POLITICA NAZIONALE
Congresso Pdl Il giorno di Fini
LA DOMENICA della LUCANIA
Padre Ferdinando e il suo Honduras
L’eros raccontato da Cinzia Zungolo
La voce di Rondinone volata fuori regione
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da pagina 15 a pagina 21
alle pagine 6 e 7
della Basilicata
ED Anno 8- N. 81
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Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it
Domenica 29 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
VALBASENTO Incontro dell’Aiea. «I deceduti sono morti sul lavoro»
SPORT
Uniti dalla tragedia La battaglia delle vittime dell’amianto killer Un appello alle istituzioni «Le vogliamo al nostro fianco in questa battaglia di civiltà»
POLITICA LUCANA
Nicky Vendola a Potenza
PISTICCI SCALO - I lavoratori che sono stati impiegati in fabbriche in cui era presente il pericolosissimo minerale si sono uniti nell’Aiea, Associazione italiana esposti all’amianto. L’Aiea si è incontrata due
sere fa a Pisticci, nella Valbasento. Il responsabile, Mario Murgia, ha illustrato i terribili dati di chi ha perso la salute o la vita, e si è rivolto poi alle istituzioni pubbliche. Chiedendo un appoggio alla loro battaglia.
a pagina 37
Tour del leader del nuovo Movimento
Vendola a Potenza chiede un nuovo dizionario per la sinistra Carlo Petrone (Sd) attacca Italia dei valori «No alle coalizioni basate sui ricatti» alle pagine 8 e 9
il qualunquista di Angelo Lucano LAROTONDA
SULLA VIA DI DAMASCO on so da che parte cominciare, se da san Paolo o dalla filologia. Forse dal primo, visto che anche la Chiesa sta celebrando il bimillenario della sua nascita a Tarso (Turchia). Nato ebreo e, grazie al padre, ha il privilegio di godere la cittadinanza romana. La tradizione vuole che un giorno, mentre si recava a Damasco per indagare sui cristiani di quella città, fu accecato
N
continua a pagina 22
POTENZA Urbanistica
Ecco il testo dell’accordo fra Comune e Mancusi Attesa sul voto del consiglio a pagina 25
ITALIA-MONTENEGRO Qualificazioni Mondiali
Con due gol gli azzurri restano in vetta al girone • CALCIO LEGA PRO Il Potenza e il Melfi a caccia di conferme
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TENNIS
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CALCIO A 5
Il Pisticci a Gallarate per dimenticare Mestre Stigliano, sei reti per lo Spazio Relax
I risultati della ricerca della Uil. A Torino Marchionne parla della Fiat, «parole confortanti per Melfi»
Lucani primi in Italia per “disagio sociale” POTENZA – La Basilicata è prima nella classifica delle Regioni per “disagio sociale” che l’Ufficio Politiche Regionali-Mezzogiorno della Uil ha realizzato attraverso uno studio nazionale sulla base del “parametro” della “forza lavoro potenzialmente soggetta alla crisi”. a pagina 12
Nasce il PDL. L'opposizione più che Franceschini la farà Fini
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Discovery rientra a Cape Canaveral NEW YORK – Il traghetto spaziale Discovery è rientrato al Kennedy Space Center in Florida dopo una missione di 13 giorni in orbita servita a portare sulla Stazione spaziale internazionale la componente finale di un pannello solare destinato ad aumentare la quantità di energia disponibile al laboratorio orbitante.
«Colombo un genocida» CARACAS – Il presidente venezuelano Hugo Chavez ha elogiato pubblicamente la decisione di rimuovere una statua di Cristoforo Colombo da uno dei più celebri parchi di Caracas esprimendo la sua condanna per il navigatore genovese, che ritiene responsabile dell’«invasione» e del «genocidio» compiuti dagli europei in America latina.
Domenica 29 marzo 2009
Perugia, un barbone vide i fidanzati
Turchia al voto amministrativo 48 milioni di elettori
Obiezione i vescovi Usa contro Obama
nove anni. Della sera del delitto, ha spiegato di essersi messo verso 21.30-22 «a leggere l’Espresso e a fumare una sigaretta» in piazza Grimana. «Intorno al campo di basket (che si trova lì – ndr) – ha proseguito – vidi due ragazzi che sembravano fidanzati, forse discutevano. Lui andava verso la ringhiera a guardare di sotto (dove c' è anche la casa del delitto – ndr). Li ho visti per l’ultima volta poco prima di mezzanotte». Alla domanda del pm su chi fossero, Curatolo ha indicato Sollecito e la Knox. Claudio Sebastiani
ANKARA – Oggi in Turchia 48 milioni di persone (su una popolazione di 71) si recheranno alle urne per eleggere – tra sindaci, consiglieri comunali e capi di villaggio e di quartiere – decine di migliaia di funzionari pubblici, ma l'atmosfera di aspettativa è avvelenata da discutibili nuove norme elettorali stabilite dall’organismo per il controllo della consultazione, l’Alto Comitato elettorale (Ysk), che sembrano fatte apposta per impedire alla gente di andare a votare.
CITTA' DEL VATICANO – Sono sempre più tesi i rapporti tra episcopato cattolico statunitense e Casa Bianca, mentre si profila per il prossimo luglio, in coincidenza con il G8 in Italia, il primo incontro tra il presidente Barack Obama e papa Benedetto XVI. Già feriti per la decisione della Casa Bianca di ripristinare i finanziamenti federali alla ricerca sulle staminali embrionali, i vescovi sono ora in trincea per difendere l’obiezione di coscienza del personale sanitario, diritto che la nuova amministrazione vuole abrogare.
Depone Antonio Curatolo e inchioda Sollecito e la Knox
La sera del delitto era sulla “sua” panchina e vide i due vicino alla casa di Meredith
Il clochard Antonio Curatolo
PERUGIA – Seduto su una panchina di piazza Grimana, non lontano dalla casa dove venne uccisa Meredith Kercher, Antonio Curatolo notò Raffaele Sollecito e Amanda Knox la notte del delitto. Tra le 21.30-22 e le 23-23.30 ha detto ieri alla Corte d’Assise di Perugia davanti alla quale si svolge il processo ai due giovani per l’omicidio della studentessa inglese. Un’udienza caratterizzata anche dalla deposizione dell’albanese Hekuran Kokomani. Curatolo ha spiegato di «vivere su una panchina» da otto-
È stato lo stesso Alberto Stasi a richiederlo. Il processo inizierà il 9 aprile
Garlasco, c’è la svolta chiesto il rito abbreviato
Violati i pc di 103 Paesi NEW YORK – L’Università di Toronto ha scoperto che degli hacker cinesi hanno violato 1.295 computer in 103 paesi, appartenenti ad ambasciate e ministeri.
Rita Poggi mentre esce col suo avvocato dalla casa di Garlasco
VIGEVANO (PAVIA) – Un colpo di scena ma non troppo. Alberto Stasi ha chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato per l’omicidio della sua fidanzata Chiara Poggi. È stato lui, appena iniziata l’udienza preliminare, ad alzarsi ed annunciare al gup Stefano Vitelli la scelta. Un comportamento abbastanza inusuale per un imputato, soprattutto per uno che, come Alberto, dispone di un vero e proprio pool di avvocati, a cominciare da un principe del foro come Angelo Giarda. Una mossa quella di ieri, comunque, concordata con i suoi legali. Uno di loro, Giuseppe Colli, l’ha definita «un vero e proprio atto di forza perchè non ci accontentiamo di un giudizio prognostico sulla sufficienza o meno degli elementi raccolti dal pm per un eventuale rinvio a giudizio, ma vogliamo chiudere entrando nel merito della vicenda». In altri termini, vuol dire che la difesa tenta la carta dell’assoluzione da parte del giudice, confidando che gli elementi a disposizione non siano ritenuti tali da portare ad una condanna. Quegli stessi elementi che avrebbero potuto invece essere considerati sufficienti per mandare Alberto davanti alla Corte d’Assise. I difensori ufficialmente non prendono in considerazione l'ipotesi di una condanna ma di qualche elemento devono aver tenuto conto: in caso di condanna c'è lo sconto di pena di un
Alberto Stasi
terzo previsto dall’abbreviato e si parte comunque dal vantaggio, non trascurabile, di evitare un processo davanti a una Corte d’Assise. Cosa che avrebbe comportato ancora una lunga gogna mediatica con lo spettro dell’ergastolo. Inoltre con le prove che la Procura ritiene di avere raccolto – consulenze e alibi controversi, un movente mai chiarito del tutto e un’arma mai trovata nè individuata -, il pool difensivo, «convinto dell’innocenza», preferisce giocarsela di fronte ad un giudice-tecnico e non a una giuria popolare che può essere più facilmente, anche se involontariamente, influenzata dal clamore di uno dei gialli più intriganti degli ultimi anni. Per dare una svolta alla vicenda ci sono voluti dieci minuti o poco più. Dopo l’arrivo di tutti i protagonisti – i Poggi con il loro legale Gian
Terrorismo, Maroni espelle due tunisini MILANO - Il primo è sospettato di aver lasciato il proprio paese più volte per combattere in zone di conflitti inter-etnici e religiosi, il secondo avrebbe collegamenti diretti con una cellula integralista appena smantellata. Per il Viminale la vocazione logistica dell'Italia per i circuiti terroristici di stampo jihadista non è affatto scemata e gli elementi investigativi raccolti su due extracomunitari tunisini sono stati ritenuti dall'intelligence italiana attendibili e sufficienti per la loro immediata espulsione. Si chiamano Zied ben Maborouk Ben Anmor Ben Mefteh e Mhedi Ben Mohamed Ben Amara Khalaifa. Vengono considerati pericolosi per la sicurezza nazionale e in qualche modo legati su posizioni salafite-jahidiste, e dunque facenti parte di cellule o reti che svolgono attività di proselitismo o reclutamento. Giunti a Lampedusa lo scorso 8 luglio avevano chiesto subito lo status di rifugiato presso la questura di Agrigento.
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Luigi Tizzoni, Alberto Stasi, scortato dai suoi avvocati, i pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci e il gup Vitelli – nell’aula magna dell’ex convento domenicano, in cui ha sede il palazzo di giustizia, è andato in scena uno spettacolo diverso da quello in cartellone. Avrebbero dovuto parlare l’avvocato di parte civile e poi le difese con rinvio a lunedì, giorno di repliche e di camera di consiglio. Ma il copione è cambiato. Alberto si è alzato, ha chiesto la parola e, con tono freddo, ha pronunciato una frase brevissima: «Chiedo di essere ammesso al giudizio abbreviato». Un gesto che ha un suo significato: l’imputato è il primo ad avallare questa strategia, lui che conosce tutte le carte perchè, da quando si è laureato alla Bocconi, passa gran parte del suo tempo nello studio dei fratelli Colli, due dei suoi avvocati. Strategia che ha ripreso quota negli ultimi giorni «alla luce delle ordinanze del gup sulle nostre eccezioni – ha aggiunto Giuseppe Colli – e dopo aver ascoltato, finalmente, la discussione del pm». Il giudice Vitelli ha preso atto della richiesta – che non riguarda il procedimento parellelo per possesso e diffusione di materiale pedopornografico -, ha annullato l’udienza di lunedì per via dello sciopero dei penalisti e ha concordato un nuovo calendario. Il 9 aprile si aprirà il processo con la requisitoria dei pm Francesca Brunati
estrazione del 28 marzo 2009
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In Italia e nel Mondo 3
Domenica 29 marzo 2009
L’Isaf e il governo afghano reagiscono duramente alla accresciuta minaccia talebana
Kabul, catturata la mente dell’attentato agli italiani KABUL - Già catturato il leader talebano che ha organizzato l'attentato suicida contro una pattuglia italiana venerdì. L'operazione è stata condotta insieme dalla forze speciali italiane e dalle forze di sicurezza afghane, un modello di intervento congiunto che per la Nato è assi importante sviluppare. La persona arrestata per l'attentato è un capo della provincia di Farah, confinante con quella di Shindand (Afghanistan occidentale) nella quale è avvenuto l'attacco: sarebbe stato lui a ideare l'attacco e a reclutare il kamikaze che si è fatto esplodere con la sua auto al passaggio
Il presidente Karzai approva il piano di Obama per combattere al Qaeda e dialogare con i moderati dei blindati italiani. Solo la prontezza di riflessi del conducente del primo blindato ha permesso di evitare vittime: intuite le intenzioni dell'attentatore ha sterzato allontanandosi dall'esplosione, che ha distrutto il veicolo Lince ma non ha fatto vittime. Così l'Isaf e il governo afghano reagiscono insieme all'accresciuta minaccia talebana. Gli attentati come quello di Shindand, secondo l'intelligence, sono destinati a moltiplicar-
si da qui alle elezioni presidenziali di agosto, periodo che comprende anche un vuoto di potere visto che il mandato del presidente Hamid Karzai scade il prossimo 21 maggio. Lo stesso Karzai, ieri, ha proposto di riunire una Loya Jirga, la tradizionale assemblea dei capitribù, per stabilire se potrà eventualmente restare in carica dopo la scadenza e fino al nuovo voto. Karzai ieri ha anche dato ufficialmente la sua approvazione al piano strategico presentato
venerdì dal presidente americano, che comprende un aumento degli sforzi per combattere Al Qaeda non solo in Afghanistan ma anche in Pakistan, un'apertura al dialogo con i talebani non legati a Bin Laden e un piano di aiuti economici senza precedenti alla popolazione afghana, per riconquistarne il consenso perduto negli anni dei "danni collaterali" e dei bombardamenti indiscriminati. "Sono totalmente d'accordo" con questa strategia, ha dichiarato il presidente afghano: "È esattamente quel che gli afghani chiedono". Ugo Marini
Nessun incidente. La polizia è stata all’altezza della situazione
Il presidente dell’Afghanistan, Hamid Karzai
Migliaia in piazza
Oggi a Roma il vertice Un fiume colorato e pacifico ha invaso le vie della città del Lavoro G8
Londra, kermesse anti-G20
LONDRA – Un fiume colorato e pacifico di manifestanti ieri ha invaso il centro di Londra per la prima giornata di proteste che ambientalisti, pacifisti e Ong dagli scopi più disparati hanno organizzato nella capitale britannica in vista del vertice anti-crisi del G20. Secondo la polizia, oltre 35 mila persone sono sfilate per le principali arterie della metropoli inglese, con cartelli, striscioni e originali figure di cartapesta per chiedere ai leader mondiali di tutelare la gente prima dei banchieri corrotti e per sollecitare riforme all’insegna della giustizia sociale e non del profitto. Gli organizzatori avevano previsto una folla di centinaia di migliaia di persone e l’adesione è stata inferiore alle attese. Ma in questo forse ha influito il tempo come al solito imprevedibile di Londra: la giornata è iniziata con il freddo e la pioggia, poi è arrivato il sole e infine il cielo ha scaricato sui manifestanti acqua e grandine. C'erano anche giovani coppie con i bambini in carrozzina nel serpentone umano che si è snodato per le strade della città in una marcia festosa dal sapore carnevalesco. Organizzato da oltre cento gruppi che si sono riuniti sotto lo slogan 'Put People First' (la gente prima di tutto), l'appuntamento londinese ha dato il là a eventi paralleli avvenuti anche a Berlino, Francoforte, Parigi e, in margine al G8 del lavoro, anche a Roma. A Hyde Park, uno dei parchi simbolo di Londra dove il corteo è poi confluito, era stato segnalato con preoccupazione anche un raduno degli anarchici che intendevano raccogliere
I manifestanti mentre transitano per Oxford Street. Secondo la polizia erano circa trentacinquemila
adesioni per i prossimi giorni. Ma nemmeno qui si sono segnalati incidenti. La polizia, sul cui comportamento il quotidiano progressista Guardian ieri aveva manifestato le proprie perplessità, si è dimostrata all’altezza della situazione con una presenza vigile ma discreta. Un suo portavoce ha detto in serata non vi sono stati arresti. Gli slogan si sono sprecati e i messaggi lanciati ai leader del G20 sono stati di diversa natura. I pacifisti hanno messo l'accento sulla denuclearizzazione del pianeta, gli ambientalisti sulla necessità di armonizzare lo sviluppo economico con la salvaguardia dell’ecosistema. Altri se la sono
presa con i banchieri corrotti e hanno inveito contro il premier britannico Gordon Brown, che farà gli onori di casa del vertice, quando il corteo è transitato nei pressi della sua residenza del numero 10 di Downing Street. Molti striscioni recavano la scritta 'Lavoro, Giustizia, Clima', per sottolineare i temi della manifestazione cui anche i sindacati britannici hanno partecipato in difesa dell’occupazione. Nel corteo a un certo punto è comparso un drago cinese di cartapesta tappezzato di finti dollari. Un cartello spiegava che quello era 'Il mostro del G20'. Il vescovo di Londra, Richard Chartres, ieri mattina ha benedetto il corteo in
Da oggi Mayotte, l’isola degli uomini senza cognome diventerà francese E' PRONTA la festa a Mamoudzou, nell’isola di Mayotte, fra il Madagascar e la Tanzania, che oggi diventerà, grazie a uno scontatissimo referendum, il 101° dipartimento francese d’oltremare. I problemi, però, cominciano soltanto adesso: un’anagrafe da inventare con una popolazione che non usa cognomi, il malessere degli imam e l'opposizione delle Comore. Per non parlare degli immigranti clandestini. È l'insieme della classe politica di Mayotte ad aver invitato in campagna elettorale i cittadini a votare per entrare a far parte in modo concreto della Francia, alla quale appartenevano come «collettività territoriale» ma non come dipartimento. Si tratta dell’ultima tappa di un processo avviato nel 1974, quando Mayotte scelse di rimanere francese mentre le altre tre isole dell’arcipelago delle Comore optavano per l'indipendenza.
un servizio religioso celebrato prima che la manifestazione prendesse il via dal Victoria Embankment, lungo il Tamigi. «Spero che da questo vertice esca qualcosa di costruttivo», ha detto poi alla Tv SkyNews. Se la prima puntata della protesta antiglobalizzazione è andata bene, non è però detto che sarà così anche la prossima settimana, quando i veri 'no global' faranno la loro irruzione sulla scena. Mercoledì sono previste dimostrazioni attorno alla Banca d’Inghilterra. Giovedì poi i manifestanti intendono raggiungere l’Excel Centre, nella zona dei Docks, dove si tiene il vertice. Augusto Zucconi
Manaus perde il motore il volo prosegue
SI è staccata in volo cadendo sui tetti di una ventina di case di Manaus, in Brasile, la turbina del motore di un aereo da cargo, modello Dc10, della compagnia americana American Arrow. Fortunatamente l'incidente non ha causato feriti, e il volo è stato portato a termine.
ROMA - Si apre oggi a Roma il vertice dei ministri del Lavoro del G8 dedicato alla crisi e in particolare ai risvolti sociali che il difficile momento dell'economia sta avendo in tutto il mondo, con pesanti ripercussioni sull'occupazione. E ieri nella capitale migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il summit e contro "le nuove leggi liberticide sugli scioperi". La manifestazione è stata organizzata dai sindacati di base - Cub, Cobas e Sdl - sfidando in parte anche i nuovi regolamenti sui cortei nel centro di Roma, visto che la marcia ha toccato alcune aree virtualmente 'off limits'. Alcuni giovani si sono staccati dal corteo principale in più occasioni lanciando uova, vernice rossa, ma anche petardi contro banche, agenzie di assicurazioni e agenzie immobiliari lungo il percorso. Quattro fumogeni sono stati lanciati anche contro l'Altare della Patria. Su alcuni muri sono comparse scritte come "case per tutti", "brucia le banche" e il romanesco "ridatece i sordi". Un lancio di scarpe è stato improvvisato all'indirizzo del ministero della Funzione Pubblica: l'intenzione dei 'lanciatori' era quella di ripetere simbolicamente nei confronti del ministro, Renato Brunetta, il lancio di scarpe di un giornalista iracheno contro l'ex presidente Usa George W. Bush. Alcune scarpe, rimaste a terra davanti al portone chiuso del ministero, sono anche state date alle fiamme, ma una manifestante ha spento con i piedi il piccolo falò in segno di disapprovazione. Proprio la disapprovazione della maggioranza dei partecipanti al corteo verso questi gesti ha evitato che si verificassero scontri tra i più esagitati e le forze dell'ordine che, in assetto anti sommossa, hanno tenuto d'occhio i partecipanti per tutta la durata della manifestazione. In più occasioni sono stati gli stessi organizzatori, infatti, a richiamare all'ordine gli insubordinati. Il corteo del pomeriggio era stato preceduto, al mattino, da una ironica 'battaglia di cuscini' di una cinquantina di studenti di alcuni licei romani sotto il ministero dell'Istruzione, al grido ormai consueto di "Noi la crisi non la paghiamo". Claudio Maddaloni
Evoluzione delle religioni Darwin compatibile con Dio BIOLOGIA e storia insieme sveleranno l'origine e l’evoluzione delle religioni che potrebbero essere inquadrabili nella teoria di Darwin, sia pur con regole forse più complesse di quelle che governano l’evoluzione delle specie. Infatti, secondo quanto riferito sul sito del CNR, Paolo Xella dell’Istituto di studi sulle civiltà italiche e del Mediterraneo antico (Iscima) del Cnr di Montelibretti sta studiando il processo evolutivo delle religioni insieme al biologo molecolare Marco Pontecorvi, del Ludwig Institute for Cancer Research di Oxford, in un approccio
integrato dove biologia e storia della cultura dialoghino affiancate, pur con i rispettivi metodi di indagine. Viste in chiave Darwiniana, spiega Xella all’Ansa, l’origine delle religioni può essere dovuta ai vantaggi che danno agli uomini.
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Domenica 29 marzo 2009
Il fatto del giorno: ecco il Pdl, Berlusconi show Si potrà non condividerlo Unico scopo del Cavaliere Tutto cominciò con Craxi ma non sarà “di plastica” è consacrare l’egemonia il premier rievoca la storia dall’editoriale di Paolo Pombeni
dal commento di Ezio Mauro
dalla cronaca di Aldo Cazzullo
Berlusconi dichiara in apertura di essere «emozionatissimo» e finisce dichiarando la sua consapevolezza di aprire «la prima pagina di una nuova stagione»: il suo discorso è ampio e molto ambizioso, con il chiaro obiettivo ed impegno di sottolineare la sua caratura di uomo politico e di leader all’altezza del compito che si assegna. [...] Parte con un forte «appello al popolo»: è un tema che tornerà più volte. [...] Il secondo pilastro è la rivendicazione di liberalismo e riformismo liberale. [...] Si può naturalmente discutere su tutti i punti affrontati, ma crediamo si possa convenire sul fatto che il Pdl dopo questo discorso non possa essere davvero liquidato, ricordando la Fi delle origini, come “un partito di plastica”.
Concepito come una "cerimonia" [...] l’atto fondativo del Popolo della Libertà è tutto nel profilo biografico dell’avventura politica berlusconiana. [...] La rivisitazione eroica degli ultimi quindici anni consente al paesaggio politico e retorico attorno al Cavaliere di rimanere immobile, tutto ideologico come nel ’94. Così per il Premier la sinistra resta ancora e per sempre comunista, il Pd è un bluff, il riformismo è un’illusione [...]. Un ideologismo coatto, che vuole tenere l’Italia dentro uno schema vecchio e impaurito, mentre rinuncia a parlare all’intero Paese. Non è infatti al Paese che guarda Berlusconi, ma al "popolo", vero soggetto politico del nuovo movimento, strumento di consacrazione quotidiana del carisma egemone [...].
[...] Discorso che vince non si cambia. Berlusconi si cita. Ampi stralci dal testo della discesa in campo (26 gennaio ’94). Rievocazione della grande vittoria di due mesi dopo. E rilettura della storia d’Italia, con alcuni passaggi-chiave [...]. Bettino Craxi, indicato come precursore del Pdl, «il primo ad aprire alla destra», «il mio carissimo amico» [...]. La platea contribuisce all’amarcord. [...] Solo al 35’ ha un attimo di appannamento [...] ma rifiuta di bere, si riprende subito. Nuovo è l’inno, Meno male che Silvio c’è al posto del coro di Forza Italia. [...] Con Fini, dopo la discussione del giorno prima, Berlusconi è prodigo di attenzioni. [...] «Gianfranco merita un grazie, per aver anteposto l’interesse del Paese a quello personale». [...]
La migliore di ieri
Il discorso Una sfida a chi in passato è deludente non ne ha intuito la forza
Competitivi e svuotati
dall’editoriale di Filippo Ceccarelli
dall’editoriale di Vittorio Macioce
dall’editoriale di Paolo Savona
[...] Una delusione, almeno dal vivo. In tv magari ha funzionato. Ma qui sotto i capannoni della città provvisoria del Cavaliere, Berlusconia o Popolandia che sia, il discorso del presidentissimo, che doveva trascinare il pomeriggio della Libertà al culmine delle emozioni, è suonato onestamente moscio. In politica [...] le aspettative giocano brutti scherzi. [...] Per quanto riguarda la politica, e quindi lo spettacolo che sempre più al giorno d’oggi gli rende il senso: l’impianto affastellato della lunga relazione del Cavaliere è inesorabilmente apparso come un compendio di berlusconismo retorico, [...] senza alcuna punta di novità. [...]
Mino Martinazzoli lo ascoltò senza parlare. La Dc era una carcassa di balena, spolpata dagli avvisi di garanzia e lì, in quel che restava di Piazza del Gesù, nessuno aveva voglia di sorridere. Per sentire la sconfitta bastava annusarla. Berlusconi parlava e parlava, diceva che non si poteva lasciare l’Italia nelle mani di Occhetto, di una sinistra rinnegata dalla storia, da un Muro caduto. Qualcosa si doveva fare, magari un grande partito, che raccoglieva insieme i moderati, i liberali, i conservatori, magari la Lega e perfino la destra, i missini, quelli che Fini aveva portato al ballottaggio a Roma. Martinazzoli alzò
gli occhi tristi e non capì: «Cavaliere, se proprio vuole fare politica, le posso offrire un collegio al Senato, da indipendente». C’è un prima e un dopo. E due lingue diverse, troppo diverse. La questione è tutta qui e ha qualcosa a che fare con il Novecento. Berlusconi, uomo cresciuto nel vecchio secolo, lo sta strapazzando. Lo mette in discussione. Non è rimasto lì, ancorato, aggrappato. Non si sente un orfano. È questo il sale della sua politica. [...] E tutto è cominciato con quell’incontro. «Cavaliere, le posso offrire un posto al Senato». Orizzonti diversi. Martinazzoli non capì e fu uno dei tanti. Non capirono nulla alla Rai. Non capì nulla la Juventus, e l’Inter, e gli altri. [...]
Giannelli sul Corriere
[...] Dopo lo spartiacque storico del Governo Ciampi, centrato sulla ricerca del buongoverno e della concertazione, prese forza l’idea politica che fosse importante essere contro: Berlusconi contro il comunismo e la sinistra contro Berlusconi. Questa impostazione della competizione democratica ha logorato la sinistra e svuotato per tutti la politica. Non sono mancati momenti dell’azione di governo svolta in prospettiva, ma essi si sono presentati a corrente alternata, senza mai fornire una risposta agli elettori sul tema di fondo: chi erano i Partiti e che cosa volevano i loro capi. [...]
Un leader del passato
Limare gli eccessi, ecco il segreto del potere politico
dall’editoriale di Concita De Gregorio
dall’editoriale di Francesco Verderami
[...] Una sorta di incantamento collettivo per un uomo senza età, nemico del passare del tempo, rimasto fermo con ostinazione non solo grazie agli artifici chirurgici ai suoi trent’anni. L’ossessione per il comunismo, Stalin e Pol Pot, l’amico Craxi. Il sorriso da venditore. Il disprezzo del dissenso, del confronto. [...] Il vero uomo, l’eroe. [...] Berlusconi saluta Stefania Craxi [...]. Poi chiama gli alleati e i soci: De Gregorio, Dell’Utri, Mussolini, Giovanardi, La Russa. In prima fila applaude Fini. Si resta [...] con la sensazione di aver assistito a uno show preparato con cura da professionisti dello spettacolo che vivono in un paese diverso da quello in cui viviamo noi. È davvero questo il destino che ci aspetta? [...] Pietro Ingrao compie 94 anni, dice: «Berlusconi ha vinto soprattutto per la debolezza e gli errori dei suoi avversari. È un uomo del passato la sua è una destra vecchia». [...]
L’uomo di lotta è diventato uomo di governo, e della rivoluzione liberale è rimasto solo il discorso con cui scese in campo. Perciò è falsa l’iconografia che in questi giorni lo raffigura sempre simile a se stesso, perché se è vero che dal ’94 il Paese è cambiato, è cambiato anche Silvio Berlusconi. Marco Follini, che per anni l’ha visto da vicino, sostiene che il Cavaliere «oggi ha più velluto nel guanto e più ferro nel pugno». Il senatore del Pd, che di Berlusconi è stato vice premier, ne sottolinea l’evoluzione, spiega che «è cambiato a tal punto da esser più efficace nella so-
stanza e meno suadente nella forma. Ora sta più attento al risultato, e più misurato negli eccessi, tende a controllarsi e a fare meno errori». Perché di errori ne fece quindici anni fa, quando arrivò a Palazzo Chigi. [...] In molti, specie tra i suoi oppositori, dissero che era tutto studiato, come la calza sull’obiettivo della telecamera. Gianfranco Pasquino rigetta questa tesi, ritiene che «nel ’94 Berlusconi si gettò davvero nell’impresa con la straordinaria incapacità di valutare quanto stava facendo». Roberto Maroni rammenta quella breve esperienza, quando il Cavaliere «arrivava in Consiglio dei ministri con i sondaggi sui
La fotografia
E intanto il Pd sale dalla cronaca di Roberto Biorcio e Fabio Bordignon
A meno di un anno dalle ultime elezioni, le intenzioni di voto degli italiani, rilevate dall’Atlante Politico DemosCoop, fanno registrare già variazioni. [...] La popolarità del governo in carica non ha conosciuto per ora cadute significative. Le novità più rilevanti, per quanto riguarda le opzioni di voto, sembrano invece dipendere dalle trasformazioni dell’offerta politica, con il passaggio dal bipolarismo al bipartitismo. [...] Si colgono, d’altra parte, alcuni limitati effetti della rimobilitazione dell’elettorato del Pd promossa da Franceschini in vista delle Europee. Rispetto alle stime circolate nelle ultime settimane, il partito riprende leggermente quota. Si tratta, però, di segnali ancora deboli per generare un’effettiva e forte inversione di tendenza. [...]
Roma, Berlusconi al primo congresso del Pdl (Ansa)
provvedimenti che dovevamo varare. Sondaggi che erano stati sfornati alle sette del mattino e che influivano sulle sue scelte. Ricordo come Giuliano Ferrara, allora titolare dei Rapporti con il Parlamento, provava a dissuaderlo: "Presidente — gli diceva — non dia retta e non stia nemmeno appresso alle giornalate. Vada avanti". Oggi invece c’è nelle riunioni di governo la consapevolezza di un progetto. E la forza politica porta il resto dei poteri a seguire, perché c’è il consenso». Come non vedere dunque la mutazione di Berlusconi? [...] Il Cavaliere è diventato un potere forte perché è mutato mentre il Paese gli mutava intorno. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
E vabbe’, ce ne fosse stato bisogno è stato formalizzato il matrimonio fra le destre di questa Italia: al momento del brindisi Berlusconi non poteva esimersi dal ricordare il collante ideologico che l’ha portato dov’è adesso, cioè la liquidazione della sinistra italiana che, secondo il premier, “non cambierà mai”. Insomma, gli serve ancora al Cavaliere un punto di riferimento, una sorta di bersaglio mobile per tenere su di giri la sua corte. Guai infatti se la sinistra cambiasse: mettiamo, per ipotesi, che smettesse di difendere i diritti dei lavoratori prendendo le parti dei padroni; mettiamo che smettesse di ricordare che tutti i cittadini hanno dei doveri e che le leggi esistono e non si può cambiarle a proprio comodo. Mettiamo che la sinistra cambiasse e smettesse di fare queste cose: il Pdl non avrebbe niente da fare. La sinistra non cambia? Magari.
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Domenica 29 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Prove generali per il debutto su Sky, Fiorello ironico “Anche Silvio Berlusconi sta facendo il suo show”
Approvato il nuovo testo per gli incidenti sul lavoro
dall’ “anteprima” di Fulvia Caprara
dall’editoriale di Roberto Bagnoli
L’inizio è sotto le stelle, all’ingresso del tendone romano già ribattezzato Palafiorello. Lo showman, dal grande schermo del piazzale, saluta il pubblico che entra: «Manco Berlusconi ce l’ha al congresso che sta facendo, tutta ’sta bella gente». Non gli sfugge niente, dal signore con il cappellino e quelli con la pizza in scatola: «È vero, mi sono montato la testa, a casa mia figlia mi chiama e io le dico: parla con il mio ufficio stampa... Ma chi me l’ha fatto fare? Avevo detto che volevo fare una cosa di nicchia, senza dare nell’occhio, e invece appena ho detto: vado a Sky... un casino!». Fiorello scende in platea, parla con una signora: «Lo sa che in questo momento lui sta sul palcoscenico, sta facendo uno spettacolo sicuramente migliore del nostro». Lui è Berlusconi, filo condutore di una serata che è la prova generale dello spettacolo che andrà in on-
Fiorello, da Radiodue alla Tv satellitare
da su Sky dal 2 aprile: «Mi dicono di chiamare Berlusconi, mi mettono in attesa, sento una musichetta, poi arriva: “Pronto, sono io, lo smemorato di Cologno, senti dobbiamo parlare, ma ci sono troppe orecchie che sentono, devi venire qui a Palazzo Grazioli”. Sono andato lì e c’era Signorini, pronto con la copertina del suo giornale bianca, mi fa la foto e mi ci mette subito. È pieno di fotografi, dico
che vado da mio suocero, arrivo, ma mica vedo subito Berlusconi, lui si materializza dopo. Avevo l’impressione che tutto intorno a me fosse leggermente più piccolo, così io mi sentivo un gigante». Finalmente sbuca il premier: «Prima sono arrivati i denti, il sorriso, poi lui. Inizia a parlare, mi dice di tutto, tranne che la cosa di Sky». [...] Parte Luna rossa, il pubblico batte il tempo e il coretto è quasi
dal servizio di Marina Corradi
I figli nati da fecondazione assistita in Italia sono quasi raddoppiati. Secondo la relazione presentata al Parlamento e dedicata all’attuazione della legge 40, l’incremento di nascite in tre anni è netto: nel 2007 sono ’transitati’ per le provette oltre novemila bambini, contro i meno di cinquemila del 2005, primo anno in cui tutti i centri italiani erano stati monitorizzati. Il primo elemento dunque nel bilancio della legge passata attraverso l’aspro scontro del referendum, è che non c’è stato il crollo di nascite e la generalizzata fuga all’estero delle
Fecondazione assistita la legge crudele funziona coppie che non riescono a concepire. Oltre frontiera ’deve’ andare chi vuole una diagnosi prenatale dell’embrione, e dunque una selezione fra i figli concepiti, oppure chi ne chiede il congelamento, vietato dalla legge italiana. Al di fuori di queste possibilità, peraltro eticamente critiche e non solo per i cattolici, i numeri della Relazione dicono sostanzial-
mente che la legge funziona; e sembrano anche svuotare dunque, nel merito, il ricorso avanzato alla Corte Costituzionale dai suoi avversari. [...] Nei centri migliori si seleziona l’ovocita e si ottengono e impiantano solo uno o due embrioni invece che tre, come usano fare invece i medici meno qualificati, per aumentare le chance di successo. Di qui l’intenzione,
impeccabile. D’altra parte, Fiorello l’aveva promesso: «Che cosa potrei fare per stupirvi? Promettere due milioni di posti di lavoro? Beh, l’hanno già fatto...». Un sorso d’acqua e poi lo sguardo ritorna tra le sedie rosse della platea : «Mentana! Buonasera, eh, sono cose che succedono. Lei è l’unico eliminato dal Grande Fratello senza essere entrato nella casa». Adesso è musica, si va da E no, io non ci sto a Vincerò!. E le battute fioccano: «Dire che Brunetta è un nano è un errore, perché i nani sono molto più alti». In sala, sottolinea lo showman, «per la prima volta a un mio spettacolo non c’è Del Noce. [...] L’ospite d’onore è naturalmente l’ex conduttore di Matrix, che però prima paga pegno: «Fammi vedere il cellulare, l’ultimo invio a chi l’hai fatto? Tua moglie? Sì, vabbé...». Poi,l’intervista. Prima domanda a Mentana: «A parte Carlo Conti, chi è l’Obama italiano?». Ultima: «Chi butteresti dalla torre, Silvio o Berlusconi?»
importante, di arrivare a una classificazione di qualità dei centri, perché le donne sappiano con esattezza in quali mani si mettono, nella disparità fra strutture private e pubbliche, fra Nord e Sud. [...] La diagnosi prenatale sugli embrioni, la selezione di quelli sani, il congelamento, nel nostro Paese restano inaccessibili: la legge ha doverosamente limitato i ’diritti’ dei genitori con quelli dei figli in fieri – che non sono cose. E questa mediazione, e i numeri, dicono oggi che la avversatissima legge 40, la «legge crudele», la «legge bigotta», fuori dall’ideologia e nella realtà naviga, e funziona.
L’ arresto per chi viola le norme nelle imprese considerate ad alto rischio resta confermato ma viene sostituito da sanzioni amministrative nel caso di «pura violazione formale delle regole». Il governo modifica il testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro semplificando alcune procedure e variando l’apparato delle sanzioni che in alcuni casi si alleggerisce, in altri diventa invece più pesante. Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi assicura che «si irrobustisce la protezione e si fa chiarezza laddove regnava l’incertezza ristabilendo criteri ragionevoli per le imprese». L’iniziativa dell’esecutivo è stata sostanzialmente approvata da tutte le associazioni imprenditoriali (Confindustria lo ha definito un «primo rilevante passo avanti») mentre Cisl, Uil e Ugl chiedono un confronto per un ulteriore miglioramento del testo. La Cgil è invece nettamente contraria e in un documento sostiene che le modifiche apportate dal Consiglio dei ministri mettono a «rischio il diritto alla salute e la sicurezza del lavoro». Per il maggior sindacato italiano non è altro che una «controriforma». Il segretario generale Guglielmo Epifani parla di una «grave errore, la gente non capirà». «Ci voleva più prudenza — continua — proprio ora che comincia il processo a Torino per l’eternit e vediamo le immagini del rogo della Thyssen». Guardinga l’opposizione di fronte all’ennesima rottura del fronte sindacale. In una nota congiunta i tre esperti di problemi del lavoro del Partito democratico Enrico Letta, Cesare Damiano e Tiziano Treu si riservano di vedere il testo prima di esprimere una opinione: «Non abbiamo obiezioni di
fronte a correzioni formali o a miglioramenti ma siamo contrari a modifiche che cambino l’impostazione di fondo» del testo unico sulla sicurezza varato l’anno scorso dal governo Prodi all’indomani della triste vicenda della tedesca Thyssen dove nel capoluogo piemontese persero la vita sette operai. Letta-Damiano-Treu si dicono «fortemente preoccupati che il governo abbassi la guardia su un tema così rilevante e purtroppo i presupposti sono negativi». L’esecutivo ha approvato le modifiche mentre all’esterno di Palazzo Chigi manifestanti della FiomCgil riuniti in un piccolo presidio gridavano «vergogna, basta stragi sul lavoro». Il ministro del Welfare Maurizio Sacconi ha invitato a non esasperare i toni — «ho sentito echeggiare un linguaggio sgradevole» — e ha comunque precisato che si tratta di un «testo aperto, faremo una ulteriore consultazione con le parti sociali e avvieremo al più presto il confronto con la conferenza Stato-Regioni e nelle commissioni parlamentari». Il ministro ha spiegato che la nuova disciplina conferma le «sanzioni penali per le violazioni più gravi» ma ha anche precisato che «dopo una certa soglia la sproporzione della sanzione può determinare attenzione solo su aspetti formalistici». Ma la Cgil, punto per punto, ha smontato l’impianto delle modifiche sostenendo che «si riducono fino a dimezzamento le sanzioni che però aumentano a carico dei lavoratori», così come «si supera la cartella sanitaria di rischio e la relazione del medico Asl», scendono infine le «tutele per i lavoratori nelle imprese in appalto». [...] L’intento ora del governo e del Parlamento è quello di «correggere e perfezionare diffusi errori materiali e tecnici».
Senato e Chiesa opposti sul testamento biologico
Torna il mondiale di Formula uno Barrichello su Brawn: “Voglio vincere”
La villa delle libertà
dall’articolo di Filippo Di Giacomo
dal servizio di Benny Casadei Lucchi
dal corsivo di Marco Travaglio
La formula Circo è imbarazzata e s’interroga. La battuta che circola di più nel paddock giardinetto di Melbourne è «siamo diventati come il motomondiale, abbiamo tre classi: la 125 con le F1 senza kers e diffusori furbetti, la 250 con le F1 dotate di kers e la Motogp, cioè le monoposto con i diffusori furbetti che hanno piazzato nelle libere del venerdì le sei vetture furbette ai primi sette posti». Il tutto per merito di un omino. Il giallo dell’omino geniale. C’è infatti un signore, un ingegnere ex Honda poi approdato alla Toyota e ora celato da totale riserbo, che ha escogitato la trovata del diffusore. Questo signore è un genio che ha visto e capito ciò che per altri era avvolto nella nebbia. Risultato, la Toyota, ma anche i piccoli come Brawn Gp e Williams che avevano creduto in quella interpretazione regolamentare del retrotreno, ora volano. La formula uno al contrario. Per cui succede che nelle prime libere siano state le Cenerentole e gli spernacchiati del 2008 a farla da padrone e a far sogni di vittoria per la corsa [...]: Rosberg su Williams primo, Barrichello su Brawn secondo, prima Ferrari 12ª, prima McLaren 17ª. Nel caso,
Giovedì ad AnnoZero il forzista Lupi s’è sostituito all’avvocato Ghedini per negare gli abusi edilizi del Capo a Villa Certosa. [...] Purtroppo gli avevano fatto leggere solo metà della sentenza del Tribunale di Tempio Pausania: quella relativa al capo b), per cui l’amministratore Spinelli è stato assolto «perché il fatto non sussiste», visto che alcune opere erano state avallate dalla Regione perché «compatibili ai fini paesistici» e comunque «almeno in parte sopperivano a esigenze di sicurezza nazionale». Gli sfuggiva il capo a) che comprende ben 13 interventi sospetti. Per 9, «reato estinto per intervenuta concessione in sanatoria». Furono realizzati senza permesso e poi sanati.[...] Lupi magnificava lo straordinario pregio estetico delle opere del capo b), fatte per migliorare l’orribile paesaggio della CostaSmeralda. Ma dimenticava un particolare: a ritenerle così pregevoli fu il direttore dell’Ufficio regionale tutela paesaggio, Paolo Vella: stesso nome e cognome di un neo-deputato sardo di Forza Italia. Che i due siano, Dio non voglia, la stessa persona?
Cardinale chiama, governo risponde? Qualche vescovo, forse, avrà pure esultato per le norme che la legge sul testamento biologico riuscirà, probabilmente, a far entrare nel nostro ordinamento. Gli altri vescovi, quelli che i documenti della Chiesa oltre che a predicarli li leggono anche, faranno molta fatica a trovare, nel lavoro di Calabrò e associati, le tracce di quell’acqua santa che i laici pensano di vedervi. È sufficiente, per fare l’esame di catechismo alla futura legge, dare una scorsa ai tre documenti che, nei seminari e nella facoltà di teologia, servono da riferimento all’insegnamento della bioetica in materia di fine vita. I testi sono la dichiarazione della Congregazione per la dottrina della fede del 5 maggio 1980 sull’eutanasia (il titolo IV è sull’uso proporzionato dei mezzi terapeutici), l’enciclica del 1995 Evangelium Vitae (nn. 64-67) e il documento Il rispetto della dignità del morente del 2000 della Pontificia Accademia Pro Vita. Dove i documenti del magistero cattolico dicono «sì», la legge votata dal Senato ha detto «no». E chissà se la mano che ha cancellato dal testo approvato l’espressione «accanimento terapeutico» si sarà ricordata che tale
espressione è entrata nel linguaggio corrente a partire dalla lettera che l’allora cardinale Jean Villot scrisse il 3 ottobre 1970, a nome di Paolo VI, alla Federazione internazionale delle associazioni mediche cattoliche riunite a Washington per un congresso internazionale su «La protezione della vita». Nessuno di questi documenti concede, sul confine della vita, l’ultima parola al medico. Forse non è più il caso di scomodare le pronunce con le quali l’allora Sant’Uffizio, dagli Anni Trenta in poi, rispondeva affermativamente alla liceità morale della somministrazione ai malati terminali degli analgesici che per alleviare i dolori ne acceleravano la morte. E forse non è neanche più il caso di ricordare la saggezza «del principio del buon samaritano» di Pio XII, quello che tutelava i casi difficili affidando i malati all’alleanza terapeutica tra i medici fedeli alla radice umanitaria della loro arte e i famigliari rispettosi del bene indisponibile contenuto in ogni palpito di un corpo vivo. Per limitarci ai documenti che abbiamo citati, questi dicono ai cattolici che «davanti a un male incurabile oppure insopportabile, è lecito valutare i reali benefici che il malato può ricavare da terapie rischiose e dolorose». [...]
Melbourne, Rubens Barrichello nel circuito del gran premio
saremo innanzi a una rivoluzione di valori in F1, almeno fino a che la Corte Fia a cui si sono appellati quest’ultimi, non metterà la parola fine: confermando l’ok al diffusore furbetto (nel caso, le altre squadre, per adottare lo stesso sistema, impiegheranno oltre un mese) o negandolo. Intanto resteremo con questo gp e il prossimo sub iudice e con un Barrichello che si è montato la testa. Il veleno di Barrichello. Non a caso, infatti, il buon vecchio Rubens, non appena ha sentito aria di pole e posti nobili e chissà, magari, di podio, ha colto l’occasione per parlare di Schumi e della Rossa e di quegli anni: «Molto meglio stare alla Brawn Gp che alla Ferrari - ha detto - Qui non devo dividere nulla con
nessuno, qui è tutto più leale, qui la squadra lavora per me e Button, non solo per Schumi. La nostra macchina è super competitiva e voglio vincere». L’uomo dei due mondi. Peccato che Rubinho si scordi che la Brawn Gp è di Ross Brawn, ovvero l’ex direttore tecnico della Ferrari schumacheriana. Giusto per dire che c’era anche l’ampio zampino dell’omone inglese nelle scelte strategiche [...] del box del Cavallino. [...] Ross è da settimane al centro del mirino perché senza spendere un granché, e chiedendo pure le sovvenzioni per le aziende in crisi in Gran Bretagna, si è ritrovato a capo di un team, per di più competitivo, per di più capace di far subito tesoro dell’invenzione di quell’omino geniale di cui sopra. [...]
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Domenica 29 marzo 2009 Nella foto al centro Berlusconi e Fini al congresso del Pdl; qui sotto a destra Oliviero Diliberto
La svolta del Pdl Immigrazione: «Non dobbiamo temere gli stranieri». Ddl su fine vita «da Stato laico»
Fini: «La Carta va cambiata»
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L’“ALTRA SVOLTA”
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E alle europee Prc-Pdci di nuovo insieme con falce e martello
Il presidente della Camera parla da leader e infiamma il congresso con un vero e proprio “manifesto” politico di MARCO DELL’OMO
dum elettorale, che la Lega vede come il fumo negli occhi. La preROMA - Finisce con Silvio Berlu- messa è che il Pdl e il Pd già oggi sconi che sale sul palco e abbraccia «rendono l’Itlalia più europea, più Gianfranco Fini «per scacciare via vicina alla democrazia dell’alterle malignità di chi dice che io e nanza». Ma l’ideale sarebbe un siGianfranco non ci vogliamo be- stema bipartitico, come ha detto ne». Ma quella del presidente della Berlusconi, e il referendum elettoCamera è stata una vera e propria rale va in quella direzione: «Il Pdl – «controrelazione» al congresso dice Fini – dovrà quanto prima dedel Pdl: una sorta di manifesto po- cidere quale atteggiamento assumere. Il referendum è litico in cui ha esposto sempre la forma più alla sua linea a 360 grata di coinvolgimento di, senza nascondere i del popolo, non si può punti di contrasto con derubricare l’appuntal’ortodossia berluscomento di giugno come niana (e con le sensibiun piccolo incidente di lità della Lega Nord) su percorso». Poi viene il temi come il testamenmomento delle «piccole to biologico, la laicità suggestioni» che Fini dello Stato, l'immigra(pur «senza presunziozione, il referendum ne», ripete due o tre elettorale, la crisi ecovolte) vuole dare al Pdl, nomica, il federalismo. «perchè essere presiIl tutto arricchito dalla dente della Camera proposta di rilanciare non significa rinunciauna stagione costire ad avere delle idee». tuente per la riforma Il presidente della Cadella seconda parte della Costituzione. Fini L’abbraccio Silvio-Gianfranco mera propone di «rilanciare una grande conclude il suo discorstagione costituente», so chiedendo «lealtà»; per arrivare a una del’aveva aperto con un mocrazia «che sia insiericonoscimento alla me rappresentativa e leadership di Berluscodecidente», e che discuni, aggiungendo però ta anche la forma di goche il futuro presidenverno; sarà anche un te del Pdl avrà «l'onere» modo «per vedere se la di garantire «pluralisinistra è ferma al passmo e democrazia». sato o proiettata al fuConcetti appena più turo». Quindi, sostiene sfumati di quel «no al che la crisi economica pensiero unico» con cui aveva chiuso il congresso di va affrontata «rimettendo al cenAn, giusto una settimana fa. Non tro dell’economia il lavoro, non la si può dire che Fini non abbia su- speculazione». Fini propone tre «grandi patti»: bito messo in pratica il suo precetto: nei 50 minuti del suo interven- un patto tra generazioni per riforto, ha posto un’agenda che in più mare il welfare, in modo che «siapunti si discosta da quella ufficia- no garantite più opportunità ai deboli e ai giovani»; un patto «tra le del Pdl. Il primo affondo è sul referen- capitale e lavoro» che promuova
Silvio: «Io e Gianfranco ci vogliamo bene»
«la concordia sociale tra le categorie»; un patto tra Nord e Sud, per evitare che il Mezzogiorno «paghi più degli altri le ragioni della crisi» e sia penalizzato dal federalismo. A questo proposito, Fini sottolinea che «la bandiera della legalità deve essere alzata ovunque, ma nel Mezzogiorno ancor prima e con maggiore nettezza» Fini va avanti con la sua relazione da leader e prende di petto il tema dell’immigrazione. L’Italia del futuro, sostiene, sarà necessariamente multietnica, e il Pdl deve candidarsi a guidare questo processo, «senza averne paura». La strada obbligata è quella dell’integrazione; ma per chi si richiama alla carta dei valori del Ppe, deve essere anche quella del rispetto della persona; e dunque «un bambino e un malato sono prima di tutto persone umane, poi, eventualmente, immigrati». Per facilitare l’inserimento degli immigrati dovrà essere centrale la scuola, l’educazione, l’insegnamento della lingua. E serve una nuova legge sulla cittadinanza. Argomenti, è chiaro, sui quali la Lega la pensa in tutt'altro modo. Ma Fini non si nasconde dietro un dito: «Dobbiamo occuparci di questi temi, anche se bisognerà discutere con i nostri alleati» della Lega. Si avvicina la fine del discorso, e Fini prepara l’ultima stoccata. Prima parla della laicità dello Stato, «un argomento - riconosce – sul quale mi è capitato di essere in minoranza». La laicità, sottolinea, non significa rinnegare il magistero morale della Chiesa; anzi, dice citando una frase di Mario Mauro, il candidato del Pdl alla presidenza dell’Europarlamento, la laicità nasce «dal frutto della maturità del cristianesimo», perchè distingue tra Dio e Cesare ed evita la strumentalizzazione politica di Dio. Fini è pronto per l’affondo fi-
I Democratici scelgono il presidente della Camera come interlocutore unico
di SERGIO CASSINI
D’Alema, “sì” sulle riforme
ROMA - A quasi 10 anni dalla scissione che costò a Prodi la poltrona di palazzo Chigi, Prc e Pdci ritentano la convivenza. Il banco di prova del nuovo connubio saranno le elezioni europee, una tornata difficile da quando il Parlamento ha introdotto, a stragrande maggioranza, la soglia di sbarramento al 4%. Il simbolo, presentato oggi in una conferenza stampa, è quasi identico da quello voluto dal primo leader del Prc, Sergio Garavini, nel '91. Fausto Bertinotti gli succederà solo nel gennaio del '94. Si tratta di una falce e martello gialli sovrastati da una stella. Il rosso domina invece la circonferenza esterna del logo che richiama inequivocabilmente l'Unione Sovietica e l’esperienza del Pci. E così, infatti, si vuole che sia. «Dopo tanti anni trascorsi insieme sotto la falce e martello ora – ha detto Diliberto stringendo la mano a Ferrero – c'è un ricongiungimento familiare sotto le stesso simbolo». «Anche perchè – aggiunge il suo nuovo partner politico – il rinnovamento non ha nulla a che vedere con l’abiura». Tanti anni di divorzio non sono però passati invano. Così i due testimonial dell’anticapitalismo hanno dovuto condividere il simbolo del comunismo con due movimenti-bebè, frutto della
«Al congresso finalmente la politica, meno male che c’è Fini» di CRISTINA FERULLI
nale. «In cauda venenum», premette per avvertire i delegati: «Siamo proprio sicuri che la legge sul testamento biologico approvata dal Senato sia un esempio di laicità? Quando si approva un precetto, si è più vicini allo Stato etico che allo Stato di diritto». Gli ap-
plausi non sono numerosi, ma nessuno, in platea, se la sente di dissentire. E Fini conclude con il suo richiamo alla lealtà, in un tripudio di applausi e bandiere tricolore che sventolano. Il Pdl ha scoperto che i leader sono davvero due.
ROMA - Il Pd sceglie nel presidente della Camera Gianfranco Fini il suo interlocutore nel nascente Pdl. Un pò per soffiare sul dualismo dei due leader, un po’ per i ripetuti distinguo, dal palco, dell’ex leader di An sull'immigrazione come sul testamento biologico, i Democratici si ritrovano a rovesciare ironicamente il 'gingle' del congresso: «Meno male che Fini c'è». E Fini piace al punto che Massimo D’Alema, da sempre in feeling con il presidente della Camera, fa un’apertura di credito sulle riforme: «Credo che dobbiamo raccoglie la sfida su una stagione costituente». Il segretario del Pd Dario Franceschini, ancora in Cile per il summit dei progressisti, incalza il premier Silvio Berlusconi, che ieri aveva attaccato a testa bassa il Pd. «Domani (oggi, ndr) chiederò al presidente del consiglio di rinunciare a candidarsi alle europee e a fare come i suoi 26 colleghi capi di governo europei», rilancia il leader Pd proprio proprio mentre il presidente della Camera interviene al congresso del Pdl. Ma è sul coofondatore del Po-
Massimo D’Alema
polo della Libertà che si concentra l’attenzione, e poi gli applausi, dei democratici. Massimo D’Alema, che come anche Piero Fassino, ha ufficializzato che non si candiderà in Europa, sceglie il doppio registro: rintuzza Berlusconi ribattendo che «il governo del Pdl non è l’unico possibile» e apre al presidente della Camera sulla necessità di riforme condivise, a partire dal pacchetto Violante, che «finora aveva trovato nella destra il principale ostacolo».
Si insinua tra Berlusconi e Fini Anna Finocchiaro che apprezza «le parole ben diverse verso l'opposizione» e rimarca che «al congresso del Pdl è arrivata finalmente la politica dopo che abbiamo assistito ad un deja vu propagandistico ormai desueto». Non si sa se Berlusconi e Fini recitino al poliziotto buono e a quello cattivo ma per oggi, si rallegra Andrea Sarubbi, «meno male che Fini c'è». Anche perchè, è l’analisi di Pier Luigi Bersani, il presidente della Camera ha di fatto, con il suo intervento, «smontato gli architravi delle politiche del governo di Berlusconi, dall’immigrazione al testamento biologico, dall’economia alle misure anticrisi». Posizioni che, sembra convinto l’ex ministro, «non vanno derubricate come semplice dialettica congressuale» ma «come un’autorevole voce dissenziente dentro la maggioranza». Dubita, invece, sull'autenticità del presidente della Camera il leader Idv Antonio Di Pietro per il quale l’ex leader di An è «il solito furbetto che vuole prendere due piccioni con una fava: da un lato il consenso del partito dall’altro il voto dei cittadini ai quali vuol far credere che si dissocia».
Diliberto «In famiglia sotto lo stesso simbolo»
Le critiche di Fini alla legge riaprono le polemiche. Schifani la difende: è stato colmato un vuoto normativo
Dopo l’entusiasmo per il premier, il giorno della riscossa della famiglia di An
Ma il “nuovo” Pdl è diviso su biotestamento e Stato laico
I delegati: «Silvio-Gianfranco? E’ un bel derby»
di ELVIO SARROCCO ROMA - La stoccata di Fini sullo Stato etico e sulla legge sul biotestamento, oltre che sul referendum elettorale, ha riaperto le polemiche nel Pdl che Berlusconi ha tentato di cancellare con il discorso con cui ha aperto il congresso ed abbracciando ieri il presidente della Camera al termine del suo intervento. Una risposta alla difesa dello Stato laico fatta da Fini l'ha data poco dopo il presidente del Senato, Renato Schifani, difendendo la legge sul biotestamento. «La laicita' dello Stato», ha af-
Gli ex An spaccati Alemanno contro il “capo”
fermato Schifani, «non si trasformi mai in omissione di responsabilita'». Noi, ha spiegato il presidente del Senato, abbiamo colmato un vuoto normativo e di fronte a una questione etica come questa «abbiamo lasciato liberta' di coscienza». Nel Pdl i commenti al discorso di Fini, soprattutto sul testamento biologico, sono stati diversi e non tutti concordi. Il vicepresidente dei senatori, Gaetano Quagliariello, ha difeso la legge. Il vero Stato etico, ha affermato, e' quello in cui, con la scusa dell'assenza di una legge specifica, un tribunale si arroga il diritto di determinare la morte di una persona. Alla Camera, comunque, secondo l'ex coordinatore di Forza Italia, Denis Verdini, sono possibili delle modifiche. In An i pareri sono contrastanti.
Ignazio La Russa ha spiegato che Fini ha voluto dire che la liberta' di coscienza si deve esplicare maggiormente. Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e' pero' decisamente contrario alla presa di posizione del suo leader. «Mi ritrovo nel testo della legge uscito dal Senato che non e' sbagliato», ha precisato il sindaco di Roma. Le modifiche si possono fare, e' il parere di Maurizio Gasparri, ma «i principi restano quelli». In difesa della legge sul biotestamento e' schierato Carlo Giovanardi perche', ha affermato «noi non siamo la sinistra». È una buona legge anche per il ministro degli esteri Franco Frattini e per il governatore della Lombardia Roberto Formigoni. Per quanto riguarda la richiesta di Fini che il Pdl dica la sua sul referendum elettorale,
Ignazio La Russa ha precisato che il presidente della Camera ha solo sollecitato un dibattito interno. Alemanno e' d'accordo che si debba discutere con la Lega. Per il leghista Roberto Calderoni, pero', il referendum elettorale e' «paradossale». E la Lega ribadisce di essere alleata con il Pdl ma di aver scelto un suo percorso autonomo. Tocchera' oggi a Silvio Berlusconi riportare la concordia nel Pdl dopo le nuove polemiche di ieri. Nel discorso che chiudera' il congresso il premier lancera' il «progetto nuova Italia» basato sulle riforme, «quelle concrete». «Da ieri la mia vita e' cambiata», ha affermato il leader del Pdl che ha ammesso di aver provato «un'emozione profonda» in mezzo ai delegati del nuovo partito e di sentirsi «caricato di una grossa responsabilita'».
di CHIARA SCALISE TEODORO FULGIONE ROMA - Silvio Berlusconi-Gianfranco Fini: un derby del Pdl, che, se si fosse giocato, sarebbe stato «una bella lotta». Parola di delegato. Emozione, passione fino all’innamoramento: gli azzurri che si ritrovano al primo congresso del Pdl sono pieni di entusiasmo per il Cavaliere ma dopo l’intervento del presidente della Camera, è il giorno della riscossa della famiglia di An. C'è chi rivendica la paternità della svolta, chi il primo posto nel Pantheon: «Berlu-
«Due generi diversi» taglia corto qualcuno Renato Schifani
sconi ha sbagliato. La data vera dell’inizio di tutto è il luglio '93 con la candidatura di Fini a sindaco di Roma. È stato allora – dice Erasmo Cinque – che si è aperta un’altra stagione. Poi, Silvio Berlusconi si è aggiunto». A chi intitolare il partito? A «Pinuccio Tatarella», è invece la proposta di Marco Marsilio. «Populista, popolare, pragmatico»: così viene descritto (Marcello De Angelis, deputato, An) il presidente del Consiglio; più idealista, più rigoroso, il presidente della Camera. Che però ha colpito la platea con un discorso che in molti definiscono «coraggioso», capace di «creare scenari» (Fabio Rampelli). Partita impari, scattano però gli azzurri; per poter pesare i due interventi, occorre attendere domani: sì, perchè il Cavaliere «aveva il compito di ricostruire la nostra
memoria storica (Lorenzo Tomassini, consigliere comunale di Bologna, Fi). Si tratta quindi di una «ricostruzione» doverosa ma necessariamente meno incisiva. Il colpo a effetto, lo show arriverà, ma in chiusura. «Due generi diversi», taglia corto Francesco Repici, consigliere comunale di Fiumedinisi (Messina). Fatto sta che se il congresso fosse stato un congresso 'vero' e alla candidatura di Berlusconi si fosse affiancata quella di Fini «sarebbe stata – è il pronostico – una bella lotta». Per Pietro Vuolo, consigliere comunale azzurro di Cetara (Sa) «Fini è una figura di riferimento anche per chi viene da Forza Italia e può avere sostenitori anche fra di noi». Chiaramente c'è anche chi la pensa esattemente al contrario: «Dopo Berlusconi? Non c'è solo Fi-
centrifuga politica delle ultime elezioni: Socialismo 2000, che può contare sull'apporto di Cesare Salvi e Massimo Villone, e Consumatori Riuniti, sostenuto da Bruno De Vita, patron di Teleambiente. In 4 sono già una famiglia, ma se non troveranno un tetto a Strasburgo le prove di convivenza politica si faranno più dure. Candido Cannavò, leader di un altro spezzone, Sinistra Critica, non ha voluto condividere la scommessa, perchè ha ritenuto Ferrero e Diliberto troppo legati «ad una simbologia del passato che andava attualizzata con la crisi globale e il conflitto sociale che ne deriva». Luciano Pettinari è invece esponente di Sinistra e Libertà, l'altra famiglia di ex, anche questa alla ricerca di un riscatto nel Parlamento europeo. E non è tenero con i rivali, visto che le divisioni permanenti rischiano di allontanare entrambi dalla ambita soglia del 4%. «Va bene – dice Pettinari – l'incontro Prc-Pdci; ma cosa c'entra in tutto questo Cesare Salvi e la sua associazione inattiva da anni?». Le polemiche domestiche e le cordate sotto lo stesso simbolo potrebbero però far svanire nell’oblio tutta la sinistra se il 7 giugno non arriverà il colpo di coda, tanto atteso dai protagonisti di questa iniziativa, anche sull'onda della pesante crisi globale.
ni», assicura Marina Serri di Massa Carrara. Dubbi che si mescolano anche a quelli sul futuro del partito. «Oggi – sottolinea Gino Garibaldi, consigliere regionale della Liguria di Fi – assistiamo alla nascita, ma se non si stabiliscono delle regole abbiamo fatto solo una bella passeggiata a Roma». Un partito con organi veri, è quanto chiede anche Anna De Gaio (vicesindaco di Castrovillari, An). Quello di oggi è piu che altro «una cerimonia», sintetizza Marsilio, è quindi è «ovvio che vi sia poca dialettica. Poi però deve venire il momento della discussione, anche degli assetti interni», è il monito di Erasmo Cinque. Chi però teme che il Pdl diventi una grande Forza Italia sbaglia, dicono in molti: «Ora – assicura Giacomo Mannocci (An) - avremo più spazio».
La platea impazzita per il “derby”
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Inaugurazione del corso di formazione politica di 360
Politica lucana
Pittella spiega l’Europa
Bagno di folla a Potenza per il governatore pugliese alla manifestazione organizzata dalla Sinistra per la Basilicata
L’eurodeputato critica i trasformisti POTENZA - «Sono felicemente sorpreso nel trovare tanti giovani e tanto giovani”. Ieri mattina, presso la Fattoria sotto il cielo, in località Petrucco di Pantano, è stato inaugurato il primo corso di formazione politica organizzato dall' “Associazione 360”. Testimone il deputato Salvatore Margiotta. «Il mio primo incarico nei giovani della Democrazia cristiana era rivolto proprio alla formazione delle nuove leve. Poi, con l'evoluzione della Dc nella Margherita e infine nel Pd, si è persa in Basilicata questa buona tradizione. Dò merito al fatto che oggi l'iniziativa rinasca da un’associazione, che è al di fuori dei movimenti correntizi interni al partito, e che svolge una funzione utilissima in mezzo a tanta voglia di partecipazione che c'è nella società. Poi toccherà a noi essere generosi, e ritagliare gli spazi necessari perché questo lavoro possa dare i suoi frutti». Tra gli studenti, in tutto una trentina, ci sono professionisti, molti universitari, democratici della prima ora che ricordano il giorno delle primarie, molti im-
Vendola fa il pieno e parla “comunista” contro il precariato di SALVATORE SANTORO POTENZA - Non si ricorda una sala Inguscio così gremita: il governatore pugliese, Nichi Vendola fa il pienone a Potenza. La manifestazione è quella della “Sinistra per la Basilicata” e cioè dell’alleanza politica composta dalla Sinistra democratica e dal Movimento per la sinistra (il soggetto politico nato proprio per volontà di Nichi Vendola dopo la scissione dal Prc di Paolo Ferrero). La scena è tutta per “Nikita”che non discontandosi dal tema di giornata “Ricominciamo mettendo la nostra storia a disposizione del presente”, affronta i gli argomenti «cari alla sinistra e cioè quelli del lavoro e della difesa dei più deboli». Parla di libertà Nichi Vendola a Potenza. O meglio della «libertà che non c’è». «Il problema - spiega il governatore pugliese - non è una definizione lirica della libertà. Oggi c’è meno libertà. C’è meno libertà perchè i di-
Alcuni momenti della manifestazione di Vendola a Potenza (f.Mattiaci)
ritti sociali sono arretrati, c’è meno libertà perchè c’è più paura, perchè c’è più precarietà, perchè c’è più solitudine. C’è meno libertà perchè non si è protetti nella vita metropolitana e nella vita produttiva. C’è meno libertà perchè non c’è lavoro o perchè quelli che hanno il lavoro
hanno però paura di perderlo. Tutto questo rende aspro parlare di libertà oggi». La folla lo saluta come un “eroe”. C’è il tempo per i saluti con i dirigenti del centrosinistra regionale prima di iniziare il convegno vero e proprio. Al tavolo dei relatori: la responsabile regionale del
Mps, Titti De Simone e quello provinciale, Paolo Pesacane, il coordinatore regionale e quello provinciale della Sd, rispettivamente Carlo Petrone e Giannino Romaniello. E introduce proprio Petrone che attacca il Pd «che si è reso complice dell’approvazione della legge sul Federalismo»
e l’Idv regionale: «Non si può dar vita a un nuovo centrosinistra se l’Idv pone come condizione la candidatura alla presidenza della Provincia per uno dei suoi». E poi c’è anche la parte “artistica”. L’attore lucano Ulderico Pesce ha per primo la parola. E tra la platea e il tavolo dei relatori mette in scena “Storie di scorie”. L’opera teatrale di denuncia contro le scorie radioattive a Scanzano. In sala illustre la presenza di politici del centrosinistra lucano. Tra loro il segretario Pd, Piero Lacorazza quello socialista, Rosario Sarubbi e il “Verde”, Giovanni Mossuto. Ma tutti attendono le parole di Vendola. Alla presentazione c’è il lungo applauso: quasi un’ovazione. E subito non mancano le stoccate al Pd, ma nemmeno «ai comunisti». Tranne poi correggersi, «mi fa effetto dire così»,
con la ricalibratura successiva: «noi comunisti». Ma di fatto Nichi Vendola attacca tutta l’inadeguatezza di «questa sinistra». La stessa sinistra italiana che ha perso le elezioni negli ultimi anni e quella sinistra che ora è forza politica extra parlamentare. «Perchè sono stati persi degli oggetti fondamentali per una sinistra credibile e convincente: il lavoro...». Vendola è preso da un attimo di smarrimento. E’ notizia; si imbarazza e beve acqua. Poi chiede alla platea: «Dove ero rimasto?». Chiede scusa: scoppia l’applauso della folla. Qualcuno urla: «Dagli oggetti persi». Vendola sorride e riprende con vigore: «Sì il lavoro e la difesa della socialità». Non mancano gli attacchi a Berlusconi: «E’ assurdo che faccia percepire agli italiani i falsi problemi per non affrontare le emergenze reali».
Seconda giornata del congresso fondativo del nuovo partito
Nasce il Pdl e per Digilio in Basilicata «nulla come prima» Il Popolo della libertà è. Presente indicativo. Il partito del centrodestra voluto da Silvio Berlusconi sta celebrando il proprio congresso fondativo a Roma alla “Nuova Fiera”. Ieri è stata la giornata del “numero due” del nuovo partito: Gianfranco Fini ex segretario nazionale ormai di Alleanza nazionale. A Roma, ovviamente è presente anche l’ultimo segretario regionale di An di Basilicata, anche senatore del Pd, Egidio Digilio che proprio sulla svolta epocale del centrodestra dichiara: «Da domani con la nascita del Pdl anche in Basilicata nulla sarà come prima. C’è una squadra, di sensibilità politiche diverse, dai socialisti, ai cattolici - moderati, ai liberali riformatori, ai democristiani, che in stretta sintonia lavorerà per attuare il progetto di alternativa al centrosinistra lucano». E per il senatore lucano «a prescindere da chi sarà il coordinatore regionale del Popolo della libertà l'obiettivo prioritario è di valorizzare tutti i dirigenti regionali provenienti dalle differenti esperienze di partito».
fondazione del Pdl segna un punto di arrivo di un'antica ambizione di tre generazioni di gente di destra, che ha sempre sognato di costruire un partito capace di raccogliere tutti gli italiani che hanno valori comuni, antitetici a quelli di sinistra e al tempo stesso un punto di ripartenza, rappresentato dal fatto che nasce un partito europeo, moderno, capace di aiutare l'Italia a dare risposte alle attese dei cittadini». E sulle questioni più inerenti
alla Basilicata, Digilio conclude: «Il compito che ci spetta adesso nella nostra regione è particolarmente impegnativo per raccogliere le attese e le aspettative dei lucani a realizzare la svolta a partire dalle due Province e dal Comune capoluogo. Avvertiamo perciò il peso delle attese che devono trovare in liste di candidati e programmi del Pdl la bandiera della svolta. Se l'obiettivo è di raggiungere nel Paese il 51 per cento dei consensi elettorali, per le
pegnati nell'associazionismo, un consigliere comunale che vorrebbe «portare la politica fuori dai bar», e una coppia di disoccupati che vuole semplicemente «chiarirsi le idee». Qualcuno da seduto chiede espressamente di «entrare». «Siamo in campagna elettorale», ricorda l'europarlamentare
ca i maggiori successi dell'Unione europea come l'introduzione dell'euro, e l'intervento militare nel sud del Libano. Poi gli insuccessi, come la rottura ai tempi della guerra all'Iraq, e questa recente crisi finanziaria da addebitarsi alla ritirata della politica sul terreno conquistato dalla propaganda neoliberista. Anche per questo la ricetta è l'Europa: «Se le banche che sono la causa dell'esplosione della crisi sono a struttura sovranazionale occorre una vigilanza sovranazionale, altrimenti ogni azione per correggere gli errori del passato è destinata a fallire». Quindi il futuro, con il rilancio dei piani europei per le infrastrutture, l'Erasmus universale, e infine la dotazione di nuovi mezzi finanziari per affrontare tutte queste sfide, con una netta apertura ai cosiddetti “eurobond”, su cui però occorre vincere le resistenze della Germania. Con le domande degli studenti si ritorna sull'attualità. La cosa peggiore della politica? «Il trasformismo». Leo Amato
Nicola Valluzzi dell’Anci attacca il governo Berlusconi
«700 scuole di piccoli comuni a rischio chiusura » Nicola Valluzzi (coordinatore Consulta piccoli comuni Anci - Basilicata) contro la modifica del sistema scolastico. «La rigidità e l'esosa previsione del vincolo finanziario posto a base del dimensionamento delle istituzioni scolastiche e della riorganizzazione della rete territoriale delle scuole si è materializzata, nei giorni scorsi, con la pubblicazione da parte del Miur delle tabelle dei tagli al personale docente in organico di diritto per l'anno scolastico 2009 - 10. Una riduzione complessiva di 37 mila posti, a cui si aggiungeranno entro luglio ulteriori 5 mila tagli. Il 50 per cento delle riduzioni concentrate nel mezzogiorno. Per ora, 674 cattedre eliminate in Basilicata. Nu-
meri impressionanti, ben oltre le preoccupazioni manifestate nei mesi scorsi da operatori scolastici, genitori, sindacati ed istituzioni. Numeri che per la Basilicata significheranno la chiusura della scuola del Primo ciclo in alcuni piccoli comuni ed il conseguente trasferimento degli alunni residenti in plessi viciniori. L'innalzamento del rapporto alunni - classi per il prossimo anno scolastico causerà un netto aumento delle pluriclassi e, spesso di pluriclassi uniche. Infatti, le pluriclassi potranno costituirsi con numeri incrementati rispetto al passato, ovvero da un minimo di 8 ad un massimo di 18 alunni. In definitiva assisteremo impotenti al sostanziale declassamento, ove non vi sa-
rà chiusura, dell'istruzione del Primo ciclo nei comuni di minore dimensione demografica, un ritorno alla scuola di inizio 900, quella dell'alfabetizzazione di massa, del maestro unico per bambini appartenenti a differenti classi di età e, forse non si sa, se come allora gli alunni dovranno portare insieme a l'abbeccedario anche la legna da ardere per scaldarsi in classe. Il sistema scolastico pubblico avrebbe avuto bisogno di una efficace ed inderogabile riqualificazione della sua spesa, di una riforma che superasse le conclamate criticità e differenziazioni territoriali, invece Regioni ed enti locali dovranno organizzare, già a partire dal prossimo anno scolastico, un sistema di ta-
gli indiscriminati. La somma dei tagli agli orari, al personale e al numero delle scuole non può portare ad un innalzamento della qualità del sistema di istruzione nel nostro paese. Eppure, la ministra Gelmini soltanto poche settimane fa spiegava che secondo il governo, in partenza il dimensionamento, cioè la chiusura, avrebbe dovuto interessare in totale 6600 scuole sottodimensionate, ma che d'intesa con gli enti locali si era arrivati ad un'accordo sulla chiusura di 3300 scuole, circa la metà, con un obiettivo di risparmio di 85 Milioni di euro da realizzare per l'anno 2011 - 12. Nessuna scuola sarà chiusa nel prossimo anno scolastico2009 - 10! Invece, senza nessuna intesa con Regioni ed enti lo-
Nicola Valluzzi
cali le tabelle del Miur e alcune valutazioni dei tecnici del Ministero evidenziano come già dal prossimo anno scolastico circa 700 scuole sottodimensionate saranno chiuse. Non sappiamo dove e come, ma la chiusura di queste scuole sembra inevitabile. Non ci resta - afferma Valluzzi che proclamare lo stato di agitazione istituzionale, contro un governo inaffidabile, propagantista ed in-
gannevole, per la difesa dei presidi scolastici nei piccoli comuni, della parità di accesso, della efficacia ed efficienza dell'istruzione pubblica. La sfida della razionalizzazione dei costi non può essere slegata dall'altra sfida: quella che deve garantire diritti e servizi qualificati a tutti i cittadini, ovunque risiedano in una città o in un piccolo paese di montagna. Vivano essi al Nord o al Sud».
L’INTERVENTO
A sinistra, il bacio di Berlusconi a Fini,durante la seconda giornata del congresso fondadivo del Pdl a Roma (foto Ansa). A destra, il senatore lucano Egidio Digilio (foto Andrea Mattiacci)
«Inoltre - aggiunge ancora Digilio - i riconoscimenti venuti dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi a Gianfranco Fini e ancor più l'autentica ovazione del congresso di Roma sono la migliore testimonianza che Alleanza nazionale è entrata, alla pari, nel Popolo della Libertà con tutta la sua storia e tradizione di impegno sociale, con i suoi uomini, i suoi valori». Il senatore Digilio poi sottolinea: «Per questo il congresso di
Pittella durante la conferenza(f.Mattiacci)
Gianni Pittella chiamato a svolgere la prima lezione proprio sul tema dell'Europa. Quindi ordine degli interventi invertito, e la didattica si confonde con l'attualità. «La politica merita competenza, passione, pulizia morale, e qualità. C’è troppo dilettantismo in giro, e i cosiddetti professionisti della politica sono persino pochi. Il nuovismo vestito del nulla non serve a niente, e la campagna elettorale per il parlamento europeo non può risolversi nella disfida tra un pubblico ministero che ha fatto inchieste sul territorio dove si candida e un vecchio ministro della repubblica». Andrebbe aggiunto che si tratta di un “vecchio ministro”, Clemente Mastella, che è stato indagato proprio da quel magistrato. Pittella incalza fino al dipietrese: «La campagna elettorale va fatta su temi europei. Giornalisti e cantanti che c'azzeccano? Quando vengono lì poi non aprono bocca». Si parla dell' “Europa indispensabile”, concetto riassunto nel titolo di un saggio di recente pubblicazione proprio a firma dell'eurodeputato. Pittella elen-
provinciali e le comunali di giugno in Basilicata ci può bastare anche meno, tenendo conto che l'armata del centrosinistra si sta sciogliendo in piccoli battaglioni, per governare i più importanti Enti Locali quale tappa per conquistare il Governo della Regione. Sarà necessario raccogliere le forze del rinnovamento intorno ad un progetto. Come ha evidenziato Fini la molla per noi è una sola: l'amore per l'Italia e la Basilicata».
«E' motivo di sconforto constatare che a quindici giorni dalla presentazione delle liste il maggior partito del centrosinistra sia ancora accartocciato nei suoi individualismi esasperati, come se il mondo fosse in ansiosa attesa di chi vince e chi perde. L'unica cosa che si è persa è la consapevolezza della situazione, cioè di un elettorato che è profondamente deluso di questa deriva che la coalizione sta prendendo e che non dispone più di capacità di sopportazione. Chi sta cullandosi in sogni di gloria, si dia una mossa, si svegli, si renda conto che la casa sta bruciando e si procuri un secchio per fare la sua parte. Non possiamo credere che un patrimonio di persone e di valori, di storia e di esempi venga dilapidato in questa maniera, in una rappresentazione di un modo di stare insieme senza idee e senza prospettive. Il centrosinistra è stato il punto di incontro più alto di due idealità, di due culture che hanno saputo fondersi in uno sforzo unitario di rappresentanza dei bisogni veri della gente. Ancora oggi esso ha un valore che va al
Dov’è l’anima del centrosinistra?
di là del valore dei sui componenti e che per questo reclama comportamenti responsabili ed equilibrati. Gli appuntamenti elettorali di giugno sono decisivi per il futuro
della Basilicata, soprattutto oggi che una marea populista sta invadendo l'Italia, seminando odio di classe, antagonismo tra territori, intolleranza verso i deboli. Possibile che non si capisca che consegnare questa regione a Berlusconi, non è come affidarla a De Gasperi, a Moro, a Colombo? Significa consegnarla a chi vuole il deposito di scorie nucleari, a chi progetta di mettere centrali nucleari di vecchia generazione, a chi vuole sfruttare la scarsa densità di popolazione per fare cose che altrove non gli è possibile fare. Dov’è finito lo spirito dei centomila di Scanzano, lo spirito unitario di un popolo che si è ritrovato in una battaglia, ha creduto nelle persone, ed ha mandato il suo messaggio di dignità e di orgoglio all'intero Paese? Rimboccarsi le maniche è un dovere per chi , partiti o persone, è
stato depositario di un suffragio così generoso e spontaneo. Le due Province, il Comune capoluogo, e oltre cinquanta Municipi , alcuni dei quali alle prese con problemi di importanza strategica, debbono segnare la ripresa di una responsabilità collettiva, la legittimazione alla guida di questa regione di una coalizione che ha saputo ritrovare le ragioni per stare insieme, mettendo da parte ogni discussione che non sia quella sulle cose da fare e su come farle. Le leadership si costruiscono con la capacità di proporre, di mettere insieme, di trovare consenso, di allestire una organizzazione, di organizzare una comunicazione, non limitandosi a disegnare organigrammi a tavolino, quasi che i voti vengano da soli. Il serbatoio della fiducia è in via di esaurimento. E con esso anche quello della pazienza di un partito, come i “Po-
polari Uniti” che sta pagando un prezzo esoso per la sua coerenza, per la sua linearità, per il suo deciso “no” ad ogni slittamento verso la destra, per la sua ostinazione a perseguire lungo la strada tracciata di una collaborazione tra centro e sinistra. Senza confusione, senza ambiguità, senza cessione di identità ma con spirito di costruttiva e leale collaborazione. Quando si assiste a cambi di casacca sul terreno di gioco, a persone che saltellano da un partito all'altro, a dirigenti pluridecorati che si mettono ostentatamente alla finestra, a parlamentari e consiglieri regionali che prendono le distanze dal centrosinistra dopo che da questi sono stati premiati oltre i loro meriti, allora sorge spontaneo chiedersi se ci sia ancora spazio per uno scatto d'orgoglio collettivo e per una risposta dignitosa e forte da parte della coalizione. O se invece non sia il caso di immaginare un percorso diverso per testimoniare la propria identità, fatta di coerenza che sfida ed accetta anche la solitudine». Antonio Potenza (Segretario Popolari uniti)
10 Economia
Domenica 29 marzo 2009
Domani un tavolo ad hoc dei ministri dell’Ue a Bruxelles Domani i dettagli del “salvataggio”
Crisi, colpiti i trasporti
Auto, Obama Effetti negativi sui settori aereo, navale e stradale scopre il piano di ISABELLA PUCCI BRUXELLES - La crisi non risparmia il settore dei trasporti e colpisce, in modo indiscriminato, quello aereo, navale, ferroviario e perfino su strada. Gli effetti negativi del rallentamento dell’economia sul settore saranno domani sul tavolo dei ministri Ue dei Trasporto riuniti a Bruxelles. I responsabili dei 27 cercheranno di valutare le possibili forme di intervento. Le cifre all’esame della Commissione europea confermano una situazione sempre più difficile in tutta l’Ue: calo di più del 10% dei passeggeri nell’80% degli aeroporti e diminuzione annunciata del 25-30% per il settore cargo; crollo del movimento delle materie prime via mare – già il 10% delle navi porta container è sotto utilizzato -; contrazione del 10-20%, ma destinato ad arrivare fino al 50%, per il trasporto merci su ferrovia che non conosce crisi solo per il movimento dei passeggeri regionali e locali. Per il trasporto aereo, l’Aea, l’associazione europea dei vettori aerei, ha evidenziato che negli ultimi 25 anni dati così negativi si sono registrati solo in tre occasioni: nel 1986 quando l’incidente
Allo studio possibili forme di intervento
Una task force al lavoro per limare i numeri
Camion in partenza dal porto di Napoli
alla centrale nucleare di Chernobyl e i bombardamenti americani della Libia provocarono sconvolgimenti nelle abitudini di viaggio, nel 1991 per gli effetti della guerra del Golfo e infine nel 2001 dopo gli attentati terroristici alle Torri gemelle. Per il trasporto marittimo, il Baltic Dry index, che fornisce una valutazione dei prezzi per la movimentazione delle principali materie prime via mare, è crollato di oltre l’80% in poco più di sei mesi e la situazione è aggravata dal fatto che la flotta è aumentata negli ultimi tempi ed esiste quindi una situazione di sovra capacità.
Per i camionisti, secondo un documento interno della Commissione, si parla di una riduzione dei profitti dal 10 al 20% ed una contrazione del numero degli ordini che nell’ultimo trimestre 2008 è indicata tra il 10% e il 50%. Pessimistiche anche le previsioni per il 2009. In una situazione in cui si stima che il 50% degli autotrasportatori sia costituito da lavoratori autonomi, ci si attendono contraccolpi pesanti. Non va meglio la ferrovia, la contrazione della domanda e il calo dell’attività economica avrà un effetto trascinamento calcolato in una diminuzione
BORSA
del trasporto merci su rotaia tra il 10 e il 20% che in alcuni casi però potrà arrivare al 30-50%. Grazie invece alle sovvenzioni statali e al ruolo di servizio pubblico, resistono i trasporti ferroviari locali e regionali, mentre ci si attende un calo sulle lunghe distanze. Ma la scure della crisi che si fa sentire sui trasporti avrà, nelle previsioni di Bruxelles, un forte impatto anche sull'economia in generale. Basta pensare, fanno notare gli esperti di Bruxelles, a tutti i settori connessi alle infrastrutture che sono quelle che creano il più elevato numero di posti di lavoro.
Barack Obama
bilità che però, secondo gli analisti, consentirebbe di spuntare un accordo migliore con il sindacato. Le due società automobilistiche, che hanno già incassato dall’amministrazione oltre 17 miliardi di dollari dall’inizio dell’anno, dovrebbero rivedere i progetti presentati: il piano Gm con il quale vengono chiesti al Governo ulteriori 16,6 miliardi di dollari prevede al momento il taglio di 47.000 posti di lavoro e la chiusura o la cessione di vari marchi. Chrysler ha invece sottoposto al Governo un progetto centrato sull'alleanza con Fiat il cui valore è stimato in 10 miliardi di dollari e uno come 'stand alone company'. Ipotesi, quest’ultima che molti esponenti del Congresso ritengono non perseguibile.
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Una Piazza Affari superstar ANCHE l'ultima settimana del mese di marzo si è chiusa con un bilancio positivo per i mercati azionari internazionali, che per la terza ottava consecutiva hanno continuato a guadagnare terreno. Nonostante la negatività dell'ultima giornata, gli indici si sono ulteriormente apprezzati grazie al buon progresso realizzato sin dall'avvio della settimana. A dare ulteriore spinta alle Borse ha contribuito senza dubbio l'evento clou di lunedì scorso, rappresentato dall'annuncio del nuovo piano salva-banche messo a punto dal Tesoro Usa. L'obiettivo è quello di ripulire i bilanci delle istituzioni bancarie dagli asset tossici, anche se non sono mancate critiche e perplessità su questo programma, il cui fallimento avrebbe conseguenze molto pesanti non solo per i mercati ma anche per l'intera economia. Gli operatori, però, hanno voluto guardare al bicchiere mezzo pieno, portando avanti gli acquisti che hanno trovato terreno fertile anche in alcune indicazioni incoraggianti arrivate dal fronte macro, in particolare americano. Il PIL del quarto trimestre del 2008 ha evidenziato un calo meno marcato del previsto, mentre appare ancora molto fragile la situazione sul fronte del mercato del lavoro. A sorpresa è salita invece la fiducia Michigan che ha marzo ha evidenziato una crescita non solo rispetto all'indicazione preliminare ma anche in confronto alla rilevazione del mese precedente. Ad avere la meglio questa volta è stata la piazza azionaria americana, con i tre indici principali tutti in deciso progresso, visto che il Dow Jones e l'S&P500 hanno allungato il passo rispettivamente del 6,84% e del 6,03%, insieme al Nasdaq Composite che è salito del 6,16% su base settimanale. Ancor più corposo il bilancio del Nikkei
WASHINGTON - Conto alla rovescia per il piano di salvataggio dell’industria Usa dell’auto: domani sarà infatti lo stesso presidente Barack Obama a fornire i dettagli dell’intervento poco prima di partire per il G20 di Londra. Un intervento che la task force, nominata dallo stesso presidente, sta limando in queste ore e che dovrebbe puntare a raccomandare lo stanziamento di nuove risorse condizionate però al raggiungimento in tempi brevi di un accordo con i sindacati e i titolari di bond per una riduzione complessiva dei costi. Sia Gm, sia Chrysler non raggiungeranno infatti entro la fine del mese gli obiettivi fissati dall’accordo con la precedente amministrazione Bush. In vista della scadenza General Motors e Chrysler, che chiedono complessivamente altri 22 miliardi di dollari di aiuti, trattano così per ottenere ulteriori concessioni dai sindacati mostrando di essere in grado di rispettare gli impegni già sottoscritti con la precedente amministrazione. Non è comunque esclusa al momento neanche la bancarotta anche se le due società hanno bocciato ripetutamente questa possi-
225 che ha chiuso l'ottava in rally dell'8,57% rispetto ai valori della scorsa settimana. Positivo ma meno brillante l'andamento delle Borse europee, tra le quali si è messa in evidenza Francoforte, con un vantaggio del 3,31%, seguita dal cac40 e dal Ftse100 che sono saliti rispettivamente dell'1,77% e dell'1,45%. E anche questa settimana un discorso a parte merita Piazza Affari, che ha mostrato una maggiore forza relativa non solo rispetto agli altri mercati europei ma anche a quelli americani. L'indice S&P/Mib, infatti, nonostante la flessione dell'ultima seduta, ha terminato gli scambi in salita del 9,33%, fermandosi a quota 16.343 punti, dopo aver toccato un massimo poco sopra i 16.600 punti. L'indice si lascia alle spalle un'altra settimana memorabile, dopo aver raggiunto livelli di prezzo che, pur lontani ancora da quelli di qualche mese, potrebbero richiedere ora una fase di correzione o quantomeno di stabilizzazione prima di ambire a ulteriore apprezzamenti nel breve. In sintesi, se da una parte nessuno può decretare ora la fine del recupero partito dai minimi in area 12.300, dall'altra sembra sempre più probabile l'avvio di una fase correttiva che potrebbe partire anche dai livelli attuali. Il ripiegamento dell'indice non dovrebbe provocare nuovi crolli per l'S&P/Mib, il cui ritracciamento dovrebbe essere piuttosto contenuto. L'S&P/Mib ha trovato in area 16.600 una resistenza ed è probabile che, dopo uno strappo così violento, ci sia all'orizzonte una fase di consolidamento prima dell'attacco alla trendline ribassista scaturente dai massimi del 14 ottobre. Per mantenere la struttura grafica di breve integra, è necessario che l'eventuale correzione non ritracci oltre area 15.000 punti, ovvero il gap lasciato aperto lunedì.
Modello 730 ai nastri di partenza SI AVVICINA il periodo delle denunce dei redditi e, come in passato, riprende di nuovo a girare la ruota delle scadenze fiscali. Irpef, addizionale regionale e comunale danno luogo ad un vero e proprio cocktail di tributi che investiranno pensionati e lavoratori dipendenti. Ai nastri di partenza è già pronto il modello 730/2009 che proseguendo un percorso ormai consolidato incontra sempre maggiore gradimento da parte dei contribuenti. E’ facile da compilare, richiede infatti pochi calcoli, non va allegata alcuna documentazione che, però, deve essere conservata almeno fino al 31 dicembre 2013, periodo entro il quale il Fisco ha facoltà di richiederla, ma soprattutto il rimborso o l’addebito delle imposte dovute avviene direttamente in busta paga o sul rateo di pensione nel giro di pochi mesi. Il modello è distribuito gratuitamente dagli uffici comunali o dall’Agenzia delle Entrate e può essere anche prelevato dal sito www.agenziaentrate.it. Gli ammessi Possono utilizzare il modello 730 i lavoratori dipendenti e i pensionati, i contribuenti che percepiscono indennità sostitutive di red-
diti da lavoro dipendente quali il trattamento di integrazione salariale, l’indennità di mobilità ecc., i lavoratori con contratto di lavoro a tempo determinato per un periodo inferiore all’anno (la presentazione deve, però, essere effettuata o al sostituto d’imposta se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di aprile al mese di luglio 2009 o al Caf solo se il rapporto di lavoro dura almeno dal mese di giugno a quello di luglio 2009), i contribuenti che posseggono soltanto redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, già definiti redditi di collaborazione coordinata e continuativa, i soci di cooperative di produzione e lavoro, di servizi e agricole, i soggetti impegnati in lavori socialmente utili, i sacerdoti della chiesa cattolica, i parlamentari nazionali, esclusi i membri del parlamento europeo, i giudici costituzionali e gli altri titolari di cariche pubbliche elettive quali i consiglieri regionali, provinciali, comunali ecc., i produttori agricoli solo se esonerati dalla presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta (modello 770 semplificato e ordinario), Irap e Iva. Gli esclusi Non possono utilizzare
la dichiarazione semplificata e devono presentare il modello Unico i contribuenti che nel 2008 hanno posseduto redditi di impresa anche in forma di partecipazione e redditi di lavoro autonomo per i quali è richiesta la partita Iva. Sono altresì esclusi i possessori di partita Iva, i non residenti in Italia nel 2008 e/o nel 2009, chi deve presentare la dichiarazione dei redditi per conto dei contribuenti deceduti, le colf e gli altri lavoratori i cui datori di lavoro non sono obbligati ad effettuare le ritenute d’acconto e chi deve infine presentare almeno una delle dichiarazioni Iva, Irap e 770. I redditi da dichiarare Il modello 730 può essere utilizzato per dichiarare i seguenti redditi posseduti nel 2008: terreni, fabbricati, capitale e di lavoro dipendente, redditi di lavoro autonomo diversi da quelli derivanti dall’esercizio di arti e professioni abituali, alcuni redditi assoggettabili a tassazione separata come i redditi di capitale percepiti dagli eredi, le indennità di fine rapporto erogate da soggetti non abilitati per legge ad effettuare le ritenute d’acconto e così via.
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Domenica 29 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Risparmi del 15% sulla fornitura Acam e un’intesa con la Sel per lo sviluppo del fotovoltaico
L’Asi strizza l’occhio all’energia E Margiotta rimarca l’urgenza di un nuovo piano regionale TITO - Risparmiare il 15 per cento sulla bolletta energetica si può. O meglio potranno farlo i consorziati dell'Asi di Potenza che ha formalizzato il contratto di fornitura con Acam Clienti, società di La Spezia rivenditrice di energia elettrica che serve molte pubbliche amministrazione. Acam ha partecipato alla gara pubblica bandita dal Consorzio, aggiudicandosi la fornitura. Ma in fatto di politiche energetiche l'Asi fa un passo in più e, forse, come primo soggetto pubblico fino a questo momento, stringe un'intesa con la Società energetica lucana (Sel), per l'utilizzo di alcuni spazi per lo sviluppo del fotovoltaico. Ad annunciare il protocollo che verrà sottoscritto nei prossimi giorni, il commissario Asi, Alfonso Ernesto Navazio, che ai consorziati ieri presenti al convegno che si è svolto nella sala consiliare dell'ente, ha spiegato: «E' forse insolito che il Consorzio organizzi un convegno in materia energetica. Ma la verità è che vorremmo essere ricordati non solo come esattori ma soprattutto per i servizi che siamo in grado di erogare». Un ente, dunque, al fianco delle imprese. Chissà se il messaggio è stato colto anche dagli imprenditori che non guarderebbero di buon occhio alla nuove risorse che la Regione dovrebbe erogare all'ente commissariato con le casse in rosso. Ma nel frattempo, debiti e processi di riforma a parte, si pensa so-
La platea dell’incontro con in primo piano Gaetano Fierro. A destra il commissario Asi Ernesto Navazio (f. M.)
prattutto a come risparmiare. Anche in fatto di energia. Giancarlo Ronchi, dirigente della programmazione del Consorzio, dà qualche numero: «La bolletta energetica incide fortemente sul bilancio Asi: si parla di un costo di un milione e mezzo di euro all'anno». Insieme a strut-
ture quali quella dell'ospedale San Carlo si conferma tra gli enti dalla spesa energetica maggiore. Ecco perché, dice Rochi, «è necessario procedere a una riduzione dei costi, ma anche, aumentare l'efficienza energetica degli impianti». Un obiettivo: spendere bene ed estendere i be-
nefici. Il Consorzio in questo contesto assume un ruolo fondamentale, visto che le dimensioni limitate di molte imprese non consentirebbero di attuare economie di scala. In questo modo i consorziati riducono il prezzo dell'acquisto dell'energia, spendendo il 15 per cento in meno.
Ma non solo, in fatto di risparmio energetico l'Asi ha approntato anche un bando per la società Esco, e nuovi interventi che consentirebbero di far calare la spesa fino al 22 per cento, con benefici da estendere ai consorziati. A spiegare i dettagli tecnici della fornitura Acam, il responsabile commerciale della società, Giovanni Monti. In sala anche i rappresentanti istituzionali. Il consigliere regionale Gaetano Fierro, ha colto la palla al balzo, per ribadire la necessità di investire di più nella ricerca e nello sviluppo sulle energie rinnovabili - come quelle che derivano da acqua, sole e vento - e anche per muovere qualche critica: «La Regione continua a dare ingenti risorse a enti quali Agrobios, o Cnr che si sta occupando dell'osservazione della Terra. Senza nulla togliere alla nobiltà di tale attività di ricerca, ci facciano poi capire quali risvolti pratici possono portare per lo sviluppo delle nostre piccole e medie imprese che sono in sofferenza». Il deputato Salvatore Margotta, invece, oltre a rimarcare i meriti delle iniziative avviate dal Consorzio Asi, ha ribadito l'urgenza di definire il nuovo piano energetico regionale, rimproverando all'amministrazione regionale tempi «non proprio brillanti» in questa particolare fase politica. Mariateresa Labanca
Il Prc sostiene l’importanza di un intervento unitario dei sindacati
Scuola, Simonetti in difesa dei precari «Sono una risorsa e non un peso» POTENZA - «I precari della scuola sono una risorsa e non un “peso”, magari da alleggerire con l’estensione degli ammortizzatori sociali o altre forme di assistenza, perché la “Conoscenza” è il principale strumento di cui i popoli si dotano per perseguire una società dove "il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti", fondata cioè sui valori di giustizia, libertà e solidarietà sociale». A sostenerlo è la presidente del Gruppo Prc alla Regione Emilia Simonetti ribadendo «l’impegno affinché gli insegnanti e il personale Ata, in molti casi con anni di “supplenze” alle spalle, non corrano il rischio di restare a casa a partire dall’anno scolastico 2009-2010 per gli effetti dei tagli del Ministro Gelmini. Un impegno che – aggiunge – richiede iniziative ed azioni unitarie soprattutto da parte dei sindacati di categoria e confederali che invece sono divisi e attuano iniziative e manifestazioni separate. Per il 4 aprile prossimo a Roma la Cgil ha promosso una manifestazione nazionale per rivendicare, insieme alla tutela dei precari – dalla scuola a tutti i settori - interventi strutturali in grado di incidere sul sistema produttivo, rilanciando la competitività a partire dalla qualità e dal contenuto tecnologico, di sostenere la domanda attraverso l’incre-
mento del reddito disponibile, di rafforzare le reti di protezione e gli ammortizzatori sociali. Nell’appello che è stato sottoscritto da rettori di atenei e dirigenti scolastici italiani si sottolinea che si deve puntare sulle risorse della conoscenza come fattore strategico di ripresa economica e sociale. L’Università e gli enti di ricerca possono, in questo quadro, giocare un ruolo decisivo come serbatoio di competenze e saperi. La politica di governo si muove in assoluta controtendenza con tale prospettiva: si riduce oggettivamente la libertà di ricerca, mentre i
tagli ai finanziamenti produrranno, dal 2010, una crescente paralisi delle istituzioni di alta formazione e ricerca. Le norme sulle Fondazioni spingono in direzione della privatizzazione dell’Università e della riduzione del ruolo del pubblico. È invece necessario investire sulla conoscenza, ripristinando i fondi tagliati dalla legge 133, procedendo a una vera, mirata riforma degli aspetti di criticità dei nostri sistemi, costruita in modo condiviso con chi nelle istituzioni opera. È urgente riaprire il reclutamento dei giovani, per dare linfa ai sistemi
e offrire una prospettiva sostenibile a nuove generazioni di studiosi. Ritengo che questi temi – conclude Simonetti – meritino il massimo del rispetto e della condivisione; per questo non mi appassiona la polemica alimentata da ambienti sindacali e politici regionali contro gli amministratori regionali, provinciali e comunali che hanno aderito alla “piattaforma” della manifestazione della Cgil del 4 aprile. Se altre sigle sindacali non vogliono manifestare non è certo per colpa degli amministratori che danno prova di sensibilità sui temi sociali».
Una classe delle elementari
Il presidente Ance Basilicata parla di scelta strategica per lo sviluppo del settore
Stigliano plaude a Federcostruzioni POTENZA - «La costituzione di Federcostruzioni rappresenta una scelta strategica importante, che consentirà di rappresentare al meglio le necessità e gli interessi comuni della filiera delle costruzioni con l'obiettivo di promuovere condizioni più favorevoli per lo svolgimento dell'attività imprenditoriale, nell'ambito di un rafforzamento delle rappresentanze del settore». È quanto ha dichiarato Vincenzo Stigliano (nella foto ndr), presidente Ance Basilicata, relativamente alla costituzione di Federcostruzioni, aderente a Confindustria, alla quale hanno aderito
federazioni e associazioni di categoria espressione del settore delle costruzioni civili nei comparti edile, industriale e infrastrutturale, delle tecnologie elettriche ed elettroniche, delle tecnologie meccaniche, dei materiali e dei prodotti - comprensivi di posa in opera, dei componenti e dei servizi del processo costruttivo, della progettazione, dell'impiantistica afferente alle costruzioni civili. La Federazione è espressione di un comparto che, in aggregato, rappresenta un valore di fatturato pari a oltre 300 miliardi di euro e una forza lavoro pari a circa 3 milioni di occupati.
«Il mondo delle costruzioni, così rappresentato in tutte le sue componenti - ha concluso Vincenzo Stigliano lavorando insieme su alcuni obiettivi comuni, può giovarsi della forza di un soggetto economico di rilevanza strategica come Federcostruttori. E questo, in un momento di crisi congiunturale quale quello attuale, ma anche di nuove sfide e opportunità da cogliere, non può che essere di forte sostegno alle attività di tutte le imprese associate». Primo atto ufficiale di Federcostruzioni sarà la partecipazione agli Stati Generali delle costruzioni del prossimo 22 aprile.
12 24 Ore in Basilicata
Domenica 29 marzo 2009
A Torino l’assemblea Fiat conferma gli obiettivi per il 2009 e la Uilm lucana chiede interventi per Melfi
«Ci aspettiamo un gesto di fiducia» Tortorelli: «Da Marchionne parole confortanti ma serve segnale per la Sata» POTENZA - Il gruppo Fiat saluta con soddisfazione i «forti miglioramenti» nel mercato dell’auto, resi possibili dagli incentivi del governo e visibili dalla seconda metà di febbraio, e promette un futuro da protagonista in un settore destinato inevitabilmente al consolidamento, e, in Europa, a una inevitabile ristrutturazione che riduca la sovracapacità produttiva. Questo il messaggio lanciato venerdì nel corso dell’ assemblea dei vertici della casa torinese, dal presidente Luca Cordero di Montezemolo e l’amministratore delegato Sergio Marchionne. L'assemblea degli azionisti Fiat ha anche dato il suo ok alla riconferma dell’attuale consiglio di amministrazione per i prossimi tre anni. «La Fiat si sta preparando a giocare un ruolo da protagonista nel lungo periodo – ha detto Montezemolo – in ogni settore in cui è presente. Siamo convinti di avere tutte le carte in regola per farlo». «Siamo pronti – ha ribadito Marchionne – ad affontare le trasformazioni e la sfida del nuovo, faremo tutto il possibile per salvaguardare i nostri marchi, il nostro business e il nostro metodo di gestione». Il gruppo conferma quindi i propri obiettivi di 1 miliardo di euro di profitti operativi, e di riduzione dell’indebitamento industriale di 1 miliardo a fine anno, mentre sta migliorando l’accessibilità ai mercati finanziari, che consentirà al gruppo di far fronte al proprio fabbisogno. «La Fiat si è impegnata a difendere tutti gli stabili-
menti e, malgrado la crisi, non abbiamo messo in discussione per ora l’assetto produttivo delle fabbriche» ha sottolineato ancora Sergio Marchionne rispondendo alla domanda di un azionista durante l'assemblea. «Pomigliano – ha aggiunto Marchionne – continuerà per ora a produrre tutti i modelli che ha nel suo portafoglio. Ma continuiamo a lavorare per rivedere tutta la griglia dei prodotti che prevediamo di produrre nei prossimi due-tre anni dato che le esigenze di mercato stanno cambiando». Parole che in Basilicata risuonano «confortanti» secondo la Uilm lucana che commentando le dichiarazioni torinesi dell’ad Fiat ha poi sottolineato di aspettarsi adesso un «gesto di fiducia» nei confronti dei lavoratori dello stabilimento lucano. «Le dichiarazioni di Marchionne - sottolinea in una nota Vincenzo Tortorelli, segretario provinciale Uilm di Potenza - sono confortanti per una serie di punti riguardanti il futuro della casa torinese: l'utile dichiarato, i segnali di ripresa colti, la conferma degli obiettivi 2009». «In questo contesto - aggiunge Tortorelli - sarebbe importante un gesto di fiducia verso gli addetti della Fiat di Melfi che dal 28 febbraio stanno dando un contributo importante rinunciando al riposo settimanale, lavorando anche di sabato: il saldo di luglio del premio di risultato relativo al 2008, corrispondente a 1.100 euro. È quanto il sindacato si aspetta per i lavoratori della Fiat».
L’ad: «Malgrado la crisi ci impegnamo a difendere tutti gli stabilimenti»
L’INTERVENTO PDCI CONTRO CISL
Nardiello difende la manifestazione Cgil
L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne
ANALISI E PROPOSTE UIL
Basilicata prima per “disagio sociale” POTENZA – La Basilicata è prima nella classifica delle Regioni per “disagio sociale” che l’Ufficio Politiche Regionali-Mezzogiorno della Uil ha realizzato attraverso uno studio nazionale sulla base del “parametro” della “forza lavoro potenzialmente soggetta alla crisi” (persone in cerca di occupazione e lavoratori in cig) in rapporto alla popolazione residente. In Basilicata le persone più esposte alla crisi economica sono 32.968, di cui 25.151 in cerca di occupazione e 7.817 in Cassa integrazione (al primo bimestre 2009, sia per l’ordinaria che per la straordinaria e in deroga). L’ammontare complessivo delle ore in cig (ordinaria più straordinaria) – al primo bimestre del 2009 sfiora quota 2 milioni di ore con un incremento del 148,9% in più per la cig ordinaria (industria ed edilizia) rispetto al primo bimestre del 2008. A determinare il primato negativo della Basilicata ci sono dunque i seguenti rapporti: il 5,4% persone in cig-lavoratori dipendenti; 4,3% persone in cerca di occupazione-residenti; tasso di disoccupazione ufficiale (Istat) 11,5%; tasso di occupazione 49,5%. Ma la Uil non si è limitata ad una lettura dei dati ed ha voluto indicare la strada da seguire. Per dare una mano a questa fascia di popolazione a disagio sociale ci sono da spendere risorse comunitarie per il 2007-2010 per oltre 851 milioni di euro che consentireb-
bero un sostegno economico di 25.800 euro a testa. In particolare dal Fondo Sociale Europeo nel sessennio 2007-2013 sono disponibili in Basilicata 230 milioni di euro. Di fronte a questo quadro, la Uil – commenta il segretario confederale Carmine Vaccaro - ha avanzato tutta una serie di proposte per rendere efficace la “rete di protezione” per le fasce della popolazione più soggette alla crisi. Tra le più importanti ci sono: l’ampliamento della durata della Cassa integrazione ordinaria (attualmente copre 12 mesi) e l’estensione a chi ne è sprovvisto; l’integrazione del sussidio o l’indennità di Cassa integrazione per garantire «un reddito adeguato alle esigenze delle famiglie»; l’aumento del sostegno al reddito e della durata del sussidio per i parasubordinati e gli interinali; la revisione del Patto di stabilità interno consentendo ai comuni di investire, soprattutto nel settore edilizio. Due le necessità più impellenti – evidenzia Vaccaro: favorire con tutti i mezzi e le risorse possibili la “permanenza” al lavoro, anche in fasi di espansione temporanea del lavoro stesso; avviare un processo di innovazione sul tema del reddito e degli ammortizzatori sociali. Il «messaggio per la Giunta Regionale è chiaro: prima di spendere un solo euro del Fse sediamoci ad un tavolo e verifichiamo quale percentuale può (e deve) essere riservata al disagio sociale».
A Montemurro il Congresso regionale della categoria con il presidente nazionale Verrascina
Minichino di nuovo alla guida di Ugc Cisl Ai raggi x il settore primario MONTEMURRO - Nicola Minichino è stato rieletto presidente regionale dell'Ugc Cisl. A deciderlo i quaranta delegati chiamati ieri a raccolta durante il VII Congresso regionale della categoria tenutosi a Montemurro nella “Masseria De Crisci”. A presiedere i lavori, Franco Verrascina, presidente nazionale dell'Ugc (Unione generale coltivatori) Cisl. Presenti i segretari confederali regionali Cisl di Basilicata, Enzo Zuardi, Giuseppe Camardo, il segretario provinciale di Matera, Giuseppe Amatulli ed il segretario generale, Nino Falotico che ha proclamato gli eletti. Durante il dibattito in mattinata è intervenuto anche l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, uscito tra gli applausi. Dettagliata e puntuale è stata la relazione di Mini-
chino che non solo ha focalizzato tutti i problemi del mondo agricolo regionale, ma ha prospettato alla platea alcune soluzioni. «A fronte di un potenziale ancora tutto da scoprire e da valorizzare - ha detto il leader regionale di categoria - è necessario tuttavia trovare con urgenza una soluzione agli annosi problemi che affliggono gli agricoltori della regione: le precipitazioni nevose dell'ultimo periodo hanno messo in ginocchio intere aziende zootecniche; le frane conseguenti stanno completamente isolando intere contrade ed aziende agricole, rovinando anche le stesse strutture e compromettendo i futuri raccolti cerealicoli; le calamità pregresse hanno lasciato le imprese agricole ancora in attesa di risposte; gli istituti di credito oggi, vedendo l'imprenditore agricolo solo come un cliente potenzialmente insolvente, non concedono più nemmeno il credito di
conduzione. Risulta indispensabile ha concluso Minichino politiche mirate sul piano regionale nelle direzioni della competitività della singola azienda e dell'agricoltura in generale, delle filiere produttive; della valorizzazione della qualità e della tipicità del prodotto territoriale; dello sviluppo delle attività connesse all'agricoltura, che creino un vero e proprio indotto del comparto». Incisivo l'intervento di Amatulli: «Oggi si compra meno frutta - ha spiegato a causa della crisi dei consumi. Le banche devono iniziare ad erogare il credito al sistema produttivo, fondamentale per l'agricoltura. Ma il credito va usato in maniera mirata, bisogna d'ora in avanti centellinare le risorse. Il flusso del danaro è molto lento e va ottimizzato. Dal governo nazionale - ha concluso - rivendichiamo aiuto in tal senso».
Il tavolo dei relatori. In piedi Nicola Minichino. A lato Verrascina, Viti e Amatulli
Dal leader nazionale Ugc Cisl, Verrascina le conclusioni: «La crisi - ha esordito - è figlia di questo susseguirsi di riforme della Pac (Politica agricola comuni-
taria). Ma è dovuta anche ai tanti scandali che interessano il settore agricolo e che nulla hanno a che vedere con l'agricoltura».
POTENZA - «Evidentemente Nino Falotico, quando attacca il presidente De Filippo e gli amministratori locali che hanno espresso la propria personale adesione alla manifestazione nazionale della Cgil prevista a Roma il 4 aprile, se la prende con chi si schiera dalla parte dei lavoratori». E’ quanto afferma il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale Giacomo Nardiello, sottolineando che «come ogni manifestazione anche quella del 4 aprile è di parte, solo che i destinatari sono quelle stesse categorie sociali a cui più volte, cristianamente, fa riferimento Falotico che “predica bene”. Per convincere Falotico forse è il caso di ricordare che i salari netti sono fermi al 1993 e se ne sono accorti benissimo anche la maggior parte dei lavoratori dipendenti, visto che faticano terribilmente ad arrivare alla fine del mese anche quando usufruiscono di salari considerati “medi”. A questo dato più che allarmante si aggiungono i numeri sulla disoccupazione nel biennio 20082010, che sfiora il milione di lavoratori, e l’incidenza pesantissima di prezzi e tariffe sul loro reddito. Possiamo aggiungere i dati, questa volta di fonte Uil, che affidano alla Basilicata il primato di “disagio sociale” per ricorso alla cig e disoccupazione, con 33 mila persone in carne ed ossa coinvolte dalla crisi. E’ evidente che servirebbe una strategia politico-economica volta alla redistribuzione della ricchezza, vale a dire l’opposto di quanto sta accadendo in questo Paese da quando Berlusconi siede a palazzo Chigi. Infatti, con la recente riforma del modello contrattuale, è stata preclusa la possibilità di recuperare la perdita del potere di acquisto delle retribuzioni ed è fin troppo chiaro che il governo ha scelto di scaricare gli effetti della crisi sui lavoratori. E – aggiunge Nardiello – come si fa ad ignorare la guerra alla scuola pubblica, a cui pure Falotico dice di tenere. I tagli decisi dal governo la metteranno definitivamente in ginocchio. 42mila insegnanti, (almeno 500 in Basilicata dal prossimo anno) in presenza dello stesso numero di studenti, di cui il 40% dei tagli nel Mezzogiorno. Tutto ciò significa meno ore di scuola per tutti, meno italiano, zero tempo prolungato nella scuola Media, impossibilità di garantire 30 ore di scuola settimanali ai 300mila bambini iscritti alla 1^ Elementare, classi più numerose e tempo pieno non assicurato… Queste scelte determinano una vera emergenza nazionale. Bisogna fermarli, mobilitandosi nelle scuole, nelle università e nel Paese».
24 Ore in Basilicata 13
Domenica 29 marzo 2009
Agricoltura La Cia propone di rilanciare a Tricarico il piano dell’Istituto Scotellaro
Dall’epopea contadina al futuro lucano REGGIO EMILIA - «Mettere piede nell'Istituto "Alcide Cervi" e ancor più nel museo che hanno sede a Gattatico di Reggio Emilia per partecipare alla direzione nazionale della Cia sui problemi degli agricoltori di oggi mi ha provocato tante emozioni nel ricordo dell'impegno civile degli agricoltori di ieri e del loro grande contributo per il Paese. Come allora c'è bisogno di una grande stagione di protagonismo della gente dei campi». E' quanto dichiarato dal presidente della Cia lucana Donato Distefano al termine della riunione della direzione nazionale della Confederazione. Nel sottolineare che l'Istituto Cervi è stato costituito il 24 aprile del 1972 a Reggio Emilia per iniziativa dell'Alleanza Nazionale dei Contadini (oggi Cia), dell'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, della Provincia di Reggio Emilia, e del Comune di Gattatico con lo scopo di promuovere e realizzare attività scientifiche e culturali nell'ambito degli studi e delle elaborazioni delle materie che interessano l'agricoltura e il mondo rurale, indagati sotto il profilo storico, economico, sociale, giuridico, letterario e artistico, Distefano ha evidenziato che «la memoria storica per le comunità rurali, i “cafoni” di Rocco Scotellaro, è fondamentale e ci ri-
chiama la necessità che in verità abbiamo espresso già da tempo di realizzare un progetto analogo al Cervi e in stretta sintonia per un Istituto da intitolare a Scottelaro dove c'è già un Centro Documentazione intorno al quale si può pensare ad un IstitutoMuseo come quello dedicato ad Alcide Cervi». «Rilanciare la riflessione sull'epopea contadina a Tricarico, dopo il seminario di studio che abbiamo promosso, come Cia, insieme al Centro Documentazione “Rocco Scotellaro”, il comune di Tricarico, la Deputazione di Storia Patria per la Lucania, l'Università, la Regione e la Provincia di Matera nel mese di maggio 2008 - sottolinea Paolo Carbone, vice presidente regionale della Cia, che sta lavorando al progetto - non è un'operazione di nostalgia, ma piuttosto di recupero della storia che ha visto la Basilicata, attraverso la lotta per la riforma agraria, un banco di prova di quella complessa Questione Meridionale che non ha mai perso di attualità. La Cia - continua Carbone- è convinta che conoscere la storia e il passato aiuta a svolgere e a fare bene il proprio lavoro, ad evitare gli errori che sono stati pure commessi, come nel caso dell'azienda agricola di Calle, poiché di un vero e proprio errore si è trattato. Contadini sono i padri
operosi dell'umanità e per questa si sacrificano e sopportano da sempre, proprio come dei buoni padri. In questi anni la Cia in questi territori ha svolto un'azione importante di tutela, di rappresentanza di consulenza agli agricoltori e alle loro famiglie. Forse qualche volta si è spinta più avanti di quanto doveva, se penso che già nei primi anni Ottanta, quando non erano in molti a parlare di qualità di tipicità, di salubrità delle produzioni, di agriturismo, di turismo rurale, di energie alternative in agricoltura (quella che oggi si chiama multifunzionalità). Purtroppo, non tutto è andato come noi immaginavamo. Fino a qualche anno fa nonostante tutte le difficoltà nel circondario di Calle si era raggiunto un certo sviluppo dell'agricoltura, (è stato per molto tempo il biglietto da visita del comune di Tricarico). Era una delle poche aree interne della Basilicata dove gli agricoltori non avevano abbandonato i poderi che gli erano stati assegnati e avevano acquisito una spiccata capacità professionale nel settore dell'allevamento bovino da latte. Mercato globale, competitività, qualità e salubrità delle produzioni sono solo alcune sfide che il settore è chiamato ad affrontare nei prossimi anni, siamo convinti che gli agricoltori con il so-
Rocco Scotellaro
stegno e il contributo dell'intera società italiana (per questo la Cia ha lanciato il “Patto con la società”), ancora una volta sapranno vincere le sfide che li aspettano per un ruolo dell'agricoltura sempre più decisivo per un futuro sostenibile».
Presentati i risultati del programma triennale su miglioramento della qualità e tracciabilità
Olio, nel Vulture progetto europeo Dal campo alla tavola informazioni via sms per i cittadini POTENZA - Assistenza tecnica fornita direttamente alle aziende, miglioramento della qualità delle produzioni, eco compatibilità, rintracciabilità: sono questi gli elementi che hanno contraddistinto il progetto triennale dell'Uprol (Unione produttori olivicoli lucani) che rappresenta in Basilicata circa 8.000 aziende. Ieri mattina, nella sala commissioni del comune di Potenza sono stati presentati i risultati del programma triennale di attuazione del progetto regionale Ce 2080/05, relativi al “miglioramento della qualità dell'olio d'oliva, l'eco condizionalità e tracciabilità”. L'area scelta è stata quella del VultureMelfese dove l'olivicoltura rappresenta circa 13 mila ettari, sparsi in oltre 7 mila aziende con 1.400.000 piante per una produzione totale di 128.000 quintali di olive. Tra le misure del progetto, il monitoraggio della qualità della produzione di oli di oliva e olive da mensa che è stato effettuato in 24 aziende. Qui, sono state installate trappole per il controllo e l'eventuale piano di difesa degli attacchi della mosca olearia. Le aziende coinvolte sono state 50. «In 3 anni - ha spiegato Salvatore Soda, tecnico Uprol - attraverso le tecniche di miglioramento, i produttori hanno mostrato una sensibilizzazione alle problematiche qualitative». Altra misura, quella riguardante il miglioramento dell'impatto ambientale come spiegato da Michele Straziuso. Si è soffermato sull'importanza della tracciabilità il direttore dell'Uprol, Claudio Cufino. Dal campo alla tavola è importante sapere l'origine del prodotto per un acquisto consapevole. Sono state 22 le aziende (rispetto alle 170) che hanno mostrato una certa sensibilità alla tematica della rintracciabilità. «In questo modo - ha detto Cufino - abbiamo ottenuto un dato reale della produzione. La parte agricola deve affrontare dei costi elevati per sostenere il processo della tracciabilità. Ma cosa c'è in una bottiglia di olio che costa meno di tre euro? Il vero problema è questo. La verità è che contano gli interessi dei grossi gruppi». L'operazione è stata condotta nella Cooperativa agricola del Vulture, un realtà con mezzo secolo di storia e 170 soci che produce 700 q di olio e ha circa 6 mila piante di olive. Sono stati certificati ben 90 q di olio. «Con
FINTI BRACCIANTI
Arte e poesia per la solidarietà
456 denunciati per truffa SALERNO – Sono 456 i falsi braccianti agricoli residenti nelle province di Salerno, Napoli e Potenza denunciati in stato di libertà dai carabinieri della compagnia di Battipaglia che hanno scoperto una truffa aggravata. Le indagini dei militari avviate a gennaio, svolte in collaborazione con gli ispettori dell’Inps, hanno consentito di scoprire che i finti braccianti agricoli erano stati fittiziamente assunti presso un’azienda agricola con sede legale a Battipaglia e percepivano indebitamente dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale assegni per un ammontare di circa un milione e mezzo di euro, a titolo di indennità di disoccupazione, maternità e malattia, riferite agli anni 2006 e 2007. Le indennità percepite in realtà non potevano essere erogate perché fondate su un inesistente rapporto di lavoro, con la falsificazione di documentati dalla legale rappresentante dell’azienda agricola che è stata denunciata per falsità materiale commessa da privato.
Festa di Primavera all’Hospice San Carlo di Potenza
Il tavolo dell’incontro (foto: Andrea Mattiacci)
questo processo - ha continuato - tramite un lotto di confezionamento, si può risalire alla singola particella». Basta inviare un sms per sapere dati come località dell'uliveto, nome del produttore e qualità dell'olio, modalità di coltivazione, trasformazione e confezionamento. Il consumatore, digitando semplicemente il codice di nove ci-
fre e il numero di cellulare riportato dietro le bottiglie di olio riceverà, tramite il servizio gratuito messo a punto dall'Uprol, le informazioni per rintracciare l'olio. Un modo per garantire al consumatore tracciabilità e qualità. Il presidente dell'Uprol Canio Rosa ha sottolineato la validità del progetto. Un modo per tracciare la filiera e assicu-
rare che l'olio che arriva sulle nostre tavole, tanto decantato per la dieta mediterranea, sia buono e made in Basilicata. Le prossime azioni triennali saranno proiettate ancora sull'ambiente e la qualità del prodotto, continuando il lavoro intrapreso in questi anni. Iranna De Meo regione@luedi.it
Sanità Futura in IV Commissione Chiesta un’audizione al presidente POTENZA - Sanità Futura, l’associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, ha chiesto un’audizione al presidente della IV Commissione Permanente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella. Lo rende noto la stessa associazione, specificando che «il primo tra tanti interrogativi che il presidente di Sanità Futura, Demarzio, porrà al presidente Pittella è la discussione del Piano Sanitario Regionale e l’applicazione della Legge 28/2000. Demarzio, nella IV commissione poterà, tra gli altri argomenti, l’approfondimento di alcuni temi sempre sul Servizio Sanitario Regionale, quali la partecipazione e la trasparenza. La richiesta di audizione, s’inserisce nell’obiettivo dell’Associazione di promuovere la riforma del welfare sanitario, che guardi alle nuove tecnologie portatrici di innovazione nel pianeta salute e alle possibili capacità occupazionali del sistema sanitario».
Marcello Pittella
Il volantino dell’iniziativa
POTENZA - E’ in programma per questo pomeriggio alle ore 16.30, presso l'Hospice San Carlo la manifestazione “Festa di Primavera, Musica, Arte e Poesia per festeggiare e condividere con tutti l'arrivo della Primavera” promossa dall'Associazione Amici dell'Hospice San Carlo. Accompagneranno l'evento le note degli Sugar Sound, le poesie di Giulia De Martino e le istallazioni della mostra “Homo Legens ovvero quando chi legge inventa” dell'Associazione La Luna al Guinzaglio. L'Associazione Amici dell'Hospice San Carlo nasce per sostenere le attività dell'Hospice “San Carlo” di Potenza, attraverso l'organizzazione non solo di corsi di formazione e aggiornamento per personale medico, paramedico e volontari, ma anche di attività ricreative e occupazionali a sostengno della “famiglia” Hospice mediante la terapia del sorriso e della condivisione.
14 Domenica 29 marzo 2009
La ceralicoltura è in declino e a nessuno importa nulla
di FRANCESCO LA REGINA
SI LEVA forte il grido di aiuto dei Cerealicotori della Basilicata, in molti, ascoltando i pessimi consigli di chi invitava a non vendere, forgiando uno slogan tanto stupido quanto improduttivo «Non vendete nemmeno un chicco di grano» avevano pensato di soprassedere, di aspettare tempi migliori. Solo che il tempo è passato, e da settembre 2008, periodo di massima diffusione dello slogan, ad oggi, il grano ha perso qualcosa come otto euro al quintale, passando dai poco più dei trenta di settembre, ai miseri 22 euro dell'ultima seduta, in diretta dalla borsa di Foggia. I seguaci più testardi di quel “No soldi? No grano!”, oggi riconoscono che purtroppo il karachiri si è consumato e difficilmente, almeno stando agli esperti del settore, gli agricoltori riusciranno a recuperare almeno un pacchetto di sigarette. La campagna cerealicola dello scorso anno era stata indicata come una delle migliori degli ultimi venti anni. Da San Chirico Nuovo, ad un grano con un peso specifico vicino a 86% si aggiungeva una quantità incredibile di raccolto che sforava i 40 quintali per ettaro. L'altra notizia che in molti fanno finta di non ascoltare, è che parecchi acquirenti di grano, faccendieri, industrie molitorie, imbroglioni e paraculi, minacciano di farsi restituire parte del prezzo pagato al “parcheggio”. Vale a dire: se il prezzo del grano scenderà ancora, come purtroppo gli esperti prevedono, molti agricoltori, proprio perché il prezzo non è siglato, cioè la negoziazione non si è an-
cora verificata, saranno costretti a ritornare all'acquirente una parte dei soldi che hanno ricevuto. Tutto questo si sta consumando in Basilicata e non solo, sotto l'indifferenza di tutti, politici e organizzazioni professionali comprese. Ribassi che in dieci mesi hanno toccato punte del 50 per cento con gravissime conseguenze sui bilanci aziendali. Il riflesso immediato è il concomitante calo delle produzioni che viene stimato intorno al 30 per cento. Insomma, non si vende perché non vi è interesse da parte dei compratori ad approvvigionarsi sul mercato nazionale in quanto questi tipi di produzione se ne offrono in quantità abbondanti e a prezzi stracciati da ogni parte del globo terrestre. Ma l'elemento più vergognoso, quello che nei fatti soffoca le aziende è il ripudiante comportamento dei compratori che condizionano le borse merci di tutta Italia, creando un vero e proprio cartello. Come dire, un solo acquirente senza concorrenza decide come, quando e quanto comprare. Basta dare uno sguardo a tutte le borse merci nazionali, da nord a sud, passando per il centro. Il grano duro nell'ultima settimana non ha mai superato i 22 euro per quintale. Leggiamo, da fonti nazionali che per combattere le speculazioni c'è bisogno di un accordo tra i paesi del G8, accordo che non verrà mai siglato, perché alle spalle di ogni paese, vi sono regie occulte che speculano senza scrupolo orchestrando il gioco delle tre carte, quello che al diminuire del prezzo non corrisponde una altrettanto diminuzione dei prezzi di produzione,
Agricoltura
ma al contrario un loro aumento. Gli ultimi dati di gente esperta in costi di produzione, sono impressionanti. Per lavorare un ettaro di terreno a cultura cerealicola occorrono 748 euro, l'impiego dei mezzi tecnici, parliamo di grano da seme . concimi e diserbanti comporta oltre 400 euro di spesa sempre per ettaro. Ma non è tutto, per chi ha la fortuna di non firmare cambiali ci sono altre spese accessorie che riguardano imposte, tasse, contributi, pari a oltre 200 euro, per un totale nel prezzo di produzione del grano che si aggira intorno ai 1.350 euro per ogni 10mila metri quadrati. Di contro, in una campagna eccezionale, come quella dello scorso anno, facendo riferimento sempre ad un ettaro di cereali, se si dovesse vendere il grano al prezzo corrente, si recupererebbero euro 880 più 250,00 di contributo comunitario. In sostanza entrate per 1.134 euro e uscite per 1.348 . Questi sono conteggi fatti da esperti del settore, visibili su qualsiasi tariffario del buon agricoltore. Oggi il cerealicoltore perderebbe 5 euro per quintale, a settembre non ne avrebbe rimesso, o il verde sarebbe stato appena percettibile (euro 2,50). Ovvio che ci si attende per il prossimo anno, un crollo totale dei terreni a produzione cerealicola, anche perché, la scomparsa di scena del Consorzio Agrario, centro di raccolta e di difesa del prodotto, ha creato un moltiplicarsi di pseudo imprenditori del grano che senza scrupoli impongono, acquistano e molto spesso ricattano e che ritroviamo spesso al tavolo delle importanti decisioni. Sembra dunque che
Le quotazioni Quotazioni della borsa merci telematica italiana periodo - 20/03/2009-26/03/2009 - Mercati a pronti Cereali Minori Sorgo Secco Naz.
Partenza
MO
Euro 132,00/tn
n.q.
Grano Duro Fr. Duro B. Merc. Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino
Arrivo Partenza Partenza
LU GR VT
Euro 205,00/tn Euro 212,00/tn Euro 215,00/tn
n.q. Euro 204,14 n.q.
Grano Tenero Fr. T. Pan Fr. T. Pan. Fr. T. di Forza
Arrivo Partenza Partenza
PD VT RO
Euro 139,00/tn Euro 152,00/tn Euro 180,00/tn
n.q. n.q. n.q.
Granoturco Secco Mais Secco Naz. Mais Secco Naz..
Partenza Partenza
BO VE
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Foraggi e Mangimi Farina Soja Naz. Farina Gir. Prot. Naz.
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Vino Da Tavola Vino Rosso 11.14 Vino Rosso 11.14 Vino Doc e Docg Montepulc.D'Abruzzo R. Vino IGT Primitivo
Fonte: Borsa Merci Telematica Italiana Le quotazioni delle singole piazze si riferiscono ai diversi contratti conclusi nella settimana di riferimento e sono calcolate come media ponderata dei prezzi sulla quantità. BORSA MERCI FOGGIA Settore Cerealicolo Quotazioni del 25/03//2009 Valore in Euro. Quantità in tonnellata. Ultima Quotaz. Quotaz.Preced. Min./Max Min./Max Grano Duro Fino (nuova produzione) Contenuto Proteico min. 12,50% 218,00/221,00 218,00/221,00 Grano duro buono mercantile
208,00/211,00
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205,00/208,00
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Grano tenero fino per farine 00 . Orzo Vestito Nostrano Distico
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107,00./110,00 112,00./115,00
110,00/113,00 115,00/118,00
Avena (base kg 40 per hl. Imp. Max 4%)
145,00/150,00
150,00/155,00
la leggenda grano Lucano stia per estinguersi e che nei prossimi anni i nostri e i forni di tutta Italia verranno invasi da farine derivati
da prodotti di pessima qualità, dei quali abbiamo purtroppo già amare esperienze. Finisce anche il sogno del Cappelli? Finisce anche
il sogno del pane tipico di Matera? Quello è un altro discorso, ma ci torneremo sopra, perché anche lì qualcosa non ci convince.
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Domenica 29 marzo 2009
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di FRANCO CACCIATORE L’ANGELO custode dei poveri dell'Honduras”, così un notiziario honduregno titola il servizio su “Padre Ferdinando Castriotti”, giovane prete nato a Venosa il 3 marzo del 1969,ordinato sacerdote il 6 marzo del 93, che svolgeva nella chiesa del Sacro Cuore nella zona Valleverde di Melfi, il suo incarico di viceparroco, dedicandosi particolarmente ai giovani. Partito per l'Honduras, ha dato inizio ad un'intensa opera per il riscatto dei più umili e diseredati. Un'opera che ha dell'incredibile, tanto da interessare sempre più i mass media, dalla carta stampata alle televisioni. Nella Parrocchia di San Juan Bautista nel municipio di El Paraiso si “dedica anima e corpo a costruire mattone su mattone il suo Vangelo di solidarietà, il più grande progetto di ricostruzione spirituale e morale di quella zona”. In meno di due anni Don Ferdinando, è riuscito a raccogliere la straordinaria somma di 136 milioni di lempiras, equivalenti a un milione e mezzo di euro, realizzando una casa di riposo, un dispensario medico, campi sportivi, scuole inferiori e superiori, una “città dei giovani”, in un complesso di tre edifici, con campi sportivi e centri accademici. Per tutti nessuna cerimonia d'inaugurazione e intitolazione a nomi di santi e beati, da Madre Teresa di Calcutta a Papa Giovanni Paolo II. Un'unica eccezione la casa di riposo. Porta il nome di Mons. Dante Casorelli, l'anziano sacerdote di Melfi, vero simbolo della città e della diocesi, al quale si devono l'istituzione della casa di riposo, del movimento scoutistico, la ricostruzione di chiese, l'erezione di monumenti a santi e papi legati alla storia di Melfi, la salvezza di arredi, paramenti e tele, patrimonio della chiesa locale ed oggi la realizzazione di un ostello della gioventù nell'area di Monticchio. Ma di questo tratteremo in nostro prossimo servizio. Torniamo a Don Ferdinando, in questi giorni a Melfi, dove ha accompagnato suoi ragazzi honduregni, che partecipano alla XI edizione del Mediashow del locale Liceo Scientifico. Il suo aspetto non è più quello del sacerdote di un tempo, oggi è un missionario in piena regola con barba e capelli lunghi, che gli conferiscono un aspetto alla nazareno. E' oltremodo felice e ci parla con entusiasmo delle sue opere che prevedono a breve un centro di riabilitazione per pazienti alcolisti e tossicodipendenti. Una struttura ricca di servizi e di assistenza (da parte di medici volontari italiani) situata nel verde di una pineta, per la rinascita del corpo e dello spirito. Intanto sono quasi alla dirittura di arrivo asilo nido, scuola elementare e secondaria. Per l'Honduras il nostro sacerdote è davvero un angelo piovuto dal cielo.
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Domenica 29 marzo 2009
Il personaggio Cantante lirica e regista in giro per l’Europa
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Domenica 29 marzo 2009
CON MOZART IN SCENA al Massimo di Palermo Repertorio straordinario NEL MELODRAMMA
Incanto di voce di ANTONELLA CIERVO
METTI una vita, giovane e piena di speranze e bei traguardi, spesa per realizzare un sogno o meglio un progetto. Non è facile vivere in Basilicata e immaginare i palcoscenici d’Europa, del mondo, in cui esibirsi per interpretare le protagoniste delle opere di Mozart, Puccini, Duni. Non è facile, ma è possibile. se poi alla pervicacia, aggiungi anche le doti vocali e l’ambizione, il gioco è fatto. Dalla Basilicata al Friuli, a Roma, fino al Portogallo e alla Sicilia, il giro è lungo e articolato, ma di grandissima soddisfazione. Lo sa bene Antonella Rondinone che della lirica e della musica operistica ha fatto prima la sua passione e da tempo la sua professione. E’ appena tornata da Palermo dove, da metà febbraio alla prima settimana di marzo, è stata impegnata nel Flauto magico di Wolfgang Amadeus Mozart. «Avevo due ruoli - spiega - nella prima parte ero una dama, nella seconda invece Papageno. Il primo è un carattere più legato al regno della notte e dunque con una natura differente da Papageno che, al contrario, è più comico, vicino alla realtà». Nella vita di tutti i giorni, Antonella vive un confronto con il quotidiano che le consente di osservare il mondo della musica lirica, dell’opera, dei concerti, come un’esperienza da cui trarre i migliori stimoli. La conferma viene dalla sua esperienza nei panni di regista. «Nessuna forma di schizofrenia professionale - assicura anche a Palermo sono stata, oltre che cantante e attrice, assistente alla regia. Dal palco della regia, scopro un mondo palallelo che riguarda i numerosi aspetti dell’organizzazione di uno spettacolo. Disegno sentimenti, emozioni che come interprete devo confluire solo sue me stessa. L’interazione che uso come regista, non mi è consentita, abitualmente. Sono per il rispetto della lettura che l’autore aveva previsto. Mi piace, però, metterci qualcosa di mio, come ho fatto in Portogallo quando ho inserito in alcune opere anche spazi di danza mimica. Non ho distrutto l’idea originale, ma ho dato un valore più intimo. L’anno scorso avevo lavorato infatti con l’Orquestra do Norte per quattro mesi, curando la regia del Trovatore e del Barbiere di Siviglia. Poi sono stata assistente alla regia di Giulio Ciavatti sia in Portogallo che al Massimo di Palermo». Il rapporto con la Basilicata è difficile anche se Antonella mette la sua terra prima di tutto senza, però, indulgere nelle osservazioni. «La nostra terra non ha una cultura musicale, soprattutto classica, molto sviluppata. Con molti sforzi e caparbietà stiamo riuscendo a realizzare progetti interessanti e sitmolanti. Il maestro Enzo Di Matteo - aggiunge - è l’unica persona che a Matera riesca a realizzare iniziative di grande qualità ». Le opportunità offerte dai concorsi, per la Rondinone, valgono nella misura in cui si muovono di pari passo con la convinzione di chi, pur tra difficoltà e delusioni, va avanti per la
sua strada. «I concorsi non portano sempre a risultati. realtà come Spoleto hanno prodotto vincitori che, però, non hanno fatto nulla. Non voglio parlarne male, nè pensare che solo in Basilicata certe opportunità siano difficili. In fondo, tutto il mondo è paese e non posso dire che tra il Portogallo e l’Italia ci siano differenze. E’ fondamentale la voglia di andare avanti, di credere in ciò che si fa, sia che ci strovi nella propria città che in un altro Paese. Certo, la tradizione italiana nella lirica e nel melodramma non ha eguali...». Il melodramma è un genere di teatro dove i personaggi si esprimono con il canto e la musica che non accompagna le parole, ma è la parte fondamentale dell’opera e da essa dipendono tutti gli altri elementi che formano lo spettacolo. Già nella tragedia greca la poesia si univa alla musica; così pure nel Medioevo, scene di argomento religioso e profano, si avvaleranno di rapporti musicali. Il termine, che deriva dalle parole greche mélos (“canto, melodia”) e drâma (“azione”) è sinonimo di opera e di opera lirica. Il testo di un melodramma, in cui sono riportati i dialoghi, i monologhi e le didascalie che spiegano l’azione scenica, è chiamato libretto. Nel Settecento il melodramma venne profondamente riformato da Christoph W. Gluck e da W.A. Mozart che, senza scardinarne le convenzioni, ne ridussero l’ampollosità e la retorica, a vantaggio di un chiaro svolgimento dell’azione e di una maggiore aderenza della musica a situazioni e personaggi dell’intreccio. In Italia si affermò come librettista di fama internazionale Pietro Metastasio, autore di 27 testi, messi in musica negli anni a seguire più di ottocento volte. Un gruppo di studiosi (Camerata fiorentina) che usavano riunirsi nelle case dei nobili a Firenze (Palazzo Bardi), cercò un modello nell’antica musica greca con le sue semplici melodie, che avrebbe permesso di cogliere il significato del testo contato, nacque così un tipo di musica a metà fra il canto e la declamazione eseguita da un solista e accompagnata dalla melodia degli strumenti. Questo nuovo stile fu applicato a due opere teatrali del poeta Rinuccini, dando origine al Melodramma (1550-1620). Il primo grande autore di opere liriche, C. Monteverdi, rovesciò la struttura del melodramma favorendo la musica, che la Camerata F. aveva sottomesso alle parole. In questo modo il melodramma fu rapidamente diffuso grazie anche all’apertura dei primi teatri pubblici. Trionfò nel XVII secolo il melodramma italiano che precisò la sua struttura di opera seria grazie al compositore A. Scarlatti. Nel ‘700 si sviluppò la scuola operistica napoletana a livello internazionale aggiungendo l’opera buffa che fu una sua originale creazione. Verso la fine del secolo emerse la figura del grande musicista Mozart (Nozze di Figaro, Dongiovanni) con le sue importanti e popolari opere. Nell’800 l’opera italiana fu dominata dal grande Rossini, che portò l’opera buffa al massimo della sua espressione e con il Barbiere di Siviglia dove l’orchestra aveva raggiunto un posto di primaria importanza. I maggiori esponenti del melodramma furono: Rossini, Bellini, Donizetti, Verdi.
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Domenica 29 marzo 2009
Il Libro “Storie nostre” di Carlo Calza
la penna
POPOLARE
di ANNA MARTINO SONO storie semplici e quotidiane, storie della Lucania, le protagoniste del libro “Storie Nostre”, di Carlo Calza, edito dall'Arduino Sacco Editore. Non è la prima volta che questo docente di lettere in pensione scrive della sua terra, il Lagonegro. Abbandonata l'analisi storiografica del manoscritto latino degli “Statuti della regia città di Lagonegro” (1990), di “La pubblica sicurezza e la magistratura nel circondario di Lagonegro”, riguardante la conquista del mezzogiorno da parte dei piemontesi (1992) e del manoscritto della prima storia di Lagonegro (2005-2006), “Storie Nostre” è una raccolta di racconti da ascoltare attorno al fuoco. Quindici personaggi in cerca d'autore, uno per ogni capitolo che compone il libro, dalla tradizione orale prendono corpo attraverso la penna “popolare” di Carlo Calza. Lo scenario è quello dei piccoli paesi del lagonegrese, a cavallo tra la fine degli anni trenta e l'immediato dopoguerra, ma potrebbe benissimo essere quello di un qualsiasi paesino della Basilicata, del mezzogiorno in generale, dell'Italia contadina. Storie universali in cui è facile riconoscere gli aneddoti della nonna e i ricordi di chi in quegli anni era bambi-
no. Come l'anziano avvocato che in “La raccolta delle castagne”racconta di come, la terza settimana di ottobre, all'alba si recassero al castagneto per la raccolta delle castagne. Appuntamento fisso che ogni anno, insieme alla vendemmia, permetteva alla famiglia di arrotondare gli introiti provenienti dalla vendita del grano. Per sentire meno la stanchezza e il gelo si lanciavano sfide per le castagne più piccole, più grosse o più lucide. I polpastrelli delle mani la sera erano martoriati dal freddo e dalle spine di ricci che levavano con i denti per impedire che intervenisse la nonna con l'ago bruciato. I bambini aspettavano con trepidazione l'estate, sia perché si poteva andare a piedi nudi senza le scarpe che, calzate già da due stagioni, facevano più male delle spine dei ricci, sia perché arrivava il gelataio da Polla. All'epoca il gelato si faceva con la neve, così il gelataio era la gioia anche di Tarsitano, che possedeva una neviera.
La neviera era il fondo di una roccia, senza tracce di terreno e al riparo dal sole, dove si conservava la neve, venduta, poi, al gelataio. Dopo Tarsitano, le neviere, sostituite dalle gelaterie nei bar, scomparvero e con esse anche la tradizione di fare il gelato con la neve. Non tutti andavano a scuola; i bambini più poveri studiavano in seminario o crescevano in convento. La speranza era che diventassero preti o novizie. È quello che successe alla bella Cecilia, convinta dalla madre a farsi suora per poi morire vecchia e ugualmente povera. La scuola era un tugurio di campagna e i bambini trasandati contadinelli che un maestro preciso come Calogero Mistrò, aveva il potere di trasformare in ordinati scolari. Il maestro, insieme al farmacista, il maresciallo dei carabinieri, erano i “signori” dei paesi. Personaggio particolare era “il barone”, chiamato così per la sua
eleganza e perché sapeva giocare bene a carte. Sembra tratta da un film di Totò la frase pronunciata dopo aver scoperto che il campano contro cui, ad un certo punto, era stato costretto a soccombere, barava: « ricordati che se tu sei un baro, io sono un barone». Vite povere ma genuine, quelle degli abitanti di questo grande paese che è “Storie nostre”. Dove è una tragedia se il figlio non viene chiamato con il nome del nonno paterno, dove l'arruolarsi nell'esercito diventa un modo per scappare dalla miseria, dove il soprannome “il greco” è sufficiente per trascorrere due notti in cella con l'entrata in guerra della Grecia, dove fa scalpore l'arrivo di un anziano uomo proveniente dalla capitale. È qui che, sotto la sapiente direzione dello scrittore, canta filastrocche e ninna nanne perfino l'orchestra delle antiche fontane, delle piazze e dei regali palazzi; insieme a gli altri, indiscussi «personaggi che fanno la storia, la piccola grande storia dei paesi, che restano nell'immaginario collettivo, che diventano oggetto di tradizione orale e che in questi racconti di indiscussa bellezza rivivono con la loro forza e le loro debolezze, le loro gioie e i loro dolori, le loro vittorie e le loro sconfitte»(tratto dalla prefazione di Oreste Lo Pomo ).
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Letteratura “Di carne. Storie erotiche” di Cinzia Zungolo
FRAMMENTI
di eros
di ALESSANDRA CASALETTO IN “Di carne. Storie erotiche” (Alberto Perdisa Editore, pagg.125, euro 12), Cinzia Zungolo, scrittrice potentina residente a Verona, racconta di esperienze sessuali di donne e uomini in carne e ossa, che non vivono situazioni narrative di tendenza e che non agiscono come se si trovassero in un programma televisivo, pronti a mostrare ogni lato del loro privato senza alcun pudore. Il sesso è il filo rosso del libro, ma leggendo i tredici racconti non si ha neanche per un attimo la percezione della volgarità: questo perché come lei stessa ci dice- solo l'imprecisione, la banalità e i luoghi comuni rendono un libro volgare. E di tutto ciò non vi è traccia nella sua scrittura: vi troverete, invece, frammenti di vita, quella vera, svelati attraverso un linguaggio segreto, ipnotico e destabilizzante. Nel tuo ultimo libro viene dipinto un universo femminile polifonico, che sembra alla fine convenire su un solo paradigma di base: «quanto la strada degli istinti sia breve, dritta, scivolosa. Scontata.»(p.12). Perché la scelta di raccontare il bisogno e la necessità di essere amati attraverso questo percorso? «Non credo esista nel libro un paradigma di base, comunque non era mia intenzione definirlo. Partirei dall'espressione “universo femminile polifonico”. È una bella espressione e poi, siamo sinceri, agli scrittori piace sentirsi dire che colgono le sfaccettature, che hanno un ampio ventaglio espressivo e via di questo passo. Gli scrittori credono di possedere una marcia in più e sono contenti quando qualcuno glielo conferma … Tornando alla tua citazione: è tratta dal racconto d'apertura L'animale triste. Qui c'è una giovane che, dopo aver bevuto un bel po' e in una situazione costruita intorno a lei perché ceda alle richieste sessuali di un uomo più anziano che la desidera, giunge a convincersi che non ci sia altro da fare se non accontentarlo. Trova scontata e scivolosa la via dei sensi? Evidentemente sì, nel suo caso, nel suo paradigma, sbagliato o giusto che sia. C'è poi tutto il gruppo di racconti, diciamo così, “matrimoniali”. In Domenica bollito una moglie narra, come fosse presente, l'incontro fra il proprio marito e l'amante, finendo per solidarizzare con lei. Ne La fissazione eccentrica si assiste alla tipica routine matrimoniale (quindi anche sessuale), cosparsa di amaro umorismo. Con In smoking e metronomo racconto in presa diretta come la moglie di un famoso uomo di spettacolo restituisce i tradimenti ricevuti. Situazioni diverse, percorsi a volte tortuosi, come sono gli uomini e le donne che tutto tendono a complicare. Ma ci sono anche racconti come Lodi del corpo maschile in cui la strada dei sensi improvvisamente si snoda, sgombra e in discesa: la tipica donna in carriera fa sesso con i due operai (indiano e slavo) che le hanno appena istallato il nuovo letto. Dura poco, poi tutto si ricompone nella commedia dei ruoli: l'operaio torna operaio, la donna in carriera anche. Un racconto, quello finale, si intitola Il bacio. Lì, nella cornice di un lungo bacio, tra la discussa scrittrice del momento e il suo attraente fidanzato, racconto la Fiera del libro di Torino, i tipi che si incontrano lì ogni anno, le loro fisime, i tic, le aspettative, l'ego sproporzionato degli autori. Nessun paradigma, punti di osservazione. Se c'è un comune denominatore tra le storie è che ho cercato di raccontare esperienze sessuali non televisive, vissute da donne e uomini in carne e ossa. Ho evitato situazioni narrative di tendenza come il sesso virtuale, i locali per scambio partner, voyeur, fetish etc etc (il Veneto, cattolicissima regione in cui vivo, ne è pieno). Non ho neppure scelto porno star o porno scrittrici
come protagoniste e mancano anche gli Amici in stile De Filippi, quelli che raccontano il loro privato secondo le collaudate scalette di autori di programmi pagati per fare audience. Lo sforzo è stato metterci un po' di vita vera, nonostante il sesso». Tradimenti, incontri occasionali e imprevedibili, ragazze alle prime esperienze : il sesso è il filo rosso del libro e il centro di ogni racconto, arricchito da un linguaggio ipnotico e destabilizzante. Come sei riuscita a scriverne senza mai cadere nella volgarità? «Mentre scrivevo i primi racconti, pensando a che cosa realmente dividesse l'erotismo dalla pornografia, mi resi conto di ignorare la risposta. Chi stabilisce il limite? Wilde aveva detto la sua, distinguendo non fra libri morali e immorali bensì fra libri scritti bene e scritti male. Ma era un'epoca lontana, e con l'accusa di omosessualità finivi in galera (veramente ancora og-
gi si finisce piuttosto male, e per gli stessi motivi, in vari angoli del mondo…). Ma qui non stiamo parlando di questioni etiche, qui il limite non dipende da chi decide (quale maggioranza al governo, per esempio) ciò che è lecito o volgare, ciò che è peccato o reato (è singolare come negli ultimi tempi, qui in Italia, le due ultime parole tendano a coincidere). Dato che stiamo parlando di libri, se una differenza c'è, rimane nell'ambito della scrittura, nello stile. La scrittura può essere molto volgare. È volgare un libro impreciso, lacunoso, pieno di luoghi comuni. È volgare la banalità. È volgare un racconto erotico che ruota esclusivamente intorno a una manciata di coiti distribuiti nell'arco di attese preparatorie: si tratta della tecnica narrativa dei film porno, di indubbia efficacia, tecnicamente parlando, ma finalizzata
a uno scopo pratico che non credo sia necessario spiegare in questa intervista. L'arte, si dà il caso, non ha scopi pratici, per questo tende a essere imprevedibile ed evocativa. Tutti hanno detto che il mio libro non ha tracce di volgarità, lo considero il migliore dei complimenti perché significa che non è scritto troppo male. Considero ininfluente se tale giudizio voglia anche assolvermi dall'accusa di aver frugato un po' troppo nel torbido». Hai già qualche idea per il prossimo romanzo? «Sto lavorando a due storie. Una è per ragazzi, arriva qualche anno dopo il romanzo Radiolisa, che era destinato al pubblico dei più giovani. L'altra storia è un romanzo di formazione. Di entrambi, segnalo il bassissimo contenuto sessuale. Anche mia madre sarà contenta di saperlo».
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Domenica 29 marzo 2009
Letteratura “Liberabile” di Cinzia Leone
AL LAVORO tra le identità
POSSIBILI
di ROSSELLA MONTEMURRO UNA vita tutta da reinventare. Dopo aver perso il lavoro c'è chi cade in depressione e chi si rimbocca le maniche. Ma c'è anche chi, come fa un disegnatore industriale cinquantenne, specializzato in viti, appena abbandonato dalla moglie, decide di dissimulare la sua condizione, reinventandosi. Grazie a un colpo di scena che ribalterà la situazione ritroverà se stesso, le sue emozioni e un sogno: disegnare un nuovo tipo di pasta che somiglia alle viti che ha sempre disegnato, un rivoluzionario “fusillo”. E' la trama di “Liberabile” (Bompiani, collana Originals), il romanzo d'esordio di Cinzia Leone, giornalista e illustratrice, tra le ospiti del Women's Fiction Festival di Matera. Come è nata la trama di “Liberabile”? «Case ne ho viste tante cercando la mia. In quella occasione ho scoperto che nessun agente ti chiede il 740 o l'estratto conto. Sei la casa che stai visitando, quello che l'agente pensa che tu sia. La curiosità mi ha travolto e sono stata al gioco. Mi sono trovata ha visitare un attico di 400 metri quadri nel centro storico con un agente che nemmeno per un attimo ha dubitato che io potessi permettermelo e un piccolo seminterrato pieno di umidità in periferia. In entrambi i casi l'agente mi “valutava” per la casa che avevo chiesto di visitare. È stata un'illuminazione». Dopo che il protagonista ha perso il lavoro, per sopravvivere, mette in atto una sorta di fuga dalla realtà. La fantasia aiuta a non cadere nella disperazione. Secondo lei, se ci prendessimo meno sul serio, con un po' più di leggerezza forse riusciremmo a vivere meglio? «La crisi obbliga a riflettere sugli stili di vita e sulle strategie di sopravvivenza. Parlare di leggerezza di fronte a 6 milioni di disoccupati in Europa non è giusto. Il protagonista del mio “Liberabile” è un “colletto bianco”, un impiegato, un disegnatore industriale specializzato in viti, travolto dalla crisi economica nell'età di mezzo. Perde il posto di lavoro e decide che nessuno dovrà conoscere la sua nuova condizione. Nè la moglie che lo ha appena abbandonato “tra il compromesso e il rogito” di una nuova casa, nè la madre, nè il portiere. Comincia così a dissimulare la sua condizione, impara a mentire. Per uno scambio di persone si trova a visitare una casa in vendita. E scopre che può essere quel compratore. E molti altri. Inizia un viaggio tra appartamenti di lusso e seminterrati, capannoni industriali e monolocali. Usa nomi falsi, contatta agenzie, in una bizzarra odissea di casa. Nato per occupare il tempo, il trucco diventa un viaggio nelle identità possibili e mai praticate che permette a un uomo in bilico e impaurito di trovare se stesso. Incontrerà agenti immobiliari, proprietari di case, una donna. La vita che nella routine quotidiana della sua vecchia vita da impiegato ha sempre metodicamente evitato e anche molti guai. Alla fine ritroverà se stesso. Ma è vero che il suo espediente per sopravvivere, visitare case per occupare il tempo libero è fantasioso. E ancora più fantasioso è il sogno che ha nel cassetto: disegnare un rivoluzionario “fusillo”». Ci spieghi il sottotitolo “Storia di un uomo qualunque”. «Volevo far amare un uomo qualunque. Uno di quelli che passano inosservati ma che osservano. Riflettono, giudicano, soffrono, resistono. Un antieroe. Un po' Umberto D di De Sica, un po' i protagonisti dei film di Kaurismaki. Un uomo qualunque che reagisce al disastro in assoluta solitudine. Non si fa difendere dal sindacato, dagli avvocati, da un partito politico da uno psicoanalista. Affronta il di-
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sastro di una vita spezzata dalla crisi negando la sua condizione e fingendo di lavorare. E soprattutto cercando dentro se stesso». La solitudine è la cifra principale di Pressi, il protagonista del suo romanzo. «La chiave di lettura del protagonista è il pudore. Il suo silenzio mi somiglia come mi somiglia il suo occhio vigile. Pressi è un uomo che guarda e io sono un'osservatrice. Il suo sguardo lucido ma clemente su quello che lo circonda è il mio. L'importante non è giudicare ma raccontare». Lei scrive in prima persona ma il suo protagonista è un uomo. Questo è raro nel panorama della scrittura femminile. “Madame Bovary se moi” vale per tutti? «Non per me. Pressi mi somiglia perché è un grande osservatore ma è anche il mio contrario. E non solo quanto al genere. Usare una voce narrante maschile mi ha dato molto. Mi ha permesso un salto nell'altrove, uno straniamento che cercavo». “Liberabile” è il suo romanzo d'esordio, Lei è anche autrice di storie a fumetti e vignettista. Tra la scrittura e il disegno, cosa preferisce? «Il disegno mi ha regalato molte emozioni. Ma sono sempre stata autrice dei testi delle mie storie a fumetti. Sono una giornalista e scrivo da sempre per i giornali. Raccontare storie è il mio mestiere. Scrivendo e disegnando storie a fumetti, come giornalista e come art director, con i pennelli o con le foto, con i tasti del computer o con i 160 caratteri di un sms. Scrivere un romanzo però è un'altra cosa. Ho disegnato decine di personaggi fin nei dettagli nelle mie storie a fumetti. Ma questa volta volevo utilizzare il patrimonio di ricordi e di immaginazione di ciascun lettore. E solo le parola, magica e allusiva, può regalare questa emozione. Un autore scrive un libro ma i lettori lo riscrivono, leggendolo, aggiungendo le proprie emozioni. Ogni libro è molti libri e i lettori finiscono per essere coautori». E' più difficile trovare l'ispirazione per scrivere o per disegnare? «Il meccanismo della creatività e dell'ideazione è lo stesso. La paura del foglio bianco anche. Il piacere di riempirlo con una storia che valga la pena di raccontare la stessa». Dopo “Liberabile”, leggeremo un altro romanzo firmato Cinzia Leone? «I miei cassetti sono pieni di appunti e di idee. So che “Liberabile” è l'inizio di una nuova avventura di vita. Sto preparando un altro romanzo. Anche io sono “liberabile” e il mio primo libro ha di sicuro liberato qualcosa dentro di me. L'avventura continua». Cinzia Leone è nata a Roma nel 1954, giornalista, tra i fondatori del settimanale satirico Il Male, de La Nuova Ecologia e de Il Riformista. Ha pubblicato sulle maggiori testate nazionali come art director, illustratrice, autrice di storie a fumetti, vignettista e giornalista. Ha esposto in Italia, Francia, Spagna, Svizzera e Germania. Ha pubblicato cinque libri di storie a fumetti (è autrice di testi e disegni): “Il Diamante dell'Haganah” (Rizzoli), “Atelier David” (Espresso e Editori del Grifo), “Hotel Habanera” (coautori Paolo Conte e Vincenzo Mollica) (Editori del Grifo), “Quel fantastico treno” con H. Pratt, G.Crepax, J.Mugnoz e L.Mattotti (Ferrovie dello Stato-Adn Kronos), “Come conquistare le donne” (Comix). Ha vinto il premio “Yellow Kid immagine” come migliore autore '98/'99. Collaboratrice di Smemoranda, insegna all'Istituto Europeo di Design. Ha scritto e disegnato rubriche satiriche per Io Donna (Rizzoli), Amica (Rizzoli). Scrive su il Riformista.
STORIE DI UN’ITALIA SFRUTTATA
MORTI bianche, scioperi, manifestazioni di protesta contro discriminazioni e ingiustizie salariali e contrattuali: quando le cronaca affronta la tematica del lavoro, nell'ultimo periodo, analizza soprattutto questi aspetti. “Lavoro da morire” (Einaudi, postfazione di Viviana Rosi) raggruppa i “racconti di un'Italia sfruttata”, come recita il sottotitolo, e lo fa attraverso le parole di undici autori italiani. Storie individuali, storie che «nascono dal bisogno di uscire dall'emergenza di fenomeni generali che di volta in volta si chiamano lavoro nero, disoccupazione, precarietà, morti bian-
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che, per avvicinare l'orecchio a storie di vita ed esperienze professionali di donne e uomini che hanno lavorato, lavorano o vorrebbero farlo, che hanno da raccontare vicende minime di ordinario sopruso o, se si preferisce, di quotidiana fatica spesa a difendere diritti che con grande facilità finiscono calpestati». A tener viva una vocazione sociale nell'interpretare il mestiere di scrittore Tullio Avoledo, Andrea Bajani, Matteo B. Bianchi, Carmen Covito, Giorgio Falco, Barbara Garlaschelli, Dacia Maraini, Michela Murgia, Giuliana Olivero, Antonio Pascale, Grazia Verasani. r.montemurro@luedi.it
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La storia La melfitana Nicla Loberto in percorso di sanità
Il volto UNIVERSALE dal cuore di FRANCO CACCIATORE
MELFI avrà presto la sua santa. E' Nicla Loberto, scomparsa a Rimini il 5 settembre 2004, originaria della città lucana. Già all'indomani della sua morte, nella città romagnola, l'evento è divenuto notizia da prima pagina. Oggi il periodico “La voce di Romagna”, scrive che per la Loberto fra pochi mesi inizierà il percorso per il riconoscimento ufficiale della sua santità da parte della Chiesa. Alla tanta stampa che si è occupata in questi anni del caso Loberto è da annoverare “L'Osservatore Romano” del 26 ottobre 2005, che portò l'evento alla ribalta nazionale, con un ampio servizio titolato“Testimoniò con il sorriso, la dolcezza della Vergine e la fedeltà a Cristo”.E il suo padre spirituale, Mons. Pasquale Campobasso, oggi ottantenne, assertore ad oltranza della sua santità, in alcune pubblicazioni, scrive: “Fin dal giorno del funerale ho parlato della sua santità”. A noi dirà: “Certo, ora tocca alla Chiesa dare il riconoscimento. Il prossimo settembre, trascorsi cinque anni dalla sua morte, chiederò al Vescovo di Rimini, Mons. Francesco Lambiasi, la costituzione del tribunale ecclesiastico, di riascoltare le testimonianze e verificare se le virtù vissute da Nicla sono da annoverarsi fra le eroiche ”. Ovviamente la notizia sin dall'inizio è rimbalzata a Melfi, città alla quale Nicla era particolarmente legata, tanto da esserci un'ultima volta, pur se in condizioni quanto mai precarie.D'altronde non poteva essere diversamente perché la sua famiglia, affonda le radici nell'antico centro lucano. Suo nonno paterno, Giuseppe - per tutti “maste Peppe”era una tipica figura di Melfi. Barista della locale sede ACLI, per noi ragazzi era “l'omino della televisione”. Eravamo alla fine degli anni cinquanta e in quel circolo - rarità assoluta per l'epoca - c'era la televisione. Per assistere ai programmi serali si pagavano dieci lire.Purtroppo la mancanza di lavoro sul luogo smembra la famiglia. Il figlio Teodoro - Dorino per i familiari - con sua moglie, Felicetta Simonetti, anche lei di Melfi, si trasferisce prima a Potenza e successivamente a Bari, sedi dell'Ente Riforma, dove trova impiego. Nicla nascerà,proprio durante la permanenza nel capoluogo, il 29 luglio 1964.Il tempo passerà ed anche Nicla troverà occupazione. Si impiegherà nelle Poste di Bari, poi a Biella, Forlì e Rimini. Qui il papà Dorino, oramai in pensione, la seguirà con la sua famiglia. Il resto è proprio “L'Osservatore Romano” a scriverlo: “In tutte queste città unisce alla sua attività lavorativa quella caritativa, l'opera di volontariato, l'amore per i bambini e i poveri, il servizio evangelico della catechesi, l'adorazione eucaristica. E quando sarà in un mare di sofferenza, troverà la sua forza proprio nell'Eucaristia”. Così Nicla, trasforma insieme al marito Antonello, la sua casa in un luogo di preghiera e a suo figlio Marco ne aggiunge altri due adottivi, un bimbo e una bimba africani. Questo l'ulteriore passo di quel suo particolare impegno nel sociale. Per lei, poi, la parrocchia diviene la sua seconda casa.Un lavoro svolto nel silenzio ma con una grinta particolare. Tutte le volte che rilevava compromessi o ipocrisia era inflessibile, reagiva con forza. Questa sua fermezza nel difendere il giusto le aveva fatto guadagnare l'appellativo di “bersagliera di Dio”. D'altronde lo era per davvero, facendo parte del gruppo femminile dell'Associazione Nazionale Bersaglieri.Per lei c'era, però, in serbo una grande prova, durata due lunghissimi anni. Una gravissima malattia, il morbo del secolo, che ben presto doveva divenire per la giovane donna un autentico campo di battaglia.E maggiore era la sofferenza, e più grande era il suo coraggio di vivere, la fede che illuminava il suo travaglio, una serenità che riusciva a trasmettere anche agli altri.Così nel suo lungo calvario attraverso gli ospedali, nei quali era ricoverata. Da Pavia, a Riccione, a Rimini. E “L'Osservatore Romano” annota: “Nel letto del dolore Gesù Eucaristia era la sua consolazione; si rasserenava tutta abbandonata a Lui, Cristo le dava la forza per sopportare il dolore…nel suo ultimo ricovero il desiderio e l'attesa di Gesù si facevano quasi spasmodici e non appena sentiva il suo arrivo l'ansia spariva e le sue labbra si aprivano al sorriso”. Nei momenti di maggiore sofferenza, a chi gli era vicino, Nicla confidava: “Quando mi hanno fatto l'esame e mi hanno infilato la sonda verso il cuore per sei volte, mi sono venute in mente le spine della corona di Gesù, ho pensato al suo dolore; io in certi momenti tengo la mano aperta con il palmo verso l'alto, in modo che quando sono in difficoltà Gesù me la tiene ed io sono serena, altrimenti mi prenderebbe l'ansia, l'affanno e avrei problemi di respirazione”.E negli ultimi istanti: “Signore, vorrei rimanere sulla terra per poter ancora diffondere il tuo messaggio d'amore”. All'indomani della sua morte a Rimini sorgerà l'Associazione Onlus “Nicla Loberto”, guidata proprio dal padre spirituale, Campobasso. Al raccogliersi in preghiera, in Parrocchia, ogni cinque del mese, il sodalizio unisce il compito della ricerca di nuove documentazioni e il diffondere la conoscenza della spiritualità di Nicla. Altrettanto puntuali le celebrazioni nel giorno “dell'ingresso di Nicla nella Casa del Padre Celeste”. Dopo il primo anniversario svoltosi nella Parrocchia di S. Giovanni di Rimini, il secondo a Melfi nella Basilica Cattedrale, unitamente ad un incontro, nel quale sono state illustrate “persona e personalità” di Nicla Loberto, e nel 2007 e 2008 ancora a Rimini, con la partecipazione di rappresentanza della città lucana, il quinto sarà celebrato ugualmente nel centro romagnolo. A questo si darà una rilevanza particolare perché rappresenterà, appunto, l'avvio del cammino verso la santità. Una santità,che il periodico del Santuario riminese “Madre della Misericordia” preannunciava, all'indomani della sua scomparsa:“Per la Loberto, il letto dell'ospedale è divenuto il suo altare”.
Trasformò insieme al marito la sua casa in un luogo di preghiera e a suo figlio Marco ne aggiunse altri due adottati in Africa
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UN’ECONOMIA AL FEMMINILE
IL SUD NODO DI SVILUPPO PER L’ITALIA
di MARIA ANNA FANELLI *
di GIOVANNI RIBELLINO IN BASILICATA, regione a forte rischio di spopolamento, il lavoro femminile è questione strategica. A fronte della crisi e per tutte le emergenze dei nostri giorni, a parere dell'Ufficio della Consigliera di parità, è più che mai necessario un Piano regionale del Lavoro, peraltro previsto da legge regionale, che ponga come centrale la questione femminile da affrontare con forti azioni di governance secondo i parametri europei. Partendo dalla “valutazione dell'impatto di genere”, si dovrà ancor più concretamente dare attuazione ai principi dell'eguaglianza e di pari opportunità e assicurare la specificità di genere, di età, di diverse abilità con l'obiettivo di aumentare il tasso di occupazione, contrastando gli squilibri tra domanda e offerta di lavoro, migliorando l'occupabilità e sviluppando l'imprenditorialità. Una strada di ricerca e programmazione da percorrere in accordo con le parti sociali per la crescita professionale e la valorizzazione delle risorse umane, realizzando misure di flessibilità sostenibile. Le misure anticrisi per le donne lucane dovranno contenere ancor più significativi interventi integrati di formazione, finalizzati all'occupazione e alla formazione anche con vincolodiassunzioneperle impresediunacertaquotafemminile, di sostegno delle rette di asili e dei trasporti alle famiglie in difficoltà. E, ancora, è necessario pensare a istituire nuove premialità per le donne che abbiano figli minori o figli disabili, così come sarebbe opportuno e necessario offrire incentivi alle imprese lucane per assunzioni a tempo indeterminato in favore di ex precarie. Le misureanticrisi dovranno,ulteriormente, incentivare e sostenere la flessibilità oraria ed il part-time; la conciliazione familiare con il potenziamento dell'istituto del congedo parentale; l'obbligo di una equilibrata rappresentanza di genere nei consigli di amministrazione delle società a controllo pubblico; l'istituzione di un “Certificato di qualità delle politiche di genere” per quelle realtà che hanno adottato piani triennali volti al raggiungimento di un'equilibrata rappresentanza femminile nei vari livelli lavorativi, ad importanti misure di conciliazione vita-lavoro nonché di garanzie per il buon clima e il benessere lavorativo. La grande esigenza di misure anticrisi nasce dal fatto che la disoccupazione in Basilicata si caratterizza per una forte diversità di genere: le donne registrano un tasso di disoccupazione più che doppio sia rispetto ai maschi che alla realtà nazionale. Le difficoltà a inserirsi nel mondo del lavoro non risparmiano neanche le donne in possesso di un elevato titolo di studio. Dalle analisi dell'Ufficio della Consigliera regionale di parità, il mercato del lavoro locale, infatti, rimane caratterizzato dalla presenza di situazioni di marginalità, dove convivono basse qualifiche professionali, bassi livelli di reddito ed una quota elevata di lavoro sommerso, escludendo soprattutto le componenti più deboli, i giovani e le donne. Le maggiori criticità del mercato del lavoro regionale che riguardano la disoccupazione intellettuale, le fasce deboli, la disoccupazione giovanile, hanno, quindi, nella donna la componente più significativa. Come sottolinea l'economista lucano Nino D'Agostino, le donne presenti all'interno delle forze di lavoro vantano un livello d'istruzione nettamente superiore a quello della componente maschile, eppure registrano tassi di disoccupazione in base al titolo di studio pressoché doppi rispetto ai maschi: come dire, più studi e meno lavori. La conseguenza è che il livello di disoccupazione delle giovani donne lucane è elevatissimo: in Basilicata le donne sono ben lontane da una condizione di pari opportunità e non è dato vedere dinamiche positive in termini di riduzione del divario di genere,sia sul fronte occupazionaleche reddituale. Siamo di fronte, dunque, ad un quadro complessivo della condizione lavorativa della donna lucana non certo esaltante che finisce col rappresentare la più importante emergenza regionale, in termini non soltanto di crescita economica, ma anche di tenuta demografica. La correlazione tra bassi livelli di natalità e fecondità delle donne lucane e scarsa occupazione delle stesse è evidente e rappresenta un nodo che occorrerà recidere al più presto se vogliamo aprire la regione ad una prospettiva di sviluppo. Non è pensabile avere “culle piene e tasche vuote”. Che fare? Occorre in realtà fare più di ciò che pure si sta facendo con difficoltà e cioè accelerare i processi di sviluppo in atto, nella consapevolezza che il fattore tempo è decisivo per non innescare derive negative irreversibili, anche in considerazione della crisi economica e finanziaria che sta attraversando la globalità dei Paesi. Non è peregrino affermare che le lavoratrici corrono il rischio reale di essere espulse, per prime, dal mercato del lavoro a seguito di riduzioni o licenziamenti. Tali fenomeni si sono già verificati in passato, nel dopoguerra e alla fine del boom economico italiano, e si stanno riaffacciando. Solo ora ci si sta accorgendo che la flexicurity, che avrebbe dovuto costituire un'opportunità per entrare nel mondo del lavoro, si è tradotta in un precariato selvaggio dal quale è impossibile uscire e, cosa ancor più grave, del tutto privo delle tutele degli ammortizzatori sociali. Davanti a questa situazione necessitano più incisivi provvedimenti in favore della famiglia, in raccordo con programmi, azioni e risorse di portata nazionale, regionale e locale, che incentivino con decisione il rilancio della natalità. In Italia, come altrove, non si riesce a garantire contemporaneamente maternità e lavoro, la doppia presenza e su questa base viene meno come fatto tendenziale la maternità. La donna può essere al centro di tutto questo, i suoi saperi ed i suoi talenti sono necessari alla crescita e allo sviluppo generale. Per dirla ancora con D'Agostino, la condizione femminile è il parametro più importante per misurare la qualità di vitadi una regione, comedimostrano infatti esperienze di altri paesi, dove la maggiore occupazione femminile significa maggiore serenità nelle famiglie, più nascite, investimenti in servizi, perché crescono domanda e bisogno, diminuzione del numero di bambini che vivono in povertà. Dal Piano regionale del lavoro dovrà scaturire una “women economics”, l'economia delle donne, attraverso un circuito virtuoso tra lavoro femminile, consumi e investimenti che produca ricchezza per tutti. * Consigliera regionale di parità
SULLA VIA DI DAMASCO continua dalla prima dalla luce solare. Le palpebre gli si ricoprirono di squame. L'iconografica occidentale ha interpretato questo momento in modo dinamico mostrandoci Paolo folgorato dalla luce (divina) e caduto da cavallo (celebre in tal senso il dipinto di Caravaggio). Quel che importa a noi è che egli si convertì e divenne l'”ideologo” del cristianesimo. Così è negli Atti degli Apostoli, capitolo 26. Sul piano della filologia il verbo greco “strepho” fu usato per primo da Omero per indicare il girarsi, volgersi, cambiare direzione.Tale verbo descrive il movimento fisico del girarsi, oppure anche il moto spirituale del pensiero umano verso una persona o un oggetto. Omero diede poi anche il significato di cambiare, capovolgere, trasformare. L'Antico Testamento prende questo verbo, lo rinforza in “epistepho” aggiungendovi un nuovo significato: “conversione”. Lo nomina 1050 volte. Qui la conversione è descritta come allontanamento dal male. Chi rifiuta di convertirsi sarà colpito da punizioni, come la siccità, la prigionia, la distruzione, la morte. Chi invece si converte riceverà il condono della punizione, fecondità e prosperità. Da allora sappiamo che la conversione presuppone ed implica un totale rivolgimento dell'esistenza umana sotto l'azione di una nuova idea. Pensando al passato, essa determina un sentimento di pentimento per un errore commesso, una colpa, una mancanza. Con la conversione avviene un cambiamento di signoria: l'uomo che fino ad allora era soggetto all'errore, ora entra sotto un nuovo “padrone”. L'uomo convertito dovrà servire il suo nuovo dio, e lui solo, in una spontanea dipendenza da lui. Non siamo a Damasco e il sole non c'è. C'è però, nella Basilicata di questi tristi tempi, il fenomeno delle conversioni. Non a Dio (che già potrebbe essere un merito) e neppure al sole nascente dell'avvenire (=socialismo), ormai tristemente tramontato! Si convertono sindaci, assessori, consiglieri e altri. Cosicché la via di Damasco è un po' affollata! Ciascuno di noi si aspetterebbe di sapere se le conversioni che stanno avvenendo in sede locale si siano svolte, o si stiano svolgendo secondo i canoni della storia o della filologia. Di certo si sa che sono uomini nati meridionali, i quali, grazie ai loro padri vicini alla nostra memoria, hanno goduto finora i privilegi d'appartenenza a questa o a tal altra formazione politica di vecchio conio. Di certo si sa che non sono dotti ma uomini politicamente nulli e perciò soltanto
legati alla tradizione del vantaggio personale e sordi ai bisogni della gente, immutati nel tempo. Ora hanno avuto la folgorazione! E senza cadere da cavallo, sono scesi comodamente da uno e saliti su un altro (spegnendo anche l'ispirazione dei pittori). Siccome non è richiesto loro di avere delle idee per il nuovo Partito, il quale di idee non ha bisogno perché in esso c'è uno che pensa per tutti…, e siccome sono anche (cristianamente) poveri di spirito, essi non possono affermare di essere stati spinti verso il loro nuovo leader da un moto spiritual-politico del loro pensiero … Con la conversione avviene un cambiamento di signoria. Si ha insomma un nuovo “padrone”. D'altronde, se questi promette o lascia sperare trattamenti preferenziali che ormai il vecchio padrone ridottosi in abiti a brandelli non può più assicurare, allora perché non andare a prostrarsi davanti a lui? E sanno bene che si deve andare a lui con gli occhi ricoperti di squame e con l'accortezza (politica) di non togliersele mai. Uno psicanalista potrebbe affermare che questi neoconvertiti sono alla ricerca di un padre. Io, più terra terra, dico che loro sono stati afferrati da una previsione (politica) drammatica proveniente dai cieli di Roma: chi rifiuta di convertirsi sarà colpito da severe punizioni, come l'esclusione dalla gestione dei fondi europei, dalla direzione clientelare delle AS (Aziende Sanitarie), esclusi dal fare progetti inutili propri dei GAL (Gruppi Azioni Locali), dallo spendere soldi in azioni non mirate delle Comunità Montane; saranno preventivamente eliminati dalla corsa a direttore generale di qualche ente (posti artificialmente creati non ne mancano), eccetera… Allora: epistepho! epistepho! è il grido che si rincorre per le vie dei paesi, nelle aule di assemblee provinciali, nei consigli comunali e Dio sa in quanti altri luoghi istituzionali e non. Un povero cristo che non capisce questa parola e tutto ciò che c'è dietro si domanda terra terra: “Ma che succede, stanno cambiando casacca?” e nella rinnovata speranza di trarre qualche beneficio personale, a breve o a medio termine, da questi mini neocavalieri, si lascia colpire (anche lui!) dall'effetto-trascinamento. La storia politica del Sud unitario è serenamente abituata a questo. Ma quel termine di Omero “stepho” lascia intravedere un ulteriore significato oltre quelli già detti: “cambiare direzione per tradire”. Basterà contarlo per 1050 volte? Tutto ciò sarà scritto negli Atti del Trasformismo, capitolo infinito. www.angelolucano.blogspot.com
L'ARTICOLO a firma dell'assessore regionale all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, pubblicato su “Il Quotidiano del 26 marzo, dal titolo “La crescita del Sud necessaria al paese” merita particolare attenzione per le condivisibili tesi ivi espresse: ruolo e peso negativo che la Lega Nord svolge nella politica italiana da circa un ventennio; necessaria adozione di una celere strategia per determinare la crescita del sud nell'interesse nazionale. In ordine alla prima, va evidenziato che, infatti, la Lega, essendo diventa ago della bilancia della politica italiana, condiziona nelle proprie improvvide scelte federaliste, sia il centro-sinistra (L. Cost n. 3/2001; astensione sulla legge delega del federalismo fiscale) sia il centro-destra. Entrambe le normative sono lesive per lo Stato, in quanto violano principi costituzionali fondamentali, per questioni che richiederebbero adeguati approfondimenti. Infatti, la L. cost. n.3/2001, che ha modificato il titolo V della Costituzione, creandovi notevoli scompensi non è stata dettata, sostanzialmente, dall'effettiva necessità di operare tale modifica, ma da una strategia errata politica ed elettorale operata dal centro-sinistra nel 2001. Infatti, in vista delle elezioni politiche 2001, da parte del centro-sinistra, si riteneva di poterla vincere ricorrendo alle stesse “armi federaliste” della “Lega Nord”, presupponendo, in tal modo, in una perdita del consenso elettorale di tale partita. Si trattava, però di un ricorso a mezzi errati. Tant'è che il centrosinistra perse le elezioni 2001. Purtroppo, il “Pd persisterebbe in tale strategia politica elettorale errata, come si evince nell'articolo in questione: “Ecco perché è sbagliato astenersi sulla legge delega sul federalismo fiscale, che porta il marchio della Lega e ancor di più sarà segnata dalla gestione ad essa affidata”. Infatti, per potere “demolire” le “armi” della “Lega nord”, occorrerebbe risalire alle vere origini delle medesime, collegabili a delle questioni complesse non esprimibili nella presente… In un prossimo intervento potrà essere indicato un ruolo essenziale che la Basilicata potrà svolgere quanto prima in relazione all'ultima parte dell'articolo in questione, espresso come segue: “Le forze meridionliste devono segnare subito un distinguo e rilanciare una strategia che assuma fino in fondo la tesi di Viesti: la salvezza del paese passa dallo sviluppo del sud. Ed essere conseguenti nelle scelte politiche”.
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SANITÀ FUTURA CHIEDE UN INCONTRO CON PITTELLA SANITA’ Futura l'associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane, chiede un'audizione al presidente della IV Commissione Permanente del Consiglio Regionale, Marcello Pittella. Primo tra tanti interrogativi che il presidente di Sanità Futura, Demarzio, porrà al Presidente Pittella è la discussione del Piano Sanitario Regionale, che dopo dieci anni attende un aggiornamento, e l'applicazione della legge numero28 del 2000. Demarzio, nella IV commissione poterà, tra gli altri argomenti, l'approfondimento di alcuni temi sempre sul Servizio Sanitario Regionale, quali la partecipazione e la trasparenza. La richiesta di audizione, s'inserisce nell'obiettivo dell'Associazione di promuovere la riforma del welfare sanitario, che guardi alle nuove tecnologie portatrici di innovazione nel pianeta salute e alle possibili capacità occupazionali del sistema sanitario. Un'altra iniziativa che segue quella in cui Sanità Futura ha chiesto verifiche più approfondite al Dirigente Generale del Dipartimento Salute, in merito all'accreditamento con il Servizio Sanitario Nazionale e all'esercizio di attività sanitarie e sociosanitarie da parte di soggetti non autorizzati. Elevare la salute a sistema che coniughi, innovazione, ambiente e occupazione, questa la proposta di Sanità Futura.
AVIGLIANO GIUNTA IMMOBILE I CONSIGLIERI della lista Civica “Insieme per Avigliano” hanno bocciato senza appello, nella seduta del consiglio comunale tenutosi il 27 marzo scorso, il bilancio di previsione 2009. Dall'analisi del documento contabile e della relazione previsionale e programmatica 2009-2011 presentato dalla Giunta Tripaldi ne scaturisce un giudizio sostanzialmente negativo in quanto, al di là delle semplici enunciazioni di carattere generale, mancano iniziative concrete ed efficaci che vadano in direzione del miglioramento della qualità della vita dei nostri concittadini. Manca, in sostanza, un progetto capace di rilanciare il nostro Comune e di dare una reale prospettiva di sviluppo e di crescita economica, sociale e culturale. E' vero che non sono state aumentate le tariffe, come ha sostenuto il vicesindaco Marino, ma è vero anche che il bilancio di previsione 2009 ha il fiato corto nel senso che si limita a gestire l'ordinario e ad erogare servizi sempre più scadenti. Manca, inoltre, un quadro chiaro di quei pochi interventi che s'intendono realizzare nel corso dell'anno. Siamo quasi alla fine della legislatura e se si analizza il piano triennale 20062008 all'epoca presentato dall'Amministrazione, si capisce il fallimento della
MIGRANTI/1 Un piano che non piace IIL PIANO annuale del 2009 a favore dei migranti residenti in Basilicata, approvato nei giorni scorsi dalla giunta De Filippo, “non piace per niente” alla maggioranza dell'Esecutivo della Commissione Regionale per l'Immigrazione. A comunicarlo con una nota i sottoscritti delegati in seno all'esecutivo della Commissione: Donato Mazzeo in rappresentanza del Consiglio regionale, Andrea Albanese in rappresentanza dei lavoratori immigrati, ed Angelo Leone in rappresentanza del mondo del volontariato. “I dubbi e le perplessità già avanzate dal novembre del 2007 - si legge nella nota - riguardo al riparto di 400 mila euro per le politiche da attuarsi nell'anno 2007 a favore degli extracomunitari in Basilicata, con la deliberazione della giunta regionale numero 306 del 27 febbraio scorso, diventano realtà. Fondi trasferiti ai Comuni che fino ad oggi poco o niente hanno fatto per promuovere interventi nel campo sociale, culturale e sanitario o per facilitare l'informazione, lo scambio, la mediazione interculturale, o l'inserimento sociale e lavorativo di queste persone. Fondi fino ad oggi inutilizzati che hanno garantito faziosità a determinati “amici” e rimpinguato alcune casse comunali. Basti pensare per esempio, tanto per citarne alcuni casi, al trasferimento di 15.402, 90 euro all'ambito di zona del Marmo Melandro - 369 cittadini stranieri residenti - serviti esclusivamente per arredare lo sportello immigrati ubicato in un Comune dove ne risiedono soltanto 13. Oppure caso Matera, dove l'assessore alle politiche sociali della città, tiene bloccati da un oltre anno 40.000 mila euro, ignorando del tutto le indicazione di trasferimento dei fondi stessi, che dovevano servire alla prosecuzione e al consolidamento delle attività degli sportelli informativi laddove già esistenti, creando gravissime difficoltà al centro di prima accoglienza, sportello informazione e servizi, gestito dall'Anolf (Associazione nazionale Oltre le Frontiere) che opera da dieci anni a Matera. E si potrebbe andare avanti ancora per molto, citando inefficienze come a Policoro e Pisticci o addirittura illegalità come nel caso dei Comuni di Bernalda e Garaguso. La polazione straniera residente in Basilicata, secondo gli ultimi dati Istat conta 9.595 persone, vale a dire cittadini non esclusivamente extracomunitari, ma provenienti anche dai confini della Ue. La Regione ultimamente ha investito 150.000 euro, per promuovere a tutte queste persone, tramite l'Apofil e l'Ageform, la cultura e l'insegnamento della lingua italiana, escludendo
di fatto le associazioni di volontariato che fino ad ieri svolgevano anche tale compito. Totale iscritti: 110 persone, ovvero poco più di 10 su mille. Frequentanti ancora nessuno. Praticamente un flop. E' innegabile - continuano i rappresentanti - la pochissima attenzione per non dire totale indifferenza da parte dei vertici regionali, alle richieste da sempre avanzate da parte dell'Esecutivo ed in particolar modo dai sottoscritti, per l'attivazione di una politica efficiente ed efficace a favore dei lavoratori extracomunitari residenti nella nostra regione. A qualcuno forse ancora sfugge, l'esistenza di una legge regionale, la numero 21 del 2006, e l'istituzione di una commissione ad hoc legiferata da chi ha ben inteso come sviluppare realmente l'integrazione ed offrire interventi di sostegno ai lavoratori extracomunitari ed alle loro famiglie. Oggi con questi comportamenti si vuol distruggere la natura stessa della legge e quanto fatto negli anni passati da coloro che in Commissione hanno sempre cercato di rappresentare in meglio le istanze degli immigrati. La dimostrazione eclatante viene proprio dalla deliberazione della giunta regionale del febbraio scorso, che ha baipassato ogni regola di buona prassi, ad iniziare dal parere dell'Esecutivo e della Commissione così come è previsto nella sacrosanta legge numero 21 del 13 aprile 2006 agli art. 6 e 9. Non permetteremo a nessuno che non si rispetti una legge e che non si rispetti la volontà e le indicazioni di una maggioranza di un esecutivo eletta democraticamente. Il Presidente della Commissione, in primis, ne deve prendere atto e non imporre come è il suo solito, la sua anti-democratica gestione arrogante. A breve sarà presentata una petizione firmata da decine di immigrati agli organi competenti politici e istituzionali, con l'intento di bloccare questo spreco di fondi previsti con questa programmazione sciagurata che poco tiene conto degli immigrati e molto degli “amici”. Per spiegare più nel dettaglio lo scempio e la penalizzazione che hanno avuto gli immigrati col vecchio programma e che avranno con il prossimo, Invitiamo tutti gli organi di stampa martedì 31 marzo prossimo alle 17 nellla sede l'Anolf di Matera in Piazza Matteotti numero 11, a una conferenza stampa per dimostrare nei fatti come sono stati utilizzati questi fondi, cosa hanno prodotto e chi ne ha usufruito. Donato Mazzeo Andrea Albanese Angelo Leone Commissione regionale per l’immigrazione
gestione amministrativa della giunta Tripaldi, giacché di quel piano che prevedeva investimenti di circa 56.000.000 di euro poco è stato realizzato. A questo punto, o le previsioni erano completamente inattendibili o non si è avuta la capacità politica e amministrativa di realizzare quanto programmato. L'analisi di questi dati evidenzia con chiarezza
l'immobilismo della Giunta Tripaldi in questa legislatura e la sua incapacità di amministrare con oculatezza il territorio, oltre ad un'assenza di strategia complessiva per rilanciare la nostra comunità locale ormai relegata, nel contesto provinciale, ad un ruolo sempre più marginale. Vito Lorusso Consigliere Lista Civica “Insieme per Avigliano”
MIGRANTI/2: Osmosi con chi viene da fuori LA DENUNCIA fine a se stessa non ci appartiene. Dobbiamo e vogliamo essere propositivi. Ci ha molto colpito la notizia del cibo avariato cinese in quel di Matera e il caso ripugnante delle sei scatole di fagioli... in quel di Policoro. Le polemiche " scaturite "dalla accorata denuncia del rappresentante Cisl, nel corso del TG3 del 26 marzo scorso, ci hanno ulteriormente convinto che la Società a Colori in Basilicata è un mero slogan. Una nuova gerarchia di valori, di partiti e di programmi finalizzati all'integrazione delle tante comunità straniere presenti a Matera a Scanzano,a Policoro e a Potenza è una mera chimera. Noi che non soffriamo di quella "sindrome negativa" che fa leva sulla rinuncia e sull'abbandono, sull'indifferenza e sulla insensibilità siamo "aperti" alla disponibilità vera e concreta e al dialogo verso gli ultimi. Siamo disponibili ad attivare un vero spazio di denuncia e di proposta. Uno Spazio condito di seri propositi che abbandoni per sempre la Sindrome della sfiducia. A tal proposito il "carnet delle proposte" rivolte ai neo candidati amministratori si arricchisce di una nuova "problematica" rivolta agli Ultimi. Una problematica ancora sottovalutata che dovrebbe volgere la propria attenzione con serietà e solidarietà ai nostri extra comunitari, muniti di permesso di soggiorno. Tale "problematica" trova riscontro nel continuo esodo di coppie di giovani nei nostri cari piccoli borghi. Coppie di giovani che lasciano definitivamente le nostre aree interne lucane creando un vero disagio nella popolazione anziana... per la mancanza assoluta di vera "assistenza domiciliare" a loro rivolta. Una mancanza che non è più coperta da nessun "servizio" pubblico alla persona e che si coniuga con la mancata integrazione di veri e stabili gruppi di extra comunitari. Un fenomeno sempre più crescente che viene del tutto ignorato. Un fenomeno costituito dalla presenza sempre più capillare delle cosiddette "badanti dell'est" al servizio di "nuclei familiari" anziani, non più idonei. La loro presenza è divenuta sempre più massiccia. La lora costanza e la loro forte determinazione unita alla grande solidarietà esercitata nella cura e nell'assistenza degli stessi anziani, sempre più soli, trova "spazio e fiducia " nella conduzione quotidiana della intera famiglia. E' una vera ancora di salvezza per quegli anziani dimenticati da parenti , ormai lontani. E' un chiaro riconoscimento a queste donne dell'est forti e tenaci che esprimono con la loro passione, la loro volontà e la loro caparbietà, come si possono accudire amorevolmente i malati e gli anziani, ormai condannati e malsopportati da una società sempre più "egoista". Non tenerne conto è sicuramente indice di insensibilità al riguardo. L'Apofil in questi giorni ha posto in essere il primo corso di lingua italiana. Le nostre Amministrazioni Locali sono pronte in tal senso? I programmi di integrazione dei Partiti che si candidano al Comune Capoluogo e alle Province di Matera e Potenza sono presenti e realizzabili concretamente? Saranno in grado di trovare le giuste soluzioni per la loro definitiva integrazione... visto il flop delle varie Consulte. A proposito di Consulte e di Movimenti civici alternativi ai Partiti ... Vi siete mai chiesti perchè ogni iniziativa, dopo qualche timido risultato positivo iniziale fallisce quasi per incanto? Ho partecipato (da anonimo)... ho constatato la presenza di una middle class, tutta forbita e snob. Mi sono detto qui non si va da nessuna
parte... Così è stato per un'altra "Città è possibile". Così è stato per la Consulta degli Immigrati. Ci vogliono biglie d'acciaio e tempra forte. Ci vuole soprattutto tanta umiltà e tanto buon esempio. La gente comune si rende conto che questi snob sono anni luce dalla loro quotidianità. Pur tuttavia , il tema dei Servizi e delle coppie giovani dovrà essere il lievito delle nuove politiche amministrative locali. Il ricongiungimento dei nuclei familiari extracomunitari potrà produrre una serie di benefici che andranno sicuramente vagliati e recepiti dai nostri neosindaci che andremo ad eleggere prossimamente. Ridimensionare il problema, sottovalutarlo significherà riconfermare la grande confusione odierna. Le realtà locali saranno sempre più indistinte e la maggioranza silenziosa degli anziani e la chiusura degli ultimi presidi culturali e sociali (vedi Scuole e Poste) non potrà più garantire nè il prosieguo delle attività economiche nè tantomeno le azioni rivolte al sociale. Le nostre Comunità saranno sempre più indebolite e l'integrazione sarà sempre più difficile se, oggi, non si corre ai ripari. E' impensabile che il fenomeno del tutto ignorato possa avere una positiva tendenza ...domani. E' impensabile che i nostri anziani possano riproporre un nuovo processo economico. L'abbandono di terreni agricoli, oggi malcotivati e malgestiti , potranno essere la risposta ai nuovi nuclei familiari dell'est che già oggi lavorano proficuamente nelle nostre aziende zootecniche di media grandezza. Sarà un processo economico lungo e irreversibile. Ma è un processo ormai alle porte. Il prossimo decennio vedrà scomparire gli ultimi "operatori economici residuali" della vecchia generazione e una nuova classe "macedone e dell'est" è pronta a subentrare. Uno scenario che trova il suo riscontro nella rinuncia sempre più manifesta dei nostri giovani verso lavori che si ritengono umilianti e poco remunerativi rispetto al tempo dedicato. Sono lavori che non riescono a dare "pathos" come lo è stato per i nostri pastori della "transumanza e del formaggio tipico". Oggi tutto è "relativo" tutto è approssimazione. Speriamo che le organizzazioni di categoria e le nuove amministrazioni comunali e provinciali, le Istituzioni scolastiche e quelle del Volontariato affrontino da subito questo problema. Lo affrontino con la consapevolezza che la società multiculturale e multietnica ha già iniziato il suo percorso. Un percorso che vede nell' approccio integrativo una prima risposta. Del resto le nostre popolazioni dell'interno lucano sono disponibili ed aperte. Non vi saranno mai problemi di "razzismo" e/o peggio di pregiudizi e indifferenze. Tutto dovrebbe filare per il meglio, perchè a questi giovani volenterosi macedoni e dell'est non manca la volontà e la determinazione di perseguire quegli obiettivi negati dalla totale assenza di libertà economica e materiale. Ci sarà la ferma intenzione di preparare un futuro dignitoso alle nostre piccole comunità in via di definitiva estinzione, partendo da questo meraviglioso "approccio integrativo"? O come al solito prevarranno i nostri egoismi e l'insidia (sempre dietro l'angolo) di una subcultura priva di etica, di pensiero e di responsabilità? Noi confidiamo in un percorso propedeutico che coniughi giovani dell'est e comunità locali in un processo economico e di osmosi vera che superi il forte disagio odierno e prepari una nuova società multiculturale fondata sulla speranza e sull'integrazione e non certo sulle paure del diverso e dello straniero.
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Gusto e identità
La Cucina La Cucina
Domenica 29 marzo 2009 cultura@luedi.it
L arossa luna di FEDERICO VALICENTI Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino.
Ultimi giorni
di penitenza
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La Quaresima tra rito religioso e annuncio della “primavera” La Quaresima fino a tre secoli dopo la morte di Gesù non esisteva. Non si sentiva la necessità di prepararsi spiritualmente alla morte e resurrezione di Gesù da quaranta giorni prima, non vi era alcuna preparazione alla testimonianza del martirio, nessun digiuno, nessuna penitenza. L'usanza di iscrivere al libro maestro i credenti cristiani, assolti dai peccati mediante penitenza pubblica, si diffuse solo nel IV secolo. Penitenza che si fermava alla settimana di digiuno che precedeva la Pasqua. In seguito, la chiesa, cercando di convertire quanta più gente possibile al Cristianesimo, allungò i giorni della penitenza, determinando la formazione di una quadragesima, che inizia quattro domeniche prima di Pasqua. Da cui la Quaresima, in dialetto quaremma. Successivamente, considerata la domenica, essendo giorno di riposo, intangibile dalla penitenza, si fissò l'atto penitente al mercoledì precedente. Così il mercoledì diventò giorno di digiuno. Ma ci si chiede, perché proprio quaranta e non 20, 30, o addirittura 50 giorni di penitenza? Sicuramente fu determinante il numero quaranta che si ritrova nell'Antico Testamento. Sembra che quaranta furono i giorni del diluvio universale, quaranta i giorni che Mosè passò sul monte Sinai, quaranta furono i giorni impiegati dagli ebrei per esplorare la terra promessa, quaranta furono i giorni di cammino che il profeta Elia impiegò per giungere al monte Oreb, e quaranta furono i giorni di tempo che Dio diede a Ninive prima di distruggerla. Il numero quaranta compare costantemente anche nel Nuovo Testamento. Sembra, infatti, che Gesù trascorse quaranta giorni nel deserto, dopo il suo battesimo nel Giordano e prima del suo ministero pubblico e quaranta giorni trascorsero dalla sua Resurrezione all'Ascensione al cielo. Matteo (4,2) ci ricorda che “ Gesù, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, ebbe fame” e dopo aver subìto il martirio, si ferma ancora quaranta giorni per parlare ai suoi discepoli, trattenendosi con loro, rassicurandoli di essere lo stesso amichevole e fraterno Gesù che ha cura di loro, si curva per accendere il fuoco e riscaldarli, cucina del pesce per sfamarli, li chiama a mangiare perchè il cibo è già preparato. Ecco il Cristo che cucina, sfama e usa il cibo come mezzo di comunicazione, non come mezzo di sofferenza, di penitenza, ma come atto divino di fratellanza, di comunanza. Prima di lasciare per sempre la Madre Terra raccoglie intorno a sé i suoi apostoli e li invita a consumare assieme il desco da lui preparato, come ad invitarli a riflettere sull'atto iniziale della vita, il cibo che ci nutre, per poi trasformare noi stessi in cibo da nutrire. Nascita, vita, morte e resurrezione di ognuno di noi!
Tra i fornelli Pane e sarache per 4 persone: Ingredienti 4 fette di pane raffermo 4 pomodori da insalata preferibilmente "cuore di bue" 4 filetti di sarago affumicato- “sarache”12 olive nere 8 capperi, 2 uova sode Due cucchiai di sottaceti olio extravergine d'oliva, sale. Preparazione: ammollare il pane in acqua ed aceto, strizzarlo con delicatezza e poggiarne una fetta per ciascun piatto. In una zuppiera tagliare a spicchi i pomodori, aggiungere 2 filetti di sarago a pezzettini, l'albume d'uovo a fette, i sottaceti ben scolati, le olive denocciolate e i capperi. Condire quindi con olio e sale, rimestare bene e porli sulle fette di pane. Guarnire con i restanti filetti di sarago affumicato e tuorli d'uovo sbriciolati. Servite con un filo d'olio.
Orecchiette e cime di rape. Preparazione (per 4porzioni Ingredienti: 400 g. orecchiette 300 g. cime di rape 50 g. olio di oliva 1 spicchio d'aglio un cucchiaio di mollica di pane 4 filetti di acciughe. Preparazione: cuocere le cime di rape in acqua leggermente salata; nella stessa acqua della verdura, cuocere le orecchiette e scolarle. In alternativa si può cuocere la pasta, versandola a metà cottura della verdura. A parte, scaldare in un padellino l'olio d'oliva e fare imbiondire l'aglio schiacciato, aggiungere i filetti di acciuga e lasciarli disfare (per circa tre minuti).
I quaresimali Aggiungere due cucchiai di mollica di pane sbriciolata finemente, far rosolare. Scolare le orecchiette e le cime di rape. Quindi versare il tutto sulle orecchiette e cime di rape. Servire ben caldo.
Baccalà al zift' Ingredienti: 500 gr. di baccalà messo a bagno da tre giorni; un cucchiaio di peperone secco a scaglie aglio; olio; peperoncino; prezzemolo; olio di oliva; sale. Preparazione: Preparazione: Lessare il baccalà. A cottura ultimata privarlo delle spine e sfilacciarlo. Soffriggere in una padella con abbondante olio, aglio e prezzemolo, quindi versare le scaglie di peperone secco per pochi secondi (zift'). Versare il tutto sul baccalà, aggiungere il piccante e servire. Sarde arraggiate Ingredienti 1 kg di sarde 100 g di pane grattugiato 1 cucchiaino d'aceto olio extravergine d'oliva origano sale e pepe Mettete i pesci diliscati e senza testa a marinare per mezz'ora in olio abbondante sbattuto con aceto, sale, pepe e origano. Ungete una teglia e ponete a raggiera, con le code al centro, le sarde, cospargendole di pane grattugiato. Infornate per 10 minuti a 200°.
Come dice il nome si tratta di dolcetti che si usa mangiare durante la quaresima. Per prima cosa occorre preparare la pasta di mandorle Pasta di mandorle Ingredienti: Mandorle sgusciate 1 Kg. Zucchero a velo 675 gr. Acqua di fior d'arancio 2 cucchiai Farina 30 gr. Pelate le mandorle immergendole per pochi secondi in acqua bollente, passatele più volte al tritatutto in modo che si trasformino in una pasta, a cui unirete lo zucchero al velo, l'acqua di fior d'arancio e la farina. Lavorate a mano o meglio ancora con l'impastatrice, in modo da formare una pasta abbastanza dura. Formate delle ciambelline, canestrelli e delle losanghe, rombi. Passatele 10 minuti in forno a 160 gradi. Levatele e bagnate leggermente la superficie dei canestrelli e dei rombi con dello zucchero bagnato. Cospargete i canestrelli con “i diavolini”(semenzine o codine colorate) e le losanghe a rombi con la glassa . Per la glassa Unite a 350 grammi di zucchero al velo un albume e 3 cucchiai di succo di limone; lavorare con lo sbattitore elettrico in modo da ottenere una bella glassa bianca
Potenza 25
Domenica 29 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
L’accordo per risolvere il contenzioso in zona Poggio Tre Galli passa per il regolamento urbanistico
La transazione con Mancusi Due scenari legati alla sentenza d’appello e tempistica “urgente” «VORREI capire quale svantaggio ci sia per il comune, quale sia la perdita per l’amministrazione». Il commento è del legale della Mancusi Group, l’impresa protagonista indiretta, negli ultimi giorni, delle polemiche politiche sorte in consiglio comunale sul regolamento urbanistico e su due osservazioni che ne hanno bloccato la discussione. Quelle due osservazioni riguardano un vecchio contenzioso e una eventualità di soluzione tra l’amministrazione e l’impresa potentina, per un suolo (e volumetrie annesse) - il lotto 4 - del complesso a forma di rettangolo, il Secondo centro direzionale, che sta sorgendo a Poggio Tre Galli. Nei giorni passati, conferenze, incontri, note e dichiarazioni della politica su una vicenda dell’urbanistica potentina che nasce negli anni ‘70 e tocca varie amministrazioni. Ma l’imprenditore cosa ne pensa? E’ il suo legale a rispondere, atti alla mano, mostrando la transazione proposta dal comune. Quella transazione è stata inserita nelle due osservazioni al Ru proposte dall’Ufficio di piano (proprio il fatto che il proponente sia l’ufficio comunale è stata una delle critiche fatte non solo dall’opposizione) e su cui la discussione consiliare si è, momentaneamente, arenata. E’ il legale della Mancusi Group a spiegare i contenuti dell’accordo raggiunto dalle parti, ma che, per restare valido, dovrà essere recepito nel regolamento urbanistico. Il 9 giugno 2008 l’amministrazione comunale propone all’impresa una proposta di accordo che poi, in seguito, sarà recepita in un atto di indirizzo dell’esecutivo e resa, nel febbraio scorso, in un atto di transazione già sottoscritto da Mancusi. Il punto di partenza della proposta è di tipo “urbanistico” perchè su quel lotto dovrebbe essere costruito un fabbricato di 40 mila metri cubi, circa 11 piani di altezza o giù di lì, «per di più - spiegava l’amministrazione nella proposta - con destinazione “terziario”, che notoriamente comporta maggior carico di persone e veicoli». Allora, «alla luce di approfondimenti effettuati, anche con la consultazione del comitato di quartiere della zona interessata», si legge nella transazione, serve «perseguire il preminente interesse pubblico con una riduzione della volumetria insediabile». La proposta, sottoscritta la scorsa estate da entrambe le parti, e poi, spiega il legale della ditta, recepita nella transazione, stabilisce che l’edificio che sorgerà sul lotto 4 non dovrà comunque superare l’altezza dei palazzi previsti già sullo stesso lato del rettangolo: a conti fatti si arriva a una volumetria di 26 mila metri cubi. Che ne sarà della cubatura “limitata”? Dipende. Secondo la transazione, in caso «di definitiva pronuncia favorevole alla Mancusi Group (l’amministrazione ha fatto ricorso in Appello dopo la sentenza del
UNA LUNGA STORIA
Tutto comincia anni fa
DI quella zona di Poggio Tre Galli si parla da tempo. Se ne parla dai primi anni ‘70 quando il piano regolatore prevedeva che lì sorgesse persino un centro sociale. Nel tempo, diversi passaggi burocratici, compiuti da diverse amministrazioni, tra varianti al Prg, un piano particolareggiato, persino un Prusst, oggetto di accordo Quadro con Regione e Stato. Con la convenzione del 2004 con il comune, il consorzio edilizio ha assunto impegno a cedere gratuitamente all’ente le aree di proprietà dei consorziati destinate a opere di urbanizzazione e il lotto 4. Questo uno dei punti su cui nasce, di recente, la vertenza tra comune e impresa (oggi proprietaria dei suoli). Alla ditta, l’ente ha negato il permesso di costruire perchè, secondo la convenzione, titolare del lotto. Ma il Tribunale civile ha dato ragione all’impresa. Poi i ricorsi e l’attesa degli sviluppi. Il Secondo centro direzionale
Tribunale civile di Potenza che attesta la titolarità di quel lotto all’impresa, ndr)», gli altri 14 mila metri cubi potranno essere delocalizzati e realizzati su suoli di proprietà della ditta, nella parte alta del quartiere nota coma “zona G”. Ma sempre in questo caso, si dovrà procedere allo scomputo della percentuale degli oneri concessori (le tasse sull’edificazione) già versate dall’impresa per la volumetria non più realizzabile nel rettangolo. Mentre dei 26 mila che rimarrebbero nel rettangolo, il 75 per cento dovrà essere destinato a edilizia residenziale, il resto a terziario. C’è di più. Con questa transazione si richiama anche un altro contenzioso in corso tra l’impresa e il comune, quello relativo al Primo centro direzionale in via Nazario Sauro (noto in città come “le due torri”), per circa 9 mila metri cubi non realizzati «che rivengono - spiega il legale - dalla cessione gratuita dei suoli su cui il comune ha costruito il pon-
te e parte dell’ex stazione autolinee di rione Francioso». Visto che, si legge ancora nella transazione, «risulta acclarato da atti ufficiali e validi un residuo diritto edificatorio spettante alla Mancusi Group», quei 9 mila metri cubi potranno essere «realizzati in lotti rimasti inedificati» di Mancusi, sempre in zona G. Potranno essere accorpati alle volumetrie delocalizzate dal Secondo centro direzionale. Ora, la localizzazione della nuova volumetria complessiva «non comporta - si legge nella transazione - variazione degli standard urbanistici», inoltre sono già presenti le opere di urbanizzazione (tutti quei servizi necessari alla vivibilità, come fognature, impianti, strade, marciapiedi) «capienti e idonee ad assorbire la maggiore volumetria». Sulla zona G già insiste un vecchio piano particolareggiato con relativo piano attuativo (sono le fasi della progettazione di un qualsiasi complesso edilizio ampio) e lo spo-
stamento della volumetria «non comporta varianti urbanistiche». Per questo - si legge nella proposta estiva - «l’edificabilità è diretta», basta il permesso di costruire, «laddove il consiglio comunale approverà l’osservazione». Fin qui una strada. Poi c’è l’altra opzione prevista dalla transazione. «In caso di pronuncia definitiva dell’autorità giudiziarie in favore del comune di Potenza, ferma restando la volumetria dei 26 mila metri cubi (cioè, livellata sugli altri edifici e non più una previsione di 11 piani, ndr) l’amministrazione comunale potrà valutare di realizzare, o far realizzare, edilizia residenziale pubblica». Questi i due scenari lasciati aperti dall’accordo. Ma non è tutto. Innanzitutto la Mancusi Group, «indipendentemente dalla sentenza civile» di primo grado che ha dato ragione all’impresa sulla titolarità del suolo, «dichiara che non insisterà nella richiesta di permesso di costruire» per il lotto
Arrestato “Sing-Sing” Deve scontare altri 4 anni LA SQUADRA mobile (sezione della criminalità organizzata) di Potenza ha arrestato, lo scorso 27 marzo, ha arrestato Gianuario Franco Di Santo. Il cinquantunenne, soprannominato “Sing-Sing”, era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal procuratore della Repubblica di Potenza, Giovanni Col angelo, perchè deve espiare una pena residua di 4 anni e 10 mesi di reclusione in seguito alla sentenza inflitta dalla Corte di Appello di Potenza, passata in giudicato, per spaccio e detenzione illecita ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina. L’imputazione contestata a Di Santo risale ad alcuni anni fa: l’uomo, durante una operazione di Po-
lizia giudiziaria impegnata nella ricerca di sostanze stupefacenti, si era disfatto della droga lanciando dalla finestra della propria abitazione un involucro. Quello stesso involucro, che ovviamente conteneva droga, era stato immediatamente raccolto dal personale della squadra in azione che stava appostato in zona. Di Santo, come ricorda la stessa comunicazione della Questura di Potenza, è «ampiamente noto alle cronache cittadine». E’ uno degli autori dell’omicidio del commerciante del capoluogo Crisci, ucciso a Potenza agli inizi degli anni ‘80, nel corso di una rapina ai danni del titolare dell’esercizio commerciale.
4, fino alla pubblicazione della sentenza di Corte d’Appello (dopo il ricorso dell’ente). C’è poi la questione relativa ai suoli attorno al rettangolo: l’impresa ha fatto ricorso al Tar «per il risarcimento dei danni derivanti alla società dalla illegittima occupazione dei suoli utilizzati per la realizzazione di strade» limitrofe alla zona. Così, «l’ufficio espropri del comune eseguirà - ancora la transazione - la stima del valore di tali aree da conguagliare con il valore della superficie di proprietà comunale inserita nel Secondo centro direzionale» ampia circa 1.000 metri quadrati. Poi, «la Mancusi Group dichiara di rinunciare a ogni e qualsivoglia pretesa risarcitoria in relazione ai contenziosi in corso, anche in caso di esito positivo, parziale o totale, dei giudizi, sia civili che amministrativi». Esiste, però, un limite inderogabile. La transazione avrà effetto a condizione che il comune adempia a tutte le pre-
visioni dell’accordo entro la data d’approvazione del regolamento urbanistico, altrimenti l’accordo si riterrà nullo. «Mi chiedo come si possa dire che l’accordo favorisca l’impresa - spiega il legale della Mancusi Group - Sarà l’ente a fare una stima dei terreni circostanti e di quello interno al rettangolo, altrimenti poco fruibile. Se, poi, la sentenza darà ragione all’amministrazione, disporrà del lotto come vuole. In più, l’impresa rinuncia a tutti gli eventuali diritti risarcitori». Così l’avvocato, transazione alla mano, spiega di non comprendere su che cosa «si stai effettivamente discutendo». Quanto alla tempistica, secondo l’accordo, meglio che la “concretizzazione” del percorso avvenga, come data indicativa, entro fine marzo. E proprio per martedì è prevista la discussione interrotta sulle due osservazioni del caso. Sara Lorusso
IL CASO Bloccati in ascensore NON è certo piacevole rimanere bloccati in un ascensore, più o meno ampio che sia. Chiunque, più o meno, ha potuto testare, suo malgrado l’esperienza. Attesa, a volte paura, per poi risalire su. E’ successo anche ad alcuni cittadini che, ieri mattina, sono rimasti bloccati per oltre mezzora - secondo quanto hanno denunciato al Tgr nell’ascensore del parcheggio multipiano. Sono intervenuti i Vigili del fuoco e nessuno ha riportato danni. Ma secondo la segnalazione che hanno fatto i malcapita-
tati, i soccorsi non sarebbero stati chiamati con tempestività dalla ditta. Ed è per questo che sembra abbiano deciso di denunciare il disagio dell’accaduto.
26 Potenza
Domenica 29 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
E’ qui la festa??
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’ DUE TORRI
0971-37592 0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
OSTERIA GAGLIARDI - AVIGLIANO 0971-700743 ISUCCIO
a Fabio Santarcangelo Ieri il compleanno, oggi c'è un piccolo particolare: l’augurio al mister più bello e carismatico del calcio a 5 lucano! Trent'anni..e non li dimostra! Buon Compleanno! Le tue amiche giornalaie
AMBROSIA LA PRIMULA AL NORD
0971-471312 0971-34501 0971-58310 0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-470750
PANE E PEPERONCINO
Personale di Ravaioli Rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 12 aprile 2009, nella Galleria Idearte (via Londra, n. 75), la personale di Ravaioli, “Opere scelte 2008-2009”. Trenta le opere in esposizione, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima esposizione nel capoluogo potentino. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 - 13 / 17,30 - 20,30. Per Carlo Ravaioli la pittura è un quotidiano tuffo nell'Assoluto, alla ricerca della “regola principe” e della “formula armonica”.
“I due gemelli veneziani” IL prossimo 15 aprile, con sipario alle 21, Massimo Dapporto porterà in scena “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, per la regia di Antonio Calenda. Capolavoro della comicità e della scrittura scenica, il testo offre al protagonista un banco di prova eccezionale, pari a pochi nella storia del teatro. Lo spettacolo, che fa omaggio al genio goldoniano nel trecentesimo della nascita, è un vero capolavoro della scrittura comica: s’incentra sull’incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti, portato a livelli altissimi da un Goldoni ormai pienamente padrone delle tecniche della drammaturgia settecentesca e della sapienza scenica di chi il teatro lo scrive ma sa anche “farlo”.
Uova di Pasqua dell’Ail OGGi ultimo giorno per contribuire alla causa dell’Ail. I volontari dell’Associazione italiana contro le leucemie), distribuiranno le “Uova di Pasqua” che, insieme alle “Stelle di Natale”, sono sicuramente le manifestazioni più importanti che hanno permesso all’associazione di raccogliere e stanziare fondi per la ricerca per far sì che le leucemie, i linfomi e il mieloma siano mali sempre più guaribili. I banchetti si potranno trovare nelle principali piazze del capoluogo e all’ingresso dell’ospedale San Carlo di Potenza. La manifestazione, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, ha permesso di raccogliere in tutti questi anni i fondi per finanziare i progetti di assistenza e di ricerca di alto valore scientifico e sociale.
•DON BOSCO• The millionaire 19. 30 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 I mostri oggi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 3 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Gran Torino
17 - 19.30 - 22 Sala 5 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 6 Il caso dell’infedele Clara 17 - 19 - 21 Sala 7 Push 16.30 - 19 - 21.30 •DUE TORRI• I mostro oggi 19 - 21
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
FARMACIE TURNO FESTIVO Malvaccaro via Danzi, 29 0971 - 441991 Trerotola via Nitti 0971 - 472839 TURNO NOTTURNO 29 MARZO Malvaccaro via Danzi, 29 0971 - 441991
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-445470
TOURIST
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LA TRATTORIA
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
AL DRAGO
SARRICCHIO TRIMINIEDD C’ERA UNA VOLTA
0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-601217
OGGI IN TUTTA ITALIA L’ULTIMO LAVORO DISCOGRAFICO
Gli Ethnos cantano il banditore OGGI in tutta Italia uscirà l’ultimo grande lavoro-cd degli Ethnos, “O Bannu”, che riporta alla mente la vecchia figura del banditore conosciuta dalla gioventù di un tempo, dalla generazione dei nostri padri. Figura appartenente ad un periodo storico in cui si pensava di non possedere niente ma in effetti si aveva tutto, si aveva l'elemento che impreziosisce la vita, e cioè il godere e l’apprezzare le piccole cose. Ancora una volta Graziano Accinni ha dato vita ad un piccolo-grande capolavoro che non poteva non colpire per l'importanza e il valore delle tematiche che riportano ad un'epoca più genuina, un’epoca nella quale il nostro territorio era ricco di personaggi particolari che tra il chiacchiericcio e la curiosità della gente primeggiavano con le loro grida e con le loro voci singolari. Persone pronte a tutte pur di farsi ascoltare diventando così i protagonisti dei pettegolezzi che si intrecciavano tra le viuzze dei paesi. Persone oggi sostituite dai mezzi di comunicazione. Come sempre il passato e il presente si accavallano, convivono, si ripropongono sotto diversi elementi di continuita. Il passato nel presente, nella modernità. Il disco è stato prodotto da Ennio Rega e pubblicato da Sca-
Gli Ethnos con Maurizio Costanzo
ramuccia Music e sarà in vendita in tutti i negozi “tradizionali e digitali”. Il messaggio che Graziano Accinni, direttore artistico degli Ethnos, vuole trasmettere parte dalla ferma convinzione che la reinterpretezione del vissuto di un popolo possa portare a nuove e inaspettate forme espressive. Il disco è composto da 16 brani di grande spessore tra cui antichi canti provenienti dalla tradizione sacra o ancora da racconti. Ricordiamo i titoli: Musa medi-
terranea, Polcabasilisca, Antidotum, Polca a matrimonio, Lucanae, Tarantella all'aviglianese, O Bannu, Madonna del sacro monte, Rosario, Crevu, Devozionale, Sciucam, Fiore ri lu fiore, Vola e mena, Cirasieddo e Sona si vu sunà. Arpa popolare, violino, mandolino, flauto e chitarra, questi gli strumenti che accompagnavano i musicanti della Valle dell'Agri che giravano il mondo, dall'Inghilterra alle Americhe, Francia,
Australia cantando e suonando canzoni antichissime. Gli Ethnos intendono, attraverso lo studio e l'approfondimento della musica e della gente “antica”, proporsi come ago della bilancia tra il vecchio e il nuovo. Melodie popolari da radicare nella mente per non dimenticare chi siamo e chi eravamo per poter guardare alla vita da orizzonti diversi. Rossella Mancusi potenza@luedi.it
Potenza 27
Domenica 29 marzo 2009
Parla il compagno della donna che prima ha denunciato uno stupro e poi ha ritrattato
L’ostinazione di lui: «Le credo» E sul telefonino di lei un nuovo messaggio da uno sconosciuto ANTONIO è un nome di fantasia, come Sophia per lei, che è la donna che ha denunciato di essere stata stuprata da due uomini giovedì scorso. In questa storia i dettagli sono fondamentali, ma i nomi non contano e nemmeno i luoghi. Antonio vuole parlare. E poi c’è lo squallore di una periferia trascuratissima e le condizioni di vita di una giovane coppia con un bambino che è da crescere. Lui lavora di notte e lei sta in casa esclusivamente a badare al piccolo. Antonio ha il corpo di un uomo e il viso di un ragazzo, le mani segnate dalla fatica, che gli tremano leggermente mentre si accende una sigaretta. Nessuno crede più al racconto della sua compagna, che ritorna in continuazione su quei momenti, e sulle sue affermazioni. Dico e poi nego, lo ridico e poi davanti al senso di certe parole, me ne sto zitta che forse è meglio. I dettagli sono importanti e possono illuminare gli aspetti ancora oscuri di questa vicenda. Sophia nella sua denuncia si riferisce ad Antonio come a suo marito, poi deve correggersi e dire “convivente”. Una specie di lapsus, chissà. Antonio vive con lei da 4 anni, ha preso in affitto una casa dove costava di meno, ma adesso sta pensando di andare via, cambiare paese. Ieri mattina sul cellulare di lei è arrivato un altro messaggio che lo ha lasciato atterrito: “Uèuè, come va?”. Quanto basta per riaccendersi di rabbia. «L’ho richiamato. Era la stessa
persona di quel giorno quando è successo il fattaccio». Ovviamente le emozioni prendono il sopravvento, dev'essere una sensazione straziante, sentirsi in parte colpevoli per quello che è successo, con la paura che accada di nuovo, il pensiero che la cosa non sia ancora finita, e tante certezze che vengono meno di colpo.
Quindi giustizia, innanzitutto. «Quelli non possono andarsene in giro così, se non se ne occupa lo Stato mi faccio giustizia da solo». Poi guarda la compagna e il figlio e capisce che sarebbe solo peggio. «Io lo so come è fatta, non mi ha mai tradito e mai lo farebbe». Antonio crede a Sophia, che l'altro ieri di notte ha alzato il telefono
per denunciare ai giornali che ha detto agli inquirenti di essersi inventata tutto «perché non resisteva al pressante interrogatorio». La insegue in tutte queste sue capriole verbali arrivando sempre un attimo dopo. «Io lavoro la notte. Per questo ho bisogno di stare tranquillo». Ma il percorso è lungo e difficile
davanti a loro. Antonio è un ragazzo che ha sacrificato molto della sua giovinezza, un modello d'altri tempi per dedizione e senso di responsabilità. Uscire di casa, lavorare duro sei giorni a settimana, scambiando la notte con il giorno, e crescere un bimbo a meno di trent’anni, oggigiorno per molti è un gesto rivoluzionario. Antonio ha tutte le carte per costruirsi un buon avvenire, ma in questa storia è arrivato troppo tardi. Forse avrà trascurato dei segnali d'allarme, o forse era troppo stanco pure per accorgersene. Si rasserena concentrandosi sui suoi sentimenti per Sophia e per il piccolo, lasciando stare propositi di inutili vendette. Su quello che è stato resterà sempre un dubbio che dovrà risolvere in qualche modo. Per ora il suo sembra un atto di fede nei confronti di lei, una prova del suo amore donata per ristoro alle sue mancanze. Ma verranno altri cinici e disincantati a minare l'incantesimo. Saranno avvocati e giudici a mostrargli le carte che non ha ancora visto, quelle in cui Sophia ammette di avere detto il falso perché voleva attirare le sue attenzioni. E dovrà concentrarsi di nuovo su se stesso, e cercare in fondo al cuore il senso vero del suo rapporto con Sophia. Lì dove, a ben vedere, può starci soltanto il perdono. Leo Amato potenza@luedi.it
Nella sala Mediafor incontro educativo con gli studenti
A scuola di smaltimento rifiuti per imparare a rispettare l’ambiente IL conoscere e il coinvolgimento sono alla base della buona riuscita di un progetto. Questo il messaggio trasmesso durante l'incontro, “L'abbandono dei rifiuti in Basilicata: individuazione, sanzione e rimozione”, che si è tenuto nell'aula Mediafor e organizzato dal presidente del Baco, Basilicata Ambiente Cultura Opportunità, Antonino Pace. Scopo del convegno è stato quello di capire che tipo di contributo possano dare i ragazzi anche grazie all'intervento della scuola. La preside dell'Ipias, Silvana Gracco, insieme a tutto il corpo docente, ha condiviso immediatamente l'idea
del Baco di portare i ragazzi del quarto e del quinto anno, attraverso lezioni e stage, alla sensibilizzazione verso il problema dei rifiuti. E' di fondamentale importanza capire quali sono i rifiuti riciclabili, quali quelli più nocivi per l'ambiente e come questi vadano, o meglio, andrebbero smaltiti. Come sottolineato più volte l'ingegnere Ascoli dell'Acta e il comandante Manfreda del corpo forestale dello Stato, la raccolta differenziata dovrebbe essere alla base di una buona educazione civile. Ascoli ha evidenziato il fatto che dal 1997 al 2007 i rifiuti in Basilicata sono aumentati circa del
UN consuntivo in un libro, tanto impegno per lo sport, tanta passione e quel pizzico di buon umore che non guasta. Sono stati questi gli ingredienti della presentazione del volume di Giuseppe Ginefra, assessore allo Sport del Comune di Potenza dal titolo: “Quattro anni di passione azioni e opinioni sullo sport potentino”. L'opera presentata nella sala provinciale alla presenza del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, del vice presidente della Provincia di Potenza, Domenico Iacobuzio, dei presidenti federali riuniti vicino al testo di Ginefra è stata curata da Vincenzo Pacilio e Giovanni Giugliano. A moderare il dibattito Rocco Galasso, presidente del Centro Culturale Newmann e dirigente del Potenza Sport Club. Una presentazione sobria, quella del volume redatto grazie alla collaborazione attenta del Comune di Potenza, le federazioni, gli enti di promozione e le società sportive, i dirigenti comunali Antonio De Rosa, Gianfranco Giuziante e Alfredo Tramutoli e l'Unità di direzione sport, giovani e lavoro del Comune di Potenza, la cui impaginazione è stata curata da Cecco De Rosa e Vincenzo Pacilio. Un volume che ricalca i quattro anni di assessorato, le tante
30% e che, attualmente, delle trentamila tonnellate di rifiuti ottenute ogni anno, ventiquattromila vengono smaltite e seimila recuperate, ossia riciclate. Questo significa che in Basilicata solo il 20% degli abitanti fa la raccolta differenziata. «Basterebbero solo due buste per iniziare a risolvere il problema: una nera dove mettere carta, vetro, plastica e alluminio da riciclare, e un'altra bianca dove depositare il resto». Il territorio è nostro, ci appartiene e dobbiamo prendercene cura nel modo più appropriato per evitare il più possibile gli eventuali danni ambientali che ci po-
trebbero essere e che potrebbero causare, con il passare del tempo, problemi insormontabili. Bisogna pensare che quello che è successo a Napoli, e non solo, si potrebbe verificare anche nel nostro territorio. Quindi capire il problema per affrontarlo con la giusta serietà e responsabilità. Molti i ragazzi in aula che hanno partecipato con interesse e partecipazione all'incontro soprattutto quando Pietro Fedeli, dell'osservatorio ambiente e legalità, ha illustrato con dettagliati schemi la questione Ecomafia tramite la quale la criminalità organizzata trae profitti illeciti a danno ambien-
tale. Fedeli ha ricordato l'inchiesta svolta da Ilaria Alpi sulla questione Italia-Somalia a causa della quale la giornalista perse la vita. Capire dove vanno a finire annualmente buona parte dei rifiuti che sembrano scomparire come per magia e capire quanto l'abbandono di questi danneggi a volte irrimediabilmente l'ambiente.
Quattro anni di sport potentino visto attraverso gli occhi dell’assessore Ginefra Santarsiero e Ginefra durante la presentazione del libro (f.Mattiacci)
battaglie sportive, i momenti felici della vita sportiva di Potenza, ivi compresa la promozione del Potenza, l'impiantistica del capoluogo, le attività svolte e le iniziative profuse da Giuseppe Ginefra nel corso del suo mandato istituzionale. Del lavoro svolto da Ginefra il Sindaco Vito Santarsiero ha parlato in maniera euforica affermando: “Lo sport è un veicolo sociale, economico e culturale di am-
pio spessore. L'azione di Giuseppe Ginefra è stata esemplare, la sua passione è stata al servizio dello sport. Con lui sono stati conclusi importanti accordi, completate tante strutture, vedi quella di Via Roma, la palestra di Giugliano, quella di San Nicola, il Bocciodromo di Montereale, le strutture di Rione Risorgimento, sono stati riqualificati il Pala Pergola e lo Stadio Alfredo Viviani”. Un plauso quel-
lo di Santarsiero rivolto sia a Ginefra che a Iacobuzio visto l'accordo portato avanti dalla Provincia con la Figc per la sistemazione del manto erboso del campo di Rossellino. Programmi comuni quelli portati avanti da Ginefra, sintetizzati in un libro che per cinquantadue pagine tratta le problematiche dell'impiantistica sportiva del capoluogo. Sulle recenti polemiche relative all'utilizzo della Piscina Comunale di Parco Montereale, Ginefra ha osservato: “Abbiamo ripristinato la situazione, l'impianto è aperto dalle 19. Tutto è tornato alla normalità”. E circa le lamentele delle società sportive circa l'assegnazione dei fondi l'assessore allo Sport è stato categorico nell'affermare: «Nell'incontro del 22 dicembre chi parla non ha preso parte. Il Comune al momento non dispone di fondi necessari a far continuare le attività. Quando avremo disponibilità di cassa daremo risposte concrete alle società». Un volume,
“Insieme per combattere i reati ambientali”, questo lo slogan dell'osservatorio ambientale che rappresenta le tre problematiche da combattere tramite le tre “scimmiette”: non vedo, non sento, non parlo. Combattere la mafia, l'ecomafia si può, bisogna solo volerlo e crederci senza farsi intimorire. Rossella Mancusi
quello presentato, apprezzato dagli sportivi, dagli amici e dagli addetti ai lavori del mondo dello sport potentino. Il sindaco Santarsiero ha rimarcato l'impegno del Comune fino al termine della consiliatura affermando: «E’ nostra intenzione portare a termine la realizzazione della Piscina Comunale, abbiamo stanziato 750.000 euro, stesso discorso va fatto per il Palazzetto Coni, la crisi economica generale ha bloccato i nostri sforzi». Quattro anni di passione è un libro autentico, che descrive i passi salienti l'azione politica di Ginefra, un mandato quadriennale, quello portato avanti dall'ex cestista dell'Invicta Potenza che ha inteso delineare le tante manifestazioni svolte a Potenza, vedi la Notte Bianca, la presenza della Coppa del Mondo di Calcio e della torcia Olimpica. Un libro che per gli appassionati diventa un biglietto da visita per relazionarsi con gli addetti ai lavori e farsi conoscere nel mondo dello sport. L'emozionatissimo Giuseppe Ginefra ha colto nel segno con un volume di 153 pagine arricchito dai numeri relativi all'utilizzo delle strutture sportive cittadine. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Domenica 29 marzo 2009
28 Picerno Per il futuro primo cittadino il Pd gioca il nome di Salvatore Manfreda, parente dell’ex sindaco
Giro di valzer sulle candidature La proposta arriva direttamente da Mario Salvia PICERNO - Il Pd in dirittura d'arrivo? Forse sì, forse no. Il primo passo è stato fatto, ma solo martedì sera si potranno avere ulteriori sviluppi ufficiali. Dopo i dissensi alla probabile candidatura dell'attuale sindaco Mario Salvia, si è cambiato registro. Nella riunione di venerdì sera nella sezione del Pd con le varie anime del partito e in presenza del segretario provinciale, Ignazio Petrone, è stato proposto Salvatore Manfreda, parente dell'ex sindaco Giuseppe Manfreda che aspira alla Provincia (questo era l'accordo se si candidava Salvia). La sua candidatura è stata proposta dallo stesso Salvia che farebbe un passo indietro se si riesce a trovare soluzione più o meno condivisa. Un nome, però, che ha lasciato più di qualcuno esterrefatto. Forse anche lo stesso interessato che contattato telefonicamente ha dimostrato un certo stupore. «Nella rosa dei papabili candidati - ha detto - ci sarebbe pure il mio per trovare una sintesi tra le diverse parti. Per ora non so niente di certo. Sono fuori per lavoro da ieri sera (nel Vulture) e non sono aggiornato. Lo sa prima la stampa di me. A dire la verità, oggi, in una situazione prematura, non saprei cosa commenta-
Il sindaco Salvia
re su questa candidatura. Nella fase in cui in un paese non si riesce a trovare la soluzione, allora in quest'ottica ho dato una disponibilità». Eppure la dichiarazione è poco convincente perché ieri mattina Manfreda era in paese, davanti la scuola media “Giustino Fortunato”.
Pietragalla
Il paese è sul web PIETRAGALLA - Per conoscere un luogo, un sito o più semplicemente un centro abitato attraverso internet tutto diventa immediato ottenendo tutte le informazioni possibili in pochissimi secondi. Per quanto concerne Pietragalla esistono vari siti informatici che consentono di avere le notizie. Si parte innanzitutto da quello istituzionale del Comune di Pietragalla all'interno del quale sono riportate informazioni inerenti i vari uffici, la struttura amministrativa e l'attività degli organismi istituzionali. Per avere invece informazioni a trecentosessantagradi ci si può connettere con www.altobradano.it sito che ormai è entrato a far parte da alcuni anni dell'informazione attraverso internet su Pietragalla: all'interno ci sono vari settori dall'attualità allo sport, dalla cultura all'attività sociale. Inoltre attraverso di esso si possono avere le informazioni sulle associazioni operanti sul territorio e sugli esponenti dell'arte pittorica ma anche notizie aggiornate in tempo reale sul calcio pietragallese a tutti i livelli e sulle manifestazioni che si organizzano sia sul territorio cittadino che nei centri abitati limitrofi.
Si tratta di un sito dove inoltre sono presenti tante altre informazioni ed altresì c'è la possibilità di partecipare a sondaggi di vario genere. Altro spazio informatico è quello della Pro Loco Pietragalla creato da qualche mese dove oltre a trovare tante notizie storiche e culturali sul paese sono ovviamente riportate anche le attività della struttura associativa nel corso dell'anno. Dai contatti informatici che ottengono questi siti sono davvero tanti gli internauti che fanno riferimento a questi spazi informatici e tra di essi sono tanti soprattutto i pietragallesi che si collegano i quali vivono e risiedono nel resto dell'Italia e nelle varie nazioni europee e di altri continenti. Sicuramente sono presenti in internet tante altre aree create da singoli cittadini che hanno come fulcro Pietragalla e che consentono quindi una ulteriore approfondimento su questo paese così come sono presenti tanti altri siti, di altre associazioni ed istituzioni in particolare regionali che descrivono Pietragalla in tutti i suoi aspetti riportando ulteriori notizie. an. be. potenza@luedi.it
Qualcuno, vedendolo parlare davanti alla scuola dove si stava svolgendo la finale regionale del torneo di scacchi, si è chiesto se fosse già in campagna elettorale o se stava facendo i primi sondaggi prima di buttarsi nell'avventura elettorale che lo contrapporrebbe alla lista del Pdl guidata da Valeria
Russillo. Qualcun altro, navigato in politica e svezzato dalle apparenze, ha parlato di un nome “estemporaneo” buttato sul tavolo per sondare i pareri. Una strategia? Potrebbe essere il tandem Manfreda (Salvatore al comune e Giuseppe alla Provincia) a risolvere i dissapori maturi all'interno degli schieramenti del Pd? Nessun commento sul nome di Manfreda da parte del movimento “Picerno partecipata” che aspetta di sentire la voce di tutti i componenti prima di dare dichiarazioni singole. In questa partita rimarrebbe fuori il vice sindaco Lucia Caivano che nelle scorse amministrative determinò la vittoria della lista di Salvia (erano suoi i trecento e passa voti di scarto con cui vinse Salvia sull'altra lista del centro-sinistra). Sul nome di Caivano a candidato sindaco (diverse le richieste ricevute in queste settimane) si sarebbe imposto il no autoritario di Salvia. Uscirebbe così dalla scena politica dopo quattro mandati. Le parti si sono prese tempo fino a martedì. Nel frattempo sono iniziati i giri di valzer. In periodo pasquale, potrebbero anche arrivare le sorprese. Iranna De Meo potenza@luedi.it
A Pietragalla è rimasta una sola cabina telefonica PIETRAGALLA - Fino ad alcuni anni fa, intorno agli anni 2000-2001, il centro abitato di Pietragalla si caratterizzava per la presenza di numerose cabine telefoniche installate dall'azienda Telecom: ve ne erano poco meno di una decina, ben dislocate nelle varie zone del paese in modo tale che ciascun cittadino aveva, in caso di necessità, la possibilità di usufruirne in brevissimo tempo. Poi con il passare degli anni in maniera costante e continua sono state disinstallate dalle singole zone del paese. Attualmente ne è rimasta soltanto una ed è posizionata in piazza Principe Umberto I, ai più nota con la vecchia dizione di piazza Maggio. Sicuramente alla base della scelta dell'azienda telefonica nazionale di eliminare la presenza di queste strutture di pubblica utilità vi è, dal punto di vista quantitativo, il basso utilizzo fatto dai cittadini. Difatti presso quest'unico sito telefonico pubblico del paese sono davvero pochi gli utenti che ne usufruiscono quotidianamente per cui la scelta attuata in questi anni si è basata presumibilmente sull'analisi del numero dei cittadini che se ne sono serviti. Naturalmente la continua ascesa dei cellulari
con tutte le promozioni ad essi legati è sicuramente una delle cause che stanno alla base dello scarso utilizzo delle cabine telefoniche, le quali comunque hanno rappresentato, per parecchio tempo, un simbolo ed un punto di riferimento per le varie generazioni soprattutto di giovani e giovanissimi che si sono susseguite nel corso degli anni. an.be. potenza@luedi.it
Avigliano, la Caritas raccoglie alimenti
Un cittadino mentre dona un pacco di pasta
AVIGLIANO – Per tutta la giornata di ieri una trentina di volontari della Caritas parrocchiale hanno promosso una raccolta di alimenti in tutti i negozi della cittadina. Centinaia di consumatori, all'uscita dei supermercati, hanno donato vivande che nei prossimi giorni saranno destinate alle famiglie più povere di Avigliano. L'iniziativa rientra nell'ambito di un progetto della Caritas diocesana, la Giornata della condivisione, che un paio di volte all'anno, in prossimità del Natale e della Pasqua, organizza la raccolta del cibo. «Avigliano - ha spiegato Carmen Rosa, una volontaria - ha sempre risposto bene alle nostre iniziative e lo sta confermando anche oggi (ieri, ndr). Lo di-
mostra anche il fatto che numerose persone, già nelle corse settimane, chiedevano come poter partecipare a questa iniziativa». Anche se la crisi è evidente, tra il mattino e il pomeriggio di ieri numerose persone hanno contribuito lasciando all'uscita dei supermercati olio, caffè, prodotti in scatola, prodotti per bambini. Ogni ora circa un gruppo di volontari faceva la spola tra i supermercati e le suore Betlemiti, dove è il magazzino degli alimenti, per riempire gli scaffali che presto saranno nuovamente svuotati dalle richieste di almeno una cinquantina di famiglie. «La povertà – commentava un volontario – non può attendere». gi.sil. potenza@luedi.it
Primi caldi, i bimbi assaltano le aree giochi del centro PIETRAGALLA - Con l'avvento delle belle giornate, che fanno seguito alle continue precipitazioni nevose che hanno caratterizzato le ultime settimane, si sono ripopolati alcuni luoghi particolari presenti a Pietragalla. Con il caldo infatti le aree giochi dislocate sul territorio cittadino in questi ultimi giorni sono state letteralmente prese d'assedio dai bambini e dalle bambine per liberare e sfogare la voglia di divertimento dopo un lungo periodo invernale. Sono dei luoghi presenti in diversi quartieri del paese che per tanti mesi sono stati desolatamente deserti a causa del freddo e del maltempo invernale e quindi adesso sono stati decisamente presi d'assalto dagli adolescenti. Infatti in via Vittorio Emanuele III, in pieno centro cittadino, lo spazio giochi è quello creato qualche tempo fa dall'ammini-
strazione provinciale di Potenza con materiale riciclato e presenta tutta una serie di divertimenti in area ben separata dall'arteria stradale. La seconda area invece si trova al rione Giardino, in piazza Aldo Moro, e qui vi sono spazi decisamente più ampi con panchine, alberi ed una zona dove si può giocare mediante partite di calcio e di pallavolo. Infine la terza zona si trova in via Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, alla periferia del paese nei pressi del campo sportivo, ed essa si caratterizza oltre chè per la presenza di vari giochi anche perchè si tratta di un oasi di verde. Sono zone quindi che fino al prossimo mese di settembre diverranno le sedi dei giochi per i più piccini e sono aree che hanno acquisito un crescente ruolo di divertimento. an.be. potenza@luedi.it
Domenica 29 marzo 2009
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Marsicovetere Da sciogliere il nodo nel centrodestra
Intervista al vescovo Onedraogo
Comunali, Candiani in una civica Paolini e Pisani cercano consensi
Passa da Senise la solidarietà per il Burkina Faso
MARSICOVETERE - La campagna elettorale per le amministrative 2009 è alle porte. Nel centro valdagrino si chiacchiera, si discute, si esce insieme per trovare intesa non ancora raggiunte per liste da opporsi, per ora, all'unica uscita allo scoperto di orientamento politico di centro sinistra, capeggiata dal candidato sindaco Claudio Candiani. Diversi gruppi si uniscono, qualcuno rimane indietro non d'accordo sul candidato Sindaco, qualcun altro attende il “corteggiamento” per giungere alle fasi finali e c'è chi si perde nei delicati equilibri della politica. Escono voci e nomi sulle liste da opporre alla civica di Claudio Cantiani. Nomi come Luciano Paolini militante di Forza Italia e Nicola Pisani un passato di sinistra e un presente simpatizzante per il centro destra. Due liste o una unica? Per il momento sembrerebbe che l'accordo non sia stato raggiunto, anche perché l'inghippo è sul capolista. Bisogna attendere ancora una settimana, quella decisiva. Sul territorio di Marsicovetere sono presenti per il centro destra, attualmente, il responsabile del circolo di
Da sinistra Nicola Pisani e Luciano Paolini
Forza Italia Luciano Paolini e il circolo di Alleanza Nazionale, responsabile Giovanni Mazziotta. Tra i due sembra che non corre “buon sangue”. Un intesa fra le due forze? Per ora è un punto interrogativo. “Stiamo ragionando e discutendo - ha affermato il responsabile di Forza Italia, Luciano Paolini, 45 anni, originario di Marsicovetere, militante nelle file di Forza Italia dal 1994 nonché consigliere di minoranza del Comune e capogruppo di opposizione.«Sicuramente la lista che si farà sarà una lista civica aperta a tutti». In merito all'opposizione fatta in questi anni? «C'è stata poco opposizione - risponde Paolini perché da parte dell'amministrazione non è stato fatto
niente. Nell'ambito dell'attività produttive di Villa d'Agri, è mancato il dialogo da parte dell'amministrazione con i commercianti e imprenditori locali. Un area Pip mai decollata, attività culturali inesistenti con ragazzi abbandonati a se stessi e tanta altro ancora». Per la lista, accordi con altre forze politiche? «Rimane un punto interrogativo - riferisce il responsabile di Fi - per un intesa con Giovanni Mazziotta di An, mentre si sta cercando di ragionare con altre persone. Ma fino ad oggi nessuna accordo è stato raggiunto. Se ci sono le persone valide e l'appoggio come candidato sindaco si va avanti. Un invito che lancio verso tutti è la partecipazione alla vita politica
del paese». Un accordo tra Nicola Pisani, dirigente della Cia (Confederazione Italiana degli Agricoltori) e Luciano Paolini di Forza Italia per un'unica lista? Per ora solo voci, nessuna intesa ancora è stata raggiunta, anche se molti sono stati gli incontri e le discussioni in merito. Di certo, Nicola Pisani, «la lista la farà. Senza ma e senza se». Originario di Marsico Nuovo, 54 anni, l'ultima tessera politica è stata quella del Partito socialista. Un passato nela sinistra e un presente simpatizzante del centro destra. «La sua lista si sta componendo dice, incontrato nel suo ufficio - man mano, con il coinvolgimento di tutti i settori, da imprenditori a liberi professionisti. C'è già una bella struttura - conferma - Sicuramente ad entrare a far parte della sua lista i giovani di Alleanza Nazionale capeggiati da Giovanni Mazziotta”. Per quanto riguarda un intesa con Paolini, risponde che “si sta ragionando e discutendo, ad oggi ancora niente». L'unica certezza per Pisani che lui la lista la presenterà e sarà battaglia per il candidato appartenete all'amministrazione uscente, Claudio Cantiani del Partito Democratico. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Chiaromonte Non va giù alle maestranze l’apertura dei cantieri dopo le elezioni
«Basta giochetti politici» Lavoratori forestali dell’Alto Sinni sul piede di guerra CHIAROMONTE - Spostano a dopo le elezioni di giugno, l'inizio del cantiere forestale. I lavoratori insorgono: «Basta giochetti politici e campagne elettorali sulla nostra pelle». Sono più arrabbiati che mai le maestranze forestali di Chiaromonte, che fanno capo alla Comunità Montana “Alto Sinni” di Senise. Secondo alcuni lavoratori, questi imprevisti succedono, chissà perché, sempre in prossimità delle elezioni. «È stato così 5 anni fa, - dicono - e si ripete puntualmente come un orologio svizzero anche quest'anno. Anzi, c'è da dire che quest'anno, per raffreddare gli animi, hanno promesso ai lavoratori altre 30 giornate in più, rispetto alle 102 giornate già esistenti. Su questo i lavoratori non hanno dubbi: «È una campagna elettorale vera e propria». Per i non addetti ai lavori, sembrerebbe quasi un'offerta vantaggiosa, ma, i lavoratori a riguardo hanno più di qualcosa da ridire su questo “strano regalo”. Questo ritardo nell'inizio dei lavori comporta 2 notevoli disagi: Quello della programmazione stagionale e quello dei pagamenti. Iniziare a giugno, significa lavorare appena un mese, per poi bloccarsi MARSICO NUOVO - Ancora non si smorzano le polemiche sul “passaggio” di Domenico Vita dal Pd al Pdl. A intervenire è Raffaele Votta affermando che «non c'è affatto unanimità nella maggioranza del Consiglio Comunale di Marsico Nuovo sul passaggio dal Partito Democratico al Partito della Libertà del sindaco Vita, anzi al contrario di quanto è stato dichiarato qualche giorno fa, a mezzo stampa - afferma Votta - altri consiglieri, in aggiunta a Cariati e all'assessore Coiro, che con lui hanno costituito il gruppo consiliare Pd, non
a luglio ed agosto per dare spazio al servizio di antincendio. In questi 2 mesi, fermarsi, significa lasciare il paese tra le erbacce, e a tutti i tipi di vegetazione, che nel periodo estivo non sono proprio il massimo del decoro urbano. Per non parlare di vipere e serpenti vari che trovano in questa folta vegetazione il loro habitat naturale. I braccianti, dopo il riposo estivo (forzato), riprenderanno a lavorare a settembre, e proseguiranno per altri 2 mesi. Con l'aggiunta delle 30 giornate in più promesse, si prevede che il cantiere forestale dovrebbe finire verso la fine di dicembre. Quindi in pieno inverno, quanto il cantiere, in teoria, dovrebbe essere già finito da un pezzo. Ma non sono soltanto le temperature rigide che preoccupano i lavoratori. Quello che preoccupa di più, se veramente sarà confermato il mese di giugno come inizio dei lavori, saranno i termini del pagamento. In pratica, terminare il cantiere a dicembre, significa essere pagati, senza esagerare, prima della prossima stagione, vale a dire verso aprile-maggio del 2010, quindi tra un anno esatto, sempre escludendo imprevisti e cavilli burocratici di vario
genere. Tutto questo, comporta per i braccianti, una serie di sacrifici economici non indifferenti, se teniamo conto che la loro unica fonte di reddito sono proprio questi 4 mesi l'anno di lavoro. Una presa in giro, che ha costretto un gruppo di lavoratori forestali, a farsi portavoce di questo problema, segnalando tutto al “Quotidiano della Basilicata”, affinché, i politici locali che operano all'interno della Comunità Montana prendano in seria considerazione i problemi portati alla luce dai propri operai, che al quanto irritati dichiarano: «Non vogliamo - spiegano alcuni lavoratori - che questioni strettamente di carattere politico, interferiscono sul nostro lavoro. Noi conosciamo il nostro lavoro, vogliamo continuarlo a farlo come abbiamo sempre fatto, ma i politici devono smetterla di usare il nostro lavoro per conseguire i loro fini. Per questo, - terminano i braccianti - chiediamo che il cantiere deve iniziare verso la fine di aprile come tutti gli altri anni, altrimenti insieme a tutte le nostre famiglie per protesta, non andremo neanche a votare». Lucio Vitale
Marsico Nuovo, Votta (Pd) chiarisce la sua posizione hanno affatto dichiarato di essere passati al Pdl, ma di essere rimasti al proprio posto per chiarire in seguito le loro posizioni». Infatti - continua il capogruppo Pd - «non si è ancora tenuto nessun consiglio comunale sul cambio di partito del Sindaco. Anche in Giunta si registra la stessa situazione, infatti l'assessore Coiro si è iscritto al Pd». Inol-
tre il Partito Democratico ha chiesto al Sindaco Vita di convocare un tavolo politico dove si discuta del cambio ingiustificato del quadro politico e del rispetto del mandato elettorale affidato dai cittadini a questa maggioranza circa due anni fa, basata su un alleanza di centro sinistra con qualche indipendente. «La variante in corso d'opera rischia - eviden-
zia Votta sempre nella nota stampa - di ripercuotersi gravemente sull'intera cittadinanza, poiché potrebbe portare ad un rallentamento all'azione amministrativa. Una comunità già gravemente toccata dalla crisi, dalla mancanza di lavoro e da un precariato diffuso». Il Partito Democratico - continua il professor Votta - è Partito aperto ed inclusivo di quanti in Consiglio e fuori sono contrari alla Destra che vuole nel capitalismo più spinto e nella logica di mercato un modo per creare dislivelli sociali e potentati economici».
Il vescovo di Dori nel Burkina Faso Joachim Onedraogo
SENISE - «C’è grande attesta per il nostro popolo, che crede nella ripresa, grazie anche e soprattutto agli aiuti che arrivano dall’Italia». Monsignor Joachim Onedraogo, vescovo di Dori, nel Burkina Faso, regione più povera del mondo, ha fatto una visita lampo in Basilicata. Per contatti con le istituzioni alle quali ha chiesto una ancora più concreta collaborazione per dare sostegno al suo popolo. La visita è stata resa possibile, grazie all’impegno del capogruppo in consiglio provinciale del Pdci, Raffaele Soave, il quale già dallo scorso anno aveva avviato rapporti con questo Stato che si trova nel Centroafrica tra il Niger ed il Mali. Ed aveva sortito un primo importante risultato; era arrivato in Italia un gruppo di giovani del Burkina, guidati proprio dal vescovo Onedraogo, invitati prima da una organizzazione umanitaria di Piossasco in provincia di Torino, che ha come protagonisti, Adriano Andruetto e sua moglie Rosina Bogi, e poi dalla provincia di Potenza. Dalla intesa lucana accolta dall’assessore Iacovera e dal presidente Altobello era nato il finanziamento di diecimila euro, per la realizzazione di un caseificio a Dori, del quale chiediamo lumi al vescovo: «Debbo dire che il caseificio, sta andando molto bene e che la gente che vi lavora, ha oramai acquisto la giusta professionalità, e naturalmente la produzione desta interesse nella gente». Il vescovo ha incontrato il preside della scuola media “Nicola Sole” di Senise, Franco Dursi e gli insegnanti, e poi il parroco don Mario Lacolla e quello di Roccanova, don Enio De Mare, (in rappresentanza anche del vescovo Nolè altrove impegnato in quel momento). Con tutti è stato siglato un patto per un gemellaggio costante e costruttivo. Per Soave: «Si aprono nuove prospettive per noi lucani popoli di emigranti, capaci di relazionarci a questi diseredati;siamo orgo-
gliosamente i primi nell’intero Mezzogiorno ad aver avviato queste azione umanitarie che potrebbero portare sviluppo ed occupazione oltreché sbocchi concreti per i giovani di entrambi i popoli». Per il gradito vescovo ospite dunque parole di speranza che lo rinfrancano. Ma, eccellenza, quali sono i problemi imminenti del Burkina Faso? - «Sono quelli legati a quattro vitali direttrici: educazione, sanità, acqua e sicurezza;senza acqua infatti, non è possibile avere il progresso ma neppure la sopravvivenza ed a questo poi è legato il problema della sanità che rappresenta la garanzia della continuità di un popolo. Credo comunque che la base sulla quale puntare per ogni azione, sia quella della educazione. I nostri ragazzi del Burkina, hanno bisogno di educarsi al lavoro ed alla alfabetizzazione. Ricordaimo infatti che parliamo di un popolo, fatto di pastori, che vive di pastorizia; dove i bambini fin dai primi passi, hanno un solo impegno costante che poi rappresenta la propria cultura e la propria vita: uscire la mattina insieme agli animali da pascolare . Nulla più. Il Burkina, più o meno 37 mila chilometri quadrati di superficie, novecento mila abitanti, è diviso tra il 97% di musulmani, il 4% africani tradizionalisti e solo l’1% di cattolici. Una situazione non tanto facile per noi dunque, ma pur nonostante, la chiesa cattolica sta cercando di aprire un dialogo vero con questa gente, che potrà aiutarli ad uscire dalla povertà. Ecco perché bisogna dire grazie al popolo italiano, Piossasco, Torino, Potenza (anche alla comunità shalom di Firenze) che ha ascoltato il grido di dolore di questa gente, costretta a vivere nella miseria più nera. Speriamo solo che ci sia sempre più ascolto per i popoli diseredati, da parte delle civiltà evolute. Sulla terra c’è posto per tutti, anche senza essere costretti a stringersi in un angolino buio». Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
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Lavello Circola con sempre più insistenza la voce sulla candidatura dell’ex sindaco Di Noia
Grandi manovre per le provinciali Pettorruso è sicuro. Si fa strada il nome di Tummolo per il Pd LAVELLO - Mancano ancora diversi giorni allo scadere del termine ultimo per la presentazione delle candidature in vista delle prossime elezioni provinciali di giugno tuttavia il toto candidature sembra essere già iniziato. Primi fermenti elettorali primaverili nella cittadina dauna. Una latente ma persistente e continua attività di consultazioni, confronti ma soprattutto, come si suol dire, di conti fatti a tavolino sta interessando ormai da qualche settimana le forze politiche lavellesi. Nulla di certo, solo chiacchiere da marciapiede, voci di corridoio e anonime delazioni che, tuttavia, non trovano ufficiali smentite da parte dei diretti interessati. Città natale dell'uscente presidente della provincia di Potenza, Sabino Altobello, non sembra, per il momento, paventarsi per lui, secondo le indiscrezioni e le persistenti voci circolanti anche a livello regionale, un bis. Poche le idee chiare ma soprattuto tanto riserbo, tentennamenti . Un vero e proprio calcio mercato che non ha nulla da inviadiare alle migliori trattative commerciali. Ai nastri di partenza sembra essersi già proposto il leader della Primavera Lavellese, Antonio Pettorruso,
Un seggio elettorale
avvocato, sostenuto dai fans delle amministrative e non solo. Per il resto molte nubi all'orizzonte ma sembrano ricorrere , con una certa insistenza, alcuni nominativi. Sempre più gettonato il nome di Principia Tummolo, consigliere comunale del Partito Democratico, ben voluta, per quanto è dato sapere, da buona parte della classe dirigente e e non solo.
Inizia anche a circolare il nome di Emanuela Di Palma, anch'ella neoeletta consigliere di minoranza del Partito Democratico che sembra, secondo indiscrezioni, avere anche il placet dello stesso presidente uscente Sabino Altobello e di altri. Colpo di scena, ritorna , seppur non ai primi posti della top ten delle indiscrezioni, il nome dell'ex sindaco della cittadina dauna,
Lavello Presentato il volume sulle atlete lucane
Quando lo sport è tinto di rosa LAVELLO - Le scuole secondarie superiori terizzare la nascita e l'evoluzione della pradegli istituti Agrario e Commerciale ed il Li- tica sportiva e lo sport nelle scuole può conceo Classico lavellesi hanno dato un saggio tribuire ad uno sviluppo più integrale della del loro impegno di indagine conoscitiva persona con l'arricchimento della personacollaborando alla realizzazione del volumet- lità e della fisicità. Il giornalista Pino Gentito “Tersicore - storia e campionesse dello le che ha concorso alla stesura del volumetsport femminile in Basilicata”. Artefice di to Tersicore ha formulato alcune domande un convegno e della premiazione di atlete alle campionesse presenti ed ha esaltato il del calibro di Lidia Mongelli, Marilia Sanza, ruolo dello sport con il suo senso-spessore a livello di integrazione Michelina Passannansociale. Invece Franco te, Terryana D'Onofrio, Liguori, componente Beatrice Quintini e la della giunta regionale squadra di volley femlucana del Coni ha detto minile Giardini & Amche le federazioni sportibiente di Lavello è stato ve hanno budget econoil Panathlon Club locale. mici sempre più risicati. Presso la sala verde del«Dal canto suo la nostra la parrocchia Sacro regione - ha riferito LiCuore il presidente del guori - con una legge club cittadino Michele sullo sport dà delle posBasile ha ricordato tra sibilità anche economil'altro le finalità e gli che alle varie federazioobiettivi del Panathlon. ni e la Basilicata tende Nel suo intervento il priad accorciare il gap tra mo cittadino di Lavello sport al femminile e Antonio Annale ha anaquello al maschile». Anlizzato attraverso usi, tonietta Botta presidencultura e tradizioni le Un momento del convegno te della Commissione rediscriminazioni tra uogionale per la parità e le mo e donna anche nello sport, anche se il femminile si afferma con Pari Opportunità ha richiamato la voglia più facilità nello sport che nei settori del co- comune di fare sport sia per i maschi che per siddetto potere. Il ruolo di coordinamento e le femmine, ma quando subentra per le dondi sprone lo ha svolto la presidente dell'asso- ne il ruolo di moglie e di madre allora ci sono ciazione Assist Luisa Rizzitelli che ha ri- dei freni nell'intraprendere passioni e vocamarcato come lo sport femminile in Italia è zioni a volte anche professionali. Le concludrammaticamente sottovalutato e le sei fe- sioni affidate a Nicola Cerverizzo governaderazioni professionistiche nazionali sono tore dell'ottava area Panathlon Internatiotutte al maschile. Il dirigente scolastico del- nal hanno rimarcato l'aumento di disciplil'Istituto Superiore “Giuseppe Solimene” di ne sportive che infoltiscono il panorama e Lavello, Rosanna Cardone ha affermato che amplificano il concetto di sport. Lo sport lo sport ha una sua valenza educativa e la dunque è un diritto che si acquisisce alla nascuola è il luogo dove si formano ed educano scita e le donne sono anche parte integrante i giovani. Riguardo al lavoro editoriale di dello sport anche se le pari opportunità soTersicore la dirigente Cardone ha precisato no lontane ma è pur sempre vero che lo che è stata una ricerca di studenti ed ha sport è un veicolo sociale garantito a tutti. tracciato un excursus storico dello sport al Giuseppe Catarinella femminile con tappe significative per caratprovinciapz@luedi.it
Gennaro Di Noia che pare tornerà a calcare le tavole della politica locale. Nessuna certezza in casa del Popolo delle Libertà sebbene voci di corridoio diano come favorito Francesco Di Ciommo, giovane avvocato e professore universitario. Per lui, nella primavera scorsa, si era paventata anche la candidatura a primo cittadino. Ancora tutto in gioco per gli ormai ribattezzati falotichiani e per gli altri cosiddetti fuoriusciti del Partito Democratico ancora in cerca di un porto sicuro in cui rifugiarsi ma con il malcelato e ambizioso intento di assurgersi ad ago della bilancia delle prossime elezioni provinciali. Porte aperte per DC e Udeur disponibili al dialogo. Ancora tutto in fieri dunque per la cittadina dauna, da sempre amante dei colpi di scena dell'ultimora ma soprattutto città annoverata tra le eterne indecise soprattuto in fatto di candidature. Delicati equilibri politici e manovre strategiche pare animeranno la prossima tornata elettorale in cui sia a destra che a sinistra si giocheranno che le migliori carte per riaffermare o semplicemente ribadire il proprio primato elettorale. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
PALAZZO: PREMIATE LE MIGLIORI FOTO PALAZZO S.G.- Con la foto “Chiesa di S.Nicola” Antonio Sabino ha vinto la I° edizione del Concorso Fotografico “Palazzo San Gervasio”: dove Natura è Cultura”. Al secondo posto si è classificato Rocco D'Errico con “Peperoni cruschi”. Terzo, Pasquale Lorusso con “Sentiero nel bosco”. Come si ricorderà, l'iniziativa, realizzata dall'Associazione Vivi Palazzo con il patrocinio dell'Amministrazione comunale e l'Istituzione Mary Agostine, intende promuovere e incentivare le peculiarità dei luoghi tipici locali utilizzando la capacità comunicativa delle immagini. Nel corso della cerimonia di premiazione, svoltasi presso la sede dell'Istituzione Comunale Biblioteca Mary Agostine, sono state proiettate le fotografie scattate dai partecipanti al concorso. In rapida successione sono apparsi gli angoli più suggestivi, i monumenti piu significativi, i prodotti tipici di Palazzo San Gervasio. A legare aspetti cosi diversi tra loro la passione per la fotografia e l'amore per Palazzo. «Vogliamo promuovere l'immagine “vera” della nostra città, diversa da quella del passato- ha sottolineato Savino Giannizzari-
delegato comunale alla cultura- Purtroppo non sempre i nostri fermenti culturali vengono colti nella loro giusta dimensione. La Regione, per esempio, non ha approvato nessuno dei dieci progetti che abbiamo presentato». Tanti gli ospiti illustri che hanno disertato la cerimonia di premiazione. Assenti anche i cittadini. Probabilmente non è stata colta nella sua giusta dimensione la portata promozionale della iniziativa, che prevede la trasformazione delle foto vincitrici in cartoline postali e l'utilizzo del materiale inviato per il calendario “Palazzo 2010. Anche se visibilmente amareggiati, gli organizzatori non si sono assolutamente persi d'animo e sono già al lavoro per la seconda edizione del concorso Fotografico “Palazzo San Gervasio : dove Natura è Cultura”. «Riteniamo più soddisfacente la risposta che abbiamo avuto a livello di partecipanti al nostro concorso - ha sottolineato Savino Italiano Presidente dell'Associazione Vivi Palazzo - Si è dimostrata vincente la formula da noi utilizzata, che coniuga tra loro natura-cultura-prodotti tipici». Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
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Rionero in Vulture Il Tribunale regionale ha respinto la domanda presentata contro il Comune
Ami: le due facce di una sentenza Pesacane e Chieppa si confrontano sulla decisione del Tar RIONERO - Battuta conclusiva per la vicenda Ami contro comune di Rionero. Il Tribunale Amministrativo Regionale si è finalmente pronunciato sul provvedimento n°15170 del 7/8/2008 inerente il diniego di costruire per il mutamento della destinazione d’uso della struttura di proprietà dell’Ami spa. Il tribunale «respinge la suindicata domanda incidentale di sospensione». «Il Tar ha respinto la domanda incidentale di sospensione proposta dall’Ami - afferma l’ assessore all’Urbanistica del comune di Rionero Pesacane - non si tratta di un provvedimento definitivo ma è un’ordinanza molto significativa intanto perché è splendidamente motivata ma anche perché è un’ordinanza che ha seguito una precedente istruttoria del tar del 29/1 finalizzata ad acquisire tutti gli elementi di giudizio possibili». «La madre di tutte le battaglie» la definisce Pesacane . Ma perché è stata respinta?. «La proprietaria del manufatto - prosegue - quando ha presentato domanda al comune per l’ottenimento di un permesso a costruire con la variazione d’uso riteneva che a tanto fosse facultata dal piano regolatore che avrebbe consentito la possibilità di aprire questo locale. Il comune ha risposto di no perché le norme urbanistiche prevedevano che quella fosse una zona a carattere prevalentemente residenziale e che non fossero consentiti altri interventi che se non quelli della manutenzione ordinaria e straordinaria». Non era data, dunque, la possibilità di porre in essere una ristrutturazione che sarebbe stata necessaria per il mutamento della destinazione d’uso. Ciò non poteva essere fatto per le norme del vecchio piano regolatore ancora in vigore. L’esercizio di vicinato poteva essere aperto solo nel caso in cui la superficie
fosse stata non superiore ai 250 mq. Non potendo costruire muri divisori per delimitare la superficie il tar non ha ritenuto valido l’uso da parte dell’Ami di servirsi delle scaffalature. “Il tar respingendo la domanda cautelare ha dato ragione al comune che riteneva applicabile la vecchia normativa del piano regolatore del 1988 e non come si sosteneva da parte dell’Ami la variante del 2000. Questa avrebbe consentito i lavori di ristrutturazione, ma il Tar concordando con il comune ha affermato che quella variante aveva riguardato 17 specifici casi tra cui non rientrava quello del consorzio». Niente apertura, dunque. L’e’assessore Chieppa che ha rassegnato le dimissioni proprio a causa di questa diatriba è di parere totalmente opposto. «Il tar ha intimato all’amministrazione comunale l’ applicabilità della nuova legge regionale 30/09/2008 che rende possibile aprire un esercizio di vicinato anche in deroga alla destinazione urbanistica». «Già con sentenza del 26 giugno 2008 il tar sullo stesso immobile aveva sancito che trattandosi di una zona B di completamento la destinazione poteva essere a servizi. Con il rinvio al Prg. del 1988 il tar ha affermato che al caso si applicano tutte le norme in esso contenute mai considerate dall’ufficio urbanistica».. Norme che prevedrebbero la ristrutturazione sempre negata all’ Ami. «Come mai ciò è stato trascurato? - si chiede Chieppa che aggiunge - mettere in giro notizie contrarie ed infondate non rispondenti al contenuto dell’ordinanza è travisare i fatti ed ingannare le persone. Il comune di Rionero non ha vinto la causa, l’ha persa nel merito sulla questione della destinazione d’ uso». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Chiude ancora la sp 8. La telenovela continua RIPACANDIDA - Per la terza volta, nel giro di 25 giorni, è stata chiusa la strada provinciale n° 8 al km 11, dove è ceduto il manto stradale per infiltrazioni d'acqua. Ancora dei cedimenti del terreno si sono verificati nello stesso punto delle frane scorse. Ad accorgersi di questo sono stati alcuni clienti ed il proprietario del ristorante-pizzeria “Quattro Stagioni”, che si trova a ridosso della strada franata. Lo scorso 27 marzo verso le 22, uscendo dal locale si sono accorti che la strada laterale a quella franata nei giorni scorsi, presentava dei dislivelli ed hanno informato il Sindaco del Comune di Ripacandida. Il giorno successivo verso le 9 la strada veniva chiusa al traffico per motivi di sicurezza. Sono intervenuti i Vigili Urbani ed i Carabinieri del posto. Il Proprietario del ristorante, Antonio Martino ha chiamato anche i Vigili del Fuoco per avere rassicurazioni sulle condizioni statiche del
suo locale e dell'abitazione. Un tecnico dell'impresa Cogemar che sta realizzando la galleria dell'Oraziana, proprio sotto la strada provinciale, ha riferito: «questi smottamenti sono dovuti a cause naturali. L'impresa sta tamponando questi cedimenti naturali, che condiziona l'operato della sottostante galleria oraziana. La strada è in fase di assestamento». A subire danni a questa ennesima chiusura della strada, prevista per altri due giorni, sono, soprattutto, gli studenti e gli operari della Fiat. Maristella Martino che frequenta una
scuola superiore a Melfi è costretta ad alzarsi di buon'ora: «mi faccio accompagnare da mio fratello alla fermata dell'autobus, dopo aver percorso una stradina comunale stretta dove può passare una sola macchina». Molti operai della Fiat, specie quelli di Ginestra, sono costretti a raggiungere il posto di lavoro con i propri mezzi perché le autolinee non vogliono anticipare l'orario di partenza. Intanto il Comune di Ripacandida ha transennato ancora una volta questa strada con propri cartelli. Avvicinato l'ing. Angelo Cimini, direttore dei lavori della superstrada Oraziana Rionero-Venosa, ha detto: “«a chiusura della strada è stata fatta perché non è stato possibile ripristinare tutto l'affronto della carreggiata, in quanto non è stato possibile interrompere l'erogazione del gas cittadino. Nel giro di un paio di giorni, la strada sarà riaperta a senso unico alternato». Lorenzo Zolfo
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Melfi Questa mattina gran finale con la premiazione dei vincitori del concorso
«Mediashow: ci vuole una legge» La proposta del preside del liceo scientifico, Rigante Momenti “multimediali”
MELFI - Si conclude stamattina a Melfi, con la cerimonia di premiazione del vincitore che si svolgerà presso l’aula consiliare del municipio, l’undicesima edizione del Mediashow. L’olimpiade della multimedialità ha coinvolto 130 studenti italiani, europei e sudamericani. Ancora una volta il liceo scientifico Federico II di Svevia ha dato saggio di grandi qualità organizzative. Le luci della ribalta ancora non si sono spente che già si pensa alla dodicesima edizione dell’evento melfitano. «Tutto è andato per il verso giusto – spiega il dirigente scolastico del liceo melfitano, Ricardo Rigante – e per questo motivo mi ritengo soddisfatto. Confermo che finis coronat opus, ossia il traguardo corona tutti i sacrifici. Siamo fieri di quanto realizzato. Ora però è già tempo di pensare al futuro e noi del liceo abbiamo un sogno. La diffusione regionale del Mediashow sarebbe il coronamento di tanti sforzi.
Il tavolo dei relatori (le foto del servizio nella pagina sono di Alessandro Zenti)
Pensiamo ad un evento che si possa svolgere contemporaneamente nelle scuole di diverse città lucane. Vedo il Mediashow dislocato in tante altre realtà scolastiche della Basilicata. Si potrebbero ottenere in questo modo due risultati importanti. In primo luogo allargheremo il numero dei partecipanti. Dai 130 studenti di quest’anno si potrebbe passare anche
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a 400 ragazzi. A Melfi abbiamo dovuto rinunciare a tante presenze perché non abbiamo più posti a disposizione». «Inoltre - continua - potremo riuscire a fare dell’olimpiade lucana un riferimento della multimedialità a livello internazionale, ancora più di quanto già non lo sia oggi». «Non progredire - ha concluso - sarebbe regredi-
LEinterviste
re ed a questo punto sarebbe davvero un peccato». Ipotesi che avrebbero bisogno di un valido contributo degli amministratori e dei politici locali. Una richiesta che puntualmente parte da Melfi ed appare più che legittima. «Da soli non ce la facciamo – conclude il preside, Riccardo Rigante – ed è per questo motivo che chiediamo l’approvazione di una legge regionale di supporto al Mediashow. Abbiamo dimostrato che la formula funziona, ora bisogna pensare in grande. Sognare è lecito, del resto aiuta a vivere meglio. Per tutti questi motivi chiediamo un intervento concreto dei nostri politici. Nel 2009 ci lasciamo con un sogno che riteniamo realizzabile e prestigioso per tutti». Il dirigente scolastico del liceo di Melfi ha perso la voce e tante energie in questi tre giorni di intenso lavoro ma certo non l’entusiasmo. Tutti i ragazzi confermano tanta passione. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
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Studenti e insegnanti soddisfatti
IL PROGRAMMA DI OGGI IN PILLOLE Gran finale questa mattina con la cerimonia di chiusura della kermesse che vedrà sfilare uomini politici e di cultura della zona. Subito dopo ci sarà la premiazione dei vincitori, alla fine della mattinata verrà ricordata la giornalista Alessandra Bisceglia.
MELFI - Dopo la competizione vera e propria, per il Mediashow di Melfi ieri era il giorno dei corsi di aggiornamento per docenti. Gli studenti che hanno gareggiato nell’abito dell’undicesima edizione dell’olimpiade multimediale hanno potuto visitare la città. Intanto la commissione che giudicherà i lavori elaborati dai candidati è al lavoro. Questa mattina si conoscerà il nome del vincitore. Gli studenti più informati sostengono che la delegazione ungherese sia tra le favorite. Staremo a vedere se le previsioni troveranno conferma. Si commenta la traccia che ha tenuto conto dell’anno internazionale dell’archeologia. «La caratteristica del Mediasahow – spiega l’ispettore del Miur, Giuseppe Marucci - è quella di abbinare la tecnologia a temi riguardanti l’umanesimo. Così si spiega la traccia che abbiamo presentato in questa undicesima edizione dell’olimpiade della multimedialità. Quattrocento anni dopo le scoperte galileiane si è tenuto conto delle riflessioni dantesche sul fine dell’ uomo, le scoperte astronomiche, le osservazioni della realtà che ci circonda anche per conoscere noi stessi. L’umanesimo abbinato alla scienza è stato il vero tema pensato dal Miur». Il riconoscimento di un grande sforzo. «Il liceo di Melfi svolge un ottimo lavoro – conclude l’ispettore ministeriale, Marucci – ed una menzione particolare merita il dirigente di questa scuola capace di stupire ogni anno di più. Il sostegno del Miur è essenziale per favorire la diffusione del progetto Mediashow in Italia ed all’estero. Non si può rischiare di classificare l’evento solo come locale». Gli insegnanti melfitani sono soddisfatti del lavoro realizzato. «Dopo la prova lunga e difficile –spiega la coordinatrice del comitato organizzatore Mediashow 2009, Simona Polese – i ragazzi sono stanchi ma soddisfatti. La cena e lo spettacolo di teatro presentato dagli studenti del liceo, in
Da sinistra: Giuseppe Marucci e Simona Polese
Matteo Perrod ed Edoardo Gagliardi
collaborazione con l’associazione Albero di Minerva, ha garantito la necessaria socializzazione tra tutti. Come al solito, infine, si è rivelata vincente la sinergia tra associazioni culturali del territorio e la nostra scuola. Un impegno che ha cercato, riuscendoci, di offrire il miglior prodotto possibile a tutti i partecipanti». Infine due studenti. «Ho vissuto un’esperienza fantastica – spiega lo studente dell’Itcg di Aosta, Matteo Perrod – che spero di poter ripetere anche l’anno prossimo. Ho realizza-
to un filmato in movie maker utilizzando le immagini trovate su google. Spero il mio lavoro sia piaciuto alla commissione che lo avrà esaminato». «Sono di origini campane ma vivo in Val d’Aosta – conclude lo studente, Edoardo Gagliardi – e devo dire che l’eccellenza trovata in questa regione mi ha lasciato sbalordito. Voglio fare i complimenti a tutti. Qui a Melfi avete organizzato un magnifico evento. Spero di poter tornare anche l’anno prossimo». vi. la.
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Domenica 29 marzo 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Dal castello Tramontano a piazza Sedile fino ai luoghi-simbolo dell’accesso a Matera
La storia si racconta alla città Record di visitatori nella prima Giornata di Primavera del Fai LA storia del conte di Matera Gian Carlo Tramontano è tornata a vivere negli ambienti del castello aragonese, in occasione della XVII edizione della “Giornata FAI di Primavera”, appuntamento importante per scoprire monumenti e luoghi spesso inaccessibili e per trasmettere l'impegno e la passione del Fondo Ambiente Italiano. L'evento rappresenta una festa a cui tutti gli italiani, ormai, riconoscono un fondamentale valore culturale e una grande e condivisa credibilità, una manifestazione diversa da tutti le altre durante la quale il nostro Paese mette in mostra i suoi tesori. Organizzato dalla delegazione Fai di Matera (in concomitanza con il Fai nazionale) con il patrocinio dell'amministrazione comunale e della Soprintendenza per i Beni Architettonici ed il Paesaggio della Basilicata e con la collaborazione dell'impresa Filippucci (che ha eseguito i lavori del castello Tramontano), la manifestazione ha visto la presenza di tantissima gente, curiosa e desiderosa di riscoprire un monumento di grande interesse e di rilevanza storico-artistica. La manifestazione proseguirà anche oggi, a partire dalle 10 ad orario continuato fino al tardo pomeriggio, per consentire ai numerosi visitatori di accedere a luoghi abitualmente chiusi al pubblico. Grazie alla manifestazione, angoli inesplorati del Bel Paese diventano finalmente conosciuti e apprez-
IL PERCORSO
Gli studenti del liceo Loperfido guide lungo la Cinta Muraria
Ciceroni per un giorno
Visitatori in attesa davanti al castello Tramontano
zati. «Questa amministrazione - ha dichiarato il sindaco Emilio Nicola Buccico da sempre si prefigge lo scopo di promuovere ogni iniziativa che favorisca la partecipazione dei cittadini alla vita sociale e alla conoscenza dei monumenti e della bellezza della nostra città». Eretto nel XVI secolo, il castello con la sua imponente mole domina il centro storico della città dei Sassi; fu ideato con lo scopo di difendere la città lungo il lato più esposto, ma rimase incompiuto a causa dell'uccisione del conte, avvenuta durante una violenta sommossa popolare nel 1514. Oggi l’antica struttura è formata da due torri laterali e dal maschio centrale e sono ancora visibili il fos-
sato e l'imbocco del ponte levatoio. Ad illustrare la storia del castello sono stati i ragazzi della IV A, V A, IV B e V B, indirizzo Erica, dell'Istituto Tecnico Commerciale “Loperfido” di Matera, ben preparati dalle professoresse di Lettere Nilde Serinelli ed Elvira Sasso. «Siamo molto soddisfatti - ha detto Nicola Grande, capo della delegazione Fai di Matera - per la grande presenza di visitatori, curiosi di riscoprire tracce del passato e soprattutto di riportare alla mente pezzi di storia della città. La finalità principale del Fai è proprio quella di rendere fruibili e mettere in risalto monumenti, ricchi di storia ed affascinanti, come, appunto, il castello Tramontano, che normalmente non sono aperti al
L'ITINERARIO storico-artistico, organizzato in occasione della “Giornata di Primavera per il Fai” a Matera ha messo in mostra, luoghi suggestivi ed affascinanti. Il viaggio nella storia ha preso il via dal Castello Tramontano, riaperto in occasione della manifestazione, dove è stato possibile visitare gli ambienti dei quattro piani e il terrazzo con vista panoramica sulla Civita. La costruzione è a carattere difensivo e dispone di un ingresso a ponte levatoio, con fossato e mura di cinta. L'interno dei torrioni è formato da piani ad anello che immettono in ambienti con camini; strettoie e scalette portano ai piani superiori sino alle zone terminali delle torri. Ad accompagnare i visitatori lungo un percorso, che ha riguardato in particolare le antiche fortificazioni della città, sono pubblico». Ad occuparsi della sicurezza saranno anche oggi i volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile, che hanno presidiato i luoghi del percorso storicoartistico. «Partecipare alla Giornata Fai - ha proseguito Nicola Grande - è anche un modo per sentirsi coinvolti in prima persona nell'opera di valorizzazione e difesa delle nostre bellezze artistiche e paesaggistiche». Mariangela Lisanti matera@luedi.it
stati gli studenti dell'Istituto Tecnico Commerciale Loperfido. Questi ultimi nella giornata di ieri hanno accompagnato i turisti negli ambienti del castello per poi spostarsi in piazza del Sedile, dove hanno lasciato il compito alle guide turistiche autorizzate di Basilicata, facenti parte dell'Associazione Nazionale Guide Turistiche. La visita è poi proseguita verso la Cinta Muraria (via Duomo, via Muro, via San Petito e via Riscatto, dove fu ucciso il conte Tramontano); dopo piazza Duomo il percorso è proseguito fino alla Torre Metellana. Oggi, invece, tutta l'intera visita, dal Castello alla Cinta Muraria, sarà affidata agli studenti dell'Itc “Loperfido”, contenti e soddisfatti della bella esperienza. m.l.
IPPODROMO, SI DISCUTERA’ LA VARIANTE Il Comune di Matera ha pubblicato l'avviso di convocazione, il 23 aprile, di una Conferenza di servizi per l’esame della richiesta di variante per la realizzazione di un ippodromo e servizi in località «Due Gravine» a ridosso della strada statale numero 7 per Ferrandina. L’incontro è finalizzato alla eventuale formulazione al Consiglio comunale di una proposta di variante al Piano regolatore generale. La decisione segue alla richiesta presentata dalle Coget srl e Am srl. «Il vigente strumento urbanistico – è scritto nell’avviso – non individua aree destinate all’insediamento di tale tipo di strutture, in relazione alle esigenze dell’impresa, così come indicato dal progetto».
Si è concluso lo spostamento da via Stigliani in via La Vista Annunciata al convegno su Donne e Lavoro la rete di solidarietà
L’antica fontana torna in piazza Con la realizzazione delle strutture di predisposizione e la sistemazione dell’area degli impianti idrici, sono cominciati ieri, a Matera, in piazza Vittorio Veneto, all’incrocio con via La Vista, i lavori di “rimontaggio» nei luoghi originari della fontana di epoca ferdinandea. Il monumento era stato trasferito nel 1949 su un versante della villa comunale di via Tommaso Stigliani. I lavori di ricostruzione della fontana richiederanno circa dieci giorni. L'impresa ha infatti smontato e numerato blocchi e componenti architettonici del manufatto. I lavori, progettati e appaltati dall’Ufficio Sassi, e seguiti dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e del Paesaggio, vengono realizzati dall’impresa Gaetano Maragno di Tricarico. Per l’intervento di spostamento della struttura, è prevista una spesa di circa ot-
Soluzione “in rosa” per la crisi
Un momento del convegno
tomila euro. La decisione di spostare la fontana, realizzata nel 1832, segue a istanze di cittadini e a un finanziamento governativo del 2006, vincolato alla realizzazione del progetto. matera@luedi.it
UN protocollo d’intesa «per creare una rete di solidarietà e sostegno, affinchè l’idea di parità possa trovare realmente significato in tutti i campi della società italiana», sarà sottoscritto nei prossimi giorni dalle Commissioni regionali per le pari opportunità delle Regioni Basilicata, Puglia, Calabria, Molise, Campania e, per la Regione Sicilia, dall’Ufficio per le Pari Opportunità. Lo si è appreso – secondo quanto riferito dall’ufficio stampa del Consiglio regionale della Basilicata – nel corso del convegno intitolato «Donna, salute, lavoro», che si è svolto ve-
nerdì e ieri a Matera. «In un periodo di profonda crisi economica – ha spiegato la presidente della Crpo (Commissione regionale per le pari opportunità della Basilicata, Antonietta Botta – le donne del Sud si mettono insieme per ragionare ed offrire nuove soluzioni. Il Sud, luogo evocativo di emergenze, e le donne, fascia particolarmente svantaggiata della popolazione, creano insieme un sinergia che, partendo da un’estrema debolezza – ha concluso - offre energie e soluzioni innovative». matera@luedi.it
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L’operazione non rispetta il Regolamento di tutela del verde urbano approvato nel 2005
Rami tagliati senza un perché Alberi potati fuori stagione dal Comune a Serra Venerdì DESTA preoccupazione tra gli abitanti del quartiere Serra Venerdi la modalità di potatura degli alberi che, da qualche giorno, gli operai del Comune stanno effettuando in diverse strade dello storico rione. Sembra infatti che gli alberi vengano potati senza criterio tagliando anche il tronco principale e non solo i rami che formano la chioma. In alcuni casi l'altezza degli alberi arriva ad essere dimezzata, compromettendo la vita stessa dell'arbusto con risultati estetici sgradevoli, dal momento che gli alberi finiscono per diventare dei “monconi” che dell'immagine dell'albero hanno poco o niente. La potatura selvaggia sta compromettendo seriamente l'equilibrio verde del quartiere che è uno dei pochi in città ad avere un'adeguata dotazione diffusa di alberi e aiuole così come erano stata prevista negli anni 50 dai famosi architetti che progettarono il quartiere all'indomani dello sfollamento dei Sassi. Quello che lascia perplessi è che la potatura degli arbusti non rispetta il vigente “Regolamento di tutela del verde urbano” approvato dal Consiglio Comunale il 9 novembre 2005 (con delibera numero 76). Gli ultimi episodi di “tagli indiscriminati” al
Due eloquenti immagini della potatura selvaggi degli alberi
rione Serra venerdì riguardano via Zanardelli dove, oltre alla potatura, sono stati abbattuti anche alcuni alberi. Il regolamento vigente prevede per
l'abbattimento degli alberi una specifica autorizzazione da parte del dirigente del settore Verde Pubblico: tale autorizzazione è concessa, di norma, solo nei
casi di stretta necessità, per motivi di pubblica utilità o se è a rischio l'incolumità delle persone. Sempre in zona, alcuni pini hanno subito “capitozzature” consistenti, cioè tagli che interrompono la freccia dell'albero nonostante il regolamento vieti espressamente qualunque intervento di cimatura di conifere eccezion fatta per le siepi. Inoltre, il regolamento comunale prevede che i rami di diametro superiore a 20 centimetri non possano essere tagliati poiché assimilati ad abbattimenti, norma che in molti casi non viene rispettata. La tutela del verde passa anche attraverso le buone pratiche di potatura” afferma l'architetto Nicola Letizia che fu tra i promotori del regolamento ora in vigore e che nella passata amministrazione fu approvato da maggioranza e opposizione. “La tutela del verde non ha solo una finalità ecologica continua Letizia- ma attiene anche all'immagine del paesaggio urbano. Con il mantenimento e la cura del verde esistente si prevengono anche una serie di dissesti urbani come smottamenti di strade dovuti alle acque piovane che, non trattenute da piante e terreni, invadono strade e fanno saltare le fogne”. Giovanni Martemucci
L’esperto: «Intervento nel periodo sbagliato» LA potatura degli alberi che sta avvenendo in questi giorni è un intervento ormai fuori tempo massimo perché le piante sono entrate nella fase di fioritura. A confermarlo è un esperto del settore, Nunzio Tria, titolare della General Contract, azienda pisticcese che da anni si occupa di potature e manutenzione del verde pubblico. «La potatura degli alberi cittadini -afferma Triaandrebbe fatta da ottobre a fine febbraio, non certo in questa stagione quando l'albero va in vegetazione. Ovviamente va evitato un taglio indiscriminato dei rami, ma occorre tenere conto anche del decoro dell'albero visto che le piante sono elementi di arredo urbano. Per cui i rami giovani, i cosiddetti gettiti, vanno lasciati in modo da generare una chioma sufficientemente ampia. Se si effettuano tagli di rami di un certo spessore, anche con la motosega, bisogna avere l'accortezza di coprire la zona tagliata con del mastice. In questo modo si evita la fuoriusci-
Nunzio Tria
ta di linfa. Se non si usano queste precauzioni la potatura porta rapidamente la pianta alla virosi o addirittura alla morte. Spesso però il taglio pesante ed indiscriminato dei rami è dovuto ad esigenze di guadagno. Infatti molte imprese tagliano la più grossa quantità di rami possibile, senza rispettare la pianta, poi rivendono come pallets (cioè materiale per stufe e camini) tutte le frasche raccolte». g.m.
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Domenica 29 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Vittoria
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Risultati Cciaa in Finlandia I risultati degli incontri che amministratori e imprenditori della provincia di Matera hanno effettuato dal 26 al 28 marzo nella città di Oulunsalo in quella di Oulu (Finldandia) saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa domani, alle ore 12.00, presso la Camera di Commercio. Interverranno il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, i presidenti del consiglio comunale di Matera Romeo Sarra, dell’Api, Nunzio Olivieri.
Al Castello con il Fai
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). buon compleanno Vittoria da zio Pino, zia Nani e Giulia
ALLA scoperta del Castello Tramontano e della Cinta Muraria della Civita di Matera per la sedicesima edizione della Giornata Fai di primavera, che si svolgerà anche oggi. Per le numerose prenotazioni è consigliabile telefonare al numero 3384538935 (Angela Rogges). E’ previsto un contributo pari a 3 euro.
Piano per l’immigrazione Si terrà martedì 31 marzo alle 17 nella sede dell’Anolf di Matera, in piazza Matteotti 11, la conferenza stampa in cui verranno illustrati, come si legge in una nota, lo scempio e la penalizzazione che hanno avuto gli immigrati col vecchio programma regionale. L’incontro consentirà di dimostrare nei fatti come sono stati utilizzati questi fondi , cosa hanno prodotto e chi ne ha usufruito. Il Piano annuale del 2009 a favore dei migranti residenti in Basilicata “non piace per niente” alla Maggioranza dell’esecutivo della Commissione regionale per l’immigrazione.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO Via Cappelluti 61 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/335921 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Conferenza stampa Cgil E’ convocata 31 marzo alle 11, nella sede Cgil una conferenza stampa per rendere noti gli esiti della consultazione sulla riforma degli assetti statutari. Il 27 marzo è stato il termine ultimo per la consultazione democratica avviata dalla Cgil nei confronti dei lavoratori e pensionati del nostro territorio sull'accordo per la riforma degli assetti contrattuali siglato da Cisl, Uil, Ugl in data 22.1.2009. Lo strumento democratico delle assemblee effettuate su tutti i posti di lavoro e nei comuni della provincia ha consentito di illustrare le ragioni della contrarietà della Cgil a firmare quell'accordo ma soprattutto ha permesso di confrontarsi con i diretti destinatari di quell'accordo, i lavoratori appunto, ingiustamente ignorati da quanti hanno ritenuto opportuno firmare .
Stacchicc i B’rnett al Duni Dopo il successo di pubblico riscontrato nelle quattro repliche di Stacchicc i B’rnett, la Compagnia “Sipario”torna ad esibirsi per la prima volta in un giorno festivo, oggi alle 17,30. L’incasso di questa replica sarà devoluta all’Aism , “Associazione Italiana Sclerosi Multipla” che assieme all’associazione Materail e Un cuore per l’Albaniasono tra quelle che in questi mesi del 2009 hanno beneficiato dello scopo di questa Compagnia che prevede appunto la messa in scena di spettacoli teatrali in vernacolo materano il cui incasso molte volte viene devoluto in beneficienza. Costituitasi agli inizi del 2007, la compagnia, ha esordito con Floman du Mnnabbind, tratta da Filumena Marturano del grande maestro Eduardo De Filippo, continuando ancora con La Trasit commedia originale scritta da Bruno Nicola Francione che è anche il direttore artistico.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe CAVALLERIA
0835/344072
RUSTICANA •orient express
0835/256452
Martedì 7 aprile alle ore 21,00 presso l'Auditorium del Conservatorio “R. Gervasio” di Matera avrà luogo la rappresentazione in forma scenica di Cavalleria rusticana, melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Il melodramma sarà preceduto da un monologo, liberamente tratto dalla medesima novella, arrangiata e interpretata da Raffaele Braia. L'organizzazione è a cura dell' “Orchestra di Puglia e Basilicata”. La rappresentazione si avvarrà del supporto del Coro Lirico L'Arpeggione e dei Solisti di Puglia e Basilicata. Info: 335 5863289 /349 5657880 .
•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 La verità è che non gli piaci abbastanza 17,15- 19,30 - 21,45 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Diverso da chi? 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Mostri oggi 20,10 - 21,50 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il caso dell’infedele Klara ore 18 - 19,45 - 21,45
•CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 I mostri oggi 19,30 - 21,45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Nemico pubblico n° 1 19 - 21,30
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro La matassa 21,15
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Domenica 29 marzo 2009
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Mario Murgia: «I deceduti per la micidiale fibra sono a tutti gli effetti morti sul lavoro»
Amianto, una Valle di lacrime Appello dell’associazione Aiea agli enti locali PISTICCI SCALO - «Sono circa 120 le persone, alcune anche decedute, che hanno avuto danni dalla esposizione all'amianto sui luoghi di lavoro nella sola zona della Valbasento. L'esposizione all'amianto negli impianti industriali della zona, molti dei quali, all'epoca, senza le necessarie strutture di aereazione ha provocato diversi danni e problemi alla salute di chi vi ha lavorato. Per questo è nata la nostra associazione, per contribuire a dare giustizia a quanti, negli anni, hanno avuto problemi di questo tipo». E' stato questo il filo conduttore degli interventi di Mario Murgia, responsabile locale dell'Associazione Italiana Esposti all'Amianto (Aiea) durante il convegno tenutosi venerdì a Pisticci Scalo. E la Valbasento è proprio uno dei centri lucani più colpiti dal problema, per via dei tanti impianti e stabilimenti che, prima che si scoprisse la cancerosità dell'amianto e che specifiche disposizioni in materia ne proi-
Lavoratori con l’amianto
bissero l'uso, hanno posto in contatto con il terribile elemento migliaia di lavoratori. Proprio a loro si rivolge l'Aiea, che da tempo cura campagne di sensibilizzazione in tutto il territorio nazionale. E dalle parole di Murgia è emersa anche l'altra volontà e l'ulteriore obiettivo perseguito dall'associazione: far riconoscere i danni dall'esposizione all'amianto quale malattia responsabile di quelle che, anche se avvenute fuori
dalle sedi lavorative, non possono che essere considerate morti sul lavoro. «I morti e i colpiti dai danni dell'amianto -ha dichiarato Murgia durante l'incontro pisticcese- non possono non essere che considerati vittime del lavoro, in quanto hanno contratto danni e patologie sul proprio posto lavorativo. Per questo, come associazione, siamo impegnati in una forte e capillare campagna di sensibilizzazione, che mira a coinvolgere le istituzioni e ad averle al nostro fianco in questa battaglia di civiltà». Proprio sul versante istituzionale, c'è da ricordare che spesso le leggi italiane hanno riconosciuto mali e pericolosità dell'amianto nei luoghi di lavoro, ma sovente hanno difettato delle poste finanziare per tentare, non diciamo di risolvere i problemi, ma almeno di rendere giustizia dei torti e dei danni subìti. «L'impegno delle istituzioni -ha poi aggiunto il vice presidente della Provincia di
Matera Giovanni Ianuzziello, presente all'incontro- deve essere quello di sostegno in una battaglia di civiltà e di responsabilità che ci deve vedere tutti coinvolti. Si dovrebbe seguire l'esempio della Regione Puglia, che sulla vicenda Fibronit è riuscita ad assumere una chiara posizione di vicinanza alle vittime ed ai danneggiati dall'inquinamento. Ed in questo compito condiviso, non si può pensare di non raccogliere il sostegno di tutti, in quella che è e deve essere per tutti una battaglia primaria». Alla fine dell'incontro, i rappresentanti dell'Aiea hanno distribuito ai tanti partecipanti vittime dei danni dell'amianto i modelli per richiedere il riconoscimento della loro situazione presso l'Inail e la Regione ed è stata lanciata anche la proposta di celebrare una liturgia di precetto pasquale presso la sede di una delle aziende della Valle in memoria dei tanti morti a causa dei danni da esposizione all'amianto. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Il mezzo è di proprietà di un’impresa che svolge opere stradali
Escavatore dato alle fiamme Le indagini dei carabinieri escludono il movente estorsivo MONTESCAGLIOSO - Non si esclude la natura dolosa per l'incendio che ha interessato un escavatore, tipo caterpillar, in via Salnitro, nella nottata tra venerdì e ieri. Il mezzo è di proprietà di un'impresa della provincia di Salerno, che sta svolgendo lavori di consolidamento di un'area di Montescaglioso, per conto del Comune. Sul posto sono subito intervenuti i carabinieri della locale Stazione e i vigili del fuoco. Sono tuttora in corso gli accertamenti e le indagini dei militari dell’Arma per accertare le cause dell'incendio. Al momento, i carabinieri non
escludono la natura dolosa dell'incendio. Del tutto escluso, invece, per i militari dell'Arma, il movente estorsivo. La popolazione montese può quindi tirare un sospiro di sollievo, visto che in passato quella di Montescaglioso è stata una zona particolarmente “calda” per quanto riguarda episodi di criminalità organizzata. Negli anni Novanta erano frequenti in paese gli episodi estorsivi. Il paese era infatti vittima del racket e delle bombe a causa di infiltrazioni mafiose. provinciamt@luedi.it
Il Pd critica le incoerenze istituzionali
Piano scolastico «Beffa di S. Mauro» SAN MAURO FORTE - La tormentata vicenda del “Piano di dimensionamento scolastico” che, al momento, vede l'istituto comprensivo locale accorpato a Salandra è ancora al centro del dibattito politico locale. Sul comportamento tenuto dalle due rappresentanze istituzionali (l'Amministrazione comunale e il locale consigliere provinciale Antonio Santochirico), registriamo una forte censura del locale circolo del Pd. Secondo “la versione dei fatti” ricostruita, “come da atti ufficiali”, in un volantino in distribuzione, il Pd accusa di avere assunto posizioni, come la scelta dell'accorpamento a Salandra, senza alcun preventivo coinvolgimento di cittadini, operatori scolastici e Consiglio. Inoltre, al consigliere provinciale si rimproverano atteggiamenti contraddittori. Il volantino inizia ricordando che anche il Pd, «ha firmato il documento unitario con cui la settimana scorsa, si è chiesta all'assessore regionale Autilio la deroga per far permanere la direzione dell'Istituto nel nostro comune, dopo che il consiglio regionale ne ha deliberato l'accorpamento a Salandra». Ma, si scrive: «Questa è la sequenza cronologica dei fatti che il Pd ricorda a sostegno della propria tesi: 1) Inizialmente, la proposta di Piano provinciale, approntato dalla Giunta provinciale, prevedeva per l'Istituto di San Mauro ForteGaraguso, in via principale, la richiesta di deroga e in via subordinata l'aggregazione con Accettura e Oliveto con dirigenza da attestare al co-
mune con maggiore popolazione scolastica. 2) Il 19 dicembre 2008, il sindaco, scrive alla Provincia e chiede “l'accorpamento a Salandra”, qualora non fosse stato possibile mantenere la presidenza dell'Istituto comprensivo a San Mauro Forte. 3) Il 30 dicembre 2008 il consiglio provinciale, approva il Piano con allegato un emendamento dei consiglieri provinciali Antonio Santochirico, Tantone, Montemurro, Rondinone, Furioso, Dambrosio (centrosinistra) e Ciccimarra, D'Amelio, Soldo (centrodestra) con cui si chiede che “all'interno del redigendo piano venga individuato un unico istituto per i Comuni di Calciano, Garaguso, Salandra e San Mauro Forte, con sede di direzione presso l'attuale istituto più grande, ovvero quello di Salandra.” 4) Il 17 febbraio 2009 la Giunta regionale approva il piano e aggrega gli istituti di “San Mauro Forte, Garaguso, Accettura, Cirigliano, Oliveto” con la specifica che: “La sede delle istituzioni scolastiche coincide con la prima indicata in ciascun riquadro”. Quindi, la direzione rimaneva a San Mauro Forte!”5) Il 21 febbraio 2009 Santochirico si scaglia contro la Giunta regionale, accusandola di “una totale disattenzione delle volontà locali”. 6) Il 3 marzo 2009 -infine- il Consiglio regionale delibera l'accorpamento dell'Istituto di San Mauro Forte a quello di Salandra». Non è dato sapere se vi sono ancora i margini affinché l'Istituto di San Mauro Forte ottenga l'agognata deroga. Vito Bubbico
SPUNTI Stigliano La segreteria cittadina del partito replica alle accuse di forti dissidenze interne lanciate sul Quotidiano
Il Pd di Stigliano è vivo e coeso, Di Chiara ignori le sirene di CIRO TEDESCO* STIGLIANO - Da tempo, come partito e gruppo del Pd in Consiglio, notiamo un disagio del consigliere Salvatore Di Chiara. Francamente il disagio isolato di Di Chiara non ci è chiaro e vorremmo tutti capire quali sono le reali ragioni che lo tengono da un po' di tempo ai margini dell'azione amministrativa e della vita del partito. Il Pd a Stigliano è vivo e, soprattutto, coeso rispetto alla condivisione del percorso amministrativo, che ritiene all'altezza della situazione, avendo il sindaco e la Giunta operato benissimo, pur se tra mille difficoltà, con grande sintonia con la realtà sociale e politica sia locale che provinciale e regionale. Il Pd di Stigliano, grazie ad
una segreteria attiva, coesa e presente, e grazie a un gruppo consiliare altrettanto coeso e attento, ha intercettato i problemi e le soluzioni più urgenti per il territorio. Il Pd, unitamente agli altri partiti del centrosinistra che sono rappresentati in Consiglio, conduce una forte e incisiva azione di indirizzo dell’attività amministrativa, che ha portato alla intercettazione e smobilizzazioni di notevoli risorse finanziarie e ha costruito una lungimirante programmazione. Il Pd locale, unitamente agli altri partiti del centrosinistra ha dato voce, interagendo con il sindaco e la Giunta, all’intera comunità con la istituzione e la condivisione della Consulta Popolare [...], che si confronta costantemente con il sindaco, i sui assessori e i consiglieri dell'in-
tero centrosinistra [...]. Il Pd con la sua segreteria locale supporta l'azione amministrativa con slancio e lealtà, condividendone gli atti e i programmi. Il rapporto di dialogo che i partiti del centrosinistra locali, ivi incluso ovviamente il Pd, sanno tenere con l'Amministrazione e la collettività ha consentito, anche attraverso un recuperato rapporto con il Comitato civico, di conseguire proficui risultati rispetto a temi importanti quale ad esempio quello dell'Ospedale di Montagna, che dopo anni, grazie a questo sindaco ed a questa Giunta, ha ripreso vigore. La Segreteria del Pd ha raggiunto, a partire dal 14 ottobre, importanti risultati elettorali, le ultime elezioni politiche hanno visto il Pd di Stigliano al 35%, uno dei risultati più alti dell'intera regione.
Il Pd di Stigliano si è aperto ai giovani, tant'è che alle ultime elezioni per l'assemblea regionale dei giovani del partito, Stigliano ha eletto ben due rappresentanti tra cui Anna Pasciucco di appena 17 anni [...]. Le donne e gli uomini del Pd, impegnati nelle istituzioni sanno offrire con il loro lavoro risultati eccellenti e di questo non possiamo che essere soddisfatti. Il Pd che pertanto descrive il consigliere Di Chiara non è il Pd di Stigliano che al contrario sa essere presente e costante nella sua attività politica ed amministrativa. Il segretario, i dirigenti, il sindaco, la Giunta, i consiglieri, unitamente ai tantissimi iscritti sono qui al servizio della comunità. Il metodo democratico della consultazione con i nostri tantis-
simi iscritti è stato sempre puntuale e costante, proprio grazie a questo metodo sappiamo quello che la gente vuole e usiamo il principio della condivisione con tutti i nostri iscritti per seguire il loro indirizzo con estrema puntualità. La segreteria del Pd di Stigliano fa pertanto un appello al Consigliere Di Chiara, perché si riaggreghi con energia e rinnovato entusiasmo al Gruppo consiliare ed al partito con grande senso di responsabilità così come richiede la complessità del momento, facciamo appello affinché ritrovi l'entusiasmo per continuare a lavorare per il territorio e per le idee del suo Partito, augurandoci che non presti l'orecchio a sirene maliziose [...]. *Segreteria cittadina del Pd Stigliano
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Tursi Nuovo tassello per l’operazione dei carabinieri “Anchise”, ricercata la complice
Arrestata donna rom che rapinò un anziano TURSI - Quando il diavolo ti accarezza vuole l'anima. Il 20 maggio 2008, nell'abitazione di un pensionato settantasettenne di Tursi, dopo il solito affettuoso e falso abbraccio (un escamotage per carpire la fiducia delle vittime), due donne di origini rom con forza, spinsero il malcapitato fino all'interno del bagno di casa, chiudendolo a chiave e, successivamente, si dedicarono ad una meticolosa perquisizione della casa, riuscendo e razziare una pistola calibro 6,35, regolarmente detenuta, soldi contanti, circa 200 euro, e qualche monile d'oro. Grazie ad una serie di articolate indagini condotte dai carabinieri della Compagnia di Policoro, la ventottenne Sanela Djurdjevic, cittadina italiana di origini
rom, è finita in manette. E' sfuggita alla cattura, invece, la quarantenne Zvjezdana Nicolic. Entrambe (la Djurdjevic è stata arrestata su ordinanza di custodia cautelare, emessa dalla Procura di Matera che, così, ha pienamente condiviso il lavoro investigativo svolto dagli stessi militari) erano dedite a furti e rapine in varie parti d'Italia, tra cui la provincia di Matera. In particolare, le due donne, con la complicità di un uomo rimasto sconosciuto, si introdussero, con un pretesto, nell'abitazione dell'anziano di Tursi, in località “Rabatana”. La vittima, nonostante l'aggressione, il dolore e lo spavento, accortosi che le due donne si erano allontanate, riuscì a liberarsi e a da-
re l'allarme al 112. Decisivo l'intervento e le successive indagini dei carabinieri della Compagnia di Policoro che, avvalendosi delle dotazioni di polizia scientifica, riuscirono ad isolare diverse tracce delle due donne, pervenendo alla loro identificazione e al contestuale deferimento alla Procura della Repubblica di Matera. Si aggiunge così un altro tassello all'operazione “Anchise”: le indagini, come nel caso degli altri Rom arrestati la settimana scorsa sempre a Policoro, sono state coordinate e dirette dal sostituto procuratore dottoressa Annunziata Cazzetta che, condividendo pienamente le ipotesi investigative dei carabinieri, ha richiesto ed ottenuto dal giudice
per le indagini preliminari le ordinanze di custodia cautelare per le due donne. Le ipotesi di reato contestate sono rapina aggravata in concorso, sequestro di persona e porto abusivo di armi. Il filone investigativo è lo stesso che, alcuni giorni fa, aveva portato in carcere altri quattro rom fermati mercoledì 18 marzo a Rotondella. In quel caso, la banda aveva “visitato” numerose abitazioni di alcuni comuni della provincia di Matera fra cui Rotondella, Tursi, Grassano, San Mauro Forte e Montescaglioso. Tra contanti e oggetti preziosi, secondo i carabinieri, i quattro erano riusciti a raggranellare un bottino di circa centomila euro. Dalle indagini, i quattro
Da sinistra Djurdjevic e Nicolic, quest’ultima ricercata dai carabinieri
partivano da Aprilia, percorrevano la dorsale dell'A3, uscivano nei paesini e colpivano in continuazione, per tre o quattro giorni. Dopo una sosta in Calabria tornavano indietro, commettendo qualche altro furto. La donna arrestata per ultima nella seconda tranche dell'operazione Anchise è stata rintracciata nella stes-
sa zona del Lazio, base di partenza anche dell'altra banda. Sono in corso le ricerche della seconda donna, sfuggita all'arresto. Chiunque abbia riconosciuto la Nicolic, donna sfuggita all’arresto, può rivolgersi ai carabinieri. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Tursi I prodotti tipici del Meridione si potranno trovare in appositi negozi su tutte le regioni
Il Mediterraneo in vetrina Firmata l’intesa per la catena di vendita “Comprasud” TURSI - C'è stata all'Itcg “Manlio Capitolo” la conferenza stampa di presentazione del protocollo d'intesa stipulato tra il Distretto Alimentare di Qualità del Metapontino, la Comunità Montana Basso Sinni che rappresenta il Pit Metapontino, il Gal Cosvel ed la società Medinvest srl, promotrice del progetto Comprasud. Dopo la conferenza, c'è stata la firma di Erasmo Vecchio, rappresentante di Comprasud e il consigliere regionale, Vincenzo Ruggiero, in qualità di legale rappresentante del Pit Metapontino (Progetto integrato territoriale). Si vogliono istituire negozi di prodotti alimentari che vendano soltanto prodotti realizzati nelle aziende del Sud, per meglio valorizzare le produzioni locali e rilanciare l'economia del sud Italia. Ha condotto i lavori Nicola Castronuovo, project manager del Pit, che ha presentato man mano i vari relatori. Lunga e appassionata la relazione di Erasmo Vecchio, l'ideatore della futura Comprasud: «Il Sud è un grande giacimento enograstronomico a cielo aperto.
La firma dell’intesa che ha istituito il Consorzio Comprasud a Tursi
Nei negozi ci saranno soltanto prodotti del Sud. Ci sarà un campagna di informazione con le settimane tematiche. Vogliamo puntare sulla qualità dei prodotti e sulle tipicità ed evitare le sofisticazioni alimentari. Il nostro Sud è il baricentro della dieta mediterranea. I nostri
punti vendita avranno il 100% dei prodotti delle nostre aziende del sud. Il 18 aprile ci sarà il primo punto vendita pilota in Sicilia e contiamo di realizzare quaranta punti vendita in tutto il territorio nazionale. Dentro questi negozi Comprasud ci saranno totem multimediali, dove il consu-
matore potrà verificare la tracciabilità del prodotto alimentare che ha acquistato. Dobbiamo fare in modo che i figli continuino a lavorare nel sud per la produzione agricola di qualità. Abbiamo 300 aziende del sud Italia che credono in questo progetto. Dobbiamo stabilire una alleanza tra il Sud che produce e il Sud che consuma. Nei prossimi tre o quattro mesi contiamo di aprire almeno 10 punti vendita», ha concluso. Hanno parlato poi: Piermichele La Sala in rappresentanza del Distretto agroalimentare del Metapontino; Giuseppe Barilla, presidente del Consorzio di tutela del pane di Altamura e Mario Pecchia, produttore di pasta a Senise che ha detto: «Creiamo qualcosa per dare lavoro ai nostri giovani. Oggi abbiamo 10 unità lavorative e vogliamo arrivare ad impiegare 50 unità lavorative». Franco Garofalo, presidente dell'Associazione Lucana Turismo doc, ha chiesto di creare una sinergia imprenditoriale tra pubblico e privato. Vincenzo Ruggiero ha evidenziato la ne-
Bernalda Respinto il ricorso dell’Ucaib, Forcillo: «Il giudice non è entrato nel merito»
Piano traffico, per il Tar è legittimo BERNALDA - “Sentenza del Tar, insoddisfazione totale”. Inizia con un amaro commento il discorso del dimissionario presidente dell'Ucaib, Antonio Forcillo, durante la conferenza stampa di ieri mattina in piazza del Popolo a Bernalda. A intervenire anche i diversi soci dell'associazione economica bernaldese. Una conferenza già indetta per discutere della sentenza emessa ieri dal Tar sulla questione dell'approvazione ed adozione del Piano urbano del traffico da parte del Comune di Bernalda. «Dopo due anni e mezzo di traversìe legali -ha detto Forcillo- l'Organo Amministrativo giudicante della Basilicata ha respinto il ricorso senza entrare nel merito delle questioni poste (pista ciclabile insicura, transenne, strozzature nella viabilità, danni economici, ecc ecc.). Alla base di tale decisione -continua la nota di Forcillo- alcune condizioni di par-
ziale irricevibilità e inammissibilità del ricorso stesso. Il Tar ha, inoltre, condannato l'associazione al pagamento di 1.500 euro oltre Iva e Cpa, in favore del Comune di Bernalda. Insieme a tutti gli associati, vorrei esprimere insoddisfazione per la decisione; associati che hanno inoltre dichiarato che chiederanno conto ai propri avvocati di quanto accaduto. Inoltre, ho rassegnato le dimissioni da presidente, che devono essere interpretate sia come il raggiungimento dell'obiettivo prefissato con la sentenza sul Put (malgrado questa non abbia sanato i dubbi sulla legittimità dello stesso), ma soprattutto per facilitare l'applicazione di un nuovo sistema di gestione amministrativa nell'Ucaib stessa. Attraverso le mie parole io auspico, soprattutto a fronte della gravissima crisi economica subita anche dalle imprese economiche oltre che professionali e
imprenditoriali di Bernalda e Metaponto, l'implementazione di un sistema a gestione partecipativa dell'associazione, che possa far meglio fronte alle gravi problematiche ad essa collegate, oltre a servire a rilanciare tutto il comparto economico-produttivo territoriale. E per tale motivo, tutti gli associati si sono dati appuntamento a breve per discutere e approvare le linee guida del nuovo regolamento che è già in avanzata fase di redazione. D'altronde -ha concluso Forcillo- non possiamo certo stare ad aspettare con le mani in mano che il mondo politico, spesso attore principale delle ulteriori gravi emergenze nostrane, oltre a essere comunque spettatore passivo e impassibile delle inefficienze collegate alla crisi, ci dia quelle risposte necessarie per fronteggiarla o risolverla». Fabio Sirago
cessità di fare squadra sulla qualità e avere una agricoltura in armonia con la natura. Daniele Adamo esperto in sviluppo locale e territoriale ha sottolineato come in ogni prodotto si cercano anche le emozioni e la cultura da dove il prodotto proviene. Era presente anche Camilla Buonanno (rappresentante di Comprasud della Lucania, Puglia e Calabria). C'è stato il saluto dell'assessore regionale all'agricoltura Vincenzo Viti che ha sottolineato come l'agricoltura tornerà centrale nello sviluppo, se saprà innovarsi. L'assessore provinciale Franco Labriola, ha evidenziato come il nostro Sud stia prendendo consapevolezza di potercela fare da solo. Poi ha annunciato che sarà realizzato la prima Farmer Market (filiera corta). Tra il pubblico, rapresentanti dell'Agrobios, Antonio Gatto presidente del consorzio dell'arancia a staccia di Tursi e Montalbano, Leonardo Conte dell'azienda “Fior di salumi” e alcuni amministratori dei comuni vicini. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
Colobraro, 5 milioni di opere pubbliche COLOBRARO - Il comune di Colobraro investirà cinque milioni di euro nell'ambito dei programma triennale delle opere pubbliche per interventi infrastrutturali in agricoltura (acquedotti e strade) e di recupero e riqualificazione dei beni architettonici. Lo ha reso noto il sindaco, Andrea Bernardo. Nel corso del 2009 saranno realizzate opere per circa un milione di euro in arredo urbano, infrastrutture rurali, viarie e di consolidamento: interventi nel centro storico per Santa Maria Lanera, adeguamento della strada rurale Serra Contina-Madonna del Bosco, consolidamento della strada di collegamento alla Sinnica, rea-
lizzazione di tre acquedotti rurali e della strada di collegamento tra via Gran Sasso e la “Zona 120”. «Gli interventi -ha precisato il sindaco- si aggiungono alle tante opere pubbliche in corso o in fase di appalto per un importo superiore ad un ulteriore milione di euro, che riguardano il restauro del castello baronale, il campo di calcio e il completamento del nuovo cimitero». Finalmente cantieri utili a migliorare concretamente l’assetto urbano del piccolo comune della Valle del Sinni, oggi in fase di rilancio sotto il profilo della promozione turistico-culturale. provinciamt@luedi.it
Domenica 29 marzo 2009
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Rotondella Con lui Pd, Idv e Rc. Attivato un gruppo di lavoro per individuare le priorità
Francomano sfiderà Agresti Comunali, ufficializzata la candidatura del centrosinistra ROTONDELLA - E' ufficiale: Vincenzo Francomano è il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime Comunali di Rotondella. Come da pronostico, toccherà a lui capeggiare la coalizione composta da Pd, Rc e Idv. Ancora in forse l'adesione della sezione locale dei Popolari Uniti. Di Francomano, 42 anni avvocato, nessuno potrà dire che non ha scommesso sul territorio: è tra i pochi professionisti di Rotondella che non dimorano, per scelta di vita e non per convenienza professionale, a Nova Siri o Policoro. «A differenza di tanti componenti della attuale giunta», ricorda lui. E mentre dall'altra parte si discute sull'opportunità di una lista civica o politica di centrodestra, i suoi sono già in piena attività. Da qualche giorno si riunisce, infatti, uno speciale gruppo di lavoro, composto per tre quarti da giovani del luogo: Walter Lobreglio e Claudio Persiani (Prc); Maria Cuccarese (Pd) e Antonio Laguardia (Idv). Predisporranno una piattaforma programmatica che avrà il compito di individuare le priorità del territorio. «Su queste priorità -spiega Francomano- impronteremo la nostra azione amministrativa, evitando promesse illusorie e definendo azioni realistiche facilmente percepibili dall'opinione pubblica». Francomano ci riprova dopo cinque anni.
Il municipio di Rotondella e il candidato sindaco del centrosinistra alle Comunali Vincenzo Francomano
«Sì. E con la coscienza che quelli trascorsi sono stati anni densi di esperienze per noi. Dopo la sconfitta, infatti, non ci siamo limitati a concepire l'opposizione in semplice chiave presenzialistica. Anzi, abbiamo fatto proposte e abbiamo anche condiviso importanti responsabilità con la maggioranza, come per la vicenda del gas a Rotondella due». E oggi cosa c'è da fare?«Innanzitutto bisogna recuperare il vecchio ruolo di traino che Rotondella ha
Montalbano Mancano solo i giovani
Legambiente sta crescendo MONTALBANO JONICO E' in aumento il numero degli iscritti al Circolo di Legambiente di Montalbano Jonico operativo dal 2001. «Si è conclusa lo scorso mese -scrive in una nota il presidente del Circolo, Arturo Caponero- la campagna di adesione al Circolo Legambiente, che il prossimo anno festeggerà un decennio di attività nella cittadina metapontina. Quest'anno i soci sono 50, numero non trascurabile per un paese in spopolamento che conta meno di 8.000 abitanti. Tra gli iscritti anche Max Pürstl, un cittadino austriaco estimatore dei calanchi e delle loro peculiarità naturalistiche che ogni anno torna a Montalbano con amici del club alpino tirolese. Purtroppo tra i soci continuano a scarseggiare i giovan0,i nonostante i rapporti di collaborazione tra il Circolo e le Scuole locali in varie iniziative e progetti ambientali». Il Circolo che da subito ha aderito allo statuto di Legambiente nazionale condividendone obiettivi e azioni, ha un direttivo costituito dal presidente Caponero, dalla vicepresidente Lucia Aiello; da Franco Martino, Mario Stigliano, Nunzia Giannuzzi e Leonardo Ferrara. «Dalla sua nascita -aggiunge la nota- il Circolo è impegnato soprattutto nella sensibilizzazione locale per la promozione di una cultura ambientale, secondo il motto di Legam-
biente: pensare globalmente, agire localmente». Denunciando nel tempo le situazioni di degrado ambientale, il circolo montalbanese ha lavorato attivamente acchè si diffondesse nella comunità jonica il sistema di raccolta differenziata; nonché per la salvaguardia e la valorizzazione di due importanti siti naturalistici: il bosco di Andriace e il Geosito dei Calanchi, entrambi ricadenti nel territorio comunale. «Per i Calanchi -scrive Caponero- è stata avviata la richiesta di istituzione di area protetta. Il Circolo, inoltre, è impegnato da qualche anno, in collaborazione con l'Amministrazione comunale, nell'istituzione di un Centro di educazione ambientale per la promozione del territorio e la diffusione della cultura ambientale». Anna Carone provinciamt@luedi.it
avuto in tanti processi di sviluppo territoriale e che ora sembra avere perso. Sul nostro territorio ci sono soggetti economici importanti: la Sogin, l'Enea e gli interessi privati legati allo sviluppo del mare. Dobbiamo rapportarci a questi in una logica di collaborazione, ma anche di giusta rivendicazione, naturalmente senza dimenticare agricoltura e turismo, le più evidenti vocazioni del territorio. Dobbiamo guardare a questi ambiti in una logica di
sviluppo unitario, sia a livello strutturale che promozionale, non per compartimenti stagni. Anche il centro storico va guardato in questa ottica, con una “aggressione” immediata del patrimonio edilizio fatiscente, su cui l'attuale amministrazione è intervenuta in modo del tutto insufficiente». Un'ottica di intervento unitario, dunque. «Sì, e per renderla concreta dobbiamo subito affrontare il problema
delle strade. Proprio perché il territorio è vasto, c'è la necessità che sia ben collegato. Non dimentichiamo, in tal senso, che il più grosso finanziamento ottenuto per la viabilità di Rotondella (anche più grosso di quello della compensazione) è arrivato quando c'eravamo noi ad amministrare. Sto parlando dei 7 milioni di euro stanziati dalla regione per la viabilità extraurbana di collegamento con la Sinnica». E che ora sono ridotti alla ristrutturazione del Ponte Sinni, opera maestosa e ma forse inutile per risolvere i problemi reali del territorio. «Su questo, a mio parere, c'è una chiara responsabilità degli amministratori. Non hanno avuto una forza di rivendicazione tale da far rispettare la tipologia di intervento prevista all'inizio. Mi sono sembrati più preoccupati di una gestione diretta dei fondi che di una gestione complessiva del progetto. Però, allo stesso tempo, anche la Provincia doveva essere più attenta alle esigenze della collettività». Poi c'è la municipalizzata. La maggioranza l'ha approvata e voi non siete sembrati troppo entusiasti. Se vincete le elezioni che fate, la buttate via? «Non la butteremmo, modificandone però alcuni aspetti». Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Policoro Intesa Comune-Unicef: una Pigotta per ogni nato nel 2009
Una mano tesa ai bambini Esperti ospiti della Fidapa sulle malattie dell’infanzia POLICORO - La sezione locale della Fidapa (Federazione italiana donne arti professioni affari) continua il suo ciclo di incontri sul un valore perduto: il rispetto. Venerdì sera nella sala consiliare è toccato ai bambini, “Il diritto del bambino al rispetto”, essere al centro di una tavola rotonda in cui il professor Gianfranco Chetrì, pediatra del nosocomio di Policoro, ha spiegato da un punto di vista scientifico l'origine di alcune malattie dei bambini, ereditarie in qualche caso e invece dovute a fattori esterni in altri, tipo allergia, figlia di infezioni o causa inalazioni di fumo che contiene nicotina per esempio, che può provocare dermatite e insufficienza respiratoria soffermandosi inoltre sulla piramide dei fattori di rischio per la salute dei bambini. Mentre la sua collega dell'ospedale di San Giovanni Rotondo, Maria Pastore, ha incentrato la sua relazione sulle terapie non convenzionali che affiancano la medicina nella cura della salute bambini e in particolare quella che si applica nell'ospedale dove lavora: la clouwnterapia, «ovvero -ha spiegato la pediatra- la terapia
del sorriso da parte del personale specializzato che genera ottimismo nei bambini. Però per poterla applicare c'è bisogno di umanizzare i reparti dove si applica questa terapia e creare le condizioni affinché anche i familiari, il mondo del volontariato che ruota intorno alla medicina e la scuola frequentata dal bambino, lo possano aiutare a superare l'ostacolo della malattia che lo ha colpito. In periodi di tagli anche al mondo sanitario, trovare personale specializzato e allestire tutto il reparto per una corretta clouwnterapia non è semplice anche se sarebbe fondamentale per rendere l'ospedale più efficiente ed efficace». Durante il convegno la presidente provinciale dell'Unicef di Matera, Amalia Anastasia Giuratrobocchetti, ha donato il istintivo dell'Unicef all'Amministrazione comunale di Policoro, nella persona dell'assessore alle Pari opportunità, Luisa Lasaponara, che spiega così l'iniziativa: «Per tutti i bambini che nascono a Policoro iscritti all'anagrafe dal 1 aprile al prossimo 31 dicembre, il Comune acquisterà una bambola “Pigotta” di 20 euro, il
cui ricavato servirà per l'acquisto di un kit sanitario per la cura dei bambini malati». La rappresentante dell'Unicef ha raccontato la sua esperienza di volontariato in Africa, sostenendo come ancora oggi ci siano nel mondo bambini che vivono in gravi condizioni sociali e bisognerebbe intensificare gli sforzi non solo nella raccolta fondi, ma anche nell'applicazione di quelle convenzioni tra Stati che difendono i diritti dell'infanzia. I lavori sono stati conclusi dall'assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza, il quale nella riforma del sistema sanitario regionale ha sostenuto come ci potrebbe essere la possibilità anche di creare un dipartimento per la cura essenzialmente dell'allergia. I lavori sono stati coordinati da Angela Montesano e aperti dalla presidentessa locale della Fidapa, Maria Antonietta Amoroso, che ha esordito affermando di non abbassare la guardia sui diritti dei bambini, soprattutto alla salute, e di come non tutte le scuole d'Italia siano a norma sugli aspetti legati alle condizioni igienico-sanitarie. provinciamt@luedi.it
Rotondella Dimatteo e Varasano alla commissione regionale
«Grazie per la soluzione scuola» ROTONDELLA - «Un grazie all'assessore Autilio, al capogruppo Idv, Michele Radice, a tutti i consiglieri regionali presenti in quarta commissione ed in consiglio regionale per le modifiche apportate al piano di dimensionamento scolastico. Il rin-
graziamento arriva da Antonio Dimatteo e Vincenzo Varasano, rispettivamente assessore alle Politiche Sociali e Presidente del Consiglio Comunale di Rotondella. Proprio nel comune jonico, infatti, l'istituto comprensivo autonomo stava per essere accorpato a quello di Valsinni o, in ultima ipotesi, a quello di Policoro. Ma grazie al deliberato della giunta regionale, lo scorso 3 marzo, Rotondella è rimasta sede di un istituto compren-
sivo autonomo. Un risultato importante, per il quale si era mobilitata l'intera comunità. L'amministrazione comunale aveva anche convocato un consiglio comunale ad sulla questione, proponendo un deliberato votato all'unanimità. «Un sentito e dovuto ringraziamento per il risultato raggiunto -ha scritto in una nota il sindaco Vito Agrestiva all'amministrazione provinciale, alla quarta Commissione Permanente del
Consiglio Regionale, Consiglio Comunale, nonché al Dirigente Scolastico, al Consiglio d'Istituto e ai Collaboratori tutti dell'Istituto Scolastico Comprensivo Giovanni XXIII, i quali -facendo seguito alla recente, tenace rivendicazione della conservazione dell'autonomia del plesso della Scuola Primaria di Rotondella/2- hanno rinnovato, anche in quest'ultima vicenda, il loro sagace e generoso sforzo collaborativo». pi.su.
Sport Domenica 29 marzo 2009
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Mondiali 2010 La nazionale di Lippi vince il primo dei due impegni ravvicinati con un po’ di sofferenza
Italia padrona del Montenegro Segna Pirlo su rigore, nella ripresa il primo gol in azzurro di Pazzini MONTENEGRO (4-2-3-1): Poleksic; Pavicevic, Basa, Batak, V.Bozovic; Drincic, Pekovic (34' st Vujovic); Vukcevic (44' st Zverotic), Jovetic, Boskovic; Djalovic (26' st Beciraj). In panchina: M.Bozovic, Dzudovic, Tanasjievic, Novakovic. Allenatore: Filipovic ITALIA (4-3-3): Buffon; Zambrotta, Cannavaro, Chiellini, Grosso; Palombo, Pirlo (36' st Brighi), De Rossi; Quagliarella, Iaquinta (14' st Pazzini), Di Natale (9' pt Pepe). In panchina: Amelia, Motta, Gamberini, Rossi. Allenatore: Lippi ARBITRO: Atkinson (Inghilterra) RETI: 11' pt Pirlo (rig), 29' st Pazzini NOTE: Serata serena, terreno scivoloso e in cattive condizioni. Spettatori: 11.500 circa. Ammoniti: Palombo, Batak, Cannavaro, Pekovic, Pavicevic. Angoli: 5-2 per il Montenegro. Recuperi: 2' pt e 3' st. PODGORICA – L'Italia vince 2-0 in Montenegro grazie alle reti di Pirlo, su rigore, e Pazzini al debutto in azzurro. Un successo che permette alla Nazionale di portarsi a quota 13 punti e di conservare la vetta del girone 8 delle qualificazioni ai Mondiali del 2010. All’11 Italia in vantaggio: fallo di mani di Batak in area di rigore, l’arbitro concede il penalty e Pirlo, con un cucchiaio alla Totti, lo trasforma: 1-0 per gli azzurri. Il Montenegro reagisce, al 18', Cannavaro rischia il rosso per un fallo su Jovetic lanciato a rete, l’arbitro lo grazia e lo ammonisce. Al 29' ancora il fiorentino Jovetic di destro, Buffon blocca. L’Italia controlla bene, anche se il Montenegro resta sempre in partita. Nella ripresa, al 5', Iaquinta spreca la palla del 2-0 dopo una bella azione di Pepe. Al 14' debutto azzurro per Pazzini che rileva Iaquinta. L’Italia rischia grosso al 22', ma Buffon è bravissimo ad opporsi al destro in spaccata di Djalovic, in fuorigioco non segnalato dall’arbitro. Al 24' Pazzini prende le misure, al 29' segna il 2-0 di testa su cross di Pepe. Finisce 2-0.
Fabio Quagliarella controllato da un avversario
Per Pazzini esordio con gol in maglia azzurra
Gli azzurri esultano dopo il rigore di Pirlo
Iaquinta cerca di divincolarsi da un giocatore montenegrino
Battuta sonoramente la Slovacchia a Wembley
Capello ora può sorridere L’Inghilterra ne segna quattro LONDRA - L'Inghilterra ha stravinto l'amichevole di lusso giocata a Wembley contro la Slovacchia, terminata con un netto 4-0. David Beckham, partito dalla panchina, è entrato nella ripresa in sostituzione di Lennon, divenendo il calciatore (non portiere) con più presenze in Nazionale: 109, una in più di Bobby Moore. La formazione del ct Fabio Capello è partita subito forte e già al 7' è passata in vantaggio con Heskey, su assist di Gerrard. Al 15' l’attac-
cante dell’Aston Villa si è infortunato, lasciando il posto a Carlton Cole. È di Beckham il cross per il raddoppio firmato da Rooney al 25'. Terza rete di Frank Lampard con un tiro in diagonale ad 8' dal termine. Ma c'è ancora tempo per la doppietta di Rooney. Nel complesso un ottimo allenamento per l’Inghilterra, in vista dell’incontro casalingo di mercoledì contro l’Ucraina, quando ci saranno in palio i tre punti per le qualificazioni al Mondiale 2010.
Lo conferma il sindaco della città pugliese Michele Emiliano per il match con l’Eire
Bari si stringerà a fianco degli azzurri
Il barese Cassano in azzurro
BARI - «Sono certo che la maturità che sempre mostriamo in tutte le situazioni si mostrerà anche in questo caso. Noi sosterremo la nazionale dal primo all’ultimo minuto, con tutta la voce che abbiamo, con tuta la voce che abbiamo, con tutto il nostro cuore con tutta la nostra partecipazione, esattamente come credo farà Antonio Cassano da casa vedendo la partita». Il sindaco di Bari, Michele Emiliano, se ne è detto convinto presentando l’incontro di calcio che la Nazio-
nale Azzurra disputerà contro l’Irlanda a Bari martedì 1 aprile allo stadio San Nicola. «Faremo il tifo anche per Lippi, sperando che San Nicola lo illumini e gli faccia fare sempre la migliore formazione che i giocatori italiani gli consentono. Naturalmente – ha sottolineato ancora Emiliano – per noi, Lippi è l’allenatore campione del mondo, Antonio Cassano è nato qui, però, i due appartengono appartengono allo stesso Paese, l'Italia, un Paese nel quale Bari crede profondamente»
"Noi – ha aggiunto il sindaco – vogliamo che questo stadio sia uno degli stadi preferiti della nazionale italiana di calcio», dato che «Bari è la città che ha sempre dimostrato nei confronti della nazionale italiana un entusiasmo imparagonabile». Emiliano, quindi, ha ricordato l’esperienza vissuta «con i tifosi scozzesi che, innanzitutto, sono venuti a Bari, hanno perso due a zero e se ne sono andati tranquilli; speriamo – ha concluso – che la stessa cosa facciano gli irlandesi».
Sport 41
Domenica 29 marzo 2009
Il Crotone tenta di scavalcare la capolista
Gallipoli, insidie a Cava Spareggio ad Arezzo Esordio di Cuccureddu A Pistoia sfida da tripla Arezzo
IL PRONOSTICO
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Foggia
Arbitro: CARBONE di Napoli Assistenti: Falanga-Argiento AREZZO - Ugolotti rivoluziona la squadra. FOGGIA - Alla vigilia della partita la bella In difesa, fuori i terzini Ambrogioni e Grillo, notizia è rappresentata dal fatto che l'attacdentro il giovane Pelagatti e l'esperto Doga, cante cileno Mario Jimenez Salgado sarà in al rientro dopo due giornate di squalifica. A panchina: magari per essere impiegato in centrocampo torna il regista Beati. A fargli qualche scampolo del match. Convocato anposto sarà capitan Bricca che andrà ad acco- che il capitano Fabio Pecchia, al seguito delmodarsi in panchina. Accanto a Beati agirà il la squadra nonostante la sua indisponibilicamerunense Matute mentre sulle fasce ci tà. L'occasione è ghiotta: battendo l'Arezzo saranno Bondi, a destra, e Croce, a sinistra. il Fogia si riporta in zona playoff. IndisponiConferma per la coppia d'attacco Chianese- bili Trezzi, Basta, Pezzella, Forte e Posillipo. Baclet. FOGGIA (4-3-3) Bremec; Colombaretti, LiAREZZO (4-4-2): Paoletti; Pelagatti, Terra, suzzo, Zanetti, Pedrelli; D'Amico, Velardi, Fanucci, Doga; Bondi, Beati, Matute, Croce; Mancino; Troianiello, Malongà, Germinale. Baclet, Chianese. A disp.: Botticella, Ambro- A disp.: Milan, Burzigotti, D'Andrea, Cogioni, Conte, Bricca, Cavagna, Lauria, Tu- lomba, De Rosa, Salgado. All.: Novelli. rienzo. All.: Ugolotti. I
Crotone
IL PRONOSTICO
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Taranto
Arbitro: VITI di Campobasso Assistenti: Granella-Levato CROTONE - Moriero deve fare a meno in difesa dello squalificato Galeoto e sta pensando anche di schierare un asseto difensivo a tre. In caso contrario il posto del terzino verrà preso con molta probabilità da Quondamatteo. A centrocampo vengono confermati in coppia davanti la difesa sia Pacciardi che Galardo, mentre l'unica punta rossoblu sarà Nello Russo. CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Quondamatteo, Scognamiglio, Diniz, Morleo; Pacciardi, Galardo; Basso, Caetano, Petrilli; Russo. A disp.: Farelli, Figliomeni, Pedotti, Aurelio, Carcuro, Orosz, Paponetti. All.: Moriero.
Pescara
TARANTO - Micco non è partito, fermato da un dolore all'adduttore. E Stringara ha dovuto un po' modificare i piani della vigilia. Ma resta l'intenzione di provare a rompere il sortilegio che vuole i rossoblù sconfitti nelle ultime sei trasferte consecutive. Sarà 3-4-1-2 ancora il modulo, con Di Bari al posto dello squalificato Prosperi, Lolli a sinistra del centrocampo in sostituzione di Micco e con l'appiedato Carrozza sostituito nel ruolo di trequartista da Sciaudone. TARANTO (3-4-1-2): Nordi; Migliaccio, Pastore, Di Bari; Sosa, Giorgino, Lima, Lolli; Sciaudone; William, Caturano. A disp.: Barasso, Cesareo, Paolucci, Russo, Marolda, Barrotti, Dionigi. All.: Stringara.
IL PRONOSTICO
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Foligno
Arbitro: VIVENZI di Brescia Assistenti: Leonetti-Pennacchio PESCARA - Prima uscita sulla panchina abruzzese Cuccureddu, che presenta un più ordinato 4-4-1-1 con il solo Bazzani in avanti (manca l'argentino Simon, infortunato) sostenuto da Perrulli. In difesa torna dal 1' Diliso a destra, mentre Camorani viene avanzato a centrocampo. In mediana, avvicendamento tra Giordano e Ferraresi, con quest'ultimo che torna titolare dopo un lungo periodo di naftalina. Indisponibili anche Verratti, Zetulayev. PESCARA (4-4-1-1): Indiveri; Diliso, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Camorani, Coletti, Ferraresi, Felci; Perrulli; Bazzani. A disp. Prisco, Sembroni, Romito, Pisciotta, Giordano, Iandoli, Laens. All. Cuccureddu.
Ternana
FOLIGNO - Problemi di abbondanza per Indiani, che dovrà fare a meno del solo Borgese. Bisello Ragno è stato costretto a rimanere a casa dopo la decisione del tecnico biancazzurro. Si rivede Turchi, anche se l'argentino partirà inizialmente dalla panchina. In attacco torna Cipolla, che comporrà il trio con De Paula e Coresi. A centrocampo ballottaggio Mandorlini-Furiani, con il primo favorito. In difesa torna dal primo minuto Guastalvino. FOLIGNO (3-4-3): Conti; Gregori, Guastalvino, Fiuzzi; Pencelli Signori, Mandorlini, Petterini; De Paula, Cipolla, Coresi. A disp.: Ripa, Baldanzeddu, Buscaroli, Furiani, Cotza, Cesaretti, Turchi. All.: Indiani.
IL PRONOSTICO
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Lanciano
Arbitro: PAGANO di T. Annunziata Assistenti: Signorile-Della Rocca TERNI - La squadra di Baldassarri vor- LANCIANO - Probabile l'impiego dall'irebbe allontanarsi dalle zone pericolose nizio di Morabito nel ruolo di terzino sidi una classifica che si è fatta sempre più nistro. Daleno è destinato alla panchina. corta e che vede tante, troppe squadre, A centrocampo, Tisci potrebbe finire racchiuse in un pochi punti. Noviello e fuori clamorosamente. In avanti, ballotRicca fuori per infortunio e Del Grosso e taggio Alfageme-Morante per la sostituDi Dio squalificati: l'allenatore della Ter- zione di Roberto Colussi, squalificato. nana dovrà disegnare la formazione tito- Erba in panchina per un fastidio muscolare sapendo di poter contare solo sugli lare. Ancora out Amenta, Vincenti e l'ex inamovibili di centrocampo. Oshadogan. TERNANA (4-4-2): Visi; Bertoli, Sartor, LANCIANO (4-4-1-1): Aridità; Bognar, Tedeschi, Cardona; Piccioni, Di Deo, Pa- Musca, Bolic, Morabito; Turchi, Cossu, pini, Morello; Rigoni, Perna. A disp. El Kamch, Mammarella; Margarita; MoCunzi, Bizzarri, Mauri , Burrai, Concas, rante. A disp. Bordeanu, Daleno, Erba, Scappini, Tozzi Borsoi. All.: Baldassar- Tisci, Pagliarini, Romano, Alfageme. ri. Allenatore: Pagliari.
Cavese
IL PRONOSTICO
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Gallipoli
Arbitro: PALAZZINO di Ciampino Assistenti: Alverdi-Preti CAVA DE' TIRRENI- Altre due tegole per GALLIPOLI - Non è da escludere qualche Camplone, già costretto a lavorare senza mossa tattica come variante al 4-3-1-2 da Sorrentino (stagione finita), Romeo (pro- parte di Beppe Giannini, che molto probablema al ginocchio) ed i quattro squalifica- bilmente si affiderà all'undici vittorioso ti: fuori causa Cipriani e Prevete, colpiti da per 4-1 sul Pescara. L'unico dubbio riinfluenza e destinati alla panchina. È guarda la corsia destra: ballottaggio Vaemergenza ovunque: in difesa Pierotti fa- stola-Cangi (in vantaggio il primo). Intanrà il centrale, a centrocampo Scartozzi al to è rientrato a disposizione il difensore posto di Alfano, Bernardo attaccante cen- centrale e capitano Paolo Antonioli, che però partirà dalla panchina. trale. CAVESE (4-3-2-1): Petrocco; Frezza, GALLIPOLI (4-3-1-2): Rossi; Vastola, MoIschia, Pierotti, Lacrimini; Scartozzi, Ana- linari, Bonatti, Suriano; Russo, Esposito, clerio, Favasuli; Schetter, Tarantino; Ber- Buzzegoli; Mounard; Ginestra, Di Gennanardo. A disp.: Sorriso, Cipriani, Andreoz- ro. A disp.: Sciarrone, Antonioli, Cangi, zi, Predko, Riccio, Viscido, Aquino. All.: Cimarelli, Zampa, Marzeglia, Sansone. All.: Giannini. Camplone.
Perugia
IL PRONOSTICO
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Paganese
Arbitro: TRAMONTINA di Udine Assistenti: Carmognani-Casale PERUGIA - Fallito l'obiettivo play off, il Perugia ora deve tanarsi alla zona calda della classifica e il match con la Paganese diventa uno scontro salvezza. Emergenza in attacco: non ci sono tra squalifica e infortuni Del Core, Maccan e Ferrari. Pagliari cambia modulo e schiera il 4-4-2 con l'inedita coppia Cutolo e Mazzeo. Sulle fasce ritrovano un posto da titolare De Giorgio e Stamilla. Novità in difesa con il rientro di Raimondi e Barbagli. PERUGIA (4-4-2): Benassi; Calori, Raimondi, Accursi, Barbagli; Stamilla, Gatti, Mezavilla, De Giorgio; Cutolo, Mazzeo. A disp.: De Marco, Pagani, Fiorucci, Passiglia, Ubaldi, Boldrini, Federici. All.: Pagliari.
Pistoiese
PAGANI - Capuano convoca anche l'attaccante Zarineh, che ha lavorato in regime di differenziato anche durante la rifinitura per noie muscolari. In prima linea dovrebbe andarci Lasagna che sarà affiancato dal talentuoso Sodinha. Capitan De Giosa confermato nel ruolo di tornante mancino di centrocampo. Ballottaggio Cucciniello-Capodaglio in mediana. Torna disponibile Bacchi dopo tre settimane di riabilitazione. PAGANESE (3-5-2): Melillo; Chiavaro, Taccola, Astarita; Esposito, Berardi, Caracciolo, Cucciniello, De Giosa; Sodinha, Lasagna. A disp.: Pantanelli, Bacchi, Imparato, Capodaglio, Iraci, Fanasca, Zarineh. All.: Capuano.
IL PRONOSTICO
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J. Stabia
Arbitro: OSTINELLI di Como Assistenti: Perrone-Deriu PISTOIA - Torricelli ha convocato diciannove elementi per la sfida-salvezza con la Juve Stabia. Tra questi Fautario, che aveva abbandonato la seduta di allenamento di venerdì a scopo precauzionale dopo aver accusato un leggero affaticamento muscolare. Senza Muwana, squalificato, sarà una squadra priva di un vero e proprio interditore in linea mediana. PISTOIESE (4-4-2): Bindi; Di Berardino, Fiasconi, Ghinassi, Fautario; Breschi, Guerri, Femiano, Bellazzini; Artistico, Dal Rio. A disp.: Mareggini, Bartolucci, Cutrupi, Lanzillotta, Palermo, Cortese, Della Penna. All.: Torricelli.
C.MARE DI STABIA - Rientrano da squalifica Geraldi e Capparella, ristabiliti dopo l'infortunio anche Gaeta e Stentardo. Ma i problemi non mancano a Costantini che deve rinunciare allo squalificato Ametrano (ballottaggio D'Ambrosio-Maury per sostituirlo), al lungodegente Monticciolo ed a Grieco, ancora alle prese con fastidi al ginocchio sinistro. Il vice di Soviero sarà Terminiello. JUVE STABIA (4-3-1-2): Soviero; D'Ambrosio, Rinaldi, Geraldi, Radi; Vicedomini, Amore, Stentardo; Capparella; Rastelli, Biancolino. A disp.: Terminiello, Gritti, Maury, Mineo, Barbosa, Peluso, Cristea. All.: Costantini
42 Sport
Domenica 29 marzo 2009
Formazione: 4-1-4-1 Cozzolino centravanti LE SCELTE di formazione di Arleo sembrano essere orientate verso il ritorno al modulo atipico e assai duttile che portò benefici contro il Crotone. Ossia stiamo parlando di un 41-4-1. Partendo dalla difesa, il primo pensiero va al portiere. Arleo tiene sulla corda entrambi: il fatto di aver scelto Tesoniero per l’importantissima sfida con la Juve Stabia depone verso una sua conferma, anche se il ventenne non è stato mai impegnato. Arleo spiega: “Abbiamo due portieri, entrambi validi. Ho visto bene Groppioni, solo che un fastidioso torcicollo lo mette in dubbio. Deciderò solo prima della partita”.La difesa a quattro sarà quella che non a torto può essere definita la titolare: Dei-Cuomo-Di Bella-Lolaico. La novità rispetto alla grande partita di sette giorni fa è rappresentata dal ritorno di Lolaico sull’out mancino. “Peppe ci farà comodo perchè sa spingere, ma deve anche stare attento alla fase difensiva, perchè il Sorrento da quelle parti è assai temibile”, ha detto l’allenatore.In mezzo al campo, la protezione della difesa sarà affidata a sabatino, come perno centrale, mentre il quartetto davanti a lui prevede Sarno a destra, Suppa e Cammarota in messo, Mangiapane a sinistra. A proposito del fantasista, Arleo tiene a sottolineare: “Indubbiamente non possiamo dire che ha corsa in mezzo al campo, lo avete visto anche domenica, quando da attaccante è tornato al centro. Gli chiederò di giocare largo sulla sinistra per tentare di accentrarsi e calciare in porta”. Il ruolo di centravanti toccherà, come è giusto che sia, a Cozzolino, ma in panchina romba il motore di Berretti. “Certamente avrà spazio e minutaggio superiore a quello di domenica - svela Arleo - perchè il suo pieno recupero fisico sarà fondamentale per noi in questo finale”. Cantoro, invece, in settimana si è allenato poco, andrà in panchina, pronto per i minuti finali. a.p.
Arleo: «Se al 45’ siamo in vantaggio o pareggiamo, non rientriamo»
Potenza senza intervallo A Sorrento i rossoblu cercano continuità NON DARA’ fastidio al Potenza l’erba sintetica, il caldo previsto in giornata, le vesciche che si faranno ai piedi dei calciatori non abituati a questo terreno di gioco, il valore dell’avversario. L’unico serio rischio che i rossoblù corrono è quello di confermare il trend negativo delle recenti trasferte. E’ andata sempre male, a Pistoia, come a Gallipoli, a Perugia, ad Arezzo, e prima ancora con il Pescara o con il Benevento. Primi tempi decenti e poi il flop clamoroso. Dovesse accadere anche questo pomeriggio a Sorrento, Arleo ha già preparato la contromossa. «Negli spogliatoi non rientriamo. Resteremo in panchina a discutere all’aria aperta, cercando di evitare distrazioni di ogni specie, rimanendo a contatto con il terreno di gioco. Accadrà questo se dovessimo essere in vantaggio o su un risultato di parità». Fuori casa il Potenza ha denotato proprio questa caratteristica negativa: buoni approcci e poi clamorosi voltafaccia. Arleo tenta di invertire questo trend non perdendo contatto dai suoi uomini e dal terreno di gioco. “Da quando sono arrivato io - spiega - abbiamo risolto il problema che avevamo in casa. In trasferta, purtroppo, no. Se prendiamo un gol è finita, abbiamo pa-
gato anche qualche episodio negativo, ma tutto sommato non ci siamo ancora. Ecco perchè quella di oggi diventa una partita fondamentale per cercare la nostra continuità di risultati. Innanzitutto perchè altrimenti vanificheremo quanto di buono fatto sette giorni fa contro la Juve Stabia, poi perchè solo facendo una striscia di risultati positivi potremmo realizzare quello che è il nostro obiettivo attuale: rincorrere il Pescara». Scontro diretto in casa a tre giornate dalla fine, ma prima di allora questo impegno di Sorrento e gli altri di Foligno e Terni, inframmezzati dalle sfide interne a Cavese e Marcianise. «Non ci sono mezze misure. Adesso il nostro obiettivo primario è fare la corsa sugli abruzzesi, ma prima di allora ci serve fare risultati in trasferta. A cominciare da oggi, anche perchè in calendario ci sono sfide molto importanti per la bassa classifica». Una di queste è quella tra Pistoiese e Juve Stabia, dalla quale Arleo si augura “una vittoria dei padroni di casa”. Ma, come spesso si dice nelle conferenze stampa di presentazione, “Il Potenza deve badare prima di tutto a se stesso”. “Arriviamo alla sfida contro la squadra di Simonelli dopo aver effettuato
un lavoro di scarico atletico in settimana, vuoi per le non perfette condizioni di qualcuno, vuoi anche per la pesantezza del campo sul quale abbiamo giocato la sfida con la Juve Stabia. Stiamo però bene e possiamo scegliere la più giusta formazione anche in base alle scelte che faranno i nostri avversari. Abbiamo provato diverse soluzioni”. La più logica appare quella del 4-1-4-1 che Arleo definisce “la più scontata”, anche per via delle defezioni. Fatto sta che dei costieri, analizzati al video anche nella prestazione di mercoledì nella finale di Coppa Italia (0-0 per la cronaca), Arleo dice: “se da quattro partite non prendono gol, un motivo ci sarà. Concedono poco perchè hanno una difesa molto munita con i due esterni Vanin e Angeli che sanno fare entrambe le fasi. Dobbiamo stare quindi molto attenti, anche alle loro individualità. Non dimenticate che la squadra è stata costruita per i play off ed è comunque a un punto dai play out. Non credo alla favola dell’appagamento di stimoli dopo la vittoria di Cava e il pareggio della finale di Coppa. Sarà un avversario duro per battere il quale ci vorrà un Potenza diverso dal solito trend negativo esterno”. Alfonso Pecoraro
L’ANTICIPO DI IERI
Doppio Evacuo, ma al Benevento non basta per vincere a Caserta MARCIANISE BENEVENTO
2 2
REAL MARCIANISE (4-23-1): Fumagalli 6; Piscitelli 6, Porpora 6,5, Murolo 6,5, Vanacore 6; D'Ambrosio 6,5, Romano 6; Ciano 6 (19' st Manco 6), Poziello 6,5 (40' st Tedesco sv), Galizia 6; Innocenti 6. A disp.: Mezzacapo, D'Apice, Russo, Di Napoli, Della Ventura. All.: Fusi 6,5. BENEVENTO (3-4-3): Mondini 6,5; Ferraro 6, Ignoffo 6, Cattaneo 5,5; Ciarcià 6,5, Cejas 5, De Liguori 6 (45' st Carcione sv), Palermo 6 (14' st Colombini 5,5); Castaldo 6,5, Evacuo 7, Clemente 5,5 (14' st Cinelli 6). A disp.: Gori, Imbriani, Bueno, Statella. All.: Soda 6. ARBITRO: Gallione di Ales-
sandria 5,5. RETI: pt 3' Evacuo (B), 29' Romano (RM); st 16' Evacuo rig. (B), 18' Porpora (RM). NOTE: spettatori 3000 circa, di cui oltre 1500 provenienti da Benevento. Espulso al 9'st Cejas (B) per doppia ammonizione. Ammoniti: Murolo, Piscitelli, Cejas, Romano, Ferraro, Ciarcià, Cinelli. Angoli 8-1 per il Real Marcianise. Recupero: pt 3'; st 3'. CASERTA. Evacuo c'è, il Marcianise pure ed il confronto tra l'enorme qualità del Benevento e la straordinaria organizzazione tattica del Marcianise si traduce in un pareggio spettacolare. Il bomber di Pompei ne realizza due mettendosi alle spalle la dolorosa e lunga riabilita-
zione, ma gli uomini di Fusi hanno carattere da vendere, reagiscono e per due volte riescono a recuperare lo svantaggio. Evacuo c'è ed è merito soprattutto del tecnico Soda, che pur di inserire il prestigioso attaccante nell'undici titolare cambia modulo ed azzarda per la prima volta il formidabile tridente. Con Evacuo, Clemente e Castaldo lì davanti la vita è molto più bella. Il Benevento ha una trazione offensiva spaventosa, la difesa casertana fa una fatica enorme ed al primo affondo (3') è già vantaggio sannita: Ciarcià crossa da destra, Clemente dimostra di saperci fare anche di testa, Fumagalli respinge con l'ausilio della traversa, ma il falco Evacuo è ben appostato e
Esultanza di Evacuo
ribadisce in rete. All'8' Poziello slalomeggia al limite e poi smarca Romano, che conclude però in maniera sbilenza. Otto minuti più tardi è ancora Poziello a mandare in tilt la difesa del Benevento servendo nel corridoio di Innocenti, anticipato di un soffio da Ignoffo. Al 29' gli sforzi dei gialloverdi vengono premia-
Il Potenza resterà accanto alla panchina
ti: Poziello dall'out destro scodella al centro, Innocenti addolcisce il pallone per Romano che con una gran girata lo spedisce nel sette. Raggiunto il pareggio i padroni di casa continuano a premere ed al 34' vanno vicini al sorpasso con una punizione di D'Ambrosio. Dagli sviluppi del corner Galizia ci prova due volte: il primo tentativo viene rimpallato dalla difesa, il secondo neutralizzato da un ottimo Mondini. Il Benevento scompare dal campo offrendo il fianco al Real Marcianise che al 40' si fa vedere nuovamente in attacco con Galizia: palla di poco alto. Si risveglia la “Strega” nella ripresa: dopo un solo minuto punizione di Cejas, svetta Ignoffo, pallone di poco fuori. Al 9' il Benevento rimane in dieci uomini per l'espulsione di Cejas (doppia ammonizione). Soda corre ai ripari ed inserisce in un colpo solo Cinelli e Colombini rispettivamente al posto di Clemente e Palermo. Nemmeno il tempo di riprendere il gioco ed il direttore di gara
(ben piazzato) fischia rigore ai giallorossi per un fallo di Piscitelli su Ignoffo; Evacuo firma la doppietta (16'). Pallone al centro e Marcianise che agguanta subito il pareggio con Porpora (18') che con uno stacco imperioso raccoglie un angolo di Poziello e spedisce il pallone alle spalle di Mondini. Mister Fusi crede nella vittoria ed inserisce immediatamente Manco al posto di Ciano e proprio il biondo centrocampista al 22' si rende pericoloso sparando alto da buona posizione un suggerimento di Poziello. Al 30' è Mondini a rendersi protagonista sia nel male che nel bene nel giro di pochi secondi: prima liscia un pallone che finisce per sua fortuna sul fondo, poi dagli sviluppi dell'angolo salva la propria porta con uno strepitoso intervento su Murolo. Il Real è pericoloso poi con Innocenti e Vanacore che raccoglie un suggerimento di Galizia, ma il suo diagonale sinistro è neutralizzato da Mondini. Pasquino Corbelli
Sport 43
Domenica 29 marzo 2009
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Dopo l’aggressione di Cava gioca il capitano. Out Agnelli
Nicodemo con la maschera SORRENTO. Un tabù da sfatare ed una classifica da rafforzare. Poco importa che il Potenza sia l'ultimo ostacolo di una settimana di lavori forzati, di sedute improvvisate, di allenamenti di scarico e non di potenziamento. Il Sorrento va alla ricerca della seconda vittoria consecutiva dopo l'exploit del Simonetta Lamberti (i rossoneri non sono mai riusciti ad inanellare due successi di fila) e per questo motivo preserva i preziosi equilibri raggiunti. La logica del turnover è fin troppo rischiosa e le soluzioni sono fin troppo ristrette per “rischiare” avvicendamenti nell'undici di partenza, in una gara che mette in palio punti salvezza troppo pesanti. La finale di coppa Italia di Lega Pro ha tolto inevitabilmente energie e stravolto il regolare programma di allenamenti (la gara col Potenza è stata preparata in appena due sedute: quella di venerdì e la rifini-
tura di ieri. Ma non intaccato le certezze di Gianni Simonelli: chi doveva tirare un po' il fiato l'ha fatto mercoledì scorso (Giampaolo ed il bomber albanese Myrtaj) e chi invece aveva fiato da spendere e discrete possibilità d'utilizzo contro il Potenza è restato ai box per infortunio. Riferimento chiaro al centrocampista Agnelli: nelle intenzioni del tecnico rossonero avrebbe dovuto assumere il controllo della regia ed invece una distorsione al ginocchio l'ha messo fuori causa. Ragion per cui anche l'unica probabilità di modifica meditata da Simonelli è andata a farsi benedire: nel cuore del centrocampo agirà Attilio Nicodemo, indossando probabilmente una speciale mascherina per proteggere l'occhio tumefatto da un violento colpo subito domenica scorsa, nel folle dopogara di Cava de' Tirreni. E a completare la mediana ci penseranno il duttile Fialdini e lo sta-
canovista Maiorano. Anche il reparto arretrato, quello che fornisce maggiori garanzie (Spadavecchia non incassa reti dal derby di Benevento), non sarà minimamente alterato rispetto a domenica scorsa: Lo Monaco ha rifiatato mercoledì a Cremona (al suo posto Simonelli ha utilizzato Demartis), Iorio invece non ha recuperato ed il riutilizzo di Panarelli (centro-sinistra della triade arretrata) diventa inevitabile. Scontato anche il presidio delle fasce con Vanin a destra ed Angeli a sinistra. Inattesa, invece, l'esclusione dalla lista dei convocati dell'attaccante Biancone, che assisterà alla gara dalla tribuna insieme a La Vista e Hodza, pure loro “scartati” per scelta tecnica dal professore di Saviano. Partirà, invece, dalla panchina Ripa: ha messo benzina nelle gambe in coppa Italia, ma non assicura ancora la qualità e l'esplosività fisica necessari
per scavalcare Giampaolo e Myrtaj nelle gerarchie di Simonelli. Tutto invariato, dunque, rispetto a domenica scorsa: sarà lo stesso Sor-
rento di Cava, chiamato a sfatare l'incredibile tabù (mai due vittorie di fila) e a rafforzare la classifica. In curva sud - settore destinato
alle tifoserie ospiti - troveranno posto 500 alunni delle scuole medie della costiera sorrentina. Filippo Zenna Nicodemo, dopo l’aggressione di domenica a Cava de’ Tirreni
L’attaccante albanese decisivo
Simonelli dopo le fatiche di Coppa Italia
Myrtaj è tornato a sorridere
«Non saremo stanchi»
SORRENTO. Un guizzo per tornare a sorridere. Tre punti per riemergere dalle zone basse della classifica. Uno a zero sul campo di Cava dè Tirreni, uno di quelli in cui non è facile spuntarla. Non per il Sorrento, non per Florian Myrtaj, albanese di nascita, italiano d'adozione. Professione bomber “rato e non consumato”: qualche rivincita Florian se la sta prendendo quest'anno a Sorrento, nonostante qualche acciacco e le non moltissime gare disputate. Quindici gare, sette reti: il bilancio certamente è lusinghiero e riconduce ai suoi vecchi standard di bomber. Già, perché la versione attuale sembra per certi versi un'incompiuta, un qualcosa di inespresso. “Chissà cosa sarebbe accaduto se solo…..”. Le frasi di solito cominciano così. Soprattutto quando l'oggetto d'argomento è l'album dei ricordi che riconduce a passate imprese, quelle spezzatesi nel momento in cui dovevano moltiplicarsi. Battere il ferro finché é caldo, sfruttare la il vento a favore e gonfiare le leve dell'entusiasmo. Allora sembrò tutto avere un senso sotto le note di questo grido di battaglia; un quadriennio da favola, che aveva proiettato un giovanotto poco più che ventenne dall'anonimato di una C2 fino alla ribalta della cadetteria. Tutto cominciò nel 2000. L'Alzano proprietario del cartellino ed appena retrocesso in C1 gli riconfermò la sfiducia (l'anno prima lo considerò inadatto per la B) e lo spedì al Teramo. Di meglio il suo spirito furente non chiedeva. Sette mesi, i primi, ventitre gare 16 reti, promozione in C1 con il titolo di capocannoniere. “E non finisce qui!”: lo pensò subito l'albanese che all'alba dei venticinque anni volle imprimere l'accelerata decisiva alla sua carriera: tutto per la B “Chi ha detto che non ne
SORRENTO. Simonelli come Ferguson: da 270 minuti il suo Sorrento non prende gol, ha superato tre esami insidiosi (Foggia, Cavese e Cremonese nella finale d'andata della coppa Italia di Lega Pro) con una forza difensiva strepitosa. Ed il merito, come nel caso dell'illustre manager del Manchester United, è tutto del calcio totale. Pochi segreti dietro la crescita rossonera dell'ultimo periodo: “Gli interpreti sono gli stessi di un mese fa ed anche il modulo non è cambiato - tiene a precisare Gianni Simonelli, il professore - Se adesso siamo più solidi, se adesso gli avversari incontrano grosse difficoltà di verticalizzazione è perché probabilmente c'è maggiore coinvolgimento del gruppo, una volontà superiore di sacrificio, un grado d'applicazione massimale”. C'è anche, però, il contributo notevole degli attaccanti: “Inutile far tanti ragionamenti e restare con mille interrogativi. Il calcio è una materia semplice: quando le punte sono le prime ad attaccare il portatore di palla avversario, quando gli attaccanti corrono e pressano l'intera struttura ne beneficia: il centrocampo deve spomparsi di meno, la difesa è più protetta ed il rischio di subire gol si riduce drasticamente. Ecco, forse è questa la spiegazione dei miglioramenti dell'ultimo periodo: i centravanti non pensano soltanto alla finalizzazione della manovra, ma contribuiscono con forza al bene del collettivo”. C'è chiaramente anche il risvolto della medaglia perché prendendo in esame le ultime tre partite (quelle di campionato con Foggia e Cavese e la finale di coppa a Cremona) vien fuori che il Sorrento ha realizzato appena un gol, su palla inattiva tra l'altro: “Ciò non toglie nulla, però, alla bontà del nostro lavoro - replica Simonelli - Fatta eccezione per la gara con il Foggia in cui siamo stati poco bril-
Myrtaj in azione
sono all'altezza?”. Beh, i tempi della sfiducia dell'Alzano già erano lontani. Lui rispose in campo con venticinque reti in trenta gare in C1, titolo di capocannoniere riconfermato con il Teramo. A questo punto si fa avanti il Parma che spazza via la concorrenza e se lo aggiudica. Il roster è però troppo vasto e lo manda a Cesena in prestito, ancora la C1 dopo aver appena odorato il dolce profumo della massima serie. Dodici reti e finalmente sì: la sospirata serie B, Verona chiama, Myrtaj risponde. Primo anno al passo con i tempi: tredici reti. Subito dopo l'inizio del lento declino dopo un quadriennio a tinte forti. A Verona non ci fu più posto, a Catanzaro si immalinconì ed a Perugia trascorse solo sei mesi, senza però mai segnare. Riprovò col Teramo due anni fa (otto reti) e lo scorso anno andò ad Arezzo, sei reti. Quest'anno a Sorrento ha ritrovato la sua vecchi media; un vero peccato, perché le primavere ora sono trentatre ed il treno dei desideri appare già molto lontano. Andrea Buonaiuto
Lucani assai organizzati dal punto di vista tattico e poi sono caricati lanti, sia a Cava che a Cremona la partita l'abbiamo fatta noi creando spesso le condizioni per pungere e far male. La qualità del gioco è discreta, magari va soltanto perfezionata e velocizzata in alcune circostanze”. Simonelli come Ferguson anche per il carattere: non perde mai le staffe e trasmette una serenità incredibile al gruppo nonostante la classifica sia poco lusinghiera: “Vincendo a Cava ci siamo un po' risollevati, ma per sentirci al riparo dalla zona play-out c'è ancora tanta strada da fa-
re, ci sono ancora molti ostacoli da superare”. Come il Potenza ad esempio: “Insidioso, caricato a mille dalla vittoria con la Juve Stabia e molto organizzato dal punto di vista tattico”. Simonelli ha un gran rispetto della formazione di Arleo: “Se non stiamo attenti ce la faranno vedere nera: il Potenza non merita la classifica che occupa, è una buona squadra che fa leva su una solida struttura tattica e su individualità di spessore”. In più, a preoccupare il tecnico del Sorrento, c'è la condizione
fisica dei suoi ragazzi: “La finale di coppa ha portato prestigio, ma ha chiaramente stravolto tutti i piani di preparazione alla sfida col Potenza. Abbiamo ripreso lunedì, martedì siamo partiti per Cremona e giovedì siamo tornati saltando una seduta di allenamento importante, quella in cui si fanno le verifiche tattiche e fisiche per la domenica”. La speranza del professore di Saviano è che il suo Sorrento non risenta della pazza settimana sul piano psicologico ed atletico: “Non ho grossi timori a dire il vero. Abbiamo imparato a gestire le risorse e sul piano mentale non temiamo cali: ci giochiamo tanto contro il Potenza e le motivazioni non mancheranno di certo”. Il resto lo farà quel calcio totale così apprezzabile, quel coinvolgimento collettivo intorno al prof Simonelli, il Ferguson de Noantri. Filippo Zenna
Simonelli prende appunti in panchina
44 Sport
Domenica 29 marzo 2009
Il Manfredonia cerca l’acuto interno con l’Isola Liri
Il Gela prova a rialzarsi Val di Sangro d’assalto L’Igea a Barletta Posticipo a Catanzaro Barletta
IL PRONOSTICO
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Igea V.
Arbitro: GAVILUCCI di Latina Assistenti: Ridolfi-Serpilli BARLETTA - Tutti disponibili, dopo la so- BARCELLONA P.G. - Mancano Panarello, sta. L'unico assente del match sarà l'acciac- ancora alle prese con i problemi alla schiecato di lungo corso, Omolade, comunque na, e Agius, impegnato con la nazionale da ritenersi un’assenza pesante nell’attac- maltese. Il rientrante Russo dovrebbe agire co di Sanderra Venti i convocati, solito 4-4- da terzino sinistro, con Scopelliti sull'altra 2 iniziale, con Caracciolese e Laviano, tan- corsia e con Palma in coppia col capitano dem d'attacco. L’obiettivo della società Alizzi in mezzo. Matinella torna ma solo a biancorossa è arrivare prima possibile a mezzo servizio. Il centrocampista potrebbe quota 40 punti, che viene ritenuta suffi- partire dalla panchina. Il candidato numeciente per la salvezza senza passare dai ro uno per giocare al suo posto è Giardina. play- out. IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Scopelliti, Palma, BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronico- G. Alizzi, Russo; Crimi, Giardina, Di Toro, la, Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, Sal- Condello; La Porta, Ricciardo. A disp.: Rovagno, Daleno, Ike; Caracciolese, Laviano. mano, Bonsignore, D'Anna, Matinella, A disp.: Rodrigo, Rizzi, Toscano, De Cecco, Bongiovanni, Cocimano, M. Alizzi. All.: CaRuiz, Vignola, Majella. All.: Sanderra. stellucci
Manfredonia
IL PRONOSTICO
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Isola Liri
Arbitro: PECORELLI di Arezzo Assistenti: Forcignanò-Labriola MANFREDONIA - Il Manfredonia punta ad un successo casalingo al Miramare che spingerebbe la formazione sipontina fino al terzultimo posto in graduatoria. L'occasione naturalmente è favorevole, a patto che la si sfrutti a dovere. In tal senso le buone intenzioni non mancano, ma c'è da fare i conti con un paio di assenze importanti in difesa legate agli squalificati, Nossa e Parisi, e a centrocampo, per quella di Napolitano, ancora infortunato. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Scarpitta, Bortel, Serao, Patti; Arigò, Cerchia, Pirrone, Sifonetti; Marchano, Romano. A disp.: Fortunato, Macrì, Vitiello, Cinquepalmi, Schettino, Giglio, Napoli. All.: D'Arrigo.
Scafatese
ISOLA DEL LIRI - Nello scontro salvezza del “Miramare”Zecchini dovrà fare a meno di sei giocatori tra infortuni e squalifiche. In difesa mancheranno gli infortunati Bombara, Matrisciano e Brunetti; in mezzo al campo il giudice sportivo ha fermato Ranalli e D'Alessandro mentre in attacco Cori è alle prese con alcuni problemi fisici e non sarà della contesa. Pignalosa è reduce dall'influenza ma sarà regolarmente in campo. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Risi, Sannibale, Cagnale, Dolcemascolo; Mollo, Giacalone, D'Imporzano, Luciani; La Cava, Pignalosa,. A disp.: Tomei, Esposito, Mastrantoni, Saddò, Barchiesi, Buiktus, Tortori. All.: Zecchini.
IL PRONOSTICO
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Cosenza
Arbitro: ZONNO di Bari Assistenti: Di Carlo-Grillo SCAFATI - Non ce la fa l’attaccante Martone (contrattura muscolare) ed in prima linea ci ritorna Fabio De Luca. Izzo (in gol all'andata) vince il ballottaggio con D'Avanzo per l'ultima maglia disponibile in attacco. Rientrano Corsale (da squalifica) e Basile (da infortunio): il primo si riappropria della regia, il secondo si accomoda in panchina pronto a subentrare. SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Marini, Rapino, Terracciano; Lagnena, Avallone, Corsale, Carbonaro; Izzo, De Luca, Varriale. A disp.: Spicuzza, Correale, Baylon, Marzocchi, Basile, Di Candilo, D'Avanzo. All.: Maurizi.
Vibonese
COSENZA- Toscano deve scegliere i sostituti degli squalificati Danti e Polani e degli infortunati Occhiuzzi (al massimo recupera per la panchina) e Parisi. Moschella affiancherà Braca in difesa, in avanti coppia di piccoletti Mortelliti – Galantucci con Paolo Ramora esterno alto a destra, ex della gara col dente avvelenato. Il modulo dovrebbe essere un 4-4-2 puro. C’è fermento intorno al rinnovo del contratto di Musacco. COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Bernardi, Moschella, Braca, Chianello; Ramora, Battisti, De Rose, Catania; Mortelliti, Galantucci A disp. Guizzetti, Profeta, Fabio, Musacco, Occhiuzzi, Morelli, Salandri All. Toscano
IL PRONOSTICO
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Lamezia
Arbitro: DE FAVERI di S. Donà di P. Assistenti: Drago-Fazio VIBO V.- Più di qualche dubbio in vista del LAMEZIA- Fuori Cacciaglia per squalifica derby per il tecnico rossoblu Angelo Galfa- e il convalescente Manca, lavoro differenno, che fa pretattica in senso assoluto na- ziato per Angotti (dovrebbe andare in panscondendo la formazione anche ai suoi china) e Pascuccio, sicuramente out. In digiocatori. Hanno preso parte all'amiche- fesa Di Donato escluso, parte da riserva. vole infrasettimanale Pirrone e Genesio. Lopetrone e Carraro coppia centrale nel Sulle condizioni dei due, però, c'è ancora mezzo, mentre in attacco è confermata la massima prudenza. Il tecnico siciliano fiducia alla coppia Sergi – Ragatzu con il non sa se potrà portare in panchina gli ac- recuperato Falco pronto a subentrare in caso di necessità. Nella Vibonese gioca suo ciaccati Di Franco e Kulenthiran. VIBONESE (4-3-2-1): Amabile; Sgamba- fratello. to, Ranelucci, Orefice, Bica Badan; Ru- V. LAMEZIA (4-4-2): Panico; Ciminari, scio, Di Mauro, Polito; Melis, Taua; Iadare- Filippi, Cascone, Marinelli; Ciotti, Carrasta. A disp.: Bastiera, Kulenthiran, Oudi- ro, Lopetrone, Riccobono; Ragatzu, Sergi. ra, Bianciardi, Scozzese, Santonocito, Di A disp: Forte, Sanso, Cacciaglia, Angotti, Amita, Di Donato, Falco All. Pierini Franco All.: Galfano
Gela
IL PRONOSTICO
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Aversa
Arbitro: BARBIERO di Vicenza Assistenti: Cannistrà-Salvato GELA - Riprendere la marcia interrotta AVERSA - Per la truppa di Sergio non sabruscamente a Cosenza è l'obiettivo del Ge- rà facile riuscire a spuntarla in terra sicila che ospita l'Aversa Normanna. La squa- liana, ma dopo le ultime due sconfitte condra di Cosco vuole mantenere il secondo po- secutive casalinghe, le quotazioni dei norsto da qui alla fine del campionato. Dovrà manni potrebbero essere in leggera risadifendersi dagli assalti del Catanzaro di lita. Bocche cucite in tutto l'ambiente per Provenza, che domani sera nel posticipo mantenere alta la concentrazione. Fatta ospiterà al Ceravolo l'ambiziosa Andria. eccezione per Menichini fuori per infortuNon ci sono assenti, eccezion fatta per nio - per lui stagione finita - la formazione Esposito squalificato. Recuperati sia Nigro sarà la stessa di Cassino. che Alessandrì. AVERSA (4-4-2): Castelli; Panini, MaGELA (4-4-1-1): Cecere; Galuppi, Fernan- raucci, Di Girolamo, Pagano; Cozzolino, dez, D'Aiello, Ambrosecchia; Russo, Ianni- Marasco A., Zolfo, Chietti; Perna, Sibilli. A ni, Marinucci, Unniemi; Schiavon; Fran- disp.: Pettinari, Chirico, Avolio, Franzeciel. A disp. Ferla, P. Esposito, Nigro, Ales- se, Longo, Arini, Marasco G.. All.: Sersandrì, Gaeta, Pasca, Staffolani. All. Cosco. gio.
Noicattaro
IL PRONOSTICO
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Pescina
Arbitro: TASSO di La Spezia Assistenti: Surano.Guarino NOICATTARO - Coppola (favorito nel ballottaggio con Piano) sostituirà in mediana lo squalificato Piccinni. In difesa Allegrini parte avvantaggiato rispetto a De Giorgi per il presidio della corsia di destra. Nel 4-3-3 di Sciannimanico ritorna l'attaccante di riferimento Rana, che aveva saltato l'ultimo impegno prima della sosta (a Monopoli) per dolori alla schiena. Il difensore Di Muro si è sottoposto intanto ad un intervento al ginocchio. NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; Allegrini, Lucioni, Lollini, Ingrosso; De Pascalis, Menolascina, Coppola; Siclari, Rana, Zotti. A disp.: Cilli, Perrone, Piano, Baldassarre, Pezzana, Ladogana, De Lorenzo. All.: Sciannimanico.
Vd Sangro
AVEZZANO - Proprio quando i problemi di campo sembravano superati , ci si è messa la Covisoc a intralciare i piani del club biancoverde. Il deferimento del procuratore federale ha raggiunto il presidente Luca Mastroianni, per non aver adempiuto agli obblighi di comunicazione nei termini stabiliti in materia di ritenute Irpef e contributi Enpals e del fondo di fine carriera di luglio, agosto e settembre 2008. Unico assente Prandelli. VALLE DEL GIOVENCO (4-4-2): Bifulco; Locatelli, Petitto, Blanchard, Silvestri; Laboragine, Giordano, De Angelis, Piva; Arcamone, Bettini. A disp. Merletti, Miale, Pomponi, Cruciani, Censori, Rosamilia, Berra. All. Perrone.
IL PRONOSTICO
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Monopoli
Arbitro: AURELIANO di Bologna Assistenti: Pegorin-Fiorito ATESSA - Petrelli deve risolvere i problemi relativi alla difesa, reparto pesantemente condizionato dalle assenze per squalifica dell'esterno Mangoni e dei centrali Rogato e Paolacci, ai quali va aggiunto il forfait, per infortunio, dell'attaccante Mainella. In settimana, Petrelli ha provato alcune soluzioni, schierando Boschetti sulla fascia sinistra e Curcio al posto di Rogato, a completare la coppia di centrali con Sensi. VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Del Grosso, Sensi, Curcio, Boschetti; Mazzetto, Epifani, Campli; Grillo, Memmo, Paris. A disp.: Leacche, Carafa, Sireno, Napolano, Perfetti, Ruggiero, Alessandrì. All.: Petrelli.
Catanzaro
MONOPOLI - Geretto dovrà fare a meno del capocannoniere Ceccarelli infortunato e dello squalificato Lacarra I. In attacco ci sarà Carbonaro con Balistreri, mentre sulla corsia di sinistra c'è spazio per Loseto, il cui posto è insidiato dallo scalpitante Szatmari. In difesa, ballottaggio tra Gambuzza e Thackray al fianco di Turone. Come terzini, spazio a Giovanni Colella e Mele. Il centrocampo sarà affidato al collaudato duo Minopoli Bonfardino. MONOPOLI (4-4-2): Saraò; Colella G., Turone, Gambuzza, Mele; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Loseto; Carbonaro, Balistreri. A disposizione: D'Urso, Tinoco, Thackray, Colella F., Lorusso, Szatmari, Gatto.
IL PRONOSTICO
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Andria
DOMANI 0RE 20.45 Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Giallatini-Marrazzo CATANZARO- Tutti a disposizione di mi- ANDRIA -Il modulo collaudato per ster Nicola Provenza ad eccezione di Pippa Chiancone è il 4-4-2, con difesa, centroche ha seguito l'allenamento fuori dal cam- campo ed attacco praticamente identici po. Per lui i tempi di recupero sono legati al alla sfida vinta ad Isola Liri prima della riassorbimento dell'ematoma alla tibia, in- sosta. Recuperato Sy, problemi ancora fortunio che si porta dietro dalla trasferta per Losito e Iennaco. Nella zona mediadi Avezzano. Ha recuperato completamen- na del campo gli unici possibili ballotte l'esterno di difesa Ciano mentre non è taggi: Romito-Strambelli e Cazzarò-De ancora al top l'attaccante Antonio Montel- Santis, entrambi probabilmente vinti la. Per lui ancora una settimana di stop. dai primi. CATANZARO (4-3-3): Mancinelli; Ciano, ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, SgarDi Maio, Gimmelli, Armenise; Bruno, Be- ra, Sportillo, Di Simone; Romito, Ottorardi, Zaminga; Caputo, Frisenda, Corapi. bre, Cazzarò, Rebecchi; Mastrolilli, CaA disp.: Cristofaro, Cardascio, Mangiaca- valiere. A disp.: Amadio, Ceppitelli, Frusale, Tomi, Iannelli, Falomi. Montella F. ci, De Santis, Rizzi, Strambelli, Di CoAll. Provenza smo. All.: Chiancone.
Sport 45
Domenica 29 marzo 2009
Il capitano De Angelis suona la carica in vista di una trasferta difficile
Melfi, gioca a viso aperto «A Cassino senza timori per una buona gara» La formazione
L’avversaria
Palumbo col 4-4-2
Attacco spuntato
De Angelis fermato da due avversari
Palumbo e, sullo sfondo, Marco Moretti
Tufano
Patania
SARÀ 4-4-2. Palumbo ha scelto e non intende modificare il vestito tattico che ha usato la squadra per tutta la stagione: " Non ha senso cambiare se non vi sono le necessità per farlo. Questo è il modulo che sappiamo interpretare meglio e che ci offre le migliori garanzie". Semmai Palum,bo sta pensando di variare la posizione delle due punte. Non più messe in orizzontale ma in verticale. " Non ho ancora deciso. Dipenderà da chi sceglierò come titolare", asserisce il tecnico venosino. Il dubbio è tra Petagine e Merini, provati entrambi nell'ambito della rifinitura. L'impressione e che alla fine Palumbo opti per Merini, anche per dare fisicità al reparto. Con Merini in campo, sarà De Angelis a fungere da supporto partendo da lontano, con l'aitante attaccante di scuola Lazio a fare a sportellate con l difesa avversaria per favorire gli inserimenti dei compagni. A centrocampo Palumbo ha scelto tre uomini su quattro. Sicuri Tufano a destra e Mirtra e Bacchiocchi in mezzo, resta il dubbio a sinistra. Favorito Sciannamè su Frasca. Anche in questo caso, Palumbo sembra voler optare per l'aspetto atletico. Sciannamè è in grado di garantire più copertura e più corsa. L'idea di Palumbo è quella di non concedere campo, fornire dinamismo ed aggressività in mezzo e ripartire velocemente. Un compito che spetterà principalmente a Tufano che rispetto a Sciannamè, avrà maggiori compiti offensivi. In difesa sarà Bizzarri a rilevare lo squalificato Fumai. Grande opportunità per il giovane terzino, finora impiegato con il contagocce. Bizzarri è chiamato a sfoderare una prestazione convincente anche per proporsi in questo finale di campionato, dove molti giovani potrebbero trovare spazio, specie se la classifica volgerà al roseo. Destinato alla panchina Petagine che deve imparare a convivere con questo ruolo. Le sue caratteristiche lo portano ad essere maggiormente determinante a partita in corso. Una qualità che in passato è stata patrimonio di illustri campioni. e.f.
CASSINO. Poco importa che l'attacco sia spuntato ed un po' azzardato: il Cassino ha l'obbligo di vincere per inseguire il sogno play-off, per continuare nell'opera di rimonta, per agganciare al più presto il Pescina, avanti di due lunghezze. Le due vittorie consecutive prima della sosta (contro Lamezia ed Aversa Normanna) hanno galvanizzato l'organico biancazzurro e gli stimoli, in una fase cruciale della stagione, valgono più di ogni altra cosa. Ed allora le assenze preziose della prima linea preoccupano meno del previsto. “Ho alcune defezioni importanti ma - spiega Patania - credo nella qualità dei sostituti: la squadra in settimana ha lavorato bene e con concentrazione e ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene”. Non c'è Morello, squalificato, e non c'è nemmeno Adil Mezgour, l'autentica rivelazione del girone di ritorno: la punta marocchina non ha recuperato in tempo da un colpo subito in allenamento e marcherà visita contro il Melfi. Inevitabile la candidatura di Gabriel Lucian Leccese: l'attaccante argentino non è ancora al top della condizione, ma dovrà per forza di cose stringere i denti e guidare l'attacco del Cassino. A supportarlo, stando alle indicazioni della rifinitura, ci sarà il funambolico Cunzi, “strappato” da Patania al centrocampo per garantire qualità all'attacco. In dubbio l'esterno Vianello, febbricitante: al suo posto dovrebbe giocare Molinaro. Tra i convocati, per questioni d'emergenza, anche il giovane centravanti Piscitelli: “Ha qualità ed ampi margini di crescita. Non è da escludere - rivela Patania - un suo utilizzo in corso d'opera”. Il Melfi è un avversario da non sottovalutare: “Guardando al solo girone di ritorno - sottolinea il tecnico del Cassino - è la squadra più in forma del campionato. Per spuntarla e continuare nella risalita verso i play-off servirà una prestazione maiuscola”. Alessandro Salveti
"ANDIAMO A Cassino per giocarcela, come abbiamo sempre fatto su tutti gli altri campi. Cercheremo la vittoria sapendo che sarà una gara molto difficile. Anche da questa trasferta cercheremo di raccogliere quanto più è possibile ed avvicinarsi alla conquista del traguardo salvezza". Cosi il capitano Gianluca De Angelis alla vigilia di un match delicato come quello di Cassino. Il Melfi dall'alto di una situazione di classifica relativamente tranquilla, anche al cospetto di un avversario di spessore, che punta ai play-off, va alla ricerca di punti preziosi utili al raggiungimento dell'obiettivo stagionale. "Non faremo calcoli, aggiunge il bomber gialloverde. Giocheremo senza timori reverenziali, convinti di poter disputare una buona partita". La condizione della squadra è buona anche se c'è sempre l'incognita della sosta. " Un allenatore non può mai prevedere ciò che succederà dopo un turno di riposo. E' un incognita che non si può calcolare". Questo il pensiero di mister Palumbo che sulla partita odierna aggiunge: " Il Cassino è una delle squadre che ha speso di più. Possiede un organico di qualità. In mezzo al campo sono molto forti, così come in attacco anche se mancherà un giocatore del valore di Morello. In difesa magari possono essere messi in difficoltà e noi
dovremo cercare di colpirli, proprio su questo punto debole". Palumbo ha provato in settimana su come mettere in difficoltà il Cassino su questo fronte. Vuole un Melfi aggressivo che però stia attento a non sbilanciarsi. " Tatticamente ci at-
tende un compito difficile, rimarca lo stesso Palumbo. Dovremo esseri bravi a non concedere spazi, accorciare e ripartire, cercando di farlo nella maniera migliore". Cassino non rappresenta una tappa fondamentale verso la salvezza, decisa-
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Divisione Girone A 27ª giornata Cremonese-Lumezzane Lecco-Pergocrema Monza-Sambenedettese Novara-Cesena Padova-Spal Pro Sesto-Pro Patria RavennaReggiana Venezia-Legnano Verona-Portogruaro CLASSIFICA: Cesena 47; Pro Patria 45; Reggiana 42; Ravenna 41; Spal 40; Padova, Novara e Pergocrema 37; Verona 36; Lumezzane 33; Monza, Portogruaro e Cremonese 32; Legnano 29; Pro Sesto 28; Lecco 25; Sambenedettese 22; Venezia 20. Venezia penalizzato di 4 punti.
Seconda Divisione Girone A 27ª giornata Alghero-Pavia Alto Adige-Alessandria Canavese-Rodengo Saiano Carpenedolo-Mezzocorona Como-Sambonifacese Itala San MarcoPizzighettone Pro Vercelli-Olbia Valenzana-Montichiari VareseIvrea CLASSIFICA: Varese 46 punti; Rodengo Saiano, Sambonifacese, Alessandria e Olbia 44; Como 43; Canavese 37; Itala San Marco 36; Pavia e Ivrea 34; Mezzocorona 30; Valenzana e Montichiari 28; Pro Vercelli 27; Carpenedolo 26; Alto Adige e Pizzighettone 25; Alghero 24.
Seconda Divisione Girone B 27ª giornata Bassano-Rovigo Bellaria-Cisco Roma Colligiana-Viareggio Cuoiopelli-Celano Figline-Poggibonsi Giacomense-Sangiovannese Giulianova-Gubbio Prato-San Marino Sangiustese-Carrarese CLASSIFICA: Figline 54 punti; Prato e Viareggio 43; Giulianova 40; Cisco Roma 39; Gubbio 38; Bassano 37; Celano e Sangiustese 34; Sangiovannese 33; Poggibonsi 32; Carrarese 31; Colligiana e Bellaria 29; Giacomense 28; Cuoiopelli e San Marino 27; Rovigo 18. Cisco Roma penalizzata di 1 punto
mente più importanti le gare casalinghe, autentici spareggi, ma in terra laziale è lecito attendersi un Melfi combattivo. Si fa leva anche sulla tradizione positiva che vuole il Melfi mai perdente nei confronti dell'undici laziale. Questa volta il compito appare più complicato. Il Cassino è squadra di rango che anche con qualche assenza rilevante, in grado di mettere in campo una formazione temibile, di contro il Melfi dovrà dimostrare di saper sopperire anche alle mancanze di Fumai e soprattutto Maisto. Un doppio peccato non esserci per l'ex potentino. Maisto ci teneva da matti a giocare contro la sua ex squadra, lo aveva promesso al momento di lasciare il Lazio per raggiungere la Basilicata, in gennaio. Le sue geometrie e la sua regia in mezzo al campo verranno meno, ma se davvero questo Melfi è maturo lo dovrà dimostrare proprio quest'oggi, senza due titolari e contro una delle big del torneo. Da ricordare il punteggio dell'andata. Finì zero a zero con un gol inspiegabilmente annullato a Rizzo per presunto fuorigioco. Fu un episodio che fece tanto arrabbiare i supporters federiciani. Tifosi che saranno presenti in molti a Cassino. Organizzati pullman e auto private per raggiungere la località laziale. Emilio Fidanzio
46 Sport
Domenica 29 marzo 2009
Martinelli out Torna Lonardo Pure Armento e Marsico ok
Molte assenze, ma la squadra è fortemente competitva
Matera, è vietato fallire Solo vincendo si potrà uscire dalla crisi Gelbison, senza Santonicola Rodio e mister Longo
Chisena in azione all’andata conl’Ischia, in alto Magliocco
ASSENTI per squalifica l’allenatore cilentano Longo, l’attaccante Santonicola, il centrocampista Rodio. Gelbison Vallo della Lucania occupa il penultimo posto in classifica con appena diciannove punti, sette in meno rispetto alla zona playout, e la peggior difesa del campionato (44 reti subite, 1.63 in media a partita) confermano le grosse difficoltà incontrate dalla squadra di Emilio Longo ex tecnico del Ferrandina. Buona la vena realizzativa dei salernitani, con 29 reti realizzate ( due in meno del Matera). La Gelbison ha vinto meno finora assieme al fanalino di coda Venafro (appena tre successi contro Bitonto, Matera e Angri, sempre tra le mura amiche); dieci sono stati i pareggi, quattordici le sconfitte. Il tecnico Emilio Longo, che ha già presentato due volte le dimissioni (in entrambe le occasioni respinte dalla società), adotta un 4-3-3 molto sbilanciato in avanti tra le mura amiche, mentre lontano dallo stadio “Morra” è solito schierare i suoi con un più accorto 4-4-2 (o addirittura 4-5-1). Tra i pali ci sarà il ventottenne Valerio Visconti, nella passata stagione a Francavilla in Sinni ed ex Potenza. Al centro della
difesa l’argentino Gonzalez ed il ventiduenne Leccese sembrano avere più chances rispetto ai compagni Ruocco, vallese doc, e Della Bianchina (qualche presenza per lui nel Matera 2006/2007 con Raimondi in panchina). Il terzino destro titolare è l’under ’88 Antonio Letto, altro atleta nato a Vallo della Lucania; in alternativa l’89 Conte. A sinistra Raffaele Graziano, ’90 prelevato dal Pomigliano. A centrocampo la coppia formata da Giuseppe Granozi, rientrato dall’Angri, e Luca Pecora. Sulle fasce agiranno i rapidi Calendo, a destra, e D’Angelo (capocannoniere dei cilentani con otto reti) a sinistra. Ci saranno invece Giuseppe D’Elia (nato nel 1989, tre gol per lui), Francesco Sica (due gol) e l’esperto bomber Vincenzo Capuozzo, exIschia, a segno tre volte. All’andata i rossoblu riuscirono a battere il Matera allenato da Foglia Manzillo per tre a due: in rete Marsico e Lonardo per i biancazzurri, Santonicola (doppietta per lui) e Cerasuolo per i padroni di casa. Gelbison che fuori casa non ha mai vinto, pareggiando solamente a Genzano, Sant’Antonio Abate, Ischia e Fasano. (fc.Matera.It)
MATERA prova a rialzarsi. Nemmeno il più pessimista avrebbe potuto ipotizzare che, dopo un ciclo di tre partite di cui due in casa con Sant'Antonio Abate e Francavilla, il Matera non avrebbe messo nessun punto in carniere. Un periodo che ha mandato in crisi anche i progetti della società che a inizio stagione aveva programmato ben altro che trovarsi a sperare di battere il fanalino di coda del campionato in casa per potersi rialzare. Con tutto il rispetto che si può, e che si deve, avere dell'avversario non può certo far paura una squadra che ha l'acqua alla gola ma è senza dubbi tre spanne inferiore del Matera. Chiaramente, quando si è scottati anche l'acqua fredda fa male e quindi il momento chiede tanta concentrazione e applicazione. La squadra, nonostante le tante defezioni, è senza dubbi delle più competive visto i vari rientri che cadono a fagiolo per un tecnico, Franco Danza, alla ricerca della prima vittoria della sua gestione giunta alla terza gara (sconfitte in casa con il Francavilla e a Ischia domenica scorsa) e che potrà contare su di una condizione fisica in netto rialzo. In effetti, in settimana c'è stao molto lavoro in tal senso e i frutti già giovedì scorso si sono visti perché la squadra, per più di un'ora, ha tenuto e bene il campo. In termini di assenze il Matera ha pagato un forte dazio anche in questa settimana, infatti sono ben nove gli elementi indisponibili (per infortunio Martinelli, De Santo, Acampora, Chisena, Paladino, Cilumbriello, Nolfo e Acampora, e per squalifica La Fortezza), salvo probabili recuperi in extremis. Infatti, c’è speranza di poter contare sui recuperi, anche parziali, di Chisena e Nolfo alle prese con problemi di natura atletica. «Probabile che ci possano essere-afferma il diggì, Giuseppe Fragasso- dei miglioramenti per questi ultimi due, visto che sono contratture e nulla più. Vedrà il tecnico prima della gara». La probabile formazione del Matera dovrebbe essere molto faci-
Alberto Marsico torna capitano oggi?
le da assemblare, partendo ovviamente dai quattro under che vanno schierati obbligatoriamente. Tra i pali Biagio Gatti (88); Armento a destra, D’Arienzo (unico ex in campo) e Lonardo centrali con Giglio (90) a sinistra. A centrocampo le ipo-
Antonio Chisena con Franco Danza
tesi più probabili sono quelle di impiegare Naglieri e Montingelli (entrambi 89) sugli esterni con Malagnino e Marsico (o Conte), mentre in avanti sarà Magliocco a fare da spalla a Diego Albano. Le alternative a questo assetto sembra-
no davvero poche e difficilmente Danza manderà un under in più (Conte) in campo, cosa che potrebbe fare solo schierando Mirabelli (un ‘90) dall’inizio al posto di Gatti. Resta il fatto che servirà solo vincere. Renato Carpentieri
Sport 47
Domenica 29 marzo 2009
Pioggia resta a casa, ma Lazic riesce a schierare un undici competitivo al Liguori
Francavilla rimaneggiato Zangla e Milella squalificati, Romaniello in forse FRANCAVILLA – Oggi pomeriggio con fischio di inizio alle ore 15.00, per l’entrata in vigore dell’ora legale, si affrontano in un match molto atteso, la Turris e il Francavilla. Una gara per l’undici di Lazic, molto importante, contro un avversario a soli due punti dalla zona play off. In casa sinnica, assenti per squalifica i difensori Zangla e Milella. Fuori invece per infortunio, il centrocampista Pioggia e ancora in dubbio l’impiego di Romaniello. Si spera che si possa recuperare l’esperto centrocampista napoletano, non proprio al massimo della condizione. Il tutto verrà deciso a poche ore dall’inizio della gara. La truppa al comando del tecnico Ranko Lazic, ieri ha svolto il consueto test di rifinitura del sabato mattina, presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”. Allenamento che è servito all’allenatore serbo, per svolgere alcune ulteriori verifiche sotto il profilo tattico e tecnico. Inoltre, si stanno curando molto gli aspetti psicologici del gruppo, motivandolo nel modo migliore per affrontare uno scontro quanto mai delicato dal quale bisogna uscirne indenni. Le due squadre, sono divise in classifica da sole due lunghezze, i corallini occupano il sesto posto con trentanove punti, i sinnici invece l’ottava posizione con trentasette punti. Tra le fila biancorosse, un ex del Francavilla, il portiere Silvano Romagnini. La Turris è una buona squadra, quest’anno ha avuto degli alti e bassi, ma che annovera tra le proprie fila giocatori
Romaniello e sotto Campo
esperti e pericolosi, come gli attaccanti Vitaglione, Tortora ed il centrocampista Sullo. Il tecnico La Cava, spera di poter accaparrarsi l’intera posta in palio, ma sa benissimo di affrontare una formazione che in ogni momento può rendersi pericolosa. Il Francavilla, allo stadio “Liguori” è deciso ad ag-
giungere un altro importante tassello alla salvezza anticipata. Per quanto riguarda la formazione che scenderà in campo, il tecnico Lazic, riconferma il solito 4-4-2, modulo che predilige più degli altri. Tra i pali, De Blasio, davanti a lui difesa schierata con gli under Cocina e Nicolao sulle fasce, Gioia e Mar-
ziale centrali. Nella linea mediana del campo, disposti sulle corsie esterne, La Neve e Campo, invece, il rientrante Scarnato, assente nella gara precedente per squalifica, farà coppia con Di Senso. In avanti, il duo formato dal capitano Del Prete e il giovane De Palo. Una formazione quindi, con parecchie
Resta irrisolta la questione-Pirone, ancora malato
Genzano dall’ex Ruisi GENZANO DI LUCANIA Tutto pronto in casa Sporting per la delicata sfida odierna contro il Bitonto. Per la seconda gara consecutiva la compagine alto bradanica dovrà fare a meno della presenza di Mister Pirone, ancora in “malattia”. Lo strano caso del tecnico irpino diventa ogni giorno più intrigante visto che, ancora una volta, dalla Campania è arrivato un certificato medico che lo giustifica della seconda assenza consecutiva ad una gara dei suoi ragazzi. Nel frattempo, però, lo Sporting Genzano ha continuato a lavorare seguendo le istruzioni di Mister Conversano che, all'esordio da primo allenatore, domenica scorsa ha centrato un'importantissima vittoria. I dubbi sulla formazione che il tecnico bianco rosso dovrà mandare oggi in campo sono soprattutto a metà campo dove, il rientro di Buonocore dopo la squalifica e quello di Bacio Terracino dopo il piccolo problema fisico, potrebbero creare qualche grattacapo a Conversano. Intano, Borrelli tra i pali ormai è inamovibile grazie anche alle due gare consecutive di imbattibilità; Fiscina e Masturzo danno sicurezza in difesa e opportunità in attacco sui calci piazzati, mentre Fiore e
Autiero sulla fasce garantiscono copertura e protezione della porta di Borrelli in caso di non possesso palla e aggressività in caso di azioni d'attacco bianco rosse. A metà campo, come si era già accennato, Salbini sembra l'indiziato numero uno a dover cedere il posto a Buonocore, mentre per Bacio Terracino non ancora in condizioni fisiche ottimali si pronostica una partenza dalla panchina. A fianco del geometra Buonocore, a centrocampo, la presenza di Papagni, Rega è certa, mentre Riccio e Pepe si giocano un posta da titolare. Nel reparto offensivo, l'indiziato numero uno per affiancare l'ariete Impagliazzo, è Compierchio, ma l'ottima condizione fisica di Murano potrebbe far saltare la decisione del Mister. Per il giovane Insaurralde, è prevista la partenza dalla panchina e l'inserimento a gara in corso. Allo Sporting Genzano serve un risultato positivo per continuare a lottare per la permanenza diretta in categoria. L'avversario è ostico ma la squadra lucana vista nelle ultime apparizioni fa ben sperare per un ritorno felice dalla Puglia. Il Bitonto infatti ha segnato solo una volta nelle ultime cinque apparizioni, conqui-
stando solo tre miseri punti nelle altrettante gare disputate. La squadra pugliese dell’ex Pietro Ruisi sembra in grave difficoltà, mentre gli altobradanici sembra-
no pieni di energia e di motivazioni per riuscire nell'impresa di ottenere una salvezza diretta che, solo qualche settimana fa, sembrava impossibile. Rocco De Rosa
assenze, ma non per questo meno competitiva. Probabile formazione: De Blasio, Cocina, Gioia, Marziale, Nicolao, La Neve, Scarnato, Di Senso, Campo, Del Prete, De Palo. A disp.: Bruno, Simeone, D’Agostino, Lo Prete, Di Sanza, Romaniello, Zagaria. All.: Lazic. Claudio Sole
48 Sport
Domenica 29 marzo 2009
Valente non avrà tre titolari e deve cambiare
Pisticci in emergenza con la motivata Irsinese PISTICCI in emergenza nella sfida casalinga con l'Irsinese, anche se, per le frequenti difficoltà presentatesi quest'anno in termini di infortuni e defezioni inattese, il fatto non fa più notizia. Anzi, in casa gialloble, l'emergenza ormai è la regola. Meglio, comunque, sarebbe stato poter affrontare un avversario motivato come l'Irsinese a pieno organico, senza dover ricorrere all'ennesimo stravolgimento dell'undici titolare. Ma così non è. Valente deve rinunciare agli squalificati Buonomo e Cozzolino ed all'infortunato Capobianco. Mentre recupera all'ultimo momento De Biasi e potrà riavere Grieco dopo la squalifica. Arruolabile, inoltre, anche Damiano Cappiello,
PICERNO-FORZA MATERA
RICIGLIANO-OPPIDO
ultimo arrivato in casa Pisticci, seppur non al top sotto il piano della preparazione. Cappiello è un esterno sinistro di centrocampo, classe 1987 nato a Matera. Nella sua carriera ha giocato nel Potenza (C2) e nel Matera (serie D) con una breve parentesi nel Bitonto (in D). Quest'anno gli è stato fatale un infortunio all'inizio della stagione durante la fase di preparazione estiva con il Val di Sangro (Lega Pro, Seconda Divisione). Il tecnico sarà costretto, dunque, a mandare in campo un altro undici inedito, dopo le tante alchimie delle ultime settimane. Davanti a Coretti giocheranno De Biasi e Di Maria al centro, De Nittis a destra e Casale a sinistra. A centrocampo conferma obbli-
gata per la coppia Farinola - Guarino, che a Muro ha fatto bene. A destra spazio a capitan Lavecchia, mentre a sinistra dovrebbe arretrare Cirigliano, con conseguente inserimento di Regina al fianco di Grieco nella coppia d'attacco. Contro l'Irsinese bisognerà dimostrar ancora una volta di poter essere competitivi e vincenti nonostante le defezioni. E non ingannino le distanze in classifica tra le due squadre. I rossoneri sono in corsa per evitare i play out ed a Pisticci verranno a giocarsi la loro partita. I gialloble dovranno fare di tutto, invece, per non vanificare il prezioso pareggio ottenuto domenica scorsa a Muro. Roberto D’Alessandro
FERRANDINA-VALDIANO
Di Mase si gioca tutto
Manniello al gran completo
Stigliano ci prova
SCONTRO salvezza al comunale per il Picerno di mister Di Mase, che contro il F. Matera si giocherà l'intera stagione. La sconfitta per sei a zero nella trasferta di Oppido, non ha lasciato strascichi a detta di Antonello Naturale, giovane e talentuoso difensore del Picerno: “Credo che nel corso del campionato possa capitare una giornata no, e se questa si ha contro una squadra di alta classifica come l' A. Cristofaro, ci si può ritrovare a subire un passivo pesante come quello di domenica scorsa. Questo sicuramente non ci assolve dalla brutta figura ed è giusto che noi tutti facciamo un mea culpa su quello che è successo. Penso -prosegue Naturale- che la partita con il Forza Matera sia importantissima per il raggiungimento dell'obbiettivo salvezza, e che sia un incontro da vincere a tutti i costi, anche perché in caso di sconfitta significherebbe affrontare le altre restanti partite in un clima di eccessiva tensione. Da parte nostra ci sarà sicuramente il massimo impegno e concentrazione, la squadra in settimana si è allenata con il giusto spirito e spero che in campo si raccolgano i frutti sperati. Per il raggiungimento della salvezza -conclude Naturale- bisognerà far valere il fattore campo in queste due restanti partite tra le mura amiche e giocarci il tutto per tutto fuori, evitando così di passare per i play-out, che per una squadra giovane come la nostra potrebbero rivelarsi molto difficili anche per un discorso legato all'esperienza. Confido nel supporto del pubblico, spero ci stiamo vicini fino alla fine”. Leonida Russo
RICIGLIANO - E’ una delle sfide più interessanti tra due squadre in cerca di conferme: il Ricigliano e l' Oppido. I padroni di casa scenderanno in campo dopo la sosta della scorsa settimana a causa della scomparsa dell'ex patron della società Caponigri e cercheranno di fare bottino pieno nel tentativo di mettere pressione al Policoro per l'ultimo posto playoff. Gli ospiti, invece, cercheranno di espugnare il difficile campo di Ricigliano, sperando in un passo falso della capolista così da recuperare punti importanti e riaprire di fatto il torneo. Mister Dente manderà in campo la miglior formazione possibile per bloccare le offensive oppidesi schierando Perna tra i pali, difesa a quattro con Gaudioso, Piegari, Limmatola e Pignata; centrocampo folto con Bochicchio, Tomasiello, Cirillo e Clemente; tandem offensivo Minguzzi - Falcone. Mister Manniello, invece, si presenta al Comunale di Ricigliano con la squadra al gran completo; dopo il sei a zero di domenica scorsa contro il malcapitato Picerno, il tecnico oppidese cambierà poco nella formazione titolare con Di Corato a difendere la porta bianco verde; Giganti, Santagata, Volturno e Manniello sulla linea difensiva; i gemelli Leone (Giampiero e Antonello), Vaccaro e Astudillo a metà campo; in attacco, a fianco di Montenegro, il ballottaggio è tra Villano e Volpe che si giocano un posta da titolare. Entrambe le formazioni cercheranno i tre punti per continuare a lottare per i rispettivi obiettivi. Si preannuncia una gara divertente e ricca di emozioni. Rocco De Rosa
APPUNTAMENTO casalingo per il Ferrandina nel ventisettesimo turno del campionato regionale d'Eccellenza. Gli atleti del tecnico Antonio Stigliano affrontano il Valdiano alle 16 e a porte chiuse al Comunale di Ferrandina. La squadra materana sarà al gran completo e ha tanta voglia di continuare nel positivo cammino intrapreso con i risultati convincenti ottenuti nell'ultimo periodo con il Policoro, il Rionero e il Pisticci. Partita da seguire, quella odierna, visto e considerato che il Ferrandina desidera incamerare i tre punti necessari a raggiungere una posizione di classifica di maggiore tranquillità prima della pausa di Pasqua. Nel Ferrandina c'è tanta voglia di vincere la partita contro il Valdiano, che dal canto suo dovrà fare a meno degli squalificati Discepolo e Di Brizzi. Le assenze dei due giocatori sono pesanti per la squadra del comprensorio cilentano. Un match, quello del Comunale di Ferrandina che mette a confronto due squadre dal rendimento differente. Il Valdiano, quarta forza del torneo e autentica sorpresa del raggruppamento rende visita ad una squadra che ha nella salvezza il suo obiettivo stagionale. L'attesa per il confronto di questo pomeriggio è sempre più spasmodica. Ad arbitrare la sfida sarà il signor Rubino di Moliterno. Un test indicativo per entrambe le formazioni, una partita che potrebbe riservare sorprese ai due clan. f.m.
MURESE-VULTUR
BANZI-BALVANO
Sfida storica Annunziata e grandi ambizioni vara il tridente NON SONO ancora ingiallite le pagine del libro di storia del calcio lucano che riguardano un evento in particolare, ma di sicuro dal campionato 1991/92 non è stato colmato il vuoto emotivo e passionale che hanno intrecciato i destini della Murese e della Vultur Rionero. I due sodalizi arrivarono a pari punti agli ultimi minuti del primo campionato regionale lucano di Eccellenza. E proprio sul verde manto del Rigamonti la vincente tra Murese e Vultur Rionero sarebbe approdata nel campionato nazionaldilettanti. Un evento che richiamò oltre 3000 spettatori per vedere la squadra di mister Ernesto Apuzzo, campione d'Italia con la Lazio, sfidare la squadra di capitan Di Venere, ex bandiera del Matera in serie C. A gioire a fine gara furono gli oltre 1000 tifosi provenienti dal Vulture. Questa è un'annata storica per la Murese: dopo la conquista della Coppa Italia regionale, quattro giorni fa ha fatto una buona figura contro il più quotato Casarano. Dopo una settimana di sfide ad alta tensione, Lardo ha chiesto ai suoi la massima concentrazione. La squadra di Rionero ha bisogno di punti salvezza, e lontano da casa ha collezionato solo una vittoria e 13 sconfitte consecutive. Gara ricca di fascino e che di sicuro richiamerà sugli spalti molti sportivi. La Murese, ad eccezione di Iacullo Vincenzo e di Antonio Guerra potrà contare su tutti gli effettivi e soprattutto sulla D2 composta da Dutra e Di Senso. Carmine Pepe
E' BANZI-BALVANO il match clou della giornata, quando mancano 360’ al termine. Una tra Banzi, Balvano, e Vultur Rionero retrocederà direttamente, le altre due parteciperanno alla lotteria dei playout. Sarà quindi oggi il Comunale di Banzi, teatro di una sfida che deciderà molto sul futuro delle due squadre. La cura Annunziata ha portato nel team bantino entusiasmo e consapevolezza dei propri mezzi, la rosa è stata rafforzata, in ogni reparto con l'innesto di elementi di indubbio valore. A Banzi credono nel miracolo salvezza, ma l'imperativo è vincere la gara di oggi. Nessun problema di formazione per mister Annunziata. Nel test di rifinitura provate diverse soluzioni, ma quella più accreditata è il tridente d'attacco, con Bavaro, Di Stadio, e Assante. Nella formazione ospite, problemi per mister Turturiello alle prese con alcune assenze di rilievo, tra cui Grasso e Pentangelo fermati dal giudice sportivo. A Banzi, in questi giorni non si parla d'altro, previsto il pubblico delle grandi occasioni, ed è proprio a questi che si rivolge mister Annunziata “è la gara più importante dell'anno, abbiamo bisogno del sostegno del nostro pubblico, ai giocatori ho chiesto tranquillità, bisogna capitalizzare al meglio le occasioni da rete, gara da dentro o fuori”. Match da mille emozioni, di certo il popolo bantino, non farà mancare il proprio sostegno. Per l'occasione designazione Can-d (Assistenti Petruzzelli-Paolillo). Giulio Carcuro
POLICORO-TRICARICO
ATELLA-AVIGLIANO
Playoff, jonici per il sigillo
Per navigare in tranquillità
POLICORO - Dopo la pausa forzata di domenica scorsa, causa neve, torna in campo questo pomeriggio il Policoro 2000, a caccia di punti utili per mettere il proprio sigillo sulla zona play - off. Avversaria di oggi, tra le mura amiche del “Rocco Perriello”, è l'Azzurra Tricarico, squadra di metà classifica, impegnata, in quest'ultimo scorcio di campionato, a raggiungere le prime della classe e staccare l'ultimo biglietto per disputare il mini torneo che deciderà il passaggio in serie D. Lo stop casalingo di domenica scorsa contro il Ferrandina ha in parte ridimensionato le ambizioni play - off ma certamente i tricaricesi non vorranno concedere nulla al Policoro, cercando di chiudere in grande stile il campionato d'Eccellenza. Il bottino pieno è anche l'obiettivo dei ragazzi di mister Labriola: una vittoria permetterebbe infatti di confermare la quinta piazza assoluta in classifica e allungare rispetto al Ricigliano, diretto inseguitore degli jonici ed impegnato oggi in una delicata gara casalinga contro la vice capolista Angelo Cristofaro. Il precedente del girone d'andata è però a favore dell'Azzurra Tricarico: in trasferta, gli jonici furono battuti per 2 a 1. Ma, durante la settimana i biancocelesti hanno lavorato alacremente per disputare con la giusta concentrazione e determinazione la gara odierna (penultima in casa) e le ultime giornate di campionato. Disputare i play - off, obiettivo alla portata del Policoro, sarebbe un grande risultato per una squadra “matricola”. Eleonora Cesareo
ATELLA - Avigliano è stato un incontro di cartello sino alla passata stagione calcistica che quest'anno ha tutt'altre caratteristiche, nel senso che mentre lo scorso campionato entrambe le squadre marciavano nella parte nobile della classifica, in questo torneo invece hanno faticato non poco per rimanere a galla, l'Atella Monticchio più dell'Avigliano, che in classifica naviga in zone più tranquille. Non così per i padroni di casa che occupano la quarta piazza della zona play out insieme al Forza Matera a quattro lunghezze dall'Avigliano. Stando così le cose gli atellani sono obbligati a vincere se vogliono uscire dalle sabbie mobili degli spareggi per la salvezza, in vista anche del prossimo incontro spareggio in trasferta con l'Irsinese di domenica prossima. L'Avigliano invece per il suo miglior piazzamento in classifica ha a disposizione due risultati: la vittoria e il pareggio. Ancora una volta i ragazzi di mister Mecca sono chiamati a fornire una prova maiuscola contro un avversario, sempre ostico, che certamente non scenderà al comunale di Atella per fare una passeggiata, ma giocherà per trarne il maggior profitto. E' quindi compito di capitan Carriero e compagni non farsi sorprendere dagli aviglianesi che non sarà facile domare, il che non significa non potercela fare. Ai locali serve un grande impegno ed altrettanta lucidità, insieme a determinazione e massima concentrazione per piegare un avversario combattivo ed agonisticamente sempre in palla. Michele Rizzo
Sport 49
Domenica 29 marzo 2009
MIGLIONICO-VITALBA
REAL TOLVE-VARISIUS
LAGOPESOLE-BORUSSIA PLEIADE
Obiettivi contrapposti
Materani in casa Real
Stenta chiede punti
DUE punti. Sono quelli di vantaggio sulla immediata inseguitrice che consentono al Miglionico di occupare il 5° posto, ultimo valido per accedere ai play-off per l'Eccellenza. Due punti e con una gara da recuperare, sono invece quelli che mancano al Vitalba Filiano per centrare una salvezza diretta evitando la lotteria play-out. Una gara con interessi contrapposti sul neutro di La Martella. Un Miglionico con 46 punti, il doppio dei punti del Vitalba, in questo girone di ritorno, sembra procedere con il freno a mano tirato. Nelle ultime 8 giornate 1 sola vittoria e per giunta in trasferta, 4 pareggi e 3 sconfitte. La vittoria a La Martella manca dalla terza giornata quando gli uomini del Presidente Grande si imposero per 2 a 1 sul Lagopesole. 5 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte lo score annuale casalingo, per un bottino di 19 punti sui 46 totali. Un po' scarso se confrontato con i 27 punti ottenuti in esterna. E di questo il Vitalba che giunge al confronto sa che potrebbe approfittarne, almeno sulla carta. La squadra di Filiano con i suoi 23 punti intravede buone possibilità, con un risultato utile a La Martella di posizionarsi in zona tranquilla. 3 vittorie, 2 pareggi e 8 sconfitte il suo score in esterna che non lascia ben sperare anche se, le statistiche valgono fino ad un certo punto. Il Miglionico deve fare molta attenzione alla squadra di mister La Capra, memore del Di Bello goleador che nella stagione scorsa inflisse ai biancoverdi una sconfitta al 91' con due punizioni. Antonio Centonze.
TOLVE - Torna al San Rocco il Real Tolve nel cammino che sta portando verso la conclusione del campionato. Ospite di giornata il Varisius di Matera. A quattro giornate dal termine sono cinque i punti di vantaggio sul Borussia che sarà il prossimo avversario, il 19 aprile, nello scontro diretto che potrà dire tutto o niente. L'arrivo della primavera regala problemi di abbondanza a mister Camelia che anche oggi può scegliere a suo piacimento nella rosa a disposizione. Prevedibile lo schieramento tipo, considerato che non è tempo di regali: difesa a quattro diretta dalla coppia Mazzacane - Greppo che solo un gol ha subito nell'era Camelia. Centrocampo nelle solite mani di capitan Postiglione e Pietrafesa. In attacco Benedetto e quel Ragone che al San Rocco non ha mostrato per intero il suo valore. La maggior parte del suo bottino di reti è stata realizzata fuori casa. Di contro un Varisius con l'acqua alla gola. Dopo il pareggio beffa rimediato nel recupero di Latronico, giunge a Tolve nella speranza improbabile di raccogliere qualche miracoloso punto. Per i ragazzi di mister Tucci impresa ardua. Sfida, quella di Tolve, che si incrocia a doppia mandata con quella di Lagopesole. Difatti mentre Tolve e Borussia sono impegnate nella lotta per il salto di categoria, Varisius e Lagopesole sono ingrovigliate nella lotta per la permanenza diretta nel campionato di promozione. Potrebbe essere la giornata dello scambio di regali. Il fischio d'inizio alle ore 16:00 sarà decretato dal signor Di Noia. Gianluigi Armiento
QUATTRO gare al termine del campionato e il lagopesole si ritrova sul neutro di Sant'Angelo Le Fratte per affrontare la vice capolista Borussia Pleiade, una gara che forse alla vigilia è gia scontata per ciò che concerne il risultato finale,ma come si sa nel calcio tutto può succedere e il Lagopesole deve mettere in evidenza quelle caratteristiche tecniche che potrebbero garantire nello spareggio salvezza. Il tecnico Stenta avrà a disposizione i suoi elementi cercando di sfruttare la rapidità di Antonello Gerardi, l'esperienza di Destino e Mecca a centrocampo. Il Borussia che è la società che concorre il Policoro di Eccellenza, è ormai la candidata alla promozione e vorrà mantenere a tutti i costi la seconda piazza, quindi si preannuncia una gara molto difficile per i ragazzi del presidente Lucia che hanno già la testa ai playout. La squadra dell’abile Pino Viola è reduce dalla brillante affermazione casalinga contro la Santarcangiolese ed è in uno stato di salute ottimale per cui il Lagopesole dovrà stare molto attento a Lambertini e compagni che è andato a segno con grande regolarità finora, grazie ad una squadra che riesce a sfruttare la vena prolifica di questo ragazzo arrivato a Policoro a dicembre dopo aver lasciato Sant’Arcangelo dove non c’erano più ambizioni di vertice. f.v.
Arriva un Grottole smanioso di fare risultato
Viggiano, la tranquillità è un’arma a doppio taglio QUASI ad un passo dalla matematica certezza di disputare i play – off. Potrebbe accadere pure nel turno odierno. Però per far sì che ciò avvenisse il Viggiano deve batter obbligatoriamente il Grottole e il Real Irsina non dovrebbe vincere in casa contro il Bella in una sorta di scontro diretto per i play – off. I valligiani per arrivare secondi dovrebbero vincere tutte le partite, compreso lo scontro diretto interno contro il Borussia Pleiade del 26 aprile, e sperare in eventuali passi falsi della stessa durante le ultime gare per capire anche chi sfidare nei play – off. Ad oggi il Viggiano ha un margine di cinque punti di vantaggio sull’Atletico Scanzano e rappresentano un buon bottino in vista dello sprint finale che vede accesa la lotta per i quartieri alti della classifica. Non
PESCOPAGANO-SCANZANO
Carlo Amodio
bisogna escludere che si possa incontrare anche Miglionico o Real Irsina dopo aver tirato tutte le somme alla fine della stagione che terminerà il 3 maggio. Il Grottole di Amodio (nella foto) è fuori dalla zona a rischio e solo l’aritmetica non la considera salva, ma sicco-
me il vantaggio è netto sulla parte calda della classifica, arriverà a Viggiano senza particolari interessi di classifica, ma cercherà ugualmente di onorare l’impegno per riscattare lo 0-3 interno di domenica scorsa contro la capolista Real Tolve, lanciata più che mai verso l’Eccellenza. Tra le fila dei materani mancheranno per squalifica Buono e Trapanaro e sicuramente per problemi di infortuni le punte Moramarco e Alfarano. Dunque D’Ascanio dovrà far fronte all’emergenza ed in attacco salvo cambiamenti dell’ultim’ora ci sarà il duo Scarnato – Puntillo. I valligiani, che faranno a meno dello squalificato La Neve, vorranno centrare la dodicesima vittoria di fila casalinga affidandosi ai gol dei soliti noti Campisano e Sanchirico. Biagio Bianculli
MONTALBANO-MOLITERNO
LATRONICO-SANTARCANGIOLESE
REAL IRSINA-BELLA
Uno Scanzano da rispettare
Test probante per gli jonici
Chance salvezza per i termali
L’occasione per sognare
DOPO il riposo forzato di domenica scorsa, per via delle avverse condizioni meteo, che hanno colpito la Basilicata e di conseguenza portato al rinvio della gara di Bella contro il team locale guidato dal tecnico Limongelli, i rossoblu' del Pescopagano riprendono la marcia di avvicinamento verso la salvezza diretta, ospitando sul proprio terreno di gioco lo Scanzano. Il primo comandamento che Toscano ha imposto ai suoi ragazzi è quello di evitare la roulette dei play-out. Obiettivo, peraltro sicuramente alla portata di quest'ultimi, considerando anche i risultati del precedente turno di campionato ottenuti dalle compagini che occupano la parte bassa della classifica, ed il recupero infrasettimanale, finito in parità, tra Latronico e Varisius. L'avversario odierno non si lascerà facilmente soverchiare e venderà cara la pelle per portare a casa un risultato positivo che potrebbe garantirgli la certezza di disputare i play-off promozione. Lo Scanzano, infatti, rafforzatosi durante il mercato di riparazione, sta disputando un girone di ritorno ad altissimi livelli. All'andata finì 2-0 per gli jonici. Osservato speciale della retroguardia di casa sarà sicuramente il bomber Montemurro, che con le sue reti sta contribuendo in maniera determinante all'ottimo campionato del team materano. La compagine di casa dovrà fare a meno di tutti i portieri in rosa che accusano problemi di diversa natura, ai quali si aggiungono le assenze quasi certe del difensore Perillo e del centrocampista Cordasco. Gabriele Lotano
PENULTIMA gara interna in questa dodicesima giornata di ritorno per gli jonici, che oltre al recupero di Vitalba, dovranno far visita a Grottole e B. Pleiade e giocarsela con il Varisius nell'ultima interna. Un calendario inclemente. E oggi scenderà al 'Puccio Dellorusso' il Moliterno, che avversario facile certo non è. Ma bisognerà far punti: i biancoazzurri non potranno che puntare al successo pieno, per tenere a debita distanza il fanalino di coda Latronico e garantirsi l'accesso all'ultima ancora per la salvezza, i play out. C'è da migliorare la posizione anemica di classifica. E non mancano altri stimoli a far bene per cogliere i tre punti per il team di Diazenna, che dovrebbe avvertire una gran voglia di rivalsa per il risultato rimediato all'andata nella cittadina di Giacomo Racioppi: la pagina più nera nella storia del calcio montalbanese, un umiliante 7 a 1, che grida vendetta e che solo una convincente vittoria potrebbe far dimenticare. Non sarà facile. Per le note lacune tecnico-tattiche fin qui palesate, ma anche perché il tecnico dovrà giocoforza fare a meno di due pedine di peso, l'infortunato Sergi e lo squalificato Bellino, il numero uno che ha salvato in passato in più occasioni la barca che stava affondando. Sarà il baby Buonfiglio o il ripescato Laragione tra i pali? E' uno dei dubbi da sciogliere per il mister. Probabile formazione: Laragione, Gorgoglione,Sergio, Sergi S., De Carne, Potenza, Bisignano, Stucci, Montervino, Nuzzi, Galeazzo. Antonio Romano
UNA delle ultime chance per la polisportiva Latronico terme questo pomeriggio al comunale. L'ostico avversario da affrontare per i sinnici sarà la Santarcangiolese, ancora impegnata nella lotta per evitare i play out e che, all'andata, ebbe vita facile con i locali. A guidare gli ospiti, i termali troveranno mister Castronuovo, “latronichese doc” che, per anni, nel suo florido palmares tecnico è stato anche al timone bianco celeste. Non ci sarà, sicuramente, spazio per gli affetti e i ricordi, ne sconti davanti al suo popolo ed “ex pubblico” poiché, con i 25 punti all'attivo, la situazione degli ospiti, seppur migliorata tantissimo dall'arrivo del nuovo mister non può definirsi del tutto tranquilla e, dopo la secca sconfitta di Policoro con il Borussia Pleiadi con il punteggio di 3-0, sarà prioritaria la voglia di riscatto. I locali, reduci dal 2-2 nel recupero di mercoledì con il Vaisius Matera, e con il magro bottino che quest'anno segna quota 12, non potranno più sbagliare se vorranno evitare la retrocessione diretta; è un ultimatum per i ragazzi di mister D'Imperio che, quest'oggi, saranno “costretti” ad ottenere la prima vittoria casalinga se vorranno giocarsi le possibilità di salvezza mediante i play out. Molta l'attesa per questo match, con la tifoseria locale, che si preannuncia molto folta, consapevole. La Santarcangiolese recupererà Di Taranto e Fortunato, mentre tra i locali non ci sarà Messuti, appiedato dal giudice sportivo; Match fissato per le 16.00. Carlo Rossi
SOLITA grinta, solito entusiasmo da parte della compagine gialloblu. Terminato anche l’ultimo allenamento settimanale per provare gli schemi di gioco. Tutto è pronto per affrontare la sfida di domenica contro il Bella. La Real Irsina vorrà approfittare e sfruttare al meglio l’altra gara interna consecutiva contro la squadra potentina.Il Bella non è sicuramente una squadra agevole da affrontare, mantiene saldamente la posizione di centro classifica, e sembra proprio che sia seriamente intenzionato a non smobilitarsi appunto dal posto in cui si trova. Luigi Colamassaro segretario della Real Irisina ci ha detto :<< anche questa settimana abbiamo svolto i nostri consueti allenamenti . il nostro allenatore domenica prossima avrà la possibilità di poter scegliere la migliore formazione da mandare in campo. I ragazzi sono tranquilli – continua Colamassaro – loro sanno bene cosa devono fare in campo, non sono in una condizione di stress, perché la società non chiede loro nulla di eccezionale. Sembra proprio che l’appetito – dice Colamassaro – sia venuto fuori maggiormente proprio a loro, sono ragazzi ambiziosi ed è normale che nella posizione di classifica che ci troviamo, fare un pensierino, non credo sia commettere un reato.Davanti a noi - afferma Colamassaro – ci sono squadre importanti,non penso che queste, a questo punto, mollino così facilmente, anche perché il Miglionico e lo Scanzano hanno tutte e due degli organici di tutto rispetto. Mimmo Donvito.
50 Sport
Domenica 29 marzo 2009
Juniores, la Femminile e quella di Calcio a 5 avranno il quartier generale a Vasto
Torneo delle regioni, è ciak In Abruzzo tre rappresentative di Basilicata SARANNO TRE le rappresentative lucane protagoniste, a partire da sabato 4 aprile, della 48esima edizione del Torneo delle Regioni, la più importante e prestigiosa kermesse del calcio dilettantistico nazionale. Organizzata quest'anno in Abruzzo (fino al 13 aprile), dove arriveranno nella prossima settimana - stabilendo il loro quartiere generale a Vasto - la selezione juniores maschile di calcio a 11, quella maschile di calcio a 5 e la squadra femminile di calcio a 11 (quella del calcio a 5 in gonnella non ha passato la fase di qualificazione): chiamate a tenere alto l'onore della Basilicata. Le migliori chance di ben figurare, come confermato dai membri della delegazione del Comitato regionale di Basilicata - presentata ufficialmente ieri presso la sede della Figc lucana, e alla cui testa ci sarà Emilio Fittipaldi - che seguirà in Abruzzo le tre rappresentative, sembra averle quella juniores, al cui timone è stato scelto Pasquale D'Urso. Che non si è nascosto: «Credo proprio che siamo riusciti ad allestire un gruppo importante, con ragazzi animati da un grande spirito. E anche se il risultato finale dipenderà da molti fattori,
e tecniche dei calciatori -ha spiegato il tecnico- abbiamo stilato l'elenco dei convocati per il Torneo delle Regioni. Il lavoro di selezione è stato capillare ed impegnativo e ci ha permesso di formare un gruppo di ragazzi che sicuramente daranno dimostrazione delle loro qualità. A livello di risultati non ci aspettiamo nulla -conclude D'Urso-. Affronteremo il Torneo senza farci illusioni, ma basandoci soltanto su quello che riusciremo a fare”. Incoraggianti prospettive anche per la formazione di calcio a 5 guidata da Luigi Di Lorenzo, che ha parlato di «girone di ferro», riferendosi in particolare alle
rappresentative veneta e campana, non escludendo però il possibile passaggio del turno, «anche perché ha spiegato - dal punto di vista tecnico abbiamo un organico di buonissimo livello». Un'importante vetrina per il movimento rosa della nostra regione, poi, arriverà con la presenza (una novità quasi assoluta) della selezione di calcio a 11, allenata da Tommaso Mazzoni. «La presenza nel Torneo delle Regioni - ha sottolineato Mazzoni - va considerata come un punto di partenza, dal quale il calcio femminile di Basilicata dovrà partire e prendere il definitivo slancio per gli anni
a seguire». Basilicata è stata inserita in un girone (identico per tutte le rappresentative) di cui fanno parte Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia e Veneto: i lucani giocheranno in diversi stadi in provincia di Chieti. La rappresentativa femminile di calcio a cinque non sarà presente perchè la squadra non ha superato il turno preliminare. «La manifestazione – ha detto Rinaldi – è una
grande opportunità per i nostri ragazzi, che si confrontano con realtà calcistiche importanti.L'intervento del Presidente del Comitato regionale della FigcLnd di Basilicata ha concluso la conferenza stampa. “Affrontiamo questo stimolante impegno in Abruzzo ha detto Piero Rinaldi- con estrema tranquillità, ma soprattutto consapevoli di aver preparato con scrupolo e professionalità la fase di programmazione e di preparazione. Un sentito ringraziamento va al Consiglio direttivo del CRB, ad Antonio De Bonis responsabile logistico delle Rappresentative, ai tecnici, ai medici, ai massaggiatori e ai collaboratori tutti, non per ultime le società che in larghissima maggioranza hanno permesso ai loro tesserati di prendere parte ai raduni mettendo in secondo piano i risultati sportivi delle loro squadre. Siamo consapevoli delle difficoltà che incontreremo nel misurarci con le Rappresentative degli altri comitati che hanno numeri, esperienza e tradizione calcistica di prim'ordine. La voglia di far bene -ha concluso Rinaldi- potrebbe permetterci di raggiungere anche singoli risultati importanti”. Luca Carlone
do alla formazione molto sono gli indisponibili contro la Tramutolese. Quattro squalificati, tre infortunati ed uno indisponibile per impegni personali, oltre a Sarubbi che manca da novembre. Gli appiedati sono Corizzo,
Campea, D’Ambrosio e Carmelo Ferraiuolo, mentre quelli costretti a restare in infermeria sono l’allenatore giocatore Marto Modarelli, Giacomo Modarelli e Natale. L’indisponibile che non è squalificato ed infortunato
è il portiere Mattia Giampietro e sarà sostituito dal suo secondo Petrigliano che giocherà per la quarta volta quest’anno nel campionato di Prima Categoria. Nella Tramutolese sono squalificati Vito Abelardo, Enrico
Troccoli e Aulicino che domenica ha deciso la sfida salvezza su rigore contro l’Invicta Burgentia. Rientra però il capitano Bove dopo essere stato fermato per un turno dal giudice sportivo. Biagio Bianculli
Un momento della conferenza stampa di ieri presso la sede della Figc di Basilicata a Potenza
siamo pronti a dare il massimo sul campo. Troveremo sul nostro cammino avversari accreditati (nel primo girone, uguale per tutte le categorie, ci sarà da fare i conti con Veneto, Friuli, Campania e Calabria), e le incognite, per prima quella legata al fatto di dover giocare quattro partite in cinque giorni, non mancheranno. “Dopo un periodo di monitoraggio durante il quale abbiamo verificato le qualità morali
Rinaldi: «E’ una vetrina importante»
Il calcio a 5 femminile non ci sarà
Valsinni, è Zeverino l’acquisto dell’ultim’ora VALSINNI – Ancora un altro acquisto. L’ultimo della serie. Quello degli ultimi giorni prima che chiudesse la campagna acquisti anche per gli svincolati. Il nome in questione è quello di Domenico Zeverino, trentunenne da venerdì, giorno in cui manco a farlo apposta, ha firmato per il Valsinni. Il centrocampista proveniente da Santeramo da Colle andrà ad infoltire il gruppo della sua località di residenza con altri due compagni Algeri e Campea, quest’ultimo arrivato a dicembre dal Grottole. Quest’ultima compagine è stata anche fino a tre mesi fa la squadra di Zeverino che per problemi al menisco ha dovuto chiudere i rapporti con la società biancazzurra ed è stato svincolato. Per il pugliese si trat-
ta di un ritorno a Valsinni visto che ci era già stato nella stagione 2006-07 nel campionato di Promozione prima di trasferirsi nel mercato invernale alla Project Matera. In quella stagione si trasferì per la prima volta in terra sinnica con Algeri e Campea dopo l’esperienza dell’anno prima in Prima Categoria al Viggiano dove ottennero un terzo posto. Si può dire che negli ultimi anni Zeverino abbia sempre giocato con Algeri e Campea, tranne nella scorsa stagione con il primo che già vestiva la casacca del Valsinni ma con il secondo ha militato gran parte dell’annata passata nel Moliterno accrescendo il livello della squadra portandola dai play – out ai play – off con un grosso contributo. Passan-
Sport 51
Domenica 29 marzo 2009
Per il Calvello fanalino di coda c’è stato poco da fare con la capolista
Castellaro, è tris vincente Doppietta di Sabia e Loisi chiude il discorso CASTELLARO CALVELLO
3 0
A.S.D CASTELLARO: Salvatore, Buono (86'Curcio), Gasparrini, Sabia V., Iummati, Loisi (Lapolla), Iotti Sagarese, Buongermino Ro., Buongermino Ra., Sabia R. A disp.:, Salvatore. All.: Sabia V., All. in seconda: Russillo. CALVELLO: Tortorelli, Vitacca L., Villani, Vitacca M., Forliano, Loviso, Augeri, Nardozza, Petronella, Berterame, Cirilio. All. Picerni RETI: al 7' e 81'Sabia R., 11' Loisi, SAVOIA DI LUCANIA - Il Castellaro prende il volo. Nel recupero contro il Calvello la squadra di mister Sabia vince facilmente con un netto tre a zero ai danni dell'ultima in classifica mettendo una seria ipoteca sulla vittoria finale. Ora il vantaggio sulla seconda è di 4 punti a due giornate dalla fine, ma con due gare importantissime da disputare contro il Sant'Angelo, seconda a quattro punti di distacco, poi il Montemurro terza a sei punti.
Ma veniamo alla gara, il Castellaro dai primi minuti mette pressione agli ospiti, con un'azione costruita da Sagarese per Sabia R. che tira ma il portiere devia in angolo. Passano due minuti, al 7' calcio d'angolo battuto da Sabia direttamente in porta sorprendendo il portiere ospite.calvello in grossa difficoltà e Castellaro in pressing per chiudere da subito l'incontro. Un cross di Bongermino Ra. all'11' per la testa di Loisi che centra il bersaglio per il raddoppio. Il Castellaro sul 2 a 0, si rilassa dando modo di reagire al Calvello, che conquista palla al limite dell'area del Castellaro, tiro in porta e grande intervento di Salvatore che salva la propia porta. A questo punto il Castellaro per non correre pericoli, gestisce la gara con azioni di contenimento,limitando le azioni avversarie fino al riposo. La ripresa inizia sulla falsa riga del primo tempo con il Castellaro che spinge per incrementare il punteggio per non incorrere in brutte sor-
prese. Le azioni si susseguono una dietro l'altra ma senza pericolosità, si bada più al gioco spettacolare, a far girare palla e con triangolazioni mentre il tempo scorre inesorabilmente per il Calvello. Al 52' azione di Iotti per Sabia R. che tira colpendo la traversa. Un Sabia scatenato continua la ricerca del gol, scambio con Buongermino Ra. che lo smarca a tu per tu contro il portiere ospite, ma fallisce la buona occasione per portare a tre le reti. Il gol è nell'aria, lo si percepisce dall'atteggiamento remissivo del Calvello, infatti all' 81' Sagarese ruba palla, contropiede lanciato per Sabia R. che di precisione trafigge Tortorelli per la sua doppietta personale e la terza rete che mette in casssaforte la vittoria. Al fischio finale gioia per la vittoria e il vantaggio acquisito in classifica, ma mister Sabia vuol tenere i piedi ben pintati a terra, pensa già alla sfida contro il Sant'Angelo che potrebbe dare la matematica certezza della vittoria. vi.bo.
52 Sport
Domenica 29 marzo 2009
A Dilettanti Coach Gresta: «Marchigiani pericolosi in fase offensiva»
Levoni, crocevia play off A Osimo per ottenere un miglior piazzamento ULTIMA trasferta della stagione regolare per la Levoni Potenza nel dodicesimo turno del campionato maschile di serie A Dilettanti. La squadra lucana affronta questo pomeriggio al Pala Baldinelli di Osimo l'Edilcost con inizio alle 18. Le due squadre saranno prive di uomini importanti, nella Levoni mancherà Grasso, mentre Ciani dovrà fare a meno di Giroli. Assenze pesanti per entrambe le formazioni che puntano decisamente a vincere una gara dai mille risvolti di classifica. I due quintetti sono chiamati a vincere per confermare l'ottimo piazzamento finora ottenuto. La Levoni Potenza è partita ieri pomeriggio dopo l'allenamento di rifinitura svolto al Pala Pergola. I ragazzi di Luigi Gresta sono apparsi consapevoli della propria forza e caratura atletica. Ne conviene che l'appuntamento di questo pomeriggio diventa un crocevia importante per entrambe le formazioni. Il complesso potentino, sconfitto domenica a Siena è fortemente intenzionato a espugnare il Pala Baldinelli. L'Osimo dal canto suo rappresenta una compagine molto quotata e ben disposta in campo. In settimana il lavoro di Gresta si è indirizzato sul marcamento di Ferrero, uomo pericoloso sul piano offensivo. La Levoni Potenza ha tutta l'intenzione di vendere cara la pelle. Tante le indicazioni per la squadra potentina, in primis l'ottimo stato di forma complessivo dei ragazzi allenati da Gresta che torna da avversario nella sua regione, le Marche con tanta voglia di far bene e violare il Pala Baldinelli di Osimo. Il complesso lucano ha preparato minuziosamente la sfida, puntando a far bene e dare dimostrazione di forza al cospetto dei marchigiani. Arbitreranno la sfida i signori Vanni Degli One-
L’AVVERSARIA
Coach Luigi Gresta
sti di Udine e Sinisi di Barletta. A parlare del confronto di questo pomeriggio è proprio il coach Luigi Gresta che ha dichiarato: “Abbiamo tanta voglia di salire ad Osimo e ottenere i due punti. Questo è il nostro deside-
Albano Chiarastella
rio principale. Affronteremo però una compagine pericolosa in fase offensiva”. Gresta parla del suo ritorno nelle Marche: “E' bello ritornare nella mia regione, ma devo dire che attualmente il mio cuore e la mia passione battono per
Potenza. In questo momento la mia regione è la Basilicata, la mia città è Potenza”. Il tecnico della Levoni parla delle assenze di Giroli e Grasso: “Tutte e due le formazioni hanno qualcosa da perdere con le assenze di Grasso e Giroli.
Giroli è un giocatore pericoloso in fase offensiva che riesce a far girare la squadra di Ciani a menadito. Grasso è un elemento molto utile sul piano del dinamismo tattico”. Sulla chiave di lettura del match è apparso cate-
gorico: “Abbiamo lavorato bene in settimana. Per fortuna non ho avuto incidenti e infortuni. Sono convinto che abbiamo tutte le potenzialità per far bene contro i marchigiani”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
C Dilettanti A Potenza arriva il fanalino di coda Patti. Favia ancora out
Corporelle con un Dimitriu in più TESTA coda per la Centre Corporelle Potenza nel ventottesimo turno del campionato maschile di serie C Dilettanti girone H. La squadra potentina affronta a domicilio, questo pomeriggio, ore 18 al Pala Pergola, la Confcommercio Patti, compagine che ha parzialmente deluso le aspettative. Il complesso di Dino De Angelis recupera Nicolas Dimitriu, mentre per Vito Favia il rientro in campo è ancora rinviato. La Centre Corporelle Potenza ha lavorato sodo in settimana dopo la bella prova di domenica scorsa a Reggio Calabria contro l'Heliantide che ha visto i lucani riprendere il cammino positivamente. De Angelis in settimana ha parlato chiaro ai suoi ragazzi, incentivandoli sul piano psicologico e mentale. La squadra potentina dovrà af-
frontare un complesso assetato di punti che ha deluso le aspettative in questo torneo. I messinesi, allenati da Flavio Prilla hanno in roster elementi di buon livello. I nomi di punta del roster siciliano sono quelli di Omar Pittari, Alessandro Tota, Gaspare Erice, Angelo De Leonardis e Pasquale De Feo. Il team dello Stretto salirà al Pala Pergola con il chiaro intento di mettere il bastone tra le ruote alla corazzata biancoceleste. Ieri Mimmo Castellitto e compagni hanno rifinito la preparazione in vista del confronto odierno con l'ultimo allenamento in palestra. Le condizioni fisiche della squadra potentina sono buone, anche quelle psicologiche sono apparse in netto miglioramento. Il coach Dino De Angelis ha par-
lato del match di questo pomeriggio rimarcando: “A mio avviso si tratta di una gara molto difficile. Sono personalmente convinto che il Patti ci renderà la vita difficile. Non mi sembra una partita da sottovalutare, anzi i miei atleti dovranno fare attenzione durante i quaranta minuti di gioco”. Il tecnico della Corporelle parla degli aspetti psicologici: “Credo sinceramente che i siciliani non meritano l'attuale posizione di classifica. In questo campionato hanno reso la vita difficile a tutte le formazioni del torneo. Non sarà una passeggiata come molti pronosticano”. Tanti e saggi i consigli offerti ai suoi atleti in questi giorni, il coach Dino De Angelis afferma: “Chiaramente dobbiamo centrare il successo casalingo, per migliorare ul-
Il tecnico Dino De Angelis
teriormente la nostra posizione di classifica. Ai miei atleti ho chiesto di mantenere alta la concentrazione e di prendere seriamente la partita. La bella prova di Reggio Calabria ci ha dato ulteriore morale”. sport@luedi.it
Sport 53
Domenica 29 marzo 2009
Un’azione d’attacco di Francesco Ferrienti (foto Videouno)
A Dilettanti Longobardi: «Dipende da noi, bisogna cambiare atteggiamento»
Matera, serve la reazione Spareggio a Molfetta per evitare il penultimo posto E’ l’ultima chance per evitare il penultimo posto. Passa da Molfetta una fetta importante di salvezza per l’Olimpia basket Matera. La formazione lucana è chiamata a dimenticare la disfatta di Firenze e mostrare una reazione d’orgoglio che si tramuti in un risultato tangibile. Quello di oggi a Molfetta sarà un vero e proprio antipasto di play out con il Matera chiamato alla sua impresa più difficile, cioè il primo colpo esterno della stagione. La settimana è stata tutt’altro che semplice per i biancazzurri sui quali, (società, allenatore e giocatori) sono piovute critiche e rimproveri di tifosi e appassionati delusi. Oggi a Molfetta, anche per questo, dovrà vedersi un altro Matera come conferma al “Quotidiano” il capitano Francesco Longobardi tra quelli, in questa settimana, che non si sottraggono al confronto con i media per spiegare il momento della squadra: «è stata una settimana pesante, non facile. Speriamo che quanto successo a Firenze ci serva di lezione per le prossime partite. Molto dipende da noi, a Molfetta dovremo scendere in campo con la determinazione e la concentrazione che ci sono proprie. Abbiamo dimostrato che quando abbiamo l’atteggiamento giusto si vede in campo un Matera diverso. E’ per questo che io mi preoccupo soprattutto della mia squadra e di come cercheremo di affrontare questa sfida. Sappiamo che è importante perchè può darci un vantaggio in prospettiva play out ma comunque c’è tutto il tempo per recuperare, non bisogna esagerare nè drammatizzare la situazione». Molfetta nella gara di andata è riuscita ad espugnare il PalaSassi con il punteggio di 90-85, oggi Matera dovrà provare a sovvertire la situazione innanzitutto vincendo e poi magari anche dando un’occhiata alla differenza canestri. Per farlo dovrà limitare le qualità sotto canestro di Di Marcantonio e il primo passo di Malamov che all’andata hanno fatto malissimo all’Olimpia: «è chia-
ro che stiamo preparando delle contromisure su questi ma anche su altri uomini. Il Molfetta ovviamente proverà a fare la stessa cosa con noi. L’importante però sarà essere concentrati per l’intero arco della partita. Molfetta è una buona squadra che ha avuto qualche problema, hanno tanti giocatori forti e temibili». A Molfetta ci sarà però un osservato speciale cioè proprio Longobardi ex di turno per la sua militanza pugliese ad inizio anno: «farò la mia partita con tranquillità, non mi aspetto nulla» conclude il capitano dell’Olimpia. Oggi il Matera avrà bisogno di una vera impresa per dimenticare la settimana più brutta dell’anno e tornare a credere nella salvezza. Un doppio obiettivo da non fallire. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Il capitano dell’Olimpia, Francesco Longobardi
C2 Retrocessione, la Lucos si è sbarazzata del Nola LUCOS NOLA
72 59
LUCOS INGEST MONTESCAGLIOSO: Larocca 8, Visceglia 12, Resta D 20, Castellano 10, Fortunato P ne, Tralli ne, Resta G 6, Ottaviano 15, Caruso, Locantore ne. All. Di Gioia. NOLA: Fletcher 14, Leone 8, Di Palma ne, Dubbioso ne, Perfetto 4, Esposito 8, Caccavale ne, Guleli 14, Riccio 5, Guida 6. Al. Annunziata. ARBITRI: Pastore di Casagiove e Rinaldi di Caserta. PARZIALI: 12-19, 36-33, 56-46, 7259. MONTESCAGLIOSO - Con un Davide Resta in versione trascinatore, la Lucos Ingest Montescaglioso fa un’importante passo verso la salvezza grazie ad una perentoria vittoria contro il Nola, presentatosi al PalaWojtyla da capolista. Una buona gara quella della compagine di coach Di Gioia che dopo un primo quarto in cui ha dovuto rincorrere i campani ha sfoderato una prestazione maiuscola che ha interrotto la
Davide Resta
serie di tre sconfitte consecutive. Buona la prova corale che ha limitato i buoni tiratori del Nola. Alla fine una vittoria più che meritata. Michele Marchitelli sport@luedi.it
C2 Promozione Occasione d’oro per acciuffare il Solofra
Ctr al match decisivo SENISE - E' arrivato dunque il giorno della gara che potrebbe essere quella della verità. Questa sera, inizio ore 18.30, palla a due, presso la palestra del Palarotalupo di Senise, ospite il Solofra. I campani precedono in classifica la compagine del presidente Mario Totaro, di due punti. Sei contro quattro. Un margine tutto sommato non insormontabile, anzi, sicuramente stimolante per chi proprio non vorrà precipitare nel vuoto. E che spera forse di tentare di salvare il salvabile e magari rilanciare dopo le proprio chance. Il Solofra non gode di un momento particolarmente felice anche dal punto di vista della forma dei propri giocatori ed ecco perché Durante e compagni ci credono e pure molto all'aggancio ed al sorpasso, che potrà avvenire solamente se si vince un più dieci ed oltre, visto che all'andata il Senise aveva perso con un meno nove. Sapendo di poter contare ancora una volta sull'apporto incontenibile del proprio sesto uomo rappresentato dal favoloso pubblico che affolla la tribuna del palarotalupo. In settimana la preparazione è proseguita a ritmo accelerato, visto che il mister Massimo Festa ha cercato di motivare i suoi ragazzi. Non ci dovrebbero essere particolari motivi di preoccupazio-
ne sul fronte degli infortunati, tranne ancora una volta Alessandro Venuto che purtroppo risente del persistente dolore alla spalla. In palio c'è una intera stagione e non si può infatti continuare a piangersi addosso, ripensando alle tante occasioni mancate;per colpa propria e per colpa di altri. Certo è, che questa gara, ad altissima intensità, così come si presenta, ha sicuramente bisogno del massimo della cautela da parte degli organismi federali che dovranno designare la coppia arbitrale. Ci si aspetta una prova maiuscola da parte di Martin Manzotti;il ragazzo, quest'anno non è stato molto fortunato ed ha giocato non sempre con alle spalle una preparazione adeguata. Ne ha risentito la sua media canestri che si è un po' inceppata, rispetto alle potenzialità che ha nelle mani. Il resto è demandato allo stato di grazia di tutti gli altri, a cominciare da Francesco Albanese che quest'anno non ha mai tradito, così come Rocco Palazzo, Gonzalo Marin, Lino Durante ed anche i giovani, allorquando sono stati chiamati a dare il loro contributo. Il resto è affidato alla fortuna che pure fa sempre la sua parte anche nello sport. Gianni Costantino sport@luedi.it
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Domenica 29 marzo 2009
B Dilettani Azan: «Il segreto sta nel non subire i ritmi dei nostri avversari»
Serve il miglior Bernalda Difficile trasferta in casa del Sarno per gli jonici BERNALDA - Nello spingere i giocatori ad un atteggiamento aggressivo e vincente si usa l'immagine dei cosiddetti “occhi di tigre”, cioè gli occhi indispensabili nel PalaCannellone di Sarno per graffiare gli avversari in un match determinante per le sorti della Terme di Abano in questo campionato. Ma con la tensione plumbea che si respirerà sul parquet campano e con il clima rovente della torcida gialloblu, forse sarà più opportuno non esagerare con l'aggressività ma, piuttosto, accompagnarla a tanta accortezza cestistica e anche a molta furbizia sportiva (quella lecita, ovviamente): insomma stasera più che “occhi di tigre” servono “occhi di faina”. Ne parliamo con Carlo Azan che non solo è stato tra i migliori domenica scorsa nella gara contro la capolista ma anche, guarda caso, uno dei migliori all'andata quando al PalaCampagna i lucani vinsero con 10 punti di scarto: “Sì, ricordo bene -afferma il verace napoletano offrendosi con la solita gentilezza alle domande- ma stavolta sarà una gara molto diversa per il semplice motivo che entrambe le squadre si giocano tutto o quasi; bisogna essere molto concentrati dal primo minuto perché immediatamente loro partiranno forte giocando davanti al pubblico amico, ma posso mettere la mano sul fuoco che noi faremo una buona prestazione anche se non posso sapere quale sarà il risultato finale”. Visto che i vostri avversari partiranno a mille, non sarebbe il caso di prenderli in contropiede partendo a duemila?: “Il segreto quando si gioca fuori casa non è tanto in chi parte più forte quanto nel restare sempre in partita senza subire i ritmi dell'altro ma cercando di fare il gioco che è stato preparato per quella gara”. Chi non vorresti marcare in questa occasione?: “Rispetto ogni avversario ma non ho paura di nessuno, anche quando si chiamano Ciampi o Rusciano che so-
Carlo Azan
no giocatori molto bravi; in partita per me vanno bene tutti”. Credi che potrà essere più redditizia una difesa a uomo o a zona dopo l'esperienza dell'andata?: “Non è un argomento che mi appassiona perché abbiamo i mezzi per poter giocare bene in tutti e due i
Alex Di Giacomo
modi, poi molto dipende da come si mette la gara e da quello che il coach ci dirà come al solito poco prima della palla a due; comunque, a scanso di equivoci, in questa settimana abbiamo lavorato bene e molto su entrambe le modalità tattiche”.
La Cestistica Bernalda affronta questa battaglia senza un valido sesto uomo come Albana, ma sapendo di avere tante altre frecce al proprio arco; e chissà che non sia di buon auspicio la notizia della convocazione del giovanissimo Di Giacomo nella Nazionale Under
22 che si riunirà a Forlì il 7 e 8 aprile, notizia che ovviamente ha fatto piacere innanzitutto al diretto interessato che così la commenta: “In un'annata per me non del tutto fortunata questa convocazione è sicuramente un dato positivo, e mi auguro che ciò pos-
sa darmi la carica giusta per disputare una seconda parte di campionato all'altezza delle mie aspettative”. Si gioca alle ore 18 con la direzione arbitrale dei signori Baccillieri e Chillà di Reggio Calabria. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
B Donne A Roma, col Città Futura, la prima tappa per il team di Marilia Sanza
Basilia, inizia la rincorsa alla A2 RIPRENDE il suo cammino in campionato la Basilia Codra Mediterranea Potenza nella poule promozione del campionato femminile di serie B/1. La squadra di Marilia Sanza affronta questo pomeriggio con inizio alle 19:30 alla Palestra Keplero di Roma il team del Città Futura Roma, autentica bestia nera delle potentine nel corso della stagione regolare. Le ragazze di Marilia Sanza dovranno cancellare le due sconfitte patite sia al Palasport Luca Avenali che al Pala Pergola. A tal proposito la gara è stata spostata alla Palestra Keplero vista l'indisponibilità del Palasport Luca Avenali derivante da problemi alle condotte idriche. La Basilia sarà al completo e non nasconde velleità di successo nel corso della gara odierna. Le atlete potentine
sono caricate a mille, il rendimento di fine campionato consente a Marilia Sanza di poter vivere serenamente la gara. Le ultime prestazioni fornite da Laura Gambardella e compagne sono garanzia di rendimento. Gli allenamenti settimanali sono stati costanti, sempre intensi e faticosi. Il complesso di Marilia Sanza dovrà evitare i pesanti break che hanno condizionato il corso dei due match disputati nel corso della stagione regolare. La formazione potentina appare motivata, ben disposta a lottare per il successo. Il miglioramento delle condizioni generali del gruppo, ivi compresa Stefania D'Arenzo permette alla Basilia di avere a disposizione una freccia in più nell'arsenale a disposizione di Sanza. Arbitreranno la gara i signori Pinciaroli e Tosi di
Macerata. A parlare del confronto odierno è proprio Marilia Sanza che ha dichiarato: “Stiamo bene psicologicamente. Giocheremo senza avere nulla da perdere. La gara dura ottanta minuti, stiamo bene anche sul piano psicologico”. Gara uno è solo alle battute iniziali, ma Sanza ha le idee chiare: “Scenderemo in campo tranquille. Sono convinta che abbiamo i mezzi necessari per vincere la partita. Le mie atlete dovranno interpretare positivamente il confronto”. Del Città Futura parla in termini positivi: “Domenica scorsa le romane hanno festeggiato il successo nel campionato under 19. Mi auguro che a fine gara lo spumante della felicità possa esplodere nel nostro spogliatoio”. L'ultimo pensiero di Marilia Sanza è per la chia-
Marilia Sanza, coach della Basilia
ve tattica: “Dobbiamo cercare di evitare i break come accaduto a Roma ad esempio. Se le romane vanno via è difficile fermarle. Non dobbiamo lasciare nulla d'intentato”. f.menonna@luedi.it
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B I gol di Cavalcante e Gammariello decidono la sfida con i cugini del Real
Va alla Nigro Bng il derby con l’Altamura ALTAMURA NIGRO BNG
1 2
ALTAMURA: Crisanti, Caputo, Creinans, Rondinone, Cirrottola, Aruanno, Mercadante, Berloco, Ragone, Da Silva Pinto, Comberlato, Tubito. All Ragone NIGRO BNG MATERA: Lopolopo, Gammariello, Martemucci, Caione, Rispoli, Miriello, Vivilecchia, Gammariello A, Verrone, Cavalcante, Dimita, L’Episcopia. All. Bommino ARBITRI: Messina di Vasto e Paolone di Campobasso. RETI: 18’06’’ Gammariello, 18’51’’ Cavalcante, 18’57’’ Comberlato
Nico Gammariello ieri a segno per la Nigro Bng
Calcio a 5
LA NIGRO Bng Matera fa suo il derby murgiano con l’Altamura. Una vittoria importante per il team materano che cancella così le due sconfitte consecutive e guarda al prossimo derby, quello contro lo Spazio Relax Matera,
con maggiore ottimismo. Realizzatori della giornata sono stati Gammariello e Cavalcante per la Nigro Bng Matera e Comberlato per l’Altamura. Soddisfatto della vittoria il presidente Taratufolo che ha commentato così. «E’ stata una gara molto tattica, entrambe le squadre hanno giocato in difesa, difficilmente sono stati creati degli attacchi pericolosi. Sia nel primo che nel secondo tempo non ci sono state tante azioni pericolose sia da parte nostra che dell-Altamura. Buona è stata la scelta del nostro allenatore di schierare, a quattro minuti dalla fine, il portiere di movimento. Una scelta azzeccata che ci ha portato a conquistare l’intera posta in palio. E’ stata una gara molto tattica e credo che che il risultato più giusto sarebbe stato il pareggio. La vittoria, comunque, diventa importante per-
chè ha cancellato le due sconfitte consecutive. Un’affermazione importante in previsione del derby contro lo Spazio Relax valevole per la penultima giornata del campionato. Mi auguro che i ragazzi mettano il massimo impegno per ben figurare e portare a casa una vittoria prestigiosa visto che si tratta di un derby cittadino». Con la vittoria di ieri, la Nigro Bng Matera ha conquistato il quarantacinquesimo punto in graduatoria, tanti quanti ne ha lo Spazio Relax che dunque sarà il prossimo avversario dei ragazzi allenati dal tecnico Bommino. Una partita importante per la Nigro che cercherà di mettere in campo la grinta giusta per portare a casa un risultato importante e prestigioso trattandosi di un derby con l’altra squadra della città dei Sassi. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
B Ancora un successo con Pavone in panchina: per il Cosenza non c’è scampo
Sei volte Osvaldo Stigliano Prova maiuscola del capitano e lo Spazio Relax vince SPAZIO RELAX 8 COSENZA 4 SPAZIO RELAX: Volpe, Sacco, Nicoletti, Laccetti, Di Lecce, Gasparetto, Pavone N., Arribas, Latorre, Stigliano, Laviola. All. Michele Pavone. CITTA' DI COSENZA: Gervasi G., Bruno, Carpino, Gervasi E., Ferraro, Metallo. All. Perri. ARBITRI: Tupone di Lanciano e Calaprice di Bari. Cron. Sisto (M). RETI: 9' Gasparetto (M), 18' Laccetti (M), 19' 35”, 3' st, 5'40” st, 15'46”st, 18'30”st e 19' 51” st Stigliano (M), 3' 10”, 15' 46”, 16' 40” e 17' 40” Ferraro (C). NOTE: ammonito Metallo (C). MATERA - Quarta vittoria della gestione Pavone-Gasparetto. A farne le spese un Cosenza matematicamente retrocesso ma che comunque ha dignitosamente tenuto testa agli avversari nonostante una panchina circoscritta ad un solo elemento. La gara è così scivolata via con i materani incontrastati padroni del campo e capaci di accelerare e rallentare il gioco a proprio piacimento. Sugli altari, inutile quasi dirlo, il solito capitano Osvaldo Stigliano, davvero in forma smagliante ed autore di sei delle otto reti dello Spazio Relax. I calabresi hanno risposto come hanno potuto affidandosi soprattutto alle invenzioni di Ferraro, davvero niente male questo numero dieci, il quale ha siglato tutte e quattro le reti della propria squadra. Ma molto buona è stata anche la gara dell'ex Arribas, un'autentica diga a centrocampo ed ispiratore di ottime giocate. Dopo appena 51 secondi di gioco il tiro di poco alto sulla traversa di Gasparetto lasciava subito intendere al Cosenza quali erano le intenzioni dei padroni di casa. Così, dopo i tentativi al 2' e al 4' di Arribas e al 3' di Stigliano, arrivava il vantaggio dello Spazio Relax per merito di Gasparetto servito alla perfezione da Stigliano. Al 12' Stigliano aveva la palla buona per il doppio vantaggio ma il capitano, dopo aver evitato l'avversario diretto tirava sul portiere in uscita. Due minuti dopo provava Sacco ma anche
Osvaldo Stigliano
Gasparetto e accanto una formazione dello Spazio Relax
in questa circostanza era bravo Giampiero Gervasi a respingerne due volte i tiri. Al quarto d'ora il primo tiro verso la porta difesa da Laviola il quale era attento a non farsi sorprendere da Bruno. Al 17' e 20” il portierino materano concedeva il bis alzando sulla traversa una palla calciata da Ferraro su calcio di punizione e sporcata da una deviazione.
Ma proprio su azione seguente ad un calcio di punizione calciato da Gasparetto, 40 secondi dopo, arrivava il raddoppio per merito di Laccetti. Pochi secondi prima del fischio di fine primo tempo, su un bell'assist di Nino Pavone, Stigliano dava inizio al proprio show portando lo Spazio Relax sul triplo vantaggio. La ripresa incominciava così come era finito il primo
tempo, ovvero con la rete, dopo tre minuti, di Stigliano su assist, questa volta, di Arribas. Bello ed imparabile il tiro di punta. Sul 4 a 0 l'atteggiamento dei gialli di casa diventava un po' disinvolto così, su errore difensivo, Ferraro aveva la palla buona per accorciare le distanze. Attorno al quinto di gioco Arribas, dopo aver colpito il palo, serviva un perfetto assist a Stigliano
che non aveva difficoltà a sfruttare al meglio. Al nono minuto, però, Ferraro concedeva il bis su calcio di punizione. Non si scomponevano certo i ragazzi allenati da Michele Pavone i quali continuavano a giocare con molta tranquillità e, dopo aver nuovamente colpito il palo con Gasparetto andavano ancora a segno con Stigliano a conclusione di una vertiginosa azione di
contropiede. Spingevano però i calabresi che, dopo aver colpito due volte con il solito Ferraro, intravedevano la possibilità di riaprire la gara, ma lo Spazio Relax gelava immediatamente qualsiasi illusione perforando ancora due volte la difesa avversaria con Stigliano su assist, in entrambe le occasioni, di Arribas. Annibale Sacco sport@luedi.it
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Domenica 29 marzo 2009
B2 Donne Le ragazze di Galtieri lasciano un set alle pugliesi, poi non c’è scampo
Time come da pronostico Ristits mattatrice contro il Turi: play off più vicini B2 Uomini Reggio Calabria più concreto
La Sidel cede in casa SIDEL LAGONEGRO REGGIO CALABRIA
0 3 27-29, 18-25, 20-25
SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Ruggiero, Crusco (L), Orlando, Imperio, Calabria, Luglio, Cantisani, Carlomagno, Vita, Riccio, Manzollillo. All. Stigliano REGGIO CALABRIA: Sacco, Falsetta, Presta, Battiato, Limberger, Portella, Malizia, Galiano, Avagliano, Ciccolo, Albanese, D'Angelo. All. Cetonze ARBITRI: Apicella e Cinese CADE in casa la Sidel, al cospetto di un Reggio Calabria impeccabile, che conferma la sua alta posizione in classifica. Poco sono riusciti a fare gli uomini di Stigliano che solo nel primo set hanno frenato i colpi avversari. L'inizio di partita è stato infatti equilibrato, con solo due punti di scarto tra le due formazioni. È apparsa da subito buona la prestazione della Sidel che è scesa in campo con la nuova formula di mister Stigliano, provata già da alcune giornate. Con Carlomagno, Crusco, Orlando, Cimino, Ruggiero e Cantisani, la Sidel si porta in parità sul 22-22 ed il finale da cardiopalma del primo set vede prima in vantaggio sul 26-25 i lagonegresi, che poi cedono per 27-29. Nel prosieguo di gara la Sidel cede soprattutto sull'aspetto psicologico e troppe volte si fa trovare impreparata lasciando la vittoria al Reggio Calabria.
TIME VOLLEY MATERA 3 NOJATURI 1 25-14, 19-25, 25-11, 25-19
TIME VOLLEY MATERA: Ristits 22, Vecerkova 15, De Vita (L), Romano J. 9, Russo n.e., Di Blasi 3, Amati 4, Romano E. 7, Buonfiglio 2, Calculli, Pietromatera n.e. All. Galtieri NOJATURI: Fondituri n.e., Gassi 4, Graniero 7, Grassano (L), Raguso 1, Ricciardi 15, Sanitate 1, Spinelli 4, Topputi S. 10, Tortora 5, Boccuzzi 1, Topputi A, All. Moramarco ARBITRI: La Gala e Russo di Napoli NOTE: Battute vincenti: Matera 6, Nojaturi 2. Battute sbagliate: Matera 5, Nojaturi 13. Durata set 21', 24', 19', 22' per un totale di un ora e 26 minuti. MATERA - Arrivano i tre punti in casa Time con una gara senza infamia e senza lode. Contro un avversario che non poteva impensierire la Time si complica sempre le gare e cede il solito set. Le ragazze di Coach
La Ristits: ben 22 i punti del martello del Time Volley Matera
Galtieri durante l'incontro hanno dimostrato che l'approccio alla gara è stato superficiale, dopo il primo set vinto con una certa facilità, sembrava dovesse essere una formalità chiudere gli altri set. Invece nel secondo la spensieratezza e la poca concentrazione rimettono
B2 Uomini Trasferta in casa del Mazara
B2 Donne Alla Caizzo arriva il Molfetta
La Giocoleria ha il match ball per la salvezza
Medical, occasione per altri tre punti LA MEDICAL CENTER torna a giocare questo pomeriggio (inizio del match alle 17.30) sul campo dell'Essepiauto Mazara del Vallo, fanalino di coda del girone I. I rossoblù di Giorgio Draganov, agganciato il secondo posto della classifica, cercheranno di fare bottino pieno e continuare la scalata verso la vetta. La rosa è in salute ed il gruppo ha lavorato al completo. Tutti a disposizione, quindi, in vista della lunga trasferta in terra siciliana. Per la quale i potentini dovranno sobbarcarsi più di 1.000 km di viaggio, aspetto che preoccupa maggiormente il dirigente Piero Crichigno. «Chiedo ai ragazzi la massima concentrazione per evitare cali di tensione in questa partita. Non bisogna assolutamente sottovalutare gli avversari». Un impegno sulla carta ampiamente alla portata della Medical Center, oltre che l'occasione ideale per continuare la lotta per la vetta della classifica. In casa rossoblù si predica umiltà, per evitare cali di concentra-
zione che, vista la caratura tecnica inferiore dell'avversario, potrebbero manifestarsi. «E' una prova di maturità per i nostri atleti - avverte il direttore sportivo della Medical Center -. Il momento è favorevole e l'occasione è ghiotta per continuare a rimanere agganciati al primo posto. Non possiamo permetterci, a questo punto, di lasciare punti per strada. Dobbiamo cercare di avere lo stesso atteggiamento mentale che abbiamo sfoderato domenica scorsa in casa contro il Nicosia. Eravamo determinati a vincere e ci siamo riusciti. La squadra ha girato benissimo dall'inizio alla fine. Fondamentale è stata la nostra concentrazione. Quando una squadra scende in campo con lo spirito che abbiamo messo in campo contro i siciliani, è difficile che alla fine sia l'avversario a prevalere. Siamo stati bravi sia muro che in difesa». «In allenamento - chiude Crichigno - stiamo cercando di lavorare bene per migliorare anche la battuta. Bisognerà stare tranquilli quanto basta, gestire paure ed emozioni,
Pietro Crichigno
giocandosi al meglio le carte a disposizione che si posseggono. Mi aspetto una prova di carattere da parte di tutti, sia come gioco di squadra, che come gioco individuale». sport@luedi.it
B2 Donne Al PalaWojtyla è di scena il Sarno contro le montesi di Motola
Planitalia, secondo impegno interno
Regiane Falsarella
MONTESCAGLIOSOLa Planitalia Montescaglioso, per il secondo turno consecutivo, giocherà in casa l'impegno di campionato: oggi, alle 18, ospita al PalaWojtyla l'Aito Volley Sarno, formazione che ha sinora conquistato 37 punti. Le montesi vengono dalla sconfitta, con l'onore delle armi, per 3-1 subita contro la Time Volley Matera nel derby tutto materano: diverso l'esito dell'impegno precedente per le ospiti campane, le quali, nell'ultima partita, hanno superato, in casa, l'Italgest Tuglie al tiebreak, aggiudicandosi i due punti in palio solo dopo la rimonta avvenuta nel quarto e quinto set. Le salentine, dopo aver interrotto il lungo digiuno di vittorie proprio con la Planitalia, supe-
in gioco la squadra di Moramarco. Squadra che a livello tecnico non si può paragonare ma che aveva no voglia di combattere. Con una Ricciardi in evidenza, mettendo in difficoltà la difesa materana che non trova le giuste contromisure per arginarla. Perdita sec-
ca, avversarie avanti anche di sette punti, poi un buon recupero fino al 19 a 22 ma la Time sciupa tutto sotto i colpi della Tortora lasciando il set. Inizio terzo set, primo punto Ristits, poi la gara si trascina in alternanza con il vantaggio di un punto per le materane fino al 10 - 9, poi il piede schiaccia l'acceleratore e giù con i colpi del capitano e della Vecerkova, spazzando via le avversarie vincendo il set 25 a 11. Ecco le ragazze abituati a vedere che schiacciano le avversarie quando riescono a superare il solito periodo di amnesia che continuamente le perseguita. Il quarto set viene condotto sempre in vantaggio dalle ragazze materane fino al 13-12, poi solita accelerazione e via lanciati verso la vittoria tranne per il periodo finale, con un ritorno per le avversarie sul 23 a 17 si portano sul 24 19, poi la firma la mette il fenomeno Ristits per la nona vittoria consecutiva. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
rata per 3-0 nel penultimo turno di campionato, sia pure sconfitte, hanno confermato i segni di ripresa. Le montesi, giunte con il k.o. subito dalla Time Volley alla dodicesima sconfitta di fila (da quattro non conquistano punti), hanno mostrato l'orgoglio e la combattività che, se non hanno permesso loro di conquistare punti, ha reso meno amara la sconfitta contro un a squadra quantitativamente e qualitativamente superiore. Alla squadra montese allenata da Egidio Motola, vista la penultima posizione di classifica (8 punti conquistati in un totale di 24 gare stagionali, due vittorie e ventidue sconfitte) e la pressoché certa retrocessione, non rimane altro che chiudere il torneo con lo stesso impegno
che ha caratterizzato le ultime prestazioni, cercando di cancellare la voce “zero” nel tabellino delle affermazioni interne: la squadra montese ha colto le due uniche affermazioni stagionali sui campi della Cofimar Battipaglia (3-1) e della Lightining Ostuni (3-2) e non riesce a regalare una vittoria al pubblico montese da oltre un anno: ultima squadra a lasciare Montescaglioso dopo una sconfitta è stato il Grande Migliore Palermo. Il 09 marzo 2008, diciannovesima giornata del campionato 2007/2008 di serie B/2, la formazione lucana, a quel tempo allenata da Beppe Fanelli, sconfisse per 3-1 le siciliane: da allora si sono susseguite solo sconfitte. Michele Marchitelli sport@luedi.it
ALL'ANDATA fu la partita che diede il là alla svolta, stasera (in caso di bottino pieno) potrebbe essere quella della staffa. La Giocoleria ritrova l'Azzurra Molfetta, a quattro mesi dal primo confronto stagionale, con ben altro spirito rispetto a quello che la accompagnò, al decimo turno, sul campo delle baresi di coach Annagrazia Matera. In quell'occasione le due squadre erano separate da due soli punti (a vantaggio dell'Asci), e stazionavano entrambe poco sopra la zona rossa della classifica. Con Avena e compagne in effetti reduci dal momento più negativo del loro inizio di campionato: che però proprio da lì in poi, anche grazie alla bella vittoria (la prima dell'anno lontano da casa) in quattro set sulle pugliesi, cominciarono a lasciarsi alle spalle. Oggi, le distanze in graduatoria sono decisamente più ampie, e lasciano la Giocoleria piuttosto tranquilla sulle sue possibilità di chiudere in scioltezza il torneo. Seppure, alla Caizzo (si gioca dalle 18), le biancazzurre potentine non potranno assolutamente concedersi il lusso di distrarsi, tanto più al cospetto di
un'avversaria alla disperata ricerca di punti, che le permetterebbero di sperare ancora nella salvezza. Quella che Felicetti e socie, dal canto loro, hanno tutta l'opportunità di mettere definitivamente in cassaforte con un successo da tre punti. Come sottolinea Nello Caliendo: «Sappiamo di avere in mano il match ball per chiudere, quasi matematicamente, il discorso salvezza, e per questo confidiamo di tornare a esprimerci al meglio contro il Molfetta. Avversaria da affrontare però con il dovuto rispetto e senza cali di tensione, vista l'ottima predisposizione agonistica che la rende sempre piuttosto insidiosa». «Le baresi - spiega il tecnico napoletano - non mollano mai, e tanto meno lo faranno a questo punto, con la prospettiva di riuscire a evitare il quintultimo posto. Siamo consapevoli che ci sarà da lottare, contro una squadra che poi ha poi recuperato morale grazie agli ultimi risultati». E contro la quale servirà una Giocoleria di nuovo incisiva e brillante come aveva saputo essere prima di Taranto. Luca Carlone sport@luedi.it
Sport 57
Domenica 29 marzo 2009
Pallanuoto B Uomini Ialeggio è il mattatore della gara con cinque reti
Basilicata, quanta sofferenza E’ stato più difficile del previsto battere il Salerno SALERNO BASILICATA
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PALLANUOTO SALERNO: De Rosa, Mascolo, Silvestri, Pagliarulo, Buonocore, Forte, D'Amore, Frauenfelder, Petti, Ciaparrone, D'Urso, Caputo, Apicella. All. Iuliano. BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Brigante, De Rosa, Renzuto, Maglitto, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Fiorentino, Ialeggio, Di Palma, Volta, Campese, Scotti Galletta. All. Francesco Silipo. ARBITRO: Zappatore di Taranto. PARZIALI: 1-1, 4-2, 8-7, 10-11. RETI: Salerno: Buonocore, 6 Forte, D'Ursi, 2 Caputo. Potenza: Renzuto, 3 Bruschini, 5 Ialeggio 2 Di Palma. VINCE la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ma quanta sofferenza per avere la meglio sulla Pallanuoto Salerno nel primo turno di ritorno del campionato di serie B maschile di pallanuo-
Bruschini e Maglitto della Basilicata Nuoto (foto Mattiacci)
to. I biancoverdi si impongono alla Piscina Torrione di Salerno a spese del fanalino di coda Pallanuoto Salerno al termine di una partita davvero brutta. I lucani hanno sofferto e non poco contro la compagine salernitana che ha avuto in Forte l'uomo faro in attacco, basti pensare ai sei gol segnati dal giocato-
re campano. La gara dei biancoverdi è stata in continuo affanno. I potentini, infatti pur essendo superiori sul piano squisitamente tecnico non sono stati abili a sfruttare concretamente le ventuno espulsioni a favore dei salernitani, esibendo un gioco d'attacco alquanto approssimativo. La Palla-
nuoto Salerno non ha meritato la sconfitta che anzi ridimensiona l'ottimo comportamento in vasca dei salernitani. La gara è stata risolta nel finale, quando proprio i padroni di casa hanno affrontato il match in inferiorità numerica e senza il proprio portiere titolare De Rosa espulso dal direttore di gara Zappatore di Taranto, per la cronaca una donna. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza, pur continuando a sbagliare l'incredibile in attacco. Il primo vantaggio è stato messo a segno da Di Palma a 1:53 dal termine sul punteggio di 10 a 9. Il gol che ha deciso le ostilità è stato segnato da Renzuto in contro fuga a quattro secondi dal termine con i salernitani privi del proprio portiere titolare. Per i biancoverdi di Francesco Silipo tre punti importanti in classifica, nonostante tanti errori di imprecisione e amnesie in fase di costruzione di gioco. f.menonna@luedi.it
Pallanuoto C uomini Con il Valenzano è stata cambiata la sede di gara
Potenza strappa il pari a Bari Il Taranto vince a Montereale con il Tritone per dodici a sette NEL TERZO turno d'andata del campionato maschile di serie C maschile le due maggiori squadre lucane sono state alle prese con clienti non facili. La Potenza Nuoto ha pareggiato a Modugno contro il Valenzano con il punteggio di 5 a 5. La partita non si è giocata allo Stadio del Nuoto di Bari a causa di problemi tecnici. Arbitro, dirigenti e squadre sono stati, infatti dirottati a Modugno per dare luogo alla partita. La partita è stata combattuta, le due formazioni hanno infatti dato vita ad un incontro molto intenso. I potentini sono stati favoriti dalle dimensioni della vasca, più piccola rispetto a quella dello Stadio del Nuoto di Bari. La Potenza Nuoto ha colto un pareggio molto importante sotto l'a-
spetto mentale e della classifica. La parte finale del match è stata difficile, i baresi hanno infatti segnato tre reti, colmando il gap. I lucani hanno ugualmente tenuto testa al Valenzano uscendo con un pareggio di platino. A segno per la compagine potentina Della Sala e Amodio con una doppietta e Falconeri, autore di una rete. Un pari di tutto rispetto, per la Potenza Nuoto che può dunque cominciare a dimenticare le prime sconfitte stagionali. Nel confronto disputatosi alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale il Tritone Potenza ha affrontato il Taranto, formazione fra le favorite d'obbligo del campionato. I potentini hanno patito la sconfitta al cospetto degli jonici con il pun-
teggio di 12 a 7. La gara è stata convulsa, caotica, le due formazioni hanno lottato gomito a gomito e il match è salito d'intensità. Il Tritone Potenza ha sfiorato l'impresa giocando una gara maiuscola. A nulla però sono valsi i tentativi dei ragazzi di Giorgio Pappalardo dalla panchina di modificare la situazione. Il complesso lucano è stata ad un passo di pugliesi, sul punteggio di 8 a 6, poi l'allungo degli jonici dettato dalla maggiore esperienza e talento del team pugliese. Tanto rammarico per il tecnico Giorgio Pappalardo a fine partita ma una certezza quella di avere a disposizione una squadra solida e capace di esprimersi ad armi pari contro ogni avversario. sport@luedi.it
Lopatriello si è lanciato alla conquista dell’Atlantico POLICORO - In un mondo sempre più piccolo, tanto da chiamarlo villaggio globale proprio per la vicinanza con cui si può raggiungere materialmente qualunque parte del mondo prendendo un aereo o, virtualmente, usando i potenti mezzi delle tecnologie, vedi internet, con i quali si può contattare chiunque e vedere tutto con un semplice clic, c'è chi ha scelto il metodo classico per viaggiare ed esplorare il mondo: una barca. Non si tratta di un marinaio imbarcato sull'Amerigo Vespucci, ma di un giovane ragazzo di Policoro che condivide l'amore per il mare come un marinaio, con la differenza che con una modesta barca è partito dal centro jonico in una fantastica traversata per l'oceano Atlantico. Si tratta di Francesco Lopatriello. Questa idea, con il sapore della sfida per entrare nel guinnes dei primati, gli è arrivata mesi orsono quando decise di partire durante
l'autunno. Ma il tempo inclemente accompagnato da violente mareggiate lo dissuase a salpare durante stagioni più mansuete. Come quella iniziata da pochi giorni: la primavera. Il viaggio oceanico prevede 6000 chilometri di percorso tra andata e ritorno e toccherà l'isola caraibica delle Martique e l'arcipelago delle Azzorre a bordo di un'imbarcazione lunga 15
metri. La sua maturata esperienza in mare, nonostante la giovane età, lo ha già portato a conseguire la patente nautica e altre abilitazioni legate a sport marini facendone ormai un ragazzo navigato. Ecco perché dopo anni di gavetta ha deciso di superare se stesso in questa avventura che non ha eguali in regione e pochi in Italia. E come tutte le avventure che si rispettino ci vuole anche in pizzico di spregiudicatezza giovanile per raggiungere certi ambiti traguardi. Come quello che ha in mente Francesco al cui ritorno, previsto in un arco di tempo dai 15 ai 20 giorni, porterà uno spicchio di mondo, che pochi possono vantare di aver visto dal vivo o toccato con mano anche, nella sua città facendo diventare Policoro città del mondo. Proprio come Cristoforo Colombo quando con la scoperta dell'America portò Genova in cima al mondo. Gabriele Elia sport@luedi.it
Hockey A2 Altro ko col Molfetta
Resta stregato il play off della Raro RAROMATERA MOLFETTA
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PATTINOMANIA MATERA: Picca, Matera, Gaudiano, Papapietro, Nicoletti G, Nicoletti L, Cellura, Vivilecchia, Xiloyannis M, Xiloyannis G. All. Massari MOLFETTA: Trombetta, De Pinto, De Robertis, De Ceglie, Azzollini, Piscitelli, Vianna, Persia, Sinfisi, Del Vescovo. All. Vianna ARBITRO: Guadagnin di Vicenza RETI: 6' 48'' pt Piscitelli, 21' 36 pt Nicoletti G (r), 24' 59'' pt Gaudiano, 4' 32'' e 11' 37'' st Vianna, 12' 45' st Sinisi (r), 14' 04'' st Sinfisi, 22' 50'' st Vianna, 23' 44'' Persia Gaudiano ieri a segno
RARO bene un tempo. Niente da fare per il team materano che ieri è stato superato dal Goccia di Sole Molfetta con il risultato finale di sette a due. Dopo un primo tempo giocato alla pari, la formazione allenata dal tecnico Massari è vistosamente calata nella ripresa concedendo al team barese una vittoria importante in chiave promozione. I materani, nonostante l'assenza di Michele Barbano, hanno disputato un ottimo primo tempo riuscendo anche a rimontare la rete iniziale, fortuita, di Piscitelli ed a tenere testa ad una formazione sicuramente sulla carta più forte e più esperta di quella materna. Il vantaggio pugliese arrivava al minuto 6'48'' con un tiro dal centro campo di Piscitelli, sicuramente sporcato da una deviazione che beffava Picca. La Pattinomania non demordeva e ci provava con Vivilecchia il cui tiro terminava sulla parte interna del palo e poi usciva. La Raro aveva l'occasione per pareggiare ancora con Vivilecchia, ma il suo rigore veniva parato da Trombetta. Miglior sorte aveva, sei minuti dopo, Gateano Nico-
letti che batteva l'estremo difensore ospite dal dischetto. Dopo il pareggio, per i padroni di casa arrivava il vantaggio: al 24'59'', infatti, Gaudiano bucava la porta difesa da Trombetta per il meritato due ad uno. Nella ripresa, il Molfetta partiva subito con il piede sull'acceleratore; a 40 secondi era Vianna ad impegnare Picca. Il numero uno materano al 2'58'', poi si esaltava parando un rigore a Piscitelli. Dall'altra parte ci provava Gaudiano, ma Trombetta era attento. Al minuto 4'32'' arrivava il pareggio: Azzolini serviva Vianna che non sbagliava. Il Molfetta era più attivo e riusciva a realizzare il sorpasso con Vianna, all'11'37''. Il vantaggio ringalluzziva il Molfetta che riusciva ad incrementare il numero dei gol al 12'45'' con un rigore trasformato da Sinisi. Lo stesso giocatore ospite si ripeteva tre minuti dopo per il 5 a 2. La gara terminava con altre due reti ospiti. La prima di Vianna al 22'50'' e poi l'ultima di Persia al 23'44''. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Atletica Terzo posto agli Europei di lancio del disco master
Bronzo per Acquasanta BRONZO per Acquasanta. Molto positiva è stata la partecipazione dell'atleta materano Francesco Acquasanta, tesserato per la Rocco Scotellaro Matera, ai Campionati Europei Master Indoor in corso di svolgimento in questi giorni ad Ancona. Infatti ieri pomeriggio il forte atleta, classe 1970, si è classificato terzo nella finale del lancio del disco riservata alla categoria MM35 (atleti nati dal 1966 al 1971) scagliando l'attrezzo da kg 2 a m 44,61, conseguendo uno storico risultato per l'atletica lucana. Nella rassegna europea, caratterizzata da una partecipazione record di quasi 4.000 atleti provenienti da tutta Europa, la gara del disco è stata appannaggio del fortissimo atleta olandese Sluiter Gerard con m 48,98. Le prime parole di Acquasanta dopo la gara sono state: «Sono molto soddisfatto per la prestazione odierna che viene dopo due titoli italiani consecutivi», ma Franco è un battagliero e mostra un pizzico di delusione per la prestazione, infatti, continua «si poteva certamente fare di più, ero venuto per vincere il titolo europeo, ma le condizioni meteorologiche caratterizzate dal forte vento durante la gara hanno compresso la mia e le altre prestazioni, abbiamo gareggiato in situazioni difficili. Comunque posso ritenermi soddisfatto per la partecipazione ad una rassegna internazionale di tale spesso-
Elettrico e Acquasanta
re e ringrazio la mia società ed il presidente Vizziello che con tanti sacrifici mi ha concesso questa ulteriore opportunità di confrontarmi in un contesto internazionale, Inoltre un doveroso ringraziamento lo rivolgo al mio storico allenatore prof. Antonio Elettrico che da oltre 20 anni mi segue ininterrottamente con tanta passione, professionalità e dedizione. Dedico questa medaglia alla mia famiglia, e soprattutto alla mia compagna Roberta ed ai miei due figli Michele e Silvia». sport@luedi.it
58 Sport
Domenica 29 marzo 2009
Formula Uno Scatta il “grande circus” con la prima prova di Melbourne
Button in pole, le Ferrari ci credono MELBOURNE – Prime qualifiche della stagione non proprio in linea con le attese, ma oggi in gara per la Ferrari potrebbe essere un’altro giorno. Nonostante la delusione per non essere riusciti ad andare oltre la sesta e settima posizione in griglia nel Gp d’Australia, grazie anche alla squalifica delle due Toyota, i piloti della Rossa puntano a a far meglio in gara. Il primo a parlare della giornata così così del team di Maranello all’Albert Park di Melbourne – con l’aggiunta del ricorso prima presentato e poi ritirato dalla Williams per i deflettori delle pance delle due F60 e delle Red Bull – è stato Felipe Massa: «Secondo me potevamo lottare per una buona posizione. Ieri mattina ho pensato che arrivare almeno quinti era possibile, alla fine non è stato così. Il settimo posto (tramutatosi in sesto dopo la squalifica delle due Toyota per l’alettone posteriore irregolare) non è quello che ci aspettavamo, ma neanche troppo lontano dalle nostre attese. Ora dobbiamo concentrarci sulla gara, che sarà durissima. Il primo appuntamento della stagione qui in Australia è sempre un’incognita, anche perchè la pista è scivolosa ed è facile che ci siano degli incidenti. Dovremo cercare di arrivare in
Button in pole con la “Brawn Gp”
fondo e di conquistare quanti più punti possibili. Spero – aggiunge Massa – che sulla distanza sarà diverso. Mi aspetto una gara in cui per nessuno sarà facile arrivare fino in fondo. Se ce la faremo, abbiamo la possibilità di arrivare tra i primi cinque e anche più avanti». Quanto alla prestazione della Brawn Gp, «la
sorpresa non è stata qui, ma nei test invernali. Ero certo che sarebbero arrivati davanti nelle prime gare». E anche per l’altro ferrarista Kimi Raikkonen oggi a Melbourne potrebbe essere ‘un altro giorno’: «Ieri un problema idraulico mi ha impedito praticamente di sfruttare la terza sessione di prove libere: un peccato ma meglio che queste cose accadano il sabato piuttosto che la domenica. La macchina non era certo ideale per le qualifiche ma – assicura Iceman – credo che siamo messi abbastanza bene per la gara. Un piazzamento in zona punti è possibile anche se avremmo potuto essere più avanti sulla griglia di partenza. Per quello che abbiamo visto è chiaro che ci manca un pò di prestazione rispetto ai più veloci, ma la gara sarà molto lunga e vedremo quello che riusciremo a fare». Il responsabile della gestione sportiva del team Ferrari Stefano Domenicali ammette che sarà difficile ‘prendere’ le Brawn Gp, ma gli altri sono alla portata delle Rosse: «Non possiamo essere soddisfatti di questo risultato. Sapevamo che, a parte una squadra che sembra essere fuori portata come prestazione assoluta, c'erano diversi team che potevano aspirare alle prime posizioni».
Tennis A2 La squadra di Leone è al completo con l’esordio della Giovine
Pisticci pronto al riscatto A Gallarate per dimenticare il ko contro il Mestre PISTICCI - Primo impegno esterno per il C.T. Pisticci nel campionato di A2 femminile a squadre. Dopo l'esordio casalingo con Mestre (anche se la sfida si è giocata a Palagiano causa pioggia) perso nettamente per 4-0, Meruzzi e compagne sono attese dal Gallarate per un test tutt'altro che semplice. Le lombarde, infatti, hanno esordito con un pareggio esterno a Livorno e puntano alla prima vittoria stagionale per consolidare la loro classifica sfruttando il fattore campo. L'obiettivo del C.T. Pisticci, invece, è quello di iniziare a far punti così da non rimanere a quota zero e, quindi, all'ultimo posto in classifica, in una posizione pericolosa perché, considerando la formula del torneo e la brevità della regular season, si rischia di restare impantanati nella zona play out, una eventualità alla quale, in sede di presentazione del campionato, il presidente Michele Leone non ha nemmeno voluto pensare. La sconfitta con Mestre, tuttavia, trova delle atte-
Giulia Meruzzi del Circolo Tennis Pisticci
nuanti sia nella forza dell'avversario che in un organico incompleto, perché il C.T. Pisticci ha dovuto fare a meno del neo acquisto Claudia Giovine, assente
all'esordio per impegni in un torneo individuale. La Giovine, invece, sarà presente nella sfida di oggi. “La nostra squadra è al completo - spiega il presi-
dente Leone che già ieri era a Gallarate con l sue tenniste -. Schieriamo, in ordine di posizione, Giovine, Meruzzi e Gledacheva. Rispetto
alla sfida di domenica scorsa credo che avremo qualche chance in più. Sulla carta gli incontri sono più aperti ed il risultato finale mi sembra possa essere
più incerto. Per la Giovine si tratta di un esordio e quindi non abbiamo punti di riferimento. Ma se Giulia Meruzzi gioca come domenica scorsa può sicuramente portare a casa una vittoria. Ma anche la Gledacheva può rifarsi dopo la sconfitta subita una settimana fa. Sicuramente sappiamo di dover muovere la classifica a tutti i costi. Anche per questo motivo ho fatto di tutto per avere la Giovine che, per essere qui, ha dovuto rinunciare ad un torneo individuale. La sua disponibilità, oltre a farle onore, mi fa stare più tranquillo in vista della gara di oggi”. A difendere i colori di Gallarate saranno Degli Esposti, Bona e Johansson. Tre giocatrici solide e validissime per la categoria, con le due italiane dotate di un'ottima classifica per l'A2. Si giocherà su campi in terra battuta, anche a Gallarate fino a ieri ha piovuto e questo lascia immaginare che la sfida si possa disputare al coperto. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Calcio a 5 Donne Sconfitte “Le Amazzoni”. Prossimo appuntamento col Matera
Tutto liscio per il Maschito MASCHITO 2002 LE AMAZZONI
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A.S.D. MASCHITO: Martino, Sciarrillo, Bochicchio, Barbano, Checa, Occhionero, Colella, Rinaldi M., Castellano, Di Biase. All. Colella-Carlomagno. A.S.D. LE AMAZZONI: Napoli, Merlino, Galasso, Rinaldi, Pastore, Papa, Masini, Roscicano. ARBITRO: Michele Sisto. RETI: 14', 19' Rinaldi M.; 16' Pastore, 31', 37', 60' Castellano; 45' e 51' Rinaldi; 49', 51' Colella; 38' Checa; 53' Bochicchio. MASCHITO - Nella terza giornata di ritorno il Maschito incontra le ragazze di Mister Lapadula che entrano in campo con la voglia di riscattare il risultato dell'andata. L'incontro è da subito ricco di azioni e palle gol da entrambe le
squadre. Primi minuti di gioco molto equilibrati infatti la partita si sblocca solo al 14' con Rinaldi che salta Papa e di potenza calcia sotto l'incrocio dei pali dove Napoli non può arrivare. Le Amazzoni non si demoralizzano e dopo soli due minuti conquistano una punizione da zona favorevole, Pastore si presta a battere, calcia con sicurezza e pareggia i conti, 1-1. La risposta del Maschito non si lascia attendere, al 19' Di Biase lancia lungo su Checa che di testa passa a Rinaldi che senza farsi pregare insacca la palla in rete e porta la sua squadra nuovamente in vantaggio, 2-1. Gli ultimi dieci minuti sono ricchi di occasioni ma nessuna delle due squadre riesce a realizza. Il secondo tempo vede le ragazze del duo Colella-Carlomagno in attacco con Castellano che su assist di Checa insacca la palla nell'angolino basso. Nonostante
la partita risulti molto equilibrata è sempre il Maschito a trovare la via del gol con Castellano che al 37' su passaggio filtrante di capitan Bochicchio, sala davanti alla porta non sbaglia. La risposta delle Amazzoni arriva al 45' con Rinaldi che lasciata sola davanti a Martino non sbaglia e porta il risultato sul 4-2 per gli ospiti. Al 48' Rinaldi subisce fallo da Pastore dal limite, Checa si prepara a battere, calcia di potenza infilando la palla nel set. Un minuto più tardi è Colella che, su perfetto passaggio di Checa, realizza il sesto gol per la sua squadra. Al 51' un gol per squadra, prima è Colella che si invola sulla fascia e realizza la sua doppietta personale, poi è la volta di Rinaldi che calcia e realizza. Risultato parziale 7-3 per il Maschito. Le emozioni non sono finite per le ragazze maschitane. Al 53' capitan Bochicchio anticipa un ri-
Una formazione del Maschito
lancio di Napoli, avanza e con precisione calcia sul secondo palo realizzando uno splendido gol. Allo scadere e Castellano che recupera un pallone a centro campo e in velocità arriva davanti a Napoli e non sbaglia, fissa così il risultato sul 9-3 per il Maschito. Partita ricca di agonismo, è il Maschito però con la sua forza tecnico-tattica a conquistare i 3 punti.
Ottima l'ospitalità di Mister Lapadula e delle sue ragazze. Prossimo appuntamento in casa del Maschito contro la Cavaliere Matera, la capolista del torneo che all'andata si impose per 3 reti a 1. Una partita da non perdere per gli amanti dello sport e di queste… ragazze. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli 59
Domenica 29 marzo 2009
“Ti lascio una canzone”
Teatro
Angela Mancone da Lavello a Rai Uno
In un video il Festival Potenza Iniziativa di “Abito in scena” di FRANCESCO MENONNA POTENZA - Un revival, un video per rivisitare il Festival Potenza Teatro, svoltosi il 19 e 20 ottobre del 2008. Un video di diciotto minuti, proiettato presso il Ridotto del Teatro Francesco Stabile di Potenza, grazie all'Associazione Abito in Scena, guidata da Monica Palese e Leonardo Pietrafesa. Un linguaggio innovativo, amarcord e un senso di rivalsa che serve a dare impulso a nuove istanze di carattere culturale e artistico. Così l'associazione Culturale Abito in Scena ha proposto il video della due giorni del Festival che ha visto salire sul palco diverse band che hanno prodotto perfomrance dettate da autentica passione. Venerdì pomeriggio, Abito in Scena, con il patrocinio del Comune di Potenza, la Provincia di Potenza, la Regione Basilicata e Cose di Teatro e Musica ha riprodotto in una perfetta sintesi le fasi salienti del Potenza
Teatro Festival. Tra le produzioni artistiche quella che ha fatto maggiore scalpore è stata Dissonorata, che ha prodotto Un delitto d'amore in Calabria, poi rappresentata con successo in Inghilterra, Stati Uniti e in Europa. Con la produzione del video, l'associazione Abito in Scena ha posto le basi per la nuova rassegna Potenza Teatro. Notevole l'interesse per una manifestazione che ha inteso racchiudere le sensazioni e le emozioni vissute intrinsecamente con l'occhio sempre attento della versatilità teatrale. In questo contesto è stato importante il contributo delle istituzioni che hanno supportato con entusiasmo l'iniziativa di Monica Palese e Leonardo Pietrafesa. Fin dalla nascita l'associazione Abito in Scena ha preso a cuore la rassegna in questione, essendo fortemente legata alle proprie origini. Dal 2007, passo dopo passo gli esponenti sopra citati hanno pensato di istituire un festival che nella prima edizione è stata divisa
in tre tappe, per usare un termine teatrale in tre atti. Nelle prime due fasi l'associazione ha inteso individuare luoghi alternativi coinvolgendo anche artisti locali. Con il terzo atto il Festival si è aperto al territorio nazionale come un ponte che unisce realtà differenti, alimentando in questo senso un confronto costante e produttivo. In quest'ottica nasce la sezione Teatro in Breve, un concorso nazionale di corti teatrali, che ha registrato l'iscrizione di trenta compagnie provenienti da tutta Italia. A presiedere la giuria del concorso è stato designato Michele Monetta, regista e attore teatrale di rilievo internazionale. La giuria vanta nomi di grande prestigio come Edo Berlinghieri, Lina Salvatore e Pasquale De Cristofaro. Quello proiettato venerdì è stato uUn video riepilogativo di una kermesse ben studiata e coordinata, da Monica Palese e Leonardo Pietrafesa. f.menonna@luedi.it
LAVELLO - Il prossimo sarà un sabato speciale per i lavellesi. Partirà il 4 aprile la trasmissione, in onda su Rai 1 in prima serata, "Ti lascio una canzone" e, fra i ragazzi selezionati per partecipare alla trasmissione, infatti, c'è anche Angela Mancone. Di certo la giovanissima studentessa liceale di Lavello renderà orgogliosi tutti noi. Angela ha avuto modo di esibirsi in diverse manifestazioni locali, per questo ai lavellesi sono già note le sue capacità canore e la sua passione per la musica. L’auspicio è che queste doti siano notate ed apprezzate anche da un pubblico più vasto. Il varietà musicale di Rai Uno condotto da Antonella Clerici, andrà in diretta dal Teatro Ariston di Sanremo. L’attesa è tanta anche per il ritorno in tv di Antonella Clerici su Rai 1. Giuseppe Catarinella provinciamt@luedi.it
L’evento
A Matera Chinaglia e Viero spiegano “la scienza della vita”
Tra i segreti della cifrematica di BIAGIO TARASCO MATERA - Di Matera lo ha colpito in particolare la sua sorprendente luce, che è anche luce dell'anima e dell'agire. Armando Verdiglione, il padre della cifrematica, lo ha rivelato pochi anni fa nel corso di un convegno svoltosi nella città dei Sassi, nel quale si parlò della necessità di guardare ormai Matera con uno sguardo nuovo e di analizzarla con rinnovato spirito, al fine di cogliere tutte le inespresse potenzialità che la città racchiude. La nuova scienza cifrematica, secondo Verdiglione, potrebbe essere lo strumento adatto per intraprendere questo nuovo percorso rigenerante. Ma cos'è la cifrematica? Ruggero Chinaglia, cifrematico, brainworker e scrittore, e Maria Antonietta Viero, imprenditrice e scrittrice, lo hanno spiegato venerdì sera durante la conferenza “La cifrematica, scienza della vita”, tenutasi presso la Mediateca provinciale e moderato da Domenico Lavermicocca. «Il cammino cifrematico - ha detto Chinaglia - si affida all'esperienza e va oltre le standardizzazioni che imprigionano le altre scienze. Viviamo in un'epoca di appiattimento e di mediocrità, ossessionati dalla velocità. Non esiste più il tempo per ascoltare e capire, mentre imperversano dannosi maestri che annullano le individualità. Nella cifrematica non esiste il rapporto standardizzato maestro-allievo, ma emerge un processo di crescita continua e di arricchimento per entrambi i soggetti della relazione. Si crea così - ha aggiunto Chinaglia - un proficuo scambio vicendevole che sfocia nell'effetto di cura, con implicazioni sulla salute, la qualità e l'efficacia dei soggetti. In questo processo è importante che
Il tavolo dei relatori (foto Videouno); a sinistra un’immagine di repertorio di Armando Verdiglione
avvenga la dissipazione del ricordo, ovvero una distorta rappresentazione di sé che non giova all'individuo. Elaborando attraverso l'analisi gli impedimenti, che sono varianti di un'idea di mente che ognuno ha ma non sa di avere, si ottiene l'effetto della dissipazione del ricordo che imprigiona l'agire dell'individuo». Ancora poco conosciuta, la cifrematica sta comunque conquistando spazi importanti. Nell'università di Bari il professor Augusto Ponzio ne ha introdotto la lettura nell'ambito di alcune materie di insegnamento. Sono inoltre numerosi gli scrittori internazionali e gli imprenditori che continuano ad avvicinarsi alla scienza fondata da Verdiglione. «L'imprenditore - ha spiegato Chi-
naglia - spesso è prigioniero di numerose paure che fanno parte del suo mestiere, come dimostra l'attuale momento di crisi. Attraverso la cifrematica si possono formare imprenditori in grado di dissipare ogni timore e di acquisire la necessaria lucidità per reggere senza ansie e indecisioni un'azienda. La crisi economica che stiamo attraversando dimostra che questo sistema non è un sistema, ma è piuttosto un sistema che si incrina. Saper dissipare la paura di questa crisi significa già attivare una trasformazione che porterà al rilancio». Importante nella cifrematica è il ruolo della parola. «Il viaggio cifrematico - ha dichiarato Maria Antonietta Viero - è essenziale all'introduzione dell'infini-
to nella parola, essenziale all'elaborazione del luogo comune, dei tabù, delle superstizioni, difficilissimi da sradicare. La cifrematica rappresenta una formazione incessante per accogliere la novità, per introdurre nel riso la sorpresa che qualcosa sia potuto giungere come mai si era pensato, e fede in ciò che non muore, perché le cose, così come il tempo, non finiscono mai». Un linguaggio apparentemente ostico ma pervaso di filosofia, poesia, scienza, arte, analisi e pienezza di vita, che arricchiscono l'individuo ma fanno affermare a qualcuno che la cifrematica è una scienza di nicchia. «Non è per tutti - ha sottolineato Chinaglia - è per ciascuno». cultura@luedi.it
Carnet “Il Carro parlante” fa tappa al Brancaccio
MATERA - “Il Teatro del Carro Parlante” questa sera si esibirà presso la casa di riposo della città dei Sassi, il Brancaccio, con la rappresentazione del loro esordio dello scorso 5 dicembre, la rappresentazione teatrale "11° Non giudicare - faciut'v u c....vust". Appuntamento alle ore 19,30 in via degli Etruschi a Matera «mentre agli inizi di aprile, presso la Casa Circondariale. -comunicano in una nota l'associazione - Si realizza così una delle finalità che l'associazione, come quella di portare un sorriso a persone che, per vari motivi non può godere della più ampia libertà». L' associazione, presieduta da Anna Cimarrusti - alias Donna Nannina Marra -si fregia della regia di Gianfranco Ferrara, i testi invece sono dello scrittore Carmelo Gaudiano. La commedia in vernacolo materano - in due atti - si basa su un testo inedito e vuol essere un omaggio al pensiero “Eduardiano”, rivisitato in chiave più verosimilmente vicina ai giorni nostri. Prenderà corpo il disdicevole vizio di giudicare tutto e tutti, da sempre l'esercizio di gruppo più praticato nella nostra società. L' associazione si avvale di un nutrito numero di soci aderenti. Si tratta di Maria Cifarelli (Marietta Galletti), Fanny Moliterni (Gegetta), Brunella Papapietro (Angelina), Palma Frascati (Contessa Rosaspina), Anna Di Cuia (Bettina Matera), Giovanna Grieco (Dottoressa Ventura), Ottavio Gurrado (Appuntato Randazzo), Vincenzo Antezza ( Nicolino Galletti), Ganni Paolicelli (Tonio Marra), Antonio Valente (maresciallo Cirillo) e Antonello Vivilecchia (Rocco Strozza). Maria Anna Flumero
60 Cultura e Spettacoli
Domenica 29 marzo 2009
“World Napoli”, l’ultima opera del regista lucano, per “Le visioni altre”
Le etnie secondo Bentivenga CASTELSARACENO - “World Napoli” è l'ultima opera cinematografica del regista lucano (è nato a Castelsaraceno) Prospero Bentivenga, il quale espande lo sguardo sulle varie etnie che coesistono a Napoli e in Campania. Un tour sulla polifonia, sulla comparazione delle diversità, un occhio sull'immigrazione vista nella sua quotidianità e liberata dai sensazionalisti. Uno sguardo dal lato umano con la curiosità delle fusioni, delle miscelazioni, dei sincretismi, religiosi, linguistici e musicali. Nel documentario di Bentivenga sono soprattutto i minori a parlare del loro rapporto con il territorio che li ospita, del viaggio d'arrivo, dello sradicamento e della particolare condizione di doppia identità. Un film riuscito che è stato ospitato in molte vetrine nazionali e internazionali (prossimamente verrà presentato nella capitale Argentina al Festival dei diritti umani ) e realizzato con l'intento di stimolare lo spettatore a guardare la realtà dei migranti da un altro angolo visivo. “World Napoli” vine presentato oggi nell'Auditorium Comunale (ore 18.00) nel corso della seconda edizione de “Le visioni altre”, rassegna del cinema fuori circuito patrocinata dalla Provincia di Potenza e che si svolge fino al prossimo 2 aprile, oltre a Castelsaraceno, in altri quattro comuni della Val D'Agri (Moliterno, Sarconi, Grumento Nova, Montemurro). Dopo “World Napoli” proiezione del cortometraggio di Vittorio De Seta “I dimenticati”. Produzione del 1959 che il più grande documentarista del nostro cinema maestro girò in Calabria ad Alessandria del Carretto, un pugno di casa su un cucuzzolo e circa 1500 abitanti che vivono in una condizione isolata e a dir poco disagiata. Ogni anno dopo il lungo inverno ad Alessandria ricorre la festa dell'albero un rito secolare che si celebra a giugno anche a Castelsaraceno. L'albero delle cime montane simboleggia nella piccola comunità calabra filmata da De Seta le forze più vitali e nascoste della terra. Ogni anno la comunità se ne impossessa, le trascina nel proprio seno e, in tal senso, vivifica se stessa e rinasce. La festa dell'albero per i dimenticati di Alessandria del Carretto è l'unica occasione per sentirsi vivi. Anche in questo documento, come altri prodotti negli anni cinquanta, De Seta riesce a mantenere lo sguardo fermo, trattenere l'odore del sudore, la fame, la terribile solitudine e tutto ciò che, invece, non è presente, si perde nel racconto di un mondo opulento senza poesia. cultura@luedi.it
L’EVENTO Donata una tela dell’artista
L’omaggio ai Sassi di Faccincani
“Scemo di guerra”, la storia di Celestini domani a Moliterno di GERARDO TEMPONE MOLITERNO - E' “Scemo di guerra” di Ascanio Celestini l’appuntamento di domani, con le “Visioni altre”. Alle ore 10 presso la locale bibliomediateca si potranno rivivere gli avvenimenti dei rastrellamenti avvenuti a Roma il 4 giugno del 1944 raccontati per bocca di un ragazzino che rischiò di farsi ammazzare per una cipolla. Celestini racconta la storia di quel ragazzino, suo padre, così come gli era stata narrata dal genitore. Racconta con compiaciuto accento romanesco e con genuina ironia gli aneddoti più autentici, come quando il padre, da “ragazzino” in tempo di guerra, aveva rischiato più volte di essere ammazzato per aver giocato con le bombe inesplose, o per aver urinato in testa ad un soldato tedesco. Nelle vicende del regazzino/padre spuntano altri personaggi, reali come i volti più comuni della città, e irreali come i personaggi delle favole: il barbiere dalle mani belle, il cane che era resuscitato, il soldato con la macchia rossa in faccia, il giovane Giubileo, anche lui con la chiazza sulla faccia. C'è poi “la società del maiale” che investe gli ultimi risparmi per comprare l'animale vivo e tutto intero, per far fronte alla fame costante in tempo di guerra. Ci sono i lupini, che non si capisce perché si mangiano, dal momento che non hanno sapore. Insomma tutti racconti
dello “scemo di guerra”, che cita anche episodi noti, come il bombardamento di San Lorenzo e il rastrellamento del Quadraro, quando vennero deportate centinaia di persone. Le vicende sono tante e una sola: la guerra, vista con scanzonata ingenuità e purezza dagli occhi di un bambino, che per trent'anni la racconta, rendendola materia preziosa e irripetibile, degna di teatro e letteratura. A seguire “Piero Ciampi” di Claudio di Mambro. Ossia un breve ritratto di uno dei più grandi e dimenticati cantautori italiani. Ciampi, livornese di nascita, lascia gli studi di ingegneria per dedicarsi alla musica assieme ai suoi fratelli. Dopo tante serate passate a suonare nei locali di provincia, si trasferisce a Parigi dove, a cavallo tra il 1960 ed il 1961, incide i primi dischi con il nome di Piero Litaliano, per l'etichetta Bluebell. Passato successivamente alla CGD pubblica il suo primo LP, per un'esperienza negativa sia in termini di pubblico che di critica. Dopo un breve periodo alla direzione artistica dell'Ariel, Gianni Marchetti lo avvicina alla Rca. Nel 1975 pubblica, per la RCA, un'antologia contenente brani dei suoi precedenti Lp con due pezzi inediti e, successivamente, un nuovo album doppio. Con il trascorrere degli anni, però, aumenta sempre di più la sua conflittualità con il mondo musicale italiano che, d'altro canto, contraccambia con distacco e diffidenza.
Faccincani con il dipinto “Omaggio ai Sassi tra i fiori e luce e colori
di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Il vicinato dei nostri avi, i Sassi e la loro sconvolgente bellezza, riconosciuta anche dall' Unesco, continuano a travolgere sempre più artisti. Il patrimonio dei due Sassi materani persevera ed è sempre più immortalato dai flash dei turisti, dalle web cam e dai creativi, non solo lucani. Il pittore veneto, Athos Faccincani che «dopo otto anni è ritornato a Matera», sulla scia del successo della mostra del 7 febbraio, “Luci e colori nei Sassi”, è ritornato. E, come da promessa è giunta la sua donazione. Ieri pomeriggio, negli ambienti “Crea che Ricrea”, nel Sasso Barisano, il pittore ha donato alla città una sua tela. L'opera, “Omaggio ai Sassi tra i fiori e luce e colori” (dimensioni 100x120) è stata consegnata ufficialmente al sindaco, Emilio Nicola Buccico. Lo stile di Faccincani è riassumibile in un impressionismo rivisitato, dai colori puri. Ricordiamolo sempre con paesaggi
ad olio, accesi e “psicoanalitici”. Fiori che si sporgono e dominano le simmetriche del suo pennello. Tele comunicative dove emergono i primi quarant'anni di Faccincani, i primi tutti dedicati alla pittura. «Quando arrivai a Matera, vent'anni fa, la vidi piegata dalla malinconia e dall'abbandono. - dichiara il pittore amante anche dei cavalli - Oggi sono entrato in una città che mi ha fatto innamorare, impegnata con forza nella valorizzazione e nel recupero di un patrimonio straordinario». «Ringrazio la comunità materana - ha concluso per aver dimostrato a me e al mondo che gli uomini attraverso l'intelligenza possono ricostruire ciò che è stato distrutto. Come nella vita di noi tutti». La serata è stata presentata dalla giornalista Mimma Maranghino. A seguire si è svolta la “Serata di luce sole e colori in un racconto nei sassi”: una performance di pittura, arti applicate, musica e gastronomia.
CURIOSITÀ Iniziativa rivolta ai bambini delle scuole dell’infanzia ed elementari
Da domani sei giorni da trascorrere nel capoluogo “Di Fiaba in Fiaba”
La locandina
POTENZA - Da domani al 4 aprile presso il teatro Stabile di Potenza, Cose di Teatro e Musica organizza in collaborazione con il Comune di Potenza e con il patrocinio della Regione Basilicata, del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e dell'Associazione Voglia di Teatro, la prima edizione della rassegna di Teatro-Ragazzi Di Fiaba in Fiaba, rivolta ai bambini delle scuole dell'infanzia ed elementari. Di Fiaba In Fiaba nasce con l'intento di promuovere maggiormente il Teatro, prezioso strumento educativo, istruttivo e formativo, tra le giovani generazioni, attraverso una serie di spettacoli ideati e realizzati proprio per catturare l'attenzione dei più piccoli. Per sei giorni, alle 18.30, si alterneranno sul Palco dello Stabile alcune fra le più prestigiose compagnie del settore. Si aprirà domani con il Teatro Pirata in “Cinderella Vampirella”, spettacolo di
pupazzi e burattini con Francesco Mattioni e Pamela Sparapani; il 31 marzo l'Officina del Circo e Gommalacca Teatro presentano “Il più bello spettacolo del mondo” con Marianna L'Amico e Carlotta Vitale; in questo caso la tecnica utilizzata sarà quella del teatro d'attore e dei clown. Il primo aprile Eventi Culturali e Teatri Comunicanti, in un viaggio al centro del teatro rappresenteranno “Lo scavo” (Premio Rosa d'Oro, Padova 2005; Premio Maria Signorelli 2005/06). teatro d'attore, teatro comico e videoproiezioni, sono le tecniche con cui Piero Massimo Macchini e Oberdan Cesarelli, allieteranno i più piccoli per circa un'ora. Il 2 e 3 aprile sarà la volta del Centro Teatrale Corniani con “Il ristorante Mangiafiabe” e “I tre porcellini”. Nel “Ristorante Mangiafiabe” Leonardo Lepri utilizzerà attrezzi da cucina e generi alimentari per un teatro da vede-
re e da “mangiare”. Il Giorno dopo Attori e pupazzi ci faranno rivivere una delle fiabe tra le più raccontate e conosciute al mondo: “I tre porcellini”. Chiuderà la rassegna “Tra le nuvole” (storie dell'aria), spettacolo prodotto dalle compagnie “Teatro Verde” e “Teatri Comunicanti” e vincitore nel 2006 del Premio Rosa d'oro e Premio della Giuria di Padova. Andrea Calabretta e Marco Renzi allieteranno i presenti utilizzando le tecniche del teatro d'attore, delle ombre e dei pupazzi. Di “Fiaba in Fiaba” apre una primavera ricca di appuntamenti dedicati al teatro ragazzi che avrà il culmine dal 22 al 30 maggio con il Festival Nazionale Teatro scuola ragazzi - Premio “Giovanni De Blasiis”, quando sul palco del teatro Stabile si avvicenderanno gruppi teatrali scolastici e laboratori provenienti da tutta Italia. cultura@luedi.it
Spettacoli e televisione 61
Domenica 29 marzo 2009
FINO A DOMANI I PREPARATIVI DELLO SHOW DEL 2 APRILE SU SKY. E PARTE IL GOSSIP COMPENSI: 15 MILIONI DI EURO
Fiorello apre le prove al pubblico. Ma si paga di GIORGIANA CRISTALLI ROMA – Una prova generale a porte aperte che ha il sapore di una vera prima: nel nuovo Palatenda di Sky a Roma a piazzale Clodio si è alzato il sipario sull'atteso 'Fiorello show', che prenderà ufficialmente il via in teatro il primo aprile (dopo il rodaggio che andrà avanti fino a domani con altre prove aperte, ma per un pubblico pagante) e su Sky-1 dal 2 aprile, con Mike Bongiorno a battezzare il nuovo canale simil-generalista della Pay tv di Murdoch. Dalla convocazione da Berlusconi a palazzo Grazioli alla esilarante intervista in stile 'David Letterman show' di Fiorello a Mentana, passando dal duetto canoro su Luna Rossa con il regista italo-americano John Turturro e dalle battute sulla posizione del Vaticano contro il preservativo, lo show scorre per due ore davanti a una platea di circa 2.500 persone tra cui anche il produttore Bibi Ballandi, come l’insegnante di Amici Luca Jurman e le ex Iene del trio Medusa. Fiorello si è esibito tra musica, monologhi, imitazioni e gag. Elegante la scenografia con la grande scritta “Fiorello” «riciclata – ha scherzato lo showman – da una vecchia trasmis-
Pace fatta tra Ivana Trump e Rubicondi
La prova generale di Fiorello a piazzale Clodio
conferma dell’avvenuto “tradimento”, si fa mesto e partono le note di “Io tra di voi”, di Aznavour con foto di Berlusconi sul maxischermo tra quelle di Fiorello e Murdoch. Con Enrico Mentana, accompagnato dalla figlia Alice, si parla di politica. Fiorello ironizza: «Pensate... l’unico eliminato dal Grande Fratello senza essere stato mai nella casa» e l’altro
sta al gioco: «Avevi promesso uno scherzetto con Mike e lo hai fatto... ora puoi farlo anche con me», lasciando intravedere un possibile trasloco a Sky. E puntuale, alla vigilia del debutto, arriva il gossip sui compensi. Quindici milioni di euro: a tanto ammonterebbe il cachet di Fiorello per lo show che andrà in onda su Sky.
PROGETTO AMBIZIOSO PER L’ATTORE E REGISTA AMERICANO
di ENRICO MARTINELLI NON un sequel, nè tanto meno un remake. Se ci sarà un altro Easy rider, sarà qualcosa di cinematograficamente diverso e solo la filosofia resterà la stessa: un inno on the road alla libertà. È uno dei progetti ai quali sta lavorando Peter Fonda, ma si tratta di «un grosso dilemma» per l’attore e regista americano, in questi giorni in Italia per partecipare al Busto Arsizio film festival (Baff). Easy rider «ha cambiato la storia del cinema» e, a 40 anni dalla sua uscita, a Peter 'Captain Americà Fonda continuano ad arrivare proposte per riproporlo nelle sale. L’ultimo tentativo si chiama Searching for America e dovrebbe essere un documentario che racconta il viaggio di un easy rider negli Stati Uniti: «Ne sto discutendo – racconta – e discutere con me vuol dire usare i pugni. Ne voglio avere il controllo totale, altrimenti non se ne farà nulla. Se vogliono fare un omaggio, bene. Ma dirò di no se non sarà quanto meno bello». Se questo progetto non andrà a buon fine, Fonda non resterà certo senza nulla da fare perchè, a 69 anni, non ha alcuna intenzione di smettere di lavorare: «La parola pensione è orribile, mi fa inorridire. Non ho nessuna intenzione di fermarmi, dietro o davanti la macchina da presa. Viaggio sempre con il mio pc e ho tanti soggetti su cui lavorare». In fondo, Clint Eastwood ha “solo” dieci anni più di lui e continua a fare un grande film dietro l’altro. Non sarà certo la crisi economica a fermarlo, anzi. Da sempre sostenitore del cinema indipendente, Peter Fonda è convinto che la re-
sione della Folliero», anagramma del suo nome. Lo spettacolo è iniziato già all’ingresso quando dal backstage Fiorello ha commentato da un maxischermo installato nel parcheggio l’arrivo alla spicciolata dei suoi ospiti. Il cuore della serata – tutto nel segno di una illimitata libertà espressiva, lontano dalla Rai – è stato, come previsto, il monologo a più riprese sull'incontro a palazzo Grazioli con Berlusconi «che stasera sta festeggiando – ha detto il mattatore – con le ballerine su un altro palco la nascita del nuovo Pdl». Fiorello ha descritto minuziosamente quel giorno di gennaio in cui «il premier si materializzò prima con il sorriso, poi con il corpo, elegantissimo», in stanze quasi lillipuziane con figure di sfondo come Gianni Letta e Renato Brunetta. Ma Fiorello, tra il serio e il faceto, precisa: «Nessuna minaccia legata al passaggio a Sky» ma piuttosto un corteggiamento serrato iniziato con «la progettazione dello Stretto di Messina» per agevolare i viaggi della mamma di Fiorello dalla Sicilia a Roma e continuato con l'inaugurazione della tav «ma come (terrone ad alta velocità)» per permettergli di evitare il temuto aereo. Il clima dell’incontro, con la
PERSONAGGI
Peter Fonda non si ferma e pensa a un nuovo Easy Rider
NEW YORK – Pace fatta, stando al settimanale People, tra Ivana Trump e il marito italiano Rossano Rubicondi: la coppia si sarebbe riconciliata dopo sette mesi di separazione. Un portavoce della ex moglie di Donald Trump ha annunciato che Ivana e il giovane modello italiano «hanno risolto le loro divergenze» e non vedono l’ora di festeggiare assieme il primo anniversario di matrimonio.
Addio curve la sexy Scarlett si è messa a dieta
Nel nuovo film di Pupi Avati i mitici occhiali K per erotomani TRA i protagonisti dell’ultimo film di Pupi Avati, Gli amici del Bar Margherita, c'è un paio di occhiali. Non occhiali qualsiasi, ma i K: quelli che da generazioni promettono ai maschietti di vedere le donne nude. Un sogno proibito, made in Svizzera, entrato nelle vite sia del regista che di uno dei protagonisti del film, Luigi Lo Cascio (nella foto). «Recuperando la valigia di uno zio – dice Avati raggiunto telefonicamente dall’Ansa - ho trovato l’astuccio con den-
tro i famosi occhiali k. Mio zio insomma li aveva comprati, quello che tanti italiani avevano sognato di fare». E aggiunge: «Li ho anche provati, ma non voglio svelare quello che si vede». E Luigi Lo Cascio che nel film di Avati – che sarà nelle sale il 3 aprile distribuito da 01 – interpreta l’erotomane Manuelo, dice: «Da ragazzino vedevo questa pubblicità e mi chiedevo se veramente funzionavano quegli occhiali. Erano diventati una leggenda».
SCARLETT Johansson si è messa a dieta. La star di Hollywood è apparsa visibilmente dimagrita in una serata londinese. Durante il party, l'attrice avrebbe raccontato alla collega Thandie Newton di aver cominciato una dieta rigidissima Un deciso cambio di look per la sensuale Scarlett che prima si è fatta bruna e poi ha deciso di dare un taglio alle curve tanto amate dai suoi fan.
Peter Fonda
cessione mondiale favorisca i film prodotti con piccoli budget lontani da Hollywood: «Ora è così difficile trovare soldi per un film che solo quelli a basso costo riescono a essere prodotti. Quindi il cinema indipendente è più forte». «Basta ritornare alla mentalità degli anni '70 – prosegue -. Per Easy rider non ho preso un dollaro nè per averlo scritto, nè per averlo interpretato, nè per averlo prodotto. Ho rischia-
to sapendo che avrebbe avuto successo, e così è stato: ci vuole un pò di spirito di sacrificio anche ora. Ma la crisi non mi preoccupa, perchè la gente soprattutto in questo periodo ha bisogno di andare al cinema o a teatro». Easy rider «shaked the cage» e anche ora c'è un gran bisogno di film che scuotano la gabbia. Perchè «razzismo, povertà, intolleranza ci sono sempre e basta avere gli occhi aperti, neanche spalancati, per accorgerse-
ne». Peter Fonda non ha intenzione di chiuderli: «Fino a quando riuscirò ad andare in bagno da solo, no problem. Poi, visto che su questo autobus siamo in tanti, lascerò il posto a qualcun altro». Peter Fonda è stato associato con la controcultura degli anni sessanta. Il 12 novembre 1966 è stato arrestato durante uno scontro tra manifestanti e polizia sulla Sunset Strip nato da
una protesta contro la chiusura del Pandora's Box, un famoso club hippy. È rilasciato senza accuse dopo che dichiara di trovarsi lì solo per filmare il tutto. Sui disordini di quel giorno i Buffalo Springfield scrivono la loro celebre canzone For What It's Worth. Ha ricevuto il Golden Globe per il miglior attore in un film drammatico per il suo film L'oro di Ulisse oltre che la nomination all'Oscar al miglior attore.
Fausto Brizzi script in tandem con Pulsatilla
LUTTO NELLA TV
Morto Giulio Macchi, portò la scienza in televisione di SILVIA LAMBERTUCCI ROMA - Il pubblico televisivo degli anni Sessanta e Settanta ricorda Giulio Macchi, morto a 91 anni ieri nella sua casa romana, per la popolarità di trasmissioni di informazione che hanno fatto la storia della televisione pubblica, come Orizzonti della Scienza e della Tecnica e Habitat, con le quali portò nelle case degli italiani, rendendo quei temi accessibili a tutti, grandi medici, scienziati, ingegneri e urbani-
sti. Macchi, regista, conduttore e autore televisivo è stato un vero pioniere della divulgazione scientifica in tv. Lombardo – era nato a Cantù in provincia di Como nel 1918 – studi interrotti per la guerra (che lo vide prigioniero in Africa) aveva esordito nel cinema, lavorando nell’immediato dopoguerra con registi del calibro di Jean Renoir, Rossellini, Emmer e Comencini. Alla Rai arrivò nel 1957 con La Cortina di Vetro, un’inchiesta sulla burocrazia italiana. Del '66 il
suo programma forse più noto, Orizzonti della Scienza e della Tecnica, che inventò e condusse per oltre nove anni e con il quale fece conoscere al grande pubblico, importanti medici e scienziati. Sempre semplice e rigoroso, fu anche decisamente innovativo: sua per esempio – era il 27 maggio del 1972 – l'idea di ospitare in trasmissione l’amico giornalista Gigi Ghirotti, che in diretta, rompendo quello che allora era un vero tabù, raccontò di avere un cancro.
SARÀ «Maschi contro femmine» il titolo del prossimo film di Fausto Brizzi che dopo «Ex» torna a raccontare insieme a Massimiliano Bruno e Marco Martani la nostra società con apprezzata ironia. Al trio di scrittura, come rivela il portale cinemotore, si aggiunge anche Pulsatilla, autrice del best seller “La Ballata delle Prugne Secche”, Nel cast alcuni attori di Ex e molte new entry. Giulio Macchi
62 Rubriche
Domenica 29 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Avete ancora molta strada da fare per affermarvi nella professione, ma la direzione è giusta. Un amore con la a maiuscola.
TORO 21/4 - 20/5
Con i dubbi e i tentennamenti non andrete lontano nella vostra attività. Momento positivo per i sentimenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro dovrete prendere in mano le redini della situazione se volete fare carriera. In amore le cose potrebbero andare meglio.
CANCRO 22/6 - 22/7
Non è più tempo di procedere per tentativi: nel lavoro dovete individuare la direzione da prendere. Si riaffaccia la gelosia.
LEONE 23/7 - 23/8
Ci vogliono equilibrio e realismo perché i progetti di lavoro diano buoni risultati. In amore non arrendetevi alla prima difficoltà.
VERGINE 24/8 - 22/9
I progetti di lavoro che avete nel cassetto sono ormai maturi per essere realizzati. Aumenta il feeling con una persona.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
State facendo significativi passi avanti nella professione, grazie alla grande determinazione. In amore non avete rivali.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Avete fatto tanti progetti di lavoro che non sono approdati a nulla: siate più concreti. Nuove occasioni per i singles.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Le mutate condizioni di lavoro richiedono una certa elasticità da parte vostra. Migliora un rapporto d'amore.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La situazione del lavoro è in evoluzione e non vedete ancora chiaro davanti a voi. L'amore deve rinnovarsi per sopravvivere.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nella professione avete preso una strada che si è rivelata priva di prospettive: correggete il tiro. In amore cominciate a fare progetti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
A,R, ticinesi = Arti cinesi;
Un progetto di lavoro ardito vi consentirà di cambiare radicalmente la vostra attuale situazione. Battetevi per un amore che vale.
Televisioni 63
Domenica 29 marzo 2009
TALKSHOW
14.00
11.30
PRIMA SERATA
Massimo Giletti
VARIETÀ
RUBRICA
21.30
Adriana Volpe
21.30
Milena Gabanelli
REALITYSHOW
23.30
La Fattoria
FILM
19.00
Rollerball
FILM
SHOW
21.30
Io, me & Irene
Leonardo Manera
06.00 -RubricaQuello Che 06.20 -Soap OperaIncantesimo 10 07.00 -SportRaisport - Automobilismo 07:01 - RubricaPole Position 07.55 -Sport Gara - Automobilismo 10.00 -RubricaPole Position 10.30 -RubricaA Sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus da Piazza San Pietro 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni Conduce Pippo Baudo 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes 10.45 -RubricaArt Attack 11.00 -RubricaRaiSport Numero Uno 11.30 -VarietàMezzogiorno in famiglia 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.00 -SportRaiSport - Automobilismo 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Film TvUn caso difficile per Matthew Hope - Drammatico con Brian Dennehy, Debrah Farentino, Rosalind Chao - regia di Christopher Leitch (USA) - 2001 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia
07.35 -RubricaMamme in blog 07.40 -RubricaE' domenica papà 08.10 -Serie TvAmita della giungla 08.30 -CartoniTaratabong 09.00 -EVENTO Speciale TGR Giornata FAI di primavera 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -NewsTGR RegionEuropa 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -Telegiornale Tg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h. 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.10 -Rubrica90° Minuto Serie B 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -Rubrica Tg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -Rubrica Le frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 09.45 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv La Fattoria 14.10 -Real TvGrande Fratello 9 14.30 -TelefilmAnna e i cinque 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.55 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 07.25 -NewsSuper Partes 08.55 -Sit ComVita da strega 09.20 -ReligioneSanta Messa 11.20 -DocumentarioCampania - Dalla certosa di S. Martino a Capri 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -RubricaPianeta mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 13:58 - TelegiornaleTg 4 14.05 -FilmIl ritorno dello sciacallo con Edward Fox, Tony Britton, Alan Badel - regia di Fred Zinnemann (GB) - 1973 17.00 -FilmNessuna pietà per ulzana con Brut Lancaster, Bruce Davison, Jorge Luke - regia di Robert Aldrich (USA) - 1972 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmColombo
07.00 -RubricaSuper partes 07.45 -Cartoni 10.55 -TelefilmRobin Hood 11.50 -RubricaGrand Prix 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -TelefilmMr. Bean 14.00 -SportMoto Gp - Test - Motociclismo 15.10 -Film Invasion - Il giorno delle locuste con Lucy Lawless, John Heard, Dylan Neal, Greg Alan Williams regia di David Jackson (USA) 2005 16.55 -FilmAsterix conquista l'America - regia di Gerhard Hahn (Germania) - 1994 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -FilmIo me & Irene con Jim Carrey, Renée Zellweger, Chris Cooper, Robert Forster - regia di Bobby Farrelly (USA) - 2000
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus Week End 09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie Flash 10.30 -FilmTipi da spiaggia con Ugo Tognazzi, Johnny Dorelli, Lauretta Masiero, Liana Orfei - regia di Mario Mattoli (Italia ) - 1959 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaAnni luce 14.00 -Serie TvNew Tricks 16.00 -FilmShiloh, un cucciolo per amico con Michael Moriarty, Scott Wilson - regia di Dale Rosenbloom (USA) - 1997 18.00 -RubricaMovie Flash 18.05 -FilmUragano con Jason Robards, Mia Farrow, Max Von Sydow, Trevor Howard regia di Jan Troell (USA) - 1978 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Miniserie Lo smemorato di Collegno 23.30 -TelegiornaleTG 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm Numb3rs 21.50 -Telefilm Law & Order 22.25 -RubricaLa domenica sportiva
21.30 -Rubrica Report 22.30 -Telegiornale Tg 3 23.30 -TelegiornaleTg Regione 23.35 -Talk ShowGlob, l'osceno del villaggio
20:39 - Previsioni del tempo Meteo 5 20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Reality Show La Fattoria
21.30 -Telefilm Siska 23.30 -Film Rollerball con Chris Kein, Jean Reno - regia di Jhon Mctiernan (Usa) - 2002
21.15 -Show Colorado
20.30 -Rubrica Chef per un giorno 21.30 -Show Grazie al cielo sei qui 23.30 -News Sport 7 23.35 -ReportageReality
23.35 -TelegiornaleSpeciale Tg 1 00.35 -RubricaOltremoda 01.10 -TelegiornaleTg 1 Notte - Benjamin 01.30 -RubricaCinematografo 02.30 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce
01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaSorgente di vita 01.50 -Reality ShowX Factor - La settimana 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.15 -RubricaScanzonatissima
00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
00.20 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmUna notte per decidere con A. Bancroft - regia di Philip Haas (USA, GB) - 2000
00.20 -TelegiornaleTgCom 01.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.25 -FilmDrum, l'ultimo Mandingo con W. Oates, P. Grier - regia di Steve Carver (USA) - 1976 03.10 -TelefilmBlue murder 03.50 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -Show Le Iene 01.45 -News Studio Sport 02.35 -Miniserie Ho sposato un calciatore 04.30 -TelefilmHighlander
00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -FilmIl grido con G. Pallotta, S. Cochran, A. Valli - regia di Michelangelo Antonioni (Ita) - 1987
leTrame
RETE 4
ORE 14.05
IL GIORNO DELLO SCIACALLO con E. Fox, T. Alexander, M. Lonsdale regia di Fred Zinnemann (G.B.) - 1973 Nel 1963 il braccio armato dei colonialisti algerini (O.A.S.) affida ad un killer professionista l'incarico di assassinare il generale De Gaulle. Il killer, conosciuto come "lo sciacallo", viene braccato in uno spietato "tour de France" da un ispettore della Sureté...
LA 7
ORE 18.05
ITALIA 1
ORE 15.10
INVASION - IL GIORNO DELLE LOCUSTE con L. Lawless, J. Heard, D. Neal - regia di David Jackson (Usa) - 2005 Quando sugli Stati Uniti si abbatte un micidiale attacco di locuste, create geneticamente in laboratorio e particolarmente aggressive, il dipartimento dell'Agricoltura chiama in causa la dottoressa Maddy Rierdon: la volitiva e determinata scienziata è infatti l'unica persona in grado di gestire la delicatissima emergenza...
ITALIA 1
ORE 19.00
RETE 4
ORE 17.00
NESSUNA PIETÀ PER ULZANA con B. Lancaster, B. Davison, J. Luke regia di Robert Aldrich (Usa) - 1972 Ulzana, famoso capo Apache, si è ribellato al potere dei bianchi ed è fuggito dalla riserva con un manipolo di fedeli guerrieri. Il giovane tenente De Buine, che odia la violenza, viene inviato all'inseguimento con un gruppo di soldati e una guida indiana. È quest'ultima a spiegare che le torture imposte dai pellerossa alle loro vittime sono un rito sacro: per il loro tramite, la forza del vinto..
RETE 4
ORE 23.30
URAGANO
IO, ME & IRENE
ROLLERBALL
con J. Robards, M. Farrow - regia di Jan Troell (Usa) - 1978
con J. Carrey, R. Zellweger - regia di P. Farrelly, B. Farrelly (Usa) - 2000
con C. Klein, J. Reno - regia di John McTiernan (Usa) - 2002
In un'isola dei mari del Sud un giovane capotribù, ambizioso e intraprendente, si scontra con il governatore bianco. La figlia del governatore è però innamorata del giovane capo e, quando questi finisce in prigione, ne favorisce l'evasione. I due scappano, braccati dai soldati locali. Verrebbero riacciuffati se madre natura non ci mettesse lo zampino con una terribile tempesta...
Charlie è un agente di polizia che ha alle spalle diciassette anni di servizio tra le fila della polizia di Rhode Island. È una persona fin troppo educata ed è sempre pronto ad aiutare gli altri. Charlie ha un unico difetto è schizofrenico e quando finisce le medicine sprofonda nelle sue crisi e si trasforma nell'iperaggressivo Hank. I due non hanno niente in comune salvo Irene...
Anno di grazia, 2005. Jonathan Cross è il più popolare campione di rollerball una violenta evoluzione dell'hockey su schettini. Insieme a Marcus Ridley, suo amico d'infanzia e la bella Aurora, incendia di passione le folle e guadagna soldi a palate. Jonathan si rende conto troppo tardi che Alexi Petrovic, l'inventore del gioco, trucca gli incontri affinché ci scappi sempre il morto...
Meglio i Cesaroni dei Raccomandati RAI UNO Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida I raccomandati
ora 20.41 19.48 18.50 21.22
ascolto 7.869 6.695 4.786 4.098
RAI DUE Squadra speciale cobra Medici in prima linea Tg2-costume e societa' Tg2-si,viaggiare
19.41 21.03 13.32 13.48
2.657 2.344 2.310 1.603
RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.36 21.09 19.59 20.12
2.822 2.296 2.291 1.773
CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Striscia tra poco Chi vuol essere
20.47 21.23 20.40 19.03
7.911 6.950 5.933 4.229
ITALIA 1 Le iene show Le iene.it I simpson Naruto shippuden
21.11 22.57 14.34 14.09
3.053 2.633 2.362 2.083
RETE 4 Walker texas ranger 24 ore Sessione pomeridiana La donna che visse due
20.29 21.14 14.10 15.52
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