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CONGRESSO PDL

SETTE LE VITTIME

Il premier Berlusconi chiede più poteri a pagina 4

Da un giorno il Paese è rientrato nella legalità. Era ora.

Pirati e ubriachi Tragico weekend a pagina 2

della Basilicata

ED Anno 8 - N. 82

Internet www.ilquotidianodellabasilicata.it

1,00

Lunedì 30 marzo 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

CRISI ECONOMICA

LA BASILICATA E’ FERMA AL PALO E difficoltà in cui versano le imprese lucane paiono proprio non interessare in alcun modo i palazzi della Regione. I continui ed incalzanti appelli di Confindustria Basilicata sostenuti da suggerimenti per fronteggiare l'urgenza della crisi, restano ancora senza risposte. E' sempre più imbarazzante l'inerzia della

L Giuseppe Carriero

SPORT

Vito De Filippo

Potenza

di GIUSEPPE CARRIERO Regione dinanzi alle crescenti difficoltà di quelle aziende che ancora resistono alla falcidia della crisi. Quanto bisognerà ancora attendere prima che vere misure di contrasto possano rendersi disponibili, a sostegno delle imprese lucane, per un efficace rilancio del nostro sistema economico? continua a pagina 8

• Confindustria attacca la Regione Chiesto incontro

Serie D: ko Genzano e Francavilla

Cantoro r egala un punto pesantissimo Basket A Dilettanti

Matera, delusione continua

• MELFI A CASSINO

Una attenta difesa produce un pari giusto

• TENNIS

Resurrezione Bawer Levoni meta raggiunta

Eccellenza

Medical secondo pronostico

• BASKET C2

Per il Ct Pisticci seconda sconfitta

PISTICCI L’uomo ritrovato dalla polizia

VOLLEY

Il Senise a un passo dalla salvezza

Pisticci marcia trionfale

POTENZA Un evento dedicato al cacao

Si perde un turista tedesco Tutti pazzi per la cioccolata a pagina 22

a pagina 12

POTENZA Raffiche di vento

Alberi e cavi spezzati a pagina 11

CARO BOLLETTE Adiconsum in campo alle pagine 13, 14 e 15

Denunce contro l’Eni a pagina 9


2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Montenegro al voto BELGRADO – Quasi 500 mila montenegrini ieri si sono recati a votare per le elezioni politiche anticipate che secondo i sondaggi della vigilia dovrebbero confermare al potere il premier europeista uscente Milo Djukanovic, padre della pacifica indipendenza dalla Serbia del 2006 e vero uomo forte del piccolo Paese adriatico da quasi un ventennio.

Usa, strage in casa di riposo WASHINGTON – Strage in una casa di riposo del North Carolina: sei persone sono morte e altre tre sono rimaste ferite una sparatoria avvenuta all’interno di un istituto per anziani a Carthage, in North Carolina. A sparare sarebbe stata una delle persone rimaste ferite, che è stata nel frattempo arrestata.

Francia, bimba sgozzata dai cani PARIGI – Una bambina di sei anni è morta dopo essere stata assalita dai due cani di famiglia che l'hanno praticamente sgozzata. Lo hanno rivelato fonti della prefettura. L’episodio è avvenuto a Chalons-enChampagne, nel nord-est della Francia. I cani, due esemplari di dogo tedesco, una specie considerata non pericolosa in Francia, hanno assalito la bambina che era entrata all’interno del recinto in giardino dove gli animali erano custoditi. La bambina è stata ritrovata all’interno del recinto dei cani, morta. I cani l’hanno praticamente sgozzata, ha detto il portavoce della polizia.

Lunedì 30 marzo 2009

A Roma e Milano risse con due morti e quattro feriti

Una notte di “lunghi coltelli” Nella capitale protagonisti tre italiani in Lombardia tre nordafricani

La polizia a via del Gazometro

ROMA – Due morti e quattro feriti: è il bilancio di due gravi episodi avvenuti nella notte fra sabato e domenica a Roma e a Milano dove sono state accoltellate in tutto sei persone. Nel primo caso (un morto e due feriti) i tre protagonisti sarebbero tutti italiani e con precedenti penali; a Milano si è invece trattato di una rissa tra nordafricani sfociata nel sangue, con un morto e due feriti. A Roma tre uomini sono stati accoltellati ieri mattina intorno alle 05,30 davanti al bar 'Imperiali' in via del Gazometro. Al momento non si

esclude alcuna pista investigativa. I tre potrebbero essere rimasti feriti nel corso di una violenta lite con dei rivali. Oppure la rissa potrebbe essere scoppiata per futili motivi. Ma non si esclude anche un regolamento di conti tra pregiudicati. Gli investigatori nelle prossime ore interrogheranno i due feriti per tentare di ricostruire quanto avvenuto all’alba di ieri nel quartiere Ostiense. Una rissa tra nordafricani è all’origine anche dell’altro episodio, avvenuto a Milano, con un morto e due feriti. La vittima è un marocchino di 33 anni.

Lampedusa Clandestino nel tir nuovo sbarco muore schiacciato molte le donne incinte fra gli assi LAMPEDUSA – A Lampedusa un altro barcone di disperati – intercettato dalla Guardia costiera - ha portato sull'isola 240 persone (molte le donne incinte) trasferite a terra sulle motovedette della Capitaneria di porto. Non sono mancate polemiche tra il sindaco che chiede un presidio medico stabile, a Lampedusa, per assistere gli sbarchi, e il Viminale che, con il capo del Dipartimento immigrazione, prefetto Mario Morcone, ha minacciato denunce contro il primo cittadino per istigazione a delinquere o procurato allarme.

ROMA – Anche domenica scorsa non si è fermato il dramma dell’immigrazione clandestina. Ad Ancona il viaggio della speranza di un iracheno è finito in tragedia. Il giovane era arrivato su una motonave greca, partita da Patrasso, nascondendosi sotto un tir bulgaro ed è morto schiacciato – poco dopo l’ingresso nel porto – tra gli assi dell’autoarticolato durante una manovra del guidatore ignaro. Salvo, invece, l’algerino che viaggiava con lui. Verrà rimpatriato. Una indagine è in corso.

Ragazzo romeno investito e ucciso a Napoli. A San Benedetto muore sulle strisce

Pirati e ubriachi, tragico weekend Sette le vittime di cui quattro tra i 16 e i 22 anni ROMA – L'alcool, l’eccessiva velocità o la follia di spingere sull'acceleratore di un auto senza avere la patente: ancora un weekend contrassegnato da gravi incidenti stradali, con un altissimo tributo pagato dai più giovani (sette morti, di cui quattro tra i 16 e i 22 anni). - PIRATA UCCIDE RAGAZZINO – Ha investito con la sua auto e ucciso un ragazzo romeno di 16 anni in motorino, dandosi poi alla fuga. Un giovane di 19 anni di Palma Campana (Napoli) è stato arrestato con le accuse di omicidio colposo e omissione di soccorso. Il fatto è avvenuto ieri pomeriggio ad Ottaviano (Napoli). L’autista dell’auto è stato rintracciato e arrestato all’ospedale di Sarno (Salerno) dove si era recato in sta-

to di agitazione. - UBRIACO SENZA PATENTE INVESTE RAGAZZA 18 ANNI: Guidava ubriaco, senza patente, e a San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) ha investito una ragazza abruzzese di 18 anni che attraversava la strada sulle strisce, ferendola gravemente e dandosi poi alla fuga. Grazie alla segnalazione di un passante, un cittadino della Repubblica Ceca di 31 anni, è stato rintracciato dalla polizia e arrestato. - PIRATA INVESTE RAGAZZA MA NON SI FERMA: un muratore tunisino di 36 anni è stato denunciato per lesioni e omissione di soccorso. Ieri sera il muratore ha investito una ragazza olbiese nel centro della città ma poi è fuggito men-

La polizia sul luogo dell’incidente di Ottaviano (Napoli)

tre la ragazza è rimasta a terra, ferita. Le sue condizioni non sono gravi. - DUE MORTI IN AUTOSTRADA: Due ragazzi di 20 anni hanno perso la vita in un incidente la scorsa notte sull'autostrada Torino-Piacenza, a Castelnuovo Scri-

via. L’auto sulla quale viaggiavano, tamponata da un’altra vettura, ha sfondato il guardrail, ed è finita nella scarpata laterale. I due sono morti sul colpo. Stavano rientrando a casa dopo essere stati in un locale di Voghera.

- SCONTRO AUTO-FURGONE, MORTA RAGAZZA: Una giovane di 22 anni, di Suvereto è morta ieri sera in seguito a un incidente stradale sulla statale 398 nel comune di Campiglia Marittima (Livorno). La giovane era alla guida di una Mini cooper che si è scontrata frontalmente con un furgone: estratta dai vigili del fuoco, è deceduta in ospedale. - MOTOCICLISTA VOLA DA CAVALCAVIA: Un motociclista di 24 anni, dopo essersi scontrato con una Mercedes, guidata da un commerciante agrigentino, è volato da un cavalcavia, facendo un salto di 20 metri. Il ragazzo è stato trasportato, in elisoccorso, all’ospedale di Caltanissetta. Letizia Bianco


In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 30 marzo 2009

Tokyo schiera i missili per contrastare Pyongyang

Il capo dell’Onu allo stesso tavolo del “ricercato” presidente del Sudan

Doha, Ban ki-Moon siederà con Bashir I Paesi arabi intenzionati a chiedere la revoca del mandato di cattura del Cpi

Bashir al suo arrivo a Doha

IL CAIRO – Il presidente del Sudan, Omar El Bashir, «ricercato» dalla Corte Penale Internazionale (Cpi) per crimini contro l’umanità e crimini di guerra in relazione alle atrocità del Darfur, è arrivato ieri a Doha, dove oggi siederà allo stesso tavolo del segretario generale dell’Onu, Ban ki-Moon, nell’annuale vertice dei capi di Stato arabi. La notizia, che ha fatto sollevare sopracciglia tra gli osservatori che devono seguire i due giorni di lavori, non sembra però turbare più di tanto i funzionari delle Nazioni Unite che

hanno confermato la presenza del loro capo: «il Sudan è un Paese membro dell’Onu – ha dichiarato uno di essi che ha chiesto di rimanere anonimo – mentre la Cpi è un organismo giudiziario indipendente che non vieta all’Onu di avere rapporti con il Sudan». La sfida di Bashir, sconsigliato di andare nel Qatar sia dal massimo organismo religioso del suo Paese, il Consiglio degli Ulema, sia dal suo popolo, preoccupato che aerei stranieri potessero intercettare ed abbattere il suo, è ritenuta però importante come testimonianza della vo-

lontà degli arabi «di mettere fine alle interferenze dell’Occidente negli affari arabi - osserva l’analista politico Marwan Bishara – e di congelare l'applicazione del mandato di cattura». Lo conferma la calda accoglienza ricevuta in aeroporto dal 'ricercato' dall’emiro del Qatar in persona, Hamad bin Khalifa al Thani, e dall’impegno con il quale i ministri degli Esteri arabi che hanno preparato il vertice avrebbero deciso di preparare una risoluzione che chiede l'annullamento dello stesso mandato. Remigio Benni

La Corea del Nord ha annunciato un lancio per mettere in orbita un satellite

Missili anti-missile in posizione

La giornata elettorale funestata da gravi scontri: 6 morti e 50 feriti

TOKYO – L'esercito giapponese ha schierato batterie di missili anti-missile a Tokyo e nei dintorni in previsione del lancio da parte della Corea del Nord di un missile balistico. Una mossa che Tokyo e Washington sospettano sia il collaudo di un missile militare, mentre per Pyongyang dovrebbe servire alla messa in orbita di un satellite. Secondo quanto annunciato dal ministero della Difesa giapponese, batterie missili anti-missili Patriot sono stati installati davanti all’edificio del ministero della Difesa.

Madrid

“Marea rossa” contro aborto Il suo partito però perde voti rispetto al 2007 e Zapatero

Turchia, vince Erdogan ANKARA – L'Akp, il partito di radici islamiche Giustizia e Sviluppo del premier turco Tayyip Erdogan, ha vinto le elezioni amministrative svoltesi ieri in Turchia, tenendo ma non trionfando come pronosticato dai sondaggi della vigilia che lo davano addirittura capace di ottenere quasi il 48% delle preferenze. Poco dopo le 21:00 locali, con il 25% dei voti scrutinati, l'Akp sembra destinato ad attestarsi attorno al 41% dei voti, un punto in meno delle amministrative del 2004 e ben sette punti in meno delle politiche del 2007, un risultato che lo conferma come primo partito turco, ma che mette ora Erdogan nella scomoda posizione di dover fare un’analisi di coscienza per spiegarsi perchè, per la prima volta da sette anni, il suo partito, come si dice in Turchia, «ha cominciato a perdere sangue». Tra le possibili cause, secondo alcuni analisti, la rabbia di decine di migliaia di lavoratori turchi rimasti senza lavoro che hanno voluto così «punire» un governo da più parti accusato di aver per troppo tempo sottovalutato la crisi economica globale che Erdogan insiste a sostenere che colpirà il Paese solo in modo marginale. Ma forse ha avuto il suo peso anche il risentimento di altre migliaia di islamici ortodossi che si sono sentiti traditi dal premier il quale – soprattutto in funzione filo-europea – ha più volte rinnegato le radici islamici del suo partito. Lo proverebbe il fatto che il piccolo partito fondamentalista islamico della Felicità (Saadet) che alle politiche del 2007 aveva ottenuto un misero 2.3%, oggi ha ricevuto il 6.10%

Il premier turco, Recep Tayyip Erdogan. Il suo partito ha ottenuto il 41% dei voti, sette in meno rispetto al 2007

delle preferenze, più del doppio. Non è però andata meglio neanche al Partito Repubblicano del Popolo (Chp, socialdemocratico all’opposizione) che con il 18.6% delle preferenze ha appena «tenuto» rispetto al risultato delle amministrative del 2004 (18.30%) perdendo invece in confronto alle politiche del 2007 (20.80%). Ha guadagnato invece il Partito del Movimento Nazionalista (Mhp) che, stando ai dati finora diffusi, ha ottenuto il 15.80% contro il 10% del 2004 e il 14.25 del 2007. Per quanto riguarda l’assegnazione dei sindaci delle principali città, sembra che l’Akp – pur avendo perso terreno – man-

terrà Istanbul e Ankara, il Chp tiene stretta la sua roccaforte Izmir (Smirne), e la maggiore città della Turchia sud-orientale, Diyarbakir, resta saldamente nelle mani del filo-curdo Partito della Società Democratica (Dtp). La giornata elettorale è stata, però funestata da gravi scontri tra sostenitori di opposti partiti politici in varie località, soprattutto nella parte sudorientale della Turchia, che hanno provocato almeno sei morti ed oltre 50 feriti. Nel villaggio di Akziyaret, nella provincia sud-orientale di Saliurfa, un diverbio a proposito dell’elezione del capo villaggio (muhtar) è degenerato in una sparatoria in cui una perso-

na è morta e 12 sono rimaste ferite. Un analogo incidente e per analoghi motivi, è avvenuto nella città di Suruc, sempre a Saliurfa, dove 15 persone sono rimaste ferite dopo essersi prese a fucilate. In un altro scontro tra due opposti gruppi, nel distretto di Kagiman, nella provincia orientale di Kars, un uomo è morto e altri cinque sono rimasti feriti. Uguale bilancio – un morto e cinque feriti – nella provincia orientale di Van e un’altra vittima e un ferito nella provincia di Kayseri. Altri due uomini sono morti, sempre in seguito a diverbi elettorali, nel distretto di Lice. Furio Morroni

MADRID – 'Marea rossa' anti aborto nel cuore di Madrid: decine di migliaia di spagnoli – mezzo milione per gli organizzatori – sono scesi in strada per denunciare il progetto di depenalizzazione dell’aborto promosso dal premier Josè Luis Zapatero. È stata la prima grande manifestazione contro la nuova legge sull'aborto, ma anche contro il governo socialista dall’inizio della seconda legislatura Zapatero nel marzo 2008. La marcia è stata promossa da un centinaio di associazioni per la vita, che avevano invitato la gente a scendere nella strada in un 'clima festivo' – perchè «il diritto alla vita porta una corrente di allegria, mentre la minoranza che propaga la morte è triste» – indossando qualcosa di rosso (giacca, gonna, cappellino o sciarpa) il colore «simbolo della forza e della vita». Tante le famiglie con bambini, gli anziani, i giovani, nella grande marcia che si è snodata nel cuore della capitale fra Alcalà e Plaza de Neptuno, accanto al parlamento, dietro a un maxi-striscione con la scritta «Non esiste il diritto di uccidere, esiste il diritto di vivere». Il centrodestra spagnolo e la Chiesa, che a loro volta si oppongono alla riforma voluta da Zapatero, non avevano appoggiato ufficialmente la marcia, autoconvocata dalle associazioni anche attraverso Facebook. Ma diversi deputati del Partido Popular erano fra i manifestanti. Su Piazza del Nettuno gruppi di adolescenti hanno organizzato girotondi sulle note di Volare cantando «Grazie mamma che mi hai lasciato vivere!» fra cartelli con scritte come «Sì alla donna, no all’aborto», «Adozione sì, aborto no», o più aggressive come «No all’Olocausto silenzioso» o «Aborto è squartare un bambino». Nei discorsi di chiusura i portavoce dei principali movimenti organizzatori, Derecho a Vivir, HatzeOir ('Fatti Sentire'), Medicos por la Vida e Grupo ProVida, hanno invitato il premier a ritirare il progetto di depenalizzazione, avvertendo che la manifestazione di ieri è stata «solo l’inizio» di una mobilitazione di massa contro la nuova legge. La bozza all’esame del parlamento, che dovrebbe votarla entro la fine dell’anno, prevede che la donna possa scegliere liberamente se abortire o meno nelle prime 14 settimane. Francesco Cerri

Tutta la Cultura in un clic Sono 8 milioni le famiglie Ministra inglese mette arriva il “Google” di Bondi dotate di digitale terrestre film porno nella nota spese TUTTI i musei con un clic. Ma anche tutte le informazioni sui monumenti, le biblioteche, gli archivi. E poi foto, visite virtuali, curiosità. Le banche dati del ministero affiancate a quelle delle regioni, dei comuni, delle province. Decolla finalmente e con l’obiettivo di diventare il contenitore più grande e autorevole di tutto quanto fa cultura nel nostro paese, all’avanguardia in Europa, Cultura Italia, il portale del ministero dei Beni Culturali che dovrà aiutare italiani ed europei a districarsi tra le meraviglie del nostro patrimonio. Annunciato nel 2004 dall’allora mini-

stro Giuliano Urbani, finanziato all’epoca con circa cinque milioni di euro, il progetto ha impegnato per oltre quattro anni uno staff guidato dall’architetto Antonia Pasqua Recchia, direttore generale del dicastero oggi guidato da Sandro Bondi.

ARRIVANO nuove risorse per il digitale terrestre, con 30,9 milioni stanziati dal governo, ma resta il problema della pianificazione e dell’assegnazione delle frequenze nelle aree interessate dal passaggio alla nuova tecnologia. Intanto – stando alle ultime stime dell’associazione DGTVi – crescono la diffusione dei decoder, in 8 milioni di famiglie, e gli ascolti, con una quota superiore al 10%. In base al decreto del ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, 7,5 milioni sono destinati ai contributi per l’acquisto dei decoder e saranno distribuiti secondo mec-

canismi condivisi con le Regioni; 4 milioni a Poste Italiane per il call center e il centro servizi; 5,5 milioni alla Fondazione Ugo Bordoni per il supporto tecnico-scientifico; 3,5 milioni alla Rai per l'adeguamento degli impianti; 10,4 milioni alle tv locali.

NUOVI guai per il ministro dell'Interno britannico, Jacqui Smith. La stessa che a febbraio era stata bersaglio di violente critiche per aver chiesto un'indennità per la seconda casa mentre, invece, era ospitata dalla sorella. Stavolta è nel mirino per aver inserito nella sua nota spese di parlamentare la visione di programmi tv a pagamento, fra cui figurano anche due film porno. Si tratta di pellicole pay per view del valore di cinque sterline (pari a poco più di cinque euro). Tuttavia l'acquisto, a quanto pare, sarebbe opera del marito, Richard Timney, suo assistente,

che avrebbe comprato i film a luci rosse mentre lei era impegnata a Londra. "Sono spiacente che, chiedendo il rimborso della mia connessione a internet, ho allegato per errore anche il rimborso del pacchetto tv", si legge in una nota diffusa dal ministro.


4 Primo piano

Lunedì 30 marzo 2009

Primo piano 5

Lunedì 30 marzo 2009 Nella foto al centro, il premier Silvio Berlusconi al congresso del nascente Pdl; qui sotto a destra, Sacconi

Politica e crisi Acclamato presidente, ma Fini è assente Attacco alla sinistra: «Dubbi sulla sua serietà»

Silvio: «Più poteri al premier»

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I TEMI DEL G8

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L’Ocse lancia l’allarme disoccupati Sacconi: «Prudenza»

Il Cavaliere “battezza”il Pdl , chiede di mettere mano alla Costituzione poi sfida Franceschini: «Mi candido alle europee, faccia altrettanto» di MILENA DI MAURO ROMA - Acclamato presidente del Pdl, come primo atto Silvio Berlusconi proclama che si batterà, con o senza il consenso dell’opposizione, per ammodernare la Costituzione, dando al premier (quindi, oggi, a sè stesso) «poteri veri» e non «finti», come quelli che attualmente ha. Subito dopo il Cavaliere getta il guanto

della sfida al segretario del Pd Dario Franceschini, che gli contesta la candidatura alle Europee: «Io mi candido, come deve avere il coraggio di fare un vero leader che chiama a raccolta dietro alla sua bandiera la sua gente. Sarebbe bene, se anche a sinistra ne esistesse uno, che facesse altrettanto». Ecco dunque il Cavaliere sventolare il vessillo bianco del Pdl, investi-

re con il suo spadone del titolo di «missionari di liberta» i 6000 delegati, porsi a capo del suo popolo per la battaglia delle battaglie: cambiare l’Italia e la Costituzione. «Se sulle riforme ci sarà un atteggiamento di confronto, di concorso delle opposizioni – dice Berlusconi – sarò il primo a rallegrarmene e a darne atto ai leader della minoranza. Ma nel frattempo la nostra maggioranza e il Popolo della Libertà non possono sottrarsi al dovere di fare la loro parte, sciogliere questo nodo, nelle forme costituzionalmente previste, e offrire agli italiani la soluzione per un governo che governi e un Parlamento che controlli». Del resto, per il premier, l’opposizione ha ben poco da applaudire, oggi, a chi chiede riforme. Fu proprio una «sinistra irresponsabile» a dire prima sì e poi ad «impedire» le riforme, con il suo 'no' al referendum del maggio 2006 e con «ridicole accuse di regime e di attentato alla democrazia». Finì nel cestino così la riforma costituzionale del centrodestra ed i poteri più forti per il premier in essa previsti. Perciò, dopo l’esperienza negativa del passato, per Berlusconi «c'è molto da dubitare sulla serietà della nostra controparte». Tra le riforme da fare subito quella «non più rinviabile» dei regolamenti parlamentari. Una riforma che «non mortificherà il Parlamento, ma gli restituirà la sua piena dignità e la possibilità di votare provvedimenti con una urgenza imposta non dai decreti del governo, ma dalle

circostanze». Poi, c'è il federalismo che «non è un tributo a Bossi». Berlusconi promette che le risorse risparmiate verranno usate per «ridurre le tasse». Nel compito di ammodernamento delle istituzioni, comunque “Parlamento e governo dovranno fare ognuno la propria parte, rispettare ciascuno il proprio ruolo». Berlusconi ha quindi ben chiaro che «naturalmente non spetta al governo cambiare i poteri del premier». L’esecutivo ha altre 'mission'. «Porteremo l’Italia fuori dalla crisi senza lasciare indietro nessuno, e difenderemo democrazia e libertà», promette ad esempio il premier, riepilogando lo «straordinario complesso delle cose fatte dal governo» ma ben sapendo che «cambiare l'Italia va oltre questo». Solo sulle riforme il Cavaliere risponde agli urgen-

ti quesiti posti ieri da Gianfranco Fini, che ieri non è venuto ad ascoltarlo. Quando Berlusconi dice che «Fini ha ragione» non è per rispondergli su referendum, biotestamento, laicità, stato etico, immigrazione. Su tutto ciò il premier glissa. Ma al «caro Gianfranco» riconosce di aver colto nel segno parlando della sua «lucida follia», che oggi porta al Pdl. Un partito «oggi al 44%, che si candida a raggiungere il 51%, e punta ad essere il primo gruppo del Ppe», una forza «moderata, liberale, nazionale, riformista, intorno alla quale ruoterà la politica italiana dei prossimi decenni». Un partito dove, assicura Berlusconi, «in spirito unitario e senza mai essere correntismo» avranno pieno titolo dibattito politico, confronto di idee e pluralismo «vero lievito della democrazia».

LO SCONTRO GOVERNO-SUD SUI FAS Oggi a Bari vertice delle Regioni del Mezzogiorno BARI - Le Regioni del sud accusano: il governo sottrae soldi al Meridione e per poter affrontare la crisi saccheggia i Fas, i fondi per le aree sottoutilizzate. A questa accusa, il governo risponde puntando l’indice contro i governi locali «incapaci di progettare e di impiegare le risorse». E dalle regioni del Sud è giunta una iniziativa a sorpresa: il governatore della Puglia, Nichi Vendola (nella foto), ha convocato per oggi a Bari una Conferenza straordinaria delle Regioni del Mezzogiorno. Un appuntamento a porte chiuse, nel quale sarà elaborato un documento unitario da presentare al governo per chiedere certezze, quantificando tempi e risorse dei Fas.

Dopo i piani di sostegno ai mercati, adesso tocca all’economia reale

G8: lavoro, ora serve la fase 2 La proposta arriva dal summit internazionale aperto a Roma ROMA - Dopo i vari e numerosi piani di sostegno ai mercati finanziari, è necessario che ora si passi alla fase due, aiutando l’economia reale e, con essa, i lavoratori. È quanto si propone il G8 sul lavoro che ha preso il via ieri a Roma, dove il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, i suoi colleghi delle maggiori economie mondiali, e i rappresentanti delle parti sociali, pur riconoscendo l'importanza di quanto fatto fino ad ora («la stabilità dei mercati finanziari è condizione per evitare il peggio», ha detto Sacconi), puntano ora su un altro obiettivo: ridurre al minimo le ricadute sociali della crisi. IL CANCELLIERE TEDESCO - Lo ha detto sabato il cancelliere tedesco Angela Merkel («attenzione agli stimoli monetari, abbiamo creato una cresacita economica con troppo denaro e questo ha generato una crescita non sostenibile), lo ha ribadito ieri Sacconi: «La sostenibilità sociale è la componente principale della sostenibilità economica». Al punto, ha spiegato, che anche nella riforma di istituzioni internazionali come il Fondo monetario internazionale, bisogna considerare essenziale il parametro

della sostenibilità sociale. Si tratta, d’altro canto, anche della richiesta che viene dalle parti sociali. «Nel documento messo a punto dai sindacati ha detto il leader della Uil, Luigi Angeletti – ricordiamo che, se fino ad ora ci si è occupati delle banche, è arrivato il momento di occuparci delle persone che lavorano: l’idea che si facciano soldi con i soldi non va più bene – ha aggiunto -. I soldi si fanno con il lavoro». Il tavolo del G8 a Roma LE CRITICHE DELL’ASSOCIAZIONE DEI stria, Alberto Bombassei, chiaSINDACATI - Critico anche il se- ma in causa le banche solo per gretario generale della Tuac (as- sottolineare la necessità che erosociazione internazionale dei ghino credito alle imprese, mensindacati), John Evan, secondo il tre il segretario generale della quale «se si spendono mille mi- Cisl, Raffaele Bonanni, va giù liardi di dollari per salvare il set- duro: «Servono norme – afferma tore bancario e niente per chi – non solo per far funzionare le perde il lavoro si dà l’idea che si banche, ma anche per regolare i aiutino solo i ricchi e non i pove- super-stipendi dei manager deri», esasperando la rabbia dei la- gli istituti di credito, che in alcuni casi sono 400 volte quelli dei voratori. Il vice presidente di Confindu- propri dipendenti».

ROMA - Mettere le persone al centro. È questo il senso del G8 del Lavoro, il Social Summit, che fino a domani discuterà a Roma delle politiche sociali, di tutela e di sostegno, necessarie per tutelare i lavoratori colpiti in tutto il mondo dalle conseguenze della crisi economica internazionale. Conseguenze che, secondo un allarme lanciato dall’Ocse, potrebbero portare dall’anno prossimo tassi di disoccupazione «a due cifre». E’quindi ora la volta del mondo del lavoro e della sostenibilità sociale, componente fondamentale, secondo il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, della stabilità economica. «Occorre ricostruire il circolo della fiducia, partendo dalla protezione sociale, dalle persone. Siamo qui per affrontare insieme la dimensione umana della crisi - ha sottolineato il ministro inaugurando la tre giorni del vertice – contro la quale servono misure tempestive e mirate, anche temporanee per proteggere il reddito. Misure che salvaguardino la base produttiva e l’occupazione consentendo così di affrontare anche la formazione dei lavoratori». Le conseguenze della crisi sono del resto già evidenti nelle stime degli istituti internazionali. Secondo l’Ocse il numero di disoccupati potrebbe aumentare di 50 milioni di persone nel 2009, dopo gli 11 milioni in più registrati nel 2008, e la recessione del mercato del lavoro potrebbe esse-

«Occorre ricostruire il circolo della fiducia»

Franceschini: «Il presidente del Consiglio vuol mettere mano alla Costituzione solo per aumentare i suoi poteri»

La “Nuova America” del presidente e della crisi economica sbarca per la prima volta in Europa

Opposizioni all’attacco: nessuna risposta alla crisi

G20 con Obama: grande attesa e agenda ambiziosa

di CRISTINA FERULI ROMA - Nessuno si era illuso che, dopo le aperture del presidente della Camera Gianfranco Fini, ieri il premier Silvio Berlusconi raddrizzasse la rotta rispetto agli attacchi alle opposizioni del discorso di apertura. Ma la linea nel Partito Democratico è di evitare di cadere nelle provocazioni del Cavaliere e di farsi trascinare in dibattiti politichesi sulle riforme in un momento in cui i democratici, anche per risalire il calo di consensi, hanno messo la crisi economica e le «inadeguate» risposte del

Di Pietro «Ha parlato come un vero “ducetto”»

governo al centro della propria iniziativa. Il segretario del Pd Dario Franceschini, in trasferta in Cile, aveva evitato con cura di raccogliere l’appello ad una stagione costituente di Fini, come invece ha fatto Massimo D’Alema. E preferisce aspettare oggi per fare, in occasione dell’incontro con i giornalisti della stampa estera, una fotografia del congresso del Pdl, considerata più una kermesse autocelebrativa che un vero congresso politico. In ogni caso, per il leader Pd l’intervento finale del premier non è altro che la conferma delle sue intenzioni di mettere mano, con o senza le opposizioni, alla Costituzione per aumentare i suoi poteri, pericolo già ipotizzato nelle scorse settimane da Franceschini in caso di stravittoria del Pdl alle europee. Così come è una conferma la sfi-

da, condita di provocazioni, lanciata da Berlusconi a Franceschini di candidarsi alle europee. Da settimane il leader Pd invita il premier ad evitare «di imbrogliare gli italiani» con una candidatura di bandiera, consiglio ieri respinto al mittente. «L'inganno agli elettori» sarà uno dei cavalli di battaglia del Pd in campagna elettorale anche se al centro ci sarà l’incapacità del governo rispetto alla crisi economica. «C’è stata – evidenzia Pier Luigi Bersani – un’ennesima auto apoteosi di Berlusconi ma niente di concreto per questo Paese, le parole sulla crisi sono state di una distanza stellare dalla realtà». E sulla crisi economica il Pd, spiega Piero Fassino, «incalzerà Berlusconi così come lo incalzerà sui nodi della laicità e delle riforme condivise, che Fini ha posto e il premier ha

eluso». Perchè, osserva l’ex presidente del Senato Franco Marini, se è vero che «le riforme sono necessarie per l’efficienza delle istituzioni, la crisi incombe». Preoccupazione, invece, per le intenzioni costituzionali del Cavaliere è espressa dal Pd e dal leader centrista Casini. «Un paese nelle mani di uno solo», evidenziano l’ex presidente della Camera e il capogruppo al Senato Anna Finocchiaro. Inchiodato al passato appare anche a Casini, che paragona il premier ad Alice nel paese delle meraviglie perchè «ripete le stesse cose da 15 anni». Il capo dei centrista tira dritto sulla sua strada, spiegando le aperture del Pdl all’Udc con il fatto che «senza di noi non si raggiunge il 51 per cento». Coerente con la sua linea anche Di Pietro: «Berlusconi fa un discorso da vero e proprio ducetto».

di CRISTIANO DEL RICCIO WASHINGTON - La 'Nuova America' di Barack Obama sbarca martedì in Europa per affrontare il primo test internazionale del nuovo inquilino della Casa Bianca. Con tre vertici nel giro di cinque giorni – conferenza G20 a Londra, riunione Nato a Strasburgo e vertice Usa-Ue a Praga -, con incontri con oltre 40 leader mondiali, con una raffica di bilaterali (compresi i primi faccia a faccia con i presidenti di Russia e Cina), con due discorsi importanti sui rapporti transatlantici (in Francia)

Incontrerà oltre quaranta capi di Stato Dario Franceschini

e sulla proliferazione nucleare (nella Repubblica Ceca), con una sosta finale nella Turchia musulmana l’agenda del primo viaggio oltreoceano di Barack Obama appare straordinariamente ambiziosa. Ma alla Casa Bianca non si nasconde il timore che la stessa Europa che aveva riservato un anno fa accoglienze da rockstar al carismatico candidato alla presidenza Usa possa dare questa volta un benvenuto meno entusiasta al nuovo inquilino dello Studio Ovale. Alle proteste già previste a Londra e Strasburgo dei pacifisti contrari all’inasprimento Usa della guerra in Afghanistan, si accompagneranno le perplessità dei leader europei sollecitati da Obama ad accogliere i detenuti di Guantanamo, a imitare la ricetta Usa di poderosi

pacchetti di stimolo, ad aumentare il contributo (militare e civile) alle operazioni in Afghanistan. Scopo dichiarato della visita di Obama, che in otto giorni toccherà cinque Paesi, è quello di cominciare «a ripristinare il prestigio dell’America nel mondo» gravemente scosso durante gli otto anni di amministrazione Bush, fanno sapere i funzionari della Casa Bianca. Tanto per cominciare, Obama avrà un atteggiamento diverso: è pronto ad ascoltare ed a considerare le opinioni e le idee dei suoi interlocutori e intende 'guidare con l’esempio', soprattutto per quanto riguarda le iniziative per fronteggiare la crisi economica. Inoltre Barack Obama ha già corretto, in poco più di due mesi di presidenza, molte delle politiche di George W. Bush che erano il bersaglio delle

re «prolungata» per 4-5 anni dopo la ripresa economica. E secondo l’Ocse le prospettive non sono rosee: la ripresa arriverà nel 2010, dopo un ulteriore rallentamento quest’anno, e sarà «sottotono», comunque sotto il potenziale dell’area. In più il tasso di disoccupazione entro l’anno prossimo si avvicinerà –in tutti i Paesi del G8 e anche in quelli membri dell’organizzazione – a tassi «a due cifre», cioè almeno al 10%. I sindacati mondiali temono inoltre 200 milioni di lavoratori a rischio povertà. Come già di fronte alle previsioni di Confindustria, che «realisticamente» secondo il vicepresidente Alberto Bombassei indicavano una perdita di 500.000 posti in Italia in 2 anni, Sacconi invita però ad andarci piano con le stime: «Andrei cauto con le diverse previsioni che continuano ad essere prodotte, – ha detto – perchè spesso le stesse organizzazioni che le fanno sono costrette a correggerle. Non aiuta il continuo prodursi di previsioni in sequenza l’una con l’altra». Di fronte ai «deficit della politica» sulle tutele sociali, i sindacati mondiali, anche loro seduti al tavolo del summit, invocano un cambiamento di rotta già al G20 di Londra e poi al G8 della Maddalena, chiedendo, per bocca del segretario generale della Uil Angeletti, di parteciparvi con un proprio rappresentante. Con risposta positiva del governo.

critiche degli altri Paesi: ha ordinato la chiusura di Guantanamo, ha annunciato il calendario del ritiro delle truppe americane in Iraq, ha sposato la causa della lotta al cambiamento del clima, ha teso la mano all’Iran, ha annunciato una nuova strategia per l’Afghanistan ed il Pakistan. Ma la 'Nuova America', nell’atteggiamento e nella linea politica, che il presidente Obama presenta all’Europa in questo suo primo viaggio oltreoceano è anche un’America gravemente indebolita dalla crisi finanziaria. «Sono tempi difficili: c'è rabbia nel mondo verso l’America ritenuta responsabile di essere l’origine di questa crisi», ammette il senatore democratico John Kerry. È una crisi che ha provocato un ripensamento del 'modello americano' finora presentato come il migliore esistente.

Barack Obama


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Lunedì 30 marzo 2009

LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

Al via i nuovi pensionamenti anticipati Interessati i lavoratori che hanno raggiunto il tetto dei 40 anni di contributi di SERGIO D’ONOFRIO ROMA - Ad aprile parte una nuova tornata di pensionamenti anticipati. Questa volta i lavoratori dipendenti si presentano a ranghi ridotti. Della seconda finestra del 2009 può approfittare infatti solo chi ha raggiunto il tetto massimo dei 40 anni di contribuzione. Le stesse condizioni valgono anche per i lavoratori autonomi, purchè abbiano maturato il requisito(40 anni di versamenti )con tre mesi di anticipo. I REQUISITI - Dal 1° aprile i dipendenti pubblici e privati guadagnano l'uscita se entro il 31 dicembre del 2008 possono far valere almeno 40 anni di contributi. Anche questa volta non c'è, come in gennaio, lo sbarramento del limite di età. Con un vantaggio che non è di poco conto. Rispetto a coloro che maturano il requisito nel primo semestre del 2009, l'attesa per la pensione è più breve e al tempo stesso sono meno i mesi che restano inutilizzati per il calcolo dell'importo. C'è da considerare infatti che nel sistema contributivo non viene conteggiato il periodo eccedente i 40 anni. Le stesse condizioni valgono anche per i lavoratori autonomi. Anche a loro vengono chiesti almeno 40 anni di contributi ma per avere il via libera da aprile devono averli maturati con tre mesi di anticipo, vale a dire entro il 30 settembre del 2008. Dal mese prossimo possono mettersi in pensione con meno di 40 anni di contributi soltanto coloro che stati autorizzati ai versamenti volontari entro il 20 luglio del 2007. In questo caso se dipendenti possono usufruire ancora delle vecchie regole che consentono l'uscita anticipata con 35 anni di contributi, combinati con un 'età minima di 57 anni. Beneficiano della clausola di salvaguardia anche i lavoratori in mobilità se sono rientrati nel contingente massimo di 10.000 unità stabilito dall'ultima riforma sul Welfare(Legge 247/2007). DOMANDE ENTRO FINE MESE - Chi vuole riscuotere il primo assegno da aprile deve pre-

Lavorare fino a 65 anni

A novembre 2009 compirò 60 anni di età e raggiungerò, contemporaneamente, 40 anni di contributi. Vorrei sapere se, con la riforma Prodi del 2008, posso rimanere al lavoro fino a 65 anni, come sarebbe mio intendimento. G. BUONO - TITO Non vi sono problemi in merito al suo quesito. Infatti, il lavoratore può essere licenziato per raggiunti limiti di età solo al compimento del 65° anno di età.

Invalida al 100 %

Mia madre, 82 anni, è stata dichiarata, in questi giorni, invalida al 100%, ma non le è stato concesso l'assegno di accompagnamento, anche se le sue condizioni sono molto precarie ed è assistita da una badante. Può essere esperito ricorso ed a chi? Grazie. L.R. - OLIVETO LUCANO In materia di invalidità civile il ricorso amministrativo è stato abolito dal 31 dicembre 2004. Pertanto, deve rivolgersi, con l'assistenza di un legale, al giudice competente entro 6 mesi dalla data di notifica del verbale di accertamento dell'invalidità.

Riscatttare la laurea

Nuova finestra anche per la vecchiaia Ad aprile si apre la seconda finestra del 2009 anche per la pensione di vecchiaia che ora non spetta più come in passato dal mese successivo al compimento dell'età (65 anni se uomini, 60 se donne). La legge 247/ 2007 ritarda la decorrenza subordinandola all'apertura delle finestre con un calendario differenziato per le diverse categorie. Per i lavoratori dipendenti il primo assegno decorre dal primo mese del secondo trimestre successivo a quello in cui sono stati maturati i requisiti anagrafici e contributivi. Per l'uscita di aprile hanno quindi le carte in regola coloro che entro il 31 dicembre scorso o hanno compiuto l'età e maturato almeno 20 anni nel sistema retributivo o misto. L'attesa è più lunga per i lavoratori autonomi, per i quali l'assegno decorre dal primo mese del terzo trimestre successivo a quello in cui hanno acquisito il diritto. Di conseguenza artigiani, commercianti e agricoltori potranno mettersi in pensione dal mese prossimo se hanno raggiunto i requisiti entro il 30 settembre del 2008. Con la stessa decorrenza vanno in pensione anche coloro che hanno una contribuzione mista di lavoro dipendente e autonomo. Dalle finestre si salvano ,nel senso che continuano a percepire l'assegno dal mese successivo al compimento dell'età, i lavoratori dipendenti e autonomi che hanno maturato i requisiti entro il 31 dicembre 2007. È il caso, tanto per fa-

sentare la domanda all'Inps entro il 31 marzo. Questo è anche l'ultimo giorno di lavoro per i lavoratori dipendenti che entro la stessa data devono aver presentato le dimissioni. È il caso di ricordare che la scadenza di fine mese rappresenta soltanto una data iniziale dalla quale

Mio figlio ha conseguito una laurea triennale a novembre 1994. Subito dopo ha fatto il servizio militare per un anno. Ha trovato un buon impiego a marzo 1996. Se riscattasse i 3 anni di laurea, potrebbe, un domani, andare in pensione con 40 anni di contributi? S. IMBESI - POTENZA Certamente. Infatti, la laurea conseguita prima di gennaio 1996, lo fanno rientrare nel sistema misto di liquidazione della pensione. In questo caso valgono i principi del sistema retributivo e quindi anche quelli per il trattamento di anzianità maturato con 40 anni di contributi. Il calcolo sarà fatto in parte col sistema retributivo ed in parte col sistema contributivo.

iniziali. Spero che il QUOTIDIANO mi possa dare un riscontro valido. Vorrei sapere se il servizio pre-ruolo, ai fini della pensione da insegnante, viene valutato in misura diversa per quanto riguarda il diritto e per quanto riguarda la misura della pensione. E. MAIMONE - MARATEA Non si tratta di un argomento che presenti particolari difficoltà interpretative. I servizi pre-ruolo valgono, sia ai fini del diritto che della misura della pensione, alla stessa maniera di quelli di ruolo. Ne avevamo dato conferma alcuni mesi addietro ad un altro lettore.

Contributi volontari

re un esempio, delle lavoratrici dipendenti che al compimento del 60° anno di età si sono avvalse della facoltà di restare al lavoro fino a 65 anni come i colleghi maschi. Lo stesso vale per quanti (uomini e donne) che pur continuando a lavorare hanno già acquisito il diritto alla pensione di anzianità. In questo caso trovandosi in una situazione di "finestra aperta "possono incassare il primo assegno dal mese successivo alla cessazione dell'attività. COSI' LA SECONDA USCITA DEL 2009 Pensione di anzianità -Lavoratori dipendenti pubblici e privati di qualsiasi età con 40 anni di contributi entro il 31 dicembre 2008 . - lavoratori autonomi di qualsiasi età con almeno 40 anni di contributi entro il 30 settembre 2008. Pensione di vecchiaia Lavoratori dipendenti pubblici e privati che entro il 31 dicembre 2008 Hanno maturato il requisito contributivo e compiuto 60 anni se donne e 65 se uomini - Lavoratori autonomi che entro il 30 settembre 2008 hanno maturato il requisito contributivo e compiuto 60 anni se donne e 65 se uomini

si può ottenere la pensione di anzianità o di vecchiaia. L'Inps ha confermato in più occasioni che una volta perfezionato il diritto, in occasione della prima finestra utile, il lavoratore può mettersi in pensione in uno qualsiasi dei mesi successivi.

tanti. E la spesa non è indifferente. Forse le conviene investire la somma necessaria in qualche buon prodotto alternativo.

Contributi spezzati

Vorrei chiederle alcuni chiarimenti sui contributi spezzati: prima di trovare un'occupazione stabile avevo lavorato regolarmente per 3 estati consecutive come apprendista, 2 inverni come agricolo stagionale e un periodo come impiegato telefonico per 5 mesi. Questi periodi sono utili ai fini della pensione? In che misura? O. CAPORUSSO MONTALBANO J.

te richiesto il tempo pieno? Grazie per le risposte. L. CIMINELLI CHIAROMONTE In passato non era consentito il versamento di contributi volontari a chi svolgeva part-time orizzontale, in quanto l'attività a orario ridotto era svolto in maniera continuativa. Oggi, invece, il diritto ai versamenti volontari è esteso a tutti i lavoratori part-time. Così, però, la contribuzione serve solo ad aumentare l'importo della pensione, allorchè si svolge lavoro con part-time orizzontale. Più interessante si dimostra il pagamento dei contributi volontari per i lavoratori che svolgono part-time verticale o misto. Infatti, in questi casi si ottiene un duplice beneficio: si maturano prima i requisiti per le pensioni di vecchiaia o di anzianità e se ne incrementa l'importo.

Invalidi civili Entro il 31 marzo la domanda annuale all'Inps Hanno tempo fino al 31 marzo per presentare all'Inps la consueta dichiarazione annuale. Parliamo degli invalidi civili parziali che percepiscono l'assegno mensile di assistenza di 255,13 euro al mese. Anche se la prestazione non è più condizionata come un tempo all'iscrizione nelle liste di collocamento, l'invalido deve dichiarare di non prestare attività lavorativa. L'assegno di invalidità è comunque compatibile con il lavoro svolto presso le cooperative sociali o con redditi di lavoro che non superano il limite di esenzione dalle imposte. La dichiarazione annuale non è richiesta ai disabili intellettivi e ai minorati psichici che hanno inviato un certificato medico da cui risulta il loro stato. È il caso di ricordare che ora non corrono più il rischio di perdere l'assegno gli invalidi civili totali e parziali , con più di 65 anni di età ,nel caso in cui non abbiano più i requisiti sanitari che a suo tempo hanno dato luogo al riconoscimento dell'Invalidità civile. L'Inps ha chiarito a suo tempo che chi si trova in questa situazione , avendo acquisito definitivamente il diritto all' assegno sociale ,non è più soggetto a visite mediche di revisione. Entro il 31 marzo devono presentare un 'apposita dichiarazione anche gli invalidi totali che percepiscono l'indennità di accompagnamento. Per conservare il diritto alla prestazione devono attestare che non sono ricoverati presso un istituto di cura. In caso affermativo devono precisare se il ricovero è gratuito o a pagamento. Le dichiarazioni, che l'Inps ha inviato insieme ai certificati di pensione, vanno restituite alle sedi dello stesso ente, ai comuni o alle Asl. Per i residenti in Sicilia i moduli vanno fatti pervenire alle prefetture, ai comuni o alle Asl.

Malattia per 65 giorni

2008 sono stato in malattia per 65 giorni. Non mi convince l'importo dell'indennità ricevuta. Potrei sapere come si calcola (o si calcolava) in quell'anno? Seguo con molto interesse la vostra rubrica. C.E. - MATERA

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

Per la sua categoria, l'indennità viene calcolata sulla retribuzione lorda del mese precedente l'inizio dell'evento malattia. Ad essa vanno aggiunti i ratei delle mensilità aggiuntive e delle altre voci retributive che hanno carattere permanente. Il tutto va diviso per 30, ottenendo così la retribuzione media giornaliera. Su quest'ultima si calcola l'indennità.

Servizio pre-ruolo

Ho chiesto diversi pareri su una problematica che mi interessa. Come spesso avviene in questi casi, ho ricevuto risposte contraddittorie che mi hanno incrementato i dubbi

Ho 49 anni e 29 anni di contributi come lavoratore dipendente e vorrei licenziarmi per poi chiedere di versare contributi volontari fino al compimento dei 40 anni di contribuzione. Si può fare? M. CARRIERI - MATERA Si può fare, ma 11 anni sono

Si tratta di contributi utili sia ai fini del diritto che della misura della pensione.

Lavoratori part-time

E' consentito, ai lavoratori che hanno svolto attività part-time, di versare contributi volontari? O è necessariamen-

Vorrei chiarito un dubbio. Sono un autoferrotranviere e nella seconda metà del


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TEMPERATURE IN CALO E ROVESCI POMERIDIANI Lunedì ancora un po' caldo, con nubi irregolari e qualche debole pioggia. Più fresco da martedì, con alternanza di nubi e schiarite. Brevi piovaschi. Maggiore instabilità nel weekend con frequenti rovesci da metà giornata. Lo zero termico è salito in Appennino di 200 metri negli ultimi 3-4 anni. La neve si deposita su un suolo sempre più caldo e la sua qualità ne risente inevitabilmente: troppa acqua e troppo pesante. A dirlo sono gli esperti del Corpo forestale dello Stato. In particolare, l'Ufficio territoriale per la biodiversità parla di un innalzamento dello zero termico invernale che raggiunge ormai un'altitudine media di 1400-1500 metri, mentre fino a 4-5 anni fa lo si trovava a quote decisamente più basse. Non solo. Soprattutto sull'Appennino Meridionale, la neve cade su un terreno di per sé già più caldo a causa di fasi sciroccali sempre più frequenti e durature e questo le impedisce di compattarsi e durare fino a primavera inoltrata. Restando in tema, gli ultimi due giorni di Scirocco hanno praticamente “divorato” la tanta neve ancora presente a metà settimana sulle nostre montagne. La coltre bianca è praticamente scomparsa sotto i 1200 metri, ma anche alle quote superiori il ritiro è stato tale da portare alla chiusura di molti impianti di risalita (Sellata compresa). Un gran caldo registrato anche alle quote inferiori. A Potenza ieri il termometro ha raggiunto i 22 gradi (valore tipico della seconda decade di giugno), ma punte di 23-24 gradi sono state misurate nel Lavellese e nel Senisese. E'andata leggermente meglio sulle aree costiere, dove un mare ancora piuttosto freddo ha svolto appieno la sua azione mitigante. In Europa fanno sensazione i 21 gradi di Salisburgo e Vienna (dove nevicava ad inizio settimana) e i 22 di Belgrado e Zagabria, rispettivamente 10 e 11 gradi in più della norma. Questa prima ondata di calore dell'anno ha comunque le ore contate. Ancora oggi sulla Basilicata il vento di Scirocco manterrà i valori ben oltre la norma. Non mancherà qualche addensamento soprattutto sul Lagonegrese e l'Appennino con qualche breve e debole precipitazione. Già dalla sera, però, le correnti si disporranno da Est per cui le minime della prossima notte torneranno a scendere. Martedì e mercoledì sulla regione indugerà una nuvolosità variabile che lascerà spazio ad ampie pause soleggiate. Possibili comunque deboli precipitazioni a carattere locale anche se di breve durata. Da giovedì e per tutto il fine settimana l'instabilità tenderà ad accentuarsi. A mattinate soleggiate e gradevoli farà spesso seguito un pomeriggio-sera nuvoloso, a tratti anche piovoso, soprattutto in prossimità dell'Appennino. Le temperature scenderanno ulteriormente, rientrando definitivamente entro le medie tipiche del periodo. Lunedì: Nuvolosità irregolare per tutto il giorno sulla Basilicata con qualche debole precipitazione. I fenomeni saranno concentrati sul settore tirrenico ed appenninico della regione e più probabili tra la mattinata ed il primo pomeriggio. Non mancheranno pause soleggiate anche piuttosto ampie e durature. Temperature massime in lieve calo, venti ancora moderati meridionali, mari molto mossi. Martedì: Parzialmente nuvoloso in mattinata con deboli precipitazioni sul Lagonegrese e Valle dell'Agri. Nel pomeriggio nubi alternate a spazi soleggiati. Possibili brevi ed isolati rovesci. In serata generale miglioramento con cieli poco o parzialmente nuvolosi, senza fenomeni. Temperature in lieve diminuzione ma ancora superiori alla norma, venti deboli da Est, mari mossi. Mercoledì: Sole nella prima parte del giorno su tutta la Basilicata. Nel pomeriggio, però, graduale aumento della nuvolosità a partire dal settore tirrenico con possibili rovesci in serata soprattutto sul Marmo-Platano, Melandro, Vulture e Potentino. Qualche pioggia su Materano e Metapontino nel corso della notte. Temperature in lieve diminuzione, venti deboli orientali, mari ancora mossi. Giovedì: Parzialmente nuvoloso in mattinata con ampi spazi soleggiati. Tra il pomeriggio e la prima parte della sera, generale aumento della nuvolosità con brevi rovesci in particolare in prossimità dell'Appennino e sul Vulture-Melfese. Nuvole sparse e deboli piogge anche nella notte. Temperature stazionarie o in ulteriore calo, venti deboli da Est/Nordest e mari poco mossi. Venerdì: Nuvoloso in mattinata con possibili deboli precipitazioni a carattere sparso. Nel pomeriggio, accentuazione dell'instabilità con rovesci moderati su tutta l'area appenninica, in successiva propagazione serale verso il Metapontino e la costa jonica. Temperature in leggero calo, con clima di nuovo invernale tra la sera e la notte; venti deboli orientali, mari generalmente mossi. Sabato: Poche nuvole nella prima parte del giorno con ampi spazi soleggiati su tutto il territorio. Addensamenti in arrivo però nel pomeriggio, soprattutto in prossimità dell'Appennino e sul VultureMelfese, con brevi rovesci. Tempo generalmente asciutto sulla costa tirrenica. Temperature stazionarie ed in linea con le medie, venti deboli o moderati da Levante, mari perlopiù mossi. Domenica: Giornata simile alla precedente. Ad una mattinata soleggiata e sgombra da nubi seguirà un pomeriggio con addensamenti irregolari soprattutto in prossimità dell'Appennino, con acquazzoni a carattere sparso. I fenomeni raggiungeranno poi anche il Materano ed il Metapontino. Serata con nuvole sparse ma senza precipitazioni. Temperature nella norma e venti freschi orientali. Giuseppe Pomarico

LA STORIA INFINITA DEL LATTE CRUDO Dopo vari casi di intossicazioni, il Ministero della Salute ha disposto alcune prescrizioni per la vendita di latte crudo attraverso macchine distributrici. L'ordinanza, pubblicata sulla gazzetta Ufficiale del 14 gennaio scorso, prevede: -l'obbligo di riportare sulle macchine erogatrici e sulle bottiglie in caratteri rossi ben visibili l'indicazione che il latte deve essere consumato previa bollitura; -l'indicazione della data di scadenza entro il 3° giorno dalla data della messa a disposizione del consumatore; -la sospensione della commercializzazione di latte crudo attraverso macchine erogatrici non rispondenti ai requisiti; -il divieto di somministrazione di latte crudo nell'ambito della ristorazione collettiva:mense scolastiche ed universitarie, mense aziendali, ospedali non potranno avere quindi nel menu latte crudo; -che il responsabile della macchina erogatrice debba escludere la disponibilità di contenitori destinati al consumo in loco del prodotto, misura che vuole scoraggiare il consumo dei bicchieri latte prima della necessaria bollitura e che potrebbe portare all'eliminazione delle bottiglie dai distributori, sull'igiene delle quali il Ministero nutre notevoli perplessità. Termina così l'ennesima tappa della storia della vendita del latte crudo bovino, che è piuttosto lunga. Fu disciplinata per la prima volta dal regio decreto n.994 del 1929, ad alcune condizioni. Occorreva un'autorizzazione del Comune, con il preventivo assen-

so del Prefetto, che allora era anche un'autorità sanitaria(non esisteva ancora il Ministero della Salute). C'era una visita del veterinario pubblico alla stalla, che eseguiva la prova della tubercolina, per vedere se le vacche avevano la tubercolosi. Non c'era alcuna prova di germi nel latte, di cellule somatiche, fosfati, contenuto in proteine e in grassi, eccetera. Se gli animali erano immuni da tubercolosi, il latte crudo poteva essere venduto, purchè in bottiglie sterilizzate. Questa regola non era osservata, tanto è vero che i consumatori andavano nelle vaccherie o latterie a comprare il latte con le proprie bottiglie, specialmente. Era genericamente vietata la vendita di latte crudo sudicio, inacidito e annacquato. Il latte crudo poteva essere venduto anche a domicilio, "esclusivamente in bottiglie di vetro incolore, a fondo piatto", in modo che ne risultasse facile la pulizia. Non era ammesso il latte scremato o parzialmente scremato, che fu autorizzato soltanto con il DPR n.1504 del 1963. Tale disciplina del 1929 durò fino al 1971, quando il Regolamento(CEE) 1411/71(normativa europea di base per il latte alimentare, direttamente applicabile in tutti gli Stati membri) limitò la possibilità della vendita diretta del latte crudo al solo ambito della azienda agricola di produzione. Fu così abrogata la norma del 1929 che permetteva la vendita del latte crudo anche al di fuori dell'azienda agricola e persino a domicilio. Quando successivamente l'Italia, nel 1989, codificò la propria normativa specifica sul latte

TRENITALIA : BASTA CON IL CALL CENTER A PAGAMENTO E' davvero incredibile che Trenitalia continui a far pagare 30 centesimi di euro alla risposta più 54 centesimi al minuto agli utenti che chiamano da un telefono fisso il suo call-center(al numero 892021) per ottenere informazioni oppure per effettuare acquisti o cambi di prenotazione". E' quanto dichiara l'Unione Nazionale Consumatori, chiedendo un intervento del ministro delle infrastrutture e dei Trasporti volto ad eliminare questa ingiustizia. Ci si chiede se sia legittimo che una azienda che eroga un servizio pubblico in regime di monopolio possa lucrare su un servizio così importante come fosse una cartomante o un venditore di numeri al lotto. Oltre tutto dall'aprile 2007, per accedere alle numerazioni che iniziano con 892 bisogna richiedere pure l'abilitazione all'operatore telefonico.

alimentare con la legge n.169, ribadì espressamente il divieto comunitario di immissione al consumo di latte crudo, "salvo che venga venduto direttamente dal produttore al consumatore nella stessa azienda agricola di produzione", A livello comunitario detto divieto veniva meno nel 1997 con l'adozione del Reg.(CEE)2597/97 che ricodificando il Reg.(CEE)1411/71 non lo prevedeva più espressamente. Rimaneva comunque in vigore in Italia per effetto della legge 169/89. Successivamente il decreto legislativo n.228/2001 ha consentito alle aziende agricole la vendita diretta dei prodotti, in tutto il territorio nazionale, abolendo l'autorizzazione sanitaria per tale attività. Tuttavia solo con la legge n.204/2004 è stata reintrodotta la possibilità della vendita del latte crudo al consumatore al di fuori dell' azienda agricola, mediante l'esplicita abrogazione dell'art.1 della legge 169/89 che lo vietava. Ma aldilà delle tante norme che si sono succedute nel tempo è evidente che il latte crudo- che può essere un ottimo alimento- come tutti gli alimenti di origine animale crudi e sfusi presenta rischi per la salute pubblica, tanto da essere vietato anche in diversi Paesi europei (es.Svizzera, Austria, Svezia). Risale comunque a pochi giorni fa l'ennesima raccolta bibliografica sui rischi legati al suo consumo, pubblicata sulla prestigiosa rivista americana Clinical infectious disease, da titolo davvero emblematico, "Latte non pastorizzato: un rischio continuo per la salute pubblica".


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24 ore in Basilicata

L’Intervento Il direttore generale di Confindustria attacca la politica sulla gestione della crisi

«La Basilicata è ferma al palo» Carriero accusa la Regione d’inerzia davanti ai bisogni aziendali dalla prima Quante altre aziende dovranno chiudere nei prossimi mesi, prima che ci si accorga che è arrivato il momento di passare all'azione? Sarà poi davvero possibile recuperare il prezioso tempo sprecato o, come per molti comparti produttivi, forse è già troppo tardi? Perché in regioni come la Puglia e la Campania, gli interventi a sostegno delle imprese hanno conosciuto l'urgenza delle vie brevi, mentre in Basilicata è ancora tutto drammaticamente fermo? Queste domande, nella loro cruda semplicità, esigono una risposta. Queste amare riflessioni non sono solo il frutto di un vissuto quotidiano al servizio delle imprese ma, si fondano su elementi oggettivi. La legge regionale n. 10/2008 in materia di consolidamento del tessuto produttivo regionale, trascurando il ritardo con cui è stata varata, è rimasta solo sulla carta e con essa gli interventi strutturali previsti. Una sola eccezione: l'emanazione di un unico Avviso Pubblico, a valere su tale strumento normativo, relativo al settore alimentare che, peraltro, è in fase istruttoria. Tra il marzo e l'aprile dell'anno 2008, diverse imprese, lucane e non, attraverso Confindustria Basili-

Giuseppe Carriero

cata, avevano manifestato il proprio interesse ad investire in progetti di ampliamento e/o diversificazione produttiva per un ammontare complessivo di circa 200 milioni di euro e oltre un migliaio di nuovi posti di lavoro. In tutta risposta, gli uffici regionali preposti non hanno ritenuto di dare alcun seguito a queste importanti opportunità. Non si hanno più notizie del Fondo di Garanzia regionale che, con una capienza complessiva di circa 5 milioni di euro, avrebbe dovuto sostenere non solo gli investimenti delle imprese ma, come richiesto da Confindustria Basilicata, anche la liquidità finanziaria “circolante” delle Pmi. In particolare, per una quota pari a 1,5 milioni di euro, tali risorse

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L’iniziativa

avrebbero dovuto dare ossigeno alle imprese del comparto del mobile imbottito. E che dire, poi, della legge regionale n. 1/2009 sulla competitività? Dopo la pomposa enfasi data alla sua approvazione, non vi è ancora traccia alcuna degli strumenti di attuazione necessari a renderla operativa, né delle risorse finanziarie che la stessa avrebbe dovuto rendere disponibili per le imprese. Altra prova del totale stallo é il P.O.R. 2007, particolarmente atteso dalle nostre Piccole e Medie Imprese che, a distanza di ben due anni, non conoscono ancora né tempi né programmi per l'avvio dei relativi bandi. Torniamo dunque a chiederci: perché in Basilicata si è ancora fermi al palo? Non ci si accorge che, nel frattem-

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Scrivevamo

po, quelle poche imprese ancora in grado di reagire hanno modificato i propri programmi di investimento, spesso, dirottandoli verso altre realtà territoriali più attrattive, capaci di garantire migliori condizioni di sviluppo? E anche se “domani mattina” la Regione Basilicata pubblicasse un bando a sostegno delle imprese lucane, dovremmo realisticamente attendere non meno di 24 mesi prima della conclusione dell'iter burocratico (dalla candidatura dei progetti, all'istruttoria degli stessi, all'approvazione delle graduatorie, all'avvio degli interventi). Obiettivamente è troppo, rispetto alla gravità della crisi in atto. La misura è davvero colma. Qualcuno, prima o poi, dovrà pur rispondere della evidente incapacità di questa Regione di sostenere le ragioni dell'impresa. Dal 1° gennaio 2008 ad oggi, molte imprese hanno gettato la spugna, con un disastro sociale i cui numeri (oltre 5000 i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo) non rendono a sufficienza la portata. Ogni minuto perso rappresenta una colpevole mancanza. Chi è sul mercato non può aspettare. Perché il mercato non aspetta. Giuseppe Carriero Direttore Generale Confindustria Basilicata

E oggi in una lettera si chiede un incontro a De Filippo

Martedì gli imprenditori di Tito si sfogavano con Martorano

TITO - Solo la scorsa settimana il presidente di Confindustria Basilicata, Attilio Martorano, aveva raccolto lo sfogo degli industriali di Tito che accusavano la politica di sentirsi trattati «come dei cialtroni». In quell’incontro in sostanza era venuto fuori che le aziende lucane chiedono con forza più attenzione. E’ anche per questo che venerdì Confindustria ha inviato una lettera al presidente della Regione De Filippo per sollecitare l’incontro chiesto con urgenza dagli industriali titesi.

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Il commento

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“Interesse Uomo” presenta la relazione usura

«Serve l’impegno dell’ Europa e dei governi»

Tra gli altri dati emblematici riportaPOTENZA - “Avvoltoi sulla crisi”. E' questo il nome che la Fondazione antiu- ti nella relazione, il fatto che ad oggi sosura “Interesse Uomo”, ha dato alla re- no 85 i Comuni della provincia, su un lazione sulle attività di prevenzione e di totale di 100, che hanno usufruito del contrasto all'usura svolte nel 2008 nel lavoro antiusura della fondazione. Di notevole importerritorio della protanza anche l'entità vincia di Potenza. economica dei fondi Il documento sarà concessi che sono prapresentato alla stamticamente raddoppiati pa giovedì 2 aprile alnel corso di un anno: le ore 10 negli uffici 111 mila nel 2008 ridella Provincia. spetto ai 56 mila delSaranno presenti i l'anno precedente. componenti del consiDati che confermaglio di amministrano che la crisi econozione della fondaziomica mondiale non ha ne: il presidente don risparmiato la BasiliMarcello Cozzi, il vice cata. presidente e consi«La crisi non è una gliere provinciale Ninotizia mediatica loncola Manfredelli, i tana da noi - ha detto il consiglieri Sabino Alpresidente don Martobello (presidente cello Cozzi - qui si legdella Provincia di Poge nei volti e nelle stotenza), Vito Santarrie delle persone. Ansiero e Canio Stolfi, olche in Basilicata, cotre agli operatori delme nel resto del Paese, la fondazione antiu- La relazione di “Interesse Uomo” si è verificato un ausura. mento dell'usura e la «Anche nel 2008 - si crisi - continua don legge nella relazione i contatti avuti con la fondazione sono Cozzi - mette a rischio non soltanto le stati superiori alle 100 unità, così co- fasce sociali più esposte al fenomeno ma tutti gli strati sociali della popolam'è avvenuto dal 2005 in poi». Basti pensare che nel 1999, anno di zione. E se in passato era difficile parlare di avvio delle attività, le richieste di aiuto alla fondazione sono state 21 rispetto usura, oggi lo è ancora di più perchè assume volti ed espressioni nuove». alle 107 del 2008.

FINCHÉ Bruxelles non dimostrerà il coraggio e il decisionismo necessari per reagire alla grave crisi, l'economia resterà al palo. L'attuale piano europeo di rilancio economico rappresenta una risposta parziale, debole e, per certi versi, capace di produrre squilibri ulteriori sul mercato interno. Mentre L'Europa continua ad interrogarsi sulle azioni da intraprendere, dall'altra parte dell'oceano c'é l'America di Obama che lancia un imponente piano di investimenti pubblici nei settori della ricerca, delle tecnologie, dell'energia e della tutela ambientale e, parallelamente, porta avanti l'obiettivo delicato della redistribuzione della ricchezza attraverso interventi fiscali. L'ultimo vertice europeo non ha prodotto i risultati attesi. I capi di Stato e di governo sembrano non rendersi conto che se ci si limita ad attendere che le decisioni già prese dispieghino i loro effetti, si rischia ancora una volta di non cogliere adeguatamente l'ampiezza della più grande crisi degli ultimi decenni. O Barroso, Merkel, Sarkozy e Berlusconi sottovalutano l'enorme dimensione della crisi o non sono in grado di elaborare una risposta strategica della stessa portata di quella su cui il presidente americano ha ottenuto l'appoggio del Congresso. Mancano ancora troppi tasselli al mosaico: non c'è un sistema unico di vigilanza per mercati e le banche - che la stessa Merkel ha invocato e che il Parlamento europeo chiede da tempo non c'è una strategia per reperire le ingenti risorse di cui l'integrazione europea ha bisogno. Come si può chiedere al bilancio europeo di svolgere una funzione stabilizzatrice

di GIANNI PITTELLA*

rispetto agli shock economici se i governi continuano ad opporsi anche al semplice aumento del budget dall’1 all’1,24 per cento del pil dell’Unione? Quale politica degli investimenti può essere messa in campo se non ci sono le risorse per farlo? Si abbia il coraggio di attivare gli eurobond - esplicitamente richiesti dalla Relazione Ferreira sul Piano di rilancio economico che il Parlamento europeo ha recentemente adottato - e ci si impegni per allineare l'utilizzo dei fondi europei con le finalità della Strategia di Lisbona: accelerazione della spesa, concentrazione sui progetti strategici di dimensione interregionale e modifica dei criteri di accesso al Fondo europeo di aggiustamento alla globalizzazione. Fino ad ora solamente il Parlamento europeo ha dimostrato una reale attenzione ed un profilo propositivo rispetto alla crisi. Penso, ad esempio, all'ottimo lavoro che stiamo portando avanti per regolamentare le agenzie di rating, che attraverso il loro cattivo operato hanno favorito l'ampliarsi della crisi economica. E non é un caso che l'unica decisione positiva che é venuta fuori dal Consiglio europeo, quella di destinare 5 miliardi di euro parte degli stanziamenti non utilizzati nel settore dell'agricoltura - alle politiche per l'energia e la banda larga, rappresenta il frutto della battaglia che abbiamo portato avanti noi eurodeputati. La recente crisi del governo di Praga, che attualmente presiede l'UE, non cade in un buon momento. È allora doppiamente necessario l'impegno congiunto delle istituzioni europee e dei governi per uscire da una situazione economica davvero difficile. *Presidente deputati europei pd-pse


24 Ore in Basilicata 9

LunedĂŹ 30 marzo 2009

Carmine Lombardi si dimette dal Pd. Era il vice segretario della provincia di Potenza

Lascio per non tradire gli elettori In una nota le delusioni del partito e le speranze future di CARMINE LOMBARDI NON c'è peggior pratica nella vita, cosÏ come in politica, del tradimento. Non c'è strada meno tortuosa e altrettanto controproducente. Fatti salvi la sacrosanta possibilità di ravvedimento ed il principio di buona fede, è risaputo: il premeditato abuso della fiducia altrui è un esercizio che non paga. Fa solo male. Io lascio la carica di vice segretario provinciale del Pd per non tradire la fiducia che mi è stata concessa, per non voler sconfessare le mie radici, perchÊ - almeno per me - vita e politica si fondono quando confluiscono nei valori di lealtà e di correttezza, impegno nel camminare, coerenza nel seguire una strada. Io mi dimetto perchÊ la visione alla base del Pd che condividevo è stata tradita. Sto parlando in maniera libera e senza coinvolgimenti di natura amicale, che non fanno parte della mia cultura politica e personale, e mi riferisco all'impegno preso a nome di tutti quei cittadini che avevano messo una speranza e una passione chiare nelle nostre mani. E' quello il mandato che non voglio tradire. Non voglio assistere, e meno che mai contribuirvi, al soffocamento di un progetto che ritenevo giusto in nome dei personalismi, dei meccanismi da scacchiera, di quelle logiche cha hanno ucciso prima e seconda repubblica a che stanno per arrivare sul serio alla porta di casa nostra. Lo devo ad ognuno di quei 73 mila elettori che dicendo sÏ alla nascita del Partito Democratico avevano affidato a noi il compito di cambiare una società fondata molto sull'io e troppo poco sul noi, che dimentica facilmente l'applicazione del con-

cetto della perequazione, digiuna di reali riforme da troppo tempo. Lo devo a quei 73 mila che, fatto voto allora di una fiducia ed un consenso mai venuti meno nonostante non siano mancate le picconate interne, volevano essere il cemento migliore per costruire il Partito Democratico. Noi dovevamo solo crederci ed investire, mettendoci le nostre facce e il nostro consenso. Ed io l'ho fatto. Personalmente, sono entrato nel Pd perchÊ convinto fosse il soggetto politico migliore per tornare tra la gente, interpretare quelle istanze e quei bisogni presenti nella società lucana e italiana, uscire dalle logiche di palazzo per tornare tra e con i cittadini. Il 14 ottobre in tanti abbiamo sposato quella speranza. In tanti abbiamo voluto e costruito quelle liste fatte di giovani che volevano lavorare davvero alla nascita del Pd, che volevano offrire un impegno. Oggi mi chiedo perchÊ in tanti non ci credono piÚ. La risposta è semplice quanto disarmante:

quel movimento, nato trasparente, non permette piÚ alla luce di passare. Oggi sono costretto ad ammettere che il Pd è diventato altro dalla visione che avevo in mente, e che l'inibizione da parte di pochi dell'esercizio responsabile della libertà di pensiero è fra le cause della degenerazione. Non posso assecondare una direzione troppo vicina alla dittatura e neanche troppo illuminata. Non posso sbagliare nella consapevolezza dell'errore. Ho cercato di mediare. Il mio ruolo me lo imponeva. Posso affermare in totale onestà di non aver mai alimentato scontri interni, guardando alle tante difficoltà come ad ostacoli superabili e non come a steccati dietro cui nascondersi. Non condividendo assolutamente il metodo con il quale si è cercato di allontanare dal Partito chi ha portato proposte e dibattito, ho lavorato perchÊ il confronto e la discussione costruttivi, sale della democrazia, arrivassero dove regnava l'unanimismo.

Per mesi ho rispettato la tacita regola dell'operoso silenzio, pur di non minare la cagionevole salute di un partito ancor non ben strutturato - tanto che di fatto la segreteria provinciale ad oggi non è mai stata ufficialmente nominata - puntando sempre all'obiettivo finale. Una condizione che mi ha spinto a non infierire nemmeno sui processi di costruzione di strutture giovanili che pure evidenziavano limiti e lati oscuri. Ma non è bastato. Il mio rammarico piĂš grande nasce dalla incapacitĂ politica del Partito Democratico di pensare meno a se stesso per recepire quella domanda di bisogni della societĂ che si sente sempre piĂš abbandonata al proprio destino. Il disagio in Basilicata è in crescita costante, sono troppi i territori che vivono in uno stato di sofferenza e la politica lucana continua a non produrre soluzioni. Il Pd è riferimento delle maggioranze che guidano la quasi totalitĂ delle istituzioni regionali, eccezion fatta per Matera, Melfi ed altre realtĂ locali, eppure la sua impronta riformista non arriva alle genti lucane. Quella spinta verso lo sviluppo, piĂš volte sollecitata da mediatici cambi di passo, non c'è mai stata, spesso bloccata proprio dai “frenatoriâ€? endogeni al nostro stesso schieramento o peggio ancora da rappresentanti del partito. Anche quando il governo regionale ha provato a dare attenzione ad alcune tematiche importanti, l'azione di questi ultimi ha frenato l'impegno profuso in primis dal presidente De Filippo. Mi chiedo quale sia stato il sostegno che il Pd ha offerto al governo regionale. Sulla competitivitĂ , sugli accordi di programma, sui temi energeti-

ci, se escludiamo timidi vagiti della dirigenza Pd, non si è sentita l'energia di un partito di Governo che vuole essere guida di un progetto riformista e di sviluppo. A tutto ciò si aggiunge l'incapacità di ascoltare i segnali e le preoccupazioni piÚ volte denunciati dai rappresentanti del mondo dell'impresa, della chiesa e delle istituzioni, che hanno evidenziato quanto siano diffuse le difficoltà nel Sud ed in particolare in Basilicata. Nella nostra regione, che vive in maniera ancora piÚ incisiva la fragilità di un sistema produttivo travolto da una crisi globale, il tasso di povertà ha raggiunto livelli assolutamente preoccupanti (26,3%) e 2800 persone l'anno emigrano. Un quadro allarmante, che riassume senza lasciare spazio al dubbio le difficoltà di chi vive un quotidiano stato di precarietà sociale senza risposte o indicazioni dalla politica. Questa sordità fragorosa da parte del partito di maggioranza relativa, quale è il Pd, mi induce a fare una scelta, di natura personale e politica, sicuramente non poco sofferta e meditata. Questa distanza eccessiva dalla gente mi impone un passo indietro per ricercare altri spazi politici dove poter ascoltare queste istanze e trovare risposte ai problemi quotidiani dei cittadini lucani. Per rendermi utile. A loro affido queste miei riflessioni, scritte con il cuore e la passione che animano un giovane di trent'anni. Volevo e voglio ancora poter cambiare, crescere, insieme con chi ha la mia stessa visione del futuro. Voglio credere che un mondo migliore si possa realizzare, partendo dalle piccole ma significative questioni locali per arrivare alla soluzione dei problemi globali.

L’associazione dei consumatori parla di scarsa chiarezza nella fatturazione

Mega bollette dall’Eni Gas&Power L’Adiconsum raccoglie le denunce POTENZA - Numerose sono le segnalazioni che stanno pervenendo all'Adiconsum di Basilicata da parte di cittadini “inferocitiâ€? a causa dei consumi del gas fatturati da Eni gas&power. L’associazione dei consumatori parla addirittura di fatture di 5-6 mila euro. ÂŤQuesti sono gli importi richiesti a numerosi cittadini denuncia in una nota l’Adicunsum spesso anziani e pensionati, che giĂ hanno grandi difficoltĂ ad arrivare a fine mese con uno stipendio o una pensione da 500 a 1.000 - 1.500 euroÂť. ÂŤQuesta è un’ emergenza - afferma Angelo Festa, segretario dell'Adiconsum regionale - perchĂŠ i cittadini sono indifesi dallo strapotere dei forti contro i deboli. Ricordo, ad esempio, il caso di una donna alla quale l'Eni, pur riconoscendo di aver sbagliato, ha restituito le somme trattenute dopo mesi e mesi di attesa e dopo numerose contestazioni. Le fatture del gas - conclude Festa - non sono

trasparenti. Impossibile capire i consumi effettivi e ancor di piĂš risulta impossibile comprendere una fattura a conguaglioÂť. ÂŤUltimamente l'AutoritĂ per l'energia elettrica e del gas ha sanzionato l'Eni - continua l’Adiconsum - per il mancato riconoscimento del diritto alla rateizzazione del pagamento. Come è noto sia per l'elettricitĂ che per il gas metano la lettura effettiva non avviene per ogni bimestre, bensĂŹ l'obbligo di realizzarla è di almeno una volta l'anno. Le bollette tra una lettura effettiva e l'altra sono realizzate su un importo stimato “a calcoloâ€? che deve rispondere mediamente al consumo realizzato negli stessi mesi degli anni precedenti. Ma molti sono i casi di non rispetto della norma della lettura effettiva annua. Ciò può comportare bollette a conguaglio con cifre enormi, difficili da pagare da parte delle famiglie. Cosa prevede la norma sul diritto alla rateizzazione? Il consumatore ha il diritto di rateizzare l'im-

porto della bolletta a conguaglio in un numero di rate pari al numero delle bollette ricevute in acconto. Quindi, se la lettura è avvenuta tre anni prima, il consumatore ha diritto ad una rateizzazione distribuita sulle bollette dei tre anni successivi. Inoltre per questo periodo il consumatore non è tenuto a pagare alcun tasso di interesse per il ritardato pagamento, poichÊ la cifra a conguaglio è dovuta a responsabilità dell'impresa che non ha ottemperato alle letture effettive. Comunque, per evitare conguagli si consiglia di comunicare periodicamente alla società distributrice l'autolettura del proprio contatore attraverso i mezzi messi a disposizione. Per ulteriori informazioni rivolgersi all'Adiconsum Basilicata - tel. 0835330538 - e-mail adibasilicata@tiscali.it oppure cliccare sul sito http://adiconsumbasilicata.blogspot.com/ per scaricare il modello di reclamo.

RETTIFICA

Palamone smentisce la candidatura a sindaco IN riferimento ai numeri del 26 e del 27 marzo scorsi del Quotidiano della Basilicata in cui due articoli a firma di Salvatore Santoro indicavano l’avvocato Beniamino Palamone quale possibile candidato al seggio di sindaco di Potenza, l’avvocato

smentisce la notizia definendola completamente infondata, non avendo avuto mai alcuna intenzione di propormi per tale candidatura. Do atto all'articolista - continua l’avvocato Palamone - di aver saputo accertare la notizia

meramente accessoria che non ricopro piĂš la carica di Presidente del Lions Club di Potenza, data come attuale nel primo dei due articoli, ma rilevo che analogo zelo sarebbe stato opportuno per verificare la fondatezza della ipotesi di candidaturaÂť.

BRACCONAGGIO - 400 GLI ILLECITI LUCANI POTENZA – Il fenomeno del bracconaggio in Italia non è in regresso ed in alcune regioni è addirittura controllato dalla mafia. PiĂš in generale si assiste ad una sorta di migrazione dei bracconieri da una regione all’altra, soprattutto nel Sud Italia, durante le varie stagioni dell’anno. Lo ha sostenuto Isidoro Furlan, Comandante del nucleo investigativo di polizia forestale del comando provinciale di Vicenza, intervenendo a Riva del Garda, in Trentino, ad un convegno sul fenomeno del bracconaggio, organizzato in occasione della quarta mostra-mercato ExpoRiva Caccia Pesca Ambiente. Nel 2008 l’ispettorato Generale del Corpo Forestale dello Stato ha accertato 1.738 reati riguardanti la fauna selvatica autoctona, con 6 arresti, 5.587 violazioni amministrative e sanzioni pecuniarie per 2,4 milioni di euro. Tra le regioni con maggiori illeciti accertati c’è proprio la Basilicata dove si contano 400 violazioni. La regione con maggiori illeciti accertati però è la Toscana (881), seguita dal Lazio (698) e dall’Abruzzo (518)

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Lunedì 30 marzo 2009

PDL, NUOVA PAGINA

R.U.E BILANCIO APPELLO AI CONSIGLIERI

PER IL RIFORMISMO di MICHELE FANELLI*

di VINCENZO BELMONTE*

REGIONE E PIANO CASA PREVENIRE I MALI DELLA P.A.

Bettino Craxi

LA NASCITA del Pdl rappresenta una formidabile occasione per scrivere una nuova pagina della grande storia del riformismo socialista con il contributo anche dei socialisti lucani. I socialisti porteranno nel Pdl i principi e i valori identitari della tradizione del riformismo socialista. Questi valori sono stati finora mantenuti vivi all'interno di Forza Italia da movimenti di ispirazione socialista riformista , ma soprattutto porteremo nel Pdl, con ancora una volta il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare, anche il ricordo di chi, come Bettino Craxi, questa evoluzione l'aveva già da tempo auspicata e prevista. Per gli autentici riformisti di ispirazione socialista da oggi non c'è più alcun alibi per restare nel centrosinistra o per tentare nuove velleitarie coalizioni pur di strappare il 4 per cento alle Europee come le sonore bocciature delle avventure “Girasole” e di unificazione di socialisti non siano servite di lezione. Di qui l'appello ai socialisti del Ps di entrare senza remore nella grande famiglia dei riformisti del Pdl. Ciò che nel tempo ha caratterizzato, da Turati a Craxi, la vitalità di questa grande tradizione politica non è solo il costante “adeguamento ai tempi nuovi” dei contenuti della sua azione di governo ma anche e soprattutto la sua apertura al dialogo e al confronto con le altre culture riformiste di diversa matrice politica. Maturata attraverso le esperienze della famiglia socialista liberale e democratica, la cultura del riformismo si sviluppa infatti storicamente anche grazie all'apporto della elaborazione politica della cultura laica, azionista e repubblicana. Mai tuttavia, fino alla metà degli anni Novanta, tutte le culture del riformismo italiano si sono ritrovate nell'ambito di una casa comune, così come è stato con il loro primo approdo in Forza Italia. Questo movimento, che ha rappresentato la vera novità nel panorama politico italiano ed europeo del nostro tempo, è stato finora la sede privilegiata di elaborazione delle politiche riformiste attuate dai governi Berlusconi. Questo processo storico-politico giunge oggi a compimento con la creazione del Pdl, anche grazie alla significativa evoluzione impressa da Gianfranco Fini al suo partito per condurlo a una moderna cultura di governo, pragmatica, aperta al confronto e libera da condizionamenti ideologici. In questo consiste, in ultima analisi, la distinzione fra il “riformismo pragmatico” che caratterizza la nostra cultura ed il nostro modo di fare politica e il “riformismo dogmatico” e intellettualistico che ricicla oggi, con espressione nuova, il verbo antico del settarismo di sinistra. *segretario regionale del Npsi

di GIOVANNI RIBELLINO E' UTILE soffermarsi su quanto afferma- mento relativo “all'Avviso di concorso per to dal presidente della Giunta regionale di la concessione del contributo in conto caBasilicata, Vito De Filippo, come riportato pitale per il recupero della prima abitazioda “Il Quotidiano” del 26 marzo, all'indo- ne in attuazione della delibera del Consimani della conferenza Stato-Regioni del glio regionale n. 896 del 12/01/2005”. Infatti, la L. n. 241/90 e la L. n. 15/2005, 25 marzo: “Regole certe e semplificazione delle procedure devono connaturare gli dettano le norme procedurali generali per interventi che la Regione attuerà nel setto- ogni procedimento, che devono essere inre dell'edilizia abitativa in chiave anticicli- tegrate da quelle previste dalla singola normativa. ca”. Per accelerare e preAffinché, però, siavenire le controversie no attuate tali “regole preindicate, nel “Recerte” a procedure di golamento regionale” “burocratizzazione e d'attuazione del “Piavelocizzazione degli no casa”, andrebbe interventi, occorreevidenziato il princirebbe tener presente, pio del silenzio-assenpreventivamente, also, espresso dall'art. cune questioni rile20 L. n. 15/2005. vanti. Tale principio, coInnanzitutto, va evim'è noto, si determina denziato che, per renautomaticamente per dere celere l'approvamancato rigetto scritzione di un “Regolato, da parte della P.A. mento regionale” d'atentro il termine prevituazione del “Piano casto per la conclusione sa”, diversamente daldel procedimento. l'indirizzo illegittimo Quindi, andrebbe finora seguito, com- Il presidente Vito De Filippo indicato che il silenportante anche notezio-assenso, in quanto vole impiego di tempo per l'approvazione dei regolamenti, la titolo autonomo capace di produrre effetti competenza in merito, a seguito della mo- uguali a quelli di un provvedimento amdifica apportata dall'art. 1 lett. a) L. cost. ministrativo, può essere fatto valere diret22/1999, spetta non più al Consiglio regio- tamente dal cittadino presso la P.A.. Per eventuale inadempienza in merito nale, bensì alla Giunta che è a pieno titolo, da parte d'Enti locali (Comuni, Province), l'organo esecutivo della Regione. Per prevenire e per risolvere celermente poiché il silenzio-assenso comporta anche eventuali controversie che possano sorge- la violazione dell'art. 2 L. n. 241/90 (obblire fra P.A. e cittadini, occorrerebbe che il go di concludere il procedimento tramite Regolamento regionale d'attuazione del adozione di un provvedimento), si può ri“Piano Casa”, in osservanza di specifiche correre all'art. 136 del D. Lgs. N. norme, preveda rimedi e termini adottabi- 267/200. Questo ultimo prevede l'invio di un comli in via amministrativa, senza, cioè, ricormissario ad acta da parte dell'ufficio del rere al T.A.R. Innanzitutto, delle “regole certe” devo- Difensore civico regionale, previo preavvino essere prestabilite per eventuale asse- so “per compire atti obbligatori per legge” gnazione di contributi e benefici, come quale il preindicato obbligo di concludere il procedimento previsto dall'art. 2 L. n. prescritto dall'art. 12 L. n. 24/90. In merito non si può procedere sogget- 241/90. Anche in campo amministrativo è metivamente, per via “analogica” consolidata, come avvenuto in relazione al procedi- glio prevenire che curare i mali!.

IL POPOLO DELLA LIBERTA’ SI IMPEGNA A RICOSTRUIRE L’ITALIA di COSIMO LATRONICO* ANCHE oggi dall'intervento del presidente Berlusconi è emerso un profilo chiaro del programma che il Popolo della liberta ed il governo nazionale intendono perseguire: le azioni a favore dei giovani con la riforma del sistema educativo e formativo per accrescere davvero le competenze delle nuove generazioni, sostenendo la libertà delle famiglie meno agiate; l'educazione e la ricerca come infrastrutture strategiche per costruire il futuro del Paese; il rilancio della questione fem-

minile per creare condizioni effettive di parità ed aprire nuove opportunità soprattutto nel mondo del lavoro; l'ammodernamento dell'architettura istituzionale dello Stato riprendendo la riforma costituzionale già varata nel 2005; il compimento delle riforma fiscale con l'attuazione del federalismo per responsabilizzare i centri di spesa ed accrescere il controllo dei cittadini, senza dimenticare le disuguaglianze e le aree più deboli come il Mezzogiorno; il completamento del progetto

di riforma già approvato di riorganizzazione della pubblica amministrazione che non può essere un freno ma un volano per sostenere lo sviluppo del Paese. Il Popolo della libertà si impegna a realizzare questa nuova ricostruzione dell'Italia perché ritorni ad essere una grande nazione in Europa e nel mondo. Ma anche per costruire una democrazia sostanziale che si fondi sul principio della sussidiarietà ”. * Senatore Pdl

Un momento del Congresso del Pdl

GLI OCCHI dei cittadini di Potenza saranno fissi sulle prossime sedute del consiglio comunale e in particolare su due atti fondamentali per la città: il Regolamento Urbanistico e il bilancio di previsione 2009 (con tutta la manovra finanziaria collegata). L'Osservatorio Cittadino - dopo aver rivolto nelle settimane scorse un appello ai quaranta consiglieri comunali (senza alcuna distinzione di partito o di schieramento) perché non approvino il Regolamento Urbanistico, con la motivazione principale di “affidare al nuovo consiglio comunale e alla nuova amministrazione, che saranno eletti dai cittadini solo tra poco più di tre mesi e quindi riceveranno il pieno mandato popolare al governo locale, il delicato e responsabile compito di definire il futuro assetto urbanistico del capoluogo” rinnova l'invito agli stessi consiglieri comunali a valutare “secondo la propria coscienza lo strumento urbanistico”. La scelta da compiere è troppo importante e va disgiunta da appartenenza ad un partito o ad una maggioranza che sostiene la giunta. Le centinaia di osservazioni dei cittadini, associazioni, organismi e le tante prese di posizione contrarie espresse a vario titolo non possono essere bollate come “piccoli interessi di parte” ma sono espressione di disagio rispetto a scelte compiute e di esigenze insoddisfatte. Non vorremmo che quest'Amministrazione ci consegnasse una “camicia di forza” che con il pretesto di favorire la domanda di ordine urbanistico, dopo anni di costruzioni selvagge, e di dare risposta alla domanda di casa, di fatto, finisca per “legare le mani dei potentini” rispetto ai programmi di cementificazione che fanno solo interessi dei gruppi di costruttori edili che già determinano le quotazioni del mercato immobiliare cittadino. L'Osservatorio Cittadino pertanto condurrà una campagna di informazione per far conoscere ai potentini i consiglieri che voteranno a favore e quanti con l'astensione favoriranno l'approvazione dell'atto perché se ne assumano pubblicamente ogni responsabilità. Quanto al bilancio di previsione 2009 si deve fare grande attenzione perché la giunta comunale che sarà eletta a giugno dai cittadini potrebbe correre il rischio - prima di procedere eventualmente ad una variazione - di non poter assumere impegni finanziari in settori fondamentali come i servizi sociali, la sicurezza, la manutenzione del verde e l'igiene. C'è il rischio di bloccare la macchina amministrativa anche perché le nostre continue sollecitazioni a conoscere l'ammontare effettivo e completo dei debiti fuori e dentro il bilancio sono state sempre eluse e il pericolo del dissesto finanziario è dietro l'angolo. *portavoce dell’Osservatorio Cittadino di Potenza


Potenza 11

Lunedì 30 marzo 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Una festa per salutare la primavera nella struttura che accoglie i malati oncologici in fase critica

La vita all’interno dell’Hospice Le testimonianze di familiari dei pazienti e dei volontari “ARRIVARE all’Hospice è come entrare in Paradiso prima ancora che si possa raggiungerlo per davvero”. A dirlo è la signora Daniela che nella struttura , che si occupa di assistere pazienti oncologici in fase critica di malattia, ci ha portato la madre «dopo una serie di riluttanze perché - spiega Daniela l’hospice mi faceva paura; pensavo di dover vedere quelle che sono le cose più brutte che sono legate alla malattia. Quando poi sono arrivata con mia madre, mi si è aperto un mondo diverso». Merito del personale medico e infermieristico, ma soprattutto di quelli che Daniela definisce bonariamente una “banda di scalmanati”. Gli scalmanati in questione sono i volontari, ragazzi e ragazze, dell’associazione “Amici dell’hospice” che opera nella struttura da più di un anno con lo scopo di far conoscere e diffondere la cultura dell’hospice e di aggiungere all’assistenza strettamente sanitaria, un supporto emotivo animando le giornate dei degenti con l’organizzazione di laboratori, ma anche con una serie di eventi e feste. Eventi come quello che si è tenuto ieri nell’atrio del reparto di oncologia, nell’ospedale San Carlo di Potenza, tutto dedicato alla primavera con tanto di musica, a cura della Sugar Band, e momento culturale . «Al concerto della cover band di Zucchero abbiamo associato una mostra intitolata “homo legens”, curata dall’associazione la Luna al Guinzaglio, e la lettura di una serie di poesie scritte da Giulia De Martino - spiega Raffaele Messina, il coordinatore dei volontari - la nostra festa

In arrivo ambulanze ultramoderne per i comuni dell’Asp

Due momenti della festa di primavera

di primavera rientra nei tanti eventi che organizziamo nell’hospice che hanno lo scopo di offrire un momento di distrazione a pazienti e familiari ospiti della struttura. Giornate come queste sono soprattutto un modo per permettere loro di continuare a vivere il quotidiano anche in questi momenti». Mentre i volontari preparano il buffet nell’area relax del reparto e la band comincia a provare gli strumenti, a parlare della sua esperienza all’hospice e del lavoro dell’associazione è Pino D’Andrea. «Questi ragazzi fanno davvero un lavoro eccezionale - dice parlando dei vo-

lontari - con una grande sensibilità; loro sono la dimostrazione che valori forti esistono ancora». Pino è all’hospice da tre anni e fa l’infermiere: «Ho scelto volontariamente di venire qui - racconta - e non tornerei indietro per nessuna ragione. Nell’hospice il paziente e la sua famiglia sono al centro del nostro agire e questo ci induce a tirar fuori e riscoprire il vero senso della professione infermieristica». A quanti potrebbero pensare all’hospice come a un luogo di morte e solitudine ribatte che «qui non si parla di morte, non ce ne sarebbe neppure il tempo con tutte le cose

DISAGI DA VENTO FORTE

Alberi e cavi spezzati

che facciamo. Nell’hospice ci sono cortesia e sensibilità e la disponibilità di tutti a essere sempre qualcosa di più per un paziente; un amico, un vicino, un figlio, ma mai solo una figura tecnica». Un pensiero, in ultimo va ai ragazzi dell’associazione: «Progetti come questi meritano di essere incentivati - conclude la signora Daniela - spero che le istituzioni ne tengano conto e che si accorgano del grande contributo che i volontari dell’associazione danno a chi si trova in situazioni difficili come quella della malattia». Anna Musacchio

OCCHIO SULLA CITTÀ

Manifesti enigmatici ANCORA pochi giorni e, poi, sulle mura del capoluogo si consumerà una parte consistente della battaglia elettorale: ci saranno volti sorridenti, slogan accattivanti e “distintivi” di appartenenza. Per il momento invece, nel silenzio politico che precede la scelta dei candidati, le pareti della città ospitano soprattutto grandi e piccoli cartelloni pubblicitari. Campeggiano macchine, belle donne in lingerie, abiti e borse. E da qualche tempo, fa capolino in alcune zone di Potenza, come via Sabbioneta, uno strano manifesto i cui colori predominanti sono il rosso e il nero, pur non avendo

NON ha risparmiato neanche il capoluogo il forte vento che ha colpito diverse zone della Regione. Per tutta la giornata, a Potenza, i vigili del fuoco sono stati impegnati in numerosi interventi (foto di Andrea Mattiacci). Sono stati soprattutto gli alberi, spezzati dal vento a creare disagi e a richiedere l’intervento delle due squadre del corpo impegnate sul territorio. In via dei Mille, nel primo pomeriggio, un cavo elettrico si è spezzato e sempre i vigili del fuoco sono intervenuti per risolvere la situazione: in zona, l’incidente ha causato qualche disagio per i cittadini con la linea elettrica. Lungo le strade il vento ha, in diversi punti, rovesciato il contenuto di alcuni cassonetti colmi e messo a dura prova gli intonaci meno solidi di vecchi palazzi e i segnali stradali non fissati a terra. In tarda serata il vento non si era ancora placato.

SARANNO consegnate ufficialmente domani, nella sede di Potenza di Basilicata Soccorso, le prime nuove autoambulanze tecnologicamente avanzate destinate a sostituire il vecchio parco automezzi dell’emergenza-urgenza territoriale. «Grazie all’impegno della Regione Basilicata - riferisce Pasquale Francesco Amendola, direttore generale dell’Azienda sanitaria locale di Potenza - è stato possibile acquistare nuovi e moderni mezzi che, avendo già completato il collaudo tecnico, saranno messi a disposizione da martedì prossimo delle comunità sedi di PTS. Il potenziamento tecnologico dell’emergenza urgenza si inquadra nell’ambito di un coinvolgimento dei servizi sanitari territoriali e degli amministratori locali per garantire un’offerta di prestazioni coerenti con le esigenze del territorio». Alla cerimonia di consegna delle prime nuove autoambulanze sono stati invitati i sindaci di Brienza, Calvello, Corleto Perticara, Genzano, Lavello, Melfi, Moliterno, San Costantino Albanese e Viggianello. Saranno presenti anche il governatore De Filippo, l’assessore alla Sanità, Antonio Potenza, l’arcivescovo di Potenza, Agostino Superbo.

presumibilmente niente a che vedere con la squadra di Ancelotti. Il suo significato è ancora avvolto da mistero. I più curiosi, tuttavia, possono provare a indovinare, partendo da piccoli dettagli: in primo luogo ciò che cattura subito l’attenzione è una mini-processione di ombre. Ombre di esili figure, con e senza testa, che ai cultori di archeologia ricordano statuette del III - IV secolo avanti Cristo, simili a quelle conservate nel Museo archeologico provinciale, in via Ciccotti a Potenza, e rinvenute sotto l’imponente abbazia di San Michele a Monticchio. Ma non sono solo le statue a rimandare

all’antichità. Sulla destra del manifesto c’è infatti un epigramma di Meleagro tratto dall’Antologia Palatina, con accanto la traduzione di Salvatore Quasimodo. Pochi versi che parlano d’amore: “Dolce si rallegra la tazza. Dice che ha toccato la bocca di cicala di Zenòfila, amante dell’amore. Come è fortunata. Oh se ora Zenòfila, bocca su bocca, di bevesse d’un fiato la mia anima”. Quali che siano le finalità e gli sviluppi dell’insolito manifesto, per il momento è un piacevole richiamo alla poesia che mira ad “emozionare”, tra una marea di slogan confezionati per “persuadere”. s.r.

APPUNTAMENTO Oggi consiglio comunale Il consiglio comunale è stato convocato alle ore 8.30 di oggi, presso la sala del consiglio provinciale in piazza Mario Pagano. All’ordine del giorno die lavori, l’approvazione del bilancio di previsione 2009 e il regolamento urbanistico di Potenza. Ancora, regolamento edilizio e piano operativo.


12 Potenza Un evento in città dedicato al cacao, promosso su Facebook e declinato anni ‘60

Lunedì 30 marzo 2009

Cioccolata, che perdizione Tiene banco lo scrittore Cappelli. E al gusto si aggiunge l’estro UN sabato sera tra gusto, arte, chiacchiere e divertimento al Grande Albergo. Un viaggio di perdizione nel mondo della cioccolata guidato dai fratelli Coronato (Michele e Carmine), proprietari del bar degli Amici nel rione Santa Croce. Protagonista della serata Gaetano Cappelli con i suoi ospiti, le sue divagazioni letterarie e non solo. Aperitivo nella saletta del bar con panorama a vista. Qui, si può ammirare il panorama cittadino con quel senso di onnipotenza intonando la canzone “Tutta mia la città”. Intrattenimento al piano con Lorenzo D’Anisi, ingegnere con la passione della musica. Diversi i brani eseguiti: dal repertorio classico di Franci Natra, ai Beatles, a canzoni partenopee per finire a Pino Daniele. Architetti, intellettuali, medici e politici a tavola per una cena conviviale. Abiti eleganti con qualche scintillio di gioielli e pochette raffinate. A prevalere il nero con qualche nota di colore per ricordare la primavera. «L’idea è quella di rinverdire la società degli anni ‘60 che era molto aperta - ha detto Cappelli con persone che vivono il loro tempo in modo colloquiale. Vogliamo offrire uno spazio al centro della città e chiunque può goderne». E’ stata sua l’idea della serata al gusto di cioccolato. Promossa soprattutto tramite facebook, il social network che ha catturato anche i più restii. Un modo nuovo e giovanile per informare delle iniziative in essere. «Il cioccolato ti dà un senso di piacere estremo ha continuato degustando un Gudarrà 2005 dell’azienda Bisceglia - È uno dei tanti universi che puoi esplorare». Tra le altre passioni vino e tappeti. E’ un amante del cioccolato, oltre che un conoscitore. «Il cioccolato fondente è la nuova scoperta. Ci sono produttori che hanno brevettato anche il toc che si sente mettendo in bocca un pezzo di cioccolata». DA FACEBOOK Il giorno dopo curiosando su facebook, Marco Arcieri nel commentare la serata ha detto: «Un’oasi di biodiversità enogastronomica e culturale in una città sempre più assediata dalla “cementificazione intellettuale”... Ma il piatto forte è stato il dibattito conclusivo, dove si è discusso a più voci di “Eccentricità” nei rapporti tra uomo e donna (vedi atti del convegno di Andrologia tenuto ultimamente a Maratea) ed è stata dibattuta la non coincidenza (almeno in ambito letterario) tra il rilascio di endorfine susseguenti all’assunzione della cioccolata e quello susseguente all’atto sessuale». Iranna De Meo

PAROLE

Aneddoti e peccati

Gaetano Cappelli e gli ospiti della “dolce” serata (f.M.)

IL PALATO

A TENERE banco il tormentone del momento: facebook. Tra i tavoli era questo l’argomento preferito. Tra gli ospiti anche Tomangelo Cappelli, fratello di Gaetano (si vede anche nell’estro artistico) che ha progettato il primo codice di estetica, un libro dalle pagine azzurre, profumate al cioccolato «per espandere il piacere del sapore al piacere dei saperi». Nell’occasione ha annunciato l’evento dell’anno “Amore - Philos” che prenderà il via la domenica delle Palme a Matera. Cinque orchestre dislocate nelle cinque piazze del centro antico che a mezzogiorno all’unisono suoneranno le note sacre dell’Ave Maria di Schubert. Attese 4 mila persone per un abbraccio al patrimonio dell’umanità. «Non sono una conoscitrice - ha detto Daniela Marchese, architetto - ma amo il cioccolato. Ricordo che feci incuriosire il mio prof di tesi quando gli parlai delle Droste, il cioccolato olandese conosciuto per la sua bontà». Non è mancato come chi Giuseppe Fiorellini, giornalista dell’ufficio stampa della Regione Basilicata ha raccontato qualche aneddoto piccante, di un potentino che usava il cioccolatino Gianduiotto (il primo a essere incartato) in estrema pratica sessuale. i.d.m.

La degustazione ASSAGGIATI sette tra i migliori cioccolatini al mondo. A sceglierli per l’occasione i fratelli Coronato che hanno guidato le degustazione infondendo piacere nella spiegazione ben presentata. Si è partiti dal più dolce al più amaro seguendo una scala di gusto. Non sono mancati alcuni consigli da esperti per vedere se il cioccolato è di buona qualità. «Più rapidamente si scioglie e più è di qualità - ha detto Carmine. Sul palato non si deve sentire residuo. La barretta, inoltre, più lucente è, e meglio è avvenuta la cristallizzazione degli zuccheri». Si definiscono “spacciatori di cioccolato”. Nel loro bar si possono trovare oltre 80 tipi di cioccolato proveniente da tutto il mondo e cinque miscele di caffè, tra le più gustose. «Il cioccolato nasce bianco e nero - ha detto Carmine da juventino sfegatato. Ultimamente il palato è orientato al fondente». Comprano direttamente dai maestri cioccolatai (si forniscono da quindici maestri di alto livello): da Francois Pralus, a Rovira, De Bond, Slitti e Cluizel. Tra i cioccolatini più curiosi che ha nel bar una cotenna di maiale ricoperta al cioccolato, estrazioni di funghi porcini, cioccolatini a coca cola e tanti altri. Tra i cioccolatini degustati: barra infernale (un cioccolatino al latte ripieno di pralinato alla nocciola piemontese Igp), una ganache al limone, un Trecandis (una mattonella che riproduce quella di Gaudì ripiena di Geleé al distillato di albicocca), Pepe di penja, De Bondt Ryè (cioccolatini realizzati con l'azienda Donnafugata), Noir Infini 99 per cento e per finire una fava di cru fondente lavorato in purezza. Nel mondo delle tentazioni, alla scoperta.

Degustazioni e chiacchiere durante la serata (f.M.)

L’ABBINAMENTO

Sapori delicati per la cena di stagione CENA primaverile nei sapori e nei colori preparata dallo chef Pasquale Conte. Il ristorante “Bacco” al secondo piano della struttura si contraddistingue per una cucina del territorio. I prodotti sono scelti e selezionati personalmente dallo chef. Preferisce produzioni di nicchia e di qualità. Voto dieci e lode per la mozzarella di podolica mozzata a mano con fiore di borragine all’interno e servita con petali e essenze di rosa canina, petunie, garofolini, margheritine, fiori ginestra e succhiamiele. Preparati da lui anche i diversi tipi di pane in formato mignon, come la forma classica del pane di Matera. Una mozzarella fatta preparare appositamente dall’azienda agricola che per coincidenza ha il suo stesso

nome e cognome e che si trova tra Garaguso e Grassano. Una novità che ha superato anche la perplessità iniziale di Enza Tolla, proprietaria della struttura. Per tre giorni Conte ha fatto cercare asparagi selvatici che hanno conferito un gusto indimenticabile alla passatina di cicerchie. Come primo ha preparato dei cavatelli con pomodorini, crema di asparagi e cacio ricotta e come secondo, avvicinandosi la Pasqua, agnello delle colline lucane con salsiccia, caciocavallo e patate a castello. E per finire con sapori freschi e primaverili, un semifreddo all’arancia staccia di Tursi con morbido cuore di pan di spagna. ir.de.me.


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ANTICA OSTERIA

A Pasqua, uova di... solidarietà

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’ DUE TORRI

0971-37592 0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

OSTERIA GAGLIARDI - AVIGLIANO 0971-700743 ISUCCIO

Rocco Ostuni... Tutti noi, i colleghi dell’Agenzia del Territorio di Potenza e Matera ti salutano festosamente ora che, dopo 36 anni di lavoro svolto in maniera esemplare potrai goderti la pensione. Hai lavorato e diretto tutti noi trasmettendoci un valore che non dovrebbe mai essere perduto: la dignità del lavoro.

AMBROSIA LA PRIMULA AL NORD

0971-471312 0971-34501 0971-58310 0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE

“I due gemelli veneziani” IL prossimo 15 aprile, con sipario alle 21, Massimo Dapporto porterà in scena “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, per la regia di Antonio Calenda. Capolavoro della comicità e della scrittura scenica, il testo offre al protagonista un banco di prova eccezionale, pari a pochi nella storia del teatro. Lo spettacolo, che fa omaggio al genio goldoniano nel trecentesimo della nascita, è un vero capolavoro della scrittura comica: s’incentra sull’incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti, portato a livelli altissimi da un Goldoni ormai pienamente padrone delle tecniche della drammaturgia settecentesca e della sapienza scenica di chi il teatro lo scrive ma sa anche “farlo”.

E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 30 MARZO Figliola via Pretoria, 285 0971 - 24945

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

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TOURIST

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AL DRAGO

C’ERA UNA VOLTA

0971-53176 0971-444072 0971-55746 0971-601217


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Lauria Nell’inchiesta partita da Velletri era coinvolto un lauriota accusato di truffa aggravata

Cash cow, dissequestrati immobili La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame LAURIA - Dissequestrati immobili, terreni e fabbricati rurali ad un lucano, originario di Lauria. Operazione “Cash cow” era stata battezzata dal titolare delle indagini, il sostituto procuratore di Velletri, Giuseppe Travaglino, che aveva interessato varie città italiane tra cui la cittadina lucana del beato Lentini. Nei giorni scorsi il pubblico ministero di Velletri, a seguito del dispositivo emesso dalla sezione speciale del riesame del Tribunale di Roma, ha disposto la restituzione di beni immobili e valori sottoposti a sequestro preventivo alla fine dello scorso mese di ottobre. L'indagine era partita oltre un anno e mezzo fa, e riguardava accertamenti nei confronti di un noto gruppo societario riconducibile al Consorzio Gaia Spa, con sede nel Lazio, coinvolgendo circa ventiquattro persone e durante la fase delle indagini preliminari sono state riscontrate gravissime irregolarità

Una veduta di Lauria

nei bilanci societari. Sembrerebbe che il Consorzio abbia fatto ricorso ad ingenti finanziamenti erogati dalla Cassa depositi e prestiti ed a fronte di queste erogazioni sarebbero state prodotte rendicontazioni non veritie-

re per svariati milioni di euro. Durante la fase info-investigativa sono stati accertati investimenti mai realizzati, documenti passivi assolutamente non inerenti, fatture con importi non corrispondenti a quelli riportati sui

contratti ed investimenti mai giustificati nelle spese. Sulla base delle investigazioni eseguite il magistrato inquirente ha iscritto nel registro degli indagati ventiquattro persone per diversi tipi di reato tra cui peculato, truffa aggravata, corruzione, bancarotta fraudolenta ed altri. Inoltre, la pubblica accusa, oltre a disporre perquisizioni domiciliari, personali e veicolari aveva anche richiesto al Gip del Tribunale di Velletri, Cristina Macchiusi, il sequestro preventivo di immobili, somme di danaro e titoli depositati sui conti bancari e postali. Nei giorni scorsi la sezione speciale del riesame del Tribunale di Roma ha disposto, tra l'altro, il dissequestro di terreni e fabbricati rurali alla sede di Lauria nonché gli immobili di proprietà dell'indagato M.P. di origine lucana esistenti nella cittadina di Scalea, nel cosentino. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

Satriano Raccolti rifiuti nelle contrade

Pietrapertosa entra nel “Club della bellezza” PIETRAPERTOSA - Al termine della nona assemblea dei “Borghi più belli d’Italia, il comune di Pietrapertosa è entrato a far parte dell’esclusivo “Club della bellezza italiana”.A renderlo noto, Nicola Valluzzi, vice presidente dei Borghi più belli d'Italia. «Si tratta - ha dichiarato Valluzzi - di un prestigioso riconoscimento per la particolarità dell’impianto urbano, della bellezza, dal lavoro svolto in questi anni e dalla lungimiranza dell'amministrazione comunale». Pietrapertosa si aggiunge ai Comuni di Acerenza, Castelmezzano, Guardia Perticara e Venosa, ampliando la presenza lucana in seno a uno degli itinerari turistici più suggestivi proposti negli ultimi anni: “La scoperta di un Italia nascosta…a due passi da casa propria”. Tra le esperienze turistiche di eccellenza quella dei “Borghi più belli d'Italia” è senza dubbio la più originale ed efficace e come tale tra le più imitate. In un tmomento di separatismi ed egoismi territoriali da 7 anni un numero crescente di Comuni e di sindaci, oggi 193, dal Trentino alla Sicilia congiuntamente propongono al mercato turistico globale l'idea di un'Italia unita dalle sue diversità , senza contrapposizioni di bandiera o di appartenenza geografica.

Picerno Torneo alla scuola “Fortunato”

Cacciatori in prima linea Scacchi, 13 squadre per la difesa dell’ambiente approdano a Terrasini SATRIANO - Anche quest’anno i cacciatori satrianesi si sono messi a servizio dell'ambiente dedicando una giornata alla sua salvaguardia. Dopo il successo delle scorse edizioni si è rinnovato ieri l'appuntamento con la manifestazione “Il cacciatore e l'ambiente”. L'iniziativa è stata organizzata dalla sezione Federcaccia di Satriano di Lucania e dalla settoriale Unione regionale cacciatori cinghiali della Basilicata in collaborazione con l'amministrazione comunale di Satriano di Lucania, l'Ageco di Tito scalo e le sezioni di Savoia e Satriano della Protezione civile “Gruppo lucano”. I cacciatori insieme ad agricoltori del posto, ambientalisti e volontari della protezione civile, quest'ultimi indiscussi protagonisti grazie alla partecipazione massiccia dei suoi iscritti, hanno raccolto rifiuti lungo le strade interpoderali e nei boschi del comune di Satriano. L'iniziativa, giunta alla quarta edizione, oltre ad avere una forte valenza simbolica colpisce per la quantità di rifiuti che i partecipanti sono riusciti a portare via dai siti interessati. Tonnellate di immondizia raccolta per lo più a mano. Frigoriferi, televisioni, batterie di autoveicoli, ruote, lavandini, mobili di ogni genere, quantità industriali di vetro, ma anche “semplici” buste della spazzatura lasciate in mezzo alla natura. E non si riesce a spiegare perché alcune persone incivili si prendono la briga di andare nei boschi a buttare la loro immondizia quando hanno i secchi della spazzatura di fronte casa. Dopo quattro anni il bilancio della manifestazione è positivo. Tanto è stato fatto ma tanto c'è da fare purtroppo. L'incuranza e la mancanza di senso civico è tale da costringere i cacciatori, gestori e sentinelle dell'ambiente, a darsi appuntamento all'anno prossimo per continuare il lavoro iniziato alcuni anni fa. Impressiona solo chi giudica il mondo con le coordinate del senso comune che siano proprio i cacciatori, visti prevalentemente come distruttori degli ecosistemi del territorio, e non le associazioni ambientaliste più titolate, a portare avanti un'iniziativa così pregevole. Questo dimostra che i veri cacciatori, i reali conoscitori del nostro territorio, se ne prendono cura meglio di altri per preservarlo per la propria attività e per garantire la sua integrità per le generazioni future. Il cacciatore e l'ambiente, un binomio indissolubile, una dipendenza reciproca in grado di assicurare il giusto equilibrio degli habitat originari della nostra terra. Rocco Perrone provinciapz@luedi.it

Operazioni per la pulizia dell’ambiente ieri a Satriano

CANCELLARA- Nei giorni scorsi la consueta lezione settimanale dell'Unitre ha avuto come tema la cardiologia. Non una lezione classica, fatta di paroloni incomprensibili, ma un excursus storico-filosofico. Una lezione che ha catturato per circa due ore l'attenzione dei presenti. Ad illustrare l'argomento Italo De Tommaso, dirigente medico di Cardiologia, al San Carlo di Potenza. Ha spiegato come la storia della cardiologia si è sviluppata sin dai tempi più antichi, attraverso lo studio e la scoperta della formazione dell'apparato cardiocircolatorio e del suo funzionamento, di come dall'analisi del sistema animale si sia poi passati all'essere umano, applicando,

PICERNO - Tredici squadre lucane a Terrasini (dal 14 al 17 maggio prossimo) per competere alla finale nazionale di scacchi. Si è svolto sabato il torneo regionale di scacchi presso la scuola media “G. Fortunato” che ha decretato le squadre finaliste. Tanto entusiasmo nei ragazzi durante la cerimonia di premiazione che hanno fatto sentire il proprio tifo a suon di mani e strombazzi. Sono state 33 le squadre partecipanti formate da duecento ragazzi di scuole primarie e secondarie. Sette le categorie in gara. Per la scuola primaria primo posto per Lauria e secondo per Picerno; per la scuola secondaria di secondo grado maschile Spinoso e Lauria, per quella femminile Spinoso e Grumento Nova, per la scuola secondaria di secondo grado allievi Moliterno e Stigliano, per le allieve Matera, per la scuola secondaria secondo grado juniores maschile Moliterno e Stigliano, per la femminile Stigliano e Matera. «E’ un gioco che si sta consolidando nelle scuole - ha detto la preside della scuola, Annamaria Basso - che fa riscoprire facoltà men-

tali come la relazione causa effetto, l'orientamento spazio-temporale, rafforza concetti matematici, topologici, tiene lata l'attenzione, l'osservazione e sviluppa la creatività». Soddisfatto anche Ernesto Paiano, delegato regionale. «E’ un gioco che è cresciuto molto. Nel 2005 avevamo 50 tesserati, ora ne contiamo 180, di cui il 40 per cento ragazzini. Si impara a perdere, la concentrazione». Non sono mancate parole di stima per due piccoli campioni. Una è Arianna Russo di Spinoso, promettente ragazzina che ha fatto apprezzare le sue capacità durante la gara. E poi di un piccolo campione nelle cui vene scorre anche sangue lucano. È Fabiano Caruana, tra i primi 100 giocatori al mondo nonostante la sua giovane età. Ha 16 anni ed è ormai un professionista. La madre, Santina Digiorgio, è di Francavilla sul Sinni. «L'idea è quella di organizzare una simultanea con lui - ha detto anche se è difficile portalo qui. È sempre in giro per il mondo». i.d.m. provinciapz@luedi.it

Cancellara, l’Unitre a lezione di cardiologia con tanta cautela, tutto ciò che era stato scoperto sugli animali. De Tommaso ha illustrato i maggiori personaggi ed eventi che hanno caratterizzato la storia della cardiologia, mettendo in evidenza come la tradizione medica da Ippocrate al '700 sia stata caratterizzata dalla comparazione, dalla sovrapposizione e dall'intreccio tra flusso del sangue, e moti di rotazione e di rivoluzione degli astri. Questo a dimostrazione di come la medicina del passato fosse ancorata alla

dinamica cosmica. Sono state illustrate le principali teoriche filosofiche antiche legate alla cardiologia: Platone affermava che, mentre il fegato forniva le premesse, il cuore e il cervello erano il presupposto necessario per la vita umana, Aristotele sosteneva, invece, che il cuore era fonte di calore e di vita, e affermava che il sangue che proveniva dal cuore, portato dalle vene ai tessuti non ritornava al cuore. Il maggior contributo nel campo della cardiologia anato-

mica lo hanno dato Erofilo e Erasistrato, con la loro tecnica di dissezione umana. Infine si è parlato di Galeno che dimostrò che le arterie trasportano sangue e non aria come affermava invece Aristotele. Dopo questo excursus storico filosofico si è entrato nel vivo del tema con la spiegazione di quella che è la più diffusa patologia cardiaca: l'infarto miocardico. Sono state spiegate le cause, i sintomi e la terapia farmacologica di questa patologia. Infine il dott. De Tommaso ha fornito consigli pratici per un corretto stile di vita, indicando le regole per un'alimentazione sana e soprattutto consigliando tanto movimento. Carmen Paradiso provinciapz@luedi.it


18 Potenza e provincia Senise Il nuovo attrattore sul lago Montecotugno proposto dall’Apt

Lunedì 30 marzo 2009

Satriano Lo sforzo per i bimbi del Ciad

Protezione civile e militari Non mancano i dubbi sullo sviluppo per un sorriso

Il turismo di Sinesis

SENISE - Sinesis, questo il nome del nuovo attrattore turistico, lo spettacolo sull’acqua del lago di Montecotugno, che dovrebbe far rivivere lo sbarco dei greci e con esso attirare turisti. La proposta arriva dall’Apt e dal suo mentore, Giampiero Perri, che ha sperimentato con grande successo, importando nella nostra regione questo tipo di spettacolo. E’ stato presentato in anteprima nella sala consiliare, prima di sottoporlo al vaglio della conferenza dei sindaci della zona che si terrà nelle prossime settimane. Così come promesso, dieci milioni di euro (dei primi trentacinque che il governo nazionale ha stanziato a nome della vicina Puglia) saranno destinati dal governo regionale a questo progetto che l’Apt ha girato all’Ente irrigazione. La Puglia dovrebbe poi corrispondere alla Regione Basilicata circa ventidue milioni di euro all’anno, a partire dal 2004, per una somma di circa centodieci milioni di euro. Questi almeno erano i termi dell’accordo di programma tra Puglia e Basilicata, garantito dallo Stato. L’indennizzo - perché di questo si tratta - sarebbe legato alla fornitura d’acqua che la Basilicata garantisce alla Puglia attraverso gli invasi realizzati sacrificando migliaia di terreno fertile di

Una immagine dell’invaso

lucani che, magari anche per questo, hanno scelto la via dell’emigrazione. L’opera si caratterizzerà per l’alto uso di nuove tecnologie che renderanno lo spettacolo “innovativo” in assoluto. Inoltre si prevede il coinvolgimento di numerose altre associazioni e diversi enti, per rendere fruibile il Lago stesso, collegando più iniziative, tutte ecocompatibili. Insomma, l’invaso finalmente potrà apparire e rappresentare un angolo della Regione che fa da collegamento ai Sassi di Matera, al Metapontino, al Pollino e a Maratea. Se questo è solo un primo intervento, fanno però sapere tanti amministratori e politici della zona, va bene. Ma se invece l’iniziativa dovesse aprire e chiudere, si-

gnificherebbe non aver capito le esigenze di questa parte del territorio regionale. La restante somma del primo finanziamento infatti (venticinque milioni di euro, parte dei quali potrebbero essere destinati ai comuni), con la stessa errata filosofia delle royalties del petrolio, non sembra avere adepti al di fuori degli amministratori locali interessati a risanare le casse piangenti dei loro comuni. Ci sarebbe invece da recuperare tutta la problematica riguardante la tutela e la conservazione proprio dell’invaso che avrebbe urgente bisogno di lavori sulle sponde (come opere di protezione e di contenimento degli scoscendimenti) e di pulizia dei fondali oramai strapieni di detriti. Si otter-

rebbe un duplice risultato: allungamento della vita dell’invaso e giornate di lavoro per tantissima gente. Ci sarebbe poi l’idea progettuale del capogruppo del Pdci in consiglio provinciale, Raffaele Soave, che propone da anni un parco dei laghi artificiali, una sorta di sfruttamento e promozione delle risorse Sinni, Pertusillo e Rendina, in rete e collegati per un percorso turistico ambientale occupazionale definitivo trattandosi di sviluppo. Vista la strada alternativa intrapresa, Soave si rammarica di non aver trovato proseliti sul suo progetto, peraltro tradotto in proposta di legge che aspettava solo di essere concretizzata, ma che a questo punto potrebbe saltare definitivamente. Gianni Costantino

C’È un po’ di cuore lucano in Ciad, grazie ad alcune inziative dedicate ai bambini di quel lontano Paese. Alcuni giorni fa, il 25 marzo, nell’orfanotrofio di Abechè, Bakan Assalam (che significa Posto della pace), il Comandante del contingente italiano in Ciad, colonnello di fanteria Giorgio Bertini, ha inaugurato il parco giochi “Italia”. L’iniziativa è stata resa possibile dalla generosità del personale militare della task-force “Ippocrate”, grazie alla quale la struttura è stata dotata di altalene e dondoli che serviranno ai piccoli ospiti. Così i bambini potranno godere di alcuni momenti di svago e spensieratezza. Un ringraziamento è arrivato dal direttore dell’orfanotrofio, Ralf Sperlich, per «le molteplici attività di carattere umanitario e l’assistenza sanitaria a favore anche dei piccoli orfani ciadiani, resa in questo anno di mandato dal personale del contingente italiano». In particolare, quest’ultima donazione è frutto del lavoro del personale del Reparto sanità del Decimo reggimento di manovra che, con una raccolta spontanea di

fondi, ha acquistato il materiale per costruire i giochi. Successivamente un gruppo di militari, composto dal maresciallo capo Rocco Pignata, originario di Satriano di Lucania insieme con un gruppo di militari che operano a Persano all’interno del reggimento si è spontaneamente offerto di realizzare i giochi sacrificando il proprio tempo libero. I militari della task-force Ippocrate giornalmente vedono con i propri occhi le misere condizioni di vita in cui versa la popolazione ciadiana. Pur coscienti che il loro operato non è altro che «una goccia di aiuto in un mare di bisogni», sono orgogliosi del proprio lavoro quotidiano. E’ una meravigliosa senzazione poter guardare negli occhi un bambino che per la prima volta prova il dondolio dell’altalena: «ripaga dei tanti sforzi e dei tanti sacrifici che, inevitabilmente, comporta una missione». Nel frattempo, sta andando avanti una raccolta di aiuti organizzata dalla Protezione civile del gruppo lucano di Satriano di Lucania che in Ciad porterà materiale scolastico, abbigliamento, giochi e macchine per aerosolterapia.


Potenza e provincia 19

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| CALA IL SIPARIO SULL’OLIMPIADE DELLA MULTIMEDIALITA’ | Melfi Lo studente dell’istituto “Montessori” di Porretta Terme si aggiudica il “Mediashow”

Capitani conquista le “stelle” La manifestazione è giunta alla sua undicesima edizione MELFI - Manuel Capitani di Porretta Terme vince l'undicesima edizione del Mediashow del liceo scientifico “Federico II”. La cerimonia di premiazione si è svolta nell'aula consiliare del Palazzo comunale alla presenza di numerose personalità, dall'ambasciatore dell'Honduras, Roberto Ochoa, al presidente della Regione Vito De Filippo, ad Antonio Lobello della Direzione generale della Scuola del ministero, al prefetto Luigi Riccio, al mescovo di Melfi, Gianfranco Todisco, ad Alfio Andronico, docente d'informatica all'Ateneo di Siena, al sindaco di Melfi, Ernesto Navazio, Nicola Cavallo dell'Università di Basilicata, il preside del liceo scientifico, Riccardo Rigante, a Gianpaolo D'Andrea, gli assessori provinciali Alfonso Salvatore e Antonio Viticci e ancora autorità civili e militari. Protagonisti dell'evento con l'informatica (di cui, Andronico ha ricordato, in tempi passati, un ispettore ministeriale preconizzò l'esclusione dai programmi scolastici), don Ferdinando Castriotti, il missionario - miracolo dell'Honduras - giunto a Melfi dalla terra americana con suoi alunni, partecipanti all'Olimpiade Multimediale. A lui gli encomi dell'ambasciatore, la targa del liceo, che l'ha avuto suo docente, l'applauso di quanti affollavano la sala consiliare. Altrettanto protagoniste le “stelle” e non poteva essere altrimenti nell'Anno internazionale dell'Astronomia. D'altronde il tema dell'Olimpiade da parte del ministero dell'Istruzione erano proprio le stelle. Quelle che chiudono i tre canti della Divina Commedia, e di Galileo Galilei, iniziatore della scienza moderna, ed ancora i 2000 astri della via lattea, oggetto dello studio del telescopio Kepler. Sul tema i partecipanti al Mediashow dovevano realizzare “una comunicazione a contenuto scientifico con carattere pubblicitario”. Rileverà la presidente del comitato di valutazione, Dianora Bardi, docente al liceo di Bergamo, autentici videoclip, che il pubblico ha potuto apprezzare, per essere stati proiettati durante la cerimonia. Dopo i riconosci-

1° CLASSIFICATO

2° CLASSIFICATO

3° CLASSIFICATO

La consegna delle targhe al “Quotidiano” e alle delegazioni dell’Ungheria e dell’Honduras

menti alle scuole estere dell'Honduras, dell'Ungheria e della Romania, così la

ATELLA - Prende il via in Basilicata “A scuola con Itala”, progetto Unalat (Unione nazionale tra le associazioni di produttori di latte bovino) finanziato dal ministero per le Politiche agricole, in collaborazione con Buonitalia spa e Inran, (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione). Si tratta di un progetto educativo ideato con l’obiettivo di promuovere la corretta alimentazione inculcando sin da piccoli i concetti fondamentali. Essenziale, infatti, è la coscienza alimentare, la consapevolezza dell'importanza che una sana alimentazione, associata ad un corretto stile di vita, rappresenta uno strumento essenziale per la prevenzione delle patologie. Per informazioni sull'idea progettuale e per scaricare il materiale didattico basta accedere al sito www.italaweb.it o scrivere a info@italaweb.it. Aderendo al marchio collettivo di qualità Itala e all'iniziativa di attività didattica sul campo,“Fattorie Donna Giulia” di Atella apre le por-

premiazione. Per i partecipanti di scuola media: primo classificato, Michele

Cantisani di Sarconi, secondo pari merito, Nicola Cillis della scuola “Villa-

reale” di Lavello, Donato Maiorino della “Ferrara” di Melfi Diego Garritoli della “De Luca” di Venosa e Giuseppe Zacardi della “Granata” di Rionero. Per gli istituti superiori. Vincitore, Manuel Capitani dell'istituto Industriale “Montessori” di Porretta Terme, per “aver realizzato un prodotto multimediale di grande coinvolgimento emotivo, unitamente ad abilità tecnica ed un interessante excursus storico”. Carmelo Sferrazza del liceo scientifico “Sciascia” di Canicattì, al secondo posto, che “ha realizzato un prodotto multimediale

Atella, gli alunni dell’Itas di Marconia in visita alle “Fattorie Donna Giulia”

te dell'unica centrale del latte regionale alle scuole lucane di primo e secondo grado. “Fattorie Donna Giulia”si svilup-

pa su una superficie di circa 5.000 metri quadri; alleva vacche da latte di razza Frisona, 500 capi, di cui oltre 200 attualmente in lattazione. La lavorazione giornaliera ammonta a circa 150 quintali di latte proveniente dalle aziende zootecniche collegate, Masserie Saraceno di Atella e azienda agricola Bochicchio di Filiano. L'azienda è dotata di impianti di mungitura, pastorizzazione e imbottigliamento all'avanguardia. Produce latte fresco di alta qualità, intero e parzialmente scremato, panna e burro per pasticcerie e, a breve sul mercato, la linea degli yogurt da bere. In attesa di mostrare l'azienda ai più piccoli, primi ospiti gli studenti delle quarte e quinte classi dell'Itas istituto tecnico agrario statale

“Giuseppe Ceraboni ”di Marconia di Pisticci. Ragazzi e i docenti accompagnatori hanno potuto visitare gli allevamenti, osservare gli impianti durante la produzione e degustare i prodotti a marchio “Fattorie Donna Giulia”, garanzia di alta qualità e di tutela del consumatore, frutto dell'applicazione dei principi di filiera corta e completa tracciabilità. Una mattinata di enorme valore didattico. «Per spiegare ciò che i ragazzi hanno visto qui oggi - afferma Geremia Ninno, professore di zootecnia - avrei bisogno di un mese di lezioni in aula. Si tratta di un'offerta formativa valida soprattutto per gli studenti dell'ultimo anno che dovranno sostenere la prova scritta di zootecnia all'esame di maturità».

originale ed ironico con una conoscenza appropriata della tecnologia e un'efficace integrazione dei media e grafica raffinata”. Al terzo, Alberto Lo Bruno dell'Itis “Dell'Erba” di Castellana Grotte per aver «realizzato un lavoro multimediale ben interpretando la traccia, raffinato nella grafica e nella scelta musicale che coinvolge e induce alla riflessione». Al termine, ai genitori della giornalista Alessandra Bisceglia, amica del Mediashow, è stata consegnata una targa alla memoria. Franco Cacciatore provinciapz@luedi.it

«La visita odierna - fa eco al collega Leonardo Quinto, professore di Economia - ha un valore di gran lunga superiore a una lezione in aula durante la quale il livello dell'attenzione è spesso scarso. Abbiamo ricevuto un'accoglienza al top e tecnicamente l'azienda è un modello. Di grande interesse gli aspetti imprenditoriali e di gestione della filiera, temi che spesso siamo costretti a tralasciare e che oggi i ragazzi hanno potuto toccare con mano». Entusiasti anche gli studenti. «Sto decidendo del mio futuro -dice Maria Pierpaola Marino - e vorrei restare nel settore. Lavorare in un posto come questo sarebbe un sogno. Non pensavo che in Basilicata ci fosse una realtà simile. E’ veramente un'eccellenza». Ad appassionare definitivamente i ragazzi la merenda a base di pane, burro e marmellata, yogurt e latte fresco alta qualità. Simona Brancati provinciapz@luedi.it


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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Sotto accusa il mancato finanziamento di alcuni settori nevralgici per l’economia locale

«Cittadini sedotti e abbandonati» Decalogo negativo del gruppo Pd su bilancio e amministrazione «MATERA città tradita, cittadini materani sedotti e abbandonati». A lanciare l’allarme con una sintesi quantomai a effetto, è il gruppo consiliare del Pd, che ha annunciato per stamane una confereza stampa sullo spinoso tema del bilancio. «Troppe le promesse non mantenute -si legge in una nota diffusa ieri- troppe le illusioni tradite». Poi, in sintesi, i punti più criici secondo l’opposizione: 1) Riportare l'addizionale Irpef dallo 0,8% al 0,3%, così come dichiarato ufficialmente in occasione dell'approvazione del bilancio 2008, decisione che conferma l'aumento delle tasse anche nell'anno in cui decisamente più forte è, in città, la pressione della crisi, con i fallimenti che si sono succeduti nel settore del mobile imbottito, dell'artigianato, del commercio e perfino della emergente industria meccanica (vedi cassa integrazione della Comer). 2) Il finanziamento adeguato al rilancio del settore del Turismo , da tutti indicato come strategico, ma che negli ultimi anni sta conoscendo la stagnazione più totale, e per il quale nessun investimento è stato immaginato. Solo 100.000 euro, infatti, sono stati destinati per programmare e organizzare un anno di manifestazioni, eventi, spettacoli, per immaginare offerte innovative che convincano i turisti ad allungare i periodi di sosta nella nostra città, per mettere a sistema un pacchetto di offerte adeguate utili a destagionalizzare la loro presenza. 3) Risoluzione del problema della discarica comunale e del miglioramento del sistema di raccolta e smalti-

mento dei rifiuti solidi urbani. In nome di questa promessa si era triplicata l'addizionale Irpef a carico dei cittadini, che ha fruttato all'amministrazione un incremento di entrate per circa 3,5 milioni di euro. Il risultato ottenuto invece è quello che 1 milione di euro saranno buttati per conferire a Pomarico i rifiuti di Matera e che la raccolta è ritornata a essere insufficiente con la naturale conseguenza che la città è sempre più sporca. 4) Mancato finanziamento per la stabilizzazione dei 52 precari che da mesi vengono illusi con una annunciata stabilizzazione, che nonostante gli impegni questa volta mantenuti della Regione

Basilicata, anche nel 2009 non si farà per mancanza di fondi. 5) Mancato finanziamento necessario a rilanciare le attività produttive nella nostra città, nessun finanziamento infatti è previsto per il 2009, né per la realizzazione dello sportello unico delle imprese, né per il miglioramento delle infrastrutture materiali ed immateriali delle zone industriali ed in particolare di tutta l'area individuata per la Zona Franca Urbana , né per la realizzazione di una struttura da dedicare agli eventi fiera. 6) Mancato finanziamento per lo Sport , promesse testimoniate anche da odg, approvati all'unanimità, che im-

pegnavano il sindaco e la Giunta a finanziare la sistemazione degli impianti sportivi della città come la tensostruttura, la pista per il campo di atletica ed il palazzetto di via Lanera. 7) Nonostante l'odg approvato all'unanimità, il mancato finanziamento da destinare alla riqualificazione di piazza Kennedy e per il completamento delle opere di urbanizzazione di Arco (ci sono solo 200.000 euro per i marciapiedi) che vedrà ancora nella sistemazione delle aree verdi una chimera irrangiungibile. 8) Investire nelle attività di lotta all'evasione ed all'elusione tributaria ed al recupero dei crediti pregressi, attraverso impiego di personale, acquisti di strumentazioni ed attività da dedicare alla raccolta dati utili allo scopo. 9) Coinvolgimento annunciato e mai rispettato delle commissioni nel trattamento dei problemi importanti, testimonianza è la compilazione degli elenchi degli immobili da destinare all'alienazione , frutto di considerazioni fatte esclusivamente all'interno della Giunta. 10) Destinare risorse per il miglioramento dell'efficienza amministrativa attraverso investimenti adeguati nell'informatizzazione degli uffici comunali, al fine di accelerare i processi di espletamento delle pratiche. Avremmo potuto argomentare su altre promesse non mantenute». II gruppo del Pd annuncia che svilupperà «un confronto a tutto campo, facendo emergere tutte le contraddizioni della maggioranza». matera@luedi.it

Ogni anno vengono diagnosticati 25mila nuovi casi, la Basilicata non fa eccezione

Epilessia, un male prevedibile Esperti a confronto sul serio disturbo neurologico “LE epilessie dell'età evolutiva: classificazione diagnostica e inquadramento terapeutico”. E’ stato questo il tema del convegno, tenuto sabato scorso presso l'Auditorium dell’ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Sono intervenuti Vito Gaudiano direttore generale dell'Asm; Carlo Calzone, direttore dipartimento interaziendale di Neuropsichiatria Infantile Regione Basilicata; Paolo Curatolo, direttore Unità di Neuroscienze Pediatriche Università Tor Vergata Roma e Domenico Mangione responsabile Unità operativa di Neuropsichiatria Infantile dell’Asm. L'epilessia è una condizione cronica neurologica caratterizzata da scariche improvvise, eccessive e rapide di neuroni, focolaio epilettogeno, della sostanza grigia dell'encefalo. L'eziologia storica dell'epilessia spesso è stata associata ad esperienze religiose ed a possessioni demoniache, perciò denominata “Malattia Sacra”. L'epilessia, data la sua multiforme manifestazione senza limiti d'età, presenta diversi volti. Fra le malattie neurologiche è la più frequente e colpisce da tre a sette persone ogni 1000.

In Italia, ogni anno, vengono diagnosticati 25.000 casi. La manifestazione della patologia varia per tipo e durata di crisi e la più frequente si presenta con convulsione del corpo, contrattura generale dei muscoli, morsicatura della lingua, rotazione degli occhi all'indietro e bava. «L'epilessia si manifesta in età infantile e la frequenza è dell'1%. -afferma Calzone- Una diagnosi precoce, seguita da intervento mirato, può dare ottimi risultati. Disponiamo di avanzati mezzi diagnostici e farmaci efficaci. Questo convegno offre ai pediatri ed ai medici di medicina generale indicazioni utili». «Dal primo gennaio è cambiata la geografia delle Asl in Basilicata: Asm, azienda sanitaria Matera e Asp Azienda sanitaria Potenza. -ha esordito Gaudiano- La fusione delle due Asl del Materano ha creato seri problemi di gestione delle risorse umane, però si snellisce il rapporto burocratico e viene agevolato l'intervento diretto. In questi tempi di crisi siamo costretti a seguire una rigorosa politica di risparmio nella gestione dei servizi, però non possiamo praticare tagli nell'assistenza. La salute e l'oc-

cupazione ne soffrirebbero moltissimo». «L'ipereccitabilità dei neuroni nelle varie aree cerebrali è stata meglio studiata. -ha spiegato Curatolo- I neuroni scaricano eccitazioni elettriche all'unisono con fenomeni chimici piuttosto complessi. Il meccanismo si basa su un eccesso di inibizione o di eccitabilità. Bilanciare i due eccessi è il compito della cura da approntare. I motivi sono spesso genetici per geni malfunzionanti e non produttori di una proteina. L'epilessia è classificata, in base alla dimensione dell'area interessata alla scarica, tra focale e generalizzata, con perdita di conoscenza. Può portare a encefalopatia con ritardo cerebrale nel primo-secondo anno di vita, per crisi resistenti a tutti i farmaci antiepilettici. La Risonanza magnetica Nucleare individua le microlesioni di 5 mm. I farmaci innovativi, con meccanismo d'azione ad ampio spettro e buona tollerabilità, sono: Levetiracetam e Topiramato. Lavorano sui canali del sodio, potassio e calcio alterati dalla proteina mancante con un successo del 70%». Nunzio Longo matera@luedi.it

Incontro promosso dall’Arcidiocesi

Lavoro, la Chiesa scende in campo IL tema delicato del lavoro è stato al centro del dibattito organizzato dall'Azione cattolica e dall'Arcidiocesi di Matera-Irsina, di concerto con numerosissimi soggetti del territorio, dalla Confcommercio alla Confartigianto, per tentare di rimettere al centro dello sviluppo le ragioni della solidarietà. “Leggere il territori per promuovere il cambiamento. Lavoro tra risorse e responsabilità”: queste le tematiche attorno alle quali i tanti soggetti ritrovatosi hanno sviluppato un'analisi che, corroborata da fondamenta teoriche, non ha potuto però fare a ameno di guardare con crescente preoccupazione al disagio sociale, oramai evidente, cresciuto orami in maniera vistosa nel territorio materano. «Pur vivendo un momento di grande difficoltà economica, non dobbiamo spaventarci, ma avviare una riflessione aperta e responsabile, perché non possiamo affrontare questo problema da soli; dobbiamo quindi vedere con fiducia e speranza ha dichiarato l'arcivescovo di Matera-Irsina, Sua eccellenza Monsignor Salvatore Ligorio- prospettive che in germe certamente ci sono, visto che è una città laboriosa, con un tessuto sociale sano; dobbiamo elaborare, quindi, prospettive più precise e concrete da potere offrire alla nostra comunità». L'Arcidiocesi, in realtà, ha mostrato da subito una capacità di lettura e di reazione di questo nuovo disagio: si è difatti proceduto alla costituzione del progetto “Lidia”, proprio al fine di intervenire a sostegno del microcredito, con un fondo finanziato dalla Diocesi, con l'avallo della Banca etica. «La missione della Chiesa locale è quella di comunicare il Vangelo, e la speranza che in Cristo l'umanità possa rinnovarsi; a noi -ha spiegato ancora l'arcivescovotocca, per vocazione, di incarnarci sul territorio, dove oggi rileviamo questa mancanza di lavoro, che interessa non soltanto i giovani, che sono costretti ad andare via, ma anche i papà, le famiglie; il progetto Lidia è una goccia nell'oceano, ne siamo consapevoli -ha sottolineato monsignor Ligorioma che mi auguro non rimanga isolata, per dare forza a questi giovani, per ritrovare le risorse intellettuali per riproporsi in maniera concreta e realizzabile: è questo -ha quindi concluso l'arcivescovo- l'augurio e la speranza che fortemente voglio lanciare». Servirebbe, però, che quasi l'intero globo accogliesse

l'invito evangelico avanzato da monsignor Ligorio, affinchè qualcosa possa cambiare: «La situazione non è buona nel mondo intero», ha difatti avuto modo di dire il professor Michele Capriati, docente di Politica economica presso l'università degli Studi di Bari. «Guardando poi al contesto Italia -ha spiegato il professor Capriati, nel corso di un intervento dove ha saputo magistralmente unire nozioni con comunicazione- nelle statistiche dal Fondo monetario internazionale noi siamo agli ultimi posti, come incidenza sul Pil (Prodotto interno lordo) delle iniziative prese dal Governo. Occorrerebbe -ha ricordato Capriati- procedere all'uso di ammortizzatori sociali, all'accelerazione della spesa pubblica per infrastrutture, favorire politiche monetarie per agevole e sbloccare il credito: al contrario -ha dichiarato il docente di politica economicainiziative come l'Osservatorio sulle banche sono cosa davvero risibili; la competenza sulla vigilanza -ha poi rimarcato il professor Capriati, prendendo quindi le distanze dall'azione governativa- spetta alla Banca d'Italia, che la esercita in maniera egregia». Rispetto a un'analisi più generale su quanto sta avvenendo nell'attuale scenario, e guardando alle soluzioni praticabili, Capriati ha dichiarato: «Servono più regole, e la prima -ha subito aggiunto- credo che sia quella che i più ricchi debbano pagare quando la situazione si fa difficile per i poveri, cosa che, pur non parlando da esperto, penso sia in accordo con il vangelo». Le vicende della comunità cittadina, e il vero e proprio dramma che sta investendo il comparto occupazionale locale, sono state al centro delle parole del sindaco Emilio Buccico: «In questi giorni apprendiamo le nuove difficoltà che stanno interessando i 140 lavoratori, altamente specializzati della Ferrosud; la crisi del mobile imbottito, sommata ad altre difficoltà ci stanno mettendo a dura prova -ha dichiarato l'avvocato Buccico- speriamo -ha quindi proseguito- nelle prospettive aperte dalla Zona franca, anche se devo dire di vedere crescere le nuove povertà a Matera; credo che in futuro dovremo rimodulare la nostra capacità di formazione delle classi produttive, c'è, ad esempio, il turismo -ha quindi indicato- una vera e propri prateria sconfinata». Enzo Scalcione


Matera 21

Lunedì 30 marzo 2009

a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173

Il prezzo è buono? Scrivilo sul muro

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Piano per l’immigrazione SI terrà domani, alle ore 17 nella sede dell’Anolf di Matera, in piazza Matteotti 11, la conferenza stampa di presentazione, «dello scempio e della penalizzazione come si legge in una nota- che hanno subìto gli immigrati con il vecchio programma regionale. L’incontro consentirà di dimostrare nei fatti come sono stati utilizzati questi fondi, cosa hanno prodotto e chi ne ha usufruito. Il Piano annuale del 2009 -prosegue la nota- a favore dei migranti residenti in Basilicata, non piace per niente alla maggioranza dell’esecutivo della Commissione regionale per l’immigrazione».

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Il bilancio va in Consiglio SI riunirà domani, in sessione ordinaria in prima convocazione alle 16.30, e in seconda convocazione, alle 16,30 di venerdì 3 aprile, presso la sala delle adunanze di via La Vista, il consiglio comunale. Questo l'ordine del giorno che verrà trattato: 1. Rinegoziazione contratti in essere con la Società Equitalia Basilicata s.p.a. per il recupero di aree di evasione di tributi comunali. Atto di indirizzo; 2. Verifica delle quantità, qualità e del prezzo di cessione di aree e fabbricati da destinare alle residenze, alle attività produttive e terziarie, ai sensi delle leggi 18.04.1962, n. 167, 22.10.1971, n. 865 e 5.8.1978, n. 457; 3. Aliquote e detrazioni Ici anno 2009; 4. Addizionale comunale all'imposta sui redditi delle persone fisiche. Determinazione aliquota; 5. Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009. Relazione previsionale e programmatica. Bilancio pluriennale 2009-2011 - Elenco Annuale e Programma Triennale dei Lavori Pubblici.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO LUIGINA Via Pasquale Vena, 3/bis 61

0835/333901

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060


22 Matera e provincia Proposto un tavolo tecnico congiunto per analizzare eventuali soluzioni alternative

Lunedì 30 marzo 2009

«Stangata in arrivo per i montesi» Allarme del Pd sull’esternalizzazione della riscossione tributi MONTESCAGLIOSO «L’amministrazione comunale di Montescaglioso prepara una nuova stangata per i cittadini montesi in materia di accertamento di riscossione dei tributi comunali prevedendo di affidare tale servizio a società esterna». Lo afferma, in un comunicato stampa, il Pd di Montescaglioso che ha chiesto al sindaco la convocazione di un tavolo tecnico, da egli stesso presieduto, per approfondire l’argomento. Inoltre, il partito democratico mette in evidenza che gli accertamenti devono essere fatti, ma di «non affidare il servizio all’esterno, perchè questa modalità porterebbe un aggravio di tasse a danno della comunità». A tal proposito propone un progetto obiettivo con accertamenti effettuati direttamente dall’ufficio Tributi del comune di Montescaglioso. «Dopo aver sperperato denaro pubblico con una gestione disastrosa delle casse comunali volta soprattutto a garantire operazioni di facciata. -si legge in una nota del Pd monteseDopo aver sperperato i notevoli introiti prodotti dalla farmacia comunale voluta dal centrosinistra. Dopo aver tolto dalle tasche dei

cittadini montesi circa 400.000 euro annui per l'aumento spropositato della tassa rifiuti che non dipende dal nuovo servizio di raccolta differenziata; dopo aver aumentato in modo spropositato tutte le tasse comunali, diritti di segreteria, oneri di urbanizzazione

ecc.; dopo aver applicato per le società sportive le tariffe del 100% per la gestione delle strutture, a fronte del massimo stabilito per legge del 36%, provvedimento che mortifica l'associazionismo sportivo locale; dopo aver proceduto volutamente ad annullare quasi del tutto

l’ufficio Tributi del comune. L'amministrazione comunale si giustifica -prosegue la nota- fa riferimento alla Corte dei conti, e, nel frattempo, prepara una nuova stangata». Il partito democratico propone: 1) Un progetto obiettivo con accertamenti effettuati direttamente dall'ufficio Tributi del comune di Montescaglioso, potenziandolo con altre unità provenienti da altri settori oppure con giovani professonisti locali; 2) L’applicazione agli accertamenti degli articoli previsti dallo statuto del contribuente di cui non c'e' nessuna traccia nel capitolato di appalto oggetto di gara; 3) La riscossione con il metodo già in attuazione dal comune di Montescaglioso che prevede una percentuale di riscossione del 4% nettamente inferiore a quella prevista nel capitolato di appalto pari al 25%. Si rimane in attesa -conclude la nota- di una convocazione da parte dell'Amministrazione comunale al fine di affrontare in maniera responsabile l'argomento, ed al fine di evitare questo ulteriore disastro per i cittadini montesi». provinciamt@luedi.it

Pisticci Ritrovato dalla polizia

Turista tedesco si perde a lido 48 PISTICCI - È stato rintrac- raccontato che era uscito ciato nella tarda serata di in bicicletta per raggiunsabato, da equipaggi della gere la frazione di marcoPolizia di Stato del Com- nia smarrendosi. Il buio l'ha disomissariato rientato ed di pubblica ha imboccasicurezza di to un perPisticci e corso di della polizia strada senstradale di za uscita, fiMatera, il nendo in un cittadino tetratturo imdesco che praticabile nel primo per le abpomeriggio bondanti si era allonpiogge catanato in bidute nei cicletta dal giorni scorsuo camper si. parcheggiaRifiutanto nei pressi Un posto di controllo della do il ricovedel “Blu vil- Polstrada di Matera ro ospedalielage” di lido ro, gli opera48 di Pisticci tori di polizia hanno acScalo. Il turista si trovava vici- compagnato il malcapitano la Statale 106, nei pres- to presso il suo camper afsi dello svincolo destra ba- findandolo alle cure della sento. Era stremato ed in- moglie. fangato. Agli agenti ha provinciamt@luedi.it

Tricarico

Obiettivo: 20.000 votanti e trenta pullman per la manifestazione a Roma

Carabinieri assaliti

Così rischiano gli stipendi

TRICARICO - I carabinieri della Compagnia di Tricarico hanno denunciato tre persone del posto, tutti fratelli, per minaccia a pubblico ufficiale. I tre giovani, mentre circolavano per le vie del centro abitato, nonostante l'auto dei carabinieri, che li precedeva si fosse fermata per consentire il transito di un pedone, noncuranti, hanno iniziato a suonare, chiedendo, insistentemente, sgarbatamente e ingiustificatamente, di passare. Fermati e sottoposti a controllo, d'improvviso, senza motivo o, sicuramente, perché infastiditi per essere stati trattenuti e controllati, hanno iniziato a inveire contro i militari dell'Arma, minacciandoli. Accompagnati in caserma, sono stati così ricondotti alla ragione e denunciati in stato di libertà.

Montalbano Jonico

Furto di arance MONTALBANO JONICO - I carabinieri della Compagnia di Policoro hanno denunciato, in stato di libertà, un 45 enne del posto, in quanto ritenuto responsabile di concorso in furto aggravato. L'uomo, nella mattinata di sabato, sempre a Montalbano Jonico, insieme a un complice, da identificare, si era introdotto in un agrumeto di proprietà di un 76enne del posto, asportando sette quintali di arance. Un furto piuttosto cospicuo, che non poteva certo passare inosservato.

Nova Siri

Blitz dei Nas NOVA SIRI - I carabinieri del Nas di Potenza e quelli della locale Stazione carabinieri hanno effettuato un controllo all'interno di un esercizio pubblico adibito alla vendita di prodotti vari, gestito da cinesi.Nel corso della verifica i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato vari capi di abbigliamento e accessori non in regola con le norme vigenti in materia merceologica.

La Cgil continua la sua battaglia referendaria contro l’accordo MATERA - Dopo averlo effettuato negli uffici dei ministeri e poi nella scuola, la campagna referendaria della Cgil -quella che intende ridare la parola ai lavoratori sugli accordi separati sottoscritti da Governo/Confindustria/Cisl-Uil e altre sigle minori- è sbarcato in questi giorni anche negli enti locali (Provincia, Comuni e Comunità montane). La campagna è stata avviata in un incontro di qualche settimana fa (il 13 marzo) fra tutti gli eletti nelle Rsu del Materano e i responsabili provinciali della Cgil (Manuela Taratufolo), della Fp (Vito Maragno e Vincenzo Scandiffio). Assemblee, volantinaggi, manifesti in ogni posto di lavoro e subito dopo urne aperte per chiedere a ogni lavoratore se era d'accordo o meno sul contenuto del nuovo modello contrattuale concordato tra le parti con il voto contrario della Cgil perché ritenuto dannoso a tutti i lavoratori ed in modo maggiore per i pubblici dipendenti. A ricordarlo è il segretario provinciale della Funzione Pubblica, Vito Maragno, che cita a sostegno di questa tesi le seguenti circostanze: «L'Inpca (il nuovo indice di per i rinnovi contrattuali riferimento introdotto dall'accordo) non sarà stabilito da un soggetto terzo, bensì dal governo, ovvero il datore di lavoro dei dipendenti pubblici; la base di calcolo è ridotta del 40% essendo stata fissata solo sullo stipendi gabellare e non più su quello accessorio; gli eventuali di scostamenti dall'indice Inpca dovrebbe essere recuperato solo nel triennio successivo (quindi ogni sei anni). In base a una simulazio-

ne -sempre secondo Maragno- se il rinnovo contrattuale del biennio economico ancora da definire si facesse con il nuovo modello contrattuale, ci sarebbe una perdita media secca di 1.352 euro per ogni lavoratore. Senza tenere conto che per i rinnovi contrattuali nel pubblico impiego non verranno fatti solo in base all'indice Inpca, ma anche in base ai contenuti delle finanziarie dell'epoca. Vale a dire che se diranno che non ci sono soldi non se ne farà nulla». A questo occorre aggiungere gli ulteriori indirizzi del governo all'Aran che tendono, secondo Scandiffio, «a ridurre le progressioni economiche orizzontali

(quelle che tendono a premiare i migliori) ogni tre anni e solo per il 20% dei lavoratori per volta, con la evidente conseguenza che un lavoratore -sebbene meritevole- può attendere anche 15 anni per una progressione economica». E' per questo che Manuela Taratufolo ha chiesto agli eletti delle Rappresentanze sindacali unitarie di farsi portatori su ogni posto di lavoro di questo «linguaggio diverso della Cgil che dovrebbe, invece, essere il linguaggio normale di tutti i sindacati -dice- perché se gli attuali stipendi non sono sufficienti, con il nuovo sistema sarà ancora peggio». Gli obiettivi della Cgil materana indicati dalla Taratu-

folo, per la fine di questa campagna che dovrebbe durare ancora qualche giorno: «Oltre 20mila votanti -quindi oltre i 18mila iscritti della Cgil- e trenta pullman di lavoratori da portare a Roma alla manifestazione nazionale del 4 aprile prossimo al Circo Massimo». Per il referendum si è votato sino al 27 marzo e lo spoglio si è svolto sabato. In attesa che vengano resi noti i risultati della consultazione, si è appreso che in questo comparto ha partecipato al voto oltre la metà dei lavoratori e che la quasi totalità degli stessi (intorno al 90%) ha detto no all'accordo separato. Vito Bubbico provinciamt@luedi.it

Policoro, royalties a tutti i comuni Lopatriello chiama a raccolta i sindaci POLICORO - Oggi, alle ore 16 presso la sala consiliare del municipio di Policoro, il sindaco, Nicola Lopatriello ha invitato tutti gli amministratori del territorio regionale a un incontro finalizzato alla costituzione di un Tavolo permanente dei sindaci relativo alla redistribuzione equa delle risorse pubbliche relative ai benefici delle royalties delle estrazioni petrolifere. «Ho intenzione di intraprendere una battaglia politica a difesa degli interessi del popolo lucano. Non è possibile spiega Lopatriello- che in un momento in cui la nostra regione è sull'orlo del fallimento sotto tutti i punti di vista, da quello economico a quello politico passando per il sociale, non si riesca ad uscire fuori dal tunnel di questa crisi i cui rimedi sarebbero semplici se ci fosse la volontà politica. Uno di questi, a mio avviso come più volte detto anche pubblicamente, sarebbe quello di redistribuire meglio i soldi che la Regione incassa come diritti dalle compagnie petrolifere per lo sfruttamento delle risorse naturali presenti nel sot-

tosuolo lucano, appunto il petrolio. Da questa necessità, che poi credo sia anche un diritto per una popolazione che con il passare degli anni sta diventando sempre più esigua per colpa di una politica industriale regionale che non c'è, così come non ci sono molte opportunità di lavoro per i nostri giovani, di farmi promotore di questa iniziativa che sono sicuro troverà anche l'assenso di altri amministratori locali che hanno a cuore la sorte di una regione che, continuando di questo passo, è destinata ad essere cancellata dalla carta geografica dell'Italia. Pertanto non possiamo assistere inermi alla gestione dei diritti delle estrazioni petrolifere e insieme agli altri sindaci che faranno parte del tavolo comune abbiamo intenzione di far valere le nostre ragioni, che sono poi quelle dei nostri elettori, e chiedere alla Regione che i benefici vengano allargati a tutti e 131 i Comuni dell'intera regione e non come avviene attualmente a Comuni dove la popolazione è ridotta ai minimi termini».


Sport Lunedì 30 marzo 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

È il peggior debutto delle “rosse” degli ultimi 17 anni. In Australia doppietta Brawn

Ferrari, l’inizio è disastroso A Melbourne, nel primo Gp della stagione, Massa e Raikkonen costretti al ritiro MELBOURNE – Peggio di così non poteva cominciare la stagione 2009 della Formula 1 per la Ferrari: ed è il peggiore inizio da 17 anni per la casa di Maranello. In un circuito che sembra negli ultimi anni «non molto propizio» per la Rossa, sia Felipe Massa sia Kimi Raikkonen partono bene, ma si perdono via via, terminando la gara dell’Albert Park di Melbourne con un guasto tecnico. A preoccupare in chiave Mondiale non è più la McLaren, ma la Brawn Gp dell’ex ferrarista Ross, che ieri si è dimostrata, nelle parole di Massa, di «un altro pianeta». A tradire il brasiliano è stata «la strategia» e a completare la giornata storta è arrivata la rottura del portamozzo anteriore sinistro della sua F60. «Sapevamo che la Brawn Gp sarebbero state irraggiungibili oggi – spiega Massa – ma pensavamo comunque di fare una buona gara. La partenza è stata ottima, ma, dopo cinque o sei giri, sono andato in crisi con le gomme morbide e ho dovuto anticipare la prima sosta. Quindi siamo passati ad una strategia molto aggressiva, una scelta che, a posteriori, si è dimostrata errata, anche perchè poco dopo il pit-stop è entrata in pista la safetycar». «Mi sono ritrovato terzo – prosegue il ferrarista – ma avevo, dopo la ripartenza, meno di dieci giri per cercare di guadagnare terreno su chi mi era alle spalle e aveva più benzina. Alla seconda sosta ho fatto il pieno, ma poi ero molto lento e infine è arrivato il problema che mi ha costretto al ritiro». «Secondo me – ha assicurato il brasiliano, che l’anno scorso ha visto sfuggirgli il Mondiale per un solo punto – a parte la Brawn Gp, siamo competitivi, ma dobbiamo lavorare in maniera perfetta per essere davanti. Qui è stato molto difficile far

Motomondiale

A Jerez il miglior tempo è di Stoner

Casey Stoner

Kimi Raikkonen torna verso i box dopo l’uscita di pista

funzionare le gomme anche perchè l’asfalto non offre molta aderenza». E, col pensiero a domenica prossima: «La ricetta per la Malaysia? Lavorare, lavorare duro». A non poter sorridere per come è andata la gara di Melbourne conclusasi per lui con un problema al differenziale, anche l'altro pilota della Ferrari, Kimi Raikkonen, che avrebbe potuto piazzarsi al secondo posto: «Quando sono finito contro il muro è stato un mio errore. Peccato per-

chè, alla luce di quanto accaduto dopo, avrei potuto finire al secondo posto. Abbiamo perso dei punti preziosi, ma cercheremo di rifarci già in Malaysia. Lì avremo un quadro più chiaro della situazione perchè questo circuito non è molto indicativo». «Il Kers ha funzionato bene in partenza – ha aggiunto il finlandese – ma non c'era molto spazio dove andare: se non pensassimo che dà un aiutino non lo useremmo. Sicuramente il maggior problema lo ab-

biamo avuto nella gestione delle gomme ma dobbiamo migliorare la nostra prestazione in assoluto». A fare un quadro del disastroso avvio di stagione della Ferrari è lo stesso responsabile della gestione sportiva, Stefano Domenicali: «E' stato un inizio certamente non all’altezza della Ferrari, sotto ogni punto di vista. Siamo stati carenti sotto il profilo dell’affidabilità, con due macchine costrette al ritiro. La nostra prestazione è stata inferiore al potenzia-

le che ci aspettavamo di avere dopo le prove invernali: siamo stati in difficoltà nella gestione degli pneumatici. Inoltre, le scelte strategiche non hanno funzionato, in particolare per quanto riguarda Felipe». «In sintesi è stata una giornata da dimenticare dal punto di vista del risultato, ma da tenere bene a mente per cercare di analizzare tutto ciò che non ha reso e fare in modo di migliorarlo da subito», ha concluso Domenicali.

ROMA – Miglior tempo in pista e vittoria di una Bmw. L’accoppiata è riuscita per il secondo anno consecutivo al pilota della Ducati, Casey Stoner, nell’ultima giornata dei test MotoGp sul circuito spagnolo di Jerez. Il motociclista australiano, in sella alla sua Desmosedici GP9, ha infatti fermato il cronometro sull'1'38“646, precedendo il campione del mondo della Yamaha Valentino Rossi, secondo in 1'39“365, e Loris Capirossi su Suzuki (1'39“757). Quarto tempo per lo spagnolo Jorge Lorenzo, sempre su Yamaha, mentre Andrea Dovizioso (Honda) ha chiuso in settima posizione e Marco Melandri (Kawasaki) in dodicesima. La sessione di test, interrotta con tre minuti d’anticipo a causa della pioggia, ha registrato anche la brutta caduta del pilota britannico della Yamaha, James Toseland. L’ex campione Superbike ha perso il controllo della sua moto ma, per la clinica mobile del dottor Costa, dovrebbe essere disponibile tra due settimane per il Gp del Qatar.


24 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Sport 25

Lunedì 30 marzo 2009

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E il mondo scoprì la Brawn MELBOURNE – La Brawn Gp non tradisce le attese, conferma tutta la forza mostrata nei test invernali e diffusori regolari o no, con il pilota inglese Jenson Button domina il Gran Premio d’Australia che termina con la safety-car sotto alla bandiera, con tutte le monoposto in fila indiana, a causa della collisione agli ultimi tre giri tra la Bmw di Robert Kubica e la Red Bull di Sebastian Vettel. Comincia molto bene la Toyota di Jarno Trulli, che partito dai box approfitta del caos finale e porta il tricolore sul terzo gradino del podio della Formula 1 alle spalle dell’altro pilota della ex Honda Rubens Barrichello. Grande rimonta del campione del mondo Lewis Hamilton, all’arrivo quarto dopo essere partito 18/o. Poi Timo Glock. Male le Ferrari che partono bene con Massa subito in terza posizione, ma via

via perdono terreno fino al ritiro del brasiliano, mentre Raikkonen sarà ultimo. La stagione 2009 prende il via con la Brawn Gp dell’inglese Jenson Button che al verde mantiene la prima posizione conquistata in qualifica. Parte male, invece, l’altra ex Honda di Rubens Barrichello che in difficoltà alla prima curva innesca un tamponamento a catena: ne fa le spese la McLaren di Kovalainen che torna subito ai box e si ritira, la Red Bull del pilota di casa Mark Webber e la Bmw di Heidfeld. Della falsa partenza di Barrichello approfittano l’eroe di Monza, l’anno scorso, Sebastian Vettel e le due Ferrari di Massa e Raikkonen che balzano rispettivamente al terzo e al quinto posto. Come gli appassionati speravano è Formula 1 spettacolo fin dall’inizio con un bel duello tra Rosberg, Massa e Kubica, mentre Button e Vettel cominciano a prendere il largo. Al nono giro il brasi-

Grande rimonta di Hamilton alla fine terzo

Che festa per il team

Button esulta «Una giornata davvero fantastica» MELBOURNE – Bella doppietta per la Brawn Gp alla gara di apertura sulla pista di Melbourne. «Che giornata fantastica – ha detto il vincitore del gp d’Australia Jenson Button – Può essere sembrata una vittoria facile, ma non lo è stata affatto, ma ce l’abbiamo fatta ed è quello che conta. Questo successo è per me, la mia famiglia e il team. Abbiamo vis-

liano della Brawn Gp ne combina un’altra toccando in fase di sorpasso la Ferrari di Raikkonen che dopo poco si ferma ai box e riparte regolarmente. Il valzer dei pit-stop nella prima gara della stagione continua con Massa, Vettel e poi la Williams di Rosberg che perde oltre 20». A 39 giri dalla torna tutto come prima: entra la safety car in pista dopo l’incidente del giapponese della Williams Kazuki Nakajima che sbaglia sul dritto, va in testa coda sbattendo violentemente contro il muro di protezione. Tutti i distacchi vengono neutralizzati e Button si ritrova negli specchietti nell’ordine, Vettel, Massa, Kubica, Raikkonen. A seguire tutti gli altri, compreso il campione del mondo della McLaren Lewis Hamilton che 18/o in griglia è ancora 12/o. A 35 giri dalla fine esce la safety car e si ricomincia a far sul serio, la Renault di Nelsino Piquet sotto gli occhi del padre Nelson (che lo segue dai box) va in testa coda e finisce sulla sabbia. A 27 giri dal termine si riferma, prima degli altri, Massa e da 3/o si ritrova 13/o: qui co-

suto alcuni mesi traumatici e voglio dire un grande grazie a tutti per essere stati così forti credendoci sempre. In questo weekend abbiamo ottenuto quello che meritiamo per il lavoro svolto negli ultimi mesi. Quello che è eccitante è che sia io che il team possiamo dare ancora molto. Non vedo l’ora che arrivi la Malesia». Bella soddisfazione anche per Rubens Barrichello che ottiene un ottimo secondo posto anche se la gara per lui è stata tutt'altro che facile. «Ho provato emozioni molto miste durante la gara. Sono molto felice di essere giunto secondo. Al via è stata molto dura perchè il sistema antistallo si è inserito facendomi perdere posizioni, poi sono stato colpito violentemente al posteriore alla prima curva e ho pensato che la mia corsa fosse finita. Per fortuna la macchina ha tenuto e sono riuscito a risalire al quarto posto ed

1) BRAWN GP 18 2) MCLAREN 6 3) TOYOTA 5 4) RENAULT 4 5) WILLIAMS 3

Emir. Arabi 1-11

18-10

13-9

Italia

Brasile

30-8

Belgio

Singapore 29-9 Giappone 2-10

23-8

7-6

Turchia

26-7

24-5

Monaco

Europa

10-5

Spagna

Ungheria

26-4

G. Bretagna 21-6 Germania 12-7

19-4

Bahrein

5-4

Malesia

Cina

29-3 10 10 8 8 6 6 5 5 4 4 3 3 2 2 1 1

P&G Infograph

CLASSIFIC A COSTRUT TOR I

6) TORO ROS.

3

LA DECISIONE Trulli penalizzato di 25 secondi Per Vettel anche la multa MELBOURNE – I commissari di gara della Fia hanno deciso di penalizzare Trulli e la Toyota per il sorpasso in regime di safety car nei confronti di Hamilton. Pertanto l'italiano, che era salito sul podio classificandosi terzo, scende in dodicesima posizione in virtù della penalizzazione di 25 secondi, e Hamilton diventa terzo. Glock su Toyota è quarto. La Toyota ha confermato che si appellerà alla decisione. Penalizzazione anche per Sebastian Vettel per il contatto con la Bmw di Robert Kubica. Il pilota tedesco della Red Bull dovrà retrocedere di dieci posizioni sulla griglia di partenza del prossimo GP di Malesia e pagare una multa di 50 mila dollari.

Button domina il primo Gran Premio della stagione e vince davanti al compagno di squadra Barrichello di VINCENZO PIEGARI

Button (Gbr) Barrichello (Bra) Hamilton (Gbr) Glock (Ger) Alonso(Esp) Rosberg (Ger) Buemi (Sui) Bourdais (Fra)

Australia

TOTALE

UN ANNO IN FORMULA UNO

Jarno Trulli

La festa sul podio con Barrichello Brawn e Button A lato il fumo avvolge l’auto di Piquet che si ritira

mincia il suo calvario che conferma come quello dell’Albert Park sia un circuito maledetto per il brasiliano che si ferma a 12 giri da termine per un problema alla direzionalità della sua F60. Nel finale rallenta (per un problema al differenziale) anche la 'Rossà di Kimi Raikkonen, dopo una gara tutta nelle retrovie.

ad essere in condizione di sfruttare l’incidente tra Vettel e Kubica. Questo dimostra che non bisogna mai mollare complimenti a Jenson per la vittoria fantastica e un grazie al team per averci fornito una vettura così buona. Questo è l'inizio di un viaggio molto eccitante per noi». In seguito alla penalità del pilota Toyota Jarno Trulli, Hamilton recupera sei punti e si piazza al terzo posto. «Abbiamo segnato più punti di quanto sperassimo in realtà – ha detto il campione del mondo della Mclaren – Speravo di battermi per ottenere un punto e segnarne sei è quindi un ottimo risultato. E' certo che non abbiamo dimenticato come si vince una gara. La nostra strategia è stata perfetta e il team ha

Mentre la gara sembra già decisa, con Vettel e Kubica alle spalle di Button, il piloti di Bmw e Red Bull si toccano in curva,mentre il polacco cerca di superare il tedesco. Risultato: addio al primo podio della stagione con Kubica fuori subito e Vettel mestamente ai box su tre ruote con la sospensione sinistra distrutta. Così

svolto un lavoro fantastico. Considerata la competitività del nostro pacchetto, ho dovuto cercarne i limiti. Ho fatto una delle migliori gare della mia carriera. Ho guidato con tutto il cuore e sono contento. Il terzo posto può diventare vittoria in caso di accoglimento ricorsi? Non ci penso proprio, voglio migliorare le prestazioni della macchina. Il Kers mi piace? Ha funzionato bene, non ha dato problemi, possiamo migliorare. In gara abbiamo visto tanti sorpassi ma ma non penso siano stati dovuti al Kers. Che tipo di campionato avremo? È sicuramente diverso da quello scorso, la classifica sarà sempre molto corta e le scuderie davanti sono molto competitive».

a fare festa nel tramonto sulla pista di Melbourne sono Barrichello (secondo), Trulli e un sempre vivo Hamilton che potrebbe ritrovarsi il 14 aprile con la Coppa del Gp d’Australia in tasca, se la Corte d’Appello della Fia deciderà di squalificare Brawn Gp, Williams e Toyota per la pretesa irregolarità dei diffusori.

Colore e calore degli appassionati di Formula Uno al Gran Premio di Melbourne in Australia

L’ORDINE D’ARRIVO DEL GP D’AUSTRALIA

Il brasiliano dice di non essere stato aiutato dalla strategia. Raikkonen: «Ho perso aderenza»

MELBOURNE - Questo l’ordine d’arrivo del Gran Premio d’Australia, disputato su 58 giri del circuito di Melbourne pari a 307,574 Km.

Massa: «Queste auto sono di un altro pianeta»

1. Jenson Button (GBR) Brawn-Mercedes in 1h34'15"784 alla media di 195.776 Km/h 2. Rubens Barrichello (BRA) Brawn-Mercedes a 0"807 3. Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes 2"914 4. Timo Glock (GER) Toyota 4"435 5. Fernando Alonso (ESP) Renault 4"879 6. Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota 5"722 7.Sebastien Buemi (SUI) Toro Rosso-Ferrari 6"004 8. Sebastien Bourdais (FRA) Toro Rosso-Ferrari 6”298 9. Adrian Sutil (GER) Force India-Mercede 6"335 10. Nick Heidfeld (GER) BMW-Sauber 7"085 11. Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Mercedes 7"374 12. Jarno Trulli * (ITA) Toyota 26"604 13. Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault 1 giro 14.Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 2 giri 15.Robert Kubica (POL) BMW Sauber 3 giri 16. Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 3 giri

Barrichello «Inizia per noi un viaggio eccitante»

Le Brawn tagliano il traguardo

Giro più veloce: Nico Rosberg 1'27"706 * Penalizzato di 25 secondi per sorpasso in regime di Safety Car

MELBOURNE – «Sono stato io a perdere aderenza». Il finlandese della Ferrari Kimi Raikkonen si assume le sue responsabilità per come sono andate le cose a Melbourne, in occasione del primo Gp della stagione. «Pessimo inizio? Che ci possiamo fare cercheremo di fare meglio nella prossima gara – continua – Questo è un tracciato particolare, qui abbiamo incontrato difficoltà già in passato. Cercheremo di far meglio la prossima gara. Io ho fatto un errore e sono finito contro il muro, ho perso aderenza e la macchina è andata via. E’ un

brutto inizio di campionato, ma possiamo fare meglio nella prossima gara. Abbiamo il tempo per reagire. Ci aspettano circuiti diversi dagli altri, su altre piste sarà diverso. Aspettiamo la prossima gara e vediamo cosa possiamo fare. Peccato che sono uscito e non ho preso punti utili. Kers? Ha funzionato bene però non c'era spazio per muoversi, avevo troppe macchine davanti, non lo useremmo se non lo ritenessimo utile». «Ci aspettavamo di essere più competitivi. Le Brawn GP ora sono su un altro pianeta, ma agli altri siamo vicini» ha

detto invece Massa. «Era impossibile raggiungere la Brawn, ma avevamo pensato di fare una buona gara e fino al momento della decisione della strategia delle tre soste andava bene. Al primo pitstop mi sono fermato prima perchè la gomma morbida non funzionava, sono entrate in crisi dopo 5-6 giri e sono rientrato prima del previsto. Prima della Safety ero terzo, avevo solo otto giri per trovare vantaggio sulle macchine dietro. La strategia non mi ha aiutato. Ho perso posizioni, potevo lottare per il podio o per i primi cinque posti.


26 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Risultati e classifica Arezzo-Foggia

1-0

Cavese-Gallipoli

1-0

Crotone-Taranto

2-0

Perugia-Paganese

12’ st Fanasca (PA), 24’ st Mazzeo (PG), 47’ st De Giosa (PA)

1-2

Pescara-Foligno

2-1

36’ st Chianese 12’ st Cipriani

27ª giornata Marcatori

CROTONE

52

27 16 4

7 43 27 15 13 1

1 32 12 12 3

3

6 11 15 16 -5

GALLIPOLI

51

27 15 6

6 45 26 13 10 3

0 33 12 14 5

3

6 12 14 19 -3

BENEVENTO

48

27 13 9

5 40 26 14 11 2

1 25 8 13 2

7

4 15 18 14 -7

AREZZO

47

27 13 8

6 46 31 13 9

3

1 28 12 14 4

5

5 18 19 15 +1

10’ st Bazzani (PE), 14’ st Siniscalchi (PE), 16’ st Signori (FO)

CAVESE

47

27 13 8

6 30 20 14 8

5

1 19 9 13 5

3

5 11 11 10 -8

Pistoiese-Juve Stabia

FOGGIA

41

27 10 11 6 30 28 12 8

4

0 18 8 15 2

7

6 12 20 2 -10

TERNANA

35

27 8 11 8 28 26 14 7

5

2 18 8 13 1

6

6 10 18 2 -20

3’ pt e 16’ st (r) Evacuo (BN), 29’ pt Romano (RM), 18’ st Porpora (RM)

PAGANESE

34

27 9

7 11 20 28 13 6

4

3 14 12 14 3

3

8

Sorrento-Potenza

10’ st Giampaolo (SO), 31’ st Cantoro (PZ)

1-1

PERUGIA

33

27 8 10 10 24 23 15 4

8

3 14 9 12 4

2

6 10 14 1 -23

Ternana-V. Lanciano

3-0

SORRENTO

33

27 8

9 10 31 33 13 5

5

3 15 12 14 3

4

7 16 21 -2 -20

R. MARCIANISE

33

27 7 12 8 23 25 14 7

5

2 16 9 13 0

7

6

7 16 -2 -25

TARANTO

32

27 9

5 13 24 32 14 6

4

4 17 10 13 3

1

9

7 22 -8 -20

FOLIGNO

31

27 7 10 10 30 35 13 5

4

4 17 13 14 2

6

6 13 22 -5 -22

V. LANCIANO

31

27 9

4 14 31 39 13 7

2

4 19 11 14 2

2 10 12 28 -8 -23

PESCARA

30

27 8 10 9 30 36 14 8

4

2 21 11 13 0

6

POTENZA

23

27 6

8 13 17 27 12 5

4

3 13 8 15 1

4 10 4 19 -10 -25

JUVE STABIA

22

27 5

9 13 24 35 13 3

5

5 11 14 14 2

4

8 13 21 -11 -29

PISTOIESE

22

27 4 10 13 18 35 15 3

8

4 13 17 12 1

2

9

20’ st e 25’ st Figliomeni

14’ pt Breschi

1-0

R. Marcianise-Benevento 2-2

20’ pt e 44’ st Perna, 45’ st Di Deo

Prossimo turno

28ª giornata 05/04/09 ore 15.00

Arezzo-R. Marcianise Foggia-Perugia Foligno-Benevento Gallipoli-Ternana Juve Stabia-Sorrento Paganese-Pescara Potenza-Cavese Taranto-Pistoiese V. Lanciano-Crotone

7

6 16 -8 -19

9 25 -6 -21

5 18 -17 -35

14 RETI: Clemente (1) (Benevento) 12 RETI: De Paula (Foligno); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 11 RETI: Ginestra (Gallipoli) 10 RETI: Baclet e Chianese (1) (Arezzo); Mazzeo (Perugia) 9 RETI: Simon (2) (Pescara); Innocenti (1) (R.Marcianise) 8 RETI: Salgado (4) (Foggia); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Basso (1) (Crotone); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Myrtaj (1) (Sorrento); Perna (1) (Ternana) 6 RETI: Favasuli (3) (Cavese); Caetano e Russo (Crotone); Del Core (1) (Perugia) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Garminale (1) (Foggia); Russo (Gallipoli); Cozzolino (2) (Potenza); Biancone(Sorrento); Caturano (Taranto); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (V.Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Sorrentino (Cavese); Espinal e Pacciardi (Crotone); Troianiello (Foggia); Mounard (Gallipoli); Capparella (J.Stabia); Zeytulaev (Pescara); Artistico (1) (Pistoiese); Giampaolo, La Vista e Ripa (1) (Sorrento); Bolic, Margarita, Oshadogan e Tisci (1) (V.Lanciano)

Il Pescara del nuovo tecnico piega il Foligno

Campani alla sesta sconfitta di fila

Bazzani, firma di lusso per il debutto di Cuccureddu

Pistoiese c’è l’aggancio

PESCARA FOLIGNO

2 1

PESCARA (4-4-2): Indiveri 7,5; Diliso 6, Pomante 6, Siniscalchi 6,5, Vitale 5,5; Felci 6 (22' st Pisciotta 5), Ferraresi 6 (32' st Giordano sv), Coletti 6, Camorani 5,5; Bazzani 6,5 (26' st Stella 6), Laens 7. A disp.: Prisco, Sembroni, Romito, Perrulli. All.: Cuccureddu 7. FOLIGNO (3-4-3): Conti 6; Gregori 6,5 (35' st Baldanzeddu sv), Fiuzzi 5,5, Buscaroli 5,5; Pencelli 6 (15' st Cesaretti 7), Signori 6,5, Mandorlini 6 (28' st Sciani sv), Petterini 5; De Paula 6,5, Cipolla 6, Coresi 6,5. A disp.: Ripa, Cotza, Furiani, Guastalvino. All.: Indiani 6. ARBITRO: Vivenzi di Brescia 6,5. RETI: st 5' Bazzani (P), 14' Siniscalchi (P), 17' Signori (F). NOTE: spettatori 2000 circa. Espulso al 44' st Pisciotta (P). Ammoniti: Vitale, Mandorlini, Buscaroli, Diliso, Pomante, Coresi. Angoli 7-1 per il Pescara. Recupero: 1' pt; 5'st. VASTO - Tornare a vincere. Questo l'unico obiettivo possibile per il Pescara, che contro il Foligno dà inizio all'era Cuccureddu. A fatica, ma la missione è compiuta. Finisce 2 a 1 per i biancazzurri, ma una grossa fetta di vittoria la offre il portiere Indiveri, parando un rigore a Coresi a 3' dal termine. Il tecnico sardo ha preso il posto di Galderisi dopo la sconfitta roboante di Gallipoli. Salvare gli abruzzesi per pianificare un torneo di vertice nella prossima stagione: è la richiesta fatta dalla presidente Caldora al nuovo allenatore.

Pugno al cielo per Cuccureddu, dopo il 2-1 al Foligno

Per gli umbri, quindi, un pomeriggio più complesso del previsto in uno scontro diretto da non perdere per evitare di essere risucchiati ancora più a fondo. Cuccureddu ridisegna la formazione dopo una settimana di lavoro psicologico prima ancora che tattico: dentro Diliso nel ruolo di terzino destro, Camorani sale a centrocampo, ma sulla sinistra. In attacco torna Bazzani accanto al baby uruguagio Laens. Per il neo allenatore biancazzurro il primo compito da assolvere è limitare l'estro di Cipolla, che con Cuccureddu ha vinto la C1 a Grosseto disputando una stagione strepitosa. L'attaccante parte al centro del tridente folignate, ma i brividi li crea un ispirato De Paula. Il primo vero per Indiveri arriva al 24': un palla persa da Bazzani a centrocampo diventa un assist per il brasiliano che parte da destra, arriva in area e fa partire un tiro a girare insidiosissimo. Il portiere alza in angolo

con un intervento plastico. Mentre il Pescara tiene il campo con autorità, ma senza pungere, è ancora il Foligno a mettere paura. Al 41' una grave ingenuità di Vitale regala la palla Pencelli che lancia subito Cipolla verso Indiveri: fondamentale il recupero a due passi dalla porta di Pomante. Momento di sbandamento abruzzese. Coresi ha la palla buona per sbloccare la partita al 43', il suo diagonale da sinistra a destra esce di pochissimo. La squadra di casa fatica a pungere, nonostante la volontà e la grinta che mette su ogni pallone. Manca l'uomo dell'ultimo passaggio, magari Perrulli, che siede in panchina. L'esperimento Camorani esterno sinistro di centrocampo, nel primo tempo, non porta frutti. Il miglior pescarese è Laens: un leone, gli manca solo il gol. Nella ripresa, si vede la squadra di casa. Al 1' Coletti dal corner trova l'inzuccata di Siniscalchi, palla fuori d'un soffio.

Dopo il brivido umbro con Diliso che salva su Coresi, al 5' la gara si sblocca: Fabio Bazzani fa un capolavoro sul cross da destra ben calibrato da Felci. Colpo di tacco che beffa la marcatura di Fiuzzi e il portiere Conti. L'Aragona di Vasto esplode in un boato liberatorio. Il Pescara sembra svegliarsi da un lungo incantesimo. Tiene il campo, lotta, non soffre. E al 14' raddoppia con Siniscalchi, bravo a toccare quanto basta il cross da sinistra di Coletti. La partita è ancora tutta da giocare, però, perché Indiani azzecca un cambio e riapre i giochi. Dopo lo 0-2 mette Cesaretti arretrando Coresi e il neoentrato con un gran numero serve a Signori la palla dell'1-2 al 17'. Nel finale di nuovo Cesaretti fa tremare la difesa abruzzese, conquistando al 42' un netto rigore per fallo di Pomante. Coresi dal dischetto calcia debolmente e Indiveri para. Orlando D'Angelo

Breschi piega la J. Stabia PISTOIESE JUVE STABIA

1 0

PISTOIESE (4-4-2): Bindi 6; Di Berardino 6,5, Fiasconi 5,5 (1' st Bartolucci 6), Ghinassi 6, Fautario 6; Guerri 6, Lanzillotta 6, Palermo 6,5 (20' st Bellazzini 6,5), Breschi 6,5 (34' st Femiano sv); Artistico 6,5, Dal Rio 6,5. A disp.: Mareggini, Cutrupi, Cortese, Bianchini. All.: Torricelli 6,5. JUVE STABIA (5-3-2): Soviero 6,5; Gritti 5,5 (1' st Peluso 5,5), Maury 5,5, Geraldi 6, Rinaldi 5,5, Radi 5,5; Capparella 6, Vicedomini 5,5 (42' st Cristea sv.), Amore 6; Rastelli 5,5 (18' st Gaeta 6), Biancolino 5. A disp.: Terminiello, Tarascio, D'Ambrosio, Mineo. All.: Costantini 5,5. ARBITRO: Ostinelli di Como 6,5. RETE: pt 15' Breschi. NOTE: spettatori 1.031 per un incasso di 10.240 euro. Ammoniti: Bartolucci, Femiano, Dal Rio, Rinaldi, Geraldi, Maury. Angoli 2-2. Recupero: pt 1'; st 4'. PISTOIA La Juve Stabia non c'è, non ancora. La squadra di Costantini rimedia la sesta sconfitta consecutiva. Contro la formazione di Torricelli, i gialloblù capiscono subito che sarà un'altra giornata ingloriosa. La prima mezz'ora di gioco è di discreto livello. Arancioni che ci provano già al 3' con una conclusione di Palermo che non mette paura a Soviero. Al 13' bel traversone dalla destra di Lanzillotta, che pesca Artistico solo dagli undici metri: ma l'ex di turno spedisce il pallone alle stelle. I padroni di casa

sono signori del campo, nonostante le loro cose migliori le facciano in fase di ripartenza. Proprio su un contropiede sbloccano il punteggio: al quarto d'ora, infatti, Dal Rio - indemoniato - lancia Breschi sul filo del fuorigioco lungo la fascia sinistra. Il tornante sinistro della Pistoiese va via, si accentra, arriva a tu per tu con Soviero e ha la freddezza necessaria a batterlo ed esaltare i pochi spettatori di casa. Trovato il gol, gli uomini di Torricelli lasciano l'iniziativa alla Juve Stabia. Sul taccuino poche occasioni: al 36' un tiro alto da parte di Rastelli. Poi, quattro minuti più tardi, sugli sviluppi di un corner, Maury s'inserisce in area di rigore, ma mette a lato. La gara scende decisamente di tono nella ripresa. Al 17' Rastelli calcia da fuori, ma Bindi blocca. Due minuti dopo, la Pistoiese va vicina al raddoppio: Lanzillotta inventa una botta dalla distanza sui cui Soviero è bravo. Al 20' Capparella impegna Bindi. La Pistoiese si tira indietro e non si comprende se è perché abbia finito le energie o per la classica paura di vincere, quel che nel tennis si chiama “il braccino del tennista”. Fatto sta che la Juve Stabia inizia a credere nel pareggio. Al 27' il neo entrato Gaeta sfiora il pari con una girata di sinistro dai 15 metri: Bindi, però, è attento e non si fa sfuggire la palla. Sull'azione successiva, arancioni che, col cuore, vanno a un passo dal 2-0 con Dal Rio. Al 47', in pieno recupero, Amore conclude, ma Bindi dice ancora una volta no ai campani.


Sport 27

Lunedì 30 marzo 2009

Un buon Potenza pareggia a Sorrento col gol dell’argentino

Cantoro vale un punto SORRENTO POTENZA

1 1

SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 6; Lo Monaco 6, Minadeo 6, Panarelli 6; Vanin 5,5, Maiorano 5,5, Nicodemo 6, Fialdini 6,5, Angeli 6 (37' st Arcidiacono sv); Giampaolo 6,5, Myrtaj 6 (24' st Ripa 5). A disp.: Casadei, Demartis, Ferrara, Greco, Visone. All.: Simonelli 6. POTENZA (4-1-4-1): Tesoniero 7; Dei 6, Cuomo 6,5, Di Bella 6, Lolaico 6; Sabatino sv (30' pt Suppa 6,5); Sarno 5,5 (21' st Nappello 6,5), Cammarota 6, Mangiapane 5,5, Cozzolino 5 (25' st Cantoro 7); Berretti 6,5. A disp.: Groppioni, Porcaro, Scardini, Volpe. All.: Arleo 6,5. ARBITRO: Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto 6. RETI: st 9' Giampaolo (S), 30' Cantoro (P). NOTE: spettatori 1.000 circa, paganti 283, abbonati 362, incasso 7.055,86 euro. Gara vietata ai tifosi ospiti, il settore destinato a 500 studenti locali. Ammoniti: Dei, Cuomo, Di Bella, Panarelli, Maiorano, Suppa. Angoli 7-6 per il Potenza. Recupero: pt 3'; st 5'. SORRENTO - Dopo più di quattro mesi di sconfitte lontano dalle mura amiche del Viviani (l'ultimo punto conquistato in trasferta risaliva alla tredicesima giornata, 0-0 sul campo del Marcianise), il Potenza riesce a strappare un pareggio preziosissimo sul sintetico dello stadio “Italia”, costringendo i padroni di casa costieri sull'1-1. Pareggio ottenuto grazie ad una grinta ed una determinazione fuori dal comune, caratteristiche, queste, che hanno consentito ai lucani di rimontare con Cantoro il momentaneo vantaggio targato Giampaolo. Il punto ottenuto in penisola sorrentina permette agli uomini del patron Postiglione di posizionarsi soli in terz'ultima posizione, davanti alla coppia formata da Juve Stabia e Pistoiese che chiude la graduatoria. Senza gli squalificati Nolè e Patarini, Arleo propone un 4-1-4-1 arrembante, con Berretti unica punta supportato da Sarno, Cammarota, Mangiapane e Cozzolino. Di contro, invece, il

Lo stacco di Cantoro in due flash e sotto l’esultanza rossoblù

professore Simonelli, che deve fare a meno degli infortunati Agnelli, Biancone e Iorio, mette in campo i suoi ragazzi con il consueto 3-5-2, dando fiducia alla

coppia d'attacco MyrtajGiampaolo. Dopo una fase iniziale di studio la prima occasione della partita è di marca potentina: al 9' Cozzolino

sfugge a Lo Monaco, si accentra e serve l'accorrente Berretti che prova il tap-in, sul quale, però, è provvidenziale l'intervento di Panarelli che sulla linea di

QUELL’INTERVALLO SENZA....INTERVALLO SENZA TREGUA, senza intervallo. La sensazione è che a Sorrento sia nata una moda, firmata Pasquale Arleo. Dopo quarantotto minuti il signor Gallo di Barcellona Pozzo di Gotto pone fine al primo tempo e il Potenza resta in campo. Ai giocatori viene concesso soltanto di indossare il giubbotto impermeabile - lo stesso che sulle spalle di Giuseppe Postiglione, indomabile a bordo campo - ma il vento costiero non è freddo e molti restano in maglietta. Neanche ad abbronzarsi, perché sole non ce n'è. Il colloquio in panchina dura pochissimo, evidentemente il copione Arleo l'aveva preparato a puntino. Con l'aria stralunata che si ritrova dall'alto del suo metro e novanta, Daniele Suppa si era dimenticato delle direttive avviandosi verso il tunnel. Prontamente richiamato all'ordine. Spogliatoi off limits, c'era da prepa-

rare la ripresa col vento in poppa. Perché limitare i danni nella prima frazione, quando il libeccio rendeva impossibili anche i rinvii dal fondo, è stata impresa non da poco. Il Potenza si schiera nella sua metà campo e attende l'uscita del Sorrento dalle stanze del the caldo. La ripresa è da leoni, esperimento da ripetere. Del Potenza, nel bene o nel male, si continuerà sempre a parlare. Questa volta per un'intuizione di un tecnico troppo spesso sottovalutato con l'etichetta di “grande motivatore”, quando tatticamente a volte disegna dei capolavori. Simonelli, ottimo allenatore e gran signore, gli ha fatto i complimenti. E' troppo educato per confessare in pubblico che era reduce da una notte insonne: sognando Arleo, il peggiore dei suoi incubi. p.s.

porta mette in angolo. Il Sorrento risponde al 15': cross di Angeli dalla sinistra, Fialdini impatta di testa ma Tesoriero (al suo secondo match stagionale) fa buona guardia. Due minuti dopo, su un'azione fotocopia alla precedente, il giovane estremo difensore potentino non arriva a mettere i guantoni sull'incornata del folletto rossonero, ma la conclusione di Fialdini viene respinta dal palo (17'). Scossi dall'occasione subita gli uomini di Arleo entrano in confusione, lasciando campo libero alle offensive del Sorrento, che al 25' va vicino al gol con Giampaolo. Cinque minuti più tardi una nuova tegola si abbatte sul Potenza: Sabatino, fino a quel momento il migliore in campo, è costretto ad uscire per un problema inguinale; al suo posto entra Suppa (30'). In un monologo rossonero le uniche occasioni luca-

ne capitano entrambe sui piedi di Sarno, che, però, non impensierisce Spadavecchia. La seconda frazione di gioco procede con lo stesso leitmotiv della prima: il Sorrento attacca con determinazione, con il Potenza che si rintana nella propria area di rigore. Quest'atteggiamento quasi rinunciatario viene puntualmente punito al 9' da Giampaolo che, servito splendidamente da un monumentale Fialdini, sigla il vantaggio costiero. Feriti nell'animo i leoni potentini tirano fuori le unghie, graffiando in più di un'occasione la retroguardia rossonera: al 15' Mangiapane, servito involontariamente da Maiorano, spara alto da circa trenta metri; un giro di lancette più tardi (16') è miracoloso l'intervento di Spadavecchia, che mette in angolo una spizzata di Berretti. Complice il positivo atteggiamento dei suoi Arleo comincia a credere nell'impresa e butta nella mischia il giovane Nappello e Cantoro, rispettivamente per Sarno e Cozzolino. La mossa dell'allenatore potentino porterà più tardi i suoi frutti: sull'asse Nappello-Dei-Cantoro, infatti, al 30' arriva il meritato pareggio, con l'attaccante argentino che di testa sfrutta al meglio un preciso cross del difensore potentino. Non contento del pari il Potenza continua ad attaccare, sfiorando addirittura la clamorosa vittoria con Berretti che a due minuti dallo scadere sfiora la trasversale con un pallonetto beffardo che inganna Spadavecchia. Michele Gargiulo


28 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Le pagelle Buono l’esordio del baby Nappello. Tesoniero attento

Dei-Cantoro asse vincente Berretti vede la porta. Cozzolino opaco TESONIERO ( 7) - presa sicura al 16' su un colpo di testa di Maiorano, sempre nel primo tempo riflesso strepitoso nel rispondere a Giampaolo. Nessuna responsabilità sul gol. Ancora decisivo di piede, sempre su Giampaolo, a poco dalla fine. Il futuro dei pali rossoblu sembra davvero in buone mani.

una volta di meno diventerà giocatore vero. Arleo lo schiera esterno per farlo coesistere con Mangiapane, ma restiamo dell'idea che dietro le punte potrebbe rendere di più. L'infortunio al ginocchio gli costa anche la maglia azzurra di Mirop Cup.

DEI (6) - fa protestare i rossoneri quando intercetta con un braccio il cross di Angeli, ma a distanza ravvicinatissima. Né Sarno né Cozzolino gli danno una mano a contenere i dialoghi stretti tra Fialdini e Angeli, che lo lasciano spesso in mezzo. Per colpe non sue, può soltanto limitare in parte i danni. Risolutivo il cross per Cantoro.

NAPPELLO (6,5) - altro piccoletto, quando entra al posto di Vincenzino un simpaticone in tribuna merita la citazione: “Biancaneve e gli altri cinque dove sono?”. Ma non è solo folklore, ci mette vivacità e qualche tackle da veterano in mezzo al campo. Cambio azzeccato. MANGIAPANE (5,5) - anarchico, battitore libero, affascinante e raffinata bicicletta da passeggio tra gli scooter del centrocampo rossonero. Meno pericoloso del solito anche sui calci piazzati.

DI BELLA ( 6) - esagerata l'ammonizione sul finale del primo tempo per un fallo quasi a metà campo, col passare dei minuti ci mette tanta buona volontà. L'assist lussuoso di Fialdini sorprende la difesa in linea, Giampaolo gli sfugge. Nel complesso tiene bene

COZZOLINO (5) - primi dieci minuti a sinistra, in progressione un suo assist calibrato riesce a mandare Berretti ad un passo dal gol. Poi Arleo lo sposta a destra, dove fa danni non da poco dimenticandosi della fase difensiva. Angeli se lo mangia. Cambia posizione tantissime volte su indicazione del tecnico, ne ricava però solo un tiro sbilenco nella ripresa. Ha la testa per lottare nei bassifondi della classifica?

CUOMO ( 6,5) - il cartellino giallo gli costerà la Cavese, era diffidato. Ma fino alla fine ci mette tanto ardore e fa sentire il fisico a Myrtaj nell'uno contro uno. Spazza benissimo l'area nell'assalto finale rossonero. LOLAICO (6) - al 24' si fa uccellare da Giampaolo che è bravissimo a portarsi la palla sul destro con un sombrero, per fortuna c'è Tesoniero. Poi sale di tono prendendo le misure a Vanin. Il vantaggio casalingo lo spinge sempre più spesso oltre la metà campo, delizioso il lancio dalla trequarti per il colpo di testa di Berretti. CAMMAROTA (6) - onesto portatore d'acqua in mediana, leggermente spaesato dall'uscita precoce del suo compagno di reparto. Fialdini è di un'altra categoria, ma almeno spegne la luce di Nicodemo. Quest'anno è difficile ricordare una sua partita sbagliata. SABATINO (SV) - sfortunato, prende subito un colpo che lo costringe a zoppicare. Stringe i denti per qualche minuto prima di alzare bandiera bianca.

CANTORO ( 7) - arrivato a Potenza dichiarò di non aver mai segnato di testa, ieri l'ha fatto per la seconda volta. Anomalo argentino di ghiaccio, finalmente decisivo. Dal piede di Dei è partito il cross per il pareggio di Cantoro. A destra un contrasto tra Suppa e Ripa

SUPPA ( 6.5) - torre d'altri tempi davanti alla difesa, soffre le trame rasoterra che gli passano di fianco sulla velocissima erba sintetica. Tanta sostanza, giusta l'ammonizione, deve lavorare sulla mobilità altrimenti sui campi veloci saran-

no guai. SARNO ( 5,5) - pessima fase difensiva, ma quel pizzico di pepe in avanti ce lo mette sempre. Il giorno in cui imparerà a toccare il pallone

BERRETTI ( 6,5) - al 9' Panarelli gli respinge praticamente sulla linea una spaccata timida. Al quarto d'ora della ripresa stava sorprendendo Spadavecchia con un tocco maligno di testa. Se avesse messo dentro quel pallonetto lo avrebbe applaudito anche lo sportivissimo pubblico di casa. Recuperato e lottatore indomito. Pietro Scognamiglio

CURIOSITA’ SULLA CLASSIFICA J. Stabia virtualmente ultima... CON la sconfitta di Pistoia, la Juve Stabia perde la sesta partita consecutiva e viene agganciata in classifica, a quota 22, proprio dalla formazione toscana. Ma se il campionato fosse finito domenica sera, i campani sarebbero retrocessi direttamente in Seconda Divisione. questo perchè se dovessero arrivare a pari punti in classifica all’ultimo posto due squadre, il primo criterio per determinare la migliore delle due sarebbe il numero dei punti presi negli scontri diretti. E la Pistoiese, dopo aver pareggiato 0-0 al Menti, ha vinto ieri e per questo vanta una migliore posizione.

... anche per gli scontri diretti

Sopra una sgroppata di Cozzolino inseguito da Vanin. Qui sopra Cammarota e, a destra Sarno in azione. In alto a destra ancora il napoletano contrastato da una serie di avversari

NON E’ ancora il caso attuale, ma con l’ultima sfida tra Pistoiese e Juve Stabia, si è chiuso il cerchio degli scontri diretti tra le ultime tre. Poniamo il caso che a fine stagione arrivassero a pari punti in classifica queste tre squadre che chiudono la gradutatoria. L’ordine tra le tre sarà determinato dalla classifica avulsa, ossia dai punti raccolti negli scontri diretti. Questi i risultati: J.Stabia-Potenza 0-0 e 0-1, J. stabiaPistoiese 0-0 e 0-1, Potenza-Pistoiese 2-0 e 0-2. La classifica è Potenza e Pistoiese 7, Juve Stabia 2. retrocederebbe direttamente la Juve Stabia, mentre per decidere l’ordine di arrivo tra Potenza e Pistoiese si deve guardare, in ordine, gli scontri diretti tra le due (e sono pari) la differenza reti nello scontro diretto (e sono pari). In ultimo la differenza reti generale che, per il momento premia il Potenza. Per cui. Se finissero a pari punti Potenza, Pistoiese e Juve Stabia, i rossoblù sarebbero terz’ultimi, i toscani penultimi e i campani retrocederebbero direttamente in Seconda Divisione


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Lunedì 30 marzo 2009

Spogliatoio Arleo è raggiante. Problemi per Sabatino e Sarno

«Siamo stati ineccepibili» Cantoro: «Ho chiuso gli occhi e ho fatto gol» SORRENTO. A fine gara nella sala stampa dello stadio Italia di Sorrento il volto del tecnico lucano Pasquale Arleo è raggiante e mostra indubbiamente la gioia e la soddisfazione per un risultato preziosissimo in chiave salvezza: il suo Potenza, infatti, è uscito indenne da una trasferta durissima ed adesso può guardare al futuro con occhi migliori: «Pareggiare qui a Sorrento non era assolutamente un'impresa facile - spiega il tecnico potentino - Il professore Simonelli è un allenatore navigato ed affrontare le sue squadre è sempre difficile. Anche oggi mi ha messo notevolmente in difficoltà, soprattutto con la mossa di far giocare Giampaolo tra le linee». Chiuso il capitolo degli elogi alla compagine avversaria, Arleo si sofferma sulla prova dei suoi: «Sono contentissimo per quello che i miei ragazzi hanno mostrato sul campo, sono stati ineccepibili sotto tutti i punti di vista. In particolare volevo sottolineare la loro caparbietà: nonostante siamo andati sotto di un gol nessuno ha mai mollato ed alla fine abbiamo centrato in pieno l'obiettivo prestabilito». Il risultato ottenuto è maturato senza la presenza dei supporter lucani, costretti a rimanere a Potenza per una contestabilissima decisione dell'Osservatorio: «Questo punto lo dedichiamo a loro - continua Arleo Avrei voluto condividere questa stu-

Tesoniero para in uscita su Ripa. A destra Sarno nella morsa difensvia dei costieri

penda emozione con loro». Gustoso il siparietto a fine primo tempo, con la squadra rossoblu che si è fermata attorno alla panchina, senza tornare negli spogliatoi: «Ho preferito fermarmi sul campo - spiega Pasquale Arleo -. Una scelta dettata dall'esigenza di tenere alta la concentrazione dei giocatori. A conti fatti, è andata bene. Non escludo di farlo ancora». Così come il suo allenatore anche l'autore del pareggio potentino, Lucas Maximilian Cantoro, sprizza

gioia da tutti i pori. Arrivato dal Cosenza nella finestra di mercato invernale, l'attaccante argentino è alla seconda realizzazione in nove presenze: «Sono felicissimo sia per la prestazione personale, ma soprattutto per quella collettiva. Il punto di oggi ci dà morale e sono sicuro che ci aiuterà in modo esponenziale per questo finale di campionato». La sua realizzazione è arrivata su un preciso assist del giovane talento Nappello: «Ho colpito la palla di testa con

tutta la forza che avevo in corpo, - aggiunge Cantoro - ho chiuso gli occhi e quando li ho riaperti ho visto la sfera alle spalle di Spadavecchia. È stata un'emozione indescrivibile, perché con la mia marcatura ho concretizzato l'enorme mole di gioco che stavamo costruendo». Entusiasta del risultato anche il patron rossoblu, Giuseppe Postiglione: «Nel primo tempo potevamo osare di più, nella ripresa siamo stati bravi a reagire al vantaggio del Sor-

Nell’anticipo del sabato Pari a Caserta

Fusi: «Punto per il morale» Soda: «Potevamo vincere» MARCIANISE BENEVENTO

2 2

REAL MARCIANISE (4-2-31): Fumagalli 6; Piscitelli 6, Porpora 6,5, Murolo 6,5, Vanacore 6; D'Ambrosio 6,5, Romano 6; Ciano 6 (19' st Manco 6), Poziello 6,5 (40' st Tedesco sv), Galizia 6; Innocenti 6. A disp.: Mezzacapo, D'Apice, Russo, Di Napoli, Della Ventura. All.: Fusi 6,5. BENEVENTO (3-4-3): Mondini 6,5; Ferraro 6, Ignoffo 6, Cattaneo 5,5; Ciarcià 6,5, Cejas 5, De Liguori 6 (45' st Carcione sv), Palermo 6 (14' st Colombini 5,5); Castaldo 6,5,

Evacuo 7, Clemente 5,5 (14' st Cinelli 6). A disp.: Gori, Imbriani, Bueno, Statella. All.: Soda 6. ARBITRO: Gallione di Alessandria 5,5. RETI: pt 3' Evacuo (B), 29' Romano (RM); st 16' Evacuo rig. (B), 18' Porpora (RM). NOTE: spettatori 3000 circa, di cui oltre 1500 provenienti da Benevento. Espulso al 9'st Cejas (B) per doppia ammonizione. Ammoniti: Murolo, Piscitelli, Cejas, Romano, Ferraro, Circià, Cinelli. CASERTA- Luca Fusi: “Un punto che muove la classifica e fa morale tenendo conto che

è maturato contro una squadra così forte e ben attrezzata. L’importante era lo spirito di squadra e a questi ragazzi bisogna solo dire bravi per tutto ciò che stanno facendo”. Di ben altro umore Antonio Soda: “Personalmente ho creduto di poterla vincere. In dieci uomini e avanti 2-1 si poteva gestire meglio. Poi loro hanno subito trovato il pari ed è diventato tutto più difficile. Purtroppo abbiamo preso due gol evitabilissimi, ma ormai è tardi per recriminare. Sapevamo che il Marcianise ci avrebbe potuto mettere in difficoltà e a conti fatti prendiamoci questo punto”.

I RISULTATI DELLA LEGA PRO Prima Div. Girone A 27ª giornata Cremonese - Lumezzane 0-0 Lecco - Pergocrema 1-0 Monza - Sambenedettese 0-1 Novara – Cesena 1-1 Padova – Spal 0-0 Pro Sesto Pro Patria 0-2 Ravenna - Reggiana 0-0 Venezia - Legnano rinviata Verona – Portogruaro 11 CLASSIFICA: Cesena, Pro Patria 48 punti; Reggiana 43; Ravenna 42; Spal 41; Padova, Novara 38; Pergocrema, Verona 37; Lumezzane 34; Portogruaro, Cremonese 33; Monza 32; Legnano 29; Pro Sesto, Lecco 28; Sambenedettese 25; Venezia 20. Venezia e Legnano una partita in meno Venezia 4 punti di penalità PROSSIMO TURNO 05/04 – ORE 15.00 Cesena – Pro Patria Lumezzane - Legnano Padova – Ravenna Pergocrema – Novara Portogruaro - Monza Reggiana – Lecco Sambenedettese – Cremonese Spal – Venezia Verona – Pro Sesto

Seconda Div. Gir. A 27ª giornata Alghero – Pavia 1-4 Canavese - Rodengo 1-1 Carpenedolo – Mezzocorona 2-4 Como - Sambonifacese 2-2 Itala San Marco – Pizzighettone 1-0 Pro Vercelli - Olbia 2-1 Sudtirol - Alessandria 1-0 Valenzana – Montichiari 1-3 Varese Ivrea 2-0 CLASSIFICA: Varese 49 punti; Sambonifacese, Rodengo Saiano 45; Olbia, Alessandria, Como 44; Itala San Marco 39; Canavese 38; Pavia 37; Ivrea 34; Mezzocorona 33; Monti-

chiari 31; Pro Vercelli 30; Valenzana, Sudtirol 28; Carpenedolo 26; Pizzighettone 25; Alghero 24. PROSSIMO TURNO 05/04 – ORE 15.00 Alessandria - Alghero Ivrea - Pro Vercelli Mezzocorona - Canavese Montichiari - Carpenedolo Olbia - Como Pavia - Itala San Marco Pizzighettone - Sudtirol Rodengo - Valenzana Sambonifacese - Varese

Seconda Div. Gir. B 27ª giornata Bassano – Rovigo 1-1 Bellaria Igea – Cisco Roma 0-2 Colligiana - Viareggio 1-2 Cuoiopelli Celano 1-0 Figline – Poggibonsi 1-0 Giacomense - Sangiovannese 1-0 Giulianova - Gubbio 10 Prato – San Marino 1-0 Sangiustese – Carrarese 0-0 CLASSIFICA: Figline 57 punti; Prato, Viareggio 46; Giulianova 43; Cisco Roma 42; Gubbio, Bassano Virtus 38; Sangiustese 35; Celano Olimpia 34; Sangiovannese 33; Poggibonsi, Carrarese 32; Giacomense 31; Cuoiopelli 30; Colligiana, Bellaria 29; San Marino 27; Rovigo 19. Cisco Roma 1 punto di penalità PROSSIMO TURNO 05/04 ORE 15.00 Bellaria Igea – Prato Carrarese – Sangiovannese Celano - Giulianova Cisco Roma - Colligiana Figline – Giacomense Gubbio - Bassano Poggibonsi Sangiustese Rovigo - San Marino Viareggio – Cuoiopelli

Il rigore segnato da Evacuo

rento, cosa che negli ultimi tempi non ci riusciva molto bene. Un punto in chiave salvezza, probabilmente fondamentale, alla fine della stagione». Ultima nota per gli infortunati: bisognerà attendere 24 ore per la conferma, ma sembra abbastanza certo che per Sabatino si tratta di un risentimento inguinale, mentre per Sarno un problema al ginocchio sinistro.


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Lunedì 30 marzo 2009

Il Gallipoli battuto a Cava de’ Tirreni dalla rete di Cipriani al 13’ st

Giannini perde il primato Giallorossi inguardabili. Pari sciupato da Sansone Chianese vale i playoff Foggia, sogno rimandato AREZZO FOGGIA

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AREZZO (4-4-2): Botticella 6; Bricca 6, Terra 6, Fanucci 6, Grillo 5,5 (24' st Cavagna 6,5); Bondi 5,5 (1' st Lauria 6,5), Beati 6, Matute 6,5, Croce 6,5; Baclet 6,5 (29' st Turienzo 6), Chianese 6,5. A disp.: Paoletti, Pelagatti, Conte, Doga. All.: Ugolotti 6,5. FOGGIA (4-2-3-1): Bremec 5,5; Pedrelli 6, Lisuzzo 5, Zanetti 6,5, Colombaretti 6; De Rosa 6, D'Amico 6,5; Troianiello 5,5 (40' st Salgado sv), Mancino 5,5 (32' st Velardi sv), Malonga 6 (40' pt D'Andrea 6); Germinale 5,5. A disp.: Milan, Burzigotti, Colomba, Mattioli. All.: Novelli 5,5. ARBITRO: Carbone di Napoli 6. RETE: st 36' Chianese. NOTE: spettatori 2.299 per un incasso di 27.283,00 euro. Espulso al 36' pt Lisuzzo per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: De Rosa, Grillo, Fanucci. Angoli 8-2 per l'Arezzo. Recupero: pt 3'; st 5'. AREZZO Un regalo dell'ex Bremec manda l'Arezzo ai playoff e, di fatto, chiude la stagione del Foggia. Sei punti da recuperare a sette giornate dalla fine sono oggettivamente troppi. Al Comunale Novelli manda in campo la formazione annunciata alla vigilia, cosa che, invece, non vale per Ugolotti che per Pelagatti e Doga manda in campo Bricca e Grillo. Al fischio d'inizio gli applausi della curva di casa sono solo per l'ex Bremec. Ai loro “beniamini”, invece, i supporter amaranto chiedono sin da subito di tirar fuori gli attributi. La scossa della curva spinge in avanti l'Arezzo che, al 6', ha

l'occasione buona per passare in vantaggio. Contropiede di Baclet che, al limite dell'area, serve Chianese. Un'errata diagonale difensiva foggiana mette il centravanti amaranto solo davanti al portiere ma il primo perde il passo ed il secondo smanaccia. Non succede nient'altro fino al 36', quando il Foggia rimane in 10 per l'espulsione di Lisuzzo. L'azione parte dalla difesa aretina. Fanucci rilancia lungo, Baclet supera di testa Zanetti e serve Chianese che prova a lanciarsi verso la porta. Lisuzzo, anche scivolato nell'occasione, vedendosi ormai superato dall'attaccante aretino, lo trattiene per la maglia beccandosi il rosso diretto. Novelli corre ai ripari togliendo un volenteroso Malonga (il più attivo fra gli attaccanti pugliesi) ed inserendo il difensore D'Andrea. Inizia il secondo tempo con una novità nell'Arezzo. Fuori un Bondi irriconoscibile e dentro Lauria che prova a dare vivacità alla manovra, ma l'Arezzo gira a vuoto. L'apice della contestazione arriva alla mezz'ora quando Ugolotti toglie Baclet per inserire Turienzo. Fischi e cori “negativi” per il tecnico e per il presidente Mancini, reo dell'avvicendamento in panchina. Al 25' Zanetti prova il colpaccio con un colpo di testa su punizione battuta da Mancino ma la sua conclusione finisce di poco a lato della porta. Quando il pareggio sembra divenire realtà, arriva il regalo di Bremec. Il minuto è il 36, Cavagna tira dal limite dell'area, il portiere ospite para ma non trattiene, Chianese si avventa sulla palla e manda l'Arezzo ai playoff. Per il Foggia è la fine della rincorsa e del sogno. Giorgio Melani

De Giosa esalta una grande Paganese PERUGIA PAGANESE

Cipriani batte Rossi, portiere del Gallipoli

CAVESE GALLIPOLI

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CAVESE (4-3-3): Petrocco 6; Pierotti 6, Cipriani 7, Ischia 6, Lacrimini 6 (33' st Predko sv); Favasuli 6,5, Anaclerio 6, Schetter 6; Frezza 6, Bernardo 5,5, Tarantino 6,5 (23' st Aquino sv). A disp.: Sorriso, Scartozzi, Viscido, Prevete. All.: Camplone 7. GALLIPOLI (4-4-2): Rossi 6; Vastola 5, Molinari 5, Bonatti 5,5, Suriano 5,5; Russo 5,5 (14' st Sansone 5,5), Buzzegoli 6, Esposito 6 Mounard 5(23' st Marzeglia sv); Ginestra 6 (36' st Cimarelli sv), Di Gennaro 5,5. A disp.: Sciarrone, Cimarelli, Riccardo, Cangi, Antonioli. All.: Giannini 5,5. ARBITRO: Palazzino di Ciampino 5,5. RETI: st 13' Cipriani NOTE: spettatori 3500 circa. Ammoniti: Pierotti, Vastola, Mounard, Suriano, Schetter, Aquino. Angoli 3-2 per il Gallipoli. recupero: pt 1'; st 5'. CAVA DE' TIRRENI Il Gallipoli fa i conti con la peggiore rappresentazione di se stesso e perde primato e partita. Primo tempo di noia condivisa. Seconda frazione ad appannaggio dei padroni di casa. I due punti di vantaggio sul Crotone non impongono variazioni sul tema dominante del campionato. Gallipoli si-

La Ternana torna a sorridere TERNANA VIRTUSLANCIANO

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TERNANA (4-4-1-1): Visi 6; Bertoli 6, Cardona 6,5, Sartor 6,5, Tedeschi 6,5; Concas 6, Papini 6, Di Deo 6,5 (46' st Perney sv), Piccioni 6,5 (38' st Burrai sv); Rigoni 6 (28' st Morello 6); Perna 7,5. A disp.: Cunzi, Bizzarri, Tozzi Borsoi, Scappini. All.: Baldassarri 6,5. VIRTUS LANCIANO (4-4-2): Aridità 5; Musca 5,5, Bolic 6, Morabito 6, Erba 6; Turchi 5,5 (26' st Tisci 5,5), Cossu 5,5, El Kamch 5,5, Mammarella 5 (5' st Morante 5,5); Alfageme 5,5, Margarita 6. A disp.: Bordeanu, Bognar, Daleno, Romano, Pagliarini. All.: Pagliari 5. ARBITRO: Pagano di Torre Annunziata 5,5. RETI: pt 19' Perna; st 44' Perna, 45' Di Deo. NOTE:spettatori 2000 circa. Espulso Burrai. Ammoniti: Perna, Rigoni. Angoli 5-1 per la Virtus Lanciano. Recupero: pt 1'; st 3'. TERNI Dopo tre gare di astinenza la Ternana ritrova gol e vittoria. Protagonista del match il rossoverde Perna autore di una doppietta. Partita non bella, condizionata dal campo scivoloso, da un forte temporale. Meritata la vittoria degli uomini di Baldassarri anche se il risultato in loro favore appare esagerato per il gioco espresso, male la truppa di mister Pagliari: se si escludono un paio di episodi non è sembrata all'altezza della situazione. La Ternana ritrova tra i pali Visi e in mezzo alla difesa Sartor. Fuori per squalifica Del Grosso e Di Dio, ko per problemi al ginocchio Noviello, torna Rigoni dal primo minuto a supporto di Perna in attacco per un 4-4-1-1. Nel 4-4-2 del Lanciano manca lo squalificato Colussi, si rivede Bolic al centro del reparto difensivo. Causa infortunio non sono in cam-

po Vincenti, Amenta e Oshadogan, esordio per Morabito. Le due formazioni si studiano a lungo nei primi minuti. Timida la manovra della Ternana che al 10' non sfrutta al meglio con Perna una uscita a vuoto del portiere Ardità. Bravo invece Cardona un giro di orologio dopo ad anticipare Turchi su cross insidioso di Margarita. La Ternana passa in vantaggio al 19': cross di Piccioni e colpo di testa di Perna che lasciato solo dalla difesa sigla la rete dell'1-0. Poco convinta la reazione della truppa di Pagliari. Un calcio di punizione di Bolic al 27' spizzato di testa da Mammarella mette fuori causa Cossu che non arriva sulla palla. Il gioco non decolla. La Ternana attende un avversario che cerca di prendere coraggio, ma la sua manovra viene spesso bloccata sul nascere dal reparto difensivo rossoverde. Anzi al 34' sono sempre i locali che si affacciano in avanti: Perna si libera al tiro, Aridità è ben piazzato e para. A pochi minuti dal riposo al Lanciano capita la prima e più ghiotta occasione del primo tempo: il batti e ribatti in area della Ternana favorisce Erba che nell'area piccola calcia verso la porta, ma trova la deviazione decisiva di Sartor. Nella ripresa Pagliari getta nella mischia l'attaccante Morante al posto di Mammarella cercando di dare maggior concretezza in fase offensiva. E' la Ternana, tuttavia, ad iniziare meglio: al 14' angolo di Piccioni, Aridità esce a vuoto, ma Perna di testa non trova la porta. Chi si aspetta la reazione del Lanciano rimane deluso. A togliere le castagne dal fuoco a Baldassarri è ancora una volta Perna che al 44' servito in verticale da Papini scavalca Aridità con un preciso pallonetto. Non è finita: il Lanciano lascia a Di Deo la possibilità di siglare il definitivo 3-0. Claudio Contessa

curo di se e coraggioso quanto basta al cospetto di una Cavese ferita nell'animo e nel corpo dopo la brutta sconfitta casalinga rimediata la scorsa settimana. Camplone infatti fa i conti con defezioni eccellenti un po' in tutti i reparti; tutt'altra musica per Giannini che sconta l'indisponibilità del solo Cini. Vacche grasse dunque, che sia aperto il banchetto. Ed i convitati? Il Gallipoli porta in dote la solita disposizione a trazione anteriore. Di Gennaro è il referente primo degli ultimi venti metri, pochi metri dietro c'è Ginestra, vero ispiratore della trequarti, pronto anche a sfruttare il gioco in verticale. Chi sembra avere scarso appetito è invece Mounard. Il francese dovrebbe galleggiare tra la corsia mancina e la trequarti ma per larghi tratti della prima frazione la becca poco e male. Più intraprendente è invece Giuseppe Russo che, spesso, si alza dalla destra per cercare di dar man forte al duopolio del fronte offensivo. Tuttavia il gioco, complice un terreno di gioco reso pesante dalla pioggia, non fornisce motivi di interesse spasmodico. Noia condivisa dunque, l'impressione è quella di due squadre che vogliono prima di tutto non prenderle. È di questo avviso soprattutto la Cavese disposta secondo il solito 4-3-3 con la variante anomala di Schetter piazzato sulla linea della mediana, Frezza avanzato a sorpresa sulla sinistra del terzetto offensivo. Complice anche le tante assenze la Cavese appare inizialmente timida e poco propensa all'offesa. Un'opportunità la colleziona poco prima il quarto d'ora: correzione sporca di Cipriani da due passi su calcio piazzato di Anaclerio. Questo è tutto. La posta in palio è alta e l'atteggiamento conservatore prevalica quello espansionista. Nella ripresa la musica cambia. Rimane però bloccato sui suoi passi il Gallipoli che apre la strada alla furia dei padroni di casa. Camplone e soci capitalizzano al massimo una prateria apertasi sulla sinistra: Lacrimini aziona Favasuli, cross di quest'ultimo verso il centro che trova solo soletto Cipriani, la conclusione è maliziosa quanto basta per il vantaggio. Il Gallipoli è stordito. Ci prova il solo Buzzegoli ma le sue conclusioni non fanno male (25'). Fa più male la Cavese che reclama per una rete annullata a Bernardo (fuorigioco) su cross di Aquino. Il forcing finale non premia Giannini che, però, per poco non coglie un pari proprio allo scadere: calcio piazzato di Esposito dalla sinistra, sul secondo palo c'è Sansone ma la sua conclusione è fuori bersaglio. Tutto da rifare dunque per il Gallipoli, almeno in tema di primato. Andrea Buonaiuto

1 2

PERUGIA (4-4-2): Benassi 6; Calori 6,5, Accursi 5,5, Raimondi 5,5, Barbagli 5 (29' st Federici sv); Stamilla 5,5 (12' st Boldrini 5,5), Gatti 5, Mezavilla 5 (12' st Passiglia 4,5), De Giorgio 5; Cutolo 5, Mazzeo 6. A disp.: De Marco, Fiorucci, Di Stani, Ubaldi. All.: Pagliari 6. PAGANESE (5-4-1): Melillo 7; Imparato 6 (29' st Iraci sv), Chiavaro 6,5, Taccola 5, De Giosa 7, Legittimo 6 (1' st Astarita 6); Esposito 5, Caracciolo 6 (34' pt Cucciniello 6,5), Berardi 6,5, Fanasca 6,5; Diogo 6. A disp.: Pantanelli, Capodaglio, Bacchi, Lasagna. All.: Capuano 7. ARBITRO: Tramontina di Udine 6. RETI: st 11' Fanasca (PA), 23' Mazzeo (PE), 47' De Giosa (PA). NOTE: giornata fredda e piovosa. Terreno in buone condizioni. Spettatori 2000 circa. Ammoniti: Esposito, Gatti, Diogo, Fanasca, Berardi, De Giosa, Imparato, Chiavaro, Melillo, Accursi. Espulso al 35' st Esposito per doppia ammonizione. Angoli 6-2 per il Perugia. Recupero: 2' pt; 4' st. PERUGIA Grande Paganese. In dieci uomini la Capuano band espugna il Renato Curi e manda i Grifoni all'inferno. Nel primo match della sua storia in quel di Perugia gli azzurrostellati con un gol di De Giosa nel recupero conquistano tre punti fondamentali in chiave salvezza contro una diretta concorrente bissando il successo dell'andata. Il blasonato Perugia partito con ambizioni di promozione con la sconfitta odierna si trova invischiato in piena lotta play out. Dopo il test pre gara Capuano deve fare a meno dell'ariete Zarineh che non è riuscito a smaltire il problema muscolare che lo ha tenuto quasi fermo per l'intera settimana. La Paganese si presenta in campo con il solito 3-5-1-1- che in fase difensiva si trasforma in un più attento 5-3-1-1, il Perugia risponde con il più classico 44-2. Pagliari come Capuano schiera una formazione largamente rimaneggiata a causa delle varie defezioni. La cronaca. Su un terreno allentato dalla pioggia caduta in maniera costante nelle ultime ore su Perugia la partenza delle due compagini è molto timida. Da una parte la Paganese che riesce ad imbrigliare con una certa tranquillità la manovra avversaria e con un Perugia privo di idee che cerca l'assolo dei singoli per provare a passare. Nei primi 20' non succede praticamente nulla. Negli ospiti giganteggia Caracciolo che recupera un'infinità di palloni in mediana e in fase difensiva si trasforma nell'uomo in più della retroguardia schierata da Ezio Capuano. Dopo il ventesimo la pressione dei padroni di casa diventa costante, il Perugia pare voler cambiare marcia. Minu-

to numero 23, Cutolo con una serie di finte in piena area ospite mette prima a sedere De Giosa e Taccola per poi indirizzare la sfera verso il palo più lontano della porta difesa da Melillo, la traiettoria non è precisa e la palla termina al lato. Alla mezz'ora tegola per la Paganese. Caracciolo avverte un fastidio muscolare ed è costretto ad abbandonare il terreno di gioco, al suo posto entra Cucciniello. Al 39' brividi per gli ospiti. Chiavaro commette un fallo ingenuo al limite della propria area, si incarica della battuta della punizione Mazzeo traiettoria velenosa che si spegne di poco al lato con Melillo fermo. Ancora Perugia al 44' con Cutolo, il più attivo dei suoi, che dal limite dell'area di rigore fa partire un bolide, la difesa azzurrostellata si rifugia in angolo. Dopo due minuti di recupero termina un brutto primo tempo. Nella ripresa la Paganese rientra in campo più decisa. Astarita entra al posto di uno spento Legittimo e si posiziona in difesa al fianco di Taccola e con De Giosa che scala in mediana. Al 7' Diogo con un gran tiro da oltre 30 metri spedisce la sfera di poco alta. E' il preludio al vantaggio ospite che puntuale arriva al 11'. Benassi smanaccia in angolo un diagonale velenoso di Esposito, lo stesso centrocampista si incarica della battuta del corner, traiettoria precisa per Fanasca che di sinistro insacca. Vantaggio meritato per gli uomini di Capuano che in panchina appare incontenibile. Pagliari prova subito a dare una scossa ai suoi. Dentro Passiglia e Boldrini in luogo di Calori e Mezavilla. La musica però non cambia. Il Perugia trova non poche difficoltà a scardinare l'arcigna difesa della Paganese. Ci riesce al 24' il solito Mazzeo che approfitta di uno svarione di Taccola e si presenta tutto solo davanti a Melillo trafiggendolo per la rete che vale il pari. Ci crede ora il Perugia che spinge sull'acceleratore in cerca del gol da tre punti. Al 26' ancora Cutolo con un tiro dal limite che trova però pronto Melillo all'intervento. Al 30' ancora Mazzeo su punizione a far tremare la difesa ospite ma la palla finisce alta. La partita comincia ad incattivirsi e il sig. Tramontina deve ricorrere più volte ai cartellini gialli per calmare gli animi. All'35' però Esposito protesta eccessivamente per un fallo laterale assegnato al Perugia. Il difensore prima si becca un cartellino giallo ma la sua foga è incontenibile e continua nelle proteste, l'arbitro non ci pensa due volte e lo manda anzitempo a fare la doccia. Forcing finale degli umbri in cerca della vittoria che però non frutta azioni degne di nota. Nei quattro minuti di recupero succede l'incredibile. Punizione di alleggerimento per la Paganese. Diogo indirizza in piena area perugina, De Giosa approfitta di un'indecisione avversaria e di testa insacca il gol della storia.


Sport 31

Lunedì 30 marzo 2009

1ª Divisione. La sconfitta del Gallipoli consente il balzo in testa. Il Tarano esce sconfitto dallo “Scida”

Crotone: vittoria e primato Una doppietta di Figliomeni regala tre punti e leadership ai pitagorici CROTONE TARANTO

2 0

CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6; Figliomeni 7 (dal 44’ s.t. Cafiero s.v.), Diniz 6,5, Scognamiglio 6,5, Morleo 6,5; Pacciardi 6,5, Galardo 5; Petrilli 5 (dal 12’ s.t. Aurelio 6), Caetano 6,5, Basso 6,5; Paponetti 5 (dal 11’ s.t. Ne. Russo 6,5). In panchina: Farelli, Quondamatteo, Orosz, Pedotti. Allenatore: Moriero 6,5. TARANTO (4-4-2): Nordi 4,5; Migliaccio 5,5, Pastore 5,5 (dal 34’ s.t. Paolucci s.v.), Di Bari 4,5, Lolli 5; Sosa 5,5, Giorgino 6, Lima 4,5, Sciaudone 5; William 5,5, Caturano 4,5 (dal 36’ s.t. Dionigi s.v.). In panchina: Barasso, Cesareo, Paolucci, Ni. Russo, Marolda, Bardotti, Dionigi. Allenatore: Stringara 5. ARBITRO: Viti di Campobasso 6. MARCATORI: Figliomeni al 20’ e al 24’ s.t. NOTE: spettatori 2213 (422 paganti, 2213 abbonati per un incasso di 13.232). Espulso l’allenatore Stringara al 13’ s.t. per proteste, Galardo e Lima al 23’ per reciproche scorrettezze, Di Bari al 40’ per proteste. Ammoniti: Sosa, Sciandone, Paponetti, William, Di Bari. Angoli 4-0. di LUIGI SAPORITO CROTONE - Vittoria e primato per il Crotone che batte il Taranto e si pone in testa solitario al vertice della classifica. Complice anche la sconfitta del Gallipoli, la squadra di Moriero adesso comanda con un punto di vantaggio sui pugliesi. Una vittoria non facilissima visto che il Taranto, giunto alla sua settima sconfitta consecutiva in esterno, cercava a tutti i costi di interrompere il trend negativo. Ma una cosa è dirlo e una cosa è farlo e questo Stringara, allenatore pugliese lo sa. Il Crotone, si contro, ha conquistato la quinta vittoria di fila allo Scida, vince la dodicesima gara su 14 disputate e continua a segnare allo Scida. Non c’è stata una partita nella quale il Crotone non abbia fatto almeno un gol. Tutti numeri che nel calcio

PAGELLE CROTONE CONCETTI (6) - I tarantini non lo impensieriscono mai. Una gara tranquilla senza nemmeno un brivido. FIGLIOMENI (7) - Lotta contro tutti (pubblico compreso) non comincia bene (ma è anche fuori ruolo) ma riesce a segnare due gol che non dimenticherà mai più nella sua vita. Dal 44’ st CAFIERO (sv). DINIZ (6,5) - Ormai sembra lui il titolare fisso e si sposa benissimo con Scognamiglio come coppia centrale. Wiliam e Caturano non pungono mai grazie soprattutto alle chiusure del brasiliano. SCOGNAMIGLIO (6,5) - Impenetrabile e imbattibile. Ormai è una certezza del blocco difensivo del Crotone. MORLEO (6,5) - Sembra voler tirare un attimo il fiato in attesa del rush finale. Prova a scuotere il mondo con due bordate da forti aria che disturbano il frastornato portiere ospite. PACCIARDI (6,5) - Più quantità che qualità in questa gara ma non si può avere tutto nella vita. Ma si sa che il “paccio” ha anche altre doti. GALARDO (5) - Il rosso gli abbassa il voto anche se gioca una partita buona ed è suo l’assist per il gol d’apertura. PETRILLI (5) - non convince (non lo aveva fatto nemmeno a Terni) e giustamente Moriero lo cambia. Dal 12’ st AURELIO (6) - Si sbatte tantissimo sia in attacco che in chiusura fino a quando il taranto resta in nove. CAETANO (6,5) - Bravo il brasiliano che non dà riferimenti ai suoi marcatori e poi si dà da fare anche nel ruolo di mediano dopo il rosso a Galardo. L’esultanza di Figliomeni dopo il primo gol

vogliono dire qualcosa. E allora i 17 punti di differenza tra le due squadra si vedono tutti anche se il Crotone non gioca il miglior primo tempo della sua storia calcistica. Moriero presenta uno sbiadito Paponetti al posto di Russo ma soprattutto mette in campo Giuseppe Figliomeni (un centrale spostato a destra) per lo squalificato Galeoto. L’impatto con la partita di Figliomeni non è dei migliori perché gioca sotto la tribuna, dove di solito si accomodano i migliori intenditori di calcio cittadini, che sanno di tutto, che capiscono di tutto. Anche quando invitano il tecnico alla sostituzione del giocatore dopo appena 5 minuti di gioco. E per Figliomeni è stato un supplizio, beccato ad ogni intervento e ad ogni tocco, sbagliato o meno. Un primo tempo non bellissimo, dicevamo ma il Taranto non è che abbiam fat-

to vedere chissà che. Caetano ci ha provato un paio di volte dalla distanza e poi anche di testa (ma non è arrivato ad un invitante cross di Basso). Paponetti non punge perché troppo statico e i centrali avversari hanno la meglio tanto che nel secondo tempo, dopo 11 minuti, Moriero lo richiama per il più dinamico e duttile Nello Russo. Ma la ripresa è soprattutto la rivincita di Giuseppe Figliomeni che al 20’ sigla la rete del vantaggio sfruttando un macroscopico errore della difesa capace di far rimbalzare un pallone nell’area piccola senza che portiere e difensore intervengano. Figliomeni colpisce di testa da posizione difficilissima (quasi da fondo campo) beffando tutti. La corsa sotto la tribuna col dito al naso (“e adesso state tutti zitti”) è una rivincita legittima che diventa inattaccabile quando 4 minuti dopo

L’autore dei gol era stato beccato dal pubblico

raccoglie un pallone vagante in area dopo una mischia e lo spara in porta. Tocca il cielo con un dito il ragazzo scoperto da diesse Ursino e prestato per una stagione all’Inter dove ha vinto uno scudetto tra i Primavera e aver assaporato l’aria della serie A con un paio di panchine a fianco di Roberto Mancini, tecnico degli ultimi scudetti nerazzurri. Stringara non si può arrabbiare con i suoi perché qualche minuto prima l’arbitro lo aveva mandato fuori e non ha potuto vedere la frittatona della sua difesa. Così coem non si può arrabbiare Galardo che con Lima stava pacificamente discutendo qualche l’arbitro li ha buttati fuori. Di Bari, invece, compie un piccolo miracolo quando si fa ammonire e espellere in meno di 3 secondi. Un Crotone capolista solitario non accadeva dal 23 novembre scorso. Moriero spera di poterci restare il più a lungo possibile per diventare il re della Lega Pro. Anche se il principe Giannini non sarà d’accordo.

BASSO (6,5) - Cerca la via del gol senza gloria nonostante si avvicendi sulle due fasce ma rimane una spina fastidiosa nel fianco del Taranto. PAPONETTI (5) - Partita grigia, senza picchi e corredata anche da un’ammonizione. Moriero fa bene a farlo giocare ma lui dovrebbe ripagare meglio la fiducia del suo tecnico. Dal 11’ st NE. RUSSO (6,5) - Cambia l’inerzia della gara. Entra e rivitalizza la squadra con sponde, aprendo spazi e creando casini nella difesa ospite. l. s.

La tifoseria del Crotone ieri allo “Scida”

Galardo non si dà pace per l’espulsione: «Non so cosa sia successo, parlavo con Lima»

Moriero: «Adesso arriva il difficile»

Moriero ieri in panchina

CROTONE - Vittoria e primato. Il Crotone gongola per il doppio traguardo ed è giusto che Moriero gongoli per questa vittoria. «Gara difficile, - dice il tecnico pitagorico - abbiamo raggiunto il primato ma devo ringraziare la squadra che ha dimostrato una capacità di sofferenza non comune, così come era successo domenica scorsa a Terni. Vittoria meritata che non fa una grinza anche se magari nel primo tempo non abbiamo giocato benissimo ma sulla legittimità della vittoria non ci sono dubbi. Avevo chiesto ai ragazzi di fare bene in queste gare che ci separano dallo scontro diretto – spiega Moriero - perché per quella data vorremmo ave-

re qualche punticino da gestire. Adesso arriva il difficile perché a sette gare dalla fine dobbiamo dimostrare di essere all’altezza del primato senza mai dimenticare di affrontare il futuro partita per partita perché saranno gare difficili con avversari che lottano per qualcosa». Antonio Galardo, capitano vista l’assenza di Galeoto, spiega la sua espulsione che ne ha compromesso una buona partita, condita anche dall’assist per il primo gol. «Onestamente non riesco a capire cosa possa essere successo. - racconta Galardo ai taccuini nel dopogara -Parlavo tranquillamente con Lima che a sua volta parlava in portoghese con

il suo compagno William. L’arbitro non so cosa ha capito e ci ha mandato entrambi sotto la doccia. Peccato, non ci voleva. A fine gara ci siamo recati dall’arbitro e abbiamo spiegato il fatto e adesso spero solo che le giornate non siano due». Settima sconfitta consecutiva del Taranto lontano dallo Iacovone. A nulla è valsa la carica di Stringara in settimana. Voleva una vittoria ma ha trovato l’ennesima sconfitta. «Cominciamo col dire che non ho voluto assolutamente mancare di rispetto al Crotone ma è stato un modo come un altro per scuotere un ambiente decisamente depresso. Poi – prosegue il tecnico tarantino – la partita l’abbiamo vi-

sta tutta e il Crotone ha meritato la vittoria e merita, a mio parere, anche il primato in classifica. Una sconfitta che non cambia molto per noi sapendo che dovremo trovare questi punti che ci separano dalla salvezza in altri campi e non certo a Crotone». Gennaro Scognamiglio divide i meriti di una difesa impenetrabile con tutti i compagni. «Non solo noi ma anche i centrocampisti e gli attaccanti che ci danno una mano. È vero, abbiamo cambiato molto a gennaio ma adesso godiamoci questo primato senza dimenticare che prima avevamo giocatori importanti e quelli arrivati non sono da meno». l. s.


32 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Risultati e classifica Barletta-Igea V.

27ª giornata Marcatori

0-0

Cassino-Melfi

0-0

Catanzaro-Andria

Post.

Stasera, ore 20:45

Gela-Aversa N.

0-0

Manfredonia-Isola Liri

4-1

3´ e 49´ Arigò (M); 9´ Romano (M); 39´ Patti (M); 52´ Sannibale (IL)

COSENZA

59

27 18 5

GELA

50

27 13 11 3 30 17 13 6

CATANZARO

48

26 12 12 2 30 16 13 7

ANDRIA

44

26 13 5

PESCINA VG

4 36 13 14 10 4

0 21 5 13 8

1

4 15 8 23 +4

6

1 15 7 14 7

5

2 15 10 13 -3

6

0 17 8 13 5

6

2 13 8 14 -4

8 27 20 13 7

2

4 15 10 13 6

3

4 12 10 7

42

27 10 12 5 31 24 13 5

7

1 13 7 14 5

5

4 18 17 7 -11

-8

Noicattaro-Pescina Vg

0-0

CASSINO

40

27 9 13 5 31 22 14 5

5

4 20 15 13 4

8

1 11 7

Scafatese-Cosenza

1-0

BARLETTA

33

27 7 12 8 21 21 14 4

8

2 13 10 13 3

4

6

8 11 0 -22

Val di Sangro-Monopoli

2-1

22´ Izzo

9 -15

NOICATTARO

33

27 7 12 8 19 21 14 6

5

3 12 7 13 1

7

5

7 14 -2 -22

17´ Loseto (M); 40´ Grillo (VdS); 69´ (r) Grillo (VdS)

SCAFATESE

33

27 9

6 12 22 27 14 8

3

3 18 10 13 1

3

9

4 17 -5 -22

Vibonese-V. Lamezia

MONOPOLI

32

27 6 14 7 34 30 13 5

6

2 19 12 14 1

8

5 15 18 4 -21

IGEA V.

32

27 6 14 7 24 21 14 5

6

3 15 8 13 1

8

4

MELFI

32

27 7 11 9 29 30 13 5

3

5 17 14 14 2

8

4 12 16 -1 -21

VIBONESE

30

27 6 12 9 16 25 14 4

6

4 10 10 13 2

6

5

VAL DI SANGRO

28

27 6 10 11 22 33 13 6

7

0 12 5 14 0

3 11 10 28 -11 -25

AVERSA N.

26

27 5 11 11 22 28 13 5

4

4 14 10 14 0

7

7

8 18 -6 -27

MANFREDONIA

26

27 6

9 12 15 25 14 5

5

4 13 10 13 1

4

8

2 15 -10 -28

ISOLA LIRI

24

27 4 12 11 19 30 13 4

6

3 14 10 14 0

6

8

5 20 -11 -29

V. LAMEZIA

19

27 4

5

7

2

9

7 20 -25 -34

Prossimo turno

0-0

28ª giornata 05/04/09 ore 15.00

Andria-Cassino Aversa N.-Manfredonia Igea V.-Cosenza Isola Liri-Vibonese Melfi-Noicattaro Monopoli-Scafatese Pescina Vg-Gela V. Lamezia-Barletta Val di Sangro-Catanzaro

7 16 14 39 13 1

7 19 14 3

9 13 3 -23

6 15 -9 -25

14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 12 RETI: De Angelis (4) (Melfi); Caputo (Catanzaro) 9 RETI: Pignalosa (I. Liri); Arcamone (1) (Pescina) 8 RETI: Cavaliere (Andria); Franciel (4) (Gela); Grillo (Val di Sangro) 7 RETI: Merini (Melfi) 6 RETI: Cunzi (2) (Cassino); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea V.); Bettini (Pescina); Mastrolilli (1) (Vibonese) 5 RETI: Perna (Aversa N.); Laviano (Barletta); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (1) e Scopelliti (Igea V.); Balistreri (Monopoli); Varriale (2) (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa N.); Marinucci (Gela); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (V.Lamezia)

A Cassino una prestazione gagliarda dei gialloverdi che si difendono con ordine

Melfi, un prezioso pareggio Grande occasione per Tufano: rimpalla De Angelis CASSINO MELFI

0 0

CASSINO (4-4-2): Mennella 6,5; Pepe 6 (20' st Bianchi 6), Guzzo 6,5, Di Nunzio 6,5, Martinelli 6,5; Molinaro 6,5 (15' st Mezgour 6,5), Giannone 6,5, Kone 6, Casoli 6,5; Cunzi 6, Leccese 5. A disp.: Afeltra, Bardeggia, Giannusa, Paschetta, Mucciarelli. All.: Patania 6. MELFI (4-4-2): Russo 7; Bizzarri 6, Gabrieli 6, Castaldo 6, Gambi 6; Tufano 6,5, Mitra 6,5, Bacciocchi 6,5 (41' st Maio sv), Sciannamè 6,5 (15' st Frasca 6); Merini 6,5 (28'st Torre sv), De Angelis 7. A disp.: Merlano, Rizzo, Petagine, Gilfone. All.: Palumbo 6. ARBITRO: Ballo di Trapani 6. NOTE: Spettatori oltre 1.500, con rappresentanza lucana. Ammoniti: Guzzo, Mezgour, Cunzi, Gambi e Bacciocchi. Espulso al 48' st il tecnico azzurro Enzo Patania. Angoli 4-3 per il Melfi. Recupero: pt 1'; st 5'. CASSINO Pari e patta con il Cassino per il Melfi. All'ombra della millenaria abbazia, la compagine lucana non ha certo dato l'impressione di esserci giunta per caso: anzi, la compagine di Palumbo, seppure prestando il fianco alle avanzate della formazione di casa, ha difeso con sagacia il risultato di parità e lo ha traghettato fino al porto del triplice fischio. Per la sfida contro gli azzurri, il tecnico gialloverde ha dovuto fare a meno del centrocampista Vincenzo Maisto, giunto in terra lucana proprio in prestito dal Cassino, e del difensore Fu-

De Angelis in azione in area di rigore. A destra applausi di Gabrieli

mai: al loro posto largo rispettivamente a Sciannamè e Bizzarri. Padroni di casa che si presentavano invece spuntati in attacco: la squalifica di Morello, l'attacco influenzale che ha colpito Vianello, i recuperi lampo imposti a Leccese e Mezgour hanno minato in gran parte il potenziale offensivo della compagine di Patania. La vivacità della contesa dura dieci minuti. Per i lucani va in copertina capitan Gianluca De Angelis, che ci prova prima dalla distanza e poi su calcio di punizione: Mennella, in entrambi i casi, blocca sicuro. Sul capovolgimento di fronte seguito all'ultima

possibilità è Cunzi a calciare da posizione defilata, con l'esperto Russo attento nel bloccare a terra. Poco potrebbe invece l'estremo ex Pro Sesto sulla bomba scagliata da un Martinelli, in proiezione offensiva: la gran conclusione del terzino sfiora l'incrocio dei pali alla destra dell'estremo federiciano. La grande occasione lucana arriva poco tempo dopo: Martinelli si attarda all'altezza della propria bandierina, è bravo Tufano a rubargli palla e a toccare all'accorrente Gabrieli che trova però sulla sua conclusione da due passi la schiena di De Angelis; Mennella è scaltro a bloccare.

Da qui in poi, prevalentemente Cassino: su spiovente proveniente dalla sinistra è Cunzi a trovarsi la sfera tra i piedi all'altezza del dischetto, solo davanti al portiere, dopo uno scivolone dei due centrali: il folletto di Portici sbaglia però la coordinazione e la palla, toccata male, termina addosso a uno dei due redivivi difensori. Nella ripresa il predominio territoriale della formazione azzurra diventa particolarmente evidente. A neutralizzare però gli attacchi di marca azzurra sale in cattedra Russo, assolutamente decisivo in più di una occasione. Parte forte Giacomo Casoli: prima è lui a chiamare

all'intervento prodigioso l'estremo gialloverde con una forte girata dopo l'ennesimo svarione ospite; quindi da fuori, qualche istante dopo, prova la conclusione rasoterra che termina però fuori di poco. Cassino in forcing: Giannone, dopo rapido uno-due con Cunzi, scaglia il tentativo di potenza che termina di un soffio a lato. Patania si gioca il tutto per tutto passando al 4-3-3: fuori Molinaro, dentro l'acciaccato Mezgour che è riuscito comunque a smuovere le acque. Giannone su punizione dalla distanza chiama Russo all'intervento con i pugni; ancora il regista di Anzio ci prova dai 30 metri

a seguito di uno scambio veloce ma la conclusione fa la barba al palo alla destra di Russo. L'ultima occasione della partita vede Leccese ricevere solo in area dopo un'incertezza di Gabrieli: l'attaccante argentino riesce a controllare ma la sua conclusione è neutralizzata dal rapido portiere lucano. Nel finale, recriminazioni azzurre per un rigore non concesso a Mezgour, su presunto fallo di Gabrieli, sul quale si sono poi concentrate le dichiarazioni dei tecnici nel dopo-gara, ed espulsione per proteste del tecnico azzurro Patania, a suo dire frainteso dalla terna. Alessandro Salveti


Sport 33

Lunedì 30 marzo 2009

Le pagelle Bacchiocchi canta e porta la croce. Bravo Sciannamè

Russo e De Angelis al top L’ex Martinelli soffre molto il dinamismo di Tufano RUSSO ( 7) - Sicuro. Sempre decisivo in tutte le occasioni in cui il Cassino riesce a tirare a rete. Nega un gol stupendo a Casoli con uno strepitoso colpo di reni; si ripete nel finale di partita chiudendo lo specchio della porta all'argentino Leccese.

BACCIOCCHI ( 6,5) - Canta e porta la croce. Oltre ad affrontare i centrocampisti azzurri riesce ad imbastire buone trame offensive.

BIZZARRI (6) - Presidia, non senza apprensione, la fascia difensiva destra. Riesce a contenere in maniera pulita sia le avanzate di Casoli nella prima frazione che quelle di Cunzi nella ripresa. Si nota di più nella seconda frazione.

MITRA (6,5) - Il piccolo centrocampista lotta con lucidità nella zona nevralgica del campo. Tiene bene la posizione ed è attento a leggere la partita

MAIO (SV) -

SCIANNAMÈ (6,5) - Più che sufficiente la prestazione dell'interessante esterno alto. Lascia a ripresa inoltrata il posto a Frasca.

GABRIELI (6) - Lavoro ordinario per il centrale di Palumbo. La guardia a Leccese è abbastanza comoda. Fatica di più quando, per vie centrali, ha a che fare con Mezgour, il quale scappa (o almeno ci prova) praticamente da tutte la parti.

FRASCA ( 6) - Mezz'ora in campo nel momento del disordinato forcing della squadra di casa, col compito di tenere palla e fare respirare la difesa.

CASTALDO (6) - Sufficienza piena anche per l'altro centrale di difesa. Un liscio clamoroso nella ripresa avrebbe cambiato il giudizio su di lui e l'esito della partita se non ci avesse messo una pezza Russo. Per il resto dà l'impressione di saper randellare quando occorre.

DE ANGELIS (7) - l'attaccante che il Cassino sognava conferma le sue doti. Fa salire la squadra, tira con forza, lotta fino all'ultimo con determinazione ed eleganza. Molto bene.

GAMBI ( 6) - Il giovane ma già conosciuto terzino sinistro con le buone o con le cattive fa la sua parte. Nel primo tempo si spinge pure in avanti in appoggio alle buone manovre offensive del Melfi. Nella ripresa il suo contributo si fa notare quando c'è da fermare le confuse rintuzzate degli uomini di Patania;

MERINI (6,5) - Collabora con De Angelis nel tentativo di impensierire Mennella. Si propone per la triangolazione con i compagni e costringe Di Nunzio ad una serie di interventi di alto livello per contenerlo.

TUFANO (6,5) - L'ex sannita ingaggia duelli di abilità con il vecchio compagno di squadra Martinelli. Nel complesso vince il suo derby Il Melfi di Palumbo. Qui a sinistra il portiere Russo, uno dei migliori in campo e, a sinistra Castaldo personale, risultando più vivace in parecchie circostanze.

TORRE (SV) - Tenta di fare a sportellate con Bianchi senza però riuscire a costruire qualcosa di valido. a.s.

Spogliatoio Palumbo non nasconde la sua soddisfazione

Il Noicattaro non va oltre lo 0-0 interno contro il Pescina

Pari giusto che mi fa contento

Zotti ispira a vuoto

CASSINO - L'impressione è che il bicchiere, in casa lucana, sia comunque mezzo pieno. Mister Peppe Palumbo, vecchia conoscenza del calcio laziale a causa dei suoi trascorsi alla guida del Ferentino, conferma l'ipotesi dichiarando: “Saremmo ipocriti a non essere contenti del pareggio, che per me rimane comunque un risultato giusto. Giocare in trasferta, in casa di una compagine, quale il Cassino, ancora a caccia di punti preziosi per raggiungere i play-off non è facile: sta di fatto che neanche noi possiamo regalar lunghezze di classifica. Non ci sentiamo salvi, anzi, credo che bisognerà ancora lottare per conseguire questo importante traguardo. A gennaio eravamo ultimi in classifica, stiamo riuscendo a scalare posizioni ma per blindare la salvezza bisognerà proseguire su questa scia. Dobbiamo mantenere la concentrazione: già domenica prossima, con il Noicattaro, ci sarà bisogno di una prova almeno del livello di questa del Salveti”. A chi gli domanda del presunto rigore su Mezgour il tecnico risponderà sornione: “Dalla panchina la visuale non è perfetta, quindi è presumibile che la mia opinione sia viziata da partigianeria più che da reale convinzione. Non ho potuto vedere l'azione con dovizia di particolari. Nel complesso credo però che ci fosse un rigore anche su Merini nel primo tempo: alla fin fine, nel caso, le recriminazioni si equivalgono”. Di diverso avviso, come pacifico, il coach azzurro Enzo Patania: “Aspetto di vedere le immagini, ma credo che al 70% il calcio di rigore fosse da concedere. Avevamo alcune assenze importanti ma siamo riusciti a giocare l'incontro all'attacco: purtroppo ci è mancato il gol, anche e soprattutto grazie agli interventi del portiere melfitano, apparso davvero in grandissima forma. Continuiamo la nostra rincorsa ai play-off consapevoli che rispetto all'ultima partita la classifica non è cambiata per nulla”. In sala stampa si affaccia anche il centrocampista gialloverde Gianluca Bacciocchi: “Il Cassino mi ha fatto un'ottima impressio-

NOICATTARO PESCINA

Peppino Palumbo

ne. Sicuramente superiore a quella che avevo avuto dal Pescina quando ci abbiamo giocato contro ad Avezzano: credo che la squadra di Patania abbia delle grandi chance in chiave play-off, visto che secondo me è più forte della rivale abruzzese. In merito a questa partita, mi sembra che il pareggio sia corretto. Noi abbiamo sofferto qualcosina, ma se non abbiamo subìto gol vuol dire che siamo stati anche bravi, che la nostra gara d'attesa è riuscita nell'intento e che quindi il punto che abbiamo conseguito ce lo siamo meritato. Il campionato è lungo ma abbiamo gli scontri diretti dalla nostra: una vittoria con il Noicattaro potrebbe farci fare il passo decisivo per la conquista della salvezza”. Per il Melfi parla pure l'attaccante Matteo Merini: “Pareggio sostanzialmente giusto. Loro all'attacco, noi bene in contropiede. Io ho avuto poche opportunità, quando me ne è occorsa una è stato bravo Di Nunzio ad anticiparmi. Il pari ci sta bene perché ci avvicina alla quota salvezza”. a.s.

0 0

NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli 6; Allegrini 6 (44' st De Lorenzo sv), Lollini 6, Lucioni 6.5, Ingrosso 7; De Pascalis 7, Menolascina 6.5, Coppola 7 (27' st Piano sv); Rana 6.5, Siclari 6 (1' st Ladogana 6), Zotti 6. A disp.: Cilli, De Giorgi, Pezzana, Colluto. All.: Sciannimanico 5.5. PESCINA (4-4-2): Bifulco 6.5; Locatelli 6, Petitto 5, Blanchard 6, Piva 6.5; Cruciani 7, Giordano 6, De Angelis 6.5, Laboragine 6.5 (27' st Berra sv); Bettini 5.5 (39' st Di Pasquale sv), Arcamone 5.5 (34' st Pietrobattista s.v.). A disp.: Merletti, Gentili, Miale, Rosamilia. All.: Perrone 6. ARBITRO: Tasso di La Spezia 5. NOTE: spettatori 500 circa. Espulso al 33' st Petitto per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Menolascina, Coppola, De Angelis, Piva. Angoli 3-2 per il Pescina. Recupero: pt 3'; st 5'. NOICATTARO Il forte vento di scirocco della Puglia porta in dote un punto. Dalla trasferta di Noicattaro, il Pescina raccoglie il minimo col minimo sforzo. Piccolo tassello sinonimo di tutto tranne che di bocciatura. Leggero movimento alla classifica che ad otto turni dalla fine

consente agli abruzzesi di conservare il margine di due punti sul Cassino sesto. Situazione di classifica che restituisce serenità al gruppo di Carlo Perrone. Formazione schierata per non offendere troppo (il Noicattaro non perde in casa nelle ultime quattordici giornate di campionato). Ma quanto basta per spezzare il digiuno da trasferta che nelle due precedenti apparizioni con Aversa e Val di Sangro aveva portato zero punti in cascina. E per tornare a fare fieno lontano da casa come non accadeva dalla terza di ritorno (25 gennaio) in quel di Scafati. Il tutto, per condire di soddisfazione un pareggio a reti bianche che allunga i sorrisi stampati due settimane fa dopo la prestigiosa vittoria sul Catanzaro e per preparare al meglio il terreno al prossimo big match contro il Gela. L'ottavo giorno di una primavera che sembra non arrivare consente in pratica di intascare il minimo garantito. Concetto pratico che, nei fatti, si traduce in un atteggiamento tattico di moderata cautela. Il 4-4-2, in cui non trova spazio lo squalificato Censori, equivale ad un gioco di rimessa. Gli avversari vanno subito in compressione, sono subito dentro il match (tiro cross di Ingrosso trasformato in pericolo dal vento). Solida e autoritaria, la squadra barese cerca di

sfruttare i favori del vento. E dichiara i suoi intenti di fronte ad un Pescina ermetico disposto a concedere poco e niente. Il pressing sempre più alto dei nojani si traduce nell'apprensione targata Rana con una rasoiata terminata di un soffio alla destra di Bifulco. Cliché che si ripropone sia alla mezzora (punizione a giro di Zotti terminata sopra la traversa) che sul finale di tempo (combinazione Rana-Zotti di poco al lato). I fuochi d'artificio sembrano dietro l'angolo, con i padroni di casa che cercano di venirne a capo producendo tanto gioco e buone occasioni. Nulla di importante, però. Perché nella replica abruzzese ci finiscono un campanile di Bettini dal lato corto dell'area barese (mira imprecisa) ed una punizione di Giordano da distanza siderale (alta). Poi, l'infortunio del nojano Siclari che spiana la strada ad un pareggio quasi predestinato dalle avverse condizioni atmosferiche. E in cui non incidono gli assalti rossoneri di Rana, che manca l'impatto su assist di Zotti, e le solite sortite dirette senza fortuna sempre di quest'ultimo. Conti delle occasioni riequilibrati da una spigolosa traiattoria di Piva direttamente dal corner (il terzo di giornata) ed un tentativo velleitario di Cruciani. Pierpaolo Paterno


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Lunedì 30 marzo 2009

Isola Liri surclassato con un poker e scavalcato in graduatoria

Sorpasso Manfredonia MANFREDONIA ISOLA LIRI

4 1

MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Serao 6, Bortel 6, Cerchia 6, Patti 6,5; Arigò 7 (39' st Macrì sv), Vitiello 6, Pirrone 6, Sifonetti 6,5 (34' st Schettino sv) sv); Marchano 6 (12' st Giglio sv), Romano 6,5. A disp. : Fortunato, Cinquepalmi, Scarpitta, Napoli. All: D'Arrigo 7. ISOLA LIRI (4-1-4-1): Fiorini 6,5; Risi 5, Cagnale 5, Sannibale 6, Dolcemascolo 5; Giacalone 5; La Cava 5 (37' st Girelli sv), Mollo 5, D'Imporzano 5 (1' st Barchiesi 5), Luciani 5 (1' st Tortori 5,5); Pignalosa 5. A disp.: Tomei, Buitkus, Esposito, Mastrantoni. All.: Zecchini 4. ARBITRO: Pecorelli di Arezzo 6. RETI: pt 2' Arigò (M), 8' Romano (M), 39' Patti (M); st 4' Arigò (M), 7' Sannibale (I). NOTE: spettatori 1505 per un incasso di euro 9.541. Espulso al 28' del st il presidente del Manfredonia, per proteste. Ammoniti: Serao, Pirrone, Marchano, Romano, Risi. Angoli: 6-1 per l'Isola Liri. Recupero: pt 2'; st 0'. MANFREDONIA - Per l'Isola Liri è notte fonda. I ragazzi di mister Zecchini, infatti, subiscono la terza sconfitta consecutiva e in classifica vengono superati proprio dai sipontini, che cedono alla formazione laziale la penultima piazza. Gara decisa praticamente sin dall'8' del primo tempo con i padroni di casa già in vantaggio di due reti. Ora sarà fondamentale la prossima

D’Arrigo, tecnico del Manfredonia

gara interna contro la Vibonese, una sfida da vincere a qualunque costo. Ma veniamo alla cronaca. Pronti, via, e il Manfredonia è già in vantaggio: Sifonetti lancia in profondità Arigò, il migliore in campo, il quale prima controlla la sfera e poi con un pregevole pallonetto supera Fiorini. Passano sei minuti e il raddoppio è pronto e servito: Romano supera facilmente Risi e poi batte Fiorini con un destro che si insacca alla destra del portiere laziale. L'Isola Liri accusa il colpo, prova a organizzare le idee, ma lo fa in modo con-

fuso e il solo Pignalosa in avanti non riesce ad impensierire la difesa dei bianco-celesti. Il Manfredonia, invece, gioca bene e in più di una occasione sfiora la terza marcatura con Marchano, bravo Fiorini a bloccare il suo colpo di testa, poi con Arigò, il suo diagonale termina di poco a lato, ed infine con Romano, ma Fiorini blocca in due tempi la conclusione dell'attaccante sipontino. Al 39' del primo tempo, una bella combinazione Romano-Patti mette quest'ultimo in condizione di calciare a rete: il suo radente non lascia scampo a Fiorini. Nella ripresa, mister Zecchini prova a smuovere i suoi operando qualche cambio, ma il tutto non sortisce gli effetti sperati. Anzi, in apertura di ripresa, arriva la quarta rete del Manfredonia ancora una volta con Arigò, lasciato colpevolmente solo in area e libero di battere l'incolpevole Fiorini. Al 7' Sannibale sfrutta un'indecisione della retroguardia biancoceleste e da due passi insacca. Il resto della gara per i padroni di casa è pura accademia, infatti, i sipontini controllano il risultato e cercano di graffiare sfruttando l'arma del contropiede, ma Fiorini fa buona guardia ed evita un passivo ancora più pesante. Mister Zecchini a fine gara: «Siamo tutti abbacchiati - ammette il tecnico dei laziali - alla vigilia di questa sfida eravamo fiduciosi, ma oggi siamo andati sempre in difficoltà, a volte erano quasi imprendibili, non a caso loro hanno chiuso la gara sin dai primi minuti». «Ma non dispero - conclude Zecchini possiamo raggiungere la salvezza in due modi, a noi ne basta uno».

Il bomber Sangrino ribalta il risultato con una doppietta

Un Grillo da tre punti VAL DI SANGRO 2 MONOPOLI 1 VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis 7; Curcio 6, Sensi 6, Del Grosso 6, Mazzetto 6; Epifani 5 (15' st Ruggiero 5.5), Sireno 7, Campli 6; Perfetti 6 (21' st Fiorotto 6), Alessandrì 5 (47' st Carafa ng), Grillo 7. A disp.: Leacche, Boschetti, Paris, Memmo. All.: Petrelli 7. MONOPOLI (4-4-2): D'Urso 6; Colella G. 5 (29' st Szatmari ng), Gambuzza 5.5, Turone 6, Tinoco 5; Santarelli 6, Bonfardino 5.5 (29' st Lorusso ng), Minopoli 6, Loseto 6.5; Carbonaro 6.5, Balistreri 5. A Disp.: Sarao, Colella F., Thackray, Mele, Ceccarelli. All.: Geretto 6. ARBITRO: Aureliano da Bologna 6. MARCATORI: pt 16' Loseto (M), 41' Grillo (V); st 24' Grillo su rig (V) NOTE: circa 1000 spettatori compresi un centinaio di ospiti; giornata calda e molto ventosa. Ammoniti: Bonfardino (M), Colella (M), D'Urso (M). Angoli 5 a 3 per il Monopoli. Recupero.: pt 1'; st 5'. ATESSA - Il miracolo di Pino Petrelli. La Val di Sangro soffre, spreca, incanta ma alla fine supera con merito il Monopoli (2-1). Anche la squadra meridionale, dunque, subisce in maniera inesorabile la dura legge del Montemarcone. In terra abruzzese i sangrini si confermano desiderosi come non mai di conquistare la salvezza con largo anticipo, senza lasciare spazio agli avversari. Grande mattatore dell'incontro l'attaccante Grillo, autore addirittura di una doppietta che regala tre punti pesantissimi in chiave salvezza. Ora, l'ipotesi di

evitare i play out è sempre più realtà e questo i tifosi della Valle lo sanno benissimo. La cronaca è ricca di azioni da gol degne di questo nome. La prima emozione arriva al 9', quando Curcio crossa in area ed Alessandrì viene anticipato con tempismo dalla retroguardia avversaria. Il gol del Monopoli arriva però come una doccia gelata per i sostenitori di casa. Al 16' è da applausi il diagonale di Loseto dal vertice sinistro dell'area e per gli ospiti il vantaggio diventa realtà. Gli abruzzesi hanno il merito di non scomporsi ed iniziano così a tessere ammirevoli trame di gioco. Ci prova il solito Grillo che viene fermato in area al 18' mentre

Perfetti è bravo al 23' nel suo cross ma Alessandrì e Grillo non arrivano per la deviazione. Al 31' però il Monopoli sfiora il raddoppio: calcio d'angolo dei pugliesi, colpo di testa di Carbonaro ma sulla traiettoria si trova Balistreri che manda fuori. Petrelli tira un sospiro di sollievo. Al 35' il cross è invece di Santarelli e Balistreri colpisce debolmente di testa. Il pericolo desta probabilmente i padroni di casa dal torpore ed arriva così il pari abruzzese. Al 41' Sireno effettua un lancio in diagonale, imbeccando alla grande Grillo: Tinoco è ingenuo ed il pareggio è cosa fatta. Al 9' del secondo tempo, Balistreri in area perde tempo a girarsi e

sciupa. All'11 invece si fa vedere la formazione di casa con Perfetti che, in contropiede, si allunga troppo il pallone e riesce a trovare la giusta deviazione. Al 23' la ripartenza di Fiorotto è prepotente, la sua botta anche ma D'Urso è attento e respinge con i piedi: Grillo non ne approfitta. Poco più tardi, però, è ancora Fiorotto che serve un bel pallone a Campli che viene agganciato in area: calcio di rigore ineccepibile. Dal dischetto va Grillo che realizza il 2-1. Al 35' i sangrini devono ringraziare Ameltonis, che con un gran riflesso salva la sua porta da un colpo di testa ravvicinato di Carbonaro. Per la Val di Sangro una parata che vale tre punti.

Il Gela non punge l’Aversa ringrazia GELA AVERSA

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GELA (4-4-1-1): Cecere 6; Nigro 6,5, Fernandez 5,5, D'Aiello 6, Unniemi 5,5; Russo 5 (6' st Gaeta 7), Iannini 6, Marinucci 5,5, Galuppi 5 (26' st Staffolani 5,5); Schiavon 6 (1' st Pasca 5); Franciel 5. A disp.: Ferla, Ambrosecchia, P. Esposito, Alessandrì. All.: Cosco 5. AVERSA (4-4-2): Castelli 6; Avolio 6, Maraucci 6,5, Di Girolamo 6, Pagano 6; Franzese 6 (37' st Cozzolino sv), Arini 6, Zolfo 6,5, Chietti 5; Sibilli 6,5 (34' st Perna sv), 5Marasco 6. A disp:. Pettinari, Panini, Chirico, Longo, Prisco. All.: Sergio 6,5. ARBITRO: Barbiero di Vicenza 6. NOTE: spettatori circa 2000. Ammoniti: D'Aiello, Cecere, Chietti, Avolio. Espulso Chietti per doppia ammonizione. Angoli 6-4 per il Gela. Recupero: pt 1'; st 5'. GELA - L'Aversa interrompe la striscia negativa. Conquista un pari senza soffrire più di tanto, approfittando della domenica di black out della squadra di Cosco. I casertani giocano per quasi un'ora in dieci, ma l'ex portiere del Gela Castelli non correrà quasi mai pericoli. La partita è stata brutta, quasi fosse una sfida tra due squadre senza ambizioni. Ed invece i biancazzurri di casa volevano far dimenticare la mazzata di Cosenza e mantenere il secondo posto, il team di Sergio voleva spezzare la serie nera. Ci riescono i campani, falliscono clamorosamente i giocatori di casa, irriconoscibili. La gara è carica di sbadigli. Al 9' Chietti dalla bandierina sveglia Cecere con un angolo arcuato che il portiere deve sventare con apprensione. Il Gela si vede dalle parti di Castelli per la prima volta dopo 29 minuti. Il cross è di Galuppi, l'incornata di Iannini fuori misura. Il centrocampista del Gela ci riprova dopo 120 secondi senza fortuna. Questa volta il calcio da fermo è affidato a Schiavon, la difesa dell'Aversa gioca alle belle statuine ma Iannini non la punisce. Tutto solo davanti la porta spedisce di testa ancora fuori. L'Aversa resta in dieci al 38' quando Chietti ingenuamente trattiene per la maglia Unniemi. Secondo giallo e giocatore sotto la doccia in anticipo. Tutto qui il primo tempo. Il pubblico non gradisce e fischia sonoramente. Negli spogliatoi Cosco lascia come spesso accade il solito Schiavon (non tra i peggiori), dentro una seconda punta, Pasca. In campo non succede nulla di particolare. Il Gela non riesce a cambiare passo. L'unico ad avere le idee chiare è Gaeta, che al 6' subentra a Russo. L'ex esterno del Melfi con la sua velocità mette in apprensione la difesa dell'Aversa. Al 13' ci prova ancora Iannini, ma solita inzuccata finisce in zona raccattapalle. Dopo 60 secondi la migliore occasione per il Gela. Nigro innesca Gaeta in verticale, Castelli è fuori dei pali ma il lob del centrocampista finisce fuori di pochi centimetri. I tifosi di casa si spazientiscono mentre il presidente Tuccio lascia la tribuna imprecando (forse proprio contro il pubblico). Cosco prova la terza punta Staffolani, che però viene chiamato a fare l'esterno sinistro al posto di Galuppi. In campo solo tanta confusione. Nel finale l'Aversa in dieci rischia di vincere la partita. Prima con una punizione di Pagano respinta con i pugni da Cecere, poi con un contropiede tre contro due avviato da Zolfo che grazie Cecere lontano dai pali.

Siciliani votati solo alla difensiva, spreconi. Salvezza più vicina per entrambe le formazioni

Barletta e Igea decidono di non farsi del male BARLETTA IGEA VIRTUS

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BARLETTA (4-3-1-2): Furlan 6; Mastronicola 6, Sabini 6,5, Fabbro 6, Tangorra 7; Daleno 6,5, De Cecco 5,5, Salvagno 5 (24' st Merito sv); Ike 5,5; Laviano 5,5 (14' st Majella 5,5), Caracciolese 5 (43' st Ruiz sv.). A disp.: Rodrigo, Pollidori, Rizzi, Toscano. All.: Sanderra 6. IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi 7; Russo 5,5 (29' st D'Anna sv), Palma 6, Alizzi 6, Scopelliti 6; Di Miceli 5,5, Crimi 6, Di Toro 6,5, Criniti 5,5 (9' st Matinella 5); Bongiovanni 5,5 (16' st Ricciardi 6), La Porta 6. A disp.: Romano, Bonsignore, Giardina, Condello. All.: Castellucci 6. ARBITRO: Gavillucci di Latina 6. NOTE: Spettatori 1800 circa. Ammoniti: Scopelliti, Crimi, Fabbro, Sabini, Ike e Majella. Angoli 8-1 per il Barletta. Recupero: pt 3'; st 5'. BARLETTA - Scelgono la via del "non facciamoci del male", Barletta e Igea Virtus, in un "Put-

tilli" che ha riscoperto i suoi tifosi. Match a tratti "soporifero" ma che in più occasioni ha registrato il largo predominio territoriale dei padroni di casa. Sono stati proprio gli uomini di Sanderra ad avere le più ghiotte chance da rete. Igea praticamente inoperoso. Mai un tiro in porta, mai una sortita a centrocampo. I ragazzi di Castellucci si sono solo difesi con ordine. All'8' gol annullato a Fabbro per fuorigioco. Alla mezz'ora, è ancora il Barletta a rendersi pericoloso. Traversone di Mastronicola dalla destra, non ci arriva Caracciolese, inzuccata di Laviano ma il punteros biancoceleste si divora un gol già fatto spedendo il pallone sulla traversa. Neol finale di tempo assedio dei pugliesi. Al 42', corner di De Cecco, incornata fuori misura dell'accorrente Tangorra. In chiusura è ancora il numero 11 biancorosso a provarci ma senza costrutto. Nella ripresa, stesso copione dei primi quarantacinque minuti di gioco. Al 3', Barletta in avanti: rasoiata di Ike, alta di poco. Minuto 23: tiro di Majella, para Di Masi. Al 28', Caracciolese, a tu per tu, con l'estremo ospite, non trova la via del

gol. Il valzer del “gol mancato”, per il Barletta, prosegue ad oltranza. Al minuto 32, Di Masi sventa la minaccia, al 35', cade giù Ike ma per il signor Gavillucci di Latina non è calcio di rigore ma simulazione e c'è il cartellino giallo per il calciatore di colore. Decisione più che giusta. Al 38', altra ghiotta occasione per i locali: De Cecco serve al centro un pallone d'oro ma nessuno ne approfitta. Al 40', punizione battuta, ancora una volta, dal numero 7 barlettano, rovesciata di Fabbro, blocca tempestivamente l'estremo difensore ospite. Sul finire di gara, combinazione Majella-Ike con quest'ultimo al tiro. Sciabolata alle stelle. A seguire, il tentativo di De Cecco, debole e impreciso. L'ultima emozione si registra al termine dei cinque minuti di recupero assegnati. E' Majella a fare tremare la traversa e la panchina dei siciliani. Giù il sipario del vecchio comunale di Barletta. L'Igea Virtus mette in cascina altri punti utili alla matematica ed anticipata salvezza. Qualche rammarico per il Barletta per le tante occasioni gettate alle ortiche. Per entrambe, la salvezza è più vicina.


Sport 35

Lunedì 30 marzo 2009

2ª Divisione. Galantucci fallisce il gol del vantaggio e un minuto dopo i campani fanno centro

Cosenza, è uno stop indolore Rossoblù imprecisi in avvio vengono puniti da una Scafatese accorta SCAFATESE COSENZA

1 0

SCAFATESE (3-4-3): De Felice 7,5; Marini 6, Rapino 7, Terracciano 6,5; Lagnena 6, Basile 6,5 (41’ st Baylon sv), Corsale 6, Carbonaro 6; Izzo 7,5 (36’ st Correale sv), De Luca 6 (5’ st Marzocchi 6,5), Varriale 6. A disp.: Spicuzza, Bacilieri, Avallone, D’Avanzo. All.: Maurizi 7. COSENZA (4-4-2): Ambrosi 6,5; Bernardi 5,5, Moschella 6, Braca 6,5, Chianello 5,5; Ramora 6 (25’ st Musacco 6), De Rose 6, Battisti 6,5, Catania 6; Galantucci 5,5 (25’ st Occhiuzzi 6), Mortelliti 6. A disp.: Guizzetti, Morelli, Profeta, Parisi, Fabio. All.: Toscano, squalificato, in panchina Napoli 6. ARBITRO: Zonno di Bari 6. RETE: pt 20’ Izzo. NOTE: spettatori 1800 circa di cui 400 provenienti da Cosenza. Espulso al 45’ st Spicuzza dalla panchina per proteste. Ammoniti: Galantucci, Corsale, Izzo, De Rose, Moschella, Basile, Lagnena, Varriale . Angoli 4-1 per il Cosenza . Recupero: pt 2’; st 5’. di FILIPPO ZENNA SCAFATI. Perde e si avvicina al traguardo il Cosenza. Paradossale, ma vero. Perché la sconfitta di Scafati ha poche conseguenze sulla classifica (il Gela viene fermato sul pari ed è a meno nove) ed anche sul morale.

Galantucci ha appena calciato la sfera che colpirà la traversa. Poi d’istinto colpisce di mano e l’arbitro lo ammonisce (Foto F. Grazioli)

LA CRONACA. Danti e Polani squalificati, Parisi portato in panchina soltanto per onor di firma. Eppure, nonostante le assenze preziose, il Cosenza conserva la propria struttura solida ed una qualità enorme dalla cintola in su: in prima linea Toscano lancia Galantucci e Mortelliti e sugli esterni si affida alla rapidità di Catania ed all’estro di Paolo Ramora, ex con tanta voglia di rivalsa. De Rose e Battisti curano la cabina di regia, Moschella infine eredita da Parisi la partnership difensiva

con l’inamovibile Braca. La capolista non vuol lasciare nemmeno le briciole alle inseguitrici e prova subito ad imprimere i propri ritmi alla partita sfruttando gli scambi rapidi tra Mortelliti e Galantucci ed i tagli costanti di Catania. La Scafatese, raccolta in un 3-4-3 estremamente compatto ed equilibrato (ci sono tre punte di ruolo, ma alla fase difensiva partecipano ben nove uomini col solo De Luca svincolato da compiti di copertura) fa “opposizione” con la qualità di Corsale (al

rientro da squalifica e preferito a Marzocchi), i muscoli di Basile (chiamato ad “azzannare” Battisti) ed i movimenti anarchici di Izzo (parte da esterno destro, ma si sposta spesso tra le linee). Ma è il Cosenza a fare la partita conquistando supremazia territoriale nel cerchio di centrocampo. Passano appena cento secondi dal fischio d’inizio e De Felice è già costretto agli straordinari per deviare in corner una punizione-bomba di Moschella. La reazione dei locali passa soprattutto dalla

qualità degli esterni d’attacco: al 16’ Izzo lancia sulla corsa Varriale, che ruba il tempo a Bernardi, ma tergiversa, si porta la sfera sul piede d’appoggio (il sinistro) e strozza la conclusione favorendo la presa di Ambrosi. La gara è emozionante e spettacolare: merito soprattutto di un Cosenza intraprendente, che sviluppa la manovra con autorità ed arriva facilmente alla conclusione. Basta una leggera amnesia di Marini (19’) per azionare i meccanismi devastanti dell’attacco rossoblù: Ramo-

ra raccoglie il disimpegno errato e serve in verticale Mortelliti, che incrocia col destro e chiama De Felice al secondo intervento prodigioso della gironata; sulla respinta si avventa Galantucci che colpisce la traversa a porta sguarnita. La delusione si trasforma in beffa sessanta secondi dopo quando Izzo dal limite, su suggerimento fortuito di Basile, indovina l’angolo lontano con un sinistro di chirurgica precisione. Lo svantaggio alimenta ulteriormente lo spirito offensivo del Cosenza: il centrocampo alza il baricentro, Moschella continua a sfidare De Felice (al 28’ nuova punizione velenosa e nuovo intervento strappa-applausi del portiere gialloblù), Mortelliti e Galantucci attaccano con costanza la profondità, Battisti si inserisce ed al 29’ alza di un soffio sopra la traversa. De Luca scuote Ambrosi con una punizione dal limite. Nella ripresa non cambia il canovaccio. Corsale all’11’ emula Moschella impegnando severamente Ambrosi, cinque minuti dopo Izzo lancia sulla corsa Varriale, che si decentra troppo lasciandosi chiudere lo specchio da Ambrosi. Toscano dalla tribuna ordina gli ingressi di Musacco ed Occhiuzzi, che sfiorare l’incrocio ed il pari con un gran destro. Continua il forcing del Cosenza, la Scafatese si rintana e ringrazia ancora De Felice che a tempo scaduto vola per togliere dall’incrocio una conclusione di Musacco.

A Scafati fa festa solo il botteghino

I fan del Cosenza a Scafati: quattrocento voci e tanto colore per spingere la capolista

SCAFATI. Grazie Cosenza: Scafati si tira giù il cappello ed incassa con piacere. È come giocare in trasferta con la marea di sostenitori rossoblù assiepati sulle gradinate del settore distinti. Ma poco importa perché finalmente sorride il botteghino: per la prima volta nel corso della stagione l’incasso supera i diecimila euro ed il tetto delle 1500 presenze viene sfondato. Grazie Cosenza per il prestigio portato ad una società giovane, al secondo anno di professionismo, che ha atteso e preparato l’arrivo della capolista come un autentico evento, come la pagina di sport più bella degli ultimi sessant’anni di storia. Che sia una giornata speciale per la tranquilla Scafati lo si intuisce già due ore prima del fischio d’inizio quando un vero e proprio esercito di tecnici, operatori e giornalisti invade l’angusta sala stampa: Conto Tv trasmette via satellite (altro motivo di prestigio per la società canarina) e conferma che il Cosenza “tira”con quel seguito di pubblico atipico per la seconda divisione, con una cassa di risonanza mediatica degna di u club di massima serie. Il settore distinti va riempien-

dosi gradualmente: c’è chi si catapulta allo stadio con largo anticipo per evitare file e resse snervanti al botteghino; e chi, invece, approfitta della vicinanza di Scafati con Pompei per visitare il famoso Santuario della Madonna del Rosario. Alle 15 in punto, quando il signor Zonno di Bari, dà il via alle ostilità il settore distinti è pieno zeppo come un uovo: 400 fan, decine di striscioni e bandieroni, un colpo d’occhio meraviglioso ed unico (frantumato il record di presenze ospiti, stabilito lo scorso anno dal Benevento, seguito da circa 300 tifosi). L’incitamento è costante, strepitoso e prosegue anche dopo il gol di Izzo che mette in salita la partita del Cosenza. Non si perdono d’animo i 400 impavidi sostenitori rossoblù, sfidano il vento forte e gli acquazzoni improvvisi, sostengono la squadra fino all’ultimo dei cinque minuti di recupero ed applaudono gli uomini di Toscano nonostante la sconfitta. Grazie Cosenza: perché il 29 marzo del 2009 sarà per Scafati una data storica. Si ricorderanno un domani d’aver visto il calcio vero. f. z.


36 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

2ª Divisione. Il derby regala pochissime emozioni e tanta noia. Fischi all’indirizzo dei locali

Vibonese e Vigor, zero assoluto Un pareggio a reti bianche che serve a poco a entrambe le formazioni VIBONESE V.LAMEZIA

0 0

VIBONESE (4-3-3): Amabile; Orefice (23' st Genesio) Ranellucci Bianciardi Sgambato (1' st Santonocito); Ruscio Pirrone (36' st Di Franco) Di Mauro; Polito Taua Melis. In panchina: Bastiera, Falco, Bica Badan, Oudira. All. Galfano VIGOR LAMEZIA (4-2-3-1): Panico; Ciminari (40' st Di Donato) Cascone Filippi Marinelli; Carraro Lopetrone; Ciotti (32' st Falco) Riccobono Sanso; Sergi. In panchina: Forte, Amita, Ragatzu, Clasadonte, Rondinelli. All. Pierini ARBITRO: De Faveri di San Donà del Piave 6,5 (Drago di Caltanissetta e Fazio di Messina) NOTE: spettatori 700 circa. Ammoniti: Taua (V), Filippi, Ciotti (VL). Angoli: 1-5. Rec. 1' pt e 2' st. Osservato un minuto di silenzio in memoria del pugile Giovanni Parisi di ROBERTO SAVERINO VIBO VALENTIA - Un tempo appena decente, uno inguardabile e totalmente indecente per chi ama ancora passare le domeniche allo stadio. Il tutto per uno zero a zero che serve pochissimo sia ad una impalpabile Vibonese, sia ad una più vispa, ma sempre più inguaiata Vigor Lamezia, fanalino di coda del campionato. E' stato

I convenevoli di rito fra i capitani e la terna arbitrale e, a destra, Vincent Taua cerca di farsi largo nella difesa biancoverde

un derby tra poveri e, possiamo dirlo, fra disperati, visto che adesso anche la posizione della Vibonese si complica sempre di più e se si continua a giocare in questa maniera, sarà molto difficile evitare i play out. L'ennesimo zero a zero stagionale casalingo ha lasciato interdetti i tifosi, accorsi allo stadio un po' più numerosi del solito, che non hanno mancato di manifestare il proprio dissenso con alcuni fischi all’indirizzo della squadra.

Un nulla di fatto, nel vero senso della parola, che autorizza chiunque a restarsene a casa per le gare a venire. Che senso ha, infatti, spendere 12 euro di biglietto se lo spettacolo, assolutamente improponibile, è questo? Per Galfano ci sono tutte le attenuanti di questo mondo: a gennaio, mentre gli altri si rinforzavano, lui perdeva pezzi. Non ha attaccanti degni di tal nome e poi chi scende in campo forse non ha capito l'importanza della Seconda divisione. Magari il

fatto di vivere a Vibo come se fosse un'isola felice, non gli mette addosso quella pressione che dovrebbe essere da stimolo per fare di più. Un paio di conclusioni verso la porta di Panico, tra l'altro neppure pericolose, la dicono tutta sul disagio e sui limiti di una Vibonese inguardabile. La Vigor? Nulla di eccezionale, ma una cosa è certa: non merita l'ultimo posto. A Vibo si è visto di peggio, in tema di avversari, e comunque ai lametini va riconosciuto il

fatto di averci creduto di più, anche se nella ripresa pure i biancoverdi hanno tirato i remi in barca o, comunque, non hanno avuto la stessa intensità dimostrata nella prima frazione, quando Sergi e compagni sono apparsi quantomeno più intraprendenti. TATTICA - Le formazioni sono quelle annunciate alla vigilia. Galfano recupera Pirrone e schiera un 4-3-3 che prevede Melis e Polito ai lati di Taua, con Pirrone basso davanti alla difesa e Ru-

scio e Di Mauro a lati. Nella Vigor, Pierini ricorre al 4-23-1, con Sergi supportato in fase d'attacco da Sanso e Ciotti sugli esterni, con Riccobono subito dietro a supporto. CRONACA - Primo tempo con poche emozioni e ripresa di puri sbadigli. Si comincia con un contatto energico in area lametina tra Filippi e Taua, ma l'arbitro lascia correre. Quindi sulla testa di Sergi capita una ghiotta occasione, ma l'ariete ospite, su angolo di Riccobono, gira a lato. Ancora due minuti e Riccobono verticalizza per Sergi, ma Amabile in uscita bassa sventa il pericolo. Quindi è Ciotti in due circostanze su calcio da fermo a mettere paura ai locali: nella prima la sfera finisce a lato di poco, nella seconda Amabile respinge. Nel primo tempo la Vibonese è tutta in una punizione di Melis parata facilmente da Panico ed in un diagonale di Taua che il numero uno lametino devia senza particolari affanni. Nella ripresa, dopo quattro minuti, Riccobono scalda le mani ad Amabile e poi sul “Luigi Razza” calano la pioggia e la noia più assoluta. Anzi, molti hanno recuperato quell'ora di sonno perduta la notte precedente per lo spostamento in avanti delle lancette, mentre ventidue calciatori, in campo, tutto facevano, tranne che dare spettacolo.


Sport 37

Lunedì 30 marzo 2009

Risultati e classifica Angri-Nocerina

1-0

Bitonto-S. Genzano

3-0

Fasano-Pianura

1-0

34' Radicchio

5' Modesto, 45' Infantino, 49' st Logrieco 20' Rufini

Grottaglie-Francavilla F. 1-1 2' st Carteni (G), 31' st Malagnino (F)

28ª giornata Marcatori

BRINDISI

62

28 19 6

3 53 21 14 12 2

0 32 8 14 7

4

3 21 13 32 +7

NOCERINA

52

28 17 1 10 44 36 14 12 0

2 29 18 14 5

1

8 15 18 8

PIANURA

50

28 14 8

6 58 31 14 10 4

0 36 11 14 4

4

6 22 20 27 -6

8 47 34 14 10 2

-4

Ischia-Bacoli

1-1

POMIGLIANO

48

28 14 6

2 29 13 14 4

4

6 18 21 13 -8

Matera-Gelbison

1-1

FASANO

42

28 10 12 6 37 30 14 6

6

2 17 12 14 4

6

4 20 18 7 -14

ISCHIA

42

28 11 9

8 31 26 14 8

5

1 19 7 14 3

4

7 12 19 5 -14

TURRIS

42

28 10 12 6 31 30 14 7

5

2 12 6 14 3

7

4 19 24 1 -14

BACOLI

39

28 10 9

9 35 29 13 6

3

4 17 11 15 4

6

5 18 18 6 -15

MATERA

37

28 10 7 11 32 27 14 5

5

4 12 9 14 5

2

7 20 18 5 -19

FRANCAVILLA F.

37

28 8 13 7 31 30 14 5

7

2 20 18 14 3

6

5 11 12 1 -19

FRANCAVILLA

37

28 10 7 11 27 30 13 7

4

2 17 9 15 3

3

9 10 21 -3 -17

BITONTO

32

28 8

8 12 28 40 14 7

2

5 23 23 14 1

6

7

GROTTAGLIE

31

28 5 16 7 27 31 15 3

9

3 13 12 13 2

7

4 14 19 -4 -27

ANGRI

31

28 8

7 13 28 39 15 7

4

4 17 14 13 1

3

9 11 25 -11 -27

S. ANTONIO A.

29

28 6 11 11 20 38 14 4

6

4 14 18 14 2

5

7

S. GENZANO

28

28 6 10 12 23 41 14 3

6

5 12 19 14 3

4

7 11 22 -18 -28

GELBISON

20

28 3 11 14 30 45 14 3

6

5 23 24 14 0

5

9

VENAFRO

16

28 3

4

8 10 17 14 1

3 10 9 26 -24 -40

2' st (r) Coquin (B), 9' st Bianco (I) 39' Ruocco (G), 26’ st Ancora (M)

Pomigliano-Venafro

2-0

S. Antonio A.-Brindisi

3-2

16' Marzullo, 12' st Alleruzzo

21’ Somma (SA), 27’ Maffucci (SA), 70’ Pinamonte (B), 78’ Cocuzza (SA), 93’ Cordiano (B)

Turris-Francavilla

1-0

5' st (r) Tortora

Prossimo turno

29ª giornata 04/04/09 ore 15.00

Bacoli-Matera Brindisi-Fasano Francavilla-Ischia Francavilla F.-Turris Gelbison-S. Antonio A. Nocerina-Grottaglie Pianura-Pomigliano S. Genzano-Angri Venafro-Bitonto

7 18 19 43 14 2

5 17 -12 -24

6 20 -18 -27

7 21 -15 -36

20 reti: Galetti (Brindisi) 17 reti: Contino (1) (Pianura) 14 reti: Manzo (3) (Pianura) 12 reti: Albano (2) (Matera) 11 reti: Tortora (1) (Turris) 10 reti: Coquin (5) (Bacoli) 9 reti: Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (2) (Francavilla F.) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); D'Angelo (2) (Gelbison) 7 reti: Radicchio (1) (Angri); Pastore (1) (Bacoli); De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina) 6 reti: Infantino (1) (Bitonto); Formuso (Fasano); Palumbo (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Logrieco (Bitonto); Chiesa, Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Bianco (Ischia); Ancora (Matera); Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Maffucci (S.Antonio); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina, Zerillo (Angri); Cordiano (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1), Saurino G. (Ischia); Marsico (1) (Matera); De Pascale, Mangiapane, Riolo (Nocerina); Manzi (Pianura); Alleruzzo, Gomes, Verolino (2) (Pomigliano); Murano (S.Genzano)

Troppa foga e forcing inutile per i biancazzurri in dieci per l’espulsione di Malagnino

Matera, un deludente punticino Ancora nella ripresa rimedia al vantaggio di Ruocco MATERA GELBISON

1 1

MATERA (4-4-2) Gatti 6; Armento 5, D’Arienzo 6, Lonardo 5,5, Giglio 5,5; Montingelli 5 (1' st Branda sv; 37' st Cerabona sv), Marsico 5,5, Malagnino 5, Naglieri 5,5; Magliocco 5 (13' st Ancora 7), Albano 5,5. A disp.: Mirabelli, Cerabona, Branda, Ancora, Porzio, Risi, Conte. All. Danza 5,5 GELBISON( 4-3-3) Visconti 6,5 ; Ietto 6, Ruocco 7, Gonzales 6, Graziano 5,5; Calendo 6 (38' st Amorelli sv), D’Angelo 6, Granozi 6,5, Pecora 6; D’Elia 5,5, Capuozzo 6 (33' st Sica sv). A disp.: La Mura, Leccese, Della Bianchina, Amato, Cerasuolo. All. Longo (Torre in panchina) ARBITRO: Tassotti di Fermo RETI: 39’ pt Ruocco (G), 26’ st Ancora (M) NOTE -Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1000 con una piccola rappresentanza ospite. Ammoniti: Malagnino, Marsico e Albano del Matera; Graziano, D'Angelo, Capuoxzzo e Granozi del Gelbison. Espulso al 36' st Malagnino per somma d'ammonizioni.Angoli 9-4 per il Matera. Recupero 2' pt; 4' st MATERA- La Gelbison spaventa un Matera piccolo piccolo, schiacciato da responsabilità ed orrori dopo la rete di Ruocco. Alla fine il risultato ci sta tutto, ma contro la più modesta squadra vista finora era lecito attendersi qualcosa in più. Palle lunghe erano a inizio campionato con Corino e pur cambiando allenatori il risultato è sempre lo stesso. Emergenze a parte, ci sono poche idee e poca personalità ed è chiaro che l’impegno venga vani-

ficato. Emblematico il calcio di punizione dal vertice dell’area di rigore al 90’ battuto con fretta da Naglieri per Giglio e finito in nulla di fatto. Poteva essere una mischia e ci poteva scappare il gol, ma in una squadra senza regole non si aspetta chi è deputato a battere i calci piazzati. Il nervosismo e lo sconforto fanno il resto. Doveroso giocare sempre su Ancora che è stato devastante al suo ingresso, ma non tutti l’hanno compreso e questa si chiama crisi d’identità e di idee che parte da lontano. Il Gelbison Vallo rischia anche la sconfitta, se gli avanti del Matera fossero stati meno precipitosi in un paio di occasioni dopo il pareggio del migliore in campo in assoluto Cristian Ancora. Infatti, un duetto tra Ancora e Marsico ha messo quest'ultimo nelle condizioni di battere comodamente a rete da centro area ma ha calciato in maniera frettolosa e la palla ha lambito il palo alla destra di Visconti, tra i migliori in campo dei cilentani usciti a testa alta dal campo anche se il punto conquistato serve a restare incollati alla matematica, l'unica cosa che non condanna ancora i rossoblù dello squalificato Longo ad un ritorno in Eccellenza dopo due anni di serie D. Matera senza cinque pedine titolari (Martinelli, La Fortezza, Chisena, Cilumbriello e Acampora), mentre il Gelbison doveva fare a meno di Rodio e Santonicola squalificati . Per la squadra di Longo era l’ultima spiaggia per tentare di raggiungere i play out, mentre sull’altra sponda il Matera, in crisi di gioco e identità, doveva riscattare tre sconfitte di fila e tenere accesa la fiammella dei play off. Dan-

za schierava un’inedito centrocampo con il rientrante Marsico affiancato da Malagnino. Parte timorosa la squadra di Longo, ma col passare dei minuti guadagna terreno e soprattutto riesce ad arginare i palloni lunghi verso le punte, unico vero schema per tentare di raggiungere la porta difesa da Visconti. Ci vogliono venti minuti per impiastricciare i taccuini. E’ Marsico su punizione ad impegnare Viosconti che si salva in angolo. Due minuti dopo ancora Marsico su palla inattiva serve Magliocco che non riesce a toccare in rete a portiere battuto. Al 30’ Marsico serve Albano che spizza di testa e palla di poco alta sulla traversa. Arriva il vantaggio ospite su cross quasi dalla bandierina del calcio d’angolo di Calendo per Ruocco che di testa insacca. Nella ripresa il Matera gioca la carta Ancora e la Gelbison soffre le sue incursioni. Il pari arriva grazie alla battuta vincente di Ancora su rinvio della difesa salernitana su angolo di Marsico. Cominciano venti minuti, recupero compreso, di foga per la squadra locale. Al 37' un duetto tra Ancora e Marsico mette quest'ultimo davanti a Visconti ma il tiro esce di poco. Punge anche il Gelbison, vicino al vantaggio con Pecora che permette a Gatti di esaltarsi al 41' parandogli un tiro dal limite di buona potenza e intensità. Il Matera ci mette foga e si scopre, ma ha poche idee ed alla fine arriva un risultato che rispecchia quanto prodotto da entrambe le squadre nell'arco della gara. ma che alla fine non serve a nessuno delle due. Fischi per i biancazzurri che hanno interrotto la serie di tre sconfitte di fila con un pareggio che ha tanto il sapore della quarta. Renato Carpentieri

A sinistra il tiro di Ancora che regala al Matera il gol del pari con il Gelbison


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Lunedì 30 marzo 2009

Spogliatoio Resta ancora senza vittoria la gestione del tecnico del Matera Danza

«Ora pensiamo a salvarci» Prosegue il silenzio stampa, parla solo Fragasso MATERA - Il gol di Ancora ha cancellato la quarta amarezza di fila per il presidente Perniola. Contro il Gelbison Cilento, l'undici biancazzurro ha rischiato davvero di incappare nel quarto ko consecutivo, è servito l'acuto dell'attaccante leccese per portare la gara in parità che ha regalto un punticino dopo il lungo periodo di magra. A fine gara, l'unico dei biancazzurri a parlare è stato il direttore generale, Giuseppe Fragasso, portavoce di un sodalizio ancora in silenzio stampa. “Il Matera non ha disputato una brutta gara - ha affermato il dirigente. Dopo tre sconfitte consecutive certo ci si aspettava una vittoria, quindi un po' di rammarico c'è per non averla raggiunta ma non per il gioco profuso in campo dagli atleti. Il Gelbison ha segnato sull'unica azione perciolosa creata nel primo tempo, poi il Matera ha avuto un'ottima reazione, forse un po' troppo veemente, ma ha dimostrato la voglia dei ragazzi di vincere, di dare il massimo per cancellare la striscia negativa. Nella seconda frazione i campani hanno avuto la chance di raddoppiare ma Gatti è stato bravo a chiudere, così come Ancora quando ha segnato il gol del pareggio. A quel punto il Matera ha cercato in ogni maniera di raggiungere il vantaggio creando diverse occasioni da rete, ma il Gelbison è stato attento a chiudere bene in difesa. Vorrei - ha continuato Fragasso - fare i complimenti al giovane Cerabona, un atleta in forza alla Juniores, che ha disputato una gran bella partita. E' sceso in campo con la mentalità da grande dimostrando di essere pronto anche per essere impegato in prima squadra. Per quanto riguadra il futuro, non pensiamo più ai play off, ma ci guardiamo alle spalle, dobbiamo continuare ad andare avanti fiduciosi ed a lavorare per migliorare i risultati e ritornare a conquistare i tre punti”. In sala stampa per il Gelbison hano commentato la gara il direttore generale, Luigi Di Giaimo e il match winner, Ruocco. “Il nostro obiettivo - ha affermato Di Giaimo - era di portare a casa l'intera posta in palio. Ci stavamo riuscendo grzie al gol di Ruocco, poi alla fine è arrivato il gol del pareggio di Ancora che ha spezzato i nostri sogni. Il pareggio non ci serve a molto,

A destra un tiro di Alberto Marsico che ha profuso tanta buona volontà ed ha rimediato il cartellino giallo che lo costringerà a saltare la gara di sabato prossimo a Bacoli

PAGELLE MATERA GATTI (6) - Si guadagna gli applausi sul tiro di Pecora parato che poteva essere la beffa per il nuovo vantaggio ospite, da rivedere se sul gol di Ruocco era possibile uscire sul cross di Granozi. ARMENTO (5) - Non giocava da troppo tempo e si è visto. Non sta bene e ha stretto i denti, ma non è quel giocatore che ha brillato ad inizio gestione Foglia Manzillo. D’ARIENZO (6) - L’ex di turno è uno dei più positivi e lucidi ma non basta ad evitare un pareggio che sa di sconfitta visto la pochezza dell’avversaria.

Lo striscione dei tifosi, sotto l’espulsione di Malagnino e a sinistra il gol di Ancora del pareggio con il Gelbison

LONARDO (5,5) - Ce non era al meglio si sapeva visto che viene da due mesi di inattività, comunque fa la sua partita. GIGLIO (5,5) - Inizia bene poi soffre nella fase finale del primo tempo e dalla sua parte arriva il cross che regala il vantaggio agli ospiti. MONTINGELLI (5) - Ripescato anch’egli dopo tanta panchina e non brilla, anzi è uno dei più anonimi del primo tempo. (1' st Branda sv; 37' st Cerabona sv). MARSICO (5,5) - Solita grande voglia, ma stavolta non basta perchè non ha la gamba adatta alle occasioni che gli arrivano e in altre situazioni avrebbe messo in rete il due a uno sull’assist di Ancora. Peccato, ma non è iù un mediano e si è visto. MALAGNINO (5) - In fase calante ormai da tempo. Ha perso grinta, condizione e forza ed è sembrato un giocatore di categoria inferiore. NAGLIERI (5,5) - Peccato per un paio di ciabattare e per una punizione nel recupero sfruttata malissimo. Comunque rende bene per uin tempo ed è chiaro che non ha la forma ideale dopo due turni di stop. MAGLIOCCO (5) - Un passo indietro per questo giocatore che tarda ad acquisire la forma di cui il Matera ha bisogno. Esce e fa bene Danza a cambiarlo

però non possiamo rimproverare nulla ai ragazzi che hanno dato il massimo per l'intera gara. Il Gelbison ha giocato molto bene tanto da ricevere gli applausi dei nostri tifosi giunti a Matera. Il tecnico aveva preparato al meglio questa gara cercando di sfruttare al massimo i difetti del Matera che non sta attraversando un periodo molto positivo. Dopo il vantaggio di Ruocco abbiamo avuto anche la chance di raddoppiare, invece poi il gol di Ancora ci ha letteralmente taglato le gam-

be; credo che il pareggio sia un po' bugiardo..però fino a quando la matematica non ci condannerà noi continueremo ad onorare il campionato, lotteremo fino alla fine”. Dello stesso parere del direttore generale è stato anche il capitano campano, Ruocco realizzatore del gol per il Gelbison, il primo in questa stagione e il terzo in due anni d'esperienza in serie D. “Sono stato molto contento per aver realizzato una rete importante per la mia squadra e per la mia città, essendo

nativo di Vallo della Lucaania. Purtroppo alla fine siamo stati costretti a portare a casa un solo punto che per la classifica sta un po' stretto. Purtroppo quest'anno stiamo pagando cari alcuni errori difensivi abbastanza ingenui, ma l'impegno non manca mai ce la giochiamo in ogni gara dando sempre il massimo. Alla fine il pareggio è utile solo per il morale perché è stato conquistato con il Matera che è una buona squadra”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

(13' ST ANCORA (7) - Ancora una volta è il salvagente di un Matera brutto e poco pimpante. Era in palla e non tutti lo hanno capito. Bisognava insistere sempre dalla sua parte e spesso ha fatto segnali di fumo per avere il pallone. Forse poteva continuare l’azione visto che il rigore al Matera non lo daranno mai e bisognma non dimenticare questi concetti importanti che la classe arbitrale ha dei biancazzurri. Nemmeno col fanalino di coda è stato accordato al Matera uno di quei mezzi rigori che vengono puntualmente assegnati contro come è successo a Ischia. ) ALBANO (5,5) - Tutto sommato fa il suo dovere e sul piano dell’impegno c’è poco da dire, ma non è stato preciso in due occasioni.

DAGLI ALTRI CAMPI FASANO PIANURA

1 0

FASANO (4-4-2): Corno 6.5; Greco 6.5, Pistoia 7, Cornacchia 6.5, Esposito 6; Gentili 6.5, Rufini 6.5, Comandatore 6, Dimatera 6.5 (26'st Salvestroni sv); Doria 6 (45'st Mignone sv), Schiavone 5.5 (10'st Ianni 6). A disp.: Ullasci, Mignone, Sanna, D’Arcante, Ciuffreda. All.: Maiuri. PIANURA (4-4-2): Pane 6; Carbonaro 6, Palombo 6, Allocca 6, Letizia 6 (29'st Napolitano sv); Manzi 5.5 (14'st Mele 5.5), De Rosa 5.5, Ianniello 6.5, Scarpato 6.5 (24'st Pirone 6); Manzo 6, Contino 5.5. A disp.: Despucches, De Santo, Rea, Russo. All.: Gargiulo. ARBITRO: Petrini di Fermo. MARCATORE: 27' pt Rufini. NOTE: spettatori 800 circa di cui 10 ospiti. Espulsi: al 44'st Rufini (F) per doppia ammonizione; al 50'st Napolitano (P) ed Ullasci (F).Ammoniti: Manzi (P), Palombo (P), Ianni (F). Angoli 7-6 per il Pianura.

GROTTAGLIE FRANCAVILLAF.

1 1

GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 6; Favret 6, Camassa 6.5, Bennardo 6, Ianneo 6; D’Amario 6, Latartara 6, Carteni 6.5; Pastano 6 (26' st Pirone sv), De Angelis 6, D’Amblè 6. A disp.: Sardella, Piperissa, Di Quinzio, Pinto, Fraschini, Carlucci. All.: Orlando. FRANCAVILLA FONTANA (4-33): Laghezza 6; Di Pasquale 6, Gallù 6.5, Anglani 6.5, Gallo 6; Malagnino 6, Travaglione 5.5 (23' st Morleo sv), Perrelli 5.5; Schirinzi 5.5 (35' st Nasca sv), Galeandro 5.5, Sisalli 6 (42' st Paglialunga sv). A disp.: Di Punzio, Romeo, Noviello, Borromeo. All.: Francioso. ARBITRO: Belardi di San Giovanni Valdarno. MARCATORI: 3' st Carteni (G), 32' st Malagnino (F). NOTE: Espulsi: al 14' st Latartara al 37' st Di Pasquale. Ammoniti Bennardo, Carteni per il Grottaglie.

ISCHIAI.V. BACOLISIBILLA

1 1

ISCHIA ISOLAVERDE (4-3-1-2): Cozzolino 6; Nocerino 6, Di Meglio 6, Mattera 6.5, Accurso 6; Formica 6.5, Formidabile 6, Ciurlia 6 (6' st Sepe 6.5); Alvino 6.5; Bianco 6, Mazzella 6. A disp.: Bighencomer, Cristilli, Buono, Sogliuzzo, Fermo, Marino. All.: Impagliazzo. BACOLI SIBILLA FLEGREA (3-43): D’Antonio 5.5; Rainone 6, Esposito 6.5, Vorzillo 6 (28' st Zamparelli sv); Manna 6 (19' st Niola 6), Giliberti 6, Dinolfo 6.5 (1' st Lepre 6.5), Criscuolo 6; Coquin 6, Pastore 6, Poziello 6. A disp.: Luongo, Di Domenico, Copellino, Bavero. All.: Carannante. ARBITRO: Fabbrini di Livorno. MARCATORI: 3' st Coquin (B, rig.), 8' st Bianco (I). NOTE: spettatori 600 circa, con rappresentanza ospite. Ammoniti: Vorzillo (B), Formica (I), Di Meglio (I), Pastore (B), Rainone (B), Coquin (B). Angoli 6-3 per l’Ischia.

POMIGLIANO VENAFRO

2 0

POMIGLIANO (4-3-3): Inserra 6; Scognamiglio 6.5, Biancardi 6.5, De Rosa 7, Ventre 6; Cutolo 5.5 (14' st Porcaro 6), Scarlato 6, Alleruzzo 7; Marzullo 7 (28' st Mauro sv), Iannini 5.5 (1' st Gomes 6), Alterio 6. A disp.: Violante, Russo, Pesce, Tarantino. All.: Verriola (Bucaro squal.). VENAFRO (4-4-2): Izzo 5; Marzocchella 6, La Manna 5, Cavola 6, De Simone 6 (26' st El Ouazni sv); Cianfarani 5, Ricamato 6 (41' st D’Elena sv), Caruso 6, Monticelli 6; Nardolillo 6, Agbonifo 5.5 (34' st Santagata sv). A disp.: Vitiello, Mele, Marziale, Verde. All.: Buccilli. ARBITRO: Sambi di Ravenna. MARCATORI: 16' pt Marzullo, 9' st Alleruzzo. NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Biancardi (P), Scarlato (P). Angoli 4-1 per il Pomigliano. Rec.: 2' pt, 3' st.

SANT'ANTONIO BRINDISI

3 2

SANT'ANTONIO ABATE (4-3-12): Corcione 6; Attanasio 6, Coccorullo 7, Itri 6.5, Vitiello 6; Esposito 6 (40'st Lucarelli sv), Chierchia 6, Somma 7; Agnello 6.5; Maffucci 7 (37'st Piemonte sv), Cocuzza 7 (43'st D’Aniello sv). A disp.: D’Auria, Scalzone, Velardi, De Biase. All.: Nastri. BRINDISI (4-3-1-2): Russo 5; Idda 6, Taurino 6 (20'st Corazzini 5.5), Trinchera 6.5, Tidei 5; Lenti 6, Cordiano 6, Cangini 5.5 (35'st Kettlun sv); Chiesa 5.5 (9'st Pinamonte 6.5); Galetti 6.5, Moscelli 6.5. A disp.: Vidoni, De Giorni, Pasqualini, Dos Santos. All.: Silva. ARBITRO: Giordano di Siena. MARCATORI: 20'pt Somma (S), 28' pt Maffucci (S, rig.), 24'st Pinamonte (B), 35'st Cocuzza (S, rig.), 49'st Galetti (B). NOTE: Espulso al 44' st Tidei. Ammoniti: Russo, Somma, Maffucci, Moscelli, Agnello, Cocuzza.


Sport 39

Lunedì 30 marzo 2009

Espulso Gioia sull’azione della massima punizione sfruttata da Tortora

Francavilla, beffa di rigore Gioca meglio della Turris, ma raccoglie zero PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6) - Primo tempo inoperoso, non può nulla sul perfetto calcio di rigore battuto da Tortora. COCINA (6) - Nel primo tempo non ha tanto da fare. Nella ripresa nasce dal suo lato l'azione che porta poi al rigore . NICOLAO (6) - La sua spinta sull'out di sinistra si fa sentire, e con sofferenza Coppola e Perna riescono a fermarlo. SCARNATO (6) - Un valido supporto ad una retroguardia incerottata. Mostra molta personalità nella seconda frazione di gioco. GIOIA (4) - Un primo tempo senza sbavature ma con un'ammonizione ingenua per un'inutile protesta, viene poi macchiato ad inizio ripresa da un incredibile fallo di mano in area su conclusione di Famiano. ROMANIELLO (6) - Chi si rende conto che è un centrocampista prestato alla difesa per cause di forza maggiore? Trema nei minuti in cui resta in balia degli avversari. LA NEVE (5,5) - Nel primo tempo ha una buona occasione ma il controllo non è dei migliori e a tu per tu con Romagnini non centra lo specchio della porta. SIMEONE (DAL 10' ST) (5,5) - Chiamato a dare equilibro alla difesa dopo l'espulsione di Gioia, il suo compito lo svolge senza infamia e senza lode. DI SENSO (6) - Nel primo tempo si assume la responsabilità di calciare anche qualche punizione. DEL PRETE (6,5) - Suo il colpo di testa sul quale nella prima frazione di gioco Semplice è costretto a fare gli straordinari. È sicuramente il più attivo e cattivo dei suoi. CAMPO (6) - Si vede nella ripresa con un paio di calci di punizione che costringono Romagnini agli straordinari. Ma in un paio di circostanze perde importanti palloni a centrocampo. ZAGARIA (dal 35' st) sv: DE PALO (SV)-: La sua partita dura pochissimo. Il tempo di seguire la prima occasione che capita a La Neve e si accascia a terra, vittima di un risentimento muscolare. DI SANZA (DAL 13' PT) (5,5) - Si integra a fatica con Del Prete . Ma non punge.

TURRIS FRANCAVILLA

1 0

TURRIS (4-3-1-2): Romagnini 6; Perna 6, Follera 6,5, De Carlo 6,5, Semplice 6; Coppola 6, Pepe 5,5, Visciano 6,5; Sullo 6 (18' st Qualano 4); Famiano 5,5 (30' st Stanzione sv), Tortora 6. A disp.: Mennella, Varchetta, Di Dato, Letterese, Borriello. All. La Cava 6 FRANCAVILLA: De Blasio 6; Cocina 6, Gioia 4, Romaniello 6, Nicolao 6; La Neve 5,5 (10' st Simeone 5,5), Scarnato 6, Di Senso 6, Campo 6 (35' st Zagaria sv); Del Prete 6,5, De Palo sv (13' pt Di Sanza 5,5). A disp.: Bruro, Marziale, Nano, Lo Prete. All. Lazic 6 ARBITRO: Ferrara di Palermo 4 RETE : st 5' Tortora (rig.) NOTE: Spettatori 800 circa. Espulsi al 3' st Gioia (F) per doppia ammonizione e al 44' Qualano (T) per proteste. Ammoniti: Tortora (T), Gioia (F), Nicolao (F), De Carlo (T). Angoli: 2-0 per il Francavilla Recupero: 4' pt; 6' st. TORRE DEL GRECO. Non basta appellarsi alla sola sfortuna per spiegare la sconfitta del Francavilla. Gli uomini di Lazic dominano per un tempo il match ma sono puniti per una grossa ingenuità di Gioia che, già ammonito, si tuffa per respingere un tiro di Famiano che, magari, non sarebbe andato in fondo al sacco. È un penalty a decidere il confronto del “Liguori”, con i rossoblu che dicono definitivamente addio alle residue speranze di centrare i playoff. Lazic si vede costretto a rivoluzionare la retroguardia per la contemporanea assenza per squalifica di Zangla (un ex) e Milella, tanto che il rientrante centrocampista Romaniello (non al top della condizione) viene schierato nel ruolo di difensore centrale. La Turris invece recupera dal primo minuto anche Sullo, La Cava ha dunque solo problemi di abbondanza.

Una formazione del Francavilla sul Sinni

Nonostante questo la partita la fanno i rossoblu, malgrado dopo 13' si fermi anche il giovane attaccante De Palo, tradito da un terreno di gioco al limite della praticabilità. Al suo posto entra Simeone, classe '90. In precedenza (10') La Neve ha sui piedi una ghiotta opportunità: su un lancio dalle retrovie scatta in posizione regolare e si avvia in area dalla destra. Lo stop però non è dei più felici, si allunga la sfera e al momento di concludere si fa chiudere lo specchio della porta da Romagnini in uscita. L'opportunità più clamorosa capita cinque minuti dopo, quando Romagnini sbaglia i tempi dell'uscita su un traversone dalla sinistra. La sfera arriva sulla testa di Del Prete che indirizza verso la porta sguarnita, ma Semplice riesce a salvare a pochi passi dalla linea. Col passare dei minuti la Turris riesce almeno a prendere le misure ai lucani, che però non corrono alcun rischio e anzi sono sempre più presenti nella metà campo dei padroni

di casa. Così al 27' il Francavilla si guadagna un calcio di punizione dal limite: il tiro di Di Senso incoccia la barriera prima di spegnersi sul fondo. La Turris? A parte una timida conclusione di Sullo su assist di testa di Famiano (29') il nulla. La ripresa si apre con un rigore clamoroso: conclusione in area di Famiano che viene respinta con le mani da Gioia. L'arbitro non ha esitazioni nell'indicare il dischetto del rigore. Per Gioia il secondo cartellino giallo e la relativa espulsione. Dagli undici metri si presenta Tortora ma per battere il rigore ci vogliono più di quattro minuti. Un tempo infinito anche per soccorrere il difensore del Francavilla, che così cerca di evitare l'espulsione. Palla da una parte, portiere dall'altra e alla prima opportunità la Turris è in vantaggio. Adesso è ovviamente un'altra partita: in vantaggio di un uomo e di un gol la Turris può dilagare. Ma prima Pepe e poi Famiano non riescono ad approfitta-

re delle evidenti lacune della retroguardia rossoblu, passate nel frattempo a difendere con tre uomini. Lazic prova a mescolare un po' le carte, togliendo La Neve per inserire Simeone che va a fare il quarto di difesa. Pochi istanti dopo conclusione da calcio franco di Campo respinta da Romagnini con i pugni. Al 22' nuova punizione di Campo che chiama alla respinta sul palo alla sua sinistra il portiere corallino. Nel finale lo stesso Campo lascia spazio a Zagaria. È l'ultima carta che si gioca Lazic per riequilibrare il match. Nel finale (42') Del Prete prova a sorprendere Romagnini dalla distanza: il portiere corallino blocca senza problemi. Poi cartellino rosso per Qualano. In pieno recupero (51') botta da fuori di Scarnato che termina di poco a lato. È l'ultima emozione di un match nel quale il Francavilla avrebbe meritato ben altra sorte. Aniello Sammarco sport@luedi.it

Spogliatoio Il tecnico: « Il mio giocatore giura di aver toccato il pallone col petto»

Lazic: «L’arbitraggio ci ha penalizzati» TORRE DEL GRECO. L’amarezza di Ranko Lazic si legge dal suo sguardo. Uno sguardo per certi aspetti perso nel vuoto. Ha un soprassalto quando gli si chiede di giudicare l’operato dell’arbitro. Ma poi sembra avere un ripensamento e torna cupo: “Preferisco non parlare della direzione arbitrale – dice - ma più della gara”. Un proposito che però resta tale solo per pochi istanti. Il tempo di riflettere e attaccare: “Sul rigore personalmente ero troppo lontano – ammette Lazic – e quindi mi devo fidare di quello che mi dice il mio giocatore. E Gioia giura e spergiura che quel pallone gli è sbattuto sul petto. Ma al di la dell’episodio del penalty, che tutto sommato ci può anche stare, non condivido l’intera impostazione data al match dal direttore di gara. Ci ha penalizzati, non ho dubbi a dire che è stato il peggiore in campo”. Poi effettivamente il tecnico del Francavilla inizia a commentare la gara e la prestazione dei suoi: “Nel primo tempo abbiamo dominato – sottolinea – avendo dalla nostra almeno tre nitide occasioni da gol. Di contro, la

Turris nella prima frazione di gioco non ha mai tirato in porta. Cosa che del resto, rigore a parte, è capitato anche nella ripresa. E dire che noi avevamo una difesa in emergenza, con le assenze di Zangla e Malella. Abbiamo dovuto inventare la retroguardia, con un ’90 sull’out di destra. La Turris ha costruito la sua vittoria su una nostra ingenuità: sul traversone su cui è nata l’azione del rigore, a Visciano è stata concessa troppa libertà. Sono errori di ingenuità che inevitabilmente ci puniscono. Ecco, se devo trovare una differenza tra noi e la Turris è che i corallini hanno sempre mostrato cattiveria. Manchiamo di cinismo, un nostro difetto acclamato”. Amareggiato anche Genny Del Prete, il migliore dei suoi: “Ancora una volta siamo autori di una buona prestazione – afferma – ma i punti vanno ai nostri avversari. Non è giusto, ti resta la rabbia per l’ennesima occasione sprecata. Abbiamo peccato di ingenuità, purtroppo una cosa che quest’anno ci è capitata troppe volte. Adesso non ci resta che rimboccarci le maniche e guadare al futuro. Delle

Gioia in azione e in alto Ranko Lazic

prossime sei gare, quattro le disputeremo in casa e saranno queste che ci diranno quanto effettivamente possiamo ancora chiedere a questo campionato. Certo, basti vedere cosa stanno facendo altre squadre partite

con propositi di vertice come il Matera per capire quanto sia duro questo girone”. Sulla stessa lunghezza d’onda Giovanni Campo che, salutando il capitano della Turris De Carlo dice: “Loro non hanno fatto un tiro in

porta e hanno vinto. Come dovrei sentirmi? Siamo stati penalizzati in maniera eccessiva in occasione del rigore, visto che abbiamo perso anche un uomo. Ma dopo una prima fase di evidente sbandamento, abbiamo pro-

vato a reagire, anche sfruttando dei calci di punizione. Domenica abbiamo l’Ischia tra le mura amiche: speriamo di riprenderci quanto abbiamo lasciato da questa trasferta a Torre del Greco”. an.sa.


40 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

A segno per i pugliesi Vincenzo Modesto il tolvese Infantino e Logrieco

Genzano, flop da play out Tre ceffoni in casa del Bitonto dell’ex Ruisi PAGELLE GENZANO BORRELLI (6,5) - Evita un passivo più pesante salvando alla disperata su Infantino, in almeno tre occasioni. Si fa però beffare sull'inzuccata del centravanti, che vale il raddoppio a fine primo tempo. FIORE (6) - Dura meno di mezz'ora la sua partita, per un errore dell'assistente di linea. FISCINA (5,5) - C'è un solo attaccante nel Bitonto, ma sia lui che Masturzo se la vedono brutta. Infantino scappa via diverse volte. MASTURZO (5,5) - Stesso discorso del compagno di reparto. Il modulo ad una punta, ma con tre fantasisti, di Ruisi lo mette in difficoltà, perché Logrieco parte da dietro. AUTIERO (5,5) - Tiene benino Di Bitetto, poi passa dall'altra parte. E' però poco preciso quando si tratta di impostare l'azione. REGA (6) - Cerca di inventare qualcosa e comunque dà geometria al reparto, anche se è poco assistito dai compagni. PAPAGNI (6) - Buon lavoro di interdizione, uno dei pochi a dare sostanza alla partita del Genzano. PEPE (6) - Un discreto primo tempo a far da collegamento tra i vari reparti. Dal 1' st Imsaurride 6 Qualche buon inserimento, ma la gara era ormai persa. SALBINI (6) - Gara senza infamia e senza lode contro un Montefusco molto attento. Sostituito nella ripresa. Dal 13' st Bacio Terracino 6: Prova in un'occasione ad impensierire Lima ma senza costrutto. IMPAGLIAZZO (6,5) - Il migliore dei suoi, attivo soprattutto nel primo tempo, quando va a cercar palla e cerca di essere il peno delle azioni.. COMPERCHIO (6) - Inizio discreto, poi soffre la marcatura stretta di Falanca che non gli fa più toccar palla, e nel finale viene sostituito da Murano. Dal 27' st Murano sv: Non ha il tempo di entrare in partita e mettersi in mostra.

BITONTO GENZANO

3 0

BITONTO (4-2-3-1): Lima 6,5; Cantatore 6, Falanca 6,5, Modesto F. 6,5, Montefusco 6; Dentamaro 6 (37' st De Santis sv), Caccavale 6,5; Di Bitetto 6 (20' st Martellotta 6,5), Logrieco 7, Modesto V. 6,5; Infantino 6 (45' st Persia sv). A disp.: Annunziata, Camasta, Romeo, Di Giovinazzo. All.: Ruisi 7. SPORTING GENZANO (4-42): Borrelli 6,5; Fiore 5,5, Fiscina 5,5, Masturzo 5,5, Autiero 5,5; Rega 6, Papagni 6, Pepe 6 (1' st Imsaurride 6), Salbini 6 (13' st Bacio Terracino 6); Impagliazzo 6,5, Comperchio 6 (27' st Murano sv). A disp.: Veneziano, Trifone, Schiavone, Buonocore. All.: Conversano 6. ARBITRO: Taioli di Cesena 6. RETI: pt 6' V. Modesto, 47' Infantino; st 49' Logrieco. NOTE: Spettatori 1.000 circa di cui 80 del Genzano. Ammoniti: Masturzo, Salbini, Caccavale e Montefusco. Espulsi V. Modesto e Fiore al 27' pt per reciproche scorrettezze. Angoli 6-2 per il Genzano. Recupero: pt 4'; st 5'. BITONTO. Il Genzano ha interrotto la striscia positiva di tre risultati utili sul campo di un Bitonto più organizzato e volenteroso. E' stata anche fortunata la squadra di casa, che ha trovato il gol del vantaggio dopo 6 minuti e su questo ha potuto costruire l'intera partita. Il Genzano, però, non ha mostrato segnali veri di reazione, dopo lo svantaggio. Ha imbastito qualche manovra nel primo tempo, con il vento a favore, ma ha subito il raddoppio di Infantino nel recupero e non è riuscito più a riprendersi. Nella ripresa, il Bitonto ha potuto gestire senza difficoltà il doppio vantaggio, che ha poi addirittura incrementato a fine gara. Mister Ruisi, ex di turno, ha presentato una formazione rin-

Una formazione dello Sporting Genzano

novata con il duo Caccavale Dentamaro a far da diga a centrocampo e tre fantasisti a supporto dell'unica punta Infantino, in modo da non evitare sorprese. Dall'altra parte, Conversano si è affidato al classico 4-4-2. Ma le squadre non hanno tempo di prendere le misure perché già al 6' Vincenzo Modesto recupera una palla sulla tre quarti, la offre sull'out sinistro a Logrieco e va a riprendersi dal limite l'assist che finalizza con un preciso diagonale imprendibile per Borrelli. Il Genzano risponde all'8' con un'iniziativa di Impagliazzo, sul cui cross è però bravo Di Bitetto a rifugiarsi in angolo. E' il Bitonto che invece potrebbe raddoppiare già al 14', quando dopo una percussione di Vincenzo Modesto la palla finisce ad Infantino che tutto solo davanti a Borrelli gli spara sul corpo in uscita. Al 27' si accende una mischia a centrocampo dopo che il Genzano non aveva buttato la palla fuori con Dentamaro a terra (per lui comunque nessun serio problema e l'azione l'aveva ini-

ziata il Bitonto). L'arbitro, richiamato dall'assistente, espelle Vincenzo Modesto e Fiore, mentre i colpevoli erano altri (Cantatore, Masturzo e Borrelli). Si rimane così in 10 contro 10 e il Genzano, pur mantenendo il possesso palla, non riesce mai a pungere. Anzi a fine tempo, su calcio d'angolo battuto a spiovere da Logrieco, Infantino anticipa Borrelli e mette la palla nel sacco di testa, chiudendo virtualmente la gara. Anzi un minuto dopo Borrelli deve ancora uscire su Di Bitetto lanciato a rete, mentre al 49' il tiro di Comperchio finisce abbondantemente alto. Nella ripresa, con il vento a favore, il Bitonto controlla agevolmente la partita, e il Genzano non riesce a proporsi seriamente nemmeno nella propria metà campo ospite. Borrelli esce alla disperata ed evita il gol sia al 17' su Infantino, messo davanti alla porta da una palla filtrante di Logrieco, sia al 38' sullo stesso centravanti, abile a capire lo sviluppo dell'azione iniziata da Martel-

Spogliatoio Il presidente conta di risolvere al più presto il discorso-Pirone

lotta, ma poi ancora una volta molle al momento di concludere. Martellotta, fra i più positivi nel secondo tempo, impegna al 21' ancora Borrelli, che si rifugia in angolo, mentre Logrieco tira alto da buona posizione al 32'. Il Genzano si fa vedere solo con un tiro di Bacio Terracino al 15', deviato da Lima in angolo più che altro per una questione di prudenza (la palla sarebbe finita comunque fuori) e con un'inzuccata di Murano su punizione di Rega al 40', che però termina a lato. Sono due conclusioni isolate, frutto del caso più che di una vera organizzazione. Così, a partita ormai conclusa, è il Bitonto a segnare con Logrieco. Il fantasista si inserisce sul tiro di Martellotta deviato da Borrelli e infila comodamente in rete per il tripudio del pubblico di casa, mentre per lo Sporting Genzano sono play out quasi sicuri visto che solo la matematica gli da’ ancora speranze d’evitarli. Raffaele Capalbi sport@luedi.it

Angri batte la Nocerina e sabato a Genzano

Nei: «Sono deluso dalla prestazione» Decide Radicchio NON ha parlato il tecnico in seconda Modesto Conversano, momentaneamente promosso in prima fila. E' stato invece prodigo di risposte il presidente Donato Nei, che ha voluto chiarire subito come la vittoria del Bitonto, e quindi la sconfitta della sua squadra, sia stata meritata.«Sono molto deluso della prestazione dei miei, non mi aspettavo questa gara - ha attaccato -. Il Bitonto è stato fortunato perché ha segnato al primo affondo, ma poi ha legittimato la vittoria, perché noi, preso il gol, abbiamo perso anche la calma e non siamo più riusciti a rientrare in partita. In più l'espulsione ha destabilizzato i piani tattici, e la squadra è andata completamente in bambola. Ecco perché dico che alla fine meritiamo questo risultato, anche se il passivo è pesante. tutta la squadra non si è espressa bene, anche se qualcuno è stato più negativo di altri. Tutti devono migliorare sin dalla prossima, prendendo come riferimento proprio la vittoria sul Francavilla Fontana». Per il presidente, la sua squadra ha perso la partita principalmente dal punto di vista mentale. “Ci siamo fatti prendere dal nervosismo; pur-

troppo queste sono sfide dirette e quindi molto sentite. Ma proprio per questo bisogna mantenere la calma. Noi non ci siamo invece riusciti”. Sul versante tecnico, cosa è stato deciso? “Come sapete ha risposto Nei - il mister Pirone da domenica scorsa sta mandando diversi certificati medici. L'ultimo scade martedì e allora tireremo le somme e prenderemo i provvedimenti opportuni. Queste giustificazione mediche sono certamente relative e inspiegabili. Noi siamo abituati a intendere il calcio in un altro modo e non aggiungo altro perchè non c'è contraddittorio. Ma ci dispiace che poi si giochi sulla serietà della società”. Nei è intenzionato a parlare con la squadra in settimana. “Dirò loro quello che già sanno, cioè che bisogna continuare a lottare senza mai perdere la calma. Se avessimo giocato almeno al 70% di quanto fatto con il Francavilla Fontana la settimana scorsa, avremmo certamente evitato la sconfitta. Invece abbiamo creato pochissime occasioni e ci siamo sciolti dinanzi al Bitonto. Questo non deve più accadere. Se avessimo almeno accorciato le distanze potevamo giocarcela sino alla fine, cosa

ANGRI NOCERINA

1 0

ANGRI: Cortese 5.5, Formisano 6, De Sio 6, Della Femina 6, Cacace 6.5, Manzo 6.5, Amarante 6.5 (90’Picariello sv), Vezzoli 7, Vitale 6.5, Galdi 6 (68’ Somma 6), Radicchio 6.5 (76’ Zerillo sv.). A disp. De Rosa, Lambiase, Galliano, Fabbricatore. All. Pagliarulo. NOCERINA: Terraciano 5.5, De Fabiis 5.5, Giraldi 6, Cirilli 6 (65’ Apicella sv), Serrapica 5.5, Cordua 6 (25’ Iossa 6), Palumbo 5.5, Babatunde 5.5, Giordano 5, Cavallaro 6, Riolo 5.5. A disp. Galeano, Zappia, Polichetti, Bassi, D’Esposito. All. Pastore. ARBITRO: Brasi Cristian. MARCATORE: 34’ Radicchio (A) rig. NOTE: Gara condizionata dal forte vento. Spettatori circa 500, con circa 300 tifosi provenienti da Nocera. AMMONITI:Giordano (N), Palumbo (N), Cirilli (N), Riolo(N). ANGRI - Continua il mal di trasferta per la Nocerina, che dopo la sconfitta di Venafro e il pareggio di Francavilla viene battuta per una rete a zero dall’Angri. Intervento irregolare in area di rigore di Giordano su Vezzoli: l’arbitro indica il dischetto e Radicchio spiazza Terracciano. La Nocerina non mostra alcun tipo di reazione e il gioco continua a latitare. Nel secondo tempo chi si aspetta una Nocerina aggressiva rimane profondamente deluso: i molossi non creano nessuna vera occasione. Per l’Angri, invece, tre punti d’oro. Il presidente Donato Nei

che invece non è successa”. Sabato prossimo c'è la sfida diretta con l'Angri che ha battuto la Nocerina, mentre il Sant'Antonio Abate ha sconfitto il Brindisi. “Sono risultati clamorosi - ha commentato il presidente - ma che pos-

sono capitare. L'importante è riprendere la strada della vittoria e fare tutto il possibile sino all'ultima giornata. Dobbiamo cercare di evitare i play-out, ma anche se ci arriviamo, esserci nelle condizione di classifica migliore in

modo da giocare il ritorno in casa. Per questo ogni punto diventa comunque fondamentale per il campionato, anche se le vittorie delle nostre contendenti, salvo il Grottaglie, rendono la situazione più critica”. Con quali

armi si può restare aggrappati alla serie D? “Con la convinzione e la determinazione. Sappiamo che c'è da soffrire, l'importante è non perdere mai la concentrazione ed avere sempre chiaro l'obiettivo”. raf.cap.


Sport 41

Lunedì 30 marzo 2009

Risultati e classifica Atella M.-Avigliano

1-0

Banzi-Balvano

2-1

C. Pisticci-Irsinese

pt: 11’ e 21’ Lavecchia, 46’ Grieco A.; st: 10’ Grieco A.

4-0

Ferrandina-Valdiano L. Murese-Vultur

65

27 20 5

2 60 15 14 12 2

0 33 5 13 8

3

2 27 10 45 +10

A. CRISTOFARO

60

27 18 6

3 55 19 13 10 2

1 34 10 14 8

4

2 21 9 36 +7

MURESE

55

27 16 7

4 46 22 14 9

5

0 29 12 14 7

2

4 17 10 24 0

2-0

VALDIANO L.

52

27 14 10 3 51 24 13 9

3

1 31 10 14 5

7

2 20 14 27 -1

3-3

POLICORO

41

26 11 8

7 37 30 14 8

4

2 17 7 12 3

4

5 20 23 7 -13

A. TRICARICO

38

27 11 5 11 43 38 13 7

2

4 24 14 14 4

3

7 19 24 5 -15

RICIGLIANO

37

26 10 7

9 32 27 14 7

4

3 21 13 12 3

3

6 11 14 5 -17

FERRANDINA

37

27 10 7 10 31 35 14 7

4

3 22 14 13 3

3

7

AVIGLIANO

35

26 11 2 13 37 36 12 7

1

4 27 19 14 4

1

9 10 17 1 -15

AZ PICERNO

35

27 11 2 14 31 52 14 9

2

3 21 16 13 2

0 11 10 36 -21 -22

ATELLA M.

31

27 8

7 12 25 39 14 7

3

4 14 13 13 1

4

F. MATERA

30

27 9

3 15 31 47 13 8

0

5 21 19 14 1

3 10 10 28 -16 -23

IRSINESE

29

26 7

8 11 26 35 13 6

4

3 16 12 13 1

4

BANZI

20

27 5

5 17 24 52 14 5

3

6 15 19 13 0

2 11 9 33 -28 -35

VULTUR

15

26 4

3 19 21 47 12 3

2

7 11 17 14 1

1 12 10 30 -26 -35

BALVANO

15

26 4

3 19 24 56 12 4

3

5 17 21 14 0

0 14 7 35 -32 -35

pt: 30’ (r) Di Stadio (Ban); st: 30’ Forino (Ban), 40’ Falcone (Bal)

st: 15’ Gogoni, 30’ (r) Grieco

pt: 32’ (r) Lotano (M), 33’ Dutra (M), 40’ Rapolla (V); st: 8’ Starna (V), 28’ DI Senso (M), 46’ Salnitro (V)

Policoro-A. Tricarico

2-3

pt: 30’ (r) Zizzamia (P); st: 5’ Grassani D. (AT), 14’ Sparapano (AT), 39’ Bozzi (AT), 47’ Cicchelli (P)

Ricigliano-A. Cristofaro

1-2

pt: 45’ Cirillo (R); st: 35’ Montenegro (AC), 44’ Volpe (AC)

Prossimo turno

Marcatori

0-0

Az Picerno-F. Matera pt: 18’ (r) Mastroberti

27ª giornata

28ª giornata 19/04/09 ore 16.00

A. Cristofaro-Banzi A. Tricarico-Murese Avigliano-Az Picerno Balvano-Ferrandina F. Matera-Ricigliano Irsinese-Atella M. Valdiano L.-Policoro Vultur-C. Pisticci

C. PISTICCI

9 21 -4 -18

8 11 26 -14 -24

8 10 23 -9 -23

20 Reti: Salamone (V.Lauria) 17 Reti: Grieco (1) (C.Pisticci) 14 Reti: Montenegro (A.Cristofaro); Bozzi (1) (A.Tricarico); Di Senso (Murese) 13 Reti: Mels (2) (C.Pisticci) 12 Reti: Messeri (1) (Ferrandina) 11 Reti: Petilli (1) (Avigliano); Zizzamia (4) (Policoro) 10 Reti: Di Cecca P. (F.Matera); Fiorino (1) (Irsinese) 9 Reti: Dutra (Murese) 8 Reti: Leone A. (A.Cristofaro); Gagliardi (C.Pisticci); Russo (Policoro) 7 Reti: Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Sanseviero (V.Lauria) 6 Reti: Villano (A.Cristofaro); Scarfone (3) (A.Tricarico); Mastroberti (1) (AZ Picerno); Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Volpe (A.Cristofaro); Carriero (Atella); Porfido (A.Tricarico); Santopietro (1) (Avigliano); Severino (Balvano); Mancini (1) (Banzi); Gogoni, Grieco (3) (Ferrandina); Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); Rapolla (2) (Vultur) 4 Reti: Santagata (A.Cristofaro); Larotonda G. (2) (Atella); Sparapano (A.Tricarico); Damiano, Di Pietro (Avigliano); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Falcone (Balvano); Bavaro F., Forino (Banzi); Cirigliano, Lavecchia (C.Pisticci); Farinola A. (1) (F.Matera); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Lotano (3) (Murese); Castoro (Policoro); Di Brizzi, Zuccarelli (V.Lauria)

Le doppiette del capitano e del bomber spianano la strada agli jonici contro l’Irsinese

Pisticci, un poker da D Gialloblù sempre più su con Lavecchia-Grieco gol PISTICCI IRSINESE

4 0

PISTICCI: Coretti (26' s.t. Esposito), De Nittis (31' p.t. Giuliani), Casale, Guarino (15' s.t. Cappiello), Di Maria, De Biasi, Lavecchia, Farinola, Cirigliano, Grieco, Regina. A disposizione: Capobianco. All.: Valente. IRSINESE: Fiore, Cannito (1' s.t. Sansone), Laurieri, Girone (13' s.t. Di Nardo), Venezia, Pecoriello A., Cardano, Lorusso, Vitariello, Fiorino, Gasparro. A disposizione: Cucuglielli, Cristallo, Pecoriello G., Petraglia, Popolizio. All.: Patella ARBITRO: Blasi (sez. di Potenza). Assistenti: Picerno Chiechi RETI: Lavecchia 11', 21' p.t., Grieco 46' p.t., 10' s.t. NOTE: Cielo coperto. Terreno in buone condizioni. Spettatori 700 circa. SONO SUFFICIENTI 20 minuti al Pisticci per conquistare una preziosa vittoria con l'Irsinese e mantenere inalterato il vantaggio di 5 punti sulla seconda in classifica quando mancano solo 3 turni al termine del torneo. Una doppietta del capitano Lavecchia risolve e mette in discesa una partita sulla carta delicata e consente al Pisticci di tenere a bada l'A. Cristofaro, che si mantiene in scia grazie al successo esterno sul Ricigliano. Il campionato, viste le distanze e le insidie che il calendario presenta, rimane ancora aperto, ma il Pisticci continua ad amministrare con personalità dando segnali positivi in vista del trittico che concluderà la stagione. A chiudere la sfida con l'Irsinese ci pensa Grieco con un'altra doppietta che arrotonda il risultato e regala un motivo in più per far fe-

sta al numeroso pubblico di fede pisticcese accorso al Michetti. Dopo le prove generali costruite sull'asse Lavecchia Cirigliano, il Pisticci va in vantaggio all'11' con il suo capitano che raccogliere un assist di Grieco prolungato di testa da Cirigliano e batte Fiore con un preciso destro ad incrociare. Al 15' ci prova Grieco da fuori area, ma Fiore para. Un minuto dopo lo stesso Fiore sventa in uscita bassa su Cirigliano. Al 21' il raddoppio di Lavecchia è da antologia: cross da sinistra di Grieco e correzione di destro a volo che s'insacca sotto il sette alla sinistra dell'incolpevole estremo difensore ospite. La tribuna pisticcese, oggi ineccepibile per presenza e sostegno, esplode in un urlo liberatorio. Contro un avversario messo alle corde sin dal primo minuto la vittoria è già assicurata. Al 27' momenti di concitazione per la brutta caduta di De Nittis che batte sul dorso e s'infortuna. Verrà precauzionalmente accompagnato all'ospedale di Policoro per poi essere dimesso in condizioni rassicuranti dopo poche ore. Al suo posto entra Giuliani. Nel primo minuto di recupero il Pisticci prende il largo: segna Grieco che riceve dalla distanza ben appostato sul limite sinistro dell'area, supera con un delizioso controllo a volo il portiere Fiore in uscita e deposita a rete con freddezza per il 3-0 che mette in cassaforte il risultato. Al 50' il pur volitivo Regina si mangia un gol a porta semi vuota. Nella ripresa si gioca solo per onor di firma. Grieco segna il 4-0 dopo 10 minuti con un tiro dalla distanza, ma per il resto il Pisticci si limita ad amministrare. C'è ancora spazio per l'esordio

Baci da Lavecchia. A destra l’esultanza di Grieco (www.gialloble.com)

di Cappiello (arrivato in settimana), che rileva Guarino il quale raccoglie uno scrosciante applauso dall'intera platea, quale tributo per una stagione superlativa. Al 26' Valente dà spazio anche al secondo portiere Giuliani, richiamando anzitempo Coretti. Al 34', infine, palo di Fiorino su punizione, nell'unica occasione capitata agli ospiti che restano in zona play out e dovranno lottare nel tentativo di conquistare la salvezza diretta. Il Pisticci, invece, ottiene il suo ventitreesimo risultato utile consecutivo e va al riposo forte di cinque lunghezze, ma soprattutto con la consapevolezza di poter recuperare alcuni giocatori in vista della trasferta di Rionero, contro una squadra in lotta per non retrocedere. Si prevede una sfida caldissima e decisiva. Roberto D’Alessandro

Valente: «Gestita alla grande la tensione» Missione compiuta per il Pisticci, che vince con facilità una sfida delicata: “le vittorie sono facili solo con il senno di poi - commenta mister Valente -, ma per ottenerle bisogna lavorarci con grande impegno. Credo che il principale merito di questi ragazzi stia proprio nella capacità di allenarsi con grandi stimoli durante la settimana. Una partita come quella di oggi, per le tensioni che inevitabilmente si vanno a creare in questa fase del torneo, vista la posizione in cui siamo, aveva delle insidie. Ci poteva essere tensione perché eravamo consapevoli di dover vincere a tutti i costi. Noi, invece, siamo stati sereni e caparbi nello stesso tempo. Abbiamo tenuto alto il ritmo e, con tutto il rispetto per l'avversario, credo che lo abbiamo messo sotto già dopo dieci minuti”. Adesso il campionato si ferma per un lungo periodo. “Continueremo a lavorare senza fermarci - conclude Valente - per farci trovare pronti alla

ripresa. Fermare il torneo in questo momento è probabilmente inopportuno, ma evidentemente ci sono esigenze particolari e non si poteva fare in altro modo”. Signorile e distinto come sempre il presidente dell'Irsinese Manfredi. “Non era questo il campo dove cercare punti per evitare i play out - spiega il numero uno rossonero -. Certo, la speranza è l'ultima a morire e pertanto dovevamo provarci, ma onestamente abbiamo retto poco tempo contro questo Pisticci. Proveremo a cercare la permanenza diretta nelle prossime sfide, consapevoli di dover giocare una gara in più per via di un recupero. Bisogna far punti in casa e cercare di racimolare qualcosa in trasferta. Speriamo bene. Con questa società, comunque, andremo avanti in ogni caso, anche perché l'anno prossimo abbiamo intenzione di realizzare un progetto ambizioso”. r.d’a.


42 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Ricigliano in dieci nell ripresa per il rosso a Piegari. Commozione per Caponigri

Oppido, colpo in rimonta Montenegro e Volpe ribaltano il vantaggio di Cirillo RICIGLIANO A.C. OPPIDO

1 2

RICIGLIANO : Perna, Gaudioso, Giordano, Piegari, Limmatola, Pignata, Bochicchio, Cirillo, Iannuzzi, (20'st Severino), Minguzzi, Tomasiello (10'st Falcone) All. Dente (A disp: Serritella, Pietrafesa, Mutarelli, Dente) A.CRISTOFARO : DiCorato, Giganti, Provenzale (15'st Volpe), Leone A, Santagata, Volturno, Leone, G.Vaccaro, Montenegro, Astudillo, Villano All. Mammiello (A disp: Gioiello, Provenzale C., Pappalardo, Manniello D., Manniello F., Gioiello) ARBITRO : Asquino di Venosa (Brancato e Lagrotta di Moliterno) MARCATORI : 45'pt Cirillo, 35'st Montenegro, 44'Volpe NOTE : ammoniti: Piegari,Pignata,Cirillo,Vaccaro Al 12'st espulso Piegari per doppia amm. Recupero: 1'+4' Angoli: 3-2 RICIGLIANO - Il Ricigliano scende in campo con il lutto al braccio, ad una settimana esatta dalla scomparsa del presidente Caponigri. Nonostante il risultato finale parli a favore degli ospiti, la squadra di Dente, reduce da una serie di giorni particolari dopo il triste accadimento, ha disputato una gara senza er-

A sinistra Nunzio Montenegro. Qui accanto una formazione dell’Oppido

rori e ha praticamente annientato la differente quotazione in classifica dell'avversario. Un po' di sfortuna, un po' di leziosismo, un po' le decisioni arbitrali che spesso hanno dato vita a polemiche e un po' l'espulsione di capitan Piegari nella parte iniziale del secondo tempo: questi fattori hanno condizionato la gara, interpretata comunque al massimo. La partita inizia dopo il minuto di raccoglimento in onore di Caponigri, in più Piegari e Cirillo hanno deposto un mazzo di fiori e una maglietta in tribuna sotto la scritta : “Grazie Presidente”, e nonostante

non sia arrivata la vittoria, la buona prestazione va dedicata comunque ad una persona importante per il Ricigliano Calcio e stimata da tutti. La prima occasione gol è di marca locale: sugli sviluppi di una punzione di Limmatola Pignata inventa una rovesciata spettacolare, ma la rete viene annullata per precedente fallo di mano di Minguzzi. Al 35' Tomasiello si trova nella posizione giusta per spazzare la conclusione di Leone. Scorrono i minuti all'insegna di folate offensive su entrambi i fronti,ma è il Ricigliano a spingere di più con un super

Piegari. Al 42' Giordano dalla distanza indirizza un siluro in direzione Di Corato, ma dopo tre minuti è Cirillo a concretizzare l'ottimo gioco del primo tempo: il suo colpo di testa basso su conseguente punizione di Minguzzi equivale al vantaggio locale. Al cambio di campo non vi sono sostanziali novità,ma la gara si mette male per i padroni di casa, che dal 12' fanno a meno del capitano Piegari, espulso frettolosamente per doppia ammonizione. Al 18' Minguzzi si mangia letteralmente una delle tante occasioni che gli capiteranno forse per un ec-

Dente: «noi penalizzati» NONOSTANTE la sconfitta mister Dente è lo stesso soddisfatto: “abbiamo disputato una delle migliori gare, purtroppo abbiamo pagato le disattenzioni difensive sui due gol, ma anche in 10 abbiamo retto benissimo. Non mi spiego perché sempre contro le grandi squadre subiamo un'espulsione”. cesivo leziosismo. Al 24' è sempre Minguzzi a non sfruttare clamorosamente uno dei tanti contropiedi. E ciò paga al 35', quando Montenegro di testa trova il pari di testa. Al 40' è incredibile il gol mancato di Minguzzi, che sbaglia il più facile dei pallonetti. Al

44' la beffa più grande: Volpe insacca alle spalle di Perna collocando la sfera sul primo palo. Le proteste dei locali su alcune decisioni arbitrali confluiscono nelle recriminazioni sul mancato rigore per fallo su Severino. c.f.

Decisivi Grassani-Sparapano-Bozzi. Inutile il gol di Cicchelli nel recupero I materani reclamano per due penalty negati

Tricarico, ripresa da urlo Policoro avanti su rigore ma trafitto da un’Azzurra super POLICORO TRICARICO

2 3

Passo del Picerno verso la salvezza PICERNO 1 FORZA MATERA 0

POLICORO: Annunziata, Cicchelli, Panetta, Cirrottola, Nuzzi, Miraglia (68' Russo), De Stratis, Fumarola (64' Durante), Falcone, Castoro, Zizzamia (68' Ripa). A disp: Maida, Digno, Malucchi, Pierro. All: Labriola. AZZURRA TRICARICO: Telesco, Maino, Scarfone, Grassani F., Palasciano, Lorusso (74' Cannito), Grassani D., Basile (58' Sparapano), Porfido, Bozzi. A disp: Abbrescia N., Farella, Poggi, Romano, Abbrescia S. All: Abrescia. ARBITRO: Pascaretta di Moliterno (Di Leo - Pallotta) RETI: 30' Zizzamia rig. (P), 50' Grassani D., 59' Sparapano, 84' Bozzi (T), 92' Cicchelli (P). NOTE: Ammoniti: Cirrottola, Castoro (P); Chessa, Grassani F., Palasciano, Bozzi (T). POLICORO - L'Azzurra Tricarico espugna il “Rocco Perriello” e supera per 3 a 2 il Policoro 2000, tra le dirette avversarie per la qualificazione ai play - off. Una partita dai mille volti, giocata soprattutto nel secondo tempo, sicuramente più ricco di azioni ed emozioni. Toni blandi caratterizzano il primo quarto d'ora della gara; bisogna aspettare il 15' per la prima azione da rete, ad appannaggio del Tricarico: la punizione di Porfido è intercettata da Bozzi che la manda di poco a lato. La prima giocata vera del Policoro arriva al 28' con il tandem Zizzamia De Stratis, ma la palla è bloccata dalla difesa. Un minuto dopo e arriva il rigore per il Policoro: De Stratis, lanciato da Zizzamia, è bloccato dalla difesa, rimpallo recuperato da Fumarola ancora per De Stratis che viene atterrato da Maino. Pascaretta non ha dubbi e concede il penalty: dal dischetto Zizzamia è infallibile. Il primo tempo si conclude con un

Mastroberti dal dischetto sconfigge il Forza Matera

Bozzi del Tricarico

Zizzamia del Policoro

Tricarico attonito e due azionissime per gli jonici. Al 44' Miraglia sfiora il gol con una palla di pochi centimetri fuori. Due minuti dopo ed è Zizzamia a sprecare: il suo tiro di testa va di pochissimo a lato. La partita sembra finita ma non è così, nel secondo tempo la musica cambia completamente, con un Tricarico in campo determinato e desideroso di rovesciare il risultato, mentre i padroni di casa sembrano evanescenti, incapaci di continuare a lottare. E al 50' arriva il pareggio grazie ad un'azione solitaria di Grassani che, dopo aver saltato tre avversari, mette la palla in rete. Pochi minuti dopo ed è Annunziata a salvare la porta jonica con una grande parata su tiro da lontano del solito Grassani. Ma i tricaricesi non mollano e vogliono la vittoria: al 59' va a segno il neo entrato Sparapano, che di testa tra-

sforma in gol la punizione di Porfido. Policoro in bambola e Tricarico sempre più pericoloso. Al 78' brivido per gli jonici: punizione di Porfido, Annunziata non trattiene e Grassani manda la sfera di poco sopra la traversa. Pochi minuti dopo e i ragazzi di mister Labriola vanno vicini al pareggio con un tiro di Ripa, deviato male dal difensore tricaricese Scarfone. E' solo un'illusione perché sono gli ospiti a chiudere il conto con Bozzi: all'84' Porfido in contropiede salta tutto il centrocampo avversario, passaggio per Bozzi che supera Panetta e beffa Annunziata per il terzo gol. Agli jonici non resta che accorciare le distanze, a tempo scaduto, con Cicchelli capace di sfruttare un rimpallo della difesa e a mettere la sfera alle spalle di Telesco. Eleonora Cesareo

PICERNO: Notargiacomo, Spera, Bochicchio, Olita, Naturale (32’ st Salvia), Farenga, Buonansegna (28’ st Quagliata N), Sodo, Paterna, Mastroberti, Santarsiero. A disposizione: Quagliata E, Albano, Russo, De Angelis, Lottino. Allenatore Di Mase. FORZA MATERA: Dimola, Lamacchia, Acito (17’ st Andriotti), Scalbi, Palladino, Cocchiararo, Mancini (5’ st Cancelliere), Di Pede, Di Cecca P, Farinola (40’ st Cambio), Orsi. A disposizione: Ferri, Nicletti, Gagliardi, Di Cecca E. Allenatore Liuzzi. ARBITRO: designazione Cai (De Luca e Fantini). RETE: 18’ pt Mastroberti (rig.). NOTE: espulso dalla panchina Di Cecca E. PASSO avanti verso la salvezza per il Picerno, ma il Forza Matera ha molto da recriminare. Infatti nella ripresa la formazione di Liuzzi, che ha mantenuto il controllo del gioco, ha colto due pali con un solo tiro di Piervito Di Cecca e mentre Andriotti stava per ribadire in rete la sfera è stato atterrato da tergo senza che il direttore arbitrale decretasse la massima punizione per gli uomini di casa. Oltre a questo episodio, il Forza Matera si appella anche ad un calcio di rigore non concesso per un fallo su Cancelliere. Invece, il Picerno, proprio con un tiro dagli undici metri, trasformato da Mastroberti,

Mastroberti ieri a segno

incamera i tre punti che al momento lo allontanano dalla zona calda della classifica, avvicinando gli uomini di mister Di Mase alla salvezza senza passare dall’appendice dei play off. Il risultato più giusto per questa gara sarebbe stato un pareggio per quanto visto in campo. Il primo tempo il Picerno è stato più intraprendente, mentre nella ripresa sono gli uomini di Liuzzi ad avere in mano il pallino del gioco senza, però, trovare il guizzo giusto per riequilibrare le sorti dell’incontro. Adesso c’è una lunga pausa che servirà a ricaricare le batterie. Il Forza Matera tornerà in campo il 19 aprile contro il Ricigliano, mentre Sodo e compagni si ritroveranno sul campo dell’Avigliano per confermare quanto di buono fatto vedere ieri. sport@luedi.it


Sport 43

Lunedì 30 marzo 2009

Biancorossi di Lardo bloccati sul pari (il terzo di fila) da una Vultur generosa

Salnitro gela la Murese Lotano-Dutra e il 3-2 di Di Senso non bastano MURESE VULTUR

3 3

La Murese

Remollino: «Sul 2-0 poco concentrati» A fine gara c'è grande amarezza e delusione nello spogliatoio della Murese e grande entusiasmo in quello degli ospiti e lo si percepisce dalle considerazioni a caldo dei protagonisti della gara. A rompere il ghiaccio è l'analisi del presidente della Murese, Antonio Remollino: “Noi abbiamo sottovalutato gli avversari. Dopo il due a zero abbiamo creduto di aver già vinto la gara, e abbiamo tirato un po' i remi e alla fine con il calo di concentrazione, la stanchezza per l'impegno settimanale di Coppa Italia, e l'orgoglio del Rionero hanno fatto la differenza. Nonostante tutto avevamo riportato la partita sui nostri binari e poi è arrivato l'eurogol della Vultur Rionero nel finale che ci ha letteralmente gelati. Anche se c'è da dire che complessivamente meritavamo qualcosa di più”. Di

umore sicuramente diverso è l'autore della rete del pari Salnitro: “Sono felice per la mia rete. Abbiamo giocato una bella partita dal primo all'ultimo minuto trovando un meritato punto. Siamo andati sotto in un'azione particolare che ci è costato anche l'inferiorità numerica. Anche in dieci siamo stati bravi e abbiamo fermato sul pari la seconda in classifica. Un dieci e lode e un bravo a tutti”. sullo stesso piano il commento dell'allenatore bianconero Finamore: “È senza dubbio un punto meritato, visto che abbiamo recuperato da due a zero e avuto la forza di rialzarsi. È un punto che ci da morale e che ci da consapevolezza anche della nostra forza. Complimenti alla Murese che sviluppa il miglior gioco del campionato”. c.p.

F.C. MURESE 2000 AURORA: Scaldaferri (al 46' Cocina); Ferracane; Zaccardo; Nardiello; Lotano; D'Arca; Antohi (al 57' Innocenti); Iacullo G.; Dutra; Di Senso; Cardillo F.; all. Lardo; A disp. Cardillo R.; Cerone; Ponte; Carlucci; e Glorioso. VULTUR RIONERO: Martone; Barbaro; La Rotonda; Chimenti; Lamorte; Rapolla (al 50' Di Donato); Lovallo (all'80' Salnitro); Madonna; Marmora (al 79' Lanotte); Starna; Di Tolve; all. Ficarazzi; a disp. Lapenna; Di Perna; e Sicura. ARBITRO: D'Alessandro Arrigo di Bernalda; Collaboratori: Ferrara Cataldo di Bernalda e Barletta Antonio di Bernalda. RETI: al 32' su rigore Lotano; al 33' Dutra; al 40' Rapolla; al 53' Starna; al 73' Di Senso; al 91' Salnitro. NOTE: Ammoniti: al 45' Iacullo G. per gioco falloso; al 49' Madonna per gioco falloso; al 72' Madonna per gioco falloso; al 71' Nardiello per proteste; e all'89' Barbaro per gioco falloso. Espulsi: al 32' Lamorte per fallo da ultimo uomo; al 68' Zaccardo per gioco falloso. Recuperi: 2' e 3'. Spettatori: 300 (circa 50 da Muro Lucano). UN TIRO DI SALNITRO si insacca nel sette e beffa la Murese in una partita emo-

zionante e ricca di colpi di scena. La squadra di mister Lardo è stata quasi perfetta per oltre cinquanta minuti, e dopo aver subito la rete del pari in un'azione ha tirato un po' i remi in barca. Di Senso il migliore dei suoi aveva riportato la gara nei giusti binari, ma proprio prima del fischio del direttore di gara Salnitro gelava gli oltre duecento tifosi di casa. La partita è subito vibrante. Al 12' la Murese va vicino alla rete. Punizione battuta a sorpresa da Zaccardo, Di Senso fugge sulla destra e dal fondo effettua un traversone e Dutra di piatto da sottomisura impatta la palla e il portiere si supera respingendo. Al 24' Di Senso con un bell'esterno manda la palla nel sette ma il gol viene annullato per una presunta posizione irregolare dello stesso marcatore. Al 27' Antohi in semirovesciata mette la palla al centro e Di Senso di testa schiaccia la palla tra le braccia del portiere. Al 28' sponda di Dutra per Antohi che dal fondo da sinistra effettua un traversone insidioso che il portiere smanaccia sul secondo palo. Al 32' la Murese passa in vantaggio. Di Senso, alla Totti, quasi ad occhi chiusi inventa un assist che mette in porta Dutra, e quest'ultimo prima di battere a rete è atterrato in area da Lamorte. È rigore ed espulsione. Dal dischetto va Lotano che con freddezza realizza. Nemmeno il tempo

di riprendere il gioco che la Murese al 33' raddoppia. Dutra da far suo parte palla al piede dai 30 metri e dal limite con un missile manda la palla nell'angolo basso alla sinistra del portiere. Al 40' la Vultur a sorpresa accorcia le distanze. Rapolla con una punizione a giro indovina la traiettoria giusta e segna. L'inizio della ripresa vede la Murese alla ricerca della terza rete. Al 49' Cardillo f. da destra serve Dutra che da sottomisura calcia alto. al 52' Di Senso si invola tutto solo verso la porta e quasi dall'altezza del rigore prova a piazzare la palla e il portiere respinge salvando la gara. Al 53' in posizione dubbia Starna spedisce la palla in rete. Al 65' Dutra scivolando calcia debolmente tra le braccia del portiere. La Vultur ci crede e prova ad alzare i ritmi. Al 70' Cocina respinge con i pugni un cross, e quasi a porta sguarnita Lovallo manda la palla di poco oltre la traversa. al 73' la Murese torna in vantaggio. Corner di Ferracane e Di Senso tutto solo di testa spedisce la palla in rete. All'85' assist al bacio di Di Senso e Dutra si avvia verso la porta e con un diagonale manda la palla a lambire il palo alla sinistra del portiere. Al 91' arriva la beffa per i padroni di casa. Salnitro dal limite lascia partire un tiro di contro balzo che si insacca all'incrocio del pali. Carmine Pepe

Gol partita siglati da Di Stadio (su rigore) e Forino Gara condizionata da vento e decisioni arbitrali

Il Banzi piega il Balvano e si avvicina ai play-out BANZI BALVANO

2 1

BANZI: Lobasso, Finizio, Iovine, Caporosso, D'Asta, Lanzo, Amitrano, Di Stadio, Bavaro F. (87' Arenante), Fori-

no, Foti (53' Di Matteo). All. Annunziata. BALVANO: Villani, Cilibrizzi, Iacullo, Turturiello Pio G., Notaro, Piegari, Palladino (88' Bovino), Falcone, Bovino, Moscato, De Leonardis. All. Turturiello Pio G..

Ferrandina, Go...goni FERRANDINA VALDIANO

2 0

FERRANDINA: Semprevivo, Ganato, Filippelli, Massari, Lanciano, Matrice, Reis, Ciardo, Messeri, Grieco M., Gogoni. A disp. Fracalvieri, Ebro. Loponte, Cardoso. All. Stigliano. VALDIANO LAURIA: Serra, Colombo, Calandriello, Pascuzzo, Torre, Cava, Zuccarelli, Polito, Salvitelli, Salamone, Sanseviero. A disp. Loguercio, D’Alto, Romano, Di Falco, Chiacchio. All. Masullo. ARBITRO: Rubino di Moliterno (Mariano-Salvia). RETI: st 15’ Gogoni, 30’ Grieco M. (rig.). NOTE: Espulsi nel secondo tempo Torre, Salvitelli e Calandriello del Valdiano. SI FERMA a Ferrandina, dopo nove turni utili, la serie d’oro del Valdiano Lauria. Continua invece la prepotente risalita in classifica per il Ferrandina, che con il successo ottenuto al Comunale sale a quota 37 punti. Dopo un primo tempo equilibrato, la sfida si risolve at-

Gogoni

torno al quarto d’ora della ripresa: quando Gogoni è abilissimo ad anticipare tutti in area sugli sviluppi di un calcio piazzato. Gli animi a quel punto, tra i campani, si accendono forse un po’ troppo, tanto da portare il direttore di gara a sancire l’espulsione di tre degli uomini di Masullo. Il sigillo finale per gli aragonesi arriva sul rigore (assegnato per il fallo su Messeri) messo a segno da Grieco M., dopo il quale per il Valdiano non c’è più modo di rimettere in sesto un match sostanzialmentegià segnato. sport@luedi.it

ARBITRO: Caputo di Caserta (assistenti Petruzzelli - Paolillo). RETI: 30' Di Stadio (rig.), 75' Forino, 85' Falcone. NOTE: Ammoniti: 35' Turturiello Pio G., 37' Iacullo, 73' Notaro, (Balvano) 50' Amitrano, 55' Lanzo (Banzi). Espulsioni 85' Amitrano. OBIETTIVO raggiunto. Il Banzi conquista meritatamente l'intera posta in palio dopo un match avvincente fino alle ultime battute. Al 30' Banzi in vantaggio. Foti viene atterrato in area, per il direttore di gara è calcio di rigore, sul dischetto va Di Stadio che deposita la palla in rete. Il primo tempo, si chiude tra gli applausi del pubblico. Nella ripresa il Banzi riparte con più grinta e con più determinazione. Il Banzi potrebbe chiudere definitivamente i conti in almeno tre o quattro occasioni, prima con Amitrano al 65' che non approfitta di uno svarione difensivo e poi con D'Asta che spara incredibilmente alto, a pochi passi dalla porta. Al 70' punizione per il Banzi, la palla filtra in area, Amitrano sorprende tutta la difesa avversaria ma calcia la palla alto. Il Banzi ci crede e al 75', raddoppiando con una splendida azione tutta di prima. Bavaro di sponda serve Lanzo, il triangolo si chiude con Forino che in volata supera il difensore avversario e con un preciso diagonale deposita la palla in rete. Nei minuti finali della partita, all'85' l'arbitro non fischia un fallo su D'Asta e sul capovolgimento di fronte il Balvano, accorcia le distanze con Falcone. Giulio Carcuro

Pari tra le polemiche L’Atella ferma l’Avigliano nonostante i tre espulsi ATELLA AVIGLIANO

0 0

ATELLAMONTICCHIO: Mariano(40'pt Di Biase), Montano, Gamma, Larotonda V., Caselle, Angelillo(38'st Leccese), Strozza, Larotonda G., Libutti(47'st Telesca), Carriero, Di Biase. A disp.: Mascolo, Guglielmi, Lanotte, Romaniello, Colangelo. All. Mecca AVIGLIANO: Vaccaro, Magliarella, De Mita, Camelia, Carlucci(38'st Verrastro), Potenza, Tornillo (42'st Grieco), Santopietro, Di Pietro, Petilli, Damaniano. A disp.: Canese, Petraglia, Sileo, Darwish. All. Filadelfia ARBITRO: Capolupo di Matera (GranieriAlagia) NOTE: terreno di gioco in buone condizioni, pomeriggio con forte vento di scirocco. Ammonito: Carriero per l'Atellamonticchio. Espulsi: 40' p.t il portiere Mariano e l'allenatore Mecca dell'Atella Monticchio; s.t. 25' Caselle per l'Atella Monticchio. Angoli: 3 a 1 per l'Avigliano. Recupero: p.t. +0'; s.t. +5' +1'. ATELLA - Tra Atellamonticchio ed Avigliano è finita a reti inviolate al termine di una partita fortemente condizionata sì dal vento ma anche dal direttore di gara che ci ha messo del suo per rendere un incontro da tranquillo ad incandescente soprattutto nei suoi confronti sia da parte degli ospiti che dei locali. Questi ultimi si sono sentiti, e giustamente, fortemente penalizzati dalle decisioni arbitrali che con un pizzico di buon senso più che di autorità avrebbe sicuramente fatto molto meglio senza scontentare nessuno. Infatti al 40' del primo tempo il direttore di gara in un colpo solo ha espulso per due ammonizioni, dovute ad altrettante proteste, il portiere Mariano e sempre per proteste l'allenatore Mecca dell'Atellamonticchio. Come se tutto ciò non bastasse al 25' della seconda frazione di gioco ha espulso il centrale difensivo atellano Caselle, la cui espulsione non si è capito se per fallo sull'ultimo uomo che a parere di molti non c'era perché la difesa locale era in linea e ben piazzata o se per fallo sull'avversario, un fallo come se ne vedono tanti in una partita per cui l'ammonizione sarebbe stata più

Larotonda Vito

che sufficiente. Alla luce di tutto quanto l'Atellamonticchio, rimaneggiato ed imbottito di giovanissimi, ha resistito ad un avversario che, in netta superiorità numerica, ha fatto di tutto per approfittare della situazione per portare a casa l'intero bottino senza però riuscirci, grazie alla felice giornata del portiere Di Biase, che al 40' del primo tempo ha preso il posto dell'espulso portiere Mariano. Infatti il portiere Di Biase, che ad inizio di gara era sceso in campo con il numero 11, svolgendo il ruolo di esterno sinistro del reparto difensivo, grazie ai suoi prodigiosi interventi tra i pali della porta atellana, ha consentito alla propria squadra, in inferiorità numerica, di non capitolare. Prodezze che sono tutte arrivate nella seconda parte della gara dopo un primo tempo piuttosto equilibrato, giocato in favore di vento dall'Avigliano. Infatti, dopo il gran salvataggio al 6' di Caselle su tiro di Di Pietro a porta vuota sulla cui ribattuta dell'ex Camelia, Di Biase riesce a mettere in angolo con un formidabile colpo di reni. Al 9' Di Biase, sicuramente il migliore in campo, para a terra in due tempi l'insidioso rasoterra di Tornillo, quindi al 23' dice no al tiro ravvicinato di Di Pietro. E ancora al 27' vola mettendo sul fondo la rabbiosa conclusione di Santopietro, e infine al 44' quando mette una pezza sul ravvicinato tiro di Petilli, salvando così lo zero a zero, che i padroni di casa hanno ampiamente meritato. Michele Rizzo


44 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Risultati e classifica Lagopesole-B. Pleiade

27ª giornata Marcatori

0-2

22' pt Leone, 18' st Lambertini

Latronico-Santarcang.

2-1

9' pt Di Taranto (S), 42' pt (r) Totaro (L), 30' st Lattuga (L)

R. TOLVE

65

27 20 5

2 49 13 14 10 3

1 25 7 13 10 2

1 24 6 36 +10

Miglionico-Vitalba

B. PLEIADE

60

27 18 6

3 45 18 13 9

3

1 22 7 14 9

3

2 23 11 27 +7

Pescopagano-Scanzano 2-1

VIGGIANO

54

27 15 9

3 40 15 14 11 2

1 27 5 13 4

7

2 13 10 25 -1

27' pt Vicinanza (P), 17' st Montemurro (S), 35' st Capasso (P)

A. SCANZANO

48

27 13 9

5 40 16 13 10 3

0 25 3 14 3

6

5 15 13 24 -5

R. Irsina-Bella

1-0

R. IRSINA

47

27 14 5

8 46 29 14 9

3

2 29 11 13 5

2

6 17 18 17 -10

1-0

MIGLIONICO

47

27 13 8

6 36 24 14 5

5

4 17 14 13 8

3

2 19 10 12 -8

MOLITERNO

40

27 11 7

9 36 28 13 7

4

2 22 12 14 4

3

7 14 16 8 -13

BELLA

40

26 12 4 10 29 26 12 8

1

3 13 6 14 4

3

7 16 20 3 -10

GROTTOLE

37

27 10 7 10 32 33 13 6

2

5 19 19 15 4

5

5 13 14 -1 -16

PESCOPAGANO

31

26 8

7 11 37 35 14 6

5

3 24 14 12 2

2

8 13 21 2 -23

SANTARCANG.

25

27 7

4 16 27 44 13 7

1

5 21 18 14 0

3 11 6 26 -17 -28

VITALBA

24

26 6

6 14 33 40 12 3

3

6 17 15 14 3

3

VARISIUS

23

26 6

5 15 34 51 12 5

2

5 19 14 14 1

3 10 15 37 -17 -27

LAGOPESOLE

17

26 4

5 17 16 47 14 3

1 10 11 24 12 1

4

S. MONTALBANO

16

26 4

4 18 14 60 15 2

4

8

8 26 12 2

0 10 6 34 -46 -40

LATRONICO

15

27 2

9 16 14 49 14 1

8

5 13 21 13 1

1 11 1 28 -35 -44

1-1

9'pt Gerardi (V), 17'pt Tataranni (M)

9’ pt Savino

R. Tolve-Varisius 10' st Ragone

S. Montalbano-Moliterno 0-0 Viggiano-Grottole

Prossimo turno

0-0

28ª giornata 19/04/09 ore 16.00

A. Scanzano-R. Irsina B. Pleiade-R. Tolve Bella-Latronico Grottole-S. Montalbano Moliterno-Miglionico Santarcang.-Lagopesole Varisius-Viggiano Vitalba-Pescopagano

8 16 25 -7 -26

7

5 23 -31 -37

20 Reti: Campisano (Viggiano) 16 Reti: Lambertini (Borussia P.) 15 Reti: Savino (R.Irsina) 13 reti: Montemurro (A.Scanzano) 12 reti: Schettino (1) (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Ragone (R.Tolve) 11 reti: Rusciani (Borussia P.); Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Papangelo N. (1) (R.Irsina) 9 reti: Tolve (R.Tolve) 8 reti: Chiruzzi (5) (A.Scanzano); Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Postiglione (5) (R.Tolve); Bitetti (Santarc.) 7 reti: Troiano (Bella) 6 reti: Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Benedetto (A.Scanzano); Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno) 4 reti: Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Puntillo, Scarnato (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Gonnella (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Armaiuoli, Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Gerardi, Mancusi, Tomasillo (Vitalba)

Ragone regola la pratica-Varisius e avvicina il Real Tolve all’Eccellenza

Ci pensa l’Highlander REAL TOLVE VARISIUS

1 0

REAL TOLVE: Villa, Palo (16' st Esposito), Santarsiero, Postiglione, Greppo, Mazzacane, Tolve (20' st Diana), Benedetto, Ragone, Pietrafesa, Damiano (43' st Montesano). A disp.: Paradiso, De Angelis, Cortese, Rinaldi. All. Camelia VARISIUS: Bellosguardo, Bongermino (1' st Domenichiello), Parente, De Bellis, Albano, Tataranni, Materamarcosano, Netti, Montelli, Bellomo, Lozitiello. A disp.: Stella, Caldaralo, Mancini, Marinelli, Festa, Matarrese. All. Tucci ARBITRO: Di Noia di Potenza (Bonavoglia e Rago). RETE: 10' st Ragone (T) NOTE: pomeriggio nuvoloso, temperatura calda, vento di scirocco che ha infastidito lo svolgimento della gara, spettatori 200 circa. Ammoniti: Albano (V); Mazzacane e Postiglione (T). Espulso Tataranni per somma di ammonizioni . TOLVE - Vittoria con il brivido. Il Tolve ha tratto il massimo profitto da una partita che sulla carta si presentava abbastanza agevole. Risultato alla fine giusto che ha premiato la capolista che per tutta la ripresa ha creduto fortemente nella vittoria. Primo tempo da sbadigli, complice anche la temperatura improvvisamente calda che ha colpito il centro bradanico. È il Varisius a comandare le operazioni di gioco senza però impensierire l'attenta retroguardia di casa. Al 25' registriamo la prima conclusione di Ragone molto velleitaria. Al 30', giallo per Tataranni e Mazzacane per uno scambio di “cortesie”. Ci prova Postiglione al 36' su punizione ma un uomo in bar-

Felice Ragone ieri a segno

riera alza la traiettoria della palla. Sul finire del tempo Tolve per l'accorrente Postiglione che prende la mira ma conclude alto. All'ultimo giro di lancette è il capitano bradanico a servi-

re Benedetto che di piatto non trova l'angolino giusto. Si ricomincia ed il Tolve si ritrova imbrigliato nelle trame materane ma almeno prova a fare la partita. Al 10', improvvisa, arriva la fiammata che sblocca e decide il match: corner di Tolve, palla sulla linea dell'area piccola dove Ragone in semi girata non lascia scampo a Bellosguardo. Gli ospiti restano in 10 per un fallo di Tataranni su Benedetto. Al 16' una punizione di Greppo, aiutata da dio Eolo, per poco non inganna l'estremo materano. Non si sente la superiorità numerica ed il Tolve, stranamente, non riesce a chiudere l'incontro. Al 37' col-

po di tacco di Esposito a liberare Benedetto che conclude largo sul fondo. Sul finire dell'incontro ci provano sia Pietrafesa che Postiglione con conclusioni che non sortiscono alcun effetto. Finisce qui la gara. Tre punti pesanti come il piombo per il team di Camelia che si prepara nel migliore dei modi allo scontro che lo attende alla ripresa del campionato, contro il Borussia Pleiade, ultimo ostacolo verso il salto di categoria. Per i padroni di casa sopra gli altri si è elevato un superlativo Greppo che ha reso semplici anche le cose più difficili. Per gli ospiti nota di merito per capitan Bellomo. Gianluigi Armiento sport@luedi.it

Savino lancia il Real Irsina e spegne le speranze del Bella

Si spalancano le porte dei play off REAL IRSINA BELLA

1 0

REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro (33’ st Magro), Adamiano, Potenza, Amoruso, Gagliardi (42’ pt Santangelo), Cataldo, Masiello, Papangelo N, Palo (23’ st Abruzzese), Savino. A disp. Carlucci, Papangelo G, Chiarappa, Graziadei. All Rizzi. BELLA: Uva, Maruggi (33’ st Angrisani E), Gliubizzi, Tummillo, Remollino 82’ st Parisi G), Ricigliano M, Parisi M, Vitiello, Ricigliano Mau, Troiano, Aliano (20’ st Errichetti). A disp: Masiello, Zanfino, Angrisani G, Maresca. All. Del Pino ARBITRO: Cassano di Moliterno (Sapienza - Delfino) RETE: 9’ pt Savino REAL IRSINA, vittoria da play-off. Importantissima affermazione per l’undici di mister Rizzi contro la diretta concorrente Bella. La gara è terminata uno a zero grazie al gol di Savino al 9’ del primo tempo. E’ stata una gara vivace tra due formazioni messe molto bene in campo. Al 4’ ci provava subito il Bella con Mauro

Ricigliano, che in area piccola tirava alto sulla traversa. Al 9’ arrivava il gol per i locali: Palo crossava per Savino che di testa trafiggeva Uva alla sua destra. Al 18’ Parisi cercava il pareggio ma veniva parato da Lolaico. Sette minuti dopo, ottima combinazione tra Papangelo e Savino con quest’ultimo anticipato fuori area dal portiere ospite. Nella ripresa, al 13’, dopo un bel dialogo tra Palo e Savino, sulla fascia sinistra, veniva imbeccato Cataldo il cui tiro, però, terminava alto sulla traversa. Sette minuti dopo, Marco Ricigliano serviva il fratello Mauro che tirava debolmente verso Lolaico. Qualche minuto dopo era il Real Irsina a farsi pericolso con Potenza che imbeccava Savino ma il portiere era attento e parava. La gara veniva ben amministrata dai ragazzi di mister Rizzi che portavano a casa un risultato importante e prestigioso. «Siamo nei play - off - ha affermato Luigi Colamassaro - un risultato che ha premiato i sacrifici di mister Rizzi e dell’intero staff». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Un punto a testa per Viggiano e Grottole VIGGIANO GROTTOLE

0 0

VIGGIANO: Lautrita, Caselle, Genovese, Cicchelli, Stefani, Racina, Gargano, Piscopia, Campisano (5’ pt Robortella), Sanchirico, Saler. All. Villani GROTTOLE: Zaccaro, Alfarano, Amodio, Prisco, D’Alessandro, Allegretti, Biscaglia (15’ st Vicino), Paladino, Allegretti N (5’ st Di Pede), Scrnato, Puntillo (40’ st De Giacomo). All. ‘Scanio ARBITRO: Russo di Bernalda (Gioia - Martinese) VIGGIANO e Grottole si dividono la posta in palio. La gara è terminata a reti inviolate nonostante diverse occasioni create da entrambe le formazioni. «E’ stata una partita molto sfortunata - ha commentato il presidente del Viggiano, La Neve. I ragazzi hanno creato tante azioni da gol ma non sono stati precisi e fortunati». Il team allenato da Villani ha dovuto, solo dopo cinque minuti, fare a meno del “gioiellino” di casa, Campisano, che è uscito per infortunio. Al 20’ il Viggiano si rendeva pericoloso con Gargano che non riusciva a sfruttare un ottimo assist dalle parti di Zaccaro. Qualche minuto più tardi era Racina a sbagliare un gol fatto. Al 40’, invece, Sanchirico concludeva di un soffio fuori dalla porta del Grottole. Per quanto riguarda gli ospiti, da segnalare la ghiotta occasione capitata sui piedi di Puntillo, parata da Laurita. «Il Viggiano ha costruito

Raffaele Paladino

almeno quattro o cinque palle gol - ha continuato La Neve - mentre il nostro portiere non ha mai corso eccessivi problemi. Nel secondo tempo il Grottole non è mai uscito dalla propria area, mentre il Viggiano ha costruito un’altra grossa occasione, questa volta con Piscopia che, dall’altezza del dischetto, ha calciato centralmente rendendo facile la parata del portiere ospite». Allo scadere della gara, invece, il Grottole ha colpito un palo con il neo entrato De Gacomo. «All’ultimo minuto - ha spiegato il tecnico materano, D’Ascanio - abbiamo avuto l’occasionissima per portare a casa la vittoria con De Giacomo che ha preso un palo esterno. Alla fine, però, il pareggio è il risultato più giusto; è stata una partita piacevole». l.t.


Sport 45

Lunedì 30 marzo 2009

Dura solamente otto minuti il vantaggio messo a segno da Gerardi

Il Miglionico non vince più Tataranni evita la beffa contro il Vitalba MIGLIONICO VITALBA

1 1

MIGLIONICO: Capozzi, Menzella, Battilomo M., Giordano (41' st Santochirico), Sabatelli, Galeota E., D'Aria, Corleto (9' st Fattore), Deceglie, Tataranni, Di Tinco (28' st Salluce). A disp.: Prisco, Galeota D., Grande, Scandiffio. All.: Paterino. VITALBA: Tomasulo, Tomasillo (46'st Pannullo), Telesca C., Parisi, Verdecanna, Mecca V., Mecca A.., Panariello, Gerardi, Mancusi, Di Bello. A disp: Romaniello, Bochicchio, Mecca Ang., Rinaldi, Colucci, Telesca A. All: La Capra. ARBITRO: Cappiello di Matera (Mekonen-La Sala) RETI: 9' pt Gerardi, 17' pt Tataranni. NOTE: Ammoniti: Sabatelli (M), Tomasillo, Parisi (V). Rec: 1' pt, 4' st.

Francesco Tataranni (www.miglionicocalcio.it)

gia con il freno a mano tirato. Anche il Vitalba porta via un punto alla squadra di mister Paterino, dando ossigeno alla propria classifica per evitare i play-out. Per il Miglionico adesso la strada per i

MATERA - Nulla da fare. Il Miglionico del ritorno viag-

play-off si fa più difficile. Una squadra forse appagata, quella miglionichese, che nella partita non è riuscita ad essere incisiva. Piccola avvisaglia per passare al 6'. E' Corleto che solo in area su assist di Di Tinco prova a battere Tomasulo ma a portiere superato trova la gamba di un difensore che salva sulla linea. Sulla prima azione di contropiede il Vitalba trova il vantaggio. E' Panariello che batte a rete ma sulla respinta della difesa si avventa Gerardi che con un bolide da dentro l'area supera Capozzi. Sotto di un gol e contro vento il Miglionico abbozza una reazione e al 17' arriva il pareggio. Lancio di Giordano per Tataranni che scattato sul filo del fuorigioco arriva a tu per tu con Tomasulo superandolo con un tiro angolato. Dopo il pareggio il Miglionico sembra rallentare nuovamente. Solo al 25' una bordata dal limite di Menzella sfiora il palo alla sinistra di Tomasulo. Al 29' è il Vitalba

con Di Bello ad accarezzare la traversa su una punizione dal limite. Al 40' Deceglie in area in in semigirata tira alto sulla traversa. Pungente il Vitalba al 45'. Arriva al tiro Tomasillo. Fuori di un soffio. La ripresa si apre con un colpo di testa di Deceglie parato agevolmente da Tomasulo. Dopo lo squillo è il Vitalba che sale in cattedra. Il Miglionico rischia la capitolazione all'8' quando Tomasillo spara sull'esterno della rete da buona posizione. Due minuti dopo è ancora Tomasillo a graziare il Miglionico. Solo davanti a Capozzi, angola troppo il suo diagonale che colpisce il palo. Si rivede il Miglionico solo nei minuti finali. Al 40' è un colpo di testa di Deceglie ad impegnare Tomasulo che devia in angolo. Nei minuti di recupero è ancora un tiro di Deceglie a lambire la traversa ma per il Vitalba una sconfitta sarebbe stata forse troppo. Antonio Centonze sport@luedi.it

Totaro-Lattuga per la rimonta sulla Santarcangiolese

Il Latronico ci crede LATRONICO SANTARCANGIOLESE

2 1

LATRONICO: Propato, Pansardi, Totaro, Cavallo, Viola, Grisolia, Genovese, Lattuga, Cantisani, Bruno, Forastiere. A disp. La Banca. All. D'Imperio (squalificato, in panchina Sensi) SANTACANGIOLESE: Di Gioia, Armentano, Lo Spinuso, Di Taranto (69' Garriuolo), Di Monte, Fortunato, Aurelio, Agata, Bitetti, Carriero, Gallo (46' Casalingo). A disp.: Fanelli, Gallitelli, Martano, D'Agostino, La Canna. All. Castronuovo. ARBITRO: Capolupo di Matera (Macrì e Marchese). RETI: 9' Di Taranto (S), 42' (rig.) Totaro, 75' Lattuga NOTE: Ammonti: Fortunato (S), Totaro, Cavallo, Forastiere, Lattuga (L) LATRONICO - Giunge finalmente la sospirata prima vittoria interna per la polisportiva Latronico terme che esce vitto-

riosa dai tiratissimi 90’ di gioco, con le due compagini che si sono date battaglia durante l'intera gara. Pronti via e subito i locali reclamano per un rigore non concesso per un vistoso atterramento di Bruno in piena area; nemmeno il tempo di “protestare” e La Sant'Arcangiolese passa grazie a Di Taranto, lesto a sfruttare, con un preciso colpo di testa l'angolo di Carriero. Il Latronico prova a rimettere in parità il match, con un tiro di Bruno, ma la sua conclusione rasoterra termina al lato. Dopo un'azione corale degli ospiti conclusa debolmente da Bitetti, con la sfera facile preda di Propato, il Latronico conquista un penalty per l'intervento scoordinato di Di Gioia ai danni di Bruno. Dal dischetto trasforma il capitano Totaro che corre ad esultare sotto la curva della tifoseria bianco celeste. Nella seconda frazione di gioco i sinnici sembrano entrare più determinati sul rettangolo di gioco e, se si eccede un tiro di Carriero al lato, fino all'azione del vantaggio sono molte le occasioni andate i fumo. Ci prova prima Totaro con un de-

stro beffardo leggermente alto, poi Lattuga, sul cui tiro è bravo a respingere il diretto marcatore e, infine, dopo l'ennesima richiesta di un calcio di rigore(mani con braccio lontano dal corpo, ritenuto involontario dal signor Capolupo) Bruno impegna con un calcio di punizione Di Gioia. Al 75' giunge il meritato vantaggio per i sinnici, dopo una mischia in area con Lattuga che riesce a spedire la sfera al di la della linea. La Sant'Arcangiolese non ci sta e al 79'raggiunge il pari con un tiro dal limite Aurelio ma, il collaboratore Macrì, ben posizionato, segnala il fuorigioco degli avanti ospiti che non può ritenersi ininfluente poiché presenti sulla traiettoria della sfera calciata. Ultimo brivido al 90' con Propato lesto a salvare su Bitetti e con il direttore di gara che, dopo quattro minuti di recupero chiude la gara tra la gioia del pubblico di casa. Tre punti d'oro che riportano in piena corsa i ragazzi di D'Imperio, grazie ad una gara avvincente giocata con un avversario ostico e determinato. Carlo Rossi

Montalbano e Moliterno non vanno oltre lo zero a zero MONTALBANO MOLITERNO

0 0

MONTALBANO:Buonfiglio, Gorgoglione, Sergio, Stucci, Sergi S., De Carne, Potenza (32' Malvasi), Grieco (70' Galeazzo), Duca, Sgargi (64' Montervino), Nuzzi. A disposizione: Laragione, Cipriano F., Cipriano D., De Francesco. Allenatore: Diazenna. MOLITERNO: Lanzolla, Cosentino (85' Viceconte), Cirigliano, La Salvia, Lancellotti, Mastrangelo, Sico, Albini, Aresta (79' Gatta), Sanchirico, Molletta. A disposizione: Fittipaldi, Crisci, Albano. Allenatore: Vignati. ARBITRO: Burgi di Matera (Caivano - Petrone) NOTE: pomeriggio soleggiato, temperatura mite; terreno in buone condizioni; spettatori 150 circa. Ammoniti: Sergio, Grieco e Duca (Mon.), Lancellotti e Lanzolla (Mol.). Espulso Lancellotti al 70' per doppia ammonizione. MONTALBANO JONICO- La vittoria rimane una chimera, un sogno. La realtà è più che mai delu-

sione. Il Montalbano manca ancora una volta il rendez-vous con i tre punti e il piatto della classifica piange. Evidentemente agli jonici piace 'una vita spericolata' e fanno di tutto per danzare sul ciglio del baratro. La retrocessione è lì ad un passo, come il punto di svantaggio del Latronico, che si è rifatto sotto. Una gara scialba, incolore, priva di mordente per il team biancoazzurro, che ancora una volta ha evidenziato tutte le sue lacune atletiche e soprattutto organizzative. La squadra non ha schemi di gioco, improvvisa, è senza idee e senza convinzione. E per buona sorte degli jonici il Moliterno, pur avendo espresso un buon impianto tattico e dignitose manovre corali, ha mancato in concretezza ed incisività in fase offensiva, altrimenti per Diazenna sarebbe stata un'altra sconfitta ad appesantire il deficitario ruolino di marcia. Scarna la cronaca: portieri inoperosi e due sole occasioni gol, una per parte. Al 15' il Moliterno va in gol: il signor Burgi concede e poi revoca su puntuale segnalazione dell'assistente; al 76' Duca ruba palla a Cosentino, è a pochi passi dalla

Il Pescopagano pesca il jolly con lo Scanzano PESCOPAGANO 2 SCANZANO 1 PESCOPAGANO: Altera, Di Fazio (14' st Nittoli), Miele, Tavarone, Califano, Pelosi, Lotano, Capasso, Lanza A., Gonnella (45' st Lamorte), Vicinanza (40' st Zelante). A disp.: Lanza V.,Loianno, Tringaniello. All: Toscano. SCANZANO: Di Stefano, De Carlo, Palermo, Frabetti, Lanzame, Chiruzzi, Salerno (33' Sabato), Gallitelli, Montemurro, Parisi (22' st Prezioso), Benedetto. A disp.: Melidoro, Romano, Dattoli, Frabetti, Cecere. All.: Calone. ARBITRO: Benevento di Potenza (Amati-Armandi). RETI: 27' pt Vicinanza, 17' st Montemurro, 35' st Capasso. NOTE: Terreno di gioco in buone condizioni. Spettatori 200 circa. Ammoniti: Di Fazio, Pelosi e Lotano (P); Frabetti e Lanzame (S). PESCOPAGANO- Vince quasi incantando il Pescopagano targato Toscano. Tre punti importantissimi in chiave salvezza ottenuti contro una squadra arcigna e ben organizzata quale lo Scanzano del coach Calone. A fare la differenza è stata sicuramente la maggiore determinazione dei locali che, mettendo in mostra ottime trame di gioco, hanno quasi sempre conservato il pallino del gioco. I locali partivano subito in proiezione offensiva e già al 7'pt si rendevano pericolosi con un corner battuto da Capasso, con Tavarone, che calciava senza trovare la porta. Al 18'pt era Lanza ad andare vicino al gol con un'incornata di poco a lato. Al 27'pt arrivava la rete del vantaggio: Gonnella lavorava un buon pallone sulla destra, superava in dribbling un avversario e metteva al centro con un morbido esterno destro, sulla sfera si avventava Capasso che di testa offriva una palla facile facile per il piattone vincente di Vicinanza. Sul finire di tempo Pelosi sfiorava l'incro-

Daniele Montemurro

cio con una conclusione dal limite dell'area. Dopo l'indolenza della prima frazione di gara, gli ospiti uscivano fuori dal guscio al 14'st con il diagonale di Benedetto che colpiva il palo esterno. Dopo due minuti Lotano, su assist di Vicinanza colpiva a colpo sicuro, trovando la ribattuta con il volto di un difensore ospite. Passava un minuto e da una rapida ripartenza a centrocampo gli ospiti trovavano la rete del pari con il tap-in sotto porta del solito Montemurro, che capitalizzava al meglio l'affondo e il cross da sinistra di Benedetto. Al 24'st ancora un assist di Vicinanza per Lotano, che da posizione favorevole colpiva male spedendo la palla alle stelle. Dopo circa dieci minuti i locali si esibivano in un azione corale che vedeva protagonisti Vicinanza, Lotano e Capasso, con quest'ultimo che calciava forte sul primo palo battendo il portiere. Dopo un minuto Palermo metteva i brividi ai supporters locali con una splendida conclusione di controbalzo sulla quale Altera metteva in mostra tutto il suo repertorio, togliendo la sfera dall'incrocio dei pali. Prima della fine del match prima Gonnella e poi Zelante mancavano d'un soffio la rete del definitivo 3-1. Gabriele Lotano sport@luedi.it

Leone e Lambertini inguaiano il Lagopesole

Il Borussia non molla LAGOPESOLE 0 BORUSSIAPOLICORO 2

Il tecnico del Montalbano, Diazenna

porta avversaria, ma conclude a lato. Nessun'altra emozione fino al triplice fischio di chiusura, per uno 0 a 0 giusto, che rispecchia fedelmente la pochezza delle compagini. Un risultato che soddisfa il team di Vignati, che naviga in acque tranquille, ma deprime gli jonici, che a questo punto rischiano la retrocessione diretta. E con la corposa campagna acquisti d'autunno, che ha portato una decina di elementi validi alla corte di Diazenna, sarebbe una vera assurdità. Tra le poche note positive le brillanti prestazioni di Gorgoglione e Sergi. Antonio Romano sport@luedi.it

LAGOPESOLE: Sabia A., Cloroformio, Colangelo D., Sabia (32' st Coviello S.), Verrastro, Pace, Trammiello (40' st Mecca), Colangelo, Romaniello (24' st Coviello V.), Gerardi, Anaclevio. A disp: Lacapra, Coviello, Zaccagnino. Allenatore Stenta BORUSSIA POLICORO: Minelli, Schiraldi, Buongiorno, Giannini, Leone, Santoro, Corvino, (41' st Nettis), Graziano, Margiotta, Rusciani, Lambertini. A disp: Suriano, Nettis, Bisignano, Monaco. Allenatore: Viola ARBITRO: Caprioli di Venosa RETI: 22' pt Leone, 18' st Lambertini. CON questa vittoria esterna la pleiade conquista altri tre punti importanti per il traguardo della promozione. Sono bastate due reti per tempo per archiviare la pratica Lagopesole, in una giornata dove il forte vento sul campo di S.Angelo l'ha fatta da padrone. Per il Lagopesole una sconfitta

che pregiudica notevolmente questo campionato, visto che la retrocessione diretta è lontana soltanto di quattro punti. Mister Stenta è rimasto deluso per l'ennesima sconfitta subita in casa e la salvezza ora bisogna conquistarla con il massimo dello sforzo. Sono gli ospiti a rendersi pericolosi al trentesimo del primo tempo, Giannini batte un calcio d'angolo, la difesa locale si fa trovare impreparata e Leone di piatto sigla l'uno a zero. La reazione del Lagopesole non si fa attendere e al settimo del secondo tempo, Romaniello ha l'occasione di pareggiare la gara, ma il suo tiro fa la barba al palo. Sono invece i Materani a mettere al sicuro il risultato, raddoppiando con Lambertini, il Santoro batte un calcio d'angolo, mischia in area confusa e Lambertini trova lo spazio per infilare la rete di Sabia. La sconfitta che pregiudica il campionato del Lagopesole, costretto ora a lottare per evitare la retrocessione diretta. Per il Borussia, invece, si avvicina la promozione in eccellenza, mister Stenta dovrà lavorare ancora molto per salvare i Castellani. f.v.


46 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

Risultati e classifica Albatros-P. 3 Fontane

0-2

Bln Pignola-Possidente

3-0

26ª giornata

PIETRAGALLA

65

25 20 5

0 58 9 12 11 1

0 36 6 13 9

4

0 22 3 49 +16

BLN PIGNOLA

58

25 18 4

3 47 20 13 11 1

1 27 8 12 7

3

2 20 12 27 +7

2-0

S. CHIRICO N.

48

26 14 6

6 47 23 13 9

2

2 25 6 13 5

4

4 22 17 24 -4

R. Montemilone-Barrata 0-2

P. 3 FONTANE

47

26 14 5

7 43 28 13 7

3

3 22 11 13 7

2

4 21 17 15 -7

S. Cataldo-Abriola

RUVO

43

25 13 4

8 47 27 13 8

3

2 30 11 12 5

1

6 17 16 20 -6

FST RIONERO

41

24 11 8

5 39 25 12 6

5

1 20 8 12 5

3

4 19 17 14 -7

SAVOIA

40

25 11 7

7 33 29 13 9

3

1 22 7 12 2

4

6 11 22 4 -11

ALBATROS

36

25 10 6

9 49 46 13 8

1

4 36 25 12 2

5

5 13 21 3 -15

R. MONTEMILONE

31

25 8

7 10 25 32 13 8

2

3 15 11 12 0

5

7 10 21 -7 -20

POSSIDENTE

25

25 6

7 12 35 49 13 3

4

5 19 23 13 3

3

7 16 26 -14 -26

ABRIOLA

23

25 6

5 14 28 48 12 5

3

4 16 14 13 1

2 10 12 34 -20 -26

FUTURA PZ

22

25 6

4 15 31 42 13 5

2

6 20 19 12 1

2

PANTANO

22

25 5

7 13 38 56 14 4

5

3 29 23 13 1

2 10 9 33 -18 -31

S. ANGELO

21

25 6

3 16 25 51 12 5

1

6 18 23 13 1

2 10 7 28 -26 -28

BARRATA

18

25 4

6 15 24 46 12 3

4

5

9 14 13 1

2 10 15 32 -22 -31

S. CATALDO

18

26 4

6 16 22 56 13 3

5

5 15 19 13 1

1 11 7 37 -34 -34

Fst Rionero-Ruvo

Sosp.

Futura Pz-S. Angelo

0-0

S. Chirico N.-Pantano Savoia-Pietragalla

Prossimo turno

2-0 0-1

27ª giornata 05/04/09 ore 16.00

Abriola-Albatros Barrata-Bln Pignola P. 3 Fontane-Futura Pz Pantano-Pietragalla Possidente-S. Cataldo Ruvo-R. Montemilone S. Angelo-Savoia S. Chirico N.-Fst Rionero

9 11 23 -11 -29

Risultati e classifica

26ªgiornata I. Burgentia-Salandra

1-1

I.F.Valsinni-Tramutolese 2-1

A, il Montemilone s’arrende al Barrata R.MONTEMIL. BARRATA

0 2

REAL MONTEMILONE: Di Matteo, Tursi, Vallario A. (25' st Balice), Vallario M., Tarricone, Glionna, Fornelli, Virgilio, Lavista, Siconolfi, Lucarelli (1' st Damiano). A disp. Strazzella. All. Tarricone. BARRATA: Di Lillo, Santoro, Romano M., Zaccagnino G., Corallo, Margotta, Romano F., Accetta, Rinaldi (25' st Zaccagnino V.), Soldo, Da poto. A disp. Costini. All. Tedesca. ARBITRO: Tomasulo di Venosa RETI: 15' pt Rinaldi, 30' st Corallo. NOTE: ammoniti Vallario A. e Vallario M. per il Montemilone. Angoli 3 a 3. Recuperi: 1' pt 4' st. MONTEMILONE - Partita ostacolata da un vento insidioso che ha pregiudicato non poco le prestazioni delle due formazioni in campo. Il Montemilone dal canto suo ormai già salvo ha tirato un po' i remi in barca mentre il fanalino di coda Barrata ci ha messo pure l'anima per far sua l'intera posta in palio. E al 15' della prima fra-

S. LAGONEGRO

68

26 21 5

0 71 17 13 13 0

0 34 7 13 8

5

0 37 10 54 +16

MONTESCAGL.

58

26 18 4

4 75 26 13 11 1

1 45 6 13 7

3

3 30 20 49 +6

ROTONDELLA

58

26 17 7

2 52 20 13 9

3

1 34 14 13 8

4

1 18 6 32 +6

I.F.VALSINNI

45

25 13 6

6 38 34 13 7

4

2 18 16 12 6

2

4 20 18 4

A. TURSI

40

26 11 7

8 34 29 13 7

4

2 21 10 13 4

3

6 13 19 5 -12

ROCCANOVA

39

26 10 9

7 50 29 13 6

4

3 37 15 13 4

5

4 13 14 21 -13

SATRIANO

38

25 10 8

7 38 26 12 7

4

1 26 9 13 3

4

6 12 17 12 -11

POMARICO

35

26 10 5 11 35 36 13 7

3

3 23 12 13 3

2

8 12 24 -1 -9

V. D`AGRI

33

26 9

6 11 37 35 13 6

1

6 23 17 13 3

5

5 14 18 2 -19

BERNALDA

31

26 8

7 11 39 44 13 6

5

2 23 11 13 2

2

9 16 33 -5 -21

SALANDRA

27

26 7

7 12 30 43 13 5

4

4 22 19 13 2

3

8

PATERNICUM

26

26 6

8 12 25 39 13 3

6

4 15 16 13 3

2

8 10 23 -14 -26

SIRINOMERCURE

26

26 6

8 12 38 61 13 4

4

5 22 25 13 2

4

7 16 36 -23 -26

6

7 13 24 46 13 6

4

3 15 14 13 0

3 10 9 32 -22 -22

4

3 19 28 61 13 4

2

7 16 23 13 0

1 12 12 38 -33 -37

2

1 23 16 84 13 2

0 11 10 32 13 0

1 12 6 52 -68 -45

I. BURGENTIA 24 26 zione di gioco gli ospiti vanno in vantaggio sugli svi- TRAMUTOLESE 15 26 luppi di un tiro da lontano respinto da Di Matteo che L. RIGAMONTI 7 26 trova pronto il centravanti Rinaldi che sigla con un tapin vincente lo 0 a 1. I tanti juniores schierati da mister Tarricone per la squadra di casa trovano anche una pregiudiziale per quanto riguarda l'inesperienza e il momento della riscossa dei locali non avviene. La partiALBATROS 0 ta nel frattempo diventa maP3FPOTENZA 2 schia e qualche azione diventa più rude del solito. Sta di fatto che il Barrata al 30' ALBATROS: Caterini, Most. raddoppia con Corallo naco, Lancellotti A., Calogeche riceve palla da un fallo ro, Gisonna, Mancuso R. (1' laterale, si gira ed indistur- st Mancuso A.), Giacinto, bato piazza il colpo del kap- Lancellotti D., Pepe, Mancupao. La gara comunque so F., Pagano; All. Cancellascorre sui binari del pieno ra. merito per gli avversari del P3F POTENZA: Sacco, PonMontemilone che si aggiu- tillo, Restaino, Lotano, Scadicano il match e rinfocola- vone, Sarli, Vuolo, Basile no le loro speranze di salvez- (34' st Maggio), Rosa (14' st za. Lopiano), Armento, De Vico. Per il futuro i locali si ARBITRO: Salvatore di Poaspettano che qualche gio- tenza. vane possa trovare spunti RETI: 24' pt Sarli, 15' st Baed inserimenti per proporsi sile. sempre meglio in campo, in- NOTE: temperatura primavece il Barrata dovrà ag- verile con forti folate di vengrapparsi a tante energie to. Angoli, nove a sei per il determinazione per risalire P3F Potenza. Gara corretta. la china della classifica. Recupero: 3' pt, 2' st. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it OPPIDO LUCANO - Il P3F

-6

8 24 -13 -24

L. Rigamonti-Bernalda

1-4

Montescagl.-Pomarico

1-0

Roccanova-Satriano

1-1

S. Lagonegro-A. Tursi

2-0

Sirinomerc.-Paternicum

1-1

V. d`Agri-Rotondella

0-2

Prossimo turno

27ª giornata 05/04/09 ore 16.00

A. Tursi-V. d`Agri Bernalda-I. Burgentia I.F.Valsinni-Roccanova Paternicum-S. Lagonegro Pomarico-Sirinomercure Rotondella-L. Rigamonti Satriano-Montescaglioso Tramutolese-Salandra

A Il Parco Tre Fontane Potenza espugna Oppido Lucano con un gol per tempo

Sarli-Basile e l’Albatros va al tappeto Potenza espugna il Comunale di Oppido con un secco due a zero. Le reti portano la firma di Sarli, al 24' del primo tempo, e di Basile al quarto d'ora della ripresa. I rosa nero oppidesi, falcidiati da infortuni e squalifiche non hanno messo in campo quella cattiveria agonistica vista all'inizio del torneo e hanno rimediato il secondo ko consecutivo in casa, dopo la batosta contro il Pietragalla. Eppure la prima conclusione del mach porta la firma di Pagano che, dal limite dell'area, dopo appena 60” dal fischio d'inizio ha chiamato Sacco a respingere con i pugni. La gara è iniziata subito con ritmi elevatissimi con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto senza nessun timore. Armento da una parte e Pagano dall'al-

tra hanno impegnato Caterini e Sacco. Al 20' Armento centra il palo alla destra di Caterini. Al 24' la svolta: sugli sviluppi di un calcio d'angolo, la difesa oppidese spazza con troppo superficialità e sul cross seguente Sarli e liberissimo in area di rigore e con un colpo di testa indirizzato al 'sette' beffa Caterini e porta in vantaggio i potentini. L'Albatros prova a reagire con Pagano che da ottima posizione spedisce la palla alle stelle. Ci prova anche Mancuso F. da calci piazzati ma le sue conclusioni sorvolano la traversa. Si va negli spogliatoi con gli ospiti sopra di una rete. Al ritorno in campo, l'Albatros prova subito ad accelerare i ritmi i gioco mettendo in apprensione la difesa ospite in più di una circostanza. Mancuso F., Pagano

e Lancellotti D. sbagliano troppo sotto porta e al 15' Basile ipoteca la vittoria potentina. Lancio lungo dalla difesa, Calogero superato in velocità da Basile che a tu per tu con Caterini non sbaglia. Messo a segno il secondo gol il P3F Potenza si chiude cercando le ripartenze in velocità e solo grazie a Caterini che l'Albatros non capitola per tre a zero. La sconfitta di ieri tra le mura amiche non sconvolge l'ambiente rosa nero che, ormai quasi certo della permanenza in categoria, ha forse abbassato prematuramente le armi. Il P3F Potenza continua a vincere fuori casa continuando a lottare per conquistare la terza piazza alle spalle di Pietragalla e BLN Pignola. Rocco De Rosa sport@luedi.it


Sport 47

Lunedì 30 marzo 2009

B La formazione di mister Martino mantiene il secondo posto in classifica

Rotondella all’inglese Galati e Zuccarelli piegano il Villa d’Agri VILLA D’AGRI ROTONDELLA

0 2

VILLA D’AGRI: Bocca, Berardone (29’ st Varlotta), Iaquinta, D’Elia (22’ st B. Masino), Lauletta, Chirichella, Salera, Berterame, Varallo, Grande (32’st Sansobrino), Di Buono. A disp.: Tramontano, A. Masino, Magalotti, Giocoli. Allenatore: D’Elia. ROTONDELLA: R. Manolio, Toscano, A. Salerno, Di Vincenzo, Mele, Rubolino, Santarcangelo, Zuccarelli, Galati (45’ st Varlaro), Ripa (36’ st Guida), Tarantino. A disp.: G. Salerno, Scaiella, Corsano, Mauro, G. Manolio. Allenatore: Martino. ARBITRO: Passanante di Potenza. RETI: 16’ pt Galati, 14’ st Zuccarelli. NOTE: Giornata piovosa. Terreno di gioco in discrete condizioni. Espulso: al 41’ st Chirichella per comportamento antiregolamentare (V). Ammoniti: D’Elia, Berardone, Berterame (V); Zuccarelli (R). Angoli: 5-0 per il Rotondella. Recupero: pt 1’; st 3’. Spettatori: circa 60.

Galati del Rotondella

VILLA D’AGRI –Il Rotondella salvaguardia il secondo posto e con una rete per tempo porta via i tre punti dal Cupolo. Gli jonici però rimangono sempre in piazza d’onore assieme al Libertas Montescaglioso che allo scadere si è aggiudicato il derby contro il Pomarico. La squadra di Martino doveva rimediare alla brutta sconfitta patita una settimana fa nello scontro diretto contro il Soccer Lagonegro nello scontro diretto che poteva riaprire il campionato e si è ripresa con un classico risultato all’inglese. Il Rotondella era ben posizionato in campo e ordinato tatticamente e ha

saputo cogliere le occasioni nel momento di maggiore sofferenza quando il Villa d’Agri aveva spinto di più. Questo significa saper mantenere alta la concentrazione e tenere i nervi saldi per non compromettere un campionato fin qui ben condotto. I padroni di casa hanno voglia di far bella figura contro la seconda della classe e al 5’ Salera di destro al volo conclude sul fondo. Al 9’ R. Manolio controlla agevolmente la conclusione da fuori area di Grande. Al 16’ al primo calcio d’angolo della partita arriva il vantaggio degli ospiti. Dalla bandierina Zuccarelli batte il corner, Bocca esce male e Galati a porta sguarnita incorna in rete per la rete dell’1-0. Al 35’ Grande sfodera una botta dalla distanza che viene neutralizzata dal numero uno ospite. Due minuti più tardi il Rotondella potrebbe chiudere già l’incontro con Ripa che non arriva a colpire di testa da pochi passi un bel cross calibrato dalla destra da Di Vincenzo. Nella ripresa il canovaccio della partita resta identico. Villa d’Agri alla ricerca insistita del gol e Rotondella pronto a

difendersi e a ripartire con tutti i suoi elementi. Al 1’ Lauletta stacca per Salera che nuovamente al volo calcia fuori. Un minuto dopo lo stesso attaccante ospite chiama ad un intervento difficile R. Manolio che sventa il pericolo, Varallo nel ribattere spreca l’occasione mandando alto. All’8’ Galati potrebbe ripetersi come nel primo tempo su palla inattiva ma su una punizione di Tarantino l’attaccante biancorosso sciupa una buona opportunità mettendo alto. Al 14’ Zuccarelli trova il gol della domenica con una palombella che scavalca Bocca che non si aspettava il tiro dalla distanza. Al 37’ Galati prova in rovesciata a farsi vedere girando fuori la sfera. Al 39’ Varallo sfiora il palo dal limite dell’area su punizione. Al 41’ Chirichella viene espulso dal direttore di gara dopo avere avuto dei battibecchi e la partita in pratica finisce qui. Il Rotondella mette in cassaforte il risultato preparandosi alla prossima sfida casalinga contro la cenerentola Libertas Rigamonti. Biagio Bianculli sport@luedi.it

B Satriano in vantaggio con l’autorete di Borneo ma non basta per i tre punti

Lemma entra ed evita la beffa Ventesima rete stagionale per il bomber del Roccanova ROCCANOVA SATRIANO

1 1

ROCCANOVA: Bellitto, Di Sario, Malaspina M, Malaspina L, De Risi, Bianculli, Fortunato, Fortuna, Pesce, Borneo, Malaspina V. SATRIANO: Pascale, Zanna, Saganetti, Salvia, Pascale, Addobato, Fringuello, Inglese, Pascale, Bruno, Spero ARBITRO: Autieri di Moliterno RETI: 60' aut Borneo, 71' Lemma IN UNA pazza giornata di marzo finisce 1-1 la sfida tra Roccanova e Satriano. Le squadre nonostante le ottime posizioni in classifica danno vita a una partita scialba, noiosa e avara di emozioni. Contenuti pochi o quasi nessuno, per fortuna l’arbitro con decisioni poco fortunate riesce a ravvivare il pubblico silenzioso.

Reduce dal buon pareggio di Pomarico la squadra di Infantino è rinunciataria. Il Satriano sembra avere piu iniziativa e al 22' Fringuello prova a sorprendere Bellitto da fuori area ma il pallone è fuori. Bisogna aspettare 37 minuti per il primo vero attacco del Roccanova: Di Sario serve in area Fortunato ma Pascale fa buona guardia e blocca. Il Roccanova al termine del primo tempo sostituisce i due attaccanti Fortunato e Malaspina V con Castronuovo e Lemma ritornato dopo un mese di stop. La partita sembra essere in mano ai locali che costruiscono e vanno al tiro prima con Fortuna e poi con Malaspina M, ma è il Satriano ad andare in vantaggio. Su una punizione concessa in modo molto generoso, Addobbato batte e Borneo devia sfortunatamente di testa nella sua porta imparabilmente per Bellitto. Solo dopo il gol il Roccanova sembra

trovare il piglio giusto e arriva al pareggio col solito Lemma che si inserisce perfettamente sulla punizione battuta da Fortuna. Un minuto dopo è ancora Lemma a mancare per poco il raddoppio su cross di Malaspina M e sul finale una punizione di Pascale si infrange sulla Barriera. Termina così, giustamente in parità, la partita ma certamente le due squadre non hanno espresso il loro effettivo valore. «E' la partita più brutta che abbiamo disputato in questo campionato, l'unica nota positiva è il rientro col gol del nostro attaccante Lemma arrivato a quota 20 gol», dichiarerà a fine gara mister Infantino. Per il Roccanova è poco rinfrancante la serie positiva che dura da cinque giornate, mentre il Satriano con una partita in meno resta a un punto dalla compagine Roccanovese. Vincenzo Nubile sport@luedi.it

B, Nuzzolese illude la Rigamonti Il Bernalda cala un poker e vince RIGAMONTI BERNALDA

1 4

RIGAMONTI: Rega, Panessa, Grassani, Di Simine (75' Festa), Martulli, Masciandaro, Cifarelli (48' Ricciardi), Iosco (55' Bongermino), Clemente, Nuzzolese, Marsico. A disp.: Di Cuia, Onofrio, Armaioli. Dir. Nicoletti BERNALDA: Figliuolo (82' Fuina), Taska, Alianelli, Fisco, Gioia, Santorsola, Plati, Forcillo, Torraco, Margarita, Fusco (65' Viaggiano). A disp.: Margoleo. All. Gallitelli ARBITRO: Lattuchella di Potenza RETI: 2' Nuzzolese, 25', 58', 80' Torraco, 70' Plati. NOTE: Espulso: al 92' Grassani. Ammoniti: Margarita, Grassani, Marsico, Santorsola, Forcillo. MATERA - Una sonora sconfitta subita dalla Rigamonti, in una gara che era iniziata benissimo facendo sperare il meglio. Ma il solito difetto, la

mancanza di carattere ha fatto rovesciare le sorti dell'incontro. In più ci si mette l'arbitro, non all'altezza, che con stranissime decisioni distribuisce cartellini a volontà in una partita correttissima. La gara inizia con la Rigamonti che usufruisce dell'aiuto del forte vento che soffia alle loro spalle. Al 2' lungo lancio per Nuzzolese che fa rimbalzare la palla, poi calcia a volo in diagonale siglando il vantaggio per la Rigamonti. Risponde il Bernalda al 15' con una doppia occasione per pareggiare, Gioia che batte una punizione per Margarita che tira, ma Rega respinge di piede. Palla verso Torraco che tira ma Masciandaro salva sulla linea di porta. Al minuti 18' Clemente tira un diagonale che sfiora il palo. Attacco del Bernalda, lancio smarcante per Torraco, che evita il portiere e pareggia il conto. Ultimo episodio del tempo, Nuzzolese in area, di tacco passa a Clemente che tira mandando di poco fuori. Poi nulla più e si va al ri-

poso. La ripresa è tutta dominata dal Bernalda che con il vento a favore sfrutta tutte le occasioni che si presentano. La prima è all'58' con Margarita che dal fondo crossa per Torraco che tutto solo poggia in porta il 2-1. Arriviamo al 70' sempre Margarita in contropiede lancia Plati che in diagonale batte Rega. Tre minuti dopo, punizione di Margarita dai 20 metri decentrato sulla sinistra d'attacco, batte e la palla sospinta dal forte vento incoccia sul palo. La Rigamonti in questo frangente innervosita anche dall'arbitraggio, non riesce ad imbastire alcuna azione. Arriviamo all'80' quando da una palla filtrante del solito Margarita, Rega non trattiene e Torraco da due passi sigla il gol. Ultimo episodio al 93' quando Marsico viene atterrato in area, l'arbitro non concede il netto rigore, sulle proteste espelle Grassani completando la sua giornata negativa. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B Il derby va alla squadra di Cicorella

Bubbico allo scadere fa gioire il Montescaglioso Pomarico piegato al 95esimo MONTESCAG. POMARICO

1 0

MONTESCAGLIOSO: Cifarelli G.; Carriero, Tafuno A.; Franco, Tafuno E.; Ciracì Cifarelli S.; Raddi (40' Simmarano) Petruzzo, Mangia, Santochirico (21' Venezia; 71' Bubbico). A disp: Locantore, Mossuti, Andrisani F; Leone All: Cicorella POMARICO: Marino, Lupo, Glionna, Montano C. (56' Musillo); Fiore (75' Perillo), Laterza, Lo Frumento, Montano A.; Montano F.; D'Adamo, Nasca. A disp: Liccese All: Difigola ARBITRO: Petrosino di Bernalda RETE: : 95' Bubbico NOTE: Ammoniti: Venezia, Carriero, Simmarano (M); Nasca, Lupo (P) Espulsi: 83' Perillo (P); 91' Franco (M) MONTESCAGLIOSOS Basta una sola rete ai montesi (in questa stagione hanno la media di quasi tre reti a gara) per conseguire l'undicesima vittoria su 13 apparizioni casalinghe. Il Montescaglioso ha dovuto sudare abbastanza per trovare i 3 punti, in una gara che, specialmente nei secondi 45', ha lasciato ben poco spazio allo spettacolo ed ha avuto strascichi caratterizzati da un nervosismo eccessivo. La rete del subentrato Bubbico è arrivata al 5' degli otto minuti di recupero decretati dal signor Petrosino, il quale ha poi ulteriormente fatto recuperare il tempo perduto per le tante interruzioni dovute non solo ai falli e alle proteste ma anche ai problemi fisici (crampi) accusati da alcuni atleti. Partono bene i montesi che al 9', con il capocanno-

niere Stefano Cifarelli, sciupano un'ottima occasione a dieci metri dalla porta (alto su assist di A. Tafuno). I padroni di casa provano, senza grande potenza, con lo stesso Cifarelli, Mangia, Petruzzo e Tafuno A., mentre il Pomarico si fa vedere al 17' con una punizione insidiosa di Montano A., imitato, dalla distanza, da Nasca. Al 37' Raddi è costretto ad uscire per un colpo fortuito al viso ricevuto da Montano A. Si è poi saputo che il capitano montese, dopo essere ricorso alle cure mediche, non ha accusato gravi conseguenze dal trauma alla parte alta del naso. Il primo tempo (recupero 4') è stato chiuso da un fallo su Nasca (partito in leggero off side) che l'arbitro ha punito con un giallo per Carriero ed una conclusione, potente, ma fuori bersaglio di S. Cifarelli. Nella ripresa nulla sino al 57', quando Nasca si è visto respingere la conclusione a rete da Cifarelli; al 58' Simmarano, con una sventola dai 35 metri, ha sorvolato di poco la traversa. Al 66' Mangia, tutto solo, è stato chiuso da Marino. Ci provano Petruzzo (tiro-cross alto) e Mangia (centrale di piatto); all'88' il fantasista conclude a colpo sicuro ma il portiere para sulla linea. Al 90' rete montese di Bubbico annullata dall'arbitro (fuorigioco?): l'attaccante montese si è poi rifatto al 95', quando ha sospinto in rete una combinazione Tafuno A.- Petruzzo, scatenando l'entusiasmo della folta tifoseria accorsa al Comunale. Michele Marchitelli sport@luedi.it

B Finisce in parità la sfida tra il Burgentia e il Salandra

Di Mare risponde a Visceglia INVICTABURGENTIA SALANDRA

1 1

I. BURGENTIA: Collazzo A., Oliveto G., Oliveto M., Colombo, Di Bari, Avino, Lopardo G. (1’ st Miglionico), Loisi M. (28' st Loisi G.), Di Mare C., Memoli W., Grano. All. Memoli G. SALANDRA: Sassi, Grassi, Tarquilio, Zizzamia, Carbone, Venezia, Castellano, Giasi (17' st Santomassimo), Visceglia (36' st Montanaro), Calderola (12' st Marimucci), Angelastro . ARBITRO: Defina di Moliterno RETI: 27' pt Visceglia (S), 23' st Di mare C. BRIENZA - Un mazzo di rose rosse. Al comunale burgentino nonostante la pioggia che cade per tutto il primo tempo, c'è un discreto numero di tifosi. Questi ultimi si annoiano per gran parte del match, il Salandra non fa niente per legittimare un pareggio. E' l'Invicta ad avere la peggio, il pareggio va stretto soprattutto per le tante azioni sprecate negli ultimi minuti della partita. La prima azione al 18', Angelastro lancia Visceglia che in area all'ultimo viene anticipato da Oliveto G.. Al 25' una punizione da limite per i padroni di casa, tira Memoli W., la palla va tra le mani del portiere. Due minuti dopo la rete degli ospiti, Angelastro batte in modo sbilenco un corner dalla destra, la palla arriva a Visceglia che di prima mette nel sacco. L'Invicta non ci sta, dopo le

brutte sconfitte con le dirette concorrenti Tramutola e Rigamonti, non vuole perdere i tre punti casalinghi con il Salandra che in classifica si trova a tre punti di vantaggio. Al 42' Grano mette per Memoli W. che da buona posizione si fa parare il tiro. Al 45', Colombo mette in area per Di Mare C., il suo tiro va poco alto. Nella seconda metà di gioco è assedio burgentino, gli ospiti smettono di giocare, a dir la verità seguono il copione del primo tempo. Al 14' un tiro cross dalla sinistra di Loisi M. si va a stampare sulla traversa. Al 21' tenta un tiro da lontano Colombo ma la palla va fuori. Al 23' arriva il sospirato pareggio, Di Mare C. da fuori, riesce a girarsi e a tirare con una lentezza quasi poetica, il suo tiro si dimostra coerentemente lento ma preciso, si insacca. Al 25' Grano tenta il vantaggio ma in area è troppo precipitoso e mette la palla fuori a portiere battuto. Al 30', ancora Invicta, Oliveto G., fa patire un trio cross insidiosissimo, in area Miglionico non riesce a scoccare la deviazione vincente. Al 33' ancora Oliveto G., il suo cross è preciso, raccoglie Di Mare C. in area di testa, ma il portiere avversario vola e devia in angolo. La partita finisce con un punto a testa; serviva una vittoria per allontanarsi dalla penultima in classifica ai padroni di casa, va molto meglio al Salandra che riesce dove altri hanno fallito, conquistare punti al comunale burgentino. f.a.


48 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

23ª giornata

Risultati e classifica A. Genzano-S. Melfi

0-0

Casteldoria-Rapolla

0-2

F. Scalera-Castelgrande

1-1

Foggiano-Ruoti G.R. Bella-S. Giovanni

CASTELGRANDE

54

22 17 3

2 62 25 10 8

1

1 38 15 12 9

2

1 24 10 37 +12

FOGGIANO

47

23 14 5

4 44 19 12 10 1

1 31 8 11 4

4

3 13 11 25 0

3-0

GINESTRACAND.

46

22 13 7

2 53 28 11 5

5

1 26 14 11 8

2

1 27 14 25 +2

0-2

PALAZZO

37

21 11 4

6 40 25 9

6

2

1 20 9 12 5

2

5 20 16 15 -2

S. GIOVANNI

35

22 11 2

9 48 37 10 7

0

3 32 13 12 4

2

6 16 24 11 -7

F. SCALERA

27

23 6

9

8 25 25 12 6

4

2 17 9 11 0

5

6

8 16 0 -20

S.FELE

27

22 7

6

9 28 43 12 5

4

3 19 14 10 2

2

6

9 29 -15 -19

S. MELFI

26

23 7

5 11 26 52 11 5

2

4 17 21 12 2

3

7

9 31 -26 -19

A. GENZANO

25

22 7

4 11 31 36 12 6

2

4 21 15 10 1

2

7 10 21 -5 -21

RUOTI

25

22 7

4 11 28 33 10 5

1

4 17 10 12 2

3

7 11 23 -5 -17

GARNET R. BELLA

25

21 7

4 10 27 37 12 5

3

4 18 18 9

2

1

6

S. NICOLA

21

22 5

6 11 30 39 11 2

4

5 15 16 11 3

2

6 15 23 -9 -23

RAPOLLA

21

23 4

9 10 24 39 11 3

4

4 12 13 12 1

5

6 12 26 -15 -24

CASTELDORIA

13

22 3

4 15 22 50 12 3

3

6 13 17 10 0

1

9

Ginestracandida-Palazzo 0-3 S.Fele-S. Nicola

Prossimo turno

1-1

24ª giornata 05/04/09 ore 16.00

Castelgrande-A. Genzano Palazzo-S.Fele Rapolla-Ginestracandida Ruoti-Casteldoria S. Giovanni-F. Scalera S. Melfi-Foggiano S. Nicola-Garnet R. Bella

Calabrese decisivo

Il Tricarico cala il poker col Silenziosi Potenza TRICARICO SILENZIOSI

9 33 -28 -33

23ªgiornata

Risultati e classifica

4 2

TRICARICO: Messina, Lapata, Salerno, Langone (1'st Monaco), Novellino, Lotito (st Calabrese), Cortese F., Cortese L., De Biasi G. (46'st Santangelo), Innella, Cirillo; All. Malvinni SILENZIOSI POTENTINI: Calviello G., Cupolo, Iuorio, Calviello C., Papa, Gorga, Saccone, Guagliardo, Giordano, Russo (20'st Di Carlo), Macellaro. ARBITRO: Tedesco RETI: 3' pt Novellino (aut); 8' pt Cirillo, 36' pt De Biasi, 24' st Macellaro (rig), 45 'st Calabrese, 47' st Cortese L. TRICARICO poco concentrato e Silenziosi che quasi riescono ad approfittare della situazione, peraltro con molti meriti propri, a risolvere l'incontro un destro di controbalzo dal limite di Calabrese che al 45' st porta i padroni di casa sul 3 - 2. Al 3' pt Macellaro lancia Giordano che è anticipato di testa da Novellino che mette alle spalle del proprio portiere. All'8' pt il pareggio: De Biasi vede Cirillo in area che da posizione defilata infila Claviello G. con un precisissimo diagonale di destro. Al 24' pt una punizione di Cortese L. termina di un nulla a lato; al 33' pt Messina si oppone ad un calcio piazzato di Gorga. Al 36' De Biasi G. tocca morbido di prima un lancio lungo della difesa e sigla il 2 - 1. All'11' st Cortese F. si procura un calcio di rigore che Innella calcia fuori. Al 24' st il rigore è assegnato agli ospiti per fallo su Giordano e Macellaro pareggia i conti. Il Tricarico non riesce a reagire i Silenziosi ci provano ma al 45'st arriva, sugli sviluppi di una punizione, il gol di Calabrese. Al 47' Cortese L. chiude l'incontro sul 4 - 2 con un forte destro su punizione. Ottimo l'arbitraggio di Tedesco. Paolo Paradiso sport@luedi.it

9 19 -10 -20

METANAUTO

57

23 18 3

2 69 16 12 12 0

0 46 6 11 6

3

2 23 10 53 +10

CANCELLARA

57

22 18 3

1 65 13 12 11 1

0 45 5 10 7

2

1 20 8 52 +11

TRICARICO

43

23 13 4

6 44 28 12 8

3

1 32 10 11 5

1

5 12 18 16 -4

P. S. CECILIA

37

22 11 4

7 29 29 10 8

2

0 20 8 12 3

2

7

A. BALVANO

34

23 9

8

6 39 35 12 6

3

3 24 13 11 3

5

3 15 22 4 -12

GRASSANO

29

22 8

5

9 37 39 11 5

3

3 20 14 11 3

2

6 17 25 -2 -15

ACCETTURA G.C.

28

22 7

7

8 29 31 10 2

4

4 15 16 12 5

3

4 14 15 -2 -14

MARSICO

28

23 8

4 11 33 40 12 7

1

4 26 19 11 1

3

7

LAURENZANA

26

23 7

5 11 40 56 11 5

3

3 24 18 12 2

2

8 16 38 -16 -19

A. ALBANO

25

22 6

7

9 33 38 10 4

4

2 22 15 12 2

3

7 11 23 -5 -17

S. VIETRI

23

23 6

5 12 29 48 11 4

1

6 14 13 12 2

4

6 15 35 -19 -22

CRACO

22

23 6

4 13 27 40 12 5

2

5 14 12 11 1

2

8 13 28 -13 -25

ANZI

15

22 3

6 13 23 49 12 3

4

5 18 21 10 0

2

8

LA FIASCA

14

23 3

5 15 26 61 11 2

4

5 13 20 12 1

1 10 13 41 -35 -31

9 21 0

3-5

F. Moliterno-F.lli Cafaro

3-1

O.L. Maratea-Nemus

3-1

S.Chiarom.-S. M. d`Agri

2-0

Sarconi-R. Grumento

0-2

Trecchina-Sanseverinese 1-3 V.Episcopia-Castelsarac. 0-1

Prossimo turno

24ª giornata 05/04/09 ore 16.00

Castelsaraceno-F. Moliterno F.lli Cafaro-S. Chiaromonte Nemus-Castelluccio R. Agromonte-V.R. Episcopia R. Grumento-O.L. Maratea S. M. d`Agri-Trecchina Sanseverinese-Sarconi

2-1

Anzi-Laurenzana

3-0

Cancellara-Accettura G.C. 4-2 Craco-P. S. Cecilia

4-0

Marsico-La Fiasca

2-3

i

-5

Metanauto-A. Albano

2-0

Tricarico-S. Vietri

4-2

7 21 -7 -19

Prossimo turno

24ª giornata 05/04/09 ore 16.00

A. Albano-Tricarico Accettura G.C.-Craco Grassano-Metanauto La Fiasca-Anzi Laurenzana-Cancellara P. S. Cecilia-A. Balvano S. Vietri-Marsico

5 28 -26 -31

Risultati e classifica Castelluccio-Agromonte

A. Balvano-Grassano

23ª giornata

O.L. MARATEA

52

23 16 4

3 48 23 12 10 2

0 32 8 11 6

2

3 16 15 25 +5

F. MOLITERNO

49

23 15 4

4 53 28 12 9

2

1 33 13 11 6

2

3 20 15 25 -1

R. GRUMENTO

47

23 14 5

4 59 21 11 9

1

1 38 11 12 5

4

3 21 10 38 +2

CASTELSARACENO 43

23 14 1

8 40 37 11 9

1

1 28 15 12 5

0

7 12 22 3

S. CHIAROMONTE

35

22 10 5

7 40 24 12 8

1

3 31 14 10 2

4

4

CASTELLUCCIO

29

23 9

2 12 45 48 12 6

2

4 27 18 11 3

0

8 18 30 -3 -18

NEMUS

29

23 8

5 10 27 36 11 7

2

2 16 9 12 1

3

8 11 27 -9 -16

R. AGROMONTE

27

23 7

6 10 42 50 11 5

2

4 26 20 12 2

4

6 16 30 -8 -18

F.LLI CAFARO

26

23 7

5 11 44 48 11 5

3

3 22 18 12 2

2

8 22 30 -4 -19

SANSEVERINESE

26

22 8

3 11 26 49 10 5

2

3 15 16 12 3

1

8 11 33 -23 -10

S. M. D`AGRI

24

23 6

6 11 32 51 11 4

4

3 18 17 12 2

2

8 14 34 -19 -21

SARCONI

22

23 6

4 13 30 48 12 4

3

5 17 16 11 2

1

8 13 32 -18 -24

TRECCHINA

20

23 5

5 13 24 40 12 4

3

5 15 15 11 1

2

8

V.R. EPISCOPIA

19

23 4

7 12 26 41 12 3

3

6 14 18 11 1

4

6 12 23 -15 -28

-2

9 10 16 -11

9 25 -16 -27


Sport 49

Lunedì 30 marzo 2009

A Dilettanti Pesante battuta d’arresto del Potenza che è salva e nei play off

Levoni, la sconfitta più bella Debacle ad Osimo ma la classifica sorride OSIMO LEVONI

97 74

Capitan Rato e Chiarastella hanno sofferto come tutta quanta la Levoni nel match giocato contro Osimo ma possono comunque sorridere per il traguardo della salvezza ed un play off vicinissimo

EDILCOST OSIMO: Basanisi 11, Giuffrida 5, Ferrero 21, Amoroso 7, Pennisi 17, Barsanti 14, Marsili 2, Fattori 14, Cardellini 4, David 2. All. Ciani. LEVONI POTENZA: Ferrara 10, Palombita 17, Metz 9, Chiarastella 9, Ruggeri 17, Vetrone 6, Rato 6, Santamaria, Femminini, Saponara. All. Gresta. ARBITRI: Vanni degli Onesti di Udine e Sinisi di Bari. PARZIALI: 27-18, 50-40, 7151, 97-74 NOTE: spettatori 1300 circa. Edilcost: 26/41 (63%) da 2, 11/24 (46%) da 3, 12/17 (71%) ai liberi, rimbalzi 29 (22+7). Levoni: 20/30 (67%) da 2, 6/22 (27%) da 3, 16/21 (76%) ai liberi, rimbalzi 29 (23+6). Usciti per falli: nessuno. OSIMO - La prima notizia: la Levoni è salva. La classifica avulsa e la differenza canestri negli scontri diretti (in caso di arrivo a pari punti con Ostuni e Barcellona) la mette al riparo da ogni sorpresa, anche perdendo in casa con Trapani. La squadra di Gresta non ha la certezza dei play off, solamente per un “buffo” scherzo del destino, quello di ritrovarsi cioè all'ottavo posto in sola compagnia di Ostuni (a quota 24 punti), con cui anche la differenza canestri negli scontri diretti è in parità (+5 all'andata, -5 al ritorno). La seconda notizia: la tappa di Osimo è da cancellare ed anche in fretta. Mai in partita, la Levoni soffre la determinazione dell'Edilcost e dal PalaBaldinelli ne esce un vano inseguimento, che nella seconda metà di gara diventa un'improba impresa. A fine gara Luigi Gresta si scusa per quella che definisce “la nostra peggior prestazione”, ma è anche vero che i demeriti di Potenza finiscono dove iniziano i meriti di un'Osimo che confeziona una delle sue tante straordinarie performance casalinghe della stagione. Il 122 di valutazione della squadra di Ciani è la

le PAGELLE FERRARA (6) - perde il confronto con il dirimpettaio Basanisi. Subisce 8 falli, segna 10 punti, chiude con 20 di valutazione, anche se non riesce a far girare del tutto la squadra. PALOMBITA (5,5) - 8 punti dei 17 totali nell'ultimo quarto, a partita finita, e quindi 9 nei primi tre quarti di gara. Basta questo per raccontare di una gara non proprio positiva. I due falli commessi in un amen non lo aiutano. METZ (6) - dà un buon contributo a rimbalzo, anche se dover marcare un lungo, seppur atipico, come Amoroso lo penalizza. Fa la sua parte in modo pulito, diligente. CHIARASTELLA (6) - tenere a bada uno come Ferrero è un problema per tutti, specie per uno che gioca da “4”. Non riesce a dare il solito contributo offensivo, ma si batte come un leone. RUGGERI (6,5) - fosse solo per il duello con Pennisi, il voto sarebbe piuttosto largo. Il lungo italo-australiano gli propone un pomeriggio complicato, in compenso mette il tuo talento a disposizione della squadra (17 punti, 10 rimbalzi e 21 di valutazione).

Coach Gresta

VETRONE (5,5) - 6 punti, 3 rimbalzi e 22 minuti abbastanza anonimi. cartina al tornasole di un match che l'Edilcost gioca con intensità dal primo minuto. La Levoni mostra un buono sprint (8-11 con due triple di Rato), ma i 12 punti di Ferrero nel primo quarto iniziano a segnare il cammino del confronto. Nonostante la dura battaglia fisica con Pennisi, Ruggeri si prende sulle spalle la responsabilità di fare cose importanti, come mettere quasi totalmente la firma sul break di 12-0 (da 37-25 a 3737) che nel cuore del secondo quarto sembra fornire un'altra direzione alla partita. Non è così, perché un ispiratissimo Basanisi prende per mano l'Edilcost, che scava il solco con la ritrovata precisione dall'arco (46% totale) e consegna a Penni-

si le chiavi per entrare nell'area pitturata bianconera (8 punti in avvio di terzo periodo, 60-42). La Levoni segna con il contagocce (11 punti nella terza frazione), Ferrero non trova un grande ostacolo in Chiarastella ed il vantaggio dei padroni di casa si dilata fino al + 25 (80-55 con due liberi di Amoroso). Gli 8 punti nell'ultimo quarto di un Palombita limitato dai falli incidono solo nel divario finale, di un match che si chiude con in campo tutti gli juniores, da una parte e dall'altra. Resta la sensazione che a questo punto la Levoni, dall'ultimo atto della stagione regolare, abbia solo da guadagnare. Giorgio Bucchi sport@luedi.it

l’INTERVISTA

Il tecnico contento per il traguardo tagliato

Gresta: «Una brutta prova ma festeggiamo in anticipo» TRE VERDETTI in quaranta minuti. La sconfitta netta di Osimo, la permanenza per il secondo anno consecutivo nella terza serie nazionale e la quasi certa partecipazione ai play-off. La Levoni Potenza, pur sconfitta pesantemente ad Osimo ha tutte le ragioni per festeggiare un risultato di grande prestigio per la dirigenza guidata da Francesco Petrullo e per la città di Potenza. Il complesso di Gigi Gresta ha perso nettamente in quel di Osimo giocando una partita da zero in pagella. Il comportamento in campo degli atleti di Luigi Gresta non è stato dei migliori. I marchigiani hanno meritato il successo dominando la sfida con la consueta grinta e abnegazione. Il team delle “merengues” non è stato capace di ripetere le buone prestazioni delle scorse settimane. In sostanza la squadra lucana esce dal Pala Baldinelli di Osimo, terreno difficile per tutte le compagini di A Dilettanti con una sconfitta, sì pesante ma che sa tanto di successo. Nessun dramma, tanta determinazione per gli atleti potentini, sconfitti nettamente contro l'Edilcost Osimo di Franco Ciani. Onore e merito ai marchigiani che hanno sfoderato una prestazione di grande effetto scenico e tecnico. La Levoni Potenza non ha avuto la forza di contrastare il passo degli scatenati atleti adriatici, apparsi motivati e sempre pronti a far sfracelli nella

malcapitata difesa potentina. Il commento di Luigi Gresta è di quelli che non lasciano adito a recriminazioni e punta tutto sullo storico risultato colto dalla Potenza 84 Levoni al secondo anno di terza serie nazionale: «E' stata una brutta prestazione, non abbiamo lottato contro l'Edilcost. Devo aggiungere che festeggiamo con quaranta minuti di anticipo la salvezza e, salvo cataclismi dell'ultima giornata anche i playoff». Il tecnico marchigiano continua nella sua analisi del match: «Per noi è dura giocare senza Sebastiano. Non è la stessa cosa rispetto a quindici giorni fa. Sono convinto che la sua assenza pesa e non poco. Per noi Sebastiano è un giocatore fondamentale». L'analisi di Gresta va avanti e si sofferma sullo storico traguardo centrato dalla squadra: «Sono fiero di aver raggiunto i play-off. Sono convinto che se questa sconfitta fosse arrivata alla seconda giornata di campionato avrei stravolto l'intero spogliatoio”. L'allenatore dei potentini è contento ugualmente e chiude il suo commento affermando: “Abbiamo giocato male, ma a giocar male è stata la stessa squadra che ha centrato la storica salvezza e i play-off, ottenendo uno straordinario risultato per la città di Potenza e per tutta la dirigenza”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

RATO (5,5) - parte benissimo, con il 2/2 dai 6,25, poi si spegne. L'assenza di Grasso gli garantisce un maggior numero di minuti, ma non riesce a sfruttarli come potrebbe. FEMMININI, SANTAMARIA, E SAPONARA (N.G.) - in campo solo pochi minuti, per di più in una partita segnata nel punteggio. Esperienza comunque utile. GRESTA (5,5) - francamente fa quello che può, tenendo anche conto dell'assenza di Grasso. Prova a disegnare una squadra con tre lunghi, a giocare con una squadra più “piccola”, a cercare di mettere i bastoni tra le ruote a Ferrero, a cercare con la 1-3-1 di creare con la zona 1-3-1 più grattacapi ad

La guardia Palombita

Osimo di quanto in realtà accade. Non è nemmeno fortunato in una serata in cui l'Edilcost fa sempre la cosa giusta nel momento giusto.


50 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

A Dilettanti Partenza ad handicap, poi un super Corvino, sua la tripla decisiva

Matera resuscita a Molfetta Prima vittoria esterna e terzultimo posto ad un passo

Corvino, Maggioni e Giuliani tre dei protagonisti dell’exploit decisivo in terra pugliese che torna a far sorridere e respirare Matera

MOLFETTA MATERA

84 85

SIENA-OSTUNI Gara sospesa sul 70-57

MOLFETTA: Maggi 12, Mapelli 5, Parrino 3, Malamov 22, Stjiepovic 5, Leo 19, Puglia, Di Marcantonio 18, Siamoli, Gadaleta n.e.. All. Carolillo MATERA: Corvino 25, D'Aria n.e., Sottana 7, Gergati n.e., Cortese 12, Ferrienti 2, Squeo, Maggioni 17, Giuliani 12, Longobardi 10. All. Corà. ARBITRI: Pisoni e Sivieri PARZIALI: 24-25, 34-37, 6265, 84-85 NOTE: tiri liberi Molfetta 11/13, t.l. Matera 21/23 MOLFETTA - La Bawer Matera c'è. E non fa nulla che questo segnale giunga alla penultima giornata della stagione regolare della serie A dilettanti di basket. Il successo sul campo del Centro Auto Ford Molfetta ottenuto a tutti i costi con la determinazione di chi vuole vincere è un segnale forte in vista dei playout in cui la squadra lucana farà di tutto per conservare la categoria. Matera è stata perfetta sostenuta dalla fantasia di Corvino e dalla maturità di Maggioni. Con gente così nessun traguardo appare impossibile nonostante la stagione sia stata tutta in salita. E anche la sfida di Molfetta poteva riservare un finale atroce per Matera. Questa volta però così non è stato perché il successo che a quattro secondi dalla sirena poteva andarsi a fare benedire è andato ai biancoazzurri. Nel Molfetta non c'è Nanut perché Carolillo preferisce non rischiarlo. E' una gara maledettamente difficile per Francesco Longobardi. A Molfetta la scintilla con il pubblico non è mai scoccata nella parentesi di inizio stagione. Il giocatore incassa i fischi in avvio di gara e risponde applaudendo. La partenza lanciata di Molfetta con un break di 8-0 è di quelle che ti fanno quasi credere in un'altra serataccia per Matera soprattutto quando Malamov ruba palla a Longobardi e va a canestro. Allora salgono in cattedra Corvino e Maggioni bravi a rimettere in parità la partita (14-14 al 5'34). Sul campo è un botta e risposta con Giuliani che firma il vantaggio lucano alla fine della prima frazione (24-25). Spazio per Ferrienti e Cortese nel secondo quarto con Maggioni e Longobardi che tirano il fiato in panchina. Cortese allunga (26-29), Malamov ricuce (2929 al 13'20). Il parzialone di 60 (29-35 al 15'33) serve a Matera per andare in vantaggio al riposo lungo nonostante una tripla di Parrino che illude Molfetta. Le bombe di Maggioni e Sot-

LE PAGELLE

PARTITA sospesa al Pala Mens Sana di Siena. Sul punteggio di 7057, un fallo di reazione di Marcante nei confronti di Bonessio fa precipitare la situazione. Gli arbitri (De Rosas e Cilento) mandano negli spogliatoi Marcante e Bonessio. Il clima però si scalda troppo: protagonisti ancora Marcante ed i tifosi di Ostuni. Dopo un tentativo di aggressione sull'ala della Virtus Siena da parte dei tifosi pugliesi, gli arbitri non rilevano più le condizioni di sicurezza per concludere la gara e rientrano negli spogliatoi chiudendo la sfida. Partita sospesa. In questo momento i direttori di gara sono stati scortatifuori dal commissario di gara. n.cas. da www.serieadilettanti.it

tana su Molfetta riaprono la gara dopo la pausa. Maggi tiene la sua squadra nei tubi di scarico dell'avversario e poi Leo firma i due liberi del sorpasso (54-53 al 27'50). Maggioni e Cortese trovano solu-

zioni pesanti dal perimetro utili a conservare il vantaggio alla fine della terza frazione (6265). Avanti punto a punto sino all'ultimo minuto. L'epilogo ha la regia di Corvino con una bomba a 23'' dalla sirena (81-

83). Longobardi mette il successo in cassaforte con due tiri liberi. Il cuore di Leo a 4'' dalla fine non basta perché questa volta a festeggiare è Matera. Antonio Gattulli sport@luedi.it

D'ARIA (S.V.) SOTTANA (7) - Puntuale e preciso non ha sbagliato nulla. La sua è stata una gara diligente svolta al servizio della squadra.

l’INTERVISTA

Serve la vittoria con Ferentino per evitare il penultimo posto

Longobardi: «Ci siamo sbloccati ora insistiamo, dipende da noi» «FINALMENTE ci siamo sbloccati». Sono queste le parole con le quali il capitano del Matera, Francesco Longobardi commenta il primo blitz esterno della stagione nello scontro diretto di Molfetta. Matera dimentica Firenze e vince fuori casa la partita più importante e diciamo anche decisiva per le sorti del campionato. A questo punto il penultimo posto, il più pericoloso nella rincorsa play out, è più lontano e soprattutto starà al Matera essere bravi per evitarlo. L’Olimpia infatti dovrà battere il Ferentino seconda forza del campionato per riuscire a risalire la china in classifica in una posizione un minimo più tranquillizzante. «Come vado ripetendo da tempo, dipende tutto e soprattutto da noi. Siamo noi che dobbiamo essere bravi e determinati ad imporre il nostro gioco e la nostra mentalità a queste condizioni possiamo farcela contro chiunque», continua il capitano di Matera, «la vittoria ci dà un grande stimolo ed un forte morale per andare avanti». Longobardi passa poi ad esaminare la gara che ha visto il Matera avere un passaggio a vuoto nei primissimi minuti e poi correre qualche rischio nel finale sulla reazione di Molfetta ma lì con una tripla decisiva di Corvino, scalare il punteggio e vincere una par-

Gergati assente ieri a Molfetta

CORVINO (10) - Praticamente perfetto. Merita il massimo dei voti. Il protagonista del colpo di Matera a Molfetta è lui e non solo per la tripla che di fatto ha chiuso la gara. Stratosferico in attacco e poi con 9 rimbalzi merita solo applausi perché come fai a chiedere di più a uno alto 170 cm. ?

tita fondamentale in ottica futura. «Ci abbiamo messo un po’ all’inizio per riuscire a prendere le misure, c’è stato qualche alto e basso come è normale in una partita così difficile ma alla fine siamo stati bravi a portare a casa il risultato. La tripla di Corvino? E’ stata sicuramente importante perchè ci ha dato coraggio nel finale ed ha costretto il Molfetta ad affrettare di molto le conclusioni, per noi è stato così più semplice gestire gli ultimi secondi». Ora l’impegno con il Ferentino diventa altrettanto importante per Matera che dovrà provare a difendere il fattore campo fino all’ultimo. Passa dal PalaSassi il treno salvezza della formazione lucana che dovrà dimostrare di avere imparato la lezione di Firenze e di confermare le qualità che hanno permesso di imporsi sul campo del Molfetta. Per Matera si è trattato della prima vittoria stagionale lontano dalle mura amiche, la più preziosa ed importante perchè occasione fondamentale per mantenere alta la speranza della permanenza nella serie A Dilettanti. Un premio anche per quei tifosi che nonostante la figuraccia di Firenze hanno comunque sostenuto la squadra anche ieri in terra pugliese. Tornando a casa stavolta con un risultato positivo. p.quarto@luedi.it

CORTESE (7) - E' il punto di riferimento di Matera sottocanestro. Quando i compagni lo cercano lui è sempre presente. FERRIENTI (7) - I suoi 20 minuti sono molto intensi. Bravo nel tenere a bada sotto canestro Di Marcantonio e Mapelli, i lunghi di Molfetta. MAGGIONI (8) - La sua è una partita eccellente. I suoi canestri sono pesantissimi. Sempre decisivo soprattutto in avvio di gara per spegnere la partenza di Molfetta. Nel corso della gara cerca e trova nei momenti delicati soluzioni dal perimetro che alla fine si riveleranno determinanti. GIULIANI (8) - Molto bene sottocanestro. Anche a Molfetta sopperisce all'assenza nel Matera di un lungo di ruolo. Un compito per nulla facile per un giocatore disposto a fare un lavoro che magari nel corso della partita ti offre poca visibilità ma per la squadra serve e come. LONGOBARDI (7) - Non è stata una serata facile per lui. Ha sofferto molti una gara che sentiva tantissimo. Ha contribuito alla vittoria con due liberi che alla fine hanno fatto scorrere i titoli di coda. CORÀ (9) - Prepara la gara alla perfezione dopo la figuraccia di Firenze. Gestisce i cambi benissimo e questo serve a tamponare il ritorno di Molfetta.


Sport 51

Lunedì 30 marzo 2009

B Dilettanti I 23 punti di Russo sono insufficienti, resta aperta la corsa play off

Bernalda, trasferta deludente Pesante passivo a Sarno, decisivo il gap a rimbalzo SARNO BERNALDA

91 68

GRAZIELLA CONSERVE SARNO: Parlato 8, Rega, Cavalieri 25, Di Napoli 15, Corvo 26, Mascolo, Rusciano 6, Ciampi 6, Capuano 5, Falco. ALL. Agazzi CESTISTICA BERNALDA: Filloy 13, Carpineti 15, Gabrielli 1, Perrucci 3, Di Giacomo 2, Azan 2, Albana, Russo 23, Silvestrini 4, Faggiano 4. ALL. Brogialdi ARBITRI: Bacillieri e Chilà di Reggio Calabria PARZIALI: 20-18; 46-3; 63-48, 91-68 NOTE: spett. 200 ca. Tiri liberi: 11/16(69%) Sarno, 13/24(54%) Bernalda. Rimbalzi: 37-14. SARNO - Prestazione deludente e sconfitta meritata per la Cestistica Bernalda al Palazzetto dello Sport di Sarno. Ancora una volta, lo strapotere fisico dei lunghi a disposizione di coach Agazzi ha fatto valere in pieno il fattore campo, mentre Silvestrini e compagni non hanno brillato nell'ultima trasferta dell'anno. Strapotere evidenziato clamorosamente nel conto dei rimbalzi, 37 a 14 per i padroni di casa, che hanno costretto all'espulsione anche Filloy, 5 falli fatali per lui per fermare gli avversari. Nonostante 8 tiri liberi in più di Sarno, la

Non basta capitan Russo

Bernalda non è andata oltre il 54% di realizzazione. Migliore in campo Roberto Russo, 23 punti maturati a canestro, uno dei pochi a non mollare mai. E'più rammaricato per la prestazione che per il risultato coach Brogialdi al termine della partita, consapevole che, in ogni caso, sarà la sfida con il Massafra quella che deciderà questo campionato: “E'una delusione relativa - commenta Alberto Brogialdi, perché la sfida decisiva per i playoff sarà quella interna di domenica con il Massafra, che chiuderà il campionato. Sarno ha nettamente meritato di vincere, giocando una gara ad alta intensità. Nel primo quarto ce la siamo giocata, ma poi la miglior tenuta atletica degli

avversari ci ha sovrastato nel secondo, quando abbiamo accusato il massimo svantaggio”. La differenza, nonostante Sarno abbia meritato, l'hanno fatta però gli arbitri calabresi, che non hanno avuto un metro univoco di giudizio, consentendo falli e contatti oltre il limite. Filloy è stato espulso per i 5 falli ed era nervoso, proprio perché è stato picchiato parecchio ed aveva paura, perché ha giocato con la mascherina protettiva per l'intervento al naso. Non è d’accordo però su questo aspetto il coach Agazzi della Graziella Conserve che non vede un diverso metro di giudizio dei due direttori di gara: «Non credo proprio che ci sia stato un arbitraggio a noi favorevole, basti pensare che nel terzo e ultimo quarto eravamo 5 falli a 0 per loro, perciò penso che la sconfitta si spieghi soltanto con una prestazione superiore del Basket Sarno, che ha giocato meglio e con più ritmo». Alla fine il risultato netto penalizza Bernalda e non lascia adito a dubbi circa la prestazione, non ottimale della squadra di Brogialdi, una formazione molto diversa da quella che aveva dominato con la capolista San Severo solo sette giorni prima. Roberto Tortora sport@luedi.it

Spogliatoio Brogialdi realista C2 Promozione Super Marin trascina il Ctr che abbandona l’ultimo posto e respira

«Brutta gara mai in partita» Il tecnico del Bernalda Alberto Brogialdi rammaricato per il ko

COME accaduto già altre volte in questo campionato Bernalda muta radicalmente volto a distanza di soli sette giorni e passa dal trionfante +33 sulla prima della classe al mortificante 24 di Sarno. Come sia successo lo chiediamo a coach Brogialdi che tuttavia non affonda troppo il bisturi nella piaga: «Abbiamo giocato sostanzialmente male, abbiamo sofferto molto l'aggressività dei nostri avversari e la loro fisicità, praticamente non siamo mai entrati in partita tranne che nel primo quarto». Anche la differenza canestri ora è a vantaggio dei campani: “Sì, ma non credo che questo possa essere determinante poiché per noi rimane fondamentale la sfida di domenica prossima col Massafra, e vincendo con i pugliesi dovremmo senz'altro essere dentro”. Il diesse Montemurro non nasconde la sua delusione per l'esito del match anche se lo fa con la sua tradizionale pacatezza e con l'aplomb di chi co-

munque continua ad avere fiducia nel gruppo: “Avevamo detto che per vincere questa partita dovevamo essere perfetti e invece siamo stati insufficienti; per cominciare abbiamo perso troppi palloni in attacco e abbiamo avuto percentuali disastrose dalla lunetta, e per finire siamo stati inesistenti in difesa”. Come si fa a passare in così breve tempo da una squadra vincente e sicura di sé ad un'altra spaesata e senza spina dorsale?: “Non saprei, certamente oggi noi eravamo l'esatto contrario di quelli di domenica scorsa, ma, ripeto, ciò che maggiormente non mi è piaciuto è stato l'atteggiamento difensivo sia nell'insieme che nei singoli; non è accettabile che qualcuno difenda poco e male solo per non caricarsi di falli, si deve sempre giocare perdendo o vincendo tutti insieme, ed oggi ha sì perso tutta la squadra ma hanno perso anche i singoli”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Senise, la salvezza è più vicina

Vittoria decisiva con Solofra, agguantato e superato CTR SENISE SOLOFRA

94 81

CTR LA CASCINA: Durante 14,Manzotti 20,Marin 31,Albanese 11,Palazzo 15,Lagioia 1,Ragazzo F.,Addolorato 2, Sassano ,D’Aranno. Coach Festa SOLOFRA: Galaro 23, Gagliardi, Nigro 19, Giuliani 13, Pisano D.6, Pisano G. 5, Giaquino, Casullo 15, Luciano. Coach Iannacchero ARBITRI: Santopietro di Battipaglia e Fiore di Scafati PARZIALI: 23-22; 45-42; 73-51; 94-81 NOTE: Usciti per cinque falli: Palazzo,Nigro e Pisano D. SENISE - Missione compiuta del Senise che aggancia in classifica il Solofra a sei punti e lo supera nella differenza canestri degli scontri diretti. All’andata infatti,gli ospiti avevano superato i lucani di nove lunghezze, mentre stavolta,la differenza a favore del Ctr La cascina è di più tredici. Se i playoff finessero a questo punto,i sinnici,sarebbero salvi ed il Solofra no. Ma non è così perché mancano ancora due gare che naturalmente saranno molto intense fino al fischio finale della sirena.La gara era iniziata al piccolo trotto ed il Ctr non riusciva a scrollarsi di dosso gli avversari che rispondevano punto su punto,riuscendo a chiudere il primo quarto,quasi alla pari,a meno uno.Era la seconda frazione che vedeva un Senise più determi-

nato,grazie aalla giornata di grazia di Gonzalo marin ma anche di Martin Manzotti e di Rocco Palazzo.Ne veniva fuori un incontro avvincente con i senisesi a cercare di allungare,senza però riuscirci più di tanto e chiudendo a più tre.Ma nel terzo tempo,le residue forze degli ospito crollavano e Gallaro e compagni dovevano cedere le armi.Per la compagine di Mario Totaro,anche un più ventitre che la dice lunga sui valori in campo.La frazione finale era solo per tributare una ovazione da parte del pub-

blico ai suoi beniamini locali come Rosario Sassano,Valerio D’Aranno,Filippo Ragazzo,Vincenzo Addolorato che segnava pure un bel canestro e Lagioia che sostituiva egregiamente Lino Durante reduce da un infortunio alla caviglia che si presume lieve,ma che intanto lo ha tolto dal campo per ben due tempi.In settimane ne sapremo di più sull’entità del danno subito e sui tempi di recupero che si spera non siano lunghi. Gianni Costantino sport@luedi.it

Gonzalo Marin trascinatore

D, festa del canestro nel big match La Levoni regola di misura la Vito Lepore NEL DECIMO turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale le gare hanno ricalcato l'andamento di tutto il torneo. Cade la Cestistica Renudo Vito Lepore contro la Levoni Potenza nell'anticipo del venerdì. Al Centro Sportivo di Via Roma va in scena la festa del canestro. La Levoni infatti si impone di misura con il punteggio di 104 a 103 dopo una partita combattuta. Il ko complica la vita di Alessandro Galella e compagni che salvo imprevisti concluderanno al secondo posto il campionato. Vince nel derby della collina materana al Palasport Montagnola il Basket Zagaria Salandra sulla Cestistica Terme di Abano Bernalda. I ragazzi di Di Monte hanno ottenuto il successo con il punteggio di 80 a 54. Per il Salandra due punti d'oro per continuare a mantenersi nelle zone altissime della classifica, mentre i bernaldesi arrancano vistosamente in classifica. Successo esterno al Pala Pastore di Melfi

del Ciumnera Basket Potenza sul New Olimpia Pallacanestro Melfi. La squadra di Michele Montemurro ha violato il parquet gialloverde con il punteggio di 69 a 62. Partita combattuta, quella disputata a Melfi tra le due formazioni che hanno cercato in tutte le maniere di superarsi. Vince al foto finish al Palasassi di Matera il Cus La Cartotecnica Potenza ai danni della Co.Re.Ma. Virtus Matera. Gli universitari di Antonio Luongo fanno il blitz con il punteggio di 61 a 59. Per la squadra di coach Antonio Conterosito si tratta di una sconfitta pesante che non era attesa alla vigilia e per questo ancora più difficile da digerire. Ha riposato la Climacenter Pielle di Luciano Cotrufo. Nel posticipo domenicale svoltosi al Pala Itis di Melfi il Rionero ha battuto il Picerno per 66 a 62. Nelle fila rioneresi c’è stato il buon esordio dei quindicenni, Mecca e Murano. sport@luedi.it


52 Sport

Lunedì 30 marzo 2009

C Dilettanti Continua il momento d’oro dei potentini sempre più lanciati

Corporelle imprendibile Due quarti in equilibrio poi Patti cede il passo CORPORELLE PATTI

78 63

CENTRE CORPORELLE POTENZA: Marino 14, Brucoli n.e. Delli Carri 19, Castellitto 7, Pellegrini 12, Ginefra 7, Marchese 10, Dimitriu 3, Armentano 5, Viggiano 2. All. Dino De Angelis. CONFCOMMERCIO PATTI: Suppia 19, Pittari 2, Toto 26, Ettaro 2, Busco, Bolletta 4, Casella, Erice 6, De Feo 4. All. Flavio Prilla. ARBITRI: Foresti di L'Aquila e Fiorentino di Chieti. PARZIALI: 17-19, 40-31, 5741, 78-63. NOTE: Spettatori 200 circa. Usciti per cinque falli Toto e De Feo. Fallo tecnico fischiato a Delli Carri e Busco, falli antisportivi fischiati a Castellitto e Pittari. Vito Favia assente nel match contro il Patti

CONTINUA il momento brillante della Centre Corporelle Potenza che ha superato nel ventisettesimo turno del campionato maschile di serie C Dilettanti di basket maschile al Pala Pergola di Contrada Rossellino la Confcommercio Patti con il punteggio di 78 a 63. La

partita è stata equilibrata nel primo quarto, quando i siciliani non si sono arresi alla forza e alla determinazione della compagine potentina. Toto nel Patti ha tenuto in piedi la Confcommercio con canestri d'antologia che hanno colmato il

gap. I siciliani sono andati in vantaggio sul 19 a 17 che ha chiuso di fatto le ostilità nella prima frazione di gioco. Nel secondo quarto la Corporelle Potenza, grazie a Delli Carri e Pellegrini ha prodotto il basket delle giornate migliori allun-

gando il passo e portandosi a condurre sul + 12 ( 37 a 25 al 16' ). La reazione dei siciliani non si è fatta attendere e nonostante diversi errori di mira il complesso di Prilla ha potuto chiudere “in partita” la seconda frazione di gioco sul punteggio di 40 a 31. La Centre Corporelle Potenza ha tenuto a bada anche nel terzo parziale i tentativi dei siciliani di ridurre il gap. In verità i troppi errori sotto le plance della compagine messinese hanno reso facile il percorso della Corporelle. I lucani, pur non brillando hanno chiuso con un margine di tutta sicurezza il terzo quarto sul punteggio di 57 a 41. Nell'ultimo quarto le due squadre sono visibilmente calate, tanto che per tre minuti i canestri sono rimasti “immacolati”. Le mitraglie della Corporelle hanno cominciato a segnare con regolarità portando i biancocelesti a + 20 sul 63 a 43 al 35'. Negli ultimi cinque minuti è stata pura accademia, nonostante qualche fallo tecnico di troppo e alcuni errori di mira delle due squadre. Il canestro di Donatello Viggiano ha chiuso i conti sul punteggio di 78 a 63. sport@luedi.it

Hockey A2 Play off Sarzana in testa Raro ko nel derby NON è cambiato nulla in testa alla classifica della poule promozione di serie A2 di hockey su pista. Il Sarzana, capolista, ha diviso la posta in palio con la vice che è il Correggio. La gara è terminata tre a tre nonostante il doppio vantaggio iniziale del Sarzana grazie alle reti di Sterpini e Derinaldis. Il Correggio ha trovato prima la forza per pareggiare i conti con le marcature di Jara e Lanaro e poi di passare in vantaggio con la rete di Civa. A ventitré secondi dalla fine del match, i liguri hanno acciuffato il pari con Derinaldis. In classifica il Sarzana è primo con diciassette punti, il Correggio secondo con una lunghezza in meno. Ha sfruttato a pieno il fattore campo, invece, il Montebello che ha sconfitto il Thiene con un secco tre a zero grazie al gol siglato nel primo tempo da Pasquale e poi alle altre due reti messe a segno nella ripresa da Marchesini e Piroli. Grazie a questa vittoria, la formazione vincetina ha raggiunto il quarto posto con tredici punti, mentre il Thiene resta penultimo a sette lunghezze. Infine, vittoria rotonda del Goccia di Sole Molfetta sulla pista di Matera. l.t.

Spogliatoio Parole soddisfatte di De Angelis

B Donne Inizia male il play off

«Non è stato semplice ottimo l’atteggiamento»

Basilia superata dal Città Futura

VINCE e continua la sua corsa in vetta solitaria la Centre Corporelle Potenza. E' questo il risultato sul campo della sfida disputata ieri pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino contro la Confcommercio Patti. Il divario tra le due formazioni alla fine si è rivelato consistente. I lucani, in verità hanno sofferto soltanto nella prima parte di gara, quando i siciliani, guidati da un Toto in stato di grazia hanno potuto interpretare al meglio la partita. Ne deriva che la vittoria ottenuta dai potentini è legittima, figlia della classe cristallina dei frombolieri di Dino De Angelis. I sorrisi, le pacche sulle spalle e la voglia di scherzare non mancano nel complesso potentino che saluta il successo con la consueta sobrietà. La Centre Corporelle Potenza ha contenuto i vani tentativi della Confcommercio Patti, giocando una partita comunque volitiva. Questo nonostante l'assenza di Vito Favia, in tribuna a soffrire per i compagni di squadra e le non perfette condizioni di forma di Nicolas Dimitriu e Mimmo Castellitto. La squadra

cara al presidente Antonio Colangelo ha dimostrato ancora una volta la sua forza e la sua determinazione. I potentini hanno legittimato il successo costruendo mattone dopo mattone la vittoria. I biancocelesti sono al settimo cielo e possono puntare a chiudere in testa la stagione. Al quarantesimo, negli spogliatoi è il coach Dino De Angelis a parlare della vittoria maturata contro il Patti: «Tutti sanno che nello sport non vi sono partite semplici. Ebbene non è stato agevole vincere la partita viste le sofferenze dei primi due quarti. Giocavamo contro una squadra che puntava a raggranellare punti utili per non retrocedere. I miei atleti sono stati sempre tranquilli in campo». Il tecnico potentino parla della sfida vinta dalla sua formazione: «Abbiamo avuto un leggero appannamento nella prima parte di gara, però i miei atleti avevano la consapevolezza di essere sotto pressione. Sono contento per l'atteggiamento avuto dai miei atleti che hanno dimostrato maturità». Il coach lucano parla di altre spe-

Il tecnico Dino De Angelis

cificità: «Finalmente ho potuto ruotare al meglio i miei atleti. Siamo stati bravi a non scendere di rendimento durante la partita». Dino De Angelis chiude il suo commento con un giudizio positivo sui giovani: «I ragazzi sono scesi in campo determinati. Anche i giovani che ho schierato in campo hanno dimostrato grande sicurezza. Questo dato mi fa ben sperare per il futuro». sport@luedi.it

Tennis A2 Le lucane si fermano anche a Gallarate, unico successo della Meruzzi

Seconda sconfitta consecutiva per Pisticci GALLARATE PISTICCI

3 1

IL C.T. PISTICCI rimedia la seconda sconfitta in altrettante partite del campionato di A2 e rimane relegato a quota zero all'ultimo posto della graduatoria. Dopo l'esordio infelice in casa con Mestre, con gli ospiti capaci di infliggere un pesante 4-0 alle lucane, il team guidato dal presidente del Circolo Tennis Pisticci, Michele Leone, ha esordito ieri nella lontana trasferta in terra lombarda, con il Gallarate. Le padrone di casa hanno vinto per 3-1, conquistando una vittoria tutto sommato agevole. Per Pisticci, invece, è notte fonda, con l'unica eccezione di Giulia Meruzzi, che vince il suo singolare di competenza dimostrando di esse-

re completamente ristabilita dall'infortunio dell'anno scorso. Non gira, invece, il resto della squadra, nonostante questa volta non ci fosse nemmeno l'attenuante delle indisponibilità. Il nuovo ingaggio, Claudia Giovine, infatti, nella circostanza, a differenza di domenica scorsa, era presente, ma non è riuscita ad incidere. Al vantaggio pisticcese che la Meruzzi riesce ad incamerare battendo la Johansson per 6/1 6/2, risponde subito Gallarate con Annalisa Bona che supera facilmente Martina Gledacheva per 6/3 6/0 nella partita forse più scontata fra le quattro in programma. Troppo acerba la bulgara per riuscire a tirar fuori gli argomenti giusti per contrastare la solida tennista italiana del Gallarate. Qualche chance in più ce

l'aveva la Giovine, all'esordio assoluto con Pisticci, opposta all'esperta Rita Degli Esposti che ha avuto la meglio in due set per 7/5 6/2, riuscendo a tenere in bilico il risultato solo nel primo set, per poi cedere nettamente nella seconda parte della gara. Le speranze del C.T. Pisticci, a quel punto, erano tutte riversate nel doppio. La coppia Meruzzi - Giovine, almeno sulla carta, sembrava non avere nulla in meno di Bona e Johansson, solo che le padrone di casa sono riuscite ugualmente a portare a casa il successo in due set per 7/5 6/4. A fine gara il presidente Michele Leone commenta con franchezza il risultato di Gallarate: «in verità siamo un po' delusi perché il pareggio era alla nostra portata.

Potevamo sicuramente far meglio nel doppio così come nella sfida tra Giovine e Degli Esposti. La nostra tennista, purtroppo, ha alternato momenti di buon tennis a fasi in cui ha sbagliato troppo. La sua avversaria si è limitata ad aspettare e controllare ed ha portato a casa la vittoria grazie all'esperienza”. E proprio questo fattore sembra mancare al team Pisticci. “Le nostre giovani - spiega Leone - valgono più di quanto stanno rendendo, ma sicuramente pagano il loro esordio in un campionato dove le avversarie incontrate finora oltre ad essere brave avevano anche il vantaggio di conoscere questo tipo di manifestazione. Sicuramente Gledacheva e Giovine possono fare meglio». Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

Diciannove punti per Marika Aurigemma

CITTA’ FUTURA 75 BASILIA 53 CITTÀ FUTURA ROMA: Grattarola 5, Servillo 12, Civilli 12, Quarta 13, Nnodi 8, Arimattei 1, Tova 7, Rulli 6, Sala 7, Arimattei 1. All. Amedeo D'Antoni BASILIA CODRA MEDITERRANEA POTENZA: Filograsso 6, Aurigemma 19, Gambardella 3, De Rosa 4, Crovatto 5, Valisena 8, De Luca, D'Arenzo 8, Marino n.e. Sanza n.e. All. Marilia Sanza. ARBITRI: Pinciaroli e Tosi di Macerata. PARZIALI: 20-17, 38-31, 56-46, 75-53 NOTE: Spettatori 200. Uscite per cinque falli Aurigemma e Tova. Falli tecnici ad Aurigemma e alla panchina della Basilia. GARA uno va al Città Futura Roma che supera alla Palestra Keplero la Basilia Codra Mediterranea Potenza con il punteggio di 75 a 53. Le romane vincono con merito per la terza volta contro la Basilia. L'inizio del match è stato equilibrato, le due squadre sono state brave a lottare e misurarsi sul piano squisitamente tecnico. La Basilia ha cercato di con-

trastare il passo, ma la dea bendata ha voltato le spalle alle biancocelesti visto il pesante infortunio di Laura Gambardella, costretta ad uscire nel secondo quarto a causa di una ferita all'arco sopraccigliare. L'atleta è stata immediatamente trasportata presso il Policlinico San Camillo. I sanitari capitolini hanno posto sulla ferita alcuni punti di sutura. L'assenza di Gambardella, stando alle indiscrezioni maturate negli ambienti lucani avrebbe scompaginato e non poco gli equilibri tattici della Codra. Da quel momento in poi infatti la squadra potentina ha perso contatto con le romane, sospinte da una Civilli in grande spolvero. La giovane giocatrice capitolina ha dimostrato di essere atleta di rango, nonostante la giovane età. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha cercato di opporre una strenua resistenza ma i tentativi delle ragazze lucane sono andati a cozzare contro la muraglia capitolina. Alla fine le potentine hanno mollato, il Città Futura ha allungato il passo e per le giocatrici di Marilia Sanza è stata notte fonda. Gara due è in programma sabato al Pala Pergola con inizio alle 20:45.


Sport 53

Lunedì 30 marzo 2009

B2 Uomini La Virtus conferma il secondo posto e prepara la sfida al Gela capolista

Medical Center senza ostacoli Facile successo con il fanalino di coda Mazara MAZARA MEDICAL CENTER

B2 Donne Salvezza più vicina grazie ai tre sudati punti sul Molfetta

0 3

Giocoleria, missione compiuta

17-25, 18-25, 14-25

ESSEPIAUTO PEGASO AMBIENTE MAZARA DEL VALLO: Campo, Gancitano, Atria, Lentini, Sclafani, Sossio, La Paola, Agola, Calandro, Bono, Tramonte, Tamburello, Boscarino. All.: Riccuto. MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso, Scalcione, Torsello, Zuccaro, La Rosa, Alamprese, Cavaccini (L), Bacca, Galante, Genoino, La Maida, Calabrese. All.: Draganov. ARBITRI: Scarpello e Pampalone. NETTA affermazione esterna della Medical Center Potenza sul parquet del Mazara. La formazione allenata da Draganov ha battuto il sestetto siciliano con uno schiacciante tre a zero concedendo davvero poco ai padroni di casa che hanno dovuto inchinarsi alla maggiore forza del team lucano. Nel primo set i potentini hanno sconfitto i siciliani con il punteggio finale di venticinque a diciassette, il

GIOCOLERIA MOLFETTA

3 1

19-25, 25-15, 25-19, 25-20, 25-15.

Il tecnico della Medical Center, Draganov

secondo parziale è stato il più combattuto con il Mazara poi sconfitto per venticinque a diciotto, mentre il terzo gioco è stato chiuso agevolmente per venticinque a quattordici. «E’ stata una vittoria netta - ha affermato il dirigente, Crichigno. Solo nel secondo set c’è stato una sorta di testa a testa fino al 17 pari, poi ci siamo sbloccati con un break di otto punti. Ab-

biamo raggiunto quota 52, speriamo di mettere altri punti in cascina per poter arrivare il più in alto possibile. Sabato prossimo ci sarà l’importante gara contro la capolista Gela. Dobbiamo vincere per accorciare le distanze in classifica, dobbiamo giocare per raccogliere sempre il massimo risultato». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Felicetti, Taddei, Avena, Di Lucchio, Muscillo, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Caramuta, Lancellotti, Prete. All.: Caliendo. AZZURRA MOLFETTA: D'Elia, Marasco, Nappi, Brattoli, Francioso, Di Bucchianico, Fortunato (L), Racanati, Testini, La Forgia. All.: Matera. ARBITRI: De Lucia e Brasiello. VITTORIA doveva essere e vittoria piena e liberatoria, alla fine, è stata per la Giocoleria Potenza, che con il 3-1 sul Molfetta ha compiuto un altro fondamentale passo avanti verso l’obiettivo salvezza. L’inizio sofferto del match con le agguerrite baresi, arrivate alla Caizzo con il chiaro intento di portare via punti necessari per risalire la china, non condi-

zionava negativamente il gioco delle biancazzurre di Nello Caliendo: che, incassato il 19-25 del primo parziale, dal secondo set in poi cominciavano a sciorinare con buona continuità il loro gioco migliore. Tracinate da una Paola Felicetti in serata di grazia, evidentemente galvanizzata dal fatto di incrociare una sua vecchia conoscenza, il tecnico delle pugliesi Annagrazia Matera. Al di là del particolare, la schiacciatrice romana ieri sera è stata la vera anima in attacco della sua squadra, prendendola per mano e riuscendo a coinvolgere tutto il gruppo biancazzurro dall’inizio di seconda frazione in avanti: allorquando la Giocoleria riusciva a cambiare decisamente marcia, imponendo il suo superiore tasso tecnico e la sua organizzazione tattica a un’avversaria invece sempre più innervosita dal fatto di vedersi scivolare di mano la partita. Luca Carlone sport@luedi.it

B2 Donne Torna al successo Montescaglioso che dimostra gran cuore

Planitalia, vittoria dell’orgoglio Risultato maturato al tie break contro il forte Sarno PLANITALIA SARNO

3 2

19- 25 ; 28-26 ; 25-22 12-25 ;15-12

PLANITALIA MONTESCAGLIOSO: Tralli, Piscopo 20; Tuselli 5; Cianflone 20; Falsarella 21; Deleo 3; Tancredi, Timpanaro (L), Dasco All. Motola AITO VOLLEY SARNO: Campolo 13, Citarella n.e., Comanzo 13, Di Pietrangelo 13, Familio 4, Giordano 7, Grimaldi 19, Masella 4, Palmieri 1, Piemonte n.e., Sannino n.e., Ricciardi (L) All: Loparco- Di Francesco ARBITRI: Donno di Lecce; Visaggio di Bari LA PLANITALIA Montescaglioso, al tentativo numero 13, sfata il tabù PalaWojtyla e riesce ad aggiudicarsi, ad oltre un anno di distanza dall'ultima volta, una vittoria che premia l'impegno mostrato dalla squadra in questa fase stagionale: due punti che se non potranno salvare la squadra dalla retrocessione la premiano ed incoraggiano in vista delle ultime cinque gare dell'attuale stagione. Sul campo montese si presentava una squadra, l'Aito Volley Sarno, avanti a quella montese di ben 29 punti: nel corso dei cinque set la formazione di casa, allenata da Egidio Motola, ha dato dimostrazione, sul campo, di non meritare affatto una simile distanza con le avversarie campane. Le montesi venivano dalla sconfitta interna, più che onorevole, per 3-1, subita contro la Time Volley Matera nel derby tutto materano; con il Sarno sono state brave a mantenere la calma dopo l'iniziale svantaggio, a pareggiare e poi ribaltare il risultato, per incappare, nel

quarto gioco, in una fase poco lucida della gara, che ha permesso al Sarno di giocarsi tutto al tie-break. A differenza di altre occasioni, quando la Planitalia non ha saputo cogliere a dovere l'opportunità presentatasi, le ragazze di casa, trascinate da Piscopo, Cianflone e il capitano Falsarella, hanno lottato sino all'ultimo e spostato, di due punti, la loro classifica, che da otto passa a dieci punti. Le salernitane, prima di perdere a Montescaglioso, venivano da un'altra partita terminata al tie-break, vinta in casa contro l'Italgest Tuglie. Per la squadra del duo Loparco- Di Francesco un solo punto che permette loro di portarsi a quota 38. Le ospiti si sono aggiudicate il primo set mantenendo invariato un vantaggio di 6 punti; nel secon-

Pallanuoto B stop in casa per l’Invicta SCONFITTA casalinga per la Libertas Invicta Potenza nel campionato femminile di serie B di pallanuoto. La squadra di Vincenzo Ostuni ha perso contro il Catania alla Piscina di Parco Montereale con il punteggio di 9 a 3. Tra le due squadre la differenza è stata comunque evidente. La gara è stata sempre nelle mani del Catania che ha potuto far valere la sua classe. Esordio assoluto per Annaluce Laguardia, portiere, classe 1996. Per la Libertas Invicta Potenza a segno Grieco, Pepe e Figliuolo. Domenica esame palermitano. f.menonna@luedi.it

do, dopo un'iniziale equilibrio, sembravano sul punto di raddoppiare ma la Planitalia, punto su punto, è riuscita a pareggiare i conti per 28-26. Il terzo set ha mostrato una partenza migliore da parte del Sarno, portatosi sul 14-6 in suo favore; le montesi hanno poi sempre più recuperato terreno ed hanno ribaltato il punteggio in loro favore, assicurandosi almeno la certezza di un punto. Il quarto set ha denotato un forte calo di intensità della Planitalia, che ha pagato lo sforzo espresso in precedenza, con il Sarno che non ha avuto grosse difficoltà a chiudere avanti di tredici punti (12-25). Nel tie break le montesi hanno piegato le ultime velleità del Sarno e vinto la prima gara “montese” stagionale. Michele Marchitelli

Daniela Cianflone


54 Rubriche

Lunedì 30 marzo 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Grazie all'intelligenza e all'intuito affronterete nel modo migliore le battaglie sul lavoro. In amore perfetta sintonia.

TORO 21/4 - 20/5

Le vostre risorse nel lavoro sono superiori alle vostre aspettative e riuscirete a vincere ogni sfida. Bene il cuore.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Chi vi immagina perdenti nella professione avrà un'amara delusione. In amore imparate ad ascoltare.

CANCRO 22/6 - 22/7

La voglia di agire, di prendere iniziative va frenata fino a quando nel lavoro le cose si chiariranno. In amore non abbiate fretta.

LEONE 23/7 - 23/8

Siete in piena forma e nella vostra attività riuscirete a superare qualsiasi ostacolo. L'amore bussa alla vostra porta.

VERGINE 24/8 - 22/9

Per vincere la concorrenza nella professione è bene riuscire ad anticipare le mosse degli altri. Un amore vincente vi dà la carica.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Se non siete sicuri di dove volete arrivare nel lavoro non è il caso di prendere altre iniziative. In amore s'impone una riflessione.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Qualcuno sta cercando di imporvi i suoi metodi di lavoro: fategli capire che usate la vostra testa. Sentimenti confusi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Fate un'attenta verifica della situazione professionale prima di stabilire quale strada imboccare. Ottime chances negli affetti.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Possibili nuovi rapporti di collaborazione o societari: state in allerta. In amore non arrendetevi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Per fare il salto di qualità nella professione conviene attendere tempi migliori. In amore non abusate del vostro fascino.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

F,R accostati a S, sai ~ Frac costati assai;

Nel campo del lavoro la situazione sta migliorando progressivamente. Siete maestri nella seduzione, ma non dovete abusarne.


Televisioni 55

Lunedì 30 marzo 2009

18.50

QUIZ

19.35

PRIMA SERATA

Carlo Conti

TELEFILM

Squadra speciale cobra 11

FILM

21.10

21.10

REALITYSHOW

Agente 007 - Si vive solo due volte

Alessia Marcuzzi

20.30

TELEFILM

FILM

21.10

Chuck Norris

21.10

Ti presento i miei

RUBRICA Gad Lerner

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaScanzonatissima 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor - La settimana 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07:01 - Cartoni 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - Tabula rasa 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.00 -AttualitàRai News 24 Morning News 08.15 -Cult BookL’uomo invisibile 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -NewsTg 3 - Rai Sport Notizie 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Artic 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello Pillole 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.45 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 11.00 -Soap OperaMy life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmIl colonnello Von Ryan con Frank Sinatra, Adolfo Celi, Trevor Howard, Sergio Fantoni regia di Mark Robson (USA) 1965 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -Sit ComAlly Mc Beal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.35 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmLa guerra di Troia con Steve Reeves, Hedy Vessel, Warner Bentivegna, Nerio Bernardi - regia di Giorgio Ferroni (Italia) 1961 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Lo smemorato di Collegno 23.10 -Telegiornale Tg 1 23.15 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Senza traccia 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 23.25 -TelegiornaleTg 2

20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmAgente 007 - Si vive solo due volte con S. Connery - regia di Lewis Gilbort (GB) - 1967 23.15 -RubricaReplay

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl comandante Florent 23.15 -FilmPronti a morire con Sharon Stone, Gene Hackman, Leonardo Di Caprio, Russel Crowe - regia di Sam Raimi (Usa) - 1995

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmTi presento i miei con R. De Niro, B. Stiller - regia di M. Jay Roach (USA) - 2000 23.25 -FilmHostel con J. Hernandez - regia di Eli Roth (USA) - 2005

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Documentario Delitti

00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.15 -MiniserieHo sposato uno sbirro 04.15 -RubricaStella del Sud

23.40 -FilmTaxi 4 con S. Naceri - regia di Gerard Krawczyk (Fra) - 2007 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -RubricaSorgente di vita 01.45 -Real TvX Factor 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaAvvocato io, avvocati noi 02.35 -RubricaInconscio e Magia e Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24

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01.20 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.40 -TelefilmI Soprano 03.30 -FilmSiamo tutti pomicioni con M. Carotenuto - regia di Marino Girolami (Ita) - 1963

00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -FilmSinbad contro sette Saraceni 03.05 -RubricaDue minuti un libro

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.00

ITALIA 1

ORE 21.10

LA GUERRA DI TROIA

IL COLONNELLO VON RYAN

TI PRESENTO I MIEI

con S. Reeves, W. Bentivegna - regia di Giorgio Ferroni (Ita) - 1961

con F. Sinatra, T. Howard, R. Carrà - regia di Mark Robson (Usa) - 1965

con R. De Niro, B. Stiller, T. Polo - regia di Jay Roach (Usa) - 2000

Alla morte di Ettore, il campo troiano è diviso da due fazioni: quella di Paride e quella di Enea. Paride uccide a tradimento Achille e fa imprigionare Enea, che assiste così alla caduta della città senza poter fare nulla. Sua moglie resta uccisa durante i combattimenti, ma lui riesce a fuggire verso l'Italia...

Abbattuto con il suo aereo, il colonnello Ryan viene fatto prigioniero e rinchiuso in un campo di concentramento. Il campo è in condizioni pietose, sia per colpa del maggiore fascista, che per l'ostruzionismo di un maggiore inglese. Ryan avvia delle forme di collaborazione che però gli valgono il soprannome, spregiativo, di Von Ryan. Alla liberazione, i prigionieri finiscono in mano ai...

Greg è talmente innamorato di Pam che è pronto a chiedere la mano della ragazza ai genitori. Una telefonata che annuncia l'imminente matrimonio della sorella minore di Pam gli fa cambiare idea. Il viaggio a New York per il matrimonio della sorella diventa così l'occasione per presentarsi ai genitori di Pam. Al suo arrivo Greg si rende conto che dovrà faticare molto per ottenere...

RAI 3

ORE 21.10

AGENTE 007 - SI VIVE SOLO DUE VOLTE con S. Connery, A. Wakabayashi - regia di Lewis Gilbert (G.B.) - 1967 L'organizzazione criminale Spectre cattura in orbita navicelle spaziali di Stati Uniti e Urss. I due paesi si accusano reciprocamente del brutto scherzo. Scopo dell'azione è provocare una Terza Guerra Mondiale. James Bond deve penetrare nel vulcano spento dell'isola giapponese dove è nascosta la base operativa dei banditi...

RETE 4

ORE 23.15

ITALIA 1

ORE 23.25

PRONTI A MORIRE

HOSTEL

con S. Stone, G. Hackman, R. Crowe regia di Sam Raimi (Usa) - 1995

con J. Hernandez, D. Richardson, E. Gudjonsson, B. Nedeljakova - regia di Eli Roth (Usa) - 2005

Una donna misteriosa arriva a Redemption per uccidere il diabolico Herod, dominatore assoluto di Redemption, che una volta all'anno ripulisce la città di tutti i rivali. Organizza una serie di duelli con un premio in denaro, che attira killer da ogni parte del West. Herod, però, è il più veloce di tutti e l'ultimo sanguinoso scontro lo vede sempre trionfante...

Due ragazzi americani e un islandese, in viaggio nel vecchio continente, sono alla ricerca di avventure forti. Decidono quindi di recarsi in Slovacchia, dove pare si trovino le ragazze più "disinibite". In effetti i tre non faticano a trovare quello che cercano, ma al risveglio si ritrovano coinvolti in una situazione terrificante...

L’Italia del calcio fa il pieno di spettatori RAI UNO Calcio. L'eredita' Rai sport L'eredita' la sfida

ora 20.45 19.49 20.29 18.52

ascolto 8.074 6.093 5.690 4.475

RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Rai sport-dribbling Rai sport-sabato sprint

21.48 21.03 13.27 22.41

2.606 2.538 2.292 1.475

RAI TRE Che tempo che fa. Blob di tutto di piu' Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa

20.32 19.57 21.35 20.09

2.602 2.388 2.356 2.214

CANALE 5 La corrida Striscia la notizia Chi vuol essere Verissimo tutti

21.13 20.45 19.03 15.06

5.978 5.065 3.746 3.269

ITALIA 1 Madeline il diavoletto Casper Studio sport Batman & robin

21.01 19.08 13.05 14.03

2.675 2.435 1.967 1.967

RETE 4 Walker texas ranger Il commissario cordier Forum sessione Poirot

20.28 21.09 14.10 15.14

2.020 1.525 1.441 1.419



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