2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Medvedev: «Uscita dalla crisi non rapida» MOSCA - Il presidente russo, Dmitri Medvedev, ha affermato di ritenere che l'uscita dalla crisi finanziaria mondiale non sara' rapida. Con tutta probabilita' - ha osservato - la crisi ''durera' piu' di quanto avessimo pensato''. Il fatto comunque ''che ci siamo incontrati e abbiamo esaminato questioni concrete, questo non e' affatto male'', ha aggiunto. Medvedev ha anche detto che in un periodo di crisi come quella attuale non si puo' continuare a elargire bonus elevati a top manager.
Prostituzione, indagine Ungheria-Italia
BUDAPEST - La figlia di un ex ministro della difesa ungherese e' indagata in Italia per prostituzione. La donna esercitava lei stessa la professione e trafficava anche con prostitute ungheresi in Italia. Giorgia Keleti, 34 anni, figlia di Gyoergy Keleti (nella foto), ministro della difesa socialista fra il '94 e il '98, e' indagata per favoreggiamento. L'indagine si svolge per rogatoria su richiesta della polizia italiana.
Wojtyla, “miracolo” a Cleveland NEW YORK - Un uomo di 26 anni ferito alla testa in una rapina a Cleveland e' guarito dopo avere ricevuto un rosario benedetto da Giovanni Paolo II. Il Vaticano sta indagando se la sopravvivenza dopo la grave ferita possa essere attribuita a miracolo. La lesione di Jory Aebly era stata giudicata letale dai medici del Metro Health Medical Center, ma martedi' l'uomo e' stato dimesso. Al suo arrivo in ospedale il cappellano gli aveva dato il rosario benedetto dal papa.
Lieberman sentito per oltre 7 ore
Venerdì 3 aprile 2009
Crolla un ponteggio nel cimitero. Un terzo ferito gravemente Strasburgo, la polizia effettua oltre cento fermi
Latina, muoiono due operai Vertice Nato, scontri La tragedia nel piccolo centro di Prossedi che oggi si fermerà per lutto cittadino
Un operaio in un cantiere
ROMA - E' di due morti ed un ferito grave il bilancio dell'incidente sul lavoro avvenuto in un cantiere edile a Prossedi in provincia di Latina. I tre operai, tutti del posto, erano su un ponteggio montato all'interno della chiesa del cimitero comunale dove è in atto una ristrutturazione. Secondo le prime notizie avrebbe ceduto la base del ponteggio che, sbilanciandosi, avrebbe fatto perdere l'equilibrio agli operai caduti da un'altezza di sei metri. Per due di loro, Sono Lidano Monti e Domeni-
co Cicciarelli, rispettivamente di 52 e 47 anni, l'impatto con il suolo è risultato fatale, il terzo ha riportato gravi ferite, ma sembrerebbe fuori pericolo di vita. Dopo il sopralluogo del magistrato, il cantiere è stato sottoposto a sequestro. Il sindaco di Prossedi Franco Greco ha dichiarato per oggi lutto cittadino. «Avevo verificato di persona il cantiere, la struttura era in sicurezza, si stava lavorando al contenimento», ha detto il sindaco.
Vigilia di grande tensione. I dimostranti armati di bastoni Nessun ferito
La polizia schierata
Il voto favorevole a larga maggioranza
Carfagna: «Non provochi»
Quote latte, Alitalia, aiuti per l’auto fiducia alla Camera al Dl incentivi
Renato Brunetta alle statali: «Basta spesa sul lavoro»
del governo che «premia i furbi e i prepotenti e cura gli interessi di pochi ai danni di molti». Contrario anche il voto dell'Udc che in un primo momento aveva accettato il confronto con il governo. Ma l'inserimento delle quote latte nel maxiemendamento sugli incentivi ha indotto il partito di Casini a votare contro. È stata scelta la strada della «forzatura», ha spiegato Savino Pezzotta che si e' detto «indignato» per questo «comportamento irrispettoso nei confronti del Parlamento». Sugli incentivi l'Udc era disposta a collaborare, ma, ha concluso Pezzotta, siamo stati costretti a votare contro a causa delle quote latte. BOND ALITALIA - Gli obbligazionisti potranno essere rimborsati con titoli di Stato con scadenza 2012. Ai titolari di obbligazioni viene attribuito il diritto di cedere al ministero dell'economia i propri titoli per un controvalore determinato sulla base del prezzo medio di borsa delle obbligazioni dell'ultimo mese ridotto del 50%, in cambio di titoli di Stato di nuova emissione. Le assegnazioni di titoli di Stato non potranno superare i 100.000 euro per ciascun obbligazionista. Per l'operazione di rimborso sono stati previsti 100 milioni di euro. AUTO E MOTO - Confermati gli incentivi approvati dal Consiglio dei Ministri che si applicano per acquisti effettuati dal 7 febbraio al 31 dicembre 2009 (a condizione che l'immatricolazione si effettuata entro il 31 marzo 2010). E' concesso un contributo di 500 euro per la sostituzione di ciclomotori e moto fino a 400 cc di categoria euro 3.
ROMA - «Il lavoro pubblico è stato usato per tanto tempo come un ammortizzatore sociale, soprattutto da parte delle donne che uscivano a fare la spesa in orario di lavoro». Renato Brunetta torna alla carica. Stavolta il ministro per la Pubblica amministrazione, a un convegno sulle pari opportunità, se la prende con le dipendenti statali. Parole che sollevano forti contestazioni e critiche a voce alta da parte del pubblico femminile presente in sala: «Ci sono tante donne nella scuola e nella pubblica amministrazione perchè vinciamo i concorsi e siamo più brave degli uomini». E con le donne in platea si schiera anche il ministro delle Pari opportunità Mara Carfagna: «Non fatevi scoraggiare. Non cadiamo nelle facili provocazioni». Per poi aggiungere, sempre polemizzando con Brunetta che aveva parlato di «chiac- Renato Brunetta chiere sulla parità», che «i gap esistono, non sono chiacchiere, soprattutto nel mondo del lavoro». Ma Brunetta insiste: «Se si vincono tanti concorsi come mai sono così poche le donne ai vertici della carriera?». Secondo Brunetta la vera parità e l'innalzamento dell'età pensionabile delle donne vanno di pari passo, perchè «per la parità occorrono soldi». Per il ministro della Pa, inoltre, è necessario «rompere l'equilibrio attuale, per cui le donne vanno in pensione prima degli uomini come compensazione della mancata carriera e dei carichi familiari». Infine l'annuncio che il Governo sta verificando con l'Ue la tempistica per l'equiparazione dell'età di pensionamento di vecchiaia tra uomini e donne nel pubblico impiego. «Se entro l'anno non facciamo qualcosa di serio - avverte Brunetta - inizieranno le sanzioni. Mi auguro che prima dell'estate ci sia chiarezza».
ROMA - Con un voto di fiducia (il quattordicesimo) la Camera ha approvato a larga maggioranza il maxiemendamento sostitutivo del decreto legge sugli incentivi che contiene anche buona parte del testo approvato dal Senato del decreto legge sulle quote latte, che era destinato alla decadenza. A favore ha votato la maggioranza (298 si'), contro l'opposizione (235 no), 2 gli astenuti. Il voto finale e' previsto nella serata di lunedi' prossimo. Il maxiemendamento approvato ieri con la fiducia riguarda l'assegnazione delle nuove quote latte ottenute dalla Ue, con la rateizzazione delle vecchie multe per i surplus prodotti, e proroga al 31 dicembre 2009delle agevolazioni Inps per gli agricoltori delle aree svantaggiate. Ma non solo. Altre norme riguardano la rottamazione di auto e moto, sconti fiscali per elettrodomestici e mobili ma anche ammortizzatori sociali per i precari,aiuti per il tessile, rimborsi per i risparmiatori. La Lega, che piu' di tutti ha premuto per il varo delle norme sulle quote latte, si e' detta soddisfatta. «Sono contento - ha dichiarato alla Camera Umberto Bossi - che passi questa cosa» che riguarda gli agricoltori, «poveracci che nessuno difende, ma io li difendo». Una battaglia «storica», secondo il ministro leghista dell'Agricoltura, Luca Zaia, che nega pero' che si tratti di una «sanatoria» per aiutare «i ladri». Il ministro ha spiegato che sara' incassato un miliardo 781 milioni di multe da 4800 aziende che devono pagare entro il 31 dicembre. Se il decreto non dovesse passare, ha avvertito, «con Equitalia che ha gia' fat-
Il ministro dell’Agricoltura Luca Zaia
to sequestri, un quarto dei produttori finirebbe sul lastrico». Il ministro ha detto anche di aver apprezzato il fatto che la Confagricoltura si sia detta soddisfatta per come si sia svolto il confronto politico. Soddisfatta anche il presidente della Coldiretti, Sergio Marini, che ha criticato chi ha «strumentalmente agito per distogliere l'attenzione dal vero problema del settore che e' quello dei bassi prezzi del latte alla stalla». L'opposizione ha votato contro il maxiemendamento. È una vicenda «vergognosa», ha affermato Pierluigi Bersani, perche' «e' stato beffato chi ha rispettato le regole, mentre e' stato dato un aiuto a chi non le ha rispettate». Il Pd protesta perche' il governo non ha cercato il confronto con l'opposizione. Contro la norma ha votato anche l'Italia dei Valori. Per Antonio Di Pietro si tratta di un «nuovo atto di arroganza»
Sicurezza, il Csm si spacca sulle ronde Voto contrario dei laici Pdl, si astiene Mancino GERUSALEMME - Il ministro degli Esteri israeliano Avigdor Lieberman e' stato interrogato dalla polizia per oltre sette ore. Lo ha annunciato il portavoce della polizia Micky Rosenfeld, secondo il quale il ministro ''e' stato interrogato per più di sette ore, sotto diffida, in relazione ai sospetti di corruzione, riciclaggio di denaro e violazione della fiducia''. L'inchiesta e' in corso da anni su Avidgor Lieberman. Il ministro avrebbe dovuto essere interrogato gia' prima delle scorse elezioni.
STRASBURGO - La polizia francese ha effettuato un centinaio di fermi al termine degli scontri fra diverse centinaia di militanti anti-Nato e agenti, alla vigilia del vertice dell'Alleanza atlantica a Strasburgo. I dimostranti erano armati di bastoni di legno, e si registrano danni rilevanti agli arredi urbani, ma gli scontri non hanno fatto alcun ferito. La calma è tornata nel tardo pomeriggio di ieri, dopo che gli ultimi manifestanti sono stati dispersi e respinti verso il villaggio autogestito, situato a sud della città.
ROMA - Spaccatura nel plenum del Csm, chiamato ad approvare ieri il parere che esprime più di una perplessità sul decreto sicurezza, attualmente al vaglio della Camera. Il parere è stato approvato a larga maggioranza ma il plenum si è spaccato sulle ronde: sulla questione è stato registrato infatti il voto contrario dei laici del Pdl e l'astensione del vicepresidente Nicola Mancino e dei tre togati di Magistratura Indipendente. Il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano apostrofa come «atto improprio» la bocciatura delle ronde da parte del Csm. E l'ex ministro della Giustizia, Roberto Castelli, chiama in causa la Corte dei Conti. «Invito la Corte dice il leghista - ad aprire una procedura per danno erariale presso il Csm, visto che il Consiglio dei magistrati passa il suo tempo, che
notoriamente costa tantissimo ai cittadini, ad occuparsi di questioni su cui non è chiamato ad esprimersi». Per il Pd, d'altro canto, il tentativo di Mantovano e di altri esponenti del centrodestra di contestare la legittimità dei pareri del Csm sul decreto ronde «è inaccettabile». Quelle del Csm, secondo i democratici, «sono critiche gravi che suonano come vere e proprie intimidazioni». «Sono contro l'introduzione delle ronde - ha detto Mancino - ma questo fa parte della politica, noi non ce ne possiamo occupare altrove, dunque, avrei dato un voto contrario, ma l'espressione di questo parere mi trova molto perplesso sul punto e quindi mi astengo». L'assemblea ha votato il documento della sesta commissione esprimendosi, volta per volta, sui
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 2 aprile 2009
3 3 46 30 54 89 12 16 84 69 18
44 66 60 5 43 16 76 87 39 61 10
ilSuperEnalotto La sala del plenum del Csm
vari punti del decreto sicurezza che ha preso in esame: sulla parte inerente gli stupri, si è registrata la sola astensione dei laici del Pdl, mentre circa lo stalking, per il quale si rilevava un apprezzamento per il provvedimento legislativo, si è registrata l'unanimità.
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Montepremi 36.629.438,63 euro
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In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 3 aprile 2009
L’aggressione da parte di un palestinese armato d’ascia
Si tratta della filippina Jean Lacaba, del gruppo dei tre della Croce Rossa
Hebron, ucciso 13enne israeliano Filippine, liberato uno degli ostaggi Ferito anche un bambino di sette anni Non è in pericolo
LO SCONTRO POLITICO
Un soldato israeliano
HEBRON - Torna a farsi incandescente la situazione in Cisgiordania. Un palestinese si è infiltrato nell'insediamento ebraico di Bat Ayn, nell'area di Hebron, e a colpi d'ascia ha ucciso un ragazzo di 13 anni e ha ferito un bambino di 7. La responsabilità dell'attacco è stata rivendicata da una sigla poco conosciuta, Gruppo Imad Mughniyeh (dal nome del capo del braccio operativo degli Hezbollah morto in un attentato a Damsco) e dalle Brigate Al Quds, braccio armato della Jihad islamica. Secondo le testimonianze
di alcuni coloni, l'aggressore, la cui identità è sconosciuta, è riuscito a fuggire ma è possibile che sia stato ferito dal fuoco di membri del corpo di guardia dell'insediamento. Per scelta degli abitanti, Bat Ayn non è circondato da reticolati ed è perciò facilmente accessibile. Secondo Shaul Goldstein, capo del consiglio che raggruppa gli insediamenti nell'area, l'aggressore era armato con una o due asce e forse anche con un coltello. Si è avventato contro i due ragazzi, colpendoli con un'ascia.
Frattini: «Continuiamo a trattare. Abbiamo chiesto al governo di evitare azioni di forza»
Franco Frattini
ROMA - E' stata liberata Jean Lacaba, filippina, uno dei tre ostaggi della Croce Rossa rapiti nelle Filippine. Lo ha riferito l'emittente locale GMANews, con la conferma poi della Croce Rossa. La donna è stata mostrata su una sedia a rotelle, ma è in buone condizioni di salute. «Sta bene», ha assicurato il responsabile locale della Cicr, Richard Gordon. La buona notizia - anche se gli altri due rimangono nelle mani di Abu Sayyaf arriva dopo che ieri mattina il ministro degli Esteri
Franco Frattini aveva detto di aver saputo dal governatore dell'isola di Jolo che i tre dipendenti dell'organizzazzione internazionale, tra cui l'italiano Eugenio Vagni, sequestrati il 15 gennaio scorso nelle Filippine, erano vivi. «L'ultimatum è scaduto», ha aggiunto il ministro e, ribadendo di aver chiesto al governo di Manila di evitare azioni di forza, ha aggiunto che «esiste una rete costante di collegamento con i negoziatori della Croce Rossa Internazionale con cui è bene non interferire».
Plauso alla Consulta. Sulla fecondazione la polemica resta alta
Legge 40, Fini: «Quella sentenza ha reso giustizia alle donne» ROMA - Un plauso alla sentenza della Corte costituzionale che ha dichiarato illegittimi alcuni articoli della legge 40, sulla Procreazione medicalmente assistita. Il giorno dopo il pronunciamento dei giudici della Consulta, il presidente della Camera Gianfranco Fini commenta positivamente la decisione che «rende giustizia alle donne italiane». Ma non basta: secondo Fini la pronuncia può servire da monito generale: se infatti una legge si basa «su dogmi eticoreligiosi» è «sempre suscettibile di censura di costituzionalità», perché le istituzioni sono laiche. La Consulta ha parzialmente bocciato la legge, dichiarando l'illegittimità della restrizione a tre
del numero di embrioni che è possibile impiantare nell'utero delle pazienti che si sottopongono alle tecniche di pma. L'alta corte, inoltre, ha dichiarato incostituzionale anche il comma 3 dell'articolo 14 «nella parte in cui non prevede che il trasferimento degli embrioni, da realizzare non appena possibile, come previsto dalla norma, debba essere effettuato senza pregiudizio della salute della donna». «La sentenza - ha dunque sottolineato Fini in una nota - rende giustizia alle donne italiane, specie in relazione alla legislazione di tanti Paesi europei». Immediata la replica della teodem Paola Binetti (Pd), a detta della quale «la
posizione di Fini è totalmente differente da quella del suo partito. E mi auguro che non si traduca in un rallentamento della legge sul testamento biologico che è all'esame della Camera: faremo di tutto perché ciò non accada». Non si fermano le polemiche. «Pur non intaccando l'impianto della legge 40, la bocciatura parziale da parte della Corte Costituzionale rivela in tutta la sua gravità il vizio ideologico e anti-vita che nutre al suo interno. Attendiamo di conoscere le motivazioni, degne di tale nome, con cui una certa visione laicista si è riconfermata nemica giurata degli embrioni umani e della maternità», ha affermato il deputato dell'Unione di Centro Luca
Europee, Franceschini conferma «Il Partito Democratico non entra nel Pse» BRUXELLES - Il Pd non entrerà nel Pse. Lo ribadisce e lo conferma il segretario del Partito democratico, Dario Franceschini (nella foto), a Bruxelles. «Il nostro partito non entrerà nel Partito socialista europeo ma cercherà di costruire un luogo alternativo» ha aggiunto Franceschini a margine del Global Progressive Forum organizzato dai socialisti europei. Il leader dei democratici ha così escluso l'eventuale ingresso del suo partito nei socialisti europei, sostenendo che gli eurodeputati del Pd nella prossima le-
gislatura aderiranno tutti a uno stesso gruppo, che deve però essere ancora «disegnato» dalle forze progressiste europee. «Abbiamo già deciso - spiega che i deputati eletti nel Pd non potranno che stare nello stesso gruppo parlamentare. Non è più la stagione dei Ds e della Margherita, che nel parlamento Ue stavano in due gruppi parlamentari diversi». Per il segretario, «tempi e modi per creare un luogo in cui ci siano i riformisti europei, di tradizione socialista o altre, a cominciare dal Pd, è un percorso che richiede del tempo».
Gianfranco Fini
Volontè. «La sentenza della Corte riporta un po' di ragionevolezza nella legge 40, impedendo l'obbligo di produrre non più di tre embrioni e di impiantarli tutti insieme nella donna a prescindere dalla sua condizioni di salute e dalla sua età», ha precisato Anna Finocchiaro, Presidente del gruppo
Rai, Mauro Masi è il nuovo dg Ora si accelera per i vertici di reti e tg ROMA - Nessuna sorpresa, la governance della Rai ora è completa. Dopo l'indicazione del Cda e l'intesa raggiunta con l'azionista è arrivata la nomina ufficiale di Mauro Masi (nella foto) alla direzione generale. Diversamente dalla scelta sulla carica di Garimberti alla presidenza, il voto per l'attuale segretario generale della presidenza del Consiglio (carriera bipartisan per essere stato anche capo di gabinetto di Massimo D'Alema nel precedente governo), non è stata però all'unanimità tra gli otto consiglie-
Firenze, troppo fumo dal bar famiglia risarcita per sentenza LA Cassazione ha confermato 10.000 euro di risarcimento a una famiglia fiorentina che abitava sopra un bar frequentato da persone che fumavano molte sigarette fuori dal locale impedendo alla famiglia di aprire le finestre di casa. In sostanza la Suprema Corte - respingendo il ricorso del 'Il Piccolo Caffe'' - ha convalidato il diritto, per la famiglia in questione composta da padre, madre e una figlia, ad ottenere il risarcimento per "danni esistenziali determinati da immissioni moleste di fumo di sigarette". In particolare i giudici della Cassazione (con la sentenza 7875)
ri: all'assenza giustificata di Angelo Maria Petroni si sono aggiunte le astensioni di Nino Rizzo Nervo e Giorgio Van Straten (area Pd), e di Rodolfo De Laurentiis, in quota Udc. Al di là delle posizioni ufficiali sul dg, («è l'uomo giusto al momento giusto», sottolinea il Pdl mentre il Pd si compiace più per la possibilità adesso di rilancio dell'azienda), in maniera bipartisan maggioranza e opposizione hanno dunque condiviso la doppia scelta. E ora si accelera la corsa per le nomine alla guida di reti e tg.
I pulcini sanno fare addizioni e sottrazioni
Nude e in bici per l’ambiente hanno reso definitiva la decisione emessa il 10 luglio 2007 dalla Corte d'Appello di Firenze con la quale il risarcimento era stato decretato a causa delle "conseguenze delle immissioni del fumo delle sigarette sul modo di vivere la casa della famiglia danneggiata".
Pd a Palazzo Madama. «Penso - ha aggiunto la Finocchiaro - che da questo momento in poi sia necessario un ripensamento anche sul modo di legiferare su questi temi compreso il testamento biologico». «Rispetto la sentenza, ma questa enfasi è fuori misura», ha detto il leader dell'Udc Casini.
BOGOTA’ (COLOMBIA) Nude per l'ambiente, e anche in bicicletta. Succede in Colombia, a Bogotà, dove un gruppo di cinque attiviste ha protestato per le vie del centro della capitale del paese sudamericano prima tranquillamente passeggiando in bicicletta
indossando solo un paio di slip e una maschera a gas, e poi piantando degli alberi in un parco cittadino. Le cinque attiviste, una più in “forma” dell’altra, hanno creato non pochi problemi al traffico della metropoli, costringendo la polizia a dars molto da fare.
I PULCINI di soli tre giorni di vita sono in grado di compiere semplici operazioni aritmetiche, come addizione e sottrazione. E' il risultato di uno studio di un gruppo di ricercatori del Centro mente cervello (Cimec) dell'Università di Trento e del dipartimento di Psicologia dell'Università di Padova. Confinati in una gabbietta, privati di ogni esperienza, se non l'esposizione a cinque palline di plastica gialla, i piccoli del pollo domestico hanno dimostrato di sapere contare gli oggetti di imprinting. Gli scienziati hanno suddiviso le palline, sotto
gli occhi dei pulcini, in due insiemi di numerosità diversa, che hanno poi nascosto dietro uno schermo. Lasciati liberi di muoversi, i pulcini si dirigono sistematicamente dietro lo schermo dove si trova l'insieme più numeroso.
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Venerdì 3 aprile 2009
Il fatto del giorno: G20, disordini a Londra: un morto L’assalto alle banche e la pioggia di banconote
Il vertice deve rispondere Quel cadavere a terra in maniera forte e urgente fra i lanci di bottiglie
dal reportage di Elena Polidori
dall’editoriale di Franco Reviglio
dalla cronaca di Fabio Cavalera
La protesta, la fine di un mondo vista e vissuta dietro le finestre della City. Niente nomi. "Mi faceva impressione vedere i loro occhi", racconta un banchiere d’affari di una certa età. "Occhi di odio. Ci considerano i primi responsabili della crisi". Marc, così si chiama, mai si sarebbe aspettato di doversi difendere nella "sua" cittadella, quella del Dio-denaro. È l’assedio di Mammona. A un certo punto, i signori della moneta hanno anche gettato biglietti da 10 pound per fermare la folla. "Sono entrato in ufficio prima del tempo. Chissà quando ne uscirò", almanacca il collega Anthony, guardando l’orologio. E sul suo volto si legge la paura. Di prendere qualche sassata, di ritrovarsi in una bolgia inusuale. [...]
La gravità dei problemi economici esistenti richiede che dal G20 [...] esca con chiarezza un messaggio unitario convincente e coeso capace di riportare la fiducia sui mercati finanziari globali. La crisi coinvolge tutti [...]. Ma vi è un comune interesse, una sorta di bene pubblico, che l’incontro esprima alcuni indirizzi condivisi sui temi essenziali. Essi devono ricevere una risposta forte e urgente per il superamento della crisi e per la ripresa dell’economia. Ovviamente è dalla finanza che può (e deve) ripartire quel segnale di maggiori controlli e rigore che stacchi nettamente con il passato e trasmetta un flusso di fiducia indispensabile per attenuare l’impatto contagioso della crisi sull’economia reale e le tante (troppe) disuguaglianze. [...]
Un morto. Lo dice nella notte Scotland Yard. È uno dei manifestanti «anticapitalisti» che per un giorno hanno tenuto sotto scacco la City. L’hanno bloccata e assediata. Poi gruppetti di provocatori hanno dato il via alla guerriglia e sfondato le vetrine di negozi e di banche. Infine, a partire dal tardo pomeriggio, si sono scontrati con le forze antisommossa. Scaramucce, spinte, infine attacchi e manganellate di risposta. Verso le venti, disteso per terra, è rimasto un uomo: non respirava. Non si sa se colpito o se vittima di un malore. Secondo la versione della polizia, gli agenti si sono avvicinati per soccorrerlo ma sono stati accolti da un lancio di bottiglie. [...]
La migliore di ieri
La lontana soluzione
La vitaccia impossibile della first lady in trasferta
I limiti di Obama
dal commento di Mario Deaglio
dal corsivo di Maria Laura Rodotà
dal commento di Federico Rampini
È difficile prevedere come finirà la riunione del G20 [...] a Londra, la cui vigilia è stata caratterizzata non solo da violente manifestazioni, ma anche da forti differenze d’opinione tra i partecipanti. È però già possibile dire che cosa non succederà: da questa tempestosa conferenza non verrà fuori, come per colpo di bacchetta magica, la soluzione della crisi in atto. Nel migliore dei casi, a un accordo sui principi farà seguito una fase, più o meno lunga, di messa a punto tecnica di provvedimenti concordati, destinati a rimettere in pista l’economia globale. [...]
Ragazze e ragazzine che cliccate sulle foto delle first ladies, fermatevi un momento. E riflettete, voi che siete in tempo: non è tanto, ma tanto più interessan-te essere Angela Merkel? La Cancelliera tedesca passa la giornata a discutere con Barack Obama, Gordon Brown, Nicolas Sarkozy e altri leader di come rilanciare l’economia. Una media first lady a un medio vertice —o a uno grande, come questo — deve attenersi a un’agenda anacronistica e parecchio noiosa. Che attualmente prevede: infiniti tè tra prime dame con diplomatici e interpreti in cui è sconsigliato fare battute; photo opportunities in cui c’è
I fatti del giorno prima a cura di Max Stèfani
sempre il rischio che sbuchi Carla Bruni-Sarkozy e tutte le altre facciano la figura della signora Pina (solidarietà tardiva a Sarah Brown, che dopo la visita a Londra dell’anno scorso ha detto «che volete, con lei non avevo una chance»); sollievo relativo per il mancato arrivo di Carla Bruni-Sarkozy che astutamente ha rimandato lo scontro con Michelle Obama, la vedrà a Strasburgo, dove sarà padrona di casa; probabile crisi di inutilità di tutte le first ladies tranne Michelle Obama, assente Carlà i media si occupano solo di lei; altro tè con la regina, e chiunque abbia visto The Queen sa che a Buckingham Palace le first ladies vengono trattate malissimo [...].
Maramotti sull’Unità
Fitoussi: “Vi spiego le tre ragioni di questa collera” dall’intervista di Anais Ginori
"La chiamano in vari modi, ma le dico io cos’è. E’ una rivolta. Questa è una rivolta popolare non coordinata, spontanea. E molto pericolosa". Senza giri di parole, si tratta semplicemente di questo. L’economista Jean-Paul Fitoussi battezza così gli ultimi incidenti in Francia e il malcontento che sta esplodendo in altre parti d’Europa. "La gente ha avuto la sensazione di essere stata presa in giro". Nel giorno del G20, il docente all’Istituto di studi politici di Parigi e presidente dell’Osservatorio per le congiunture economiche, pronuncia un giudizio severo, e aggiunge anche un
allarme: "Le fondamenta della democrazia sono in pericolo". Da dove nasce questa nuova collera popolare? "L’attuale crisi va esaminata nella sua triplice dimensione: economica, finanziaria e intellettuale. Contrariamente a quello che si pensa, il vero ostacolo per una ripresa è l’ultimo aspetto: quello intellettuale. La crisi proviene infatti da una grande menzogna. Non soltanto dei finanzieri, ma anche di politici, forse in buona fede, diventati prigionieri di una dottrina assolutista e che ha prodotto effetti catastrofici". Era tutto una gigantesca illusione? "Assolutamente sì. Le faccio un esem-
La fotografia Londra, polizia e manifestanti fuori della Bank of England (Ansa)
C’è scappato il morto ieri a Londra tra i manifestanti del G20. Probabilmente infarto. Oggi si comincia sul serio. Problema numero uno l’uso del dollaro nelle transizioni finanziarie mondiali. Staremo a vedere. Berlusconi: “Siamo troppi in 20, le regole vere le decideremo noi al G8”. La Consulta boccia come illegittima la norma voluta dalla destra e dal Vaticano che prevede il limite di tre embrioni nella fecondazione assistita. A decidere saranno la donna e il medico. In Vaticano gridano al golpe. Anche in Italia arriva la pratica di bloccare i capi per far valere i diritti dei lavoratori. Ha cominciato la Omnia Service Center di Milano. Varato il provvedimento che fissa i paletti del “de-
creto casa”. Sì all’aumento delle cubature ma le Regioni potranno decidere con autonomia. Ucciso l’ennesimo giornalista a Mosca. Lottava contro la speculazione edilizia e la deforestazione. E’ una mattanza. Alle Europee Di Pietro arruola anche l’hostess Alitalia Maruska Piredda. Ormai manco solo io. Grazie agli incentivi sembra ripartire l’auto. +6,1 le immatricolazioni. Vola la richiesta di vetture a gpl e metano. Si fanno i nomi del concertone del 1 maggio a Roma. Ci sarà Vasco Rossi e un super gruppo formato da Manuel Agnelli, Cristiano Godano e Gianni Maroccolo. Presenti anche Bandabardò, Nomadi, Bennato, Caparezza.
I leader del G20 devono rappezzare una finta concordia e un comunicato comune se vogliono evitare il panico sui mercati. Ma alla fine conta tutto ciò che manca in questo vertice. L’assenza di una leadership riconosciuta. Di ricette condivise. Perfino di un’analisi comune della crisi. Obama misura i limiti della sua influenza sul resto del mondo. Ha un carisma universale paragonabile a John Kennedy. Ma la sua capacità di dettare l’agenda internazionale è ai livelli di Jimmy Carter, un minimo storico per l’America [...]. L’Europa è ben più riottosa del previsto. [...]
pio. Ci dicevano che nuovi posti di lavoro si potevano creare soltanto in relazione alla loro produttività marginale. I lavoratori dovevano insomma essere pagati in proporzione al loro apporto produttivo. Eppure scopriamo oggi che, in realtà, la classe dirigente di molte imprese non veniva pagata con questa regola. Anzi, è stato esattamente il contrario: la maggior parte dei dirigenti del sistema finanziario ha avuto una produttività negativa, continuando però a incassare remunerazioni astronomiche". Le proteste aumenteranno? "Ripeto: la gente ha capito di essere stata raggirata. E’ questa la dimensione forte, pregnante della protesta. [...]”. La sesta colonna di Francesco Zardo
Il mondo in sé appare anacronistico osservando queste convulse, interessanti e sotto certi aspetti terribili giornate londinesi. Appare anacronistica, infatti, la rappresentazione finanziaria del pianeta in cui viviamo: una rappresentazione che ha prevalso nel secolo scorso, in cui alternandosi e scontrandosi anche duramente, il marxismo e il liberismo – a volte sanguinosamente – hanno preteso di avere nelle loro casseforti ricetta della felicità e quella della disperazione. Era un’illusione, lo dice la folla rancorosa di Londra: non si tratta di agitatori, tute bianche, facinorosi; per lo più sono persone che non sanno più che fare, non sanno più chi sono. È una piccola e media borghesia cui l’economia del debito aveva conferito un’identità illusoria e, destinata a scomparire, si mostra in strada: si stanno accorgendo che le persone non sono il loro conto in banca.
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Venerdì 3 aprile 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Baricco rischia di diventare un “pentito” della sinistra Fecondazione assistita per lo scrittore la destra ha più “apertura mentale” e il parere del vescovo dall’articolo di Gabriele Villa
Dopo i cinquant’anni si può anche cambiare idea. E se non la si cambia proprio radicalmente si può come dire, cominciare a riflettere su certi accadimenti, guardandoli con occhi diversi. In fondo è questo che la filosofia del suo maestro Gianni Vattimo, dovrebbe avergli trasmesso: la voglia di discutere e di mettersi sempre in discussione. Ecco allora che lui, proprio lui, Alessandro Baricco, scrittore, critico musicale, regista, nonché vessillifero di una certa sinistra, discute su una sinistra allo sbando. E lo fa con l’aria scanzonata e disinvolta di chi non ne può più di taluni preconcetti e di certi schemi ingessati. Già, gli schemi: «Fin dalle origini Berlusconi è riuscito a rivoluzionare gli schemi, a cambiare la partita. Per esempio puntando ai voti dei missini. Mentre noi eravamo attardati a dire: no, non vale, lui vinceva le elezioni. Io sono molto lontano, antropologicamente direi, dalla destra. Ma sono anche una persona che ha grande fascina-
Alessandro Baricco
zione per il futuro. Riconosco loro un’apertura mentale capace di immaginare schemi che ci sorprendono ogni volta. E questo perché? Perché davanti alla gran parte di questi schemi, la reazione della sinistra è stata da bambini dell’asilo: non c’era nelle regole, non vale». Gocce di fastidiosa critica, distillate senza perifrasi, da Baricco ospite ieri di «REDazione», la trasmissione di «REDtv» condotta da Concita De Gregorio, diretto-
re de l’Unità. E fa strano che a lanciare queste stilettate nelle costole del Pd sia colui che un altro scrittore come lui, Sebastiano Vassalli, in un’altra intervista, nel caso specifico al settimanale A, ha definito qualche giorno fa «il vero leader di una sinistra ridotta ormai a una corrente letteraria». Leader o no, Baricco alla «sua» sinistra le canta chiare: «Dobbiamo offrire alla gente dei modelli di futuro. E su questo la destra ha molte me-
dal corsivo di Ernesto Ferrero
Giulio Einaudi non è mai stato così grande come nella disgrazia, nella sua Sant’Elena personale. Estromesso dalla casa editrice che è stata commissariata, ottiene un piccolo contratto di consulente e si cala rapidamente nel nuovo ruolo. Curioso, sanamente pettegolo come sempre, l’ex sovrano va a riconquistare i vecchi autori e a sedurne di nuovi, sonda umori, capta idee, lancia proposte, tesse reti sofisticate. Lui che si faceva scrivere le lettere dalle migliori penne della casa, si scopre cronista d’eleganza settecentesca quando manda puntuali relazioni delle
La Sant’Elena di Einaudi e il segreto della felicità sue missioni. Rivede Calvino, passato alla Garzanti, e gli dà del traditore con il sorriso complice di chi ha già perdonato. Con Sciascia s’appassiona all’idea di tradurre la Biblioteca di Fozio, con Manganelli progetta una collana simil-Gettoni. A Pertini porta in dono La tempesta di Shakespeare tradotta da Eduardo e il nuovo libro di Bobbio. Ospite in
casa Villari, loda il dentice freschissimo. Ama decantare trattorie che ha scoperto solo lui: agnolini al burro e salvia, coniglio al vino bianco, verdure fritte, croccanti: una meraviglia. Ritrova Vittorio Foa, e nel suo scegliere la parte del perdente ravvede la sua forza morale e politica. Chiede ad Armando Petrucci una grande cavalcata attraverso le epigrafi funerarie.
no difficoltà della sinistra perché la sinistra italiana non riesce a capire che la gente vuole che si giochi su campi diversi, vuole un’impostazione diversa dei problemi. Di solito la sinistra non riesce a produrre niente di questo. Riesce a creare solo piccole varianti sulle mosse, che potrebbero anche condurre alla vittoria della partita, ma è una partita che ormai ha stancato tutti. Il futuro si fa cambiando le regole. Su questo noi non dobbiamo più avere dubbi. Quello che dovremmo fare noi che non votiamo Pdl è essere capaci di distruggere dei tabù che abbiamo. La conservazione è qui a sinistra, su questo non ho dubbi». Gira e rigira torniamo sempre lì, alla conservazione. Come quando, erano quindici anni fa (glielo ha ricordato Luca Telese, intervistandolo recentemente per Radiotre) Baricco paragonava la politica ai barattoli di conserve usciti sul mercato prima ancora dell’invenzione dell’apriscatole. A qualcosa di impenetrabile, cioè. Di lontano, troppo lontano dalla vita reale. [...]
Al caffè nella piazza del Pantheon capta le confidenze di una coppia che danno Federico Caffè, l’economista scomparso, rifugiato in convento, e gongolante riferisce a Torino lo scoop. Va a trovare Biamonti, lo sprona a scrivere e intanto litigano su quale spiaggia scegliere: lui ne ha in mente una isolata «dove non si corre il rischio di trovare Cossiga». Scatena polemiche con le sue distinzioni tra libri sì e libri no. Affronta serafico Marzullo. La felicità? Lavorare, mantenere attivo il cervello. Il suo segreto è quello: guardare avanti, fare d’ogni giornata un’occasione di scoperte, sorprese, divertimento.
dall’intervista di Gian Guido Vecchi
Che ne pensa, eccellenza? «Mah. Così non va, né per il bene degli embrioni né per il bene della donna. È contraddittorio. Ora si toglie il limite di tre embrioni, giusto? In questo caso si rischia di arrivare alla selezione eugenetica, che però la stessa legge, in un articolo rimasto integro, continua a proibire! E poi: la Corte osserva che manca il riferimento alla tutela della salute della donna proprio mentre, con questa sentenza, viene messa in pericolo! Che senso ha?». Il vescovo Elio Sgreccia, già presidente della pontifica Accademia per la vita e tra i massimi esperti di bioetica, non nasconde le proprie perplessità. «Guardi, non conosco le motivazioni e sarà anche la ristrettezza del comunicato. Però... ». Però? «Francamente, riesco a capire il significato letterale della bocciatura decisa dalla Consulta ma non il senso. Che motivo ha, quale intenzione?». Tra i sostenitori della legge 40 c’è chi dice: poteva andare peggio. «Non è una mai una grande consolazione. Comunque, sia chiaro: questa non è una legge cattolica né siamo stati noi a volerla. Il pensiero della Chiesa è contrario alla fecondazione assistita, sconsigliamo alle donne di farla». E allora? «E allora questa soluzione evita almeno disastri peggiori e salva le cose più importanti. Perché si metteva un limite di tre embrioni al massimo?». Già, perché? «Per limitare il danno agli embrioni, è evidente. Ridurre il sacrificio, il rischio di soppressione indiretta. La legge, tra l’altro, non impediva di impiantarne uno per volta,
Già si sente l’effetto Fiat L’impietosa rivincita di Trapattoni sulle vendite alla Chrysler su un’Italia disordinata e in transito dall’articolo di Francesco Semprini
Proseguono a Washington, dopo Detroit, le consultazioni tra l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, il numero uno di Chrysler, Bob Nardelli, e la task force per l’auto della casa Bianca. A dare slancio all’asse Detroit-Torino sono le vendite Usa di marzo che vedono per la prima volta in sei mesi la società di Auburn Hills tornare sopra quota 100 mila. Un dato, sono convinti i vertici di Chrysler, raggiunto grazie al possibile approdo di Fiat negli Usa. Il ceo italiano assieme ad Alfredo Altavilla, numero uno di Powertrain Technologies, sono impegnati da ieri in una maratona negoziale per raggiungere l’intesa tra la casa torinese e quella americana, la cui sopravvivenza è legata a doppio filo alla Fiat e alla presentazione alla Casa Bianca entro 30 giorni di un piano convincente. «Sono in corso ripetuti contatti a tutti i livelli», si limita a dire un portavoce di Chrysler mentre fonti vicine al sindacato non escludono che tra Marchionne e il capo di Uaw, Ron Gettelfinger, ci siano stati già «confronti esplorativi». Il trasferimento della delegazione torinese a Washington è avvenuto ieri, in tempo utile per l’incontro con la task
force della Casa Bianca, il più delicato e cruciale della trasferta americana. Non è infine escluso che Marchionne faccia tappa a New York prima di ripartire per l’Italia, per incontrare banchieri, ma soprattutto per affrontare il nodo finanziario dell’accordo con Stephen Feinberg, numero uno di Cerberus, il fondo di private equity che controlla l’80% di Chrysler. Dal quartiere generale newyorkese di Cerberus non smentiscono, mentre sembra che Feinberg si sia già recato a Washington la scorsa settimana per discutere con la task force una possibile fusione tra Gmac e Chrysler Finance. Tra le ipotesi sul tavolo per Fiat quella più accreditata è una partecipazione del 20% da accrescere in tempi successivi ma senza superare il 49% e previa cessione di know-how tecnologico, ovvero senza l’esborso di un euro da parte del Lingotto. Intanto la Casa Bianca ha inviato in Michigan, Edward Montgomery, responsabile del Recovery for Auto Communities and Workers, il comitato che valuta le ricadute sociali delle ristrutturazioni. Mentre da Londra il segretario al Tesoro, Tim Geithner, ha auspicato una profonda ristrutturazione del settore auto tale da garantirne la sopravvivenza senza aiuti pubblici. [...]
come stanno facendo in molti: la soluzione più efficace, perché più sono e più s’impicciano tra di loro. Ma non basta: si trattava di proteggere le donne, la loro salute». Chi ha presentato ricorso vedeva nel limite un vincolo contro le donne che desiderano figli. «Togliendo quel limite, impiantando 4, 5, 6 embrioni e così via, ci saranno rischi di gravidanze plurime, difficili. E in più aumenteranno le gravidanze "ectopiche", cioè fuori posto, fuori dell’utero, con la necessità di intervenire chirurgicamente. Non riesco davvero a capire la logica: è in contraddizione con quanto prescrive la Corte, quando poi dice che il trasferimento di embrioni va fatto "senza pregiudizio della salute della donna". Appunto! Così, invece, i danni aumentano». E il rischio eugenetica? «Senza limite è chiaro che saranno sacrificati molti più embrioni. Il medico può essere tentato di selezionarli. E rispetto all’impianto della legge non ha senso: si espongono gli embrioni allo spreco o alla necessità di congelarli, ma il testo vieta tali pratiche e riconosce i diritti del concepito». Diceva di non capire lo scopo di tutto questo... «Aspetto le motivazioni. Qual era l’intenzione della sentenza? Non certo di favorire l’impianto, dato che meno embrioni si mettono e più è facile. Visto così sembra una specie di gioco a peggiorare le cose senza dirlo. Di arrivare a un obiettivo senza dichiararlo, visto che la legge proibisce l’eugenetica», Che conseguenze potranno avere queste modifiche? «Staremo a vedere. Certo, se si vuole buttare all’aria la legge per rifarla allora è tutto chiaro. Ma non può essere questo lo scopo della Consulta. Questione di serietà. [...]».
Fermati dal sangue
dal commento di Mario Sconcerti
dal commento di Gianni Mura
Trapattoni si prende un punto e una rivincita su chi per quarant’anni l’ha accusato di difensivismo. Trova infatti il risultato a Bari contro l’Italia più rinunciataria dell’epoca Lippi e la mette in difficoltà nella gestione dell’intera partita, proprio il campo in cui Lippi è un maestro. È stata una gara fin troppo condizionata dall’espulsione pazza di Pazzini, decisione abbastanza sciagurata dell’arbitro tedesco Stark. Questo ha costretto gli irlandesi ad attaccare, cosa a cui non erano preparati e che non sanno fare, e ha assolto gli italiani da qualunque progetto di gioco. Pochi minuti dopo, il gol di Iaquinta ha finito per mettere la partita nel modo preferito dall’Italia: sofferenza, martirio, difesa a oltranza del risultato e giustificazione automatica per la mancanza di fantasia. Questo progetto minimo ha pagato fino a tre minuti dalla fine, cioè anche troppo. Poi Keane ha approfittato di una dormita dei nostri centrali per mettere dentro il tiro del pareggio e di una piccola giustizia superiore. Lippi ha giocato la partita in puro spirito mondiale e quasi dandogli il corpo di una finale. Nel secondo tempo su dieci giocatori aveva-
Più dell’ombra di Cassano (per Lippi molti fischi prima dell’inizio, poi basta) sulla partita pesa il gomito di Pazzini. Su tutta la partita, perché l’attaccante è espulso dopo soli 3 minuti (un record, in maglia azzurra). Motivo: in un contatto a centrocampo, che dalla tribuna non sembra cattivo, colpisce O’Shea tra naso e zigomo sinistro. Il sangue, che scorre abbondante, induce l’arbitro a estrarre il rosso diretto. La chiave della partita è qui. Alla fine, in un clima molto sportivo, scambi di maglie e applausi per tutti. Per l’Italia, che ha pareggiato dopo essersi illusa lungamente di vincere, per l’Irlanda che ha pareggiato rischiando seriamente di perdere. Il gol dell’1-1, di Keane, è arrivato al 42’ st, su un malinteso della nostra difesa. Fin lì, Trapattoni aveva accatastato punte incapaci di inquadrare la porta, e quel paio di volte che c’erano riuscite Buffon aveva risposto alla grande. Ritrovarsi con un uomo in meno dopo tre minuti ha costretto l’Italia a una partita quasi esclusivamente difensiva. Agli azzurri il merito di aver reagito alla botta psicologica, di avere cercato il gol, di averlo trovato con Iaquinta al termine di una bella azione Pirlo-Grosso sulla sinistra. [...]
Iaquinta esulta dopo il gol all’Irlanda: non basterà
mo cinque difensori, tre mediani e un attaccante di contenimento. Non contava il gioco, contava il risultato come in ogni competizione che si rispetti. La mia sensazione è che Lippi si sia votato troppo presto e troppo facilmente alla rinuncia ad ogni ambizione. La partita è stata di una bruttezza rara, di una inconcludenza allarmante. Un piccolo tiro in porta, un piccolo gol. Non altro. Mi è sembrato ci sia stata sproporzione tra quanto fatto, sia pure in dieci e comunque in casa contro l’Irlanda, e quanto in realtà mostrato. Non un tiro, non una triangolazione, Pirlo messo fuori a metà partita quasi fosse l’ideologo pericoloso di un calcio che cercava anche di costruire.
Alla fine non cambia niente, l’Italia è sempre in testa, l’Irlanda sempre seconda ma con una soddisfazione ulteriore per il Trap. Resta la stessa sensazione di disordine avuta agli Europei e contro il Brasile. Appena si alza la qualità degli avversari, i nostri navigano senza una rotta. Troppa anche la differenza tra la quotazione interna e quella internazionale dei giocatori più importanti. De Rossi, Chiellini, Palombo, lo stesso sfinito Iaquinta. Non siamo più la squadra di Berlino, non siamo ancora quella del Sudafrica, non sappiamo cosa stiamo diventando. Siamo in un transito operoso e modesto. Forse Lippi sapeva tutto questo. Per questo ha protetto fino al limite del possibile una brutta partita.
6 Primo piano
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Primo piano 7
Venerdì 3 aprile 2009
Nasce il “Financial stability board”
Il summit di Londra
Draghi: «Le riduzioni degli stipendi dei manager sono una svolta epocale»
Obama: «Non imponiamo condizioni» Medveded: «Si ripensa il protezionismo»
di ANDREA D’ORTENZIO
G20, accordo da 1000 miliardi Vittoria di Brown: i leader mondiali condividono il piano, nonostante gli scontri e le minacce di rottura di PATRIZIO NISSIRIO LONDRA – Alla fine ce l’ha fatta: il caparbio, un pò grigio, primo ministro britannico Gordon Brown è riuscito a mettere d’accordo i leader del G20, che alla vigilia del vertice di Londra minacciavano rotture insanabili e opposizioni strenue. Una vittoria sul piano internazionale - tutti si sono detti soddisfatti – che forse rappresenta una spinta su quello interno, dove il prestigio del premier è stato intaccato proprio da quella durissima crisi che è stata affrontata dai grandi riuniti all’Excel Centre. «Grazie al premier Gordon Brown, per il lavoro straordinario che ha permesso di arrivare a questi risultati con, tutto sommato, pochi intoppi», si è congratulato Barack Obama nella sua conferenza stampa finale, «Eravamo 20 capi di governo, non era facile. Ma tutti i nostri cittadini stanno soffrendo». Un accordo, dunque, di cui dovrebbero beneficiare anche i cittadini britannici, che sempre meno credono alle ricette economiche dell’ex cancelliere dello Scacchiere divenuto premier. Il lavoro del primo ministro è riuscito a far entrare nel documento finale le richieste franco-tedesche, per una maggior regolamentazione della finanza e del sistema bancario mondiale, con una imminente lista nera dei paesi che funzionano da paradisi fiscali, con la sua propria convinzione – e di Barack Obama – che per uscire dalla crisi occorre spendere ancora. Ecco quindi l’impegno affinché fino alla fine del 2010 si spendano 5.000 miliardi di dollari per stimoli fiscali, con altri mille miliardi che rafforzeranno il ruolo del Fmi e di altre istituzioni internazionali. «I leader del G20 sono d’accordo per fare tutto quel che serve per far ripartire l’economia e sconfiggere la crisi», ha detto Brown in apertura di conferenza stampa finale, sottolineando come il mondo si sia «riunito» in tempi brevissimi per affrontare la minaccia della crisi. «I problemi che la gente pensava ci dividessero, non ci hanno diviso affatto», ha detto dopo che la riunione ha prodotto un documento condiviso («al di là delle aspettative», ha detto il francese Nicolas Sarkozy, mentre la tedesca Angela Merkel ha parlato di «storico compromesso in risposta a una crisi eccezionale»), nato da un negoziato difficile e delicato. «Il nostro obiettivo prioritario durante il vertice sono stati i posti di lavoro, le case, le aziende delle famiglie che lavorano, in questo e in tutti gli altri paesi del mondo», ha aggiunto Brown. E ora spera che i suoi connazionali gli siano, in qualche misura, riconoscenti. Il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha affermato di essere impegnato a «creare con-
senso piuttosto che a imporre le nostre condizioni. «Ero giunto al G20 di Londra per ascoltare, imparare e fornire leadership americana: penso di avere centrato l’obiettivo», ha affermato ancora il presidente degli Stati Uniti. Il presidente russo, Dmitri Medvedev, dal canto suo, ha detto che Mosca non esclude di rinunciare alle misure protezionistiche già adottate se esse dovessero rivelarsi inefficaci. «Dobbiamo evitare di prendere decisioni difensive di carattere primitivo che bloccano l’attività dei mercati internazionali». Il segretario generale dell’Onu, Ban Ki Moon, invece, ha dato il benvenuto all’impegno del G20 di stanziare 1.100 miliardi di dollari di aiuti alle economie mondiali ma ha sottolineato come sia indispensabile che anche le economie più povere traggano giovamento da tali misure.
La regina Elisabetta mentre rimprovera il premier italiano. A sinistra Berlusconi insieme ad Obama e Medvedev
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NEL DETTAGLIO
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Il presidente del Consiglio: «L’America sia locomotiva»
Paradisi fiscali addio e nuove regole per i mercati di ENRICO TIBUZZI LONDRA – Fondi per oltre 1000 miliardi di dollari, nuove regole per i mercati finanziari e la fine dei paradisi fiscali: questi i tre punti cardine del pacchetto di interventi senza precedenti varato ieri dal vertice del G20 per fare fronte alla crisi, ridare fiducia ai cittadini e rilanciare l'economia salvando milioni di posti di lavoro.
I mille e cento miliardi stanziati ieri dal G20 sono destinati soprattutto al Fondo monetario internazionale e alla Banca mondiale per aiutare i Paesi in difficoltà e sostenere gli scambi commerciali. Il G20 ha anche deciso di dare all’Fmi la possibilità di vendere il suo oro per andare in soccorso dei Paesi più poveri. Questi soldi si vanno ad aggiungere ai 5.000 miliardi di dollari stanziati e ancora da stanziare entro la fine del 2010 dai singoli Paesi del G20 per politiche fiscali nazionali finalizzate a contrastare gli effetti della crisi finanziaria ed economica. Uno sforzo finanziario, è scritto nel documento conclusivo del vertice, che dovrebbe portare «a un aumento della produzione del 4% e all’accelerazione della transizione verso un’economia verde». Inoltre, la montagna di miliardi messa oggi nero su bianco dai leader dei 20 Paesi che rappresentano oltre l’80 per cento del Pil mondiale dovrebbe rendere più robusta e veloce la ripresa della crescita economica rispetto al 2% già previsto dall’Fmi per fine 2010. La risposta forte e chiara alla crisi giunta ieri dal G20 non poteva però prescindere, come preannun-
ciato alla vigilia del vertice dall’asse franco-tedesco, dal varo di un robusto insieme di nuove regole destinate ai mercati finanziari ed essenziale per restituire la fiducia a cittadini. E da un’azione collettiva e concreta destinata a smantellare i paradisi fiscali. Due decisioni che, dopo ore di discussioni, scritture e riscritture del documento finale, sono però arrivate a sancire il successo del vertice. «L'epoca del segreto bancario è finita», è stato scritto dal G20 nel documento finale. Dove è stata anche inserito, vincendo la resistenza di diversi Paesi, tra cui la Cina, un esplicito riferimento alla lista nera dei paradisi fiscali redatta e resa nota oggi dall’Ocse. Toccherà ora ai ministri delle finanze del G20 mettere a punto la lista delle sanzioni da applicare contro chi si ostinerà a non collaborare. L’altro piatto forte del vertice è stato il varo di una serie di principi che dovranno portare, in tempi stretti, al varo delle misure che definiranno la nuova architettura del sistema finanziario internazionale. A partire dalla trasformazione del Financial stability forum in un Consiglio per la stabilità finanziaria.
I leader che hanno partecipato al G20
Berlusconi: «Tocca agli Stati Uniti tirarci fuori dalla crisi» di FEDERICO GARIMBERTI LONDRA – La crisi è nata e si è propagata dagli Stati Uniti e ora spetta all’America rimboccarsi le maniche e aiutarci ad uscirne. Silvio Berlusconi si affida al presidente degli Stati Uniti, chiedendo a Barack Obama di non sottrarsi al ruolo di locomotiva delle economie mondiali in affanno per la crisi. E nel farlo, smentisce di avere intenzione di sforare i tetti dell’Ue sul deficit: i soldi necessari a intervenire a sostegno del sociale, promette, saranno presi riconvertendo risorse già stanziate e dunque senza impatto per i conti pubblici. «Ho detto a Obama che si deve tirare su le maniche per far uscire il mondo dalla crisi, visto che la crisi arriva proprio dall’America», riferisce il presidente del Consiglio, incontrando la stampa al termine dei lavori del G20 di Londra. Un appello, dunque, che suona anche come un rimprovero per le politiche liberiste volute dal suo predecessore, quel George Bush ,che lo stesso Berlusconi ha sempre definito un «vero amico». Tanto che, riferisce sempre il Cavaliere, Obama ha riconosciuto le responsabilità
degli Usa, anche se la ricetta dell’inquilino della Casa Bianca sembra puntare su soluzioni collettive: «Mi ha risposto che ho ragione e che l’importante è restare tutti insieme per risolvere i problemi». Quanto all’Italia, il premier insiste sulla necessità di «non lasciare nessuno indietro». L’impatto sulla società rischia di essere dirompente, con conseguenti tensioni sociali. Ecco perchè, ribadisce, «people first», la gente ha la priorità. Ciò, sottolinea però, non significa ignorare i vincoli di bilancio europei: «State tranquilli, non abbiamo nessuna intenzione di sforare», dice Berlusconi, rassicurando il ministro dell’Economia Giulio Tremonti che gli siede accanto. Anche perché, aggiunge con una battuta, «si sfora già con l'economia che cade: e quindi state tranquilli non abbiamo nessuna intenzione di sforare, ma piuttosto l’intenzione di destinare degli investimenti e delle spese già decisi in altre direzione per convertirli per il benessere dei nostri cittadini». Parole che rasserenano il titolare di Via XX settembre, tanto che, poco dopo, si concede una battuta di spirito, ironizzando sul fatto che a Londra, per
una volta, sono stati i capi di Stato e di governo e non i ministri a lavorare sodo. Il tutto, aggiunge Tremonti, «applaudendosi ogni tanto da soli». Pronta la replica di Berlusconi che, con altrettanta ironia, dice: «I ministri in compenso stavano al cesso». E poi, sempre scherzando, si rivolge all’inviata del Tg3 che stava prendendo appunti: «Tu cosa scrivi...guarda che a casa mia ci sono riunioni per la Rai...». Siparietti a parte, il premier si dice soddisfatto per i risultati del vertice: «Il pessimismo della vigilia è stato smentito», osserva, rivendicando «con orgoglio» di essere stato il primo in Europa a varare regole per evitare il fallimento delle banche». Berlusconi appare soddisfatto anche per il fatto che di regole sulla finanza internazionale si parlerà ancora al G8 della Maddalena. Sarà al summit sotto presidenza italiana, assicura, che le norme «troveranno compimento» anche attraverso i «legal standards» proposti dall’Italia.
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La regina d’Inghilterra si “scioglie” davanti alla first lady americana
Scoppia la Michellemania ed Elisabetta si fa abbracciare La moglie del presidente Usa viola l’etichetta di corte E la sovrana: «Adesso restiamo in contatto» LONDRA – A Londra è Michellemania: stampa e tv non cessano di elogiare lo stile e la grazia della prima first lady americana nera, e persino la normalmente algida regina Elisabetta si è lasciata abbracciare, ieri sera, dalla sua affascinante ospite. A Buckingham Palace, una folla consistente si era radunata per vedere l’arrivo degli Obama, visti in privato da Elisabetta II prima di ricevere gli altri leader presenti a Londra per il vertice del G20. E molti erano lì proprio per lei, l’energica donna impegnata nel sociale che ora ha portato una ventata di novità nel ruolo della prima signora d’America. Uno charme ben riassunto dalle parole di Rebecca Smith, una fan degli
Obama che li ha attesi davanti alla residenza reale: «Michelle Obama ha una forte aura, un po’ come Jacqueline Kennedy Onassis», ha dichiarato alla Bbc. Un paragone, quello con Jackie O, che era già stato fatto con un’altra partner presidenziale, Carla Bruni, signora Sarkozy, che però non è venuta a Londra in questa occasione. La 'sfida’ tra le due avrebbe sicuramente deliziato la stampa popolare e non. Michelle Obama ha colpito tutti per la sua simpatia e per il calore umano durante la visita al Maggiès Cancer Caring Centre con Sarah Brown, moglie del premier britannico. E i riflettori erano tutti per lei alla cena per le partner dei capi di stato e di governo offerta a
Downing Street: Mrs. Molti cambi d’abito, per Michelle, tutti apprezzati dai commentatori di moda. Per l’incontro con la Regina, è scattata una sobria combinazione di giacca e gonna nera su top bianco. La signora Obama aveva ben studiato il cerimoniale: ha subito fatto l'inchino dovuto alla sovrana, il 'curtsey'. Ma dopo aver preso confidenza con Elisabetta, è arrivata a metter un braccio attorno alle spalle della regina – una violazione delle regole di approccio alla Regina, che vietano di toccarla – e ad abbracciarla. Ed Elisabetta i completino rosa e guanti bianchi, ha ricambiato, con un braccio attorno alla vita. Sembra che la sovrana, minuta ma arzilla ultraottantenne, abbia detto all’altissima e statuaria first lady, «adesso che ci siamo conosciute, restiamo in contatto».
Siparietti e battute ai colleghi ma anche ai giornalisti
ITALIA BURLONA
LONDRA – Le nuove regole per le maxi retribuzioni dei manager, sempre più oggetto delle proteste in tutto il Mondo, saranno un «grande, grande cambiamento». Alla fine dei lavori del G20 il governatore della Banca d’Italia Mario Draghi, al vertice in qualità di presidente del Financial Stability Forum (Fsf), usa un linguaggio diretto, «al di là dei tecnicismi» per spiegare la portata dei principi introdotti e che dovrebbero essere attuati già entro il 2009. Con un filo di voce dopo l’estenuante maratona dei lavori, Draghi spiega ai giornalisti come l’Fsf cambierà nome in Fsb (Financial Stability Board), avrà poteri rafforzati e si allargherà agli altri paesi del G20, alla Spagna e all’Unione Europea. Il governatore appare così soddisfatto dei lavori del vertice che devono anzitutto riportare quella fiducia nei mercati finanziari, necessaria, a detta di molti, per far ripartire l’economia almeno quanto gli incentivi fiscali. Il neo costituito Fsb che sorge sulle ceneri dell’Fsf agirà in coordinamento con il Fondo Monetario rafforzato di capitali in un ruolo «complementare». A quest’ultimo spettano infatti la sorveglianza sul sistema economico globale e Mario Draghi l’aiuto ai paesi in difficoltà, all’Fsb il compito di coordinare e mettere in rete le informazioni. L'Fsf, presieduto dal governatore della Banca d’Italia, Mario Draghi, chiede un quadro di regole comuni sulla vigilanza macroprudenziale che riguardi le banche di maggiori dimensioni le quali, in caso di difficoltà, possono generare rischi all’intero sistema finanziario. Lo scopo è di costituire un quadro di regole comuni di vigilanza macroprudenziale fra le diverse autorità nazionali per prevenire le difficoltà delle grandi istituzioni finanziarie. Insieme i due organi realizzeranno così degli Early Warning Exercise per prevedere le crisi. Ai grandi della Terra Draghi ha presentato così una serie di principi e raccomandazioni elaborati dal Forum per agire da subito nel 2009 su quelle distorsioni che hanno prima bloccato
il sistema finanziario e poi trasmesso il “contagio” all’economia reale e all’occupazione. Per questo l’Fsb chiede di favorire nelle banche lo sviluppo di dotazioni patrimoniali aggiuntive, nei momenti di fase espansiva dei mercati, rispetto ai minimi regolamentari, in modo da mitigare la prociclicità e ridurre gli effetti all’economia reale sotto forma di stretta creditizia. Tali raccomandazioni, sviluppate con il Comitato di Basilea, intendono mitigare il rischio derivante dall’applicazione delle norme sul patrimonio di vigilanza. Previste anche indicazioni sugli accantonamenti degli istituti di credito, stabilendo criteri comuni nella valutazione delle perdite in modo da assicurare massima trasparenza. In collaborazione con il Comitato sul sistema finanziario globale (Cgfs) l’Fsb diffonde poi una serie di raccomandazioni in merito al grado di indebitamento (leverage) delle banche. L'obiettivo è quello che i regolatori e la vigilanza abbiano un chiaro quadro dell’indebitamento aggregato e della liquidità. Altro punto fondamentale è quello della vigilanza sulle istituzioni finanziarie sistemiche. Alle banche centrali, le autorità di vigilanza e i ministri delle finanze nazionali rimane il compito di vigilare sulle proprie istituzioni ma l’Fsb chiede maggior coordinamento e incontri frequenti e regolari per scambiarsi informazioni e mettere in comune le notizie sui gruppi internazionali presenti in più paesi e di maggiore dimensioni. Una situazione che in Italia riguarda prima di tutto i grandi gruppi come Unicredit e Intesa Sanpaolo. Infine, appunto le norme sulle retribuzioni dei vertici che Draghi si attende possano essere già varate nel 2009 e la cui attuazione sia monitorata dalle autorità nazionali. In Italia questo accadrà visto che la Banca d’Italia ha già emanato la direttiva sulla corporate governante che dovrà essere recepita entro il 30 giugno. L’Fsb chiede così che le retribuzioni siano collegate alla redditività di lungo periodo della banca e tenga conto del rischio preso e delle sue prospettive.
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Il premier “giullare” fa irritare la regina
DALLE “corna” al vertice europeo, ai baci inviati con la mano al personale dell’albergo che ospitava il G8 di Toyako, in Giappone. Silvio Berlusconi sembra prediligere le “foto famiglia” dei grandi summit per quella che alcuni commentatori hanno definito la «diplomazia della pacca sulla spalla». Un modo, ha spiegato più volte lui stesso, per rendere meno formale la compassata atmosfera dei vertici internazionali. Al G20 di Londra, però, il Cavaliere ha dato il meglio di sè. E in meno di 24 ore è diventato l’indiscusso protagonista delle foto ricordo dei grandi del Pianeta. Anche se la voglia di rallegrare l’ambiente molto serio di Buckingham Palace ha creato qualche imbarazzo alla regina Elisabetta. Ma andiamo con ordine.
za dei due e si abbassa mettendo una mano sulla spalla di entrambi. Poi, con una mimica molto espressiva, suggerisce loro di farsi una foto a tre. Invito immediatamente accolto dai due leader: Medvedev saluta con la mano aperta, mentre Obama opta per il tradizionale pollice alzato. Berlusconi, tra i due, sorride poggiando le mani sulle spalle di entrambi. Una foto che già impazza sui siti di tutto il mondo. Anche se, proprio l’atteggiamento informale del premier italiano, finisce nel mirino del Daily Telegraph, che accusa Berlusconi di «battute sessiste, i doppi sensi e scherzi da liceale». Un comportamento, sostiene il corrispondente da Roma Nick Squires, che gli vale la definizione di «giullare» del consesso internazionale.
La sovrana d’Inghilterra non apprezza il richiamo a voce alta di Silvio a Obama
Michelle Obama e la regina Elisabetta
Il primo appuntamento per i leader del G20 è fissato alle 17:50 in punto, nel palazzo reale. Naturalmente è prevista la foto di famiglia, con la regina seduta in prima fila accanto al premier britannico Gordon Brown. Dietro di loro, il presidente americano e, alle sue spalle in ultima fila, il Cavaliere. Dopo gli scatti dei fotografi, Berlusconi attira l’attenzione dell’inquilino della Casa Bianca con rumoroso «Mister Obamaaaa...». L’ex avvocato di Chicago si volta e il Cavaliere, porgendogli la mano con il sorriso sulle labbra, aggiunge «Mister Berlusconi...». Come per presentarsi. Gli altri
leader scoppiano a ridere, compreso Obama. Meno divertita appare la padrona di casa che, evidentemente infastidita dal tono di voce troppo alto, forse giudicato poco appropriato per le stanze ovattate di Buckingham Palace, si gira verso il leader italiano. E, allargando le braccia, dice una frase appena percepibile, ma che suona più o meno così: «Ma chi è? Suvvia...». Parole che scatenano altre risate da parte dei capi di Stato e di governo. Elisabetta si allontana e le telecamere, che hanno ripreso tutto trasformando la scenetta in un video che è già cult su internet, si spengono. Il giorno
dopo è il momento del grande vertice. Durante la prima foto di gruppo (ne sarà necessaria un’altra perché il premier canadese era alla toilette) il Cavaliere lancia la “diplomazia fotografica”. Obiettivo: dimostrare con uno scatto che i rapporti fra la Federazione Russa e gli Stati Uniti stanno tornando più sereni. Ed anche in questo caso, il premier approfitta della posizione assegnatagli dal cerimoniale. L’etichetta del vertice, infatti, lo mette in terza fila, alle spalle del presidente russo Dmitri Medvedev e di Obama, che sono uno accanto all’altro in seconda fila. Il Cavaliere, nota la vicinan-
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Pd e Pdl contro il magistrato candidato dall’Idv
Politica lucana
Attacchi a De Magistris
I Democratici e cattolici presentano la propria sfida elettorale: «Non siamo un paravento ma ci radicheremo»
Per Restaino,«le indagini,strategie elettorali»
Falotico presenta i suoi “Dec” con Mastrosimone di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - Cattolicesimo democratico, riformismo e “attivismo”. Sono i capisaldi del neonato Movimento politico culturale dei “Democratici e cattolici”, il Dec, presentato alla stampa ieri mattina a Potenza. Due consiglieri regionali in carica al suo vertice, Roberto Falotico in qualità di segretario e Rosa Mastrosimone come presidente, e una serie di fuoriusciti da Pd e da Alleanza dei Democratici di Centro a occupare, provvisoriamente e fino al primo congresso regionale, gli altri posti di “comando” del movimento. «Il Dec - ha spiegato Falotico nel corso della conferenza stampa - non è un paravento creato in vista delle prossime amministrative. Intende invece radicarsi lungo l'intero territorio regionale e dialogare costantemente con la gente perché le istanze autenticamente popolari - ha proseguito il segretario - abbiano la possibilità di essere rappresentate».
La presentazione di Dec (foto Andrea Mattiacci)
Dibattito permanente e contributo vivo delle forze sociali insomma, caratteristiche originarie «di un Partito democratico ormai alla deriva in Basilicata», sa-
ranno la spinta propulsiva del nuovo soggetto politico che, hanno sottolineato i coofondatori presenti (tra gli altri anche Aurelio Pace, Angelo Lajeta e Paolo
Partecipata la tavola rotonda con i dirigenti democratici e le associazioni ambientaliste
Galante) «proverà a coniugare l'essere democratici e cattolici sulla base dei mutati scenari sociali». «La Basilicata - ha spiegato nel corso del suo intervento Rosa Mastrosimone - ha bisogno di una nuova cultura politica. Di un approccio nuovo - ha aggiunto - grazie al quale i cittadini diventino realmente protagonisti della politica che oggi è, invece, il privilegio di pochi». «Non è più il tempo di egoismi né di timidezze - ha proseguito Mastrosimone - è invece quello delle scelte in grado di dare ai lucani non speranze ma certezze». Fin qui gli intendimenti dei “Democratici e cattolici” che, sul versante della politica concreta, hanno lasciato aperto il capitolo delle alleanze che si baseranno sulla compatibilità dei programmi e «saranno frutto - ha detto in proposito Falotico - della possibilità che ci verrà data di far valere il mandato che avremo ricevuto dalla gente. Perché - ha sottolineato il segretario - sentiamo il dovere di fare politica e ancor più
di governare in nome di quanti ce lo avranno delegato». Sempre con riferimento al programma politico del Dec, è emerso ancora, «integrità e coesione regionale, riscrittura della legge elettorale e ammodernamento dello Statuto» ne faranno certamente parte. Per le prossime amministrative provinciali e comunali, inoltre, il Dec presenterà liste proprie nel potentino e nel capoluogo di regione, mentre a Matera si farà ancora ricorso al simbolo dell'Alleanza dei democratici di centro. Nel Consiglio comunale di Potenza, infine, sarà costituito il gruppo dei Democratici cattolici, a cui aderiranno i cinque consiglieri di “Uniti nell'Ulivo”, e identica cosa succederà in consiglio regionale nel caso in cui il regolamento lo permetta. Dopo aver presentato il movimento politico alla stampa, Falotico, Mastrosimone e il gotha del Dec incontreranno, il 4 aprile a Potenza e l'8 a Matera, i simpatizzanti e gli iscritti al nuovo partito di centro.
NUOVI PARTITI
Il Pd raccoglie idee sull’ambiente
Giuliano e D’Amelio presentano l’Ud
POTENZA - L’idea è quella di aprire un confronto sui temi che attengono all’ambiente e alla tutela del territorio. L’iniziativa è stata organizzata dal Partito democratico di Basilicata ieri nella sala A del palazzo del consiglio regionale. Al tavolo i leader del Pd: il segretario regionale Piero Lacorazza, il capogruppo consiliare, Erminio Restaino, l’assessore al ramo, Vincenzo Santochirico, il consigliere Vincenzo Folino e il responsabile ambiente ed energia del partito democratico di Basilicata, Antonello Molinari. In platea i responsabili delle maggiori associazioni ambientaliste presenti sul territorio lucano. E alle relazioni dei politici è seguito il dibattito e il confronto sui temi dell’ambiente e sulla tutela si quello che è stato definito «la vera ricchezza di questa regione». Al di là di qualche posizione critica, gli operatori della difesa ambientale hanno apprezzato l’iniztiva del Pd di «mettere tutti a confronto e raccogliere le idee». L’assessore Santochirico alla platea di “tecnici” ha spiegato le iniziative che la Regione Basilicata sta mettendo in campo per la salvaguardia e la tutela dell’ecosistema lucano. Antonello Molinari, invece, ha
Una conferenza stampa con tutte le caratteristiche del comizio elettorale si è tenuta nel pomeriggio di ieri presso il Motel Park di Potenza. Vincenzo Giuliano ha presentato, alla stampa e a un centinaio di persone presenti, il nuovo partito Unione Democratica, il cui simbolo e la cui sigla sarano presentati solo nella provincia di Potenza. Al tavolo dei relatori anche i rappresentanti dell’Mdc, che sarà presente invece nella provincia di Matera e che è stato rappresentato al tavolo dall’ex senatore Saverio D’amelio. Un nuovo impegno politico per l’ex sindaco di Satriano, nel segno della cultura cattolica e democristiana. «Sentiamo l’esigenza di rinnovare il nostro impegno, – così apre il suo discorso Vincenzo Giuliano –Un impegno perché crediamonella politicatra eper la gente. Diamo vita a un movimento chestaalcentroe chesiponecontroil sistema politico che attualmente ci governa. Un sistema politico, quello della sinistra, che nonostante le grandi nuove risorse messe a disposizione della ragione, come il petrolio, riesce a far registrare meno occupati oggi, rispetto al 1992, quando ancora governava la Democrazia cristiana». Un movimento che fa appello nel suomanifesto agliuominiliberi eforti della regione. Sulla stessa linea anche l’intervento del democristiano, guai a chiamarlo ex, Saverio D’amelio, se non con toni ancora più forti contro la maggioranza attualmente
La conferenza del Pd (f.A.M.)
spiegato che sul tema dell’energia e della tutela ambientale si potrà realizzare un progetto di “Basilicata sostenibile” «in grado di trasformare questa regione in un modello culturale e di sviluppo». Il proposito è dunque quello di fare della Basilicata la regione “capofila” delle politiche a sostegno dell’ecosistema a favore delle energie rinnovabili. Da parte delle associazioni non sono mancati spunti critici. In particolare è stato chiesto ai dirigenti del Pd di coinvolgere maggiormente la popolazione nei progetti che riguardano lo sviluppo e lo sfruttamento a fini energetici del territorio. Perchè come è stato detto più volte «l’uomo ha il dovere di consegnare alle generazioni future un’ambiente sano».
Da parte di Italia nostra è stato anche sollevata la questione della fiducia «che va recuperata con i cittadini». Pietro Fedeli di Legambiente ha invece ricordato le iniziative tese a a controllare lo stato dio salute dell’ambiente di Basilicata.
IL SUD DI VENEZIANI a Potenza il libro Marcello Veneziani oggi è a Potenza, nella sala conferenze del palazzo del consiglio regionale per presentare il suo libri “Sud”. L’iniziativa è promossa di circoli “Nuova Italia”. Alla conferenza oltre all’autore prevista la partecipazione di Renato Zaccagnino presidente di Nuova Italia di Avigliano e del consigliere regionale di An, Antonio Tisci.
al governo in Basilicata. «Cominciamo oggi – così ad alta voce richiama l’attenzione della platea per poi continuare – una battaglia per salvaguardare la dignità dei lucani dall’affarismo che ci governa Sono quindici anni che la sinistra in questa regione non fa altro che mal’amministrare. Nonostante le tante risorse di cui la nostra terra dispone, attorno a noi cresce solo il deserto.Quando ero nella Dc ero colpito dall’incredibile maggioranza bulgara che si affermava costantemente in regioni come l’Emilia Romagna,oggisi ètrasformatanella Stalingrado d’Italia proprio la nostra Basilicata. I “compagni” oramai da ben quindici anni governano usando il potere solo per esercitare un incredibile sistema di condizionamenti, nel segno della logica del se non sei con me, sei un mio nemico». Una durissima presa di posizione contro la maggioranza. Una grande apertura invece a tutte le forze che si riconoscono nei valori cattolici. I nuovi partiti uniti in una confederazione presenteranno liste sia per le elezioni provinciali, sia per le comunali nel capoluogo di regione. Nessunnome ètrapelato per quanto riguarda le candidature alle presidenze provinciali, ne per quella di sindaco. “Siamo in attesa di esaminare eventuali apparentamenti – così risponde ad alcune domane il senatore – abbiamo una sola certezza: saremo contro chi fino a oggi ha governato».
LEGGE ELETTORALE
Scaglione critica la proposta di Folino
«Masochismo politico» POTENZA - Scaglione lancia l’allarme nel centrosinistra lucano: «Qualcuno vuole che muoia Sansone con tutti i Filistei con un livello di masochismo da far paura. Noi abbiamo provato a far suonare la sveglia andando oltre la logica del carrierismo e del posizionamento e, invece, si fa finta di non sentire». Il consigliere regionale dei Popolari uniti, Luigi Scaglione due giorni dopo la presentazione della proposta dei consiglieri del Pd, Adeltina Salierno e Vincenzo Folino per la modifica della legge elettorale regionale (abolizione del listino e doppia preferenza con obbligo di voto per una donna i punti più importanti della proposta) avanza le proprie perplessità. Più che sui contenuti della proposta di legge però, Scaglione “attacca” il metodo politico: «Le fughe in avanti per una nuova legge elettorale regionale di autorevoli esponenti del Pd sono la testimonianza di quanta confusione regni sotto il cielo lucano. Un cielo denso di nubi offuscato dalla ricerca strenua del limite da superare a tutti i costi pur di far precipitare dalla rupe i partecipanti ad una collaborazione leale e coerente che evidentemente non viene apprezzata». Per Luigi Scaglione dietro la proposta di Folino e Salierno ci sarebbe la volontà di penalizzare i partiti minori. In particolare si chiede il consigliere dei Popolari uniti: «Quale senso ha immaginare di avviare un percorso di riforma elettivo che nel nome di una finta ricerca di governabilità e stabilità deve puntare a tagliare le anime moderate, ad identificare con una sorta di riconoscimento da categorie protette la sensibilità del mondo femminile, a sollecitare una sorta di riappropriazione del modello verticistico e unico, quando siamo ad un incrocio pericoloso per la vita politica di Basilicata?». «Si dimentica forse - prosegue Scaglione - che talune aperture nei confronti della minoranza o il riconoscimento ad aggregazioni spu-
Gigi Scaglione
rie, proprio in consiglio regionale, non avevano nulla di politico ma servivano a tamponare le falle apertesi proprio alla vigilia ed all’indomani della nascita del più grande magmatico contenitore politico come è oggi il Pd? Ci si dimentica, invece, che tutta la confusione che regna sotto il cielo di Basilicata, arriva proprio per questa logica di posizionamento che da qualche tempo a questa parte ha indebolito la funzione ed il ruolo del presidente della giunta regionale, ha messo in discussione la guida degli enti provincia e del capoluogo di regione, dopo aver sperimentato, anche attraverso il perverso meccanismo delle primarie, come si è capaci di farsi del male da soli nel caso di Matera città». Non solo. La proposta di modifica della legge elettorale per Scaglione sarebbe semplicemente un refrain «da usare come martello per schiacciare i grilli parlanti e consentire al giustizialista di turno di immaginare anche soglie elevate di sbarramento che finirebbero per giustificare così nuove forme di aggregazione dall’altra parte della barricata». Scaglione quindi ne ha anche per il senatore dell’Idv Belisario che ha proposto uno sbarramento al 5 per cento.
POTENZA - Come era facile immaginare l’intervista rilasciata da Luigi De Magistris al direttore del Quotidiano della Basilicata, Paride Leporace ha innescato le reazioni del mondo politico lucano. Sia dal centrodestra che dal centrosinistra. Con un comune denominatore: la candidatura dell’ex pm De Magistris non piace nè agli uomini del Popolo della libertà nè a quelli del Partito democratico. Soprattutto non piacciono le parole di De Magistris rispetto a relazioni tra alcune parti della magistratura e vertici politici lucani. Attacca il capogruppo del Partito democratico in consiglio regionale, Erminio Restaino: «Finalmente chiarezza! Il candidato De Magistris lancia i suoi proclami e prosegue la campagna elettorale cominciata con le inchieste giudiziarie che hanno interessato anche la Basilicata e che, oggi, è assolutamente legittimo considerare atti politici di una compiuta strategia elettorale». Restaino poi prosegue: «La dichiarazione secondo la quale i lucani sono stati “danneggiati da un coacervo di interessi che hanno visto pezzi di magistratura legarsi in modo molto stretto con i vertici della politica locale. È stata costruita una associazione che era finalizzata alla corruzione giudiziaria per salvaguardare gli interessi dei potenti”. Di certo ha “tolto il sonno” all'assessore Autilio (dello stesso partito di De Magistris ndr) che starà sicuramente spulciando, preoccupato, le migliaia di delibere che ha proposto o votato negli ultimi anni e che, evidentemente, per il famoso candidato, sono frutto di malaffare e clientelismo». Restaino, quindi, su De Magistris che attacca i vertici politici regionali con l’Idv comunque in giunta regionale prosegue: «Al senatore Belisario, sicuramente accecato dal “sacro furore della discontinuità totale”, ricordo che in questa legislatura si sono ridotte a due le Asl, cancellate le Comunità montane, ridotti gli Ato rifiuti, soppresso enti e organismi, tutto alla faccia delle poltrone e del carrierismo». Difendendo quindi il lavoro della maggioranza regionale, Restaino replica anche al senatore dipietrista Belisario (che mercoledì in una nota ha attaccato di nuovo il Pd): «Sarebbe più produttivo occuparsi, insieme o anche da soli, dei veri problemi dei lucani enormemente ingigantiti dalla crisi economica globale. Ma tant'è! Sono, quindi, curioso di scoprire chi sarà il noto magistrato prossimo candidato alla presidenza della Regione Basilicata». Questo da un lato della barricata. Ma gli attacchi a De
Contraddizioni dipietriste dalla prima amministrative. Per il Pd ha preso la parola un esponente di primo piano come il capogruppo regionale Erminio Restaino cui è stato affidato il compito di rompere il silenzio fin qui aleggiato dopo la scesa in campo dell'ex magistrato napoletano. Il big del Pd non solo denuncia una strategia tutta politica delle inchieste concluse e in attesa di definizione. Ma con buona ironia ricorda all'assessore regionale dipietrista Autilio di rivedere i suoi atti di giunta considerato che da tempo fa parte del collettivo che governa a via Anzio. Invece alle richieste di forte discontinuità reclamate dal senatore Belisario, Restaino oppone i migliori risultati conseguiti dal governo regionale domandandosi retoricamente nella chiusa chi sarà il magistrato che Idv candiderà alle future elezioni regionali. Insomma tornano i materassi di padriniana memoria. Fa eco, da opposta sponda, Antonio Tisci, presidente di An (ma quando si costituisce il Pdl alla Regione?) che proclamandosi esponente della destra sociale concorda con Restaino sul fatto che De Magistris utilizzi “le proprie indagini incomplete come strumento unico di comunicazione politica”. Ovviamente Tisci non si lascia sfuggire l'occasione per denunciare che nel governo regionale vi sono forze politiche “che ritengono che i propri colleghi di governo siano parte di una cupola malavitosa”. In questa fase politica molto confusionaria in Basilicata, alla vigilia di un test elettorale decisivo, c'è bisogno di immediata chiarezza. Dovrebbe pretenderla il presidente De Filippo dal suo fidato assessore Autilio. Ma soprattutto deve esprimerla il senatore Belisario, autorevole capogruppo dipietrista a Palazzo Madama. Non si può essere al-
Magistris arrivano anche dal centrodestra e in particolare dal consigliere regionale di An verso il Pdl, Antonio Tisci: «Sembra ormai un malvezzo di una parte di quella parte della magistratura che segue le orme politiche e comunicative di Antonio Di Pietro quello di iniziare alcune indagini, rendersi conto di non poterle portare a termine, gettare fango sulla classe politica e sociale di un territorio e poi candidarsi in politica utilizzando le proprie indagini incomplete come strumento unico di comunicazione politica». E ancora attacca Tisci: «De Magistris descrive una regione nella quale ci sarebbe una sorta di potere occulto che dirige magistratura, mondo imprenditoriale, politica, tutto finalizzato a soffocare i cittadini, io non ho elementi per dire se tutto ciò sia vero, ma
leati di coalizione in uno schieramento che è guidato da politici che vengono messi continuamente alla gogna dai propri alleati. Italia dei Valori non può aspettare l'ultimo minuto per decidere da che parte stare e con chi. Ma anche i vertici del Pd, invece di pensare agli organigrammi delle poltrone da scegliere in una stanza, bene farebbero a dare l'aut - aut ad alleati tanto dirompenti. Va anche detto che la linea interna dell'Idv lucana non è molto chiara e quantomeno contraddittoria. Belisario organizza congressi con il logo e i soldi del suo gruppo parlamentare invitando Filippo Buccico, uno dei principali inquisiti di De Magistris. Questa politica dei due forni non piace ai movimenti che hanno sostenuto le inchieste dell'ex pm. Agli osservatori non è sfuggito che don Marcello Cozzi non ha partecipato ad un'iniziativa di partito promossa da Radice dove era stato invitato insieme a Leoluca Orlando e all'avvocato dei pentiti Ligotti. E anche un agitatore come Miko Somma di No Oil ieri ha scritto su Facebook che Idv in Basilicata “predica bene, ma razzola male, anteponendo la strategia dello stare in maggioranza rispetto alle questioni che regolano il modello di sviluppo”. Forse chi vuol essere duro e puro deve rinunciare alla lusinga del potere ad ogni costo. Facciamo notare che la prima uscita di De Magistris in Basilicata non sarà in una manifestazione di partito ma in un convegno organizzato dai principali sostenitori delle sue inchieste. A Matera i promotori dell'iniziativa sono “falchi” di dichiarata fede, nemici giurati del sistema politico lucano che non fanno mistero di voler trasformare la campagna elettorale in una crociata dai virulenti toni giustizialisti. Una virata pericolosa che pensiamo non sia utile a risolvere gli urgenti bisogni dei cittadini della Basilicata. Paride Leporace
istintivamente mi sembra di essere davanti alla sceneggiatura di un film più che alla realtà di questa regione e lo dico da esponente di una forza dell'opposizione. Certo è surreale il sistema di doppia verità utilizzato dall'ex pubblico ministero che dimentica di essersi candidato in un partito che in questa regione ha eletto il capogruppo al senato, proprio in coalizione con quelle persone che lui ritiene a capo di questa cupola, dimentica De Magistris che il suo partito ha in questa regione un assessore e quindi sarebbe, se dovessero essere vere le dichiarazioni dell'ex magistrato, parte del sistema di potere da lui denunciato». Tisci poi richiama il centrosinistra lucano a fare chiarezza interna «perché a me francamente pare quanto meno grottesco che vi siano nella maggioranza e nel governo
regionale alcune forze politiche che ritengono che i propri colleghi di governo siano parte di una cupola malavitosa». La candidatura di De Magistris in ogni caso è destinata a far discutere. Lo si sapeva dal primo momento. Per Tisci in ogni caso «il problema è dell'intero centrosinistra che deve chiarire al suo interno se vuole continuare ad avere rapporti o meno con quelle persone e quei partiti che continuano a ritenere la via giudiziaria al potere la principale strada da percorrere dimenticando che vale nella nostra nazione il principio di non colpevolezza e che, comunque, in Politica, invece, di demonizzare l'avversario, utilizzare la tecnica dell'insulto e dell'offesa, sarebbe opportuno confrontarsi sui programmi, cosa che non vedo in De Magistris come nel suo partito di riferimento».
La Cassazione respinge il ricorso dell’ex pm Felicia Genovese
Il gip di Salerno può giudicare il pm calabrese SARÀ il giudice per le indagini preliminari di Salerno a decidere se archiviare o meno l'inchiesta aperta nei confronti dell’ex pm Luigi De Magistris nell’ufficio giudiziario campano. La settima sezione penale della Cassazione ha infatti dichiarato inammissibile il ricorso presentato dall’ex pm di Potenza Felicia Genovese, la quale chiedeva, assieme a suo marito Michele Cannizzaro che il procedimento fosse spostato in un’altra sede giudiziaria, invocando il legittimo sospetto alla luce dello
scontro avvenuto nello scorso dicembre tra le procure di Salerno e Catanzaro sul caso De Magistris. A Salerno, infatti, risultano aperti diversi fascicoli a carico di De Magistris, oltrechè per diversi giornalisti e agenti di polizia giudiziaria per calunnia, abuso d’ufficio e rivelazione di segreto d’ufficio, sulla base di numerose denunce di alcuni degli indagati coinvolti nelle sue inchieste, tra cui Felicia Genovese, Michele Cannizzaro e il procuratore generale di Potenza Vincenzo Tufano, coinvolti nell’inchiesta “Toghe lucane”, di cui
Luigi De Magistris era titolare, prima di essere trasferito a Napoli. La procura di Salerno, il 4 giugno del 2008, aveva chiesto l'archiviazione delle indagini su De Magistris, oggi candidato alle elezioni europee con l’Italia dei Valori, ma Genovese, Cannizzaro e Tufano si sono opposti alla richiesta di archiviazione. Dopo la pronuncia di ieri della Suprema Corte, quindi, sarà il gip salernitano Stefania Belmonte a dover decidere se accogliere o meno l’istanza di archiviazione avanzata dalla procura.
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EnergiEconomiEcologiE
«L’Italia dipende dall’estero per l’85 % del consumo Un problema di vulnerabilità»
Parla l’ingegner Adriano Piglia direttore dell’associazione Safe ed esperto del settore a livello mondiale
Un business a tutto gas
Inutile illudersi sulle ricadute locali «Forse qualche posto di lavoro Nulla di più»
Lo scenario europeo e mondiale nel quale si muove il progetto lucano della Geogastock di ROCCO PEZZANO LO STOCCAGGIO di gas è un business. Di dimensioni planetarie. Lo spiega Andrea Piglia, ingegnere e direttore del Centro studi del Safe, associazione no profit la cui sigla sta per Sostenibilità Ambientale Fonti Energetiche. Piglia è un'autorità nel settore dell'energia e in particolare del gas, autore di numerosi volumi. La sua voce è particolarmente interessante per capire cosa significhi, per la Basilicata, il progetto della Geogastock di megadeposito di gas in Valbasento. La struttura sarà gestita da un'azienda italiana controllata dalla società russa Renova. L’Italia ha una legislazione particolare nel settore gas. A differenza di tutti gli altri 26 Paesi comunitari, spiega Piglia, solo l'Italia per legge ha una scorta obbligata di gas. Su tredici miliardi di metri cubi stoccabili, quasi cinque sono le scorte d'obbligo. AFFARI Da dove nasce il business? Dal fatto che l’Italia dipende mani e piedi dall e importazioni. Prendiamo l'Olanda come pietra di paragone: c'è produzione locale, un gasdotto che viene dalla Russia, due in partenza per la Gran Bretagna e per il Sud dell'Europa. Un sistema di linee che funziona. Se in Italia c'è bisogno di gas dalla Russia, in attesa che arrivi - in assenza di un sistema efficace - bisogna farselo prestare dallo stoccaggio. Che diventa quindi una specie di banca. Chi ne ha bisogno paga ciò che prende. Chi vuole venderlo o comunque conservarlo, paga per il servizio di deposito. In effetti, di centri di stoccaggio non ce ne sono molti in Europa: sono presenti in Inghilterra, in Olanda. A Baumgarten in Austria c'è un hub, ossia uno snodo centrale: da lì viene smistato qualcosa come 47 miliardi di metri cubi di gas per diverse nazioni. La Gazprom, “mostro” industriale russo, forse l'azienda energetica più grande del mondo e sicuramente la più potente, ne detiene il 51 per cento. I russi, fra qualche anno, saranno probabilmente gli unici detentori al mondo di gas insieme ad Algeria e Libia, aggiunge Piglia.
LA BIOGRAFIA
ADRIANO Piglia ha di recente lasciato il servizio come Global Vice President Basestocks and Specialties della ExxonMobil. Ha iniziato la carriera nel 1966 alla Raffineria di Trecate. Dal ‘79 all’82 ha lavorato a Londra. Presidente della Esso Italiana nel ‘97. Ha scritto “Le nuove frontiere del gas”, “Energie rinnovabili: un sogno nel cassetto?”, “Petrolio, ieri e oggi. E domani?”, “Carbone: vita, morte o miracoli?”.
IMPERIALISTI Per chi detiene e sempre di più deterrà il gas, un punto qualunque dell'Europa diventa utile per piazzarci un deposito di gas. E' una politica che Piglia definisce di «imperialismo del gas»: controllare le vie d'accesso d'Europa e gli stoccaggi. L'unico limite alla costruzione di un deposito è che ve ne sia la possibilità tecnica. Non tutti i pozzi abbandonati, ad esempio, vanno bene. Quelli di Serra Pizzuta e Cugno Le Macine evidentemente hanno tutte le caratteristiche giuste. Quella lucana non è nemmeno l'opera più grande programmata in Italia. Ce n'è una a Ravenna da tre miliardi di metri cubi (in fase di Valutazione d'impatto ambientale), un'altra ad Alfonsine (sempre nel Ravennate) e una terza a Bardolino, nel territorio di Verona. Ma possono esserci ricadute sull'economia e l'occupazione lucana? Piglia fa capire che è inutile farsi illusioni: «Forse qualche investimento locale, qualche posto. Nulla di importante». D'altronde, la storia delle strutture in Val
Padana parla chiaro: nessuna attività collaterale, nessun beneficio. LIBERALIZZAZIONE PER MODO DI DIRE Un'altra domanda: i gestori dei megadepositi, usati dunque come un garage multipiano per chi voglia conservare e vendere gas, vi stipano anche gas proprio? «E' una questione fondamentale - risponde Piglia che si lega, in Italia, alla liberalizzazione del settore: per legge è vietato a qualsiasi operatore essere due parti consecutive della filiera». Se ho il gas, non posso raffinarlo. Se lo raffino, non posso venderlo». Osservazione spontanea: e l'Eni che fa tutto? «Ecco: l'Eni fa tutto - conferma l'ingegnere - C'è un'enorme polemica in giro sul fatto che l'Eni condizioni il mercato e possa più facilmente fare le scarpe alla concorrenza. Il mercato elettrico è stato liberalizzato in maniera più lineare. Ma nel gas bisogna considerare altri fattori, altri aspetti. Ad esempio: alcuni mesi fa l'Italia ha avuto i suoi problemi con il gas. Chi è andato a sedersi ai tavoli giu-
sti e a cavare le castagne dal fuoco con l'Ucraina? L'Eni. Vale la pena distruggere il campione nazionale del settore? Non possiamo mandare in giro, per rappresentanza, un pigmeo. Altre aziende europee, benché importanti, non sono state nemmeno ricevute». Una questione di grande complessità. «E non esiste una politica comune in Europa - aggiunge Piglia - Bisognerebbe creare un mercato interconnesso. Ma davvero. Allo stato attuale delle cose, c'è un problema di vulnerabilità notevole». E l'Italia è fra le nazioni più vulnerabili. «Prima estraevamo 20 miliardi di metri cubi di gas - specifica l'esponente della Safe - oggi ne facciamo 10. Scenderanno presto a 5. Ma ne usiamo più del Regno Unito. Che però se lo produce in casa. Noi siamo dipendenti dall'estero per l'85 per cento del gas consumato». La soluzione? «Ampliare le fonti. Non solo quelle fossili - risponde - anche se spesso si creano allarmi inesistenti. Prendiamo il carbone…». Beh, se c'è una cosa su cui tutti sembrano d'accordo è che il carbone sia sporco. «Se si pensa a quello di 40 anni fa dice Piglia - allora sicuramente era brutto, sporco e cattivo. Ma se si va a Civitavecchia ci si può accorgere di un'altra realtà: innanzitutto il carbone non lo si vede proprio. Poi le emissioni inquinanti vengono tutte catturate. Si riesce anche a produrre del cartongesso». IN MEDIO STAT NUCLEARE Piglia ha idee sue sulle questioni energetiche. Ad esempio, sul nucleare non si schiera con quelle che sembrano le uniche posizioni possibili oggi, gli entusiasti sostenitori o gli acerrimi nemici, ma mantiene una sua medietà: «Mi piace molto, il nucleare, ma ho diverse perplessità basate sull'assenza, a tutt'oggi, di una soluzione vera al problema delle scorie ad alta intensità». Piglia assicura di amare molto anche le energie rinnovabili. Ma di non nutrire molta fiducia, allo stadio tecnologico attuale, nelle possibilità che offrono. «Prendiamo il fotovoltaico - spiega - Oggi ha una resa del 10 per cento. Pochissimo. Peraltro produce corrente a 12 volt e anche
Salgemma Il senatore Pdl sulla sentenza Tar Tempa Rossa Tassa sul terreno del Centro Olio Laboratorio pubblico-privato SI PRONUNCIA come si scrive, Safe (Sostenibilità ambientale fonti energetiche). Ma cos’è? La sigla dice solo l’ambito in cui si muove. Spiega il direttore Adriano Piglia: «E’ un gruppo di persone, un’organizzazione no profit nata dieci anni fa. Vogliamo mettere insieme aziende, istituzioni e cittadini per parlare di questi temi e diffondere una maggiore coscienza e conoscenza». Ogni anno si tiene un master, con inizio a ottobre, a cui partecipa una ventina di laureati. Poi, quattro «momenti di riflessione pubblica» in cui chi frequenta dal master presenta le proprie idee. E questa è la spiegazione ufficiale. Ma ultimamente si stanno diffondendo molte società, associazioni, movimenti e comitati che - dietro l’apparente obiettivo di fare cultura - effettuano il cosiddetto lobbying: un’attività di pressione nei confronti dei governanti, svolta nell’interesse dei propri clienti, a volte trasparente a volte meno. E’ il caso della Safe? «Assolutamente no - assicura Piglia - Noi non sponsorizziamo alcun interesse. Siamo totalmente neutri. Ed è la nostra forza. Ma la libertà ha il suo prezzo: i mezzi sono scarsi». E allora chi finanzia la Safe? «Le borse di studio che le aziende ci danno - risponde il dirigente - Il master costa circa 16.000 euro, i ragazzi ne pagano solo 4.500. Le istituzioni ci mandano i docenti gratis. Una sorta di laboratorio pubblico-privato». ro. pe.
continua. Quella che si usa è a 220 volt ed è alternata. La trasformazione assorbe quasi tutta l’energia. All’università di Stanford, negli Stati Uniti, stanno studiando un tipo di solare che, sfruttando materiali diversi dal silicio, rende il 40 o addirittura il 50 per cento. In quel caso cambierebbe tutto. Ma oggi è poca cosa». E l’eolico? «E’ bello e pulito. Ma onestamente è brutto da vedere. Certo, la Danimarca ne è piena, la Norvegia pure. Ma la Norvegia ricava energia anche dalle maree». Un altro mondo. «Sì. Lo stato italiano ha fatto uno studio, relativo agli obiettivi del protocollo di Kyoto, che dimostra come con le energie alternative non si può arrivare a più del 15 per cento della produzione totale». La Basilicata dà all’Italia molto petrolio. Cosa ne pensa Piglia? «Si può solo dire: grazie, Basilicata - afferma l’ingegnere - Nel 2007 ha prodotto il 74 % del greggio estratto e il 17 % del gas. Ci sono riserve importanti, come da nessuna parte d’Italia, nonostante le ricerche effettuate dappertutto. Il problema è che la geologia è complica-
ta». PEACE AND OIL Piglia non crede che possano nascere guerre sull’energia: sulla terra, dice, di risorse ce ne sono in abbondanza. Il temuto “peak oil”, il punto dal quale le estrazioni di petrolio diminuiranno irrimediabilmente, è uno spauracchio da quasi quarant’anni. «Ma fino ad ora - sostiene - il petrolio non è mai mancato. Anzi, con le tecnologie odierne lo si può estrarre da punti prima impensabili. Si può trivellare in orizzontale. Si può estrarre olio dalle sabbie bituminose e dagli scisti. Solo in Canada, dalle sabbie, si tirano fuori un milione e duecentomila barili al giorno. L’equivalente di quanto consumiamo in Italia». Sì, ma l’ambiente ne viene devastato. «E’ vero - ammette Piglia - ed è per questo che bisogna trovare un modo per ovviare a questi problemi. Ma le guerre sull’energia, mi creda, sono solo sciocchezze». Niente guerre. Il mare dell’energia è solo business. E la Basilicata vi naviga sopra. Il problema è chi sia al timone. r.pezzano@luedi.it
Digilio chiede lumi sulla vicenda Sorim CHI E PERCHE’ è responsabile della questione Tar-Sorim: è la domanda che si pone il senatore Egidio Digilio (Pdl). E che gira ai ministri per lo Sviluppo economico Claudio Scajola e dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo in un’interrogazione con risposta in XIII Commissione Senato (di cui fa parte). Di cosa si tratti lo spiega nel dettaglio lo stesso Digilio: «Il Tar della Basilicata ha stabilito che la Regione Basilicata dovrà pagare cinque milioni e mezzo di euro, a titolo di risarcimento danni, alla Sorim, la società che in passato è stata titolare della miniera di Salgemma di Terzo Cavone-Scanzano Jonico, per aver bloccato i lavori di costruzione dello stabilimento per la produzione del sale e che, sempre il Tar, ha trasmesso gli atti alla Procura presso la Corte dei Conti “al fine di accertare se nella vicenda in esame si siano verificate eventuali responsabilità amministrative per danno erariale”». «Nel 1999 - aggiunge - la Regione, dopo un sopralluogo di suoi funzionari e con una propria delibera, dispose lo sospensione delle attività “in quanto l’attività rientrava tra le opere sottoposte alla valutazione di impatto ambientale”. La Sorim, che aveva già effettuato perforazioni fino a mille metri di profondità, realizzato 5 pozzi attrezzati per la produzione del sale e ottenuto un contributo pubblico a fondo perduto di 14 miliardi e 700 milioni di lire, ricorse al Tar che come in premessa ha stabilito il risarcimento danni che la Regione dovrà pagare alla società. La vicenda Sorim è particolarmente complessa e (a seguito della decisione del sindaco di Scanzano J. Mario Altieri di rilasciare il 9 giugno 1999 la concessione edilizia per la perforazione dei pozzi sino a 1.000 metri di profondità, con l’avvio dell’impianto cosiddetto imballaggio) ha riferimenti diretti ed indiretti all’altra vicenda che riguarda l’individuazione a Scanzano Jonico del sito unico di rifiuti nucleari e la
La Regione dovrà pagare cinque milioni e mezzo alla azienda titolare della miniera
Idv indaga su che fine abbia fatto l’Ici di Total
Miniera di salgemma. Sotto, lavori a Corleto. In alto: Vekselberg della Renova
mobilitazione popolare del novembre 2003». Digilio chiede quindi chiede ai ministri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico cosa vogliano fare per continuare a svolgere un’azione di monitoraggio sulla intera questione, qual è l’attuale posizione della Sorim in relazione della titolarità di concessione mineraria, quali le responsabilità individuate durante l’istruttoria dagli uffici competenti del governo».
LA TOTAL doveva versare all’amministrazione comunale di Corleto Perticara una cospicua somma di denaro, come pagamento dell’Ici per i terreni su cui dovrebbe sorgere il Centro Olio: che fine hanno fatto quei soldi= Se lo chiedono i portavoce del gruppo “16 agosto 1860 - Italia dei Valori” del consiglio comunale di Corleto. Scrivono in un comunicato stampa: «Dove mai sono finiti i soldi che la
Total avrebbe dovuto versare nelle casse comunali per l'Imposta comunale sugli immobili dei terreni di “Tempa Rossa”?». Gli esponenti di Italia dei Valori ricostruiscono la storia da un punto di vista istituzionale: «In seguito alla presa di posizione - si legge nella nota diffusa ieri - dei consiglieri Giuseppe Lettieri, Nicola Demma e Domenico Brancieri, la compagnia petrolifera francese, a mezzo stampa, ha fatto sapere che la Total nulla deve al Comune di Corleto in quanto l'Ici è stato regolarmente versato nei modi e nei tempi dettati dagli uffici comunali e che tale pagamento è avvenuto nel mese di luglio 2008». Ma il portavoce del gruppo non si ritiene affatto soddisfatto da queste note della Total. Dice lo stesso Demma: «Tale dichiarazione è in netto contrasto con quanto si rileva dal bilancio comunale 2008 e dalle previsioni di entrata del 2009, nei quali non vi è alcun riferimento di pagamento Ici». «Inoltre risulta prosegue il suo collega, il consigliere Brancieri - che, da informazioni assunte presso la Società di riscossione, che per legge ha l'obbligo, entro 10 giorni dal versamento, di trasferire le somme nelle casse comunali, non vi è traccia di somme pagate a favore del Comune di Corleto Perticara». La parola finale la dice il capogruppo, Lettieri: «Si tratta di importi stimati intorno ai 200.000 euro annui, cifra sicuramente non poco rilevante per i corletani«. Ed ecco perché il gruppo “16 agosto 1860-IdV” chiede al sindaco e al resto della giunta comunale di sciogliere il prima possibile il busillis: «Per dare risposte certe ai cittadini e di provvedere nel più breve tempo possibile all'adozione di provvedimenti che facciano introitare le somme dovute, smentendo così nei fatti le affermazioni della Total», concludono i tre consiglieri.
La società afferma di avere già pagato quanto doveva nel luglio scorso
12 Primo piano
Venerdì 3 aprile 2009
Operazione Orco
Tre anni di violenze davanti alle madri per due bambine di 6 e 7 anni a Montalbano
Un inferno nella famiglia La denuncia dei servizi sociali, le indagini dei carabinieri e ieri gli arresti di ROSSELLA MONTEMURRO MONTALBANO - L’inferno andava avanti da almeno tre anni. Racconti devastanti che, narrati a brandelli, hanno composto una storia dai contorni raccapriccianti. I carabinieri li hanno ascoltati «con estrema commozione», ha sottolineato ieri durante la conferenza stampa il capitano Fernando Carbone, comandante della compagnia di Policoro. Dal 2005 al 2008, in un contesto sociale molto degradato, a Montalbano Jonico, un pensionato di 61 anni, nullafacente, ex manovale, con la compiacenza delle madri (entrambe casalinghe, tra loro cognate, una trentottenne, convivente dell’uomo, e una trentanovenne), ha abusato quotidianamente di due bambine. Le piccole, che oggi hanno nove e dieci anni, sono state anche costrette ad assistere ai rapporti sessuali tra l’uomo e le due donne ed erano costantemente minacciate dalle madri affinché non parlassero di quello che dovevano subire. E’ stata denominata “Orco” l’operazione dei carabinieri che ieri mattina si è conclusa con l’arresto dell’uomo e i domiciliari per le due donne, disposti dal gip di Matera Rosa Bia, su richiesta del pm, Valeria Farina Valaori. Nello scorso maggio, il Tribunale per i minorenni, dopo la relazione dei servizi sociali, aveva deciso di trasferire le due bambine in comunità protette: il provvedimento fu adottato soprattutto in considerazione dell’ambiente degradato nel quale vivevano, sia dal punto di vista materiale che spirituale. Proprio da quella relazione sono partite le indagini che hanno portato agli arresti per gli abusi su due bambine cresciute senza padri (entrambi lontani dal paese del Materano: la trentottenne, separata, non aveva più contatti con l’ex marito mentre l’altra donna aveva avuto la bambina da una relazione occasionale) e che, praticamente, non sono mai andate a scuola. Il pensionato non ha precedenti penali. L’uomo, secondo quanto ricostruito dagli investigatori, quotidianamente spogliava e toccava le bambine, anche alla presenza delle madri. «Le piccole - ha detto Carbone - nel momento in cui sono state portate in comunità, hanno acquistato serenità. Venivano sottoposte a pressioni psicologiche, minacciate di essere picchiate o di venire date in pasto ai mostri. Tanto che quando una delle due bambine è stata condotta in comunità, ha controllato sotto il letto e negli armadi, per paura che potessero esserci i mostri». Le bimbe dimostrano un certo ritardo psichico e non hanno per niente dimestichezza con l'attività ludica: «Gli unici giochi che immaginano - hanno detto i militari - sono quelli di carattere sessuale. Non immaginano che con le bambole si può giocare». Due bambine private dell'innocenza e della spensieratezza dell’infanzia, cresciute in un contesto di indigenza. Per loro, infatti, solo
le attenzioni morbose dei tre adulti in un’abitazione in cui regnava la trascuratezza, alla periferia di Montalbano. «A maggio dell’anno scorso le due bambine, su segnalazione degli assistenti sociali, sono state allontanate dalle rispettive famiglie proprio per lo stato di indigenza e di preclusione scolastica in cui vivevano», ha spiegato il capitano Carbone. E’ bastato da un lato leggere tra le righe degli atti prodotti, acquisiti grazie alla solerzia delle assistenti sociali, dall’altro prestare attenzione alla vox populi che andava ben oltre la situazione di indigenza. «Lo abbiamo fatto - ha detto Carbone - con molta caparbietà perchè è arduo credere alle voci. Man mano che ascoltavamo i racconti delle bambine, sono venute fuori scene particolarmente raccapriccianti. Vi posso garantire che si fa fatica a credere a certe cose. Il sostituto procuratore Farina Valaori ci ha ascoltati e ha capito che stavamo parlando di qualcosa di serio aldilà dell'aspetto mediatico». Le bambine sono state confortate da una presenza femminile, quella dal tenente Anna Lisa Pomidoro, e sono state invogliate a raccontare. Tassello dopo tassello, i militari dell’Arma sono riusciti a far luce su una storia terribile. «Sono state abusate - ha aggiunto il capitano Carbone - dal convivente della madre di una di loro. Entrambe le donne erano consenzienti, spesso e volentieri facevano partecipare visivamente le bambine durante i rapporti sessuali». Una storia che non deve essere considerata la punta dell’iceberg ma che, come ha sottolineato il maresciallo capo Domenico Laviola, comandante della stazione di Montalbano, è un caso isolato. r.montemurro@luedi.it
Tutte le accuse agli indagati
«Minacce e violenze» MONTALBANO - Ecco i capi d’imputazione formulati0 dalla procura della Repubblica di Matera. I due conviventi sono accusati in concorso tra loro di minacce, abusando di condizioni di inferiorità psichica e fisica costringevano le minori di anni dieci a subire atti sessuali con cadenza quotidiana, spogliandole e toccandole nelle parti intime. La convivente sapeva e aveva obbligo giuridico di intervenire ma agevolava la condotta assistendo passivamente e minacciando di picchiarla. Tutti e tre, infine, in concorso tra loro con minaccia di picchiarla, abusando dell'inferiorità psichica e fisica, costringevano la cuginetta a subire atti sessuali. In concorso tra loro compivano atti sessuali alla presenza dei due minori, al fine di farle assistere. Gli arresti sono stati effettuati in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare del Gip di Matera su richiesta della procura.
Un momento della conferenza stampa di ieri
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L’INTERVENTO
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La società degli orrori... segue dalla prima di Matera, è l’ennesima conferma che la strage degli innocenti continua, in una società sempre più globalizzata e tecnologica, ma anche indifferente ed anaffettiva, che dimentica i suoi figli invisibili. “In Italia ogni anno vi sono 41 mila nuovi casi di violenza sui minori. La pedofilia esiste, esistono gli orchi e i minori devono essere ascoltati, tutelati , rispettati”. E’ il messaggio lanciato dall’Ordine degli psicologi del Lazio, in occasione della presentazione delle “linee guida per le perizie in caso di abuso sui minori”. Le bambine e i bambini abusati tra le mura familiari, oltre al dolore e al trauma del rapporto con il carnefice di turno (papà, convivente della mamma, fratello, zio, nonno), devono anche fronteggiare l'altra faccia della violenza che coincide con il volto , quasi sempre, della figura ma-
terna, il genitore più protettivo, accudente e amorevole nell’immaginario collettivo. Una sorta di violenza multipla, dagli effetti devastanti sulla psiche della persona. Se a un bambino infatti togliamo la possibilità di nutrirsi di una sana attenzione materna, lo abbiamo privato del suo sé bambino, gli abbiamo rubato un pezzo della sua esistenza, delle sue radici, gli abbiamo negato ogni forma di dignità e di rispetto. Chi come me si occupa di questo fenomeno che si insinua trasversalmente in tutte le forme di disagio sociale e psichico, sa quanto sia faticoso e difficile attivare l’iter della segnalazione e il delicato lavoro dell’assunzione della testimonianza; si tratta di un percorso a ostacoli, il cui obiettivo (la tutela della persona offesa) talvolta si perde di vista nei meandri di un sistema giudiziario e di un processo che tendono a ren-
dere marginale il ruolo della vittima reale o presunta, fino ad indebolire il significato etico e reale del suo racconto. Alziamo il livello d’attenzione verso situazioni a rischio o apparentemente normali, può bastare uno sguardo attento, una presenza vigile ed empatica, per cogliere, anche nel silenzio o in un gesto inconsueto di un bambino, una verità che attende di essere ascoltata. Grazie alla sensibilità, all’intuito competente e alla responsabilità degli operatori dei servizi sociali, delle forze di polizia e dei magistrati, le due bambine vittime di quest’ultima squallida storia di violenza, sono state messe in protezione. Ricordiamoci però che a ciascuno di noi, in qualche misura e modo, spetta il compito di restituire loro la fiducia e la speranza in una società meno matrigna e più umana. Assunta Basentini
Le condanne del parroco e del sindaco. Sconcertati i vicini di casa
Nella comunità «Dolore e prostrazione» MONTALBANO - Rabbia e sconcerto a Montalbano Jonico appena diffusa la notizia degli abusi sessuali che due bambine del posto di 6 e 7 anni, hanno subìto ad opera di un “bruto” di provenienza calabrese, ma residente nella comunità jonica perché pubblicamente convivente di una delle due madri compiacenti e complici delle gravi attenzioni che questi riservava alle due rispettive figlie fra loro apparentate. Attenzioni fatte passare come gioco normale e naturale alle due bambine che, per la loro tenera età, allontanate dalle case dello squallore, si sono aperte ad altri compagni delle nuove realtà in cui sono state inserite, trasferendo con loro, insieme all’innocenza e all'infanzia rubata, anche la “naturalità”e la “normalità” di quei giochi cui erano abituate. Solo la solerzia del servizio sociale del comune di Montalbano e precisamente dell’assistente sociale Iolanda Barbara Silvestro, ha permesso di avviare una serie di indagini che hanno portato poi alla scoperta dei gravi fatti. Attraverso visite domiciliari in entrambi i nuclei familiari e interventi di sostegno scolastico ad una delle bambine, l’assistente socia-
Il pm di Matera Valaori
le del comune jonico, sempre di intesa con il Tribunale per i minorenni, ha potuto prendere atto dello stato di promiscuità che vigeva attorno alle due bambine e porvi così rimedio. Le due bambine, infatti sono state allontanate dalle tane del lupo per essere portate in luoghi protetti dove, poi, con certosino lavoro si è potuti giungere alla verità dei fatti, constatati e provati dalle forze dell'ordine: la
Compagnia dei Carabinieri di Policoro diretta dal capitano Fernando Carbone che, con personale esperto, ha affiancato nelle indagini il comandante della Stazione dei Carabinieri di Montalbano, maresciallo Domenico Laviola. Lo sconcerto e il rammarico dei cittadini è stato ampiamente raccolto e palesato dal sindaco di Montalbano, Leonardo Giordano che, contattato dal Quotidiano ha dichiarato: «E’ importante sottolineare che non è certo il degrado di un paese ma di un nucleo familiare. Il soggetto autore degli squallidi atti non è un cittadino montalbanese, viene dalla Calabria, vero è che il Servizio Sociale comunale, entrato in contatto con i casi, ha subito inteso la situazione e, velocemente si è provveduto a porre in essere gli atti necessari per l’allontanamento delle minori. Per me era, dunque, una situazione nota da un pò di tempo e per la quale si è tanto lavorato; i casi a rischio sono ben seguiti e con puntigliosità dal servizio sociale comunale. E’ doveroso ringraziare le Forze dell'Ordine per la collaborazione che offrono sempre, per il modo in cui hanno condotto le indagini e soprattutto per la celerità con cui
sono arrivati a capo della situazione». Rammarico è stato anche espresso da don Vincenzo Sozzo, parroco di Santa Maria delle Grazie chiesa di appartenenza delle due bambine e dei due nuclei familiari. «Non ci sono parole - ha detto don Vincenzo - per descrivere il dolore e la prostrazione che questa notizia ha provocato in me e in tutta la comunità cristiana. E’ un fatto grave che interpella le coscienze. Prego per le due bambine perché si riappropino della serenità loro negata e perché possano ora avere accanto persone che abbino cura di loro. Magari una famiglia sana che le accompagni nella vita a crescere in tranquillità come è giusto che sia. Preghiamo anche per chi ha perso il senno e non capisce il male che ha commesso. Il mio grazie da parroco all'Assistente Sociale, ai Carabinieri e a quanti si sono allertati perché questo orrore avesse fine». Sconcerto, rabbia e dolore anche per il vicinato delle due famiglie che, sino a ieri, avevano pensato solo ad uno stato di visibile indigenza quale causa di allontanamento delle due figliole. an.ca.
Italia / Mondo
Venerdì 3 aprile 2009
Economia 13
La Banca centrale europea sceglie la via della prudenza
Il consumo di vino resiste alla crisi
Bce, i tassi scendono all’1,25% Trichet apre a nuovi tagli
Apre il Vinitaly L’export ora punta sulla qualità
di DOMENICO CONTI FRANCOFORTE – I tassi di Eurolandia scendono solo di un quarto di punto, all’1,25%. Ma La Banca centrale europea è pronta a tagliare ancora, mentre slittano a maggio le eventuali misure straordinarie per riavviare il credito. A dispetto delle attese degli economisti, che prefiguravano un taglio da mezzo punto come nella riunione di marzo, il consiglio direttivo ha scelto, votando a maggioranza, la strada della prudenza. Il tasso principale passa così all’1,25%, portando a tre punti complessivi la riduzione iniziata lo scorso 8 ottobre; quello sui depositi, allo 0,25% e quello marginale al 2,25%. Una manovra «misurata», l’ha definita il presidente della Bce Jean-Claude Trichet, presa nel nome di una Bce che vuol restare «àncora di stabilità e fiducia per tutti i cittadini di Eurolandia». I tassi sono già ai minimi storici e uno strappo al ribasso, tagliando all’1%, avrebbe dato forse il segnale che la recessione è fuori controllo. Di certo avrebbe tolto alla Bce spazio di manovra, privandola di preziose munizioni che la Bce prevede di usare nei prossimi mesi. «Direi
molto candidamente – ha anticipato Trichet – per quanto riguarda il tasso di riferimento, che non si tratta del limite inferiore. Non escludo che si possa, in maniera molto misurata, scendere dal livello attuale». Legittimo aspettarsi un’altra manovra «misurata» come quella di ieri, da 25 punti base. Trichet ha anche messo in chiaro che il tasso sui depositi, con cui l’istituto remunera la liquidità in eccesso che le banche parcheggiano presso le sue casse anziché prestarla fra loro, non potrà scendere oltre lo 0,25% raggiunto oggi. Siccome quel saggio è diventato il “plafond” dei tassi di mercato, significa che non bisogna aspettarsi tassi allo 0% in Eurolandia, come invece accade negli Usa. Per portare il tasso principale all’1% senza toccare quello sui depositi, l’istituto centrale dovrà ridurrà l’ampiezza del 'corridoiò individuato dal tasso marginale e da quello sui depositi, attualmente pari a due punti. Il compromesso, raggiunto nel consiglio fra chi chiede più vigore nel tagliare i tassi e chi teme di alimentare una futura fiammata inflazionistica, è probabilmente alla base anche del rinvio sulle misure
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I DATI ISTAT
non standard: si decide a maggio, ha detto oggi Trichet. Allo studio c'è l’acquisto di titoli di Stato o obbligazioni societarie, finanziato con moneta di nuova emissione, oppure l’allungamento della scadenza dei prestiti Bce alle banche commerciali, dagli attuali sei mesi ad un anno, che consentirebbe di alleggerire ulteriormente i mercati creditizi. Un mese di tempo per vedere come evolverà la recessione dei Sedici, nell’auspicio che le banche allentino i rubinetti del credito (è «estremamente importante», dice il banchiere francese). E probabilmente prendere atto che la stima di un -3,2% come scenario peggiore per il prodotto interno lordo del 2009, fatta un mese fa, era ottimistica: l’Ocse si aspetta un calo del 4,1%. Ma anche se l’inflazione di marzo è crollata allo 0,6%, e la stessa Bce si aspetta una temporanea discesa sotto zero a metà anno, non siamo di fronte a una deflazione, che «va distinta dalla disinflazione»
Slittano a maggio le misure per il credito
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Le entrate diminuite dell’1,1% con un’incidenza sul “Prodotto” del 54,4%
Il rapporto deficit-Pil arriva al 2,7% L'INDEBITAMENTOnetto delle pubbliche amministrazioni si è attestato al 2,7% lo scorso anno. Lo conferma l’Istat, ricordando che nel 2007 il rapporto deficit-pil si era attestato all’1,5%. Nel quarto trimestre dell’anno scorso il rapporto è stato sempre del 2,7%, contro un 2,4% registrato nell’ultimo trimestre del 2007. Il deficit 2008 rimane dunque ancorato sotto al 3% in rapporto al Pil nonostante alcune revisioni apportate dall’istituto di statistica nei conti 2005-2009 (hanno un impatto complessivo di 1,2 miliardi e portano il deficit a 42,9 miliardi nel 2008, rispetto ai 41,7 comunicati precedentemente senza però modificare la percentuale di rap-
porto al Pil). Tra gli altri dati diffusi dall’Istat quello relativo al saldo corrente (risparmio) che, nel quarto trimestre 2008, è risultato positivo e pari a 9.380 milioni di euro, contro il valore positivo di 14.497 milioni di euro nel corrispondente trimestre dell’anno precedente, con una incidenza positiva sul Pil pari al 2,3% (+3,6% nel corrispondente trimestre del 2007). Complessivamente per l’anno 2008 il saldo corrente in rapporto al Pil risulta positivo e pari allo 0,8% (+2,3% nel 2007). Il saldo primario (indebitamento/accreditamento al netto degli interessi passivi) è risultato positivo e pari a 10.194 milioni di euro (più 10.854 milioni di euro nel corrispon-
dente trimestre del 2007), con una incidenza positiva sul Pil del 2,5% per cento (+2,7% nel corrispondente trimestre del 2007). Nel 2008 il saldo primario rispetto al Pil risulta positivo e pari al 2,4% (+3,5% nell’anno precedente). Sempre nel quarto trimestre 2008 le entrate totali sono diminuite in termini tendenziali dell’1,1% con un’incidenza sul Pil del 54,4% (54,9% nel corrispondente trimestre del 2007). Le entrate correnti registrano una diminuzione dell’1,1% dovuto all’effetto combinato dell’aumento delle imposte dirette (+0,2%), dei contributi sociali (+2,7%) e delle altre entrate correnti (+1%) e ad una diminuzione delle imposte indirette (-7,5%).
Mix tra aiuti di Stato e della Regione
Cresce il valore
Incrocio di incentivi e in Lombardia una Matiz costa 2900 euro
La crisi non travolge il mercato dell’arte
GRAZIE agli incentivi e ad altre particolari agevolazioni ora è possibile comprare una Chevrolet Matiz con Gpl nuova di zecca a 2.900 euro. Un record assoluto a livello mondiale, raggiunto grazie all'intreccio dei contributi alla rottamazione e gli incentivi alla rottamazione speciali della Regione Lombardia. Ma non è solo la Matiz a costare come un motorino: con 4.400 euro ci si può portare a casa poi una Aveo e con cifre simili (ancora non confermate) ovviamente anche altre vetture concorrenti. La Chevrolet Italia è stata la prima marca a diffondere ufficialmente i listini ufficiali super scontati e ora a breve arriveranno anche quelli di altre marche. Ma come si arriva a comprare una Matiz a 2900 euro? Intanto occorre essere in Lombardia (ma perché altre regioni non copiano questa politica?) e poter accedere al contributo regionale a fondo perduto di 3.000 Euro per la sostituzione delle auto più inquinanti (Euro 0 oppure Diesel
Euro 1 e 2), ma solo se si è residenti nella zona A1 della regione Lombardia che rientrano nei limiti di reddito stabiliti. Il contributo regionale viene elargito indipendentemente dalla tipologia di alimentazione (benzina, GPL, metano, elettrica o ibrida), basta rottamare un'auto secondo la legge degli incentivi e poi avere i requisiti in termini di residenza e reddito. Per questo sono stati stanziati 25 milioni di euro e il termine del bando è previsto in data 31 dicembre, fino ad esaurimento fondi. Per poter accedere al contributo serve un Voucher (si scarica dal 6 aprile 2009 sul sito dell’Aci di Milano, www.acimi.it) da compilare secondo tutte le indicazioni. Voucher che ha una durata di 60 giorni e può essere nuovamente richiesto nel caso non venga sfruttato, sempre che vi siano risorse residue. Per saperne di più dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle 12, si possono chiamare i numeri: 02.7745246 / 02.7745282.
LE OPERE d’arte moderna e contemporanea non sono state travolte dai venti della crisi: la caduta dei prezzi registrata sul mercato italiano nel 2008 è rimasta in media sotto al 4%. E se si guarda alla redditività di lungo periodo, gli investimenti su lavori di pittori e scultori negli ultimi dieci anni hanno reso il doppio, come quelli sull'oro. Sono questi i risultati che emergono dalle analisi condotte, in base ai prezzi registrati in asta, da Upb (Unicredit Private Banking) insieme ad ArsValue (l'internet company che riunisce consulenti del mondo dell’arte e della finanza). L’indagine evidenzia che nonostante la recessione il martello del banditore nel 2008 non si è fermato prima per i dipinti degli artisti più quotati, mentre i prezzi hanno subito flessioni più decise quando sono state battute le opere di autori meno affermati. Gli indici Upb-ArsValue, infatti, hanno segnato il calo più lieve (3,19%) per i lavori dei maggiori 50 artisti e un ribasso più alto (4,78%) per le opere delle prime 200 firme.
di SABINA LICCI ROMA - È l'Italia del vino ad essere salita ieri in passerella a Verona, dove ha aperto i battenti la 43° edizione del Vinitaly, la prima manifestazione espositiva mondiale del settore che si concluderà il 6 aprile al Veronafiere. Un'edizione particolarmente attesa per comprendere l'orientamento del prodotto leader del made in Italy in tempo di crisi, a cui partecipano 4.250 espositori provenienti da 29 Paesi, il 2% in più rispetto allo scorso anno. Dopo il saluto del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, che in una lettera ha sottolineato l'importanza del comparto vitivinicolo per un più generale rilancio dell'economia italiana, il ministro delle Politiche agricole Luca Zaia ha tagliato il nastro sotto il segno dell'ottimismo, ricordando che la vitalità del patrimonio vitivinicolo è dovuta a tradizioni regionali e l'innovazione. «Siamo in un momento di grande difficoltà ma il settore ha radici solide anche sui mercati esteri», ha detto Zaia, ricordando come l'Italia nel 2008 abbia esportato il 7% in meno in termini di quantità, ma con una crescita dell'1,7% in valore, a dimostrazione che la qualità è sempre più apprezzata; in pratica su un export dell'agroalimentare pari a 24 miliardi, il vino vale 3,6 miliardi. Il vero nodo da affrontare è la riduzione dei consumi dovuto a motivi salutistici, legislativi con limiti per la guida sempre più restrittiv: «È intollerabile - ha detto Zaia - considerare in stato di ebbrezza chi ha bevuto due bicchieri di vino e ora la Commissione trasporti vuole abbassare fino a 0 il limite di presenza di alcol nel sangue per i minori di 21 anni».
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Venerdì 3 aprile 2009
SINCERITA’, LA MUSICA RILANCIA I VALORI PER I PIU’ GIOVANI
ACQUA SPA IN CAMPAGNA ELETTORALE
di ALDO VIVIANO
di G. ROSA* e M. PICI IL MONDO canoro ha riportato in auge la parola “sincerità”. Se questa ha un significato, non è cioè soltanto flatus vocis, occorrerebbe disporsarla nelle attuali contingenze socio-politiche ad un'altra, pur essa ossitona, che è “sobrietà”, qualità di chi è sobrio, moderato, alieno da superfluità, parsimonioso. E' rientrato in casa un termine di matrice religiosa smarritosi nei meandri labirintici di orizzonti ingannevoli, fragili, illusori. Tutti aspirano a raggiungere traguardi migliori, interessanti, però è da saggi sognare un tenore di vita al di là delle possibilità concrete, reali, di gradualità economica con cui si può avanzare? Occorre sperare se non si può fare oggi quanto magari qualche quinquennio addietro era attuabile. Un buon rimedio è far conoscere alla nuova generazione il valore delle cose essenziali della vita. Primum vivere, deinde philosophare recita l'adagio latino. Ogni finalità va perseguita riflettendo che anche gli altri hanno i loro diritti, e che soltanto quando tutti si sentono rispettati può venire la pace a garanzia di stabilità. Chi non vede oggi , ad esempio, insicurezza, violenza, arbitrio, latitanze? Si vorrebbe che fossero altri a risolvere o sciogliere i nodi di un tessuto antropologico malato, mentre si è tutti, indistintamente, sulla stessa barca responsabili remoti di mali che affliggono le comunità. C'è diffusa la mentalità piuttosto angusta del famoso familismo amorale denunciato da sociologo d'oltreoceano in un borgo lucano, che mira a tutelare le proprie cose, i fatti di casa propria, e a non rendersi conto che si fa parte tutti della collettività e che a nessuno gruppo o famiglia è lecito estraniarsi dalle vicende della popolazione di cui si fa parte non solo in anagrafe, quanto soprattutto nel valido inserimento dei rapporti reciproci tra categorie e classi. Dovrebbe essere definitivamente tramontata l'idea di avere tutto per sé con il minimo di doveri, sottacendo magari che ad altri non tocchi il massimo auspicato a proprio uso e consumo. Si parla tanto, si discute molto, a volte addirittura si inveisce! Contro chi poi? Però fare il primo passo per cambiare orientamento, atteggiamento, si esita o si rifiuta il sacrificio personale. Mancano persone disposte a farlo, a superare egoismi, rivalità, arrivismi, pronte a praticare sani principi di civile convivenza, rispettose delle condizioni di tutti, illuminate da visione realistica dei diritti e dei doveri. E' questa l'introduzione a nuova cultura di vita,al futuro possibile, senza illusioni o sogni utopici. Alcune famiglie hanno già fatto tali scelte che possono essere una proposta di ordinarietà. Forse è giunta la stagione di mutare mentalità e riscoprire che si può vivere a livello delle proprie risorse, e condividere la sorte del prossimo. Per cui non si pensa solo a se stessi, bensì insieme si invita alla grande speranza verso un domani migliore dell'oggi. La crisi attuale, più che di natura economica, è spirituale. L'uomo non è solo materia, corpo, ma altresì spirito. Nelle sue piccole o grandi necessità va aiutato, nella persona tutta intera!
UNA SINISTRA DI CLASSE di GIACOMO NARDIELLO* I COMUNISTI e tutte le forze e i movimenti anticapitalisti e ambientalisti hanno una lista comune e unitaria per le europee. Hanno un simbolo comune e unitario. Hanno la falce e il martello del lavoro come elemento unificante. E’ una buona notizia anche per quanti in Basilicata credono che la sinistra di classe abbia ancora molto da dire e da fare. Specie da noi, in una fase in cui il trasformismo con il cambio di casacca e la voglia di fare nuovi partiti è diventata la nuova tendenza politica, una sorta di moda che i più furbi seguono per salvare la poltrona, tornare ad un simbolo che ha motivato intere generazioni è un messaggio che ha un significato particolare. Vogliamo cioè indicare alla gente che c’è una strada per uscire dalla crisi della politica e con essa del centrosinistra che va completamente rifondato come alleanza politica se si vuole realmente contrastare la deriva del trasformismo e il rischio del Pdl più alleati dell’ultima ora. Oggi dunque dopo le ferite drammatiche di questi anni ed anche dopo le sconfitte, inizia una nuova stagione. E' quella che molti compagni hanno voluto con tenacia, con sacrificio, con una tenuta irriducibile. Se questa stagione è iniziata lo dobbiamo a loro. A loro che in ogni collocazione si sono battuti per l'unità dei comunisti e per la formazione di un fronte anticapitalista ed ambientalista capace di ricostruire nel nostro paese una sinistra di classe e di massa, unica risposta all'egemonia produttiva, sociale e culturale del capitalismo. La lista alle europee è l'inizio di questa ricostruzione che avrà un percorso lungo e difficile dove vanno abbandonati patriottismi di bandiera e conflitti minoritari a vantaggio dell'unità condivisa e dell'allargamento del fronte di lotta e di scontro. Questa ricostruzione si rivolge a tutte le forze critiche che si muovono nella società dalla Cgil, isolata dai padroni, a tutto il sindacalismo di base, al volontariato, alle forze del sapere e della scienza, al cattolicesimo critico. Tutte queste forze oggi sono prive di rappresentanza politica ad ogni livello e tuttavia, ognuna nel proprio ambito, si muovono contro lo stato di cose esistenti. In altre parole il dominio incontrastato del capitale. Nella crisi destinata sempre più ad aggravarsi il compito dei comunisti uniti e delle forze anticapitalistiche è quello di costruire barriere di difesa al lavoro, alla sua dignità, alla sua sicurezza. *capogruppo del Pdci in Consiglio regionale
RISORSE UMANE: RIFLESSIONE SUL MODELLO TOYOTA di GIUSEPPE SPADAFORA dalla prima essere profondamente ripensato, il problema delle risorse umane per il lavoro diventa un nodo centrale e ineludibile, specialmente all'interno delle politiche della formazione scolastica e universitaria. È ben noto come illustri economisti, anche premi nobel, negli ultimi decenni (ricordiamo tra gli altri Gary Becker e Daniel Kahneman) hanno teorizzato in vario modo sui concetti di capitale umano e di risorsa umana per abbracciare e favorire i processi dello sviluppo economico e sociale e comprendere il perché il concetto di “società della conoscenza” stia diventando un'idea modello nell'ambito delle teorie economiche. In effetti, per dirla con molta franchezza, queste idee spesso non hanno trovato una valida applicazione nella realtà sociale. Ad esempio, non è chiaro, al di là delle numerose ricerche in campo economico e socioculturale, come i processi formativi del sistema scolastico e universitario possano concretamente determinare trasformazioni significative nel breve-medio termine nel sistema di sviluppo sociale. In questa problematica ancora del tutto da esplorare potrebbe essere interessante un confronto critico con una delle rivoluzioni più significative dell'organizzazione del lavoro e del sistema di formazione industriale e cioè il toyotismo, o come più correttamente è definito, il “sistema toyota”. Com'è abbastanza noto, questa nuova organizzazione del lavoro nel sistema produttivo, sorta verso la fine degli anni quaranta in Giappone per merito di Taichi Ohno, è diventata una filosofia del lavoro invocata addirittura da alcuni esperti (Galgano, 2005) come un punto di forza per risolvere i problemi del sistema produttivo e della Pubblica Amministrazione in Europa. Del sistema Toyota si discuterà all'Unical il 4 Aprile in Aula Magna alle ore 10, nell'ambito di un master sulla formazione degli insegnanti con la collaborazione della Facoltà di Lettere e Filosofia e della Facoltà di Ingegneria. Il mondo della scuola e dell'università, dunque, si confronta non con studiosi dei processi del lavoro, ma con due top managers, Franco Caracciolo e Jacopo D'Andria che tratteranno il programma educativo che
la Toyota ha avviato da tempo per le scuole e, soprattutto, l'importanza della risorsa umana per progettare il futuro dell'automobile. Nel variegato dibattito sulla correlazione ricerca-formazione nel sistema della scuola, dell'università e del sociale forse non è stato adeguatamente approfondito il rapporto tra la risorsa umana e il mondo del lavoro, nonostante vi sia una letteratura vastissima a livello internazionale sull'argomento e una storia critica altrettanto significativa. Giovani Gentile, ad esempio, nella sua opera postuma Genesi e struttura della società, parlava di un “umanesimo del lavoro” che avrebbe dovuto superare il concetto di “umanesimo della cultura”. E ancora, come non ricordare la polemica nel dibattito sulla scuola tra la formazione del cittadino e quella “dell'addetto all'industria” (i tayloristi dell'educazione) negli anni '20 negli Stati Uniti. Per non parlare del dibattito in corso sul rapporto tra formazione e mercato del lavoro che propone un quesito irrisolto per i sistemi formativi: deve essere il sistema del mercato e della produzione a dettare gli orientamenti al sistema di formazione o è compito del sistema di formazione pubblico o privato ipotizzare una competenza formativa flessibile che possa orientare i giovani alle scelte al lavoro del futuro? In questo senso il confronto con il “toyota way” da parte del mondo della scuola e dell'università potrebbe essere un punto di partenza per una riflessione approfondita su una adeguata formazione della scuola e dell'università che orienti tanto a scelte consapevoli nel mondo del lavoro, quanto alla riformulazione dei curricula scolastici e universitari, per “contaminare” la preparazione umanistica con quella scientifico-tecnologica, e per definire un profilo alto di formazione del cittadino e del lavoratore della conoscenza. Ripensare la democrazia, in un momento così difficile del nostro tempo storico, significa considerare la formazione umana come l'unico progetto per ritrovare il senso della politica e rimodellare i valori culturali e tecnologici al fine di concepire un futuro sostenibile e aperto ai cambiamenti futuri. *presidente del Comitato Ordinatore della Facoltà di Scienze della Formazione dell'Unibas
NONOSTANTE la campagna elettorale non sia ufficialmente partita già si ripropongono gli usi e le consuetudini della peggiore politica. Ci riferiamo all'avviso emesso da Acqua spa, con il quale la società “pubblica” ricerca quattro ispettori di cantiere, cui sarà corrisposto un compenso di 10.000 cadauno. L'estensore dell'avviso è stato estremamente chiaro, la selezione avverrà attraverso la valutazione dei curriculum e nello specifico “non è posta in essere alcuna procedura concorsuale, paraconcorsuale o di trattativa privata e non sono previste graduatorie”. Conseguentemente tutti gli interessati sono avvisati “la meritocrazia non è di casa in Acqua spa”. La questione evidenziata ci porta a sostenere che nonostante gli episodi di disgregazione del centrosinistra lucano sono oramai quotidiani, i superstiti ancora ancorati alle poltrone del potere, cercano con tutti i mezzi un consenso oramai perduto portando avanti antiche pratiche che sono state la rovina della nostra società. L'appello alla trasparenza nelle assunzioni da parte degli enti pubblici, lanciato alcuni mesi fa da Lacorazza, che a noi piace sempre ricordare, continua a rimanere inascoltato. In questo periodo i vertici del centrosinistra sono così affaccendati nell'opera di arginare le fuoriuscite che qualsiasi questione, compresa quella morale e di correttezza verso i tanti giovani alla ricerca di un lavoro, risulta essere poco importante. Oggi, nel centrosinistra la parola d'ordine è restare uniti, e per ottenere ciò tentano di accontentare le più svariate richieste con qualsiasi mezzo, anche quindi con le convezioni da 10.000 euro. Quando esposto conferma la tesi da noi sostenuta, il centrosinistra lucano oramai è finito. Si è autodistrutto per la troppa avidità di potere ma allo stesso tempo, questa la nota dolente, ha annientato anche la nostra regione, in quanto le scelte fatte in questi anni di governo non sono state in grado di generare sviluppo e quindi ricchezza sul nostro territorio. Nei prossimi mesi gli esempi del più becero clientelismo si intensificheranno, quello che però i cittadini lucani devono tenere bene a mente che oggi per tutti noi è arrivata l'ora della nostra rinascita. E' indispensabile però, dare con il voto di giugno un segnale chiaro ed inequivocabile, decretando così la morte di una classe politica malata che tanto male ha fatto a tutti noi. *PDL Potenza
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Venerdì 3 aprile 2009
SCUOLA UN PIANO SENZA PACE di FRANCESCO MOLLICA I MALUMORI che provengono dal Comune di Venosa in merito alla soluzione prospettata dalla Direzione Generale dell'Ufficio Scolastico Regionale sull'applicazione del Piano di Dimensionamento Scolastico, conferma la totale inadeguatezza e arbitrarietà della proposta formulata, tanto da far preannunciare, laddove necessario, l'intenzione di agire anche per vie legali. Le indicazioni date dal Dirigente Scolastico Regionale circa l'applicazione, o meglio la disapplicazione, del Piano di dimensionamento scolastico confermano e acutizzano il rammarico già manifestato in precedenza. Ancora il lavoro svolto nelle Commissioni e in Consiglio regionale, va a finire nel nulla. Lascia basiti l'indicazione fornita dal dirigente scolastico regionale diretta a disattendere ed a non considerare il Piano Scolastico licenziato, non senza difficoltà e non senza polemiche, dal Consiglio Regionale. All'indomani della discussione in Consiglio dell'atto su cui ancora oggi si dibatte, si è dovuto constatare come sul lavoro svolto con attenzione ed impegno sia prevalso il mercimonio che alcuni attori politici avevano messo in atto ma, nel contempo, pur non condividendo per alcuni aspetti l'atto licenziato dall'organo legislativo regionale, ci si è dovuti fermare dinanzi alla volontà espressa da tale organo ed alla valenza normativa dell'atto. Oggi, quindi, l'invito a disattendere il Piano si pone come invito a non considerare la valenza e il carattere vincolante degli atti del Consiglio regionale, cosa che porta in sé una serie di conseguenze molto gravi. In primo luogo infatti svuota il Consiglio dei poteri decisionali che gli sono propri e che gli discendono dalla legislazione nazionale e dalla stessa Costituzione, in secondo luogo crea un pericoloso precedente che potrebbe aprire la strada a continue disattese delle decisioni in Consiglio, rendendo vano il lavoro che si svolge in Consiglio ma anche tutte quelle attività propedeutiche svolte dalle commissioni e da tutti gli altri soggetti coinvolti nell'iter amministrativo. Inoltre, alla luce delle sempre maggiori difficoltà che il Consiglio incontra nello svolgimento delle proprie attività, considerate le continue sospensioni per mancanza di numero legale, occorre fare in modo che quegli atti che vengono approvati non siano poi disattesi. Infine tale presa di posizione dell'Ufficio Regionale Scolastico aumenta il malcontento delle Amministrazioni Locali e rischia di generare conseguenze e ritardi che potrebbero ripercuotersi sull'approvazione del Piano Scolastico definitivo. La speranza è che la ragione ed il buon senso prevalgano su proposte che, in un certo senso potrebbero definirsi indecenti, e che l'impegno venga rivolto ad iniziare a predisporre la fase, già preannunciata, di riesame dell'intero Piano. E' con il dialogo ed il confronto tra tutti i soggetti coinvolti, ivi comprese le Amministrazioni Comunali, che si devono trovare le soluzioni e non di certo con l'invito a non rispettare le indicazioni che pervengono dagli organi preposti, tra l'altro è un controsenso che la scuola, titolare dell'insegnamento e che infonde ai giovani il valore del rispetto degli insegnanti, sia la prima a non tenere nella dovuta considerazione i valori di cui è portatrice. *consigliere regionale Federazione di Centro
SCHETTINI, STORIA QUALI LE PROSPETTIVE DI UN SOCIALISTA DEL CENTROSINISTRA? di NICOLA SAVINO IERI, tutta la popolazione di Pescopagano ha partecipato con grande commozione al lutto cittadino per la morte di Fernando Schettini. Tutti i sindaci della Comunità montana e socialisti di altre aree, come Albano di Lucania e Lauria, hanno sottolineato -con le loro fasce e i gonfaloni - stima, affetto e rispetto per le qualità morali e politiche di uno dei Padri fondatori della Regione. Che fu artefice della rete sanitaria regionale, già collaborando - con lo sguardo rivolto alle esigenze lucane -alla redazione della legge Mariotti, Ministro socialista. Le mura della Sua nobile Città (il Vice, porgendogli il saluto, l'ha definito “non uno dei tanti ma il Sindaco per sempre!”) tappezzate dal saluto di moltissime associazioni politico-culturali, mentre il corteo, cadenzato dai brani struggenti della giovane banda, attraversava strade tappezzate di fiori e (persino!) di garofani. Anche dalla Regione, dalla Provincia, dai Partiti molti Rappresentanti; e il saluto del Presidente De Filippo. Un'atmosfera di sentimenti tanto mesti ed accorati quanto la grande Folla coltiva e prova solo per i “galantuomini”. A chi, come lui, ha dedicato la sua esistenza ad impegni di profonda umanità e competenza, quali la medicina e la politica, testimoniando con intelligenza e lungimiranza. Sia quando, pur da incarichi minori quale l'EPT, riuscì a difendere il futuro del territorio e le sue bellezze, impedendo la cementificazione della costa di Maratea; sia quando, pur rischiando la pelle e costretto ad un pesante regime di protezione, con una battaglia durata ben 10 anni ,impedì,col consenso unanime del consiglio, che - attraverso convenzioni con una clinica privata l'intreccio di affari e politica attecchisse fra noi e con esso il malaffare (vicenda su cui, chi primeggia nella e per la denuncia della Basilicata… mafiosa, inspiegabilmente tace!). Espressione di una Città, che, già dall'assetto urbano e dal decoro di molti palazzi, segnala un '900 di fermenti culturali ed economici alquanto rari a Sud (banche divenute regionali e progetti di produzione elettrica), Fernando Schet-
tini ha servito la Sua Città, la Sua Regione, il Suo Paese animato da una nitida e mai incerta fede socialista, da “socialista (infine) senza Partito”, aderente al PSI dal 1943 fino alla “soppressione violenta”. Con la competenza, la concretezza e la linearità del riformista interessato al “sodo”, a risolvere i problemi, invece che alla recita roboante del rivoluzionario populista. Con un socialismo, il suo, teso a “rimuovere gli ostacoli, che, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti (alla) politica” (art.3CC). Tanto concreto e fiducioso nella funzione insostituibile dei Partiti (art.49 ...) che, dall'Ept, mobilitando non pochi di noi nelle Pro Loco, ci conquistò all'organizzazione di quel Psi tanto degno della fiducia dei Lucani ed, al suo seguito, tanto capace di autentico Riformismo, da meritare nel '92, in piena Tangentopoli, il 22% dei voti e 3 parlamentari nazionali. Certo, poi venne il grande dolore della diaspora e l'esplodere della solita corsa verso il solito carro. Ma egli non si scoraggiò, non si ritrasse come taluni di noi. Continuò nel suo impegno, ritornando alle origini. In quella Pescopagano dove la “Sua” tradizione socialista è rimasta forte, nel cuore della gente, profondamente segnata dal grandissimo lavoro ch'egli ha compiuto anche perché sorretto ed espresso dalla Città. Alla quale, noi socialisti testardi e senza partito, continuiamo a guardare con fiducia nell'interesse della Basilicata. Ma anche per sentirci più vicini al Fernando che ci ricordava come “tra due punti, la più diritta è la retta” e che all'obiettivo civile si può, ovunque, tendere “dritto”: con la fede politica di sempre, anche con un piccolo gruppo... Ecco a un uomo con questa storia, che ha inteso e testimoniato con onestà e linearità il suo impegno; a questo Socialista che la Sua Città e l'intera Basilicata hanno salutato con tanto sincero affetto, non credo sia stato giusto affibbiare - in una prima pagina - il titolo di “ex potente”. Grave errore far di tutta l'erba un fascio. Nel caso, un incredibile pugno allo stomaco, assolutamente inaccettabile!!
ALITALIA, UN AIUTO AGLI AZIONISTI L’ADICONSUM di Basilicata a seguito di numerose richieste pervenute localmente da parte degli obbligazionisti dell'Alitalia, che rischiano di veder azzerato ogni loro risparmio, fa presente che la situazione è molto complessa ma chiara. La vecchia Alitalia non esiste più e il commissario straordinario gestisce solo debiti (2,2 miliardi) e dipendenti in cassa integrazione. La nuova Alitalia è di proprietà della CAI cui non può essere addossato nessun impegno economico. Una situazione, questa, derivante dall'emanazione di una specifica legge, che ha consentito la creazione di una “scatola vuota”, la vecchia Alitalia, e di costituire una nuova società con un esborso di poco più di un miliardo di euro. Tale legge ha reso impraticabile il ricorso alla magistratura ovvero ha provocato giudizi negativi da parte della magistratura stessa. L'Adiconsum insiste nei confronti del Governo, affinché gli impegni espliciti e ripetuti del residente del Consiglio di salvaguardare TUTTI i risparmiatori siano rispettati. Nel contempo, il 20 aprile è convocata a Roma l'Assemblea degli obbligazionisti Alitalia. L’Adiconsum ci sarà e invita quanti non potranno essere presenti a rilasciare la delega, entro il 10 aprile 2009. Adiconsum Basilicata
di FRANCESCO BOCHICCHIO FRANCESCHINI ha sferrato la sfida al centro-destra proprio al Nord, evidenziando che il centro-destra ha ivi fallito, mandando in declino quello che doveva essere uno dei simboli economici del Nord, l'aeroporto di Malpensa: quasi immediatamente, D'Alema ha lanciato analoga sfida al Sud, affermando che lo stesso non può essere lasciato al centro-destra. Al di là degli aspetti elettoralistici, fondamentali in qualsivoglia sistema democratico, interessa vedere quale sia il progetto politico sottostante a tali tentativi, in quanto, senza un progetto politico sottostante, la ricerca di consenso elettorale diventa fine a sé stessa e quindi la deriva verso il clientelismo diventa inevitabile. In Franceschini il progetto politico è chiaro ed univoco: il Nord, soprattutto nella zona più produttiva ed efficiente, quella del Nord-Est, è stato lasciato al centro-destra, che, presentandosi, soprattutto nelle componenti ex Forza Italia e Lega Nord, quale il partito delle “Partita IVA”, ha ottenuto un grande successo presso professionisti e piccole imprese; ma tale successo non ha una base progettuale e contenutistica vera, in quanto gli elementi di consenso non sono andati al di là dello scarso rigore nella lotta all'evasione fiscale - rispetto a cui tali categorie sono i soggetti più esposti - e in altri aspetti pubblicistici, quale la repressione penale del falso in bilancio, o più radicalmente quale lo scarso rigore nei controlli dal passaggio dalla lira all'euro, nonché dello smantellamento delle facoltà economiche e normative dei lavoratori dipendenti; in particolare, è mancata una strategia in materia di politica industriale e finanziaria, dove si sconta la totale inidoneità del centro-destra a porre attenzione ai problemi di una società a democrazia matura sviluppata. Il consenso acquisito ha quindi valenza in negativo, a favore dei profili egoistici di tali categorie, ma non in positivo, per favorire lo sviluppo effettivo delle stesse categorie: la visione del centro-destra assistenziale e di favoritismo verso gli imprenditori “amici” ha determinato il salvataggio di Alitalia secondo un intervento dai profondi punti dubbi, a danno dell'efficienza, della concorrenza e della mancanza di conflitti di interessi, provocando le basi per lo smantellamento di Malpensa; lo sfavore verso le offerte pubbliche di acquisto ostili può pure agevolare l'attuale compagine sociale delle società quotate ma provoca l'ingessamento del mercato dei capitali; l'atteggiamento populista e punitivo di Tremonti nei confronti della banche ha determinato norme ad effetto ma dalla scarsa pregnanza (conflitti di interesse, etc.) e un incremento di tassazione dalla scarsa perspicuità in quanto privo di basi effettive e con alte possibilità di traslazione sui clienti (Robin Tax); ed
adesso il ricorso ai prefetti per assicurare che le banche non facciano venir meno il sostegno alle imprese produttive si presenta quale misura spettacolare, ma inidonea di certo a favorire una atteggiamento più flessibile delle banche a favore delle imprese medie e piccole, rivelandosi addirittura tale, per l'improprietà dei mezzi giuridici utilizzati e per la circostanza che i prefetti sono esperti in materia non economica, ma di ordine pubblico , a meno che non si voglia creare un fantasioso ordine pubblico economico, da spingere le banche ad un atteggiamento di arroccamento, proprio di chi si sente sotto assedio. Pertanto, Franceschini ben fondatamente può pretendere di proporsi ai ceti produttivi del Nord per offrire loro un patto ed un'alleanza stabile per la produttività. Certo, è solo un avvio: occorrerà convincere gli stessi che un atteggiamento egoistico accentuato è controproducente per i loro interessi, come la crisi finanziaria, provocata dalla mancanza di limiti alla speculazione ed alla ricerca di profitti abnormi, dimostra; altrettanto certamente, l'alleanza con i produttori non autonomi, vale a dire i lavoratori dipendenti (senza il concorso dei lavoratori dipendenti, lo sviluppo delle imprese è velleitario, e la crisi ha dimostrato che il solo concorso della proprietà e dell'altro “management” diventa addirittura controproducente), richiede una progettualità politica estremamente sofisticata, ma l'avvio è poderoso e serio; E' l'imbocco deciso di un progetto politico di alto livello. Ben diverso il discorso per l'apertura di D'Alema al Sud: manca, in tale apertura, una proposta politica per il Sud, che lamenta un “deficit” di produttività e di efficienza rispetto al Nord; in particolare, anche alla luce di esperienze di malgoverno del centrosinistra al Sud, non si comprende dove sia il segno di un'inversione di tendenza. E' non è un caso che tale discorso sia stato impostato da D'Alema, che ha sempre brillato per tattica, ma non per strategia. In definitiva, il centro-sinistra ha tutti i titoli per porsi quale interlocutore privilegiato dei produttori del Nord, sia imprenditori e lavoratori autonomi sia lavoratori dipendenti, anche se occorre sviluppare tutti gli aspetti del programma, ancora all'avvio, mentre il discorso è addirittura ancora da avviare per il Sud ed in genere per il settore della Pubblica Amministrazione, per l'Educazione (caro Vernavà, qui è il Tuo campo), per il Turismo e per il Terziario; la strada è ancora lunga, ma almeno Franceschini ha posto le basi effettive per tale intrapresa, con un concreto avvio per il primo discorso, che invece manca ancora nel secondo.. studiobochicchio@legalebochicchio.it
L’IMPEGNO DELLA PROVINCIA PER IL VOLONTARIATO di DOMENICO IACOBUZIO* CON la stipula del contratto tra l'assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Potenza e Basilicata Soccorso si conclude la fase istruttoria che porterà, nei prossimi giorni, all'avvio del corso BLSD propedeutico all'uso del defibrillatore riservato alle associazioni iscritte al Forum Provinciale di Volontariato di Protezione Civile. Questa iniziativa vede la Provincia di Potenza tra le prime amministrazioni che hanno attività di questo genere e si inserisce nelle azioni dell'assessorato alla Protezione Civile della Provincia di Potenza rivolte al mondo del volontariato, al fine di sostenere le attività delle associazioni e aumentare il livello di conoscenza su specifiche tecniche di soccorso in materia di Protezione Civile, proprio attraverso specifici percorsi formativi finalizzati a sperimentare e migliorare l'applicazione di tecniche di salvataggio particolari, come ad esempio quelle relative alla gestione degli arresti cardiocircolatori e/o respiratori. Al corso, che si terrà a Potenza presso la sede di Basilicata Soccorso, parteciperanno oltre trecento volontari, scaglionati in gruppi di venticinque unità. L'impegno della Provincia per questa attività ammonta a diecimila euro e prevede, oltre al corso base, una formazione aggiuntiva per quei volontari particolarmente adatti a divenire istruttori per le stesse Associazioni di Volontariato, contribuendo in tal
modo alla più ampia diffusione della conoscenza delle tecniche di salvataggio in questione all'interno del mondo dell'Associazionismo di protezione civile. La Provincia di Potenza pur non avendo una competenza specifica per la gestione del volontariato (che è in capo alla Regione Basilicata), ha avviato una serie di iniziative volte alla promozione e formazione del mondo del volontariato, proprio perchè oggi ai volontari di protezione civile viene chiesta, oltre alla voglia di servire gratuitamente il prossimo, soprattutto professionalità durante gli interventi. *assessore alla Protezione civile
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Venerdì 3 aprile 2009
24 ore in Basilicata
Nove persone accusate di aver favorito l'ingresso e la permanenza illegale di cittadini marocchini
In Val d’Agri giro di clandestini Gli immigrati pagavano fino a 7.000 euro per entrare e lavorare in Basilicata POCHI GIORNI FA
VAL D'AGRI - Favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a fini di lucro. Con questa accusa sono scattati ieri mattina i provvedimenti per 9 imprenditori e agricoltori del posto. Otto denunciati in stato di libertà e uno agli arresti domiciliari. La scusa con cui venivano ingaggiati gli immigrati era quella di aiutarli a trovare un lavoro e una sistemazione in alloggi adeguati. Il mediatore proprio un loro connazionale, H.B. agricoltore marocchino di 41 anni che faceva da gancio per far arrivare nella Valle i numerosi cittadini extracomunitari di origine marocchina. Poi c'erano loro, gli imprenditori e gli agricoltori del posto, che sfruttavano la situazione rimediando documentazione d'ingresso falsa che serviva per il lavoro subordinato stagionale, false comunicazioni di cessioni fabbricati e false dichiarazioni di sistemazione di alloggi per le quali gli extracomunitari sborsavano come controprestazione la somma di circa 7 mila euro. Un giro d'affari che “ruotava” attorno a 130 mila euro. Le vittime poveri immigrati arrivati sul posto con la speranza di “un lavoro e una vita migliori”. L'inchiesta avviata l'estate scorsa è stata condotta dai Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Viggiano congiuntamente ai Carabinieri del nucleo Ispettorato del Lavoro di Potenza. Un’ indagine investigativa che ha consentito durante i mesi di «acquisire elementi di reità a carico delle nove persone dedite al favoreggiamento dell'immigrazione clandestina a fini di lucro» e nella mattinata di ieri l'esecuzione dell''ordinanza di custodia cautelare in regime di arresti domiciliari nei confronti di C.G. impiegato 50enne del luogo nonché il deferimento in stato di libertà con la contestazione dei medesimi reati ad altre 8 persone: G.M. 69enne del luogo, titolare di impresa agricola; M.C. 50enne del luogo, titolare di impresa agricola; L.M. 59enne del luogo titolare di impresa agricola; G.G. 56enne del luogo, agricoltore; L.C. 56enne del luogo, coltivatrice diretta; P.N. 50enne de luogo, titolare di impresa agricola; A.G. 59enne del luogo, titolare di impresa agricola e appunto H.B. 41enne marocchino, agricoltore. «Tutte le persone in questione - viene sottolineato nella nota stampa inviata dal comandante della Compagnia dei Carabinieri di Viggiano, Sabato D'Amico nelle loro rispettive qualità ed in concorso tra loro, al fine di trarne ingiusto vantaggio patrimoniale anche in maniera indiretta, favorivano l'ingresso e l'illegale permanenza sul territorio nazionale di numerosi cittadini extracomunitari di origine marocchina mediante fittizie istanze di ingresso in Italia per lavoro subordina-
POLICORO - Solo lo scorso fine settimana un’altra storia di sfruttamento di cittadini immigrati era salita alla ribalta delle cronache regionali. Questa volta ad essere protagonista una famiglia rumena di tre persone. Padre, madre e figlio erano arrivati a Policoro con la promessa di un lavoro e una degna sistemazione ma, dopo una settimana passata chiusi in un capannone, avevano deciso di scappare. La promessa di un lavoro e di un degno compenso si era rivelata vana: in cambio della loro fatica, infatti, i tre ricevevano solo scatole di fagioli. Allontanatisi dall’azienda dove li teneva un imprenditore agricolo del posto, i tre, avevano deciso di prendere un pullman e tornare in Romania. Lungo la loro fuga avevano però incontrato un’auto della polizia municipale che, dopo aver ascoltato la loro storia, ha provveduto a trovargli una degna sistemazione per passare la notte e per il successivo rientro in patria.
Immigrati al lavoro nei campi
to stagionale, fittizie comunicazioni di cessioni di fabbricati e false dichiarazioni di sistemazioni alloggiative percependo come controprestazione da ogni cittadino extracomunitario la somma contante di circa
7.000 euro. Si calcola - aggiunge nella nota il capitano D'Amico - che le somme indebitamente percepite possano verosimilmente aggirarsi sui 130 mila euro». Angela Pepe regione@luedi.it COOPERAZIONE
L’altro volto dell’immigrazione: la collaborazione e il controllo
Il ponte tra la Provincia e il Burkina Faso COOPERAZIONE e solidarietà, questi i temi affrontati dal vescovo Joachim Ouèdrago pochi giorni fa nel corso di un incontro svoltosi a Senise. Un incontro che il consigliere provinciale Raffaele Soave riprende nell’intervento pubblicato qui di seguito e nel quale si parla di un progetto tra la Provincia di Potenza e il Burkina Faso (Il Paese più povero del mondo e quello al quale apparteneva il bracciante morto quest’estate nei campi lucani): un caseificio che dà lavoro a 15 unità e a circa 180 allevatori. Un progetto che parte proprio dalla considerazione dei viaggi disperati che tantissimi immigrati affrontano quasi quotidianamente. Viaggi che spesso, però, come dimostrano le cronache, di oggi e dei giorni passati, restano un incubo anche una volta approdati in Italia. E la Basilicata non si discosta da questa triste realtà. Bene i progetti di integrazione e cooperazione ma sarebbe necessario anche stringere i controlli per evitare che le vane promesse di lavoro, come nel caso di Policoro e della Val d’Agri, si trasformino in programmi clandestini di sfruttamento della disperazione altrui. m. b. «La visione ormai quotidiana di battelli stracolmi di disperati africani donne, uomini e bambini alla
ricerca di un mondo migliore e le notizie di altre imbarcazioni di fortuna che non riescono a raggiungere le coste italiane e quindi continuano ad incrementare il cimitero del Mediterraneo rafforzano e danno ancora più significato al progetto della Provincia di Potenza con la realizzazione nel Burkina Faso (Il Paese più povero del mondo) di un caseificio che di fatto dà lavoro a 15 unità e a circa 180 allevatori». E' quanto sostiene il consigliere Provinciale Raffaele Soave che, insieme all'assessore Iacovera e con la piena condivisione del presidente Altobello, ha avuto l'opportunità di partecipare in Africa al progetto della Provincia. «Il nostro - dice Soave - è solo un granello di sabbia in quella disperazione fatta di miseria e di attesa. Solamente chi ha avuto l'opportunità di visitare questa parte dell'Africa si rende conto di quanto è urgente la necessità non di commiserazione e di elemosina ma di azioni serie e qualificate nelle infrastrutture e nelle più elementari esigenze di vita quotidiana, acqua, luce, sanità ,scolarizzazione in primo luogo». I temi della cooperazione e della solidarietà sono stati oggetto di discussione e di approfondimenti nei giorni scorsi con il vescovo Joachim Ouèdrago che ha voluto essere presente a Roccanova e a Senise per un incontro ufficiale . A Senise ha incontrato il mondo della scuola per consolidare il progetto già avviato di cooperazione e di gemellaggio tra la scuola media
di Senise-Roccanova e Castronuovo Sant'Andrea ed una pari scuola di Gorom-Gorom. A Roccanova il vescovo Joachim prima ha incontrato la comunità religiosa ed insieme al parroco Don Enio De Mare, dove nell'omelia ha illustrato i temi della solidarietà e dell'impegno dei cattolici nel mondo africano. Dopo la celebrazione, la manifestazione laica con la popolazione di Roccanova che ha riservato al vescovo una calorosa accoglienza ,dove dopo una visione del video della Provincia sull'esperienza del Burkina, il Vescovo ed il Consigliere Provinciale Soave hanno illustrato i temi sopra esposti confidando nell'impegno delle istituzioni e dei cittadini per un rapporto di conoscenza e di collaborazione. Il vescovo Didori ha ringraziato la Provincia per quanto fatto e ha inteso portare la testimonianza diretta del popolo del Burkina Faso che ha bisogno di opere concrete infrastrutturali e di un forte sostegno alla scolarizzazione perché solamente con la conoscenza è possibile puntare ad un mondo migliore. Riferendosi in modo particolare agli ultimi avvenimenti dei disperati che tentano fortuna altrove il vescovo Didori ha così puntualizzato che non è con il pattugliamento delle coste Libiche o la repressione, il confinamento o i fogli di via che si risolve il problema. Il problema è irreversibile e si può emarginare e affrontare solamente con interventi in loco.
LAVORO E SICUREZZA Seminari in Confindustria POTENZA - Si è svolto ieri, nella sede di Potenza di Confindustria Basilicata, il primo dei tre appuntamenti informativi sul tema della sicurezza sui luoghi di lavoro, organizzati da Confindustria Basilicata, Giovani Imprenditori, in collaborazione con la Direzione Regionale Inail. Il tema dell’incontro è stato “Sicurezza sul lavoro: investimento produttivo o costo eliminabile?”. Ad introdurre i lavori Gabriella Megale, presidente Giovani Imprenditori, e Salvatore Ricciardi, direttore regionale Inail Basilicata.A seguire, le relazioni di Nicola Giansanti dell’Inail sul tema “Il D. Lgs. 81/08 e compiti delle figure del sistema di sicurezza” e di Alessandro Romeo, vicedirettore regionale Inail Basilicata sul tema “Nuova organizzazione aziendale in funzione della sicurezza e ruolo dell’Inail”. «Il nostro obiettivo –ha dichiarato Gabriella Megale – è quello di offrire una occasione costruttiva di confronto su un tema di grande rilevanza per le imprese, quale la sicurezza. Grazie alla disponibilità della Direzione regionale Inail, vogliamo costruire insieme un percorso di condivisione che vada oltre la conoscenza tecnica dei contenuti sul tema, per consolidare un processo culturale che guardi alla sicurezza quale elemento fondante del fare impresa e non come un mero costo, come erroneamente talvolta viene pubblicamente affermato». Il ciclo di appuntamenti informativi “Soluzioni Informali” prevede altri due incontri, in programma nei giorni 22 e 29 aprile.
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Venerdì 3 aprile 2009
“Interesse Uomo” presenta la relazione sull’attività di prevenzione e contrasto del fenomeno
Usura in aumento in tempo di crisi Nel 2008 boom di domande per il Credito Etico Casa: da febbraio 116 richieste POTENZA - “Avvoltoi sulla crisi” è il nome che la Fondazione antiusura "Interesse Uomo", ha dato alla relazione sulle attività di prevenzione e di contrasto all'usura svolte nel 2008 nel territorio della provincia di Potenza. Il documento è stato presentato ieri, presso la sala Giunta di piazza Mario Pagano, dal presidente don Marcello Cozzi con la collaborazione del vicepresidente e consigliere provinciale Nicola Manfredelli, del presidente della Provincia Sabino Altobello e degli operatori della fondazione. La Fondazione, nella sua attività di prevenzione all'usura, ha sviluppato tre tipologie di finanziamento. L'attività principale riguarda il Fondo antiusura ossia la prestazione di garanzia su finanziamenti concessi a quanti non hanno la possibilità di accedere al credito ordinario. «Nel corso del 2008 l'ammontare complessivo garantito è stato il doppio rispetto al 2007: 111 mila nel 2008 e 56 mila dell'anno precedente» ha spiegato don Cozzi. Altro intervento riguarda il Credito Etico, finanziato dall'Amministrazione Provinciale del capoluogo ma che nel corso del 2008 ha vissuto una flessione. La cosa nuova che ha segnato l'inizio del 2009 riguarda l'apertura di una speciale linea di finanziamento destinata a quanti, a causa della propria precarietà lavorativa, vivono serie difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo casa. «A partire dal 2 febbraio, data di inizio di questo progetto denominato “Credito Etico Casa”, abbiamo avuto 116 richieste di interventi» ha commentato preoccupato don Cozzi. A dimostrazione dell'interesse riscontrato dall'iniziativa Credito Etico Casa, Altobello ha annunciato per domani mattina, presso la Provincia, un incontro con una delegazione di lavoratori della Mahle proprio su tale opportunità. Novità del 2008 è stata l'apertura del “Fondo mi-
crocredito diretto per le emergenze” destinato, appunto, esclusivamente a casi di urgenza (richieste di intervento nei pagamenti di bollette o di spese improvvise) grazie alle donazioni liberali ma soprattutto alla donazione da parte della Sezione Lucana dell'Unitalsi. Nel 2008, la Fondazione ha continuato a svolgere attività di informazione, sensibilizzazione e denuncia. Ad esempio è stata realizzata la Terza edizione della Carovana antiusura che ha portato l'Ente a organizzare dibattiti pubblici monotematici di sensibilizzazione sull'usura presso numerose popolazioni. Altra attività di rilievo nella quale la Fondazione si è impegnata è la costituzione di parte civile in 2 processi per usura svoltisi davanti al Tribunale di Lagonegro. Inoltre è da rilevare che nel 2008 sono stati adempiuti tutti gli atti che permetteranno alla Fondazione, nel corso del 2009, di costituirsi parte civile nel processo cosiddetto Iena 2 fra i cui reati, per i quali è stato disposto il rinvio a giudizio, figura esserci anche l'usura. «Di anno in anno aumentano i comuni del territorio provinciale che chiedono aiuto: nel 2008 la percentuale è salita all'85%. In Basilicata vi è stato un aumento dell'usura e in questo momento di crisi economica mondiale, essa si sta insinuando tra tutti gli strati sociali della popolazione compresi quei soggetti una volta ritenuti immuni da questa piaga» ha concluso don Cozzi. Per Nicola Manfredelli «l'impegno della Provincia nell'attività di contrasto all'usura è un esempio di buona amministrazione, particolarmente rilevante in una regione dove, secondo i dati dell'osservatorio della Fondazione, l'indebitamento medio per famiglia è di oltre 22 mila euro». Antonella Mariani regione@luedi.it
Un momento dell’incontro. In fondo don Marcello Cozzi
NORMATIVA
Passa il ddl anti estorsione. Plauso dalla Padania “SCACCO matto agli usurai”, così titolava ieri La Padania, il noto quotidiano della Lega Nord, riportando la notizia dell’approvazione, da parte del Senato, del ddl contro usura ed estorsione. «La nuova normativa, voluta dal Carroccio, difende famiglie e imprese dai "cravattari"» spiegava ancora il quotidiano sottolineando l’importanza del provvedimento, un provvedimento passato all’unanimità con 237 voti favorevoli. Il provvedimento nasce dalla fusione di due disegni di legge di iniziativa dei senatori Roberto Centaro e Stefano De Lillo (entrambi del Pdl) sui cui testi ha lavorato la commissione portando un testo bipartisan. Il provvedimento antiusura è considerato importante perché introduce, per la prima volta in Italia, il concetto del sovraindebitamento consentendo una procedura che porti a comporre il contrasto tra il debitore e il creditore attraverso le camere di commercio, avvocati, commercialisti e notai, considerati come soggetti
impegnati nella direzione conciliativa. Nel disegno di legge per sovraindebitamento si intende una situazione di perdurante squilibrio economico fra le obbligazioni assunte e il patrimonio disponibile per farvi fronte. Si tratta, in sostanza, di una crisi di liquidità che può spingere l’indebitato verso gli usurai e il disegno di legge introduce uno strumento specifico, modellato sulla falsa riga di quello fallimentare-concorsuale, per risolvere la situazione. Altro punto qualificante della legge è l’erogazione di mutui da concedere agli imprenditori vittime dell’usura con un’apposito fondo di solidarietà. L’articolo 1 del ddl prevede, infatti, che l’erogazione si consentita anche all’imprenditore dichiarato fallito previo parere favorevole del giudice delegato al fallimento, a condizione, ovviamente, che non abbia riportato condanne per reati che riguardino proprio l’usura o delitto contro il patrimonio. Il ddl aumenta anche le multe per i colpevoli di usura e rende impossibile per i reati di usura ed estorsio-
La richiesta al responsabile Pd del settore è di intervenire presso il ministro
Scuola, Margiotta e Luongo da Fioroni «Deve essere attuata la delibera regionale» POTENZA – Ancora la scuola al centro del dibattito politico. Gli onorevoli Antonio Luongo e Salvatore Margiotta (Pd) hanno incontrato ieri Beppe Fioroni, responsabile scuola e università del partito, per chiedergli «di svolgere un’azione forte sul ministro Gelmini, affinché riveda la decisione di non dare attuazione piena alla delibera sul dimensionamento scolastico approvata dal Consiglio regionale». Lo hanno riferito, in una nota, gli stessi parlamentari lucani. «Le politiche del Governo – hanno aggiunto – colpiscono negativamente la scuola lucana, che subisce un ridimensionamento degli organici per circa 700 unità. Inoltre, tale ultima decisione del Ministero determina un grave danno per gli studenti di Potenza, di Venosa e di Avigliano: ciò è inaccettabile sotto il profilo del metodo, perchè l’assetto della rete scolastica è di competenza delle istituzioni locali, pur nel rispetto delle linee generali formulate a livello centrale, ed ancor più nel
merito, per i disagi che la decisione del ministero produce. Beppe Fioroni ci ha assicurato che – hanno concluso Margiotta e Luongo – il Pd nazionale farà propria la rivendicazione delle amministrazioni locali e dell’Anci di Basilicata».
Salvatore Margiotta
Ieri giornata formativa a Potenza
Firma Cra - Unibas Equitalia al Park Hotel per borse di dottorato per parlare di Finanziaria POTENZA - Lunedì 6 aprile, alle ore 11,30, a Potenza, presso l'ufficio di Presidenza della Facoltà di Agraria dell'Università degli Studi della Basilicata, verranno firmate le prime convenzioni per due borse di Dottorato di ricerca finanziate dal C.R.A. - Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura. Le borse di Dottorato saranno destinate a giovani laureati che intendono avviarsi alla carriera scientifica. Il Presidente del C.R.A., senatore Romualdo Coviello, il Direttore della Scuola di Dottorato, dott. Carlo Fulco, e la Preside della Facoltà di Agraria dell'UNIBAS, professoressa Ivana Greco, comunicheranno, in occasione delle firme, tutte le iniziative in comune tra i due enti per lo sviluppo della ricerca scientifica in Basilicata.
POTENZA - Si è svolta ieri presso il Park Hotel di Potenza la giornata formativa organizzata da Equitalia sul tema “Tributi locali 2009 - tra manovra Finanziaria, Patto Stabilità e Federalismo fiscale”. Il relatore è stato Cesare Cava, commercialista, pubblicista, esperto di fiscalità locale, docente Anci, Legautonomie, manager in aziende pubblico-private.
ne il ricorso al patteggiamento in modo da evitare uno sconto di pena. Approvati anche una serie di emendamenti che «proteggono» chi è colpito da usura o da estorsione nella fase processuale. Un emendamento del Pd garantisce alla persona offesa dal racket l’incidente probatorio che aiuta a formare la prova immediatamente per evitare successive intimidazioni che in genere la criminalità organizzata esercita durante il processo. Un emendamento del Pdl equipara il processo a quelli che riguardano i minori per cui ci sono norme che consentono di tenere il dibattimento a porte chiuse, di estendere il meccanismo che impedisce di reiterare le testimonianze e l’uso di strumenti, come il cosidetto vetrospecchio e altre apparecchiature che impediscono il contatto diretto tra la vittima e l’usuraio. Il ddl esalta anche il ruolo delle associazioni no-profit nella prevenzione dell’usura ed introduce un vincolo di destinazione dei fondi dei consorzi fidi che ricevono contributi dallo Stato.
In programma un’interrogazione parlamentare
Staminali a Matera Cappato e Bolognetti chiedono risposte MATERA - «Il 31 dicembre 1996, con la legge regionale n° 478, la Giunta regionale lucana istituisce la banca delle cellule staminali cordonali presso l'ospedale di Matera. Nel 2004, la Banca di sangue cordonale viene trasferita dal Centro di Microcitemia, dove era allocata sotto la diretta responsabilità del dottor Carlo Gaudiano, al Centro Trasfusionale dello stesso Ospedale “Madonna delle Grazie” di Matera. Nell'estate del 2006 alcune donatrici apprendono della distruzione (per altri scomparsa) delle cellule cordonali. Nell'aprile 2007 la presidente del Doimos Basilicata, Rosa Viola chiede che sull'accaduto venga fatta piena luce. Il suo vero e proprio atto d'accusa viene pubblicato dal Quotidiano della Basilicata in data 7 aprile. Della vicenda nel frattempo si occupano il settimanale materano Il Resto, i giornalisti Rita Fatiguso (Sole24ore) e Carlo Vulpio (Corriere della Sera); la stessa finisce all'attenzione della Procura della Repubblica di Catanzaro». Questa la ricostruzione della vicenda fatta dai radicali Cappato e Bolognetti che sottolineano poi: «A tutt'oggi la vicenda della “Banca delle staminali” materana presenta ancora tanti lati oscuri e aspetti mai chiariti. Ed è per questo motivo che, preannunciando la presentazione di un' interrogazione parlamentare, ci associamo alla richiesta di verità della signora Viola e delle 500 donatrici. Riteniamo sia utile ed urgente, dopo tanti mesi, che qualcuno risponda ad alcune semplici domande: - Se ed in che modo sono andate perdute le cellule staminali; Quali professionalità erano state formate nel prelievo, manipolazione e congelamento delle staminali; - Quali attrezzature erano state all'uopo acquistate e quale destinazione hanno avuto; - Il costo complessivo dell'operazione al netto degli eventuali introiti di dismissione».
18 24 Ore in Basilicata
Venerdì 3 aprile 2009
A Roma manifestazione nazionale della Cgil. Pepe lancia un appello alla partecipazione
Sindacati a Roma
«Uniti contro la crisi»
Fiat, «serve tavolo a tre» Tute blu pronte a manifestare
Dalla Basilicata 60 autobus e circa 3.000 adesioni POTENZA - Manca un giorno alla manifestazione nazionale indetta dalla Cgil a Roma e, in Basilicata, non si placano le polemiche. Nei giorni scorsi Cisl e Uil sono intervenute più volte sull’ «inopportunità» della partecipazione degli amministratori locali all’evento. Solo mercoledì il segretario regionale della Fp Cisl, Giovanni Sarli, accusava gli stessi amministratori di allargare, con la loro adesione, la frattura esistente tra le organizzazioni sindacali. Accanto alle proteste, però, si moltiplicano anche le dichiarazioni di sostegno. «Scendiamo in piazza con la Cgil per difendere la democrazia di tutte e di tutti» hanno dichiarato in una nota il coordinatore di Sinistra Democratica, Giannino Romaniello e il coordinatore del Movimento Per La Sinistra, Paolo Pesacane sottolineando poi: «Diciamo no ad un governo che divide il paese ed i lavoratori». Sinistra Democratica e Mps hanno pertanto invitato tutti i cittadini per essere in piazza a Roma. E quella di ieri è stata anche la giornata dell’appello lanciato dal segretario regionale della Cgil Basilicata, Antonio Pepe. «In queste ore si stanno completando tutti i preparativi per la grande manifestazione di sabato 4 aprile a Roma. La Cgil - dice Pepe - invita, quanti ancora vogliano partecipare, a far pervenire i nominativi alle camere del lavoro. Ringrazia tutti i soggetti, a partire dagli amministratori regionali, provinciali e comunali, i ricercatori universitari, le personalità dello spettacolo, le associazioni che hanno aderito all'appello. Il 4 aprile rappresenterà, per i lavoratori, le lavoratrici, i pensionati, i precari, i giovani lucani, un grande momento di partecipazione per esternare tutto il disagio in una fase storica complessa, caratterizzata dalla crisi e dalle sue conseguenze. Al governo chiediamo una svolta, perché si intervenga con misure adeguate per affrontare questa crisi che tocca la carne viva della gente, le condizioni sempre più marginali in cui sono costretti a vivere migliaia di lavoratori e pensionati della nostra regione. Respingiamo l'accordo separato attraverso la voce dei lavoratori, delle lavoratrici, dei pensionati, dei precari che si sono espressi negativamente nella consultazione. Facciamo appello all'unità di tutti i lavoratori: quelli che ancora hanno un posto di lavoro e quelli che lo hanno già perso. Questo è lo spirito della manifestazione di sabato. La solitudine della crisi non porta a nulla. Il Governo eviti di dividere il paese ed il mondo del lavoro e dimostri fattivamente che le risorse da dedicare al sostegno al reddito sono reali. Alla Confindustria chiediamo di dare un segnale netto sull'etica dei top manager, attraverso compensi, meno scandalosi. La Cgil dimostra ampia solidarietà alle istituzioni che in questi giorni sono state oggetto di un attacco ingiurioso, che non merita di essere commentato. L'appuntamento, per tutti i partecipanti, che saranno oltre 3000, è per la mezzanotte di venerdì, quando da numerose comuni partiranno oltre 60 autobus in direzione della Capitale, per ribadire con un'unica voce: futuro si, indietro no. Dai due comuni Capoluogo l'appuntamento è rispettivamente per Potenza da piazza Zara e per Matera da piazza Matteotti».
FAI - FLAI - UILA SUL PRECARIATO
Ente irrigazione, le sigle si rivolgono al commissario
Una delle manifestazioni della Cgil
Appelli all’adesione anche da Vitina Iannielli, segretaria CdLT Cgil di Potenza. «Dalla nostra provincia - si legge in una nota - partiranno 40 pullman, sfileranno gli striscioni delle aziende in crisi dalla Daramic di Tito, la Mister Day ex Vicenzi di Atella , la Mhale di Potenza insieme a tutti gli altri lavoratori delle
altre aziende in crisi. Ci saranno i lavoratori della Pubblica Amministrazione, i precari, gli studenti, per affermare il diritto allo studio e i tanti pensionati per ribadire il diritto a una vita dignitosa. Insomma sfilerà l'Italia che non si rassegna ad una crisi pesantissima, alle misure inadeguate del Governo».
POTENZA - I segretari generali di Fai, Flai e Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello, hanno chiesto un incontro al commissario dell'ente irrigazione, Saverio Riccardi, per affrontare la questione della stabilizzazione dei lavoratori precari impiegati nelle attività di gestione, sorveglianza e manutenzione delle dighe e degli schemi idrici di Puglia, Basilicata e Irpinia. Si tratta di 66 lavoratori, oltre la metà degli addetti totali al servizio dell'Eipli, che lavorano in una condizione di continua precarietà da oltre venti anni. Già in passato i sindacati di categoria avevano sollecitato la stabilizzazione del personale precario, assunto con contratto a tempo determinato, così come previsto da una norma della finanziaria 2007 che disciplina la sta-
bilizzazione del personale al servizio degli enti pubblici. «Se la risorsa idrica è, come crediamo, un asset strategico per una regione come la Basilicata – spiegano i tre leader sindacali – allora non trova alcuna giustificazione il fatto che il principale ente preposto alla gestione delle grandi infrastrutture idriche tenga in una permanente condizione di precarietà lavoratori che svolgono mansioni di responsabilità, come il presidio delle dighe, degli invasi e degli impianti di sollevamento, assicurando quotidianamente l'approvvigionamento idrico per uso civile, industriale e agricolo in buona parte del Mezzogiorno». I leader di Fai, Flai e Uila annunciano il ricorso a forme di protesta più incisive, senza escludere la proclamazione dello stato di agitazione.
Sanità Summa denuncia: «Pochi dirigenti al Dipartimento»
«Si rischia il collasso» POTENZA - «Il Dipartimento alla Salute della Regione Basilicata rischia il collasso per carenza di dirigenti e funzionari». E’ questa la denuncia che arriva dal segretario generale della Cgil Funzione Pubblica, Angelo Summa. «La carenza dei dirigenti e funzionari che, nell'ultimo periodo, hanno assunto altri incarichi, rischia, in un momento assai delicato per la sanità lucana, di compromettere non solo il processo riformatore avviato ma anche di non garantire ai cittadini importanti ed essenziali servizi». In sostanza Summa denuncia il fatto che nel corso dell’ultimo anno molti dirigenti del Dipartimento hanno assunto altri incari-
Angelo Summa
chi lasciando di fatto “scoperto” quell’ufficio «centrale per la gestione della sanità lregionale».
Una situazione, a detta del segretario, che nessuno si è posto il problema di affrontare.
Disoccupati, inoccupati, precari Di Lorenzo presenta una proposta POTENZA - Il consigliere regionale della Basilicata del gruppo misto – Popolo della Libertà e vice presidente della Terza commissione consiliare permanete, Attività produttive, Territorio, Ambiente’, Pasquale Di Lorenzo, oggi alle 10 presso la sede distaccata del Consiglio regionale di Matera, in via Cappelluti n.17, illustrerà alla stampa i contenuti di una sua Proposta di legge depositata ieri, presso i competenti uffici denominata “Istituzione del reddito minimo garantito. Sostegno al reddito in favore dei disoccupati, inoccupati o precariamente occupati”. «I tanti, gravissimi problemi - afferma il consigliere - che affliggono i nostri disoccupati, inoccupati o precariamente occupati , resi ancora più drammatici da un mercato del lavoro in grande affanno per il perdurare di una crisi che ha investito l’intero apparato produttivo lucano, devono essere posti
al centro dell’azione politica ed amministrativa della Regione, alla ricerca di soluzioni che mirino, almeno in parte, ad alleviare il gravissimo disagio sociale ed economico che vivono tanti, certamente troppi nostri corregionali. In quest’ottica – specifica Di Lorenzo la mia Proposta di legge mira a dare un contributo reale e concreto attraverso l’istituzione e l’erogazione di una indennità regionale a favore dei disoccupati ed una integrazione al reddito a favore dei cassintegrati con famiglia a carico, utilizzando tutte le risorse di bilancio disponibili». «E’ previsto anche il coinvolgimento delle amministrazioni comunali che, nell’ambito delle proprie competenze e delle risorse disponibili o trasferite da altre amministrazioni, potranno erogare a favore di questi soggetti altre prestazioni quali, ad esempio, la fornitura gratuita dei libri scolastici, la circolazione gratuita sulle linee di trasporto pubblico».
«I dirigenti che adesso si trovano nel Dipartimento sottolinea ancora Summa si contano sulle dita di una mano». Una situazione che la Fp Cgil si impegna a portare all’attenzione della politica regionale e dell’opinione pubblica, aspettando delle risposte in merito. «Occorre pertanto - conclude il segretario Fp Cgil. Angelo Summa - affrontare con urgenza la riorganizzazione del Dipartimento Regionale alla Sanià garantendo le professionalità adeguate ad assolvere ai compiti istituzionali del Dipartimento e a dare il qualificato e necessario contributo per garantire la piena attuazione dei processi di riforma del Servizio Sanitario Regionale».
SE Obama interviene così massicciamente a favore dell’accordo Fiat-Crysler il governo italiano non sembra intenzionato, almeno per il momento, a scendere in campo. Per sollecitare la convocazione di un tavolo a tre i sindacati incontreranno il governo il prossimo 9 aprile, al quale porteranno le richieste che arrivano da tutti gli stabilimenti italiani, soprattutto da quelli più in difficoltà, come Pomigliano. E’ quanto è stato deciso ieri mattina a Roma nel corso del coordinamento nazionale dei sindacati del gruppo Fiat, a cui hanno partecipato anche i segretari regionali di Fiom Cgil e Fim Cisl, Giuseppe Cillis e Antonio Zenga. «In mancanza della convocazione di un tavolo nazionale con l’azienda - hanno spiegato i segretari di categoria - si andrà verso la manifestazione generale del 16 maggio che con molta probabilità si terrà a Torino, con le rappresentanze di tutti gli stabilimneti italiani». Ieri, i sindacati hanno anche chiesto che il tavolo discuta della possibilità di aumentare le settimane di cassa integrazione ordinaria dalle 52 alle 104 settimane nei siti produttivi Fiat, per andare incontro alle esigenze degli stabilimenti maggiormente a rischio. E intanto buone notizie arrivano dal mercato lucano dell’auto. Dopo l’entrata in vigore degli ecoincentivi, il 7 febbraio scorso, è cresciuto il numero di auto acquistate in Basilicata, dal momento che delle 3.379 vetture vendute fino al 31 marzo, 1.039 sono state acquistate con ecoincentivi e nel 97,8 per cento dei casi è stato contemporaneamente rottamato un veicolo. Sono alcuni dei ieri diffusi oggi a Rimini dall’Automobile Club d’Italia. Il 61,98 per cento delle agevolazioni ha riguardato auto di cilidrata compresa fra 1200 e 1500 centimetri cubi e il 16,55 per cento vetture fino a mille cc. Il 39,08 per cento delle auto demolite con richiesta di incentivi sono euro zero, il 31,17 per cento euro uno e il 29,75 per cento euro due. m.labanca@luedi.it
Le idee Udc per sostenere l’apparato industriale lucano POTENZA - «In Basilicata l’apparato industriale ha subito, soprattutto nel 2008, una fase di crisi rilevante che ha ridotto la base occupazionale notevolmente ed è aumentato in maniera esponenziale il ricorso agli ammortizzatori sociali (Cigs e mobilità). In particolare, negli ultimi mesi del 2008, molte grandi industrie hanno chiuso, soprattutto aziende la cui sede produttiva è in Basilicata e le sedi amministrative e commerciali risiedono al Nord». Questa la disamina dei consiglieri regionali dell’Udc, Agatino Mancusi, Gaetano Fierro e Vincenzo Ruggiero, i quali sottolineano, anche, che «all’Ufficio Lavoro del Dipartimento Formazione della Regione si stanno facendo i conti sui lavoratori lucani interessati ai recenti accordi sugli ammortizzatori sociali in deroga. Al 31 dicembre 2008 i lavoratori coinvolti da processi di crisi industriali sono 2.255, di cui 1.806 in mo-
bilità (1323 già iscritti nelle liste in deroga e 483 da iscrivere a seguito degli accordi siglati nel dicembre 2008) e 249 in cassa integrazione guadagni straordinaria». «Rispetto a questo quadro economico negativo e desolante – affermano Mancusi, Fierro e Ruggiero - l’Udc propone diverse soluzioni: azzerare il sistema di distribuzione di contributi a fondo perduto, dello Stato o europei, alle imprese; investire le poche risorse disponibili in un grandioso progetto d’infrastrutturazione del Sud attraverso l’applicazione sistematica del project financing; applicare una detassazione IRES per 10 anni alle imprese che decidono d’investire capitali e stanziarsi in aree particolarmente depresse del Sud; accompagnare e migliorare l’insediamento degli impianti produttivi sul territorio con una struttura tecnica adeguata; istituzione di un Fondo regionale di garanzia».
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VenerdĂŹ 3 aprile 2009
Ieri presenti alla cerimonia di inaugurazione il presidente De Filippo e l’assessore Viti
Vinitaly, premio Cangrande a Dragone VERONA - Si è alzato il sipario sullo stand della Regione Basilicata alla quarantatreesima edizione del Vinitaly-Salone internazionale dei vini di Verona che si svolgerĂ sino al 6 aprile. A inaugurare lo stand ieri mattina il presidente della Regione, Vito De Filippo, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti La collettiva lucana, ubicata nel Padiglione 7B stand A8/C9, è organizzata dal dipartimento regionale Agricoltura. Su 516 metri quadri sono presenti 29 aziende vitivinicole con un’area istituzionale per attivitĂ di pubbliche relazioni, seminari, laboratori e servizi svolti dagli studenti degli istituti professionali alberghieri regionali. E ieri il prestigioso premio “Cangrandeâ€?, che il Vinitaly assegna ai benemeriti della vitivinicoltura , è stato consegnato quest’anno, per la Basilicata, a Michele Dragone, produttore di Matera. Il premio Cangrande, che è stato ritirato nella Sala Rossini di VeronaFiere, è stato ottenuto da Dragone su precisa segnalazione del Presidente della Regione Vito De Filippo e dell’Assessore regionale all’Agricoltura Vincenzo Viti.
A motivare il riconoscimento hanno concorso la lunga attivitĂ professionale/imprenditoriale e il notevole contributo e sostegno al progresso della produzione viticola ed enologica della Basilicata e dell’Italia. L’azienda agricola Dragone si estende su ottanta ettari, di cui 42 destinati a vigneti. Produce tra l’altro, prima azienda nel sud, lo spumante con il metodo classico ed è l’unica al mondo a produrre spumante con il Primitivo, sempre usando lo stesso metodo. Negli anni Quaranta, l’Azienda Dragone possedeva a Matera una storica cantina, che era punto di riferimento per una vastissima clientela della cittĂ . Da quattro generazioni è impegnata nell’attivitĂ vitivinicola. “E’ un riconoscimento – ha commentato Dragone, che peraltro è presidente del Consorzio di Tutela Matera Doc – che ripaga i grandi sacrifici della famiglia e incoraggia a migliorarci nella ricerca e nell’innovazione soprattutto puntando a valorizzare la Doc Matera insieme con tutti gli altri produttori del Consorzioâ€?. Nel novero dei vini di pregio presentati dalle aziende lucane si distingue anzitutto
l’Aglianico del Vulture che sin dal 1971 ha ottenuto la Doc, e che, come confermato dai Concorsi internazionali e dai grandi enologi risulta per le sue peculiaritĂ organolettiche tra i cento vini migliori del mondo. Gli altri vini presenti sono la Doc “Terre Alta Val D’Agriâ€? specifico marchio dell’omonima area, la Doc Matera che riguarda tutta la provincia materana oltrechĂŠ le Igt Basilicata e Grottino di Roccanova, quest’ultima ha avviato la procedura per l’ottenimento della Doc. Nel corso della visita al padiglione lucano il presidente De Filippo e l’assessore Viti hanno incontrato i produttori, ascoltandone richieste e proposte. ÂŤIl mercato del vino - ha fatto presente De Filippo - vede sempre piĂš affinare le produzioni, e la tendenza mondiale è quella del miglioramento della qualitĂ . In tale quadro va segnalata la qualitĂ dei vini lucani che grazie al lavoro degli uffici regionali nei programmi di miglioramento varietale, ristrutturazione dei vigneti, negli appositi finanziamenti e nei programmi promozionali, uniti alle notevoli capacitĂ espresse dagli imprenditori vitivinicoli sono riusciti ad aprirsi interessanti spazi nei mercati. La Regione intende continuare a so-
Il salone del vino
stenere e potenziare i provvedimenti nel comparto, implementando anche le necessarie azioni integrate con Unioncamere, Apt, Province e con gli altri enti pubblici, oltrechÊ con l’Università e gli enti di ricerca
Sul ritrovamento lucano Vezzosi chiarisce: ÂŤNon fu il da Vinci a dipingerlo. Ma riapre il dibattito sul voltoÂť
Il Leonardo non è un autoritratto Presentati in Campidoglio i risultati delle analisi scientifiche ROMA - Dopo il petrolio lucano, il Mantegna lucano, la Coca Cola lucana, ecco il Leonardo lucano. Ovvero un suo ipotetico nonchÊ leccatissimo e cupo (auto)ritratto, rinvenuto in Basilicata e del quale, da un pò, si dibatte con perseveranza. Ieri, a Roma, presso il Palazzo Senatorio in Campidoglio si sono presentati i primi risultati delle analisi scientifiche preliminari, tendenti a fornire informazioni sulla datazione e la provenienza della indecifrabile tavola riproducente le sembianze del volto dell'immenso scienziato toscano. Tavola che era lÏ, in tutta la sua torbida essenza. Di sicuro possiamo escludere che il quadro sia stato realizzato da Leonardo - svela, tra il clamore generale, Alessandro Vezzosi, direttore del Museo Ideale di Leonardo, a Vinci - però il suo ritrovamento riapre il dibattito sulla veridicità del volto. Vezzosi ha compiuto diverse ricerche, sia sul tema dei ritratti di Leonardo che sulla presenza del genio nell'Italia meridionale, giungendo a molte riscoperte. L'immagine in questione raffigura l'artista a tre quarti e con il cappello, come nell'�autoritratto� degli Uffizi (considerato tale per ben due secoli fino a quando, nel 1938, una radiografia ne smentÏ definitivamente l'attribuzione). Ora, su
PALME
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POTENZA - Una tradizione consolidata nel segno del ramoscello d'olivo. Domenica alle 10, nella ricorrenza della domenica delle palme si rinnova un rito promosso dal Centro Sudi Lucani nel Mondo, presieduto da Antonio Pilieri. Nella Basilica di San Nicola in Carcere (Chiesa dei lucani di Roma - Via del Teatro di Marcello,46 ) saranno benedetti e distribuiti i ramoscelli d'olivo donati dalle comunitĂ di Corleto Perticara (Potenza) e di Atena Lucana (Salerno): la S. Messa sarĂ officiata da mons. Franco Cuccarese, arcivescovo emerito di Penne-Pescara.
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Turismo, nuove proposte lucane
Il taglio degli occhi dipinti nel ritratto
questo “Leonardo lucanoâ€? si tratta di appurare se sia precedente o successivo a quello fiorentino. ÂŤSe ne devono accertare la datazione, la provenienza e l'autore - aggiunge Vezzosi - Ma bisogna anche capire quale può essere stata la fonte originale di questa fisionomia leonardesca. [‌] E' stato fatto, tra l'altro, il nome di Cristofano dell'Altissimo come possibile autoreÂť. Le indagini, al momento, evidenziano, con tutta probabilitĂ , che ÂŤl'etĂ del reperto sia contenuta nella seconda metĂ del XV secoloÂť. Ma occorreranno ulteriori esami. Soprattutto per quanto riguarda la presenza, sotto lo strato dipinto, di eventuali lavori preparatori o raffigurazioni d'altra natura. Poi, c'è quella scritta intri-
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Lucani a Roma
IN BREVE
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gante: PINXIT MEA. Dicitura che appare, sul retro della tavola, vergata specularmente - cioè alla Leonardo - ma in lettere stampatello. Per cui Vezzosi non può far altro che dichiarare: si tratterebbe di una beffarda aggiunta postuma. L'incontro romano, inoltre, è stata degna vetrina per presentare una mostra - a Vaglio di Basilicata, dall'8 aprile al 31 agosto - con oltre 40 opere di pittura, scultura e incisione e con 20 tra facsimili ed esami scientifici, che analizzano l'iconologia e le tipologie del volto di Leonardo attraverso cinque secoli. Evento imperdibile, perchÊ promana dal temporaneamente chiuso Museo Ideale di Vinci, del quale Vezzosi è direttore. Damiano Laterza
POTENZA – L'Azienda di promozione turistica della Basilicata darà vita a nuove proposte ad alta capacità attrattiva – riservate alle aree Val d’Agri e Senisese – sulla scia delle esperienze del Parco storico della Grancia e del Volo dell’angelo nelle Dolomiti lucane. Lo ha annunciato ieri il direttore dell’Apt, Gianpiero Perri, che ha spiegato i contenuti del progetto. Sempre rispettando le vocazioni e le identità territoriali – ha detto Perri –
stiamo pensando a una “grande narrazioneâ€? sulla nascita della Magna Grecia nel bacino artificiale della diga di Senise e all’allestimento di un “viaggio al centro della Terraâ€?, nell’insediamento piĂš antico della Val d’Agri, la zona archeologica di Grumentum. Due “contenitoriâ€? spettacolari - ha continuato Perri - che metteranno al centro due degli elementi primordiali su cui ha cominciato ad esercitarsi il pensiero filosofico dell’Occidente: l'acqua e il fuocoÂť.
Alcolismo, iniziativa di CeFaV VULTURE - L’associazione dei farmacisti del Vulture Melfese Ce.Fa.V. “Centro Farmacia e Vita F. Pocchiari� dal primi aprile scorso sta realizzando una serie di incontri per i giovani incentrato sulla problematica dell’alcolismo. Gli incontri sono stati previsti secondo il seguente calendario: 1 Aprile a Melfi presso il Liceo Scientifico “Federico II; 2 Aprile presso l'Istituto Tecnico Commerciale “Gasparrini� di Melfi e San Fele; 3 Aprile presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco� di Lavello; 4 Aprile presso l'Istituto Tecnico Commerciale “C. D'errico� di Palazzo S.Gervasio; 6 Aprile presso il Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco� di Venosa; 7 Aprile presso il Liceo Scientifico “Ettore Majorana� di Genzano
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Di Lucania; 8 Aprile presso il Liceo Ginnasio Statale di Rionero In Vulture. I convegni, organizzati dal Ce.Fa.V. in collaborazione con l'Azienda Sanitaria Potenza Sert di Melfi, si avvarranno della collaborazione del responsabile dr. Pietro Fundone . Ai 1700 ragazzi dei 7 Istituti di Scuola Superiore coinvolti nell'iniziativa verrĂ presentato uno spettacolo realizzato appositamente per l'occasione dal Laboratorio Teatrale e dalla Cooperativa Zero in Condotta nell'ambito del Progetto Spazio Zero dal titolo: “esperimenti di scuola, gioco e lavoroâ€? con la partecipazione di Carlotta Vitale e Mimmo Conte, Gomma Lacca Teatro, Cristina Palermo, Palma Santangelo, Rossana Maltempo, Compagnia L'Albero.
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Potenza 20
Venerdì 3 aprile 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Dopo l’aggressione in carcere a degli agenti penitenziari, si riaccendono i riflettori
«Una situazione ingestibile» Un padiglione chiuso per lavori e personale ridotto CARENZA di personale e sovraffollamento. Questa la situazione nella casa circondariale di Potenza. A denunciarla i sindacati, in seguito alla notizia di un’aggressione avvenuta all’interno del penitenziario lo scorso mercoledì. Pare che un extracomunitario abbia colpito con calci e pugni un ispettore e due agenti che non gli avevano concesso le ulteriori dosi di calmante richieste. «Questo è uno dei tanti episodi di violenza che quotidianamente si ripetono all'interno degli istituti - afferma il coordinatore regionale siurezza Fp Cgil Basilicata Giuseppe Morlino - Il problema è costituito dalla carenza di personale e dal sovraffollamento». Questioni già sollevate dal segretario regionale del Sappe (sindacato agenti di polizia penitenziaria), Giuseppe Mannariello. Dopo il Sappe anche la Cgil espone le difficoltà che il personale è costretto ad affrontare. I detenuti, infatti, secondo quanto sostenuto da Giuseppe Morlino, sono tanti e poco gestibili. «Chiediamo - dice - un intervento immediato. I detenuti rinchiusi nel carcere potentino non sono solo lucani. Ci sono anche le assegnazioni da parte dell'ufficio centrale del dipartimen-
to. Mi risulta che il provveditorato dell'amministrazione penitenziaria della regione Basilicata abbia già segnalato le difficoltà provocate da queste assegnazioni. Io capisco - continua Morlino - che gli istituti della Lombardia, Toscana, Piemonte o Veneto siano affollatissime ma avranno sicu-
ramente delle strutture idonee, diverse dalle nostre. Noi, purtroppo, non ce la facciamo». Sembra che nel carcere, attualmente, manchi addirittura un padiglione, chiuso per ristrutturazione. «Lavori che, tra l'altro - sostiene il coordinatore regionale Cgil - sono stati sospesi
a causa dell'assenza di fondi economici adeguati. Ciò sigifica che ci sono dai trenta ai trentanove carcerati in esubero». La scenario non migliora nel resto della regione. «A Melfi - racconta Morlino - c'è una struttura di alta sicurezza e una piccola sezione per detenuti comuni. I posti tollerabili sono venti ma sono state registrate trenta presenze. Anche nel carcere di Matera c'è un affollamento dovuto ad una sezione rimasta vuota per esigenze strutturali». Il
politica che gli organi governativi, le istituzioni e i vertici dell'amministrazione penitenziaria, non sanno dare risposte efficienti ed efficaci. Si ha l'impressione, si legge nel comunicato, di avere di fronte una situazione di incapacità a trovare valide soluzioni. La Fp Cgil di Basilicata chiede, intanto, l'immediata sospensione delle assegnazioni, da parte dell'Ufficio Centrale del dipartimento, di detenuti provenienti da altre regioni. Anna Martino
Napoli: «Gravi carenze legislative» «LA CASA circondariale del capoluogo non sfugge, purtroppo, alla grave situazione di sovraffollamento in cui versano gli istituti carcerari italiani. Istituti di pena che si svuotano con leggi speciali, vedi indulto, e che prontamente si affollano, nel mentre appaiono inadeguati i provvedimenti previsti in considerazione della mancanza di fondi per l'ampliamento o la costruzione di nuovi edifici». E’ questo il commento del consigliere regionale e comunale del gruppo misto - “La Destra”, Michele Napoli. «L'ultimo episodio, alla ribalta della cronaca - sottolinea Napoli - verificatosi nell'istituto di pena della città di Potenza, pone nuovamente all'attenzione la delicata questione della gestione delle case circondariali che, se da un lato vedono aumentare in maniera esponenziale la popolazione detentiva, dal-
Il carcere di Potenza
Presentato il sito della Consulta della scuola
Una città educante PORRE la scuola al centro dello sviluppo della città e la città nella scuola. E' questo uno degli obiettivi della Città educante che da ora ha un proprio sito www.potenzacittaeducante.it presentato in occasione dell'insediamento del primo ufficio di Presidenza della Consulta cittadina della scuola. A illustrare, ieri in serata, il sito Francesco Villani, dirigente scolastico 3° circolo che lo ha materialmente ideato. E Potenza è tra le prime città d'Italia ad aver attivato un confronto permanente sul mondo della scuola. Lo hanno sottolineato il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e l'assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Potenza, Giuseppe Messina che, nel corso dell'incontro, hanno ricordato come “Potenza Città educante” sia il tentativo di riconsiderare il processo formativo dei cittadini in una visione più generale, con un progetto operativo, che superi i limiti e i vincoli delle singole Istituzioni Scolastiche presenti sul territorio. L'idea è il frutto della collaborazione tra i dirigenti scolastici delle scuole di Base di Potenza, i presidenti dei consigli di circolo/ Istituto delle istituzioni scolastiche e l'amministrazione Comunale di Po-
sindacato si rivolge all'amministrazione comunale. «Ci teniamo a far rilevare i ridotti spazi per i detenuti che, a queste condizioni, vanno facilmente in escandescenza. È necessario porre rimedio, almeno alle assegnazioni. Siamo in grado di gestire a mala pena i nostri detenuti, per via della carenza di personale. Deficit di cui il dipartimento giustizia è a conoscenza da tempo, ma non è mai intervenuto». A tutto ciò, afferma il sindacato in un comunicato, sia la
A sinistra l’assessore Messina e il sindaco durante la presentazione del sito (Mattiacci)
tenza. Il proposito iniziale di operare una ricognizione sullo stato delle strutture scolastiche della città per individuarne i punti di forza e/o le carenze, si è mano a mano trasformato in un progetto più ambizioso. Il Progetto ha la finalità di individuare, raccogliere, potenziare, sviluppare e coordinare tutte le attività formative che vengono promosse nel territorio cittadino. E' destinato a coloro che concepiscono l'educazione come un sistema in cui tutti gli operatori della formazione possono apportarvi fatti-
vamente il proprio contributo. Esso si rivolge pertanto principalmente alle scuole (docenti, dirigenti scolastici, studenti, genitori), ma anche agli enti e alle istituzioni, ai centri di aggregazione giovanile (parrocchie, gruppi sportivi, circoli culturali…), all'Università, al Conservatorio, ai musei e alle biblioteche, ai sindacati, alle formazioni politiche, al mondo del lavoro, ai mezzi di informazione (stampa, televisione, radio..), alle associazioni di volontariato, alle forze dell'ordine, ecc. Nella Città educante i pro-
cessi educativi non sono ad esclusivo appannaggio della famiglia o della scuola, ma della città nel suo complesso, con le sue strade, i suoi vicoli, i suoi vicinati, le sue piazze, la sua gente, il suo tempio, il suo ospedale, le sue fabbriche, i suoi immigrati. Attraverso la sinergia dei rapporti tra le sue molteplici componenti, la Città educante intende contribuire alla crescita di una Comunità i cui membri siano responsabilmente coinvolti nella edificazione di una Comunità ove governa il principio della responsabilità.
l'altro vedono diminuire il personale addetto alla sorveglianza. Una situazione estremamente difficile che deve necessariamente far riflettere le istituzioni sulle gravi carenze in materia legislativa che hanno caratterizzato la gestione degli istituti di pena che non possono essere “salvati” da provvedimenti inutili che agiscono momentaneamente sull'effetto e non sulle cause. Rimandare continuamente l'investimento di fondi destinati al potenziamento delle strutture carcerarie e al loro ampliamento - sostiene Napoli - determina una situazione di invivibilità che potrebbe sfociare anche in episodi più gravi». «La Regione Basilicata - conclude - dovrebbe farsi carico presso il ministero competente di evidenziare le grave difficoltà degli istituti di pena lucani».
LA SEGNALAZIONE Una bolletta da 13.000 euro Un agricoltore di 88 anni residente in una contrada di Oppido Lucano ha rischiato davvero un malore, dopo aver aperto la sua bolletta dell’ Enel. All’uomo, che si è rivolto allo sportello di Oppido della Federconsumatori, è stata inviata una bolletta di euro 13.432,26. «Forse all'utente - ironizza l’associazione dei consumatori - è stato addebitato il consumo dell'intero Comune di Oppido e forse anche di qualche contrada dei comuni limitrofi. Il consumatore in questione ha avuto un solo “torto” quello di passare da Enel Servizio Elettrico ad Enel Energia che per la stessa fornitura, nella stessa località con lo stesso allaccio ha un consumo medio di 50 euro mensili». La Federconsumatori richiama l'attenzione di tutti i cittadini sulle proposte commerciali che vengono avanzate da Enel Energia s.p.a., invitando i consumatori «a rivolgersi ai nostri sportelli per una verifica dell'effettiva economicità della proposta avanzata dall'Enel Energia, in relazione agli abituali consumi».
Potenza 21
Venerdì 3 aprile 2009
All’unanimità, il consiglio impone la destinazione delle volumetrie pubbliche del vallone di Santa Lucia
Sull’F12 il palazzo del volontariato Lo stabile che oggi ospita alcune associazioni sarà venduto L’F12 è una delle zone passate al vaglio del regolamento urbanistico tra le polemiche. E’ un comparto interno al vallone di Santa Lucia, nei pressi di via Roma, ed è considerata la zona “migliore” di quello che il provvedimento ha destinato a parco cittadino. Nel comparto è prevista una volumetria di alcune migliaia di metri cubi. Il coordinamento delle associazioni cittadine ne ha fatto un pezzo della battaglia a suon di osservazioni: quell’area, la migliore del parco anche perchè l’unica pianeggiante e quindi realmente fruibile, andava preservata sosteneva il coordinamento - e magari adibita a ingresso del parco. L’osservazione è stata bocciata, ma il comune ha deciso di destinare a uno scopo pubblico e sociale la parte di volumetria che - secondo il principio di perequazione, la cessione di suoli al pubblico da parte dei privati in cambio di alcuni vantaggi edificatori - saranno cedute all’ente. L’indirizzo è stato individuato da un ordine del giorno proposto dal consigliere comunale Rocco Coviello (An), subito condiviso dal capogruppo Luciano Petrullo e poi sottoscritto da numerosi consiglieri di entrambi gli schieramenti. Poi, l’assemblea ne ha approvato il testo all’unanimità.
La sede attuale di alcune associazioni di volontariato (f.M.)
L’ordine del giorno impegna a prevedere che sui 909 metri quadrati che arriveranno al comune, sia realizzato un palazzetto per le associazioni di volontariato. In fondo, «la destinazione delle volumetrie rimane - si legge nell’odg - di competenza dell’amministrazione comunale che ha manifestato la volontà di alienare i locali “ex Palazzo Crisci” dove oggi sono ubicate le sedi di molte associazioni di volontariato». Quelle stesse associazioni hanno più volte manifestato,
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anche con un’audizione in quarta commissione consiliare, «richieste di assegnazione di idonee sedi dove svolgere le proprie attività». Allora, il consiglio comunale ha impegnato «la giunta e gli uffici del comune di Potenza affinché le volumetrie siano destinate per la realizzazione del “Palazzetto del Volontariato” dove possano essere allocate le associazioni, previa redazione di idoneo regolamento». Soprattutto imponendo ai titolari delle volumetrie private che dovranno redige-
re il piano da proporre, «di prevedere già in fase progettuale tale destinazione». E’ vero, «numerose associazioni - spiega dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, Rocco Coviello - hanno più volte lamentato il disagio dell’assenza di una sede. Sono associazioni che spesso si occupano di problemi concreti dei cittadini, che svolgono compiti sociali importanti. Eppure, non hanno un posto dove operare, oppure sono costrette in spazi angusti e inadeguati». Alcune di queste hanno oggi sede nell’ex “Palazzo Crisci” che, però, già secondo il bilancio in via di approvazione, sarà alienato dall’ente. «E’ un argomento, quello del palazzetto del volontariato, per cui varie amministrazioni hanno cercato una soluzione. Mancava un suolo, oppure gli stabili a cui si era pensato, come l’ex dispensario, non si sono rivelati adeguati». Così, Coviello, soddisfatto per la condivisione della proposta, si limita a un auspicio. «Mi piacerebbe, ma poi questi criteri saranno stabiliti dal regolamento, che le sedi da realizzare non fossero assegnate ad associazioni politiche, ma con scopo sociale e con una reale presenza sul territorio». Sara Lorusso
APPUNTAMENTO IN CONSIGLIO IL dibattito sul pacchetto urbanistico della città di Potenza proseguita in consiglio comunale martedì prossimo. L’assemblea è convocata per il 7 aprile, nella sala del Grande Albergo. All’ordine del giorno, l’approvazione del regolamento edilizio e del piano operativo (quello che racchiude i dieci piani particolareggiati, compresi i sette ritirati dal consiglio, a istruttoria avviata, due anni fa. I consiglieri dovranno discutere anche del Prusst di Potenza e del territorio potentino: nuova viabilità tangenziale - tratto Dragonara raccordo Autostradale Sicignano/Potenza. Per questo sarà necessario adottare una variante alla strumentazione urbanistica. Ancora, in programma la discussione sull’area denominata C5-C6 di Macchia Romana (approvazione del progetto preliminare del tratto A-B di viabilità interna adiacente alla via Consolini in variante agli strumenti urbanistici). In chiusura, l’assemblea dovrà fare i conti con l’approvazione del bilancio di previsione 2009, del bilancio pluriennale e della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2009-2011, nonché del programma triennale 2009-2011. Naturalmente è sempre possibile seguire i lavori del consiglio in diretta sul web, all’indirizzo www.rete.potenza.it/diretta.
ANCORA VALUTAZIONI SU RU E POLITICA
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Consiglieri e cittadini raccontano la propria idea sul provvedimento
«Che cosa ne è del sito per le antenne?» ANCORA valutazioni, ancora commenti, per quello che resterà comunque il maggiore provvedimento della amministrazione in chiusura del capoluogo. E’ il consigliere comunale Giulio Spadafora (Federazione di centro) che martedì scorso ha votato contro il regolamento urbanistico a spiegare che forse «per quanto uno strumento sia importante doveva trovare la massima condivisione e non solo quella di meno della metà dei consiglieri assegnati», sicuro che «le dichiarazioni fatte all’indomani dell’approvazione non sono attinenti alla realtà. Se ne accorgeranno i cittadini, i quali in base al fatto di avere o meno “santi in paradiso”, si troveranno di fronte a una diversità di trattamento». Allora, «l’equità non è di questo piano urbanistico, ma - continua - nel regolamento approvato manca la pianificazio-
ne della localizzazione delle antenne RDB». Le conseguenze è lo stesso consigliere a tracciarle: «Non solo si continuerà con antenne selvagge ma anche nelle zone in cui i limiti oltrepassano quelli consentiti dalla legge, i cittadini di Potenza continueranno a subire danni alla propria salute». C’è anche un’altra «occasione persa: «non aver voluto regolamentare la questione che stava tanto a cuore ai commercianti e artigiani del centro storico; infatti come si può pensare di rivitalizzare detta area senza permettere l’allocazione facilitata nei locali esistenti?». In conclusione, «lo stato comatoso della politica e della maggioranza che sostiene il Santarsiero si è palesato nell’intervento stesso del sindaco, quando ha dichiarato di aver sbagliato a rapportarsi con le segreterie po-
litiche e non con chi questo atto doveva votare e avrebbe voluto condividerne i miglioramenti. Non serve, come Santarsiero ha fatto, la politica dello scaricabarile nei confronti delle precedenti amministrazioni perché, non solo in quelle amministrazioni il sindaco era ben rappresentato, ma anche perché ognuno deve assumersi le proprie responsabilità». Un ulteriore commento al regolamento urbanistico arriva da Nicola Becce, del movimento “La città ai cittadini”. «Dopo i salti a ostacolo, l’amministrazione comunale è riuscita nell’impresa “titanica” di approvare il famigerato regolamento urbanistico a colpi di maggioranza, nonostante il dissenso dell’Idv e l’astensione del gruppo Uniti nell’Ulivo. La montagna insomma ha partorito il topolino». Deto con altre parole, «anche i
più assidui sostenitori della corazzata Santarsiero alla fine devono ammetterlo: la maggioranza “bulgara” del 2004 si è assottigliata a una maggioranza esile, per effetto di una gestione complessivamente fumosa e che non ha mai risposto alle reali esigenze dei cittadini e che di conseguenza si ritrova oggi con un consenso assottigliato per scelte “scellerate”e prive di buon senso». Da cittadino «mi chiedo: quali saranno i reali vantaggi per la città dopo l’approvazione del Ru? Come e in che modo verrà privilegiata l’edilizia sociale o comunque le esigen-
Oggi la consegna di un “pezzo” del Nodo complesso del Gallitello UN nuovo pezzo del nodo complesso del Nodo del Gallitello arriva al taglio del nastro. Sarà aperto oggi al pubblico, alle 12, il tratto di strada che collega, attraverso un ponte, via Isca del Pioppo con via del Gallitello. E’ una parte del grande progetto viario che che comprende vari cavalcavia, una galleria, diversi nuovi snodi. Alla cerimonia di apertura saranno presenti oltre al sindaco Santarsiero e all’assessore alla Mobilità Coviello, tecnici e dirigenti comunali che ha seguono i lavori, maestranze e responsabili della impresa. Il cantiere del nodo com-
plesso è partito nel settembre 2007. la consegna, prevista in 700 giorni, ha subito alcuni ritardi anche a causa di alcuni problemi logistici. E’ accaduto quando, la scorsa estate, per la chiusura del ponte di Picerno, per giorni le travi necessarie alla realizzazione di parte del Nodo non sono potute arrivare in città. Prodotte da una ditta di Baragiano e lunghe diversi metri, oltre che con materiale molto pesante, potevano essere trasportate solo da autotreni particolari che non potevano certo avventurarsi sul percorso alternativo indicato nella strada provinciale 94, ma
hanno poi dovuto compiere un “giro” molto più dispendioso per la zona Sud. Entro l’estate prossima è attesa - secondo le previsioni dell’amministrazione anche un altro pezzo del Nodo, un altro svincolo che si immette in collegamento al zona industriale con viale del Basento all’altezza dell’uscita Potenza ovest. Nel frattempo vanno avanti anche i lavori per la galleria che metterà in collegamento viale dell’unicef con via del Gallitello. L’intero progetto viario è costato circa 18 milioni di euro, destinato a cambiare completamente la viabilità cittadina.
ze di dare adeguate risposte alle necessità abitative delle fascie più deboli? Come e in che modo si porrà freno ad una crescita confusa e irrazionale di questa città, sempre più cementificata e priva di infrastrutture sociali? Quando si inizierà invece a pensare al Piano regolatore sociale, alle tematiche delle famiglie, dei giovani e delle emergenze sociali?». Per le risposte si rifà alle «parole usate da Berlusconi al recente congresso fondativo del Pdl, più che mai veritiere: è giunto il momento che in politica si utilizzi la passione e la concretezza dei cittadini».
La chiesa a contrada Cerreta
I lavori al Nodo complesso del Gallitello (f.M.)
E’ STATA inaugurata ieri sera la nuova sede della chiesa di contrada Cerreta. Al taglio del nastro erano presenti il sindaco Santarsiero e don Cosimo. Dopo la benedizione, una visita nei locali. E’ una buona notizia per i residenti della contrada che, fino a poco tempo fa, erano costretti ad assistere alle funzioni religiose e a partecipare ai momenti di socializzazione in un prefabbricato. Ora per i cittadini sono stati messi a disposizione alcuni locali della scuola comunale.
22 Potenza
Venerdì 3 aprile 2009
ANTICA OSTERIA
Saluti comunisti a Cuba Yamila Pita Montes, consigliera dell’Ufficio Politico dell’Ambasciata di Cuba in Italia, ha visitato ieri mattina la Regione Basilicata e il Comune di Potenza. Accanto l’ambasciatore insieme ai rappresentanti del Pdci. Il rappresentante lucano ha incontrato anche altri esponenti politici lucani
Riconoscimento a Fonseca IL SINDACO di Potenza, Vito Santarsiero, conferirà il Medagliere della Città al professor Cosimo Damiano Fonseca Accademico dei Lincei, primo Rettore dell'Università degli Studi di Basilicata. La cerimonia si svolgerà oggi alle ore 18 nella Sala dell'Arco del Palazzo di Città. Subito dopo Fonseca terrà una Lectio Magistralis sul tema: “Federico II dopo Federico: l'Enciclopedia Fridericiana della Treccani”.
Giochi internazionali SI TERRA’ oggi alle 16, presso la Sala dell'Arco del Palazzo di città una conferenza per presentare un meeting internazionale con 7 Paesi che fanno parte del Consiglio Europeo, per preparare un lavoro che porterà alla realizzazione di un gioco multimediale sulla campagna Equal or different (campagna europea giovanile della Commissione Europea. Alla conferenza stampa, insieme al sindaco di Potenza Vito Santarsiero, sarà presente il consigliere Antonino Imbesi, responsabile Europe Direct Basilicata.
Disagio giovanile E’ PREVISTO oggi alle ore 10.30 presso la Sala dell'Arco del palazzo di Città una conferenza stampa per illustrare il documento redatto dalla Quarta commissione consiliare permanente in merito al tema “disagio giovanile e tossicodipendenze in città”. Saranno presenti, insieme al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, il Presidente della terza commissione Roberto Speranza ed i componenti tutti della stessa commissione. Il fenomeno della tossicodipendenza, dopo anni di relativa assenza, sembra tornato alla ribalta. Diversi i casi di morte per overdose anche nel capoluogo e la paura di genitori e di tutte le persone che si occupano di educazione comincia a crescere.
Dapporto a teatro IL prossimo 15 aprile, con sipario alle 21, Massimo Dapporto porterà in scena “I due gemelli veneziani” di Carlo Goldoni, per la regia di Antonio Calenda. Capolavoro della comicità e della scrittura scenica, il testo offre al protagonista un banco di prova eccezionale, pari a pochi nella storia del teatro. Lo spettacolo, che fa omaggio al genio goldoniano nel trecentesimo della nascita, è un vero capolavoro della scrittura comica: s’incentra sull’incanto del gioco teatrale dei simili e degli opposti, portato a livelli altissimi da un Goldoni ormai pienamente padrone delle tecniche della drammaturgia.
•DON BOSCO• chiuso •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Mostri contro alieni 16.30 - 18.30 - 20.30 Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 22.30 Sala 3 I mostri oggi 17.20 - 19.30 - 21.40 Sala 4 Ballare per un sogno 18 - 20 - 22
Sala 5 Amici del bar Margherita 18 - 20 - 22 Sala 6 Io & Marley 17 - 19.30 - 22 Sala 7 Il caso dell’infedele Klara 17 - 19 Sala 7 Diverso da chi? 21 •DUE TORRI• I mostri oggi 19 - 21
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Il sacro nelle scale mobili SARA’ inaugurata domani alle 19 nella Scala Mobile lato via Armellini la Sacra rappresentazione “Passione di Cristo”, realizzata dall'artista Sergio Santo, luci e suoni di Palo Pasquale. Sei le figure realizzate dall'artista: Dall'ultima cena, all'orto degli Ulivi, alla flagellazione, alla Veronica, alla Crocifissione, alla Resurrezione. Una scusa in più per lasciare la macchina a casa e servirsi di un “mezzo” pubblico che collega via Mazzini con il centro storico.
MARCONI
•Federconsumatori 0971-34444 •OGGI Potenza, Teatro Stabile, ore 18 “I TRE PORCELLINI” Rassegna “Di fiaba in fiaba”
OGGI Potenza, Rossellino, ore 19.30 “PROCESSO ALLA BOTTIGLIA” Iniziativa degli scout di Potenza 3: verrà celebrato un vero e proprio processo. Alla sbarra un fenomeno in crescita: l’alcolismo.
IL 5 APRILE Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA” Concerto dei “Virtuosi di Praga”
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IL 18 APRILE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “LEON D’ORO GIGGINO LABELLA’” “Tre pecore viziose”
•Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario dal lun. al ven. 8.30 - 19.15 Sabato 8.30 - 13.30 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 8.30 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 23
Venerdì 3 aprile 2009
La Fp-Cgil denuncia alcune procedure per il concorso delle progressione verticali in Provincia
«Criteri ristretti dopo l’avviso di selezione» E’ IL coordinamento delle rsu della FpCgil della Provincia di Potenza a denunciare «lo sconcerto» rispetto a un «ennesimo atto amministrativo grave e illegittimo», adottato dall’amministrazione provinciale. Il sindacato si riferisce ai concorsi per le progressioni verticali di cui denuncia alcuni passaggi non “adeguati” dell’iter burocratico d’istruttoria dei concorsi. Ma prima, la sigla sindacale ricorda anche che la delegazione trattante, tra ente e rappresentati dei lavoratori, non si riunisce da circa un anno e che nel frattempo sono state inviate almeno sette richieste di incontro, «tutte inascoltate». «Il dirigente del settore personale - denuncia il coordinamento Fp-Cgil - con una nota succesiva agli avvisi di selezione per le progressioni verticali, nelle more dell’adeguamento del regolamento per le progressioni verticali riduce i requisiti di accesso alla categoria superiore, impe-
dendo la partecipazione a tutti quei lavoratori aventi diritto che, da anni, attendono di potersi vedere riconosciuta la professionalità acquisita». Una circolare ha ristretto alcuni parametri relativi all’anzianità, ai settori di provenienza. Ancora, per le rsu della Fp-Cgil «la gravità» sta nel fatto che «l’informativa per l’avvio delle prove selettive sia stata consegnata ai concorrenti solo nove giorni prima della data di espletamento del concorso senza, peraltro, alcuna notifica ufficiale», quanto meno, non per tutti. Mentre - spiega il sindacato - «la legge impone un preavviso di almeno 15 giorni». Ora, questa tempistica, anzi «tempestività», per il sindacato ha «ostacolato una preparazione più approfondita nelle materie di esame e, in alcuni casi, non ha consentito nemmeno la partecipazione». Ma non è tutto perchè al Fp-Cgil spiega che «alcuni vincitori del concorso (ne è
stata già espletata una parte, man mano saranno portati a termine) saranno inquadrati in “tempi record”, solo una decina di giorni, per l’inquadramento nella nuova categoria professionale, con una evidente discriminazione rispetto agli altri lavoratori». Abbiamo provato a contattare gli uffici dell’ente per porre la questione e dare la possibilità di replicare, ma non siamo, per il momento, riusciti a ottenere nessuna risposta. Alla denuncia, le rsu aggiungono ironia: praticamente il disegno di legge dello scorso 25 febbraio del ministro della Funzione pubblica, Renato Brunetta, ha consentito di modificare un bando senza alcuna evidente esigenza» con la «soddisfazione» prevedibile del responsabile del dicastero. Sarà per questo che si può affermare che almeno, «la Provincia di Potenza non è un’amministrazione di fannulloni».
Presentata la nona edizione dell’appuntamento a rione Cocuzzo
La sede della Provincia
L’incendio doloso al cantiere
«Non lasceremo che la criminalità L’impegno di tanti per emozionare si infiltri in città»
La via Crucis si rinnova
POTENZA - La “Passio Christi” di rione Cocuzzo arriva alla nona edizione. La rievocazione degli ultimi momenti della vita di Gesù Cristo, intrisa di un’intensa vocazione religiosa, animerà il prossimo 10 aprile la popolosa realtà cittadina. Hanno contribuito all’avvenimento, la Regione Basilicata, il Comune e la Provincia di Potenza d’intesa con l’Apt. Prezioso è stato anche il supporto logistico offerto dall’Efab. La manifestazione, voluta fortemente dal parroco, don Donato Lauria, con la collaborazione del gruppo degli animatori, con la compagnia teatrale “Scacciapensieri” e con l’associazione di danza “Mivida”, è stata presentata ufficialmente durante una conferenza stampa tenutasi, ieri mattina, nel salone oratoriale della chiesa. Erano presenti all’incontro moderato da Giovanni Pelliccia, la responsabile dello staff organizzativo, Lucia Sabia, l’assistente organizzativo, Marco Rafaniello, il responsabile tecnico-canoro, Diego Sileo, la coordinatrice del gruppo sartoriale, Antonietta Caivano, il capogruppo della scenografia, Ciro Pelliccia. Hanno, inoltre, partecipato in mattinata, il sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, l’assessore comunale alle politiche per la Pace, Roberto Mancino, il presidente della sezione provinciale dell’Anpvi (Associazione nazionale dei privi della vista e degli ipovedenti) Antonio D’Andrea. In occasione del Venerdì Santo, la Sacra Rappresentazione avrà avvio nella chiesa (a partire dalla ore 15) e successivamente si svilupperà lungo le vie rionali. Sin dalle prime ore del mattino, secondo quanto sostenuto gli intervenuti, un nutrito numero di soldati presidierà i tribunali di Ponzio Pilato e di Erode, che saranno collocati in particolari spazi aperti in concomitanza con altre location. Confermata anche per quest’anno la partecipazione dell’attore Giuseppe De Marco, che avrà il ruolo di Gesù. Gli abiti che sfoggeranno i circa centotrenta figuranti sono stati realizzati artigianalmente dalle sagge mani di volontarie esperte - guidate dalla responsabile, Antonietta Caivano - che pre-
Un momento della conferenza stampa di presentazione
stano il loro indispensabile apporto per la riuscita dell’evento. «La nuova cornice della “Passio Christi” ha annunciato l’organizzatrice generale, Lucia Sabia è fondata sulla figura di San Paolo. Noi ripercorreremo la via dolorosa vissuta con estremo sacrificio ed estenuante sofferenza da Gesù attraverso dei dialoghi scritti mediante la fondamentale lettura dei Vangeli.
La nostra intenzione è quella di regalare alla collettività un’occasione di socializzazione avvicinando tutti alla parola di Dio». Secondo l’assistente tecnico-canoro, Diego Sileo, è stata importante riprendere nella sacra rappresentazione la figura di San Paolo con la canzone proposta nel copione dal titolo “Sono Cieco” tratta dall’album dal celebre musicista, Fabio Baggio. «La ce-
cità del santo - ha espresso Sileo - rispecchia interamente l’attuale povertà d’animo di noi esseri umani che non riusciamo ad accogliere quei prioritari valori di vita». Negli ultimi anni, circa seimila spettatori hanno partecipato all’iniziativa occupando puntualmente ogni angolo del quartiere. «Questa manifestazione ha dichiarato il primo cittadino, Vito Santarsiero - dimostra una profonda passione religiosa che caratterizza i potentini, orgogliosi del serio impegno messo in atto da questa comunità». L’assessore, Roberto Mancino, ha elogiato il difficile lavoro messo in campo dagli animatori della parrocchia, i quali si stanno seriamente impegnando con il fine di vivacizzare questo centro abitato, purtroppo considerato in città come “rione dormitorio”. Degno di nota è il messaggio lanciato, in conclusione, dall’assistente organizzativo, Marco Rafaniello. «Con piccoli gesti - ha affermato - si possono veicolare emozioni, spinte da una forte vitalità interiore». Alessandro Sileo
«Il grave atto intimidatorio di cui è stata oggetto una impresa edile impegnata in lavori di riqualificazione per conto del comune di Potenza, ci spinge non solo a esprimere preoccupazione, ma anche una ferma condanna per quanto accaduto». Così il Sindaco di Potenza, Vito Santarsiero al quale la ditta ha comunicato di aver sporto denuncia nel pomeriggio in Questura, specificando che nella notte tra il 31 marzo e l’1 aprile è stato incendiato un serbatoio di gasolio sito in un’area di deposito della ditta in località Botte, torna a commentare l’accaduto. E sottolinea come serva «mantenere ancor più alta l’attenzione per evitare che simili episodi possano ripetersi e che la malavita possa infiltrarsi a qualsiasi titolo nel nostro sistema cittadino». Il Primo cittadino ha subito convocato per lunedì 6 aprile alle ore 13.30 presso la sala dell’arco del Palazzo di città i dirigenti comuna-
li impegnati direttamente nelle opere pubbliche in città e i direttori dei lavori, sia dipendenti comunali che esterni all’amministrazione, impegnati sui cantieri aperti. Intanto per la prossima settimana il sindaco incontrerà per lo stesso motivo il presidente del coordinamento regionale iniziative antiracket e antiusura, l’avvocato ed ex sindaco del capoluogo Domenico Potenza, che ha personalmente sentito ringraziandolo per l’attenzione immediatamente manifestata su quanto accaduto.
NOTA CRITICA «E’ INUTILE continuare a predire la fine dell’arte, l’arte è finita da cinquant’anni, l’arte è una parola. Vuol dire saper fare le cose, quelli che sanno fare sono da tempo gli architetti, i designers, i tecnici e i politici». Così dicevano intorno agli anni Sessanta alcuni artisti del movimento Arte Povera per spiegare le profonde trasformazioni che andavano delineandosi in campo artistico e che ne cambiavano il significato, le modalità di fruizione, il mercato, le committenze. Quella che allora suonava come una profezia, oggi è realtà considerando l’attenzione sempre maggiore che regioni e comuni dedicano all’arte e sopratutto a quella contemporanea. Così le città si trasformano in grandi laboratori creativi dove opere e installazioni crescono come funghi delineando una macchia estesa dove tutto sa di arte. Quella del contemporaneo è una sfida lanciata anche a Potenza come annunciato nel convegno svoltosi sabato 28 marzo nella sala dell’Arco del palazzo comunale. La sfida è quella di creare un rapporto tra la città e l’arte contemporanea partendo
L’arte contemporanea sbarca a Potenza
dal presupposto che “l’arte è sempre stata contemporanea in virtù del fatto che vive nel medesimo istante in cui la si produce”. Progetto nato dieci anni fa per volere dell’allora comitato, ora associazione Opera Prima, giunge oggi alla creazione del Lap (Laboratorio arte pubblica) che, seppur con durata trienna-
le, forma il primo nucleo del futuro museo per le arti contemporanee della Basilicata. Sfida ambiziosa, fortemente appoggiata dal sindaco Vito Santarsiero che invita a guardare l’iniziativa come a un importante contributo per lo sviluppo di una “città che dovrà sfruttare non solo risorse territoriali, ma anche capacità progettuali”. L’arte pubblica, tema di fondo dell’iniziativa, assumerebbe non solo una funzione educativa fornendo gli strumenti per capire i nuovi linguaggi artistici ma diventerebbe luogo di aggregazione e confronto per tutti i cittadini. Nata dalla collaborazione tra artisti, architetti, progettisti, urbanisti, e ormai vera e propria tradizione in paesi come Germania e Olanda, l’arte pubblica segna il passaggio dalla dimensione storico temporale scandita dal tradizionale monumento celebrativo ad una condizione di atempo-
ralità che indaga i soli livelli della percezione o della comunicazione. Roberto Daolio, esperto di arte pubblica in Italia e ospite del convegno invita a riflettere su alcuni interventi come quello dell’artista Alberto Garutti che, nel 2002, collegava l’accensione delle luci di piazza Vrijdagmarkt a Gent con il reparto maternità di un ospedale provocando l’accensione di una luce tutte le volte che nasceva un bambino o quello di Alessandra Andrini oggi impegnata in un progetto per la città di Potenza che, in memoria della strage di Bologna del 1980 proiettava l’immagine di bambini gattoni nel sottopassaggio della stazione. E per non spostarci geograficamente tanto lontano, un’attenzione meritano sicuramente le istallazioni di piazza Plebiscito a Napoli dove gli artisti sono chiamati a confrontarsi con la vastità dell’ottocentesca piazza e con il peso della sua storia. Rimane dunque da chiedersi come il seme dell’arte contemporanea possa germogliare in una città dalle fragili radici artistiche e ancora tutte da scoprire. Daniela Rosa
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Brienza La canna fumaria di un’abitazione prende fuoco. Soccorsi e momenti di panico
Figura storica di Castelmezzano
Fiamme e paura nel centro burgentino
L’ultimo saluto a Egidio Padula
BRIENZA - Tragedia sfiorata l’altra sera nel centro del Melandro. Per fortuna solo tanta paura. In fiamme la canna fumaria di un’abitazione in località Chiuse in contrada San Giuliano, a pochi chilometri dal centro abitato burgentino. A fuoco parte del tetto della famiglia Logiurato. Resta da appurare la dinamica dell'increscioso incidente che in paese ha destato non poche preoccupazioni. A dare l’allarme i vicini dopo aver notato una nuvola di fumo alzarsi dalla casa dei due coniugi burgentini. Sul posto sono giunti i Vigili del Fuoco, il Comando della Stazione dei Carabinieri di Brienza e due ambulanze del 118. Le operazioni si sono concluse a tarda notte. L'ipotesi più probabile è il cattivo funzionamento di una canna fumaria. Sembrerebbe
che le fiamme si siano sprigionate proprio dal camino della casa dei due coniugi intorno alle 20 dell'altra sera dando corpo all' incendio. «Si è sfiorata una tragedia - ci dicono alcuni vicini- la cosa fondamentale è che entrambi i coniugi ora stanno bene. I danni ci sono. Il tetto è in parte danneggiato ma fortunatamente con tempestività sono giunti i soccorsi che hanno estinto le fiamme». «Per fortuna che non eravamo andati a letto - ha detto la signora Assunta Logiurato- altrimenti morivano asfissiati”. «Dai primi rilievi è chiaro che l'abitazione ha subito danni rilevanti su una buona superficie del tetto - ci raccontato alcuni soccorritori- e l'origine delle fiamme sembra essere imputata a un surriscaldamento della canna fumaria». Risale a circa un anno fa l'ennesimo incidente
L’abitazione che ha preso fuoco
verificatosi in un'abitazione di Contrada Monte di Brienza con lo scoppio della caldaia di un camino. Anche allora ingenti furono i danni. A Sasso di Castalda un
pensionato morì carbonizzato invece travolto dalle fiamme del camino di casa. Vani in quel caso però i soccorsi. Angela Scelzo
CASTELMEZZANO - La comunità di Castelmezzano dà oggi l’ultimo saluto al consigliere comunale, Egidio Padula. Figura storica della vita politica e sociale della comunità locali. Fin da giovane la passione per la politica lo aveva portato a militare tra le fila del partito socialista. Il costante impegno lo ha poi portato ad essere esponente di maggioranza nell’amministrazione comunale, nelle ultime due legislature il lavoro dei più giovani, confortando e consigliando con la sua esperienza e la sua passione. L’impegno civico e l’amore per lo sviluppo del suo paese lo hanno visto come protagonista tra i soci fondatori della Pro Loco “Le Dolomiti Lucane”. Con commozione e affetto l'amministrazione comunale tutta e la Pro loco di Castelmezzano ricordano questo loro compagno. I funerali si terranno nella giornata di oggi.
Emergenza viabilità. I Disagi di Vietri, comune penalizzato due volte dalla chiusura del ponte di Picerno
Viaggio nell’inferno del Melandro Savoia, il sindaco: «Per stare bene bisogna stare peggio» Continua il viaggio nell’inferno della viabilità del Marmo Platano, i cui problemi sono ancora più evidenti da quando a causa della chiusura del ponte di Picerno, è stato necessario deviare il traffico sui percorsi alternativi.
La situazione già precaria di molte strade è stata ulteriormente peggiorata dal maltempo e dalle frane che si sono verificate nella zona. Come è accaduto per Vietri, comune già duramente penalizzato dalla chisura del viadotto.
VIETRI VIETRI DI POTENZA - La popolazione vietrese è stata quella che più di tutte ha sofferto per la chiusura del viadotto di Picerno e per i vari stop alla circolazione del raccordo autostradale Sicignano-Potenza. Il traffico autostradale, la maggior parte delle volte, è stato fatto deviare proprio nel centro abitato di Vietri, creando notevoli problemi e disagi, sia per la cittadinanza che per gli automobilisti. «Il disagio è stato ed è, in questi giorni, notevole», ha dichiarato il sindaco vietrese, Giuseppe Pitta, all’indomani dell’ennesima chiusura (finalmente, almeno a quanto pare, l’ultima) del viadotto di Picerno. «Magari - ha sottolineato il sindaco vietrese - si poteva far slittare di qualche giorno la chiusura del ponte per consentire il ripristino degli svincoli chiusi di Vietri, Balvano e Picerno, anche se gli stessi sono poi stati ripristinati tempestivamente, dopo poche ore dalla chiusura del viadotto, consentendo una maggiore facilità nel raggiungere Potenza e Saler-
E che dire degli abitanti di Savoia di Lucania, che per arrivare a Potenza devono sottoporsi a un vero calvario? Ma il sindaco dice: «Qualche sacrificio per stare meglio bisogna accettarlo».
SAVOIA no». «Confidiamo nelle istituzioni affinché tutti i problemi del traffico siano risolti al più presto possibile». Ma non è solo il viadotto di Picerno che ha creato problemi a Vietri e ai vietresi. Ma anche le continue chiusure, specie negli ultimi mesi, del raccordo Sicignano-Potenza. Tutti stop alla circolazione dovuti a lavori o a maltempi e incidenti vari. E il traffico così è imperversato per tutto il centro abitato di Vietri, nel cuore del paese, creando notevoli disagi. «Non è capitato una sola volta che il traffico autostradale sia stato deviato per Vietri di Potenza, accade spesso a causa di problemi vari. Purtroppo, la strada ex ss94, ora sp94, non consente il notevole deflusso dei veicoli, a causa dello stato dell’impianto viario. Necessita di manutenzione e di messa in sicurezza». «Un problema, un vero e proprio disagio - ha concluso il sindaco - anche per il tanti lavoratori di Vietri che raggiungono Tito e Potenza, oltre che per i tantissimi studenti che rag-
giungono il capoluogo. E’ chia- SAVOIA DI LUCANIA - Un’altra coro che i lavori sul viadotto van- munità della valle del Melandro sta no eseguiti, visto com’era la si- soffrendo (sperando che sia l’ultima tuazione, ma confidiamo nelle volta) per l’ennesima chiusura del istituzioni riguardo la risolu- viadotto di Picerno è la popolazione zione definitiva di tutti questi di Savoia di Lucania, di cui alcune problemi affinchè non si arre- frazioni si trovano a pochissimi chichino ulteriori disagi alle popo- lometri dall’ingresso in autostrada, lazioni delal ponte di Picerla zona». no, ma che i cui Mai, come abitanti sono conel periodo stretti a passare a cavallo per tutta la statatra lo scorle 94 e raggiunso anno e gere l’autostrada quest’ana Tito, direzione no, era caPotenza. «Per pitato che stare meglio - ha la Sicignadichiarato il sinno-Potenza daco di Savoia, fosse stata Rosina Ricciardi chiusa per Deviazione sul raccordo - si deve stare pudiversi re peggio». Rigiorni. E guardo ai lavori gli anziani vietresi hanno così che da mesi costringono la viabilità e rivissuto quei giorni di qualche gli automobilisti a subire disagi daldecennio fa quando la Basenta- la chiusura del viadotto, il sindaco na (prima della costruzione del- sottolinea: «In considerazione del la Sicignano-Potenza) passava fatto che la chiusura è finalizzata ad sempre nel centro abitato di Vie- eliminare alcuni inconvenienti e tri. problemi che si risolveranno per Claudio Buono sempre, dobbiamo pur accettare que-
Calvello L’amministrazione invita le forze sociali a decidere sulle risorse del paese
Bilancio, il comune si mette all’ascolto CALVELLO - «L’amministrazione comunale di Calvello apre ai soggetti sociali presenti sul territorio, (partiti, associazioni, circoli, comitati ed enti), invitandoli a partecipare a un tavolo di ascolto e auspicando condivisione sulle ipotesi di investimento delle risorse disponibili, in occasione della redazione del bilancio di previsione». E’ quanto afferma in una nota Rocco De Grazia, componente del coordinamento del PD di Calvello, il quale aggiunge: «Nella proposta di momenti di confronto e nella volontà esplicitata di dare centralità alla partecipazione propositiva dei cittadini, riconosciamo la sintesi dei principi più nobili della pratica politica. Si è già dichiarato apprezzamento sia per le politiche sociali messe in atto, sia per l'assenza di dema-
gogia, che per le azioni concrete con cui sono state prese in carico le istanze delle fasce sociali più deboli di Calvello: dagli anziani ai disabili, dai precari ai disoccupati. Questo, tuttavia, non basta». Sottolinea Rocco De Grazia: «La decisione dell’Eni di sospendere l’attività del centro di stoccaggio e carico di Calvello, che mette a rischio circa 40 posti di lavoro, ha dato consistenza e gravità al problema occupazionale locale, che ora richiede dedizione e fattivo impegno. Alle politiche sociali, bisogna affiancare anche interventi strutturali e scelte programmatiche di lungo respiro che possano sostenere un modello congruo di sviluppo locale, orientando le risorse, che Calvello ricaverà dalle estrazioni petrolifere, in tale direzione. Infatti, per dare soluzioni
adeguate alle problematiche occupazionali, occorre che si inneschino e si consolidino, in modo organico e diffuso, virtuosi processi di sviluppo sul territorio. L’alternativa a questo scenario strutturato saranno sempre i soliti impieghi sottopagati, i lavori precari e la sottoccupazione che sarà sempre più dilagante. Per questo - conclude Rocco De Grazia - riteniamo importante la predisposizione al dialogo da parte di tutti. Il bene della comunità di Calvello è un obiettivo comune, (delle istituzioni, delle associazioni, dei gruppi politici), perciò ad esso dovremo tendere tutti a Calvello, abbattendo gli steccati e facendo convergere le esperienze di tutti intorno ad un progetto comune, ognuno nel proprio ruolo e ognuno con le proprie competenze».
sta decisione, questa chiusura». Insomma, per il sindaco di Savoia, «bisogna accettare e fare questo sacrificio, le popolazioni del Marmo Platano Melandro saranno ancora penalizzati nella viabilità per qualche giorno, ma finalmente dopo la riapertura tutto sarà più facile e tranquilla, questo sacrificio s’adda fare». Savoia di Lucania conta poco più di mille anime, suddivise tra il paese e le tre frazioni: Castellaro, Fossati e Perolla. A causa della chiusura del viadotto di Picerno, gli abitanti delle frazioni di Savoia sono dirottati sulla strada statale 94 per Picerno. Mentre gli abitanti del paese di Passannante sono dirottati sulla strada TitoBrienza. «Al giorno - ha sottolineato il sindaco Ricciardi - sono oltre un centinaio, tra studenti e lavoratori, i salviani che raggiungono Potenza, e per loro questo periodo che continua ha arrecato tanti disagi». Riguardo ad altre strade chiuse sul territorio di Savoia, nell’ultimo periodo ci sono stati problemi sulla provinciale 58 e su un’altra strada comunale, tutte poi riaperte con urgenti lavori del Comune, ma comunque con interventi definitivi da fare. cl.bu.
Elezioni a Banzi, Vertone è il candidato del Pd BANZI - Nicola Vertone è il candidato del centrosinistra per la carica di sindaco di Banzi per le elezioni che si terranno a giugno. «Abbiamo chiesto ed ottenuto dal partito – ha detto Vertone - una investitura che passasse dal coordinamento del PD, all’assemblea generale degli iscritti e simpatizzanti fino alla indizione delle elezioni primarie aperte a tutta la coalizione e mai tenutesi per assenza di concorrenti. Questo per rafforzare l’intero centro sinistra e per ribadire che una scelta, seppur dettata da una impor-
tante norma regolamentare tutta interna al PD, assume ancor più una rilevanza politica nel momento in cui ci si assoggetti ad un più diffuso ed ampio giudizio popolare».
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Tito Rifiuti speciali e disboscamento nell’area di località Monte
Sigilli alla ex cava discarica TITO - Sigilli del Corpo forestale dello Stato alla ex cava di località Monte. Sulla superficie che si estende proprio nei pressi della piccola cappella meta dei pellegrinaggi mariani, è stato ritrovato un deposito di rifiuti speciali. Si tratta di materiale ferroso e di due container abbandonati. Al momento del sequestro, avvenuto lo scorso mercoledì, il responsabile della cava non era presente. Non è stato possibile chiarire per quali motivi e per quale uso le due strutture di ferro si trovassero nella zona. Per il momento, gli agenti del comando stazione forestale di Tito, coordinati dal comandante provinciale primo dirigente Giuseppe Mel-
Tito Dopo il pagamento degli incentivi al personale del Consorzio industriale
Asi Potenza, Uil e Ugl soddisfatti per i premi «La riforma tenga conto delle professionalità» IL commissario Asi Potenza,
Ernesto Navazio paga il preL’area sequestrata mio incentivante al personale
fi, hanno proceduto al sequestro della cava e di un mezzo meccanico, per reati di danneggiamento, deturpamento di bellezze naturali e deposito incontrollato di rifiuti. L’area sequestrata era interessata da lavori di ripristino ambientale con l’apporto di terreno vegetale e la formazione dei tradizionali
gradoni. Gli agenti del locale comando stazione forestale hanno constatato anche il disboscamento di un’area limitrofa di circa 1500 mq, nonché l’abbandono di rifiuti speciali. Sono in corso le dovute indagini per risalire agli autori materiali dei reati accertati.
del Consorzio, e dopo la soddisfazione espressa da Fp Cgil e Fps Cisl, le segreterie regionali di Uil Fpl e Ugl, in una nota congiunta, cantano vittoria «per il cambio di atteggiamento delle altre rappresentanze sindacali presenti nel Consorzio Asi di Potenza». «All’indomani delle dichiarazioni da parte di Cisl e Cgil – si legge nella nota - in merito ai premi incentivanti erogati ai dipendenti, si evidenzia un cambio di tendenza delle citate sigle sindacali nei confronti del commissario Navazio. Entrando nel merito degli incentivi non si è mai messo in discussione il riconoscimento delle premialità, stru-
mento di rendimento essenziale». «Uil e Ugl – scrivono i due sindacati - a più riprese hanno documentato l’esigenza di modificare gli strumenti di calcolo delle premialità che ad oggi sono riconosciute sulla base di criteri “amichevoli”, visto il perpetrato verificarsi di divergenze tra dipendenti, non sempre d’accordo con le valutazioni, e posizioni apicali della struttura». Uil Fpl e Ugl - conclude la nota - su una cosa concordano con le altre sigle sindacali: «Quella di ripiegarsi sulla verifica della proposta di riorganizzazione dei Consorzi Industriali che dovrà contenere il grado di professionalità acquisito e dei relativi riconoscimenti».
Il commissario Ernesto Navazio
Avigliano Il coordinatore cittadino del Pd attacca: «L’assessore al Turismo si dimetta»
Pace chiede la testa di Lorusso Dopo l’autosospensione lo accusa di «esplicita adesione al Pdci» AVIGLIANO – Nicola Pace “invita” Gianbattista Lorusso a “restituire” la delega di assessore al Turismo e allo Sviluppo rurale del comune di Avigliano. Il coordinatore cittadino del Partito democratico, all’indomani dell’annuncio da parte di Lorusso di “autosospendersi” dal Pd (volontà confermata in una lettera indirizzata allo stesso coordinatore), parla di “esplicita” adesione da parte dell’assessore di Fusci al Pdci. «Non si tratta di autosospensione», spiega Pace in una nota di “precisazione” alle affermazioni a mezzo stampa rilasciate da Lorusso e pubblicate l’altro ieri dal Quotidiano. «L’assessore Lorusso, esplicitando la scelta di aderire al Pdci (ieri mattina Lorusso era in Consiglio regionale all’incontro organizzato dal Pdci con Yamila Pita Montes, consigliera dell’Ufficio politico dell’ambasciata di Cuba in Italia, ndr), è naturalmente non più organico al Partito Democratico». Il Pd rompe gli indugi. La notizia che Lorusso avesse aderito al Pdci e fosse candidato alle elezioni provinciali con il Partito dei comunisti italiani era sussurrata da alcune settimane. In merito all’interessamento di Lorusso al Pdci era stato lo stesso assessore a confermalo in una breve dichiarazione, nella quale però dichiarava di prendere tempo rispetto a una candidatura alla Provincia. Ora Nicola Pace, forte anche di un passaggio all’interno della riunione del coordinamento avvenuta l’altro ieri sera, chiede la “testa” dell’assessore in una nota che elenca cinque punti. Eccoli. «Non si tratta di autosospensione. L’assessore Lorusso, esplicitando la scelta di aderire al Pdci, è naturalmente non più organico al Partito Democratico. Invitato più volte dal sottoscritto a chiarire la sua posizione all’interno del coordinamento cittadino, organo decisorio del Partito Democratico, l’assessore Lorusso ha sempre declinato, mostrando poco rispetto per tutti coloro che in questo anno, lealmente, sempre l’hanno sostenuto». Scrive Pace: «Dispiace leg-
IL COMMENTO DI LAGUARDIA In una nota, Leonardo L. Laguardia, commissario della sezione di Alleanza di Centro per la libertà di Avigliano intitolata a Giorgio La Pira sottolinea che «l’autosospensione dal PD dell’assessore Lorusso, avvalora la tesi secondo la quale la nuova figura del sindaco si è mostrata, invece, incapace di apportare alcun rinnovamento nella cosa pubblica e sottoposta, sovente, al ricatto dei partiti. Il sindaco Tripaldi, di indiscussa fede cattolica, segua, durante l’ultimo anno di governo locale, l’esempio di Giorgio La Pira. Egli fu sempre fedele ai valori ed alla sua identità cristiana. Non accettò, nel suo operare, alcuna prevaricazione politica e non si lasciò condizionare da volontà manipolatrici» L’assessore Lorusso
gere prima nella lettera a me indirizzata e poi sull’articolo del giornale la sua visione delle cose rispetto ad un quadro nazionale e locale. Visione che avrebbe tranquillamente potuto illustrare a tutti noi nei ripetuti incontri convocati, incontri a cui raramente l’assessore Lorusso ha partecipato». «Ricordo a quanti lo abbiano dimenticato – continua il coordinatore cittadino del Pd - che l’assessore Lorusso è, ma a questo punto era, espressione politica dei Ds poi confluiti nel Partito Democratico, e come tale era stato nominato assessore nella giunta Tripaldi. Di con-
seguenza mi sarebbe piaciuto leggere e sentire dalla sua viva voce che oltre a non riconoscersi nel progetto del Partito Democratico, da lui ritenuto un partito non a sinistra, quale decisione avesse maturato in merito alla sua carica di assessore». «La sua scelta di candidarsi alle provinciali con il Pdci pare ormai scontata – conclude l’esponente del Partito democratico - e in qualità di segretario del Pd di Avigliano, gli faccio i miei migliori auguri sperando che tutto quello che di sinistra non ha trovato nel Pd lo trovi nel Pdci, che sicuramente gli saprà dare a lui e ai
suoi sostenitori ciò che non è riuscito ad ottenere dal Pd». Ecco le indicazioni “suggerite” al primo cittadino per il ritiro della delega. «Intanto però lo inviterei a dare seguito alla sua scelta di lasciare il partito, restituendo la delega di assessore conferitagli da consigliere eletto nei Ds. Sono sicuro, conoscendo Giannino Lorusso, che saprà assumere comportamenti coerenti con la sua storia politica e personale, evitando di alimentare inutili polemiche sulla transumanza politica, da cui vorrà certamente sottrarsi». Gianni Sileo
ANZI
PREMIO “BETTY FEDERICI”
Nuova caserma dei carabinieri
Ecco la migliore
ANZI - L’Arma dei carabinieri usufruirà di una nuova caserma ad Anzi. Domani mattina, infatti, alle ore 10, in via “Umberto I°”, sarà consegnata la nuova struttura, di proprietà comunale. Saranno numerose le autorità (soprattutto militari) che interverranno alla manifestazione. Nella prima mattinata è in programma lo schieramento dei comandanti delle stazioni dei carabinieri della Compagnia di Potenza, guidati dal capitano Pantaleone Grimaldi. Successivamente interverranno il sindaco di Anzi, Giovanni Petruzzi, ed il comandante provinciale dei carabinieri di Potenza, colonnello Domenico Pagano, per un breve saluto. Seguirà la benedizione della caserma, officiata dal parroco cittadino, don Nicola Moles. Dopo la consegna delle chiavi, i presenti alla manifestazione potranno accedere ai locali della nuova struttura. La cerimonia d'inaugurazione si concluderà con un rinfresco. DONATO PAVESE
AVIGLIANO - “Domani sarà migliore” è il titolo della poesia con la quale Annaclara Sileo ha vinto il premio di poesia “Betty Federici”. L’alunna frequentante l’istituto “Carducci - Morlino” ha ottenuto il giudizio migliore espresso dalla giuria del premio presieduta dal poeta Mario Santoro. Promosso dalla Casa famiglia “Stella del mattino” di Potenza in collaborazione con l'associazione Amici di Ipsilon di Avigliano, il premio sarà consegnato lunedì sei aprile (ore 16.30) nell'istituto comprensivo “Carducci Morlino” di Avigliano. Alla cerimonia parteciperanno, tra gli altri, la dirigente Giuseppina Arlotto, l'arcivescovo di Potenza mons. Agostino Superbo, suor Liliana Baraldi e il diacono Fernando Lanzetta della casa Stella del mattino, il poeta Santoro e il giornalista Lello Colangelo.
PRECISAZIONE Per errore nell’edizione di ieri, nel titolo dell’articolo pubblicato a pagina 23, abbiamo scritto “Coniugi spacciatori fermati dai carabinieri” mentre le 2 persone sono state fermate dagli agenti della squadra mobile.
COMUNITÀ MONTANA ALTO BASENTO
Il Pdl di Avigliano boccia il bilancio ‘09 AVIGLIANO – Il centrodestra boccia il bilancio della Comunità montana Alto Basento. Il gruppo del Popolo della libertà della Comunità Montana “Alto Basento” ha bocciato il bilancio ha espresso parere negativo, nell’ultima seduta del Consiglio comunitario, al bilancio di previsione 2009. «Dall’analisi del documento contabile e della relazione previsionale e programmatica 2009-2011 presentata dalla Giunta – fa sapere in una nota il capogruppo Vito Lorusso - ne scaturisce un giudizio sostanzialmente negativo in quanto, al di là delle semplici enunciazioni di carattere generale, la predetta relazione risulta fortemente condizionata dalla riforma delle Comunità montane prevista dalla legge Regionale n. 11 del 2008, la quale stabilisce, come è noto, la chiusura delle comunità montane e la costituzione delle comunità locali». A parere di Lorusso «il bilancio di previsione 2009 ci dà, pertanto, l’opportunità di tracciare un bilancio di quella che è stata l’attività svolta dalla giunta comunitaria in questa legislatura che, se si fa eccezione per qualche luce, vedi il completamento, dopo un ventennio, della tangenziale di Potenza e Volo dell’angelo, per il resto presenta ancora molte ombre con tante opere pubbliche iniziate da anni e non ancora completate».
Il centrodestra prova a smorzare l’entusiasmo del giorno dopo della maggioranza. «C’è poco da essere soddisfatti, poi, per come la Regione Basilicata ha gestito in questi anni le comunità montane e per come si è arrivati alla riforma delle stesse previste della legge finanziaria per il 2008. Altro che salvataggio da parte del presidente De Filippo. Le Comunità montane, sin dalla loro costituzione, di fatto, nella loro attività programmatica hanno risentito fortemente del ruolo marginale ad esse attribuite dalla Regione Basilicata che, contrariamente alla dichiarazioni di circostanza, non ha mai inteso assegnare a questi enti sovra comunali un ruolo attivo e prepositivo della gestione dei territori montani attraverso la piena attuazione delle deleghe e delle funzioni previste dalle leggi Regionali”. «Le comunità montane – conclude la nota di Lorusso - si sono limitate in molti casi alla semplice gestione del “popolo” delle 101 giornate, personale addetto ad una forestazione, spesso, solo manutentiva e priva di obbiettivi strategici che vadano nella direzione di una difesa idrogeologica del territorio e una forestazione produttiva capace di generare effetti virtuosi anche sul versante dell’occupazione». gi. sil.
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LAVELLO - Allarme rientrato. Potranno dormire sonni tranquilli gli utenti lavellesi della Salerno Energie. Fa dietro front la società campana di vendita del gas metano subetrata alla locale Lavello Gas. Con una comunicazione pervenuta presso gli uffici comunali nella mattinata di ieri, la Salerno Energia dichiara che provvederà al rimborso o conguaglio per gli utenti che hanno già versato le somme relative ai riconteggi per i consumi del 2006, sospenderà l'invio delle bollette proponendosi di metter mano alla vicenda. Torna il sereno dopo la già ribattezzata vicende “bollette pazze”. La nuova società energetica, Salerno Energia, subentrata alla società Lavello Gas, nella bollette recapitate agli utenti nei giorni scorsi aveva provveduto a ricalcolare i consumi per l'anno 2006 sulla base delle nuove tariffe a metro cubo del gas metano. La Salerno Energia Vendite spa è la società che gestisce i contratti di fornitura del gas metano a Lavello, dopo avere rilevato nel 2008 la società comunale
Lavello La società rimborserà gli utenti che hanno versato i riconteggi riferiti al 2006
Gas, “Salerno Energie” fa marcia indietro Lavello Gas con cui i cittadini avevano il rapporto contrattuale secondo le tariffe stabilite dall'ente comunale. Nel mese di marzo 2009 la Salerno Energia ha recapitato agli utenti una fattura per l'anno 2006 di importo superiore a quello già fatturato da Lavello Gas e già pagato dai cittadini. Conseguentemente chiedeva il pagamento del conguaglio, stornando la fattura del 2006, come se all'epoca avesse un rapporto contrattuale con il cittadino da cui gli provenisse il diritto a conguaglio. Non si fece attendere all'indomani della notizia l'intervento del primo cittadino , Antonio Annale, che giorni fa ha interessato delle vicenda l'Autorità Garante per l'Energia. Di pari il movimento Primavera Lavellese con Antonio Pettorruso aveva diramato un comunicato per far luce sulla vicenda.
«Può - si leggeva - Salerno Energia operare rettifiche e conguagli su documenti fiscali di altra società?Quali condizioni contrattuali impone tale società al cittadino per l'anno 2006? Quelle di Lavello Gas o quelle di Salerno Energia che il cittadino non ha mai sottoscritto?» «Vi è un'autorizzazione dell'Autorità nazionale per l'Energia ad effettuare conguagli per l'anno 2006 sui contratti a fornitura vincolata degli utenti di un'azienda pubblica, ed in particole di Lavello Gas? Sarebbe davvero strano che in mancanza di possibilità di scelta di altro contraente, fin dagli anni '80 in cui iniziavano i rapporti, il cittadino stipulava con l'ente pubblico ed oggi si trovi soggetto a nuove condizioni contrattuali, più sfavorevoli, dettate dall'ente privato subentrato nel contratto». «Sicuri che, qualora
per assurdo il conguaglio fosse legittimo, il titolato a richiederlo non sia l'ente comunale allora unico azionista della Lavello Gas? Sarebbe opportuno chiarire ai cittadini le modalità di cessione dei contratti ed anzi verificare la validità della cessione contrattuale o societaria operata nel 2008, alla luce delle incongruenze che emergono. Siamo all'assurdo che la Salerno Energia con tali conguagli recuperi gran parte del prezzo della cessione dei contratti, a discapito dell'ente comunale e quindi della collettività. Perciò, o il prezzo di cessione è stato errato, non tenendo conto di un eventuale credito ceduto, o tale credito non è stato mai ceduto ed allora le bollette di conguaglio sono illegittime». «Da Consigliere comunale faccio queste semplici riflessioni che aprono gli occhi su una vicenda
che colpisce i cittadini con troppa disinvoltura e che impedisce loro di avere certezza dei costi delle forniture. Vicende contrattuali o societarie non possono rendere la vita incerta ai lavellesi che, ormai, vessati da fatture che cadono dal cielo non possono fare affidamento sullo stipendio o sui proventi dell'impresa per sostenere la famiglia. Per l'impegno di rappresentanza politica che mi hanno dato i lavellesi ho dovuto invitare la Guardia di Finanza a fare chiarezza sull'intrigo amministrativo e contabile, ma ancora più forte sento l'obbligo di mettermi a disposizione presso la sede del Comune di Lavello per assistere volontariamente come consigliere comunale quanti cittadini siano stati vessati da ingiuste bollette di fornitura del gas metano. Colgo l'occasione per mettere in guardia dalla reiterazione della bolletta anche per il 2007 e 2008 portando la questione all'attenzione del prossimo Consiglio Comunale». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Ripacandida Sulle altre strade della zona le cose non vanno meglio. Servono interventi
Provinciale 8, ancora disagi L’arteria dovrebbe riaprire oggi con l’ausilio del semafori VULTURE - Le strade del Vulture continuano a far parlare di sé, piuttosto in senso negativo. La provinciale n° 8 in prossimità del km 11 e km 13 è ancora bloccata a causa di cedimenti del manto stradale per cui nessun Ente si prende, a tutt'oggi, la responsabilità di intervenire o riaprirla al transito. I tecnici della provincia hanno stanno lavorando da due giorni per mettere in sicurezza l’arteria che dovrebbe riaprire oggi con l’ausilio dei semafori. La strada provinciale n°10, migliorata per una spesa di circa 240 mila euro, alcuni mesi fa, presenta già dei cedimenti. A che è servito rifare quasi per intero il manto stradale se non si è intervenuti a pulire le cunette? Molti sostengono che la vera causa della rottura del manto stradale è da attribuire alla mancanza di cunette ed alla sua ostruzione. Infatti, l'assenza di griglie drenanti laterali, fa si che l'acqua si accumuli in enormi pozzanghere e scoli d'acqua che entrando nelle lesioni del manto stradale, ne sbriciola il conglomerato bituminoso in profondità, dando luogo alla formazione di buche, crepe e voragini. Aver tappezzato il manto stradale non è stato una soluzione dei pericoli che ancora sussistono, ma un espediente che ha comportato una spesa non indifferente che grava sulle tasche di tutta la collettività. Mentre progettare e realizzare elementi stradali accessori quali le famose cunette che opportunamente ripuliti dal terriccio, dal fogliame e dagli eventuali rifiuti che variegatamene galleggiano sulle strade dopo un'acquazzone, sicura-
L’ATTO D’ACCUSA
Il sindaco Annunziata sollecita la Provincia RITORNANDO alla strada provinciale n° 8, da ricordare che il Sindaco di Ripacandida, Giuseppe Annunziata ha inviato nei giorni scorsi alla Provincia, al direttore dei lavori del 3° lotto della superstrada Rionero-Venosa, alla Prefettura, alla Regione Basilicata, alla Procura della Repubblica di Melfi ed ai Carabinieri di Ripacandida, una lettera che chiede delucidazioni sulla costruzione della strada oraziana 3° lotto tratto Ripacandida-Ginestra e sul ripetersi di cedimenti e voragini sul tratto di strada Sp n° 8 km 10.700. In questa lettera il Sindaco denuncia: «per quanto di rispettiva competenza, lo stato di grave pericolo riveniente dai continui cedimenti della sede stradale interessata dai lavori di costruzione della galleria occoreente per la realizzazione 3^ lotto della strada oraziana». Diffida: «l'Amministrazione della Provincia di Potenza e la direzione dei lavori a porre, a vista, ogni utile provvedimento di propria competenza teso a salvaguardare la pubblica e privata incolumità». lo. zo.
Sopra la voragine che si è riaperta la settimana scorsa. A sinistra e a destra altre strade del Vulture Melfese in pessime condizioni
mente sarebbe la soluzione più consona e duratura per il mantenimento del manto stradale. Per non parlare del ponte Lapilloso ridotto in condizioni disastrose e di grave pericolo, le ringhiere in metallo sono inspiegabilmente sparite e quelle poche rimaste sono collegate con nastro di materiale plastico,
non si sa fino a che punto questo nastro resisterà. Per la strada di nessuno, la Ginestra-Barile, dopo l'incontro tenutosi a Ginestra lo scorso 2 marzo, nel quale si decise di stanziare 700 mila euro per il suo miglioramento, non si muove ancora niente in proposito. Anzi, la strada continua a “collezio-
nare incidenti”, lo scorso 26 marzo un automobilista di Venosa, ritornando da Rionero dove lavora, è uscito fuori strada a causa del fondo stradale bagnato, andando a sbattere con la sua macchina, una Passat, contro le barriere di ferro del ponte dell'Arcidiaconato, che sono servite da salvavita. Fino ad
oggi queste barriere di ferro non sono state sostituite ed è un pericolo transitare. Lo scorso 31 marzo, verso le 11,30, sempre a causa del fondo stradale bagnato, nelle curve subito dopo aver lasciato l'abitato di Ginestra, le curve che hanno provocato diversi incidenti stradali lo scorso inverno,due autovet-
ture si sono “baciate”, per fortuna senza gravi conseguenze per gli autisti. La macchina che scendeva per raggiungere la superstrada Potenza-Melfi dalla sua corsia si è trovata nell'altra, dove sopraggiungeva un'altra macchina. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Venerdì 3 aprile 2009
27 Melfi Sigillito dell’Arpab: «I metalli presenti sono in quantità eccedenti rispetto alla norma»
Caso Fenice: aperta un’indagine Nelle falde acquifere presenti nikel, bromo e mercurio MELFI - Nikel, cromo, bromo ma anche il pericolosissimo mercurio. Sono alcuni dei metalli presenti in livelli anomali nelle falde acquifere sotterranee che scorrono nei pressi del termodistruttore Fenice a San Nicola di Melfi. L’ allarme lanciato giorni fa dal comitato 1993 “No a Fenice” ha solide fondamenta. Ad essere a rischio è l’intero ecosistema. La magistratura ha aperto un’indagine. I dati sui rilevamenti delle falde provengono dall’Arpa Basilicata che bimestralmente raccoglie campioni di liquido dai pozzi spia disseminati in tutto il perimetro del termodistruttore per mantenere costantemente sotto controllo i livelli di inquinamento. «I dati hanno evidenziato un’anomala valutazione sui metalli - dice il presidente dell’Arpab Vincenzo Sigillito contattato telefonicamente - in particolare nikel, cromo e bromo sono in quantità eccedenti rispetto alla norma». Non solo, infatti, aggiunge Sigillito «si sono riscontrati valori anomali anche nei cloruri alogenati, ma quello che mi lascia più perplesso è la presenza di mercurio, che nelle acque ha un livello pari al 10 per cento in più rispetto ai valori di soglia consentiti». Il mercurio è un elemento altamente tossico responsabile di diverse malattie, se ingerito o inalato, tra cui danni al sistema nervoso. La presenza di questo metallo nell’acqua addirittura il 10 in più del limite consentito allarma la popolazione che chiede di sapere come sia finito tutto quel materiale nelle falde acquifere. «L’anomalia - spiega il presidente dell’ Arpab “oltre all’eccedenza dei limiti risiede nella loro variabilità rispetto al tempo. Non c’è un aumento costante, ma varia di volta in volta nelle diverse rilevazioni fatte». «Tutto ciò è strano - prosegue “per questo stiamo approfondendo le valutazioni con diversi studi». «Al momento - fa sapere - avremmo individuato due possibili ipotesi di inquinamento» sempre riconducibili a Fenice. Da più parti è stata richiesta la pubblicazione dei dati, ma, afferma Sigillito
DOPO L’APPROVAZIONE DEL BILANCIO
Rionero: la viabilità nell’agenda del Comune
Il termodistruttore Fenice
«questo non è possibile in quanto è stata aperta un inchiesta dalla magistratura di Melfi per indagare sulla vicenda ed i dati ne fanno parte integrante». Il presidente dell’Arpab ha poi promesso che al termine delle indagini tutti i dati saranno resi noti al pubblico. Il pronto intervento della magistratura è un ulteriore elemento che indica la gravità della situazione. Intanto anche la politica interviene. Lunedì prossimo è previsto un vertice in Regione convocato dall’assessore all’Ambiente Vincenzo Santochirico per fare il punto sulla questione. «L’interesse delle istituzioni è un primo risultato - dice Michele D’Anghela del comitato “No a Fenice” che prosegue «la protesta ed il controllo popolare dei cittadini del Vulture Melfese non mancherà mai. Invitiamo anche le associazioni ambientaliste regionali di Greenpeace, Legambiente e Wwf ad intervenire sul grave pericolo presente». Un appello poi anche al sindaco di Melfi «affinché convochi tutti i sindaci del Vulture le cui aree sono comunque interessate dall’inquinamento che non è limitato al perimetro di Fenice». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Barile, successo per la solidarietà targata Ail
Melfi, la scuola in campo contro l’alcolismo
BARILE - Successo per la manifestazione di solidarietà “Uova di Pasqua Ail” che si è svolta nei giorni scorsi nella comunità barilese. Sono state vendute in tutto 108 Uova della solidarietà, (60 piccole e 48 grandi), per un totale di seicentocinque euro, donati da un numero sempre crescente di sostenitori. A comunicarlo Rocco Franciosa, referente locale “Ail - associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma onlus”, il quale ha sottolineato «siamo soddisfatti della buona riuscita della manifestazione di solidarietà che ha incontrato una buona partecipazione da parte di un numero sempre crescente di sostenitori barilesi, che ringraziamo di cuore per il loro sostegno morale. Certo bisogna fare sempre di più - sostiene Franciosa - ma, mi piace ricordare a tutti, una bellissima frase di Santa Madre Teresa di Calcutta, la quale rimarcava “quello che facciamo è una goccia nell'oceano, ma se non lo facciamo quella goccia mancherà per sempre. Il ricavato totale della vendita delle Uova di Pasqua - conclude Franciosa - di seicentocinque euro sarà integralmente devoluto alla sezione Ail Francesco Pepe di Potenza, presieduta dal dottor Ricciuti, ed i fondi saranno utilizzati per la cura, l'assistenza domiciliare ai malati di leucemia, e per tutte le attività previste dallo statuto sociale dell'associazione».
MELFI - Il Centro farmacia e vita “Pocchiari” di Melfi, i farmacisti associati del Vulture, in collaborazione con il Servizio tossicodipendente dell’ospedale San Giovanni di Dio e l’Azienda sanitaria di Potenza hanno deciso di affrontare con le maggiori scuole del territorio il problema dell’alcolismo. “Altamente alcolico” è il titolo di una serie di riflessioni su un problema, quello dell’abuso di bevande con alta gradazione alcolica, sempre più diffuso tra le giovani generazioni. Presso il liceo scientifico di Melfi, ieri si è svolto il primo confronto a più voci. «Da qualche anno spiega la presidente di Ce.Fa.V., Giusi Gramegna abbiamo deciso di uscire da dietro i banconi delle nostre farmacie ed impegnarci nel sociale. Il problema dell’alcolismo tra giovani è ormai divenuto un vero e proprio dramma per la nostra società. L’emergenza alcol è ancora più pericolosa del problema droga che è più ghettizzata, di più difficile accesso, richiede molti più soldi. Invece l’alcol sta entrando nell’uso comune dei giovani. Preoccupa l’accettazione di una gestualità che i ragazzi hanno. L’età dei consumatori di bevande alcoliche si abbassa sempre più e si rischia di perdere tanti ragazzi. Intendiamo arrivare al cuore dei giovani perché loro capiscano i rischi a cui vanno incontro bevendo birra ed alcol in quantità esagerate». Il Cefav raccoglie l’adesione di 24 farmacie che vanno da Melfi a Rionero, Veno-
sa, Lavello, Genzano, Pescopagano, San Fele, Filiano, Atella, Forenza, Montemilone, Maschito, Palazzo San Gervasio, Barile. Quaranta farmacisti che da quindici anni curano eventi culturali, sostengono corsi di aggiornamento, sono molto impegnati nel fare beneficenza. La prima tappa di Altamente Alcolico si è svolta ieri a Melfi ma nei prossimi giorni toccherà anche il liceo classico di Lavello e Venosa, l’istituto tecnico di Palazzo San Gervasio, i licei di Genzano e Rionero. Per parlare di un tema così delicato Ce.Fa.V. ha pensato di avvalersi della collaborazione anche delle compagnie teatrali, “L’albero” e “Zero in condotta”. Giovani attori precedono il dibattito finale nelle scuole con dei brevi interventi artistici. Fondamentale infine risulta l’apporto degli specialisti in campo sanitario. «I ragazzi attraversano un momento delicato della propria vita in cui conoscono il mondo e dunque fanno nuove esperienze – commenta il medico del Sert di Melfi, Sergio Lijoi – ed io cerco di spiegare loro che l’alcol è una sostanza stupefacente a tutti gli effetti, per giunta molto diffusa. Una sostanza che può determinare bruschi cambiamenti nel percorso di crescita di ognuno. Ecco che un approccio sbagliato e prematuro all’alcol può provocare danni gravi con il rischio di far perdere opportunità importanti ai ragazzi». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
RIONERO - Nelle battute conclusive seguite all'approvazione della relazione previsionale e programmatica del bilancio di previsione 2009 e del bilancio pluriennale 2009 -2011 approvati dal consiglio comunale in seduta ordinaria presso il Centro Sociale, il sindaco Antonio Placido ha confermato l'impegno dell'amministrazione unitamente all'assessorato ai Lavori pubblici, diretto da Maria Michela Pinto, per la soluzione della bretella stradale di raccordo da Ss 167 (Via Monticchio) alla superstrada dell'Aglianico 658 (Potenza-Melfi), per la quale entro la fine della consiliatura sarà già pronta la progettazione definitiva ed esecutiva essendo stato già individuato il canale di finanziamento pari a 5 milioni di euro. «A tanto si è giunto – ha sottolineato il sindaco Placido – soltanto dopo una serie di incontri richiesti dal responsabile dell’assessorato ai LL.PP. , che hanno portato ad un tavolo di concertazione in Prefettura nell’ottobre 2006 con Anas, Provincia, Prefetto e Comune in cui è stato ritenuto che l‘opera ritenuta strategica diventasse prioritaria, risolvendo così anche il problema dell’annoso cantiere avviato e rimasto aperto da anni e del traffico pesante diretto soprattutto alle sorgenti delle acque minerali. Ha pure confermato il finanziamento regionale di circa 750 mila euro per la rifunzionalizzazione dell’ex macello nell’ambito della rete creativa regionale, di cui Rionero è uno dei cinque Comuni individuato per parte della stessa rete. Nella stessa seduta l’assise consiliare, nel mentre ha rinviato la discussione per l’appro-
vazione dello statuto della Fondazione “G.Fortunato” ha pure approvato gli altri undici punti all’o.d.g. , tra i quali la conferma delle aliquote 2008 dell’imposta comunale sugli immobili (ICI) anche per il 2009 così come pure la conferma per l’anno 2009 dell’addizionale comunale Irpef, aliquota e soglia di esenzione, fissate per l’anno 2008. Approvato pure l’elenco annuale e programma triennale delle opere pubbliche 2009-2011, che per il 2009 prevede una spesa di 5.494.699,41, per il 2010 di 24.841.000 e per il 2011 di 28.578.519,83. Per l’anno in corso gli investimenti riguarderanno: i contratti di quartieri II (realizzazione di 20 box auto pertinenziali, parco delle cantine,centro studi e interventi di sperimentazione sulle aree di verde attrezzato, riqualificazione degli spazi collettivi, miglioramento e messa in sicurezza della rete viaria, parco giochi ed integrazione aree verdi attrezzate, completamento delle infrastrutture sportive del centro studi); ampliamento area cimiteriale e costruzioni di loculi, ossari e cappelle funerarie (2° e 3° stralcio); costruzione canile consortile; adeguamento norme di sicurezza del palazzetto dello sport; realizzazione e sistemazione strade comunali via Potasso, Catavatta e strada di collegamento tra la zona C11 – C10 – S.S.167, strada tra la C10 e Ss 167; ristrutturazione stadio comunale Corona con manto erboso (2° lotto funzionale); ripristino funzionale di alcune strade rurale. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
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Montemurro Ieri la conferenza stampa del commissario straordinario del Parco dell’Appennino lucano
«Informare la popolazione sugli effetti del petrolio» MONTEMURRO - «Dare una corretta e chiara informazione in primis alla popolazione su quello che è la situazione Parco e petrolio». Domenico Totaro, commissario straordinario del Parco dell'Appennino Lucano-Val d'Agri- Lagonegrese, apre la conferenza stampa svoltosi alla masseria Crisci di Montemurro, con un idea precisa «informare correttamente su quello che è lo stato dell'arte del Parco», rispetto anche all'incontro ufficiale tenutosi nei giorni scorsi con l'Eni e il suo staff. La “partenza” è «la salute dei cittadini e dell'area protetta». E lo si fa. In che modo? «Accelerando alcuni processi di conoscenza su quello
che c'è nel Parco. Oltre a fare una ricognizione generale». Alla base il rapporto di trasparenza e chiarezza con obiettivo finale «migliorare complessivamente le attività del Parco, esaltando tutte le specificità e dando spazio al Piano di sviluppo complessivo per tutelare le migliori risorse dell'area protetta». La puntualizzazione è che in base alle «norme stringenti nell'area protetta non sono permessi attività di ricerca e estrattive». «Su questo - riferisce l'ingegnere Totaro - ci siamo fatti carico di avanzare alcune richieste all'Eni, la quale ha dato ampia disponibilità a collaborare». Richieste: «la cartografia dell'ubicazione dei pozzi presenti
nel Parco con relativa indicazione catastale; i provvedimenti autorizzativi e gli estremi della data di effettivo entrata in esercizio, descrizione del sistema di monitoraggio ambientale messo in campo, centraline ubicate, le misurazioni e le grandezze. Dati misurati per lo meno a partire dal momento in cui è stato istituito il Parco». «Un quadro chiaro - specifica il commissario - con una banca dati che ci può portare a una proposta di confronto sulla quale l'Eni e l'intero staff ha dato ampia prospettiva di dialogo e collaborazione». Inoltre il contributo è l'attivazione di «un tavolo qualificato di confronto permanente con le altre istituzioni che
hanno competenza sulle tematiche trattate (Ispra, Regione Basilicata, Arpab, Cnr, Agrobios, Enea)» «per apportare miglioramenti per far si che l'area rimanga protetta, senza comprometterne il suo cammino». Valutazione e esaltazione delle risorse naturali, iniziando dalle zone sensibili Sic e Zps. Un percorso per arrivare alla giusta lunghezza d'onda per porre il Parco ad un'area di eccellenza. Ed non ultimo il chiarimento per tutti che «il Parco c'è e d'ora in poi l'attenzione sarà alta per la tutela dell'area, per la riqualificazione e per il turismo verde». La speranza è che «dopo il 2 Maggio - aggiunge l'ingegnere Totaro - che il rappor-
La conferenza stampa di ieri
to con la Regione Basilicata sia più armonioso e disteso, con l'augurio di trovare una giusta sintonia per la crescita del Parco». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Ieri la tavola rotonda convocata dal presidente della Provincia Sabino Altobello
Discarica: la parola alla Regione I sindaci del Lagonegrese pronti ad azioni di lotta OGGI, e presumibilmente anche nei prossimi giorni, i comuni del Lagonegrese andranno a conferire i propri rifiuti nella piattaforma di Sant'Arcangelo. Al più presto però il presidente della Provincia di Potenza Sabino Altobello chiederà alla Regione Basilicata la convocazione urgente di un tavolo tecnico-politico per valutare, assieme all'assessore all'Ambiente Vincenzo Santochirico, al Presidente Vito De Filippo e ai tecnici dell'Ente, la possibilità di un percorso capace di evitare l'aggravio dei costi e di razionalizzare, anche temporaneamente, il ciclo integrato dei rifiuti. L'impegno è emerso dall'incontro avvenuto ieri pomeriggio, nella sala Picardi di piazza Mario Pagano a Potenza, tra alcuni sindaci dei comuni del Lagonegrese (Castelluccio superiore, Castelluccio inferiore, Lauria, Latronico Nemoli, Rotonda e Trecchina) e il presidente Altobello, dopo che nei giorni scorsi l'Amministrazione provinciale, prendendo atto della chiusura della discarica di Lauria, aveva dirottato, con un'ordinanza, i flussi dei rifiuti solidi urbani verso gli impianti di Moliterno e Sant'arcangelo. Da indiscrezioni si è ap-
Un po’ di Moliterno nella convention del Pdl
La discarica di Carpineto a Lauria
preso che Altobello sottoporrà a Santochirico alcune ipotesi tecniche capaci di accorciare i tempi di valutazione e autorizzazione su progetti che potrebbero risolvere la questione. La richiesta dei sindaci è sempre quella di ottenere una deroga dei volumi dell'attuale discarica, in attesa che sia completato il nuovo impianto di smaltimento dei rifiuti, per evitare i costi dello smalti-
mento in altre sedi (103 euro a tonnellata, nel caso di Moliterno, e 145 euro a tonnellata, nel caso di Sant'Arcangelo, più il trasporto). «Se la Regione di concerto con la Provincia - è stato il commento del sindaco di Latronico Egidio Ponzo - non troverà una soluzione a questo problema, i comuni del Lagonegrese saranno condannati al dissesto finanziario e valuteranno l'opportu-
Disco verde al Piano di assestamento forestale sul patrimonio
nità di intraprendere azioni di forza». «Ancora una volta - ha sottolineato il consigliere provinciale dell'area Vito Di Lascio - il presidente Altobello ha mostrato sensibilità e immediata disponibilità nei confronti degli amministratori del Lagonegrese, per tentare di individuare una soluzione ad un problema che interessa comuni e cittadini».
Sant’Arcangelo
Spinoso: approvato il bilancio
Picchiò carabiniere In manette quarantunenne
che il nostro comune risulta avere una popolazione piuttosto giovane». E per garantire nuove entrate, dopo due anni di impegno sull'obiettivo da perseguire, l'amministrazione approva anche il piano di assestamento forestale sul patrimonio boschivo comunale. Un patrimonio non ingente perché comprensivo di 200 ettari di bosco ma una piccola risorsa che, secondo le prime stime dovrebbe garantire un introito complessivo di 200.000 euro. Cifra che andrà spalmata su una arco temporale di 10 anni essendo il piano decennale, dal 2008 al 2017. Una decisione che spiega il sindaco Solimando: “Scaturisce non solo dalla possibilità di aggiungere una quota al bilancio che all'esterno può apparire irrisoria, quale 15.000-20.000 euro annui, ma che diventano una piccola ancora di salvezza anche per chi amministrerà dopo di me, e d'altra parte costituiscono la necessità di salvaguardare il patrimonio forestale comunale, che mediante il piano può essere sfruttato e al tempo stesso tutelato”. fra. gre.
SENISE - Il 3 febbraio scorso aveva aggredito un militare dell’Arma che voleva sedare una lite. Per questo un uomo M. V. di 41 anni era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e percosse. I carabinieri della compagnia di Senise, coordinati dal capitano Biagio Simonetti, nei giorni scorsi in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla procura della repubblica presso il tribunale di Lagonegro, lo hanno tratto in arresto ed associato al carcere di sala consilina dove dovrà scontare una pena di 10 mesi di reclusione. Giova ricordare che il carabinieri che ha subito le percosse era intervenuto per sedare una rissa tra l’uomo arrestato e un giovane.
SPINOSO - Approvato il bilancio comunale preventivo 2009 nonostante le ristrettezze economiche che di anno in anno si intensificano. A fronte del nuovo taglio dei trasferimenti statali di 10.000 euro, l'amministrazione con il consiglio comunale dei giorni scorsi, approva il bilancio preventivo 2009 senza modificare lo stato delle tasse a carico dei cittadini. Restano quindi invariati la tassa sui rifiuti solidi urbani e le altre spese a carico della famiglie, e si confermano i servizi quotidianamente offerti ai cittadini, tra cui lo scuolabus gratuito per i bambini e la mensa ad un prezzo modico di soli 1,30 euro. «Un'operazione non facile -come spiega il primo cittadino Mario Solimando - perché le ristrettezze economiche sono sempre più ampie, a causa della diminuzione dei trasferimenti statali e anche dell'impossibilità per il comune di accedere ai fondi elargiti ai piccoli centri per la presenza di una popolazione anziana. Una sfortuna questa che costituisce comunque un dato positivo, dato
MOLITERNO - Dopo il congresso del Popolo della Libertà, al quale ha preso parte il coordinamento di Moliterno, abbiamo rivolto qualche domanda a Teresa Melillo, responsabile Donna Azzurra. Cosa ha rappresentato il congresso nazionale di Roma? «Un primo grazie ai delegati, al Popolo della Libertà per aver fatto partecipare una giovane come me e avermi reso protagonista attiva della sana politica, quella con la P maiuscola. Certamente l'inno di Mameli, le immagini della Roma antica, le meraviglie della nostra penisola hanno suggestionato il mio animo, hanno emozionato il mio cuore ma a dettare l'entusiasmo è stato il popolo, l'insieme di migliaia di uomini e donne e coetanei che hanno aperto i lavori e sono stati in prima fila pronti a raccogliere quel bagaglio d'esperienza del presidente Berlusconi e ad essere guidati per lavorare a una nuova stagione politica. Giovani vogliosi e desiderosi, come me, di offrire il proprio entusiasmo e le proprie capacità al servizio della nostra nazione, altro che bamboccioni come ama definirci la sinistra». Crede che il partito possa dare spazio alle nuove generazioni? «Il Popolo della libertà ha dimostrato di voler lavorare con i giovani perché siamo stati noi i protagonisti indiscussi del congresso. Ad aprire i lavori è stata una ragazza, la parlamentare più giovane del Popolo della Libertà e a susseguirla una pioggia di interventi di altri giovani anche neodiciottenni che hanno dato tutti indistintamente il loro valente contributo. Chiaro è stato il volere del nostro Presidente di consegnare il suo lavoro a noi nuove generazioni e lo ha già dimostrato in precedenza con la nomina della sua squadra di governo».
La responsabile di Azzurro donna, Melillo
In qualità di responsabile Donna Azzurra di Moliterno cosa direbbe ai giovani della sua regione dopo questa esperienza? «Allora ragazzi lucani, giovani compaesani dobbiamo scendere in campo e lavorare per cambiare la triste realtà lucana. E' ora che la nostra classe dirigente, figlia del '68, si faccia da parte. I loro clientelismi, i loro assistenzialismi hanno offeso già tanto la nostra dignità. La saggezza di questi ultimi, la loro maturità dovrebbe farli fare un passo indietro e non riproporsi ad ogni tornata elettorale con simboli improvvisati ma offrire la loro esperienza alle future classi dirigenti. Allo stesso tempo noi giovani non dobbiamo avere paura, dobbiamo essere onorati di prestare la nostre capacità al servizio della nostra regione, del nostro paese, non possiamo sottrarci a questo dovere civico perché è semplicemente nostra responsabilità.Il mio appello è dettato dalla certezza che è il Popolo della Libertà a darci questa possibilità ed è il futuro per il nostro paese, è il nostro vero motore». Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
Matera 29
Venerdì 3 aprile 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Ferrandina
Bernalda
Comune
Vandalismo
Raffaele Ricchiuti non è più sindaco
Danneggiate centinaia di auto
a pag. 34
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La consigliere Gullà: «Più volte sollecitato Buccico, finora nessun intervento»
Dimenticati ad Agna le Piane «I cittadini chiedono di non far più parte della municipalità» Ieri il congresso a Matera
Giasi segretario regionale del sindacato autonomo di Polizia
LA GESTIONE dei quartieri periferici è stata, da sempre, croce e delizia delle amministrazioni pubbliche. Oneri e onori si confondono in un rapporto che, spesso, si trasforma in sfida fra gli abitanti e gli amministratori pubblici, a danno della vivibilità di zone geograficamente lontane dai centri storici, ma ugualmente appartenenti al territorio cittadino. E' il caso del Quartiere Agna Le Piane, i cui cittadini chiedono ora di non far più parte della municipalità materana. In una interrogazione del consigliere comunale Teresa Gullà, datata 7 ottobre 2008, si leggeva. «I cittadini hanno sollecitato anche per iscritto più volte l''intervento dell'amministrazione comunale sullo stato di abbandono e degrado, igienico e ambientale, in un'area sita in Piazza delle Costellazioni, ma che è adiacente anche a via del Toro e via dei Pesci. Lo spazio - proseguiva l'interrogazione - oggetto di una contesa legale tra l'Amministrazione e i proprietari, è ormai invaso da rifiuti di ogni genere ed è anche divenuto habitat permanente di ratti, insetti, rettili e animali vari». Il 9 marzo scorso, quasi un anno e mezzo dopo, la consigliera registra l'impegno verbale del sindaco che, in assenza dell'assessore al ramo in consiglio comunale, per la risoluzione della questione, ri-
tenuta fondata e giusta. «Fino ad oggi - riconosce il consigliere comunale del Partito Democratico Teresa Gullà - non è stato preso alcun provvedimento che possa servire a risolvere o quanto meno, ad alleviare le problematiche sollevate ed i cittadini residenti continuano a lamentare uno stato di abbandono e di degrado igienico ambientale della zona, uguale a quello descritto nell'interrogazione già portata all'attenzione del consiglio comunale». Rassegnarsi o proseguire in un percorso di civiltà e rispetto che nulla hanno a che fare con i colori politici? il dilemma dovrebbe essere di facile soluzione e impegnare innanzitutto il sindaco di Matera che proprio nei quartieri periferici aveva trascorso molto tempo, discorrendo di impegni e progetti di riqualificazione con i suoi futuri elettori. A farne le spese, oggi, la consigliere Gullà che il 29 marzo scrive in un comunicato stampa: «Non pensavo che il fatto di far parte della minoranza nel Consiglio Comunale di Matera significasse non essere degni nemmeno di avere una risposta alle istanze, che, tra l'altro, riguardano problematiche sollevate dai cittadini, e che, nel nostro ruolo di Consiglieri Comunali, abbiamo il dovere di portare all'attenzione del Sindaco o degli Asses-
sori interessati. A Matera evidentemente funziona così! Infatti alla sollecitazione ad onorare gli impegni presi in Consiglio Comunale sulle problematiche riguardanti il Quartiere Agna-Lepiane, non solo il Sindaco Buccico, ma nemmeno il Presidente del Consiglio Comunale, l'Assessore all'Igiene e l'Assessore al Patrimonio (a cui la lettera è stata indirizzata ed inviata in data 9 marzo) si degnano di dare risposta. Già in altre occasioni mi sono pubblicamente appellata al Presidente del Consigliocerto espressione della maggioranza - ma che è comunque organo di garanzia soprattutto delle minoranze, perché svolga appieno il suo ruolo. Ma ancora una volta siamo completamente ignorati, ed in questo trapela sicuramente un atteggiamento di arroganza. I residenti del quartiere in oggetto, esasperati, hanno chiesto di non far parte più di questa città e di fare comune a sé. Si tratta certamente di una provocazione dettata dal senso di abbandono in cui si sentono relegati, ma di sicuro comprensibile. Sarebbe ora di cambiare il modo di porsi nei confronti dei cittadini ed anche dei Consiglieri». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
BANDO IGIENE URBANA Sorteggi commissione E' STATO effettuato al Comune di Matera il sorteggio per l'elenco dei nominativi per la nomina della Commissione Giudicatrice relativa alla gara d'appalto per l'affidamento dei servizi di igiene urbana in parte del territorio comunale. Il termine per la presentazione per le offerte è infatti scaduto lo scorso 30 marzo; al fine di costituire la commissione giudicatrice, l'Amministrazione Comunale ha interpellato, con nota del 20 marzo 2009, i Rettori delle Università di Chieti, La Sapienza e Tor Vergata di Roma, Politecnico di Bari, Federico II e degli Studi di Napoli e dell'Aquila affinché individuassero e segnalassero i nominativi di docenti esperti in “Ingegneria per l'Ambiente e Territorio”. Alla richiesta hanno risposto le Università di Chieti, La Sapienza e Tor Vergata, Politecnico di Bari e Federico II, che hanno indicato i nominativi richiesti, per un totale di nove tecnici. Ieri, pertanto, alla presenza del Sindaco di Emilio Nicola Buccico e della dott.ssa Maria Rita Iaculli in rappresentanza della Prefettura, la commissione composta dal segretario generale, dal dirigente e dal funzionario direttivo del settore Igiene e Ambiente del Comune di Matera ha proceduto al sorteggio dei tre esperti, indicati dai Rettori, che comporranno la commissione. Il lavoro è propedeutico alla definizione del passaggio successivo cioè l’esame delle proposte pervenute e quindi la classificazione ed aggiudicazione del bando da parte della stessa commissione che si è andata poi a costituire.
E' l'autonomia e l'indipendenza del sindacato da ogni forma di strumentalizzazione, il filo conduttore che ha caratterizzato i lavori del 7° congresso regionale del SAP, il Sindacato Autonomo della Polizia di Stato, il secondo sindacato regionale in termini di rappresentanza, con i suoi 235 iscritti, svoltosi ieri a Matera nella sala privata del ristorante “Kappador”a cui hanno partecipato 27 dirigenti sindacali regionali fra i quali 10 delegati. Un appuntamento nel quale è stato fatto il punto della situazione sulla sicurezza e il lavoro quotidiano che le forze dell’ordine hanno la possibilità di portare avanti. L'assemblea ha eletto all'unanimità Pippo Giasi, già componente della segreteria regionale, che succede a Matteo Rivelli, e i tre delegati al congresso nazionale, che si terrà a Rimini il 4-5- e 6 maggio prossimi, Mallano, Gallucci e lo stesso Giasi. Il neo eletto segretario ,nel corso del suo intervento, ha più volte ribadito la necessità che il comparto sicurezza(l'insieme di tutte le forze di polizia), si sganci definitivamente dal pubblico impiego e che il governo, finalmente, riconosca l'auspicata specificità della categoria. Gli autonomi della Polizia di Stato tengono a sottolineare, tra l'altro,che i motivi per i quali non hanno ritenuto di partecipare alla manifestazione svoltasi il 30 marzo scorso davanti a Palazzo Vidoni, sede del Ministero della Funzione Pubblica, a cui hanno partecipato tutti i sindacati di polizia, per protestare contro i tagli operati dal Governo, sono da attribuire alla presenza, “contraddittoria” e “strumentale”-sostiene Giasi- dei sindacati confederali CGIL-CISL e UIL che, a loro dire, non opererebbero nella direzione auspicata non solo dal SAP, ma anche dagli altri sindacati di categoria. L'assemblea, inoltre, ha preso ancora una volta le distanze dalle “fantomatiche” ronde sventolate dal Governo come panacea per la soluzione dell'annoso problema sicurezza, ritenendo tale iniziativa solo di “facciata”e l'ennesima conferma che alle parole non sono seguiti i fatti. «Sono necessari stanziamenti per il rafforzamento delle forze di polizia, per un organico riordino delle carriere, non più procrastinabile, e per una aggiornata ed efficiente dotazione di mezzi che ormai sfiorano il collasso”queste sono le vere priorità- conclude Giasi, “se si ha, effettivamente, a cuore la sicurezza dei cittadini”. Felice Macchia matera@luedi.it
30 Matera Il segretario cittadino di Forza Italia Giuseppe Olivieri disegna presente e futuro
Venerdì 3 aprile 2009
Pdl, il meglio per la Provincia «Bisogna calamitare consensi», no ai Circoli, apre a Silvestri «IL Pdl sta cercando la scelta migliore per calamitare ed aggregare un'area il più possibile vasta di società e di consensi. Labriola è una possibilità, un'ottima risorsa ma non è detto che sia l'unica, comunque sarà fatta la scelta migliore». Giuseppe Olivieri segretario cittadino di Forza Italia guarda al recente passato, alla costituzione del nuovo Partito delle Libertà, all'adesione di esponenti illustri della giunta Buccico, al bilancio appena approvato, alle alleanze ed al futuro prossimo che vuol dire elezioni provinciali di Matera. Il nome che si continua a spendere per la Pdl è quello di Giuseppe Labriola ultimo segretario provinciale di Alleanza Nazionale ma l'ufficialità su questa candidatura manca ancora. «Stiamo cercando una figura che è in grado di riscuotere ampi consensi anche di chi non si riconosca più nel malgoverno degli ultimi tempi con il centrosinistra. Labriola è una risorsa, un grande professionista, credo comunque che la scelta maturerà nell'ambito di un confronto tra le migliori personalità che possono esprimere davvero il meglio che il partito ha dentro di sé». Lei ha partecipato a Roma alla nascita del Pdl, come si fa ad assemblare le diverse realtà che il nuovo partito esprime e come si fanno convivere soprattutto in ambito locale? «Ci sono delle differenze rispetto nella Pdl, ma abbiamo verificato che gli aspetti di convergenza sono superiori rispetto a quelli di contrasto che possono emergere e sono proprio le convergenze che oggi vanno a risaltare. Poi c'è da dire che Forza Italia e Alleanza Nazionale sono portatrici di valori che attraverso una reciproca contaminazione fanno parte complessiva del patrimonio comune del Pdl. Quanto al territorio sono convinto che le personalità del Pdl sono più carismatiche e contribuiscono a far passare meglio il proprio messaggio anche sul territorio. Il nostro non sarà un partito delle tessere ma un partito che cercherà di evitare il correntismo, le guerre di tessere e si muoverà per una condivisione il più ampia possibile dei diversi temi».
Da qualche giorno è stato approvato il bilancio della giunta Buccico, come lo giudica e qual è l'equilibrio politico su cui quest'Amministrazione si regge? «Il bilancio è stato fatto su quello che c'era, non si può nascondere la difficoltà nel preparare questo bilancio per cui credo sia da apprezzare il lavoro del sindaco e di tutta la giunta che, per usare un'espressione dell'ultimo Consiglio, attraverso delle acrobazie sono potuti arrivare a questo risultato. Credo che di certo dal 2007 con la giunta Buccico è cambiato il modo di fare politica. Su questi presupposti si può lavorare per le Provinciali e pensare alle Regionali del 2010 C'è però un pizzico di amarezza nel rilevare che c'è chi aveva condiviso con noi queste scelte ed oggi ha scavalcato a sinistra il Pd con l'obiettivo di contraddirsi poli-
Il segretario cittadino di Forza Italia, Giuseppe Olivieri
ticamente e mandare a casa l'Amministrazione. Credo siano inevitabili le riserve della Pdl a far entrare al proprio interno chi non condivide elementi essenziali come il bilancio, come credo sia inevitabile aprire a chi ha abbandonato gli steccati di una contrapposizione politica”. Parliamo di alleanze, ci sono ancora speranze di un accordo con l'Udc? «Credo che la naturale sistemazione dell'Udc sia con la Pdl, noi siamo l'interlocutore naturale del partito per una congruenza di valori, di tradizioni e per un cammino comune intrapreso. Credo si tratti di una realtà che non può essere non considerata, c'è poi anche da aggiungere che le situazioni locali e territoriali sono sostanzialmente differenti da quelle nazionali e richiedono delle scelte conseguenti». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Trombetta chiede di rivedere i costi e la ristrutturazione
«Tariffe incongrue al Campo Scuola Gli affiliati della Fidal penalizzati» «E' DA DIVERSI mesi che le associazioni sportive della categoria Amatori affiliati alla Federazione Italiana di Atletica Leggera lamentano una situazione di grande disparità di trattamento e quindi di ingiustizia». A sollevare la questione che da tempo sta agitando gli animi degli amatori dell'atletica leggera materana è stato il Consigliere Comunale Pd Nicola Trombetta, che ora chiede all'Amministrazione di intervenire per riequilibrare il trattamento di tutti gli sportivi. «L'impianto - ha sottolineato Trombetta - è affidato in gestione dall'Amministrazione Comunale alla Fidal; oggi, anche se non per colpe imputabili al gestore, versa in una situazione di difficoltà strutturale dovuta sicuramente all'assenza, negli ultimi anni, di interventi mirati al rifacimento della pista e alla buona tenuta delle strutture annesse (vedi gabbia per il lancio del martello). L'insofferenza che alimenta gli “amatori” è dovuta ad una errata interpretazione, con successiva indicazione delle tariffe di utilizzo del Campo Scuola. Premetto - ha proseguito l'esponente del PD, ricordando quanto fatto in passato come amministratore della città - che io stesso nel
ruolo di Assessore alle Politiche Sociali, pur avendo approvato il piano tariffario non ho saputo prevenire alcuni segnali, che iniziavano a manifestarsi in quegli anni, e che oggi dilagano in tutta la loro incongruenza. Mi riferisco all'utilizzo dell'impianto a società sportive affiliate ad altre federazioni che pagano una tariffa pari a 2.75 ad atleta all'anno». Oggi, a conti fatti, si registra una vera e propria incongruenza: «Le squadre di calcio, calcio a 5, basket e pallavolo frequentano difatti con tutto l'organico la struttura, creando anche un sovraffollamento nell'impianto e non permettendo alle società della Fidal di realizzare i propri specifici allenamenti. Un tempo - ha spiegato Trombetta - queste società effettuavano soltanto la preparazione di precampionato (ed è stato in questo senso la miopia del passato), mentre oggi utilizzano l'impianto per tutto l'anno sportivo anche a causa di un probabile vantaggio economico rispetto all'utilizzo degli impianti di competenza. A questo si aggiunge anche la beffa del costo della tariffa: infatti un utente della categoria Amatori paga una retta di 71.50 annue. Altra disparita di trattamento ma in questo caso è so-
lo per una questione di dignità sportiva e la differenza di tariffa con gli atleti della categoria del settore Agonistico i cui costi sono a carico della società per 250,00 all'anno senza considerare il numero degli atleti. A tutti - ha proseguito Trombetta - balza agli occhi la grande disparità di trattamento. Si chiede pertanto alla giunta comunale di rivedere il tariffario del campo scuola e di prevedere per questo e altri impianti sportivi della città dei lavori di ristrutturazione per rendere più fruibile gli stessi. Nel Programma degli Investimenti triennali 2009/2011, collegati al bilancio 2009, il sottoscritto- ha continuato Trombetta - assieme ad altri colleghi del PD ha proposto un emendamento per trasferire fondi per la ristrutturazione del Campo Scuola. Emendamento che è stato ritirato a seguito della indisponibilità della maggioranza ad approvarlo e per l'impegno assunto dal Sindaco a provvedere con la nuova programmazione dei PISUS alla ristrutturazione del Campo Scuola. Questo impegno è stato poi ufficializzato dall'intero Consiglio Comunale con un Ordine del Giorno, presentato dal PD e approvato all'unanimità per la ristruttu-
Nicola Trombetta
razione e messa a norma di tutti gli impianti sportivi della città. Mi auguro che questo volta - ha concluso l'esponente del Pd - l'impegno di questo governo cittadino venga rispettato e non sia la solita promessa da campagna elettorale. Noi del Pd vigileremo perché lo sport torni ad avere il giusto ruolo nel contesto cittadino per sviluppare quelle politiche di sport attivo, in cui si possa costruire un progetto stabile di vita di giovani e anziani, uomini e donne, senza limiti di età, di censo, di provenienza culturale e di abilità.
SPUNTI Nicoletti, nessun pessimismo ma la massima fiducia di ANGELO CALCULLI Giudico estremamente positivo l'incontro con le organizzazioni sindacali poiché, in questo momento storico, azienda e rappresentanze dei lavoratori sono piuttosto convergenti sul percorso e sulle iniziative da intraprendere per assicurare ai lavoratori della Nicoletti SpA il minor disagio possibile. Con CGIL CISL e UIL, in una prima parte dell'incontro, abbiamo valutato attentamente la situazione attuale e prospettica ed abbiamo chiesto immediatamente alla Confindustria di Basilicata di attivarsi per organizzare un tavolo presso il Ministero del Lavoro al fine di consentire un immediato e tempestivo risultato a vantaggio dei lavoratori. Analogamente, in un tavolo immediatamente successivo, si è proceduto con la UGL.
Alle richieste di Michele Andriulli e di Valeriano Delicio, riguardo lo stato della procedura concorsuale e della possibile ricollocazione dell'immobile della Nicoletti SpA, abbiamo fornito ogni chiarimento possibile sempre nella logica di una gestione trasparente dei rapporti. La procedura volge quasi a conclusione; il 16 aprile ci sarà la votazione dei creditori che ci auguriamo possa consentirci, mediante una espressione favorevole, di proseguire nel progetto di ricollocazione e riqualificazione del sito industriale di La Martella. Contrariamente a quanto leggo oggi sulla stampa, pur trovandomi in questi giorni a Viareggio per lavoro, dissento dalle affermazioni dell'UGL circa l'immediata conversione della procedura concorsuale in fallimento. Questa è una eventualità ancora remota che ci rifiutiamo di ascoltare perché faremo tutto ciò che è nel-
le nostre facoltà per impedirla. Anche perché non porterebbe vantaggio ad alcuno e vedrebbe maggiormente lesi i diritti di credito dei chirografari e, probabilmente, anche di alcuni privilegiati quanto a valore recuperabile. Nella gestione della procedura concorsuale abbiamo avuto sempre fiducia nelle potenzialità economiche che il sito industriale della Nicoletti esprime e faremo di tutto per portare a casa il miglior risultato non solo a vantaggio della Nicoletti, ma anche della intera collettività di filiera e indotto che dal fallimento otterrebbero solo aggravio del danno. Mi spiace leggere pessimismo nelle parole dell'UGL che mi auguro siano frutto esclusivo di personalistiche ed immotivate interpretazioni; di certo contrapposte all'estrema fiducia ed ottimistica speranza che permea noi liquidatori riguardo la certez-
za di portare presto i lavoratori alla negoziazione della nuova Cassa Integrazione. E' un impegno riguardo al quale sento di assumere responsabilità personali comunque già condivise, ribadisco, in modo chiaro anche con la CGIL, CISL e UIL. A rafforzare le nostre speranze spero possa intervenire tempestivamente anche il Distretto del Mobile Imbottito di Matera per il tramite del Presidente Di Maggio che, come a me ben noto, a notevolmente a cuore la vicenda della Nicoletti e delle aziende di filiera coinvolte nel suo collasso. Concludo proprio rivolgendomi alle imprese, alle banche e alle istituzioni, tutte, anche giudiziarie, affinchè, ciascuna per il proprio ruolo e nel rispetto dello stesso, valutino attentamente la vicenda Nicoletti non tanto rispetto a quella che può essere una mia personale accorata richiesta di sostegno ma riflettendo su una frase di Winston Churchill: “Un pessimista vede la difficoltà in ogni opportunità; un ottimista vede l'opportunità in ogni difficoltà.
Matera 31
Venerdì 3 aprile 2009
Inclusione sociale e corsi per l’accesso al mercato imprenditoriale nei programmi dell’assessore Bona
Venti milioni per la formazione Sono i fondi a disposizione della Provincia fino al 2010 L'ASSESSORATO provinciale alle politiche sociali e del lavoro presenta le ultime novità in termini di programmazione triennale della formazione in una conferenza stampa svoltasi nella mattinata di ieri presso la sede della Provincia di Matera. Ad illustrare importanti e significativi cambiamenti nell'ambito della suddetta programmazione l'assessore provinciale Pasquina Bona che ha spiegato quali saranno le nuove attività in termini di promozione della formazione professionale, politiche attive del lavoro ed azioni mirate all'inclusione sociale. «Nella precedente intesa interistituzionale tra assessorato, Provincia e Regione è stato previsto uno stanziamento di risorse pari a 20 milioni di euro da gestire per il piano triennale 2008/2010 nei quali sono compresi anche i finanziamenti destinati alle azioni di inclusione sociale- ha dichiarato Bona Con il piano di formazione, dunque, abbiamo sancito le linee guida d'intervento che ci permetteranno di operare attraverso nuove azioni che mirano a favorire l'acquisizione di competenze per accrescere il livello di occupazione». L'assessorato, dunque, ha organizzato quaranta interventi formativi volti a collegare l'azione di formazione con il mercato occupazionale, alcune di queste azioni riguardano la formazione dei giovani rispetto alle esigenze della Comunità Europea,l' attenzione al distretto culturale creando figure professionali che se ne possano occupare, azioni mirate verso i disabili formando personale che sia in grado di insegnare il linguaggio dei segni ai sordomuti, non solo, è previsto anche un programma di reintegro e riqualificazione per ben 240 cassaintegrati
Il Comune favorevole a collaborare con la Finlandia L’assessore provinciale Pasquina Bona
del polo del salotto che coinvolge anche l'Api e Confindustria ed è finanziato dal Ministero. Ma la novità più importante riguarda senza dubbio il problema dell'inclusione sociale per il quale, azioni risolutive, quest'anno saranno inquadrate nel nuovo Programma regionale di contrasto della condizione di povertà e di esclusione sociale. «Ora che abbiamo completa delega sulla questione dell'esclusione sociale attiveremo un nuovo programma di cinque incontri sul territorio provinciale organizzati con l'ausilio dei Comuni, di Ageforma ma anche di associazioni ed imprenditori e vedrà coinvolti numerosi beneficiari», continua l'assessore, «Lo scorso hanno sono stati coinvolti 940 soggetti di cui il 50% impegnati in laboratori presso 140 associazioni ed il restante 50 in tirocini presso 120 medie e piccole imprese e,
sul totale dei beneficiari il 10% si sono risolti in azioni di autonomia entrando nel mercato del lavoro. Il nuovo programma rappresenterà così un prosieguo per questi soggetti che, fino al mese di dicembre saranno impegnati in nuovi laboratori per i quali prevediamo il coinvolgimento di 31 Comuni e 160 associazioni. Alla fine, poi le imprese faranno dei bandi, importanti azioni di accompagnamento per trovare lavoro mentre per l'inizio del prossimo anno sarà prevista una nuova platea di beneficiari.L'assessorato provinciale alle politiche sociali, dunque, si sta muovendo sulla base delle esigenze del territorio e dell'incontro tra domanda ed offerta di lavoro con un importante programma che offre sostegno anche in termini di prospettive future. Milena Scalcione matera@luedi.it
«Pronti ad intraprendere una collaborazione con la città finlandese di Oulunsalo». Il Presidente del Consiglio Comunale Romeo Sarra saluta con favore il progetto della Camera di Commercio e dell'Api volto al gemellaggio tra le città di Matera e di Oulunsalo. Di rientro dal viaggio in Finlandia, dove è stato con la delegazione materana per porre le basi al progetto, Sarra ha ribadito l'intenzione dell'Amministrazione Comunale di approfondire scambi e conoscenze con la realtà finlandese, distante migliaia di chilometri dalla città dei Sassi, ma che troveranno certamente in futuro diversi punti in comune di collaborazione economica, turistica e di scambi culturali. «Abbiamo trovato un'accoglienza unica - afferma il presidente del Consiglio Comunale -. Gli amici finlandesi hanno manifestato grande interesse ad intraprendere con noi un gemellaggio che abbia ricadute positive sul piano
Il presidente Romeo Sarra
turistico. Da parte nostra, c'è l'ampia disponibilità per portare a termine questo programma, svolgendo il nostro ruolo, sostenendo le iniziative programmate e promuovendone altre. Un ringraziamento agli amici di Oulunsalo, con l'auspicio di ricambiare al più presto la visita e sederci attorno ad un tavolo per concretizzare questa unione».
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Venerdì 3 aprile 2009
TAXI MATERA 3332685173
Vilma
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Toghe rosso sangue LA libreria Mondadori in collaborazione con la Mediateca Provinciale di Matera “A. Ribecco” organizza nell’ambito della manifestazione “Incontro con l’autore” la presentazione del libro “Toghe rosso sangue ”(NewtonCompton) di Paride Leporace. Domani alle 18,30 interverranno l’autore Paride Leporace (direttore del Quotidiano della Basilicata), Nicola Buccico, sindaco di Matera, Oreste Lo Pomo, presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Basilicata.
Giulio il dono più grande
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Per il tuo primo compleanno a Matera: tanti tanti tanti cari auguri super Vilma. Con stima ed affetto da Maria Anna, Daniele e company
SARA’ presentato questo pomeriggio alle 17,30 nella Mediateca provinciale di Matera il libro “Giulio il dono più grande” di Tommaso Giusto. «A Tommaso Giusto più che raccontare la storia della vita di Giulio, una persona straordinaria, sembra stia maggiormente a cuore il racconto di un'amicizia», scrive nella prefazione don Di Candia.
Basilicata d’Amare PER BASILICATA d'Amare, dal 5 aprile al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura. Ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la Gente.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 Vezzoso Via Lucana 289 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/310004 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Fini martedì in piazza Sarà il presidente della Camera Gianfranco Fini ad inaugurare la Fontana Ferdinandea nella nuova collocazione di Piazza Vittorio Veneto, nel corso di una cerimonia che si terrà nella centrale piazza materana il giorno 7 aprile 2009. Il programma della giornata, che prevede tra l'altro un percorso tra i principali monumenti cittadini, sarà illustrato dal Sindaco Emilio Nicola Buccico oggi alle 11 nel corso di una conferenza stampa che si terrà nella sala Giunta al sesto piano del Palazzo Municipale.
Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospiterà la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi dal 2 al 30 aprile prossimi. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe CAVALLERIA
0835/344072
RUSTICANA •orient express
0835/256452
Martedì 7 aprile alle ore 21,00 presso l'Auditorium del Conservatorio “R. Gervasio” di Matera avrà luogo la rappresentazione in forma scenica di Cavalleria rusticana, melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Il melodramma sarà preceduto da un monologo, liberamente tratto dalla medesima novella, arrangiata e interpretata da Raffaele Braia. L'organizzazione è a cura dell' “Orchestra di Puglia e Basilicata”. La rappresentazione si avvarrà del supporto del Coro Lirico L'Arpeggione e dei Solisti di Puglia e Basilicata. Info: 335 5863289 /349 5657880 .
•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mostri contro alieni 17,30 Oro nero 19,30 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Amici del Bar Margherita ore 17,30, 19,30 - 21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 I mostri oggi ore 18 Gran Torino ore 20, 22 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Il caso dell’infedele
Klara ore 18,15 The International 20-22 •CINE TEATRO ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Gran Torino 19,30-21,45
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 La matassa 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro I mostri oggi ore 21
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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La figura di Alcide De Gasperi fautore della legge sui Sassi è il legame tra le due realtà
Un gemellaggio con Trento Idea dell’assessore regionale Viti con il sostegno del Comune UN GEMELLAGGIO fra Trento e Matera. Per ora si tratta solo di un'idea, una proposta che potrebbe però realizzarsi a breve. A sostenere l'iniziativa è l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, il quale in questi giorni è a Verona, insieme con il presidente Vito De Filippo, per partecipare a Vinitaly. «E' stata anche l'occasione - ha dichiarato Viti - per incontrare l'assessore all'Agricoltura e turismo della Provincia di Trento, Tiziano Mellarini, ed invitarlo a visitare il padiglione della Regione Basilicata. Naturalmente noi abbiamo ricambiato la visita recandoci al loro padiglione. E' bene non dimenticare che entrambe le comunità di Trento e Matera hanno radici contadine. Ma soprattutto sono unite dalla figura del trentino Alcide De Gasperi, che si prodigò per la soluzione del problema dei Sassi e per il miglioramento delle condizioni sociali dei materani. Nel 1951, in occasione dei settant'anni del grande statista, Emilio Colombo gli consegnò la prima bozza della legge sui Sassi. Con la Provincia di Trento studieremo un'intesa che in seguito sottoporremo agli enti locali”. Della proposta è stata ufficialmente informata anche l'Amministrazione comunale di Matera, che ha già espresso il proprio sostegno al-
E’ situata nel rione Spine Bianche
Statua dello statista inaugurata nel 1971 da Emilio Colombo
Vincenzo Viti
Alcide De Gasperi nella sua visita a Matera
l'iniziativa. La città dei Sassi nel 1971 ha eretto una statua ad Alcide De Gasperi, situata nel rione Spine Bianche. L'opera fu realizzata da Othmar Winkler, nato nel 1907 a Brunico, in provincia di Bolzano, (allora in territorio austriaco), ma che ha vissuto gran parte della sua vita in Trentino. “Winkler - ha evidenziato Viti - è un'altra figura che lega Trento e Matera. Andrebbe ricordato anche il percorso artistico e storico che Winkler fece per plasmare la sua opera in bronzo. Nella nostra iniziativa
per il gemellaggio, che è ancora tutta da costruire, rientrerà sicuramente anche una mostra dei bozzetti delle sculture di Winkler. Inoltre, presumibilmente per il prossimo autunno, abbiamo pensato di organizzare a Matera, in occasione dei cinquantacinque anni dalla morte di De Gasperi, un importante convegno sulla sua figura, con la partecipazione della figlia Maria Romana e delle autorità del Trentino. La statua di De Gasperi - ha aggiunto l'assessore Viti si trova attualmente in forte
oblio, mentre meriterebbe di essere rimessa al centro della memoria dei materani, come ha auspicato anche il giornalista Filippo Radogna in un articolo apparso su 'Basilicata regione notizie', nel quale ripercorre il contributo che lo statista diede per lo sviluppo di Matera. Ricordo che per la realizzazione di quella statua vi fu una grande adesione popolare con una raccolta di fondi guidata da Mario Salerno e sostenuta dai democristiani”. Biagio Tarasco matera@luedi.it
Eletto il nuovo presidente dell’ordine professionale, è Leonardo Di Gilio
Un ruolo chiave per i veterinari Figura significativa per la qualità dei prodotti alimentari La figura professionale dei veterinari acquista un valore significativo per i consumatori in un momento di grave crisi di fiducia nei confronti della qualità dei prodotti alimentari. Le continue incursioni dei Nas sono segnali di un malcostume dilagante in prodotti essenziali alla salute. L'Italia è al primo posto nella salvaguardia della qualità degli alimenti e la sua legislazione è la più antica d'Europa. Per questo il convegno, tenuto presso l'aula magna delle ASL di Via Montescaglioso, ha tracciato l'identikit della nuova figura professionale del veterinario e della sua preziosa presenza in un contesto discusso ed allarmante. Relatore il prof. Antonello Paparella associato di Microbiologia degli Alimenti dell'Università degli Studi di Teramo. «Le nuove direttive europee tratteggiano figura e competenze del veterinario. interviene Paparella - Molto dettagliate sono le norme sulle certificazioni di qualità, tecniche di comunicazione, rischi per il consumatore e sicurezza alimentare. I prodotti alimentari provenienti da tutte le parti del mondo, specie dalla Cina, devono essere garantiti al fine di ottenere la certificazione richiesta per i prodotti nazionali. I consumatori devono essere educati a saper distinguere la qualità del prodotto con la lettura dell'etichetta. In essa sono riportate informazioni sulla qualità e quantità degli ingredienti, secondo l'ordine decrescente
di peso, scadenza e temperatura. Se il prodotto non riporta l'etichetta, come i pomodori venduti sfusi, sono i documenti commerciali a far fede sulla scadenza ed origine. Il veterinario dell'ASL è l'unico a testimoniare della qualità perché ha accesso alle bolle di accompagnamento della merce. I controlli sono capillari, specialmente in Italia, perché abbiamo, nel settore veterinario, un cospicuo numero di centri per le ispezioni degli alimenti. Il numero di professionisti italiani, in quest'ambito, è molto più elevato di altri Paesi. La nostra normativa ha fatto scuola in Europa ed il primo regolamento sull'igiene del latte risale all'Ottocento. L'Italia ha una normativa di più di cinquant'anni sul controllo degli imballaggi e quella europea si adattata alla nostra. In Italia c'è un'abitudine al controllo e alla garanzia del consumatore che non ha uguali in Europa. I medici veterinari del Dipartimento di Prevenzione dell'ASL seguono i controlli. È stato eletto il nuovo consiglio direttivo dell'ordine dei veterinari della provincia di Matera per il triennio 2009-2011, presidente Leonardo Digilio, vicepresidente Laura M. Latorre, segretario Vito Natile Martino, tesoriere Vito M. Tralli, consiglieri: Nicola G. Corrado, Felice Lisanti e Filippo Verde. Collegio revisori dei conti effettivi: Antonio Rienzi presidente, Vincenzo Lauria, Claudia Russo e Francesco Quirino supplente. Nunzio Longo matera@luedi.it
Più controlli e ispezioni di alimenti
Il monumento ad Alcide De Gasperi fu inaugurato il 5 dicembre 1971 alla presenza di Emilio Colombo, all'epoca presidente del Consiglio dei ministri, e dell'autore Othmar Winkler. La statua, realizzata in bronzo, pesa 7 quintali e misura 3 metri e 23 centimetri di altezza. L'opera costò 9 milioni di lire. La proposta per la realizzazione di un monumento allo statista trentino venne fatta nel 1955 dalla giunta municipale guidata dal sindaco Giuseppe Lamacchia e venne discussa nella seduta straordinaria del consiglio comunale del 19 agosto 1955. Messa ai voti, la delibera fu approvata con 20 voti favorevoli e 3 astenuti. Venne così deliberato “di erigere con il contributo del Comune, degli Enti e dei cittadini un monumento ad Alcide De Gasperi, all'insigne statista che comprese e volle la rinascita di Matera”. Su iniziativa della Democrazia cristiana materana, venne costituito il Comitato “Matera e De Gasperi - Manifestazioni celebrative”, che, insieme con il Comune, assunse l'iniziativa di fare realizzare il monumento dando mandato a Winkler, il quale effettuò il primo sopralluogo a Matera nell'estate del 1965. Inizialmente si pensò di ubicare la statua nel rione Lanera, ultimato nel 1957, ma in seguito si decise per il rione Spine Bianche, appena completato e situato quasi all'ingresso, in quegli anni, della città. Difficoltà tecnico-amministrative e incomprensioni in merito alla statua (in particolare, la testa fu eseguita più volte) ritardarono la consegna del monumento. Winkler vi lavorò dal settembre 1965 al luglio del 1966, realizzando la sua unica opera di grandi dimensioni e dedicata ad un personaggio contemporaneo. La statua fu trasportata a Matera nel febbraio del 1968 e depositata, in attesa della collocazione, in un locale di Piccianello, fino all'inaugurazione del 1971, quando sindaco di Matera era Francesco Gallo. Quest'ultimo, nel suo discorso tenuto durante l'inaugurazione, evidenziò che la presenza di De Gasperi a Matera “rappresentò l'incontro fra il risveglio dei contadini e lo spirito riformatore di uno statista che ha scritto pagine decisive nella storia del Paese”. Oggi l'ex sindaco Gallo auspica uno spostamento della statua di De Gasperi nei Sassi, “non per un ripensamento - ha reso noto - ma perché ritengo che i Sassi rappresentino il luogo che fu il fondamento del rapporto tra lo statista e la città”. b.t.
Il controllo dei veterinari non solo su animali ma anche sugli alimenti
Consulenza, formazione e workshop dei materani della Quality Program
Società materana in missione in Albania La Quality Program, società di consulenza e formazione , di Matera, è in questi giorni a Tirana dove sono in programma incontri con Associazioni, enti privati e pubblici per dare seguito all'iniziativa comunitaria “The Banking Bridge” che ha dato vita ai Centri di Intermediazione Finanziaria e Consulenza sia in Albania che a Bari. L'obiettivo di questi incontri è allargare il campo di azione del centro rendendolo un centro di consulenza per aziende albanesi o italiane interessate ad investire nel paese. Terrà inoltre anche dei Workshop nell'ambito del progetto Life incentrato
sullo stato di sviluppo di un nuovo Marchio Ambientale, il Marchio Nel, di certificazione delle aziende, dei siti, degli organismi operanti nel settore turistico in un'ottica di sviluppo turistico sostenibile. All'incontro prendono parte oltre alla Quality Program che ha sviluppato e ideato il Marchio, il CNR IMAA che ha condotto insieme all'Università di Tirana le analisi ambientali e le valutazioni tecniche della Baia di Durazzo, la Camera di Commercio di Tirana Lead Partner del progetto. Tra i temi in discussione la creazione di un centro per il turismo sostenibile, output finale del pro-
getto ed elemento di continuità dello stesso anche al termine dell'iniziativa. Sono previste inoltre Attività di formazione per imprenditori e dipendenti di aziende albanesi operanti nel settore turistico, sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e del management ambientale. A questi discenti verrà presentato e illustrato il marchio NEL, le opportunità che una certificazione di tale tipo garantirebbe alle loro aziende, gli standard che la Comunità Europea richiede per aziende del settore, una panoramica ampia sul tema del turismo sostenibile e i nuovi spazi di business aperti per chi opera
seguendo questi principi. Luigi Martulli, Responsabile Politiche Comunitarie ed Internazionali Quality Program, nel meeting internazionale di Tirana sulle politiche della formazione in Albania alla presenza del Primo Ministro Berisha e di ministri e ambasciatori. “I temi della formazione sono ritenuti strategici per lo sviluppo del paese che porta avanti un imponente programma di ristrutturazione in tutti i comparti della pubblica amministrazione. A breve sarà realizzato un centro internazionale per la diffusione e sensibilizzazione delle tematiche ambientali per lo sviluppo del turismo sostenibile.”
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Pomarico Il centrodestra ripropone l’attuale sindaco
Giuseppe Casolaro si ricandida POMARICO – Il centrodestra ripropone Casolaro. L'attuale primo cittadino pomaricano, Giuseppe Casolaro, è stato scelto da 5 forze politiche per capeggiare una lista elettorale per le prossime e sempre più imminenti elezioni comunali. Cinque partiti si affidano al sindaco uscente per vincere la competizione che è in arrivo. «Con immensa soddisfazione – fanno sapere i vari soggetti e lo stesso candidato – si è chiuso il tavolo della coalizione comprendente le forze politiche che hanno siglato l'accordo per le prossime consultazioni elettorali comunali di Pomarico». Dunque una larga intesa. E un rinnovato accordo con l'Udc che non era affatto scontato. Con in più la fresca adesione della Dc. Compresa
una nuovissima alleanza con Popolari uniti. «I referenti comunali di Fi, An (verso il Pdl) l'Udc, Pu – si legge infatti nella nota diffusa ieri – hanno sottoscritto e condiviso l'intesa sulla candidatura a sindaco di Giuseppe Casolaro, attualmente in carica al Comune di Pomarico, il quale capeggerà la lista nella prossima tornata elettorale amministrativa del 6 e 7 giugno». Buona parte di quanto adesso ufficializzato, d'altronde, era già stato anticipato dal Quotidiano. Quindi, almeno per ora, parecchie delle indiscrezioni raccolte nelle settimane scorse e delle varie voci non confermate trovano la strada della conferma piena e la firma delle parti in causa. La novità più importante, comunque, sta per esempio
nell'intesa con la giovane Dc. Che nei mesi addietro, tanto per cominciare, era stata molto critica su varie scelte e parte dell'operato della stessa amministrazione oggi guidata da Casolaro. Nel frattempo, poi, mentre l'Udc tentava il dialogo con il Pd di Pellegrino, fra Dc e Udc – che adesso hanno sottoscritto lo stesso documento – i battibecchi sono stati diversi e pure esternati. «Oltre a questo passaggio politicamente fondamentale – si legge nel testo – si è definita la ripartizione alle forze politiche appartenenti alla coalizione delle rappresentanze e testimonianze all'interno dell'esecutivo municipale, con la presenza di tutti e cinque i gruppi politici». Ma a ora l'accordo è quindi stato raggiunto.
«Lo spirito che ha coagulato la coalizione in vista della coalizione del 6 e 7 giugno 2009 – spiegano dalla coalizione – è improntato al senso del dovere e a quello della responsabilità e serietà, allo scopo di dare continuità e rilancio al progetto condiviso dalle forze politiche che si sono aggregate, derivante e specchiantesi anche nelle lineeguida che animano e aderiscono a tale percorso e progetto politico per concorrere a servire con dedizione, passione, impegno e sacrificio, nella semplicità e umiltà la comunità pomaricana». Il programma elettorale, stilato già nella sua struttura, è ora al vaglio dei partiti per essere ampliato. «I capitoli di tale programma politico-amministrativo af-
Da sinistra il sindaco Casolaro e il municipio di Pomarico
fronteranno i settori della pianificazione territoriale (urbanistica e lavori pubblici), l'ambiente e la difesa del suolo, la valorizzazione delle risorse naturali e il turismo sostenibile, l'agricoltura, l'artigianato, il commercio, la scuola e la cultura, il patrimonio storico-artistico-architettonico, le at-
tività ludiche, le politiche sportive giovanili, il tempo libero, l'ordine, la legalità e la sicurezza pubblica, il settore economico-finanziario, la partecipazione, democrazia e rapporto con i cittadini, le politiche sociali ed esigenze socio-sanitarie». re. ma.
Ferrandina La decisione arriva dopo la bocciatura del Bilancio in consiglio
Ricchiuti non é più in sella Le dimissioni consegnate ieri al presidente Simunno FERRANDINA - Raffaele Ricchiuti non é più il sindaco di Ferrandina. Il primo cittadino ha consegnato, nel pomeriggio di ieri, le sue dimissioni nelle mani della presidente del Consiglio comunale Giovanna Simunno. La motivazione in poche righe. «Alla luce dell'esito del Consiglio Comunale del 30 marzo, rassegno le dimissioni dalla carica di sindaco del Comune di Ferrandina. Ringrazio tutti i cittadini che mi hanno onestamente sostenuto e tutti coloro che hanno lealmente collaborato con me». Questa la nota consegnata alla presidente Simunno e registrata al Protocollo. La decisione tre giorni dopo la mancata approvazione del Bilancio di previsione. A salvare dalla bocciatura Ricchiuti e i cocci di quella che fu la maggioranza non era bastata l’uscita dall’aula dei tre rappresentanti del Pd né tantomeno la tanto chiacchierata astensione dal voto di D’Amelio e Mazziotta. Sei i voti favorevoli, sei i contrari, due gli astenuti il responso. Risultato: il documento di programmazione economico - finanziaria dell’ente non ha i numeri
Il sindaco Ricchiuti, a destra il municipio di Ferrandina
per essere approvato. E soprattutto il sindaco, di fatto, non ha più la maggioranza. L’epilogo di una seduta durata più di sette ore, nel corso delle quali sono emerse in tutta la loro drammaticità lacerazioni e spac-
cature all’interno della maggioranza. E tutte le insofferenze di una coesistenza forzata. Di certo il primo cittadino, arrivato in assemblea senza vincolo di maggioranza, rifiutando la richiesta di rinvio della discus-
sione del Bilancio avanzata dal Pd sapeva benissimo di rischiare grosso. Solo il soccorso della minoranza avrebbe potuto consentirgli di approvre il documento di previsione. Ma così non poteva di certo essere, visto il giudizio
Montescaglioso Avviso pubblico del Comune rivolto ai cittadini in difficoltà
Agevolazioni sulle tariffe dell’energia elettrica MONTESCAGLIOSO - Il settore Affari Generali, Ufficio Servizi Sociali, assessorato alle Attività Produttive, tramite un avviso pubblico che riporta la firma del sindaco Mario Venezia, dell’assessore alle Attività Produttive Fabio Disabato e del capo settore Francesco Santarcangelo, ha reso note le agevolazioni sulle tariffe per la fornitura di energia elettrica in favore di cittadini che si trovino in condizioni di disagio economico o in uno stato grave di salute. L’avviso pubblico trae spunto dal Decreto Interministeriale del 28.12.2007 nel quale si prevedono tali agevolazioni; si informano, pertanto, tutti i cittadini titolari di utenze civili, con una potenza impe-
gnata sino a 3KW, che vi è la possibilità di usufruire di agevolazioni sulle tariffe dell’energia elettrica. A questo tipo di beneficio potrà accedere la cittadinanza residente nel Comune di Montescaglioso e che presenti un indicatore della situazione economica equivalente (ISEE), inferiore o uguale a eurp 7.500 annui. L’ attestazione ISEE sarà considerata valida se emessa a decorrere dall’anno 2007. Nell’avviso si pone nella dovuta importanza che ogni nucleo familiare potrà presentare richiesta di bonus per una sola fornitura di energia elettrica. Potranno usufruire del bonus sociale tutti gli utenti presso i quali sia presente un soggetto af-
fetto da grave malattia che sia costretto all’utilizzo di apparecchiature elettromedicali necessarie per il mantenimento in vita. In questo caso, per ottenere il bonus sociale, il cliente finale dovrà essere in possesso di un certificato rilasciato dalle Asl che attesti la necessità di utilizzare tali apparecchiature; che indichi la loro tipologia; l'indirizzo presso il quale l'apparecchiatura è installata e la data di inizio dell’utilizzo della stessa apparecchiatura. C’è la possibilità di cumulare i due bonus in caso ricorrano i rispettivi requisiti di ammissibilità. La domanda potrà essere presentata anche dagli utenti extra comunitari purchè essi siano titolari di carta o di per-
messo di soggiorno di durata non inferiore ad un anno. I cittadini in possesso dei requisiti previsti potranno inoltrare apposita richiesta al Comune di Montescaglioso, corredandola della certificazione ISEE relativa all’anno 2007, di un certificato attestante la situazione di famiglia e copia di un documento di identità valido, entro e non oltre il 30 aprile, recandosi, dal lunedì al venerdì, dalle 9.30 alle 12, presso la stanza n. 27, ubicata al primo piano della Casa Comunale, rivolgendosi alla dottoressa Rosa Formichella. Il godimento del bonus ha effetto retroattivo per tutto l’anno 2008. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it
nettamente negativo espresso a più riprese in questi 22 mesi dal Pdl, che ancora ieri sollecitava il sindaco a dimettersi. Appello arrivato, contemporaneamente, anche dal Movimento per la Sinistra, passato all’opposizione insieme all’altro consigliere d Rifondazione già a settembre. Adesso non c’é che attendere lo scioglimento ufficiale del Consiglio comunale da parte del prefetto e la nomina del commissario che dovrà reggere l’ente fino a nuove elezioni. Ricchiuti, a meno di due anni dall’elezione, lascia e se ne va. Insieme a lui il contestato trio dei saggi e l’assessore “forestiero” Plati, il caso politico su cui il primo cittadino ha preferito far implodere la maggioranza piuttosto che aprirsi al confronto con le forze politiche che ne avevano sostenuto l’elezione. Per il Partito Democratico una preoccupazione in meno. Non ci sarà alcuna decisione “estrema” da dover prendere. Ricchiuti, ancora una volta, li ha preceduti dimettendosi. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Il consigliere Mongelli traccia un bilancio MONTESCAGLIOSO - Il consigliere provinciale Cosimo Mongelli (AN - PDL), alle ore 19, presso la Sala consiliare comunale “Sandro Pertini”, incontrerà la cittadinanza per illustrare l'impegno, le proposte e le idee per la crescita del territorio della provincia di Matera che hanno caratterizzato il quinquennio trascorso nell'incarico. L'incontro, organizzato dal gruppo consiliare di Alleanza Nazionale Popolo della Libertà, vedrà la partecipazione dei senatori Guido Viceconte, Egidio Digilio, Cosimo Latronico, dell'avvocato Giuseppe Labriola, dei consiglieri provinciali senatore Saverio D'Amelio, Paolo Ca-
Montescaglioso
stelluccio, Saverio Ciccimarra, Carmine Sabatino Casulli, mentre le conclusioni saranno affidate al sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia. mic.mar. provinciamt@luedi.it
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Studi recenti hanno appurato la loro presenza, un’occasione economica e turistica unica
Grassano città dei cavalieri di Malta La denominazione sarà aggiunta al nome del paese GRASSANO - “Grassano città dei Cavalieri di Malta” è la nuova denominazione che sarà aggiunta al nome del paese dopo l'approvazione in consiglio comunale, avvenuta all'unanimità, di un ordine del giorno promosso dall'assessore Domenico Zacchei. Alla luce di studi recentemente fatti e di documenti storici è stata appurata la presenza dei Cavalieri di Malta a Grassano, un'occasione economica e turistica unica che l'assessore alle attività produttive vuole sfruttare cominciando proprio dall'aggiungere a Grassano la denominazione di “Città dei Cavalieri di Malta”. Il progetto “città dei Cavalieri di Malta” intende individuare le realtà urbane collegate alla presenza dei cavalieri di Malta, meglio conosciuti come Giovanniti. In un documento del 1270 risulta che da casale divenne terra e l'Ordine fondò la commenda di Grassano. La fondazione di Grassano vie-
I cavalieri di Malta; a destra il municipio di Grassano
ne attribuita ai cavalieri gerosolimitani, i quali a partire dalla seconda metà del '400 apportarono notevoli trasformazioni sociali ed urbanistiche contribuendo a salvare il borgo da uno spopolamento a cui andarono incontro gli altri borghi
vicini. Una prima notizia documentata , circa la presenza dei cavalieri Giovanniti giunge da una lettera di Papa Urbano V del 4 giugno 1368, Mentre da uno scritto del conte Giuseppe Gattini, conservato presso l'archivio di stato di Matera, si evince
che il primo commendatore di Grassano fu un certo Fra Trajlo Sansone di Troia (anno 1365). Dai documenti esistenti sembra che la commenda di Grassano era ricca al pari di quella di Matera e La dimora del commendatore (castello) era ubicata
nella parte alta della commenda ( l'attuale chiesa Madre). Per diversi secoli i padroni assoluti del paese furono i Giovanniti sino alla promulgazione della legge del 1810,con la quale furono soppresse le corporazioni. Con la soppressione della commenda Gerosolomitana cominciò il declino economico e sociale del paese . Sotto la chiesa Madre si trovano ancora i locali che un tempo adibiti a prigioni e stalle. Mentre ai piedi dei ruderi dell'antico castello (sempre nella zona dell'attuale Chiesa Madre) è ancora visibile un sentiero stretto e sterrato ricavato nella collina, su cui poggia il paese, nella zona denominata cinti. Qui si possono visitare le famose cantine, nelle quali è possibile ammirare i palmeti decorati oltre alle antiche “neviere” che servivano a conservare la neve nei periodi caldi. Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Illeso dopo un volo di trenta metri UN uomo di 60 anni è rimasto illeso dopo essere finito con la sua automobile, una Y 10, in una scarpata, profonda circa 30 metri, lungo la provinciale che collega Miglionico a Grottole. L'incidente è avvenuto per cause da accertare poco dopo le 13 di ieri, quando l'uomo ha perso il controllo del veicolo finendo in un luogo scosceso e coperto di arbusti. Sono intervenute squadre specialistiche del Saf dei Vigili del Fuoco e dei presidi di Matera e Ferrandina. L'uomo è stato soccorso dal 118 e trasportato in eliambulanza all'ospedale di Matera.
Irsina Dai dati resi noti è in aumento la raccolta sangue
Pietro Amato confermato presidente della Fidas Pietro Amato
IRSINA - Pietro Amato è stato confermato all’unanimità, presidente dell’associazione donatori di sangue, Fidas di Irsina. Nei giorni scorsi si è riunita ad Irsina l’assemblea dei donatori di sangue aderenti alla sezione Fidas “Giuseppe Attilio” per tracciare un bilancio dell’attività svolta nel triennio 2006/2008 e per procedere al rinnovo delle cariche sociali 2009 /2011. Alla riunione hanno partecipato numerosi soci donatori a cui si è
aggiunta la presenza del presidente Regionale Franceso Salvatore, il quale, nel suo breve intervento per il saluto, ha posto in evidenza come Irisina nonostante il suo spopolamento, e la presenza di numerosi anziani residenti, abbia tuttavia, una media di raccolta sangue pari quasi al doppio della media nazionale. In questo modo si attesta, con le sue 367 unità di sangue intorno, al 9% . All’incontro era anche presente il segretario organizzativo regionale Paolo
Ettore. Il presidente uscente Pietro Amato, nel tracciare il bilancio 2006/2008, ha evidenziato i dati in progressione della raccolta sangue da 301 unità nel 2006, a 341 nel 2007, e 367 nel 2008; dati, questi che fanno onore all’intera comunità irsinese indicando come obiettivo nel 2009 quello di raggiungere le 400 unità, convinto che Irsina sarà sempre un esempio concreto di solidarietà umana. «Questo incremento molto lusinghiero – dice Amato - è dovuto all’incessante lavoro, all’impegno ed alla capacità organizzativa di tutti i donatori volti a promuovere la donazione di sangue anonima, volontaria e gratuita. Con i risultati raggiunti nel 2008 – continua Amato - si può tranquillamente affermare che in quasi tutte le famiglie vi è la presenza di un donatore: la cosa più bella che il presiden-
te Salvatore teneva a mettere in risalto, è quella di vedere famiglie intere presentarsi alla donazione e sedersi l’uno accanto all’altro nel compiere questo piccolo grande gesto di solidarietà verso il prossimo». A conclusione Pietro Amato offriva la sua disponibilità nel continuare a presiedere l’Associazione per il prossimo triennio, prefissando l’obiettivo futuro, attraverso una maggiore presenza nella sede per preparare nuovi dirigenti per il prossimo futuro, preannunciando che questo, sarebbe l’ultimo mandato per lui da svolgere. All’assemblea è stato comunicato, che Irsina ospiterà il prossimo congresso Regionale della Fidas Basilicata per il giorno 26 aprile prossimo. Intanto la nuova struttura organizzativa della Fidas di Irsina sarà così composta, il direttivo: Pietro
Amato, Francesco Candela, Domenico Petrillo, Vito Attilio, Diomede Amato, Giuseppe Castellaneta, Antonietta Masiello, Michele Ortis, Raffaella Langone, Pietro Lasala, Caterina Lobrico, Giovanna Lamorte, Giovanni Furioso, Margherita Morena, Vincenzo Caivano, Raffaele De Filippis e Antonio Leone, come coordinatore dei giovani. Il direttivo ha successivamente provveduto ad eleggere il Presidente, Pietro Amato ed il vice Presidente Vito Attilio, fratello dell’indimenticato Giuseppe Attilio a cui è stata intitolata la locale sezione della Fidas di Irsina, il segretario amministrativo Domenico Petrillo, segretario Organizzativo Raffaella Langone e la segreteria è stata affidata a Giuseppe Castellaneta. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Irsina Patella: «Le partite si possono perdere ma non dopo 10 minuti di gioco»
Trasferta amara per l’Irsinese IRSINA - Amara trasferta dell'Irsinese sul campo del Pisticci capolista. Sarebbe stato in ogni modo difficile fare risultato sul campo della squadra del Pisticci, che si trova oggi ad passo dal compiere il grande salto nella serie superiore. Mostrando di fatto un atteggiamento ancora più offensivo e determinato rispetto al Genzano dello scorso anno, che proprio nella parte finale, mostrò segnali di tentennamento. Queste sono le casualità del calcio: la formazione del Pisticci, solo due anni fa retrocedeva dal campionato di Eccellenza in promozione, ed in soli due anni ha rovesciato totalmente le sue sorti,
dominando in tutte e due le competizioni. Sia l'anno scorso nel campionato di promozione, sia quest'anno in quello di eccellenza. Tutto questo, potrebbe essere preso come riferimento dall'Irsinese, in virtù del fatto che anche ad Irsina, così come ha detto più volte il presidente Francesco Manfredi in una recente intervista, anche l'Irsinese, avrebbe alle spalle un gruppo che sarebbe pronto ad investire sul futuro della società, perché solo con un buon progetto alle spalle, supportato dalla capacità finanziaria, si possono azzardare ipotesi sul futuro. Ma torniamo alla partita di domenica scorsa, con l'alle-
natore dell'Irsinese. «Sono amareggiato - confessa Enzo Patella - in queste circostanze ognuno prova a cercare le migliori scuse per redimersi dalle proprie responsabilità. Per me questo non è mai stato un problema, mi dispiace perdere nel modo che abbiamo perso a Pisticci. Gli avversari di domenica sono sicuramente di un pianeta diverso, in questo momento, non lo metto in dubbio, giocano sicuramente meglio di molte altre squadre , non stiamo scoprendo nulla di nuovo. L'aspetto che mi debilita maggiormente - infervora Patella - è l'atteggiamento che assume la squadra che da
L’Irsinese
alcune circostanze, sono diventate prassi: le partite si possono perdere, e su questo non ci sono dubbi, ma come nel caso di domenica scorsa, sedersi dopo appena dieci minuti di gio-
co, appena dopo aver subito il gol, lo ritengo un segnale bruttissimo, che non si può accettare». mi.do. provinciamt@luedi.it
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Il vicesindaco: «Anche io tra le vittime. Queste azioni non portano beneficio alla nostra immagine»
Bernalda con le ruote a terra Auto danneggiate da sconosciuti nella notte dell’1 aprile BERNALDA - Centinaia di gomme tagliate qualche notte fa. Uno scherzo da pesce d'aprile? Provate a chiederlo ai proprietari furiosi che il giorno dopo hanno fatto la triste scoperta. Una situazione, quella degli atti di vandalismo ai danni delle auto, che rappresenta un triste seguito. Infatti, non è la prima volta che si racconta di questi atti vandalici ai danni di ignari automobilisti. La colpa? Solo quella di trovarsi nelle vie scelte dalla banda. E quali questa volta, le vie colpite? Ebbene, fare una conta di tutte le strade prese di mira è quasi impossibile, infatti, rispetto ai precedenti episodi, le auto prese di mira sono circa 200. Tra quelle “scelte” dai vandali notturni, c'è il centralissimo Corso Umberto e le tante strade che su di esso si affacciano. Inoltre a queste si aggiungano via Verdi, viale della Resistenza, via Fiume e tante altre, sia della Bernalda, cosi detta, nuova, che della parte più vecchia della città. Da sottolineare che tali azioni, come quelle verificatesi in passato, sono state compiute durante le ore di pioggia e nel cuore della notte. I Carabinieri di Bernalda, ancora una volta, invitano la comunità a collaborare in modo da poter arrivare prima all'individuazione dei colpevoli. Quindi, sull'episodio stanno lavorando le forze dell'ordine i quali, oltre all'invito alla popolazione, stanno concentrando le loro indagini sul ge-
Un “ruotino” d’emergenza su un’auto
sto che ha portato alla forature delle auto parcheggiate. La speranza, delle forze dell'ordine, ma anche dei cittadini colpiti, è quella che le videocamere, pubbliche e private, abbiano ripreso qualcuno o qualcosa. Certo, su questa ipotesi si potrebbe ben lavorare, visto che le vie colpite questa volta sono tantissime e tra queste anche Corso Umberto che di fatto è la strada centrale della città dove ci sono più attività economiche. Non vi è dubbio, come sottolineato da qualche automobilista arrabbiato, che questi ge-
sti siano da condannare, sia per il disagio provocato che per l'allarme sociale che viene dato. Si sottolinea questo perchè Bernalda, escludendo questi atti vandalici, non è una città dove si registrano episodi di delinquenza. Nelle scorse occasioni, e ci piace ancora pensare a ciò, si parlò di ragazzata. A parlare di atti violenti contro i cittadini è stato anche il vice sindaco di Bernalda, Nunzio Viggiano, il quale ha parlato di atti da condannare. «Queste azioni - ha detto Viggiano - non portano nessun beneficio di immagine alla nostra bella città. Io - ha continuato - sono stato, nei scorsi mesi, una delle tante vittime di questo fenomeno. Certo, speriamo che le indagini portino ad un colpevole. Personalmente non so dare nessuna spiegazione a questi gesti che di fatto non producono nulla di buono. Ancora una volta sono rimasto sconcertato per quanto sentito, infatti, le auto coinvolte sono tantissime. Un danno che le persone dovranno pagare, non già solo in termini di soldi spesi, ma anche di giornate di lavoro perse e di appuntamenti saltati. L'invito - ha concluso Viggiano che io rivolgo ai cittadini è quello di essere vigili e di fornire alle forze dell'ordine tutti gli elementi possibili per arrivare a dare un volto e un nome ai colpevoli di queste assurde azioni». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi Incontro promosso dall’Ordine dei commercialisti Prodotti tipici
nelle vetrine dei negozi Comprasud Un convegno ha analizzato i disagi nel credito
Grido d’aiuto delle Pmi
TURSI - “Le possibilità di accesso al credito per le piccole e medie imprese nel periodo di crisi” è stato l'argomento del convegno che si è svolto all'Itcgt “Manlio Capitolo”, organizzato dalla scuola e dall'Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili della provincia di Matera. Questi gli argomenti trattati: difficoltà di accesso al credito per le imprese locali; criteri di determinazione del merito creditizio delle Piccole e Medie imprese; il credito agevolato in agricoltura; il ruolo del Fondo nazionale di garanzia a sostegno del credito; la spersonalizzazione del rapporto banca - impresa. Relatori sono stati: Rosa Gentile presidente nazionale di Donna Impresa, Francesco Spinella membro della Commissione Finanza Odcec, Pietro Mascolo presidente Cofidi Impresa, Antonio Di Sanza funzionario di banca e Giovanni Romagnini vice presidente Odcec. Le conclusioni sono state poi affidate a mons. Francesco Nolé vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro. Il tema di grande attualità è stato spiegato con competenza e passione dai vari relatori che si sono succeduti, servendosi anche delle immagini proiettate con il computer. Erano presenti commercialisti della zona, laureati in discipline economiche, tour operator e gli studenti dell'ultimo anno di ragioneria al corso serale. Prima c'è stato l'indirizzo di saluto di Leonardo Viaggiano referente del corso serale, che
Il tavolo dei relatori al convegno promosso dall’Ordine dei dottori commercia listi e degli esperti contabili della provincia
ha sottolineato come ciò sia motivo di scambio tra la scuola ed il mondo circostante al fine di creare delle figure professionali spendibili nel mondo del lavoro. Ha annunciato i prossimi incontri con i rappresentanti delle Agenzie delle Entrate, dove si parlerà di studi di settore e federalismo fiscale. Ha coordinato i lavori Antonio Di Pierri consigliere dell'Odcec e docente all'Itcgt. Si è parlato: di rating (giudizio che si da alle imprese sulle capacità che hanno di pagare o meno i propri debiti); di Basilea 2 (che è il documento che definisce, a livello internazionale, i requisiti patrimoniali delle banche in relazione ai rischi assunti dalla stessa, ovvero i rischi di credito, di mercato e operativi); delle difficoltà che hanno le imprese, che lavorano per gli enti pubblici, di ottenere i pagamenti senza aspettare otto o nove mesi). La dottoressa Gentile ha sottolinea-
to come il 30% delle piccole imprese sia gestito da donne, che la Basilicata è la prima regione di cassaintegrati e che dai 45 anni in su sia difficile entrare nel mercato del lavoro, mentre mancano gli operai specializzati come gli idraulici. Il dottor Truncellito ha parlato del credito, dove le banche vogliono correre un rischio zero nel concedere i prestiti. Di Sanza ha sottolineato la trasparenza nei bilanci, il dottor Spinella ha parlato del credito agevolato all'agricoltura per favorire il ricambio generazionale e dell' Ismea che finanzia le nuove attività agricole, mentre il dottor Mascolo ha parlato del ruolo del Fondo Nazionale di garanzia a sostegno del credito. Il vescovo Nolé ha invitato tutti a lavorare per creare un sistema che non vada più in crisi ed a cambiare lo stile di vita, lavorando tutti per il bene comune. Salvatore Martire
ROTONDELLA - La Comunità montana Basso Sinni e la società Medinvest (proprietaria del marchio Comprasud) hanno firmato nei giorni scorsi un protocollo d'intesa che prevede l'apertura in Basilicata di una rete di negozi per la vendita di prodotti agroalimentari lucani. Lo ha reso noto, in un comunicato dell'ufficio stampa della giunta regionale, l'assessore regionale all'agricoltura, Vincenzo Viti. I prodotti avranno il marchio Comprasud. La convenzione è stata stipulata dalla Comunità montana Basso Sinni, responsabile del Pit-progetti integrati territoriali del Metapontino, del Gal Cosvel e del Distretto agroalimentare. Si tratta di un accordo, ha spiegato l’assessore Viti, che «produrrà effettivi contratti con le imprese lucane, e in particolare con quelle dell'area del Metapontino, che potranno conferire prodotti agricoli e agroalimentari alla catena Comprasud». Viti ha poi evidenziato, nel suo intervento, l'impegno della Regione sulla tracciabilità dei prodotti e sul controllo delle operazioni commerciali. L'assessore ha anche annunciato che presenterà a breve con il governatore lucano, Vito De Filippo, altre due iniziative nel comparto agroalimentare e zootecnico. provinciamt@luedi.it
Due milioni in arrivo per le nuove dune
Una spiaggia del Metapontino
METAPONTO - Nella culla della Magna Grecia per discutere del ripascimento sulla spiaggia metapontina. Primi interventi e salvaguardia del territorio nelle parole dell'Assessore Regionale, Innocenzo Loguercio. Oltre all'Assessore Loguercio e ai vari dipartimenti, presente al tavolo dei lavori anche il Comune di Bernalda con il vice sindaco, Nunzio Viggiano, il quale ha parlato di interventi e di grande attenzione per la spiaggia metapontina. La conferenza di servizio autorizzativa dell'intervento di ripascimento, come promesso dal Sindaco di Bernalda, Francesco Renna, è stata tenuta a Metaponto, la zona più colpita dalle ultime mareggiate di dicembre e gennaio. Un appuntamento, questo, che di fatto ha dato la possibilità alle forze politiche da una parte, e a quelle turistiche dall'altra, di incontrarsi e di valutare gli interventi vicini e lontani per la spiaggia di Metaponto. L'assessore alle infrastrutture della regione Basilicata, Innocenzo Loguercio, ha parlato di interventi vicini e lontani per il Lido di Metaponto. «Sono molto soddisfatto - ha detto Loguercio - perché ho registrato la convergenza di tutti gli enti coinvolti nella conferenza di servizio nel voler dare il più ampio contributo alla soluzione del problema. Oggi più che mai - ha continuato l'Assessore siamo convinti, anche in virtù dell'ordinanza fatta dal Presidente De Filippo che include i 2 milioni di Euro, che entro la fine di aprile avranno inizio i lavori, i quali saranno conclusi entro la fine di maggio. Agli elogi già espressi devo aggiungere quelli, per il lavoro condotto con grande celerità, all'ufficio di Matera per la difesa del suolo che ha posto in essere il progetto. Al tavolo dei lavori ho registrato la grande sinergia tra gli enti che lavorano; tra questi l'autorità di bacino, i dipartimenti ambiente, attività produttive, difesa del suolo e gli Argonauti, struttura da dove preleveremo tra i 10 e i 25 mila metri cubi
di sabbia, con i soli costi del trasporto. Per il resto utilizzeremo le sabbie delle cave con il supporto dell'Agrobios. Ecco un modo questo per coinvolgere le professionalità presenti sul territorio. Naturalmente, siamo consapevoli che questo intervento risolve solo in parte il problema, infatti, noi lavoreremo ancora per trovare risorse e sistemi, condivisi dalle parti, che vadano ad evitare altre situazioni di emergenza per la spiaggia. Interventi questi - ha concluso Loguercio - che ridaranno la spiaggia ai metapontini e ai turisti». Cariche di grande affetto le parole di Loguercio per Metaponto, un amore che troviamo anche nelle parole del vice sindaco di Bernalda Nunzio Viggiano, il quale ha definito Metaponto “la Madre del metapontino”. «Un ripascimento quello programmato - ha detto Viggiano - che interesserà oltre 2 chilometri di costa. Numeri questi ha continuato il vice sindaco - che fanno capire il grande sforzo per Metaponto e per la salvaguardia del turismo. Si è parlato, durante la conferenza, di lavori che, secondo un cronoprogramma, porterà di nuovo luce sulla spiaggia metapontina. Lavori che inizieranno per la fine di aprile e che si concluderanno a fine maggio. In noi c'è tutta la volontà di rendere reale quanto detto nel più breve tempo possibile. In veste di sindaco, posso affermare che Bernalda non ha mai dimenticato Metaponto e i continui incontri con gli esponenti regionali e non evidenziano quanto detto. Un ringraziamento - ha concluso Viggiano - va all'Assessore Loguercio, ai direttori dei vari dipartimenti e a tutti coloro che stanno lavorando per riportare Metaponto al suo splendore». Al termine della conferenza l'assessore Loguercio poi ha parlato del ponte sulla ss 407 e dei lavori che stanno procedendo speditamente per poter riportare la viabilità alla normalità prima dell'estate. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
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Gli episodi dei giorni scorsi non fermano gli imprenditori
Il Metapontino coraggioso combatte il malaffare POLICORO - Agli inizi degli anni '80 il centro jonico fu per un decennio terra di conquista per la criminalità organizzata. A Policoro imperversava un clan dalla vicina Puglia che mise solide radici in città. Ci volle l'allora capitano Salvino Paternò con la sua fidatissima squadra di investigatori a sgominare il clan degli Scarcia e affiliati per far ritornare la pace. Quella pace sembrava essere durata fino ad oggi prima che qualche timido segnale di risveglio della criminalità potesse ricreare quel clima di preoccupazione in tutto il comprensorio jonico. L'incendio di una delle più grosse aziende agricole della fascia Matapontina di martedì sera, è solo la punta di un iceberg che non va assolutamente sottovalutato. Potrebbe non essere infatti un caso isolato, ma una catena di segnali inquietanti mirati a quelle poche attività produttive che non conoscono crisi nel panorama imprenditoriale costiero. Se dunque di criminalità organizzata si tratta, o nel-
COMITATO PER L’ORDINE PUBBLICO ALLARGATO AGLI AGRICOLTORI E' stato convocato dalla Prefettura di Matera per i primi giorni della prossima settimana un nuovo Comitato Provinciale per l'Ordine e la Sicurezza Pubblica, allargato anche alla partecipazione delle associazioni degli Agricoltori. I fenomeni incendiari perpetrati in danno di aziende ortofrutticole nella zona del metapontino continuano ad essere all'attenzione della Prefettura di Matera. «Già dopo il primo attentato incendiario, nel febbraio 2008, sono stati disposti coordinati servizi di controllo del territorio nell'area jonica ed individuate strategie in vista di una maggiore collaborazione da parte delle vittime del reato. - comunicano dal Palazzo del Governo - Il nuovo, recente episodio è stato anche esso oggetto di immediato approfondimento con i vertici delle Forze dell'Ordine, al fine di evitare l'attecchimento di fenomeni estorsivi in forma di racket, in una zona già in la peggiore delle ipotesi, di associazione a delinquere del settore primario dell'economia regionale finalizzato a gestire tutto in raccolto e le sue dinamiche di vendita, c'è bisogno che le migliori energie politiche,
passato interessata dal crimine organizzato, attraverso una incisiva, e persistente attività dì prevenzione, già in corso da diverso tempo, con l'impiego di pattuglie miste». Sulla vicenda è intervenuto anche il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dei carabinieri di Matera. «Se ci fosse la mano del racket verrebbe fuori attraverso l'attività tecnica. - ha affermato il comandante Punzi - - A perpetrare tali atti può essere un mitomane, un piromane, un pazzo. Può anche non essere la stessa persona. In ogni caso, il racket opera in tutto altro modo. Ad essere presi di mira sono sempre gli stessi contenitori e nella stessa fascia oraria, grosso modo dalle 21 alle 22. In sostanza, se devo fare un danno, agisco di notte quando non rischio che possa vedermi qualcuno». r.montemurro@luedi.it
sociali, economiche e civili facciamo fronte comune contro il nemico che si chiama illegalità. Mai come in questo momento necessita un segnale forte che esiste una coscienza civile in grado di ribellarsi a chi vuole
spadroneggiare sul territorio. La vera battaglia ha un solo nome: la legalità. In Basilicata il fenomeno criminalità non è fortunatamente pari ai livelli delle regioni limitrofe, però se si sottovaluta il problema si
La Planitalia dopo l’incendio
rischia di essere fagocitati con tutto ciò che ne consegue per la nostra libertà economica. L'imprenditrice Carmela Suriano e suo marito Pasquale Casalnuovo non sono certo persone che si fanno intimorire. Chi ha avuto modo di conoscere la Suriano ha apprezzato il suo attivismo non solo nel settore dell'imprenditoria agricola come sottolinea la grande stima riconosciutagli dai cittadini policoresi, indipendentemente dagli schieramenti politici, per le sue doti e capacità di imprenditrice di successo. Una donna come si suol dire in carriera che è riuscita, in un mondo a predominanza maschile, sia quello della politica che dell'imprenditoria, ad emergere con grande personalità, virtù innata che la Suriano possiede. E se la criminalità voleva lanciare un messaggio, un avvertimento, ha
sbagliato persona. Però non lasciamola sola. In ballo c'è il futuro di chi ha avuto il coraggio di vivere in questa terra. E i messaggi di solidarietà che in questi giorni sono arrivati da più parti, testimoniano almeno a parole una reazione a caldo di ribellione dei lucani nei confronti di atti delinquenziali così gravi e inauditi. Alle parole però devono seguire i fatti. A partire dalla collaborazione con le forze dell'ordine da parte della società civile sana. Se non si distrugge il muro dell'indifferenza, della paura, dell'omertà, la criminalità troverà sempre terreno fertile dove piantare l'albero storto della sua legge, quella del più forte, facendo ritornare indietro la città a quegli anni bui che tutti vorremmo rimassero in una pagina isolata della città di Policoro. Quella nera. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
I senatori lucani del Pdl chiedono di aprire un’indagine a Pisanu
Guardia alta contro i criminali Politica e associazioni unite al fianco degli operatori
L’interno del capannone incendiato
Numerose le testimonianze del mondo associativo e politico in seguito agli episodi che si sono verificati nel Metapontino. «Ritengo necessario che si avvii un’indagine per far luce sulle azioni malavitose di cui è stata oggetto negli ultimi mesi l’area del Metapontino». E’ la lettera inviata al presidente Beppe Pisa-
nu, dal senatore del Pdl Cosimo Latronico, sottoscritta anche dai colleghi parlamentari del Pdl, Guido Viceconte, Vincenzo Taddei, Egidio Digilio e Giuseppe Moles I crimini commessi non costituiscono una premessa positiva per lo sviluppo del territorio e hanno creato una situazione di tensione socia-
le. Di qui la necessità di avviare un’indagine per verificare tutti i possibili collegamenti tra i troppi frequenti incendi e atti intimidatori perpetrati ai danni di aziende ed imprenditori del Metapontino». Gli agricoltori di Policoro e del Metapontino non si lasceranno intimidire e non resteranno da soli a combattere la battaglia per la legalità oltre a quella quotidiana per superare la crisi dell'agricoltura». E' quanto sostiene l'Ufficio di Presidenza della Cia della Basilicata che a nome dell'Ufficio di Presidenza nazionale e della Cia del Metapontino che « Ribadisce l'impegno a contrastare la
criminalità. A suo tempo, è stato istituito, nell'ambito della Direzione nazionale antimafia, uno specifico servizio per combattere l'allarmante fenomeno in agricoltura». «C’ è bisogno di una mobilitazione sia della società civile che di una ferma azione di contrasto da parte delle istituzioni riaffermando una cultura della legalità senza sconti per nessuno». E’ quanto afferma il segretario di federazione del Prc di Matera, Ottavio Frammartino che aggiunge - al Presidente del Consiglio Comunale di Policoro - conclude Frammartino - si chiede di convocare un consiglio comunale aper-
to». Il consigliere regionale del gruppo Forza Italia verso il Pdl, Lapenna, ha presentato un’ interrogazione urgente al Presidente della Giunta regionale. «Questi episodi rappresentano un serio allarme sul fenomeno criminale che sembra si stia appropriando del controllo del territorio. E’ necessaria un’accelerazione nello svolgimento delle indagini sul ‘racket dei campi’, per fare ‘terra bruciata’ intorno alla criminalità e non far sentire soli gli agricoltori». E’ la dichiarazione della presidente del gruppo regionale del Prc, Emilia SimonettiE’ stata colpita un’azienda agricola diretta da una donna e per
questo esprimo un caloroso sentimento di solidarietà all’imprenditrice agricola di Policoro. Domani (oggi, ndr.) sarò nel Metapontino per testimoniare solidarietà nei confronti dei cittadini e delle forze dell’ordine che, troppo spesso, operano con pochi mezzi e poche risorse a disposizione per l’esercizio del loro dovere». Per i Comunisti italiani della Federazione di Matera «Si rende necessaria un’attività più intensa di prevenzione e di controllo del territorio per contrastare fenomeni che, negli ultimi tempi, stanno veramente degenerando». provinciamt@luedi.it
Dopo il due a zero col Lagopesole, il Borussia pronto al big match con Real Tolve
Il riscatto dei ragazzi di Mister Viola POLICORO - Trasferta favorevole quella di domenica per il Borussia che con un secco due a zero ha chiuso anche la pratica Lagopesole. Ancora più proficuo il risultato in considerazione del pareggio casalingo del Viggiano, distanziato ora di 6 lunghezze. Con un partita non splendida, ma sicuramente efficace, i ragazzi di mister Viola hanno riscattato il risultato dell'andata. Infatti, alla dodicesima giornata del girone d'andata, il Lagopesole, nel pantano dello stadio “Rocco Perriello”, veniva a prendersi un pareggio insperato; per questa gara non dimenticata, i giocatori avevano ancora l'amaro in bocca e quindi una ulteriore motiva-
zione per fare bene e portare a casa i tre punti. Da rilevare che domenica, ancora una volta, le condizioni meteorologiche rischiavano di condizionare il macht, infatti, il vento forte l'ha fatta da padrona per tutto l'incontro, alzando nuvole di polvere dal campo in terra battuta e soprattutto producendo notevoli difficoltà nel controllo del pallone e nei rilanci. Nonostante ciò, era troppo forte la voglia dei ragazzi di chiudere la sfida nel migliore dei modi. Tre punti meritati, conquistati con poco lavoro, ma molto importanti anche in considerazione, come detto, del pareggio interno del Viaggiano, squa-
dra che deve ancora disputare l'incontro diretto con il Borussia. Secondo la regola, se fra la seconda e la terza vi sono più di 8 punti, non si disputano i play-off e c'è la promozione diretta. Ora, per il Borussia non resta altro che vincere tutte e tre le partite rimanenti. In questa maniera si assicura la promozione diretta, solo per suo merito, indipendentemente dai risultati delle altre squadre. Le due settimane di pausa pasquale cadono nel momento giusto, così mister Viola, avrà tutto il tempo per mettere a punto la squadra e affrontare con piglio vincente la coda del
La formazione del Borussia
campionato. Ora ai tifosi e alla società, non resta altro che aspettare la data del 19 aprile per il big match contro il Real Tolve, quello sarà un giorno importante per questa giovane società, mai
avrebbe immaginato che il primo anno si sarebbe trovata a contendere contro squadre più blasonate la promozione per l'eccellenza. Roberto Martino provinciamt@luedi.it
Sport Venerdì 3 aprile 2009
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Mondiali 2010 Il pari di Bari visto a distanza di 48 ore sembra meno cattivo. Ma resta la prestazione negativa
Trap si trasforma e stoppa Lippi Irlandesi in attacco e Italia difensiva, ma il ct azzurro non ci sta ROMA– Bulgaria-Irlanda, il 6 giugno a Sofia: è questo il prossimo appuntamento azzurro nel cammino di qualificazione ai Mondiali 2010. «Attenti ai bulgari: possono rientrare in corsa. E quella partita dirà se veramente ci sono anche loro per la qualificazione», avverte Lippi, col retropensiero che questa volta può essere il ct Stoilov a fare uno scherzo al Trap. La delusione per aver visto sfumare la chance di portare a +5 il vantaggio sull'Irlanda è ancora viva. Ma Lippi va oltre e riafferma la su certezza: «Dobbiamo credere nel nostro lavoro, l'iniezione di fiducia che una vittoria ieri ci avrebbe portato ci deve essere ugualmente». «Il pari non era il nostro obiettivo», ammette però il presidente Figc, Abete, dando voce allo stato d’animo di tutto il club Italia. Qualche tensione interna, oltre l’errore palese dell’arbitro Stark, l’ha creata la sostituzione di Pirlo e la sua sorpresa (“ma Andrea era dispiaciuto, non arrabbiato: e sono due cose diverse», dice oggi Lippi); però c'è anche la consapevolezza che il calendario può favorire l’Italia, evitandogli il rischio degli spareggi che tuttavia dopo il pari di ieri a Bari non sono più ipotesi così remota. «Il mio bilancio - dice Lippi all’indomani dell’1-1 di Bari è quello di 10 giorni molto positivi. Per l’inserimento dei giovani, per la risposta di chi ha esordito, per uno dei due tempi giocati in Montenegro, per la grande reazione di ieri dopo un’espulsione ingiusta». Non intende cadere nel «vittimismo», Marcello Lippi, «però quel che è successo con Stark è sotto gli occhi di tutti: non mi era mai capitato in carriera nè di vivere nè di vedere una partita 10 contro 11 per 90'. Incartiamo e portiamo a casa, accettando quel che è successo, ma non si può fare a meno di dirlo». Non vuole essere un alibi, perchè sulla sostituzione di Pirlo Lippi arriva persino ad un ammissione di responsabilità: “Aveva giocato bene il primo tempo, ma la partita diventava sempre più fisica, e io ho fatto quel tipo di valutazio-
Polemiche per l’Argentina
Maradona ko Sei gol in Bolivia
Un immobile Marcello Lippi. A destra Giovanni Trapattoni fa il verso...
ne: uno può sempre sbagliare, ma non è detto». Quel che non è sbagliato, a detta di Lippi, è il percorso intrapreso dalla sua nuova nazionale. «Trap dice che è ingiusto fischiarmi perchè siamo campioni del mondo? Lasciamo stare questo argomento – dice il ct azzurro – Noi dobbiamo ricostruire una nazionale: vincere ieri e salire a +5 sarebbe stata una splendida iniezione di fiducia. Ma noi quella fiducia dobbiamo averla lo stesso, dobbiamo crederci. Perchè stiamo crescendo». E fa nulla se i protagonisti in positivo sono stati ancora i 'veteranì di Berlino (Grosso, Iaquinta, Pirlo) e dalle nuove leve arrivino poche certezze nei momenti cruciali. È in questo senso che il pari di ieri pesa di più: ora si riducono gli spazi per sperimentare, provare, ricercare. L’Italia si ritroverà con Lippi all’indomani della fine campionato, il primo giugno, con una nazionale semi-sperimentale, con tanti titolari lasciati per una settimana a riposo. Prima della
partenza per il Sudafrica per la Confederations Cup, con la nazionale vera, la prima di due amichevoli, in Italia, il 6 giugno. Quel giorno Bulgaria-Irlanda sarà una sorta di eliminazione diretta tra chi sfida l’Italia per la qualificazione. L’OBAMA-TRAP - Giovanni Trapattoni in trionfo. L'Obama del calcio irlandese, come i tifosi l’avevano ribattezzato stampando il suo volto sulla maglia con sotto la scritta 'Hopè, è stato accolto mercoledì sera all’uscita dagli spogliatoi da un boato dei sostenitori irlandesi al di là delle transenne che lo accompagna sino in sala stampa. «Ora tutto può succedere», dice l’ex ct azzurro che ha giocato uno scherzo dei suoi all’Italia. «Cosa ho provato? Di solito in queste situazioni racconto barzellette, ma non mi sembra il caso. Allora faccio io una domanda: se giocate a carte con un amico, volete vincere o perdere? Io la mia risposta la so». Difende Lippi dopo i fischi d’inizio partita del pubblico di Ba-
L’espulsione di Pazzini unica scusante
ri. «Non li meritava – dice – lui è campione del mondo. Ha una Nazionale con tanti giovani, ai primi calci. E ha giocato una gran partita in 10 per 90 minuti». Sull'espulsione di Pazzini prima dice che «il fallo non c'era» poi cincischia, limitandosi ad una «decisione severa». Ma se l’espulsione è ingiusta, «il risultato è giusto, seppur facilitato dalla superiorità numerica. Loro hanno segnato subito – prosegue – e ci hanno innervosito. Poi noi siamo andati a sbattere contro la difesa più forte del mondo». D’altra parte, anche l’Irlanda aveva i suoi guai: «Questi giocatori vanno in campo di continuo, tra campionati, Champions e coppe del nonno: pensate a me, che avevo tre morti...» Inorgoglito dall’affetto «che trovo ovunque io vada in giro per il mondo», chiude con una previsione sulla qualificazione. «Ieri non avevo detto per non dover toccare ferro che eravamo una delle undici Nazionali imbattute nelle qualificazioni. L’Italia resta più due, ma ai miei ho spiegato che una qualificazione mondiale è un braccio di ferro tra personalità e sfortuna. Ora tutto può succedere».
BUENOS AIRES – Dall’al- dell’altitudine, cioè i 3.650 tare alla polvere. Dall’eufo- metri dello stadio Hernanria per la goleada (4-1) di tre do Siles di La Paz, dove, giorni fa al Venezuela al l’anno scorso, Maradona dramma 'nazionalè per ha addirittura giocato per quella (6-1) subita a La Paz sostenere il presidente Evo contro la Bolivia. L’Argen- Morales contro la Fifa, intina calcistica si sveglia tenzionata a vietare partite sotto choc dopo quella che ufficiali sopra una certa alviene già ricordata da tutti titudine per i possibili dicome una batosta storica, sturbi fisici causati ai gioperchè per ritrovare un catori. «L'altitudine non ha punteggio tanto 'umiliantè nulla a che vedere», ha mesper la nazionale argentina so le mani avanti ieri Maradona che bisogna risaaveva riemlire alla 'Catapito lo spostrofe di Svegliatoio di zià, quando cartelli con ai mondiali scritto che del 1958 fu “bisogna afl’allora Cecofrontarla, slovacchia ad dribblarla e infliggere fare gol». E, una lezione all’unisosimile ai suno, lo handamericani. no ripetuto La debacle i calciatori. con la Bolivia Ma la vernon poteva sione all’inpassare inosdomani del servata, e anko è di tutche la stampa t'altro tenoha infierito re, e lo si vesenza pietà Diego Maradona de dalle pacontro la squadra, ma anche contro role di Messi: «A La Paz è il ct Diego Armando Mara- impossibile giocare. Siamo dona, finito subito sotto rimasti tutti sorpresi. Non processo. «Ci hanno umi- sapevamo come colpire la liato», scrive in prima pagi- palla, non ci riuscivana 'Diario Popular', mentre mo...». Salvo poi ammette'Cronicà va giù duro con re, prima di imbarcarsi per «Una mazzata demolitrice» la Spagna, le responsabilied il 'Clarin' rincara con tà dell’Argentina: “Non ci «Una squadra fantasma» e sono scuse. Tutte le altre parla di «stelle spente», per squadre straniere ci vanno colpa delle quali “la Bolivia a giocare». Più esplicito, si è fatta un’abbuffata». Vo- per contro, il preparatore ce è stata data anche al fisico della nazionale Fergrande sconfitto, proprio nando Signorini: «Già nel Maradona, che ammette: riscaldarsi, alcuni dei ra«Ogni rete è stata per me gazzi mi hanno detto che una pugnalata al cuore». E non ce la facevano. Gago è ancora: «Bisogna ricomin- stato sul punto di svenire. ciare tutto da capo». Ma è Giocare a tale altitudine è già nell’aria la polemica un rischio».
Da Piero Chiambretti show a senso unico del tecnico portoghese dell’Inter
Calci di rigore
È un incorreggibile Mourinho-night MILANO- È un Josè Mourinho davvero Speciale quello andato in onda mercoledì davanti alle telecamere di Chiambretti night. Il tecnico non smentisce la sua fama di duro ("ma non sono antipatico") e i suoi rapporti conflittuali con i media ("non leggo i giornali e non vedo la tv"). Il tecnico portoghese ha parlato si sé, del suo passato raccontando del padre allenatore e dei suoi insegnamenti. Sul futuro per prima cosa ha rassicurato i suoi ti-
fosi: "Per me questo è il primo anno in Italia, i contratti si stracciano ma io io voglio continuare. Da quando sono arrivato qui nessuno è più interista di me". Pochi i sorrisi che Chiambretti è riuscito a strappare al suo ospite. E anche quando la soubrette della trasmissione Damah Mattheus le si è avvicinata ballandogli attorno ha voltato lo sguardo dall'altra parte. SU ANCELOTTI - Parlando di calcio Mourinho ha da-
to lo scudetto quasi per scontato ("Maicon tornerà all'ultima giornata per festeggiare"). "Io mago dell'Inter? No, lo sono stato di più al Porto e al Chelsea. Non è vero che sono antipatico. Neppure Gesù piaceva a tutti...". Finale: "Tanti hanno vinto la coppa più di una volta, ma c'è anche un solo club che vinceva una finale 3-0 e l'ha persa. Ferguson ha vinto due coppe ma ha 68 anni, tra 23 anni vediamo quante ne avrò vinte io.
di EMANUELE GIACOIA n Romania, nel corso della partita fra le squadre del Conpet e del Dragalina, del campionato regionale, un segnalinee, stanco delle angherie dei tifosi locali, si è messo a sparare con la pistola colpi in aria. Inchiesta delle federazione calcistica rumena, per stabilire se il guardalinee è entrato in campo portando la pistola al posto della bandierina.
I
Mourinho da Chiambretti
Sport 39
Venerdì 3 aprile 2009
Prima divisione Sabatino fuori per infortunio, al suo posto Suppa
Si punta su Nolè e Cantoro Arleo fa affidamento sul pubblico di Potenza LA Cavese è davvero un brutto cliente per il Potenza che cerca faticosamente di migliorare la propria posizione di classifica. E non solo per l'indiscutibile valore dell'organico affidato al tecnico Camplone. La sconfitta subita dal Gallipoli proprio con i metelliani ha accorciato sensibilmente i vertici dell'alta classifica e adesso anche i campani possono ambire a giocarsi il tutto per tutto per puntare addirittura al primo posto che dista solo 5 punti. E, mancando ancora sette giornate alla conclusione del campionato, l'impresa non si può definire proprio impossibile. Per questo è ipotizzabile che la Cavese venga a Potenza per cercare di incamerare l'intera posta in palio. Per questo si annuncia una partita incerta e combattuta considerando le esigenze di tutte e due le formazioni. Per i rossoblu l'imperativo categorico è quello di conquistare i tre punti ma ragionevolmente si può pensare che anche un punto, alla fine dei conti, potrebbe andare bene. E questo non significa che la formazione di Arleo vada in campo solo per questo obiettivo. Non è nella mentalità del tecnico potentino che chiederà ai suoi ragazzi il massimo dello sforzo per arrivare ai tre punti. Poi, ovviamente, saranno le contingenze della partita a determinare l'esito finale dei 90 minuti di domenica prossima. E per questo occorrerà che in campo vada una squadra in grado di saper contrastare a dovere le qualità della Cavese e allo stesso tempo cercare di sfruttare qualsiasi opportunità per il colpaccio. E ieri nel test in famiglia disputato al Viviani Arleo ha messo in campo le sue idee
Cantoro del Potenza
sugli undici che scenderanno in campo. E tra i quali, notizia certa, mancherà il centrocampista Sabatino che non ha recuperato dall'infortunio muscolare patito a Sorrento. In compenso ritornano disponibili, dopo aver scontato una giornata di squalifica, Patarini e Nolè. E tra gli arruolabili per domenica prossima ci sarà Sarno il cui infortunio a Sorrento si è rivelato meno serio del previsto.Come non ci sono dubbi sulla presenza anche di Cuomo e Cantoro. Questo significa che per Arleo ci sono più possibilità di scelta. Da quello che si è visto ieri nella consueta partitella Arleo sembra intenzionato a fare qualche variazione rispetto alla formazione che ha mandato in campo dall'inizio a Sorrento. Per intanto,
stante l'indisponibilità di Sabatino, Suppa giocherà ovviamente insieme a centrocampo insieme a Cammarota. Mangiapane agirà da trequartista fra i centrocampisti e gli attaccanti. Che ieri erano sulla sinistra Nolè e al centro Matteo Berretti. Ma la vera novità è Cantoro. Non è da sottovalutare l’alternativa Nappello, oltre ad una buona predisposizione in fase offensiva, ha dimostrato di sapersela cavare anche nelle fasi di ripiegamento dove ha dato un contributo sostanziale per frenare gli arrembaggi laterali del Sorrento.Basti ricordare che il pareggio di Cantoro è nato da una palla recuperata a metà campo proprio da Nappello che ha poi servito Dei per il cross che è stato sfruttato alla grande da Cantoro. Nessuna novità nel reparto difensivo dove, davanti a Tesoniero, agiranno Dei e Lolaico sugli esterni e capitan Cuomo, ieri tenuto prudenzialmente a riposo, e Di Bella in mezzo. Questa, in linea di massima, l'idea che frulla per la testa di Arleo che ha studiato bene le caratteristiche della Cavese e sta predisponendo una disposizione in campo capace di sterilizzare i campani dove sono più temibili. E in questo discorso non bisogna sottovalutare le possibilità che hanno anche Nappello, Cozzolino e Patarini che, a secondo delle esigenze della partita, hanno i mezzi per rendersi molto utili alla causa. Insomma non si tralascia nella preparazione di una gara che, nonostante il valore della Cavese, il Potenza vuole vincere a tutti i costi. E sarebbe davvero un gran colpo, in ottica salvezza, se ciò riuscisse. Rocco Sabatella
Seconda divisione Il Melfi riceve il Noicattaro
Palumbo ritrova Maisto e non cambia modulo SI PROFILA la consueta applicazione del collaudato 4 -4- 2, per il Melfi in previsione della sfida al Noicattaro. Nel contesto della partitella in famiglia, disputata al centro Cedas, Palumbo non ha provato varianti allo schema tradizionale, sempre più patrimonio principale della compagine gialloverde. Contro i rossoneri pugliesi mancheranno Gambi e Bacchiocchi entrambi squalificati, ma nel contempo rientrano Fumai e Maisto. Proprio il recupero di quest'ultimo, riveste particolare importanza. Si riforma sulla linea mediana la coppia con Mitra. Un duo affidabile, particolarmente abile in fase di impostazione. Nell'ambito di una gara casalinga, la presenza di due costruttori di gioco, assume rilevanza notevole, specie nel caso che gli spazi risulterebbero intasati e ben coperti. Palumbo ritrova il suo regista principe, Maisto, potendo contare anche sulla validissima alternativa Mitra. In sostanza a centrocampo le soluzioni non mancano, tanto più che a sinistra il favorito per una maglia da titolare è Frasca. Un altro dotato di piedi buoni, particolare che non guasta mai. L'idea di Palumbo è quella di metterla sulla tecnica, mettendo in difficoltà il Noicattaro con il gioco e la manovra. Tufano presiederà la
corsia di destra, mentre in avanti solito binomio composto da Merini e De Angelis. Quest'ultimo risulta essere l'unico realizzatore del Melfi nelle ultime tre domeniche. Un sol gol all'attivo per i federiciani, quello siglato dal bomber di Gragnano contro il Val di Sangro. Stando alle indicazioni del test infrasettimanale, risolto anche il dubbio della corsia mancina difensiva. Giocherà Sciannamè, sinistro naturale, maggiormente predisposto di Ferrato a ricoprire la posizione. In questa stagione si tratterà della prima volta in versione terzino, per il giocatore di Prato, che finora ha trovato spazio sempre in qualità di esterno alto a centrocampo. Con il rientro di Fumai, nessuna altra novità, con Russo in porta e Gabrieli e Castaldo centrali. Contro il Noicattaro il Melfi va alla ricerca della quinta vittoria casalinga consecutiva. Si tratterebbe di un successo prezioso che permetterebbe ai gialloverdi di staccarsi forse in modo decisivo, dalle zone calde della graduatoria. All'andata in terra pugliese, il match terminò due a due con rimonta melfitana. Sotto di due gol, gli uomini di Palumbo pareggiarono, prima con un rigore di De Angelis e poi con una rocambolesca rete di Merini nella ripresa. Emilio Fidanzio
Curiosità L’attaccante del Benevento ha convinto Soda a suon di gol e buone prestazioni ed è tornato titolare
Evacuo, una resurrezione confermata a Cava BENEVENTO- Dall'Olimpico di Roma al Pinto di Caserta, passando per il Lamberti di Cava. Storia di una resurrezione, di mesi difficili, di un gravissimo infortunio e di una lenta ripresa. Felice Evacuo rivede la luce e spera che sia finalmente quella che delimita la fine del tunnel. Soda lo ha rimandato in campo proprio quando cominciava a non crederci più e lui lo ha ripagato con una doppietta, come ai bei tempi della Coppa Italia, prima di quel terribile infortunio che ne ha segnato tutta la stagione. 23 agosto 2008, la notte magica diventa una notte maledetta: l'Olimpico è colorato di giallorosso, la sfida con la Lazio è soprattutto la sua sfida, il vivaio biancazzurro lo ha svezzato,
ci tiene più di ogni altro a mettersi in mostra. Lo scontro con Carrizo manda in frantumi il perone e tutti i sogni del centravanti di Pompei, il campionato di Prima divisione perde in un attimo il suo attaccante più prestigioso e pagato (un milione e trecentomila euro di cartellino). L'unica voce che infonde fiducia è quella del professore Mariani che ricompone la frattura e dice che a fine novembre Evacuo tornerà in campo. Previsione fallita di poco, il ritorno è datato 14 dicembre e sembra una favola. Si gioca a Cava dei Tirreni, i metelliani sono in vantaggio di un gol, a 10' dalla conclusione Soda si gioca la carta della disperazione e lo manda nella mischia. Il tempo di respirare
il profumo dell'erba e il suo colpo di testa manda la sfera nel sacco. I titoli sono tutti per lui, Evacuo è tornato, sarà l'arma in più del Benevento nel girone di ritorno. Ed invece la favola si trasforma presto in un racconto sbiadito. Perché la squadra giallorossa ha un parco attaccanti da togliere il fiato e l'unico modo per reinserirlo è quello di varare il tridente, affiancandolo a Castaldo e Clemente. Una soluzione tattica a cui il Benevento non è preparato. Le sue apparizioni sono sempre più fugaci, relegate nei finali di partita. La presenza di tanti attaccanti bravi diventa un peso anche per chi deve gestirli, Soda approfitta di un leggero appannamento di Clemente per ri-
proporlo, prima a Pagani, poi in casa col Crotone. I risultati sono sconfortanti, pari al Torre, sconfitta con i pitagorici. Non è colpa di Evacuo, ma è scontato il ritorno in panchina per far di nuovo posto al capocannoniere del campionato. Sembra il colpo di grazia, anche perché Clemente fa gol da antologia e Castaldo è assolutamente inamovibile. E quell'attacco a tre punte è proprio così difficile da metabolizzare per la squadra giallorossa. Invece al Pinto tra la sorpresa generale Soda schiera il “trio meravigliao”, rimodellando modulo tattico e geometrie. “Un po' me l'aspettavo, anche se il mister non aveva anticipato nulla. Io sono a posto fisicamente, lo sono già da mol-
to tempo. Ho accettato le scelte, anche se non ho mai creduto di non poter giocare con Clemente e Castaldo. Del resto lo abbiamo dimostrato, trovandoci subito bene. Il primo gol al Real Marcianise è stato bellissimo: Castaldo ha crossato, Clemente ha colpito la traversa di testa, io ho ribadito in rete. Tutti e tre abbiamo partecipato all'azione del gol”. Ora guarda al futuro con maggiore fiducia, ha rotto il ghiaccio, forse ha convinto Soda che la squadra può supportare il tridente. E poi il Benevento non ha scelta, se vuole ancora avere chances di B diretta deve vincere quante più partite è possibile: “L'intesa tra noi tre non è ancora perfetta, ma non abbiamo alternative, ora biso-
Evacuo esulta dopo un gol
gna puntare sempre a vincere. Domenica si va a Foligno e dovremo prenderci i tre punti che ci sono sfuggiti a Caserta”. Magari ancora con i gol di Felice Evacuo, uscito dal tunnel per la seconda volta. Luca Maio
40 Sport
Venerdì 3 aprile 2009
La Fortezza in dubbio e potrebbe esordire anche Cottet
Matera, tocca a Conte? Dubbio La Fortezza. Ieri pomeriggio il centrocampista barese è arrivato al campo di via Laterza con un dolore all’adduttore. Probabilmente sarà anche il fondo di gioco in erba sintetica, ma è chiaro che l’assenza di La Fortezza sarebbe davvero pesante per una squadra che in questo momento ha bisogno proprio dei cosiddetti leader. La Fortezza è stato “cliente” dell’infermeria di Pasquale Smaldone e solo nell’allenamento di rifinitura di questa mattina si potrà capire se potrà essere recuperato. In merito al capitano, Pasquale Martinelli, il giocatore, nonostante i problemi alla spalla, si è regolarmente allenato ma non è scontato che Franco Danza lo rischi dall’inizio. Sostanzialmente, D’Arienzo e Lonardo garantiscono solidità al reparto e quindi buttare nella mischia un giocatore non al top sarebbe un azzardo che potrebbe costare caro, visto che Martinelli fa parte anche della lunga lista di diffidati. A centrocampo salgono le quotazioni di Marco Conte, ma questo porterebbe a utilizzare il portiere del 1990. Nella scuderia biancazzurra affidata ad Alessio Musco attualmente ci sono Mirabelli e Cottet che ri-
Marco Conte ed a destra Nicolas Cottet (foto.fcmatera.it)
spondono a questa caratteristica di under, ed il tecnico Franco Danza ieri ha tenuto prorio l’italoargentino tra i pali. Quindi potrebbe anche maturare il suo esordio in maglia biancazzurra sull’erba sintetica del Tony Chiovato di Bacoli. Sta bene anche Acampora e per il
tecnico di Castellaneta c’è buona scelta in termini di under dell’89 visto che anche Naglieri è in netta ripresa come pure la condizione fisica di tutta la squadra. L’utilizzo di Conte a centrocampo e Cottet tra i pali schiude le porte ad un seniores in più in mezzo al campo e
Genzano con l’Angri rimaneggiato
Aria di spareggio GENZANO DI LUCANIA Non c'è stato neanche il tempo per metabolizzare la scoppola di domenica scorsa contro in Bitonto, che lo Sporting Genzano è già alla vigilia della delicatissima sfida interna di domani contro l'Angri. Dopo le pesanti sanzioni del giudice sportivo con le squalifiche per tre turni di Borrelli e Fiore, affiancata alla giornata di stop combinata a Salbini e la multa di 600,00 euro alla società, la squadra alto bradanica sta cercando comunque di ritrovare serenità in vista del mach di domani. La sfida contro i salernitani, diventa per lo Sporting una gara di vitale importanza. Serve solo la vittoria per continuare a tenere il passo delle altre squadre che lottano per la salvezza. Intanto, Mister Conversano è chiamato ad inventare un squadra per mettere sotto l'Angri e rilanciare la classifica dei bianco rossi. Con la squalifica di Borrelli, l'indiziato numero uno a prendere il suo posto è il giovane Veneziano; in difesa Fiscina e Masturzo centrali con Autiero da una parte e Pepe, che sostituirà Fiore, dall'altra. A metà campo Papagni e Rega sono le uniche due pedine sicure mentre Riccio, Buonocore e Bacio Terracino si giocano gli altri due posti da titolare. In attacco, al fianco dell'inamovibile Impagliazzo dovrebbe partire con la maglia da titola Murano, togliendo il posto all'altro under, Compierchio. Le motivazione per poter fare bene contro i campani ci sono; in primis quella di dimenticare al più presto la disfatta di Bitonto e dare una risposta alla dirigenza e ai tifosi bianco rossi oltre che alle diretti concorrenti. Il terzultimo posto in classifica non elimina lo Sporting Genzano dalla lotta alla permanenza diretta in categoria. Rispetto a domenica scorsa, infatti, la clas-
Il portiere Borrelli
sifica si è ulteriormente accorciata, con il Sant'Antonio Abate che prima era l'ultima delle cinque squadre incappate in questa lotta salvezza con cinque punti da recuperare al Grotta-
glie, ora invece è lo Sporting a chiudere il quintetto con solo quattro lunghezze di ritardo dal Brindisi, prima squadra ora direttamente salva. I giochi sono apertissimi e, aspettando anche lo scioglimento del caso Pirone che ha fatto pervenire alla società lucana l'ennesimo certificato medico, a Genzano si deve ritrovare la fiducia e la determinazione vista in campo contro il Francavilla Fontana. La compagine genzanese ha lavorato bene, preparando minuziosamente questa sfida. Le qualità per fare bene ci sono tutte. Lo scontro diretto, che si giocherà domani alle 15 sul manto erboso del Comunale di Genzano, potrebbe rilanciare le ambizioni della piccola società lucana o affossarne le speranze puntando tutto, così, sui tanto temuti play out. Rocco De Rosa
potrebbe toccare proprio ad Ancora partire sulla destra dal primo minuto. In casa campana c’è l’impossibilità di utilizzare lo squalificato Rainone e c’è il forte difensore Zinno che deve scontare la seconda delle due gare rimediate. Per Carannante ci sono problemi in di-
fesa, ma è chiaro che la partita è importante per entrambe in chiave salvezza anticipata e per entrambe è importante muovere la classifica per raggiungere al più presto quota 42 che vale la salvezza senza play out. Renato Carpentieri
Mancheranno De Blasio e Gioia contro l’Ischia
Francavilla, Lazic conta sui rientri di Zangla e Milella FRANCAVILLA – La compagine sinnica continua nelle sue sedute di allenamenti in vista del match casalingo contro i campani dell’Ischia di domani pomeriggio. Tutto il gruppo si allena con la convinzione di poter conquistare la vittoria, che sarebbe davvero di vitale importanza per proseguire la scalata verso una classifica più tranquilla. Il Francavilla, ieri ha svolto la seduta di allenamento in mattinata, presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”. La gara contro l’Ischia, si annuncia combattuta e per niente facile. I ragazzi di mister Impagliazzo, non sono andati oltre il pareggio casalingo contro il Bacoli Sibilla di domenica scorsa. Ed è per questo che, vogliono evitare altri passi falsi, per non compromettere la corsa ai play off. In casa isolana, saranno della gara i tre giocatori fermati la settimana scorsa dai carabinieri e trovati in possesso di 10 grammi di hashish e mezzo di marijuana. Con rito abbreviato, sono stati assolti dall’accusa di detenzione al fine di spaccio di sostanze stupefacenti, derubricando il tutto al “possesso per uso personale”. Per quanto riguarda la formazione sinnica invece, sembrano poche le speranze di vedere in campo il centrocampista Fa-
bio Pioggia, ancora alle prese con un fastidioso problema alla caviglia. Il giovane senisese, ha ripreso ad allenarsi seppur gradualmente con il gruppo, con la speranza di vederlo quanto prima in campo. A fargli compagnia domani pomeriggio per squalifica, il portiere De Blasio e il difensore Gioia. Il veterano centrale difensivo rossoblu, salterà il match alla luce dell’ammonizione e la successiva espulsione rimediata nel corso della partita esterna con la Turris. Saranno invece della gara, i due difensori Zangla e Milella, assenti a Torre del Greco per squalifica. Il tecnico del Francavilla sostituirà gli assenti e dovrà decidere anche a chi assegnare il ruolo di difensore centrale. Con ogni probabilità l’incaricato del compito sarà Nicola Romaniello, che verrà arretrato di posizione. Con il rientro di Milella, sulla fascia destra, si ricostituisce la linea della difesa. Con il giovane Nicolao a badare sulla fascia opposta, in fase difensiva. A meno di soluzioni diverse, tra i pali verrà schierato l’under Masi, che già in altre occasioni ha dato il suo prezioso apporto. Pertanto, una gara da vincere a tutti i costi per scongiurare brutti presagi. Claudio Sole
Le delegazioni saranno presenti al Torneo delle Regioni che verrà disputato nelle festività pasquali
Figc, ecco i convocati delle tre Rappresentative Diramate le liste dei convocati delle Rappresentative del Crb: Fittipaldi Emilio Capo delegazione; De Bonis Antonio Coordinatore Rappresentative Regionali; Tartaglia Gianluca Addetto Stampa RAPPRESENTATIVA JUNIORES MASCHILE CALCIO A 11Seccafico Romolo Pasquale Cons. CRB - Responsabile Rappresentativa; D'Urso Pasquale Commissario Tecnico; Chiappetta Mario Collaboratore tecnico; Di Benedetto Antonio Collaboratore tecnico; Vollaro Giuseppe Medico; Vitagliano Giuseppe Massaggiatore; Ciaglia Domenico Magazziniere. Atleti: Camelia Biagio (Avigliano Calcio); Capozzi Michele (Miglionico); Cardillo Fabio (Murese); D'Arca Davide (Murese)De Nittis Alessandro ( Cs Pisticci) Di Tolve Pasquale( Vultur); Gerbasio Francesco (Murese); Gramato Simone( Ferrandina Massari Salvatore (Ferrandina) Panetta Maurizio Policoro 2000;Pietrafesa Maurizio Ricigliano;Polito Giovanni Ruggiero Di Lauria; Provenzale Rocco Angelo Cristofaro; Rinaldi
Gianfranco Atella M. Vulture; Ripa Luca Policoro 2000; Salerno Pasquale Scanzano; Severino Gian Paolo Ricigliano; Sicuro Ferdinando Vultur;Verrone Fabio Ricigliano.
C Setac; Lapetina Ida Real Marsico; Napolillo Daiana Real Marsico, Catalano Roberta Real Marsico; Cella Maria Teresa Lucania 94
RAPPRESENTATIVA DI CALCIO A 11 FEMMINILEForese Gianfranco Cons. CRB Responsabile Rappresentativa; Mazzoni Tommaso Commissario Tecnico; Guma Nicola Collaboratore tecnico; Lapenna Maria Medico; Pesce Massaggiatore; Di Benedetto Daniela Magazziniere. Atlete: D'oronzo Lorena Real Marsico; Franco Carmelisa Lucania 94; Carleo Maria Real Marsico; Costanzo Maria Vincenza Lucania 94; Fabiani Angela Real Marsico; Stoppelli Floriana Real Marsico, Gliubizzi Debora Lucania 94, Zaccagnino Valentina Lucania 94; Fildi Ingrid . Amici Di Via Roma; Rubino Soraya Denise Pisticci C. Setac; Gallucci Valentina Lucania 94; Azzarino Michela Amici Di Via Roma; De Luca Tania Real Marsico; Franco Anita Lucania 94, La Casa Maria Real Marsico, Lopapa Carlotta Pisticci
RAPPRESENTATIVA CALCIO A 5 MASCHILEPalazzo Rocco Giuseppe Cons. CRB Responsabile Rappresentativa; Di Lorenzo Gigione Commissario Tecnico; Scalera Michele Collaboratore tecnico; Pinto Francesco Medico; Cancelliere Massaggiatore; Scopa Antonio Magazziniere Atleti: Briscese Donato Sacro Cuore Venosa; Cappellari Danilo Libertas Montalbano; Colella Elia A.Mi.C.A Palazzo; Cuviello Antonio Meco Pz; D'alessandro Francesco Pisticci C.Setac; Del Giglio Michele Sport Village; Ferraro Francesco Sport Village; Gallo Mirko Rossellino Potenza; Giglio Daniele Sport Village; Kefy Omar L'eden Policoro; Lopatriello Giuseppe L'eden Policoro; Perrotta Giuseppe Il Grifo Venosa C 5; Pirrone Andrea Rossellino Potenza; Santarsiero Giuseppe Sport Village.
Sport 41
Venerdì 3 aprile 2009
Per l’Asi Potenza c’è la rete di Garofalo nel finale. Espulso Vizzo
Giarrossa, torna il sorriso Apre Bernabei, poi arriva la doppietta di Calvello GIARROSSA ASI PZ
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GIARROSSA: Paggi, Summa (Santangelo), D'Andrea, Tammone, Palese, Pagano, Nolè C., Telesca, Calvello, Bernabei (Balsamo). A disp:Eboli, Mecca. All: Velluzzi Rocco. ASI: Giordano, Gruosso, Palese Michele (Ciro), Curcio, Giordano Mirko (Garofalo), Lovallo, Sileo (Martinelli), Pappalardo, Lapenna (Pastore), Giorgio (Vizzo), Ostuni. A disp:Aquino, Romano. All: Laguardia Luigi. ARBITRO: De Canio Claudio di Potenza RETI: 22' Bernabei, 38' e 65'Calvello (G). 78' Garofalo (A) NOTE: Ammoniti: Calvello, Tammone (G). Sileo (A). Espulsi: Vizzo (A) POTENZA - Dopo il pareggio fuori casa torna alla vittoria il Giarrossa, contro i dinamici ragazzi del tecnico
Il Giarrossa ed a destra l’Asi Potenza
Laguardia, costretto a schierare in porta un difensore al posto del portiere titolare. Fino al 22' assistiamo ad una prevalenza di gioco volante, con Pagano del Giarrossa e Lovallo dell'Asi che rilanciano palloni a scavalcare il centrocampo,
intervallati al 9' e al 12' dall'ammonizione a Calvello, e un tiro blando di Telesca. L'Asi al 14' calcia una punizione di Giorgio, finita alta sulla traversa, e al 19' Paggi para di piede un tiro di Ostuni. Non riesce a Giordano la stessa dinamica. Anch'esso
tenta di parare con i piedi il tiro di Bernabei senza riuscirci. Gli ospiti attaccano a ventaglio. Battono due punizioni, la prima di Giorgio per la girata di testa di Giordano M., l'altra di Pappalardo, il suo tiro sibila sulla traversa. 35' Spinge l'Asi con
Curcio, Sileo, Giordano e il tandem Ostuni-Lapenna confezionando due azioni pericolose (una al lato), l'altra fermata da Pagano che innesta il contropiede consentendo al 38' il raddoppio di Calvello. Il tempo si chiude con un tentativo di testa
di Pagano (Giarrossa) e Pappalardo (Asi) e Palese anticipa Sileo mettendo in angolo. Dopo una parata di Paggi su tiro di Palese M., il n. 1 dell'Asi resta a terra per uno scontro fortuito senza conseguenze. Gli incessanti tentativi degli ospiti portano scompiglio nell'area avversaria, trovando attenta la retroguardia a ribattere, e nonostante gli spostamenti tattici operati dal tecnico, oltre alla girandola di sostituzioni effettuata nel tentativo di riagguantare il risultato, è il Giarrossa al 65' a triplicare di testa con Calvello. 78' il sig. De Canio concede il vantaggio per uno scontro Vizzo-Santangelo. Garofalo appostato in area accorcia le distanze e subito dopo espelle Vizzo per reazione nei confronti di Santangelo. 85' Giordano mette in angolo un tentativo a colpo sicuro di Telesca, evitando il quarto goal. Leonardo Martino sport@luedi.it
Per il Gamesa Brindisi tanta buona volontà, ma gli attacchi sono sterili
Kaba regala la vittoria al Real Zara REAL ZARA BRINDISI
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REAL ZARA: Zaccagnino, Claps, Bochicchio, Pace Gianluca, Todaro, Rossiello, Latorre, Zingariello (Santangelo), Kaba, Lopiano, Parnensini. A disp: Pace G. All: Colella Vito BRINDISI: Gianfredi D., Larocca D., Larocca A.V., Albano, Allegretti, Albano G., Pecora, Roma, Tolve, Gianfredi Adriano, SarliCalace (Addesio). A disp: Marino All: Sabia Giovanbattista ARBITRO: Ordile Giuseppe di Potenza RETI: 19' Kaba NOTE: Ammoniti: Tolve e Larocca Aldo V.(B)
L’arbitro Giuseppe Ordile
POTENZA- Nella notturna al Giocoli di Potenza il Real Zara si aggiudica il recupero dell'ottava giornata con un solo goal di scarto realizzato al 19' dal centravanti Kaba involatosi sulla destra salta il diretto avversario si presenta davanti a Gianfredi è lo fredda di precisione nonostante tocchi la
sfera senza riuscire a deviarla fuori dalla porta. In avvio c'è subito una ghiotta occasione sprecata in area da Pecora, che di testa manda alto sulla traversa un suggerimento di SarliCalace. Risponde in contropiede Parnensini, il suo tiro finisce alle stelle sulla porta del Brindisi. Si mette in evidenza l'estremo difensore Gianfredi, alzando in angolo una punizione bomba calciata da Pace Gianluca. Il raddoppio sembra a portata di mano per gli uomini di Colella, ma il Brindisi si difende con ordine impostando azioni di contropiede con Albano A. e Roma ottenendo punizioni e calci Una formazione del Gamesa d'angolo senza impensierire eccessivamente Zaccagnino e soci. incontro a Parnensini allonta27' Larocca Aldo V. promuove nando la minaccia. La ripresa ha un'azione sulla destra deviata in reso difficile il controllo della sfeangolo dai difensori del Real. Sul- ra dovuto all'improvvisa pioggia la battuta il n. 1 Zaccagnino scon- abbattutasi per tutto l'arco del tratosi con un avversario riporta primo tempo, mettendo a dura una contusione al ginocchio fa- prova sia il direttore di gara, che cendo temere il peggio. Attacca il la resistenza dei ventidue in camReal Zara con Lopiano, Rossiello, po, con il Brindisi proteso costanParnensini e Kaba, ma le conclu- temente in attacco alla ricerca del sioni sono preda di Gianfredi co- pari. Al 55' un'azione Albano-Sarstretto al 42' ad uscire fuori area liCalace non è seguita dai compa-
gni rendendo vano il traversone in area. 60' Albano A. tira una punizione da 30 metri respinta da Zaccagnino a pugni chiusi. 80' le discese di Larocca D. e Larocca Aldo V. detto “Tarricone” con il nuovo entrato Addesio non sfondano la difesa che fino al 93' con tutti i suoi uomini argina i tentati avversari. leo.mar. sport@luedi.it
42 Sport
Venerdì 3 aprile 2009
Terza categoria Padula non basta al San Chirico
Lavello corsaro grazie al gol di Carretta al 92’ SAN CHIRICO N. 2 USD LAVELLO 3 SAN CHIRICO NUOVO Evangelista (2' pt. De Rosa), D'Aloia, Baldassarre, Ciani (1' st. Mucca C.), Lancellotti D., Lancelotti N., Lamanna, Scacccuto, Padula G., Padula Gio.(1' st. Mucca G.), Padula V. All. Padula. USD LAVELLO - Di Noia M., Pinnetti, Rosa, Duino (2' st. Foscolo), Bruno, Volonnino, Perrone (10' st. Terrana M.), Buonadonna (35' st. Di Noia Maurizio), Tudisco, Carretta, Terrana V. A disp. Duino M. All. Mastrullo. ARBITRO Contini di Matera RETI 4' pt. Tudisco (L) , 9' pt. Bruno (L), 35' pt. Padula G., (S) 7' st. Padula Gio. (S) 48' st. Carretta (L). NOTE - ammoniti Duino M. del Lavello e Scaccuto del San Chirico. Espulso al 40' pt. Scaccuto del San Chirico per doppia ammonizione. Angoli 5 a 1 per il Lavello. Recuperi - 1' pt. e 4' st. LAVELLO - Vittoria di cuore dei ragazzi del presidente Loparco che dopo tre gare con un sol punto all'attivo trovano nella trasferta di
S. FRANCAVILLA ROCCANOVESE
San Chirico Nuovo una vittoria al cardiopalmo e in zona cesarini Carretta diventa l'eroe della gara con un gol che regala tre punti e la speranza di una seria vittoria del campionato per mister Mastrullo. Ora l'ultimo match del torneo contro l'Atella domenica prossima allo stadio Pisicchio potrà essere l'apoteosi di un campionato giocato all'insegna di un unico obiettivo: il riscatto del calcio lavellese. Ancora una volta il tecnico lavellese per questa gara doveva mescolare le carte date le assenze di capitan Pallottino per indisponibilità e di Natale per squalifica. Portava al centro della difesa Duino a supporto di Carretta con compiti di interdizione e di ricostruzione del gioco, a sinistra che ha ben figurato, in avanti Tudisco e Perrone supportati da Terrana V. Con questa formazione e con la giusta grinta i rossi di Lavello si portavano in doppio vantaggio prima con Tudisco al 4' sfruttando un batti e ribatti in area e con colpo di testa vincente alla destra di De Rosa, subentrato all'infortunato Evangelista e poi il raddoppio avveniva con Bruno che con una bordata
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da fuori area coglieva l'incrocio alla destra dell'estremo dei locali. Data l'importanza della posta in palio il Lavello si faceva notevolmente pericoloso con vari tentativi di Buonadonna, Tudisco. Invece il San Chirico Nuovo accorciava le distanze per un controllo poco deciso da parte di Volonnino che non rilanciava il pallone opportunamente facendo segnare Padula G. Nella ripresa ancora una volta il Lavello si faceva raggiungere con un secondo svarione difensivo al 7' quando su rinvio difettoso di Di Noia la sfera non controllata al centro veniva intercettato da Padula Gio. che semplicemente appoggiava in rete. L'estremo Di Noia per gli ospiti ha dovuto fare gli straordinari intervenendo in un paio di occasioni salvando la propria rete in uscita. Ma la palma della vittoria va senz'altro a Carretta che ha creduto fino in fondo a questa vittoria per i rossi. Al 93' sugli sviluppi di una punizione di Bruno, Volonnino consegnava il pallone a Carretta che fintava di crossare e piazzava un preciso tiro alla sinistra di De Rosa. Giuseppe Catarinella
ROTUNDA M. S.M. ARMEMTO
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SPORTING FRANCAVILLA : Durso, Bartolomeo, Ciancio L., Ricciardi, Ponzio, Marcelli, Vitarelli, Strazza, Marino, Lista, Pennella. A disp.: Di Nubila, Carlomagno, Ciancio D., De Marco, Orofino, Palermo, Di Sario. All. Amatucci. ROCCANOVESE : Spagnuolo, Viscione, Solimando, De Mare A., Palermo, Rocco, Mobilio, Risolino, Ciancia, De Mare G., Chielpo. A disp.: Ferrara, Fortunato, Fraudatario, Collarino, Sassone, Bellizzo. All. Costantino. MARCATORI: 3' Ponzio (F), 38' Marino (F), 48'st Risolino (R), 67' Pennella (F),
STELLA MARIS ARMENTO: Canosa, Dibuono P, Bloise, Saponara, Petraglia, Dibuono M, Costa, Lauria, Fruci, Magaldi, Bello, A disp.: Pompeo S, Sciacovelli L, Serafini A, Bellofatto N. All.: Canosa Michele ROTUNDA MARIS: Canitano, Laguardia, Lilo, Lobregio, Lapercola, Gentile, Demininno, Buongiorno, Demichele, Leteana, Santarcangelo. A disp.: Vampo, Mastro, Patera, Palasciano, Marta, Latronico, Di Pinto. All.: Rinaldi Cosimo. ARBITRO: Santochirico Giuseppe
FRANCAVILLA - Lo Sporting Francavilla gioca la sua seconda gara stagionale sul terreno di casa dello stadio “Nunzio Fittipaldi", in una giornata piovosa che rende il terreno di gioco non in perfette condizioni. L'undici schierato da mister Amatucci, parte subito bene è al 3' passa in vantaggio con Ponzio, dopo un colpo di testa su calcio d'angolo. La Roccanovese, cerca di reagire, ma non riesce a creare azioni degne di nota. Si giunge così, verso la fine di tempo. Al 38', il solito Marino approfitta di uno svarione difensivo, superando il portiere in uscita, per la rete del 2-0. La prima frazione di gioco volge al termine senza altre grosse emozioni. Nel secondo tempo, i ragazzi di mister Costantino entrano più decisi e al 48' su calcio d'angolo, trovano con Risolino la rete su un preciso colpo di testa. Mister Amatucci, apporta qualche modifica tattica. Al 55' i padroni di casa, si rendono pericolosi con Vitarelli, autore di un preciso e potente tiro da fuori area, che sorvola di poco la traversa. Sinnici pericolosi in altre occasioni, però la difesa ospite regge, senza pericoli. Al 67' Pennella deposita in rete il tris, dopo una bella azione personale del centrocampista Strazza. La Roccanovese, accusa il colpo, non riuscendo a creare azioni degne di nota. La gara così, giunge al termine con il prezioso punteggio di 3-1 per i ragazzi di Amatucci, che consolidano ancora di più il primato in classifica. Al termine della gara, soddisfazione per il presidente Ciancio. «Tre punti importanti dice - che ci avvicinano alla vittoria del campionato. Voglio complimentarmi con i miei ragazzi per la gara». I sinnici, sono a soli tre punti dalla vittoria matematica del torneo, che potrebbe arrivare, nella gara di domenica prossima sul terreno di gioco del Metaponto. «Spero - continua - di poter festeggiare domenica la vittoria che ci proietterebbe in seconda categoria. La rocca novese, si è resa pericolosa in poche occasioni. Sul loro goal, devo fare un rimprovero ai miei per aver preso l'ennesima rete su calcio d'angolo. Vorrei fare i complimenti - termina il presidente Ciancio - al nostro dirigente, Luciano Arrigosi, che nell'assemblea della FIGC, ha rappresentato la nostra regione all'assemblea, per la conferma del presidente Giancarlo Abete». Quindi, soddisfazione in casa francavillese per i risultati della squadra e per quella che riguarda il dirigente sinnico. Claudio Sole
DOPO il fischio dell'arbitro la Rotunda Maris mette subito sotto pressione gli ospiti, schiacciandoli nella loro metà campo. Infatti al 10°pt la Rotonda Maris va in vantaggio con il solito Santarcangelo con una punizione magistrale che vede la palla infilarsi all'incrocio dei pali: ed è l'1 a 0. Dopo altri 10 minuti di resistenza armentese, Saponara ruba palla a centrocampo al 21° pt. ed effettua un assist per Bello, che con un colpo di fino mette in condizione il giovane Leonardo Magaldi di pareggiare. Al 35° pt di nuovo Santarcangelo beffa il portiere Canosa Adriano con una punizione indirizzandola furbescamente sul palo del portiere armentese, che colpevolmente arriva in ritardo sulla traettoria anche perché si aspettava il tiro all'incrocio come avvenuto nella prima occasione. Intanto, sempre Santarcangelo, al 43 pt dribla un avversario e crossa calibrando un cross verso il compagno di squadra Demichele, che di testa insacca portando il punteggio sul 3 a 1 per i Rotondesi. Il morale degli ospiti cala e la Rotonda Maris ne approfitta al 45 pt, e Santarcangelo scaglia un tiro dalla distanza che il bravo portiere Canosa respinge, ma sulla ribattuta è pronto Demichele che di piatto porta a 4 le reti locali, tra la non reattività della difesa ospite. Passa appena un minuto e la Rotunda Maris raggiunge la quinta rete con il capitano Demininno che lasciato completamente solo davanti alla porta avversaria, segna comodamente. Dopo il “fumoso” te riprende il secondo tempo.Gli armentesi sembrano più vivaci, nonostante il pesante passivo, e grazie soprattutto all'intesa tra il giovane Magaldi Leonardo e il nuovo entrato, e nuovo acquisto, il compaesano Leonardo Sciacovelli. Finalmente si rivede qualche fraseggio e qualche manovra a centrocampo. La stanchezza pero' affiora e al 27 il solito Demichele impietosamente segna la sesta rete, tra una difesa armentese disattenta.Arriva al 29° st uno scatto di orgoglio dell'Armento che con Fruci Luca segna una magistrale punizione battendo il portiere casalingo, Canitano, con una traettoria all'incrocio dei pali, portando a due le reti degli ospiti.Dopo pochi minuti, al 33° st, sempre Demichele, ha ricevuto dal Lapereola, un assist e di testa ha battuto il portiere Canosa. Poi la partita è andata perdendo interesse fino al fischio finale dell'arbitro Santochirico. Gianni Saponara
Sport 43
Venerdì 3 aprile 2009
Il gol allo scadere di Marsicano addolcisce il sapore della sconfitta ospite
Bodisa, acuto con l’Asi Catalani e Florestano i mattatori del match U.S.BODISA73 G.S.ACSI
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U.S. BODISA73: Afflitto, Coviello , Riviello, Malatesta, D'Ottavio, Sinisgalli (1' s.t. Conversano), Pastore (1's.t. Albano ), Florestano (1' s.t. Fedeli), Straziuso, Berardi, Catalani (15' s.t. Di Bello).Dirigente : G. A. Giordano. All: D.Lorusso G.S. ACSI: Belmonte, Notargiacomo, Clementi (1' s.t. Foscolo), Marsicano, Vignola, Campochiaro, Bloise, Maltempo, Lo Vecchio, Vernotico, Senatore (12' s.t. Telesca) . Dirigente : C. Pastore ARBITRO: Rocco De Nicola di Potenza RETI: p.t. al 1' Catalani (B), al 31' Florestano (B), s.t. 45' Marsicano (A). NOTE: Ammoniti D'Ottavio, Riviello e Malatesta (B); Marsicano (A). UNA Bodisa non trascendentale, ma ordinata e ben posizionata in campo ha avuto ragione di un Acsi, che è apparso la brutta copia dell'andata, quando si impose con un sonoro e meritato 4 a 0. La gara
Domenicantonio Lorusso
si sblocca già al primo minuto di gioco, tiro-cross di Berardi, palla smanacciata goffamente dal portiere, entra di testa il ben appostato Catalani, che realizza. Si continua a giocare a fasi alterne con conclusioni da una parte e dall'altra fuori dallo specchio della porta. Ci provano Maltempo, Vernotico, Campochiaro, Senatore e Vignola dell'Acsi; ri-
battono, senza colpo ferire Coviello, Catalani e Pastore della Bodisa. Al 31' Sinisgalli, in grande spolvero, effettua un lungo e preciso lancio per Florestano, che con uno scatto repentino s'invola verso la porta, dribbla il portiere e deposita in rete, è il 2 a 0 per la squadra di casa. Nel secondo tempo l'Acsi corre ai ripari, spostando Marsicano, che ben si era comportato nei panni di difensore centrale, nel suo naturale e più congeniale ruolo di attaccante, creando diversi grattacapi alla difesa. La Bodisa sostituisce Pastore, Sinisgalli e Florestano, che lamenta un lieve risentimento muscolare con i freschi Albano, Conversano e Fedeli. Lo schema non cambia: difesa ben quadrata con i marcatori Coviello, Riviello e D'Ottavio, protetti dal libero Malatesta; centrocampo composto dai mediani incontristi Albano, Straziuso e Berardi; Catalani e Conversano laterali a supporto della difesa e con l'unica punta Fedeli. Al 15' al posto di Catalani entra Di Bello, che dà il suo concreto apporto sul lato sinistro. L'ACSI, con tre attaccanti tenta di
perforare la difesa avversaria, colpisce due pali con Lo Vecchio e con Marsicano, che solo al 45' riesce a realizzare, in mezza rovesciata, il gol del 2 a 1. Per la Bodisa le uniche conclusioni di rilievo sono di Fedeli, che al 12' si fa respingere il pallone in angolo dal portiere e al 42' per poco non dà un dispiacere a Belmonte, con palla che sfiora il palo. Termina la gara con la vittoria della Bodisa, che ha saputo amministrare il risultato con un gioco essenziale, senza fronzoli, con il rispetto dei ruoli in campo e con il sacrificio e il concreto apporto di tutti.L'Acsi ha sviluppato un maggior volume di gioco, ma è apparso un po' scoordinato e confusionario, ha creato pericoli ad Afflitto solo con lo spostamento in attacco di Marsicano. Un bravo a tutti gli atleti della Bodisa, un particolare elogio va al portiere Afflitto, che pur in non perfette condizioni fisiche, è rimasto in campo per tutti i 90 minuti, esibendosi in alcuni pregevoli interventi . Marsicano e Vernotico sono apparsi i migliori dell'Acsi. Più che sufficiente l'operato dell'arbitro.
Per la squadra di Corito c’è il gol di Triunfo che dimezza l’amarezza
Pascale e Colangelo super Buon primo tempo dell’Avis Sasso di Castalda a Calvello CALVELLO2003 AVISSASSOCASTALDA
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CALVELLO 2003: Tortorelli (50'Cirillo), Villani, Votta (60' Pinio), Morlino, Lacerra, Vitacca, Pinto (46'Triunfo), Augen, Petronella, Berterame, Forliano (71' Picerni). All.: Corito AVIS SASSO: Rotundo, Perrone, Corleto, Hayate, Pepe G, Tofalo,Tolve, Colangelo, Vignola, Pascale, Trinchitella A Disp.: Pepe F. All.: Corleto RETI: Pascale 25' (S), Colangelo 38'(S), Triunfo 75'(C) CALVELLO - Vittoria in trasferta per il Sasso di Castalda, che si riscatta dalla sconfitta subita, contro il Castellaro. Lo stadio Ciambrino di Calvello si dimostra ancora una volta amico della compagine Sassese, che nella sua storia ha una tra-
dizione favorevole uscendone sempre imbattuta. La vittoria dell'Avis Sasso è meritata, ripagandosi anche degli sforzi fatti nelle precedenti e sfortunate prestazioni. il Calvello, si conferma squadra poco consistente e male assortita, a conferma parla la classifica ultimi ad un punto, ma va elogiata la volontà dei ragazzi che portano avanti con una loro dignità questo campionato. Ad inizio gara sono i padroni di casa che partono all'attacco, incitati da un pubblico numeroso e partecipe. Ma tutte le azini non producono pericoli per la porta difesa da Rotundo.Sono invece i bianco-verdi di mister Corleto, che si dimostrano abili nel contropiede, sfruttandoli al meglio, come allo scoccare del 25'minuto, con Vignola che parte in dribbling, serve il giovanissimo Trinchitella (classe '93), che crossa in area servendo Pascale, il quale infila con un diagonale dal basso in alto, la rete del
vantaggio. Il Calvello è frastornato, nella reazione lascia larghi varchi agli ospiti che cercano di portare a compimento i loro contropiedi. Passati solo 13' minuti dal gol, Colangelo serve con un lancio preciso di 35 metri Pascale che tira cogliendo il palo, sulla ribattuta, Colangelo scarica in rete. Il Calvello a questo punto cerca di rientrare in partita,ma forse Petronella trova la giornata negativa. Le sue conclusioni peccano di sfortuna e imprecisione in più occasioni. Corinto immette forze fresche in campo, si nota un piccolo dinamismo in più, che viene premiato con la rete della bandiera, siglata al 75'con il neo entrato Triunfo, dopo un’insistente e caparbia azione personale, batte il pur bravo Rotundo. Il Sasso nel finale potrebbe dilagare, ma Trinchitella e Hayate sono sfortunati e precipitosi. testi in pagina di Vincenzo Bochicchio
Montemurro travolto dalle doppiette di Lettieri e Cappellano
Sporting Picerno a valanga S.PICERNO 6 MONTEMURRO 2 SPORTING PICERNO: Lettieri.G, Lettieri.F, Falabella , Martino, Lettieri S., Caggiano N.F, Caggiano.M, Russillo , D'Andrea , Cangini ,Rossi. A disp.: Matturro ,Caivano ,Riviello ,Russo, Mancino, Salerno ,Cappellano. All. Marcantonio MONTEMURRO: Laterza ,Padula , Galante , Rinaldi , Nigro , Calvino ,Purita , Latorraca A. , Ciancia Lobosco , Santalucia. A disp.: Venece.A,Mazzilli.G,Latorraca. ALL.Rinaldi. ARBITRO: Triolo di Potenza RETI: al 20'Caggiano M, 25'Cangini (r), 35'Rossi., 65, 68' Ciancia, 71'Lettieri.F,77',81'Cappellano. PICERNO - Grande prova di forza e super prestazione quella del Picerno di mister Marcantonio, che batte il
Montemurro con il punteggio tennistico di 6 a 2. Già in avvio della gara si vede la supremazia del Picerno che diventerà assoluta nel primo tempo. Il Picerno, è giàvicino al gol al 4'con Rossi che spreca una buona occasione. Il Picerno spinge e convince con il suo gioco. Infatti al 20' si porta in vantaggio con Caggiano M. molto bravo ad insaccare su un preciso cross dalla destra. Il vantaggio galvanizza ancor di più i padroni di casa che continuano a pigiare sull'acceleratore e al 25'minuto, azione personale di Cangini che subendo fallo, si procura il rigore, che lo stesso realizza. Montemurro annichilito dalla grande partenza dei padroni di casa, incappando al 35' nuovamente un gol, con Rossi lanciato da Martino. Ancora altre azioni sprecate dal Picerno con Russillo, Rossi e Caggiano M, imprecisi sotto porta. Nel secondo tempo lo sce-
nario non cambia, il Picerno riparte all' attacco cogliendo il palo con Russillo. Esce fuori il Montemurro che al 65' va in gol con Ciancia, bravo a sorprendere la difesa avversaria e battere il portiere locale accorciando le distanze. Il Picerno accusa il colpo, dopo solo tre minuti subisce il raddoppio del Montemurro ancora con Ciancia, bravo ad anticipare tutti di testa, su un cross proveniente dalla sinistra. Il Picerno è spaventato dal ritorno degli ospiti, cerca di riorganizzarsi e reagire colpendo ancora con Lettieri. F., bravo sottoporta a realizzare la quarta rete. A questo punto il Montemurro accusa nuovamente il colpo, i padroni di casa ne approfittano per chiudere la gara e vanno alla realizzazione con Cappellano, che sigla una doppietta, mettendo cosi'la parola fine ad un incontro che sulla carta era difficile, per non perdere il contatto dalle prime posizioni.
Sant’Angelo ora insidia la vetta
Castellaro, flop che riapre i giochi CASTELLARO S.ANGELO
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CASTELLARO: Salvatore, Gasparrini, Buongermino Ra., Sabia V., Iummati, Buongermino Ro., Loisi, Iotti , Sagarese, Sabia R., Giosa. A Disp.: Buono, Dolce, Lapolla All.: Sabia V. All. in seconda : Russillo R. S. ANGELO: Marottoli, Grippo A., Loisi, Ostuni C., Bruno, Lembo D., Lorusso , Pascale D., Laurino , Ostuni R., Spera. ( al 75'Santopietro) (all'87' da Cupolo A.), Pascale. A disp.: Iallorenzi, Grippo M,Fiscella F., Mastroberti P., ARBITRO: Faraone di Potenza MARCATORI:al 10'Spera F. R, al 45'Ostuni R., al 78' Lorusso, al 79' Iummati, al 90'Sabia NOTE: Espulsi: Ostuni R. al 78' Ammoniti: Marottoli D., Grippo A., Lembo D., Cupolo A., Iummati M. SAVOIA DI LUCANIA - Con un blitz il Sant Angelo viola il campo del Castellaro primo in classifica, riaprendo i giochi per la vittoria finale nel girone D. A parziale giustificazione per i padroni di casa, il recupero disputato in settimana contro il Calvello. Con la vittoria di 3 a 2 sul Castellaro, il Sant'Angelo segue con un punto di distacco. La tattica del Sant'Angelo è quella di imporre da subito il loro gioco aggredendo, già al 5'un tiro di Lembo viene parato da Salvatore. La risposta del Castellaro, arriva un minuto dopo, con un colpo di testa di Loisi. Al 10' micidiale azione ospite, scambio Ostuni Spera, la difesa che si fa trovare impreparata, Ostuni R. riceve, e con un tiro alla sinistra del portiere porta in vantaggio il Sant'Angelo. Il Castellaro a questo punto rimane stordito e cerca di rimediare, ma ben organizzati gli avver-
Parrella del Sant’Angelo
sari non concedono grosse occasioni e in altre Marottoli si fa trovare pronto. Al 45' pasticcio del Castellaro con Iotti che fa un retropassaggio, immediato inserimento di Ostuni R. che sigla il raddoppio e si va al riposo. La ripresa ci mostra un Sant'Angelo aggressivo, ed un Castellaro intontito. Al 50' al 53' e al 58' tre occasioni con Laurino, Spera, e Ostuni R. che potevano portare a tre le reti ma grazie a Salvatore che parando limita ancora i danni. Il colpo di grazia arriva al 78'con Lorusso che dal limite fulmina Salvatore siglando il 3 a 0 per il Sant'Angelo. Il Castellaro reagisce e Iummati calcia da 30 metri battendo il portiere che hacalcolato male la traettoria. Gara in parte riaperta, ma il tempo rimasto e le energie spese non consentono al Castellaro di adottare un pressing per il recupero. Al 90' un fallo di Grippo A. fa decretare il rigore per il Castellaro, alla battuta il solito Sabia V. che realizza rendendo meno amara la sconfitta. Ottima la direzione di gara dell'arbitro Faraone.
Tra Barile e Sporting Vaglio vince la paura di perdere ed è pari ASDBARILE SPORTINGVAGLIO
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ASD BARILE: Salvatore, Lapenna, Rabasco, Malanga, Grimolizzi, Sorrenti, Giordano, Caselle, Barbaro, Vucci, Anastasia, A disp.: Malanga,Palese, Grieco, Rosa, Talia, Barbaro S, Volonnino A., Volonnino G. All. Belluscio SPORTING VAGLIO: Albano, Santarsiero, Avigliano, Cammarota, Tamburrino, Pepe, Muotri, Bubbico, Pugliese, La Sala, Lo Sasso. A disp.: De Nicola, Marino, Savino, Carbone, Pietragalla, Avigliano, Mancino. All.Marino ARBITRO: Santoro di Potenza NOTE: spettatori un centinaio circa BARILE - I riflettori del girone C di terza categoria erano puntati su questa gara. Il match clou della giornata, con le squadre che hanno dimostrato di essere le migliori, sul piano qualitativo del gioco. Mentre la classifica premia chi riesce a vincere anche se non convince. Le aspettative di questa gara erano tante, ma il forte vento che soffiava sul Donato Cefola di Barile, ha condizionato la partita impedito alle due squadre di fare il proprio gioco. Numeroso il pubblico che assiste alla gara, dove la posta in palio era importante. Il Vaglio 24 punti con una gara in meno, è all'inseguimento del Lavello a 26, lo stesso vale per i padroni di casa, il Barile a quota 19, con due
gare in meno. Anche se disturbata dal forte vento, le squadre hanno imbastito buone trame di gioco, impegnando i due portieri che si sono disimpegnati egregiamente,mentre in alcune occasioni Albano è stato aiutato dalla buona sorte. La prima azione veramente pericolosa arriva al 18' quando un giocatore ospite scaglia un tiro deviato da Anastasia, la palla cambia traettoria mettendo in grossa difficoltà il portiere Salvatore ( di nome è di fatto), che con un balzo felino riesce a deviare la palla diretta all'incrocio,con la punta delle dita. La risposta dei padroni di casa arriva al 25', sfortunato il Barile, che sulla stessa azione colpiva per ben due volte la traversa. La prima con Caselle, che da circa 30 metri, calcia una punizione, che aiutata dal vento si va ad infrangere sulla traversa. La palla resta in campo, un difensore rinvia, la palla è recuperata da Anastasia sulla sinistra, lo stesso fa partire un tiro che sbatte sulla traversa e termina fuori. Si torna negli spogliatoi per il giusto riposo. All ripresa, si aspettava un Vaglio che dovvesse tentare il tutto per tutto, visto che giocava a favore di vento, ma il Barile molto ordinato in difesa, non lascia il minimo varco, anzi è la squadra di Belluscio che su azione d'angolo, rischia il gol. Alla battuta i difensori non intercettano la palla, che attraversa tutta l'area, andando a sbattere sulla traversa per la terza volta. Un pari che accontenta il Vaglio, ma scontenta il Barile
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Venerdì 3 aprile 2009
A Dilettanti Lamorte non si fida dei siciliani: «Sono un buon gruppo»
Levoni, ultimo sforzo Battere il Trapani per un play off da protagonista ATTESA spasmodica in casa Levoni Potenza per l'ultima gara della stagione regolare che potrebbe decretare l'inserimento della squadra potentina nei playoff. La formazione lucana affronterà al Pala Pergola la Banca Nuova Trapani di Marcello Perazzetti, che punterà sulle motivazioni forti e sulla grinta di Gindt Antrops e compagni. La Levoni intende invece dare una grande soddisfazione ai suoi tifosi. La squadra di Luigi Gresta in caso di successo raggiungerebbe i play-off, risultato storico per la compagine del presidente Francesco Petrullo. In casa lucana, ovviamente è solo l'assenza di Sebastiano Grasso a creare sconcerto e preoccupazione. Gresta dovrebbe confermare tra i dieci Saponara che farebbe coppia con Santamaria per quanto riguarda il vivaio della Potenza 84. La Levoni lavora al completo e non intende sottovalutare i siciliani che in trasferta hanno avuto un rendimento migliore rispetto alle gare casalinghe. I nomi di punta del mosaico allestito in estate dal presidente Maggaddino sono quelli di Gindt Antrops, Mattia Soloperto, Cristiano Maser, Dusan Stjepovic, Tommaso Plateo e Franko Bushati. Una gara nella gara, quella che attende i potentini domenica prossima. Intanto capitan Antonino Rato e compagni continuano ad allenarsi duramente per raggiungere l'obiettivo del successo. I trapanesi, visti i risultati conseguiti finora costituiscono una delle delusioni maggiori del torneo. Ma proprio questo dato non deve costituire un motivo trainante per abbassare la guardia, anzi, la squadra lucana sarà chiamata ad una prova di grande orgoglio contro i siciliani. Nel clan di via Ponte Nove Luci è il segretario Giovanni Lamorte a parlare del periodo attraversato dalla squadra affermando: “Affrontiamo l'ultima sfida della regular season. La Lega Pallacanestro diramerà le combinazioni e i possibili scenari play-off. Solo una nostra sconfitta e un successo di Ostuni potrebbero creare le premesse per la nostra uscita dai play-off. Vincendo e sfruttando la sconfitta del Palestrina possiamo arrivare addirittura quinti. La stagione è stata
Il capitano della Levoni Potenza, Antonino Rato (foto Andrea Mattiacci)
positiva”. Lamorte parla del Trapani: “Sotto l'aspetto tecnico e agonistico è una delle formazioni più forti del campionato. Durante il torneo hanno perso qualche gara di troppo in casa, tale fattore ha creato non pochi problemi alla squadra siciliana. Bisogna affronta-
re il complesso trapanese con la solita determinazione e la grinta necessaria per fare risultato”. L' ultima analisi del dirigente potentino, riguarda le condizioni del gruppo: “Ho assistito personalmente agli allenamenti dei nostri atleti. Ho potuto constatare l'ottimo
stato di forma complessivo della squadra. Sono convinto che con la presenza in campo di Sebastiano Grasso dal primo minuto sia ad Osimo che a Siena le cose sarebbero andate diversamente”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
A quaranta minuti dai primi verdetti di DONATELLO VIGGIANO PERFETTAMENTE padrone del loro destino e quindi al riparo da sgradite sorprese in caso di vittoria, si affacciano all'ultima giornata di stagione regolare le due lucane di A dilettanti. La Levoni, già salva nonostante la netta sconfitta di Osimo, è vicinissima alla qualificazione ai playoff: una vittoria consentirebbe ai ragazzi di Gresta di poter anche lottare per il sesto posto, ma anche una sconfitta non pregiudicherebbe di molto la post-season. Solo nel caso in cui Barcellona, ancora imbattuta in casa, dovesse perdere tra le mura amiche con la già retrocessa Firenze e con le vittorie interne di Sant'Antimo e Ostuni, la Levoni, perdendo, finirebbe al nono posto, in virtù di una peggiore differenza canestri totale nei confronti dell'Ostuni stesso che sarebbe l'unica squadra a “coabitare” con i potentini a quota 24 in classifica. Al di là dei risultati e a scanso di equivoci, una vittoria ovviamente sarebbe il miglior viatico per i playoff che cominceranno dopo Pasqua. L'altro verdetto matematico riguarda la Bawer Matera: se batte Ferentino in casa è terzultima, altrimenti penultima. Infatti i materani in caso di sconfitta chiuderebbero a quota 18, a pari punti col Molfetta qualora i pugliesi perdessero a Fossombrone, ma in svantaggio nella differenza canestri contro la squadra di Carolillo, mentre una vittoria darebbe ai materani il dodicesimo posto e di conseguenza il fattore campo nell'eventuale ultimo turno dei playout, a prescindere dal risultato di Fossombrone. Se vincono i marchigiani, Matera chiude a quota 20 e
Molfetta a 18, se dovessero prevalere i biancoazzurri pugliesi, si verificherebbe un triplo arrivo a quota 20, con Molfetta in vantaggio (3 vinte-1 persa) nella classifica avulsa, Matera a seguire (2-2), e Fossombrone a chiudere (1-3) e terminare in penultima posizione la stagione regolare. Ne va da sé che la vittoria è d'obbligo per i lucani e consentirebbe la conquista di un obiettivo che sembrava ormai sfumato dopo la sconfitta di Firenze.Stessa situazione ed analogo obbligo di vittoria, ma stavolta con i playoff in palio, per la Abano Terme Bernalda. Gli jonici, con 24 punti in classifica, attualmente sarebbero fuori dai playoff per la classifica avulsa e quindi solo una vittoria darebbe il lasciapassare alla squadra di Brogialdi, verso la terza post-season consecutiva. Ma l'avversario è da prendere con le molle: la corazzata Massafra, a quota 26 in classifica, ma non ancora certa dei playoff e bisognosa dei due punti dato che solo la vittoria del San Severo, già primo, a Foggia qualificherebbe i tarantini, se questi ultimi uscissero sconfitti da Bernalda. Al PalaCampagna va quindi in scena un autentico match senza ritorno. In serie B d'eccellenza ultima chance di proseguire la stagione per la Codra Basilia. Sconfitta in gara 1 (75-53) del primo turno dei playoff a Roma, la Basilia ha l'occasione (palla a due domani ore 20.45 PalaPergola), di portare la serie sull'1-1 e giocarsi l'accesso alla semifinale nella decisiva gara 3 ancora nella capitale. Sarà della gara anche Laura Gambardella, nonostante il colpo all'occhio di gara 1. sport@luedi.it
C Dilettanti Il presidente della Corporelle entusiasta del periodo di forma dei suoi
Colangelo fiducioso in vista di Battipaglia ATMOSFERA distesa in casa Centre Corporelle Potenza in vista della delicata trasferta di domenica prossima al Pala Zauli di Battipaglia contro la Simer Battipaglia. Gli atleti di Dino De Angelis continuano ad allenarsi intensamente e non intendono mollare la presa in questo momento del campionato. I giocatori biancocelesti stanno riprendendo la condizione migliore e lavorano sia per la gara di domenica alle 18 sia per la Final Eight di Coppa Italia che si disputerà a Potenza al Pala Pergola di Contrada Rossellino dal 6 al 9 aprile. Grande eccitazione si registra per il Gran Galà “Love for basket in programma lunedì alla Sala degli Specchi del Teatro Francesco Stabile di Potenza alle 19:30 dove interverranno autorità politiche, sportive e del mondo im-
prenditoriale. Dino Meneghin, Vittorio Gallinari, Giampiero Perri, Vito Santarsiero, Vito De Filippo, Antonio Colangelo, Gianfranco Blasi, Francesco Liguori, Giuseppe Gonella e Renato Cantore saranno i protagonisti della serata. La squadra di Dino De Angelis affronta tre giorni di duro lavoro in vista del delicato confronto di domenica a Battipaglia. Un confronto di richiamo, visto e considerato che ad ottanta minuti dal termine della stagione regolare tutti gli scenari sembrano aperti. Certo un successo dei biancocelesti a Battipaglia aprirebbe le porte al primato assoluto in classifica, visto l'ultimo impegno casalingo previsto per il 19 aprile quando sarà la Seap Porto Empedocle ad affrontare i biancocelesti al Pala Pergola. Proprio l'im-
pianto di Contrada Rossellino è teatro degli allenamenti di Antonello Marchese e compagni. I giocatori non vogliono perdere la testa della classifica e nutrono concrete speranze di rimanere in vetta. A parlare del momento di forma attraversato dalla Centre Corporelle Potenza è il presidente Antonio Colangelo che ha dichiarato: “Mi sembra che tutta la squadra attraversi un periodo di grande compattezza e unione. I giocatori non hanno perso la rotta e questo aspetto mi rende particolarmente fiducioso per il futuro”. Colangelo continua nella sua incessante analisi: “I ragazzi a mio avviso hanno la consapevolezza dei propri mezzi. Tutto funzione perfettamente. E' come se avessimo tutti la coscienza a posto. Stiamo facendo perfetta-
Stefano Marino in azione (foto Andrea Mattiacci)
mente il nostro lavoro”. L'analisi di Antonio Colangelo va oltre: “Bisogna fare attenzione e rispettare ogni avversario. Le sorprese sono dietro l'angolo. La squadra grazie all'esperienza maturata ha tutte le carte in regola per ben figurare nelle ultime partite”. E' vero anche se De Angelis dovrà lavorare ancora
senza Vito Favia e con Nicolas Dimitriu tuttora convalescente. Comunque sia la Centre Corporelle ha le carte in regola per ben figurare. Ne sono convinti tutti nel clan biancoceleste alla vigilia di un vero e proprio tour de force, prima il Battipaglia e poi la Final Eight di Coppa Italia. sport@luedi.it
Sport 45
Venerdì 3 aprile 2009
Basket A Dilettanti Laziali in ripresa e al completo, ci sarà pure l’ex Cucinelli
Friso: «Niente distrazioni» Il coach di Ferentino concentrato sul Matera “Niente calcoli, né distrazioni. Anche se abbiamo le finali di Coppa Italia ed il play off non vogliamo abbassare la guardia, per noi il secondo posto è fondamentale. Ancor di più ora che stiamo recuperando l'intero organico a disposizione”. Mette subito le cose in chiaro Massimo Friso coach del Ferentino e prossimo avversario dell'Olimpia basket Matera nell'ultima giornata della regular season del campionato di A Dilettanti di pallacanestro. Ferentino è in lotta per il secondo posto ed ha bisogno di un successo per assicurarselo senza dover aspettare il risultato del Siena a Sant'Antimo, Matera dal canto suo ha bisogno dei due punti per dar corpo alla vittoria di Molfetta ed evitare il penultimo e pericolosissimo posto in classifica. La sfida si presenta di alto profilo da un punto di vista delle motivazioni: “il rischio di abbassare la guardia in questa gara da parte nostra c'è, il mio compito sarà proprio quello di evitare che si cada in questa tentazione.
Massimo Friso coach del Ferentino, a lato Francesco Gergati
Stiamo uscendo proprio ora”, aggiunge ancora Friso, “da un periodo terribile nel quale abbiamo perso tre quinti del quintetto base. Questo ci ha provocato anche un rallentamento in classifica. Ora per fortuna
abbiamo superato il peggio. Domenica ci saranno tutti compresi Modica, Ianes e Cucinelli che sono fermi da più tempo”. Insomma ci sarà un Ferentino con tutti gli uomini a disposizione anche se al-
cuni hanno bisogno di ritrovare il ritmo partita: “vogliamo che tutti arrivino pronti all'appuntamento con i play off”. Friso però sa bene che nel mezzo la sfida con il Matera è di quelle interessanti come
banco di prova anche perché la formazione lucana non è delle più facilmente inquadrabili: “se mi aspetto il Matera di Firenze o quello di Molfetta? Ma credo che la classifica dimostri che Matera è tutte e due le cose in-
sieme, un'po dottor Jekill e un po' mister Hyde. Spero di trovare una squadra arrendevole ma in realtà sappiamo bene che di fronte ad un ambiente molto motivato ed all'esigenza di fare i due punti ci troveremo in una delle trasferte più complicate. E' per questo che senza la difesa e un forte agonismo sarà davvero problematico riuscire a vincere la partita. Non possiamo permetterci di giocare ai ritmi di Matera, lasciandola esprimere tranquilla nel modo più congeniale, loro hanno tanti giocatori che possono far male e noi dovremo fare una partita diversa rispetto a quella dell'andata. Fuori casa ci saranno molte più insidie per noi. La chiave della sfida? Non sto pensando a grandi alchimie, mi basta preparare di nuovo la partita con 10 giocatori a disposizione, per troppi mesi ci siamo allenati in condizioni precarie. Ora speriamo di ritrovare il successo in trasferta, ci manca da Potenza”. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Basket B Donne Domani gara-due Il maestro rionerese Grieco è diventato delegato regionale della Fiwuk
Basilia in ansia per la Gambardella LA BASILIA Codra Mediterranea Potenza non ha ancora digerito la sconfitta patita a Roma domenica scorsa contro il Città Futura. L'ambiente biancoceleste stenta a metabolizzare il ko patito durante la sfida di domenica che ha creato non pochi contraccolpi nel complesso allenato da Marilia Sanza. Carla De Rosa e compagne dovranno migliorare le percentuali al tiro per avere la meglio sulle capitoline nel corso della sfida di domani sera al Pala Pergola contro le atlete di Amedeo D'Antoni, in programma alle 20:45. Il team potentino vincendo porterebbe la serie a gara tre, altrimenti il torneo del quintetto presieduto da Niccolò Martellotta sarebbe bello e chiuso. Ovviamente le lucane cercheranno disperatamente di portare la serie alla terza gara e potrebbero fare affidamento sul fattore campo per agguantare le capitoline e raggiungere la bella. Non sarà facile, vista la consistenza di Nnodi e compagne che hanno consistenza e classe da vendere contro la formazione di Marilia Sanza. Una partita tutta da vivere per la Basilia Codra Mediterranea Potenza, che appare motivata e stimolata a far bene. Il conto alla rovescia è dunque partito. Le atlete potentine in questa settimana si sono allenate duramente. Sanza dovrà lavorare per valutare le condizioni di forma di Laura Gambardella che ha riportato una ferita lacero contusa alle arcate sopraccigliari, a seguito di una violenta gomitata patita nel corso della sfida di domenica a Roma. Nell'estabilshment po-
Il tecnico Marilia Sanza
tentino è il dirigente responsabile Marina Pecoriello a parlare delle chiavi di lettura del momento: “Non sono arrabbiata con la squadra che anzi ha disputato una gara positiva tanto da essere in partita fino a tre minuti dal termine. Poi la dea bendata ci ha voltato le spalle e non siamo riuscite a tenere testa alla squadra capitolina del Città Futura”. Il dirigente biancoceleste parla del serio infortunio patito da Gambardella: “Peccato, ho visto Laura caricata a mille domenica. Il suo apporto poteva darci grande consistenza e esperienza. Non ho seguito il match, ho accompagnato Laura al San Camillo per gli accertamenti di rito. Siamo state sfortunate”. L'ultima considerazione è per la sfida di domani sera: “La squadra dovrà impegnarsi allo spasimo per avere la meglio sul Città Futura. Tutte le componenti dovranno fare quadrato e superare il team romano. Abbiamo le carte in regola per farlo”. f.menonna@luedi.it
Accesso alla fase nazionale La Kung Fu Ch’ Uan Vultur si è qualificata per Chieti
Gli allievi del maestro Donato Lucio Grieco
RIONERO - Per l'associazione Asd "Kung Fu Ch' Uan Vultur" il quadriennio olimpico 2009-2012 è iniziato sotto i migliori auspici. Prima la nomina del direttore tecnico maestro Donato Lucio Grieco a delegato regionale FIWuK per la Lucania e la Puglia a riconoscimento del lavoro organizzativo e tecnico svolto sia in regione che in ambito nazionale come membro della Commissione Tecnica Nazionale, come ufficiale di gara di prima categoria e come capo giudice, permettendo finalmente alla nostra regione di poter lavorare, da ora in poi, in piena autonomia. Poi perché l'Asso-
Heian Karate-Do di Castelsaraceno grande protagonista al PalaSassi NUOVO bottino di medaglie per l'associazione dilettantistica sportiva Heian KarateDo di Castelsaraceno che porta a casa due ori, un argento e due bronzi dalla gara “Gioco Sport”, tenutasi domenica scorsa presso il Palasassi di Matera. Organizzata dal maestro Zaccaro di Matera, l'iniziativa ha offerto ai piccoli atleti la possibilità di trascorrere una giornata insieme, all'insegna dello sport e di quello che il karate può dare ai giovani. Una nutrita schiera di partecipanti nelle diverse categorie che non hanno tradito la scia positiva dell'associazione. Ad imporsi, sicuramente i fratelli Russo di San Martino D'agri che hanno solcato il gradino più alto del podio. Nella categoria bambini dai 5 ai 7 anni, Mirko che con un'ottima prestazione ha eseguito le tre prove obbligatorie, il percorso a tempo, il gioco tecnico con palloncino e i fondamentali, mentre nella categoria ragazzi si è imposto il più grande Antonio che alle
Il podio dei giovani karateki
due prove obbligatorie ha aggiunto il combattimento dimostrativo. Ma non sono stati gli unici a farsi riconoscere in gara, nella categoria fanciulli, tra gli 8 e i 9 anni, Antonio Cocchiarale di San Chirico Raparo si aggiudica il secondo posto e a seguire Saverio Candela la medaglia di bronzo. Una bella sorpresa anche
dall'atleta più giovane dell'associazione, la giovanissima Andrea D'orsi che coi suoi appena 5 anni, nella categoria bambini sale sul gradino più basso del podio, regalando una nuova soddisfazione al gruppo. Prossimo appuntamento, il 19 aprile a Salerno. Francesca Gresia sport@luedi.it
ciazione sportiva dilettantistica di arti marziali di Rionero si è aggiudicata l'organizzazone del campionato regionale “FIWuK 2009” valevole per le qualificazioni ai Campionati Italiani Assoluti delle specialità: Taolu (Kung Fu Figurato), Quinda (combattimento cinese senza ko) e Sanda (combattimento cinese con ko). E per finire in bellezza, le allieve e gli allievi del maestro Grieco che hanno preso parte al sopra citato campionato hanno ottenuto la qualificazione per la partecipazione ai campionati nazionali assoluti nel Taolu Tradizionale che si terranno il 25 e 26 aprile prossimi a Chieti. In particolare gli atleti che andranno a Chieti sono: Silvia Manfreda per la specialità “Oro Mani Nude”; Antonella Nastasia (Argento Mani Nude); per la categoria Seniores Donato Di Lonardo, 3 Ori: mani Nude, Sciabola e Bastone; Angelo Varlotta:Argento Mani Nude; cat. Juniores: Carmine Di Tolve: Oro Mani Nude; Donato Andrea Lacapra: Argento Mani Nude. La gara regionale, tenutasi a Rionero il 29 marzo scorso presso il palazzetto dello sport di contrada Gaudo, oltre ad aver visto confrontarsi atleti della Asd “Wudang Wushu Club” di Lagonegro per la Basilicata, ha visto, per la prima volta, la partecipazione di atlete ed atleti della Puglia appartenenti alla Asd C.S.K.S. di Trani con il loro maestro Gennaro Di Pietro. «La partecipazione dell'associazione sportiva dilettantistica pugliese - ha detto il maestro Grieco - è di ottimo augurio perché in futuro anche la Puglia possa divenire autonoma e svolgere il campionato regionale nella propria regione». Michele Rizzo sport@luedi.it
46 Sport
Venerdì 3 aprile 2009
Ecco la manifestazione organizzata dalla Virtus Matera: tra gare, convegni e fair play
Scatta l’ora di “Sport for Peace” MATERA - Settimana ricca per lo sport materano. Per il secondo anno consecutivo, la città dei Sassi è la sede ufficiale della manifestazione “Sport for Peace”, organizzata dall'Associazione Polisportiva Dilettantistica Virtus Matera. Il calendario degli eventi è stato presentato alla stampa presso la Sala Giunta del Comune di Matera, uno dei tanti partner dell'iniziativa. Al progetto hanno preso parte anche il CSI (Centro Sportivo Italiano), l'Amministazione Comunale di Montescaglioso, la Provincia di Matera, la Regione Basilicata, il CONI Comitato Regionale di Basilicata (rappresentato dal presidente Eustachio Tortorelli), il Panathlon International Club di Matera (rappresentato dal presidente Emanuele Gen-
chi), ed il MIUR - Ufficio Scolastico Provinciale di Matera e dell'Unicef (rappresentato dal coordinatore Giuseppe Grilli). Alla conferenza stampa erano presenti anche Gabriella Savino (AIAS), e Francesco Porpora (comitato promotore Matera Capitale della Cultura 2019 ). Il programma ha durata settimanale, dal 4 all'11 aprile. Si comincerà con la corsa per la pace, per poi proseguire con due tornei di calcio (categoria pulcini) e di pallacanestro giovanile (categoria under 13). Va detto che domenica scorsa, presso la parrocchia S.Giuseppe Artigiano, sita in via degli Aragonesi, si è svolta la “Pasqua dello Sportivo”, con una messa celebrata da mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo di Matera ed Irsina. Michele Di Gioia,
esponente del comitato organizzatore di “Sport for Peace” ha voluto dapprima ringraziare l'Amministrazione Comunale di Matera per l'adesione alla manifestazione; poi ha sottolineato che «l'obiettivo è quello di coinvolgere il mondo delle associazioni sportive, ma anche la città stessa, su un tema molto importante, qual'è quello della pace per mezzo dello sport». Lo stesso Di Gioia ha poi sottolineato che, rispetto allo scorso anno, si è cercato di dare un taglio diverso, coinvolgendo anche le scuole e le associazione per i disabili, per inserire i giovani nel processo integrativo. Infatti, nei giorni 6 e 7 aprile, presso l'Aula Magna dell'”ITC Loperfido”, sono in programma due incontri-dibattito, incentrati
sul tema del fair play e dell'integrazione; l'8 aprile l'appuntamento è a Montescaglioso, presso l'Abbazia di S.Michele Arcangelo, ed il tema sarà “Sport e territorio”. Il presidente regionale del CONI, Eustachio Tortorelli, ha dichiarato di essere entusiasta di partecipare a questo evento. Quest'ultimo ha anche elogiato la società Virtus Matera, perché con la sua attività, continua a richiamare i valori dello sport presso l'opinione pubblica. «La Virtus - ha continuato - va sostenuta per riaprire un discorso costruttivo in proiezione futura. A Matera c'è bisogno di riammodernare gli impianti sportivi, renderli maggiormente funzionali». Sul tema, il consigliere comunale con delega alla sport, Giovanni Angeli-
Di Gioia, Angelino e Tarantino alla conferenza stampa di presentazione di “Sport for Peace” (foto Videouno)
no, ha affermato che “l'Amministazione Comunale ha a cuore il tema dello sport, ed ha messo in bilancio 600 mila euro per i lavori allo stadio, e quasi un milione di euro per la piscina e il circolo tennis. Faremo del nostro meglio per rispettare gli impegni».
Sport for Peace, quindi, si dimostra un'ottima manifestazione, ma, soprattutto, un'occasione per vedere nello sport un momento di confronto, integrazione, uno strumento per ritrovare valori solidali. Nicola Guanti
Basket B Dilettanti Nocioni, Soro e Paparella le punte di diamante dei pugliesi
Bernalda, attesa per il derby La sfida col Massafra vale i play off e molto di più BERNALDA - Sembrerebbe quasi che un diavoletto dispettoso abbia voluto metterci la punta della coda nello stilare il calendario della 26ma giornata di campionato, riservando proprio agli ultimi 40 minuti della regular season quella che per i rossoblu è la sfida delle sfide, ovvero il “derby dello Ionio”, ovvero BernaldaMassafra, ovvero quella che potremmo chiamare se non proprio “la madre di tutti i derby” quantomeno una sua stretta parente. Infatti, se è vero che il filo del basket bernaldese negli ultimi sette anni si è dipanato attraverso la vivace competizione con tante squadre come Ruvo, Ostuni e Corato, è altrettanto vero che la vicinanza tra i due centri ionici ha fatto sì che questa sfida assumesse da sempre i toni di una scoppiettante stracittadina, accompagnata comunque da una consolidata e dichiarata stima reciproca tra le due società presiedute da due “pasionarios” della palla a spicchi come i patron Gallotta e Castiglia. Si aggiungano poi a tutto ciò alcuni fatti particolari come le due vittorie sul filo di sirena che i bernaldesi hanno conquistato nelle ultime due occasioni grazie alle abili e fortunose parabole
Capitan Roberto Russo a canestro
lunghissime di Galiazzo e Filloy, e la militanza in entrambe le formazioni di giocatori che hanno lasciato ricordi particolari e diversi, come Richotti e Nocioni. Partite sempre tiratissime, combattute fino all'ultimo respiro e caratterizzate quasi sempre da alternanza nel punteggio e da capovolgimenti di fronte, come è accaduto quest'anno all'andata quando i rossoblu, sempre sotto e anche con passivi significativi, ribaltarono l'e-
sito dello scontro all'ultimo decimo di secondo imponendosi per 62/64 dopo una ostinata rincorsa nel quarto periodo; eroe della serata fu Filloy, non solo per quel bolide dalla lunga gittata che, gelando il Pala Giovanni Paolo II, sancì il clamoroso successo bernaldese mentre già scorrevano i titoli di coda, ma anche per i 26 punti totali e un 28 di valutazione finale che ne fecero l'mvp del match. Sulla sponda opposta il migliore
dei suoi fu Paparella con 15 punti e 25 di valutazione, ed è evidente che proprio il play-guardia ex Levoni sarà uno dei bianco-rossi sorvegliato a vista, insieme all'altro ex potentino Soro (ala, 203 cm., '75), ai due ex Canicattì Birindelli (ala, 200 cm., '84) e Ricci (guardia, '79), al resto della nutrita colonia argentina che comprende il già citato Nocioni (200 cm., '74), Helale (guardia, '76) che negli ultimi tempi è stato destinato alla tribuna, Saborido (203 cm., '72) e Di Marco (play, '84), ed insieme al bravo under Valentino, che arricchiscono un roster ambizioso con la peculiarità della presenza di ben sette “gauchos”. Ma domenica al PalaCampagna (ore 18, arbitri i molisani di Campobasso Faustoferri e Bernardi) pochi penseranno allo spettacolo perché ci sono in ballo salvezza e playoff: Bernalda (24 punti) deve assolutamente vincere, Massafra (26) altrettanto (ma forse potrebbe salvarsi anche perdendo); insomma show e campanile sì, ma anche tutta la tensione di un match che potrebbe diventare sportivamente drammatico per uno dei due team. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
Tennis Altra affermazione al torneo “Topolino”
La Vinci concede il bis POLICORO - Ad un anno esatto dalla vittoria del torneo tennistico “Topolino” a Matera, bissato poi anche a Palagiano (Ta), Marilina Vinci ha centrato il bis anche a quello dell'edizione del 2009. Così sono finite da poco le fasi regionali del “Topolino by Babolat”, che porterà poi i vincitori delle varie tappe locali a contendersi la palma del più bravo/a tennista nelle categorie ragazzine/i nelle fasi finali di Torino. A Matera si sono disputati e terminati da pochi giorni, organizzato dal Circolo Tennis Matera, i match che hanno visto impegnati anche i giovanissimi, Marilina Vinci e Gabriele Galeazzo, del locale Circolo Tennis Policoro all'ambito del torneo “Topolino”. La Vinci, che vuol ricalcare le orme di S. Graf campionessa rosa degli anni '80 e con una vaga somiglianza fisica per giunta, ha vinto il torneo under 10 battendo prima in semifinale Maria Vittoria Innocenti, dell'Accademia tennis Matera, con un risultato che non ha lasciato scampo all'avversaria: un doppio 6/0; e poi in finale la rivale storica Maria Marina Baldassarre del Circolo
Tennis Bari con uno score leggermente diverso da quello della semifinale, giusto per dare qualche speranza in più alla parigrado pugliese, 6/2-6/1. Praticamente è stata una passeggiata per la giocatrice di punta del Circolo Tennis di Policoro, guidato egregiamente da Gerardo Galeazzo, i cui allievi continuano a mietere successi con un ritorno di immagine sia per lui che per tutta la città di Policoro, oltre, ovviamente, che per i ragazzi stessi. E se per la Vinci i complimenti ormai si moltiplicano, lo stesso si può dire per l'altro atleta, par condicio rispettata, di un anno più piccolo (9 anni), Gabriele Galeazzo, figlio di Gerardo, che allo stesso torneo nella città dei Sassi è stato il numero 1. Anche se per l'enfant prodige il cammino è stato leggermente più in salita: in semifinale si è sbarazzato di Alessandro Cuofano del Circolo Tennis di Palagiano (Ta) con il seguente risultato: 6/1-6/0; però in finale ha avuto più di qualche gatta da pelare per avere la meglio sul suo amico e rivale Pasquale Notaristefano, sempre del Circolo Tennis tarantino: 7/5-6/3.
Pontrandolfi, Galeazzo e Vinci
Così sul gradino più alto del podio in quel di Matera sono saliti due policoresi iniziando così nel migliore dei modi la stagione dei tornei tennistici prodiga di successi. Almeno questa è la speranza del presidente Galeazzo, che da anni si è sempre tramutata a dicembre in certezza. Di vittorie. Da segnalare anche la buona prestazione di Rosa Pontrandolfi, che ha sfiorato per il Circolo Tennis Policoro uno storico tris, perdendo in finale (under 12) contro Maria Cristina Andrisani, del Circolo di Matera, 6/16/1, dopo aver battuto Anna Chiara Andriulli del Circolo Tennis di Pisticci. Gabriele Elia sport@luedi.it
Giochi Studenteschi In provincia di Novara
Cross, decimo posto per la truppa lucana Decisivo il contributo dei grassanesi LA BASILICATA si è ben comportata alle finali nazionali di Cross nell'ambito dei Giochi Studenteschi 2009. Con dei risultati apprezzabili nelle diverse categorie, che hanno contraddistinto la tre giorni di gara, la rappresentativa guidata dal responsabile e coordinatore professor Nicola Armiento, ha dimostrato ancora una volta la crescita della regione in tutti gli ambiti sportivi. A Causio, sul lago d'Orta, in provincia di Novara, la spedizione lucana ha raggiunto il decimo posto nel Trofeo delle Regioni per le categorie Cadetti e Cadette con i migliori risultati fatti registrare da Luca Placanico, Denny Rossi, Lucia Mitidieri e Angela Dinisi. Infatti, nel Cross categoria cadette si sono riscontrati dei risultati importanti, che hanno portato l'Istituto Comprensivo IlVento di Grassano ad ottenere la 27esima posizione tra gli istituti in gara, frutto dei piazzamenti della Dinisi trentunesima, e di Mariagrazia Decuzzi ed Elena Potenza rispettivamente settantunesima e ottantacinquesima. Grande il contributo, invece, per la gara a livello regionale è stato apportato dalla Mitidieri della scuola Media di Lagonegro, che ha raggiunto la decima posizione individuale. Nella categoria cadetti, invece, l'Istituto Comprensivo di Francavilla in Sinni ha raggiunto la sesta posizione assoluta a squadre, frutto delle prestazioni eccellenti di Placanico, giunto quinto in gara e dell'apporto di Rossi quarantottesimo e di Antonio Lofrano giunto settantesimo. Nella categoria superiore, quella dedicata ad Allieve ed Allievi, la Basilicata ha ottenuto la diciottesima piazza, frutto dei tempi di Paolo Potenza, Alberto De Bellis, Mirko Gesualdi, Anna Camardo, Alessandra Santoro e Aurora Vena. L'ardua gara della categoria Allieve, inoltre, ha premiato con il trentesimo posto l'Istituto Tecnico Commerciale di Grassano, che ha raggiunto questo risultato grazie ai piazzamenti della San-
toro novantaduesima, della Vena centonovesima, di Rossella Marchisella centoundicesima e di Rosa Dasco centododicesima. Tra le ragazze da sottolineare, comunque, l'ottimo trentanovesimo posto di Anna Camardo del Liceo Scientifico di Lagonegro, che con il suo individuale ha aiutato la spedizione lucana ad ottenere la diciottesima posizione assoluta. Nelal categoria Allievi è stata il Liceo Scientifico di Tricarico ad ottenere l'ottimo ventitreesimo posto tra gli istituti partecipanti grazie ai piazzamenti di Potenza giunto trentaquattresimo, di De Bellis cinquantacinquesimo, di Alberto Crispo centonovesimo e di Nicola Conte centotrecidesimo. Ha collaborato alla classifica finale per regioni, invece, il centotreesimo posto di Gesuladi del Liceo Scientifico di Latronico. Ottimi riscontri sono arrivati anche dalla categoria dei diversamente abili, con due piazzamenti di massimo rispetto per Antonio Santarosa giunto ottavo e per Francesco Montanaro, con la sua quinta posizione. L'ottimo riscontro dei due ragazzi dell'Istituto Commerciale Tolve è da ricercare anche nell'ottimo lavoro svolto con loro da parte dei professori Gianni De Canio e Mimmo Montanaro (padre di Francesco, ndr). Grande soddisfazione è stata espressa da parte dei professori che hanno collaborato ai risultati raggiunti come: Eliana Ponzo di Francavilla in Sinni, Michele Avigliano del Liceo Scientifico di Tricarico, Angelo Potenza dell'Itc di Grassano e Maria Felicia Dezio dell'Istituto Comprensorio di Grassano. I ringraziamenti, inoltre, al termine della manifestazione sono stati rivolti anche agli alunni, che oltre all'impegno in gara hanno dimostrato grande sensibilità nei confronti dei loro compagni diversamente abili, per un'esperienza che sicuramente resterà nei ricordi di tutti i partecipanti. Francesco Calia sport@luedi.it
cultura@luedi.it
VenerdĂŹ 4 aprile 2009
Nei Sassi con ... Amore inSommario Arservice scopre la Basilicata a pag. 49
Omaggio a Gigino La Bella a pag. 50
Jazz 4 friend alle Botteghe
ll servizio pag. 48
a pag. 51
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da SCOPRIRE
Weekend
Venerdì 4 aprile 2009
Tutti stretti intorno alla città dei Sassi in un abbraccio ideale
A “Matera con Amore” di IRANNA DE MEO MATERA- Un evento in un anfiteatro a cielo aperto, in un luogo che racchiude i segni della storia. Un gesto semplice, ma pieno d'amore. Un girotondo di gente che si tiene per mano sprigionando energia in una città simbolo del Patrimonio dell'umanità. Un abbraccio ideale proprio nella domenica delle Palme in segno di pace e fratellanza. Si chiama Amore/Philos, Matera con Amore, il primo evento mutimediale realizzato dal dipartimento Attività produttive della Regione nell'ambito del progetto interregionale “Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani”. L'evento è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali www.beniculturali.it. nel Programma dell'undicesima Settimana della Cultura. L'evento durerà 50 giorni e prevede proiezioni di video-art, performances artistiche e musicali nella Chiesa di S. Nicola dei Greci. Direttore creativo di questo evento suggestivo l'architetto Tomangelo Cappelli. «Per la prima volta un'amministrazione pubblica - ha detto - ha avviato un programma di Rinascenza culturale che fonda le sue radici nelle radici più profonde dell'esistenza, sottolineando che la vita è la più grande opera d'arte che ognuno può realizzare». Amante dell'arte e della filosofia, Cappelli ha ideato il momento dell'abbraccio in un momento di dormi veglia quando venti giorni fa il primo raggio di sole gli ha trasmesso un'energia pulsante che l'ha tradotta in uno stringersi forte. Come na-
sce questo titolo? «Io credo nelle parole e nei nomi che sono la stratificazione di concetti che per assurgere a tale significato devono superare vari filtri. Amore è la parola che meglio suscita sentimenti e esprime emozioni, che fa emergere il meglio che c'è in ognuno di noi. Bisogna tirar fuori la divinità che c'è in ognuno di noi e questo si può farlo tramite l'amore». Il pannello illustrativo dell'evento riproduce un particolare di un quadro di Angelo Brando che si intitola “Stella d'amore brilla di felicità” perché quel sorriso esprime concetto amore.. La stessa immagine è stata riproposta in 4 motivi consequenziali. L'Ave Maria è stata scelta perchè «la musica è coinvolgente e poi è un brano che esprime un valore universale, la nostra pietas». Si ricorda quando era a Caggiano. «L'Ave Maria - ha detto ha segnato la mia vita. C'era l'usanza che dagli altoparlanti dei campanili ai tanti messaggi si alternavano il rintocco delle campane e la melodia dell'Ave Maria». L'organizzazione si è avvalsa della collaborazione del circolo “La Scaletta” e dell'Ateneo Musica Basilicata.«Il circolo mi ricorda quello Piquick descritto da Dicken's nel suo romanzo - ha concluso - di persone anziane che proponevano l'innalzamento della cultura. Ho trovato persone che ti raccontano fatti e storie di un certo fascino e che nonostante la loro età conservano uno spirito giovanile. Così ti trovi avvolto nell'antichità dei Sassi insieme alla loro età e alla loro grande umanità». cultura@luedi.it
Auto storiche in parata sul Pollino A SAN SEVERINO Lucano il primo raduno turistico di auto d'epoca, in programma domenica 5 aprile prossimo. Come ormai noto da sabato 4 aprile la cittadina del Pollino ospiterà la XII Coppa delle Nevi, gara nazionale di regolarità storica valida per il campionato italiano di auto storiche. Per la prima volta ci sarà una nuova sfilata di vecchie glorie alla cui guida aspiranti piloti proveranno l'ebbrezza di correre per un giorno nel Parco Nazionale del Pollino. Settanta i chilometri da percorrere ad una velocità media calcolata in 35 Km all'ora. Scopo della manifestazione, dicono i promotori dell'iniziativa patrocinata dall'amministrazione comunale di San Severino Lucano guidata dal sindaco Francesco Fiore, è quello di promuovere la Regolarità Classica agevolando la partecipazione di nuovi equipaggi che, non avendo obblighi di licenza, cedola di omo-
logazione ed altri documenti richiesti per la Regolarità Classica, possono partecipare ad una dimostrazione concreta ed essere piloti per un giorno. L'auspicio è che da questa iniziativa possano venire fuori nuovi concorrenti. Infatti proprio per la sua natura promozionale, l'A.S.A. ha stabilito una tassa di iscrizione minima di 80 euro, comprensiva del pranzo della domenica per due persone, ha ridotto ad un solo giorno la durata della manifestazione con possibilità di iscriversi anche la sera di sabato. Insomma una occasione unica per chi vuole avvicinarsi a questo tipo di sport. Il programma prevede: sabato dalle 15 - alle 19 chiusura delle iscrizioni e verifiche. Domenica: ore 10 schieramento in parco partenza, ore 11 - partenza raduno, ore 13,22 - arrivo a Bosco Magnano, ore 16 premiazione. cultura@luedi.it
IL 24 MAGGIO ARISA TESTIMONIAL dell'evento Arisa che il 24 maggio sarà presente alla giornata conclusiva. Simpatico l'aneddoto per rintracciarla. «Il suo cellulare squillava, ma non rispondeva ha detto. Poi, un giorno,rispose una voce gentile, ma andava di fretta. Si stava rifacendo il trucco e doveva fare un'intervista, ma mi passò il suo agente che con fare diplomatico mi chiese di inviargli una mail. Ho aspettato invano una risposta. Un giorno incontrando un amico della Sita mi sono fatto dare il numero del papà che venuto a conoscenza della cosa ha fatto da tramite e ha assicurato che ci sarà». Ma come mai Arisa? «Arisa è un fenomeno che ha raggiunto il grande pubblico con semplicità. La sua forza è l'autenticità che riscopriamo nella nostra cultura. Mi sembra di vedere i tanti volti della nostra gente. Ha realizzato un sogno che nessuno ha forse la capacità di sognare. È un personaggio accattivate perché è semplice. E poi Arisa è l'anagramma dei nomi della sua famiglia che per noi è un valore di vita». Per lei non la classica targa, ma una dedica poetica scritta dallo stesso Cappelli e fatta di quattro strofe di terzine. “Arisa e alla sua famiglia di cui parla non solo nel nome ma è anche impressa nel cuore”. i.d.m.
LE
TAPPE DELL’EVENTO
DUE orchestre, due bande e due cori si disporranno in sei piazze cittadine (Piazza Del Sedile San Francesco D'assisi, Piazza V.Veneto San Domenico, Palazzo Lanfranchi, San Pietro Caveoso, San Nicola Dei Greci, San Pietro Barisano) e alle 12.30 simultaneamente intoneranno l'Ave Maria di Schubert. A quell'ora l'arrivo dell'elicottero con a bordo Giuseppe Fiorellini, giornalista e responsabile del centro multimediale della Regione, darà il via al concerto. In volo per mezz'ora, Fiorellini filmerà l'evento. L'elicottero seguirà il tracciato perimetrale descrivendo un anello nell'aria e riproducendo un senso di circolarità assicurata dalla mano nella mano della gente. Così cielo e terra si uniranno in un congiungimento ideale. «La Pasqua significa passaggio di energia - ha spiegato. E poi i più grandi film sono stati girati nei Sassi proprio sulla passione di Cristo».Due i video che si potranno visionare. Uno è “La bellezza dell'arte svela la bellezza della vita” con immagini e suoni la cui voce narrante è di Tonia Bruno e in cui compare alla fine la cantante Arisa. L'altro è “Vox populi, vox dei” che è il prodotto finale di 300 interviste fatte durante il progetto “Ospitalità nei borghi” che ha interessato 16 comuni. Questa performance multimediale è dedicata alla gente lucana e rovescia il concetto di media audiovisivo. Qui si trasforma in flusso non ordinato di volti e di voci capace di evocare in ognuno libere sensazioni. Il visitatore infatti potrà decidere tramite un mixer quali volti vedere e quali voci sentire. La performance vuole riprodurre l'antica agorà come luogo di brusio e ritrovo della gente. Così la vita quotidiana diventa arte. ir.d.m.
A Monticchio incontro tra generazioni per valorizzare il territorio
In gita nelle tradizioni di MICHELE RIZZO
RIONERO – «“Il turismo della Tradizione”, un progetto di lavoro per una cooperazione locale ed internazionale per la diffusione delle tradizioni lucane a fini turistici, che si propone di attivare fattivamente il “turismo di ritorno” con l’obiettivo di riportare nei nostri luoghi i tanti nostri connazionali che dovranno trovare servizi di accoglienza e proposte di itinerari che coinvolgono i cinque sensi unitamente alla memoria del luogo». L’idea è della consulente turistica e studiosa di nuove forme di turismo in e per l’Italia, Fernanda Ruggiero. Per raccontare l’importanza di questo progetto, sostenuto dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano, l’appuntamento (da non perdere) è per domani, alle ore 16, presso la nuova struttura turistica nei pressi dei Laghi di Monticchio “B&B Villa delle Rose” dell’operatrice turistica Incoronata Traficante, dove saranno presenti i presidenti dei circoli per gli anziani del Vulture Alto Bradano e molti anziani over 70 e 80 dei Comuni di Rionero, Atella, San Fele e della vicina Calitri che, dando vita a laboratori organizzati nell’antica sala del camino, incontreranno bambini e famiglie per uno scambio reciproco di emozioni, secondo il vecchio detto: “Chi ascolta dimentica, chi realizza impara”.
Iniziativa che andrà avanti per tutto il pomeriggio e che sarà poi proposta come esempio per l’organizzazione di altri incontri in altre neofattorie didattiche del territorio in collaborazione con i circoli ricreativi e centri culturali per gli anziani dei 22 comuni del Gal Sviluppo Alto Bradano. «Questa nuova forma di attività turistica – ha detto alla vigilia Franco Perillo, presidente del Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano – è nata proprio per valorizzare luoghi poco conosciuti, dove regna il turismo slow, luoghi dove bisogna fermarsi per ripartire, dove per vicende storiche o catastrofi naturali non esistono più tanti punti architettonicamente apprezzabili: ecco che la memoria degli abitanti di quel luogo diventa “il colosseo” da osservare, da ascoltare, da scoprire». All’incontro parteciperanno i volontari della Protezione civile di Atella, l’Associazione “Bramea Europa” con il suo presidente Mauro Zenti. Nell’ambito della manifestazione sarà realizzato un video per porre agli atti l’incontro, in anteprima nazionale, del progetto “I laboratori della tradizione” per la diffusione e la loro rilevanza culturale e turistica. Questo il programma della giornata: Ore 13 – Visita con guida alla Mostra permanente sul brigantaggio, Biblioteca e Casa di Giustino Fortu-
nato e Museo della Civiltà Contadina in compagnia del regista ottantatreenne Luigi Di Gianni. Ore 14 – Pranzo convenzionato a 18 euro presso il ristorante “La Pergola” a 300 mt dal Palazzo Fortunato (Su prenotazione al numero Tel. 0972-721179). Ore 16 – Presentazione del progetto “Turismo della Tradizione” – B&B Villa delle Rose – Monticchio – Incontro-dibattito con i sindaci e i presidenti dei centri e circoli per gli anziani del Vulture Alto Bradano. Ore 17 – Presentazione in anteprima nazionale del docfiction “Carlo Gesualdo” del m° regista Luigi Di Gianni e presentazione del cofanetto dei suoi film con biografia. Ore 17,30 – Presentazione del progetto video “I Laboratori della Tradizione”. Ore 17,30 – Visita ai Laboratori della Tradizione per bambini e adulti con la collaborazione dei nonni del Vulture. Ore 18 – Buffet di dolci tipici. cultura@luedi.it
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Venerdì 4 aprile 2009
Agata, Rita e Daniele dal Moon Light allo Ziggurath. Tutto in una notte
Giovani talenti in tour MATERA - Dalla musica al sociale. Dall'entertainment solutions al gemellaggio tra locali lucani. Ecco alcuni degli elementi emersi ieri durante la conferenza stampa che si è svolta presso lo “Ziggurath Club” di Matera per la presentazione dell' “Arservice tour”. Erano presenti la titolare della società milanese “Arservice” Vilma Stefanini, il tour manager Arservice Basilicata Daniele Atlante, Rossella Genzano titolare del locale notturno “Moonlight” di Potenza e Beniamino Falcone titolare dello “Ziggurath Club”. Promozione musicale da collante tra i due capoluoghi lucani con i protagonisti della trasmissione di Canale 5, “Amici” e non solo. Saranno due giovani talenti, tutti al femminile con il cantante Daniele Stefani a caratterizzare la collaborazione tra i due locali notturni, il “Moon Light” di Potenza e
lo “Ziggurath Club” di Matera, grazie all'apporto della “Arservice” che «porterà in Basilicata altri eventi legati alla solidarietà sempre se riusciremo a sensibilizzare anche le Istituzioni locali». L' evento, che segna l'avvio della collaborazione è previsto per domani a Potenza con Stefani, la cantante Rita Comisi (partecipò alla 5^ edizione) e la ballerina Agata Reale (partecipò alla 6^ edizione) e conclusione a Matera per un drink all’una di notte allo “Ziggurath Club”. Mentre, il 18 a Matera con la dee-jay Giulia Salvi di All Music tv e di Virgin Radio. Vilma Stefanini, titolare della Arservice, ha annunciato di volere portare in Basilicata due iniziative di solidarietà , denominata una "Tommy nel Cuore", che raccoglie fondi per opere di interesse sociale nel ricordo del piccolo Tommaso Onofri e l'altra "Oltre ogni Senso" con il cantautore Stefani (lo
In alto la presentazione dell’evento e Giulia, sotto Agata, Rita e Daniele
AGATA E RITA
DANIELE STEFANI
DIRETTAMENTE dal talk show di “Amici”, per la prima volta a Matera: Agata Reale e Rita Comisi. La Comisi, classe '85 canta dall' età di 9 anni, e da uno con il cantante Daniele Stefani. E' nata a Itamarajn - Brasile. “Sono stata adottata da una famiglia siciliana a soli 4 mesi” -ha dichiarato la cantante - Ho vissuto a Messina fino all'età di vent'anni quando un bel giorno decisi di fare i provini per entrare a far parte del programma di Maria De Filippi "Amici", la 5^ edizione dove mi sono classificata terza ed attualmente vivo e lavoro a Roma. Amo la musica e il mio genere è quello pop - melodico. Numerosi i progetti e i concerti” . La Reale, ballerina classica e contemporaneo e moderno è nata a Catania, anche lei classe '85 . Dopo tanti studi dal 2004 ha lavorato nella compagnia "Teatro Dance Company" di Renato Greco. Partecipa ai vari concorsi regionali, nazionali, internazionali ed europei classificandosi sempre tra il primo ed il terzo posto. Tra i più importanti balletti classici da lei interpretati: La Bayadere, Lago dei Cigni ed Excelsior. Nell' anno 2006/2007 entra a far parte della scuola televisiva più famosa d'Italia, “Amici” classificandosi al secondo posto. Attualmente la ballerina della 6^ edizione di Amici è inviata di “Verissimo”.
di MIMMO MASTRANGELO
SUL palcoscenico il costume che indossa l'attore solitamente è funzionale all'ambiente e al tempo in cui svolge la vicenda narrata. Dando connotazione anche al pensiero, alla parola e ai sentimenti dei personaggi i costumi di scena sono diversi da piece in piece. Ma non è sempre questa la regola. Anzi per Ulderico Pesce non è per niente questa la regola, in quanto il suo costume di scena (sempre lo stesso) è una costante che sta appiccicata indissolubilmente alla pelle di un teatro di impegno civile (e politico). E' da quando fa l'ideatore dei suoi spettacoli che il regista-attore rivellese veste gli stessi panni. Non c'è personaggio o storia che tenga, Ulderico Pesce si presenta imperterrito con uguale divisa: una camicia bianca di cotone (di tanto in tanto può essere anche rosa o accompagnata da gilet), pantaloni grigio topo di gabardine e mocassini neri. Imperterrito con lo stesso costume da sempre, tant'è - come conferma lui stesso - camicia e pantaloni sono ormai lisi. Ma quello che va riconosciuto è che nel costume di Pesce c'é il sof-
...E GIULIA LA VJ
«SECONDA volta in Basilicata, ma la prima per la città di Potenza e Matera». Così ha dichiarato il cantante milanese Daniele Stefani, l'unico in Italia che si esibisce anche con interpreti L.i.s. (lingua italiana dei segni). Lo scorso 21 marzo Daniele ha tenuto un concerto a New York al Kenny's Castaway uno dei locali più famosi cella città americana. “Una vita per la musica”. Daniele, classe '80, sin da piccolo ha intuito la straordinaria bellezza e la forza comunicativa del linguaggio musicale. A dieci anni ha studiato chitarra classica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. Una corposa carriera che l' ha portato a nuove collaborazioni, tra cui quella con Nicolò Fragile che diviene arrangiatore e produttore artistico dei brani che compongono il terzo album di Daniele, uscito nel febbraio 2008, intitolato “Punto di partenza”. L'album è stato anticipato da “Oltre ogni senso” e “Niente di speciale” . Lo stesso brano ha avuto come seguito un videoclip di contenuto sociale per dare conferma e seguiti al progetto “Oltre ogni senso “ che sta portando avanti a sostegno delle persone sorde. Lo stesso brano è diventato anche un duetto con Sarah Maestri, il ricavato verrà devoluto all' ENS (Ente Nazionale Sordi).
La divisa del “cameriere” delle verità scomode fio (e la resistenza) del suo teatro, vi è racchiusa un' identità attoriale, vi è dentro una pulsione di teatralità in cui l'arte della scena si erge a esperienza viva, forte, dinamica, si erge a fragments di pensiero, di voci, di fatti che cercano di racchiudere un senso. Il senso, naturalmente, di un teatro che colloca al centro l'uomo nelle sue implicazioni storiche, antropologiche e sociali. All'apparenza si potrebbe dire che Ulderico Pesce indossa la divisa di un “cameriere”, ma serve al pubblico pietanze-altre. Quel suo costume è un tutt'uno con un procedimento di comunicazione inteso come atto organico e politico, ricerca della verità (civile) spinta, a volte, fino all'estremo. In Ulderico Pesce tutto ciò che è teatrale sta dentro anche nella leggerezza di una mise. Il suo è un teatro che scrive se stesso e cerca di restituire una visione linguistica, dialettica e problematica della realtà attraverso come ci si presenta sul palcoscenico. Il costume di Ulderico Pesce è una maschera, nel senso che - come puntualizza Dario Fo - indossare una maschera sulla scena vuol dire non mentire né a stessi. Né al pubblico. cultura@luedi.it
scorso 21 marzo si è esibito a New York al Kenny's castaway) che si esibisce con operatrici della Lingua dei Segni per i sordi. Ha concluso : «Inoltre vogliamo coinvolgere le band lucane per le nostre serate nei locali della vostra stupenda regione. Per tanto è utile contattare il nostro tour manager della Basilicata, nella persona di Daniele Atlante al riferimento 346-6018627». «Contiamo di proseguire e affiancare i loro progetti hanno dichiarato la potentina Rossella Genzano del “Moon Light” e il direttore artistico materano Bruno Nicoletti dello “Ziggurath Club». All' orizzonte, quindi, una stagione estiva brillante e densa di divertentimento «anche con una futura location estiva presso uno stabilimento balneare della nostra terra» - ha concluso Nicoletti. cultura@luedi.it
DA “ALL MUSIC” a Matera. Giulia Salvi Vj di All Music e dj di Virgin Radio sarà ospite del club materano “Ziggurath” in via XX Settembre sabato 18 aprile. Live set Mr. Frank. Giulia è una delel poche donne nel settore, solitamente la scena è calpestata soprattutto da dj uomini. La Salvi Vj di All Music dal settembre del 2007. Ho condotto fino a luglio 2008 la Classifica Ufficiale Indie e Off Live. Da settembre 2008 conduce All Music Loves Indie. “Intervisto regolarmente band italiane ed internazionali. Ho intervistato band del calibro di Babyshambles, Goose, Linea 77, Baustelle, Paul Stanley dei Kiss, Late Of The Pier” - ha affermato la Salivi, che vanta anche una lunga carriera anche di modella -. Ha proseguito - “Speaker di Virgin Radio da luglio 2008, dove conduco Rock In Translatio”. Dj di musica indie da marzo 2008. “Ho suonato in locali come il Rocket (dove ho fatto la mia prima serata in occasione della prima data europea dei MGMT), Circolo degli Artisti di Roma, Boulevard Music Club, Magazzini Generali di Milano, Toilet. Da Gennaio 2009 e DJ resident della serate più alla moda di Milano Punks Wear Prada”. Evento Arservice da non perdere per il 3^ sabato del mese di aprile.
In anteprima a Moliterno il recital che ricostruisce la storia degli arbereshe lucani
Ulderico presenta “La sposa di Scanderbeg” dii GERARDO TEMPONE MOLITERNO - Penultimo appuntamento stasera con la rassegna ”Le valli del teatro”, nell'ambito della stagione teatrale 2008/2009.Con sipariom alle ore 21, presso il cine teatro Pino, il Centro Mediterraneo delle Arti mette in scena “La sposa di Scanderbeg” di Ulderico Pesce. In questo lavoro si racconta di un periodo cruciale della storia dell'Europa e dell'Oriente, attraverso le gesta eroiche del grande condottiero albanese Giorgio Castriota Scanderbeg. Questi, figlio di un nobile feudatario albanese, a seguito di una bruciante sconfitta subita dal padre per mano dell'esercito turco, venne ceduto in ostaggio ai vincitori unitamente a suoi tre fratelli. E nonostante nel corso della prigionia, per il valore mostrato con le armi, fu ossequiato con la concessione di vari onori oltre ad alte cariche militari, riuscì a fuggire ed a rientrare in Albania. Qui, grazie alla fama che si era creata, non gli fu difficile radunare sotto il suo comando tutti i combattenti albanesi e scacciare i turchi dalla sua patria Convertitosi nel frattempo al cristianesimo, non lesinò di aiutare numerosi regnanti dell'occidente, Santa Sede compresa, nella lotta con-
tro gli infedeli. Ma allorquando si accingeva a sferrare al Sultano turco l'attacco risolutivo, muore colpito da ictus mentre si prepara a salire a cavallo. Nello spettacolo è narrato lo scontro etnico-religioso tra cristiani e musulmani, senz'altro il più importante della storia, con l'Albania a fungere da separazione tra due culture e due religioni differenti. Nelle spettacolo, inoltre, Pesce narra delle varie ondate migratorie che dall'Albania si sono riversate in Italia, a partire dal 1399. Si narra del loro arrivo, della na-
scita dei nuovi paesi in cui hanno vissuto, degli usi e delle tradizioni culturali che hanno portato, del rito greco-bizantino, delle musiche, degli strumenti arberesche e dell'intreccio culturale che si è creato con le culture indigene preesistenti. Oggi, infatti, chi intende comprendere la cultura, il rito e la religione greco-bizantina, non può esimersi dal visitare uno dei cinquanta paesi d'Italia di cultura arberesche dove s'insediarono e vivono i discendenti di Scanderbeg in fuga dall'Albania musulmana.
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TEATRO
Weekend
Venerdì 3 aprile 2009
Al Don Bosco con la farsa “Avenn’ putenn’ paenn”
La Cundana la prima volta senza Gigino La Bella di FRANCESCO MENONNA PER LA prima volta la compagnia teatrale La Cundana di Gigino La Bella reciterà senza il suo artista di riferimento. Questa sera, infatti, alle 21, presso il Teatro Don Bosco di Potenza, andrà in scena la commedia dal titolo: “Avenn' putenn' paenn', farsa dialettale in tre atti scritta da Gigino La Bella e Pasquale Caianiello. La regia è affidata a Franco La Bella la scenografia di Ettore Cortellessa. L'allestimento scenico è affidato a Michele Arcieri, il trucco al centro estetico Reneja, la suggeritrice Mariolina Lopez, le luci e fonica saranno curate dal Teatro Don Bosco. La commedia sarà proposta anche domani sera alla stessa ora. Gli interpreti sono Patrizia Amati nel ruolo di Anna, Vito Mecca nei panni di Ciccill',
Mattia Tito nelle funzioni di Michelin' Gigino Laurita interpreterà Don Ernesto, la parte di Zi Nicola è affidata a Lello Ricotta, Mast' Vit' sarà interpretato da Franco La Bella, Antonio Grimolizzi sarà Giuvann', Antonio Baione sarà N'Donio, Teresina verrà interpretata da Marilina Siesto, Salvatore La Bella sarà Gigino, Don Eugenio verrà interpretato da Angelo Cirigliano, Pia Cusato sarà N'Dunetta, Manuela La Bella reciterà il ruolo di Giusy, Adele Nigro, Betty, Roberto Laguardia interpreterà Peppino, Maria Agnese Lovito vestirà i panni di Rosetta. La prima commedia del dopo Gigino La Bella, artista dialettale potentino nato il 5 novembre del 1925, scomparso il 9 maggio del 2008. La Bella è cresciuto nel centro storico di Potenza nel vico Addone
Con Pirandello alla Scaletta MATERA - "L'uomo dal fiore in bocca". Ecco l'appuntamento previsto per venerdì nell'ambito dei Percorsi Letterari del Circolo La Scaletta di Matera. L'evento inizierà alle ore 19, e sarà un incontro dedicato a "L'uomo dal fiore in bocca" di Luigi Pirandello. La serata è stata curato da Rosalba Demetrio, prevede la presenza di Antonello Morelli e Nicola Clemente, nonché la partecipazione straordinaria di Antonio e Davide Giampietro. «Certamente un notevole banco di prova per i giovani interpreti» - comunicano in una nota gli organizzatori. L'uomo dal fiore in bocca andò in scena per la prima volta il 21 febbraio 1923 al Teatro degli Indipendenti di Roma per la Compagnia di Anton Giulio Bragaglia. Il testo, che nel titolo sembra indicare il "soggetto" di un quadro, è il lucido delirio di un uomo colpito da un male incurabile, un personaggio dostoevskianamente su una soglia: quella della morte. Il dialogo - quasi un monologo - con un interlocutore casuale incontrato a
una delle cundane più belle e antiche del capoluogo, demolita negli anni settanta e proprio per questo La Bella scrive la poesia “Cundana Mia”. La Bella ha cominciato a calcare le scene con il teatro del Sacro Cuore dove comincia ad imitare da bambino i protagonisti della scena locale. Il compianto attore in vernacolo ha cominciato a collaborare per diversi anni con emittenti radiofoniche locali, numerose le iniziative per diffondere il teatro il dialetto potentino nelle giovani generazioni. Intorno al 1960 collabora con la trasmissione Il Bucaniere. Le commedie scritte da La Bella è stata Mbruogl'a Lu Pagliar', successivamente Avenn' Putenn' Paenn', Visceledda, Lu Cuntratt d'matrimonio, L'Angelo d'Bona Nova, Nu Scherz d'Carnuval, La Prima d'Aost, Ati Temp' e So'
Gigino La Bella in una delle sue commedie
Tutt' malat' d'cerviedd. Una commedia piena di valori, legati alle tradizioni di un tempo difficile dove far denaro era pressoché difficile. La mancanza di veri e propri punti di riferimento in ambito lavorativo rappresenta il veicolo portante dell'opera. I responsabili della compagnia La Cundana hanno inteso ringraziare la Coope-
Pugliese e Greche chiudono il Festival delle chitarre
Gran finale” a sei corde di MARIA ANNA FLUMERO
mezzanotte nel caffè notturno di una stazione ferroviaria, è in realtà l'occasione per una implacabile radiografia della nostra comune, ordinaria esistenza. L'uomo dal fiore in bocca è uno dei tanti personaggi-filosofi pirandelliani; il dramma è una laica meditazione sulla morte, che cancella ogni esperienza dei sensi. Una serata con la cultura da non perdere. m.a.f.
Teatro e solidarietà in scena a Villa d’Agri VILLA D'AGRI - Solidarietà e teatro, il binomio messo in campo dal Lion's Club “Marsicovetere - Valle dell'Agri”. L'associazione allo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica su problematiche che contribuiscano a meglio formare una cultura del dare, si è resa promotrice di alcune manifestazioni. Tra queste, lo spettacolo teatrale “47 Morto che parla” di Edoardo Scarpetta a cura del gruppo “I saltimbanchi” in programma stasera, alle ore 20.45, presso il cine teatro Eden. E' questa una delle commedie meno conosciute del grande Scarpetta, anche se diversi scrittori ultimamente l'hanno ripresa e rivisitata, adattandola ai tempi moderni. Un due atti dalla trama esilarante e di sicuro divertimento per gli spettatori. La vicenda si svolge nell'abitazione della famiglia Bottiglieri, trasformata in pensione e dal nome che è tutto un programma: “Pensione della tranquillità”. Un giorno si presenta chiedendo di fittare una camera un certo Luciano Paternò, individuo strano e losco, che dopo qualche ora viene arrestato dalle forze dell'ordine. Nel corso delle operazioni di pulizia della stanza, sotto il letto viene ritrovata la valigia del Paternò che, una volta aperta, mostra il suo incredibile contenuto: 500 milioni delle vecchie lire. Questa scoperta, invece di cambiare in meglio la vita dei coniugi Bottiglieri, li rende protagonisti di un'incredibile serie di problemi, con una sequenza di colpi di scena che avvincono lo spettatore facendolo quasi partecipe attivo della sorte dei protagonisti. Intorno ai due ruotano una serie di personaggi, con carattere e personalità diverse: chi estroverso, chi estremamente comico, chi particolarmente pericoloso, chi notevolmente frivolo e superficiale. Il tutto in un crescendo d'ilarità e divertimento. L'ingresso allo spettacolo è gratuito. Eventuali donazioni volontarie saranno devolute all'Associazione Italiana Lions per il Diabete. Gerardo Tempone
rativa Venere per aver messo a disposizione i locali per permettere lo svolgimento delle prove. La cooperativa Venere si occupa dal 2006, anno di costituzione di organizzare servizi di assistenza, di accompagnamento e cure domiciliari per anziani, malati e disabili di ogni genere. La sede è sita in via Ciccotti. f.menonna@luedi.it
MATERA - Domani sera e domenica il II Festival Internazionale delle chitarre chiuderà i battenti per l'edizione 2009. Infatti “Culturée chitarristiche” saluta il pubblico materano e non solo con un doppio appuntamento. Ospiti d' eccezione: Roberto Pugliese e Bachir Gareche. Gli artisti provengono da rispettivamente dall'Argentina e Algeria, tutto per «raccontare due sonorità e ritmi profondi e coinvolgenti»- comunicano gli organizzatori dall' Associazione culturale Culturée. Sabato alle ore 20 appuntamento presso Palazzo Lanfranchi, con il maestro Pugliese. Ingresso in via eccezionale assolutamente gratuito. Un recital che racconta le emozioni ed il “sabor” del tango argentino, sulle sei corde del prodigioso artista. Il concerto è gratuito, e si terrà in occasione della Mostra allestita presso Palazzo Lanfranchi. «Questa scelta punta a valorizzare la forte relazione fra le arti, valore su cui l'associazione Culturèe da sempre crede ed in cui costantemente investe»- dichiara Lindo Monaco, Direttore Artistico del Festival Culturèe Chitarristi-
che. Domenica sarà poi la volta di Bachir Gareche, «artista algerino, maestro di percussioni, sarà il protagonista, con la sua darbuka, strumento della tradizione algerina, e le calde sonorità della sua voce, l'esibizione del trio con cui ha realizzato il “Voyage”, il repertorio che sarà presentato al pubblico materano in occasione dell'ultimo concerto in cartellone». L'appuntamento è presso l'auditorium del Conservatorio, in Piazza del sedile a Matera, a partire dalle ore 20.30. Il prezzo del biglietto per questo spettacolo è di 10 euro in prevendita presso la Libreria Mondatori, in via del Corso a Matera. Culturèe accenna comunque un primo bilancio della manifestazione, nelle parole di Vincenzo Dottorini, Presidente di Culturèe, «la serata dei Manomanouche ha confermato le buone sensazioni del concerto di Irio De Paula. Il pubblico gradisce le nostre scelte e ci sostiene e per questo lo ringraziamo. Il festival volge al termine e negli gli ultimi due appuntamenti di sabato e domenica prossimi speriamo in un finale altrettanto partecipato». cultura@luedi.it
L’Onda libera di Modena City Ramblers MODUGNO - Continuano gli appuntamenti musicali al New Demodè disco club di Modugno, in provincia di Bari, dove stasera si terrà il concerto della folk band emiliana Modena City Ramblers, che presenta il nuovo album “Onda libera” uscito un mese fa. I Modena City Ramblers sono nati nel 1991 da un gruppo di amici intenzionati a suonare la musica folk irlandese, le cui sonorità rimangono ancora oggi, anche dopo il passaggio ad altri generi, come, in particolare, il rock. Caratteristica dei Modena City Ramblers, fin dagli esordi, è quella di utilizzare brani strumentali della tradizione popolare (irlandese, scozzese, celtica, e poi anche klezmer, balcanica, italiana) come basi per loro brani o come riff o come assolo. Talvolta l'origine di questi brani è sconosciuta. Il nome della band, scelto in occasione di un concerto in un locale di Modena nel giorno di San Patrizio, è un omaggio ai Dublin City Ramblers, una specie di
gruppo di "liscio irlandese". Ma il gruppo di musicisti modenesi nei loro brani portano anche tracce delle radici emiliane. Originariamente il nome deriva con molta probabilità dal gruppo folk americano New Lost City Ramblers, formatosi nel 1958 a New York. Negli ultimi anni i Modena City Ramblers hanno attraversato momenti di intenso cambiamento. Il nuovo al-
bum “Onda Libera” è l'undicesimo capitolo discografico dell'ormai quasi ventennale storia dei Modena City Ramblers, e segna il momento della svolta. Un grande disco, con i suoni della tradizione della band. Si compone di dodici canzoni, scritte, arrangiate e prodotte dagli stessi Ramblers, che per le registrazioni fanno quasi tutto da soli, avvalendosi della collaborazione
alle fisarmoniche e tastiere di Leonardo Sgavetti (in tour con la band dall'anno precedente) e di pochi altri contributi esterni. Un concerto da non perdere, quello di venerdì al New Demodé, da godere tutto d'un fiato. L'inizio del concerto è alle ore 22. Dodici euro il prezzo del biglietto. Info. 0805227296. Biagio Tarasco cultura@luedi.it
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Venerdì 3 aprile 2009
Salsa e dance Xxl Rimirando le stelle Ecce Lignum Viaggio nella storia Ariba Da Costa
Salsa e merengue per il sabato sera? Pullulano gli eventi dedicati anche al divertimento nella città dei Sassi. Appuntamento con Chris e Dany nel Club Xxl di Matera in via la Martella. Start alle ore 22.30. Il programma prevede anche disco dance 80/90, live raggaeton show e non solo. Per informazioni contattare direttamente il club o la direzione artistica al 347.6235762.
“Incontri di astronomia”. Ultimo appuntamento sabato al Centro di Geodesia Spaziale con “La terra vista dalla spazio” e visita guidata alla struttura. Appuntamento alle ore 17.30. Gli incontri di studio sono stati organizzati in occasione dell' anno Internazionale dell'astronomia con il Circolo Culturale La Scaletta di Matera e Giuseppe Bianco dell’Asi.
“Ecce lignum Crucis - La Passione tra fede, arte e musica”. Sabato alle 19.15 presso la chiesa dell'Annunziata” (rione Piccianello) la Polifonica Materana “Pierluigi Da Palestrina”, diretta da Carmine Antonio Catenazzo, in un «itinerario musicale attraverso la Passione di Cristo. Un tema che, nella polifonia sacra di tutti i tempi, ha occupato ed occupa un posto di rilievo».
“Per una storia del patrimonio storico-ambientale in Basilicata uomo, ambiente e territorio dall'illuminismo all'unità nazionale. Popolo e borghesia nel Risorgimento: dall'età delle rivoluzioni alla conclusione unitaria”. Appuntamento stasera, alle ore 18.30, presso il Centro Levi di Matera. Relatore Giampaolo D'Andrea. Ingresso libero.
Fusioni ed etnie del mondo questa sera con “Antonio Da Costa Quartet” presso il club “Ziggurath” di Matera in Via XX settembre n 23. Antonio Da Costa compositore, cantante, chitarrista e arrangiatore travolge in ogni sua tappa. Tra i suoi successi “Tequila boom boom” e “Parranda”. Una “Serata in movimento” da non perdere. m.a.flum
Il quartetto proporrà standard americani e arie napoletane
Alle Botteghe “Jazz 4 friend” tra musica e buona cucina di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - “Jazz 4 friend” domenica a Matera. L'esibizione si svolgerà presso “Le botteghe” , ristorante tipico nei Sassi di Matera. Il quartetto è formato dal materano Lorenzo Nicoletti alla batteria, Andrea Gargiulo al pianoforte, Mino Lacirignola alla tromba e flicorno e Gianfilippo Direnzo al contrabbasso. «Suoneremo standard della tradizione americana jazz e in più alcuni brani della tradizione napoletana rivisitate dal maestro Andrea Gargiulo -ha dichiarato a
margine dell'esibizione il quartetto - Si prevede l'inizio del concerto alle 21.30». Conosciamoli meglio. Mino lacirignola è nato in Belgio, clase '57 ed inizia gli studi musicali Presso l'Académie Royale d'Ixelles a Bruxelles. Trasferitosi in Italia nel 1972 si diploma in Tromba al Conservatorio di Bari e successivamente entra a far parte dell'organico della Jazz studio orchestra di Paolo Lepore. Con la prestigiosa big band pugliese suona con alcuni fra i grandi del jazz ed ha partecipato ad innumerevoli festival e concerti in Italia e nel mondo, Dal no-
vembre 2005 è docente nell'ambito dei Corsi Accademici in Jazz del Conservatorio di Bari. Andrea Gargiulo, napoletano, classe '68, inizia giovanissimo lo studio del pianoforte con la madre. Ben presto inizia ad interessarsi di jazz e popolar music collaborando con Carlo Missaglia alla trascrizione e rielaborazione delle musiche del documentario trasmesso dalla Rai sulla vita e le opere del compositore Enrico De Leva, ed eseguendole. Nel 1990 è docente di jazz ai corsi di perfezionamento di Zumaia (Spagna) con colleghi quali György Sandor (pianoforte), Maxence Larrieu (flauto), esperienza che ripeterà l'anno successivo. Ha insegnato Popular music presso i corsi Siss dell'Università Federico II di Napoli dal 2003 al 2005 ed è attualmente docente degli stessi presso l'Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; è docente dei corsi jazz di primo e secondo livello del conservatorio “N. Piccinni” di Bari, direttore della Big Band del corso di I livello e direttore dell'Orchestra giovanile della Provincia di Brindisi. L'altamurano Gianfilippo Direnzo, laureato in lettere ha studiato basso per quattro anni presso “Il Pentagramma” di Bari. Partecipa a numerosi seminari
A sinistra Lorenzo Nicoletti e sopra Gianfilippo Direnzo
e workshop, tra cui i corsi di specializzazione jazzistica di "Siena Jazz" e "Umbria Jazz". Da circa sei anni si dedica anche allo studio del contrabbasso. Si esibisce in diversi contesti, principalmente jazz: in Italia, e anche all'estero (Francia, Svizzera, Albania). Ha collaborato con diversi musicisti del calibro nazionale ed internazionale. Lorenzo Nicoletti è batterista
autodidatta, cominciando all'età di 13 anni. Dal 1996 al 1998 frequenta i corsi di batteria jazz presso la scuola “Onyx jazz club” di Matera. Scopre così il raffinato mondo del jazz, del funky e dei ritmi sincopati della fusion. Attualmente suona prevalentemente con formazioni in trio e quartetto e collabora con diversi musicisti. cultura@luedi.it
AL SOUND CAFÉ
Mimmo e Gia Young a tutto reggae MATERA -Sabato sera a Matera “Dance Hall Time”. Start alle ore 23 con Mimmo “superbass” Pizzutillo e il giovanissimo singer Gia Young. L'evento è organizzato da Bobo Sind e l'agenzia “Immaginotte”. Appuntamento al “Sound Cafè” in via Lucana. Nuovo imperdibile appuntamento con la musica reggae. Ospiti del club materano due artisti baresi, il veterano selecta Mimmo e il giovanissimo singer Gia Young. Il primo è fra i primi promotori di musica reggae in Italia, è fra i fondatori del gruppo musicale Different Style nei primi anni '80. Suc-
cessivamente comincia una lunga attività di dj e collezionista discografico specializzato in reggae e world music. Le sue residenze in vari club baresi a metà anni '80 proponevano, oltre al reggae, il meglio della musica africana ed del rap americano, con qualche anno di anticipo sulla successiva popolarità di questi generi in Italia. Operatore culturale in varie esperienze di associazionismo e autogestione a Bari durante gli anni '90 (Giungla, Fucine Meridionali, Coppola Rossa). Nel 1991 crea la fanzine "Vibes" insieme a Pier Tosi, successivamente divenuta il primo si-
to internet italiano dedicato al reggae (www.vibesonline.net). A metà anni '90 è fra i fondatori del sound system reggae I&I Projget, di cui è tuttora silecta. Dal 2001 è tra i promotori di Bass Culture snc, società con la quale promuove tour di grandi artisti internazionali e organizza festival e concerti in tutta Italia. Dai centri sociali alle discoteche, dalle radio alle feste di strada, lo spettro sonoro di Superbass può agevolmente variare dal reggae alla musica africana, dalla musica popolare italiana alla musica elettronica, attraverso un'attitudine culturale che può es-
sere denominata come world music. Gia Young é un giovane singer nato nella provincia di Bari; si é avvicinato alla musica in levare attraverso un passaggio a molti noto ossia l'amore per la black music e l'hip hop. Gia Young ha composto diversi pezzi che gli hanno permesso di sperimentare , migliorare e farsi notare giorno dopo giorno. Ora il singer barese é prossimo alla produzione di nuove tunes e alla realizzazione di un disco che comprenderà sia inediti che pezzi già pubblicati e diffusi in precedenza. m.a.flum.
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il TREND
Venerdì 3 aprile 2009
Svariati modelli: dalla “raffinata” alla “felina” La tendenza delle bag della primavera-estate
Le vostre borse? Meglio se tonde
ono l’accessorio per eccellenza a cui le donne non rinuncerebbero per niente al mondo. Le borse. Risolutamente trendy, le nuove bag esibiscono forme arrotondate e curve voluttuose. Contorni morbidi e dimensioni generose caratterizzano i modelli della primavera-estate, che non passeranno certamente inosservati. La borsa, che si rispetti, presenta le forme, i colori e le linee più diverse. Ecco alcuni esempi di “modelli”, che si vedranno molto in questo periodo. C’è la “raffinata”. Spiccano per la loro eleganza e la perfezione delle linee, le borse “a mezzaluna”, ne sono da esempio alcune firmate Bulgari. Pelle liscia dalla tenera tinta nocciola, adatte per la stagione; curve ammalianti e ansa in metallo bicolore: tutti dettagli che completano lo stile impeccabile di questi esempi. Ancora una volta, questa maison e molte altre, danno prova della loro maestria non solo negli accessori in generale, ma soprattutto nella pelletteria. Ci sono poi quelle “rock”. L’estate sarà uno show grazie ai “disegni” della Rykiel. La maison francese dà il via ad una nuova stagione scandita da accessori originali, nelle forme e nei dettagli. Lo dimostrano le borse, prevalentemente in pelle nera, ornate da borchie e strass: per la rockstar che c’è in voi. Ideali per completare il vostro look ed essere le regine della pista. Spazio anche alla “discreta”. Un esempio? La borsa “Pomodorino” di Fendi, con forme generose e rotonde. Estremamente elegante, è fatta per ornare tutte le mise, dalle più semplici alle più sofisticate. Il modello, dall’apparenza sobria, presenta dettagli accuratamente studiati, come gli elementi dorati che si fondono con la pelle e un prezioso laccio-cintura ton-sur-ton. Una borsa discreta e raffinata che vi accompagnerà ogni giorno, dal mattino alla sera. “Felina”. Anche questa sarà protagonista delle vostre giornate. Dopo le “sue” bellissime scarpe è difficile non cedere alla tentazione delle borse Jimmy Choo. Tanti modelli chic, raffinati, dai volumi
S
smisurati, in un’ampia palette di colori. Uno su tutti il modello Mandah L, un vero e proprio oggetto collector in pelle di vitello stampata leopardo. Infine c’è la “shocking”. Vi piace lo stile rock e disinvolto che caratterizza le vostre bag, in ogni stagione. Colore elettrico, manico a catena e dettagli in metallo argentato impunturati o applicati sul modello. Un borsa trendy che osa imporre il proprio stile sempre e comunque. Quando il rock ispira la moda, ebbene dire di sì senza esitare. E allora, cosa chiedere di meglio per appagare i vostri lussuosi desideri? Non vi resta che scegliere. al. s.
Pillole di bellezza Intramontabile rosso sulle labbra IL rossetto rosso ci farà superare la crisi economica che sta attraversando il mondo in questo periodo? Forse no, ma sicuramente è una delle soluzioni adottate da moltissime star in questi giorni bui della nostra storia. E non è una cosa recente: già in passato le labbra rosso fuoco sono state una sorta di cura contro la crisi economica. Linda Cantello, una make up artist inglese, che attualmente lavora per Giorgio Armani, spiega così il fenomeno del rossetto rosso: “Indice imprescindibile di certi momenti storici è un modo facile per tirarsi su. E poi è un gesto nostalgico, carico di poesia”. Moltissime dive e personalità importanti del passato hanno usato questo colore sulle loro labbra, entrando nel mito: Evita Peron, Coco Chanel, Marilyn Monroe, Marlene Detrich, Ranja di Giordania… Ma oggi scopriamo anche che il rossetto rosso è una sorta di oggetto consolatorio. Estée Lauder dice, ad esempio, che dopo l’11 settembre, la vendita di red lipstick ha subito un’impennata. Il rossetto rosso ci farà uscire dalla crisi? Bastasse così poco...
Casa dolce casa Sulle pareti ornamenti particolari dalle fibre vegetali
Tappeti e tessuti “naturali” SO FAR e So Near sono uno dei brand di design, che esporranno la loro nuova collezione in occasione del “Fuori Salone 2009”, evento che si terrà insieme al “Salone del Mobile”, dal 22 al 27 aprile prossimo a Milano. SoFar e SoNear ci presentano una collezione molto particolare. La loro “Natural Collection”, in uno showroom tutto innovativo. La singolarità di “Natural Collection” consiste nell’essere un progetto di design sostenibile che ha dato vita ad una collezione di tappeti e di tessuti tutti realizzati con dei materiali del tutto naturali e certificati dal punto di vista ecologico. In occasione del “Fuori Salone 2009”, i due mar-
chi presentano il loro nuovissimo showroom, dove la collezione “Natural Collection” trova il suo spazio ideale per essere mostrato. Questo prodotto, anche molto bello dal punto di vista estetico, si compone di due linee: la prima utilizza dei materiali che nascono da delle fibre vegetali, con stampe a mano arricchite dall’oro e dall’argento; e poi abbiamo la linea di tappeti annodati a mano realizzati con delle lane tinte lasciate al naturale e con colori vegetali. Una novità in fatto di arredamento di interni. Se usati sulle pareti daranno un tocco di “riempimento” molto chic; se opterete, invece, per i tappeti, allora questi diven-
teranno ornamenti di cui non potrete più fare a meno, soprattutto nella zona living e nella camera da letto. Dai colori tenui come il senape, ai colori più forti come il marrone o l’arancio. al. s.
I più cool Un uovo di Pasqua tutto in cristallo PRIMA Classe Alviero Martini fa un bel regalo per questa Pasqua. Il brand di moda, infatti, ha inserito nella sua collezione di Home Accessories un pezzo davvero a tema per le festività pasquali: ecco a voi le uova di cristallo. A tutti gli appassionati della tradizione, che non vogliono però rinunciare allo stile, ecco delle uova di Pasqua davvero molto originali. Interamente in cristallo, costituiscono dei pezzi di design davvero molto raffinati, con satinatura che disegna i confini della nostra terra. Sicuramente un regalo molto elegante: questi soprammobili apribili possono diventare portaoggetti o cioccolatiere. Dedicato agli infaticabili globetrotter.
Una tata tuttofare con la silhouette da modella UNA tata tuttofare in casa? Se è carina può però scaturire qualche gelosia ed allora perché non pensare ad una bella giapponesina di 1 metro e 58 di altezza con 43 chili di peso, ma cibernetica? In realtà HRP-4C, questo il suo nome di battesimo voluto dal National Institute of Advanced Industrial Science and Technology giapponese, è una modella e farà il suo debutto il prossimo 23 marzo in una sfilata di moda a Tokyo, malgrado il suo incedere sia ancora un po' troppo meccanico. Il robot funziona con motori alimentati a batteria posti sul suo corpo e sul suo viso, che gli consentono di produrre espressioni del volto, di camminare e di posare come una top model, anche se con addosso una "corazza" argentata e nera.
Occhi, volto e capelli si richiamano ai fumetti giapponesi e l'obiettivo finale non è l'immissione sul mercato di un'instancabile concorrente delle attuali top model in carne e ossa, ma è legato ad altre esigenze della società giapponese. Masayoshi Kataoka che ha perfezionato il robot, ha voluto in realtà creare una base di studio da cui partire per creare robot domestici, pensati per aiutare le persone anziane o disabili; pare che il business legato alle esigenze di una società in cui l'età media sta aumentando valga 10 miliardi di dollari. Al momento il costo è un po’ alto, si parla dell’ordine di 2 milioni di dollari ed i produttori non sono intenzionati a mettere sul mercato il robot-modella..forse però ricordando un vecchio film di Alberto Sordi “Io e Caterina”, meglio rinnovare l’aspirapolvere. (g. f.)
Un calcio alla primavera CARE amiche abbiamo parlato di reggiseno? Probabilmente sì. Ma se non lo abbiamo ancora fatto poco importa. Perché da donne siamo espertissime in materia. Misure, coppe, ferretti e balconcini. Push-up. Se potessimo scegliere il reggiseno come materia per i quiz di Mike Bongiorno ci porteremo a casa il montepremi. E’più probabile, invece, che siamo meno informate sui discorsi che sulle donne fanno gli uomini. Sì, gli uomini. Quelli che dicono di essere discreti e che il fatto che raccontini in maniera dettagliata agli amici le loro avventure sia solo una leggenda metropolitana. Non credetegli. Sapete perché? Perché ci sono uomini che si vantano anche - e addirittura – con le donne delle loro conquiste. Volete che non lo fac-
ciano con i loro amici… Maschi? A me è capitato di incontrare un uomo chiacchierone. E voglio proprio condividere con voi (oggi parlo nell’orecchio delle sole donne) le sue confessioni. Candidamente questo amico mi ha rivelato di dover “rimpolpare” il suo «vivaio». Non mi pare abbia il pollice verde, dunque non parlava di botanica. Né di fiori. Ma in qualche modo di primavera sì. «E’ un po’ come avere una squadra primavera – mi ha spiegato -. Giocatori giovani, freschi. Pronti a diventare titolari». Insomma, una bella “panchina”, da mantenere in allenamento, con ragazze da convocare al momento opportuno. Il calcio non si addice alle donne. State in guardia care e giocate in difesa. Altrimenti si sfiorisce. (Vitamina)
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Venerdì 3 aprile 2009
Lory “mangiaragazzini”
Kylie e il botox
«HA l'età di mia madre, ma sembra una quindicenne. Per questo sta con i ragazzi di vent'anni, perché con quelli più maturi non riesce a farci un ragionamento». Parola di Barbara Guerra su Lory Del Santo, entrata nella Fattoria come una star (ha già vinto l'Isola dei Famosi) e diventata in un paio di settimane la più odiata dai contadini.
Belen tiene stretto Corona
KYLIE Minogue, botox perché no? La cantante ammette il suo 'peccato', ovvero il ricordo alle punturine che distentono la pelle spianando così anche le rughe. La bellissima cantante formato mignon non è dunque naturale al cento per cento. Ma con maturità rivela i suoi trucchi.
FABRIZIO Corona, da pochi giorni tornato dal Brasile dove ha partecipato al reality La Fattoria, è stato protagonista di un gossip succulento insieme alla bella Barbara Guerra. Ma è arrivata subito la smentita, e a quanto pare, la cosa non ha scalfito Belen Rodriguez che ha accolto a braccia aperte il suo fidanzato.
L’ESORDIO SU SKY UNO. E ALLA VIGILIA LASCIA LO SHOW IN ANTICIPO. TROPPA EMOZIONE?
Fiorello, il re è stanco A VOLTA sono le debolezze, le fragilità, le piccole imperfezioni a rendere più umani - e arrivabili - i "grandi". E Fiorello lo è: travolgente, instancabile, quasi sovrumano nella sua carica di simpatia e nella capacità di tenere il palco. Uno che partito dai villaggi turistici è arrivato a potersi permettere di fare quello che più gli piace me e quando vuole. Ieri speaker "cazzarone" di Radio Deejay, oggi conduttore di punta, corteggiato, coccolato, inseguito da tutte le reti. Ormai quasi un "dio" del suo mestiere. Ma che alla fine, non divino ma umano è, fatto di carne, ossa e soprattutto nervi. Che qualche volta, causa emozione, stress o eccessiva tensione, crollano. Come è successo mercoledi sera, quando la macchina si è inceppata: a dieci minuti dalla fine del suo spettacolo a Piazzale Clodio (grande esordio su Sky a partire da ieri), ospiti paganti ed "esigenti", abituati ad avere da uno come lui il 300% , Fiorello è crollato. Prima ha interrotto lo show poi, con il pubblico in attesa e convinto che si trattasse di un pesce d'aprile, è rientrato a scusarsi: «Perdonatemi, ci sono serate in cui uno sente che le cose non vanno per il verso giusto. Mi dispiace ma preferisco finire qua» Eppure fino a quel momento lo spettacolo era stato divertente, in particolare la parodia del David Letterman Show con scrivania e diapositiva di Manhattan che Fiorello fa a metà spettacolo. L'ospite è il sindaco di Roma Gianni Alemanno, presentato così: «Ha fatto parte del movimento contro la flatulenza: boia chi molla». Poi, Fiorello lo incalza sulla sua città: "Ci sono più buche nei campi da golf dell'Olgiata o sul Lungotevere di Testaccio?". E Alemanno: "D'accordo sul Lungotevere, ma risolveremo presto il problema". Emozione, stress, "ansia da prestazione", forse. Di sicuro troppa è stata la tensione dei giorni precedenti, troppi gli ospiti famosi (da Alemanno alla Cucinotta, da Ronchi a Luca Cordero di Montezemolo) accorsi ad applaudirlo e a divertirsi. Non è bastata nemmeno la presenza rassicurante della figlia, la piccola Angelica, a tranquillizzarlo. Il Fiorello mito ha lasciato, per una volta, il posto al Rosario uomo vittima di sentimenti umani e anche comprensibili.
Anteprima
Milly Carlucci condurrà Miss Italia
(tv, radio, teatro) co-
Tre momenti dello spettacolo di Fiorello per Sky Uno
Comprensibile il risentimento di chi ha pagato un biglietto per garantirsi un divertimento assicurato di due ore. Comprensibile chi sostiene - come ha fatto una ascoltatrice ieri mattina a Radio Deejay - che "un bravo chirurgo non abbandona mai l'operazione a metà". Ma è anche vero che "se la mano trema - come ha replicato
Platinette - forse è invece meglio farlo". Altri che mercoledi sera c'erano raccontano che, fino all'ultimo, lo show era andato avanti alla grande, che Fiorello sembrava quello di sempre. Da Federica Pellegrini a Carolina Kostner, parecchi i casi degli ultimi mesi di fuoriclasse che non hanno retto alla tensione. (Ma poi
la Pellegrini ha fatto il record del mondo). Ma in un certo senso, è proprio questa debolezza mostrata da Fiore ad averlo riportato a un livello più umano. Il mito si è fatto, o meglio è tornato, uomo. E noi, che lo abbiamo sempre amato ma che cominciavamo a sentirlo distante, tiriamo un sospiro di sollievo.
ROMA – Per la prima volta solo una donna alla conduzione delle finali di Miss Italia. Sarà Milly Carlucci la conduttrice dell’edizione di quest’anno. La kermesse, una produzione Raiuno in collaborazione con la Miren International Spa e che quest’anno celebra i suoi 70 anni di vita, andrà in onda da Salsomaggiore Terme dal 12 al 15 settembre in prima serata su Raiuno. Confermata, inoltre, la coppia Caterina BalivoBiagio Izzo alla guida di Miss Italia nel Mondo, con serata in onda da Jesolo il 27 giugno sempre su Raiuno. Salsomaggiore e Tabiano Terme ospiteranno sia le prefinali nazionali (24-28 agosto) sia le finali (29 agosto- 15 settembre). Nelle edizioni che dal 1988 hanno visto la collaborazione tra Raiuno e Miss Italia, i presentatori sono stati Fabrizio Frizzi per 15 volte, Carlo Conti per cinque, per una la coppia Mike Bongiorno-Loretta Goggi. Milly Carlucci è reduce dal successo di Ballando con le stelle, ritenuto il miglior programma dell’anno al Premio Regia Televisiva di Sanremo. «La presenza di Mil-
Milly Carlucci
ly Carlucci a Miss Italia – ha detto Patrizia Mirigliani – è un bel regalo fatto ai settant’anni del nostro concorso perchè è un nome di prestigio di Raiuno con il quale si apre un nuovo ciclo tutto al femminile che ci incuriosisce. Milly è una conduttrice brava, popolare e rigorosa, dunque in linea con il Concorso». «Noi siamo pronti – conclude Patrizia Mirigliani - con tante iniziative e novità: dall’elezione di una Miss in ogni capoluogo di regione, e che porteremo direttamente a Salsomaggiore, in prefinale, all’uso del web e delle nuove tecnologie. Perchè noi vogliamo che a Miss Italia siano rappresentate a pieno titolo davvero tutte le regioni italiane».
Musica MILANO – La vita come “filo rosso”, con un brano che è anche un atto di accusa a tutta la classe politica. A tre anni di distanza dall’ultimo album di inediti esce il nuovo disco dei Nomadi, gruppo storico italiano tra i più longevi, dal titolo Allo specchio. Il nuovo cd è composto da dieci nuove canzoni tutte legate al tema della vita, in gran parte scritte dai fan, riarrangiamenti di pezzi raccolti in occasione dei concerti. Solamente tre le canzoni scritte dai Nomadi: La vita è mia, Senza nome e Il ballo della sedia. «E' il nostro disco migliore degli ultimi dieci anni» ha detto ieri a Milano presentando il nuovo album Beppe Carletti, tastierista e storico fondatore della band, che ha definito la raccolta «un laboratorio artigianale». «Abbiamo riarrangiato testi da ragazzi non professionisti che ci hanno
di oggi invece NUOVO CD DEL MITICO GRUPPO E FRECCIATE ALLA CANZONE ITALIANA giovani pensano di più al successo
Nomadi: «Sanremo è un baraccone» Beppe Carletti dei Nomadi
comunicato qualcosa. Il nostro slogan è prendere dalla gente per dare alla gente». Il disco comprende anche un duetto latineggiante con Jarabe De Palo, Lo specchio ti riflette, con un adattamento del
testo in spagnolo curato dallo stesso Jarabe, già trasmesso in radio e che sarà replicato in occasione di alcune serate: i primi appuntamenti lunedì prossimo a Milano allo Smeraldo e martedì al
Tendastrisce di Roma. Il ballo della sedia, è una sorta di atto di accusa alla classe politica. «Non potevamo non affrontare l’argomento – ha spiegato Carletti -. Ogni volta che apri il giornale si leggono sempre queste cose». Il brano, un blues con coro gospel, parla della «incoerenza di tutte le parti politiche» e del loro “attaccamento alla sedia». Ma durante la presentazione non è mancata anche qualche frecciata al Festival di Sanremo. «E' un gran baraccone – ha detto il batterista Daniele Campani -. Noi ci siamo andati ma con la nostra coerenza. Ci siamo sentiti pesci fuor d’acqua ma siamo contenti così. I
e alla tv, ma così snaturano la loro identità. Noi invece non siamo cambiati, siamo rimasti sempre coerenti». Di emozioni del vivere parlano anche gli altri brani: dai tormenti dell’amore (Qui e Prenditi un pò di te) alla rabbia per un amico perso in una guerra inspiegabile (Senza nome), dalla ribellione contro chi vuole impedire che tutti siano artefici del proprio destino (La vita mia) all’indifferenza verso i problemi altrui (Il nulla). Più ottimistici gli ultimi brani: Non so io ma tu, In questo silenzio e soprattutto La dimensione, poetico inno alla vita. Non è mancato anche un j'accuse contro le radio. «Preferiscono trasmettere musica straniera – ha concluso Carletti -. Hanno dei preconcetti e discriminano gli italiani, soprattutto i giovani».
54 Rubriche
Venerdì 3 aprile 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nel lavoro è arrivato il momento di passare all'azione spiazzando i concorrenti. Splendido rapporto con un Sagittario.
TORO 21/4 - 20/5
Evitate toni troppo duri con i collaboratori: sarebbero controproducenti. In amore la razionalità eccessiva vi danneggia.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Il momento nella professione è piuttosto delicato e dovrete combattere, soprattutto con l'arma dell'astuzia. In amore grande confusione.
CANCRO 22/6 - 22/7
Se non volete perdere altro tempo prezioso nel lavoro cominciate a riorganizzarvi. Un Toro vi tiene sulle spine.
LEONE 23/7 - 23/8
A guidarvi in tutte le battaglie della professione è l'intuito quasi infallibile. Cambiamenti in vista nel settore sentimentale.
VERGINE 24/8 - 22/9
Cercate di non muovervi con troppa disinvoltura nella vostra attività: i tempi sono incerti. Rapporti difficili ma stimolanti in amore.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
State giocando una partita difficile nel lavoro: attenzione a non inimicarvi nessuno. Un Acquario adorabile vi ha preso il cuore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Non prendete mai decisioni di lavoro sull'onda del nervosismo: offusca il vostro senso critico. Cuore in subbuglio.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Approfittate dell'assenza di un collega per farvi avanti e proporre qualcosa di innovativo. L'idillio continua.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Un nuovo progetto di lavoro richiede il parere di una persona esperta e di fiducia. Nuove amicizie stimolanti.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Sapete sempre prendere decisioni ragionevoli e per questo i superiori vi stimano. Incontro con un Leone imprevedibile.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
SA Leda; S petto = SALE D'ASPETTO
Non lasciatevi prendere in contropiede da un collega ambizioso e senza scrupoli. Con il partner cominciate a parlare la stessa lingua.
Televisioni 55
Venerdì 3 aprile 2009
12.00
GIOCO
21.05
PRIMA SERATA
La prova del cuoco
TELEFILM
TELERO-
20.35
E.R. Medici in prima linea
20.30
TGSATIRI-
MANZO
CO
Un posto al sole
Ficarra e Picone
21.10
FILM
21.10
SHOW
Cellular
Sabrina Nobile
21.10
RUBRICA Antonello Piroso
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -AttualitàFocus 06.05 -VideoframmentiVideocomic 06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -TelegiornaleTGR - Montagne 09.45 -CartoniTracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.10 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
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leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.00
RETE 4
ORE 21.10
IL PRIGIONIERO DI ZENDA
DALLA TERRAZZA
CELLULAR
con R. Colman, D. Fairbanks, M. Carroll - regia di John Cromwell (Usa) 1937
con P. Newman, J. Woodward, M. Loy regia di Mark Robson (Usa) - 1960
con K. Basinger, J. Biel, W. Beinbrink, G. Collins - regia di David R. Ellis (Usa) 2004
L'erede al trono di Ruritania, rapito da un usurpatore, è salvato da un coraggioso turista inglese suo sosia...
RETE 4
ORE 23.10
Alfred è di famiglia ricca ma vuole una posizione indipendente e perciò lascia la casa paterna. Sposa Mary, di scarso censo ma introdotta nell'alta società. Mary, però, ha una relazione con uno psichiatra. Alfred ottiene delicati incarichi da parte di un finanziere e nel corso di una trasferta per lavoro conosce la giovanissima Natalie. Sarà con lei che si rifarà un'esistenza felice...
RETE 4
ORE 1.55
IL COLORE DEL CRIMINE
L’UCCELLO MIGRATORE
con S. L. Jackson, J. Moore, E. Falco, R. Eldard - regia di Joe Roth (Usa) 2006
con L. Buzzanca, R. Podestà, G. Tedeschi - regia di Steno (Ita) - 1972
In una cittadina con forti tensioni razziali, in cui i neri sono in maggioranza, la bianca Brenda Martin accusa un afro-americano del rapimento del figlio. Il caso viene affidato a Lorenzo Council, un detective di colore, che non crede fino in fondo alla versione fornita dalla donna...
Andrea Pomeraro, insegnante di storia, ha un'avventura con un'allieva che poi lo ricatta. Recuperate le foto che lo accusavano, il nostro diventa il capo della rivolta studentesca e finisce in galera...
La tranquilla esistenza di Jessica Martin, insegnante di scienze in un liceo, viene sconvolta quando rimane vittima di un rapimento. Terrorizzata e completamente all'oscuro dei motivi del suo sequestro, Jessica si ingegna per riuscire a far funzionare un telefono rotto e compone quindi un numero sconosciuto nel disperato tentativo di salvarsi...
ITALIA 1
ORE 4.20
LA SOLDATESSA ALLA VISITA MILITARE con E. Fenech, R. Montagnani, A. Vitali - regia di Nando Cicero (Ita) - 1977 Nel campo militare una sorpresa turba il tranquillo tran tran di tutti i giorni. È arrivato il nuovo medico, e si tratta di una bella donna. Tutti le fanno la corte o, più prosaicamente, la spiano mentre fa la doccia. Ma solo un bel soldatino un po' ribelle riuscirà ad avere una relazione con lei: gli altri devono consolarsi con un gruppo di ausiliarie che...
Calcio da record Raiuno fa il botto RAI UNO Calcio Sport:calcio L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.53 20.34 19.49 18.49
ascolto 11.021 6.108 5.986 4.322
RAI DUE Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Voyager ai confini Tg2-medicina 33
13.33 19.38 21.12 13.53
2.248 2.206 2.156 1.601
RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Agrodolce Blob di tutto di piu'
20.37 21.11 20.14 20.00
2.830 2.373 1.790 1.729
CANALE 5 Striscia la notizia Ti va di ballare? Chi vuol essere Beautiful
20.48 21.28 19.04 13.42
6.487 5.447 4.256 4.229
ITALIA 1 I simpson Il giro del mondo in Camera cafe' La ruota della fortuna
14.33 21.13 20.13 20.29
2.519 2.502 2.074 2.072
RETE 4 Walker texas ranger Stranamore Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.27 21.11 19.38 14.08
2.245 2.170 1.922 1.706
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Marzo 2009
L’ I N T E RV I S TA I GIOVANI «Sto cercando di far decollare la “missione giovani per i giovani”. A loro demando il compito di mediare tra la Chiesa e la collettività»
LA DROGA «La droga si combatte, oltre che ovviamente con le opportune terapie, dando altri interessi a quei giovani che scappano dalla realtà»
GLI OBIETTIVI, LE STRATEGIE E LE IDEE DI MONSIGNOR CARLO CHENIS
«Questa diocesi è piccola, possiamo sentirci come a casa nostra» Il Vescovo di Civitavecchia-Tarquinia invita a riscoprire il senso di appartenenza alla città e parla di emergenza educativa, nuove povertà, mobilità religiosa, turismo culturale di DONATELLA GUIDO Monsignor Carlo Chenis è il vero figlio di don Bosco. Ama i giovani, mette al primo posto la loro educazione, è pragmatico e semplice, molto semplice. Nel suo soleggiato studio con affaccio sul mare di Civitavecchia, dietro l’ampia scrivania, non ti fa venire in mente la figura ieratica e un po’ distaccata del vescovo “vecchia maniera”, piuttosto quella di un pastore giovane, ha soltanto 55 anni (li compirà il 20 aprile), pieno di idee, consapevole del delicato compito che gli è stato affidato e determinato a volerlo portare avanti nel migliore dei modi. Il suo sogno è quello di far funzionare una missione che parta dai giovani per arrivare agli altri giovani, è quello di aprire le porte delle parrocchie per creare un’unica grande casa in cui tutti possano sentirsi parte di un unico grande progetto, è quello di avviare un dialogo interistituzionale «perché nessuno può farcela da solo», è quello di aiutare il territorio della diocesi a uscire fuori dai gangli della crisi, magari puntando sul turismo culturale. Insomma, è un uomo che punta alle cose concrete e che, per questo, non ama le parole al vento. Un uomo dinamico, che continua a prestare la sua opera di educatore presso l’Università Pontificia Salesiana e che ama scrivere, come testimoniano le centinaia di pubblicazioni al suo attivo. Un vescovo giovane alla guida di una equipe giovane al servizio dei giovani, riscatto e futuro di ogni società in evoluzione.
missione di giovani, tra cui alcuni sacerdoti anch’essi giovani, che nell’ambito del territorio della Diocesi stanno avviando dei progetti mirati su aspetti tematici che devono creare un senso di appartenenza diverso e un senso di attenzione al messaggio cristiano. Per esempio il progetto di questa Quaresima è la “solidarietà”, quello di Pasqua sarà la “formazione”, quello estivo il “tempo libero qualificato”. Attività che si sviluppano all’interno delle parrocchie? No. E’ una strategia trasversale sui giovani di nessuna parrocchia, affinché diventino i giovani delle parrocchie. Il luogo è la Diocesi, il territorio, le piazze, le vie. Per esempio lo scorso Ferragosto eravamo per le strade di Civitavecchia e il 4 ottobre c’è stato un pellegrinaggio a piedi partito da tutte le parrocchie della Diocesi verso Tarquinia. L’idea di don Bosco era proprio questa, prendere i giovani di nessuna parrocchia e portarli alla Chiesa. Un progetto educativo attraverso il quale arriva loro un messaggio? Esattamente, un messaggio a tappe. Anche questa era un’idea di don Bosco, di passare di tappa in tappa, di festa in festa. A Natale, attraverso presepi viventi, pellegrinaggi e spettacoli, è passato il messaggio “incontriamo Gesù nella povertà”. Partecipano molti giovani? Tantissimi, non bastano le chiese. Che tipo di famiglia ha trovato? Quali sono i pregi e i difetti di questa collettività? Pregi sono la spontaneità mediterranea, l’immediatezza dei rapporti, lo stile di vita piuttosto semplice e conviviale. Il difetto è sostanzialmente uno, l’eccesso di conflitto che impedisce di riorganizzare la città cercando di mettere insieme i valori che ci sono. Purtroppo si tende spesso a evidenziare i difetti, appunto, che diventano poi ragione di conflitto. Qual è la sfida, l’obiettivo della sua azione pastorale in questa Diocesi? L’obiettivo non può che essere quello che ha intuito la Chiesa universale, soprattutto in questo momento storico di debolezza delle proposte culturali a livello mondiale: l’emergenza educativa. Occorre riuscire a trovare dei mezzi formativi per rievangelizzare. Una sfida estesa a tutte le fasce di età? Senza dubbio. L’educazione è formazione permanente. La disaffezione alla Chiesa, d’altra parte, dipende proprio dalla mancanza di formazione. Tre ferite di questo territorio: la droga, l’emergenza casa e alcune forme di devianza minorile che sfociano spesso in atti di bullismo. Come affronta la sua Diocesi queste problematiche? L’unico modo per affrontarle è un percorso condiviso tra tutte le istituzioni, che devono collaborare. E poi direi che i problemi bisognerebbe analizzarli di meno e operare di più. Le indagini vanno bene però devono avere una ricaduta pratica. Insomma, non basta fare i convegni. La droga si combatte, oltre che ovviamente con le opportune terapie, dando altri interessi ai giovani, perché la droga è una fuga da un tipo di proposta sociale che non piace. Il bullismo ridando ai giovani senso di appartenenza, se uno è bullo vuol dire che non si sente a casa propria. Per l’emergenza casa occorrono piani sociali per evitare l’egoismo
Do la buonanotte ai ragazzi e loro pregano per i casi difficili, grati di ritrovarsi insieme, di camminare insieme
A febbraio ha festeggiato i due anni dal suo ingresso ufficiale in Diocesi e da allora è la guida spirituale di 27 parrocchie, 62 sacerdoti e 14 diaconi. E’ cambiata la sua vita monsignor Chenis? E’ diventato un po’ più vescovo e un po’ meno educatore? Questa esperienza mi ha cambiato in tanti aspetti, ma nel solco della continuità. La pastorale l’ho sempre seguita sia a livello di parrocchia sia a livello di animazione universitaria e per quanto riguarda l’aspetto educativo, il vescovo è prima di tutto un educatore nell’ambito della spiritualità. Il mio fondatore don Bosco diceva che «la buona politica da seguire è quella del Padre Nostro», una politica adatta anche a un presule. Ovviamente l’attenzione di vescovo e di salesiano è andata all’aspetto giovanile. Poco dopo l’arrivo in Diocesi ho tentato di lanciare l’idea di una “missione giovani per i giovani”, intuendo che devono essere gli stessi giovani a mediare tra il gruppo di sacerdoti e operatori pastorali qui presenti e la collettività, specialmente le fasce giovanili. Come possono i giovani farsi mediatori? Il linguaggio nell’odierna sistemazione dei target è fortemente sperequato tra le varie fasce di età e soprattutto tra i vari interlocutori, per cui la Chiesa rischia di usare talvolta un linguaggio che i giovani non riescono a cogliere e a comprendere. Occorrono delle mediazioni e la mediazione più sicura è quella dei giovani già vicini al cammino cristiano che si fanno proposta e testimonial presso i loro coetanei. Ovviamente all’interno del progetto pastorale in modo che, e lo diceva anche don Bosco, siano i giovani stessi a fare incontrare la Chiesa. In pratica, come prende corpo questa idea? E’ un cammino triennale, partito già da un anno. C’è una com-
IL
LA CASA «Per l’emergenza casa occorrono piani sociali. Basta con l’egoismo delle case sfitte. Servirebbe, inoltre, costruire nuovi alloggi» delle case sfitte e costruire nuovi alloggi. I mezzi messi in campo dalla Diocesi? La “missione giovani” è indubbiamente uno strumento per creare nuovi desideri e nuovo senso di appartenenza, quindi i due aspetti droga e bullismo li affrontiamo in modo preventivo. Per quanto riguarda l’emergenza casa, la Caritas diocesana ha aperto un piccolo ostello per risolvere i casi provvisori più disperati. Per l’emergenza alimentare si cercano di coinvolgere anche supermercati e banco alimentare. E le sinergie con le altre forze del territorio? Avete già iniziato a operare insieme? Pur nel rispetto delle diversità, Comune, Chiesa, Porto, scuole devono lavorare insieme, altrimenti i problemi di Civitavecchia non si risolveranno mai. Questa città, che ha una sua identità di due millenni, rischia di essere solo di transito e non di appartenenza, e noi dobbiamo ridare il senso della polis. Ci sono comunque già dei progetti che stanno andando avanti con il Comune, con il Porto. Nell’ambito dei soccorsi di solidarietà abbiamo avuto dei confronti con l’assessorato comunale ai Servizi sociali. Poi ci siamo incontrati, sotto mio coordinamento, con la Fondazione della Cassa di Civitavecchia e le varie istituzioni presenti sul territorio per realizzare l’hospital oncologico. I tempi dovrebbero essere abbastanza brevi perché Provincia e Regione hanno approvato il progetto. Ma un lavoro sinergico servirebbe anche per una strategia culturale. L’occasione quest’anno la offre il cinquecentesimo del Forte Michelangelo. Associazionismo e volontariato. C’è fermento? E’ un mondo abbastanza vivo, molto articolato ma anche frammentato. Sarebbe necessario curarne il coordinamento, perché quando si è in troppi con il medesimo obiettivo materiale ma diversi vuoti strategici c’è il rischio di pestarsi i piedi anziché rendere esponenziale l’intervento. Lavora molto la Caritas diocesana? Nonostante i pochi mezzi che ha a disposizione, lavora molto. Si è anche creata una piccola rete di solidarietà che fa arrivare qualche cosa. Quante persone gravitano intorno alla Caritas? C’è una Caritas diocesana, che è un centro organizzativo, e ci sono le Caritas parrocchiali. Vorremmo coinvolgere anche i giovani in questo percorso di solidarietà, purtroppo fino a questo momento impegnate nella Caritas sono soltanto persone più o meno in pensione perché hanno tempo libero. A mio parere, anche se con meno tempo e meno esiti, è importante che i giovani si accostino a questo tipo di esperienza, per sentire i bisogni da vicino, per toccare con mano cosa vuol dire la solitudine degli anziani e le emergenze delle nuove povertà. Sono tanti i poveri a Civitavecchia? A parte coloro che arrivano da altre nazioni e a parte gli anziani che con la pensione sociale non ce la fanno a tirare, ci sono i nuovi poveri, cioè i disoccupati, che purtroppo tendono ad aumentare. La situazione non è rosea, i cantieri dell’Enel sono al completo e il comparto edilizio è in crisi. Siamo in piena emergenza lavorativa. La Diocesi riesce a intervenire su questo fronte, a mediare? In qualche caso, ma è difficile. Le parrocchie si danno molto da fare. Il problema è che non c’è assorbimento. Manca proprio la materia prima. A Civitavecchia non ci sono tante imprese, c’è un po’ di commercio. Forse il porto potrebbe essere ancora una spiaggia di riparazione lavorativa. Monsignore, lei ha introdotto una pratica molto cara a don Bosco, la “buonanotte del vescovo”, una sorta di medicina spirituale per i giovani. Ogni mese ha fissato un incontro. Questa è una piccola Diocesi, possiamo conoscerci tranquillamente tutti, ma occorrono delle iniziative per avere questi momenti di condivisione. Quindi ho pensato alla “buonanotte”, per incontrare le fasce giovanili e anche per fare in modo che i giovani non si fossilizzino in una sola parrocchia ma vadano da una parrocchia a un’altra. I movimenti ecclesiali devono interagire, anche se appartengono a parrocchie diverse. Una specie di “mobilità religiosa”? E’ un concetto di mobilità e flessibilità religiosa e credo che sia un punto di forza in un territorio come questo dove è possibile farlo. Sono sempre dell’idea che le strategie teoriche hanno un loro valore, ma quelle che più contano sono quelle interpersonali perché se funziona l’incontro poi si inventano strategie teoriche molto più efficaci. E quindi ben venga la “buonanotte”. Ma non solo. Per esempio nel mese dei defunti giro in tutti i cimiteri per un momento di preghiera e di eucaristia. Poi c’è la Via Crucis per le borgate di tutta la Diocesi. Tutte iniziative messe in campo per dare concretezza all’integrazione e alla mobilità. In cosa consiste la “buonanotte del vescovo”? La “buonanotte” è un po’ sul modello della lectio divina. Quest’anno è l’anno di San Paolo e quindi punto su temi cari a San Paolo, ma cerco poi sempre di riportarli su percorsi educativi concreti che possono interessare i giovani. E loro, sempre presenti numerosi, interagiscono intervenendo con preghiere spontanee. Le preghiere più ricorrenti dei giovani di Civitavecchia? Piuttosto ricorrente è il senso della solidarietà, pregano per i casi difficili, di sofferenza, che loro stessi o i movimenti individuano all’interno della propria parrocchia. Si prega spesso per la gratitudine di ritrovarsi insieme, di camminare insieme. C’è fame di comunione.
IL LAVORO «I disoccupati purtroppo tendono ad aumentare. Le parrocchie si danno molto da fare. Il problema è che non c’è assorbimento»
MUNICIPALE 9
LE SINERGIE «Comune, Chiesa, Porto, scuole devono lavorare insieme, altrimenti i problemi della nostra comunità non si risolveranno mai»
L’Oratorio salesiano, come si interfaccia con il territorio? L’Oratorio ha 80 anni di vita. E’ stata l’unica presenza pastorale che durante la distruzione di Civitavecchia nell’ultima guerra ha saputo garantire un minimo di soccorso e anche di formazione e spiritualità. Credo sia arrivato il momento che l’Oratorio diventi esperienza satellitare, tutto ciò che si fa al suo interno dovrebbe moltiplicarsi in qualche modo su tutto il territorio diocesano. La città e la Diocesi devono diventare un oratorio allargato. Lei ha una particolare predilezione per i beni culturali, vista la sua formazione universitaria e l’esperienza come Segretario della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa. A questo proposito, parla spesso di “museo diffuso”. Cosa intende? Sono stato un po’ l’inventore non del tutto originale di questa idea, già cara ai tedeschi. Io ho teorizzato l’ipotesi di “museo diffuso abitato”. L’Italia è un territorio che possiede un ricco patrimonio, ma dobbiamo cambiare mentalità. Non si devono emarginare le opere nei musei, che diventano cassaforte delle cose belle mentre le città diventano sempre più anonime e meno riconosciute dagli abitanti. Come si può fare? Intanto recuperando il senso di appartenenza. Un’iniziativa significativa è stata quella di dare una cassetta a tutte le famiglie della parrocchia per riscoprire la propria storia e la propria arte. Il territorio della Diocesi è ricco di storia perché le sue origini risalgono al IV secolo. Ha una matrice etrusca importantissima, una matrice romana altrettanto importante e una componente cristiana di due millenni, alcune chiese sono del primo millennio, ma dobbiamo riabitarle. Insomma, bisognerebbe predisporre un piano artistico ambientale per rivivere noi meglio il territorio e nello stesso tempo farlo diventare una risorsa turiMonsignor Carlo Chenis è nato a Torino il 20 aprile 1954. E’ professo della stica che potrebbe portare posti di lavoro. Ma Società di San Francesco di Sales dal 1971 e sacerdote dal 1984. È licenzia- anche in questo caso ci vorrebbe un impegno istituto in Filosofia all'Università Pontificia Salesiana di Roma ed è laureto in zionale sinergico. materie letterarie con specializzazione in scienze artistiche all'Università La Diocesi tour operator che promuove il turismo degli Studi di Torino. Dal 1984 è docente di Filosofia teoretica culturale e sacro? nell'Università Pontificia Salesiana. Nel maggio del 1995 è stato nominato Sì, però con una logica diversa dalla logica abituamembro della Commissione Artistico-Culturale del Grande Giubileo le turistica che vede i musei fossilizzati. Il vero dell'Anno 2000 e nel 1997 suo coordinatore. Nel mese di luglio del 1995 il museo è quando il bene viene utilizzato dalla Santo Padre Giovanni Paolo II lo ha nominato Segretario della Pontificia comunità, e quindi diventa vivo. Commissione per i Beni Culturali della Chiesa e nel settembre del 1995 Le altre istituzioni cosa ne pensano? Membro della Pontificia Commissione di Archeologia Sacra. Sabato 24 L’idea è condivisa, ma per farla diventare progetto febbraio 2007 ha fatto il suo ingresso solenne nella diocesi di operativo a largo raggio ci vorranno probabilmenCivitavecchia-Tarquinia con la cerimonia della Presa di Possesso nella te degli anni. Cattedrale di San Francesco d'Assisi. L’ispiratore di don Bosco era San Francesco di Sales, che a Ginevra per avvicinare il popolo alla Chiesa faceva quasi opera di volantinaggio infilando i messaggi religiosi sotto le porte e affiggendoli ai muri. Qual è il suo metodo per avvicinare i fedeli alla Chiesa? Crede nella forza della comunicazione? Avendo operato nell’ambito della comunicazione, perché sono stato responsabile di una radio di quartiere a Roma, e avendo insegnato Teoria del linguaggio, è chiaro che credo nella comunicazione. Non però in una comunicazione puramente persuasiva-teorica, piuttosto in una comunicazione persuasiva-pratica. Vuol dire che, e l’ho sperimentato proprio lavorando nei quartieri dell’estrema periferia romana, gli interlocutori di un media devono essere gli stessi ascoltatori, quindi occorre circolarità. La comunicazione deve rimettere i soggetti a confronto, attraverso i testimonial, ma non il testimonial della ribalta bensì quello spicciolo, che si può incontrare. Come vescovo ho cercato sempre di essere capillarmente presente nella Diocesi perché soltanto questa è una comunicazione che può avere qualche esito positivo. Quale sceglierebbe tra questi due celebri aforismi di don Bosco: «Il demonio ha paura della gente allegra» e «L’educazione è cosa del cuore»? Quale potrebbe essere il gagliardetto della sua azione pastorale? Direi che sono integrati, però si deve partire dalla frase riportata sulla croce pettorale dei Salesiani che ha anche la firma di don Bosco: «Studia di farti amare». In questo senso l’educazione è cosa del cuore e nel momento in cui ci si vuole bene si innescano i processi di serenità e di allegria, don Bosco diceva che la santità è nello stare allegri. E allora sì che fuggono i demoni, sia i demoni della società sia i demoni di carattere soprannaturale. La Cattedrale di San Francesco d’Assisi. Più in basso e nell’altra pagina, monsignor Carlo Chenis
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