2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Moldova al voto comunisti in testa
MOSCA – Tredici partiti e cinque candidati indipendenti parteciperanno oggi alle elezioni legislative in Moldova, una della più povere delle ex repubbliche sovietiche e l'unico Paese europeo ad essere guidato dal 2001 da un presidente e da un partito comunista (Pcrm). Quest’ultimo è dato dai sondaggi più recenti come ampiamente in testa (oltre il 30%), anche se in forte calo rispetto alle elezioni precedenti del 2005 (46,1%).
Israele, uccisa donna araba GERUSALEMME – Le forze di sicurezza israeliane hanno ucciso una donna araba che aveva aperto il fuoco contro di loro presso la Shoket Junction, un’area di confine nella parte meridionale di Israele. Lo riferiscono fonti israeliane.
Londra, rubati 500 porcellini LONDRA – E' il più curioso furto segnalato da anni a questa parte in Gran Bretagna: spariscono porcellini. I furti sono segnalati un pò in tutto il Paese e quello più audace è stato denunciato a Burtonupon-Trent dove in un colpo solo hanno preso il volo (se così si può dire, considerata la taglia) 500 suini appena svezzati, per un valore di 22.000 (il più grosso furto mai avvenuto nell’industria zootecnica britannica). Buio fitto sui ladri.
Manila, ostaggi in pericolo MANILA (FILIPPINE) – Il gruppo di terroristi islamici che, dal 15 gennaio, ha in mano l’italiano Eugenio Vagni, ha minacciato di decapitare gli operatori della Croce Rossa. Lo ha detto il senatore Richard Gordon, presidente della sezione locale della Croce Rossa. Vagni, 62 anni, originario di Montevarchi, Arezzo, fu rapito il 15 gennaio scorso, insieme allo svizzero Andreas Notter, e alla filippina Jean Lacaba.
Domenica 5 aprile 2009
Pochi minuti al processo senza mai guardare Amanda e Raffaele
Perugia, va in scena il silenzio di Guede PERUGIA – Pochi minuti nell’aula della Corte d’assise di Perugia, senza mai guardare verso Raffaele Sollecito e Amanda Knox, per dire che non intendeva rispondere. Poi Rudy Guede è tornato nella sua cella. Dopo di lui il processo ai due ex fidanzati accusati dell’omicidio di Meredith Kercher è proseguito ancora a porte chiuse con i consulenti medico-legali del pm che hanno parlato di un’azione «a più mani» alla base del delitto e di violenza sessuale. Ricostruzione però senza prove scientifiche per le difese. A deporre ieri sono stati due consulenti dell’accusa, il ginecologo Mauro Marchionni e il medi-
I consulenti medici del pm parlano di un’azione a «più mani» ma la difesa incalza: «Mancano le prove» co legale Vincenza Liviero. Quest’ultima, intrattenendosi brevemente con i giornalisti, ha parlato di «azione a più mani e di violenza sessuale». Secondo l’avvocato Francesco Maresca, che rappresenta come parte civile i Kercher, gli esperti hanno riferito di una «pluralità di lesioni e di causalità diverse». A suo avviso una «valutazione logica» porta così a ipotizzare l’azione di più persone e un approccio sessuale non consenziente con Mez. Ricostruzione senza prove scientifiche però
secondo le difese e l’avvocato Luciano Ghirga, uno dei difensori della Knox, che ha parlato di «scontro frontale». «I consulenti –ha aggiunto –continuano a portare acqua al mulino dell’accusa ma con argomenti privi di scientificità». Ghirga ha sostenuto che non ci sono riscontri della presenza di più persone, ma anche l’arma a suo avviso non è quella individuata dall’accusa (un coltello con tracce genetiche di Meredith e Amanda). Claudio Sebastiani
Amanda Knox ieri durante l’udienza
Annunciato il partito della Nazione con una leadership giovane
«L’illusione bipartitica finirà» Casini chiude a Roma l’assemblea nazionale dell’Udc ROMA - All'assemblea nazionale della Costituente di centro il leader Pier Ferdinando Casini ha rilanciato ieri la sfida per il partito della Nazione che "nascerà a fine anno, è un partito aperto alle donne, ai giovani e ai movimenti, è un partito plurale che non dovrà mai essere un partito né del pensiero unico né della leadership unica". E dato che l'illusione bipartitica, secondo Casini, "cadrà fin dalle prossime elezioni europee", il partito centrista si candida a governare: "ma non lo guiderò io, credo che ci sia bisogno di forze nuove e giovani, la nomenclatura non può essere un tappo". "Non dobbiamo avere paura, non dobbiamo avere fretta ha insistito Casini - perché quando si spegneranno i fuochi fatui della propaganda noi ci saremo". Il partito della Nazione, ha sottolineato ancora l'ex presidente della Camera, sarà "un partito plurale ma non populista", che guarderà a due "grandi padri fondatori" come Alcide De Gasperi e Helmut Khol. E proprio all'ex cancelliere tedesco la platea dell'Udc ha riservato un caloroso applauso. "Sarà - ha proseguito Casini - un partito di iscritti in cui nessuno possa rivendicare rendite di posizione. Un partito laico come la Dc e di ispirazione cristiana che tra clericalismo e laicismo sappia qual è la strada da prendere". In particolare, poi, Casini ha messo in guardia la base del partito dal rischio di fare alleanze sbagliate. Con piglio severo Casini ha concluso: "non dobbiamo permettere a nessuno di svendere la nostra pro-
spettiva per mettere il suo sedere sulla poltrona di qualche assessorato". Insomma, la formazione centrista "non aspira unicamente a essere l'ago della bilancia della politica italiana", ma presenta un programma "assai più impegnativo, quello del partito della nazione, che verrà costruito con pazienza, equilibrio e responsabilità". Il leader dell'Udc ha poi denunciato "elementi di preoccupazione" nell'attività' del governo e personalmente di Berlusconi. Badate, ha detto Casini ai suoi, il Pdl "non è un partito di plastica. Noi abbiamo rispetto del 40% dei voti che prende come abbiamo rispetto del suo leader che è il nostro presidente del Consiglio, altri-
menti coltiveremmo dei sentimenti antinazionali, ma vediamo elementi di preoccupazione: la continua evocazione di più poteri. È una cosa che risponde ad una esigenza reale o ad un'angoscia esistenziale o ad un alibi che viene costruito a tavolino nel teatrino della politica? Per certi versi più poteri al premier non sono affatto uno scandalo, ma qui c'è qualcosa di diverso nell'aria. C'è una sistematica rappresentazione del parlamento come di un'accolita di scansa fatiche, come un ente inutile, come una perdita di tempo, abbinato il tutto alla rappresentazione di un presidente viaggiatore senza poteri. È uno scherzo - si è chiesto Casini- o è la realtà?". Maria Eleonora Lestingi
L’ex presidente della Camera, Pierferdinando Casini
Il capoluogo lombardo è blindato per l’arrivo di cinquecento neonazisti
Milano, tensione per il raduno dell’estrema destra MILANO - Non sono mancate tensioni e polemiche, ieri, alla vigilia del convegno organizzato da Forza Nuova per oggi pomeriggio all'Hotel dei Cavalieri in Piazza Missori a Milano. Mentre la Cgil, la Casa della Cultura, l'Arci, L'Anpi e altre associazioni, hanno presentato in prefettura la richiesta di vietare il convegno in quanto si tratta di soggetti politici "noti in Europa per le loro idee razziste e antidemocratiche" e per questioni di ordine pubblico, la Questura ha deciso di vietare i due sit-in annunciati, sempre ieri, dal segretario di Forza Nuova Roberto Fiore davanti alla Basilica di Sant'Ambrogio alle 11 ("A simboleggiare che il rimedio alla crisi verrà
dalla Civiltà Cristiana" - si legge sul sito di Fn - ) e in Piazza Cordusio (alle 18.30), e di far chiudere all'Atm la fermata Missori della linea gialla della metropolitana dalle 15, ora di inizio del convegno. L'unico presidio autorizzato sarà quello dei movimenti e dei partiti antifascisti che si terrà in Piazza Scala. I poliziotti impegnati saranno circa 700. Al raduno neofascista, dal titolo "La nostra Europa: Popoli e Tradizione contro banche e poteri forti", sono attesi circa 500 militanti di estrema destra da tutta Europa nello stesso giorno della Stramilano. Saranno presenti il segretario generale del Front National francese Bruno Gol-
Viareggio, Englaro a Fini e Schifani «A vostra disposizione la mia esperienza» VIAREGGIO (LUCCA) – «Mettiamo a disposizione dei presidenti Fini e Schifani la nostra esperienza e le nostre conoscenze per tutti gli approfondimenti necessari e per cambiare questa legge, che così com'è nega alcune libertà fondamentali ed è in contrasto con la Costituzione e anche con la scientificità». Beppino Englaro ha appena ricevuto un premio particolare, quello che l’Unione nazionale dei cronisti italiani (Unci) ha voluto conferirgli a Viareggio, nell’ambito del Premio Cronista, per la correttezza e la disponibilità che non è mai venuta meno, anche nei momenti più difficili. E lui ha ringraziato, e con parole non solo di circostanza: perchè se non non fosse ad un certo punto scattato «il meccanismo dei media», come lui stesso lo definisce, il padre di Eluana sarebbe rimasto ancora per chissà quanti anni come «un cane randagio che abbaiava nel nulla, perchè nessuno voleva ascoltare». E invece ora, grazie anche alla stampa, «nessuno potrà dire di non sapere».
Grinzane Soria resta in carcere TORINO – Resta in carcere Giuliano Soria. Lo ha deciso il tribunale del riesame di Torino, al quale si era rivolto l’ex presidente del premio letterario Grinzane Cavour arrestato lo scorso 12 marzo. I giudici hanno confermato l’ordine di custodia cautelare solo per il filone d’indagine legato alla malversazione dei finanziamenti pubblici e non per quello sui maltrattamenti e le molestie sessuali al domestico delle isole Mauritius; l’avvocato difensore, Roberto Piacentino, parla di «passo avanti», anche se «non abbiamo ottenuto la libertà».
lnisch, il Vice Presidente del British National Part Simon Darby, Stratos Karanikolau, responsabile relazioni con l'estero del movimento greco-cipriota Proti Grammi, militanti neonazisti tedeschi del Nationaldemokratische Partei Deutschland di Udo Voigt, e i principali esponenti del MIEP il Partito della Giustizia e della Vita ungherese. Contro il convegno si è schierato anche il presidente delle Comunità ebraiche italiane, Renzo Gattegna: "È un evento pericoloso sul piano ideologico e politico, del quale non viene negata l'ispirazione razzista. Le istituzioni intervengano". Andrea Meneghetti
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 4 aprile 2009
55 4 88 42 80 3 27 2 34 88 59
45 11 89 28 86 41 18 11 51 55 57
ilSuperEnalotto
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4 72 68 22 40 45 56 77 1 83 43
69 67 15 81 52 53 25 63 90 8 65
Conc. 41
Montepremi 4.559.977,71 euro
2 - 3 - 4 - 27 - 34 - 42 numero jolly 59 punti 6 jackpot 39.422.646,64 punti 4 207,46 11,50 punti 5+1 - punti 3 punti 5 13.153,79 Num. Superstar 55
In Italia e nel Mondo 3
Domenica 5 aprile 2009
I prodotti erano scaduti o in cattivo stato di conservazione. L’operazione condotta dai Nas
Avellino, sequestrati dieci quintali di alimentari In un panificio i carabinieri hanno verificato la presenza di topi
I Nas durante l’operazione
NAPOLI – Dieci quintali di prodotti alimentari scaduti o tenuti in cattivo stato di conservazione sono stati sequestrati dai carabinieri in provincia di Avellino nel corso di una operazione di controllo di alcuni panifici che è stata conclusa nelle prime ore di ieri. Ma non solo: quando i carabinieri, in uno dei locali sottoposti a controllo, hanno spostato alcuni sacchi di farina hanno visto uscire fuori un topolino. Al termine dell’operazione i titolari di sette panifici sono stati denunciati all’au-
torità giudiziaria per detenzione di derrate alimentari in cattivo stato di conservazione. Per tre panifici è scattata la chiusura: due di essi, secondo quanto accertato dai carabinieri, operavano senza alcuna autorizzazione sanitaria. I carabinieri, inoltre, hanno elevato sanzioni amministrative per circa 80mila euro mentre il valore della merce sequestrata ammonta a circa 15mila euro. I controlli sono stati condotti dai carabinieri della Compagnia di Ariano Irpino, in collaborazione con il personale del diparti-
mento di prevenzione dell’Azienda sanitaria locale. Le verifiche proseguiranno anche nelle prossime settimane. Nel panificio dove è stato trovato il piccolo topo i carabinieri hanno rinvenuto anche delle esche per ratti che erano poggiate in piatti di plastica posti a poca distanza dai prodotti utilizzati per la panificazione. E ancora: sono stati trovati anche degli escrementi di ratti. In altri panifici sono state accertate infiltrazioni d’acqua proprio nei locali adibiti al processo di panificazione. Miriana Sterpetti
Corea del Nord: «Presto il lancio» e Tokyo fa flop Il presidente Obama bolla l’iniziativa di Pyongyang una «provocazione»
I missili in posizione di lancio
Ma per l’Fbi i morti del centro immigrati non sono opera loro
TOKYO – La Corea del Nord annuncia che i preparativi del suo missile-satellite sono completi al punto che «sarà lanciato presto» e, a stretto giro di ruota, i sistemi di rilevazione del super scudo del Giappone hanno un autentico flop. Da Strasburgo, dove partecipa al vertice Nato, il presidente Barack Obama dice che segue «molto, molto da vicino» quanto sta accadendo nella Corea del Nord, dopo aver già bollato come «una provocazione» l’iniziativa di Pyongyang, che sarebbe “una violazione» delle risoluzioni dell’Onu.
L’Avana
Mistero sulla morte Dal Pakistan Mehsud lancia il guanto della sfida di Bozzo
Usa: i talebani rivendicano
ISLAMABAD – Nascosto fra le impervie montagne del Waziristan e ricercato da vari servizi occidentali, il leader più radicale dei talebani del Pakistan, Baitullah Mehsud ha lanciato ieri un guanto di sfida agli Usa, attribuendosi la responsabilità dell’attacco che venerdì ha provocato 14 morti nella American Civic Association di Binghamton, nello stato di New York. La rivendicazione telefonica, considerata priva di valore dal Fbi, è giunta nell’ennesima giornata di violenza che ha bagnato di sangue il territorio pachistano. In mattinata un velivolo senza pilota, quasi certamente statunitense, ha sparato due razzi su edifici di Data Khek (Waziristan del nord) uccidendo 13 persone. Fonti della sicurezza pachistana hanno riferito che l’operazione aerea ha centrato un nascondiglio dove si presume fosse nascosto un gruppo di talebani, alcuni di loro stranieri. Qualche ora dopo, a 35 chilometri di distanza, un kamikaze ha tentato di schiantarsi con un veicolo imbottito di esplosivo contro un convoglio militare pachistano a Miranshah. È stato fatto saltare in aria dai servizi di sicurezza, ma ha fatto strage fra la popolazione civile: 17 i morti, fra i quali cinque bambini. Nel tardo pomeriggio un altro kamikaze è riuscito ad entrare all’interno di un punto di controllo dei Corpi di frontiera (Fc) pachistani e si è fatto saltare in aria mentre i militari stavano cenando. La deflagrazione ne ha uccisi sei e feriti molti altri.
Baitullah Mehsud (al centro) in una foto d’archivio durante una manifestazione nel Waziristan
L’emittente GEO Tv ha indicato che lo scoppio e alcuni colpi d’arma da fuoco hanno gettato il panico fra la gente intenta a realizzare gli acquisti di fine settimana nel supermercato Jinnah. «Accetto la responsabilità. Erano miei uomini. Ho dato loro gli ordini per una reazione agli attacchi dei droni statunitensi», ha detto Mehsud dal suo nascondiglio segreto. Non è la prima volta che il leader talebano rivendica azioni di risposta alle azioni dei droni statunitensi, che sono state una trentina dallo scorso anno ed hanno provocato oltre 300 morti fra fondamentalisti islamici e sim-
patizzanti di Al Qaida. La rivendicazione odierna è però la prima dopo che il 31 marzo scorso Mehsud aveva annunciato che «presto ci sarà un attacco a Washington che sorprenderà il mondo». Mehsud è considerato l’autore di decine di attentati contro le truppe statunitensi e della Nato in Afghanistan e, secondo i servizi di informazione, è anche responsabile della morte della ex premier pachistana Benazir Bhutto, moglie dell’attuale presidente Zardari. L’anno scorso, rendendosi conto della sua pericolosità, Washington ha messo su Mehsud una taglia di cinque milioni di dolla-
ri. In un discorso pronunciato per il 30/o anniversario dell’impiccagione di Zulfikar Ali Bhutto, ex premier e fondatore del Partito del popolo pachistano (Ppp), il presidente Asif Ali Zardari ha assicurato che non lascerà cadere il paese nelle mani degli estremisti islamici. Rivolgendosi ai militanti del Ppp a Garhi Khuda Bakhsh, nel sud, ha detto: «Molta gente in tutto il mondo dice che il Pakistan si disintegrerà. Qualcuno dice anche che i fondamentalisti guideranno questo paese. ma noi non lo permetteremo, almeno fino a quando avremo vita». Maurizio Salvi
Google punta sul voice “Vu cumpra” più svelto ma attenzione alla pronuncia di due napoletani truffatori LA scena è questa: siete in attesa dell'arrivo della metrò, avvicinate il telefono alla bocca e scandite le parole "Orari metropolitana Milano linea 3". Il motore di ricerca si mette al lavoro e in 5 secondi ecco sul display (touch, s'intende) comparire le informazioni richieste. Il reporter della Bbc presente al Web 2.0 Expo pare ci abbia provato. Ma invece delle notizie sul "next train" ha ricevuto utili informazioni sulla "neck strain" (distorsione al collo). Problemi d'accento, da sempre quelli che hanno reso per lo più inutilizzabili la maggior parte dei "servizi voce". Vi immaginate
se invece di un "pure british" a chiedere informazioni all'americano Google sia un "pure maccheronic"? Eppure Vic Gundotra, vice presidente di Google, da San Francisco giura di scommettere sul fatto che il futuro della ricerca su Internet sarà via voce.
DUE napoletani hanno cercato di truffare un marocchino vendendogli della merce, del valore di circa 3000 euro, rifilandogli la classica «patacca», ma l'immigrato ha mangiato la foglia chiamando con il proprio cellulare i carabinieri. I due italiani – A. S., 29 anni, e R. S., 33 anni, entrambi originari di Napoli e con precedenti - sono stati denunciati dai carabinieri di Altedo di Malalbergo, nel bolognese, per tentata truffa. Il raggiro consisteva nell’offrire alla potenziale vittima, a prezzo notevolmente favorevole, cellulari, videocamera e macchina fotografica, custoditi all’interno di un bor-
sello; una volta ricevuto il denaro, all’acquirente ne sarebbe stato ceduto un altro, del tutto identico al primo, ma contenente oggetti di nessun valore, come succhi di frutta. Il borsello aveva la cerniera bloccata in modo tale da far sì che i due potessero assicurarsi la fuga.
L'AVANA – Il cittadino italiano trovato strangolato all’Avana era molto noto nell’ambiente del teatro cubano, in cui lavorava ormai da 15 anni. Nato a Genova nel 1941, Franco Bozzo, ingegnere navale, si era trasferito all’ Avana nel 1994 dopo essere andato in pensione. Nell’isola ha cominciato a lavorare nel mondo teatrale prima come fotografo, poi come assistente regista, quindi come produttore e direttore artistico. Giovedì, secondo quanto riferito all’Ansa da fonti diplomatiche italiane, è stato trovato strangolato, nella casa dove abitava nel quartiere del Vedado. Bozzo sarebbe morto martedì, hanno detto le stesse fonti, e il corpo è stato trovato senza vita, nudo, sul suo letto dalla donna delle pulizie, senza alcun segno di colluttazione. La tv era ancora accesa. L’uomo abitava da solo in una casa prestata da una famiglia cubana dieci mesi fa, dopo essere stato cacciato da Monica Guffanti, un’attrice argentina ma residente a Cuba, con cui aveva avuto in passato un rapporto di amicizia. Sarebbe stata lei, riferiscono le stesse fonti, ad averlo trovato tempo fa in possesso di foto di ragazzi nudi. In seguito a questo litigio, la Guffanti lo avrebbe cacciato da casa e accusato di corruzione di minorenni. Gli investigatori hanno perquisito l’abitazione da giovedì, raccogliendo prove e interrogando i vicini e gli amici. Si attendono i risultati dell’autopsia. Sei anni fa Bozzo aveva sposato la nota attrice cubana Paula Ali, che lo ha visto per l’ultima volta domenica scorsa, quando sono usciti a cena insieme. Ancora incredula dalla notizia, Paula dice all’Ansa che Bozzo «era molto, molto amato da tutti a Cuba. Era molto generoso con tutti nel suo mondo, il teatro». Nel cortile di casa di Bozzo c'è ancora un gran cavallo di Troia di legno utilizzato nel suo ultimo spettacolo, di gennaio, al Teatro Nacional, «Elisabeth, por si acaso mujer», (Quasi per caso una donna: Elisabetta), una commedia di Dario Fo e Franca Rame, diretta da Carlos Diaz, della quale aveva curato la direzione artistica. «Franco diceva che la sua vera famiglia si trovava qui e che voleva essere sepolto a Cuba, paese che amava profondamente», dice all’Ansa una sua amica. Monica Uriel
La Francia dedica un parco a Leonardo CINQUECENTO anni fa è stata la sua ultima dimora. Adesso si appresta a diventare il primo parco tematico interamente dedicato al suo incredibile genio. È il giardino-museo Château du Clos Lucé di Amboise, in Francia, che dal prossimo 24 giugno ospiterà l'esposizione intitolata «Leonardo e la Francia» in cui saranno presentate le più famose invenzioni di Leonardo da Vinci. Lo scopo dell'esibizione è chiaro: incoraggiare studenti e appassionati a scoprire il «mistero della versatilità» del grande artista italiano. Oggi il castello di Clos Lucé è già un museo dedicato a Leonardo. Ma
con questa nuova esibizione la dimora reinventerà se stessa. Entro il prossimo mese una sala del palazzo diventerà un laboratorio per bambini, dove i più piccini potranno studiare le idee di Leonardo e l’influenza esercitata da quest’ultimo sugli scienziati posteriori.
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Domenica 5 aprile 2009
Il fatto del giorno: dal G20 alla Nato, la politica detta le regole L’alleanza atlantica alla sfida della terza età
Europa e Bretton Woods un raduno diviso in due
Clima d’odio e violenza le colpe della recessione
dall’editoriale di Carlo Jean
dall’articolo di Enzo Bettiza
dal commento di Livio Caputo
Il summit Nato non si limiterà a celebrare i passati successi dell’Alleanza, l’ammissione della Croazia e dell’Albania ed il reintegro della Francia nella catena di comando militare integrato. Dibatterà anche su che cosa l’Alleanza dovrà fare nella sua “terza età”. La prima è stata nel corso della guerra fredda. La seconda, nel periodo degli interventi nei Balcani e dell’allargamento dell’Alleanza ai Paesi dell’Europa centro-orientale. La terza è quella della partecipazione con gli Usa nei conflitti prolungati “di quarta generazione”, anche fuori dall’Europa, come quello in Afghanistan. In esso, però, le cose stanno andando male. La stabilizzazione non procede. L’insurrezione dei talebani si allarga. [...]
Ma qual è stato il significato vero, di fondo storico, dello straordinario raduno del G20 [...]? Tutti, alla vigilia del vertice, glorificavano il mito di Bretton Woods. Tutti invocavano la necessità di ridare al mondo un «nuovo ordine finanziario». Tutti s’inabissavano in labirintiche dissertazioni tecniche su due contrapposti modelli d’economie di mercato: l’uno anglosassone, basato sul «partito della spesa», sostenuto dalla coppia Obama-Brown; l’altro, il modello renano di Sarkozy e Merkel, basato invece sulla regolamentazione puritana e salvifica del capitalismo ammorbato dagli avventurieri di Wall Street e della City londinese. [...]
Se, come ha scritto Mario Giordano, è irresponsabile da parte delle istituzioni finanziarie inondarci di previsioni pessimistiche sulla recessione, sarebbe invece molto saggio premunirci tempestivamente contro le conseguenze che l’aumento della disoccupazione e della povertà potrebbe avere sulla coesione sociale, sull’ordine pubblico e soprattutto su un ritorno di fiamma del ribellismo, che negli anni Settanta produsse in Europa le Brigate rosse, la Rote Armee Fraktion e tante altre formazioni che hanno insanguinato le nostre città. Per adesso siamo fermi alle violente dimostrazioni di piazza, come quelle che continuano a sconvolgere la Grecia, la Lettonia, la Bulgaria e, in occasione del G20, la capitale britannica [...].
La migliore di ieri
Gli italiani e le tasse
Obama è keynesiano e i suoi soldi sono veri
L’ottimismo di Draghi
dall’editoriale di Vittorio Feltri
dall’articolo di Paolo Leon
dal servizio di Rodolfo Parietti
Dopo i danni, le beffe. Ora disponiamo degli ultimi dati e possiamo esibire le prove: noi del ceto medio italiano, nonostante gli improperi che ci piovono addosso da anni, paghiamo più tasse di tutti gli altri messi assieme. Non lo dice Libero bensì il Dipartimento delle Finanze che ha divulgato le dichiarazioni dei redditi compilate nel 2007 e relative all’anno precedente. [...] Il 51 per cento dell’Irpef è versato udite, udite - dal dieci per cento dei contribuenti. In altri termini [...] 5 compatrioti su cento dànno all’erario più della metà di quanto esso incassi complessivamente. [...]
Vedremo i dettagli, ma si capisce abbastanza bene il contenuto e il senso dell’accordo tra i G20. I soldi trovati sono pochi e vengono in larga misura dagli Usa, dal Giappone, dall’Europa e dalla Cina. Guardando al pianeta, se i 750 miliardi promessi implicano una pari riduzione delle spese pubbliche come copertura, allora non valgono gran che. Per gli Usa, però, i 100 miliardi promessi benché pochi, sono veri, perché al momento Obama è keynesiano e pensa che, se la spesa è efficace sulla crescita, si autofinanzierà. Per gli europei, sempre un po’ stupidamente conservatori, la somma è vicina al massimo
consentito dalle regole del patto di stabilità, anche perché Merkel e Sarkozy vogliono utilizzare il poco spazio che ritengono di avere sui bilanci pubblici per scopi nazionali. Una parte rilevante, però, e precisamente 250 miliardi di dollari, saranno nella forma di diritti speciali di prelievo del Fondo Monetario Internazionale, la moneta fiduciaria sostitutiva del dollaro, dell’euro e dello yen nel finanziare il commercio internazionale - è la prima volta da trent’anni, ed è una vera svolta. Questa svolta non è merito né di Obama né degli europei, ma della Cina, che guarda lontano, vede dimagrire il valore delle proprie riserve in dollari e cerca un sostituto valido. [...]
Staino sull’Unità
La crisi non è certo finita, ma «i segnali dell’economia mostrano un rallentamento del deterioramento». Una prima schiarita, insomma, il segno che la valanga che rischiava di travolgere tutto e tutti sta perdendo forza. Tra stime in circolazione da terra desolata, come quella sul tasso di disoccupazione Usa salito in marzo all’8,5% (picco assoluto degli ultimi 25 anni), le parole pronunciate dal governatore di Bankitalia, Mario Draghi, sono un invito alla speranza. Tanto più perché arrivano da chi, alla fine di febbraio, aveva spaventato la platea del Forex con una relazione plumbea [...].
L’etichetta cancellata
Il Cavaliere e la strategia accattivante dei gesti pop
dal commento di Vittorio Macioce
dal commento di Francesco Verderami
[...] Quando i grandi si incontrano la terra sembra molto lontana. Tutti quanti, tutti insieme, ti regalano quell’effetto da museo delle cere e pensi: le statue non sanno dove sta di casa la crisi. È quello che appare anche al G20 e si ripete nei secoli dei secoli. Il potere separa, crea muri, distacchi, solitudini, vecchie ricette per una male che cambia ed è sempre più furbo dei suoi dottori. Poi, ogni tanto, c’è qualcuno che rompe gli schemi e accorcia le distanze. Silvio Berlusconi e Michelle Obama quasi non si conoscono, ma ieri a Buckingham Palace un po’ parlavano la stessa lingua. Berlusconi e Michelle, ognuno con il suo accento e il suo stile, hanno «scongelato» certe etichette. E le statue sono diventate umane. «Mister Obama, mister Obama». La voce di Berlusconi in quel silenzio si sente. La regina, rosa e bianca, le braccia su e giù, spazientita. [...]
Come si fa a stringere la mano di Obama senza dare le spalle alla casalinga di Voghera? Come si fa a discutere con Sarkozy senza smettere di parlare con il pensionato di Palermo? Questo è il problema di Berlusconi, muoversi tra i potenti della terra e al tempo stesso restare sul predellino dell’auto in mezzo ai suoi elettori, «il mio popolo». Ecco l’origine delle ormai famose gaffe che il premier ripete ad ogni appuntamento internazionale: un misto di spontaneità e di strategia mediatica elaborata da diabolici spin doctor. Il Cavaliere si fa «pop» per scongiurare il rischio di apparire algido, per evitare che
si crei una cesura con l’opinione pubblica, una distanza che per uno come lui [...] potrebbe ripercuotersi sugli amatissimi sondaggi. Eccolo, allora, adoperare al G20 le battute di Gigi Proietti per definire l’inquilino della Casa Bianca «un tipo con lo sguardo acchiapponico», eccolo stringere a sè in un abbraccio il presidente americano e quello russo, e addirittura gridare «mister Obamaaa...» alla photo-opportunity con la regina Elisabetta. Così il Cavaliere interpreta se stesso: resta un potente, sì, ma da bar sport. «E non so se ci sia intenzionalità nei suoi gesti dice Nando Pagnoncelli [...]. L’idea cioè di trasmettere un messaggio molto semplice al suo elettorato». L’ad di Ipsos sot-
La fotografia
Il popolo e i manager dall’editoriale di Giuseppe De Rita
Esiste un legame sommerso che forse spiega la contemporaneità fra i commenti sul recente congresso del popolo berlusconiano e le notizie sul quasi persecutorio disprezzo destinato agli strapagati grandi manager della finanza e del lusso. Questi perdono la leadership dello sviluppo internazionale e nazionale (hanno creato un sacco di guai e sono oggi costretti a chiedere aiuti pubblici) ed è consequenziale la tentazione a riproporre un nuovo primato della politica, in diretto rapporto con le più generali emozioni collettive. Ritorna allora di moda il termine «popolo», categoria così onnicomprensiva da permettere di superare le tante articolazioni di classe, di gruppo, di categoria; di abbracciare senza schemi prefissati le istanze più diffuse delle società; di aspirare a un consenso ampio [...].
Baden Baden, conferenza congiunta di Merkel e Obama (Ansa)
tolinea «suo elettorato» perché «le reazioni che Berlusconi suscita non sono univoche»: «Nella pubblica opinione di centrosinistra, infatti, provocano alzate di sopracciglio. Nell’area di centrodestra sono accolte con benevolenza». È da ricercatore che esamina «quelle che passano comunemente per gaffe», e che invece «interpretano l’umore popolare, e si saldano con un sentire diffuso»: «Tutti, per esempio, ricordano la sua frase sulla "superiorità della civiltà occidentale" che suscitò grandi polemiche. Ebbene, numeri alla mano quel concetto è largamente pensato dagli italiani». Il Daily Telegraph definisce il Cavaliere «il giullare» dei vertici [...]. La sesta colonna di Francesco Zardo
Diventa quasi noioso continuare a notare le violazioni al protocollo che il nostro premier sta disseminando in tutta Europa: con ciò siccome non è che se ne occupa solo la stampa di casa nostra, ma le figuracce hanno attirato l'attenzione di gran parte della stampa estera, allora è il caso di parlare anche del fatto che l'altro giorno, mentre la signora Merkel aspettava appunto Berlusconi, lui s'è fatto attendere perché occupato a parlare al telefonino. In questa storia sorprende più che altro che Berlusconi abbia il telefonino: ho sempre immaginato che le persone importanti (i capi di Stato, per esempio) il telefonino non ce l’abbiano. Se accade qualcosa hanno decine di persone incaricate di parlare al telefono per conto loro. Non è questo il caso del nostro premier, gli tocca fare proprio tutto lui, poverino.
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Domenica 5 aprile 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Garlasco, il giallo dei siti erotici sul pc di Chiara E il legale s’indigna: “Lasciamo in pace la ragazza”
Il ruolo della democrazia nell’evoluzione dell’etica
dall’inchiesta di Cristina Marrone
dall’editoriale di Gianni Baget Bozzo
C’è un nuovo capitolo nella storia di Garlasco. A pochi giorni dall’inizio del processo con rito abbreviato di Alberto Stasi, accusato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi (e che secondo il pm Muscio potrebbe aver agito per il rifiuto della fidanzata a girare un filmato hard), emerge dagli atti del procedimento un documento con l’elenco degli accessi Internet fatti con il computer della famiglia Poggi. Tra i siti visitati molti (migliaia) sono a sfondo erotico come «Youporn», «Pornotube», «Nuovemozioni.com». Gli investigatori hanno lavorato a lungo a questo aspetto, partendo dalla relazione tecnica che i carabinieri del Ris hanno depositato l’11 dicembre 2007, dopo più di tre mesi di lavoro sul computer di Chiara. E siccome gli allegati di quella consulenza avevano elencato molti dettagli di carattere pornografico è stato fatto uno screening delle consultazioni a luci rosse. Risultato: quasi la totalità dei click sono stati fatti in orari in cui
Alberto Stasi
Chiara era al lavoro. Lo conferma anche l’avvocato dei Poggi, Gian Luigi Tizzoni, commentando la pubblicazione della notizia, ieri, sul quotidiano Libero. Il computer era il solo in casa Poggi ed è sempre stato usato sia da Chiara sia dal fratello Marco, 21 anni. Tutti i collegamenti risultavano con il solo nome di Chiara. E siccome la cronologia delle consultazioni erotiche spesso è frammista a siti che si occupano di ingegneria
(la facoltà di Marco) «E’ più che lecito dedurre e immaginare che quei siti li consultasse il fratello — rivela un investigatore —. [...] Fa quello che fanno quasi tutti i ragazzi della sua età e non è niente di penalmente rilevante come lo sono invece i siti pedopornografici che consultava Alberto...». «I sospetti su Chiara sono solo fango sull’immagine di una persona morta. Inaccettabile. Anche perché dimostreremo che non è come si
dal corsivo di Cesare Martinetti
Ma esiste una mafia buona? Dopo aver letto Roberto Saviano su Repubblica questa antica e retorica questione che si nutre di miti e di stereotipi è di nuovo legittima. Saviano - che non solo è coraggioso ma è anche il più moderno analista e il più lucido denunciatore della criminalità organizzata - ha raccontato in un appassionato articolo il suo incontro con Nicolai Lilin, il giovane tatuatore russo cresciuto in una famiglia criminale che ha appena pubblicato da Einaudi un libro singolare, Educazione siberiana. In esso - come La Stampa ha anti-
Saviano e la mafia buona un discorso pericoloso cipato domenica scorsa - si leggono regole e leggende della criminalità organizzata siberiana. A Saviano il libro è piaciuto («un romanzo come se ne leggono pochi»), ma non - solo - per ragioni letterarie. In esso ci ha trovato il «racconto di un popolo scomparso e di una tradizione guerriera», un «codice etico condiviso» che noi abbiamo impara-
to a dimenticare, una società dove si può «rapinare e uccidere ma solo in presenza di un valido motivo», un contesto di regole che «seppur calate in un contesto discutibile hanno profonde radici morali». [...] Chi glielo dice a Saviano che le regole della criminalità siberiana erano «etiche»? E chi gli assicura che le figure degli anziani raccontate nel libro siano
vuole far credere», sostiene il legale della famiglia Gaggi. E’ vero che non in tutti i casi di consultazione dei siti a luci rosse Chiara era al lavoro. Alcuni dei siti, per esempio, risultano visionati fra il 5 e il 13 agosto 2007, quando in casa Poggi c’era soltanto lei. Ma è anche vero che in buona parte quelle consultazioni riguardano negozi-web di oggettistica erotica e orari in cui (stando alle ricostruzioni dell’indagine) Alberto era in compagnia di Chiara. Proprio nei giorni in cui Alberto, rientrato dalla sua vacanza londinese, aveva appena regalato alla fidanzata uno di quegli oggetti. I genitori di Chiara sono amareggiati e arrabbiati. Ora devono proteggere l’immagine della figlia, ma anche difendere il figlio dalla curiosità morbosa. Il padre si sfoga: «E’ giusto scrivere certe cose, quando una persona è morta e non si può più difendere?». Dal Ris fanno sapere che solo due-tre video sono a sfondo pornografico. Gli altri sono film commerciali, anche se erotici, come pellicole di Tinto Brass. [...]
state davvero «meravigliosamente epiche»? Non pensa Roberto Saviano che un immaginario ragazzino figlio di camorristi che riuscisse tra vent’anni a uscire dall’inferno di Casal di Principe potrebbe raccontare in un romanzo intitolato - supponiamo - Educazione casalese che anche le figure dei suoi nonni (i padri dei camorristi di oggi) erano «meravigliosamente epiche»? In altre parole: esisteva davvero una mafia buona che ora - in Russia come in Italia - è stata corrotta da una mafia cattiva? [...] Che ne dice Saviano: era anche quello un «codice etico condiviso»?
Il Parlamento e il Paese hanno discusso a lungo sulla legge relativa alla procreazione assistita. Vi era alla base della discussione uno dei più delicati problemi che si pongono oggi alla coscienza occidentale: lo statuto umano dell’embrione. I problemi della vita e della morte sono entrati nella sfera delle istituzioni. Alla legge sulla fecondazione assistita corrisponde quella sul testamento biologico. Chi deve decidere su tali questioni, che riguardano il principio e la fine della vita umana? La risposta storica dell’Occidente a tale domanda è che tali questioni vengono decise nella libertà dalla democrazia. Il principio risale alla nascita dello Stato moderno che separò la Chiesa dallo Stato, la religione dalla politica e fece della società civile il soggetto della decisione. Oggi questo principio originario delle soluzioni politiche imposto in Francia, Germania e Inghilterra dalla guerra di religione, si realizza con il fatto che è la democrazia a decidere come forma matura della società civile. Decide il popolo o decide una corporazione di giudici? Questo è il problema che solleva l’attuale intervento della Corte costituzionale sulla legge 40. Si può discutere se la sentenza della Corte abbia modificato sostanzialmente o no l’impianto della legge, se l’abbia migliorato o peggiorato. Ma sta il fatto che la decisione dei giudici si è imposta alle decisioni del Parlamento, sostenuta dal fallimento di un referendum diretto contro di essa. Il popolo e il Parlamento hanno dibattuto e accettato le divisioni, anche dolorose, che l’elaborazione della legge ha imposto. Fati-
ca sprecata. La decisione è stata modificata con una sentenza che tocca però un punto vitale della legge: quello appunto sullo statuto dell’embrione. La legge tendeva a limitare la produzione di embrioni per rispetto alla dimensione umana dell’embrione. La Corte ha modificato proprio il punto su cui il Parlamento e il Paese si erano espressi. Si può dunque dire che la costituzione materiale del nostro Paese prevede il governo dei giudici nel senso che ad essi spetta l’ultima decisione sulla politica. La connessione tra il potere delle procure della Repubblica e dei tribunali con la Corte costituzionale ha presieduto alla fine della Repubblica dei partiti nel 1993. E il meccanismo che salda la magistratura ordinaria alla Corte costituzionale mediante l’incidente processuale è il filo diretto che congiunge magistratura ordinaria e magistratura costituzionale. Sorge ora il problema: il governo dei giudici ha cambiato la forma politica delle istituzioni? La Repubblica italiana è ancora una democrazia? Questa domanda va alla radice della Costituzione italiana alla cui base sta il concetto che era la Costituzione e non la sovranità popolare a dare figura alla politica. Cattolici di sinistra e comunisti hanno prodotto la prima parte della Costituzione come il vincolo della democrazia e hanno fatto del testo costituzionale la forma della politica. [...] Il presidente della Camera dovrebbe cercare non a Montecitorio ma alla Consulta le radici dello Stato etico. Non a caso la legge ora modificata su un punto essenziale dalla Consulta è stata elaborata soprattutto grazie all’impegno della Chiesa italiana per lo statuto umano dell’embrione. [...]
Gli orrori di Guantanamo su National Geographic
Alitalia, disservizi senza buone scuse Il tono ma gli italiani sono abituati a pazientare di Indro
dal reportage di Carlo Bonini
dall’articolo di Lucetta Scarraffia
dal corsivo di Massimo Gramellini
Non volate Alitalia, e tanto meno con quel mostro che si chiama Airone-Alitaliacon la collaborazione di Lufthansa: arriverete a casa vostra molto tardi, e subirete molti disagi. Lo so che queste cose sono già state scritte più volte, evidentemente senza effetto, ma ho promesso di raccontare cosa devono subire i disgraziati viaggiatori di questa linea aerea a due miei compagni di sventura con cui martedì, a Caselle, ho stretto un patto di solidarietà di aeroporto. Perché, quando i ritardi si accumulano, le notizie sono poche e generiche, e i posti a sedere molto inferiori al numero dei viaggiatori stanchi e arrabbiati che attendono è indispensabile creare un piccolo nucleo di solidarietà: ci vuole qualcuno che tenga i posti a sedere, contesissimi, e controlli i bagagli, mentre altri vanno in giro a cercare notizie, spiegazioni, a cercare di capire cosa ci succederà. Le comunicazioni via altoparlante sono rare e veloci, mai ripetute due volte: quindi lasciano sempre pieni di incertezze, «avrò capito bene che siamo stati trasferiti all’uscita 7»? [...] Ieri sera
Si avvicina il centenario della nascita di Indro Montanelli e, ogni volta che sfoglio gli articoli del mio monumento preferito, mi sorprendo della quantità di giudizi sarcastici su intellettuali e politici del suo tempo. [...] Per citare un personaggio ancora su piazza, in un «Controcorrente» Montanelli prende di mira Cicchitto, all’epoca giovane promessa del Psi, il quale a un collega di partito che gli rinfaccia un passaggio troppo disinvolto di «corrente» risponde: «Devo pur vivere anch’io». «Non ne vediamo il motivo», è la conclusione sepolcrale di Indro. Ora, immaginate di ambientare le sue battute feroci [...] nel sistema moderno dei media. [...] Il pacchetto sarebbe commentato su Internet e amplificato dai talk show radiofonici e televisivi [...]. In quegli anni, invece, tutto si esauriva in uno scambio violento di «corsivi» sui giornali: celebri, anche per il nitore dello stile, quelli fra il borghese Montanelli e il comunista Fortebraccio. La cattiveria era la stessa, però l’impatto più circoscritto, per cui si aveva la sensazione di abitare un’Italia meno rissosa. Ma si tratta di un abbaglio. Oggi non sono saliti i toni. Si è solo abbassata la scrittura.
Nulla potrà cancellare la galera di Guantanamo e la sua eredità. Neppure l'ordine esecutivo con cui, nel gennaio scorso, Barack Obama ne ha disposto la chiusura entro i primi mesi del 2010. E anche per questo, con la consapevolezza di un "obbligo verso la memoria", il National Geographic consegna alla Storia per immagini del nostro tempo un documentario di due ore - "Inside Guantanamo" tradotto in 34 lingue, in onda in Italia domenica 5 aprile alle 21 su National Geographic Channel. Un diario di tre settimane trascorse nel braccio di massima sicurezza di uno dei sette campi della prigione per "unlawful enemy combatants". Un raggelante caleidoscopio di un universo di acciaio, cemento armato, filo spinato e lamenti in cui, oggi, continuano a languire 240 detenuti il cui destino resta incerto. In un montaggio asciutto e intenzionalmente didascalico, le immagini registrate a Guantanamo parlano con la voce e il volto di chi ne è stato e ne è oggi il guardiano e di chi ne è stato, fino a ieri, il prigioniero. Restituendo intatta la profondità dell'abisso culturale ed emotivo che, in questi sette anni, ha separato e continua a separare chi ha conce-
pito ed è a guardia delle gabbie e chi in quelle gabbie è lasciato marcire. Un abisso tanto più cupo, perché presentato come figlio "legittimo" di un'alternativa del Diavolo che, agli occhi di una buona parte dell'America, continua ad apparire inestricabile. Quella tra diritto alla sicurezza e rispetto dei diritti civili. Parlano del Nemico e del proprio lavoro, gli uomini in alta uniforme. Forti di certezze incrollabili. "Nulla di quel che ho fatto in quest'isola mi farà vergognare di fronte ai miei figli", dice l'ammiraglio David Thomas, comandante della Joint Task Force Guantanamo, l'ufficiale che l'11 settembre del 2001 sopravvisse al rogo del Pentagono e la cui uniforme semi carbonizzata di quel giorno è conservata nella Smithsonian American History gallery. "Al Qaeda ha le sue cellule anche qui e impone ai singoli ruoli diversi, anche da prigionieri", chiosa il colonnello dell'esercito Bruce Vargo, responsabile dei bracci di detenzione. "Non abbiamo mai torturato nessuno", assicura Paul Rester, già capo del team della Defence Intelligence Agency, mentre in sovrimpressione scorre il dettaglio dei rapporti ormai desecretati del Fbi in cui si documenta cosa in quelle celle è accaduto [...]
Aerei Alitalia in attesa di decollare
poi, dopo l’attesa in aeroporto, abbiamo atteso circa un’ora già seduti nell’aereo, pigiati come sardine, in un’aria soffocante. Nessuno ci ha informati di nulla. Solo quando l’aereo è finalmente partito, il comandante si è scusato del ritardo, attribuendolo a due ragioni: «Mancato arrivo dell’aeromobile corrispondente» e scomparsa di un viaggiatore che aveva già fatto il check-in e spedito una valigia, motivo per cui sarebbe stato necessario recuperare la suddetta valigia per ragioni di sicurezza. Sono le scuse più ricorrenti – ma la persona che mi aspettava a Fiumicino, domandando le cause del ritardo, ne ha sentita un’altra più immaginosa: il «vento contrario», che
faceva pensare che più che di un aereo si trattasse di una barca a vela – e più incredibili. [...] Resta da capire come mai gli italiani sopportino tutto questo: la risposta è facile, siamo stati abituati da una vita di code alla posta, negli uffici comunali – dove poi sul più bello i computer si bloccano – per non parlare delle Asl, di posta che viene recapitata un giorno su tre, di treni in ritardo, di biblioteche dove ti consegnano un libro solo dopo ore di attesa… Siamo un popolo addestrato perfettamente a sopportare il disservizio, la pessima organizzazione, la mancanza di informazione e le bugie: tutto ciò che ci ha fatto diventare un Paese di serie B.
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Domenica 5 aprile 2009
Il vertice Nato Secondo giorno di vertice in Francia Deciso un maggiore impegno in Afghanistan
Nuovo segretario tra gli scontri di STEFANO POLLI STRASBURGO – I sorrisi e la soddisfazione dei leader della Nato, gli incendi e gli scontri in una Strasburgo messa a ferro e fuoco dalla violenza dei black bloc. In queste due immagini, lontane e apparentemente contraddittorie, c'è la sintesi di un vertice destinato, in qualche modo, a passare alla storia IL PROFILO dell’Alleanza Atlantica e a segnare un spartiacque nella sua politica strateDestinato anche, però, a essere Il più giovane gica. ricordato per il ritorno delle dimostrazioni in grande scala, dopo anni di reed è su Fb lativa tranquillità e dopo l’assaggio degli scontri, in tono minore rispetto ROMA – Anders Foa quelli del summit Nato, del vertice gh Rasmussen sadel G20 di Londra. rebbe diventato, seLa riunione di Strasburgo-Kehl, sul condo molti rumours, confine franco-tedesco, in una gioril primo presidente nata carica di gesti simbolici, tiene a dell’Unione Europea battesimo la nascita della nuova Nato, se il Trattato di Lisbodi un’organizzazione che, per più di na non fosse stato afun motivo, ieri ha trovato nuovi stifondato dal referenmoli, nuove idee e anche due volti nuodum irlandese. Da giugno del 2008 il suo vi ai quali fare riferimento nei prossimi anni. Il primo volto è quello di Badivenne il nome più rack Obama, il presidente che al teraccreditato a succemine delle conferenze stampa riceve dere a Jaap de Hoop l’applauso dei giornalisti (è successo a Scheffer alla guida Londra e si è ripetuto a Strasburgo) e della Nato. Forse anche sembra davvero avere il carisma e che perchè Rasmuslo spessore per poter indicare la strasen è il più giovane da da seguire per affrontare le sfide di segretario generale inizio millennio. Il secondo è quello Nato dopo la fondaaperto del danese Anders Fogh Razione dell’Alleanza. Europeista convin- smussen, che dal primo agosto prento, Rasmussen ha 56 derà il testimone di Jaap de Hoop anni, ed è stato il pri- Scheffer alla guida della Nato. Questa Alleanza – che ritrova la mo politico a strappare ai socialdemocrati- Francia nel comando integrato e che ci il potere che questi accoglie tra i suoi membri l’Albania e detenevano dal 1920 la Croazia – ha anche un duro banco di prova sul quale testare le sue nuove in Danimarca. Silvio Berlusconi ambizioni globali. Sarà in Afghaniavrebbe voluto pre- stan che la Nato dovrà dimostrare di sentarlo alla moglie, poter reggere l’urto di una sfida quasi contrapponendolo a impossibile, sarà lì che si gioca un pezMassimo Cacciari, zo del futuro che ha cominciato a codato dal gossip in «lo- struire. Cinquemila nuovi soldati (524 ve affair» con Veronica Lario. «E' il primo dall’Italia) arriveranno entro l'estate ministro più bello per rafforzare il contingente, per gad’Europa», disse il rantire la regolarità delle elezioni e premier italiano in per appoggiare la nuova politica nel una conferenza Paese, fatta anche di dialogo politico, ricostruzione civile, coinvolgimento stampa. Anders Fogh Ra- dei Paesi vicini, con Pakistan e Iran in smussen ha aperto cima alla lista. L'obiettivo prioritario un account su Face- rimane comunque la sconfitta di Al Qaida, ha ricordato Obama lanciando book. un messaggio preciso, da comandante in capo, ai suoi alleati: si deve andare avanti tutti insieme, gli sforzi – e i sacrifici – devono essere collettivi. Su questo devono riflettere bene i partner dell’Alleanza senza aspettarsi una passeggiata nell’ombra dei militari a stel-
le e strisce. Così come dovrebbero riflettere i leader della Nato e di tutta la comunità occidentale sulle immagini degli scontri di ieri a Strasburgo e in Germania: alberghi in preda alle fiamme, lanci di lacrimogeni e proiettili di gomma, vetrine sfondate, auto distrutte. Il ritorno della violenza organizzata non sembra casuale. Coincide con la più grave crisi economica da decenni a questa parte. La violenza brutale dei black bloc sfrutta il momento e torna mentre esplode anche la rabbia dei semplici cittadini, nei giorni in cui i manager sono presi in ostaggio e mentre milioni di posti di lavoro vengono persi in tutto il mondo. A Strasburgo non c'erano soltanto i black bloc con la loro violenza assurda, senza nessuna giustificazione possibile, da condannare e perseguire fino in fondo. C'erano anche migliaia di manifestanti pacifici che da quella violenza si sono dissociati e che hanno protestato per la loro presente e per il loro futuro, sfilando lontano dai leader, arroccati nella loro cittadella, nella inaccessibile zona rossa.
IL FILM
Il danese Rasmussen è stato eletto a capo dell’Alleanza mentre Strasburgo viene messa a ferro e fuoco
BARRICATE IN FIAMME I CONTESTATORI dietro alle barricate in fiamme durante l’ennesimo scontro con la polizia nel secondo giorno del summit Nato a Strasburgo, in Francia
Per i presenti il premier ha violato il protocollo. Ma lui: «Persuadevo Erdogan»
La gaffe di Silvio. «Io suggeritore» Berlusconi parla a telefono mentre la Merkel lo aspetta per il cerimoniale STRASBURGO – Silvio Berlusconi ritaglia per sè il ruolo di «suggeritore», di gran cerimoniere e tessitore di uno degli eventi del summit Nato: la nomina del nuovo segretario generale Anders Fogh Rasmussen, contrastata fino all’ultimo dal veto del governo turco. «Erdogan ha dato a me l'accordo», rivendica il premier italiano prendendosi meriti pari a quelli del presidente americano Barack Obama, che ha offerto garanzie politiche decisive. Ma a tenere banco per tutto il giorno è quello che il Cavaliere Berlusconi spiega alla Merkel che stava parlando con definisce «un caso montato dal- Erdogan la stampa» e che centinaia di giornalisti di tutto il mondo, riuniti partire la cerimonia. Berlusconi non a Strasburgo per il summit, descri- c'è: si è appartato sulla sponda del vono come un nuovo strappo proto- fiume e parla ancora al cellulare. «Per continuare il mio lavoro di collare. La scena si svolge al mattino, quando Berlusconi scende da una convincimento», dirà per cancellare berlina nera con il telefonino attac- l’impressione di aver sciupato una cato all’orecchio, prima della cerimo- così bella foto di famiglia con la sua nia sul Reno per ricordare la pacifi- assenza. Ma sui megaschermi della cazione franco-tedesca. «Una telefo- immensa sala stampa della Alleanza nata importantissima, di trentadue Atlantica le immagini scorrono e minuti – spiegherà poi – per convin- sorprendono i cronisti, impegnati a cere, su incarico del segretario gene- seguire le trattative per nuovi aiuti rale uscente Nato Jaap de Hoop all’Afghanistan o per il rafforzamenScheffer, il premier turco Erdogan to dei rapporti con la Russia. Poco ad acconsentire alla nomina del pre- dopo, i siti di diversi paesi ne saranno invasi, ed in particolare quelli temier danese Rasmussen». La mano in tasca, il Cavaliere si deschi, dallo Spiegel al Die Zeit, parmette a passeggiare lungo il fiume, ticolarmente severi verso il premier lasciando la Cancelliera tedesca An- italiano. Ma Berlusconi parla di una gela Merkel ad attendere inutilmen- 'montatura’ e spiega che la Merkel te, su un tappeto rosso, di poter por- era perfettamente al corrente della gergli la mano, per dare così inizio sua telefonata ad Erdogan, che a sealla simbolica passeggiata dei 28 del- ra varrà al Cavaliere il ringraziala Nato sul ponte che unisce le rive mento ufficiale del presidente turco Abdullah Gul. francese e tedesca. Berlusconi rivendica anche l’adeArrivano altri sei capi di Stato, Gordon Brown per ultimo, la Merkel sione dei partner Nato a diverse proallarga le braccia rassegnata e poi fa poste italiane: dal disgelo nei rappor-
ti con la Russia, alla difesa dei diritti delle donne afghane. «Abbiamo noi introdotto la necessità che l’Afghanistan ripensi e si riposizioni circa i diritti delle donne – dice Berlusconi -. Non è accettabile che non siano rispettati i diritti fondamentali delle donne». Resta l’irritazione del premier italiano verso la stampa, ieri sera evidente, come dopo il G20 di Londra, quando le cronache avevano descritto altri strappi al protocollo. Stavolta nel mirino non ci sono solo i giornalisti italiani, che a notte fonda, di ritorno dalla cena inaugurale del summit a Baden Baden, Berlusconi aveva accusato di «lavorare contro il Paese», giurando che non avrebbe più parlato ai cronisti o fatto una conferenza stampa. «Questo è quello che vi dovevo comunicare, grazie dell’attenzione e buon lavoro», mantiene la promessa il Cavaliere nella conferenza stampa in chiusura del vertice Nato, dove non accetta domande. Parlerà più tardi, e molto, arrivando a Praga. il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha anche annunciato che metterà a disposizione degli alleati 524 uomini in più, tra soldati che saranno dispiegati solo per il periodo elettorale, equipaggi di nuovi aerei ed elicotteri e carabinieri per l’addestramento delle forze di sicurezza locali. Il contingente nazionale schierato tra Kabul ed Herat – attualmente composto di circa 2.700 unità – salirà così a 3.200. Da tempo la Nato chiedeva un maggior impegno in Afghanistan agli Alleati e Berlusconi ha deciso di dare anche il contributo dell’Italia
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Domenica 5 aprile 2009
La protesta della Cgil Appello all’unità a Cisl e Uil Brunetta: «Solo una scampagnata»
«In piazza in 2.700.000» Manifestazione nazionale a Roma contro la crisi Epifani: «Il Governo si dia una sveglia, serve un tavolo» La manifestazione finale al Circo Massimo
di BARBARA MARCHEGIANI ROMA – In due milioni e settecentomila al Circo Massimo, alla manifestazione nazionale della Cgil, per chiedere al governo di fare di più. Non misure «impossibili. Ma cose che si possono e si debbono fare» subito, senza aspettare che «passi la nottata: è dalla nottata che dipende il nuovo giorno». Il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, scende in piazza e indica la strada di un intervento immediato ed incisivo per contrastare la crisi, chiedendo all’esecutivo innanzitutto un tavolo «vero» su occupazione, redditi e pensioni, investimenti, politiche fiscali e industriali. Temi su cui non può non esserci «l'interesse» anche di Cisl, Uil e pure di Confindustria ad un confronto unitario, è stata la convinzione espressa dal numero uno della Cgil, secondo cui, al contrario, la crisi non può essere affrontata «nè con battute nè con misure non all’altezza», è stato l’attacco al governo. Su questo si sono concentrati i suoi interventi, prima dal corteo – uno dei cinque che ieri hanno attraversato le vie della capitale – e poi dal palco. In una manifestazione tra «le più grandi e più belle di sempre», come l’ha definita non nascondendo la soddisfazione per «aver riempito nuovamente la piazza e non era scontato». Nei numeri forniti dagli stessi organizzatori, ricorda infatti l’altra grande iniziativa del sindacato di Corso d’Italia, sempre al Circo Massimo, quando alla guida di Sergio Cofferati (ieri di nuovo in piazza), parteciparono in tre milioni per la tutela dell’articolo 18. Ma per la questura, sono stati solo in 200 mila a prendervi parte. Una manifestazione che «merita rispetto, anche se essa è politicamente e numericamente fallita», ha invece detto il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, parlando dei partecipanti come di «persone animate da una visione politica antagonista». Di fatto, nell’arena romana lavoratori, pensionati, disoccupati, precari e studenti si sono dati appuntamento per sostenere la posizione della Cgil. E quella di Epifani, che dal palco ha lanciato un appello al governo per aprire «subito un tavolo di confronto vero» sulla crisi, per affrontarla in “modo serio, ordinato, coerente». Una richiesta, che – ha spiegato – «non è una sfida», ma un modo per evitare «un ritorno nel vuoto». Pronta la risposta della piazza, che al nome del premier Berlusconi si è levata in una bordata di fischi. La «richiesta di un tavolo appare pretestuosa», ha affermato Sacconi; il con-
fronto «c'è sempre stato», ha sostenuto il ministro della P.a., Renato Brunetta che ha aggiunto, commentando la manifestazione: «Se qualcuno fa una scampagnata in più male non fa ovviamente neanche all'economia perché muove risorse, ristoranti e autobus». «Perchè – ha invece chiesto Epifani – l'esecutivo non ha voluto, non vuole fare di più? Perchè non percepisce l’urgenza di serie politiche industriali? Perchè mette in cantiere solo misure faraoniche per i lavori pubblici? E non fa niente per le piccole e medie imprese, per accelerare la domanda ed aumentare l'occupazione?». Proprio sull'occupazione si è più volte soffermato il segretario della Cgil, chiedendo di estendere da subito la durata della cassa integrazione ordinaria e di arrivare al blocco effettivo dei licenziamenti per tutta la durata della crisi. Epifani, nel corso del suo comizio conclusivo ha rivolto un ringraziamento al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per «l'equilibrio e la fermezza con cui svolge il suo alto compito» e per «l'attenzione e l’impegno» con cui segue i temi del lavoro. Agli altri due sindacati confederali non ha invece risparmiato un rimprovero, sostenendo che su questi motivi la «battaglia» andava fatta unitariamente. La Cgil, in ogni caso, ha «scelto di stare in campo» comunque. Da qui, Epifani ha quindi affrontato la questione della riforma del modello contrattuale, ricordando il risultato dei 3,4 milioni che con il voto hanno sostenuto la scelta della Cgil di non sottoscrivere l’accordo del 22 gennaio scorso. Ed ha proposto di svolgere un referendum «unitario con esito vincolante almeno per quanto riguarda la Cgil». La democrazia «c'è o non c'è. Non può esserci solo quando il risultato è sicuro», ha detto. Una stoccata, poi, a Confindustria: «Ha fatto un gravissimo errore con l’accordo separato» la crisi «esigeva unità e non divisioni tra le forze sociali». Secca la replica del segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni: «Mi dispiace che la generosità di tante persone venga utilizzata a fini elettorali e non sindacali», ha detto chiedendo di tornare a «fare sindacato. Sarà un bene per tutti». Sulla stessa linea il leader della Uil, Angeletti: «Epifani deve dichiarare la sua disponibilità ad un accordo», sottolineando che confronti ce ne sono stati. Il leader della Cgil ha infine attaccato i paradisi fiscali e la «piaga» dei super-stipendi e dei super-bonus. Dal Circo Massimo, è intanto partito, ha concluso , «un messaggio di speranza».
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LA PATTUGLIA BASILICATA
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Partiti sessanta bus. La soddisfazione del segretario Pepe
Tremila bandiere lucane
«La recessione non può essere affrontata con battute»
GLI SLOGAN
LE ACCUSE DELLA CISL
Zenga della Fim Cisl
«LA CGIL manifesta contro se stessa»: lo dice il segretario generale della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga. «La verità - aggiunge - è che la Cgil protesta contro un accordo, quello sulla riforma del modello contrattuale, ma allo stesso tempo contratta con Cisl, Uil, Confindustria e governo l'attuazione di quello stesso accordo. Quello che la Cgil non dice è che sulla riforma c'è già una bozza d'intesa datata 16 marzo che sarà firmata con ogni probabilità il prossimo 8 aprile. Questa è la verità che la Cgil non racconta ai lavoratori. Il gruppo dirigente ci dica se vuole stare nelle piazze a scioperare contro una riforma che migliora il salario dei lavoratori oppure contrattare con le parti». Zenga critica anche la scelta di alcun amministratori lucani di aderire alla manifestazione. «Una scelta che viola l'imparzialità delle istituzioni» accusa il sindacalista.
Alcuni dei manifestanti lucani a Roma
MASSICCIA presenza dei lucani alla manifestazione generale della Cgil a Roma: tre mila persone con circa 60 autobus (40 dalla provincia di Potenza e 20 da quella di Matera) sono partire venerdì sera da piazza Zara per arrivare nelle prime ore della mattinata a Roma e prendere parte al lungo corteo che si è snodato per le principali vie della capitale, per culminare al Circo Massimo, dove quasi tre milioni di persone hanno assistito al comizio del segretario nazionale, Guglielmo Epifani. «Siamo più che soddisfatti - ha commentato il numero uno della Cgil lucana, Antonio Pepe - per la straordinaria partecipazione della gente. Moltissimi i giovani, gli anziani, le donne, e soprattutto i lavoratori accompagnati dalla straordinaria performance della banda musicale di Oppido Lucano e dei Suonatori del Pollino. Molti i disoccupati, i cassintegrati». «Una manifestazione che ha unito continua il segretario regionale - coloro che vivono sulla propria pelle, drammaticamente, la crisi. Il Governo e i suoi ministri dovrebbero guardare in faccia la gente, il loro malessere, dovrebbero sentire le loro preoccupazioni, le difficoltà dei giovani precari, il dramma di chi ha
perso il lavoro. Roma è stata invasa pacificamente da milioni di persone che hanno chiesto il rispetto della dignità, all'interno di un riconoscimento centrale per il lavoro e per la libertà di tutti e di tutte». E ancora: «Con la manifestazione di ieri abbiamo chiesto al Paese di essere e rimanere unito. Al governo spettano politiche vere e concrete di coesione sociale. Il popolo che sta con la Cgil rivendica un futuro con meno egoismo sociale in cui la ricchezza sia distribuita equamente». «Molti lucani hanno condiviso le ragioni, i sentimenti, la condizione di tutti coloro che la crisi la stanno pagando sulla pelle e per chiedere, assieme a tutti gli altri lavoratori del sud, che il mezzogiorno non sia abbandonato e che questo Governo non svuoti ulteriormente le risorse del territorio che rappresentano il futuro dei giovani». E conclude: «Sappiamo che abbiamo avviato una difficile battaglia che intendiamo vincere e sappiamo anche che per Governo e Confindustria sarà durissima. La nostra è una battaglia per il lavoro, per i diritti, per la dignità degli uomini e delle donne e soprattutto è una battaglia per la libertà e per la democrazia».
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SCATTI DAL CENTRO SOCIALE
Politica lucana
Immagini della kermesse di presentazione di Dec, il nuovo soggetto politico di Roberto Falotico e Rosa Mastrosimone. Tra la folla molti i politici lucani anche di altri partiti
Egidio Digilio e Cosimo Latronico potrebbero essere i nomi giusti per il Popolo della libertà per riproporre lo schema vincente nelle comunali di Matera città
Pd e Pdl: candidati cercansi di SALVATORE SANTORO POTENZA - Il totocandidati prosegue e le diplomazie dei partiti sono in pieno lavoro, ma per le decisioni finali c’è da attendere ancora almeno fino a Pasqua. In ogni caso il Pdl sta per nominare il coordinatore regionale. Non ci sono sorprese, il leader lucano del Popolo della libertà è il senatore Guido Viceconte. Non c’è ancora l’ufficialità ma manca poco. C’è da aspettare almeno una settima, invece, per i due coordinatori provinciali: per Potenza dovrebbe essere Gianni Rosa ex segretario provinciale di Alleanza nazionale, per Matera la voce più insistente è quella che porta alla nomina del senatore Cosimo Latronico che già era il coordinatore provinciale di Forza Italia. Sullo stesso senatore però si inizia anche a discutere su una eventuale candidatura alla guida delle liste della coalizione di centrodestra per le elezioni del presidente della Provincia della città dei Sassi. La candidatura di Latronico si incrocia con quella in quota ex An di Giuseppe Labriola (assai gradito da Emilio Nicola Buccico). C’è però alla base un ragionamento da fare: le postazioni e le candidature apicali saranno frutto di una spartizione tra i due partiti originari che si sono fusi nel nuovo soggetto politico voluto dal premier Silvio Berlusconi e avallato dal presidente della Camera Gianfranco Fini. Approssimativamente si calcola su 6 postazioni: le 3 cari-
che di coordinatore (uno regionale e 2 provinciali) e i tre candidati rispettivamente per le 2 Province capoluogo e l’amministrazione comunale di Potenza. Per le segreterie di partito al di là dei nomi 2 dovrebbero essere ex forzisti e 1 in quota An. Rimangono ancora da definire i candidati. E anche in questo caso dovrebbero essere divisi con la logica di2 per Fi e 1 per An. E in lizza, solo calcolando i big dei partiti, c’è una rosa composta dagli stessi Latronico e Labriola (per il Materano) e dal senatore Egidio Digilio (ex coordinatore lucano di An) più i due consiglieri regionali forzisti Sergio Lapenna e Franco Mattia per il versante potentino. Chiaro che fino all’ultimo non si può escludere l’ingresso nei giochi di qualche altro big: le dinamiche sono in evoluzione e gli equilibri all’interno del Pdl appena nato sono delicati, ancora in via di definizione e pertanto fino alla presentazione delle liste tutto può accadere. Ma il ragionamento sulle divisioni tra partiti sembra ben definito. A questo punto, in ogni caso tutto ruota intorno alle volontà di Egidio Digilio. Se deciderà di presentare ufficialmente al partito regionale la propria “disponibilità” a correre per la carica di sindaco di Potenza difficile che qualcuno possa dirgli di no. A quel punto il quadro sarebbe quasi definito: con la “casella” di An occupata per il comune di Potenza, Labriola a Matera uscirebbe dai giochi. Non solo: c’è anche da verificare la volontà di La-
E’ folla per i Dec di Falotico tronico. In ogni caso l’asse Latronico - Digilio (entrambi senatori) candidati alle amministrative sarebbe un elemento di prestigio indiscutibile per il Popolo delle libertà e le loro ambizioni senz’altro sarebbero alte per la vittoria finale. Tanto più che quelli del centrodestra sembrano intenzionati a riproporre lo stesso schema che si è dimostrato vincente nelle ultime amministrative a Matera città: il Pdl alla fine potrebbe stringere alleanze con big di centro (Falotico a Potenza e Mastrosimone a matera?) ma è chiaro che “servono” candidati pidiellini all’altezza di quella che fu la candidatura di Buccico per Matera. E Digilio e Latronico potrebbero essere senz’altro i nomi giusti. Invariato comunque il discorso sulla provincia di Potenza: Franco Mattia rimane tranquillamente in pole e disponibile a correre per il centrodestra anche in virtù della “seconda” quota forzista a disposizione. E se c’è un Pdl, in via di definizione per le candidature, discorso diverso per il Pd e il centrosinistra. Tutto sembra in alto mare a Matera mentre per il Potentino sembra ormai in dirittura d’arrivo l’ufficializzazione della riconferma di Vito Santarsiero al Comune (anche se negli scorsi alla ricerca di mediazione tra Idv e Pd si è riparlato di Gennaro Straziuso per la carica di sindaco) e della candidatura di Piero Lacorazza alla Provincia.
Al centrosociale di Malvaccaro tanti i big, l’ex assessore non esclude alleanze elettorali
IL PRC ELEGGE IL SEGRETARIO PROVINCIALE POTENZA - Il comitato politico federale di Potenza del partito della Rifondazione comunista ha eletto il nuovo segretario provinciale nella persona del di Francesco Cirigliano”. Lo ha reso rende noto l’ufficio stampa del Prc regionale. E c’è anche la dichiarazione ufficiale: «Il rilancio politico ed organizzativo di Rifondazione comunista, anche come elemento fondamentale per una proposta di uscita alternativa e a sinistra dalla crisi, è il terreno su cui l’intero partito della provincia di Potenza opererà immediatamente».
Il Radicale Maurizio Bolognetti contro il proclami dell’Italia dei valori L’Mpa lucana abbraccia Lombardo «Di che discontinuità parla Radice?» POTENZA - Questa mattina alle 10:30 presso la Sala B del Consiglio Regionale di Basilicata si terrà un incontro con il presidente del Movimento per le Autonomie. Sarà presente il presidente del movimento politico nazionale, Raffaele Lombardo, Governatore della Sicilia. La presenza della massima espressione istituzionale di Mpa servirà a lanciare la campagna elettorale del partito che si presenterà da solo alle prossime elezioni comunali e provinciali. Raffaele Lombardo sarà dunque il testimonial del movimento lucano e illustrerà programmi, progetti e nuove istanze politiche di Mpa in Regione. Con il numero uno di Mpa saranno presenti al tavolo dei relatori Sandra Cioffi, nominata da Lombardo responsabile nazionale Donne, Famiglie, Adolescenza e Infanzia. Con Cioffi e Lombardo saranno
Raffaele Lombardo
presenti inoltre i vertici regionali del partitotra i quali Gerardo Mariani, Gerardo Brusco, Angelo Zambrino, Giuseppe Doti, Nicola Andrisani, responsabile materano. La giornata servirà al partito per illustrare le linee guida della campagna elettorale che vede Mpa alle prese con la scelta dei candidati da presentare nelle prossime elezioni comunali e provinciali. Appuntamento importante per Mpa che punta a far crescere il movimento partendo da politiche mirate al territorio regionale.
POTENZA - E’ polemica aperta tra il radicale lucano Maurizio Bolognetti e i vertici dell’Italia dei valori di Basilicata. O meglio Bolognetti a stretto giro di tempo attacca due volte il partito di Antonio Di Pietro. La prima volta alcuni giorni fa la seconda ieri. Il tema delle critiche è sempre quello della «coerenza» politica. Questo il contenuto delle ultime dichiarazioni. «“Come mi vuoi?”, cantava Luciano De Crescenzo. E voi, come li volete gli uomini di Di Pietro in Basilicata: lisci, gassati o Ferrarelle? Basta chiedere! Gli ineffabili dipietristi lucani sono buoni per tutte le stagioni politiche. Basti pensare all'attuale coordinatore regionale Michele Radice, già presidente del
Maurizio Bolognetti
Consiglio regionale di Basilicata in quota Margherita. Basti pensare all'altrettanto ineffabile senatore Belisario, che in Basilicata non muove un dito per
promuovere la trasparenza e a Roma si affretta a presentare una proposta in materia, clonata da analoga proposta presentata dai Radicali. Belisario e Radice, Radice e Autilio, il gatto e la volpe, la volpe e il gatto. Ripeto: negli ultimi due anni, non una parola hanno pronunciato gli uomini dell'idv lucana su inchiesta che hanno terremotato la Basilicata. In compenso, gli uomini di Tonino hanno lucrato anche una postazione in seno ad una Asl. Che il loro sia stata il segno di discontinuità di cui parla l'ex esponente della Margherita ed ex presidente del Consiglio regionale Michele Radice? “Anagrafe pubblica degli eletti”, tuona l'ineffabile Belisario in quel di Roma. Eppure, da due anni il
suo assessore in giunta nulla ha fatto per favorire l'approvazione di una proposta avanzata dall'Associazione Radicali Lucani finalizzata alla creazione di una anagrafe regionale delle attività degli eletti e dei nominati. E che dire della recente e fallimentare operazione partitocratica messa in atto dai dipietristi per favorire la crescita del partito? Tutti ricorderanno l'adesione di De Franchi e Carelli all'Idv; e tutti hanno ben presente come l'operazione sia miseramente naufragata. Tutto nel segno del discontinuità, naturalmente. Una discontinuità che viaggia nel solco di consolidate tradizione trasformiste e cerchiobottiste». Maurizio Bolognetti (segretario regionale Radicali lucani)
L’eurodeputato lucano sul G 20
«C’è molto da fare per le famiglie» A Bruxelles i commenti sul summit europeo londinesi dei 20 “grandi” del mondo per il gruppo socialista nel Parlamento europeo li rilascia l’eurodeputato lucano Gianni Pittella. Queste le sue parole: «Rispetto ai rischi di un nulla di fatto, assai temuto alla vigilia, il G 20 di Londra sembra aver ribaltato in positivo le aspettative. Il fatto che i paesi che hanno rappresentato l'Ue al vertice siano stati fedeli a posizioni comuni discusse durante l'ultimo Consiglio europeo rappresenta un elemento di novità particolarmente benvenuto. A Gordon Brown che ha presieduto il vertice del G 20 è riuscita la delicata missione di combinare le misure di stabilizzazione dei mercati finanziari con quelle per il rilancio dell'economia reale. Il summit ha se-
gnato l'inizio della tanto attesa modifica radicale delle regole della finanza». Per l’europarlamentare lucano e capogruppo del Pse, «le decisioni di mettere fine ai paradisi fiscali, di regolamentare gli Hedge Funds e le agenzie di rating, di lavorare per una supervisione comune dei mercati finanziari e di ripulire il mercato dai titoli cosiddetti tossici costituisco segnali estremamente positivi. Scelte che riflettono i pronunciamenti del Parlamento europeo su queste materie e danno un senso alle battaglie di moralizzazione della finanza che, come gruppo socialista, stiamo conducendo da tempo. Resta ancora molto da fare per sostenere le numerose famiglie che vivono situazioni di grave difficoltà economica».
POTENZA -La “folla” delle ultime manifestazioni organizzate da Roberto Falotico ha risposto anche ieri. Nel centro sociale di Malvaccaro, gremito, il consigliere regionale ed ex assessore all’Agricoltura ha presentato il suo nuovo soggetto politico: Democratici e cristiani. Acronimo, Dec. Come la marca di caffè decaffeinato. «Quello non buono», ha esordito Falotico dal palco coprendo con la sua voce l’applauso che ne ha salutato l’ingresso. E sul “gioco di parole” con la sigla del partito e l’associazione al decaffeinato, l’ex segretario regionale della Margherita ha insistito. Addirittura ha mostrato una tazzina di caffè alla sala, «un regalo di una mia amica commerciante di cui non faccio il nome per non far pubblicità», spiegando subito dopo: «Noi però di Dec sicuramente continueremo a bere il caffè buono, quello decaffeinato magari lo offriremo a chi non ci vuole bene che in questi giorni dimostra di non stare troppo sereno». Altri applausi. Ma sono i contenuti politici e le sfide elettorali quello che contano e Roberto Falotico non lesina critiche ai suoi ex compagni del Pd: «Partito dal quale sono stato cacciato» e poi spiega: «Nemmeno nei momenti più
scuri della Dc ho visto espellere un componente in nome di un articolo di uno statuto di partito. Figuriamoci un assessore regionale». Parla di esilio e si paragona a Garibaldi e Napoleone il segretario regionale dei Dec, «che sarà un piccolo o forse un grande partito lo vedremo nei prossimi mesi». Insomma è un Roberto Falotico in “attacco” quello che arringa la platea potentina. Non solo cittadini elettori ad ascoltarlo. La prima fila della platea è per i big della politica lucana. Oltre ai fedelissimi di sempre (che Egidio Giordano chiede alla stampa dal palco del centro sociale «non chiamateci falotichiani») ci sono i consiglieri regionali, Nicola Pagliuca (Pdl), Franco Mollica (Democratici di centro), Luigi Sacglione (Popolari uniti) e Michele Napoli (La Destra). E ancora c’è il deputato del Pdl, Vincenzo Taddei, l’ex parlamentare Peppino Molinari, molti consiglieri comunali di Potenza e l’ex sindaco Rocco Sampogna. Ovviamente seduta tra i big anche la consigliera regionale Rosa Mastrosimone che ha ufficializzato: «Ho l’onore di essere il presidente regionale e la segretaria provinciale dei Dec. L’alleanza di centro rimane fino alle elezioni perchè siamo
riconoscibili sul territorio materano ma voglio chiarire che sono cofondatrice dei Democratici e cristiani insieme a Roberto Falotico». E sui propositi, la stessa Mastrosimone ha chiarito: «Il nostro cammino sarà senza esitazioni, daremo vita a un soggetto nuovo. Un progetto che deve essere chiaro e senza esitazioni». Anche per lei tanti gli applausi. In ogni caso sia l’intervento di Mastrosimone che quello di Falotico non sono stati critici e rancorosi nei confronti delle altre forze politiche. Ad alzare il tono dei distinguo nei confronti del Pd, ci ha pensato il segretario provinciale dei Dec di Potenza, Aurelio Pace: «Non potevamo rimanere dove eravamo perchè noi e voi meritare di più». Bersaglio di Aurelio Pace, il Partito democratico che ha definito, «una gabbia di polli da batteria». Aurelio Pace ha cacciato tutta la grinta e a piena voce ha detto: «Io un partito ce l’ho, ma inviterei chi è giovane vecchio a trovarsi un lavoro e a non fare il mestrierante della politica». Intanto in sala un nostalgico della Balena bianca si è portato un vecchio vessillo: sventola una bandiera della Dc di Colombo e Moro. E tra gli attacchi al Pd c’è anche Paolo
Galante: «Il Pd è un partito nato già vecchio e non mi dispiace averlo lasciato. Mi dispiace solo che sia rimasto solo Vito De Filippo». In platea si fanno commenti. Ma il più atteso è Falotico. Di polemico risponde solo a chi «ha scritto che c’è chi fa schifo nella politica lucana». Falotico alza la voce e risponde: «Io sono sicuro che nel firmamento della politica lucana non ci sia nessuno che fa schifo. Posso solo dire chi lo dice non ha rispetto per le persone». i big della prima fila rispondono. Per quanto riguarda le decisioni delle alleanze Falotico ha ribadito: «Non abbiamo ancora deciso i candidati». E apre: «Non posso escludere che per il bene della Basilicata ci possa essere un alleanza con le altre forze. ma non ho preclusioni nè con una colazione e nè con una altra: vedremo i programmi più seri e coerenti». In sala c’è chi commenta: «Non ha chiuso con il Pd e con il centrosinistra». Ma altri subito rimarcano: «Ha detto chiaramente che non è un politico di sinistra». Insomma nulla è chiaro sulle prossime scelte ma di certo, Falotico ha chiarito: «Non ci alleeremo con chi candida il nonno dei miei figli». sal.san.
La Grande Lucania è partita per il tour elettorale “LA GRANDE Lucania” comincia a girare nella regione per la campagna elettorale. Ieri la partenza alle 10.30 in piazza Prefettura a Potenza. E’ stato illustrato il tour che porterà il candidato alla presidenza della Provincia di Potenza, Nicola Manfredelli, in giro per i comuni lucani, dove l’esponente del Movimento federalista incontrerà i cittadini. Ieri Manfredelli ha presentato l’iniziativa del “camioncino della lucanità”, la petizione di riduzione delle imposte addizionali provinciali sull’energia elettrica e sulla trascrizione dei veicoli al Pubblico registro.
Il “camioncino della lucanità” che girerà in lungo e in largo la regione per far conoscere il movimento e il candidato alla Provincia Nicola Manfredelli
10 Economia
Domenica 5 aprile 2009
Almunia: «Nuovo sistema entro il 2010». Trichet sollecita a fare presto
Tremonti: «L’Ue copi gli Usa» Si chiude l’Ecofin, ma restano i nodi della vigilanza Commercio, il supermercato ormai è padrone incontrastato
di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Scaricare da Internet il testo delle regole contabili varate dagli Stati Uniti. E adottarne una versione in grado di ripulire i bilanci delle banche europee. Al termine dell'Ecofin informale, il ministro dell'Economia Giulio Tremonti sollecita l'authority di settore ad adeguarsi tempestivamente alla riforma che consente una maggiore flessibilità nella valutazione dei titoli tossici che hanno scatenato la crisi finanziaria. "Gli americani hanno appena cambiato un criterio Ias, dobbiamo farlo anche noi, ma anche con lo stesso testo. Bisogna tirarlo giù da Google e dargli una benedizione europea" ha suggerito il ministro concludendo il summit di Praga in cui i Ventisette hanno discusso le ricadute delle decisioni assunte dal g-20 di Londra. L'obiettivo dichiarato è evitare che i cambiamenti introdotti dagli Stati Uniti - si legge nel documento finale portino "ad una significativa divergenza nelle pratiche internazionali di contabilità per gli strumenti finanziari". In altre parole ad una disparità competitiva a danno dell'Europa. La palla passa ora allo Iasb, l'International accounting standards board, che dovrà lavorare sulle novità varate giovedì scorso dal cugino americano, il Financial accounting standards board (Fasb). Si tratta di un piano che allenta le regole per valutare il cosidetto
di SABINA LICCI
italiani particolarmente oculati. È questa la fotografia scattata dall'ufficio studi della Confcommercio sull'evoluzione territoriale della distribuzione commerciale e al dettaglio tra il 2002 e il 2008, da cui emerge un'Italia diversa e assai frastagliata nelle diverse forme di vendita, dove al Sud e nelle Isole lavora il 42,6% degli esercizi del piccolo dettaglio rispetto al Nord (38%) e al Centro (19,8%). Secondo il rapporto, sono l'aumento dei costi fissi di gestione e il calo dei consumi ad aver portato alla chiusura tantissimi piccoli negozi di alimentari, in alcune aree un lontano ricordo, con una flessione più marcata al nord, in particolare in Friuli Venezia Giulia (-17,3%), Trentino Alto Adige (-16,3%), Lombardia (-14,9%) e Piemonte (-14%) ed Emilia Romana (-9,8%), ma anche in Sicilia (-13,9%) unica eccezione rispetto ad una media del Mezzogiorno di 8,4%.
ROMA - È ormai il supermercato a farla da padrona: ha spazzato via in appena 6 anni 11.500 negozi alimentari al dettaglio. Non è stata la stessa cosa per gli esercizi di abbigliamento, calzature, profumerie e via dicendo, il cosiddetto 'no food' aumentati del 5,4% pari a 63.000 unità. Un andamento che comunque ha avuto diverse velocità a seconda delle regioni, più accelerato al nord dove le botteghe alimentari lombarde ad esempio, sono diminuite del 14,9%, contro quelle abruzzesi di appena lo 0,9%. A completare il quadro ci sono poi le bancarelle dei mercatini e il commercio ambulante che conoscono una nuova prosperità, grazie anche alla crisi che rende gli
Spariscono i piccoli negozietti di quartiere
Obiettivo semplificare gli asset tossici delle banche
Giulio Tremonti, a sinistra, con il presidente della Bce, Jean Claude Trichet
mark-to-market, permettendo a banche ed assicurazioni un margine di manovra più ampio per determinare il valore dei propri investimenti evitando il meccanismo delle revisioni in caso di perdite. Conclusa la fase della quantificazione, i titoli tossici delle banche dovranno poi essere trasferiti in bad bank interne a carico degli azionisti.
A tal fine è già stata fissata una tabella di marcia. A metà maggio la Commissione Ue presenterà una bozza di provvedimento da sottoporre all'esame dell'Ecofin successivo e quindi al vaglio definitivo del Consiglio europeo in calendario a giugno. "Il nuovo sistema di vigilanza deve essere operativo prima della fine del 2010" ha an-
BORSA
pazione (a febbraio sono saltati nell'Ue oltre 400mila posti di lavoro). Per Almunia la priorità è "affrontare le conseguenze sociali della crisi" con gli ammortizzatori sociali. Concorda Tremonti contrario ai prepensionamenti: "Prevenire è meglio che curare. Conservare il lavoro nelle fabbriche é meglio che mandarli via".
CONSULENZA FISCALE
a cura di MASSIMO PRUDENTE
a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista
Buon recupero dei mercati IL mese di aprile è partito con il piede giusto per i mercati azionari internazionali, sulla scia del recupero già avviato a partire dalla seconda decade di marzo. A rendere possibile questo rimbalzo hanno contribuito le novità arrivate nelle scorse settimana e, in particolare, in America si punta l'accento sulle ultime mosse della Federal Reserve. La Banca Centrale americana ha deciso di scendere in campo con una nuova arma nella lotta contro la recessione e la deflazione. E' stata, così, annunciata l'intenzione di comprare 300 miliardi di dollari di titoli di Stato con scadenza fino a 10 anni, al fine di mantenere bassi i tassi di interesse e iniettare moneta nel sistema. Da parte sua il Tesoro ha definito i dettagli del nuovo piano salva-banche che ha come obiettivo quello di attrarre investimenti privati, grazie all'intervento dei quali acquistare fino a 1.000 miliardi di prestiti incagliati. In Europa, invece, dopo il taglio del costo del denaro dello 0,25%, l'attenzione si sposta ora sulle eventuali misure non convenzionali che dovrebbero essere annunciate a maggio. La conferma di questi interventi sarà sicuramente positiva per il mercato azionario, perchè la riduzione degli spread sui corporate bond è una delle condizioni per riportare gli investitori sull'equity. Sul fronte macro, invece, la situazione resta difficile perché continuano a giungere dati negativi, anche se c'è un minimo accenno di stabilizzazione. L'idea è che a questo punto della recessione sia più probabile assistere ad un miglioramento rispetto al punto molto basso
nunciato il commissario agli Affari Economici, Joaquin Almunia, nella conferenza stampa di rito. "La situazione è urgente e servono decisioni rapide. Perchè la rapidità è decisiva nei momenti di crisi" gli ha fatto eco il presidente della Bce, JeanClaude Trichet. Inoltre l'Ecofin ha fatto il punto sull'emergenza disoccu-
toccato dal ciclo economico. E questo in considerazione dell'effetto degli incentivi auto, della pesante flessioni dei tassi di interesse sul reddito disponibile delle famiglie, senza trascurare in America l'arrivo di nuovi piani aggressivi a sostegno del credito. La settimana si è chiusa in bellezza a Piazza Affari dove tutti gli indici hanno chiuso in progresso, diversamente da quanto accaduto in Europa. Solo il Dax30, infatti, ha chiuso in positivo con un frazionale rialzo dello 0,07%, mentre il Cac40 e il Ftse100 hanno subito una battuta d'arresto, lasciando sul parterre rispettivamente l'1,77% e il 2,3%. Il nostro indice S&P/Mib, invece, ha mostrato una maggiore forza relativa, con un rialzo dello 0,53% a 16.900 punti. Nonostante il pessimo avvio di ottava, con una flessione di oltre sei punti nella seduta di lunedì scorso, l'indice ha archiviato un'altra ottava all'insegna della positività, con un rialzo del 3,43% rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il mese scorso, in particolare, Piazza Affari ha chiuso con un rialzo di quasi cinque punti percentuali, con l'indice S&P/Mib che a fine marzo si è riportato ad un passo dall'area dei 16.000 punti, dopo aver toccato un nuovo minimo il 9 marzo scorso in area 12.300. Il mercato conferma, pertanto, la tendenza rialzista di breve, mostrando chiaramente di voler proseguire ancora lungo la via dei guadagni. A riprova di ciò, troviamo non solo il fatto che le incursioni tentate dai ribassisti sono state immediatamente spazzate via da nuovi acquisti, ma anche l'aumento dei volumi nelle giornate in salita rispetto a quelli delle sessioni in flessione.
Il 730 apre la stagione del Fisco ANCHE quest’anno il modello 730 dà il via alla stagione delle dichiarazioni dei redditi riservandoci non poche novità. Prima di passarle in rassegna ricordiamo che le date di presentazione della dichiarazione semplificata sono il 30 aprile presso il sostituto d’imposta datore di lavoro o ente pensionistico - se questi ha deciso di prestare l’assistenza fiscale o al Caf entro il primo giugno. Mezzi pubblici Sconto sugli abbonamenti al trasporto pubblico locale, regione e interregionale. La detrazione del 19% spetta su un importo massimo di 250 euro e quindi il risparmio massimo sarà di 48 euro comprese le eventuali spese dei familiari fiscalmente a carico. Le spese da considerare sono quelle pagate nel 2008, anche se riguardano abbonamenti che scadono nel 2009. Bonus famiglia Chi non ha ricevuto il bonus dal proprio dato-
re di lavoro o ente pensionistico può farne richiesta facendo riferimento alla situazione familiare e reddituale del 2008 compilando l’apposito quadro R e la colonna 8 presente nel prospetto “Coniuge e familiari a carico”. Riscatto laurea Detrazione del 19% sui contributi versati per il riscatto del corso di laurea dei familiari fiscalmente a carico che non hanno ancora iniziato l’attività lavorativa e non sono iscritti ad alcuna forma obbligatoria di previdenza. Se, invece, i contributi riguardano il contribuente che presenta il 730, l’importo pagato resta deducibile dal reddito complessivo di quest’ultimo con un maggiore risparmio. Interessi passivi Aumento del precedente limite di 3.615,20 euro per gli interessi passivi sui mutui ipotecari per la prima casa convertibili nella detrazione Irpef del 19% elevato a 4.000 euro. Pertanto, chi nel 2008 ha
pagato 4.000 euro o più di interessi sul mutuo avrà uno sconto Irpef di 760 euro contro i 687 degli anni passati con un guadagno di 73 euro. Farmaci L’acquisto di farmaci è detraibile al 19% solo se documentato da fattura o scontrino fiscale parlante in cui devono essere specificati la natura del farmaco o medicinale, qualità cioè nome del farmaco e quantità acquistata oltre al codice fiscale del contribuente. Niente più autocertificazione. Lo sconto non spetta per l’acquisto di parafarmaci. Docenti Detrazione Irpef del 19% per le spese pagate dai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, sia di ruolo che precari, per l’autoaggiornamento e per la formazione. Ad esempio libri, cd inerenti la propria materia d’insegnamento, corsi formativi eccetera. Lo sconto si può calcolare su un importo massimo di 500 euro.
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Domenica 5 aprile 2009
24 ore in Basilicata
Marinagri Maestranze, imprenditori e acquirenti del villaggio si costituiscono in associazione
Nasce “Vittime di De Magistris” Oggi a Matera manifestazione silenziosa contro l’ex pm POLICORO - “Vittime di De Magistris”. Saranno circa mille i manifestanti che oggi in piazza Vittorio Veneto indosseranno una maglia bianca con questa frase. Una manifestazione silenziosa di chi in maniera diretta o indiretta è coinvolto nella vicenda Marinagri. Sono rappresentanti di dipendenti, imprese e fornitori della società Marinagri Spa che hanno costituito l'associazione “Vittime di De Magistris ”, che si propone di tutelare in ogni sede istituzionale i diritti di tutti i soggetti, persone fisiche, persone giuridiche, imprese commerciali ed artigianali, loro fornitori, dipendenti e collaboratori che, direttamente e/o indirettamente, hanno subito danni morali e materiali dall'attività svolta, in maniera colposa o dolosa, dal pm Luigi De Magistris nell'esercizio della funzione di magistrato inquirente. De Magistris dimessosi nel frattempo da magistrato, oggi sarà a Matera per presentare la sua candidatura alle europee da indipendente nella lista di Italia dei Valori. All'associazione hanno aderito -secondo quanto riferito dal presidente Michele Mastrosimoneimprenditori, lavoratori e anche acquirenti di immobili danneggiati dal sequestro del cantiere del villaggio turistico Marinagri di Policoro, effettuato lo scorso anno dalla Procura di Catanzaro nell'ambito dell'inchiesta “Toghe Lucane”. L'associazione - il cui sito è www.vittimedidemagistris.org - ha anche inviato una nota a parlamentari e amministratori lucani invitandoli a partecipare alla manifestazione di oggi, in occasione di un incontro pubblico a cui parteciperà De Magistris, per «rendere pubblico il proprio dissenso verso chi denigra la nostra regione per meri fini elettorali». La vicenda è iniziata un anno fa quando al cantiere del complesso turistico fu-
IL FRONTE DELLA DIFESA Stima e affetto dai “Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto”
Le magliette dell’associazione
rono apposti i sigilli e i ritardi della giustizia si ripercuotono sulla richiesta di dissequestro della struttura del centro jonico. Ad essere fortemente penalizzate le imprese e l'indotto che furono coinvolte nella realizzazione. Diverse sono state le manifestazioni pacifiche che si sono svolte per sensibilizzare la magistratura a risolvere la questione. Al megacomplesso turistico realizzato alla foce del fiume Agri vengono contestate alcune irregolarità amministrative nell'acquisizione di alcuni terreni demaniali nonché i rischi idrogeologici perché ricade in una fascia di pertinenza fluviale. Le imprese che hanno realizzato Marinagri hanno invece sempre contestato le accuse. Oggi manifestaranno ancora una volta il loro dissenso contro un provvedimento che ritengono abbia messo in ginocchio lo sviluppo turistico della fascia jonica. Michelangelo Ferrara regione@luedi.it
BERNALDA - Hanno raccolto le firme, l'hanno difeso e applaudito. Per lui sono scesi in piazza a Matera, Potenza e Policoro. Il rapporto tra il comitato “Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto” e l'ex sostituto procuratore, Luigi De Magistris è sempre stato di stima e affetto. Stamattina saranno in molti ad ascoltare il futuro candidato alle elezioni europee con l'Idv (Italia Dei Valori), che parlerà di giustizia e libertà d'informazione a Matera, nel cinema teatro “Duni”, insieme ai giornalisti Carlo Vulpio e Nicola Piccenna e all'avvocato Leonardo Pinto. «In questi giorni –afferma Antonio Forcillo, addetto stampa del comitato –abbiamo distribuito volantini e affisso i manifesti per informare i cittadini. Ci siamo sempre battuti per portare a De Magistris la nostra solidarietà». Il sei ottobre del 2007, infatti, il comitato propose per sabato, 4 aprile all’allora pubblico ministero la cittadinanza onoraria di Bernalda, quale «eroe della libertà e testimone della pubblica moralità», onorificenza che era stata data il 17 aprile dello stesso anno allo storico leader del movimento operaio polacco Solidarnosc e poi premio Nobel per la pace, Lech Walesa.Anche nei momenti più difficili come nel gennaio del 2008, quando la sezione disciplinare del Consiglio Superiore della Magistratura dispose il trasferimento di De Magistris da Catanzaro e dalle funzioni di pm, i Cittadini Attivi non dubitarono e hanno sempre riconfermato l'ammirazione per la sua professionalità e incorruttibilità. Gianpaolo Palazzo
FIDANZATINI, IL 16 UDIENZA PRELIMINARE PER “CHI L’HA VISTO?” POLICORO - E' fissata per il 16 luglio la prima udienza del processo contro la conduttrice di “Chi l'ha visto?” Federica Sciarelli, l'inviato Gianloreto Carbone e il direttore responsabile della testata giornalistica Adriano Catani. Sono accusati di aver diffamato Marco Vitale, figlio del patron di Marinagri Vincenzo. Deciderà il giudice monocratico del Tribunale penale di Pisticci. La richiesta di rinvio a giudizio è firmata dal sostituto procuratore Rosanna De Fraia. Secondo il pm i tre indagati avrebbero diffamato Vitale descrivendo la vicenda dei fidanzatini di Policoro «come caratterizzata da strane coincidenze». Carbone e Sciarelli avrebbero «subdolamente - sostiene il pm di Matera (la procura di Matera intercettò indirettamente anche l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris) - accostato il nome di Marco Vitale al decesso dei due ragazzi, avvenuto, secondo la prospettazione del servizio giornalistico, a seguito del coinvolgimento di Marirosa in strane vicende di festini a base di droga e sesso, in realtà del tutto estranee alla morte dei ragazzi e all'indagine della procura di Catanzaro».
Ancora in prognosi riservata il 19enne di Foggia ferito alla testa
Incidente alla Eugea, sdegno di Altobello e sindacato LAVELLO - E’ ancora in prognosi riservata il diciannovenne di Foggia che venerdì scorso è stato ricoverato all’ospedale San Carlo di Potenza, dopo essere rimasto vittima di un incidente all’Eugea Mediterranea. E’ caduto da un’impalcatura di due metri mentre stava eseguendo un intervento elettrico. Si tratta dell’ennesimo incidente sul luogo di lavoro. E, ieri, il presidente della Provincia di Potenza, sabino Altobello, è intervenuto sul tema della sicurezza e dei diritti sui luoghi di lavoro «che rappresenta una vera e propria emergenza, al pari della crisi economica e dei suoi devastanti effetti occupazionali, che sono oggi (ieri per chi legge ndr) al centro della manifestazione della Cgil a Roma. Il presidente ha espresso il suo rammarico per l’ennesimo incidente sul lavoro. «Non è più rinviabile - ha affermato il presidente - un confronto costruttivo tra imprese e parti sociali, in grado di portare alla definizione di norme efficaci e di rendere i controlli maggiori e più adeguati a contrastare le vittime sul lavoro». Anche Uil e Feneal-Uil di Potenza sono intervenuti
commentando: «Non ci stancheremo di dire basta a questi drammi umani e sociali. Invitiamo la magistratura a fare gli accertamenti del caso e a colpire in modo esemplare i responsabili di questa ennesima tragedia. Al legislatore, che sta aggiornando il Testo Unico, rivolgiamo l’invito ad un confronto costruttivo e di merito con le parti sociali, al fine di contribuire a determinare norme semplici ma efficaci e di prevedere controlli più severi e sanzioni adeguate alla gravità del rischio. Inoltre, sollecitiamo gli imprenditori a dimostrare maggiore attenzione e sensibilità sul tema della salute e della sicurez-
za dei lavoratori rispettando le norme sulla sicurezza. Nonostante quanto paventato, i pilastri della legge sulla sicurezza sul lavoro non sono stati compromessi dal decreto legislativo correttivo. C’è un’attenuazione generalizzata delle sanzioni che dovremo valutare attentamente nelle singole fattispecie, ma per i due casi piu' rilevanti e' rimasta inalterata la pena dell'arresto con riferimento alla materia della sicurezza. Vanno si' ricostituiti alcuni elementi relativi alla rappresentanza in direzione della generalizzazione del rappresentante territoriale alla sicurezza ma, per
converso, e' da giudicare positivamente l'attenzione ai lavori atipici per i quali e' previsto l'inserimento nell'ambito della valutazione del rischio». «Ci sono aspetti - conclude la nota sindacale - che vanno discussi e approfonditi ma l’apertura del Governo al dialogo va colta sino in fondo. La Uil e la Feneal-Uil chiedono dunque che si apra una fase di confronto in cui dovranno essere esperite tutte le possibilità di miglioramento da produrre nel documento. La Uil e la Feneal-Uil si batteranno per ottenere una normativa più efficace». regione@luedi.it
Operazione del Nucleo di polizia tributaria
Sanremo, in manette un potentino per bancarotta e sequestro SANREMO - C’è anche un potentino tra gli uomini arrestati a Sanremo per bancarotta fraudolenta, sequestro di persona, estorsione, percosse e falso in atto pubblico. Sono le accuse contestate a due imprenditori per il fallimento di una concessionaria di automobili di lusso con sede legale a Sanremo e autosalone a Cassina dè Pecchi, in provincia di Milano. A seguito di una vasta indagine del Nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di Imperia e su ordine del gip Edoardo Bracco del tribunale di Sanremo, sono finiti in carcere Carmine Scatorchia, 39 anni, nato a Potenza e residente a Vignate (Milano), e Felice Cannata, 48
anni, originario di Enna e residente a Pozzuolo Martesana (Milano). La vicenda riguarda il fallimento della società “Classic Motors”, società messa in liquidazione nel 2007 e fallita il 5 marzo 2009. Nel corso dell’indagine le fiamme gialle hanno appurato che i due amministratori, anche avvalendosi di “teste di legno”, erano riusciti a distrarre beni per oltre 600 mila euro. In particolare, si parla di 16 auto di lusso che i due avrebbero venduto trattenendo l’incasso. Il sequestro di persona riguarda due casi, il primo nei confronti di un debitore al quale sarebbe stato anche imposto di firmare cambiali per 129 mila euro.
Arbea, nuovo presidio degli agricoltori POTENZA - Un nuovo presidio della sede dell’Arbea a Potenza, ad opera di agricoltori della Val d’Agri, del Senisese, del Sauro, è stato promosso per domani «Il Csail - riferisce il presidente Filippo Massaro - su sollecitazione di gruppi spontanei di agricoltori e in continuità con l'impegno per lo sviluppo rurale delle aree più interne della Basilicata ha svolto un ruolo di raccordo ed ha condiviso l’ennesima manifestazione che intende sollecitare l’Arbea a tener fede agli impegni assunti con il cosiddetto “cronopro-
gramma” di pagamenti arretrati (sino a cinque anni) agli agricoltori lucani e per chiedere l'adozione immediata del decreto-sanatoria del ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. Lo stato di esasperazione tra i coltivatori e produttori agricoli - evidenzia Massaro - ha toccato livelli preoccupanti e per questo intendiamo dare uno sbocco civile alle rivendicazioni delle categorie interessate per evitare anche di acuire ulteriormente la frattura tra cittadini ed istituzioni. Si tratta - sottolinea il presi-
dente del Csail - di un diritto che si è stanchi di “elomosinare” anche perchè non si può parlare di competitività dell’agricoltura lucana di fronte alle inadempienze dell’Arbea e di conseguenza della Regione. Per il Csail, gli ulteriori ritardi accumulati hanno motivazioni del tutto ingiustificate e alimentano nuova tensione sociale. Per questo la mobilitazione degli agricoltori interessati vuole essere una “spallata” decisiva alla gestione dell’Arbea e quindi intende convincere l'assessore Viti a liquidare l'Azien-
da come pure si è impegnato a fare a giugno, quando intende fare un bilancio dello smaltimento delle pratiche arretrate. Gli agricoltori non possono aspettare a giugno con il fiato sul collo di banche ed usurai che , come è stato evidenziato qualche giorno fa dal Comitato provinciale di don Marcello Cozzi, sono sempre più radicati nelle aree più interne e più povere. E' necessario affermare - conclude il Csail - la certezza del diritto se non vogliamo far scomparire centinaia di aziende agricole dalle aree interne».
12 24 Ore in Basilicata
Domenica 5 aprile 2009
Una signora di Cerignola, ricoverata al Crob, racconta la sua storia di guarigione dal tumore
«Io miracolata da Padre Pio» In ospedale aveva portato con sé il libro del frate di Pietralcina RIONERO - «Ad onore di Dio rendo testimonianza del miracolo da me ottenuto per la potente intercessione di Padre Pio da Pietralcina». Inizia così la lettera che racconta la storia, a dir poco eccezionale, della signora Ripalta Giordano di Cerignola. Il 29 agosto del 2007, dopo una tiroidectomia (ossia l’intervento chirurgico per l’asportazione della tioide) eseguita presso gli Ospedali Riuniti di Foggia a causa di un tumore alla tiroide, la signora Ripalta è presa in cura presso l’Unità di medicina nucleare del Crob Irccs di Rionero in Vulture. La sua stanza è la numero 1 del reparto dove si effettua la terapia radio metabolica che prevede l’isolamento totale del paziente. La terapia consiste nel’ assunzione della compressa di iodio 131, a seguito della quale i pazienti diventano radioattivi e per tre giorni rimangono nella stanza monitorati tramite video e telefono dal personale sanitario. Prima di essere ricoverata la signora Ripalta aveva deciso di andare per la prima volta a Lourdes. Inaspettatamente però, prima del ricovero, proprio da Lourdes le era arrivata una bottiglietta di acqua. «Presi quell’acqua e la versai nel mio bicchiere dicendo al dottore che non volevo la loro acqua e ingerii la pillola». Dopo l’assunzione la signora Ripalta si assopisce. «Mi coprii e pregai». La signora nell’isolamento della stanza capisce cosa le sta succedendo. «Avevo preso consapevolezza che io avevo avuto un tumore e che quella pilloletta bomba fosse radio metabolica iodica». Ripalta molto devota a Padre Pio entra al Crob per il ricovero con la vecchia edizione del libro “I mira-
Sentii un forte profumo di rose e poi capii Scoppiai a piangere e compresi che era al mio fianco Un estratto della lettera inviata dalla signora al presidente di Tele radio Padre Pio
coli di Padre Pio”. «Nel pomeriggio alle ore 15 decisi di portare a termine il testo di Renzo Allegretti. Ero giunta alla fine del settimo capitolo intitolato “Arso da febbri roventi” e sottolineavo con la penna rossa tutte le sue numerose malattie». Le malattie avute da Padre Pio. «Tra
me e me dicevo: io non ho proprio nulla. Ad un certo punto, erano le ore 16, sento, avverto forte e persistente un profumo di rose, depongo un po’ il libro e mi annuso le mani, ma non era il mio sapone, io mi ero portata un semplice sapone liquido neutro del discount. Non riuscivo a ca-
pire. Vado avanti nella lettura, quando, alla pagina 151 c’è un sottotitolo “Tu guarirai” e mi ritrovo a leggere di un signore di Cerignola che nel 1950 si ammalò». Anche lui affetto da un tumore, anzi due, uno al cervello e l’ altro all’orecchio destro. «Mi meravigliai tanto di aver
trovato il nome di un mio compaesano. Continuai a leggere e compresi che mentre stava per essere sottoposto agli esami, lui sentì il profumo di viole che annunciava la presenza di Padre Pio. Allora scoppiai a piangere compresi che lui era stato anche a fianco a me ed io non
INTERROGAZIONE
Nicola Pagliuca chiede spiegazioni sul presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Irccs
«La Regione latita sulle nomine» IL presidente del Gruppo Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca, ha presentato un’ interrogazione urgente al presidente del Consiglio Regionale incentrata sulla «latitanza» dice Pagliuca, del Governo Regionale circa la nomina del presidente del Consiglio di Indirizzo e Verifica dell'Irccs. «La Legge Regionale n.12/2009, all'art.9, prevede - scrive Pagliuca - in effetti, che il suddetto Organismo sai composto da cinque membri scelti sulla base di idonei requisiti di professionalità e onorabilità, periodicamente sottoposti a verifica. Di questi,
mentre uno viene nominato dal ministro della Salute e tre dal Consiglio Regionale, il presidente deve essere nominato dal presidente della Giunta Regionale, sentito il ministro della Salute. Del resto la composizione e le funzioni di detti organismi rispecchiano il ruolo che ciascuna Istituzione deve rivestire nella scelta dei componenti». L'esponente di centro destra, «considerando che a tutt'oggi il Governo Regionale non ha provveduto a dare indicazioni circa la nomina del presidente del suddetto Collegio, interroga la Giunta Regionale per
conoscere come mai tale designazione non sia ancora avvenuta e quali siano le ragioni del ritardo. Pagliuca, inoltre, sollecita la Giunta stessa a voler dare attuazione al disposto dell'art.9 della Legge Regionale n.12/2009, al fine di poter consentire alla importante Istituzione sanitaria regionale di poter dare avvio ai propri lavori, tenuto conto anche dei nuovi compiti assegnati dal decreto del ministro della Salute del 10.03.2008, che ha riconosciuto il CROB quale “Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico”».
lo avevo capito. Mi sentii gioiosa, un benessere per tutto il corpo e telefonai ad una mia cugina, scoppiammo ancora a piangere». Anche la cugina alle 15 stava pregando per chiedere l’ intervento di Padre Pio. Il giorno dopo Ripalta viene sottoposta alla scintigrafia total body per indagare sull’eventuale presenza di altre metastasi nel resto del corpo. «Ebbi la gioiosa conferma di quanto il profumo di rose di Padre Pio mi aveva preannunciato il giorno prima. L’indagine, infatti, escludeva lesioni tumorali sparse nell’organismo e a differenza di altri pazienti obbligati a ritornare nell’isolamento della Medicina Nucleare, per sottoporsi a terapia radio metabolica, mi veniva data l’attesa notizia che tutto era per me definitivamente risolto e quindi venivo dimessa». Il 27 marzo scorso la signora Ripalta torna al Crob per un’ analisi di routine che constata ancora una volta la sua buona salute. Al ritorno in auto Ripalta controlla i referti medici passati. «Vedo delle date che non coincidono. C’è un 23 marzo 2009, anzi due, anzi tre. Sia sulle analisi di Cerignola che su quelle di Rionero. Mi meraviglio, ricomincio a piangere perché ho compreso in ritardo che Padre Pio ha firmato con il 23 l’esito delle mie analisi». Il 23 marzo la signora non si è mai sottoposta ad alcun esame. Che i due ospedali abbiano fatto lo stesso errore inserendo per caso la data di morte di Padre Pio? «Così le mie lacrime di gioia mi portarono alla conclusione che la mia storia iniziata nel 2007 ha un compimento il 27 marzo 2009 con la benedizione del Grande e Misericordioso Padre Pio». Lucia Nardiello regione@luedi.it
Aviosuperficie Grumento Il Comune dà il patrocinio e sostiene la manifestazione
«Perdere il Memorial Pricolo vuol dire perdere un importante momento di valorizzazione» GRUMENTO NOVA - Il 27 giugno il Memorial Pricolo 2009 partirà da Grumento Nova. Quella che prima era solo una speranza degli organizzatori adesso è certezza. Lo scorso 31 marzo, infatti, la Giunta comunale del paese ha sottoscritto la richiesta di patrocinio della manifestazione che era stata presentata dal Club Frecce Tricolori 120 Tenente “Vincenzo Roselli”. Il Memorial Pricolo, quest’anno alla quarta edizione, è nato dall’amore per il volo di un gruppo di appassionati e con lo scopo di ricordare due valorosi Generali dell'Aeronautica Militare, Francesco e Peppino Pricolo. Il primo, pioniere del volo e già Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare durante la II^ Guerra Mondiale, celebre per il sorvolo di Grumento nel 1929 con il dirigibile n.1, il secondo, Peppino Pricolo, «ha continuato a far crescere nella Val d'Agri - si legge sulla pagina di Facebook del Club orga-
nizzatore dell’evento - la voglia di volare e la passione per il mondo aeronautico dando vita, alla fine degli anni ‘70, alla ormai famosa aviosuperficie di Grumento». E il nodo della questione è proprio qui. Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di spostare la manifestazione altrove, in Puglia, perché considerano l’aviosuperficie «priva delle condizioni di sicurezza necessarie per poter svolgere in tranquillità una manifestazione che attrae sempre più pubblico e istituzioni», ha sottolineato più volte il presidente del Club Frecce Tricolori 120, Alessandro Cavallo. Di tutt’altro avviso il gestore dell’aviosuperficie, la Comunità Montana Alto Agri, che definisce la pista sicura. Una bagarre che si è alimentata negli ultimi tempi a suon di botta e risposta tra gli organizzatori del Memorial e la Comunità Montana con il risultato appunto che la manifesta-
L’aviosuperficie di Grumento. A lato esibizione di alcuni velivoli
zione, grazie al patrocinio concesso dal Comune, inizierà a Grumento ma, per la prima volta dopo quattro anni, continuerà su un’altra aviosuperficie, in Puglia. Davanti a questa situazione la decisione del comune di patrocinare la manifestazione arriva proprio per «sostenere l'iniziativa quale momento di interesse culturale e sociale per la comunità». Il sindaco di Grumento, l’architetto Nicola Di Cillo, non entra nel merito della bagarre, della quale dice di non avere conoscenza di-
retta ma sostiene una posizione chiara. «Mi dispiacerà molto - dice - se il Memorial non si svolgerà sull’aviosuperficie di Grumento. Manifestazioni di questo tipo, in cui il paese è al centro dell’attenzione, per noi sono sempre dei momenti importanti che devono essere assolutamente realizzati. Perdere una manifestazione come questa significa perdere un’occasione di valorizzazione del territorio». La decisione della Giunta di Grumento di offrire all’evento degli spazi co-
munali rientra proprio nel tentativo di non perdere completamente l’appuntamento. «Pur di fare qui la manifestazione - sottolinea ancora il sindaco - abbiamo fatto quello che potevamo, ossia accettare la richiesta di patrocinio. Spero - conclude - che gli organizzatori e la Comunità Montana possano risolvere i loro problemi». In attesa che qualcosa si muova per il momento alla manifestazione è stato concesso l'utilizzo dello stemma del Comune da inserire nello striscione uffi-
ciale del Club; l’utilizzo del Salone del Castello San Severino per l’inaugurazione del 27 giugno e l’utilizzo del piazzale Giorgio Almirante. «L'obiettivo - sottolineano gli organizzatori - è sempre e solo stato quello di creare un punto di incontro tra gli appassionati del volo e del mondo aeronautico; di far avvicinare a questo mondo con le ali tutte le categorie di persone; di valorizzare la Val d'Agri con il suo immenso potenziale». Manuela Boggia m.boggia@luedi.it
24 Ore in Basilicata 13
Domenica 5 aprile 2009
Mercure, Ola si appella all’Ente Parco Basilicata protagonista di Open Days per evitare il via libera alla Centrale Dal 5 all’8 ottobre a Bruxelles MERCURE - «In merito alla centrale del Mercure, il Parco nazionale del Pollino non faccia gli interessi dell'Enel». La Ola - Organizzazione Lucana Ambientalista, coordinamento apartitico di associazioni e comitati dei cittadini chiede all'Ente Parco nazionale del Pollino di non procedere al rilascio dell'eventuale “parere postumo” richiesto dalla Regione Basilicata sulla valutazione d'Incidenza per la centrale del Mercure. Nell'ipotesi che il Parco abbia invece rilasciato tale “parere postumo”, si chiede al presidente del Parco, Domenico Pappaterra, di procedere senza indugi al suo ritiro in sede di “autotutela”. La centrale del Mercure ricade infatti attualmente all'interno del perimetro del Parco nazionale del Pollino ed all'interno della zona di protezione speciale Pollino - Orsomarso. Inoltre la Ola diffida in proposito il presidente della Comunità del Parco, Sandro Berardone, a perseguire qualsiasi tentativo di escludere dal perimetro del parco e dalla “zps” il territorio ove ricade la centrale Enel del Mercure. Il prossimo 9 aprile il presidente Berardone ha convocato una seduta della Comunità del Parco per approvare di gran carriera, nell'ambito dell'iter del Piano del parco, una nuova zonazione che prevede di trasformare la “zona 2” in cui ricade attualmente la centrale, in
La Centrale del Mercure
“zona contigua” esterna dunque al parco. «Non vorremmo che - concludono gli ambientalisti della Ola - con un colpo di mano venisse definitivamente eliminato alla radice il problema della centrale del Mercure, dando il via libera all'esercizio dell'impianto, ammettendo così la grave colpa degli organi del parco nazionale, e favorendo gli interessi dell'Enel che non possono prevalere su quelli prioritari della tutela e salvaguardia dell'ambiente e dell'area protetta nazionale». Emilia Manco
POTENZA – Saranno 194 le regioni e le autorità locali europee che apriranno quest’anno le loro sedi di Bruxelles per partecipare all’edizione 2009 degli Open Days, la manifestazione che mette ogni anno a confronto i territori europei su alcuni dei principali punti all’ordine del giorno dell’Unione Europea. Questa edizione, che si svolgerà dal 5 all’8 ottobre, vedrà all’opera 24 conglomerati di regioni di diversi paesi europei (almeno 4 per ciascun gruppo) che si confronteranno in specifici seminari sulle tematiche dello sviluppo sostenibile e della coesione, dell’innovazione e della crisi, della cooperazione interregionale e transfrontaliera, del cambiamento climatico e delle energie rinnovabili, dell’inclusione e dell’integrazione, oltre della cultura e del turismo.
Folta, come al solito, la rappresentanza italiana, che vede la presenza di 17 regioni. Nella lista accanto alla Basilicata ci sono anche l’Abbruzzo, la Calabria, l’Emilia-Romagna, il Friuli – Venezia Giulia, il Lazio, la Liguria, la Lombardia,
le Marche, il Piemonte, la Puglia, la Sicilia, la Toscana, l’Umbria, la Valle d’Aosta e il Veneto, oltre alla provincia autonoma di Bolzano), 3 province (Benevento, Brescia e Mantova) e 5 città (Firenze, Genova, Potenza, Roma e Torino).
Arriva il progetto di collaborazione con volontariato e terzo settore
Iniziative a Maratea e Metaponto
Pollino e Protezione civile in rete per valorizzare il parco
Erosione costiera Mattia propone tavolo permanente
CASTROVILLARI - E' stato presentato ieri mattina, nel Protoconvento francescano di Castrovillari, il progetto “Costruiamo la rete di Protezione civile nel Parco del Pollino” realizzato dall'Ente Parco Nazionale del Pollino con wwf, Astrambiente, Legambiente Basilicata e Calabria, Uisp Calabira, Confcooperative di Basilicata e Calabria, CoPollino e Associazione Guide del Pollino e finanziato da Fondazione per il Sud. All'incontro hanno partecipato il presidente del Parco, Domenico Pappaterra, Wilma Mazzocchi, in rappresentanza di Fondazione per il Sud e Confcooperative, Antonio Nicoletti e Antonio Morabito, di Legambiente, Luigi Agresti del wwf, Gianni De Marco, del direttivo del Parco, Mirella Nicolazzo della Uisp Calabria e Franco Torchia di Astrambiente. Il progetto - ha spiegato Pappaterra - si propone di favorire azioni volte alla tutela e alla valorizzazione attraverso la collaborazione tra l'Ente Parco e le organizzazioni di volontariato e del terzo settore, numerose delle quali erano presenti in sala. Dopo l'emergenza ambientale verificatasi nel 2007, ha spiegato Pappaterra, attraverso la diffusa presenza dell'uomo sul territorio, attraverso proprio le associazioni di Protezione civile, il Parco ha realizzato degli ottimi risultati in termini di lotta agli incendi boschivi. «Ora dobbiamo proseguire su quella strada - ha affermato il presidente del Parco e per farlo abbiamo a disposizione un progetto che è valso un ulteriore riconoscimento, da parte di Fondazione per il Sud, al nostro lavoro. La partnership costruita per l'occasione è stata giudicata qualificata e affidabile. Così sono state pianificate azioni che vanno dall'attività di prevenzione degli incendi a quella di educazione ambientale nelle scuole, dalla sensibilizzazione rivolta ai cittadini ed ai fruitori del Parco all'attività d'informazione e sensibilizzazione rivolta agli operatori economici del Parco». Anche nel 2009, inoltre, ha ricordato Pappaterra, saranno siglati i "contratti di responsabilità" con le associazioni di Protezione civile per continuare a prevenire il fe-
Il tavolo dei relatori
nomeno degli incendi e tutelare le rare peculiarità del parco calabro-lucano. Wilma Mazzocchi (Fondazione per il Sud) ha rivelato che il progetto del Parco è stato valutato come eccellente per le azioni, la partnership e per la visione nuova che coinvolge i cittadini. La Fondazione per il Sud è un soggetto privato nato poco più di due anni fa dall’incontro tra le Fondazioni di origine bancaria e il mondo del Volontariato e del Terzo Settore per promuovere l’infrastrutturazione sociale e lo sviluppo del Mezzogiorno. La sua rappresentante ha lanciato la sfida di proseguire, dopo i due anni del progetto, il percorso che sta per intraprendersi costituendo una Fondazione di Comunità del Parco del Pollino. «Sforziamoci - ha detto Mazzocchi -
di dare un progetto più lungimirante». Fondazione per il Sud favorirà tale processo trasferendo il suo know how anche perché, ha spiegato, «il Sud ha bisogno di nuove Istituzioni civili e di pensieri politici che possano innescare processi antistorici creando spazi condivisi». Per Antonio Nicoletti - che ha ricordato l'impegno dell'associazione nella lotta contro gli incendi boschivi - bisognerebbe investire anche per combattere le ecomafie, coinvolgendo il volontariato. Da parte sua è venuto il via libera alla Fondazione di Comunità alla quale Legambiente già sta lavorando guardando proprio all'Appennino. Luigi Agresti ha innanzitutto portato il saluto del presidente onorario del wwf Italia, Fulco Pratesi. Pratesi ha voluto testimo-
niare a Pappaterra il suo personale apprezzamento per l'iniziativa avviata. E' l'occasione, per Pratesi, per rinnovare l'impegno del wwf a favore del Pollino «nell'auspicio anche di sperimentare buone pratiche che possano essere di esempio in altre aree protette. Già lo scorso anno, del resto, il wwf - scrive sempre Pratesi - aveva individuato come modello virtuoso il Piano annuale per le attività di prevenzione e lotta contro gli incendi boschivi elaborato dall'Ente Parco del Pollino la cui applicazione ha dato ottimi risultati durante la stagione estiva. Si tratta perciò aggiunge Pratesi - di proseguire nella strada intrapresa ampliando il coinvolgimento delle realtà sociali attive nel territorio, obiettivo perseguito con il progetto che oggi prende l'avvio». Di sensibilizzazione nelle scuole si interesserà anche la UISP (Unione Italiana Sport per Tutti) rappresentata da Mirella Nicolazzo che ha spiegato che l'attività si svolgerà in 55 classi di istituti del Parco con l'adozione, da parte di ciascuna classe, di un'area boschiva. Al termine della presentazione sono intervenuti i rappresentanti delle Associazioni di Protezione Civile, i veri protagonisti del progetto che oltre ad apprezzare l'iniziativa si sono detti disponibili a lavorare al fianco del Parco.
Filiera corta, anteprima ad Agrifood con un’azienda agricola di Matera VERONA - E'stato presentato in anteprima nazionale ad Agrifood, il salone dei prodotti tipici italiani in corso a Verona in concomitanza con il Vinitaly, un esempio di filiera corta cerealicola. E' stata l'azienda agricola dei Fratelli Quarto di Matera, con marchio Tenute Zagarella, a presentare l'iniziativa. Confezioni da mezzo chilo di pasta di grano duro, varietà senatore Cappelli, cinque formati trafilati a bronzo e con essiccazione lenta. Dalla produzione alla commercializzazione, senza passaggi intermediari. «E' un esempio di filiera corta - ha detto Quarto - che rappresenta l'unico modo per ridurre i costi di acquisto del consumatore ma anche per garantire una possibilità reddituale alle imprese cerealicole che diversamente non erano incentivate alla produzione di cereali.
Nell'immagine e nel packaging porta sicuramente la tradizione del prodotto e la cultura del territorio che nasce già nel passato da filiere di pastai che avevano scoperto particolari condizioni pedoclimatiche da rendere esclusivo il valore di glutine presente nella famosa varietà Cappelli».
POTENZA - «Dopo la Conferenza di Servizi a Metaponto (che ho sollecitato nei mesi scorsi) per approfondire il progetto di recupero e stabilizzazione di un tratto di costa in erosione a Metaponto Lido, seriamente devastata dalle mareggiate invernali, attraverso il ripascimento con sabbia, è necessario accelerare gli interventi decisi e promuovere un’iniziativa analoga a Maratea per la costa tirrenica». E’ quanto sostiene il vice presidente del Consiglio Regionale Franco Mattia (Pdl) sottolineando che «con la stagione turistica alle porte diventa indispensabile definire un cronoprogramma di lavori sia lungo la costa metapontina che quella tirrenica lucana dove, come hanno segnalato da tempo i nostri operatori turistici, si sono verificati analoghi problemi di erosione della costa, in più punti e in particolare a Fiumicello». Nell’evidenziare che «i due poli del turismo balneare “simboli” della vacanza d’estate in Basilicata nella stagione giugnosettembre attraggono l’80 per cento dei flussi turistici destinati nella nostra regione con benefici all’economia diretta ed indotta» Mattia ha aggiunto che «di pari passo alla sistemazione-adeguamento-ammodernamento dei lidi va intensificata la campagna di promozione sui mercati nazionale ed esteri (non è sufficiente la “campagna pubblicitaria Basilicata bella scoperta”) e l’attività di commercializzazione dei pacchetti-vacanza. In proposito, si pone la necessità di un’azione sinergica tra gli assessorati alle Infrastrutture e Attività Produttive anche per garantire la regolare riapertura di tutti i villaggi turistici del Metapontino e quindi il mantenimento dei livelli occupazionali. Di qui la proposta di un tavolo permanente con operatori ed amministratori locali del Metapontino e di Maratea».
Franco Mattia
Il progetto, concepito come un intervento di emergenza e pertanto limitato al solo ripascimento con sabbia, prevede lavori su 2,2 Km di costa e ha come sostanziale finalità quella del recupero e la stabilizzazione della costa Metapontina per consentire lo svolgimento della prossima stagione turistica-balneare. A conclusione della conferenza l’assessore regionale alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, ha espresso soddisfazione per l’esito positivo determinatosi a testimonianza del buon lavoro svolto dall’ufficio regionale difesa del suolo di Matera. «E’ evidente - ha dichiarato Loguercio - che la sinergia tra le istituzioni ed il territorio (operatori turistici, Comuni, Argonauti, Autorità di Bacino e i vari Dipartimenti regionali) rappresenta l’elemento determinante per ottimizzare le risorse e soddisfare le giuste istanze. Nella certezza di poter rassicurare gli operatori sulla conclusione dei lavori entro la fine di maggio - ha concluso l’assessore - vi è la consapevolezza di un ulteriore impegno del governo regionale nel reperimento di nuove risorse per interventi strutturali su tutto il versante costiero regionale ivi compreso Maratea, oggetto di un incontro tenutosi presso il dipartimento infrastrutture martedì 24 marzo scorso al quale era presente il commissario prefettizio di Maratea dottor Rotondi».
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Domenica 5 aprile 2009
A MELFI LA COSA PUBBLICA SI GESTISCE IN MANIERA ORIGINALE
CULTURA D’IMPRESA E GIOVANI
di LIVIO VALVANO*
di NICOLA BECCE* L’ANDAMENTO dell'ultimo consiglio comunale, tenutosi a Melfi lunedì 30 marzo, consolida l'idea di una gestione della cosa pubblica assolutamente originale, anzi fantastica. L'immagine di una nave, sicuramente solida, potente perché armata di enormi risorse; certo non viene da pensare a una barchetta alla deriva. Una nave in mano a una ciurma che ha la responsabilità di condurre i passeggeri verso le destinazioni desiderate (qualità di vita) e per le quali gli stessi passeggeri hanno pagato un congruo biglietto (le tasse). I passeggeri hanno scelto quella ciurma perché convinti di non essere nelle mani di una banda di pirati, ma di un gruppo coeso, animato da buona volontà e dotato di capacità. Iniziato il viaggio ci si rende conto che quelle mete per le quali i passeggeri hanno pagato il biglietto sono solo buone intenzioni scritte sul piano di navigazione, mentre la nave viene attratta da altre correnti. Correnti contrarie, cui si aggiunge la presenza di più di un capitano in conflitto perenne; tutti che ambiscono a diventare ammiragli. Per carità, si tratta di ambizioni più che legittime, molto comuni. Il problema sorge nel momento in cui questa incessante e logorante lotta sposta l'attenzione dalla rotta prefissata e dal perché si è al governo di quella nave. Si dirà che si tratta di fantastiche elucubrazioni. E' vero! Si tratta di fantasticherie. Quali altre riflessione fare nel momento in cui si assiste all'ennesima esibizione di prepotenze gratuite e inutili, che goffamente cercano di nascondere l'evidente conflitto interno tra capiciurma? Come interpretare diversamente l'approvazione dell'ennesima variante urbanistica, magari anche legittima, proposta da un singolo imprenditore, che ha costretto il capogruppo di maggioranza ad allontanarsi dall'aula perché in dichiarato conflitto di interessi, nel mentre, da una parte, si continua a tenere sospesa la manovra urbanistica generale e, dall'altra, pubblicamente si afferma che “la nostra politica urbanistica si contraddistingue per il voler approvare qualunque richiesta di variante”? Che dire della surreale arroganza del capogruppo del PDL che ha avuto il “coraggio” di sostenere che le leggi vigenti e lo Statuto del Comune possono essere tranquillamente e legittimamente violati dal comportamento della maggioranza consiliare che, di fatto, sostituisce la norma? Una risposta arrogante alla banale richiesta avanzata di avere il rapporto sulla trasparenza messo all'ordine del giorno del consiglio. Il rapporto sulla trasparenza che secondo l'art.84 dello Statuto deve contenere i dati analitici, cioè nomi, importi e contenuti riguardanti gli appalti, le convenzioni, gli incarichi e le consulenze. Rapporto che, come afferma lo Statuto, serve al Consiglio per esercitare il ruolo di controllo. Rapporto che non è stato prodotto e che, però, è stato discusso e approvato dalla maggioranza. Come valutare il capo della maggioranza consiliare che in Consiglio riconosce che la Giunta non ha prodotto il rapporto sulla trasparenza ma contemporaneamente la assolve, affermando che il ruolo di controllo in Consiglio spetta alla maggioranza? E la minoranza? Serve solo a battere le mani? Uscendo dal surreale, vorrei far presente al Sindaco di Melfi che la città ha bisogno di essere governata. Ha bisogno di servizi e di una maggiore equità, soprattutto in questo difficilissimo momento. *capogruppo PS Melfi
PROCEDURE TRASPARENTI di ACQUA SPA NESSUNA campagna elettorale, nessuna malcelata intenzione di favorire amici vicini e lontani, solo la volontà di affidare un incarico delicato, professionale e qualificato, quale quello di Ispettore di cantiere, ponendo in essere una procedura assolutamente trasparente. E’ appena il caso di precisare che non si tratta di assunzioni, ma di semplici incarichi temporanei che dato l’importo, avrebbero potuto essere affidati in maniera diretta e per i quali invece si è preferito la procedura individuata, che garantisce il massimo di partecipazione. Ci dispiace davvero e senza ipocrisia, che anziché leggersi in positivo il fatto che è entratato nella fase esecutiva con la definitiva consegna dei lavori alla impresa aggiudicataria, il progetto di “Conturizzazione completa delle utenze civili, industriali e agricole”, si è preferito porre l’accento su un “non problema”, iniziando così di fatto una campagna elettorale alquanto lontana. Fra un anno la Regione Basilicata con la realizzazione del “Progetto Conturizzazione”, finanziato ai sensi della Legge Obiettio n.443 del 2001, per un importo di 59milioni di Euro, si avvarrà di un sistema di telemisura di punti di approvvigionamento delle utenze civili, industriali e agricole con la totale misurazione dell’acqua fornita.
LA CARNE LA FAME L’AGNELLO di ANGELO LUCANO LAROTONDA dalla prima abitudine. Con la scoperta dell'agricoltura abbiamo poi accoppiato con accortezza alla carne le verdure e i cereali. Ma la mattanza continua. Dopo il secondo dopoguerra importanti biochimici e nutrizionisti hanno fornito un'ampia documentazione per dimostrare che l' alimentazione a prevalente base di carne è dannosa per l'uomo. Prima non lo sapevamo. Nel 1838 l'olandese Gerrit J. Mulder scoprì un composto chimico contenente nitrogeno, carbonio, idrogeno, ossigeno ed altri elementi in traccia e dimostrò che esso è alla base della vita. Lo chiamò “proteina” (=primo stadio). E' stato poi affermato che tutti gli organismi viventi per sopravvivere debbono ingerirne una certa quantità perché le proteine sono composte da aminoacidi, i “mattoni” su cui si costruisce la vita. La catena è allora la seguente: le piante sintetizzano gli aminoacidi dall' aria, dalla terra, dall'acqua. Gli animali ricevono le proteine dalle piante mangiandole direttamente o indirettamente, cioè ingoiando altri animali che le hanno già mangiate e metabolizzate. L'uomo può scegliere se ingerire proteine consumando vegetali oppure, indirettamente, dalla carne animale. “Non esistono quindi aminoacidi nella carne che non siano derivati dalle piante”. Prima non lo sapevamo. L'egoismo occidentale fa fatica a capire che gli animali da carne consumano centinaia e centinaia di quintali di cereali e legumi che potrebbero sfamare milioni di persone. Guardiamo brevemente le statistiche. Prendiamo come unità di misura mille acri di terra. Essi, coltivati a grano producono 502 chili di proteine utili; a mais ne danno 504; a soia circa 500 kg; a riso generano proteine per 422 kg, ecc. La quantità di ciascuna di queste sostanze, mangiata da un bue da carne produce soltanto 55 kg di proteine utili, cioè sono presenti nella carne macellata solo il dieci per cento delle proteine e delle calorie ingerite da un animale in allevamento. Tralascio, per brevità, l'alto consumo d'acqua occorrente agli animali da macello! Qualche decennio fa ambientalisti, nutrizionisti e politici americani hanno convenuto all'unanimità che se gli USA passassero ai paesi affamati la quantità di cereali e di soia impiegata per ingrassare il bestiame da macello, cancellerebbero dal pianeta la fame e i suoi orrori. Ma tutti continuiamo a mangiare carne fregandocene della fame degli altri. Ora lo sappiamo. Questo è l'aspetto laico. Nell'ottica religiosa ricordo che nel 1947 furono scoperte le Pergamene del Mar Morto, consistenti in manoscritti biblici risalenti al tempo di Gesù. Oggi si trovano a
Londra e il loro contenuto lascia ancora perplessi studiosi anglicani e cattolici. In esse vi sono molte parti che riguardano la condanna del consumo della carne. Gesù predica innanzitutto il riguardo da avere per ogni creatura e non solo per l'uomo: “Siate rispettosi, siate gentili, siate compassionevoli non solo verso i vostri simili, ma verso tutte le creature poste sotto la vostra tutela perché voi siete per loro come dèi, a cui guardano per le loro necessità”. In questi testi Gesù condanna anche i cacciatori. Si narra che un giorno egli incontrò un uomo che addestrava i cani per cacciare le prede e poi venderle. “E Gesù lo guardò con espressione triste e disse: 'A te mancano davvero la saggezza e l'amore superiori perché, guarda, tutte le creature cui Dio ha dato la vita hanno un proprio scopo e fine nel regno della vita, e chi può giudicare che cosa c'è di buono in esso? O quale profitto per te, o per l'umanità? Perché non è tua competenza giudicare il debole inferiore al forte, dato che il debole non è stato dato all'uomo per fargli da cibo e da divertimento…. Maledetto colui che con l'astuzia ferisce e distrugge le creature di Dio! Si, maledetti i cacciatori, perché saranno cacciati”. Non si tratta di un vangelo apocrifo, ma di manoscritti ancora soggetti allo studio dei biblisti. Raccordandomi alla Pasqua prossima, penso che il simbolismo di Gesù come Buon Pastore e Agnello di Dio ci è familiare, ma l'agnello che noi mangiamo non c'entra con la tradizione. Domanda: l'Ultima Cena è stata una pasqua che Gesù e gli Apostoli hanno celebrato banchettando con la carne di un agnello? Gli evangelisti Matteo (26:17) Marco (16:16), Luca (22:13) non indicano esplicitamente che lo mangiarono. Esso non è mai menzionato nella circostanza e, inoltre, leggendo i quattro Vangeli, le descrizioni della serata non corrispondono al cerimoniale della cena della pasqua ebraica. Più che un banchetto con l'agnello tradizionale, si deve parlare di una “cena d'addio” che Gesù volle condividere con i discepoli. A tal proposito qualche esegeta biblico ritiene che, sostituendo il pane e il vino (simbolo della Passione) alla carne e al sangue (simbolo del sacrificio divino) Gesù abbia voluto annunciare la nuova alleanza tra l'uomo e Dio: è Lui stesso l'Agnello di Dio in cui avviene la riconciliazione con tutte le Sue creature viventi. E allora, per Pasqua è proprio necessario passare dal macellaio oppure è meglio ricordarsi il versetto dell'Ecclesiaste: “ Non esiste superiorità dell'uomo rispetto alle bestie”? Aiuteremmo così anche a sfamare il mondo. Questo ora lo sappiamo. Angelo Lucano Larotonda www.angelolucano.blogspot.com
LA CULTURA d'impresa e orientamento al lavoro autonomo soprattutto nella media e piccola impresa. La proposta fatta mercoledì scorso dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni, intervenendo al Question Time alla Camera merita attenzione per il riscontro che potrebbe trovare nelle aspirazioni di tanti giovani, laureati e laurendi anche in Basilicata. Anche nella nostra realtà territoriale, c'è infatti una crescente difficoltà a inserirsi nel mercato del lavoro con contratti stabili. Di lavoro dipendente ormai non se ne parla praticamente più, anzi cresce la voglia di essere dipendente di sé stesso. Per questo la strada da seguire, seguendo anche l'attività del Governo, che sta preparando un nuovo pacchetto di misure anti-crisi per favorire lo star-up di nuove imprese, diventa la necessità di diffondere la conoscenza di opportunità e servizi rivolti ai giovani, con particolare riferimento alle nuove forme di finanziamento previste dalla Comunità Europea per la creazione di nuove attività imprenditoriali (siano esse di produzione e/o di servizi), rilevare i bisogni dei giovani e raccogliere proposte per un'azione di governo sempre più contestualizzata ed efficace. Qual è il modo migliore per attingere alla grande riserva di creatività ed inventiva che rappresentano i giovani? La risposta a questa domanda sta proprio nella proposta fatta dal ministro Meloni: portare il lavoro autonomo e imprenditoriale, da opzione di elite o di ripiego, ad una scelta più solida e consapevole tra i giovani. L'abc del futuro deve insomma essere quello di rispettare le regole del “dipendente” con la responsabilità amministrativa e di gestione di un piccolo imprenditore, partecipando attivamente alle dinamiche di sviluppo territoriale e quindi mettendo in moto un percorso basato sulla meritocrazia. Un modello da esportare in Basilicata potrebbe essere l'iniziativa patrocinata dal Comune di Roma e sostenuta dalla Camera di Commercio che vede giovani e pensionati insieme per progetti imprenditoriali. Ho letto che a Roma si può fare impresa anche dopo la pensione, favorendo nel contempo l'occupazione dei giovani. E' questo l'obiettivo di “Senior invest”, un progetto nato a Roma proprio per la valorizzazione delle professionalità degli anziani e per favorire l'occupazione dei giovani: in pratica gli over 65 potranno proporre progetti imprenditoriali in svariati settori per il cui ottenimento del finanziamento è però necessaria la partecipazione di giovani al primo impiego. Un modo insomma per creare anche un ponte tra le generazioni. *Passione e concretezza
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Il personaggio - Nicola Canosa L’ultimo restauratore di organi antichi vive a Matera
La canna più stretta dà un suono simile al violino, quella più larga ricorda il flauto di NUNZIO LONGO DALLE sue mani sono passati pezzi che si trasformano ogni giorno in suoni, melodie, fraseggi musicali. Come per magia nel suo laboratorio vengono “curate” tutte le parti malate degli organi. Dopo una apposita terapia, divengono ancora una volta strumenti di fascinoed emozione nelle chiese e nei luoghi in cui vengono ancora custoditi. «Mi chiamo Nicola Canosa ed ho trentasei anni - spiega , incontrandoci - mi sono diplomato in organo al Conservatorio “Tito Schipa” di Lecce, nel 1996, ma la mia l'attività di restauratore di organi risale a dieci anni fa. Sono iscritto a Lecce alla facoltà di Beni Musicali, una scelta che ho trapreso per approfondire il mio lavoro». I suoi studi e il suo percorso, nonostante la giovane età, dimostrano che la passione non basta. La scelta dei buoni maestri è fondamentale, come conferma Nicola, proseguendo il suo racconto. «Nel '96-'97 ho frequentato un corso biennale sperimentale, di 3000 ore per restauro di organi, diretto da Giuseppe Basile che è il restauratore dell'organo della Basilica Superiore di Assisi». Un corso, promosso dall'Istituto Centrale del Restauro del Ministero per i Beni Culturali a Roma che ha coinvolto anche docenti internazionali. Il suo incontro con il restauro è nato per caso. «Per quel corso - ricorda - venimmo selezionati in dieci ed in sei terminammo il cor-
so. La fase pratica, all’epoca, riguardava il restauro di un organo settecentesco di S. Maria in Trastevere costruito da Filippo Testa». Nei ricordi si scopre il senso della sua attuale attività, che è rimasta l’unica del genere e che conferisce a Nicola Canosa una professionalità confermata anche dai recenti incarichi. «Dopo il corso - prosegue - ho aperto il mio laboratorio a Matera con la collaborazione alla Soprintendenza dei Beni artistici di Matera. Attualmente sto lavorando su tre organi: nella Chiesa di S.Andrea di Molfetta, a Sant'Anna di S. Chirico Raparo e nella Chiesa Madre di Moliterno, su un organo di fine Ottocento. Precisione e profonda conoscenza tecnica e strutturale. Sono soltanto alcune delle peculiarità che la professione di Nicola richiede. «La fasi del lavoro comportano lo smontaggio delle canne metalliche, di legno e del somiere. Quest'ultimo, che è una scatola di legno con diversi canali interni, convoglia l'aria alle canne. Il mantice, polmone dell'organo, immagazzina l'aria - precisa La compressione esercitata sul mantice consente all'aria di raggiungere i canali interni chiusi da valvole contenute nel somiere, i ventilabri». Il suo racconto riporta alla mente i suoni pieni, imperiosi che risuonano sugli altari delle chiese ed emozionano ad ogni ascolto. Viene da pensare che, se solo uno di quei componenti non dovesse rispodenre a precise tecni-
L’ARMONIA NASCE DA UNA FORMULA STRAORDINARIA
che, giungerebbe un risultato simile a una radiolina in uno stadio. «Ogni tasto comanda una valvola - continua a spiegare per far comprendere la straordinaria tecnica che guida suoni tanto straordinari - Ci sono stecche scorrevoli forate che fanno passare l'aria, se i fori sono allineati a
quelli del somiere. Con questo sistema cartesiano la canna suona. Le stecche vengono comandate dai pomelli dei registri. In un organo ci sono quattrocento o anche cinquecento canne in metallo stagno o piombo ed una decina in legno, tavole aggiuntate, più grandi situate dietro lo strumento. Quest'ultime possono rag-
giungere la lunghezza di cinque metri come quelle della Chiesa di Sant'Agostino a Matera» Nicola usa con grande semplicità termini tecnici che ad orecchio inesperto possono sembrare complicati. In realtà dall’esatto incontro di questo insieme di parole, nasce quella magia che trasforma canne, pomelli e somiere
in uno strumento musicale che ancora oggi non trova paragoni nelle applicazioni tecnologiche più avanzate. «Gli altri elementi che lo compongono sono la tastiera ( collegata al somiere tramite catenacciatura leve e braccetti da un lato il tasto appeso col fil di ferro e dall'altro il fil di ferro comanda il ventilabro), la pedaliera che comanda il movimento, ed il crivello. Gli organi italiani sono dotati di una meccanica diretta più semplice e sensibile rispetto a quelli stranieri». Preciso ma non pignolo, Nicola agigunge altri particolari, quasi a voler condividere quel mistero straordinario che fa di ogni artigiano un vero e proprio mago. «Gli organi moderni hanno molti rimandi e risultano meno sensibili al tocco. Gli organi elettrici del Novecento, ad esempio, riportano tra tastiere, valvole e circuiti elettrici al posto della meccanica. La lunghezza influisce sulla frequenza: più lunga è, e più bassa diventa. Il diametro , invece, influisce sul timbro: a canna più stretta dà un timbro ricco simile al violino. La canna larga dà un suono simile al flauto. La canna più larga produce meno armonici, prodotti più facilmente con la canna stretta, per un fenomeno acustico di correzione di estremità. La vera lunghezza d'onda non corrisponde precisamente alla lunghezza della canna, ma è un po' maggiore. L'aria entra nel foro del piede della canna ed esce da quello intermedio chiamato “luce” ed incontra il labbro superiore mettendo in risonanza l'aria contenuta nella canna. La colonna d'aria in risonanza produce all'estremità, cupolette d'aria. Gli armonici sono prodotti da altre parziali vibrazioni multiple della colonna. Ogni suono è dato dalla composizione armonica». Nello sguardo di chi l’ascolta, il nostro interlocutore forse legge qualche perplessità e allora aggiunge altri elementi. « Il frequenzimetro è lo strumento utile ad accordare le canne. Negli organi antichi diversa è, invece, la frequenza del diapason di oggi di 440 hertz. Ogni regione - racconta poi aveva il proprio corista o diapason. La frequenza non era universale, come le altre unità di misura. Il nostro corista napoletano era più basso dell'attuale, circa un semitono. Quando restauriamo questi organi pratichiamo allungamenti per uniformarli al diapason universale odierno. Una difficoltà nostra è capire l'accordatura dell'organo antico. Sono le tracce indicatrici dell'accordatura. Il diapason universale, ad esempio, dopo l'Unità d'Italia è stato fissato a 435 hertz e dal dopo guerra a 440 hertz. Abbiamo scoperto, ad esempio, molte canne con chiari segni di tagli che sono stati eseguiti per accorciarle e portarle alla frequenza attuale. Intonazione, in gergo, significa pronuncia od attacco del suono». Ma è il restauratore a prendere il sopravvento, ad un certo punto, quando Nicola descrive su quali parti dell’organi le sue mani lavorano ogni giorno, con pazienza certosina e precisione straordinaria. «Gli interventi di restauro interessano le parti lignee. Se c'è un tarlo si pratica il trattamento adeguato, il consolidamento per rendere più solida la struttura e si stuccano le parti danneggiate con resine epossidiche. Resistenti al tarlo, però, sono i tannini contenuti nel legno di castagno e le resine dell'abete. Il noce dei somieri e delle tastiere ed il pioppio tarlano, purtroppo, più facilmente. Diverso è invece il discorso delle pelli di pecora, montone ed agnello che vengono utilizzate come guarnizioni dei somieri e vengono sostituite perché secche dopo tanti anni». Il nostro viaggio nel tempo si sta concludendo e fra il racconto di Nicola e lo sguardo attento al suo lavoro, scopriamo che la passione degli artigiani non ha età e se ne infischia delle nuove tecnologie e delle scoperte più avanzate per facilitare il lavoro dell’uomo. A volte, probabilmente, sono le ore trascorse per regolare un foro di una canna o per rendere precisa la prestazione di un organo, a fare la differenza. La stessa che fa di Nicola uno straordinario alchimista. di suoni
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Il libro “Guida alle messe” di Camillo Langone di PINO SURIANO LEGGERE Camillo Langone ti fa subito sospettare che si tratti di un tipo “anomalo”. Una chiacchierata con lui, poi, fa fuori ogni dubbio. La nostra prima “chattata” è cominciata così: “Allora dottor Langone…”. “No, no. Togli subito via quel dottore. Né dottore, né liceo e neppure Ordine dei Giornalisti. Ci tengo eh?”. Ma come, Camillo Langone, tra le penne più brillanti della carta stampata italiana, non è iscritto all'Ordine dei Giornalisti? Non è dottore uno che scrive Scrive sul "Foglio", sul "Giornale", su "Panorama" e su "Ventiquattro" del Sole 24 Ore? Troppo spiazzante per non approfondire. Dici davvero? “Proprio così. Sono un autodidatta per amore della conoscenza, da ragazzo avevo un personalissimo Piano di studi e non avrei mai accettato che venisse modificato da un professore. Non ho mai fatto domanda di iscrizione all'Ordine perché un uomo libero non può far parte di una corporazione. Non mi piace essere esaminato ma, se proprio bisogna, preferisco che a farlo siano i lettori, non un sinedrio”. Tanti conoscono e leggono Camillo Langone. Ma non tutti sanno quanto sia stata importante la Basilicata per un girovago come lui…. “Non ho mai risieduto a Potenza, ma vi ho trascorso per moltissimi anni parte dell'estate e il periodo natalizio, a casa dei miei nonni in via Vaccaro. Potenza era un punto di riferimento, sia dal punto di vista geografico che sentimentale, anche perché altri non ne avevo. Mio padre, militare di carriera, veniva continuamente trasferito da un capo all'altro della Penisola e a noi famigliari toccava andargli dietro, nomadi”. Ci sono parenti, amici o anche personaggi pubblici lucani che hanno segnato particolarmente la tua vita o la tua “originale” (di questi tempi sì..) posizione culturale? “I miei nonni erano cattolici ma questo era normale: quasi tutti i nonni lo erano. Quindi la radice della mia eventuale originalità è forse da ricercare altrove. Ma adesso che ci penso Potenza, o meglio la parrocchia di Sant'Anna, che frequentavo in quegli anni remoti, qualcosa di religioso me lo ha dato: mi ha vaccinato contro le chiese orrende e le messe senza sacro. Fin da allora, nel campo della liturgia, ho sempre cercato l'opposto”. Ecco, le messe senza sacro. Nel tuo ultimo libro in uscita in questi giorni, “Guida alle messe”, il tema è proprio questo. E si parla anche di messe lucane. Di cosa si tratta e che c'entra la Lucania? “La Guida alle Messe” contiene centinaia di recensioni di messe, una panoramica della liturgia italiana regione per regione. In Lucania ho analizzato messe dei capoluoghi ma anche di Lavello, Maratea, Melfi, Montalbano Jonico, Venosa… Che dire? Più che nella media nazionale siamo nella media meridionale, al Sud la maggior parte delle chiese è ferma agli anni Settanta, sia per gli arredi (le dissacranti candele elettriche) sia per i canti (le schitarrate con gli accordi sanremesi). Fanno eccezione Napoli e Bari, dove è più facile partecipare a riti che favoriscono l'incontro con Dio”.
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Il padre della critica liturgica Il mio incontro col presentista
ITE MISSA EST
Ancora il nuovo libro. Raccontaci la sua genesi. Come è nata “l'ispirazione”? “Cattolico praticante e girovago, non legato a movimenti né a parrocchie, mi ero accorto da tempo che non esiste una messa uguale all'altra. Quindi, anche sulla base delle preoccupazioni di Papa Benedetto (fondamentale la lettura del suo “Introduzione allo spirito della liturgia”) ho sentito il bisogno di raccontare questa immensa varietà, che a volte è confusione e a volte ricchezza. Al servizio della ricchezza, naturalmente. Ho impiegato molto tempo ma ne valeva la pena, questa guida non ha precedenti in Italia né, a quanto mi risulta, nel resto del mondo: in pratica ho inventato la critica liturgica”. Ti provoco un po' sulla vita della Chiesa lucana. Forse le liturgie non sono la cosa più preoccupante. Qualche fatto: in una piccola parrocchia il popolo si ribella con il nuovo sacerdo-
te perché “si sarebbe permesso” di modificare il percorso della processione. In un'altra è attaccato perché si “sarebbe permesso” di usare la Croce di una certa parrocchia nelle celebrazioni di un'altra. Una radio locale attacca il vescovo e lo accusa di razzismo perché non vorrebbe incardinare nella Diocesi un missionario del Guatemala o perché non si fa vedere agli scioperi dei precari Asl e cose del genere. E tanti, come altrove, vogliono trasformare la Chiesa in una sorta di braccio del moralismo buonista dominante. Se prendi per vero quello che racconto ( e lo è), cosa mi dici di getto? “Che la Chiesa è nata nella persecuzione, è cresciuta nella persecuzione, vivrà nella persecuzione fino alla fine dei giorni. Non c'è nulla di cui stupirsi, è tutto scritto nel Vangelo. Gesù ci ha promesso che le porte dell'inferno non prevarranno, non che non premeranno”.
In un editoriale dell'anno scorso ho invitato il presidente dell'associazione Libera di Basilicata, don Marcello Cozzi, a dire “Qualcosa di cristiano”. Solo da poco, e casualmente, ho scoperto che anche tu avevi rivolto un simile invito a don Ciotti (“parlasse da cristiano”), presidente nazionale di Libera… “Per la salute del corpo e dell'anima cerco di non interessarmi ai “preti in maglione”. Mi sono dato la regola di non leggerli, di non ascoltarli, di non partecipare alle messe da loro celebrate”. Lasciamo la dimensione locale. I grandi carismi cattolici del secolo scorso. Quali tre nomi ti vengono subito in mente? “Padre Pio, Papa Giovanni Paolo II, Papa Pio XII”. Cattolicesimo è anche politica. Un giudizio veloce sulla Dc. Il partito cattolico è stato veramente cattolico? “La Democrazia Cristiana fa parte della storia e io sono
un presentista, solo a sentirla nominare non riesco a trattenere gli sbadigli”. Le grandi figure del cattolicesimo politico nel '900. Quali tre nomi ti vengono subito in mente? “No, pietà”. E allora il cattolicesimo politico oggi. Una provocazione: tre persone di cui ti fidi tra quelle che siedono oggi in Parlamento o al Governo? “Io credo in Dio, non negli uomini. Fra governo e opposizione non mi sembra ci siano molte personalità affidabili: fra le poche direi senz'altro Alfredo Mantovano. Mi preme inoltre ricordare il discorso di Silvio Berlusconi, quando ha tentato di salvare Eluana Englaro dalla morte per sete: un'impressionante tensione morale, parole che molti democristianoni del passato (per tornare alla domanda di prima) non avrebbero avuto il coraggio di pronunciare, visti i rischi politici. Il cattolicesimo nella so-
cietà di oggi. Di recente hai recensito su Facebook i movimenti cattolici. Un'impressione sintetica? “Facebook è uno strumento formidabile che mi ha consentito di capire che cosa pensano davvero i membri dei diversi movimenti e gruppi cattolici. Non i capi o i teologi ma i cristiani comuni. Ho fatto delle belle scoperte che però non vorrei ripetere in questa sede: con quegli articoli mi sono fatto già abbastanza nemici”. Sempre Facebook. Hai parlato spesso, sul Foglio, di questo strumento di comunicazione. E sei arrivato a rompere il tabù dell'accettazione per correttezza. Tu non accetti come amici quelli che parlano male della Chiesa. Perché? “Come San Josemaria Escrivà cerco di evitare le persone polemiche: “Dalle discussioni di solito non viene la luce, perché la passione la spegne”. Non mi interessa la sterile dialettica ma la testimonianza e la presenza”.
DICIAMOLO subito: una cosa del genere non l'aveva mai fatta nessuno. E nessuno, forse, l'aveva mai neppure immaginata. Non che ci voglia l'arte per mettersi in macchina con penna e taccuino e andare in giro per le città italiane, magari tra ristoranti e trattorie (cosa che Langone, del resto, ha fatto per anni), ma mettersi a recensire modi e forme delle messe in Italia, e trasformare quegli appunti in un libro, è operazione che richiede un qualche “genio sinistro”. Nasce da questa “mania” (il lessico è dell'autore) il libro “Guida alle Messe. Quelle da non perdere: dove e perché”, edizioni Mondadori, un viaggio tra le messe d'Italia in 320 pagine, in edicola a 15 euro. Camillo Langone lo dice senza falsa umiltà: “Ho inventato un genere, la critica liturgica”. E dobbiamo ammettere, dopo una pur breve ricerca sui potenziali antesignani del genere, di non aver trovato elementi per contraddirlo. Il suo viaggio ha toccato anche la Lucania, terra di nascita e di molte vacanze estive dell'autore. Langone è passato per i capoluoghi di provincia, Potenza e Matera, e per tanti altri comuni, tra cui Lavello, Maratea, Melfi, Montalbano Jonico e Venosa. Una liturgia, la nostra, che non entrerà nella top ten del recensore. Come un po' tutto il Sud, “il reame della chitarra beat ha scritto lui sul settimanale Tempi - dove chi non porta i pantaloni a zampa d'elefante può rifugiarsi in qualche cattedrale e in pochi altri luoghi”. Un giudizio particolare sulle messe lucane? “Più che nella media nazionale spiega lui al Quotidiano - in Lucania siamo nella media meridionale. Al Sud la maggior parte delle chiese è ferma agli anni Settanta, sia per gli arredi (le dissacranti candele elettriche) sia per i canti (le schitarrate con gli accordi sanremesi). Fanno eccezione Napoli e Bari, dove è più facile partecipare a riti che favoriscono l'incontro con Dio”. Insomma, non proprio promossi. Ma non c'è da disperarsi, si può migliorare. Anzi, la guida esiste proprio per questo. Per valutare e dare consigli. Langone, del resto,lo ha fatto sulla base di un criterio autorevole. O meglio, il più autorevole di tutti, per quanto oggi la cosa non sembri scontata: un tal Joseph Ratzinger, che negli anni scorsi si è preoccupato, tra
le altre cose, di scrivere una “Introduzione allo spirito della liturgia”. Una “preoccupazione” che non è rimasta inascoltata, e ha ispirato il viaggio del girovago Langone. “Ha sentito il bisogno di raccontare questa varietà, che a volte è confusione ma a volte è anche ricchezza”. Sì, ricchezza. Anche perché la Chiesa, “fondandosi sulla roccia della verità, può concedersi molte licenze. Sono le sette e le eresie a dover essere uniformi e repressive”. Ricchezza, ma talvolta anche “sciatteria”, come spiega lui stesso su Tempi. Una sciatteria che non sarebbe male evitare. La preoccupazione non è insensata: se un gesto ha un significato è bene che la forma lo confermi. Se Dio ( e non uno qualsiasi) si è fatto uomo, perché non fare in modo che chi capita dalle parti di una Chiesa non possa sospettare che sia vero? Insomma, “il potenziale di conversione delle liturgie”, secondo Langone, sarebbe “di norma sottoutilizzato”. Anche se poi, ed è questo il bello della Chiesa, il sacramento è sempre valido. “Cristo è presente nell'ostia anche in caso di prete indegno o di canti strazianti”. E meno male! p.s.
Mi sono ricordato di Camillo Langone una settimana fa. Una collega si avvicina e chiede: “Stiamo facendo una petizione per intitolare un ospedale a un uomo politico scomparso di recente, uno che ha fatto davvero tanto per la nostra città. Firmi?”. “Guarda - ho risposto io non lo conoscevo e non ho elementi per sostenere la petizione. Dimmi almeno se era cattolico e magari firmo”. Non l'avessi mai detto. Difficilmente potrò dimenticare lo zelo con cui la mia posizione è stata attaccata dai presenti. “Noi - mi è stato obiettato - dobbiamo giudicare il bene che gli uomini hanno fatto, non la loro appartenenza”. L'appartenenza alla Chiesa, a quanto pare, non sarebbe un valido criterio di giudizio neppure per un cattolico come me. Io, senza eccedere nella polemica, mi sono limitato a dire che quello era il mio criterio e che in un contesto democratico tutti avrebbero dovuto accettarlo, pur non condividendolo. E arrivo così a Langone. Non so se avrebbe ragionato come me in quella specifica situazione, ma la vicenda mi ha ricordato un suo articolo apparso recentemente sul Foglio, in cui l'autore confessa di aver rifiutato l'amicizia su Facebook a quanti dichiarassero apertamente di essere anti-cattolici o nemici del papa. Roba da stracciarsi le vesti per i paladini del “non mettiamo steccati” e del “meglio essere amici con tutti”. Anche la giornalista Barbara Palombelli lo ha amichevolmente ripreso con un commento sulla sua pagina personale di Facebook. Lui non ha cancellato il commento, ma sono certo che non avrà cambiato metodo. Ho riferito ciò perché ritengo che dietro questo suo apparente “integralismo” (il termine più adatto, e positivo, sarebbe “integralità”) c'è qualcosa di bello e interessante. E' ciò che mi azzarderei a definire “dignità culturale del cattolicesimo”. Pensiamoci un po'! Per trent'anni ci siamo sentiti superiori a quelle cose in cui credevano i nonni: preghiere, formule recitate a memoria, strani riti, un altare su cui ci sarebbe addirittura un Dio, un rappresentante di Dio in terra, etc…Roba da sbellicarsi dalle risate per chi aveva pensato ( e quella non era forse una fede?) di cambiare il mondo con bandiere rosse e paroloni difficili. Oggi c'è un mondo nuovo e quelle ideologie hanno perso. Quasi tutti gli atei parlano bene di Giovanni Paolo II e del contributo della Chiesa alla crisi. Naturalmente, per molti di loro, la cosa su cui il papa polacco ha fondato la vita continua a essere una favoletta, poco più che un mito. Al massimo un mito rafforzato da un potere millenario. Quasi fosse secondario per giudicare un cattolico: l'importante è che nella
vita abbia fatto del bene. Camillo Langone, al contrario, è una testimonianza culturale di questo “io ci credo davvero”. Testimonianza culturale, non intellettualistica o teorica. Lo chiarisce lui stesso: “Non mi interessa la sterile dialettica ma la presenza”. Una testimonianza che guarda anche alla forma (si pensi alla sua attenzione liturgica), ma sempre come strumento per la comunicazione di un significato profondo.E per una vita più vera, cioè lieta. Non per caso cita spesso questa frase di papa Ratzinger: “Il legame tra liturgia e serena e gioiosa mondanità (“chiesa e osteria”- aggiunge lui) è sempre stato considerato tipicamente cattolico”. Non scambiatelo, perciò, per un lefreviano in salsa italiana (“mi fa senso - ha scritto di loro - la maligna ambiguità di chi ha tradito la Chiesa in nome della fedeltà alla Chiesa”).A me ha detto di essere un “presentista”.E a un lettore, che sul Foglio gli aveva chiesto se la sua fede nascesse dalla tradizione, ha risposto così: “La mia devozione è mia, non di mia zia. Nasce dallo sdegno per il tempo che passa, per il declino e la morte delle persone care (me compreso). Gesù ha promesso di farci risorgere ed ecco la devozione. La fede è semplice... la preghiera è tutto, e tutte le preghiere sono la preghiera del Buon Ladrone sulla croce: “Ricordati di me”!. p.s.
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Il personaggio Giovanni Montano
NELLA SUA TERRA FU ANCHE MEDICO DI FERROVIA
cata per il Mandamento di Venosa: nell'arco del suo mandato fece approvare l'istituzione della Pretura di Lavello. Montano nel 1878 diventò presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso (creata nel 1870) di Lavello. Negli stessi anni Montano fu anche presidente della società “La Villica” nata nel 1872. Giovanni Montano negli anni in cui fu sindaco si occupò anche di ricerche di storia locale e di demografia: la sua formazione scientifica di stampo positivistico già emersa nel campo della ricerca veterinaria e in quella medica, fece nascere in lui anche la curiosità di approfondire la lettura delle fonti locali. Il prodotto di questa attività di storico locale fu una “Monografia storica della Terra di Lavello”, inedita fino a pochi anni e poi stampata con una introduzione di Antonio Rosucci. Il Montano storico ed indagatore del territorio lavellese fu indirizzato verso la consultazione di opere storiche generali di epoca moderna, di fonti storiografiche antiche, di cronache del Quattrocento e del Cinquecento. Le poche fonti archivistiche di Lavello (civili ed ecclesiastiche) furono solo in parte consultate dal Montano. Il controllo e la gestione della memoria storica locale, per Montano, risultò essere uno dei suoi punti di forza ed oltretutto ebbe meriti che lo accreditarono e lo legittimarono a rivendicare ruoli, oltre che politici, anche “onorifici” nella comunità. E il riconoscimento della Croce di Cavaliere della Corona d'Italia concessa dal re Umberto I va a suggellare il forte interesse per la risoluzione di varie problematiche presenti a Lavello e sul suo territorio. Ma il clima politico e non solo che circondava il primo cittadino non era uno dei più idilliaci e continui attacchi a mezzo stampa ed altre manovre politiche lo sconfortarono non poco. Lui era oramai un baluardo della borghesia che in un certo qual modo si confrontava con il potere terriero e cercava dunque di far elevare categorie sociali alternative al mondo agricolo per dare pure un tocco di modernismo alla comunità locale per non farla ristagnare in uno statu quo privo di progresso. Sta di fatto che Giovanni Montano la mattina del 17 gennaio 1901 “per cause ignote” ingoiava una pastiglia di sublimato corrosivo, di cui era possessore poichè sanitario. Montano però non muore visto che se ne accorse di ciò il farmacista e vice pretore Saverio Di Ruvo, il quale avvertiva subito la famiglia del Montano, che immediatamente faceva accorrere i locali sanitari Francesco Giaculli e Giu-
La sua tesi di laurea fu pubblicata all’interno del “Giornale degli animali utili”
di GIUSEPPE CATARINELLA GIOVANNI Montano (quartogenito) nacque il 12 aprile 1844 da Angela Iacoviello di anni ventisei, domiciliata in Lavello e da Sebastiano Montano di anni trenta di professione calzolaio domiciliato in Lavello nella casa di loro abitazione in strada La Torre. (Cfr. Giovanni Montano “Monografia storica della terra di Lavello”, a cura di Antonio Rosucci, Arti Grafiche Finiguerra, Lavello, 2000) Giovanni, dopo essere stato allievo del sacerdote lavellese don Giovanni Carretta, fece gli studi ginnasiali da privatista (allievo di qualche canonico lavellese) e poi conseguì la maturità classica. Si iscrisse nel 1861 alla facoltà di Veterinaria dell'Università di Napoli, dove conseguì la laurea nel 1865. Continuò gli studi universitari e si iscrisse ai corsi in Medicina e Chirurgia della stesso Ateneo, laureandosi nel 1870. (Cfr. da ora in poi sostanzialmente Angelo Labella in AA. VV. “La borghesia tra Ottocento e Novecento in Basilicata”, Caliceditori. Arti Grafiche Finiguerra. 2006). Giovanni Montano dopo la laurea in medicina lavorò come “medico di ferrovia” con la Società Adriatica delle Strade Ferrate per qualche anno e poi rientrò a Lavello. A 35 anni nel 1880 sposò la ventiduenne Antonia Maria Carretta, figlia di Saverio (possidente) e di Letizia Palmieri. Giovanni e Antonia Maria ebbero 6 figli, tra il 1882 e il 1895 (Sebastiano, Saverio, Filomena, Antonino, Umberto e Angela). Il Montano, nei primi anni di lavoro a Lavello, svolse un'intensa attività di ricerca sul campo, di osservazione che lo portò ad alcune scoperte che furono anche oggetto di comunicazioni scientifiche in Congressi nazionali. Le prime ricerche di Montano si concentrarono in campo veterinario sulle patologie di animali domestici locali. Un saggio di veterinaria fu pubblicato con il titolo “ Sul così detto mal della torta”: il “mal della torta”, per usare l'espressione locale con
cui veniva indicata dai contadini era una forma di “tossinfezione alimentare che colpiva capre, pecore e bovini quando si cibavano di alcune varietà di anemoni presenti nei prati della zona di Lavello. Giovanni Montano, infatti, oltre che occuparsi di patologie veterinarie, anche dopo che si era dedicato all'attività di medico-chirurgo a Lavello, produsse lavori notevoli che hanno arricchito la bibliografia scientifica meridionale e nazionale soprattutto in alcuni campi (quello delle dermatosi, cutanee, quello delle anemie, oltre che sulle patologie endemiche malaria e tubercolosi, che affliggevano massicciamente le popolazioni meridionali, soprattutto quelle insediate, come in parte avveniva per Lavello, su terreni umidi e che tendevano a impaludarsi o che erano permanentemente paludosi). La malattia più studiata da Montano, quella su cui scrisse uno dei capitoli più significativi della storia della medicina lucana e meridionale tra la fine dell'800 e i primi anni del '900, fu il “favismo” o “malattia delle fave”. “Si tratta di una forma di anemia grave che colpisce persone, ereditariamente allergiche, che si cibano di fave fresche o secche o che vengono a contatto con il polline delle fave nel periodo della fioritura. Giovanni Montano fu anche un politico. Fu eletto per la prima volta consigliere comunale nel settembre 1873: lo fu ininterrottamente per venti anni, fino al luglio 1893, quando non sedette nell'assise civica. Ma già nelle elezioni del 14 novembre 1895, dopo una breve parentesi di circa due anni, fu rieletto consigliere. Montano venne nominato sindaco di Lavello, per la prima volta, nel febbraio 1885 e sarà nominato sindaco ancora nel luglio 1888, nel marzo 1890 e nel febbraio 1892. Giovanni Montano mantenne la carica di sindaco consecutivamente ed ininterrottamente per circa otto anni e fu ancora sindaco di Lavello tra il 1899 e il 1901. Montano fu anche per cinque anni, tra il 1886 e il 1891, consigliere provinciale della Basili-
POLITICO ILLUMINATO E SINDACO DI LAVELLO
seppe Palmieri, che “adoperatisi con ogni zelo ed attività, riuscivano a scongiurare la catastrofe, salvo complicanze, nel caso che il potente veleno fosse stato assorbito in parte dagli intestini”. Giovanni Montano comunque muore alle due del pomeriggio del 24 gennaio 1901, una settimana dopo l'ingestione della pastiglia di sublimato. Ai funerali l'orazione funebre ufficiale venne tenuta dal cavalier avvocato Mauro Finiguerra. Scrisse a riguardo Decio Leone: “ il giorno 25 volgente alle ore 13 [ in realtà il certificato di morte porta la data del 24 ] è scomparso dalla fatale scena di questo mondo, ahi, troppo presto, il cavalier dottor Giovanni Montano, vittima del proprio dovere, lasciando nel lutto l'intera cittadinanza e, per la intensità del dolore, era dipinto sul volto di tutti un sommo rammarico per l'inaspettata perdita. Le virtù preclari dell'estinto, i meriti non comuni e la religione del dovere, cui adempiva scrupolosamente, renderanno la memoria di lui incancellabile dalla mente nostra. Aveva l'anima candida, visse amato da tutti; col solo ingegno, con l'onestà era salito alle più alte cariche onorifiche del nostro paese”. La scomparsa di Giovanni Montano segnava il crollo delle illusioni “borghesi” e faceva ripiombare Lavello nella crudezza dell'egemonia dei “terrieri”, bloccava l'ascesa “urbana” e civile della comunità. (Cfr. sempre Angelo Labella in “La borghesia tra Ottocento e Novecento in Basilicata”. Caliceditori. Arti Grafiche Finiguerra. 2006). Montano ci ha lasciato tra le altre cose un importante bagaglio di pubblicazioni consistente nella sua probabile tesi di laurea pubblicata sul “Giornale delle razze degli animali utili” nel 1865 dal titolo “Nota sul Bromus de Schrader”. E poi i bollettini demografici sanitari del Comune di Lavello degli anni 1887 e 1888. E ancora “Contributo intorno alla malattia dovuta ad uno speciale microrganismo che si produce sopra alcune graminacee” del 1887, “Favismo” nel 1894, “Il bacillus graminearum e la malattia da esso prodotta” e “Bacillus graminearum - osservazioni e ricerche” entrambi del 1898, “Sul così detto mal della torta” nel 1898, “Favismo - nuovo contributo clinico-sperimentale” del 1899, “Brevi note su poche iscrizioni antiche” nel 1900, “Antagonismo tra malaria e tubercolosi” del 1900 e infine pubblicato postumo a cura di Antonio Rosucci “Monografia storica della Terra di Lavello”.
Fu storico e ricercatore e si appassionò allo studio non solo del favismo ma anche di molte altre malattie
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La cucina
La cucina
di FEDERICO VALICENTI
Vicini alla Pasqua
Federico Valicenti, uno dei nomi più prestigiosi della cucina lucana, è proprietario del ristorante che dà il nome a questa rubrica, Luna Rossa, a Terranova di Pollino. Tel.097393254 - 5
Ecco le frittate "Omne vivum ex ovo", “ Tutti i viventi nascono da un uovo" affermavano gli antichi romani. E' da tempi lontani che l'uovo viene circondato da un' aurea di mistero ma con significati precisi e diversi tra di loro. Gli antichi filosofi egiziani asserivano che l'uovo rappresentava il cosmo perché portava con sé i quattro elementi che lo compongono, aria, terra, acqua e fuoco. Il guscio la terra, il tuorlo il fuoco, l'albume l'acqua, l'aria che li avvolge e custodisce. Secondo credenze pagane e mitologiche del passato, il cielo e la terra erano considerati due emisferi che andavano a creare un unico uovo e le uova portavano la nascita della vita. Le uova, sicuramente per la loro forma molto particolare, hanno sempre rivestito nell'immaginario collettivo un ruolo ancestrale, simbolo della vita che porta dentro ma anche del mistero, della sacralità. L' uovo magia visto come simbolo di fertilità. L'uovo cosmico, legato ai miti della creazione del mondo e dell'universo. L'uovo simbolo da cui esce un essere vivente, sia uomo che animale. L'uovo evento, sicuramente misterioso per i primitivi. Già nell'antichità i greci, i cinesi, i persiani, gli egiziani decoravano le uova e li usavano come dono all'arrivo dell'equinozio di primavera, data di inizio del nuovo anno che si basava sulle stagioni. Le uova ricevute in dono erano considerate ricche di potere e sacralità, addirittura venivano sotterrate sotto le case per allontanare le malattie e i maligni. Nei matrimoni la giovane sposa passava sopra le uova prima di entrare nella nuova casa. Nelle donne incinte l'uovo veniva adagiato sul grembo per scoprire il sesso del nascituro. All'arrivo della primavera gli uccelli preparano il nido e lo riempiono di uova, da millenni è il simbolo associato al risveglio della natura. Secondo il paganesimo l'uovo è simbolo di fertilità, dell'eterno ritorno della vita, si scambiavano le uova di gallina all'avvento della primavera. Gli israeliti avevano la consuetudine di portarlo in dono agli amici o lo regalavano a chi festeggiava il compleanno, l'uovo è il simbolo perfetto di tutto ciò che nasce. Per le tradizioni cristiane, ricadendo la festa di Pasqua nella stagione dell'Equinozio, l'uovo diventa simbolo della rinascita non solo della natura ma dell'uomo stesso, quindi della morte e resurrezione di Gesù Cristo. Nell'iconografia cristiana acquista anche una simbologia particolare, l'uovo viene usato come simbolo di conoscenza e comunicazione della Resurrezione. Si racconta che Maria giocava con Gesù quando era bambino colorando le uova. Quando Gesù viene imprigionato, la madre Maria porta in omaggio a Ponzio Pilato un cesto dorato pieno di uova per implorarne la liberazione. Al rifiuto di Ponzio Pilato, Maria lascia cadere il canestro con tutte le uova che si disperdono rotolando in ogni angolo della Terra. Dopo il martirio di Gesù, il giorno di Pasqua, Maria torna al sepolcro, lo trova aperto e sul ciglio della strada vede delle uova rosse, raccoglie un uovo colorato
Tra i fornelli Uova fritte all'Aglianico Ingredienti e dosi per 4 persone 4 uova 2 bicchieri di vino rosso Aglianico 1 cipolle 1 porro Strutto qb 1 cucchiaio di zucchero a velo 1 cucchiaio di farina 00 4 fette di pane Aglio Burro Sale Preparazione Scaldate il vino ad alta temperatura facendolo sfumare dell'alcol. Tritate la cipolle e il porro e fate rosolare in un po' di strutto, cospargete il tutto con un cucchiaio di zucchero a velo. Quindi unite il cucchiaio di farina e mescolando aggiungete il vino sfumando e un bicchiere di acqua. Salate, pepate e lasciate cuocere per circa 10 minuti. Intanto arrostite da tutte e due i lati le fette di pane senza corteccia, sfregateci sopra l'aglio. Friggete le uova e dopo aver cotto la salsa, versatela in un vassoio, adagiateci le fette di pane e sopra di esse le uova. Uova fritte su crostoni di pane al caciocavallo lucano aromatizzato Ingredienti e dosi per 4 persone 4 uova 4 fettine sottile di caciocavallo 4 fette di pane casereccio senza corteccia 4 acciughe sotto sale Burro q.b. Sale q.b. Preparazione Dissalate e diliscate le acciughe, e ricavate 8 filetti. Mettete una noce di burro in una padellina e fate dorare le fette di pane da un solo lato. Disponete le fette di pane in una teglia adagiandole sul lato fritto. Ponete una fettina di caciocavallo ed un filetto di acciuga su ogni fetta di pane. Mettete la teglia in forno moderato per permettere al caciocavallo di fondere lentamente.
Nel frattempo in una padella versate il burro, fate sciogliere e aggiungete i restanti filetti di acciughe. Mescolate con una cucchiaio di legno. Friggete le quattro uova in un tegame capiente facendo attenzione a non farli attaccare l'uno all'altro, oppure friggetene uno alla volta. Togliete la teglia dal forno, deponete un uovo fritto su ogni crostone e versate sopra la salsina di burro e acciughe. Servite caldo. Uova sode Mettete in un pentolino le uova che volete preparare. Aggiungete acqua fredda fino quasi a coprire interamente le uova. Versate nell'acqua un pizzico di sale cosi l'uovo rimane intero. Lasciate bollire per 5 minuti le uova, chiudete i fuoco e fatele raffreddare nella stessa acqua. Le uova sode, se non servono subito non sbucciatele, le aprirete al momento di consumarle, altrimenti anneriscono. Uova alla cocque Mettete in un pentolino le uova che volete preparare. Aggiungete acqua fredda fino quasi a coprire interamente le uova.
Mettete sul fuoco e fate bollire. Lasciate bollire 2 minuti per avere le uova per ottenere la coque. Una volta trascorso il tempo necessario mettete il pentolino con uova ed acqua sotto il rubinetto e fate scorrere l'acqua fredda in modo da raffreddare le uova. Quando riuscite a prenderle in mano mettetele nell'apposito portauovo. Mettete l'uovo nel portauovo con la parte più appuntita rivolta verso il basso, in questo modo in alto resta una sacca d'aria che vi permetterà di aprire l'uovo senza il rischio di far colare il tuorlo, dovete aprirlo con un coltellino seghettato. Colpite delicatamente sino ad incidere il guscio e poi cercate di tagliare via la calotta superiore senza distruggerne il resto. L'apertura deve essere sufficiente a far passare il cucchiaino con cui poi lo mangerete. Aggiungete un pizzico di sale Uova al tegamino Rompete le uova in padella con l'olio già caldo. Insaporite con sale e pepe e, a piacere, spolverate di formaggio grattugiato. L'albume deve risultare ben cotto, il tuorlo deve rimanere fluido, coprite e cuocete per 1 minuto a fuoco alto.
I QUARESIMALI I DOLCI PASQUALI confezionati con le uova fresche, i pani, le focacce con dentro l'uovo, le colombe, e soprattutto le uova di cioccolato con la sorpresa, sono il dono simbolico con cui si augura gioia e felicità.
Come colorare le uova in modo naturale. Le uova crude vanno cotte direttamente insieme al colore oppure alle foglie, poi fatte raffreddare nell'acqua. Se aggiungerete dell'aceto i colori resteranno più brillanti.
Come ottenere i colori: Le bucce di cipolla cotte e le foglie di tè colorano di marrone; Le foglie di edera e l'ortica colorano di verde; Lo zafferano cotto e il cumino colorano di giallo; Il succo di rape rosse colora di rosso.
e lo presenta all'imperatore per testimoniare la Resurrezione del Cristo. L'uovo colorato diventa testimonianza. Andare in chiesa con in tasca un uovo nato il Giovedì Santo aiuta a smascherare i miscredenti e le streghe! Un uovo lasciato in ciascuno dei quattro angoli del campo, nei solchi arati, aiuta invece ad avere un abbondante raccolto. Gli ortodossi celebrano la ricorrenza dei morti il venerdì successivo al giorno di Pasqua. In questa occasione qualcuno ancora colora le uova di rosso e le mette sopra le tombe dei propri cari come augurio di felice pace ultraterrena. L'usanza dello scambio di uova decorate si sviluppò anche nel Medioevo come regalo alla servitù. Nel tempo si consolidò la diffusione dell'uovo come regalo fra i doni di pasqua, diventando dolce e simbolo della tradizione pasquale assieme alla colomba.
Domenica 5 aprile 2009
Domenica 5 aprile 2009
Non è solo un rito
Il soprano Pina Buono Colombo
LA MIA PASQUA LA porta si richiude alle spalle di mio marito e di mio figlio ed io mi fermo un momento a riflettere per organizzare al meglio questa mattinata completamente a mia disposizione. Spalanco le finestre, il cielo è molto velato, ma un'aria stranamente mite mi dice che la primavera è vicina: non ho dubbi farò delle pulizie accurate in vista della prossima Pasqua. Vado allegramente da una stanza all'altra, riordino, sposto, spolvero e nel frattempo penso a quante pastiere dovrò confezionare, agli ingredienti da comprare, ai parenti da invitare per l'importante ricorrenza, con chi e dove andare per trascorrere una giornata diversa il giorno di Pasquetta. Il pensiero delle belle giornate che mi aspettano e degli amici che incontrerò mi dà molta energia e non esito ad aprire armadi e cassetti per riordinare quegli angoli da me un poco trascurati presa dal tran tran quotidiano. In un cofanetto trovo un crocifisso da me dimenticato. Lo guardo e, senza rendermene conto, i miei pensieri prendono un'altra direzione. Tra pochi giorni sarà la Pasqua del Signore, ma per me cosa significa fare la Pasqua? Mentre continuo a riordinare, pian piano nella mia coscienza riaffiorano echi delle tante catechesi ascoltate. Per gli antichi ebrei fare la Pasqua significava celebrare annualmente un rito propiziatorio con altri pastori nomadi dell'Oriente. Si uccideva un agnello e lo si consumava insieme in segno di solidarietà, si invocava la protezione di Dio per il bene dei greggi prima di di-
vidersi per raggiungere i nuovi pascoli all'arrivo della primavera. Ma intorno al 1250 a. C. avvenne qualcosa che cambiò la loro vita ed il rito acquistò un significato religioso del tutto nuovo: sarebbe stato il memoriale dell'uscita del popolo ebreo dall'Egitto sotto la guida di Mosè. Dio in quella notte, per piegare il cuore indurito del faraone, avrebbe mandato la decima piaga: nel Paese sarebbe morto ogni primogenito, a partire proprio dal figlio del sovrano. Sappiamo tutti cosa avvenne dopo, ma credo che il passaggio del popolo attraverso il Mar Rosso abbia segnato anche il passaggio più profondo del loro spirito dalla schiavitù alla libertà, con tutte le responsabilità che questa comporta. A questo punto non posso fare a meno di pensare che forse per tanti anni la mia Pasqua sia stata solo un rito esteriore, che Cristo nella mia vita non sia realmente passato se in me non riscontro grandi cambiamenti. Pensandoci bene, anche Gesù prima della passione celebrò un rito, quello che gli ebrei dalla notte dell'esodo non avevano mai smesso di celebrare, ma dopo la cena Egli prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, istituendo, così, quella che sarebbe stata la nuova cena pasquale. In quella sera avvenne un cambiamento epocale ed il rito assunse un nuovo significato: l'esodo di tutta l'umanità dalla schiavitù del peccato. Quest'anno, come sempre, Cristo passerà nella mia vita, ci sarà un eso-
do anche per me? Questo pensiero mi fa riflettere e non mi rende tranquilla: mi vedo schiava delle cose, dei pregiudizi, delle mode. Devo ammettere a me stessa che non sempre vedo Dio come Padre e che spesso fuggo dalla mia storia alienandomi in tanti modi. Cerco, infatti, di mettere da parte, di ignorare ciò che mi fa soffrire e di riempire la mia giornata con quelli che la società moderna propone come sacrosanti valori: il benessere, la gratificazione e il successo per soddisfare il mio orgoglio, l'apparire e perché no, il divertimento come toccasana. Guardo il crocifisso nelle mie mani e penso che se oggi Cristo è ancora vivo nel mondo, se ancora oggi lo festeggiamo, se ancora libera persone dalle loro schiavitù, è proprio perché Lui non ha ricusato la sua croce! Improvviso lo squillo del citofono mi scuote dai miei pensieri, mio marito e mio figlio sono di ritorno. Ripongo il crocifisso e, mentre vado ad aprire la porta, mi rendo conto che il cielo è terso, che uno splendido sole entra da tutte le finestre rendendo bella e luminosa la casa. Mi ritorna tutta la gioia di prima, l'entusiasmo per i progetti iniziali e in me nasce una nuova speranza: sì, con la sua luce, il suo calore, il suo splendore, il Signore entrerà nella mia vita e sarà Lui a trasformare il mio “cuore di pietra in un cuore di carne.” Dal “Diario di una corsista” di Lucia Spirito
Illustrate le prerogative di questa importante figura istituzionale
INCONTRO COL DIFENSORE CIVICO REGIONALE “IL MIO obiettivo è quello di assicurare una costante presenza dell'Istituzione che rappresento sul territorio e dare ampio spazio alla comunicazione”: con queste parole è iniziato l'intervento del Difensore Civico della Basilicata- Dr Catello Aprea. Martedì scorso, presentato dalla Prof.ssa Maria Catanzariti - Responsabile EDA-, ha incontrato i corsisti dell' Unitre. Parlando ad un attento e folto uditorio, il dr. Aprea, dopo un breve excursus sulle origini storiche dell' istituto del Difensore Civico, nato ufficialmente in Svezia nel 1809, quando fu recepito nella Costituzione di quel Paese, ha spiegato i motivi della scarsa conoscenza di questa figura istituzionale che ancora oggi suscita diffidenza e scetticismo nella nostra popolazione. “ La Difesa Civica, ispirata alla massima informalità, semplicità e tempestività - ha affermato Aprea- è un istituto estraneo alla nostra cultura giuridica influenzata dal diritto romano tutto improntato ad un rigido formalismo. Ciononostante oggi si impone come una necessità, anche per la nostra società, quale elemento di deflazione del sovraccarico della giustizia amministrativa e di tutela di quegli interessi dei cittadini che, pur non assurgendo al rango di diritti soggettivi o di interessi legittimi, tuttavia
sono sentiti e riconoscibili a livello sociale: gli interessi di fatto, gli interessi semplici, gli interessi collettivi e diffusi, tutti privi di tutela in sede giurisdizionale. Il campo d' intervento specifico del Difensore Civico è rappresentato dalla “malamministrazione”, nella quale confluiscono tutte quelle irregolarità, quelle disfunzioni che, pur non concretando un vero e proprio vizio di legittimità, sono pur sempre un peso per le persone, le famiglie, le imprese: il silenzio e i ritardi della pubblica a amministrazione, la cattiva istruttoria delle pratiche, le lunghe file agli sportelli, la mancanza di cortesia da parte dei pubblici dipendenti. Nata come forma di controllo della pubblica amministrazione, la Difesa Civica si è andata evolvendo sempre più verso la tutela dei diritti umani”. Il Difensore Civico è poi passato ad illustrare la legge regionale 19 febbraio 2007, n. 5 che detta la nuova disciplina di questo istituto di tutela non giurisdizionale dei diritti e degli interessi dei cittadini, rafforzandone l' autonomia e l' indipendenza e ampliandone notevolmente il campo d' intervento con una particolare attenzione ai soggetti appartenenti alle fasce deboli della società. Sono state specificate le attribuzioni e le funzioni, l' ambito, le modalità e l' attivazione dell' intervento di
questo “magistrato della persuasione”. E' stato particolarmente chiarito l'ambito di competenza di questa “autorità monocratica”, incaricata della tutela non giurisdizionale dei diritti e degli interessi dei cittadini, siano essi persone singole ovvero riunite in associazioni. Al termine della relazione si è aperto un ampio dibattito, cui ha partecipato anche il Prof. Mario Santo-
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ro, che è valso a chiarire ulteriormente la vasta ed articolata problematica di questo Istituto. Agli intervenuti è stata consegnata e ben accolta, una breve, ma utile guida alla Difesa Civica Regionale. A fine serata l'auspicio, da parte degli astanti, di replicare gli incontri di questo genere copiosi di valenza culturale. Giuseppe RITA
AUGURI OGGI, in occasione della Domenica delle Palme, porgiamo al Direttore, all'intera Redazione de' “Il Quotidiano” della Basilicata , ai dirigenti, docenti e corsisti dell'Unitre gli Auguri di serene festività Pasquali, con l'auspicio, che sia l'occasione di rinnovata speranza e che in tutti i cuori, alberghi la Resurrezione dei valori umani per una convivenza civile . g.r.
Omaggio a una grande artista NON è cosa semplice tessere gli elogi di un grande soprano. Io lo farò non solo per soddisfare le certe aspettative del numeroso pubblico e degli amici che la conoscono, ma soprattutto per appagare un desiderio che da molti anni si è reso in me sempre più vivo, per una donna che da tempo onora la Basilicata, ma le cui caratteristiche canore nessuno ha mai approfondito e forse conosciuto per bene. Da giovane ho suonato per molti anni, sia pure da dilettante, il violino e sono stato sempre appassionato di musica lirica. Ho ascoltato molti soprano. Più di qualche volta, nel Teatro alla Scala di Milano e nel Teatro S. Carlo di Napoli ho sentito le voci più apprezzate del panorama lirico nazionale. Ricordo in particolare la stupenda Renata Tebaidi che si esibì al S. Carlo di Napoli nella Bohème di Puccini, diretta dal mai dimenticato Maestro Franco Patanè, il cui figlio Pippo, pure Maestro e mio amico, diresse le migliori orchestre di Vienna e di Berlino. Ho anche approfondito l'acustica musicale e visualizzato con l'oscilloscopio e con tecniche elettroniche le voci di molte persone e le note adoperate nella musica ( le varie ottave) che vanno da 27 hz a 4500 hz. Mi sono interessato anche di toni, semitoni, intervalli, accordi, intensità, altezze, timbri e altro, nonché dei limiti della voce umana (una soprano per es. ha limiti dal do3 261 hz al do5 1044 hz). Per questo ritengo di potermi esprimere su certi argomenti, senza dilungarmi su ciò che è oggetto di studi e conoscenze specialistiche e di poter focalizzare brevemente certe caratteristiche molto evidenti e di assoluto rilievo. La prima caratteristica che deve avere una grande soprano (o un tenore), mi diceva il grande Maestro e Pianista tedesco, di fama mondiale, Wilhelm Kempff, che io ho conosciuto moltissimi anni fa ( oggi non è più tra noi) e con il quale nel treno rapido ho avuto un colloquio di alcune ore mentre, tornando dalla Grecia, si recava insieme alla figlia al Teatro alla Scala di Milano per tenere un concerto, è la assoluta omogeneità della voce. Chi ha ascoltato anche una sola volta la signora Pina Buono Colombo sicuramente avrà notato una voce
evidentemente omogenea che caratterizza il suo canto. La stessa resta sempre uniforme e non varia assolutamente, sia pur di poco, durante le Sue interpretazioni. La signora la usa con grande agilità, sfruttando le caratteristiche del suo complesso vocale (corde vocali, glottide, laringe, faringe, cavità della bocca e labbra) facendone variare la intensità secondo la sua volontà, alzandola e abbassandola in modo spontaneo e dolcissimo con delle sfumature melodiche di alto livello, determinando una gamma di ampiezze delle vibrazioni molto grande. A questo si aggiunge la sua capacità di spaziare in un arco di frequenze rilevante a seconda di quello che interpreta, raggiungendo suoni e note di altezza molto elevati e quindi acuti che sono rari anche in soprani più giovani. Il tutto si accompagna a sentimenti di immedesimazione che rendono le arie da opere e tutto il repertorio più vivi e trascinano di conseguenza gli ascoltatori. Se si pensa che, quanto sopra, è sempre associato a un timbro perfetto, conseguenza della forma delle vibrazioni, non solo, ma anche della qualità e intensità di quelle, nonché dei suoni armonici connessi, ci si rende conto che si tratta di un soprano eccezionale. Altri soprano, aiutate dalla fortuna e dalle circostanze, hanno avuto una carriera più appariscente, ma non possiedono certo le caratteristiche della nostra artista, né la sua voce, né la sua preparazione molto accurata. La signora Buono ha insegnato canto per molti anni nel Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza e alla sua scuola si sono formati molti cantanti lirici dei quali segnalo la soprano Michela Postiglione, molto brava e promettente. Da molti anni, inoltre, dirige il Coro UNITRE di Potenza che si è fatto molto apprezzare in tante occasioni, non solo in Basilicata. Segno questo della disponibilità e dell'altruismo che animano sempre le figure di rilievo. E' per questo che formulo l'augurio che Lei possa, per molto tempo ancora, allietare tutti noi, trasmettendoci i sentimenti che esprime con le sue note sempre molto chiare, belle e coinvolgenti che giungono sui nostri timpani e stimolano le nostre menti. Aldo Ielpo
Potenza Domenica 5 aprile 2009
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Redazione: via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza Tel. 0971 69309
I frammassoni della loggia Mario Pagano hanno votato per la riconferma di Raffi a Gran maestro del Goi
Quelli della 266 sbarcano a Rimini Alcuni sono fuoriusciti e hanno dato vita a un Tempio a Tito RIMINI - I frammassoni di Potenza, quelli della Loggia numero 266, intitolata a Mario Pagano da Brienza, si schierano con il Gran Maestro Gustavo Raffi alla Gran Loggia di Rimini, una sorta di mega congresso cui partecipano tutte le logge che fanno capo all’obbedienza del Grande oriente d'Italia. «Una nutrita delegazione di confratelli della Mario Pagano ha partecipato alla tre giorni della Gran Loggia 2009», spiega un massone potentino. Alla loro guida c'era un Primo Grande Ufficiale di Gran Loggia, uno di quelli che siedono nel Supremo consiglio scozzese e che a Potenza è il Gran Maestro venerabile. Ieri mattina, dopo le elezioni che hanno riconfermato l'avvocato Raffi alla guida del Goi, i massoni potentini hanno partecipato alla «solenne cerimonia d’installazione». E' il momento in cui il Gran Maestro presta la sua promessa solenne di fronte
gli oltre 14 mila maestri, su un totale di circa 19 mila iscritti». Assieme al Gran Maestro Raffi hanno prestato la loro promessa solenne gli altri massoni che compongo-
no la giunta esecutiva: i Gran Maestri Aggiunti Massimo Bianchi e Antonio Perfetti; il Primo e Secondo Gran Sorvegliante, Gianfranco De Santis e Giuseppe Troise, il Grande
Oratore Morris Ghezzi, il Gran Tesoriere Piero Lojacono. Il Gran Maestro Raffi ha inoltre confermato Giuseppe Abramo alla carica di Gran Segretario. E' stato questo il momento più significativo della seconda giornata della Gran Loggia 2009, “Costruttori di sogni possibili”, che vede riuniti fino a domenica alla Fiera di Rimini - trasformata in un immenso tempio massonico tra colonne in cartongesso, compassi, simboli esoterici, spadoni, talismani, occhi di dio e ritratti garibaldini - oltre duemila liberi muratori del Grande oriente d'Italia. Quella di Raffi è la terza ricandidatura, contestata da una piccola minoranza a colpi di carta bollata. Già prima lo accusavano di essere di sinistra. Ora i suoi detrattori sono usciti massicciamente allo scoperto per impedire la sua rielezione e sul sito www.grandeoriente-libero.com lo tacciano di tutto, addirittura di stalinismo. I candidati alla carica di Gran Maestro erano, oltre a Raffi, il romano Mario Di Luca, il torinese Giorgio Losano, il milanese Antonio Catanese. Anche a Potenza questa situazione ha portato degli scossoni. Tanto che, sembra, alcuni fratelli della Mario Pagano sono fuoriusciti per costituire una nuova loggia a Tito. Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it
to di riferimento per i visitatori delle scale mobili di via Armellini. Alla cerimonia di presentazione della scultura hanno preso parte i consiglieri comunali Tommaso Samela, Donato Russo e Antonio Pesarini. La scultura completata in tempi brevi dopo tanto sacrifici diventa sarà presente in un lasso di tempo illimitato. Don Vito Telesca, vicario
generale della diocesi di Potenza ha affermato: «Sento il dovere di salutare l'iniziativa che si presenta quanto mai singolare. Anche il Comune ha dato il suo contributo. I segni della passione potranno essere rivisitati in tutta la loro bellezza». Padre Cosimo Antonini, ha rimarcato: «Rivolgo ai promotori dell'iniziativa i miei complimenti per la realizzazione del manufatto. Il mistero della Fede viene vi-
sitato grazie all'ingegno e al lavoro attento dei tre artisti potentini». In chiusura il sindaco Vito Santarsiero ha inteso sottolineare: «La nostra comunità accoglie con rinnovato interesse manifestazioni del genere che servono a far conoscere nuovi talenti in città. Ho già chiesto all'ufficio Cultura di inserire uno slogan relativo all'iniziativa». Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Capo delegazione il Primo ufficiale che siede nel Supremo consiglio scozzese Un incontro della Gran Loggia
ai massoni. «La riconferma dell'avvocato Raffi - spiega un iscritto al Goi - è avvenuta attraverso le elezioni cui sono stati chiamati lo scorso 2 marzo, dopo un pro-
fondo processo di democratizzazione che ha portato ad attribuire, contrariamente a quanto avveniva in passato, a ogni massone con il grado di maestro il diritto di voto individuale,
La passione di Cristo allestita nelle scale mobili
Tre artisti potentini alle prese con il “Presepe pasquale” LA PASSIONE di Cristo in un originale “Presepe pasquale”. E’ questa in pratica l'iniziativa originale e affascinante presentata ieri pomeriggio presso l'ingresso delle scale mobili di via Armellini patrocinata dal Comune di Potenza, grazie alla costruzione di un manufatto che indica in sei tappe (rispetto alle tredici della Via Crucis ) la Passione di Cristo. Tutto questo grazie al lavoro autonomo e scrupoloso di tre artisti del capoluogo che hanno già presenziato a Natale con i presepi a largo Pignatari e nelle scale mobili, si tratta di Sante Sergio, Pasquale Palo e Giuseppe Dagrosa sostenuti nell'impresa da un gruppo di amici. Gli effetti scenici combaciano perfettamente con quelli spirituali e vanno di pari passo con la tradizione della Santa Pasqua, ormai imminente. La presenza del presepe pasquale sarà limitata nel-
Foto di gruppo per gli artisti e gli organizzatori. A destra l’opera che è stata realizzata (foto Mattiacci)
l'atrio delle scale mobili (il Comune intende sviluppare altre iniziative artistiche e culturali). Al taglio del nastro svolto dal sindaco di Potenza Vito Santarsiero hanno preso parte don Vito Telesca, vicario generale della diocesi di Potenza e Padre Cosimo Antonini, parroco della chiesa Beato Bonaventura di Malvaccaro che ha sostenuto con forza il peso dell'iniziativa.
Sei tappe, dal supplizio al tradimento, dalla flagellazione, alla presenza delle tre Marie, alla crocifissione, fino alla resurrezione. Colori semplici, gusti delicati, polistirolo e carta hanno condito il manufatto che illuminato da un senso davvero intenso sul piano spirituale al presepe pasquale. Un mosaico, quello benedetto da don Vito Telesca e padre Cosimo Antonini che potrebbe diventare un pun-
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Domenica 5 aprile 2009
Iniziativa degli scout del Potenza 3: a celebrare il processo il giudice Alberto Iannuzzi
Un unico imputato: l’alcolismo Il verdetto: «La bottiglia deve sempre essere distrutta» E’ STATO un vero e proprio processo. Con un giudice reale, Alberto Iannuzzi, la difesa, l'accusa e i testimoni. Ad andare sul banco degli imputati, questa volta, non sono stati i «soliti noti», ma una bottiglia di alcol, con l'accusa di aver rovinato la vita a molti giovani. Troppi. Alla fine, il giudice ha emesso il verdetto. Un verdetto che non lascia scampo: «la bottiglia deve essere distrutta». L'originale iniziativa è stata promossa dal Clan J. L. e dal Noviziato del gruppo scout «Agesci Potenza 3» che, in collaborazione con il Sert di Potenza, ha messo in scena il «processo alla bottiglia», per sensibilizzare i giovani sui rischi legati all'abuso di alcol. A recitare, ragazzi scout di 16 anni che hanno trascinato in questa avventura anche compagni di scuola, nonni, genitori. La storia raccontata è quella di Antonio Bianco, classe 1990 «che - racconta - una sera, dopo aver esagerato con il consumo di alcolici in discoteca con gli amici, da neopatentato, ho deciso di mettermi alla guida della mia auto per ritornare a casa. Il risultato? Un incidente che è costato la vita ad un amico che era seduto sul sedile accanto al mio e un mese di coma per me, da cui mi sono risvegliato, ma costretto per sempre a camminare su una sedia a rotelle». I testimoni ascoltati sono stati tanti. Tutte storie reali, che sembrano prendere spunto da un famoso proverbio giapponese: «Prima l'uomo beve un bicchiere, poi il bicchiere beve un bicchiere. Infine il bicchiere beve l'uomo». Perché nel campo delle droghe (e l'alcol è una droga) è proprio vero che a un certo punto non è più l'uomo che comanda, ma il bicchiere. E inizia così un penoso processo di auto-schiavizzazione, con una conseguente graduale autodistruzione. La «droga alcol» fa paura. Crea assuefazione, distrugge l'organismo e rende schiavi. E' una droga presente e sottovalutata, quotidianamente pubblicizzata e abbondantemente consumata. Una droga che distrugge, cellula dopo cellula, la vita di giovani e non, che riempie prigioni e ospedali, uccide su strade e autostrade. Ad un certo punto del processo, il giudice domanda ad Antonio: «Come ti sei sentito dopo aver bevuto?».: «Bere, bere...ti fa sentire adulto. L'alcol diventa quasi una “pozione magica” che ti dà, senza sforzo, quell'extra di cui hai bisogno per sentirti forte, coraggioso, super». Quasi sempre «l'iniziazione alla bottiglia» avviene in gruppo, dove ogni adolescente trova risposta al suo bisogno di socializzare, di evadere, di costruire la propria identità. E'come per il primo pacchetto di sigarette. E' la sensazione di entrare nel mondo degli adulti, di sentirsi più liberi e indipendenti. E la pubblicità, inutile nasconderlo, rappresenta un alleato perfetto per l'alcol col suo martellamento pressante, subdolo, suadente, senza scampo. Fatto sui figli di una cultura edonista e individualista, dove i desideri sono legge, dove prospera la cultura del
I protagonisti del procedimento
Nelle foto di Andrea Mattiacci alcuni particolari del processo alla bottiglia, celebrato venerdì scorso su iniziativa del Clan J. L. e dal Noviziato del gruppo scout «Agesci Potenza 3», in collaborazione con il Sert di Potenza. A celebrare il processo Alberto Iannelli
rischio e del tutto è lecito, dove l'imperativo è la libertà di autodeterminazione, fino all'autodistruzione. La sfida che hanno proposto gli scout «Agesci Potenza 3» è proprio quella dell'educazione al valore della propria libertà, fino al corretto e responsabile comportamento davanti ad una botti-
glia di alcol, per non correre il pericolo di essere “bevuti”, perdendo così la propria dignità e la vita. Al termine del processo l'associazione genitori ha organizzato un party, rigorosamente analcolico e, potremmo aggiungere, «diversamente divertente». Anna Maria Calabrese
Dalla raccolta differenziata nasce un Parco giochi a Rossellino OGGI alle ore 12.30, nei pressi del piazzale della chiesa “Santa Famiglia di Nazareth” in rione Rossellino, si terrà la cerimonia di inaugurazione di un parco giochi finanziato dall'assessorato all'ambiente della Provincia di Potenza e realizzato con plastica riciclata riveniente da raccolta differenziata. «Questa iniziativa - ha spiegato Domenico Iacobuzio, assessore all'Ambiente della Provincia di Potenza - rientra in progetto di raccolta differenziata promossa dall'ente che ha coinvolto i comuni ricadenti dell'area del Vulture. Nel corso degli anni, per effetto della convenzione tra la Provincia ed il CO.RE.PLA. (Consorzio Nazionale per la Raccolta, il Riciclaggio e il Recupero dei Rifiuti di Imballaggi in Plastica), sono state accantonate delle somme per circa centotrentamila euro che sono state utilizzate nella città capoluogo e nei Comuni aderenti al progetto (Acerenza, Atella, Barile, Cancellara, Castelgrande, Filiano, Forenza, Gine-
stra, Maschito, Pescopagano, Rapolla, Rapone, Ruvo del Monte e San Fele). Queste somme saranno destinate a cofinanziare attività inerenti la diffusione della cultura della raccolta differenziata attraverso l'incentivazione dell'impiego di materiale derivante da materiale riciclato». «La scelta di realizzare il parco giochi proprio nel Rione Rossellino - ha detto l'assessore Iacobuzio - è scaturita in occasione di un incontro con i residenti promosso da Antonio Di Giuseppe, già consigliere del Comune di Potenza, per porre all'attenzione dell'amministrazione una serie di temi relativi al miglioramento della qualità urbana del rione». «Questo parco giochi - ha commentato l'assessore Iacobuzio - rappresenta la concretizzazione di una richiesta di uno spazio attrezzato per far giocare i giovani residenti, grazie anche alla disponibilità a supporto del progetto dimostrata da don Antonio Nolè, parroco della comunità di
Domenico Iacobuzio
Rossellino». «Desidero inoltre segnalare - ha concluso l'assessore Iacobuzio - la sensibilità dei sindaci dei Comuni interessati, che hanno sposato la proposta avanzata dell'assessorato all'ambiente della Provincia di Potenza per destinare questo contributo come quota parte per la realizzazione, in ciascun comune, di un parco giochi “riciclato”».
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Domenica 5 aprile 2009
ANTICA OSTERIA
Il Pd vacilla e si appoggia al muro
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
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FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Scadenze di Aprile
Il “Bravo ragazzo” VERRA’ proiettato il prossimo 16 aprile, alle 18, nella bibliote ca provinciale di via Maestri del lavoro, il film “Bravo ragazzo” di Ira Wohl. La proiezione della pellicola rientra nell’ambito della rasse gna “Arte e disabilità”. la manifestazione organizzata dall’as sociazione “Dopo di noi” onlus in collaborazione con la bibliote ca provinciale. La proiezione della pellicola “Bravo ragazzo” di Ira Wohl sarà preceduta da un intervento della dottoressa Concetta Posti glione.
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
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FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
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MOZART
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NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE
FARMACIE turno Festivo Mancinelli via Pretoria, 207 0971- 21067
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo
0971-310310 0971-612564
Peluso via Vaccaro, 326 0971- 54517
Turno Notturno 13 FEBBRAIO Peluso via Vaccaro, 326 0971 - 54517
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
Assemblea regionale Avis SI terrà oggi la venticinquesima assemblea regionale dell’Avis di Basilicata. I 207 delegati analizzeranno il bi lancio delle attività associative e tracceranno le linee pro grammatiche per il futuro. Ai lavori parteciperanno l’as sessore regionale alla Socirezza e solidarietà sociale, An tonio Potenza e il tesoriere dell’Avis nazionale, Tino Cicer chia. L’avis di Basilicata, ricordiamo, non solo ha rag giunto l’autosufficienza ma ha potuto essere da supporto anche per altre regioni come la Puglia, la Campania e il La zio
0971-58310
AL NORD
E PEPERONCINO
SI terrà il prossimo 5 maggio la decima edizione della ma nifestazione “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti que gli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bam bini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo.
0971-34501
LA PRIMULA
14 aprile - Termine ultimo per richiedere i Buoni Sport per l'esercizio della pratica motoria e sportiva dei soggetti appartenenti a nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico 30 aprile - Pagamento II rata COSAP e Imposta sulla pubblicità - Termine ultimo per beneficiare del "Bonus energia" per il 2008 - Termine ultimo per presentare il modello 730/2009 al sostituto d’imposta Scadenze non programmabili - Assegno di maternità: entro 6 mesi dal giorno di nascita - Comunicazione di variazione I.C.I: entro 90 giorni dall'atto modificativo - Iscrizione agli asili nido: entro i termini indicati dall’avviso
“Bimbimbici 2009”
0971-471312
AMBROSIA
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, Conservatorio, ore 19.30 “STAGIONE CONCERTISTICA” Concerto dei “Virtuosi di Praga” IL 7 APRILE Potenza, via Tirreno 30 “INAUGURAZIONE DEL CENTRO DI AGGREGAZIONE PER LA TERZA ETA’” IL 17 APRILE Potenza, Museo archeologico, ore 18 “PATHOS. LA LETTERATURA ANTICA E L’INVENZIONE DELLE EMOZIONI” Conferenza su Omero IL 18 APRILE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “LEON D’ORO GIGINO LABELLA” “Tre pecore viziose”
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Mostri contro alieni 16.30 - 18.30 - 20.30
Sala 4 Ballare per un sogno 18 - 20 - 22 Sala 5 Amici del bar Margherita 18 - 20 - 22 Sala 6 Il caso dell’infedele Klara 17 - 19
Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30
Sala 7 Diverso da chi? 21
Sala 3 I mostri oggi 17.20- 19.30 - 21.40
•DUE TORRI• I mostri oggi 19 - 21
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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Domenica 5 aprile 2009
Chiara presa di posizione del vertice dell’Idv durante la presentazione del gruppo al Comune
«O si cambia o corriamo soli» Per ricostruire in regione l’alleanza di centrosinistra serve discontinuità “UNA radicale discontinuità”. Serve questo secondo il gotha lucano dell'Italia dei Valori per ricostruire, in Basilicata come nel resto d'Italia, una vera alleanza di centrosinistra. Senza alternanza il partito di Di Pietro è pronto a riprendere in mano le redini del suo destino e, chissà, nel giro di qualche anno a rivedere il suo posizionamento sullo scacchiere politico nazionale. Può essere sintetizzata così la breve conferenza stampa che, ieri mattina a Potenza, ha visto impegnati Felice Belisario e Aldo Michele Radice (capogruppo dei senatori dell'IdV, il primo, e coordinatore lucano del partito il secondo) nella presentazione del nuovo Gruppo consiliare IdV al comune di Potenza dove, a Roberto Galante, si aggiungono Vincenzo Barile e Nicola Di Chiara. «Il passaggio all'Idv di altri due consiglieri - ha detto Radice nel corso del suo intervento - non è un fatto di second'ordine ma qualcosa a cui va dato notevole risalto». Il perché è presto detto: «il partito - ha sottolineato il coordinatore regionale - si rafforza alla vigilia di una competizione amministrativa che si preannuncia durissima su tutti i fronti». Un messaggio chiaro, quest'ultimo, lanciato dai dipietristi lucani ai loro alleati perché, è emerso nel corso della conferenza stampa, «senza l'Italia dei Valori in Basilicata non si può vincere». Coerenza di comportamenti e linearità politica, hanno detto i relatori di ieri mattina (era presente, tra gli altri, anche il segretario
provinciale IdV di Potenza Nicola Laguardia), rappresentano i perni attorno ai quali il consenso dei lucani verso l'Italia dei Valori è cresciuto.«Per questa ragione ha concluso Radice - noi chiediamo un'alternanza in grado di rinsaldare un'alleanza. Perché urgono novità nel modo di fare politica e nella scelta degli uomini che devono amministrare la cosa pubblica». A quest'ultimo proposito, ha sottolineato Belisario, «ci auguriamo che il Pd sia in grado di comprendere ed assecondare questo processo di riforma della politica lucana. In caso contrario abbiamo le liste pronte e andremo da soli alle prossime amministrative».
«Alle elezioni senza di noi non si vince»
Entusiasti per la nascita del gruppo consiliare di IdV si sono detti i nuovi membri che, capitanati da Roberto Galante, dalle prossime sedute del consiglio comunale militeranno sotto l'insegna del Gabbiano. «Si tratta di una scelta - ha detto in proposito Nicola Di Chiara - che mi permette di tornare a fare politica a contatto con la gente. La mia ha concluso - è una adesione totale ai valori dell'IdV perché senza valori non c'è futuro». «Era una scelta obbligata ha detto invece Vincenzo Barile - dettata dall'apatia attuale del Pd lucano, troppo ingessato nei propri equilibri organigrammatici. L'obiettivo - ha concluso è quello di recuperare un senso etico e morale della politica». Michele Russomanno
I rappresentati dell’Italia dei Valori durante la conferenza di ieri (Foto Mattiacci)
BREVI
Nodo Gallitello, per Belmonte solo un altro taglio di nastri «GLI AMMINISTRATORI comunali di Potenza non hanno perso occasione per l’ennesimo taglio del nastro dell’ennesima incompiuta. Sarà pure il primo tassello, come lo chiamano amministratori e tecnici del municipio, ma quel ponte di 500 metri che collega via del Gallitello con via Isca del Pioppo, porta in una situazione di grave degrado dell’intera area dove pure sono in funzione attività economiche, uffici e ci sono abitazioni». E’ quanto afferma, in un comunicato stampa, Vincenzo Belmonte, portavoce dell’Osservatorio Cittadino, invitando i potentini ad “avventurarsi” oltre il ponte e di sera per rendersi conto di persona della situazione. Intanto, il tratto inaugurato con tanto di cerimonia, con sindaco, assessori e gli immancabili consiglieri in cerca di fo-
to sui giornali come per le grandi occasioni, non è illuminato e bisogna procedere molto lentamente, ma la sorpresa maggiore è quando si arriva alla fine del ponte: un enorme cantiere con cumuli di terra, transenne, immancabili buche, restringimento della strada che continua ad essere, ormai da oltre un anno, interrotta. Se è vero che entro un paio di mesi sarà inaugurata la seconda parte del ponte, all'altezza di viale del Basento, tanto valeva aspettare almeno il secondo tratto prima di tagliare il nastro e non prendere in giro i potentini. Quanto invece al pretesto dei ritardi accumulati a causa del rinvenimento dell’area archeologica e agli impegni ad accelerare i lavori - dice Belmonte non si capisce a chi vorrebbero far bere l’ennesima bugia alimentata a po-
PRC PROVINCIALE
Segretario è Cirigliano
L’inaugurazione di venerdì
che settimane dallo scioglimento del consiglio comunale. I potentini dovranno purtroppo soffrire ancora almeno tre anni. Per i Custodi della Città dunque un nuovo compito di sopperire alle carenze di segnali e vigili urbani per mettere in guardia gli automobilisti che come ieri si avventurano attraverso il ponte dell’incompiuta».
Terza puntata dell’inchiesta su un fenomeno sempre più allarmante nel capoluogo
La povertà che cancella i sogni La storia di Lina, disoccupata, malata e con un figlio da mantenere Da qualche settimana, grazie all’aiuto della Caritas di Potenza, stiamo cercando di tracciare un quadro del problema povertà nel capoluogo. Ecco la terza puntata della nostra inchiesta. LA STORIA di Lina è solo una delle tante storie di povertà. Una povertà economica, umana, affettiva. Lina è una donna sola e disoccupata. Vive in un prefabbricato di contrada Bucaletto, a Potenza, con il figlio, un giovane anche lui disoccupato. Per vari problemi, soprattutto di salute, non riesce a trovare un'occupazione. Il marito muore tempo fa, ventinovenne, dopo tredici anni di matrimonio. Di questi, solo quattro di convivenza. L'uomo è un violento. Soffre di gravi disturbi mentali. I maltrattamenti sono sia fisici che psicologici. Grazie all'aiuto dell'allora questore di Potenza, ottiene l'allontanamento obbligato del consorte. Si trasferisce con il figlio a casa della mamma. Un'esperienza del genere lascia delle ferite troppo profonde da rimarginare. A distanza di vent'anni a Lina, quando ne parla, ancora tremano le gambe. Dopo la morte del marito,
«Se avessi i soldi vorrei una casa»
Una mensa dei poveri
inizia a lavorare come cuoca nei ristoranti e nelle mense. Ha poco più di vent'anni. Si sposa, infatti, che ne ha appena tredici. Una bambina. Guadagna a sufficienza da garantire una vita dignitosa a lei e al figlio. «Il lavoro mi piaceva tanto - spiega - Era pesante ma appagante. Lo facevo con passione. Adesso, purtroppo, non potrei farlo». Non è solo una questione di età. Nel '98 Lina si ammala: depressione acuta. Collassi, crisi di pianto. Ridot-
ta uno straccio, decide di lasciare il lavoro. Da allora, campa con 400 euro al mese di pensionamento. Ad un certo punto, le sue condizioni di salute migliorano. «E' stato un miracolo». Ma gli strascichi si fanno ancora sentire: crisi di panico, momenti bui. Non potendosi permettere lavori di responsabilità, cerca di racimolare qualche soldo facendo le pulizie negli appartamenti, una volta ogni tanto. Ma non basta. Tra le bollette da pagare, la spesa, i vestiti, Lina è co-
stretta a chiedere aiuto. Si rivolge alla Caritas. «Prendo prodotti alimentari, soldi ma anche coperte, lenzuola, vestiti. La prima volta è stato brutto, ma necessario. Adesso chiedere è normale». Ci sono state, poi, le volte in cui non potendo pagare le bollette le hanno staccato la corrente. Giorni in cui ha sofferto la fame. «I problemi sono enormi e io non so più che fare - dice - Nel 2007 andai al comune per ritirare il contributo che mi spettava di diritto ma non me l'hanno dato. Dissero che avevo già fatto richiesta l'anno prima. Ma io mica mangio un anno sì e uno no? Pare potrei ripresentare la domanda adesso…speriamo bene! A maggio -continua - dovrei riscuotere, inoltre, l'assegno di 200 euro che, per un errore, non ho potuto ritirare prima». Le sue parole sono ricche di sconforto. Non vuole fare appelli. Ha perso la fiducia nelle istituzioni, nella gente. «Ho parlato tante volte della mia situazione, tanti sono venuti a casa e hanno visto come vivo. Le cose, però, non sono cambiate». Non ha più desideri Lina. La povertà le ha tolto anche i sogni. Se avesse soldi a sufficienza non farebbe vacanze, non comprerebbe abiti lussuosi, non andrebbe in pizzeria. Una casa, forse. Ma una casa non è un sogno, è una necessità. Anna Martino (3. Continua)
IL Comitato Politico Federale di Potenza del Partito della Rifondazione Comunista ha eletto il nuovo segretario provinciale. Si tratta di Francesco Cirigliano. «Il rilancio politico e organizzativo di Rifondazione Comunista, anche come elemento fondamentale per una proposta di uscita alternativa e a sinistra dalla crisi - ha dichiarato - è il terreno su cui l’intero partito della provincia di Potenza opererà immediatamente».
L’INCONTRO
Il questore alla “Luigi La Vista” DOMANI alle 10.30, alla scuola media “Luigi La Vista” il questore di Potenza, Romolo Panico incontrerà gli studenti. Si tratta dell’ultimo di una serie di incontri tra il personale della Polizia e i ragazzi degli istituti scolastici del capoluogo. Parteciperanno all’incontro anche il presidente del distretto scolastico Insetti, il dirigente del compartimento Polpost Rosario D’Anza e il vice questore aggiunto Barbara Strappato.
ALLA “LEOPARDI”
Il Mandala della terra verde TESTO Nell’ambito del progetto “La Bella Terra”, promosso da ATO1 e sostenuta dal Consiglio regionale , la "land artista" lucana Teri Volini, in veste di visiting professor, in collaborazione con Stefania Lapenta, storica dell'arte, ha incontrato i ragazzi della scuola media “G. Leopardi” della città. Gli alunni hanno continuato la scrittura del “Mandala della Terra Verde”. L’obiettivo è di sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche ambientali attraverso l’arte, quale potente veicolo di comunicazione.
Domenica 5 aprile 2009
28 Avigliano I ragazzi dell’istituto comprensivo hanno donato la loro voce a chi non può leggere
Due audio libri per gli ipovedenti L’iniziativa è stata presentata ieri agli studenti AVIGLIANO – Gli alunni dell’istituto comprensivo Carducci-Morlino hanno presentato ieri mattina un lavoro dedicato agli ipovedenti, ai ciechi e a persone con difficoltà nella lettura. Si tratta di due audio libri registrati durante 2008. Alla loro realizzazione hanno partecipato oltre 20 alunni delle scuole medie, guidati dalle insegnanti Teresa Beneventi, Mariangela Tripaldi e Donatella Dinuzzo, in collaborazione con l’esperto di nuove tecnologie Francesco Sabia. Il laboratorio nel quale hanno operato lo scorso anno alunni e docenti ha permesso di trasferire in digitale, attraverso la voce “donata” dai ragazzi e registrata in Mp3, un libro recente di Daniel Pennac, “Diario di scuola”, e uno di Jakob Streit, dal titolo “Louis Braille: il ragazzo che leggeva con le dita”. Ne è uscito fuori un lavoro particolarmente rilevante che, come ha sottolineato la dirigente scolastica Peppina Arlotto, rappresenta una “best practice” che valorizza ancora di più il lavoro della scuola e dei ragazzi. L’iniziativa di ieri è stata inserita all’interno della
Un momento dell’incontro
seconda giornata nazionale del Braille organizzata dall'Unione italiana dei ciechi (sezione provinciale di Potenza), dall'Istituto comprensivo Carducci Morlino, in collaborazione con il Comune di Avigliano e il ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Centrale, durante l'incontro avvenuto nella sala
consiliare del municipio, è stata la relazione di Maria Buoncristiano, presidente della sezione provinciale Unione italiana dei ciechi e degli ipovedenti di Potenza. Buoncristiano si è soffermata sulla figura di Augusto Romagnoli, vissuto nello scorso secolo, e pioniere delle politiche di promozione e valorizzazione
Avigliano Un manifesto per salutare la cittadinanza
Madonna del Carmine si scioglie il comitato feste AVIGLIANO – Il comitato festa Madonna del Carmine si è sciolto. Per tre anni, dal 2006 al 2008, un gruppo di giovani si era fatto carico di organizzare i festeggiamenti dedicati alla protettrice degli aviglianesi e da quest’anno lascia spazio ad altri. Secondo indiscrezioni, i confratelli (un gruppo di uomini già incaricato di trasportare sulle spalle la Madonna da Avigliano al monte Carmine) avrebbero manifestato la volontà di ricostituirlo. Ma ieri è stato il giorno dell'addio dell'ultimo comitato, il quale ha fatto conoscere la gratitudine alla comunità attraverso un manifesto. Il comitato ha ricordato, tra l'altro, l'impegno profuso nell'organizzare le feste degli ultimi tre anni. «Con un po’ di orgoglio – hanno scritto i componenti – vogliamo ricordare alcuni degli artisti che maggiormente hanno animato le nostre feste, richiamando ad Avigliano migliaia di
persone da fuori: Rocco Papaleo, Fabio Concato, Marina Rei, Neffa, Max Gazzè, Simone Schettino, Pino Campagna, oltre alle bande di Bracigliano, di Pietrapertosa e di Lauro». In uno con il diletto e l’intrattenimento, sono state promosse altre iniziative. La ristrutturazione dei locali dell’azione cattolica, la partecipazione all'acquisto dei nuovi banchi della Basilica pontificia e le adozioni a distanza sono tra le iniziative più significative nel campo sociale e della solidarietà. Infine l'ex comitato lancia un suggerimento a chi verrà dopo. “A quanti volessero raccogliere la nostra eredità – scrivono – vogliamo dire che per il compimento di un'esperienza come quella del comitato sarà necessaria tanta fatica, dedizione e impegno che abbiamo ininterrottamente profuso per tre anni al fine di mantenere vive le nostre tradizioni». gi.sil.
Ritorna la tradizionale Via Crucis di Filiano FILIANO - Religione, cultura, tradizione popolare. In un trittico di parole è racchiusa la Via Crucis di Filiano, storica trasposizione scenografica di uno dei momenti più significativi della fede cristiana, organizzata dalla pro Loco, dal circolo “Vitalba” Anspi e dal Forum giovanile comunale C63. Filiano sarà giovedì 9 e venerdì 10 al centro dell’attenzione per una manifestazione che si ripete da 25 anni in un continuo crescendo di partecipazione. La “Via Crucis vivente” è un connubio di folklore, umanità, mistero, dolore e senso del sacro. Per un giorno il paese di Filiano diventa un enorme palcosce-
nico, i luoghi più caratteristici diventano spazi per la drammatizzazione della passione di Gesù. Le sacra rappresentazione ha il suo prologo - giovedì 9 aprile alle ore 21:00 - in Piazza Autonomia e precisamente dal sagrato della Chiesa madre, con la rievocazione dell’ultima cena, e poi prosegue nel Getsemani (orto degli ulivi) ricreato nel giardino adiacente, con la scena della cattura e la scena del bacio di Giuda Iscariota: l’apostolo che tradì Gesù di Nazareth consegnandolo ai soldati del Sinedrio; per concludersi con le accuse dinanzi al Sinedrio.
degli strumenti al sostegno della formazione degli ipovedenti. «Ancora nel 1903 – ha ricordato la Buoncristiano – i ciechi erano ritenuti inabili. Grazie anche a una vittoria giudiziaria al Tribunale di Bologna, Romagnoli riuscì a far riconoscere la non inabilità dei ciechi». Un evento di una portata storica nella lunga battaglia civile per sostenere la formazione e l’educazione pubblica agli ipovedenti. In una sorta di continuità ideale con quelle rivendicazioni, il comprensivo di Avigliano e l’Unione dei ciechi e degli ipovedenti hanno promosso un progetto particolarmente valido, che servirà sia a coloro che hanno difficoltà di lettura sia ai ragazzi della scuola affinché possano integrarsi sempre al meglio con i ragazzi con diverse abilità. Un’esperienza che sicuramente i giovani studenti si porteranno nella vita di tutti i giorni e che, ha fatto bene a ricordarlo la dirigente Arlotto, dimostra come “le aule non sono soltanto a scuola, ma anche fuori della scuola». Gianni Sileo provinciapz@luedi.it
Raccolta firme
Pietragalla chiede a Telecom l’Adsl PIETRAGALLA- Una nuova iniziativa del comitato proposte ed idee per Pietragalla: oggi presso la frazione Cappelluccia di Pietragalla si raccolgono le firme al fine di sensibilizzare l’azienda Telecom ad installare il servizio Adsl (Asymmetric digital subscriber line) al fine ovviamente di rendere più celere tutte le attività legate a questo settore per tutti gli utenti. Gli organizzatori auspicano che vi sia un numerosa partecipazione affinché si possa raggiungere un risultato positivo per le stessa comunità. an.be. provinciapz@luedi.it
Picerno, il presidente del consiglio all’iniziativa del Comune
Scuola e sport scendono in campo De Franchi: «Così si cresce più sani»
Prospero De Franchi
PICERNO - «Lo sport è simbolo per eccellenza di vivificazione del corpo e della mente, e costituisce un fondamento educativo essenziale perché insegna ai ragazzi a confrontarsi e a stare insieme, creando le condizioni per crescere in maniera sana e prepararsi al futuro». E’ quanto ha dichiarato il presidente del Consiglio regionale della Basilicata, Prospero De Franchi, che ha partecipato ieri nel campo sportivo di Picerno alla manifestazione denominata “Sport e scuola in campo”, promossa dall’amministrazione comunale in collaborazione con l’Itis. Rivolgendosi ai numerosi studenti presenti, De Franchi ha ricordato che «la pratica sportiva è certamente motivo di giovamento per il corpo e per la salute, ma riesce anche
ad unire crescita sociale e rapporti umani». Si è poi rivolto al sindaco di Picerno, Mario Salvia, e all’assessore allo sport Lucia Caivano, ringraziandoli per aver organizzato «una manifestazione che ha il pregio di avvicinare la scuola alle istituzioni, promuovendo lo sport anche come forma di rispetto delle regole». Ha infine ringraziato i rappresentanti della Polizia penitenziaria, della Guardia di finanzia e della Polizia stradale, che hanno partecipato all’iniziativa. E ha auspicato «che attraverso lo sport, che costituisce anche l’esempio di una competizione seria e positiva, si possa rafforzare il rapporto fra la scuola, le istituzioni locali e le forze armate». provinciapz@luedi.it
Pietragalla Convegno per la risoluzione pacifica del conflitto
Mediazione familiare a cosa serve e a chi è rivolta PIETRAGALLA - Cosa è la mediazione familiare? E’ un tipo di intervento volto alla riorganizzazione delle relazioni familiari e alla risoluzione o attenuazione dei conflitti in caso di separazione o di divorzio. Il percorso di mediazione rappresenta una valida alternativa alla tradizionale via giudiziaria e il suo scopo è quello di consentire ai coniugi che scelgono di porre fine al vincolo matrimoniale di raggiungere in prima persona accordi di separazione e di essere artefici della riorganizzazione familiare che andrà a regolare la vita futura loro e dei loro figli. E’ questo il tema dell’incontro dibattito che si è svolto nei giorni passati
nella la sala consiliare del palazzo municipale di Pietragalla. Il titolo dell’incontro era : “Mediazione familiare - la risoluzione pacifica del conflitto”. L’apertura dell’incontro sarà effettuata dal sindaco di Pietragalla Rocco Iacovera a cui seguirà l'intervento di Adriana Salvia che è mediatrice familiare della Cooperativa sociale Imes la quale parlerà sul conflitto familiare e la sua risoluzione pacifica. Rina De Robbio mediatrice familiare e presidente della cooperativa sociale Imes invece tratterà il tema della salvaguardia della genitorialità attraverso il percorso di mediazione familiare mentre Nicoletta Stigliani pure mediatrice familiare
della stessa cooperativa tratterà il tema degli accordi condivisi dai coniugi per una separazione senza conflitti. Si è al cospetto di un tema di stretta attualità nella società attuale verso il quale con questo dibattito si cercherà di dare consigli utili e pratici sviluppandolo nei suoi vari aspetti e da diverse angolazioni. Antonio Bevilacqua
Domenica 5 aprile 2009
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Bella Iniziativa dell’Apof-Il sullo scambio di nuove prassi
Brienza Lacerenza nuovo presidente
Formazione, progetto Talic Esperienze a confronto
Associazione pensionati Boom di iscrizioni
BELLA - Dalla Polonia, Grecia, Germania e Cipro sino all’Apof-il di Bella. Una partnership di formatori europei è giunta nel centro del Marmo per uno scambio di buone prassi. Riflettori puntati su “Talic”, un programma di apprendimento permanente “Grundtvig”. Nel centro bellese un meeting su “Più culture a confronto in un contesto europeo” per una cittadinanza attiva. Un progetto alquanto innovativo. «La mission del progetto Talic - ha detto il coordinatore Gianfranco Pistone - è quella di sviluppare delle metodologie in grado di fornire ai discenti le possibilità e le abilità necessarie per far fronte agli obiettivi europei del XXI secolo. I partecipanti dovranno essere flessibili ed autonomi in grado di controllare il proprio apprendimento, perchè la mobilità dei cittadini europei sta diventando una delle principali caratteristiche dello spazio sociale europeo. Anche l’integrazione culturale della gente, obbligata a vivere fuori dalle frontiere del loro paese, diventa basilare per raggiun-
Il gruppo del progetto Talic
gere una convivenza civile. Il progetto mira, all'insegna di tale spirito, ad aiutare i cittadini europei ad integrarsi e sviluppare una cultura comune». Ed è l’obbligo formativo ad attirare l’attenzione dei formatori europei. L’attività del corso triennale con i laboratori ed i percorsi individualizzati per porre un freno alla dispersione scolastica è stato al centro del meeting nella sede dell’Apof-il di Bella. Relatrici d’eccellenza le allieve del corso. Ma quali le attività di Ta-
lic? In primis si punta a fornire ai partecipanti le strategie, i metodi e le attività adatte per controllare il loro processo di apprendimento nell’arco della vita - precisa Pistone - ma si propone soprattutto di aiutare gli immigranti a migliorare il loro livello d’integrazione sociale e culturale per evitare il rischio di esclusione nei paesi ospitanti nel rispetto della loro propria identità culturale. Unitamente al concetto di cittadinanza europea si darà particolare attenzione ai corsi di lingue per gli immigranti e ad altri
gruppi a rischio emarginazione». Tra i partner coinvolti “Amici della cultura onlus” col coordinatore Gianfranco Pistone, la referente della “Humanistic higher school of Gda_sk - Gda_sk” della Polonia Eliza Czerka, Maria Drakaki del “Museum of School Life” Creta in Grecia, dell'Associazione “Arco” di Wiesbaden Peter Aurin (Germania) e Xenia Soteriou del centro “Nsf Cyberall Access Ltd” di Cipro. Angela Scelzo provinciapz@luedi.it
Hanno votato in 164
Divieti per consentire i lavori
Sant’Angelo alle Primarie del Pd vince Ostuni
Vietri, nuova segnaletica stradale
SANT’ANGELO LE FRATTE - Hanno votato in 164 per le Primarie del Pd, indette per scegliere il candidato sindaco tra Daniele Barba e Vincenzo Ostuni. Ha vinto quest’ultimo con 97 voti. Barba ha ottenuto, invece, 67 voti. ant. mon.
ACERENZA - Con un volantino pubblico, l’Ucd di Acerenza ha voluto diffondere un appello tra cittadini. Tanti sono i punti in cui il partito di centro acheruntino ha voluto soffermarsi. Innanzitutto la percezione di una decadenza della città di Acerenza, che si ripercuote su molti aspetti della vita dei cittadini. I vari problemi che la città vive e la consapevolezza, e la necessità, di aprire nuove speranze. Un altro punto è quello di ristabilire un rapporto di fiducia tra i cittadini e le istituzioni. L’Udc di Acerenza, nata nel febbraio del 2005, crede che «sia ormai giunto il momento che alla guida del
VIETRI DI POTENZA - Il comune vietrese cambierà look. Stiamo parlando della segnaletica stradale orizzontale nelle principali vie del paese e su tutto il corso Vittorio Emanuele, cuore del paese. Infatti, da lunedì (se le condizioni atmosferiche lo consentiranno) e per i successivi tre giorni, fino a giovedì, nel paese saranno istituiti alcuni divieti di sosta temporanei che riguarderanno viale Tracciolino, lungo corso Vittorio Emanuele, piazza dell’Emigrante nei pressi della casa comunale e in via Rocco Scotellaro. Tutti i divieti non saranno, fortunatamente, in contemporanea, ma varierà l’orario nell’arco delle giornate in cui sono previsti i lavori di installazione e rifacimento della segnaletica stradale orizzontale. Sarà rifatta tutta la segnaletica dei parcheggi per le vie
del paese e in particolare su viale Tracciolino. Verranno rifatti tutti gli attraversamenti pedonali presenti in paese e saranno “ripassati” anche le linee dei parcheggi già esistenti. Inoltre, saranno fatto appositamente i parcheggi davanti al Municipio, oltre che in Via Grassi Belli. Insomma, prima di Pasqua la popolazione vietrese potrà vedere il paese in maniera diversa, con una “faccia” più bella. A volere tutto ciò l’amministrazione comunale e il comando di Polizia Locale. Per qualche giorno i vietresi incontreranno qualche disagio visto i divieti che saranno presenti. Disagi che però saranno ripagati dopo, quando la macchina potrà sostare nelle quattro linee (ora inesistenti) senza incappare in qualche multa. Claudio Buono
Un momento dell’incontro
BRIENZA - Boom di iscrizioni per l’associazione pensionati della città di Brienza. Più di 80 iscritti sabato sera hanno letteralmente gremito la sala ex refettorio del Palazzo municipale. E’ Antonio Lacerra il neo presidente dell’associazione apartitica e apolitica burgentina. A Giuseppe Testigrosso va la carica di vicepresidente. Con l’approvazione dell’atto costitutivo e dello statuto, sabato sera nel Palazzo municipale, si è dato il via alla nuova realtà aggregativa locale alla presenza del notaio Antonio Giugliano, del sindaco di Brienza, Antonio Distefano, del presidente della Cia, Donato Distefano, e del responsabile del Piano sociale di zona Giovanni Razza. È la prima esperienza burgentina che dà voce ai pensionati del centro del Melandro. Un’associazione aperta a tutte le componenti sociali, autogestita dagli anziani che prestano la loro opera volontariamente. Opererà per “la salvaguardia e la tutela degli interessi dei pensionati e degli anziani in generale”. La location è in Via San Giovanni Bosco, nei locali dell'ex Scuola Media. Sarà una convenzione tra il Comune di Brienza e l'associazione a regolamentare l'uso dei locali. L’adesione è libera. «Si punta a favorire l’attuazione e il mantenimento
Il partito distribuisce un volantino per denunciare il decadimento e chiedere una svolta
Acerenza, l’Udc si prepara alla riscossa nostro comune vi sia un’amministrazione slegata dai vecchi e logori schemi partitici e dal professionismo politico». Sono, quindi, tanti gli obiettivi posti e che si vogliono raggiungere con gli abitanti del comune alto bradanico. Il segretario del Partito, Tommaso Sileo ha voluto esprimere le sue idee mettendo in risalto le varie tematiche del volantino diffuso ad Acerenza: «In qualità di segretario - esordisce Sileo - e parlando a no-
me dell’Udc di Acerenza, abbiamo percepito una decadenza di uno dei borghi più belli d'Italia quale Acerenza. È un malcontento generale che poi si ripercuote sui cittadini; la disoccupazione che è aumentata, la carenza di lavoro sono solo alcuni aspetti negativi. L’impressione e la consapevolezza che noi abbiamo avuto in questi mesi continua Sileo - è quella di dare alla città di Acerenza nuove speranze. Per noi è importante e necessario
che si affermi un rapporto di fiducia tra politica, istituzioni e cittadini. Per noi sarebbe importante aprire questo confronto in modo costruttivo nel rispetto di tutti. Acerenza ha tutte le risorse per lo sviluppo della comunità ma ci vuole l'impegno di tutti per questo sviluppo. L’Udc di Acerenza può creare questo sviluppo ma per farlo abbiamo bisogno della collaborazione di tutti. Come Unione di Centro - prosegue il Segretario - noi ci
proponiamo come rinnovamento e come discontinuità di una forza politica che ormai da venti anni governa ad Acerenza. Noi stiamo avvertendo sempre più il disagio sia sociale che politico quindi oggi siamo davanti a delle nuove sfide. Noi vogliamo fare la politica a contatto con la gente e soprattutto con i giovani. Il nostro obiettivo, che è quello di integrare i giovani, parte anche dal presupposto di non ispirarsi alle vecchie ideologie di partito ma
del benessere psicofisico degli utenti nonché a promuovere relazioni sociali occasionali - si legge in una nota - e continuative tra le persone. Ed ancora ad incentivare la partecipazione degli anziani alle proposte culturali ricreative e sportive sul territorio». Ma l’azione dell’associazione va ben oltre. Si mira a stimolare attività di produzione creativa, a promuovere l’autogestione di attività sociali, sportive e di assistenza e a curare i rapporti con le scuole di ogni genere e grado. Previsto un comitato di gestione per stimolare la partecipazione a forme di solidarietà rivolte ai cittadini con problemi. Il funzionamento dell'iniziativa è basato sulla volontà democraticamente espressa dai soci, che le cariche sociali sono elettive e che è assolutamente escluso ogni scopo di lucro. «I pensionati burgentini sono sempre più delle risorse da mettere a valore per l'intera comunità conclude la nota - un esempio per i giovani e l'intera società. La neo associazione fungerà da luogo permanente aperto al confronto costruttivo, ricco soprattutto di proposte, spunti validi e credibili per contribuire a realizzare quel quadro di solidarietà tra le generazioni in virtù di un nuovo sviluppo che non può non prescindere anche dal confronto con più attori sociali». an.sce.
di recepire quello che la popolazione potrebbe chiederci e suggerirci. Noi conclude Sileo - stiamo vedendo che sono tanti i giovani che non si avvicinano più alla politica perché scoraggiati e ci poniamo l’obiettivo di riavvicinarli con l’intenzione di parlare e comunicare con loro. Vogliamo far capire hai giovani che la politica, se svolta in modo serio, costruttivo e nel rispetto delle persone è qualcosa di davvero positivo. Ci poniamo anche l’obiettivo di integrare commercianti, artigiani ai tanti laureati creando una sinergia che serva al città per il bene comune». Rocco De Rosa
Domenica 5 aprile 2009
30 Ripacandida Duro sfogo del vicesindaco: «Siamo isolati»
L’annuncio a Melfi di Santochirico
Viabilità, riapre al traffico la strada provinciale 8
Piano energetico In settimana l’approvazione
RIPACANDIDA - Nella giornata di ieri, 4 aprile, dopo una sistemazione adeguata del tratto stradale della provinciale n° 8 al km 10.700, interessato, nel giro di un mese, da più cedimenti del manto stradale, a causa di infiltrazioni d'acqua e dei lavori della sottostante galleria oraziana, è stato riaperto al transito dei veicoli leggeri, la strada che permette di collegare velocemente Ripacandida a Rionero e Venosa. Per un mese gli automobilisti sono stati costrette a percorrere strade alternative, come la interpoderale “Toppo” per raggiungere Ripacandida, con tanti disagi. Mentre gli autobus di linea e quelli che porta alla Fiat, la loro transitabilità è prevista per lunedì prossimo, quando la circolazione sarà regolata da impianto semaforico. I mezzi pesanti sono costretti a percorsi più lunghi per la strada Ginestra-Barile, la famosa “strada di nessuno”, una delle arterie più trafficate della Basilicata, ma senza un vero proprietario e manutenzione. Il dissesto idrogeologico, che si verifica dopo ogni inverno piovoso, sembra accanirsi in maniera malvagia contro Ripacandida, il bel paese del Vulture, tanto decantato anche da Giustino Fortunato, che sosteneva essere il frutto di un incontro equilibrato tra uomo e natura, un abbraccio tra cielo e terra, impreziosito dal suo immenso bosco e dalle coltivazioni agricole, quali
Un tratto dissestato della “nuova” Oraziana
vigneti ed uliveti, come carezze su un suolo utilizzato ma non consumato, trasformato ma non violentato, tanto da far scegliere, dalla più grande multinazionale del mondo, la Coca Cola, i suoi lineamenti come immagine emblema dei tanti bellissimi borghi disseminati per tutta l'Italia da diffondere nel mondo. Tutta questa bellezza mozzafiato, però, non impedisce alla natura ed alla negligenza umana di accanirsi contro questo paese. Infatti nell'arco degli ultimi mesi il paese è stato bersagliato da una serie di eventi sventurati. Anche la tanta sospirata strada “Ora-
ziana”, tratto Rionero-Ripacandida di solo 6 km, aperto dopo oltre 20 anni dai lavori, nei primi metri del tratto iniziale (svincolo Rionero) è oggetto di uno smottamento che ha procurato uno scalino di oltre 50 cm (vedi foto) che crea pericolo per chi vi transita e se le cose peggiorino Ripacandida rischia di rimanere completamente isolata dal resto del mondo, eppure su questa strada pare che fossero stati accantonate somme per il suo completamento. A Ripacandida gli amministratori comunali sono stanchi di ricevere promesse di miglioramento della viabilità dalle
Istituzioni provinciali ma non si fa niente. Abbastanza arrabbiato è il vicesindaco Antonio Lettieri, che nella giornata di ieri, andando al lavoro, passando la superstrada oraziana, è rimasto scandalizzato di fronte al cedimento del manto stradale, su un'arteria aperta solo un anno fa: «noi amministratori di Ripacandida ci sentiamo prendere in giro dai tecnici che vengono a fare i sopralluoghi sulle strade provinciali. Circa un mese fa l'ing. Barbano dell'Ufficio Viabilità della Provincia di Potenza promise di intervenire sulla provinciale 8, soprattutto nel tratto che porta al bosco al km 13 bloccato per una frana lo scorso 8 marzo, con bay-pass (migliorare una stradina che passa dentro il bosco, pur allungando di 10 km), palificazione. Ma a tutt'oggi queste possibilità di soluzioni prospettate dalla Provincia, non trovano rispondenza. L'Oraziana, in corrispondenza di Rionero, ad un anno dalla sua apertura, presenta già un metro di cedimento del manto stradale, che compromette,col passare del tempo, l'intera carreggiata. Non c'è traccia di segnalazione del pericolo. E' una vergogna! La viabilità è il cuore pulsante dello sviluppo di un territorio». E pensare che abbiamo tanti consiglieri provinciali, masi come in questa tornata elettorale, che fanno parte del nostro Collegio di Rapolla...» Lorenzo Zolfo
MELFI - In dirittura d’arrivo l’approvazione del piano energetico. Lo ha annunciato il vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, nel corso del convegno su “Qualità dell’abitare. Strategie progettuali per la casa passiva”, che si è svolto questa mattina a Melfi nella sala consiliare Nitti-Bovet del Palazzo di Città. «La nuova programmazione energetica – ha affermato Santochirico - ruoterà intorno a tre macro-obiettivi: la promozione dell'autoproduzione, diretta soprattutto alle piccole e medie imprese e alle aziende agricole per soddisfare del proprio fabbisogno energetico; il ricorso alle sole fonti rinnovabili per l'incremento della produzione di energia elettrica rivolta al mercato; infine, la riduzione del consumi e della bolletta energetica. Quest'ultimo obiettivo, coerente con quello fissato dall'Europa di ridurre del 20 % la domanda di energia entro il 2020, sarà perseguito attraverso una decisa politica di efficientamento del patrimonio edilizio pubblico e privato. A quello pubblico – ha spiegato il vice presidente della Giunra - provvederà essenzialmente la Società energetica lucana; l'efficientamento del patrimonio edilizio privato, invece, richiederà il protagonismo degli enti locali e dei priva-
ti». Il Piano energetico ambientale prevede, da parte della Regione, incentivi per l'adozione di standard elevati di efficienza per la realizzazione di nuovi edifici e per la ristrutturazione di quelli esistenti, attraverso specifiche norme che introducono bonus volumetrici ed economici. Inoltre, tenendo conto che il patrimonio edilizio privato della Basilicata per il 60 è di epoca anteriore agli anni Sessanta, si renderanno necessari interventi di adeguamento che, a titolo esemplificativo, potranno consistere dalla sostituzione delle caldaie tradizionali con quelle più efficienti a condensazione; l'utilizzo di conduttori solari per il soddisfacimento del 50% di acqua calda sanitaria, interventi di ristrutturazione finalizzati alla riduzione della trasmittanza. Il costo pubblico complessivo dell'attuazione degli interventi di risparmio energetico ammonterà per il quinquennio 2009-2013 ad 80 milioni di euro, dei quali 22 destinati al risparmio energetico nel civile. «Si tratta di una grande occasione per risanare il patrimonio edilizio della nostra Regione, dotando le abitazioni di maggiori comfort –ha detto Santochirico -, offrendo opportunità al mondo delle imprese e delle professioni, nonché per ridurre la bolletta energetica».
Da Salerno per visitare le bellezze del Vulture RIONERO - «Abbiamo visitato con piacere e siamo molto soddisfatti di essere venuti a visitare la zona del Vulture, zona bellisssina ed importante per la produzione dell’aglianico che ha caratteristiche diverse dall’aglianico del Taburno e di Avellino». «I ragazzi - ha continuato - sono entusiasti per aver visitato presso il Palazzo Fortunato la mostra permanente “Parata dei briganti”, una iniziativa multimediale molto interessante che ci ha consentito di vivere da vicino la storia di questi noti briganti, che ha fatto un effetto diverso dal freddo racconto dei libri». Così il professore Cavaliere, uno dei docenti accompagnatori dei 96 studenti dell’Istituto Professionale Alberghiero “Roberto Virtuoso” di Salerno a conclusione della visita nel po- La visita al museo meriggio di giovedì scorso al polo museale costituito dalle mostre permanenti “Parata dei Briganti” e “Civiltà contadina” e dal Centro “Civiltà dell’Aglianico”. In mattinata gli studenti dell’alberghiero di Salerno avevano preso parte presso la Cantina “Terra dei Re” dei fratelli Leone, dove era stata allestita dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano l’aula didattica del Centro Civiltà dell’Aglianico, ad un corso sulla vinificazione e tecnica di degustazione dell’aglianico. Una iniziativa reale di collaborazione pubblico-privato. Un evento che ha vsto l’ufficio Gal che
ha accolto i ragazzi salernitani. Nel pomeriggio gli allievi del Roberto Virtuoso, divisi in quattro gruppi, con l’aiuto di guide messe a disposizione dal Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano hanno potuto conoscere il brigantaggio, Crocco capo dei briganti, attraverso le arti presentate dalla Mostra Permanente “Parata dei Briganti”, costituita da sei sezioni, in alcune delle quali si possono ammirare delle sculture in vetroresina realizzate dallo scenografo di Tornatore Loversi e Scalisi. Infatti tra queste c’è una sezione dedicata alla letteratura e una al cinema in cui è possibile vedere a scelta uno dei sei migliori film che trattano il fenomeno del brigantaggio dal 1950 al 1999. In una delle sezioni è stata ricostruita la grotta, rifugio di Crocco, rappresentato nell’occasione dal giovane Alberto Paradiso. Le musiche sono state realizzate con arrangiamenti ad hoc dall’Accademia Musicale Lucana di Potenza. I video relativi alla storia dei briganti sono stati recuperati e riadattari dalla Doc Archiviazione Documentale di Potenza che ha curato anche l’allestimento delle varie sezioni con la super visione della consulente turistica Fernanda Ruggiero, ideatrice del progetto. Michele Rizzo provinciapz@luedi.it
Domenica 5 aprile 2009
31 L’assessore Polidoro: «Non abbiamo aumentato le tasse»
I lavori interesseranno anche Melfi
Venosa, il Comune approva Ristrutturazione per l’ospedale il bilancio di previsione della città di Orazio VENOSA- “Nonostante la riduzione di quasi 130.000 euro di contributi statali, abbiamo redatto un bilancio che non aumenta tasse e imposte e garantisce l'erogazione dei servizi con standard qualitativi buoni”. Questa in sintesi la filosofia che ha ispirato l'assessore Pompeo Polidoro nella predisposizione del Bilancio di Previsione 2009, approvato nell'ultima seduta di consiglio comunale con 11 voti a favore, 3 astensioni e 3 voti contrari. Un esempio per tutti : «Per venire incontro alle fasce deboli -ci dice Pompeo Polidoro- abbiamo dotato il servizio sociale di altri 15.000 euro (ai quali se ne possono aggiungere altri 29.000 ) per far fronte alle richieste sempre più pressanti di interventi per il pagamento di bollette per varie utenze”. Sono previsti quasi 12 milioni di investimenti in aree strategiche, quali: urbanistica, piano strutturale comunale, impianti sportivi, cultura e immagine di Ve-
nosa, opere pubbliche. Elemento caratterizzante il bilancio sono le scelte fatte dall' Amministrazione comunale riguardanti il “Patto di Stabilità”. “Per venire incontro alle ditte fornitrici, che avevano presentato gli stati avanzamento lavori, e per far fronte ad una crisi, manifestatasi in tutta la sua interezza e gravità sottolinea l' assessore Polidoro - trovandoci nelle condizioni di poter pagare, in quanto tutto era già stato programmato, impegnato e disponibile in termini di liquidità di cassa, ci siamo assunti tutta la responsabilità per il probabile mancato rispetto del patto di stabilità, limitatamente alla spesa in conto investimenti, e abbiamo proceduto al pagamento degli stati di avanzamento lavori”. Ad attirare la nostra attenzione è, però, il capitolo che riguarda i “Derivati”. Come si ricorderà l'argomento era stato trattato nell'agosto 2008 da “Il Sole 24 Ore” e ripreso a ottobre dalle nostre colon-
A Palazzo S. G. di scena la “Passio Christi” PALAZZO SAN GERVASIO - E’ diventato un appuntamento importante nel panorama delle sacre rappresentazioni. Questa sera a partire dalle 19, andrà in scena la settima edizione dela "Passio Christi". Nell'ambito delle celebrazioni della Settimana Santa, promossa dalla Parrocchia di S. Nicola e la Parrocchia SS. Crocifisso, la Sacra rappresentazione vuole far rivivere più intensamente quello che per noi cristiani è non solo, il fatto più coinvolgente della nostra fede ma anche un aspetto popolare del nostro patrimonio culturale. Si parte dal sagrato della Chiesa SS. Crocifissocco.
ne con il titolo “ Il caso Venosa alla deriva grazie ai derivati”. Già all'epoca l' Amministrazione comunale aveva risposto che stava gestendo un prodotto pensato e stipulato da altri e che, comunque, nel giugno del 2005 aveva già provveduto alla rinegoziazione, mettendo dei paletti, rettificando le situazioni pregresse e cercando una forma non più speculativa, ma di protezione dei tassi fissi gravanti sui mutui del Comune. Poiché l'argomento è stato affrontato anche in fase di illustrazione del bilancio di previsione, chiediamo maggiori informazioni all'assessore competente: “Posso confermare che la bomba dei derivati è stata ridimensionata per non dire disinnescata con benefici sul bilancio di previsione 2009 e su quelli futuri - ci dice l' assessore Polidoro - Alla data del 9 marzo 2009 i flussi dei derivati sono positivi fino al 30.12.2016. Se si volessero chiudere i contratti al 9
marzo 2009, essendo un contratto positivo ed uno negativo, il costo sarebbe di 41.000 euro, di gran lunga inferiore a quello paventato nei due articoli di 380.0000 euro. Nel suo complesso l'operazione derivati, considerando anche il costo di chiusura dei contratti (pari a 41.000 euro) alla data odierna valutando i flussi negativi e positivi, gli up front ed i mark to market pagati, ha una differenza positiva pari a 286.249 euro. Allo stato la decisione può essere presa senza fretta in considerazione che l'evoluzione teorica dei tassi fino al 2016 è tutta a favore del Comune»”. Polidoro paventa anche l'ipotesi di affrontare un giudizio con la banca che ha proposto all'epoca i derivati al Comune , e che è stata già condannata per aver propinato agli Enti locali un prodotto, che aveva più una forma speculativa che di protezione dei tassi. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
L’ospedale di Venosa
VENOSA e MELFI - Ristrutturazione in vista per gli ospedali di Melfi e Venosa. E a tal proposito scade il 23 aprile prossimo la gara indetta a fine Marzo 2009 per i lavori degli spazi dell'Unità Operativa di Pediatria e di ripristino della rampa di accesso principale dell'ospedale di Melfi. Verranno indette entro la prossima settimana le gare per i lavori di ristrutturazione del Pronto Soccorso, dell'Orl, della Oculistica, della Geriatria, della Medicina e della Lungodegenza del presidio ospedaliero di Venosa.
Relativamente alla suddetta struttura è' stato già conferito l'incarico per l'esecuzione dei lavori di messa in sicurezza per un importo finanziato pari a 1.296.000 euro. «Con i provvedimenti appena varati si persegue il miglioramento strutturale e qualitativo dei servizi e delle prestazioni sanitarie evidenzia il Direttore Generale dell'Asp, Pasquale Amendola -. Il tutto nella logica di un equilibrato sviluppo dei presidi ospedalieri di Melfi e Venosa, coerente con gli indirizzi di programmazione regionale».
Lavello La scelta dei nomi ricadrà sugli alunni delle scuole
Cambia la toponomastica a “Verde Domus” LAVELO - La giunta comunale ha proposto nelle scuole elementari, classi quarte e quinte e per la scuola media, classi terze un concorso di idee per denominare alcune strade della nuova zona di espansione urbanistica, denominata Verde Domus. I suggerimenti rivenienti dagli alunni delle scuole coinvolte sono stati tanti e pertanto gli amministratori locali avranno l'imbarazzo della scelta fra tante proposte originali e valide allo stesso tempo. Dunque la toponomastica ha preso la mano dei ragazzi, dei
loro docenti e di interi nuclei familiari che si sono sbizzarriti anche in ricerche approfondite su personaggi locali e su figure di rilievo del panorama culturale locale, regionale oltre che nazionale. E allora sono fioccate le proposte riguardanti alcuni giornalisti nativi di Lavello: da Mauro Siniscalchi, direttore de “La vedetta lavellese” di 100 anni fa circa a Davide Catarinella direttore de “La nuova vedetta lavellese” degli anni '50, da Alberto Iacoviello, giornalista ed editorialista de L'Unità e La repubblica ad
Alessandra Bisceglia giornalista di Rai di recente scomparsa prematuramente. Ma i suggerimenti per l'intitolazione di una strada nel nuovo quartiere lavellese hanno toccato pure alcuni sacerdoti come don Marco Bisceglia e don Pasquale Di Stasi. Oppure alcuni politici hanno visto alcune preferenze come Gennaro Strazzella del PCI o Mauro Costantino o Vincenzo Ambrosio del Psi. Ed ancora sono prevalsi i nomi di alcuni professionisti come Luigi Lomio e Luigi Giaculli. giu. ca.
Domenica 5 aprile 2009
32 Lagonegrese L’obiettivo è abbattere i costi di trasporto. Martedì vertice in Regione
Discarica: corsa al risparmio La Provincia proporrà una “stazione di trasferenza” a Lauria LAGONEGRESE - Proposte in arrivo, dalla Provincia di Potenza, per arginare l'emergenza rifiuti del Lagonegrese. Prima azione, sarà quella di avviare una stazione di “trasferenza” a Lauria. Come ha reso noto il consigliere provinciale Vito Di Lascio, è stato convocato per martedì prossimo, il tavolo tecnico tra Regione, Provincia e Comune per valutare un percorso in grado di abbattere i costi e razionalizzare temporaneamente la raccolta dei rifiuti nell'area sud. I responsabili della Provincia di Potenza, nei giorni scorsi hanno effettuato un sopralluogo alla discarica di Lauria, in località Carpineto, per valutare la richiesta dei sindaci di una proroga basata sulla convinzione che la discarica non sia ancora satura. Per ottenerla, tuttavia, il primo problema, spiega Di Lascio, è quello delle autorizzazioni. E', infatti, necessario procedere con la richiesta di una Dia (Dichiarazione inizio attività) e dell'Aia (Autorizzazione integrata ambientale) che richiederebbero 60 giorni la prima e 90 la seconda. Un periodo di tempo sicuramente troppo lungo per i 12 Comuni che si trovano davanti ad un aumento di spesa considerevole. Per conferire alla discarica di Lauria la spesa era di 103 euro a tonnellata
Carpineto
più il trasporto. A Sant'arcangelo, invece, la spesa è di 145 euro a tonnellata più il trasporto che naturalmente è maggiore. Da Maratea, ad esempio, per raggiungere Carpineto ci vogliono circa 38 chilometri. Per l'impianto di Tempa della Guarrella a Moliterno la distanza sale a 60 chilometri, e arriva a 100 invece per quella di Sant'Arcangelo. Così per ottenere un abbassamento dei costi in tempi
brevi, la Provincia di Potenza all'incontro di martedì proporrà come prima azione quella di attivare a Lauria una stazione di trasferenza. Un punto, cioè, dove compattare tutti i rifiuti per trasportarli poi agli impianti di Moliterno e Sant'Arcangelo con due sole motrici. Questo farebbe risparmiare i Comuni, spiega Di Lascio, perché la spesa da Lauria agli impianti di conferimento sarebbe divi-
Maratea Pena sospesa per il trentaduenne
sa per 12, con l'abbattimento di 1/6 dei costi. Già lunedì prossimo, inoltre, la Provincia di Potenza valuterà la capacità dell'impianto di Moliterno dove il costo (103 euro a tonnellata) e la distanza sono minori. Infine, sempre martedì prossimo, la Provincia chiederà all'assessore regionale all'ambiente Santochirico di sostenere tecnicamente la proroga dei sindaci per riaprire in deroga Carpineto e far conferire altri 7/8mila metri cubi di rifiuti per altri 5/6 mesi. Giusto il tempo necessario per le autorizzazioni che permetterebbero un ampliamento più sostanziale della discarica di 20mila metri cubi. Il tavolo tecnico-politico si svolgerà presso la sede dell'assessorato regionale all'ambiente e vi parteciperanno, oltre al presidente della Regione Vito De Filippo e della provincia Sabino Altobello, l'assessore regionale all'ambiente Vincenzo Santochirico, i sindaci dei Comuni interessati e i responsabili tecnici dei vari enti. «Come Provincia sosteniamo le rivendicazioni dei sindaci - dice il consigliere provinciale Vito Di Lascio - Il presidente Altobello ha ricevuto subito i sindaci dei Comuni e si è fatto portavoce delle loro richieste che continueremo a sostenere martedì». Francesco Zaccara
Val D’Agri
Ruba tegole da un fabbricato Condannato a due mesi
Abuso d’ufficio Denunciato ex assessore dai carabinieri
pitano Roberto Di Costanzo, ed erano finalizzati alla prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio. Il giovane dopo l'arresto è stato trattenuto nella camera di sicurezza della Stazione carabinieri di Maratea a disposizione dell'autorità giudiziaria. Quest’ultima ha disposto il processo per rito direttissimo che si è svolto nella giornata di ieri presso il Tribunale di Lagonegro in composizione monocratica. Il giudice monocratico di Lagonegro, Claudio Scorza, dopo aver convalidato l'arresto e acquisita la richiesta di patteggiamento, ha condannato il giovane marateota a due mesi e venti giorni di reclusione e a 80 euro di multa, con pena sospesa e conseguente messa in libertà dell'imputato. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
VIGGIANO - Dovrà rispondere dell’accusa di abuso d’ufficio un ex assessore della Val D’Agri. Secondo la ricostruzione operata dai carabinieri della compagnia di Viggiano, coordinati dal capitano Sabato D'Amico. L’uomo, che è stato denunciato, avrebbe elargito «con apposito provvedimento, ad un cittadino 69enne del medesimo comune, un contributo economico per la ricostruzione post sisma 1980 per un ammontare di 58.000 circa». Dagli accertamenti eseguiti è emerso che il beneficiario del contributo era collocato in posizione successiva rispetto a quella dell'autore dell'esposto.
LAGONEGRO - Due mesi e venti giorni di reclusione e il pagamento di 80 euro di multa, è la condanna inflitta ieri a F.L. 32enne di Maratea, chiamato a rispondere di furto aggravato. Reato di cui l'uomo è stato riconosciuto colpevole dal giudice monocratico di Lagonegro, Claudio Scorza, come richiesto dal pubblico ministero d'udienza, a conclusione del giudizio per direttissima. Il giovane marateota era stato arrestato nelle prime ore dello scorso venerdì mattina, dopo che i carabinieri di Maratea, coordinati dal comandante Rocco De Pietro, in servizio di perlustrazione, hanno sorpreso il malvivente mentre trafugava, dopo averle smontate, 139 tegole da copertura da un fabbricato in disuso sito in località porto di Maratea. I controlli erano stati predisposti dalla compagnia di Lagonegro, diretta dal ca-
Un altro sud visto dal Parco Tutto pronto per “Artepollino” POLLINO - Un contesto naturalistico eccezionale, per un percorso di opere d'arte contemporanea che interpreteranno la realtà del Pollino e poi un workshop con gli artisti, spettacoli e seminari per gli appassionati. Questo sarà “ArtePollino - Un Altro Sud”, un'iniziativa di Sensi Contemporanei, promossa dalla Regione Basilicata, dal Ministero dello Sviluppo Economico, dal Ministero per i Beni Culturali e dalla Fondazione La Biennale di Venezia, con l'obiettivo di far conoscere e valorizzare attraverso l'arte contemporanea una delle più belle aree naturalistiche d'Europa. Un progetto che si presenta con tutti i crismi
per fare le cose in grande, a partire dal Comitato Scientifico, presieduto da Mario Cristiani presidente dell'Associazione Arte Continua, e composto da Vincente Todolì direttore della Tate Modern di Londra, Laura Barreca designata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Emanuele Montibeller direttore artistico di ArteSella, Gianpiero Perri Direttore Agenzia di Promozione Territoriale Basilicata, Catterina Seia responsabile UniCredit & Art e da Giuseppe Cosenza, Davide Rossi, Nicola Ferri e Vincenzo Vitale, esperti del territorio e membri dell'Associazione ArtePollino. e. m.
Un pacchetto turistico per promuovere la Valle
I protagonisti dell’iniziativa
VAL D'AGRI - Un pacchetto turistico per promuovere le bellezze del territorio della Val d'Agri in sinergia con quelle della città di Eboli. L'idea è nata dall'incontro di due imprenditori, il valligiano Michele Tropiano responsabile dell'hotel Kiris di Viggiano e il campano, di Eboli, Donato Sansone, direttore dell'hotel Senta Cruz. Un connubio per portare visitatori alla scoperta dei “tesori” di due territori: campano e lucano, con tutte le loro specificità, storia, arte, cultura, enogastronomia e risorse naturali, suddividendone i percorsi e i “viaggi”. Protagonista anche l'idea dello stretto rapporto tra l'opera dello scrittore Carlo Levi, “Cristo si è fermato a Eboli” con l'appassionante visita nei luoghi del territorio valdagrino, con un unico obiettivo: valorizzare e far conoscere entrambe le Regioni. Ed è proprio ieri mattina che sono arrivati i primi gruppi di visitatori in Val d'Agri, dopo la “sosta” nel territorio campano. Circa una trentina gli “ospiti stranieri” giunti nella Valle. Tutti imprenditori con
famiglia a seguito, provenienti dall'Austria, di preciso dalla città d'arte, Graz e dalla Germania. Un gruppo appassionato della mitica “Harley Davidson”. Infatti la loro “avventura” nel Sud Italia è sulle moto “immortalate dal film Easy Rider”. Il loro viaggio in Val d'Agri è iniziato con un percorso attraverso l'armoniosa e distesa “area” del lago del Pertusillo, con uno stop nel piccolo paese di San Martino, passando per Spinoso e sostando nel comune dei fagioli, Sarconi, fino a raggiungere Aliano luogo in cui trascorse il confino, lo scrittore Carlo Levi.«Un entusiasmante avventura - ha dichiarato l'organizzatore del gruppo, nonché responsabile della concessionaria Harley in Austria, Josef Schartter - Il paesaggio - ha riferito - assomiglia molto all'Austria, poco traffico e molto verde, perfetto per l'escursioni in moto”. “Questa idea è nata - ha aggiunto l'imprenditore, Michele Tropiano - per promuovere ancora di più la Valle e il suo splendido territorio». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Locazioni a Sarconi Liquidati i contributi SARCONI - Messi in liquidazione i contributi spettanti per l'anno 2008 per le abitazioni in locazione. Si conclude così positivamente, per i sette nuclei famigliari aventi diritto, l'iter amministrativo iniziato lo scorso gennaio. Il contributo viene concesso dal comune ai sensi della legge 431 del 1998, della legge regionale 31 del 1999 e dell'apposito regolamento attuativo emanato dal consiglio regionale. Tali norme stabiliscono che hanno diritto al contributo i soli conduttori di alloggi in locazione, pubblici o privati, che siano titolari di un contratto di fitto registrato in data anteriore alla pubblicazione del bando. Questi, inoltre, devono essere cittadini italiani o di
uno degli stati aderenti all'Unione Europea. Possono comunque beneficiare del contributo anche i cittadini di uno stato non appartenente all'Unione Europea, purché in possesso di regolare permesso o carta di soggiorno. Altro requisito essenziale è che il richiedente abbia la residenza anagrafica nel comune in cui si trova l'alloggio per il quale è richiesto il contributo, e che nessuno dei componenti il nucleo familiare sia titolare del diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione su di un alloggio adeguato alle esigenze dello stesso nucleo. Il reddito imponibile complessivo annuo lordo del nucleo familiare non deve essere superiore a quello richiesto per l'accesso al-
l'edilizia residenziale pubblica sovvenzionata. Sulla base delle richieste pervenute e delle indicazioni formulate nel Regolamento regionale, gli uffici comunali sono giunti alla predisposizione della graduatoria degli aventi diritto e determinata l'entità del contributo da concedere decurtato, quest'anno, di circa il 52 per cento. Gerardo Tempone
Matera Domenica 5 aprile 2009
33
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Molte le segnalazioni dei residenti sulla situazione di abbandono alla periferia della città
Acquarium tra laterizi e degrado Un quartiere colmo di rifiuti, un brutto spettacolo ACQUARIUM colmo di rifiuti di lavorazioni è un dolore agli occhi. Brucia la vista, a primo impatto, lo spettacolo offerto da uno dei quartieri più giovani di Matera. Continuando a osservare sale la rabbia per la natura assaltata e l'abbandono. Il quartiere Acquarium è pensato quale nuova possibilità per vivere. Mentre allo stesso tempo in questo rione i problemi sono di quelli vecchi. Molte delle case sono provviste d'una specie di cortiletto che è però una piccola striscia di terra, ma zeppa di laterizi e immondizia anche di vario genere che non permette di avere uno spettacolo accogliente e che lascia pensare a qualcosa di diverso dall’abbandono e dall’incuria. Si va dalla presenza di bottiglie di vetro vuote alle parti restanti dei lavori edili. Girando fra le diverse strade, a poca distanza da abitazioni da tempo finite di costruire e da costruzioni ancora non del tutto spuntate, poi, cumuli di altri laterizi e legname, e buste colme di altro. Veri e propri accatastamenti non
consentiti dalla regolamentazione; e che, in più punti, sono un pericolo non solamente all'immagine ma soprattutto alla stessa pubblica incolumità. Che tanto di questo materiale, chiaramente, potrebbe prendere facilmente fuoco. Mettendo a rischio dalle parti di via Gravina chi ha voluto la sua quotidianità e chi per qualunque motivo si potrebbe negli stessi pezzi di strada trovare a passare. Dunque, va ricordato, non esiste la possibilità di fare discariche piccine a discrezione di coloro che fanno i lavori. Questo stato dei fatti, tra le altre cose, non è di recente data. Si tratta, invece, di una situazione che perdura e perdura almeno da mesi. Soluzioni, pulizie, allo stesso tempo, non arrivano. Quindi tanti spazi sono ormai quasi naturalmente segnati dall'allocazione di ciò che chi vuole si permette di lasciare all'aria aperta. Il problema più grande è la vistosa concentrazione in varie aree e in diverse quanto più strade di materiali ammonticchiati come se ci trovassimo in normali e autorizzate
Il rione Acquarium alla periferia della città è un esempio di degrado e scarso decoro
discariche oppure in luoghi appositi per espletare il servizio che servirebbe. Interi blocchi di cemento, tufi e secchi di latta sono fra gli assurdi abitanti di Acquarium. L'elenco è persino più lungo. Tante vie, una volta percorse alcune curve dopo essere entrati dalle porte del rione a contatto con alcune attività commerciali, portano direttamente davanti a questioni dunque da risolvere. Tanto per cominciare, a vantaggio della gente che abita in questo pezzo di Matera. La città dei Sassi, sappiamo, non è solamente la parte vecchia - che di cure ha ugualmente bisogno - o il piano, ma è pure questa periferia che Il Quotidiano ha provato a descrivere tratteggiando problemi da annullare. Issare fresche costruzioni, inoltre, non può assolutamente essere giustificazione per comportamenti che stanno rovinando il presente dell'area. Alcune ingombranti brutture, per giunta, potrebbero con poco impegno essere cancellate. Nunzio Festa matera@luedi.it
34 Matera Agenda
Domenica 5 aprile 2009 a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173
Catturati dall’arte
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
I 50 anni della Scaletta IL Circolo Culturale La Scaletta compie cinquant’ anni: per festeggiare l'anniversario è convocata una conferenza stampa nella sede di via Sette Dolori domani alle ore 16.30. Parteciperanno il professor Nicola Rizzi (presidente del Circolo Culturale La Scaletta di Matera) e i Past President del Circolo L'incontro sarà moderato da Angelo Tarantino.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
Jazz 4 friend in concerto OGGI i Jazz 4 Friend in concerto a "Le Botteghe" (Matera) accompagneranno con una singolare interpretazione jazz una delicata degustazione di prodotti tipici lucani nel suggestivo scenario dei Sassi di Matera. Ingresso alle 21.30. Per informazioni è possibile contattare i numeri 0835.344072-339.3665858.
Basilicata d’Amare PER Basilicata d'Amare, da oggi al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la Gente.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/309098 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Mostra genocidio armeno SARA’ inaugurata il 7 aprile, nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. «Durante la rassegna – spiega il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa - saranno in visita a Matera diverse autorità armene, con le quali sono previsti incontri e momenti culturali». L’ingresso sarà gratuito.
Personale di Tricarico L’AMMINISTRAZIONE Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 30 aprile. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe CAVALLERIA
0835/344072
RUSTICANA •orient express
0835/256452
Martedì 7 aprile alle ore 21,00 presso l'Auditorium del Conservatorio “R. Gervasio” di Matera avrà luogo la rappresentazione in forma scenica di Cavalleria rusticana, melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Il melodramma sarà preceduto da un monologo, liberamente tratto dalla medesima novella, arrangiata e interpretata da Raffaele Braia. L'organizzazione è a cura dell' “Orchestra di Puglia e Basilicata”. La rappresentazione si avvarrà del supporto del Coro Lirico L'Arpeggione e dei Solisti di Puglia e Basilicata. Info: 335 5863289 /349 5657880
•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mostri contro alieni 16,30 18,15 Oro nero 20 - 21,45 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Gli amici del bar Margherita 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 I mostri oggi 18 Gran Torino 20 - 22 •PATRON ANTONIO•
Via XX Settembre, 14 Il caso dell’infedele Klara ore 18,15 The international 20 - 22 •CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Gran Torino 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 La matassa 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro I mostri oggi 21
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
Matera 35
Domenica 5 aprile 2009
Grande composizione che si propagherà dal cuore del centro cittadino
Risuonano sei piazze a “Matera con Amore” UN EVENTO vero e proprio nel giorno della domenica delle Palme. Una festa vera e propria con quattromila persone che disegneranno una grande composizione simbolo d’Amore. Risuoneranno le piazze di Matera che accederà di diritto ra le città simbolo mondiali d’amore. Quattromila persona a “Matera con Amore” per dar vita ad una vera e propria opera d’arte sul valore della vita. Due i video che si potranno visionare. Uno è “La bellezza dell'arte svela la bellezza della vita” con immagini e suoni la cui voce narrante è di Tonia Bruno e in cui compare
alla fine la cantante Arisa. L'altro è “Vox populi, vox dei” che è il prodotto finale di 300 interviste fatte durante il progetto “Ospitalità nei borghi” che ha interessato 16 comuni. Questa performance multimediale è dedicata alla gente lucana e rovescia il concetto di media audiovisivo. I Sassi patrimonio dell’umanità e la gente saranno protagonisti assoluti dell’evento dell’anno. Una grande composizione che avrà come simbolo l`Amore e unirà ogni essere umano che ama. Ogni partecipante alle manifestazioni di “Matera con Amore”, che nel corso di questi due mesi firmerà ap-
positi registri, avrà infatti la possibilità di ricevere un Passaporto d`Amore, numerato, esclusivo e limitato che consentirà di lasciare, per l’eternità, traccia del proprio sentimento attraverso una dedica che sarà impressa sulla “Stele dell’Amore” che la Regione Basilicata, di concerto con l’Amministrazione Comunale, installerà nei Sassi al termine delle manifestazioni. La stele sarà posizionata in un luogo inaccessibile, al fine di preservare la sfera intima dei sentimenti, che sarà individuato sul lato murgiano del “canyon” visibile, solo a distanza, da Via Madonna delle Virtù.
Due orchestre, due bande e due cori si disporranno in sei piazze cittadine (Piazza del Sedile, piazza San Francesco d'Assisi, Piazza Vittorio Veneto, San Domenico, Palazzo Lanfranchi, San Pietro Caveoso, San NicolaDei Greci, San Pietro Barisano) e alle 12.30 simultaneamente intoneranno l'Ave Maria di Schubert. A quell'ora l'arrivo dell'elicottero con a bordo Giuseppe Fiorellini, giornalista e responsabile del Centro multimediale della Regione, darà il via ai concerti. In volo per mezz'ora, Fiorellini filmerà l'evento. L'elicottero seguirà il tracciato perimetrale. L'emittente Ra-
Piazza Vittorio Veneto
dio Radiosa di Matera collaborerà attivamente con la Regione Basilicata e con il Circolo La Scaletta per coordinare
la partecipazione della gente all'evento "Matera con Amore" la performance incentrata sulla preziosità della vita.
Leporace: «Falcone e Borsellino sono una cosa a parte, molti sono illustri sconosciuti»
Per non dimenticare gli eroi Prima lucana in città per “Toghe rosso sangue” «ALCUNI tra questi magistrati sono illustri sconosciuti. Per altri c'è una sorta di rimosso. Mi sono reso conto che Falcone e Borsellino sono una cosa a parte». Sono le parole di Paride Leporace, direttore del Quotidiano della Basilicata, ieri a Matera per presentare “Toghe rosso sangue. La vita e la morte dei magistrati italiani assassinati nel nome della giustizia” (Newton Compton, collana Controcorrente). I protagonisti del volume che, a due mesi dall'uscita è già alla seconda ristampa, sono ventisette magistrati italiani vittime, tra il 1969 e il 1994, della criminalità organizzata e del terrorismo. “Toghe rosso sangue” è nato per caso, cinque anni fa, come spiega l'autore: «In una redazione avevo sulla scrivania il manifesto dell'Anm con questi nomi. Da appassionato di cronaca mi sono incuriosito. Avevo accanto a me una collega, le ho detto “verifica quanti ne conosci”. Mi ha risposto “nessuno”». Così, è iniziata una ricerca minuziosa grazie alla quale le vite umane e le carriere professionali dei magistrati sono state ricostruite attraverso le testimonianze dei parenti, degli atti giudiziari, degli articoli dell'epoca. Ma “Toghe rosso sangue” è anche la storia di uomini delle forze dell'ordine uccisi (come Giovanni Saponara, originario di Salandra, l'agente di scorta del magistrato Coco) per difendere inutilmente uomini che per conto di tutti amministravano Giustizia. «E' un libro importante - ha affermato il presidente del-
Confronto a tutto campo tra l’Api e Straziuso
Vincenzo Viti, Nicola Buccico, Oreste Lopomo e Paride Leporace ieri sera in Mediateca
l'Ordine dei giornalisti Oreste Lo Pomo che, ieri nella mediateca provinciale “Ribecco” ha moderato l'incontro - non solo perchè parla di magistrati assassinati nel nome della giustizia ma anche perché è il primo libro che affronta il problema in modo rigoroso, scientifico, da giornalista che sa scrivere e fa rivivere un pezzo di storia d'Italia caduto nell'oblio. Dopo aver letto “Toghe rosso sangue”, si ha un surplus di senso civico. Leporace ha cercato di far riflettere su ciò che è accaduto con rigore di fatti e testimonianze che fanno riferimento non solo alle vittime ma anche ai car-
nefici». Per il sindaco Emilio Nicola Buccico, la scrittura di Leporace ricorda quella di Erri De Luca, scrittore operaio: «Ma il rosso sangue è il sangue dei morti perché non vi è un crinale ideologico. I magistrati non dovrebbero avere colore politico, oggi non è sempre così. Quando la violenza si scatena e vuol scardinare lo Stato, non c'è differenziazione ideologica che tenga perché la violenza ha un colore che deve essere rifiutato da tutti. Quelle di Leporace sono brevi, succinte, veloci ma intense biografie, spaccato di un'Italia che non vogliamo si
La giunta autorizza i cancelli agli accessi di piazza Mulino LA GIUNTA Comunale ha formulato gli indirizzi al dirigente per la concessione all'associazione “Galleria del Mulino” dell'autorizzazione temporanea all'apposizione di cancelli di chiusura alla Galleria di Piazza Mulino lungo gli accessi di via Lucana, via Passarelli e sul passaggio piazzagalleria. La chiusura degli accessi avverrà nelle ore notturne dalle 22 alle 7. Un provvedimento resosi necessario alla luce della delicata situazione in cui versano da tempo residenti e commercianti della piazza, ormai esasperati a causa del protrarsi per anni di problemi derivanti dalla sosta nell'area di numerosi giovani, dagli atti vandalici in danno delle strutture, dalle aggressioni e dai bivacchi con abuso di alcool e stupefacenti. Soddisfazione è stata espressa su questa questione dal consigliere comunale Eustachio Tataranni, che ha seguito personal-
mente la vicenda. «Finalmente si avvia a soluzione un serio problema relativo alla sicurezza e all'ordine pubblico in una delle centrali piazze materane - afferma il consigliere comunale di maggioranza Eustachio Tataranni -. L'apposizione dei cancelli restituirà certamente lustro e decoro alla piazza e alla galleria, proteggendo al tempo stesso i cittadini e i residenti dagli atti di vandalismo perpetrati costantemente negli ultimi anni. Un impegno serio da parte dell'Amministrazione e del Sindaco Buccico, che continuerà nell'ottica di una riqualificazione e del riordino di Piazza Mulino, anche attraverso la riqualificazione della fontana presistente». Un problema avvertito sia da residenti e commercianti sia complessivamente dalla città per la riqualificazione di una piazza nevralgica nel centro cittadino.
riproponga». L'assessore regionale Vincenzo Viti ha apprezzato «la qualità della documentazione in una sequenza drammatica incalzante degli avvenimenti in un affresco che colpisce il lettore. Sullo sfondo di queste figure, il racconto di un'Italia che è andata profondamente cambiando». Durante la serata è stato proiettato un video realizzato dai ragazzi dell’onlus Mammalucco di Gioia Tauro. L’evento è stato realizzato dalla libreria Mondadori in collaborazione con la mediateca “Ribecco”. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Una delegazione dell'API di Matera, guidata dal presidente Nunzio Olivieri e dal direttore Franco Stella ha incontrato l'assessore alle Attività produttive Gennaro Straziuso e il direttore generale del dipartimento Andrea Freschi, per un confronto a tutto campo sulla politica industriale, alla vigilia dell'avvio della spesa del P.O. FESR 2007-2013 e di altre importanti riforme attuate dalla Regione. L'Api ha chiesto, in via preliminare, l'accelerazione di tutti i programmi di spesa con l'emanazione immediata dei bandi di attuazione della legge regionale sulla competitività, e la sburocratizzazione delle procedure amministrative, per niente veloci negli uffici regionali. Esistono, infatti, numerosi progetti di investimento - alcuni già presentati, altri pronti ad esserlo - che attendono da lungo tempo i bandi e le misure regionali. Il tutto mentre l'economia langue e la crisi procede inarrestabile. I vertici dell'Api hanno quindi presentato una serie di proposte concrete sull'operatività degli interventi e sulle procedu-
re, compreso un capitolo sul credito basato sul fondo regionale di garanzia e sulla patrimonializzazione dei Confidi. Per l'associazione delle piccole e medie industrie la qualità del progetto deve essere prioritaria rispetto a tutto il resto: settori, territori, ecc.; perché il principio-guida è che deve contare il progetto e non il settore economico in cui si inserisce. Ciò significa - ha sostenuto Olivieri - che i bandi non devono essere riservati ad alcuni settori o a territori limitati della regione. Si è discusso, inoltre, del Piano energetico e della riforma dei consorzi industriali, di turismo e di innovazione tecnologica. L'assessore Straziuso ha dettato l'agenda delle attività e i tempi di attuazione, dando atto del ritardo ma dichiarandosi pronto a recuperarlo rapidamente. L'associazione sarà vigile, ma le assicurazioni ricevute sono tali da lasciare ben sperare che finalmente alla semplice gestione della crisi si aggiungerà la promozione e il sostegno concreto ai progetti imprenditoriali.
Microclimatologia urbana Docenti e allievi da Vienna nei Sassi SARANNO a Matera dal 17 al 24 maggio docenti e allievi della Univarsitaet fuer Bodenkultur Wien, l’Università di Scienze della terra di Vienna, per un approfondimento sulla microclimatologia urbana in corso da circa un anno con un sistema di tele-rilevazione nel Sasso Barisano e presso il Centro di educazione ambientale della Murgia materana. Lo ha reso noto l’architetto materano Angelo Stagno, docente di architettura a Vienna e coordinatore di iniziative con gli atenei austriaci, il quale ha effettuato in questi giorni con un professore dell’univer-
sità attività di perfezionamento sui sistemi di rilevazione. «Le informazioni rilevate e poi elaborate a distanza – ha spiegato Stagno – sono utilissime sul piano scientifico, evolutivo e della progettualità di ambienti. Sotto questo aspetto l’esperienza nei Sassi e nel Parco della Murgia materana è utile e l’abbiamo allargata al Parco dell’Alta Murgia». Luogo di ricerca è il «Pulo», la dolina di Altamura (Bari), per uno studio su una «isola climatica al negativo», in relazione alla profondità del sito.
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Resta da risolvere il deficit della guardia medica notturna
De Grandis (Confsal) sulla crisi
Problema sanità a Oliveto Lucano Nasce la commissione paritetica
«Ora Ferrandina deve tornare ai ferrandinesi»
OLIVETO LUCANO - Assistenza sanitaria primaria garantita solo nella fascia diurna a Oliveto Lucano. Anziché quattro, sono passati a cinque i giorni in cui, Francesco De Pascale (già in servizio a Calciano), può ricevere nell'ambulatorio di via della Libertà. E sempre per tre ore al dì. Ancora tutto da sciogliere, invece, il “nodo” della fascia notturna. Impossibile, per il momento, assicurare il servizio di guardia medica feriale. Sarà così almeno fino al prossimo mese di giugno, quando con l'adozione (ai sensi della Legge regionale n. 12/09) del nuovo atto aziendale da parte dell'Asm- l'istanza potrebbe finalmente essere accolta. Così da assicurare ai cittadini (per lo più ultrasessantacinquenni) una maggiore copertura nel corso della settimana. Lo spera l'intera comunità di Oliveto Lucano. Fino ad allora, però, bisognerà tenere alta la guardia. E non solo sotto il profilo più squisitamente socio-sanitario. Ma anche dell'impegno istituzionale. Per questo è stata istituita, durante l'ultima seduta del con-
Cipriano Garofalo
siglio comunale e su proposta del sindaco Garofalo, un'apposita commissione paritetica. Ad essa saranno demandate le funzioni di interlocuzione con tutti gli organismi (Asm, Regione, ecc.) preposti per la risoluzione del problema in itinere. Oltre al primo cittadino, Cipriano Garofalo, ne fanno parte le consigliere comunali Maria Teresa Deufemia (per la maggioranza) e Maria Albano (per la minoranza). «Ritengo che questa
sia la strada più giusta da percorrere per l'ottenimento del risultato richiesto, cioè assicurare un'assistenza sanitaria primaria consona a quelle che sono le reali esigenze della nostra comunità. -ha sottolineato nel suo intervento il sindaco Garofalo- Il resto è solo becera propaganda che, per come formulata, fa da intralcio alla effettiva risoluzione del problema. Alimentare polemiche sterili a mezzo stampa, facendo così passare sottotraccia il messaggio di una caricatura politica del problema, ha solo ingenerato confusione all'interno della comunità, distogliendola -di fattoda quelli che sono i termini pratici della faccenda». «Per Oliveto Lucano questo ed altro. -gli ha risposto la consigliere Albano, unica presente fra i banchi riservati al gruppo di minoranza- Qualsiasi problema che interessa la comunità lo prendo a cuore, affinché sia risolto. Accetto di entrare a far parte della commissione per evitare inutili strumentalizzazioni e per non disperdere le energie con le quali, piuttosto, fare fronte comune».
Pisticci
Auto finisce fuori strada Un ferito PISTICCI - Un giovane di 33 anni, Andrea Iannuzziello, di Pisticci è rimasto ferito in maniera non particolamente grave, inn seguito a un incidente stradale, avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri sulla Provinciale Pisticci-Marconia. Per cause in via di accertamento, la Renault Clio su cui viaggiava è uscita improvisamente fuori strada, finendo la sua corsa in una cunetta profonda. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la Polstrada di Policoro e l’elisoccorso del 118, che ha trasportato il ferito all’ospedale San Carlo di Potenza per accertamenti.
Era sfuggito all’arresto il 23 febbraio
“Kyoto”, in manette un altro marocchino NUOVO arresto nell'ambito dell'operazione “Kyoto” condotta dalla Squadra Mobile della questura di Matera. Dopo circa due mesi di ricerche, gli agenti della Mobile hanno arrestato a Santeramo in Colle il trentaduenne M. J., cittadino marocchino ritenuto essere uno degli organizzatori di una banda specializzata nel furto di pannelli, rubati di diverse zone dell'Italia e da riciclare in Paesi arabi. Alcuni colpi erano stati messi a segno anche a Ferrandina in località Macchia, a Bernalda in località Serramarina e a Piano di Spine di Grassano. Durante “Kyoto” lo scorso 23 febbraio furono eseguite altre 18 ordinanze di custodia cautelare in carcere, per il reato di associazione per delinquere finalizzata al furto e traffico internazionale di pannelli fotovoltaici disposte dal gip di Matera Rosa Bia. Il cittadino magrebino non
era stato rintracciato durante l'operazione di febbraio. All'alba di venerdì, personale della Mobile lo ha catturato nel comune di Santeramo in Colle e, anche per il trentaduenne di Ouled Fares è stata eseguita l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. I pannelli fotovoltaici, rubati in diverse zone d'Italia da aziende e case private, e venivano poi spediti in Marocco per essere rivenduti con proventi che, in totale, hanno raggiunto sei milioni di euro. I componenti della banda erano disposti a fare anche 700 chilometri in una sola notte. Del resto, l'attività era particolarmente redditizia: il costo del singolo pannello, infatti, si aggira tra i 500 e gli 800 euro. Ogni notte rubavano dai 100 ai 150 pannelli. Quasi tutti con permessi di soggiorno,
La conferenza stampa del 23 febbraio (foto Videouno)
i marocchini partivano ad esempio da Civitavecchia con furgoni dei corrieri dichiarando di portare masserizie. Furgoni che avevano anche un portellone laterale (che loro provvedevano a saldare) e due posteriori: nel corso di un eventuale controllo, quindi, si sarebbero trovate solo masserizie (letti, armadi, comodini), messe opportunamente in coda. Per i restanti due terzi, però, c'erano pannelli fotovoltaici. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Pomarico Un mezzo moderno sarà disponibile già dal prossimo anno
C’è lo scuolabus per le campagne POMARICO - Pomarico avrà il suo servizio di scuolabus per le campagne. Ad annunciarlo in una nota è il sindaco, Giuseppe Casolaro, riuscito nell'intente di ottenere un cospicuo finanziamento per la comunità, che è servito ad acquistare un bus navetta allo scopo di raccogliere i bambini dalle campagne per portarli negli istituti scolastici del paese. Già a metà dello scorso anno, infatti, essendosi concluse le procedure preliminari di richiesta di tale finanziamento alla Regione Basilicata, fu avviato l'iter di indizione della gara per l'acquisizione di detto pullman. «Si era riusciti, infatti -si legge in una nota del municipio- a consegui-
re l'erogazione di una notevole somma, che ammonta a 228.000. L'automezzo è stato for-
nito dalla ditta car.ind s.r.l. di Campello del Clitunno (Perugia) e già dal prossimo anno scolastico 2009-2010 entrerà in funzione, per il cui servizio il Comune provvederà in maniera autonoma. Il pullman è sfavillante e dalle linee estetiche avveniristiche, dotato dei comfort più recenti; questo darà la sensazione ai bambini che ogni mattina, spesso assonnati e ancora non del tutto svegli di sognare ancora, già che a loro sembrerà di viaggiare come in un mondo futuribile, predìsponendoli, così, meglio all'abitudine scolastica, se anche il risveglio sarà stato in qualche maniera un pò brusco e forzato». provinciamt@luedi.it
FERRANDINA - «L'esito, o meglio il non esito dell'ultimo consiglio comunale di Ferrandina, tenutosi il 31 marzo mi ha addolorato, ma non sorpreso». E’ il commento di Domenico De Grandis, segretario generale della Confsal, da sempre acuto osservatore della vita amministrativa del centrosinistra ferrandinese. «La scelta del sindaco di sottoporre al Consiglio una proposta di bilancio che non è stata condiviso in Giunta dà la misura della statura politica e democratica di Ricchiuti. -prosegue De Grandis- Nè mi ha sorpreso che Ricchiuti si sia presentato in Consiglio “senza alcun vincolo di maggioranza”, poiché ciò dimostra che questi trova sostegno in forze politiche diverse dalla maggioranza e disvela, al di là di ogni ragionevole dubbio, il patto scellerato tra Ricchiuti e l'opposizione. La conferma dell'inciucio sta nel fatto che i consiglieri di minoranza D'Amelio e Mazziotta, in occasione della votazione del bilancio, non hanno votato contro, ma si sono astenuti. Tale circostanza non è di poco conto. Se D'Amelio e Mazziotta avessero votato contro il bilancio, come fanno di norma i consiglieri di minoranza, il bilancio non solo non sarebbe stato approvato, ma sarebbe stato respinto e il sindaco Ricchiuti si sarebbe trovato pertanto in minoranza. Quindi l'estrema sintesi dell'ultimo consiglio comunale è che D'Amelio, almeno in quest'occasione, ha salvato l'amministrazione Ricchiuti. Ricciuti, eletto sindaco in contrapposizione a D'Amelio, è oggi espressione politica di quest'ultimo. D'altronde -spiega De Grandis- la totale mancanza di discontinuità amministrativa, burocratica e politica da parte di Ricchiuti ha fatto sì che oggi il Comune stia nelle medesime condizioni nel-
Elio Ricchiuti
le quali glielo aveva consegnato D'Amelio due anni fa. Mentre scrivo queste righe, mi giunge notizia delle dimissioni del sindaco Ricchiuti. L'estremo atto di responsabilità di Ricchiuti non riesce a sopraffare la profonda amarezza per le condizioni in cui versa Ferrandina per la mancanza di scelte politico-amministrative che abbia affiancato e sostenuto le famiglie ferrandinesi nella dura concretezza della vita quotidiana. In un momento come quello attuale, il Comune, quale soggetto che promuove e concorre a determinare lo sviluppo locale, è stato totalmente assente. Della attuale crisi politica si è detto molto, forse troppo, e mi rallegro che si sia conclusa perché è il momento di cominciare a parlare della politica fiscale locale, della politica tariffaria, delle iniziative di promozione dell'occupazione o di sviluppo dei sevizi sociali e dei servizi pubblici locali. E' giunto il tempo che i ferrandinesi sappiano a quanto ammontano i debiti fuori bilancio del Comune che più di sei mesi fa erano “in corso di accertamento”. E' giunto il tempo che l'Amministrazione del Comune torni al servizio dei ferrandinesi». provinciamt@luedi.it
Le scuole di Marconia ricordano l’Olocausto e il dramma delle Foibe MARCONIA - Il giorno della Memoria e il giorno del Ricordo. L'Olocausto e le Foibe. Le persecuzioni verso gli ebrei e quelle verso gli italiani sul confine nord-est. Un destino comune di tragedia e torture nei confronti di vittime innocenti da parte di regimi dispotici e sanguinari così apparentemente lontani sotto il profilo politico, ma così vicini nella sostanza per quanto concerne il disprezzo della diversità e la visione totalitaria di un potere che ha ritenuto di avere il malsano diritto di decidere sulla vita e sulla morte degli esseri umani. Il giorno della Memoria è un ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici ita-
liani nei campi nazisti. Il giorno del Ricordo vuole fare memoria delle vittime delle foibe, dell'esodo giuliano-dalmata, delle vicende del confine orientale. Su entrambe le tematiche è stata organizzata una iniziativa da parte del Comune di Pisticci in collaborazione con la scuola media primaria statale “Flacco” di Marconia e l'istituto d'istruzione secondario superiore “Cerabona” Itas di Marconia. L'appuntamento è per le ore 18 di domani, presso l'auditorium dell'Itas a Marconia. Tra l'altro si procederà alla concessione di un riconoscimento ai congiunti degli infoibati. Parteciperà alla manifestazione l'orchestra della scuola media. provinciamt@luedi.it
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Cosimo Stigliano: «Siamo preoccupati, ma non ci faremo intimidire da nessuno»
Il mondo agricolo non si arrende Domani nel Metapontino il direttivo provinciale della Coldiretti POLICORO - Contro le azioni criminose nei confronti delle imprese agricole del Metapontino, la Coldiretti regionale scende in campo, e lo fa convocando a Policoro per domani alle ore 18.30, presso l'Ufficio zona, il Direttivo provinciale, alla presenza del direttore regionale, Giuseppe Brillante e del presidente provinciale, Piergiorgio Quarto. A darcene notizia è Cosimo Stigliano, presidente di zona della Coldiretti del Metapontino. «Siamo preoccupati -ha detto al Quotidiano, l'esponente di categoria- per tutto quello che si è verificato e si sta verificando nell'arco jonico. Qui non si tratta più di semplici azioni compiute da microcriminali, ma a mio avviso di fronte a tutto quello che si sta verificando, ci potrebbe essere un disegno ben mirato che intende colpire l'agricoltura del Metapontino. La cosa dalla Col diretti non è affatto sottovalutata, tenuto conto che noi già in altre circostanze abbiamo allertato le Autorità e precisamente lo scorso 18 marzo, con una let-
Cosimo Stigliano della Coldiretti Policoro
tera il prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, verso il quale abbiamo manifestato tutta la nostra preoccupazione per gli atti intimidatori e delittuosi che hanno colpito già nel recente passato alcune realtà imprenditoriali e cooperativistiche dedite alla lavorazione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli. L'agricoltura del Metapontino -ha con-
tinuato Stigliano- avrebbe bisogno a nostro avviso di tutele, anche alla luce del fatto che l'industria locale è ormai ai minimi termini, ragion per cui il settore primario rappresenta, nonostante tutto, la principale fonte di reddito per molte famiglie, viste le 15.000 assunzioni stagionali che vanno dal marzo scorso fino al prossimo luglio. Numeri che surclassano -ha fat-
to notare- di gran lunga il settore turistico. In virtù di questa considerazione, non si può sottovalutare la valenza dell'agricoltura che da anni è attanagliata da molti problemi, come le calamità naturali, almeno cinque dal 2003 ad oggi, ad esempio il nubifragio del maggio 2005, la siccità del 2008 ed in ultimo la tromba d'aria del 6 marzo 2008. Nonostante tutto il mondo agricolo produttivo, non si è arreso e con sacrifici ha continuato a produrre. Per cui diciamo a questi signori che hanno sbagliato proprio indirizzo a prendersela con il mondo agricolo». In conclusione il presidente di zona della Coldiretti rivolge un appello al mondo politico-istituzionale: «In queste circostanze non è il caso di dividersi, bisogna fare fronte comune affinché anche le forze dell'ordine possano avere il giusto sostegno e riconoscimento per l'importante compito che svolgono. Sono sicuro che se tutto questo si prenderà a cuore ne usciremo vincitori». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Chiesto un consiglio comunale aperto per affrontare concretamente il problema
«Piaga da non sottovalutare» Frammartino (Rc) punta il dito anche su furti e soprusi «Riteniamo preoccupante la sottovalutazione dei fenomeni criminali verificatisi in questi giorni nel Metapontino, fatta da Lopatriello in consiglio comunale, che a suo dire possono essere anche opera di “qualche pazzo”». A sottolinearlo in una nota è il segretario provinicale di Rc, Ottavio Frammartino. «Se anche il prefetto, così come dettoci dal sindaco minimizza la portata di tali atti -prosegue l’esponente politicocircoscrivendoli in ambito della delinquenza comune occasionale o ordinaria, non percependo neanche lo stesso allarme fatta dai deputati del Pdl con una lettera alla commissione antimafia, non ci sarebbe che rimanere preoccupati per come le nostre istituzioni intendono affrontare questo problema. La gravità della pesante presenza della malavita organizzata nelle campagne deve essere
ben presente alle autorità e per capirne la portata basterebbe leggere i rapporti della Direzione nazionale antimafia (Dna), così come basterebbe dare attenzione sia alle denunce delle organizzazione di categoria sia dagli imprenditori che ci dicono che questi fatti che si stanno estendendo su una vasta area del Paese sono atti allarmanti che mettono a rischio non solo la tenuta economica delle attività agricole ma anche quella sociale delle comunità. Il racket, l'abigeato, le estorsioni, che si trasformano in diversi casi anche in imposizione di manodopera o di servizi di trasporto o di guardiania alle aziende agricole, danneggiamento delle colture, aggressioni, usura. Tra l'altro ha raggiunto dimensioni allarmanti anche la sottrazione di trattori e delle altre attrezzature agricole spesso con la “formula” del cavallo di ritorno, che prevede
di dover pagare per farsi restituire il mezzo. Altro dato preoccupante sono le intromissioni della malavita nel sistema di distribuzione e trasporto dei prodotti, soprattutto ortofrutticoli e lo sfruttamento della manodopera clandestina. Quindi, bisogna subito mettere in atto risorse umane rafforzando gli organici dei carabinieri e della polizia municipale, per attuare un controllo del territorio , rafforzare l'attività investigativa istituendo nell'ambito della Direzione regionale antimafia, uno specifico servizio per combattere l'allarmante fenomeno. Chiediamo al presidente del Consiglio di Policoro di convocare un’assise aperta estesa a tutti i sindaci del Metapontino , alle forze dell'ordine, alle OO.SS. e a quelle di categoria ed insieme agli imprenditori colpiti da queste eventi delittuosi». provinciamt@luedi.it
Solidarietà di Cavallo alla Planitalia
La guardia resta alta ANCHE i senatori lucani del Pd, Carlo Chiurazzi, Filippo Bubbico e Maria Antezza, insieme al consigliere regionale Antonio Di Sanza, hanno incontrato venerdì il prefetto di Matera, Giovanni Francesco Monteleone, il questore di Matera, i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza, per manifestare la loro forte preoccupazione e per rappresentare quella degli operatori del mondo agricolo del Metapontino dopo l'ultimo episodio doloso ai danni dell'azienda agricola “Planitalia Srl” di Policoro. Questo episodio si inserisce in una catena di avvenimenti ai danni dei centri nevralgici di raccolta e di distribuzione della pregiata produzione agricola del Metapontino. Il settore potrebbe fortemente risentirne e con esso l'intera economia di un'area che poggia per gran parte la sua ricchezza sull'agricoltura. Il prefetto e i comandanti delle forze dell'ordine hanno assicurato un potenziamento delle attività di sorveglianza e una più specifica attività di indagine tesa ad assicurare al più presto alla giustizia i colpevoli degli atti criminosi, oltre ad una più forte azione di coordinamento tra gli operatori dei vari settori di polizia. I parlamentari sono rimasti soddisfatti dell'incontro, registrando che il problema non è affatto sottovalutato dai responsabili della sicurezza, ma anzi costituisce per loro negli ultimi tempi un'assoluta priorità tra le attività delittuose che si consumano nel territorio della provincia di Matera. «Si tratta -a parere dei senatori- in questa fase di confidare nell'azione de-
gli investigatori e di agevolarne il compito attraverso una più partecipe collaborazione da parte degli operatori del settore, delle organizzazioni di categoria agricole e delle istituzioni locali. Molto farà la mobilitazione di tutti, che già in queste ore si è manifestata, che dimostrerà ancora una volta il desiderio della comunità di rigettare ogni forma di convivenza che non sia ispirata ai principi della pace e della legalità». Solidarietà a Carmela Suriano, imprenditrice della Planitalia, è stata espressa anche da Vincenzo Cavallo della Fai-Cisl:, «L'agricoltura è la più grande industria del Metapontino e come tale, va salvaguardata, difesa e tutelata. Fatti delittuosi come quello avvenuto nei giorni scorsi ai danni della Planitalia, generano soltanto sfiducia nei confronti di coloro i quali con spirito di intrapresa, coraggio ed innovazione si misurano ogni giorno con le problematiche legate alla produzione e commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli di qualità. L'occupazione derivante dal settore primario -ha continuato Cavallo- è preponderante rispetto ad altre opportunità lavorative, quali quelle del settore industria, turismo ed artigianato. La forza lavoro sviluppata in agricoltura è pari a due milioni di giornate lavorative annue, in provincia di Matera. Non vorrei che questi attacchi finiscano per disincentivare l'attività agricola». Il leader provinciale della Fai, rivolge un appello alle istituzioni affinché si attivino tutti i percorsi a garanzia degli agricoltori, del cittadino, della legalità.
Al via la collaborazione commerciale con importanti cooperative del Ravennate
Ottanta produttori in formazione al Nord
I produttori metapontini a Faenza (Ra)
POLICORO - Non c'è solo la cronaca nera nell'orizzonte dell'ortofrutta metapontina, ma anche tanto spirito di innovazione e collaborazione commerciale.
Lo dimostra il recente tour di circa ottanta produttori del Metapontino a Faenza (Ra), che nei giorni scorsi hanno visitato le moderne centrali di condizionamento di ortofrutta
della cooperativa “Agrintesa”, principale struttura di riferimento del gruppo “Apo Conerpo”. Un viaggio di formazione e collaborazione commerciale, che sottolinea la voglia di ripresa dell'agricoltura locale e mostra uno slancio reattivo in risposta alla tremenda crisi del settore. «Azioni del genere -ha spiegato Giuseppe Benedetto, presidente della cooperativa “Campoverde” di Policoro, associato Apo Conerpo - vanno valorizzate per garantire continuità alle nostre imprese e guardare al futuro con ottimismo, nella certezza che le
collaborazioni e la concentrazione dell'offerta possano rappresentare la strada attraverso cui superare le difficoltà in cui si imbatte il comparto ortofrutticolo in questa fase particolare, che vede le abitudini del consumatore finale in continua evoluzione e soprattutto alla ricerca di sicurezza». «Questa sicurezza -ha puntualizzato Giovanni Orioli, direttore della Campoverde- può generarsi, però, solo attraverso l'elaborazione di dettagliati piani di assistenza tecnica agronomica e l'individuazione di procedure codificate e certificate di proces-
so lungo la filiera di produzione, al fine di garantire un reale sistema di qualità totale». Dagli operatori arriva, inoltre, un richiamo all'importanza strategica dei servizi di logistica, per velocizzare e ottimizzare tempi e costi di immissione dell'ortofrutta sul mercato nazionale ed estero. Non manca, infine, una richiesta di aiuto concreto alle istituzioni, cui si chiede una programmazione attenta programmazione commerciale: «Aggregare masse pianificando la produzione e qualificandola per filiera -spiegano dal direttivo di Campoverde- de-
ve essere l'obiettivo delle organizzazioni di produttori che operano nella fertile pianura metapontina, in una logica di mercato globale, nella quale la domanda continua ad essere sempre più concentrata e l'offerta, nonostante i tanti sforzi dei singoli operatori, continua e continuerà ad essere diffusa se non sarà accompagnata da un'azione politica forte a sostegno di una visibile debolezza superabile solo con una attenta programmazione regionale». Quasi a dire: «Noi facciamo il nostro, ma non lasciateci soli». Pino Suriano provinciamt@luedi.it
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Antonio Di Sanza critica aspramente le celebrazioni per il cinquantenario decise dal sindaco
«Policoro, non festa ma spreco» Il consigliere del Pd: «Iniziativa mistificatoria di Lopatriello» POLICORO - Per il sindaco Nicola Lopatriello è l'Evento con la “E” maiuscola. Per il consigliere regionale del Pd, Antonio Di Sanza, suo oppositore in consiglio comunale «è un'iniziativa mistificatoria. E' la festa di compleanno fine a sé stessa, da un miliardo di lire, che il Comune non si può permettere». Su questo i due rivali si sono beccati pesantemente in Consiglio. «Ho sostenuto - ha detto al Quotidiano Antonio Di Sanza - le ragioni dello spreco di un'iniziativa di questo tipo, perché di fronte ad un momento di crisi in cui versa l'Italia, la Basilicata, e non è esclusa, ovviamente Policoro, non è pensabile di immaginare un percorso di un anno di iniziative le più diverse attorno la celebrazione di un cinquantenario di una città importante come può essere quella di Policoro, però sembra esagerata, così com'è esagerata tutta la megalomania tipica lopatrielliana di mettere in piedi quasi a mò di “giubileo” un anno celebrativo per questo anniversario. I compleanni in famiglia si festeggiano a seconda delle disponibilità che si hanno. Si può immaginare di fare una torta soltanto o di fare una megafesta con cento amici, il problema è proporzionarlo in considerazione dei quattrini che si hanno a disposizione. Altrettanto l'idea di mascherare interventi di manutenzione ordinaria e di manutenzione della città, sotto l'emblema di questo cinquantenario, mi sembra davvero eccessivo. Ho altrettanto sostenuto così come nel passato avevo contestato il giro d'Italia e le Frecce tricolori, non per il loro portato, ma per l'effetto che questi eventi avrebbero potuto generare in questa comunità e di fatto non hanno generato alcun effetto di ritor-
Antonio Di Sanza
no positivo e stabilizzato nel tempo. Così come credo questo cinquantenario lungo un anno non potrà stabilizzare nulla di positivo e né come immagina il sindaco Lopatriello, l'aver marchiato una serie di iniziative, significa che queste di fatto sono finanziabili. Probabilmente il sindaco il sindaco Lopatriello ha visto un film sbagliato, ritenendo questa dimensione, quella locale e quella di una pubblica amministrazione, percettiva di risultati economici rivenienti da altri enti. Ho l'impressione che così non sia. E non è. Non è possibile. Ha preso un abbaglio». Ma quanto costano i festeggiamenti? «Mi dicono - ha continuato Di Sanza - che tutta la manovra si aggira intorno ai 500mila euro che sono un importo assolutamente altissimo per un evento, ripeto importante, ma che
credo debba essere dimensionato nella portata di un evento storico, decisivo, meritevole di sottolineatura, ma che si debba fermare a questa considerazione. Ho l'impressione che questa, come tutte le iniziative del Comune di Policoro da un anno a questa parte, sono tutte mistificatorie, di una scarsissima capacità di programmare da parte di questa amministrazione. Non abbiamo fatto molta opposizione in questo anno di legislatura, d'altra parte a che cosa dovevamo farla? Alle strisce pedonali ed al poco asfalto messo in mezzo alla strada? O come ha detto qualcuno al pozzo o al secchio messo in mezzo ad un rondò al II Piano di zona, con scarsissimo gusto estetico. Oggi denunciamo dopo un anno, questa incapacità a programmare che è un limite non da poco. Esaurito l'ultimo programma che è il Contratto di quartiere che ha il mio riferimento di Amministrazione quando ero sindaco con lo stesso Lopatriello nel secondo mandato, non credo ci siano cose ancora pendenti che possano trovare soddisfazione. Penso che ci si debba preoccupare di definire la piazza del lungomare e di mettere a disposizione della comunità il palazzetto dello sport. Non c'è questa capacità di mettere in ordine le questioni orinandole per priorità e per necessità, così come la capacità di saper programmare. Molti amministratori dicono: “vado da Guido (Viceconte, ndr) e chiedo i soldi”. Ma Guido - ha concluso sarcastico l'esponente del Pd - non rilascia assegni a seconda dell'amicizia. Senza progettazione nessun ente superiore potrà mai finanziare nulla». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
SCUOLABUS VECCHI E PERICOLOSI POLICORO - Nel consiglio comunale della discordia politica di qualche giorno fa, Di Sanza, dopo aver eccepito la questione del “caro cinquantenario” ha sollevato alcune priorità che a suo dire avrebbero dovuto avere il diritto di precedenza rispetto ai festeggiamenti per i cinque lustri dell'indipendenza del Comune da Montalbano Jonico. Tra queste quella relativa agli scuolabus municipali. “Mezzi vecchi e quindi pericolosi”. E' lo stesso esponente dell'opposizione a spiegarci meglio la questione. «Ho denunciato - un disagio più complessivo di questi mezzi. Nel senso che sono mezzi vecchi e che hanno bisogno di una costante manutenzione. Alcuni sono non revisionati. Poiché io credo che non bisogna aspettare un evento negativo o un incidente, per cui poi il fenomeno possa essere fatto emergere. Ricordiamo - ha continuato - che sono trasportati dei bambini e pertanto devono essere trasportati in condizioni di sicurezza. Ho detto al sindaco che non era mia intenzione drammatizzare su questa situazione, ma il mio intento era soltanto quello di segnalare un problema che già esisteva quando ero io alla giuda dell'Amministrazione (1997-2000, ndr). Quindi, la vetustà dei mezzi, non può che essersi acuita nel corso di questi anni. A questo punto, è giusto che si decida: o si va verso la direzione del ricambio graduale dei mezzi a disposizione, o si decida di privatizzare il servizio. Dell'una o dell'altra c'è bisogno che si assumi una decisione. Ecco perché l'idea “giubilare” dell'anniversario del cinquantenario, è assolutamente una cosa fuori luogo se si immagina che per quella stessa risorsa si poteva creare una condizione di maggiore qualità di un servizio qualificante che è un costo per la città. E' stato sottolineato un problema - ha concluso mi auguro che sappiano avere il tempo per provvedere anche a questo, piuttosto che immaginare feste e lazzi che non so quanto di utile lasceranno a questa comunità». p.l.
Appella (Unsic): «Agricoltori in difficoltà»
Montalbano Jonico
Contributi consortili Arrivano le diffide
Il Pdl scende in piazza
MONTALBANO JONICO - «E' di questi giorni il recapito di una missiva minacciosa del Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto agli agricoltori che sono inadempienti nel pagamento di contributi consortili, nella quale richiamando una Delibera di Consiglio, e precisamente la n. 2 del 4 marzo 2009, in cui si dice che la Ditta inadempiente dovrà, per avere la fornitura, non solo dimostrare di essere in regola con il pagamento dei contributi consortili del 2008, ma dovrà pagare anche anticipatamente la fornitura a prenotazione del 2009». A denunciare quest’ennesima mannaia sulle teste degli agricoltori jonici è Rocco Mario Appella, presidente provinciale dell’Unione nazionale sindacale imprenditori e coltivatori. Nel precisare che molte di queste aziende, avendo difficoltà di liquidità immediata, hanno già
avanzato richiesta di rateizzazione allo stesso Consorzio, spiega Appella, senza peraltro avere risposta, «viene spontaneo chiedersi se queste richieste il Consiglio li legge o meglio ne è a conoscenza e se gli stessi componenti del Consiglio, utenti a loro volta, sono in regola con i pagamenti consortili e se anche loro si sono accorti della crisi finanziaria, ancora più pesante per chi opera nel mondo agricolo oggetto da anni di una crisi perenne legata a tutta una serie di fattori esterni. Pertanto, all'assessore regionale e al presidente del Consorzio suggerirei di intervenire mettendo in atto gli atti dovuti per concedere dilazioni di pagamento ai consociati che ne faranno richiesta anche per periodi successivi a quelli già concessi per le annualità precedenti. Infine, all'assessore regionale esterno: i proclami e i meriti reclamati, anche per
atti già consumati servono a ben poco e di fronte a una situazione grave, come quella che attanaglia il mondo agricolo, sono i fatti e i tempi celeri degli interventi che possono o meno decretare il salvataggio di qualche azienda, e lo stesso assessorato si dovrebbe preoccupare di far partire le misure del Psr 2007/2013 che potrebbero dare un'altra boccata di ossigeno agli operatori agricoli».
Policoro Giuseppe Giordano rappresentante del settore metalmeccanico
Un sindacalista jonico nella Fiat Sata POLICORO - L'Ugl (Unione generale lavoratori) rafforza la sua presenza sul territorio lucano e all'interno della più grande azienda italiana: la Fiat. Infatti da qualche giorno la segretaria generale nazionale, Renata Polverini, ha nominato il neo rappresentante del sindacato, settore metalmeccanico, all'interno della Fiat Sata di Melfi. Si tratta del policorese Giuseppe Giordano, da anni ormai dipendente dello stabilimento lucano della famiglia Agnelli. La sua nomina è stata sponso-
rizzata anche dall'avvocato Giuseppe Labriola. Infatti, Giordano ha in passato ricoperto anche altri incarichi sindacali e dunque la sua esperienza è stata il valore aggiunto per rappresentare nel migliori dei modi le maestranze del settore metalmeccanico, tra i più forti in Italia, e che in questo periodo di recessione sconta più di tutti i disagi sociali che ne derivano. Gli operai, infatti, sono coloro che risentono maggiormente della crisi poiché il loro salario fisso è fortemente condi-
Montalbano Jonico
Rocco Mario Appella
zionato da un lato dai prezzi, che con l'introduzione della moneta unica hanno subito un'impennata, e dall'altro dal rischio di una contrazione delle vendite del settore delle auto che rischia, come per giunta è già capitato anche alla Sata di Melfi, di mandare in cassa integrazione i lavoratori. A tutto ciò, ma questo solo nel Metapontino e per i pendolari della zona, alle preoccupazioni di carattere nazionale si sommano anche altre vicissitudini. A partire dai trasporti, vera piaga per chi
viaggia, e delle infrastrutture carenti, che portano gli operai a raggiungere la città di Melfi dopo più di tre ore a corsa, prima di mettersi a lavoro. E poi ancora il problema del precariato e dei turni, quest'ultimo in parte risolto, che rendono la vita veramente difficile ai tanti lavoratori della fascia jonica. Giordano avrà un compito arduo e cercherà di dare delle risposte rassicuranti sul fronte vertenze ai suoi iscritti e a tutti i lavoratori più in generale. Gabriele Elia
MONTALBANO JONICO Oggi due appuntamenti importanti per il centrodestra di Montalbano Jonico: alle ore 17, presso la sala dell'ex sede di An (Via Firenze n.4) ci sarà la presentazione del libro di Fabrizio Tatarella, giovane studioso della Destra e dirigente nazionale di Azione Giovani, “La Fiaccola Tricolore. Antologia della giovane destra italiana dal dopoguerra ad oggi”. La manifestazione è promossa dal circolo “Marzio Tremaglia” di Azione Giovani. Il recensore del libro sarà il professor Franco De Nittis, docente di Filosofia e Storia presso i licei, interverranno anche Ivano Prisco, presidente del circolo di Ag di Montalbano Jonico ed Antonio Latorre, presidente provinciale di AG di Matera. In serata (ore 20.30), in piazza Risorgimento, ci sarà la presentazione alla città del Popolo della Libertà. Interve-
ranno: Vincenzo De Vincenzis, vicesindaco di Montalbano, Leonardo Giordano, sindaco di Montalbano, il consigliere provinciale Sabatino Casulli, Giuseppe Labriola, il senatore Cosimo Latronico e l’omologo Egidio Digilio. Saranno presenti anche numerosi amministratori di Montalbano e dirigenti locali. La manifestazione ha lo scopo di illustrare alla cittadina jonica gli orientamenti politici e programmatici sortiti dal congresso fondativo del Pdl. «Berlusconi -si legge in una nota dell’organizzazione- ha chiuso il congresso rivolgendosi ai delegati con queste parole: “Andate e siate missionari di LIbertà”». «L'incontro rappresenta l'inizio di questa missione», ha dichiarato il giovane Ivano Prisco che, insieme alla giovane Rosa Giordano, presenterà gli oratori durante la serata. provinciamt@luedi.it
Sport 39
Domenica 5 aprile 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Il tecnico: «Rispettiamo la situazione che non è facile»
«C’è ancora tempo per Juve-Inter»
Mourinho si intristisce per la sorte di Adriano
Ranieri pensa al Chievo e a Nedved
APPIANO GENTILE Adriano non ha perso l’aereo. Ha invece perso il treno, l’ultimo che poteva consentirgli di essere recuperato e tornare quel grande giocatore che Massimo Moratti e l’Inter erano ancora convinti di avere. E per capire che il suo mancato ritorno stavolta è qualcosa di più di una marachella disciplinare basta guardare il volto di Josè Mourinho, il tecnico che voleva riportare in alto l’Imperatore e che, dopo alterne vicissitudini, credeva di esserci riuscito. «In questo momento, tutti hanno capito che non è una situazione facile – dice l’allenatore portoghese senza nascondere nulla del suo stato d’animo -. Credo che la cosa migliore che possiamo fare, tutti, sia rispettare la situazione. Questo non è uno scherzo, non è indisciplina, non è voglia di complicare le cose a lui stesso e alla società. Non è questo, ma molto di più». Il brasiliano ovviamente non è sparito. In Italia tornerà nei primi giorni della prossima settimana. E solo allora si potrà forse capire quale sarà il suo futuro che sarà molto probabilmente lontano dall’Inter: tornare a giocare in Brasile o in un campionato con meno stress di quello italiano. Il problema è il costo del suo cartellino e dell’ingaggio. Ma Mourinho lascia intendere che quello del giocatore-Adriano è un problema che verrà dopo. Adesso quello che importa è l’Adriano-uomo. “Sono triste – aggiunge – è meglio non parlare. In questo momento
Adriano è la cosa più importante». Perchè per Mourinho, che ha provato a capire i problemi profondi del giocatore (anche se ha sempre negato di aver tentato di assumere un ruolo paterno), «il problema va molto più lonta-
no di quanto potrebbe essere per l’Inter fare senza il suo attaccante». In fondo, la circostanza potrebbe giovare a gente come Cruz, Mancini, Crespo e Obinna e sicuramente a Balotelli che adesso ha un posto da titolare quasi
garantito. Ora bisognerà vedere come la società e il giocatore risolveranno il loro rapporto, ma quello che appare certo è che per la tormentata storia di Adriano all’Inter sia stata scritta la parola fine. Ma se quella di Adriano è di gran lunga la più grossa, sicuramente non è l’unica spina per il tecnico portoghese dell’Inter. Grandi manovre di procuratori, mercato sempre aperto, quel 'calcio di oggì che Mourinho dice di non temere. Ma qualche breccia la scavano se è vero che Ibrahimovic e Maicon non sarebbero considerati 'incedibilì. «Questa è la voce – commenta Mourinho – io non lo so se è vero. Un allenatore non è la persona più importante della società che è invece decisiva nelle grandi decisioni. In generale – aggiunge – i grandi club non lasciano partire i big se non a condizioni incredibili. E la nostra posizione, secondo me, è questa. Ma ripeto, sono condizioni quasi pazzesche». Domani intanto si va a Udine sperando che i bianconeri siano distratti dalla sfida di Uefa che li attende. Mourinho deve fare a meno di Maicon e comincerà a sperimentare come sostituirlo: le soluzioni sono due, Zanetti terzino (come nella sua nazionale) o Santon a destra sul suo piede naturale. E a sinistra Chivu o magari lo scalpitante Maxwell. «Udine e poi Palermo – ricorda Mourinho – Se faremo i risultati che vogliamo, poi con la Juve sarà più facile perchè si potrebbe giocare per due risultati su tre».
Vinovo «Ci devono essere tutte le condizioni favorevoli per battere l’Inter. Ma adesso è riduttivo pensare solo a questa partita: se battiamo l’Inter è perdiamo le altre otto, credete che i nostri tifosi saranno contenti?». Basta iniziare dalla conclusione della conferenza stampa per comprendere il pensiero di Claudio Ranieri. La mente corre già alla gara in programma tra due settimane contro l'Inter, ma di fronte ci sono ancora due impegni importanti, il primo dei quali domani contro il Chievo, una squadra che «sta giocando bene, molto compatta». Ricorda Ranieri: «Già ci diedero del filo da torcere all’andata». E sul rischio che dopo le soste la Juve faccia sempre un pò di fatica, il ct ha osservato: «Affrontiamo una squadra in forma, ma è un rischio per noi come lo è per loro. Ci siamo fermate tutte due. Di Carlo ha sicuramente meno nazionali, ma la qualità tra le due squadre è diversa». Juve che recupera qualche giocatore, ma che deve fare a meno di due pedine fondamentali: «Non ho convocato Legrottaglie e Zanetti, stanno bene ma con una settimana di lavoro in più staranno ancora meglio. Camoranesi invece è disponibile, ma valuterò». Come valuterà se schierare Iaquinta dal primo minuto. L’attaccante calabrese è in buona forma ma viene dal doppio impegno con la nazionale: «Normalmente è meglio sfruttare il buon periodo di un giocatore -ha aggiunto Ranieri- ma le ultime decisioni le prenderò stasera. Iaquinta ci ha fatto vedere quel-
Ranieri
lo che è capace di fare. Tutti gli vogliamo bene, perchè è uno genuino, non ci sta a perdere ed è uno con il dna da Juventus. Io l’avrei sempre voluto al 100%». Sembra al 100% anche Pavel Nedved. Per lui Ranieri ha pensato anche a nuove soluzioni tattiche per fargli cambiare idea sul ritiro a fine stagione: «Farlo giocare al centro è una soluzione possibile quando hai a disposizione pochi giocatori per lavorare. Chissà che con questa nuova opportunità non ci ripensi. Gli metto qualche esca per farlo riflettere. Anche in campo internazionale si è sempre sacrificato per la squadra e per l'allenatore: è un giocatore che ammiro tantissimo lui lo sa, e se questo potesse aiutarlo a decidere sarei contento». A proposito di prossima stagione: «Mi chiedete se mi piace Diego? Sapete che non ho un sistema base, quando l’ho cambiato la squadra si è sempre mossa bene. In base ai giocatori si può costruire un sistema».
L’ANGOLO DELLA B I NUMERI DEL CAMPIONATO Risultati ASCOLI-PISA 1-0 Marcatori: 19´ Sommese AVELLINO-ANCONA 3-0 Marcatori: 11´ De Zerbi; 14´ De Zerbi; 54´ Sforzini BARI-PARMA 0-2 Marcatori: 15´ Vantaggiato; 27´ Paloschi CITTADELLA-SASSUOLO 1-1 Marcatori: 56´ Zampagna (Sas); 61´ Pesoli (Cit) EMPOLI-FROSINONE 1-1 Marcatori: 27´ Tavares (Fro); 88´ Busce' (Emp) LIVORNO-VICENZA 1-1 Marcatori: 80´ Diamanti (Liv); 95´ rig. Margiotta (Vic) MANTOVA-ALBINOLEFFE 1-0 Marcatori: 55´ D'Aversa MODENA-GROSSETO 1-1 Marcatori: 31´ Federici (Gro); 71´ Troiano (Mod) PIACENZA-BRESCIA 2-2 Marcatori: 28´ Tognozzi (Bre); 44´ Moscardelli (Pia); 84´ Caracciolo (Bre); 87´ Ferraro (Pia) SALERNITANA-TREVISO 2-2 Marcatori: 10´ Foti (Tre); 13´ Scarpa (Sal); 85´ rig. Quadrini (Tre); 91´ Di Napoli (Sal) TRIESTINA-RIMINI 4-0 Marcatori: 16´ rig. Granoche; 28´ Antonelli; 50´ Granoche; 71´ rig. Della Rocca
Classifica Bari 63; Parma 62; Livorno 55; Triestina 52; Brescia 52; Sassuolo 51; AlbinoLeffe 51;Empoli 51;Grosseto47; Ascoli46; Piacenza45;Vicenza 43;Pisa42; Ancona 41; Mantova 41; Rimini 40; Cittadella 39; Frosinone39; Salernitana 37; Modena 33; Treviso 31; Avellino 31
Prossimo turno 10/04/2009 AlbinoLeffe-Cittadella; Ancona-Bari; Brescia-Avellino; Frosinone-Modena; Grosseto-Empoli; Parma-Ascoli; Pisa-Mantova; Rimini-Salernitana; Sassuolo-Piacenza; Treviso-Livorno; Vicenza-Triestina
I pugliesi sempre primi. Frena il Livorno. Colpo dell’Avellino
Il Parma passa a Bari IL BARI INCIAMPA al «San Nicola» nel match clou contro il Parma. I ducali di Guidolin vincono 2-0 e rosicchiano tre punti alla squadra di Antonio Conte che rimane leader in graduatoria ma con una sola lunghezza di vantaggio sugli emiliani. Parma in vantaggio al minuto 15 con una violenta conclusione dentro l’area pugliese dell’ex di turno, Vantaggiato. I ducali di Guidolin trovavano il raddoppio al 26' con il gol dell’attaccante ex Milan Paloschi. Il Livorno si fa raggiunge in extremis dal Vicenza e manca l’occasione di risalire verso la vetta della classifica. Splendida partita a Piacenza dove si chiude sul 2-2 il match con il Brescia. Prosegue il buon rendimento dell’Ascoli di Franco Colomba che supera di misura il Pisa e compie un ulteriore passo in avanti. Al 19' i bianconeri di Sommese avanti con il gol di Sommese che riusciva a trovare il varco giusto nella difesa pisana. Successo preziosissimo per l’Avellino che al Partenio rifila tre reti all’Ancona. Partenza sprint degli irpini di Campilongo in un quarto d’ora segnavano due reti. Le firme entrambe dell’attaccante De Zerbi. Nella ripresa la squadra di Monaco cercava di reagire ma al 9' arrivava il tris dei biancoverdi con Sforzini. Botta e risposta fra Cittadella e Sassuolo che chiudono sull'1-1. Identico score fra Modena e Grosseto. I toscani di Gustinetti si portavano avanti al 30' con il gol di Federici, che correggeva di testa una punizione dalla destra. Al 26' gli
emiliani trovano la rete del pareggio con Troiano. Toscani in dieci per l’espulsione di Consonni al 22' della ripresa. La Salernitana acciuffa in extremis il pareggio interno contro il pericolante Treviso. All’Arechi, i veneti di Gotti sbloccavano il punteggio al minuto 10 con il giovane attaccante Foti ma i campani di castori non tardavano a reagire e tre minuti dopo Scarpa. Al 40' i veneti segnavano la seconda rete con Quadrini che su calcio di rigore spiazzava Berni. Nel primo minuto di recupero la squadra di Castori acciuffava il pareggio con il bomber Di Napoli. Poker della Triestina che al «Rocco» riflla quattro reti al malcapitato Rimini. Gara vibrante ma contrassegnata da molto nervosismo e gran lavoro per il direttore di gara costretto più volte e sventolare il cartellino rosso. Al 16' la squadra alabardata di Maran sbloccava lo 0-0 con Granoche che dal dischetto trasformava il penalty concesso per fallo di Catacchini (espulso). I romagnoli, in dieci uomini, soffrivano il pressing della Triestina che al 27' trovava il raddoppio con un gran tiro di Antonelli. Al 38' Rimini in nove per l'espulsione del portiere Pugliesi (fallo in piena area). L'arbitro decretava il penalty che Granoche si faceva respingere dal secondo portiere dei romagnoli, Agliardi. Nella ripresa, al 4', Granoche si riscattava dal rigore fallito e di testa infilava il portiere avversario. Della Rocca chiudeva il match trasformando un calcio di rigore.
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40 Sport
Domenica 5 aprile 2009
I lucani cercano un risultato di prestigio
Il tecnico Arleo tiene alta la tensione per la sfida alla Cavese
Potenza, c’è una big «Gioca al calcio, ma possiamo batterla» Dei metelliani ricordi felici per l’allenatore L’ULTIMA volta che è passata al Viviani la Cavese ha lasciato le macerie. Era il 31 ottobre 2004 e all’ottava giornata di quel campionato di C2 la squadra guidata in panchina dal duo Campilongo – Pidone schiantò il Potenza di Giacomarro con le reti di Tatomir e Scichilone. Al ritorno sulla panchina rossoblu non c’era più il siciliano ma Dario Bonetti, che riusci’ a lasciare indenne lo stadio campano (fini’ 0-0) nonostante la contemporanea presenza nell’undici potentino della famigerata coppia straniera Tamandi – Olufemi. Decisiva la parata di Rino Iuliano su un rigore telefonato di Max Scichilone, ma va segnalata la presenza in campo di Schetter, Alfano e Cipriani, che ci saranno anche oggi. Quella squadra, dopo un campionato condotto in testa per lunghi periodi, ce-
dette il passo per la promozione diretta al Manfredonia e perse sfortunatamente anche la finale playoff contro il Gela. Gli aquilotti centrarono la C1 nella stagione successiva, ma stavolta nel girone B. Ma a vantare precedenti positivi contro la Cavese è Pasquale Arleo, che alla guida del Melfi nella stagione 1995-’96 (Campionato Nazionale Dilettanti) prese ai campani quattro punti su sei. L’andata al “Simonetta Lamberti” vedeva i gialloverdi sotto per 2-0 all’intervallo, ma nella ripresa la formazione lucana rimontò fino al 2-2 sfiorando anche la vittoria e uscendo tra gli applausi dello sportivissimo pubblico di casa. Al ritorno il Melfi vinse 2-1 raggiungendo in quella domenica la vetta della classifica in una stagione, comunque strepitosa, conclusa poi al terzo posto.
Negli ultimi anni mai ko al Viviani
UN ARBITRO “PORTA PUNTI” Quattro precedenti, quattro vittorie E’ AUTORIZZATO ogni tipo di scongiuro, ma il Potenza con il signor Omar Magno dalla sezione Aia di Catania fin’ora è andato a nozze. Il 33enne fischietto siciliano – alla quarta stagione in Lega Pro – ha diretto già quattro volte i rossoblu al Viviani, che con lui hanno sempre vinto. L’ultimo precedente risale al 14 dicembre scorso, il successo per 1-0 sul Taranto firmato Cozzolino. Dalle statistiche appare un direttore di gara non eccessivamente severo: dal 2006 sono quaranta le sue presenze tra Prima e Seconda Divisione, soltanto sette i rigori assegnati, quattordici le espulsioni. La metà delle volte le gare sono terminate con il successo della squadra di casa, 30% di segni X e 20% di vittorie esterne. I precedenti col Potenza: 22-10-2006 C2 Potenza – Rende 2-1 26-08-2007 C1 Potenza – Pescara 4-0 20-01-2008 C1 Potenza – Juve Stabia 2-1 14-12-2008 1a Div. Potenza – Taranto 1-0
AL POTENZA SERVE solo la continuità. Certamente non prescindendo da quella che è l'idea di fondo che anima la vigilia della sfida alla Cavese. “Al Viviani dobbiamo fare dodici punti”. Significherebbe vincere le quattro gare che restano. Perché Pasquale Arleo ha una sua idea: “Non possiamo permetterci di guardare in faccia nessun avversario”. Poca importanza, quindi, che di fronte ci sia il Marcianise o la Cavese di oggi. Signora squadra quella di Camplone, tecnico per il quale Arleo ha parole importanti e che sintetizzano il pensiero comune sui salernitani, etichettabili come una big del campionato. «La differenza tra loro e la squadra capolista del campionato, il Crotone, sta tutta in quell’ultimo minuto dello scontro diretto, quando i calabresi vinsero a tempo scaduto. Togliete due punti a loro e aggiungetene uno alla squadra di Camplone e vedete che la Cavese è a un punto dalla promozione diretta in serie B. Posizione, peraltro, ampiamente meritata». Non si può dare torto al tecnico del Potenza che comunque ha il gravoso compito di non specchiarsi nei meriti altrui, ma di guardare in casa propria, cercando di ottenere il massimo in termini soprattutto di risultato finale. «E’ chiaro che il nostro primo obiettivo è quello di fare una striscia di risultati importante, che ci consenta di recuperare quante più posizioni possibili in una griglia play out», afferma il tecnico con il pensiero larvatamente diretto all’ennesimo deferimento che ha subito il Pescara (per il mancato pagamento di alcune spettanze al giocatore Cappai - anche se si tratta di responsabilità ascrivibili alla precedente gestione societaria, per responsabilità diretta è stata chiamata in causa anche l’attuale, con il rischio di penalizzazioni in classifica, ndr), avversaria che il Potena ha nel mirino. Ma prima di arrivare a un “regolamento di conti” con gli abruzzesi che dovranno giocare il 3 maggio al Viviani, il pensiero non può non essere rivolto alla sfida
odierna, contro una big del campionato. Al Potenza andò bene contro il Crotone e, genericamente, gli stimoli che forniscono partite del genere sono di quelli che permettono anche di realizzare delle imprese impronosticabili.
Il Poetnza quindi ci prova, anche perchè Arleo, in maniera quasi ossessiva ha visionato e rivisionato non meno di dieci partite dei salernitani: li conosce a memoria e sa come batterli, ma non potrà prescindere da un dato oggettivo: «Servirà un
Cantoro
Berretti
Formazione fatta Solo Cantoro in dubbio PASQUALE Arleo non vuole dare punti di riferimento certi al suo avversario, sia dal punto di vista delle scelte tattiche, sia da quello del modulo da mettere in campo, nonostante sia tutto abbastanza scontato. Nella rifinitura di ieri mattina, Lucas Cantoro, che con il suo gol domenica scorsa ha regalato il pareggio di Sorrento, ha lavorato a scartamento ridotto e senza gli scarpini da calciatore. Ha un affaticamento muscolare che ha imposto prudenza. L’argentino sosterrà in mattinata il provino decisivo, ma la sensazione è che giocherà dall’inizio in un tridente che prevederà Nolè ( e non Cozzolino) sull’out di sinistra, e nel mezzo Berretti. Arleo è stato eloquente quando ha detto “mi serve un giocatore che faccia a sportellate con la difesa, che colpisca il pallone di testa e dia possibilità ai compagni di arrivare dallle retrovie nello spazio”. Oltretutto, avendo recuperato anche brillantezza fisica, Berretti ha disputato un’ottima partita a Sorrento e merita una riconferma.
Il pacchetto di difesa, nonostante il rientro di Patarini, rimarrà quello di sette giorni fa. Dei a destra, Cuomo e Di Bella in mezzo, Lolaico a sinistra: dopo tutto è la difesa titolare del Potenza. Quella che proteggerà Tesoniero, alla terza partita da titolare in rossoblù. Riguardo il settore nevralgico del campo, l’assenza di Sabatino è assai pesante. Lo sostituirà Suppa, che già a Sorrento, appena entrato, fece molto bene dal punto di vista tattico. Evidentemente, però, i due hanno caratteristiche di gioco assai diverse e quindi imporranno un cambiamento al tipo di impostazione che Arleo darà alla squadra. In questo centrocampo a tre, Mangiapane sarà l’elemeto che giocherà più a ridosso dei tre di attacco, Cammarota quello che, invece, potrebbe agire davanti alla difesa in coppia con Suppa. Non va scartata però l’ipotesi di vederequest’ultimo davanti alla difesa, con quattro centrocampisti (a quel punto Sarno - e non Cantoro - con Nolè sugli esterni) a supportare Berretti.
grande Potenza, molta attenzione e grande pressing in tutte le zone del campo. certo, non possiamo sottacere che senza Sabatino perdiamo un punto di riferimento importante, ma confido nella buona vena di un Suppa che a Sorrento mi ha fatto davvero una ottima impressione. Ma non fatemi dire altro, nè sul modulo, nè sulle scelte tecniche. Dico soltanto che abbiamo preparato la partita bene, con attenzione, provando diverse soluzioni e anche diversi moduli, oltretutto perchè abbiamo potuto lavorare con il morale decisamente buono e alto». Una nota negativa della giornata sargà certamente la mancanza del pubblico di fede ospite. Arleo dice: «Sarebbe stato bello vedere lo spettacolo che due tifoserie da sempre hanno saputo offrire. E’ davvero un peccato che non sarà così, ma egoisticamente dico anche che per noi è un vantaggio sapere che la nostra gente si stringerà attorno al Potenza per spingerci a un risultato importante». Aggiungiamo, in una gara che, come dice anche lo stesso allenatore “si annuncia come spettacolare perchè entrambe le concorrenti giocano al calcio”. Ed in effetti la Cavese verrà al Viviani a fare la partita, il Potenza potrebbe attendere, come accaduto con la Juve Stabia (magari in parità numerica, questa volta), per poi trovare il guizzo giusto. E’ però sacrosanto credere che ci voglia molta prudenza e nessuna scriteriatezza, dal momento che un passo falso in casa, peggio, uno scivolone, a questo punto della stagione potrebbe essere deleterio. Ecco perchè il “criterio” della continuità del risultato potrebbe fare comodo, e non poco, alla truppa potentina. Ci vorrà grande determinazione e la cinicità ultima che ha portato bene con le Vespe e il Sorrento. Un orecchio sarà anche teso altrove, sugli altri campi, fermo restando che il principale obiettivo deve essere concentrarsi su se stessi. Il peggior nemico dei rossoblù sono proprio se stessi. Alfonso Pecoraro
Sport 41
Domenica 5 aprile 2009
TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA
Tranne Marruocco, tutti a disposizione dell’allenatore
Camplone può scegliere CAVA DE' TIRRENI. S'è rintanato Camplone, ha rinchiuso la Cavese nel deserto del Lamberti ordinando la chiusura dei cancelli. Perché la rifinitura è sacra per l'allenatore pescarese: è l'unica seduta in cui fornisce indicazioni concrete, è l'unico allenamento in cui lascia intuire le proprie intenzioni. E per tenerle nascoste ed agire di pre-tattica c'è un solo modo: lavorare a porte chiuse. L'emergenza è rientrata grazie alla rinnovata disponibilità di Farina, Nocerino ed Alfano e di scontato - rispetto a domenica scorsa c'è veramente poco. I panchinari hanno battuto il Gallipoli e recriminano giustamente spazio, quelli che ritornano non hanno chiaramente intenzione di perdere il posto e nascono di conseguenza “diatribe” in ogni zona del campo. In difesa innanzitutto: Cipriani ha risolto la gara col Gallipoli e vorrebbe trovare continuità, ma il rientro da squalifica di Farina partori-
sce il primo grande rebus di giornata. Stesso discorso per Lacrimini: s'è fatto in quattro domenica scorsa, è uscito stremato dal campo,desidererebbe mettere altra benzina nelle gambe per lo sprint finale, ma ha davanti a sé la sagoma di capitan Nocerino, uno che difficilmente può essere escluso dall'undici di parten-
za. Anche a centrocampo l'abbondanza si trasforma in “problema”: il “motore” Alfano è di nuovo arruolabile, ma far giocare lui significherebbe snaturare l'assetto partorito dall'emergenza. Per concludere l'attacco: Aquino ha ritrovato condizione e smalto dopo l'infortunio, Romeo non avverte più fastidi al ginoc-
chio, Frezza e Tarantino, che domenica scorsa hanno agito per vie laterali, chiedono considerazione anche adesso che dall'emergenza si è passati all'abbondanza. Non può soddisfare di certo tutti Andrea Camplone, che dovrà valutare e poi “scremare” senza generare musi lunghi attraverso le sue scelte. Prevale quin-
di una sorta di “par condicio”: due rientranti vanno in campo, altri due in panchina perché non venga ridimensionato l'ottimo lavoro compiuto prima del derby col Sorrento ed allo stesso tempo venga premiata almeno in parte la ferocia e l'autorità delle cosiddette seconde linee. Si tratta di sensazioni, non di indica-
zioni chiare che Camplone ha evitato di fornire blindando la rifinitura. I due rientranti che ritroveranno una maglia da titolare sono Farina e Nocerino, quelli che si accomoderanno in panchina sono invece Alfano e Romeo. Camplone vuole un centrocampo di corsa e qualità e dovrebbe per questo confermare Antonio Schetter sulla linea mediana, a supporto di Favasuli e del metronomo Anaclerio. Verso la conferma anche il 43-3 con Aquino terminale centrale, Bernardo dirottato a sinistra e Frezza sul versante opposto, avanzato di molti metri rispetto alla posizione usuale di terzino destro. Così da trasformare, in fase di non possesso palla, il 4-3-3 in 4-42 grazie alla duttilità dello stesso Schetter. Tra i pali ancora Petrocco (ha avuto problemi muscolari in settimana, ma si è ripreso in extremis) per sostituire lo squalificato Marruocco. Filippo Zenna
Il punto di forza dei salernitani
Tra i blufoncè torna il centravanti che punge
Un organico senza debolezze
Aquino non si fida
Schetter in azione
CAVA DE' TIRRENI. Ed ora chi esce dall'undici titolare? Esce allo scoperto l'abbondanza della Cavese, ad una settimana esatta dall'opposta emergenza di uomini scontata contro il Gallipoli. Beh, ad onor del vero sconto non c'è stato. La squadra di Camplone s'è imposta sulla capolista facendo valere le qualità residenti in panca, le stesse che da tempo aspettavano un'occasione importante per potersi ritagliare una propria fetta di gloria. Così è stato per Frezza, ritrovatosi nel bel mezzo del terzetto d'attacco con Antonino Schetter arretrato sulla linea del centrocampo complice la contemporanea assenza di Alfano. Attacco rivoluzionato per due terzi domenica scorsa (Romeo fuori causa, dentro Bernardo), centrocampo a passo con il tema di giornata senza dimenticare gli spunti interessanti del pacchetto arretrato: Fuori Farina, fuori Nocerino, fuori anche Marruocco per la difesa dei pali. Un problema? Proprio no, dentro Cipriani (match winner alla terza presenza in campionato) dentro Petrocco che ha dato sicurezza al reparto. Dunque non è un caso che la Cavese sia così in alto. Perché soltanto con la forza dei nervi la corazzata Gallipoli non sarebbe stata abbattuta e defraudata del primato in graduatoria. L'organico ge-
stito da Andrea Camplone ha una forza strepitosa, valori tecnici eccezionali, per nulla inferiori a quelli delle potenze Gallipoli e Benevento, né tantomeno all'elevato tasso qualitativo in dote agli organici di Crotone ed Arezzo. Sei titolari fuori dai giochi domenica scorsa e nemmeno un lieve sentore di ridimensionamento è stato avvertito perché chi finora era restato in panchina ha dimostrato di essere all'altezza della situazione, di non temere il confronto, di avere malizia ed autorità. Autorità ed anche competitività all'interno dell'organico. Camplone d'ora in poi avrà il suo bel da fare per scegliere attentamente le sue carte da gioco. Il mazzo è imponente e di qualità. Dunque si fa presto a scandire il quesito della settimana: ed ora a chi tocca? Già perché intanto domenica contro il Potenza torneranno disponibili in molti. Tornerà Alfano, rientrerà Tarantino, stesso discorso per Farina. Saranno di nuovo loro le prime firme della Cavese oppure il tecnico ha in mente un ulteriore banco di prova per gli “impenitenti” panchinari? Ciò che rincuora è la straordinario spirito di sacrifico emerso domenica scorsa. Lo stesso che ha indotto Camplone a riflessioni tecniche importanti. Andrea Buonaiuto
CAVA DE' TIRRENI. Ritorna titolare e si ricarica l'attacco sulle spalle senza alcun timore d'esser schiacciato dalla tosta retroguardia del Potenza. Lui è una “zanzara” atipica, geneticamente modificata, resistente a tutto: ogni volta che è stato colpito ha trovato la forza di rialzarsi, riprendersi e tornare più forte di prima. Ecco perché non ha paura nonostante abbia da poco metabolizzato due settimane di terapie a Cesenatico per curare un'elongazione al polpaccio: col Gallipoli ha soltanto carburato per mezz'ora, col Potenza indosserà nuovamente una maglia da titolare. E, senza Sorrentino (stagione finita) e Romeo (infiammazione al ginocchio e disponibilità eventualmente limitata alla panchina), gli toccherà pure avanzare il proprio raggio d'azione, fungere da riferimento centrale dell'attacco, fare ciò che non è, ma che gli riesce così bene. Ritorna Giuseppe Aquino e con lui la Cavese “antica”, priva di un ariete di ruolo, ma poggiata sulla rapidità e sulla qualità di Aquino: “Non sono una prima punta ammette il centravanti di origini tedesche - Amo partire da lontano, ma tutte le volte che sono stato chiamato a recitare il ruolo di attaccante puro non mi sono fatto trovare impreparato”. Questione mentale più che attitudinale: “Quando si è innamorati del pallone e predisposti al sacrificio nulla è impossibile. Basta calarsi in una nuova dimensione ed applicare con tenacia ciò che l'allenatore richiede”. Paradossalmente l'emergenza offensiva potrebbe trasformarsi in vantaggio perché - confessa Aquino - “fatta eccezione per la sfida col Gallipoli, abbiamo giocato male nei quattro derby consecutivi vincendone tre (Marcianise, Paganese, Juve Stabia) immeritatamente. La fortuna ci ha assistito, ma il gioco non è stato brillante come nel girone d'andata. Ed allora ritornando alle vecchie alchimie potrebbe riemergere la Cavese vincente e convincente.
L’unica differenza tra noi e il Potenza è la classifica Sarà una battaglia Senza un ariete di ruolo dovremo per forza di cose velocizzare la manovra, vivere di scambi stretti e rapidi, attaccare con costanza la profondità: provare insomma a renderci pericolosi ricorrendo a soluzioni diverse”. Provando, appunto, senza esserne sicuri perché di fronte ci saranno il Potenza ed una serie di insidiosi ostacoli correlati: “L'unica differenza tra noi e la formazione rossoblù è la classifica” spiega con eccessiva modestia Aquino, motivando poi il suo teorema sorprendente: “Il Potenza è partito con l'handicap della
penalizzazione, ha incontrato enormi difficoltà nel girone d'andata, sembrava spacciato e destinato alla retrocessione diretta. Ed invece si è ripreso, ha tirato fuori un orgoglio incredibile rimettendosi in corsa per la salvezza. Ciò significa che è una squadra viva, che non teme nessun avversario, che è disposta a fare la guerra pur di preservare la categoria. E poi - aggiunge Aquino - tra le mura amiche raramente lascia punti agli avversari, soprattutto nell'ultimo periodo: ha battuto la capolista Crotone, ha vinto lo scontro
diretto con la Juve Stabia, ha dimostrato una organizzazione tattica esemplare ed una tenuta difensiva strepitosa. Per finire, nonostante la classifica deficitaria, ha anche discrete individualità come Sarno, Cozzolino e Berretti ed ha il vantaggio ambientale da sfruttare. Il Viviani è uno stadio molto caloroso e noi non potremo godere del sostegno dei nostri tifosi. Ecco perché penso che l'unica differenza sia la classifica: una volta scesi in campo sarà battaglia autentica e non avrà importanza il grosso gap di punti che ci separa. Se affrontiamo il Potenza credendo di essere superiori andiamo incontro a brutte figure. Servirà una Cavese umile e pronta a sostenere ritmi agonistici elevatissimi”. A misura, dunque, di Peppe Aquino, la “zanzara” atipica, che nelle difficoltà s'esalta e si difende pungendo in maniera velenosa, spesso fatale. f.z. Aquino esulta dopo un gol della Cavese. In alto il tecnico della squadra salernitana Andrea Camplone con Frezza (di spalle)
42 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Pescara: Cuccureddu cerca conferme a Pagani
Crotone, insidie al primato Gallipoli a domicilio Benevento a Foligno Taranto, sfida salvezza Arezzo
IL PRONOSTICO
1
Marcianise
Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Tiburzi-Costanzo AREZZO - Rientrato l'allarme per Baclet. MARCIANISE - Per la squadra di Fusi uniL'attaccante francese si era fermato gio- ca defezione quella legata al lungodegente vedì in allenamento per un risentimento Filosa. Per il resto il tecnico gialloverde muscolare ma il fastidio è rientrato ed il potrebbe far ricorso ad un modulo più abgiocatore formerà con Chianese il repar- bottonato, un 4-3-2-1 in sostituzione del 4to offensivo aretino. Al posto dell squali- 2-3-1 delle ultime uscite. Ritorno in camficato Grillo ci sarà l'esperto Doga. Anco- po, quindi, di Di Napoli e poi due tra Ciano, ra indisponibile il centrocampista brasi- Montanari e D'Ambrosio, con Romano e liano Togni per un problema al piede de- Galizia dietro Innocenti, unica punta. Instro che lo perseguita ormai dall'anno diziati ad uscire Manco e Poziello. scorso. REAL MARCIANISE (4-3-2-1): FumagalAREZZO (4-4-2): Botticella; Bricca, Ter- li; Piscitelli, Porpora, Murolo, Vanacore; ra, Fanucci, Doga; Bondi, Beati, Matute, Ciano, Di Napoli, D'Ambrosio; Romano, Croce; Baclet, Chianese. A disp.: Paoletti, Galizia; Innocenti. A disp.: Mezzacapo, Ambrogioni, Conte, Djuric, Cavagna, D'Apice, Russo, Montanari, Manco, PoLauria, Turienzo. All.: Ugolotti ziello, Tedesco. All.: Fusi.
Foligno
IL PRONOSTICO
1
Benevento
Arbitro: RUINI di Reggio Emilia Assistenti: Iori-Griffa FOLIGNO - E' piena emergenza in casa Foligno, soprattutto nel reparto di centrocampo. Indiani dovrà fare a meno dello squalificato Mandorlini e dell'infortunato Borgese. Signori e Cotza come coppia centrale di centrocampo. In attacco ballottaggio Coresi-Cesaretti, viste le ultime eccellenti prestazioni del secondo nelle ultime gare, coronate anche da un gol contro il Pescara. Tornerà in panchina dopo tre mesi di inattività Turchi. FOLIGNO (3-4-3): Conti; Gregori, Guastalvino, Buscaroli; Pencelli, Signori, Cotza, Petterini; De Paula, Cipolla, Coresi. A disp.: Ripa, Lispi, De Stefano, Fiuzzi, Sciani, Turchi, Cesaretti. All.: Indiani.
J. Stabia
BENEVENTO - Seconda trasferta consecutiva per i sanniti. Soda deve fare a meno di Landaida e Cejas ma conferma il 3-4-3 visto all'opera nel derby di sabato scorso. Previste novità nello scacchiere sannita: in difesa il trio sarà composto da Ferraro, Ignoffo e Cattaneo, a centrocampo Cinelli e De Liguori in regia, mentre sugli esterni giostreranno Aquilanti e Palermo. In avanti il trio d'attacco composto da Clemente, Castaldo ed Evacuo. BENEVENTO (3-4-3): Mondini; Ferraro, Ignoffo, Cattaneo; Aquilanti, Cinelli, De Liguori, Palermo; Clemente, Castaldo, Evacuo. A disp.: Gori, Colombini, Statella, Carcione, Imbriani, Ciarcià, Bueno. All.: Soda.
IL PRONOSTICO
1
Sorrento
Arbitro: CORLETTO di Castelfranco V. Assistenti: Tronchin-De Bortoli CASTELLAMMARE DI STABIA - Biancolino ha rescisso, Geraldi, Radi e Cristea lo faranno a breve. Grieco decide invece di restare e scende pure in campo nella partita della vita col Sorrento. Reduce da sei sconfitte consecutive, la Juve Stabia si aggrappa ai pochi superstiti di lusso ed all'ultimo arrivato, il mediano Piocelle. Prezzi popolari per il derby vietato ai tifosi ospiti: appena 2 euro per l'accesso in curva. JUVE STABIA (4-3-3): Soviero; Gritti, Maury, Rinaldi, D'Ambrosio; Vicedomini, Piocelle, Stentardo; Capparella, Peluso, Grieco. A disp.: Terminiello, Marino, Monticciolo, Ametrano, Mineo, Gaeta, Rastelli. All.: Costantini.
Taranto
SORRENTO - . Il Sorrento non vince a Castellammare dal 9 ottobre 1988 (serie C2 girone D, 1-0, rete di Cuofano). Derby senza gli infortunati Agnelli, Iorio e Biancone. Assente anche La Vista, recuperato in extremis Hodza. Solito 3-5-2, con Demartis al rientro accanto a Lo Monaco e Panarelli (o Minadeo). In prima linea conferma del tandem Giampaolo-Myrtaj, in panchina Ripa. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; Demartis, Lo Monaco, Panarelli; Vanin, Maiorano, Nicodemo, Fialdini, Angeli; Giampaolo, Myrtaj. A disp.: Casadei, Minadeo, Ferrara, Greco, Arcidiacono, Hodza, Ripa. All.: Simonelli. .
IL PRONOSTICO
1
Pistoiese
Arbitro: CAFARI di Cassino Assistenti: Di Carlo-Ostuni TARANTO - Una partita fondamentale per PISTOIA. A Taranto la Pistoiese non può il cammino del Taranto: il tecnico ha deci- disporre di Fiasconi oltre che di Di Fatta. so gli undici uomini che giocheranno, ma Il difensore arancione non è partito con non ha ancora scelto lo schieramento. Po- la squadra a causa di un problema mutrebbe essere 3-4-3, ma non è escluso che si scolare che lo tiene fuori dalla contesa. rimanga con il 3-4-1-2. Tutto dipende dal- Ma il tecnico Moreno Torricelli non fa la posizione di Micco: se parte ad altezza drammi anche perché recupera da squadelle punte (3-4-3) o se arretra come ester- lifica Muwana, mentre Palermo dovrebno di centrocampo (3-4-1-2 con Sciaudone be essere confermato da esterno al posto trequartista e Sosa mediano). Prevendita di Bellazzini. molto a rilento. PISTOIESE (4-4-2): Bindi; Di BerardiTARANTO (3-4-3) Barasso; Migliaccio, no, Bartolucci, Ghinassi, Fautario; BrePastore, Prosperi; Sosa, Giorgino, Sciau- schi, Muwana, Guerri, Palermo; Artistidone, Lolli; Carrozza, William, Micco. A co, Dal Rio. A disp.: Mareggini, Benedetdip.: Nordi, Caturano, Marolda, Cesareo, ti, Cutrupi, Lanzillotta, Femiano, CortePaolucci, Russo, Dionigi. All.: Stringara se, Bellazzini. All.: Torricelli.
Foggia
IL PRONOSTICO
X
Perugia
Arbitro: BERGHER di Rovigo Assistenti: Savella-Morelli FOGGIA - Il Foggia deve vincere contro PERUGIA - Pagliari a Foggia per cercare di il Perugia dell'ex Umberto Del Core (as- muovere la classifica ritrova diversi acciacsente per squalifica: nei suoi confronti cati e potrà contare su una panchina imporera stata annunciata contestazione) per tante. In attacco mancheranno Del Core e continuare a sperare nei play-off. Tutti Maccan e il tecnico ripropone la coppia Cupresenti ieri mattina allo Zaccheria per tolo-Mazzeo. Sulle fasce Boldrini prende il l´ultima seduta di allenamento: ha ripre- posto di Stamilla. Passiglia sostituisce lo so Lisuzzo che si era fermato a causa squalificato Gatti. Ampia scelta in difesa: dell´influenza mentre è rimasto fermo Zoppetti torna titolare, gli farà spazio BarD´Andrea per una leggera botta. bagli. Reintegrato in rosa, Pagani va in FOGGIA (4-3-3) Bremec; Colombaretti, panchina. Burzigotti, Zanetti, Pedrelli; Colomba, PERUGIA (4-4-2): Benassi; Zoppetti, AcD'Amico, Velardi,;Troianiello, Mancino, cursi, Raimondi, Calori; Boldrini, MezavilGerminale. A disp.: Coscia, De Rosa, la, Passiglia, De Giorgio; Cutolo, Mazzeo. A Pezzella, D'Andrea, Pecchia, Malongà, disp.: De Marco, Pagani, Barbagli, Pizzolla, Salgado. All.: Novelli. De Giorgio, Ferrari, Federici. All.: Pagliari.
Gallipoli
IL PRONOSTICO
1
Ternana
Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Auriemma-Fortarezza GALLIPOLI - Squalificati Mounard e Suriano, Beppe Giannini ripropone il Gallipoli in versione 3-5-2. Il capitano Antonioli rientra in difesa dopo tre turni di stop per infortunio. Sulle corsie esterne c'è la riconferma di Vastola a destra con Cangi che rientra sulla corsia sinistra. Da segnalare i rientri nel gruppo dei baby Del Soldato e Ianniciello, che hanno recuperato dai rispettivi infortuni. GALLIPOLI (3-5-2): Rossi; Bonatti, Molinari, Antonioli; Vastola, Buzzegoli, Esposito, Russo, Cangi; Ginestra, Di Gennaro. A disp.: Sciarrone, Giacomini, Cimarelli, Zampa, Marzeglia, Sansone, Riccardo. All.: Giannini.
Paganese
TERNI -Piccole e grandi rivoluzioni in casa della Ternana. Squalifiche (Perna, Rigoni e Burrai) e infortuni costringono Baldassarri a varare una formazione che si discosterà da quella titolare. Fuori Visi non ancora al top, tra i pali Cunzi. In difesa rientra da Del Grosso e in mediana Concas. In attacco grossi problemi: Noviello infortunato mentre Perna e Rigoni sono squalificati. Il tecnico sembra orientato a proporre Morello a supporto di Tozzi Borsoi. TERNANA (4-4-2): Cunzi; Del Grosso, Sartor, Tedeschi, Cardona; Concas, Di Deo, Papini, Piccioni; Morello, Tozzi Borsoi. A disp.: Scarzanella, Bertoli, Di Dio, Bizzarri, Perney, Batoli, Scappini. All.: Baldassarri.
IL PRONOSTICO
X
Pescara
Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Mascherano-Iannilli PAGANI. Fuori Esposito ed Imparato per squalifica, Lasagna per problemi alla schiena. De Giosa e Berardi convocati per onor di firma (entrambi vanno in panchina). Nella lista dei diciotto anche il 91 Albano, precettato dalla Berretti. Capuano, in piena emergenza, rilancia Bacchi a sinistra, Iraci a destra, Capodaglio a centrocampo e il lungagnone Zarineh in attacco. PAGANESE (3-5-2): Melillo; Chiavaro, Taccola, Astarita; Iraci, Capodaglio, Caracciolo, Cucciniello, Bacchi; Sodinha, Zarineh. A disp.: Pantanelli, De Giosa, Legittimo, Berardi, Fiorentino, Albano, Fanasca. All.: Capuano.
Lanciano
PESCARA -. Bazzani non ce l'ha fatta: il bomber salta Pagani per un fastidio muscolare che si è manifestato venerdì e si è accentuato ieri mattina in rifinitura. Tornano però dopo due settimane di assenza sia Zeytulaev (deve smaltire il lungo viaggio dall'Australia e parte dalla panchina) che Simon, subito in campo accanto a Laens per un tandem tutto sudamericano. In difesa, Siniscalchi ha problemi ad una caviglia, potrebbe essere arrivato il momento del rientro per Romito. PESCARA (4-4-2): Indiveri; Diliso, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Felci, Coletti, Ferraresi, Camorani; Simon, Laens. A disp.: Prisco, Sembroni, Romito, Giordano, Zeytulaev, Stella, Perrulli. All.: Cuccureddu.
IL PRONOSTICO
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Crotone
Arbitro: DEL GIOVANE di Albano L. Assistenti: Semolic-Raimondi LANCIANO. Dopo la pesante sconfitta di CROTONE. Per la trasferta in casa della Terni, il Lanciano deve assolutamente fa- sua ex squadra mister Francesco Moriere punti in casa contro la capolista dell'ex ro recupera capitan Galeoto in difesa, Moriero. Pagliari non ha Mammarella, ma perde Galardo per squalifica. Il suo per problemi muscolari, oltre ai soliti posto verrà preso da Carcuro. NonostanAmenta e Oshadogan. Torna però a dispo- te la doppietta di domenica scorsa Figliosizione Vincenti, che riprende subito po- meni dovrebbe accomodarsi in panchisto a destra. Dal 1' anche Tisci, che gioche- na, mentre in attacco al posto di Paporà trequartista alle spalle della punta, Co- netti quasi certamente ci sarà Nello Ruslussi, tornata dopo un turno di squalifi- so. ca. CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Galeoto, LANCIANO (4-4-1-1): Aridità; Vincenti, Scognamiglio, Diniz, Morleo; Carcuro, Musca, Bolic, Morabito; Turchi, Cossu, El Pacciardi; Basso, Caetano, Petrilli; RusKamch, Margarita; Tisci; Colussi. A disp.: so. A disp.: Farelli, Figliomeni, Cafiero, Bordeanu, Bognar, Daleno, Erba, Paglia- Pedotti, Aurelio, Fabiano, Paponetti. rini, Morante, Alfageme. All.: Pagliari. All.: Moriero.
Sport 43
Domenica 5 aprile 2009
Il Melfi ospita il Noicattaro: è un altro scontro diretto per la tranquillità
Un’occasione imperdibile Maglione: «Abbiamo il nostro destino tra le mani» La formazione
L’avversaria
Sciannamè e Maisto ok
Problemi in attacco
Merini al tiro
Palumbo e Maglione in una conferenza stampa
Russo
LE ASSENZE di Bacchiocchi e soprattutto Gambi, costringono Palumbo a scelte obbligate. Nessuna sorpresa sostanziale e undici che rispecchia fedelmente ciò che è stato provato in settimana. In difesa in sostituzione del terzino calabrese, giocherà Sciannamè che ultimamente sta trovando sempre più spazio nella formazione di partenza. Si tratta però di un inedito rispetto al recente passato, visto che il calciatore pratese, ultimamente si era sempre esibito in versione laterale alto di centrocampo. La fascia di competenza è sempre la stessa, quella mancina e la presenza di Frasca sullo stesso lato, consentirà degli interscambi che potrebbero risultare assai interessanti, oltre che di difficile interpretazione per gli avversari. Proprio Frasca presiederà la corsia mancina sulla linea mediana. Chiaro l'intento di Palumbo quello di dotare il Melfi di un centrocampo dai piedi buoni, in grado di superare attraverso lo sviluppo della manovra, il dispositivo difensivo pugliese. In questo senso, molto importante il rientro dopo la squalifica di Vincenzo Maisto, insostituibile per visione di gioco e capacità di dettare i ritmi. A Cassino sette giorni fa, la sua mancanza si è sentita eccome, contro il Noicattaro la sua presenza, un appiglio su cui fare affidamento per illuminare la manovra. Al suo fianco Damiano Mitra, altro giocatore dal piede sopraffino. Se il Noicattaro dovesse riuscire ad ingabbiare Maisto, le sue qualità ed il suo tiro dalla distanza, potrebbero risultare decisivi. In difesa chiamati al riscatto Gabrieli e Castaldo. A Cassino il Melfi non ha subito gol, gran parte del merito va attributo a Russo, ma la prestazione dell'esperta coppia centrale, non è risultata essere all'altezza della fama e del loro potenziale. In avanti conferma scontata per il duo De Angelis- Merini. Venti gol in coppia, di cui due realizzati proprio a Noicattaro nella gara di andata. All'epoca fu due a due, un risultato che ovviamente quest'oggi il Melfi non accetta a priori. e.f.
Zotti
LA CORSA continua delle squadre che stanno indietro in classifica, un margine di vantaggio ancora troppo esiguo per considerarsi al sicuro, obbligano il Melfi all'ennesima partita da non sbagliare e da vincere ad ogni costo. Impresa di certo non semplice, visto che di fronte i gialloverdi si troveranno il Noicattaro, classico avversario da prendere con le molle. La compagine pugliese è una delle squadre più in forma del torneo, imbattuto da tre partite. Tre zero a zero consecutivi, che da una parte sottolineano una spiccata capacità difensiva, dall'altro evidenziano una tangibile sterilità. Pericolo numero uno Luigi Rana, destinato a partire titolare, considerando le assenze di Siclari e Baldassare, ovviamente motivato dall'essere un ex. Il Melfi però deve pensare a se stesso e cercare la quinta vittoria interna consecutiva, che vorrebbe significare salvezza quasi matematica. Toccando quota 35 infatti, i gialloverdi con ancora sei gare da disputare, si troverebbero concretamente ad un tiro di schioppo, vicinissimi, al raggiungimento dell'obiettivo stagionale, quella salvezza, autentica chimera alla fine di un infausto girone di andata. Si sa però che nel calcio le cose possono cambiare in maniera radicale, ed il Melfi, rappresenta esempio lampante di come la
trasformazione in positivo, possa risultare evento possibile. Per non sciupare tutto, occorre un'altra impresa, confermandosi squadra regina degli scontri diretti. Un eventuale e malaugurato passa falso, rimetterebbe tutto in di-
scussione, riponendo i federiciani maledettamente a ridosso della zona playout. Match delicato dunque, dalla posta in palio tremendamente importante. Per tutta la settimana si sono succedute dichiarazioni improntate alla rile-
IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Div. Girone A 28ª giornata Cesena – Pro Patria (domani) Lumezzane - Legnano Padova – Ravenna Pergocrema – Novara Portogruaro - Monza Reggiana – Lecco Sambenedettese – Cremonese Spal – Venezia Verona – Pro Sesto CLASSIFICA: Cesena, Pro Patria 48 punti; Reggiana 43; Ravenna 42; Spal 41; Padova, Novara 38; Pergocrema, Verona 37; Lumezzane 34; Portogruaro, Cremonese 33; Monza 32; Legnano 29; Pro Sesto, Lecco 28; Sambenedettese 25; Venezia 20. Venezia e Legnano una partita in meno Venezia 4 punti di penalità
Seconda Div. Gir. A 28ª giornata Alessandria - Alghero Ivrea - Pro Vercelli Mezzocorona - Canavese Montichiari - Carpenedolo Olbia - Como Pavia - Itala San Marco Pizzighettone - Sudtirol Rodengo - Valenzana Sambonifacese - Varese CLASSIFICA: Varese 49 punti; Sambonifacese, Rodengo Saiano 45; Olbia, Alessandria, Como 44; Itala San Marco 39; Canavese 38; Ivrea 34; Mezzocorona 33; Pavia (-5) 32; Montichiari 31; Pro Vercelli 30; Valenzana, Sudtirol 28; Carpenedolo 26; Pizzighettone 25; Alghero 24.
Seconda Div. Gir. B 28ª giornata Bellaria Igea – Prato Carrarese – Sangiovannese Celano - Giulianova Cisco Roma - Colligiana (g. ieri 3-0) Figline – Giacomense Gubbio - Bassano Poggibonsi - Sangiustese Rovigo - San Marino Viareggio – Cuoiopelli CLASSIFICA:Figline 57 punti; Prato, Viareggio 46; Cisco Roma 45; Giulianova 43; Gubbio, Bassano Virtus 38; Sangiustese 35; Celano Olimpia 34; Sangiovannese 33; Poggibonsi, Carrarese 32; Giacomense 31; Cuoiopelli 30; Colligiana, Bellaria 29; San Marino 27; Rovigo 19. Cisco Roma 1 punto di penalità
vanza della gara, anche l'ultima in ordine cronologico, quella del Presidente Maglione, si attesta sulla stessa falsariga: " Abbiamo la grande possibilità di poter decidere con le nostre mani il nostro destino. E' una opportunità che dobbiamo sfruttare. Questa partita vale molto perché in caso di successo ci potrebbe proiettare in una posizione di classifica decisamente vantaggiosa. Dovremo fare attenzione al Noicattaro che è un cliente molto insidioso, ma abbiamo le carte in regola per ottenere questa vittoria". Ci si attende anche una grande risposta da parte del pubblico. I buoni risultati ottenuti negli ultimi tempi, unite a prestazioni convincenti, hanno riportato più gente allo stadio, ma siamo ancora lontani dalle affluenze dei tempi belli. E' arrivato il momento da parte di tutti, di far sentire e vedere il proprio attaccamento ai colori sociali, rimanendo vicino a questa squadra e soprattutto a questa società, che hanno mostrato con i fatti la loro voglia di Melfi. Battere il Noicattaro questo pomeriggio, significa avvicinarsi alla salvezza, andare allo stadio in numero cospicuo e numeroso, vuol dire qualcosa in più. Gettare le basi per l'immediato futuro, che possa essere ancora roseo e soprattutto tra i professionisti. Emilio Fidanzio
NOICATTARO. Problemi in attacco per Sciannimanico in vista del derby appulo lucano contro il Melfi. Saranno indisponibili, infatti, Baldassarre e Siclari, bloccati entrambi da un problema al ginocchio. Ballottaggio in vista tra Ladogana e Colluto. Quest'ultimo sembra il favorito a ricoprire il ruolo di esterno destro offensivo. In difesa non ci saranno gli infortunati Di Muro (che prosegue il suo programma di recupero dopo l'operazione al ginocchio) e Mercurio. Linea a quattro composta da Lucioni e Lollini nelle vesti dei centrali mentre Allegrini ed Ingrosso agiranno sulle corsie laterali. Poche novità invece per la mediana. Menolasciana starà al suo posto in cabina di regia, al suo fianco spazio agli interni De Pascalis e Piccinni. In avanti non c'è Siclari, dentro Colluto sulla destra con Zotti ad inventare dal lato opposto. Quanto basta per offrire a Rana il giusto apporto negli ultimi venti metri. Sciannimanico è fiducioso rispetto alla trasferta di Melfi. Nonostante la serie negativa (tre pari ed una sconfitta), nonostante l'emergenza condivisa, nonostante un avversario agguerrito che segue ad un punto di distanza in classifica: “Nonostante i problemi con l'infermeria sono fiducioso. Contro il Pescina abbiamo espresso un buon calcio confermando di attraversare un buon momento, dunque dentro con questa voglia di giocare per raggiungere un risultato positivo. Di certo non sarà facile contro il Melfi, una delle squadre più in forma del girone che in casa non sta fallendo un colpo. Sicuramente loro vorranno far valere il fattore campo, sono un punto dietro. Noi dovremo stare attenti senza però rinunciare a fare la nostra partita. Ripeto, c'è da essere fiduciosi”. Antonio Lattanzio
44 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Per il Lamezia l’ultima chance per tentare di risalire
Ad Aversa vietato perdere Spareggio salvezza tra Isola e Vibonese Big match ad Avezzano Andria
IL PRONOSTICO
1
Cassino
Arbitro: LUPO di Matera Assistenti: Salvio-Della Rocca ANDRIA - Dopo oltre tre mesi ritorna il CASSINO - Contro la quarta forza del gipubblico al “Degli Ulivi”. Per Chiancone rone Patania dovrà fare a meno del masolo conferme: in difesa Sgarra con un rocchino Mezgour, squalificato per un centrocampo affidato alla regia di Ottobre turno, oltre che di Lorusso. A prendere il ed alla forza fisica di Cazzarò. Qualche posto del talento nordafricano dovrebbe dubbio sulle fasce con Romito e Rebecchi essere Cunzi, che, spostato in avanti, lanon in grande spolvero e Sy e Strambelli in scerebbe posto lungo la corsia di sinistra rampa di lancio. In attacco, invece, confer- a Casoli. Rispetto all'impegno di sette me per il duo Mastrolilli-Cavaliere con Di giorni fa rientrano Marco Vianello e il Cosmo ancora in panchina. bomber Stefano Morello. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Sgarra, CASSINO (4-4-2): Mennella; Pepe, GuzSportillo, Di Simone; Romito, Ottobre, zo, Di Nunzio, Martinelli; Vianello, KoCazzarò, Rebecchi; Mastrolilli, Cavaliere. ne, Giannone, Casoli; Cunzi, Morello. A A disp.: Amadio, Ceppitelli, Fruci, De San- disp.: Afeltra, Mucciarelli, Bianchi, tis, Sy, Strambelli, Di Cosmo. All.: Chian- Giannusa, Molinaro, Leccese, Bardegcone. gia. All.: Patania.
Igea V.
IL PRONOSTICO
X
Cosenza
Arbitro: BIETOLINI di Firenze Assistenti: Arciero-de Falco BARCELLONA P.G. - . Sul fronte formazione Castellucci ritrova il difensore maltese Agius reduce dalla convocazione in nazionale. Disponibile anche Russo mentre resta fuori Scopelliti, squalificato. Ancora out Matinella, alle prese con un problema al flessore. Niente da fare nemmeno per Panarello e Nabil. Castellucci pronto a rilanciare la squadra che ha pareggiato a Barletta con Agius unica novità. IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Palma, Agius, G. Alizzi, Russo; Crimi, Giardina, Di Toro, Condello; La Porta, Ricciardo. A disp.: Romano, Bonsignore, D'Anna, Bongiovanni, Criniti, Cocimano, M. Alizzi. All.: Castellucci.
Monopoli
Toscano ha scelto la formazione, condizionata da infortuni e squalifiche. Morelli e Fabio andranno in campo dal primo minuto. Toscano può contare su Danti e Polani, mentre escono dal quadro dei disponibili De Rose e Moschella. Parisi venerdi ha lavorato a parte e questa mattina sarà in campo al Sanvitino per la seduta di rifinitura. Per quanto riguarda il fronte tifoseria, saranno oltre 600 i fan che viaggeranno alla volta della Sicilia. COSENZA (4-3-3): Ambrosi; Bernardi, Braca, Parisi, Morelli; Fabio, Battisti, Mortelliti; Danti, Polani, Galantucci. A disp: Guizzetti, Chianello, Ramora, Carbone, Catania, Musacco, Occhiuzzi
IL PRONOSTICO
1
Scafatese
Arbitro: BUTTARELLI di Ciampino Assistenti: Vitelli-Abruzzese MONOPOLI - Geretto ha gli uomini contati in attacco: oltre allo squalificato Lacarra, manca pure Ceccarelli che a giorni subirà un piccolo intervento. Carbonaro partirà con molta probabilità dalla panchina. In avanti, dunque, spazio all'unica punta Balistreri, con Szatmari alle sue spalle. A centrocampo, probabile il ritorno dal primo minuto di Gatto, in porta ritornerà Saraò. MONOPOLI (4-4-1-1): Saraò; Colella G., Turone, Gambuzza, Mele; Santarelli, Minopoli, Gatto, Loseto; Szatmari; Balistreri. A disp.: D'Urso, Colella F., Thackray, Tinoco, Bonfardino, Lorusso, Carbonaro. All.: Geretto.
Vd Sangro
SCAFATI - Lesione al menisco del ginocchio sinistro per Carbonaro: sul versante mancino scala allora il jolly Corsale ed in mezzo al campo c’è Avallone. Recupera anche Martone, che parte però dalla panchina. Schettino precettato dalla Berretti per sostituire Spicuzza e fare da vice al numero uno De Felice. Probabile esclusione eccellente dai 18 di Marzocchi. SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Marini, Rapino, Terracciano; Lagnena, Basile, Avallone, Corsale; Izzo, De Luca, Varriale. A disp.: Schettino, Bacilieri, Baylon, Correale, Di Candilo, D'Avanzo, Martone. All.: Maurizi.
IL PRONOSTICO
1
Catanzaro
Arbitro: CITRO di Battipaglia Assistenti: Soragnese-Masuccio ATESSA - Tre rientri dalla squalifica e Pe- Si va verso la conferma del 4-4-2 contro la trelli ritrova la difesa tipo. Dentro quindi Val di Sangro, ancora imbattuta tra le muMangoni, Paolacci e Rogato. A centrocam- ra amiche. Alla squalifica di F. Montella si po, Mazzetto con Epifani e Campli, mentre ovvierà con l'innesto di Armenise (che in attacco ai fianchi di Memmo, ci saranno quindi tornerà in campo dopo quasi due Fiorotto e il “bomber” Grillo, l'elemento at- mesi dall'ultima apparizione) a sinistra e tualmente più prolifico della formazione lo spostamento di Ciano sull'out di destra abruzzese. Sulla destra, l'ex di turno Ales- difensivo mentre appare probabile dopo sandro Del Grosso, che giocò con i gialloros- oltre tre mesi il rientro di Antonio Montelsi nell'ultima stagione in serie B. la in panchina. Per l'abbondanza Frisenda VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Del e Cardascio a rischio di finire in tribuna, Grosso, Mangoni, Paolacci, Rogato; Mazzet- CATANZARO (4-4-2): Mancinelli; Ciano, to, Epifani, Campli; Grillo, Memmo, Fiorot- Di Maio, Gimmelli, Armenise; Mangiacato. A disp.: Leacche, Sensi, Boschetti, Sire- sale, Berardi, Zaminga, Tomi; Caputo, no, Paris, Perfetti, Alessandrì. All.: Petrelli. Iannelli. A disp. Lanzo, Corapi, Falomi, A. . Montella, Frisenda, Benincasa
Aversa
IL PRONOSTICO
1
Manfredonia
Arbitro: VALENTINI di Città di Castello Assistenti: Bagnato-Drago AVERSA. Il pari di Gela ha riportato mo- MANFREDONIA - D'Arrigo dovrà rinunrale nell'ambiente dell'Aversa Normanna ciare agli attaccanti Romano e Marchano, che resta, tuttavia, sempre molto teso. La squalificato per un turno, il primo, vittima squadra si è allenata tutta la settimana di un infortunio, l'altro. Oggi pomeriggio con consuetudine per affrontare la sfida il tecnico del Manfredonia sarà costretto contro il Manfredonia che sarà fondamen- ad inventare un tandem d'attacco per sotale per il prosieguo granata. Tutti a di- stituire la coppia degli assenti. Al riguarsposizione di Sergio, tranne Chietti e Me- do sono salite le quotazioni di Giglio e nichini nello schieramento aversano che Schettino. Per due pesanti perdite in attacdovrebbe essere lo stesso della passata do- co, con i rientri di Nossa e Parisi c'è una compensazione nel reparto difensivo. menica. AVERSA (4-5-1): Castelli; Avolio, Ma- MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Seraucci, Di Girolamo, Pagano; Franzese, rao, Parisi, Nossa, Patti; Arigò, Cerchia, Marasco A., Zolfo, Arini, Sibilli; Perna. A Vitiello, Sifonetti; Giglio, Schettino. A didisp.: Pettinari, Chirico, Cozzolino, Pani- sp.: Fortunato, Macrì, Pirrone, Cinquepalni, Longo G. Marasco, Prisco. All.: Sergio. mi, Napoli, Pirrone, Bortel. All.: D'Arrigo.
Isola Liri
IL PRONOSTICO 1
Vibonese
Arbitro: COSTANTINI di Perugia Assistenti: Felici-Raparelli ISOLA DEL LIRI - Primo dei due impegni interni. In settimana la squadra di Zecchini è stata in ritiro a S. Donato Val di Comino. Solo nel pomeriggio di ieri il team isolano ha lavorato sul terreno amico del “Mangoni” per poi tornare in ritiro subito dopo. Rientra da squalifica Giacalone. Hanno lavorato a parte in settimana Barchiesi, Bombara, Matrisciano e Cori: i primi due partiranno dalla panchina. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Risi, Sannibale, Cagnale, Brunetti; Mastrantoni, Giacalone, Mollo, D'Alessandro; Tortori, Pignalosa. A disp.: Tomei, Bombara, Dolcemascolo, Barchiesi, Ranalli, Lucani, La Cava. .
Pescina
VIBO VALENTIA - Non hanno lavorato con il gruppo il difensore Orefice e il centravanti Iadaresta. Galfano ha insistito molto su due moduli: il 4-3-3 e il 4-3-1-2. In ogni caso gli uomini che andranno a comporre il tridente saranno quelli, con Taua da prima punta supportato da Melis e Oudira. Ruscio, Pirrone e Di Mauro andranno a comporre il terzetto in mediana per proteggere la difesa schirata a quattro. VIBONESE (4-3-3): Amabile; Genesio, Ranelucci, Bianciardi, Bica Badan; Ruscio, Pirrone, Di Mauro; Melis, Taua, Oudira. A disp: Bastiera, Polito, Di Franco, Orefice, Kulenthiran, Sgambato, Santonocito
IL PRONOSTICO
1
Gela
Arbitro: MELI di Parma Assistenti: Bruni-Orlandi AVEZZANO - Miale per lo squalificato Petitto: potrebbe essere l'unica novità. Perrone deve difendere un quinto posto diventato traballante in questo girone di ritorno altalenante. Censori ancora fuori per scontare le lunga squalifica. In attacco, confermata la coppia Bettini-Arcamone. Qualche dubbio per i posti sulle corsie esterne: Rosamilia o Silvestri dal 1'. VALLE DEL GIOVENCO (4-4-2): Bifulco; Locatelli, Miale, Blanchard, Piva; Rosamilia, Giordano, De Angelis, Laboragine; Arcamone, Bettini. A disp. Merletti, Pomponi, Silvestri, Cruciani, Prandelli, Pietrobattista, Berra. All. Perrone.
Lamezia
Tra i convocati non ci sono gli infortunati Russo, Giovanni Esposito e Romaggioli. Cosco ha aggregato il giovane Giudice. Al posto di Esposito dovrebbe giocare Unniemi, con Gaeta a destra e Galuppi o Alessandrì sulla sinistra. Se Cosco confermerà il 44-1-1 rimane lo schieramento di domenica scorsa. Viceversa, se tornerà al 4-4-2 potrebbero esserci modifiche, con il sacrificio di Schiavon o uno tra Marinucci e Iannini. GELA (4-4-1-1): Cecere; Nigro, Fernandez, D'Aiello, Unniemi; Gaeta, Marinucci, Iannini, Alessandrì; Schiavon; Franciel. A disp.: Ferla, P.Esposito, Ambrosecchia, Giudice, Galuppi, Staffolani, Pasca. All.: Cosco.
IL PRONOSTICO
X
Barletta
Arbitro: PERETTI di Verona Assistenti: Cinquemani-Fascetti LAMEZIA - Centrocampo i dubbi sono sulla BARLETTA - Non prenderanno parte alla coppia centrale. Probabilmente però in que- gara di Lamezia gli infortunati Omolade e sta occasione la scelta sembra essere ridotta Vignola. Dunque probabile 4-4-2 con Mead un solo elemento dal momento che appare rito ed Ike esterni alti della mediana, De certo lo schieramento di Carraro, affiancato Cecco e Daleno interni di centrocampo. da Cacciaglia o Lopetrone. Sembrano infatti Solito quartetto in difesa con Tangorra esclusi dal ballottaggio Amita, Clasadonte e esterno di sinistra. In avanti non si scappa lo stesso Sanso. In attacco potrebbe esserci lo dal tandem composto da Caracciolese e schieramento dal primo minuto di Falco, che Laviano con Majella in panchina. Il Barin questo momento sembra essere in vantag- letta è reduce da due zero a zero consecugio rispetto a Ragatzu. tivi. LAMEZIA (4-4-2): Panico; Di Donato, Casco- BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicone, Filippi, Ciminari; Ciotti, Carraro, Lope- la, Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, De trone, Riccobono; Sergi, Falco. A disp: Clasa- Cecco, Daleno, Ike; Laviano, Caracciolese. donte, Cacciaglia, Manca, Ragatzu, Rondi- A disp.: Rodrigo, Rizzi, Iervolino, Moring, nelli, Angotti Pollidori, Ruiz, Majella. All.: Sanderra.
Sport 45
Domenica 5 aprile 2009
Risultati e classifica Bacoli-Matera
2-2
Brindisi-Fasano
1-1
29ª giornata Marcatori
marcatori 3' pt Dinolfo (S), 26' pt Giliberti (S), 35' pt Albano (M., rig.), 42' pt Ancora (M). marcatori 27' pt Chiesa (B); 6' st Pisano (F)
BRINDISI
63
29 19 7
3 54 22 15 12 3
0 33 9 14 7
4
3 21 13 32 +5
Francavilla-Ischia
marcatori 24'pt Del Prete (F), 18' st Ciurlia (I), 44' st Marino (I).
1-2
NOCERINA
55
29 18 1 10 46 36 15 13 0
2 31 18 14 5
1
8 15 18 10 -4
Francavilla F.-Turris
2-0
PIANURA
53
29 15 8
6 59 31 15 11 4
0 37 11 14 4
4
6 22 20 28 -6
Gelbison-S. Antonio A.
0-2
POMIGLIANO
48
29 14 6
9 47 35 14 10 2
2 29 13 15 4
4
7 18 22 12 -9
Nocerina-Grottaglie
2-0
ISCHIA
45
29 12 9
8 33 27 14 8
5
1 19 7 15 4
4
7 14 20 6 -12
FASANO
43
29 10 13 6 38 31 14 6
6
2 17 12 15 4
7
4 21 19 7 -14
TURRIS
42
29 10 12 7 31 32 14 7
5
2 12 6 15 3
7
5 19 26 -1 -15
BACOLI
40
29 10 10 9 37 31 14 6
4
4 19 13 15 4
6
5 18 18 6 -17
FRANCAVILLA F.
40
29 9 13 7 33 30 15 6
7
2 22 18 14 3
6
5 11 12 3 -19
MATERA
38
29 10 8 11 34 29 14 5
5
4 12 9 15 5
3
7 22 20 5 -19
FRANCAVILLA
37
29 10 7 12 28 32 14 7
4
3 18 11 15 3
3
9 10 21 -4 -20
ANGRI
34
29 9
7 13 29 39 15 7
4
4 17 14 14 2
3
9 12 25 -10 -25
BITONTO
32
29 8
8 13 30 43 14 7
2
5 23 23 15 1
6
8
7 20 -13 -25
S. ANTONIO A.
32
29 7 11 11 22 38 14 4
6
4 14 18 15 3
5
7
8 20 -16 -25
GROTTAGLIE
31
29 5 16 8 27 33 15 3
9
3 13 12 14 2
7
5 14 21 -6 -28
S. GENZANO
28
29 6 10 13 23 42 15 3
6
6 12 20 14 3
4
7 11 22 -19 -31
GELBISON
20
29 3 11 15 30 47 15 3
6
6 23 26 14 0
5
9
VENAFRO
19
29 4
4
8 13 19 14 1
3 10 9 26 -23 -40
marcatori 39'st e 51'st Sisalli.
marcatori 8' pt Somma, 35' pt Maffucci. marcatori 19' pt e 34' st Palumbo.
Pianura-Pomigliano marcatori 20' pt rig. Manzo.
1-0
S. Genzano-Angri
0-1
Venafro-Bitonto
3-2
marcatori 35' st Zerillo (S).
13' pt Nardolillo (V), 32' pt De Santis (B), 33' pt De Simone (V); 45' pt Infanti-
Prossimo turno
30ª giornata 19/04/9 ore 15.00
Angri-Grottaglie Bitonto-Francavilla F. Fasano-S. Genzano Francavilla-Gelbison Ischia-Brindisi Matera-Pianura Pomigliano-Nocerina S. Antonio A.-Venafro Turris-Bacoli
7 18 22 45 15 3
7 21 -17 -39
20 reti: Galetti (Brindisi) 17 reti: Contino (1) (Pianura) 15 reti: Manzo (3) (Pianura) 13 reti: Albano (2) (Matera) 11 reti: Tortora (1) (Turris) 10 reti:Coquin (5) (Bacoli) 9 reti: Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (2) (Francavilla F.) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); D'Angelo (2) (Gelbison) 7 reti: Radicchio (1) (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Infantino (1) (Bitonto); Chiesa (Brindisi) De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina) 6 reti:Formuso (Fasano); Ancora (Matera); Palumbo (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Bianco (Ischia); Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Maffucci (S.Antonio); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina (Angri), Cordiano (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1), Saurino G. (Ischia); Marsico (1) (Matera); De Pascale, Mangiapane, Riolo (Nocerina); Manzi (Pianura); Alleruzzo, Gomes, Verolino (2) (Pomigliano); Murano (S.Genzano)
Il bomber sbaglia due palle gol, ma è clamoroso l’atterramento al 9’st ignorato dall’arbitro
Matera, doppia rimonta. Poi sciupa Albano (rigore) e Ancora rispondono a Dinolfo e Giliberti SIBILLABACOLI 2 MATERA 2 SIBILLA BACOLI (4-3-3): D'Antonio 6; Esposito 6, Vorzillo 6, Criscuolo 6,5, Di Domenico 6,5 (23' st Parlacino 6); Giliberti 6,5 (23' st Zamparelli 6), Dinolfo 6,5, Poziello 5,5; Lepre 6 (19' st Manna 5,5), Pastore 5,5, Coquin 6. A disp.: Luongo, Niola, Barone, Bavero. All.: Carannante 6. MATERA (4-4-2): Gatti 4,5; Armento 6,5 (33' st Martinelli sv), D'Arienzo 6, Lonardo 6, Giglio 5,5; Ancora 7, Conte 6,5, Acampora 6,5, Naglieri 6,5; Chisena 7 (31' st Magliocco sv), Albano 6 (43' st Porzio sv). A disp.: Cottet, De Santo, Montingelli, Risi. All.: Danza 6,5. ARBITRO: Vommaro di Paola 5,5. RETI: pt 3 Dinolfo (SB), 27' Giliberti (SB), 36' Albano rig. (M), 42' Ancora (M). NOTE: spettatori 500 circa con buona rappresentanza materana. Ammoniti: Giglio, Armento, Esposito, Dinolfo. Angoli 6-4 per la Sibilla Bacoli. Recupero: pt 1'; st 5'. BACOLI. Un Matera sprecone raccoglie solo un punto nella trasferta partenopea. La compagine lucana, sotto di due reti nelle prima mezz'ora, è brava a recuperare subito lo svantaggio iniziale ma nella ripresa non concretizza al meglio alcune clamorose occasioni da rete con il suo bomber Albano e porta via dal fortino bacolese soltanto un punto, utile comunque ad allungare le distanze sul Bitonto sestultimo e sconfitto a Venafro. LA CRONACA. Privo degli squalificati Marsico e Malagnino e dell'infortunato Lafortezza il tecnico dei
Il rigore di Alòbano e il pari di Ancora (foto fcMatera Sandro Veglia)
biancocelesti Danza recupera Conte, ancora non al meglio dal punto di vista fisico, e si affida al consueto 4-4-2 con Naglieri e Ancora sulle due corsie esterne, Acampora e Conte in cabina di regia, Chisena a supporto dell'ariete Albano. Sul versante opposto anche Carannante doveva rinunciare agli squalificati Rainone e Zinno. Ritorna dal primo minuto Di Domenico dopo un lungo stop. Il match si mette subito in salita per il Matera che dopo appena tre minuti capitola per opera di Dinolfo bravo a deviare sottomisura una punizione insidiosa di Di Domenico. ma il portiere Gatti non è esente da colpe nell’occasione anche se poi farà peggio. Il vantaggio lampo affossa gli uomini di Danza e galvanizza la Sibilla
che al 7' sfiora il raddoppio con un diagonale da fuori di Coquin che termina di poco a lato. Scampato il pericolo, il Matera si scuote ed all'8' si rende per la prima volta pericoloso: bella combinazione Albano-Chisena, con il tiro di quest'ultimo che viene controllato facilmente dall'estremo difensore locale. La Sibilla nella prima parte di gara si rende particolarmente insidiosa, soprattutto grazie alle incursioni di Coquin. Alla mezz'ora arriva il raddoppio dei padroni di casa con Giliberti che, sull'ottimo cross di Lepre, batte un Gatti con una palombella che sembrava innocua e che forse il portiere considera fuori, altrimenti non si spiega perchè resta immobile su di una palla non certo trascendentale.
Sotto di due reti, vien fuori il carattere e la discreta caratura tecnica del Matera, che non si abbatte, prende a macinare calcio e getta le basi per la rimonta. Al 36' la formazione di Danza può usufruire di un calcio di rigore per atterramento in area di Chisena ad opera di Esposito. Dal dischetto Albano (tredicesima rete in campionato) accorcia le distanze e riapre la gara. Passano appena cinque primi ed i biancoazzurri arrivano al pareggio: Chisena recupera palla sulla tre quarti e s'invola sull'out sinistro, assist arretrato per l'accorrente Ancora che con un preciso diagonale batte D'Antonio. La Sibilla sembra frastornata e nel finale di tempo Pastore, su cross di Coquin, manda di testa a lato. Nella ripresa
la squadra di Carannante stenta a macinare gioco mentre il Matera agisce prevalentemente di rimessa. Al 10' episodio molto dubbio in area partenopea con Albano che viene messo giù dall'intervento, apparso leggermente in ritardo, di Vorzillo. Rigore ed espulsione apparsa netta visto che Vorzillo era ultimo uomo e Albano era solo davanti a D’Antoni. Il signor Vommaro di Paola sorvola tra le proteste vane dei biancoazzurri i. Al 21' però il Matera spreca una clamorosa palla gol con Albano che parte sul filo del fuorigioco ma una volta arrivato tutto solo dinanzi a D'Antonio calcia incredibilmente a lato, mentre il pubblico dio fede lucana era già pronto a festeggiare. La Sibilla non si scuote e si rende
insidiosa solo con un colpo di testa di Criscuolo che termina alto sulla traversa. Poco dopo la mezz'ora la compagine lucana ha nuovamente la possibilità di portarsi in vantaggio ma ancora una volta Albano, smarcato in area di rigore da uno straripante Ancora, non concretizza colpendo il palo. L'ultima emozione la regala Coquin che in pieno recupero semina il panico nell'area avversaria, concludendo però sull'esterno della rete. Un pari che va decisamente stretto al Matera che deve rammaricarsi per le colossali occasioni da rete sprecate nella ripresa, quando di rimessa ha più di una volta messo alle corde una Sibilla apparsa poco lucida e in netto calo fisico. Ciro Cuozzo
46 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Spogliatoio La presidentessa del Bacoli sorprende: «Noi penalizzati dall’arbitro»
«C’erano il rosso e il rigore» Fragasso: «Peccato poi per le occasioni fallite» BACOLI-Continua in casa Matera il silenzio stampa. Da due settimane giocatori, allenatore e dirigenti hanno le bocche cucite. A “parlare” ci pensa ancora una volta la tifoseria lucana che nemmeno in quel di Bacoli riesce a mettere da parte la contestazione nei confronti di giocatori e società. Per tutti i novanta minuti di gioco, infatti, dal settore occupato dai tifosi ospiti sono partiti solo cori di contestazione. Neanche le due reti siglate prima da Albano e poi da Ancora sono riuscite ad addolcire i cori dei supporter del Matera. Una contestazione che oramai prosegue da inizio stagione e vede buona parte della tifoseria delusa dal mediocre campionato disputato dalla propria squadra del cuore. Diverse erano le ambizioni del Matera ad inizio stagione. Al pari di Brindisi e della matricola Pianura, la compagine lucana era data in corsa come una delle favorite alla vittoria finale. Invece dopo un buon inizio (con quattro vittorie nelle prime quattro giornate), Albano e compagni hanno iniziato ad accusare i primi colpi compromettendo pian piano l'intera stagione. Ora dopo i recenti passi falsi con Sant'Antonio, Francavilla, Ischia e Gelbison, anche la strada per i play-off è stata definitivamente compromessa. Una stagione all'insegna della sufficienza che però non deve far dimenticare alcune giovani pedine lanciate dalla società lucana. Acampora in primis. Il biondo centrocampista cresce e matura di partita in partita e ieri insieme all'altro under Conte, si è rivelato uno dei migliori in campo. Hanno deluso sicuramente le aspettative alcuni big. Giocatori di spessore presi con la convinzione che potessero dare un contributo considerevole alla causa. Invece tra infortuni vari e prestazioni deludenti, non c'è stata quella giusta continuità che alla fine della stagione paga. Contro la Sibilla si è visto per l'ennesima volta un Matera incompiuto. Capace di subire l'avversario per la prima mezz'ora, per poi riuscire allo scoperto per recuperare il risultato. Al “Chiovato” però solo la sfortuna ha impedito agli uomini di Danza di tornare a casa con l'intera posta in palio. Doppio errore di Albano a parte, sempre sul numero
A destra la squadra scesa in campo ieri al Tony Chiovato di Bacoli pareggiando per 2-2 dopo aver rimontato un doppio svantaggio. (Foto in pagina Fc Matera.it Sandro Veglia)
PAGELLE MATERA GATTI (4,5) - Sulle due reti ha delle grosse responsabilità e potevano costare care alla sua squadra, in particolare il secondo. ARMENTO (6.5) - Ad inizio gara soffre la velocità di Coquin e raramente riesce ad anticiparlo. Col passare dei minuti riesce a prendergli le misure, arrivando quasi ad annullare l'attaccante partenopeo. (33'st Martinelli sv). D'ARIENZO (6) - Anche per lui l'inizio di match è tutto in salita. Sia Pastore che Coquin più volte gli creano problemi. Nella ripresa invece concede davvero poco agli attaccanti ospiti. LONARDO (6) - Attento e puntuale nelle chiusura. Dopo la sfuriata iniziale la Sibilla cala e per lui ed i compagni di reparto è solo ordinaria amministrazione. A sinistra l’esultanza di Cristiano Ancora dopo il pareggio su assist dal fondo di un positivo Tonio Chisena
GIGLIO (5.5) - Becca un giallo, evitabilissimo, nei minuti iniziali (costato il vantaggio) e costringe Danza ad avanzarlo con la conseguente retrocessione di Naglieri. Meglio nella seconda frazione. ANCORA (7) - : Ottima la sua gara. Regala ai suoi la rete del pareggio con un preciso diagonale all'altezza del dischetto. Nel secondo tempo è devastante sull'out destro, con Di Domenico prima e Criscuolo poi che faticano a placare le sue discese. CONTE (6.5) - Al rientro dopo l'infortunio, il giovane centrocampista disputa una buona gara, recuperando palloni a raffica. Con Acampora forma una gran coppia.
NOCERINA 2 GROTTAGLIE 0
nove lucano ad inizio ripresa potevano esserci gli estremi per il calcio di rigore. L'intervento di Vorzillo infatti è sembrato ai limiti della regolarità nei confronti di Albano lanciato verso D'Antonio. Tutt'altra invece l'opinione della presidentessa della Sibilla, Borredon: “Ancora una volta siamo stati penalizzati dagli arbitri. Credo che sia davvero incredibile il rigore concesso per l'atterramento di Chisena.
Ormai la nostra stagione è stata letteralmente compromessa dai direttori di gara. Onore comunque al Matera che ha disputato la sua onesta gara”. «Credo che c’era il primo-afferma Fragassoma su Albano c’era anche l’espulsione per ultimo uomo e la gara sarebbe cambiata notevolmente, perchè nella ripresa meritavamo qualcosa in più perchè abbiamo prodotto molte palle gol».
NOCERINA Terracciano 6,5; Capezzuto 6,5, De Pascale 7 (44'st Apicella sv), Iossa 5, De Fabiis 6; D’Esposito 6 (26'st Polichetti sv), Serrapica 6, Giraldi 6, Cavallaro 6; Palumbo 7 (39'st Zappia sv) Babatunde 6. All: Pastore. GROTTAGLIE : Di Leo 5,5; Favret 5,5, Camassa 6, Bennardo 6, Ianneo 5,5; D’Amario 6 (8'st Fraschini 6), Solidoro 5,5 Carteni 5,5; Piperissa 5 (23'st Pastano 6), De Angelis 5,5 (15'st Arcadio 6) D’Ambè 5,5. All: Orlando. ARBITRO: Todaro di Palermo. MARCATORI: 19' pt e 34' st Palumbo.
ACAMPORA (6.5) - Il baby prodigio biancoazzurro entra subito in partita e in mediana riesce a tenere in mano le redini del gioco. Elegante e preciso negli appoggi, Acompora si rivela prezioso anche in fase d'interdizione. Nella ripresa rischia più di una volta il giallo e viene graziato dall'arbitro. NAGLIERI (6,5) - Partita di sacrificio la sua. Parte da centrocampista e dopo pochi minuti viene retrocesso in difesa e mette il bavaglio a Coquen, meglio più basso. CHISENA (7) - Decisivo. Entra in entrambe le marcature lucane. E' bravo ma soprattutto furbo nel procurarsi il penalty, realizzato da Albano. Sul gol del due a due si rende protagonista di una fenomenale discesa sulla sinistra e serve un assist al bacio per l'accorrente Ancora. (31' st Magliocco sv) ALBANO (6) - : Realizza dagli undici metri il suo tredicesimo gol stagionale. Protegge bene la palla, riuscendo in tal modo a far salire tutta la squadra. La sua gara però è macchiata da quelle due clamorose occasioni da rete fallite da pochi passi. (43' st Porzio sv). ALL. DANZA (6,5) - Raccoglie un buon risultato su un campo difficile. Buona la reazione dei suoi dopo il doppio svantaggio conseguito.
DAGLI ALTRI CAMPI BRINDISI FASANO
1 1
BRINDISI(4-3-1-2): Russo 6; Idda 6, Corazzini 6, Trinchera 6, De Giorgi 6 (10' st Camposeo 6); Fiore 6 (6' st Cangini 6), Cordiano 7, Lenti 6; Chiesa 6 (39' st Pinamonte sv); Galetti 5,5, Moscelli 5,5. A disp. Vidoni, Pasqualini, Kettlun, Junior Bahia. Allenatore: Silva. FASANO (4-3-3): Corno 6; Pisano 6,5, Cornacchia 6, Greco 6, Esposito 6; Salvestroni 6, Comandatore 6, Gentili 6 (47' st Ciufreda sv); Dimatera 6, Doria 6 (34' st Milozzi sv), Schiavone (10' st Ianni 6). A disp. Comes, Pistoia, Sanna, D’Arcante. Allenatore: Maiuri. ARBITRO: Roca di Foggia. MARCATORI: 27' pt Chiesa (B); 6' st Pisano (F). NOTE. Ammoniti: Dimatera, De Giorgi, Corazzini, Salvestroni, Greco. Spettatori: oltre 3.500 (di cui 250 fasanesi). Angoli: 4 a 2 per il Brindisi. Rec. 1t 2' st 6
FRANCAVILLAF. TURRIS
2 0
FRANCAVILLA FONTANA (4-33): Laghezza 6,5; Anglani 6, Gallù 6,5, Paglialunga 6,5, Gallo 7; Perrelli 5 (32'st Morleo sv), Travaglione 6 (35'st Sisalli 7), Nasca 6; Micieli 6, Galeandro 6,5, Schirinzi 7 (Novielli sv). A disp.: Di Punzio, Chirico, Borromeo, Malagnino. Allenatore: Francioso. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6,5; Perna 5,5, Follera 6,5, De Carlo 6,5, Semplice 6; Coppola 6,5, Pepe sv (35'pt Borriello 6), Sullo 6 (28'st Varchetta sv), Visciano 6,5; Tortora 6, Famiano 5,5 (13'st Stanzione 5). A disp.: Mennella, Crisantemo, Didato, Russo. Allenatore: La Cava. ARBITRO: Bellero di Casale Monferrato MARCATORE: 39'st e 51'st Sisalli. NOTE: Espulso: al 47' st De Carlo (T). Ammoniti Gallù (F), Gallo (F), Galeandro (F), Borriello (T).
GELBISON SANT'ANTONIOA.
0 2
GELBISON CILENTO (4-3-3): Visconti 5; Ietto 5 (15' st Santonicola 5), Ruocco 6, Gonzalez 5, Graziano 4,5; D’Angelo 5,5, Granozi 5, Pecora 5 (1' st Della Bianchina 6); Calendo 5,5 (27' st Amorelli 5), D’Elia 5, Sica 5,5. A disp.: La Mura, Leccese, Caputo, Amato. Allenatore: Torre (Longo squalif.). SANT'ANTONIO(4-4-2): Corcione 6; Attanasio 6,5 (40' st Lucarelli sv), Coccorullo 6,5, Itri 6,5, Vitiello 7; Esposito 6 (5' st Pepe 6), Chierchia 6,5, Somma 7, Agnello 6,5; Maffucci 6,5, Cocuzza 6 (32' st Piemonte sv). A disp.: D’Auria, D’Aniello, De Biase, Velardi. Allenatore:: Nastri. ARBITRO: Pierantoni di Ancona. MARCATORI: 8' pt Somma, 35' pt Maffucci. NOTE: spettatori 250 circa. Ammoniti: Granozi (G), Pecora (G). Angoli 3-1 per il Gelbison Cilento. Rec.: 2' pt, 4' st.
PIANURA POMIGLIANO
1 0
PIANURA (4-4-2): Pane 6,5; Carbonaro 6, Allocca 6,5, Ianniello 6, Letizia 6,5; De Rosa R. 6,5, Palumbo 6, Temponi 6,5, Scarpato 6 (20'st Manzi 6); Contino 6,5 (39'st Rea sv), Manzo 7 (43'st Pirone sv). A disp.: Despucches, Russo, De Santo, Mele. Allenatore: Gargiulo. POMIGLIANO (4-3-3): Inserra 6; Scognamiglio 5,5, Biancardi 6, De Rosa D. 6,5, Porcaro 5,5 (25'st Mauro sv); Gasparini 5,5 (26'st Alterio sv), Ausiello 5,5, Alleruzzo 6 (12'st Scarlato 6); Marzullo 6,5, Gomes 5,5, Ventre 5,5. A disp: Violante, Pesce, Cutolo, Tarantino. Allenatore: Bucaro ARBITRO: Monaco di Tivoli. MARCATORE: 20' pt rig. Manzo. NOTE: spettatori 350 circa. Ammoniti: De Rosa R. (PI), De Rosa D. (PO), Gomes (PO). Angoli 2-2. Rec.: 2'pt; 5'st.
VENAFRO BITONTO
3 2
VENAFRO (5-3-2): Izzo 6,5; Marzocchella 6,5, De Simone 7, Mele 6, Cianfarani 6, Cavola sv (6'pt D’Ottavio 6); Agbonifo 6,5 (32' st El Quazni 6), Ricamato 7, Monticelli 7; Caruso 6,5, Nardolillo 7 (40' st Santagata sv). A disp.: Pietracupa, Ricamato, Marziale, D’Elena. Allenatore: Buccilli. BITONTO (4-4-2): Lima 5,5; Romeo 5 (4' st Dibitetto 6), Montefusco 6, Modesto 5,5 (33' st Camasta sv), Falanca 6; Cantatore 7, De Santis 6,5, Dentamaro 5,5, Logrieco 6 (13' st Persia 6); Infantino 6, Martellotta 5. A disp.: Castelletti, Casisa, Nasca, Di Giovinazzo. Allenatore: Ruisi. ARBITRO: Villa di Rimini. MARCATORI: 13' pt Nardolillo (V), 32' pt De Santis (B), 33' pt De Simone (V); 45' pt Infantino (B, rig.); 26' st Agbonifo (V). NOTE Ammoniti: Mele (V), D’Ottavio (V), Caruso (V), Cantatore (B).
Domenica 5 aprile 2009
47 Per l’Ischia si tratta di un blitz che regala la quinta posizione da play off
Francavilla, flop inatteso Ciurlia e Marino ribaltano il vantaggio di Del prete PAGELLE FRANCAVILLA MASI (6) - tra i pali al posto della squalificato De Blasio, fa il suo dovere. Incolpevole sulle reti. MILELLA (5) - sulla fascia destra, il terzino napoletano, non spinge come dovrebbe e potrebbe. In altre occasioni, ha fatto sicuramente meglio. ROMANIELLO (6) - schierato al centro della difesa al posto dello squalificato Gioia, controlla bene gli avversari che agiscono sulla sua zona. ZANGLA (5) - nei primi quarantacinque minuti di gioco, subisce un po’ la pressione degli attaccanti campani. Nella ripresa, si lascia sorprendere in velocità nell’occasione della rete. NICOLAO (6) - buone alcune sue discese sulla fascia sinistra. Ma la sua spinta non produce grossi grattacapi agli avversari. LA NEVE (6) - schierato come laterale destro a centrocampo, il giovane calciatore, tenta di portare in vantaggio i suoi, con un gran tiro all’11’ dai venti metri, con la palla che si schianta sul palo. Sostituito alla mezz’ora della ripresa da D’Amico. CAMPO (6) - tenta di servire i suoi con palle in profondità, sfruttando degli invitanti corridoi. La sua gara però, non produce le speranze dovute. DI SENSO (6)-crea azioni invitanti per i propri compagni di squadra. Tenta di saltare gli avversari, che in alcuni casi non riescono a fermarlo. Al 23’della ripresa dal limite, prova a beffare il portiere ospite, ma senza esito. SCARNATO (6,5) - sicuramente il migliore in campo, per quantità e aggressività. Corre e pressa su tutti i palloni. In un paio di occasioni tenta la conclusione, la migliore sicuramente al 13’ della ripresa, con il tiro dal limite che sfiora la traversa. ZAGARIA (5) - in avanti con Del Prete, lotta non riesce ad essere troppo incisivo come dovrebbe. Lascia il campo al 37’ della ripresa, per Lo Prete. DEL PRETE (6,5) - corre, lotta e cerca di rendersi pericoloso. Ma purtroppo, forse poco assistito in avanti. Al 24’ del primo tempo porta in vantaggio i suoi, ma senza che la rete diventi decisiva.Lo Prete sv: D’Amico sv. LAZIC ( 5,5) - :Cerca in tutti i modi di conquistare i tre punti, ma la poca voglia dei suoi giocatori, determina la sconfitta. Adesso ha da lavorare non poco per la prossima gara.
FRANCAVILLA ISCHIA
1 2
FRANCAVILLA (4-4-2): Masi 6; Milella 5, Romaniello 6, Zangla 5, Nicolao 6; La Neve 6 (28’ st D’Amico sv), Di Senso 6, Scarnato 6,5, Campo 6; Del Prete 6,5, Zagaria 5 (37’st Lo Prete sv). A disp.: Bruno, Marziale, Simeone, Di Sanza, Cocina. All.: Lazic 5,5. ISCHIA (4-4-2): Bighencomer 6; Sepe 6 (22’ st Buono 5,5), Mattera 5, Ciurlia 7, Accurso 6,5; Nocerino 6 (11’st Saurino G. 6), Monti 6, Formidabile 6,5, Mazzella 5,5 (27’st Marino 7); Bianco 6), Alvino 5,5. A disp.: Cozzolino, Cristilli, Fermo, Saurino C. All.: Impagliazzo 7. ARBITRO: Tea Spinelli di Roma 6. RETI: 24’pt Del Prete, 18’ st Ciurlia, 44’ st Marino. NOTE: spettatori 300 circa. Ammonito: Monti. Angoli 2-2. Recuperi: pt 1’; st 3’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Amarezza in casa Francavilla, per la brutta sconfitta. Sciupando così, l’opportunità di ottenere tre punti utili per la salvezza diretta. Il vantaggio iniziale dei sinnici, grazie al capitano Genny Del Prete, non è bastato. Molto approssimativi e poco concreti, i ragazzi di mister Lazic, si sono prima fatti raggiungere e poi superare, ad un minuto dalla fine dall’Ischia. Assenti nei rossoblu, il portiere De Blasio ed il difensore Gioia, per squalifica. Dopo soli cinque minuti di gara, Del Prete ci prova con un colpo di testa, che non impensierisce più di tanto l’estremo difensore campano. Al 7’, ancora Del Prete dal limite, ma il suo tiro rimpallato dal portiere isolano giunge sui piedi di Zagaria, che sciupa la ghiotta occasione. All’11’ La Neve, sfiora il vantaggio, ma il suo tiro calciato dai trenta metri, impatta sul palo. Al 15’ gli ospiti con Mazzella, rispondono con un tiro che va a finire sull’esterno della rete. Al 23’, il Francavilla recrimina per un fallo in area su Zagaria, ma l’arbitro lascia correre. Al 24’ i padroni di casa passano in vantaggio con l’attaccante Del Prete, che sfrutta una grossa indecisione difensiva giallo-
Il Francavilla sceso in campo ieri (foto in pagina www.lasiritide.it)
Sotto ’arbitro donna Spinelli di Roma, a lato Del Prete in azione
blu. Il capitano francavillese, tutto solo davanti alla porta, deposita la palla in rete. Nel finale di tempo, i ragazzi di mister Impagliazzo cercano di
reagire, ma con scarsa precisione. Il secondo tempo, comincia con gli ospiti abbastanza vogliosi. Al 5’, tiro di Mattera su calcio piazzato, ma Masi
fa buona guardia. Al 13’ Scarnato ci prova dalla distanza, ma il suo potente tiro, sfiora la traversa della porta di Bighencomer. Al 18’ dopo alcuni tentativi, gli isolani giungono al pareggio. Ciurlia, calcia al volo dal limite dell’area una gran botta che batte l’incolpevole Masi. Di Senso al 23’ tenta dal limite, ma il suo tiro è preda facile dell’estremo difensore isolano. Gli ospiti ci credono di più, cercando il vantaggio. Al 30’ tiro dalla distanza di Formidabile, ma la palla termina a lato. Il Francavilla, al 37’ sostituisce Zagaria con Lo Prete, per cercare la profondità. Ma l’Ischia, ad un minuto dal termine giunge al vantaggio con Marino, che in velocità penetra in area battendo in diagonale Masi, siglando così il definitivo 1-2. Claudio Sole
Spogliatoio Il patron lacia strali anche a Lazic «Non mi convincono i cambi fatti»
Cupparo: «Squadra senza grinta e volontà» FRANCAVILLA – Tanto amaro in bocca in casa Francavilla per la sconfitta casalinga subita per 1-2 contro l’Ischia. A fine gara, delusione da parte del presidente sinnico Franco Cupparo: «Sono molto amareggiato – dice – per una gara che stavamo vincendo e che poi abbiamo letteralmente gettato al vento. Discutibili anche i cambi del nostro mister e dell’atteggiamento da parte dei giocatori in campo, senza grinta e volontà». Ricordiamo che il Francavilla era passato in vantaggio al 24’ del primo tempo con il capitano Genny Del Prete. Poi ad inizio ripresa, una squadra abbastanza impacciata. «Una partita – continua Cupparo – che si poteva tranquillamente vincere, però da una possibile vittoria, siamo passati alla sconfitta. Adesso, bisogna guardare avanti, senza recriminare, cercando di guadagnare quanto
prima possibile, cinque punti per la salvezza. Ma per fare questo, c’è bisogno di cambiare modo di giocare, perché continuando così, sarà difficile salvarsi». Attualmente i sinnici, sono fermi a quota trentasette punti, alle spalle a cinque lunghezze, la zona play out. E tra quindici giorni, dopo la pausa pasquale, nuovamente in casa con il Gelbison Cilento. «La sconfitta – prosegue il presidente Cupparo – non ci voleva, i trentasette punti attuali non ci permettono di stare tranquilli. Il problema serio ora siamo noi, i giocatori, il mister, che non meritano assolutamente questa società, che fa di tutto per fare un calcio a certi livelli in una zona come questa. Però, mi rendo conto che, sia arrivata l’ora di cambiare e questo, riguarda sia per i giocatori che l’allenatore. Sono davvero stanco di questa situazione. Bisogna resistere,
mancano soltanto cinque gare e dobbiamo mettercela tutta. Poi dopo si vedrà». Un Cupparo quindi, molto deluso dei suoi, che ultimamente non sono in un buon momento di grazia, questo forse perché, la condizione fisica non è al top. «La delusione – prosegue Cupparo – non riguarda soltanto la gara di oggi, ma sono diverse partite che la squadra gioca male. Ecco perché – conclude il presidente - da oggi in poi, userò un altro metodo e soprattutto mi incontrerò a breve con il mister per chiarire alcune situazione che non mi piacciono affatto». Pertanto, un momento delicato in casa sinnica, dovuto ad una mancanza di risultati che stentano a venire. La vittoria in casa rossoblu, manca da tre gare, ultima affermazione in trasferta per 0-1a Matera, nel
derby del quindici marzo scorso. Tutt’altro umore invece in casa isolana, con il mister Impagliazzo soddisfatto dei tre punti conquistati su di un campo difficile come quello sinnico: «Devo essere sincero – dice l’allenatore – non so se la vittoria sia meritata. Nel primo tempo, siamo partiti bene, creando buone occasioni. Poi, il loro vantaggio su un nostro svarione difensivo, dopo che i miei ragazzi, avevano creato alcune buone trame di gioco». L’Ischia, nei primi dieci minuti di gioco, ha dimostrato una buona organizzazione di squadra, con delle buone giocate. Poi, il vantaggio rossoblu con Del Prete, bravo a sfruttare una grossa indecisione della linea difensiva. «Nella ripresa – prosegue - la squadra è scesa in campo con un altro piglio, dopo la mia strigliata negli spogliatoi. I ragazzi, hanno dimo-
Zagaria in azione ieri contro l’Ischia
strato di voler ottenere un risultato positivo e siamo stati premiati più del dovuto per quanto si è visto in campo. Noi – termina – non abbiamo grossi assilli di classifica, se dovessero arrivare i play off, tanto di guadagnato, altrimenti nulla di grave. Siamo una squadra giovane e dobbiamo crescere
di mentalità. Se ci crediamo fino in fondo – termina – possiamo toglierci qualche bella soddisfazione». La squadra gialloblu, ha dimostrato di saper soffrire e soprattutto, di crederci fino alla fine, infatti la rete della vittoria è arrivata al 44’, davanti allo stupore dei tifosi francavillesi. cl.so.
48 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Lo spareggio salvezza va ai grigiorossi. Espulsi Autiero e De Sio
Bacci, l’esordio più amaro Sul finale Zerillo punisce il Genzano. Secondo stop di fila S. GENZANO ANGRI
0 1
SPORTING GENZANO : Veneziani, Trifone (38'st Insaurralde), Autiero, Papagni, Fiscina, Masturzo, Bacio Terracino, Buonocore (19'st Pepe), Impagliazzo, Rega, Compierchio (5'st Murano); A disp. Castelgrande, Carlino, Gargano, Schiavone; All. Bacci. ANGRI : Cortese, Formisano, De Sio, Cacace, Manzo, Amarante, Vezzoli, Vellone, Somma (33'st Bianco), Galdi, Radicchio (21'st Zerillo); A disp. De Rosa, Garbiase, Vitale, Fabbrigatore, Pipariello; All. Pagliarulo. ARBITRO : Alessio Giacomozzi di Fermo (Mauro Bachetti - Giordana Galli). RETI : 36 st' Zerillo (A). NOTE : Temperatura primaverile, ammoniti Rega al 6'st, Cacace al 4'st e Cortese al 40'st. Espulsione per Autiero e De Sio al 32'pt per un violento diverbio in area salernitana. Angoli 7 a 7. Recupero 4'pt, 4'st. GENZANO DI LUCANIA Lo Sporting Genzano si fa male da solo regalando tre punti d'oro ad un'altra concorrente per la salvezza: l'Angri. I campani espugnano il Comunale di Genzano grazie alla rete messa assegno dal neo entrato Zerillo che, sfruttando un'incomprensione tra Fiscina e Veneziano, ha portato alla
Il calcio d’avvio della partita e accanto il Genzano in azione
seconda sconfitta consecutiva i bianco rossi alto bradanici. Eppure la gara era iniziata bene con i padroni di casa arrembanti sin dai primi minuti di gioco con Compierchio e Impagliazzo che hanno fatto impazzire la difesa ospite. Partenza lampo al 5' con Impagliazzo che prova la conclusione dalla distanza, messa in angolo da De Sio. Due minuti dopo Bacio Terracino tira a botta sicura verso Cortese e Vezzoli intercetta con il braccio ma per il Signor Giacomozzi è tutto regolare. I padroni di casa protestano ma il direttore di gara è inamovibile. Al 19' per la prima volta l'Angri in avanti con Radicchio che prova la con-
clusione ma Fiscina respinge con il corpo. Al 27' una delle occasioni più ghiotte per lo Sporting: Buonocore dalla bandierina, palla in mezzo per Masturzo che liscia incredibilmente ma, alle sue spalle, è prontissimo Fiscina ma la sua conclusione viene ribattuta dalla difesa. Al 29' sugli sviluppi di un calcio d'angolo, Formisano si gira impeccabilmente e colpisce la palla di testa che, però, termina sulla parte superiore della traversa prima di spegnersi sul fondo. Al 32' l'episodio che cambia volto alla partita: Autiero e De Sio litigano in area campana; l'assistente vede tutto e riferisce al direttore di gara che senza
pensarci due volte sventola il cartellino rosso ad entrambi. La partita continua con le due squadre in dieci e a rendersi pericoloso è ancora lo Sporting con Bacio Terracino che fa partire un bolide tremendo che sfiora il palo alla destra di Cortese e si spegne sul fondo. Si va negli spogliatoi con il punteggio in parità con una sostanziale supremazia dei padroni di casa. Si ritorna in campo e dopo appena 60” dal fischio d'inizio la difesa bianco rossa si fa trovare impreparata ma Veneziano è strepitoso a restare in piedi e deviare la conclusione di Galdi. Al 6' altro episodio dubbio in area campana
con Rega che salta l'uomo e finisce giù; per Giacomozzi è simulazione e Rega viene ammonito. Al 19' occasionissima per i padroni di casa con Murano che libera in modo perfetto Trifone che da due passi, a tu per tu con Cortese, spara alla stelle. La gara si accende. Al 25' prima Cortese neutralizza Rega e poi, sulla ripartenza campana, Veneziani dice no a Zerillo. Lo Sporting attacca ma a essere letale in contropiede è l'Angri. Al 36', infatti, la difesa campana spazza in avanti nella zona di nessuno ma Fiscina e Veneziani pasticcino regalando la palla a Zerillo che a porta vuota non baglia per la felicità della panchina saler-
nitana. Mister Bacci si gioca la carta Insaurralde, togliendo Trifone ma lo Sporting non punge e la gara termina con la seconda sconfitta consecutiva. La pausa per la domenica di Pasqua servirà alla compagine alto bradanica per recuperare energie sia fisiche che mentali per affrontare le cinque gare rimanenti in modo diverso dalle ultime due apparizioni. Per l'Angri si tratta della seconda vittoria stagionale lontano dalle mura amiche e con i tre punti portati via da Genzano i grigio rossi ora comandano il quintetto che lotta per la permanenza diretta in categoria. Rocco De Rosa
Il nuovo allenatore promette fino alla fine il massimo impegno per salvarsi
PAGELLE GENZANO
Il tecnico: «Andava bene anche il pari» Papagni guarda già agli spareggi play out
VENEZIANI (6,5) - : un voto in meno per l'indecisione sul gol vittoria di Zarillo. Bravo, deciso e provvidenziale in almeno altre tre circostanze dove ha evitato la rete avversaria.
ESORDIO negativo per il nuovo tecnico dello Sporting Genzano, Bacci, che rimedia una brutta sconfitta tra le mura amiche, abbandonando definitivamente il sogno di una permanenza diretta in categoria: “ Anche se abbiamo rimediato una sconfitta, io sono abbastanza soddisfatto della gara dei miei ragazzi perché in tre giorni, da quando sono qua, di meglio non potevo proprio fare. Dal mio arrivo - continua il Mister - ho trovato una squadra non proprio al top ma cercheremo di dare il meglio da qui sino alla fine. La settimana di pausa che avremo prima del prossimo impegno capita a fagiolo perché avremo la possibilità di conoscerci meglio con i ragazzi e lavorare con più tranquillità senza pressioni. Noi lavoreremo duro per cercare di ottenere il risultato che la società si è posta già da tempo. I ragazzi - continua Bacci - mi hanno dato la massima disponibilità ed è per questo che lavoreremo sodo per tirarci fuori da questa situazione che attualmente sembra davvero difficile. Dopo la prestazione di oggi e il risultato negativo ci siamo fatti male da soli. Non c'è un reparto da sistemare meglio ma è tutta la squadra a cui mancano dei meccanismi basilari e, per essere sincero, per quello che ho visto io ci vuole un pochino più di convinzione nei propri mezzi. I ragazzi - dice Mister Bacci - con il passare di questi quindici giorni dovranno seguirmi perché io cercherò di insegnargli alcune cose che possano aiutarli per crescere e credere di più in loro stessi. Sono fiducioso perché a prescindere dall'occasione che abbiamo concesso ai nostri avversari sul finire della partita uno zero a zero per noi non sarebbe comunque stato un risultato positivo, però, con soli tre giorni di preparazione mi sarei accontentato anche di un punticino perché capisco anche che con i ragazzi non c'è ancora quell'intesa necessaria per essere una
Il tecnico del Genzano Bacci
TRIFONE (5,5) - : non brilla in copertura e si divora un gol a due passi da Cortese, sparando la palla sopra la traversa. Incostante. Al 38'st INSAURRALDE: s.v. AUTIERO (5) - : in poco più di mezz'ora di gioco difende bene in fase di non possesso palla e partecipa all'azione in fase di possesso. Colpevole di quel cartellino rosso che gli costa un'insufficienza. PAPAGNI (6,5) - : come sempre grande cuore e tanta determinazione. Lotta e contrasta da guerriero; incita i compagni, soprattutto i più giovani. FISCINA (6) - : anche lui come Veneziano un voto in meno per quell'errore che è costato i tre punti. Sino ad allora era stato il Trifone e De Sio migliore dei suoi. MASTURZO (7) - : fa il centrale quando attacca l'Angri e si trasforma in terzino quando è lo Sporting ad attaccare. Prestazione esemplare. BACIO TERRACINO (6) - : al rientro da titolare dopo i guai fisici. Buone giocate ma alcune volte troppo lezioso. Troppo impreciso sui cross per gli attaccanti.
vera squadra. Vista la partita, le occasioni le abbiamo avute anche noi ma non siamo stati lucidi e bravi a fare gol. Non facciamo un dramma di questa sconfitta - conclude il nuovo tecnico - perché mancano ancora cinque giornate ed è vero che la strada è in salita ma, abbiamo ancora la possibilità di venire fuori e conquistare punti importanti per cercare di fare il meglio alla fine del campionato. Certo, cinque gare non sono tantissime ma proveremo a fare il massiomo.” Dello stesso avviso anche capitan Papagni, intervenuto a fine mach e forse un po' rassegnato di una permanenza diretta in categoria: “Le due squadre si sono equivalse in campo e non meritavamo questa sconfitta per
quello che si è visto in campo. Abbiamo giocato alla pari - afferma Papagni creando anche qualche buona palla gol ma non siamo riusciti a passare in vantaggio. Ora - conclude il capitano - i play out sembrano quasi una certezza ma noi non molliamo e lotteremo sino all'ultima giornata. Speriamo di riprenderci quanto prima per rilanciarci in classifica.” Nonostante il secondo stop di fila, dopo la scoppola di Bitonto, a Genzano c'è la voglia di non gettare la spugna e di continuare a lottare per ottenere il massimo da questo campionato. Ora c'è da archiviare presto questa debacle e concentrarsi subito al prossimo mach in casa del Fasano dopo la sosta. Rocco De Rosa
BUONOCORE (5,5) - : non è ancora al top e si vede. Prestazione opaca e sostituito da Pepe nella ripresa. PEPE (6) - : non da la svolta che il Mister chiedeva. IMPAGLIAZZO (6,5) - : dà l'anima in campo; attacca e difende e si comporta da vero leader. È poco sopportato dai compagni ma merita tanto perché si sobbarca i pesi dell'intera squadra. Lodevole. REGA (6)-: buone accelerazioni ma non bastano. Schierato sulla sinistra sembra essere la brutta copia di quello visto nelle scorse settimane. COMPIERCHIO (5,5)-: non dà supporto a Impagliazzo. È marcato strettissimo dai difensori salernitani e non offre spunti alla manovra bianco rossa. MURANO (7) - : dà vivacità all'attacco, crea occasioni ma non si fida del suo piede sinistro sprecando due ghiotte palle gol.
Sport 49
Domenica 5 aprile 2009
Derby del Marmo Platano tra Bella e Pescopagano BELLA- Una domenica delle Palme densa di emotività agonistica. Un match, tra il Bella e il Pescopagano, ad alta carica emotiva. Oggi pomeriggio va in scena il derby del Marmo Platano ed entrambe le compagini si daranno battaglia in campo, per portare a casa un risultato che prescinde dalla classifica. Mister Del Pino, in realtà, vorrebbe la sua squadra attestata in posizione play-off, anche se l'ultimo incontro fuori casa contro il Real Irsina ha penalizzato i suoi calciatori, pur avendo espresso un buon gioco. Restano dodici punti da aggiudicare in quattro partite per quanto concerne il Bella e la stessa formazione di mister Toscano, fermando l'Atletico
Scanzano, ha reso un favore a Del Pino. Il Bella, con un centrocampo ormai rodato e composto da Tummillo e Remollino, probabilmente dovrà fare a meno di capitan Troiano e Mauro Ricigliano. Dall'altro lato della barricata, i dubbi permangono sullo stato fisico di Perillo. Toscano, dal canto suo, potrà contare su un goleador di razza come Gonnella, navigato uomo di area anche in campionati di categoria superiore. Fuori dalle proprie mura, il Pescopagano ha collezionato pochi risultati positivi, mentre il Bella ha sempre fatto valere il fattore campo. Il Pescopagano naviga in acque relativamente tranquille nella zona medio- bassa della classifica,
Punti pesanti in palio tra Vitalba e Montalbano
Spareggio salvezza
ma il calendario potrebbe destare qualche preoccupazione. Il Bella, determinato a giocarsela sino alla fine, è obbligato a non fare sconti. Giovanni Petilli
FILIANO – Bisogna vincere. E’ fondamentale per tirarsi fuori dalle secche della classifica. Un successo darebbe morale per affrontare le tre ultime gare che sono rimaste per la salvezza diretta. Il
Vitalba che nel recupero di oggi pomeriggio ospiterà la penultima della classe Sporting Montalbano dovrà raccogliere i tre punti per togliersi momentaneamente dalla zona play – out e scavalcare in contemporanea la Santarcangiolese e cercare di avvicinarsi al Pescopagano, anche se quest’ultima squadra si può dire quasi esclusa per la lotta per non retrocedere. Proprio il Pescopagano sarà l’avversario di turno alla ripresa dei giochi dopo le vacanze pasquali e quindi per gli uomini di La Capra è importante non gettare al vento un’occasione davvero irripetibile. Poi le altre due gare che restano sono la trasferta di Irsina e il turno interno contro il Bella. Situazione invece diversa
per lo Sporting Montalbano che dovrà racimolare quanti più punti è possibile per evitare la retrocessione diretta. La squadra di Diazenna dopo quella di oggi avrà tre sfide non facili: trasferta a Grottole alla ripresa, scontro diretto in casa contro il Varisius e ultima di campionato a Policoro contro il Borussia Pleiade che non ha perso ancora le speranze per agguantare la vetta. Gli jonici a questo punto hanno l’obbligo di giocarsi il tutto per tutto per cercare di distanziare il Latronico e di sorpassare il Lagopesole. Nel Vitalba sarà assente Tomasillo per squalifica. Per lo Sporting Montalbano rientra il portiere Bellino dopo due turni di squalifica. b.b.
Torneo delle Regioni Si chiude con tre sconfitte la prima giornata
Basilicata, beffa atroce Va in vantaggio, ma si fa rimontare all’ultimo minuto CAMPANIA BASILICATA
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CAMPANIA ( 4-2-2): Vetrone; Pucino, laudato, Manda, Scippa; Tassari, Marrandino (dal 1'.s.t. Pastore)., Bonavolontà (dal 16's.t. Vallozzi), Rendente (dal 10's.t. D'Amora); Buonanno (dal 35's.t. Barbato), Bonaiuto (dal 10's.t. Gagliardi); (Vitale, Marrazzo, Meccariello, Sgariglia). All.Maranzano BASILICATA (4-4-2): Sicuro, Granato (dal 45's.t. Provenzale), Gerbasio, Pietrafesa, Di Tolve (dal 26's.t.Panetta); Cardillo, De Nittis, Camelia (dal 28's.t. Matrice), D'Arca (dal 16's.t. Salerno); Rinaldi (dal 26's.t. Polito), Ripa; (Capozzi, Massari, Verrone, Severino). All. D'Urso ARBITRO: De Filippis di Vasto Assistenti: Di santeDi Cino di Lanciano MARCATORI: Rinaldi (B) al 10 p.t., Pastore (C)al 25's.t., Gagliardi (C) al 46's.t. NOTE: giornata soleggiata, campo di gioco in ottime condizioni. Ammoniti: D'Arca, Di Tolve, Tassari, Gagliardi, Polito Angoli: 31 SAN SALVO (CH)- La Campania vince in rimonta sulla Basilicata al termine di una
Un’azione di gioco
gara agonisticamente valida nel corso della quale non sono mancate le emozioni. Speculari i moduli di gioco adottati dai due tecnici che si affidano entrambi al 4-42. La gara è subito scoppiettante. Al 2' un tiro dal limite dell'area di Tassari per poco non sorprende Sicuro che para in due tempi. Al 10' i lucani vanno in vantaggio al primo affondo. De Nittis serve, sul filo del fuorigioco, Rinaldi che da solo davanti a Vetrone lo supera con un potente sinistro. La Campania accusa il colpo.
La rappresentativa di Basilicata
E' la Basilicata, infatti, che si rende pericolosa prima con D'Arca, ma la retroguardia campana riesce a disinnescare il pericolo, e poi con Ripa che sbaglia la conclusione da favorevole posizione. Con il passare dei minuti la formazione allenata da Maranzano aumenta la pressione nella metà campo avversaria. Al 35' una bell'azione corale svanisce per un traversone errato di Rendente, mentre poco dopo è Gerbasio a sbrogliare una difficile situazione nella propria area di ri-
gore. Una rovesciata in area di Buonanno, di poco alta sulla traversa, chiude la prima frazione di gioco. Nella ripresa il tema della gara non cambia. Campania alla ricerca del pareggio e lucani pronti a colpire in contropiede. Al 2' Bonaiuti entra in area, ma viene contrato al momento della conclusione dalla difesa della Basilicata che, poco dopo, si ripete su conclusione di Bonavolontà. Al 13', invece, Tassari riesce ad andare al tiro, ma Sicuro fa buona guardia. La rete del pareg-
Calcio Femminile Il team di Mazzoni tiene testa alla più quotata avversaria
Una sconfitta a testa alta. Segna Napolillo CAMPANIA BASILICATA
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CAMPANIA ( 4-3-3 ): Polito; Piscitelli F. (dal 18'p.t. Gaudio), De Risi, Gaeta, Iannone ; Ruggiero (dal 17's.t. Laudato), Cipolletta (dal 25' p.t. Ciambriello), Gallo; Barberini (dal 1' s.t. Spolzino), Ferraro (dal 14's.t. Palmieri), Petraglia; (Guida, Piscitelli P.,Palescandolo). All. Aversano BASILICATA (4-5-1): D'Oronzo; Costanzo, Zaccagnino, Stoppelli, Gliubizzi; La Casa, De Luca (dal 45's.t. Lapetina), Franco A., Catalano, Napolillo; Cella (dal 34' p.t. Azzarino); (Franco C. Rubino, Gallucci, Fildi, Fabiani, Carleo, Lopapa) All. Mazzoni ARBITRO: D'Adamo di Vasto Assistenti: Pellicciotta- D'Alonso di Lanciano MARCATORI: Ferraro (C ) al 35' p.t. e al 37' p.t., Petraglia (C ) al 11' s.t., Napolillo (B) al 31's.t.
La rappresentativa lucana
ORTONA (CH)- E' la Campania a rendersi subito pericolosa. L'undici campano va, al ,13', vicino al vantaggio. Ferraro, favorita da un'indecisione di D'Oronzo, conclude a rete a botta sicura, ma respinge provvidelzialmente sulla linea. Al 15', invece è Ruggiero a colpire la traversa su punizione. Le lu-
cane non stanno a guardare e al 17' De Luca lacia partire una bordata che sfiora il palo della porta difesa da Polito. Il portiere campano, poco dopo, neutralizza una rovesciata in area della solita De Luca, la più pericolosa delle rosse vestite. Sono, tuttavia, le ragazze del tecnico Aversano a trovare la via del gol al termine di un contropiede. Al 35' Ruggiero lancia in area Ferraro che in diagonale supera D'Oronzo che, due minuti dopo, deve arrendersi ad un colpo di testa della stessa attaccante. Nella ripresa le lucane sembrano decise a recuperare lo svantaggio, ma all'11' sono ancore le campane a segnare con Petraglia. Nonostante il pesante passivo, la formazione allenata da Mazzoni non s'arrende cercando la via della rete in diverse occasioni. La più limpida capita sui piedi di La Casa, ma Polito è brava a neutralizzare. La Basilicata al 31' accorcia le distanze grazie ad una gran conclusione di Napolillo che non lascia scampo al portiere campano.
gio arriva al 25'. Azione personale in area del neo entrato Pastore che infila di destro la porta avversaria. La Basilicata non riesce più a rendersi pericolosa in attacco e subisce l'offensiva dei campani. La stanchezza si fa sentire. I due tecnici effettuano diversi cambi. La mossa vincente riesce a Maranzano che al 35' fa entrare Barbato al posto di un esausto Buonanno. Ed è proprio l'attaccante campano a trovare la zampata risolutrice in pieno recupero e a regalare la prima vitto-
ria alla Campania che inizia col piede giusto il Torneo delle Regioni. Umori opposti negli spogliatoi al termine della partita. Soddisfatto della gara e del risultato è il tecnico della Campania. “ Sono contento per l'impegno che i ragazzi hanno profuso in campo per tutta la durata della gara -afferma Livio Maranzano-. Non era facile ribaltare il risultato perché la Basilicata si è dimostrata compagine di tutto rispetto con attaccanti veloci che ci hanno spesso messo in difficoltà. Il fatto di aver trovato le reti vincenti con ragazzi partiti dalla panchina testimonia la validità dell'intero gruppo che possiede valori importanti”. Pieno di amarezza è il commento dell'allenatore della Basilicata. “ E' una sconfitta che brucia -sostiene Pasquale D'Ursoperché maturata all'ultimo giro di lancette dopo che i ragazzi avevano disputato una gara di grande carattere ed intensità. Resta il rammarico per non essere riiusciti a concretizzare nel primo tempo due favorevoli occasioni e, quindi, chiudere l'incontro. Nonostante la sconfitta di misura il nostro cammino nel torneo non è compromesso. Cercheremo di conquistare la vittoria già nella prossima gara contro il Friuli”.
Calcio a 5: più forte la squadra campana CAMPANIA BASILICATA
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CAMPANIA: Maglione (p), Ciscognetti, Cordua, Ruggiero (cap.), Danise, Tamburrino, Marcigliano, De Crescenzo, Roscigno, Servodidio, Ficco, Carusone (p). All.: Bartolo Marcello BASILICATA: Gallo (p) (cap.), Briscione, Pirrone, Kefi, Lopatriello, Santarsiero, Colella, Ferraro, Cuviello, Del Giglio, Cappellari, D'Alessandro (p). All.: Di Lorenzo ARBITRI: Spagnoli Nicola (Vasto) e Di Guilmi Lorenzo (Vasto) MARCATORI: nel s.t. 02'35'' e 08'42'' Marcigliano (C), 10'58'' Cappellari (B), 12'43'' e 13'18'' De Crescenzo (C), 16'20'' Cordua (C), 28'05'' Ciscognetti (C), 29'36'' e 31'11'' Roscigno (C). AMMONITI: Nel s.t. 05'08'' Ciscognetti (C) per fallo. Allontanato: Nel s.t. 31'33'' Di Lorenzo (B) NOTE: 09'52'' Cordua (C) colpisce la traversa, 16'32'' Danise colpisce il palo; nel s.t. al 28'48'' Cuviello (C) colpisce il palo. TIRI LIBERI: CAMPANIA 0/0 BASILICATA 0/0
50 Sport Seconda categoria Scontro al vertice
Domenica 5 aprile 2009
LA CAPOLISTA RALLENTA, IL BLN PIGNOLA NO
Grumento, col Maratea vale una stagione GRUMENTO NOVA – E’ un’occasione davvero unica. Che solo una volta può capitarti e mai una seconda. Una sfida che affascina gli sportivi in una gara nella quale si può decidere un campionato. Il Real Grumento, terzo in classifica, se vuole sperare ancora nel salto di categoria superiore, ha l’obbligo di vincere contro l’Oratorio Lentini Maratea, prima della classe. I ragazzi di Prete sanno che non possono sbagliare e che solo da loro dipende la stagione dei biancazzurri e non da altri. L’opportunità è ghiotta. Sprecarla significa aver buttato un torneo che si poteva tranquillamente gestire senza affanni. Nelle ultime gare di campionato si bada sempre al risultato e mai al gioco ovviamente perché sono i punti che fanno la differenza nel finale di una stagione. Bisogna stare attenti pure ai risultati provenienti dagli altri campi. Uno è certamente Castelsaraceno - Fortitudo Moliterno che potrebbe favorire il Real Grumento, ma anche alla gara San Martino d'Agri - Trecchina perché in caso di vittoria i valligiani sarebbero matematicamente salvi e l'Oratorio Lentini Maratea all'ultima giornata potrebbe approfittarne sul terreno di gioco dei valdagrini. Quindi
questo pomeriggio occorre vincere e basta.Prete può contare su tutti gli effettivi a disposizione e questo è un dato rilevante visto che può giocarsi ampie carte a sua disposizione compresi i ricambi in panchina. La probabile formazione dovrebbe essere questa infatti: Chiappa in porta; Toce a destra, Genovese e Mauro Scaldaferri centrali e Pizzo a sinistra nei quattro di difesa; centrocampo a rombo formato da Marinelli regista arretrato, Innella centro – destra e Petrocelli centro – sinistra e Sacco dietro le punte Massimo Scaldaferri e Vicino. Questa dovrebbe essere presumibilmente la formazione che scenderà in campo domenica. A disposizione ci saranno Di Pierri, La Grutta, Alagia, Ielpo, Giampietro, Morello e Cirigliano. Prete sicuramente avrà affidato ai suoi uomini cardini il compito di fare attenzione alle due mezzepunte pericolose Di Puglia e Saponieri. Occhio di riguardo anche al portiere Pretelli che nonostante la giovane età meriterebbe di giocare in categoria superiori alla Seconda Categoria che quest’anno sta disputando. Biagio Bianculli sport@luedi.it
LAGONEGRO A 3 PUNTI DALLA PROMOZIONE
CASTELGRANDE, CONTO ALLA ROVESCIA
IMPEGNI INSIDIOSI PER LE CAPOLISTA
MOLITERNO A CASTELSARACENO
Sport 51
Domenica 5 aprile 2009
A segno ben sette atleti, solo Rossi e Russillo con una doppietta
Picerno come un caterpillar Sommerso da nove gol il malcapitato Savoia S.PICERNO SAVOIA
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SPORTING PICERNO: Lettieri G. (Matturro) , Lettieri F., Falabella, Martino (Mancino), Russo ,Caggiano N.F. , Caggiano M.(Salerno) , Russillo (Cappelalno), D'andrea , Cangini , Rossi (Riviello). A Disp.Faraone ,Lettieri S., All. Marcantonio R. ASD SAVOIA: Caggiano , Palorcia, Marra, Covucci , Salvatore , Parrella , Ricciardi G. , Ricciardi A. , Contardi , Cavallo (Agoglia), Ricciardi M. A Disp.: Losasso , Covucci , Agoglia All. Zirpoli MARCATORI:25', 30' Rossi. 40', 52' Russillo , 44' Cangini ,57' Cappellano, 64' Agoglia (S), 73' Riviello , 81' Salerno (R), 85' D'andrea . PICERNO - Il Picerno conquista la vetta in condominio con il Castellaro. Sotto una pioggia battente è sotto una pioggia di gol il Savoia subisce un 9 a 1 che non ha storia. Il Picerno dopo questa partita diventa il miglior attacco, e la miglior difesa. Ora i giochi si decidono all'ultima giornata
di campionato con il Castellaro che gioca a Montemurro, mentre il Picerno in casa contro il Tramutola. Ma veniamo alla partita, netto dominio del Picerno che già nei primi 24 minuti si divora una serie di facili occasioni a tu per tu con il portiere Caggiano. Il risultato si sblocca al 25', buona l'azione sulla sinistra con palla data a Rossi, che inventa un tiro strepitoso e imparabile per Caggiano. al 30'raddoppio ancora di Rossi, dopo uno slalom sulla sinistra infila la seconda rete. Il Picerno martella gli avversari' al 40' Caggiano M. dopo aver saltato un paio di avversari porgie palla a Russillo che dall'interno dell'area batte in rete. Il 4 a 0 arriva si registra al 44' per opera di Cangini con una bordata dal limite dell'area. Troppo marcata è la superiorità del Picerno, gli avversari non riescono a reagire e imbastire azioni pericolose. Nel secondo tempo il risultato continua a crescere, arriva il 5-0 di Russillo al 52' , mister Marcantonio dà inizio al valzer delle sostituzioni, per dare spazio a chi ha giocato poco in questo campiona-
to, fuori subito i diffidati Caggiano M. e Russillo per Salerno e Cappellano. Proprio Cappellano al 57' realizza il sesto gol con una buona azione sulla destra . Dentro Riviello per Rossi, Mancino per Martino e l'esordiente giovane portiere Matturro per Lettieri G. , il Picerno si rilassa e il Savoia ne approfitta per segnare il gol della bandiera con Agoglia, al 64' da poco entrato al posto di Cavallo ben lanciato sulla destra , si trova da solo davanti a Matturro e mette dentro. A questo punto sale in cattedra uno scatenato Riviello ( uno dei più sacrificati in questo campionato ) che prima ci prova con una mezza rovesciata dal limite sorvolando di poco la traversa, poi al 73' sempre dal limite dell'area inventa un tiro che si piazza imparabilmente all'incrocio dei pali. Sono i nuovi entrati che si mettono in eviodenza, la gioia arriva anche per Salerno, che trasforma un rigore per atterramento in area di Caggiano N.F. A chiudere il conto è D'Andrea all'85' con una bella azione personale. vi.bo.
Un sorriso in trasferta targato Bove e doppio Losasso
La Tramutolese vince facile SAVOIA 0 TRAMUTOLESE 3 SAVOIA: Caggiano, Marra, Palorcia, covucci, Parrella, Ricciardi, Marino, Cavallo, L Polla, Zirpoli A disp. Salvatore, Cavallo POL. TRAMUTOLESE: Tralci, De Falco, Lombardi, Zito, Orlando, Lapetina, Mazzeo, Lascaleia, Carlomagno, Bove, Lo Sasso.A disp. Grieco, Sico, Sandra,Ragone, Iuorno,Bove,Marotta. SAVOIA: Torna alla vittoria in trasferta la Tramutolese con un secco 3-0 targato Bove e doppio Lo Sasso. L'inizio della gara è tutto degli ospiti sfiorano il goal del vantaggio in piu occasioni, prima con Bove che di testa non inquadra la porta e poi con Carlomagno che iluminato
da un lancio di Mazzeo spara a lato. Al primo affondo il Savoia inpesierisce Tralci che con un bel colpo di reni evita il la rete. Al 30' arriva il vantaggio: La scleia esce palla al piede e serve Lapetina sull'out di destra, il n.6 vede smarcato Bove e lo serve con un preciso rasoterra, il capitano di prima intenzione fredda il portiere avversario. Passano solo pochi minuti e la tramutolese radfdoppia. Illuminante lancio di Mazzeo per la corrente Carlomagno che, ignorando i due compagni al centro dell'area, calcia in porta vedendo respingere il tiro dal portiere, ma sulla respinta ecco Lo Sasso che da pochi metri insacca di testa. Sul risultato di 2-0 si chiude il primo tempo. Nella ripresa la gli ospiti cercano di chiudere la gara prima con un azione in velocità sull'asse Maz-
zeo - Lo Sasso - Bove (i tre che insieme a Lapetina fino alla passata stagione militavano nel Marsico 2002), ma lo stesso Bove spedisce alto. Siamo al 60' quando Lapetina lascia il posto a Marotta. Al 65' arriva anche il terzo goal, Bove vede Carlomagno in posizione centrale e lo serve, quest'ultimo salta l'uomo e serve Lo sasso (in sospetta posizione di fuorigioco) che piazza alle spalle dell'incolpevole portiere locale, festeggiando cosi il suo ritorno in campo dopo un lungo infortunio durato 6 mesi.. Cominciano le sostituzioni ed è proprio Lo Sasso a lasciare il posto a Iuorno, mentre De Falco viene sostituito con Bove L., infine Ragone entra al posto di Carlomagno (il migliore in campo ). La partita si avvia alla conclusione con vari contropiedi degli ospiti.
Per il Gallicchio c’è solo da voltare pagina in fretta
Lo Stigliano cala il tris F.C. GALLLICCHIO '95 P. STIGLIANO
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F.C.GALLICCHIO '95: Ciullo, Mirandi, Montano (1'st Donnadio D.), Conte F.L. (cap) (1'st Eufemia), Santoro(28'st Sansone), Di Sirio, Vilella (1'st Conte P.), Giordano,Conte Fr.(25'st Vicino), Caradonna, Montemurro. A disp. Conte Fi. All.: Cifone. STIGLIANO: Cafarella, Ciancia, Bruno, Campanale, Lovecchio, Orlando, Virelli 1. (15'st Virelli 2.), Dimase( 35'st Barisano), Lattanzio(40'st Pinto), Gariuolo( 10'st Barbaro), Lella (27' st Cascino). A disp. ARBITRO: Votta di Moliterno. Ass. di parte: (Sanchirico-Fortuna) RETI: 41'pt Lattanzio (S), 5' st Dimase (S), 91' Campanale (9). NOTE: Ammoniti: Conte F.L.(G). Espulsi: Sansone (G) Recupero: 1' + 4' GALLICCHIO - Non è bastato il buon primo tempo al Gallicchio per tenere testa allo Stigliano. Portatisi in vantaggio allo scadere della prima frazione, gli ospiti hanno completato l'opera nella ripresa. Decisivi, per i padroni di casa gli errori sotto rete di Conte F. prima e di Montemurro poi. Errori che diversamente avrebbero permesso, una volta in vantaggio, una tattica diversa. Attento è apparso lo Stigliano. Dopo i pericoli scampati, è riuscito ad approfittare del primo errore della difesa avversaria. Chiusa in vantaggio presso-
Conte del Gallicchio
ché a sorpresa la prima frazione, i ragazzi di Soldo hanno poi legittimato la vittoria nella seconda frazione con altre due reti. Una leggera pioggia e un forte vento hanno condizionato i primi minuti di gioco. La squadra di casa parte bene e tiene palla per quasi tutto il primo tempo. Quasi, appunto, perché come detto è stata punita alla prima sbavatura. Al 22', ha dell'incredibile l'errore sotto rete di Montemurro che non riesce a ribadire in rete una palla appena ribattuta da Cafarella che si è opposto al tiro di Conte F. Il Gallicchio non si avvilisce e continua a maci-
nare gioco. La difesa stiglianese tiene bene. Proprio da un rinvio del reparto arretrato nasce l'episodio che segnerà la gara. Lattanzio approfitta della dormita generale e sigla il vantaggio. Pochi minuti della ripresa e gli ospiti raddoppiano. E' il 5', quando Dimase lascia partire un destro da posizione difficile, su cui nulla può l'incolpevole Ciullo. Non ha la stessa fortuna, invece, l'ottimo calcio piazzato battuto da Vicino, appena entrato al posto di Conte F. La palla termina la sua corsa sul palo. Si capisce che per i padroni di casa non è giornata. Le difficoltà dei galletti circa la tenuta atletica accentuano le differenze tra le compagini. Gli ospiti, già galvanizzati dal vantaggio, sono in forma invidiabile rispetto agli avversari. Cifone interviene con i diversi cambi a disposizione ma, le cose non cambiano. Anzi, man mano che il tempo passa lo Stigliano, grazie anche ai nuovi entrati, è sempre più padrone del campo. Nel finale, il Gallicchio resta in dieci per l'espulsione di Sansone. Si è nel tempo di recupero quando da un calcio di punizione -molto contestata dai padroni di casa-, arriva la terza rete. Della battuta s'incarica Campanale che suggella così la sua ottima prestazione. Amaro il commento di Cifone a fine gara: “ Il risultato ci condanna più di quanto visto nei 90'. Loro sono stati bravi a gestire la gara. Molti dei miei ragazzi, purtroppo, le gambe, le muovono di più nelle notti del sabato”. Ersilio Marino
52 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Ferrara ha ripreso e sarà della gara (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
A Dilettanti Lo Sardo: «Occhio a Gennaro Tessitore e Franko Bushati»
Levoni, Ferrara ci sarà Recuperato il play per la sfida col Trapani ULTIMA gara della stagione regolare per la Levoni Potenza che affronta questo pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino la Banca Nuova Trapani allenata dal coach Marcello Perazzetti. La gara avrà inizio alle 18. Coach Luigi Gresta recupera anche Maurizio Ferrara che in settimana ha lavorato a scartamento ridotto a causa di un problema al ginocchio. L'atleta ha svolto ieri mattina la seduta di allenamento con i compagni di squadra e sarà a disposizione del coach pesarese per il confronto di questo pomeriggio. In casa Potenza 84 cresce l'attesa per la partita contro gli alterni e discontinui atleti di Perazzetti. Un successo spianerebbe la strada al sesto posto e, in caso di sconfitta del Palestrina addirittura per il quinto posto in classifica. Il raggiungimento dei play off sarebbe in sostanza il risultato migliore per la compagine del presidente Francesco Petrullo. La società ha lavorato dietro le scrivanie e senza fare proclami in questa stagione, raccogliendo i frutti di una programmazione intensa e mirata. La dirigenza di via Ponte Nove Luci ha dunque colto i frutti di un lavoro certosino e mirato anche all'ottimizzazione dei processi sportivi e agonistici. Ritornando alla sfera tecnica e agonistica va detto che i giocatori di Gresta intendono fare un regalo al pubblico del Pala Pergola, cercando di sfoderare una prestazione tutto cuore e sostanza. I siciliani hanno in Gindt Antrops e Gennaro Tessitore gli uomini di punta del mosaico allestito in estate dal presidente Maggaddino. In buona sostanza la formazione potentina dovrà confrontarsi con una squadra molto completa e di ottimo livello che ha spesso deluso le attese in questo torneo. Arbitreranno la sfida i signori Bertoli di Trieste e
L’AVVERSARIA
Sandro Lo Sardo
Gagliardi di Anagni. La partita “della storia” è tutta nelle parole di Sandro Lo Sardo, assistent coach della Levoni Potenza, che ha rimarcato gli aspetti principali della contesa affermando: “Dobbiamo giocare una grande partita in difesa.
Luigi Gresta
Questo mi sembra il dato più importante. Abbiamo provato tante soluzioni in questa settimana, se riusciremo a metterle in pratica avremo grandi possibilità di successo”. Del Trapani parla con grande rispetto e dice: “Temo Tessitore che quando
gioca con noi si esalta sempre. Mi sembra l'uomo in più. Occhio anche a Franko Bushati, giocatore pericoloso”. Lo Sardo parla dell'atteggiamento della squadra: “I nostri giocatori devono scendere in campo
per vincere la partita. Abbiamo un grosso appuntamento, quello con la storia della società e con i playoff”. Ultima riflessione è per il pubblico: “I nostri tifosi devono sostenerci dal primo all'ultimo minuto. Il pubblico deve parteci-
B Donne Battuto il Città Futura Roma. Si decide tutto in gara-tre
La Codra Basilia vince in volata CODRABASILIA CITTA’FUTURA
64 63
BASILIA CODRA POTENZA: Aurigemma 12, Valisena, Gambardella 12, Marino F ne, Filograsso 14, De Luca 6, Crovatto 8, Sanza, De Rosa 6, D’Arenzo 6. All. Sanza. CITTA’ FUTURA HOME ROMA: Grattarola 3, Serdillo 8, Quarta 16, Pierbenanzi 2, Nnodi 10, Arimattei 4, Tota 12, Rulli 1, Tava 7. Allenatore Amedeo D’Antoni ARBITRI: Fosti e Pepponi di Perugia PARZIALI: 17-18, 32-30, 49-47, 6463 NOTE: Uscita per cinque falli Rulli. LA BASILIA va a gara tre battendo Roma nella sfida al PalaPergola al termine di una gara giocata punto a punto e vinta di misura.
A sinistra la Crovatto e accanto la Gambardella (foto Andrea Mattiacci)
pare ad una festa e ad un momento importante per tutta la squadra e la società”. L'appuntamento è ghiotto, come un pranzo matrimoniale. I giocatori sono avvertiti. Francesco Menonna. f.menonna@luedi.it
Sport 53
Domenica 5 aprile 2009
A Dilettanti Ferrienti: «Con il Ferentino gara decisiva, non si può sbagliare»
Matera col dubbio Corvino Il medico: «Ci sarà ma non al meglio» SONO i dubbi circa il possibile utilizzo di Valerio Corvino ad accompagnare la vigilia dell’Olimpia basket Matera in vista del match di questo pomeriggio contro il Ferentino. Il play ha preso un colpo in allenamento e lamenta dunque dei fastidi che ne mettono in dubbio una presenza a tempo pieno, così spiega anche il medico sociale Paolo Vizziello: «stiamo facendo tutto quanto il possibile per recuperarlo, i tentativi di migliorare la situazione sono in atto e sono convinto che Valerio sarà regolarmente in campo contro il Ferentino. Certo non potrà essere al meglio della condizione, sarà in campo malgrado queste noie». Vizziello chiarisce anche l’esistenza di altri piccoli acciacchi fisici: «Gergati convive con una contusione all’anca da una decina di giorni, sarà in campo ma anche per lui non si può parlare di una perfetta condizione. Mentre Giuliani ha superato il risentimento alla schiena e si è allenato negli ultimi giorni, per lui non ci dovrebbero essere problemi». La situazione generale, non ottimale, del gruppo materano non può però condizionare un match fondamentale come quello con il Ferentino. E’ una sfida nella quale Matera non può permettersi passi falsi. Una vittoria darebbe la speranza in più del terzultimo posto, una sconfitta condannerebbe ad un pesantissimo penultimo posto in proiezione play out: «sappiamo l’importanza della partita e la necessità di ottenere questi due punti fondalmentali», racconta Francesco Ferrienti ala pivot del Matera, «sappiamo che oramai il fattore campo è fondamentale, vogliamo difenderlo sin da subito contro Ferentino in quello che si annuncia come un vero e proprio antipasto di play out». Non perchè il Ferentino, secondo in classifica è squadra da play out ma certo perchè si tratta di un match senza appelli come quelli
che il Matera troverà nella poule salvezza. «Ci aspettiamo un avversario al gran completo, che ha recuperato i suoi acciaccati e che ha più armi per farci male nelle penetrazioni e nei tiri dalla lunga distanza. Dovremo essere bravi in particolar modo in difesa con i nostri accorgimenti sugli avversari. Con il coach abbiamo preparato qualche difesa a zona per essere pronti a limitare le qualità avversarie. L’assenza di Corvino? Ci sono i giocatori che possono sostituirlo ma lui più di altri è un giocatore importante e fondamentale per il nostro gioco. Spero e sono convinto che riuscirà comunque ad essere in campo nonostante i fastidi». Piero Quarto p.quarto@luedi.it
L’AVVERSARIA
Matera in campo oggi con un Corvino in precarie condizioni
C2 Retrocessione Trasferta con una diretta concorrente C2 Promozione Senise si gioca la salvezza con la capolista
Lucos di scena a Capua Testacoda Ctr-Benevento MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso ha finalmente interrotto la preoccupante serie di sconfitte grazie alla convincente vittoria, per 72 a 59, sulla C.A.P. Nola, successo che le ha consentito di salire a quota 12 punti. La squadra montese, infatti, veniva da una serie di tre KO consecutivi, maturati, in trasferta, con Renauto 2000 e Gieffe V. Games Casavatore e in casa con il S. Antimo di Castellamare di Stabia. Nel prossimo turno, il sesto di ritorno della poule Retrocessione, si appresta a fare visita al Basket Capua . La partita è in programma , presso la Palestra I.T.I.S. Falco, con inizio fissato per le ore 18. Gli arbitri designati sono Carmine Giustino di Casoria e Giuseppe Bianco di Massa Lubrense. La squadra capuana nell'ultimo turno ha superato sul proprio terreno di gioco il Basket Team Pellicano per 82-73 e, dopo cinque giornate del ritorno ha conquistato 14 punti. I montesi, nell'ultimo impegno, dopo un primo quarto nel quale, a causa di qualche errore di troppo nella mira e la buona percentuale al tiro dalla distanza degli ospiti, erano stati costretti ad inseguire trovandosi sotto di sette punti (19-12), nei seguenti tre parziali hanno avuto ragione di una
squadra che si presentava a Montescaglioso con sei punti di vantaggio (16 a 10) e in posizione di capolista del girone, condivisa con la Nuova Polisportiva Sant'Antimo. Il roster montese, sinora vincente in trasferta in una sola occasione (sul campo del Basket Team Pellicano), deve proseguire su questa strada mostrando uguale determinazione e cercando due punti che, oltre a bissare la vittoria dell'andata (78 a 68), significherebbero l'aggancio nei confronti del Basket Capua e le permetterebbero di compiere un ulteriore ed importante passo in avanti verso la salvezza. La squadra guidata in panchina da Michele Di Gioia e presieduta da Rocco Santarcangelo, con un finale di stagione positivo, potrebbe conquistare la permanenza anche nella prossima della serie C/2, categoria che mai prima d'oggi aveva visto tra le protagoniste la società montese di basket. Tra gli atleti montesi, da valutare la disponibilità di Caruso, dolorante al ginocchio destro nell'ultima gara: nel ruolo di playmaker, in ogni caso, sta trovando spazio e ripagando la fiducia concessagli Davide Resta, autore, contro il Nola, di 20 punti. Michele Marchitelli sport@luedi.it
SENISE - Penultima del girone, ultima in casa per il Senise per un incontro d'eccezione. Arriva infatti una delle due capoliste, quel Coim Benevento che fa tanto parlare di se. Appuntamento, ore 18,30, presso il Palarotalupo. La gara è di quelle di cartello, per i tanti spunti che offre. Oltre al confronto testa coda che pure ha un suo particolare fascino, c'è quello della sfida nella sfida che per una squadra, quella degli ospiti, significa ipoteca per il primo posto e dunque il salto di categoria in C1 e dall'altra parte invece ipoteca per l'abbandono dell'ultimo posto e dunque salvezza quasi acquisita. Insomma opposti obiettivi che rendono ancora più stimolante ed avvincente la gara. Il Ctr La Cascina però, dovrà fare ancora una volta i conti con i problemi legati al roster. Mancherà, questo è certo, ancora una volta Alessandro Venuto, alle prese con i postumi del dolore alla spalla che lo ha costretto alla resa già da due gare e che a questo punto potrebbe lasciargli soltanto l'ultima gara se tutto va bene. Insieme a Venuto però, rischia ancora di dare forfait, Lino Durante. Il fortissimo play infatti, dopo aver abbandonato nel secondo quarto della gara interna di domenica scorsa per una distorsione o qualcosa del ge-
nere ad una caviglia, non si è proprio allenato, pur provando a mettersi in leggero movimento. La speranza e che seppure a mezzo servizio possa recuperare le funzionalità essenziali. L'esito dello scontro con la capolista, passa anche e soprattutto da questo dato. Durante infatti, non è solo un grandissimi giocatore ed organizzatore di gioco, ma è anche e soprattutto una guida in campo, un punto di riferimento preciso per i compagni che sanno di poter scaricare su di esso le responsabilità più grosse. E Lino non risponde mai assente, visto che anche domenica scorsa, allorquando c'era da accelerare per allungare il passo, ha infilato una precisissima bomba che ha tagliato le gambe ai volenterosi avversari. Per il resto, tutto sembra andare nel verso giusto, dal momento che gli allenamenti hanno dato precise indicazioni a mister Massimo Festa e vista la forma attuale di Gonzalo Marin, Martin Manzotti, c'è la concreta speranza che il confronto possa giocarsi a viso aperto e che il gruppo possa togliersi non solo la soddisfazione di battere il Benevento ma soprattutto di arrivare alla salvezza con un turno di anticipo. Gianni Costantino sport@luedi.it
54 Sport
Domenica 5 aprile 2009
B Dilettanti Grande attesa per il derby del PalaCampagna. Si ritira il Canicattì
Bernalda, solo la vittoria Battere il Massafra per centrare i play off BERNALDA - Il “botto” della settimana è stato il ritiro dal campionato, ad una giornata dal termine della regular season, da parte del Canicattì, squadra ultima in classifica che ha motivato la decisione come protesta contro le tante ingiustizie che, a suo dire, avrebbe subito durante il campionato. Decisone approvabile o solo lo specchio di tante difficoltà forse anche di natura economica? L'argomento meriterebbe molta attenzione, ma non ha appassionato più di tanto i ragazzi di coach Brogialdi, non per mancanza di sensibilità verso il dramma sportivo di una società di basket quanto perché in questi giorni tutte le cellule nervose dei ragazzi di coach Brogialdi sono state sintonizzate sulla sfida decisiva di questo pomeriggio con il Massafra per due punti che valgono salvezza e playoff. Sarà un PalaCampagna ribollente quello che alle 18 assisterà alla palla a due da parte dei signori Faustoferri e Bernardi di Campobasso, e la cara vecchia adrenalina scorrerà a fiumi fino alla sirena finale che emetterà il suo inappellabile verdetto. Cosa ne pensa il capitano rossoblu, Russo, che negli ultimi anni ha vissuto in prima persona i tanti roventi derby con i 'cugini' massafresi?: “Sarà di certo un match difficile, ma noi dobbiamo vincerlo a tutti i costi perché stavolta non possiamo permetterci passi falsi che sarebbero irrimediabili; si tratta di uno scontro secco e si è dentro o fuori solo sulla base di questo risultato. In settimana ci siamo allenati molto bene sia sugli schemi offensivi che difensivi, ora si tratta di metterli in atto durante la partita con l'atteggiamento e la intensità visti, per esempio, contro il S. Severo”. Hai ancora negli occhi la sfida dell'andata con quella vittoria rocambolesca all'ultimo secondo, sarà una gara simile a quella?: “Mi auguro di no, non dovrà essere come allora una ga-
Il coach Brogialdi e accanto capitan Roberto Russo
ra punto a punto nella speranza di essere un tantino fortunati come lo fummo allora; dobbiamo imporre fin dall'inizio ritmi e gioco, e devono essere loro, i nostri avversari, ad inseguire”. Il pubblico?: “Sarà determinante, in settimana ho parlato con alcuni tifosi
e li ho stimolati ad essere caldissimi per far sì che alla fine della partita si possa festeggiare come l'anno scorso all'ultima giornata col Salerno”. Alla carica doverosa del capitano si oppone la visione realistica di Carpineti: “È la partita che vale un'in-
tera stagione, la gara giusta per chiudere quello che di buon e di faticoso abbiamo costruito fin qui; ma non illudiamoci che possa essere come la sfida col S. Severo perché sarà un'autentica battaglia punto a punto, anche se ovviamente non mi dispiacerebbe af-
fatto che le cose andassero in maniera più liscia”. Qualche piccola variazione sul tema, qualche impercettibile differenza di impostazione nel ragionamento, ma alla fine una volontà univoca: vincere, solo ed unicamente vincere! Non dimenticando la forza
del Massafra che, approdando ai playoff, potrebbe addirittura puntare al bersaglio grosso, gli ionici hanno l'obbligo di fare ogni tentativo perché la sirena finale sia un gioioso ritornello di vittoria. Giovanni Palmieri sport@luedi.it
C Dilettanti De Angelis: «Il Battipaglia non regalerà nulla». Favia ancora out
Ultima trasferta per la Corporelle ULTIMA trasferta della stagione regolare per la Centre Corporelle Potenza nel campionato maschile di serie C Dilettanti girone H. I biancocelesti sono di scena questo pomeriggio al Pala Zauli di Battipaglia contro la Virtus Simer Battipaglia vittoriosa domenica scorsa contro il Gioia Tauro sempre nell'impianto campano. La compagine potentina affronta un complesso molto quotato che nelle ultime giornate ha denotato confortanti segnali di miglioramento. La gara avrà inizio alle 18 e sarà arbitrata dai signori Mastrorosa di Grosseto e Bellucci di Livorno. Anche a Battipaglia coach Dino De Angelis dovrà fare a meno di Vito Favia infortunato. Il giocatore biancoceleste proprio nella giornata di ieri ha tolto il gesso riprendendo lentamente ad allenarsi con
i compagni di squadra. La Centre Corporelle Potenza non dovrà commettere errori e amnesie che potrebbero incidere sull'esito finale della stagione regolare. L'approssimarsi della Final Eight di Coppa Italia potrebbe rendere più complicati i piani della squadra lucana. Va detto che la gara di questo pomeriggio rappresenta per la Centre Corporelle Potenza un match di tutto rispetto e da non sottovalutare. Ne deriva che i giocatori di Dino De Angelis dovranno fare molta attenzione alla pericolosità del quintetto battipagliese allenato da Andrea Merletti. De Angelis e il suo gruppo conoscono a menadito i segreti della Virtus Simer Battipaglia e non nascondono velleità di successo per conservare a quaranta minuti dal termine della stagione regolare e con il match
casalingo contro il Nika Group Acierale speranze di primato. Dino De Angelis ha parlato del confronto di questo pomeriggio rimarcando: “Giocheremo la nostra partita, sappiamo di avere di fronte un complesso motivato. La mia formazione è ritornata in forma, siamo fiduciosi e carichi al punto giusto. Desideriamo i due punti”. Il tecnico potentino parla degli avversari: “La Virtus Simer Battipaglia non regala nulla in casa. Diverse “grandi” sono uscite sconfitte dal Pala Zauli. Battipaglia gioca una pallacanestro molto completa, agonisticamente valida”. Il coach lucano parla dei suoi ragazzi: “La squadra mi sembra consapevole della propria forza, non ci sono raccomandazioni particolari da fare. Tutti i giocatori sono consapevoli di poter raggiungere l'o-
Il tecnico De Angelis
biettivo del primo posto in classifica. Abbiamo lavorato tutto l'anno per coronare il nostro sogno nel cassetto. Sono estremamente fiducioso per il risultato di Battipaglia”. sport@luedi.it
Sport 55
Domenica 5 aprile 2009
B2 Uomini Grande prova di Scalcione e compagni che restano in scia
Ruggito della Medical La Virtus piega al tie-break la capolista Gela MEDICALCENTER GELA
3 2
25-22, 19-25, 25-21, 16-25, 16-14
MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso 3, Scalcione 12, Torsello 11, Zuccaro 9, La Rosa 18, Galante 3, Cavaccini (L), Bacca 1, Alamprese 3, Genoino, La Maida ne, Calabrese ne. All.: Draganov. GELA: Bocchieri 5, Lo Bello 9, Montaruli 3, Buracci 28, Manuilov 14, Barbaro 10, , Lombardo (L), Vitangeli 5, Di Grazia ne, Mungiello, Crinò ne. All.: Rifelli. ARBITRI: Minetti e Montanarelli. NOTE: Durata set: 27’, 25’, 25’, 26’ e 20’ per un totale di 2 ore e 3 minuti. Batt.vinc.: M.Center 2, Gela 4; b.s. M.Center 12, Gela 13. ALLA FINE sono arrivati due punti, che molto probabilmente non consentiranno alla Medical Center di lottare fino in fondo per il primo posto del girone. Ma il 32 con cui Zuccaro e compagni sono riusciti a piegare
Un muro della Medica Center nella gara di ieri contro il Gela e accanto la grinta di Scalcione nelle foto di Andrea Mattiacci
ieri sera, in un gremitissimo PalaPergola, la resistenza (è proprio il caso di chiamarla così) di una signora squadra come il Gela non può che far ben sperare per quello che a questo punto diventa il principale obiettivo stagionale per i rossoblù di Giorgio Draganov, vale a di-
re i play-off. Applausi scroscianti per tutti (vincitori e vinti) al termine del tie-break che ha sancito il successo della Virtus, capace pure di annullare (sul 13-14) un match ball ai siciliani. Che evidentemente ci tenevano a chiudere definitivamente il discor-
so primo posto in terra lucana. Senza però aver fatto i conti, sul vantaggio di 12-8, con una Medical Center ferita ma ancora piena di orgoglio, che trascinata dai suoi encomiabili tifosi ha messo sul campo fino all’ultima goccia di sudore per riuscire a regalare loro, comunque,
una grande soddisfazione. Dopo che il sogno di fare bottino pieno, che pareva a un passo sul 10-6 del quarto set (con la Virtus avanti 2 set a 1), si era infranto contro l’incrollabile solidità messa in mostra a Potenza da Buracci e soci. I punti del martello gelese (top scorer e pro-
tagonista assoluto della gara), insieme con i muri di Manuilov, propiziavano a quel punto il decisivo cambio di rotta nel match: con gli ospiti che scappavano sul 16-12 al secondo time out tecnico, e Di Tommaso e compagni incapaci invece di tornare a macinare il gioco spumeggiante e incisivo che avevano fin lì messo in campo. E che gli aveva consentito di mettere davvero paura alla prima della classe. A parte un calo nella fase centrale del secondo set (che gli era costato quella frazione) difatti, i ragazzi di Draganov ieri sera erano stati praticamente perfetti da tutti i punti di vista. Sfruttando al massimo ogni incertezza dei loro avversari nei primi tre parziali, e mancando il decisivo colpo del ko in un quarto set che più che per i demeriti della Medical Center si decideva per le incredibili prodezze (in difesa come a muro e in attacco) di un Gela che dimostrava di meritarsi tutto il primo posto della classifica. Luca Carlone sport@luedi.it
B2 Donne Galtieri dà spazio alla Buonfiglio
B2 Uomini Vinto solo il primo set
Time, tutto facile
La Sidel frena con il Giarratana
Ristits e Vecerkova piegano il Benevento BENEVENTO TIME VOLLEY MATERA
0 3
23-25, 18-25, 17-25
AS BENEVENTO VOLLEY: Agozzino 2, Bernardi 7, Lonardo 2, Leone (L), Mauriello 8, Gusto n.e., Napolitano Ma. 7, Napoletano Mi. 9, Petito, Piscopo n.e., Sigala n.e., Troncone 5. All. Feleppa TIME VOLLEY MATERA: Calculli n.e., Romano E. 10, Romano J. n.e., Amati 1, Vecerkova 16, Ristits 16, Di Blasi 4, De Vita (L), Russo n.e., Buonfiglio 6. Allenatore Galtieri. ARBITRI: Visaggio di Bari e Papa di Lecce. NOTE: Battute vincenti: Benevento 2, Matera 4. Battute sbagliate: Benevento 6, Matera 3. Tempi di gioco: 30’, 20’, 20’, per un totale di 70’. La gara è stata interrotta per due volte nel primo set a causa dello spegnimento dell’impianto di illuminazione del palazzetto. E’ ANDATA BENE alla Time Volley Matera nella trasferta di Benevento.
B2 Donne Planitalia ancora ko MOLFETTA PLANITALIA
Le ragazze di Tommaso Galtieri si sono imposte sulle campane con il punteggio di 3-0 senza lasciare spazio alle avversarie che non hanno tenuto il ritmo della formazione della città dei Sassi. Un’affermazione figlia di un’attenta preparazione settimanale che ha consentito a Ristits e compagne di scendere in campo concentrate e determinate sin dalla prima palla del match. Riscattando anche le opache, ma comunque vincenti, prestazioni delle ultime due settimane contro Montescaglioso e Ostuni. Contro il Benevento è stata la determinazione l’arma in più del Matera, poi la mano calda di Ristits e Vecerkova, assistite dalla Buonfiglio hanno fatto il resto. Settanta minuti di gioco, con due interruzioni, sono lo specchio del predominio materano. Adesso la Time Volley Matera è attesa da un rush finale che potrebbe valere il secondo posto in classifica. Un finale di campionato che vedrà le ragazze di Galtieri impegnate al massimo. «Se con Montescaglioso e Ostuni - spiega Frangione - ci siamo adeguate alle avversarie tirando un
La Buonfiglio ha giocato al posto di Jessica Romano (foto Videouno)
po’ il fiato, contro il Benevento e, spero che sia così, nel proseguo del torneo abbiamo dato il massimo giocando con determinazione fin dall’inizio. Così abbiamo vinto con merito». a.mutasci@luedi.it
B2 Donne Scarsa la resistenza di Ostuni e spazio alle baby
La Giocoleria non corre rischi 3 0
OSTUNI GIOCOLERIA
26-24, 25-13, 25-12
ANCORA una sconfitta per la Planitalia Montescaglioso che esce sconfitta dalla trasferta di Molfetta contro l’Azzurra. Le ragazze di Egidio Motola hanno venduto cara la pelle nel primo set portando le pugliesi fino ai vantaggi e cedendo solo sul 26-24. Poi, quanto speso nel primo parziale, ha pesato sull’economia della gara tanto da lasciare il secondo e il terzo set a 13 e 12. Matura così una nuova sconfitta per la Planitalia Montescaglioso del presidente Vittori Di Grazio che non riesce a dare seguito al successo interno dello scorso turno di campionato.
0 3
12-25,20-25, 8-25
US LIGHTNING OSTUNI: Marcianò, Gallo Ingrao, Parisi, Stefanelli, Casalino, Pastore, Minetti (L), Buongiorno, Nigro, Sacco, Flore, Monopoli. All.: Solombrino. GIOCOLERIA POTENZA: Sinisi, Di Lucchio, Muscillo, Avena, Felicetti, Taddei, Santangelo (L), Pontillo, Di Camillo, Caramuta, Lancellotti, Prete. All.: Caliendo. ARBITRI: Pizzolato e De Pascale.
Livia Di Camillo
NESSUN ostacolo per la Giocoleria Potenza che vince in scioltezza sul campo del già retrocesso Ostu-
ni in una partita che si rivela un’autentica formalità. La formazione allenata da Nello Caliendo gioca una pallavolo convincente, pochi problemi in ricezione e gioco al centro puntuale ed efficace. Su questi binari si chiude facilmente il primo set e si va sulla stessa falsariga anche nel secondo quando l’Ostuni oppone una timida resistenza. La Giocoleria prevale comunque e nell’ultimo, concluso a 8, passeggia letteralmente tanto che il tecnico Caliendo può dar spazio anche alle più giovani con gli ingressi di Di Camillo e Lancellotti e della seconda palleggiatrice Apollonia Pontillo. sport@luedi.it
Orlando e Luglio della Sidel Lagonegro (foto Mattiacci)
GIARRATANA SIDELAGONEGRO
3 1
24-26, 25-23, 25-19, 23-25
MOLINO DI SICILIA GIARRATANA: Puglisi, Antonucci, Ficosecco, Cappello, Pignatello, Calo, Giacchi, Miceli, Assenza, Salonia. All. Azara SIDEL LAGONEGRO: Ruggiero, Crusco (L), Orlando, Imperio, Calabria, Luglio, Cantisani, Carlomagno. Vita, Riccio. All. Stigliano ARBITRI: Galia e Cigna. SIDEL senza l'opposto Cimino non passa a Giarratana e lascia per strada tre punti importanti. Prevalgono solo nel primo set gli uomini di Stigliano che poi cedono nelle successive tre frazioni di gioco. Seppur la Sidel inizia la partita concentrata lasciando pochi spazi agli avversari, l'andamento della partita non lascia margini ai lagonegresi. Gli uomini di Stigliano non riescono a capitalizzare subito il vantaggio ottenuto e sul 16-22 si fanno recuperare trovando la parità al 24-24. Sul finale però si aggiudicano il primo set con un margine ristretto. Il copione si ripete anche nel secondo set, solo inizialmente equilibrato. Poi Cala-
bria e compagni non sfruttano il vantaggio del 23-21 e si lasciano intimorire dai siciliani che ristabiliscono la parità nel computo dei set. Il Molino acquista fiducia e si porta in avanti per l'intero terzo set, pur non avendo grossi margini di vantaggio non dà possibilità di replica ai lagonegresi che si ritrovano così sotto di un set. La partita si chiude definitivamente nel quarto set, che inizialmente fa ben sperare la Sidel ma poi sul 23-23 i siciliano sfruttano il fattore campo e conquistano i tre ounti finale, per loro importantissimi nella corsa per la retrocessione. “Contavamo su questa partita per poter continuare a giocare le prossime partia con maggiore tranquillità- ha commentato a fine partita il team manager della Sidel- ma il Molino ci ha dato filo da torcere ed abbiamo subito i suoi attacchi”. L'assenza di Cimino si è fatta sicuramente sentire in una partita dove era necessario contare sul suo ruolo. Ora la pausa pasquale dovrà ristabilire gli equiòibri, per poi pensare ai cugini del Potenza che verranno al palasport di Lagonegro il prossimo 18 aprile.match che si preannuncia tesissimo per entrambe.
56 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Cavalcante al tiro e accanto i due capitani delle due formazioni (foto in pagina di Videouno)
B Tris del capitano dello Spazio Relax Stigliano. Doppio per Gammariello della Nigro
Calcio a 5
Derby: il risultato più giusto Termina in parità la sfida tra le due materane NIGROBNG SPAZIORELAX
4 4
NIGRO BNG MATERA: Bruni, Pereira, Martemucci, Dimita, Rispoli, Miriello, Santos, Garcia, Gammariello, Cavalcante, Verrone,Caione, Lopopolo. All. Angelo Bommino. SPAZIO RELAX: Volpe, Sacco, Nicoletti, Arribas, Laccetti, Pavone C., Gasparetto, Stigliano, Latorre, Di Lecce, Laviola. All. Michele Pavone. ARBITRI: Falco di Nola e Mennella di Torre del Greco. Cron. Frangine di Bernalda. RETI: 2’ 44’ pt e 15’ pt Gammariello, 19’ 45’ pt Stigliano, 5’ 45’’ st Stigliano, 9’ 20’’ st Gasparetto, 14’ 20’’ st Stigliano, 15’ 50’ st Rispoli, 17’ 44’ st Garcia. NOTE: ammoniti Pereira (NB), Cavalcante (NB), Lopopolo (NB), Verrone (NB), Rispoli (NB), Laccetti (SR), Stigliano (SR). MATERA - Alla fine ne è venuto fuori un pareggio che, tutto sommato, accontenta entrambe. Partita sicuramente non bella ma che, tuttavia, ha appassionato il numeroso pubblico presente sugli spalti per i molteplici sentimenti e significati che Spazio Relax e Nigro BNG investivano in essa. Nonostante la totale assenza di interessi di classifica, le due contendenti non hanno risparmiato energie fisiche e mentali dimostrando come nessuna delle due voleva assolutamente uscire sconfitta dalla tensostruttura, ed alla insufficienza tecnica dell'incontro ha fatto da contro altare la tensione agonistica e l'andamento altalenante che ha visto prima una e poi l'altra andare in svantaggio di due reti per poi rimontarle. Perfetta parità, dunque, anche nell'assegnazione dei tempi con la Nigro BNG padrona del campo nella prima parte della gara ed uno Spazio Relax risolutamente all'attacco nella ripresa. La prima occasione dopo un minuto e quaranta secondi ma Cavalcante, servito da Rispoli, si faceva chiudere lo specchio della porta dall'ottimo Volpe in uscita. Giocava bene la Nigro che, al 2' e 44”, andava a segno con il giovane Gammariello pescato tutto solo in piena area di rigore dall'onnipresente
Gammariello festeggiato per la sua doppietta nel derby
Capitan Stigliano al tiro e alle prese con il direttore di gara
Cavalcante. Per contro giocava piuttosto male lo Spazio Relax con uno Stigliano incomprensibilmente nervoso. Al 5' e 10”, però, i ragazzi di Michele Pavone avevano la palla buona per pareggiare ma Arribas, su azione di contropiede orchestrata da Stigliano, si faceva intuire il tocco morbido sotto la sfera da Lopopolo. Al 7' e 10” era il palo a salvare Volpe su tiro a colpo sicuro di Cavalcante.
Spingevano i gialli alla ricerca del pareggio, ma al 14' minuto Stigliano confermava il momento negativo servendo a Pavone una palla troppo lunga in fase di contropiede. Così, un minuto dopo, Gammariello puniva nuovamente gli avversari con un tiro di punta sul palo più vicino. Al 17' Rispoli potrebbe portare la Nigro sul triplo vantaggio ma ci metteva una pezza Gasparetto
opponendosi sulla linea di porta. Al 18' contropiede dello Spazio Relax ma, in situazione di tre contro uno Stigliano sbagliava ancora l'assist, questa volta per Laccetti. A quindici secondi dalla fine, Cavalcante dava una grossa mano agli avversari esitando in area e concedendo il tiro a Stigliano che, naturalmente, riapriva la gara con un tiro violento. La ripresa si riapriva con i
gialli alla ricerca del pareggio, cosa che avveniva grazie ancora a Stigliano bravo a sfruttare un tiro d'angolo di Gasparetto. Sulle ali dell'entusiasmo spingevano ancora i ragazzi di Pavone i quali, dopo aver provato con Arribas e Laccetti, andavano in vantaggio con Gasparetto che da notevole distanza sorprendeva Lopopolo con una autentica bomba. Al dodicesimo Arribas si divo-
ra letteralmente un gol fatto tirando debolmente sul portiere e, dieci secondi dopo, Laccetti tirava bene dalla sinistra del fronte di attacco ma questa volta era bravo Lopopolo a deviare in angolo. La rete, però, erea nell'aria ed arrivava puntualmente alla fine di una splendida azione condotta da Arribas e Latorre e conclusa da Stigliano. A quel punto suonava la carica Rispoli che, da posizione decentrata sulla sinistra di Volpe, lasciava partire un tiro di punta con la sfera che si insaccava all'incrocio dei pali opposto per gli applausi convinti del pubblico. A due minuti dalla fine Garcia sanciva il definitivo pareggio deviando in rete un pallone facile facile, e, a trenta secondi dalla sirena finale, Verrone avrebbe potuto deporre in rete la palla della vittoria ma il giocatore della Nigro decideva di cercare un improbabile passaggio indietro a beneficio di Rispoli, tentativo mortificato da un intervento alla disperata di Gasparetto. Giusto così. Annibale Sacco sport@luedi.it
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Domenica 5 aprile 2009
Ciclismo Zampata del lucano nella tappa più dura della “Settimana Lombarda”
La prima volta di Pozzovivo Lo scalatore di Montalbano vince a Flero FLERO - Domenico Pozzovivo piazza la zampata. Prima vittoria da professionista per lo scalatore tascabile di Montalbano Jonico. Non in salita, ma dopo una salita, La Maddalena, scappando in pianura a poco più di un chilometro dal traguardo quando gli altri cinque evasi si guardavano. Pozzovivo è felice: «E’ arrivata prima la vittoria della laurea. Frequento Economia aziendale all’Università Marconi di Roma, mi mancano due esami, Diritto bancario e Matematica finanziaria, se tutto va bene diventerò dottore in novembre. Siccome sapevo che in volata, su sei, sarei arrivato... settimo, ci ho provato. E non mi sono voltato indietro per la paura di scoprire che stavo per essere catturato». La tappa regina della Settimana Lombarda è volata via nella prima ora a quasi 50 di media (49,6), e da quel momento è filata rapida, intensa, dura. Fino alla Maddalena, dove è scattato, da solo, il colombiano Mauricio Soler. Ha scollinato con 37" su Pozzovivo, Giunti e Rebellin, cui
Pallanuoto B Uomini Palermo ko
Pozzovivo mentre taglia il traguardo a braccia al cielo
si sono aggiunti Pietropolli, Carrara e il britannico Froome. Soler è stato assorbito a neanche cinque chilometri dall’arrivo. E quando Pozzovivo ha anticipato i più veloci - Rebellin e Pietropolli -, nessuno ha risposto, neanche i due uomini della Barloworld (Soler e Froome). A Pozzovivo la tappa, a Rebellin il solito secondo posto, a Pietro-
polli la maglia di leader. Oggi ultima tappa (il via da Montello alle 8, 131,3 chilometri), con arrivo a Bergamo, dopo il Colle Gallo, Selvino e il Colle Aperto quando si sale alla Città Alta. Rebellin, nobile: «Pensavo che, all’attacco di Pozzovivo, rispondesse uno dei due Barloworld. Quando hanno inseguito, era troppo tardi. Ho
fatto la volata lunga sperando di rimontare Pozzovivo. Invano». Pietropolli, concreto: «Correvo su Rebellin, per la tappa e per la classifica. Mi andava bene che se ne andasse qualcun altro. Oggi cercherò di difendere il mio vantaggio». E magari Pozzovivo potrebbe regalare un’altra emozione a tutti i lucani.
Pallanuoto C Uomini Tritone fermato dal Cosenza sul punteggio di 14-8
Doppio stop per le potentine La Potenza Nuoto è stata sconfitta 17-8 dal Crotone NEL CAMPIONATO maschile di serie C di pallanuoto le due maggiori squadre del capoluogo sono state impegnate con gli incontri del quarto turno. E' andata male alla Potenza Nuoto, sconfitta alla Piscina Pertini di Crotone dall'Auditore Crotone per 17 a 8. La squadra allenata da Pasquale Miglionico ha sofferto tanto nella prima parte di gara. Il team di Miglionico non è stato capace di tenere testa alla compagine calabrese che ha potuto fare il bello e il cattivo tempo contro i lucani. Soltanto nella parte centrale gli uomini del presidente-giocatore Teo Nigro sono stati bravi a contrastare il passo della squadra calabrese evidenziando segnali di risveglio. Per la Potenza Nuoto si tratta di uno stop pesante sia sul piano del ri-
sultato che del gioco. Il settebello del tecnico Miglionico non ha avuto la costanza di rendimento necessaria per dare filo da torcere ai padroni di casa, apparsi in grande spolvero. Per la Potenza Nuoto sono andati a segno Teo Nigro e Vinci con una doppietta, Caricati, Amodio e Francesco Nigro con una rete ciascuna. Una prestazione negativa soprattutto in difesa, viste le numerose sbavature messe in evidenza dalla compagine potentina. Disco rosso per il Tritone Potenza alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale. I ragazzi di Giorgio Pappalardo sono stati sconfitti dalla Pallanuoto Cosenza con il punteggio di 14 a 8. Prima parte di gara positiva per Canio Pappalardo e compagni che
hanno saputo tener botta agli scatenati atleti calabresi. Il Cosenza, autentica corazzata del girone ha impresso alla gara ritmi elevati e di gran lunga superiori a quelli dei lucani che non hanno mantenuto il passo della compagine cosentina. Ovviamente in casa Tritone non si fanno drammi per questa sconfitta, visto che i programmi societari parlano di salvezza e valorizzazione del parco giovani. Per il Tritone Potenza sono andati a bersaglio Caprarella, Santarsiero e Canio Pappalardo con una doppietta, Gentile e Garriamone con una realizzazione. Sabato prossimo il campionato si ferma per la Santa Pasqua. Riprenderà il 18 aprile. sport@luedi.it
Sport for Peace, il maltempo fa saltare la corsa inaugurale MATERA - E' stata rinviata la corsa inaugurale della seconda edizione di Sport for Peace. La passeggiata tra gli antichi rioni dei Sassi di Matera, che avrebbe dovuto dare il via ad una settimana ricca di appuntamenti sportivi (la manifestazione si chiuderà sabato 11, ndr), è stata spostata a causa delle cattive condizioni meteorologiche che hanno imperversato ieri mattina su Matera. La kermesse, organizzata dall'associazione polisportiva dilettantistica Virtus Matera, ha in calendario un torneo di basket under 13 (al quale parteciperanno il New Basket Brindisi, la Pallacanestro Monteroni, la Sutor Montegragnano, la Virtus Matera, la Pallacanestro Fano, la De Florio Taranto, il San Severo e la Viola Reggio Calabria) e uno di calcio, esordienti primo anno, al quale prenderanno parte la Virtus Matera, il Matheola, il Varisius, il Team Matera Calcio a 5, il Deportivo Montescaglio-
so e il Laterza. I tornei si svolgeranno in fasi a gironi, con incontri serratissimi. Le vincenti dei singoli gironi s'incontreranno nelle semifinali per poi accedere alla fase finale; le competizioni avranno luogo presso il palazzetto dello sport di viale delle Nazioni Unite e presso il centro sportivo Andrea Fortunato. “Purtroppo, le condizioni del tempo hanno impedito di
poter inaugurare la kermesse con una corsa - passeggiata nei Sassi - ha spiegato l'organizzatore, Michele Di Gioia”. Ci sono delle novità rispetto alla scorsa edizione? “Rispetto all'anno scorso abbiamo incrementato il numero di formazioni per quanto riguarda il basket, mentre il fine è rimasto lo stesso: trasmettere un messaggio educativo attraverso lo sport. A tal ragione, quest'anno abbiamo stretto una forte collaborazione con l'ufficio scolastico di Matera, organizzado dei dibattiti con gli studenti sui temi del fair play e della integrazione”. Nei giorni 6 e 7 aprile, infatti, presso l'aula magna dell'Itc Loperfido di Matera si svolgeranno due incointri sul tema del fairplay, mentre l'8 aprile a Montescaglioso, presso l'abbazia di San Michele Arcangelo, si terrà un'incontro che avrà come tema “Sport e territorio”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
La Basilicata la spunta nel finale BASILICATA SIK. PALERMO
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BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Brigante, De Rosa, Renzuto, Maglitto, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Fiorentino, Jaleggio, Di Palma, Campese, Volta, Scotti Galletta. All. Francesco Silipo. WATER POLO SIKELIA PALERMO: Elia, Martellucci, Lapi, Puglisi, Ferrante, Avellino, Scafidi, Scialanga, Arena, Ventimiglia, Sposito, Sutera. All. Fabiano. ARBITRO: Marongiu di Cagliari. PARZIALI: 2-2, 3-3, 5-3, 76. RETI: Potenza: De Rosa, Renzuto, Bruschini, Fiorentino, 2 Jaleggio, Scotti Galletta. Palermo: Martellucci, Puglisi, Ferrante, Avellino, 2 Arena. GRAN lotta, tre punti e sorpasso in classifica per la Basilicata Nuoto 2000 Potenza nell'undicesimo turno del campionato maschile di serie B di pallanuoto. Vittorio Bruschini e compagni conquistano il successo alla Piscina Felice Scandone di Napoli, sconfiggendo il Water Polo Sikelia Palermo con il punteggio di 7 a 6 al termine di una partita durissima per intensità di gioco e agonismo. Primo tempo ricco di tensione e pathos con le reti di Di Palma e Scotti Galletta sul versante potentino e di Martellucci e Scialanga per i palermitani a dare interesse alla gara. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha dovuto faticare più del previsto prima di avere la meglio dei peloritani. Nel secondo tempo infatti le due squadre si sono fronteggiate sui binari dell'agonismo e della foga. Solo due le reti segnate nel
De Rosa ieri a segno
corso del secondo tempo, quelle di Puglisi e Jaleggio. Nel terzo quarto la Basilicata Nuoto 2000 Potenza, sfruttando un time out di Francesco Silipo ha potuto allungare il passo, le reti di Fiorentino e Bruschini hanno permesso ai biancoverdi di mettere il turbo. Il parziale è stato contrassegnato dalla tensione e dal nervosismo. Ne hanno fatto le spese Maglitto e Avellino, espulsi per doppia ammonizione, Urgesi e Silipo per proteste. Nel parziale finale la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha contenuto i tentativi di rimonta della Water Polo Sikelia Palermo segnando le reti della tranquillità con De Rosa e Renzuto. A nulla è valso il tentativo di rimonta della compagine di mister Fabiano che con le reti di Arena, l'ultima a venticinque secondi dal termine ha cercato di pareggiare i conti. Lotta, agonismo e quattro espulsi in una partita intensa. La Basilicata Nuoto 2000 Potenza vince e sale in graduatoria. f.menonna@luedi.it
Ciclismo Nel centro jonico il raduno degli ufficiali regionali
Commissari di gara a Metaponto POTENZA - Mentre i ciclisti lucani gareggiavano in diverse zone d'Italia, con Domenico Pozzovivo di ritorno dalla “Settimana Internazionale Coppi e Bartali”, con Alessandro Trotta che pensava ancora al secondo posto del giorno prima al 13esimo Trofeo Edil C a Collecchio (Pr), con Michele Viola che conquistava la seconda piazza al 34esimo Gran Premio Marcello Falcone a Terracina (Lt), con Domenico Papaleo e Antonio Lavieri che vincevano le rispettive gare di MTB in terra campana, a Metaponto presso l'Hotel Kennedy si è svolto il raduno annuale dei Commissari di gara regionali. Erano in tanti presenti all'evento da Matteo Lioi, Presidente del Comitato Regionale di Basilicata, Raffaele Trifone, componente della Commissione nazionale, Pasquale Melidoro, Vice Presidente del Comitato Regionale di Basilicata, Nicola Di Ciocia, Consigliere Regionale, Carmine Acquasanta, Presidente del Comitato Provinciale di Matera e Giuseppe Lombardi, Consigliere Provinciale. L'incontro ha avuto inizio con un'esau-
riente relazione svolta dal Commissario Antonella Nigro, continuato con un interessante e costruttivo dibattito sul futuro della categoria dei Commissari di gara e sui rapporti con le società e con i Direttori di corsa. Con tutti i migliori interessi, a termine della riunione è stato deciso di proporre sia al direttivo regionale sia ai direttivi provinciali di effettuare riunione congiunte e di pubblicizzare nuovi corsi che diano ai giovani l'occasione di avvicinarsi ad un'attività che se svolta con passione può dare grosse soddisfazioni. Le due ruote in Basilicata continuano a crescere non solo sotto il profilo agonistico ma anche, e soprattutto, anche sotto il profilo professionale di figure importanti per il giusto svolgimento di ogni attività ciclistica. La riunione di Metaponto dello scorso 29 marzo è stato solo il punto di partenza per una futura, e immediata, collaborazione tra società, Direttori di corsa e i Commissari di gara. Rocco De Rosa sport@luedi.it
58 Sport
Domenica 5 aprile 2009
Formula Uno A Sepang brilla Trulli che conquista la prima fila. Raikkonen settimo, Massa 16esimo
Button si ripete, Ferrari molto indietro SEPANG - Sarà una stagione diversa e magari anche bella e divertente. Chi sperava nel ripristino degli antichi valori dopo la gara di apertura a Melbourne è rimasto deluso, almeno dopo quanto visto dopo le qualifiche sulla pista di Sepang per il gp della Malesia. La Brawn Gp non scherza ed è ancora più veloce degli altri. Jenson Button, con il tempo di 1'35"181 ha ottenuto pertanto la seconda pole position della stagione. Si pensava che qualcosa fosse cambiato, soprattutto in virtù di quanto si era visto nelle prove libere e invece il team di Ross Brawn, motorizzato Mercedes ha soltanto fatto un pò di tattica. Conferme più che positive anche per la Toyota e soprattutto per il nostro Jarno Trulli, già terzo a Melbourne, posizione che gli è stata prima tolta a favore di Hamilton e poi restituita dalla Fia. L’italiano partirà in prima fila accanto a Button dopo essere riuscito a superare brillantemente alcuni problemi di bilanciamento della sua monoposto. A meritarsi la seconda fila erano stati Sebastian Vettel (Red Bull) e Rubens Bartrichello (Brawn Gp), ovvero i due penalizzati in
griglia; il tedesco partirà dalla tredicesima posizione dopo la retrocessione di 10 posti inflittagli a Melbourne inseguito al contatto con la Bmw di Kunica; il brasiliano invece partirà settimo per la penalizzazione di cinque posti in seguito alla sotsituzione della scatola del cambio. Così in seconda fila ci sarà l’altra Toyota di Timo Glock e la Williams di Nico Rosberg. Le sorprese sono invece arrivate dalla Q1 e dalla Q2 e la più importante è stata l’elimazione prematura di Felipe Massa. Il brasiliano della Ferrari aveva ottenuto un tempo di 1'35"642, che era stato ritenuto sufficiente dal team di Maranello per passare le Q1; previsione decisamente errata perchè proprio all’ultimo giro diverse vetture hanno superato questo tempo e quindi è scattata l’eliminazione. Nelle Q2 è toccato uscire alle due Mclaren, ancora lontanissime dal rendimento delle ultime stagioni. Heikki Kovalainen parirà dalla 14esima posizione e il suo compagno Lewis Hamilton dalla tredicesima (1'34"905). Il campione del mondo è sembrato piuttosto contrariato al termine delle prove, ammettendo di
avere a disposizione una monoposto piuttosto lenta. La Ferrari, invece, si è dovuta accontentare di avere portato alle Q3 Kimi Raikkonen; il finlandese è sembrato tutt'altro che irresistibile, ha ottenuto il nono tempo, ma partirà dalla settima piazza per via delle penalizzazioni di Vettel e Barrichello. Ricostruendo quanto successo in qualifica ad accogliere i piloti c'era una temperatura di 30°C nell’atmosfera e di 40°C al suolo e un’umidità che ha dato più di un fastidio ai piloti in pista. Per oggi c’è grande attesa per la gara, che si preannuncia davvero emozionante. Nella Q1 Rosberg si è portato immediatamente al comando della classifica con le gomme tenere. Poco dopo Button ha battuto il tedesco della Williams e Barrichello si è inserito al secondo posto. La lotta è stata molto intensa: alla fine insieme a Massa non sono riusciti ad accedere alla seconda fase anche Sutil, Fisichella, Piquet e Buemi. Quest’ultimo ha effettuato una piccola escursione fuori pista nel suo ultimo tentativo, perdendo ogni chance di qualificarsi.
Tennis A2 La squadra del patron Leone deve cancellare lo zero in classifica
Pisticci a caccia di riscatto Meruzzi e compagne impegnate in casa del Livorno PISTICCI - Seconda trasferta consecutiva in tre turni per il C.T. Pisticci che dovrà cercare di muovere la classifica e rompere il ghiaccio nel campionato di A2 sui campi dello Junior Club Tennis Livorno. Per la squadra del Circolo Tennis pisticcese non si tratta di ultima spiaggia, ma è chiaro che rimanere ancora a quota zero punti dopo tre incontri rappresenterebbe una situazione molto preoccupante. Una sconfitta, infatti, determinerebbe quasi sicuramente l'esclusione dalla lotta play off e, di conseguenza, l'ingresso nei play out. Ma anche quest'obiettivo è tutto da guadagnare, perché rimanere all'ultima piazza della graduatoria significherebbe retrocedere direttamente, una ipotesi nemmeno presa in considerazione dal presidente Michele Leone alla vigilia, ma che potrebbe materializzarsi se non si cambia marcia. Allo stato attuale, seppur con zero punti, il C.T. Pisticci è comunque penultimo, per aver vinto un incontro nelle due sfide giocate sinora. A chiudere la graduatoria, infatti, è l'Asc St. Geor-
Il presidente Michele Leone
gen Tennis Edilfer, che non ha vinto alcun incontro, anche se ha disputato solo una sfida (alla prima giornata a Reggio Emilia) ed ha già scontato il turno di riposo.
La trasferta di Livorno acquista maggiore importanza proprio perché, almeno in base alle prime indicazioni, le padrone di casa, con un solo punto raccolto fino a que-
sto momento, possono rappresentare una diretta concorrente nella lotta per non retrocedere. Dopo il pareggio casalingo per 2-2 con Gallarate, in-
fatti, le livornesi hanno perso 4-0 in casa del T.C. Lumezzane e si ritrovano invischiate nelle zone basse della graduatoria. Con un girone a sette squadre dove non bisogna sbagliare il meno possibile e sfruttare le occasioni del calendario, dunque, su Livorno - Pisticci tira già aria di sfida decisiva. Le tenniste ingaggiate dal Circolo livornese, tuttavia, hanno una classifica che sulla carta risulta abbordabile per le giocatrici lucane. Tra le due compagini si prospetta una partita equilibrata con il C.T. Pisticci che sa di dover cercare a tutti i costi il colpaccio per raddrizzare quanto prima la sua classifica. Livorno, invece, sa che vincendo lascerebbe almeno due squadre alle sue spalle. Una opportunità da non lasciar sfuggire. Le premesse, pertanto, lasciano immaginare una partita molto combattuta e piena di emozioni, nella speranza che il Pisticci possa tornare a casa con un risultato positivo che possa muovere la classifica. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it
Calcio a 5 Juniores Decisive le reti del bomber Laguardia contro La Titese
Shaolin Soccer, successo in volata LATITESE SHAOLIN
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LA TITESE: Laurino A., Laurino C., Passavanti, Adebutu, Becce, Tulipano, Salera. All. Coronato SHAOLIN SOCCER: Greco, Sarli, Faraone, Fortarezza, De Stefano, Laguardia, Amati. All. Sarli ARBITRO: Pessolano di Potenza RETI:3' pt, 15' pt e 10' st Salera (L), 12' pt Becce (L), 19' pt Faraone, 25' pt e 30' st Passavanti (L), 29' pt, 6' st e 19' st Laguardia, 3' st e 8' st Amati, 18' st Sarli LO SHAOLIN Soccer supera in volata La Titese e si aggiudica una partita che sembrava stregata. Infatti, rinviata più di venti giorni prima per impraticabilità del campo titese, la gara è stata comunque giocata sotto una scrosciante pioggia, che, tra l'altro, non ha certo influito sull'ottima pre-
stazione di entrambe le squadre. Massimo impegno e determinazione nel volersi superare per entrambe le compagini, in una gara ricca di emozioni e reti. Nella prima frazione i padroni di casa partono forte e passano dopo soli 3' con Salera. La squadra di Coronato gioca bene e sembra più in forma degli ospiti, che sembrano non riuscire a reagire. Approfittando dell'appannamento dello Shaolin, La Titese si porta ancora in attacco e riesce a superare in altre due occasioni Greco, con le realizzazioni di Becce prima e Salera poi. Gara in discesa per i padroni di casa, che non accennano a diminuire la pressione e la voglia di portare a casa il match, ed anche quanto Faraone al 19' accorcia le distanze, si rimettono subito in carreggiata sfruttando la rete di Passavanti. Solo la rete nel finale della prima frazione messa a segno da Laguardia, per il 4-2, addolcisce una prima frazione davvero giocata sotto tono da parte dei potentini. Nella ri-
presa, comunque, il tecnico Sarli sembra essere riuscito bene a spronare i suoi, che entrano con un'altra mentalità e, riprendendo la gara come si era conclusa la prima parte, mettono subito a segno tre reti fondamentali con Laguardia e Amati, per lui una doppietta in 5'. Lo Shaolin Soccer passa in vantaggio e, nonostante la quasi immediata rete si Salera, tripletta per lui al 10', che pareggia i conti sul 5-5, la gara prende un'altra piega. Gli ospiti sono galvanizzati da un'inzio sorprendente, mentre i padroni di casa iniziano ad arretrare per paura di farsi sfuggire una gara che sembrava poter essere archiviata senza grossi patemi. Capitan Sarli suona la carica per i potentini, che si portano nuovamente in vantaggio e riescono persino ad allungare il gap con i padroni di casa a due reti, grazie alla trasformazione di Laguardia, che raggiunge Salera tra i migliori di giornata con la sua personale tripletta. Nel finale lo
Sarli e Gruosso i tecnici dello Shaolin
Shaolin amministra bene il risultato e non permette quasi mai ai padroni di casa di essere pericolosi. Dall'altra parte gli sforzi finali portano alla seconda rete personale per Passavanti, che comunque non serve a lenire l'arrabbiatura per una tre punti che sembravano poter essere acquisiti ed invece sono svaniti con una seconda frazione sbagliata. Invece, al contrario, felicità per i potentini, che aggiungono un'altra vittoria alla loro classifica nel campionato under 18 regionale di calcio a cinque. Francesco Calia sport@luedi.it
Europei di tuffi
Cagnotto d’oro a Torino
TORINO – Tania Cagnotto non si ferma più. Dopo aver conquistato venerdìl’oro nel trampolino da un metro, la 23enne campionessa bolzanina ha replicato ieri dai tre metri agli Europei di tuffi di Torino, vincendo la finale con 345,85 punti. Alle sue spalle l’ucraina Olena Fedorova, medaglia d’argento, e la tedesca Katia Dieckov, bronzo. Ottavo posto per l’altra azzurra in gara, Francesca Dallapè. La finale dai 3 metri ha vissuto molti brividi: i primi due esercizi sono stati impeccabili per la campionessa europea, il terzo è stato il nuovo ed è stato premiato anche dagli otto dei giudici, il quarto è stato il più debole tanto da riportare in lizza per l’oro, a 3 punti l’ucraina Federova, e il quinto quello del trionfo, quello che ha fatto la differenza (ben 11 punti), mentre la tedesca Dieckow si prendeva il bronzo e la Dallapè chiudeva ottava. Ancora una volta l’azzurra porta l’Italia ai vertici della disciplina. sport@luedi.it
Domenica 5 aprile 2009
Domenica 5 aprile 2009
Non è solo un rito
Il soprano Pina Buono Colombo
LA MIA PASQUA LA porta si richiude alle spalle di mio marito e di mio figlio ed io mi fermo un momento a riflettere per organizzare al meglio questa mattinata completamente a mia disposizione. Spalanco le finestre, il cielo è molto velato, ma un'aria stranamente mite mi dice che la primavera è vicina: non ho dubbi farò delle pulizie accurate in vista della prossima Pasqua. Vado allegramente da una stanza all'altra, riordino, sposto, spolvero e nel frattempo penso a quante pastiere dovrò confezionare, agli ingredienti da comprare, ai parenti da invitare per l'importante ricorrenza, con chi e dove andare per trascorrere una giornata diversa il giorno di Pasquetta. Il pensiero delle belle giornate che mi aspettano e degli amici che incontrerò mi dà molta energia e non esito ad aprire armadi e cassetti per riordinare quegli angoli da me un poco trascurati presa dal tran tran quotidiano. In un cofanetto trovo un crocifisso da me dimenticato. Lo guardo e, senza rendermene conto, i miei pensieri prendono un'altra direzione. Tra pochi giorni sarà la Pasqua del Signore, ma per me cosa significa fare la Pasqua? Mentre continuo a riordinare, pian piano nella mia coscienza riaffiorano echi delle tante catechesi ascoltate. Per gli antichi ebrei fare la Pasqua significava celebrare annualmente un rito propiziatorio con altri pastori nomadi dell'Oriente. Si uccideva un agnello e lo si consumava insieme in segno di solidarietà, si invocava la protezione di Dio per il bene dei greggi prima di di-
vidersi per raggiungere i nuovi pascoli all'arrivo della primavera. Ma intorno al 1250 a. C. avvenne qualcosa che cambiò la loro vita ed il rito acquistò un significato religioso del tutto nuovo: sarebbe stato il memoriale dell'uscita del popolo ebreo dall'Egitto sotto la guida di Mosè. Dio in quella notte, per piegare il cuore indurito del faraone, avrebbe mandato la decima piaga: nel Paese sarebbe morto ogni primogenito, a partire proprio dal figlio del sovrano. Sappiamo tutti cosa avvenne dopo, ma credo che il passaggio del popolo attraverso il Mar Rosso abbia segnato anche il passaggio più profondo del loro spirito dalla schiavitù alla libertà, con tutte le responsabilità che questa comporta. A questo punto non posso fare a meno di pensare che forse per tanti anni la mia Pasqua sia stata solo un rito esteriore, che Cristo nella mia vita non sia realmente passato se in me non riscontro grandi cambiamenti. Pensandoci bene, anche Gesù prima della passione celebrò un rito, quello che gli ebrei dalla notte dell'esodo non avevano mai smesso di celebrare, ma dopo la cena Egli prese il pane, lo benedisse, lo spezzò e lo diede ai suoi discepoli, istituendo, così, quella che sarebbe stata la nuova cena pasquale. In quella sera avvenne un cambiamento epocale ed il rito assunse un nuovo significato: l'esodo di tutta l'umanità dalla schiavitù del peccato. Quest'anno, come sempre, Cristo passerà nella mia vita, ci sarà un eso-
do anche per me? Questo pensiero mi fa riflettere e non mi rende tranquilla: mi vedo schiava delle cose, dei pregiudizi, delle mode. Devo ammettere a me stessa che non sempre vedo Dio come Padre e che spesso fuggo dalla mia storia alienandomi in tanti modi. Cerco, infatti, di mettere da parte, di ignorare ciò che mi fa soffrire e di riempire la mia giornata con quelli che la società moderna propone come sacrosanti valori: il benessere, la gratificazione e il successo per soddisfare il mio orgoglio, l'apparire e perché no, il divertimento come toccasana. Guardo il crocifisso nelle mie mani e penso che se oggi Cristo è ancora vivo nel mondo, se ancora oggi lo festeggiamo, se ancora libera persone dalle loro schiavitù, è proprio perché Lui non ha ricusato la sua croce! Improvviso lo squillo del citofono mi scuote dai miei pensieri, mio marito e mio figlio sono di ritorno. Ripongo il crocifisso e, mentre vado ad aprire la porta, mi rendo conto che il cielo è terso, che uno splendido sole entra da tutte le finestre rendendo bella e luminosa la casa. Mi ritorna tutta la gioia di prima, l'entusiasmo per i progetti iniziali e in me nasce una nuova speranza: sì, con la sua luce, il suo calore, il suo splendore, il Signore entrerà nella mia vita e sarà Lui a trasformare il mio “cuore di pietra in un cuore di carne.” Dal “Diario di una corsista” di Lucia Spirito
Illustrate le prerogative di questa importante figura istituzionale
INCONTRO COL DIFENSORE CIVICO REGIONALE “IL MIO obiettivo è quello di assicurare una costante presenza dell'Istituzione che rappresento sul territorio e dare ampio spazio alla comunicazione”: con queste parole è iniziato l'intervento del Difensore Civico della Basilicata- Dr Catello Aprea. Martedì scorso, presentato dalla Prof.ssa Maria Catanzariti - Responsabile EDA-, ha incontrato i corsisti dell' Unitre. Parlando ad un attento e folto uditorio, il dr. Aprea, dopo un breve excursus sulle origini storiche dell' istituto del Difensore Civico, nato ufficialmente in Svezia nel 1809, quando fu recepito nella Costituzione di quel Paese, ha spiegato i motivi della scarsa conoscenza di questa figura istituzionale che ancora oggi suscita diffidenza e scetticismo nella nostra popolazione. “ La Difesa Civica, ispirata alla massima informalità, semplicità e tempestività - ha affermato Aprea- è un istituto estraneo alla nostra cultura giuridica influenzata dal diritto romano tutto improntato ad un rigido formalismo. Ciononostante oggi si impone come una necessità, anche per la nostra società, quale elemento di deflazione del sovraccarico della giustizia amministrativa e di tutela di quegli interessi dei cittadini che, pur non assurgendo al rango di diritti soggettivi o di interessi legittimi, tuttavia
sono sentiti e riconoscibili a livello sociale: gli interessi di fatto, gli interessi semplici, gli interessi collettivi e diffusi, tutti privi di tutela in sede giurisdizionale. Il campo d' intervento specifico del Difensore Civico è rappresentato dalla “malamministrazione”, nella quale confluiscono tutte quelle irregolarità, quelle disfunzioni che, pur non concretando un vero e proprio vizio di legittimità, sono pur sempre un peso per le persone, le famiglie, le imprese: il silenzio e i ritardi della pubblica a amministrazione, la cattiva istruttoria delle pratiche, le lunghe file agli sportelli, la mancanza di cortesia da parte dei pubblici dipendenti. Nata come forma di controllo della pubblica amministrazione, la Difesa Civica si è andata evolvendo sempre più verso la tutela dei diritti umani”. Il Difensore Civico è poi passato ad illustrare la legge regionale 19 febbraio 2007, n. 5 che detta la nuova disciplina di questo istituto di tutela non giurisdizionale dei diritti e degli interessi dei cittadini, rafforzandone l' autonomia e l' indipendenza e ampliandone notevolmente il campo d' intervento con una particolare attenzione ai soggetti appartenenti alle fasce deboli della società. Sono state specificate le attribuzioni e le funzioni, l' ambito, le modalità e l' attivazione dell' intervento di
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questo “magistrato della persuasione”. E' stato particolarmente chiarito l'ambito di competenza di questa “autorità monocratica”, incaricata della tutela non giurisdizionale dei diritti e degli interessi dei cittadini, siano essi persone singole ovvero riunite in associazioni. Al termine della relazione si è aperto un ampio dibattito, cui ha partecipato anche il Prof. Mario Santo-
ro, che è valso a chiarire ulteriormente la vasta ed articolata problematica di questo Istituto. Agli intervenuti è stata consegnata e ben accolta, una breve, ma utile guida alla Difesa Civica Regionale. A fine serata l'auspicio, da parte degli astanti, di replicare gli incontri di questo genere copiosi di valenza culturale. Giuseppe RITA
AUGURI OGGI, in occasione della Domenica delle Palme, porgiamo al Direttore, all'intera Redazione de' “Il Quotidiano” della Basilicata , ai dirigenti, docenti e corsisti dell'Unitre gli Auguri di serene festività Pasquali, con l'auspicio, che sia l'occasione di rinnovata speranza e che in tutti i cuori, alberghi la Resurrezione dei valori umani per una convivenza civile . g.r.
Omaggio a una grande artista NON è cosa semplice tessere gli elogi di un grande soprano. Io lo farò non solo per soddisfare le certe aspettative del numeroso pubblico e degli amici che la conoscono, ma soprattutto per appagare un desiderio che da molti anni si è reso in me sempre più vivo, per una donna che da tempo onora la Basilicata, ma le cui caratteristiche canore nessuno ha mai approfondito e forse conosciuto per bene. Da giovane ho suonato per molti anni, sia pure da dilettante, il violino e sono stato sempre appassionato di musica lirica. Ho ascoltato molti soprano. Più di qualche volta, nel Teatro alla Scala di Milano e nel Teatro S. Carlo di Napoli ho sentito le voci più apprezzate del panorama lirico nazionale. Ricordo in particolare la stupenda Renata Tebaidi che si esibì al S. Carlo di Napoli nella Bohème di Puccini, diretta dal mai dimenticato Maestro Franco Patanè, il cui figlio Pippo, pure Maestro e mio amico, diresse le migliori orchestre di Vienna e di Berlino. Ho anche approfondito l'acustica musicale e visualizzato con l'oscilloscopio e con tecniche elettroniche le voci di molte persone e le note adoperate nella musica ( le varie ottave) che vanno da 27 hz a 4500 hz. Mi sono interessato anche di toni, semitoni, intervalli, accordi, intensità, altezze, timbri e altro, nonché dei limiti della voce umana (una soprano per es. ha limiti dal do3 261 hz al do5 1044 hz). Per questo ritengo di potermi esprimere su certi argomenti, senza dilungarmi su ciò che è oggetto di studi e conoscenze specialistiche e di poter focalizzare brevemente certe caratteristiche molto evidenti e di assoluto rilievo. La prima caratteristica che deve avere una grande soprano (o un tenore), mi diceva il grande Maestro e Pianista tedesco, di fama mondiale, Wilhelm Kempff, che io ho conosciuto moltissimi anni fa ( oggi non è più tra noi) e con il quale nel treno rapido ho avuto un colloquio di alcune ore mentre, tornando dalla Grecia, si recava insieme alla figlia al Teatro alla Scala di Milano per tenere un concerto, è la assoluta omogeneità della voce. Chi ha ascoltato anche una sola volta la signora Pina Buono Colombo sicuramente avrà notato una voce
evidentemente omogenea che caratterizza il suo canto. La stessa resta sempre uniforme e non varia assolutamente, sia pur di poco, durante le Sue interpretazioni. La signora la usa con grande agilità, sfruttando le caratteristiche del suo complesso vocale (corde vocali, glottide, laringe, faringe, cavità della bocca e labbra) facendone variare la intensità secondo la sua volontà, alzandola e abbassandola in modo spontaneo e dolcissimo con delle sfumature melodiche di alto livello, determinando una gamma di ampiezze delle vibrazioni molto grande. A questo si aggiunge la sua capacità di spaziare in un arco di frequenze rilevante a seconda di quello che interpreta, raggiungendo suoni e note di altezza molto elevati e quindi acuti che sono rari anche in soprani più giovani. Il tutto si accompagna a sentimenti di immedesimazione che rendono le arie da opere e tutto il repertorio più vivi e trascinano di conseguenza gli ascoltatori. Se si pensa che, quanto sopra, è sempre associato a un timbro perfetto, conseguenza della forma delle vibrazioni, non solo, ma anche della qualità e intensità di quelle, nonché dei suoni armonici connessi, ci si rende conto che si tratta di un soprano eccezionale. Altri soprano, aiutate dalla fortuna e dalle circostanze, hanno avuto una carriera più appariscente, ma non possiedono certo le caratteristiche della nostra artista, né la sua voce, né la sua preparazione molto accurata. La signora Buono ha insegnato canto per molti anni nel Conservatorio Gesualdo da Venosa di Potenza e alla sua scuola si sono formati molti cantanti lirici dei quali segnalo la soprano Michela Postiglione, molto brava e promettente. Da molti anni, inoltre, dirige il Coro UNITRE di Potenza che si è fatto molto apprezzare in tante occasioni, non solo in Basilicata. Segno questo della disponibilità e dell'altruismo che animano sempre le figure di rilievo. E' per questo che formulo l'augurio che Lei possa, per molto tempo ancora, allietare tutti noi, trasmettendoci i sentimenti che esprime con le sue note sempre molto chiare, belle e coinvolgenti che giungono sui nostri timpani e stimolano le nostre menti. Aldo Ielpo
Cultura&Spettacoli 60
Domenica 5 aprile 2009
In 15 pannelli lo sterminio di un popolo nella Grande guerra
CARNET
Il primo genocidio del XX secolo
Sulle note dei Virtuosi di Praga
La mostra é l’avvio del gemellaggio tra Matera e l’Ar menia cultura 2019». di NUNZIO LONGO L'Unione degli Armeni in Italia parMATERA - “Il primo genocidio del XX la attraverso il suo presidente Baykar secolo” di Armin Wegner, la mostra Sivazliyan. «I legami tra l'Armenia e sul genocidio degli Armeni, sarà la Città di Matera hanno una storia aperta dal 7 aprile nella Chiesa di San- millenaria. Dopo tanti secoli, la preta Maria de Armeniis. Ricorrerà il 24 senza della mostra di fotografie origiaprile il 94° anniversario dal genoci- nali di Armin Wegner, scattate nel dio del popolo armeno durante la Pri- 1915, e oggi mostrate nella Vostra meravigliosa Chiesa dedicata a santa ma Guerra Mondiale. Maria de Armeniis, La presentaione, è un tangibile atto ieri, nel corso di concreto di questa una conferenza voglia di camminastampa a cui sono re sulle orme del intervenuti Isabelnostro passato, le Oztasciyan Bercercando di tranardini d'Arnesasmettere alle nono di Lecce, Antostre giovani genenella Guida assesrazioni la speranza sore comunale Urdi un futuro mibanistica, Emagliore fondata su nuele Nicoletti conuna solida storia sigliere comunale e comune». Luca Prisco presi«Parlo in rappredente dell'Associasentanza della cozione Sinopia. L'emunità armena vento è stato orgainterviene Isabelle nizzato dall'AssoOztasciyan Berciazione Sinopia nardini - Sono nata con la collaborazioa Costantinopoli da ne dell'Amminipadre armeno e strazione comunamadre greca. Vivo le di Matera. in Italia dal 1965, «Grazie alla di- La conferenza stampa (Videouno) insegno neogreco sponibilità delle associazioni armene e di molti comuni, all'Università del Salento e parlo insiamo riusciti ad organizzare una mo- glese, francese e turco. A Lecce stiamo stra, nella quale saranno esposti 15 facendo un lavoro di recupero della pannelli fotografici dei drammatici nostra storia e cultura. A Matera cermomenti trascorsi dalla popolazione chiamo di recuperare la storia della armena durante la Prima Guerra presenza greca ed armena attraverso Mondiale - spiega Nicoletti - Matera, l'arte e le vestigia di queste civiltà. Gli città della pace e patrimonio dell'Uma- Armeni si sono insediati, a Matera, nità dell'Unesco, promuove un'inizia- con l'arrivo dei monaci basiliani e si tiva di sensibilizzazione e solidarietà sono integrati con la civiltà autoctona verso il popolo armeno nella lotta al ri- creando una convivenza pacifica e colconoscimento della verità storica e per laborativa. Non è stata una colonizzala difesa dei suoi diritti inviolabili. Du- zione, ma una sinergia di civiltà diverrante la rassegna, saranno in visita a se». «Ho accettato volentieri l'invito di Matera diverse autorità armene, con patrocinare la mostra ed abbiamo prole quali sono previsti incontri e mo- posto un gemellaggio, condiviso dalmenti culturali. Sarà anche l'occasio- l'arcivescovato, tra tre chiese armene: ne per valorizzare il patrimonio arti- Santa Maria de Armeniis di Matera, il stico ed architettonico dei Sassi ed am- monastero di San Taddeo in Iran ed il mirare una bellissima chiesa realizza- convento di Nagorno Carabagk in Arta nel X secolo da una piccola comuni- menia - asserisce Guida - Un evento di tà armena insediatasi a Matera. La portata storica sarà lunedì prossimo: mostra sul genocidio armeno s'inseri- l'atto di donazione di una chiesa armesce nell'ambito di una serie di iniziati- na da parte del Papa alla comunità arve volte a lanciare la candidatura della mena». città dei Sassi a capitale europea della cultura@luedi.it
di FRANCESCO MENONNA POTENZA - I valori di un tempo, la ricerca asfissiante di un posto di lavoro, una figlia che ha una relazione extra coniugale, i problemi nel mandare avanti una famiglia. Queste sono state le chiavi di lettura della commedia dialettale “Avenn' Putenn' Paenn'” andata in scena presso il Teatro Don Bosco di Potenza, grazie all'organizzazione della compagnia dialettale La Cundana fondata da Gigino La Bella. Prima il ricordo della nipote di La Bella, Manuela, figlia di Franco che ha interpretato i panni di Giusy, poi la premiazione della compagnia alla cooperativa Venere che ha deciso di essere vicina al gruppo dialettale in questa occasione. “Avenn' Putenn' Paenn'” è una commedia in tre atti scritta trent'anni fa da Gigino La Bella e Pasquale Caianiello, ambientata negli anni sessanta, racconta la storia e le vicende di una famiglia potentina. Il personaggio cardine della farsa dialettale è Mast' Vit', un uomo semplice e dai principi mo-
IL LIBRO
Giusto ricorda il dono di Giulio di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - «Lui era un dono per tutti. Giulio praticava la terapia dell'amore». Così i vari relatori hanno ricordato Giulio Giannantonio, in occasione della presentazione del volume “Giulio, il dono più grande” di Tommaso Giusto, Edizioni Magister. La sala convegni della Mediateca Provinciale di Matera gremita, persino nei corridoi. Il quarto libro del materano Giusto per i tipi della Edizioni Magister racconta l’amicizia tra l'autore e Giulio Giannantonio, uniti da un fervido cammino di fede cristiana, iniziato nel maggio 1986 e terminato per la prematura scomparsa del secondo a soli 35 anni, nel maggio del 2007, in circostanze misteriose. Diciannove, ecco gli anni di differenza tra i due, azzerati dall'irrefrenabile esigenza di aiutare il prossimo. Ed il testo li racconta tutti, gli episodi che testimoniano la loro opera di carità: dalla fondazione de “La nostra casa”, centro di accoglienza per portatori di handicap grave, al coordinamento dei “Piccoli missionari dell'amore”, alla propositiva collaborazione all'interno della “Casa dei giovani”. Per poi, spingersi fuori dalle mura cittadine verso Lourdes, Medjugorie, Bosnia. A tal proposito ha relazionato Antonio Massari, presidente nel '93 della sezione cittadina Unitalsi. «Lui per il treno bianco faceva servizio di barellato e non si stancava mai». Una missione grande per due uomini dei nostri tempi, Tommaso e Giulio, tra fatiche dei propri lavori, delle proprie famiglie ma animati da un così grande senso di giustizia che li ha permessi di trovare,
TEATRO In scena la piéce del compianto Labella
La Cundana fa rivivere i valori di un tempo rali profondi, un padre di famiglia che lavora in sartoria e fa grandi sacrifici umani ed economici per portare avanti il patrimonio familiare togliendosi coppole e cappelli e arrivando addirittura ad indebitarsi per assicurare un futuro migliore ai figli, in particolare Peppino (interpretato da Roberto Laguardia) e Gigino (Salvatore La Bella). Il primo studente in legge riesce con i propri sforzi e senza l'aiuto di nessuno di coronare il suo sogno di diventare giudice, Gigino, soltanto con faticose raccomandazioni diventa fattorino postale. La commedia, fatta di mille risate, gag mozzafiato in vernacolo abbraccia i temi cardini di una famiglia potentina alle
prese con una figlia, Rosetta (interpretata da Maria Agnese Lovito) sposata con Dunat' il quale vive da cinque anni in Svizzera. La donna ha una relazione con un altro uomo, vista la lontananza dal marito e vista la continua disperazione che influisce negativamente sul rapporto sentimentale tra i due. Una storia semplice, fatta di passioni, trasporto, risate e quella inconfondibile frase “Avenn' Putenn' Paenn'” che evidenzia le difficoltà economiche di una famiglia, umile e saggia al tempo stesso, costretta a dover fare i conti con le cambiali, i ritardi nella consegna dei pantaloni (vedi quello di Don Eugenio, interpretato da Angelo Cirigliano), nella spe-
sempre, spazio e tempo di combattere per un mondo migliore. Un giorno il giovane Giulio chiese a Tommaso: «Come si fa a diventare santi?». Un po' sorpreso dalla decisione che coglieva nella sua domanda, gli chiese a sua volta: «Secondo te, come si fa per non diventarlo?» «Penso non facendo la volontà di Dio, non rispettando i suoi comandamenti, non amando il prossimo». Il ricavato della vendita del libro, ottenuto nella giornata della presentazione, è stato interamente devoluto dall'autore in beneficenza all' “Opera San Francesco” per i poveri dei frati francescani, al “Collegio missioni africane”, centro attività missionarie comboniane, ai “Missionari Cappuccini in Amazzonia”, alle “Missioni don Bosco”. Al tavolo oltre all'autore, il questore Carmelo Gugliotta, il consigliere comunale Adriano Pedicini, e il vicario don Pier Domenico Di Candia (autore della prefazione) e Gianleo Iosca del Csv Basilicata. L' incontro è stato moderato da Francesco Giusto. cultura@luedi.it
ranza di un futuro migliore, ivi compresa la possibilità di impartire lezioni a pagamento a Betty (interpretata da Adele Nigro) da parte del figlio Peppino. La commedia abbraccia i problemi e le speranze mai remote di crescita di una famiglia in costante difficoltà con i tempi e le paure di un padre costretto a dover lavorare tanto per racimolare quel gruzzolo di soldi che serve a mandare avanti la famiglia. Gli applausi da parte del folto pubblico presente non sono mancati, così come i consigli offerti da Zi' Nicola (alias Lello Ricotta) a Mast' Vit', interpretato da Franco La Bella. La scenografia, legata al negozio di sartoria e alla casa familiare è stata curata da Ettore Cortellessa, l'allestimento scenico da parte di Michele Ligrani, la suggeritrice è stata Mariolina Lopez. Ricordi, assenza di quattrini, figli in difficoltà, ansie e preoccupazione per una serata hanno fatto ridere, anziché creare sconcerto e imbarazzo. E' la trama vincente di “Avenn' Putenn' Paenn”. f.menonna@luedi.it
POTENZA - Stasera, alle ore 19,30, a Potenza presso l’Auditorium del Conservatorio concerto conclusivo della XXII Stagione Concertistica organizzata da Ateneo Musica Basilicata in collaborazione con l’Amministrazione comunale. Protagonista “La grande tradizione mittleuropea” proposta dalla prestigiosa formazione orchestrale dei Virtuosi di Praga diretti dal maestro Alfonso Scarano. Interprete del concerto di W.A. Mozart il clarinettista Claudio Mansutti per un programma che prevede ancora musiche di Mozart, Dvorak e Gounod . cultura@luedi.it
Walrath inaugura MiFaJazz MATERA -Torna, questa sera “Mifajazz winter 08-09 ” con il trombettista statunitense Jack Walrath. L'appuntamento materano avrà come location il Palace Hotel. Start alle ore 20.30. Se la «tanto attesa primavera fatica a farsi sentire, la LJP Big Band non tarda a ritornare sulla scena musicale». Ha dichiarato il direttore de LJP Big Band Dino Plasmati, che in via eccezionale questa sera eseguirà un pezzo, «un duetto con Jack e vi promettiamo novità coinvolgenti». Ricordiamo che la serata «rappresenta l'unica data al Sud per il 2009 e sarà preceduta da due canzoni italiane con arrangiamenti americani, interpretate da Michele Plasmati, uno dei nomi storici della Hot Jazz un complesso materano in voga negli anni ‘60». Walrath è un jazzista internazionale dai natali statunitensi. Oggi è un musicista affermato che una prestigiosa carriera e una serie di collaborazioni più che rinomate tra cui Ray Charles, Miles Davis, Quincey Jones, e Bobby Watson. Walrath «firma le musiche e gli arrangiamenti di tanti lavori cinematografici, televisivi e radiofonici, continuando sempre l'attività concertistica». Il programma della serata sarà «come al solito ben articolato prevede anche belle sorprese - conclude il presidente Plasmati dell' associazione promotrice, “MiFaJazz” - Sarà un evento davvero da non perdere, non solo per i cultori del jazz». m.a.flum
Spettacoli e televisione 61
Domenica 5 aprile 2009
In un documentario “glocal” del regista Nico Cirasola
PERSONAGGI
Focaccia Blues, Vendola diventa attore
Demi Moore sventa suicidio su Twitter
LECCE –E' la storia di Davide che batte Golia, il primo armato con una genuina focaccia pugliese, il secondo con un’invincibile corazza di americanissimi hamburger. Focaccia Blues, film diretto dal pugliese Nico Cirasola, impreziosito dalla presenza di attori pugliesi come Lino Banfi, Renzo Arbore, Michele Placido e dal presidente della Regione, Nichi Vendola, ha anche una morale. E cioè che «tutto quello che sembra certo è incerto e niente è ciò che sembra». A spiegarlo è lo stesso regista nel corso della presentazione del film, proiettato in anteprima a Lecce, nell’ambito del Festiva Europeo, e sarà presentato a Roma il 6 aprile. La storia si ispira ad un fatto realmente accaduto ad Altamura, paese della Murgia barese, famosissimo per il suo pane e altrettanto per le focacce. L’ironica docu-fiction racconta di come il colosso Mc Donald’s sbarchi nel piccolo
centro murgiano e apra un mega fast food seguendo i propri criteri di marketing. Il colosso ignora del tutto un piccolo locale, con una sola vetrina, di cui non acquisisce la proprietà. «Ma in questo insignificante spazio – racconta il regista – a pochi mesi dall’inaugurazione, viene aperta una piccola panetteria, con un insegna minimalista ed un modo tutto meridionale di vendere la qualità, la focaccia». Lentamente ma inesorabilmente nel giro di pochi mesi, la concorrenza del panettiere costringe il colosso americano a chiudere. Il produttore, Alessandro Contessa spiega di avere voluto insieme al suo amico regista Cirasola e alla sceneggiatrice Alessia Lepore (anche lei pugliese), «costruire una storia di questa terra e mantenere il concetto del glocal». Nel film ci sono soprattutto attori pugliesi, i personaggi reali di Altamura, le musiche di autori pugliesi.
Demi Moore Il cast di “Focaccia blues”
Compie 70 anni il regista nato a Bernalda entrato nel mito
Tanti auguri Mr. Coppola genio ribelle del cinema IL 7 aprile Francis Coppola, emigrato italiano in America di prima generazione, radici familiari in Lucania (Bernalda il paese di origine dove ha comprato casa e fa volentieri ritorno), grande produttore di vini ma ancor prima maestro indiscusso del cinema a stelle e strisce, compie 70 anni. Già da tempo si è ritagliato l’immagine di padre nobile della settima arte e di nonno sapiente di intere generazioni di giovani cineasti, a cominciare dalla figlia Sofia che è ormai in grado di rivaleggiare con lui. Della sua infanzia ha raccontato, tra storia e leggenda, come, chiuso in sanatorio per fragilità polmonare, avesse imparato a giocare con le marionette mettendo in scena un mondo tutto suo di cui era regista e demiurgo. Della sua adolescenza si sa che sotto pseudonimo cominciò nel cinema di serie B, con piccole produzioni indipendenti che frequentavano i generi del terrore e del giallo fino a quel 1972, in cui fu artefice del Padrino che trionfò all’Oscar e fece di lui subito una star internazionale. Per
Francis Ford Coppola; in alto a sinistra il regista con gli Oscar per il Padrino II
L’animazione Raifiction con Nichetti e D’Alò
“Ballare per un sogno” torna il teen movie dance
di ALESSANDRA MAGLIARO
di MARCO RIZZUTI
RAPALLO (GE) – Trenta nuove produzioni in corso, 15 nuovi titoli in sviluppo all’inizio del 2009, un budget confermato anche in tempi di crisi in 16 milioni di euro, «insomma un flusso continuo, una produzione costante», per l'animazione Rai, come ha sottolineato a Cartoons on the bay, il Festival dell’animazione in corso a Rapallo, Luca Milano di Rai Fiction. Presentando i nuovi titoli, Rai Fiction ha mostrato un’animazione grandi firme, da Maurizio Nichetti a Enzo D’Alò, da Stilton al kolossal europeo Il piccolo principe ispirato al capolavoro di Antoine de SaintExupery appena avviato. «Dai 5 miliardi di lire del '96, anno in cui Rai Fiction ha debuttato nella produzione dell’animazione siamo passati ai 16 milioni di euro di oggi – ha detto Milano – ma il mondo produttivo dell’animazione italiana avrebbe bisogno anche di altri investimenti, arrivare magari a 25 milioni». Per l’autunno sono attesi Pipì, Pupù e Rosmari-
ROMA - Ci sono generi e filoni cinematografici che le factory americane, sull'onda di grandi successi commerciali, continuano a riciclare e a riproporre periodicamente. In questo caso, i fratelli Weinstein investono su un'idea del produttore di film horror, fondatore dell'indipendente Mayhem Project, Anthony Mosawi, che cambia rotta e riporta a galla il "teen movie dance" con l'ennesima variazione sul tema una ragazza e il suo sogno di diventare ballerina. Così, affidandosi allo specialista Duane Adler, sceneggiatore delle pellicole tutte ritmo e passione (Save the last dance e Step Up), e al regista dal passato nei videoclip, Darren Grant, nasce Make it happen (letteralmente "Fa' che accada"), che arriva in Italia distribuito da Medusa, con il più evocativo titolo Ballare per un sogno (nella foto). Le premesse farebbero
Maurizio Nichetti
na di D’Alò per Raitre e Geronimo Stilton su Raidue dalla famosa serie di libri per ragazzi. Nichetti sta realizzando per dicembre per Raidue Teen Days, cartoon dove la musica pop e rock è la passione di sei adolescenti. «Difficile trattare il mondo dei teen e difficile intercettarli come pubblico; noi – ha detto Nichetti – stiamo cercando di metterci attenzione, facendo passare messaggi importanti e facendo leva su una passione come la musica».
supporre di assistere a quelle storie da reality, in cui la ventunenne di provincia si trasferisce nella metropoli con il sogno di entrare nella scuola di danza più prestigiosa della città. In poche parole, il classico canovaccio al miele per i seguaci dei talent show. Ma, non sempre i sogni si realizzano e la storia della ragazzetta sterza e ingrana la quarta, premendo sull'acceleratore della sensualità. Sul palco del colorato e ad alto tasso alcolico Ruby's, locale notturno di Chicago, entrano in scena conturbanti coreografie tra la teatralità sensuale del burlesque e la fisicità ironica del più casto cabaret. Protagonista, nel ruolo di Lauryn, giovane acqua e sapone che cercherà di realizzare il suo sogno, è Mary Elizabeth Winstead. Bruna, frangia lunga, fisico scolpito, il fatto che prometta bene anche come attrice, è dovuto ad una sua lontana parentela con la divina Ava Gardner. Buon sangue non mente.
farsi strada a Hollywood, come ogni vero immigrato, aveva scelto il cognome aggiuntivo Ford, prima di Coppola, rendendo omaggio a uno dei più grandi registi americani (John) ma anche al più geniale costruttore di automobili della sua generazione (Henry). Con la notorietà scelse di firmarsi soltanto col cognome del padre (musicista romantico, appassionato del bel canto italiano) ma lo spirito da pioniere del cognome Ford gli è rimasto attaccato addosso. Da sceneggiatore ha vinto l’Oscar nel 1971 per Patton, generale d’acciaio e ha firmato copioni famosi da Parigi brucia a Il grande Gatsby. Da autore indipendente, quasi sempre produttore di se stesso, vezzeggiato dagli studios ma insofferente alle loro regole, Coppola ha battuto molti record: con il Padrino II (1974) è entrato nel ristretto club dei grandi di Hollywood premiati in contemporanea con tre Oscar (miglior film, migliore regia e sceneggiatura); con la sua famiglia patriarcale ha portato al cinema ben 13 fra genitori, figli, nipoti; per 12 volte i suoi attori hanno vinto l'Oscar; la sua saga del Padrino (tre episodi completati e un quarto abbandonato dopo la morte del sodale ed ispiratore Mario Puzo) è fra le più longeve di Hollywood. Fino a tutti gli anni '80 ogni suo film è stato un evento da La Conversazione ('74), uno dei migliori polizieschi di sempre ma anche un film anticipatore sulla paranoia da tecnologia e intercettazione, a Tucker ('88), da Peggy Sue si è sposata (1986) a L’uomo della pioggia (1997). Ma più di tutti è diventata leggenda la gestazione e lavorazione di Apocalypse Now (1979), durata tre anni, coronata da una Palma d’Oro a Cannes molto discussa, da un trionfo duraturo fino alla versione Redux riportata a Cannes vent'anni dopo e film capace di segnare intere generazioni. «Non è un film sulla guerra del Vietnam – ha detto Coppola – è il Vietnam». Nel 2007, scortato dai suoi familiari, ha portato al Festival di Roma il suo ultimo lavoro, Un’altra giovinezza, ricordando la magica notte del 10 settembre 1981 in cui sullo sfondo del Colosseo presentò il Napoleon di Gance con le musiche di Carmine Coppola in piedi sul podio. Adesso lavora alla coproduzione sudamericana Tetro che vuole distribuire su Internet ma non dispera di tornare al suo progetto più ambizioso, la saga fantascientifica Megalopolis.
DEMI Moore ha contribuito impedire a una donna in California di suicidarsi. È quanto ha rivelato il marito dell’avvenente attrice, Ashton Kutcher, specificando che il salvataggio sarebbe avvenuto tramite il popolarissimo mini-blog Twitter. Secondo Kutcher la consorte ha ricevuto un messaggio da una donna, che le preannunciava l'intenzione di «prendere un coltello» con cui intendeva «tagliarsi il braccio». La Moore dopo averle risposto, «spero tu stia scherzando», ha avvertito la polizia di San Josè in California, «salvando la vita della donna».
Kate furiosa scommette su Lippi e perde i soldi
Kate Moss
LA top Kate Moss è appassionata di calcio e in occasione dell’ultimo match tra le nazionali dell’Italia e dell’Irlanda, valida per le qualificazioni ai mondiali del Sudafrica del 2010, la top model, come rivela il quotidiano tedesco Build, ha sfidato l'amica, la cantante pop inglese Lily Allen, ad una gara su chi avrebbe dovuto vincere tra le due nazionali. Kate, riporta il sito web Vip News avrebbe puntato un bel gruzzolo di soldi sulla vittoria della Nazionale guidata da Marcello Lippi.
Sex & the city 2 parlerà anche di crisi economica
Sarah Jessica Parker
LOS ANGELES - Le ragazze di «Sex and the City» torneranno sul grande schermo con il sequel del primo film. La Warner Bros e la New Line hanno annunciato la data di uscita nelle sale di «Sex and the City 2» per il 28 maggio del 2010. Nel cast ancora una volt Sarah Jessica Parker, Kim Cattrall, Cynthia Nixon e Kristin Davis. La regia è di Michael-Patrick King. E le amiche trendy questa volta saranno coinvolte, anche loro, nella crisi economica mondiale.
62 Rubriche
Domenica 5 aprile 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
La prossima settimana sarà difficile per il lavoro, ma sarà il trampolino di lancio verso il successo. In amore frenate la gelosia.
TORO 21/4 - 20/5
Nella professione siete ormai pronti per spaziare verso nuovi orizzonti. Il coraggio sarà premiato. Magnifiche novità in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro non pretendete troppo dai collaboratori, il loro malessere può danneggiarvi. In amore siete ancora esitanti.
CANCRO 22/6 - 22/7
Grazie alla preparazione e alla determinazione la vostra riuscita nel lavoro sarà perfetta. L'amore vi coinvolge sempre più.
LEONE 23/7 - 23/8
Vi si presenteranno presto nuove occasioni di guadagno: non lasciatevele sfuggire. Allegra serata con gli amici.
VERGINE 24/8 - 22/9
Un atteggiamento deciso accompagnato da buone idee farà presa sui vostri superiori. Un amore sempre più coinvolgente.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Qualcosa comincia finalmente a migliorare nella vostra attività: siate fiduciosi e la fortuna vi seguirà. Il partner ha le migliori intenzioni.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Qualcosa si sta finalmente muovendo nel vostro settore professionale: cercate di cogliere l'attimo. Più fiducia nell'amore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
I momenti migliori per la vostra professione devono ancora arrivare: siate ottimisti. In amore state giocando a carte coperte.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Cercate di coltivare di più le relazioni sociali: potrebbero giovare alla vostra attività. Un amore senza se e senza ma.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Dopo un primo momento di confusione riuscirete a fronteggiare un'emergenza nel lavoro. In amore non avete motivo di scoraggiarvi.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
TI pointer e S,S ante = TIPO INTERESSANTE
Avete sottovalutato i rischi di un'iniziativa di lavoro: affrettatevi a rimediare. In amore doveroso un esame di coscienza.
Televisioni
63
Domenica 5 aprile 2009
VARIETÀ
18.00
SPORT
11.00
PRIMA SERATA
Pippo Baudo
RUBRICA
21.30
21.30
REALITYSHOW
22.40
RUBRICA
SHOW
21.15
ControCampo
21.30
Colorado
SHOW
Felipe Massa
Milena Gabanelli
Paola Perego
Leonardo Manera
06.00 -Rubrica Quello Che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 09.25 -ReligioneSanta Messa e Recita dell'Angelus 12.20 -Rubrica Linea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -Telegiornale Tg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRaisport 11.00 -Sport Formula Uno - Automobilismo 13.15 -RubricaTg 2 Giorno - di motori 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -Show Quelli che il calcio e... 17.05 -RubricaRai Sport Stadio Sprint 18.00 -Telegiornale Tg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -SportFormula Uno - Automobilismo 20.00 -Sit ComPiloti
07.35 -RubricaMamme in blog 07.50 -RubricaE' domenica papà 09.40 -FilmUna lacrima sul viso con B. Solo, L. Efrikian - regia di Ettore M. Fizzarotti (Ita) - 1964 11.15 -NewsTGR Buongiorno Europa 11.45 -NewsTGR RegionEuropa 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaPassepartout 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h. 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -SportClassifiche del Nord - Ciclismo 16.45 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo che fa
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.50 -RubricaLe frontiere dello spirito 09.40 -Telegiornale Tgcom 09.45 -Rotocalco Verissimo - Tutti i colori della cronaca 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Real Tv La Fattoria 14.10 -Real Tv Grande Fratello 9 14.30 -Telefilm Anna e i cinque 16.30 -Talk Show Questa Domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
06.15 -TelefilmWest wing tutti gli uomini del Presidente 06.55 -TelegiornaleTG4 - rassegna stampa 07.25 -TelefilmEllery Queen 09.30 -DocumentarioPuglia 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -ShowPianeta Mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 13:58 - TelegiornaleTg 4 14.05 -Film Brama di vivere con Kirk Douglas, Anthony Queen, Pamela Brown - regia di Vincente Minelli (USA) - 1956 16:30 - Film Taverna Paradiso con Armand Assante, Sylvester Stallone, Lee Canalito - regia di Sylvester Stallone (USA) - 1978 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.35 -TelefilmIl ritorno di Colombo
07.00 -Film TvMowgli - Il ragazzo della giungla (USA) - 1998 07.45 -Cartoni 10.55 -TelefilmRobin Hood 11.50 -Sit ComWilly il principe di Bel-Air 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -SportGrand Prix - Automobilismo 14.35 -FilmIntrappolati al centro della Terra con Mimi Rogers, Ted Shackelford - regia di Rex Piano (Nuova Zelanda) - 2003 16.20 -FilmLa spada magica - Alla ricerca di Camelot - regia di Frederik Du Chau (USA) - 1998 17.55 -TelefilmLizzie McGuire 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -TelefilmTutto in famiglia 19.35 -FilmTop model per caso con Freddie Prinze jr, Monica Potter, Shalom Harlow, Ivana Milicevic - regia di Mark Waters (USA) 2001
09.15 -RubricaOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie Flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie flash 11.30 -SportPregara Superbike 11.50 -SportSuperbike round 3 superbike 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelegiornaleTg La7 13.25 -NewsSport 7 13.30 -Film TvNon abbiate paura : La vita di Giovanni Paolo II - Biografico con T. Kretschmann, J. de Almeida - regia di Jeff Bleckner (USA) 2005 15.20 -SportSuperbike round 3 16.45 -RubricaMovie flash 16.50 -FilmHawaii con J. Andrews, M. Von Sydow regia di George Roy Hill (USA) 1966 18.00 -RubricaMovie Flash 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -MiniserieBakhita 23.30 -TelegiornaleTg 1 23.35 -TelegiornaleSpeciale Tg 1
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm Numb3rs 22.35 -Rubrica La domenica sportiva
21.30 -Rubrica Report 22.30 -Telegiornale Tg 3 23.30 -Telegiornale Tg Regione
20:39 - Previsioni del tempo Meteo 5 20.40 -Show Paperissima Sprint 21.30 -Reality Show La Fattoria
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21.15 -Show Colorado
20.30 -Rubrica Chef per un giorno 21.30 -Show Grazie al cielo sei qui 23.30 -News Sport 7 23.35 -ReportageReality
00.35 -RubricaOltremoda 01.10 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.30 -RubricaCinematografo 02.30 -RubricaCosì è la mia vita... Sottovoce 03.30 -FilmTentazione mortale 05.20 -VideoframmentiHomo ridens
01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -SportStramilano 02.20 -RubricaAlmanacco 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.15 -RubricaVideocomic
23.35 -Talk ShowGlob, l'osceno del villaggio 00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 02.10 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste
00.20 -Talk ShowMaurizio Costanzo Show 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -ShowPaperissima Sprint 03.05 -FilmThe Anniversary Party con G. Paltrow - regia di A. Cumming, J. Jason Leigh (USA) - 2001
00.55 -RubricaFuori Campo 01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmKippur con L. Levo, T. Ruso - regia di Amos Gitai (Fra) - 1999 03.30 -TelefilmBlue murder 04.20 -Soap OperaFebbre d'amore
00.00 -ShowLe Iene 01.45 -NewsStudio Sport 02.35 -FilmThumbsucker - Il succhiapollice con L. Pucci, T. Swinton - regia di Mike Mills (USA) - 2005 04.20 -TelefilmHighlander
00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -FilmCarosello napoletano con P. Stoppa, S. Loren - regia di Ettore Giannini (Ita) - 1954 03.45 -AttualitàCNN News
leTrame
RETE 4
ORE 14.05
BRAMA DI VIVERE con K. Douglas, A. Quinn - regia di Vincente Minnelli (Usa) - 1956 Il grande pittore Van Gogh raccontato nel bene e nel male, nella sua follia d'artista, nella sua geniale schizofrenia. Contrapposto a un Gauguin razionale, Van Gogh è l'estro in persona, è il massimo della sensibilità e dell'emotività. Il regista ripercorre le vicende principali della sua vita in un'ottica di "diversità", dove arte e follia viaggiano parallele...
LA 7
ORE 16.50
ITALIA 1
ORE 14.35
RETE 4
INTRAPPOLATI AL CENTRO DELLA TERRA con M. Rogers, T. Shackelford, B. Allpress, P. Gittins - regia di Rex Piano (Nuova Zelanda) - 2003 Un’esperta di tecniche minerarie viene assunta come sovraintendente di una miniera. Ma già il primo giorno deve gestire un’emergenza: alcune persone restano intrappolate in un tunnel allagato. Tra loro ci sono anche suo marito e il loro figlio...
ITALIA 1
ORE 19.35
ORE 16.30
TAVERNA PARADISO con S. Stallone, L. Canalito, A. Assante, F. McRae - regia di Sylvester Stallone (Usa) - 1978 New York, 1946. Nel malfamato quartiere di Hell's Kitchen vivono i tre fratelli Carboni: Cosmo, Lenny, e Victor. Ma la situazione economica dei tre non è brillante e allora a Cosmo viene l'idea di aprire la Taverna Paradiso, una palestra dove si svolgono incontri di lotta libera e dove si può scommettere...
LA 7
ORE 1.25
HAWAII
TOP MODEL PER CASO
CAROSELLO NAPOLETANO
con M. Von Sydow, G. Hackman - regia di George Roy Hill (Usa) - 1966
con M. Potter, F. Prinze jr., S. Harlow, I. Milicevic - regia di Mark Waters (Usa) 2001
con P. Stoppa, S. Loren, G. Rondinella - regia di Ettore Giannini (Ita) - 1954
Keoki, principe hawaiano allevato dai calvinisti, ottiene che nelle isole vengano inviati missionari. Il reverendo Abner Hale, fermatosi nel suo villaggio, incontra diversi ostacoli, sia nelle usanze tradizionali, sia nelle reazioni brutali dei marinai che lo vedono come un nemico dei facili costumi delle ragazze locali. Verrà infine rimosso dall'incarico, ma la sua missione forse non finirà...
Amanda, restauratrice al Metropolitan, condivide uno spazioso appartamento nell'East Side di Manhattan con quattro modelle. Dopo l'incontro con Jim, anche le questioni di cuore paiono risolte: ma il dubbio che il suo nuovo boyfriend possa essere un assassino la spingerà a improvvisarsi detective...
Un cantastorie sfrattato se ne va in giro per Napoli con la numerosa famiglia e con il suo pianino di Barberia: è il filo conduttore che lega gli episodi di questa rievocazione in chiave musicale di quadretti di vita della città attraverso i secoli, dal tempo dei pirati barbareschi a quello della dominazione francese, dagli spagnoli agli inglesi, agli americani...
Con Striscia e i Cesaroni Canale 5 vince tutto RAI UNO Affari tuoi L'eredita' I raccomandati L'eredita' la sfida
ora 20.37 19.49 21.18 18.49
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RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.39 21.13 20.00 20.15
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CANALE 5 I cesaroni Striscia la notizia Cento vetrine Chi vuol essere
21.20 20.44 14.11 19.04
7.084 7.081 4.109 3.909
ITALIA 1 Le iene show I simpson Le iene.it. Naruto shippuden
21.16 14.29 23.00 14.06
2.748 2.427 2.413 1.988
RETE 4 Cellular Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
21.13 20.27 19.40 14.08
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