presentare un vino già presente in cantina dell'annata 2008”. Vinitaly è il luogo dove ogni anno chi ama questo mondo si incontra e pone a giudizio i vini presenti. In quella occasione si incontreranno produttori e venditori di grandi marchi internazionali .“L'obiettivo primario dichiara Francesco Battifarano pro-
La presentazione dell’appuntamento con le new entry del vino Doc a Matera
duttore dei vini Akratos e Matera Moro Doc è quello di farsi conoscere sullo scenario nazionale ed internazionale. Per tanto tempo non si è parlato di viticoltura, quindi dobbiamo riuscire a far capire la qualità dei nostri vini mantenendo equilibrato se non conveniente ri-
spetto a vini di altri territori, il rapporto qualità prezzo”. La Doc di Matera che ha dato alla Basilicata il primo bianco, è stata ottenuta nel 2005 e ha visto una produzione record di bottiglie mai registrata nella storia del vino in 1350 ettari di vigneti nella sola provincia di Mate-
ra. “ Il rapporto con Matera Doc spiega Franco Garofano Partner ship per il settore turistico- gastronomico su tutto il territorio regionale, è nato per promuovere le eccellenze dei prodotti lucani attraverso eventi a tema e serate itineranti che valorizzino la Basilicata e la
cooperazione perché ci aiuta ad essere forti e uniti. Nell'ambito di tali iniziative il prossimo 19 aprile presso il Golf Club di Metaponto, si terrà il 1°Trofeo di Golf Welcome Lucania” Nel corso della serata un riconoscimento è stato assegnato a Carmine Nigro presidente
della provincia di Matera quale “ Ambasciatore del Matera Doc” e a Nicola Benedetto titolare del Palazzo Gattini per la “sensibilità mostrata nell' inserire nella carta dei vini dei Matera Doc”. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
L’assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti
«Una grande festa con Bacco la Basilicata è in prima linea» LA REGIONE Basilicata vanta una tradizione vinicola consolidata nel tempo, data dalla forte passione e la grande esperienza nel settore. Il vino rappresenta un modo di vivere e una ricchezza da condividere. Matera Doc è nata con il preciso intento di promuovere i grandi vini del materano e la cultura dl vino. “ Vinitaly si comprime in una grande festa del vino con la Basilicata in prima fila dichiara Vincenzo Viti assessore regionale all'agricoltura. Oltre all'Aglianico del Vulture, si affacciano nuovi profili di qualità che intendono conquistare la ribalta nazionale ed internazionale. I vini materani, vantano dei produttori eccellenti che stanno guadagnando postazioni e attestazioni importanti. Il Vinitaly sarà per l'intera Basilicata un bilancio di qualità. Esprimo piena soddisfazione per l'unità regionale che
si registra intorno al vino e per una regione che merita di essere amata ”. Il consorzio Matera Doc guarda il vino con uno modo nuovo capace di suscitare emozioni per portare sulle tavole di tutto il mondo, il complesso patrimonio di cui è espressione. “L'iniziativa è letta in maniera positiva afferma Angelo Tortorelli presidente della Camera di Commercio di Matera. Credo che questi momenti di contribuzione siano frutti di un riscontro di tante aziende che credono nella partecipazione. Matera è da promuovere non solo turisticamente ma anche per le tipicità dell'enogastronomia”. Le aziende consorziate vantano una tradizione secolare in tema di produzione vitivinicola di alta qualità. “ Ritengo ha dichiarato Carmine Nigro presidente della Provincia di Matera, che sia un fatto positivo non solo per il consorzio ma
per l'intera provincia impegnata a costituire nel cuore dei Sassi nel Palazzo Acito l'enoteca provinciale per valorizzare prodotti del territorio in un contesto turistico. Noi crediamo in questi eventi che possono esprimere il settore delle tipicità generate dall'impegno degli imprenditori. Vinitaly conclude Nigro significa confronto con altre realtà e servono ad arricchirsi, a dare impulso e nuova voglia di lavorare. E' difficile fare politica aziendale disgregandosi. Bisogna essere uniti ”. Il prestigioso conseguimento della denominazione di origine controllata, oltre a rappresentare un utile strumento di affermazione sui mercati più esigenti, resta comunque un percorso professionale di qualità certificata, che desideriamo condividere con un numero sempre crescente di cultori. “Sento il dovere di portare apprezzamenti
Esposizione e assaggi di vino
della città dichiara Saverio Acito vice sindaco di Matera a chi con grande fatica compie sforzi enormi in una competizione difficile, dobbiamo comunicare con le unicità della nostra terra nell'interesse comune di promuovere il territorio”. m.f.
Concorso Obiettivo Matera Più risorse e competenze per l’Apea Le immagini su Youtube
Via libera dalla giunta provinciale al provvedimento che garantisce i lavoratori Cosin
SU PROPOSTA degli assessori Dalessandro e Labriola, la giunta provinciale ha approvato la delibera con la quale vengono attribuite nuove competenze all'Apea (Agenzia Provinciale per l'Ambiente). « “Ancora una volta” ha tenuto a precisare il presidente Carmine Nigro «questo ente ha dimostrato di saper mantenere gli impegni presi. La delibera assunta dalla giunta, che fa seguito alla modifica dello statuto dell'Apea approvata dal consiglio provinciale, è un atto che sblocca la situazione della platea dei lavoratori ex Cosin, attualmente in mobilità». Le nuove competenze trasferite all'Apea riguardano in generale la manutenzione ambientale del territorio e con questa ulteriore attribuzione, l'agenzia diretta da Franco Bitondo si riempie ancor più di contenuti. «L'aspetto interessante della vicenda - ha tenuto ad evidenziare l'assessore provinciale alla viabilità ed Infra-
strutture, Giuseppe Dalessandro - è che all'Apea non vengono attribuite solamente le nuove competenze, bensì, in sede di approvazione di bilancio, verranno anche assegnate le risorse finanziarie da destinare alla manutenzione ambientale del territorio e delle aree protette. Nella delibera, inoltre, sono stati dettati gli indirizzi circa le risorse umane da adibire a questi nuovi servizi». L'argomento è costantemente monitorato dalle rappresentanze sindacali che nei prossimi giorni avvieranno un confronto con l'Apea sulle procedure da attivare per la definitiva stabilizzazione dei 60 lavoratori interessati. «Bisogna fare in fretta per dare certezze ai lavoratori - ha concluso lo stesso assessore Dalessandro - e perché l'erba sulle strade cresce a vista d'occhio e vanno predisposti gli interventi». matera@luedi.it
Giuseppe Dalessandro
Sono state pubblicate su you tube le immagini semifinaliste del concorso internazionale di fotografia “Obiettivo Matera” International Photo Contest organizzato dall'Agenzia Viaggi Lionetti di Matera. Al link http://www.youtube.com/watch?v=ePlF1cnPAlw&feature=channel_page si può vedere il filmato con le foto candidate alla vittoria. Obiettivo del concorso era la realizzazione di immagini fotografiche di forte impatto sulla città di Matera, che evidenzino aspetti della città nuovi, inconsueti, angoli mai visti o semplicemente ritratti con uno sguardo diverso, immagini stimolanti che sappiano incuriosire ed attirare e rendano in modo immediato i
cambiamenti avvenuti nella città nel corso degli ultimi decenni. Sono stati ammessi scatti di esterni ed interni, personaggi, paesaggi e particolari, a colori ed in bianco e nero, ossia tutto ciò che possa raccontare, attraverso l'immagine, il soggetto in maniera innovativa e inedita. Il concorso è diviso in 4 categorie: persone/paesaggi/architetture/sequenze; Il concorso, rivolto a tutti, appassionati e professionisti della fotografia prevede tra i premi in palio 10.000,00 euro in sterline d'oro per il primo classificato in assoluto, mentre per ogni categoria il premio sarà di 1.000,00 euro in sterline d'oro. Giovanni Martemucci
Matera 29
Venerdì 27 marzo 2009
Il consigliere regionale, l’ex segretario del Pd nel Centro Popolare di Gerardo Bianco
Corazza e Carelli ad Incipit «Non mi candido alle Provinciali, non c’è ambizione di fare lista» HA ADERITO ad Incipit il nuovo movimento del Centro Popolare che si è costituito nei giorni scorsi a Roma e che ha tra i suoi fondatori anche Gerardo Bianco ex segretario del Partito Popolare. Michele Corazza abbandonata l’esperienza nel Partito Democratico sceglie una nuova strada e lo fa ritrovando sulla stessa via vecchi compagni di un tempo tra cui il consigliere regionale Nino Carelli, l’assessore provinciale Cosimo Pompeo ma anche il presidente del Consiglio Regionale Prospero De Franchi. Una compagnia numerosa, sia nel materano sia nel potentino, che sceglie questo percorso al centro. A lato vi proponiamo la nota ufficiale diramata da Corazza con il quale abbiamo approfondito però alcuni elementi della più stretta attualità politica a cominciare dalle scelte per le prossime Provinciali: «non abbiamo ambizioni di spiegare un progetto o di lavorare per fare una lista, ci impegneremo come sempre nell’ambito di un movimentismo che fa riferimento in particolare al mondo cattolico. Posso annunciare personalmente che non mi candiderò alle amministrative per la Provincia, nè alle Europee. Andremo avanti con le forze che ci sono, quelle che
LA LETTERA UFFICIALE DEL CONSIGLIERE COMUNALE
L’ex segretario provinciale del Pd, Michele Corazza
hanno scelto di non entrare nel Partito Democratico e quelle che poi successivamente ne sono uscite» aggiunge ancora Corazza che spiega anche come non ci sia interesse in questo momento ad aprire un tavolo di confronto con il Partito Democratico o a partecipare alle riunioni che avvengono all’interno del centrosinistra. Insomma il Centro Popolare sembra rivolgersi in un’altra direzione, guardare esclusivamente al centro e non essere, al momento, sensibile ad eventuali
avance che dovessero arrivare da una parte o dall’altra. «Non si può aprire un tavolo di discussione parlando solo e direttamente del nome del candidato alla Presidenza della Provincia non è questo», conclude Corazza, «ciò che vogliamo fare, non ci interessa». Di certo però nel già frastagliato panorama politico esistente della provincia di Matera, esiste ora una variabile in più che è quella di Incipit e del suo Centro Popolare. p.quarto@luedi.it
Lo scorso febbraio, assumevo la decisione di dimettermi dal Partito Democratico per le ragioni ormai note, ampiamente condivise da tanti amici che hanno compreso i limiti di un partito che, oggettivamente, non è riuscito a trasmettere la speranza e la prospettiva della comunità lucana e nazionale. Sarebbe stato semplice, comodo, ma ingeneroso nei confronti degli elettori e nel principio etico che mi ha motivato in questi entusiasmanti anni di impegno politico, assumere iniziative che non fossero coerenti rispetto alla mia storia e alla mia cultura politica. L'impegno, così come ebbi modo di affermare continua; prosegue verso un rinnovato quadro politico, quello legato al voler offrire un contributo per la ricostruzione di un centro sinistra, che sia moderno e solidale, forte nei valori che, nel 95 in Basilicata, segnò l'inizio di un nuovo corso della politica lucana, nella pari dignità politica delle forze in campo, scevro da comportamenti egemonici. Distinti, ma convergenti sui programmi: erano impegnate forze cattoliche, assieme a forze riformiste profondendo un impegno che oggi necessita di una nuova fase di riorganizzazione e ristrutturazione in grado di dare, nella contingenza economica e finanziaria della Regione, un nuovo ciclo con un rinnovato entusiasmo, attraverso uno svecchiamento intellettuale e generazionale, della propria classe dirigente. Serve una forza politica nuova per questo progetto; necessita, al centro sinistra del secondo decennio del 2000, una forza politica che impersoni, non solo i valori cristiani, su cui spesso si è promossa una sterile strumentalizzazione, ma un centro sinistra che veda maggiormente protagonista una tradizione solidaristica di attualità degasperiana e morotea.La Magna Carta, di un nuovo corso della politica, -aggiunge Michele Corazza- non può che ispirarsi alla Costituzione Italiana e
alla Dottrina Sociale della Chiesa, che rappresentano, inalterati nel tempo, principi universali di libertà, di uguaglianza e di sopraelevazione morale e politica della “Persona”.Non v'è dubbio che essere “Liberi e Forti” non può rappresentare solo uno slogan che la storia ci ha consegnato; oggi, più che mai, può e dovrà emergere lo stile di chi intenda condividere un nuovo percorso politico, nel solco della fratellanza e della solidarietà. Non trasformismo di circostanza, ma voglia di ridare dignità all'uomo, con la prospettiva di uscire definitivamente dal paludoso leaderismo mediatico, per entrare nel circolo virtuoso di una partecipazione fatta di rappresentatività autentica dei bisogni e delle ansie di ognuno di noi. Per tutte queste ragioni, il mio impegno sociale continuerà in un movimento che contenga sostanzialmente queste motivazioni e che persegua un nuovo percorso di sviluppo della politica, ispirato a principi, ideali ed azioni che siano in grado di dare fiducia ai cittadini, ponendo al centro della propria prioritaria attenzione, la “persona”, quale elemento cardine di una società che si evolve. Proiettato verso questo nuovo corso della politica- conclude il consigliere provinciale e comunale di Matera- ho deciso di aderire, insieme agli amici che mi sono stati sempre vicini e che mi hanno genuinamente sostenuto in innumerevoli battaglie, al Movimento politico-culturale denominato INCIPIT, di recente costituitosi a Roma su iniziativa e intuizione di Padre Bartolomeo SORGE, Alberto Monticone, Franco Mangialardi e tanti altri autorevoli esponenti del mondo cattolico e politico, tra cui Gerardo Bianco, a cui ha partecipato anche una qualificata rappresentanza lucana, nelle espressioni politico-istituzionale provinciali e regionali che si riconoscono nel movimento politico, Centro Popolare.
30 Matera
Venerdì 27 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Paolo Grieco
Roberto
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Pari opportunità “Donna, salute, lavoro” è il titolo dell'incontro fra le Commissioni Regionali per le Pari Opportunità del sud Italia (Basilicata, Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Molise) in programma a Matera (sala convegni albergo le Monacelle ) oggi e domani su iniziativa della Crpo della Basilicata. Due i dibattiti previsti, su “I servizi sanitari per le donne del Sud” e su “Lavoro nel Mezzogiorno: pari opportunità?”, che «rappresenteranno l'occasione - afferma la presidente della Crpo della Basilicata, Antonietta Botta - per un ampio confronto sui temi della parità in una parte del Paese, il Mezzogiorno, che presenta ancora molte criticità e richiede alle donne uno sforzo ed un impegno diverso, se non superiore, rispetto alle donne del nord. Fare il punto su due temi, salute e lavoro, sottolineare le disparità nella politica, nelle istituzioni, sarà utile per segnalare e valorizzare le azioni positive sollecitate dalle donne e messe in atto dalle Regioni. Ma la discussione avrà anche lo scopo di accelerare il raggiungimento di obiettivi più ambiziosi in un periodo difficile, di recessione economica».
Convegno su dislessia E’ previsto oggi alle 15 nell’aula magna della scuola Padre Minozzi, il convegno su “Esperienze di prevenzione e dislessia”. Si parlerà di metodologie di screening, del punto della ricerca, ,d ella ricaduta della sperimentazione sui processi di apprendimento. Si confronteranno psicologi, neuropsichiatri dell’età involutiva, logopedisti, sociologi e dirigenti degli uffici scolastici. I temi più importanti della ricerca ma soprattutto della prevenzione diventeranno elementi del dibattito all’interno del convegno.
Al fratello minore che non ho mai avuto, ma che tu impersoni alla grande. Auguri Paoluccio
I genitori Gino e Carmela e la sorella Angela augurano al diciottenne Roberto Scocuzza tanta felicità per aver tagliato questo importante traguardo dell'esistenza.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA T. Via Nazionale 120 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/385632 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Seminario del Siteb Si terrà a partire dalle ore 8,30 presso la sede dell'Edilcassa in via Annibale Maria di Francia il seminario tecnico promosso dal Siteb - Associazione Italiana Bitume Asfalto Strade con il patrocinio dell'API, dal titolo “Teoria, pratica e innovazioni nelle pavimentazioni stradali”. Il seminario, che rientra nelle attività formative del Siteb sui nuovi materiali per le strade, è stato fortemente voluto a Matera dal presidente dell'Associazione Bitumisti aderente all'API, Claudio Nuzzaci, che da tempo porta avanti il concetto delle soluzioni innovative nelle pavimentazioni, concetto da sviluppare sia nelle imprese che nelle pubbliche amministrazioni appaltanti per migliorare la qualità delle strade e renderle più sicure.
Stacchicc i B’rnett al Duni Dopo il successo di pubblico riscontrato nelle quattro repliche di Stacchicc i B’rnett, la Compagnia “Sipario”torna ad esibirsi per la prima volta in un giorno festivo, domenica alle 17,30. L’incasso di questa replica sarà devoluta all’Aism , “Associazione Italiana Sclerosi Multipla” che assieme all’associazione Materail e Un cuore per l’Albaniasono tra quelle che in questi mesi del 2009 hanno beneficiato dello scopo di questa Compagnia che prevede appunto la messa in scena di spettacoli teatrali in vernacolo materano il cui incasso molte volte viene devoluto in beneficienza. Costituitasi agli inizi del 2007, la compagnia, ha esordito con Floman du Mnnabbind, tratta da Filumena Marturano del grande maestro Eduardo De Filippo, continuando ancora con La Trasit commedia originale scritta da Bruno Nicola Francione che è anche il direttore artistico.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe CAVALLERIA
0835/344072
RUSTICANA •orient express
0835/256452
Martedì 7 aprile alle ore 21,00 presso l'Auditorium del Conservatorio “R. Gervasio” di Matera avrà luogo la rappresentazione in forma scenica di Cavalleria rusticana, melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Il melodramma sarà preceduto da un monologo, liberamente tratto dalla medesima novella, arrangiata e interpretata da Raffaele Braia. L'organizzazione è a cura dell' “Orchestra di Puglia e Basilicata”. La rappresentazione si avvarrà del supporto del Coro Lirico L'Arpeggione e dei Solisti di Puglia e Basilicata. Info: 335 5863289 /349 5657880 .
•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 La verità è che non gli piaci abbastanza 17,15- 19,30 - 21,45 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Diverso da chi? 17,30-19,30-21,30
ore 18 - 19,45 - 21,30 •CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 I mostri oggi ore 19,30 e 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Nemico pubblico n.1 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Trappola d’autore ore17 I mostri oggi 18,30, 20,10 e 21,50
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro La Matassa 21
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il caso dell’infedele Klara
•CINEMAMOJTODRIVEIN• S.s.106Basentana0835-745439 Chiuso
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Presentata l’idea che punta a ritrovare la tradizione e i saperi acquisiti nelle vecchie botteghe
Mest, un progetto per gli artigiani Il recupero degli antichi mestieri obiettivo dell’iniziativa GLI ANTICHI mestieri artigianali della cartapesta, della ceramica, del tufo insieme all'arte orafa della tradizione materana conosceranno nuovo impulso grazie al progetto “Mest” (acronimo che sta per Mestieri, Sviluppo Territorio) promosso dal consorzio La Città Essenziale di Matera e finanziato dalla “Fondazione per il Sud”. Ieri presso il Comune di Matera sono stati illustrati i dettagli dell'iniziativa che punta a lo sviluppo socio-economico dell'area materana, attraverso il recupero della figura del maestro artigiano, la cui formazione avveniva sul campo mediante la trasmissione di esperienze e saperi acquisiti nelle botteghe di altri maestri artigiani. Venti ragazzi frequenteranno i corsi di prossima attivazione con l'opportunità di crearsi un lavoro recuperando la figura del “maestro artigiano”. L'importo complessivo del progetto è pari a 750mila euro di cui 384mila finanziati dalla Fondazione per il Sud. “Il progetto Mest -afferma Giuseppe Bruno che è il Presidente del Consorzio di cooperative Sociali che si chiama “La Città Essenziale” - punta a
La conferenza stampa che ha presentato il progetto Mest
valorizzare l'artigianato e a trasformarlo in un'attività produttiva che genera occupazione e promuove il territorio. Oltre a prevedere un inserimento lavorativo daremo vita ad una cooperativa sociale di tipo b in grado di stare autonomamente sul mercato in modo da rendere ancora più redditizio l'investimento di Fondazione per il Sud, anche attraverso la creazione di un
brand e di un catalogo per vendere i prodotti realizzati”. Il progetto Mest è una scommessa ambiziosa che entro giugno 2010, darà vita ad una nuova realtà produttiva autopropulsiva che coinvolgerà i 20 giovani reclutati attraverso un avviso pubblico. Già a febbraio prossimo sarà avviata la prototipizzazione e la produzione dei manufatti con la creazione del catalogo e di opportune strategie di
marketing e comunicazione per il lancio sul mercato e una fiera internazionale dell'artigianato che si terrà a Matera (a fine giugno 2010) e servirà ad ampliare la rete di contatti coinvolgendo altre realtà italiane del mondo manifatturiero. “Il progetto Mest -ha detto il Direttore Generale della Fondazione per il Sud, Giorgio Rigetti- è un'iniziativa di grande equilibrio perché valorizza elementi territoriali di forte valenza culturale. Non a caso è stato finanziato insieme ad altri 10 progetti tra i 299 candidati. Puntando sulle eccellenze territoriali il progetto crea le condizioni per l'infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno un concetto che significa condivisione di valori e interrelazioni”. Il progetto sostenuto anche da Fondazione Zetema è realizzato in partnership con Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Matera; APT Basilicata; Confartigianato Imprese Basilicata; Il Sicomoro; Centro servizi cooperativo; Domino; Associazione Genius loci; Associazione Maecenatis; Associazione Basilicata di ogni cultura. matera@luedi.it
Ordine di espulsione da parte del Questore per due marocchini SONO stati trovati non in regola e immediatamente si è proceduto alla loro espulsione. Il provvedimento ha interessato due cittadini marocchini che gli agenti della Polizia di Stato in servizio presso l'Ufficio Immigrazione di Matera hanno proceduto ad espellere dal territorio nazionale in quanto i due sedicenti cittadini marocchini rispettivamente di 22 e 26 anni sono risultati non in regola con le norme sull'ingresso ed il soggiorno degli stranieri in Italia. I due stranieri erano stati individuati dagli agenti della Squadra Volanti durante un servizio specifico di controllo del territorio volto a contrastare l'immigrazione clandestina. Non essendoci posti disponibili presso i Centri di Identificazione ed Espulsione, nei loro confronti è stato disposto e notificato l'ordine del Questore a lasciare il territorio italiano entro cinque giorni. Il più giovane dei due marocchini, senza fissa dimora, era già destinatario di un precedente ordine del Questore di abbandonare il territorio nazionale entro cinque giorni, a cui evidentemente non aveva ottemperato. matera@luedi.it
La Lega tumori lavora per superare le difficoltà in tutte le maniere possibili Ci sarà rivisitazione dell’attuale normativa
Legge sui canoni demaniali Confesercenti e Fiba Narrazione e cultura per superare i momenti più difficili soddisfatti di sospensione
La scrittura contro il cancro
IL cancro, fiore del male, spesso s'intreccia con quelli della vita che esplodono con profumi e colori in questo inizio di primavera. La donna è la più esposta, specie per il carcinoma mammario, ed in Basilicata l'incidenza è elevata. Dieci donne, provenienti da Milano, hanno testimoniato la loro triste esperienza con mimi improvvisati, poesie, racconti e musiche. La manifestazione, organizzata dalla LILT (Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori) di Matera, ha avuto luogo presso l'Auditorium “R. Gervasio” di Piazza Sedile. Il ricavato sarà devoluto al sostegno delle famiglie e dei malati di cancro. La paura della morte, il lungo viaggio di angoscia, le tenui speranze e l'interminabile chemioterapia seguono invariabilmente le fasi di una patologia ancora non del tutto domata. Per dare senso, vita e sostegno a questi lunghi periodi, la poesia, il racconto ed il teatro possono interpretare le variabili sensazioni dell'animo e dare sostegno nei momenti drammatici. Sono intervenuti: Imma Brucoli presidente della LILT di Matera, Isidoro Gollo direttore dell'Unità Operativa Psicologia dell'ASM Matera, Marina Susi responsabile Unità Operativa Oncologia Medica Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera, “Le Griots” con Barbara Mariani, Carla Mensi, Linda Bernardi, Maria Bruna Pomarici e Sonia Scarpante, Paola Montemurro docente di pianoforte presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, Vita Sacco e Adriana Tonelli docenti di violino. «Sono materana e vivo da molti anni a Milano. - riporta Pomarici - Dopo l'esperienza del tumore al seno, mi sono iscritta al corso di scrittura autobiografica, condotta da Natalia Piana pedagogista
dell'Università degli Studi Milano-Bicocca. Il corso di scrittura mi ha aiutato a guardarmi dentro ed a non rinchiudermi in un angolo buio e nascosto, ma a rimuovere la negatività della patologia interagendo con chi ha percorso la stessa strada. Dieci donne, nel 2007, si sono riunite per dar voce ad un'interiorità ferita ma non domata, così è nato il gruppo “Le Griots” narratrici di vita”, con finalità culturali ed educative. Il nostro vuole essere un sostegno a tutte le persone che vivono l'esperienza della malattia e alle loro famiglie, facendo espresso riferimento al valore terapeutico della narrazione e della scrittura di sé. Il progetto nasce come naturale proseguimento ed epilogo del percorso di scrittura autobiografica rivolto a pazienti oncologici “Storie che curano”. Dall'esperienza di scrittura è nata quella teatrale e portiamo la nostra storia sul palcoscenico. Incontriamo tutte le donne che vogliono conoscerci. Il nostro sito per contattarci: www.legriots.it». «Questa serata, appuntamento annuale LILT, inaugura la settimana della prevenzione. - afferma Brucoli Il 75% dei tumori si possono prevenire ed un orientamento alla diagnosi può venire dall'istituzione del registro regionale dei tumori, in procinto di partire». «Il tumore più diffuso in Basilicata è quello della mammella. - riferisce Susi - Mi preme dire che abbiamo necessità della radioterapia, mentre stanno per aprire un secondo centro a Potenza, a quaranta chilometri di distanza dal CROB di Rionero. In queste condizioni, i nostri pazienti della provincia di Matera vengono penalizzati per la delocalizzazione dei centri. Nunzio Longo matera@luedi.it
LA FIBA e il gruppo dirigente di Confesercenti della provincia di Matera accolgono soddisfatti la sospensione della Legge sui canoni demaniali marittimi al 30 settembre 2009 votata la scorsa notte dalle Commissioni Finanza e Attività Produttive della Camera, introdotta nel provvedimento anticrisi del Governo. Il testo prevede, oltre alla suddetta sospensione, la rivisitazione dell'attuale normativa introducendo una diversa e più ampia classificazione delle aree demaniali, in modo tale da determinare misure di canoni di concessione più contenuti (compatibilmente col bilancio e senza variare il gettito), modulando il loro ammontare a seconda dello specifico utilizzo e delle di-
mensioni delle aree date in concessione, nonché prevedendo riduzioni in ragione delle particolari condizioni delle stesse e del loro tempo di utilizzo. Non ultimo prevedere un allungamento dei termini di durata delle concessioni a fronte di una rideterminazione, in aumento, del canone stesso. Riteniamo che questo provvedimento possa essere considerato estremamente positivo per il settore rappresentato, in considerazione dell'imminente apertura della stagione turistica estiva, duramente segnata dagli eventi atmosferici di questo inverno; è frutto della nostra pressante azione svolta in maniera coordinata, sia a livello locale che nazionale.
Programmato un incontro per lunedì presso la Camera di Commercio
Le opportunità della Borsa merci telematica LE opportunità offerte dall' attivazione della Borsa merci telematica italiana (BMTI), lo strumento ideato per aiutare le imprese a commercializzare le produzioni agricole, agroalimentari ed ittiche attraverso lo scambio quotidiano e continuo delle merci e delle derrate da postazioni remote, saranno illustrate nel corso di un incontro operativo che si terrà a Matera lunedì alle 11.30, presso la sala giunta della Camera di commercio. L'iniziativa, organizzata con l'apporto dell'azienda speciale Cesp. rientra nel progetto “Sviluppo delle Bmti: nuove competenze camerali a supporto della commercializzazione dei prodotti agroalimentari e della trasparenza dei prezzi e dei mercati”. Il presidente dell'ente camerale, Angelo Tortorelli, ha invitato i rappresentati delle associazioni di ca-
tegoria, delle società di investimento, intermediari finanziari e banche, delle aziende agricole e agroalimentari, gli agenti di affari in mediazione, gli agenti e i rappresentanti di commercio. Nel corso dei lavori verrà presentato lo studio per l'applicabilità del mercato telematico nel comparto del frumento duro. Esperti della BMTI illustreranno, inoltre, la nuova figura di Soggetto Abilitato all'Intermediazione (SAI) e l'importanza del suo ruolo all'interno della Borsa. Si tratta di una figura professionale assolutamente inedita nel panorama agricolo nazionale istituita ai sensi del Decreto del Ministero delle Politiche Agricole del 6 aprile del 2006 con il compito di raccogliere e gestire ordini telematici per conto degli operatori accreditati.
Angelo Tortorelli
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Spaccio a Miglionico Stagione turistica breve, lavoratori in allarme Due denunce dell’Arma
Pisticci L’Ugl chiede aiuto al sindaco Leone: «Rischiamo di non raggiungere le giornate utili»
PISTICCI - «Come mai dalle nostre parti la stagione estiva è sempre più corta? Non si doveva, invece, puntare sul turismo, quale volano della nostra economia?». E' la domanda che il segretario Ugl Pisticci, Domenico Timpone, assieme ai lavoratori stagionali del Club Med di Pisticci, gira al sindaco di Pisticci, Michele Leone, nella speranza di richiamare l'attenzione sulle problematiche del comparto in considerazione del fatto che le prospettive di lavoro scarseggiano nonostante la presenza di diversi insediamenti turistico-balneari sulla costa jonica pisticcese. «Facciamo presente -si legge nella lettera- che, a
nostro giudizio, la crescita del nostro territorio è direttamente proporzionale all'aumento dell'occupazione nel territorio stesso. Pertanto, come cittadini e lavoratori precari, le chiediamo se è giusto che sulle nostre spiagge, sulle quali vi sono numerosi villaggi gestiti da privati, non venga garantito, specie negli ultimi anni, un adeguato numero di assunzioni e di giornate lavorative». A far crescere la preoccupazione è anche la notizia che la stagione estiva del Club Med di Pisticci durerà solo tre mesi, dal 19 giugno (un'apertura molto ritardata) al 19 settembre (una chiusura abbastanza anticipata). «La conseguenza spiega Timpone con il so-
stegno dei lavoratori stagionali che hanno sottoscritto il documento- è che non ci saranno solo meno giornate lavorative, che si tradurranno in minori guadagni per noi stagionali, ma anche, e soprattutto, che molti di noi non riusciranno a portare a termine il periodo lavorativo minimo di 78 giorni per poter poi, alla scadenza del contratto stagionale, avere diritto all'indennità di disoccupazione. Il rischio è concreto, perché l'azienda contrattualizzerà solo nel momento del bisogno, cioè quando il villaggio è pieno e, quindi, a partire da metà luglio e fino a tutto agosto. La minaccia che si proceda, dunque, ad un ulteriore ridimensiona-
mento del periodo lavorativo è dietro l'angolo, con conseguenze facilmente immaginabili». In base a queste considerazioni il segretario Ugl Timpone ha voluto rivolgersi al sindaco Leone. «Per questo motivo -si legge ancora- chiediamo a lei, signor sindaco, di intervenire affinché i rischi sopra paventati vengano scongiurati e l'azione della politica locale possa, finalmente, essere in sintonia con quanto stanno facendo le forze sindacali. Certo che il nostro appello non cadrà nel vuoto, la ringraziamo per quanto potrà fare per la nostra causa ed, in definitiva, per la nostra comunità». provinciamt@luedi.it
MIGLIONICO - Continua senza sosta la lotta al traffico e al consumo di sostanze stupefacenti nella provincia di Matera. A Miglionico i militari della locale stazione carabinieri, nell'ambito di un preordinato servizio finalizzato a contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno denunciato all'Autorità Giudiziaria due persone, un 32enne ed un 47enne del luogo, ritenuti responsabili rispettivamente di spaccio e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Nel corso dell'operazione i militari, a seguito di perquisizione personale, hanno trovato e sottoposto a sequestro alcune dosi di hascisc per un totale di circa 2 grammi.
Carabinieri
Miglionico si conferma una delle piazze più importanti da tenere sotto controllo per il fenomeno dello spaccio, insieme con altri centri della provincia. provinciamt@luedi.it
Pisticci Il ministro per la Semplificazione ha abolito 29mila disposizioni di epoca fascista
Calderoli taglia anche Marconia? La frazione potrebbe rientrare tra i centri tolti per decreto MARCONIA DI PISTICCI Anche la frazione “semiautonoma” di Marconia di Pisticci, potrebbe scomparire per effetto del decreto “taglia-leggi”, partorito dal ministro Roberto Calderoli, per abrogare ben 29.000 disposizioni emanate dal 1861 al 1947? Tutto farebbe pensare di sì, visto che Marconia nacque proprio nel 1938 come colonia fascista intitolata al grande Guglielmo Marconi nell’area valbasentana denominata “Bosco Salice”. Così, è verosimile pensare che Marconia rientri nel falò di norme inutili, appiccato dal Parlamento lo scorso 18 febbraio per la soddisfazione del suo proponente, il ministro Calderoli. Infatti, insieme a vetuste leggi dell'Ottocento, come quella sui treni in ritardo (1899) o l'impiego dei colombi viaggiatori (1928), anche i Regi Decreti fino al 1947, tra cui quelli che istituivano 79 Comuni durante il Fascismo. Firmato dal ministro per la Semplificazione normativa, Roberto Calderoli, il decreto è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale lo scorso 20 febbraio. L'elenco definitivo delle disposizioni abrogate dal taglia-leggi, aggiornato dopo gli interventi del Parlamento per “ripescare” oltre 500 disposizioni necessarie al funzionamento di enti, istituzioni e albi professionali, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale numero 42 del 20 febbraio (supplemento ordinario 25). E’ passato con 148 voti a favore, 110 astenuti e zero contrari l'assemblea di Palazzo Madama ha approvato in via definitiva la conversione in legge del decreto sulla semplificazione legislativa. A favore del provvedimento, oltre al Pdl e alla Lega Nord, il voto dell'Idv, mentre si sono astenuti il Pd e l'Udc-Svp-Autonomie. E adesso? «Nessuna paura. -precisano dall'Ufficio legislativo del ministro Calderoli- I Comuni non sono morti, solo per l'eliminazione delle leggi istitutive. Sia chiaro: nessuno rischia di
La storia
Piazza Elettra a Marconia e il ministro Roberto Calderoli
sparire». Anche perché una clausola prevede che fino a dicembre l'abrogazione non avrà effetto. «In molti casi le leggi istitutive furono confermate da norme successive. È in corso una verifica, caso per caso -fanno sapere da Palazzo Madama- visto che per noi tutte le leggi cancellate non erano vigenti e al momento non siamo in grado di precisare se sono effettivamente 79. Nella peggiore delle ipotesi correremo ai ripari con un decreto». Il taglia-leggi è il grande vanto di Calderoli. Già lo scorso luglio, con un decreto allegato alla Finanziaria, aveva incenerito 7mila leggi inutili. Il risparmio è stato complessivamente di 60 milioni di euro l'anno. Ogni norma costava 2mila euro solo di “spese di mantenimento”. A Marconia e Pisticci, per il momento, attendono ancora comunicazioni formali. Sembra, infatti, che essendo vigente lo status amministrativo di “frazione”, il popoloso agglomerato urbano afferente al Comune di Pisticci potrebbe sfuggire alla mannaia di Calderoli, oppure beneficiare della grazia nell’Anno Domini 2009. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Pomarico, restyling strade C’è il bando del Comune POMARICO - Il Comune di Pomarico ha pubblicato il bando per i lavori di riparazione e riqualificazione di corso Garibaldi, che prevedono un importo a base d'asta pari a circa 74 mila euro. I lavori, da portare a termine in 90 giorni, consistono nella pavimentazione stradale, sostituzione di organi illuminanti, messa in opera di dissuasori per la regolamentazione del traffico, realizzazione di rampe per l'abbattimento delle barriere architttoniche e rifacimento della segnaletica stradale. Le domande vanno consegnate entro l'8 aprile 2009. Il Comune ha pubblicato anche il bando per la realizzazione di loculi cimiteriali e della relativa scalinata di accesso. L'importo a base d'asta è di 34mila euro. Le opere dovranno essere ultimate entro tre mesi dall'affidamento previsto entro il 12 marzo 2009.
MARCONIA nacque come colonia confinaria fascista nel 1938 in località Bosco Salice, con il nome di Villaggio Marconi in onore dello scienziato italiano. Vi risiedevano dissidenti politici costretti ai lavori forzati e incaricati della bonifica del Metapontino. Dopo lo scioglimento della colonia, avvenuto alla caduta del fascismo nel 1943, alcuni confinati tornarono nelle loro città d'origine, altri si traferirono a Pisticci, molti decisero di restare lì. Il centro urbano fu costituito frazione di Pisticci e rimase scarsamente popolato fino agli anni Sessanta, quando il flusso migratorio di pisticcesi, ma anche di gente proveniente da altri paesi, si fece più massiccio. Fino agli anni Settanta Marconia era una semplice frazione che non offriva molti servizi e svaghi ai suoi abitanti, che appena possibile si recavano a Pisticci. Durante gli anni Settanta si verificò una grande speculazione edilizia nella frazione; difatti, le frane avvenute nel centro storico di Pisticci, costrinsero il trasferimento di parte dei disagiati in nuovi alloggi popolari edificati a Marconia; lo sviluppo urbanistico continuò ininterrottamente da allora e l'edificazione avvenne su suoli di proprietà di persone allora in consiglio comunale che, sapendo dove il Prg permetteva la costruzione, comprarono a basso prezzo dei terreni agricoli per poi rivenderli ai costruttori a prezzi molto più alti. La maggior parte della popolazione attualmente residente a Marconia ha vissuto la prima parte della propria vita a Pisticci per poi trasferirsi nella frazione. Il legame con il centro storico del Comune è man-
tenuto, quindi, ancora saldo da questa prima generazione di abitanti. La seconda generazione di marconesi è, invece, molto meno legata a Pisticci e ha dato vita ad una rivalità tra i due centri. Data la distanza (15 chilometri) dal centro storico e l'importanza di Marconia, tutti i servizi comunali sono sdoppiati tra il centro storico e la frazione, il che costituisce una notevole spesa per un Comune di meno di 20.000 abitanti. Tuttavia, questo sdoppiamento dei servizi è necessario per un corretto svolgimento dell'attività dei due centri. Marconia è sede della Delegazione comunale di Pisticci. La questione dell'autonomia di Marconia è stata più volte sollevata dagli abitanti della frazione. Durante gli anni Settanta, quando l'autonomia fu raggiunta da altri giovani centri urbani metapontini come Policoro e Scanzano Jonico, Marconia fu a un passo dall'ottenerla ma senza alcun risultato. Attualmente la legge Bassanini, per questioni di popolazione, impedisce l'autonomia di Marconia, dato che il nuovo comune e il comune da cui esso si è staccato devono avere almeno 10.000 abitanti ciascuno. Per la maggior parte dei residenti l'autonomia è ancora un obiettivo importante, essa è osteggiata dalla maggior parte della popolazione di Pisticci. Oltre al legame storico che unisce Marconia a Pisticci entra in gioco anche una questione di importanza del comune: Marconia e Pisticci separati sarebbero due paesi come molti altri mentre uniti costituiscono il terzo comune della Basilicata dopo i due capoluoghi di provincia. provinciamt@luedi.it
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Alle finali di oggi in Piemonte indosseranno le tute donate dalla Fidas regionale
Ambasciatori nel segno dello sport Rappresentativa di studenti grassanesi alle gare di Novara GRASSANO - Giovani e sport, binomio vincente anche tra i banchi di scuola. E' l'esempio delle tre squadre di studenti dell'istituto comprensivo “Ilvento”, dell'Itc “Levi “ di Grassano e del liceo scientifico di Tricarico, che rappresenteranno la Basilicata alla finale nazionale di corsa campestre che si conclude oggi a Cusio Lago D'Orta (No). Le tre rappresentanze studentesche, pensare che su quattro partite dalla Basilicata tre sono state premiate sabato scorso presso l'Itc di Grassano alla presenza del dirigente scolastico dell'Itc e del liceo scientifico, Vincenzo Duni; del dirigente scolastico dell'istituto comprensivo Ilvento, Anna Martelli, del sindaco del comune di Grassano, Vito Magnante, del presidente del consiglio, Pasquale Pascale, dei docenti di educazione fisica, Angelo Potenza e Felicia Dezio ( coordinatori delle squadre), del segretario regionale della Fidas Basilicata, Pancrazio Toscano, e del responsabile rapporti con la scuola della Fidas Grassano
La serata di consegna delle tute a Grassano
Antonio Linsalata. Gli atleti hanno festeggiato l'importante traguardo insieme ai loro professori e compagni ricevendo, tra gli applausi e i complimenti generali, le divise che indosseranno nelle gare della competizione nazionale. Il professor Angelo Potenza, docente e preparatore atletico dei ragazzi insieme alla docente Felicia Dezio, dopo i ringraziamenti agli sponsor Banca Popolare del Matera-
no, filiale di Grassano, nella persona del direttore Giuseppe Querciuola, e Fidas Basilicata ha ricordato ai ragazzi che «campioni non si nasce ma si diventa», motto valido non solo nello sport ma anche nella carriera scolastica che rappresenta un continuo misurarsi nelle prove verso la grande palestra della vita. I dirigenti scolastici dell'Itc e del liceo scientifico hanno incoraggiato i giovani a fare
sempre meglio facendo anche memoria della sua passata esperienza come atleta ricordando che la corsa campestre è fatta di tanti momenti ma la fase preparatoria alla gara è senza dubbio il momento più impegnativo anche a livello psicologico. Anche Anna Martelli, dirigente dell'Istituto Comprensivo Ilvento, ha rimarcato l'importanza dello sport come disciplina scolastica perché “mens sana in corpore sano”, insistendo sul fare squadra e sul confrontarsi condividendo la vittoria ma anche la sconfitta. Il sindaco Magnante ha avuto parole di apprezzamento per gli studenti impegnati nella competizione , che con la loro vivacità e partecipazione attiva ripagano gli sforzi che ognuno nel suo ruolo sia di amministratore che di educatore mette in campo giornalmente per migliorare la qualità della vita. Il segretario regionale Fidas Basilicata, Pancrazio Toscano, ha consegnato le divise sportive ai giovani atleti motivando la scelta di donarle con a
Irsina Convegno dell’Ancer per la costituzione di un gruppo nazionale
Cerealicoltori pronti alla lotta Chiedono più tutela per le produzioni di qualità IRSINA - Insorgono i cerealicoltori del sud Italia. Un iniziativa partita dalla vicina Puglia, si sta espandendo in tutto il sud Italia. Da tempo si svolgono riunioni indette nei vari comuni dall'Ancer (Associazione nazionale cerealicoltori) per costituire un sodalizio a tutela del settore su scala nazionale. Il prossimo appuntamento dei cerealicoltori è stato fissato per domani, alle ore 17.30 nella sala consiliare del comune di Irsina. Il convegno sarà presieduto da Salvatore Aliani neo presidente della costituenda Ancer. All'incontro, come fanno sapere gli organizzatori che saranno presenti, anche delegazioni provenienti dalle altre regioni dl sud Italia. A difesa di quel 70% di produzione nazionale ottenuta dalle terre del sud Italia, l'Ancer vuole a tutti costi difendere la buona qua-
lità del grano duro prodotto. In sintesi, vediamo cosa contestano i sostenitori dell'Ancer: 1) L'andamento anomalo dei prezzi di mercato del grano duro, per diverse regioni; 2) La mancanza di regole nella commercializzazione del prodotto, le scorte mondiali di grano sono in calo -dicono i cerealicoltori- e i prezzi internazionali più alti di quelli nazionali, con evidente discriminazione; i cerealicoltori chiedono regole liberamente concordate tra operatori di filiera in cui l'aspetto qualitativo diventi l'elemento di creazione del valore aggiunto grazie alla differenziazione di prezzo concordato; 3) E soprattutto perché la domanda è concentrata in mano a pochi operatori che deprimono il mercato nazionale attraverso “ intese restrittive sui prezzi ed importazioni di bassa qualità”. E quali azioni intendono intraprende-
re: «In primis, costituire un associazione di tutela nazionale che sia forte e rappresentativa, cosa che avverrà nei prossimi giorni; richiedere il ripristino del dazio e la sospensione dei contingenti a dazio agevolato, per il grano a bassa qualità; difendere insieme ai consumatori l'indicazione del luogo di provenienza della materia prima di garantire il made in italy del prodotto finito; sviluppare uno studio analitico per segnalare eventuali cartelli o dumping sui prezzi, vietati dal diritto della concorrenza, per sterilizzare frodi e speculazioni; comunicare il valore e le ragioni dei produttori verso i consumatori; con l'ausilio di tutti gli strumenti più avanzati della comunicazione, essere presenti nelle sedi istituzionali e richiedere audizioni pubbliche. Infine, riorganizzare la filiera». Mimmo Donvito
proficua e attiva collaborazione instaurata da tempo tra la Fidas e le scuole in particolare con l'Itc di Grassano, Toscano ha spiegato che tra le finalità dell'associazione rientra proprio la promozione del dono del sangue tra i giovani. Antonio Linsalata della Fidas Grassano ha poi donato ai ragazzi targhe e medaglie di riconoscimento incitandoli ad essere degni rappresentanti della terra lucana . L'augurio conclusivo della manifestazione è stato quello di potersi ritrovare, al ritorno da Novara, per festeggiare oltre che la partecipazione anche i ben sperati risultati. Ecco i giovani rappresentanti della Basilicata: per l'Istituto Comprensivo “A. Ilvento : Roberta Distefano, Elena Potenza, Mariagrazia Decuzzi, Angela Deniso; per l'Itc e il liceo scientifico: Alberto Debellis; vPaolo Potenza, Nicola Conte, Alberto Crispo, Rossella Marchisella, Rosa Dasco, Alessandra Santoro, Aurora Vena. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it
Case popolari Incontro a Grassano GRASSANO - Si terrà domani, alle ore 18 presso la sala consiliare di Palazzo Materi un incontro sul tema: “Valorizzazione urbana delle politiche abitative”. Promotore dell'iniziativa l'assessore comunale ai Lavori pubblici Filippo Luberto. Dopo i saluti del sindaco Vito Magnate gli interventi dei relatori: Angelo Sardone (Ater Matera); Luciano Adorisio dirigente ufficio tecnico Ater di Matera; Antonio Larocca geometra responsabile edilizia sovvenzionata Regione; Pasquale Deniso responsabile area tecnica comunale; Franco Casertano (Sunia); Angelo Antonucci (Uniat); Angelo Clemente (Sicet). Concluderà Innocenzo Loguercio, assessore alle infrastrutture della Regione. gio.spa.
Voto massiccio a San Mauro
Nuovo contratto E’ un coro di no SAN MAURO FORTE - Come è noto, la Cgil non ha sottoscritto l'accordo con governo e Confindustria sul nuovo modello contrattuale. Per questo, dopo aver chiesto invano alle altre sigle sindacali di sottoporre a verifica dei lavoratori il gradimento sui contenuti di questo accordo, sta promovendo in proprio su tutti i posti di lavoro un vero e proprio referendum. Nei giorni scorsi è toccato ai lavoratori del municipio di San Mauro Forte che si sono recati all'urna nella loro quasi totalità (il 77,77%) e in misura superiore agli iscritti alla Cgil-Funzione Pubblica. Lo spoglio delle schede effettuato il 24 marzo 2009 dai tre componenti il seggio eletti in assemblea ha dato un esito inequivocabile: il 100% si è espresso contro l'accordo separato sottoscritto dal Cisl, Uil con il Governo e la Confindustria. Una bocciatura netta che va, indubbiamente, a sostegno delle tesi sostenute della confederazione di Guglielmo Epifani che ha ritenuto di non poter firmare l'accordo in questione perché considerato dannoso in generale per tutti i lavoratori e ancor più per quelli del pubblico impiego. Vito Bubbico
Grottole Il campo del Viggiano sarà duro per i nuovi assetti di squadra
Verso una trasferta complessa GROTTOLE - Archiviata la sconfitta casalinga contro l'inarrestabile capolista Real Tolve, la compagine grottolese, già matematicamente salva, si appresta ad affrontare un'altra ostica trasferta sul campo del Viggiano, altra squadra di vertice. Mister D'Ascanio, inoltre, non potrà contare sull'impiego degli squalificati Buono e Trapanaro oltre che del centravanti Moramarco, infortunatosi al settimo minuto dell' ultimo incontro di campionato. Il giocatore, che è rinato calcisticamente in questi due mesi di permanenza nel Grottole dopo il poco proficuo inizio di stagione, infatti,
ha accusato uno stiramento al bicipite femorale destro e , quindi, difficilmente potrà scendere nuovamente in campo in questo campionato. In compenso, però, D'Ascanio avrà l'occasione di far giocare alcuni dei suoi uomini che magari hanno trovato poco spazio in questa stagione calcistica anche in vista del futuro. Riguardo alla sconfitta contro il Tolve, il tecnico ha dichiarato di non recriminare nulla ai suoi giocatori che si sono comunque impegnati contro una squadra tecnicamente superiore. L'unico rammarico è quello di non aver fatto gol nelle due limpide occasioni capitate a Prisco
e Alfarano nel primo tempo che avrebbero sicuramente reso meno pesante il passivo di tre reti. I primi 45', infatti, sono stati molto positivi per il grottole che ha creato più del Tolve senza però riuscire a trovare il vantaggio. I potentini, d'altro canto, trovavano difficoltà su un terreno non perfetto ed un Grottole ben disposto in campo. Nella ripresa, invece, non c'è stata storia ed il Tolve si è limitato a difendere il triplo vantaggio firmato da Tolve e da una doppietta di Ragone. Sulla gara hanno sicuramente inciso anche gli infortuni di Moramarco e di Alfarano che, oltre a lasciare il
Pinuccio D’Ascanio
Grottole senza punte e con un'assetto tattico improvvisato, ha permesso ai difensori avversari di giocare a ridosso dei centrocampisti e, quindi, di alzare il baricentro della squadra.
Questa partita può, però, essere utile per la sfida contro il viggiano in cui la formazione biancazzurra sarà appunto rimaneggiata. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it
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Colobraro Convocato un incontro in prefettura per salvaguardare gli otto operai
A rischio i lavoratori della discarica L’impianto è chiuso da gennaio e il gestore non paga COLOBRARO - Sono preoccupati per il futuro lavorativo e non sanno se qualcuno pagherà loro lo stipendio del mese di marzo. Si tratta degli otto lavoratori dipendenti della ditta “Sinnia srl” con sede a Policoro in via Siris, 185, impegnati da due anni nel duro lavoro di conduzione della discarica di Colobraro gestita dalla Comunità montana “Basso Sinni”. La preoccupazione è più che legittima in quanto “Sinnia” mediante raccomandata con ricevuta di ritorno datata 27 gennaio 2009 ha comunicato ai lavoratori il “Preavviso di risoluzione del rapporto di lavoro per giustificato motivo oggettivo”. La ditta nella missiva ha spiegato anche il motivo: “Tale provvedimento -citiamo testualmente- viene da noi adottato a seguito della comunicazione, da parte del committente (la Comunità montana, “Basso Sinni”), di revoca dell'affidamento del servizio di conduzione e manutenzione ordinaria dell'impianto di preselezione e bio-
Il recente incendio alla discarica comprensoriale di Colobraro
stabilizzazione e annessa discarica di rifiuti solidi urbani ubicato in località “Monticello” in agro di Colobraro. Vi comunichiamo conclude la lettera- di aver effettuato gli adempimenti previsti dall'articolo 6 del Ccnl (Contratto collettivo nazionale di lavoro) del settore Igiene Ambientale stipulato in data 5 aprile 2008”. Ricordiamo che la
discarica comprensoriale in questione è chiusa per lavori straordinari di manutenzione dallo scorso 16 gennaio, a seguito di una frana di rifiuti causata dalle forti precipitazioni piovose. Per quanto attiene ai lavoratori, da tempo ormai sono in stato di agitazione e i sindacati preoccupati, hanno chiesto un incontro in prefettura che dovrebbe
tenersi oggi. Comunque, va detto, che nonostante il preavviso di licenziamento, questo non è avvenuto. Per cui formalmente gli otto operai della discarica sono ancora dipendenti di “Sinnia srl”. Ma ciò che li preoccupa è l'incertezza, visto che della mensilità del mese di febbraio hanno percepito solo un acconto e di quella di marzo pare che nessuno ne voglia sapere. Soprattutto però, sono preoccupati del futuro. Tanti sono gli interrogativi: quando riapre la discarica? Chi prenderà il posto di Sinnia? Saranno salvaguardati i livelli occupazionali pregressi? Intanto, se La Comunità montana ha revocato la commessa a “Sinnia” questa in assenza di liquidità non paga lo stipendio di marzo. Non resta che confidare come sempre nella capacità di mediazione del prefetto, che ascoltando i sindacati ed una delegazione dei lavoratori, cercherà anche stavolta, di dirimere la controversia. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Bernalda Il presidente Antonio Forcillo: «Vogliamo sia fatta chiarezza»
Piano Traffico, oggi la sentenza Ucaib in attesa del responso del Tribunale amministrativo BERNALDA - «Oggi aspettiamo la sentenza del Tar sul Piano urbano del Traffico a Bernalda». Questo il commento di Antonio Forcillo, il quale parla dell'udienza del Tar in merito al Put a Bernalda che di fatto, se verrà emessa, metterà i puntini sulle “i” sul tanto discusso Piano urbano del traffico nella cittadina. Poi Forcillo annuncia che dopo la sentenza del Tar seguiranno le sue dimissioni da presidente dell'Ucaib di Bernalda. «Oggi -dice il presidente dell'Ucaib- è il grande giorno per la sentenza. Attesa sia dall'Ucaib, che della cittadinanza che non vuole le opere che invece di aiutare creano problemi al traffico. Naturalmente noi rispetteremo la sentenza, qualsiasi sia la decisione del Tar. Il Put ha dato non pochi problemi a noi commercianti, ai consumi del carburante al disagio all'inqui-
namento e a tante altre situazioni che a scriverle bisognerebbe mettere su un enciclopedia dai più volumi. Ecco perché abbiamo protestato per tutti questi mesi. Inoltre la nostra voce si è alzata anche per la tutela e alla sicurezza dei cittadini bernaldesi e dei turisti che giungono nel nostro paese. Cn la sentenza vogliamo la tranquillità che in un eventuale incidente le assicurazioni garantiscano l'effettiva azione risarcitoria. Questo è il pensiero non solo dell'Ucaib ma anche del Comitato dei Cittadini Attivi. A ciò volevo aggiungere che, da oggi in avanti, tenendo presente la sentenza del Tar, noi siamo propensi a vagliare ogni proposta che dovesse giungerci, in modo che, se ottima per il nostro paese, saremo lieti di portala avanti con una sola voce. Inoltre, e qui do a voi del Quotidiano e ai cittadini di Bernalda l'annuncio
preso e maturato in questi mesi che da oggi, dopo la sentenza del Tar, qualsiasi sia il responso darò le dimissioni da presidente dell'Ucaib. Questo avverrà anche se ci sarà un ulteriore rinvio; certo, se si verificherà ciò i miei attacchi saranno più duri, anche da non presidente. E tutti i risultati dell'Ucaib saranno portati in piazza domani, alle ore 10.30 in piazza del Popolo a Bernalda, dove appunto ci sarà una pubblica conferenza stampa da parte dell'Ucaib e del comitato popolare sit-in di piazza del Popolo, per illustrare anche gli esiti della sentenza Tar contro il Put adottato dal Comune di Bernalda. Ecco -conclude Forcillo - noi vogliamo costruire e portare avanti progetti che diano benefici e non che arrechino problemi al cittadino». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi Domani la presentazione
“Comprasud” è ormai realtà TURSI - Si terrà domani, alle ore 10 presso l'Aula Magna dell'Istituto Tecnico Commerciale e per Geometri “Manlio Capitolo” di Tursi, la conferenza stampa di presentazione del recente protocollo d'intesa stipulato tra il Distretto Agroalimentare di Qualità del Metapontino, la Comunità Montana Basso Sinni (nella sua veste di Soggetto Responsabile del Pit Metapontino) il Gal Cosvel e il gruppo imprenditoriale nazionale che ha recentemente promosso il marchio “Comprasud”; un vero e proprio progetto strategico di marketing innovativo, quest'ultimo, che si prefigge di valorizzare i prodotti di eccellenza del Mezzogiorno d'Italia attraverso il virtuoso incontro tra produttori (meridionali) e distribuzione. Con questo marchio, infatti, in diverse regioni italiane sta nascendo una nuova rete di negozi in franchising specializzati nella commercializzazione delle tipicità agroalimentari meridionali; dai vini e le acque minerali del Vulture ai pistacchi di Bronte, per esempio; dalle albicocche di Rotondella allo zafferano abruzzese; dall'olio pugliese alla liquirizia della calabria; dai pomodorini campani ai formaggi del Ragusano e così via. Il Metapontino (e la relativa Area Pit) rappresenta, come è noto, un sistema locale a forte valenza agroalimentare e a sviluppo auto sostenuto, caratterizzato anche da un'elevata propensione alla cooperazione da parte dei soggetti istituzionali e sociali che in essi operano, vivono e lavorano: così i principali
Dopo il match casalingo deludente si pensa alla sfida sul campo della Rigamonti
Ora Bernalda vuole vincere BERNALDA - Iaquinta e Torraco regalano un punto ciascuno alla propria squadra. Due gol e tante occasioni durante i novanta minuti giocati all'interno del Michele Lorusso di Bernalda. «Ci aspettavamo un risultato del tutto diverso dopo aver analizzato la partita, ma a volte il buon gioco non paga». Questo l'amaro commento di Daniele Plati, attaccante del Fc Bernalda. «Dire che siamo stati sfortunati ha detto Plati- forse è poco. Comunque, va bene così soprattutto perché di fronte avevamo una squadra ostica e ben messa in campo. Noi, come anche loro, abbiamo colpito un legno che, nella miglior sorte, ci avrebbe dato la vitto-
ria e i tre punti. Ho parlato di vittoria? Ebbene sì, in quanto se il risultato fosse stato a noi favorevole, nessuno avrebbe potuto dire il contrario soprattutto dopo le occasioni sciupate davanti alla porta. E questo lo si può benissimo evincere dal tabellino finale di gara, che ci ha visto tirare più volte nello specchio della porta avversaria. Nel primo tempo il Villa D'Agri è andato in rete ed ha colpito un palo; mentre noi abbiamo sfiorato il gol due volte con Diego Margarita. Poi nella ripresa abbiamo riacciuffato il pari e non solo, infatti, siamo andati per più volte vicino alla vittoria. In rete per noi è andato Torraco mentre le altre ghiotte oc-
casioni sono capitate ancora a Margarita, a Fusco e a Santarcangelo. Certo, dovevamo buttarla dentro, ma il calcio purtroppo a volte non premia sempre chi ha avuto più occasioni. Comunque, come già detto prima, va bene così. Ora dobbiamo solo pensare alla trasferta di domenica sul campo della Rigamonti. Una gara che dobbiamo portare a casa ora più che mai, visto che molti dei nostri uomini sono stati recuperati dagli acciacchi che ci hanno condizionato negativamente in questo campionato. Quindi -ha concluso Plati- domenica serve un ennesimo altro atto di forza rossoblu». fa.si.
Daniele Plati
attori collettivi del comprensorio (il Pit, il Distretto agroalimentare, il Gal) insieme hanno inteso condividere questa nuova iniziativa di valorizzazione delle produzioni e della cultura locale con il gruppo di Comprasud. La finalità principale del Protocollo d'intesa è quella di formalizzare e sviluppare nel tempo una fattiva collaborazione per lo sviluppo socio-economico del Basso Sinni e del Metapontino. Questo comprensorio -già individuato come area di elezione di molte tipicità e dunque potenziale fornitore del nuovo circuito commerciale- potrà accrescere le proprie opportunità anche attraverso lo sviluppo dei punti vendita Comprasud. D'altronde, questa rete nazionale di supermercati di tipicità, come ribadito dal protocollo, intende offrire particolare visibilità ai prodotti lucani. Si parlerà anche delle opportunità di sviluppo di tutto l'universo dei prodotti tipici e tradizionali legati al territorio e delle azioni da intraprendere per meglio intercettare il crescente interesse dei consumatori verso prodotti di elevata qualità e valore simbolico. Degli oltre 40 miliardi di euro spesi in prodotti alimentari dalle famiglie residenti nel Mezzogiorno d'Italia, meno del 10% è destinato a prodotti delle aziende meridionali. Ed è anche a questo paradosso che hanno inteso rispondere gli imprenditori (guidati dalla geniale intuizione dell'architetto catanese Erasmo Vecchio) del franchising Comprasud. provinciamt@luedi.it
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Policoro Oggi l’inaugurazione della moderna caserma sulla fascia jonica
Una nuova casa per la Polstrada POLICORO - Stamattina, a partire dalle ore 11, è prevista l'inaugurazione della nuova caserma del distaccamento di Polizia stradale della città di Policoro, ubicata in via Puglia (nei pressi del campo sportivo). Alla cerimonia sono state invitate le massime autorità civili, religiose e militari della Regione Basilicata. In particolare, alla cerimonia parteciperanno il prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, il direttore centrale per la Polizia Stradale, Ferroviaria, delle Comunicazioni e per i Reparti Speciali della Polizia di Stato, prefetto Luciano Rosini, il direttore del Servizio di Poli-
zia Stradale, Roberto Sgalla, il questore di Matera, Carmelo Gugliotta, il Provveditore Aggiunto alle Opere Pubbliche per la Basilicata, Antonio Bruno Zagaria, oltre ad altre autorità civili, militari e religiose ed a rappresentanze politiche e sindacali. Il nuovo stabile della Polizia Stradale è un edificio moderno realizzato appositamente dal Provveditorato alle Opere Pubbliche e si sviluppa su quattro livelli, di cui uno seminterrato. Il Distaccamento della Polizia Stradale di Policoro, che dipende dal Compartimento della Polizia Stradale per la Basilicata, fu istituito nell'anno 1966. La Polizia Stra-
dale è una specialità della Polizia di Stato e si occupa in via principale del controllo e della regolazione della circolazione stradale, che si svolge su circa 7 mila chilometri della rete autostradale e sulle principali strade extraurbane e di grande comunicazione. Strutturata sul territorio nazionale in 19 compartimenti, i suoi compiti sono individuati dall'art.11 del codice della strada e riguardano: le attività connesse alla prevenzione del fenomeno infortunistico, all'accertamento delle violazioni in materia di circolazione stradale, nonché alla rilevazione degli incidenti stradali. Quella di oggi è,
inoltre, l'ultima giornata della settimana interamente dedicata alla sicurezza stradale, organizzata dal Compartimento Polizia stradale per la Basilicata in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Policoro. Infatti, fino a ieri, gli agenti di pubblica sicurezza hanno incontrato tutti gli studenti delle scuole pubbliche di ogni ordine e grado presenti in città, proiettando documentari, testimonianze e rispondendo alle domande loro poste dai discenti e docenti sulla sicurezza stradale e più in generale sul principio costituzionale di legalità. E per sensibilizzare anche i genitori su un tema di così
La nuova caserma della Polstrada a Policoro
sempre stretta attualità, nella serata di lunedì scorso è stato organizzato, nel Palazzo di città, anche un convegno dal tema: “Il contributo delle famiglie per la sicurezza stradale”, che ha visto tra
i relatori il professor Mauro Maldonado dell'università degli studi di Potenza, in cui si è ribadito come anche i genitori debbano contribuire, insieme alla scuola. provinciamt@luedi.it
La denuncia del vicesindaco Leone: «Abbiamo messo delle gabbie ma gli animalisti le hanno tolte»
Il “Delfino” invaso dai randagi Rione di Policoro nel terrore per la massiccia presenza di cani POLICORO - E' emergenza randagi a Policoro. A essere assediato è un quartiere in particolare, si tratta del villaggio “Il Delfino” costituito da tante villette a schiera bi-familiari, situato nella zona lido della città. I cittadini si sono rivolti al Comune per chiedere aiuto. I randagi sono veramente troppi. C'è da far presto. A occuparsi della questione è il vicesindaco con delega alla Sanità, Rocco Leone (Pdl), notissimo pediatra di fama regionale. L'esponente di spicco dell'Amministrazione comunale, ha raccontato al Quotidiano la “singolare” difficoltà riscontrata alcuni giorni fa dal Comune nello svolgere l'attività di prevenzione del fenomeno del randagismo. «Il problema è un qualcosa che sta colpendo tutto il territorio nazionale -ha esordito Leone- come Comune di Policoro abbiamo cominciato a monitorare questo aspetto anche su segnalazione di gruppi di cittadini. Siamo intervenuti cercando di prendere questi cani randagi, di bonificare il territorio con una ditta specializzata che ha un canile in provincia di Cosenza, così questi signori sono venuti a Policoro, per eseguire l'incarico affidato loro». Ma l'operazione “accalappia cani” non è andata a buon fine, come ci ha spiegato lo stesso vicesindaco. «E' successo
Rocco Leone
un fatto molto increscioso -ha raccontato- che ha messo in difficoltà anche l'operato e la buona volontà dell'Amministrazione, che ha agito rendendosi conto del problema. E' sorto quasi una specie di conflitto tra questa società calabrese che voleva portare i cani in sicurezza e alcuni volontari di un’associazione animalista, che dovrebbe collaborare con il Comune nella gestione di questo problema». Ma cosa è accaduto? «Gli accalappia cani -ha continuato Leone- avevano messo del-
le gabbie (con delle bistecche che facevano da esca, ndr) perché alcune bestie sono rinselvatichite e pertanto necessitavano di esse. Gli animalisti si sono recati sul posto di sera ed hanno buttato all'aria le gabbie facendo sì che l'operazione non andasse a buon fine. Questo è un fatto grave, increscioso, che la cittadinanza deve conoscere. Perché, nonostante la nostra buona volontà e l'investimento anche in termini economici con l'obiettivo di bonificare il territorio da questi animali, riscontriamo una oggettiva contrarietà da parte degli animalisti. Ma essi devono sapere che la ditta calabrese non avrebbe abbattuto i cani, ma li avrebbe condotti in un canile in attesa che verrà costruito quello di Policoro. Il progetto che riguarda quest'ultimo è in fase di conclusione e definizione». Infine Leone preannuncia azioni contro i responsabili dell'associazione: «Valuteremo -ha detto con fermezza- avvalendosi anche di eventuali testimonianze, se ci sono gli estremi per denunciare questo sabotaggio. Noi comunque -ha concluso- non demorderemo e la ditta accalappia cani ritornerà presto a Policoro». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Crisi economica galoppante La Chiesa locale corre ai ripari POLICORO - In tempi di recessione come quello che stiamo attraversando, il mondo clericale chiede alle associazioni cattoliche di dedicarsi ancora di più ai temi sociali e quindi ai più deboli. Monsignor Francesco Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, a Senise recentemente ha incontrato il mondo del volontariato cattolico, organizzatosi in associazioni, impegnato in gruppi di lavoro nell'anno paolino per contrapporre alla società individualistica, secolarizzata ed edonistica, quella che è la dottrina sociale della Chiesa, a partire dal principio della solidarietà, ma nella sua accezione più ampia i valori che da sempre caratterizzano i cristiani/cattolici: “Come laici impegnati nell'evangelizzazione”, è stato l'oggetto del convegno, incentrato anche sui gravi problemi sociali più strettamente collegati alla nostra realtà, che si ripercuotono nella nostra Regione caratterizzata da un tessuto economico alquanto debole e dunque i lucani risentono maggiormente della crisi economica. D'altronde anche i pre-
lati lucani in più di qualche circostanza, e con documenti scritti, non hanno lesinato critiche alla classe politica regionale, provinciale e comunale, e spronarla ad essere più concreta sui temi che stanno a cuore dei cittadini: il lavoro con tutte le implicazioni sociali che ne conseguono. Ma da buoni cattolici la tavola rotonda, con i relativi interventi, ha lanciato anche un messaggio di speranza alla platea che parta dal Sud per irradiarsi in tutta la nazione che il futuro possa essere più equo e giusto, e che da questa crisi si esca, nel più breve tempo possibile, più responsabili e con uno stile di vita con un volto più umano: quello del Signore. Tra gli interventi c'è da segnalare quello del locale presidente delle Acli, Giulio Sarli, sull'attività di una delle più grandi realtà associative d'Italia, le Acli appunto, sempre vicina al prossimo testimoniando così nei comportamenti come i valori del Cristianesimo siano eterni e trascendono la dimensione umana e terrena. Gabriele Elia
Guidati da sei insegnanti si sono immersi nel mondo della carta stampata
Il Quotidiano accoglie 75 studenti di Nova Siri NOVA SIRI - Hanno letteralmente riempito la redazione materana del Quotidiano della Basilicata, armati di registratori digitali, taccuini e persino foglietti a quadri. Tutti con l’entusiasmo di sapere come nasce un giornale. Parliamo dei 75 alunni dell’Istituto comprensivo “Luigi Settembrini” di Nova Siri, che ieri mattina hanno visitato la nostra sede, accompagnati dalle insegnanti Adele Menonna, Maria Rosaria Ciancia, Vittoria Mitidieri, Romana Bongiorno, Adriana Caputo e Cosimina Stigliano. L’escursione culturale, concepita e curata nei particolari dalle insegnanti,
è stata il culmine di un interessante progetto didattico dedicato alla scrittura creativa e seguito con entusiasmo dai ragazzi delle classi V A-BC della Marina e dalla V del centro storico. Un’interessante sinergia, che ha prodotto certamente la maturazione linguistica dei ragazzi, almeno a giudicare dalla compostezza con cui hanno seguito la spiegazione del redattore Antonio Corrado. La curiosità dei piccoli linguisti si è soffermata, in particolare, sulle modalità di accesso alla professione giornalistica e sui criteri di raccolta e valutazione delle notizie. provinciamt@luedi.it
I ragazzi della quattro classi quinte dell’’Istituto comprensivo di Nova Siri nella redazione del Quotidiano
Sport Venerdì 27 marzo 2009
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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Calcio Dalle prove è probabile che sarà proprio Palombo a fare il vice Gattuso in mediana
Lippi prepara la nuova Italia Il ct fa leva sulla forza del gruppo e uno schieramento camaleontico di FRANCESCO GRANT FIRENZE – Se non bluffa, Marcello Lippi si è già inventato una nuova Italia. Trasformando piccoli guai e grossi ostacoli anagrafici in un’opportunità per cambiare volto ancora una volta a una Nazionale camaleontica nelle forme ma identica a se stessa nella sostanza: l’inattaccabile filosofia del gruppo. Così, contro il Montenegro, in nome di un socialismo calcistico per il quale ognuno dà secondo le sue possibilità e a ciascuno è concesso secondo i meriti del momento, ecco un 4-3-3 puro, con l’inedito di Iaquinta centravanti e Palombo a fare il vice Gattuso. Il Lippi II era cominciato all’insegna della 'morbidezzà: messe da parte le ruvidità pre-Mondiali e la diffidenza del neofita, il Ct campione del mondo ha vissuto i primi mesi del suo ritorno con una serafica pazienza da santone azzurro. Grazie anche all’assenza di 'nemicì esterni. È bastato un mezzo caso a doppio nome – Cassano-Amauri – per far rivivere al tecnico di Viareggio il brivido del copione 'azzurri contro tutto e contro tuttì. È stato lo spunto perfetto per mettersi a rilavorare, in nome del 'gruppò, a ricostruire un’altra Nazionale. «Da questa nuova Italia possono arrivare gran belle soddisfazioni», assicurava all’antivigilia del match di Podgorica il centrocampista della Samp, al quale sembra un sogno ritrovarsi sulla linea dei tre centrocampisti con Pirlo e De Rossi, un 'Made in Italy' a suo dire imbattibile. Ma se le indicazioni offerte sin dal primo giorno di raduno non verrano smentite da ripensamenti o non si riveleranno solo pretattica, la novità più consistente potrebbe essere la linea di attacco: un tridente puro, con Quagliarella, Iaquinta nella posizione di centravanti e Di Natale. A parte la prima in agosto contro l’Austria, mai Lippi in questa seconda gestione, all’inizio più morbida nei toni, ha osato una linea così spregiudicata, preferendo il supporto di un centrocampista offensivo (Camoranesi o Pepe), in grado di coprire. A Podgorica – contro un avversario giovane e pieno di estro, ma senza Vucinic nè eccessiva esperienza – l'obiettivo è ovvia-
Lezione e innovazione
C’è Collina a casa azzurri
Pazzini sembra dire alla palla «vieni qui che ti metto in rete...»
mente la vittoria piena: le capacità di rientro di Iaquinta e Di Natale forniscono garanzie tattiche; e l’uso di Palombo (“rispetto a Pirlo e De Rossi sono più incontrista») aggiunge al centrocampo percentuali di fiato e corsa necessarie. Così Rossi come seconda punta, Montolivo a centrocampo, Pepe sull'esterno sono alternative valide da usare in corsa o nel secondo round, mercoledì a Bari contro l’Irlanda del Trap. Resta comunque un margine di dubbio su Pepe: a parte la prova contro il Brasile, lo scorso febbraio a Londra, Lippi si fida molto del giovane esterno dell’Udinese. Così lo ha provato ieri nella seduta a porte chiuse, prima di riassegnare a Quagliarella la pettorina da titolare in avvio della seduta odierna. Poi tante prove tattiche. Con un’idea ben chiara per la sua nuova Italia.
QUI COVERCIANO Torello e partitella per gli azzurri Lippi prova con insistenza il 4-3-3 COVERCIANO – Allenamento di un’ora e 25' ieri pomeriggio a Coverciano per la Nazionale azzurra guidata da Marcello Lippi, impegnata nei prossimi giorni in due gare di qualificazione per i prossimi mondiali in Sudafrica contro Montenegro e Irlanda. Dopo un torello di gruppo, cui non ha partecipato Zambrotta per precauzione fisica, la rosa è stata suddivisa in due squadre di 11 elementi che hanno fatto dapprima una partita a metà campo a pallamano, e poi una partitella con l'obbligo di un solo tocco. Nella parte centrale dell’allenamento sono stati svolti movimenti di squadra, soprattutto per centrocampo e attacco contro una difesa a quattro composta da sagome mobili. Da segnalare che una delle due squadre ha ricalcato quella provata con maggiore insistenza nei giorni scorsi e che dovrebbe scendere in campo sabato prossimo contro il Montengro: 4-3-3 con difesa con Zambrotta, Cannavaro, Chiellini e Grosso; centrocampo con Pirlo, De Rossi e Palombo. In attacco Iaquinta con Di Natale alla sua sinistra e Quagliarella a destra. Nell’ultima parte della seduta, partita a tutto campo servita a Lippi per verificare soprattutto l’intercambiabilità dei ruoli fra Quagliarella e Iaquinta nelle posizione di prima e seconda punta. Sessione di tiri supplementari per Pepe, Quagliarella e Di Natale.
ROMA - Pierluigi Collina professore per una mezz'ora in casa azzurri. Con una scelta insolita – appuntamenti del genere sono di consuetudine preludio a Mondiali o Europei -, il designatore arbitrale ha fatto visita alla Nazionale di Lippi a Coverciano, durante il ritiro di preparazione al doppio impegno di qualificazione ai Mondiali, contro Montenegro e Irlanda. Saluti, qualche chiacchiera, il pranzo, ma soprattutto 30 minuti di riunione con tanto di videocassette e spiegazioni, per un aggiornamento sui parametri di valutazione arbitrale in campo internazionale. C'è stata anche l’occasione di un rapido scambio di vedute, 'vis a vis' senza che gli altri interrompessero, tra Collina e Daniele De Rossi, il centrocampista deferito dopo Inter-Roma per aver lanciato pesantissime accuse alla classe arbitrale e al designatore stesso. Collina, a quanto riferito poi dagli azzurri, ha parlato con qualche singolo. Ma l’obiettivo della visita era certamente altro: aggiornare tutto il gruppo, come si fa solo alla vigilia delle competizioni importanti,
Calci di rigore
Pierluigi Collina
su qualche dubbio interpretativo. Così Collina ha mostrato ai giocatori e a Lippi, nell’Aula Magna di Coverciano, immagini di falli da dietro e di trattenute in area. Ha spiegato quali sono i parametri di valutazione internazionale, e ha fatto riferimento anche alla giovane età degli arbitri italiani, con l’implicita necessità di 'aiutarlì a crescere. L’intervento di Collina è stato apprezzato nell’ambiente azzurro, per chiarezza e contenuti
di EMANUELE GIACOIA
Per lunedì prossimo, 30 marzo, straordinario aumento di vendita di polli conseguente alla concessione di rigori. Il tutto a causa di un commerciante del settore che aveva promesso un quintale di polli all'arbitro che concedeva il primo rigore al Lecce. E' avvenuto per LecceAtalanta arbitro Celli. Avrà sicuramente imitatori. A Reggio per avere rigori (vedi Reggina-Napoli) Foti ha messo in palio un quintale di pesce spada.
Dopo la buona prestazione dell’andata a Lecce la squadra di Vucinic giocherà a viso aperto il match
Il Montenegro non ha paura e sogna una vittoria MONTENEGRO - «Paura dell’Italia? Assolutamente no, anche se sono i campioni del Mondo, in Montenegro c'è grande ottimismo per la partita che giocheremo domenica a Podgorica. Dopo la prestazione di Lecce tutti sognano una vittoria». A fotografare l’ambiente che la Nazionale azzurra di Marcello Lippi troverà in Montenegro è il portavoce della giovane federazione affiliata alla Fifa dal 2007, Ivan Radovic. «E' una partita in cui non abbiamo nulla da
perdere – ha sottolineato Radovic -. Certo, l’assenza di Vucinic per noi avrà un peso grandissimo. Oltre ad essere il nostro capitano lui è anche il nostro attaccante più forte». Il giocatore della Roma non potrà infatti cercare la rivincita dopo il 2-1 subito a Lecce, in cui segnò la rete del momentaneo pareggio, poichè squalificato. «Noi comunque crediamo molto nel gruppo – ha spiegato il portavoce della federazione montenegrina – e non siamo spaventa-
ti dalla forza dell’Italia. A Lecce abbiamo visto come giocare per metterli in difficoltà e poi, anche a loro mancheranno due grandi attaccanti come Toni e Giardino». «Credo che abbiamo buone chance di sorprendere l’Italia – ha proseguito Radovic -. Un pareggio? Da un lato sarebbe un ottimo risultato perchè non capita tutti i giorni di prendere punti alla squadra campione del Mondo, figurasi per una Nazionale giovane come quella del Montenegro; dall’altro,
però, il pari non ci aiuterebbe a smuovere la nostra classifica nel girone di qualificazione al Mondiale del 2010». Radovic ha poi rivelato che il presidente delle Federazione, Dejan Savicevic, profondo conoscitore del calcio italiano per aver indossato a lungo la maglia del Milan, «si aspetta una grande partita da parte del Montenegro. L’unico rammarico che ha è quello legato all’assenza di Vucinic. Con lui in campo una vittoria sarebbe stata più probabile».
Mirko Vucinic
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Prima Divisione Piccolo stop per Di Bella. Polemiche per la trasferta vietata
Berretti idea per l’attacco Il Potenza vince 7-1 l’amichevole di Avigliano Ipotesi di complotto? Sono due i modi per uscirne IN UNA fase assolutamente delicata della stagione, il proprietario del Potenza, Giuseppe Postiglione grida al complotto. Non lo dice apertamente, ma lo fa capire con un'affermazione forte ma che potrebbe ritorcersi contro il Potenza come un boomerang: “A questo punto mi domando se non sia vero quello che si vocifera in giro che il nostro destino sia predeterminato e questo Potenza deve essere fatto fuori”. Spara nel mucchio il patron rossoblu e in tal modo potrebbe attirarsi contro l'ira dei vertici federali che, chi in un modo, chi in un altro, svolgono le loro funzioni. E' assolutamente innegabile che laddove si parli di Potenza la mano divenga pesante. Ha ragione Postiglione quando denuncia l'iniquo trattamento ricevuto in occasione di Potenza-Gallipoli dello scorso anno (ammenda più due giornate di squalifica del Viviani a porte chiuse) a fronte della sola multa ricevuta dalla Cavese per fatti assolutamente più gravi, ma è innegabile che qualche ira addosso alla società il patron se la sia tirata con le sue mani ed oggi paga le conseguenze di una serie ripetuta di comportamenti insoliti per la platea nazionale. Il riferimento è al polverone di Potenza-Sorrento della C2, alla squalifica rimediata per accuse agli arbitri quando era dirigente di Promozione, all'inimicizia derivata dagli accrediti negati alla Figc di Basilicata in occasione di PotenzaGela, alla stranota storia con la Salernitana, alla rissa di Perugia, al processo sportivo, alla mancata iscrizione alla Prima Divisione. Un insieme di episodi che hanno fatto balzare negativamente agli onori della cronaca il nome del Potenza, nonostante nella maggioranza dei casi, come giustamente sottolinea il patron, “si sia rivelato tutto una bolla di sapone”. Ma finora si era entrati nel campo dei comportamenti gestionali di una società, mai in quelli di valore patrimoniale. E il ciclo, secondo Postiglione, si è chiuso con l'ultima denuncia che, leggendo le carte, sarà indolore per la società. Stando alle spiegazioni fornite dai commercialisti rossoblù, è tutto in regola: “Si tratta di un errore da parte degli organi che hanno emesso tale provvedimento, d'altronde tutte le volte che gli ispettori della Covisoc hanno effettuato le loro verifiche non hanno mai elevato nessuna contestazione, anzi, hanno provveduto sempre ad effettuare elogi e complimenti ad una delle più diligenti società della Lega Pro”. Ed allora il conseguente pensiero da parte del patron è quello del poco gradimento del Potenza sul palcoscenico nazionale. “Non mi appare possibile credere che la nostra stimabilissima società si possa sempre trovare coinvolta in procedimenti di deferimento. C'è qualcosa che mi sfugge. A qualcuno dà fastidio questo Potenza. C'è qualcosa che non mi convince: abbiamo superato sempre brillantemente tutti i controlli della Covisoc, dunque non riesco ad immaginare quale siano le reali motivazioni di tale assurdo provvedimento”. In questo frangente, toccherà ancora al suo ufficio legale dimostrare l'infondatezza dell'accusa. Dall'altro canto, il gradimento della sua società Postiglione lo dovrà riconquistare, perché s'è capito, l'ha perso quasi irreparabilmente. Ha un primo modo che però non dipende da lui per farlo: salvarsi con i risultati del campo. Ma c'è anche un'altra soluzione: fare buon viso a cattivo gioco e non dire in giro che ci sia un disegno per farlo fuori. Potrebbe esserci qualcuno che, pur non avendo nessun interesse a farlo, cominci a credere che sia possibile, magari con qualche altra denuncia. Alfonso Pecoraro
TANTA RUGGINE nelle gambe. Nel test infrasettimanale disputato ieri ad Avigliano la truppa di Arleo ha risentito pesantemente della fatica di domenica, visto che il campo pesante ha moltiplicato il dispendio di energie. Il Potenza ha vinto 7-1, ma terminando la prima frazione di gioco contro la locale squadra di Eccellenza soltanto con un gol per parte. L’undici schierato da Arleo prima della girandola dei cambi dovrebbe in ogni caso avvicinarsi molto alla formazione di Sorrento. Punto fermo tra i pali Andrea Tesoniero, confermato dopo l’esordio, cosi’ come una linea difensiva a quattro che torna ad essere quella titolare. Lolaico infatti prenderà a sinistra il posto dello squalificato Patarini, Dei presidierà la corsia opposta con la coppia centrale formata da Cuomo e - presumibilmente - Di Bella. Il difensore romano infatti ha sofferto di un risentimento muscolare, che già nel primo tempo della partitella l’ha costretto a chiedere il cambio con Porcaro. Si spera niente di grave, ma oggi verranno effettuati ulteriori accertamenti. In mezzo al campo ad Avigliano c’erano Cammarota, Sabatino e Suppa, ma l’ex grossetano è apparso giù di tono per i postumi di una sindrome influenzale. Sarno (ieri a segno) e Mangiapane hanno giostrato sulla trequarti a supporto di Cozzolino, ma a questo punto è ragionevole ipotizzare un ballottaggio tra Berretti (anche lui in gol, nella ripresa) e Suppa. Il toscano appare favorito e si piazzerebbe nella tanto agognata posizione di centravanti, con la squadra ridisegnata di conseguenza. Coppia centrale Sabatino - Cammarota a protezione della difesa e trequarti folta con Sarno, Mangiapane e Cozzolino. I con i rimanenti centri dell’amichevole portano la firma di Scardini (tripletta) e del giovane Nappello, a segno due volte. Nonostante il buon riscontro offerto, proprio Scardini sembra aver fatto un passo indietro nelle gerarchie per la sostituzione dell’altro squalifica-
Matteo Berretti
to di giornata, Raffaele Nolè. Arleo infatti pare intenzionato a rilanciare Cozzolino dopo l’impiego part-time contro la Juve Stabia. Ipotesi valutata anche in virtù dell’assetto tradizionale dei sorrentini, schierati da Simonelli con un 3-5-2 molto quadrato ma piuttosto statico. I rossoneri si sono allenati ieri mattina a Piacenza, sulla via del ritorno da Cremona dove hanno impattato 0-0 nell’andata della finale di Coppa Italia Lega Pro. Simonelli ha schierato in Lombardia una formazione competitiva ma priva di alcuni elementi che, con tutta probabilità, affronteranno il Potenza. L’impegno infrasettimanale per la coppia offensiva Biancone - Ripa sembra un indizio per la loro esclusione in vista di domenica, quando il tandem dovrebbe essere composto da Federico Giampaolo e Florian Myrtaj. L’albanese, da tempo sogno proibito del Potenza, sta procedendo con una media realizzativa da record: sette reti in tredici presenze, condite anche da un rigore sbagliato e ben cinque gol annullati per svariate ragioni. In mezzo al campo viene dato per probabile, da fonti campane, il re-
cupero di Nicodemo. L’esperto mediano romano è rimasto ferito ad un occhio negli incidenti di Cava, ma si farà l’impossibile per inserirlo nell’undici titolare. L’unico dubbio riguarda Christian Agnelli, infatti a Cremona l’ex stabiese è uscito per infortunio e potrebbe essere rimpiazzato da Maiorano. ALLA RADIO Ieri mattina si è discusso del divieto di trasferta per i tifosi rossoblu nel corso di “La radio ne parla”, in onda dalle 12.35 su Radio 1 Rai. Ospite della trasmissione, un esponente degli ultras potentini ha avuto modo di confrontarsi con un dirigente dell’Osservatorio del Viminale per la sicurezza delle manifestazioni sportive. La tifoseria rossoblu ha espresso la sua perplessità su una delle motivazioni addotte per il divieto, l’inadeguatezza strutturale del Campo Italia. Dove però, in occasione di Sorrento - Cavese del girone d’andata, i tifosi ospiti superarono le mille unità. Con rischi annessi decisamente superiori a quelli che avrebbe comportato l’esodo potentino. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
TRASFERTA VIETATA Gli Ultras non ci stanno IN UN comunicato diffuso ieri gli Ultras Potenza esprimono “il proprio sdegno e disappunto” per il divieto di trasferta a Sorrento. Il provvedimento - si legge nella nota a firma del gruppo - “non tiene assolutamente conto dei rapporti tra le due tifoserie e di una situazione di pericolo praticamente pari a zero”. “Denunciamo all'opinione pubblica e alle istituzioni tutto ciò che ci sta accadendo - continua il comunicato - e chiediamo inoltre al sindaco Santarsiero di impegnarsi per far valere i diritti di una città civile quale Potenza, in grado di ospitare tranquillamente qualsiasi tifoseria e di recarsi altrettanto tranquillamente fuori casa. Con tale divieto la città viene mortificata e la cosa più incredibile è che tale decisione, sia derivata dalle sollecitazioni poste in essere da parte della questura di Potenza.” Ricordiamo che il Casms, oltre a vietare ai rossoblu il Campo Italia, ha già chiuso anche il settore ospiti del Viviani per la gara Potenza - Cavese del prossimo 5
Il tecnico Palumbo ha provato varie soluzioni per il Cassino
Melfi, modulo da varare SONO state diverse le opzioni provate da Palumbo nell'ambito della partitella infrasettimanale. La sgambata ha avuto luogo presso il centro Cedas di san Nicola. Il tecnico ha cambiato diverse volte anche modulo, facendo intendere che non è poi così scontato l'utilizzo del 4-4-2 contro il Cassino. Le assenze di Fumai e soprattutto del metronomo Maisto, potrebbero indurre Palumbo ad adottare uno schema diverso da quello canonico espresso solitamente. Nel contesto del test in famiglia, Palumbo ha provato il rombo a centrocampo, alternando sia Bacchiocchi che Frasca nel ruolo di vertice basso davanti alla difesa. In pratica una sorta di 4-1-4-1, che ha visto anche l'utilizzo di Petagine in veste di supporto all'unico terminale offensivo, Gianluca De Angelis. Il talento di Ginestra rappresenta una valida alternativa, qualora Palumbo decidesse di sacrificare Merini. Ovviamente oltre allo schema da utilizzare, Palumbo nutre dubbi anche sugli undici che inizialmente sfideranno il Cassino. Il trainer gialloverde ha rispetto della formazione laziale che ritiene una delle più in forma del torneo, oltre che in possesso di un organico di prim'ordine in grado di mettere in difficoltà qualunque
Maisto del Melfi
avversario. Dunque è anche plausibile che Palumbo possa decidere di affrontare il match con un undici sulla carta meno offensivo, ma che sappia ben ripartire, sfruttando i punti deboli avversari. Gilfone e Frasca si contendono il posto a sinistra, con quest'ultimo che come detto potrebbe trovare posto anche in qualità di interditore davanti alla difesa se Palumbo decidesse di inserire Bacchiocchi al fianco di Mitra un po' più avanti. Dubbi anche in difesa. Nella
partitella sono stati provati sia Bizzarri che Ferrato in sostituzione dello squalificato Fumai. Un ballottaggio alla pari. Bizzarri ha caratteristiche maggiormente offensive e potrebbe essere scelto per le attitudini in fase di spinta. Ferrato, che comunque di base è un centrale, è da un po' di tempo che sotto la gestione Palumbo, sta provando ad interpretare il ruolo di esterno basso. Una posizione che il giovane difensore di scuola Parma, sta ricoprendo negli allenamenti, con di-
screti risultati, tanto che Palumbo lo tiene in seria considerazione. Difficile stabilire chi sarà il prescelto, molto dipenderà da quale sarà il modo con cui Palumbo intende interpretare il match. Se avrà bisogno di un terzino che dia spinta sulla fascia, sceglierà Bizzarri, se invece, cercherà un difensore che presidi maggiormente la corsia destra e dia maggiori garanzie in fase difensiva, sceglierà Ferrato. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
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In ospedale escluse fratture. Col capitano sono saliti a nove gli indisponibili
Matera, paura per Martinelli Scontro con Cifarelli e spalla in disordine Due assenze doc
Francavilla al Liguori per uscirne indenne FRANCAVILLA – Il Francavilla si prepara nel migliore dei modi alla delicata trasferta di Torre del Greco in programma domenica allo stadio “Liguori”. Il gruppo, prosegue come di consueto le sedute di allenamento, sotto l’attento sguardo del tecnico serbo Ranko Lazic e del suo staff. L’allenatore rossoblu, avrà la possibilità di provare le soluzioni da adottare nella trasferta campana. Nel collettivo sinnico, a sette gare dal termine della stagione, si percepisce una grande sicurezza, avvalorata oltre che dai risultati, anche dall’ottimo stato di forma generale dei suoi uomini. Anche se, i due centrocampisti, Nicola Romaniello e Fabio Pioggia, non sono ancora in ottime condizioni fisiche. Ma, per entrambi, si sta lavorando per un pronto recupero. Adesso però, per nessun motivo bisogna abbassare la guardia, se si vuole continuare ad occupare posizioni tranquille di classifica. La zona play out è dietro di otto punti, ma non per questo bisogna stare sereni, si sa, in questi campionati se non si gioca concentrati e al massimo, si rischia di precipitare facilmente nelle zone pericolose. Per la trasferta in casa dei corallini, il tecnico Lazic, avrà problemi di formazione, infatti non saranno del match i difensori Milella e Zangla, appiedati dal giudice sportivo per una giornata di squalifica. Ricordiamo che nella gara di andata, giocata al “Fittipaldi”, la sfida terminò in perfetta parità, con il risultato di 1-1. Con il ritorno a l’ora legale, la gara avrà inizio alle ore 15.00, in uno stadio che si annuncia con il pubblico delle grandi occasioni. Il Francavilla, sa molto bene che l’appuntamento contro i campani, deve essere affrontato con la giusta grinta e senza commettere errori, facendo tesoro degli errori commessi nella gara di domenica scorsa contro il Sant’Antonio Abate. Dove, dopo soli quattro minuti, Del Prete e compagni si sono trovati sotto di un goal. Del resto, con il terreno di gioco molto pesante a causa della pioggia, lo sforzo prodotto nel secondo tempo, ha dimostrato la grande forza del gruppo e di essere in piena salute atletica. Ma adesso, per l’imminente impegno contro i ragazzi di mister Sergio La Cava, massima concentrazione e consapevolezza dei propri mezzi, per evitare spiacevoli inconvenienti. Claudio Sole
IL Matera ne lascia sette sul campo. Partitella infrasettimanale evitata dal tecnico Danza per paura di infortuni, ma le disavventure sono nascoste ovunque. Uno scontro tra Cifarelli e Martinelli costa caro al capitano che sbatte la spalla ed è costretto a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’Ospedale di Matera. La radiografia ha escluso fratture, ma oggi farà altri accertamenti e quindi resta in dubbio per domenica. Ancha Antonio Chisena si è fermato, mentre Alberto Marsico non si è proprio cambiato ed è rimasto in abiti civili in panchina. Anche Cilulbriello assente per infortuinio e con lui Acampora e Nolfo, in terapia per alcuni problemi. Di Santo, invec e, è stato fermato da una contrattura e Paladino da problemi d’ernia che dovrà operare a breve. Inoltre, il tecnico dovròà fare a meno di La Fortezza squalificato. Un’infermeria affollata e non certo da cosiddette seconde linee. Comunque, se ci sono ombre non mancano luci. Infatti, Gaetano Lonardo e Nicola Armento sono tornati utilizzabili e con loro anche Marco Conte. Una squadra, il Matera, che, nostante le assenze, resta più che competitiva. Inoltre, la forma fisica è in
A sinistra Pasquale Martinelli, capittano del Matera che resta in dubbio per domenica contro la Gelbison contro la quale potrebbe rientrare Lonardo oltre a Conte a centrocampo a fianco a Malagnino
Ischia, 3 titolari arrestati per droga NAPOLI - Tre giocatori dell'Ischia Calcio (serie D) sono stati arrestati dai carabinieri della stazione di Barano (Ischia) con l'accusa di possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Vincenzo Monti, 23 anni, Gianluca Saurino, 21 anni e Ciro Saurino, 25 anni, tutti giocatori dell'Ischia Isolaverde, si trovavano sul piazzale dei Maronti (Barano) e alla vista dei militari hanno cercato di disfarsi di un pacchetto di sigarette che - recuperato dai carabinieri - conteneva 10 grammi di hashish e mezzo di marijuana. Per questo motivo, il pm di turno della Procura della Repubblica di Napoli ha formalizzato l'accusa di possesso ai fini di
spaccio di sostanze stupefacenti e i tre calciatori sono stati tratti in stato di arresto e trattenuti presso le celle di sicurezza della compagnia di Ischia. «Un fulmine a ciel sereno che mette l'Ischia calcio in netta difficoltà». Lo afferma il portavoce dell'Ischia Isolaverde, Luigi Iannucci, in merito all'arresto dei tre calciatori. «Due dei tre ragazzi arrestati, Vincenzo Monti e Gianluca Saurino - spiega Iannucci - da quest'anno sono titolari della squadra». Monti domenica scorsa contro il Matera fu uno dei più attivi in campo ed è chiaro che è una brutta tegola per i gialloblé in vista del match con il Bacoli.
netto miglioramento e quindi lascia ben sperare in quella che domenica è senza dubbi l’ultima spiaggia. QUI VALLO- La Gelbison, dopo la sconfitta con il Pomigliano si prepara per le due ultime gare contro il Matera e il S.Antonio per agganciare i play out: «Cercheremo di abbassare il divario che abbiamo con il S.Antonio- ha dichiarato mister Longo- la nostra concentrazione è al massimo per affrontare il turno con il Matera”. Tecnico della Gelbison Vallo della Lucania che per queste due importanti gare non risiederà in panchina a causa della squalifica inflittagli per aver nell’ultima giornata di campionato contro il Sant’Antonio Abate domenica scorsa profferito all’arbitro un’ espressione irriguardosa. Squalificato anche il calciatore Rodio per questi due turni. Mentre Santonicola, in gol all’andata contro i lucani, non sarà della gara anch’esso per squalifica. La Gelbison inoltre ha ricevuto l’ammenda salatissima di 2.500,00 con diffida per il comportamento sconsiderato di alcuni sostenitori che hanno inveito contro la terna arbitrale e ai calciatori ospiti. Renato Carpentieri
Situazione-Pirone che resta irrisolta e questo frena un altro tecnico
Genzano, panchina affollata GENZANO DI LUCANIA - Lo Sporting Genzano continua la preparazione in vista della delicatissima sfida salvezza contro il Bitonto. Sempre agli ordini di Mister Conversano gli uomini bianco rossi ieri si sono sfidati con i cugini di Oppido dell'Angelo Cristofaro in una sfida tutta alto bradanica per testare le condizione di tutto il collettivo. La forma fisica dei giocatori alto bradanici, sponda bianco rossa, sembra essere buona. L'ottima prestazione offerta domenica scorsa con un terreno di gioco al limite della praticabilità fa ben sperare per un risultato positivo anche in terra pugliese. Intanto, a Genzano, continua il giallo di Mister Pirone. Il tecnico avellinese è assente (ha invitato un certificato medico fino a lunedì) alle sedute di allenamento e la squadra attualmente e sotto la supervisione di mister Conversano che, comunque, sta facendo un ottimo lavoro. Smentite dalla società le voci al momento di un altro tecnico Per domenica dovrebbero essere tutti a disposizione. Buonocore rientrerà dopo il turno di squalifica per somma di ammonizioni, Fiscina che la scorsa settimana ha avuto un problema fisico recuperando in extremis contro il UN POKER che ha scacciato almeno per il momento l’inattesa sconfitta di Chiaromonte e lo scialbo pareggio di San Martino d’Agri. Il 4-1 inflitto al Trecchina è servito per riprendersi dopo aver conquistato soltanto un punto nelle ultime due partite. Certo giocare tre partite in sette giorni non è proprio il massimo per una squadra costretta la settimana prima a bloccarsi per la sospensione dei campionati e poi ritornare a giocare dovendo disputare delle gare una dopo l’altra in una settimana. Questa vittoria ci voleva da parte del Real Grumento, ma la vetta è di nuovo distante. Sono cinque
Modesto Conversano che al momento regge le sorti tecniche della squadra
Francavilla F. sembra essere pienamente recuperato. L'unico che continua a svolgere un allenamento differenziato e il giovane centrocampista potentino, Bacio Terracino, non ancora al top e in forte dubbio per Bitonto. Lo Sporting Genzano che,
finalmente ha ritrovato la vittoria, si prepara ad affrontare questo finale di stagione cercando di portare a casa il maggior numero di punti possibili per ottenere la permanenza diretta in categoria. I ragazzi agli ordini di Mister Conversano hanno
recuperato punti importanti alle diretti concorrenti e con solo due punti da recuperare al Grottaglie, prima squadra attualmente salva, i giochi sono ancora apertissimi. Impagliazzo continua a migliorare e dopo il suo primo gol in maglia bianco rossa contro la Turris, domenica scorsa ha sciupato malamente la possibilità di realizzare la seconda rete sbagliando un calcio di rigore. A due giorni dalla delicata sfida in terra pugliese i dubbi sulla formazioni in campo sono ancora tanti. L'idea principale sarebbe quella di mandare in campo gli stessi undici che domenica scorsa hanno conquistato i tre punti contro i brindisini perché il detto dice che 'squadra che vince non si cambia'. Tuttavia, l'ottimo stato di forma di alcuni giocatori sino ad ora non troppo utilizzati potrebbe convincere il reparto tecnico bianco rosso a cambiare giocatori e far riposare alcuni uomini che sino ad oggi hanno giocato tanto e meritano un turno di riposo. La salvezza è ancora a portata di mano e se lo Sporting continuerà a mostrare la grinta e la determinazione vista cinque giorni fa, il tutto potrebbe diventare realtà. Rocco De Rosa
Seconda categoria Cancellati i flop con Chiaromonte e San Martino
Real Grumento, riscatto totale i punti di distacco dalla capolista Oratorio Lentini Maratea, reduce da dieci vittorie consecutive, e quasi imprendibile. Però il team biancazzurro dopo le vacanze natalizie ha avuto il coraggio di annullare il gap di otto punti che lo dividevano dalla Fortitudo Moliterno, seconda con due punti di vantaggio e quindi è naturale aspettarsi che ci sia una nuova iniziativa di rimonta nelle ultime quattro partite
che sono rimaste da giocare. Sarconi, Oratorio Lentini Maratea, Castelluccio e V. R. Episcopia. Queste le ultime avversarie. La prima e la terza da incontrare fuori e la seconda e la quarta da incontrare in casa. L’incontro più importante è sicuramente quello del 5 aprile e non più del 29 marzo (causa maltempo) contro la capolista in cui l’unico segnale di ripresa è la vittoria. Altrimenti i giochi a quel punto potreb-
bero essere chiusi non soltanto per la vetta, ma anche per gli spareggi con le seconde classificate degli altri gironi. Il Trecchina incontrato domenica comunque non era sicuramente un test decisivo per il proseguo del torneo. La compagine della Valle del Noce si è presentata con soli undici giocatori contati e poi sul risultato di 4-1 in inferiorità numerica di calciatori ha abbandonato la gara in sei per vari infor-
tuni. E pensare che il Trecchina nel primo tempo aveva pareggiato al gol iniziale di Massimo Scaldaferri. Però nulla ha potuto quando nella ripresa i biancazzurri sono andati a segno con Pietro Vicino, nuovamente con Massimo Scaldaferri (arrivato a diciannove reti stagionali) e con Gianni Petrocelli. Nel derby contro il Sarconi Prete recupera Sacco dalla squalifica e conta di avere tutti a disposizione per la delicata sfida di domenica a Spinoso. Questo incontro è l’inizio di una tappa difficile che indicherà il Real Grumento dove può arrivare effettivamente. Biagio Bianculli
Sport 39
Venerdì 27 marzo 2009
Sileo si fa espellere e per la formazione di Coletta diventa tutto in salita
Poggio a trazione anteriore Rita e compagni annichiliscono il Real Zara REAL ZARA 3 POGGIO3GALLI 5 REAL ZARA: Zaccagnino, Latorre, Bochicchio, Pace Ga, Todaro, Rossiello, Lopiano ( Santarsiero), Sileo, Parnenzini ( Pace Ga.), Zingariello, Kaba. All. Colella Vito POGGIO TRE GALLI: Pecchia, Santangelo, Bubbico (46'Bochicchio) , De Nicola , Taddonio ( 85'Podano), Fatigante, Pirozzi, Pelliccia, Rita, Giorgio, Cammarota. A disp.:, , Tommaso. All. Valerio Maglia RETI: al 6'Kaba, 10' Parnenzini, 25' Fatigante, 41' Pirozzi, 54'Sileo, 67', 80' Rita, 89' Pelliccia. NOTE: Espulso al 70' Sileo POTENZA - A suon di gol è terminata la gara tra il Real Zara di Vito Colella contro il Poggio tre Galli di Valerio Maglia. Ad avere la meglio è quest'ultimo, grazie anche al
Una formazione del Poggio Tre Galli
solito Rita che con la sua doppietta lancia la squadra alla vittoria finale. Comunque va precisato che negli ultimi 20'minuti
il Real Zara ha giocato in inferiorità numerica complicandosi la gara. Non c'è il tempo di studiarsi che in 10' minuti il
Real Zara infila una doppietta di gol, con Kaba al 6', seguito dal gol di Parenzini che ribadisce in rete una respinta del portiere Pecchia,
su calcio di rigore calciato da Sileo. La reazione del Poggio è veemente, cercando subito di accorciare le distanze. Al 25' è Fatigante che su cross da calcio piazzato battuto da Pelliccia, insacca di testa l'incolpevole Zaccagnino. Continua la pressione del Poggio che riesce a pareggiare prima del riposo, da un'azione di contropiede si crea una mischia in area che Pirozzi chiude battendo il portiere per il pari. Al rientro in campo è il Real Zara che entra con più decisione, il Poggio mette in campo Bochicchio al posto di Bubbico per dare più pericolosità in attacco. Ma passati 9' minuti, Sileo va in gol riscattandosi dall'errore fatto dagli undici metri. Paradossalmente il vantaggio mette tensione addosso ai calciatori del Real, favorendo il Poggio che con una azione corale mette Rita in condizioni di pareg-
giare. I cambi di Mister Colella non sortiscono nulla, anzi Sileo già ammonito si fa espellere lasciando in 10 i propri compagni. Questa è la svolta della gara, e cinicamente il Poggio ne approfitta con una splendida rete di Rita che ha una coordinazione eccezionale, di spalle alla porta, stoppa di petto al limite e in acrobatica girata infila l'incrocio togliendo la solita ragnatela. Complice la superiorità numerica il Real subisce la quinta rete di Pelliccia con un tiro da fuori area da destra a sinistra mettendo fuori causa Zaccagnino. Risultato finale di 5 a 3 per il poggio alla seconda vittoria di fila. Mister Colella dovrà lavorare con i suoi ragazzi che si sono fatti sfuggire una gara alla loro portata, per un nervosismo non giustificabile giunto nel loro momento migliore. vi.bo.
La squadra di Lorusso ha pagato a caro prezzo le molteplici assenze
Festa del gol tra Bodisa e Lavangone N.LAVANGONE U.S.BODISA73
6 3
NUOVA LAVANGONE CALCIO: Satriani, Pace P., Bochicchio, Zaccagnino, Pace A., Volturno (21' p.t. Amodio), Mecca A., Mecca G., Lauciello, Natrone, Petracca(7's.t. Santarsiero).A disposizione: Potenza, Vaccaro. Allenatore: Gino Telesca Dirigente: Giuseppe Mecca U.S. BODISA73: D'Ottavio, Coviello, Colangelo, Malatesta, Di Bello, Fedeli, Pastore, Petrosillo, Albano, Catalani, Conversano. All. Domenicantonio Lorusso Dir. Giuseppe Antonio Giordano ARBITRO: Canio Sannella di Potenza RETI: p.t. al 17' Natrone (NL) su calcio di rigore, al 32' Petrosillo (B), al 37' Petracca(NL); s. t. al 1'Mecca G. (NL), al 23' Catalani (B), al 26', 42' e 45' Santarsiero (NL), al 34' Pastore (B) su calcio di rigore. POTENZA - Una Bodisa rimaneggiatissima, con solo undici elementi disponibili e senza nessun portie-
re, si contrappone alla Nuova Lavangone, che solo negli ultimi minuti di gioco, quando incombe la stanchezza, riesce a dilagare ed a conquistare la vittoria con un punteggio tennistico. Fasi alterne nel primo tempo con leggera prevalenza del Lavangone. Al 7' Fedeli va via sulla destra, tenta un dribbling senza avvedersi degli smarcati Petrosillo e Conversano sciupando la buona azione, al 17' errore di disimpegno di Pastore, Petracca entra in area e viene atterrato da Malatesta, giusto rigore trasformato da Natrone; al 32' tiro in porta di Fedeli, sulla traiettoria si trova Petrosillo, che, in mezza rovesciata pareggia il conto. Al 37' Petracca supera con un pallonetto Di Bello e realizza alla sinistra di D'Ottavio. Il secondo tempo inizia alla grande per la Nuova Lavangone, che già al 1' si porta sul 3 a 1, grazie ad un violento fendente da fuori area di Mecca G. che si insacca all'incrocio; al 5' Fedeli crossa per Petrosillo, che si fa respingere il colpo di testa da Satriani; ancora di scena Petrosillo che all'8' supera in velocità due avversari, ma spreca con un passag-
A sinistra Albano e in alto la Nuova Lavangone
gio a Coviello in netto fuorigioco, al 9' calibra un passaggio smarcante per Di Bello, che cicca clamorosamente il pallone, al 10' dopo l'ennesimo scatto si stira ed abbandona il campo, lasciando la Bodisa in dieci uomini; al 23' Catalani raccoglie un rinvio difensivo e da trenta metri con un preciso bolide insacca; al 26' Santarsiero, in evidente fuorigioco non rilevato dall'arbitro, porta la Nuova Lavangone sul 4 a 2; al
34' l'isolato Fedeli caparbiamente conquista una palla, supera Bochicchio, che lo atterra in area, rigore trasformato da capitan Pastore. Al 38' Fedeli, in mezza rovesciata tenta invano il gol; inizia quindi lo show di Santarsiero che al 39' colpisce la traversa, al 42' e al 45' realizza due gol da manuale. Meritata la vittoria della Nuova Lavangone, ma la Bodisa è da elogiare in blocco per aver combattuto alla pa-
ri, pur ridotta in dieci uomini, fino a pochi minuti dal termine. I migliori: Santarsiero, Petracca, e Natrone per la Nuova Lavangone; Catalani, Fedeli e Albano per la Bodisa. Una particolare menzione va a D'Ottavio, che, spontaneamente e per spirito di gruppo, ha vestito i panni del portiere, sfoggiando anche qualche buon intervento. Sufficiente l'arbitraggio. v.b.
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Venerdì 27 marzo 2009
Terza categoria Prima sconfitta interna stagionale
San Giorgio passa a Lavello USD LAVELLO SAN GIORGIO
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USD LAVELLO - Di Noia M., Petrarulo, Pinnetti (44' st. Catalano), Pallottino, Volonnino, Carretta, Terrana V., Buonadonna (11' st. Bruno), Tudisco, Foscolo (44' st. Bisceglia), Rosa (11' st. Perrone). A disp. Di Noia Maurizio, Terrana M., Duino. All. Mastrullo. SAN GIORGIO - Guglielmi R., Filippi G. II, Guglielmi S., Dragonetti G., Filippi G. I (1' st. Guglielmi R.), Guglielmi G., (36' st. Secci)D'Andrea R., Galliano, Filippi M., Dragonetti P., Filippi L. R. A disp. Pace, D'Andrea A. All. D'Andrea A. ARBITRO - Griesi di Venosa RETI - 34' pt. Carretta (L), 5' st. e 9' st. Dragonetti P. (S). NOTE - E' stato osservato un minuto di silenzio prima della gara per la morte del padre del preparatore dei portieri del Lavello, Rocco Di Donato e per la morte della sorella del consigliere della società lavellese Giuseppe Tummolo. Ammoniti - Pallottino e Volonnino per il Lavello. Angoli 6 a 3 per il La-
vello. Recuperi 1' pt. e 3' st. LAVELLO - I rossi del presidente Loparco cercavano un riscatto che in sostanza non è avvenuto, anzi il contrario. Infatti, incamerano la seconda sconfitta in tre partite con la prima debacle casalinga. La mancanza di concentrazione soprattutto ed una buona dose di determinazione e convinzione hanno fatto il resto per la truppa allenata da mister Mastrullo. Le ostilità si aprono al 5' con una punizione di Filippi M. che imbecca di testa Filippi G. I e il pallone scorre sul fondo. All'11' Tudisco per i padroni di casa da destra impegna l'estremo avversario che respinge, su capovolgimento di fronte Filippi M. e Dragonetti P. per gli ospiti confezionano un'azione insidiosa che Di Noia interrompe in uscita. Un minuto dopo Buonadonna per i locali dal limite sfiora la traversa con una bordata di destro. Al 14' Filippi M. ruba palla a centrocampo avanza e da destra in diagonale spedisce di poco al lato. Al 23' Tudisco da sinistra crossa e Carretta manca il bersaglio mandando al lato. Gli sforzi dei lavel-
lesi vengono premiati al 34' quando Carretta ruba palla in avanti e dai 30 metri infila il portiere avversario alla sua destra. Il vantaggio dei locali comunque non è garanzia di successo, difatti al rientro in campo gli ospiti si fanno minacciosi al 4' con Filippi L. R. che impegna il portiere dei rossi. Un minuto dopo il San Giorgio pareggia con Dragonetti P. che approfitta di una disattenzione difensiva e per vie centrali segna l'1 a 1. Al 9' addirittura gli ospiti si portano in vantaggio sempre con il numero 10 che appostato sul secondo palo concretizza da due passi un corner ben battuto. E il danno oltre alla beffa potrebbe essere superiore quando sempre Dragonetti P. al 15' a botta sicura, superato il portiere, trova il salvataggio miracoloso di Volonnino sulla linea. E i salvataggi di Volonnino in extremis non sono pochi, specialmente quando i lavellesi sono sbilanciati in avanti per riagguantare risultato e partita. Ma i tentativi in forcing di Tudisco, Terrana e Pallottino non sortiscono effetti positivi. Giuseppe Catarinella
BOTTA E RISPOSTA ED È PARI TRA TITO E ASI ASDTITO ASIPOTENZA
2 2
ASD TITO: Aliandro, Laurino R., Pasqua, Carbone, Valente, Sapienza, Carlucci, Salvia, Palermo, Arcieri, Locantore. A disp.: Ammeti, Laurino A., Laurino G., Passavanti. All. Aveta ASI POTENZA: Ostuni, Curcio, Giorgio, Palese, Giordano, Guidetti, Romano, Tancreda, Ciro, Gruosso, Lapenna. A disp.: Lovallo, Martinelli, Pastore, Vizzo, Pappalardo. All. Laguardia RETI: 30' Salvia, 75' Romano, 80'Palermo, 90' Lapenna TITO - Con un finale trilling il Progetto perde in casa due punti importanti per scalare la vetta della classifica. Al S. Venere di Tito le condizioni del campo non sono delle migliori per giocare a calcio. Nonostante il campo pesante ed il freddo pungente, le due squadre danno vita ad una gara bella ed avvincente fono al 90'. E' subito il Progetto a rendersi pericoloso con le incursioni dell' intramontabile Arcieri, che impegna da solo la retroguardia ospite senza trovare la collaborazione da par-
te di una spalla adeguata, visto l'impalpabile Locantore. Al 30' del primo tempo il Tito passa con una punizione battita furbescamente da Salvia, che beffa il portiere ospite intento a sistemarsi la barriera. La reazione dei Potentini è inconsistente e sterile fino al riposo. Nella ripresa l' ASI spinge un di piu alla ricerca del pari, ma è sempre il Progetto a rendersi pericoloso divorandosi incredibilmente con Locantore il goal del raddoppio. Sul perocolo scampato l'Asi reagisce pescando il jolly al 75', con un tiro da fuori di Romano che pareggia con la collaborazione del portiere Aliandro. Il gol da subito innesca la reazione del Progetto, che alza il ritmo di gara pressando gli avversari per riportarsi in vantaggio, grazie all' ottimo inserimento di Palermo entrato al posto di un evanescente Locantore. Ma gli ospiti non si danno per vinti e allo scadere riescono a pareggiare con Lapenna sfruttando un'altra ingenuita di Aliandro, non in giornata e che in altra occasione stava per regalare il colpo grosso ai potentini. Alla fine il risultato è giusto, ma mister Aveta deve rimproverare alcuni dei suoi ragazzi per la prestazione data non all'altezza, e per l'occasione persa di avvicinarsi alla capolista Giarrossa. vi.bo.
ARMENTO, FRENATA INTERNA AD OPERA DEL VALSARMENTO ARMENTO 3 VALSARMENTO 5 ARMENTO: Canosa A, Canosa G, Di Crisci R, Sapoonara G, Petraglia P, Bloise V, Lauria R, Fruci L, Magaldi L, Bellofatto N, Bello A, Serafini A, Dibuono M, Costa G, Pompeo S, Defina B, Stipo V.All: Canosa M. VAL SARMENTO: Labanca, Foglia, Miraglia, Tarantino, Buccolo, Vitarelli, Salerino, Bilotta, Perretta, Rusciani, Pappalardo, Laprara, D'amato, Ciancia, Berardi.All: Ciancia V. ARBITRO: Berardone di Moliterno. LA Val Sarmento, al fischio dell'arbitro, parte in quarta tant'è che al 5’ Buccolo, calcia una punizione dal limite dell'area e batte, grazie ad una deviazione della barriera, l'incolpevole portiere locale Canosa Adriano.I calciatori dell'Armento si disorientano facendosi schiacciare nella propria area. Tale pressione porta a degli errori difensivi specialmente sulla fascia sinistra, e all' 11’, Ruscioni si trova a tu per tu con il portiere locale, e porta a due le reti della Val Sarmento.La squadra ospite galvanizzata si avvicina a rete altre tre volte nel giro di pochi minuti, ma grazie agli
interventi prodigiosi del portiere Armentese, il risultato non peggiora.Dopo i primi 15’ di oblio si intravede una reazione della squadra di casa che al 16’, finalmente si sveglia dal torpore, e il giovane Bello Antonio, infilandosi in mezzo a due difensori avverasari, dribbla il portiere e porta sul 2 a 1 il risultato. Nel frattempo c'è da segnalare un'altra prodezza del portierone Canosa Adriano che dà la spinta alla squadra di casa per continuare a giocare e sperare. Finalmente, dopo un lungo possesso di palla un'altra azione Armentese che al 22’ Magaldi Leonardo, riceve un prezioso assist del ritrovato Saponara Giuseppe, e con maestria addomestica la palla, dribbla un avversario in area e mette in rete con un eurogol all'incrocio dei pali. Al 28’, però, il Sarmento si porta in vantaggio ancora una volta con un tiro rasoterra di un attaccante ospite. Nel secondo tempo l'allenatore dell'Armento sostituisce il portiere Canosa (non per deleteri) con il promettente giovane Serafini Armando. Dagli spogliatoi è trapelata la notizia secondo cui l'allenatore Canosa ha richiamato con veemenza i suoi a non allungarsi e a dialogare meglio nel reparto arretrato. Il modulo di gioco dell'Armento non cambia
nonostante i richiami dell'allenatore. I Sarmentini invece sono più precisi nelle triangolazioni ma al 12’ st la sorpresa, Bloise Vincenzo dell'Armento, con un bel colpo di testa segna la rete del pareggio. Il terreno pesante e la stanchezza fanno si che la partita rallenti nel ritmo, comunque la voglia di fare bene esiste in ambedue le squadre. Sennonché al 20’st Bigotta, dal limite dell'area avversaria scocca un tiro preciso quanto imprendibile su cui nulla può il portiere Serafini. Ma i patemi d'animo per l'Armento ed i pochi spettatori non finiscono qui e al 25’st Perretta, ribattendo una respinta del portiere Serafini su un tiro di punizione, infila la quinta rete.Intanto al posto di Bloise dell'Armento, subentra una vecchia gloria, l'attempato Salvatore Pompeo, il quale pur dando il suo valido contributo al 40’ st commette un fallo da rigore che causerebbe una punizione troppo dura per la squadra di casa. A risolvere tutto è il portiere Serafini che con una prodezza para il rigore calciato da Beraldi, e il pubblico risponde con applausi scroscianti. La partita fila sui binari della correttezza anche grazie alla bravura del giovane arbitro Vincenzo Berardone. Giovanni Saponara
Sport 41
Venerdì 27 marzo 2009
Pietrapertosa costretto a mordere il freno dalla buona prestazione dei potentini
Il Verderuolo strapazza la capolista VERDERUOLO PIETRAPERTO.
3 1
VERDERUOLO ASSO PZ: Bruno, Lucia, Rotunno, Grittano, Tancredi L., Giordano, Tancredi A., Pace V.(Blasi), Zotta, Pace D., Licciardi. A disp: Carlucci, Gruosso, Pietrafesa. All: Mattia C. PIETRAPERTOSA: Padula, Santoro, Passarella, Nigro, Frezza, Scieuzo, Calvello, Vigna A.(Zambrano), Vigna V. Colucci, Mazza. A disp: Stasi, Senna, Calvello, Santomassimo. All: Iula S. ARBITRO: Volini Giuseppe di Potenza
RETI: 14' Mazza (P). 21' Tancredi A., 38' Pace D., 89' Licciardi (VA-PZ). NOTE : Ammoniti: Rotunno (VA-PZ). Espulsi: Passarella (P). POTENZA- Limpida vittoria dell'Asso contro la prima classifica con l'attenuante relativa di essere rimasta in 10 dal 60' dopo l'espulsione per doppia ammonizione del difensore sinistro Passarella. Non è bastata la prestazione di Scieuzo e Calvello per uscire indenni in casa dell'Asso. La prima azione pericolosa la porta Vigna A. coadiuvato da Calvello con Santoro e Passarella a sostegno
sulle fascie. 7' risponde l'Asso con Giordano e Tancredi. Batte un calcio d'angolo raccolto in area da Zotta lesto a girare in rete, Padula gli risponde allontanando la minaccia. 14' Pietrapertosa in vantaggio. Un'azione corale impostata da Frezza, Scieuzo e Colucci, smarca sulla sinistra Mazza, che controlla la sfera è l'infila tra palo e portiere. Zotta per il Verderuolo, Colucci per gli ospiti mettono alto sulla traversa. 21' Zotta dell'Asso viene fermato da Passarella. Il calcio di punizione di Rotunno, respinto dai difensori termina sui piedi di Tancredi A. che ristabilisce le distanze. Si riversa in
avanti il Pietrapertosa con tutti i suoi uomini a cercare il centravanti Vigna V. è sfiora il raddoppio al 30' con Vigna A., il suo tiro di collo pieno lambisce il palo alla sinistra di Bruno. In contropiede Pace V. lancia Pace D. che rovina su Padula travolgendolo senza conseguenze. 38' una punizione di Tancredi L. dell'Asso è respinta dalla barriera, riprende Licciardi, rimette in area, Pace D. raccoglie e insacca alla sinistra di Padula. La reazione degli ospiti è immediata, chiude in difesa l'Asso, ma Grittano e Lucia sono insuperabili. 50' Vigna V. calcia una punizione da 30 metri bloccata a terra da Bru-
La formazione del Verderuolo Asso Potenza
no. Ancora Mazza dalla sinistra manda la palla sulla rete. Ritenta Zotta per l'Asso, ma Padula si stende è para. Si ripete al 70' respingendo a pugni chiusi. Il tecnico Iula, alla ricerca del pari, cambia
l'assetto tattico arretrando Calvello con Santoro in avanti. Ma all' 89' in contropiede, Liccardi dell'Asso deposita la sfera alla spalle di Padula per il definitivo 3-1. Leonardo Martino
Espulsi Pennella e Lobosco nei minuti finali. Ostuni sbatte sul palo ma si riprende
Sant’Angelo, giochi aperti Vittoria sul Montemurro e rilancio in classifica S.ANGELO MONTEMURRO
4 2
S. ANGELO: Marottoli D., Lembo D., Loisi F., Bruno D. (al 76' Pennella M.), Grippo A., Pascale D., Fiscella C., Ostuni D., Laurino A., Ostuni R. ( 46' Lorusso D., Spera R. F. ( '80' Mastroberti P.), Pascale S., Iallorenzi R., Lo Russo D., Grippo M., Pennella M., Cupolo A., Mastrobeti P. MONTEMURRO: Laterza B., Marino G. ( 58' Santalucia G.), Lo Bosco T., Iritano R. A. ('80' Latorraca A.), Nigro R. (76' Padula A.), Lo Bosco D., Latorraca A., Ciancia G., Lo Bosco C., Calvino G., Galante S., Venece A., Padula A., Calvino F., Pricoli F., Santalucia G., Latorraca A. ARBITRO: Lotito Giuseppe di Potenza. MARCATORI:al 25' Spera R. F., al 29' , Ciancia G., al 47' Pascale D., al 56' Bruno D., al 70' Grippo A., all'88' Padula A. NOTEEspulsi: all'89' Pennella M. e Lo Bosco T. GIOCHI ancora aperti nel girone D della terza categoria. La vittoria finale si deciderà negli ultimi 180 minuti di gara. Le squadre che possono aspirare alla vincita del torneo sono il S. Angelo, il Castellaro, il Picerno, la Tramutolese e il Montemurro, nonostante la sconfitta fuori casa col S. Angelo, Domenica. La partita si è svolta in un campo al limite della praticabilità, per le eccessive piogge degli ultimi giorni. Il S. Angelo ini-
Grippo del Sant’Angelo
zia la partita alla grande. Al 2' minuto la squadra di casa si propone già con un'azione pericolosa, una serie di passaggi tra i due fratelli Ostuni, lancio di Raffaele verso Dino che da due passi non centra lo specchio della porta. Al 4', punizione dal limite dell'area destra, ben calciata da Fiscella, ma questa lambisce il palo destro. Il S Angelo continua a pressare dal centro campo, costringendo il Montemurro nella propria metà campo; all'8', la squadra di casa si dimostra ancora pericolosa, Ostuni passa a Spera, il quale, dal centro campo, si invola verso l'area avversaria, ma si fa anticipare da un difensore che evita alla squadra ospite un serio pericolo; al 13', Laurino lancia per Spera in profondità, questi si invola verso la porta, ma il portiere riesce ad anticiparlo; al 14' ancora un
lancio dalla fascia destra di Ostuni D., Spera in area di rigore manda il pallone di poco fuori lo specchio della porta; al 20', ancora pressante l'azione dell S. Angelo, Ostuni D., liberatosi di due avversari, lascia partire un cross raso terra in area di rigore dove Ostuni R liscia clamorosamente il pallone; al 25', veloce azione Spera Ostuni R., questi si riscatta dell'errore precedente, facendo un assist millimetrico a Spera al limite dell'area, questi stoppa la palla e, giratosi, velocemente lascia partire un fendente sulla sinistra del portiere, nulla da fare per l'estremo difensore, è il gol del vantaggio per il S. Angelo; al 29', su un'azione di rimessa, il Montemurro perviene al pareggio, su una palla in profondità, malinteso tra Pascale e il portiere Marottoli, si inserisce Ciancia del Montemurro e pareggia. Il S. Angelo non si perde d'animo, infatti al 33', su azione di calcio d'angolo Ostuni D. si ritrova con la palla del vantaggio, ma calcia di poco fuori; ancora veemente l'azione della squadra di casa, Raffaele, su una parata del portiere Laterza, Ostuni R si lancia per ribattere a rete, ma questi, contrastato, da un difensore, viene scagliato a terra e subisce un infortunio, battendo il capo sul palo destro della porta, tante le preoccupazioni, pronti i soccorsi, ma per fortuna l'incidente si è risolto senza conseguenza per il giocatore che è stato naturalmente sostituito; dopo
questa parentesi dolorosa, la partita riprende con lo stesso ritmo: al 45', Spera si libera di tre avversari in area, ma calcia fuori di poco; al 47', in zona recupero primo tempo, l'arbitro concede un calcio di punizione per fallo da dietro su Fiscella, Pascale realizza un gran gol da trenta metri; al 53', ancora Fiscella in semirovesciata, da un calcio d'angolo sfiora di poco la traversa, mancando un gran gol; al 56', ancora su calcio d'angolo, calciato da Ostuni D. gran colpo di testa di Laurino e altrettanto grande la risposta dell'estremo difensore del Montemurro Laterza che salva in calcio d'angolo; ma su successivo calcio d'angolo, calciato da Ostuni D., realizza Bruno; al 60' Lorusso, servito in profondità da Bruno, si fa ipnotizzare dal portiere che gli nega la soddisfazione del gol; al 70', il S. Angelo chiude definitivamente la partita con Grippo A. che calcia una punizione da 40 metri, dove il bravo portiere del Montemurro si lascia sorprendere dal terreno bagnato, perchè il pallone prende una strana direzione; al 72', ancora Lorusso, dal limite, calcia fuori; al 79', ancora Spera, da un metro dalla porta, manca ancora il gol; all'88' il Montemurro riesce a rendere meno amara la sconfitta con il n. 14 Padula, dribblando due difensori, lascia partire un gran tiro dal limite dell'area di rigore che si infila tra palo e portiere, realizzando così il secondo gol. Antonio Monaco
La capolista incappa in un avversario in giornata di grazia e con la mira giusta
Sporting Francavilla frena a Stigliano STIGLIANO S.FRANCAVILLA
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P.STIGLIANO: Cagarella, Ciancia, Bruno, Barbaro, Lovecchio, Campanale, Virelli L.87 (Lella), Dimase (Fortuna-Pinto), Lattanzio, Gariuolo, Virelli L.85 A Disp.: Cascino, Barisano, Marchese, All. Soldo S.FRANCAVILLA: Durso, Ciancio D., Ciancio L. (Carlomagno), Ricciardi, Porzio, Marcelli, Carriero (Bartolomeo), Strazza, Marino, Lista, Pennella (Vitarelli). A disp.: Rondinelli, Di Sario. All Amatucci RETI: al 5' Ricciardi (F), 20' e 39' Lattanzio (S), 23'Lista (F), 63' Pennella (F), 84'Gariuolo (S). STIGLIANO - Un pareggio ricco di gol che ha divertito il pubblico, presente con tante emozioni per i padroni di casa. Un 3 a 3 che in campo non ha fatto vedere la differenza dei 10 punti che separano la
prima della classe ovvero il Francavilla contro lo Stigliano terzo in classifica. Senza timori o riverenze lo Stigliano ha messo in campo la voglia la grinta e la determinazione per cercare di rendere la vita dura agli ospiti. Una gara che gli uomini di mister Soldo, hanno saputo contrastare, contro la corazzata Francavilla, nata per vincere questo campionato come sta dimostrando. Sempre ad inseguire il risultato, senza mai scoraggiarsi, con i suoi giovani e promettenti ragazzi, che danno buone speranze per il futuro. Le due contendenti si affrontano subito a viso aperto e dopo 5 minuti gli ospiti passano in vantaggio su una distrazione difensiva lasciando Ricciardi libero di calciare a rete. Lo Stigliano accusa il colpo a freddo, ma la grinta che mettono in campo li porta al pareggio al 20' minuto con un tiro di potenza da aprte di Lattanzio. La gara si è ormai sbloccata, niente tatticismi con le squadre che cercano la vittoria, in una azione corale dopo soli tre minuti il Francavilla passa in vantaggio
con il bravo Lista. Padroni di casa ancora una volta ad inseguire il risultato, macinano gioco e i frutti arrivano al 39' con Lattanzio che di testa riesce a perforare la porta difesa da Durso. Le emozioni della prima parte di gara finiscono andando al riposo. La ripresa le squadre non abbandonano la tattica di gioco del primo tempo, si cerca la vittoria da ambo le parti. Siamo al 63' il Francavilla batte un calcio da fermo, difesa di casa sorpresa con Pennella tutto solo che facilmente deposita in rete. Questa rete potrebbe mettere in ginocchio la squadra di Soldo, ma la rezione dei suoi è veemente, aumentando i ritmi di gioco creando occasioni che il bravo portiere ospite Durso sventa su conclusioni di Gariuolo. Il tempo trascorre veloce per i padroni di casa, al 39' calcio d'angolo e deviazione decisiva di Gariuolo che insacca il gol del meritato pareggio. Forse allo Stigliano è mancata l'esperienza e la furbizia complice la giovane età. Vincenzo Bochicchio
Castellaro corsaro a Sasso di Castalda
A sinistra la formazione del Sasso di Castalda
SASSO CASTA. CASTELLARO
0 3
AVIS SASSO DI CASTALDA: Rotundo, Perrone,Pepe G (55'Tofalo R), Hayate, Pepe A, Tofalo A, Beneventano ( 85' Trinchitella F), Colangelo (75'Tolve), Vignola , Pascale, CavalloAll. Corleto Rocco CASTELLARO: Salvatore, Gasparrini, Buongermino Ra. (90' Buongermino Ro), Sabia V, Iummati, Iotti, Capece (80' Buono), Sagarese, Sabia R, Giosa, Loisi. A disp.: Curcio, Bisaccia, Lapolla. All. Sabia Vito Antonio RETI: 20'Iotti (C), 70' Sabia R(C), 80' Giosa (C) BRIENZA - Si chiude con un secco tre a zero la gara contro la capolista. Il punteggio non inganni, forse per quello che si è visto in campo la sconfitta ci può stare, ma non con questo risultato. Nel pantano di Brienza, il Castellaro consolida il suo primato in classifica e si candida come maggiore pretendente alla vittoria finale, avendo anche una gara da recuperare e potrebbe prendere il volo. Il Sasso ormai si rassegna alla sua posizione di classifica ed attende lo scontro diretto di domenica prossima con il Calvello per evitare di perdere il vantaggio . La partita è molto condizionata dalle condizioni infami del terreno di gioco, al limite della praticabilità, costringendo le due squadre ad affrontarsi con lanci lunghi cercando gli attaccanti. La gara ha la sua svolta quando al 20' minuto, Hayate perde ingenuamente palla, dal limite dell'area Sassese, molto scaltro Iotti, ha
tutto il tempo di prendere la mira e di indirizzare il pallone nell'angolo alto dove l'incolpevole Rotundo non pùò arrivarci. Il primo tempo scorre nella noia, caratterizzato dal gioco spezzettato. Gli avversari cercano di amministrare il vantaggio, favoriti dalle condizioni del terreno di gioco che generalmente aiutano chi difende. Nella ripresa parte bene il Sasso che ha voglia di recuperare il risultato, pressando gli avversari, affacciandosi varie volte nell'area, ma senza concretizzare l'ultimo passaggio o la conclusione finale. Nel calcio è una regola, come spesso succede nei momenti migliori ci si scopre e la cinicità degli avversari punisce i padroni di casa. Al 70' Giosa serve un delizioso assist smarcante a Sabia che, a tu per tu con il portiere Rotundo non sbaglia il raddoppio. Questo è stato il colpo del ko per il Sasso, il campo, la stanchezza, non permettono di dare un' adeguata reazione. La conseguenza, è che dopo solo 10' minuti subiscono la terza rete con lo stesso Giosa, che da assist-man si trasforma in goleador, chiudendo la pratica marcando con un preciso diagonale dove Rotundo non ci arriva, portando il risultato sullo 0-3. Con questa vittoria il Castellaro di mister Sabia si candida per la vittoria finale, anche se le ultime due gare sono scontri diretti determinanti. Il Sasso sicuramente non terminerà all'ultimo posto, vista la poca consistenza della squadra del presidente Calabrese e dei suoi sei punti di vantaggio da amministrare. vi.bo.
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Venerdì 27 marzo 2009
A Dilettanti Ciani dovrà fare a meno di Giroli nella sfida col Potenza
La Levoni prova ad accelerare Un blitz ad Osimo può aprire le porte del quinto posto DUE ASSENZE, una per parte. E' questo il quadro d'insieme della settimana di Levoni Potenza ed Edilcost Osimo. Due squadre alle prese con gli ultimi preparativi prima del match, valevole per la penultima giornata del campionato maschile di serie A Dilettanti. Ad ottanta minuti dal termine Luigi Gresta e Franco Ciani fanno dunque i conti con i forfait. In casa potentina è scontata l'assenza di Sebastiano Grasso, nell'entourage marchigiano invece mancherà Luca Giroli. Ieri pomeriggio la Levoni Potenza ha continuato a preparare la sfida del Pala Baldinelli di Osimo che potrebbe condurre i lucani, in caso di vittoria il quarto posto in classifica. I risultati degli altri campi potrebbero favorire tali discorsi, ma la condizione ineliminabile è quella dei due punti da ottenere nelle Marche. La Levoni Potenza, reduce dalla sconfitta di Siena punta a fare bene contro i marchigiani che dispongono di nomi di tutto rispetto. Gli ex Olimpia Matera, Luca Giuffrida e Nicola Basanisi per esempio potrebbero vivere la sfida come se fosse un derby tutto da vincere. La forza sotto le plance di David John Pennisi, la completezza atletica di Francesco Amoroso, il talento di Giancarlo Ferrero e la determinazione di Giovanni Fattori potrebbero rendere difficile la vita a Massimo Ruggeri e compagni. Una gara difficile, per la Levoni Potenza, attesa nella tana del Pala Baldinelli da una squadra dal rendimento differente. Il complesso potentino non nasconde le sue velleità di successo. Per vincere a Osimo la Levoni dovrà migliorare la propria affidabilità difensiva, venuta meno domenica scorsa a Siena. Tante trame, tanti fattori, possono decidere una partita importante e delicata. A parlare del match di Osimo è l'addetto stampa della Levoni, Gianuario Rivelli che afferma: “La partita è difficile, nulla però è compromesso. A Siena ab-
Ultime trasferte per la A Dilettanti di DONATELLO VIGGIANO
biamo pagato dazio ad una prova incerta, bisogna fare meglio della trasferta toscana”. Rivelli va giù tutto d'un fiato quando parla delle prospettive di classifica in caso di successo: “E vero, non pensavo a questa ipotesi. Sarebbe bello vincere e agganciare i marchigiani al quarto posto. Nell'ultima giornata l'Edilcost gio-
ca ad Ostuni, noi in casa contro Trapani. La quarta piazza potrebbe rappresentare qualcosa di incredibile per noi, dopo i problemi di inizio anno”. Rivelli parla di Osimo e dichiara: “A loro manca Giroli, non è uno scherzo. Noi siamo privi di Grasso. Temo il clima del match. In casa l'Edilcost è un vero e proprio rullo compressore, il cammino dei marchi-
giani è differente, in casa si esaltano, in trasferta invece perdono colpi”. L'addetto stampa della Levoni fa una richiesta ai ragazzi di Gresta: “Mi auguro di vedere in campo una squadra spensierata. I giocatori devono giocare senza paura e timore reverenziale. Non abbiamo nulla da perdere”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Giuffrida contrasta Palombita nella gara di andata giocata al PalaPergola (foto Mattiacci)
ULTIME trasferte di stagione regolare per Levoni e Bawer. I bianconeri potentini giocano quindi per la seconda domenica consecutiva lontano dal Pala Pergola, e dopo la sconfitta di Siena rendono visita a quell'Osimo che, sconfitto domenica a Palestrina, ha dovuto abbandonare proprio la compagnia dei toscani in terza posizione. Dopo un inizio balbettante (0/3) i marchigiani hanno innestato una marcia da prima della classe e solo di recente hanno rallentato, sconfitti tra le altre cose anche a Firenze. Osimo è comunque squadra quadrata e ben allenata, col talento dei “piccoli” Basanisi, Giuffrida, Giroli e soprattutto Ferrero( 20.6 di media) supportato dalla concretezza dei tre lunghi, tutti di media in doppia cifra. All'andata la Levoni si impose 86-71 e non è utopia pensare di centrare proprio nelle Marche la vittoria che serve per agguantare i playoff, visto anche che a Osimo sono per esempio già passate Siena e Trapani. Sciupata la più ghiotta delle occasioni, perdendo in casa della già retrocessa Firenze, di centrare la prima vittoria esterna della stagione, è match-verità per la Bawer a Molfetta: in palio il terz'ultimo posto. Come prevedibile, seppur di misura, i pugliesi sono usciti sconfitti dal confronto di Sant'Antimo e la Bawer ha, così, sprecato l'occasione dell'aggancio a quota 18: ne va da sé che, ora, per portarsi in vantaggio nei confronti diretti ad una giornata dal termine, sarà necessario non solo vincere, ma farlo con almeno sei punti di scarto per ribaltare il 90-85 dell'andata con cui Molfetta
violò il PalaSassi. In ogni caso l'obiettivo primario, ovviamente, della squadra di Corà è quello di centrare la vittoria con qualsiasi scarto, visto che nell'ultima giornata la Bawer riceverà, in casa, il Ferentino mentre Molfetta sarà di scena a Fossombrone: non è quindi da escludere che per conquistare la dodicesima piazza possa bastare una doppia vittoria materana a prescindere dal margine, a patto che, ovviamente, Molfetta non vinca nelle Marche all'ultima giornata. Messa in archivio con la dovuta e giusta soddisfazione la sonante vittoria casalinga sulla capolista San Severo, viaggia alla volta di Sarno l'Abano Terme Bernalda. I campani hanno due lunghezze da recuperare sulla squadra di Brogialdi, e dopo la netta vittoria su Massafra (99-73) si giocano le ultime chance di restare agganciati al trenoplayoff: occasione importante, dal canto suo, per Bernalda di compiere, in caso di vittoria, un passo decisivo verso la post-season in attesa dell'ultimo turno casalingo (altro scontro diretto con Massafra), nonché di estromettere una candidata dalla lotta a questo obiettivo. In B femminile invece, in anticipo rispetto ai campionati maschili, è già tempo di playoff. La settima posizione della poule promozione è valsa alla Codra Basilia l'accoppiamento con la Città Futura Roma, che ha chiuso al secondo posto la stagione regolare e ha già battuto le lucane in entrambe le circostanze: 8038 a Roma e 68-67 a Potenza. Gara 1 è in programma domenica (ore 19.30) a Roma: Laura Gambardella e compagne cercano l'impresa. sport@luedi.it
C Dilettanti Il team manager potentino: «Non ci resta che vincere le prossime tre partite»
Corporelle, l’auspicio di Ciulumbriello
Il tecnico Dino De Angelis
CONTINUA la preparazione della Centre Corporelle Potenza in vista della sfida di domenica prossima al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro la Confcommercio Patti. La squadra prosegue incessantemente ad allenarsi e ha visto nelle ultime ore decisi segnali di miglioramento da parte di Vito Favia e Nicolas Dimitriu. I due atleti sono in recupero fisico e intendono migliorare la piena efficienza atletica e fisica in vista delle prossime delicate partite di campionato. La Centre Corporelle Potenza non ha ancora conosciuto l'esito dell'inchiesta avviata dalla Procura Federale riguardante i ben noti fatti del match contro il Prativerdi Siracusa. La compagine potentina si allena a gran ritmo e non intende mollare la presa, soprattutto in considerazione del fatto che le immediate concorrenti al successo finale, vale a dire il Basket Club Ragusa e il Prativerdi Sira-
cusa hanno fatto lievitare l'umore del gruppo potentino. Il team di Dino De Angelis continua a svolgere allenamenti. Patti rappresenta uno scoglio sulla carta abbordabile. I siciliani allenati da Flavio Priulla dispongono di un roster che ha forse pagato dazio agli infortuni e alle contrarietà stagionali. Gli uomini di punta del complesso messinese sono quelli di Angelo De Leonardis, Pasquale De Feo, Ivan Suppia, Alessandro Toto, Omar Pittari e Gaspare Erice. La Centre Corporelle Potenza punta tutte le sue carte sul prossimo impegno casalingo. In seno al sodalizio del presidente Antonio Colangelo è il team manager Michele Cilumbriello a parlare del periodo di forma della squadra: “Sicuramente viviamo un momento delicato-esordisce il team managersiamo a fine stagione, ci stiamo arrivando nel migliore dei modi. Il nostro approccio alle partite è cresciuto
tantissimo. Le squadre di testa perdono terreno, i ko di Ragusa e Siracusa ci hanno facilitato il compito”. Cilumbriello parla del futuro: “Non ci resta che vincere le prossime tre gare stagionali, ivi compresa la sfida esterna di Battipaglia. L'ultimo incontro dopo la pausa pasquale chiuderà una stagione molto intensa”. Il dirigente biancoceleste parla dello stato fisico della squadra: “Il nostro allenatore Dino De Angelis sta recuperando tutti gli effettivi. Sono convinto che abbiamo la possibilità di far bene e crescere ulteriormente”. Sull'inchiesta federale Cilumbriello è categorico: “Non abbiamo notizie, mi auguro che il Procuratore Federale faccia il suo corso e lavori meticolosamente sul caso in questione. Da parte nostra abbiamo inviato tutti gli adempimenti giuridici in materia alla Procura Federale”. sport@luedi.it
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Venerdì 27 marzo 2009
B Dilettanti Alla vigilia del duello di Sarno si ferma nuovamente Albana
Tegola per la “Terme di Abano ”Bernalda BERNALDA - Sarà la sfida tra le due ammazzagrandi di domenica scorsa, Sarno che ha strapazzato Massafra (il roster più ambizioso del girone) con un perentorio +26, e Bernalda che ha mortificato la capolista S. Severo con un annichilente +33. La torcida rossoblu è già in fibrillazione in vista del match in Campania: i (pochi) tifosi intellettualpessimisti nonostante la magica prestazione contro i primi della classe non concedono molte chances ai ragazzi di coach Brogialdi, non per sfiducia nei loro mezzi tecnici quanto per la furia disperata da ultima spiaggia che animerà il team di Gigi Corvo (team che già abitualmente vende carissima la pelle davanti al
focoso pubblico amico, figuriamoci ora che, a due giornate dalla fine della regular season, non può permettersi di lasciare punti per strada pena il dantesco girone infernale dei playout); al contrario la schiera più numerosa del pensiero popolar-ottimista ricorda che all'andata i lucani, pur non giocando una grande partita, riuscirono a domare quasi tranquillamente gli avversari chiudendo la sfida sul punteggio di 87/77 dopo aver comandato agevolmente nel primo e nel terzo quarto e subendo di poco la reazione giallo-blu nelle altre due frazioni. Al PalaCampagna con 29 realizzazioni e 27 di valutazione maramaldeggiò capitan Russo finalmente esplosivo
anche contro un quintetto campano, lui che di solito si emoziona molto e si innervosisce quando deve incrociare sul parquet gente che mastica lo slang partenopeo; positiva la prestazione di Azan (10 punti e 17 di valutazione) e di Faggiano (11 punti, come Silvestrini, e 13 di valutazione). Tra i viaggianti fecero la loro bella figura la quarantenne guardia Giuseppe Corvo (ex B1 S. Antimo), l'ala Menzione (ex Ostuni, 196 cm., '80), il pivot Ciampi (203 cm., '79, ex Pozzuoli), Cavalieri (guardia ex S. Antimo B1, '78), e il play Di Napoli ('81, ex Marigliano), insomma lo starting five della formazione del presidente Agovino; a completare il backcourt c'è il play Mascolo
('86, ex Gragnano B1), mentre nel front-court troviamo i due lunghi Falco (203 cm., '79, ex Maddaloni) e il confermato Rusciano (204 cm., '83). Logica vorrebbe che domenica (ore 18, arbitri i reggini Baccillieri e Chilà), con il debordante agonismo dei padroni di casa, si consumi nell'impianto sarnese un match opposto a quello del 21 dicembre scorso, ma, visto che in questo girone c'è tutto tranne che la logica, non ci si stupirebbe più di tanto se alla fine i ragazzi di patron Gallotta dovessero riuscire ad imporre il loro gioco, cosa non impossibile soprattutto se sapranno sprintare fin dall'inizio, senza pause e tentennamenti, come col S. Severo. Saranno capaci di tale im-
Albana è di nuovo alle prese con un problema muscolare
presa i metapontini? Verrebbe da dire la solita frase banale: “Ai posteri l'ardua sentenza!”. Ma, senza andare così per le lunghe, basterà aspettare domenica sera. Notizia funesta, intanto, dall'infermeria lucana: si è
riaperto lo strappo muscolare di Albana quando sembrava sulla via del completo recupero: per lui campionato finito, per la Terme di Abano un cambio importante in meno. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
A Dilettanti Domenica sfida senza appello per il dodicesimo posto
Matera, sarà uno spareggio Il coach di Molfetta, Carolillo: «Deciderà la difesa» «E’ UNA PARTITA spareggio anche se solo per il dodicesimo posto ma ci giochiamo molto sia noi sia il Matera». Il coach del Molfetta Sergio Carolillo racconta così la settimana che avvicina al confronto diretto di domenica che dirà una parola decisiva sull’esito della regular season ed anche sulla griglia di qualificazione per il play out. Molfetta è reduce da un periodo positivo, con una serie di risultati sfuggiti solo all’ultimo minuto a cominciare dalla sconfitta di domenica scorsa a Sant’Antimo. Matera invece ha da superare il blocco psicologico di Firenze che l’ha ricacciata in basso nel morale più ancora che nel punteggio in classifica. «Forse ci arriviamo meglio noi perchè stiamo giocando un buon basket e ci è mancato solo un pizzico di fortuna nei tanti finali punto a punto di questa stagione. Matera però ha fatto un’ottima gara contro Siena e non stava giocando male. Sarà una sfida equilibrata che si deciderà nel finale. Non possiamo fare troppi calcoli. Il successo dell’andata? Non dobbiamo pensarci, sono passati tre mesi e del resto se Matera dovesse vincere si aprirebbe per noi una partita diversa all’ultima
Il coach del Molfetta, Sergio Carolillo
giornata contro Fossombrone». Carolillo ha le idee chiare sulle qualità di Matera e sui punti di forza della sua squadra. All’andata la presenza sotto canestro di Di Marcantonio e le penetrazioni brucianti di Malamov hanno fatto ammattire la difesa di Matera e sono state l’arma in più per Molfetta. Stavolta potrebbe essere diverso anche se Carolillo su queste due importanti opzioni può sempre contare. «Malamov a Matera giocava la sua prima, vera, partita,
con noi. Ha fatto molto bene così come Di Marcantonio ma anche l’altro lungo Lillo Leo sono opzioni che contiamo di sfruttare. Sono nostri fattori di vantaggio ma per vincere contro Matera ci vorrà l’intera squadra in grado di fare la propria parte senza distrazioni. I lunghi saranno un punto di riferimento e poi dovremo cercare di fare ciò che ci riesce meglio». La difesa è l’arma sulla quale Carolillo intende puntare per risolvere a proprio favore la partita e lo dice sen-
za giri di parole: «dovremo essere bravi a bloccare le principali bocche da fuoco di Matera cioè Corvino e Longobardi. Il nostro campionato dimostra che tranne un paio di eccezioni, riusciamo a vincere le partite quando teniamo gli avversari sotto i 70 punti. Sarà importante per noi fare la stessa cosa anche domenica prossima contro Matera». Un vantaggio non da poco per il Molfetta sarà la presenza numerosa e calorosa dei propri sostenitori che seguono dappertutto la squadra: «domenica scorsa a Sant’Antimo ci hanno seguito in 200, questa è una squadra che in cinque anni ha bruciato le tappe passando dalla serie C2 alla A Dilettanti. Abbiamo un pubblico numeroso e appassionato che riempie il nostro palazzetto ma che sa essere al contempo molto corretto». Un aiuto in più per i pugliesi, un pericolo ambientale per il Matera che dovrà essere bravo a gestire situazioni e momenti di difficoltà e tensione. Momenti e situazioni che nei play out, in qualunque posizione si arrivi, saranno all’ordine del giorno e che sono oggi il vero fattore di handicap che l’Olimpia porta con sè. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Giovanile Domenica la fase finale della competizione della Fip regionale
Il “Join the Game” sbarca al PalaPergola CRESCE l'attesa negli ambienti cestistici regionali per la disputa della fase finale della competizione Join the Game tre contro tre che avrà luogo domenica al Pala Pergola di Potenza dalle 8 alle 17. La manifestazione è organizzata dal Comitato Regionale Fip di Basilicata. L'evento vedrà in campo le formazioni delle province di Potenza e Matera che si contenderanno un posto al sole in vista della sfida finale di Jesolo Lido in programma il 6 e 7 maggio prossimi. L'evento in Basilicata è gestito dal responsabile operativo della Fip, Antonio Nicastro ed è stato fortemente sponsorizzato dal presidente federale Franco Liguori. Per la provincia di Potenza saranno in gara le seguenti formazioni nella categoria under 14 maschile: Timberwolves White, Red e Black, il Nuovo Basket Potenza, il Basket Potenza Rosso, la Virtus Rionero Quarzo, la Pallacanestro Avigliano e l'Aics Pallacanestro Rionero in Vulture, per la provincia di Matera, sempre nella categoria
under 14 maschile saranno in campo la Virtus Rg Group, la Cestistica Terme di Abano Bernalda, l'A.C.S. Tursi, la Pielle Red e Green, la Virtus Artigianlegno, la Cestistica Grassano e la Co.Re.Ma. Virtus Matera, nella categoria under 13 maschile della provincia di Potenza invece le squadre impegnate sono il Nuo-
vo Basket Potenza A e B, il Basket Potenza Giallo, la Timberwolves Potenza Yellow e Green, la New Olimpia Pallacanestro Melfi, la Lepore Potenza Meneghin e la Virtus Rionero Palagiocaso. Nella categoria under 13 maschile materana invece saranno impegnate la Virtus Matera 96, la Pielle Black e White Matera, la Virtus A.P.D., la Pielle White, la Virtus Azzurra, la Cestistica Arcobaleno Montescaglioso, l'A.S.D. Fides Tricarico e la Cestistica Terme di Abano Bernalda. Anche le squadre femminili saranno in campo per il Join the Game 2009. Nella categoria under 14 femminile provinciale di Potenza saranno in campo la Basilia A, B e C Potenza e l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture, per l'under 14 materana invece la Fides Tricarico, la Pink Bernalda e lo Sporting New e Old Matera. Nella gara under 13 femminile Potenza e Matera saranno impegnate la Pink Bernalda e la Basilia A, B e C Potenza. f.menonna@luedi.it
B Donne Il patron rilancia
Basilia, Martellotta pronostica il colpo Martellotta
CONSAPEVOLE della propria condizione di forma e rinfrancata dalle ultime prestazioni offerte in campionato la Basilia Codra Mediterranea Potenza intende sfoderare una prestazione d'antologia al Palasport Luca Avenali di Roma domenica alle 19:30 contro la Città Futura Roma. Le ragazze di Marilia Sanza si stanno allenando intensamente e puntano a fare bene contro quella che a ragion veduta è stata l'autentica bestia nera delle biancocelesti nella fase regolare della stagione. La squadra potentina ricorda sulla propria pelle la scoppola patita a Roma, quando le scatenate atlete capitoline si imposero con il punteggio di 80 a 38. Al ritorno al Pala Pergola la partita fu diversa, l'equilibrio regnò sovrano ma alla fine furono proprio le romane a vincere la partita per 68 a 67. Dati che fanno riflettere ma che al tempo stesso, visti i netti segnali di ripresa della squadra potentina vanno presi con tanta serietà e applicazione dalla compagine potentina. Gli allenamenti dopo la pausa del campionato sono stati intensi, Sanza non ha ancora recuperato a pieno Francesca Rubino, mentre le condizioni fisiche della team lucano sono in netto miglioramento. La prima delle tre sfide in programma contro le romane viene vissuta intensamente nel clan potentino apparso quanto mai intenzionato a
fare un bel figurane. La squadra del presidente Niccolò Martellotta sembra disponibile a giocare la gara della vita al cospetto delle laziali, forti fisicamente e con tanta voglia di continuare nello splendido cammino intrapreso. L'ambiente, in sostanza scalpita e non poco. Proprio il presidente della Basilia Codra Mediterranea Potenza, Niccolò Martellotta è apparso al settimo cielo. Ieri pomeriggio il massimo dirigente potentino si è soffermato sul periodo di forma della sua squadra affermando: “Viviamo un momento felice. Il nostro è un mix tra verità e incredulità. La verità è che la squadra esiste. L'incredulità invece è che le ragazze hanno tanta voglia di migliorarsi e fare un bel balzo in avanti”. Martellotta parla del Città Futura: “Domenica a Roma mi auguro di vincere la partita. Il mio auspicio è quello di fare il colpo a sensazione”. Il patron biancoceleste parla ancora della sfida che attende le sue beniamine: “Abbiamo perso in entrambe le volte durante la stagione regolare. Nel corso delle ultime partite le nostre atlete hanno dimostrato carattere e combattività”. Il presidente appare categorico: “Sono estremamente fiducioso circa l'esito della sfida. Ho visto nella faccia delle mie atlete tanta serenità che mi auguro possono permetterci di fare bene anche a Roma”. f.menonna@luedi.it
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Pugilato Il presidente Falcinelli: «Ai funerali di Voghera cercherò di ricomporre la nazionale di Seul»
Un minuto di silenzio per Parisi in tutti i match CON un minuto di silenzio prima dell’inizio dell’allenamento, la nazionale azzurra di pugilato ha ricordato ieri, nel centro federale di Santa Maria degli Angeli, Giovanni Parisi, oro olimpico a Seul nel 1988, morto in un incidente stradale a Voghera. A decidere di ricordare Parisi in questo modo il presidente federale della boxe italiana, Franco Falcinelli, che era all’angolo del pugile come allenatore proprio nell’Olimpiade coreana. Lo stesso Falcinelli ha disposto che in tutte le manifestazioni pugilistiche della settimana venga osservato un minuto di raccoglimento per Parisi. «A Voghera, in occasione dell’ultimo saluto che tutti noi daremo al nostro caro Giovanni - ha annunciato Fal-
cinelli – spero di riuscire a ricomporre la squadra azzurra di Seul, con Andrea Mannai, Giorgio Campanella, Vincenzo Nardiello, Michele Mastrodonato, Luigi Gaudiano, Andrea Magi. Un omaggio ad un grande campione che tutti ricorderemo, sempre e dovunque». «Nell’anno in cui vinse l’oro olimpico, a Seoul nel 1988, ricordo la sua faccia pulita, un ragazzo molto silenzioso ma si intravedeva nel suo sguardo quello che voleva raggiungere e ha raggiunto la vittoria più bella». Francesco Damiani ricorda così il pugile Giovanni Parisi, morto ieri sera in un incidente stradale. «Mi vengono i brividi se ricordo poco tempo fa quando eravamo insieme a
Milano, per la sfida tra Italia e Brasile. Lo guardavo mentre commentava i match e gli facevo cenno se era tutto ok e lui mi diceva tutto. È l'immagine che ho di lui in questo momento: Giovanni era onesto con tutti, sul ring dava tutto, se perdeva un match ammetteva la sconfitta. Questo è il lato bello dello sport, essere puliti dentro e dimostrare il proprio valore». .«Un dolore che ha pervaso tutto il mondo sportivo. Spero di poter ricomporre la Nazionale Azzurra di Seul in occasione dell’ultimo saluto a Voghera». «Sono rimasto profondamente colpito per la tragica e prematura morte di Giovanni Parisi. Per lo sport e per il pugilato oggi è una
giornata molto triste». Lo afferma, in una nota diffusa da Palazzo Vecchio, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, appassionato e praticante amatoriale di pugilato, riguardo alla morte in un incidente stradale del campione di boxe. «Ho ancora nella mente – aggiunge Domenici – le immagini della conquista della medaglia d’oro alle Olimpiadi di Seul e dei due titoli mondiali e non mi sembra vero che Giovanni non possa essere più con noi». «In questo triste momento – conclude il sindaco – voglio porgere alla famiglia e al presidente della Federazione pugilistica italiana Franco Falcinelli, le più sentite condoglianze a nome mio personale e della città di Firenze».
Giovanni Parisi
Volley B1 Donne Il tecnico Gagliardi: «Ce la giochiamo senza assilli»
Lore Lei, anticipo di lusso A Soverato per dar fastidio alla terza in classifica A SOVERATO per farsi ancora valere. Nell'insolito appuntamento infrasettimanale di campionato - valido per il ventunesimo turno e anticipato di un giorno a causa della richiesta della società calabrese - in programma questo pomeriggio (dalle 18) sul parquet del palasport di Sant'Andrea, una Lore Lei Polizia Municipale Potenza consapevole di poter difficilmente tornare in corsa per i play-off, ma non per questo a corto di motivazioni, proverà a mettere lo sgambetto alla lanciatissima Frigorcarni Soverato del tecnico materano Francesco Montemurro. La corazzata jonica, reduce dal suo secondo e ultimo turno di riposo, e da quattro successi pieni consecutivi negli ultimi quattro match disputati (sette su otto dall'undicesima giornata), viaggia con il vento in poppa verso la conquista di uno dei primi tre posti del girone. A cui, stando alla qualità del gioco e del roster (ulteriormente rinforzato con l'arrivo della palleggiatrice Erbetta, ex Orion Napoli) evidenziate lungo tutto il corso del torneo, la compagine catanzarese punta a buon diritto. Le mire di vertice di Savostianova e compagne, però, si dovranno scontrare stasera con la voglia di continuare a far bene, fino all'ultimo respiro del campionato, di una PM che del resto con il Soverato può vantare, negli ultimi anni, una tradizione piuttosto favorevole. Confermata dal (lottatissimo) 3-2 dell'andata al PalaPergola. «L'obiettivo anche oggi resta quello di giocarcela alla pari e al massimo delle nostre possibilità», spiega alla vigilia coach Nino Gagliardi, che si appresta a tornare ancora una volta da ex (al pari di Miriam Mascaro) su un campo sicuramente destinato a fargli tornare alla mente più di un ricordo. «Siamo consapevoli che ci potrebbe toccare il ruolo di ago della bilancia nel rush finale di stagione, e per questo daremo tutto nelle rimanenti partite. Visto poi che, a questo punto, appare obiettivamente difficile pensare a un aggancio in extremis al terzo posto. Vuoi per la distanza che ci separa, con sole quattro
Karate Primo posto nel katà
Enza Gresia vince a Isernia
Il tecnico Nino Gagliardi e la Alexandrova in battuta (foto Andrea Mattiacci)
gare da disputare, dalla zona play-off, che per le notevoli motivazioni che le nostre avversarie, tutte in lizza per qualcosa di impor-
tante (per la Lore Lei sono ancora in calendario le trasferte di Pontecagnano e Marsala, oltre all'ultima esibizione interna con il
San Giorgio del Sannio), metteranno in queste sfide». Luca Carlone sport@luedi.it
Il gruppo della società Heian Karate-do di Castelsaraceno e sotto la giovane campionessa Enza Gresia
DOPO la partecipazione ai campionati italiani, l'associazione dilettantistica sportiva Heian Karate-do di Castelsaraceno sale sul podio di Isernia. I giovani karateka portano a casa due medaglie d'argento alla decima edizione della Coppa Italia Acsi, quinto memorial “Marcello Canonico” al palasport di Miranda. A salire il podio, Enza Gresia di San Chirico Raparo che dopo il ritorno dal campionato nazionale senza la vittoria, non si lascia scoraggiare e porta a casa una nuova medaglia nella specialità Katà, categoria esordienti B. Mentre per la categoria esordienti A, specialità Katà, si afferma Antonio Russo di San Martino D'agri. Una vittoria che ha soddisfatto i ragazzi e il dirigente tecnico, data la partecipazione di oltre 750 atleti alla gara, tra cui anche gruppi di prestigio, quali le
fiamme oro della Polizia di Stato, il campione del mondo di Kumite categoria juniores, Ciro Massa, e altri atleti di portata internazionale. A scendere in campo anche altri piccoli atleti che, seppure non abbiano conquistato medaglie, hanno comunque eseguito una buona prestazione. Per gli esordienti A, specialità Katà hanno gareggiato Vincenzo Gresia e Alessandro Durante mentre per la categoria junior si è battuto Antonio Ciminelli e per la categoria esordienti B, Iacopo Gatta. “Un ottimo risultato- ha commentato il dirigente tecnico Enzo De Mare- congratulandosi con i propri atleti per aver dimostrato il proprio valore mediante un'ottima performance. Ci auguriamo di poter continuare sulla strada intrapresa”. Francesca Gresia sport@luedi.it
Nelle stanze del Conte
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La Ribalta
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A Matera con il Fai dal Tramontano alla cinta muraria della Civita
Alla scoperta del castello
MATERA - Alla scoperta del “Castello Tramontano” e della “Cinta Muraria della Civita di Matera”, domani e domenica, con l’itinerario proposto dal Fai per la “Giornata di Primavera”. La città dei Sassi rientra tra i 210 centri italiani che per il Fai apriranno al pubblico 580 beni fra chiese, palazzi, case, giardini, teatri. La Delegazione di Matera del FAI ha organizzato la visita lungo un itinerario che si snoderà dal Castello Tramontano sino ai Sassi finalizzato alla visita delle antiche “Fortificazioni della Città di Matera”. «Il castello, in stile aragonese, fu edificato tra il XV e XVI secolo dal conte di Matera Giovan Carlo Tramon-
tano, che lo aveva fatto erigere sul colle del Lapillo per ottenere una costruzione maestosa che potesse superare il castello di sant'Elmo a Napoli. - spiegano in una nota del Fai - Il castello, esterno alla pianta urbana cinquecentesca, si presenta come una severa costruzione, con una colossale torre a quattro piani, in posizione centrale, tra due torri laterali più piccole. La costruzione ha impianto difensivo e dispone di un ingresso a ponte levatoio, con fossato e mura di cinta. L'interno dei torrioni è formato da piani ad anello che immettono in vani con camini; strettoie e scalette portano ai piani superioni sino alle zone terminali delle torri.
La cinta Muraria della Civita fu realizzata in periodo altomedievale sfruttando i dislivelli del terreno e integrandoli con opere murarie nei punti di più facile accesso. Con l'espansione oltre le mura antiche della Civita, la città venne dotata di ulteriori fortificazioni che agli inizi del XVIII secolo giunsero a inglobare l'intero abitato. I visitatori, che sono pregati di munirsi di idonee scarpe gommate, potranno arricchire la propria curiosità grazie al patrocinio della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio della Basilicata e dell'Amministrazione Comunale di Matera». Il percorso sarà guidato dagli "apprendisti ciceroni",
studenti dell'Istituto Tecnico Statale Commerciale e Periti Aziendali “A. Loperfido”. La visita al castello sarà allietata da spazi musicali a cura degli studenti del Conservatorio di Musica “E.R. Duni” - Istituzione di Alta Cultura di Matera. In collaborazione con il FAI, l'Angt - Associazione Nazionale Guide Turistiche rappresentata in loco da Gta Basilicata - Associazione Guide Turistiche Autorizzate di Basilicata, sarà presente sul percorso domani. Il Ciclamino - associazione di cicloambientalisti Matera associata FIAB ONLUS, domenica a partire dalle ore 11 organizza in
I Sassi
contemporanea una passeggiata in bici con partenza dal Castello. Ai fini della sicurezza i siti saranno presidiati dai volontari della C.R.I. e della Protezione Civile. Data l'importanza dei beni da visitare e le numerose
prenotazioni già pervenute, si consiglia di telefonare al 338 4538935 (Angela ROGGES). Per sentirsi “mecenate per un giorno” è previsto un contributo a favore del Fai a partire da tre euro a persona. cultura@luedi.it
Da oggi al 2 aprile la seconda edizione della rassegna Proiezione continua dalle 19 al Ridotto dello Stabile
Full immersion da Moliterno In loop il video ufficiale nelle Visioni altre del Festival Potenza Teatro MOLITERNO - Al via oggi alle 10 nella Bibliomediateca G. Racioppi di Moliterno la seconda edizione delle Visioni altre. Per la sezione teatro-cinema, “Storie di scorie” di Ulderico Pesce. A Sarconi, invece, alle 19 nella Biblioteca Comunale “Pratica e mestieri” di Rossella Schillaci (i maestri della zampogna lucana, i fratelli Vincenzo e Antonio , raccontano la loro arte di costruttori e suonatori), “Giacomo Racioppi” di Vincenzo Galante (realizzato per il centenario della nascita, si tratta di un documentario dal taglio di- Ulderico Pesce dattico che segna i tratti i salienti della vita e l'opera del grande storico lucano) e “Prendimi il cuore” di Rocco Messina. “La seconda edizione della rassegna cinematografica “Le visioni-altre” giunge a conclusione di un mandato politico-amministrativo attraverso cui la Provincia di Potenza si è
profusa per sostenere la diffusione dei saperi e la promozione culturale nelle piccole comunità e, soprattutto, per promuovere progetti che ponessero al centro l'incontro, l'interazione tra gli stessi enti. - spiega il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello - La prima edizione delle “Visionialtre”, nell'orientarsi verso un cinema non commerciale, ha avuto il merito, oltre di richiamare la curiosità di un pubblico più attento a certe visioni, di attirare l'attenzione della stampa nazionale, regionale e delle riviste specializzate del settore». La rassegna proseguirà fino al 2 aprile e farà tappa anche a Montemurro (domani alle 18 nel Palazzo Municipale), Castelsaraceno (domenica alle 19 nell’Auditorium Comunale), Grumento Nova (il 31 marzo alle 19 nel Palazzo Municipale)
POTENZA - Questa sera presso il ridotto del Teatro Stabile di Potenza , dalle ore 19, sarà proiettato il video ufficiale della prima edizione del Festival Potenza Teatro. Il video, della durata di circa 18 minuti, sarà ripetuto più volte fino alle ore 20.30, quindi, tecnicamente In Loop. L’ingresso sarà libero. Saranno presenti gli ideatori della manifestazione: Leonardo Pietrafesa e Monica Palese, nonchè l'intero staff organizzativo. Il Festival, che si è concluso nell’ottobre dello scorso La locandina anno, è la prima esperienza di festival teatrale nel capoluogo lucano. Il progetto,va ricordato, iniziato nel 2007, è stato concepito come un testo teatrale diviso in 3 atti con la seguente scansione temporale: 2007 - Primo e Secondo Atto. Il 2008 il Terzo Atto che è stato interamente proposto al Tea-
Lunedì al Teatroteam di Bari
Nella sede di Taranto
Gli interrogativi di Gnocchi
Presenza lucana ospita Alba
LUNEDI’ prossimo Gene Gnocchi presenta lo spettacolo "Cose che mi sono capitate" presso il Teatroteam di Bari, per la rassegna Comix. Il nuovo spettacolo è scritto da Francesco Freyrie e Eugenio Ghiozzi, con la collaborazione di Ugo Cornia, scene di Fabrizio Palla, per la regia di Massimo Navone. Dopo un consulto medico e il susseguente esame diagnostico eseguito da lui medesimo, un anziano individuo della middle-up-class riceve un responso inquietante: lui sta benissimo ma nella sua vita si è sempre tenuto tutto dentro. Non ha mai esternato nessuna emozione, alcun sentimento. Con questo spettacolo Gene Gnocchi - facendo finta di ripercorrere asetticamente un'esistenza - in realtà mette a nudo e risolve il dilemma fondamentale della vita quotidiana: è meglio mangiare prima e poi andare a teatro o prima andare a teatro e mangiare dopo? Lo spettacolo inizia alle ore 21. Biglietti 38 euro (poltronissima), 32 euro (poltrona) e 24 euro (galleria). Giovanni Martemucci
TARANTO - Questa sera alle 18,45 presso la sede di Presenza Lucana di Via Veneto 106/A a Taranto, si parlerà di “Teatro Italiano - Storie d'artisti romani del sec. XX” L'incontro sarà introdotto dal presidente Michele Santoro. «Dopo la scheda interessante di Diaforum, “Un tarantino tra i ghiacci”, a distanza di 7 anni ritorna nei “Venerdì di Presenza Lucana” la cartella “Teatro Italiano del Novecento”. - spiega il presidente Santoro - Nella precedente relazione che aveva come tema “Il cafè Gambrinus” di Napoli, centro polarizzatore della cultura di fine secolo XIX, l'attore Donato Alba, presenterà un suo studio sugli artisti che hanno reso gaie le serate degli spettatori dei teatri romani nella prima parte del secolo scorso. Quello di Donato Alba è uno studio approfondito delle figure artistiche teatrali della città eterna, con particolare interesse verso Anna Magnani (Nannarella), stereotipo femminile della donna popolare coraggiosa».
tro Stabile, il 19 e il 22 ottobre. Dopo una preselezione su 30 compagnie iscritte a seguito di un bando nazionale, è stata proposta la sezione del Festival denominata "Tetaro in breve". Il 22 ottobre, per la sezione Nuovi Linguaggi, è andato in scena lo spettacolo Dissonorata – un delitto d’onore in Calabria di e con Saverio La Ruina. L'iniziativa, per gli organizzatori, ha avuto il merito fin dall’inizio di rivolgersi al territorio coinvolgendo artisti locali e garantendo loro visibilità, pubblico e soprattutto incoraggiando la loro produzione artistica. Inoltre, non ha tralasciato la formazione, sono stati proposti laboratori di vario genere. Indimenticabile per molti lo stage Mascheranovecento tenutosi presso il Museo Archeologico Dinu Adamesteanu.
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la RIBALTA
“Il cielo ha una porta sola tour” domenica a Barletta
Live di Antonacci sul filo dei ricordi di BIAGIO TARASCO 'è chi, come Simone Cristicchi, vorrebbe “cantare come Biagio Antonacci” e c'è chi invece preferisce vedere il cantautore milanese esibirsi sul palco nel corso dei suoi concerti. Uno di questi farà tappa domeni-
C Biagio Antonacci
ca 29 marzo al Palasfida di Barletta, in provincia di Bari, dove Biagio Antonacci porterà “Il cielo ha una porta sola tour”, nel quale l'artista rilegge le sue canzoni passate con una nuova consapevolezza, più penetrante ed avvolgente. “Il cielo ha una porta sola” raccoglie tutti i vecchi successi di Biagio Antonacci riarrangiati attraverso un maggiore uso di archi e chitarre, oltre a due inediti e due reinterpretazioni di “Tra te e il mare” e “Vivimi”, all'origine scritte per Laura Pausini. Risale al 1988 l'esordio di Antonacci, avvenuto alla 38esima edizione del Festival di Sanremo con la canzone “Voglio vivere in un attimo”. Ottiene il suo primo contratto discografico e nel 1989 pubblica il primo album, “Sono cose che capitano”, che non passa inosservato grazie alla canzone “Fiore”. Il secondo album si intitola “Adagio Biagio” ed esce due anni dopo. Qualcosa comincia a muoversi, le radio lo promuovono grazie ad alcuni brani piuttosto indovinati, come “Danza sul mio petto” e “Però ti amo”, ed il successo è a portata di mano. Nel 1992 propone il singolo, e relativo album, “Liberatemi”, con cui gira l'Italia partecipando al Festivalbar e con cui ottiene finalmente il successo meritato. Nonostante gli impegni riesce a dedicare del tempo all'altra sua passione, il calcio, e diventa titolare della nazionale cantanti che si esibisce per scopi di beneficenza. In una di queste occasioni conosce don Pierino Gelmini e collabora al suo progetto per il recupero di giovani emarginati con diverse iniziative. Il 1994 esce il quarto album,
In serata nella città dei Sassi
Punk’n’roll e thrash metal con Random e KùricS
intitolato “Biagio Antonacci”, con cui si conferma artista di successo. Seguono gli album “Il mucchio” (1996), “Mi fai stare bene”, “9 novembre 2001”, il cui titolo è sia la data di pubblicazione che quella del suo compleanno. Nel 2003 per il mercato spagnolo e sudamericano viene pubblicato “Cuanto tiempo...y ahora”. Nel 2004 parte il progetto “Convivendo”, con l'uscita della prima parte, seguita nel 2005 dalla seconda. Esperimento nuovo nel mercato musicale italiano che vede l'uscita di due mini album, in tempo diverso, invece del più classico disco doppio. Biagio An-
tonacci ha scritto canzoni per Syria, Flavia Fortunato, Annalisa Minetti , Mietta, Laura Pausini. Nel 2005, ad Hollywood ha ricevuto il premio come "Best Male Selling Italian Artist", per le vendite dell'album “Convivendo”. Ha inoltre scritto la versione italiana di "Il mio cuore è un gran pallone", canzone che ha rappresentato la Svezia al 48° Zecchino d'Oro. L'inizio del concerto al Palasfida di Barletta è alle ore 21. Il costo dei biglietti, che non includono i diritti di prevendita, è di 40 euro (parterre) e 30 euro (gradinata). cultura@luedi.it
Al New Demodè arriva la Bandabardò MODUGNO - Coinvolgenti, stralunati, ma soprattutto musicisti inimitabili, il gruppo della Bandabardò torna in un concerto dal vivo per gli appassionati pugliesi e lucani. La band si esibirà domani presso il New Demodè disco club di Modugno, in provincia di Bari. La Bandabardò, formata da un gruppo di amici toscani, rappresenta ormai il simbolo della cultura folk italiana. In questo periodo sono in tour con il nuovo disco “Ottavio”, pubblicato lo scorso 5 settembre. “Ottavio” è il sesto album di inediti della Bandabardò. Strutturato come un dramma teatrale, il disco, che contiene anche un dvd, racconta in quattordici brani, suddivisi in quattro atti, “vita e opere” del protagonista Ottavio. Ad interpretare i personaggi sono stati chiamati tutti i componenti della band (Erriquez, Finaz, Orla, Don Bachi, Nuto e Ramon). Con i suoi oltre mille concerti e quindici anni di attività la Bandabardò, nata nel 1993, può ritenersi a buon diritto una delle live band più vitali in Italia. I loro concerti sono feste straripanti d'affetto. L'inizio del concerto al New Demodè è alle ore 22,00. Il costo del biglietto è di dodici euro più due di prevendita. Info: 0805227296. b.t.
Allo Ziggurath di Matera
Dai ‘70 a oggi Tuffo nel passato con i Jolly box
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da vedere Gratis a Molfetta
Caparezza Concerto autogestito MOLFETTA - Ingresso gratuito e musica per ballare e pensare con Caparezza, che domenica prossima sarà in concerto nella sua città Molfetta, in provincia di Bari, presso la Secca dei Pali. Un modo per Michele Salvemini, meglio conosciuto come Caparezza, per abbracciare e ringraziare i suoi concittadini, ai quali il cantante ha riservato l'ultima data del “Tour del Caos”, tratto dall'album "Le dimensioni del mio caos". Con il concerto di domenica, Caparezza ribadisce il legame profondo col luogo in cui il cantante continua a vivere e a creare musica e, non meno importante, per permettere ai molfettesi suoi concittadini di assistere al suo concerto, senza dover prendere l'auto e farsi svariati chilometri come spesso è accaduto. L'obiettivo è quindi di focalizzare l'attenzione su questo punto attraverso un live gratuito e di partecipazione popolare. Saranno queste le caratteristiche del concerto: tutti i costi saranno a carico dell'artista e dei musicisti, che ovviamente suoneranno senza compenso; il concerto non avrà alcuno sponsor privato e sarà totalmente autogestito. L'apertura del live sarà affidata a tre realtà musicali molfettesi: i Puni, i Distance e gli Ironique. L'inizio del concerto è alle ore 21. Info: 0283301242. bia.tar.
La tribute band a Santeramo
Scomoda-mente con i Negramaro
La locandina dell’evento di questa sera a Matera
Nella foto, il gruppo dei Negramaro
MATERA - Punk'n'roll e thrash metal di scena questa sera al Sound Cafè di via Lucana, dove sul palco, a partire dalla ore 22, saliranno i Random e i KùricS. I Random sono Francesco “Frank Star” Stella (voce), Vito “Crespone” Casamassima (chitarra, cori), Mimmo “Poisoned” Strammiello (basso, cori), Gianni “Sick Bastard” Lomastro (batteria, cori). Nascono nel giugno del 2007 con l'intento di formare un gruppo Punnk'n'roll ed ispirarsi a gruppi punk rock come i Ramones o i Sex Pistols. Nella primavera del 2008 il cantante “Franky Whites”, fondatore della band, abbandona il gruppo. Il suo posto è preso da Francesco “Frank Star” Stella, dotato di carisma e di particolari doti vocali, che darà una nuova impronta ai Random. La band ha realizzato il suo primo lavoro in studio nel febbraio 2009, alcuni pezzi si possono ascoltare sul myspace del gruppo: www.myspace.com/therandom77. L'altra band che si esibirà al Sound
Cafè, i KuricS, è formata da Piervito Andrisani (voce), Leonardo Morano (chitarra ritmica/chitarra solista), Rocco Calamita (chitarra ritmica), Eugenio Camerino (basso), Francesco Bozza (batteria). I cinque ragazzi, che hanno formato la band nell'autunno del 2008 dopo aver avuto esperienze musicali in altri gruppi, sono accomunati dalla passione per il trash metal. Provenienti dalla provincia di Matera e di Taranto, il loro sound è caratterizzato da ritmiche incisive e testi contro il potere, l'ipocrisia ed ogni male che affligge i nostri giorni. I KùricS sono consapevoli che l'ambiente materano non gli offrirà molte soddisfazioni dal punto di vista musicale, ma perseguono comunque la loro strada con l'unico desiderio di tradurre in musica i loro ideali e le loro convinzioni. Con la loro musica cercano di smuovere qualcosa con l'unica certezza di non accettare mai compromessi e non vendersi mai a nessuno. b.t.
MATERA - Ai più giovani probabilmente le parole “Jolly box” non porteranno alla mente alcun ricordo. Ma negli anni Settanta ed Ottanta a Matera e nella sua provincia “Jolly box” era garanzia di divertimento. Sotto quel nome, infatti, si raccoglievano tre dj's materani (De Feudis, Pilone, Tarantino) che hanno animato le serate indimenticabili dei locali più alla moda di Puglia e Basilicata. Uno fra tutti il Camel di Metaponto Lido, discoteca per eccellenza e punto di ritrovo l'estate di moltissimi ragazzi. Fra gli ospiti fissi del Camel di quegli anni va ricordato Jocelyn. Domani i “Jolly box” saranno alla consolle della discoteca Ziggurath di Matera, in via XX Settembre 25 (Info: 3343207492), per una serata non solo di nostalgia, nella quale verranno proposti suoni che ripercorreranno gli anni d'oro della disco music, a partire dagli anni Settanta fino ai giorni nostri. Con De Feudis, Pilone e Tarantino ci sarà anche il dj di Ferrandina, ma materano di adozione, Francesco Di Stefano, alias Mr Frank, già vincitore di diversi premi nazionali assegnati ai maestri della consolle. b.t.
SANTERAMO IN COLLE Con il loro “Meraviglioso”, vecchio ed intramontabile brano di Domenico Modugno, i Negramaro hanno conquistato il cuore del grande pubblico. Per gli appassionati della band salentina, domenica 29 marzo al Sixtinine di Santeramo in Colle, in provincia di Bari, saranno di scena gli Scomoda-mente, la tribute band dei Negramaro. Gli Scomoda-mente nascono nel novembre 2007 da un progetto di Nico Losito che, spinto dalla passione per i Negramaro, riesce a trascinare con sé Piero Bollettieri (chitarra solista) e Cosimo Cilla (basso). Al trio si aggiunge da subito alle tastiere piano e synth Giuseppe Cramarossa e nel febbraio 2008 avviene l'incontro con quella che è la voce del gruppo,
Massimo Pellicoro, vero conoscitore ed estimatore della band salentina, valore aggiunto ad un sound in grado di ricordare in maniera verosimile quello dei Negramaro. I componenti della band hanno affrontato tutte le numerose e complesse problematiche relative alle programmazioni delle tastiere, ai campionamenti, ai synth ed alla gestione delle tracce vocali, superando numerose difficoltà ma assolutamente consapevoli della possibilità di dover sempre migliorare i risultati ottenuti. Le canzoni sono caratterizzate da spunti di grande cura stilistica, dove ogni arrangiamento, che non è lasciato mai al caso, è riprodotto dal gruppo fedelmente ma non freddamente. bi.ta.
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Pagine di sport Danze orientali Il vino in Grecia
POTENZA - Nel pomeriggio di oggi alle 18, nella sala consiliare della Provincia di Potenza, in piazza Mario Pagano, sarà presentato il volume "Quattro anni di passione" azioni e opinioni sullo sport potentino di Giuseppe Ginefra. «Il senso del volume - commenta l'assessore allo Sport Giuseppe Ginefra - è fare il punto sull'offerta sportiva e impiantistica esistente».
MATERA - Questa sera alle 22 presso XXL Club a Matera serata dall’atmosfera orientale. La notte sarà infatti all’insegna delle danze orientali con Nari Narella e Shaira Budda Bar. Dj set Giglietto dj. XXL Club è in via La Martella 57/59. Per info e prenotazioni è possibile contattare il numero telefonico 3400541179
MATERA - Questa sera alle 20 a Matera nella cantina al numero 111 di via San Giovanni Vecchio, “Oinos. Il rituale del vino tra Grecia e Magna Grecia” con Massimo Osanna. L’iniziativa è curata dal Centro culturale “Poi sia”. L’antica Grecia è considerata la prima vera terra del vino, da uno dei più bei poemi epici che la letteratura ci abbia mai regalato: l'Odissea.
Tra le stelle
MATERA - Al via il secondo venerdì materano con gli “Incontri di astronomia”. Location il Circolo Culturale “La Scaletta”. Appuntamento alle ore 19 con “L'astronomia: l' universo nell' era spaziale”, a cura del Direttore del dipartimento di osservazione della terra Asi (Agenzia Spaziale Italiana), Giuseppe Bianco. m.a.f.
Divinae Follie
BISCEGLIE - Domani ancora una notte spettacolare al Dvinae Follie. Protagoniste le provocanti e sinuose curve delle cubiste e i corpi statuari dei ballerini che saranno l'animazione “piccante e caldissima”. In consolle il resident DJ Maurizio Macrì. Previsto anche lo speciale evento “100% Vetta dei Divi Dinner” con menù fisso gio.mar.
Il video sarà presentato domenica a Guardia Perticara
Teatro itinerante “Nella terra degli Enotri” di VITO VERRASTRO GUARDIA PERTICARA - Nella terra degli Enotri è il suggestivo titolo del film che verrà presentato domenica prossima alle ore 19 nel palazzo Comunale di Guardia Perticara. Si tratta di un video-racconto dell'omonimo spettacolo realizzato nello scorso mese di agosto nell'ambito del progetto RETE (Rete Ecomuseale nella Terra degli Enotri), ricadente nel programma regionale Culture in Loco. Sotto l'abile regia di Giovanni Zurzolo (in veste di narratore) si rivivranno le fasi salienti di un interessante esperimento di teatro itinerante per le vie del borgo, su un filo narrativo sospeso tra il passato e il presente con protagonista una fantomatica “principessa”; una figura che fa pensare sia alla principessa enotria ritrovata nella necropoli di San Vito che ad una ragazzina contemporanea “capace di fare miracoli”. Nella disputa tra “tombaroli” e archeologi, il pubblico sciamante per le vie del borgo viene a scoprire che il vero tesoro non sono i reperti nè le altre risorse del sottosuolo, ma il cuore di un antico popolo le cui tracce sono ancora vive e i cui aneliti di pace, tolleranza e apertura sono un'indicazione per i tempi a venire.
Alcune immagini
La particolarità dello spettacolo è che ha unito attori professionisti - da Natasha Macchiniz, tra i protagonisti di “Si può fare”, film di Claudio Bisio, a Evi Unterthiner, passando per Gianfranco Toce - e debuttanti assoluti, molti dei quali arruolati dopo un casting tra la popolazione guardiese e altri scelti tra gli allievi del corso in “Promoter del turismo sostenibile”. Questi ultimi, nel frattempo hanno dato vita all'Associazione
culturale “Voglia di Basilicata”. Il progetto messo su dall'Isvar, dal consorzio turistico Covaltur, da Mabel e dalla Pro Loco di Guardia Perticara, dunque, ha sortito gli effetti sperati, tanto da essere il tassello iniziale di un percorso che si articolerà nei prossimi anni sul filone storicoarcheologico-culturale e spettacolare. A discuterne, domenica sera, un parterre di tutto rispetto. Interverranno, infatti, Massi-
mo Caporeale, sindaco di Guardia Perticara, Roberto Falotico, consigliere Regionale Uniti nell'Ulivo, Patrizia Minardi, già dirigente Ufficio Progettazione Strategica ed Assistenza Tecnica, Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport Regione Basilicata, Giuseppe Galante, Pit Manager Val d'Agri, Leonardo Di Gilio, sindaco di Stigliano, Vito Bochicchio, presidente consorzio Co.Val.Tur., Michele Pinto, presidente Pro Loco Pescopa-
gano, Francescantonio D'Orilia, presidente Fondazione MIDA (Musei Integrati dell'Ambiente), Antonio Bruno, docente del corso e ideatore di “Basilicata in Tir”, Erminia Romagnano, Associazione “Voglia di Basilicata”. Al termine dell'incontro di domenica prossima, gli allievi del corso in Promoter del Turismo Sostenibile riceveranno gli attestati di partecipazione. cultura@luedi.it
CURIOSITA’
Nel mondo delle ombre cinesi di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Ombre Cinesi”. Per un fine settimana all' insegna del teatro, della didattica e del sociale. Due giorni a sostegno di “LOE” - Bottega del Commercio Equo Solidale - di Matera. L'appuntamento è previsto per domani e domenica presso la sede dell'Associazione “Arteria” in vico XX Settembre. “Esperienze di riciclo e creatività nel mondo dei bimbi”, un vero laboratorio per docenti, educatrici ed educatori. Le ombre cinesi sono un
tipo di spettacolo molto antico che veniva svolto in teatrini ambulanti che si spostavano da un paese all'altro, similmente ai gabbiotti delle marionette. L'antica arte cinese è stata esportata in tutto il mondo e, al giorno d'oggi, con ombre cinesi si indicano, in generale, tutte le ombre che vengono proiettate attraverso l'uso delle mani o di ritagli di carta o cartoncini. I trainers sono Gabriela Sampedro e Mariella Monteleone. Il programma, di 8 ore prevede l'introduzione teorica, sperimentazione con diversi tecniche e crea-
zione di una storia. Mentre la giornata di domenica sarà interamente rivolta a sperimentazioni teatrali. «Sono ancora disponibili alcuni posti. -ha dichiarato Sampedro - E’ grande l’interesse da parte dei materani e di molte persone pugliesi, per questa nostra prima esperienza dedicata al mondo delle ombre cinesi». Il costo è di 20 euro per ogni partecipante. Il ricavato andrà a supporto di LOE, Bottega del Commercio Equo. Il numero massimo dei partecipanti è di 20. Ai corsisti sarà fornito
tutto il materiale utile per la sperimentazione, dallo schermo al materiale di reciclo, dai cartoni alle camere di aria delle macchine, fino a liquidi colorati a base di acqua ed elementi naturali per poter creare ombre colorate. Alla fine sarà proiettato anche un power point. Questi gli orari dei corsi: sabato pomeriggio dalla 15.30 alle 19.30, domenica mattina dalle 10. alle 13. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la bottega del Commercio Equo al numero 0835.333730.
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il TREND
Venerdì 27 marzo 2009
Questo indumento ritorna il capo principe dell’abbigliamento maschile
La camicia, simbolo di eleganza “virile”
di GIULIA FRESCA uale camicia metto? Inutile a dirsi, tutte la mattine la stessa domanda aprendo l’armadio. Ovviamente parliamo dei signori uomini che a differenza delle donne hanno sempre minori opportunità di variare il guardaroba. Sarà forse anche per una questione di abitudine o semplicemente perché sono altri gli elementi creativi. Capita infatti di trovare nell’armadio maschile dozzine di camicie in fila tutte dello stesso colore, azzurro magari, che saranno variate dall’uso di cravatte dalle differenti fantasie e dall’abito o spezzato che l’estro del momento suggerirà. La camicia però non ci sta ad un ruolo di secondo piano, solo come sottogiacca e diventa protagonista delle collezioni uomo, primavera-estate 2009. Considerato il “capo principe” dell’abbigliamento maschile assume ora mille declinazioni: dalle forme asciutte ai colori estivi, da quella sportiva a quella elegante, dal su misura a quella ornata in diamanti. E, se si ispirano a Venezia le leggere camicie Nanibon ricche ed elaborate, che si richiamano al glamour anni ’60, Eton propone la Diamond Shirt ideata per festeggiare gli ottanta anni dell’azienda. Dal valore di 25.000 euro, in cotone pregiatissimo è tempestata di diamanti che illuminano, da gemelli e bottoni, il pezzo custodito nella scatola-packaging in legno scuro. Sportive e giovanili ma sempre chic le proposte Tincati Milano, con capi leggeri e quasi impalpabili. Le camicie in lino, in bianco, beige e blu, sono pensate per uomini che non vogliono rinunciare ad essere raffinati e chic anche in estate. Più leggere e comode le declinazioni in fantasie e dai colori pastello, per il tempo libero mentre Bay Barb crea artigianalmente camicie su misura con i migliori tessuti italiani e maestria sartoriale. Come si riconosce una camicia di buona fattura? Partiamo dal collo, quello classico, ovvero privo di bottoni, ha la necessità di
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essere rinforzato, questo affinché a cravatta allacciata le punte del collo non tendano ad arcuarsi. Poi c’è il carrè cioè la porzione di camicia fra il collo e la base delle spalle. Se tale porzione è separata dal resto del tessuto ci troviamo di fronte ad un prodotto curato. Questo accorgimento è stato introdotto dai sarti tradizionali che riuscivano,così a regolare meglio l'aspetto della camicia in base all'altezza del cliente ed alla forma delle spalle. E, naturalmente, le giunture ed il polsino: nei prodotti di alta qualità l’asola è orizzontale e cucita a mano, come tutte le altre del resto. Ed allora via libera alla fantasia, all’estro ed al desiderio di restare in mani-
ca di camicia come tanti volti noti fanno anche in televisione, arricchita da gemelli e, ovviamente, dall’immancabile cravatta, senza dimenticare che anche essa è un buon biglietto da visita. La cravatta giusta, indossata nel modo e nel momento giusto può davvero cambiare l’esito di un incontro di lavoro o il primo approccio con una donna. E come disse David Nieven: “Ditemi che ho sbagliato una battuta, ma non che ho sbagliato cravatta”.
Pillole di bellezza Il trucco adatto per la primavera DAL look leggero e innocente al look costruito da “signore”. Dal look androgino al look naturale. Sono tante le tendenze make-up per la primavera, che propone soprattutto colori metallic, ombretti color oro e il ritorno del fard, ma la regola principale è “l'individualità”, il look, cioè, personalizzato. Dunque sarà più facile scegliere il proprio, cambiandolo quando e quanto vi va. Esistono però degli “spunti”, proposti da importanti truccatori, che possono essere utili per poi sperimentare e trovare quello adatto alla vostra personalità e al vostro mood del momento. Uno potrebbe essere il trucco naturale. Quello leggero e candido. Si può optate per un fondotinta chiaro e coprente. Fissate il prodotto con una cipria trasparente. Poi disegnate le sopracciglia con una matita leggermente più scura del proprio colore e truccate gli occhi con un ombretto chiaro. Completate il look con un rossetto color leggermente rosa e assolutamente mat.
Casa dolce casa Il suo design somiglia proprio a quello di una pianta
Una lampada che simula la fotosintesi STRETTAMENTE legata all'attualità, Sinthesya è una lampada che di giorno memorizza in batterie solari la luce naturale, e che al bisogno diffonde per mezzo di 10 LED ad alta potenza. Una lampada solare che appare proprio come una pianta, e come tale agisce, traendo l'energia con una tecnologia equivalente alla fotosintesi. Una pianta ben salda a terra con le radici, una base regolabile che contiene il plug della rete elettrica per ricariche di emergenza, e uno stelo sinuoso, bilanciato dalle batterie di accumulazione, che termina in una foglia dalla duplice funzione di accogliere i raggi solari attraverso i pannelli fotovoltaici flessibili alloggiati nella scocca superiore e di restitui-
re illuminazione artificiale. Il doppio snodo di collegamento della foglia con lo stelo permette di orientarla in qualsiasi direzione nella fase luminosa, ovvero di ricarica in esterno, e in quella oscura per direzionare il fascio luminoso in interni.Il sistema d'illuminazione è concepito come una lampada da interno ed esterno, grazie alle caratteristiche water-proof delle finiture in gomma siliconica di diverso colore per garantire la scelta personalizzata. I designer, Daniele Calisi, Alessio Tommasetti, Rosa Topputo e Camillo Vanacore, hanno concepito Sinthesya dall'osservazione e ammirazione per la fotosintesi clorofilliana, cui si aggiunge l'attenzione per le prestazioni ecologiche.
La scelta del materiale si accorda con la filosofia ecologica e di risparmio energetico del progetto: le scocche per la base e la foglia e il fusto sono in ABS ottenute con tecniche di stampaggio ad iniezione e soffiatura con finitura lucida. Una pianta in casa, che produce luce e non deve essere annaffiata.
I più cool Hermes crea la collezione di carte da gioco
Gioielli d’amore targati “Cesaroni”
IL marchio di moda Hermes ci propone un set da gioco molto particolare, dedicato a quello che viene considerato come uno dei giochi di carte più eleganti e più nobili di tutto il mondo. Stiamo parlando del bridge, un gioco con le carte, che il brand di moda Hermes ha deciso di rendere ancora più stiloso: ecco a voi il suo mazzo di carte per il passatamento inglese più tradizionale. Hermes per la primavera-estate ci propone questo mazzo formato da 52 carte francesi, personalizzate ovviamente: il retro è color arancio, il colore della maison, con stampe che ricordano il marchio. Un mazzo di carte molto chic per trascorrere una serata glamour con gli amici, all’insegna del gioco del bridge. Il prezzo è di 85 dollari: potrebbe diventare un’ottima idea regalo, per chi se lo può permettere.
PUÒ una serie tv creare una vera e propria dipendenza? A volte si. E’ il caso de “I Cesaroni”, che dopo gli album di figurine, le t-shirt e altre stravaganze, ora ha ispirato anche una collezione di gioielli. I protagonisti di questa serie televisiva fanno appassionare con le loro storie il pubblico italiano, che li segue sempre più. E proprio adesso che è in onda la nuova serie, ecco la novita’: il ciondolo a forma di cuore. Nelle gioiellerie italiane è arrivata la collezione dedicata proprio a questa serie televisiva. Il suo nome è “I Cesaroni Tvb”, una linea che comprende anche un ciondolo a forma di cuore, dedicato proprio alla storia d’amore tra Marco e Eva, fratellastri nella fiction. Ma la collezione regala molti altri gioielli per teenager, sia per lui che per lei, tutti in argento e diamanti.
L’amico antistress da ordinare a domicilio DALLA mitologia metropolitana dei telefilm d’oltreoceano si è materializzato anche nella vita delle donne italiche il “trombamico”. Scusate la volgarità. Ma è proprio il termine urbano con il quale viene indicato dalle donne single l’amico di… (insomma avete capito perfettamente quello che segue dopo i puntini). Attenzione: non è un amante. L’amante appartiene alle donne impegnate. Nella sostanza la liaison è simile, ma non c’è coinvolgimento sentimentale. D’altra parte la differenza sta nel nome: uno è amante, l’altro amico. C’est plus facile! Con questo individuo funziona un po’ come con la pizza a domicilio: «Pronto… (e qui parte l’ordinazione). Quanto ci vuole? Perfetto, aspetto». Lui arriva a casa della donna telefonante e senza trop-
pe chiacchiere si consuma. Senza preamboli, perché lui ha solo quella funzione: non serve che gli si raccontino troppe cose, che gli vengano presentati gli amici o i genitori. Non deve piacere a nessuno. Con lui non si va al cinema, a cena, in gita. E’ completamente estraneo ai fatti ma soprattutto a complicazioni amorose e stress quotidiani. Anzi, molte donne lo considerano proprio un antidoto allo stress: lui sa poco di lei, lei sa poco di lui. Si raccontano solo storie piacevoli e divertenti e… Gli effetti collaterali non mancano: si rischia di affezionarsi (e s’infrange l’unica regola). E di certo se lui dovesse stancarsi non si può replicare: «Perché mi ha lasciato?». Stesso principio al femminile. L’avete voluta la parità?! (Vitamina)
50 Rubriche
Venerdì 27 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Dovete ritrovare l'ottimismo: vi darà la carica per fare sempre meglio nel lavoro. In amore segnali contraddittori.
TORO 21/4 - 20/5
Avete la grinta necessaria per affrontare e superare qualsiasi ostacolo nel lavoro. Bene le questioni di cuore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non rifiutate un viaggio di lavoro che potrebbe aprirvi nuove prospettive di carriera. In amore non abbiate fretta.
CANCRO 22/6 - 22/7
Avete un ottimo fiuto nella professione, ma dovete anche capire qual è il momento migliore per agire. In amore dovete parlare, chiarirvi.
LEONE 23/7 - 23/8
Valutate con attenzione una nuova offerta di collaborazione: siete in grado di caricarvene un'altra? Ottimo inizio per un amore.
VERGINE 24/8 - 22/9
Cautela nelle nuove iniziative di lavoro: il momento non è particolarmente favorevole. Avete bisogno di un partner che vi capisca.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro finalmente le cose si stanno muovendo e potrebbe scaturirne qualcosa di buono per voi. Un amore a gonfie vele.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non mostratevi esitanti altrimenti i superiori non vi affideranno un incarico di prestigio. Scelta difficile in fatto di sentimenti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Vi attende una giornata lavorativa difficile, ma siete attrezzati per superare ogni difficoltà. Un amore vi rasserena.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La situazione professionale è molto impegnativa: dovete capire in che direzione muovervi. In amore scegliete sempre partner complicati.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Non basta la preparazione professionale: per farsi strada occorre anche un buon fiuto. In amore siete ancora fragili dopo una delusione.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
in G è nero S agente = Ingenerosa gente;
Siete sicuri del fatto vostro e negli affari non temete la concorrenza e i confronti. In amore però non combinate granchè.
Televisioni 51
Venerdì 27 marzo 2009
PRIMA SERATA
21.10
SHOW
16.15
TALKSHOW
RUBRICA
17.50
21.10
SERIETV
21.10
FILM
21.10
SHOW
21.10
RUBRICA
Pupo
Alda D’Eusanio
Geo&Geo
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -AttualitàFocus 06.05 -VideoframmentiVideocomic 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -TelegiornaleTGR - Montagne 09.45 -RubricaRai Educational Un mondo a colori - Files 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.10 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Cifre in chiaro 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Artic 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 16.50 -RubricaFaro' strada 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09:57 - Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Real TvLa Fattoria 14.10 -Real TvGrande fratello 14.45 -Talk ShowUomini e donne 15.00 -RotocalcoVerissimo - Tutti i colori della cronaca 16.15 -RubricaPomeriggio cinque 17.20 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.15 -Reality ShowGrande fratello 9 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -TelegiornaleTg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.30 -Film La donna che visse due volte con Kim Novak, James Stewart, Tom Helmore, Henry Jones, Barbara Bel Geddes - regia di Alfred Hitchcock (USA) - 1958 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.15 -TelefilmStill standing 06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly McBeal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpiders riders 18.00 -CartoniTwin Princess 18.15 -CartoniSpongebob 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -News Studio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Avventura nell'Oceano con James Keach, Jane Seymour, Blake Bashoff, Jamie Renée, John Mallory - regia di Stewart Raffill (USA) - 1998 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show I raccomandati 23.15 -Telegiornale Tg 1 23.20 -RubricaTV 7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telefilm Dead Zone “Un gesto eroico”
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -ShowParla con me
20.29 -Previsioni del tempoMeteo 5 20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -AttualitàMatrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film24 ore con C. Theron, C. Love - regia di Luis Mandoki (USA, Ger) - 2002 23.15 -FilmFalse verità con K. Bacon - regia di Atom Egoyan (Canada, GB, USA) - 2005
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Le Iene Show 23.00 -Show Le Iene.it 23.15 -TelefilmGossip girl
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale
00.20 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRai Educational Un mondo a colori 03.10 -DocumentarioOverland 10
23.40 -ShowL'era Glaciale 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.25 -TelefilmLe ragazze di Piazza di Spagna 02.50 -RubricaCronaca nera bianca...
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario 04.30 -Prove tematiche di Trasmissione
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmSquadra med 03:42 - Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05:59 - Previsioni del tempoMeteo 5
01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -FilmFigli di Annibale con S. Orlando - regia di Davide Ferrario (Ita) - 1998 03.20 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 03.25 -FilmCapitano della legione
00.05 -ShowSaturday Night Live 01.15 -ShowPoker1mania 02.15 -NewsStudio Sport 02.40 -TelegiornaleStudio Aperto 02.55 -MusicaleTalent 1 Player 03.30 -Serie TvI Soprano 04.30 -FilmLa dottoressa preferisce...
00.00 -RubricaV-ictory 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso 03.30 -AttualitàOtto e mezzo 04.10 -TelefilmAlla corte di Alice
I Cesaroni
24 Ore
Giulio Golia
Antonello Piroso
leTrame
LA 7
ORE 14.00
AVVENTURA NELL’OCEANO con J. Keach, J. Seymour, B. Bashoff regia di Stewart Raffill (Usa) - 1998 Jack e Anna, con i loro figli Shane, Todd e Liz lasciano la città di Hong Kong e si avventurano in mare diretti verso Sydney. La loro avventura si trasformerà, ben presto, in un vero e proprio incubo. L'uomo che ha venduto la barca a Jack è a capo di una banda di pirati che attacca l'allegra famigliola con l'intenzione di recuperare una cassetta piena di gioielli nascosta a bordo...
RETE 4
ORE 23.15
RETE 4
ORE 15.30
RETE 4
LA DONNA CHE VISSE DUE VOLTE con J. Stewart, K. Novak, B. B. Geddes - regia di Alfred Hitchcock (Usa) - 1958 A causa delle sue vertigini, l'agente Ferguson è a riposo per non aver impedito un incidente mortale a un collega. Un amico gli chiede di sorvegliare sua moglie, che ha manie suicide. Di fronte a Ferguson, paralizzato dalle vertigini, la donna si butta da un campanile, o almeno così crede il povero agente. Ma un giorno un incontro casuale...
RETE 4
ORE 1.50
ORE 21.10
24 ORE con C. Theron, C. Love, S. Townsend regia di Luis Mandoki (Usa/Ger) - 2002 L'anestesista Will e la moglie Karen, stilista emergente, vivono con la loro figlioletta di sei anni, Abby, a Portland. Will deve andare a Seattle per assistere a un convegno medico. Approfittando della sua assenza, Joe e Cheryl (una coppia che estorce denaro alle famiglie facoltose) rapisce la bambina. Will e Karen hanno 24 ore di tempo per reagire all'aggressione...
ITALIA 1
ORE 4.30
FALSE VERITÀ
FIGLI DI ANNIBALE
con K. Bacon, C. Firth - regia di Atom Egoyan (Can/G.B./Usa) - 2005
con S. Orlando, D. Abatantuono, V. Cervi - regia di Davide Ferrario (Ita) 1998
con A. Vitali, R. Montagnani - regia di Michele Massimo Tarantini (Ita) - 1981
Il disoccupato Domenico come complice per una rapina si era scelto un gatto, ma abbandonato il felino davanti al cassiere, quando deve uscire dalla banca è costretto a prendersi un ostaggio e incappa in Tommaso, un imprenditore che non vede l'ora di cambiare la propria vita. E che lo trascina, appunto, in Puglia invece che in Svizzera...
Cicca e Gianni vengono mandati a far le pulizie in un grande albergo romano. Qui assistono a un omicidio e da questo momento si ritrovano in un turbine di situazioni paradossali, fra l'assassino che li bracca, un ufficiale che vuole nascondere alla moglie la presenza dell'amante, un cameriere che deve consegnare una medicina e altri pasticci...
Una giornalista scava su un caso chiuso da tempo, che quindici anni prima aveva coinvolto una celebre coppia dello spettacolo. I due avevano trovato una ragazza morta nella loro stanza d'albergo ed erano stati scagionati da ogni accusa per via di un alibi di ferro. Da allora, però, la loro relazione artistica all'apice del successo si ruppe inspiegabilmente...
LA DOTTORESSA PREFERISCE I MARINAI
Canale 5, Striscia traina la “Commedia sexy” RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida The sentinel
ora 20.39 19.49 18.50 21.15
ascolto 7.221 6.622 4.952 4.576
RAI DUE Voyager ai confini Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa' X factor
21.10 19.39 13.33 18.59
2.610 2.357 1.948 1.512
RAI TRE Che tempo che fa Un posto al sole Blob di tutto di piu' Agrodolce
21.08 20.37 19.59 20.12
4.561 2.971 1.972 1.691
Canale 5 Striscia la notizia Commedia sexy Beautiful Chi vuol essere
20.46 21.16 13.44 19.04
7.185 4.313 4.243 4.111
ITALIA 1 Eragon La ruota della fortuna I simpson Camera cafe'
21.12 20.28 14.35 20.13
2.801 2.355 2.198 2.005
RETE 4 Walker texas ranger Stranamore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 21.11 19.40 14.08
2.623 2.490 1.921 1.513