PETROLIO
STRATEGIA GLOBALE
Policoro, 25 Comuni chiedono le royalties per tutta la Basilicata
La Fiat si accorda con la Chrysler e la salva Liberati i fondi per la fabbrica Usa E’ la prima vittoria di Obama. Sul contratto a Melfi si vota “no”
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della Basilicata
ED Anno 8 - N.83
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Martedì 31 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
CRISI: QUANDO CI SI INCONTRA... Anche la Basilicata a Bari
...E QUANDO CI SI SCONTRA
Patto delle Regioni per la gente del Sud
Confindustria e Regione provano a chiarirsi
De Filippo: «Il governo deve essere coerente»
Moramarco rinnova le accuse Straziuso: «Non è vero che non facciamo nulla»
UNA CABINA di regia da costituire presso il Consiglio dei ministri e la dotazione, da parte delle Regioni del Sud, di strutture di servizio unitarie, punti cioé di riferimento a Roma e a Bruxelles «per tornare in grande stile a parlare del Sud». E' questo quello che chiedono i presidenti delle Regioni meridionali riunite a Bari per discutere dei Fas e per stringere «un patto per la gente del Sud». I presidenti delle Regioni hanno siglato un documento. Per il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, «le Regioni sono pronte a fare un’azione di accelerazione e di riprogrammazione, in relazione alla crisi, dei propri programmi; ma devono avere un quadro coerente, lineare, corretto e definito col governo».
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POLITICA LUCANA
Regolamento urbanistico di Potenza
Idv, Michele Radice chiede al popolo della rete: dobbiamo andare col Pd?
Ore di tensione in consiglio Si arriva al voto fra gli attacchi Salta l’intesa con Mancusi
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MATERA Il “Codice Da Vinci” nel Ring letterario
Il consiglio di ieri (Foto Mattiacci)
Metaponto “Rinforzi” dal cantiere del Porto degli Argonauti per riparare i danni delle mareggiate
Sabbia in prestito alle spiagge per salvare l’estate METAPONTO - Si chiama “ripascimento”: è l’operazione di rimpolpamento di sabbia che si farà a Metaponto. I lidi sono stati colpiti nei mesi scorsi da mareggiate che li hanno ridotti di molti metri, mettendo a rischio la stagione balneare. Si rimedierà con un notevole quantitativo di “sabbia in prestito” dai cantieri degli Argonauti. a pagina 36
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Gennaro Straziuso
La salvezza del Paese è diventata la silviezza
2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Burkina Faso naufragio mortale OUAGADOUGOU, – Almeno 15 persone sono morte nel Burkina Faso nel naufragio di una barca stracarica di persone, bestiame e merci nel fiume Sourou. Lo dicono fonti del governo del Paese africano. «Oltre a 36 persone a bordo c'erano sacchi di cibo, quattro mucche biciclette e motorini. La tragedia è stata causata chiaramente dal sovraccarico», ha detto la fonte, spiegando che l'incidente si è verificato a 300 km a nord-ovest della capitale Ouagadougou. Si tratta del secondo naufragio fluviale in un mese nel Burkina Faso.
Martedì 31 marzo 2009
Raccapricciante episodio a Catania. Lei aveva 41 anni
La moglie chatta, lui la sgozza Il figlio minorenne della coppia aveva cercato di addossarsi la responsabilità
Maria Pia Scuto
CATANIA – Un cadavere e due colpevoli, padre e figlio minorenne, entrambi rei confessi. Per alcune ore sono due le verità sulla drammatica uccisione di Maria Pia Scuto, 41 anni, sgozzata nella sua abitazione di Catania con diversi colpi di arma taglio sferrati con tanta violenza da staccarle quasi la testa dal collo. Il primo a accusarsi è il marito della donna, Giuseppe Castro, 35 anni, disoccupato, che poi sarà arrestato per uxoricidio: era geloso della moglie che chattava su Internet con altri uomini. È lui stesso che compone il nume-
FIRENZE – E' Eluana la cittadina onoraria di Firenze. Per il padre Beppino Englaro è questo il senso dell’onorificenza consegnata a lui ieri mattina in Palazzo Vecchio: «io sono solo il tramite delle sue parole, della sua volontà», e perchè «lei era ribelle come ribelle è da sempre Firenze». Englaro, da ieri fiorentino onorario, sceglie di assegnare a Eluana, morta il 9 febbraio scorso, questo riconoscimento perchè «lo spirito fiorentino e quello di mia figlia sono in perfetta armonia: sono irriducibili contro tutte le forme di oppressione».
PORTOPALO DI CAPO PASSERO (SIRACUSA) – Un barcone di circa 20 metri con a bordo 249 migranti, tra i quali 31 donne, avvistato la notte di sabato da un guardacoste della stazione navale della guardia di Finanza di Messina, è giunto nel porto di Portopalo di Capo Passero. È la seconda imbarcazione di migranti approdata sulle coste siciliane. Un barcone con 156 persone ha raggiunto le coste del ragusano. Gli extracomunitari sono stati scortati fino all’approdo dall’unità navale delle Fiamme Gialle e da una motovedetta.
In un incontro con la stampa estera ha detto che il premier «prende in giro gli italiani»
Pakistan, un’altra strage a Lahore ISLAMABAD – Per la seconda volta in meno di un mese Lahore, capitale culturale del Pakistan, è stata sconvolta da un attacco terroristico che ha avuto per teatro la scuola della polizia di Manawan, assaltata all’alba di ieri da un commando pesantemente armato e disposto a tutto. Il bilancio delle vittime è fra 12 e 26 morti. L’incursioneè stata preceduta da un nutrito lancio di bombe a mano che hanno seminato il panico fra le molte centinaia di giovani presenti.
ro del 113 e alla polizia dice: «Ho ucciso mia moglie, venite a prendermi». Oltre al padre, fermato per omicidio, in Questura viene portato anche il figlio della vittima: un ragazzo di 15 anni che appare sotto choc. «Sono stato io», dice all’improvviso cogliendo di sorpresa gli investigatori. Ma la confessione dura un attimo. Passato lo scoramento, il giovane ritrova la sua lucidità e ammette: «Non è vero, è stato mio padre – rettifica – sono terrorizzato dall’idea che possa trascorrere il resto della sua vita in carcere». Mimmo Trovato
Beppino Englaro Siracusa, approda «Eluana ribelle barcone come Firenze» con 249 migranti
Franceschini contrattacca «Berlusconi vecchio dentro» Il segretario del Pd, Dario Franceschini
ROMA – Dario Franceschini respinge la sfida lanciatagli da Berlusconi di uno scontro diretto alle Europee, e definisce «una vergogna» la candidatura di bandiera preannunciata dallo stesso premier, che si traduce, sostiene, in «una presa in giro degli italiani». In un incontro con la Stampa Estera il segretario del Pd ha confermato la linea di confronto duro con il governo, dal tema della crisi a quello delle riforme, passando per il conflitto di interessi. «Franceschini ha paura del giudizio degli elettori», ha replicato Paolo Bonaiuti, insieme a molti altri parlamentari del Pdl, tutti di Forza Italia, tranne Maurizio Gasparri. «La candidatura di Berlusconi – ha detto il segretario del Pd – è una vergogna. Berlusconi sarà l’unico capo di governo europeo a fare campagna elettorale, anzichè lavorare giorno e notte per affrontare la crisi. Ma voi ve l’immaginate Sarkozy e Angela Merkel che si candidano per le europee, anzichè occuparsi della crisi?». Insomma, quella lanciatagli domenica dal leader del Pdl, prosegue Franceschini «è una sfida a chi imbroglia meglio gli italiani», visto che Berlusconi sa bene che non andrà mai al Parlamento Europeo perchè c'è incompatibilità di ruoli: «a questa sfida dico 'no grazie'. Non mi candido come fa Fini, che è di destra ma è una persona seria». «Gli italiani hanno bisogno di se-
L’Aquila forte terremoto nessun ferito L'AQUILA – E' stata la scossa più forte, dal 16 gennaio scorso, quella di magnitudo 4.0 che oggi alle 15.38 ha fatto scendere in strada la popolazione dell’Aquila, seguita cinque minuti dopo da una replica di intensità di poco inferiore (3.5 di magnitudo) e successivamente da almeno altre tre scosse superiori a 2.0 di magnitudo: dall’inizio dello sciame sismico, un mese e mezzo fa, sono 30 gli eventi di magnitudo superiore a 2.0 registrati dall’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) nel distretto aquilano e nel bacino di Sulmona. Nessun ferito è arrivato al pronto soccorso dell’ospedale “San Salvatore», al quale si sono rivolte invece una decina di persone per lo spavento.
Silvio Berlusconi
rietà», incalza Franceschini che lancia quindi la sua sfida al premier: «facciamo insieme tre dibattiti: uno davanti a mille disoccupati, un altro davanti a mille insegnanti e studenti e un altro davanti a mille imprenditori». Il leader del Pd insiste poi sulla crisi, che sarà il leit motiv della campagna delle Europee: «Berlusconi è l’unico capo di governo a negarla. Noi non vogliamo il conflitto sociale, ma dire alla gente 'andate nei negozi a spendere', significa eccitare il conflitto sociale, che si evita invece dando risposte alle emergenze», come tentano di fare le proposte del Pd, a partire dall’assegno di disoccupazione. L’attacco frontale prosegue sugli altri fronti, come le riforme e il congresso del Pdl: «Berlusconi non ha chiesto di fare le riforme,
ma ha chiesto più potere per se stesso». E anche il congresso del Pdl «è stato solo immagine, ed ha pianto persino Brunetta». E poi Berlusconi «ha guardato indietro, ha sollevato vecchie paure, perchè Berlusconi è vecchio dentro», non come «tanti leader giovani e dinamici che ci sono nel mondo». Franceschini insiste sulla nuova linea più di sinistra ritirando fuori un vecchio cavallo di battaglia come il conflitto di interessi, sottolineando che i Tg Mediaset, di proprietà del premier a marzo lo hanno oscurato. Ma ciò non lo fa temere per l’esito delle europee: «Sono convinto – ha concluso – che alle europee uscirà dal voto una conferma del nostro progetto». Inevitabile la pioggia di dichiarazioni di esponenti Pdl, contro Franceschini, per altro tutte di esponenti di Forza Italia, con l’eccezione di Gasparri. Si va dagli insulti personali di Francesco Casoli («Il segretario a tempo determinato del Pd conferma tutta la sua pochezza umana»), a repliche più politiche: «Franceschini non si presenta in Europa – dice Paolo Bonaiuti – perchè, lo comprendiamo, teme il giudizio degli elettori». Per il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, «Franceschini è imbarazzante. La sua giornata politica è dominata dall’incubo di Berlusconi». Giovanni Innamorati
Infarto, medici italiani scoprono i geni colpevoli MILANO – Un gruppo di ricerca italiano ha scoperto i geni che predispongono all’infarto, indipendentemente da tutti i fattori di rischio noti. Lo ha annunciato ieri Diego Ardissino, direttore della Cardiologia presso l’Azienda OspedalieroUniversitaria di Parma, al Congresso dell’American College of Cardiology, in svolgimento a Orlando, in Florida. La scoperta italiana fa seguito ai risultati del 'Myocardial Infarction GeneticsMIGEN Consortium', il più grande studio internazionale finora condotto sui fattori genetici che predispongono all’infarto (su quasi 20 mila soggetti), i cui risultati erano stati pubblicati a febbraio
su Nature Genetics. «Ma col nostro 'Studio genetico italiano sull'infarto miocardico precoce', su 1508 pazienti al di sotto dei 45 anni, studiati per 10 anni dal 1998 al 2008 – ha precisato Ardissino – abbiamo determinato l’importanza che varianti genetiche hanno nell’influire sull'incidenza di eventi cardiovascolari». Insomma, basandosi sui dati 'nudi', inapplicabili, appena pubblicati di uno studio internazionale, i ricercatori del gruppo 'Aterosclerosi, Trombosi e Biologia Vascolare' (ATVB), coordinato da Ardissino sono stati i primi a individuare il 'sentiero perverso' su cui può progredire l’aterosclerosi coronarica per condurre all’infarto.
In Italia e nel Mondo 3
Martedì 31 marzo 2009
Esecutivo sovraffollato con almeno 29 ministri e molti incarichi di sottogoverno
Israele, al via il maxigoverno Netanyahu All’opposizione Kadima che ha vinto le elezioni ma non ha la maggioranza
Il nuovo premier Netanyahu
GERUSALEMME - La moltiplicazione di cariche, nuovi ministeri e dirigenti bastano a svelare senza incertezze quanto sia stata faticosa, corrosiva e condizionata dai compromessi la composizione del nuovo governo israeliano che verrà presentato oggi dal premier incaricato Benyamin Netanyahu. Mai si era registrato un gabinetto così sovraffollato (e dunque a forte rischio instabilità), con una congestione massiccia di incarichi e poltrone necessaria per accontentare tutti e tenere salda la rotta. Israele riparte a
quasi due mesi dalle elezioni politiche (vinte per un seggio dai centristi di Kadima di Tzipi Livni che ha scelto di schierarsi all'opposizione per non entrare in un esecutivo di unità nazionale) con almeno 29 ministri e sette sottosegretari, cifre eguagliate in passato solo dal governo Sharon. Non a caso dunque la stampa israeliana ha definito un "governone" per il quale ci sarà bisogno "di un nuovo tavolo per le riunioni", quello che oggi Bibi (già premier dal '96 al '99) mostrerà alla Knesset, frutto di una coalizione composi-
ta e molto frammentata dove il Likud controlla appena un quarto dei deputati. Netanyahu, trovata l'intesa con i laburisti di Barak dopo aver convinto di fare entrare nella coalizione la formazione di destra laica 'Israel Beitenu' dell'ultranazionalista Avigdor Lieberman (al quale verrà affidato il ministero degli esteri oltre ai quattro dicasteri che ha ottenuto per la sua formazione politica) e il partito religioso ultraortodosso dello Shas, si presenta con un'ampia maggioranza (66 seggi su 120). Curly Amerin
De Bortoli al “Corriere” Riotta va al “Sole 24 ore” Giro di poltrone in due dei principali quotidiani italiani passando per il Tg1
Ferruccio De Bortoli
Il numero uno della Bce sollecita misure adeguate dei governi nazionali
ROMA - Giro di poltrone in due dei principali quotidiani italiani. Ferruccio De Bortoli è il nuovo direttore del "Corriere della Sera". Gianni Riotta va a dirigere il "Sole 24Ore", arrivando dal Tg1. De Bortoli, ex numero uno del "Sole 24ore", ha preso il posto di Paolo Mieli alla guida del quotidiano di via Solferino. In serata il consiglio di amministrazione del "Sole 24ore" ha poi nominato Riotta nuovo direttore del quotidiano degli industriali. Per De Bortoli si tratta di una rentrée visto che aveva già diretto il Corsera dal 1997 al 2003.
Il summit di Roma
Sacconi al G8 «Un Fmi Per l’Ue «in Italia uno dei cali più significativi» più sociale»
Trichet: «Fiducia ai minimi»
BRUXELLES – La fiducia di imprese e consumatori nella zona euro resta ai minimi storici: mai così bassa dal gennaio 1985, assicura la Commissione Ue che ieri ha reso noti i dati di marzo. E l’Italia – sottolinea Bruxelles – è il Paese che fa registrare il calo «più significativo». Del resto il presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nel corso di un’audizione al Parlamento europeo, ha confermato come nell’ultimo trimestre «la situazione sia peggiorata». E come sia più che mai fondamentale – proprio per la ripresa della fiducia – «accelerare il più rapidamente possibile l'attuazione dei piani nazionali anticrisi». Piani di sostegno alle banche e di stimolo fiscale di cui – ha assicurato Lorenzo Bini Smaghi, del board della Bce, «si cominciano a sentire i primi effetti». Il problema della fiducia, dunque, è più che mai centrale. Recuperarla significherebbe ridare fiato all’economia. Gli indicatori mensili della Commissione Ue se da un lato confermano che le aspettative di imprese e consumatori sono al livello più basso da oltre ventiquattro anni, dall’altro a marzo sono rimasti stabili rispetto a febbraio. Cosa che potrebbe anche essere colta come un segnale, seppur timidissimo, di ripresa. Anche se l’indicatore relativo al settore finanziario è crollato questo mese di ben quattro punti nella zona euro. In questo quadro – sottolinea la Commissione Ue – in Italia la fiducia è colata a picco più che in altri Paesi: a marzo 4,5 punti in meno, rispetto a una media euro pari a -0,6 punti. Il calo – spiega Bruxelles «è stato più marginale in Francia e
Il presidedente della Banca centrale europea, il francese Jean Claude Trichet
Polonia (-1,0), Germania (-0,8) e Regno Unito (-0,4)». In «leggera ripresa», poi, le attese di imprese e consumatori in Olanda (+1,3) e in Spagna (+0,8). Di fronte a questo scenario per Trichet non c'è tempo da perdere: i governi nazionali devono fare presto nell’attuare le misure prese e la priorità assoluta resta il sostegno alle banche, per permettere loro di riprendere a finanziare in maniera adeguata l’economia reale. «La ripresa dipende solo da noi», ha detto il presidente della Bce, confermando che «il 2009 sarà un anno molto difficile, di non crescita» e che nel 2010 ci sarà una «ripresa graduale».
La maestra parla di sesso orale: è rivolta UNA maestra esagera, per sua stessa ammissione, nell’utilizzare un vocabolario e degli esempi molto realistici per rispondere alle domande sulla sessualità rivoltegli in classe dagli alunni e alcuni genitori ne chiedono l'allontanamento. Il fatto, avvenuto la settimana scorsa e reso noto ieri da un bisettimanale locale, è avvenuto alla scuola primaria ''Bollini'' di Novara. A quanto si apprende, la maestra Silvana, che insegna scienze nelle classi quinte, sezioni A, B e C, avrebbe risposto ad alcune domande sugli organi genitali e sui preservativi scendendo, nel corso della lezione, in parti-
colari, come la masturbazione e il sesso orale, che avrebbero ''turbato'' soprattutto le madri, molto legate alle attività della limitrofa parrocchia di San Martino, di alcuni alunni della sezione ''C'' i quali, una volta a casa, avevano loro riferito alcune spiegazioni.
Anche se - ha sottolineato – «le previsioni sono molto incerte». La Bce, comunque, resta pronta ad assumersi tutte le sue responsabilità. Trichet, a due giorni dalla nuova decisione sui tassi, mantiene la consegna del silenzio. E si limita a dire che l'obiettivo della banca centrale resta la stabilità dei prezzi. Che, con un’inflazione che resterà «ben al di sotto del 2% nel 2009 e 2010», sembra garantita nel medio-lungo termine. Il numero uno dell’Eurotower, invece, invia due chiari messaggi ai Paesi dell’est e a quelli della zona euro più in difficoltà. Ai primi assicura tutto il sostegno possibile, anche se ribadisce il
secco no della Bce a casi di «adozione prematura dell’euro»: «Sarebbe controproducente per la zona euro, ma anche per quegli stessi Stati». «L'adozione dell’euro - ha detto – non potrà mai essere un surrogato delle misure di aggiustamento che vanno prese a livello nazionale». Quanto alla possibilità di un crac finanziario di Stati del club di Eurolandia, Trichet ha sottolineato come «è assurdo concepire che un Paese euro possa mettere in difficoltà gli altri Paesi. Ho fiducia – ha aggiunto – sul fatto che ogni governo sarà responsabile sul fronte delle proprie politiche di bilancio». Florence Ciomei
ROMA - Favorire lo sviluppo delle competenze per aiutare a mantenere il posto di lavoro ma soprattutto garantire un'efficace sistema di protezione sociale. Il tutto con l'obiettivo di ricostruire il clima di fiducia di fronte alle previsioni pessimiste che arrivano dagli organismi internazionali. Il G8 sul lavoro prova a tracciare le linee fondamentali per cercare di fronteggiare la crisi dell'occupazione che può essere superata - secondo i governi - senza prescindere da un principio: la centralità dell'uomo perché solo le politiche sociali sono i motori della ripresa. "È la dimensione umana della crisi che deve essere affrontata insieme perché se non c'è coesione sociale non può esserci stabilità economica" ha ribadito il ministro del Welfare Maurizio Sacconi, che non ha rinunciato a tirare le orecchie ai centri di ricerca (ma indirettamente anche a tutti i governi) per come siano stati disattenti o ciechi davanti alla crisi e al pericolo occupazionale. "Nessun organismo internazionale ha saputo prevenire, prevedere e provvedere, abbiamo avuto tante previsioni ma l'allarme precoce non l'abbiamo avuto da nessuno" ha dichiarato invitando il Fondo Monetario Internazionale a non occuparsi solo di spesa sociale sui conti pubblici ma di misurare anche la "coesione sociale" attraverso una collaborazione con l'Ilo, il ministero del lavoro dell'Onu. La riforma del Fmi è quanto si prepara a chiedere la presidenza italiana del G8 del lavoro oggi, giornata finale del vertice allargato anche ad altri sei paesi (Messico, Cina, India, Brasile, Egitto e Sudafrica) e che si concluderà con gli interventi finali del premier Silvio Berlusconi e dello stesso Sacconi. Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, nell'aprire i lavoro di ieri, ha sottolineato l'esigenza di "interventi immediati ma temporanei" sostenendo i redditi di chi ha perso il lavoro ma anche sviluppando maggiore trasparenza ed efficienza dei mercati assicurando la continuità delle linee di produzione. Le stime allarmistiche dell'Ocse continuano a non piacere al ministro del Welfare che ribadisce il suo invito alla cautela. Luca Masotto
Il sorriso, anche forzato Pidocchi, trovato il Dna fa bene e rende più sexy ora sarà facile combatterli LA risata, addirittura quando è forzata cioè quando 'obblighiamo' i muscoli del viso a mascherarlo di allegria, è terapeutica per corpo e psiche, migliora l’umore e la resistenza allo stress, rende più sexy ma fa bene anche al cuore abbassando la pressione del sangue e, dulcis in fundo, 'addolcisce' il latte materno rendendolo uno scudo contro le allergie del neonato. Il suo segreto? Ridere, è spiegato in uno speciale sulla rivista americana Mind, rilassa i muscoli, mette in circolo molecole 'positive' come le endorfine, inoltre l’umorismo aiuta a guardare con distacco le piccole
grandi noie di ogni giorno. Addirittura basta dipingersi sul volto l’espressione della risata, labbro superiore sollevato e bocca a 35 denti in bella mostra. Anche se indotta in modo artificiale per esempio tenendo in bocca una penna, ha di per sè effetto positivo sull'umore.
ARRIVA la prima mappa di un parassita dell’uomo, il pidocchio che si attacca al corpo. È diverso da quello che si insedia fra i capelli, con il quale però sembra condividere molti tratti genetici e la mappa del suo Dna, pubblicata nell’edizione online della rivista Genome Research, aiuterà a trovare nuove armi contro questi parassiti, che nei Paesi in via sviluppo veicolano malattie molto serie, come il tifo epidemico. La mappa genetica del pidocchio del corpo (Pediculus humanus) è stata ottenuta in Australia, nell’università del Queensland, con il contributo
dell’Istituto statunitense Craig Venter, fondato e diretto dal genetista che per primo ha sequenziato il Dna umano. Conoscere in dettaglio la genetica di questo parassita permetterà di sviluppare nuove strategie per trattare e prevenire le infestazioni.
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Martedì 31 marzo 2009
Il fatto del giorno: Berlusconi: voglio più poteri Il Cavaliere pigliatutto Limitare il Parlamento L’ultima metamorfosi non convincerà i deputati può minare la democrazia del leader anti-borghese dall’editoriale di Luigi La Spina
dall’editoriale di Francesco Paolo Casavola
dall’editoriale di Filippo Ceccarelli
[...] Così, Berlusconi [...] ha voluto concentrarsi sull’ordine del giorno del presente. Un ordine del giorno pervicacemente mirato a un solo scopo: il rafforzamento dei poteri del premier. [...] È difficile prevedere se questo modello di partito «acchiappatutto» reggerà agli scossoni di scelte [...] come quelle sul testamento biologico dove, alla Camera, forse la maggioranza dei deputati non è pronta a sostenere il testo approvato a Palazzo Madama. O quando il referendum sulla legge elettorale potrebbe costituire una ghiotta tentazione per sfidare la Lega alla crisi di governo e a nuove elezioni, pur di arrivare, con una scorciatoia, a quella soglia del 51 per cento che, diversamente, potrebbe costituire solo un miraggio. [...]
Il congresso di fondazione del nuovo Partito della libertà è stato ancora un’occasione per ribadire l’esigenza di riforme della seconda parte della Costituzione. [...] Secondo il presidente del Consiglio in carica, occorre un premierato forte, e non solo dal punto di vista dell’investitura elettorale, ma anche dei poteri di cui disporre. Non c’è dubbio che, dopo la dittatura, in Assemblea costituente a tutto si poneva mente meno che ad un capo del governo forte. [...] Limitare le prerogative del Parlamento può far correre il rischio di alterare la forma di democrazia parlamentare della nostra Repubblica. Certo, il bicameralismo paritario è la maggiore causa di lentezza delle decisioni che devono assumere la veste e la forza della legge. [...]
Venite, adoremus: e dopo tre giorni ancora una volta il presidentissimo Berlusconi si conferma all’altezza della sua fama [...]. L’ipotesi è che si tratti di un leader ormai compiutamente [...] anti-borghese. [...] Un’autocrazia che si riconosce nei "tanti nostri meriti", nell’"altissima qualità della nostra classe dirigente" per cui "io vi nomino tutti missionari di libertà", e adesso venite qui con me a cantare [...]". Un re rivoluzionario populista e plebiscitario, l’ennesimo scherzetto della storia, che sempre insegna d’altra parte a diffidare degli slogan risonanti nelle piazze: "Fascisti, borghesi, ancora pochi mesi!". Ecco, ci volevano in realtà diversi anni, ma visto dal congresso del Popolo della libertà l’esito, più o meno, è proprio quello lì.
La migliore di ieri
Il giorno La partenza è in salita dell’orgoglio per i due fondatori del Pdl
La fiaba e la realtà
dall’editoriale di Mario Giordano
dal commento di Claudio Tito
dall’editoriale di Concita De Gregorio
[...] Se dovessimo trovare una sintesi, alla fine del congresso che ha fondato il Popolo della libertà, sarebbe tutta qui: è stato il «moderati pride», la manifestazione dell’orgoglio di chi da sempre crede nella possibilità di costruire un’Italia diversa. Un’Italia libera e liberale, che non deve obbedire ai diktat dei sindacati, che non deve soggiacere alla cultura (sconfitta) della sinistra. Quel pezzo d’Italia, che da tempo è maggioranza nel Paese, aveva sempre faticato a trovare spazio e rappresentanza nei partiti. Da oggi ha una bandiera. Da oggi ha un’identità definita. Da oggi la maggioranza silenziosa ha trovato una voce.[...]
"Il mio erede lo sceglierà il Pdl, io mi accontenterò di fare il padre nobile". Non è bastata questa frase di Silvio Berlusconi a rassicurare i colonnelli di Alleanza nazionale. Non è stata sufficiente l’evocazione di un futuro avvicendamento per tranquillizzare gli ex missini. E già, perché il discorso con cui il Cavaliere ha chiuso le prime assise del Popolo delle libertà sono piaciute davvero poco ai big di An. E in particolare a Gianfranco Fini. Inizia così la "difficile coabitazione" nella "casa comune". Una "convivenza" di cui il capo del governo e il presidente della Camera hanno provato a prendere
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
– Venerdì Berlusca ha aperto il Congresso del Pdl che ha sancito la scomparsa di An come partito: “Puntiamo al 51%, il nostro Governo è l’unico possibile e quello che ci unisce è la lotta al Comunismo, compreso la Costituzione che è anch’essa comunista. Camera e Senato sono inutili perchè mi fanno perdere tempo”. Tutto il resto è solo accennato. Sintetizzando: “Non avrai altro IO all’infuori di me!”. – Sabato discorso di Fini che bolla la legge sul testamento biologico una cazzata contraria allo stato etico., pretende una stagione costituente, il referendum e uno stato più laico. Insomma un partito laico, moderno e difficilmente etichettabile come “conservatore”. Applaude An: “visto che non siamo morti?”. Comunque un discorso così laico e di sinistra non l’avevo mai sentito pronunciare da nessun leader di centro-sinistra. Ora si capisce meglio perchè stanno sparendo. – Ieri Berlusconi chiude e ignora le parole di Fini: “Adesso ho solo più bisogno di potere, poi potrò fare a meno di tutti voi”. Abbiamo un nuovo “dux”, purtroppo molto più scaltro e cattivo del precedente. E come al solito noi italiani ci caschiamo. La Lega contesta Fini e si prepara alla battaglia del nord sulle candidature per le elezioni europee. – Almeno 50 deputati della maggioranza sarebbero contrari alla legge sul biotestamento. Possibili correzioni in corsa nel passaggio alla Camera, ma il Vaticano
promette scomuniche. – In Italia solo il 2% dichiara sopra i 50.000 euro l’anno. Solo un italiano su dieci supera i 30 mila. L’Istat certifica il crollo dell’Industria. Gennaio ai minimi dal 1991. – Spettro di Genova sul G20 di Londra. Gordon Brown si gioca il suo futuro politico con la disoccupazione verso quota 3 milioni. – La prestigiosa rivista scientifica inglese “Lancet” attacca il Papa e chiede una pronta rettifica delle sue farneticanti parole contrarie all’uso del preservativo. – Risoluzione del Parlamento europeo: “Va bene la lotta ai cyber-criminali, ma guai a compromettere o limitare la libertà d’espressione e la privacy. Internet è un diritto e non può essere vietato in nessun modo”. – Grido di allarme del cardinale Ruini: “Il mito della società è diventato De Sade!”. Poveraccio. – La Ue cancella l’obbligo della quantità minima di frutta nelle bibite vendute come “aranciata”. Aranciata senza aranci. Però. Bravi! – Nessuna Regione vuole come candidato Cofferati. Pare gli faccia posto Fassino. Ma non aveva smesso di fare politica per stare più vicino ai figli? Da Bruxelles?! – Fallisce la banca Italease con un rosso da un miliardo di euro. Interviene il Banco popolare. – Una delle conseguenze della nuova legge sulla scuola, potrebbe essere il ritorno nelle classi anche il sabato. Eh?
atto nei giorni scorsi. Alla prima prova, però, ne è emersa tutta la complessità. Fini - che aveva concordato con il premier l’assenza di ieri alla Fiera di Roma non ha infatti apprezzato l’intervento del capo del governo. "Meglio non commentare - ha fatto sapere ai suoi - altrimenti rischiamo di rovinare tutto". Le parole berlusconiane sono state una "delusione" per l’ex leader di An. Nessun riferimento al testamento biologico, neanche un secondo speso sul referendum elettorale. Nemmeno una "risposta concreta" sul percorso riformatore. Aspetto, quest’ultimo, che ha più colpito il presidente della Camera. [...]
[...] Abbiamo assistito all’incoronazione per acclamazione di un uomo che ha distribuito in pergamena il suo discorso di 15 anni fa - rilegato in un libro fiabesco - e che lo ha ripetuto quasi identico oggi, del tutto incurante di quel che accade nella vita attorno a lui. Un uomo che ignora la realtà: semplicemente la racconta come vorrebbe che fosse. La scuola degli e-book e i pieni poteri al capo. Lui stesso capolista alle Europee, [...] se è del tutto evidente che non lascerà Palazzo Chigi per andare a Strasburgo. Una candidatura di bandiera, ha detto sfidando Franceschini a fare altrettanto. [...]
Maramotti sull’Unità
La lunga partita a tre per la riforma dello Stato italiano dal commento di Angelo Panebianco
L’identità del nuovo partito, del Popolo della Libertà, è risultata chiaramente definita nel discorso con cui il premier Silvio Berlusconi ha concluso i lavori del congresso. Nonché nel dialogo che Berlusconi ha pubblicamente intavolato con l’altro protagonista dell’evento, il presidente della Camera Gianfranco Fini, a proposito della riforma della Costituzione. Chi pensa che il Popolo della Libertà sia solo una Forza Italia allargata ad An forse sbaglia. C’è una differenza essenziale (sul piano simbolico-identitario ma con inevitabili ricadute politiche) fra Forza Italia
dal 1994 in poi e il neonato partito. Forza Italia, così come Berlusconi volle all’inizio e come ancora ribadì nella campagna elettorale del 2001, era (simbolicamente) il partito della «rivoluzione liberista»: meno tasse, meno Stato, più liberalizzazioni, più libertà di impresa. Il Popolo della Libertà si configura invece [...] come il partito della «riforma dello Stato»: della Costituzione, della pubblica amministrazione, eccetera. [...] Il cambiamento era in atto da tempo. La campagna elettorale di Berlusconi nel 2008 era già molto diversa dalle sue campagne precedenti. A fare da apripista, in larga misura, era stato l’attuale ministro del Tesoro
Giulio Tremonti che già da tempo proponeva una visione dei rapporti fra Stato e mercato assai lontana dal liberismo (o liberalismo economico) delle origini. Scomparsa la rivoluzione liberista, resta, e diventa costitutiva dell’identità del nuovo partito, la riforma dello Stato. Da mezzo, da strumento, la riforma dello Stato diventa il fine. Non è casuale che Renato Brunetta sia stato il ministro più applaudito dal congresso. Come non è casuale che gran parte dell’intervento di Berlusconi abbia riguardato i temi della Costituzione, della pubblica amministrazione, della scuola, dell’università, dei servizi pubblici in genere. [...]
La fotografia Lampedusa, un barcone di 240 migranti scoperto dalla guardia costiera (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
L’ennesimo “scherzetto della storia”: così Filippo Ceccarelli sulla “Repubblica” definisce l’acclamazione berlusconiana che ha chiuso il congresso del Pdl. In alto potete leggere un estratto del commento del giornalista, che ritrae fra l’altro il Cavaliere come un leader “antiborghese”. La nozione di Ceccarelli è piuttosto cupa: la fragilità della borghesia italiana e la vocazione contadina del nostro Paese non sono un fatto nuovo, per tutta la seconda metà del secolo scorso il processo di modernizzazione e allineamento all’Europa del mondo italiano ha dovuto fare i conti con la ruggine di una guerra e di un Ventennio devastanti. Ora ci ritroviamo in un’Italia in cui fare l’insegnante o l’impiegato sembra ogni giorno più difficile: lo snellimento delle istituzioni auspicato dal premier nel giorno della sua acclamazione somiglia davvero a un passo avanti? No.
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Martedì 31 marzo 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Nel viaggio africano Ratzinger ritrova il senso di Dio nel confronto con un mondo ancora molto religioso
“I conti con me stesso” torna il vero Montanelli
dal commento di Gianni Baget Bozzo
dall’editoriale di Mario Cervi
Papa Ratzinger ha trovato in Africa quel consenso di Chiesa e di popolo la cui mancanza ha denunciato nella lettera ai vescovi cattolici. Ha trovato un continente in cui la Chiesa si trova di fronte alla religione tradizionale africana e alla marcia dell’Islam. Si confronta con un mondo ancora religioso, in cui Dio non è divenuto quel concetto impopolare che sta divenendo in Occidente. L’impegno del Papa è quello di ridare al mondo cristiano e postcristiano il senso di Dio. Egli ha celebrato in Africa una liturgia tradizionale che ha consentito una presenza del modo africano di esprimere la gioia e la partecipazione al culto con il canto e la danza, ma che è rimasta nel quadro del mistero cristiano celebrato secondo la tradizione della Chiesa cattolica. Si avverte sempre nelle sue parole il linguaggio dei Padri della Chiesa del primo millennio, in cui la vita divina comunicata dal Cristo nel mistero trinitario dà all’esperienza ecclesiale il
Papa Ratzinger accaldato durante la sua trasferta africana
senso del mistero e della mistica, il sapore dell’eternità nel tempo. La teologia contemporanea ha tolto al linguaggio cristiano le ricchezze della sua escatologia. L’anima cristiana non ha più parole e l’escatologia finale della resurrezione non ha più linguaggio. Rimane l’esperienza del mistero della Chiesa nel tempo. È attraverso il culto che il sapore dell’eternità entra nella vita cristiana e fa dell’evento cattolico non solo
una partecipazione sociale ma l’esperienza del mistero divino della Trinità. La centralità della liturgia spiega la volontà del Papa di riportare la liturgia tradizionale nel cuore della Chiesa, perché tutta la ricchezza del mistero che essa conservava si riversasse sulla vita della Chiesa, ritrovando il linguaggio del sacro, che non è la negazione, ma l’accesso al mistero e alla mistica. Una lettura comunitaria, umana e puramente so-
dal corsivo di Francesco Alberoni
Ho un ricordo del primo anno di scuola media. Il mio professore si chiamava Murabito, era una brava persona, preparato, coscienzioso, ma non era popolare. Tutti noi invece correvamo a sentire le lezioni di un altro professore giovane e vivace che ci leggeva l’Eneide. Prima la spiegava, o meglio la rappresentava in italiano, poi recitava dei versi in latino e tutti lo ascoltavamo estasiati. Non era un semplice docente, era un attore, un maestro, un leader. E attorno lui si era formata una comunità affiatata ed entusiasta. Anche le esperienze che ho fatto in seguito mi
Il senso della comunità un bisogno della scuola hanno confermato che gli studenti imparano quando si sentono parte di una comunità in cui studiano cose a cui sono interessati, dove si aiutano reciprocamente, inventano, sperimentano, si divertono. E dove il maestro non è colui che sa tutto e pretende tutto, ma la guida che li stimola, li guida, li corregge, suscita il loro entusiasmo, come avveniva nella scuola di
Platone, di Aristotele, di Epicuro, nella bottega rinascimentale del Verrocchio, nel gruppo di Enrico Fermi in Via Panisperna. Una atmosfera che ho sperimentato nei laboratori di psicologia a Milano, di sociologia a Parigi, a Chicago. In compenso però che tristezza, che senso di disagio provi in molti licei, in molti istituti tecnici, in molti corsi universitari dove stu-
ciale aveva pesato sulla nuova liturgia, intesa come una forma di socializzazione conviviale, con la fine del linguaggio del sacro che esprimeva la diversità del tempo e dello spazio in forma comunitaria. Il primo disegno di riforma conciliare era quello di riportare il mistero e la mistica alla dimensione comunitaria, senza negare la ricchezza della mistica personale che aveva arricchito la Chiesa nel secondo millennio cristiano. La Chiesa ha conosciuto un periodo di secolarizzazione legato alla storia del ’900 e alla modernità. Ma si trova ora di fronte a un altro periodo, quello in cui la scienza e la tecnica costituiscono un nuovo universo, in cui la dimensione del Dio creatore sembra non avere alcuna parte e in cui l’uomo appare un frutto di una evoluzione puramente immanente. La negazione comunista di Dio, l’ateismo di Stato, costituiva una testimonianza indiretta al Dio negato e rendeva possibile un’esperienza religiosa motivata proprio dalla negazione di essa. [...]
denti ed insegnanti non sono realmente interessati allo studio, non comunicano fra loro, attendono solo che la lezione finisca. Non vi percepisci l’avidità di sapere, il gusto di scoprire, la gioia di realizzare insieme una meta. [...] È di questo che abbiamo bisogno dappertutto, dalle elementari ai corsi universitari avanzati. Una scuola con un maestro, una comunità di sapere e di vita. Una scuola che gli allievi ricorderanno con piacere e orgoglio perché vi hanno plasmato la loro personalità, hanno imparato a lavorare insieme, a costruire insieme, ad affrontare insieme le difficoltà e a produrre cose belle, di cui essere fieri.
Che consolazione, questi diari di Indro Montanelli che la Rizzoli manderà il libreria mercoledì con il titolo «I conti con me stesso». Una consolazione perché, dopo tanto parlare e scrivere di Montanelli nell’unica prospettiva della rottura con Berlusconi, ritroviamo in quelle pagine il Montanelli vero; il Montanelli che aveva in uggia la sinistra di piazza e di convegno, e che fondò il Giornale proprio per opporsi a una caligine «politicamente corretta» nella quale nulla era chiaro tranne l’antifascismo ruggente professato da una folla di ex fascisti. I diari coprono periodi relativamente brevi della lunga esistenza e della lunga presenza di Indro: dal settembre 1957 al gennaio 1958; da settembre a dicembre del 1966; dal maggio 1969 all’aprile 1972; dal maggio 1977 al maggio 1978. Ma bastano e avanzano, questi brandelli memorialistici, per restituirci verità e anche crudezze su cui è stata versata opportunisticamente tanta, troppa melassa. Perfino più autentici e impietosi, questi ricordi, di ciò che l’impertinente Indro scriveva o diceva in pubblico. Anche chi, come lui, era allergico all’incenso dei clan, doveva a volte arrendersi. Straordinaria, in proposito, la confessione sulla «Battaglia di Algeri» di Gillo Pontecorvo. A Montanelli il film non era piaciuto, «un grande documentario e non merita nulla». Ma poi, chiamato a pronunciarsi in tv, lo lodò, «è un bellissimo film» successivamente ammettendo con amarezza: «Anch’io riservo il mio coraggio a questo diario». Dei diari ho letto solo i passaggi che il Corriere ha pubblicato in anteprima, insieme a uno stralcio della prefazione di Sergio Romano: come sempre acuta, ma a mio avviso eccessiva-
mente cauta nel cogliere il significato profondo dei diari: che sta, lo ripeto, nel ricordare ai troppi immemori chi fosse e come la pensasse Montanelli. La sua coerenza e la sua passione politica non erano mai settarie. Lo dimostra l’omaggio caloroso tributato a Leo Valiani. Nemmeno si lasciava stordire dalle Alte Cariche, e a Saragat riserva un trattamento perfino crudele («non vede che se stesso, non ascolta nessuno, si parla addosso»). Pizzica Silvio Berlusconi in un momento nel quale pur lo considerava l’editore ideale. Annota malizioso che durante la cerimonia internazionale del 1977 Berlusconi «riempie il suo taccuino di indirizzi, quelli di tutte le personalità che ha incontrato. È il vero climber che profitta di tutto e non butta via nulla». E su Giangiacomo Feltrinelli, immolatosi nel tentativo di sabotare un traliccio: «L’ho conosciuto bambino, mi è un po’ cresciuto sulle ginocchia. Non ho mai capito come abbia potuto diventare un editore importante». Frecciate sferzanti e divertenti d’un genio capace di mettere in caricatura tutti, compreso se stesso. Ma il suo fuoco più micidiale Montanelli lo usa contro un mondo letterario e salottiero che già gli ripugnava quando era al Corriere, e che lo ricambiò con un odio aggressivo quando ebbe fondato il Giornale. Apprende che in due salotti milanesi - di Inge Feltrinelli e di Gae Aulenti - si brindò per l’attentato che aveva subito, solo deplorando che se la fosse cavata. E sottolinea che l’averlo appreso gli ha fatto un grandissimo piacere. È sprezzante nei confronti di Moravia «sempre pronto a battersi per la libertà purché sia d’accordo il piccì», bacchetta sia Guido Piovene, che pure avrebbe avuto al suo fianco nell’avventura del Giornale [...].
Crisi dell’auto: il repulisti dei manager Messo alla porta Wagoner La fine di un amministratore delegato il capo di General Motors Obama lo giudica inadatto al momento
Il presidente in Europa
dall’articolo di Maurizio Molinari
dal servizio di Massimo Gaggi
dal commento di Marcello Foa
Barack Obama mette alla porta Rick Wagoner, presidente di General Motors, ritenendolo un ostacolo a una drastica ristrutturazione del settore automobilistico. La notizia del siluramento di Wagoner, in carica dal 2003, è arrivata da Detroit poco dopo la fine dell’intervista di Obama alla tv Cbs nella quale aveva detto: «General Motors e Chrysler non ci sono ancora, devono fare più». [...] L’affondo in diretta tv ha messo in luce la sfiducia della Casa Bianca nel super-manager che nelle ultime settimane aveva minacciato la bancarotta per ricevere ulteriori 16,6 miliardi dollari pubblici dopo i 15 già ottenuti. Il braccio di ferro intrapreso da Wagoner con la task force governativa ha irritato la Casa Bianca e convinto il presidente che uno dei problemi da risolvere era nel management dell’azienda, da qui l’ipotesi, fatta trapelare in nottata da alcuni membri del Congresso, che altri responsabili dell’azienda di Detroit possano dimettersi per rendere possibile un rimpasto ai vertici di ampia portata. D’altra parte quanto detto da Obama alla Cbs ha evidenziato la sfiducia dell’Amministrazione nel piano di ristrutturazione a cui Wagoner stava lavorando in vista della scadenza di domani. «Credo che possiamo avere un’industria automobilistica di successo - ha detto Obama - ma deve essere disegnata in maniera realistica per resistere a questa tempesta [...]». Come dire, quanto fatto finora non va e la concessione di nuovi aiuti non può andare a premiare Wagoner, responsabile della malagestione. Sotto questo aspetto l’allontanamento di Wagoner rientra nel pugno di ferro della Casa Bianca contro i manager responsabili della crisi economica. Per il presidente inoltre «servono numerosi sacrifici da parte di tutti coloro che sono coinvolti, il management, i sindacati, gli azionisti, i creditori, i fornitori e i concessionari». La crisi infatti è di dimensioni tali che «ognuno deve sedersi al tavolo e mostrarsi consapevole dei seri passi di ristrutturazione da compiere al fine di guardare avanti verso il futuro». La presa di posizione di Obama si spiega con il fatto che Gm e Chrysler devono sottomettere i piani di ristrutturazione finali ma nessuna delle due appare in grado di rispettare la scadenza fissata. [...]
Era considerato un manager «inaffondabile»: 30 anni al vertice di GM, gli ultimi otto da capo assoluto. Un presidente e amministratore delegato inamovibile nonostante i suoi errori manageriali, l’incapacità di offrire al mercato Usa vetture a basso consumo, le perdite gigantesche (31 miliardi di dollari bruciati nel 2008). Rick Wagoner ha resistito a tutto, ma ha dovuto cedere davanti all’offensiva della Casa Bianca: Barack Obama ha chiesto la sua testa prima di autorizzare, oggi, la «fase 2» del salvataggio della GM e della Chrysler. A spese del contribuente. Le sue dimissioni sono [...] il segno del passaggio dall’era della concertazione nella quale il management GM, anziché al rinnovamento tecnologico dei prodotti, badava in primo luogo a gestire l’azienda con l’accordo dei sindacati e delle istituzioni locali, a una fase di dirigismo col governo federale che diventa protagonista. Con l’obiettivo di evitare il fallimento e salvare posti di lavoro, ma anche per ottenere dai gruppi di Detroit scelte indu-
Quando arrivò in Europa nel luglio scorso, Barack Obama venne accolto da una folla oceanica a Berlino, mentre i leader dei grandi Paesi sgomitavano per farsi ritrarre al suo fianco. Era l’uomo della speranza, della fiducia, di un’America che, nonostante la presidenza Bush, era ancora considerata la potenza di riferimento. Ma Wall Street non era ancora crollata. [Oggi] Obama tornerà in Europa con un programma molto intenso: sbarcherà a Londra per il G20 e per l’incontro con il presidente russo Medvedev, giovedì sarà a Strasburgo al vertice della Nato e al summit con la Merkel e Sarkozy, venerdì andrà a Praga dove è in programma la riunione euro-americana, sabato effettuerà la prima visita in un grande Paese musulmano, ovvero la Turchia. La sua popolarità è ancora altissima e tutti i leader, non solo europei, lo accoglieranno festosi. Il successo di immagine è assicurato e sarà amplificato da un incontro a Praga con i giovani della Repubblica ceca [...].
Rick Wagoner, ex numero uno della General Motors
striali in linea con le politiche ambientali e di risparmio energetico dell’amministrazione Obama. Wagoner era convinto di cavarsela anche stavolta nonostante una situazione aziendale sempre più disastrosa e le ripetute richieste di dimissioni venute dal Congresso. Solo dieci giorni fa aveva dichiarato in un’intervista di considerarsi perfettamente in sella. Ma agli occhi di Obama [...] i contribuenti americani, chiamati a finanziare un altro "round" del salvataggio GM, oggi sono più importanti dei sindacati. Così [...] il presidente ha giudicato "inade-
guati" i piani inviati alla sua "task force" da General Motors e Chrysler. A quel punto i vertici della GM hanno chiesto al loro "top manager" di dimettersi. La stessa Casa Bianca non ha avuto difficoltà ad ammettere che l’uscita di scena di Wagoner era una delle condizioni per il via libera alla "fase 2" del salvataggio. I due gruppi, che già avevano ottenuto un "fondo di sopravvivenza di 16 miliardi di dollari nel dicembre scorso, qualche settimana fa avevano, infatti, chiesto altri 22 miliardi per arrivare alla fine del 2009 senza dover portare i libri in tribunale. [...]
6 Primo piano
Martedì 31 marzo 2009
Primo piano 7
Martedì 31 marzo 2009 Barack Obama insieme al ministro del Tesoro Timothy Geithner mentre annuncia il piano auto In basso una manifestazione delle tute blu
La crisi dell’auto “Assolti” i lavoratori per i dissesti Possibile la procedura di bancarotta
Obama: «Colpa dei leader» Il presidente Usa boccia i piani dei colossi automobilistici ma assicura: «Non faremo scomparire la nostra industria» di PAOLO BELLUCCI WASHINGTON - Barak Obama prende di petto la crisi dell'auto americana. E dopo aver indotto alle dimissioni l'amministratore delegato di Gm Rick Wagoner ieri ha messo nero su bianco la ricetta della amministrazione Usa per uscire dalla crisi. Non facendo sconti ai manager delle principali case automobilistiche del Paese e facendo balenare la possibilità di un vero e proprio fallimento. «La crisi del settore auto - ha spiegato ieri - non è colpa dei lavoratori che hanno lavorato duramente ma delle leadership a Detroit e a Washington», ribadendo comunque la precisa volontà di «non lasciar svanire l'industria automobilistica Usa». È però per tutti il tempo di nuovi sacrifici: «i piani presentati sono insufficienti e vanno riformulati». Un invito pressante che non presuppone però, come si ventila in alcuni ambienti finanziari e politici, un diretto intervento dello Stato. «Non abbiamo nessuna intenzione di assumere la guida di General Motors» ha precisato Obama secondo cui è però preciso compito di un Governo dare indicazioni su questioni strategiche. Tra le richieste dell'amministrazione c'è anche l'invito per Chrysler di portare a termine l'accordo con Fiat, condizione necessaria affinché possano venire erogati i sei miliardi di dollari promessi all'azienda . «La Chrysler ha bisogno di un partner - ha ribadito Obama, da legare attraverso un accordo solido che protegga i consumatori americani». In quest'ottica Fiat ha le caratteristiche migliori visto che è pronta «a trasferire la sua tecnologia di punta alla Chrysler per costruire nuove auto a basso consumo di carburante e motori». In mancanza di tutto ciò il futuro delle principali case americane resta incerto. Obama ieri è arrivato a prefigurare «un nuovo inizio» che potrebbe addirittura significare «il ricorso al codice della bancarotta come meccanismo per assicurare una ristrutturazione più forte». Ma per Obama con l'utilizzo dell'amministrazione controllata «i lavoratori possono continuare a produrre auto che vengono poi vendute, e non si tratta affatto di un processo di liquidazione di una compagnia, che smetterà di esistere».
I tempi sono comunque assai stretti. «La mia Amministrazione offrirà a Gm e Chrysler un periodo di tempo limitato per lavorare con creditori, sindacati e gli altri azionisti per ristrutturare in maniera profonda e che giustifichi i nuovi investimenti pubblici. Si tratta di un periodo durante il quale le due aziende dovranno elaborare piani che siano in grado di offrire al popolo americano la fiducia necessaria in vista di successo a lungo termine». Sull'altro piatto della bilancia il Governo americano è pronto a mettere ingenti misure fiscali per incentivare l'acquisto di auto nuove. «Questo consentirà alle famiglie di risparmiare centinaia di dollari e si potrebbe tradurre in un aumento delle vendite di 100.000 unità». Intanto, marzo sarà per il mercato dell’auto il mese della ripresa dopo 14 mesi di calo. L’ultimo segno più sul mercato italiano dell’auto infatti risale al dicembre 2007. Le stime degli esperti lo avevano già anticipato ma ora, a ridosso dei dati ufficiali del ministero dei Trasporti che saranno diffusi domani, è possibile delineare meglio quale sarà l’entità della crescita e, quella più accreditata, si attesterebbe tra il 2 ed il 3%. Boom anche per gli ordini per cui a marzo si prevede un progresso a due cifre. Le immatricolazioni di marzo, ha dichiarato all’Ansa il direttore del Centro Studi Promotor Gian primo Quagliano, «potrebbero raggiungere una quota tra le 215.000 e le 220.000 unità, segnando un incremento tra il 2 ed il 3% rispetto alle 214.000 unità dello stesso mese del 2008». «Grazie agli incentivi alla rottamazione il mercato sta ripartendo», ha confermato il segretario generale dell’Unrae Gianni Filipponi che sull'entità del mercato di marzo è stato più vago sostenendo che «dopo il -24% di febbraio, il mercato dell’auto dovrebbe attestarsi in Italia a cavallo delle 214.000 immatricolazioni registrate nello stesso mese del 2008». «Certamente però – ha proseguito – le possibilità che le immatricolazioni tornino a crescere sono alte visto che marzo ha due giorni lavorativi in più e che gli ordinativi di febbraio ammontavano a 220.000 unità, in crescita del 4% rispetto a febbraio del 2008».
Mercato A marzo parte la ripresa
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CAMBIO DELLA GUARDIA
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Va a casa anche il patron di Peugeot, Streiff PARIGI – Solo per pochi il licenziamento del patron di Peugeot Citroen, Christian Streiff – e la sua sostituzione con Philippe Varin, che troverà un gruppo fortemente colpito dalla crisi – è stata una sorpresa. Se l’ aspettava lo stesso manager, che ha comunque definito «incomprensibile» la decisione della famiglia Peugeot di cacciarlo dalla guida del gruppo automobilistico francese, dove era arrivato nel febbraio 2007. Negli ultimi mesi, sulla stampa economica, erano sempre più insistenti le voci su disaccordi profondi fra Streiff e la famiglia Peugeot – che detiene il 30,27% del capitale con il 44,87% del diritto di voto – sulla strategia del gruppo. E poi, Streiff aveva un carattere impulsivo. Gli si rimprovera uno stile di management poco diplomatico, un difetto di comunicazione e non si era attirato – sottolinea il quotidiano Liberation – i favori dell’Eliseo e del governo, in un momento in cui i grandi co-
struttori automobilistici fanno ricorso al sostegno dello Stato, che chiede in cambio uno stop ai piani di ristrutturazione con licenziamenti e cassa integrazione. Streiff rivendica di aver fatto risparmiare 2,4 miliardi di euro, anche se il gruppo ha perso 343 milioni di euro nel 2008 e avviato un piano di partenze volontarie per 3.550 dipendenti in Francia. Sono i numeri che troverà sul tavolo il nuovo patron Varin, che arriva forte del piano di ristrutturazione fatto al gruppo siderurgico Corus. «Voci sulla sostituzione di Streiff circolavano dalla fine dell’anno scorso – ha detto Ricardo Moreira, della Cfdt – ma non ce l’aspettavamo ora». Un altro sindacalista, Patrick Schorr, di Force Ouvriere, ha aggiunto: «Mi auguro che la sua partenza non sia accompagnata da un paracadute dorato». La direzione della Peugeot ha subito detto che Streiff non avrà «un’indennità eccezionale di partenza», nel giorno in
cui il governo vara un decreto sui bonus ai manager dopo gli scandali delle ultime settimane. Il decreto, che verrà pubblicato oggi, vieta fino a tutto il 2010 la distribuzione di stock options ai manager delle imprese che hanno ricevuto fondi pubblici e fissa strettamente l' attribuzione di bonus ai loro dirigenti. Il provvedimento – ha spiegato il premier Francois Fillon – riguarderà le grandi banche e le due aziende automobilistiche – Renault e Peugeot Citroen – che hanno ricevuto fondi pubblici. La Francia è il primo paese europeo a farlo, ha detto il premier. Ma i sindacati l’hanno subito definita una misura «molto riduttiva», e il responsabile economico del partito socialista, Michel Sapin, ha detto che «le misure riguardano solo alcuni dirigenti di alcune imprese». Giudizio positivo invece del Medef, la Confindustria francese: «Lo Stato è legittimato a porre condizioni ai prestiti che concede alle imprese».
Gm, Barack chiede la “testa” di Wagoner NEW YORK – General Motors volta pagina: dopo otto anni si chiude l’era di Rick Wagoner che si 'sacrifica’ affinchè la società abbia la possibilità di ottenere ulteriori fondi dal governo. Ieri Obama ha indotto alle dimissioni l’amministratore delegato del gruppo. Un 'sacrificio’ al quale si sottopone forte di poter incassare – secondo indiscrezioni stampa – 20,2 milioni di dollari fra pensione e benefit. Il timone del colosso di Detroit finisce nella mani del chief operating officer Fritz Henderson, identificato da Wagoner come «uomo chiave» per una ristrutturazione di successo. Il terremoto ai vertici e le ombre che si addensano sul futuro della casa automobilistica fanno precipitare il titolo in Borsa, dove le perdite nel corso della giornata arrivano al 30%. Valutando il piano presentato di ristrutturazione presentato in febbraio non adeguato, l’amministrazione Obama spinge Gm a fare di più e fissa in 60 giorni il termine per la presentazione di un nuovo progetto con tagli più radicali. Secondo il governo, comunque, una bancarotta «chirurgica», assistita e garantita dal governo, sarebbe la soluzione migliore. Ma Gm fa resistenza e ribadisce ancora una volta di continuare a privilegiare un processo di ristrutturazione fuori dal tribunale. Cosciente della «storica opportunità» che le viene concessa dall’amministrazione», Gm si impegna nei 60 giorni a disposizione a migliorare il suo piano:
«La nostra preferenza è quella di completare la ristrutturazione fuori dalla corte. Comunque Gm intraprenderà ogni azione necessaria per una ristrutturazione di successo, che potrebbe includere un processo supervisionato dal tribunale». «Abbiamo significative sfide davanti a noi. Sono fiducioso sul fatto che la squadra di Gm avrà successo e che una Gm più forte e in salute giocherà un importante ruolo nel rivitalizzare l’economia americana» spiega il neo amministratore delegato Henderson, sottolineando che «l'amministrazione ha detto chiaramente che si aspetta da Gm sforzi di ristrutturazione più ampi e veloci. Voglio che gli americani sappiano che capiamo questa esigenza. La strada è dura ma l’obiettivo finale, cioè quello di una Gm più forte, lo condividiamo». L'amministrazione Obama, comunque, sembrerebbe premere per un ricorso al codice della bancarotta, attraverso il quale Gm come Chrysler sarebbe divise in due: una Gm 'buona’ e un 'cattiva’, così come una Chrylser 'buona e una cattiva’. La Gm 'cattiva’ sarebbe liquidata, mentre quella buona riuscirebbe a uscire più agevolmente e velocemente dalla bancarotta. Il presidente di Gm, comunque, Kent Kresa ha fatto sapere che la ristrutturazione della compagnia determinerà un «significativo cambiamento tra gli azionisti». Kreusa ha poi aggiunto che l’uscita di scena di Wagoner non fa parte di uno «scambio» per avere i fondi del governo.
Va a casa lo storico ad del gruppo Gli succede Henderson
L’alleanza col Lingotto decisiva per salvare il gruppo americano
Matrimonio Fiat-Chrysler TORINO – L'alleanza con la Fiat è decisiva per la sopravvivenza della Chrysler ed è la condizione per ottenere dal governo Usa nuovi aiuti fino a sei miliardi di dollari. Il presidente Barack Obama benedice l’intesa con la casa torinese, che considera «partner ideale», ma chiede anche tempi stretti: trenta giorni per portare a termine «un accordo solido che protegga i consumatori americani». «La Fiat – ricorda il presidente degli Stati Uniti – è pronta a trasferire la sua tecnologia di punta alla Chrysler e, dopo aver lavorato in stretta collaborazione con il mio team, si è impegnata a costruire nuove auto a basso consumo di carburante e motori qui in America». E spiega che, se quell'intesa non sarà raggiunta, il governo Usa non sarà in grado «di giustificare il versamento di altri finanziamenti federali». L’amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne ringrazia Obama «per il suo incoraggiamento» e parla di un’alleanza che non solo permetterà a Chrysler di rafforzare la propria solidità finanziaria, ma contribuirà anche a salvaguardare posti di lavoro negli Stati Uniti e riuscirà ad accelerare in modo significativo gli sforzi per produrre veicoli a basso consumo». Per definire l’intesa Marchionne dovrebbe continuare a confrontarsi con l’amministratore delegato Robert Nardelli che, secondo l’agenzia Bloomberg, rimarrà alla guida di Chrysler. L’accordo di gennaio, definito «una pietra miliare» da Marchionne, prevede che la Fiat, in cambio di tecnologia per auto di piccole dimensioni, abbia una quota iniziale del 35% nel capitale della Chrysler senza alcun investimento in contante. L’alleanza prevede che i due gruppi sfruttino le rispettive reti di distribuzione e dà in questo modo alla Fiat la possibilità di accedere in futuro al mercato Usa, dove da tempo vuole portare l’Alfa Romeo ma anche la Cinquecento. All’assemblea degli azionisti Marchionne ha parlato di «grandi benefici per la Fiat» e ha spiegato che già nel 2011 potrebbe essere pronta la prima vettura comune. Il no di Obama ai piani di Gm e Chrysler e il li-
Chrysler ha bisogno richiederebbero «sostanziali investimenti che Chrysler, secondo il piano presentato, non è capace di effettuare. Per questo l'amministrazione ritiene che Chrysler da sola non possa raggiungere il mix di prodotti necessari per competere nel mercato automobilistico globale del 21mo secolo». PARTNERSHIP CHRYSLER-FIAT: «Chrysler ha inoltre proposto» nel piano presentato in febbraio «una partnership con Fiat, che ha il potenziale per affrontare «molti di questi problemi e che fornisce a Chrylser» la possibilità di sopravvivere. “Un’alleanza Chrysler-Fiat consentirebbe a Chrysler di utilizzare la tecnologia Fiat e quindi produrre veicoli» più puliti, «beneficiando fra l’altro dell’esperienza manageriale della leadership di Fiat che negli ultimi cinque anni» ha impresso una svolta alla società. «Inoltre il mix di prodotti e di aree geografiche delle due società insieme è complementare». «La proposta alleanza originale era inaccettabile per diverse ragioni, incluso il fatto che Fiat avrebbe potuto controllare la quota di maggioranza di Chrysler prima ancora che i contribuenti americani avessero ricevuto indietro i soldi investiti nella società. Dopo consultazioni con la task force, Chrysler e Fiat si sono dette d’accordo a importanti cambiamenti rispetto all’accordo originario» così da fornire maggiori protezioni ai contribuenti americani. PERIODO PER FINALIZZARE ACCORDO: Per raggiungere una partenership accettabile con Fiat, Chrysler avrà a disposizione 30 giorni»: «se un accordo definitivo sarà raggiunto l'amministrazione considererà un prestito di 6 miliardi di dollari» in favore di Chrysler. «Se invece non andrà a buon fine, o in assenza di un’altra partnership, il governo non investirà ulteriori fondi nella società».
L’azienda italiana avrà una quota iniziale del 35%
Sergio Marchionne
cenziamento in Francia dell’amministratore delegato della Psa Peugeot Citroen fanno colare a picco le borse. A Piazza Affari anche il titolo Fiat subisce i contraccolpi e perde il 9,35% chiudendo a 4,77 euro. Secondo le stime della più piccole delle tre sorelle di Detroit, la proposta alleanza vale fra gli 8 e i 10 miliardi di dollari e consente di salvaguardare circa 5.000 posti di lavoro in nord America. Ecco di seguito i principali punti della conclusioni raggiunte dalla task force sul paino di ristrutturazione presentato da Chrysler lo scorso 17 febbraio. SOPRAVVIVENZA: Dopo ampie consultazioni, l’amministrazione ha determinato che Chrysler non ha dimostrato di poter continuare nel lungo termine come società 'stand alone’. «In particolare il piano Chrysler contiene numerosi presupposti non realistici o ottimistici», scrive la task force, sottolineando come le trasformazioni di cui
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LE REAZIONI
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Tute blu scettiche «Per noi non cambia» TORINO – Gli operai di Mirafiori, lo stabilimento più grande della Fiat, sono scettici sugli effetti dell’accordo con la Chrysler: i problemi, per loro, sono il reddito e l’occupazione e, su entrambi i fronti, «quell'intesa non avrà alcun effetto». È questo il sentimento dominante alla porta 2, l’ingresso ai reparti produttivi dello stabilimento torinese. Al cambio turno sono in pochi a voler parlare. Quelli che si fermano rimangono pochi minuti. Il tempo di dire «vedremo come andrà, ma per noi operai non cambierà niente». Sono in molti a pensarla così. Nicola Cipriano, ad esempio, lavora alle Carrozzerie di Mirafiori da 21 anni: «E' un bell'affare – dice - ma solo per i dirigenti di Fiat e di Chrysler. Per gli operai di Torino non cambierà niente. Rimarremo con mille euro al mese quando va bene». È un’opinione condivisa anche dal segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo: «l'intesa non cambia molto per l’Italia e per i lavoratori. È un’opportunità per la Fiat, ma bisogna verificare se le condizioni poste dall’amministrazione americana siano più impegnative di quanto il Lingotto avesse immaginato. Non bisogna sottrarre risorse agli investimenti in Italia e in Europa». Per il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, «la Fiat fa molto affidamento sull'intesa con Chrysler, che può avere un senso ma forse non è risolutiva dei problemi che la Fiat ha anche in Italia». Qualcuno è più ottimista. Rocco Moscato, operaio addetto al montaggio da 29 anni. «Sono passato attraverso tutte le crisi, - racconta – a cominciare da quella del 1980. L’accordo con la Chrysler? Se va a finire come con General Motors serve a poco. Se invece a Mirafiori arrivasse un nuovo modello, anche marchiato Chrysler, allora le cose potrebbero cambiare. Del resto la Fiat produce in Polonia più auto che in Italia. Con questo ho detto tutto». Le opportunità le vede Roberto Di Maulo, numero uno della Fismic, secondo il quale «l'alleanza fornirà nel breve periodo opportunità di lavoro agli stabilimenti italiani perchè l’Alfa andrà sul mercato Usa». Altri operai sono disillusi: «Invece di dare una mano all’industria italiana – dice Daniele Tabbia, operaio con 20 anni di anzianità – noi cosa facciamo? Andiamo ad aiutare le aziende americane. E poi gli incentivi all’auto non servono a niente. Noi operai guadagniamo 900 euro al mese e adesso c'è pure la cassa». Si avvia all’ingresso, ma poi torna indietro: «Ultima cosa: i sindacati non servono a niente». Alcuni operai accettano di parlare, «ma – dicono – solo se non metti il cognome». Luciano, 24 anni alle Carrozzerie, sostiene che «l'accordo potrebbe anche essere positivo per la Fiat. A Mirafiori però non ci saranno cambiamenti. Qui serve un nuovo modello. Quell'accordo è solo finanziario, non produttivo per Torino». Le operaie sono le più restie a rispondere. Passano veloci, abbassano la testa. Qualcuna, pungolata dai colleghi, si ferma: «L'accordo potrebbe essere positivo – dice Maria – Noi speriamo che a Mirafiori si produca di più. Ma stiamo a vedere. Io sono qui da 31 anni e ci credo poco». «Dai, è quasi finita – scherzano i colleghi – Quattro anni e vai in pensione». «E' ancora lunga», dice. Intanto sorride. Poi saluta e varca l’ingresso della fabbrica. Scettico anche il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella. «Le notizie sull'accordo tra Fiat e Chrysler non ci sembrano confortanti». Poi ricorda che «dalla pre-intesa di marzo avevamo auspicato che questa operazione portasse vantaggi per gli stabilimenti ed i lavoratori italiani». «Aspettiamo di conoscere più nel dettaglio l’accordo continua Centrella – anche perchè il timore è che la produzione dei motori sarà spostata in America, mentre in un primo momento sembrava che dovesse restare in Italia». «Non vorremmo – dice ancora – che alla fine ci trovassimo di fronte ad un’operazione puramente finanziaria».
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QUESTIONARIO SUL WEB
Politica lucana
Radice chiede ai blogger cosa fare per le amministrative
Meglio andare soli
Si è svolta al Giubileo l’assemblea provinciale del Pd, il segretario democratico parla alla platea ma non scioglie le riserve
Il 49 per cento non è per il centrosinistra
Lacorazza: «Ascolterò e deciderò» POTENZA - Il Partito democratico del Potentino si è riunito ieri pomeriggio nella sala congressi del Giubileo Hotel di Rifreddo. Si è svolta infatti l’assemblea provinciale. A fare gli onori di casa, il segretario del Potentino, Ignazio Petrone che ha esordito ricordando tutte le tappe organizzative del partito dalle Primarie del 14 ottobre 2007. Positivo il giudizio di Petrone «anche rispetto a quello che hanno fatto le altre regioni», che però non ha nascosto: «Dall’ultima assemblea del 5 luglio scorso ci si poteva vedere più spesso». In ogni caso nella sala affollata di componenti del Pd l’attenzione era tutta per le questioni relative alle prossime elezioni amministrazioni e alle candidature apicali. Tanti i big del partito in prima fila. Al centro del tavolo dei relatori il segretario regionale democratico, Piero Lacorazza. E proprio la possibile candidatura a presidente della Provincia dello stesso Lacorazza è stato il ”fulcro” del dibattito post relazione di Petrone. Ma mentre gli interventi si susseguivano la questione della corsa alla Provin-
A sinistra e al centro 2 immagini dell’assemblea provinciale del Pd
Il deputato Taddei (Pdl) critico contro il centrosinistra lucano
«Chiesto invano il cambio di passo»
cia era argomento anche nei corridori del Giubileo. Ma per rimanere all’interno dell’ufficialità dell’assemblea, il dibattito è stato aperto e “senza rete”. Tanti gli interventi; molti intensi. Non sono mancate le stoccate e i distinguo, ma in generale è stato un confronto volto al costruire e non al distruggere. Alla fine del dibattito è in-
tervenuto Lacorazza che non ha sciolto ancora le riserve sulla propria candidatura. Anzi alla platea in chiusura ha dichiarato: «Ascolterò e rifletterò». Pochi giorni e si saprà, ma per il momento è evidente che Lacorazza dopo i tanti interventi di ieri ha la necessità di fare il punto incontrando i big per gli ultimi confronti.
Roma - Il deputato lucano del Pdl Vincenzo Taddei in una dichiarazione, ha detto che il suo partito «ha più volte reclamato un cambiamento di rotta del governo della Basilicata ma evidentemente siamo di fronte ad una incapacità strutturale e ad una mancanza totale di idee e programmi di una maggioranza, che pur governando da quindici anni in regione, non è riuscita mai a dare una svolta in positivo al comparto industriale lucano». «Le difficoltà di oggi delle imprese lucane – ha aggiunto Taddei – sono figlie di un’assenza di programmazione nella politica di ieri e lo stato in cui versa il settore produttivo della Basilicata appare non interessare affatto le istituzioni regionali. Nessun intervento a sostegno
delle imprese ma solo pomposi discorsi vuoti di provvedimenti. Una inerzia pericolosa che deve spingere tutte le forze politiche che si sentono alternative e quelle che si sono sentite tradite dai programmi di questa maggioranza ad unirsi al nuovo progetto del Popolo della Libertà che vuole dare una reale risoluzione ai problemi dei nostri territori affrontando le problematiche del comparto industriale e programmando un rilancio nello sviluppo della Basilicata, sostituendo la politica del dire del centrosinistra con quella del fare del centrodestra». «Cosa che al contrario – ha concluso il deputato lucano – già sta avvenendo a livello nazionale con il decreto anti-crisi del Governo a favore delle piccole e medie imprese».
IL NUOVO grande partito del centrodestra sta gasando molti animi. Fra questi, anche gli esponenti del Nuovo Psi. Afferma il segretario regionale del Npsi Michele Fanelli: «La nascita del Pdl rappresenta una formidabile occasione per scrivere una nuova pagina della grande storia del riformismo socialista con il contributo anche dei socialisti lucani». Fanelli, che ha partecipato ai lavori del congresso di Roma, rimarca: «I socialisti porteranno nel Pdl i principi e i valori identitari della tradizione del riformismo socialista. Questi valori sono stati finora mantenuti vivi all’interno di Forza Italia da movimenti di ispirazione socialista riformista , ma soprattutto porteremo nel Pdl, con ancora una volta il nostro entusiasmo e la nostra voglia di fare, anche il ricordo di chi, come Bettino Craxi, questa evoluzione l’aveva già da tempo auspicata e prevista. Per gli autentici riformisti di ispirazione socialista da oggi non c’è più alcun alibi per restare nel centrosinistra o per tentare nuove velleitarie coalizioni pur di strappare il 4% alle Europee come le sonore bocciature delle avventure “Girasole” e di unificazione di socialisti non siano servite di lezione». La chiamata ai “fratelli” dell’altra sponda politica: «Di qui - afferma Fanelli - l’appello ai socialisti del Ps di entrare senza remore nella grande famiglia dei
riformisti del Pdl. Ciò che nel tempo ha caratterizzato, da Turati a Craxi, la vitalità di questa grande tradizione politica non è solo il costante “adeguamento ai tempi nuovi” dei contenuti della sua azione di governo ma anche e soprattutto la sua apertura al dialogo e al confronto con le altre culture riformiste di diversa matrice politica». «Maturata attraverso le esperienze della famiglia socialista liberale e democratica - continua - la cultura del riformismo si sviluppa infatti storicamente anche grazie all’apporto della elaborazione politica della cultura laica, azionista e repubblicana. Mai tuttavia, fino alla metà degli anni Novanta, tutte le culture del riformismo italiano si sono ritrovate nell’ambito di una casa comune, così come è stato con il loro primo approdo in Forza Italia. Questo movimento, che ha rappresentato la vera novità nel panorama politico italiano ed europeo del nostro tempo, è stato finora la sede privilegiata di elaborazione delle politiche riformiste attuate dai governi Berlusconi. Questo processo storico-politico giunge oggi a compimento con la creazione del Pdl, anche grazie alla significativa evoluzione impressa da Gianfranco Fini al suo partito per condurlo a una moderna cultura di governo, pragmatica, aperta al confronto e libera da condizionamenti ideologici».
Soave: «Alleanza vera, non elettorale» Il segretario regioanale del Pdci, Giovanni Soave
Sopra la home del blog di radice e a lato i risultati
Fanelli lancia un appello ai “fratelli” del Ps
Npsi entusiasta del Pdl
Pdci entusiasta del patto a sinistra
POTENZA - Soli o con il Pd? Radice dell’Idv chiede al popolo di internet la risposta. E il web non ha dubbi: meglio soli. L’Italia dei valori di Basilicata non ha ancora sciolto le proprie riserve. Per le prossime amministrative del 6 e 7 giugno il partito di Antonio Di Pietro sta valutando l’opportunità di correre da solo oppure in allenza con il Partito democratico e con il centrosinistra. E non è facile prevedere al momento quale sarà la scelta definitiva. Le ultime dichiarazioni del senatore lucano, Felice Belisario e del segretario regionale, Michele radice non sono “lusinghiere” nei confronti del Pd. Anzi. L’alleanza nazionale tra Pd e Idv, sancita alle ultime elezioni politiche del 2008 - con l’allora segretario nazionale democratico Veltroni che “scaricò” in nome dell’autosufficienza tutti gli altri partiti - non è garanzia, al momento, di nessuna corsia elettorale comune in Basilicata. Belisario in versione “poeta” alcuni giorni fa ha semplicemente dichiarato: «Se sono rose fioriranno, ma in questo momento non si sente nemmeno il profumo di un’alleanza con il Pd». Radice più “spicciolo”ha invece detto: «Il Pd è un pò sordo, meglio andare da soli». Nel frattempo sono passati i giorni ma le posizioni non si sono riavvicinate. Si sono registrate invece, le voci degli altri partiti del centrosinistra lucano (Sd e Mps in particolare) che hanno attaccato l’Idv di pensare solo alle postazioni. In ogni caso il segretario regionale dipietrista va per la “sua” strada e ha organizzato sul proprio blog (www.aldomicheleradice.it) un questionario pubblico in cui chiede ai fruitori della politica sul web se sia più giusto correre da soli alle prossime elezioni provinciali e comunali o in alleanza con il Partito democratico. Il questionario secondo quanto riportato sul blog è stato pubblicato il 28 marzo. Sette le domande. L’idv alle prossime amministrative in Basilicata deve: correre da sola; con tutto il centrosinistra; solo con il Pd; con una sola parte del centrosinistra; con il centrodestra; con chi ha valori, obiettivi, comportamenti, programmi analoghi ai nostri; ovvero La grande lucania. E i risultati (alle 21 avevano votato 75 utenti) premiano la corsa solitaria con 37 voti (49 per cento). Solo 14 voti per l’alleanza con il centrosinistra mentre in 7 preferirebbero un patto elettorale con il Pd. Un solo voto in meno per l’alleanza con il centrodestra. Sei voti anche per un’alleanza con un partito simile nei valori. sal.san.
L’agenda
Salierno sulla legge elettorale La consigliera regionale del Partito democratico Adeltina Salierno ha depositato ieri la proposta di legge regionale, della quale è prima firmataria, recante nuove norme in materia elettorale, che presenterà durante la conferenza stampa oggi alle ore 10.30 al piano terra del palazzo della giunta regionale. Durante l’incontro con i giornalisti la consigliera Salierno presenterà i punti essenziali della proposta di legge e spiegherà le ragioni di una riforma della legge per l’elezione del consiglio regionale della Basilicata.
Oggi consiglio regionale Il consiglio regionale di Basilicata è convocato, in seduta ordinaria, alle ore 10,30. All’ordine del giorno prevista la discussione sullo stato di attuazione del Psr (Piano di sviluppo rurale) e stato dei pagamenti dei contributi alle imprese agricole da effettuarsi da parte dell’Arbea. Si discuterà anche sui Por 2000 - 2006 e in particolare sulla procedura di consultazione scritta del Comitato di sorveglianza e la presa d’atto delle modifiche e integrazioni. Prevista inoltre l’approvazione del rendiconto per l’esercizio finanziario 2007 dell’Ardsu. All’odg inoltre prevista anche la “regolamentazione per la cremazione dei defunti e dei loro resti, affidamento, conservazione e dispersione delle ceneri derivanti dalla cremazione” e la “norma speciale in materia di impianti e distribuzione di carburanti”.
Il segretario regionale dei Comunisti italiani, Giovanni Soave si dice «entusiasta per il ricongiungimento familiare». In una nota per la stampa infatti, Soave dichiara: «Anche il Pdci della Basilicata ha lavorato per il “ricongiungimento familiare”. Ci abbiamo creduto molto e abbiamo dal territorio contributo a realizzarlo. E' dunque un coronamento politico di un lungo percorso che rappresenta per i comunisti lucani, e con essi per l'area di opposizione che non è rassegnata al governo di centrodestra, un simbolo di riscatto». Il segretario regionale del Pdci che ha partecipato a Roma alla presentazione del simbolo unitario (un cerchio rosso al cui centro ci sono una falce e un martello gialli sovrastati da una stella) che riunisce per le europee Prc, Pdci, Socialismo 2000 e consumatori aggiunge: «Il simbolo unitarioè accompagnato un documento comune, una sorta di vademecum per uscire dalla crisi e per non ricadervi mai più che contiene proposte dirette per il riscatto del Sud. Diamo vita ad una lista anticapitalista che unisce una proposta politica per l’Europa. Lo facciamo insieme ad esponenti della sinistra, del mondo del lavo-
ro e sindacale, del mondo femminista, ambientalista e pacifista. La lista lavora per un’uscita dalla crisi fondata sulla democrazia economica, sulla giustizia sociale e sulla solidarietà». «Nel documento - spiega ancora Soave - si sostiene che la crisi è un prodotto strutturale dell'attuale capitalismo finanziario - speculativo, sostanzialmente favorito dal Trattato di Maastricht che in 15 anni ha peggiorato sensibilmente le condizioni di vita e lavorative della maggioranza della popolazione europea. Prc, Pdci, Socialismo 2000 e Consumatori sostengono che il grande limite della Costituzione europea è il suo carattere ademocratico perchè il sistema intergovernativo ha impedito qualsiasi partecipazione dal basso alle decisioni dell'Unione». Il segretario del Pdci conclude: «Il documento prospetta infine un saldo legame politico tra le 4 forze candidate con la prospettiva di costituire un soggetto politico permanente, perché non abbiamo deciso un cartello elettorale ma un’alleanza vera e duratura. Un soggetto quindi destinato a segnare in Basilicata il protagonismo politico dei comunisti».
Sulle dinamiche per la composizione del centrosinistra e delle liste elettorali intervengono i segretari provinciali di Potenza della Sinistra democratica e del Movimento per la sinistra, rispettivamente Giannino Romaniello e Paolo Pesacane. Questo il contenuto del documento a firma congiunta: «La discussione in ordine alle possibile alleanze per le prossime elezioni amministrative, invece che avere come tema centrale la costruzione di una intesa politica e programmatica, si è sviluppata attorno alle candidature a presidente della Provincia e a sindaco della città di Potenza omettendo, di fatto, il necessario confronto politico. Prendendo atto della volontà del Pd di rinunciare all'autosufficienza, abbiamo proposto al tavolo le primarie di coalizione. Tale soluzione, con la dichiarata disponibilità del Pd, unitamente al confronto programmatico darebbe un impulso alla discussione politica e consentirebbe di perimetrare la futura coalizione. Abbiamo positivamente registrato la disponibilità
Romaniello e Pesacane insistono per le Primarie
Ora si faccia chiarezza
Romaniello e De Simone alla recente visita di Vendola
del Partito democratico ad accedere ad una simile impostazione, dal momento che le primarie, per quest'ultimo, rappresentano un elemento fondante e un adeguato, se non esclusivo, mezzo di selezione dei gruppi dirigenti che con-
sentirebbe, un avanzamento i nella costruzione di una nuova alleanza con un ruolo determinante della sinistra. Qualora anche altre forze accedessero a questo percorso, considerato che le uniche obiezioni (poche -
per la verità - e non convinte) che sono giunte sono di natura tecnica, ma non certo per una contrarietà sostanziale rispetto a tale possibilità, si farebbe un passo avanti nella discussione. Come Movimento per la sinistra e Sinistra democratica, vista la freddezza riscontrata sul punto, ribadiamo la nostra intenzione di richiedere lo svolgimento delle primarie. Il tempo c'é. Al riguardo, non possono esservi arzigogoli di sorta. Il Pd deve assumersi la responsabilità e addurre le ragioni politiche a giustificazione del diniego. Infine, precisiamo che la nostra richiesta di svolgimento delle primarie rimarrà ferma qualunque sia la scelta del candidato che il Pd proporrà alla coalizione. Il tempo c’è ma non è infinito. Occorre, quindi, che da subito si faccia chiarezza e si convochi senza indugi il tavolo dei segretari per definire, qualora ce ne siano le condizioni, l'intesa politica e programmatica e procedere alla individuazione della data utile per le primarie».
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Martedì 31 marzo 2009
Economia lucana
L’assessore: «Disponibili al dialogo ma non si dica che non stiamo lavorando»
Regione e imprese a confronto Confindustria: «Ecco perché non riusciamo più ad andare avanti» Regione e Confindustria finalmente a confronto. L’appuntamento per questa mattina era stato fissato già da tempo. Ma non poteva arrivare in un momento più opportuno: la voce degli imprenditori lucani si fa di giorno in giorno più forte. Sono profondamente insoddisfatti per il “lassismo delle istituzioni”. Alcuni minacciano anche azioni di prote-
sta. La tensione è molto alta. Come è emerso negli incontri che il presidente Martorano ha tenuto prima in Valbasento, e, a qualche giorno di distanza, nel vertice potentino con gli imprenditori dell’area di Tito. «La politica non ci ascolta», è l’accusa. Mentre mostra “maggiore sensibilità” alla causa delle fabbriche dismesse: grazie alla legge 28 del
2007 dà disponibilità ad accedere a 125 milioni di euro di fondi europei per “aiutare” gli investimenti destinati alla reindustrializzaizone di aziende chiuse. Nel frattempo gli imprenditori in maniera provocatoria si chiedono: «Non è che per avere un po’ di attenzione bisogna dichiarare necessariamente la crisi?». E, ieri, a spiegare le ragioni del males-
sere della classe imprenditrice lucana ci ha pensato il presidente vicario di Confindustria di Basilicata, Giuseppe Moramarco. Dal canto suo, invece, l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, replica agli attacchi: «Forse ritardi ci sono ma noi stiamo facendo il possibile». E così spiega il lavoro che si sta facendo in Regione.
Testi in pagina di Mariateresa Labanca
GENNARO STRAZIUSO Alla poltrona più importante del dipartimento Attività produttive ci è arrivato solo da un mese e mezzo. Ma il neo assessore al ramo, Gennaro Straziuso (il cui curriculum politico e professionale non ha certo bisogno di essere richiamato qui), sceglie di rispondere alle accuse che arrivano dagli industriali lucani, anche se, quelli lamentati, sono ritardi che arrivano da ben più lontano. Alla vigilia dell'incontro con Confindustria dice: «Noi siamo disponibili al confronto, anche tutti i giorni. Si può sempre rimproverare qualcosa e si potrebbe dare sempre di più. Ammetto che dei ritardi ci sono, ma non si dica che non stiamo facendo niente». E spiega: «Lavoro tutti i giorni, per almeno 12 ore. Lo stesso fanno tutti, qui. Non abbiamo perso un istante. C’è da dire che le problematiche con le quali ci stiamo confrontando sono molto complesse. Per garantire trasparenza e assicurare scelte condivise è necessario compiere passaggi che non possono essere saltati. Forse si può parlare anche di una forza gestionale inadeguata rispetto alla vastità degli interventi da mettere in campo. Ma dire che la Basilicata è ferma al palo è un’ingiustizia. E soprattutto trovo sorprendente e specioso che queste “sollecitazioni” da parte di Confindustria arrivino nel pieno di una fase di confronto». Poi va al cuore delle questioni sollevate dagli industriali lucani, e spiega perché «noi non stiamo a guardare». Bandi relativi alla legge regionale di consolidamento «Confindustria lamenta che il contenuto della norma è rimasto solo sulla carta. Noi precisiamo, invece, che a giorni verrà pubblicata la graduatoria. Ieri (domenica ndr) il direttore generale di Confindustria, in un intervento sulla stampa, ha fatto riferimento anche ad alcune imprese lucane e non, che tra marzo e aprile 2008 avevano manifestato il proprio interesse ad investire in progetti di ampliamento e diversificazione produttiva per un ammontare complessivo di 200 milioni di euro, a cui la Regione non avrebbe dato seguito. Va detto che questi progetti riguardavano le aree industriali della Valbasento e di Tito, entrambi siti inquinati. Il ministero non ha ancora destinato a queste aree le risorse per la bonifica. E non si può pensare di reindustrializzare in siti
GIUSEPPE MORAMARCO L’assessore alle Attività produttive
inquinati se prima non si è provveduto a risanare il territorio dai veleni. Misure anticrisi «Questo è una questione sulla quale non si può dire che la Regione Basilicata è arrivata in ritardo. Abbiamo stanziato 8 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali. Altri 20 milioni di euro per il Fondo di garanzia, strumento programmato quando le dimensioni della crisi non erano ancora così ampie». Fondo di garanzia «Sarà costituito da 20 milioni di euro che mette la Regione, più una quota parte dei fondi Por, più un’altra quota parte dei fondi Fas. Per una somma totale importante, che supera l’impegno del governo centrale. Carriero nel suo intervento aveva fatto anche riferimento a un fondo di garanzia con una capienza complessiva di circa 5 milioni di euro di cui - secondo le sue dichiarazioni non si avrebbe più notizia. Ebbene, forse potevamo comunicarlo meglio, ma è una cosa che abbiamo già fatto e di cui abbiamo dato notizia. Quando si dice poi che per vedere i primi risultati bisognerà attendere due o tre anni si esagera. Contiamo di agire con un modello a sportello che consentirà di ridurre notevolmente i tempi. Siamo in una fase avanzata del completamento dei provvedimenti attuativi necessari. Importante sottolineare anche che, per quanto riguarda i Cofidi, abbiamo messo in campo 2 milioni di euro e abbiamo finanziato, insieme alla Camera di Commercio, 700 mila euro. Legge sulla competitività Fatta la legge c’è da mettere in piedi una serie di strumenti attuativi, che purtroppo richiedono passaggi e tempi che non possono essere evitati. Ma an-
che in questo caso stiamo lavorando a pieno ritmo per l’attuazione di uno strumento fondamentale. Legge 28 sulla reindustrializzazione «Non è che non ci siamo posti il problema di evitare l’ennesimo flop degli aiuti pubblici finalizzati a “resuscitare” gli stabilimenti industriali dismessi. Ma questa legge risponde a un’esigenza: risolvere l’emergenza delle tante persone che in questa regione hanno perso il posto di lavoro. Ora sappiamo che è necessario puntare sull’innovazione per migliorare l’attrattività del territorio. Obiettivi che l’attuazione degli strumenti previsti dalla legge sulla competitività ci consentirà di raggiungere. Ma passare da una fase all’altra richiede dei tempi. Per quanto riguarda, poi, il settore della ricerca e dell’innovazione in regione non siamo all’anno zero. Anzi possiamo vantare importanti realtà d’eccellenza. Su questo settore vogliamo continuare a puntare per essere veramente competitivi. E da parte nostra ce la stiamo mettendo tutta». Riforma dei consorzi industriali «Sarebbe necessaria un’intera giornata per spiegare tutti i problemi che ruotano intorno alla riforma dei consorzi industriali. Si tratta di una rivoluzione che va fatta e che non può più aspettare. In questi anni ci sono stati molti cambiamenti, di cui, per ridisegnare ruoli e funzioni dei consorzi, bisogna tenere conto. Ci stiamo lavorando molto, sapendo che l’incarico dei commissari scade il prossimo agosto. Conto di presentare una bozza di riforma prima di questa scadenza. Siamo pronti a confrontarci tutti i giorni. Lo faremo domani (oggi ndr) con Confindustria e lo faremo nei prossimi giorni con Api, perché vogliamo avvalerci del contributo di tutti.
Presidente, ormai da mesi gli imprenditori lucani mostrano inquietudine, lamentando la scarsa attenzione delle istituzioni. Ma è vero che le cose sono così gravi o qualcuno prova anche ad approfittare del momento, visto che si parla tanto di crisi? Per farsi un’idea del malessere che serpeggia basta parlare con le imprese. Non abbiamo certo piacere nell'aprire quello che ormai, seppure contenuto, è un vero contenzioso con la Regione. I dati relativi all'occupazione e alla crescita della regione parlano chiaro: la situazione è allarmante. Ci sono i problemi strutturali della Regione che vengono da lontano, a cui si aggiungono gli effetti della congiuntura economica negativa. Quali i problemi maggiori che lamentano gli imprenditori lucani? Siamo un territorio già di per sé svantaggiato dall’essere fuori dai grandi circuiti e fortemente penalizzato dalla carenza infrastrutturale. A questo si aggiunge una difficoltà maturata negli ultimi tempi, che potrebbe sembrare la causa ma invece è l’effetto, ed è relativa alla necessità per l’azienda di acquisire credito. Necessità che spesso è legata alla difficoltà di incasso per le aziende che lavorano con il pubblico e che quindi devono sottostare al patema del patto di stabilità, che consente alle pubbliche amministrazioni, pur avendo maturato il debito, di non pagare per rispettare le norme “capotiche” che le vincolano a un tetto massimo di spesa. Da più parti arriva l’esigenza di modificare queste norme. A questo si aggiunge la particolare congiuntura economica negativa, che ci auguriamo che sia solo momentanea, che ha determinato la crisi dei consumi. Ci sono poi tutte le questioni legate alla bonifica di aree come quelle della Valbasento e di Tito Scalo. Problemi che obbligano le nostre aziende ad accettare i costi da sopportare per adempiere a quanto il ministero competente prescrive. In queste aree, inoltre, è quasi impossibile avere anche un permesso a costruire, nemmeno se l'intervento è una semplice tettoia. C’è poi un’altra questione: le aziende che hanno certificazione ambientale hanno difficoltà a farsela confermare nel momento in cui svolgono le proprie attività in un sito con problematiche di inquinamento. Venendo alle inadempienze della Regione, l’ultimo bando per l’accesso a fondi statali da utilizzare
Il presidente vicario di Confindustria
per investimenti risale a tre anni fa. La quantità delle risorse messe a disposizione era esigua e ridicola: 9 milioni di euro per tutta la Regione. Non sarebbero bastati nemmeno per una sola azienda. Le imprese hanno bisogno di essere supportate e invece, anche su questo fronte, siamo completamente fermi. Stesso discorso per il Por della Regione Basilicata: l’ultimo risale al 2006. C’è poi un’altra questione che grida vendetta ed è quella del ddl energia. In altre regioni si è legiferato e si è dato corso a grossi investimenti. Qui, invece, è tutto fermo. Pare che si debba fare solo fotovoltaico e a farlo debba essere solo la municipalizzata regionale, cioè la Sel. Abbiamo già detto che non siamo d'accordo: in un settore liberalizzato perché la Regione attraverso la sua controllata dovrebbe fare investimenti che invece spettano ai privati? Ultimo punto, non certo per importanza, la ricerca e l'innovazione: ci sono protocolli siglati e risorse ferme come le royalties del petrolio. Dopo tanta attesa, però, è arrivata la legge sulla competitività. Quali reali prospettive offre? La legge è stata fatta ma conseguenze pratiche non ce ne saranno fino a quando non verrà approvato il regolamento attuativo e fino a quando non verranno predisposti i bandi. Questo significa che se si dovesse approvare il regolamento domani mattina, il primo bando sarebbe pronto tra quattro mesi, e gli effetti si avrebbero tra tre anni. Siamo fuori tempo. Nel frattempo la Regione dà disponibilità a investire 125 milioni di euro di fondi europei per la reindustrializzazione dei siti dimessi. E’ evidente che avremmo preferito che le risorse venissero utilizzati per altri tipi di investimenti.
Cosa chiedete quindi? Mettere in circolazione queste risorse bloccate è fondamentale per rivitalizzare l’economia della regione. Ma attenzione, non siamo per “l’importante è spendere”. Anzi, chiediamo che si faccia molta attenzione al come si spende. Perché queste potrebbero essere le ultime risorse e se non dovessero produrre effetti avremmo di che pentirci. L’aggravante è che i tempi sono trascorsi senza la predisposizione di nessun documento. E anche quando gli industriali lucani hanno provato ad apportare proposte che potevano essere migliorative non sono stati ascoltati. Dunque, i ritardi non sono in alcun modo giustificabili, visto che non ci sono state modifiche e le nostre ipotesi neanche sono state prese in considerazione. Al punto in cui siamo, possiamo solo augurarci che qualcosa inizino a farla. Noi crediamo che sia troppo tardi. Nuovi investimenti sono ancora possibili. Se solo riuscissimo a dimostrare di essere in grado di accogliere nuove imprese e dare garanzie che non attengono solo alle risorse ma anche ad altre condizioni. A proposito di questo, dopo tanta attesa dovremmo essere quasi vicini alla riforma dei Consorzi. Lei è ottimista. Noi purtroppo temiamo che non accada. E se non fosse così? Se la Regione continuasse a non ascoltarvi? Per il momento non abbiamo messo in cantiere nessuna azione di protesta. Anche perché non è nel nostro dna. Ma la tensione è molto alta e le sensibilità sono messe a dura prova. Sia ben chiaro, la mobilitazione degli imprenditori non ha colore né connotazione politico. Qui il problema è reale. Ora è il momento di agire. E noi speriamo che questo accada al più presto. Ci auguriamo che prevalga il senso di responsabilità.
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Martedì 31 marzo 2009
24 ore in Basilicata
Nasce un comitato di amministratori locali che chiede la ridistribuzione dei proventi del petrolio
Royalties contro la crisi I sindaci di 25 Comuni lucani s’incontrano a Policoro POLICORO - Parte dal centro jonico la riscossa contro la crisi economica che da mesi sta attanagliando l’intera nazione e, di conseguenza, la stessa Lucania. Non che gli amministratori riunitisi ieri sera nella sala consiliare “Nicola Montesano” vogliano fare i Masaniello, o che hanno la ricetta per uscire fuori dalla congiuntura negativa, ma la prima riunione voluta dal sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, ha sortito gli effetti sperati: smuovere le coscienze degli amministratori lucani che le royalties sulle estrazioni petrolifere devono essere ridistribuite più equamente. E per far questo ieri è nato un comitato che vede la partecipazione degli amministratori delle cinque aree in cui è stata suddivisa la Basilicata: Policoro per il Metapontino, Pisticci per la Val Basento, Vietri per l’area nord della regione, Rapolla per il VultureMelfese, Episcopia per il Lagonegrese e Irsina per la collina materana. Ma la riunione ha visto la partecipazione, diretta con la presenza e indiretta tramite fax o telefono, di circa 25 Amministrazioni comunali di tutte le aree. Tra gli obiettivi quello di chiedere alla regione Basilicata a distanza di dieci anni dall’accordo di programma sulle estrazioni petroli-
A sinistra Lopatriello, qui sopra Latronico
fere una rendicontazione dei soldi incassati e degli obiettivi raggiunti, raccogliendo il sollecito del senatore del centrodestra Cosimo Latronico intervenuto alla riunione. E come secondo obiettivo quello appunto di una rivisitazione della legge regionale numero 40, quella
Interrogazione di Tisci (Pdl)
Ail, «l’assessore chiarisca» POTENZA - «Il giornale “Il Quotidiano” del 26 marzo 2009 pubblicava l’articolo dal titolo Giro di valzer sui fondi Ail, all’interno del quale sono contenute pesanti affermazioni del primario del reparto di Ematologia dell’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza, relative alla gestione dei fondi da parte dell’Associazione di Volontariato Ail (Associazione italiana contro le leucemie) di Potenza che garantiva il finanziamento di borse di studio e di personale qualificato presso il reparto di ematologia». Ad affermarlo il presidente del gruppo An, in Consiglio regionale, Antonio Tisci, il quale sull’argomento ha presentato un’interrogazione nella quale sottolinea che, «è stata lanciata un’accusa pesante da parte delle stesso primario circa l’attività di assistenza domiciliare che la stessa Ail assicura sul territorio, definita come eccessiva discrezionalità che ha l’associazione nella scelta dei pazienti da assistere e per la copertura territoriale che è discriminante». Rivolgendosi all’assessore alla sanità, il consigliere chiede di conoscere: «I termini del protocollo d’intesa tra l’Ail e l’Azienda ospedaliera San Carlo di Potenza; se la mancanza delle figure professionali finora impegnate presso il reparto di Ematologia, e adesso sospese, rappresentino un deficit di assistenza necessaria ai fini della terapia ospedaliera, e come si intende farvi fronte con i mezzi del Ssr; quali controlli siano attivati da parte della struttura ospedaliera e della Asp circa il regolare svolgimento dell’attività di assistenza domiciliare che l’Ail offre gratuitamente ai pazienti sul territorio».
sulle compensazioni economiche ai Comuni, che oggi sono ad appannaggio di pochi, e, pertanto, il neonato comitato chiede che tutte le 131 municipalità possano beneficiarne: «Mai come in questo momento - sostiene il sindaco di Policoro Nicola Lopatriello - c’è bisogno che tut-
ti i lucani possano usufruire di questa risorsa del sottosuolo regionale, soprattutto in periodi in cui molti Comuni trovano difficoltà nel chiudere i bilanci per via dei vincoli europei che tutti conosciamo. Ecco perché - aggiunge - chiediamo che la Regione ascolti le nostre rivendica-
zioni, che poi sono quelle delle popolazioni su cui ricadono i disagi sociali e le ristrettezze economiche di questo momento negativo. Tuttavia - prosegue il primo cittadino di Policoro non vogliamo togliere niente a nessuno, ovvero a quei paesi più colpiti dall’impatto ambientale,
ma vogliamo solo una redistribuzione più equa delle risorse». Tutti d’accordo gli amministratori presenti, con delle puntualizzazioni. Secondo Pasquale Scavone di Tito bisognerebbe dividere la regione per fasce; secondo il collega primo cittadino di Montalbano, Leonardo Giordano, i fondi del petrolio servirebbero per aumentare la capacità di spesa; il sindaco di Palazzo San Gervasio ha parlato invece di carenza infrastrutturale che va colmata con quelle risorse; mentre D’Alassandro di Pisticci in un accorato appello ha affermato che si tratta di un diritto del popolo lucano quello di essere ricompensato dalle trivellazioni. La Basilicata contribuisce al 70 per cento del fabbisogno energetico nazionale grazie al petrolio con un ritorno del solo sette per cento, cento milioni di euro, che le compagnie come ristorno destinano alla Regione. E a tal proposito Latronico ha ribadito che l’emendamento proposto dal Popolo delle libertà che prevede uno sconto della benzina per i residenti sarà approvato presto, e la percentuale sui diritti delle estrazioni petrolifere passerà dall'attuale sette al dieci per cento. Gabriele Elia
La consigliera Simonetti (Prc) s’inserisce nel dibattito sull’aborto
Reazioni negative in chi è costretta CRITICHE della Consigliera regionale del Partito rifondazione comunista, Emilia Simonetti, sulla questione interruzione di gravidanza trattata con un confronto di opinioni dal Quotidiano sabato 26 marzo. La consigliera ritiene che così come è stata impostata la pagina abbia potuto alterare l’equilibrio fra le tesi in discussione. In particolare si riferisce alle immagini che solleciterebbero atteggiamenti preconcetti di contrarietà alla scelta delle donne che interrompono la gravidanza. Il Quotidiano strumento della discussione per aggiungere costruttivamente tasselli al puzzle di questa delicata materia, divulga il “rilievo” della Simonetti che in una breve intervista ha detto: «Va dato atto al Quotidiano di aver affrontato un tema così delicato tentando di mettere a confronto le opinioni, ma l’introduzione di alcuni elementi hanno alterato le condizioni di parità». A quali elementi si riferisce? Le immagini utilizzate sollecitano reazioni emotive negative nei riguardi di quelle donne che sono “costrette” per vari motivi a interrompere la gravidanza Perché fa questa deduzione?
Emilia Simonetti
Innanzitutto perché a quell’immagine è stato dato un titolo che falsa chiaramente la reale condizione dell’evoluzione del feto. E’ stata usata la parola uomo per un’immagine che corrisponde a un periodo ben preciso di un feto in evoluzione. E’ chiara l’enorme differenza fra le due condizioni con le relative implicazioni E cosa causerebbe la definizione di quell’immagine? Una sorta di “forzatura esasperata” il cui risultato è la colpevolizzazione delle donne che sono costrette a fare questa difficile e anche dolorosa scelta Lei sostiene la legge 194.
Perché bisognerebbe condividere la sua posizione? Quella legge è stata necessaria innanzitutto per affrontare l’enorme numero di aborti clandestini che spesso causavano anche la morte. Si è fatto emergere il fenomeno e si è potuto rendere più sicure le condizioni per la donna che è costretta a interrompere la gravidanza. Altro aspetto fondamentale della legge è la promozione della prevenzione. Il risultato ottenuto con questa legge è che sono diminuiti gli aborti e le morti sono quasi azzerate Però in quella pagina del Quotidiano si è letto del penti-
mento di una donna, cosa risponde? Quel vissuto va considerato con rispetto e solidarietà. Ma è mancato il doveroso riferimento alle tantissime storie fatte di sofferenze, violenza e morte, troppo spesso dimenticate; la legge 194 avrebbe potuto evitarle. Il nostro impegno è volto a garantire le condizioni il sostegno alle donne, sia per la prevenzione meglio organizzata sia nella scelta che le donne fanno e anche per la tutela della loro privacy. Noi vogliamo sostenere la maternità libera e consapevole anche meglio sostenuta dalle istituzioni. Gianfranco Gallo
12 24 Ore in Basilicata
Martedì 31 marzo 2009
Individuati 26 siti in tutt’Italia. La Filcem-Cgil scrive a Confindustria Basilicata
Bonifiche, la Valbasento esclusa dal ministero POTENZA - Nella riunione di giovedì 27 marzo al ministero dello Sviluppo Economico, è stato consegnato l’elenco dei 26 siti ed è stato comunicato che a breve un decreto interministeriale autorizzerà la spesa di 50 milioni di euro per la bonifica di quei siti immediatamente operativi e cioè: Fidenza (Parma) sito nazionale; Ravenna sito regionale e Massamartana (Umbria) sito regionale. Il Mezzogiorno con i siti - tra gli altri - di Priolo (Siracusa), il sito di Bussi in Abruzzo, il sito di Portovesme in Sardegna, della Valbasento sono esclusi. E la Filcem Cgil scrive a Confindustria. Ecco il testo della lettera. Ho appreso dagli organi di stampa dell'iniziativa promossa dalla Confindustria Basilicata sul tema Valbasento. L’assoluta validità della scelta del luogo dell'incontro quale Tecnoparco VBA, società simbolo della volontà di rilancio della Valle e di sfida della crisi attraverso investimenti massicci nel campo dell'energie alternative e della gestione delle problematiche ambientali, di per se è già un valore aggiunto. La convergenza di veduta di una classe imprenditoriale da Lei rappresentata , così racconta la cronaca giornalistica, ad impegnarsi per riattivare un processo virtuoso di rilancio dell'area la-
scia ben sperare in un ritorno delle tanto amate “cattedrali” nel deserto, luoghi di lavoro e produzione. E’ apprezzabile ogni evento che guardi alla Valle con spirito propositivo e segni un indirizzo di inversione di rotta rispetto al rapporto, a volte, subalterno delle imprese e dell'associazioni datoriali con una Politica, e le Istituzioni da essa controllate, incapace di dare risposte chiare ed immediate all'esigenze di un tessuto imprenditoriale e produttivo sostanzialmente sano. E' comunque singolare come sia sfuggito l'invito alle Organizzazioni Sindacali Territoriali con le quali sino ad oggi, a meno di qualche clamorosa smentita, hanno dimostrato senso di responsabilità rispetto alla tutela del patrimonio industriale della Valle del Basento. E' altrettanto evidente come vengono rimarcati ed enfatizzati gli interventi dei lavoratori della Valle invitati all'iniziativa. L'assenza del sindacato e la presenza di un “classe operaia “ “prescelta” porterebbe a pensare ad una propensione, ogni tanto ritorna, di cercare di istaurare un rapporto diretto tra imprese e maestranze, ma voglio non crederci. Sulla questione veleni, convengo sulla posizione di Confindustria di rilanciare l'immagine di un territorio marchiato come in-
quinato e di sconfessare quanti sostengono che la chimica e le attività industriali siano di per sé sporche per l'ambiente e per la salute dei lavoratori, ma non si può altresì mettere la polvere sotto il tappeto e pensare come qualche politico di etichettare di “ribellismo sociale” chi denuncia situazioni di emergenza sanitaria ( questione amianto o isocianato). E'sacrosanto pretendere però, che aziende come il gruppo Snia, la Dow Chemicals e la stessa Syndial, dove hanno cessato le attività lascino un prato verde e non pretendano finanziamenti pubblici per le bonifiche, che andrebbero di diritto a chi vuole restare e “continuare a credere “ che impresa nella valle si può fare. Credo che la Confindustria debba lanciare un codice deontologico all'interno della sua struttura che vada sottoscritto da tutte le associate in cui le si impegna ad attuare politiche di certificazione ambientale e sociale, attraverso finanziamenti anche pubblici: Non è accettabile che esistono ancora imprenditori che gestiscono fabbriche fuori legge sia sotto l'aspetto della sicurezza che del rispetto del contratto nazionale di lavoro e non ultimo della fiscalità. E' immorale pagare il salario supplementare ai lavoratori a nero, e' immorale avere delle leggi di tu-
Maurizio Girasole
tela per la salvaguardia dei lavoratori e non utilizzarle (ammortizzatori sociali in deroga).Non è conveniente cercare accordi separati con le organizzazioni sindacali, questa pratica pericolosa lasciamola al governo di destra. Voglio concludere rivolgendole un invito: è indispensabile che Lei Presidente si faccia promotore nei confronti delle sue associate , soprattutto verso Fiat e il suo indotto, di congelare le decisioni di dismissioni nell'intera provincia di Matera almeno per il biennio 2009-2010. Il territorio non è in grado di assorbire ulteriori colpi. Maurizio Girasole Filcem Cgil
Stretto a Bari il “Patto per la gente del Mezzogiorno”. Presidenti delle Regioni a confronto
Con i fondi Fas ritorna il Sud Il governatore Vito De Filippo: «Si proceda in fretta» POTENZA - Una cabina di regia da costituire presso il Consiglio dei ministri e la dotazione, da parte delle Regioni del Sud, di strutture di servizio unitarie, punti cioé di riferimento a Roma e a Bruxelles «per tornare in grande stile a parlare del Sud». E' questo quello che chiedono i presidenti delle Regioni meridionali riunite a Bari per discutere dei Fas e, soprattutto, per stringere «un patto per la gente del Sud». I presidenti delle Regioni del Sud hanno siglato un documento (sono assenti Abruzzo, Molise e Sardegna che comunque hanno aderito al patto). Tutti i presidenti presenti all'incontro hanno concordato sulla volontà di «non creare - come ha spiegato Lombardo - cartelli di opposizione al governo» ma di rilanciare l'immagine di un Sud che «vuole essere ha detto Vendola - protago-
nista delle scelte che si fanno». Il Mezzogiorno «ammutolito» vuole ora «ritrovare la parola perché - ha spiegato Vendola - non possiamo ragionare come frammenti in un mondo sconvolto». Per il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, «le Regioni sono pronte a fare una azione anche di accelerazione e di riprogrammazione, in relazione alla crisi, dei propri programmi; però devono avere un quadro coerente, lineare, corretto e definito col governo nazionale e non elementi equivoci che molte volte hanno caratterizzato le nostre relazioni in questi mesi». Lo ha detto a margine della Conferenza straordinaria delle Regioni del Sud, in corso a Bari, convocata dal presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, per discutere sull'uso dei fondi per le aree sottoutilizzate. «Noi ci proponiamo -
«VOGLIAMO contrastare questa deriva culturale secondo cui il Mezzogiorno è la mezzanotte europea». Lo ha detto il vicepresidente della Regione Calabria, Domenico Cersosimo, intervenendo nella conferenza stampa che ha concluso i lavori del vertice delle Regioni del Mezzogiorno, svoltosi oggi a Bari per discutere dei Fas, i Fondi per le aree sottoutilizzate, e per siglare un vero e proprio patto per la gente del Sud. «Rappresentando così il Mezzogiorno - ha detto Cersosimo - é l'intero Paese che non cresce. Il deficit di logistica - ha continuato - è un problema del Sud ma è anche un problema del nostro paese, le scarse conoscenze dei nostri studenti rappresentano un problema per il Mezzogiorno ma anche per il Paese, e così via. Pertanto - secondo Cersosimo - ripartire dal Mezzogiorno significa ripensare all'intero Paese». Quello di oggi a Bari, quindi «non è stato un incontro 'difensivo', di difesa cioé - ha spiegato - dell'orticello del Meridione, ma é stato un incontro di proposta per un rilancio del Paese». «Le regioni meridionali tutte hanno fatto passi in avanti importanti nella utilizzazione dei fondi europei ma il problema è che con più governi che si sono succeduti in questi anni, dunque anche con il governo attuale, i
Vito De Filippo
ha aggiunto - con le rivendicazioni nostre un fare costruttivo e operativo». Sui ritardi nella erogazione di fondi Fas da parte del governo, De Filippo ha detto che «si fa una letteratura molte volte ingiusta e per molti
aspetti incivile contro le Regioni del Mezzogiorno che sarebbero in ritardo» ma «noi siamo pronti a fare tutti gli scatti che merita la crisi». Per De Filippo, serve «la garanzia che un lavoro ampiamente determinato e im-
postato sia con la Commissione sia col governo nazionale sul quadro strategico nazionale a proposito dei fondi Fas non venga stravolto come in questi mesi di crisi e di confusione». I presidenti delle Regioni del Mezzogiorno hanno concordato sulla necessità di indire incontri periodici. Al governo chiedono - ha spiegato Bassolino - «che il Mezzogiorno venga considerato un valore aggiunto, ed è questa una sfida che trasversalmente deve interessare il centrodestra e centrosinistra». Ecco perché l'assenza delle Regioni Abruzzo, Sardegna e Molise, guidate dal centrodestra, non è - secondo Vendola e Bassolino - «preoccupante». «Sono del tutto fiducioso - ha detto a questo proposito Bassolino - che nelle prossime ore ci sarà consenso pieno di queste Regioni che hanno attivamente preso parte alla
Gli interventi dell’incontro in Puglia
Le voci del Meridione fondi europei rischiano di essere sostitutivi dei fondi nazionali verso il Sud che diminuiscono anno dopo anno». Lo ha detto il presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, a margine della Conferenza straordinaria delle Regioni del Sud, che si è tenuta stamane a Bari. Per Bassolino, «negli anni scorsi è stato fatto un accordo in base al quale qualunque fosse stato il governo nazionale, la spesa in conto capitale verso il Sud doveva essere il 45 per cento del totale ma si è giunti al massimo circa al 41 nel 2001. Ora siamo appena al 35 per cento. Quindi - ha sottolineato - siamo dieci punti sotto questo impegno che era stato assunto da tutto il mondo politico istituzionale italiano. E questo - ha ribadito - è per responsabilità dei governi che si sono succeduti negli ultimi anni». Per Bassolino, «le risorse europee devono essere rigorosamente aggiuntive, in maniera tale che mettendo assieme tutte le risorse pubbliche, europee, nazionali e regionali, si possa rispoendere assai meglio alla crisi molto grave che scuote il Paese e questo
nell'interesse dei lavoratori, delle imprese e di tanti cittadini. Per questo - ha concluso - le Regioni meridionali si sono messe assieme e spingiamo in un rapporto di collaborazione con il governo nazionale. «Noi abbiamo costruito un percorso riflettendo su alcune voci, diciamo, dei bilanci che ci vengono a mancare, ma abbiamo costruito una battaglia politico-culturale, intanto perché il Sud si senta pienamente protagonista delle politiche che devono affrontare la crisi economica e la recessione». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, parlando con i giornalisti a margine della Conferenza straordinaria delle Regioni del Sud, in corso a Bari. Secondo Vendola, l'appuntamento di oggi «rappresenta un atto politico importante: il Mezzogiorno d'italia - ha detto ha provato in diverse fasi ma con alterne fortune a riprendersi la parola ma é stato zittito per circa 20 anni da una narrazione generale, politica e culturale che ha teso a renderlo quasi una terra soltanto buona per lo spreco. Una
specie - ha aggiunto - di iconografia infernale con cui si è deciso che il Sud era una specie di palla al piede nel percorso di sviluppo dell'Italia. I presidenti delle Regioni Meridionali quasi ogni giorno devono fare i conti con progetti che vengono definanziati dal governo. «Oggi - ha detto Vendola - mi è arrivato un fax, mi avvisano che il capo dipartimento del Dipartimento famiglia del ministero del Welfare ha annunciato che la terza annualità dell'intesa Stato-Regione in materia di politiche famigliari non sarà più finanziata. Contestualmente ciò significa in Puglia - ha detto Vendola - che finanziamenti di progetti che riguardano le badanti, i consultori, le famiglie numerose sono cassati. E quindi il problema mio di oggi è capire come non si bloccano progetti incardinati, come i tagli evitino di giungere nelle tasche di chi vive nell'area del disagio e della povertà. Noi - ha continuato abbiamo bisogno davvero di uscire da una fase che anche culturalmente è stata di soggezione a un racconto stereotipato e crimina-
preparazione del testo». Per quanto riguarda i Fas, le Regioni del meridione chiedono al governo la conferma che, una volta trasmessi, i Par vengano velocemente istruiti dal ministero per lo Sviluppo economico e approvati dal Cipe. «Abbiamo chiesto conferma - ha detto De Filippo - delle risorse e di procedure veloci». E' stato chiesto inoltre, attraverso il documento, che se in presenza della crisi attuale ci sia la necessità di rivedere il quadro strategico nazionale concordato, le Regioni del Mezzogiorno siano chiamate al tavolo della discussione. Il documento firmato oggi a Bari sarà consegnato domani al presidenza della conferenza Stato-Regioni a dimostrazione - ha detto Bassolino - del fatto che «noi lavoriamo e lavoreremo sempre in un rapporto istituzionale con il governo e le istituzioni nazionali».
lizzante del Mezzogiorno d'Italia». Con i presidenti delle Regioni del Sud «mi sembra non ci sia polemica»; piuttosto si tratta di “analisi diverse ma conclusioni forse giuste, nel senso che l'idea di una cabina di regia che possa mettere insieme un pò tutto per coordinare al meglio le risorse mi sembra un’ipotesi percorribile e positiva». Lo ha dichiarato il ministro dei Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto. «E' importante che i presidenti delle Regioni del Sud facciano sentire la voce del Sud in una politica italiana che sembra dominata soltanto dalle esigenze di una parte del Paese con un governo totalmente piegato alle imposizioni della Lega Nord’». Sostiene invece Massimo D’Alema. E’ Raffaele Lombardo a suonare la carica: «Dobbiamo farci valere perchè intanto ci siano le risorse dei Fas e secondo che siano aggiuntive e non sostitutive di risorse ordinarie di cui si sono perse le tracce». E Sergio D’Antoni, responsabile delle politiche per il Mezzogiorno del Pd, commenta: «Giusta la richiesta dei presidenti delle Regioni meridionali di istituire una cabina di regia nella Capitale per far tornare il Sud protagonista delle politiche di sviluppo nazionali in questa drammatica fase di crisi».
24 Ore in Basilicata 13
Martedì 31 marzo 2009
Soddisfazione della Cgil. Mobilitati dal sindacato oltre tre milioni di lavoratori e pensionati
Bocciato l’accordo separato In Basilicata «no» al 97 per cento. Oggi a Rionero incontro Fiom POTENZA - Si è conclusa la consultazione dei lavoratori organizzata dalla Cgil sull'accordo separato firmato da Cisl, Uil, Confindustria e Governo per la riforma del modello contrattuale. «Il risultato raggiunto – si legge in una nota della Cgil di Basilicata - è importante, considerato che da sola la Cgil è riuscita a mobilitare ben 3.643.000, tra lavoratori e pensionati. L'accordo separato – afferma la Cgil - è stato sonoramente bocciato dai lavoratori e dalle lavoratrici che, alla luce delle informazioni ricevute nel corso delle oltre 59.000 assemblee, hanno consapevolmente espresso il loro voto contrario. In Basilicata il risultato è ancora più straordinario, in quanto hanno partecipato alla consultazione 48.379 tra lavoratori attivi, precari e pensionati. La numerosissima partecipazione è stata realizzata attraverso le 885 assemblee tenute sull'intero territorio regionale, nei luoghi di lavoro e nei comuni. La Basilicata è l'unica regione a registrare il superamento dell'obiettivo precedente, con una percentuale di partecipazione pari al 105 per cento. La percentuale dei contrari è altissima, 97,61 per cento sul totale dei votanti. Il 70 per cento dei partecipanti al voto sono lavoratori attivi, il 23,72 sono pensionati ed il 7,45 per cento sono precari e disoccupati. Questo risultato – prosegue la Cgil - assume una forte connotazione democratica, in quanto la Cgil ha organizzato la consultazione sulla priorità per il
Delegazione lucana Unpli in udienza dal Papa
Manifestanti della Cgil
paese di tutelare i redditi dei lavoratori, dei pensionati e dei precari, in un momento caratterizzato da una crisi strutturale profonda, e sui contenuti di un accordo messo a punto dal governo, che non avrà mai la possibilità di recuperare il potere d'acquisto del salario reale, oltre a derogare, in peggio, i diritti sanciti nel contratto collettivo nazionale. La grande prova di partecipazione rappresenta un fatto di democrazia sostanziale di grande valore, che deve costituire il metodo ordinario per ogni accordo o contratto che riguarda i lavoratori. A nostro parere – con-
clude la Cgil - bisogna aprire una nuova fase che segni l'avvio definitivo del dibattito per l'approvazione della legge sulla rappresentanza: vera sfida di un sindacato rappresentativo degli interessi dei lavoratori. Questo è l'unico modo per modernizzare il paese, attraverso la partecipazione degli interessati alle scelte che li riguardano». Oggi alle 9,30 presso l’Auditorium Centro sociale di Rionero si terrà l’attivo dei delegati Fiom Cgil sulla riforma del modello contrattuale. Saranno diffusi- si legge nella nota – i dati definitivi del referendum.
L’annuncio del consigliere provinciale Vitucci
Superbollette del gas «Sportelli Pioc disponibili» POTENZA - «Gli sportelli del Pioc, il Punto informazione orientamento consumatori, istituito dalla Provincia di Potenza, sono a disposizione degli utenti che hanno ricevuto bollette del gas sicuramente non corrispondenti all’effettivo consumo e che intendono presentare ricorso e tutelare il diritto all’informazione trasparente sul consumo, il sistema tariffario e il calcolo del corrispettivo da pagare». Lo sostiene l’assessore provinciale di Potenza Antonio Vitucci, con la delega alla Tutela dei Consumatori. Nel sottolineare che “dalle prime segnalazioni che ci sono giunte sono soprattutto le categorie sociali più deboli (anziani-pensionati, famiglie numerose monoreddito, famiglie con lavoratori in cassa integrazione, ecc.)
Contatori sott’accusa
ad essere penalizzate dalle “superbollette” del gas, Vitucci evidenzia che il Pioc ha rappresentato in questi anni un punto di riferimento stabile e un luogo di ascolto per i cittadini della provincia, come testimonia il bilancio positivo dei tre anni di at-
Ecco i parametri per le piccole e medie imprese
Approvati i criteri di accesso al fondo di garanzia POTENZA - La Giunta regionale ha approvato con delibera n. 327 del 27 febbraio su richiesta dell’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, i nuovi parametri di accesso al fondo di garanzia regionale a favore delle piccole e medie imprese per fronteggiare la situazione di crisi che sta interessando tutto il tessuto economico produttivo lucano. Le importanti modifiche apportate sono: un’assoluta novità è l’istituzione di una nuova sezione del fondo, denominata “Garanzia Diretta sul capitale circolante”, per il conferimento di garanzie dirette sul capitale circolante delle imprese a cui è stata
destinata una somma pari a due milioni di euro, di cui una metà riservata alle imprese del settore del mobile imbottito; per le sole operazioni di passività a breve, il criterio di valutazione economico-finanziario viene basato sul rapporto commesse/fatturato, mentre per le operazioni a medio e lungo termine si è mantenuta l’attuale metodologia di analisi basata sullo scorino ampliando la possibilità di accesso. Con questo provvedimento – ha dichiarato l’assessore Straziuso – vogliamo dare risposte alle imprese che in questo momento stanno vivendo una situazione di difficoltà.
tività. «L’aumento dei contatti nel 2008 – afferma l’assessore – ci ha spinto a prorogare l’esperienza nei primi 6 mesi del 2009 e ad offrire un ulteriore servizio ai cittadini, attraverso lo sportello impresa, un punto di informazio-
ne e consulenza per imprese o semplici cittadini riguardante il settore commerciale, del turismo e dei servizi». Il Pioc è aperto il mercoledì e il giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 16.30 alle 19.00 a Potenza, in piazza delle Regioni.
Caso Falcone, documento del Comune di Potenza POTENZA - Il consiglio comunale ha approvato all’unanimità, ieri, un ordine del giorno in cui si chiede all’ambasciata italiana in India e al ministero degli Esteri di occuparsi del caso di Angelo Falcone, il giovane di Rotondella condannato a dieci anni di carcere in India. Angelo Falcone era in vacanza a Mandi, nel distretto dell'Himachal Pradesh, con un suo amico. I due sono stati arrestati nella sera del 9 marzo dello scorso anno ed accusati insieme a due indiani di trasportare 18 chilogrammi di droga. I due giovani negano le accuse ed hanno dichiarato all'Ambasciata italiana in India che al momento dell'arresto erano in una camera di una pensione e non in auto. Per tutta la durata del processo i due sono stati in carcere. Giovanni Falcone ha condotto una lunga battaglia per ottenere attenzione alla causa del figlio e per ottenere il gratuito patrocinio delle spese legali perché, secondo Falcone, con una buona difesa il figlio sarebbe stato subito scarcerato. Ora interviene il Comune di Potenza. Nel documento i consiglieri si dicono preoccupati per le condizioni di salute del ragazzo e per il rispetto dei suoi diritti.
I giovani dell’Unpli a Roma
ROMA - Sciarpe bianche con il simbolo del Servizio Civile, canti, striscioni e tanti applausi hanno salutato il Santo Padre alla Giornata Nazionale del Volontariato. Commovente e riflessivo il messaggio rivolto al cuore dei giovani volontari da Papa Benedetto XVI. «Molti di voi - ha sottolineato il Papa - sono quotidianamente impegnati in servizi alle persone in difficoltà. Ma in ogni caso, nella varietà degli ambiti delle vostre attività, ciascuno, attraverso questa esperienza di volontariato, può rafforzare la propria sensibilità sociale, conoscere più da vicino i problemi della gente e farsi promotore attivo di una solidarietà concreta. E’ questo sicuramente il principale obiettivo del servizio civile nazionale, un obiettivo formativo: educare le giovani generazioni a coltivare un senso di attenzione responsabile nei confronti delle persone bisognose e del bene comune. Con queste parole il Papa ha salutato “l'esercito della pace”, giunto da tutta Italia, sabato scorso, nella sala Paolo VI, in Città del Vaticano, per la “Giornata Nazionale del Servizio Civile”. La manifestazione promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ufficio Nazionale Servizio Civile, diretto dal deputato Leonzio Boera e coordinato dal Sottosegretario di Stato, Senatore Carlo Giovanardi, ha visto la sentita partecipazione di tutto il mondo del volontariato italiano, impegnato nel Progetto del Servizio Civile Nazionale. Il Papa al termine della festa ha benedetto i giovani volontari, i dirigenti e gli addetti al Servizio Civile, sottolineando «Cari amici, sia sempre questa la logica della vostra vita; non solo adesso che siete giovani, ma anche domani, quando rivestirete - ve lo auguro ruoli significativi nella società e formerete una famiglia. Siate persone pronte a spendersi per gli altri, disposte anche a soffrire per il bene e la giustizia. Per questo assicuro la mia preghiera, affidandovi alla protezione di Maria San-
tissima. Vi auguro un buon servizio e vi benedico tutti di cuore insieme con i vostri cari e le persone che quotidianamente incontrate». Tanto entusiasmo e commozione hanno contraddistinto l'esperienza della delegazione del Comitato Unpli di Basilicata presieduto da Antonio D'Elicio e dei volontari del Servizio Civile Unpli, coordinato a livello nazionale dal professor Mario Perrotti, che con gioia hanno vissuto un'esperienza indimenticabile e di grandissimo arricchimento morale e sociale. A comunicarlo Rocco Franciosa, Responsabile Servizio Civile Unpli di Basilicata, il quale ha rimarcato «il messaggio del Santo Padre rappresenta per tutti noi, dirigenti, volontari, fedeli e persone che quotidianamente operano nel sociale, un'importante momento di crescita spirituale, di riflessione e una straordinaria occasione di arricchimento del significato del nostro lavoro quotidiano all'insegna della solidarietà». All'udienza papale hanno partecipato una delegazione di giovani impegnati nel Servizio Civile Unpli composta dai volontari lucani: Clementina Gallitelli (Pro Loco di Metaponto), Maria Corbo (Pro Loco Filiano), Anna Lapetina e Lorena Di Pierro (Pro Loco Viggiano), Andrea Di Felice (Pro Loco Ripacandida), Daniela Girasole e Caterina Capuano (Pro Loco Montalbano), Rossella Traficante (Pro Loco Picerno), Rosanna Galliani (Pro Loco Avigliano) e dai dirigenti dell' Unpli di Basilicata: Antonio D'Elicio, Presidente Unpli, Rocco Franciosa, Responsabile SC Unpli (Segretario Pro Loco Barile), Bruno Albano (Presidente Pro Loco Pignola), Nicola Summa (Presidente Pro Loco Avigliano), Felice Russillo (Presidente Pro Loco Picerno), Gerardo Cripezzi (Presidente Pro Loco Ripacandida), Domenico Grieco (Presidente Pro Loco Montalbano), Antonio Potenza, collegio probiviri (Presidente Pro Loco Trivigno) e Gaetano Caiazza (Presidente Pro Loco Viggiano).
14 24 Ore in Basilicata
Martedì 31 marzo 2009
Riunione del Tavolo della trasparenza
Avvocati Chieste riforme nel settore. I problemi del tribunale lucano
Sogin: ecco i 5 obiettivi raggiunti nel 2008
Anche il foro di Melfi aderisce allo sciopero
La Trisaia di Rotondella
Completamento dei lavori a terra e a mare per la nuova condotta verso lo Jonio, emissione del bando di gara per l’impianto di solidificazione del prodotto finito, ultimazione fabbricazione e inizio dei montaggi “mock – up” (prototipo) del prodotto finito, ultimazione trave di coronamento e impermeabilizzazione del deposito interrato: questi comunicano dall’ufficio stampa della Regione Basilicata - sono i cinque principali obiettivi tutti raggiunti dalla Sogin nel 2008 all’interno dell’impianto Itrec del Centro ricerche Trisaia di Rotondella. I risultati sono stati resi noti ieri pomeriggio, nella sala Verrastro della Regione, dai responsabili della Sogin nel corso del Tavolo della trasparenza presieduto dal Vicepresidente della Giunta regionale e assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico. All’incontro hanno partecipato, fra gli altri, il direttore generale dell’Arpab, Vincenzo Sigillito, il rappresentante dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), oltre ai rappresentanti dei Comuni di Rotondella, Policoro e Nova Siri, delle associazioni ambientaliste e sindacali del territorio. «Le condizioni ambientali e dell’atmosfera nell’area della Trisaia - ha affermato Santochirico - sono tenute sotto costante osservazione da parte di più soggetti, ma è necessario che i dati delle rilevazioni siano resi disponibili a chiunque, e che siano facilmente consultabili e interpretabili. A questa esigenza occorre dare risposte e strumenti nel più breve tempo possibile». «La Regione - ha proseguito - segue con grande attenzione tutte le attività per la gestione in sicurezza della chiusura del ciclo di vita delle installazioni nucleari dell’impianto di Rotondella ed esaminerà il progetto per la realizzazione dell’impianto di solidificazione del prodotto finito e della impermeabilizzazione della fossa irreversibile, sul quale esprimerà la
Valutazione di impatto ambientale. E’ certo sin d’ora che si tratterà di mettere in maggiore sicurezza i rifiuti nucleari presenti nel sito Itrec temporaneamente, fino al conferimento al sito unico nazionale. Meritano apprezzamento – ha aggiunto il vice presidente – le iniziative della Sogin finalizzate ad ampliare le possibilità di conoscenza sulle attività svolte, aprendo il centro della Trisaia anche alle visite esterne». Nel solo 2008 Sogin ha realizzato, nell’impianto Itrec, attività di smantellamento pari quasi alla metà delle attività complessive realizzate fino al 2007 (6,4 milioni di euro a fronte di attività cumulate al 2007 pari a 15,6 milioni di euro). Il complessivo avanzamento del decommissioning dell’impianto passerà dall’11,2 percento del 2007 ad oltre il 41 percento del 2011 con investimenti di oltre 36 meuro nel solo triennio 2009 - 2011. Sogin ha quindi illustrato le principali attività previste per il triennio 2009 – 2011 che riguarderanno: il completamento nella sistemazione dei rifiuti radioattivi solidi; l’inizio della costruzione dell’impianto per la solidificazione del prodotto finito che aumenterà ulteriormente il livello di sicurezza dell’impianto; la fine dei lavori di bonifica del deposito interrato. Santochirico ha poi ribadito il ruolo positivo del Tavolo della trasparenza nel favorire i processi di partecipazione e di conoscenza, attraverso il coinvolgimento di soggetti istituzionali, delle organizzazioni sindacali e dei movimenti ambientalisti ed ha evidenziato che «questo positivo modello di partecipazione è stato assunto anche per l’istituzione del Tavolo di garanzia sulle attività di esplorazione ed estrazione degli idrocarburi». Ed ha concluso annunciando che «nella prossima riunione del Tavolo della trasparenza saranno illustrate le modalità attraverso cui Sogin, Ispra e Arpab rendono accessibili e facilmente consultabili i risultati delle attività di controllo».
MELFI - Anche gli avvocati del foro di Melfi hanno deciso di aderire allo sciopero nazionale dei colleghi penalisti, indetto dalle camere penali. L’astensione arriva in un momento, l’ennesimo, di grave emergenza per la carenza dell’organico di magistrati in servizio presso il tribunale di piazza Federico II. Le astensioni dalle udienze, cominciate ieri, termineranno il 2 aprile prossimo. «La Giustizia penale ha impellenti necessità di riforme - spiega il presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati del foro di Melfi, Gerardo Di Ciommo - finalizzate a rendere reali le intenzioni del legislatore consacrate nell’articolo 111 della Costituzione, ossia quelle sul giusto processo. Un processo è giusto quando accusa e difesa sono su un piano di assoluta parità dinanzi a un giudice terzo, quando entrambi hanno le stesse opportunità di prova e, soprattutto, quando il processo ha tempi ragionevoli. Tuttavia, aldilà delle intenzioni, qualsiasi riforma non potrà mai essere concreta fino a quando l’intero settore della giustizia penale, civile ed amministrativa, dovrà fare i conti con la carenza di organici di magistrati, funzionari e cancellieri. Fino a quando, cioè, mancheranno i soggetti attuatori di qualsiasi riforma». La situazione di emergenza che si vive a Melfi. «L’ordine degli avvocati di Melfi - prosegue il giurista, Di Ciommo - da circa un anno combatte una dura battaglia per il ripristino degli organici di magistrati e funzionari del tribunale. Pur lieti e soddisfatti per l’enorme risultato appena raggiunto, che consentirà di avere tra qualche mese quattro nuovi uditori giudiziari, già ci troviamo a dover fare i conti con il prossimo pensionamento del presidente del tribunale, con il trasferimento del magistrato, Barracchia e di ben
Il palazzo di giustizia di Melfi
due pubblici ministeri, Giuliano ed Anfossi. Si tratta di assenze che ridurranno l’organico della procura da quattro a due soli magistrati». Una situazione di emergenza che va avanti da troppo tempo. «Gli avvocati di Melfi - aggiunge il presidente del foro, Gerardo Di Ciommo - sono davvero stanchi e provati da situazioni che si susseguono e che sembrano non avere mai termine. Vi è necessità inderogabile che gli organici vengano ripristinati in tempi reali che prevedano la coincidenza del trasferimento di magistrati con quelli dell’arrivo dei sostituti». Infine il rinvio ad un appuntamento importante. «Allo scopo di parlare di tutti questi argomenti - conclude il penalista Di Ciommo - l’ordine de-
gli avvocati di Melfi ha organizzato un convegno sulla riforma della giustizia previsto il prossimo diciotto aprile. Alla presenza di relatori ed autorità del mondo giudiziario di assoluto rilievo, faremo il punto della situazione. La nostra comunità ha bisogno di certezze, di tranquillità ed anche di giustizia mentre sempre di più si deteriora il rapporto tra cittadino ed istituzioni. Gli avvocati del foro sono impegnati per ripristinare, parificare il principio di legalità che fa parte della tradizione e della storia del nostro territorio che è e deve rimanere un argine contro la rassegnazione e la sfiducia. Due elementi che costituiscono il terreno di coltura dell’illegalità». Vittorio Laviano
Il caso Arbea ritorna Alsia Critiche al commissariamento in consiglio regionale I tecnici in rivolta
La Regione Basilicata
POTENZA - Torna in consiglio regionale il caso Arbea, ormai conteso tra il Tribunale e i palazzi di via Anzio. Dopo l’approvazione del bilancio per il 2009 nella tormentata seduta notturna del 3 di questo mese, oggi, in mattinata, è prevista la discussione sullo stato di attuazione del Piano di sviluppo rurale per la Basilicata 20072013, e il pagamento dei contributi europei alle imprese agricole, da effettuarsi, in teoria, proprio attraverso gli uffici dell’Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura. In pratica restano ancora migliaia di domande inevase, secondo i diretti responsabili a causa del problema del sottodimensionamento organico dell’ente. «Un artificio», denunciò nella scorsa seduta il vicepresidente del consiglio Franco Mattia, adombrando il sospetto che si tratti di giustificare con esigenze operative alcune «assunzioni facili» in vista. Un dato di fatto, invece, per l’assessore Viti, risolto solo in parte «in nome dell’emergenza» con l’affidamento dei controlli sulle pratiche alla Società informatica nazionale (Sin). Resta il dub-
bio. Per tornare all’artificio di cui sopra, secondo Mattia la Sin si sarebbe «avvalsa di personale esterno veicolato con criteri di cui si ignorano gli elementi di accessibilità». E da allora i tecnici della Sin sono effettivamente al lavoro. Atti di ordinaria amministrazione vengono ampiamente pubblicizzati. Ma andando a guardare nel portale www.arbea.basilicata.it, che pure è aggiornato, della convenzione con la Sin non se ne trova traccia. Se si osserva l’albo pretorio dell’agenzia è indicato un decreto del 17 marzo, ma nella sezione del portale telematico dove vengono pubblicati tutti gli atti e i documenti dell’ente non c’è nulla. Probabile che chi se ne occupa -l’ingegnere Paolo De Nictolis - con tanta cura abbia preferito tenersi quel documento nel cassetto, fatto sta che tutta la questione è stata iscritta all’ordine del giorno del consiglio regionale, su richiesta del capogruppo del Popolo delle libertà Nicola Pagliuca. C’è da giurarci che su questo non faranno sconti. Poi la palla dovrebbe ritornare in Tribunale. f. a.
Campi coltivati
«E’ ORMAI da tre anni che i lavoratori dell’Alsia stanno subendo un commissariamento che non ha ragione d’essere e che ha creato danni ingenti all’agricoltura lucana». E’ quanto si legge in una nota dei tecnici e divulgatori dell’Alsia che hanno dato vita ad un coordinamento. «Riteniamo - prosegue la nota dell’Alsia - di essere stati danneggiati come lavoratori, come professionisti e come cittadini. Avrebbero voglia e piacere ad impegnarsi in questo sforzo di progettualità, offrendo il nostro contributo anche per risolvere problemi di precariato, ma vorremmo farlo avendo funzioni chiare, ruoli e responsabilità definite. I sindacati, con un recente documento presen-
tato al Tavolo tecnico, hanno ben rappresentato lo stato di disagio del personale dell’Alsia e rivendicato l’uscita da questo stato di “precariato” commissariale». «Per l’immediato futuro - aggiunge la nota - intendiamo portare avanti un’azione incisiva per perseguire i seguenti obbiettivi: rapida definizione di compiti e funzioni; Redazione del Piano triennale; Definizione del Modello organizzativo dell’Alsia funzionale alla nuova programmazione; Individuazione delle professionalità e dei profili funzionali necessari per i compiti assegnati; Attivazione delle procedure di reclutamento delle necessarie figure professionali», concludono i tecnici dell’Alsia.
Economia 15
Italia / Mondo
Martedì 31 marzo 2009
Chiesta sicurezza sui Par, affinché ci sia certezza delle risorse e velocità nelle procedure
Fas, la riscossa delle Regioni del Sud I presidenti sollecitano al Governo una cabina di regia di LUISA AMENDUNI BARI – Un «patto» che non riguarda solo i Fas, i fondi per le aree sottoutilizzate, la garanzia che quelle provviste finanziarie non vengano ulteriormente decurtate, la certezza sui tempi della erogazione di quelle risorse: «un patto siglato per la gente del Sud», per tornare a parlare in grande stile della questione del Mezzogiorno. È questo il senso del documento siglato oggi a Bari dai presidenti delle Regioni meridionali, convocati dal presidente della Puglia, Nichi Vendola (Mps). Intorno al tavolo, il presidente della Sicilia, Raffaele Lombardo (Mpa), della Campania, Antonio Bassolino (Pd), della Basilicata, Vito De Filippo (Pd), e il vicepresidente della Calabria, Domenico Cersosimo, assessore tecnico della giunta guidata da Loiero (Pd). I presidenti delle Regioni Abruzzo, Molise e Sardegna, tutti del centrodestra, erano assenti ma attraverso i loro tecnici hanno partecipato alla stesura del patto, che sottoscriveranno oggi, in occasione della Conferenza Stato-Regioni. I presidenti delle Regioni del Sud hanno deciso di costituire un Coordinamento e di incontrarsi periodicamente. Chiedono al governo che venga istituita una «cabina di regia» alla presidenza del Consiglio dei ministri per poter partecipare alle scelte e annunciano che si doteranno di strutture di servizio unitarie a Roma e a Bruxelles. «Abbiamo bisogno logisticamente - spiega Vendola – di essere attrezzati per parlare la lingua del Sud». Di parlare di una grande questione, dunque, che non può essere immagi-
nata ormai impolverata, «ma di una questione - ribadiscono all’unisono i presidenti di Regione – che riguarda il futuro intero dell’Italia». «Vogliamo farci valere», spiega Lombardo. «E' una battaglia unitaria per il Mezzogiorno», dice Bassolino. «Serve coerenza dal governo», aggiunge De Filippo. «Il Sud non è la mezzanotte dell’Europa», sostiene Cersosimo. Tutti insieme respingono in modo fermo l’immagine di un Sud incapace. Le Regioni del Sud, messe sul banco degli imputati per una asserita incapacità di spesa comunitaria, dicono oggi di avere bisogno di far sentire la loro voce. E – promettono – la faranno sentire, ad esempio, quando si dovrà discutere dei parametri del riparto del Fondo sanitario nazionale. In questi mesi – raccontano i presidenti del Sud – si è parlato di fondi Fas e di Fondo sociale europeo (Fse): sono le quote addizionali mirate all’area di difficile sviluppo che c'è nel Mezzogiorno d’Italia eppure queste due voci sono le sole che sono state messe sul tavolo per reperire le provviste finanziarie per alimentare gli ammortizzatori sociali. Il Sud avrebbe potuto dire che già i trasferimenti ordinari dello Stato sono da tempo sottoposti a dieta: un dimagrimento che è arrivato al punto tale che le Regioni del Sud devono usare le risorse addizionali, quelle del Fondo Fas e del Fse, per fare talvolta le politiche ordinarie. Ma non si sono ribellate, assumendosi – affermano – le loro responsabilità e mettendo a disposizione parte delle quote dei Fas e del Fse per fare politiche di contenimento della crisi.
Siglato un “patto” per aiutare il Mezzogiorno
L’autorità per l’energia ha stabilito che il taglio parta subito
Da aprile giù le bollette di luce e gas previsto un risparmio di 92 euro Ma le associazioni dei consumatori non sono soddisfatte «I ribassi sono troppo contenuti, c’è margine di manovra» DAL PROSSIMO primo aprile nuova riduzione per le bollette di luce e gas. Dopo i cali di inizio anno, l’Autorità dell’Energia ha stabilito un taglio del 2% per l’energia elettrica e del 7,5% per il gas, con una diminuzione totale media ponderata di circa il 6%. La spesa su base annua della famiglia tipo, si legge in una nota, diminuirà così di circa 9,4 euro per l’energia elettrica e di 83 euro per il gas naturale, con un risparmio complessivo di 92 euro su base annua (6%). Continua inoltre il sensibile calo del Gpl (gas di petrolio lique-
fatto) distribuito in rete: -5 %, con una minore spesa di 35 euro su base annua, sempre per una famiglia tipo. «Possiamo oggi annunciare ulteriori riduzioni delle bollette, a vantaggio dei consumatori, grazie al calo del petrolio dal settembre 2008 – ha commentato il presidente dell’Autorità per l’Energia, Alessandro Ortis -. Per l’elettricità, questi positivi effetti si erano già tradotti in ribassi nel precedente aggiornamento, con un 5,1% da gennaio». «Particolarmente significativa – ha sottolineato Ortis – è l’attuale diminuzione dei prezzi del gas, il cui aggiornamento segue a distanza l’andamento dei prezzi elettrici, essendo i prezzi del gas collegati all’andamento delle quotazioni dei prodotti petroliferi nei 9 mesi precedenti. Per questo, a gennaio la riduzione sul gas, -1%, era stata meno evidente di quella attuale e più significativa, -7,5%». «Va inoltre ricordato – ha concluso il presidente dell’Autorità – che è già disponibile il bonus elettrico che prevede sconti medi del 20% circa (sul netto da tasse) per le famiglie in disagio economico ed un aiuto anche per gli ammalati obbligati
ad utilizzare apparecchi elettromedicali salvavita. Il bonus è retroattivo a tutto il 2008, per chi presenti la domanda al proprio Comune, entro il prossimo 30 aprile. Anche per il gas sarà reso operativo, entro giugno, un bonus gas, con retroattività fino all’inizio del 2009». Secondo le associazioni dei consumatori, Adoc e Codacons, tuttavia il calo delle tariffe «è troppo contenuto» .In particolare, secondo l’Adoc, «la diminuzione rappresenta una buona notizia ma i ribassi sono contenuti, c'è ancora un ampio margine di manovra per ridurre ulteriormente i prezzi, di almeno il 30%». «Ci aspettavamo un calo medio dei costi di luce e gas di almeno il 30% – dichiara Carlo Pileri, presidente dell’Adoc – il calo registrato dalla componente luce, del 2%, ci appare troppo poco. L’Authority, quando arriva il momento di restituire ai consumatori, ha il braccino corto. Da ottobre ad oggi, considerando i rincari autunnali e il calo di inizio anno, la bolletta della luce è scesa del 6,3%, quella del gas solo del 2,7%. Considerando l'attuale costo del petrolio, oscillante sui 50 dollari al barile, crediamo che ci sia un ampio margine di manovra per un ulteriore ribasso dei prezzi dei prodotti energetici. Se le tariffe fossero calata del 30% si sarebbe prodotto un risparmio a fine anno di circa 450 euro». Per il Codacons, la riduzione è «deludente». «QUna diminuzione di appena il 2% per la luce ci sembra francamente insufficiente – afferma il presidente Codacons, Carlo Rienzi – Dopo i rincari energetici che hanno colpito le famiglie nel 2007 e nel 2008, e viste le quotazioni al ribasso del petrolio nel 2009, si poteva fare di più».
No dei consumatori
Avrebbero partecipato al voto 3,6 milioni
Aranciate senza arance Sì del Senato ed è polemica
Referendum della Cgil «I lavoratori bocciano l’accordo sui contratti»
IL SENATO dà il via libera alle “aranciate senza arance” e si scatena la polemica. Partiti e organizzazioni agricole sono scesi in campo contro la norma, contenuta nella Legge Comunitaria votata la scorsa settimana a Palazzo Madama e passata alla Camera, che legalizza queste “bevande dai nomi di fantasia”. Sembrano aranciata o limonata perchè ne hanno il colore e l’aroma, ma al loro interno non hanno nemmeno una goccia di agrumi. Queste bibite sono previste dalla legge europea e ogni anno si rischia di ritrovarsele in Italia con il passaggio in Parlamento del disegno di legge delega comunitaria. Finora, però, i deputati avevano sempre detto no alla norma 'anti-vitamina C', che prevede la cancellazione della percentuale minima del 12% di succo di agrumi per le bibite analcoliche colorate. La notizia del via libera del Senato ha scatenato numerose reazioni in ambito politico e tra le organizzazioni agricole.
I LAVORATORI hanno bocciato l’accordo separato sulla riforma del sistema contrattuale, annuncia la Cgil. «Una panzana clamorosa», commenta il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni. Così è ancora scontro tra sindacati. Sono 3,6 milioni i lavoratori, pensionati e precari che hanno partecipato al referendum, ed il 96,27% ha detto no alla riforma: questi i dati della Cgil, che non ha firmato l’intesa dello scorso 22 gennaio sul modello contrattuale e ha avviato una consultazione con i lavoratori senza l’adesione delle altre sigle sindacali. Il risultato è stato «assolutamente straordinario», «insperato», per il segretario generale Guglielmo Epifani, che sottolinea: «Non condividiamo l’accordo. Questo voto rafforza la posizione assunta» dal sindacato di Corso Italia, «sono numeri impressionanti, vuol dire che ha partecipato al voto più gente di quella iscritta alla Cgil». In cinque settimane, ha indicato il sindacato, ci sono state quasi sessantamila assemblee nei luoghi di
lavoro. «Ci sentiamo onestamente più forti», dice Epifani, che ricorda di aver inutilmente «proposto a Cisl e Uil di fare insieme una consultazione democratica», e lancia una stoccata: “La democrazia va usata in modo più accorto da tutti, non quando conviene e quando no, saltando il voto in una fabbrica quando si rischia di perdere». Duro il commento del numero uno della Cisl, Raffaele Bonanni: «Ci meraviglia che un’organizzazione come la Cgil possa ricorrere ad una panzana così clamorosa solo per fare propaganda alla vigilia di una propria manifestazione. Ma in questo modo si mina la credibilità dell’intero sindacato confederale». Per Bonanni non si può considerare «un vero referendum» una consultazione «indetta solo da una organizzazione e con dei quesiti posti da un solo sindacato». Metodi «che esistono laddove non c'è democrazia»: la Cgil, dice il leader della Cisl, dovrebbe «avere maggiore pudore e cautela prima di sciorinare numeri e tirare conclusioni politiche».
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Martedì 31 marzo 2009
LA LUCIDA FOLLIA DEL PREMIER
A BARILE SCONTRO DENTRO IDV
di ANTONIO GALIZIA
di DONATO MAZZEO * SEMBRA uno spot politico, invece è l'apoteosi di un giorno celebrativo di un processo che crea e suggella un rapporto di ferrea rispondenza fra i Leader del Popolo della libertà (Pdl) Berlusconi e Fini (An). La Sinistra che aveva immaginato di nutrire fiducia nel Presidente della Camera, per decentrare e ipoteticamente disarcionare il Presidente del Consiglio e rimasta delusa e delusi sono andati, Dalema nella sua presunzione di Statista e vanitosa saggezza diplomatica: “Io seguo poco Berlusconi, ma mi pare che il suo discorso sia stato solo una rievocazione del passato, senza aggiungere nulla di nuovo” e Franceschini, sempre pervaso di ambiziosa ipocrisia e facinorosa arroganza ha confermato che Berlusconi ha parlato solo di cose passate e si è accanito a ripetere: Berlusconi non si candidi alle Europee, senza spiegare perché. Forse teme per la sua disfatta, quella del Pd e di quanti avevano sperato nella metamorfosi di Gianfranco Fini in soccorso delle deluse speranze in subordine. Le strette di mano e gli abbracci promossi dall'effusione di un amicizia e di un patto indissolubili, sono stati, se lo hanno capito, di una eloquenza rombante, per demolire le false illusioni. Mentre il Giornale titola: “Una sfida a chi in passato non ha intuito la forza” (Filippo Facci); la Repubblica ribatte: “Il discorso è deludente” (Filippo Ceccarelli) e ancora: “Unico scopo del Cavaliere è consacrare l'egemonia”(Ezio Mauro). L'Unità: “Un leader del passato (Concita de Gregorio) e tante altre vanità giornalistiche, sproloqui di risentimenti senza costrutto” che denunciano l'odioso inveire contro una persona che nell'obiettività dei risultati, lavora esponendosi a rischi e pericoli per un'Italia migliore: forte, non egemonica, libera, autonoma e competitiva, in Europa e nel Mondo. L'acrimonia politica di cui la sinistra detiene il primato, investendo miserabilmente i suoi dirigenti e sostenitori continua a creare controversie, incompatibilità di pensieri, di concetti e di verità che portano a conclusioni forzate in disparità delle verità e dei giudizi universalmente provati. Sarà sicuramente la cultura dell'odio che domina sulla cultura dell'amore per quelle false vedute e false pensate che deviano l'animo sperare in ipotesi impossibili o sarà davvero la pretesa egemonica di primeggiare che devasta, là dove ci sono, i buoni sentimenti. Non è assolutamente da considerare Berlusconi l'uomo delle visioni egemoniche se si considera, senza remore personali, la esattezza del suo pensiero politico e la sua composta e asservita oratoria, sin dalla nascita di Forza Italia nel '94 e nelle vicissitudini di 14 anni trascorsi, durante i quali, le parole, nei concetti di “Libertà e Democrazia” non sono mai mutate. Come fanno, Dalema, Franceschini, di Pietro e tanti altri che non saprei altrimenti definirli da quelli che sono: dispotici e calunniatori sbagliati nel pensiero e forzati nel dire. Crudeli nel considerare ed esagerati nel proporre vanità e bugie, strappandole dal loro essere scontroso e lunatico per attribuirle ad altri, nel caso, Berlusconi. Ma hanno, davvero, o non hanno, coscienza, onestà di pensiero e autonomia corretta di pensare e decidere, se a permanenza risultano titolari di strafalcioni e fandonie che se analizzate con spirito aperto e severo, costituiscono l'immagine similare di se stessi. Berlusconi alla sinistra, per quella civiltà e signorilità che lo distingue, non ha mai indirizzato parole di dileggio e di offesa e se lo avrà fatto talvolta sarà stato, per troppa istigazione. C'è in lui la perfezione dell'alto senso civico, della super buona educazione ed del massimo riserbo nel rispetto di tutti. I ciarlatani delle balorde offese e delle sconcezze abusive, non si accorgono delle figuracce che li disonorano pubblicamente e privatamente quando sfogano la loro irascibilità contro un personaggio che idealmente e praticamente è lontano dalle meschinità che gli si vogliono attribuire. Se, indebitamente trovano consensi, devono capire che derivano dai propri simili, certamente di cultura scadente. Allora: chi sono i meschini, quei leader azzoppati nella coscienza della sinistra o Berlusconi? Dico queste cose, perché sento necessario rispondere a chi snobba le buone maniere in cambio delle cattive e mi auguro che anche i tanti che scrivono sul nostro giornale, facciano atto di discernimento per chiarire e correggersi di ciò che sbagliando prendono per verità, nella confusione tra l'acre spirito del dileggio e l'offesa contro chi non sta a cuore. Quest'errore non inneggia a civiltà di pensiero e correttezza di linguaggio e potrebbe essere soltanto questa, la linea virtuosa per occupare quel gradino che la civiltà addita per essere signori davvero. Sono gli uomini dotati di grandi virtù, i soli a guidare le metamorfosi del pensiero umano nell'impeto costruttivo di gestire i valori della saggezza in una inventiva di ordine nuovo, capace di dare all'umanità, ai popoli e alla gente ragionevole e anche non propriamente tale, il nettare migliore per colmare i bisogni della vita, migliorando anche la coscienza dei refrattari. Siamo noi che scriviamo la storia, ricavandola dai poteri prestati. Il congresso del Pdl nella composta e virtuosa esternazione dei Leader uniti Berlusconi e Fini ha già scritto un capitolo di storia del nostro tempo. La scommessa sulla libertà, la democrazia e la saggezza migliorerà la vita ai cittadini intelligenti e alla Nazione, nella libertà e nella consapevolezza di saper intendere e volere nell'autonomia della propria coscienza. L'intervento introduttivo di Berlusconi ha entusiasmato il Popolo della libertà, nella celebrazione del soggetto politico e Fini ha, congenialmante, rafforzato l'apoteosi dell'alleanza con l'indissolubilità del patto conclusivo. dott.antonigalizia@libero.it
ENERGIA, SENZA IL PIANO NON ESISTE STRATEGIA di NICOLA PAGLIUCA HO CHIESTO di conoscere, con una interrogazione urgente, quali siano i motivi che ostano alla approvazione ed alla consequenziale presentazione del Piano energetico regionale. In considerazione del fatto che ad oggi, 30 marzo, non se ne ha notizia, ed il termine ultimo per il completamento dell’iter di approvazione è fissato per il 30 giugno prossimo, chiedo che la Giunta regionale produca il documento nel più breve tempo possibile, al fine di poter discutere il nuovo Piano energetico regionale nei tempi necessari ad assicurare un ampio confronto politico istituzionale prima della sua approvazione in aula. Se consideriamo che per lo sviluppo del territorio occorre altresì perseguire Nicola Pagliuca obiettivi di risparmio energetico, nonché obiettivi di sviluppo delle fonti rinnovabili e di diversificazione delle fonti energetiche così come sta avvenendo con successo nelle regioni Puglia, Campania eccetera, ci si chiede come mai in una Regione come la no-
stra, che vanta risorse energetiche importanti, non vi è, ad oggi, traccia del nuovo Piear visto che da uno studio di settore, la Basilicata risulta essere quella con il più alto deficit di produzione di energia elettrica rispetto al proprio fabbisogno. La necessità dell’approvazione del piano scaturisce anche dall’u rgenza di andare incontro ai bisogni dei cittadini lucani nonché delle aziende, nel senso di una riduzione dei costi energetici. I motivi che ostacolano il decollo di una politica energetica nuova, sono sconosciuti e lasciano trasparire l’incapacità del governo regionale ad affrontare i nodi di una seria programmazione di settore come dimostra la latitanza della maggioranza ad affrontare ogni questione legata alla materia energetica: vedi Sel. * presidente gruppo consiliare Forza Italia verso il Pdl Consiglio regionale
TROPPE BUCHE, CHIEDERO’ I DANNI VERRA’ il giorno in cui spaccherò una gomma o al peggio su una delle tantissime buche che caratterizzano - ahimè - le vie della mia città.Cosa farò allora? Chiederò i danni al Comune di Potenza? Penso proprio di sì. Ricordo che a Matera il Comune ha dovuto risarcire i danni che i cani randagi provocavano alla carrozzeria delle auto, dato che il servizio di accalappia-
mento è cura del Comune. Beh, mi sembra che il Municipio di Potenza - con un bravo avvocato - potrebbe essere costretto a rifondere i milioni di euro di danni che l’asfalto-gruviera provoca da anni alle auto dei cittadini: la manutenzione è di competenza del Comune. Lettera firmata Potenza
“SPECCHIO delle mie brame chi è il più bello del Reame?”: più o meno questa la domanda che spesso si è posto il “leader” del gruppo politico movimentista oggi, non si sa come , salito - per abbaglio del coordinatore regionale del partito di Di Pietro - sulla sua barca “in crescita esponenziale”. Per dirla, in breve, l'ormai ex vicesindaco Zambella Angelo Pompeo di Barile (non contento di avere “rovinato” la giunta precedente ai danni del Partito Democratico) ha portato a termine una delle sue. Non potendo soddisfare qualche sua altra bramosìa , ha promosso un nuovo “blitz” contro il Sindaco Franco BOTTE che di volta in volta (scripta manent) è “ottimo” ovvero “pessimo”. Comunque, oggi diamo il “benvenuto” cordiale al dott. Stigliuzzo, delegato dal sig. Prefetto in qualità di “Commissario” del Comune di Barile , essendo stato il Consiglio Comunale (con decreto Prefettizio del 27 marzo scorso) dichiarato “decaduto”. Il nostro Circolo storico di “Italia dei Valori” (attivo e operativo dal 2005) con gli iscritti ed i numerosi simpatizzanti (grazie ai quali Idv si è attestata, alle ultime consultazioni elettorali, come “seconda forza del Centro-Sinistra”) ribadisce, a bocce ferme, la sua ferma linea di adesione al Centro-Sinistra (cinque le forze politiche che hanno sottoscritto un protocollo di intesa programmatica e di organigramma fra Pd, Idv, Ps, Pu, Basilicata Popolare). Poi, per aiutare l'opinione pubblica barilese sempre più disorientata e disgustata da ripetute piroette da “clowns” di vari noti personaggi, vogliamo rendere noto anche alla segreteria del nostro presidente nazionale, la strampalata condotta pubblica (attraverso parecchi manifesti) dei consiglieri provinciali: il primo, Nicola Acucella che si firma Capogruppo provinciale Idv e a fianco con un logo ex-novo, palesemente illegittimo e scorretto; il secondo, Vittorio Mauro Zambella (fratello) delegato “sic et simpliciter” a “sistemare” Idv locale (!!!) che - senza farne mistero con nessuno - disdegna senz'appello le strutture democratiche dei Partiti politici (previsti dalla nostra Carta Costituzionale) . E si accingerebbe, secondo alcune voci piuttosto accreditate, a capeggiare una lista elettorale quasi “Civica” con alcune forze politiche del paese: vedansi “La Destra”di Storace, “Il Popolo della libertà” di Berlusconi e qualche altro “cane sciolto” non meglio identificato. Benedetta e sacra coerenza! Ma che c'azzecca il Gabbiano con le Destre? Mistero profondo! * Circolo Skanderbeg Idv Barile
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Martedì 31 marzo 2009
I LUCANI FIGLI DI NESSUNO di F. CURATELLA Da Venosa parte il progetto della Grande Lucania perché è una Nave Crociera ricca di Arte, Cultura e Storia dove possono accedere tutti, turisti e non. Noi lucani stiamo attraversando un periodo di grande confusione politica, esempio: si stanno avvicinando le votazioni Provinciali e già vi è una corsa e una lotta alle varie candidature partitiche. Noi chiediamo a chi. Se le Province devono essere cancellate, abolite, eliminate perché ci fanno votare i futuri consiglieri Provinciali? I partiti politici sono in crisi e noi semplici elettori non riusciamo a capire chi dovrà sostituire gli attuali partiti politici. Domenico Vita ex socialista, poi Pd oggi vicino al PdL dice: che la politica Regionale ha isolato i lavori della Provincia, perciò la Provincia di Potenza è mal ridotta. (...) Ad essere deluso è l'insieme dei cattolici sparsi un po' ovunque. Vi è da mettere in evidenza che ha Venosa la sera del 21 marzo 2009 nella sala del Trono del Castello si è tenuta una conferenza importantissima che riguardava la costruzione della “Grande Lucania”! La cosa strana è stata quella che la sala era deserta, perché? un evento basilare per il futuro non solo di Venosa ma dell'intera Lucania, forse non è stata pubblicizzata abbastanza da entrare e toccare il cuore dei Lucani. Gli amici della “Grande Lucania” portavoci nazionali sono rimasti delusi. Vi è da precisare che il magistrato Raffaele De Dominicis è arrivato da Napoli con la neve, la pioggia e nonostante il forte vento ciò vuol dire che sente nello spirito la realtà della “Grande Lucania” come mai i lucani non sentono, non amano e non vedono la realtà, meno male che era presente solo il consigliere regionale Francesco Mollica che ha messo con il suo intervento in evidenza la necessità della “Grande Lucania” mentre il sindaco si è limitato a fare gli onori di casa. Il magistrato è stato abbastanza chiaro nel suo intervento ed ha fatto capire che la Lucania non può rimanere isolata al centro del Sud. Il progetto di aggregazione di aggregare i territori del parco del Cilento e del Vallo di Diano alla Lucania scorporandoli dalla Campana è un progetto antico, ma esso ha assunto un'importanza ed uno stimolo recente grazie ad una sentenza della corte costituzionale del 2004. Mentre invece i 5 paesi dell'Alta Irpinia hanno deliberato la loro adesione fin dal 1950 alla Provincia di Melfi e la Regione Basilicata confermava il decentramento a Melfi con la legge regionale n. 35 del 1975, il circondario di Melfi funziona a scartamento ridotto perché? (in Lucania la legge non funziona per chi fa la legge) La Bretella oraziana. Rionero-Venosa est-Bradanica-Lavello e la Bradanica Candela Matera sono sempre in attesa di completamento perché? Se la politica lucana continua ad andare indietro non solo noi lucani non ci saremo più, ma bisogna cancellare la politica lucana che ignora la Basilicata. Il popolo lucano si è abituato alla corruzione e perciò ha paura del rinnovamente che porta alla correzione. Il mondo cristiano tiene il Papa - la politica italiana tiene Silvio Berlusconi; noi lucani siamo diventati figli di nessuno. Perché? I politici cominciano a dare i buoni consigli, quando non possono dare il cattivo esempio. * Cobm Venosa
IL GREGGE LA COPPIA VINCENTE E I CAPOBRANCO BERLUSCONI/FINI di TOMMASO MARCANTONIO
Gentile Direttore, La recente campagna acquisti di Domenico Vita ha suscitato un coro di dissensi. Ma guarda un po' proprio su Il Quotidiano si sono sperticati in “crucifige eum”. Tutto ciò in evidente distonia per quello che ora avviene in Italia. Il leader della Pdl, a conclusione del 1° congresso tenuto a Roma nei padiglioni della Fiera di Roma (quale migliore ambiente non poteva essere più pertinente?), ha concluso, dopo aver reclamato più volte, che gli necessita il 51% dei voti per governare più pragmaticamente e senza ostruzionismo il Paese! E’ una giusta aspirazione quella della pretesa di Berlusconi dopo ben 15 anni dalla sua discesa in campo e che legittima la voglia di governare l'Italia senza ostacoli, un po' sullo stesso stile di Fidel Castro a Cuba o di Chavez in Venezuela. Tanto democrazia e libertà servono poco allo sviluppo e alla crescita. Meglio senza Parlamento, visto che - così arringa Berlusconi - vanno solo a riscaldare i banchi i nostri rappresentanti. E gli italiani molto riconoscenti del gran progresso personale e familiare nonostante ci si sia quasi verso il baratro - del grande Capo che ha saputo amalgamare anche i più riottosi della destra intollerante, gli stanno dando il loro consenso e l'apporto concreto al raggiungimento dell'obiettivo del 51%. E’ sotto gli occhi di tutti che un anonimo Cappellacci ha conquistato la Sardegna scacciando Renato Soru del Pd perché va di moda il non rispetto delle regole, della non coerenza e di mirare ai risultati con il superamento tout court dei cavilli e della burocrazia. E’ così che si va avanti, mediante la furbizia, l'accomodamento, il chiudere non uno ma entrambi gli occhi. Tanto che ci fa? Così fan tutti o quasi. Addio alle regole, al rispetto delle leggi, al riconoscimento dei regolamenti e alla tutela dei valori. Meglio l'incoerenza per soddisfare le proprie brame, l'avidità, l'ingordigia, per il raggiungimento degli obiettivi senza ostacoli e legamenti. Perché, difatti, è meglio un buon compromesso alla luce del sole che un imbarazzante accordo sotto banco trasgressivo e pregiudizievole giudizialmente. Non si sa mai, una inter-
cettazione, un delatore, un invidioso e soprattutto un magistrato coi fiocchi potrebbe rovinare il progetto. Il capannone per la Fiera di Roma è il luogo ideale per condurre, come in un foro boario, ogni tipica trattativa per la definizione. E così la politica si è imbevuta della cultura manageriale, di quella che promuove e sollecita il budget per raggiungere il risultato finale aziendale. Non solo si salva l'attivo ma si implementa il bilancio. Per cui tutti i leader politici del centro-destra - oramai PDL (Partito delle Libertà - del cinismo e della ipocrisia) allineati e coperti, hanno saputo plaudire all'uomo che sta conducendo l'Italia all'inferno. Inferno della retrocessione, della depressione economica e finanziaria, dello sgretolamento industriale e della lievitazione della precarietà del lavoro e dell'implemento della disoccupazione. E della cancellazione della coscienza. Peccato che l'uomo simbolo dell'accozzaglia Pdl sia il piccolo grande Silvio che si è auto-acclarato Reuccio del Paese (come della canzone lo era Claudio Villa). Solo perché ha potuto disporre ed imporre alla Mpa di Lombardi in Sicilia e anche alla Lega di dover essere il Presidente. Il mito di Berlusconi sta raccogliendo sempre più consensi mediante uno sfacciato trasformismo recentemente solo con il trapasso del Presidente della provincia di Lecce e anche in Basilicata con il caso di Domenico Vita quale assessore Pd della Provincia di Potenza e Sindaco del Comune di Marsiconuovo. E c'è chi resta allibito come molti lettori hanno scritto sulla stampa locale. Così le solite facce che non conoscono più vergogna smentiranno con ipocrisia se stessi per quanto affermato un'ora prima oppure negheranno di avere mai espresso una opinione diversa. E tale belante gregge si accoda subito al segnale del capobranco. A costoro - beati loro - calza il tratteggio di Trilussa: “Attila, er re più barbero e feroce, strillava sempre: Dove passo io nun nasce più nemmanco un filo d'erba: so' er Fraggello d'Iddio. Ma all'amichi, diceva: Devo insiste su l'affare dell'erba perché spesso me so' venuti, doppo le conquiste, troppi somari appresso”.
ZARGANAR, APPELLO PER IL REGISTA BIRMANO PRIMA delle proiezioni della rassegna cinematografica “Le visioni altre”, in corso fino al 2 aprile a Montemurro, Castelsaraceno, Moliterno, Sarconi e Grumento Nova chi scrive, in quanto curatore del contenitore, invita il pubblico a sostenere l'appello, già firmato da oltre 300 cineasti (Bertolucci, Cavani, Bellocchio…), in cui si chiede al ministro Frattini un impegno per la liberazione del regista-attore Zarganar, arrestato a giugno per aver criticato pubblicamente il regime di Myanmar. Il “Benigni birmano” aveva accusato i governanti del suo paese di indifferenza sui mancati soccorsi alle popolazioni vittime del ciclone Nargis (140.000 morti e due milioni di persone senzatetto). Per questa libera critica al regime Zarganar è stato condannato da un “tribunale colluso” alla pena di 59 anni di carcere ridotta poi a trentaquattro. Un’assurdità che è una tragica realtà in un paese come la Birmania dove i diritti più elementari sono violati. Far conoscere il dramma di Zarganar e sostenere l'appello dei registi italiani in suo favore è anche un modo per non dimenticare il popolo del paese asiatico che subisce impotente uno dei regimi più feroci presenti sulla faccia della terra e che le diplomazie internazionali tollerano. Allegramente. Mimmo Mastrangelo
di ANTONIO MONTANO Al di là delle apparenze, delle parole dette e di quelle “non dette” e dei giudizi a caldo espressi dagli addetti ai lavori e dagli italiani sullo scioglimento di An; al di là dell'accadimento straordinario e in certo senso previsto, resta il fatto che, a dispetto degli intenti di alienare un passato tormentato, sofferto e chiacchierato senza pianti e rimpianti, non si tratta di rinunzia ai propri abiti e alle proprie radici, ma di marciare verso una evoluzione logica e storica che si pone per l'onorevole Fini e per An come conquista di una posizione di potere. Posizione che, senza contendere, usurpare e stravolgere gli attuali orientamenti e assetti dei consoci di Forza Italia e riconoscendo e accettando, di buon grado, l'attivismo pragmatico e soprattutto il carisma di Berlusconi del quale vogliono favorirne, incoraggiarne e potenziarne l'evoluzione fino al massimo punto dello Zenit, non li esime o li spoglia del dovere e delle prerogative di svolgere e affermare linee e orientamenti peculiari al loro specifico sentire politico e alle idee e ideali irrinunciabili di cui i soggetti provenienti da Alleanza nazionale sono portatori e che vogliono coniugare e amalgamare con le migliori istanze dei Forzisti confluiti nella stessa casa del Popolo della libertà. Si deve dare atto che i politici del versante governativo, hanno, finalmente, capito che inseguire il nominalismo nella collocazione politica e ideale inseguendo categorie obsolete, quali “Destra” - “Sinistra” è errato e irreale e trae in inganno. E bene ha fatto l'onorevole Fini a dichiarare, in polemica con l'onorevole Larussa, di non ritenere pertinente il suo collocamento a “destra” della tradizione, ma di sentirsi liberale e di guardare al mercato, alla laicità, alla tolleranza e alla modernizzazione della società italiana ponendo, come valore dirimente, la libertà dell'individuo soprattutto contro ogni oppressione statale la cui azione deve svolgersi verso il potenziamento della democrazia e del pluralismo politico, etnico e culturale. Egli, invero, si sente investito di una leadership mimetizzata, di maniera, futuribile perché riconosce in Berlusconi un forte carisma che gli conferisce una leadership prestigiosa, autorevole e durevole. Riconosciamo a Fini l'intensità della sua passione, la coerenza tra il dire e il fare, il rispetto della parola data, lo sguardo leale mentre affronta l'avversario, il riconoscere e il denunciare i propri errori e pagarli di persona anche se sovente confonde la facoltà di non dire con l'obbligo di tacere. Poiché sappiamo che nelle fioriture delle coalizioni, negli accasamenti o unioni, le spine pungono più di quanto non odorino le rose, già da ora ci poniamo il problema se nel Pdl il feeling si rafforzerà o subirà tentennamenti e turbamenti dando luogo a conflitti e rotture. Diciamo subito che le persone che operano nelle aggregazioni imparano a produrre sintesi comuni anche su materie non comunicanti. Fini è un uomo intelligente e non si è mai limitato a dirigere l'orchestra : suonava. Tutti gli strumenti, spesso stonando e, ne siamo certi, si spenderà con tutte le sue forze per dare un contributo valido e positivo alla coniugazione alla via italiana di una economia sociale di mercato con l'assunto liberista di trasferire la socialità dello Stato da meccanismo redistributivo che penalizza la produttività, a un altro che sostiene la capitalizzazione delle masse attraverso la crescita economica. E poiché il pensiero si sviluppa in un processo di adattamento che assimila i dati e schemi esistenti o trasforma e ristruttura questi schemi in base a nuovi dati, non sarà difficile per Fini di fare inserire nel programma e realizzare la garanzia di massa per il Welfare State in rapporto al processo di creazione della ricchezza. La Sinistra, nelle vesti del Pd, che si oppone al progetto del Pdl di ammodernare l'Italia, è ancora ferma alla fabbrica fordista, allo Stato onnipresente e burocratico, all'idea che la creatività e la competizione siano pericolose e si oppone con disdoro con l'irresistibile fascino delle balle. La Sinistra crede di affermarsi e vincere agitando l'arma della satira affetta da emiparesi perché ride soltanto col fianco sinistro. Una satira di infimo profilo che tocca i
Sopra Berlusconi, sotto Fini
livelli più bassi del becerismo, quella decantata dalla Sabina Guzzanti sullo sfondo del santoriano “Annozero” che è un coacervo di parole in libertà, un vuoto da Grande Fratello con propensione alla facezia infame, al frizzo canagliesco, alla carognaggine autorizzata: empietà, ignobiltà, efferatezza che pare abbia fatto breccia soltanto nel papà onorevole Paolo Guzzanti, accanito deputato berlusconiano e autore giornalista di centinaia di panegirici esaltanti i valori e le virtù del Cavaliere che per noi è stato ed è un fenomeno extrapolitico e superpolitico perché è scelto come persona. La gente vota lui per identità di passione politica, di interessi e di esigenze. E' il pathos che unisce Berlusconi ai suoi elettori che sanno che un Capo di Governo va valutato per la qualità di persone che riesce a fare autoprodurre, non solo nell'amministrazione dello Stato, ma nello scacchiere della vita reale dove tutti i cittadini sono chiamati a operare, e per lo spessore etico/sociale che sa dare a tutte le attività propulsive, creative, produttive e formative della società da lui diretta. La sbrindellata combriccola di Sinistra ha creato solo guasti in tutti i settori e ora non riesce a digerire l'entusiasmo dei due terzi degli italiani per la nascita del più grande partito che come in una apoteosi millenaristica è destinato a lunghissima vita con sempre più crescenti consensi. I giudizi espressi dal Capo del Partito democratico non si confanno a chi dirige l'opposizione a una maggioranza in fase di riorganizzazione e aggregazione e non si confanno, soprattutto, perché l'onorevole Franceschini è un intellettuale e non di poco conto. Nel giudizio negativo e nelle critiche acerbe e al veleno può essere tollerato (e compatito) solo l'onorevole Di Pietro che è un povero di idee, ricco di invidia, orfano di leadership, smodatamente obeso di gelosia che declina in una grammatica claudicante e in una sintassi disastrosa. Noi crediamo che l'accoppiata Berlusconi/Fini sia una accoppiata congeniale da cui non può non scaturire una nuova era di ordine, di sviluppo, di benessere e di moralità.
Potenza Martedì 31 marzo 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Un lungo dibattito chiude l’analisi. Dalle votazioni dipendono anche le alleanze future
Regolamento urbanistico al voto Tante critiche e non arrivano solo dall’opposizione SE «in democrazia i numeri contano», allora è anche su quelli che si misurerà oggi l’amministrazione Santarsiero che del regolamento urbanistico ha fatto bandiera, strumento e argomento. E - come tra i tanti, tantissimi interventi, hanno esplicitato, o fatto intendere, alcune voci del Pd - è anche sul voto di oggi che si costruiranno la alleanze per “Potenza 2014” nel centrosinistra, amministrative alle porte. Dentro o fuori. O con questo regolamento urbanistico, o niente comunanze di intenti. Forse. Il calcolo non è, paradossalmente e almeno per il caso, un dato certo. Oggi, si conteranno le mani alzate e già da tempo, in quella che era la coalizione del 2004, si possono individuare alcuni voti che non saranno positivi. Facile prevedere le perplessità del Prc, di Italia dei valori, del consigliere Michele Graziadei che, con posizione “personale” rispetto al gruppo dei Popolari uniti, prende la parola con toni duri. E’ rispetto alla legge regionale da cui parte questo regolamento, la 23 del 1999, che si consumano alcuni “strappi”. Non ha rispettato le previsioni, non c’è stata - è stata la critica diffusa dai detrattori, a partire da opposizione, An, FI, La Destra, e Uniti nell’ulivo - la programmazione per gradi, partendo dal generale. Manca - sostengono - la carta dei suoli, manca il piano strutturale metropolitano. Così si è costruito un regolamento «monco», carente, con previsioni non concretizzabili. Ci sono i con-
Inammissibili le osservazioni “Mancusi” «Ora non c’è più margine di trattativa»
I banchi dell’esecutivo e della presidenza del consiglio (f.M.)
fini ridisegnati della città che non accontentano. Ci sono i principi di sostenibilità non presi in considerazione e troppo spesso messi da parte a favore della cementificazione e senza una reale partecipazione collettiva. L’altra parte, è quella di chi sostiene che la perequazione non è un mero concetto, ma un’innovazione che cedendo alcuni diritti ai privati in cambio di suoli gratuiti per il pubblico, darà una risposta a una città “affamata” di case popolari e piegata dal caroaffitti. C’è chi, tra i più giovani consiglieri dell’assemblea, richiama il segno generazionale di un provvedimento che potrà contare anche sul contributo di chi è ancora in tempo per vedere questa città cambiare.
Al regolamento urbanistico si è arrivati dopo mesi di lavoro, di sedute di commissione, di consulenze - magari richiamate da alcuni per la loro reale efficacia a fronte del costo - sopralluoghi, sedute fiume, toni che forse a volte hanno superato il garbo istituzionale. Poi le osservazioni giunte al provvedimento adottato un anno fa: tante, sono “critica” o “contributo costruttivo”. Dipende dalla valutazione. Più di venti consiglieri hanno preso la parola, per tutta la giornata. Altrettanti hanno ripercorso la strada ciascuno con il proprio punto di vista - che ha disegnato il “volto nuovo” della città. In meglio o peggio è questione di valutazione politica. Sara Lorusso
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Non solo urbanistica
Nasce il gruppo di Italia dei valori LO si sapeva da alcuni giorni. Ieri è arrivata l’ufficializzazione della nascita di un nuovo gruppo, a poche settimane dallo scioglimento del consiglio comunale. Italia dei valori, fino a ieri rappresentata nel gruppo misto del comune di Potenza, dal consigliere Roberto Galante (che diventa capogruppo della nuova formazione), guadagna altri due consiglieri, Vincenzo Barile (ex Pd) e Nicola Di Chiara (ex Patto Segni) e raggiunge il numero minimo per formare il gruppo. Barile è il primo a spiegare una scelta di chi «come altri tra noi, modifica il percorso iniziale, a costo di momenti di sofferenza e non certo a cuore leggero». E’ vero, «siamo stati eletti con altri simboli, prima Ds e Margherita, poi siamo diventati “democratici”, in un’esperienza che per me si è rivelata un po’ controversa. Ma all’interno del Pd - spiega - ho mantenuto la difficoltà in silenzio, senza urlare magari attraverso note e comunicati, per il rispetto del partito, mantenendo il riserbo sui problemi di identificazione». Sarà che
In primo piano Barile accanto a Galante
(f.M.)
«a livello nazionale il centrosinistra sta subendo una forte carenza di leadership, mentre il partito che doveva imporsi come innovatore, il Pd, si è rivelato poco efficace». Allora? Accade che a un certo punto, «alla rassegnazione subentra l’istinto di ribellione». Con la scelta di passare con Di Pietro «ho voluto rinnovare il mio impegno in una piccola esperienza di amministrazione». Poi c’è Di Chiara, «eletto nel 2004 in una coalizione di centrosinistra in cui ho cercato di essere coerente». Non ha mai cambiato riferimento nel simbolo, anche dopo che il gruppo ha perso consiglie-
E’ SUCCESSO di tutto - o quasi - su quelle due osservazioni. In sigla, le numero 27 e 28, quelle che racchiudevano una storia di contenziosi, vecchie convenzioni, una sentenza e volumetrie non indifferenti in rione Poggio Tre Galli, in quello che si chiama Secondo centro direzionale, noto anche come “Grande rettangolo”. Le due osservazioni ieri sono state dichiarate “inammissibili” dal cosiglio perchè presentate dall’ufficio comunale anche se riguardavano un interesse particolare, privato, ben identificato. Recepivano un indirizzo della giunta che a sua volta aveva proposto all’impresa Mancusi Group una transazione per risolvere un vecchio contenzioso sulla titolarità del lotto 4 (e 40mila metri cubi annessi, circa 11 piani) del centro. L’accordo prevedeva l’attesa della sentenza di appello (Il tribunale civile ha stabilito la titolarità del suolo in capo ala Mancusi Group. Il comune diceva di avere nella propria titolarità il lotto 4 richiamando una convenzione del 2004 sottoscritta dal consorzio edilizio del centro). L’impresa, secondo la transazione, si impegnava a rinunciare a pretese future di risarcimento a dispetto dei contenziosi in corso, anche in caso di vittoria. Ma se l’appello avesse dato ragione alla Mancusi, la ditta avrebbe livellato l’edificio del lotto su 26 mila metri cubi, spostando gli altri in zona G, accorpando altre volumetrie “avanzate” e riconosciute nella transazione dall’amministrazione relative al contenzioso in corso sul primo centro direzione di rione Francioso. Ma la transazione aveva un limite: l’accordo avrebbe dovuto essere ratificato all’interno del Ru, entro il termine dell’approvazione. Dal Pd, l’apertura per un futuro tentativo: «Magari al giunta, un attimo dopo l’approvazione del Ru, potrà recepire quei contenuti in altre strade». E’ il legale della ditta a dire che «non esiste più nessun margine di trattativa. C’era una clausola risolutiva espressa dal
ri e assessore. Proprio nell’appartenenza alla maggioranza, «anche quando non c’era piena condivisione, sono andato avanti con lealtà». Convinto che «non si può certo cambiare schieramento, ma è più opportuna una ricollocazione nello stesso ambito». E lui, «condivido gli obiettivi di Idv». A Galante la «gioia e l’onore» del nuovo ruolo di capogruppo. «Cercherò - dice - di essere coerente con il centrosinistra». E se a volte «assumeremo posizione, non sarà mai contro quel mandato assegnatoci da un elettorale vasto». s.l.
Il secondo centro direzionale
termine ultimo». Resta «una civilissima disputa basata si diritti - continua - che ora sarà demandata alla terzietà del giudice. Credo che l’amministrazione abbia perso un’occasione». Allora, si andrà avanti con i contenziosi. Che poi sono il motivo per cui diversi consiglieri hanno scelto la “prudenza”, abbandonando l’aula e stando attenti a far registrare la propria uscita (Spadafora, Trombetta, Continolo, Laieta, P. Galante, Bongiovanni, Vaccaro, Mitro). Il voto sulla possibilità di procedere con la discussione: osservazioni inammissibile per Prc, Verdi, Pd e Sd, dscutibile secondo Idv e An (risulta assente dall’aula l’intero gruppo di FI). Santarsiero difenderà le due osservazioni e la transazione che richiamavano, sicuro che «era nell’interesse della collettività, per una vicenda che, diciamolo chiaramente, fa capo a errori di passate amministrazioni». Eppure, «certe assenze in aula, in tema di assunzione di responsabilità, si commentano da sole». Sceglie di salvare l’intero Ru, mantenendo il numero legale e accettando le posizioni di altre sigle. sa.lo.
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Rinviato il bilancio: «Ci sono i numeri?» L’ORDINE del giorno subisce una varia- za e dalla presenza di qualcosa da “limazione. Il bilancio di previsione 2009, previ- re”». Quel rinvio della discussione sul bisto come primo punto nella discussione di lancio, dice «è dettato da motivazioni di alieri, viene rinviato a dopo il dibattito e le vo- tro tipo, altro che la volontà del portare pritazioni sui provvedimenti urbanistici (Ru, ma a termine il regolamento urbanistico», regolamento edilizio, piano operativo). Sa- il cui iter consiliare si era interrotto gioverà che «sarebbe giusto avere le garanzie - dì scorso. Inoltre, contesta, «rinviare l’approvazione, anche in spiegherà Paolo Galante presenza di una deroga (Uniti nell’ulivo) nel dirilasciata dal ministero chiararsi favorevole al competente che sposta rinvio dell’argomento al 31 maggio la scadenche anche questa volta za inderogabile, signific nel bilancio ci siano le poter andare avanti solo stesse attenzioni a temi per dodicesimi». E’ una come il sociale rispetto restrizione per l’ente agli anni precedenti». che, fino all’approvazioAllora, meglio convone del bilancio, può care «una riunione di spendere mensilmente maggioranza», anche per un dodicesimo di quan«capire i numeri». Ovveto previsto l’anno precero, per approvare il bilandente. Proverà Santarcio e non rischiare, come siero a giustificare la da legge, il commissariascelta passata a maggiomento dell’ente servono ranza: «Spostare di uno, 21 voti favorevoli (la magal massimo due giorni, gioranza assoluta). Ieri, Un momento dell’assemblea l’approvazione del bilanin aula, la cifra non c’era. comunale di ieri (f.M.) cio, in attesa di terminaCome al momento sembra re con il Ru, non ci creedifficile possa essere raggiunta viste le defezioni politiche recenti rà problemi finanziari di limite. Inoltre poall’interno della maggioranza e le posizio- tremmo intercettare il tempo di un emenni critiche assunte all’interno del centrosi- damento che a livello nazionale potrebbe nistra, tra Prc, Idv, Uniti nell’ulivo. Sarà arrivare sul patto di stabilità, favorevole ai Luciano Petrullo (An) a richiamare l’atten- comuni». Certo, «non lo nascondiamo, c’è zione su quella che ritiene una semplice anche una motivazione politica in quel rinmossa politica, «non necessaria, dettata vio». Serve ricompattare la maggioranza. dalla mancanza di numeri in maggioran- Almeno, arrivare al numero del caso.
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Martedì 31 marzo 2009
Il consigliere Napoli attacca il Comune per la chiusura della discarica di Pallareta
Rifiuti: «Mancata programmazione» LA discarica di Pallareta è ancora chiusa e i rifiuti dei potentini continuano a essere trasportati a Salandra. Dopo quasi 5 mesi dalla chiusura della discarica potentina il consigliere comunale, Michele Napoli, parla apertamente di «mancata programmazione» per quanto riguarda il problema «rifiuti nel capoluogo di Regione». Rifiuti, ricorda l’esponente politico de “La destra” che continuano a essere «conferiti nella discarica di Salandra in attesa che vengano avviati i lavori di ampliamento di quella di Pallareta». Lavori che, una volta ultimati, «consentiranno nuovamente lo smaltimento in casa». Ma, secondo Napoli, «i problemi di gestione che avevano portato alla chiusura dell’inceneritore e la contemporanea saturazione della discarica di Pallareta, avrebbero mandato completamente in tilt il sistema di smaltimento dei rifiuti del capoluogo di regione se la città di Salandra
non avesse aperto le “porte” della sua discarica». Proprio questo fa sì che il consigliere comunale Napoli definisca «scandaloso» che la città capoluogo di regione «non sia in grado di smaltire in loco i propri rifiuti e che non si sia data alcuna programmazione a lunga scadenza tale da consentire una soluzione definitiva al problema». Come se non bastasse la «mancanza di programmazione» l’esponente del partito che fa capo a Francesco Storace si chiede che fine «hanno fatto i tanti milioni impegnati per la ristrutturazione dell'inceneritore che avrebbe dovuto produrre anche energia elettrica in seguito allo smaltimento dei rifiuti?». Si tratta «di milioni di euro - ha rimarcato Michele Napoli - andati letteralmente in fumo” e che sono stati «impegnati per resuscitare un impianto gia “cadavere”. Milioni di euro spesi a danno della comunità visto che potevano essere impegnati per cambiare
totalmente il sistema di smaltimento dei rifiuti della città, avviando una seria politica per la raccolta differenziata e la creazione di un sito di compostaggio per la parte organica, non riciclabile, rendendo quindi il capoluogo completamente autonomo e all'avanguardia in Italia». Tra l’altro «è appena il caso di ricordare che la Basilicata occupa gli ultimi posti della classifica stilata in base alla produzione pro - capite di rifiuti, ma anche gli ultimissimi posti per quanto riguarda la capacità di riciclaggio. Da decenni si parla di smaltimento dei rifiuti, di raccolta differenziata, ma la non volontà di risolvere il problema ha sempre prevalso sulla risoluzione dello stesso». Per Napoli, «la città di Potenza non può essere ancora umiliata dalla irresponsabilità dei suoi amministratori che, di fronte a problemi seri e di interesse collettivo, alzano le spalle e usano la solita scusante della mancanza di
La discarica di Pallareta chiusa da novembre
fondi. Riteniamo che ci siano situazioni che vanno affrontate con rapidità nell'interesse dell'intera comunità senza scusanti». «L’autonomia - ha concluso il consigliere comunale - è sinonimo di efficienza, ma per quanto
riguarda il problema in questione i nostri amministratori non hanno dimostrato né l'una né l'altra, bensì una netta incompetenza nascosta, egregiamente, da tante parole a cui non hanno mai seguito i fatti»..
Globalizzazione e Mediterraneo: se n’è parlato nella sala dell’Arco voluto da Città cultura e club Zonta
Il Mezzogiorno salvi se stesso «La questione meridionale ha a che fare con le coscienze» “GLOBALIZZAZIONE, Mediterraneo e Mezzogiorno” è il tema sul quale si è intrattenuta una conversazione nella Sala dell’Arco del Palazzo di Città. L’incontro, moderato dal giornalista Erberto Stolfi e voluto da Città Cultura e dal Club Zonta di Potenza, ha visto gli interventi di Giampaolo D’Andrea, già senatore e cattedratico, e di Dina Russiello in qualità di presidente dello Zonta lucano. «La motivazione che ci ha spinto a promuovere questo confronto è tutta nella preoccupazione del destino delle nostre comunità locali in questo momento di grave crisi economica che attanaglia il nostro Paese ed il mondo», ha detto la Russiello. Un tema complesso e vasto che è stato analizzato con le dovute differenze anche tra l’America e l’Europa e, nell'Europa, tra i vari pae-
Due momenti dell’incontro organizzato dallo Zonta (f.M.)
si. «La debolezza delle regioni meridionali italiane è di non essere riusciti a prospettare all'Italia una pista di sviluppo che fosse vista nel concorso dello sviluppo nazionale», ha detto il sena-
tore D'Andrea. «Nel dopo guerra, le italie erano tre non due. Il Nord est già con un'alta capacità di intrapresa che è esplosa quando sono arrivate le risorse, il Nord Ovest che era già ricco di suo e il sud dota-
to una lista lunghissima di ceti dirigenti e di pochissime risorse. Oggi, tutti i nordisti sono anch'essi in crisi anche per via degli interventi pubblici orientati al sud - ha continuato il professore - ma dalla loro parte
vedono la mancanza di delinquenza e di quel clima di rilassatezza di virtù civile del mezzogiorno». In effetti, si è detto, alla fine non siamo disposti a fare una battaglia fino in fondo sulle regole, sui nostri dirit-
Presentato alla “Domenico Savio” l’ultimo libro di Aldo Ricotti
A sinistra e in basso il tavolo dei relatori
Il mondo visto attraverso sei racconti PRESENTATO ieri, presso la scuola media Domenico Savio, l'ultima opera di Aldo Ricotti intitolata “Dai quaderni di Aldo...Michelle e altre storie”. Sono intervenuti il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Basilicata Oreste Lo Pomo e il prefatore Frisco Th. Arti Men. L'opera, scritta nel periodo di tempo che va dal 1992 al 2002, è caratterizzata «da sei brevi racconti, short story, singolarissimi per argomentazioni e genere, per moduli narrativi impiegati e per modalità e angolazioni da cui alcuni temi vengono affrontati» si legge nella prefazione. L'autore, attraverso un linguaggio parlato, cerca di portare avanti la sua visione del mondo in maniera personale: la ricerca dell'immagine femminile sana. Per poter giungere a questo suo concetto, Ricotti affronta le sue gelosie, desideri e paure. «I primi due racconti si contraddistinguono per la ricerca dell'immagine femminile interiore sana e per la consapevolezza che nella società è sempre presente il noir, il delitto, la violenza e le indagini poliziesche. Nella terza storia, am-
ti, sulle nostre risorse e vige quella sfiducia atavica nelle istituzioni che ci deprime e ci impedisce di diventare protagonisti di crescita. «E’ un problema culturale, nè politico, nè economico», sono state le conclusioni. «La questione meridionale, ancora oggi, poco ha a che fare con l'economia, molto ha a che fare con le coscienze. Il livello di vita medio è molto più alto di quello di vent'anni fa ed è tale da sostenere anche una certa reattività sociale. Si guarda, si giudica, ma le scelte sono sempre faticose e difficili. Onestamente, il clima generale di abbassamento della tensione è diffuso. Per cui o c'è una reattività complessiva o non c'è una sola reazione compensativa». Morale: il Mezzogiorno salvi il Mezzogiorno. Lucia Pangaro potenza@luedi.it
Il pubblico presente in sala
(foto Andrea Mattiacci)
bientata nel futuro, si affronta lo scontro tra la società tecnologica e il senso umano. Nel corso del quarto, quinto e sesto racconto compare, finalmente, l'immagine ben definita della donna. E' una fi-
gura femminile intellettuale che ha perso l'uso della sensualità e dell'utilizzodel suo corpo; caratteristiche che riconquisterà solamente nel quinto racconto. Infine nel sesto l'uomo cede alla donna
perdendo quasi l'identità e rimanendo “sballottato” dalle violenze presenti nella società. Soltanto a fine libro l'uomo riconquista la sua identità maschile essendo l'unico modo per riappropriarsi del
rapporto con la donna» ha anticipato lo scrittore. Aldo Ricotti è anche autore di due raccolte di poesie e di un romanzo sperimentale. Antonella Mariani potenza@luedi.it
20 Potenza
Martedì 31 marzo 2009
ANTICA OSTERIA
E’ il momento della preghiera
MARCONI
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AL DUOMO
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MIMI’
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DUE TORRI
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LA TETTOIA
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OSTERIA GAGLIARDI - AVIGLIANO 0971-700743
“I due gemelli veneziani”
ISUCCIO
IL prossimo 15 aprile, con sipario alle 21, Massimo Dapporto porterà in scena “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, per la regia di Antonio Calenda. Capolavoro della comicità e della scrittura scenica, il testo offre al protagonista un banco di prova eccezionale, pari a pochi nella storia del teatro. Lo spettacolo, che fa omaggio al genio goldoniano nel trecentesimo della nascita, è un vero capolavoro della scrittura comica: s’incentra sull’incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti, portato a livelli altissimi da un Goldoni ormai pienamente padrone delle tecniche della drammaturgia settecentesca e della sapienza scenica di chi il teatro lo scrive ma sa anche “farlo”.
Allo Stabile “Di fiaba in fiaba” PROSEGUE al teatro “Stabile”, “Di fiaba in fiaba” , la prima rassegna di teatro ragazzi. Oggi, alle 18, la compagnia del “Teatro pirata” porterà in scena “Il più bello spettacolo del mondo”. Domani, sarà la volta de “Lo scavo. Viaggio al centro del teatro”. Il prossimo 2 aprile il Centro teatrale Corniani” porterà in scena “Il ristorante mangiafiabe”, uno spettacolo per attore, attrezzi da cucina e generi alimentari. Sempre il Centro teatrale Corniani, il 3 aprile, allestirà “I tre porcellini”. A chiudere la rassegna, il prossimo 4 aprile, sarà il “Teatro Verde, eventi culturali, teatri Comunicanti” con lo spettacolo “Tra le nuvole (storie dell’aria)”
•DON BOSCO• The millionaire 19. 30 - 21 •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 I mostri oggi 17.30 - 19.45 - 22 Sala 2 La verità è che non gli piaci abbastanza 17 - 19.30 - 22 Sala 3 Diverso da chi? 18 - 20.15 - 22.30 Sala 4 Gran Torino
17 - 19.30 - 22 Sala 5 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 6 Il caso dell’infedele Clara 17 - 19 - 21 Sala 7 Push 16.30 - 19 - 21.30 •DUE TORRI• I mostri oggi 19 - 21
0971-58310
AL NORD
Rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 12 aprile 2009, nella Galleria Idearte (via Londra, n. 75), la personale di Ravaioli, “Opere scelte 2008-2009”. Trenta le opere in esposizione, tutte facenti parte dell'ultima produzione del Maestro ravennate Carlo Ravaioli, alla sua prima espo- FARMACIE sizione nel capoluogo potentino. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11 - 13 / 17,30 - 20,30. TURNO NOTTURNO 31 MARZO Per Carlo Ravaioli la pittura è un quotidiano tuffo nell'As- Brienza soluto, alla ricerca della “regola principe” e della “formula piazza Europa, 12 0971 - 444822 armonica”.
ANDRA’ in scena il prossimo 2 aprile, al Teatro Nuovo del Seminario maggiore - con sipario alle 21 - lo spettacolo “Casa Tolstoj”, scritto da Dacia Maraini con Renato Campese e Monica Guazzini, per la regia di Dominick Tambasco. Casa Tolstoj racconta la storia di un famoso matrimonio, quello di Lev Tolstoj con Sofia Beers. Siamo in Russia negli anni ’60, del secolo decimono. Non si tratta di un dialogo diretto ma di un parlarsi attraverso i quaderni: lui a lei e lei a lui. Non si erano promessi di leggersi a vicenda anche i pensieri più intimi? Ma quello che all’inizio era un meraviglioso dono d’amore, diventa in seguito una prigionia, fatta di bugie e falsità, come loro stessi devono ammettere. Non si può scrivere un diario che pretende di essere privato e poi farlo leggere a qualcuno che di questo diario è spesso il soggetto involontario, il centro dei pensieri che gravitano attorno a tante giornate uguali a se stesse. Quando si fidanzano Lev e Sofia sono romanticamente innamorati, il bisogno di conoscersi li isola dal resto del mondo: si sentono privilegiati nei loro sentimenti che appaiono unici, assoluti. Invece la quotidianità di una moglie russa, per quanto aiutata da tate e serve, era piena di dolori e prove amare.
0971-34501
LA PRIMULA
Personale di Ravaioli
In scena “Casa Tolstoj”
0971-471312
AMBROSIA
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-480025
AL POGGIO
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FUORI LE MURA
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LA FATTORIA
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C’ERA UNA VOLTA
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•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Centro sociale Malvaccaro, ore 10 “IL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE” Convegno organizzato da Udu
•IL 2 APRILE Potenza, Teatro Nuovo, ore 21 “CASA TOLSTOJ” Il teatro per tutti
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
IL 5 APRILE Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA” Concerto dei “Virtuosi di Praga”
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
IL 16 APRILE Potenza, Biblioteca provinciale, ore 18 “ARTE E DISABILITA’” Proiezione del film “Bravo ragazzo
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 21
Martedì 31 marzo 2009
Si è conclusa la cinque giorni dedicata all’andrologia
Scuola e innovazione
E’ meglio prevenire Città educante arriva il sito
Visite gratuite all’ospedale San Carlo CINQUE giorni dedicati alla prevenzione andrologica. Un vero e proprio banco di prova per quanti vivono condizioni di difficoltà e disagio. Anche l'ospedale San Carlo di Potenza ha partecipato in contemporanea nazionale alla campagna portata avanti dalla Società italiana di andrologia dal titolo: “Mangiare sano vuol dire “amare” la tua sessualità e la tua fertilità. L'iniziativa su scala nazionale è stata patrocinata dal ministero del Lavoro, della Salute e delle politiche ambientali e da quello delle Politiche agricole. La nona edizione della settimana della prevenzione andrologica si è svolta dal 23 al 28 marzo. A coordinare i lavori presso il reparto di Urologia del San Carlo di Potenza, la dottoressa Angela Vita. Alla settimana della prevenzione andrologica hanno aderito anche molte case farmaceutiche. Uno stile di vita sano e al passo con i tempi seguito da specialisti di settore è stato il punto di forza dei responsabili operativi, guidati su scala nazionale dal presidente della Società italiana di andrologia, Vincenzo Gentile. La settimana della prevenzione andrologica ha
Una veduta del San Carlo
inteso evidenziare l'importanza di una sana e corretta alimentazione per contrastare alcuni fattori che possono portare all'infertilità. Mangiare sano vuol dire amarsi e amare la propria sessualità e la propria fertilità. Alternare nella propria dieta pasta, pane, frutta e i vari prodotti “mediterranei” rappresenta non solo un potente “sistema” di pre-
venzione per varie malattie, ma contribuisce ad alzare i livelli di testosterone, il principale ormone maschile e salvaguardare la funzionalità del sistema vascolare, necessari per l'attività sessuali. L'obesità può compromettere nell'uomo la funzionalità sessuale proprio perché la presenza della “massa grassa”, è strettamente legata alla diminuzione dei li-
velli di testosterone, la dieta mediterranea è un ottimo alleato per combattere l'obesità e le malattie ad essa correlate. La dieta mediterranea risulta importante anche per combattere l'infertilità dell'uomo, in tal senso gli spermatozoi, infatti, vengono alterati da sostanze tossiche generate da inquinamento, fumo, droga e via discorrendo che possono essere contrastate con una corretta alimentazione, da coniugare con una vita sana ed una regolare attività fisica. Anche lo sport diventa un grande alleato dell'uomo e della coppia. Insieme ad una sana alimentazione, un'attività fisica aerobica regolare protegge la sessualità e la fertilità. Con la dieta mediterranea è possibile tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue, prevenendo danni al sistema cardiocircolatorio, in particolare all'apparato genitale maschile e alla sua capacità erettile. Ad esempio l'olio d'oliva abbassa i livelli di colesterolo, mentre il vino rosso consumato in maniera moderata ha importanti capacità antiossidanti. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Corsi di specializzazione alla Cciaa
re oleicolo. In particolare, si porrà l’attenzione sulle relazioni esistenti tra il processo produttivo e le proprietà sensoriali del prodotto. Il corso prevede, inoltre, la presentazione della normativa sull’origine dell’olio vergine ed extravergine di oliva. «I nuovi modelli nutrizionali e le nuove modalità di consumo dei generi alimentari inducono il consumatore ad essere più esigente e maggiormente selettivo sottolinea il presidente della Camera di commercio di Potenza, Pasquale Lamorte - Ciò significa che è cresciuta l’attenzione verso le valenze salutistiche dei beni alimentari, soprattutto quelli rientranti nella dieta mediterranea come l’olio extravergine di oliva. Un
PRESTO la “Città educante” avrà anche un proprio sito internet. Sarà presentato in conferenza stampa il prossimo 2 aprile, alle 17.30, durante un incontro nella sala dell’Arco del Palazzo di città. La “Città educante” è «una straordinaria esperienza di condivisione di associazioni, genitori, istituzioni a partire dalla Città di Potenza, sui problemi della scuola». E’ un progetto partito diversi mesi fa, un tentativo di mettere in rete esperienze, idee, esigenze dei vari gradi di scuola cittadina, fino alla costituzione, magari, anche di un unico piano dell’offerta cittadina. E lo strumento digitale diventa un nuovo passo per la condivisione del percorso di una scuola che non si ferma all’interno delle aule di un istituto. All’incontro, saranno presenti, insieme al sindaco Santarsiero e all’assessore alla Pubblica istruzione Giuseppe Messina, i rappresentanti della Città educante e gli ideatori del sito internet.
Oggi seduta di consiglio provinciale
Un ordine del giorno sull’ipotesi di chiusura del “Novantunesimo”
L’analisi sensoriale dell’olio d’oliva LA Camera di commercio di Potenza e l’azienda speciale Forim hanno organizzato organizzano per il 16 aprile 2009 un corso di aggiornamento sull’analisi sensoriale degli oli di oliva. L’esperienza, che non potrà essere seguita da più di 15 persone, è rivolta a operatori del settore oleicolo, operatori della distribuzione e della ristorazione, consulenti, rappresentanti di associazioni di categoria, associazioni di tutela dei consumatori e ordini professionali (docenti del corso sono Angela Carlucci e Gabriella Caporale). L’iniziativa è finalizzata al mantenimento delle capacità di valutazione sensoriale degli oli di oliva e all’aggiornamento sulla tecnologia di produzione nel setto-
Una classe di primo grado
L’olio di oliva protagonista del corso
aggiornamento è dunque quanto mai necessario per comprendere i margini di miglioramento degli standard produttivi e rispondere in termini di garanzia al mercato». Quanto al corso, il programma, che si articolerà dalle 9 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.30, prevede lezioni su diversi argomenti come la valutazione dei di-
fetti e delle proprietà positive a differente intensità percepibile sia su campioni standard che su oli d’oliva. Poi, lo studio delle correlazioni tra processo produttivo e caratteristiche chimiche e proprietà sensoriali degli oli con prove pratiche di valutazione sensoriale. Ancora, l’evoluzione della normativa nel settore oleicolo.
SI DISCUTERA’ anche del Novantunesimo battaglione lucania nella seduta di consiglio provinciale convocata per stamattina, alle 10.30, nell’aula del palazzo della Provincia. Sulla caserma potentina è stato presentato un ordine del giorno dai consiglieri Luca Manzi (Verdi) e Vito Bochicchio (Ps) per avere informazioni circa «l’ipotizzata chiusura del 91esimo battaglione “Lucania” del capoluogo». All’ordine del giorno anche alcune sdemanializzazioni e vendite di suoli di proprietà provinciale. Seguirà l’eventuale approvazione del Piano operativo annuale (2004 e 2005) della Comunità montana “Medio Agri” e del bando di gara per l’affidamento del
GLI STUDENTI INCONTRANO GLI AUTORI... E RIFLETTONO
Simone Di Meo oggi a Brienza “L’IMPERO della camorra” è l’opera protagonista del quarto appuntamento con “La vita tra le righe”, l’iniziativa della Provincia di Potenza (Ufficio per le Politiche giovanili) rivolta agli studenti lucani, che ha come obiettivo la promozione della lettura tra gli adolescenti e il confronto con autori di fama nazionale e internazionale. Oggi, allora, tocca al ventottenne giornalista napoletano Simone Di Meo, autore del libro “L’impero della camorra” che racconta la carriera criminale di Paolo Di Lauro, detto “Ciruzzo ‘o milionario”, il boss che, da un’anonima stradina del quartiere di Secondigliano, dichiara guerra ai clan più potenti della Campania. Appuntamento a Brienza, alle ore 11, presso l’Istituto tecnico commerciale, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore al Bilancio della Provincia, Vito Summa.
«Tutto inizia così. Con uno «Venne prima investito e poi squillo al citofono e una ucciso con pistole e kalashnisventagliata di mitra. (...) kov. (...) Iniziarono a sparare Viene assassinato da quelli mentre ancora stava (...) di cui più si fidava, per- barcollando. Non gli diedero ché anche un camorrista il tempo nemmeno si deve fidare di qualcuno» di cadere a terra…»
servizio di gestione, manutenzione e custodia del parco Baden Powell. Oltre all’ordine del giorno sul Novantunesimo battaglione, ne saranno discussi altri quattro. Il primo, presentato dal consigliere Sandro Berardone (Pd), sulla solidarietà al presidente del gruppo Telenorba. Ancora Berardone, con il consigliere Manzi, ha presentato un altro odg sul regolamento generale per l’uso delle palestre scolastiche. Altri due ordini del giorno, presentati dal capogruppo Vincenzo Giuliano (Udc) riguardano il Piano di dimensionamento scolastico e una richiesta di commissariamento del Consorzio di bonifica dell’Alta Val d’Agri.
Martedì 31 marzo 2009
22 Picerno Scoperta una targa
Vietri Seduta fiume per il consiglio comunale
Due giorni dedicati a Forlenza
Quaranta emendamenti tutti bocciati dalla maggioranza
PICERNO - In ricordo di un illustre cittadino. Due giorni dedicati interamente alla memoria di Giuseppe Nicolò Leonardo Biagio Forlenza, chirurgo oculista che alla fine del Settecento si distinse nella comunità medica francese per le sue ricerche all'avanguardia e le sue applicazioni. Prestò il suo servizio soprattutto in Francia, dove, durante il governo repubblicano del 1799, fu nominato primo chirurgo oculista nell'ospedale nazionale degli invalidi e nell'ospedale principale di Parigi. Fra il luglio e l'agosto del 1806, con decreto diploma del segretario di Stato, venne nominato chirurgo oculista dei Licei, delle scuole secondarie, degli ospizi civili e di tutti gli stabilimenti di beneficenza dei dipartimenti dell'Impero. La sua unica opera pubblicata è “Considerazioni sull'operazione della pupilla artificiale”, di cui, purtroppo non si è riusciti finora a trovare copia. Ciò che lo rese popolarissimo in Francia furono gli interventi alla cateratte eseguite sul ministro Portalis e sul poeta Lebruna far visita nella cittadina un discendente, Oberdan Forlenza. Dopo l'inaugurazione di una targa commemorativa nella piazza a lui intitolata, nell'auditorium della scuola media “G. Fortunato” si è svolto il convegno organizzato dall'amministrazione comunale “Da Picerno a Parigi”. «Non è una discendenza diretta - ha detto Oberdan Forlenza - perché sembrerebbe che abbia avuto una sola figlia che avrebbe preso i voti. Tutti in famiglia hanno se-
guito una tradizione medica. Io, invece, l'ho interrotta e faccio tutt'altro. E' da apprezzare la sua intraprendenza scientifica, ma anche il coraggio di trasferirsi prima a Napoli e poi a Parigi. È un esempio di cervello esportato, tanto in voga in questi tempi». Ha ricordato di quando era piccolo e veniva a Picerno con la nonna. «Avevo un ricordo vivo e ho trovato la piazza in uno stato rispondente alla mia immagine con la piazzetta, il palazzo, ma non ho ritrovato la fontana». Diversi gli interventi da quelli storici tenuti dai professori Antonio Lerra e Gianpaolo D’Andrea dell'Ateneo lucano a quelli medici con il professore Giovanni Smaldone direttore dell'unità operativa oculistica dell'ospedale San Carlo. Nell'occasione è stato annunciato un gemellaggio tra Picerno e Contursi (dove attualmente risiede una parte della famiglia Forlenza). «Forlenza è il filo conduttore tra le due comunità ha detto il sindaco di Contursi terme Giacomo Rosa. Vogliamo sviluppare un percorso condiviso per il rilancio delle nostre aree interne attraverso i fondi strutturali». «Abbiamo voluto coinvolgere le due regioni - ha detto Lucia Caivano, vice sindaco e assessore alla Cultura che ha organizzato l'evento una che gli ha dato i natali e l'altra dove ha studiato. Il nostro obiettivo è riprendere i legami con i familiari e coniugare l'aspetto storico, legato a un senso di appartenenza». Iranna De Meo potenza@luedi.it
VIETRI DI POTENZA - Un consiglio comunale intenso, quello tenutosi a Vietri di Potenza sabato sera, che dalle diciannove si è concluso poco prima di mezzanotte. All'ordine del giorno quattro punti, oltre ai quaranta emendamenti presentati dai gruppo de “La Sinistra l’arcobaleno” (trentuno quelli presentati dai componenti del gruppo, i consiglieri Carmine Ferracano, Luigi Cirone e Giovanni D'Andraia) e nove dal consigliere Michele De Biase di “Un Ponte verso il futuro”. Emendamenti che però non sono passati, e sono stati tutti respinti dai nove voti della maggioranza consiliare. Al primo punto l'elezione del segretario di presidenza del consiglio e del vice-presidente del consiglio. Segretario è stato eletto il consigliere di maggioranza Antonio Picciuolo, con nove voti. Mentre ci sono stati problemi per il vice-presidente, posto ancora vacante. Infatti, la minoranza in consiglio aveva già chiesto alla maggioranza di non eleggere alcun componente di opposizione. Ma nonostante la richiesta, la maggioranza, con nove voti, ha eletto il consigliere di minoranza di “Un Ponte verso il futuro”, Donato Feo. Lo stesso però si è dimesso dall'incarico, come già l'opposizione aveva deciso ed annunciato prima del consiglio, cioè l'intenzione di non partecipare all'ufficio di presidenza con i propri componenti. Al secondo posto il rinnovo della convenzione col comune di Sant'Angelo le Fratte per la gestione associata della segreteria comunale. Conven-
In alto il sindaco Pitta. A sinistra il consigliere Ferracano
zione rinnovata coi voti de “La Sinistra L'Arcobaleno” e della maggioranza de “Il Paese”, mentre si sono astenuti i consiglieri di opposizione. Al terzo punto l'approvazione del piano delle alienazioni riguardo gli immobili comunali, da individuare e vendere. La stessa proposta è stata approvata a maggioranza con nove voti. Approvato infine (a maggioranza) il bilancio di previsione esercizio 2009, rela-
zione previsionale e programmatica per il triennio 2009/2011, bilancio pluriennale, programma opere pubbliche del triennio prima elencato ed elenco comunale dei lavori pubblici. Sono stati discussi e poi messi ai voti ben quaranta emendamenti. Trentuno proposti dai consiglieri de “La Sinistra L'Arcobaleno”: gli emendamenti proposti riguardavano richieste di contributo a vari enti, tra
cui Regione Basilicata e Aato 1 rifiuti, tutti per progetti e lavori, come per esempio lavori di recupero delle chiese, internet point, completamento servizio di raccolta differenziata, arredo urbano, progetto di una scuola di musica, progetto di formazione per dipendenti comunali. Mentre il capogruppo di opposizione, Michele De Biase, ha chiesto l’approvazione di nove emendamenti nel bilancio di previsione 2009, riguardanti tra l'altro la realizzazione del campo di tiro a volo, piano urbano di accessibilità, piano urbano traffico, recupero siti degradati e censimento ed accatastamento di tutti i beni immobili di proprietà comunale. Tutti gli emendamenti però sono stati respinti dalla maggioranza con nove voti contro gli otto degli altri due gruppi in consiglio. Claudio Buono potenza@luedi.it
Pietragalla Sabato prossimo la “Festa della gioventù”
I ragazzi del paese si preparano per Acerenza PIETRAGALLA - E' in fase di preparazione la festa della gioventù che è in programma per sabato 4 aprile ad Acerenza. Naturalmente parteciperanno numerosi ragazzi e ragazze provenienti dai centri abitati ricadenti territorialmente nella diocesi di Acerenza. Per quanto concerne i preparativi sul terriotorio pietragallese, già da alcuni giorni i giovani si stanno organizzando in maniera adeguata sia a Pietragalla sia presso la Frazione San Giorgio di
Pietragalla ragione per cui geograficamente dal territorio comunale prenderanno parte due delegazioni giovanili. In questa maniera quindi in base alla residenza i giovani e le ragazze pietragallesi potranno far riferimento ad una delle due parrocchie cittadine. In tal senso per prendere parte a questo avvenimento ci si può rivolgere sia al parroco sia alle suore sacramentine che hanno la propria sede in via San Demetrio. Questa festa della gioventù si svol-
gerà ad Acerenza a partire dalle 16 di sabato 4 aprile con l'arrivo delle varie delegazioni a cui farà seguito la marcia per le vie cittadine ed ogni gruppo parrochiale curerà la propria organizzazione. Insieme al vescovo Giovanni Ricchiuti sfileranno i giovani di Pietrapertosa, Anzi, Banzi, Brindisi Montagna, Calvello, Cancellara, Castelmezzano, Genzano di Lucania, Laurenzana, Oppido lucano, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, San Chirico Nuovo, Frazio-
ne San Giorgio di Pietragalla, Tolve, Trivigno e Vaglio Basilicata. Al termine della marcia ci sarà la veglia di preghiera a cui seguirà una festa in
iazza Giovanni XXIII a cura dell'oratorio "Stella Polare".Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it
L’INTERVENTO Concordo con quanto sottolineato, più volte, nella relazione previsionale e programmatica 2009-11: la situazione economica internazionale e di riflesso quella locale sono fortemente degenerate. Di fronte alla consapevolezza di uno scenario economico ed occupazionale mutato, mi stupisce che gli amministratori locali non abbiano recepito, nel documento programmatico, l'aggravarsi di antiche criticità ed il sorgere di nuove, ponendo in essere conseguenzialmente azioni efficaci di contrasto. La relazione programmatica si ridu-
Avigliano: «La maggioranza sia più attenta ai bisogni della cittadinanza» ce, pertanto, ad un'enumerazione di interventi estemporanei, già ascoltati e di corto respiro. Non vi è alcuna traccia di forme concrete ed incisive in grado di fronteggiare il disagio sociale crescente. La nostra proposta come la stipula di accordi, tra Ente locale e commercianti, per la vendita settimanale di prodotti alimentari fortemente sconta-
ti è rimasta inascoltata. La richiesta di promuovere, attraverso incentivi, l'installazione di pannelli fotovoltaici presso le abitazioni private e gli edifici pubblici (penso alla palestra in costruzione, nella zona delle Civitelle, che si presta a questo tipo di intervento) , è restata inattesa. La green technology rappresenta uno strumento utile mediante il
quale si realizza un duplice obiettivo: la salvaguardia dell'ambiente e la riduzione della bolletta energetica per gli utenti. La mancata realizzazione della piattaforma ecologica (progettata, approvata dalla giunta e sistematicamente lasciata nel cassetto) riduce, o annulla, il possibile beneficio derivante dal potenziamento della raccolta differenziata.
Infatti, l'amministrazione comunale dovrà appaltare a terzi il servizio di trasporto e sversamento dei rifiuti differenziati, con il susseguente aumento dei costi. Rende perplessi l'assenza di alcun riferimento, nella relazione programmaticoprevisionale, al Regolamento urbanistico. Proclamato da parte della maggioranza, attraverso gli organi
di stampa, come il volano per lo sviluppo di un'intera comunità, viene sistematicamente trascurato dalla stessa nei documenti in cui si tracciano le linee guida e strategiche del progresso collettivo. Termino esortando la maggioranza ad essere più sensibile alle esigenze della cittadinanza ed invito gli amici della minoranza a sostenere le nostre proposte, affiancandole alle loro, sempre puntuali ed appropriate.” Leonardo L. Laguardia Commissario sezione AdC “Giorgio La Pira” Avigliano
Martedì 31 marzo 2009
23 Brienza questa sera al Comune incontro con l’assessore Loguercio per il sesto lotto
«Non siamo un’area di servizio» L’Anas chiede nuovamente le varie autorizzazioni BRIENZA - Si sciolgono i nodi sul sesto lotto della Tito-Brienza. Il nuovo “stop” all'eterna incompiuta sembrerebbe slegato anche da questioni puramente finanziarie. Si è giunti allo scadere dei “pareri vincolanti e delle “varie autorizzazioni”. Ora c’è bisogno dei rinnovi. E’ l'Anas a richiederli. Ma il tanto atteso progetto esecutivo che proprio l'Anas doveva redigere sembrerebbe non pronto per via di una perizia di variante che interessa proprio gli svincoli burgentini. Dopo più di un decennio di lungaggini burocratiche si dovrebbe così riaprire l'iter. Anziché procedere con il tanto decantato appalto si ricomincia. In stand -by circa 90 milioni di euro. L'incontro di ieri sollecitato dalle sigle sindacali con l'assessore regionale alle Infrastrutture Loguercio ha sortito gli effetti sperati. In pratica si è fatta chiarezza sull'atavica questione. Ora però il segretario provinciale generale della Fillea Cgil Enzo Iacovino chie-
Lo svincolo chiuso
de a gran voce «procedure ad hoc per la Tito-Brienza. Urge un tavolo tecnico per snellire tutte le procedure legate alla Valutazione di impatto ambientale e agli altri rinnovi vari. Anche se la finanziaria taglia i fondi per la Tito-Brienza chiediamo che rientri tra le opere appaltabili nel 2009». Nel centro del Melandro
oggi invece riflettori puntati sulla Tito-Brienza. Si attende con ansia l'incontro chiarificatore con l'assessore Loguercio, previsto per questa sera alle 19.30 nella sala consiliare del Palazzo Municipale, alla presenza degli amministratori e dei cittadini. Si “mormora” anche sulla mancata attuazione del pro-
tocollo di intesa tra Regione, Provincia e i Comuni di Sasso e Brienza che di certo potrebbe dare una boccata d'ossigeno al centro urbano burgentino. Il dato certo è che la questione viabilità a Brienza è un tema che scotta. Ma lo è da anni. Perché da anni si attende il sesto lotto e oggi il centro del Melandro si ritrova a fare i conti con smog e traffico. «Brienza non può essere a vita un’area di servizio - ha detto Iacovino - e ancora una volta siamo alle solite. Dinanzi all'impegno assunto dall'assessore Loguercio, che entro il primo quadrimestre del 2009 sarebbero partiti i lavori, scopriamo verità non dette, cioè la scadenza delle varie autorizzazioni. Preso atto che la promessa non può essere mantenuta chiediamo di accelerare la tempistica affinchè la Tito-Brienza sia ancora un'opera appaltabile nel 2009». Angela Scelzo potenza@luedi.it
Muro lucano Ufficializzata la costituzione
Protezione civile Due donne nel gruppo MURO LUCANO - La Protezione civile di Muro Lucano, nella sala consiliare della Comunità montana Marmo Platano, ha ufficializzato la sua presenza sul territorio. Trentacinque soci, tra cui due donne, entreranno a far pare del “Gruppo lucano”, a sua volta inserito nella colonna mobile “Basilicata 1” della Protezione civile regionale. Il presidente Agostinelli nella sua relazione, tuttavia, non ha risparmiato critiche e frecciatine alle istituzioni, puntando il dito principalmente sulla mancanza di un piano di emergenza comunale per quanto concerne Muro Lucano, considerato dal neopresidente «un importantissimo strumento di pianificazione per stabilire, in una situazione di crisi, ruoli e competenze». Lo stesso Agostinelli ha sottolineato «le inefficienze della macchina organizzativa, a seguito di nevicate previste con largo anticipo». L'intervento del presidente, articolato e puntiglioso, ha ricordato alla platea, composta dai volontari della Protezione civile dei comuni limitrofi e da diversi cittadini sensibili alla tematica, il ruolo dell’associazione e la necessità di una gestione organica degli interventi. Inoltre, Agostinelli ha ringraziato l'ingegnere Basile, dirigente della Protezione civile della Basilicata e il presidente del CORLETO PERTICARA - La carenza di infrastrutture viarie e l’isolamento delle comunità del Sauro sono stati i principali argomenti, affrontati e dibattuti tra i banchi di scuola dell'istituto comprensivo “16 Agosto 1860” di Corleto Perticara. A dare voce alle problematiche che da tempo affliggono le popolazioni della valle saurina, è stato il Comitato civico “L’eco del Sauro” che, nello scorso week-end, ha incontrato i ragazzi e gli insegnanti dell'istituto scolastico. In particolare, l'associazione corletana presieduta da Franca Muto, si è soffermata sulla necessità di poter disporre di una rete stradale più efficiente, che consenta il
coordinamento “Gruppo lucano”, Priore, per aver predisposto le varie associazioni costituite «come unica struttura per più realtà comunali, con un sistema di comunicazione interno collegato in rete, con un unico referente per più gruppi e associazioni di volontari impegnati». «La sede messa a disposizione dalla Foto di gruppo per la protezione civile Comunità montana di concerto con il comune di Muro Lucano - ha spiegato seguenti l’esondazione dell'Arno nel il presidente della Comunità montana sessantasei, il commissario ha annunCostantino Di Carlo - fungerà da fulcro ciato la volontà di concedere alla neoper tutte le attività della Protezione ci- nata associazione “Protezione civile vile, che a sua volta sarà un anello fon- Gruppo lucano”, il fuoristrada, ormai damentale per la definizione degli in- in disuso, in dotazione alla Polizia muterventi e in particolare per le contin- nicipale. Priore e Basile hanno evidenziato genze riguardanti la stagione estiva». Di Carlo, essendo un membro della l'importanza della nascita di questo Protezione civile, ha rilevato l'impor- nuovo gruppo. «La Protezione civile italiana - ha tanza dei volontari all'interno dei comprensori, dove «svolgono un ruolo di puntualizzato Priore - è riconosciuta cittadinanza attiva e interagiscono in ambito europeo, come una organizcon realtà sociali complesse e disagia- zazione efficiente e in grado di intervete, comunicando quotidianamente con nire in tutti gli scenari internazionali, i cittadini e facendosi carico di criticità portando la sua professionalità e comriscontrabili sul territorio». La pre- petenza». Basile, al termine della conferenza, senza del volontario e del suo valore umano è stata rimarcata dall commis- ha consegnato al presidente Agostisario prefettizio del Comune di Muro nelli la targa ufficiale del volontario Lucano Cimadomo. Ricordando il ruo- della Protezione civile. lo imprescindibile degli uomini e delle Giovanni Petilli donne, ricoperto durante i giorni suspotenza@luedi.it
Corleto, gli studenti alle prese con l’isolamento collegamento tra i vari centri dell'area. Naturalmente, si è discusso anche della “questione Saurina”, un'opera viaria incompiuta da decenni tra ritardi e lentezze burocratiche. Il presidente, Franca Muto, e i componenti del direttivo del comitato “L'eco del Sauro” hanno spiegato ai ragazzi le varie tappe che hanno caratterizzato questa annosa questione, che incide, non poco, sulla qualità della vita e sulle possibilità di svi-
luppo dell'intero comprensorio. Considerato che la Saurina resterà ancora un sogno irrealizzabile come hanno confermato le recenti notizie, “L'eco del Sauro” (associazione fondata due anni fa) ha chiesto al presidente della Regione Basilicata, in occasione di vari incontri, di dare la priorità all'ammodernamento della strada statale 92. «Questa idea ha sempre ricevuto grande consenso po-
polare, ma - ha dichiarato il presidente dell' “Eco del Sauro” Franca Muto - nonostante le promesse fatte, non è stata ancora realizzata». Il dirigente scolastico, Vincenzo Lardo, nel corso del dibattito, ha invitato gli alunni a prendere coscienza dell'importanza di accostarsi alla discussione su questi temi ed ha concluso il suo intervento, ricordando a tutti che bisogna cambiare la mentalità e diventare più intraprendenti. Soltanto in questo modo il miglioramento viario potrebbe rappresentare una grande opportunità per la popolazione di Corleto Perticara. Donato Pavese potenza@luedi.it
Il problema svincoli BRIENZA - Rampe di accesso e di uscita sbarrate. Accade sulla statale 95, all'ingresso del centro abitato burgentino. E’paradossale. Eppure è una storia che si protrae da più di dieci anni. Per alcuni è solo uno strascico di quel mancato sesto lotto della TitoBrienza tanto atteso di cui però ancora non vi è traccia. Per altri è una storia che ha inizio proprio con l'apertura della 95. Da allora è quasi “lecito” infrangere il codice della strada per fare presto rientro a casa. Così quotidianamente si rischia il ritiro della patente. Ma è pur sempre un'alternativa, ad un percorso farraginoso di circa 6 chilometri del vecchio tratto che collega Brienza a Satriano di Lucania, che potrebbe però costare caro a molti burgentini. Per il momento sembrerebbe l'unica possibilità più “conciliante” per gli abitanti di contrada Castellone di Brienza, all'altezza di Santa Lucia, per raggiungere le loro abitazioni. «Più volte abbiamo segnalato la questione alle istituzioni - dice Giuseppe Mangieri - quanto accade è una vergogna. Le rampe sono chiuse in quanto sono state realizzate proprio nei pressi della galleria Santa Lucia. Purtroppo si immettono direttamente sulla 95 in direzione Potenza. Sarebbe inevitabile uno scontro con le auto che provengono dal centro burgentino. Proprio per questo si pensa che non le abbiano mai aperte. Ma le rampe di accesso in direzione Potenza e quella di uscita che dovrebbe procedere in direzione Potenza ci sono. Sono state realizzate, ma mai aperte”. Ma da contrada Castellone i disagi si estendono. Gli abitanti di località Sapiano e contrada Chiuse sono costretti ad immettersi nel traffico cittadino nella Città di Brienza per poi riprendere la statale 95. Il tutto per non rischiare il ritiro della patente. Un rischio quotidiano con cui però bisogna sempre fare conti. Si spera ancora non per molto. Ma anche a Tito la situazione non è migliore. Un iter burocratico che tra autorizzazioni e rinnovi si è concluso con un nulla di fatto. O meglio, con un rinvio. Così si ricomincia da capo. Sembrerebbe si riapra anche l'iter burocratico legato allo svincolo di Tito in località Nuvolose. Circa 13 milioni e mezzo di euro aspettano di essere spesi. Un’opera appaltabile nel 2008. Un progetto in pratica già pronto alla cantierabilità. Anche l'ex ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro si espresse sulla questione in un'interrogazione parlamentare di Giancarlo Laurini. «Il progetto con oppor-
tuni aggiornamenti - si legge nella nota del ministero - è inserito nel Piano 2007-2011». Una novità però alquanto datata che risale a luglio 2007. Un iter forse troppo lungo. Avviato nel 2004. Poi in una conferenza di servizi si constata la scadenza della validità dei pareri dell'Ufficio compatibilità ambientale e dell'Ufficio urbanistico della Regione Basilicata. E allora il capo compartimento dell'Anas richiede il rinnovo dei pareri, già positivi però in una prima fase. Pareri propedeutici per chiudere la conferenza di servizi, trasferire il progetto alla direzione generale dell'Anas per l'approvazione, espletamento della gara e successiva fase di appalto dell'opera. Ma «qualora il ritardo nell'acquisizione dei pareri non consentirà l'approvazione ed il finanziamento entro l'anno corrente - si legge in una nota dell'Anas inviata al Comune - la realizzazione dell'opera potrà avvenire solo a seguito dell'inserimento della stessa nei successivi piani di programma». Si riparte dal rinnovo della procedura di verifica o di screening del progetto esecutivo. L'autorizzazione paesaggistica dell'Ufficio Urbanistico non tarda ad arrivare. Mancherebbe però quella dell'Ufficio Compatibilità ambientale. Ed allora come districarsi in un “balletto di autorizzazioni” che sempre più fanno allontanare l'avvio dei lavori? Non ha dubbi il primo cittadino Pasquale Scavone questa è «cattiva burocrazia. Si è perso troppo tempo e invece di attivarsi per dare nuovi input all'economia lucana per cercare di rispondere alle tante istanze dei lavoratori si lasciano fermi 13 milioni e mezzo di euro. È l'ennesima testimonianza di una burocrazia inefficace, per nulla incisiva permeata da atteggiamenti personalistici poco attenti alle istanze del territorio. Alle anomalie di questo sistema mi auguro risponderanno i cittadini quando si recheranno alle urna,nei prossimi appuntamenti elettorali». Ma quali i lavori che interesseranno lo svincolo di Tito in località Nuvolose? Il progetto propone la realizzazione di uno svincolo a piani sfalsati sulla statale 95. Uno stralcio per collegare l'abitato di Tito alla nuova arteria. Per la realizzazione dello svincolo verrà utilizzato un sottopasso creato dal viadotto Marella. Quattro le rampe a senso unico per permettere l'entrata e l'uscita dalla Ss 95. Ma per il momento resta ancora tra le “nuvole” lo svincolo di Tito in località Nuvolose. an.sc. potenza@luedi.it
MartedĂŹ 31 marzo 2009
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L’opposizione ha votato a favore del documento. Soddisfatto il sindaco Navazio
Melfi: approvato il bilancio Ma per Livio Valvano: Occasione persa per la città  MELFI - Bilancio approvato. Questa la notizia saliente in merito all'ultimo consiglio comunale svolto dopo oltre tre mesi di pausa. Nessuna novità di rilievo e dunque non accolta l'offerta della minoranza che aveva prospettato l'ipotesi di poter votare all'unanimità il programma amministrativo-finanziario 2009. Occasione persa per la città di Melfi, sottolinea il capogruppo socialista Livio Valvano. Tutta l'opposizione presente in consiglio, per bocca del consigliere Mastromartino ha formalmente offerto il voto al bilancio in cambio di un ordine del giorno, da condividere all'unanimità , che avrebbe dovuto impegnare la Giunta ad utilizzare le notevoli risorse finanziarie di cui dispone il Comune di Melfi per i servizi sociali. In questo particolare momento di riduzione dei redditi, bisognava dare un segnale concreto ai cittadini, uscendo dalla teatrale contrapposizione che contraddistingue il confronto in consiglio. Abbiamo assistito - aggiunge sempre Valvano - all'approvazione del solito atto-fotocopia, peggiorato per l'evidente clima di debolezza politica che si manifesta in termini sempre piÚ evidenti. Una maggioranza dalle sembianze di un leone che abbaia e non ruggisce piÚ, perchÊ soddisfatta del pasto elettorale che pensa di consumare, anzichÊ motivata dai bisogni sempre piÚ evidenti della popolazione che non riesce piÚ a interpretare. Decisa difesa dell'operato della Giunta, invece, da parte del Sindaco Navazio, che ha sostenuto di come la sua amministrazione abbia avuto cura della spesa sociale, non venendo meno all'attenzione per le fasce piÚ deboli. Non riteniamo possibile accettare la proposta dell'opposizione che riteniamo semplicemente demagogica. Abbiamo già tenuto conto dei bisogni sociali impegnandoci a non aumentare le tariffe per i prossimi cinque anni. Non si può fare di piڝ. Se economicamente il consiglio sul bilancio non ha prodotto nulla di nuovo, da un punto di vista politico sono accadute cose interessanti. Innanzitutto si è costituito il
Rionero Ieri la conferenza stampa del primo cittadino
“Ami�: parla Placido
Un momento del consiglio di ieri
gruppo del Pdl, con la firma dello stesso Sindaco Navazio. Non hanno aderito e riflettono sul da farsi, i consiglieri Lovecchio, della lista civica Melfi 2001 e Masserini che secondo qualcuno, potrebbe candidarsi alle provinciali con La Destra di Storace. L'Udc ha mantenuto un atteggiamento ondivago. In un primo momento ha costretto la maggioranza a ritirare il provvedimento riguardante la regolamentazione degli incarichi, aderendo ad una richiesta dell'opposizione. Sul punto la maggioranza è corsa ai ripari evitando una pericolosa e numericamente insidiosa votazione. Successivamente, astenendosi, ha di fatto consentito tecnicamente che il bilancio venisse approvato dalla maggioranza. Nel frattempo resta in stand by la questione “Anâ€?. I seguaci di Fini pur aderendo al Pdl, pretendono visibilitĂ . E' previsto un rimpasto in Giunta, a rischio l'assessore Albanese. Per Forza Italia e Melfi 2001 questo procedimento non potrĂ avvenire prima delle votazioni, per gli ex missini si dovrĂ fare prima. Un “Destinoâ€? nelle mani del futuro coordinatore del Pdl. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
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RIONERO - All’indomani dell’ordinanza del Tar Basilicata che nella camera di consiglio del 25 ultimo scorso ha respinto la domanda incidentale di sospensione avanzata dall’Ami avverso un provvedimento del responsabile del servizio urbanistico, che secondo l’istante avrebbe dovuto concedere il permesso a modificare la destinazione d’uso e il permesso a realizzare determinate opere, il sindaco Antonio Placido, presenti il vice sindaco Vito D’Angelo, gli assessori comunali Pietro Pesacane, Lina Grosso, Emilio Sacco, Maria Pinto e i tecnici comunali Lorenzo Di Lucchio e Pasquale D’Urso, ha tenuto presso Palazzo Fortunato una conferenza stampa per fare chiarezza su una vicenda che – come sottolineato dal sindaco - ha prodotto un certo disorientamento presso l’opinione pubblica e una serie di equivoci che continuano a perpetuarsi a dispetto dell’evidenza dei fatti e dei pronunciamenti. E’ giunto il momento – ha detto il sindaco - perchÊ l’amministrazione comunale dica la sua, visto che in tutto questo lasso di tempo ha con grande fatica resistito a tutte le provocazioni nel tentativo di affermare anche un proprio stile comportamentale dopo aver detto soltanto che aspettavamo il pronunciamento del Tar a cui, in ogni caso, ci saremmo rigorosamente attenuti. L’assessore all’urbanistica Pesacane, dal canto suo, ha sottolineato che l’amministrazione comunale non ha mai inteso fare nessuna crociata a chiunque ma che aveva scelto la via del silenzio soltanto perchÊ voleva che a parlare fossero le carte e nel caso speci-
fico il Tar, che si è pronunciato con un’ordinanza molto ben motivata. L’assessore Pesacane ha poi ricordato che il provvedimento richiesto al responsabile del servizio urbanistico non poteva essere accordato perchÊ nella situazione specifica continuava a trovare applicazione il vecchio Pr del 1988 e non già una variante del 2000, che riguardava 17 specifici casi fra i quali non era contemplato l’ex consorzio. Nel nuovo R.U. – ha sostenuto Pesacane - abbiamo immaginato una modifica piuttosto significativa con riferimento all’area in questione che consentisse di effettuare quei lavori di ristrutturazione oggi vietati ma che domani sarebbero possibili, a riprova che nessuna crociata è stata fatta nei confronti di nessuno e che il tutto si debba sviluppare nell’ambito di una cornice di stretta legalità . Questo perchÊ – ha aggiunto Placido – l’amministrazione comunale non si è mai opposta all’apertura in quel luogo di un esercizio di vicinato, anzi con una delibera di giunta ha invitato i redattori del R.U. di modificare la previsione in quell’area prevedendo anche superfici ad uso commerciale. Se l’imprenditore in questione avesse avuto intenzione di attendere l’approvazione del regolamento urbanistico, questa questione non si sarebbe proprio posta. Ed ora dopo il pronunciamento del Tar dovrà attendere l’approvazione del R.U. in via definitiva. Questo pensavamo – ha concluso il primo cittadino – questo abbiamo pensato e questo continuiamo a pensare. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
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Barile Nomina del prefetto
Scigliuzzo commissario BARILE - Si aspettava solo l’ufficialità da parte della prefettura. Ieri mattina il prefetto di Potenza ha nominato come commissario al comune di Barile, Francesco Scigliuzzo. La determinazione - si legge nella nota della prefettura - è scaturita dalla contemporanea presentazione delle dimissioni da parte di nove consiglieri su sedici assegnati per legge al Comune. Non si sono fatte attendere alcune prese di posizione. A prendere la parola è il vicepresidente provinciale di Basilicata PopolareRosa Bianca di Potenza, Michele Talia. Noi stiamo lavorando per un sistema maturo che garantisca la governabilità della maggioranza, chiamata a non essere, contemporaneamente, opposizione. Per raggiungere questi obiettivi, occorre un rinnovamento vero e profondo nei partiti, incapaci ancor oggi, qui a Barile, di avviare processi di selezione democratica e di ricambio della classe dirigente, partendo dal basso. La politica è decisione ed a noi di Basilicata Popolare - Rosa Bianca, spetta il compito di dimostrare ai cittadini di Barile che si può cambiare.
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MartedĂŹ 31 marzo 2009
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Ripacandida Oggi dovrebbe riaprire la provinciale 8
In manette un uomo di Filiano
Ricettazione Oraziana, movimento franoso e traffico di droga in prossimità della galleria Arrestato RIPACANDIDA - Della strada provinciale n.8, in prossimità dell'abitato di Ripacandida si continuerà a parlare ancora per molto. Intanto, dopo la chiusura al transito avvenuta lo scorso 28 marzo a causa di alcune crepe sul manto stradale, nella giornata di oggi 31 marzo sarà riaperta al transito, a senso unico alternato, la strada in questione al km 11. Gli operai dell'impresa che sta costruendo la galleria oraziana stanno rinforzando la galleria per assestare meglio la soprastante strada provinciale, nel punto in cui si sono verificate piÚ frane nel giro di alcune settimane. I disagi per chi deve raggiungere ripacandida sono notevoli, soprattutto per i mezzi pesanti e gli autobus che per raggiungere la cittadina cara a San Donato sono costretti a percorrere vie alternative dopo un lungo tragitto. Ripacandida si può raggiungere solo con veicoli inferiori ai 35 quintali attraverso una stradina stretta interpoderale comunale. Su questa strada, gli automobilisti in transito trovano difficoltà a transitare perchè la suddetta strada non'è regolata da un semaforo a tempo, per cui quando si incrociano due macchine, una delle due deve far posto all'altra, dove? Intanto nel tratto finale della costruenda galleria oraziana, nella parte che va verso l'abitato di Ginestra, sopra la stessa galleria si è verificato un fronte franoso di dimensioni enorme, che probabilmente compromette i lavori della stessa galle-
LAVELLO Quando la scuola fa impresa Un'impresa al femminile per coniugare la tradizione lucana con l'innovazione tecnologica. Muove i primi passi “Execo ja spaâ€?, azienda creata dagli studenti delle seconde classi del Liceo classico “Q. Orazio Flaccoâ€? di Lavello. L' iniziativa presentata nei giorni scorsi. L'azienda nasce nell'ambito del progetto “Fare impresaâ€?, che coinvolge scuole italiane ed estere con lo scopo di avvicinare tutti i giovani al mondo del lavoro e delle imprese, favorendo anche scambi culturali con ragazzi, che stanno vivendo la stessa esperienza in diverse parti del mondo. I partecipanti al progetto, ideato dal prof. Cassero, ricoprono tutte le funzioni presenti in una vera azienda: l'amministratore delegato (Alessia Tavarone), il responsabile affari generali (Carolina Di Stasi), il vice responsabile affari generali (Roberta Vilonna), il manager delle vendite (Simona Merola), il vice manager delle vendite (Mauro Scaramuzzo), il marketing manager (Silvio Damiani), il manager finanziario (Paola Modugno), il vice manager finanziario (Donatella Fullone), il manager risorse umane (Luana Caprioli), il manager comunicazione e it (Gennantonio Caprioli), e il vice manager comunicazione (Fabiola Roccotelli). Indicativo è il fatto che la maggior parte dei componenti sia di sesso femminile, cosa che dimostra una crescente affermazione delle donne anche nell' ambito imprenditoriale. Una foto del movimento franoso
ria. Questa zona, che ricade in piena campagna, è stata circostritta dalla stessa impresa che segue i lavori. I guai di questa strada, che dovrebbe essere a scorrimento veloce, non finiscono mai, che succederà prossimamente? Avvicinato un cittadino di Ripacandida Umberto Ciccarella, di questa situazione, ha riferito: Da quando sono nato non ho mai visto tante frane nel mio territorio. La causa di ciò è da attribuire sicuramente alla mancanza di manutenzione delle strade,
per non parlare poi dei tombini, che a causa della fanghiglia che si accumula dentro, non danno libero sfogo alle acque piovane, e tutto ciò provoca smottamenti di terreno. Le cunette sono scomparse su queste strade e l'acqua scorre in mezzo creando pericolo per tutti. Quando arriverà il periodo della mietitura, con i mezzi pesanti in circolazione, ci saranno altri problemi. Sembra colpita da qualche maledizione la strada Oraziana. Non bastavano i ritardi burocratici che di fatto ne stan-
no procrastinando a data da definire la sua apertura. Altri ritardi - e altre spese sono dovute ai continui smottamenti che si verificano sulle strade in prossimitĂ del cantiere. Dopo la “doppiaâ€? - nel senso di due volte e nello stesso punto - voragine che si è aperta sulla provinciale 8, adesso ci si mette di mezzo anche questa. Non un pericolo per gli automobilisti, ma un segnale di qualcosa che, oggettivamente proprio non va. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Venosa, nuova caserma per i militari dell’Arma VENOSA - Si è concluso il trasferimento della Caserma dei Carabinieri di Venosa nella nuova struttura in Via del Bimillenario Oraziano. Come è loro costume, i militari dell'Arma hanno fatto fronte con spirito di sacrificio ai disagi delle operazioni di trasloco e, in silenzio, hanno dato inizio alle attività nei nuovi locali. Insomma, hanno anteposto l' operatività alla pubblicità . Per i risvolti e le ricadute che ha sulla comunità locale, l'evento non può passare sotto silenzio. E' arrivata finalmente a conclusione, infatti, una lunga e intricata vicenda, che ha riguardato il recupero di un struttura a rischio di abbandono e destinata al graduale degrado. Come si ricorderà piÚ volte nel corso di questi anni abbiamo evidenziato gli ostacoli e gli imprevisti che hanno rallentato i lavori di ristrutturazione e adeguamento. Progettata nel 1986 come sede del carcere locale, a lavori già iniziati e con un progetto del 2000, è stata successivamente destinata a sede del Comando Compagnia e della Stazione dei Carabinieri di Venosa. Nel luglio del 1990 il Ministero di Grazia e Giustizia comunicava, infatti, al Comune la soppressione della Casa Mandamentale di Venosa e, di conseguenza, la sospensione dei relativi lavori. Del finanziamento di 3 miliardi circa di vecchie lire dispo-
nibile, a quella data era stato già utilizzato un miliardo e mezzo per costruire il recinto perimetrale in cemento armato, alto 9 metri, e altri due recinti interni alti 7 metri, sempre in cemento armato; un fabbricato all'ingresso per gli uffici; due fabbricati per i servizi (refettorio, sala riunioni, colloqui); un fabbricato per 20 celle. Si apriva cosÏ un dibattito sull'utilizzo della struttura, che ruotava intorno a tre opzioni: Centro Sociale Aperto, Sede del Liceo Classico e Caserma dei Carabinieri. Le disposizioni emanate nel 1999, che consentivano l'utilizzo delle strutture del Ministero di Grazia e Giustizia destinandole a funzioni similari, portavano direttamente all'adozione dell'ultima ipotesi. Abbattuto l'altissimo muro di recinzione esterno e i due interni, e sono iniziati i lavori per completare e adeguare l'ex carcere a sede della caserma dei carabinieri. Il nuovo progetto a quasi triplicato in estensione il fabbricato per gli Uffici, che ospitano il Comando Compagnia e il Comando Stazione, il Gruppo Radiomobile, le camere di Sicurezza e l'Armeria (nel piano interrato è stato, inoltre, ricavato un garage e una officina meccanica). Le due palazzine per i servizi sono state ristrutturate internamente . Cambiamenti piÚ profondi nel fab-
bricato destinato alla detenzione:le 20 celle sono state ristrutturate in 6 appartamenti di 100 mq circa per ospitare i militari. E' stata inoltre costruita ex novo la palazzina per l'appartamento del Comandante della compagnia e realizzato l'appartamento del Comandante della Stazione Carabinieri ubicato al piano sovrastante gli Uffici. Oltre a garantire alla comunitĂ un valido presidio di tutela della sicurezza e di lotta alla criminalitĂ , la nuova Caserma, intorno alla quale a regime ruoteranno oltre 40 militari,famiglie residente ha evidenti ricadute dirette sulla economia locale e rappresenterĂ una risorsa per l'Amministrazione comunale: Il Comune di Venosa percepisce, infatti , dal Ministero della Difesa un affitto,determinato da un'apposita convenzione tra le parti. Struttura nuova, risorse nuove ma anche nuovi problemi per la caserma dei carabinieri. Risolti i vecchi problemi , che si trascinavano da anni, per la caserma dei carabinieri si presentano nuovi imprevisti, incompatibili con una struttura di nuova costruzione. In caso di pioggia, infatti, si verificano abbondanti infiltrazioni, che obbligano i militari dell'Arma a raccogliere l'acqua piovana cospargendo la struttura di antiestetiche bacinelle. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
DIVERSI gli interventi dei carabinieri del Vulture Melfese Alto Bradano nell'ultimo week end. I militari dell'Arma di Acerenza, coordinati dal capitano Francesco Moscato, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla procura generale della repubblica presso la corte d'appello di Potenza, il pregiudicato F.C. 42enne di Filiano. Secondo l'accusa l'uomo, già sottoposto alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza con obbligo di soggiorno in quel centro, dovrà espiare la pena di 7 anni e 2 mesi di reclusione. Il provvedimento, eseguito dai carabinieri della stazione di Pietragalla unitamente a quelli della stazione di Lagopesole, è stato emesso a seguito della commissione dei reati di associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, ricettazione, violazione delle norme sulla criminalità ed altro, commessi dal 2002 al 2006, nelle province di Potenza e Matera. L'uomo è stato portato nel carcere di Potenza. I carabinieri della compagnia di Venosa, coordinati dal capitano Enrico Galloro in un territorio posto a cerniera con i comuni della vicina puglia, hanno arrestato e tradotto presso la casa circondariale di melfi B.A., pregiudicato 28enne lavellese, con l'accusa di detenzione ai fini di spaccio di cocaina. I carabinieri durante la perquisizione domiciliare hanno inoltre rinvenuto e sequestrato un timbro a umido recante il sigillo di
Carabinieri
un comune della provincia di Foggia. A venosa, invece, i carabinieri della stazione hanno segnalato alla competente autorità amministrativa una persona di 27 anni in quanto assuntore di stupefacenti. nel corso di una perquisizione domiciliare il giovane è stato trovato in possesso di 10 grammi circa di marijuana. A Rapolla i carabinieri della compagnia di melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente hanno denunciato alla locale procura della repubblica 3 persone con l'accusa di rissa. Futili motivi connessi a problematiche condominiali le motivazioni scatenanti. Le persone interessate hanno un'età compresa fra i 18 ed i 41 anni. Due di esse, a seguito delle lesioni riportate, hanno dovuto fare ricorso alle cure dei sanitari.
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Martedì 31 marzo 2009
26 Certo il nome Amedeo Cicala. L’attuale sindaco e quello precedente tra le candidature “eccellenti”
Ipotesi 5 liste a Viggiano Anche il web si mobilita. Su Facebook creato un gruppo VIGGIANO - Con l'election day alle porte, il clima politico nella così chiamata “capitale del petrolio” è incandescente. Attraverso voci e rumors si parla addirittura di 5 liste. Ma tutto è ancora confuso e incerto. Dopo l'uscita allo scoperto dell'avvocato Amedeo Cicala con la lista “Per la rinascita di Viggiano”, sembra che non sia più un mistero l'ipotesi della candidatura dell'attuale sindaco Giuseppe Alberti insieme all'ex sindaco della precedente legislatura, Vittorio Prinzi. Ma niente è ancora ufficializzato. Nelle previsioni, un altro nome citato è il dottor Giambattista Mele, presidente dell'associazione “Laboratorio per Viggiano”. E secondo alcuni rumors pare che sia intenzionato a presentarsi anche l'attuale consigliere comunale di minoranza, Giovanni Sepe (Udc). Ma le voci non finiscono qui. Da qualche giorno circolano alcune indiscrezioni su un ulteriore lista capeggiata dal presidente della Protezione civile “Gruppo Lucano” nonché dimissionario assessore comunale, Giuseppe Priore. Insomma, se le toto previsioni dovrebbero essere fondate, nel paese del petrolio se ne “vedranno delle belle”. Ma le sorprese non finiscono. Da più di una set-
Viggiano
timana su Facebook circola il gruppo “Vuoi candidarti alla carica di sindaco di Viggiano? Un gruppo nato come segno di protesta contro il modo di fare politica a Viggiano. Infatti nella descrizione viene spiegato che “ a Viggiano è scoppiata una nuova moda: "candidarsi alla carica di sindaco". La mattina ci si alza - descrive il fondatore del gruppo - si fa colazione, si esce, si apre una se-
zione/circolo/pagina web o quant'altro e ci si candida alla carica di sindaco. Credo che - viene spiegato sempre da chi ha deciso di aprire a tutti facebookiani - una candidatura a sindaco, soprattutto in un paese con i problemi che ha Viggiano, debba essere una conseguenza logica di un'attività sociale pluriennale e non un estemporaneo desiderio di ribalta chiunque condivida questo
pensiero si iscriva a questo gruppo”. Numerosi i commenti, sopratutto di giovani, come “Speriamo solo che la gente di Viggiano riesca ad essere obiettiva e a distinguere il lupo dall'agnelllo!!!Non lasciamoci ingannare da promesse appetitose,cerchiamo di guardare al bene comune...” o “Quando la smetteranno questi nostri politici di pensare solo a se stessi (e famiglia) e concentrarsi seriamente, sul bene di Viggiano??? Meditate gente, meditate........Qualcuno ha concentrato il proprio pensiero sulla domanda “è: trattasi di nuovi rampanti interessati al bene del paese...o di falsi ideologi intenti a mungere la vacca?!? ai posteri l'ardua sentenza”. Mentre c'è chi attacca dura su un politica “a Viggiano da quando un gruppetto di notabili hanno pensato di sbloccare il PD di Viggiano, tra l'altro riconfermando l'attuale disastro, solo in funzione degli interessi di pochi, inizia a movimentarsi il paese. Mi raccontano che una volta,per candidare una persona bisognava supplicarla, oggi invece le persone non si riescono a staccare dalla poltrona che occupano…….” Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Sarconi, danneggiato un lampione della piazza
Il lampione danneggiato
SARCONI - Ancora un episodio di danneggiamento nei confronti di un elemento dell'arredo urbano del centro valligiano. Dopo la rottura dei vetri della vasca del monumento a Pinocchio, di una panchina della piazza e di un albero spezzato letteralmente in due, questa volta è toccato ad un lampione di piazza municipio subire delle “gentili attenzioni”. Nel corso della notte o comunque prima che la piazza si animasse della quotidiana vita di lavoratori e studenti, qualcuno, alla guida di un automezzo di discrete dimensioni, presumibilmente nel compiere una manovra in retromarcia, ha cozzato contro il basamento del lampione quasi sradicandolo dalla sua postazione. Un episodio sicuramente non voluto, ma non per questo incivile, se non altro perché l'autore dello stesso ha pensato bene di andarsene incurante del danno fatto. Nemmeno, a sua scusante, può dire che non se ne sia accorto, anche se manovrava in retromarcia. Difatti dalla posizione che il lampione ha assunto a seguito del-
l'urto, si desume che l'impatto deve essere stato particolarmente violento oltre che rumoroso. Costernata l'amministrazione comunale oltre che la cittadinanza. Qualcuno, intanto, ripropone che su quel lato della piazza venga stabilito il divieto di sosta totale, proprio per evitare tali episodi, vista anche la presenza di due panchine su cui spesso si trattengono persone, in genere anziane. In quella zona, difatti, è consentita la sosta per non oltre dieci minuti. La panchina danneggiata a suo tempo, infatti, si trova proprio a fianco del lampione e fu colpita da un automezzo in analoga situazione, ossia nel corso di una retromarcia. Ma se in quell'occasione l'autore involontario dell'incidente provvide alla riparazione della stessa, a sue spese, questa volta sarà sicuramente l'amministrazione comunale, ossia l'intera comunità, ad accollarsi l'onere della riparazione. Il buon senso e la buona educazione, si sa, non è di tutti. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
Senise, commozione in paese Proclamato lo sciopero alla Alesia di Latronico per la morte di suor Maria Chiara
FdC di Episcopia La Becca commissario
La messa, concelebrata dai parroci di Senise, don Mario Lacolla e don Pino Marino e presieduta dal vescovo della diocesi, mons. Francesco Nolè, hanno partecipato tantissimi sacerdoti e suore arrivate da molto comuni vicini e lontani. E naturalmente un folla di cittadini che hanno voluto tributare l'ultimo saluto a questa suora discreta e gentile. Ora la sua destinazione è prevista per Città di Castello in Umbria, laddove cioè l'ordine delle “piccole ancelle del sacro Cuore” ha un piccolo cimitero che custodisce i corpi delle sorelle chiamate al cielo. Per Senise, dopo la scomparsa di suor Orestina Grigoletto negli anni scorsi, ancora una dura perdita comunque ristorata da un indelebile ricordo della missione. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
EPISCOPIA - Carmela La Becca è stata nominata commissario per la federazione di Centro nel Comune di Episcopia. Lo rende noto il segretario regionale della Federazione di Centro Francesco Mollica che afferma: «Dopo aver tenuto incontri - si spiega in una nota - si è deciso unanimemente di nominare il commissario FdC che insieme ad altri aderenti si organizzerà in vista delle prossime elezioni amministrative di giugno e nel processo della Costituente di Centro».
Edilizia scolastica in Val D’Agri A Marsico Nuovo la palma d’oro SE IL MEDIO e il medio e basso Agri mostra un panorama variegato per gli interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici, cosa accade nell'alta Val D'agri e nella Camastra? Completiamo così il viaggio nell'utilizzo dei fondi stanziati dal Programma Operativo Val D'agri per l'edilizia scolastica. Un nuovo scenario dove spiccano Laurenzana, Marsiconuovo, Anzi e Sasso di Castalda che conquistano una palma d'oro. Se i lavori di messa in sicurezza della Scuola materna G. Bonomo e dell'istituto comprensivo di Laurenzana per un importo complessivo di 189.000 sono stati ultimati, quelli di Marsiconuovo sono quasi al termine, e a seguire quelli di Anzi e Sasso di Castalda. Ma se qualcuno procede in maniera celere, non mancano i ritardatari che sono ancora agli albori degli interventi. Al 31 dicembre 2007, non risulta rendicontato
LATRONICO - Sciopero dei dipendendi della Alesia a Latronico. A comunicarlo è la Fp Cgil che «reputa gravissimo l'atteggiamento della ditta Alesia srl che nonostante la dichiarazione di sciopero dei lavoratori, continua a non rispondere alle richieste dei pagamenti degli stipendi arretrati». Il sindacato per bocca di Michele Sannazzaro, punta il dito contro l’amministrazione comunale «colpevole - dice - di non intervenire considerato che il
nemmeno un euro sui lavori che dovevano essere eseguiti a Grumento Nova, a Satriano di Lucania, ad Abriola, a Sarconi e a Viggiano. Oltre 800.000 euro che continuano ad essere in lista di attesa tra i tanti progetti che sono stati individuati nei programmi operativi ma che non hanno ancora trovato realizzazione, con il rammarico delle comunità scolastiche che ne dovrebbero beneficiare. E le cose non sono certo migliori per Marsicovetere e Moliterno, dove alla stessa data sono stati rendicontati rispettivamente circa 146.000 euro su un totale di 419.000 derivante dai lavori eseguiti sulla scuola elementare di Piazza Zecchetin e di Via Provinciale di Marsicovetere, e 100.000 euro per lavori di somma urgenza agli immobili dell'Istituto comprensivo di Moliterno su un totale di 314.000. Diversi quindi gli interventi che attendono di
Presidente dell'Alesia è un Assessore comunale di Latronico e il Comune ha delle partecipazioni nella Società». «Questo - conclude la nota - è il palese sintomo negativo della corsa alle esternalizzazioni fatta da Governi orbi e subito accettate da Amministrazioni Comunali pronte a liberarsi dei suoi dipendenti, non curandosi più della salvaguardia degli stessi e dell'efficienza dei servizi, ma soltanto alla ricerca (sbagliando) di economizzare i costi».
essere iniziati e di conseguenza ultimati. In una posizione intermedia i centri di Brienza dove risultano spesi 112.000 circa su un totale di 311.000 e di Brindisi di Montagna dove sui lavori di messa in sicurezza e di adeguamento degli impianti della scuola elementare e media per un totale di circa 78.000 euro sono stati spesi oltre i 56.000 euro. Procedono i lavori anche a Calvello dove altri 100.000 euro circa attendono di essere spesi, a Paterno dove si spera al più presto di completare gli interventi per un importo complessivo di 290.000 euro. Chiude la panoramica Tramutola dove la spesa di circa 78.000 euro lascia spazio ai restanti 190.000 euro che devono essere impiegati per la messa in sicurezza della scuola elementare statale. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
SENISE - Avrebbe compiuto settantanni, il prossimo 23 di aprile, ma il Signore l'ha chiamata a se prima che compisse gli anni.Suor Maria Chiara, al secolo Franca Marigo era padovana ed era arrivata a Senise, una ventina di anni orsono. La sua morte ha colto di sorpresa tutti quelli che la conoscevano per la sua dedizione alla cura dei bambini ed a quella delle anime. E' morta, molto probabilmente a seguito di un infarto;nelle sere precedenti infatti, sembrava avesse dei dolori allo stomaco ma al quale forse non aveva dato peso. La morte l'ha colta nel sonno, tant'è che è stata trovata dalle consorelle che comunque l'hanno accudita e curata fino alla fine, già morta nel suo letto la mattina di ieri l'altro.
Matera Martedì 31 marzo 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
I lavoratori rinviano la protesta in attesa dei risultati del confronto con l’assessore Straziuso
Ferrosud, sciopero sospeso La Regione convoca un incontro per domani a Potenza E’ STATO sospeso lo sciopero dei lavoratori della Ferrosud che questa mattina erano pronti ad astenersi dal lavoro per protestare contro la decisione dell’azienda di cedere in affitto alla Cometi parte dell’azienda. Il motivo sta nella convocazione che le organizzazioni sindacali e i lavoratori hanno ricevuto per domani mattina alle 10 a Potenza presso la Regione Basilicata al Dipartimento Attività produttive. L’incontro con i dirigenti regionali alla presenza, così come auspicano sindacalisti e lavoratori, anche dell’assessore regionale Gennaro Straziuso è la conferma più importante dell’apertura di un confronto su un argomento che tocca direttamente il futuro della Ferrosud. «La questione Cometi è il motivo fondamentale per il quale abbiamo questo confronto che ci deve dare risposte sul futuro dei nostri 144 lavoratori. Vogliamo capire quali sono le decisioni che si andranno a prendere perchè temiamo», spiega Giuseppe Giannella della Fiom Cgil, «che questo possa essere so-
lo il primo passo per un abbandono progressivo dello stabilimento visto che tra l’altro la Cometi ha anche un’altro stabilimento a San Sepolcro con un numero più alto di lavoratori. Su queste questioni è necessario per noi che si faccia necessariamente chiarezza». Giannella aspetta questa parte di risposte già dall’incontro di domani, intanto in Ferrosud si devono affrontare anche altre questioni come quella dei 44 lavoratori che per dieci settimane sono stati posti in cassa integrazione ordinaria in virtù dei problemi che l’azienda ha avuto con la famosa commessa di Trenitalia che non è andata a buon fine. Ora però quelle dieci settimane stanno per concludersi e l’azienda dovrà chiarire cosa succederà. Anche su questi aspetti rimane un minimo di preoccupazione e di incertezza che non lascia diventare affatto più semplice il confronto di domani presso la Regione Basilicata, un confronto che toccherà ai dirigenti di via Anzio e all’assessore Straziuso portare ad una mediazione utile e importante. p.quarto@luedi.it
Confcommercio parla dei disagi per le aree blu NON CI sono novità sulla questione parcheggi e sull’affidamento del servizio di gestione da parte dell’Amministrazione Comune. Una situazione che sta creando numerose difficoltà in particolare al centro della città. Le attività commerciali in particolare sembrano soffrire di questa situazione tanto che hanno organizzato per questa mattina alle 11presso la sede della Confcommercio sita in via Trabaci una conferenza stampa organizzata dalla stessa Confcommercio e da Confesercenti. L’oggetto sono appunto i disagi derivanti dal mancato funzionamento delle aree blu e dalla riduzione in genere delle aree di parcheggio a servizio del centro. I lavoratori della Ferrosud rinviano lo sciopero
28 Matera Il capogruppo del Pd Aldo Chietera chiede al sindaco di aprire un confronto con la città
Martedì 31 marzo 2009
«Buccico ora ritiri il bilancio» Dure critiche: «Si alzi a 20.00 euro la fascia d’esenzione» «Buccico ritiri il bilancio e si apra ad un confronto con la città e le associazioni. Parliamone, così potremo garantire il nostro contributo e le nostre proposte sul provvedimento. Il tempo per farlo non manca. In questo momento il nostro voto non può essere che contrario». Il capogruppo del Partito Democratico in Consiglio Comunale Aldo Chietera avanza la sua proposta al primo cittadino e non lesina le critiche insieme agli altri consiglieri del Pd per un provvedimento che viene considerato “inadeguato” e che “sottovaluta il ruolo del Consiglio comunale”. Una critica a trecentosessantagradi che parte da aspetti di natura politica e poi arriva in altri più tangibili che vanno dalle tasse alle urbanizzazioni, dalle opere pubbliche al project financing, al nuovo piano assistenziale, alle pari opportunità, all'urbanistica. “La cosa che più mi preme sottolineare è che il ruolo del Consiglio comunale viene sottovalutato, gli odg nella formulazione del bilancio sono stati completamente disattesi” racconta il segretario cittadino del Pd Espedito Moliterni, “opere come le urbanizzazioni ad Arco o gli interventi a Piazza Kennedy che il Consiglio ha approvato. Ma ancora viene sottovalutata la partecipazione alla vita comunale ed un esempio è la mancata convocazione dei comitati di quartiere”. Di debacle politica parla Maridemo Giammetta: “a 2 anni di distanza dalle elezioni c'è un dato cioè che la maggioranza non c'è più, si compone Consiglio per consiglio e questo la dice lunga sull'attività possibile di questa Amministrazione. Ci sono 21 consiglieri ed il ventunesimo che garantisce i numeri è Angelino eletto con il centrosinistra”. “Politicamente il progetto non c'è più” aggiunge Nicola Trombetta, “non ci sono più i soggetti che hanno dato vita a quell'accordo politico, sono rimasti solo i numeri e per giunta risicati. Quanto al bilancio ci saremmo aspettati più attenzione verso il turismo, ci saremmo aspettati in bilancio fondi
La replica dell’assessore Quintano
Si sprecano parole di pura demagogia
I consiglieri del Partito Democratico contro il bilancio della giunta Buccico (foto Videouno)
per il nuovo regolamento socio-assistenziale. Una presenza della città che è l'unica non candidata per costituire Forum dei giovani. Si parla molto”, aggiunge ancora Trombetta, “di de localizzare il mercato del sabato ma in questo bilancio non c'è traccia nemmeno di questa scelta”. Di urbanistica ha parlato invece Gaetano Santarsia per il quale: “tutte le scelte in materia sono ferme alla precedente Amministrazione, le uniche messe in campo da questo governo cittadino riguardano i progetti per piazza della Visitazione che attendono però di avere i fondi necessari. In due anni invece non si è stati in grado di preparare alcun provvedimento urbanistico. Siamo ancora in attesa della conferenza di pianificazione, atto necessario per approvare il regolamento urbanistico. A questo punto immagino ci vorrà ben pià di un anno. Quanto al piano strutturale le indicazioni sono quelle che avevamo portato avanti con la precedente Amministrazione”. Infine Santarsia lancia l'appello per lasciar spazio all'edilizia popolare e la necessità di intervenire per le opere di ur-
«Numeri in Consiglio risicati»
banizzazione mancanti in alcune aree nel degrado come è il caso di via La Martella. Di “bilancio tutto al maschile” che non tiene in nessuna considerazione i problemi al femminile ha parlato Teresa Gullà mentre Francesco Bianchi si è soffermato sulla questione più spinosa cioè quella legata alle tasse: “ci era stato detto che l'aumento dell'addizionale Irpef al massimo possibile sarebbe stato provvisorio ma di questo passo indietro non c'è traccia. Vediamo invece che ci sono quelli che sono indicati come adeguamenti tecnici sul trasporto come sui rifiuti o altre voci ma che finiscono per gravare, pesantemente vista anche la crisi generale, sulle tasche dei cittadini. E' per questo che proporremo”, annuncia Bianchi, “l'allargamento della fascia di esenzione dai 15.000 fino ai 20.000 euro perché oggi sono queste le famiglie che ne hanno più bisogno”. Di alienazione di beni, sport , turismo e sportello delle imprese ha parlato invece Luca Braia sottolineando come su questi argomenti: “l'Amministrazione ha puntato pochissimo nel bilancio e le informazioni che abbiamo
«Il progetto politico non c’è più»
Ritardi e lungaggini per i lavori sulla SS 99 Api: « Gli imprenditori sono danneggiati» DOPO L'APPELLO lanciato dall'API quindici giorni fa, il termine per l'ultimazione dei lavori sul terzo lotto della S.S. 99 Matera - Altamura è scaduto e, quel che è peggio, i tempi si prevedono molto lunghi. L'Api esprime preoccupazione per le lungaggini e i continui rinvii del lotto della 99 alle porte di Matera, perché più di 4 anni non sono bastati per adeguare pochi chilometri di strada e il disagio degli operatori economici che si trovano lungo il tracciato aumenta con tutta una serie di oggettive difficoltà che finiscono per protrarsi notevolmente nel tempo a discapito dei cittadini. «Siamo pronti ad azioni eclatanti di protesta - dichiara il presidente dell'Associazione Nunzio Olivieri. Questo immobilismo danneggia ogni giorno di più le attività economiche e imprenditoriali che hanno avuto la sventura di trovarsi lungo il tracciato». «Il paradosso è che essere ubicati sulla strada di collegamento con Bari avrebbe
ad esempio sull'alienazione di beni per 4 milioni sono giunte senza alcun confronto solo 48 ore fa. Altri argomenti come lo sport o lo sportello delle imprese sono semplicemente ignorati”. L'ultima questione riguarda il project financing al centro di un'aspra critica di alcuni consiglieri delle civiche: “noi non siamo pregiudizialmente contrari ma riteniamo che su queste cose bisogna vederci chiaro. Le aspettative che si ingenerano rischiano di creare delle turbative di mercato e noi diciamo di no al fatto che vi possano essere delle speculazioni”. L'ultima questione riguarda il comportamento e le scelte che la minoranza metterà in campo in Consiglio mostrando la stessa univocità e compattezza di una maggioranza, su questo Chietera risponde: “la presenza in questo tipo di occasione da parte di tutti è richiesta dal senso civico e morale di tutti. E' dovere dei consiglieri presenziare a sedute ed avere un atteggiamento univoco di fronte alle scelte di questa maggioranza”. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
dovuto essere un vantaggio e certamente tornerà ad esserlo - in misura maggiore con la strada a 4 corsie. I lavori andavano fatti e la 99 va senz'altro raddoppiata, come da tutti noi più volte chiesto a gran voce. Tuttavia, un'opportunità di crescita per l'intero territorio non si deve trasformare in una trappola infinita per coloro che si trovano praticamente in mezzo al cantiere». «Così - ha concluso il presidente dell’Api Nunzio Olivieri - perdiamo i clienti in un periodo già di per sé poco favorevole per gli scambi commerciali. Il paradosso è che quando la strada sarà finita e i benefici dovrebbero ricadere sulle attività prospicienti, per molte di loro potrebbe essere troppo tardi». Nell'interesse degli operatori economici coinvolti l'API ha chiesto un incontro urgente al Prefetto Monteleone, con la partecipazione dell'impresa appaltatrice, dei responsabili dell'Anas. matera@luedi.it
«Come ogni anno in tempo di bilancio si sprecano parole e pensieri, che naturalmente assumono mera natura demagogica e si rivelano privi di ogni riscontro». Non ci sta l'Assessore Comunale al Bilancio Eustachio Quintano, che risponde al “decalogo” sul bilancio presentato dal gruppo del Pd, analizzandolo punto dopo punto. «Riportare l'addizionale Irpef dallo 0,8 per cento al 0,3 per cento. A questo proposito si ricorda che “lo scorso anno mai è mai stato dichiarato nulla, se non la possibilità di una eventuale rimodulazione, considerando l'intera manovra». «Quanto al finanziamento adeguato al rilancio del turismo. Mai nessuna Amministrazione passata aveva stanziato un solo euro per il settore turistico, a differenza di quella attuale, che ha investito centodieci mila euro nel 2008 e cento mila nel 2009. Risoluzione del problema della discarica comunale. E' appena il caso di ricordare che l'incremento dell'addizionale IRPEF comunale ha portato nelle casse del Comune un surplus di 2.480.000, e non già di 3.500.000 (lieve differenza!). Le maggiori entrate non hanno finanziato solo la possibilità di bandire una nuova gara, ma una buona parte dei servizi sociali e l'aumento del contratto collettivo dei dipendenti. 4- Mancato finanziamento per la stabilizzazione dei 52 precari. Il problema della stabilizzazione non è una questione di fondi: si tratta, invece, di una problematica di natura giuridica, che troverà risoluzione nel momento in cui sussisteranno le condizioni normative e sarà assicurato il rispetto del patto di stabilità. 5 - Mancato finanziamento necessario a rilanciare le attività produttive. Nell'ambito delle attività produttive, non è sicuramente di poco conto l'operazione che ha portato Matera a di-
ventare Zona Franca Urbana; un'operazione che avrà già una ricaduta per l'esercizio 2008 con l'approvazione del Regolamento di attuazione. Inoltre si sta lavorando per la realizzazione di una struttura mercatale già inserita nel piano triennale per un importo di dieci milioni di euro. 6 - Mancato finanziamento per lo Sport. Il finanziamento per lo sport avverrà attraverso una programmazione ben precisa, ma sempre alla luce di una graduatoria delle necessità e dei servizi essenziali, oltre che delle risorse economiche, che non sono infinite. 7 - Mancato finanziamento da destinare alla riqualificazione di Piazza Kennedy e per il completamento delle opere del Peep l'Arco. In proposito, l'Amministrazione Comunale ha avviato una collaborazione con soggetti privati, attraverso cui saranno questi ultimi ad accollarsi l'onere di sistemare la zona di Piazza Kennedy, mentre per il completamento delle opere del Peep l'Arco sono stati stanziati 200 mila euro sulla base delle disponibilità esistenti, oltre ad un accordo già raggiunto con l'Enel per l'eliminazione dei tralicci. 8 - Investire nelle attività di lotta all'evasione e all'elusione tributaria. A tal proposito, sarebbe bene leggere i bilanci e muovere critiche non nell'ambito di attività propagandistiche, per evitare di fare esclusivamente far rumore e pervenire ad affermazioni che non rispondono alla realtà. Infatti, se nel 2008 si sono avuti già importanti recuperi dall'evasione, che nel 2009 formano gettito ormai consolidato, nel bilancio preventivo oggetto di esame, oltre ad un recupero fisiologico, è stato realizzato un progetto all'interno della struttura che consentirà, secondo le stime attestate dal dirigente di settore, un ulteriore recupero pari ad euro 350 mila».
Formazione e vigilanza per limitare il tasso di rischio
Più sicurezza in agricoltura MATERA - L'agricoltura lucana discute della sicurezza sul luogo di lavoro. L'imprenditore agricolo, come ogni imprenditore operante negli altri settori produttivi, deve rispettare gli obblighi imposti dal D. Lgs. 81. Con il convegno di ieri, svoltosi presso la mediateca “Ribecco” di Matera, Coldiretti di Basilicata ha cercato dunque di spiegare ai propri iscritti il ruolo dell'imprenditore agricolo. «L'agricoltura può essere considerata - ha anticipato Luigi Appio, responsabile dell'area agricoltura di Ingest - un'attività dove il rischio infortuni e di malattie professionali si può avere data l'eterogeneità del sistema produttivo; infatti - ha continuato il rappresentante della segreteria organizzativa del seminario - rispetto agli altri comparti produttivi quello agricolo presenta una grande variabilità di situazioni peculiari del settore che possono determinare, ciascuna, molteplici fonti di rischio”. Dunque, per Coldiretti, occorrono formazione, informazione, vigilanza e controllo. L'incontro è stato chiuso dall'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti ed era stato aperto con diversi
altri saluti istituzionali. I relatori hanno avuto attenzioni riguardo a fattori diversi da tenere in considerazione. Per esempio, Giuseppe Lapacciana aveva il compito d'illustrare la normativa in materia di sicurezza. Mentre, Romeo Gallo ha raccontavo come si dovrebbe intervenire per la prevenzione degli incendi. “L'adeguatezza delle macchine e degli impianti”, invece, è stato il tema trattato da Ermanno Lisanti. Con il convegno, si è palesta dunque la necessità di promuovere la cultura della sicurezza nel comporto agricolo. Settore, tra l'altro, considerato per Coldiretti elemento strategico per l'economia regionale. Gli organizzatori dell'appuntamento hanno premuto su un punto determinante. “La sicurezza in agricoltura - è stato detto fra le altre cose - deve diventare un impegno concreto e perseguito, un impegno di naturale sociale e culturale, perché quest'argomento non può essere inteso che come argomento che vada a rivedere la formazione culturale degli operatori». Nunzio Festa matera@luedi.it
Matera 29
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Il programma è stato illustrato da una delegazione in visita a Oulun. Nel 2010 gemellaggio con Matera
La Finlandia è più vicina Nuovi flussi turistici in un progetto della Camera di commercio DUE realtà lontane migliaia di chilometri ma inaspettatamente simili. Matera e Oulun (provincia del nord della Finlandia) hanno scoperto nei giorni scorsi che nonostante latitudine e temperatura (-21 gradi in questi giorni) ci sono una serie di elementi che possono rappresentare il valore aggiunto per gli uni e per gli altri. A cominciare dal turismo che diventerà un progetto-pilota avviato dalla Camera di Commercio di Matera e che a luglio del 2010 si trasformerà in gemellaggio tra i due comuni. «Un’esperienza indimenticabile - spiega entusiasta il presidente Angelo Tortorelli - che io non mi aspettavo. La professionalità il calore con cui siamo stati accolti, ci hanno sorpreso, insieme alla convocazione del consiglio comunale apposta per discutere del nostro progetto. Credo che in futuro, le istituzioni locali, la Regione e le associazioni di categoria debbano avere un ruolo importante per lo sviluppo di questo programma. Una delegazione materana si è recata nei giorni scorsi in Finlandia e ha avviato contatti ed incontri per incentivare il flusso turistico dal paese del nord Europa
La conferenza stampa alla Camera di Commercio
verso la città dei Sassi. Il presidente della Camera di Commercio, Angelo Tortorelli, il presidente del consiglio comunale Romeo Sarra, il presidente dell’Api, Nunzio Olivieri, i consulenti Giovanna Vizziello e Vito Clemente, l’ing. Antonio Latorre e l’ing. Raffaele Donvito hanno incontrato rappresentanti della comunità di Oulun individuando una serie di punti in comune, a cominciare dalla necessità di incentivare i flussi turistici da e per la Finlandia e l’Italia. Nascerà così un progetto
di sviluppo delle rotte aeree per destagionalizzare il turismo nella città dei Sassi e verso la meta del nord Europa che è ancora poco conosciuta e non inserita tra le destinazioni più frequentate. Vito Clemente ha illustrato i particolari del progetto che prevede un’attenzione particolare a collegamenti affidati a voli charter, ai pacchetti ideali per incentivare i flussi turistici e ai rapporti con gli intermediari turistici, veri deus ex machina di questo processo. “Trait d’union” dell’iniziativa è stata Venan-
La task force dei carabinieri è attiva su tutta la provincia
Stalking, entra nel vivo l’operazione Penelope SENSIBILIZZARE l'opinione pubblica perché si possa superare e vincere il silenzio e far emergere tutti quei casi di stalking, altrimenti sommersi, in modo tale da poterli affrontare con la dovuta attenzione e nel massimo rispetto delle vittime. Con questo obiettivo della task force anti stalking attiva, da alcuni giorni attiva nel comando provinciale dei carabinieri di Matera, entra nel vivo l'operazione Penelope. «L'esortazione, a tutti, è di parlare, di denunciare, anche attraverso una semplice telefonata al 112, per richiedere l'intervento dei militari dell'Arma, immediato e con personale qualificato», sottolinea il comandante provinciale dei carabinieri, tenente colonnello Domenico Punzi. La task force è composta da tre militari il tenente Anna Lisa Pomidoro e il maresciallo Anna Maria Lacriola, entrambe in servizio presso la Compagnia carabinieri di Policoro e il maresciallo Camillo Novelli del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Matera. «Per una persona che ha ricevuto attenzioni particolari è difficile parlare. afferma il tenente Pomidoro - La presenza di due donne sottolinea la sensibilità dell'Arma. La maggior parte delle vittime, infatti, è di sesso femminile, in questo modo ci si può sentire a proprio agio. Spesso la donna che subisce atteggiamenti persecutori si sente impotente o ha quasi vergogna di parlare. Sarà fondamentale ascoltare, prestare attenzione, non escludere nulla: anche qualcosa che in apparenza è insignificante,
Da sinistra il tenente Pomidoro e il maresciallo Lacriola (foto Videouno)
per noi può essere utile. Non ci limitiamo alle apparenze, noi carabinieri siamo come i confessori. Non bisogna trascurare niente». L'invito da parte del maresciallo Lacriola è quello di avere «massima fiducia, massima apertura verso i militari dell'Arma senza farsi problemi nell’esporre la situazione nei minimi dettagli». A livello nazionale, l'Arma dei Carabinieri, per fronteggiare i fenomeni persecutori in danno delle donne, ha siglato, con il Ministero Pari Opportunità, un protocollo d'intesa, provvedendo ad istituire, presso il Racis di Roma, una Sezione ad hoc, con compiti di studio, analisi e supporto ai Comandi Territoriali. La task force che si è costituita nella città dei Sassi avrà competenza sull'intero territorio della provincia materana. Il gruppo agisce sotto la supervisio-
ne e il coordinamento investigativo del comandante del Reparto Operativo, che, volta per volta, si avvarrà anche della collaborazione, in fase iniziale, dei comandanti delle Compagnie. La squadra anti stalking si attiverà su precisa richiesta che perverrà dai vari Comandi territoriali sulla base delle denunce o dei casi acquisiti, costituendo, di fatto, anche un valido strumento si supporto per i magistrati. Tra gli scopi dell'operazione Penelope, il monitoraggio del fenomeno stalking in provincia, la possibilità di fornire ai reparti territoriali un intervento qualificato, la formazione del personale sul problema, la ricerca di contatti con altre organizzazioni sociali, la sensibilizzazione dell'opinione pubblica, l'attivazione di una rete antiviolenza. Previsti anche interventi presso le scuole. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
zia Rizzi, materana doc trapiantata in Finlandia da anni, dove svolge la sua attività di architetto dopo aver sposato un cardiologo. Grazie al suo intervento, la delegazione italiana è stata in perenne contatto anche con il vice console onorario d’Italia Ulla Kristiine Paanun e con il consigliere dell’Ambasciata Italiana, Antimo Campanile. Nunzio Olivieri, presidente dell’Api ha aggiunto: «In Finlandia osservano da tempo il movimento dell’aeroporto di Bari e i flussi che lo animano. E da Bari, per noi, si muovono versanti che consideriamo potenzialità utili per la destagionalizzazione, come l’area metapontina che potrebbero legarci a questo Paese europeo». Non solo turismo, però. La ricerca e le nuove tecnologie che la realtà lucana e materana in particolare, sono in grado di offrire, hanno registrato l’interesse dei finlandesi. Un accordo con l’università nell’ambito delle attività sostenute dalla Nokia in Finlandia, è l’altro risultato significativo portato a casa dalla delegazione, come ha confermato Giovanna Vizziello. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Borsa merci telematica da oggi acquisti possibili SARA’ attiva da oggi, collegandosi al sito della Camera di commercio di Matera (www.bmti.it), la Borsa Merci telematica. Il mercato, on line, consentirà di effettuare contrattazioni fra prodotti agricoli, agroalimentari e ittici. Collegandosi dal computer sarà possibile partecipare alla contrattazione basata sul metodo dell'asta continua. I mercati già attivi sono, tra l'altro, frumento tenero, duro, granturco secco, cereali, suini vivi, agrumi, patate, concimi, latte e su richiesta delle singole Camere di commercio, di prossima apertura saranno ulteriori comparti tra cui fiori e piante, carni bovine, salumi, vino in bottiglia, carciofo e mela. La rilevanza dell'agricoltura, che risulta fondamentale nell'ambito di questo strumento, è stata sottolineata dal presidente della Camera di Commercio An-
gelo Tortorelli per il quale l'ente camerale ritiene fondamentale puntare su un settore che, nonostante le difficoltà, rappresenta l motore trainante dell'economia territoriale. L'accesso alla Borsa sarà riservato ai Soggetti Abilitati all'Intermediazione possono essere agenti di affari, società di capitali, organizzazioni professionali, società cooperative e consorzi o organizzazioni di produttori agricoli. Attraverso la “vetrina di mercato”, gli operatori possono visualizzare i mercati di proprio interesse, gestire il rapporto con i Sai (Soggetti Abilitati all'Intermediazione) e monitorare costantemente le proprie operazioni di mercato. Dopo aver inserito il proprio codice personale, inoltre, può inserire la proposta di acquisto/vendita ed inviarla a uno o più Sai. a.c.
Matera Agenda 31
Martedì 31 marzo 2009
TAXI MATERA 3332685173
Angelo
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Incontro Cittadinanzattiva SARA' presentata questo pomeriggio alle 17,30 nella biblioteca provinciale da Cittadinanzattiva la Proposta di recupero del complesso ipogeo San Marco in Platea (Arco Piazza Sedile) e di valorizzazione urbana dell'area contigua a Castel Vecchio. Nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo nel complesso ipogeo dalgruppo di lavoro che cura per Cittadinanzattiva la definizione di una proposta, da sottoporre all'attenzione dell'Amministrazione Comunale e della città.
De Siena al Centro Levi
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Auguri di buon compleanno, Angelo, dalla tua amichetta Giulia Cuscianna
OGGI alle 18, nella sala conferenze del Centro Culturale “C. Levi” di Matera, in piazzetta Pascoli, n. 1, Antonio De Siena, direttore del Museo Archeologico di Metaponto, terrà per gli appassionati di cultura classica una conversazione dal titolo “La colonia greca di Metaponto: organizzazione urbana e bonifica agraria del territorio”.
Conferenza stampa Cgil CONFERENZA stampa oggi alle ore 11 nella sede della Cgil per rendere noti gli esiti della consultazione democratica avviata nei confronti dei lavoratori e pensionati del territorio sull'accordo per la riforma degli assetti contrattuali siglato da Cisl, Uil, Ugl in data 22.1.2009. La Cgil rende noto che «lo strumento democratico delle assemblee effettuate su tutti i posti di lavoro e nei comuni della provincia ha consentito di illustrare le ragioni della contrarietà a firmare quell'accordo».
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/309098 0835/262260 0835/336882 0835/331314
SERVIZI SOCIALI Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •
33 Calcio Eccellenza Si complica la strada verso la salvezza diretta. Ora pausa fino al 19 aprile
Martedì 31 marzo 2009
Forza Matera, arbitraggio indigesto Due rigori negati e il Picerno vince con un tiro dal dischetto MATERA - Un arbitro che giunge da fuori regione, in procinto di fare il salto di categoria, dovrebbe essere una garanzia per le due squadre che scendono in campo. A Picerno, invece, non è stato così per il Forza Matera. Un arbitraggio, quello di Masi di Bari, che ha scontentato tutti, ma che lascia l’amaro in bocca soprattutto agli uomini di Liuzzi che si vedono sfuggire di mano la possibilità di conquistare un risultato positivo con quella che era una diretta concorrente alla permanenza nel massimo campionato regionale. Adesso la classifica vede Ricigliano e Ferrandina tranquille, o quasi, a quota 37 punti, Avigliano e Picerno ancora con qualche grattacapo a quota 35 punti. Ancora immischiate nella corsa salvezza Atella, a quota 31, ovviamente il Forza Matera con i suoi 30 punti e l’Irsinese che di punti ne ha 29, ma che deve recuperare la gara ad Avigliano. Tra queste formazioni devono “uscire” due squadre che devono lottare nei play out con Banzi, Vultur e Balvano, anche se tra queste tre squadre una deve scendere direttamente in Promozione. Una finale di campionato che si preannuncia infuocato, con quattro, se non cinque, scontri diretti da giocare nelle ultime tre partite. Un quadro ancora tutto da delineare a 270 minuti
A sinistra il tecnico del Forza Matera, Francesco Liuzzi, e a destra il portiere Antonio Dimola
dalla fine della regular season. Di Pede e compagni hanno da sfidare, nell’ordine, Ricigliano, Banzi e Ferrandina. Tre incontri difficili, ma nei quali non saranno ammessi errori da parte di nessuno. Bisognerà tenere conto anche di fattori esterni, come un arbitraggio non all’altezza della situazione come quello di Picerno. Una serie di circostanze che ha portato alla sconfitta con la squadra di Di Mase. Una gara che già era partita male nel finale della scorsa gara con l’espulsione di Rino Ciardiello, a cui si è aggiunta la squalifica di Giuseppe Biondino per somma di ammonizioni. Ma alla fine Liuzzi era riuscito a trovare la quadratura del cerchio
con il recupero di Antonello Farinola e lo spostamento di Nicola Di Pede al centro del campo accanto a Scalbi. La formula ha funzionato anche se non ha prodotto punti in classifica. Adesso, dopo la lunga pausa pasquale, con il ritorno in campo fissato per il 19 aprile, con i rientri in squadra di due elementi di esperienza come Biondino e Ciardiello, bisogna puntare al massimo profitto in queste tre gare di campionato. Intanto per questo finale di stagione è stato tesserato il portiere Gaetano Ferri, nel cui curriculum compaiono le esperienze con il Varisius Matera, col Banzi e con il Pomarico. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
Prima Gol di Nuzzolese per la Rigamonti
Primo tempo da favola poi la difesa va in tilt COME GIÀ successo in altre ga- no ci ha fatto regali e tantomeno re in questo campionato, la Ri- ne faremo noi». Nella vostra gamonti manda alle ortiche una squadra l'attacco è stato poco ingrande occasione. La partita era cisivo, spesso giocavi solo. Chi iniziata sotto i migliori auspici potevano essere i tuoi compagni con una rete dopo soli due minu- ideali?«E' vero pochi sono stati i ti, realizzata dall'attaccante gol fatti, ma i compagni che Massimo Nuzzolese. Il bomber avrei voluto sempre al mio fianrammaricato della sconfitta in co, visto che il mister usa il triuna giornata che sentiva positi- dente sono, Ricciardi sulla deva già nel riscaldamento, ma che stra e Cifarelli a sinistra. Con lopoi ha avuto altri risvolti come ci ro ho una buona intesa vista l'adichiara. «Quella di domenica è micizia che c'è anche al di fuori stata una gara strana, è comin- del campo, poteva influire positivamente anche in gaciata benissimo con ra». una mia rete, stavaDove andavano fatmo giocando bene, ti i correttivi in squapurtroppo gli errori dra.«Secondo il mio difensivi sono stati parere, non abbiamo determinanti, ci hanun regista a centrono condannato con campo che imposti il un risultato eccessigioco, poi anche in vo per quello che si è difesa ci sono delle lavisto in campo. L'apcune ma siamo anche proccio alla gara è stati condizionati dai stato di quelli buoni. troppi cambi, comIo ho ricevuto una preso l'allenatore che palla da Clemente e al ha influito sul rendivolo ho incrociato mento per far amalmettendo la palla in gamare bene il gruprete. A quel punto po. Poi in alcuni mopensavamo di poter menti è stata deterchiudere la gara minate la mancanza avendo a favore il Massimo Nuzzolese di grinta in alcune vento, ma la nostra gare, come quella di imprecisione sotto rete è stata determinante, poi do- domenica e tanti sono stati i punpo il pareggio siamo andati in ti persi. A guardare dietro penso bambola scoprendoci, loro cini- che gli errori fatti, ci servono di camente ci hanno puniti». Il Ver- lezione per il prossimo anno, bidetto per voi è arrivato, con che sogna programmare per tempo, stato d'animo affronterete le se necessario fare piccoli corretprossime gare.«Per i prossimi tivi. In questo campionato fa incontri cercheremo sempre di rabbia vederci ultimi, tra tutte le impegnarci al massimo, per noi squadre incontrate non ho visto per la società e per il mister che grosse differenze tra noi e altre, hanno fatto tanto nel tenere in poi la componente sfortuna e gli vita questo gruppo fino alla fine arbitri hanno completato il tutdi questo campionato, per pro- to.» grammare la prossima stagioVincenzo Bochicchio ne, in questo campionato nessumatera@luedi.it
Cosa va L’UNICA nota lieta per il Forza Matera nella gara persa in casa del Picerno è il rientro in squadra di Antonello Farinola. Il “folletto biondo” potrà essere molto utile in questo finale di campionato nella rincora salvezza. Per fortuna la sua sostituzione nel finale di gara è stata dovuta ad una botta e non ad un nuovo infortunio muscolare come era stato in altre occasioni. L’altra nota lieta può essere considerata la pausa di campionato che permetterà al tecnico di recuperare tutti al meglio in vista del rush finale che vedrà certamente la formazione del presidente Manuello tra le protagoniste di questo avvincente epilogo di stagione.
Cosa non va ZERO punti incassati. La sconfitta di Picerno può pesare e anche tanto nell’economia di questo finale di campionato. Una battuta d’arresto che spezza la serie positiva che durava da tre turni con le vittorie interne con Avigliano e Atella oltre che il pareggio guadagnato in casa dell’Irsinese. Adesso il Picerno si è allontanato e nel frattempo anche l’Atella ha fatto un piccolo passo avanti staccando il Forza Matera con il pareggio in casa con l’Avigliano. Salvezza ancora tutta da conquistare nelle ultime tre gare che devono essere affrontare come tre finali.
Promozione Tucci: «Peccato, restiamo invischiati nella zona a rischio»
Varisius, bello ma sconfitto Albano e Tataranni squalificati per il Viggiano SODDISFAZIONE in casa nero verde, nonostante la sconfitta, il Real Tolve ha dovuto sudare le fatidiche sette camice per avere la meglio sugli ospiti di Matera, grazie ad un'azione su calcio da fermo sono riusciti a bucare l'attenta difesa materana. Insomma una prestazione di assoluto livello che lascia sereni e fiduciosi per il futuro della formazione materana. Il Varisus sceso ieri, era consapevole che fare punti contro il caterpillar Tolve era difficilissimo, ma per sessanta i giallo rossi sono stati imbrigliati e non hanno creato grossi pericoli al portiere Bellosguardo, con una gara che è rimasta sui binari dell’incertezza e che lasciava ben sperare per le fortune della formazione materana. Sbloccato il punteggio la capolista ha cercato di chiudere la gara, ma solo in un occasione ci è andata vicina ma il tiro è stato sbagliato. Con il punteggio di uno a zero si è poi chiusa la gara, ma il Varisius nonostante l'inferiorità numerica per l'espulsione di Albano per doppia ammonizione, ci ha provato a fare il colpaccio, ma senza fortuna in un paio di occasioni la retroguardia tolvese è andata in difficoltà facendosi trovare impreparata, ma Villa e compagni sono stati aiutati dalla scarsa vena realizzativa degli avanti della compagine nero verde. Peccato non tanto per il risultato, quanto per la ottima prestazione sfoderata, se per tutto il resto del campionato si fosse giocato alla stessa maniera sicuramente il Varisius avrebbe avuto qualche punto in più e la salvezza diretta sarebbe già assicurata. Purtroppo la storia è un'altra
La formazione del Varisius scesa in campo domenica scorsa a Tolve
e domenica contro il Viggiano si giocano tantissime possibilità di mantenere la categoria. «La posizione in classifica è sempre la stessa, dichiara il mister Tucci, solo Montalbano e Vitalba hanno pareggiato, in attesa del reclamo del Lagopesole, restiamo ancora invischiati nella zona play-out. Peccato ancora per i due punti buttati al vento nel recupero di mercoledì, una gara già vinta è stata impattata in pieno recupero, grazie ad un rigore per uno sciocco fallo di De Bellis, il Latronico per tutta la ripresa non aveva per niente impensierito la
nostra difesa». Il Varisius esce però malconcio dalla partita contro il forte Real Tolve, infatti per il prossimo incontro non potrà contare sulle prestazioni di Albano e Tataranni che saranno appiedati dal Giudice sportivo in settimana dal giudice sportivo regionale. Per la ripresa del torneo, nelle ultime tre gare, sarà recuperato Festa rimasto in panchina per un dolore al costato rimediato in settimana, e forse anche Galeota alle prese da tempo da una contrattura. p.l.
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Ferrandina Nuovo braccio di ferro politico e pioggia di interventi per sette ore di assise
Ricchiuti si ostina, bilancio bocciato Il sindaco respinge la richiesta di rinvio, il Pd abbandona l’aula FERRANDINA - E conta fu. La votazione del bilancio di previsione ha costretto Ricchiuti e quella che fu la sua maggioranza a far parlare i numeri. Sei voti favorevoli, sei contrari (Recchia dei Verdi, Dubla di Rifondazione Comunista, Eustazio del Movimento per la Sinistra, Stigliano e Imperatore del Pdl, Pallotta dell'Addc) e l'astensione di D'Amelio e Mazziotta. Che tradotto significa: bilancio bocciato. Per essere approvato, infatti, il documento di programmazione economica finanziaria dell'Ente avrebbe dovuto ottenere la metà più uno dei voti. L'esito del voto, accolto dall'esultanza delle minoranze, dopo una seduta fiume. Oltre sette ore di dibattito e colpi di scena, comprese le dimissioni preventive dell'assessore di Italia dei Valori Francesco Pirretti. Ricchiuti aveva annunciato di presentarsi in consiglio sen-
za alcun vincolo di maggioranza. Ha corso il rischio e si è scottato. Adesso il prefetto dovrà nominare un commissario ad acta per l'approvazione del bilancio. Altra cosa, si badi, è il commissariamento. Un passo a cui non necessariamente è detto che di arrivi. Se, infatti, il commissario riesce a trovare una maggioranza in grado di approvare il documento di previsione, Ricchiuti potrà tornare tranquillamente al suo posto. Quel che emerge con chiarezza dalla lunghissima seduta di ieri è il dato politico già emerso nel consiglio straordinario di venerdì (cioè che Ricchiuti non ha più una maggioranza). Il Partito democratico ci ha provato in tutti i modi a evitare si arrivasse a una resa dei conti. Non a caso la proposta di rinviare il dibattito sul Bilancio è arrivata dal consigliere Giuseppe Montefinese. Ma il sindaco non ha ceduto di un passo.
Il municipio di Ferrandina e il sindaco Elio Ricchiuti
Lo ha detto e ribadito in più passaggi: rinviare le scelte non serve a nulla, i tavoli di conciliazione ancora meno. Troppe e troppo profonde ormai le diversità di vedute. Neanche una sospensione della seduta è servita a far cambiare idea al primo cittadino. Così ad arretrare è stato ancora una volta il Pd, che
ha optato per una ritirata strategica. I suoi tre rappresentati hanno abbandonato l'aula prima che si aprisse il confronto sul bilancio. L'ennesimo tentativo di dialogo, snobbato dal sindaco, pur consapevole di non avere i numeri per passare. D'altra parte che non avesse voglia
di scendere a compromessi di sorta Ricchiuti lo aveva lasciato intendere chiaramente la settimana scorsa, rigettando anche in quell'occasione la richiesta di rinvio della seduta del Pd, e approvando con i soli suoi fedelissimi i Regolamenti di Tarsu (Tassa sui rifiuti solidi urbani) e Ici (Imposta comunale
sugli immobili). Ad assicurare il numero legale, nella circostanza, la minoranza, presente per rispetto delle istituzioni e dei propri elettori per dirla con D'Amelio e Stigliano. Assenti, invece, i 6 consiglieri comunali rappresentanti del Partito democratico, dei Verdi, di Rifondazione e del Movimento per la Sinistra, inclusi due assessori in carica. Il motivo dell'assenza? «Per l'ennesima volta il sindaco ha agito di testa sua, senza condividere le decisioni con la maggioranza. Egli, infatti, ha adottato in giunta la bozza di bilancio in assenza di due assessori del Partito democratico (incluso lo stesso assessore al Bilancio), confermando il proprio atteggiamento autoritario». Il preludio alla bocciatura del bilancio, nonostante il passo indietro del Pd. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Montescaglioso Si discuterà anche l’Irpef Pisticci Tra gli obiettivi, quello di sviluppare l’occupazione
Fisco e tasse comunali nel Consiglio di oggi MONTESCAGLIOSO - La Presidente del Consiglio, Anna Martinelli, ha convocato, in prima convocazione e in seduta ordinaria, il Consiglio Comunale montese, riunione che si terrà martedì 31 marzo prossimo alle ore 16.30 (se l'adunanza dovesse andare deserta, la seconda convocazione è fissata per le ore 17 del giorno 1 aprile). Si tratterà della prima seduta dell'anno 2009: l'ultimo Consiglio Comunale si è infatti svolto lo scorso 29 novembre 2008, a distanza di soli otto giorni dalla precedente, tenutasi il 21 novembre. Saranno discussi sette punti all'ordine del giorno, tra i quali spicca per importanza l'argomento inserito al punto 7: l'esame e approvazione del bilancio di previsione 2009, del bilancio pluriennale 2009/2011 e relazione previsionale e programmatica 2009/2011. Oltre alla lettura e approvazione dei verbali delle sedute
precedenti, sarà determinata l'aliquota Ici (Imposta comunale sugli immobili) per l'anno 2009 e relative detrazioni oltre all'addizionale comunale all'Irpef (Imposta sul reddito delle persone fisiche) per l'anno corrente. Per quest'ultimo argomento si discuterà anche della conferma del Regolamento per l'applicazione della stessa addizionale comunale. Si parlerà dell'integrazione e modifica del regolamento comunale per la concessione di sovvenzioni, contributi, sussidi ed ausili finanziari ed attribuzione di vantaggi economici a persone bisognose e ad enti privati, argomento approvato con deliberazione di C.C. n° 69 del 14 novembre 1992. Altro punto riguarderà la modifica dell'articolo 21 del regolamento comunale per l'applicazione della Tosap (tassa per l'occupazione degli spazi e aree pubbliche). Michele Marchitelli
Marzano coordina l’Udc Nominato il rappresentante provinciale dei giovani
PISTICCI - Il nuovo coordinatore provinciale dei giovani dell'Udc parla pisticcese. La carica, infatti, è stata assegnata a Daniele Marzano, un tesserato della segreteria di Pisticci designato direttamente dal coordinatore nazionale dei giovani del partito di Casini. La notizia viene diffusa dal segretario cittadino Udc, nonché consigliere comunale, Renato Rago. «Mandiamo a Matera - spiega Rago - un giovane dalla faccia pulita, che ha deciso di entrare in politica sicuramente perché ha tanto da dire grazie ai suoi valori morali e cristiani. Daniele Marzano è un ragazzo che sente suoi tutti i problemi che in questo momento attanagliano i giovani in questo paese, dove si pensa molto alle performance politico - personali, mentre si stanno perdendo di vista i veri problemi che realmente ci affliggono. Penso, innanzitutto, alla disoccupazione ed alle difficoltà di
Pisticci
molte famiglie di arrivare a fine mese». Nel suo intervento, durante il convegno di nomina, Daniele Marzano ha voluto evidenziare come il suo operato sarà quello di costituire un gruppo di giovani capace di confrontarsi e realizzare, se sarà possibile, nuove opportunità di lavoro nonché essere di aiu-
to ai tanti ragazzi che purtroppo rischiano di intraprendere strade sbagliate. «La nomina di Daniele Marzano - riprende a dire il segretario cittadino Renato Rago - è il primo tassello che caratterizzerà il percorso iniziato dal nuovo gruppo dirigente dell'Udc di Pisticci. La sua candidatura è stata fortemente voluta dal vice segretario del partito a Pisticci, Massimo Perrello, che ha proposto al consigliere nazionale Mimmo Fiore un ragazzo dalla grande sensibilità e dalla serietà immensa. A Daniele va l'augurio di lavorare per il partito, per i giovani della provincia di Matera e soprattutto per i giovani di Pisticci». Durante il convegno sono arrivati anche gli auguri di buon lavoro da parte del segretario nazionale Lorenzo Cesa. Un motivo di gratificazione in più e nello stesso tempo di ulteriore responsabilità. provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Match convulso per le dicisioni arbitrali contestate
Vittoria in zona Cesarini MONTESCAGLIOSO - Dopo qualche sofferenza di troppo, dovuta anche all'imprecisione al tiro dei primi 45', in un finale convulso e troppo nervoso (due espulsi, Perillo (P) e Franco (M) per proteste dovute ad alcune decisioni del signor Petrosino della sezione di Bernalda, non condivise dalle due squadre in campo), la Libertas Montescaglioso, in pieno recupero (al 5' degli 8 concessi dall'arbitro per le numerose interruzioni dovute ai falli, alle proteste ma anche ai problemi fisici), supera per 1-0 il Pomarico grazie ad una rete da vero opportunista di Francesco Bubbico (giunto all'ottava segnatura stagionale), vendica il 2-1 subito all'andata e mantiene la seconda po-
sizione in classifica, con 58 punti, appaiata al Rotondella. Per il Montescaglioso è il nono risultato utile di fila e l'undicesima vittoria su 13 gare interne stagionali. A differenza di altre occasioni, la squadra allenata da Franco Cicorella (alla fine destinatario di cori inneggianti al suo nome da parte degli ultrà montesi) non ha sommerso di reti la squadra avversaria. Montesi vicinissimi alla segnatura già al 9' con il capocannoniere Stefano Cifarelli, che ha alzato alle stelle (quasi un rigore in movimento) un assist dalla sinistra di A. Tafuno. Ci hanno provato lo stesso Cifarelli, Mangia, Petruzzo e A. Tafuno, mentre il Pomarico ha replicato su calcio da fermo con A.
Montano e Nasca. Qualche momento di paura è stato vissuto al 37', quando Maurizio Raddi, scontrandosi fortuitamente con A. Montano, ha ricevuto un colpo al viso, infortunio che gli ha fatto perdere sangue e lo ha costretto ad uscire dal campo, sostituito da Marco Simmarano. Non sono poi emerse conseguenze importanti e il capitano montese ha assistito alla parte finale della gara. Il primo tempo è stato chiuso da un fallo di Carriero (giallo) su Nasca (però partito in leggero off side) che l'arbitro non ha considerato come fallo da ultimo uomo. Ultima opportunità un tiro, potente e fuori bersaglio di S. Cifarelli, che avrebbe potuto proseguire prima di sferrare la conclu-
La Libertas Montescaglioso
sione a rete. Nella ripresa, dopo un iniziale tentativo in corsa di Nasca respinto da G. Cifarelli, la squadra montese si è gettata in avanti alla ricerca della rete: al 58' Simmarano, con una botta dai 35 metri, ha sfiorato la traversa, mentre al 66' Mangia,
imbeccato da Rocco Franco, si è involato verso la porta ma si è fatto chiudere da Marino. I padroni di casa hanno sfiorato la rete con Petruzzo (tiro-cross alto di poco) e Mangia (tiro al volo troppo centrale). mic.mar.
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Grassano Finanziamenti annunciati in un incontro dai responsabili dell’Ater
Oltre un milione di euro in arrivo per i nuovi alloggi GRASSANO - Quando si dice la politica al servizio dei cittadini, questo lo spirito dell'incontro promosso dall'assessore ai lavori pubblici del comune di Grassano Filippo Luberto, per parlare di valorizzazione urbana delle politiche abitative. Presenti all'incontro l'assessore regionale alle infrastrutture e mobilità Innocenzo Loguercio, il sindaco Vito Magnate, l'amministratore unico Ater Matera Angelo Sardone, il dirigente ufficio tecnico Ater di Matera Luciano Adorisio , il responsabile edilizia sovvenzionata Regione Basilicata Antonio Larocca , il responsabile dell'area tecnica comunale di Grassano Pasquale Deniso, Franco Casertano del sindacato Sunia, Angelo Antonucci del sindacato Uniat e Angelo Clemen-
te del sindacato Sicete. A moderare gli interventi la giornalista Antonella Inciso. Nello specifico l'intervento dei responsabili dell'Ater che hanno annunciato l'arrivo di nuovi finanziamenti proprio per il comune di Grassano. Si tratta di Circa 1.200.000 euro destinati alla costruzione di nuovi alloggi nel centro storico (nella zona del cosiddetto comparto Schiavone) da destinare a giovani coppie; circa 200.000 euro per la riqualificazione delle case popolari di via Milano, per la sistemazione dei tetti delle abitazioni di rione Gramsci è in arrivo una fetta di un appalto su base provinciale che ha previsto un finanziamento di circa 4.200.000 per circa 450 alloggi in tutta la provincia. Il tema casa quanto mai attuale ha
trovato negli interventi dei tre referenti sindacali parole di critica a quanto il governo sta tendano di attuare, secondo i sindacati il piano casa se approvato così come proposto andrà a favore dei cittadini che non fanno i conti con gli affitti e le liste di attesa per avere un'abitazione di edilizia pubblica. Le conclusioni del dibattito sono state affidate all'assessore al ramo Innocenzo Loguercio che partendo proprio dalla nuova proposta piano casa ha così commentato: «Questo piano casa è studiato per chi possiede ville e ampi spazi e potrà ampliare le superfici avendone la possibilità. Invece chi ha spazi limitati, o addirittura non ha la casa, non potrà ricavare nessun vantaggio da questa proposta. In controtendenza ha lavora-
to la Regione Basilicata e l'assessorato che rappresento perché crediamo in progetti che mirano al sostegno delle politiche abitative che guardano anche alla riqualificazione dei centri storici. Un' altra delle priorità è rappresentata senza dubbio dal sostenere le locazioni, dando così una mano reale alle giovani coppie. «Credo che maggiori controlli e date certe debbano essere rispettate dalle amministrazioni per dimostrare una buona capacità di spesa, e solamente unendo le energie ognuno nel suo ruolo dalla politica, ai tecnici ai cittadini si possano ottenere risultati concreti». Soddisfatto l'assessore Luberto per le riqualificazioni abitative in arrivo a Grassano non solo per l'importo e la tempistica ma anche
Il tavolo dei relatori
perché gli interventi previsti permetteranno lo scorrimento della graduatoria degli aventi diritto all'edilizia popolare e saranno riqualificate non solo le abitazioni ma anche le aree di pertinenza. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Irsina «Stanchi di subire, non abbiamo paura di confrontarci con il mercato mondiale»
Insieme per combattere la crisi Cerealicoltura, i produttori si associano con l’Ancer IRSINA - È andato oltre ogni aspettativa il convegno organizzato ad Irsina dall'Ancer (Associazione nazionale cerealicoli) per discutere sul futuro del grano duro. Oltre ai produttori locali, sono arrivati in tanti dalla vicina Puglia, in particolare da Gravina, Altamura, Laterza e Spinazzola. Ad ospitarli il sindaco Domenico Amenta e l'assessore comunale alle Politiche agricole Antonio Altieri. Ha aperto i lavori Saverio De Bonis di Irsina, tra i promotori della nascita del nuovo movimento Ancer. I produttori si associano per combattere la crisi questo, è il filo conduttore che anima lo spirito del neo movimento sulla cerealicoltura. «I cerealicoltori del sud Italia sono stanchi di subire una crisi anomala, dai contorni poco chiari. E’ giunto il momento di costituire un'associazione forte e rappresentativa che tuteli il settore a livello nazionale, del tutto autonoma rispetto ai tradizionali riferimenti sindacali di categoria», ha affermato Salvatore Aliani portavoce della costituenda Ancer, definendo la situazione del comparto nell'incontro al
Il tavolo dei relatori
Comune di Irsina. «Nonostante l'elevata produzione di grano della scorsa campagna - ha aggiunto Aliani - le scorte mondiali sono in calo per l'aumento della domanda di pasta, mentre i prezzi internazionali del grano duro sono più alti di quelli nazionali, con un evidente discriminazione a danno degli agricoltori italiani. Ai porti pugliesi affluiscono ogni settimana navi
dall'estero, cariche di grano, spesso di bassa qualità, come dimostrerebbe il rinvenimento di piccioni morti sotto le navi». Cosa ci sia in quelle navi e come quel grano viene trattato per affrontare il trasporto su lunghe distanze sono solo alcune delle domande che si pongono quanti sono intervenuti. «Non abbiamo paura di confrontarci con il mercato mondiale tuona Aliani - ma la discri-
minazione c'è ed è evidente». «Il differenziale nel contenuto proteico - ha affermato Mimmo Viscanti tra i promotori Ancer - non giustifica tutta questa differenza ed è semplicemente un alibi per la specualzione che si nasconde nel comparto. Gli attributi di qualità del grano duro nazionale sono indispensabili per fare una pasta di qualità che non sia sintetica».
«I consumatori devono sapere - afferma Vito Giordano - che la famosa pasta di grano duro viene ormai prodotta con grani di dubbia provenienza e solo attraverso la garanzia degli agricoltori italiani si potrà garantire il made in Italy». «La domanda di grano è concentrata in mano a pochi operatori - ha sottolineato Antonio Leone nel suo intervento - . I cerealicoltori subi-
scono così lo squilibrio della catena del valore che scarica sugli anelli deboli le proprie diseconomie». «Per ristabilire equità nei prezzi, calmierati da chi gestisce il mercato, l'Ancer chiederà - ha sottolineato Saverio De Bonis - l' nterevento delle Regioni, del Ministero, del Parlamento e dell'Unione Europea affinchè cessino queste speculazioni, adottando immediatamente le misure di salvaguardia previste dalla Unione Europea, con l'immissione di dazi temporanei all'importazione per la sufficiente disponibilità di grano duro comunitario». L' Amministrazione Comunale di Irsina - tramite l’assessore all' Agricoltura Altieri che ha presenziato all'incontro, ha salutato con favore la nascita di un'associazione che serva a «far uscire i cerealicoltori da questa posizione difensiva, residuale e priva di orgoglio contrastando i continui messaggi che vogliono relegare il settore ad una condizione di marginalità ed assistenza». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Irsina La squadra gialloblu ha raggiunto il quinto posto in classifica
Quarta vittoria consecutiva del Real IRSINA - Sale la febbre in casa Real Irsina. La squadra gialloblu, con la quarta vittoria consecutiva, raggiunge il quinto posto in classifica in concomitanza con lo Sporting Scanzano ad un punto dal Miglionico al quarto posto. Meglio non si poteva proprio fare. Ma torniamo alla partita contro il Bella: «E’ stata anche questa dice mister Giacomo Rizzi una buona gara. Un po' condizionata dal vento che ha soffiato forte per tutta la partita. Il primo tempo abbiamo sofferti parecchio, ma tuttavia siamo stati in grado di andare ugualmente in gol con una rete da manuale del calcio messa a segno da Savino, a seguito di un’azione magistrale che è
culminata con un gran cross di Sant'Angelo per la testa di Savino che ha messo dentro. Il secondo tempo - spiega Rizzi - è stato più sofferto sul piano mentale, perché si è pensato anche a difendere il risultato acquisito, oltre al fatto che ad un certo punto ho dovuto fare i conti con Potenza e Amoruso che hanno accusato qualche piccolo problema muscolare. Una partita che mi ha soddisfatto in quasi tutti i suoi aspetti, per la prova offerta dai ragazzi». Adesso che la Real Irsina è in piena “ bagarre” con le altre squadre per poter puntare alla lotta dei play off, cosa pensa di fare: «Penso che ce la dob-
biamo mettere tutta - afferma Rizzi - per dimostrare il nostro valore. Ho sempre detto che noi con la nostra squadra, al completo potremmo lottare alla pari con tutti. E qui la soddisfazione si moltiplica, ci tengo a sottolineare - precisa Rizzi - che questi risultati sono arrivati soprattutto grazie al contributo offerto dai ragazzi di Irsina, che bene si sono integrati insieme a tutti gli altri. Fermo restando che fatta eccezione per pochissimi elementi, gente come Gagliardi, Potenza, Savino e qualcun altro li considero ormai del posto. Ma su questo argomento, ci
La Real Irsina
sarà tempo e modo per analizzare e discuterne; ora - afferma Rizzi - dobbiamo concentrarci sulla parte finale di questo campionato, che aldilà di quale potrà essere l'epilogo finale, per noi il bilancio, sarà sicuramente positivo.
In virtù di come si erano messe le cose qualche settimana fa - conclude Rizzi - rispetto all'attuale situazione, è motivo per noi, di una buona gratificazione». mi.do. provinciamt@luedi.it
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Il sindaco Renna: «Bisogna intervenire entro l’estate, recupereremo materiale dal Porto degli Argonauti
Metaponto chiede sabbia in prestito In fase avanzata l’iter per il ripascimento costiero BERNALDA - Risposte efficaci dalle istituzioni per il lido di Metaponto. C’è soddisfazione nel Comune di Bernalda che in una nota diffusa ieri spiega le misure per giungere quanto prima a completare l'intervento di ripascimento al lido di Metaponto. Nel comunicato si parla di lavori da completare prima dell'inizio dell'estate; un intervento che auspicano tutti gli imprenditori del comparto turistico presenti a Metaponto. L'ultimo incontro porta la data del 17 marzo; un seduta presso il dipartimento Ambiente, dove, oltre al sindaco di Bernalda, Francesco Renna, hanno partecipato il direttore generale del dipartimento Infrastrutture, Giuseppe Esposito, lo staff dell'ufficio difesa del suolo di Matera e lo staff e il direttore generale del dipartimento Ambiente, Viviana Cappiello. «Nel-
Francesco Renna
l'incontro -ha detto il sindaco- abbiamo registrato la massima disponibilità degli assessori, quello alle infrastrutture e all'ambiente, e dei direttori generali al fine di arrivare a completare gli interventi di ripascimento sul lido di Metaponto prima dell'inizio dell'estate 2009. Durante l'incontro -ha continuato Renna- si è conve-
nuto di tenere la conferenza di servizio autorizzativa dell'intervento di ripascimento il prossimo 2 aprile, e su mia proposta questa si terrà a Metaponto. Inoltre, il direttore generale Esposito, mi ha delegato a organizzare, con l'amministratore delegato della Nettis Resort, un incontro al fine di verificare la disponibilità della società, che costruisce il porto degli Argonauti, di mettere a disposizione per Metaponto parte della sabbia derivante dalle escavazioni. L'incontro, appunto con l'ingegner Donato Grieco e con l'ingegner De Nicolò della Nettis Resort, si è tenuto il 20 marzo e ora è stato aggiornato per questa settimana per effettuare un sopralluogo congiunto sul posto di escavazione in modo da stabilire le modalità di conferimento della sabbia. Con tale approviggionamento delle sabbie dal porto
si potranno incrementare almeno del 50% i volumi di sabbie da ripascere a Metaponto Lido. Infine, è da sottolineare che, in risposta alle mie richieste, le quali si proiettano sul fatto che i 2 milioni di euro stanziati siano da considerarsi come primo intervento, la Regione Basilicata, attraverso le parole dell'assessore Regionale, Innocenzo Loguercio, ha assicurato che si stanno cercando di reperire ulteriori risorse per aumentare lo stanziamento già messo a disposizione in prima emergenza per ripristinare i litorali devastati dalle ultime mareggiate. Con queste risposte -ha concluso Rennanon posso che provare piena soddisfazione, soluzioni queste che permetteranno di far esistere un turismo a Metaponto per l'estate 2009». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda Ennesimo appello agli alleati per una consultazione di coalizione
Primarie, ancora nessun nome Maria Gallitelli smentisce le voci di una sua candidatura BERNALDA - «E' troppo presto per fare i nomi di coloro che potranno essere i possibili candidati sindaci del centro-sinistra». Queste le parole di Maria Gallitelli, del Partito democratico di Bernalda. La sua voce si leva dopo la notizia diffusa nei giorni scorsi, che la davano, insieme all'attuale assessore Dino Paradiso, tra i possibili candidati per la guida della città jonica. «Certo -ha detto Maria Gallitelli- fa sempre piacere essere nominata dalla gente come possibile candidata, ma quello che posso dire e che non ho mai avanzato tale richiesta e soprattutto che non c'è nessun nome, almeno per ora, per la possibile guida della città. Questo -ha continuato la giovane iscritta del Pd- soprattutto perché prima di arrivare alla scelta del sindaco, si dovrà lavorare tanto, in quanto noi del Pd stiamo portando
avanti un discorso che si chiama Primarie. Il mio nome, almeno sulla stampa, è stato speso in un momento in cui si sta procedendo alla formazione della coalizione e pertanto non ci sono nomi sul banco. Certo le idee invece sì, ma queste per ora sono tutte rivolte al cammino che vogliamo fare e che deve passare per le primarie. Un mezzo che io considero importante e soprattutto democratico e partecipativo. Uno strumento che finalmente da il potere di scelta ai cittadini che possono indicare il loro candidato sindaco attraverso il voto prima di quello definitivo del 6 giugno. E questo è il pensiero, non già dei pochi, ma bensì del Partito democratico che di fatto è nato proprio per dare spazio e più potere ai cittadini. Ecco perchè invitiamo, come già fatto durante il pubblico incontro, tutti i partiti di centrosinistra a considerare questo
strumento come democratico. E poi, gli esempi di grande spirito partecipativo e di scelta del candidato, non già sempre del partito con i più voti, viene dalla Puglia, regione a noi vicina, da Firenze e da tantissime altre realtà che di fatto con questo strumento hanno dato la parola al popolo il quale ha scelto secondo il proprio gradimento colui che meglio poteva rappresentarli. Per terminare vorrei anche parlare della mia figura in quanto io mi considero una donna che lavora, e non una donna in carriera. Questo lo voglio sottolineare in quanto non sono una persona che pensa solo al lavoro, così come a volte si vede nei film americani, ma bensì in me -ha concluso Gallitelli- c'è l'amore della famiglia e il grande rispetto del lavoro». fa.si. provinciamt@luedi.it
Sentenza per il crollo di San Giuliano
Cittadini Attivi soddisfatti BERNALDA - I “Cittadini Attivi” di Bernalda e Metaponto, con un comunicato, hanno espresso piena soddisfazione per la sentenza di appello che ha condannato i responsabili del tragico crollo della scuola “Francesco Jovine” di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso. Il 31 ottobre del 2002, dopo una scossa di terremoto, morirono sotto le macerie dell'edificio scolastico 27 bambini e la loro maestra. Gli imputati erano sei, accusati di: omicidio, disastro, lesioni colpose e concorso in falso ideologico. In primo grado, nel luglio 2007, furono tutti assolti, perché, secondo i giudici, il fatto non sussisteva. La Corte d'Appello, invece, è giunta alla conclusione opposta: il crollo della scuola ha seppellito la scolaresca, perché l'edificio era stato ristrutturato e sopraelevato in maniera del tutto sbagliata. «I sentimenti di profondo sconcerto -si legge nel comunicato- che animarono noi tutti quando i responsabili di quel tragico crollo furono assolti in primo grado, hanno ceduto il posto a una rinnovata speranza e fede nella giustizia. Possa il sacrificio di quegli angeli farci riflettere, illuminare e servire ad evitare in futuro il ripetersi di simili tragedie avvenute anche per umana responsabilità». Il comitato Cittadini Attivi ha stabilito negli anni una forte amicizia con l'associazione “San Giuliano di Puglia 31/10/2002
La scuola crollata a San Giuliano di Puglia
onlus”, creata dai familiari delle vittime del terremoto. Nel settembre del 2007, dopo la sentenza di primo grado, alcuni membri del comitato lucano parteciparono a una conferenza stampa a Roma e alla successiva manifestazione di protesta davanti a Palazzo Madama. In quella stessa occasione furono donati tutti i certificati elettorali raccolti per contestare l'assoluzione degli imputati. Il 31 ottobre del 2007, per la “Giornata della memoria” a San Giuliano di Puglia a cinque anni dalla tragedia, i “Cittadini Attivi” presero parte alla fiaccolata e alla veglia finale nel sacrario cimiteriale degli “Angeli di San Giuliano”. Il comunicato si chiude con l'augurio che il sacrificio delle vittime «non sia stato vano, ma possa servire a meglio tutelare le future generazioni». Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it
A Palazzo dei poeti il “Gran Oscar 2009” di poesia e arti varie
“La Sfinge” premia Tursi
La cerimonia de “La Sfinge” a Tursi
TURSI - L' Accademia culturale “La Sfinge” con il patrocinio del Comune di Tursi e dell’assessorato alla Cultura, ha organizzato nei giorni scorsi il Gran Oscar europeo 2009, che è un concorso di poesia, narrativa, pittura, scultura ed arti varie. La premiazione è avvenuta in Rabatana, presso l’albergo “Il Palazzo
dei Poeti”, in occasione della festa della donna. Era presente Elisabetta Busiello napoletana, ideatrice del concorso, presidente dell'accademia La Sfinge, nonché poetessa. Le sezioni del premio erano: Poesia inedita e poesia edita (sez A e B); Raccolte di poesie, racconto, novella, romanzo sia inedito, sia edito (sez
C e D); libro edito, saggistica e giornalismo (sez E); Pittura, disegno, fotografia, artigianato, scultura ed arti varie (sez F) Premio professionalità (sez G); La mia città: poesia, tema o racconto della città in cui si vive (sez H); Spazio scuola per gli studenti fino ai 15 anni che hanno scritto una poesia, un tema o un racconto scolastico (sez I); Poesia o racconto a tema religioso (sez L). Paolo Popia ha aiutato la Brusiello a gestire il lunghissimo elenco dei premiati, chiamandoli ad uno ad uno ed invitandoli a recitare o una poesia o un brano del loro racconto. Nella sala c'era gente venuta da Matera, Marconia, Pisticci, Montalbano, Colobraro e Tursi. Al tavolo erano presenti anche l’ex sindaco Antonio Guida, l'assessore alla Cultura, Francesco Marra, il consigliere regionale Vincenzo Ruggiero. La cerimonia è stata allietata
da una esibizione musicale della Ensemble di flauti, della scuola media tursitana diretta da Michelangelo Liccese. Molti i premiati con una targa ricordo: Vincenzo D'Acunzo (pittura); i poeti: Paola Pizzo, Michele Tauro, Carmine Suriano, Luigi Posa, Mafalda Capellupo, Giusi Pontillo, Francesco Gallicchio, Gianfranca Angiulli, Vincenzo Lonigro, Maria Varasano, Ermanno Giannini, Francesco Bergamasco, Antonio Bicchierri, Ambrosio Cesira, Amalia Marmo, Palma Troiano, Michele Martinelli, Claudio Di Mella, Mario Bruno, Giulia Guida, Liborio Lascaro, Pietro Giovanni Lucarelli, Francesco D'Oronzio e Mimmo Rago; gli scrittori: Porzia Maria Cassavia, Maria Cavallo, il compianto Egidio Ruggeri per il libro “Ritratti di vita”, scritto quando era medico condotto a Valsinni (aveva ritirato il
premio la figlia) e Ledinis Rrufa; Linda Rosa Pancari (fotografia); Fiorella Percaccio di otto anni per Spazio scuola; Domenica Del Monte per scultura e pittura. Sono stati premiati inoltre: Wanda Curcio per meriti socio - culturali; i giornalisti Salvatore Verde, Salvatore Martire e Caterina Bascetta per meriti culturali. Paolo Popia e il padre Antonio hanno recitato alcune poesie in dialetto tursitano. Vincenzo Ruggiero, nipote di Egidio Ruggero, provvederà alla ristampa del libro scritto dallo zio. Elisabetta Brusiello ha distribuito anche un libretto, dove sono stampate le poesie ed i racconti dei premiati ed alcune sue poesie. La signora Busiello è anche presidente dell'Aiph (Associazione Italiana Protezione Handicappati). provinciamt@luedi.it
Martedì 31 marzo 2009
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Incontro tecnico di geometri e architetti sulle nuove normative in materia
Policoro verso il risparmio energetico POLICORO - In questi periodi di vacche magre, risparmiare un po' di soldi per far fronte ai bisogni primari, primo fra tutti quello relativo all’energia, è una buona notizia per il contribuente italiano. Così gli Ordini dei geometri, degli architetti e degli ingegneri di Matera hanno organizzato un convegno, presso la sala consiliare Nicola Montensano di Policoro, dal tema: “L'involucro edilizio dal D. leg. 311/2006 al protocollo 20-20-20”. Tanti i relatori che hanno illustrato, anche con la proiezione di immagini, i grandi passi in avanti fatti in questi anni sul tema del risparmio energetico. Secondo l' Ingegner Nicola Castrigna-
no, «una legge c'era già, la legge 10/91, poi normativa Ue e infine la 311 è intervenuta per far rispettare concretamente la normativa in materia di risparmio energetico, i cui costi sono ammortizzabili in sei anni. Questo per chi installa nella propria abitazione impianti di fotovoltaico e pannelli solari; mentre è obbligatorio per le nuove abitazioni dal 2010». Ha espresso, invece, perplessità sul certificatore degli impianti, il quale dovrebbe essere super partes, ma in realtà la normativa non farebbe chiarezza. Marco Toro, tecnico di una nota azienda, ha sostenuto come in caso di violazione della
legge per le nuove costruzioni sono previste multe pecuniarie per i trasgressori: «La ratio della 311 nasce dal protocollo Kyoto sulla limitazione delle immissioni di materiali inquinanti nell'ambiente». Tra gli interventi si segnala anche quello dell'assessore ai Lavori pubblici del Comune di Policoro, Cosimo Ierone (Città Nuova), che ha manifestato la sua sensibilità su un tema di così stretta attualità illustrando i suoi programmi: «La sperimentazione di impianti di illuminazione led in una via della città, l'introduzione del fotovoltaico e impianti di risparmio energetici più in generale nei nuovi quartieri che
si andranno a costruire come il Contratto di Quartiere II di riqualificazione dell'ingresso Sud di Policoro, tra questi anche il riciclo dell'acqua piovana per soddisfare esigenze di pubblico interesse». Inoltre, Ierone ha anche affermato come è sua intenzione inserire obbligatoriamente nei bandi comunali per opere pubbliche l'uso di impianti altamente competitivi sia sotto l'aspetto economico che ambientale, come il rifacimento anche di Piazza Dante: «A cui si deve aggiungere l'abbattimento delle barriere architettoniche e l'uso di materiale compatibile con la tutela dell'ambiente, e la sperimentazione di bar-
Un moderno lampione a led
riere verdi a protezione delle piste ciclabili e isolamento dei rumori». Anche l'Adiconsum, nella persona del suo rappresentate, Piaraldo Isolani, ha avuto parole di elogio sullo spirito della legge, «che riduce i costi della
bolletta bimestrale e si aggiunge alla detrazione fiscale del 55% per l'installazione di impianti ecocompatibili alleggerendo così il prelievo fiscale dalle tasche dei cittadini». provinciamt@luedi.it
Incertezza in casa Udc e Movimento per la sinistra. La Grande Lucania in fase di valutazione
Scanzano pronta alle Provinciali I candidati nel collegio che coincide con il Comune SCANZANO JONICO - A distanza di tre anni dalle Comunali del 2006, a Scanzano, quelle del prossimo 7 giugno saranno delle elezioni “agguerrite”. E' proprio questo l'aggettivo che meglio descrive le prossime consultazioni amministrative per il rinnovo del consiglio provinciale. Tanti i partiti che scenderanno in campo e tante le aspettative di elezione. Ricordiamo che quello di Scanzano Jonico è uno dei pochi collegi sui ventiquattro della provincia a coincidere solo ed esclusivamente con il perimetro cittadino. In pratica, verrebbe da dire che sono quasi delle “comunali”. Ma vediamo chi saranno i candidati. Partiamo dai due consiglieri provinciali uscenti, Sante Pantano e Sabatino Casulli. Entrambi aspirano alla continuità, il primo eletto nel 2004 nella lista “Di Pietro-Occhetto” non ha mai aderito all'Italia dei Valori e stavolta scenderà in campo con i “Popolari Uniti”, partito regionale il cui leader materano è il presidente della Provincia, Carmine Nigro. Il secondo, eletto in Alleanza
Da sinistra, Sabatino Casulli e Sante Pantano
nazionale la scorsa volta, ora punterebbe alla candidatura nel Pdl (Popolo della Libertà) partito di cui è tra i fondatori della sezione cittadina ubicata nel centralissimo corso De Gasperi. Per avere il placet dovrà, comunque, necessariamente confrontarsi con l'anima forzista del neo partito che pare abbia orientato su un altro nome la propria designazione. Si parla dell'avvocato Raffaello Ripoli. Al di là del Pdl o meno, però, entrambi potrebbero trovare spazio in virtù del fatto che non è pensabile che il centro-
destra si presenti all'elettorato con una sola lista collegata a differenza del centrosinistra. Il Partito democratico pare voglia puntare su Tommaso Romano, medico di base, già assessore comunale e grande esponente cittadino del partito di Franceschini. Italia dei Valori, candiderà senza dubbio un nome nuovo: Domenico Iannello, funzionario dell'Agenzia delle Entrate. Il Partito socialista, invece, correrà con Angelo Lunati, assessore al Bilancio della giunta Iacobellis. Rifondazione comu-
nista ha già ufficializzato la candidatura del consigliere comunale di opposizione, Giuseppe Giannuzzi. Per Adc, il partito di Rosa Mastrosimone, pare quasi certa la candidatura di Pietro Filardi, geometra, dipendente municipale, nonché fratello del consigliere comunale, Maurizio Filardi, già assessore in quota Verdi nella prima giunta Iacobellis. L'Udc e il Movimento per la sinistra sono ancora in alto mare, ma stanno vagliando una rosa di nomi. Sarà della partita anche “La grande Lucania”, presentatasi sabato scorso con i suoi dirigenti per tenere una riunione su temi programmatici. Come sempre all'ultimo momento uscirà sempre qualche nome a sorpresa, anche se la squadra dei candidati sarà pressoché questa. In gioco ci sarà il gradimento della giunta di centrosinistra che scenderà in competizione con due assessori, Lunati e Pantano che divide il ruolo istituzionale di consigliere provinciale con quello di assessore ai Lavori pubblici del Comune. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Montalbano La squadra non trova il suo equilibrio e continua a fallire
Lo Sporting delude ancora MONTALBANO JONICO - Delude per l'ennesima volta e fallisce ancora l'appuntamento con la vittoria la squadra jonica. Prestazione negativa anche quella contro il Moliterno di mister Vignati, apparso organizzato sì, ma, per buona sorte dello Sporting, spuntato e per nulla efficace in fase offensiva. E' sempre più un'annata no per il Montalbano, cominciata male e portata avanti peggio. Il timore (che tuttavia domenica dopo domenica va trasformandosi in certezza) dell'ormai scarna tifoseria è che si concluda in modo pessimo. E in effetti il rischio della retrocessione e di giocare la prossima stagione in prima categoria si fa sempre più corposo. Il team biancoazzurro ristagna nella bassissima classifica, in penultima posizione e il Latronico, fanalino di coda, si è rifatto sotto, portandosi a un solo
punto di distacco. La massiccia campagna acquisti d'autunno non sta portando i frutti sperati, la rivoluzione ha cambiato tutto per non cambiare niente in termini di risultati concreti. E' l'ora che il patron Iacovino esca dal guscio, è il momento, non più procrastinabile, della riflessione e della valutazione accurata e oggettiva della situazione, non sottovaluti la crisi ormai evidente e il rischio fondato che i suoi apprezzabili e variegati sacrifici finiscano per risultare come le fatiche di Sisifo, uno sforzo inutile. Gli elementi di categoria, l'esperienza, le risorse tecniche ci sono. Se i risultati positivi di cui si era certi non arrivano, se l'organico messo a disposizione di mister Diazenna non sta tenendo fede alle aspettative generali, se la squadra non riesce a guadagnare il mare aperto e le acque tranquille
della media classifica e rimane invece invischiata nei marosi della lotta per evitare la retrocessione, delle ragioni ci saranno pure. E' in piena evidenza che le prestazioni della compagine biancoazzurra sono sempre più scialbe, incolori, che il gioco latita, che in mezzo al campo non si procede che per “tentativi ed errori” per dirla con Popper. Il team jonico appare senza nerbo, come svuotato, senza la dovuta determinazione per conquistare i punti salvezza, è senza idee, i più vagano inutilmente come anime in pena perennemente in ritardo dietro la palla. Lo spirito di gruppo, quello del tutti per uno e uno per tutti, non si vede. E' netta l'impressione che le idee del tecnico non facciano presa sui singoli, che non sembrano convinti della loro efficacia e adeguatezza. Antonio Romano
Devincenzis lancia l’allarme
Crisi Cit-Soglia «Si intervenga» MONTALBANO JONICO - di dismissioni in un'area Enzo Devincenzis, vicesin- che non ha nulla da invidiadaco di Montalbano Jonico, re ad altre realtà turistiche con una lettera aperta in- italiane ed internazionali. viata a tutti gli organismi Basta la volontà responsacompetenti alla risoluzione bile di chi da solo circa un del problema, affronta la anno ha rilevato le infraquestione della vertenza strutture della Cit, ad aliCit-Soglia che crea non po- mentare speranze sul terrichi danni ai lavoratori im- torio che sino a questo mopiegati nel settore nonché mento erano disattese». Imai fornitori ed alle imprese portante per Devincenzis è più in generale. «Oltremo- che si scongiuri la logica do importante -scrive De- perversa delle terre di convincenzis- perchè si inseri- quista. «Speriamo -specifica la nota- che sce in un contenon sia così ansto più generache per il Gruple che investe lo po Soglia, Mosviluppo turirera Srl e Sistestico metaponma vacanze e tino comprenche già da dodendo anche il mani, attraverfermo giudiso il tavolo di ziario del natrattative presscente Villagso il ministero gio di Marinadello Sviluppo gri. E' un conEconomico, a testo, quello cui la scrivente turistico della Amministranostra fascia zione è stata incostiera che vitata, si coavrebbe dovuto mincino ad increare sistema travedere spiper lo sviluppo Enzo Devincenzis ragli per dare economico ed occupazionale. Proprio da risposta alle tante precariequeste due grandi realtà, tà che nascono ogni qualche se fossero state avviate a volta si parla di errati piani regime avrebbero inciso industriali. Ogni imprendifortemente sullo sviluppo tore che si rispetti non può del territorio, si aspettava permettersi di commettere un contributo alla risolu- simili errori che vanno zione del problema occupa- esclusivamente a danno zionale, di sviluppo dell'in- della povera gente che cerca dotto con la conseguente un posto di lavoro». Lo sviluppo turistico è formazione di un'area metropolitana. Per vicende as- prerogativa necessaria per sai diverse -aggiunge De- l'intera area metapontina vincenzis- comunque, così da cui non si può prescindenon è stato. Infatti, per Ma- re. «La Basilicata -conclude rinagri incide ancora il se- Devincenzis- in particolare questro della struttura e che nel rispetto del federalil'auspicio del territorio è smo solidale concede tanto che questa situazione si ri- all'Italia ed a altre regioni in solva al più presto. L'altra, forme energetiche come pepiù operativa, è che ad ho- trolio ed acqua, non può suras il Gruppo Soglia ex Cit bire simili precarietà che la avvii sul territorio una poli- utilizzano e la deprimono». tica imprenditoriale e non Anna Carone
LOTTO&CONCORSI
38 Rubriche
DAMA
Martedì 31 marzo 2009
Centrati tre ambi e un estratto con le nostre previsioni
Palermo, cadenze 6 e 7 di GIOIA GASPARINI ROMA – Torino ha cambiato il proprio leader. Dopo 67 estrazioni si è rivisto il 22 (il pazzo) che ha lasciato il comando al 14 (l’ubriaco) atteso da 48 estrazioni. Gli altri ritardatari che si sono rivisti sono il 73 (l’ospedale) terzo di Milano dopo 62 assenze, l’88 (il formaggio) quarto di Roma e il 30 (le palle del tenente) sesto di Palermo dopo 47 ritardi, il 61 (quinto di Firenze dopo 44 mancati riscontri. Il numero più atteso del momento è l’83 (il maltempo) di Genova che si conferma con i suoi 102 turni di assenza unico “centenario” del lotto. Al secondo posto c’è il 27 (le cose molli) di Milano a quota 94 e al terzo posto il 15 (il ragazzo) di Venezia con 83 assenze. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo gli ambi gemelli 11-77 a Bari e 55-88 a Roma, il terno di cifra 5 (5-51-56) a Bari, il terno di figura 1 (55-64-73) a Cagliari, il terno di cadenza 4 (4-24-74) a Genova, l’ambo simmetrico 18-73 a Milano, il terno di controfigura 6 (628-72) a Napoli, il terno di cifra 5 (52-55-65) a Roma, il terno di cadenza 0 (30-40-60) a Venezia. NAZIONALE. Avevamo proposto la figura 5 ed è uscito l’ambo 14-50. Per ambo segnaliamo la decina del 60 con la serie 60-62-63-66-69 e la cadenza 9 con la serie 39-49-69-7989. Previsione speciale 10-79 per estratto ed ambo. BARI. Vinto l’estratto con il 5 della previsione speciale. Per ambo sono in luce la cadenza 5 con la serie 3555-65-75-85 e la figura 4 con la cinquina 13-22-40-67-85. Previsione speciale 25-78 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Da 58 estrazioni la cadenza 7 non sviluppa combinazioni fortunate, combinate ambi e terni nella serie 17-27-37-57-87. Per ambo, invece, proponiamo la figura 8 con la serie 17-26-35-44-53. Previsione speciale 47-56 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo prendete in considerazione la cadenza 0 con la serie 10-30-40-60-70 e la controfigura 3 con la serie 3-14-25-47-69. Previsione speciale 44-79 per estratto ed ambo GENOVA. L’ultima decina è attesa con ambi e terni, combinateli nella serie 82-84-86-88-90. In alternativa, per i medesimi giochi, considerate la controfigura 5 con la serie 5-16-2738-49. Previsione speciale 38-83 per estratto ed ambo.
37 35 19 37 83 27 47 72 57 14 15 MILANO. Per ambo la cadenza 4 con la serie 4-24-44-64-74 e decina 41/50 con la serie 7-25-34-43-88. Previsione speciale 8-79 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la cadenza 3 con la serie 13-43-53-73-83 e la decina 41/50 con la cinquina 41-42-47-4850. Previsione speciale 36-66 per estratto ed ambo. PALERMO. Centrato l’ambo 12-30 che avevamo previsto con i numeri di figura 3. Per ambo non tralasciate la cadenza 6 e la cadenza 7, ancorate qualche giocata alla serie 6-1626-36-66 e alla combinazione 27-4767-77-87. Previsione speciale 34-59 per estratto ed ambo. ROMA. Vinto l’ambo 52-55 che avevamo proposto con la decina 51/60. Per ambo segnaliamo la cadenza 8 con la combinazione 28-3858-68-78. Interessante anche la quartina radicale 5-50-55-59. Previsione speciale 27-69 per estratto ed ambo. TORINO. Per ambo la cadenza 4 con la cinquina 14-44-54-74-84 e la controfigura 10 con la serie 10-21-4354-65. Previsione speciale 15-45 per estratto ed ambo. VENEZIA. La cadenza 5 non sviluppa combinazioni vincenti da 85 estrazioni, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-65-75. In
53 75 82 75 102 94 67 73 82 48 83
52 65 74 69 76 67 60 70 58 48 71
60 22 72 58 17 43 42 27 15 59 77
45 25 21 47 16 48 77 57 84 4 58
Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero Frequenza Numero 81 130 5 85 129 62 88 129 12 90 128 87 55 126 48 82 125 60 1 123 86 3 123 16 8 123 49 86 123 27
Ritardo 57 44 42 39 37 25 25 24 23 22
di PASQUALE GRANDE
Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 31 marzo 2009 Roma e Tutte 17, 14, 40, 48, 56, 42 Napoli, Firenze e Tutte 15, 11, 37, 45, 53, 39 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 2 aprile 2009 Roma e Tutte 70, 24, 2, 85, 66, 41 Napoli, Firenze e Tutte 68, 22, 90, 83, 64, 39
UNIDICI RUOTE
inglese. Campioni italiani celati dietro i nickname più originali e impronunciabili, soprattutto la sera, si cimentano con la damiera rovesciata badando bene a tenere lontana la dama dal raggio d'azione della pedina. Poiché a dama inglese, diversamente da quando acca-
Pronostico concorso n. 39 (del 31/03/2009) 31 34 49 50 55 67 74 81
PREVISIONI
In Italia adesso la dama parla sempre più inglese de nella variante nostrana, la pedina può catturare la dama ridimensionandone notevolmente le potenzialità. Ma attenzione pure alle regole di cattura perché “all’inglese” non esistono priorità di qualità e quantità: tra più prese possibili, si prende dalla parte che si preferisce.
Bianco muove e vince in quattro mosse
Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!
di MARIA D’AUTUNNO
Gli ambi di aprile IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Aprile, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI APRILE 11 - 66 19 - 71 56 - 17 61 - 65 26 - 62 60 - 28 83 - 11 7 - 19
Soluzione dama: 7-3 26x28; 16-12 8x6; 3x17 31x13; 17x19 e bianco vince
cavò una consistente parte del suo libro dagli autori anglosassoni. Più recentemente il Grande Maestro Roberto Matrunola del celeberrimo Tescheleit ne fece il suo credo, la sua Bibbia”. Come ha tenuto a sottolineare all’ultima assemblea nazionale il maestro pugliese Gaetano Mazzilli. E al prossimo campionato che si disputerà nella capitale, gli appassionati potranno confrontarsi in un girone unico dove non ci saranno categorie e teste di serie. In pratica, come accade per gli scacchi, si tratterà di un torneo Open, in cui Maestri, Candidati, Nazionali, Regionali e Provinciali nella dama italiana - giocheranno tutti insieme senza distinzioni di sorta. Probabili gli stravolgimenti di classifica con sovvertimento dei valori tecnici. E per non farsi cogliere impreparati molti damisti in queste ultime settimane si stanno allenando ai circoli ma soprattutto su internet, confrontandosi con i campioni d’oltreoceano. Basta visitare siti come vogclub, Ludonet, Kurnik e Yahoo per capire come si stia diffondendo la febbre agonistica per la dama
47 57 66 48 62 54 55 53 47 45 47
62 76 89 18 77 70 11 56 44 15 35
alternativa considerate la cadenza 2 con la serie 12-22-32-42-72. Previsione speciale 13-84 per ambo e ambata. TUTTE. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 32-41-66, 14-28-42, 44-66-77, 10-54-70, 3051-74.
di FRANCESCO SENATORE
“DO YOU speak english?”. Anzi: “Do you play english draught?” Ovvero: “Giochi a dama inglese?”. Una domanda ormai ricorrente tra i damisti sparsi per l’Italia. Da qualche tempo, infatti, nei meandri più nascosti dello Stivale sono tanti gli appassionati che hanno deciso di riporre temporaneamente nel cassetto la classica dama italiana per dedicarsi alla variante anglosassone. Un argomento molto in voga tra i cultori del gioco. Anche se solo in pochi ricordano che la squadra azzurra tre anni fa ha colto un’importante vittoria a Manchester contro un blasonato avversario. Molti invece hanno appreso consultando il sito Fid o leggendo su Damasport del buon piazzamento del Grande Maestro Paolo Faleo alle ultime Olimpiadi di Pechino proprio nella disciplina inglese. Ora invece il primo campionato italiano di dama inglese, in programma a Roma il 18 e 19 aprile. Un evento storico che potrebbe aprire nuovi scenari. Va precisato comunque come dama inglese e dama italiana camminino a braccetto. “Il Lavizzari, ad esempio, ri-
47 62 72 60 63 59 58 54 57 45 51
Per informazioni e chiarimenti telefonare 348-8024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di APRILE.
Sport 39
MartedĂŹ 31 marzo 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Prima Divisione Esito positivo per i controlli della Covisoc, nessun rischio di penalizzazione
Potenza, i rinforzi per l’attacco Cantoro, Berretti e Nappello in crescita: Arleo potrebbe cambiare le gerarchie HA AVUTO innegabilmente effetto lo stratagemma di Arleo, l’intervallo trascorso sulla panchina dello stadio Italia di Sorrento invece che negli spogliatoi. La connotazione positiva del pari raccolto dal Potenza in Costiera è anche nella capacità di reazione tattica e soprattutto mentale che i rossoblu hanno messo in campo dopo il vantaggio dei padroni di casa. Tante volte in passato Cuomo e compagni si sono sciolti come un ghiacciolo all’equatore dopo i gol subiti (vedi anche Pistoia), mentre a Sorrento il Potenza ha corso e lottato fino all’ultimo, raccogliendo il pari anche grazie ai cambi dalla panchina. Questa volta infatti Arleo la partita ha saputo leggerla ottimamente. L’ingresso di Suppa al posto di Sabatino (del suo infortunio parialmo a parte, ndr) è stato obbligato ma l’ex grossetano ha saputo
svolgere egregiamente il suo ruolo di interditore, pur soffrendo il passo veloce dei suoi dirimpettai. Ma gli innesti di Nappello e Cantoro - quest’ultimo decisivo - insieme al ritrovato Berretti, potrebbero invogliare il tecnico a ridefinire le gerarchie per il reparto avanzato già da domenica. L’argentino, in recupero da difficoltà fisiche, ha saputo farsi trovare al posto giusto nel momento giusto con un movimento da centravanti vero. Gli è mancata fin’ora la continuità , ma ha l’esperienza per giocarsi a pieno titolo le sue carte nel finale di stagione. Berretti nella posizione di prima punta avrebbe potuto essere piÚ cattivo nei sedici metri, ma tutto sommato è riuscito a centrare lo specchio della porta ben tre volte in novanta minuti di sportellate con Minadeo e Lomonaco, che non sono gentiluomini della difesa. Segnale di una tenuta fisi-
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Cuomo squalificato
Ansia per le condizioni di Sabatino
Sarno a Sorrento
IN BREVE No ai cavesi al Viviani LA PARTITA Potenza-Cavese, in programma domenica al Viviani, si giocherĂ senza tifosi ospiti e il settore di solito loro riservato potrĂ essere utilizzato ÂŤper favorire la presenzaÂť di famiglie, alunni delle scuole, associazioni di anziani. Lo ha stabilito ÂŤper motivi di ordine pubblicoÂť, il prefetto di Potenza, su proposta del questore, in considerazione dei rilievi fatti dal Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive. I biglietti per assistere alla partita potranno essere venduti solo a residenti in provincia di Potenza, che non potranno cederli ad altri.
Cantoro esulta con Cammarota dopo il gol dell’1-1 a Sorrento
ca vicina al top per il toscano, in attesa probabilmente solo del gol per sbloccarsi in via definitiva. Contro la squadra di Camplone rientrerà Nolè dalla squalifica, ma la posizione piÚ in bilico sembra quella di Giuseppe Cozzolino, tornato su livelli deludenti dopo l’incoraggiante scampolo di gara disputato nel finale contro la Juve Stabia. A Sorrento il suo contributo si è limitato al buon assist per Berretti dopo tre minuti, ma la luce da li’ in poi si è spenta. Disastroso in fase difensiva sia a destra che a sinistra, l’ex leccese non è piÚ riuscito a saltare l’uomo, ha perso vari palloni e si è fatto notare soltanto per un tiro sbilenco, poco prima dell’azzeccatissima sostituzione. Le sue qualità le ha messe in mostra tutte nelle prime giornate, quando evidentemente le motivazioni lo supportavano. Ma oggi la senzazione è che non basti il suo passato di prestigio per metterlo davanti ai compagni nelle scelte per gli interpreti
della fase d’attacco. Dove ha fatto la sua bella figura anche il piccolo Umberto Nappello, classe ‘91, ex talento degli Allievi Nazionali del Siena quest’anno protagonista nella Berretti del Potenza. Il suo ingresso in campo al posto di Sarno, nel momento piĂš caldo della partita, gli è valso da iniziazione per un finale di campionato in cui potrĂ sicuramente tornare utile anche il suo contributo di freschezza. COVISOC Giornata di controlli giĂ programmati, quella di ieri, per i bilanci del Potenza. L’organo di vigilanza ha nuovamente sottolineato lo stato di perfetta salute dei conti rossoblu. E’ stata l’occasione anche per approfondire la questione del deferimento: il patron Postiglione ha avuto ampie rassicurazioni sul fatto che il Potenza non potrĂ essere penalizzato in classifica in nessun modo. Si rischia, eventualmente, soltanto un’ammenda. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
L’ASSENZA certa in vista della Cavese sarà quella di Gigi Cuomo. Il capitano rossoblu era infatti in diffida e l’ammonizione rimediata a Sorrento gli farà saltare la sfida ai metelliani. Il suo sostituto naturale dovrebbe essere Luca Patarini, al rientro proprio da una squalifica. Sul fronte infortunati le preoccupazioni maggiori riguardano Sabatino, uscito dal campo anticipatamente per un forte dolore nella parte superiore dell’inguine. La speranza è che il movimento incriminato abbia causato solo un’elongazione e non il temuto strappo. Oggi al rientro in sede si sottoporrà ad accertamenti. Non dovrebbe essere nulla di grave invece il risentimento al ginocchio di Vincenzo Sarno, costretto comunque a saltare la convocazione nell’Under 20 di Lega Pro per la gara di Mirop Cup contro la Slovacchia. p.s.
Perugia, via il dg IL PERUGIA ha reso noto che da a ricoprire il ruolo di direttore generale tornerà Marco Scarpelloni. La scelta – si legge nel comunicato – è motivata dal fatto che nella scorsa estate fu lui a dare un forte indirizzo alla campagna acquisti e ad individuare in Giovanni Pagliari il tecnico idoneo ad allenare la squadra. Presupposti necessari per creare l’unità d’intenti in un momento della stagione particolarmente delicato. Allo stesso tempo, viene interrotto il rapporto con Marco Bignone.
Pro Patria senza patron BUSTO ARSIZIO La squadra è tornata in vetta alla classifica agganciando il Cesena ma alla Pro Patria tira un’aria pesante. Si è dimesso il presidente Giuseppe Zoppo, a due giorni dall’udienza fallimentare in tribunale fissata per mercoledÏ prossimo dopo la richiesta della Procura di Busto Arsizio.
Seconda I gialloverdi impattano a Cassino e puntano diritti al Noicattaro
Melfi, a piccoli passi verso la meta E' UN BUON punto quello conquistato dal Melfi a Cassino. La compagine laziale punta ai play-off, possiede un organico di prim'ordine, anche se domenica privo di Vianello e Morello, e veniva da due vittorie consecutive: un avversario di spessore. I gialloverdi, anche se con un po' di sofferenza, hanno portato a casa un punticino importante che consente un avvicinamento alla quota salvezza. Obiettivo distante adesso 8-9 lunghezze. In terra laziale sugli scudi Francesco Russo, autore di una prestazione super. Almeno tre gli interventi salva - risultato, compiuti dall'ex portiere della Pro Sesto, giunto in Basilicata a gennaio. Con il suo arrivo il rendimento della retroguardia melfitana è cambiato completamente. Su dieci partite disputate nel ritorno, in ben cinque occasioni, la metà esatta, il Melfi non ha subito gol, con Russo che ha mantenuto inviolata la propria por-
ta. Un dato significativo che evidenzia i meriti di un pacchetto difensivo, cresciuto per esperienza e capacità e che adesso può contare su di un estremo sicuro ed affidabile. Contro il Cassino Russo si è superato negando il gol agli avanti laziali soprattutto nella ripresa, quando la spinta dei padroni di casa si è fatta maggiormente insistente. Soprattutto, Russo, ha messo una pezza ad alcuni errori, insoliti, commessi dalla coppia centrale, evidentemente non in giornata. Gabrieli e Castaldo hanno avuto alcuni passaggi a vuoto, strano per due giocatori del loro livello. Una prestazione negativa comunque si può mettere in conto, specie se risulta indolore, come accaduto a Cassino. Per il resto bene tutti, con Mitra padrone della situazione a centrocampo, bacchiocchi, consueto lottatore , Tufano prezioso punto di riferimento e De Angelis solito fine ricamatore in fase offensiva. Insom-
ma un Melfi che ha tenuto botta e che ora deve pensare all'ennesimo spareggio che gli propone il calendario. Ospite dei federiciani, domenica, il Noicattaro, avversario da prendere con le molle. La classifica, con le concorrenti dirette che viaggiano ad alto ritmo, costringe il Melfi ad una nuova partita da vincere obbligatoriamente. D'altronde abbiamo sempre sottolineato di come la salvezza dei gialloverdi, passa inevitabilmente dalle gare al Valerio. Finora nel girone di ritorno, il Melfi ha centrato il poker. Quattro successi su quattro partite, superando nell'ordine, Aversa Normanna, Monopoli, Manfredonia e Val di Sangro. Un en plain fantastico che ha consentito, unito a qualche blitz esterno, di risalire la china in modo rapidissimo. Purtroppo però il margine con i play-out si è ridotto di due lunghezze. Adesso sono quattro i punti che separano il Melfi dalla Val di San-
gro, quint'ultima. Quindi contro il Noicattaro serve un altro successo che porterebbe il Melfi a 35 punti e soprattutto di nuovo in una posizione di relativa tranquillitĂ . Siamo entrati nella fase decisiva del torneo. Il Melfi sembra essere preparato allo sprint finale. Contro il Noicattaro, la prova che tutto questo sia vero e che la salvezza sia un traguardo a portata di mano. Emilio Fidanzio
40 Sport
Martedì 31 marzo 2009
TOP 11
E’ stata la domenica dei calciatori restati finora in ombra
Evviva i desaparecidos UN GIORNO arriverà il nostro turno e saremo decisivi, noi calciatori restati in ombra. La domenica dell'incredibile, dell'imponderabile ha rivoluzionato la classifica e partorito la top 11 dei desaparecidos: il riscatto dei diseredati. Eclatante l'esempio di Luigi Cipriani, l'uomo che ha riattaccato i cocci della Cavese post-Sorrento, abbattuto il Gallipoli, sconfitto l'emergenza ed i cattivi presagi. Due interventi al piede, oltre un anno d'inattività dolorosa, il rientro forzato dalla squalifica di Farina e condizionato da una violenta dissenteria che l'ha colpito alla vigilia della gara: non doveva nemmeno esserci in campo il tosto difensore di Ferentino ed invece ha stretto i denti, sopportato i crampi addominali, marcato con ferocia il colosso Di Gennaro ed avvalorato la sua prova con un gol da bomber di razza, sgusciando via sul filo del fuorigioco per poi imbucare di giustezza l'esperto Rossi. Novanta minuti pazzeschi superando perfino la nausea e la sensazione di vomito: voleva tornare e recuperare il terreno perduto in un anno da incubo e ci è riuscito risolvendo la gara più delicata della stagione, prendendosi con ardore tre punti che ipotecano la pratica play-off. E lo ha fatto nella giornata dell'incredibile, raccogliendo i segnali positivi di rivalsa lanciati nell'anticipo tra Marcianise e Benevento da Evacuo e Porpora: il bomber di Pompei ha messo la parola fine su una lunga odissea; il difensore, che pure aveva saltato l'intero girone di ritorno per un serio
infortunio, ha replicato in maniera autoritaria e, lanciato in campo per sostituire Filosa, ha timbrato la rete del pareggio. Storie strane, simili, che s'intrecciano in un colpo solo. S'è ri-
preso gloria ed applausi perfino Fabio Bazzani risollevando se stesso ed il nuovo Pescara di Antonello Cuccureddu, tornando prorompente come un tempo dopo un girone d'andata di-
Con sacrificio la Cavese ridimensiona il Gallipoli
Se le assenze non pesano CAVA DE' TIRRENI. Benedetta sia la predisposizione al sacrificio. Sacrificarsi, stringere i denti, mutuare il tuo ruolo con un altro che non senti tuo e raccogliere il frutto migliore di giornata. Immediatamente prima della sfida contro il Gallipoli, in casa Cavese non spirava certo un vento favorevole. Squadra dimezzata, defezioni di natura disciplinare e sanitaria. Una solo pensiero: emergenza condivisa. Non ne ha fatto un dramma Camplone. In settimana ha chiamato a raccolta la squadra dopo la precedente debacle
contro il Sorrento. Ha chiesto ai ragazzi di stringere i denti ed uniformare lo spirito verso un obiettivo comune: fare di necessità virtù e dimostrare alla capolista di che pasta è fatto l'organico. Questo spirito combattivo ed incondizionato se l'è cucito addosso Antonino Schetter, fiero interprete della falange armata d'attacco. Domenica l'esterno ha vestito i panni di principale attore non protagonista: è cambiato il copione, non la preziosa interpretazione. L'emergenza lo ha indirizzato al fianco di Favasuli nel bel mezzo della mediana, condizione inedita che non l'ha trovato impreparato.
Il giovanotto s'è impossessato della linea centrale del campo, ha dettato le coordinate della manovra e, per giunta, ha fatto anche filtro contro Gennaro Esposito e Buzzegoli costantemente tenuti bassi. Di bassa statura il discorso del Gallipoli in fase di costruzione, di tutt'altra caratura il binomio formato con Favasuli in un mix di qualità e sacrificio. Primo tempo sacrificato ed accorto, giusto il tempo di constatare le difficoltà di un Gallipoli intimorito e per nulla convinto sulla bontà delle proprie cartucce. Seconda frazione degna di buoni propositi ed anche di applausi. La Cave-
se ha manifestato sul terreno di gioco il coraggio di osare rimasto in naftalina all'albeggiare del match. Ha espresso in pieno la sua caratteristica principale: sussulti, fiammate, ripartenze micidiali scandite dai boati di un pubblico speranzoso. La rete di Cipriani, un altro che ha messo da parte lo stato influenzale e s'è buttato nella mischia, è stata la logica conseguenza di uno spirito di squadra gagliardo ed ambizioso, lo stesso che ha messo al tappeto lo sprovveduto Gallipoli. Schetter ma non solo. La disposizione scelta da Campione ha celebrato anche le sgroppate di Frezza, per l'occasione esterno alto del terzetto offensivo al fianco di Bernardo e Tarantino. Anche lui degno interprete del tema dominante di giornata: sacrificio e temperamento, solo così si batte il Gallipoli. Un po' come il cecchino meno gettonato della domenica. Terza presenza per Cipriani, prima rete in campionato dopo il travaglio del suo piede destro. Di fronte aveva Di Gennaro, sua vecchia conoscenza ai tempi del Ferentino. Quando il bomber lo ha visto in campo durante il riscaldamento ha avuto un sobbalzo: “Toh chi si rivede, speriamo che giri alla larga”. È stato invece stretto il difensore, per nulla condizionato dalla lunga inattività. Sua la rete decisiva, non poteva chiedere di meglio: “Tre punti fondamentali per la nostra classifica, ora abbiamo un bel margine da gestire - afferma Cipriani Questa vittoria ci ripaga dei sacrifici fatti in settimana, dovevamo assolutamente cancellare la brutta sconfitta contro il Sorrento”. Andrea Bonaiuto
sastroso e frequenti soste in infermeria: non ha trovato posto nella top 11 soltanto perché Evacuo e Perna hanno fatto meglio di lui, ma poco importa; ciò che contava era rispondere presente all'appello lanciato dal movimento dei desaparecidos. Al pari di Siniscalchi ed Indiveri, che però una maglia nella dream team del ventisettesimo turno se la sono guadagnata: il primo realizzando il gol del momentaneo 2 a 0, il secondo (che sotto l'egida di Galderisi era stato silurato) parando il possibile e l'impossibile per conquistare la valutazione più alta nella categoria dei numeri uno. La gloria, nella domenica dell'incredibile, ha finito per investire anche il difensore Figliomeni, adattato a destra da Moriero per sopperire all'assenza di Galeoto e passato alla storia per la doppietta (rifilata al Taranto) che ha consegnato al Crotone la leadership solitaria del girone. Nella top 11, guidata da Capuano (ennesima impresa sul campo del Perugia), trovano spazio anche De Giosa (suo il gol che in pieno recupero ha regalato alla Paganese una preziosa vittoria), Breschi (match-winner nella sfida a bassa quota tra Pistoiese e Juve Stabia), Di Deo (centrocampista universale della Ternana) ed Orlando Fanasca per la rete realizzata al Curi di Perugia: non andava a segno da una vita e c'è riuscito nella domenica dell'incredibile, portando in trionfo il movimento dei desaparecidos. Filippo Zenna
Non siete degni della divisa CASTELLAMMARE DI STABIA. Spogliati dai loro stessi tifosi. Messi in mutande perché ritenuti non all'altezza di indossare la divisa sociale della Juve Stabia. L'ultimo passo falso della squadra è costato caro ai giocatori. Proprio non potevano immaginare un epilogo del genere. Sconfitta pesante sul campo della Pistoiese, confronto rifiutato in autogrill con i tifosi al seguito, rientro in nottata a Castellammare con l'accoglienza più insolita dell'anno dinanzi allo stadio. Via le divise sociali, fuori gli slip. I calciatori non hanno potuto far altro che cercare qualche indumento nel magazzino dello stadio e rientrare a casa dopo la domenica più “ingloriosa” dell'anno. Dalle ambizioni estive di primato fino al baratro dell'ultimo posto in classifica. In mezzo sette mesi di incomprensioni, troppe chiacchiere, poco calcio e confusione condivisa. Juve Stabia fanalino di coda del girone B, una bestemmia per l'antico blasone della piazza, roba da non crederci. Invece l'aria di crisi spira sottoforma di un vento che travolge tutto. Travolta la squadra, incapace di reagire sul campo al cospetto di avversari neanche irresistibili; travolto l'intero settore tecnico che sembra aver smarrito la bussola in questo maremoto impazzito; travolta, e non poteva essere altrimenti, l'intera rosa immalinconita da un serie impressionante di risultati negativi e dall'ultimo posto in classifica materializzatosi domenica. Fondo adocchiato da qualche settimana ma afferrato solo domenica dopo la sconfitta di Pistoia. Tra le due litiganti la terza ci rimette le penne. La famosa massima è stata prontamente invertita nel corso delle ultime due settimane. Le due litiganti, Potenza e Pistoiese, hanno fiutato l'andazzo di Brancolino e soci ed hanno propiziato (congiuntamente?)
la contromossa. Il primo a sferrare il colpo è stato il Potenza di Arleo: uno a zero casalingo e notte fonda per la Juve Stabia. Seconda chiamata, seconda sfuriata: la Pistoiese ha mantenuto i patti ed ha liquidato l'avversario nell'ultimo turno, quasi a voler ridare ossigeno allo stesso Potenza sconfitto proprio a Pistoia tre giornate fa. Insomma un bell'intreccio di calendario che ha premiato le due litiganti ed affossato la terza incomoda. In fila per sei. Le due, pesantissime sconfitte, strizzano l'occhio alle quattro battute d'arresto precedenti. Il totale riconduce a sei: Foggia, Crotone, Perugia e Cavese avevano già asfaltato la squadra di Costantini. Una serie negativa impressionante e penalizzante così come il dato delle reti all'attivo: zero reti nelle ultime tre gare. L'abulia dei senatori. Chi poteva immaginare un banchetto così povero di portate alla vigilia del campionato. “Attacco atomico” azzardò qualcuno. Azzardo è stato. Biancolino ha smarrito la via della rete, Rastelli ha da solo intravisto quella del campo dopo il lungo infortunio. E Greco? Da lui ci si aspettavano grandi cose ed invece proprio lui ha tradito le attese di pubblico e critica. Solo due reti, apporto approssimativo nell'economia tecnica della squadra. Stesso copione per il furetto Capparella, nomignolo che sopravvive di rendita a quanto pare. Da loro ci si aspettava qualcosa di più, soprattutto all'albeggiare del girone di ritorno quando già si era materializzato il triste destino della stagione: raggiungere la salvezza. Obiettivo possibile? Certamente si, ma come risponderanno sul campo i giocatori? Certamente loro non immaginavano certe incombenze. Ora si lotta per non retrocedere, sapranno rispondere colpo sul colpo alla rabbia di concorrenti abituate a simili battaglie?
Sport 41
Martedì 31 marzo 2009
TOP 11
E’ la Scafatese la squadra del giorno dopo il successo sul Cosenza
Maurizi, genio della panca Grillo alla terza doppietta consecutiva IL GENIO HA diverse forme d'espressione: può manifestarsi attraverso una giocata imprevedibile, una rete formidabile, una verticalizzazione illuminante. Ma quando si siede in panchina e si guida un organico giovanissimo, inesperto ed anche un po' inaffidabile il genio sta tutto nella capacità di organizzarlo, renderlo compatto, individuandone i limiti per trasformarli in pregi attraverso modifiche, riforme se non addirittura rivoluzioni tattiche. Il genio è colui che vive di tattica, che ha mille alchimie a cui ricorrere per colmare gap fin troppo evidenti. Il genio è semplicemente Agenore Maurizi, deus ex machina di una Scafatese sorprendente: è stato lui a costruirla (delegato dalla società) con risorse economiche striminzite, è stato lui a renderla squadra affamata puntando sulle motivazioni di un manipolo di esordienti (già allenati ai tempi della rappresentativa di serie D), è stato lui a proiettarla verso lidi tranquilli di classifica superando i momenti di difficoltà con innovazioni tattiche spettacolari e decisioni spesso rischiose (come quella di silurare Paolo Ramora alla riapertura del mercato di gennaio). È partito col 4-2-3-1 per sfruttare la qualità dei trequartisti, ha modificato conseguentemente l'assetto in un 3-5-2 per non soffrire troppo in trasferta, ha poi varato un 4-3-1-2 per trovare posto in mediana a Basile e dopo la sconfitta di Noicattaro (quarta giornata di ritorno) ha tirato fuori dal cilindro un 3-4-3 atipico, che assicura copertura adeguata in difesa e spettacolarità di manovra. Per lui
parlano i numeri (33 punti sono tantissimi per la formazione più giovane del campionato: ogni domenica trovano spazio almeno cinque under 23 nell'undici titolare), i risultati casalinghi sorprendenti (la Scafatese è
seconda solo al Cosenza per rendimento interno) e la trasformazione di un gruppo di sbarbatelli in patrimonio tecnico ed economico (su tutti il ventunenne baluardo Rapino, scaricato dal Pescara e diventato adesso
pezzo pregiato del mercato). La nomination è chiaramente scontata dopo la vittoria prestigiosa contro la capolista Cosenza: a Maurizi spetta il trono della decima giornata di ritorno, allo smaliziato D'Arrigo soltanto il secondo gradino del podio perché un conto è battere il Cosenza, un altro un'Isola Liri completamente allo sbando. Il genio ha diverse forme d'espressione: nel caso di De Felice - miglior portiere di giornata - si manifesta attraverso interventi spettacolari (due su Moschella, uno su Braca, un quarto formidabile su Musacco); nel caso di Tangorra, invece, attraverso la capacità di preservarsi fisicamente a trentotto anni suonati e perfino di ringiovanirsi ritornando terzino dopo anni trascorsi al centro della difesa per rendere invulnerabile la difesa del Barletta. C'è poi il genio classico, quello formalmente riconosciuto, che appartiene agli uomini di “qualità”. Come l'attaccante Gaetano Romano (in gol contro l'Isola Liri), buono per qualsiasi necessità, devastante tanto in serie D quanto in seconda divisione. Come ancora l'esterno destro Arigò, serbatoio di grandissime giocate ed anche dotato di fiuto realizzativo (da applausi la doppietta realizzata contro l'Isola Liri). Come pure Izzo, delizioso e risolutore nella sfida tra Scafatese e Cosenza. Come, infine, Simone Grillo, bomber atipico della Val di Sangro, che contro il Monopoli ha realizzato la sua terza doppietta consecutiva: anche questa è una forma d'espressione geniale. Filippo Zenna
DI NUOVO UN FLOP: L’ISOLA LIRI
Discesa libera verso la frustazione ISOLA DEL LIRI. Ci risiamo. Non conosce pause di riflessione l'aperta crisi dell'Isola Liri che, in un sol boccone, manda giù le amare portate del sorpasso del Manfredonia e del penultimo posto in classifica in solitaria. Quattro scoppole sul campo dei pugliesi, una dietro l'altra in un turbine di pessimismo e tragedia. Tre a zero allo scadere della prima frazione. Poker dei padroni di casa dopo una manciata di minuti dall'inizio della seconda frazione. Insomma, una discesa libera verso gli inferi della frustrazione: “ È opportuno tirarsi quanto prima fuori da questa condizione - afferma Antonio La Cava - Certamente è un brutto momento, forse il peg-
giore di questa stagione. Contro il Manfredonia le cose si sono messe subito male, siamo andati sotto una , due tre volte senza riuscire ad opporre resistenza. Praticamente non siamo scesi in campo il primo tempo. La nostra prestazione è stata veramente imbarazzante, abbiamo sbagliato di nuovo approccio, un po' come ci è capitato nelle ultime gare”. La gara di domenica infatti è apparsa come lo specchio dell'ultima versione della compagine laziale: tre sconfitte consecutive, tre punti nelle ultime cinque gare, quanto basta per far scattare i campanelli d'allarme per una zona play-out tutt'altro che delimitata. Fortuna (?) vuole che alle spalle c'è la Vi-
gor Lamezia distante cinque punti. Tanto, se puoi contare su di una buona salute, poco se, viceversa, stai affrontando un periodo deficitario. Domenica a Manfredonia, come nelle precedenti gare, la squadra ha scontato diverse assenze. La squadra ha sofferto oltremodo ed è stata surclassata dall'avversario: “La difesa era rimaneggiata ma questo non deve rappresentare assolutamente un alibi - continua La Cava - In questo momento la colpa è un po' di tutti. In campo stiamo dando meno di quanto potremmo. Non è un buon momento, anche perché c'è il rischio che diventi anche un problema di testa”. E l'immediato futuro? Il calen-
IL PERSONAGGIO
Izzo segna solo se c’è il sole SCAFATI. Lui è come un fiore che aspetta il sole di Primavera per illuminarsi e sbocciare, per mostrarsi in tutta la sua bellezza dopo il lungo letargo invernale. Lui è Pasquale Izzo, l'uomo che ha battuto la capolista Cosenza con un golcapolavoro ed una prestazione formidabile, coincisa proprio con l'arrivo della stagione più dolce dell'anno. “Soffro terribilmente il freddo ed i campi pesanti - ammette il funambolo della Scafatese - Ho vissuto un lungo periodo di appannamento ed è diventata purtroppo una costante. Da novembre a marzo è come se mi eclissassi, vado in grosse difficoltà, ma appena fiuto aria primaverile ritorno a giocare ad alti livelli”. Il limite che gli impedisce di avere continuità anche nella stagione invernale - il fisico minuto - è paradossalmente anche la sua forza perché entra subito in condizione e sui campi asciutti assume sembianze da fenomeno. Croce d'inverno, delizia in primavera: è una questione atletica, ma pure psicologica, volendo anche un po' scientifica. L'arrivo del bel tempo mette di buon umore ed il sole stimola la produzione di serotonina, è l'antidepressivo naturale per eccellenza: “Datemi pure del metereopatico - sorride il “folletto” geniale ma la realtà è questa: il cambio di stagione mi carica di stimoli, mi fa sentire diverso, più sicuro dei miei mezzi, meno timoroso di sbagliare”. È un difetto, chiaramente, perché in alto ci
si arriva con costanza di rendimento e Pasquale Izzo lo riconosce - “Devo migliorare sotto quest'aspetto, ne sono pienamente consapevole” - così come ammette di avere un debole per i grandi eventi. Al Cosenza, tanto per intenderci, ha fatto gol sia all'andata che al ritorno “Ambrosi scherzosamente mi ha chiesto se ce l'avevo con lui” - e spesso nel corso della sua carriera ha risolto le gare di prestigio, quelle che cambiano il corso degli eventi. Una su tutte la finale play-off di ritorno tra Paganese e Reggiana del 17 giugno 2007: “Entrai ad inizio ripresa, all'andata avevamo perso, ma non riuscivamo a sbloccare la gara. Quando tutto sembrava finito, in pieno recupero, spinsi dentro il pallone della promozione. Emozione fantastica”. Un po' come quella provata domenica scorsa contro il Cosenza dopo aver indovinato l'angolino con un gran sinistro (che non è nemmeno il suo piede) dal limite: “Battere la capolista è straordinario: porta prestigio ed alimenta l'autostima. E c'è poi l'aspetto pratico: ci servivano i tre punti e li abbiamo ottenuti avvicinandoci alla salvezza”. Dopo la matematica salvezza, Izzo siederà al tavolo con la società per discutere il rinnovo contrattuale: “Qui sto benissimo, stiamo ottenendo grandi risultati”. Lui aspetta la Primavera per illuminarsi e sbocciare ed adesso che è arrivata promette nuove e decisive giocate geniali.
dario piazza la gara casalinga contro la Vibonese: “Vogliamo assolutamente riscattarci - conclude La Cava - La gara con la Vibonese sarà un ottimo banco di prova. Per adesso noi calciatori dobbiamo soltanto chiedere scusa alla società ed ai tifosi”. Scuse accettate, ma quando le prime soddisfazioni?. L'ultima vittoria è datata primo marzo, giusto un mese fa: tripletta dello scatenato Pignalosa contro la Val di Sangro. Proprio al bomber sarà chiesto un ulteriore sacrifico in termini di lavoro in attacco. Se lui non segna la squadra ci lascia le penne. È dunque il caso di favorirlo per bene negli ultimi venti metri.
L’allenatore Luciano Zecchini
IL POSTICIPO: CATANZARO-ANDRIA 2-0
42 Sport
Martedì 31 marzo 2009
I numeri del girone H Il Fasano approda in zona play off con Ischia e Turris
Solo il Pomigliano fa passi in avanti TERZA sconfitta esterna del Brindisi, ma in classifica tutto resta come prima. Tra le big, vince solo il Pomigliano, ma rimane quarto. In zona playoff arriva il Fasano che affianca l'Ischia e la Turris. Primo punto per il neo tecnico del Matera, Danza. Salutari successi di Angri, Bitonto e Sant'Antonio Abate. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della ventottesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare sei vittorie, nessuna esterna e tre pareggi. I gol sono stati 19, di cui 14 messi a segno dalle squadre che hanno giocato in casa e 5 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 252 partite sinora disputate (172 vittorie e 80 pareggi),
sono state realizzate 599 reti, contro le 635 della scorsa stagione. Nella ventottesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono cinque (una in trasferta). I gol furono 23. Il Pomigliano ha vinto entrambe le sfide contro il Venafro. Nonostante la sconfitta del Brindisi (la terza della serie), la parte alta della classifica è rimasta sostanzialmente invariata. Tra le formazioni impegnate nella lotta per la promozione diretta in Seconda Divisione, ha vinto il solo Pomigliano, ma i campani sono troppo distanti perché possano impensierire la capolista. Nella zona più privilegiata della graduatoria si è affacciato, per la prima volta, il Fasano che, superando il Pianura, ha af-
fiancato, in quinta posizione, l'Ischia, che non è andato oltre il pareggio contro il Bacoli, nella seconda gara consecutiva dinanzi ai propri sostenitori e la Turris, vittoriosa sul Francavilla in Sinni. Decisamente negativo il rendimento della Nocerina fuori dalle mura amiche. I salernitani, nelle ultime sette partite esterne, hanno conquistato un solo punto. Nella zona tranquilla della graduatoria, in buona sostanza, le squadre hanno mantenuto le posizioni acquisite, con il Matera e il Francavilla Br che hanno agganciato, al nono posto, il Francavilla Pz. Il Matera, dopo tre sconfitte consecutive, non è riuscito a riscattarsi del tutto contro la penultima della classe. Per il Cilen-
to, unica squadra a non aver mai vinto in trasferta, si è trattato di un pareggio, secondo consecutivo fuori casa, che ha fatto poca classifica, ma sicuramente un po' di morale. Il Matera, nelle undici gare del ritorno, ha conquistato soltanto 11 punti (3 vittorie e 2 pareggi), tanti quanti ne aveva conquistati nel corrispondente periodo della scorsa stagione (2 vittorie e 5 pareggi). In coda alla classifica, importanti vittorie del Sant'Antonio Abate (sesto risultato utile di seguito: 3 vittorie e altrettanti pareggi), che ha scavalcato il Genzano, dell'Angri e del Bitonto. I bitontini hanno fatto muovere la classifica dopo tre turni in bianco. Adolfo Sarra
Il pareggio con il Gelbison ha condizionato l’esito dell’intera stagione
Matera, crocevia Bacoli Serve una svolta e la mentalità di una finale Il Matera prova a ripartire dal primo punto della gestione-Danza. Potevano essere tre se la mira imprecisa di alcuni biancazzurri non avesse marchiato l’ennesima giornata nata male e finita in maniera anonima. Classifica del Matera a sei punti da play out e play off. Come dire nel limbo. Eppure l’impegno non è mancato, ma le idee sono venute meno già al gol di Ruocco che ha schiacciato psicologicamente una squadra che pecca senza dubbi in personalità. Alberto Marsico ha provato a prenderla per mano, ma per chi non gioca da quasi due mesi è normale non avere la gamba, come si dice in gergo. Ha provato a risolvere la gara, ma alla fine si è dovuto arrendere alla stanchezza che gli appannato pure le idee (la punizione finita in curva all’ultimo . Peccato, perchè sia nel primo tempo che nella ripresa sui piedi di Marsico sono capitate due occasioni importanti (su assist di Albano nel primo tempo e di Ancora sull’11) che potevano cambiare l’esito di una stagione, perchè due punti in più avebbero tenuto accesa una fiammella importante che, a questo punto, può essere alimentata solo vincendo a Bacoli. Ieri è stato un giorno di lavoro e non c’è stata sosta (a parte Magliocco che ha avuto un permesso) perchè il campio-
La disperazione di Albano a fine gara (foto videouno)
nato anticipo a sabato la disputa delle gare per consentire lo svolgimento del torneo delle Rappresentative dei nove gironi. Chiaramente, fare punti a Bacoli sarebbe importante per il morale e la classifica, perchè sei punti non sono certo una garanzia sufficiente quando le squadre alle spalle viaggiano a ritmo di una capolista. La quota salvezza dovrebbe essere a 41 o 42 punti, quindi due vittorie potrebbero bastare, ma anche un pareggio e una vittoria. Il Matera dovrà giocare in casa contro
Venafro, Pianura e Genzano nell’ultima giornata. Tre squadre che hanno già raggiunto i loro obiettivi o conosciuto il loro destino, quindi ideali per non trovarsi di fronte a squadre agguerrite. Lo stesso si può dire per le trasferte di Brindisi prima e Nocera dopo, quindi l’unico vero ostacolo che potrà chiarire il futiro del Matera è Bacoli. Vincendo si potrebbero aprire ancora speranze di vertice, mentre in caso di pareggio o sconfitta diventerebbe scontato pensare solo a salvarsi. In sostanza Bacoli è
un crocevia per l’intera stagione, per i sacrifici della società e il futuro di giocatori che, in caso di fallimento, vedrebbero intaccate pure le loro carriere. Fare i play off converrebbe a tutti, ma è chiaro che bisognerà fondo a tutte le energie che ci sono ed alle motivazioni. Non basterà una prestazione decente, ma bisognerà avere il concetto di una finale vera e proprio. Non ci saranno Malagnino e Marsico, entrambi saranno, infatti, squalificati, ma è chiaro che recuperare La Fortezza e Acampora significa giocare con il miglior centrocampo possibile visto in questa stagione. Inoltre, potrebbe esserci anche il recupero di capitan Martinelli, anche se l’anticipo del campionato toglie un giorno al difensore. Dovrebbero recuperare anche Chisena, Cilumbriello e De Santo. A sostegno di un riscatto c’è una condizione fisica in rialzo e un Ancora tornato su ottimi livelli vista la mezora devastante disputata. Proprio la brillantezza di Ancora è il segnale che il Matera può giocarsela questa finale a Bacoli, dove servirà vincere a prescindere da come. La prima vittoria per Danza, ma anche quella della speranza di rimediare ad una stagione deludente per il rotto della cuffia. Renato Carpentieri
Il tecnico di Avellino raggiunto da un telegramma d’interruzione del rapporto
Genzano, il caso Pirone all’epilogo GENZANO DI LUCANIA - Dopo la scoppola di Bitonto di due giorni fa, lo Sporting Genzano si è ritrovato al Comunale per riprendere la preparazione in vista della delicatissima sfida di sabato contro l'Angri. Il tre a zero rimediato in terra pugliese contro una diretta concorrente alle salvezza ha spedito lo Sporting in terzultima posizione in classifica. Sebbene la salvezza diretta è lontana solo quattro punti, il pesante passivo rimediato dal sodalizio del Presidente Nei in quel di Bitonto ha suscitato tanta delusione tra i dirigenti e tutti i tifosi. Domenica scorsa Borrelli ha salvato il salvabile evitando in più di una circostanza un passivo più pesante. Errore solo sul secondo gol di Infantino che di testa batte l'estremo difensore genzanese. Fiscina e Masturzo non hanno brillato facendosi sfuggire l'attaccante pugliese in più di una circostanza e non riuscendo ad arginare le incursioni da dietro di Ruisi e Logrieco. Fiore, per i 30' finché è stato in cam-
po prima dell'espulsione aveva concesso poco al suo avversario, mentre Autiero dall'altra parte ha imbrigliato bene Di Bitetto ma non è stato mai lucido in fase di costruzione. Rega, come sempre, ha dato geometria al centrocampo bianco rosso ma, poco assistito dai compagni di squadra, si spegne nella ripresa. Papagni e Pepe giocano un buon primo tempo tenendo incollati i vari reparti cercando di contenere gli attacchi degli avversari. Salbini e Compierchio hanno iniziato davvero bene ma quando gli avversari hanno preso le misure giuste non hanno saputo reagire come il Mister chiedeva. Impagliazzo, invece, è stato il migliore dei suoi cercando disperatamente di dare la scossa ai suoi compagni senza però riuscirci. Insaurralde, Murano e Bacio Terracino, inseriti a partita in corso non sono riusciti a dare la scossa alla squadra cedendo sotto i colpi dei pugliesi. La sconfitta di domenica è stata resa ancora più pesante delle vittorie di Sant'Antonio Abate e
Angri e dal pareggio del Grottaglie. Il cammino verso la salvezza si fa sempre più duro per i ragazzi di Mister Conversano che, dopo i tre risultati utili consecutivi, con la vittoria contro il Francavilla Fontana aveva rivitalizzato l'ambiente bianco rosso che cominciava a credere fermamente nella possibilità di raggiungere la salvezza. Ora che è arrivata la sconfitta contro il Bitonto, la prossima gara interna nell'anticipo del sabato contro l'Angri diventa una gara di fondamentale importanza per lo Sporting Genzano. Anche il presidente Donato Nei ha espresso tutto il suo malumore per la pesante sconfitta, contando di risolvere quanto prima la grana Pirone in modo da ridare serenità all'ambiente. Il caso-Pirone sembra essere giunto al capolinea, infatti pare che sia stato comunicato l’interruzione del rapprto da parte della società con un telegramma, anche se il tecnico di Avellino è ufficialmente in malattia. Rocco De Rosa
Con l’Ischia sabato il riscatto
Francavilla, solo tanti consensi
Per Gioia in arrivo la squalifica dopo l’espulsione
FRANCAVILLA – L’undici sinnico, ha fatto rientro dalla trasferta di Torre del Greco, con un pugno di mosche in mano. La sconfitta per 1-0, arrivata su calcio di rigore, ha lasciato tanto amaro in bocca in tutto il team francavillese, che nonostante la sconfitta, ha dimostrato tanta grinta e carattere. Il tecnico serbo Ranko Lazic, ha dovuto mandare in campo una squadra con molte assenze che, malgrado tutto, si è ben comportata anche in inferiorità numerica per tutto il secondo tempo. La rete del vantaggio dei padroni di casa è scaturito su una azione che ha provocato il fallo di mano da parte del difensore Gioia, con conseguente espulsione. Eppure contro i corallini di mister Sergio La Cava, la squadra non meritava la sconfitta, le occasioni per segnare ci sono state, forse con un po’ più di precisione adesso staremmo qui a parlare d’altro. La gara, ha offerto molte azioni interessanti, da entrambi i fronti. Nel primo tempo, forse l’occasione più ghiotta per i sinnici, con l’attaccante Del Prete bravo ad anticipare il portiere con un colpo di testa, con conseguente salvataggio sulla linea di
porta, da parte di un difensore corallino. Una gara, che è stata sempre aperta per tutti i novanta minuti di gioco. Per questo, il rammarico è tanto in casa sinnica, che è uscito dal rettangolo di gioco dello stadio “Liguori”, con zero punti in tasca. Adesso, archiviata la sconfitta, si pensa al prossimo impegno. Del Prete e compagni saranno impegnati nella difficile gara casalinga contro i campani dell’Ischia. Un match, che si preannuncia molto impegnativo contro una formazione che in piena lotta per un posto utile nei play off. Gli isolani, hanno quarantadue punti ed occupano la sesta posizione in classifica, in compagnia di Fasano e Turris. Il Francavilla, deve sfruttare il fattore campo nel migliore dei modi, ma soprattutto, ha due gare casalinghe consecutive, dove per evitare gravi conseguenze deve cercare a tutti i costi di fare bottino pieno. In settimana infine, gli allenamenti dovrebbero dare anche delle risposte sui giocatori ancora non al top della condizione. Sabato al Fittipaldi arriva l’Ischia e si può ipotecare la salvezza solo vincendo. Claudio Sole
Sport 43
Martedì 31 marzo 2009
I pugliesi cadono a Sant’Antonio e nessuno ne approfitta
Tutto gira pro-Brindisi di RENATO CARPENTIERI
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE IMPRESA del Sant’Antonio Abate che batte la capolista Brindisi al termine di un match emozionante. Padroni di casa in vantaggio nel primo tempo con Somma e Maffucci, i pugliesi rispondono nella ripresa con Pinamonte, ma Cocuzza su ricalcio di gore chiude definitivamente la gara e il gol nel finale di Galetti serve solo alla sua classifica dei cannonieri e non a regalare trilling al finale di una gara che accende le speranze del Sant’Antonio Abate di salvarsi senza passare dai play out, visto che il traguardo è solo a due punti dopo un andamento da capolista negli ultimi due mesi. Non ne approfitta la Nocerina che cade nel derby con l’Angri, Radicchio è l’autore del gol che regala i tre punti ai grigiorossi con un calcio di rigore contesto relativamente e trasformato dall’ex centravanti del Potenza. Male anche il Pianura che cede le armi al Fasano che passa con Rufini e rivede la zona play off. Sorride il Pomigliano che supera il Venafro per 2-0 e per i molisani è praticamente l’arrivederci alla D. Marzullo apre le marcature, Alleruzzo chiude il match nella ripresa. Pari tra Ischia e Sibilla con i bacolesi che passano grazie a Coquin su calcio di rigore, ma gli isolani recuperano con Bianco in gol per la seconda volta di fila dopo il centro con il Matera di sette giorni prima. La Turris vince grazie ad un rigore di Tortora e resta accesa la fiammella play off, mentre si inguaia il Grottaglie pareggiando con il Francavilla Fontana. Il Bitonto fa un grosso passo avanti per la salvezza diretta, mentre il pareggio tra Matera e Gelbison serve a poco per i cilentani ed al Matera per fermare un’emorragia di tre sconfitte di fila.
ANGRI
Importante vittoria nel derby con la seconda della classe BACOLI
Un punto a Ischia è da considerare come oro colato. BRINDISI
Un passo falso che non crea problemi, ma ci può stare BITONTO
Tre squilli salvezza, ma la strada è ancora lunga e irta di problemi FASANO
Tre punti play off contro il Pianura di Gargiulo
FRANCAVILLA F. Un punto salvezza nel derby al D’Amuri di Grottaglie FRANCAVILLA S.
Raccoglie consensi ma non punti al Liguori. GELBISON
Un punto a Matera che non servirà a nulla ai cilentani GROTTAGLIE
Brutta frenata in casa e le concorrenti ne approfittano.
7,5
MATERA
Vale come una sconfitta il pari con il modesto Gelbison NOCERINA
6,5
Non approfitta della frenata del Brindisi e pere un derby PIANURA
5
Sconfitta a Fasano che non fa danni, ma il Pomigliano incalza POMIGLIANO
7
Vittoria col Venafro e Pianura a due sole lunghezze
S.GENZANO
7
Senza attenuanti la sconfitta con il Bitonto dell’ex Ruisi
S. ANTONIO
6,5
Impresa da otto colonne e la salvezza diretta è vicina
TURRIS
5,5
Tortora è il salvagente play off dei corallini
US. ISCHIA
6
Una frenata inattesa in chiave play off dei giallobù
VENAFRO
5,5
Ormai solo la matematica gli da’ chance di salvezza
Angri, Radicchio tiene accesa la fiamma della salvezza diretta
5 4,5 5 7 5 8 7 5,5 4,5
GRAZIE ad un calcio di rigore trasformato da Radicchio, l’Angri si aggiudica il derby dell’Agro con la Nocerina che si arrende di fronte alla determinazione e alla necessitá di fare punti per la salvezza dei locali. Il rigore è l’episodio che al 35’ fa incanalare la gara sui binari giusti per i grigiorossi, ma la sensazione è che l’Angri sia sceso in campo con maggiori e più forti motivazioni rispetto ai rossoneri, al punto da renderli innocui nella ripresa nel momento della pressione e del gran possesso palla. Il tandem tecnico Criscuolo-Pagliarulo ripropone il 4-2-1-3 con Amarante che, alle spalle di Radicchio e degli esterni alti Galdi e Vitale, crea non pochi grattacapi sulla mediana avversaria, dove Cordua è costretto a lasciare. Di fronte ai mille spettatori, equamente suddivisi tra la tribuna angrese e i distinti molossi, Matteo Pastore disegna una Nocerina classica in difesa con Giraldi terzino destro al posto dello squalificato De Pascale, i due centrali di centrocampo Cordua e il rientrante Serrapica, con Cavallaro e Riolo a pungere sui fianchi nella speranza di lanciare a rete Babatunde e Palumbo. E’ il 34’, quando Amarante entra in area e viene atterrato da Giordano sotto gli occhi dell’arbitro. Calcio di rigore e cartellino giallo per il difensore rossonero. Sul dischetto si porta Davide Radicchio, che spiazza il portiere e deposita la sfera nell’angolino basso alla destra di Terracciano. Il Novi grigiorosso esplode di gioia, mentre quello rossonero accompagna con fischi Riolo e compagni al rientro negli spogliatoi. L’Angri legittima la vittoria con una prestazione guardinga e sorniona. A conti fatti, i tre punti potrebbero risultare vitali per l’Angri che riprende la corsa per tirarsi fuori dai play out alla vigilia dello scontro diretto in programma sabato a Genzano.
TOP E FLOP DELLA VENTOTTESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P FLO
P TO
P O L F
P TO
P FLO
P O L F
44 Sport
Martedì 31 Marzo 2009
Buona la prestazione della formazione allenata da mister Orazietti
All’Asso basta una sola rete A Muro Lucano decisivo il gol di Davide Santarsiero IL TABELLINO PRO MURESE ASSOPOTENZA
0 1
PRO MURESE: Muro, Ercolani, Petruzziello, Tirico, Lisanti, Ruvo G, Ruvo R, Farenga, Piccirillo, Trerotola, Chiaravalle. In panchina: Pepe, Potenza, Pacella, Nano, Rendina Giuseppe, Rendina Gianluca, Rota. Allenatore: Russo. ASSOPOTENZA: Tammone, Vaccaro, Giosa, Martinelli, Mancuso, Nolè, Salinardi, Orazietti, Santarsiero, Marra, De Carlo. In panchina: Valeri. Allenatore: Orazietti. MARCATORE: 15’ pt D. Santarsiero.
MURO LUCANO – Vince con il minimo scarto l’Assopotenza in casa di una Pro Murese che perde l’occasione di incamerare qualche punto prezioso in
una classifica assai deficitaria. La cronaca. L’Assopotenza subito si fa vedere dalle parti del portiere Muro, che intercetta tutti i palloni. Al 6’ ancora ospiti in avanti con Salinardi che si allunga il pallone, bloccato da Muro, poi travolto dallo stesso Salinardi. Muro rimane a terra per qualche minuto poi decide di continuare. Al quarto d’ora c’è l’azione decisiva del match: la squadra di mister Orazietti va a segno con Davide Santarsiero. Calcio di punizione da centrocampo, palla scodellata in mezzo da Nolè e colpo di testa del bravo Davide Santarsiero che non lascia scampo all’incolpevole Muro. Dopo il vantaggio l’Assopotenza deve fare i conti con la reazione della Pro Murese che crea diverse buone occasioni; una di queste si svolge sugli sviluppi di un calcio d’angolo: Tirico indirizza la palla direttamente in porta, Tammone smanaccia, la palla rimane lì, ma Chiaravalle non ha la freddezza sufficiente per battere a rete. Il primo tempo finisce sullo 0-1. La ripresa si apre con la Pro Murese in avan-
Gli ospiti pareggiano in sette minuti
Salinardi (Assopotenza)
ti. Calcio di punizione conquistato da Piccirillo ai 25 metri; sulla palla si porta Tirico che cerca di sorprendere Tammone con la battuta improvvisa a cui si oppone con una bella parata Tammone. Da segnalare, in una seconda frazione bella ed avvincente, anche una traversa colpita dall’Assopotenza che non cambia la sostanza di una gara in cui team di mister Orazietti ottiene quello che voleva.
Tra i padroni di casa da segnalare anche la rete di Laurino
Il Lauria si ferma Picerno, poker d’autore Locali in rete con Ielpo e Reale IL TABELLINO AC LAURIA 2 SPORTING GENZANO 2 AC LAURIA: Agrello, F. Brandi, Cozzi, Labanca, D’Imperio, Gugliotti, Reale, Ielpo, Mercuro Pesce, Borrello. In panchina: Manfredelli, Nicodemo, Dolce, E. Russo, G. Russo, G. Brandi. Allenatore: Pesce. SPORTING GENZANO: Laginestra, Padula, Di Spasi Muscillo, Gioia, Debonis, Arresta, Gruosso, Balsamo, Mincarone, Raimondi. In panchina: Bavuso, Santo. Allenatore: Terranova. MARCATORI: 30’ pt Ielpo, 38’ pt Reale, 2’ st Arresta, 7’ st Gruoso. LAURIA – Dovrà faticare fino alla fine il Lauria se vorrà evitare la retrocessione visto che nell’ultimo impegno casalingo la squadra di Ambrogio Pesce ottiene solo un punto che serve poco per migliorare una classifica che ha bisogno di punti per essere migliorata e centrare l’obiettivo di inizio stagione. La cronaca. Il Lauria preme subito sull’acceleratore tenendo sotto pressione gli ospiti, facendosi pericoloso con Ielpo e Mercuro che sfiorano il gol scaldando subito i cuori dei presenti: più clamorosa l’occasione avuta al 10’ da Alessandro Ielpo che a tu per tu con l’estremo ospite sbaglia clamorosamente facendosi respingere la debole ed imprecisa conclusione a pochi passi dalla linea di porta. Lo Sporting Genzano non sta a guardare e risponde con alcune azioni che però non impensieriscono Agrello. Il pareggio
dura fino alla mezz’ora; cioè fino al momento che Ielpo si dimostra il più lesto a raccogliere un pallone non trattenuto dal portiere ospite su tiro di Mercuro e a depositare la sfera nella porta genzanese. Il vantaggio dà fiducia ai padroni di casa che al 38’ riescono a raddoppiare con Fabio Reale, bravo a chiudere il triangolo con Mercuro ma anche ad effettuare il pallone alle spalle di Laginestra con un tiro scagliato dal vertice destro dell’area di rigore. Il 2 – 0 rincuora, forse troppo, la compagine di casa che entra in campo nella ripresa con la testa abncora negli spogliatoi. Molto diverso l’atteggiamento dei ragazzi di mister Terranova a cui bastano sette minuti per riequilibrare l’incontro. Dopo soli centoventi secondi dalla ripresa del gioco Arresta s’incunea tra le maglie della difesa lauriota, supera in velocità il diretto avversario e trafigge Agrello in uscita. Al 7’ Gruosso concretizza la supremazia territoriale esercitata dagli ospiti e con una conclusione da fuori area trova la rete del pareggio. La gara si accende e diventa ancora più bella; si registrano capovolgimenti di fronte con il Lauria tutto spinto in avanti alla ricerca di un nuovo vantaggio e lo Sporting Genzano che si difende bene e cerca di sfruttare gli spazi a disposizione. I giovani laurioti ci provano con Reale, Labanca, Ielpo e Mercuro i quali non sono precisi e fortunati nelle conclusioni. Allo scadere ancora un’occasione per il Lauria: su azione di calcio d’angolo, Gugliotti di testa sfiora il palo dando l’illusione della rete, ma rimane solo illusione, mentre certamente il cammino verso la salvezza si fa sempre più difficile.
Tripaldi è il grande trascinatore, tripletta PICERNO – Il finale di campionato si appresta ad essere più acceso che mai visto che cono ancora aperti i giochi che riguardano la vittoria del girone e quelli che interessano la retrocessione. In “zona salvezza” acquisisce particolare importanza la vittoria, tra le mura amiche, del Picerno ’81 contro il Policoro 2000. Un successo nel gioco e nel risultato che carica ulteriormente, per le prossime gare, la compagine di Tonio Catalano, sicuramente molto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi che, contro i policoresi partono arrivando alla conclusione dopo soli quattro minuti, il tiro di Laurino è parato in tuffo di Labriola. I locali premono alla ricerca del vantaggio che arriva poco dopo; corre il 7’, corta respinta della difesa del Policoro, gran destro dal limite di Tripaldi che finisce la cor-
IL TABELLINO PADRE MINOZZI 3 D. MONTESCAGLIOSO 0
Catalano (Picerno ’81)
sa sotto l’incrocio dei pali. Al 16’ Affuso s’invola sulla sinistra, crossa al centro e pronta è la girata di testa di Manolio che pareggia i conti. Al 23’ R. Passavanti supera in dribbling due avversari, destro potente e parata in due tempi di Labriola. Al 25’ la risposta degli ospiti: colpo di testa di Fagnano,
parata di Bezsmertnyy. Al 32’ cross di Laurino, Tripaldi anticipa il portiere in uscita e segna il secondo goal. Al 39’ Donadio tutto solo davanti a Bezsmertnyy sbaglia incredibilmente il goal del pareggio e le due squadre vanno al riposo con il punteggio di 2 – 1 per il Picerno ’81. Al 10’ tiro di R. Passavanti e grandissima risposta di Labriola che devia in angolo. Al 13’ ancora il Picerno ’81 in attacco con Corrado che sfiora il goal. Al 15’ cross dalla destra di R. Passavanti e bellissimo gol di Laurino che a volo incrocia alla sinistra di Labriola. Al 23’ è ancora uno scatenato R. Passavanti che dalla destra serve Tripaldi che sigla il quarto gol. Al 37’ e al 40’ sono prima Fagnano e dopo Donadio che sfiorano la marcatura. La gara si chiude tra la felicità dei padroni di casa per una vittoria di cui sono
IL TABELLINO PICERNO ‘81 POLICORO 2000
4 1
PICERNO ‘81: Bezsmertnyy, C. Passavanti, Bernabei, Fortunato, Giosa, Marchese, Corrado, Cocina, Tripaldi, R. Passavanti, Laurino. In panchina: Capece, Tortoriello, Albano, Giuzio, Jacovino, Lettieri, Merola. Allenatore: Catalano. POLICORO2000: Labriola, Francolino, Macculli, Fagnano, Galotto, Morisco, Donadio, Conte, Manolio, Scarci, Affuso. In panchina: Casalnuovo, De Giorgio, Ligorio, Maiellaro, Melidoro. Allenatore: Finamore. ARBITRO: Autilia di Potenza. MARCATORI: 7’ pt, 32’ pt e 23’ st Tripaldi, 16’ pt Manolio, 15’ st Laurino. tutti autori anche se va menzionata la buona prova di R. Passavanti, Laurino e Tripaldi.
A Policoro la squadra del Deportivo Montescaglioso dà forfait
Il Minozzi vince senza sudare
(Gara non disputata e vinta a tavolino per la mancata presentazione della squadra ospite) PADRE MINOZZI: Gulfo, Di Vincenzo, Mundo, Dimatteo, Greco, Mele, Stabile, Oriolo, Suriano, Ragazzo, Appella. In panchina: Guida, Durante, Cospito, Rizzo, Abatiello. Allenatore: De Pietro. Il Padre Minozzi
POLICORO – Una telefonata intercorsa tra il presidente del Deportivo e il massimo responsabile del Padre Minozzi, Filippo Quinto, è servita per dare il “rompete le righe” alla squadra ionica che a Policoro stava attendendo l’arrivo dell’undici di Montescaglioso. In pratica, queste
sono voci solo ufficiose, la società montese non è riuscita, per vari motivi, ad allestire un numero sufficiente per affrontare questa difficile trasferta e per la capolista sono arrivati lo stesso tre punti che permettono a Ragazzo e compagni di continuare a restare in testa a questo cam-
Di Vincenzo (Padre Minozzi)
pionato che non ha ancora scritto nessun verdetto. Sulla mancata presentazione del Deportivo Montescaglioso abbiamo sentito il dirigente del Padre Minozzi, Pino Oriolo, che ci ha dichiarato: “Sono cose che possono succedere anche se dispiace non aver potuto assistere ad una gara
dei nostri ragazzi a cui sarebbe piaciuto confrontarsi con i pari età del Deportivo. Sappiamo quante difficoltà comporti partecipare ai campionati regionali e quindi capiamo quello che è capitato alla società del Deportivo a cui auguriamo di rifarsi nelle prossime partite”.
Sport 45 Tra i giovani materani spiccano le prove di Pietracito e Pavese
Martedì 31 Marzo 2009
Invicta, successo di prestigio Manieri segna tre gol ed è il grande protagonista IL TABELLINO INVICTA MATERA SANTAMARIA
5 2
INVICTA MATERA: Cifarelli, Chieco, Pavese, Smaldone, Galante, Visaggi, Maragno, Manieri, Leccese, Sabatiello, Pietracito. In panchina: Moliterni, Ricciulli, Volpe, Giordano, Debellis, Lomonaco. Allenatore: Fontana. SANTAMARIA: Bochicchio, Somma, Santarsiero, Maiorino, Fieno, Comodo, Cardone, Luongo, Santoro, Zaccagnino, Tolla. In panchina: Forliano, Rinaldi, Isoldi, Pace, Triani, Lapenna. Allenatore: Pronesti. MARCATORI: 6’ pt Pietracito, 15’ pt, 29’ pt e 13’ st Manieri, 3’ st Pavese, 7’ st Luongo, 20’ st Santoro.
MATERA – Pur non esprimendo al massimo delle proprie potenzialità, l’Invicta matera dimostra di non voler lasciare nessun punto per strada e contro il Santamaria la squadra di Michele Fontana ottiene l’ennesima vittoria di un campionato che vale ai giovani materani l’attuale primato e la possibilità di concorrere per la vittoria del girone. Questa la cronaca di un match che ha regalato ben sette gol. Passano solo sei minuti e i bianco-azzurri sono già in vantaggio; azione travolgente di rimessa ed al limite dell’area di rigore viene atterrato Maragno al momento della battuta. Sulla palla si porta capitan Pietracito che disegna una parabola a scavalcare la barriera e deposita la palla là dove il portiere non ci può arrivare. Al 15’ l’Invucta Matera raddoppia
Entrambi i gol portano la firma di Votta
Il Melfi sorprende la PGS Don Bosco IL TABELLINO PGS DON BOSCO AS MELFI
1 2
PGS DON BOSCO: Fabrizio, Lotto, Giannini, E. Pietrafesa, Pace, Greco, Martoccia, L. Pietrafesa, Cuccarese, Vaccaro, Restaino. In panchina: Papangelo, Cavallo, Colucci, Sammarro, Adesso. Allenatore: Ciriello. AS MELFI: Di Muro, Brescia, Montanarella, Zoppi, Tummillo, Pennacchio, Rosa, Rescigno, Votta, Tomasulo, Basso. In panchina: Damiano, Mannarelli, D’alfonso. Allenatore: Alberti. MARCATORI: 11’ pt e 20’ st Votta, 35’ pt Vaccaro (rig).
POTENZA – Le molte assenze nei due schieramenti hanno di certo inciso sull’andamento di questo incontro che si è chiuso lo stesso con la vittoria del Melfi di Giuseppe Alberti, e quindi secondo pronostico, sulla compagine di mister Ciriello. La cronaca. Inizio vivace dei padroni di casa con Vaccaro che non concretizza una bella azione d’attacco facendosi ipnotizzare da Di Muro. Il vantaggio è però degli ospiti che all’11’ trafiggono l´incolpe-
Pennochio (As Melfi)
Votta (As Melfi)
vole Fabrizio grazie alla prima rete di Votta. Prima frazione di gioco combattuta soprattutto a centrocampo dove sono da segnalare le ottime trame imbastite dal Melfi comunque ben contrastate dai muscoli dei due Pietrafesa della PGS. Il momentaneo pareggio del Don Bosco arriva allo scadere della prima frazione di gioco con un calcio di rigore trasformato da capitan Vaccaro. Nella ripresa i ritmi calano leggermente con le due squadre che si allungano e lasciano spazio a diversi capovolgimenti di fronte. Il definitivo vantaggio ospite arriva sugli sviluppi di un calcio d’angolo con l’attaccante Votta (per lui è doppietta) che sorprende il pacchetto arretrato potentino, insaccando la rete del definitivo 2 a 1.
Rescigno (As Melfi)
grazie al bomber Manieri lesto ad involarsi sulla destra per ricevere un cambio di gioco di Pietracito; dopo aver saltato in velocità il diretto marcatore si presenta a tu per tu con il portiere trafiggendolo con un preciso tocco. Al 29’ Manieri porta a tre le marcature per l’Invicta Matera grazie ad un suo pregevole “taglio” tra le maglie della difesa ospite, perfettamente servito dal centravanti Leccese; è facile per l’attaccante di Venosa trafiggere il portiere con un pallonetto perfettamente calibrato. Al 33’ il portiere locale, complice il forte vento, serve involontariamente palla in area di rigore a Santoro che perde l’attimo giusto per approfittarne e riaprire la partita. Due minuti più tardi è lo stesso Santoro che s’invola sulla destra e giunto in area di rigore conclude de-
3 1
VARISIUS: Festa, Paterno, Cifarelli, Locapo, Campanella, Buono, Matera Marcosano, Giasi, Bianchini, Fabiano, Cappiello. In panchina: Vizziello, Scarciolla, Pietracito, Sacco, Miglionico, Lorusso, Ricciardi. Allenatore: Donvito. VULTUR RIONERO: Tomasulo, Filidoro, T. Cloroformio, Lamorte, Brescia, Di Palma, Romaniello, Silvestri, Parisi, Callimo, Calice. In panchina: M. Cloroformio, Di Sabato, Rosiello, Cavallo, Di Pasquale. Allenatore: Mazzucca. ARBITRO: Brindisi di Matera. MARCATORI: 9’ pt e 6’ st Cappiello, 21’ pt Fabiano, 26’ pt Silvestri.
MATERA – Vince e convince il Varisus di mister Donvito contro la Vultur. Gara condizionata dal forte vento e della situazione se ne giova la squadra di Matera che nella prima frazione mette pressione agli ospiti chiudendo il primo tempo in vantaggio per due a
victa Matera per il risultato acquisito sul campo, ma allo stesso tempo sono particolarmente amareggiato per i fatti incresciosi che sono avvenuti durante il finale di partita dove nonostante il risultato ormai acquisito alcuni giocatori della squadra locale hanno letteralmente aggredito diversi miei giocatori con pugni e calci, trasformando il finale di gara in una vera e propria caccia all’uomo. Credo che una società che ambisce a vincere un campionato regionale debba cercare di primeggiare non solo sul campo ma anche e soprattutto fuori dal campo. Mi auguro che la giustizia sportiva faccia il suo corso e lì dove questa mancasse, siano i dirigenti a prendere provvedimenti affinché questi comportamenti incivili non si ripetano su altri campi.”
Il Varisius risale La Vultur finisce al tappeto uno. Il Varisius ha una buona manovra e soprattutto l’impatto giusto nella gara e nonostante qualche assenza dell’ultima ora il suo gioco è sempre pericoloso. Il Vultur gioca meglio nella prima parte di gara, e poi con il tempo si spegne cadendo in qualche provocazione di troppo. La cronaca. Al 4’ sono gli ospiti a creare la prima occasione da rete; Callimo entra in area e da buona posizione tira in porta, ma Festa devia in angolo. Reazione del Varisius e va in gol Cappiello, abile al 9’ a ribadire in rete una corta respinta del portiere sul tiro di Fabiano. Il Vultur prova una timida reazione, ma complice il forte vento uscire dalla propria metà campo è difficile. Al 13’ è Locapo a cercare la via del gol con una punizione dai venti metri ma il suo tiro a giro è parato. Al 20’ si rivede il Vultur, con Callimo che penetra in area crea molto scompiglio ma davanti a Festa si fa ipnotizzare e la sua conclusione è parata.
Al 21’ errato rinvio del portiere, Bianchini intercetta la palla e la serve a Fabiano che con un preciso tocco supera Tomasulo. Allo scadere il Rionero accorcia le reti, bell’azione di Callimo, bravo quest’oggi, che in velocità supera un avversario e in area serve Silvestri che da buona posizione non ha difficoltà a superare il portiere. La prima frazione si chiude con il punteggio di due a uno per i locali. Nella ripresa tutti pensano ad una reazione del Rionero, nel tentativo di impattare il punteggio, ma invece gli ospiti si spengono. Al 6’ lancio di Miglionico, la difesa avversaria è alta e Cappiello è più lesto di tutti a bucarla e solo davanti a Tomasulo lo supera in uscita. Da lì in poi in campo c’è solo il Varisius, solo in qualche occasione il Vultur prova a pungere con qualche punizione dalla distanza, ma Festa è attento. Al 16’ Miglionico s’invola in contropiede ed appena entrato in area tira ma la palla sfiora il palo. Al 25’ il Rionero
Cifarelli (Varisius)
reclama un rigore su azione di Brescia, ma il direttore di gara non è dello stesso avviso. Al 30’ Miglionico sciupa la più ghiotta occasione di incrementare il punteggio ma dal dischetto del rigore tira fuori la palla servita da Matera Marcosano. Il finale è concitato per qualche scaramuccia tra gli atleti delle due squadre, ma senza conseguenze, grazie al pronto intervento dei dirigenti che riportano la calma tra le due squadre.
Potentini a segno con Vito Gerardi, Lapelosa e Albanese
IL TABELLINO DEDALO BELLA CALCIO
s’invola sulla trequarti ospite e dopo aver superato in agilità tre avversari, portiere incluso, deposita la palla in fondo al sacco per il 5 – 1. Al 20’ il Santamaria va a segno per la seconda volta con un’azione simile alla prima rete; questa volta a scagliare il tiro dalla distanza è Santoro. A questo punto il vento la fa da padrone e giocare la palla diventa quasi impossibile; l’Invicta decide che non è il caso di rischiare e controlla la partita e fino alla fine Galante e compagni non corrono più nessun rischio. Su questa gara abbiamo ricevuto una dichiarazione, tramite e-mail, del tecnico del Santamaria, Piero Pronesti, che riportiamo integralmente e di cui l’allenatore potentino se ne assume in toto la responsabilità: “Innanzi tutto faccio i miei più vivi complimenti all’In-
Festa con Cappiello e Fabiano
IL TABELLINO VARISIUS VULTUR RIONERO
bolmente sul portiere in uscita. Al 39’ è Maragno, per i locali, a fallire la quarta segnatura; dopo aver saltato in agilità un paio di avversari, si presenta a tu per tu con il portiere ospite che lo ipnotizza parando la debole conclusione. Il primo tempo è tutto qui. La ripresa si apre con la quarta marcatura per i ragazzi di mister Fontana ad opera di Pavese che al 3’ raccoglie un corner di Sabatiello e di testa trafigge il portiere ospite. Al 7’ gli ospiti accorciano le distanze con Luongo che dalla distanza coglie l’angolo alto alla sinistra di Cifarelli, complice il forte vento che trasforma un tiro senza grosse pretese in un missile imparabile. Al 13’ ci pensa Manieri a ristabilire le distanze con una veloce azione di rimessa; palla in profondità di Chieco con il bomber che
3 0
DEDALO: Guglielmi, Giuliano, Scarano, Sabatino, Sabato, V. Gerardi, Maiorino, Sarr, Lorusso, Lapelosa, Albanese. In panchina: Santarsiero, E. Gerardi, Iannielli, Cammarota, E. Scarano, Ostuni, Campaniello. Allenatore: Porretti. BELLA CALCIO: Nigro, Doino, Parisi, Zanfino, Campanella, Golia, Pacella, Remollino, Pagliuca, Maresca, Murano. Allenatore: Del Pino. MARCATORI: 10’ pt V. Gerardi, 22’ pt Lapelosa, 15’ st Albanese.
Dedalo, tris al Bella Calcio POTENZA – Mantiene il passo la Dedalo e per la squadra di Luigi Porretti arriva la quarta vittoria consecutiva in questo campionato. Dopo l’eroica, come l’ha definita qualche dirigente potentino, vittoria in casa del Melfi, Lapelosa e compagni superano anche il Bella, battuto con il rotondo punteggio di 3 – 0. Il primo gol arriva dopo dieci minuti di gioco e porta la firma di Vito Gerardi che raccoglie una ribattuta della difesa ospite sugli sviluppi di un calcio d’angolo e sferra un tiro su cui non riesce ad intervenire il portiere bellese. La pressione dei locali porta i suoi frutti al 22’ quando Lapelosa sfrutta un calcio di punizione per battere il numero 1 del Bella con un tiro a sorpresa che vale il due a zero. Il doppio vantaggio
La Dedalo
dona tranquillità ai padroni di casa che nella seconda frazione di gioco festeggiano la terza marcatura grazie ad Albanese che prima controlla di petto su cross di Lorusso e poi è bravo a sferrare un tiro che gonfia
ancora una volta la rete della porta del Bella Calcio che chiude questa gara con un passivo a cui la squadra di mister Del Pino può rimediare nella prossima gara contro un avversario alla sua portata.
46 Sport
Martedì 31 Marzo 2009
Niente da fare per l’undici di mister Sabia sconfitto per tre a zero
Invicta, superato il Doria Il team di Savio Acquasanta resta in prima posizione IL TABELLINO DORIA INVICTA MATERA
0 3
DORIA: Sabia, Romaniello, C. Lorusso, A. Coviello, Martinelli, C. Coviello, L. Coviello, Valvano, Lucia, G. Mecca, D’Andrea. In panchina: Nolè, Alex Coviello, Ant. Coviello, S. Lorusso, P. Mecca. Allenatore: Sabia. INVICTA MATERA: Tataranni, Nicoletti, Buono, Fiore, Digilio, Auletta, Perrone, Grieco, Volpe, Zaccaro, Picerno. In panchina: Campanaro, Ramundo, Nuzzolese, Rubino, Angelino. Allenatore: Acquasanta. MARCATORI: 16’ pt Zaccaro, 25’ pt Grieco, 11’st Perrone POSIDENTE – Costretta a vincere, l’Invicta Matera recita bene il proprio ruolo e anche dal campo di Possidente, la squadra di Savio Acquasanta ritorna con
una bella vittoria. La cronaca. Buona partenza del Doria che nei primi minuti sembra essere all’altezza dei più quotati avversari, infatti la prima occasione è proprio della squadra di casa: azione individuale di Aurelio Coviello al 5’, dopo aver seminato un paio di avversari si presenta solo d’avanti al portiere ma calcia debolmente e il bravo portiere ospite neutralizza il tiro. Il Doria regge bene per altri dieci minuti, fino a quando al 16’ Zaccaro calcia dalla distanza e complice anche una leggera deviazione di un difensore doriano, porta in vantaggio i suoi. Il Doria cerca di reagire ma la compagine materana tiene bene il campo diventando sempre più padrona dell’incontro e, infatti, sull’ennesima distrazione della difesa doriana i ragazzi di mister Acquasanta raddoppiano con Grieco quando il cronometro segna al 25° minuto, abile a ribattere in rete una sfortunata respinta di Sabia, su tiro debole di Volpe. La prima frazione di gioco si chiude con il doppio vantaggio della compagine
Nicoletti (Invicta Matera)
materana. Nel secondo tempo il Doria cerca di reagire e al 9’ l’undici di mister Sabia ha l’occasione di accorciare le distanze, ma il portiere ospite si supera respingendo in angolo il bel tiro di Martinelli smarcato dall’ottimo lucia. Due minuti più tardi su un calcio d’angolo battuto da Zaccaro è Perrone al portare a tre le reti degli ospiti saltando più alto di tutti e di testa batte Sabia. Il terzo goal di fatto chiude la partita che non vede fino al termine altre azioni degne di cronaca.
L’Aviglianese battuta da Forte (doppietta)
Tripletta per il solito Mario Gallitelli e gol di Mussillo
L’Assopotenza non molla più
Il Real Peppino Campagna si diverte con la Don Bosco
IL TABELLINO AVIGLIANESE ASSOPOTENZA
0 2
AVIGLIANESE: Masi, Nardiello, D. Telesca, Romano, M. Telesca, A. Vaccaro, Messina, Salvatore, D’Andrea, Margiotta, Ferrara. In panchina: Della Croce, R. Vaccaro, Romaniello, Rinaldi, Martinelli, Rosa, Sileo. Allenatore: D’Andrea. ASSOPOTENZA: Pirolo, Lauria, Martinelli, Lucia, Palazzo, Ferreira, Forte, Russillo, Iannielli, Petraglia, Foscolo. In panchina: Di Pasquale, Di Nella, Laurino, Lancellotti, D’Andrea, De Carlo, Patrone. Allenatore: Albano. MARCATORI: 15’ pt e 20’ st Forte. AVIGLIANO – L’Assopotenza si dimostra troppo “Forte” per l’Aviglianese e la squadra che guida il girone aggiunge un altro tassello al suo bellissimo campionato. La cronaca. La partita inizia in sordina con i potentini padroni del campo mentre l'Avigliane-
Forte (Assopotenza)
se impacciata e confusionaria non riesce ad esprimere il proprio valore come dovrebbe e da questa situazione l'Asso riesce a far girar palla con molta libertà mettendo in affanno gli avversari che subiscono la prima rete dopo un quarto d’ora di gioco con l’attaccante Forte che con mestiere si libera di M. Telesca, s’invola verso Masi ed evitandolo depone la palla in rete tra le proteste di tutta l’Aviglianese che chiedevano un calcio di punizione per un presunto fallo dell’autore del gol sul difensore locale. La rete scuote i ragazzi di Vincenzo D’Andrea e per nulla intimoriti diventato pericolosi in più occasioni: la più clamorosa arriva al 27’ con Margiotta che da pochi passi, anche se decentrato, mette la palla fuori dallo specchio della porta. Il secondo tempo inizia con i granata in cerca del pareggio che meriterebbero per lo sforzo profuso ma anche per le occasioni create, ma ad andare in goal è la squadra di Leo Albano che con Forte che al 20’ raddoppia mettendo la parola fine ad una gara che, il tecnico dell’Aviglianese, D’Andrea, sintetizza in una sola parola: “eletrrizzante.”
Romano (Aviglianese)
BERNALDA - Al Comunale di Bernalda si è giocata una partita a senso unico con i ragazzi di mister Di Biase decisi ad avere la meglio sulla Pgs Don Bosco e che per questo attaccano sin dai primi minuti in cerca del gol del vantaggio. Già al 2’ è Musillo a sprecare calciando di poco fuori. Lo imita subito dopo Mario Gallitelli che si fa respingere il tiro da un difensore. All’8’ fallo di mano di Trillo e calcio di rigore che lo specialista Mario Gallitelli trasforma con un tiro angolato. Passano pochi minuti e ancora il Peppino Campagna raddoppia con lo stesso Gallitelli che, dopo uno scambio con Moro e Catapano, di sinistro supera l’inesperto portiere ospite. I ragazzi dal bravo Condelli fanno di tutto per arginare la forza d’urto dei padroni di casa che attaccano da
più fronti ma il primo tempo giunge al termine con la squadra di casa sempre all’attacco alla ricerca di altre segnature che non arrivano per la troppa precipitazione dei suoi. La ripresa è la fotocopia esatta della prima frazione di gioco con il
REAL P. CAMPAGNA 4 PGS DON BOSCO 0 REAL P. CAMPAGNA: De Donato, Iannuzziello, Mic. Gallitelli, M. Catapano, Zaza, Afferri, Musillo, Lospinoso, C. Catapano, Moro, Mar. Gallitelli. In panchina: Russo, Danzi. Allenatore: Di Biase. PGS DON BOSCO: Pace, Trillo, Vista, A. Mancusi, Sibillano, Marra, Mazziotta, Zuddas, D. Mancusi, Acierno, Vaccaro. In panchina: Romaniello. Allenatore: Condelli. ARBITRO: Buongiorno di Bernalda. MARCATORI: 8’ pt (rig.), 12’ pt e 25’ st M. Gallitelli, 5’ st Musillo. tempo chiuso con una stretta di mano. Il Peppino Campagna continua così a navigare tra le prime del girone preparandosi all’incontro senza punti contro il Melfi in cui troveranno spazio quei ragazzi che hanno giocato di meno.
La compagine di mister Antonio Mottola sfrutta il fattore campo
IL TABELLINO AS MELFI PADRE MINOZZI
Lospinoso (Real P. Campagna)
team di Di Biase all’arrembaggio e gli ospiti che si difendono molto bene. Al 5’ ritorna a segnare Musillo su un perfetto assist di Gallitelli. Nonostante sotto di tre gol, la Pgs Don Bosco, rimaneggiata anche per l’assenza di alcuni suoi titolari, fa quel che può di fronte alla più quotata squadra di casa con le retrovie formate da Zaza, Catapano e Lospinoso quasi mai impegnate dai volenterosi Zuddas e dal piccolo fantasista Vaccaro. Il gioco volge al termine con il risultato ormai certo per il Peppino Campagna che lascia spazio anche alla propria panchina e chiude l’incontro con Gallitelli che firma la personale tripletta direttamente dalla bandierina. Il triplice fischio finale da parte dell’ottimo direttore di gara manda tutti negli spogliatoi dopo il terzo
IL TABELLINO
2 0
AS MELFI: Asquino, Lamorte, Laurini,Gresia, Toglia, Marzullo, Dela Prete, Nuzzo, Graziano, Amoroso, Potito. In panchina: Caporale, Ciacciariello, Venezia, Caruso, Errico, Laccertosa. Allenatore: Mottola. PADRE MINOZZI: Abatiello, Morando, Oliva, Fiorenza, D’Oronzio, Mele, Greco, Trupo, Caldararo, Filardi, Piccinini. In panchina: Simonetti, Pascale, Sabato, Santoro. Allenatore: Prete. MARCATORE: 10’ pt Graziano, 30’ pt Ciacciariello.
Il Melfi piega il Padre Minozzi RAPOLLA – Ritorna sconfitto dalla lunga trasferta di Rapolla il Padre Minozzi di Giovanni Prete che perde contro il Melfi di Antonio Mottola con il più classico dei risultati. La cronaca. Inizia meglio la compagine di casa che dopo una prima fase di studio si porta in vantaggio al primo affondo: è Graziano a raccogliere un pallone non trattenuto da Abatiello e a segnare il gol dell’1 – 0. Al 15’ bella azione di Del Prete che scende sulla fascia, entra in area ma sciupa tutto calciando addosso al portiere. Al 20’ altra occasione da rete per il Melfi con il generosissimo Del Prete che questa volta si libera di due avversari, cross in mezzo per Potito che manca l’attimo giusto e l’azione sfu-
Graziano (As Melfi)
ma. Al 22’ il Padre Minozzi prova a reagire ma il gol cercato dai ragazzi di mister Prete non arriva. Allo scadere arriva il raddoppio dei federiciani: il centrocampista
Ciacciariello, subentrato all’infortunato Nuzzo, è il più lesto ad intercettare un pallone proveniente da un calcio di punizione e a mettere il pallone alle spalle del portiere ionico. Nella ripresa il Padre Minozzi prova a rimettersi in gioco ma Caldararo spreca l’occasione di riaprire la partita che al 20’ regala un’altra emozione: è capitan Amoroso con un calcio di punizione dal limite dell’area a sfiorare l’incrocio dei pali della porta difesa da Abatiello. Nei restanti minuti di gioco il Melfi controlla agevolmente la gara chiudendo con un’altra vittoria casalinga un buon campionato dove i ragazzi di Antonio Mottola stanno facendo notare per qualità individuali e del collettivo.
Sport 47 Leone: “Complimenti ai ragazzi e soprattutto alla difesa che è stata perfetta”
Martedì 31 Marzo 2009
Il Policoro 2000 ci crede Contro il Picerno ‘81 decisiva una rete di Modarelli IL TABELLINO POLICORO 2000 PICERNO ‘81
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POLICORO 2000: Cavallo, Castronuovo, Tamburrino, Magno, Dattoli, Manfredi, Montemurro, Laita, Antonucci, Modarelli, Lucarelli. In panchina: Lillo, Buongiorno, Guida, Leone, Fornaro, Spadafora. Allenatore: Leone. PICERNO ‘81: Marino, Sileo, Topano, Caita, Pinto, D’Antonio, Russo, Capece, Souta, Paciello, Pisciottani. In panchina: Cappiello, Scavone, Fortunato, Cerbasi, Russo II, Traficante, Berardo. Allenatore: Petrullo. MARCATORI: 3’ pt Modarelli.
POLICORO – Torna il sereno in casa del Policoro 2000 che vince un’importante sfida contro una diretta concorrente alla salvezza, quel Picerno ’81 che in riva allo Ionio deve fare i conti con una formazione, quella allenata da Vito Leone, che parte forte e ottiene subito il vantaggio: corre il secondo minuto di gioco e i padroni di casa impostano una bella azione di prima con Laita che serve Antonuicci che a sua volta riversa su Modarelli che sferra un tiro che viene deviato in calcio d’angolo. Dal susseguente corner battuto da Lucarelli, Modarelli è bravo nell’anticipare l’avversario e nel mettere dentro il pallone dell’1 – 0. I locali insistono e al 7’ vanno vicini al raddoppio con Antonucci che, servito da Laita, spreca una facile occasione da buona posizione. Il Picerno ’81 prova a rendersi pericoloso ma la retroguardia locale non sbaglia nulla e Cavallo rimane
Il Policoro 2000
imbattuto. Il Policoro 2000 al 18’ prima e al 22’ dopo, ai avvicina, sempre con Antonucci, al raddoppio che però non arriva e il primo tempo si chiude con il minimo vantaggio dei policoresi che nella ripresa danno continuità ai loro attacchi con una bella conclusione dalla
Vito Leone (Policoro 2000)
distanza di Magno, dopo soli cinque minuti di gioco, che si stampa contro la traversa. Al 9’ il Policoro 2000 corre un serio rischio di vedersi raggiunto: infatti, gli ospiti al 9’ con un tiro dalla distanza mettono in difficoltà l’estremo difensore locale, salvato, dopo un pallo-
ne non trattenuto, dalla difesa che allontana senza mezze misure. Il Policoro 2000 tira un sospiro di sollievo e parte all’attacco: al 13’ pallone da Modarelli per Antonucci che in area è anticipato all’ultimo momento da un difensore picernese. Al 18’ Laita serve Modarelli
che non ci pensa su e sferra un tiro che termina fuori di poco. Al 20’ calcio di punizione dai venti metri di Manfredi: gran tiro che sbatte sulla traversa tocca terra ed è preda del portiere. Al 22’ punizione di Manfredi in area per Antonucci che di testa appoggia per Modarelli che tutto solo in area spalle alla porta si gira e tira forte, il pallone termina sopra la traversa. La gara finisce con la vittoria di misura dei ragazzi di Vito Leone che da noi sentito a fine gara ci dichiara: “Voglio fare i complimenti a tutti i miei ragazzi per l’impegno profuso e soprattutto alla difesa che è stata perfetta facendo trascorrere un pomeriggio tranquillo al nostro portiere Cavallo, al debutto in questo campionato. Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il dirigente Cafaro che è sempre vicino alla squadra con parole di incoraggiamento e di affetto per tutti”.
Il pari arriva dalla gara col Deportivo Montescaglioso
Gli ionici fermano il Varisius grazie a Faillace
Il Santamaria di Marchitiello conquista un altro punto
L’AS Scanzano compie una grande impresa
IL TABELLINO SANTAMARIA 2 D. MONTESCAGLIOSO 2 SANTAMARIA: Marino, Campochiaro, Casale, Coluzzi, Ignomirelli, Latrofa, Macellaro, Pasos, Picciano, Rosciano, Bochicchio. In panchina: Santoro, Tanzariello, Baldassarre, Sileo, Mazzola, Filafelfio. Allenatore: Marchitiello. DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Palazzo, Laforgia, Ettorre, Eletto, Carriero, Stasi, Dimucci, Brizio, DiTaranto, Motola, Andriulli. Allenatore: Suglia. ARBITRO: De Canio di Potenza. MARCATORI: 20 pt Macellaro, 10 st Brizio, 14 st Stasi, 20 st Picciano.
POTENZA - Partita piacevole quella tra Santamaria e Deportivo Montescaglioso giocata in un clima finalmente primaverile. La squadra di casa inizia subito aggredendo gli avversari e chiudendoli di fatto nella propria metacampo. Sebbene mantenga il pallino del gioco, il Santamaria non riesce però a concretizzare e così bisogna aspettare il 10’ quando, su un calcio d’angolo, arriva la prima
Campochiaro (Santamaria)
Coluzzi (Santamaria)
azione da gol ma Rosciano, in un batti e ribatti nell’area piccola, non trova il tempo di spingere la palla in rete. I locali ci credono e confezionano una serie di calci d’angolo; al 15’ cross di Casale, ribatte un difensore di testa che mette sui piedi di Fabio Bochicchio il quale con un gran tiro dal limite spedisce il pallone in rete ma l’arbitro annulla per presunto fuorigioco. Tre minuti dopo si vede il Deportivo Montescaglioso che beneficia di una punizione in due: batte Brizio tirando direttamente in porta e segnando ma il gol viene annullato. Si scuote il Santamaria che va in vantaggio con Macellaro al 20’ che sempre da fuori area insacca all’incrocio e chiudendo il primo tempo. La ripresa vede gli ospiti più spigliati nei singoli e pronti già al 10’ a pareggiare i conti con Brizio che dopo un rimpallo favorevole
si presenta solo davanti al portiere in uscita senza fallire. La partita si accende ma la squadra di mister Marchitiello si fa trovare spesso sbilanciata e così su un contropiede il Deportivo beneficia di un calcio d’angolo. Siamo al 14’, batte Motola e Stasi anticipando Ignomirelli porta in vantaggio i suoi. Il Santamaria non ci sta alla beffa e spinge con tutti i suoi costringendo gli ospiti a difendersi. Il pareggio arriva al 20’ quando, su cross di Casale, Picciano salta più alto di tutti insaccando di testa. A questo punto i locali continuano ad attaccare desiderando la vittoria e fallendo una ghiotta occasione al 24’ con Filadelfio che solo davanti alla porta sbaglia un gol già fatto. Inesorabile arriva il triplice fischio che chiude la gara con lo stesso risultato del girone d’andata.
SCANZANO – E’ certamente un punto importante e quasi inaspettato quello conquistato dalla formazione scanzanese contro il forte Varisius; inaspettato perchè ottenuto con una formazione assai rimaneggiata vista l’assenza di molti giovani giocatori impegnati nelle gite scolastiche. Mister Lerose è stato quindi costretto a ricorrere a ben cinque giovani calciatori della categoria Esordienti per far fronte a questo impegno che ha poi dato grosse soddisfazioni alla compagine cara al presidente Franco Carlomagno. La cronaca. Va detto che la gara è stata caratterizzata dal forte vento, che nel primo tempo spinge alle spalle degli ospiti che tentano di sfruttare questo vantaggio, ma la difesa locale regge molto bene non facendo correre nessun rischio al giovane Bastiano. Anzi al 20’ sono i locali che passano in vantaggio con Faillace, che sfrutta un’indecisione della difesa e con molta freddezza porta lo Scanzano in vantaggio. Nel secondo tempo sono i locali ad ave-
IL TABELLINO AS SCANZANO VARISIUS
Contini (Varisius)
re il vento a favore, ma al secondo minuto di gioco gli ospiti pareggiano con Romano, che solo d’avanti al portiere non sbaglia. Il resto del tempo vede sempre i ragazzi locali all’attacco, ma senza riuscire a centrare il raddoppio. Negli ultimi minuti la stanchezza degli scanzanesi si fa sentire e per tre volte gli attaccanti del Varisius calciano a botta sicura ma è Bastiano ad opporsi con bravura e a negare la gioia del gol. L’occasione più ghiotta arriva sui piedi
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AS SCANZANO: Bastiano, G. Lerose, Quintani, Ciaglia, Castellucci, Taranto, Balducci, M. Lerose, Frammartino, Faillace, Florio. In panchina: Valluzzi, Dattoli. Allenatore: Lerose. VARISIUS: Maino, Lacetera, Calderone, Dicesare, Romano, Contini, Di Marzio, La Pacciana, Romano, Pisticiuc, Lamanna. In panchina: Pavese, Leo, Ignomeriello, Flumero, Andrisani. MARCATORI: 20’ pt Faillace, 2’ st Romano. del bravo Di Marzio che al secondo minuto di recupero solo davanti al portiere sfiora incredibilmente il palo, lasciando così il risultato invariato sull’1 - 1, punteggio che rende merito alla bravura a Frammartino e compagni.
CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali
Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO Provinciale
Regionale
Nazionale
CATEGORIA Juniores
Allievi
Giovanissimi
REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR).
Latrofa (Santamaria)
Macellaro (Santamaria)
Rosciano (Santamaria)
N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.
48 Sport
Martedì 31 Marzo 2009
BERRETTI nazionale girone F RISULTATI 23ª giorn.
LA CLASSIFICA
V. Lanciano – Aversa 0 - 4 Napoli 47 Gallipoli 45 1 - 2 Noicattaro 40 Melfi – Manfredonia 0 - 0 Aversa Normanna 38 Monopoli 36 Foggia – Monopoli 1 - 1 Taranto 36 36 Andria Bat – Napoli 2 - 3 Real Marcianise Barletta* 33 Taranto – Noicattaro 2 - 2 Andria Bat 29 23 R.Marcian. – V. Sangro 6 - 1 Virtus Lanciano Manfredonia 22 Foggia 22 Val Di Sangro* 15 Melfi 11 PROSSIMO TURNO: Monopoli – Andria Bat; Barletta – Foggia; Val Di Sangro – Gallipoli; Noicattaro – Melfi; Napoli – Real Marcianise; Aversa Normanna – Taranto; Manfredonia – Virtus Lanciano. *una partita in meno Gallipoli – Barletta
BERRETTI nazionale girone G RISULTATI 23ª giorn.
LA CLASSIFICA
Catanzaro – Benevento0 - 2 Benevento 51 Juve Stabia 45 Paganese – Cosenza 0 - 0 Cavese** 40 38 Gela – Crotone 3 - 2 Vibonese Cosenza 37 V. Lamezia – I. Virtus 1 - 4 Sorrento 36 34 Potenza – Juve Stabia 1 - 1 Paganese Catanzaro 31 Cavese – Scafatese 1 - 2 Scafatese* 28 27 Sorrento – Vibonese 1 - 1 Igea Virtus Potenza** 24 Gela 23 Crotone 18 Vigor Lamezia 12 PROSSIMO TURNO: Juve Stabia – Catanzaro; Vibonese – Cosenza; Potenza – Gela; Cavese – Paganese; Benevento – Scafatese; Igea Virtus – Sorrento; Crotone – Vigor Lamezia. *un punto di penalizzazione **una partita in meno
ALLIEVI nazionali girone H RISULTATI 23ª giorn.
JUNIORES nazionale girone M
LA CLASSIFICA
Potenza – Bari
0 - 4 Bari Reggina 1 - 4 Catania Catanzaro – Crotone 4 - 1 Salernitana Lecce Cavese – Manfredonia1 - 2 Città di Palermo Palermo – Noicattaro 2 - 1 Crotone Manfredonia Reggina – Salernitana 1 - 0 Noicattaro Lecce – Taranto 2 - 2 Catanzaro Cavese Taranto Potenza Foggia Foggia – Catania
RISULTATI 24ª giorn.
61 55 50 46 46 39 31 26 20 18 18 18 16 10
LA CLASSIFICA
Grottaglie – Angri
2 - 1 Nocerina 62 Neapolis Mugnano 51 3 - 1 S. Antonio Abate 49 G. Cilent. – C.Fasano 3 - 3 Ars Et L.Grottaglie 46 Francavilla Calcio 38 Brindisi – Matera 1 - 1 Francavilla 37 Matera 37 Franc. – S. Ant. Abate 0 - 0 Angri 30 29 S.Genz.– N. Mugnano 2 - 3 Brindisi Calcio Fasano 29 Francavilla – Turris 2 - 1 Turris 23 Bitonto** 17 G.Cilentovallo 11 S. Genzano*-** 5 PROSSIMO TURNO (18.04.09): Bitonto – Angri; Turris – Grottaglie; Brindisi – Francavilla; Calcio Fasano – Francavilla Calcio; Matera – Gelbison Cilentovallo; Neapolis Mugnano – Nocerina; S. Antonio Abate – Sporting Genzano. *un punto di penalizzazione **una partita in meno Nocerina – Bitonto
PROSSIMO TURNO: Catania – Cavese; Salernitana – Città di Palermo; Catanzaro – Foggia; Manfredonia – Lecce; Crotone – Noicattaro; Taranto – Potenza; Bari – Reggina
CAMP. BERRETTI “G” - Per i potentini il gol lo firma Antonello Scavone
Il Potenza bloccato al 95’ La Juve Stabia acciuffa il pari nei minuti di recupero IL TABELLINO POTENZA JUVE STABIA
1 1
POTENZA: Castaldo, Sarubbo, Ardolino, Girelli, De Nicola, Palladino, Radu, Fucci, Scavone, Nolè, Giordano. In panchina: Mentari, Mirisola, Nicastro, Volini, Michelino, Lasco, Cicia. Allenatore: Cammarota. JUVE STABIA: Cimmino, Casillo, Esposito, Lancellotti, Romano, Costagliola, Marano, Carnicelli, Di Pietro, Savino. In panchina: Labagnara, Cataletto, Pelgrigione, Ragno, Bennato, Schettino, Di Tuoro. Allenatore: Matrullo. ARBITRO: Santoro di Moliterno. MARCATORI: 20’ st Scavone, 50’ st Bennato. PICERNO – C’è molto rammarico in casa del Potenza per questo pareggio che nega ai ragazzi di mister Cammarota della possibilità di battere la Juve Stabia che
sul sintetico di Picerno acciuffa un punto all’ultimo dei minuti di recupero. In effetti la Juve Stabia ha dimostrato di meritare la classifica che ha e i quarantacinque punti testimoniano la forza di un
gruppo che cerca di impensierire i potentini con un avvio di gara che risulta, grazie alla tenuta dei padroni di casa, molto equilibrata. Azioni importanti ce ne sono poche e per vedere il pallone var-
care la linea di porta bisogna attendere poco più di un’ora di gioco: è Nolè, in prestito dalla prima squadra(ottima la sua prova) a essere fermato dalla retroguardia ospite in modo falloso al limi-
Melfi, 0-0 col Manfredonia RAPOLLA – La giovane formazione del Melfi ottiene contro il Manfredonia un punto che è un risultato positivo che muove a classifica e motiva ulteriormente un gruppo che contro un discreto avversario fa la sua buona figura. La partita, infatti, a differenza di quanto accadde nel girone d’andata dove il team pugliese s’impone con il risultato netto di 5 – 2, è molto equilibrata e con poche azioni da rete. Ne citiamo una per parte. Gli ospiti si rendono pericolosi nella prima frazione di gioco dove colpiscono una traversa dopo circa mezz’ora di gioco. Il Melfi, che va vicinissimo al gol con Del Fonso, ha la sua chance più grande nel finale di gara con Antonio Votta che solo davanti al portiere non riesce a trovare il colpo vincente. Per questo interessante e promettente ragazzo classe 1993(anno anche del bravo Michele Finiguerra, ottimo centrale difensivo) l’appuntamento con il gol, ne siamo sicuri, è solo rimandato alle prossime gare.
IL TABELLINO MELFI MANFREDONIA
0 0
MELFI: Dell’Anna, Cappiello, Petilli, Cappa, Finiguerra, D’Amelio, C. Tomasulo, Bellofatto, Del Fonso, Maisto, Santoro. In panchina: Della Luna, Boccomino, Votta, Laus, Tummillo, G. Tomasulo, Rescigno. Allenatore: Mattei. MANFREDONIA: Gervasio, Renato, Di Maggio, Morelli, Cinquepalmi, Di Gioia, Consalvo, Specchio, Triggiani, Caiafa, Fiore. In panchina: Renna, Lamatrice, Granatiero, De Rita, Pagliarulo, Frattaruolo, Salvemini. Allenatore: Manzano.
te dell’area: del calcio di punizione se ne incarica lo specialista Antonello Scavone che disegna una parabola che risulta imprendibile per il p o r t i e r e Scavone (Potenza) Cimmino. Passato in vantaggio il Potenza si chiude a difendere il risultato favorevole e la fase difensiva viene fatta benissimo da Palladino e compagni almeno fino al recupero in cui la Juve Stabia trova il pareggio su un calcio di punizione. Da noi contattato telefonicamente il tecnico del Potenza, Cammarota, ci ha detto: “Penso che la vittoria l’avremmo meritata perché la squadra ha giocato e bene alla grande contro un avversario di spessore. Peccato perché non fa piacere essere raggiunti all’ultimo minuto di recupero”.
Campionato Nazionale Juniores M - Un punto che vale
Campionato Nazionale Juniores M - In rete va Cifarelli
Niente gol per il Francavilla
Il Matera fa un passo in avanti
IL TABELLINO FC FRANCAVILLA S. ANTONIO ABATE
0 0
FC FRANCAVILLA: Masi, V. Bellusci, Iorio, De Marco, D'Agostino, Tropiano, Chiorazzo, A. Bellusci, D'Amico, Nicodemo, M. Gesualdi. In panchina: Guaragnone. Allenatore: De Benedictis. S. ANTONIO ABATE: Battaglia, Cavallaio, Attanasio, Vuolo, Esposito, Galasso, D'Ammora, Cimmino, Aprea, Circiello, Marrazzo. In panchina: Cesarano, Russo, Rastelli, Vicidomini, Cinque, Fontanella. Allenatore: Gargiulo. ARBITRO: Amendolara di Moliterno. SENISE - La gara prima dell'ultima pausa prevista dal calendario il Francavilla la disputa al comunale "G.B. Rossi" di Senise affrontando un coriaceo S. Antonio Abate. I locali scendono in campo decimati a causa delle forzate as-
senze di Simeone, Salamone, Petruccelli, Taccogna, La Neve e Valentin ma, nonostante gli assenti, i ragazzi schierati in campo da mister De Benedictis dimostrano con grande determinazione di voler conquistare i tre punti in palio e di non deludere i propri tifosi accorsi a sostenerli. Infatti, già al 10', è Nicodemo a mancare la rete del vantaggio. Gli ospiti rispondono subito con Aprea che al 15' indirizza un forte diagonale alla destra della porta difesa dal bravo Masi. A centrocampo i locali con A. Bellusci, De Marco, Chiorazzo e compagni impostano continue azioni verso l'area dei campani e proprio una di queste, nata dalla linea mediana dai piedi di D'Agostino per De Marco e da questi a Bellusci, viene sciupata da D'Amico che da buona posizione si fa neutralizzare il trio da Battaglia. Al 30' il S. Antonio Abate ci prova con Marrazzo che non riesce a concludere una buona azione corale. Al 40' e poi anche al 43' il Francavilla si rende pericoloso con Gesualdi e V. Bellusci i quali non riescono a depositare il pallone in rete per la bravura del numero 1 ospite Battaglia e del difensore Esposito. La se-
conda frazione di gioco si apre con la squadra campana molto nervosa tanto da commettere brutti falli costringendo il direttore di gara ad estrarre più volte il cartellino giallo e mandare negli spogliatoi Vuolo e poco dopo anche mister Gargiulo per proteste. Al 10' Gesualdi conclude con un tiro che lambisce l'incrocio dei pali della porta ospite. Per buona parte del secondo tempo le azioni di gioco si equivalgono soprattutto a centrocampo con palloni lunghi indirizzati verso gli attaccanti che però non riescono a centrare l'obiettivo. Al 30' è D'Ammora a non sfruttare una buona occasione. Al 35' è il nuovo entrato Guaragnone a colpire male un ottimo pallone servitogli dall'esordiente Giovanni Satriano, classe 1993, proveniente dalla formazione Allievi. La gara si chiude con la delusione dei campani che cercavano i tre punti per la scalata ai playoff perchè secondi in classifica, ma anche con l'amarezza dei ragazzi del presidente Franco Cupparo che non hanno saputo sfruttare le molte occasioni da rete create e per cui la vittoria ne avrebbe ripagato l'impegno.
IL TABELLINO BRINDISI FC MATERA
1 1
BRINDISI: Fumarola, Camposeo, Margarito, Carriero, D’Abatematteo, Megna, Del Prete, De Cupertinis, Cosi, Chirico, Caputo. In panchina: Ingrosso, Antonacci, Marrazza, Vasta, Maggio, Pieri. Allenatore: Semeraro. FC MATERA: Rondinone, Giasi, Ripoli, Eletti, D’Aria, Perrone, Calciano, Valicenti, Cifarelli, Cristofaro, Bolettieri. In panchina: Giampetruzzi, Vitelli, Cappiello, Montemurro, Martemucci. Allenatore: Stasolla. MARCATORI: 17’ pt Giasi (aut.), 44’ pt Cifarelli. BRINDISI – Nonostante l’assenza del centrocampista Cerabona, convocato in prima squadra da mister Danza, il Matera regge bene il confronto con il Brindici e dalla trasferta in erra pugliese, la formazione di
Francesco Stasolla ritorna con un buon punto. La cronaca. Dopo solo un minuto di gioco i brindisini si portano al tiro con Chirico, che però non centra la porta. Al 3’ è De Cupertinis, sempre per il Brindisi, a calciare alto sulla traversa. I materani rispondono al 7’ con un’azione di contropiede di Cristofaro, fermato da un difensore prima di arrivare in area. Al 12’ ancora Cristofaro su calcio piazzato, manda il pallone alto sulla traversa. Al 17’ arriva l’autorete che porta i locali in vantaggio: passaggio filtrante di Del Prete in area materana, il pallone colpisce Giasi e inganna Rondinone che vede il pallone cambiare direzione e finire in fondo alla propria porta. I materani si scuotono e vanno al tiro con Cristofaro e Cifarelli, proprio quest’ultimo al 44’ riporta l’equilibrio tra le due squadre segnando, al termine di una veloce azione di contropiede, con un bel pallonetto. Il secondo tempo inizia con i locali che vanno al tiro al 5’ con il solito Chirico, ma è bravo Rondinone a mandare in angolo. Al 16’ il nuovo
entrato Martemucci, ben imbeccato dall’ottimo Valicenti, non riesce a sfruttare al meglio l’occasione capitatagli. Al 27’ Eletti porge palla a Cristofaro, che al momento del tiro viene anticipato dall’ultimo difensore. Negli ultimi minuti, i materani spingono sull’acceleratore alla ricerca del gol da tre punti, non riuscendovi per l’attenta guardia dei difensori brindisini e la partita si chiude con un pareggio che resta comunque un buon risultato.
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Sport 49
Martedì 31 marzo 2009
A Dilettanti Palombita: «Nessuno ci pronostica nei play off, fatta un’impresa»
Levoni, black out indolore Di ordine psicologico la brutta prova di Osimo UNA SQUADRA scarica, forse troppo svogliata. La Levoni Potenza ha perso domenica al Pala Baldinelli di Osimo a causa di alcune ragioni di ordine psicologico. I giocatori di Luigi Gresta sono usciti sconfitti con un pesante passivo dalla trasferta marchigiana, disputando sicuramente una gara incolore e senza nerbo. Osimo ha vinto con merito, mettendo in evidenza uno stato fisico e mentale di alto livello. La Levoni ha steccato la prova di Osimo, l'ultima in trasferta nella stagione regolare. Una squadra incapace di reagire alle veementi sfuriate dei marchigiani e proprio per questo facilmente battibile. I lucani non sono mai stati in partita, patendo l'aggressività e la determinazione dei giocatori di Franco Ciani. A fare la differenza, in soldoni sono state le motivazioni. L'Edilcost ne aveva tante, la Levoni, forse di meno. Una gara comunque importante che segna la matematica salvezza dei bianchi di Luigi Gresta e il quasi certo approdo nei play-off che potrebbe essere festeggiato proprio domenica dinanzi al pubblico amico del Pala Pergola contro la Banca Nuova Trapani di coach Marcello Perazzetti. Una partita nata male e finita peggio, ma entrata paradossalmente nella storia della Potenza 84 proprio per il raggiungimento della salvezza e l'approdo ai play-off. Il gruppo potentino ha giocato forse con sufficienza, consapevole dei risultati degli anticipi. Una prestazione incolore ma “storica” quella della Levoni. A parlare del pesante
JOIN THE GAME
Virtus e Nuovo Basket ok Basilia brilla tra le donne UNA BELLA giornata di sport, un giorno da ricordare per il movimento lucano del basket. E' stato questo in soldoni il bilancio della manifestazione regionale Join the Game relativamente alla fase regionale del tre contro tre riservato alle categorie under 13 e 14 maschili e femminili. L'evento si è svolto al Pala Pergola di Potenza ed è stato organizzato dalla Fip Nazionale, in collaborazione con Verde Sport e il patrocinio del Coni. Tanti giovani, mille i motivi d'interesse per una kermesse che ha inteso premiare l'impegno di allenatori, giocatori, dirigenti e appassionati lucani di pallacanestro. Nel campionato regionale under 14 maschile il successo è andato alla Virtus Matera Tg Group, nel torneo under 13 maschile, primo posto assoluto per il Nuovo Basket Club Potenza, nell'under 14 e under 13 femminile è stata la Basilia Codra Mediterranea Potenza ad ottenere i primi due posti in classifica. Le prime formazioni classificate saranno impegnate a Jesolo Lido, in provincia di Venezia il 16 e 17 maggio nel corso della fase nazionale dove, oltre al titolo tricolore, sarà messa in palio una fantastica crociera a bordo di MSC Armonia, con partenza il 12 ottobre da Venezia. Una manifestazione, quella svoltasi presso l'impianto sportivo di Contrada Rossellino che ha visto la presenza del presidente della Federazione Italiana Pallacanestro di Basilicata, Franco Liguori e dei responsabili organizzativi, Antonio Nicastro e Angelo Romano. Nel corso della kermesse si è svolta anche la gara del tiro da tre che ha arricchito la giornata di gara. Nella categoria under 14 maschile il primo posto è andato a Teo Vertone della Timberwolves Potenza, nella categoria under 13 maschile primo posto per Alberto Landi del Nuovo Basket Potenza, nella categoria under 13 femminile prima piazza per Tiziana Latela dello Sporting Matera, nella categoria under 13 invece il successo è stato ottenuto da Maria Luisa Chiruzzi della Pink Basket Bernalda. f.menonna@luedi.it
Palombita, Vetrone e in basso Ruggeri
97 a 74 incassato dalla squadra potentina è il Pistolero Giancarlo Palombita che ha dichiarato: “E' stata una partita nata male e finita peggio. Non abbiamo giocato bene, salvo qualche piccolo frangente dove ci siamo avvicinati ai ragazzi di Ciani. Eravamo in emergenza, l'assenza di Sebastiano
Grasso ha pesato e non poco nel nostro gioco”. L'esterno della Potenza 84 ha parlato di altri aspetti: “L'Edilcost ha avuto maggiori motivazioni di noi, non abbiamo ripetuto le ultime prestazioni. Eppure siamo saliti a Osimo per vincere la partita. Peccato davvero”. Palombita fa già un bi-
lancio del campionato: “Domenica dobbiamo assolutamente vincere per ottenere nella migliore delle ipotesi il quinto posto. In questo campionato abbiamo avuto una caterva di infortuni che ci hanno condizionato pesantemente. Vetrone, Grasso, Ruggeri e il sottoscritto non abbiamo vissuto momenti fe-
C Dilettanti Ginefra: «Partita vinta con il contributo di tutta la squadra»
Corporelle, due punti preziosi Difeso il primo posto e il vantaggio sul Ragusa UN SUCCESSO importante, due punti che danno ulteriore sicurezza al gruppo. La Centre Corporelle Potenza ha superato nel migliore dei modi al Pala Pergola di Contrada Rossellino l'ostacolo Confcommercio Patti nel confronto disputatosi domenica pomeriggio. Il complesso biancoceleste ha sofferto inizialmente la foga agonistica dei siciliani, prima di dare libero sfogo alle proprie iniziative di gioco. I giocatori di Dino De Angelis hanno messo in cascina due punti preziosi e utili in chiave futura. La squadra potentina ha tenuto a bada i tentativi del team messinese di portare a casa i due punti. Il successo colto domenica consente alla Centre Corporelle di tenere a debita distanza il Basket Club Ragusa e di portare a otto i punti di distacco dal Prativerdi Siracusa. La prova complessiva dei potentini è stata positiva. Dopo gli affanni della parte iniziale, la squadra lucana ha impresso al match ritmi congeniali, grazie ai soliti canestri di Delli Carri, alla visione di gioco di Ginefra e alla consistenza tecnica di un complesso forgiato a menadito dal coach Dino De Angelis. Tutti hanno risposto positivamente alle sollecitazioni del coach biancoceleste. Anche la panchina con Guglielmo Armentano, Donatello Viggiano e Nicolas Dimitriu ha fatto registrare ottime cose. Ne conviene che la vittoria di domenica rappresenta un vero e proprio punto di svolta per la stagione dei lucani, ora attesi dalla difficile trasferta di do-
Il giovane playmaker della Corporelle Potenza Simone Ginefra
menica prossima a Battipaglia contro la Virtus. In casa Centre Corporelle Potenza è il play maker Simone Ginefra a parlare del match vinto contro il Patti. Il play maker della Centre Corporelle ha dichiarato: “Abbiamo affrontato la partita molto bene. Nelle ultime gare dobbiamo sempre vincere per ottenere il primo posto assoluto. Siamo stati bravi a giocare con intensità e determinazione un match molto duro e spigoloso». Il regista della Centre Corporelle Potenza parla di altri aspetti: «Siamo stati bravi a portare a casa i due punti, tutti ci siamo espressi bene, anche la panchina ha offerto il suo contributo di sostanza e
rendimento. Dobbiamo recuperare quanto prima Vito Favia che per noi è un giocatore di grande spessore agonistico”. L'atleta parla dell'ambiente: “I risultati sono il frutto del lavoro della società e dei tecnici che hanno lavorato al meglio in questo campionato. Tutte le componenti funzionano perfettamente”. Il prossimo avversario, il Battipaglia stimola Ginefra che dichiara: «Giocheremo contro una squadra molto pericolosa che viene da una serie positiva di risultati. Siamo sempre tranquilli, non abbiamo problemi e possiamo fare risultato anche in Campania». sport@luedi.it
lici. Ora dobbiamo chiudere in bellezza la stagione”. L'ultimo giudizio del giocatore di Gresta è quasi un macigno: «La nostra stagione è stata difficile, i tanti infortuni, il cambio di allenatore. Nessuno ci pronosticava nei play-off e invece siamo stati bravi a credere nell'impresa.
I campionati spesso si vincono con il gruppo solido, non bastano i nomi per fare risultati. Forse a Siena abbiamo giocato meglio che ad Osimo, dove siamo scesi sul parquet rilassati perché conoscevamo i risultati delle immediate concorrenti». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
50 Sport
Martedì 31 marzo 2009
A Dilettanti Maggioni: «Sono cambiate le motivazioni, in casa non si può sbagliare»
Matera, fiducia ritrovata La vittoria di Molfetta rialza le chance di salvezza «E’ tornata la fiducia, abbiamo voluto fortemente cancellare la sconfitta di Firenze, ora se vogliamo salvarci non possiamo sbagliare in casa a cominciare dal match di domenica contro Ferentino». La serenità ritrovata dopo una settimana tempestosa in casa dell’Olimpia Matera è descritta nei minimi particolari da Matteo Maggioni, l’ala che è stato tra i protagonisti con le sue conclusioni della rincorsa e del blitz di Molfetta. La prima vittoria esterna della stagione per Matera, la più importante dell’anno perchè ha permesso di acciuffare Molfetta e di riportare nelle mani dell’Olimpia le chance di evitare il penultimo, temutissimo, posto in classifica. Servirà ora battere il Ferentino e Matera potrà festeggiare il dodicesimo posto in graduatoria senza dover sperare nulla dal match di Fossombrone dove sarà di scena il Molfetta. Maggioni sa che il primo successo esterno è stato preziosissimo e lo sottolinea: «era importante per ritrovare fiducia in noi stessi visto che ci toccherà, da qui alla fine dell’anno, giocare partite difficili fuori casa. Sappiamo che le prossime sfide in casa saranno decisive e noi non le possiamo certo sbagliare, dobbiamo riuscire a spuntarla. A cominciare dalla gara contro Ferentino che verrà a Matera motivato a fare risultato, sappiamo che si giocano», insiste Maggioni, «tante chance di classificarsi secondi nel play off ed è per questo che dovranno trovare il Matera che sa quello che vuole e sa giocar bene a pallacanestro». A Molfetta i progressi dell’Olimpia sono stati soprattutto quelli di una gestione migliore dei secondi decisivi della sfida, quello che troppo spesso era mancato finora ed in più di una occasione. Maggioni spiega: «è la conferma che dobbiamo mantenere alta la concentrazione per tutti i quaranta minuti, a Molfetta ci siamo riusciti. Abbiamo preso un buon vantag-
Matteo Maggioni e accanto Valerio Corvino
gio e siamo stati bravi a gestire i palloni più pesanti. Vantaggio sprecato? Sì forse ci è mancato un pizzico di cinismo nella gestione di alcune fasi della gara, in particolare quando avevamo preso qualche punto di vantaggio. In questo dobbiamo mi-
gliorare ma bisogna anche sapere che giocavamo fuori casa e su un campo difficile come quello di Molfetta dove il fattore ambientale si è fatto sentire, del resto era anche normale che questo succedesse» conclude la guardia-ala dell’Olimpia. Domenica la sfida che de-
Capitan Francesco Longobardi (foto Videouno)
ciderà la regular season con davanti però una settimana nettamente migliore rispetto a quella appena trascorsa: «non è stato semplice dopo la figuraccia di Firenze, eravamo amareggiati, la società era delusa, abbiamo dovuto superare un momento difficile.
Adesso sarà diverso ma è importante anche mantenere alta la tensione, questa squadra non può mai permettersi di abbassare la guardia ed a Firenze è arrivata in questo senso una dimostrazione». Attenzione e concentrazione restano dunque le parole d’ordine
in vista della gara con Ferentino, Matera si gioca la prima fetta di salvezza. I play out dell’Olimpia di fatto sono già iniziati domenica scorsa a Molfetta. Ora saranno tutte più che mai gare dal dentro o fuori. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
B Donne La guardia rimedia una ferita all’arcata sopraccigliare e sei punti di sutura
Basilia condizionata dal ko a Gambardella UNA SCONFITTA che brucia, la Basilia Codra Mediterranea Potenza recrimina e non poco sul ko patito domenica pomeriggio a Roma alla Palestra Keplero contro il Città Futura allenato da Amedeo D'Antoni. I ventidue punti di scarto forse sono eccessivi tra le due formazioni. Il punteggio finale (75 a 53) per le romane non rende merito all'impegno profuso in campo dalle ragazze di Marilia Sanza che hanno pagato oltre misura l'assenza di Laura Gambardella, trasportata al Policlinico San Camillo di Roma vista la ferita all'arcata sopraccigliare riportata nel primo tempo. Senza la Gambardella la Basilia Codra Mediterranea Potenza non è stata capace di contrastare il passo delle scatenate giocatrici romane. I sanitari romani hanno dovuto svolgere un piccolo intervento sotto cutaneo, simile ad
una breve operazione di chirurgia estetica. Morale della favola alla Gambardella sono stati apposti sei punti di sutura e addio gara uno play-off. L'uscita dal campo della giocatrice potentina ha complicato i piani della Basilia Codra Mediterranea Potenza, brava a tratti a contenere il travolgente ritmo del Città Futura Roma. La prestazione complessiva di Marika Aurigemma e compagne è stata migliore rispetto a quella disputata nel corso della stagione regolare che segnò sicuramente il punto più basso del campionato biancoceleste. La Basilia Codra Mediterranea Potenza riflette sulle cause del ko capitolino, sabato prossimo al Pala Pergola si gioca alle 20:45 gara due che deciderà le sorti della serie e della stagione per le potentine. Proprio Laura Gambardella analizza le sue condizioni di forma e
il comportamento della squadra affermando: “Ho giocato soltanto sei minuti, non ho visto molto della partita, avrei avuto tanta voglia di giocare e fare la mia parte”. Il commento dell'atleta biancoceleste è schiumoso di rabbia e amarezza, Gambardella afferma: “Sono arrabbiata perché ho cominciato bene la partita giocando i primi sei minuti positivamente, ho subito messo a segno una bomba da tre. Volevo lottare, dare il mio contributo alla causa. Mi dispiace per non averlo fatto fino in fondo”. Laura Gambardella va avanti nella sua disamina: “Soltanto nella parte finale del match le mie compagne di squadra hanno perso concentrazione, il divario è aumentato, forse il distacco finale tra noi e Roma è stato eccessivo”. Lo sguardo di Gambardella è rivolto a gara due sabato prossimo: “Ci attende una gara
Laura Gambardella
difficile, sono convinta che abbiamo le energie necessarie per vincere. A Roma siamo state sempre vicine al Città Futura, poi ci siamo lasciate andare, consentendo alle romane di chiudere favorevolmente il match”. f.menonna@luedi.it
Sport 51
Martedì 31 marzo 2009
B Dilettanti Le chance di play off affidate alla gara di domenica con Massafra
Bernalda, un flop che pesa Disamina di una sconfitta che può costare caro BERNALDA - Che non si invochino alibi illogici. Premesso che di alibi credibili ce ne sarebbero pure (visto che si è giocato su un campo che non dovrebbe essere omologato per tanti e vistosi motivi, visto che la coppia arbitrale, anch'essa forse condizionata da un certo background, ha fatto confusione pensando di dirigere un match di rugby, visto che contro questa squadra molto fisica hanno vinto solo l'Agrigento a porte chiuse e la capolista a stento) come ci sono anche delle attenuanti (l'assenza di Albana e le condizioni non ottimali di una mano di Faggiano), premesso tutto ciò, dicevamo, non è il caso di appellarsi, come pure qualcuno ha fatto a caldo, alla diversità di motivazioni. Sarebbe un'offesa al buon senso e un autentico ceffone alla logica, perché non ci può essere diversità di motivazioni a due giornate dalla fine tra due squadre che in quel momento hanno lo stesso obiettivo. Più realistiche le parole di coach Brogialdi e del diesse Montemurro che hanno riconosciuto, il primo, di non essere mai stati in partita, e, il secondo, di non essere esistiti in difesa; e così si spiegano i numeri a favore dei campani: la valutazione finale (105 a 38), le palle recuperate (17 a 1) quelle perse (7 a 15), i rimbalzi (37 a 14), e, infine, le percentuali nel tiro da 3 (40% contro il misero 11% dei bernaldesi). Allo stesso modo non può essere consolatorio il fatto che la domenica precedente anche il Massafra, roster ambizio-
Carpineti tra i pochi a salvarsi nel Bernalda a Sarno
so e costruito per vincere, abbia perso sullo stesso parquet nell'identico disastroso modo con 26 punti di scarto, né può bastare a ravvivare l'umore dei tifosi la buona prova di capitan Russo e di Carpineti, gli unici a salvarsi dal cataclisma. Il timore è che sia prevalsa nella testa di molti un'idea rischiosissima, ovvero quella di affidare le sorti di un intero campionato alla sfida di domenica prossima al PalaCampagna proprio con i cugini massafresi bypassando mentalmente l'incontro con i sarnesi; se così è stato c'è da augurarsi che tra sette giorni vada tutto bene, altrimenti si dovrà parlare di suicidio con l'aggravante della stupidità per chi avesse eventualmente partorito una simile strategia. Comunque, esauriti i pur doverosamente duri commenti, ora è il momento per tutti i sostenitori della Cestistica di stringersi in-
torno alla squadra onde fare in modo che possa caricarsi nel modo giusto per il super derby dell'ultima giornata della regular season, sapendo che la Terme di Abano vincendo resta in paradiso e che, al contrario, in caso di sconfitta precipita nei gorghi limacciosi dei playout con tutti i rischi connessi, e che queste sono possibilità già matematicamente appurate qualunque sarà il risultato delle gare che riguardano Foggia, Sarno e Ruvo. Certo, se tutto andrà come i sostenitori rossoblu si augurano, questa sonora scoppola campana sarà solo un ricordo su cui magari riderci spiritosamente; speriamo piuttosto che non debba essere ricordata come un'occasione persa che, insieme alla sconfitta interna col Foggia, faccia poi divorare i gomiti a tutti. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
D La Levoni batte la Lepore e va in testa
Terzetto in vetta IL DECIMO turno di ritorno del campionato maschile di serie D regionale ha avuto nel big match tra la Levoni Potenza e la Cestistica Renudo Vito Lepore. A vincere la gara disputatasi al Centro Sportivo di Via Roma disputata il venerdì sera è stata la Levoni allenata da Donato Fiore che ha superato dopo un tempo supplementare la Cestistica Vito Lepore Potenza 104 a 103. Nella Levoni è stato Saponara a suonare la carica con venticinque punti, bene anche Palazzo con ventuno punti. Nella Cestistica Vito Lepore Renudo Potenza non bastano i trentuno punti di De Angelis. Bene tra gli atleti di Salvatore Della Monica anche Alessandro Galella che segna diciannove punti. Bene anche il Ciumnera Potenza, vittorioso sabato al Pala Pastore di Melfi contro la New Olimpia Pallacanestro Melfi per 69 a 62. Nella compagine di Michele Montemurro è Salvatore Molinari a fare la differenza. I ventuno punti della colonna potentina consentono ai bianchi di Montemurro di poter superare l'ostacolo melfitano. Nel Melfi è il solito Martino con diciotto punti a rendersi pericoloso. Blitz esterno anche del Cus La Cartotecnica Potenza al Palasassi di Matera contro la Virtus Co.Re.Ma. Matera di Antonio Conterosito. I potentini di Antonio Luongo vincono per 61 a 59 al termine di una partita convulsa. Bene Baldassarre nel Cus con venticinque punti, seguito da Messina con tre-
dici. Nella Virtus Co.Re.Ma. Matera è Grassani con diciotto punti ad imporsi con autorità. Larga affermazione casalinga del Basket Zagaria Salandra al Pala Montagnola contro la Cestistica Terme di Abano Bernalda. I salandresi di Piero Daraio vincono e convincono superando gli jonici per 80 a 54. E' il solito Lauria con diciassette punti a segnare e far sognare i padroni di casa. Nel team bernaldese bene Le Penne con dieci punti. Vince nel posticipo domeni-
cale al Pala Itis di Picerno l'Aics Pallacanestro Varlotta Rionero in Vulture che supera la Lucana Salumi Picerno con il punteggio di 66 a 62. Tra i rioneresi è Cammarota con ventisette punti a far ammattire gli amaranto picernesi. Bene anche Luciano che segna quindici punti. Nel Picerno non bastano i ventisette punti di Tirone a sbarrare la strada ai vulturini. Ha riposato la Climacenter Pielle Matera. f.menonna@luedi.it
Saponara decide De Angelis non basta
Molinari fa gioire il Ciumnera
LEVONI LEPORE
104 103
LEVONI POTENZA: Saponara 25, Auria 5, Romano, Bochicchio 20, Larocca 8, Fiore 9, Zaccardo n.e. Pergola n.e. Statuto 16, Palazzo 21. All. Donato Fiore. CESTISTICA RENUDO VITO LEPORE POTENZA: Cerverizzo 15, Albano 17, Brucoli, Galella 19, Pisani 13, Rubino 6, Pernice 2, De Angelis 31, Casella, Rinaldi. All. Salvatore Della Monica. ARBITRI: Giugliano e Conte di Potenza.
NEW MELFI CIUMNERA
62 69
NEW OLIMPIA PALLACANESTRO MELFI: Navazio 5, Savino, Sinigallia 2, Nigro 13, Martino 18, Moscatello 8, Autunno, Pugliese, Gliaschera 13, Casorelli. All. Loconsolo CIUMNERA BASKET POTENZA: Fanelli D, Urciuoli 8, Fanelli L 10, Guglielmi 5, Molinari 21, Fanelli L 10, Ciliumbriello 11, De Cunto 4, Galia,. All. Michele Montemurro ARBITRI: Bonifacio e Perniola di Potenza.
Blitz del Cus con 25 punti di Baldassarre CO.RE.MA. CUS
59 61
CO.RE.MA. VIRTUS MATERA: Elettrico 13, Grassani 18, Carlucci 11, Buono 3, Sabino 6, Rielli 2, Zumino 6, Martino. All. Antonio Conterosito CUS LA CARTOTECNICA POTENZA: Baldassarre 25, Messina 13, Cerverizzo V 9, Sabina 6, Vignozzi 7, Capriglione 1, De Felice, Campisano. All. Antonio Luongo ARBITRI: Grieco e Nicoletti di Matera
Quattro in doppia cifra per il Salandra
Cammarota segna l’exploit del Rionero
SALANDRA 80 BERNALDA 54
PICERNO 95 62 RIONERO 66
BASKET ZAGARIA SALANDRA: Lauria 17, Perrone 14, Di Leo 12, Tosti 13, Villani 6, Forcillo 4, De Marinis 4, Stigliani 4, Noviello 2, Rigironi 4. All. Piero Daraio. CESTISTICA TERME DI ABANO BERNALDA: Rondinone 9, Perrone P 4, Le Penne R 10, Di Giorgio 4, Le Penne M 4, Mianulli 7, Castano 8. All. Pasquale Busco. ARBITRI: Quaratino e Larocca di Potenza.
LUCANA SALUMI PICERNO 95: Tirone 27, Curcio A 20, Amelio 6, Curcio R 9, Russo, Ripepi, Russillo, Jasparra. All. Gabriel Ripepi. AICS PALLACANESTRO VARLOTTA RIONERO IN VULTURE: Cammarota 27, Grieco 5, Luciano 15, Falaguerra 12, Bencivenga, Archetti 2, Pinto 2, Mecca. All. Salvatore Brenna. ARBITRI: Campisano e Quaratino di Potenza
52 Sport
Martedì 31 marzo 2009
C1 Resta sempre di due punti il ritardo dalla capolista Meco Potenza
Calcio a 5
Scanzano, colpo allo scadere Panetta segna la rete che piega la Vigor Matera C1 Real Corona Rionero sempre più all’ultimo posto
Grassano, guizzo salvezza GRASSANO RIONERO
7 4
GRASSANO: Mercadante F., Sileo G., Calluso G., Distefano N., Bolettieri A., Bonomo F., Vizzuso D., Denisi A., Daraio S., Sanseverino S., Amato G. Allenatore: Carbone REAL CORONA RIONERO: Carnevale P., Montedoro M., Faretta F., Brienza C., Montedoro M., Capobianco R., Archetti G., Dilucchio G. RETI: Distefano (4); Calluso (3); Capobianco (4). L'A.S.D. Grassano batte per 7 a 4 il Rioniero nel match di ritorno del campionato regionale. Una vittoria schiacciante e netta, e molto di più sarebbe stato lo scarto reti se non fosse stato per le tantissime parate del portiere della squadra ospite e i quattro pali e le due traverse colpite dagli attaccanti del Grassano. Dunque un pomeriggio all'insegna del divertimento sia dentro il campo che fuori con una tifoseria munita di tamburi che ha letteralmente stordito col tifo gioioso tutto il pubblico. Una partita che ha visto predominare per tutta la gara la squadra di casa, azioni ben studiate messe in campo dai giocatori che con passaggi ravvicinati e ripartenze veloci sulle fasce hanno messo in serie difficoltà gli ospiti. Sul vantaggio di 3 a 1 gli ospiti hanno cercato di reagire ma i gol segnati nel giro di pochi minuti da Distefano e Calluso hanno definitivamente tolto ogni speranza al Rionero. La squadra nella gara disputata sabato ha dimostrato affiatamento e preparazione, e anche singolarmente i giocatori hanno espresso potenzialità da fare invidia a tanti collaudati
Nicola Distefano
campioni a partire dai due portieri che hanno giocato un tempo a testa Mercadante e Sileo, alla difesa
Amato, Sanseverino, Vizzuso, al centro campo Calluso, Denisi, Bonomo, all'attacco Bolettieri, Daraio, Distefano. Una ripresa dunque dell'A.s.d. Grassano che fa ben sperare per un buon piazzamento in classifica così da rimanere in questo campionato anche nella prossima stagione calcistica. Per il Real Corona Rionero, invece, resta lo spauracchio dell’ultimo posto in classifica che al momento decreterebbe la retrocessione in serie C2 dei vulturini. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
SCANZANO VIGORMATERA
4 3
SCANZANO: Vampo, Masella, De Lorenzo, Dipinto, Cospito, Dartizio, Celano, Amendolara, Panetta, Prezioso, Cosentino. All. Todaro VIGOR MATERA: Tralli, Natuzzi, Lamacchia, Smaldore, D'Oppido, Pisciotta, Logiudice, Tarasco, Laperchia. All. Marchitelli ARBITRI: Genovese di Potenza e Decaro di Bernalda RETI: Smaldone, Dartizio, 2 Dipinto, Pisciotta, autorete Dipinto, Panetta. NOTE: spettatori circa 150 SCANZANO - Tre punti d'oro conqiustati sul filo dei secondi. Vittoria col brivido quella conquistata dai ragazzi di mister Todaro, facendoli prosegire all'inseguimento della Meco Potenza senza far inva-
Panetta autore del gol della Vittoria
riare il distacco dei due punti. La gara è stata giocata bene da entrambe le contendenti, una supremazia si è notata nei momenti cruciali dallo Scanzano. I padroni di casa cominciano bene l'approccio alla gara con un predominio territoriale e con buone trame di gioco. Ma come un fulmine a ciel sereno arriva il vantaggio degli ospiti, con Smaldone. La reazione dello Scanzano è immediata eveemente, nell'arco di dieci minuti prima pareggiano e poi passano in vantaggio. Il pareggio arriva con Dartizio, e poi il vantaggio provvisorio lo sigla Dipinto. A questo punto una tegola cade sullo Scanzano con l'infortunio di Dartizio, quindi mister Todaro dovrà fare a meno di un giocatore. L'infortunio non scoraggia i ragazzi dello Scanzano che continuano a creare occasioni, cercando di chiudere l'incontro. Un micidiale capovolgimento di fronte della Vigor porta al gol Pisciotta che pareggia, portando le due squadre al riposo sul risultato di 2 a 2. La ripresa comincia con lo Scanzano che a tutti costi vuol vincere, per non perdere terreno dalla prima in classifica. Il predominio è costante ma non si riesce a concretizzare tutta la mole di gioco prodotta, le azioni gol sfumano una dietro l'altra con la Vigor che cerca di rispondere. Poi è il bravo Dipinto a perforare la porta difesa da Tralli, chiudendo una triangolazione con un
preciso tiro all'angolino basso, alla sinistra del portiere. Il gol non da la certezza della vittoria, anzi scuote gli avversari che cercano di recuperare la gara, ma lo Scanzano riesce a rintuzzare gli attacchi senza correre particolari pericoli, con una difesa attenta. Ottime le ripartenze per lo Scanzano, che sbaglia alcune ghiotte occasioni che potevano far mettere il risultato al sicuro. Improvvisamente succede il patatrac per i ragazzi di casa, subendo una rete che ha del rocambolesco. Il pallone è tra i piedi del portiere Vampo, si sta apprestando al rinvio, nel frattempo sulla traiettoria di rinvio si trova davanti Dipinto, il quale viene colpito dalla palla che carambola dentro la porta, tra la disperazione di tutti. La Vigor si trova ancora una volta in parità. Ma con i pochi minuti rimasti tutti sono scettici in un miracoloso recupero. I ragazzi di mister Todaro non disperano e continuano con la loro aggressività per cercare il gol vittoria. Oramai rassegnati siamo agli sgoccioli, Cospito pesca con una imbucata Panetta che mette a segno il gol vittoria facendo esplodere il tifo sugli spalti. A fine gara mister Todaro felice dichiara: «Sapevo che la gara sarebbe stata difficile, la Vigor è un ottimo complesso. Godiamoci questa vittoria aspettando un passo falso della Meco». Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Sport 53
Martedì 31 marzo 2009
C1 Una rete di Corbino nell’ultimo minuto regala il blitz agli jonici. Primo ko interno per il Real
Lavello si ferma in casa, Pleiade corsara REAL LAVELLO 4 BORUSSIA 5 REAL LAVELLO: Bergamasco, Di Già, Latorraca, De Cillis, Catapano. A disp. Signore, Di Cugno, Di Vittorio. All. Capuano. BORUSSIA PLEIADE POLICORO: Numera, Morano, Liuzzi, Corbino, Serio. A disp. De Lorenzo, Grandinetti, Di Giamma, Bellacicco, Stigliano. All. Corbino. ARBITRI: Di Lucchio di Venosa e Alagia di Bernalda. RETI: 1' pt De Cillis (L), 3' pt Morano (P), 5' pt, 7' st Serio (P), 16' pt Latorraca (L), 20' pt, 29' st Corbino (P), 4' st Signore (L), 23' st Di Già (L).
Calcio a 5
NOTE: ammoniti Latorraca per il Lavello e Morano per il Policoro. Recuperi - 1' pt. e 1' pt. LAVELLO - Il Real con questa sconfitta perde anche la sicurezza tra le mura amiche? L'attenuante forse sta solo nelle assenze di peso di Miranda e Tudisco che hanno lasciato una panchina corta a mister Capuano. Evidentemente gli scontri diretti avranno un significato essenziale per la persistenza dei lavellesi in serie C1. Ma i locali iniziano come meglio non potevano andando in vantaggio al 1' con De Cillis che avanzando sfrutta un varco importante e per vie centrali piazza la sfera alla sinistra del portiere. Il riscatto degli ionici
si ha dopo due minuti con Serio che smista sulla destra per Morano il quale in diagonale pareggia. Al 5' gli ospiti passano in vantaggio: scambio di cortesie tra Morano e Serio e il raddoppio si concretizza con un piatto destro vincente del numero 10 che corregge un forte diagonale da destra del numero 2. I locali riagguantano il pari al 16' con uno scambio in velocità tra Catapano e Latorraca e il numero quattro con una puntata mette in rete. Al 20' ancora ospiti in vantaggio grazie ad una precisa e forte punizione del mancino Corbino che insacca con un palo interno alla destra di Bergamasco. Al 4' della ripresa i lavellesi si portano sul 3 pari. Angolo di Lator-
raca e puntata di Signore a fare un tunnel e quindi il gol. Al 7' il Policoro si riporta in vantaggio con Morano che assiste da destra Serio appostato sul secondo palo per il tapin vincente. Le traverse di Corbino e di Latorraca pareggiano i legni delle due contendenti. E mentre i locali a fatica costruiscono azioni e quindi gol, al 23' Signore consente a Di Già di riportarsi sul pari 4, per gli ospiti basta un niente e trovano spianata la vittoria e il gol definitivo al 29' con il capitano-allenatore Corbino tramite una potente staffilata che centralmente trova più di qualche colpa nell'estremo Bergamasco. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it
Il capitano del Real Lavello, Catapano
C2 girone A Macellaro, Magro, Magrino e Cardinale stendono la ex capolista
Il Vietri che non ti aspetti L’Amici di Via Roma cade al Santa Domenica C2 girone A Oggi il recupero che vale la vetta
AVIS VIETRI 7 AMICI V. ROMA 3
Travolgente Amica Il Grifo deve arrendersi
AVIS VIETRI: Pitta, Magrino, Calviello, Magro, Macellaro G., Macellaro R., Macellaro V., Zirpoli, Lepore. All. Zirpoli AMICI DI VIA ROMA: Mirra, Moscarelli, Salvia, Giannotti, Aliandro, Laurino, Oliveto, Ostuni, Stigliano. Dir. Acc.: Rubino ARBITRO: Sisto di Matera RETI: 33' Macellaro R. (V), 37' e 47' Magro (V), 38', 59' e 61' Oliveto (A), 52' Magrino (V), 55', 57' e 60' Cardinale (V). NOTE: Ammoniti: Aliandro (A). Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA “Clamoroso al… Pala Santa Domenica”: avrebbe così urlato il celebre radiocronista Sandro Ciotti se avesse assistito al match di calcetto tra Vietri e la capolista Amici di Via Roma, surclassata e ridimensionata dai vietresi con un risultato secco e senza attenuanti: 73. Una vera e propria impresa quella dei vietresi che, in lotta nella bagarre salvezza, hanno battuto e fermato la trionfale corsa dei titesi, che puntano dritto alla promozione in c-1. Ma i vietresi, come detto prima, hanno ridimensionati i sogni ospiti e si sono imposti con un secco sette a tre, in virtù della tripletta del giovane Cardinale, della doppietta di Magro e dei gol di Macellaro R. e di Magrino. Per gli ospiti, sempre sotto e costretti ad inseguire, in gol per tre volte con il bravo Oliveto. Una partita in cui nulla è mancato: grinta, determinazione, precisione ed un pizzico di nervosismo degli ospiti, che se la sono presa col direttore di gara, il materano Sisto, arrivato anche in ritardo per il match. Ma sono i vietresi a fare la partita, già dal primo minuto, col tiro di Macellaro R. di poco fuori. Risposta ospite al 12', ma il rasoterra di Ostuni non fa paura a Pitta, protagonista di splendidi interventi. Al 13' il Vietri reclama per un rigore non assegnato per fallo di mani in area ospite. E in dieci minuti, dal 14' al 24', i locali concludono verso il portiere ospite per cinque volte, senza tro-
campo decisi a chiudere al più presto il match ed infatti già al primo minuto trovano il gol: Lorusso si invola sulla sinistra, mette in mezzo e una sfortunata deAMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, viazione della difesa ospite permette al palPace, Lorusso, Colella, Veltri, Giuralaroc- lone di entrare in rete (5-3). Al 7' Sepe proca, Scilimato, Dinella, Sepe. Allenatore: tegge la palla e vedendo l'inserimento di Giuralarocca lo serve in velocità, tiro raCuviello P. GRIFO VENOSA: Monteverde, Curatella, dente di quest'ultimo e gol (6-3). Un minuPerrotta, Gammone, Dipalo, Di Chirico, to dopo Scilimato libera al tiro Pace che di prepotenza insacca (7-3). Al 12' Sepe vince Cacossa, Scatamacchia, D'Urso. un tackle e con la punta del piede anticipa ARBITRO: Salvia di Potenza RETI: Scilimato (ASP) 3' pt, 30' st, Colella la difesa ospite (8-3). A questo punto il Ve(ASP) 4' pt, 25' st, Giuralarocca (ASP) 5' pt, nosa getta la spugna e l'AMICA diventa 21' pt, 7' st, 13' st, Perrotta (GV) 18' pt, Di padrona assoluta della partita. Un minuto Chirico (GV) 20' pt, Gammone (GV) 30' pt, dopo i palazzesi passano ancora: Veltri reLorusso (ASP) 1' st, Pace (ASP) 8' st, 16' st, cupera palla a centrocampo, vede l'inseri19' st, Sepe (ASP) 12' st, Cacossa (GV) 22' mento di Giuralarocca sulla destra, lo serve e, quest'ultimo di punta infila Montest, Veltri (ASP) 31' st. verde (9-3). Al 16' azione fotocopia della PALAZZO - Nella ventiduesima di campio- precedente con giocatori diversi: Sepe dribbla un avversario, passa nato l'Amica affronta la neoa Pace che al volo segna (10promossa Grifo Venosa im3). Dopo tre minuti Pace si pegnata nell'evitare la lotteripete con un gol di pregevoria dei play out e, considele fattura: vince un contrarando la facilità di andare in sto e supera, con un pallogol degli ospiti, prende l'innetto millimetrico, l'uscita contro con grande serietà. del portiere (11-3). Il dilagaI ragazzi di Cuviello partore della squadra di casa è inno subito forte e nel giro di terrotto al 22' da un lampo di cinque minuti sono subito in genio di Cacossa che, in convantaggio di tre gol. tropiede, raccogliendo un Al 3' Scilimati raccoglie assist di un compagno, suun passaggio smarcante di pera il neoentrato portiere Veltri sulla sinistra e al volo Dinella (11-4). Dopo tre misupera Monteverde (1-0). nuti Colella si esibisce in un Dopo un minuto Veltri si colpo di alta classe: di spalle produce in uno slalom traalla porta con una girata revolgente e serve Colella che pentina scaglia la palla nelin solitudine segna (2-0). Al l'incrocio (12-4). Ormai si 5' Giuralarocca approfitta di aspetta solo il triplice fischio un errato disimpegno della finale ma prima che ciò avdifesa venosina e anticipa venga l'Amica segna altre l'uscita del portiere (3-0). Il tecnico Cuviello due reti. Scilimato dalla deL'Amica sente di poter gestire il vantaggio e non affonda i colpi per- stra con una serie di finte inganna il pormettendo il ritorno degli ospiti che inizia- tiere e con un forte tiro lo supera (13-4). I no ad applicare un sistematico pressing titoli di coda vengono scritti da Veltri che che mette in difficoltà i palazzesi. Al 18' gli si accentra e di sinistro segna l'ultimo gol sforzi per ridurre lo svantaggio vengono (14-4). La gara è stata in bilico solo nel primo premiati: Perrotta riceve sulla destra e con un deciso tiro infila D'Errico (3-1). Dopo tempo quando il Venosa è riuscita con un due minuti i venosini passano ancora: in- pressing asfissiante a giocarsela alla pari, serimento repentino di Di Chirico che rac- ma nel secondo tempo la maggiore classe e coglie un precisissimo assist e deposita al- la determinazione dei ragazzi di Cuviello la sinistra di D'Errico (3-2). Lo spaurac- hanno avuto la meglio su una squadra che chio del pareggio viene subito vanificato ha comunque messo in mostra giovani di un minuto dopo da Giuralarocca che, al assoluto valore. L'Amica, approfittando del passo falso termine di un'azione di contropiede impostata da Sepe, spiazza Monteverde (4-2). degli Amici di Via Roma, festeggia il ritorL'Amica insiste per incrementare il van- no sulla vetta della classifica ma le somme taggio ma trova il portiere ospite sempre verranno tirate nello scontro diretto di pronto. Allo scadere della prima frazione martedì. La trama si fa intrigante e per la di gioco Gammone lascia partire un fen- prossima puntata si prevedono sviluppi dente imparabile all'incrocio dei pali e por- interessanti. ta il risultato sul 4-3. Luca Festino Nel secondo tempo i locali scendono in sport@luedi.it
AMICA PALAZZO GRIFO VENOSA
Donato Pitta, portiere dell’Avis Vietri
vare la rete. Il primo tempo si conclude a reti bianche, con vari capovolgimenti di fronte e con un incrocio dei pali colpito da Laurino degli ospiti. Nel secondo tempo si cambia musica e Macellaro R., al 33', fa partire un bolide da centrocampo e insacca per l'uno a zero. Mentre l'estremo vietrese Pitta fa i miracoli su Oliveto, al 37' Macellaro R. serve Magro dall'angolo e il suo tiro s'insacca per il due a zero. Ma nemmeno il tempo di battere, e i titesi vanno in gol con Oliveto da posizione defilata. Al 39' gli ospiti su punizione colpiscono il palo esterno su punizione. E al 47' Macellaro R. si ripete,
serve Magro che, con uno splendido pallonetto, sigla il tre a uno. Il Vietri gioca e si diverte e al 52' va in gol con Magrino, che evita il portiere ed insacca per il quattro a uno. Comincia così lo show di Cardinale del Vietri, che sigla al 55' e al 57' due reti, frutto di altrettanti assist di Macellaro R. in contropiede. Gli ospiti siglano il secondo gol ancora con Oliveto in contropiede, ma subiscono la settima rete ancora ad opera di Cardinale, al 60', sul assist di Macellaro G. C'è spazio al 61' per la tripletta di Oliveto allo scadere. Claudio Buono sport@luedi.it
Una formazione dell’Amici di Via Roma Tito
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Martedì 31 marzo 2009
Calcio a 5 C2 girone A Il team di Lorusso consolida il terzo posto
Il derby è della Tierre Successo nella stracittadina con i Silenziosi TIERRE SILENZIOSI
3 1
TIERRE: Frascolla, Rocca, Trupa, Telesca A., Villano, Satriano, Masi, Sabia, Telesca P., Colonnese. All: Stefano Lorusso SILENZIOSI: Faruolo, Albanese, Lotito, Rizzi, Luongo, Veltri, Mirabile, Gastone, Laviero. All: Domenico Marcogiuseppe ARBITRO: Masoumi Lari Abbas di Potenza RETI: 19' Telesca Paolo, 32' Colonnese, 39' Sabia (T). 56' Gastone (S). NOTE: Ammoniti: Faruolo (S). Spettatori : 50. POTENZA- Con questa vittoria, si rafforza il terzo posto in classifica degli uomini di Lorusso che battono i Silenziosi relegati in penultima posizione, senz'altro meritevoli di un miglior piazzamento. La prima minaccia, la porta Rizzi con Frascolla pronto alla parata. Mentre Faruolo mette in angolo una conclusione di Colonnese, e para a terra un tiro di Masi. 10' gli ospiti
La Tierre Potenza e accanto i Silenziosi
con Veltri e Mirabile tentano di sorprendere il n. 1 senza riuscirci. Trupa della Tierre, e Lotito dei Silenziosi schierati liberi dietro ai rispettivi compagni hanno dato vita alle azioni di rimessa per gli uomini in at-
tacco. 18' un lancio perfetto di Rocca per la girata di testa di Trupa è respinto dalla traversa. Un minuto dopo, Telesca P. vince un contrasto a centrocampo, si presenta solo davanti a Faruolo e con un esterno destro lo
infila. Gli ospiti reagiscono bene prima con Luongo, troppo precipitoso, e dopo fermato da Frascolla, che nega anche a Gastone parando d'istinto una conclusione sotto misura. Il tempo si chiude con una punizio-
ne di Trupa deviata in angolo da Faruolo. Al 32' Masi batte un calcio d'angolo, la sfera rimpalla finendo sulla testa di Colonnese anch'esso solo davanti a Faruolo schiaccia in rete senza difficoltà il facile raddop-
pio. Una serie di azioni condotte da Rizzi per i Silenziosi con traversoni in area, non trova nessuno alla girata in rete facendo affiorare la mancanza di un attaccante di ruolo. Non c'e due senza tre. Si ripete il copione del secondo vantaggio. 39' Masi dalla bandierina per Sabia. Solo realizza la terza rete. Dal 42' al 45' gli ospiti potrebbero riportarsi in corsa. Frascolla, respinge prima una punizione di Luongo, dopo gli para un calcio di rigore, infine, lo assiste la fortuna, con Albanese che centra il palo. 51' Villano di tacco smarca Colonnese che sciupa l'occasione della quarta rete. Non la sciupa Gastone al 56', servito da Veltri realizza il gol della bandiera. Il capitano Trupa della Tierre abbandona per una distorsione. Gli ultimi sussulti li regalano i Silenziosi, con Mirabile che non raddoppia, Frascolla vola deviando un micidiale tiro di Lotito e Faruolo nega a ripetizione il 4 gol. Leonardo Martino sport@luedi.it
Ciclismo Ottima prestazione per il lucano Ciclismo Ottavo il suo compagno di squadra Quintero
Pozzovivo, sesto posto nella “Coppi e Bartali” POTENZA - E' il Domenico Pozzovivo (Csf Navigare) che non ti aspetti alla “Settimana Internazionale Coppi e Bartali”. A termine delle cinque tappe la pulce di Montalbano Jonico ha conquistato un ottimo sesto posto finale nella classifica generale con 1'17” di distacco dal vincitore Damiano Cunego (Team Lampre). Nella quinta e ultima tappa del tuor, da Scandiano a Sassuolo, lo scricciolo lucano ha conquistato un'ottima nona piazza dopo un finale di gara emozionante, arricchito dai vari scatti di Cunego, Evans e lo stesso Pozzovivo. Il lucano non ha mollato niente agli avversari concedendo qualche secondo solo nella discesa conclusiva ma onorando al massimo una manifestazione che a visto ai nastri di partenza i migliori ciclisti professionisti in circolazione. A regolare tutti nella volata a ranghi ristretti ci ha pensato Evans (Silence Lotto) che ha preceduto sul traguardo Cunego e Giovanni Visconti (ISD). Le armi vincenti del piccolo talento lucano sono state la continuità e la personalità nell'affrontare una settima dura e di alto livello. Il ragazzo di Montalbano, seppur controllando la gara senza nessun tentativo di fuga o di attacco ai più forti a dimostrato ancora una volta di avere i numeri giusti per il salto di qualità. A Pozzovivo, infatti, manca solo lo scatto fulmineo dove in effetti, sabato ha perso le ruote dei migliori. La stagione è ancora all'inizio e la condizione fisica non può che migliore in vista dei prossimi impegni. Intanto Damiano Cunego si gode questo secondo trionfo alla “Settimana Internazionale Coppi e Barta-
Domenico Pozzovivo (foto Andrea Mattiacci)
li”. Il forte ciclista veronese, infatti, ha bissato il successo di due anni fa mettendo le proprie ruote davanti a quelle di Cadel Evans, giunto a fine tour con 24” di distacco da Cunego, e Massimo Giunti (Miche Team) giunto a 38” di distacco nella classifica generale. Il portacolori della Lampre ha costruito la sua leadership nella tappe più dure di Faenza e Serramazzoni, difendo il suo primato dagli ultimi, disperati, attacchi di Evans nell'ultima frazione. Sull'ultima asperità, in effetti, è proprio lui a portare l'attacco a Cunego che, però, è stato bravissimo a rintuzzare ed a limitare i danni. Pozzovivo ha ceduto nell'ultima parte della salita ma a due chilometri dal traguardo è rientrato disputando una discreta volata per un ragazzo che fa della salita il pane quotidiano. Ore le attese sono per quel Giro d'Italia 2009 che partirà tra poco più di un mese e le speranze restano ancora quelle di vedere Pozzovivo e company parteciparvi e dimostrare di esserci. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Trotta beffato alla fine A Collecchio a vincere è Tomas Alberio
Alessandro Trotta
POTENZA - Sabato scorso, al “13esimo Trofeo Edil C” a Collecchio (Pr) il lucano Alessandro Trotta (Bedogni Natalini Grassi), nella categorie Under 23 di ciclismo su strada, ha conquistato un ottimo secondo posto con tanti rammarichi per una vittoria sfuggita per pochissimo. Il vincitore, Alberio Tomas (Bortoli Nordelettrica Ramonda), veronese di origini, classe '89 ha vinto in solitaria percorrendo il rettilineo d'arrivo di Viale della Libertà a Collecchio con la tranquillità dei grandi, grazie ad un'azione nel finale degna di applausi, giungendo all'arrivo con
Ciclismo Protagonista al “Gran Premio Marcello Falcone”
Viola secondo a Terracina POTENZA - Ancora seconda posizione per Michele Viola (Ambra Cavallini Vangi), questa volta al “34esimo Gran Premio Marcello Falcone” a Terracina (Lt). Il forte ciclista lucano, dopo il secondo posto conquistato una settimana fa alla 67esima Coppa Giulio Burci a Poggio a Caiano (Po) alle spalle del compagni di squadra Bani, domenica scorsa ha dovuto arrendersi al forte velocista della Pol Bevilacqua Sport, Giuseppe Fonzi che ha regolato la concorrenza in una volata svolta con un fortissimo vento contrario. Dopo quattro gare vissute da indiscusso protagonista, Michele Viola Michele Viola non è ancora riuscito a centrare la prima vittoria stagionale ma, su quattro gare ha centrato tre podi in virtù del doppio secondo posto degli ultimi dieci giorni e del terzo posto conquistato all'esordio stagionale a San Giusto di Prato (Po). Domenica la corsa è stata più impegnativa delle altre con asperità dure da affrontare che hanno spezza in gruppo in più tronconi. Michele Viola, seppur non mettendosi mai in evidenza ha controllato la gara come
un veterano uscendo solo negli ultimi chilometri. Tanti i tentativi di fuga da lontano, ma nessuno è andato in porto. I centosessantasei corridori in gara, divisi tra ventotto squadre diverse, hanno percorso i centosei chilometri di gara ad un ritmo veramente forsennato e le salite spalmate sul percorso hanno fatto un dura selezione candidando solo una trentina di unità per la vittoria finale. L'Ambra Cavallini Vangi sembra abbia sprecato un'ottima occasione per cogliere la terza vittorie stagionale. Tra i primi dieci, infatti, oltre a Michele Viola lo squadrone toscano ha piazzato Eugenio Bani in quarta posizione, Lorenzo Pettinato in ottavo e Antonio Picariello in decima. La squadra di Viola ha messo in evidenza una superiorità di squadra disarmante.Sul traguardo di Terracina da segnalare anche la terza posizione conquistata allo sprint da Riccardo Stacchiotti (Esinplast Spendolini Giammy Team) e la quinta piazza di Giovanni D'Alessio (Atella Team '91 Fosco Bessi. r.d.r.
pochissimi metri di vantaggio sugli immediati inseguitori capeggiati dal lucano Trotta. Sull'ultima ascesa della gara, il portacolori lucano aveva staccato tutta la concorrenza ma nel tratto pianeggiate prima dell'arrivo gli immediati inseguitori sono riusciti a ricucire lo strappo negando di fatto a Trotta il primo acuto stagionale. In effetti, dopo l'allungo nell'ultima salita della gara, Trotta è stato ripreso da Alberio, Colò e Steevenson che, però, non hanno avuto la determinazione giusta per arrivare al traguardo. Il rientro del gruppo, regolato in volata dallo specialista Pierpaolo De Negri (Promociclo Neri), non ha impedito alla pulce lucana di salire sul secondo gradino del podio. Da segnalare anche la quarta posizione conquistata dal compagno di squadra del vincitore, Massimo Graziati e dall'ottavo posto portato a casa dal compagno di squadra di Trotta, Quintero Norena Carlos Julian. Alessandro Trotta, proprio come nella passata stagione, a Collecchio conquista la seconda posizione assaporando per un attimo l'ipotetico sapore della vittoria per poi doversi accontentare della piazza d'onore. Alla gara erano centonovanta gli atleti iscritti, di cui centosettantanove partenti e solo quarantuno arrivi. I centoquarantasette chilometri di gara sono stati percorsi in 3h46'01” alla media di 39.349 km/h. Per Trotta si tratta del secondo piazzamento consecutivo tra i primi dieci della classifica finale. Il lucano, quindi, sta attraversando un buon momento di forma e con l'arrivo del caldo le sue condizioni potrebbero migliorare ulteriormente. r.d.r.
Cultura&Spettacoli 55
Martedì 31 marzo 2009
Musica Torna rinnovata la rassegna di Plasmati e della Ljp Big Band
Carnet
Walrath apre MiFaJazz
“L’impero della camorra” di Di Meo
di MARIAANNA FLUMERO
MATERA - «Togliamo il jazz dai luoghi istituzionali, basta con il divario tra pubblico e palco. Domenica assisterete ad uno spettacolo nello spettacolo”. Torna “Mifajazz winter 0809 ” con numerose novità grazie alla determinazione del musicista materano Dino Plasmati. Se la «tanto attesa primavera fatica a farsi sentire, la LJP Big Band non tarda a ritornare sulla scena musicale materana». Ha dichiarato ieri in conferenza stampa il direttore Plasmati. «Dopo il successo riscosso lo scorso gennaio con M. Rosen ci mettiamo nuovamente in gioco». Ospite d'eccezione il trombettista statunitense Jack Walrath presso il Palace Hotel. Così comincia il programma di promozione e produzione musicale della Lucanian Jazz Project (Ljp) big Band diretta dallo stesso Plasmati. L'evento è organizzato dall' associazione «Mifajazz ed, intende favorire la diffusione del jazz di qualità con una offerta di proposte, che lega aspetti scenografici in luoghi inconsueti (un hotel) al coinvolgimento del pubblico». «Il concerto con Walrath - specifica in dettaglio Plasmati, mentre era affiancato al tavolo dei relatori da Roberto Miriello, Enzo Appella e Marco Lorusso - rappresenta l'unica data al Sud per il 2009 e sarà preceduta da due canzoni italiane con arrangiamenti americani, interpretate da Michele Plasmati, uno dei nomi storici della Hot Jazz un complesso materano in voga negli anni Sessanta». Dino Plasmati ha aggiunto che «sono in corso trattative per definire altre due date con noti sassofonisti americani, Bobby Watson e Jerry Bergonzi, e per la produzioni di incisioni della Lucanian Jazz Project che porterà concerti nei maggiori festival italiani». Infine ha precisato «è nelle nostre intenzioni decentrare i concert anche in altri periodi dell'anno, vogliamo farci sentire anche se siamo una piccola realtà. In Italia le Big Band
A Matera
Il Codice da Vinci sul Ring letterario
La presentazione di MiFaJazz
lavorano poco e noi vogliamo spronare e diventare punto di riferimento. In futuro è probabile anche una nuova impostazione con l'orchestra al centro per essere più vicini al pubblico, del resto noi quando suoniamo ci divertiamo e vogliamo trasmettere tutto alla platea. Io solitamente dirigo ma questa volta suonerò solo un pezzo, un duetto con Jack e vi promettiamo sorprese coinvolgenti». Tra le chicche sono stati annunciati anche i vecchi leggii «quelli degli anni 30/40, in legno puro». Walrath è un jazzista internazionale dai natali statunitensi. Oggi è un musicista affermato che una prestigiosa carriera e una serie di collaborazioni più che rinomate tra cui Ray Charles, Miles Davis, Quincey Jones, Elvis Costello e Bobby Watson. Diplomatosi nel 1968 in realtà è già presente musicalmente fin dal 1965 sia come leader sia come side-man. Walrath “firma le musiche e gli arrangiamenti di tanti lavori cinematografici, televisivi e radiofonici, continuando sempre l'attività concertistica». Appuntamento alle ore 21. «L' ingresso, inclusa la consumazione sarà pari alla cifra di 12 euro. La prevendita si può effettuare presso il Palace hotel, Bar Schiuma o presso l' associazione in Via Passarelli 26». Per ulteriori informazioni: www.mifajazz.weebly.com cultura@luedi.it
MATERA - "Il Codice Da Vinci". Ecco il prossimo libro su cui ci si confonterà nel “Ring Letterario” di stasera. L’appuntamento è alle 18.30 presso il Circolo culturale “La Scaletta” di Matera, in via Sette Dolori, Rioni Sassi. L' evento è curato dal Circolo e dall' associazione materana “Womens Fiction Festival”. «La scelta del romanzo è stata effettuata sulla base delle richieste degli amici partecipanti agli incontri letterari - si legge in una nota degli organizzatori - Il meccanismo del Ring Letterario è quello consueto: due gruppi di persone che hanno letto il testo formano altrettante correnti di pensiero, opposte tra loro, e tentano di affermare il proprio orientamento al fine di captare l'interesse del pubblico presente, che al termine del ring può esprimere liberamente un voto di preferenza». La trama? Parigi, Museo del Louvre. Nella Grande Galleria, il vecchio curatore Saunière, ferito a morte, si aggrappa con un ultimo gesto disperato a un dipinto del Caravaggio, fa scattare l'allarme e le grate di ferro all'entrata della sala immediatamente scendono, chiudendo fuori il suo inseguitore. L'assassino, rabbioso, non ha ottenuto quello che voleva. A Saunière restano pochi minuti di vita. Si toglie i vestiti e, disteso sul pavimento, si dispone come l'uomo di Vitruvio, il celeberrimo disegno di Leonardo da Vinci. La scena che si presenta agli occhi dei primi soccorritori è agghiacciante: il vecchio disteso sul marmo è riuscito, prima di morire, a scrivere alcuni numeri, poche parole e soltanto un nome:
Robert Langdon. Nel corso del dibattito «moderato da un arbitro, sono possibili colpi di scena; tutto è condito dalla lettura di brani del testo in esame, e dall'esposizione critica da parte di chiunque desideri prender parte alla discussion» . Ricordiamo che il volume protagonista dell’incontro è uno dei thriller di maggiore successo degli ultimi tempi. E' stato tradotto in 44 lingue ed ha venduto circa 70 milioni di copie. Naturalmente «non è necessario aver letto il libro per prender parte agli incontri del ring; in ogni caso, le regole principali di questo gioco sono accessibili sul portale www.lascaletta.net o www.womensfictionfestival.com .Il testo potrà essere acquistato con uno sconto del 15% sul prezzo di copertina, presso la Libreria dell'Arco di Matera». m.a.flum cultura@luedi.it
A Potenza di ALESSANDRO SILEO POTENZA - Un appuntamento emozionante capace di rafforzare in modo avvincente quel singolare connubio tra sentita fede e aggregazione sociale, stimolando negli ultimi anni tanti appassionati che hanno occupato ogni angolo di rione Cocuzzo. Fervono i preparativi per la nona edizione della “Passio Christi”, promossa dal gruppo degli animatori della parrocchia “Maria Santissima Immacolata”, che sarà l'occasione propizia per rivivere in occasione della settimana Santa, l'arduo cammino provato da Gesù Cristo tra atroci sofferenze ed incommensurabili dolori andando incontro al suo fatal destino. L'evento, patrocinato dalla Regione Basilicata, dal Comune e dalla Provincia di Potenza e dall'Apt, è oramai divenuto in città una tradizione pronta a crescere sempre di più alimentando notevole curiosità anche in ambito regionale. Anche per quest'anno, la scenografia sarà curata nei minimi particolari da un apposito gruppo che darà risalto alle location riuscendo ad ambientare le vicende con un passaggio a ritroso nell'antico pas-
A caccia di figuranti per la Passio Christi Fervono i preparativi per la Sacra rappresentazione di Rione Cocuzzo sato. La manifestazione religiosa ideata dal parroco, don Donato Lauria, coinvolgerà circa un centinaio di comparse e si svilupperà lungo le vie rionali. La novità sarà la storia della conversione cristiana di San Paolo che sarà affrontata con lo scopo di elogiare il tema dell'alleanza tra gli uomini fondata sulla pace e sulla
carità. A pochi giorni dall'evento, lo staff è alla ricerca di nuovi figuranti (a partire dai quindici anni in poi) per assegnare loro le parti di personaggi principali e non, prestando il loro contributo volontario a questa iniziativa. «Siamo alla ricerca - spiegano i due organizzatori, Giuseppe De
Marco e Raffaele Logiurato - di un centinaio di persone che sappiano recitare, di quindici figuranti che siano in grado di cantare poiché la sacra rappresentazione vivente sarà caratterizzata dalla tradizionale arte teatrale associata a quella trascinante offerta dal musical. Invitiamo tutti coloro che volessero partecipare a vivere con estrema passione questo importante momento comunitario. E' un'occasione unica - concludono - per riscoprire in tutti noi la fede più genuina». Le iscrizioni verranno raccolte dalla segreteria parrocchiale. Successivamente, sono previsti degli incontri per riunire l'intero cast in modo da preparare l'evento. Per ulteriori informazioni, gli interessati potranno contattare i seguenti numeri: 0971-58540, 3494051919, 327-1236569, 3403589358. Nei prossimi giorni, sarà inoltre organizzata nell'oratorio della chiesa una conferenza stampa per esprimere chiare delucidazioni all'opinione pubblica in merito all'avvenimento. cultura@luedi.it
POTENZA - Quarto appuntamento con ''La vita tra le righe'', l'iniziativa della Provincia di Potenza (Ufficio per le Politiche Giovanili e Comunitarie) rivolta agli studenti lucani, che ha come obiettivo la promozione della lettura tra gli adolescenti e il confronto con autori di fama nazionale e internazionale. Oggi sarà la volta del ventottenne giornalista napoletano Simone Di Meo, autore del libro "L'impero della camorra" che racconta la carriera criminale di Paolo Di Lauro, detto “Ciruzzo ’o milionario”, il boss che, da un’anonima stradina del quartiere di Secondigliano, dichiara guerra ai clan più potenti della Campania. L'incontro si svolgerà a Brienza, alle ore 11, presso Istituto Tecnico Commerciale, alla presenza, tra gli altri, dell’assessore al Bilancio della Provincia di Potenza Vito Summa. cultura@luedi.it
Il Conservatorio nella chiesa di San Giacomo
MATERA- Continuano gli appuntamenti del Conservatorio nei borghi e i rioni della nostra città. Manifestazioni musicali organizzate in collaborazione con l'Amministrazione comunale di Matera. Stasera, alle ore 19.30, presso la chiesa Santa Famiglia del rione San Giacomo l'Orchestra, composta da 40 allievi, del Conservatorio Duni di Matera eseguirà il “Concerto delle Tesi di Direzione d'Orchestra”. Saranno eseguite musiche di Rossini, Mendelsshon e Mozart dirette dai due allievi di Direzione d'Orchestra Andrea Crastolla e Pasquale Menchise rispettivamente diplomandi in I° e II° livello nella classe di direzione d'Orchestra del maestro Daniele Belardinelli. Dopo l'esecuzione i due allievi riceveranno i Diplomi Accademici dalla commissione presente al concerto presieduta dal direttore del Conservatorio Saverio Vizziello. L’ ingresso é libero. cultura@luedi.it
56 Cultura e Spettacoli
Martedì 31 marzo 2009
STORIE DI TRAFFICI ILLECITI DI RIFIUTI E MALAFFARE NEL MONOLOGO DELL’ATTORE - REGISTA di ANDREA SPARTACO FERRANDINA - «Stat'm a sentì ragazzi, c'è da fidarsi poco, della destra del centro della sinistra, c'è da fidarsi soltanto dei nostri nonni. Siamo di Bernalda, Pisticci, Ferrandina e vogliamo difendere il territorio». Inizia così Ulderico Pesce il dialogo di presentazione che ha preceduto lo spettacolo serale, con i ragazzi delle superiori arrivati per seguirlo in una mattinata primaverile. Ma sono chiassosi, blaterano, non rispondono con partecipazione a un tema più che mai attuale. L'ambiente. Manca il rispetto verso la realtà che si vive e verso il teatro. Allora mette in scena un bluff, come dirà alla fine, per canalizzare l'attenzione. Va via. Quando si parla di teatro-denuncia, una forma di comunicazione importante, e che soprattutto riguarda direttamente le nuove generazioni, non ci sta al brusio, alla disattenzione stupida che esclude dalla vita dei giovani la violenza ambientale sulla terra che abitano. Ripete con forza che è lì con tutto “l'amore del mondo” per raccontare ciò che stanno facendo al sud dell'Italia. Alla Basilicata. Alla Valbasento. Si fa il silenzio. Finalmente il sipario può aprirsi su uno spaccato sconcertante. Il traffico illecito di rifiuti. Ulderico si trasforma in imbroglione. Uno di quelli che trovi per strada a fare il gioco delle tre carte. Al Quotidiano spiega che ha passato mesi a Porta Portese a Roma per imparare. «Ci voleva qualcosa - ribadisce - che in un certo senso alleggerisse il pesante carico di informazioni dello spettacolo sugli illeciti ambientali, perché oggi in Italia chi vuole sapere quante tonnellate di schifezze seppelliscono sotto la terra? Una montagna di 2.600 metri d'altezza e tre ettari di piedi che sparisce. Il Gran Sasso che scompare sotto terra. Nel momento in cui mi metto a raccontare 'ste cose ma chi mi viene a vedere? La gente ormai va solo dietro ai pacchi, lo sforzo intellettuale maggiore è l'isola dei famosi». Una strategia per agganciare lo spettatore dunque, permettergli una sorta di “distrazione intelligente”, qualcosa che lo faccia entrare attraverso il teatro nella struttura dell'inganno celata da questo fenomeno attuale. Nel gioco infatti, vince sempre l'asso, di solito di denari, che rinvia in un certo senso alla truffa stessa. Ulderico cambia la simbolica delle carte. Qui vince l'“Asso di monnezza” che da il titolo al
Ulderico cala l’Asso di monnezza
lavoro «perché oggi chi tiene un rifiuto e riesce a smaltirlo in modo illecito si fa i soldi». È questo il nuovo affare. E anche in questo caso la gente perde sempre. Perde perché chi lo conduce, chi manipola, ha sempre i suoi compari. Compari in politica, nelle amministrazioni, nelle imprese, tra i tecnici. Tutti pronti ad avvelenare interi territori pur di guadagnare. In Italia, ricorda, il reato ambientale «non esiste nel codice penale. In Francia Germania ti danno 30 anni, in Italia paghi una multa. E su guadagni di milioni di euro per smaltire sostanze tossico-nocive una multa di migliaia di euro è irrilevante». Vince sempre il malaffare. Perdono le popolazioni, perdono i territori, riempiti di veleni d'ogni tipo. Il gioco delle tre carte è quindi una metafora forte della truffa organizzata, che per Ulderico rappresenta la degenerazione della cultura italiana, «la truffa fatta sistema che è dappertutto. Nell'apparato politico, scolastico, universitario, culturale, nella giustizia». Parla sdegnato di come per lo smaltimento illecito un malavitoso riesca a guadagnare 25 mila euro al giorno. Una cosa indegna in un paese dove i cassintegrati non arrivano a fine mese e i genitori
Quando ridere fa bene ...quasi un cabaret FERRANDINA - La serata organizzata dall'Associazione Pasquale Saraceno che ha preceduto la performance di Ulderico, a cui si è unito Gino Porsenna, autore lucano e suo Presidente, in un commovente richiamo dialettale sull'abbandono della terra della Valbasento, è stata di puro avanspettacolo, o quasi un cabaret, come recitava la locandina. Un genere che negli ultimi decenni del novecento è stato il trampolino di lancio per attori poi diventati indiscussi maestri del teatro e del cinema come Eduardo De Filippo, Totò. Tanti e bravi gli attori coinvolti. Molti direttamente non possono pagare le mense per i bambini delle elementari. È un attore performativo Ulderico. Agisce con battaglie civili. Asso di monnezza cerca di raccogliere firme per far diventare reato penale l'illecito ambientale. Descrive quella andata a buon fine sul-
dalla strada, una tecnica fruttuosa e spesso utilizzata da Porsenna, come nel caso di Pier Paolo Pasolini, che ha avuto la propensione a tirar fuori il meglio dalla non-professionalità. Una concezione poetica fondata sulla soppressione delle regole decodificate dal teatro e sulla trasgressione stilistica: lo stile è già nell'attore. A chiudere Dino Paradiso, giovane autore di Bernalda che ha saputo conciliare il richiamo all'infanzia e alle sue situazioni smascherandone gli stereotipi con un effetto, a sentire le risate del pubblico, davvero esilarante. cultura@luedi.it
la rimozione d'un tubo radioattivo di 5 km che dal centro Enea di Trisaia ha scaricato nello ionio in passato, e continua a farlo, tonnellate di acque radioattive. Ma il punto, per tornare all'attuale, è che parte di quella tubazione tossica rimossa, 900 metri, fu ab-
bandonata nei pressi d'un campo di duecento ettari coltivati a fragole. «Perché - si chiede Ulderico da figlio di contadini - il proprietario non si è incavolato con la ditta? Ma come, ti lasciano un tubo radioattivo vicino alle fragole e non dici niente? Allora mi in-
formo sulla ditta che rimuove il tubo in cambio di 780 mila euro e sulla ditta delle fragole. La ditta che rimuove il tubo si chiama Icos di Policoro. Quella proprietaria delle fragole Agrifela, sempre di Policoro. Entrambe le ditte in Camera di commercio risultano appartenere alla stessa persona». Parliamo di quel Francesco Rocco Ferrara saltato alle cronache ultimamente per il Totalgate. Funziona così dunque. Una storia di scorie e smaltimento illecito che Ulderico ha ripreso con una videocamera. Un video rimasto alla procura di Matera per ben due anni prima del dissequestro e senza che succedesse nulla. Una denuncia arrivata anche Henry John Woodcock. «È possibile - conclude - che né l'Apat né l'Arpab si siano mai preoccupati di capire come potesse essere possibile che un tubo che per anni ha trasportato materiale contaminato fosse stato abbandonato così, in mezzo alla terra fertile?».
CINEMA GRUMENTO - Quarto appuntamento con le “Visioni altre”. Alle ore 10, presso la bibliomediateca di Moliterno, l'attore Franco Duino con un superbo monologo, rievoca il dramma che ha lasciato un segno indelebile nella piccola comunità di “Navarra”. Il pomeriggio la scena si sposta a Grumento Nova. Opera prima del regista potentino Rocco Messina, prodotta nel 2003 e che ora sta avendo un “successone” su Youtube (oltre 100.000 spettatorivisitatori). Il film, dopo aver fatto man bassa di apprezzamenti e premi a festival e rassegne, viene presentato questa sera (ore 19) nel Sala Conferenze del palazzo Municipale nell'ambito della seconda edizione de “Le visioni altre, vetrina promossa dalla Provincia di Potenza e in svolgimento fino al 2 aprile nei comuni di Moliterno, Castelsaraceno, Grumento Nova, Sarconi e Montemurro. Una satira irriverente e pungente sulle assurde prove (resistenza sott'acqua, cinghiate, lotta di sumo, bevute di acqua che ricordano la tortura dell'olio di ricino del regime fascista ) che il protagonista (lo stesso Rocco Messina) deve subire per vincere un concorso di lavoro.
“Le visioni altre” alla quarta tappa con le pellicole di Scimeca e Messina
Una scena del film di Scimeca e a destra il regista Rocco Messina
Un corto di sei minuti da cui si libera un'ironia sorprendente che fa sorridere e al contempo pensare. Perché in fondo che cos'è l'esistenza sot-
tomessa, frustata, logorante di un precario o di un disoccupato? “Eccheccevò” - per dirla col titolo dell'opera - per diventare un occupato a tempo
indeterminato, quali artifizi bisogna mettere su per accedere oggi all'agognato posto di lavoro? Encomiabile anche la colonna sonora curata dallo stesso Messina. Dopo il corto del regista potentino lo schermo si accende su uno dei film italiani più belli usciti negli ultimi dieci anni, “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca, in cui si cerca di far luce su come il conosciuto segretario della Camera del Lavoro di Corleone scompare la sera del 10 marzo del 1948, ultima tappa di una lunga serie di omicidi politici commessi in Sicilia dal 1944 in poi. L'intreccio tra mito (la cadenza da ballata di un cantastorie), storia, antropologia culturale, tecniche da romanzo giallo danno al film un forte spessore narrativo. Significativo il finale con il comandante Dalla Chiesa e Pio La Torre, future vittime della mafia che si danno la mano, il gesto non è retorico, anzi rileva che “Placido Rizzotto è un film di morti che parlano di morti e che a loro volta verranno rimpiazzati da ulteriori morituri”. Cura la rassegna il cinecronista Mimmo Mastrangelo. Gerardo Tempone cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli 57
Martedì 31 marzo 2009
Prosegue con successo la rassegna internazionale Culturée Chitarristique AL TEATRO NUOVO
Il brillante pompiere napoletano di Scarpetta
Atmosfere gipsy con i Manomanouche di NUNZIO LONGO MATERA - La civiltà gitana la respiriamo non solo con insediamenti di una certa entità sul nostro territorio nazionale, ma anche con un soffuso stile musicale che pervade le nostre platee e le piazze. L'associazione Culturée, nell'ambito del II Festival Internazionale di Chitarra della Città dei Sassi, ha presentato “Manomanouche Quartet” con Nunzio Barbieri chitarra acustica, Luca Enipeo chitarra acustica, Pierre Steeve Jino Touche contrabbasso e Massimo Pitzianti fisarmonica. Il concerto si è svolto domenica scorsa presso l'Auditorium “Gervasio” di Piazza Sedile. Direttore artistico Lindo Monaco, direttore organizzativo Pasquale Di Pede, direttore generale Vincenzo Dottorini e presidente onorario Clemente Giusto. Lo swing manouche è un riuscito impasto di Jazz americano degli anni Trenta, Valzer Musette francese e sensibilità zigana. Libertà di espressione e virtuosismo del fraseggio sono i binari entro cui corre questo suggestivo genere. Il quartetto Manomanouche è nato nel 2001 e si è affermato come realtà di riferimento nel panorama Gipsy Jazz. L´improvvisazione è la base di lancio e si proietta verso contaminazioni di ogni tipo, senza scartare alcuna melodia di rilievo, espressione di civiltà di un popolo. I brani originali proposti dalla formazione Manomanouche sono eseguiti con strumenti acustici ed il genere Manomanouche s'incentra su un'originale ricerca del suono, intuizione personale e improvvisazione creativa aperta agli influssi del swing e del folklore zigano. Il repertorio si arricchisce di arrangiamenti di brani di Django Reinhardt e valzer gipsy. Il ritmo, collegato ad altri accorgimenti tecnici, è l'elemento portante dello stile gitano e si caratterizza con scale unitoni, arpeggi diminuiti, triadi maggiori e mi-
nori, frasi d'improvvisazione bitonale, vibrato della scala cromatica, accordatura sulle progressioni armoniche, sostituzioni diatoniche e tritoniche, arricchimenti armonici, accompagnamento “manouche” e sincopato, tecnica del sweeping (gesto ampio e circolare). «Ho conseguito il diploma in chitarra presso il Conservatorio “Duni” di Matera con la guida del maestro Clemente Giusto ed insegno chitarra - riporta Monaco - Siamo a metà della rassegna e questo
festival s'impone per la qualità degli artisti e per l'organizzazione dell'associazione Culturée. La scelta dei gruppi è variegata ed abbiamo lavorato un anno per selezionare gli artisti. Il carattere del festival è internazionale ed abbraccia musica brasiliana, stile manouche, melodie italiane, valzer musette francesi, flamenco arabo-andaluso e tango». «Sono il più anziano del gruppo. Viviamo tutti e quattro a Torino - riferisce Barbieri - Il comune gusto
musicale, ricercato e particolare, ci ha fatto incontrare e c'impegna al punto da tirar fuori la passione interiore. È la quarta volta che mi esibisco nella città dei Sassi. Manomanouche è frutto della creatività del quartetto che si nutre del genere inventato da Django Reinhardt noto chitarrista manouche zingaro morto nel 1953. Ho sentito la sua musica e mi sono innamorato. Ci ispiriamo alla sua musica senza copiare e siamo attirati da suoni e timbri policromatici. Il genere,
da noi scelto, fa leva sul virtuosismo, sul vibrato e sulla musica jazz: il tutto è ben amalgamato e mescolato tanto da sembrare un'espressione creativa completamente nuova. Con un minimo di microfonazione siamo riusciti ad offrire effetti sonori particolari. Riscuote l'interesse del pubblico per la semplicità del messaggio, la profondità del sentire e l'impegno profuso nella produzione di melodie complesse ma fruibili». cultura@luedi.it
Il trio La Ricotta sbanca anche a Udine con le sue gags di FRANCESCO MENONNA UDINE - Nella fredda città friulana il dialetto, l'inconfondibile stile artistico e l'ineffabile vena lucana del trio La Ricotta ha nuovamente sbancato. Mario Ierace, Antonio Centola e Peppino Centola hanno tenuto viva l'attenzione del pubblico presente in un noto locale del capoluogo friulano. Da Potenza ad Udine per confermare dunque il trend di crescita culturale e artistica, basato sulle gag, le provocazioni, gli abiti, rigorosamente figli della cultura potentina. Gli appassionati di Udine Il trio La Ricotta si sono divertiti, ridendo a crepapelle nel corso della nuova esi- spence, il solito clima di straordinabizione del trio di comici lucano, che ria euforia, condito dalla voglia di domenica sera ha potuto incantare far bene e dare sempre il massimo sempre e dappertutto. la platea friulana. Dopo aver chiuso proprio ad Udine Il solito It's Ok, la classica allegria potentina, la voglia di divertire e far il Punto Zelig i tre cabarettisti di Potenza hanno concluso con il botto in divertire i friulani. Nel giro di due settimane il trio di terra friulana. Una serata classica, dove il repercabarettisti potentino ha affascinato i presenti, di tutte le generazioni, do- torio, fatto di battute, gag mozzafiapo aver fatto sfracelli anche nel corso to e dialetto potentino ha prevalso della settimana appena trascorsa. sulle altre sfaccettature. Con la presenza ad Udine il trio caMario Ierace, Antonio e Peppino Centola hanno creato la consueta su- barettistico lucano ha praticamente
chiuso la stagione invernale, mentre si aprono nuovi orizzonti per la stagione estiva. Possibile un cambio di repertorio, ma tutto dipende dalla voglia di far ridere i tanti fans che assiepano i teatri e i locali notturni delle città italiane. Su questo tasto i tre artisti del capoluogo intendono mantenere lo stretto riserbo. Il programma del trio lucano è sempre fitto. Il 3 aprile La Ricotta sarà a Lanciano, il 4 a Battipaglia, presso l'Auditorium del Centro Sociale, il 6 a Martina Franca, presso il Teatro Nuovo, il 18 a Cassano delle Murge, il 4 maggio a Latiano, in provincia di Taranto, il 9 a Malta presso l'Hotel Hilton, il 22 a Parma e il 28 a Livorno. Date importanti per il trio La Ricotta che in Italia e in Europa vista la presenza a Malta intende continuare a far divertire i tanti aficionados. Questi sono gli intenti di Mario Ierace, Antonio e Peppino Centola. Per il resto chi vuol ridere sa dove farlo, in compagnia, ovviamente del trio cabarettistico “made in Potenza”. f.menonna@luedi.it
POTENZA - Una brillante interpretazione, una scenografia degna della commedia, tante risate e gag mozzafiato. Sono stati questi gli ingredienti della commedia tutta napoletana, portata in scena al Teatro Nuovo del Seminario Maggiore, l’altra sera, dalla Potenza - Compagnia Teatro d’Europa dal titolo: “Il coraggio di un pompiere napoletano”. La commedia in due atti, proposta dal Centro Europeo di Drammaturgia nell’ambito della stagione teatrale 2008/2009 dal titolo: “Il teatro per tutti” ha attirato su di se l’interesse di un pubblico competente e numeroso. Una commedia brillante, quella diretta da Lucio Pastella, di Edoardo Scarpetta, vissuta sui dialoghi spesso esilaranti, spesso schizofrenici, degni della migliore produzione teatrale napoletana. Un vero e proprio intreccio di passioni, sentimenti vissuti nella consapevolezza di poter far ridere a crepapelle il pubblico presente. Una coreografia impeccabile, l’acustica e le scenografie dei giorni migliori hanno accompagnato le cadenze sceniche di una compagnia che grazie all’immancabile dialetto partenopeo ha recitato alla perfezione nei novanta minuti di commedia. Una storia vera, arricchita dal fascino della cultura napoletana. Una cultura, spesso costretta a dover vivere senza una reale prospettiva di crescita e interesse verso il prossimo. Gli attori hanno dimostrato consapevolezza, saggezza e quel pizzico d’esperienza che non guasta davvero. Una trama lineare, quella proposta presso il Teatro Nuovo, che ha inteso far emergere i valori attuali, con l’occhio attento di un tempo, un tempo ormai passato e logoro che nulla ha a che vedere con le tendenze attuali, figlie dei problemi costanti, della mancanza di valori. Gli applausi non sono mancati, Edoardo Scarpetta e Lucio Bastolla hanno attirato per una sera le attenzioni del pubblico potentino che ha dedicato quasi due ore di svago ad una commedia figlia della tradizione scarpettiana e del teatro napoletano dei primi del Novecento. Il prossimo spettacolo è previsto per il 2 aprile, sempre alle 21, quando sarà la volta di Casa Tolstoj e della Compagnia Diaghilev Torino Spettacoli andare in scena a Potenza. Casa Tolstoj racconta la storia di un famoso matrimonio, quello di Lev Tolstoj con Sofia Beers. Siamo in Russia negli anni ’60, del secolo XIX. Non si tratta di un dialogo diretto ma di un parlarsi attraverso i quaderni: lui a lei e lei a lui. cultura@luedi.it
58 Rubriche
Martedì 31 marzo 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nonostante non siate in ottima forma psicologica nel lavoro prenderete le decisioni giuste. In amore aumentano i vostri dubbi.
TORO 21/4 - 20/5
Riflessivi come siete non vi trovate a vostro agio nel lavoro quando siete costretti ad improvvisare. Ottima scelta in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Non dovete agire in fretta nel lavoro: stabilite delle priorità. Le vostre crisi sentimentali cominciano a diventare troppo frequenti.
CANCRO 22/6 - 22/7
Sviscerate i problemi che dovete affrontare nel lavoro e troverete la soluzione vincente. In amore avete paura di rischiare.
LEONE 23/7 - 23/8
In un periodo di lavoro difficile dovete prendere iniziative più decise. Non potete continuare a giocare con i sentimenti altrui.
VERGINE 24/8 - 22/9
L'intuito sicuramente vi è di grande aiuto nel lavoro, ma dovete capire quando è più opportuno agire. Vivete un amore attimo per attimo.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nel lavoro vi piacciono le sfide: l'attuale situazione caotica certo non vi preoccupa. Ascoltate il vostro cuore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Se siete sicuri di quello che volete nel lavoro potete agire anche contro tutti. In amore abbiate il coraggio di manifestare i sentimenti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
La situazione professionale procede in maniera discontinua, ma potete ugualmente migliorare. In amore dovete cambiare tattica.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Non otterrete niente nel lavoro senza combattere, senza avere un obiettivo preciso. L'amore è il vostro punto di forza.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Avete fatto un errore di valutazione nel lavoro, ma siete ancora in tempo per rimediare. Cercate di chiarire i vostri sentimenti.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
tra C,CI aperte R,R à = Traccia per terra;
Nel lavoro per il momento non dovete aspettarvi grossi risultati: il periodo è negativo. State arrivando al cuore della persona amata.
Televisioni 59
Martedì 31 marzo 2009
16.15
21.05
ATTUALITÀ
PRIMA SERATA
Lamberto Sposini
REALTV
SPORT
20.45
X Factor
23.30
RUBRICA
Lorenzo Ariaudo
Alessio Vinci
23.45
FILM
22.10
Wolf - La belva è fuori
SHOW
SHOW
23.45
Michele Foresta
Victoria Cabello
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaScanzonatissima 06.10 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 06.20 -RubricaAgenzia ripara torti 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaTracy & Polpetta 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto
08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Artic 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5 20.29 -Previsioni del tempoMeteo 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -Soap OperaMy Life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmGli implacabili con Clark Gable, Robert Ryan, Cameron Mitchell, Jane Russell regia di Raoul Walsh (USA ) 1955 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly Mc Beal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniOne piece tutti all'arrembaggio 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Grandi manovre con Brigitte Bardot, Michèle Morgan, Gérard Philipe, Jean Desailly - regia di René Clair (Francia, Italia) - 1955 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmMacGyver 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Telefilm Rex 22.55 -Telegiornale TG 1 23.00 -AttualitàPorta a Porta
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20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Miniserie Squadra Antimafia - Palermo oggi 23.30 -RubricaMatrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film Il mandolino del capitano Corelli con Nicolas Cage, Penelope Cruz, John Hurt - regia di John Madden (USA) - 2001
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Sit Com Buona la prima 22.10 -Show Mai dire Grande Fratello Show
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Crossing Jordan 22.45 -Telefilm Cold Squad
00.35 -Telegiornale Tg 1 01.15 -Rubrica Sottovoce 01.45 -RubricaRai Educational 02.20 -VideoframmentiSuperStar 02.50 -Film TvProvaci ancora Prof. 2
23.45 -TelegiornaleTg 2 00.00 -ShowScorie 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Serie TvWolf - Un polizziotto a Berlino 02.30 -RubricaTg 2 Costume e società 02.50 -RubricaMedicina per voi
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 01.10 -RubricaUn mondo a colori 01.40 -MusicalePrima della prima 02.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02.40 -RubricaNext 03.10 -RubricaNext
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.45 -FilmWolf - La belva è fuori con J. Nicholson - regia di Mike Nichols (USA) - 1994 02.10 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.35 -FilmChi dice donna dice danno con S. Audran - regia di Tonino Cervi (Ita) - 1976
23.55 -ShowChiambretti night Solo per numeri uno 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -Reality ShowTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano 04.10 -FilmDesiderando Giulia
23.45 -ShowVictor Victoria 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitàOtto e mezzo 02.05 -FilmAmore e chiacchiere (Salviamo il panorama) 04.05 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.00
GRANDI MANOVRE
GLI IMPLACABILI
con M. Morgan, G. Philipe, B. Bardot regia di René Clair (Fra/Ita) - 1955
con C. Gable, J. Russell, R. Ryan, - regia di Raoul Walsh (Usa) - 1955
Armand, giovane e brillante tenente dei dragoni e infallibile conquistatore di donne, decide, per scommessa, di affidare al caso quale debba essere la sua prossima vittima. La sorte cade sulla giovane divorziata Marie Louise, una signora che ha aperto nella cittadina un negozio di mode. Nel corso del corteggiamento però Armand si innamora davvero della donna...
Dopo la fine della Guerra Civile, due fratelli sono assoldati da un possidente, aggressivo e ambizioso, per portare la sua mandria, quattromila capi di bestiame, dal Texas al Montana, attraverso territori infestati dagli indiani. La strada è lunga e i contrasti tanti, acuiti dal fatto che il fratello maggiore, Ben, tollera male le prepotenze dell'allevatore. Perdipiù i tre si contendono anche l'amore...
RETE 4
ORE 23.45
WOLF - LA BELVA È FUORI con J. Nicholson, M. Pfeiffer, J. Spader - regia di Mike Nichols (Usa) - 1994 Will Randall è il potente redattore di una casa editrice. Un collega giovane e ambizioso sta cercando di soffiargli il posto. Una sera Will investe un lupo che lo graffia. Da quel giorno i suoi sensi si fanno più acuti e il suo corpo ritrova un'energia straordinaria. Will si è trasformato in un lupo mannaro. L'uomo è una bestia e la città delle selve peggiori di quelle dove vivono gli animali...
RETE 4
ORE 2.35
CHI DICE DONNA DICE DANNO con J.-L. De Villalonga, G. Proietti - regia di Tonino Cervi (Ita) - 1976 5 episodi. "Donne d'affari": trascurate dai mariti, Belle e Mimì aprono una casa di piacere. Loro si vendono, i mariti "acquistano". La "Signorina X", colpita da amnesia, si sbaglia su marito e figli. "La donna erotica": un'operaia si inventa sexy star, ma combina un disastro. "Papà e maman": Sonia e Gilbert, travestiti professionisti, hanno...
RETE 4
ORE 21.10
IL MANDOLINO DEL CAPITANO CORELLI con N. Cage, P. Cruz, J. Hurt, C. Bale regia di John Madden (Usa) - 2001 Quando Corelli, capitano italiano delle truppe di occupazione, sbarca sull'isola di Cefalonia, viene colpito dalla bellezza di Pelagia, una ragazza ambiziosa. Corelli e i suoi uomini sono colpiti dal fascino dell'isola e delle ragazze del posto. Ben presto tra Corelli e Pelagia nasce un tenero sentimento. Costretto a fronteggiare la realtà violenta della guerra...
ITALIA 1
ORE 4.10
DESIDERANDO GIULIA con S. Grandi, J. Leysen, V. d'Obici, S. Rubini - regia di Andrea Barzini (Ita) 1986 Emilio è un'ex promessa della letteratura, che adesso corregge i manoscritti di autori in cerca di successo. Tramite uno di essi, Stefano, fa la conoscenza di Giulia, attricetta di spot pubblicitari dalla vita disordinata. È per lui l'inizio di un'ossessione senza speranza, che produrrà effetti devastanti sulla sua personalità...
Convince la fiction Rai Lo smemorato di Collegno RAI UNO Affari tuoi Lo smemorato di Tgsport Linea verde
ora 20.44 21.33 20.35 12.52
ascolto 6.889 5.927 5.880 5.420
RAI DUE Tg2-motori Numb3rs Eat parade Numb3rs
13.24 21.45 13.36 21.03
3.167 2.820 2.439 2.173
RAI TRE Che tempo che fa Report Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.29 21.37 20.10 19.59
4.132 3.642 2.230 2.156
CANALE 5 Paperissima sprint La fattoria Chi vuol essere Grande fratello
20.42 21.30 19.04 14.07
6.510 4.448 3.964 3.293
ITALIA 1 Colorado Colorado revolution Motociclismo Io me & irene
21.28 21.19 14.03 19.07
3.907 2.806 2.454 2.311
RETE 4 Melaverde Colombo Siska Pianeta mare
12.11 20.03 21.29 11.39
2.457 2.174 1.675 1.397