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2 In Italia e nel Mondo

Lunedì 6 aprile 2009

Brevi dal mondo

Operazione anti-camorra. Il latitante ha cercato di fuggire attraverso i tetti

Uccide i 5 figli e si suicida

Roma, preso Sarno, potente boss di Napoli

SAN FRANCISCO – Nuova strage familiare negli Stati Uniti. James Harrison, 35 anni, lasciato dalla moglie dopo un furioso litigio, ha sterminato a fucilate i cinque figli di età compresa tra 7 e 16 anni e poi si è tolto la vita. Teatro del massacro una casa prefabbricata a circa 24 chilometri a sud-est di Tacoma, nello Stato di Washington. L'uomo si è sparato con la stessa arma con cui aveva sterminato i figli a bordo della sua auto, ritrovata, con il motore ancora acceso, vicino a un casinò a Auburn, a meno di 50 chilometri da Seattle, non lontano dal luogo della strage.

ROMA – Ha tentato di fuggire sui tetti del palazzo romano, nella centralissima viale Trastevere, in cui si era rifugiato da qualche giorno; ma i carabinieri sono riusciti a bloccarlo e arrestarlo. È finità così, nella Capitale, la latitanza di Giuseppe Sarno, 50 anni, detto «'o mussillo», reggente dell’omonimo clan di Ponticelli, quartiere della zona orientale di Napoli. A tradirlo è stata la voglia di trascorrere il suo compleanno con i parenti più stretti. Ed è proprio da un controllo fatto da una pattuglia il 25 marzo scorso che i carabinieri sono giunti alla cattura del boss. «La presenza a Roma di uno degli esponenti di spicco della camorra conferma,

Darfur, rapiti due operatori PARIGI – Due operatori umanitari dell’ong francese Aide Medicale Internationale (Ami) sono stati sequestrati nella notte di sabato in Darfur, la tormentata regione sudanese teatro da anni di una sanguinosa guerra civile.

Sri Lanka, Tamil sconfitti NEW DELHI – L'esercito dello Sri Lanka ha annunciato ieri mattina di aver preso il controllo dell’area di Pudukuduyirppia, Mullaitivu, ultimo bastione dell’Ltte, l'esercito di Liberazione delle Tigri Tamil. Secondo fonti militari, negli ultimi tre giorni ci sarebbero almeno 420 vittime tra i ribelli nei combattimenti con l’esercito: 250 cadaveri sono stati recuperati solo ieri mattina a Puthukkudiriruppu. L’attacco è stato portato dagli uomini delle divisioni 53 e 58 dell’esercito.

ancora una volta, come le mafie abbiano creato una fitta rete di scambi e interessi che purtroppo passa anche per il Lazio» ha commentato il presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, complimentandosi per l’operazione con i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma diretti dal maggiore Lorenzo Sabatino. I militari, nel giorno del compleanno di Giuseppe Sarno, avevano intercettato a bordo di un furgone alcuni suoi parenti, giunti nella Capitale per festeggiare il potente boss. Un indizio che ha fatto scattare le ricerche. In pochi giorni è stato localizzato il rifugio del capoclan: un appartamento al settimo piano di un condominio in viale Trastevere. Era lì

che Sarno da qualche giorno si nascondeva in compagnia della moglie. Un’abitazione, secondo i carabinieri, non particolarmente lussuosa, ma strategica in caso di blitz delle forze dell’ordine perchè collegata con i tetti di altri palazzi. Infatti il boss, dopo che i militari avevano fatto irruzione, ha tentato una fuga dalla terrazza e poi sui tetti dei palazzi vicini, ma è stato subito bloccato. Nell’appartamento i carabinieri hanno trovato due valigie già pronte, segno che la permanenza nella Capitale di Sarno aveva le ore contate. I carabinieri hanno infatti accelerato il blitz quando si sono resi conto che sotto l’abitazione di viale Trastevere era già pronta un’auto, con a

Il boss Giuseppe Sarno

bordo un parente del boss giunto a prelevarlo per portarlo altrove. L’operazione di sabato sera a Roma ha, di fatto, decapitato uno dei clan più potenti dell’area orientale di Napoli. Marco Maffettone

Il problema è il 5 in condotta. A Pavia punizione per Facebook

Scuola, 300 mila alunni a rischio La denuncia delle associazioni degli studenti ROMA – Siamo a poco più di due mesi dagli scrutini di fine anno, che decideranno promozione o bocciatura e ammissione o meno all’esame di maturità, e le associazioni degli studenti denunciano che 300 mila alunni sono a rischio e non ne sono neppure coscienti. Il regolamento sulla valutazione, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 13 marzo, parla chiaro: «cartellino giallo» alla prima sanzione disciplinare dopo il quale, se il comportamento grave persiste, il collegio dei docenti sfodererà il 'cartellino rosso', cioè il 5 in condotta. E di 5 in condotta, nel primo quadrimestre ne sono stati assegnati ben 34 mila, farà media con gli altri voti e comporterà la non ammissione all’anno successivo o

Il ministro della Pubblica Istruzione, Mariastella Gelmini

agli esami di Stato. «Il regolamento è un modo per premiare chi si comporta bene e per, non punire, ma educare gli indisciplinati», ha risposto recentemente il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, alla valanga di critiche alle sue de-

cisioni in proposito. Il 5 in condotta potrà essere attribuito solo dal collegio dei docenti e solo per quelle che vengono definite «gravi violazioni»: marinare le lezioni, mancare di rispetto a preside ed insegnanti, danneggiare il patrimonio della

scuola. Ma, aggiunge Gelmini: per «avere il 5 lo studente deve aver già preso una sanzione disciplinare, non necessariamente la sospensione, è sufficiente una nota». Le Associazioni studentesche sono in prima linea nel contestare il regolamento sulla valutazione: «una norma –osserva la Rete –che viene attuata in corso d’opera e che mette anche in discussione il senso dell’esame di Stato, che dovrebbe essere un esame a cui hanno accesso tutti gli studenti in quanto esame nazionale, basato su criteri comuni». Secondo gli studenti, inoltre, il regolamento non può essere applicato perchè non ancora pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale e perchè gli alunni non sono stati debitamente

informati a cosa vanno in contro con comportamenti che fino a qualche mese fa erano tollerati. Certo gli studenti di Pavia non hanno considerato il pericolo della sospensione, che porta al 5 in condotta e alla conseguente bocciatura, quando hanno deciso di criticare un insegnante su Facebook. La direzione dell’Istituto Casorati ha infatti deciso di sospendere alcuni ragazzi della terza media che hanno prima creato un gruppo sul social network, inserendo anche foto della loro docente. Poi hanno riportato i loro giudizi sull'insegnante: affermazioni che, secondo i responsabili della scuola, mettono in discussione anche la professionalità dell’ insegnante. Daniela Navi


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Lunedì 6 aprile 2009

All’Angelus, davanti a centomila fedeli, ha esortato alla cooperazione con l’Africa

Immigrati, forte appello di Benedetto XVI all’Ue Il Papa ha fatto riferimento all’ultima tragedia del mare «Non deve ripetersi»

Il Papa dalla sua finestra

CITTA' DEL VATICANO – Forte appello ieri di Benedetto XVI all’Unione Europea perchè adotti insieme ai Paesi africani «urgenti strategie coordinate» per affrontare il problema dell’immigrazione e impedire che possano ripetersi stragi del mare, dovute al dramma della povertà e alle responsabilità di trafficanti senza scrupoli. Il papa, prima della preghiera dell’Angelus di mezzogiorno, ha ricordato con commozione i «fratelli e le sorelle africani» che hanno perso la vita in centinaia pochi giorni fa su un barcone

affondato nel Mediterraneo mentre cercavano di raggiungere l’Europa; «non possiamo rassegnarci a simili tragedie, che purtroppo si ripetono nel tempo», ha esclamato, alzando il tono della voce e guardando per un attimo davanti a sè. Piazza San Pietro era inondata dal sole e piena di gente. Ottanta-centomila persone, secondo le stime della gendarmeria vaticana. Un tripudio di foglie di palma, ramoscelli d’ulivo, bandiere nazionali per la messa pontificia che apre la settimana di Pasqua e segna il passaggio della

Croce-simbolo delle Giornate della Gioventù dalle mani dei ragazzi australiani (l'evento si è tenuto lo scorso luglio a Sydney) a quelle degli spagnoli che la ospiteranno nel 2011 a Madrid. Se l’ultimo dramma degli immigrati clandestini è già finito nel dimenticatoio dei mass media e dell’opinione pubblica, così non lo è per Benedetto XVI che, reduce dal recente viaggio in Camerun e Angola, ha deciso di spendere il peso della sua autorità morale per ricordare all’Occidente il dossier Africa. Elisa Pinna

Cagliari, scambiati per tifosi scolaresca aggredita dagli ultras Provenivano da Messina dove si era giocata la partita fra i rossoblu e gli etnei

Il calcio pericoloso anche fuori

Si è riunito d’urgenza il Consiglio di sicurezza dell’Onu

CAGLIARI - Brutta avventura per una scolaresca di un’istituto nautico di Messina in gita a Cagliari. Studenti e professori sono stati aggrediti ieri mattina da un gruppo di tifosi del Cagliari che li avrebbero scambiati per tifosi del Catania (ieri al «Sant'Elia» si è giocata la partita di serie A tra i rossoblù e gli etnei). Uno studente, che ha riportato lievi contusioni, è stato portato in ospedale ma è già stato dimesso, mentre un docente dovrà rimanere in osservazione a causa di una crisi ipertensiva dovuta all’aggressione.

Un altro massacro in Pakistan

Kamikaze attacca Sfida di Pyongyang alla comunità internazionale un santuario

Corea, missile lanciato

TOKYO – La Corea del Nord, in aperta sfida alla comunità internazionale, agli Stati Uniti e ai loro alleati, ha lanciato nelle prime ore di ieri un missile vettore a tre stadi vantandosi di aver messo in orbita un satellite per le comunicazioni. Circostanza questo subito smentita da Seul e Washington, secondo la quale anzi il lancio è fallito. Ma il lancio è bastato a dare il via ad una giornata ad alta tensione in Estremo oriente e nel mondo, che si è chiusa ieri sera con la riunione d’urgenza del Consiglio di Sicurezza dell’Onu. Il presidente americano, Barack Obama, ha replicato da Praga, dove si svolge il vertice Usa-Ue. Il lancio, ha detto, è «una provocazione e una chiara violazione delle norme dell’Onu» e la Corea del Nord con questa sfida «si è ulteriormente isolata dalla comunità delle nazioni». L’episodio, ha aggiunto, ha messo in evidenza l’importanza della lotta alla proliferazione nucleare e sollecita una «forte risposta internazionale». Alla seconda giornata utile, il regime comunista ha 'vendicato' il flop del luglio 2006, quando il supermissile Taepodong-2 esplose una quarantina di secondi dopo il decollo. Stavolta ha dato un esempio di affidabilità e di perfezionamento tecnologico. Da più parti, come il Comando militare Nord degli Usa e il ministero della Difesa sudcoreano, è stato però smentito che «qualsiasi oggetto sia stato messo in orbita». La mossa nordcoreana ha comunque suscitato notevole sorpresa e soprattutto tanto allarme perchè il vettore ha di sicuro percorso più di

Una manifestazione davanti alla sede dell’associazione dei residenti coreani di Tokyo

3.000 chilometri, in base alle valutazioni circolate. Per valutare l’allarme è stato sufficiente vedere la faccia tesa del premier nipponico, Taro Aso, durante i 10 secondi in cui è apparso ai giornalisti subito dopo l’allarme generale che ha funzionato meglio rispetto al flop della vigilia: «Abbiamo dato tutte le disposizioni per garantire la sicurezza», ha detto con una voce sottile. Il lancio è avvenuto 15 secondi dopo le 11.30 locali (le 4.30 in Italia), per Pyongyang è stato però alle 11.20. Il primo modulo del vettore è finito come previsto nel mar del Giappone (il tratto di mare fra la penisola coreana e l'arcipelago nipponico) a 270

chilometri dalla prefettura di Akita, mentre il secondo è caduto nel Pacifico, ma soltanto a 1.270 chilometri di distanza dalla costa nipponica invece dei 2.000 e più attesi dai nordcoreani. Il razzo ha superato il Giappone sette minuti dopo l’accensione, è finito nell’oceano in appena 13 minuti, sulla base delle ricostruzioni. Secondo Seul, il razzo è sembrato trasportare un satellite, mentre Tokyo propende per una maggiore prudenza, rimandando a un esame più approfondito. Il sistema d’allerta giapponese questa volta si è messo in azione ad appena una manciata di minuti dall’arrivo del vettore. Il

Tony Blair conferenziere strapagato guadagna 7.300 euro per ogni minuto UNA carriera da ex decisamente lucrosa. E’ l’ex primo ministro Tony Blair il «conferenziere» più pagato al mondo: nel suo ultimo intervento nelle Filippine ha guadagnato quasi 400mila sterline (440mila euro) per due interventi di mezz’ora ciascuno nell’Università di Manila. Vale a dire oltre 7300 euro al minuto. Lo riferisce il Sunday Times spiegando che da quando ha lasciato Downing Street, nel giugno 2007, Blair ha guadagnato circa 15 milioni di sterline (oltre 16.600.000 euro). Il domenicale, non senza ironia, riporta poi alcuni passaggi degli strapagati interventi dell’ex primo ministro, come: «La politica è molto importante, ma molto cose che accadono non sono un granché» oppure «la religione può essere una fonte di ispirazione o una scusa per il male». Per le sue memorie, Blair ha firmato un contratto da 4,6 milioni di sterline.

premier Aso nel tardo pomeriggio ha potuto dire, tirando un respiro di sollievo, che «le misure adottate sono andate piuttosto bene». A distanza di poche ore Pyongyang ha rivendicato ufficialmente il successo: «I nostri scienziati e tecnici sono riusciti a mandare in orbita il satellite per le tlc Kwangmyongsong-2 attraverso il vettore Unha-2 (che Usa, Corea del Sud e Giappone ritengono essere un missile a lunga gittata, il Taepodong-2, capace di montare una testata nucleare e trasportarla fino ad Alaska e Hawaii, ndr), in base al nostro piano di sviluppo spaziale», scrive la Kcna. Antonio Fatiguso

Arrestata la cognata della Palin

NUOVA bufera sulla famiglia di Sarah Palin, ex candidata alla Casa Bianca e governatore dell'Alaska. La cognata Diana è stata infatti arresta con l'accusa di furto. Nessun commento, spiegano le agenzie di stampa, da parte di Sarah Palin

ISLAMABAD – Ancora una giornata di sangue in Pakistan, dove alla violenza scatenata dai fondamentalisti talebani si sommano spesso episodi di rivalità religiose interislamiche, come l’attacco suicida che ieri ha seminato la morte all’esterno del santuario sciita Sarpak Mohallah Imambargah, a Charkwal, capoluogo dell’omonimo distretto del Punjab pachistano. L’ultimo bilancio diffuso dalle autorità menziona almeno 25 morti e molte decine di feriti, una quindicina dei quali in condizioni critiche. Una ricostruzione dell’episodio ha permesso di appurare che il solitario attentatore, un ragazzo di 16-17 anni vestito di nero, ha cercato di superare i meticolosi controlli esistenti all’esterno dell’Imambargah ma che, vedendosi scoperto, ha azionato il dispositivo della cintura di esplosivo che aveva indosso saltando in aria. La deflagrazione ha avuto effetti devastanti fra le oltre 2.000 persone che erano giunte da ogni dove per partecipare alla cerimonia in occasione dell’annuale pellegrinaggio sciita di Majlis Aza, in ricordo del martirio dell’Imam Hussein. I media hanno riferito con dovizia di particolari le scene strazianti, accompagnate da urla di dolore dei sopravvissuti e di parti di corpi umani disseminati per ogni dove. Il Pakistan è un paese a maggioranza sunnita, nel quale gli sciiti rappresentano circa il 20% della popolazione. Gli scontri tra le due parti sono frequenti. La nuova strage in un luogo di culto è stata fermamente condannata dal presidente Asif Ali Zardari e da tutte le altre personalità religiose, mentre il premier Yusuf Raza Gilani ha convocato una riunione di emergenza sulla sicurezza a cui parteciperanno i governatori delle quattro province del Pakistan e che sarà introdotta da un rapporto del ministro dell’Interno, Rehman Malik. L’attentato di ieri si aggiunge ad altri degli ultimi giorni che hanno causato decine di morti e segue di poche ore due altre spettacolari operazioni, realizzate entrambe da un unico kamikaze imbottito di esplosivo fattosi saltare in aria. Maurizio Salvi

Nei paradisi fiscali del mondo capitali tricolori per 550 miliardi GLI italiani guadagneranno forse poco - al fisco nel 2006 hanno dichiarato 18.324 euro pro-capite - ma di sicuro risparmiano moltissimo: il tesoretto accumulato dai nostri concittadini oltrefrontiera, ben nascosto dietro il segreto bancario dei paradisi fiscali, ammonta a circa 550 miliardi. Quasi 300 - stimano le autorità bancarie locali - sono parcheggiati in Svizzera (il via-vai di capitali tricolori genera da solo il 25% del Pil del Canton Ticino). Un centinaio sono blindati nei discreti forzieri del Lussemburgo, una quarantina svernano lonta-

no dagli occhi dell'erario sul lungomare di Montecarlo. Una montagna d'oro pari più o meno a un terzo del debito pubblico, sufficiente per comprare tutte le società quotate a Piazza Affari e restare ancora con 220 miliardi in tasca.


4 Primo piano

Lunedì 6 aprile 2009

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Lunedì 6 aprile 2009

NOTE A MARGINE

Politica lucana

di DAMIANO LATERZA

Il magistrato di Toghe lucane fa tappa a Matera per la sua campagna elettorale e la città si spacca tra chi lo contesta e chi lo appoggia

De Magistris vuol cambiare l’Italia

Tutti i partecipanti (da protagonisti) alla manifestazione all’interno del teatro “Duni” di Matera: da sinistra Leonardo Pinto, Luigi De Magistris, Nicola Piccenna, Carlo Vulpio e Pierluigi Zazzera

Raccolta firme davanti al teatro. Mentre all’interno fioccano le accuse contro il potere locale, all’esterno “Le vittime di De Magistris” si mobilitano. In piazza Vittorio Veneto sono state raccolte firme tra i cittadini

MAGLIONE rosa, pantalone color ghiaccio e camicia multirighe da cui esce un ramoscello d'ulivo. La domenica delle Palme dell'ex magistrato Luigi de Magistris, coincide con il suo battesimo del fuoco, da candidato alle elezioni europee. La prova è doppia, perché avviene proprio a Matera, città nella quale l'inchiesta Toghe lucane provocò un vero e proprio terremoto. Parla davanti a microfoni e telecamere, chiedendosi perchè mai i contestatori dell’associazione “Vittime di De Magistris” «Se la siano presi con me dal momento che ci sono provvedimenti di molti giudici tra cui la Cassazione. Io sto dalla parte dei lavoratori e delle persone per bene, spero solo che non vengano strumentalizzati». «L’associazione delle vittime di De Magistris mi fa sorridere commenta amaramente - sicuramente si iscriverà mia moglie e forse anche io, perchè sono vittima di me stesso. La molla che mi ha spinto ad agire a Marinagri è stata la tragedia di Soverato che io avevo visto, la magistratura sonnolenta e burocrate che si era girata dall’altra parte,

Vittime ma non vinti Nasce l’associazione contro l’ex pm

Dentro e fuori dal teatro E’ stata anche la giornata della creatività quella di ieri a Matera. Le “Vittime di De Magistis” e i sostenitori dell’ex pm di Catanzaro si sono scontrati anche a colpi di striscioni: in alto quello esposto all’esterno del teatro Duni (...Rizzuti e De Magistris: una banda di VULPIOni), in basso quello esposto all’interno e firmato dai Cittadini attivi di Bernalda e Metaponto (De Magistris è l’incorruttibile). Due opposti fronti che non sembrano riuscire a comunicare (Tutte le foto in pagina sono di Videouno)

nonostante le denunce che ha portato alla morte di 16 persone». Sulla sua vicenda personale, lascia poco spazio ai dubbi: « Pezzi delle istituzioni mi hanno fatto capi-

re che il modo in cui facevo il pm non andava più bene. Non si può fare il magistrato se ci si occupa dei poteri forti, deviati e degli interessi occulti». Il progetto dipietri-

sta vede in De Magistris un convinto assertore: «Di Pietro sta facendo un progetto molto serio di apertura alla società civile. Credo sia arrivato il momento di contami-

narsi tra le persone. L’Italia va cambiata come accadde nel 1948 quando la Costituzione fu fondata da sensibilità diverse». Con un salto nel tempo, il magistrato ripercorre in un colpo gli ultimi 30 anni di storia. «Il disegno piduista di Gelli del 1981 è stato in parte attuato, manca qualche piccolo tassello su cui stanno lavorando alacremente i comitati d’affari del centrodestra e centrosinistra che stanno annichilendo lo stato di diritto». Sulla difesa di due baluardi l’attenzione del candidato è altissima: l’autonomia e l’indipendenza della magistratura e la libertà d’informazione. «Nel primo caso- precisa - io sarò sempre dalla parte delle istituzioni. Chi va parla è stato e sarà sempre un

dalla prima Hanno manifestato davanti a un teatro affollato in ogni ordine di posti. Una folla composta da cittadini arrabbiati e di ogni componente sociali. Tutti sono avversari della “casta” e hanno bersagli molto personalizzati desunti sempre dall'inchiesta dell'ex pm bloccata dai suoi colleghi del Csm. Non è un caso che sul loggione del Duni campeggiasse lo striscione “De Magistris l’incorruttibile”. Aggettivo notoriamente legato a Massimiliano Robespierre che con il comitato di salute pubblica eliminò fisicamente prima gli avversari di destra, quindi gli Hebertisti e infine lo stesso Danton. Il Terrore rivoluzionario fu animato da una ristretta schiera di luogotenenti giacobini. Ma ieri chi erano a Matera i Saint-Just, i Couthon, i Lebas? Si chiamano Pinto, Piccenna, Vulpio. La loro ghigliottina è metaforica. Fanno parte di un personale partito delle manette che mette alla gogna avversari storici che, qualcuno dice, un tempo furono loro alleati. Ma ne hanno anche per i nuovi amici. Carlo Vulpio, un passato remoto da ottimo giornalista del Corsera, disarcionato da Paolo Mieli dopo una paio di incidenti professionali provocati forse da rabbia preconcetta - dal palco del “Duni” oltre a lanciare minacce ben precise contro uf-

IL TRUMAN SHOW DA TERRORE ficiali delle forze dell’ordine, non ha mancato di mettere alla gogna il segretario regionale di Italia dei Valori, Michele Radice, e i maggiori esponenti dipietristi lucani del partito. Non a caso assenti alla manifestazione materana e sostituiti da un parlamentare pugliese. I dipietristi lucani sono troppo blandi e politicanti sul caso De Magistris, troppo morbidi con Buccico e Bubbico (dipinti come i Bibì e Bibò della politica locale). Di Pietro in questo momento ha sotto il simbolo lucano due gruppi diversi. Uno composto da parlamentari, dirigenti e antichi militanti inseriti nel gioco delle alleanze di centrosinistra. L’altro è composto da indipendenti che hanno come programma principale la sobillazione delle masse contro quelli che loro dipingono potenti e malfattori. Il quadro politico lucano si sta trasformando in uno strano Risiko. Luigi De Magistris è un forte candidato d’opinione. Costretto a una scelta politica da eventi che saranno analizzati anche dagli storici. Che deve saper ragionare da politico se vuole dare costrutto alla sua propo-

sta di legalità. La sua figura muove cittadini che hanno sete di riscatto e di verità. La realtà è resa torbida da troppi avvenimenti che rendono difficile il lavoro di cronisti imparziali. Purtroppo gli operai licenziati e gli imprenditori sul lastrico ricordano le manifestazioni sindacali a favore dei Cavalieri che davano lavoro a Catania ed usavano il bisogno contro chi li perseguitava nei tribunali. La dialettica oggi diventa la Giustizia cieca e senza regole oscurando il dibattito politico sull’utilità del turismo e delle seconde case in forte crisi nel meridione d’Italia. Pesano i sospetti su uomini della magistratura, delle istituzioni, del sapere che avrebbero chiuso gli occhi su una vicenda dove si agita come una clava il disastro ecologico e dove fatti lontanissimi parlano di un demanio acquisito in maniera facile. Andando ancora più indietro nel tempo, per una vicenda legata a finanziamenti poi mai stanziati dall’Esab - non si può non ricordare la gambizzazione ad un politico illustre come Decio Scardaccione. E’ abbastanza evidente che su tutto questo non ci sarà un

anche lì? “Dove sono i bachi da seta?” chiede qualcuno. Sono emigrati anche loro, come tutti gli altri, da questa terra inospitale. Depredata fino all'ultimo. “De Magistris non era ancora nato quando sono iniziati i mali della Basilicata”, dice Piccenna, che poi fonda un nuovo quotidiano lucano. Come se non bastasse questo. L'indomito De Magistris usa dare del voi. Poi fa l'anarchico e dimentica che per fare carriera bisogna degradarsi al ruolo di passacarte. “Rompere il legame tra gestione personalistica del denaro pubblico, potere dei comitati d'affari politico-imprenditoriali e voto scambio” urla il sanguigno Luigi, sempre più sull'orlo della deriva demagogica. La gente è sgomenta. Sembra machiavellicamente chiedersi: cosa resta della Lucania se togliamo queste tre caratteristiche salienti della sua pratica amministrativoclientelare? “Chi tocca i fili muore” c'è scritto su uno sportellino dell'Enel, per strada, vicino al cinema.

«Per noi Marinagri era l’unica opportunità di lavoro»

Sul palco a Matera difende Di Pietro, Vulpio attacca il segretario lucano Radice di ANTONELLA CIERVO

MATERA, domenica delle palme: Cinema Duni. Due locandine. A destra, “Il caso dell'infedele Klara”. A sinistra, “Il caso dell'infedele Luigi”. De Magistris, ovviamente. Il magistrato che si fece uomo e scese nell'agone politico. E che infervora il gremitissimo cineteatro dell'architetto Stella. Con tanto di Cittadini Attivi che espongono uno striscione che fa incazzare la Digos. Fuori, intanto, divampa la polemica. L'ultimo trend sono magliette bianche con su scritto: “Vittime di De Magistris”. Uomini e donne le indossano. Ad alcuni di loro si nega persino l'ingresso in teatro. Sono quelli che hanno perso il lavoro a causa del blocco dell'ecomostro denominato “Marinagri”. E che imputano all'ex pm la responsabilità di tutti i mali lucani. In piazza c'è anche il sindacone, ma non in quanto vittima del magistrato prestato alla politica, bensì per condividere, con la sua collettività, il

ritorno di quel mediocre manufatto architettonico che è la fontana ferdinandea nel proprio sito originario. Evento storico che accende i cuori della città di pietra. Quasi quanto la performance dell'atletico dipietrista che svela: “Anche mia moglie vorrebbe iscriversi a questa associazione. Forse pure io m'iscriverò”. In fondo non ci vuole nulla a diventare vittime di De Magistris. Se è vero com'è vero che i cittadini sono sempre complici del sistema. Oppure no. Visto che lui racconta della presa di coscienza delle popolazioni calabresi, subito castrata dai poteri forti. Poi, si parla d'informazione. Giornalisti sempre nel mirino grazie alla diffamazione implicita. Cioè: io non ho detto niente ma col niente che ho detto intendevo screditare il potente di turno. Giornalisti come serve, anzi, colf rumene. E il combattivo Luigi che sa che passerà la sua vita a difendersi. “Il parlamento ormai è un'aula di tribunale”. Dunque, il bel Luigi continuerà a fare il suo lavoro

giusto processo. De Magistris non lo ha potuto celebrare. Molte nebbie dominano il Metapontino e la Basilicata. La mancata giustizia è diventata politica. Vulpio sfida un’autorità politica, come Filippo Bubbico, a un confronto pubblico. Anche questo quanto viene raccolto in nuovi processi dopo una prima condanna subita dal giornalista per diffamazione. Annuncia querele anche il sindaco di Matera. Le elezioni forse provocheranno nuove impunità. In questo clima la sinistra è scomparsa. La politica latita, soprattutto quella riformista, che balbetta o addirittura tace assillata da questioni di lana caprina e scissioni di corrente. Gli avversari di De Magistris e dei suoi luogotenenti appulolucani invocano la forza di Berlusconi che la Basilicata non sa neanche dove si trova. La campagna elettorale si è già trasformata in un “Truman show” urlato e sanguinario che si mostra incapace di fornire programmi e passioni a un elettorato assillato da una crisi economica senza precedenti. Attorno a tutto questo Piccenna ieri ha concluso il suo

magistrato». Cita Calamandrei per chiarire la sindrome da agorafobia di molti colleghi che devono «Prevenire le raccomandazioni dei potenti, prima ancora di riceverle. L’impegno politico, però, deve essere quello di cacciare le mele marce». «La libertà di stampa va difesa dagli attacchi al pluralismo dell’informazione, al pensiero unico dominante, quello del berlusconismo. Non si fa illusioni, De Magistris, sul suo ruolo di “ricostruttore”. Il Paese ha «Un quadro devastante, da paese sudamericano dove una borghesia mafiosa e una parte di classe dirigente si è arricchita e due terzi della popolazione non arrivano a fine mese». E domani si prosegue. Nuova piazza, nuovo comizio.

giorno di gloria assegnando pagelle negative all’informazione locale. Informazione locale rea di avere dato spazio alla manifestazione a lui contraria. Un triste esempio da parte di chi ha cuore la libera informazione e l’articolo 21 della Costituzione. Anche su questo versante ci attenderebbero reificazioni rigeneratrici con il “Resto” che diventa giornale quotidiano. Siamo convinti che quando l’informazione cresce aumenta la democrazia. Ma invitiamo tutti a giocare a carte scoperte, soprattutto, in un mercato povero come quello lucano. Mentre l’editoria di tutto il mondo, nessuno escluso, stringe la cinghia, osserviamo che tra Puglia e Basilicata spunta qualcuno che investe denaro fresco su un giornale. Coerenza e trasparenza vogliono che il neocomitato di salute pubblica, considerata la sua natura, dichiari da chi è finanziato, con che tipo di fondi e con quali finalità. Per noi non cambia nulla. Continueremo a non intrupparci su tesi precostituite. Daremo tutte le notizie secondo la nostra personale gerarchia. Quando sarà necessario non mancherà il nostro commento. Fedeli solo agli interessi del nostro editore e dei lettori lucani che ci attribuiscono credibilità ed equilibrio. Paride Leporace

«Il mondo alla rovescia cambia col partito dei buoni» Diritto di cronaca, informazione libera e poi citazioni, da Dante Alighieri (“Libertà vo’ cercando...) a Benedetto Croce (“Ogni mattina un buon giornalista deve dare un dispiacere a qualcuno...”). L’avvocato Leonardo Pinto (candidato alle provinciali per La Grande lucania), il giornalista Carlo Vulpio, il capo redattore de Il Resto, Nicola Piccenna e Pierluigi Zazzera (coordinatore per la Puglia dell’IdV) si confrontano in una lunga arringa che li illustra quasi come sopravissuti alla politica e al sistema che finora li ha costretti a subìre. «La scelta politica di De Magistris - spiega Piccenna- è stata quasi determinata dall’esterno, quasi una violenza». Zazzera aggiunge: «La politica deve riprendersi credibilità e autorevolezza con segnali chiari ai cittadini. La Puglia vive attualmente una situazione speculare a quella calabrese. Gli ispettori stanno cercando di prendere, anzi rubare il fascicolo del ministro Fitto indagato per corruzione quando era governatore». L’avvocato Pinto parla da cittadino e difende il diritto alla libertà di stampa, di professione, di espressione. «Oggi non si deve più parlare di centrodestra o centrosinistra. Oggi si è con lo Stato o contro lo Stato. L’informazione rappresenta uno strumento civile per emarginare il malaffare, il malcostume, la corruzione, è un mezzo di difesa della società». L’affondo di Carlo Vulpio cerca subito la battuta ad effetto e la trova: «Benvenuti sovversivi - esordisce per proseguire con un intervento quasi completamente dedicato a due soli protagoni-

sti : Bibì e Bibò, ovvero Emilio Nicola Buccico e Filippo Bubbico . Al primo, in particolare, lancia una sfida al confronto diretto. «Ci spieghi - chiede a viva voce il giornalista - perchè da presidente della Regione e dell’autorità di bacino, faceva le riunioni con se stesso». “Il partito dei buoni” si candiderà a cambiare le sorti del Paese: «Viviamo in un mondo alla rovescia - prosegue Vulpio - ma noi vogliamo riaffermare i principi di diritto e di legalità, non con il giustizialismo». L’accusa a Buccico non si fa attendere: «Puoi organizzare solo queste manifestazioni finte - gli manda a dire dal palco del Duni (raggiunto in piazza Vittorio veneto, il sindaco in tarda mattinata fa sapere che ricorrerrà alla tutela legale nei confronti di Vulpio, ndr.). La riconoscenza verso un altro ex magistrato non si fa attendere. «Antonio Di Pietro, senza la firma di alcuna cambiale ci ha fornito questa possibilità per rivolgersi alla società civile». Nessuno tocchi il neo candidato europeo, però. «Radice, che ha parlato di De Magistris come di una ferita sanguinante, farebbe bene a dimettersi domani mattina. Vogliamo che a cominciare dalla Basilicata, inizi la rivolta dei buoni. La nostra campagna elettorale sarà serena, ma senza sconti». Ai rappresentanti delle forze dell’ordine, il messaggio è fin troppo esplicito: « A qualche poliziotto che veste indegnamente la divisa, dico di stare attento a dire che Vulpio e De Magistris non faranno una buona fine. Stia attento, perchè sappiamo chi è». a.ciervo@luedi.it.

“CON De Magistris e Di Pietro si torna 30 anni indietro”, “Rizzuti e De Magistris una banda di…Vulpio”, “De Magistris neurodeputato”. Non usano mezzi termini gli iscritti alla neonata associazione “Vittime di de Magistris” (che ha ispirato anche le magliette indossate dagli iscritti) costituita da poco ma già attiva come ha confermato la manifestazione di protesta promossa a margine dell'incontro con l'ex magistrato che si è svolto ieri a Matera. A pochi passi dal cinema Duni che ha ospitato la presentazione del candidato, operai e lavoratori danneggiati dalla chiusura del cantiere di Marinagri hanno manifestato tutto il loro dissenso culminato negli applausi e nel “grazie”, urlato all'indirizzo di De Magistris al suo passaggio a piedi, diretto al convegno di cui era protagonista. Leonardo Barbera è uno dei soci fondatori dell'associazione nonché tesoriere. «Organizzeremo altri eventi pubblici per far comprendere il disagio che stiamo subendo in seguito a questa inchiesta. Vogliamo sensibilizzare l'opinione pubblica e far comprendere a tutti chi è questo ex magistrato che vuole darsi alla politica - spiega, mentre alle sue spalle gli altri soci sistemano cartelloni e locandine - sul cantiere Marinagri è stato effettuato un seque-

stro preventivo. Regione, Autorità di bacino ed altre istituzioni, però, avevano legittimato questa costruzione. Non c'è motivo perché quel cantiere rimanga fermo né finora è stato avviato alcun processo». Barbera è un ex lavoratore di quel cantiere e oggi guarda con molte incognite al suo futuro: «Per noi sarebbe stata la realtà più grande del Metapon-

tino e del Sud e la migliore opportunità di lavoro. L'azienda aveva già fatto alcuni pre-contratti, circa 1000 operai da utilizzare per l'indotto. Tutte le imprese edili, i fornitori, i loro dipendenti, invece, sono rimaste vittime di una catastrofe. Oggi siamo qui per informare e per dire che noi ci siamo. E siamo tanti». a.ciervo@luedi.it

LA REPLICA

Vulpio e la ricerca di immunità di FILIPPO BUBBICO* ACCETTO senz'altro l'invito a un confronto diretto rivoltomi da Vulpio: non mancheranno le occasioni, già dalle prossime settimane, dinanzi ai giudici del Tribunale di Milano, sempre che Vulpio non utilizzi nuovi espedienti per rinviare il processo nel quale è imputato per diffamazione ai miei danni e sempre che non decida di sottrarsi al confronto come ha già fatto durante l'altro processo, quando si è avvalso della facoltà di non rispondere. Processo nel quale è stato già condannato per diffamazione aggravata ai miei danni . Capisco l'ansia del candidato Vulpio, già condannato, già rinviato a giudizio e tuttora indagato per reati gravissimi. L'elezione al Parlamento Europeo potrebbe garantirgli l'immunità e la tribuna. E per questa campagna elettorale mi ha scelto come bersaglio delle sue in-

vettive sollecitando gli istinti forcaioli presenti negli ambienti che frequenta. Per parte mia sono sereno. Lo sono sempre stato, anche quando rinunciai al seggio senatoriale e alla relativa immunità pur essendo indagato dal suo compagno di lista De Magistris, anch'egli desideroso di occupare un seggio al Parlamento Europeo, speriamo per agire finalmente in maniera concludente e non solo per sfuggire alle azioni giudiziarie e disciplinari a suo carico. Non temo il giudizio della magistratura, alla cui attività di indagine non mi sono mai sottratto. Ho sempre rispettato e rispetto tuttora il lavoro e l'impegno della magistratura e con questa convinzione ho osservato un rigoroso silenzio anche quando le enormità delle aggressioni e delle falsità spacciate per sentenze, avrebbero giustificato azioni vigoro-

se a fronte della scandalosa connessione che si è verificata fra attività del pm De Magistris e attività diffamatoria promosse da Vulpio, attraverso il Corriere della Sera, ai miei danni. Sarebbe stato semplice denunciare tutto ciò e attaccare Vulpio e De Magistris per la faziosità dei loro costrutti. Mi conforta il giudizio dei cittadini che è sempre stato positivo per il mio impegno e per il mio lavoro ed è dal conforto che ricevo da molti di loro che traggo la forza per continuare nel mio impegno politico ed istituzionale. Rifarei tutto quello che ho fatto e mi opporrò con la forza e la determinazione di sempre a tutte le azioni prodotte contro la Basilicata, contro i suoi cittadini, contro le sue imprese. Se lo ficchino bene in mente. La Basilicata di Bubbico, la Basilicata di Scanzano, di Rapolla e della FIAT di Melfi non si è fatta intimidire e non si è fatta

portare alla disperazione: ha combattuto e ha vinto! E rispetto a quelle vittorie, è ben poca cosa la sofferenza che pure vivo per le aggressioni che subisco, ma che saprò sopportare con la forza e la dignità delle persone oneste. Nella certezza di rappresentare un popolo che con impegno e con rigore, facendo il proprio dovere, ha cercato e cerca ogni giorno di superare le difficoltà che viviamo e che nel Mezzogiorno risultano più gravi che nel resto del Paese. Mi impegnerò con più forza e più vigore in questa campagna elettorale per far vincere la Basilicata che vuole farcela, che vuole, attraverso la coesione e la giustizia sociale, promuovere progresso e modernità e farò tutto ciò anche per affermare i principi della legalità e della giustizia contro tutti gli opportunisti e i mestatori vestiti da giustizialisti. *senatore della Repubblica


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Lunedì 6 aprile 2009

Il vertice Usa-Ue Il presidente americano: «L’entrata del Paese in Europa segnale ai musulmani»

Turchia, scontro Obama-Sarkozy Sull’ingresso di Ankara nell’Unione Europea gli Stati Uniti sono favorevoli e la Francia contraria da giocare. Il presidente della Commissione di UGO CALTAGIRONE Ue, Josè Manuel Barroso, cerca di stemperaPRAGA – Sull'ingresso della Turchia re la situazione: plaude alle affermazioni del nell’Unione europea frattura tra Barack presidente Usa, ma allo stesso tempo ricorObama e Nicolas Sarkozy. Il presidente Usa, da come il delicato processo negoziale con alla vigilia del suo viaggio ad Ankara, spin- Ankara sia tuttora in pieno svolgimento. E in un avvicinamento delle posizioni ge perchè ciò avvenga al più presto: «Sarebbe un segnale incoraggiante», afferma sembra credere il presidente del consiglio aprendo i lavori del vertice Ue-Usa a Praga. Silvio Berlusconi, che nella disputa si schieSecca la replica dell’inquilino dell’Eliseo: ra comunque con Obama. «Francia e Ger«Sono contrario e sarò sempre contrario». mania sono su una posizione diversa – spieFrena anche la cancelliera tedesca, Angela ga alla fine del vertice – ma penso che si posMerkel, che all’adesione turca alla Ue prefe- sa arrivare ad un compromesso, perchè ciò risce la via di una «partnership privilegia- che temono Francia e Germania è la possibilità di un grande afflusso di cittadini turchi ta». là dove c'è già una grande La questione turca irrompe presenza di cittadini della sui lavori del summit pragheTurchia». Per questo per Berse pochi minuti dopo il loro IL PRECEDENTE lusconi, si potrebbe pensare inizio. Obama – che l’altro ieri alla clausola sperimentata ha incassato il sì del premier con Romania e Bulgaria: turco Erdogan al nuovo se«Mettere una regola – spiega gretario generale della Nato e – che rinvia il libero flusso dei oggi interverrà davanti al lavoratori nonostante l’enParlamento turco – prende la trata in Europa». parola dopo il presidente di La scelta di Barack Obama turno della Ue, il premier cedella Turchia – dove è giunto co, Mirek Topolanek. L’adeieri sera – come uno dei primi sione di Ankara al blocco dei Paesi da visitare dopo il suo 27 Paesi dell’Ue, sostiene il arrivo alla Casa Bianca è stapresidente Usa, «sarebbe un ta ben ponderata: il Paese delsegnale incoraggiante», sola Mezzaluna, infatti, a straprattutto sul fronte dei rapgrande maggioranza musulporti con i Paesi musulmani. mana, è visto da Washington E, aggiunge, «sarebbe il mocome un alleato cruciale per do per ancorare fortemente aiutare l’esodo delle truppe questo Paese all’Europa». La Usa dall’Iraq, per cooperare Turchia, dunque, come ponte in maniera efficace nella tra Europa e Paesi musulma- Quando Chirac guerra in Afghanistan e per ni. Perchè l’impegno di Ue e disse no a Bush arginare le ambizioni nucleaUsa per Obama deve essere quello di «considerare i Paesi ROMA – Nicolas Sarkozy ha po- ri dell’Iran. Ma Obama dà importanza alla Turchia – una musulmani come amici e col- co in comune con il suo prededemocrazia laica che è memlaborare con loro nella lotta cessore all’Eliseo, Jacques Chibro della Nato e ambisce ad contro l'ingiustizia, l’intolle- rac. Eppure almeno una cosa aderire all’Ue – anche come ranza e le violenze». L’ingres- accomuna i due presidenti franso di Ankara tra i 27 sarebbe cesi: l’ ostilità – più o meno velata tramite per forgiare migliori rapporti con il mondo islamidunque «un importante se- – all’ingresso della Turchia co. Uno dei primi effetti della gnale di questo impegno». nell’Ue e l’aver entrambi replicaSarkozy, da sempre contra- to con un secco 'no’ alle insisten- visita di Obama in Turchia sarà quello di ricucire lo rio a ciò, non ci sta. La mossa ze americane in questo senso, strappo tra Washington e del presidente Usa arriva in esortando gli Stati Uniti a farsi gli un momento in cui i negoziati affari propri. Lo 'scontro’ di ieri tra Ankara provocato, nel 2003, dall’invasione dell’Iraq. La per l'adesione della Turchia Sarkozy e Obama sull'adesione Turchia era contraria all’inalla Ue, avviati nel 2005, ri- di Ankara all’Ue ha infatti un pretervento dell’alleanza militastagnano, con la crisi econo- cedente analogo che risale al re guidata dagli Usa e rifiutò mica che al momento allonta- tour di Bush in Europa nel 2004, agli americani l’uso del prona ogni prospettiva di nuovi in occasione del vertice Nato di prio territorio per sferrare allargamenti della Ue. Il pre- Istanbul. «La Turchia merita di l’offensiva contro Saddam sidente francese non gradi- entrare nell’Unione europea», sce dunque il tentativo di ri- aveva esortato Bush junior. Bac- Hussein. Sei anni dopo, e in un’atmosfera decisamente portare in primo piano il dos- chettato, subito dopo, dall’altero migliorata con Obama, Usa e sier turco: «Io mi sono sem- Chirac: «E' andato su un terreno Turchia a febbraio hanno avpre opposto, e questa resta la non suo: è come se l’Europa mia posizione. E credo di po- spiegasse agli Usa il modo in cui viato i colloqui per il trasferimento, entro il 2010, delle ter dire che la maggioranza dovrebbe gestire i rapporti con il truppe americane e di tutto il degli Stati dell’Ue è sulla posi- Messico...». loro equipaggiamento fuori zione della Francia». dall’Iraq passando sul terriTra l’altro, aggiunge, «si tratta di questioni che riguardano l’Unione torio turco. Altre aree cruciali nelle quali gli europea e spetta ai Paesi dell’Ue decidere». sforzi diplomatici della Turchia possono riLa Turchia, comunque, per il presidente velarsi molto importanti per Washington francese «deve rimanere un partner privile- sono l'abilità di Ankara di porsi come megiato» della Ue. E che la strada della «par- diatore sullo scacchiere mediorientale, tantnership privilegiata» sia quella migliore lo to che ha avviato colloqui di pace indiretti pensa anche Angela Merkel. Al termine del tra Siria e Israele, suo alleato strategico nelvertice lo ribadisce, anche se con toni meno la regione. Ma Ankara – grazie agli eccellenaccesi di Sarkò. «Uno stretto legame tra l’Ue ti rapporti con entrambi – ha riavvicinato e la Turchia è importante – spiega la cancel- pure Afghanistan e Pakistan e, appena poliera – ma dobbiamo ancora vedere in che chi giorni fa (ospite il presidente turco Abmaniera farlo. Nessuna decisione è stata an- dullah Gul) il leader afghano Hamid Karzai cora presa», tiene a sottolineare. Lasciando e quello pachistano Asif Ali Zardari hanno capire che, al di là della posizione di Obama, concordato sull'importanza della cooperala partita sull'adesione o meno della Tur- zione militare contro il terrorismo islamico chia alla Ue per la Germania è ancora tutta e nella lotta al traffico di stupefacenti.

Sull’ingresso della Turchia nell’Unione Europea è scontro tra Obama e Sarkozy. Contraria anche la Merkel

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L’ANNUNCIO

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Berlusconi: «Sarò a Washington da Barack» di FEDERICO GARIMBERTI PRAGA – Alla fine la bilaterale fra Silvio Berlusconi e Barack Obama ci sarà. A Washington, probabilmente prima del summit della Maddalena. Un invito, quello del presidente degli Stati Uniti, che arriva al termine del vertice Ue-Usa di Praga, ultimo di una serie di incontri internazionali a margine dei quali Obama ha parlato con tutti i leader del G8 che non aveva ancora avuto modo di conoscere. Ed anche qualcuno che non fa parte del circuito degli 8 grandi, come il greco Costas Karamanlis o lo spagnolo Josè Luis Zapatero. Una lunga lista (che comprende i leader di Polonia, Repubblica Ceca, India, Cina) nella quale non figura fino ad ora l'Italia. In conferenza stampa, il presidente del Consiglio non sembra essere molto ansioso di dare la notizia dell’imminente incontro. Della visita parla solo alla fine e solo per rispondere all’ennesima domanda sul tema. «Il presidente Obama – dice – mi ha invitato a Washington». Poi, su insistenza dei cronisti che gli chiedono la data, aggiunge: «Ma ci siamo parlati un mare di volte in questi giorni... Credo comunque, anche se dobbiamo scegliere la data, che sarà prossimamente». D’altronde, precisa, «c'è una consonanza tale di vedute che sarà solo una visita di cortesia, come presidente del G8 in preparazione del summit». È lo stesso Cavaliere ad aggiungere una battuta, proprio per ironizzare sull'attenzione che la stampa dedica al tema: «Ridendo ho detto a Obama che i giornalisti italiani attribuiscono molta importanza al fatto che non c'è stata questa bilaterale; gli ho detto: se me lo chiedi, io te la concedo...». Una battuta, sottolinea, su cui «abbiamo riso» insieme. Berlusconi fa precedere l’annuncio dai consueti complimenti che, dall’inizio del tour europeo, riserva al presidente Usa: «Ha confermato tutte le aspettative; ha fatto veramente un’ottima impressione a tutti noi per la sua visione, la sua saggezza, la sua chiarezza e anche per la sua umiltà». Insomma, «ci ha colpito

tutti profondamente». Una «consonanza» che Berlusconi riscontra non solo sul piano umano, ma anche su quello politico. In questo è aiutato dalla doppia presa di posizione che lo stesso Obama annuncia in materia di crisi e di allargamento dell’Ue: prima sottolineando la necessità che in questo momento di difficoltà sia data precedenza a chi perde il posto di lavoro; poi sostenendo l'ingresso della Turchia in Europa. Politiche che Berlusconi sostiene da tempo e che ora trovano un’autorevole sponda oltreoceano. Tanto più che sull'ingresso di Ankara Francia e Germania si trovano in rotta di collisione con Washington. L’Italia vede così uno spiraglio per recuperare quel ruolo di mediazione che, negli anni dell’amministrazione Bush, aveva fra le due sponde dell’Atlantico. «Penso si possa trovare un compromesso – osserva infatti Berlusconi – rimandando le regole sulla libera circolazione dei cittadini turchi». Convergenza che si ritrova sui temi economici: «Io e il presidente Obama diciamo esattamente la stessa cosa: non dobbiamo lasciare indietro nessuno», sottolinea il Cavaliere. Sintonia che, da quì all’incontro Washington, potrà estendersi ulteriormente. Intanto, si sa che Silvio Berlusconi guiderà il 6 e il 7 aprile la più grande 'missione di sistema’ italiana. Un’occasione per rafforzare ancora una volta gli “eccellenti» (così li ha definiti lo stesso premier recentemente) rapporti economici e diplomatici con la Russia. In agenda infatti la partecipazione al Forum economico ma anche alcuni incontri con il presidente della Federazione Dimitri Medvedev e il premier Vladimir Putin. Mosca resta un partner strategico per l’Italia, così come mostrano anche i numeri: nonostante la crisi che nella seconda parte del 2008 ha pesato molto sulle bilance commerciali mondiali, l’interscambio tra i due Paesi è cresciuto dell’11% rispetto al 2007, passando da 23,9 miliardi a 26,5 miliardi di euro, con le esportazioni italiane che hanno toccato quota 10,5 miliardi.

«Piena consonanza di vedute politiche»


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Lunedì 6 aprile 2009

Lo scontro politico

Il leader del Pd critica l’accusa ai giornali e la scelta di candidarsi alle Europee

«Berlusconi? Il ciclo è finito» Franceschini attacca il premier e accende la miccia tra i poli | MILANO BLINDATA |

di GIOVANNI INNAMORATI

ROMA – E' scontro a tutto campo tra maggioranza e opposizione dopo il duro attacco del presidente del Consiglio nei confronti di una stampa che, si era sfogato sabato sera il Cavaliere da Praga, «calunnia e disinforma». Un attacco al quale ieri risponde il segretario del Pd, Dario Franceschini, aprendo una polemica al caEUROPEE lor bianco tra i due poli. Il ciclo di Berlusconi «sta finenVendola do» e questo spiega il suo «nervosiin corsa smo», le sue minaca Strasburgo ce ai giornali e le sue “gaffe” ai vertiROMA«Come è ov- ci internazionali, afferma Francevio non corro per un schini suscitando seggio a Strasburl’immediata rispogo, corro per dare sta del Pdl: «ad esuna mano ad un sere finito è il ciclo progetto politico a della sinistra», recui tengo molto. plica il sottosegreQuindi non c'è altario Paolo Bonaiucun problema per la ti. regione Puglia, perLa principale chè ovviamente inpreoccupazione tendo rimanere fino dell’opposizione riall’ultimo istante al guarda proprio le mio posto e, se Dio minacce alla stamvuole, intendo ripa pronunciate sacandidarmi alla prebato sera da Berlusidenza della Resconi, che fanno tegione Puglia nel mere un nuovo 2010». Nichi Vendola, «editto bulgaro». leader di Sinistra e Parlando ad Amalfi Libertà ha ufficializ- ai giovani del Pd zato così la propria proprio delle «micandidatura alle ele- sure dure» preanzioni europee nel nunciate da Berlucorso della manife- sconi contro i giorstazione con cui ha nali, Franceschini aperto la campagna ha anche detto: «Il elettorale dell’al- suo è il nervosismo leanza politica com- di chi capisce che posta dal Movimen- dopo tanti anni to per la Sinistra, Si- qualcuno ancora nistra Democratica, ride per le sue sceVerdi, e Partito So- nette, ma nessuno cialista. Nei prossi- più si spaventa per mi giorni si decide- le sue minacce». «Gli altri leader euranno i dettagli. ropei – ha poi ironizzato – vanno al G8 per decidere, Berlusconi ci va per divertirsì, come si va ad una gita scolastica. Una volta fa le corna, una volta il cucù ed una volta pensa alle foto». «Poi, il nostro premier è anche simpatico – ha rincarato la dose – ma dimentica che ai vertici ci sono le tv e i fotografi che riprendono le sue gaffe». Il segretario del Pd torna a criticare Berlusconi (e Di Pietro) an-

Saluti romani per Forza Nuova

Dario Franceschini ieri ad Amalfi

che per la sua decisione di candidarsi alle Europee, pur non potendo sedersi al Parlamento di Strasburgo: «Questi sono voti e preferenze buttate via». Al leader del Partito democratico rispondono numerosi esponenti del Pdl, a partire da Maurizio Gasparri, capogruppo al Senato, che invita i dirigenti del Pd a «portare dal medico» Franceschini e a «curarlo». Il vice-presidente della Camera, Maurizio Lupi, accusa i democratici di proporre «la solita vecchia minestra dell’antiberlusconismo», mentre il ministro Gianfranco Rotondi, sostiene che le affermazioni sulla fine del ciclo berlusconiano «sono più un desiderio della sinistra che una realtà concreta». Per Paolo Bonaiuti «è solo l’invidia che spinge Franceschini a pronostici così sballati». «Il ciclo politico che sta finendo in Italia – aggiunge – è quello della sinistra. Franceschini è una piccola e friabile meteora che non lascerà traccia». A Bonaiuti replica, a stretto giro di posta, Piero Martino, porta-

voce di Franceschini: «Non riesce più a coprire il nervosismo del suo vecchio leader in declino», dice. Entra nella polemica anche il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini che invita il presidente del Consiglio ad occuparsi di più della crisi che dell’informazione di cui in Italia «detiene il monopolio». Intanto, Giuseppe Giulietti, presidente di Articolo 21, lancia l’allarme di «un editto bulgaro bis» da parte di Berlusconi, dopo quello contro Biagi e Santoro nel 2001. «Potrebbe sembrare solo il delirio di una persona stanca – ammonisce – ma visti i precedenti sarà il caso, come ha rilevato la Fnsi, di non abbassare la guardia». Anche Vincenzo Vita, del Pd si dice preoccupato e invita a non considerare “battute» le parole del premier bensì «sintomi terribilmente seri di una inaccettabile forma di autoritarismo». E lancia l'allarme di una «stampa imbavagliata» in vista delle europee e dell’inasprimento della crisi economica. Felice Belisario, dell’Idv, parla invece di «censura preventiva».

MILANO – Milano tira un sospiro nel corridoio. Un migliaio di persodi sollievo alla fine di una giornata ne ha invece partecipato all’appunannunciata a rischio di scontri, con tamento antifascista in piazza Scail convegno di Forza Nuova e le ma- la, dove è stato issato uno striscione nifestazioni decise in piazza Scala con la scritta «Resistenza» sul teada Anpi, Cgil, sinistra radicale e tro. «Fascismo e antifascismo sono centri sociali. Non ci sono stati inci- categorie vecchie che non interesdenti, anche se non è mancata qual- sano a nessuno – ha sottolineato che polemica per il saluto romano Fiore – noi vogliamo portare le idee fatto da un paio di ragazzi all’arrivo di Forza Nuova all’opinione pubblidel segretario di Fn, Roberto Fiore, ca». La ricetta dell’eurodeputato all’hotel che ha ospitato l’appunta- contro la crisi include un intervenmento su «La nostra Europa: popo- to radicale dello Stato nell’econoli e tradizione contro banche e pote- mia «togliendo alle banche la possibilità di emettere mori forti», presenti anneta», l’espulsione «veche rappresentanti ra» degli immigrati dell’estrema destra euche hanno commesso ropea come il segretareati e il blocco dell’imrio generale del Front migrazione. Ai giornaNational francese listi che gli chiedevano Bruno Gollnish, il videlle proteste delle cocepresidente del Britimunità ebraiche, ha sh National Party Sispiegato di non essere mon Darby e il responantiebreo. «Non ho mai sabile per le relazioni fatto una dichiaraziocon l’estero del ciprione contro le comunità ta Proti Grammi, Straebraiche – ha detto – ho tos Karanikolaou. fatto dichiarazioni «Non ho visto alcun sacontro la politica di luto romano. C'è chi Israele». Contro quecerca uno scoop che sto capitalismo finannon c'è» ha detto Fiore ziario, invece, Forza alla fine. E in effetti in Nuova aveva annunsala, a parte un saluto Saluti romani all’arrivo ciato un presidio (non di padre Giulio Tam, il di Fiore autorizzato) a piazza sacerdote sospeso a divinis e candidato da Forza Nuova a Affari, che però è saltato per evitare sindaco di Bologna, con il braccio incidenti, come pure quello previparzialmente teso ma muovendo la sto in mattinata davanti alla basilica di Sant'Ambrogio. mano, ci sono stati solo applausi. «Milano ha isolato l’estrema deEvitare ogni appiglio alla polemica era la direttiva. Ragazzi con le stra» ha commentato il presidente teste rasate, qualcuno con una ma- della Provincia Filippo Penati, che glietta con la scritta Skinheads, ma aveva chiesto di annullare il conveanche ragazze, qualche nostalgico gno, mentre il capogruppo della Repubblica Sociale, sono arri- dell’Udc al Senato Gianpiero D’Alia vati su autobus dell’Atm che li han- ha criticato «il silenzio e la tolleranno scortati dalla sede di Forza Nuo- za del governo nei confronti del rava in piazza Aspromonte a piazza duno nazifascista nel cuore di MilaMissori, che è stata completamente no con tanto di saluti romani». Il bloccata al traffico con tanto di sta- sindaco Letizia Moratti ha ricordazione della metropolitana chiusa. to che «la libertà di manifestare è La sala da 250 posti – dove l’ingres- sancita dalla Costituzione» e ha so ai giornalisti è costato 30 euro – ringraziato le forze dell’ordine – era piena, con spettatori anche in schierate con oltre 700 agenti – per piedi e qualcuno rimasto perfino il lavoro di ieri.

Si vedono i primi effetti del nuovo sistema di votazione. Arrivano deputati sconosciuti

Norma anti-pianisti, volti nuovi a Montecitorio Aumentano le presenze in Parlamento e si allungano le code alla buvette durante le pause di TEODORO FULGIONE ROMA – A Montecitorio sono tanti i 'pianisti’ in meno, ma ci sono pure dei volti 'nuovi’, di deputati che prima non si erano praticamente mai visti. Il nuovo sistema di votazione alla Camera con il rilevamento delle impronte digitali, introdotto a marzo, sortisce già i primi effetti. Per i corridoi di Montecitorio è facile incontrare deputati che si muovono con impaccio o vagano in spazi ad essi prima sconosciuti, e in Transatlantico c'è chi dice addirittura che sono spuntati volti mai visti prima: sono i 'nuovi’ deputati, quelli che sostanzialmente frequenterebbero la Camera solo dall’introduzione del sistema con le minuzie che non lascia scampo ai 'pianisti’ ed impone la

presenza in Aula. I dati sulle votazioni dei deputati (sono pubblicati sul sito della Camera e non tengono conto delle assenze per malattia o altre cause giustificate) registrano a marzo una sensibile diminuzione in termini percentuali delle presenze dei parlamentari. Segno che, forse, prima di allora in Aula qualche 'pianista’, qualcuno che votava non solo per sè, c'era. Se da inizio legislatura fino a febbraio le votazioni effettuate, in media, dai deputati erano il 77%, a marzo il tasso è sceso al 74%. In particolare, la percentuale dei votanti del Pdl è calata dal 76% al 69%, mentre quella degli altri gruppi è rimasta stabile, se non addirittura cresciuta. Ci sono anche veri e propri stakanovisti del voto: come Gioacchino Alfano (Pdl),

che ha votato 373 volte su 373. Nemmeno un’assenza in aula anche per Simone Baldelli (Pdl), Roberto Cassinelli (Pdl), Remigio Ceroni (Pdl), Monica Faenzi (Pdl), Elena Maccanti (Lega), Emanuela Munerato (Lega), Antonio Palmieri (Pdl), Maria Piera Pastore (Lega), Erminio Quartiani (Pd), Andrea Sarubbi (Pd) e Maurizio Scelli (Pdl). I 'big' sono spesso impegnati in missione fuori dalla Camera, e le loro percentuali di partecipazione al voto risultano perciò basse, anche se giustificate. Il premier Silvio Berlusconi, ad esempio, ha poche presenze in aula e 372 missioni; Piero Fassino ha votato sette volte ed ha in carico 365 missioni. Tra gli altri leader, uno dei coordinatori del Pdl, Denis Verdini, ha registrato solo 21 presenze. Massimo D’Alema ha votato 96 volte. Walter Veltroni, invece, una volta lasciata la poltrona di segretario del Pd, è stato abbastanza presente: ha collezionato ben 276 presenze su 373. Che il

Aumentano le

nuovo sistema sia efficace lo testimoniapresenze no anche le code alla buvette, che viene a Montecitorio letteralmente presa d’assalto nelle pause delle votazioni. L’affluenza al bar riservato ai deputati e ai giornalisti parlamentari non appena si chiudono le votazioni della tarda mattinata è tale che neanche l’apertura di una seconda cassa nelle ore di punta riesce a snellire le code.



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Lunedì 6 aprile 2009

SI ATTENDONO LE PROCEDURE DI CONCILIAZIONE CON I PROFESSIONISTI PONTE PASQUALE A RISCHIO NUVOLE E PIOGGIA Lunedì ancora qualche acquazzone pomeridiano sul Lagonegrese, bello altrove. Tempo discreto da martedì a giovedì, con nuvole in Appennino a metà giornata. Tempo instabile e clima più fresco nel weekend di Pasqua, con possibili rovesci. INQUINAMENTO dell'aria e cambiamenti climatici sono responsabili di una crescita della popolazione allergica e di un aumento delle stagioni di pollini. Se ne è discusso in questi giorni alla undicesima Conferenza nazionale delle agenzie ambientali insieme con l'Ispra (istituto superiore protezione ambientale). Per quanto riguarda l'inquinamento dell'aria (in 59 città), oltre il 30% dei cittadini, compresi i bambini e i ragazzi sotto i 20 anni di età (27%), è esposto a livelli di Pm10 superiori ai limiti (40 nanogrammi per metrocubo). Con i cambiamenti climatici invece è più alto il rischio di malattie infettive e di allergie a causa delle anomalie di temperatura e variabilità che incidono sulla distribuzione di insetti vettori di malattie infettive e sulla contaminazione di alimenti. E' prevista perciò una crescita della popolazione allergica (attualmente al 26%) che inciderà sulla produttività. Sarà più lunga la durata delle stagioni di pollini, più frequenti le “tempeste polliniche” nei giorni di vento e nuove specie saranno trasportate dalla variabilità delle correnti transfrontaliere. I bambini sono i più vulnerabili, esposti a disturbi respiratori e malattie allergiche. In questi giorni la primavera ha fatto definitivamente il suo ingresso anche in Basilicata. Due sono gli elementi che dalle nostre parti hanno segnato il definitivo passaggio di stagione. In primo luogo l'aumento delle temperature, con massime spesso prossime o superiori ai 20 gradi; poi i frequenti rovesci anche temporaleschi registrati tra il pomeriggio e la prima serata soprattutto sull'area appenninica e sul Lagonegrese. Anche ieri acquazzoni sparsi sono caduti sull'alto Sinni e sull'area tirrenica. Sempre ieri, da segnalati i 24-25 gradi registrati nel pomeriggio su tutta la pianura padano-veneta e, al di là delle Alpi, su Germania, Belgio e Olanda. Oggi dovremo ancora fare i conti con qualche acquazzone che interesserà il settore tirrenico ed il Pollino nelle ore pomeridiane. Saranno gli ultimi effetti dell'instabilità legata alla presenza di una modesta depressione in lento spostamento verso l'Egeo. Da martedì a giovedì il tempo sulla Basilicata tenderà a migliorare. Un promontorio di alta pressione garantirà infatti giornate perlopiù soleggiate e dal clima gradevole, con qualche addensamento pomeridiano solo in Appennino accompagnato da sporadici ed isolati rovesci. Già dalla sera di giovedì, però, da Ovest giungerà una depressione che, molto probabilmente, comprometterà il tempo di tutto il weekend pasquale. Avremo giornate dal tempo variabile, con spazi soleggiati seguiti da improvvisi rovesci anche temporaleschi. Ci sarà pure un apprezzabile calo termico. A venerdì per un aggiornamento. Lunedì: Poco nuvoloso in mattinata su tutta la Basilicata. Qualche nube irregolare sul Lagonegrese ma senza fenomeni. Tra il pomeriggio e la prima serata aumento della nuvolosità solo sull'area tirrenica con brevi rovesci anche di tipo temporalesco; tempo asciutto e prevalentemente soleggiato altrove. Temperature senza variazioni di rilievo, venti deboli da Nordovest, mari poco mossi. Martedì: Poche nuvole per l'intera giornata. Mattinata soleggiata con qualche locale foschia nelle primissime ore del mattino. Nel pomeriggio qualche nube cumuliforme di passaggio lungo l'Appennino ma senza precipitazioni. In serata innocue nubi medio-alte in arrivo sul Tirreno. Temperature in aumento, venti deboli variabili tendenti a disporsi da S/SW, mari poco mossi. Mercoledì: Sole nella prima parte del giorno su tutta la Basilicata. Nel pomeriggio, parziale aumento della nuvolosità sul settore tirrenico ed appenninico ma con scarsa possibilità di qualche breve e sporadico piovasco. In serata cielo poco nuvoloso su tutto il territorio. Temperature in aumento sia nei valori minimi che massimi, venti deboli da meridione, mari poco mossi. Giovedì: Poco nuvoloso in mattinata su Materano, Lavellese, Metapontino. Nubi medio-alte in arrivo altrove. Tra il pomeriggio e la sera ulteriore aumento della nuvolosità sul settore tirrenico e appenninico con prime deboli piogge sul Marateota. Temperature sempre miti e superiori alle medie del periodo, venti da deboli a moderati da Sud/Sudovest e mari da poco mossi a mossi. Venerdì: Nuvoloso in mattinata con possibili deboli precipitazioni a carattere sparso. Nel pomeriggio, accentuazione dell'instabilità con rovesci moderati su tutta l'area appenninica e sul Lagonegrese, in successiva propagazione serale verso il Metapontino. Temperature in leggero calo nei valori massimi sull'Appennino; venti moderati da Ovest/Sudovest, mari generalmente mossi. Sabato: Nuvolosità irregolare in mattinata su tutta la regione con possibili rovesci sparsi. Non mancheranno comunque ampie pause soleggiate. Tra il pomeriggio e la sera ancora molte nubi con piogge sparse più probabili nell'entroterra e sul settore tirrenico. Temperature in generale diminuzione e venti moderati da Ovest/Nordovest. Mosso lo Jonio, molto mosso il Tirreno. Domenica: Ancora nuvole sparse sulla Basilicata ma tempo in lento miglioramento. Non mancherà qualche acquazzone soprattutto nella prima parte della giornata e nel primo pomeriggio ma con il trascorrere delle ore le schiarite si faranno via via più ampie. Temperature stazionarie, venti moderati, mari mossi. Appuntamento a venerdì nello spazio weekend per un aggiornamento. Giuseppe Pomarico

Non è stata praticamente data attuazione all'art.141 del Codice del consumo(decreto legislativo n.206/2005) che prevede la possibilità di istituire procedure di conciliazione extragiudiziale fra le Associazioni dei consumatori e quelle dei professionisti. La norma prevedeva anche che il Ministero dello sviluppo Economico, d'intesa con quello della Giustizia, comunicherà alla Commissione europea l'elenco delle commissionidi conciliazionecherisulteranno conformi ai principi della Raccomandazione n.98/257/CE, nella quale si osserva che la maggior partedelle controversie in materia di consumo è caratterizzata da una sproporzione tra la portata economica della controversia e il costo della risoluzione giudiziaria. Le procedure extragiudiziali hanno invece lo scopo di agevolare l'accesso dei consumatori alla giustizia e per talemotivo lastessa Commissioneeuropea ha fatto un monitoraggio di quelle già esistenti e che offrono garanzie di imparzialità e convenienza. La Raccomandazione indica poi i principi ai quali devono attenersi gli organismi extragiudiziali di conciliazione: principio di indipendenza, ditrasparenza,del contraddittorio,diefficacia, di legalità, di libertà e di rappresentanza. Fra i criteri raccomandati vi sono: -la gratuità della procedura o la determinazione di costi moderati; -l'accesso senza l'obbligo di ricorrere a un legale; fissazione ditermini brevi tra la presentazione del reclamo e la decisione; -la motivazione della decisione, prendendo in considerazione tutti gli elementi utili; -la libertà del consumatore di scegliere la procedura extragiudiziale o quella giudiziale. Il Codice del consumo ha stabilito, fra l'altro,che nonsonoda considerarevessatorie le clausole inserite nei contratti dei consumatori aventi per oggetto il ricorso Fino a qualche anno fa non erano previsti risarcimenti per i disservizi postali, che erano esclusi dal regolamento postale (DPR n.156/1973). Questo stabiliva soltanto piccoli risarcimenti fissi pari a poco più del valore dell'affrancatura. Una sentenza della Corte costituzionale aveva previsto peraltro il diritto dell'utente al pieno risarcimento del danno qualora, nel caso di corrispondenze contenenti valori, l'utente riuscisse a provare che la sottrazione del valore era avvenuta per dolo (furto) del personale delle poste. Una prova chiaramente diabolica. I reclami per i disservizi continuarono, ma le cose migliorarono nel 2003 quando per la soluzione delle controversie fu avviata una procedura di conciliazione con gli utenti per gli

ad una commissione di conciliazione. Ilprimo protocollod'intesa sullaconciliazione delle controversie fu quello tra associazioni dei consumatori e SIP (poi diventata Telecom Italia) e fu firmato nel 1989. Prevedeva e prevede tuttora la soluzione delle controversie su bollette e disservizi tramite un'agile Commissione composta da un rappresentante dei consumatorie unodella SIP,con accessoa tuttala documentazione utile. Naturalmente l'utente non ha sempre ragione, oppure può rifiutare la soluzione offerta perchè per lui insoddisfacente; in questo caso può rivolgersi alla magistratura. Chi si rivolge alla Commissione di Conciliazione perl'importo di unabolletta non devepagare finoalresponso dellaCommissione e non subisce il distacco della linea. molte altre procedure di conciliazione, analoghe nel metodo, sono seguite successivamente aquella conla SIP,che hafatto dabattistrada. Inoltre, diverse Camere di commercio hanno istituito per conto loro sportelli di conciliazione, primafra tutte la Cameradi commercio di Milano. Pubblica amministrazione La legge n.59/1997 aveva previsto l'emanazione di un decreto per dirimere rapidamente le controversie con i cittadini tramite procedure di conciliazione, di concerto con le associazioni dei consumatori. Ma non se ne è fatto più niente. Elettricità e gas. La procedura di conciliazione prevista per le controversie su elettricità e gas dalla legge n.481/1995 è in fase di attuazione. Telefonini.Dal gennaio 2002 ha preso l'avvio la conciliazione con Poste Italiane per i disservizi postali. E' concesso un risarcimento fino a 500 euro. il decreto legislativo n.261/1999, emanato in attuazione di una Direttiva CE, aveva già previsto nel settore l'introduzione di "procedure trasparenti, semplici e poco onerose per la gestione dei reclami degli utenti...con un sistema di rimborso o di compensazione ". Nel 2006Poste Italiane ha introdottouna procedura di conciliazione anche per i servizi di

Banco Posta. Il decreto legislativo n.384/2003 ha previsto procedure di conciliazione anche per la definizione delle controversie con le società private, ma finora non se ne è fatto niente. Assicurazioni.La Direttiva n.2002/92 CE aveva imposto procedure di conciliazione per le controversie assicurative, ma l'Italia l'ha preceduta. nel 2001 è stato sottoscritto un protocollo d'intesa fra le associazioni dei consumatori e l'Associazione nazionale imprese assicurative (ANIA), sempre con l'istituzione di una commissione paritetica che giudica il caso, però solonel settoreRCAuto. invececonla RASalcune associazioni di consumatori hanno sottoscritto un altro protocollo d'intesa che riguarda la conciliazione di tutte le vertenze assicurative. Banche Vi sono vari protocolli d'intesa fra associazionidei consumatoriebanche, inparticolareconil MontedeiPaschidiSiena e,peri bond-crac, con Banca intesa, Capitalia e UniCredit. Inoltre, il decreto ministeriale n.456/2001 ha previsto procedure di conciliazione per le controversie sui bonifici transfrontalieri la cui soluzione è affidata ad una Commissione i cui componenti sono designati in parte dalle associazioni dei consumatori. Vendite a domicilio.Nel 2001 è stato firmato un accordo fra associazioni dei consumatori e Avedisco, l'associazione che riunisce le aziende delle vendite fuori dai locali commerciali, per la definizione delle controversie con i consumatori tramite una "Commissione di mediazione". Tuttaviala Commissionenonhamai avutobisogno di riunirsi perchè le sporadiche lamentele dei consumatori sono state sempre risolte in ambito aziendale. Tintolavanderie.la legge n.84/2006, che per la prima volta ha disciplinato l'attività delle tintolavanderie, ha previsto l'istituzione di Commissioni conciliative per la soluzione rapida delle vertenze in caso di danni agli indumenti o smarrimento degli stessi, con la partecipazione delle Associazioni dei consumatori.

RISARCIMENTI PER I DISSERVIZI POSTALI indennizzi relativi a posta celere, assicurate, raccomandate, pacchi, telegrammi e fax. La procedura di conciliazione era espressamente prevista dalla Direttiva Ce n. 67/1997 ed è stata attuata in conciliazione con tutte le associazioni dei consumatori. Vale per le controversie fino ad un valore di 500 euro, ma prima di ricorrere alla procedura l'utente deve inoltrare regolare reclamo all'ufficio postale di competenza. Se non è soddisfatto dell'esito del reclamo, può ritirare un apposito modulo presso lo stesso ufficio postale per chiedere la conciliazio-

ne. La controversia sarà esaminata da una Commissione composta da un rappresentante delle Poste Italiane e da un rappresentante delle associazioni dei consumatori; se la lamentela dell'utente è fondata, è previsto un risarcimento fino a 500 euro. L'utente potrà ricorrere alla Commissione di conciliazione entro 30 giorni dalla ricezione di una risposta insoddisfacente da parte dell'ufficio postale al quale ha presentato reclamo oppure trascorsi 90 giorni se non ha ricevuto alcuna risposta. Onde evitare ricorsi inutili per sottrazione di valori dalle corrispon-

denze, va ricordato che ora, per regolamento, qualsiasi valore deve essere spedito tramite raccomandata assicurata e non semplice raccomandata, altrimenti le Poste non ne rispondono. Altri reclami potrebbero riguardare la giacenza delle raccomandate negli uffici postali qualora non siano consegnate per assenza del destinatario, giacenza che è di 30 giorni; se l'utente si presenta oltre questo termine non può protestare. Purtroppo questa procedura non è pubblicizzata a sufficienza e molti utenti non la conoscono. Stesso discorso per i disservizi di Bancoposta, per i quali è stata istituita ugualmente una procedura di conciliazione, analoga a quella dei servizi postali (per informazioni, numero verde (803160)


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Lunedì 6 aprile 2009

IL “POPULISMO” DI FRANCESCHINI

LA SETTIMANA DELLA LIBERAZIONE

di ANTONIO GALIZIA

ALDO VIVIANO NON SONO convinto che gli strepiti di Franceshini, porteranno giovamento al Pd. Anzi, sono convinto del contrario, perché il suo strillare così risentito e indiscreto sarà sempre una caratteristica populista, inventata di proposito nel tentativo di portare più acqua al proprio mulino, nella convinzione di raccogliere i cocci del suo partito e nella speranza di riappiccicarli, per le elezioni di giugno e ledere il suo grande nemico, Berlusconi. Il suo esempio viene condiviso e applicato in Basilicata, per arginare l’emorragia che convoglia il Pd regionale. Gli arroganti concetti politici che abbagliano il Segretario Nazionale e il suo correlato Pd della Basilicata, sono un mordente nullo che non porterà da nessuna parte, ma soltanto ad un grosso sfaldamento del partito con emigrazione degli iscritti e dei favorevolmente consenzienti, verso nuovi lidi. E’ pur vero che governare con gli stessi personaggi, seguendo la rotazione nelle Istituzioni politiche, stanca gli elettori, ma continuando e discriminare e dileggiare il Pdl che cresce è un insolito e vergognoso adire verso la propria sconfitta. Non consiglio a Franceschini di fermarsi nel suo ribellismo indiscreto e nemmeno al segretario regionale, perché la loro disastrosa eloquenza, va confermando le mie aspirazioni. Peccato che i Forzisti Pidiellini del Capoluogo, eccetto Sergio Lapenna, non mostrano il lato consistente costituzionale, perché altrimenti il segnale indicatore del decadimento del Pd crescerebbe in altezza e in estensione. Sono gli effetti del non governo e dei decrepiti comportamenti tenuti dalla Democrazia Cristiana soggetta alla succubanza ricattatoria degli altri Partiti, Psdi e Psi eccetera per rimanere al potere. Ora il Pd che credeva di aver conquistato l’onnipotenza, con Veltroni, col suo successore, sicuramente perderà l’una o l’altra delle due consonanti. Nel Pd c’è l’ostinazione dei buoni e dei meno buoni a interferire contro il governo, pretendendo di attribuire alle loro malefatte i pregi che non vedono nell’attuale Governo. Questo irretirsi con l’assurda pretesa di autodefinirsi migliori è un proditorio errore degli ex e nuovi comunisti, tra quelli spostati al centro e quelli rimasti nella sede naturale. Non ho visto mai virtuosi emblemi, dove hanno amministrato e non ho mai capito perché si autocelebrano criticando gli altri. Il loro modo di governare è statalista e quello di questo governo è liberal democratico. In queste concezioni diverse, sanno fare la differenza e capire che in Italia, lo statalismo è un condizionamento dell’individualità delle persone e che il popolo non può e non deve essere soggiogato dallo Stato? No. In Italia si parla nella non cultura di ciò che si dice e ognuno si esprime con rancori di odio e frecciate frenetiche contro chi non gradisce. Un po’di moderazione sarebbe necessario, ma per le teste di “cuoio”, tarda a venire. Franceschini oggi alla sfilata della CGIL vuole dimostrare che è col popolo che vive in povertà e il segretario Pd del Potentino si associa affidandosi all’aforisma di aiutare i poveri. Sono un modo di fare populismo e soltanto questo, perché i poveri ci sono stati sempre e prima di ora non li hanno pensati. Sono forse i dubbi sull’avvicinamento delle elezioni Regionali e vorrebbero ancora fare cassa di suffragi. A proposito di poveri, ritengo ripetere il mio concetto sulla povertà. Vivo in un paese e conosco tutti, poveri e non proprio tali. Ci sono quelli che mi confessano di non avere un centesimo per pagare alcunché e me lo dicono col cuore quando mi chiedono di sbrigarli presto con estrazioni dentarie forzate, perché non hanno un euro. Non li lascio spiegare e mi attardo a spiegare perché sarebbe un errore condividerli. Mutilare la bocche specie di giovani e giovanissimi sarebbe uno scrupolo da portare per chi lo fa. Li curo e alla fine, quando mi sento dire: ma adesso, come devo fare! La mia risposta è semplice: se puoi, fai qualcosa, se non puoi, mi basta il piacere di averti fatto un bene e ricordatelo se puoi. Così ho trasformato la mia piccola istituzione di Baragiano scalo, villa Beatrice col secondo titolo: Fate bene fratelli. Non amo i falsi poveri e gli approfittatori che si riconoscono nel Pd e ai segretari regionale e nazionale: Lacorazza e Franceschini, suggerisco che si esimano di raccontare vergognose bugie su ciò che amano sfruttare per i propri interessi, anche se politici. Stamattina ad un amico che mi faceva notare tante macchine nuove parcheggiate alla rinfusa lungo la via Appia a Baragiano scalo, di piccola, media e grossa cilindrata e alcuni fuoristrada, meravigliandosi che mentre si parla di povertà, la gente spende tranquillamente, ho risposto che la grande maggioranza di quelle auto nuove, appartengono ai poveri che non sono tali e non pagano tasse e quando mi ha fatto leggere sul giornale che ci sono quelli che versano solo 10 mila euro di tasse, ho risposto: Questi nuovi acquisti, appartengono all’80% di poveri che non pagano astutamente le tasse e meno male,che ci sono quelli che la coscienza non se l’annullano totalmente versando allo Stato una pur minima quota. Altrimenti i poveri supererebbero tutte le aspettative. Franceschini e Lacorazza vadano con Epifani a protestare contro chi e per che cosa? Sicuramente, contro se stessi, perché i provvedimenti del Governo ci sono e sono evidenti. Le loro calunnie resteranno senza premio.

PIANO CASA, COME PREVENIRE I MALI DELLA PA di GIOVANNI RIBELLINO IN RELAZIONE a due miei precedenti articoli sul Piano casa, sensibilmente pubblicati su “Il Quotidiano” nel marzo scorso, al fine di prevenire molte disfunzioni procedurali amministrative in merito, è opportuno completare il quadro, evidenziando dei rimedi amministrativi adottabili a livello comunale che possono risolvere celermente (senza cioè ricorrere al Tar) delle controversie che possono sorgere fra Pubblica amministrazione e cittadini. Tali rimedi sarebbe opportuno riportarli sulle norme d'attuazione del Piano casa, in quanto, in linea di massima, non sussiste un'eccessiva chiarezza fra le diverse funzioni dei dirigenti comunali o facendone funzione e sindaco in relazione all'adozione di provvedimenti finali. Infatti, pregiudizialmente si ritiene che tutti i provvedimenti finali siano adottabili da parte dei dirigenti, ad eccezione di quelli previsti nelle materie di cui all'art. 54 comma 1 del D.Lgs. n. 267/2000 (Testo unico Enti Locali), di competenza del Sindaco. Invece, da un'interpretazione coordinata e sistematica degli art. 13-14-50-54107 del teste citato Tuel, si deduce quanto segue. Quale regola generale, ai dirigenti o facendone funzione spetta la competenza di adottare provvedimenti finali nelle materie che costituiscono funzioni proprie dei Comuni (art. 13). Mentre al sindaco spetta la competenza di adottare provvedimenti finali in ogni materia statale e/o regionale attribuita ai Comuni. Inoltre il sindaco esercita un potere di controllo successivo di legittimità (ovvero decorso il termine prestabilito per la conclusione del procedimento), potendo modificare ed annullare - per motivi di legittimità - qualsiasi provvedimento adottato dai dirigenti. Tale potere del sindaco, che, in quanto deroga alla regola generale l'abroga parzialmente, si deduce dai commi “2” e “5” dell'art. 107. Il comma 2, infatti, prevede “Spettano ai dirigenti tutti i compiti ….. non ricompresi espressamente dalla legge e dallo statuto tra le funzioni d'indirizzo e controllo politico (sulla gestione) e amministrativa” (controllo di legittimità sui singoli at-

ti e sui soggetti). Il comma 5 è espresso come segue (A decorrere dell'entrata in vigore del Tuel in questione, i provvedimenti precedentemente adottabili dagli organi di governo, vengono adottati dai dirigenti)… “salvo quanto previsto dall'art. 50 c. 3 e dall'art. 54”. L'art. 50 c. 3 prevede: “Salvo quanto previsto dall'art. 107” (il sindaco e il Presidente della Provincia) “esercitano le funzioni loro attribuite dalle leggi, dallo statuto e dai regolamenti e sovrintendono altresì all'espletamento delle funzioni statali e regionali attribuite o delegate al Comune e alla Provincia”. L'art. 54, invece, concerne qualsiasi materia statale attribuita al sindaco, in qualità di “ufficiale di Governo”. Pertanto il Sindaco, in deroga alla regola generale, adotta provvedimenti finali nelle materie statali e regionali attribuite o delegate ai Comuni. Inoltre esercita i poteri di gestione concreta attribuiti in base a norme previgenti al Tuel (Es. art. 18 D. Lgs. N. 76/90: concessione di contributi in materia di immobili urbani e rurali danneggiati dal sisma '80). Infine, per la soluzione di eventuali controversie, per motivi di legittimità, il sindaco può modificare o annullare qualsiasi atto adottato dai dirigenti. Tale potere si deduce oltrechè dal precitato art. 117 c. 2 (controllo amministrativo di legittimità sugli atti), dall'art. 50 c. 2, espresso come segue: (Il Sindaco sovrintende) “al funzionamento dei servizi e degli uffici (controllo sui soggetti) e all'esecuzione degli atti”. (autotutela esecutiva comportante un preventivo controllo di legittimità). Inoltre tale potere deriva anche dal Dpr n. 1199/71 (Ricorso amministrativo gerarchico). Infatti, tale ricorso essendo rimedio di carattere generale, non richiede alcuna norma specifica per poter essere espletato. Infine va evidenziato che, per mancata obbligatoria conclusione del procedimento, in violazione dell'art. 2 L. n. 241/90, si può invocare l'art. 136 D. Lgs n. 267/2000: richiesta di invio di un commissario ad acta all'Ufficio del Difensore civico regionale.

«Governo locale ipocrita» di GIULIO SPADAFORA L'ipocrisia e' di casa nel governo locale. Si legge su un giornale che rischia di scomparire la cittá' di potenza dalle cittá che dovrebbero trasmettere i dati metereologici. L'aeronautica militare titolare delle postazioni meteo non ha la possibilitá di installarne una per cause tecniche, e guarda caso i problemi tecnici sono dovute all'alto livello di elettrosmog presente sulla cittá. Ma l'Arpab in un articolo di pochi giorni fa' non aveva dichiarato che i livelli di inquinamento di qualsiasi tipo erano nelle norme? Ma

difronte a tanta ipocrisia la popolazione dovrebbe riflettere. Ci si rende conto che qui e' in ballo la salute della gente. L'annoso problema riemerge sempre, i vari governi da quello regionale a finire a quello comunale sono completamente sordi ed inadempienti. La vita e la salute, la salvaguardia dei propri cittadini fanno parte di una cultura umana , ma si pensiamo solo a qualche quadretto appeso in una galleria civica o pensiamo alla storia di questa cittá , che cosa ci hanno ereditato i nostri avi, aria e acqua buona , questo e' quello che avremmo dovuto conservare! Questa e' la vera storia della nostra cultura.

La Settimana Santa, tra le ricorrenze religiose, è quella più sentita, più celebrata. Il sentimento religioso, la fede spontanea, interpretano i riti celebrativi alla luce della condizione umana aderente con spontaneità alla fragilità della natura cosmica che muore e risorge. Le scene descrittive dei vangeli sono come inscritte nel cuore dei fedeli, ma altresì del popolo in generale. Dispiegano la realtà viva in ognuno di noi alla ricerca di se stesso. Scopriamo in noi presente Dio, non un mero concetto o un vago pensiero, ma la Persona, l'amore immediato profuso dal Cristo, e poi puntualmente tradito nell'infedeltà, nell'indifferenza, nella quotidiana superficialità priva anche di una risposta antropologica. In alternativa alla mediocrità esistenziale si potrebbe pensare alla formulazione di u quinto vangelo da scrivere ed attuare non soltanto in ricercate figurazioni spettacolari sollecitate da una cultura minimalista di tendenza folkloristico-marxista, quanto soprattutto nelle pieghe della propria vita. Una religiosità che non si contenta di sfilare nei costumi d'epoca (troppo poco), ma che riviva nel quotidiano il messaggio cristiano offerto in prosaica rappresentazione sulla tribuna mediatici in alcune regioni. Lodevoli forse le intenzioni, però bastano queste per tendere in continuità di tempo a Dio, trovare consolazione e riscatto a sofferenze e miserie, siano esse morali, spirituali, materiali? Questi giorni dovrebbero essere il balcone di un cristianesimo vissuto in gesti abituali di donazione, di solidarietà, di umiltà, di pratica dei comandamenti di Dio in ogni momento ed occasione. Celebriamo l'evento salvifico nella suprema interiorità della persona. Sarebbe auspicabile che l'intera comunità presente in tutti gli spazi sociali, dalle chiese alle processioni che sono l'epifania del sacro, alle case da poco benedette o da benedire, che custodiscono il sacro nel cuore della famiglia, si incarnasse, culminasse, trasformasse la nostra umanità in una redenzione estrema dei gemiti delle creature nel loro anelito di vita verso il soprannaturale. Che si passi dal teatro della vita alle istanze religiose insite nell'animo di tutti, dalle esigenze o programmazioni espressive si passi poi al pieno coinvolgimento personale di promozione umana purificata di mali da esorcizzare e respingere. La commemorazione del sacrificio divino libera dalla precarietà ed inserisce nella strategia generosa della speranza, essenziale per l'esistenza da valorizzare.


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Lunedì 6 aprile 2009

24 ore in Basilicata

Il leader dell’Mpa, Raffaele Lombardo, a Potenza ha sponsorizzato il «federalismo meridionale»

Liste al Comune e alla Provincia Adesioni giungono da ex del centrodestra e del centrosinistra POTENZA - E’ il primo nella classifica della “governance 2008” del “Sole 24 Ore”. Il leader autonomista e “governatore italiano più amato”, Raffaele Lombardo, anche in Basilicata va al di là degli “steccati politici” e sponsorizza «un federalismo meridionalista». Ed è l'autonomia dai partiti centrali il leit motiv del tour di Lombardo approdato ieri mattina a Potenza. Un incontro con la stampa, poi con dirigenti locali, tesserati e simpatizzanti lucani. Una forza da contrapporre alla Lega Nord che nel «Sud fa il pieno di consensi anche se in tutte le regioni sono ben radicati i partiti nazionali - ha detto Lombardo ma in realtà nell’arco di tre anni abbiamo conquistato la guida della Sicilia partendo da zero. Al movimento ora arrivano adesioni sia da ex del centro destra sia dell'ex centro sinistra». Ma qual è lo spirito del federalismo? «Abbiamo tutto da guadagnare dal federalismo - ha detto Lombardo - a questo stato di cose ci ha portato il centralismo. Se in una regione si lavora il petrolio, le tasse vanno pagate e devono restare tutte su quel territorio». Alle elezioni europee l’alleanza elettorale con la Destra di Storace per Lombardo è una «sfida al doppio e assurdo sbarramento del 4 per cento sia elettorale sia finanziario, congegnato per indebolire il pluralismo e la democrazia. Il federalismo attende ancora però l'ultimo passaggio al Senato. I problemi del Sud intanto sono i problemi di tutto il governo e un ministero del Mezzogiorno potrebbe essere una buona cosa per le regioni del Sud». «I fondi Fas sono stati letteralmente scippati dal centro ha detto il responsabile regionale Gerardo Brusco - ora però col federalismo si consente alle regioni di decidere condizioni ed opportunità economiche in uno stato centralista che in pratica non lo consente, così come accade per le accise petrolifere. È opportuno che le regioni siano delle macro-aree e mettano in piedi una cabina di regia per una gestione diretta». Il nodo delle candidature alle Europee per il collegio meridionale sembrerebbe sciolto, toccherà probabilmente proprio a Brusco. «Non più parole ma fatti affinchè giovani e donne non debbano più allontanarsi dalla Basilicata per cercare lavoro - ha detto la responsabile della Commissione nazionale per le Pari opportunità dell’Mpa, Sandra Cioffi ora il Movimento per le autonomie presenterà liste forti con la stessa concretezza di Lombardo per cercare di dare risposte alle istanze dei cittadini della Basilicata». A quanto è dato sapere sembrerebbe che l’Mpa avrà una propria lista anche al Comune di Potenza, alla Provincia e in molti Comuni lucani con candidati espressione del movimento autonomista.

Raffaele Lombardo e Gerardo Brusco. In basso una parte del pubblico presente in sala, tra questi l’ex parlamentare Giuseppe Molinari

(foto Mattiacci)

Da consigliere regionale della Margherita e primo dei non eletti, Gerardo Mariani, ora è vice responsabile regionale Mpa. «E' una scelta chiara per un'Italia che viaggia a due velocità - ha detto Mariani con l'Mpa siamo presenti al tavolo decisionale con la nostra autonomia e libertà di

cittadini meridionali. In Basilicata la maggioranza bulgara non consente di riportarla ai livelli giusti per far pendere la bilancia in favore dei lucani». Aperture e accordi a trecentosessanta gradi si intravedono, anche il Basilicata, con il Pdl. «L’arrivo di Lombardo le-

gittima la nostra presenza sul territorio - ha detto il responsabile regionale giovani Angelo Zambrino - ed avvalora la possibilità di stringere alleanze con il centro destra. Si spera che l’alleanza tecnica con la Destra ci permetta di superare il 4 per cento». Angela Scelzo regione@luedi.it

Potenza (Dc) punta alla politica come «servizio» POTENZA - «Bisogna necessariamente ritrovare la serenità d’animo». Così il segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza in concomitanza con la domenica delle palme. Quella di ieri «è stata sicuramente una domenica delle palme dal sapore diverso perché la comunità della Basilicata ha davvero bisogno di pace, intesa soprattutto come serenità d’animo, come concordia e servizio per la comunità, piuttosto che “insulti” e divisioni tra i cattolici impegnati in politica». Per il responsabile regionale della Dc «è stata anche la domenica di quanti con serenità e al tempo stesso con grande sofferenza hanno lasciato il Pd, di quella gente - giovani, donne, pensionati, professionisti, disoccupati - che ho incontrato ieri a Potenza al centro sociale di Malvaccaro con una grande voglia di protagonismo e di cambiare veramente il “mondo”. Con il termine “metanoia” i greci indicavano un tipo di cambiamento profondo che puntava alla trasformazione della vita e del senso del mondo». Per Potenza «questo termine può, anzi deve essere applicato alla politica

che oggi sta vivendo una delle più gravi crisi della nostra storia. Sì, questa politica non ci piace. Non ci piace la politica urlata, tutta immagine e sempre alla ricerca di sensazionalismo. Non ci piace questo leaderismo senza leader; questi programmi senza verità rivolti esclusivamente ad assecondare i cittadini anziché guidarli secondo valori condivisi; questi partiti oligarchici in mano ai ristretti apparati burocratici dei capi, sempre più lontani dalla gente. Non ci piace una politica senza valori che vorrebbe fare a meno dell'etica, della morale, della spiritualità, della religiosità e che vorrebbe, di fatto, accantonare i principi di solidarietà. Non ci piace una politica che punta tutto sul successo personale, sull'utopia dello sviluppo senza confini, sul consumismo, su egoismi geografici, di categoria e individuali. Sentiamo l'esigenza di un cambiamento, di una “metanoia” profonda che restituisca un ruolo alle grandi tradizioni politiche e che ricomponga gli schieramenti secondo valori, principi e ideali. Vogliamo riscoprire il popolarismo, la partecipazione democratica, la politica come servizio».

Approvato il bilancio della Popolare del Mezzogiorno. Utili per 32 milioni di euro

Una banca in continua crescita CROTONE - Con una standing ovation è stato approvato il primo bilancio del 2008 della Banca popolare del Mezzogiorno. Oggi, dopo un anno, si può dire che è stato un successo la fusione tra la banca popolare di Crotone e la Banca popolare del Materano, da cui l’istituto ha preso vita, con il consenso della capogruppo Bper. Il trend è positivo, nonostante la crisi. L’utile della BpMezz nel 2008 è stato di 31,8 milioni di euro. E il bilancio è stato approvato dall’assemblea dei soci, tenutasi a Crotone, presso il centro congressi Pitagora. Erano presenti 500 soci, giunti dal sud d’Italia. E grazie al positivo risultato l’assemblea ha approvato la proposta di riparto che ha previsto la distribuzione ai 18.000 soci di un dividendo di 0,22 per azione. La maggior parte dell’utile è stato destinato al rafforzamento della banca. Oggi si può registrare un patrimonio netto di circa 325 milioni di euro, con una crescita del 7 per cento. Un risultato importante. «È passato il tempo della finanza creativa - dice il presidente Francesco Lucifero - Gli importanti mutamenti in corso nel sistema creditizio, che vedono la nascita di grandi concentrazioni bancarie , dalle reti sempre più estese e dall’identità sempre più incerta rendono il nostro modo di fare banca, un modello vincente, volto al rafforzamento dell’identità locale e caratterizzato dall’autonomia e dalla capacità di azione che solo la banca ben radicata nel territorio può avere». Ora l’obiettivo è diventare la banca del sud. E, stando ai risultati e all’affidabilità, lo scopo potrebbe non essere lontano. Il direttore generale Giampiero Maruggi invece nel suo intervento ha commentato i risultati dell’attività affermando che nel 2008 l’istituto ha dimostrato una grande capacità di tenuta. E a dirlo non sono le parole, ma i numeri, le cifre, il patrimonio.

«A partire dal 2009 la banca dovrà proseguire obiettivi di carattere straordinario tra cui il consolidamento del processo di fusione e l’integrazione dei nuovi sportelli da poco acquisiti in Sicilia (ne sono 21, ndr)- dice Maruggi, direttore generale - La nostra missione adesso è quella di diventare riferimento nel mercato bancario meridoniale. Le nostre linee guida si basano sul mantenere e consolidare la vocazione di banca retail, dedita al servizio delle famiglie e delle piccole e medie imprese e sul confermare il modello di banca territoriale». Senza però perdere di vista la dimensione nazionale visto che la banca del Mezzogiorno ha il sostegno della Bper e questo è garanzia di efficienza e qualità dei servizi. Ad oggi i risultati parlano chiaro: la BPMezz si è imposta come partner finanziario di riferimento delle regioni del Mezzogiorno, tant’è che la raccolta diretta è cresciuta del 21 per cento, attestandosi a 2,9 miliardi di euro. La raccolta indiretta registra un incremento del 6 per cento, raggiungendo 1,1 miliardi di euro, in controtendenza rispetto agli andamenti del mercato. Un evento per una banca che, da un anno registra la fusione, va detto infatti che nel dicembre del 2008 la raccolta complessiva da clientela risulta pari a 4 miliardi di euro, in aumento del 16,3 per cento rispetto all’anno precedente. E il trend è positivo anche per i finanziamenti alle famiglie e alle imprese e un + 12,5 per cento è la crescita degli impieghi verso la clientela che si attesa a 2,2 miliardi di euro. È anche per questo che a Crotone, all’assemblea dei soci l’approvazione del bilancio è avvenuta con un lunghissimo applauso e l’aria era quella di una festa.

Giampiero Maruggi

La scelta delle fusione è stata vincente e infatti la crescita positiva dei risultati è naturalmente legata alla struttura organizzativa della banca che è cresciuta anche di qualità, non solo di numeri. Gli ultimi sportelli sono stati aperti da poco, ci sono state in un anno sei nuove filiali e l’acquisizione di un altro gruppo bancario di 21 sportelli in Sicilia, in tutto ora ci sono 112 filiali. I dipendenti sfiorano le mille unità. Il progetto del radicamento sul territorio, l’idea di fare in modo che la banca sia sentita propria di una terra ha fatto sì che siano state create all’interno della struttura commerciale otto aree territoriali, ognuna ha il compito di essere un presidio diretto delle diverse aree geografiche in cui la Banca popolare del Mezzogiorno opera. Andreana Illiano regione@luedi.it


12 24 Ore in Basilicata

Lunedì 6 aprile 2009

Verranno presentate a De Filippo

A sollevare la questione Franco Mattia del Pdl

Architettura Raccolte firme per una legge

Distretto energetico assente dal Piano regionale

Michele Graziadei

POTENZA - HANNO raccolto 2.500 firme per una proposta di legge popolare sull'architettura: informazione, partecipazione e patrimonio da tutelare. Sanno che «è necessario avviare un percorso virtuoso» per avvicinare quel mondo, che non è solo estetica, colori e forme, alla comunità intera. Ma servono regole precise. La proposta di legge ha visto protagonista l’Ordine degli architetti del capoluogo lucano, con il supporto degli architetti e degli ingegneri di Matera e dell'intera regione. «E’ un’iniziativa spiega Michele Graziadei, presidente dell'Ordine degli architetti di Potenza e primo firmatario della proposta - a sostegno della cultura dell'architettura e dell'ambiente». Le firme raccolte saranno presto presentate alla presidenza del consiglio regionale «per cercare di accelerare la definizione della legge di cui si era già parlato in occasione dell'Architectural Day», nel settembre del 2005. La verità è che «abbiamo perso tempo per dotare la nostra regione di un importante strumento legislativo come questo». E pensare che nel frattempo, proprio sulla scorta della «nostra proposta altre regioni già hanno legiferato». E’ il caso di Lazio, Puglia, Marche e Toscana. «Avremmo potuto essere la prima regione italiana ad avere una legge sull'architettura, ma ci accontentiamo, comunque, di arrivarci quanto prima - prosegue per non perdere ulteriori occasioni, come del resto sollecitano il panorama europeo e internazionale». Ma nel dettaglio, cosa prevede la proposta di legge? I tecnici ne hanno tracciato le linee guida («che in ogni caso, adesso, andranno discusse, magari modificate o semplificate, purchè non si lascino morire»), dopo un lungo dibattito interno ai consigli degli ordini. Nella consapevolezza di uno sviluppo sostenibile del territorio, «non si può più immaginare l'ambiente urbano senza pensare di assicurare la salute dell'ambiente anche alle generazioni future». L'idea, chiedendo alla Re-

gione un piccolo investimento, è quella di mettere in piedi varie iniziative, nella scuola, nelle città, nei quartieri. C'è poi la richiesta di applicare la legge nazionale che impone di affidare la realizzazione di opere di rilevanza attraverso concorsi. «La norma non viene quasi mai rispettata, sono le Regioni che devono recepirla». Insomma, garantendo la partecipazione dei talenti e non solo tramite l'affidamento diretto. «E poi, attraverso questi percorsi, anche la comunità riesce a fare propria di più un'opera futura: mostre con i progetti, dibattiti, incontri sulle proposte, partecipazione non illusoria. Chiediamo di avviare un percorso di sostegno all'architettura di qualità, anche coinvolgendo la committenza privata, con riflessi concreti e positivi sui cittadini, sull'ambiente, sull'assenza di barriere, sulla multietnicità delle comunità contemporanea. E la consapevolezza non deve essere solo dell'architetto, ma deve appartenere alla gente che, con le pressioni sugli amministratori, può chiedere conto dell'interesse pubblico. A quel punto, il buon risultato non sarà solo merito del progettista, ma anche di amministratori e cittadini, di una comunità che ha saputo crescere insieme, con responsabilità condivisa». Non è tutto. La proposta di legge chiede, inoltre, di censire tutte le opere di valenza architettonica, demandando ai comuni il censimento che la Regione dovrà raccogliere. «La cultura architettonica non può fare a meno della conoscenza del patrimonio in cui molti cittadini vivono in modo inconsapevole». Chiedono cartellonistica, targhe, informazione. «E' il caso del ponte Musmeci, a Potenza - conclude - Ce lo invidia mezzo mondo, ma in pochi ne conoscono l'importanza. Così, di tante altre opere il cittadino non percepisce la qualità, vengono dimenticate o, peggio, imbrattate». In fondo, l'architettura, «è fatta di pietre, che parlano, a patto di saperle leggere». Sara Lorusso s.lorusso@luedi.it

«Iniziativa a sostegno di cultura e ambiente»

«Obiettivo è lo sviluppo sostenibile del territorio»

POTENZA - «Non sarebbe previsto, stando al Piano energetico e ambientale della Regione, il distretto energetico». A sollevare la questione il vice presidente del consiglio regionale, Franco Mattia del Pdl. «Le prime indicazioni fornite dal vice presidente della giunta regionale, Vincenzo Santochirico sul nuovo Piano energetico e ambientale della Regione - ha spiegato l’esponente politico del Pdl sono deludenti perché decisamente al di sotto della scommessa che attende la Basilicata, attraverso una versione moderna e ampliata della filiera del petrolio e del gas e che il Governo Berlusconi, con il sostegno dell'Assomineraria, ha individuato nell’istituzione di un “distretto energetico”, inteso come una “piattaforma” (fatta di pozzi, impianti, condotte, centri di stoccaggio del gas) con attività produttive, stabilimenti specializzati, occupazione altamente qualificata e relazioni sul territorio nazionale ed internazionale». Per il vice presidente del consiglio «è necessario partire dalla valenza nazionale delle risorse energetiche lucane per avere un orizzonte della questione energetica, per risvolti di politica, di economia e finanza internazionale, molto più ampio di quello assai limitato che ha caratterizzato sinora la gestione dei governi regionali degli ultimi 15 anni e che sembra proseguire».

Gli obiettivi di programmazione energetica indicati da Santochirico «pertanto ha continuato Mattia - sembrano scontati e non si intravede alcuna novità sul piano dei benefici diretti ad imprese - siano industriali che agricole, commerciali-artigianali e di servizi - e famiglie sul piano del risparmio delle bollette, ad eccezione di un generico richiamo. Anche rispetto alla produzione di energia dalle cosiddetti fonti rinnovabili siamo purtroppo ancora ad affermazioni di principio. E' la riprova di una visione riduttiva delle potenzialità energetiche della Basilicata che invece può trasformare l'energia da concausa della crisi a leva per l'attenuazione della stessa crisi. Soprattutto ora che i fondi europei sono stati stanziati, con la disponibilità di 450 milioni di euro per le infrastrutture, in Italia si attende a breve un rilancio di cantieri, di occupazione sostenibile, di concorrenza e di maggiore efficienza». «E' dunque necessario - ha concluso il vice presidente del consiglio regionale - riaprire un tavolo con il governo nazionale e le compagnie petrolifere in un quadro di strumenti innovativi da utilizzare come leva di incentivazioni alle attività produttive per l'occupazione e anche come occasione per conseguire quegli obiettivi come la riduzione della bolletta del gas e l'abbattimento del costo della benzina».

Federcaccia, Paradiso nuovo presidente POTENZA - Nuovo consiglio direttivo della Federcaccia della provincia di Potenza. E’ Antonio Paradiso il neo presidente provinciale che subentra a Giovanni Musacchio . L'assise provinciale, presieduta dal vice presidente nazionale della Federazione Italiana della Caccia (Fidc), Gianluca Dall'Olio ha ufficializzato nei giorni scorsi l'elezione degli organi statutari. Nominati, con un largo consenso dal consiglio, anche i due vice presidenti: Franco Scardino e Vincenzo D'Auria. Tocca a Salvatore Palladino ricoprire la carica di segretario. Tra le new entry anche Rocco Latorre, Domenico Errichetti e Floriano Curto. Il neo presidente della Federcaccia, Antonio Paradiso originario di Marsico, dopo aver ringraziato il presidente uscente per il lavoro svolto nel quadriennio trascorso, ha ribadito che «la Federcaccia, rappresenta l'associazione maggioritaria, sia in ambito locale che nazionale ed inizierà, con la sua presidenza, un lavoro di apertura a tutte le associazioni

ed agli enti amministrativi, al fine di riportare il cacciatore della Federcaccia nella giusta collocazione, ossia, come protagonista assoluto nelle decisioni che riguardano l'attività venatoria e sportiva, sempre nel rispetto delle regole e della legge dello stato». «Anche se è cambiato il vertice della Federcaccia ha detto il membro del coordinamento provinciale Rocco Latorre - il consiglio assicurerà la continuità del cammino intrapreso negli anni scorsi cercando di mettere in campo nuove iniziative non solo venatorie ma anche di carattere sociale, come la giornata ecologica. Si punta a promuovere la figura di un cacciatore moderno». Per il presidente Paradiso «non è la Federcaccia che appartiene a noi cacciatori, ma siamo noi che apparteniamo alla Federcaccia ed i risultati si raggiungono con l'impegno serio e propositivo di tutti, perché tutti noi apparteniamo alla Federcaccia». an.sc. regione@luedi.it

Vietri, centinaia di fedeli hanno salutato l’ingresso di Gesù

Un premio per ricordare Betty Federici

I fedeli davanti la chiesa

Gesù con l’asinello

VIETRI DI POTENZA - E' iniziata, nella domenica delle Palme, la trentatresima edizione de “La Pasqua del Signore” a Vietri di Potenza, la rappresentazione della passione di Cristo. Domenica, davanti a centinaia di persone accorse per la rappresentazione, una delle più belle e sentite in tutta la regione, si è tenuto l'ingresso di Gesù a Gerusalemme nei pressi della chiesa Annunziata. A seguire l'incontro di Gesù con i bambini. Si continuerà giovedì in paese, con l'ultima cena con i dodici apostoli, la preghiera ed agonia nel Getsemani, il rinnegamento di Pietro ed infine il processo davanti a Caifa. Il tutto accompagnato da scenografie e musiche uniche e suggestive, in una edizione organizzata quest'anno da Pro-Loco Vietri e dalle associazioni Astrapp e Teatrando, con il patrocinio del Comune di Vietri di Potenza. La sera-

ta più bella nel venerdì santo: comparsa di Gesù davanti ad Erode, processo davanti a Ponzio Pilato e la splendida via crucis per le vie del centro abitato. Ogni stazione, come nelle scorse edizioni, sarà curata nei minimi particolari. Infine la crocifissione, il Pianto della Madonna e la Pietà. Scenario di tutto ciò lo splendido crepuscolo utilizzato lo scorso anno dagli organizzatori, sul ponte di Santa Domenica, che collega il centro abitato con la zona del campo sportivo. Qui, in un ambiente e scenario insostituibile (alle spalle della crocifissione, una splendida veduta del centro storico di Vietri in notturna), si chiuderà la trentatreesima edizione della Pasqua a Vietri di Potenza, già cominciata domenica scorsa con un grande successo. Claudio Buono regione@luedi.it

AVIGLIANO – Oggi si consegna il premio intitolato a Betty Federici, una ragazza ospite nella casa famiglia “Stella del mattino” scomparsa nel 2006 a soli 20 anni. Per ricordarla e raccontare la sua passione per la poesia, ad Avigliano si incontreranno gli amici che l’hanno conosciuta e i giovani delle scuole che hanno partecipato al concorso di poesia promosso dalla casa famiglia “Stella del mattino” di Potenza e dall’associazione “Amici di Ypsilon”di Avigliano. La cerimonia di premiazione si svolgerà nell'istituto comprensivo “Carducci – Morlino”, a cominciare dalle 16.30. Sono tanti gli ospiti che interverranno al premio. I saluti di rito sono affidati a Giuseppina Arlotto, dirigente del comprensivo “Carducci-Morlino”, e all'assessore alla Pubblica istruzione del Comune di Avigliano, Antonio Pace. Sono attesi l'arcivescovo di Potenza, monsignore Agostino Superbo, il diacono Fernando Lanzetta, suor Liliana Baraldi della casa famiglia, il presidente della commissione che ha giudicato i concorrenti del premio, il poeta Mario Santoro. Modera l'incontro il giornalista e direttore di Ypsilon Lello Colangelo. g.s. regione@luedi.it





Potenza Lunedì 6 aprile 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La denuncia di Confesercenti: negli ultimi anni aumenti sulle locazioni ai commercianti

Dopo la crisi anche gli affitti Incrementi dal 25 al 30%, ma in centro si arriva anche al 40% PER le attività commerciali non è davvero un bel momento. Oltre a tutte le difficoltà relative ai minori introiti dovuti alla crisi, c’è da mettere in conto anche un aumento degli affitti. A denunciare l’ulteriore problema è la Confesercenti, secondo cui «L’allarme caro affitti per negozi e botteghe lanciato dallo studio nazionale della Cgia di Mestre tocca da vicino anche il capoluogo lucano dove tra il 2003 e il 2008 l’incremento delle locazioni ha raggiunto in media il 25-30% con punte sino al 35-40% nel centro storico». Allarmanti, quindi, i dati del Centro Studi Confesercenti sulla base della rielaborazione dello studio Cgia. Un piccolo esercizio di dimensioni medie, 60 mq ha visto aumentare il costo dell’affitto di 150-200 euro attestandosi, l’anno scorso, su un valore medio mensile pari a 500-600 euro. Eppure, secondo Confesercenti, «Sono cifre medie perché a Potenza si può pagare anche 1.500 euro al mese per superficie di 120 mq. Ciò che preoccupa è che negli ultimi cinque anni all’aumento del canone di locazione delle microattività nei principali Comuni capoluogo, tra i qua li Potenza, è corrisposto un calo del 6,5% delle vendite al dettaglio del commercio fisso, mentre l’inflazione è cresciuta del 12%». «Sono fattori negativi che - commenta il presidente provinciale Confesercenti

Inaugurato a Rossellino una struttura costruita con materiale da risulta

Parco giochi a misura d’ambiente

Via Pretoria, dove gli affitti crescono ancora di più

Prospero Cassino - incidono sempre più sull’imprenditoria commerciale sino a determinare, come abbiamo segnalato nelle settimane scorse, la chiusura di piccoli esercizi specie nei comparti alimentare, abbigliamento, calzature e profumerie. Come accade per le locazioni delle abitazioni anche per i negozi - aggiunge Cassino la calmierazione dei canoni richiesti dai proprietari è di-

ventata una necessità se si vuole evitare che il fenomeno della “saracinesca abbassata” si consolidi con risvolti negativi sull’intera economia locale e sull’occupazione. E’ anche questo un tema che la Confesercenti, insieme al credito, ai piani comunali del commercio, vorrebbe porre al tavolo del confronto con Regione e Comune di Potenza se ce ne sarà data possibilità».

GIOCARE e riciclare. Due verbi comuni che da ieri trovano un punto di riferimento nel rione Rossellino. Ieri mattina infatti si è svolta la cerimonia di inaugurazione di un parco giochi per bambini costruito con materiale da risulta. A promuovere la realizzazione della struttura la Provincia di Potenza che ha già messo in piedi un parco giochi a Pietragalla. A inaugurare la struttura ludica il parroco della Sacra Famiglia di Rossellino, don Antonio Nolè, il vice presidente della Provincia con delega all'ambiente Domenico Iacobuzio e il consigliere provinciale Michele De Stefano. Diciottomila euro la spesa del parco giochi realizzato dall'impresa Di Giuseppe. Per la realizzazione dell'opera sono stati necessari quattro mesi. Una struttura ludica sui generis quella di Rossellino dove i bimbi potranno divertirsi e pensare all'ambiente con grande interesse. Bambini e anziani potranno intrattenersi presso il neonato parco facendo dell'integrazione sociale un punto di riferimento forte in una zona in costante espansione sul piano demografico e strutturale. La raccolta differenziata è il punto di forza della realizzazione di questa area giochi che ha visto in Rosalia Smaldore, tecnico della Provincia l'artefice della costruzione. Durante la presentazione della struttura, il vice presidente della Provincia di Potenza, Domenico Iacobuzio ha affermato: «Abbiamo realizzato un parco giochi molto bello e funzionale. I bambini devono comprendere l'importanza della raccolta differenziata e del riciclo. L'ambiente resta una nostra prerogativa. Abbiamo intenzione di istituire altre tredici strutture nel territorio provinciale». La cerimonia di inaugurazione del parco giochi è stata seguita da una folla numerosa che ha apprezzato la bontà dell'investimento fatto dalla Provincia e l'idea suggestiva

Il parco giochi (Mattiacci)

avuta da Antonio Di Giuseppe, ex consigliere comunale di Potenza. Altalene, scivoli, attrezzi colorati, cavalli per bambini. Un modo come tanti per divertirsi e pensare concretamente a sviluppare un rapporto costante e duraturo con l'ambiente cittadino. La Provincia di Potenza crede ciecamente nella realizzazione di parchi nel territorio che potrebbero dare utili finalità di carattere aggregativo e sociale. Nel rione Rossellino si respira e si… gioca aria nuova, un parco e tanto svago attendono i bambini e gli anziani. L'area vasta settecento metri è da ieri al servizio della comunità cittadina e dell'ambiente. Un bel biglietto da visita per gli abitanti di Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Potenza 17

Lunedì 6 aprile 2009

ANTICA OSTERIA

Si accendono i primi fuochi

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’ DUE TORRI

0971-37592 0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO AMBROSIA

Scadenze di Aprile 14 aprile - Termine ultimo per richiedere i Buoni Sport per l'esercizio della pratica motoria e sportiva dei soggetti appartenenti a nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico 30 aprile - Pagamento II rata COSAP e Imposta sulla pubblicità - Termine ultimo per beneficiare del "Bonus energia" per il 2008 - Termine ultimo per presentare il modello 730/2009 al sostituto d’imposta Scadenze non programmabili - Assegno di maternità: entro 6 mesi dal giorno di nascita - Comunicazione di variazione I.C.I: entro 90 giorni dall'atto modificativo - Iscrizione agli asili nido: entro i termini indicati dall’avviso

“Bimbimbici 2009” SI terrà il prossimo 5 maggio la decima edizione della manifestazione “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti que gli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bam bini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo.

LA PRIMULA AL NORD

Viale Unicef: una strada “infuocata”. Nel pomeriggio di sabato scorso, infatti, ha preso fuoco qualche arbusto e le fiamme sono arrivate proprio sulla strada

0971-471312 0971-34501 0971-58310 0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE MOZART

0971-51465 0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 6 APRILE Dente via Pretoria, 25 0971 - 21449

Croce amica Croce verde Croce rossa

0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra

0971-310310 0971-612564

0971-612694 0971-444228

0971-44462765

AL DRAGO

SARRICCHIO

0971-53176 0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032


18 Potenza e provincia Da sinistra a destra le compagini politiche si stanno organizzando. Pochi i nomi certi

Lunedì 6 aprile 2009

Provinciali, si moltiplicano i partiti Per il collegio di Melfi potrebbero esserci 15 candidati MELFI - Chi pensava che questa tornata elettorale, portasse ad una semplificazione del quadro politico, mettendo in competizione pochi candidati rappresentanti di alcuni grandi partiti, sarà clamorosamente smentito dalle circostanze. Infatti, in ottica provinciali saranno diverse le formazioni politiche in campo. Qualcuno ipotizza che per il collegio di Melfi potrebbero esserci addirittura una quindicina di candidati. Davvero tanti. Partiamo da sinistra. Si profila la creazione di una lista che veda insieme, Rifondazione e Comunisti, a Melfi due possibilità come candidato o D'Amato o D'Anghela. I verdi potrebbero correre da soli, così come il nuovo movimento che fa capo a Nichi Vendola. In questo caso difficile individuare il candidato anche perchè la formazione che ha in leader il governatore della Regione Puglia, è appena nata e non ha ancora una struttura radicata che permetta una facile scelta. Sempre a sinistra a Melfi ormai da tempo i socialisti hanno individuato su cui puntare. Si tratta del giovane Francesco Pietrantuono, già in piena campagna elettorale, essendo partito in anticipo rispetto alla concorrenza. Gli ex Udeur starebbero approntando una lista. Il dottor Raucci a Melfi potrebbe essere il candidato. Spostandosi al centro, è ufficiale la nascita di D e C, democratici e cattolici, movimento nato per decisione di Roberto Falotico che a Melfi punta forte su Gianvito Corona, ex a questo punto capogruppo PD in consiglio comunale e pronto ad una sfida difficile ma affascinante al tempo stesso. Praticamente una sorta di solo contro tutti, anche se non è mistero una riconosciuta capacità elettorale trasversale, che potrebbe favorire un esito per nulla disdicevole. Lunedì il medico melfitano, ufficializzerà la sua candidatura. Sempre a sinistra si colloca l'Italia dei Valori. L'assessore uscente Antonio Vitucci il candidato per Melfi. Al centro l'UDC ha deciso di puntare su Antonio Corbo, che mira all'elezione e ad ottenere un ottimo risultato. Vedremo quale sarà la forza dello stesso ex consigliere regionale e degli stessi seguaci di Casini, che nutrono forti ambizioni. Importante verificare se la scelta Corbo risulti gradita a tutto il partito. Anche spostandosi sull'altro fronte vi sono diversi candidati. La Destra di Storace metterà un suo rappresentante che non sarà Masserini che ha scelto il movimento dell'Ex Udc Francesco Pionati. Il Pdl ha ormai scelto Destino, anche se manca l'ufficialità che sarà data a giorni. Il presidente del consiglio comunale resta sulle spine ma non dovrebbe ripetersi un ribaltone come cinque anni fa. Questa volta non sarà silurato in extremis, almeno in fase di candidatura. Il movimento per le autonomie di Lom-

A RAPOLLA LA VIA CRUCIS

Una panoramica di Melfi

bardo sta cercando un candidato su Melfi, così come una lista che fa capo all'ex guardasigilli Mastella. Da verificare la possibilità di altre liste civiche, come ad esempio quella che potrebbe creare il consigliere regionale Flovilla. Non abbiamo dimenticato in questa panoramica il Pd. Il

partito non ha scelto. Non si tratta di pretattica, anzi. La situazione è in alto mare. Non è facile individuare un candidato autorevole che abbia l'appoggio di un partito sostanzialmente frammentato e diviso da tante correnti e correntine. Forse un errore giungere a questo punto e non

Rionero in Vulture

Dalla scuola una mano tesa ai giovani RIONERO – Il locale istituto di istruzione superiore “G.Fortunato” nei suoi tre licei: classico, pedagogico, scientifico, si caratterizza per la vocazione socio-pedagogica, per l’apertura, la sensibilità e l’approccio critico alle problematiche giovanili. Il liceo socio-psico-pedagogico in particolar modo si è sempre interrogato sui bisogni espressi ed inespressi dei giovani, sui vissuti a volte inquietanti per dare una risposta alle contraddizioni giovanili ed offrire loro una direzione di senso. Il libro “Il sogno proibito”, pubblicato dall’associazione di volontariato contro ogni forma di disagio “Mano Amica” di Rionero e presentato in occasione del convegno informativo “Nuove dipendenze, Nuove risposte”, tenuto presso il Campus, è il segno tangibile della sensibilità professionale dei docenti Domenico Paolillo, Maria Nardozza, Ernesto Miranda, Maria Gabriella Ciampa, Bice Sardone e Rosa Ferraiolo che ha corredato il testo di una copertina emblematica, i quali hanno svolto un’analisi drammatica del fenomeno droga sul terreno della ricerca scientifica e in chiave emozionale. Significative nel testo alcune testimonianze di vita: storie disperse di giovani senza futuro, chiusi nelle maglie della negazione. Il testo è stato offerto alla lettura degli studenti come un omaggio simbolico da “Mano Amica”, che da anni svolge un’azione meritoria sul territorio per prevenire ogni forma di disagio. «La scuola – ha detto il dirigente scolastico Giuseppina Cervellino –esprime un sentito ringraziamento all’associazione, nella figura del suo presidente Francesco Traficante, che ha apprezzato la valenza educativa del lavoro svolto dai docenti, in cui è racchiuso un messaggio esistenziale>. Il convegno si è qualificato per la presenza del responsabile del Sert di Melfi Piero Fundone, che ha offerto il suo rilevante contributo di riflessioni sul tema: “Nuove dipendenze, nuove risposte”. Il Giustino Fortunato ha rinsaldato la strategia di rete con il Sert anche per la presenza di un genitore, Lucia Vood, psicologa-psicoterapeuta, operatrice del Sert impegnata sul versante progettuale educativo per la definizione di un progetto per il nuovo anno scolastico nelle scuole superiori incentrato sulla riqualificazione del Centro Informazione Consulenza e che vedrà un maggiore protagonismo dei ragazzi». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it

aver scelto il candidato a tempo debito, anche perché al momento è davvero complicato convincere qualcuno che candidarsi possa produrre risultati concreti e non essere invece una sorta di immolazione per la causa. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

RAPOLLA - Con oggi si apre la Settimana Santa. Da sempre la regione è stata una fucina di rappresentazione delle ultime ore di Gesù. In occasione della Pasqua, mercoledì 8 aprile alle ore 16, l'Amministrazione Comunale di Rapolla in collaborazione con le locali Associazioni socioculturali, organizza la “Rappresentazione della Passione di Cristo”, che, giunta alla sua 10a edizione, è entrata vivamente nella tradizione della nostra comunità. All'attesa manifestazione, quest'anno, si è voluto dare più risalto ai sentimenti vissuti da tutti i protagonisti storici, dando vita e parole ad ogni singolo personaggio. Si passa, dalla sofferenza di Gesù Cristo, al pentimento di Giuda, rivivendo la paura di Pietro, il dolore della Madonna, la titubanza di Pilato, l'indifferenza di Erode, la presunzione di Caifa ed il rifiuto del popolo Ebraico.

Emozioni che aleggiano nelle atmosfere suggestive del nostro centro storico, con caratteristiche uniche come la maestosità della Cattedrale del XII sec. con i suoi bassorilievi raffiguranti il “peccato originale” e “l'annunciazione” , gli stretti vicoli del rione di S.Giovanni, la chiesa di Santa Lucia del XI sec. e la chiesa dell' Annunziata. La villa comunale si presta alla rappresentazione della cattura di Gesù nell'orto degli ulivi, la durezza e l'imponenza degli archi di piazza F.S. Nitti ai processi di Pilato ed Erode. Angoli del Paese si offrono come naturali scenografie cittadine nei momenti più significativi della rappresentazione. Un progetto realizzato al fine di coinvolgere non solo la popolazione locale ma anche quella dei paesi limitrofi, per promuovere e valorizzare un territorio ricco di cultura, storia e tradizioni.

Melfi, chiude la storica agenzia di viaggi MELFI - Dopo ben 62 anni ha chiuso i battenti la storica agenzia viaggi, ubicata nella piazza principale della città, la Umberto I. Ad istituire quella prima ed allora unica agenzia, il 3 giugno del 1947, fu Angelo Colucci. A gestirla, per ben 31 anni, Michele Todisco, che in un nostro servizio di qualche anno, su “Il Quotidiano”, definimmo il “re del viaggio”. Fu, infatti, la sua grande perizia a farla divenire, un'autentica istituzione della città. Dicevamo in quell'articolo che a Melfi dire viaggio era sinonimo di Michele Todisco. Oltremodo preparato, grazie ad un corso e un servizio prestato presso la stazione di Melfi. Il suo lavoro è da autentico pioniere. All'inizio lavora solo per le provvigioni, poi il grande incremento dell'utenza porta ad un vero stipendio. Il lavoro è davvero massacrante anche perché all'agenzia si aggiunge la delegazione INT, per il trasporto merci su rotaia, ed ancora la rappresenRIONERO - E' andato oltre ogni più rosea previsione il successo del film "Milk" di Gus Van Sant, presentato presso la sala Vorrasi nell'ambito della rassegna cinematografica del cinema d'autore dal CineClub "Vittorio De Sica" Cinit di Rionero. Altrettanto successo ha avuto il dibattito, che ne è seguito, sul tema: "Omosessualità e Potere", visto che tanti sono stati gli interrogativi rimasti negli spettatori dopo la visione di Milk, una delle pellicole più significative ed intriganti della XII Mostra Cinematografica rionerese. Dubbi ed interrogativi sono stati affrontati, insieme al responsabile del CineClub Armando Lostaglio e promotore dell'iniziativa, dal presidente del Comitato provinciale dell'Arcigay di Bari, avv. Enrico Fusco, che è anche consigliere di Pari Opportunità del sindaco del capoluogo pugliese, Emiliano. Sono state veramente molte le domande del pubblico per il film di Gus Van Sant e - come ha sotto-

L’agenzia di viaggi

tanza di varie Compagnie Marittime. Gli orari hanno dell'incredibile. Apertura ore 4,30; una pausa di un'oretta (12,30 - 13,30) e chiusura alle 21,30 ed oltre. Il superlavoro è negli anni 50 - 60 per il grande esodo nel triangolo industriale ma anche all'estero. A partire gran parte della popolazione ed insieme un gran volume

Rionero Successo per l’iniziativa

Omosessualità e cinema al Vorrasi lineato il critico cinematografico Lostaglio - «interpretato da un sontuoso ed immenso Sean Penn, premiato con l'Oscar 2009, quale migliore attore protagonista, insieme all'autore della sceneggiatura Dustin Lance Black, appena trentenne». La tragedia finale, con l'assassinio del protagonista, ha suscitato non poco commozione nel pubblico, sottolineata pure dall'intervento del sindaco di Rionero, Antonio Placido, che ha presenziato insieme all'assessore Emilio Sacco. Il presidente provinciale dell'Arcigay di Bari si è a lungo soffermato sugli aspetti discriminatori che ancora vigono in molte realtà, e non soltanto in Italia meridionale. «Le resistenze da parte di ampi settori del mondo

di masserizie e prodotti dell'area, dal vino all'olio. Alla fine anche Todisco, come tanti, è costretto nel 1978 a far valigia e partire per Torino, ove quasi novantenne vive. A seguire una serie di concessioni ad agenzie del capoluogo che oggi, hanno messo fine, si dice per controversie con Trenitalia, a questa autentica istituzione di Melfi. Eppure oggi l'agenzia non era legata solo alla vendita del biglietto ferroviario. Accanto una vasta gamma di altri prodotti, dai viaggi - vacanza, anche all'estero, alle crociere, alla vendita di biglietti di varie autolinee. Ed al tutto un'adeguata domanda, che non giustifica la repentina chiusura. Una sottrazione molto grave per il centro storico della città, privata ancora di un servizio di grande importanza e che senza dubbio contribuisce alla “desertificazione” in atto del vecchio abitato della città. Franco Cacciatore provinciapz@luedi.it cattolico - ha detto Fusco - mantengono un clima di scarsa accettazione, se non di discriminazione della cosiddetta diversità, compreso il dibattito su coppie di fatto, adozioni e quant'altro>. L'Avvocato Fusco ha pure risposto a domande riguardanti la sfera privata, con molta discrezione e levità. Quella di giovedì è stata una serata di certo da incorniciare fra le tante organizzate dal “De Sica” in questi anni, facendo del cinema un veicolo privilegiato di elevata cultura. «Certamente il film proposto di Gus Van Sant si presta ad una visione ampia del problema ha aggiunto il direttore artistico Lostaglio - e che ci porta a riflettere anche sull'omofobia, quando siamo alla fine degli anni '70 negli Stati Uniti». Il regista americano, rifugendo dall'idea di celebrare un'icona, propone la storia piccola di un uomo che si fece portavoce delle minoranze divenendo consigliere comunale a San Francisco. mi. ri.


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Potenza e provincia

Lunedì 6 aprile 2009

I giovani si incontrano per festeggiare insieme la Gmg

Un forte grido di speranza dalla cattedrale di Acerenza ACERENZA - La XXIV gioranata della gioventù ad Acerenza è stata un successo. Nel centro della Diocesi la festa, la preghiera e il divertimento sono state la protagoniste della giornata, insieme, ovvio, ai giovani provenienti da tutta la diocesi. Il logo della giornata della gioventù della diocesi di Acerenza era la cattedrale con alcune note colorate che si librano nell'aria. In effetti, questa, riassume ciò che è accaduto. Il canto ha animato tutta la giornata, mentre la cattedrale ha simboleggiato il luogo d'incontro con Dio, ognuno con la propria giovane fede. Acerenza ha assunto un volto nuovo, proprio come i giovani della diocesi, vestita di pace, di drappi colorati e bandiere, striscioni colorati che hanno fatto da richiamo alla giornata, non solo per i giovani, ma per tutti coloro che poteva-

Nota del commissario di Alleanza di centro per la libertà

Laguardia (Adc): «Ad Avigliano è iniziato il toto candidature» AVIGLIANO - «E' iniziato il valzer dei nomi sui probabili e, forse, soliti candidati alle elezioni provinciali nel collegio di Avigliano. Nell'animo dei big locali, l'adrenalina sale ed un'ansia generalizzata si diffonde». E' quanto si legge in nota di Leonardo Laguardia, commissario della sezione aviglianese di Alleanza di Centro per la libertà. «In vista dell'appuntamento elettorale del 6 e 7 giugno - afferma Laguardia - e' ancora presto per parlare di candidati ufficiali». L’Adc il cui leader nazionale è Pionati «ha già individuato il proprio candidato alle provinciali che sarà ufficializzato nei prossimi giorni solamente perché si stanno sciogliendo dei nodi cruciali per il futuro del partito stesso». no trovarsi ad Acerenza. Vicino ringhiere, balconi, drappi lunghissimi per annunciare la pace e la festa dedicata ai giovani e al loro animo semplice. L'accoglienza, la marcia in cui sono stati letti i messaggi significativi del Papa Benedetto XVI, l'arrivo in cattedrale, e qui la sor-

presa. Un'atmosfera che ha richiamato il sereno incontro con Dio, con Gesù Crocifisso, i giovani a cantare mottetti. Non troppo silenzio, luci spente, solo la luce delle candele a illuminare una cattedrale colma di giovani, dall'animo in festa.

Drappi di colore arancio che partono dalla cupola e arrivano fino in fondo alla cattedrale, fino all'uscita quasi. Questi i simboli della preghiera Taizè. «Io sono molto emozionato - così il vescovo Ricchiuti - perchè si è creato in questa cattedrale questo clima, questa coreografia di luci e colori e la vostra presenza». Ragazzi in piedi, seduti per terra per pregare e ad ascoltare le parole del vescovo Giovanni Ricchiuti che ha ricordato il momento difficile che la società sta attraverando, la crisi economica, dell'incontro a Londra dei grandi della Terra, della difficoltà dei giovani della nostra società che superqualificati non trovano lavoro. «Oggi dobbiamo fare i conti - continua il l'arcivescovo- con quella che tutti chiamano, una situazione di crisi. La crisi non è soltanto perchè i vostri papà

Un’immagine della celebrazione con il vescovo Ricchiuti

sono stati licenziati. E' crisi perchè molti giovani in mezzo a voi dopo aver terminato gli studi devono andare a bussare al potente di turno e magari si va a chiedere al vescovo o al parroco di poter intercedere». Queste le parole lanciate dal vescovo Ricchiuti, come un grido d'aiuto per i giovani del futuro e per le speranze delle giovani generazioni che purtroppo sembrano essere davvero poche. «Possiamo nutrire speranza nel futuro?”. Così

Progetto “Comenius”

Delegazione Venosa, una messa “delle Palme” bulgara tra le mura dell’ospedale a Venosa VENOSA - Nei giorni scorsi l'Amministrazione Comunale del centro oraziano ha accolto nella sala consiliare la delegazione studentesca di Haskovo (Bulgaria) in soggiorno a Venosa, ospiti del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco”, per un gemellaggio culturale, denominato Progetto “Comenius”. Lo scorso mese di maggio era stata la delegazione studentesca del Liceo, composta da alunni di I e II C, in Bulgaria. Per l'Amministrazione Comunale erano presenti il Sindaco Carmine Castelgrande, il vice Sindaco Donato Bellasalma e l'assessore Alla Pubblica Istruzione Filippo D'Argenzio. I ragazzi del Liceo erano presenti con la prof.ssa di Inglese Lucia Reggente, curatrice del progetto. Il Sindaco Castelgrande, nel dare il benvenuto agli ospiti, ha detto: «siamo felici di ospitare una delegazione bulgara nella nostra città. Questo progetto di scambi culturali è importante perché dà l'opportunità ai ragazzi di conoscere coetanei e culture diverse. La scuola deve investire nella cultura che premia e gratifica, è il luogo in cui si forgia la cultura e la vita di ciascuno. Questi progetti aprano gli orizzonti ai ragazzi, come fa ogni il Liceo Classico con il Certamen Horatianum. Questo progetto, oltre ad aumentare la cultura, promuove la socialità tra due scuole diverse. Il mio augurio è che questa iniziativa, che vede protagonisti i giovani che rappresentano il futuro, possa continuare. In questo cammino condiviso anche dalle autorità, bisogna crederci. Solo con simili progetti si possono capire le differenze e ciò che ci accomuna con un paese così lontano. Solo in questo modo si può conoscere qualcosa che ignoriamo di conoscere. A nome dei ragazzi del Liceo che vi ospitano vi dico grazie e mi auguro che nel futuro prosegua questo gemellaggio. Venosa ha uno spiccato senso di ospitalità, il mio non è un addio, ma un arrivederci». Lorenzo Zolfo

VENOSA - «Siamo tutti chiamati ad essere operatori di pace: in casa, nei luoghi di lavoro e del tempo libero!» A ricordare la missione di ogni cristiano è don Dario Di Ciesco, cappellano dell' ospedale del S.Francesco, nel corso della omelia della Messa della Domenica delle Palme celebrata nella cappella del nosocomio venosino “Siamo arrivati qui in cappella lodando e ringraziando il Signore con inni e canti. La processione sta a simboleggiare il cammino che noi pellegrini stiamo facendo verso Gesù, che è morto, risorto ed è salto al cielo- ha continuato don Dario- In un mondo caratterizzato da guerre, odio, violenza dobbiamo essere testimoni del Vangelo per diffondere pace e tranquillità con la nostra preghiera e con le nostre azioni” .Questo l'accorato invito rivolto all'inizio della Settimana santa dal cappellano della struttura ospedaliera a pazienti e ad operatori per riflettere con i vari riti sul mistero della morte e della resurrezio-

La cerimonia di ieri

ne di Dio, venuto sulla terra per redimere l'uomo. Le cerimonie della festività erano iniziate con la benedizione dei ramoscelli d'ulivo nel piazzale antistante l'ospedale e con

Possidente, continuano i corsi di danza sportiva

la processione per i viali e i corridoi della struttura per raggiungere la cappella ubicata all'interno dell'ospedale, dove, appunto, è stata celebrata la S.Messa. “La processione

simboleggia l'accoglienza trionfale con la quale il popolo ha dato il benvenuto a Gesù, che entrava in Gerusalemme, ma indica anche il cammino che dobbiamo fare per andare incontro a Cristo, che ci impegna a testimoniarlo in famiglia, in società, in politica - ha sottolineato don Dario- Gesù muore continuamente negli emarginati, in coloro che vengono dimenticati”. Per creare momenti di incontro all'interno della struttura ospedaliera, finalizzate a stimolare la riflessione e a cogliere il significato della ricorrenza religiosa, è stato relizzato un articolato programma di iniziative presso la cappella dell'ospedale S.Francesco di Venosa. Sono stati tra l'altro tenuti incontri per preparare il personale medico - paramedicoamministrativo al precetto pasquale; si è tenuta una serata di meditazione sui dolori di Maria Desolata; Ieri la benedizione delle palme all'ingresso dell'ospedale; oggi la Via Crucis per i reparti dell'ospedale. Giuseppe Orlando

Anita Di Tolve

L’iniziativa di danza sportiva

POSSIDENTE - Si è tenuto nei giorni scorsi presso il risporante “La Torre” di Possidente, il secondo appuntamento organizzato dalla Fidt Lega dilettanti danza sportiva. L’iniziativa ha avuto successo e ha visto il condeontro tra appassionati e maestri del genere.

del Professionale per i servizi commerciali, che è stata premiata al Mediashow dove ha presentato un lavoro multimediale dal titolo: “E quindi uscimmo a riveder le stelle”.

Ricchiuti, in un colloquio diretto con i giovani che hanno risposto con un “No” secco alla domanda, e che riporta poi il messaggio di Benedetto XVI. «Non vi arrendete di fronte le difficoltà del futuro. Carissimi giovani la speranza è nella giovinezza perchè avete sogni ed attese». Un messaggio di speranza nella preghiera e nella vita dei giovani nonostante tutto, questo anche il senso della giornata. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it

Iniziativa del Mov

Lauria ha ricordato suor Manco e Stoduto LAURIA - Lauria ricorda Suor Carmela Manco e Salvatore Stoduto, due personaggi del novecento ,due eroi della quotidianità, una , suora delle Vincenziane, originaria di Zollino, comune pugliese, l'altro, lauriota, artigiano di valore, nato nel 1912, morto nel 1996, entrambi uniti dalla passione per la musica che li portò a comporre l'inno al Venerabile Domenico Lentini. La vita e l'opera dei due personaggi, poco conosciuti al grande pubblico, sono state presentate nel corso di una serata organizzata sabato scorso 4 aprile a Lauria dal Mov, il Movimento Orionino di Volontariato presso la sala Ginnari del Convento dell'Immacolata Concezione. “Immagini, parole e musica sulle ali dei ricordi” il titolo della serata a cui hanno preso parte tanti cittadin. Presenti in sala anche il sindaco di Lauria Antonio Pisani e il sindaco di Zollino Francesco Pellegrino . Suor Carmela Manco, pur essendo vissuta fino alla fine dei suoi giorni a Lauria, ove riposano le sue spoglie, era originaria del piccolo comune della provincia di Lecce. Alla serata hanno preso anche parte anche i parenti di suor Carmela, alcuni pronipoti rappresentati da Alfredo Manco e la moglie di Salvatore Stoduto, la signora Giuseppina accompagnata dal figlio Francesco che è stato uno degli ideatori della manifestazione. Una serata ricca di emozioni, fatta di immagini, curate da Gianfranco di Bella, da parole, curate dagli interventi di Antonio Lavalle, e dalla musica, quella magistralmente eseguita da Silvano Marchese. Commovente l'esibizione di Vincenzo Del Duca, già allievo una cinquantina di anni orsono che si è esibito per la prima volta nella sua vita con il mandolino suonando l'inno a Lauria. Una serata resa gioviale dalla presentazione di Pino Carlomagno che ha fatto divertire il pubblico con le sue battute e le sue interviste dissacratorie ai tanti ospiti. pa. cre.


Matera Lunedì 6 aprile 2009

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Il progetto “Amore-philos”, promosso dalla Regione, rientra tra gli itinerari culturali nei borghi italiani

Schubert risuona tra i Sassi Sei piazze e altrettante orchestre hanno eseguito l’Ave Maria UNA domenica inconsueta quella che i materani hanno vissuto ieri e che si deve alla Regione Basilicata e ad una iniziativa che potrebbe rappresentare un esempio ideale. Multimedialità, musica e amicizia, infatti, possono essere le parole d’ordine a cui fare riferimento. Ieri mattina, i Sassi di Matera, e parte del centro storico si sono risvegliati in un contesto diverso dal solito. A partire dalle ore 12, infatti, sei, delle principali piazze materane, precisamente piazza Pascoli, piazza del Sedile- san Francesco d'Assisi, piazza Vittorio Veneto, piazza san Pietro Barisano, chiesa rupestre di Madonna delle Virtù, piazza san Pietro Caveoso, sono state teatro naturale per altrettanti ensemble di musicisti che hanno aperto, simultaneamente, i loro rispettivi concerti, con l'Ave Maria di Schubert. Un elemento comune che ha portato nei palcoscenici naturali turisti e cittadini. Sul tappeto musicale dell'autore tedesco e sotto lo sguardo di un elicottero che immortalava la solenni-

Una suggestiva immagine dall’alto di piazza S. Francesco

tà del momento, circa trenta persone, a tenersi per mano, lungo Madonna delle Virtù, affaccio sullo squarcio naturale della Gravina. Alle loro spalle, precisamente all'ingresso di San Nicola dei Greci, un video, a raccontare le bellezze di tutta la regione Basilicata. In due parole: “Amore, Philos”. Questo, il nome dell'iniziativa, promossa dal dipartimento alle attività produttive della regione

Basilicata e coordinata a Matera dall'architetto Tomangelo Cappelli. Tante le simbologie utilizzate, a partire dalla scelta del giorno, domenica delle Palme, sino all'abbraccio, quello fraterno, fra genti dello stesso luogo, come a voler proteggere il patrimonio di cui sono parte e artefici millenari. «La speranza è che si accenda, nella gens lucana, la scintilla dell'innamoramento per se stessi e per il

loro territorio - ha detto Cappelli - che diventi un modus vivendi, che l'istante, diventi attimo fondamentale propagato nel tempo». Proiezioni di video art e perfomances artistiche e musicali continueranno per oltre 50 giorni, ossia, sino al 24 di maggio. L'obiettivo, intuibile ma non trascurabile, tanto da non essere ribadito, uno solo: la valorizzazione del patrimonio culturale. Il programma rientra nell'ambito del progetto interregionale “Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani”. «Dei 90 mila euro stanziati, se ne spenderanno molti di meno - ha dichiarato Cappelli - abbiamo utilizzato, l'ufficio stampa e il centro multimediale della Regione Basilicata, in più dobbiamo ringraziare artisti come Enzo Avitabile (25/04/2009 in concerto a Matera) e Arisa (24/05/2009 in concerto a Matera) che, sposando lo spirito dell'iniziativa lucana, hanno ridotto di molto i loro onorari». Francesco Giusto matera@luedi.it

A spasso sotto il sole tra strade, vicoli e iniziative

La fanfara dei bersaglieri in piazza

Raccolta fondi della croce Rossa

I lavori per la Fontana Ferdinandea di piazza Vittorio Veneto

FEDE, tradizione, turismo e consuetudini popolari. La domenica delle Palme, per i materani, ha assunto ieri un sapore diverso. Le “prove generali” della città in vista del ponte Pasquale hanno dato risultato inaspettati. Piazze gremite, scolaresche in visita (molte delle quali provenienti dal nord Italia) e occhi puntati per i lavori in corso in piazza Vittorio Veneto per la Fontana Ferdinandea. E’ stato proprio questo luogo suggestivo e centrale della città ad ospitare la maggior parte delle iniziative che hanno portato abitanti e turisti ad animare anche gli angoli più piccoli, pur di garantirsi un posto al sole in una giornata in cui la comunità di è ritrovata e confusa

La protesta contro il pm De Magistris

Giovani scout con rami d’ulivo per la domenica delle Palme

con molti amministratori locali, tra cui il il sindaco Emilio Nicola Buccico. . Non è mancato nemmeno l’impegno in favore della solidarietà con la raccolta fondi promossa dalla croce rossa italiana e con i cesti rossi pieni di rami d’ulivo affidati ai ragazzi. Vita spirituale e difficoltà di tutti i giorni si sono confuse, poi, in piazza Vittorio Veneto dove, insieme agli auguri per la domenica dedicata alla Pace, gli iscritti all’associazione “Vittime di De Magistris” protestavano chiedendo di poter tornare a lavorare nei cantieri sotto sequestro di Marinagri. Il vero approccio con la primavera, insomma, si è vissuto secondo tradizione con gli alberghi al completo, i risto-

ranti affollati e i luoghi più suggestivi presi d’assalto. Un anticipo di ciò che, ogni anno, i Sassi affrontano in occasione delle festività pasquali e ferragostane. E tra pochi giorni la visita del presidente della Camera, Gianfranco Fini concluderà settimane di preparazione e di attesa che vedranno l’esponente istituzionale per la seconda volta negli ultimi due anni nella città dei Sassi. L’ultima occasione era stata la campagna elettorale per sostenere l’attuale sindaco Emilio Nicola Buccico. All’epoca, però, la Fontana faceva ancora bella mostra di sè nella villa comunale. matera@luedi.it

Cgil in piazza a Roma materani in prima fila

Due immagini della manifestazione romana della Cgil

ROMA - Il rosso del circo Massimo con tanti abitanti della Basilicata. Buona presenza lucana e centinaia di materani alla manifestazione della Cgil di sabato nella Capitale. Su circa tremila persone giunte dalla Lucania, in centinaia sono sbarcati da Matera e provincia. La presenza lucana era destinata al corteo partito da piazza Ragusa, uno dei cinque confluiti poi al Circo Massimo dove si sono riunite centinaia di migliaia di persone. La solita bagarre delle cifre non interessa. Perché, per esempio, i dati dicono d'una sessantina di autobus partiti dalla Basilicata. Dunque circa tremila aderenti all'appello lanciato dalla Cgil. E sono persone, poi, per buona parte di queste, che hanno ascoltato le parole del segretario generale dell'organizzazione, Guglielmo Epifani oltre a quelle delle tante personalità che hanno anticipato il suo comizio. Dove persino il dono di Louis Bakalov si è fatto concretezza, con musiche destinate a tante e tanti che hanno decorato con i loro corpi e le loro scelte il circo Massimo. Non sarà stato la storica e grandissima manifestazione contro la cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, ma in quanto a partecipazione ci si è andati molto vicino. Da Matera, in particolare, si sono diretti nella capitale alcuni autobus, più i

diversi che sono partiti dai principali centri della provincia materana. Lavoratrici e lavotori, inoccupati, precari, disoccupati che hanno partecipato al corteo per contraddire con il loro impegno di presenza le politiche del governo Berlusconi. E, in questo caso, i partiti non hanno peso. In quanto, tanto per cominciare, le poche e sparute bandiere di partito presenti hanno dato semplicemente appoggio simbolico alla battaglia. La soddisfazione dei dirigenti lucani e nazionali del sindacato guidato da Epifani è giusta. Tanto per fare un esempio, il pullman che è partito da Pomarico ha fatto registrare un'eterogenea composizione. Ragazze e ragazzi, maturi e più maturi hanno lasciato venerdì notte il proprio centro abitato per essere di prima mattina a Roma. Il concentramento delle ore 8.00 ha accolto benissimo e a braccia più che aperte. Lo storiografo Pietro Varuolo, con la sua istallazione passeggiante, ha percorso chilometri per rendere conto di articoli riguardanti le sgradevolezze appartenenti alle classi dirigenti. Da Matera, Ferrandina, Bernalda e tanti altri comuni le diverse decine di donne e uomini hanno registrato le parole di rappresentanti del mondo del lavoro e del mondo dell'arte e dello spettacolo. Nunzio Festa matera@luedi.it


Matera e provincia 21

Lunedì 6 aprile 2009

Il missionario guatemalteco aveva chiesto l’incardinazione alla diocesi di Tursi-Lagonegro

Don Ricardo lascia Nova Siri Mons. Nolè dirime la vicenda e assume l’incarico di celebrante NOVA SIRI - Si conclude con l'epilogo più paradossale la vicenda infinita della parrocchia di Santa Maria Assunta, nel centro storico di Nova Siri. Ha voluto così Francescantonio Nolè, vescovo della diocesi Tursi-Lagonegro, a seguito del vespaio mediatico sollevato dalla vicenda di Padre Ricardo Gonzales, il missionario guatemalteco che aveva chiesto oralmente, senza ottenerla, l'incardinazione nella diocesi di Tursi-Lagonegro. Una richiesta impossibile da accogliere per ragioni legate alla cittadinanza del missionario (secondo quanto aveva fatto sapere il vescovo in una lettera pubblica del 19 marzo scorso), ma che aveva creato una serie di polemiche da parte di alcuni fedeli, amplificate nel corso delle trasmissioni radiofoniche di un'emittente locale che ne difendeva la permanenza. Polemiche che erano arrivate a coinvolgere anche gli altri sacerdoti di Nova Siri, offesi sul piano personale da accuse infamanti e infondate, diffuse in paese attraverso un volantino anonimo. La storia, in verità, aveva un più ampio retroterra. Già nei mesi scorsi, prima che le cose precipitassero, Padre Ricardo era stato affiancato nella gestione della parrocchia da altri due sacerdoti, don Vincenzo Tassitani e don Antonio Mauri. Entrambi, però, dopo una serie

Padre Ricardo Gonzales e mons. Nolè

di difficoltà non del tutto chiare, avevano preferito “gettare la spugna”, chiedendo di essere sollevati dall'incarico. E' arrivata allora la decisione del vescovo, più forzata che voluta, come egli stesso ha spiegato nell'omelia della Domenica delle Palme, prima celebrazione liturgica dopo la partenza di padre Ricardo. «Non posso fare diversamente, non ho più sacerdoti da mandarvi». Il pastore della diocesi prenderà ora il peso della parrocchia in prima persona, anche in qualità di celebrante, e già per la prossima settimana ha stabilito un calendario di celebrazioni e incontri con i fedeli di Nova Siri, secondo orari che gli consentiranno

di conciliare gli impegni parrocchiali con quella della Cattedrale di Tursi. Non tutti i giorni, però, la celebrazione potrà essere garantita, come già oggi dovrebbe accadere. L'epilogo della vicenda era diventato prevedibile sin da martedì sera. Nel pomeriggio, infatti, dopo un incontro tra il vescovo e padre Ricardo, Nolè aveva ritenuto inopportuna la permanenza del missionario a Nova Siri o all'interno della diocesi, che quest'ultimo aveva richiesto come ultima soluzione, dicendosi anche disposto a lasciare Nova Siri pur di rimanere in zona. E così il missionario, sabato sera, ha dovuto lasciare Nova Siri per una meta non ancora accertata.

Si tratterebbe, secondo quanto appreso da voci di paese, di una diocesi della Calabria. Si conclude così una vicenda difficile. Il vescovo ha dovuto chiuderla con autorità, ma non è difficile immaginare quanto egli stesso ne abbia sofferto accanto alla comunità. «Un padre - ha detto Nolè nell'omelia di ieri - sta sempre con i figli che soffrono. Per questo ho scelto di esservi vicino». E infine un accorato insegnamento: “Non parlate mai male di nessuno - ha detto ieri ai fedeli - e se anche non potete parlare bene di qualcuno, tacete». La gente non ha commentato le parole del vescovo, ma la viva partecipazione alla celebrazione ha confermato la vicinanza della comunità alla sua scelta sofferta, pur nel dispiacere per l'addio di padre Ricardo, sempre disponibile e ben voluto all'interno del piccolo paese. Non ci sono state le “barricate” che qualcuno aveva minacciato nei giorni scorsi in caso di partenza del missionario. Rimane lo sconforto per una situazione precipitata oltre il previsto, in cui “molti” hanno ora la percezione di aver dovuto pagare per il rumore di “pochi”. E' bello, però, poter sperare nelle parole con cui il vescovo ha concluso la celebrazione di ieri: «Il Signore permette le sofferenze, ma dà anche la forza per sopportarle». Pino Suriano

Santarcangelo e Laddomata l’intesa è stata raggiunta NOVA SIRI - E così l'alleanza impossibile si è fatta. Fino a poche settimane fa sembrava impensabile che Pino Santarcangelo e Michele Laddomata, dopo anni di agguerrita opposizione, si trovassero a fare fronte comune. E invece i due, alle prossime comunali, correranno insieme. L'accordo è arrivato nella tarda serata di sabato, grazie anche alla mediazione favorevole di Cosimo Latronico, senatore del Pdl. Già per i prossimi giorni sono previsti incontri di consultazione e di confronto per definire una proposta programmatica condivisa. Non si può ancora dire, perciò, come e quando saranno definiti gli equilibri politici tra le due componenti, che non appaiono per nulla scontati. Il sodalizio stretto sabato rappresenta un'importante svolta per la competizione elettorale locale, soprattutto in considerazione del forte peso elettorale dimostrato dalla civica di Laddomata alle scorse elezioni, che si va ad aggiungersi all'ampio consenso popolare ottenuto dalla lista di Santarcangelo, che nel 2004 ave-

va trionfato con ampio distacco. «Si tratta di un'intesa finalizzata a raccogliere il più vasto consenso della comunità novasirese - ha commentato il senatore Latronico - per dare attuazione ad un importante programma di governo della città, che si appresta a rinnovare il suo consiglio comunale. L'intesa è fondata sul riconoscimento della necessità di far prevalere l'interesse supremo della collettività. Si legano storie ed esperienze importanti che garantiranno una qualificata e sicura amministrazione della città e dei suoi bisogni primari, che saprà aprirsi al contributo di forze significative della città». p.s.


22 Matera

Lunedì 6 aprile 2009 a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173

Pace e bene

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

I 50 anni della Scaletta Il Circolo Culturale La Scaletta compie cinquant’ anni: per festeggiare l'anniversario è convocata una conferenza stampa nella sede di via Sette Dolori oggi alle ore 16.30. Parteciperanno il professor Nicola Rizzi (presidente del Circolo Culturale La Scaletta di Matera) e i Past President del Circolo L'incontro sarà moderato da Angelo Tarantino.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Via Crucis nei Sassi A partire dalle 19,30 con partenza da via D’Addozio per giungere a piazzale Sant’Agostino nel Sasso Barisano, la Diocesi di Matera-irsina organizza la via Crucis nei Sassi. L’evento spirituale interparrocchiale sarà presieduto da mons. Salvatore Ligorio, Arcivescovo della Diocesi di Matera-Irsina.

Basilicata d’Amare Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.

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FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via XX settembre 77 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/332282 0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

Mostra genocidio armeno SARA’ inaugurata domani aprile, nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. «Durante la rassegna – spiega il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa - saranno in visita a Matera diverse autorità armene, con le quali sono previsti incontri e momenti culturali». L’ingresso sarà gratuito.

Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 30 aprile prossimo. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe CAVALLERIA

0835/344072

RUSTICANA •orient express

0835/256452

Domani alle ore 21,00 presso l'Auditorium del Conservatorio “R. Gervasio” di Matera avrà luogo la rappresentazione in forma scenica di Cavalleria rusticana, melodramma in un atto di Pietro Mascagni su libretto di Giovanni Targioni-Tozzetti e Guido Menasci, tratto dalla novella omonima di Giovanni Verga. Il melodramma sarà preceduto da un monologo, liberamente tratto dalla medesima novella, arrangiata e interpretata da Raffaele Braia. L'organizzazione è a cura dell' “Orchestra di Puglia e Basilicata”. La rappresentazione si avvarrà del supporto del Coro Lirico L'Arpeggione e dei Solisti di Puglia e Basilicata. Info: 335 5863289 /349 5657880

•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mostri contro alieni 16,30 18,15 Oro nero 20 - 21,45 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Gli amici del bar Margherita 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 I mostri oggi 18 Gran Torino 20 - 22 •PATRON ANTONIO•

Via XX Settembre, 14 Il caso dell’infedele Klara ore 18,15 The international 20 - 22 •CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Gran Torino 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 La matassa 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro I mostri oggi 21

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Sport Lunedì 6 aprile 2009

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Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Potenza sciupa un’altra occasione Seconda Divisione

Basket A Dilettanti

Serie A

Melfi a piccoli passi e senza reti verso la permanenza

Levoni, dolce sconfitta Ai play off l’avversario è Siena

Bawer, possibilità di salvezza più alte La sfida è con Molfetta

da pagina 34 a 39

a pagina 47

a pagina 48

Calcio Regionale

Tennis

Basket B Dilettanti

Obiettivo su recuperi, Prima e Seconda

Per il Ct Pisticci a Livorno il primo punto

Bernalda, che beffa Perde e va ai play out

da pagina 42 a pagina 46

a pagina 52

a pagina 50


24 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

Pellissier eroe di giornata: «E’ il pari di tutto il Chievo, non solo il mio»

Serie

A

TORINO - Claudio Ranieri la prende con il sorriso, ma si intuisce che sia piuttosto arrabbiato. Il pareggio interno a tempo scaduto con il Chievo non è certo un risultato da incorniciare. «Ci hanno condannato le nostre ingenuità finali, ma avete visto la forza del Chievo, che non ha rubato nulla. Quando alla vigilia si dice che tutte le partite sono difficili, non lo si fa per mettere le mani avanti. Noi siamo stati bravi a ripartire due volte, dopo aver subito i gol, siamo stati bravissimi a passare in vantaggio e poi, proprio nel finale, ci siamo smarriti. Complimenti al Chievo, per la grande partita, ma complimenti anche ai miei per il carattere con cui eravamo riusciti a ribaltare il risultato. Ma basta parlare dell’Inter: non è una motivazione sana pensare solo ai nostri rivali. Dobbiamo cercare di migliorarci partita dopo partita, guardando solo a noi stessi. Ho già detto tante volte che solo l’Inter può perdere lo scudetto». Mauro Camoranesi sotto-

«Condannati dalle ingenuità» Ranieri è deluso, ma riconosce i meriti dei gialloblù

A sinistra Pellissier che ha segnato una tripletta alla Juve. A destra la delusione juventina

linea che «spiace aver perso due punti fondamentali», ma non intende gettare la croce addosso ai compagni per gli errori: «Se ci sono stati, tutta la squadra avrebbe dovuto essere in grado di rimediarli. Il Chievo ne ha approfittato, perchè è una ottima squadra». Ben altro spessore, ri-

spetto a quello di Ranieri, ha il sorriso di Mimmo Di Carlo: «Sono felicissimo perchè oggi siamo stati perfetti nel primo tempo, abbiamo applicato in campo tutto ciò che avevamo preparato in settimana. Andati sotto con la Juve che ha tirato fuori la propria forza e la classe dei suoi uomini, non ci

siamo disuniti e ci abbiamo creduto fino in fondo, così come fino in fondo crediamo alla salvezza, se pensiamo che solo un mese fa eravamo quasi spacciati. Mentalmente stiamo bene e fisicamente anche meglio. Ma non ci illudiamo, per la salvezza servono 39-40 punti e quelli

dobbiamo fare per essere tranquilli. Prima eravamo meno concreti, oggi lo siamo di più. Sono contentissimo per Pellissier, un ottimo giocatore che si merita i successi di quest’anno. Segnare tre gol alla Juventus a Torino non è roba di tutti i giorni». L’interessato, icona del-

la modestia, tiene a sottolineare che è «il Chievo e non Pellissier ad aver pareggiato a Torino. Certo, la mia è un’impresa non comune, ma è la squadra che sta compiendo l’impresa di salvarsi, un’impresa davvero difficile, a cui adesso crediamo perchè siamo più squadra di qualche mese fa».

Il tecnico della Roma soddisfatto dopo il 2-1 al Bologna

TERZO GOL IN A PER IL LUCANO PLASMATI Il materano sigla il vantaggio con la Fiorentina PRIMA LA PAURA DOPO IL GOL DEL MATERANO PLASMATI (TERZO STAGIONALE), POI IL PARI DI JOVETIC DAL DISCHETTO E LA SUPERIORITÀ NUMERICA PER L’ESPULSIONE DI PELUSO E INFINE LA RETE DELLA VITTORIA FIRMATA DA GILARDINO. SORRIDE CESARE PRANDELLI, CHE VEDE LA SUA FIORENTINA INSEDIARSI PROVVISORIAMENTE AL QUARTO POSTO, AL TERMINE DI UNA GARA SOFFERTA. «QUANDO ABBIAMO AVUTO IL VANTAGGIO NUMERICO, L'ABBIAMO SFRUTTATO BENE. I RAGAZZI HANNO MANTENUTO UN BUON ORDINE E SIAMO STATI PREMIATI, ABBIAMO DISPUTATO UNA GRANDE PARTITA, CONTRO UN’OTTIMA ATALANTA». L’EPISODIO CHE CI HA DATO UN PÒ DI CARICA E DI FIDUCIA È STATO QUELLO DI SEMIOLI ALLA FINE DEL PRIMO TEMPO. DOPO PARECCHIE SETTIMANE HO VISTO I GIOCATORI PIÙ CONVINTI NEL SECONDO TEMPO». PRANDELLI SI DICE SODDISFATTO DELLA PROVA DEL GRUPPO «PERCHÈ TUTTI HANNO DATO QUELLO CHE POSSONO DARE, NON SOLO A LIVELLO DI GIOCO MA ANCHE CARATTERIALE. IN QUESTE ULTIME PARTITE HO CHIESTO DI NON DIMOSTRARE LA BRAVURA, MA IL CARATTERE». OTTIMO IL CONTRIBUTO DEL GIOVANE JOVETIC, CHIAMATO A SOSTITUIRE L’INDISPONIBILE MUTU. «E' UNA SECONDA PUNTA, OGGI SI È MOSSO BENE, DEVE ANCORA TROVARE I TEMPI GIUSTI, È UN RAGAZZO GIOVANE, MA CHE SI ASSUME LA RESPONSABILITÀ», L’ELOGIO DI PRANDELLI, CONTENTO ANCHE DELLA PROVA DI BONAZZOLI, IL CUI INGRESSO HA CAMBIATO VOLTO ALLA FIORENTINA, DANDO MAGGIORE PESO E INCISIVITÀ ALL’ATTACCO VIOLA. «QUANDO ENTRA È IMPORTANTE PER LA SQUADRA, È UN RAGAZZO CHE LOTTA», SOTTOLINEA ANCORA PRANDELLI, CHE NONOSTANTE L'ASSENZA DI MUTU SI DICE SERENO A PATTO CHE I SUOI DIMOSTRINO, COME OGGI, «DI AVERE IDEE IN CAMPO E VOGLIA DI FARE FINO ALLA FINE». DELL’ARBITRAGGIO SI È LAMENTATO L’ALLENATORE DELL’ATALANTA, DEL NERI, MA IL TECNICO VIOLA EVITA DI FARE POLEMICHE. «DI SOLITO NON RISPONDO MAI AI COLLEGHI – CONCLUDE OGNUNO DOPO LA PARTITA È NORMALE CHE ESPRIMA QUELLO CHE SENTE. QUESTO È IL CALCIO, BISOGNA ACCETTARLO».

Spalletti si gode il recupero di Totti «Francesco ok per voglia e qualità» ROMA - «E' stata una gara difficile, ma abbiamo vinto meritatamente, facendo la partita che volevamo e creando tante occasioni». Luciano Spalletti è visibilmente soddisfatto della vittoria di oggi contro il Bologna, e nelle interviste televisive del dopo-partita elogia la prestazione del match-winner, Francesco Totti, autore di una doppietta su rigore: «Al di là del gesto tecnico dei due tiri dal dischetto, ha fatto una gara straordinaria dal punto di vista della presenza, della condizione fisica, soprattutto se valutiamo cosa ha passato nell’ultimo periodo. Ha fatto anche il forcing finale, dopo aver consentito per tutta la partita alla squadra di salire, tenendo bene palla. Questo ci fa piacere, per-

chè il suo contributo, il suo apporto qualitativo è quello che fa la differenza». «Il Bologna in alcuni momenti ci ha fatto soffrire – spiega il tecnico della Roma -, ma penso che la nostra vittoria non faccia una piega». Spalletti non si dice preoccupato «nè per il derby di sabato prossimo, nè per il rendimento di Genoa e Fiorentina. Oggi queste due squadre hanno vinto su campi difficili, vanno fatti solo i complimenti a loro. In casa noi in genere diamo qualcosa di più per la partecipazione emotiva dei nostri tifosi, ma puntiamo ancora al 4^ posto e dobbiamo vincere sia in casa che fuori, soprattutto considerando quello che stanno facendo Genoa e Fiorentina». «Fortunatamente non sono ancora finito,

ho ancora tanto da dare sia a me stesso che alla squadra. Starò il più a lungo possibile sul campo verde di gioco. Sono contento di quello che abbiamo fatto oggi, venivamo da qualche risultato negativo. Siamo sempre dietro a Fiorentina e Genoa, però cercheremo di fare più punti possibile», spiega invece Francesco Totti, che ai microfoni di Sky esprime tutto il suo orgoglio. Il capitano poi ai microfoni di «Stadio Sprint», su Raidue, non si sottrae a una domanda sul rinnovo del suo contratto, concedendosi anche una battuta: «Decideremo tra un pò io e la società. Puo darsi che l’abbia già firmato...». Subito dopo Totti precisa: «Non ho ancora firmato, ma penso che non ci saranno problemi».

Genoa da Champions con Motta REGGINA GENOA

0 1

REGGINA (3-4-2-1): Puggioni 6.5; Lanzaro 6 (24'st Adejo 6), Cirillo 6, Santos 6; Krajcik 5, Barreto 6.5, Car-

mona 5.5, Costa 5; Cozza 5.5 (1'st Di Gennaro 5), Brienza 5; Stuani 5 (11'st Rakic 5). In panchina: Marino, Alvarez, Cascione, Ceravolo Allenatore: Orlandi 5.5 GENOA (3-5-2): Rubinho 6; Biava 6.5 (34'st Papastathopoulos sv), Ferrari 6, Bocchetti 6.5; Mesto 6.5, Milanetto 6, Juric 6.5, Criscito 6; Sculli 5.5 (11'st Jankovic 6), Olivera 5 (23'st Thiago Motta 7), Palladino 6.5 In panchina: Lamanna, Modesto, Vanden Borre, El Shaarawy. Allenatore: Gasperini 7 ARBITRO: Orsato di Schio 6.5 RETE: 33'st Thiago Motta NOTE: pomeriggio soleggiato, spettatori 15mila circa. Ammoniti: Barreto, Mesto. Angoli: 9-4 per il Genoa. Recupero: 0'; 5'.

REGGIO CALABRIA – Thiago Motta mantiene il Genoa al quarto posto. Un gol dell’italo-brasiliano, entrato a metà ripresa perchè non in perfette condizioni, permette ai rossoblù di battere la Reggina e respingere l’assalto della Fiorentina. Un Genoa con una mentalità da grande squadra, che subisce la Reggina soltanto in avvio di gara ma poi la colpisce ai fianchi, sbagliando anche occasioni importanti con Palladino, e la affonda con l’ex Barcellona, servito alla perfezione da Palladino. Nonostante ci siano ancora 8 giornate, la retrocessione per la Reggina sembra ormai inevitabile: l’impegno c'è, mancano però i gol (oggi tra l'altro Corradi era out per infortunio, Stuani e Rakic non sono all’altezza e

Brienza è il fantasma di se stesso) e non è un dettaglio di poco conto. Senza Milito, Gasperini si affida al tridente formato da Olivera, Palladino e Sculli, con Jankovic in panchina. Motta va in panchina (caviglia malconcia), dentro Milanetto. L'avvio è di marca amaranto. Apre Barreto (5') con una punizione che sfila a un soffio dalla porta di Rubinho. La risposta rossoblù porta la firma di Ferrari, che non sfrutta nel migliore dei modi un bel cross di Criscito. Poi ancora Reggina. Biava anticipa Stuani, quindi Cozza per Brienza, sinistro (deviato) dell’ex attaccante del Palermo che sfila in calcio d’angolo. Dal 20' in poi c'è solo il Genoa in campo. Milanetto e compagni prendono in pugno la partita.

Olivera del Genoa in azione a reggio Calabria


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Sport

Lunedì 6 aprile 2009

Serie

A

Risultati e classifica Atalanta-Fiorentina 4’ st Plasmati; 14’ st Jovetic (R) 42' st Gilardino

1-0

Juventus-Chievo

3-3

Milan-Lecce

2-0

Palermo-Torino

1-0

Reggina-Genoa

0-1

Roma-Bologna

2-1

25’ pt, 44 pt e 46’ st Pellissier, 34’ pt Chiellini 8’ st aut. Mantovani, 34’ st Iaquinta 46’ st Ronaldinho, 48’ st Inzaghi 6’ st Cavani

33’ st Thiago Motta

12’ pt (rig.) e 13’ st (rig.) Totti 26’ pt Marazzina

Sampdoria-Napoli

28’ pt Palombo, 45’ pt Zalayeta 18’ st Palombo, 47’ st Denis

2-2

Siena-Lazio

2-0

Udinese-Inter

0-1

25’ pt Calaiò, 40’ st Maccarone 32’ st aut. Isla

Prossimo turno

Marcatori

1-2

Cagliari-Catania 35’ st Matri

30ª giornata

31ª giornata 11/04/2009 ore 15

Bologna-Siena Chievo-Milan Fiorentina-Cagliari Genoa-Juventus (ore 20,30) Inter-Palermo Lazio-Roma Lecce-Sampdoria Napoli-Atalanta Reggina-Udinese (12/04 ore 20,30) Torino-Catania

INTER JUVENTUS MILAN GENOA FIORENTINA ROMA CAGLIARI PALERMO LAZIO ATALANTA NAPOLI CATANIA SAMPDORIA UDINESE SIENA CHIEVO BOLOGNA TORINO LECCE REGGINA

72 63 58 54 52 49 45 45 41 40 38 37 37 36 34 31 26 24 24 20

30 22 6

2 55 21 15 11 4

0 26 11 15 11 2

2 29 10 34 +12

30 19 6

5 54 26 15 10 3

2 31 14 15 9

3

3 23 12 28 +3

30 17 7

6 53 28 15 12 2

1 28 7 15 5

5

5 25 21 25 -2

30 15 9

6 40 27 14 9

4

1 27 12 16 6

5

5 13 15 13 -4

30 16 4 10 41 30 14 10 2

2 21 10 16 6

2

8 20 20 11 -6

30 14 7

2 25 16 15 4

4

7 21 26 4 -11

3

4 18 9 14 4

3

7 17 20 6 -17

30 14 3 13 40 38 15 11 0

4 29 21 15 3

3

9 11 17 2 -15

30 12 5 13 39 43 15 6

4

5 17 18 15 6

1

8 22 25 -4 -19

30 12 4 14 36 35 16 10 1

5 25 13 14 2

3

9 11 22 1 -22

30 10 8 12 35 35 15 8

4

3 22 14 15 2

4

9 13 21 0 -22

30 10 7 13 30 35 15 9

1

5 19 17 15 1

6

8 11 18 -5 -23

30 9 10 11 33 38 16 7

6

3 23 16 14 2

4

8 10 22 -5 -25

30 9

9 12 38 42 15 7

5

3 22 14 15 2

4

9 16 28 -4 -24

30 9

7 14 25 32 15 7

5

3 15 12 15 2

2 11 10 20 -7 -26

30 7 10 13 28 39 15 3

6

6 12 18 15 4

4

7 16 21 -11 -29

30 6

8 16 32 49 14 3

3

8 18 23 16 3

5

8 14 26 -17 -32

30 5

9 16 26 46 15 5

3

7 15 20 15 0

6

9 11 26 -20 -36

30 4 12 14 26 50 15 2

8

5 15 22 15 2

4

9 11 28 -24 -36

30 3 11 16 22 49 15 2

7

6 18 21 15 1

4 10 4 28 -27 -40

9 46 42 15 10 3

30 13 6 11 35 29 16 9

19 RETI: Di Vaio (4 rig) (Bologna); Ibrahimovic (1 rig) (Inter) 16 RETI: Gilardino (Fiorentina); Milito (5 rig) (Genoa) 14 RETI: Pato (Milan) 13 RETI: Mutu (2 rig) (Fiorentina) 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Amauri (Juventus); Di Natale (3 rig) (Udinese) 11 RETI: Kakà (4 rig) (Milan) 10 RETI: Acquafresca (2 rig) (Cagliari); Zarate (2 rig) (Lazio); Cavani (1 rig), Miccoli (2 rig) (Palermo); Corradi (5 rig) (Reggina) 9 RETI: Jeda (Cagliari); Mascara (2 rig) (Catania); Del Piero (2 rig) (Juventus); Hamsik (2 rig) (Napoli); Vucinic (Roma); Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria); Quagliarella (Udinese) 8 RETI: Sculli (Genoa); Pandev, Rocchi (Lazio); Inzaghi, Ronaldinho (2 rig) (Milan); Simplicio (Palermo); Julio Baptista (1 rig) (Roma); Cassano (1 rig) (Sampdoria) 7 RETI: Doni (Atalanta); Paolucci (Catania); Tiribocchi (Lecce); Denis, Lavezzi (Napoli) 6 RETI: Pellissier (1 rig) (Chievo); Iaquinta (1 rig) (Juventus); Castillo (Lecce); Totti (1 rig) (Roma); Maccarone (1 rig) (Siena) 5 RETI: Stankovic (Inter); Nedved (Juventus); Bellucci (1 rig), Delvecchio (Sampdoria); Bianchi (1 rig) (Torino)

La Fiorentina sbanca Bergamo, Lazio ancora ko ATALANTA FIORENTINA

1 2

ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6,5; Garics 6,5, Capelli 6, Peluso 4, Bellini 5,5; Defendi 5,5 (1' st Plasmati 6), De Ascentis 6, Parravicini 6, Padoin 6,5; Valdes 6 (15' st Pellegrino 6), Floccari 6,5 (24' st Talamonti 6). In panchina: Colombi, Legrenzi, Villanova, Zaza. Allenatore: Del Neri 6,5. FIORENTINA (4-4-2): Frey 6,5; Donadel 6, Dainelli 6,5, Zauri 6, Pasqual 6; Kuzmanovic 6, Almiron 5 (12' st Bonazzoli 6,5), Montolivo 6, Semioli 6; Gilardino 7,5, Jovetic 6 (28'st Vargas 6). In panchi-

MILAN LECCE

2 0

MILAN (4-3-1-2): Dida 6; Zambrotta 5.5, Maldini 6 (40' st Senderos 6.5), Favalli 6, Jankulovski 5.5; Flamini 6, Pirlo 5.5, Seedorf 5 (8' st Ronaldinho 6.5); Kakà 5.5 (33' st Shevchenko 6.5); Inzaghi 6, Pato 6.5 In panchina: Kalac, Antonini, Ambrosini, Beckham. Allenatore: Ancelotti 5.5 CHIEVO (4-4-1-1): Benussi 6.5; Polenghi 6, Esposito 6.5, Fabiano 6.5, Vives 6; Angelo 6 (35' st Giuliatto sv), Giacomazzi 6.5, Munari 5.5, Ariatti 5.5 (44' st Konan sv); Caserta 6; Tiribocchi 6

SAMPDORIA NAPOLI

2 2

SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi; Campagnaro, Lucchini; Accardi (37'st Gastaldello); Raggi (14' st Padalino), Sammarco (30' st Delvecchio), Palombo, Franceschini, Pieri; Pazzini, Cassano. In panchina: Mirante, Dessena, Ziegler, Marilungo. Allenatore: Mazzarri 6 NAPOLI (3-5-2): Navarro; Santacroce, Cannavaro (36'pt Rinaudo), Contini; Grava (37' st Denis), Pazienza, Amodio (27' st Bogliacino), Hamsik, Mannini; Pià, Zalayeta. In panchina: Bucci, Montervino, Datolo, Rus-

na: Storari, Mazuch, Comotto, Tagliani, Diakhate. Allenatore: Prandelli 6. ARBITRO: Trefoloni di Siena 6 MARCATORI: 4' st Plasmati; 14' st Jovetic (R), 42' st Gilardino NOTE: pomeriggio piovoso, terreno in discrete condizioni, spettatori 10.000. Ammoniti: Almiron, Parravicini, Valdes, Padoin, Plasmati, Pellegrino. Espulso al 13' st Peluso per gioco scorretto. Angoli: 5-2 per la Fiorentina. Recupero: 4', 4'. BERGAMO – Grazie a una ripresa super la Fiorentina sbanca Bergamo. A segno Plasmati, Jovetic e Gilardino. (44' st Papadopoulos sv). In panchina: Rosati, Schiavi, Zanchetta, Ardito. Allenatore: Pavese (De Canio squalificato) 6 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 6 MARCATORI: 46’ st Ronaldinho, 48’ st Inzaghi NOTE: Serata fresca, terreno scivoloso. Spettatori: 45.000 circa. Ammoniti: Polenghi, Caserta, Vives, Pirlo. Angoli: 10-1 per il Milan. Recuperi: 2' pt e 4' st. MILANO – Le magie di Ronaldinho rialzano il Milan. Prima il gol di testa al 46’ st, poi il tacco per Scheva che a sua volta porge a Inzaghi la palla del 2-0. Lecce ko. sotto. Allenatore: Donadoni 6 ARBITRO: Tagliavento di Terni 6 MARCATORI: 28' pt Palombo, 45' pt Zalayeta, 18' st Palombo, 47' st Denis NOTE: giornata mutevole, terreno in mediocri condizioni, spettatori 20.000, angoli 6-3 per la Sampdoria. Ammoniti Amodio, Santacroce, Rinaudo, Palombo, Campagnaro, Contini. Recupero: 1'; 5'. GENOVA – Palombo chiama, il Napoli risponde. Samp bloccata in casa sul 22 dai partenopei, che raccolgono il punto nell’ultimo assalto grazie al gol di Denis.

CAGLIARI CATANIA

1 0

CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6; Matheu 6, Lopez 6, Canini 6, Agostini 6; Fini 6, Conti 6, Biondini 6; Cossu 6.5 (16'st Lazzari 6); Acquafresca 5.5 (14'st Matri 6.5), Jeda 6 (46'st Parola sv). In panchina: Lupatelli, Astori, Bianco, Ragatzu. Allenatore: Allegri 6.5 CATANIA (4-3-3): Bizzarri 6; Potenza 6 (32'st Silvestri 5.5), Stovini 6, Silvestre 6, Capuano 5.5; Baiocco 6, Carboni 6, Biagianti 6 (12'st Llama 6), Gia.Tedesco 6; Mascara 6, Paolucci 5.5 (26'st Morimoto 5.5). In

PALERMO TORINO

1 0

PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6.5; Balzaretti 6.5, Kjaer 6, Carrozzieri 6, Savini 6; Nocerino 6; Liverani 6.5, Migliaccio 6, Simplicio 6.5 (47' st Tedesco sv); Miccoli 5.5, Cavani 7 (36' st Michedlidze sv). In panchina: Ujkani, Hernandez, Succi, Cossentino, Morganella. Allenatore: Ballardini 6.5 TORINO (3-5-1-1): Sereni 6; Rivalta 5.5, Natali 5.5, Franceschini 6 (35' st Di Loreto sv); Diana 5, Abate 6, Corini 5.5 (10' st Ventola 6.5), Dzemaili 6, Rubin 5.5; Rosina 5 (1' st Gasbarroni 6); Stellone

SIENA LAZIO

2 0

SIENA (4-3-1-2): Curci 7; Zuniga 6.5, Portanova 7, Brandao 6.5, Del Grosso 6.5; Vergassola 7, Codrea 6, Galloppa 6; Kharja 6.5 (16' st Ghezzal 6.5); Maccarone 6 (41' st Frick sv), Calaiò 6.5 (28' st Jarolim 6). In panchina: Eleftheropoulos, Ficagna, Coppola, Amoruso. Allenatore: Giampaolo 7 LAZIO (4-3-1-2): Muslera 5; Lichtsteiner 6.5, Siviglia 5.5, Cribari 5, Kolarov 5.5; Meghni 5 (23' st Pandev 6), Ledesma 6, Matuzalem 5; Mauri 5 (1' st Foggia 5);

panchina: Kosicky, Izco, Sciacca, Spinesi. Allenatore: Zenga 6 ARBITRO: Pinzani di Empoli 6 MARCATORE: 35’ st Matri NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Ammoniti: Carboni, Potenza, Matri, Lopez. Angoli: 5-1. Recupero: 0’ pt e 5’ st. CAGLIARI – Una gara equilibrata, per la quale sarebbe stato più giusto l’esito del pareggio, ma ci ha pensato Matri a 10’ dalla fine a regalare i tre punti al Cagliari. 5. In panchina: Calderoli, Ventola, Barone, Di Loreto, P. Zanetti, Colombo, Gasbarroni. Allenatore: Camolese 6 ARBITRO: De Marco di Chiavari 6.5 MARCATORI: 6' st Cavani NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 18.834 per un incasso di 281,763,00 euro. Ammoniti: 20 mila circa. Carrozzieri, Diana, Abate, Franceschini, Ventola, Gasbarroni, Di Loreto, Savini. Angoli: 4-3 per il Torino. Recupero: 0' pt; 3' st. PALERMO – Torino in crisi ormai profonda. Ai granata non riesce il colpo a Palermo. Decide il rosanero Cavani. Rocchi 5, Zarate 5.5. In panchina: Carrizo, De Silvestri, Rozehnal, Dabo, Manfredini. Allenatore: Rossi 5 ARBITRO: Celi di Campobasso 6 MARCATORI: 25' pt Calaiò, 40' st Maccarone NOTE: giornata serena, terreno di gioco in buone condizioni. Ammoniti: Brandao, Codrea e Siviglia. Angoli: 5-4 per la Lazio. Recuperi: pt 1'; st 4'. SIENA – Punti pesantissimi in chiave salvezza per il Siena, che supera la derelitta Lazio grazie alle reti di Calaiò e Maccarone, una per tempo.

JUVENTUS CHIEVO

3 3

JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Grygera 5 (1' st Zebina 5.5), Mellberg 4.5, Chiellini 6, Molinaro 5; Salihamidzic sv (24' pt Camoranesi 7.5), Tiago 5.5, Marchisio 6, Giovinco 6; Iaquinta 7, Del Piero 5 (1' st Trezeguet 6.5). In panchina: Chimenti, Poulsen, Marchionni, Nedved Allenatore: Ranieri 6 CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Sardo 6.5 (25' st Mandelli 5.5), Morero 5.5, Yepes 6, Mantovani 5.5; Luciano 6, Rigoni 5.5, Marcolini 6 (38' st Langella 7); Pinzi 5.5; Pellissier 8, Bogdani 5 (20' st Espo-

ROMA BOLOGNA

2 1

ROMA (4-2-3-1): Doni 6; Motta 5.5, Mexes 6.5, Panucci 6.5, Tonetto 6.5; Pizarro 6.5, De Rossi 6; Perrotta 6.5 (28'st Riise sv), Brighi 6.5, Menez 6.5 (1'st Baptista 5.5); Totti 7 (45'st Montella sv). In panchina: Arthur, Loria, Diamoutene, Filipe. Allenatore: Spalletti 6 BOLOGNA (4-5-1): Antonioli 6; Zenoni 6, Castellini 6, Moras 6, Lanna 6; Lavecchia 5.5 (16'pt Marazzina 6.5), Mutarelli 5.5 (33'pt Mingazzini sv), Volpi 6, Mudingayi 6, Bombardini 6

UDINESE INTER

0 1

UDINESE (4-3-3): Belardi 6; Isla 5, Zapata 6, Felipe 7, Pasquale 6.5; Inler 6.5 (38' st Obodo sv), D’Agostino 6.5, Asamoah 7; Pepe 6, Quagliarella 6.5, Floro Flores 5.5 (40' st Ighalo sv). In panchina: Koprivec, Zimling, Sissoko, Bradaschia, Sala. Allenatore: Marino 6 INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 7 (28' st Toldo sv); Santon 5.5 (24' st Vieira 6), Cordoba 7, Chivu 6.5, Maxwell 6.5; Zanetti 6.5, Cambiasso 6, Muntari 6; Stankovic 5.5; Ibrahimovic 6, Balotelli 5 (24' st Figo 6) In panchina: Cruz, Cre-

sito 5). In panchina: Squizzi, Scardina, Italiano, Colucci. Allenatore: Di Carlo 7 ARBITRO: Mazzoleni di Bergamo 6 MARCATORI: 25' pt Pellissier, 34' pt Chiellini, 44' pt Pellissier, 8' st autogol Mantovani, 34' st Iaquinta, 46' st Pellissier NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.000 circa. Ammonito: Sardo. Angoli: 6-4 per la Juventus. Recuperi: 1' pt e 3' st. TORINO – Beffa atroce per la Juventus raggiunta dal Chievo nel finale dopo una gara ricca di emozioni. Sugli scudi Pellissier, autore di tre reti. (20'st Adailton 5.5); Di Vaio 5.5. In panchina: Colombo, Terzi, Belleri, Rodriguez. Allenatore: Mihajlovic 6 ARBITRO: Damato di Barletta 6 MARCATORI: 12' pt (rig.) e 13' st (rig.) Totti, 26' pt Marazzina NOTE: Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 40 mila circa. Ammoniti: Bombardini, Castellini, Mutarelli, Pizarro, Mexes. Angoli: 7-5 per la Roma. Recupero: 2', 3'. ROMA – Torna Totti e la Roma torna a sorridere. Battuto il Bologna grazie alla doppietta del capitano: due reti entrambe su rigore. spo, Materazzi, Samuel. Allenatore: Mourinho 6 ARBITRO: Banti di Livorno 6 MARCATORE: 32' st autogol Isla NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 25.000 circa. Ammoniti: Quagliarella, Maxwell, Vieira, Pepe. Angoli: 5-5. Recuperi: 1' pt e 6' st. UDINE – Un autogol di Isla al 32’ st permette all’Inter di vincere in casa dell’Udinese. Un sucesso di misura, ma che permette ai nerazzurri di guadagnare altri due punti sulla Juventus e di portarsi a +9 sui bianconeri, bloccati in casa dal Chievo.


26 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

Risultati e classifica Arezzo-R. Marcianise

1-2

Foggia-Perugia

2-1

28ª giornata Marcatori

11' e 33' Innocenti (RM), 24' (r) Chianese (A) 25' Mazzeo (P), 49' Germinale (F), 91' Mattioli (F)

CROTONE

55

28 17 4

7 44 27 15 13 1

1 32 12 13 4

3

6 12 15 17 -3

Foligno-Benevento

0-1

GALLIPOLI

54

28 16 6

6 46 26 14 11 3

0 34 12 14 5

3

6 12 14 20 -3

Gallipoli-Ternana

1-0

BENEVENTO

51

28 14 9

5 41 26 14 11 2

1 25 8 14 3

7

4 16 18 15 -5

Juve Stabia-Sorrento

1-0

CAVESE

48

28 13 9

6 32 22 14 8

5

1 19 9 14 5

4

5 13 13 10 -8

AREZZO

47

28 13 8

7 47 33 14 9

3

2 29 14 14 4

5

5 18 19 14 -2

FOGGIA

44

28 11 11 6 32 29 13 9

4

0 20 9 15 2

7

6 12 20 3 -10

R. MARCIANISE

36

28 8 12 8 25 26 14 7

5

2 16 9 14 1

7

6

TERNANA

35

28 8 11 9 28 27 14 7

5

2 18 8 14 1

6

7 10 19 1 -21

19' Cattaneo

83' (r) Ginestra 73' Mineo

Paganese-Pescara

0-0

Potenza-Cavese

2-2

4' Aquino (C), 30' Berretti (P), 50' Cozzolino (P), 80' Romeo (C)

9 17 -1 -23

Taranto-Pistoiese

1-1

PAGANESE

35

28 9

8 11 20 28 14 6

5

3 14 12 14 3

3

8

V. Lanciano-Crotone

0-1

PERUGIA

33

28 8 10 11 25 25 15 4

8

3 14 9 13 4

2

7 11 16 0 -24

SORRENTO

33

28 8

9 11 31 34 13 5

5

3 15 12 15 3

4

8 16 22 -3 -21

TARANTO

33

28 9

6 13 25 33 15 6

5

4 18 11 13 3

1

9

7 22 -8 -22

PESCARA

31

28 8 11 9 30 36 14 8

4

2 21 11 14 0

7

7

9 25 -6 -21

FOLIGNO

31

28 7 10 11 30 36 14 5

4

5 17 14 14 2

6

6 13 22 -6 -25

V. LANCIANO

31

28 9

4 15 31 40 14 7

2

5 19 12 14 2

2 10 12 28 -9 -26

JUVE STABIA

25

28 6

9 13 25 35 14 4

5

5 12 14 14 2

4

POTENZA

24

28 6

9 13 19 29 13 5

5

3 15 10 15 1

4 10 4 19 -10 -27

PISTOIESE

23

28 4 11 13 19 36 15 3

8

4 13 17 13 1

3

13' Da Silva (T), 48' Artistico (P) 16' Calil

Prossimo turno

29ª giornata 11/04/09 ore 15.00

Benevento-Foggia Cavese-Foligno Crotone-Paganese Perugia-Pistoiese Pescara-Arezzo R. Marcianise-Juve Stabia Sorrento-Gallipoli Ternana-Potenza V. Lanciano-Taranto

6 16 -8 -21

8 13 21 -10 -29

9

6 19 -17 -35

14 RETI: Clemente (1) (Benevento) 12 RETI: De Paula (Foligno); Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli) 11 RETI: Chianese (2) (Arezzo); Mazzeo (Perugia); Innocenti (1) (Real Marcianise) 10 RETI: Baclet (Arezzo) 9 RETI: Simon (2) (Pescara) 8 RETI: Salgado (4) (Foggia); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo (Cavese); Basso (1) (Crotone); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (Juve Stabia); Myrtaj (1) (Sorrento); Perna (1) (Ternana) 6 RETI: Favasuli (3) (Cavese); Caetano e Russo (Crotone); Germinale (2) (Foggia); Del Core (1) (Perugia); Cozzolino (2) (Potenza) 5 RETI: Bondi e Martinetti (1) (Arezzo); Russo (Gallipoli); Artistico (1) (Pistoiese); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Morante (2) (Virtus Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) e Terra (Arezzo); Aquino e Sorrentino (Cavese); Espinal e Pacciardi (Crotone); Troianiello (Foggia); Mounard (Gallipoli); Capparella (Juve Stabia); Zeytulaev (Pescara); Giampaolo, La Vista e Ripa (1) (Sorrento); Bolic, Margarita, Oshadogan e Tisci (1) (Virtus Lanciano)

La squadra di Checco Moriero va in gol al 16’ del primo tempo con il brasiliano Calil

Crotone, una partenza sprint Vittoria meritata con un Lanciano che appare in disarmo V. LANCIANO CROTONE

0 1

VIRTUS LANCIANO(4-41-1): Aridità 6,5; Bognar 5, Musca 6, Daleno 6, Morabito 5,5; Turchi 6,5(13’ st Alfageme 5,5), El Kamch 5,5(25’ st Mammarella 5,5), Cossu 5,5, Margarita 6; Tisci 5 (20’ st Romano 6); Colussi 5. A disp.: Bordeanu, Vincenti,Erba, Pagliarini. All.: Pagliari 5,5. CROTONE (4-2-3-1): Concetti 6,5; Galeoto 6, Diniz 6,5, Scognamiglio 7, Morleo 6,5; Carcuro 6, Pacciardi 7; Aurelio 6,5 (22’ st Orosz 6), Calil 7 (31’ st Figliomeni sv), Basso 6,5; Russo 5,5 (37’st Paponetti sv). A disp.: Farelli, Pedotti, Fioravante, Cafiero. All.: Moriero 6,5. ARBITRO: Del Giovane di Albano Laziale 5. MARCATORE: pt 16’ Calil. NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori 1.170, di cui 60 da Crotone. Ammoniti: Colussi, Daleno, Carcuro, Pacciardi, Scognamiglio, Concetti. Angoli 66. Recupero: pt 2’; st 5’. di PAOLO ROSATO LANCIANO - Solidità, tranquillità e cinismo: con queste componenti fondamentali il Crotone espugna Lanciano con un meritato 1-0 e ribadisce la leadership nel girone, mantenendo un punto di vantaggio sul Gallipoli. I ragazzi di Checco Moriero giocano con autorevolezza, amministrando con maturità il vantaggio firmato da Calil ad inizio gara. A fine partita tutti sotto la curva Mare, a prendere gli applausi dei 60 tifosi arrivati dalla Calabria. Poco concreta e sfortunata la Virtus Lanciano di Dino Pagliari, che recrimina per un fallo da rigore di Scognami-

glio su Margarita e per una rocambolesca traversa di Turchi. La quinta vittoria esterna dei pitagorici è stata costruita nei primi quindici minuti. Pressing, concentrazione e un buon palleggio hanno permesso al Crotone di mettere subito in difficoltà un Lanciano apparso un po’ demotivato. Moriero ha tenuto molto larghi gli esterni Basso e Aurelio, autentiche spine nel fianco dei terzini rossoneri. Maiuscola la prova di Pacciardi, praticamente onnipresente in mezzo al campo. Il Lanciano dal canto suo ha cercato sbocchi offensivi attraverso le sponde del centravanti Colussi, ma senza fortuna. All’ 8’ schema su calcio di punizione della Virtus, Tisci batte corto per Margarita che però colpisce male. Il Crotone sale di colpi velocemente e al 14’ sfiora il vantaggio: angolo di Morleo per la testa di Pacciardi che non sfrutta pienamente l’uscita sbagliata di Aridità: palla a lato. Ma è solo il preludio al gol: al 16’ azione corale dei rossoblù, Aurelio dalla destra mette un cross al bacio per Calil che salta indisturbato e insacca di testa. Il Lanciano, stordito, fatica a riorganizzarsi. Il Crotone controlla, da’ la sensazione di poter colpire nuovamente. Ma il Lanciano piano piano riprende forza e al 32’ ha un’ottima occasione: azione insistita sulla destra dei frentani, Turchi crossa teso in mezzo, la palla deviata prima finisce sulla parte interna della traversa e poi esce senza che né Colussi né Margarita riescano a ribadire in rete. Il Crotone ha un attimo di paura e sbanda. Cinque minuti dopo la difesa rossoblù viene presa in contropiede da un lungo

PAGELLE CROTONE CONCETTI (6,5) - Poco impegnato, è però reattivo su tutte le conclusioni dei padroni di casa. Da’ sicurezza al reparto. GALEOTO (6) - Il solito stantuffo sulla fascia destra stavolta si vede poco. Moriero gli chiede di sacrificarsi maggiormente su Margarita, e lui lo fa. Porta il solito bagaglio immenso di esperienza. DINIZ PAIXAO (6,5) - Il centrale brasiliano si esalta sulle palle alte, concedendo pochissimo agli avanti frentani. Mai una sbavatura, sempre concentrato. Si conferma centrale difensivo di assoluto affidamento. SCOGNAMIGLIO (7) - Le palle alte sono tutte sue. Mette il bavaglio a Colussi, che è costretto spesso ad annaspare e girare a largo per trovare spazi. Nel secondo tempo non perde la calma e tiene unito il reparto. MORLEO (6,5) - Vedi Galeoto. Si vede poco in avanti perché si sacrifica molto in copertura. Dai suoi piedi però partono dei palloni velenosissimi, soprattutto sui calci da fermo. CARCURO (6) - Partita di sostanza per uno dei tanti ex della partita. Lotta e fa legna in mezzo al campo. A volte perde l’uomo, ma i suoi recuperi sono sempre puntuali. Esultanza di Calil

lancio dalle retrovie, Margarita si ritrova solo davanti a Concetti, Scognamiglio cerca di contrastarlo e il numero 11 rossonero finisce a terra. Il signor Del Giovane di Albano Laziale, fra le vibranti proteste della Virtus, lascia proseguire. Il primo tempo si chiude così, con un Crotone che comunque per il gioco espresso merita il vantaggio. Nella ripresa il Crotone decide di arretrare un pochino per non dare spazi ai frentani. La Virtus è più corta e gioca meglio. Al 2’ Colussi ci prova dal limite, Concetti para a terra. Sei minuti più tardi altra occasione abruzzese: bel cross di Aurelio, Basso non ci arriva per un soffio. La Virtus preme, il Crotone accusa la fatica ma tiene botta con grinta. Al 26’ disimpegno errato di

Daleno, Basso si inserisce e chiama alla prodezza Aridità. Al 29’ il neo entrato Alfageme viene lanciato bene da Romano ma si allunga troppo la palla e l’azione sfuma. Al 36’ sugli sviluppi di un angolo la migliore occasione per la Virtus nella ripresa: Bognar tira a botta sicura dopo una corta respinta della difesa pitagorica, Concetti si distende e scongiura il pareggio. Il Crotone controlla ed approfitta degli spazi larghi per ripartire. Al 40’ Basso in contropiede tira un bolide all’incrocio, Aridità gli nega nuovamente la gioia del raddoppio. Finisce con lo sterile assalto del Lanciano. Il Crotone controlla e con tranquillità porta a casa tre punti fondamentali per la leadership del girone.

PACCIARDI (7) - Sicuramente il migliore del Crotone. Fa diga in mezzo a campo, facendo la voce grossa su El Kamch e Cossu, i suoi dirimpettai. Non perde un contrasto, si inserisce spesso in avanti creando superiorità numerica. AURELIO (6,5) - Molto attivo nel primo tempo. Suo il prezioso assist per il goal di Calil. Cala nella ripresa, Moriero è costretto a sostituirlo per coprirsi. Dal 22’ st Orosz (6)- Il ragazzino non demerita: copre e pressa con raziocinio. Da seguire) CALIL (7) - Impreziosisce un’ottima prestazione con un goal dei suoi, di potenza e qualità. Spesso si infila tra le linee creando grossi problemi ai centrali difensivi del Lanciano. Dal 31’st Figliomeni sv. BASSO (6,5) - Nel primo tempo si vede poco: vuole strafare e a volte pecca in lucidità. Sale di colpi nella ripresa: suoi due tiri che chiamano al doppio miracolo Aridità. In queste condizioni di forma può fare male a chiunque RUSSO (5,5) - Cerca di sostenere i tre trequartisti col solito gioco di sponda. A volte ci riesce, soprattutto nel primo tempo. Nel secondo tempo invece sparisce, rimanendo chiuso nella morsa di Daleno e Musca. Può dare di più. Dal 33’st Paponetti sv.


Sport 27

Lunedì 6 aprile 2009

“Solo” 2-2 con la Cavese, ma la squadra è ancora viva

Potenza, un’occasione gettata Berretti e Cozzolino non bastano POTENZA CAVESE

2 2

POTENZA (4-2-1-3): Tesoniero 5.5; Dei 6,5 Cuomo 6 Di Bella 7 Lolaico 6,5; Suppa 6,5 (36’ st Cantoro sv) Cammarota 6,5; Mangiapane 7 (25’ st Patarini 5,5); Sarno 6 Berretti 7 Nolè 5 (1’ st Cozzolino 7). A disp. Groppioni, Scardini, Volpe, Nappello. All. Arleo CAVESE (4-3-3): Petrocco 7; Pierotti 4,5 (22’ st Tarantino 6,5) Ischia 5,5 Cipriani 6 Lacrimini 6 (36’ st Nocerino sv); Schetter 5,5 (3’ st Romeo 6) Alfano 6 Favasuli 5; Bernardo 6 Aquino 6,5 Frezza 5,5. A disp. Sorriso, Farina, Prevete, Viscido. All. Camplone ARBITRO: Magno di Catania Guardalinee: LongoBelcastro MARCATORI: 4’ pt Aquino (C) 33’ pt Berretti (P) 5’ st Cozzolino (P) 33’ st Cuomo aut. (C ) NOTE: spettatori oltre 2000. Ammoniti Favasuli (C),Lacrimini (C),Cozzolino (P), Alfano (C)Pierotti (C) Angoli 4-4, rec. 2'pt-5' st ALLA FINE è un’occasione persa. Prima di cominciare si sapeva benissimo che la Cavese fosse una signora squadra, una che merita ampiamente i primi posti della graduatoria. Considerazione ancora più chiara dopo quattro minuti di gioco, quando Lolaico, prima, Tesoniero poi, confezionano il più clamoroso regalo per Aquino che porta in vantaggio i metelliani e spiana la strada verso una partita tutta di ripartenze a velocità supersonica. Ma alla fine, il 2-2 è un’occasione persa per i padroni di casa. Per un Potenza sempre reattivo, anche quando la rete iniziale del numero nove di Camplone poteva tramortire un toro. I rossoblù sono rimasti aggrappati alla partita, hanno prodotto gioco, alla fine limitando le attitudini di una squadra che trova due reti con una papera e un’autorete, hanno rimontato con Berretti e Cozzolino, si sono fatti pareggiare ma hanno sfiorato l’impresa di pochissimo, sempre con il centravanti napoletano. Sono, in una sola parola, vivi. E questo è l’unico punto a favore di una giornata che, in caso di successo pieno, avrebbe potuto riaprire le speranze addirittura di una salvezza diretta. Al 90’, invece, la Juve Stabia si riprende il suo penultimo posto e la Pistoiese è sempre lì, appena un punticino più sotto. Come dire che, nonostante la verve, il discorso play out resterà aperto fino all’ultima giornata. E questa consapevolezza deve accompagnare tutti a spegnere i facili entusiasmi che una striscia di tre risultati positivi, conditi anche da un buon gioco espresso, possono aver creato. Il Potenza non ha ancora ottenuto nulla e quella deviazione di Cuomo (ironia della sorte, con un’autorete aveva deciso in negativo anche la gara dell’andata) ha inesorabilmente fatto scen-

Lo sconforto di Arleo

dere con i piedi per terra tutti. Ci sarà terribilmente da soffrire. E’ chiaro, però, che le premesse viste nelle ultime gare, un ritrovato Berretti, la mentalità, possono deporre a favore di Arleo e soci. Rispetto alle previsioni della vigilia, Arleo preferisce Sarno a Cantoro e conferma Suppa in cabina di regia, accanto a Cammarota.

La partita si incanala subito sui binari preferiti dalla Cavese che passa in vantaggio al primo affondo. Lacrimini apre per Aquino, Lolaico va a vuoto (probabilmente ingannato da una deviazione), proprio come Tesoniero che si fa beffare sul suo palo, con la sfera che gli passa sotto il corpo (4’). E dire che il Potenza aveva imbastito una ripartenza interessante

Lo stacco di testa di Berretti per l’1-1, l’esultanza e Cozzolino

SI GIOCA SABATO IN UMBRIA Cambia il programma di allenamenti A Terni non ci sarà Cozzolino, squalificato IL PROSSIMO impegno di campionato, per il Potenza, sarà la trasferta di Terni che è in programma sabato prossimo, vigilia di Pasqua. In vista di questo turno di campionato anticipato, il Potenza modifica il suo programma di allenamenti e riparte fin da questo pomeriggio per la preparazione alla difficile trasferta del Liberati. Allenamento differenziato, ovviamente, per coloro i quali hanno giocato ieri, come se fosse un normale martedì per gli altri. Il test amichevole che abitualmente si disputa il giovedì, si terrà di mercoledì, al Viviani, contro la formazione Berretti allenata da Cammarota. Dal punto di vista fisico, comunque, Arleo dovrà monitorare la situazione di Suppa, usccito malconcio dall’incontro di ieri, mentre è certo che contro la squadra umbra non ci sarà Cozzolino. Il cartellino giallo rimediato dopo il gol del momentaneo 2-1, infatti, costerà al centravanti napoletano un turno di squalifica. Per il resto, nessun altro cartellino. sport@luedi.it

sull’asse Berretti-Mangiapane. Il Potenza ci mette il cuore per riagguantare subito la partita, ma Mangiapane si fa rimpallare un’altra spizzata di Berretti (9’), ma la Cavese fa paura quando riparte in velocità, con una squadra che si apre a ventaglio grazie a un’impressionante velocità di esecuzione. I rossoblù devono stringere i denti, dando comunque l’impressione di poter stare in partita. Potenza pericoloso solo sui calci piazzati di Mangiapane, sui quali, però, Petrocco è impeccabile. Rispetto alle caratteristiche tecniche della Cavese, la peggiore cosa che il Potenza poteva regalare era un gol. Spazi più aperti e possibilità per i campani di mettere in pratica la migliore arma possibile, con quelle caratteristiche, ossia le ripartenze. Le due squadre giocano al calcio e il Potenza dà dimostrazione di poter reggere l’urto con un’azione fenomenale che sorprende i campani. Suppa per Mangiapane, apertura di 60 metri per Lolaico, cross al volo per il colpo di testa vincente di Berretti (33’). Bellissimo, per il tripudio del Viviani che crede all’impresa. La Cavese si siede sull’1-1, ma il Potenza decide di non osare più di tanto, spegnendosi verso la fine del primo tempo. Che si chiude con un pareggio giusto. Arleo si gioca la carta Cozzolino, per uno spento e irritante Nolè, senza modificare l’atteggiamento tattico, con Mangiapane a ridosso dei tre attaccanti. Camplone si gioca, invece, il primo cambio togliendo un opaco Schetter e inserendo Romeo (Frezza torna sulla linea dei centrocampisti). Ma, a differenza di Arleo, non è fortunato: rimpallo Cammarota-Alfano e assist per Cozzolino che vola verso Petrocco e lo beffa in diagonale (5’). La Cavese si spegne, anche per merito degli avversari, e il Potenza va vicino al 3-1 con Sarno al 15’ (bravissimo Petrocco). Aquino cerca di risvegliare i suoi, ma è reattivo Tesoniero a dirgli di no, un minuto dopo. Camplone toglie Pierotti per Tarantino, passando a un offensivo 4-2-4. Arleo si copre con Patarini per Mangiapane, passando alla difesa a cinque, e beccandosi i fischi del pubblico per aver rinunciato troppo presto a giocare. Era il 25’ e la linea Maginot dei lucani dura soltanto otto minuti. L’iniziativa è metelliana, ma il pari è un altro gentile omaggio della difesa potentina: cross di Tarantino, tocco di Romeo e svirgolata incredibile di Cuomo nella propria porta (33’). L’occasione per chiudere comunque il match è sui piedi di Cozzolino, ma Petrocco si supera anche grazie al tiro sbilenco da posizione favorevole dell’attaccante di casa (37’). Il duello personale continua tra i due (42’), ma è sui piedi di Di Bella la girata giusta per il vantaggio. La sfera si perde fuori di poco (47’). Ultima emozione: finisce 2-2. Un’occasione persa, ma con qualche speranza in più. Alfonso Pecoraro

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Lunedì 6 aprile 2009

Le pagelle Cuomo, errore che non macchia la partita. Patarini male

Cozzolino cambia il match Nolè irritante per il numero di palloni persi TESONIERO ( 5,5) - colpevole sulla rete del vantaggio cavese. Si fa trafiggere sul suo palo, facendosi sorprendere da un tiro non irresistibile. Poi si riscatta ancora su Aquino. DEI (6,5) - Controlla prima Frezza, poi Bernardo, poi Aquino senza concedere spazi e opportunità. La solita sicurezza e naturalezza di gioco. CUOMO ( 6) - un paio di chiusure nel primo tempo provvidenziali. Orchestra il pacchetto con maestria, ma quando vede Cavese “imbrutisce”. Un'altra autorete, proprio come all'andata. Capita anche ai migliori. DI BELLA ( 7) - fa quasi a pugni con Aquino, che non gli dà tregua. Lui è come al solito preciso e attento nel controllo e si merita ampiamente una valutazione alta. LOLAICO (6,5) - liscia il cross di Lacrimini, ingannato da una deviazione aerea. Una disattenzione non da lui. Ripagata con il cross al bacio per Berretti e il solito sacrificio senza soste. SUPPA (6,) - 5 ordinato e preciso. Soffre Schetter in marcatura, e Arleo gli toglie questo compito, affidandolo a Cammarota. Ma si fa vedere, chiede il pallone e gioca con grande personalità, senza strafare ma essendo praticamente perfetto anche quando deve interdire. Purtroppo ha muscoli di cartone. CAMMAROTA (6,5) - grande senso della posizione, nessun guizzo particolare, ma una prestazione di grande determinazione e applicazione tattica. Lascia a Suppa l'onere della manovra. Prezioso. MANGIAPANE ( 7) - si fa vedere per i In alto il gol di Berretti. Qui sopra, a sinistra Mangiapane tenta la rabona. A destra il gol fallito da Cozzolino nei calci piazzati e per le aperture a tutto minuti finali del match campo. Ha il goniometro nei piedi, sa

Cuomo strattonato in area di rigore. A destra Petrocco di pugno anticipa gli attaccanti potentini. Accanto un’azione di gioco

giocare al calcio e ne beneficia chi sa dove lui sa mettere il pallone. PATARINI (5,5 ) - svolge il compito da centrale con attenzione nel controllo di Romeo, ma perde troppi palloni in proiezione avanzata SARNO (6 ) - palla al piede è il valore aggiunto del Potenza. Sullo stretto viagggia veloce e supera avversari. Ogni tanto difende anche e questo è un vantaggio per Dei che gli protegge le spalle. Crea qualche grattacapo a Lacrimini, specie quando non lo raddoppiano. Gioca, però, a corrente alternata. BERRETTI (7) - primo gol stagionale, da centravanti vero, dove lui vuole giocare. Poi tira , si fa vedere. Come dice Arleo, fa a sportellate con gli avversari. Un giocatore ritrovato anche nella forza fisica. NOLÈ ( 5) - irritante per il numero di palloni che perde e tutti nello stesso modo. Inoltre non sfrutta la giornataccia di Pierotti che lo deve controllare. La sostituzione è doverosa. COZZOLINO (7) - fa il suo gol: palla profonda, sia pure su rimpallo, e diagonale vincente. Può bastare per il sette pieno. A differenza di Nolè capisce il punto debole di giornata di Camplone (Pierotti) e lo salta in ogni circostanza, costringendolo anche al fallo da ammonizione. Cambia la partita offensiva del Potenza, ma sbaglia clamorosamente il gol del 3-2 che gli costa mezzo punto. a.p.


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Lunedì 6 aprile 2009

Spogliatoio Arleo risponde ai mugugni dei tifosi

«Sono amareggiato» E' cominciata davvero male perché a freddo la Cavese è passata in vantaggio con Aquino. Ma il Potenza ha avuto la forza di reagire e dopo aver costruito tante possibilità è arrivata al pareggio con una magistrale azione tutta di prima che ha messo Berretti di battere a rete. E nel secondo tempo con un indemoniato Cozzolino è passato in vantaggio. Sembrava che ci fossero le possibilità per arrivare a tre punti davvero preziosi ma la Cavese non ha mollato e complice un po' di fortuna ha conquistato un pareggio prezioso favorito da una deviazione di Cuomo che ha messo fuori causa il portiere Tesoniero. Nel clan potentino si parla apertamente di due punti persi, ma allo stesso tempo si è soddisafatti della prova complessiva della squadra che ha messo alle corde i campani per lunghi tratti dei 90 minuti. E tanta è stata la delusione tra i pubblico per il mancato successo che è scappato anche qualche mugugno ad alta voce nei confronti del tecnico Arleo per la sostituzione di Mangiapane con Patarini. “ Con il senno di poi è facile lasciarsi andare a considerazioni se fare una sostituzione anziché un'altra. La verità è che quando la Cavese ha messo dentro la quarta punta ho messo in campo Patarini per avere più possibilità nel gioco aereo e per stringere tutti gli spazi. Anche perché Mangiapane aveva dato tutto. Con questa disposizione ho cercato di sfruttare le ripartenze sulle corsie laterali di Sarno e di Cozzolino. Che hanno avuto, lo ricordo, anche la possibiltà di chiudere l'incontro. Ad ogni buon conto sono amareggiato perché ci sono sfuggiti due pun-

Arleo

Il tecnico spiega i cambi con l’esigenza di difendersi dai 4 attaccanti ti, ma allo stesso tempo devo elogiare la prova della squadra che è stata anche superiore ad una signora formazione come quella del collega Camplone. Ho visto una

squadra viva, combattiva e capace addirittura di ribaltare il vantaggio degli ospiti. Insomma una squadra che non si abbatte alle prime difficoltà, esprime anche buone trame di gioco e sul piano fisico ha una buona tenuta. Certo dispiace non aver potuto fare un ulteriore passo in avanti in classifica, ma siamo convinti che dobbiamo lottare strenuamente per altre sei giornate. A cominciare da sabato prossimo quando affronteremo la Ternana senza Cozzolino che sarà squalificato. Da oggi ci dobbiamo concentrare al massimo perché abbiamo il dovere morale di rialzarci dopo questo mezzo passo falso. Sul quale ha inciso notevolmente molta sfortuna con la decisiva autorete di Cuomo su un cross innocuo. Perché sono convinto che difficilmente la Cavese sarebbe riuscita a farci gol”. Considerando i risultati che sono arrivati dagli altri campi, vittoria della Juve Stabia e pareggio della Pistoiese a Taranto, si può parlare di una domenica che non è stata favorevole ai rossoblu. E si è avuta la conferma che probabilmente saranno proprio lucani, Juve Stabia e Pistoiese che si daranno battaglia per evitare l'ultimo posto della classifica. Una battaglia che, a meno di clamorosi colpi di scena, avrà il suo epilogo solo all'ultimo minuto della trentaquattresima giornata. “ Confermo - conclude Arleo - che noi non molleremo assolutamente e che la vitalità dimostrata dal Potenza nelle ultime gare deve essere uno stimolo in più per dare tutto quello che abbiamo dentro per centrare il traguardo della permanenza”. Rocco Sabatella

Spogliatoio Cavese La soddisfazione di Camplone

«Il pareggio è giusto» LA SODDISFAZIONE alla fine è evidente per Andrea Camplone. Lo dice alla fine dell'intervista di rito in sala stampa: “Domenica prossima noi abbiamo il Foligno in casa, il Foggia va a Benevento, abbiamo la possibilità di allungare”. Evidente e chiaro il riferimento alla circostanza che la trasferta di Potenza, “contro una squadra che non merita la sua classifica per come gioca al calcio”, era temuta in ottica play off e che finire con un pareggio non è proprio da disprezzare. “Risultato giusto - dice l'allenatore - tra due squadre che non hanno rinunciato a giocare e a fare risultato”. Eppure la gara si è giocata a fasi alterne: “E' vero - aggiunge l'allenatore - ma questo perché tutte e due le squadre hanno avuto paura di vincere. Nella prima parte abbiamo fatto bene noi, poi loro usciti molto bene. Una volta in vantaggio si sono tirati indietro e noi abbiamo sfruttato la nostra forza avanti, con i quattro attaccanti”. In definitiva: “Pareggio giusto, per quello che si è visto in campo è stata anche un'ottima partita. Avevo visto il Potenza contro il Sorrento e si è dimostrata una grande squadra; contro la Juve Stabia ho visto una squadra dove tutti hanno coperto gli spazi in inferiorità numerica e poi il Potenza ha dei giocatori avanti che possono fare male. A noi mancava un faro come Anaclerio che ci poteva dettare i tempi, ma alla fine posso dire che il risultato è giusto”. Ultima annotazione sulla tempestività dei

cambi. Pierotti era in difficoltà e poteva uscire prima, mentre Taarantino, che ha cambiato in meglio il match poteva essere schierato prima: “Siamo rientrati negli spogliatoi con Schetter, Aquino, Petrocco e Lacrimini acciaccati, non ho fatto subito i cambi ad inizio ri-

presa per non rischiare di avere troppa gente che stava male in campo”. Uomo decisivo, almeno per il tocco che ha determinato l'autorete è stato l'attaccante Romeo, che chiarisce: “L'ho toccata prima io, poi ha deviato Cuomo. Il gol è mio”. Sulla partita: “Equi-

librata, dura sul livello fisico, abbiamo avuto occasioni sia da una parte che dall'altra. Noi siamo stati bravi a recuperare lo svantaggio contro una squadra che non molla mai, formata da combattenti: la classifica per loro è sicuramente bugiarda”. p.s.

Sarno in azione


a cura del Dipartimento Interaziendale di Neuropsichiatria Per l’Età Evolutiva

Screening per la Prevenzione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento ,O SURJHWWR GL VFUHHQLQJ q VWDWR UHDOL]]DWR LQ IRUPD VSHULPHQWDOH GDOO XQLWj RSHUDWLYD GL 1HXURSVL FKLDWULD ,QIDQWLOH GL 0DWHUD GD PDJJLR D GLFHPEUH / RELHWWLYR q VWDWR TXHOOR GL LQGLYLGXDUH L EDPELQL D ULVFKLR GL VYLOXSSDUH QHOOH SULPH IDVL GL DOIDEHWL] ]D]LRQH GLVWXUEL QHOO DXWRPDWL]]D]LRQH GHOOH SUR FHGXUH GL WUDQVFRGLILFD GHL VHJQL VFULWWL LQ FRUUL VSRQGHQWL IRQRORJLFL H YLFHYHUVD LQ DVVHQ]D GL GHILFLW LQWHOOHWWLYL QHXURORJLFL VHQVRULDOL H GL FRQGL ]LRQL GL VYDQWDJJLR VRFLR FXOWXUDOH 7DOL GLVWXUEL QRQ FRVWLWXLVFRQR XQ GLVRUGLQH HYROX WLYR SDUWLFRODUPHQWH JUDYH HVVHQGR FLUFRVFULWWL DG DELOLWj VSHFLILFKH PD DVVXPRQR SHFXOLDUH ULOH YDQ]D LQ XQD VRFLHWj FRPH OD QRVWUD WHFQRORJL FDPHQWH DYDQ]DWD HG DOWDPHQWH OHWWHUDWD 1HOO DWWXDOH VLWXD]LRQH FDUDWWHUL]]DWD GD XQD VHPSUH FUHVFHQWH GLVSRQLELOLWj GHOO LQIRUPD]LRQH PD DQFKH GDOOD QHFHVVLWj GL DFFHGHUYL H GL XWLOL] ]DUOD LQ WHPSL VHPSUH SL UDSLGL O XVR LQHIILFLHQWH GHOOD OHWWXUD FRVWLWXLVFH XQD FRQGL]LRQH IRUWHPHQ WH OLPLWDWLYD FKH SXz FRPSURPHWWHUH QRQ VROR OD FDUULHUD VFRODVWLFD PD DQFKH OR VYLOXSSR GHOOD SHUVRQDOLWj H O DGDWWDPHQWR VRFLDOH GHO VRJJHWWR FKH QH VLD DIIHWWR ,O IXWXUR GL XQ EDPELQR FRQ '6$ q WDQWR PLJOLRUH TXDQWR PLJOLRUL VRQR OH VXH FDSDFLWj FRJQLWLYH TXDQWR SL q SUHFRFH O LQWHUYHQWR TXDQWR SL LO EDPELQR HG LO VXR GLVWXUER YHQJRQR ULFRQRVFLXWL H FRPSUHVL GDOO DPELHQWH TXDQWR SL q DGHJXDWR O DWWHJJLDPHQWR GLGDWWLFR LQILQH TXDQWR PDJJLRUH q O HTXLOLEULR SVLFKLFR GHO EDPELQR VWHVVR >&ULWFK OH\@ 8QR GHL FRPSLWL GHL VHUYL]L VDQLWDUL GRYUHEEH HV VHUH SHUWDQWR TXHOOR GL LQGLYLGXDUH SUHFRFHPHQWH JOL LQGLFDWRUL GL ULVFKLR H GL LQWHUYHQLUH FRQ DSSUR SULDWH]]D SLDQLILFDQGR H UHDOL]]DQGR SHUFRUVL DV VLVWHQ]LDOL LQWHJUDWL FKH FRLQYROJDQR DWWLYDPHQWH WXWWH OH DJHQ]LH HGXFDWLYH ,Q WDO VHQVR XQR VFUHHQLQJ GL , OLYHOOR SXz LQGLUL] ]DUH XQR VWXGLR GLDJQRVWLFR HG HYHQWXDOPHQWH XQ LQWHUYHQWR PLUDWR VX XQD SRSROD]LRQH FKH SUH VHQWL DOFXQL LQGLFL FDUDWWHUL]]DQWL ,O SURJHWWR GL VFUHHQLQJ VRVWHQXWR GDOO $6/GL 0D WHUD KD LQFRQWUDWR LO IDYRUH GHO 'LULJHQWH 6FRODVWL FR GHO , &LUFROR HG KD LQWHUHVVDWR XQ FDPSLRQH GL EDPELQL , EDPELQL VRQR VWDWL YDOXWDWL D FRQFOXVLRQH GHOOD SULPD FODVVH GHOOD VFXROD SULPDULD PHGLDQWH GXH SURYH UHODWLYH DOOH DELOLWj GL OHWWR VFULWWXUD 3HU O DELOLWj GL OHWWXUD q VWDWD XWLOL]]DWD XQD OLVWD GL GLHFL QRQ SDUROH GDO PRPHQWR FKH QHOOH SULPH IDVL GL DSSUHQGLPHQWR QHOOH OLQJXH D VLVWHPD RUWR JUDILFR WUDVSDUHQWH FRPH O LWDOLDQR O XWLOL]]R GL SURFHGXUH VXE OHVVLFDOL SUHFHGH TXHOOH GL DFFHV VR GLUHWWR /D SURYD KD SUHYLVWR LO ULFRQRVFLPHQWR GL FLDVFXQ LWHP EHUVDJOLR WUD XQD VHULH GL TXDWWUR QRQ SDUROH PHGLDQWH O DSSRVL]LRQH GL XQ VHJQR ,O WHPSR D GLVSRVL]LRQH SHU OR VYROJLPHQWR GHOOD SURYD q VWDWR GL GXH PLQXWL H PH]]R 3HU O DELOLWj GL VFULWWXUD q VWDWD DGRSHUDWD XQD OLVWD GL VHGLFL SDUROH ELVLOODEH H WULVLOODEH D FUHVFHQWH FRPSOHVVLWj IRQRORJLFD HODERUDWD GD 6WHOOD $SR OLWR /H SDUROH VRQR VWDWH GHWWDWH XQD VROD YROWD VHQ ]D VLOODEDUH R VFDQGLUH L VXRQL HG LO WHPSR ILVVDWR SHU RJQL SDUROD q VWDWR GL FLQTXH VHFRQGL /H SHUIRUPDQFHV FKH VL VRQR FROORFDWH DO GL VRWWR GL DOPHQR GXH GHYLD]LRQL VWDQGDUG GDL YDORUL GL UL IHULPHQWR KDQQR FRQVHQWLWR O LQGLYLGXD]LRQH GL

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Dott.sse Monica Di Lecce e Vincenzina Milano Logopediste delle U.O.C. di Neuropsichiatria Infantile Azienda Sanitaria Locale di Matera

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Calabrone (PI), 16 maggio 2009. *LRUQDWD GL DJJLRUQDPHQWR SHU PHGLFL HG LQIHUPLHUL LQ 7UDWWDPHQWR GHO GRORUH OLHYH PRGHUDWR GDOO RVSHGDOH DO WHUULWRULR HVSHULHQ]H FOLQLFKH D FRQIURQWR RUJDQL]]DWR GDOO ,5&&6 6WHOOD 0DULV ,QIR ZZZ LQSH XQLSL LW SDROD PRUJDQWL#LQSH XQLSL LW

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Calabrone (PI), 21 maggio 2009. &RQYHJQR 0LQRUL VHQ]D UHJROH PRGHOOL GL SUHYHQ]LRQH H GL LQWHUYHQWR GHL GLVWXUEL GHO FRPSRUWD PHQWR LQ HWj HYROXWLYD ,QIR ZZZ LQSH XQLSL LW ODXUD UXJOLRQL#LQSH XQLSL LW

Per ulteriori informazioni sul dipartimento: www.aslmt4.it/dinpee/index.htm.

Milano, 23 e 30 Maggio 2009. 6HPLQDULR 7HUDSLD RFFXSD]LRQDOH RUJDQL]]DWR GDOO ,5&&6 ( 0HGHD ,QIR ZZZ HPHGHD LW WHO Calabrone (PI), 11/13 giugno 2009. &RUVR GL DJJLRUQDPHQWR DYDQ]DWR LQ ,O WUDWWDPHQWR GHOO DXWLVPR VHFRQGR LO PRGHOOR ',5 WP ,QIR WHO ZZZ LQSH XQLSL LW SDROD PRUJDQWL#LQSH XQLSL LW Catanzaro, 6/10 luglio 2009 ,QWHUQDWLRQDO 6XPPHU 6FKRRO &RPSDUDWLYH 5HVHUFK 0HWKRGRORJLHV LQ +HDOWK DQG 0HGLFDO 6R FLRORJ\ RUJDQL]]DWD GDOO (XURSHDQ 6RFLHW\ IRU +HDOWK DQG 0HGLFDO 6RFLRORJ\ H GDO &5,63 8QL YHUVLWj 0DJQD *U FLD GL &DWDQ]DUR LQ FROODERUD]LRQH FRQ $VVRFLD]LRQH ,WDOLDQD GL 6RFLRORJLD ,QIR ZZZ HVKPV RUJ ZZZ FULVS XQLF] LW FULVS#XQLF] LW


Sport 31

Lunedì 6 aprile 2009

La delusione di Pellegrino e Postiglione: «Un’occasione persa»

«Cambi non azzeccati» Il patron non ha condiviso le scelte di Arleo BERRETTI: «AVREMMO MERITATO DI PIÙ» IL RITORNO al gol di Matteo Berretti, perfetto di testa su cross di Lolaico, non coincide con la vittoria del Potenza contro l’ ostica Cavese. Il sensese, tornato ad occupare quel ruolo di centravanti che tanta fortuna gli aveva riservato la scorsa stagione, dimostra di aver recuperato condizione e giusti stimoli. Tutto questo però non basta al Potenza che divide la posta con i campani. Il primo a rammaricarsi di ciò è proprio Berretti. “Sono soddisfatto della mia prova, ma non del risultato. Mi dispiace per i tre punti che, a mio avviso, avremmo meritato per quanto siamo riusciti a mostrare in campo. Abbiamo recuperato lo svantaggio, disputando un’ ottima partita con una delle migliori formazioni del torneo. Tutto ciò non è bastato. Comunque, ora, non è il caso di scoraggiarci. Bisogna lottare sino alla fine. Con la giusta convinzione e la voglia di centrare a tutti costi la salvezza, il futuro, penso,

potrà riservarci cose buone. Ora da domani pensiamo al match di Terni. Ci vorrà il massimo dell’ impegno per tirar fuori qualcosa di positivo. La Ternana, sconfitta a Gallipoli, farà di tutto per riscattarsi. Per concludere, dedico il gol di oggi a Nicola Martinelli, storico ex dirigente del Potenza, che al momento, non vive un momento felice”. Questo il pensiero di Berretti. Faccia delusa anche quella di Fabrizio Di Bella che, tra l’altro, ha avuto sui piedi anche un’ occasione per centrare il terzo gol in favore del Potenza. “ A mio avviso- dichiara il giovane difensore – questa è una gara persa. Il pareggio rappresenta una sconfitta. La Cavese ha trovato due reti con due mezze conclusioni. Che dire. Tutto gira storto! Oggi con la vittoria si poteva sperare in una salvezza diretta. Incredibile. Sono rammaricato. Ma andiamo avanti, cominciando da Terni”. l.c.

POTENZA E CAVESE due a due. Un risultato, quello maturato al “Viviani, che crea una forte dose di amarezza in casa potentina. In vantaggio per due ad uno, dopo aver recuperato il gol iniziale del campano Aquino, il Potenza subisce il ritorno degli undici di Camplone che trovano il punto del pareggio con un tocco sfortunato di Cuomo su iniziativa di Romeo. Vanificate, dunque, le prodezze di Berretti e Cozzolino. Davvero un peccato per la squadra rossoblù che, vincendo, avrebbe addirittura potuto sperare in un clamoroso rientro in gioco per la salvezza diretta, viste le sconfitte casalinghe del Foligno con il Benevento e del Lanciano con il Crotone. Ma tant’è. Il campo dice che la forte Cavese, rimedia un pareggio importante in chiave play-off. Per il Potenza, invece, penultimo posto in classifica con un solo punto di vantaggio sull’ ultima piazza occupata dalla Pistoiese brava a pareggiare sul campo de Taranto ed in ritardo di una lunghezza dalla Juve Stabia vittoriosa in casa con il Sorrento. E’ difficile commentare i temi di questi novanta minuti in casa potentina. Il presidente Pellegrino, autentico allenatore in panchina e stretto collaboratore di mister Arleo, fatica a celare la sua delusione. L’ aspetto del viso,in tal senso, è emblematico. “ L’ amarezza – dice – è tanta! Pareggiare una gara come questa, dopo aver recuperato lo svantaggio iniziale, ti porta a pensare che quest’anno, purtroppo, ci sarà da soffrire tremendamente da qui alla fine di maggio. Intendiamoci, a mio avviso, la Cavese qui a Potenza ha dimostrato di essere un collettivo di tutto rispetto. Ci saranno anche loro nella lotta per la conquista della cadetteria. Tornando a noi, sul due ad uno e con l’ uscita di Mangiapane, apparso stanco, la luce nella zona nevralgica si è spenta. Abbiamo arretrato troppo il baricentro subendo il ritorno dei biancoazzurri di Camplone che hanno trovato il gol del pareggio. Noi abbiamo creato anche i presupposti per vincere la gara. Penso al gol fallito da Cozzolino al 37 del secondo tempo. Questo è il calcio. La delusione è

Miracolo di Soviero a tempo scaduto su colpo di testa di Myrtaj

Mineo fa sorridere le vespe JUVESTABIA SORRENTO

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JUVE STABIA (4-3-3): Soviero 6; D'Ambrosio 6,5, Maury 7, Rinaldi 7, Ametrano 7; Vicedomini 6, Piocelle 6, Monticciolo 6 (21' st Mineo 6,5); Capparella 7, Rastelli 6,5 (6' st Grieco 7), Peluso 6. A disp.: Terminiello, Gritti, Marino, Barbosa, Gaeta. All.: Costantini 6. SORRENTO (5-3-2): Spadavecchia 6; Vanin 6 (10' st Arcidiacono 5,5), Demartis 6,5, Minadeo 5,5, Lo Monaco 5,5, Angeli 5,5; Maiorano 5,5 (35' st Greco sv), Nicodemo 5,5, Fialdini 6; Giampaolo 6 (21' st Ripa 6), Myrtaj 5,5. A disp.: Casadei, Panarelli, Ferrara, Hodza. All.: Simonelli 6. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 7 RETE: st 27' Mineo NOTE: spettatori paganti 1082, abbonati 1462, incasso di 23.505 euro (gara vietata ai tifosi del Sorrento per disposizioni del Casms). Ammoniti: Soviero, Maury, Piocelle, Nicodemo, Minadeo, Fialdini, Ripa. Angoli 7-4 per la Juve Stabia. Recupero: pt 1', st 4'. LA JUVEStabia torna alla vittoria battendo il Sorrento 1-0 al “Menti” e lasciando alla Pistoiese l'ultima posizione in classifica. E' durata nove gare l'astinenza da vittorie dei gialloblù, reduci addirittura da sei sconfitte consecutive. A casa, per scelta loro, gli <epu-

Il gol di Mineo

rati> Geraldi, Cristea, Radi e Biancolino (i primi tre si sono ammutinati, disertando gli allenamenti, l'ultimo ha negoziato la resa stipulando la risoluzione del contratto venerdì scorso), il tecnico Maurizio Costantini sceglie Peluso come partner di Rastelli in attacco; il francese Sebastien Piocelle esordisce subito al centro della linea mediana; Maury torna centrale in difesa e Ametrano va sulla sinistra. Sorrento in formazione tipo. Le due squadre si studiano nel primo quarto d'ora e Capparella rompe il ghiaccio al 18' su punizione: Spadavecchia respinge con qualche difficoltà il suo tiro dai 30 metri. Al 22' Vicedomini dal limite prova un buon destro, blocca sicuro Spadavecchia. Un minuto dopo anche Rastelli ci prova da fuori area, ancora bravo il portiere rossonero. Alla mezz'ora ancora

il capitano Rastelli scatta sul filo del fuorigioco, entra in area e scarica rabbia nel suo sinistro, grande respinta di Spadavecchia in angolo. Al 40' tiro-cross di Monticciolo, ma Spadavecchia è attento e devia in corner. Il primo tempo si chiude con un quasi autogol di Angeli, al 44', che incredibilmente appoggia verso la sua porta un cross dalla sinistra colpendo il palo. Rastelli, poi, sulla ribattuta calcia altissimo dall'interno dell'area piccola. La ripresa si apre con la Juve Stabia ancora in forcing offensivo. Al 3' Peluso ci prova. Al 9' Vicedomini prova a sorprendere Spadavecchia, ma il suo tiro è impreciso ed esce alla sinistra dei pali difesi dal portiere sorrentino.. Al 24' Peluso ha la palla buona sul destro, ma aspetta troppo per tirare, e la sua conclusione è rimpallata da un difensore avversario. Il neo entrato Mineo al 26' entra in area, defilato da sinistra ma calcia ugualmente in porta, direttamente sull'esterno della rete. Passa un minuto e proprio Mineo segna il golpartita. Grieco si guadagna una punizione dal limite. La calcia, Spadavecchia non controlla e Mineo da due passi insacca il gol dell'1-0. Le vespe controllano ma calano alla distanza. Allo scadere D'Ambrosio salva su Myrtaj in corner. Nel primo minuto di recupero, proprio sull'angolo che ne segue, Myrtaj svetta da solo e colpisce di testa, miracolo di Soviero.

Cappellino scozzese per Rosario Pellegrino in panchina durante Potenza-Cavese. A sinistra Matteo Berretti aiutato da un avversario a rialzarsi. Il fotoservizio della partita è di Andrea Mattiacci

tanta. Ma ora bisogna guardare avanti. Speriamo di recuperare qualcosa sabato nell’ anticipo con la Ternana”. Sin qui Pellegrino. Tornando sull’ analisi del presidente, c’è da dire, infatti, che con l’ uscita di Mangiapane il Potenza ha perso quella lucidità nell’ impostazione della manovra. L’ ingresso di Patarini, poi, ha fatto si che la squadra arretrasse di molto il baricentro del gioco. Tutto ciò ha avvantaggiato la Cavese che, anche fortunosamente, ha trovato il gol del pareggio. Mister Arleo, giustifica la mossa con il fatto che, viste le precarie condizioni di Suppa, e con Mangiapane non in grado di svolgere un lavoro di copertura, la tattica da attuare in quella fase della gara era quella di sfruttare le ripartenze di Cozzolino e Sarno. Di contro, c’è invece la constatazione che il Potenza ha perso molto in fase di costruzione. Poi, come si è soliti affermare in queste situazioni, il risultato finale genera commenti che danno il via a diverse interpretazioni. Anche il patron Postiglione, poi, digerisce male questo pareggio. Un punto che, nella sua mente, ha il sapore di una sconfitta. “ A questo punto – afferma – i pareg-

gi in casa rappresentano una mezza sconfitta. Il due a due con la Cavese, è inutile prenderci in giro, serve a poco, visti anche i risultati postivi della Pistoiese sul campo del Taranto e della Juve Stabia in casa con il Sorrento. Tre squadre in tre punti. L’ unico obiettivo, ora, è quello di evitare l’ ultimo posto. La gara di oggi ha detto che sul due ad uno a nostro favore abbiamo arretrato sensibilmente il nostro raggio d’ azione. I cambi, purtroppo, con tutto il rispetto per chi è sceso in campo, non si sono rivelati azzeccati. L’ unica nota positiva è il terzo risultato utile consecutivo. Ma tutto ciò rappresenta una magra consolazione”. Delusione palpabile per Postiglione che, tra l’altro, seppur in maniera pacata, dimostra di avere un parere diverso sul modo di gestire la gara nelle fasi finali. Ma tutto questo, come si dice, fa parte del pane quotidiano sul quale impostare i discorsi ruotanti intorno al mondo del calcio. Ora l’ attenzione è dedicata alla Ternana. Nell’ anticipo del sabato Santo si spera che il Potenza possa tornare a casa con un risultato positivo. Solo così si potrà vivere una Pasqua di…..Resurrezione! Lorenzo Corrado

Al Gallipoli basta Ginestra GALLIPOLI TERNANA

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GALLIPOLI (3-5-2): Rossi 6,5; Bonatti 5,5 (21' pt Riccardo 6), Molinari 6,5, Antonioli 6; Vastola 6, Russo 6,5, Esposito 6, Buzzegoli 5,5, Cangi 5,5; Ginestra 6,5, Di Gennaro 5. A disp.: Sciarrone, Giacomini, Cimarelli, Zampa. All.: Giannini 6,5. TERNANA (4-4-2): Cunzi 7; Bertoli 5,5, Sartor 6,5 (31' st Di Dio sv), Tedeschi 5,5, Cardona 6 (47' st Scappini sv); Del Grosso 6,5, Di Deo 6,5, Papini 5,5, Piccioni 6,5; Morello 6,5 (47' st Mauri sv), Tozzi Borsoi 5,5. A disp.: Scarzanella, Perney, Bizzarri, Concas. All.: Baldassarri 6. ARBITRO: Baratta di Salerno 6. RETE: st 39' Ginestra rig. NOTE: spettatori 1200 circa, di cui una ventina provenienti da Terni. Espulsi al 38' st Piccioni ed al 39' st Papini per proteste. Ammoniti: Morello, Vastola, Sartor, Del Grosso. Angoli 8-2. Recupero: pt 2'; st 8'. GALLIPOLI. Il Gallipoli ritorna alla vittoria al Bianco e grazie al rigore trasformato da Ciro Ginestra non perde terreno dalla capolista Crotone. In virtù delle squalifiche del fantasista Mounard e del cursore mancino Suriano, Giannini schiera Gallipoli in versione 3-5-2. . La Ternana risponde con grande ordine e volontà, senza alcun timore reverenziale. Gli umbri ritrovano disponibile Sartor (ex mancato a Gallipoli nell'estate del 2008), mentre registra le assenze degli squalificati Burrai, Rigoni e Perna. Il tecnico Baldassarri ripropone Del Grosso sulla corsia destra. Mentre ricostruisce la coppia d'attacco con Morello ad assistere l'ariete Tozzi Borsoi, protagonista due anni fa della doppietta vittoriosa degli umbri al Bianco. In porta c'è l'avvicendamento di Cunzi per Visi. Pronti via e la Ternana si propone solida e pronta a sorprendere sulla corsia destra con il dinamico Piccioni. Appare quadrata ed all'8'

piazza il tiro con Morello, ma Rossi para in due tempi. Al 15' risponde il Gallipoli come può dalla trequarti con Di Gennaro che cerca con una soluzione dalla distanza di rompere la rete costruita dai rossoverdi. Giannini nota le difficoltà e l'aggressività tattica e ridisegna il Gallipoli in versione 4-3-3 con l'innesto del fantasista Riccardo nel trio avanzato con Ginestra e Di Gennaro, abbassando Vastola e Cangi come esterni di difesa e chiamando in panchina Bonatti. La mossa pare rilanciare il Gallipoli: al 28' cross di Riccardo dalla destra e testa di Russo nella mani di Cunzi. Al 30' su una punizione di Esposito, Cangi piazza di testa la palla in mezzo, ma Cunzi chiude su Vastola. Al 32' risponde la Ternana su punizione di Morello, che manca la porta. Gli ionici rispondono con Ginestra al 38' e 39' con due conclusioni dalla distanza. La ripresa si apre con la Ternana, che propone la buona vena di Piccioni che al 5' manca il bersaglio. La gara registra la voglia del Gallipoli di costruire, ma la Ternana si presenta un autentico muro di gomma, pronta a ripartire ed a presentarsi dalle parti di Rossi come al 34': Piccioni serve il pallone per Tozzi Borsoi, che cilecca di destro davanti alla porta. Ed al 35' dalla distanza Morello tenta il tiro dalla distanza. Nello stesso minuto Cunzi annulla due tiri: prima a Ginestra e poi a Marzeglia. Il Gallipoli cresce, ma la Ternana al 36' reclama un calcio di rigore su Piccioni. Ed al 38' è il Gallipoli a procurarsi un penalty sacrosanto per mani di Papini su tiro di Russo dal limite d'area sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Saltano i nervi al rossoverde Piccioni, che viene espulso per proteste. Sul dischetto si presenta Ginestra, che trasforma il tiro per il gol-partita. Viene espulso anche Papini per proteste. Eppure in doppia inferiorità numerica la Ternana sfiora il pareggio al 48' con un bel tiro dal vertice alto dell'area di Del Grosso. Ma il potente diagonale viene annullato con una prodezza da Gegè Rossi, che salva il successo del Gallipoli. Dopo 8 minuti di recupero i salentini festeggiano il ritorno al successo. Pasquale Marzotta


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Lunedì 6 aprile 2009

Prima sbaglia dal dischetto, poi dà il pari a una grintosa Pistoiese

Artistico frena il Taranto TARANTO PISTOIESE

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TARANTO (3-5-2): Barasso 6; Migliaccio 6, Pastore 5, Prosperi 5; Sosa 6, Giorgino 5,5, Sciaudone 5,5 (21' st Dionigi 5,5), Micco 5,5, Lolli sv (33' pt Paolucci 5,5); Carrozza 6, Da Silva 6 (21' st Caturano 5). A disp.: Nordi, Russo, Marolda, Cesareo. All.: Stringara 5. PISTOIESE (4-3-2-1): Bindi 6; Cutrupi 6 (38' st Breschi sv), Ghinassi 6, Bartolucci 6, Di Berardino 6; Guerri 6, Lanzillotta 5,5, Muwana 6 (14' st Palermo 6); Della Penna 6 (8' st Bellazzini 6), Artistico 6; Dal Rio 6. A disp.: Mareggini, Benedetti, Cortese, Bianchini. All.: Torricelli 6. ARBITRO: Cafari di Cassino 5,5 RETI: pt 13' Da Silva; st 3' Artistico NOTE: Al 45' pt Barasso ha parato un rigore ad Artistico. Spettatori 1.476 per un incasso di 11.611 euro. Ammoniti: Muwana (P), Cutrupi (P), Prosperi (T). Angoli: 10-1 per il Taranto. Recupero pt 2': st 3' TARANTO - Passo falso del Taranto che si fa imporre il pari da una volitiva Pistoiese. Si ferma a cinque la serie di vittorie consecu-

L’esultanza di Da Silva

tive interne dei rossoblù. Il pari è meritato dai toscani che, anche alla luce del rigore fallito a fine primo tempo, possono a ragione continuare a sperare nel raggiungimento dei playout. Tra i padroni di casa si rivede in porta dopo cinque mesi il portiere

Barasso. Dionigi e Paolucci partono ancora dalla panchina. I toscani devono rinunciare al difensore Fiasconi. Il tecnico Torricelli dispone i suoi uomini con Della Penna e Artistico, che assistono la prima punta Dal Rio. Meglio gli ospiti all'inizio che spingono so-

prattutto sulla corsia destra. I rossoblù adottano un prudente 35-2. Sciaudone non funge da trequartista ma agisce in linea con Giorgino e Micco in mediana. Al 13', però, il Taranto va in gol. Carrozza lancia in verticale Sosa, che scatta sul filo del fuorigioco e, sull'uscita del portiere, porge a Da Silva un pallone facile facile da mettere in rete. Al primo affondo i rossoblù fanno male. Una costante nelle ultime gare casalinghe per gli ionici. Il vantaggio scioglie i rossoblù, che appaiono più lucidi nella manovra. Sosa è molto intraprendente sulla fascia destra. La Pistoiese, invece, sembra quasi smarrita ed è incapace di riprendere il filo del discorso tattico avviato nei primi minuti. Al 33' Lolli esce per fare posto a Paolucci. La qualità del centrocampo rossoblù aumenta. Il pescarese si piazza alle spalle delle punte modulando il Taranto sul più abituale 3-4-1-2. Al 34' Pastore sfiora il montante su punizione. Sette minuti dopo, sempre dalla stessa mattonella, ci prova da fermo Da Silva, ma la conclusione si perde di poco a lato. Sul finire di tempo un'entrata di Micco su Dal Rio genera l'assegnazione del calcio di rigore apparso piuttosto risibile. Dal dischetto Artistico si fa ipnotizzare da Barasso che respinge.

La ripresa non potrebbe cominciare meglio per la Pistoiese. Al 3' Pastore fallisce un rilancio che termina sui piedi di Della Penna. L'esterno salta un paio di avversari prima di porgere ad Artistico che fredda in uscita Barasso facendosi perdonare per il penalty sbagliato. Il Taranto ci mette un po' per rialzare la testa. Sosa di testa va vicino alla rete. Dopo trenta secondi la Pistoiese fallisce con Guerri un interessante contropiede. Gli arancioni prendono fiducia, mentre i rossoblù sembrano più scollati tra i reparti. Dal Rio al 18' scalda le mani a Barasso. Le difficoltà di costruzione dei padroni di casa sono evidenti. Stringara lo comprende ed aumenta il peso offensivo con l'ingresso di Caturano e Dionigi. Il Taranto passa al 3-4-3. Carrozza si danna l'anima, ma i compagni non lo sostengono abbastanza. Troppi lanci lunghi non aiutano i padroni di casa ad essere pericolosi. La gara non si scuote e la Pistoiese difende con ordine l'1-1. Anzi al 35' Cutrupi offre un buon pallone a Dal Rio che di testa fa correre un brivido a Barasso. Anche Bellazzini affonda sulla sinistra, sibilando un diagonale a lato. Finisce tra i fischi del pubblico dello Iacovone. Luigi Carrieri

I campani (in superiorità dal 48’) sprecano troppo

Il Pescara regge a Pagani PAGANESE PESCARA

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PAGANESE (3-4-1-2): Melillo 6; Chiavaro 7, Taccola 6,5, Astarita 6,5; Iraci 6, Cucciniello 6, Caracciolo 5,5, Bacchi 6 ( 42' st Legittimo sv); Diogo 6; Fanasca 6, Zarineh 5 (21' st Capodaglio sv). A disp.: Pantanelli, Berardi, Fiorentino, Albano, De Giosa. All.: Capuano 6. PESCARA ( 4-4-2): Indiveri 6,5; Camorani 5,5, Pomante 6, Siniscalchi 6,5, Vitale 6,5 ( 30'st Iandoli sv); Felci 6,5 (21' st Giordano 6), Coletti 7, Ferraresi 5,5 (35' st Romito sv), Zeytulaev 5; Laens 6, Simon 5,5. A disp.: Prisco, Sembroni, Stella, Scappaticci. All.: Cuccureddu 6. ARBITRO: Merchiori di Ferrara 7. NOTE: spettatori 2500 circa. Espulso al 3' st Zeytulaev per gioco violento. Ammoniti: Coletti, Astarita, Laens, Chiavaro. Angoli 5-1 per la Paganese. Recupero: pt 1'; st 5'. PAGANI - Pareggio a reti bianche tra Paganese e Pescara al Marcello Torre. A recriminare sono soprattutto i padroni di casa che, in superiorità numerica per tutta la ripresa, non hanno sfruttato ghiotte occasioni da rete. Al termine azzurrostellati e delfini si sono divisi la posta in palio davanti a 2500 spettatori. Su un terreno di gioco in pessime condizioni Capuano schiera la sua Paganese con il 43-1-2. Diogo è il trequartista alle spalle del tandem Fanasca-Zarineh. In panchina De Giosa e Berardi per noie muscolari. Il tecnico abruzzese Cuccureddu opta per il classico 4-4-2. In avanti la coppia sudamericana composta

dall'argentino Simon e dall' uruguagio Laens. La prima frazione non regala grosse emozioni. Solo due le azioni degne di nota. La prima è di marca adriatica al 12'. Scambio tra Laens e Simon con quest'ultimo che da posizione defilata non inquadra il bersaglio grosso. Dopo otto minuti la risposta della Paganese con il gigante Zarineh che ci prova con il destro: Indiveri blocca a terra. La ripresa si apre subito con l'episodio chiave. Al 3' infatti Zeytulaev è in ritardo su Chiavaro e lo stende. Cartellino rosso per l'uzbeko e Pescara in dieci uomini. I padroni di casa provano subito ad approfittarne e prendono in mano le redini del match. Già al 6' la Paganese potrebbe passare. Sugli sviluppi di un corner Chiavaro svetta di testa, ma Indi-

veri compie il miracolo e salva gli abruzzesi. Pochi secondi dopo un colpo di testa di Fanasca si stampa sul palo esterno. Il Pescara sembra alle corde ma comincia la lunga serie di errori sottoporta dei ragazzi di Capuano. All'8' Fanasca apre per Iraci, il folletto siciliano s'invola ma la sua conclusione è alta da pochi passi. Ancora più clamoroso l'errore di Zarineh al 20'. Bacchi crossa in area dalla sinistra, l'attaccante liguorino tenta la spaccata da pochi passi che non crea apprensione a Indiveri. Capuano prova a mischiare le carte inserendo Capodaglio in luogo proprio di Zarineh, vittima di crampi. La Paganese però esaurisce la sua spinta offensiva. Solo Diogo prova a tenere accesa la luce senza risultati concreti.

Cuccureddu, dal canto suo, irrobustisce il reparto arretrato con l'ingresso di Iandoli e Romito. In attacco sistematicamente Simon e Laens provano a far scorrere il cronometro per portare a casa un punto prezioso in chiave salvezza. La gara si trascina fino alle battute finali tra lanci lunghi, continue interruzioni e perdite di tempo. L'ultima emozione la regala la formazione di casa al 41'. Sull'out mancino Bacchi mette al centro, Fanasca spizzica di testa per Cucciniello che da pochi passi mette sopra la traversa. Nei minuti di recupero stava anche per materializzarsi la beffa per la Paganese. Sul colpo di testa di Romito però Melillo si fa trovare pronto e blocca in due tempi. Francesco Pepe sport@luedi.it

Coletti in azione a Pagani

A Foligno gli uomini di Soda passano con il minimo sforzo al termine di una gara avara di emozioni

Benevento, con Cattaneo la rincorsa continua FOLIGNO BENEVENTO

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FOLIGNO (3-4-3): Conti 5; Gregori 6, Guastalvino 6,5, Fiuzzi 5,5 (13' st Cesaretti 6); Pencelli 6, Cotza 5,5 (32' st Sciani 4), Signori 6,5, Petterini 6; De Paula 5,5, Cipolla 5,5 (25' st Turchi 6), Coresi 6. A disp.: Ripa, Buscaroli, De Stefano, Furiani. All.: Indiani 5. BENEVENTO (3-4-3): Mondini 6,5; Ferraro 6, Cattaneo 7, Ignoffo 6; Aquilani 6,5, Cinelli 6, De Liguori 6 (28' st Ciarcià 6), Palermo 5,5 (13' st Colombini 5,5); Castaldo 6, Evacuo 5 (1' st Carcione 5,5), Clemente 6. A disp.: Gori, Imbriani, Statella, Bueno. All.: Soda 6. ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 5. RETE: pt 19' Cattaneo (B). NOTE: spettatori 2.379 (paganti 1.377, abbonamenti 777, accrediti 225, per un incasso complessivo di 17.047,84). Al 34' st allontanato Fe-

derico Cherubini, direttore generale del Foligno, per proteste. Ammoniti: Fiuzzi, Cotza, Signori. Angoli 5-4 per il Foligno. Recupero: pt 0'; st 5'. FOLIGNO - Con il minimo sforzo il Benevento espugna il “Blasone” di Foligno e prosegue la “caccia” al primo posto in classifica. La formazione del tecnico Soda è riuscita ad avere la meglio in una gara brutta e che ha regalato poche emozioni sino al fischio finale. Il Foligno al 4' ha una buona occasione per portarsi in vantaggio con De Paula che prova la girata di prima intenzione. Ancora Foligno all'11'. Questa volta a provarci è Signori, che riceve palla al limite dell'area ospite e calcia forte, ma il suo tiro finisce praticamente alle stelle. La prima vera occasione delle “streghe” arriva al quarto d'ora, quando da calcio d'angolo il Benevento crea non pochi grattacapi alla retroguardia casalinga. Serie di batti e ribatti nell'area piccola, con Cotza che alla

fine sbroglia tutto spazzando la sfera fuori dalla propria area di testa. Il Benevento pian piano cerca di portarsi sempre di più in avanti, e al 19' da una punizione di Clemente nasce l'assist sul secondo palo per Cattaneo che ben appostato (e con la grave disattenzione di Conti rimasto a metà strada) buca la porta biancazzurra e porta in vantaggio i suoi per la gioia dei cinquecento tifosi ospiti arrivati sino a Foligno. Doccia gelata per il Foligno che sino alla fine della gara non è riuscito a spingere nel migliore dei modi per pareggiare i conti. Al 37' la rabbia di Coresi si sfoga in una grande bordata dai trenta metri, con la palla che tocca l'esterno della rete sopra la traversa e da l'illusione del gol ai tifosi locali, che per una frazione di secondo accennano la propria esultanza. Nel secondo tempo non succede praticamente più nulla, col Benevento che si difende a tratti addirittura in sei uomini e col Foligno che sembra incapace di reagire. Fabio Luccioli


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Lunedì 6 aprile 2009

Di Chianese (rigore) il momentaneo 1-1. Ospiti in dieci dal 28’ pt

Innocenti castiga l’Arezzo I suoi due gol avvicinano il Marcianise alla salvezza AREZZO REALMARCIANISE

1 2

AREZZO (4-4-2): Botticella 5; Bricca 6, Terra 5, Fanucci 5, Doga 6 (1' st Lauria 6); Bondi 5 (24' st Turienzo 5,5), Beati 5,5, Matute 6, Croce 6,5; Baclet 6 (1' st Cavagna 6), Chianese 6. A disp.: Paoletti, Ambrogioni, Conte, Vigna. All.: Ugolotti 6. REAL MARCIANISE (4-2-3-1) : Fumagalli 7; Piscitelli 6, Porpora 6, Murolo 6, Vanacore 6,5; D'Ambrosio 6,5, Romano 5; Ciano 6 (20' st Di Napoli 6), Poziello 6 (35' pt Montanari 6,5), Galizia 6 (44' st Della Ventura sv); Innocenti 7,5. A disp.: Mezzacapo, D'Apice, Compagnone, Tedesco. All.: Fusi 7,5. ARBITRO: Vallesi di Ascoli 6. RETI: pt 12' Innocenti (RM), 24' Chianese rig. (A), 34' Innocenti (RM). NOTE: spettatori 1.944 per un incasso di 20.158,00 Euro. Espulsi al 28' pt Romano (RM) per fallo di reazione su Bricca. Ammoniti: Bricca, Beati, Matute, Terra, Galizia. Angoli 8-3 per l'Arezzo. Recupero: pt 1', st 5'. AREZZO - Pochi minuti dopo il fischio d'inizio si scatena su Arezzo un violento nubifragio. La maggior parte dei tifosi di casa lo interpreta come un sinistro presagio di un po-

Il gol di Innocenti

meriggio lungo e difficile. Alla fine dei novanta minuti sarà effettivamente così. Quando, dopo otto giri d'orologio, Chianese si mangia una colossale occasione-gol a tu per tu con Fumagalli (bravo il portiere a respingere il tiro) i supporter aretini cominciano a tremare. Le loro paure diventano realtà quattro minuti dopo quando Innocenti, di testa, porta in vantaggio il Marcianise. Il cross, preciso ma lento, è di Vanacore, la dormita è dei centrali amaranto, la

complicità è del portiere Botticella, incerto e in ritardo nell'occasione. Vanacore prende gusto nelle fughe sulla fascia e nei cross, al 17' ne pennella un altro per Piscitelli il cui colpo di testa sfiora la traversa. L'Arezzo reagisce, seppur con scarsa veemenza, ed ottiene il pareggio su rigore. Minuto 24, Chianese prova a servire al centro dell'area Baclet, Porpora intercetta la palla con il braccio e l'arbitro Vallesi fischia la massima punizione. S'incarica del

tiro il centravanti di casa che spiazza Fumagalli e fa espoldere la curva. A questo punto i tifosi di casa s'illudono e la loro convinzione cresce ancor di più al 28' quando il centrocampista ospite Romano viene espulso per aver messo le mani addosso all'aretino Bricca. Tutto in discesa per l'Arezzo? Tutt'altro! Il Marcianise non si scompone e, alla prima, nuova apparizione in area avversaria trova il secondo vantaggio, ancora con Innocenti. Stavolta il cross arriva dalla

destra, il centravanti stoppa la palla con calma e, di destro, batte Botticella. Spettatore di tutto ciò il centrale aretino Terra, immobile per tutta l'azione. L'Arezzo torna in avanti con rabbia e sfiora il pari al 41'. Croce dalla sinistra per Chianese, colpo di testa preciso e miracolo di Fumagalli che toglie la palla dall'angolino basso e la spedisce in corner. La ripresa si apre con due cambi fra i padroni di casa. Fuori Doga e Baclet, dentro Lauria e Cavagna ed Arezzo che passa al 4-2-3-1. Proprio i due entrati saranno gli unici amaranto a rendersi pericolosi dalle parti di Fumagalli. Prima ci prova Cavagna, al 17', su assist di Chianese, ma il suo tiro finisce lontano dalla porta poi è il turno di Lauria, al 23', con un bellissimo tiro al volo da fuori area che finisce appena sopra la traversa ma che avrebbe meritato maggior fortuna soltanto per il gesto tecnico. Il Marcianise non ci sta a subire passivamente e prova a pungere in contropiede. Dopo una bella discesa è Montanari a provare la conclusione ma il suo tiro viene respinto con i pugni da Botticella. La partita si spegne, l'Arezzo non ha più birra in corpo per tentare la rimonta, il Marcianise amministra con calma il vantaggio e, dopo cinque minuti di recupero, porta a casa tre punti fondamentali per la corsa alla salvezza. Giorgio Melani

Il Foggia passa di rimonta grazie a due rigori

Perugia, che beffa Al 91’ è punito da Mattioli FOGGIA PERUGIA

2 1

FOGGIA (4-2-3-1): Bremec 6; Pedrelli 6,5, D'Andrea 6, Zanetti 6, Colombaretti 6; Velardi 6 (33' st Mattioli 6,5), D'Amico 6,5; Troianiello 6,5, Malonga 6 (10' st Salgado 5,5), Mancino 5,5; Germinale 6. A disp.: Milan, Burzigotti, Colomba, De Rosa, Trezzi. All.: Novelli 6. PERUGIA (4-4-2): Benassi 6,5; Zoppetti 6, Raimondi 5,5, Accursi 5,5, Calori 5,5; Boldrini 5,5, Passiglia 5,5 (17' st Pizzolla 5,5), Mezavilla 6, De Giorgio 6 (27' st Stamilla 6); Mazzeo 6,5 (33' st Ferrari sv), Cutolo 6. A disp.: De Marco, Pagani, Barbagli, Ubaldi. All.: Pagliari 5. ARBITRO: Bergher di Rovigo 4,5. RETI: pt 35' pt Mazzeo;st 4' Germinale (rig.); 46' Mattioli. NOTE: spettatori 4 mila circa, di cui una quarantina giunti da Perugia. Ammoniti: Troianiello, Boldrini, Mezavilla, Benassi, Ferrari, Zanetti, Raimondi. Espulsi, per proteste,

Cutolo al 45' st e Pagliari al 46' st. Angoli 7-1 per il Foggia. Recupero: pt 3'; st' 5. FOGGIA - Il Foggia acciuffa allo scadere la decima vittoria casalinga stagionale e torna a sperare nella qualificazione ai play off. Il Perugia cade per la terza volta consecutiva e resta a forte rischio play out. Decidono, nella ripresa, due rigori dubbi. Sul primo Malonga stretto tra più difensori ospiti - Germinale insacca con un tiro forte e centrale. Il secondo, che scaturisce da un presunto fallo di Raimondi su Salgado e manda su tutte le furie gli ospiti (rosso a Cutolo e Pagliari per proteste), l'attaccante cileno si fa parare il tiro da Benassi ma sulla respinta dell'estremo umbro è pronto Mattioli a ribadire, di testa, in rete. In avvio Novelli accantona l'idea, provata in settimana, di tornare al 4-3-3 e ripropone il 4-2-3-1, preferendo, in mediana, Velardi a De Rosa. A far coppia con Zanetti al centro della difesa c'è D'Andrea, ex di turno. Salgado, quasi piena-

mente recuperato dall'infortunio muscolare, si accomoda in panchina. Dall'altra parte, la squalifica di Gatti suggerisce a Pagliari di schierare i suoi con un più prudente 4-4-2, con De Giorgio a dar man forte, in fase d'attacco, alla coppia composta da Cutolo e Mazzeo. In difesa rientra Zoppetti, l'attacco è invece orfano di Del Core, altro ex, anche lui fermato dal giudice sportivo. Nel primo tempo è il Foggia a fare la partita ma la sua supremazia, legittimata dall'eloquente 5-0 nel conto dei calci d'angolo, è sterile e non si concretizza in favorevoli occasioni da rete. I rossoneri cercano di pungere sfruttando la velocità di Troianiello sulla corsia destra e il peso di Germinale al centro dell'attacco ma la manovra risulta troppo prevedibile. Il Perugia si difende senza grossi affanni e riesce con buone ripartenze, firmate De Giorgio, Cutolo e Mazzeo, ad alleggerire la pressione e tenere in apprensione la retroguardia dei padroni di casa. La prima palla-gol è del Foggia: al

Palla in rete per il gol del 2-1 di Mattioli del Foggia

15', su angolo di Mancino, il colpo di testa di Velardi si spegne di poco alla destra di Benassi. Alla mezz'ora sono ancora i pugliesi ad andare vicini al gol: la bella conclusione al volo di Mancino, su cross di Troianiello, è deviata in angolo da Zoppetti. Tempo un giro di lancette e Cutolo s'invola in contropiede per servire De Girgio, su cui Pedrelli compie un prodigioso recupero. E' il prologo del vantaggio umbro, che arriva quattro minuti dopo:

un contrasto vinto con i centrali di difesa del Foggia spiana la strada a Mazzeo, che, solo davanti a Bremec, lo mette a sedere e deposita in fondo al sacco. E' una doccia fredda per il Foggia, che si scuote con una conclusione da fuori area di Malonga, deviata in angolo da Benassi. Ma sono gli umbri a chiudere la frazione in attacco e a sfiorare, due volte con Cutolo, il raddoppio. Il secondo tempo è tutto di marca rossonera, complice l'atteggiamento piut-

tosto rinunciatario del Perugia. L'ingresso di Salgado dà più vivacità e imprevedibilità ai padroni di casa, che, al di là delle due reti, creano almeno altre tre nitide occasioni. Gli episodi che ribaltano il risultato benediscono i padroni di casa dagli undici metri. Germinale riporta in auge i suoi in apertura, chiude i conti Mattioli dopo l'iniziale errore di Salgado. Vittoria in extremis e fiamma ancora accesa per la corsa play-off. Manuel Fantoni

I RISULTATI DELLA LEGA PRO: 28ª GIORNATA 1^ DIVISIONE – GIRONE A

2^ DIVISIONE – GIRONE A

2^ DIVISIONE – GIRONE B

Cesena – Pro Patria OGGI ore 20.45 Lumezzane - Legnano 1-0 Padova – Ravenna 2-3 Pergocrema – Novara 0-0 Portogruaro - Monza 21 Reggiana – Lecco 2-1 Sambenedettese – Cremonese 0-1 Spal – Venezia 3-1 Verona – Pro Sesto 2-0 CLASSIFICA: Cesena, Pro Patria 48 punti; Reggiana 46; Ravenna 45; Spal 44; Verona 40; Novara 39; Padova, Pergocrema 38; Lumezzane 37; Portogruaro, Cremonese 36; Monza 32; Legnano 29; Pro Sesto, Lecco 28; Sambenedettese 25; Venezia 20. Venezia e Legnano una partita in meno Venezia 4 punti di penalità PROSSIMO TURNO – 12^ GIORNATA RITORNO – 11/04 – ORE 15.00 Cremonese - Padova Lecco - Lumezzane Legnano - Reggiana Monza - Cesena Novara – Verona Pro Patria – Spal Pro Sesto - Sambenedettese Ravenna - Portogruaro Venezia - Pergocrema

Alessandria - Alghero 5-4 Ivrea - Pro Vercelli 0-0 Mezzocorona - Canavese 2-1 Montichiari - Carpenedolo 2-0 Olbia - Como 2-0 Pavia - Itala San Marco 0-1 Pizzighettone - Sudtirol 1-1 Rodengo - Valenzana 2-0 Sambonifacese - Varese 0-0 CLASSIFICA: Varese 50 punti; Rodengo Saiano 48; Olbia, Alessandria 47; Sambonifacese 46; Como 44; Itala San Marco 42; Canavese 38; Mezzocorona 36; Ivrea 35; Montichiari 34; Pavia 32*; Pro Vercelli 31; Sudtirol 29; Valenzana 28; Carpenedolo, Pizzighettone 26; Alghero 24. * 5 punti di penalizzazione PROSSIMO TURNO – 12^ GIORNATA RITORNO – 11/04 – ORE 15.00 Alghero – Rodengo Carpenedolo – Olbia Como - Alessandria Itala San Marco – Canavese Ivrea – Sambonifacese Pro Vercelli - Mezzocorona Sudtirol - Montichiari Valenzana – Pizzighettone Varese - Pavia

Bellaria Igea – Prato 1-3 Carrarese – Sangiovannese 2-1 Celano - Giulianova 0-1 Cisco Roma - Colligiana 3-0 (ieri) Figline – Giacomense 0-0 Gubbio - Bassano 1-2 Poggibonsi - Sangiustese 1-1 Rovigo - San Marino 2-1 Viareggio – Cuoiopelli 1-0 CLASSIFICA:Figline 58 punti; Prato, Viareggio 49; Giulianova 46; Cisco Roma 45; Bassano Virtus 41; Gubbio 38; Sangiustese 36; Carrarese 35; Celano Olimpia 34; Poggibonsi, Sangiovannese 33; Giacomense 32; Cuoiopelli 30; Colligiana, Bellaria 29; San Marino 27; Rovigo 22. Cisco Roma 1 punto di penalità PROSSIMO TURNO – 12^ GIORNATA RITORNO – 11/04 – ORE 15.00 Bassano – Poggibonsi Colligiana - Bellaria Igea Cuoiopelli - Cisco Roma Giacomense - Gubbio Giulianova - Figline Prato – Viareggio San Marino - Carrarese Sangiovannese – Rovigo Sangiustese – Celano


34 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

Risultati e classifica Andria-Cassino

pt 13' Casoli (C); st 14' Sportillo (A)

Marcatori

1-1

Aversa N.-Manfredonia

0-0

Igea V.-Cosenza

0-0

Isola Liri-Vibonese

1-0

Melfi-Noicattaro Monopoli-Scafatese

st 31' Pignalosa

28ª giornata

COSENZA

60

28 18 6

CATANZARO

51

28 13 12 3 32 17 14 8

GELA

51

28 13 12 3 32 19 13 6

0-0

ANDRIA

45

28 13 6

1-2

PESCINA VG

pt 21' Izzo (S); st 8' Varriale (S), st 13' Balistreri (M)

Pescina Vg-Gela

2-2

V. Lamezia-Barletta

2-2

pt 27' Franciel (G); st 11' Arcamone (P), 16' Franciel (G), 45' Berra (P)

4 36 13 14 10 4

0 21 5 14 8

2

4 15 8 23 +4

6

0 19 8 14 5

6

3 13 9 15 -5

6

1 15 7 15 7

6

2 17 12 13 -3

9 28 23 14 7

3

4 16 11 14 6

3

5 12 12 5 -11

43

28 10 13 5 33 26 14 5

8

1 15 9 14 5

5

4 18 17 7 -13

CASSINO

41

28 9 14 5 32 23 14 5

5

4 20 15 14 4

9

1 12 8

SCAFATESE

36

28 10 6 12 24 28 14 8

3

3 18 10 14 2

3

9

9 -15

6 18 -4 -20

BARLETTA

34

28 7 13 8 23 23 14 4

8

2 13 10 14 3

5

6 10 13 0 -22

st 11´ Caracciolese (B); 16´ Cacciaglia (VL); 38´ (r) Sergi (VL); 49´ Laviano (B)

NOICATTARO

34

28 7 13 8 19 21 14 6

5

3 12 7 14 1

8

5

7 14 -2 -22

Val di Sangro-Catanzaro 1-0

IGEA V.

33

28 6 15 7 24 21 15 5

7

3 15 8 13 1

8

4

9 13 3 -25

MELFI

33

28 7 12 9 29 30 14 5

4

5 17 14 14 2

8

4 12 16 -1 -23

MONOPOLI

32

28 6 14 8 35 32 14 5

6

3 20 14 14 1

8

5 15 18 3 -24

VAL DI SANGRO

31

28 7 10 11 23 33 14 7

7

0 13 5 14 0

3 11 10 28 -10 -25

VIBONESE

30

28 6 12 10 16 26 14 4

6

4 10 10 14 2

6

6

6 16 -10 -26

AVERSA N.

27

28 5 12 11 22 28 14 5

5

4 14 10 14 0

7

7

8 18 -6 -29

ISOLA LIRI

27

28 5 12 11 20 30 14 5

6

3 15 10 14 0

6

8

5 20 -10 -29

MANFREDONIA

27

28 6 10 12 15 25 14 5

5

4 13 10 14 1

5

8

2 15 -10 -28

V. LAMEZIA

20

28 4

6

7

2

9

7 20 -25 -36

st 33' Grillo

Prossimo turno

29ª giornata 11/04/09 ore 15.00

Barletta-Aversa N. Catanzaro-Melfi Cosenza-Andria Gela-Val di Sangro Isola Liri-Pescina Vg Manfredonia-Igea V. Noicattaro-V. Lamezia Scafatese-Cassino Vibonese-Monopoli

8 16 16 41 14 1

9 21 14 3

14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 12 RETI: Caputo (Catanzaro); De Angelis (4) (Melfi) 10 RETI: Pignalosa (I. Liri); Franciel (4) (Gela); Arcamone (1) (Pescina) 9 RETI: Grillo (Val di Sangro) 8 RETI: Cavaliere (Andria) 7 RETI: Merini (Melfi) 6 RETI: Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea V.); Balistreri (Monopoli); Bettini (Pescina); Varriale (2) (Scafatese); Mastrolilli (1) (Vibonese) 5 RETI: Perna (Aversa N.); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (1) e Scopelliti (Igea V.); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa N.); Marinucci (Gela); Santarelli (Monopoli); Rana (Noicattaro); Martone (Scafatese); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) (V.Lamezia)

Due volte avanti, l’undici di Cosco si fa riacciuffare e spreca la chance di isolarsi al secondo posto

Franciel non basta al Gela Berra nega i tre punti ai siciliani all’ultimo assalto PESCINAVG GELA

2 2

PESCINA VG (4-4-2): Bifulco 5; Locatelli 5,5, Miale 5 (25' st Berra 7), Blanchard 7,5, Piva 6; Cruciani 5,5 (38' st Pietrobattista), Giordano 6,5, De Angelis 6, Laboragine 5,5 (47' st Silvestri sv); Bettini 7, Arcamone 7. A disp.: Merletti, Pomponi, Rosamilia, Dipasquale. All. Perrone 6,5. GELA (4-4-2): Cecere 6; Nigro 6, D'Aiello 5, Fernandez 5,5 (22' st P. Esposito 5,5), Ambrosecchia 6; Gaeta 7 (31' st Galuppi 6), Marinucci Palermo 6,5, Schiavon 6,5, Unniemi 6; Alessandrì 5,5 (34' st Iannini sv), Franciel 7,5. A disp.: Ferla, Giudice, Staffolani, Pasca. All. Cosco 5,5. ARBITRO: Meli di Parma. RETI: pt Franciel (G) al 27' ; st Arcamone (P) all'11', Franciel (G) al 16', Berra (P) al 45'. NOTE: spettatori circa 300, incasso 995 euro. Espulsi Locatelli (P) al 33' s.t. e D'Aiello (G) al 47' s.t. Ammoniti

Giordano, Fernandez, Franciel, Unniemi. Angoli 2-3. Recupero: 2' pt; 5' st. AVEZZANO - Il Gela getta via il bottino pieno proprio al minuto 90, quando i tre punti erano ormai i cassaforte. Pesa, e molto, la dormita difensiva che allo scadere ha permesso al nuovo entrato Berra di battere indisturbato Cecere a pochi passi dalla linea di porta. Un pareggio che, tuttavia, è più che giusto, visto quanto hanno saputo proporre le due squadre sul terreno di gioco dello stadio Dei Marsi. Bellissimo match, che fin dall'avvìo vive di improvvise fiammate. Cosco in partenza deve rinunciare a Russo e Giovanni Esposito, ma recupera proprio all'ultimo Cecere tra i pali. 4-4-2 per il Gela, con Alessandrì alle spalle del brasiliano Franciel. Sull'out di destra si piazza Gaeta, Unniemi e Ambrosecchia la batteria di esterni sulla fascia opposta. Speculare il modulo con cui gli abruzzesi vengono disposti in cam-

po da Perrone. Pronti via e i siciliani, con Schiavon, ci provano subito: palla fuori di un paio di metri. Poi i padroni di casa cominciano a prendere confidenza con l'avversario e pian piano riescono a gestire meglio la manovra. Al 14' Bettini reclama per un rigore, mentre l'assistente Orlandi sbandiera un suo fallo su Fernandez. In tre minuti i biancoverdi giocano alla grande: ci provano in sequenza Locatelli, Bettini e Giordano, ma con poca fortuna. Al 20' Cecere è bravissimo su Cruciani, salvando sul diagonale del mediano di casa. La risposta del Gela giunge un minuto dopo: Gaeta in mezzo e Franciel riesce solo a sfiorare il pallone. L'attaccante però, si rifà con gli interessi poco dopo, quando sempre da un traversone di Gaeta, approfitta di un clamoroso liscio di Miale e insacca con un preciso piatto destro. Il gol sembra tramortire gli abruzzesi, che stentano nella reazione. Al 31', comunque, una punizione di Giordano, sporcata dalla barriera, viene

messa in angolo dal solito numero uno gelese. E al 41' è Arcamone a divorarsi il pareggio a tu per tu col portierone biancazzurro. Ma anche nell'altra area Bifulco non rimane inoperoso, tant'è che nel recupero viene impegnato severamente da un mancino di Franciel. La ripresa si apre subito con un'avanzata imperiosa degli ospiti, che al 2' sfiorano il raddoppio due volte nella stessa azione. Schiavon, bolide dalla distanza e traversa piena. Sulla ribattuta del legno si avventa Alessandrì: mancino in diagonale e Bifulco si supera. Ma all'11' ecco il pari del Pescina. Bettini, lanciato in area, si difende ottimamente dal ritorno di D'Aiello e serve Arcamone, che tutto solo insacca rasoterra alle spalle dell'incolpevole Cecere. Eppure, passano appena cinque giri di lancette, e il Gela rimette il naso avanti. Il gol è la fotocopia del primo, con gli stessi protagonisti: Gaeta e Franciel. Il primo crossa e il secondo insacca. A questo punto Perrone le prova tutte

e dispone i suoi con uno spregiudicato 3-4-3, inserendo Berra al posto di Miale. E proprio il nuovo entrato serve a Bettini un'ottima palla, ma la mira dell'attaccante risulta alta. E al 33' Locatelli viene espulso per doppia ammonizione, colpevole di aver fermato con il braccio un pallone servito a Franciel. In inferiorità numerica, però, gli abruzzesi hanno il merito di non mollare, mentre il Gela si chiude eccessivamente, visti gli inserimenti di Iannini, Pasquale Esposito e Galuppi per Gaeta, Alessandrì e Fernandez (infortunato). Pur senza strafare, quindi, il Pescina crea qualche pericolo alla porta di Cecere, prima con Arcamone (testa alta), poi con Laboragine. Ma il gol del definitivo 2-2 arriva al 90': lancio dalle retrovie di Blanchard e Berra, dimenticato da tutti, secca Cecere con un colpo di testa da pochi metri. Nel finale resta solo il tempo a D'Aiello per rimediare un evitabile rosso. Alessandro Cavasinni

Ad Aversa è 0-0 Scafatese corsara Andria, solo pari AVERSA MANFREDONIA

0 0

AVERSA (4-4-2): Castelli 6; Avolio 6 (1' st Panini 6,5), Maraucci 6,5, Di Girolamo 6,5, Pagano 6,5; Franzese 6,5 (27' st Prisco 6,5), Marasco A. 6 (1' st Longo 6,5), Arini 6,5, Zolfo 7; Perna 6,5, Sibilli 6. A disp.: Pettinari, Cozzolino, Palmiero, Selvaggi. All.: Centofanti 6,5. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6,5; Bortel 5, Parisi 5, Nossa 5, Patti 5; Arigò 5, Pirrone 5 (8' st Napoli 5,5), Cerchia 5, Sifonetti 6,5; Macrì 5 (29' st Vitello sv), Giglio (26' st Schettino sv). A disp.: Fortunato, Cinquepalmi, Serao, Scarpitta. All.: D'Arrigo 5.

ARBITRO: Valentini di Città di Castello 5. NOTE: 1300 spettatori di cui 50 circa provenienti da Manfredonia. Ammoniti: Maraucci, Arini e Napoli. Espulsi Pagano (A) al 39' st per fallo da reazione e Panini (A) al 48' st per proteste. Angoli 4-1 per l'Aversa. Recupero: pt 4'; st 6'. AVERSA - C'è la salvezza in ballo per Aversa e Manfredonia al “Rinascita”. Al 24' della ripresa occasionissima per i padroni di casa: cross di Sibilli ed inzuccata di Longo che Pelagotti respinge, la palla resta lì e sotto misura interviene Perna, che calcia dritto in porta trovando la traversa a dirgli no.

MONOPOLI SCAFATESE

1 2

MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6; Colella F. 5 (32' st Tinoco 5,5), Turone 5,5, Gambuzza 6, Mele sv (19' pt Colella G. 5); Santarelli 4, Minopoli 6, Lorusso 5 (7' st Szatmari 6), Loseto 6,5; Balistreri 6, Carbonaro 5. A disp: D'Urso, Thackray, Gatto, Bonfardino. All.: Geretto. SCAFATESE (5-4-1): De Felice 6; Lagnena 6,5, Marini 6, Rapino 6, Terracciano 6,5, Corsale 6,5; Izzo 7, Basile 6,5, Di Candilo 5,5 (43' pt Correale 6), Varriale 7 (29' st D'Avanzo 6); De Luca 6 (6' st Marzocchi 6). A disp.: Schettino, Bacileri, Baylon, Avallone. All.: Maurizi ARBITRO: Sig. Vanni Butterelli di Ciampino 6. RETI: pt 21' Izzo (S); st 8' Varriale (S), st 13' Balistreri (M). NOTE: spettatori 800 circa. Ammoniti: F. Colella, Marini, Di Candilo, Izzo, D'Avanzo. Espulsi: F. Colella dalla panchina per proteste. Angoli: 13-4 per il Monopoli. Recupero: pt 4'; st 5'.

ANDRIA CASSINO

1 1

ANDRIA (4-4-2): Spitoni 6; Goisis 6,5, Sgarra 6 (39' st Ceppitelli ng), Sportillo 6,5, Di Simone 5,5; Sy 5,5, Ottobre 5 (39' Rescio ng), De Santis 5,5, Rebecchi 6; Cavaliere 5 (36' st Di Cosmo ng), Mastrolilli 5,5. A disp.: Amadio, Rizzi, Strambelli, Falcone. All.: Chiancone 5. CASSINO (4-4-2): Mennella 6,5; Pepe 6, Di Nunzio 6, Guzzo 6, Martinelli 6; Vianello 6,5 (38' Molinaro ng), Giannone 6, Konè 5,5, Casoli 6,5 (41' st Bianchi ng); Cunzi 5,5, Morello 5 (43' st Giannusa ng). A disp.: Afeltra, Paschetta, Mucciarelli,

Leccese. All.: Patania 6. ARBITRO: Lupo di Matera 4. RETI: pt 13' Casoli (C); st 14' Sportillo (A) NOTE: spettatori 4500 circa di cui una cinquantina provenienti da Cassino per un incasso di circa 9.000 euro. Ammoniti Sgarra, Casoli, De Santis, Vianello. Angoli 11 a 6 per l'Andria. Recupero: pt 5'; st 5'. ANDRIA - Finisce in parità e con qualche mugugno dagli spalti l'incontro d'alta quota tra Andria e Cassino. Al “Degli Ulivi” la posta in palio è importante e ciò significa tanto nervosismo. Il bel gioco latita e la sfida è un concentrato di agonismo.


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Lunedì 6 aprile 2009

2ª Divisione. Salgono a nove i punti di vantaggio dalle inseguitrici ora appaiate

Cosenza, pari che vale doppio Rossoblù con il pallino del gioco in mano. Rigore negato a Occhiuzzi IGEA VIRTUS COSENZA

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IGEA V. (4-4-2): Di Masi 6,5; Palma 6 Agius 6,5 Alizzi G. 6,5 Russo 6; Di Miceli 6 (40' st Giardina sv) Matinella 6 Di Toro 6,5 Crimi 6 (29' st Condello 6); Ricciardo 6, La Porta 6,5 (35' st Bongiovanni sv). A disp.: Romano, Bonsignore, D'Anna, Criniti. All.: Castellucci 6,5. COSENZA (4-2-3-1): Ambrosi 6; Bernardi 6,5 Morelli 6,5 Braca 6 Chianello 6; Battisti 6 Profeta 6,5 (25' st Fabio 6); Mortelliti 6 Danti 6 (33' st Musacco sv) Catania 6 (11' st Occhiuzzi 6,5); Polani 6,5. A disp.: Guizzetti, Parisi, Ramora, Galantucci. All.: Toscano 6,5. ARBITRO: Bietolini di Firenze 5,5 NOTE: cielo nuvoloso, duemila spettatori con 600 tifosi del Cosenza (ingresso gratuito). Osservato un minuto di raccoglimento per ricordare il direttore sportivo dell'Igea Virtus Nino Barone, scomparso ad inizio settimana. Igea con il lutto al braccio. Ammoniti Alizzi, Mortelliti, Crimi, Palma. Angoli 8-4 (pt 5-2) per il Cosenza. Recupero: pt.1'; st. 4'. di MAURIZIO LICORDARI BARCELLONA P.G. - Per una volta meglio cominciare dalla fine. Dal 91', quando Occhiuzzi scappa via in contropiede e Russo lo stende. Rigore solare per tutti, non per il signor Bietolini di Firenze che lascia giocare e toglie al Cosenza una vittoria che avrebbe potuto rendere ancor più importante questa giornata. Una giornata che ha permesso ai ragazzi di Toscano di fare un passo avanti verso la prima divisione ma avrebbero potuto farne tre, se il direttore di gara avesse concesso quel penalty. Va bene anche così, al Cosenza. va bene questo pareggio senza reti, che di solito fa rima con partita senza emozioni. Ma non fatevi ingannare dal risultato. Lo 0-0 di Igea Virtus Cosenza è assolutamente casuale, la partita è stata intensa e combattuta, nessuno si è accontentato fino al fischio finale. Il prepartita è un mix di

Soddisfazione tra i rossoblù

Toscano vede il traguardo

Roberto Occhiuzzi: su di lui non è stato fischiato un rigore clamoroso a tempo scaduto

emozioni forti. L'Igea ricorda il suo direttore sportivo Nino Barone, scomparso ad inizio settimana, lo stadio è pieno come mai era stato nel corso della stagione. L'Igea ci tiene a far bene ma i ragazzi di Toscano hanno un obiettivo da raggiungere e non fanno sconti. Il tecnico ritrova Polani e Danti ma perde per squalifica Moschella e De Rosa. In difesa punta sull'esperienza di Morelli e Braca, con Bernardi e Chianello larghi sulle corsie. Mortelliti e Catania partono invece esterni di centrocampo per diventare attaccanti in fase di possesso in un offensivo 4-24. Finchè si viaggia sui binari dell'agonismo il Cosenza non riesce a prendere in mano la partita. L'Igea ha corsa e motivazioni a sufficienza per giocarsela senza soffrire. Il Cosenza riesce a farsi vivo solo con qualche sporadico tentativo, soprattutto con i calci piazzati. All'8' Profeta ci prova direttamente su calcio d'angolo ma Di Masi è attentissimo e risponde con i pugni. Due minuti dopo anche Ambrosi deve usare i pugni per fermare il diagonale velenoso di La

Porta. La palla ribattuta dal portiere del Cosenza finisce sui piedi di Di Miceli che però si fa deviare in corner il tiro da Morelli. I ritmi sono molto alti, la partita piacevole anche se le palle gol non sono moltissime. L'Igea risponde con grande coraggio alla pressione di un Cosenza che appare solido dietro ma non brillantissimo dalla cintola in su. Lo prova il fatto che l'unica altra occasione degna di nota di tutto il primo tempo nasce da un lancio lungo di Morelli che ruba palla a La Porta e pesca da cinquanta metri Polani. Il controllo dell'attaccante è perfetto, non il suo diagonale che si perde a lato della porta difesa da Di Masi. L'Igea reagisce d'orgoglio e al 29' va vicinissima al gol. Di Miceli sbaglia completamente un cross dalla destra, la palla prende una traiettoria velenosissima, Ambrosi la segue con lo sguardo, poi preferisce alzarla in corner per evita rischi inutili. Il resto del primo tempo non regala altre emozioni. C'è solo il tempo per qualche tentativo dalla lunga distanza senza troppe pretese.

Polani al rientro sfiora il gol nel primo tempo

Il secondo tempo inizia sulla stessa falsariga del primo. L'Igea sceglie la soluzione più ovvia: tenere alti i ritmi e puntare forte sulla corsa, l'unico campo sul quale può giocarsela alla pari. Toscano capisce che deve cambiare qualcosa e mette dentro Occhiuzzi che diventa il giocatore più pericoloso del Cosenza. Il nuovo entrato ci prova al 16', ma il suo diagonale viene bloccato dall'ottimo Di Masi. Il portiere dell'Igea compie un autentico miracolo al 27' quando mette in corner un altra conclusione di Occhiuzzi che colpisce quasi a botta sicura dopo una bella azione in stile rugby del Cosenza. Tra i due tentativi però c'è anche qualche brivido per Ambrosi che al 22' si fa trovare pronto sul tentativo di La Porta e due minuti più tardi ringrazia l'imprecisione dei giocatori del'Igea. Sul cross rasoterra di Di Miceli, Ricciardo manca clamorosamente l'appuntamento col pallone e sciupa una grande palla gol. L'ultima parte di gara è ricca di agonismo e molto combattuta ma di occasioni vere e proprie praticamente non se ne vedono più. Fino al contatto tra Russo e Occhiuzzi al 47' che meritava il penalty.

BARCELLONA P.G. - Senza certe sviste il campionato sarebbe già chiuso. Manifesta inferiorità delle avversarie di questo Cosenza schiacciasassi che vince e convince più o meno ovunque e che quando non ci riesce, difficilmente può prendersela con sé stesso. Questa è una squadra che sbaglia raramente, più spesso purtroppo sbagliano altri. Gli arbitri, in questo caso il signor Claudio Bietolini di Firenze. Non se l'è sentita di assegnare il penalty a tempo scaduto a Occhiuzzi. «Però il rigore era netto - dice il presidente Damiano Paletta - e mi spiace che non sia arrivato». Non è rabbia la sua. E' solo voglia di puntualizzare ciò che è accaduto. «Lo faccio perchè siamo in testa, perchè abbiamo fatto un altro passo di avvicinamento alla promozione, perchè stiamo viaggiando col passo giusto. Però è giusto sottolineare che non ci hanno concesso un penalty netto, come purtroppo era già accaduto a Scafati». Il pari comunque sta bene a tutti, dal presidente al mister, Domenico Toscano che nell'analizzare la partita dell'episodio del rigore inizialmente non parla. «Sabato avevo detto che avevo visto una squadra concentrata e determinata, i ragazzi volevano riscattare la sconfitta di Scafati, ci tenevano molto a questa partita. Sul piano del gioco credo che la squadra abbia risposto benissimo. Purtroppo non siamo stati fortunati, abbiamo sbagliato qualche palla gol di troppo ed alla fine è arrivato questo pareg-

gio che comunque ci va bene lo stesso». Parla di alcuni episodi in particolare, Toscano, ricorda due grandi palle gol e ovviamente, sollecitato, fa riferimento anche al penalty: «Se avessimo sfruttato le occasioni di Polani e Occhiuzzi avremmo coronato questa prestazione che - ripeto - è stata comunque buona. Sul rigore ho poco da dire. Dico soltanto che siamo primi in classifica senza aver usufruito di un solo rigore in trasferta. Entriamo tante volte in area e mai un arbitro ci ha fischiato un penalty lontano da casa». Stavolta, forse, la vittoria del Cosenza sarebbe stata una punizione eccessiva per l'Igea Virtus che ha giocato una gran bella gara: «Avevamo studiato l'Igea e conoscevamo il loro modo di giocare. Sapevamo che ci avrebbero aspettato per colpirci in contropiede e sapevamo anche che non ci avrebbero permesso di giocare sulle ripartenze. Abbiamo fatto la nostra partita, anche se giocare qui e difficile oltre che per le potenzialità dell'avversario anche per il terreno di gioco in condizioni pessime che crea disagi a tutti». Al di la del manto erboso (“peggiore di quello di Scafati”), resta comunque la soddisfazione per essersi avvicinati ancora la promozione. «Sappiamo che è li, a portata di mano, dobbiamo solo capire quando riusciremo a prendercela. Senza fare tabelle e senza stabilire niente a tavolino. Dipende tutto da noi, ma è giusto rimanere concentrati sul campo». m. l.

Enrico Polani, tra i migliori nella squadra rossoblù


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SPOGLIATOI Per il tecnico la salvezzza è a quota 40

Il Melfi fa un altro piccolo passo MELFI NOICATTARO

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MELFI 4-4-2: Russo 7, Fumai 6, Gabrieli 6,5, Castaldo 6, Sciannamè, 6 ( dal 26 st Bizzarri ), Tufano 6, Maisto, 5,5, Mitra 5 8 dal 7 st Gilfone 5,5), Frasca 5,5, ( dal 31 st Maio ), De Angelis 6, Merini 5,5. A disposizione: Merlano, Rizzo, Petagine, Torre. Allenatore Palumbo 5,5 NOICATTARO 4- 3-3: Sassanelli 6, Allegrini 6 ( dal 47 st Ladogana), Lollini 6, Lucioni 6, Ingrosso 6,5, Menolascina 6, Piccinni 6,5, Piano 6, De pascalis 6,5, Zotti 6,5, rana 6, ( dal 29 st De Lorenzo). A disposizione: Cilli, De Giorgi, Pezzana,Coppola, Collutto. Allenatore Sciannimanico 6,5 ARBITRO: Affinito di Frattamaggiore Assistenti: Parisse Maruccia NOTE: Ammoniti: Gabrieli, Tufano, De Angelis, Merini, Gilfone, De Pascalis Angoli: 5 a 5 Recupero: Tre minuti primo tempo, tre minuti secondo tempo Spettatori 1300 circa, nessuna rappresentanza ospite NON POTEVA che finire zero a zero il match tra Melfi e Noicattaro, due squadre che nelle ultime domeniche hanno palesato evidenti difficoltà nell'andare in rete. I numeri parlano chiaro. Per il Noicattaro con quello ottenuto a Melfi, si è trattato del quarto pareggio consecutivo a reti bianche. Non da meno il Melfi. Secondo zero a zero di seguito per i gialloverdi, capaci di segnare un solo gol nelle ultime quattro domeniche. Quella contro i rossoneri di Sciannimanico, è stata la peggiore prestazione casalinga per i federiciani negli ultimi tempi. Imprecisi, abulici, disordinati, i gialloverdi non hanno mai impensierito Sassanelli, ed alla fine il pareggio conquistato, si deve annoverare tra i punti guadagnati e non fra quelli persi. Di contro il Noicattaro ha confer-

mato di essere squadra arcigna, rognosa di difficile interpretazione per gli avversari. Il 4- 3- 3 di Sciannimanico è modulo elastico e interscambiabile ed il Melfi a centrocampo è andato in difficoltà. Nessuna novità alla lettura delle formazioni. Gli ospiti senza Baldassarre, Di Muro e Siclari, il Melfi privo di Gambi e Bacchiocchi, più pesante del previsto l'assenza di quest'ultimo. Dopo i consueti minuti di studio, la prima chance è targata Noicattaro. Dalla distanza ci prova Piccinni, palla fuori. Poco dopo Gabrieli è molto bravo ad anticipare Rana nel cuore della retroguardia gialloverde. Lo stesso Gabrieli viene ammonito successivamente dall'incerto arbitro Affinito. Diffidato, salterà Catanzaro Melfi in programma sabato prossimo. La gara la fa sostanzialmente il Noicattaro con il Melfi che stenta a far decollare la manovra, per l'imprecisione della coppia centrale, in particolare di Mitra, copia sbiadita di quello ammirato negli ultimi tempi. Poche emozioni per il pubblico sugli spalti. Intorno alla mezz'ora. Gabrieli impatta male di testa su angolo battuto da Frasca, sull'altro fronte conclusione centrale di De Pascalis che non impensierisce Russo. Decisamente più complicato l'intervento dell'estremo gialloverde al 42° sempre su tiro di De Pescalis. Il numero uno federiciano respinge con disinvoltura. La ripresa non cambia. Sempre ritmi blandi e Melfi poco propositivo. Ottima incursione dell'indomito De Pascalis, tocco all'indietro per l'accorrente Piccinni e conclusione velenosa su cui si distende con la consueta bravura Russo. Sempre zero a zero. Palumbo nota grandi difficoltà a centrocampo. Cerca di correre ai ripari. Fuori Mitra e dentro Gilfone per una sorta di 4-2-3-1 con Frasca e Maisto in mezzo, Gilfone a

«Non era giornata» Palumbo onesto: «Siamo stati spenti»

Contro il Noicattaro solo un punto per i gialloverdi carenti in fase offensiva Un’azione davanti a Russo. Per le foto di Melfi-Noicattaro si ringrazia Nino Valerio di Melfilive.it Via a. Moro 85025 Melfi (pz) Tel/fax 0972.238884 redazione@melfilive.it info@melfilive.it

destra, Tufano sull'altro fronte e De Angelis centrale a supporto di Merini. Non è giornata per il Melfi. Al 9°, Rana libera il destro, Russo in qualche modo devia in angolo. Sul successivo corner, Rana sotto misura non trova lo specchio. Con il passare del tempo il Noicattaro cala, ma il Melfi

non ne approfitta. Ci prova De Angelis che va via sulla destra e centra per Merini che però in ritardo non raggiunge la sfera. Buona opportunità per i lucani. Al 39° l'ultimo brivido di un match incolore. Menolascina dalla distanza impegna ancora Russo che non si fa sorprendere. Finisce zero a zero tra l'insoddisfa-

zione del Valerio che voleva la quinta vittoria consecutiva casalinga. Così non è stato. Pareggio sacrosanto e classifica che resta poco rassicurante. Ci sarà da sudare per conquistare la salvezza e soprattutto ci vorrà un Melfi diverso da quello visto all'opera contro il Noicattaro. Emilio Fidanzio

PAGELLE MELFI RUSSO (7 ) - Meno male che c'è lui. Sempre in partita si fa trovare pronto sulle conclusioni avversarie. In questo momento dopo la grande prestazione di Cassino è lui il valore aggiunto di questo squadra. Acquisto azzeccatissimo

tecipa alla giornata no della linea mediana, non riuscendo ad imprimere nessun cambio di marcia. Non arrivano nemmeno i soliti palloni insidiosi messi a centro area MERINI ( 5,5) - Non è certo colpa sua se non arrivano palloni giocabili. Quei pochi però che ha nei piedi li consegna agli avversari

FUMAI (6) - Nessuna fuga in avanti. Resta guardingo a protezione della sua fascia. Prestazione sufficiente

DE ANGELIS ( 6) - Mette una palla in mezzo a metà ripresa su cui c'è scritto " solo spingere". Invito non raccolto. Per il resto cerca di fare quello che si può nell'ambito di una partita in salita

SCIANNAMÈ ( 5.5) - Ci si aspettava una prestazione maggiormente propositiva ed invece si fa inglobare dal grigiore generale non riuscendo ad incidere GABRIELI (5,5) - Da applausi una provvidenziale chiusura su Rana nel primo tempo. Com- Russo batte di forza con l'aitante attaccante barese e ne limita la essenziale pericolosità. Garanzia TUFANO ( 6) - Il meno peggio CASTALDO (6) - Si limita al del centrocampo, cerca di imcompitino in una giornata in cui bastire qualcosa anche se viedi voglia di fare ne girava poca. ne arginato dalla difesa avverIn ogni caso controlla la situa- saria. Sfodera qualche cross zione fornendo il suo contributo ed un po' di corsa, utili al rag-

Mitra

giungimento di un sei stiracchiato MAISTO (5,5) - Non garantisce il solito fosforo e la squadra ne risente. Non il consueto metronomo, non pervenuto in fase di impostazione

Maisto

MITRA (5) - Se non lo avessimo visto arrivare personalmente al campo, avremmo pensato che sul rettangolo verde ci fosse andato un sosia. Forse la violenta pallonata presa ad inizio partita lo condizio-

na pesantemente, fatto sta che sbaglia tutto ciò che c'è da sbagliare, irritando non poco il pubblico. Esce ad inizio ripresa, dopo che Palumbo si rende conto che è meglio toglierlo FRASCA (5,5) - Anche lui par-

GILFONE (5,5) - Cerca di dare brio ma anche lui deve arrendersi contro il muro difensivo avversario. Sul finale tira dalla distanza quando avrebbe potuto cercare assistenza dai compagni. BIZZARRI (SV) MAIO (SV) -

Sciannimanico: «Pure per noi è un buon punto» Tranquillità a fine incontro in casa pugliese. Per il Noicattaro un buon punto, come rimarca Nello Sciannimanico: " Abbiamo provato a fare la partita al cospetto di una buona squadra come il Melfi che non è certo quello incontrato all'andata. Sappiamo che noi siamo una squadra che deve impostare la partita e cercare il risultato attraverso il gioco. Lo abbiamo fatto ed abbiamo ottenuto un buon pareggio". Sono adesso quattro le partite consecutive pareggiate dalla formazione rossonera e sempre per zero a zero. " Abbiamo difficoltà ad andare in gol, rimarca il trainer pugliese. Certo che in base al gioco espresso, alcuni di questi pareggi potevano essere vittorie. Oggi contro il Melfi meno, anche se ci abbiamo provato". La salvezza resta comunque raggiungibile: " Si dobbiamo raggiungere quota 40, sottolinea Sciannimanico, anche se dietro continuano a correre. Sabato ci sono alcuni scontri diretti che potranno favorirci a patto di

Sciannimanico

ritornare a vincere". Il Noicattaro affronterà il Lamezia in casa. Ed infine chiusura con l'ex di turno Luigi Rana: " Buon pareggio. Va bene per tutte e due le squadre. Sono molto contento che il Melfi si sia ripreso. Sono molto legato a questa società e spero che raggiunga presto la salvezza. Anche noi siamo messi bene e non dovremo avere difficoltà a raggiungere l'obiettivo".

Poco simpatico siparietto alla fine del match. Palumbo si avvia verso gli spogliatoi e viene contestato da un tifoso che gli rinfaccia il mancato ingresso in campo di Petagine. Ne nasce un piccolo battibecco, che lo stesso allenatore chiarisce in sala stampa. " Non generalizzo perché un paio di persone non formano l'intero pubblico melfitano, ma bisogna fare più attenzione e seguire maggiormente le vicende della propria squadra, non soltanto la domenica. Petagine ha avuto la febbre e non si è allenato con regolarità, per questo motivo non l’ho messo in campo". Episodio archiviato. Parliamo della partita e di un Melfi poco brillante: " Per fortuna abbiamo retto dietro, sottolinea Palumbo. Da centrocampo in su siamo stati sotto tono, poco aggressivi. Facevamo fatica a far girare palla. Lenti sia di gamba che di pensiero. Un punto guadagnato". Per qualcuno il modulo tattico del Noicattaro ha creato problemi al Melfi, sentite Vincenzo Maisto: " Il loro 4-3-3, ci ha creato molti problemi. C'era poco movimento da parte nostra. Per questa ragione ne è nata una prestazione stanca, fiacca, spenta. Ci sta. Non si può sempre andare a mille. Non cambia nulla. Sappiamo che dobbiamo fare punti su tutti i campi e cercheremo di farli anche a Catanzaro". Restando sulla gara con il Noicattaro, Palumbo prosegue: " Altre volte abbiamo affrontato squadre disposte con il 4-3-3 e siamo sempre riusciti a disputare buone partite. Non è stata una questione tattica, ma una questione di forma. Oggi molti giocatori

Palumbo in panchina con Moretti

non erano al top, anche Sciannamè mi ha chiesto il cambio ed ho dovuto inserire Bizzarri, quando in realtà avevo in mente un altro cambio. A centrocampo non avevo soluzioni alternative per l'assenza di Bacchiocchi. Ho rinforzato in mezzo ed abbiamo sofferto sulle fasce. Oggi non era giornata. Un black out generale". La classifica resta pericolosa, ma Pa-

lumbo dispensa ottimismo: " Non bisogna guardare alla quint'ultima, che adesso è la Vibonese. Siamo dieci squadre coinvolte in questa bagarre. Ci si salva a 40. Bisogna fare sette punti. Abbiamo tre partite in casa su cui fare affidamento senza dimenticare che come gli altri, anche noi in trasferta possiamo fare punti contro chiunque".


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2ª Divisione. Decide un gol nella ripresa. Le Aquile non creano occasioni da rete

Catanzaro, di nuovo uno stop Giallorossi battuti ad Atessa e raggiunti al secondo posto dal Gela V. DI SANGRO CATANZARO

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PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (6) - sembra incolpevole sul gol, mentre qualche brivido lo regala quando viene chiamato dai suoi difensori a giocare con i piedi. Sicuro nelle uscite.

VAL DI SANGRO (4-5-1): Ameltonis sv; Del Grosso 6, Paolacci 6,5, Sensi 6, Mangoni 6; Grillo 7, Mazzetto 6, Sireno 6,5 (47' st Rogato sv), Fiorotto 6,5 (38'st Perfetti sv); Memmo 6. A disp: Leacche, Curcio, Epifani, Alessandrì. All.: Petrelli 7. CATANZARO (4-4-2): Mancinelli 5,5; Ciano 6,5, Gimmelli 5,5, Di Maio 5,5, Tomi 5; Mangiacasale 6 (42'st Bruno sv), Zaminga 5,5, Berardi 5,5, Armenise 6 (35'st Montella sv); Iannelli 6 (35'st Corapi 5), Caputo 5. A disp: Parisi, Di Meglio, Benincasa, Falomi. All.: Provenza 5,5. ARBITRO: Citro di Battipaglia 6 (Soragnese - Musaccia) RETI: st Grillo 33'. NOTE: spettatori 1000 circa di cui 100 da Catanzaro. Ammoniti: Di Maio, Gimmelli, Tomi e Grillo. Giornata soleggiata, terreno in buone condizioni. Angoli 2 a 2. Recupero: pt 1'; st 5'.

CIANO (6.5) - Il migliore dei suoi per impegno, grinta e compostezza in campo. Gioca a destra come a sinistra, non tira mai indietro la gamba e sarà un caso, ma Grillo le cose migliori le fa sull'altra fascia. GIMMELLI (5.5) - Forse un po' nervoso, viene ammonito due minuti dopo il giallo al collega di reparto Di Maio. Una leggerezza per un difensore della sua esperienza. Non ha vita facile contro un avversario difficile e più alto come Memmo. DI MAIO (5.5) - si segnala per una serie di lanci troppo lunghi e fuori misura. Però lotta e non molla fino alla fine, anche quando va a fare l'attaccante negli ultimi minuti della partita. TOMI (5) - Soffre quando Grillo lo punta. Quando nella sua zona arriva Fiorotto le cose vanno un po' meglio. MANGIACASALE (6) - Va via veloce in più di un'occasione, con quella leggerezza tipica delle ali piccole come lui. La stazza fisica qualche volta lo penalizza, ma è tra i più vivi dei suoi. Dal 42'st BRUNO (sv) -ex di turno, entra troppo tardi per dire la sua e rispondere sul campo alla contestazione dei suoi ex tifosi. ZAMINGA (5.5) - Fa legna a centrocampo, senza infamia e senza lode. Grillo lo mette in difficoltà quando si accentra da destra, come in occasione della punizione che poi porta al goal della Val di Sangro. BERARDI (5.5) -Svolge il suo compitino, senza provare a fare qualcosa di più. Dovrebbe assistere maggiormente gli avanti, non gli riesce.

di PIER PAOLO DI NENNO Ciano è stato tra i migliori in campo della squadra giallorossa ad Atessa

ATESSA. Per espugnare questo fortino che è ormai il “Comunale” di Montemarcone di Atessa, ci vuole ben altro che il Catanzaro visto all’opera ieri. Perché se è vero che la partita è stata decisa da un episodio (punizione da 30 metri di Grillo, barriera che si apre, palla deviata e Mancinelli battuto) è altrettanto vero che il Catanzaro non ha mai tirato nello specchio della porta. A poco serve manovrare per 70 minuti abbondanti se poi non si concretizza la superiorità di possesso palla. L'episodio l'ha sfruttato la Val di Sangro che rintanata come una volpe nella sua metà campo sa bene come muoversi, ma soprattutto sa bene come non lasciare spazi, già di per se minimi viste le misure del campo (60m di larghezza per 100 di lunghezza, il minimo previsto dal regolamento per le partite di seconda divisione). Senza quella punizione di Grillo finita in rete al 33' del secondo tempo e concessa per fallo di Zaminga proprio sull'esterno destro sangrino, sarebbe stato un pareggio, decisamente incolore, ma comunque giu-

sto. Il Catanzaro sa che questa è una partita difficile, qui ha perso anche la capolista Cosenza . Mister Provenza schiera un 4-4-2 che vede la novità Armenise sulla sinistra a centrocampo. Ciano finisce terzino destro, dall'altro lato in difesa gioca Tomi. I sangrini invece oppongono una squadra stretta tra i reparti, con Sireno a giocare tra difesa e centrocampo: in pratica a centrocampo ci sono 9 giocatori che si contendono la palla. Un caos organizzato, quello di mister Petrelli, che sfrutta il vantaggio casalingo del campo piccolo affidandosi in fase offensiva all'estro di Grillo (giocatore senza dubbio di categoria superiore, 9 gol nelle ultime nove partite) e alle sponde del centravanti Memmo. I primi minuti vedono la Val di Sangro particolarmente propositiva: pronti via Memmo mette a

dura prova i riflessi di Mancinelli, che devia in angolo un colpo di testa (4'). Sugli sviluppi, Ruggiero conclude da fuori area di poco sopra la traversa. Poi è Fiorotto a involarsi sulla fascia e a servire sempre Ruggiero che disegna una traiettoria che finisce - deviata - di poco a lato. Il primo squillo del Catanzaro è di Mangiacasale, che si fa tutta la fascia destra, entra in area di rigore e conclude debolmente (10'). Armenise al 16' prova dal vertice sinistro a sorprendere Ameltonis con un bel tiro d'esterno, la palla è fuori di poco. Seguono minuti e minuti di possesso palla del Catanzaro e, a parte qualche disattenzione in fase di costruzione da ambo le parti, non succede nulla. Caputo non è in giornata, raramente salta l'uomo per creare superiorità numerica e molte buone azioni finiscono in confusione, come il contropie-

Val di Sangro favorita dal terreno di gioco

de che la Val di Sangro regala al 35' del primo tempo. Prima dell'intervallo, Mangiacasale si ritrova sui piedi un tiro sbilenco del mobile Iannelli, ma l'esterno conclude debolmente. Il secondo tempo inizia con i timidi attacchi del Catanzaro e con la Val di Sangro lì ad aspettare. Una punizione dai 20 metri di Caputo al 10'st sibila vicino al palo sinistro di Ameltonis. Risponde al 21'st la Val di Sangro con un' azione di rimessa: Grillo per Memmo, sponda per l'accorrente Mazzetto e tiro al volo che finisce alto. Come nel primo tempo, la partita si addormenta e fa addormentare. Grillo sveglia tutti al 33'st, quando sfugge a Zaminga che lo stende. Punizione dai 30 metri, leggermente defilata sulla destra. Grillo tira, la barriera si apre e una deviazione leggerissima inganna Mancinelli. Uno a zero: dentro Corapi e il rientrante Montella per rimontare il gol di svantaggio. Impresa improba su questo campo, con questa Val di Sangro e con questo Catanzaro.

ARMENISE (6) - buona, tutto sommato, la prestazione a centrocampo, in un ruolo non propriamente suo come quello di ala sinistra. Dal 35'st MONTELLA (sv) - non ha avuto il tempo per mettersi in mostra.) IANNELLI (6) - si danna l'anima, cerca di girare intorno a Caputo per non dare punti di riferimento. Dal 35'st CORAPI (5) ha avuto appena il tempo di tentare 3 cambi di gioco e di sbagliarli tutti e tre.) CAPUTO (5) -Si segnala solo per una punizione finita di poco a lato, per alcuni passaggi sbagliati e per qualche tocchetto di troppo.

Mangiacasale ha creato il solito scompiglio sulla destra

Provenza difende il gioco. Bove: «Gara equilibrata, noi poco concreti»

«Caliamo quando ci sentiamo bravi»

Nicola Provenza, allenatore del Catanzaro

ATESSA –«Il campo è piccolo, qui perdono tutti, il goal è arrivato su un episodio, il Cosenza e il suo primo posto sono ormai troppo lontani». E’il refrain che risuona nel fine partita in casa giallorossa, a partire dal presidente Pasquale Bove per finire a Alessandro Bruno. «Questo è un campo difficile - dice con calma il presidente Pasquale Bove - dove ha perso anche il Cosenza, l’invincibile Cosenza. E’ stata una partita equilibrata, con occasioni da ambo le parti, anche se noi siamo stati poco concreti, forse troppo leziosi. I play-off ormai sono sicuri, dobbiamo arrivare secondi e prepararci a vincere sempre, contro qualsiasi avversario». L’allenatore del Catanzaro, Nicola Provenza non è pro-

priamente contento quando si presenta in sala stampa. Mette subito in chiaro una cosa. «Questa è la classica partita che rischia di essere valutata in base al risultato. La punizione è stata un episodio che la Val di Sangro ha sfruttato al meglio, ma se c’è una squadra che ha pressato e tenuto palla per gran parte della partita, quella squadra è stata il Catanzaro». Settanta e più minuti di possesso palla e zero tiri in porta però. «Certo, su questo campo non è semplicissimo, sia per il terreno di gioco che per la disposizione tattica della Val di Sangro. Ma abbiamo pagato al di là dei nostri limiti, che a volte possono palesarsi quando cala la concentrazione. Cosa che ci succede quando ci sentiamo bravi».

La partita di lunedì con l’Andria ha dato segnali diversi, positivi. «Non possiamo paragonare le due partite, ci sono state intensità di gioco diverse, stimoli diversi, campo diversi, giocatori diversi. Qui hanno perso squadre del calibro del Cosenza e comunque oggi non mi sento di giudicare male la prestazione della squadra». Corapi e Montella dentro troppo tardi? «Anche questi cambi si valutano in base al risultato. Cercavo la rapidità nell’uno contro uno e ho messo dentro loro. Avessimo pareggiato o vinto, ora i cambi sarebbero stati azzeccati e fatti al momento giusto. Questo è un campionato equilibrato, dove non ci sono partite facili e che dobbiamo continuare a giocare come sappiamo fa-

re». L’ex di turno è Alessandro Bruno, alla Val di Sangro nelle passate stagioni. Prima del suo ingresso in campo una piccola parte dei tifosi locali ha intonato un coro non propriamente gratificante. «Sono cose che fanno parte del calcio. Certo mi dispiace, io qui sono stato bene, abbiamo sfiorato i play off in un campionato. L’anno scorso c’è stato qualche problema, verso la fine. Peccato, ma così va il calcio. Mi aspettavo di giocare, volevo dimostrare il mio valore, è stata una scelta tecnica». Il primo posto ormai è una chimera: «Non ci pensiamo più, ora abbiamo sei partite per conquistare la seconda piazza e prepararci a vincere i play off». p. p. d. n.


Destra 39

Lunedì 6 aprile 2009

2ª Divisione. Nella ripresa segna Caracciolese, poi il pari di Cacciaglia e il vantaggio di Sergi. La beffa al 94’

Vigor, il suicidio è compiuto Ribalta il risultato ma si fa raggiungere al quarto minuto di recupero V.LAMEZIA BARLETTA

2 2

VIGOR LAMEZIA (4-4-2) Panico; Di Donato, Cascone, Filippi, Ciminari (29' st Sanso); Ciotti, Lopetrone (14' st Cacciaglia), Carraro, Riccobono; Sergi, Falco (16' st Ragatzu). In panchina: Forte, Amita, Clasadonte, Scalise. Allenatore: Pierini BARLETTA (4-4-2) Furlan; Mastronicola, Daleno, Fabbro, Tangorra; Merito, Sabini (41' st Ruiz), Salvagno, Ike; Majella (28' st Rizzi), Caracciolese (25' st Laviano). In panchina: Peter Marques, Pollidori, De Cecco, Iervolino. Allenatore: Minicleri ARBITRO: Peretti di Verona. Assistenti: Cinquemani di Palermo e Fascetti di Reggio Calabria MARCATORI: 11’ st Caracciolese, 16’ st Cacciaglia, 37’ st Sergi, 49’ st Laviano. NOTE: spettatori 800 circa fra cui 50 ospiti. Ammoniti: Daleno, Ike, Merito (Barletta), Lopetrone (Vigor). Espulso al 25' st Mastronicola per doppia ammonizione. Angoli; 6 a 1 per la Vigor. Recuperi: 3' pt e 4' st di PASQUALINO RETTURA LAMEZIA TERME - Un vero e proprio suicidio. Al quarto e ultimo minuto di recupero la Vigor (che aveva ribaltato il risultato) si fa raggiungere dal Barletta rimasto in 10. La serie D è ormai vicina. Solo la matematica non condanna i biancoverdi ora a 7 punti di distacco dalle penul-

In sala stampa nessuno dei biancoverdi. Parla solo l’ex portiere

Furlan: «Mi dispiace molto» LAMEZIA TERME - Nessuno della Vigor si presenta in sala stampa. La delusione è talmente forte che non c’è nemmeno la forza di profferire parola. Nei corridoi degli spogliatoi c’è soltanto qualche dirigente e il copresidente Antonio Cantafio. Grande amarezza, l’ennesima, di una stagione che ormai sta per passare alla storia. Nel vero senso della parola. La società biancoverde infatti è nata esattamente 90 anni fa. In sala stampa si presenta l’ex portiere Claudio Furlan che un anno fa festeggiava al “D’Ippolito” i play off. «Una partita incredibile per come si è messa perchè noi sinceramente sull’1 a 0 pensavamo di avere i tre punti in tasca. Poi è venuto fuori il cuore biancoverde e ci hanno messo in difficoltà. Sinceramente sul 2 a 1 e in 10 contime. Il gol finale del Barletta è lo specchio di una stagione da record negativi. Anche in questo match i biancoverdi fin dall’inizio erano sembrati paurosi di se stessi. La cronaca infatti registra dopo due minuti un’azione di Ike che scodella al centro dell'area, Majella di testa non inquadra la porta. Replica la Vigor con Carraro (5') che dal limite, riprendendo una corta respinta della difesa biancorossa, spedisce alto. Grave rischio per i biancoverdi al 23': Ike parte in contropiede e serve Caracciolese che in diagonale impegna Panìco che si salva con i piedi. La Vigor reagisce e al 25' Ciminari, su punizione di Riccobono dalla

tro 11 pensavamo che ormai la gara era finita». E’ dispiaciuto l’ex numero 1 biancoverde per la disgraziata stagione della sua ex squadra: «E’ una Vigor in difficoltà, mi dispiace vederla ultima in classifica dopo un anno speciale come quello dello scorso campionato. Dispiace perchè mancano sempre meno partite e le possibilità di salvezza si assottigliano di molto. Anche oggi però hanno dimostrato carattere e quindi auguro alla Vigor perlomeno di arrivare ai play out». E su qualche fischio per il malinteso della scorsa estate, Furlan si dice «dispiaciuto perchè metà del mio cuore è biancoverde, però alla fine buona parte del pubblico mi ha applaudito e li ringrazio perchè Lamezia resta nel mio cuore». p.r.

sinistra, viene anticipato sotto porta da Tangorra. Sergi (26’) tenta l'acrobazia in area. Ciminari (35') calcia dalla lunetta e sfiora il montante. Nella ripresa non succede nulla fino all'11' quando Ike dalla sinistra mette al centro dell'area per la deviazione vincente di Caracciolese. Pierini corre ai ripari inserendo Cacciaglia per un inconcludente Lopetrone. E lo stesso Cacciaglia che sigla la rete del pari al 16' su calcio d'angolo di Riccobono. Subito dopo Falco lascia il posto a Ragatzu. Rischio per la Vigor al 19' quando Merito solo in area viene fermato dal corpo di Panìco. Restano in 10 gli ospiti al 25' per l'espul-

sione di Mastronicola che becca il secondo cartellino giallo per un fallo su Ciminari che lascia terreno di gioco per Sanso. I biancoverdi rischiano ancora, ci pensa però Di Donato (33’) a chiudere su Ike. La Vigor passa dopo che al 37' l'arbitro assegna il rigore per fallo su Cacciaglia “cinturato” da Rizzi in area. Sergi spiazza Furlan. Al 44' Ragatzu di testa sotto porta fallisce il 3 a 1. Al quarto minuto di recupero, con Di Donato fuori per infortunio, punizione dalla trequarti per il Barletta, palla a Merito sulla destra che sul secondo palo vede solo Laviano che batte Panìco. La Vigor vede l'inferno.

PAGELLE VIGOR LAMEZIA PANICO (6): Nulla da fare sui gol subiti, anzi in un paio di occasioni evita il peggio. DI DONATO (5): Sembra assente in campo, soprattutto nel primo tempo. Nella ripresa un pò meglio ma poi pecca di ingenuità sul gol del pari finale. Perchè uscire? Era così grave l’infortunio? FILIPPI (5): Non è più una notizia la sua brutta prestazione. Anche un esperto come lui gioca con la paura addosso. CASCONE (6): Sicuro e risoluto. Gioca non al meglio delle condizioni. Majella si è visto poco. CIMINARI (5,5): Si sta rintanato in difensiva, salvo spingersi in avanti solo sui calci piazzati. 29’ st SANSO (SV) CIOTTI (5): Da diverse settimane non è più lo stesso giocatore del girone d’andata. LOPETRONE (4,5): Non entra praticamente mai in partita. Difficile accorgersi che era in campo. 14’ st CACCIAGLIA (6): Entra e segna il gol del pari (il secondo della stagione). Procura il rigore del vantaggio momentaneo. CARRARO (5,5): Un voto per il tanto impegno che ci mette. Nulla più. RICCOBONO (5,5): Mai pericoloso, salvo offrire qualche assist sui calci piazzati. Troppo poco. SERGI (6): Si prendesse esempio da lui che non sarà un mostro di tecnica ma ha personalità e cuore da vendere. Freddo sul delicatissimo rigore. FALCO (5): Gira a vuoto in lungo e in largo fino a quando Pierini lo sostituisce. 16’ st RAGATZU (5,5): Si mangia il gol del 3 a 1. Doveva solo appoggiare la palla di testa in porta invece riesce nell’impresa di spedire il pallone alto.

2ª Divisione. Perde con l’Isola Liri ed è risucchiato nella zona play out. Il gol è un miraggio

La Vibonese ora è sull’orlo del baratro Errore fatale di Ruscio che mette nelle condizioni i laziali di aggiudicarsi la partita ISOLALIRI VIBONESE

1 0

ISOLA LIRI (4-4-1-1): Fiorini 6; Brunetti 6,5, Sannibale 6, Cagnale 6, Risi 6; D'Alessandro 5,5, Giacalone 6,5 (13' st Luciani 6), Mollo 6,5, Ranalli 5 (13' st La Cava 5,5); Tortori 7 (36' st D' Imporzano sv); Pignalosa 7. A disp.: Tomei, Buitkus, Dolcemascolo, Mastrantoni. All.: Zecchini 6. VIBONESE (4-3-3): Amabile 6,5; Bica Badan 6, Ranellucci 6,5, Bianciardi 6, Genesio 5,5 (9' st Sgambato 6); Ruscio 6, Pirrone 5,5, Di Mauro 7 (35'st Melis sv); Di Franco 6, Taua 6,5 (26' pt Ondira 4,5), Polito 6. A disp.: Bastiera, Kuhlentiran, Orefice, Marangon. All.: Galfano 6. ARBITRO: Costantini di Perugia 6. RETE: st 31' Pignalosa. NOTE: Spettatori circa 800. Ammoniti: Cagnale (I), Giacalone (I), Pignalosa (I), Luciani (I), Di Franco (V). Angoli 6-3. Recupero: 2' pt-6' st. di ALESSANDRO VILLA ISOLA LIRI – La Vibonese perde una grossa opportunità per tirarsi fuori dalle secche. Il prevedibile assalto dell’Isola Liri inizia con un quarto d’ora di ritardo. I motori, prima, li scalda la Vibonese che già all’inizio crea una ghiotta occasione per segnare. E’ Di Franco a girare di prima intenzione in mezzo all’area di rigore una palla proveniente dalla destra, con

«Il fallo subìto da Taua era da cartellino rosso»

Galfano contro l’arbitro ISOLA DEL LIRI. Si presenta nervoso e contrariato in sala stampa l'allenatore della Vibonese Angelo Galfano. «Non si può non essere arrabbiati dopo una partita del genere - esordisce Galfano - abbiamo fatto benissimo nei primi venti minuti, creando due o tre occasioni, ma dovevamo concretizzarle meglio. La partita, poi, è cambiata dopo l'infortunio di Taua, che però è stato causato da un bruttissimo intervento di Cagnale. Intervento che secondo me era assolutamente da sanzionare col cartellino rosso. Da quel momento in poi ci è mancato peso offensivo, però nel secondo tempo siamo riusciti quasi a non subire conclusioni, fatta esclusione per il gol. Tutto simmato stavamo portando a casa uno 0-0 prezioso». Fiorini a guardare la sfera non finisce lontano dai pali biancorossi. Passato il quarto d’ora, tuttavia, un flash e s’accende la gara. Cominciano i calabresi con un cross di Polito deviato da Taua con un colpo di testa finito sul palo con Fiorini impossibilitato ad intervenire. Un minuto dopo Pignalosa si inserisce su un passaggio filtrante di Brunetti, ottima uscita di Amabile a valanga, conclusione ribattuta poi Ranellucci completa il rinvio. Un minuto dopo ancora Isola Liri sugli scudi, D’Alessandro serve Pignalosa il quale viene a trovarsi tutto solo al limite dell’area di rigore. La conclu-

Non è andato proprio giù al tecnico della Vibonese l'arbitraggio di Costantini di Perugia e non lo nasconde di certo davanti a microfoni e taccuini. Troppo evidenti, secondo lui, i due errori del direttore di gara che avrebbero cambiato (o comunque avrebbero potuto farlo) l'esito del match. Prima la mancata espulsione sul fallo ai danni di Taua, ma poi anche un episodio dubbio sul finire del match, il mancato rigore concesso. Un'azione parsa dalla tribuna invero regolare. <<Di solito non parlo mai degli arbitri - ribadisce Galfano - ma oggi il signor Costantini avrebbe dovuto tutelare meglio il nostro giocatore e non ci ha concesso un calcio di rigore netto su Bianciardi al 41' della ripresa».

sione è completamente da dimenticare. L’Isola Liri continua il pressing offensivo ed al 24’ il gol sembra fatto. I biancorossi mettono tutto sul tavolo. Al 26’rovesciata di Sannibale su azione d’angolo sempre di Giacalone, la palla finisce alta non di molto. Ci prova D’Alessandro, al 34’, su passaggio di Giacalone, la palla finisce sul fondo. Nella ripresa al 5’ ancora D’Alessandro si trova la palla sul piede sbagliato (il destro) e l’azione sfuma. Nella ripresa al 12’ ci prova Di Mauro, palla debole. Ben più grave poteva risultare la trovata dell’estroso giocatore calabrese che, al 16’, dopo aver sradicato la

palla a Mollo, indirizza un pallonetto da 40 metri con Fiorini fuori dai pali. La retrocessione in fretta e furia del portiere isolano comporta un salvataggio affannoso in extremis. Al 26’ Pignalosa ci prova su punizione, Amabile mette i pugni, la partita si innervosisce, la Vibonese comunque tiene botta. Al 31’, però, Ruscio si fa soffiare la palla da un irriducibile Tortori che crossa radente per il tocco vincente di destro di Pignalosa. E’ il gol che fa esplodere il Nazareth. Chiamata a rimontare lo svantaggio, la Vibonese mostra tutti i suoi limiti. Non un tiro in porta che impensierisca Fiorini.

PAGELLE VIBONESE AMABILE (6) –Portiere attento ad ogni iniziativa avversaria,. Salva uscendo a valanga su Pignalosa. Incolpevole sul gol. BICA (6) – A destra con Di Franco porta scompiglio nel primo tempo ai dirimpettai biancorossi. Tra le sorprese in positivo della compagine rossoblù poi con il passare dei minuti nella ripresa la sua azione si spegne. RANELLUCCI (6,5) –Al centro della difesa serve uno con la ramazza che non abbia fronzoli. Lui è uno di quei difensori abilissimi a spazzare l’area a tutto dispetto della possibile giocata. BIANCIARDI (6) – Con Ranellucci forma una coppia quasi insuperabile. Qualche disagio di troppo nel frenare Pignalosa, spesso e volentieri libero di battere a rete come nell’occasione del gol GENESIO (5,5) – Più di una difficoltá nel frenare D’Alessandro che sguscia da tutte le posizioni. Dal 9' st SGAMBATO (6) – Entra per cambiare le carte in tavola, ma il suo apporto non è decisivo. RUSCIO (6) – A centrocampo ingaggia battaglia con chiunque si trovi sulla sua strada. Mette da parte la qualitá a tutto vantaggio della quantitá. Errori a iosa compreso il pallone (su cui lamenta una spinta) regalato a Tortori per l’1-0 di Pignalosa. PIRRONE (5,5) – Direttore di un’orchestra con pochi professori all’altezza. Dovrebbe distribuire palloni per l’ultima stoccata ma, uscito Taua, non c’è a chi dare palla e lui tergiversa. DI MAURO (7) – Tenta un lob da centrocampo, Fiorini era fuori dalla porta e riesce a rientrare in tempo. Sarebbe stato un gol da incorniciare, come la sua partita. Dal 35' st MELIS (SV) - Poco o nulla da segnalare. TAUA (6,5) – Prende il palo, si rende protagonista in diverse occasioni. Tra i più mobili ed intraprendenti. Dal 26' pt OUDIRA (4,5) –Non è Taua, e si vede, nonostante la stazza fisica imperiosa. POLITO (6) – Non riesce a dare una mano come dovrebbe a Taua. DI FRANCO (6) – All’inizio a destra si alterna con Bica nel dare fastidio al mancino dell’Isola Liri, la sua progressione cala in proporzione alla partita. Finisce in riserva il match.


40 Sport

Sport Lunedì 6 aprile 2009

Risultati e classifica Bacoli-Matera

2-2

Brindisi-Fasano

1-1

29ª giornata Marcatori

marcatori 3' pt Dinolfo (S), 26' pt Giliberti (S), 35' pt Albano (M., rig.), 42' pt Ancora (M). marcatori 27' pt Chiesa (B); 6' st Pisano (F)

Francavilla-Ischia

1-2

Francavilla F.-Turris

2-0

marcatori 24'pt Del Prete (F), 18' st Ciurlia (I), 44' st Marino (I). marcatori 39'st e 51'st Sisalli.

Gelbison-S. Antonio A.

marcatori 8' pt Somma, 35' pt Maffucci.

0-2

BRINDISI

63

29 19 7

3 54 22 15 12 3

0 33 9 14 7

4

3 21 13 32 +5

NOCERINA

55

29 18 1 10 46 36 15 13 0

2 31 18 14 5

1

8 15 18 10 -4

PIANURA

53

29 15 8

6 59 31 15 11 4

0 37 11 14 4

4

6 22 20 28 -6

POMIGLIANO

48

29 14 6

9 47 35 14 10 2

2 29 13 15 4

4

7 18 22 12 -9

ISCHIA

45

29 12 9

8 33 27 14 8

5

1 19 7 15 4

4

7 14 20 6 -12

FASANO

43

29 10 13 6 38 31 14 6

6

2 17 12 15 4

7

4 21 19 7 -14

Nocerina-Grottaglie

2-0

Pianura-Pomigliano

1-0

TURRIS

42

29 10 12 7 31 32 14 7

5

2 12 6 15 3

7

5 19 26 -1 -15

S. Genzano-Angri

0-1

BACOLI

40

29 10 10 9 37 31 14 6

4

4 19 13 15 4

6

5 18 18 6 -17

Venafro-Bitonto

3-2

FRANCAVILLA F.

40

29 9 13 7 33 30 15 6

7

2 22 18 14 3

6

5 11 12 3 -19

MATERA

38

29 10 8 11 34 29 14 5

5

4 12 9 15 5

3

7 22 20 5 -19

FRANCAVILLA

37

29 10 7 12 28 32 14 7

4

3 18 11 15 3

3

9 10 21 -4 -20

ANGRI

34

29 9

7 13 29 39 15 7

4

4 17 14 14 2

3

9 12 25 -10 -25

BITONTO

32

29 8

8 13 30 43 14 7

2

5 23 23 15 1

6

8

7 20 -13 -25

S. ANTONIO A.

32

29 7 11 11 22 38 14 4

6

4 14 18 15 3

5

7

8 20 -16 -25

GROTTAGLIE

31

29 5 16 8 27 33 15 3

9

3 13 12 14 2

7

5 14 21 -6 -28

S. GENZANO

28

29 6 10 13 23 42 15 3

6

6 12 20 14 3

4

7 11 22 -19 -31

GELBISON

20

29 3 11 15 30 47 15 3

6

6 23 26 14 0

5

9

VENAFRO

19

29 4

4

8 13 19 14 1

3 10 9 26 -23 -40

marcatori 19' pt e 34' st Palumbo. marcatori 20' pt rig. Manzo. marcatori 35' st Zerillo (S).

13' pt Nardolillo (V), 32' pt De Santis (B), 33' pt De Simone (V); 45' pt Infantino (B, rig.); 26' st Agbonifo (V).

Prossimo turno

30ª giornata 19/04/9 ore 15.00

Angri-Grottaglie Bitonto-Francavilla F. Fasano-S. Genzano Francavilla-Gelbison Ischia-Brindisi Matera-Pianura Pomigliano-Nocerina S. Antonio A.-Venafro Turris-Bacoli

7 18 22 45 15 3

7 21 -17 -39

20 reti: Galetti (Brindisi) 17 reti: Contino (1) (Pianura) 15 reti: Manzo (3) (Pianura) 13 reti: Albano (2) (Matera) 11 reti: Tortora (1) (Turris) 10 reti:Coquin (5) (Bacoli) 9 reti: Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (2) (Francavilla F.) 8 reti: Persia (2) (Bitonto); Moscelli (Brindisi); D'Angelo (2) (Gelbison) 7 reti: Radicchio (1) (Angri); Pastore (1) (Bacoli); Infantino (1) (Bitonto); Chiesa (Brindisi) De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina) 6 reti:Formuso (Fasano); Ancora (Matera); Palumbo (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Crisantemo (1) (Turris) 5 reti: Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); D’Amblé (Grottaglie); Bianco (Ischia); Pabatunde (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Maffucci (S.Antonio); Compierchio (S.Genzano) 4 reti: Della Femmina (Angri), Cordiano (Brindisi); Pioggia (Francavilla); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1), Saurino G. (Ischia); Marsico (1) (Matera); De Pascale, Mangiapane, Riolo (Nocerina); Manzi (Pianura); Alleruzzo, Gomes, Verolino (2) (Pomigliano); Murano (S.Genzano)

Resta il rammarico per le tante occasioni fallite a Bacoli e le decisioni arbitrali penalizzanti

Matera, primi segnali di vitalità Mentalmente e fisicamente la squadra sta salendo di tono Il Matera è vivo. Non è ancora risorto, ma la risposta data dopo un doppio svantaggio che avrebbe potuto stendere qualsiasi squadra in crisi d'identità, come lo era quella di Danza fino a Bacoli, è davvero incoraggiante in vista di queste cinque gare che ancora restano da giocare in questo campionato. Squadra che si è rimboccata le maniche nonostante i due errori di un portiere che nelle ultime tre giornate di campionato era stato uno dei migliori in campo nonostante i risultati non certo entusiasmanti. Risposta incoraggiante non trascurabile quella del Matewra che ha rimontato e sfiorato per quattro volte di andare a segno, cosa che è capitata tre volte sui piedi di Albano e una ad Ancora. A queste occasioni va sommata la penalizzazione patita dal Matera per un erroraccio dell'arbitro che, dopo il conforto delle immagini, è davvero più grave di quanto era possibile giudicare in diretta, dove già veniva commentato come svista madornale e pacchiana del direttore di gara (scarso e casalingo, come si dice in gergo, perché ha permesso di tartassare Giglio in maniera esagerata non estraendo mai cartellini gialli). Ormai, in casa biancazzurra non si fa più caso a questo aspetto (quello arbitrale) visto che il canovaccio non è cambiato a partire dalla conduzione (e la designazione per una gara in diretta televisiva di un sesto anno alle soglie dell’addio) arbitrale di Marinelli di Jesi contro il Fasano. Stesso discorso a Vallo della Lucania (atterramento di Garcia ignorato) contro il Gelbison sull’1-0 dopo il gol di Marsico e prima dell’altra

A sinistra l’esultanza di Cristian Ancora dopo il gol a Bacoli del 22 e a destra un’azione in area del Matera con Gatti impegnato (foto fcMatera Sandro Veglia)

giornata storta di Gatti, passando dall’episodio di Grottaglie dove Albano fu atterrato al primo minuto dal portiere Di Leo e c’erano espulsione e rigore. Certo, prendersela solo con gli arbitri sarebbe un discorso troppo ipocrita. Ma a volte, in un calcio fatto di episodi, il rigore non dato o quello patito (vedi Francavilla e Ischia) possono cambiare il volto delle partite. Dopo tre giornate di gestione Danza è inconfutabile la risalita della tenuta di gara. Squadra atleticamente più completa e anche a Bacoli si è notato minore affanno ed una gestione più ottimale delle forze. La pausa per le festività pasquali permetterà di riportare al top la

squadra e, grazie anche ad un morale più alto dopo aver fermato un’emorragia pericolosa di gioco e punti, il finale può ancora regalare soddisfazioni togliendo al più presto tutte le ansie già facendo bottino pieno contro il Pianura a Matera alla ripresa del torneo prevista per domenica 19 aprile. La preparazione della squadra riprenderà domani regolazrmente, ma con delle assenze. Infatti, da domani inizia l’avventura della Rappresentativa del Girone H al torneo dei Gironi dove saranno impegnati Branda, Giglio e De Santo con accompagnatore il presidente del Francavilla Franco Cupparo. Renato Carpentieri


Sport 41

Lunedì 6 aprile 2009

Uno stop che complica tutti i piani e che non permete una Pasqua spensierata

Francavilla, una sconfitta che non giù FRANCAVILLA – La formazione di mister Lazic, ha mal digerito la cocente sconfitta casalinga subita sabato scorso contro i campani dell’Ischia per 1-2. Lo stop casalingo non ci voleva proprio, visto che ha scombussolato un po’ i piani della società lucana. Però c’è da dire anche una cosa, nonostante la sconfitta, la compagine rossoblu, non ha compromesso più di tanto la propria situazione, data la sconfitta esterna del Bitonto contro il Venafro. Adesso, la zona play out è dietro di cinque punti, uno in meno rispetto alla vigilia della gara contro gli isolani. I gialloblu in riva al Sinni, hanno dimostrato di saper soffrire fino alla fine, colpendo poi nei minuti fi-

Ranko Lazic

Franco Cupparo

nali di gara con un’azione di rimessa, conclusa a rete da Marino. Il Francavilla non ha saputo approfittare in alcuni frangenti dei mo-

menti favorevoli. Poi alla mezz’ora della ripresa, il cambio di La Neve con D’Amico, con quest’ultimo, che è sembrato molto spento e mai entrato in partita. Adesso, dopo il duro sfogo del patron Cupparo al termine della gara, Del Prete e compagni dovranno rimboccarsi le maniche e sfruttare nel migliore dei modi il prossimo turno casalingo. Martedì ripresa degli allenamenti, per poi concludersi venerdì pomeriggio, in vista delle festività pasquali. Poi, nuovamente in campo per prepararsi al match casalingo, in programma domenica 19 Aprile, contro i campani del Gelbison Cilento. Un’occasione da sfruttare al massimo, per evitare di precipitare in una

zona pericolosa della classifica. Questo i rossoblu non possono e non devono permetterselo. Alla vigilia del match contro gli isolani, si puntava a fare bottino pieno nelle due gare consecutive al Fittipaldi, ma adesso, andata male la prima sfida, si pensa a non fallire la seconda. In queste ultime cinque gare di campionato, i sinnici devono fare più punti possibili. La pausa pasquale, dovrà servire per rigenerare le batterie in vista della volata finale del torneo, che il Francavilla non deve affatto fallire. Con la partita persa contro i ragazzi di mister Impagliazzo, i sinnici hanno subito la dodicesima sconfitta, su ventinove gare. Claudio Sole

In questa pausa del campionato c’è da ritrovare motivazioni ed entusiasmo

Genzano, è dura per Bacci L’arrivo del nuovo tecnico coinciso con lo stop GENZANO DI LUCANIA Domenica delle palme amare per i colori bianco rossi alto bradanici. La sconfitta rimediata sabato pomeriggio al Comunale di Genzano sembra aver affossato definitivamente le speranze salvezza dei lucani. Il gol di Zerillo negli ultimi minuti del mach ha fatto male a tutto l'ambiente. L'arrivo del nuovo tecnico Bacci, servirà allo spogliatoi per riacquistare fiducia nei propri mezzi e per disputare queste ultime cinque gare di campionato al massimo delle potenzialità. Intano, sabato da segnalare la bella prestazione del giovane Veneziani che ha salvato in almeno tre circostanze la propria porta con interventi davvero provvidenziali. Unico neo, quell'errore nel finale con Fiscina che è costato la sconfitta alla sua squadra. Fiscina e Veneziani, infatti, erano stati i migliori due in campo per i bianco rossi sino a quell'episodio. Da sottolineare la bella prestazione di Masturzo che, dopo l'espulsione di Trifone, ha saputo reggere bene sia come esterno che come centrale. Bravo anche Autiero che ha fatto il possibile difendendo bene e aiutando Bacio Terracino in fase di attacco; peccato per quel gol che si è divorato quando il punteggio era ancora in parità. A centro campo Rega ha fatto benissimo sulla sinistra; capitan Papagni ha lottato come un ossesso; Bacio Terracino ha fatto vedere buoni numeri ma ha peccato spesso di leziosità; Buonocore ha fatto la sua gara dando geometria a metà campo ma la condizione fisica non è delle migliori e si sente. In attacco Impagliazzo ha come sempre dato il massimo mentre Compierchio non ha brillato. Murano, inserito nella seconda frazione di gioco, ha dato profondità alla squadra sbagliando un gol e regalando un assist prezioso ad Autiero che non ha saputo concludere. La prima di Bacci, quindi, non è stata una gara all'insegna ne del bel gioco ne del risultato. A Genzano, però, ora ci sono quindici giorni da sfruttare per riorganizzare le idee, ritrovare la fiducia nei propri mezzi e rimettere in campo quella grinta che è mancata nelle ultime due apparizioni. Lo Sporting sta lentamente sprofondando nell'oblio dell'ultimo

Gelbison condannato Il Venafro non molla

A destra Bacci in panchina

Trifone del Genzano e De Sio dell’Angri lasciano il terreno di gioco sotto gli occhi di Bacci

Una fase della gara

posto per i play out e per evitare situazioni ancora peggiori serve riportare la vittoria e i tre punti a casa. La situazione può ancora essere messa in carreggiata. La prima squadra attualmente salva è l'Angri che ha portato a sei i punti di vantaggio proprio sullo Sporting.

Quindici punti ancora a disposizione e ora lo Sporting deve cercare di portare a casa quanti più punti possibili per continuare a lottare per il miglior posto disponibile tra i play out. CASO TECNICO- Claudio Pirone risulta ancora in malattia, anche se la società lo

ha in sostanza solevato dall’incarico. Di certo quattro allenatori non si possono tenere, contemporaneamente, tesserati senza esonero e Bardi e Pirone a questo punto lo sono e restano Conversano e Bacci, ma è chiaro che si apriranno delle querelle. Rocco De Rosa

VALLO DELLA LUCANIA L’immagine del capitano Enzo Ruocco, vallese doc, che lascia lo stadio “Morra” avvilito ed a testa bassa, è l’emblematica fotografia di una Gelbison che si avvia mestamente ad un’amara retrocessione, dopo aver patito l’ennesima umiliazione casalinga stagionale per mano di un Sant’Antonio Abate spietato, capace di ostentare una maggiore voglia di vincere ed ottimamente messo in campo dall’allenatore Nastri, che vince la sfida tattica con il collega Longo, appostato in un angolo lontano dalla panchina in quanto squalificato. Con una grande prestazione il Fasano conferma di essere la lieta sorpresa di stagione e ferma la rincorsa del Brindisi verso la Lega Pro. Questa volta è Pisano, sugli sviluppi di uno schema da corner, a imporre lo stop agli adriatici scappati con Chiesa nel corso della prima frazione di gioco. Accorcia a -8 la Nocerina che, seppur in emergenza, si sbarazza del Grottaglie con una doppietta del bomber Palumbo, sempre più decisivo per le sorti dei rossoneri. Ma 8 punti da recuperare in cinque gare sono comunque un vantaggio rassicurante per gli uomini di Silva nonostante l´unico punto conseguito nelle ultime due gare. Alle spalle di queste compagini il Pianura non molla la presa e resta a due punti dagli uomini di Pastore. I napoletani vincono di misura il derby con il Pomigliano e si confermano sul gradino più basso del podio annientando definitivamente le speranze di risalita dei granata di Bucaro, comunque pienamente in zona playoff. Completa la griglia made in Campania l´Ischia di Impagliazzo. Gran colpo quello degli isolani che, in terra lucana, rimontano e battono nel finale il Francavilla di Lazic. A decidere la gara in favore degli ospiti la rete di Marino. Per i locali la sconfitta

è un´autentica doccia fredda che riduce a cinque il margine sulla zona rossa. Alle spalle dei gialloblu intanto scende dalla quinta piazza il Fasano di Maiuri, mentre ad una lunghezza dai brindisini resta al palo la Turris sconfitta al Giovanni Paolo II da un rimaneggiato Francavilla. Decide il match la doppietta dello scatenato Sisalli. E quelli conquistati tra le mura amiche sono tre punti davvero importanti per i ragazzi del presidente Distante, ormai vicinissimi alla permanenza matematica. La vittoria degli imperiali vale anche l´aggancio al Bacoli che non sfrutta a dovere il doppio vantaggio sul Matera e si fa imporre un pari che spegne quasi definitivamente le velleità campane di inseguire l´ultimo posto utile per la zona play-off. Può sorridere invece il Matera che sfruttando le amnesie delle squadre che viaggiano nelle retrovie mantiene le sei lunghezze di vantaggio sulla zona rossa. Zona rossa da cui esce l´Angri che espugna Genzano con una rete di Zerrillo. I grigiorossi approfittano a dovere degli scivoloni di Grottaglie e Bitonto ed allungano sulle dirette concorrenti. Partiamo dai biancazzurri che perdono a Nocera e vedono ridursi sensibilmente le possibilità di salvezza diretta. A questo punto la squadra di Orlando è chiamata alla vittoria nello scontro diretto con l´Angri per non dire addio anzitempo alla possibilità di evitare i play-out. Se piange il Grottaglie, non se la ride il Bitonto che cade addirittura in casa dell´ultima della classe. Gli uomini di Ruisi devono mangiarsi letteralmente le mani visto che la sconfitta li fa perdere il privilegio della tredicesima piazza e li costringe ad inseguire. Se Bitonto e Grottaglie perdono, non conosce soste invece la risalita del Sant´Antonio Abate, a questo punto squadra favorita per uscire dalla bagarre.


42 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

Risultati e classifica Bella-Pescopagano

RECUPERI Marcatori

3-1

17' pt e 2' st Errichetti (B), 20' pt Lanza (P), 30' st Tummillo (B)

Vitalba-Montalbano

1-0

50' st Pannullo

Prossimo turno

28ª giornata 26/04/09 ore 16.00

A. Scanzano-R. Irsina B. Pleiade-R. Tolve Bella-Latronico Grottole-S. Montalbano Moliterno-Miglionico Santarcang.-Lagopesole Varisius-Viggiano Vitalba-Pescopagano

R. TOLVE

65

27 20 5

2 49 13 14 10 3

1 25 7 13 10 2

1 24 6 36 +10

B. PLEIADE

60

27 18 6

3 45 18 13 9

3

1 22 7 14 9

3

2 23 11 27 +7

VIGGIANO

54

27 15 9

3 40 15 14 11 2

1 27 5 13 4

7

2 13 10 25 -1

A. SCANZANO

48

27 13 9

5 40 16 13 10 3

0 25 3 14 3

6

5 15 13 24 -5

R. IRSINA

47

27 14 5

8 46 29 14 9

3

2 29 11 13 5

2

6 17 18 17 -10

MIGLIONICO

47

27 13 8

6 36 24 14 5

5

4 17 14 13 8

3

2 19 10 12 -8

BELLA

43

27 13 4 10 32 27 13 9

1

3 16 7 14 4

3

7 16 20 5 -10

MOLITERNO

40

27 11 7

9 36 28 13 7

4

2 22 12 14 4

3

7 14 16 8 -13

GROTTOLE

37

27 10 7 10 32 33 13 6

2

5 19 19 15 4

5

5 13 14 -1 -16

PESCOPAGANO

31

27 8

7 12 38 38 14 6

5

3 24 14 13 2

2

9 14 24 0 -24

VITALBA

27

27 7

6 14 34 40 13 4

3

6 18 15 14 3

3

8 16 25 -6 -26

SANTARCANG.

25

27 7

4 16 27 44 13 7

1

5 21 18 14 0

3 11 6 26 -17 -28

VARISIUS

23

26 6

5 15 34 51 12 5

2

5 19 14 14 1

3 10 15 37 -17 -27

LAGOPESOLE

17

26 4

5 17 16 47 14 3

1 10 11 24 12 1

4

S. MONTALBANO

16

27 4

4 19 14 61 15 2

4

8

8 26 13 2

0 11 6 35 -47 -41

LATRONICO

15

27 2

9 16 14 49 14 1

8

5 13 21 13 1

1 11 1 28 -35 -44

7

5 23 -31 -37

20 Reti: Campisano (Viggiano) 16 Reti: Lambertini (Borussia P.) 15 Reti: Savino (R.Irsina) 13 reti: Montemurro (A.Scanzano) 12 reti: Schettino (1) (Borussia P.); Tataranni (Miglionico); Ragone (R.Tolve) 11 reti: Rusciani (Borussia P.); Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Papangelo N. (1) (R.Irsina) 9 reti: Tolve (R.Tolve) 8 reti: Chiruzzi (5) (A.Scanzano); Deceglie (2) (Miglionico); Molletta (Moliterno); Postiglione (5) (R.Tolve); Bitetti (Santarc.) 7 reti: Troiano (Bella) 6 reti: Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius); Di Bello (Vitalba) 5 reti: Benedetto (A.Scanzano); Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno) 4 reti: Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Ricigliano M. (Bella); Puntillo, Scarnato (Grottole); Galeota (1) (Miglionico); Gonnella (Pescopagano); Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Armaiuoli, Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Gerardi, Mancusi, Tomasillo (Vitalba)

Errichetti mattatore della gara con la sua doppietta. A segno anche Tummillo e Lanza per gli ospiti

Bella, un successo da play off La formazione di mister Del Pino si sbarazza del Pescopagano Pannullo, all’esordio, risolve al 95esimo

BELLA 3 PESCOPAGANO 1 BELLA: Uva, Maruggi, Gliubizzi, Tummillo, Remollino, Ricigliano, Angrisani E., Vitiello (46' st Doino), Errichetti (31' st Angrisani G), Aliano (35' st Maresca), Parisi. A disp: Masiello. All.: Del Pino PESCOPAGANO: Bruno Alf, Miele, Di Fazio (33' pt Nittoli), Perillo, Califano, Lotano (27' st La Morte), Capasso, Lanza, Gonnella, Pelosi, Vicinanza. A disp: Bruno Ang, Angiolillo, Rosselli, Graziano, Loianno. All: Toscano ARBITRO: Perrotta di Venosa (Paolillo - De Luca) RETI: 17' pt e 2' st Errichetti (B), 20' pt Lanza (P), 30' st Tummillo (B). NOTE: Ammoniti: Califano (P), Parisi (B), La Morte dalla panchina (P), Angrisani E. (B), Errichetti (B). Espulso al 20' st Bruno Ang dalla panchina (P) BELLA - Il Bella continua a sperare nei play-off, dopo i tre gol inferti al Pescopagano nel derby del Marmo Platano. Una partita affrontata col piglio giusto da parte degli uomini di mister Del Pino. La cronaca della partita racconta di un Bella entrato in campo concentrato e ordinato. Al quinto, è Tummillo a suonare la carica con una bordata da fuori area. Al settimo, Remollino lambisce il palo con un tiro-cross, apparentemente senza pretese. La replica del Pescopagano è tutta tra i piedi di Gonnella, lanciato a rete da un compagno, ma Uva gli chiude lo specchio della porta e si rifugia in fallo laterale. Al diciassettesimo, entra in scena l'Errichetti show. L'attaccante bellese, servito egregiamente da Vitiello, supera un avversario in area e piazza la sfera dentro il sacco. La risposta degli uomini di mister Toscano non si fa attendere. Al ventesimo, Miele batte un calcio piazzato nella tre quarti

Il Vitalba stende il Montalbano con un gol in pieno recupero VITALBA SP.MOLTALBANO Sopra il Bella e sotto il Pescopagano (www.miglionicocalcio.it)

bellese e Lanza trova l'inzuccata vincente. Tummillo non ci sta e, al 23’, da posizione proibitiva scocca un bolide, costringendo Bruno a respingere la palla in corner. Ancora lo stesso centrocampista bellese disegna una parabola dalla bandierina, che lascia gli ospiti col fiato sospeso. Il Pescopagano si affida alla fisicità di Gonnella e all'estro di Vicinanza e l'ultima azione vede i due attaccanti dialogare, con Vicinanza che impensierire Uva, seppur il suo tentativo si spegne sopra la traversa. Il secondo tempo si apre con il vantaggio del Bella. Azione spumeggiante di Parisi sull'out di destra. Il numero undici di casa supera un avversario e mette in mezzo per Tummillo. Il centrocampista abbozza un tiro, che si trasforma in un as-

sist per Errichetti. Il giovane attaccante raccoglie l'invito e appoggia la palla in porta. Al 63’ Tummillo serve Vitiello, il quale trova un corridoio in cui si inserisce Errichetti. Il numero nove bellese, galvanizzato dalla doppietta, prova a sorprendere Bruno, ma la palla sfiora la base del palo. Al 72’ è Parisi a cercare il match point da fuori area. La terza rete arriva al 75’. Tummillo raccoglie un fallo laterale e da posizione defilata entra in area di rigore e scarica un fendente con l'esterno del piede sinistro. La sfera, prima di entrare in porta, carambola su entrambi i pali. L'ultimo quarto d'ora non ha dato ulteriori spunti e Perrotta di Venosa ha ufficializzato la vittoria della formazione di casa. Giovanni Petilli sport@luedi.it

1 0

VITALBA: Tomasulo, Telesca A. (Pannullo), Telesca C, Parisi, Verdecanna, Mecca V, Mecca A, Panariello, Gerardi, Mancusi, Di Bello. A disp: Romaniello, Mecca C, Rinaldi, Mecca A, Colucci, Telesca A. All. La Capra SPORTING MONTALBANO: Bellino, Gorgoglione, Sergio, Stucci, Sergio S, De Carne, Montervino, Scargi, Galfazzo (Potenza), Malvasi (Cipriano D.), De Francesco (Nuzzi). A disp: La Ragione, Cipriano, La Ragione P. All.Diazzenna ARBITRO: Martone di Venosa (Chiechi - Di Leo) RETE: 50' st Pannullo NOTE: terreno in ottime condizioni. Spettatori circa 400 con una sparuta presenza ospite. Ammoniti: Parisi e Mecca A, per il Vitalba; Sergio S, Montervino, Galfazzo per lo Sporting Montalbano VITTORIA al foto finish per il Vitalba contro il Montalbano. La formazione potentina si è aggiudicata la gara contro il club jonico grazie ad una rete di Pannullo al 50’ del secondo tempo. Un risultato importante sia per il Vitalba che per il giovane atleta potentino che ha bagnato con un gol l’esordio in Promozione. Nel primo tempo, il Montalbano ha giocato meglio rispetto ai padroni di casa anche se gli attaccanti jonici sono stati poco pericolosi per l’estremo difensore del Vitalba. Nella ripresa, i padroni di casa hanno cambiato marcia ed hanno iniziato a rendersi pericolosi in area avversaria. Ghiotta è stata l’occasione di Gerardi che è andato vicino al gol al 12’ con un gran tiro dal limite dell’area del Montalbano che si è infranto sul palo. Quindici minuti dopo, lo stesso atleta ha colpito il secondo palo dopo una bella azione di contropiede. «Gerardi è stato molto sfortunato - ha commentato il vice presidente del Vitalba, Michele Grieco. Con quest’ultimo abbiamo colpito due pali, poi abbiamo sfiorato il gol con Di Bello in un altro paio di occasioni». Il Vitalba, infatti, prima della rete del vantaggio è andato molto vicino al gol con le avanzate di Di Bello, poi Pannullo ha concretizzato

I tecnici di Vitalba e Montalbano: in alto Lacapra e sotto Diazenna. Quello di ieri era uno spareggio salvezza

il predominio mettendo a segno il gol partita. L’azione del vantaggio è nata dai piedi di Gerardi che ha servito in area di rigore ospite Di Bello il quale ha allungato per Pannullo che, di testa, ha battuto Bellino. «E’ stato un gol molto bello - ha continuato Grieco -, segnato da un ragazzo molto giovane (15 anni). Alla fine la vittoria è stata più che meritata; nel primo tempo c'è stato il predominio del Montalbano. Un predominio sterile però, che non ha mai impensierito il nostro portiere. Nella ripesa, invece, i nostri ragazzi sono stati bravi a creare un numero impressionante di palle gol, riuscendone a sfruttare una proprio nei minuti di recupero con Pannullo che ha regalato tre punti molto importanti per la classifica». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


Sport 43

Lunedì 6 aprile 2009

Risultati e classifica Abriola-Albatros

0-0

Barrata-Bln Pignola

1-2

P. 3 Fontane-Futura Pz

1-0

27ª giornata

PIETRAGALLA

66

26 20 6

0 58 9 12 11 1

0 36 6 14 9

5

0 22 3 49 +16

BLN PIGNOLA

61

26 19 4

3 49 21 13 11 1

1 27 8 13 8

3

2 22 13 28 +9

Pantano-Pietragalla

0-0

P. 3 FONTANE

50

27 15 5

7 44 28 14 8

3

3 23 11 13 7

2

4 21 17 16 -7

Possidente-S. Cataldo

3-0

S. CHIRICO N.

48

26 14 6

6 47 23 13 9

2

2 25 6 13 5

4

4 22 17 24 -4

Ruvo-R. Montemilone

3-0

RUVO

46

26 14 4

8 50 27 14 9

3

2 33 11 12 5

1

6 17 16 23 -6

FST RIONERO

41

24 11 8

5 39 25 12 6

5

1 20 8 12 5

3

4 19 17 14 -7

SAVOIA

40

26 11 7

8 36 33 13 9

3

1 22 7 13 2

4

7 14 26 3 -12

ALBATROS

37

26 10 7

9 49 46 13 8

1

4 36 25 13 2

6

5 13 21 3 -15

R. MONTEMILONE

31

26 8

7 11 25 35 13 8

2

3 15 11 13 0

5

8 10 24 -10 -21

POSSIDENTE

28

26 7

7 12 38 49 14 4

4

5 22 23 13 3

3

7 16 26 -11 -26

ABRIOLA

24

26 6

6 14 28 48 13 5

4

4 16 14 13 1

2 10 12 34 -20 -28

S. ANGELO

24

26 7

3 16 29 54 13 6

1

6 22 26 13 1

2 10 7 28 -25 -28

PANTANO

23

26 5

8 13 38 56 15 4

6

3 29 23 13 1

2 10 9 33 -18 -33

FUTURA PZ

22

26 6

4 16 31 43 13 5

2

6 20 19 13 1

2 10 11 24 -12 -30

BARRATA

18

26 4

6 16 25 48 13 3

4

6 10 16 13 1

2 10 15 32 -23 -34

S. CATALDO

18

27 4

6 17 22 59 13 3

5

5 15 19 14 1

1 12 7 40 -37 -35

S. Angelo-Savoia

4-3

S. Chirico N.-Fst Rionero Rinv.

Prossimo turno

28ª giornata 26/04/09 ore 16.00

Albatros-Possidente Bln Pignola-Ruvo Fst Rionero-Pantano Futura Pz-Abriola Pietragalla-S. Angelo R. Montemilone-S. Chirico N. S. Cataldo-Barrata Savoia-P. 3 Fontane

Risultati e classifica

27ª giornata A. Tursi-V. d`Agri

1-3

Bernalda-I. Burgentia

Ramaglia, tecnico dell’Abriola

S. LAGONEGRO

69

27 21 6

0 72 18 13 13 0

0 34 7 14 8

6

0 38 11 54 +16

MONTESCAGL.

61

27 19 4

4 77 27 13 11 1

1 45 6 14 8

3

3 32 21 50 +8

ROTONDELLA

61

27 18 7

2 56 20 14 10 3

1 38 14 13 8

4

1 18 6 36 +6

I.F.VALSINNI

48

26 14 6

6 39 34 14 8

4

2 19 16 12 6

2

4 20 18 5

-6

Pomarico-Sirinomercure 1-0

A. TURSI

40

27 11 7

9 35 32 14 7

4

3 22 13 13 4

3

6 13 19 3 -15

Rotondella-L. Rigamonti 4-0

ROCCANOVA

39

27 10 9

8 50 30 13 6

4

3 37 15 14 4

5

5 13 15 20 -14

SATRIANO

38

26 10 8

8 39 28 13 7

4

2 27 11 13 3

4

6 12 17 11 -14

POMARICO

38

27 11 5 11 36 36 14 8

3

3 24 12 13 3

2

8 12 24 0

V. D`AGRI

36

27 10 6 11 40 36 13 6

1

6 23 17 14 4

5

5 17 19 4 -17

BERNALDA

31

26 8

7 11 39 44 13 6

5

2 23 11 13 2

2

9 16 33 -5 -21

SALANDRA

28

27 7

8 12 30 43 13 5

4

4 22 19 14 2

4

8

PATERNICUM

27

27 6

9 12 26 40 14 3

7

4 16 17 13 3

2

8 10 23 -14 -28

SIRINOMERCURE

26

27 6

8 13 38 62 13 4

4

5 22 25 14 2

4

8 16 37 -24 -27

I. BURGENTIA

24

26 6

7 13 24 46 13 6

4

3 15 14 13 0

3 10 9 32 -22 -22

TRAMUTOLESE

16

27 4

4 19 28 61 14 4

3

7 16 23 13 0

1 12 12 38 -33 -39

L. RIGAMONTI

7

27 2

1 24 16 88 13 2

0 11 10 32 14 0

1 13 6 56 -72 -46

Un pari a reti inviolate ricco di emozioni 0 0

ABRIOLA: Calzaretta, De Stefano N., D'Elia, Larocca M., Palmieri, Sarli M., Vaglio, Sarli D. (43' st Marinelli), Lorenzino, Romano, De Stefano P. (46' st Fellone V.). A disp.: Videtta, Fistetti, Ramaglia, Fellone A. All.: Ramaglia. ALBATROS OPPIDO: Rienzi, Monaco, Lancellotti A., Calocero, Gisonna, Calabrese, Bosco, Lancellotti D., Pepe, Mancuso, Pagano. A disp.: Caterini, Calabrese. All.: Cancellara. ARBITRO: Autieri di Moliterno. NOTE: giornata fredda e abbastanza ventosa. Espulso: 8' pt Larocca M. (Ab) per fallo da ultimo uomo. Ammoniti: Vaglio (Ab), Gisonna, Mancuso (Al). Spettatori: 30 circa. Angoli: 5-4 per l'Albatros Oppido. Recupero: 1' pt, 2' st. ABRIOLA - E' terminata pari e pat-

ta, con un risultato “ad occhiali”, la contesa tra l'Abriola di mister Gino Ramaglia e l'Albatros di Oppido Lucano. Non tragga in inganno il punteggio finale (0-0), perché le emozioni non sono mancate nell'arco dei novanta minuti di gioco. Ai punti avrebbe meritato molto di più la compagine locale, sostenuta da pochi intimi sulle tribune. Perché se da un lato l'Albatros ha fatto il suo compitino senza entusiasmare più di tanto (con traversa di Mancuso annessa), l'Abriola, in inferiorità numerica per quasi l'intera durata del match (rosso sventolato a Larocca M.), ha dimostrato maggiore brillantezza e determinazione in mezzo al campo, costruendo alcune nitide pallegol col suo giovanissimo “pupillo” Romano (migliore in campo per le sue grandi giocate e per aver centrato due legni). Peccato soltanto per il risultato conclusivo, in considerazione del fatto che le rivali dell'Abriola in ottica-permanenza

non hanno ottenuto molti puntisalvezza in questa giornata calcistica. L'avvio della gara è alla “camomilla”: dopo una prima fase di studio è l'Albatros a farsi più intraprendente. All'8' da un preciso assist dalle retrovie oppidane, il capitano di casa, Larocca M., si lascia scavalcare dalla palla e trattiene un avversario, partito in velocità. Fallo da ultimo ed espulsione sacrosanta. Dal successivo calcio da fermo, Mancuso centra la traversa con una splendida parabola a giro (9'). L'Albatros si spegne. L'inferiorità numerica, invece, mette le ali all'Abriola che prende il sopravvento. Al 20' Lorenzino, scattato sul filo del fuorigioco, entra nell'area ospite e spedisce infelicemente sul fondo in diagonale. Si trovava a tu per tu con Rienzi. Al 34' il numero 1 oppidano, sulla pressione dello stesso Lorenzino, sbaglia il rilancio; Romano intercetta la sfera al limite dell'area e pareggia i conti delle traver-

-9

8 24 -13 -24

A Risultato ad occhiali per la sfida tra Abriola e Albatros. Ai punti avrebbe vinto la squadra di casa

ABRIOLA ALBATROS

N.d.

se (1-1). Un minuto più tardi il mobilissimo Romano non mette la forza necessaria in un tocco sotto a scavalcare Rienzi (35'). Al 45' è il turno di De Stefano P. che lambisce il palo in seguito ad un tiro dalla bandierina. La ripresa si apre con la solita punizione a giro di Mancuso che, in questa circostanza, trova soltanto il fondo e non la traversa (come era avvenuto nel primo tempo). Siamo al 7'. E' sempre l'Abriola (in dieci uomini), però, a cercare maggiormente la via del vantaggio. Al 19' Palmieri, su punizione, scaglia una sassata all'indirizzo di Rienzi, che si esalta respingendo la palla sui piedi dello stesso calciatore; questa volta il centrocampista abriolano manda alle stelle. Al 41' Romano, di testa, coglie il palo su un traversone dalla sinistra. Non è proprio giornata. La gara si conclude a reti bianche. Donato Pavese sport@luedi.it

I.F.Valsinni-Roccanova

1-0

Paternicum-S. Lagonegro 1-1

Satriano-Montescaglioso 1-2 Tramutolese-Salandra

Prossimo turno

0-0

28ª giornata 26/04/09 ore 16.00

I. Burgentia-Rotondella L. Rigamonti-A. Tursi Montescaglioso-I.F.Valsinni Roccanova-Tramutolese S. Lagonegro-Pomarico Salandra-Bernalda Sirinomercure-Satriano V. d`Agri-Paternicum


44 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

B Pugliese fa gridare alla Promozione, poi Blasi ferma i ragazzi di Oliva

Lagonegro, festa rinviata Il Paternicum blocca la capolista sul pareggio PATERNICUM LAGONEGRO

1 1

S.C. PATERNICUM: Pisano, Marsicovetere, Barbella (70' Tulimieri), Mazzei (23' Blasi L.), Riso, Bove, Blasi G., Bitetti (80' Laino), Votta, Rita, Giordano. All.: Caso. SOCCER LAGONEGRO: Vigorito, Borreca, D'Agostino, Rocco P., De Leo, Ciuffo (43' Verbena), Mangariello, Rocco A., Conte, Lardo, Pugliese. A disp.: Armando, Picarella, Falabella, Mastroianni, Catonio. All.: Oliva. ARBITRO: Colangelo di Potenza. RETI: 68' Pugliese (L), 73' Blasi G. (P). NOTE: Ammoniti: Riso, Votta, Giordano, Tulimieri(P). Espulsi: Tulimieri (P) al 75' per cumulo di ammonizioni. Calci d'angolo: 5-3 per il Lagonegro. Recupero: pt 1', st 4'. PATERNO - Festa promozione rinviata per il Soccer Lagonegro. I ragazzi di Oliva impattano a Paterno

Bitetti del Paternicum

e si fanno imporre il pari da un giovane ma coriaceo e determinato Paternicum. Diverse le motivazioni della vigilia per le due compagini: i dominatori assoluti del campionato alla ricerca dei tre punti che garantirebbero loro la matematica promozione, il team valdagrino guidato da Caso desideroso di fare punti per

conquistare la certezza assoluta della salvezza. Il Paternicum, quindi, fin dalle prime battute, dimostra di non voler recitare la parte di vittima sacrificale e di mesto sparring partner al cospetto della temutissima prima della classe. L'orgoglio dei giovani di casa contro il valore assoluto della squadra ospite gli ingredienti che hanno impreziosito una gara molto equilibrata. La prima occasione è per il Lagonegro che cerca il gol con un insidioso calcio di punizione di Lardo vanificato da un intervento impeccabile del bravo Pisano (13'). Un minuto più tardi Lardo imbecca il compagno di reparto Pugliese che prova a beffare Pisano con una sublime ma imprecisa giocata. Alla mezz'ora i rossoblu escono dal guscio ed organizzano la prima, efficace manovra offensiva: Votta invita alla conclusione G. Blasi ma il diagonale del baby di casa sibila al lato del palo destro di Vigorito. Ultimo sussulto ospite del primo tempo con Lardo

che ostacolato da Bove conclude ampiamente al lato (42'). La ripresa è inaugurata da un calcio di punizione di G. Blasi che non impensierisce Vigorito. Al 62' il Paternicum sciupa una ghiottissima occasione: punizione dalla trequarti di Marsicovetere ed il solito G. Blasi fallisce l'appuntamento con il gol a pochi passi dalla rete. Passano 6' e i ragazzi di mister Oliva trovano la rete che potrebbe valere il decollo verso la Promozione: cross basso dall'out sinistro di Mangariello e Pugliese, di gran lunga il migliore dei suoi, pesca il jolly con un sinistro incrociato che fredda in un solo colpo Pisano ed il caloroso pubblico di casa. Cinque minuti più tardi il Paternicum, con orgoglio e tenacia, raggiunge il pari grazie ad l diagonale vincente del giovanissimo G. Blasi. Ci pensa, poi, Pisano a conservare il pareggio con un miracolo su conclusione ravvicinata di Conte. Nuario Fortunato sport@luedi.it

A Piscopo apre le danze dal dischetto, Scolara raddoppia e Raspatelli chiude

Tre sberle al Montemilone Il Ruvo Venosa fa sua l’intera posta in palio con due penalty RUVOVENOSA MONTEMILONE

3 0

RUVOVENOSA: Rosa, Pellegrino, Di Fonso, Latorraca, Raspatelli, Maglie, Piscopo (22' st. Fiorisi), Russo (30' st. Lopez), Scola, Di Matteo (35' st. Di Matteo), Urana. MONTEMILONE: Di Matteo, Vallario, Tursi, Tarricone M., Glionna, Falcone, Troia, Siconolfi M. (25' st. Siconolfi N.), Piccioni, Virgilio (40' st. Damiani), La Vista 25' st. Piccolo). A disp. Strazzella, Fornelli, Tarricone D., Di Nanni. All. Tarricone M. ARBITRO: Campanella di Potenza. RETI: 20' pt Piscopo su rigore, 35' pt Scola, 40' st Raspatelli su rigore. NOTE: ammoniti Latorraca, Raspatelli per il RuvoVenosa e Siconolfi M., Falcone, Piccioni per il Montemilone. Angoli

4 a 2 per il RuvoVenosa. Recuperi: 1' pt e 4' st. VENOSA - Fasi di studio iniziali consentono alle due contendenti in campo di fronteggiarsi senza alcun colpo ferire. Ma al primo serio e vero affondo i padroni di casa si portano in vantaggio. Siamo al 20' quando Russo da sinistra mette al centro per Piscopo che entra in contatto con Vallario e l'arbitro concede con forti dubbi il penalty. Sulla sfera dagli undici metri batte Piscopo che coglie con un tiro forte la traversa centralmente e poi la palla schizza in rete. La risposta degli ospiti avviene due minuti dopo con Siconolfi M. su punizione da sinistra ben calciata ma altrettanto formidabile è la risposta dell'estremo Rosa che s'inerpica fino all'incrocio di destra per sventare il pericolo. Il Montemilone a questo punto si sbilancia in avanti per raggiungere il

pari ma i locali colpiscono in contropiede e raddoppiano al 35'. Piscopo da sinistra crossa al centro per Scola che stoppa e tira di sinistro cogliendo l'angolino alla destra del portiere. Al 10' della seconda frazione di gioco Piccioni per gli ospiti con un'azione solitaria si procura un calcio di rigore, atterrato in area. Tarricone M. batte il portiere Rosa intercetta alla destra mandando in corner. Il Montemilone comunque non si arrende e produce maggiori spunti di gioco con trame ben articolate. Ma al 40' il RuvoVenosa cinicamente trova un'altra segnatura grazie ad un'azione in percussione di Raspatelli che viene fermato irregolarmente in area. Rigore battuto dallo stesso Raspatelli che spiazza Di Matteo depositando in rete alla destra il terzo sigillo per i padroni di casa. Giuseppe Catarinella sport@luedi.it

B Poker alla Rigamonti

Rotondella sul velluto ROTONDELLA RIGAMONTI

4 0

ADP ROTONDELLA: Salerno G., Toscano, Salerno A., Divincenzo (Corsano), Mele, Rubolino, Santarcangelo (Varlaro), Zuccarelli, Ripa (Guida), Galati, Tarantino. A disp.: Manolio R., Scaiella, Mauro, Acciardi. Allenatore Martino L. RIGAMONTI: Rega, Di Simone, Cifarelli, Bongerminio (Onofrio), Martulli, Masciandaro, Iosco (Di Cuia) Festa, Marsico, Nuzzolese, Clemente (Morelli). A disp.: Montemurro. Allenatore Onofrio. ARBITRO: Vitale di Moliterno RETI: 40' Ripa, 44' Divincenzo, 60' e 85' Galati; ROTONDELLA - La sconfitta col Lagonegro non ha spento le motivazioni Rotondella. Anzi, la squadra di mister Martino vola a gonfie vele verso un secondo posto che potrebbe valere, comunque, l'approdo in Promozione. Poker rifilato alla Rigamonti Matera, un trattamento che gli jonici avevano già riservato, quest'anno, al Tursi, al Bernalda e al Valsinni. Ne ha fatto le spese l'incolpevole portiere Rega, impegnato per quasi tutti i novanta minuti dalla pressione di Salerno e compagni. Eppure il Rotondella aveva dovuto faticare non poco per trovare il gol del vantaggio. Dopo le tante occasioni capitate sui piedi di Galati, Tarantino e Divincenzo, era stato Ripa a trovare lo spunto giusto al 40'. Dopo una rocambolesca azione in area di rigore. Appena cinque minuti e

Galati del Rotondella

arrivava il raddoppio, trovato da Divincenzo con uno spettacolare tiro al volo. L'uno due dei locali paralizzava la Rigamonti, che già al 48' rischiava di capitolare sulla punizione di Zuccarelli, che colpiva la traversa. Ma il gol della sicurezza era solo rimandato, e arrivava al 60' su colpo di testa di Galati, lesto a mettere in rete un ottimo assist di Tarantino. “Legge del poker” rispettata all'85', ancora una volta con Galati, bravo a raccogliere la palla in area per mettere nel sacco il 4-0. Poi tutti negli spogliatoi, per una festa a metà, in parte rovinata dalla concomitante vittoria del Montescaglioso, che ieri è riuscito a espugnare per 1-2 il difficile campo di Satriano. Le due squadre continuano la loro corsa a pari punti, che potrebbe anche concludersi con uno spareggio per la seconda piazza. Pino Suriano sport@luedi.it

B Illusorio il vantaggio di Valinoti. Nella ripresa gli ospiti dilagano B Il Bernalda riceverà la vittoria a tavolino dal giudice sportivo

Il Villa d’Agri espugna Tursi Il Burgentia non si presenta TURSI VILLAD'AGRI

1 3

AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Vita, Valinoti, Fracasso, Adduci, Vitale, Tortorelli, Santamaria, Marra N., Marra G.,Digno. A disposizione: Policarpo G. All.: Policarpo B. A.S.D. VILLA D'AGRI: Bocca, Masino B., Magalotti, Iaquinta, Lauletta, Varlotta, Salera, Berterame, Varallo, Sansobrino, Dibuono. A disp: Tramontano, Masino A.,Giocoli, Bonatesta, Bontempi. ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda. RETI: al 34' del pt Valinoti; al 18' del st Iaquinta; al 30' del st Varallo, al 37' del st Dibuono. NOTE: campo buono e tempo caldo. Angoli: Tursi 2 e Villa D'Agri 3. Recuperi: 1' nel pt e 2' nel st. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha perso contro il Vil-

la D'Agri. Pur giocando in casa, si era presentata con una formazione di soli undici uomini, con Vita che di solito fa il secondo portiere, che ha giocato a centro campo. Nel primo tempo la squadra tursitana era andata in vantaggio, con un bel colpo di testa di Valinoti, tirato da distanza ravvicinata, dopo che Vitale, qui nel ruolo di centrocampista, si era spinto a sinistra in area avversaria e passava la palla a Valinoti. Era il tanto sospirato gol del vantaggio. Pochi minuti prima, Digno a porta vuota mandava sopra la traversa un pallone che sembrava un gol fatto. Nel secondo tempo, la stanchezza si è fatta sentire nelle gambe dei giocatori di casa. Gi ospiti hanno iniziato ad attaccare ed al 18' un gran tiro da fuori area, si insaccava all'incrocio dei pali e nulla ha potuto fare il bravo Pecora. Era il pareggio. Il Tursi si spingeva in avanti, nel tentativo di segnare e tornare in vantaggio. Alla mez-

zora di gioco del secondo tempo, una ripartenza della squadra ospite, portava invece Varallo a segnare il gol del vantaggio. La squadra di capitan Marra ha provato a reagire. Si è spinta in avanti, ci sono state due occasioni da gol per Digno e Valinoti, ma erano i giocatori avversari a segnare di nuovo al 37' ed a chiudere così la partita. Vittoria meritata per la squadra ospite. Partita corretta ed arbitraggio buono e fluido. Non ci sono state contestazioni ed una nota di merito va a Valentino Vita, che schierato nel ruolo insolito di attaccante, ha giocato con impegno e più di una vota ha fatto dei bei tiri in porta impensierendo il portiere della squadra avversaria. La partita non è stata delle più brillanti. Si sono visti molti palloni buttati in aria e fuori, quasi si giocasse ad un batti e ribatti, ma gli ospiti erano più allenati. Salvatore Martire sport@luedi.it

BERNALDA INVICTABURGENTIA

N.D.

BERNALDA: Figliuolo, Toska, Viggiano, Santorsola, Fusco D., Caruso, Gioia, Fusco A., Torraco, Plati, Alianelli. A disp. Fuina, Santarcangelo, Rosano, Margoleo. All. Gallitelli ARBITRO: Di Noia di Potenza BERNALDA - Il Burgentia non si presenta e il Bernalda raggiungerà quota 34 punti in classifica, dopo che il giudice sportivo assegnerà la vittoria a tavolino. Dopo i quarantacinque minuti il triplice fischio del signor Di Noia decreta la fine della partita e la vittoria degli uomini del presidente Nunzio Santorsola. Una giornata questa dove si è potuto fare il punto su questo campionato che di fatto prevede solo altre tre gare. Per l'occasione abbiamo parlato con una delle bandire rossoblu, il portierone Marco Figliuolo, il quale ci ha parlato di un futuro nel Bernalda, sia come giocatore che come membro dello staff tecnico-dirigenziale. “In questa stagione - ha detto Figliuolo - la fortuna non ci ha sempre sorriso. Solo in questa parte finale di ritorno - ha continuato l'estremo difensore bernaldese - abbiamo tirato fuori l'orgoglio e la forza di non essere considerati l'ultima ruota del campionato. Certo, a questo punto è anche da sottolineare il fatto che in molte partite abbiamo registrato la mancanza

di giocatori che, o colpiti da infortunio o da squalifiche, potevano essere l'arma in più di ogni gara. Comunque, arrivati a questa giornata, non dobbiamo versare le lacrima ma bensì pensare al futuro; un domani da costruire insieme. In questa stagione, che ci sta vedendo occupare la parte centrale della classifica, da lodare il comportamento dei giovani e soprattutto da sottolineare la loro crescita sia sotto il punto tecnico che disciplinare. Il mio futuro? Ho scelto Bernalda non già come sosta, ma bensì come parcheggio definitivo della mia carriera agonistica. Con questo - ha concluso Figliuolo - voglio dire che il mio futuro è qui sia come giocatore che come parte dirigenziale nel momento in cui appenderò le scarpe al chiodo”. Dopo le parole di Figliuolo abbiamo parlato con Dino Forcillo, fantasista della squadra allenata da mister Giuliano Gallitelli, il quale ci ha parlato del suo futuro e della stagione in corso. “Noi non siamo da trenta punti - ha detto Forcillo - soprattutto perché i grandi nomi nella squadra ci sono. Certo - ha continuato il centrocampista rossoblu - in questa stagione ci è mancata la continuità. Ora dobbiamo solo pensare al futuro e costruire insieme alla società un programma che ci faccia ritornare grandi. Con questo - ha concluso Forcillo - voglio sottolineare che il mio futuro è a Bernalda”. Fabio Sirago sport@luedi.it


Sport 45

Lunedì 6 aprile 2009

24ª giornata

Risultati e classifica Castelgrande-A. Genzano2-0 Palazzo-S.Fele

3-1

Rapolla-Ginestracandida 3-1

1 40 15 12 9

2

1 24 10 39 +12

1 31 8 11 4

4

3 13 11 25 0

23 13 7

3 54 31 11 5

5

1 26 14 12 8

2

2 28 17 23 +1

S. Giovanni-F. Scalera

2-0

PALAZZO

40

22 12 4

6 43 26 10 7

2

1 23 10 12 5

2

5 20 16 17 -2

S. GIOVANNI

38

23 12 2

9 50 37 11 8

0

3 34 13 12 4

2

6 16 24 13 -7

RUOTI

28

23 8

4 11 29 33 11 6

1

4 18 10 12 2

3

7 11 23 -4 -17

F. SCALERA

27

24 6

9

9 25 27 12 6

4

2 17 9 12 0

5

7

S.FELE

27

23 7

6 10 29 46 12 5

4

3 19 14 11 2

2

7 10 32 -17 -20

S. MELFI

26

23 7

5 11 26 52 11 5

2

4 17 21 12 2

3

7

A. GENZANO

25

23 7

4 12 31 38 12 6

2

4 21 15 11 1

2

8 10 23 -7 -22

GARNET R. BELLA

25

22 7

4 11 27 39 12 5

3

4 18 18 10 2

1

7

S. NICOLA

24

23 6

6 11 32 39 12 3

4

5 17 16 11 3

2

6 15 23 -7 -23

RAPOLLA

24

24 5

9 10 27 40 12 4

4

4 15 14 12 1

5

6 12 26 -13 -24

CASTELDORIA

13

23 3

4 16 22 51 12 3

3

6 13 17 11 0

1 10 9 34 -29 -34

Rinv.

25ª giornata 26/04/09 ore 16.00

8 18 -2 -21

9 31 -26 -19

9 21 -12 -21

24ªgiornata

Risultati e classifica

0 3

LAURENZANA - Il Cancellara si è isolato al comando della graduatoria del gruppo B di Seconda Categoria. La concomitante sconfitta del Metanauto Picerno a Grassano ha proiettato, in solitudine, gli uomini di mister Cosentino in vetta. A Laurenzana è arrivata la sedicesima vittoria consecutiva di questa straordinaria stagione. Dopo un primo tempo equilibrato, durante il quale segnaliamo la punizione velenosa di Troccoli M. che ha sfiorato l'incrocio dei pali per la squadra di casa (41'), nella ripresa il Cancellara ha calato il tris. Al 2' traversa di Erario F. su calcio da fermo; lo stesso Erario F. al 5' trasforma il penalty del vantaggio (rigore alquanto dubbio per fallo di braccio di Trivigno G. che sembrava ben saldo vicino al corpo). Al 35' il Laurenzana va vicino al pari con una perfetta triangolazione sull'asse Troccoli E.-Cantisani. Al 39' prodezza di Abbruzzese D. con un bel pallonetto dai venti metri a scavalcare Rossi E. (2-0). Nel finale c'è gloria anche per Fanuele che, di testa, chiude i conti su assist di Abbruzzese L. (45'). d.p.

1

4 44 19 12 10 1

46

A. Genzano-S. Giovanni Casteldoria-S. Melfi F. Scalera-S. Nicola Foggiano-Castelgrande Ginestracandida-Ruoti Palazzo-Rapolla S.Fele-Garnet R. Bella

LAURENZANA: Rossi E., Trivigno G., Cantisani, Cafarelli, Rossi R., Plantamuro M., Troccoli M., Ferrari, Marone (26' st Troccoli E.), Giallorenzo, Di Trinco. A disp.: Iula, Graziadei. All.: Cafarelli. CANCELLARA: Tolve, Troiano V., Nolè, Calocero (35' st Rienzi), Abbruzzese D., Cosentino, Troiano D. (38' st Erario C.), Calocero, Basile (24' st Fanuele), Erario F., Abbruzzese L. A disp.: Silipo, De Rosa. All.: Cosentino. ARBITRO: Pergola di Potenza. RETI: 5' st Erario F. (rig.), 39' st Abbruzzese D., 45' st Fanuele. NOTE: Ammoniti: Rossi R., Giallorenzo (L). Spettatori: 30 circa. Angoli: 5-1 per il Cancellara. Recupero: 1' pt, 1' st.

2 64 25 11 9

23 14 5

GINESTRACAND.

Prossimo turno

LAURENZANA CANCELLARA

23 18 3

47

1-0

S. Nicola-Garnet R. Bella 2-0

Il Cancellara ha rifilato tre schiaffi al Laurenzana

57

FOGGIANO

Ruoti-Casteldoria

S. Melfi-Foggiano

Blitz da primato

CASTELGRANDE

CANCELLARA

60

23 19 3

1 68 13 12 11 1

0 45 5 11 8

2

1 23 8 55 +13

METANAUTO

57

24 18 3

3 69 19 12 12 0

0 46 6 12 6

3

3 23 13 50 +9

TRICARICO

44

24 13 5

6 45 29 12 8

3

1 32 10 12 5

2

5 13 19 16 -4

P. S. CECILIA

40

23 12 4

7 31 29 11 9

2

0 22 8 12 3

2

7

A. BALVANO

34

24 9

8

7 39 37 12 6

3

3 24 13 12 3

5

4 15 24 2 -13

GRASSANO

32

23 9

5

9 40 39 12 6

3

3 23 14 11 3

2

6 17 25 1 -15

ACCETTURA G.C.

31

23 8

7

8 33 33 11 3

4

4 19 18 12 5

3

4 14 15 0 -14

MARSICO

28

24 8

4 12 33 42 12 7

1

4 26 19 12 1

3

8

A. ALBANO

26

23 6

8

9 34 39 11 4

5

2 23 16 12 2

3

7 11 23 -5 -19

S. VIETRI

26

24 7

5 12 31 48 12 5

1

6 16 13 12 2

4

6 15 35 -17 -22

LAURENZANA

26

24 7

5 12 40 59 12 5

3

4 24 21 12 2

2

8 16 38 -19 -22

CRACO

22

24 6

4 14 29 44 12 5

2

5 14 12 12 1

2

9 15 32 -15 -26

LA FIASCA

17

24 4

5 15 29 62 12 3

4

5 16 21 12 1

1 10 13 41 -33 -31

ANZI

15

23 3

6 14 24 52 12 3

4

5 18 21 11 0

2

9 21 2

-5

R.Grumento-O.Maratea 3-2 S. M. d`Agri-Trecchina

N.d.

Sanseverinese-Sarconi

5-1

Prossimo turno

25ª giornata 26/04/09 ore 16.00

Castelluccio-R. Grumento Castelsaraceno-R. Agromonte F. Moliterno-S. Chiaromonte O.L. Maratea-Sanseverinese Sarconi-S. M. d`Agri Trecchina-F.lli Cafaro V.R. Episcopia-Nemus

4-2

Grassano-Metanauto

3-0

La Fiasca-Anzi

3-1

Laurenzana-Cancellara

0-3

P. S. Cecilia-A. Balvano

2-0

S. Vietri-Marsico

2-0

9

25ª giornata 26/04/09 ore 16.00

A. Balvano-Metanauto Anzi-S. Vietri Cancellara-La Fiasca Craco-Laurenzana Marsico-A. Albano P. S. Cecilia-Accettura G.C. Tricarico-Grassano

6 31 -28 -32

24ª giornata

F.lli Cafaro-Chiaromonte 4-1

R. Agromonte-Episcopia 3-1

Accettura G.C.-Craco

Prossimo turno

Castelsarac.-F.Moliterno 0-2

3-0

1-1

7 23 -9 -20

Risultati e classifica

Nemus-Castelluccio

A. Albano-Tricarico

F. MOLITERNO

52

24 16 4

4 55 28 12 9

2

1 33 13 12 7

2

3 22 15 27 +1

O.L. MARATEA

52

24 16 4

4 50 26 12 10 2

0 32 8 12 6

2

4 18 18 24 +4

R. GRUMENTO

50

24 15 5

4 62 23 12 10 1

1 41 13 12 5

4

3 21 10 39 +2

CASTELSARACENO 43

24 14 1

9 40 39 12 9

1

2 28 17 12 5

0

7 12 22 1

S. CHIAROMONTE

35

23 10 5

8 41 28 12 8

1

3 31 14 11 2

4

5 10 14 13 -12

NEMUS

32

24 9

5 10 30 36 12 8

2

2 19 9 12 1

3

8 11 27 -6 -16

R. AGROMONTE

30

24 8

6 10 45 51 12 6

2

4 29 21 12 2

4

6 16 30 -6 -18

F.LLI CAFARO

29

24 8

5 11 48 49 12 6

3

3 26 19 12 2

2

8 22 30 -1 -19

CASTELLUCCIO

29

24 9

2 13 45 51 12 6

2

4 27 18 12 3

0

9 18 33 -6 -19

SANSEVERINESE

29

23 9

3 11 31 50 11 6

2

3 20 17 12 3

1

8 11 33 -19 -10

S. M. D`AGRI

24

23 6

6 11 32 51 11 4

4

3 18 17 12 2

2

8 14 34 -19 -21

SARCONI

22

24 6

4 14 31 53 12 4

3

5 17 16 12 2

1

9 14 37 -22 -25

TRECCHINA

20

23 5

5 13 24 40 12 4

3

5 15 15 11 1

2

8

V.R. EPISCOPIA

19

24 4

7 13 27 44 12 3

3

6 14 18 12 1

4

7 13 26 -17 -29

-5

9 25 -16 -27


46 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

La doppietta di Scaldaferri e il guizzo di Sacco riaprono i discorsi al vertice

Maratea costretto alla resa Il Real Grumento impone lo stop alla capolista REALGRUMENTO OR.LENTINIMARATEA

3 2

REAL GRUMENTO: Chiappa, Toce, Pizzo, Marinelli, Mau. Scaldaferri, Genovese, G. Sacco (46’ st M. Giampietro), Innella, Vicino (30’ st Morello), Mas. Scaldaferri (27’ st G. Giampietro), Petrocelli. A disp.: La Grutta, Alagia, Ielpo, Cirigliano. All.: Prete. O. L. MARATEA: Pretelli, G. Chiappetta, V. Chiappetta (34’ pt Castaldo), Campagna, Martilotta, B. Zaccaro, Acquaviva, Saponieri, G. Zaccaro (21’ st Caiafa), Panaino, Di Puglia. A disp.: P. Sacco, Maimone, Macache. All.: Magnabosco. ARBITRO: Aquino di Potenza. RETI: 10’ pt e 15’ pt Mas. Scaldaferri, 6’ st Toce (aut.), 10’ st G. Zaccaro, 11’ st Sacco. NOTE: Espulsi: al 7’ st Innella e al 33’ st Marinelli (RG). Ammoniti: Chiappa, Pizzo, Marinelli, Innella, Vicino (RG); G. Chiappetta, B. Zaccaro, Acquaviva, Saponieri (OLM). Angoli: 5-3 per il Maratea. Recupero: pt 2’; st 5’. IL REAL Grumento riapre il campionato.

Anche il Maratea capolista si è dovuta arrendere alla tenacia dei ragazzi di Prete che nonostante i torti arbitrali hanno imposto la legge del Comunale. Torti arbitrali appunto. L’arbitro Aquino infatti ha penalizzato con le due espulsioni la squadra biancazzurra permettendo agli ospiti di giocare in doppia superiorità numerica e di non sanzionare la gomitata rifilata all’addome al bomber Massimo Scaldaferri, arrivato a ventuno reti stagionali, con la doppietta di ieri, costretto ad essere trasportato all’Ospedale di Villa d’Agri. Ci ha pensato il capitano Sacco però nel giorno della verità a rendere il Real Grumento più forte della capolista forte di undici vittorie consecutive e dell’arbitraggio scandaloso. Questa vittoria potrebbe però non bastare. La Fortitudo Moliterno ha vinto a Castelsaraceno 2-0 e ha agganciato i tirrenici. Il distacco adesso è di due punti. L’imperativo è crederci a questo punto. La gara comincia con il piglio giusto per i locali ed infatti dopo dieci minuti sono già in vantaggio. Mauro Scaldaferri lancia dalla trequarti il fratello Massimo che di testa beffa Pretelli uscita. Il bomber biancazzurro non risparmia cinque

minuti più tardi e firma il raddoppio. Toce calcia il pallone da centrocampo pescando la punta locale che riesce ad aver ragione di tre avversari e con il destro batte il numero uno ospite. Nell’ultimo quarto d’ora il Real Grumento sfiora il tris con Petrocelli e Mas. Scaldaferri (31’ e 32’), mentre Chiappa con una gran parata salva la porta su tiro di Campagna (44’). Nella ripresa incredibilmente i tirrenici in dieci minuti pareggiano. Toce in mischia anticipa il suo portiere e il Maratea accorcia le distanze (6’). La partita diventa tesa e ne fa le spese Innella che viene espulso (7’). I granata ne traggono vantaggio e G. Zaccaro in diagonale pareggia (10’). Il Real Grumento si arrabbia e Mas. Scaldaferri parte palla al piede da centrocampo, scarta mezza squadra e ottiene l’angolo. Dal successivo corner Sacco decide l’incontro di testa regalando ai suoi compagni una grande gioia. Poi si soffre soltanto. Chiappa deve compiere altri due grandi interventi su Castaldo e B. Zaccaro (13’ e 47’) e nel frattempo viene espulso anche Marinelli (33’). Bigio Bianculli sport@luedi.it

S. Cecilia all’inglese col Balvano Nemus: è tris. Castelluccio molla P.S. CECILIA A.BALVANO

2 0

P.S. CECILIA: Labella, Iovino, Coviello (Palese R.), Marino, Palese F., Libonati, Brancaccio, Cuminiello, Alfano (Morlino A.), Marcodoppido (Verdecanna), Sannazzaro. A disp: Morlino D., De Bonis, Colucci. All: Macchia C. A.BALVANO: Ambrosio, Casciano V., Bovino, Pacella A., Pacella C., Corbisiero (Diacovo), D'Eboli, Simone (Marcogiuseppe), Quagliata F., Casciano S., Uriarte. All: Morriello F. ARBITRO: Faraone Vincenzo di Ruoti RETI: 59' Marcodoppido, 92' Brancaccio NOTE: Ammoniti: Uriarte (AB) POTENZA - Il Santa Cecilia allontana lo spettro della quarta sconfitta consecutiva battendo in casa il Balvano, tenendo inviolata la propria rete. Il timore di perdere condiziona le formazioni impostate con marcature a uomo, e continui falli tattici a centrocampo. Le conseguenti punizioni, puntualmente rilevate dal Sig. Faraone, vedono il ripiegamento in difesa delle squadre. Al 4' Quagliata va giù per un fallo al limite dell'area del P.S.C.. La punizione di Pacella è da dimenticare, come al 9' il tiro di Uriarte termina fra le braccia di Labella. L'Atletico opera sulle fasce per aprire varchi, ma Iovino e Coviello ribattono ogni tentativo. 22' Terminano in fuori gio-

co Quagliata e Uriarte che al 27' riceve un traversone dalla sinistra, in area ferma la sfera con la mano subendo l'ammonizione. Gli ospiti: prima Pacella raccoglie dalla bandierina, ma sbuccia di sinistro da buona posizione, poi Quagliata F. e Casciano S. non si intendono. Fa altrettanto il S.Cecilia con Brancaccio e Sannazzaro. 30' il tecnico Macchia rileva Coviello con Palese R. Il nuovo entrato ha subito l'occasione per segnare, ma il suo colpo di testa è parato da Ambrosio, che si ripete al 38' anche su Alfano. Il Balvano con Casciano V. spintosi in attacco, tenta di realizzare ma sbuccia la sfera. Dal 46' Morlino subentra ad Alfano. Fino al 58' nulla di fatto, solo due punizioni per i padroni di casa, una fuori, l'altra parata da Ambrosio su tiro di Marino. In contropiede Labella esce su Uriarte lanciato a rete e al 59' nel capovolgimento di fronte l'azione prolungata del S.Cecilia consente a Marcodoppido di sbloccare il risultato. Il capitano entra in area, di sinistro pennella una parabola che si infila sotto la traversa alla destra dell'incolpevole Ambrosio. 79' il S.Cecilia batte una punizione dal limite con Palese R. alzata in angolo dal n. 1. Cerca il secondo goal con Morlino, Marino e Marcodoppido senza successo. 92' Cuminiello ruba palla, lancia in contropiede Palese R. che dal limite colpisce la traversa, raccoglie Brancaccio realizzando di testa il 2-0. Leonardo Martino sport@luedi.it

NEMUS CASTELLUCCIO

3 0

NEMUS: Ferraiuoli, Ielpo Giovanni, Alagia, Di Lascio B, Ielpo Gabriele, Pesce V, Carrazzone, Filardi, Ielpo Piero, Pesce G, Melchionda. A disp. Summa V, Ielpo Pietro, Cresci, Di Lascio D. all. Pesce Vincenzo CASTELLUCCIO: Ciliento, Adinolfi, Gioia, Sisti, Corraro, Papaleo, Rossino, De Marco. All. Daniele De Marco. ARBITRO: Riccardi di Moliterno RETI: 15' Carrazzone, 51' Ielpo Piero, 64' Ielpo Pietro NEMOLI - Dopo la difficile trasferta contro la capolista del girone, il Nemus affronta in casa una gara decisamente più facile contro il Castelluccio, dimezzato da assenze e squalifiche. La squadra allenata da mister De Marco si presenta sul terreno del Gennaro Filardi in 8. Ciò nonostante riesce a tenere testa ai padroni di casa disputando buona parte della gara, terminata in anticipo al 20' del secondo tempo per l'infortunio di Corraro, chiudendosi in difesa. Al 10' esce il capitano del Nemus Filardi per un problema al ginocchio. Un minuto dopo, Melchionda, servito da un incursione sulla fascia sinistra di Carrazzone, a colpo sicuro, a pochi passi dalla porta, colpisce in pieno il palo alla destra di Ciliento. Cinque minuti dopo è proprio Carrazzone a si-

glare la rete del vantaggio. Raccoglie in area un suggerimento dalla linea del corner e di sinistro trova l'angolino vincente sul palo opposto. Il Castelluccio soffre, ma non molla. In avanti per gli ospiti c'è solo De Marco che riesce a colpire con un paio di tiri dalla distanza. Nonostante la superiorità numerica il Nemus non riesce a mettere a sicuro il risultato nella prima parte della gara. I pericoli maggiori arrivano dalla fascia sinistra. Ci prova ancora Melchionda con un dribbling in area e conclusione ravvicinata deviata sulla traversa da Ciliento, chiamato a fare gli straordinari. Poi anche Cresci con un tiro forte rasoterra, bloccato dal portiere avversario. Brivido al 45' su una punizione calciata magistralmente da De Marco dalla distanza che si stampa sulla traversa. Al rientro in campo, i primi minuti sono in mano agli ospiti che tentano di sorprendere il Nemus. Ci prova Gioia con un tiro dalla distanza e poi ancora De Marco su punizione. Al 6' però arriva il raddoppio. Punizione dalla sinistra di Ielpo Piero che piazza la palla all'incrocio dei pali. Al 20' poi sempre su cross dalla sinistra, colpo di testa di Cresci respinto da Ciliento, quindi Ielpo Pietro deposita in rete per il definitivo 3 a 0. Un minuto dopo il Castelluccio resta in 7 per l'infortunio di Corraro e l'arbitro interrompe l'incontro. Francesco Zaccara sport@luedi.it

Di Carlo e Calviello piegano il Marsico VIETRI MARSICO

2 0

VIETRI: Gruosso, Cupolo, Calviello C., Papa, Grande (71' Perrone), Gorga, Saccone, Guagliardo, Di Carlo, Russo (63' Calviello Pippo), Macellaro M. (37' Macellaro R.). All. Amodeo MARSICO: Sabbatella, Tempone, Lombardi, Sanseviero, Sassano, Arlotto, Di Grazia, Pasquariello, Laino, Votta G., Merlo (82' Casaletto). All. Votta B. ARBITRO: De Nicola di Potenza RETI: 35' Di Carlo e 82' Calviello Pippo (V) NOTE: Spettatori 150 circa. Ammoniti: Grande e Gorga (V). Recupero: 2' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA - Il Vietri può festeggiare, dopo aver raggiunto l'obiettivo salvezza al “Santa Domenica”, in virtù della vittoria contro il Marsico, grazie alle reti di Di Carlo e della splendida realizzazione di Pippo Calviello. Tre punti d'oro che valgono per i vietresi la salvezza con due giornate in anticipo, vista la trasferta di Anzi e l'ultima casalinga con la capolista Cancellara. Per la squadra del presidente Casciano un due a zero meritato, una vittoria importantissima, arrivata con un gol per tempo, di cui il secondo molto bello. Così si potranno affrontare con tranquillità le ultime due partite del campionato di seconda categoria. Ma sono gli ospiti a rendersi per prima pericolosi, con un bel tiro dai trenta metri di Laino e con la grande risposta di Gruosso in angolo, che non sortirà alcun effetto. Al 18' reazione del Vietri con il centrocampista Guagliardo, ma il suo tiro da fuori area non impensierisce l'attento Sabbatella. Dopo due minuti Arlotto sbaglia in difesa e ne approfitta Russo che calcia però debolmente sul portiere. Al 25' ancora il Vietri in attacco con Macellaro M. il cui tiro cross è ben bloccato dall'estremo ospite. Lo stesso Macellaro al 37' lascia il posto a Macellaro R., causa infortunio. Ma prima di uscire per infortunio, al 35' Macellaro R. regala l'assist vincente a Di Carlo, che resiste alla carica di Tempone e con una gran botta sigla l'uno a zero vietrese. Finisce il primo tempo, e dal gol vietrese non succede più nulla fino al 60', quando Laino lascia partire un tiro, troppo centrale per far paura a Gruosso. Mister Amodeo del Vietri sostituisce al 63' Russo con Pippo Calviello. Per una decina di minuti, fino al 72', la partita si svolge prevalentemente a centrocampo, con il Vietri bravo a tenere in mano il pallino del gioco in varie occasioni, grazie all'ottima difesa e dalla cabina di regia capitanata da Gorga. Gli ospiti però ci provano al 75': Sanseviero libera Di Grazia sulla fascia, cross in mezzo e tiro di Merlo, ma la palla va oltre la traversa. Ma è il neo-entrato Calviello a mettere la sua splendida firma sulla salvezza vietrese: all'82' riceve palla dalla difesa, da centrocampo supera un avversario, resiste alle cariche difensive, evita altri due avversari, entra in area e si ferma. Ed è proprio da fermo, con uno splendido tiro a giro, che sigla il due a zero vietrese. Una vittoria che vale la salvezza. Claudio Buono sport@luedi.it


Sport 47

Lunedì 6 aprile 2009

A Dilettanti Un Trapani più cinico sbanca il PalaPergola e chiude quinto

Levoni, mancata la ciliegina C’è l’accesso ai play off, non l’acuto finale LEVONI TRAPANI

67 78

LE PAGELLE SAPONARA (N.G.) -

LEVONI POTENZA: Saponara n.e, Chiarastella 6, Ruggeri 17, Vetrone 4, Ferrara 1, Rato 17, Palombita 16, Santamaria n.e, Metz 6, Femminini n.e. All. Luigi Gresta. BANCA NUOVA TRAPANI: Stijepovic 4, Caroldi 18, Plateo 18, Candela, Tessitore, Bushati 7, Masper 17, Antrops 14, Raskovic, Pellegrino. All. Marcello Perazzetti. ARBITRI: Bartoli di Trieste e Gagliardi di Anagni. Parziali: 19-24, 39-4; 55-65; 6778 NOTE: Spettatori 1000 circa con sparuta rappresentanza di tifosi trapanesi. Nessun giocatore uscito per cinque falli. Fallo antisportivo fischiato a Masper. Tiri liberi Potenza 16/21, tiri da due 15/27, tiri da tre 7/31. Tiri liberi Trapani 7/8, tiri da due 16/28, tiri da tre 13/29. Rimbalzi Potenza 33, Trapani 32.

Palombita contro la difesa attenta del Trapani (foto Andrea Mattiacci)

LA LEVONI Potenza entra nella storia con una sconfitta. E' questo il risultato del campo dopo il ko patito dai potentini contro il Trapani ieri pomeriggio al Pala Pergola. I lucani pur perdendo raggiungono al secondo anno in terza serie il settimo posto che significa play-off e confronto con la Consum.it Siena di Marcello Billeri, che ha terminato la regoular season alle spalle della capolista Latina e in condominio con il Ferentino con trentaquattro punti, al primo turno. La Banca Nuova Trapani vince con merito la partita grazie ad una maggiore determinazione e al cinismo necessario nella gestione del gioco durante l’arco della gara. Partono bene i siciliani che in avvio si portano sul 15 a 7 con i canestri di un Bushati in serata di grazia e alle bombe di Masper davvero indiavolato. Potenza risponde come può con i canestri di Ruggeri e Chiarastella sotto le plance e alcune

conclusioni pesanti di Palombita. La Levoni annaspa ma riesce a tenere testa ai siciliani chiudendo grazie a Ruggeri il primo quarto sul punteggio di 24 a 19 per gli atleti siciliani. Nel secondo quarto i ragazzi di Gresta sono più decisi. Rato e Chiarastella lottano in difesa, i trapanesi soffrono, anche in virtù della serata “no” di Tessitore e la Levoni riesce a giocare punto a punto. Trapani ha un sussulto con Masper e Plateo e segna i canestri pesanti che portano la Banca Nuova Trapani sul 41 a 39. Nel terzo quarto esce alla distanza la forza del complesso di Perazzetti. Antrops e Masper segnano canestri siderali, coadiuvati dal tandem Plateo-Caroldi, la Levoni soffre, la compagine di Gresta va in confusione e i ragazzi di Perazzetti allungano il passo sul punteggio di 65 a 55. Nel quarto parziale la squadra potentina cerca disperata-

CHIARASTELLA (6,5) - Lotta all'inizio, sente il peso della sfida sotto canestro. Masper è una furia lui si arrangia come può. Nella parte centrale e finale contiene la forza del giocatore siciliano. Undici rimbalzi, tre palle perse, sei punti, il 100% al tiro. Dati che danno la sufficienza piena al gaucho. RUGGERI (6,5) - Inizia bene, segna da sotto anche de sbaglia troppo dalla linea dei 6.25. Ai liberi è perfetto, ha il 43% totale al tiro. Otto rimbalzi, tre assist e quattro palle perse sono il succo della partita. Subisce un colpo basso ma si riprende subito.

mente il recupero, Trapani rispetto ad altre circostanze non perde la bussola e tiene a bada i tentativi farraginosi della compagine di Gresta che annaspa vistosamente. Anche gli arbitri penalizzano la Levoni con decisioni scellerate che mandano su tutte le furie il Pala Pergola. Trapani gestisce bene il finale di gara, l'esperienza dei siciliani prevale sulla generosità dei lucani e per la compagine amaranto di Perazzetti esplode la festa dinanzi ai dieci coraggiosi supporters giunti dallo splendido capoluogo siculo fino a Potenza. Successivamente si gioca l'overtime al… netcasting del sito della Lega Nazionale Pallacanestro. E' festa anche per la Levoni, vista la sconfitta interna di Sant'Antimo con Siena. Torcida per i due capoluoghi che festeggiano risultati di prestigio. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

L’INTERVISTA

Il tecnico del Potenza Gresta si esalta

«Il risultato ci premia Pubblico straordinario» E' FESTA per tutti. Il Trapani festeggia al quarantesimo, la Levoni dieci minuti più tardi. Spogliatoi euforici dopo il confronto di ieri pomeriggio tra la Levoni Potenza e la Banca Nuova Trapani, valevole per l'ultimo turno della stagione regolare del campionato maschile di serie A Dilettanti. La sfida fa sorridere entrambi i quintetti. Le società dei presidenti Petrullo e Maggaddino esultano. A vincere con merito è stato il Trapani che ha fatto vedere un basket ricco di spunti interessanti. La gara si è decisa nel terzo quarto con l'allungo degli amaranto che hanno saputo imbrigliare le mosse tattiche e le strategie di gioco della Levoni. Nel complesso di Luigi Gresta si è sentita e non poco l'assenza di Sebastiano Grasso, presente dietro la panchina con tanto di stampella a tifare per i suoi compagni di squadra. Onore e merito al Trapani ma la Levoni ha commesso più di qualche errore di mira e imprecisione costati carissimo per tutti i quaranta minuti di gioco. Le due tifoserie abbracciano ugualmente e simbolicamente i propri beniamini. A parlare della sconfitta in casa Levoni è il coach Luigi Gresta che ha dichiarato: «Sono dispiaciuto per questa sconfitta. Non siamo stati capaci di mettere in difficoltà il complesso di Marcello. Abbiamo patito la prestazione di Masper che ha giocato una partita maiuscola. Non siamo stati bravi a segnare da tre come nelle

nostre prerogative di gioco». Dalla delusione per la sconfitta alla gioia per il raggiungimento dei play-off: «Siamo soddisfatti per il nostro risultato complessivo. Il settimo posto ci gratifica degli sforzi fatti dalla società. Potevamo raggiungere il quinto-sesto posto in caso di successo contro la Banca Nuova Trapani. Ora ci aspetta Siena che ha nel tiro da tre la sua principale lacuna ma è più completa sul piano atletico. Dobbiamo essere bravi a gestire ogni situazione. Ringrazio il pubblico potentino che anche oggi ( ieri sera ndr ) è stato meraviglioso. I nostri tifosi sono stati il sesto uomo in campo. Contro il Trapani abbiamo giocato in condizioni difficili. Metz ha dovuto fare i conti con i punti di sutura, inoltre anche Palombita e Ferrara non erano in condizioni di forma eccellenti”. Sul versante trapanese è il coach Marcello Perazzetti a parlare del successo: “Ha vinto la squadra che ha gestito meglio la gara. Durante questa stagione abbiamo spesso buttato alle ortiche vantaggi importanti. Contro la Levoni, che ritengo una signora squadra abbiamo saputo tenere testa. Sono contento per come sono andate le cose. Abbiamo avuto ottime percentuali al tiro da tre e da due, ai liberi siamo stati imprecisi. Non ho avuto dal primo minuto Soloperto. I miei ragazzi hanno giocato ugualmente una grande partita”. f.menonna@luedi.it

VETRONE (5) - Non incide. Plateo, prima e Antrops poi fanno a fette le sue braccia in difesa. E' lento, poco lucido, segna quattro punti. Non ha percentuali eccellenti. Anche in difesa commette qualche errore di troppo. FERRARA ( 3) - Poco propenso a Il play della Levoni Metz “valutare” la partita. In attacco non si SANTAMARIA (N.G.) vede mai. In difesa è lento sullo sgusciante Bushati. Mai in partita. Si METZ ( 5,5) - L'atleta di Gresta prensmarrisce nella tempesta amaranto. de un sacco di botte. Esce dal camNon contribuisce alla costruzione di po, viene suturato alla testa dai megioco e idee per la Levoni. Unico alidici della Levoni, rientra ma non è sebi, l'infortunio che lo ha tenuto fermo reno. Poco continuo, commette per i primi giorni della settimana. qualche errore di troppo. Guarirà in RATO ( 5,5) - Segna diciassette punti, ma quando deve mettere a segno questa pausa pasquale dai colpi al la tripletta dalla lunetta dopo aver su- capo. bito un fallo il suo braccio non è quelFEMMININI ( N.E.) lo dei giorni migliori. Cerca di fare il suo senza riuscirvi. Sgomita e lotta, due rimbalzi e quattro palle perse nel suo score. PALOMBITA ( 5,5) - Ogni tanto fa vedere che la partita può passare dalle sue mani, poi non riesce a fare la differenza. Sbaglia troppo da tre dove non mette la sua firma alla rimonta della Levoni. E' lento nel dare il cambio di passo alla compagine potentina. Subisce cinque falli.

GRESTA ( 6) - Con una Levoni poco reattiva fa quello che può. Perde la sfida con l'amicone Perazzetti. Elogia il pubblico in sala stampa. Durante i quaranta minuti cerca di dare la scossa alla squadra non riuscendovi a pieno. Traghetta la Levoni al risultato più bello e prestigioso della storia.


48 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

A Dilettanti Sarà Molfetta il primo avversario diretto per la salvezza

Matera, missione compiuta Battuto Ferentino al termine di una sfida dominata

Gli applausi e la festa di Matera al termine della partita, a lato capitan Longobardi ancora protagonista e in basso l’ex, deludente, Maurizio Cucinelli (foto Videouno)

MATERA FERENTINO

81 73

BAWER MATERA: Corvino 14, Sottana 8, Gergati 12, Cortese 6, Ferrienti 11, Squeo ne, Maggioni 3, Giuliani 8, Marcosano ne, Longobardi 19. All. Corà FERENTINO Rajola 18, Provenzano ne, Circosta 6, Bonaiuti 13, Cucinelli 9, Zivic 3, Ianes 11, Valleriani ne, Modica 13, D’Anolfo. All. Friso ARBITRI: Vaccarini di La Spezia e Morelli di Brindisi PARZIALI: 20-19, 42-35, 6352, 81-73 NOTE: Spettatori 1000 circa con piccola rappresentanza di tifosi ospiti. Usciti per 5 falli Modica. Fallo tecnico a Longobardi a 3’53’’ dalla fine. Tiri liberi Matera 17/24, Ferentino 18/24 MATERA trova pur con qualche sofferenza l’acuto che serviva e batte il Ferentino classificandosi al dodicesimo posto in classifica. Una posizione che consente alla squadra lucana di poter affrontare l’eventuale secondo turno con la bella in casa in virtù di un’eventuale sfida decisiva contro il Fossombrone che cadendo in casa ha lasciato al Molfetta l’undicesimo posto. Proprio i pugliesi saranno il primo avversario di Matera nel play out. E’ il responso della gara vinta ieri dalla formazione lucana al termine di una sfida dominata per larghi tratti, condotta di misura per i primi 18’ minuti e poi messa nella giusta direzione negli ultimi due minuti della seconda frazione e ad inizio della terza. All’Olimpia è mancato solo il colpo del ko per riuscire a gestire meglio la situazione al cospetto di un Ferentino che è rimasto letteralmente imbrigliato nella difesa a zona dei materani e poche volte ha trovato lo spiraglio giusto nonostante la batteria di tiratori a propria disposizione. Dall’altra parte Matera ha giocato una partita attenta, peccando solo di quel cinismo necessario per non soffrire inutilmente nei minuti finali. E’ riuscita comunque a gestire le situazioni più difficili grazie anche ad una distribuzione in attacco che ha portato quattro giocatori in doppia cifra. Nella prima metà gara è stato Gergati a sfruttare bene alcune situazioni e concludere con una certa precisione, poi ci hanno pensato prima Longobardi e poi Corvino a mettere al sicuro il risultato grazie anche ad alcune triple di un ottimo Ferrienti. La prova complessiva comunque del Matera lascia ben sperare con un nervoso Maggioni che si è assunto ed ha trasformato il tiro che ha ri-

cacciato indietro le ultime speranze del Ferentino dopo che Longobardi con un tecnico aveva consentito un accenno di recupero ai laziali. Avvio di gara con pochi punti, è prima Longobardi e poi Gergati a segnare il break sul 9-4 per Matera, partita con

Corvino in panchina. La reazione di Modica e Bonaiuti propizia la rimonta laziale sul 1416 al 8’ minuto. Poi il finale è di marca lucana per il 20-19. Ferentino prova ancora a spingere ad inizio di seconda frazione, è 20-25 al 12’ e poi ancora 32-35 al 18’ minuto. Qui Mate-

ra fa la differenza, supera le difficoltà e piazza un 10-0 che porta al 42-35 di finale seconda frazione. Dopo l’intervallo ancora un 4-0 per il 46-35 che risulta il massimo vantaggio. Qui però l’Olimpia rallenta e Ferentino prova la rimonta con Rajola che sale in cattedra, al 24’ è 4641 mentre al 28’ è nuovamente 58-47 e Ferrienti con una tripla respinge le ultime impennate laziali e chiude il terzo quarto sul 63-52. Il prosieguo di gara è ancora nel segno di Matera che controlla con Corvino e Longobardi una decina di punti di vantaggio fino al 72-61 del 37’ minuto. Qui un tecnico a Longobardi consente l’ultimo sussulto a Rajola che realizza la tripla del 72-69. E’ Maggioni con l’unico, pesantissimo, canestro della sua partita a ricacciare indietro Ferentino e regalare all’Olimpia la vittoria. Matera può tirare un sospiro di sollievo. Il play out da dodicesima lascia aperta più di una speranza di salvezza. Ma sarà davvero vietato distrarsi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Matteo Maggioni

CORVINO (6,5) - Non gioca dall’inizio ma alla distanza la sua presenza in campo risulta fondamentale. Non forza nelle conclusioni e prova a giocare per la squadra ma sale in cattedra con punti fondamentali nei momenti che contano. Resta il metronomo delle fortune di Matera SOTTANA (5,5) - Non gioca in maniera molto appariscente, fa due canestri dalla lunga distanza e poco di più ma si spende e si sacrifica per la causa GERGATI (6,5) - Nei primi due quarti sostituisce in modo impeccabile Corvino, conclude in maniera felice dalla media e lunga distanza, gioca in difesa con la dovuta pressione e pochissimi errori.

L’INTERVISTA

Clima di soddisfazione tra i giocatori materani

Ferrienti: «Decisiva la difesa in Puglia ci riproveremo» «LA DIFFERENZA l’abbiamo fatta in difesa, abbiamo avuto anche qualche momento di paura ma l’abbiamo superato. E’ importante anche quello». Francesco Ferrienti pivot dell’Olimpia basket Matera commenta così il successo contro il Ferentino che regala una griglia dei play out più tranquilla per Matera. L’Olimpia domina per larghi tratti anche se manca del colpo del ko, ora ritroverà Molfetta nella prima serie di finali per la salvezza. «E’ una buona notizia che ci dà coraggio anche perchè Molfetta è l’unica trasferta che siamo riusciti a vincere quest’anno. Sappiamo che per noi le partite oramai sono tutte quante da dentro o fuori. Ci stiamo abituando a ragionare in questa maniera. Siamo contenti di aver fermato Ferentino, abbiamo avuto la grinta e la concentrazione giusta per farcela. Non ci è mancato nulla per riuscire a portare a casa il risultato». Ferrienti sa bene che ci saranno nei prossimi giorni nuovi test a cui l’Olimpia dovrà sottoporsi ma certo quello di ieri, malgrado qualche accenno di nervosismo, è stato superato: «il nervosismo in gare come questa è normale. Si tratta di un elemento che dobbiamo saper fronteggiare e un esempio importante lo abbiamo dato con-

LE PAGELLE

tro il Ferentino». Molto arrabbiato invece dall’altra parte il tecnico del Ferentino Massimo Friso che spiega: «se giochiamo in questo modo non andiamo molto lontano. Merito al Matera ma noi abbiamo sbagliato tutto il possibile. Siamo mancati di concentrazione e attenzione, peggio di così non potevamo fare. Temevo in settimana le distrazioni e sono puntualmente arrivate. A pochi giorni dalla Coppa Italia non è per noi un buon viatico». Il finale di seconda frazione è stato quello in cui il Ferentino ha subito un parziale pesante che alla fine ha pagato. In quel frangente Friso si è particolarmente arrabbiato: «abbiamo preso un parziale perchè eravamo poco concentrati, poco lucidi in difesa. Per noi è stata davvero una brutta partita. Provenzano? Ha accusato un malore prima dell’allenamento della mattina, lo abbiamo portato solo per onore di firma ma non era in grado assolutamente di giocare. Comunque non è questo il problema. Siena secondo? In questo momento conta poco, ciò che mi preoccupa di più è la mia squadra». Matera invece può consolarsi con un successo che la tiene in piena corsa per la salvezza. Dal 19 aprile non ci sarà più tempo per scherzare. Si farà ancora più sul serio. p.quarto@luedi.it

CORTESE(6)-Dà una buona mano nelle diverse zone del campo, non brilla ma nemmeno sfigura FERRIENTI (6,5) - Riesce ad esaltarsi con un paio di triple che danno ossigeno al Matera, sbaglia qualcosa di troppo sotto canestro, non sempre è lucido in difesa e nella gestione dei falli SQUEO (NE) MAGGIONI (6) - Una partita molto nervosa culminata con un durissimo faccia a faccia con l’allenatore con il quale, evidentemente, qualche ruggine non manca. Alla fine comunque ripaga la fiducia che gli viene garantita con la tripla più importante della giornata che segna la vittoria diMatera. GIULIANI (6) - Gioca sotto canestro con l’energia e la combattività che gli è propria, fa la sua parte in attacco e in difesa con grande abnegazione MARCOSANO (NE) LONGOBARDI (6,5) - Alla fine risulta ancora il trascinatore, prende per mano la squadra nei momenti difficili ed è il grande protagonista nell’allungo di terza frazione, implacabile nei liberi. Peccato per quella reazione, evitabile, da cui scaturisce il fallo tecnico che riesce, a 3 minuti dalla fine a riaprire la partita. Un peccato che poteva essere mortale ma alla fine si rileva solo veniale. CORÀ(6)-La difesa a zona per l’intera partita dà i risultati dovuti, la grinta e la determinazione mostrata dalla squadra ne è la conferma. Non manca qualche gatta da pelare


Sport 49

Lunedì 6 aprile 2009

Matera e Bernalda nel play out con sorrisi e tante recriminazioni

Potenza mai così in alto Settimo posto nei play off e sfida al Siena B Donne Crovatto: «Ora non ci resta che ripeterci a Roma»

Basilia, il successo del cuore LA BASILIA Codra Mediterranea Potenza è riuscita nell'impresa di portare a gara tre la Città Futura Home Roma. Grazie al successo colto al Pala Pergola di Potenza contro le romane per 64 a 63 il complesso allenato da Marilia Sanza ha potuto raggiungere la bella con tanta fatica. La partita è stata maschia, vibrante e ricca di errori. La squadra lucana ha saputo ottimizzare i pochi errori in fase offensiva del team romano. Il carattere, l'orgoglio, la voglia di far vedere i sorci verdi al Città Futura Home Roma hanno prevalso sulla paura di vincere. L'ultimo possesso è emblematico in tal senso e ha consentito a Stefania Filograsso e compagne di vincere una partita molto importante per il futuro del campionato. Tutte le ragazze hanno dato un contributo eccellente, la difesa asfissiante, la voglia di vincere e il senso tattico hanno permesso alla squadra lucana di far risultato pieno. Il team di Marilia Sanza è stato bravo a far breccia nella difesa romana grazie ai canestri di una Laura Gambardella in ottime condizioni di forma. La prestazione tutta sostanza di Carla De Rosa, Giorgia De Luca e Marika Aurigemma, gravata di quattro falli hanno permesso alle atlete del presidente Niccolò Martellotta di portare il team di Amedeo D'Antoni a gara tre. Una gara bella, vivace e sempre combattuta, tanto agonismo e una prestazione di grande effetto. Queste sono state le chiavi di lettura del match vinto da Sonia Crovatto e compagne. Proprio la capitana ha parlato del match affermando: «Abbiamo vinto contro un cliente forte. Roma è la migliore formazione del campionato. Sono molto felice e soddisfatta per il successo colto con il Città Futura». La Crovatto parla della gara: «La

partita è stata bella. Ci siamo espresse bene per tutto il confronto. In settimana abbiamo lavorato tanto pur di raggiungere il risultato finale. Siamo state forti, abbiamo avuto un cuore grande così». La giocatrice di Marilia Sanza chiude con una dichiarazione ad effetto: «Ora non ci resta che vincere anche a Roma, io ci credo, penso che anche le mie compagne di squadra credono nel successo al Palasport Luca Avenali per gara tre». Mercoledì a Roma si decide il futuro in campionato della Basilia Codra Mediterranea Potenza. f.menonna@luedi.it

Il capitano Crovatto

QUINTO posto mancato ma il settimo è comunque il miglior risultato mai ottenuto dalla Levoni Potenza che può dunque festeggiare a piene mani la conclusione della regular season e prepararsi al play off in casa del giovane Siena. Una sfida che non si annuncia semplice ma che sarà certamente alla portata della formazione di coach Gresta che malgrado la perdita per infortunio di Grasso può comunque provare a togliersi ancora altre soddisfazioni. Di certo questa è la migliore notizia per il basket lucano che deve poi accontentarsi di due qualificazioni ai play out. Matera limita i danni in una stagione da dimenticare e con l’acuto di Molfetta e quello in casa con Ferentino raggiunge l’agognato dodicesimo posto che dà la possibilità più avanti di sfruttare il fattore campo. Intanto nel primo turno di play out ritroverà proprio Molfetta. Si riparte il 19 di aprile. Infine il Bernalda che viene beffato in serie B Dilettanti dal Massafra e viene condannato al play out con il decimo posto. L’avversario di turno, con la bella in casa, sarà il Catanzaro classificatosi tredicesimo. p.quarto@luedi.it

Gigio Gresta porta la Levoni nel play off

D, regular season chiusa La Climacenter è prima LA DATACONTACT Climacenter Pielle Matera ha ottenuto il primo posto nella regular season del campionato maschile di serie D regionale. E' questo il verdetto dell'ultimo turno del massimo torneo regionale. I materani hanno superato al Palasassi la Lucana Salumi Picerno 95 con il punteggio di 92 a 55. Netta la vittoria degli atleti di Luciano Cotrufo. I picernesi non hanno mai contenuto la verve dei materani uscendo sconfitti pesantemente. La Cestistica Renudo Vito Lepore Potenza ha sconfitto alla Palestra Vito Lepore di Potenza il New Olimpia Pallacanestro Melfi con il punteggio di 97 a 69. La formazione di Salvatore Della Monica seconda forza del campionato non ha avuto problemi nel regolare i melfitani, mai in partita. Vince alla Palestra Vito Lepore il Cus La Cartotecnica di Antonio

retrocessa in B

Luongo che supera il Basket Salandra con il punteggio di 84 a 53. La formazione potentina chiude davvero in bellezza la stagione regolare superando nettamente gli uomini di Piero Daraio. Successo esterno della Levoni Potenza sul parquet del Pala Gaudo di Rionero in Vulture. I talenti di Donato Fiore vincono a spese dell'Aics Pallacanestro Rionero in Vulture con il punteggio di 81 a 77 al termine di una partita combattuta. Nel finale la svolta con i potentini abili a gestire gli ultimi palloni in attacco. Vince in casa alla Palestra Vito Lepore il Ciumnera Potenza. A cedere le armi è stata la Co.Re.Ma. Virtus Matera con il punteggio di 71 a 50 al termine di una partita condotta senza problemi dagli atleti di Montemurro. Ha osservato il turno di riposo la Cestistica Terme di Abano Bernalda. sport@luedi.it


50 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

B Dilettanti Infruttuoso il tentativo di Filloy sulla sirena. Ora c’è il Catanzaro

Bernalda, amaro finale All’ultimo assalto Birindelli fa gioire il Massafra BERNALDA MASSAFRA

83 84

BERNALDA: Filloy 26, Carpineti 4, Gabrielli 3, Perrucci n.e., Di Giacomo 1, Azan 5, Russo 16, Silvestrini 13, Faggiano 15, Albana n.e. All. Brogialdi MASSAFRA: Valentino, Paparella 18, Ricci 11, Birindelli 20, Nocioni 8, Di Marco 9, Saborido 12, Bulgaro, Marra, Soro 6. All. Reggiani ARBITRI: Faustoferri e Bernardi (CB) PARZIALI: 25-19, 37-41, 6560, 83-84 Filloy del Terme di Abano

SI INFRANGONO sull'ultima realizzazione di Birindelli a 3'' dalla fine le speranze della Terme di Abano di accedere ai playoff e, soprattutto, di garantirsi con ciò la salvezza. Un finale, con una suspence degna di un thriller, che conviene raccontare subito: sul punteggio di 80/82 a favore dei pugliesi Filloy (partita da incorniciare la sua) va in lunetta, sbaglia (forse volutamente) il secondo tiro ma si precipita a canestro dove intercetta il pallone sfuggito dalle mani di Saborido, mette comodamente dentro nel boato del PalaCampagna e i lucani si portano sul +1; mancano ancora una ventina di secondi, Massafra è in attacco, la regola dice in questi casi di fare fallo consentendo i due tiri liberi agli avversari per avere la possibilità dell'ultimo attacco, regola che viene disattesa,

i rossoblu puntano sulla difesa fortissima ma il pallone giunge a Birindelli nell'area pitturata e l'argentino, oggi devastante da ogni posizione dopo un intero campionato più che deludente, mette dentro. Ci sono ancora 3'' per tentare il tiro lunghissimo e Filloy, sperando nella tradizione favorevole, ci prova ma stavolta la retina avversaria resta inviolata, e oltretutto è sembrato che la sirena fosse partita una virgola di attimo prima del tiro stesso. Insomma esulta Massafra, Bernalda piange, ma va detto, prima di ogni altra considerazione, che è stata una partita bellissima e non solo emotivamente, ma pregevole anche sul piano tecnico mentre le due panchine hanno dato grande prova di sé tatticamente. Peccato, due squadre che non me-

Spogliatoio Gallotta sereno

«Sogno infranto Paghiamo Ruvo» Il presidente di uno sfortunato Bernalda Domenico Gallotta

QUALCHE scaramuccia post partita tra tifosi e qualche attimo di tensione non incidono sul dopopartita che ritorna subito alla tranquillità, un dopopartita che per dirigenti e giocatori bernaldesi appare meno drammatico di quanto potrebbe essere, forse perché non si può che prendere atto della bella prestazione dei rossoblu e della forza del Massafra, come afferma il presidente Gallotta: «Giocarsi tutto nell'ultima gara con una squadra fortissima come Massafra non è stata la cosa migliore, e ribadisco che questa squadra è la più accreditata al salto di categoria con tutti i campioni che ha in organico. Per noi un girone di ritorno segnato dall'incredibile sconfitta, immeritata e sfortunata, a Ruvo da cui sono scaturite almeno altre cinque débacle di cui alcune all'over time ed altre

negli ultimi secondi come stasera. Purtroppo è finito male il sogno playoff, ma ora bisogna vincere a tutti i costi la sfida salvezza col Catanzaro, abbiamo i mezzi per farlo e non deve venire meno la fiducia di giocatori e tifosi; ringrazio lo straordinario pubblico e la squadra che ha dato tutto ciò che si poteva dare, non posso invece ringraziare la dea bendata che ancora una volta ci ha ignorati”. Coach Brogialdi è di poche parole: “La partita l'abbiamo giocata, ma i playoff non li abbiamo persi oggi; Massafra è squadra forte, noi abbiamo provato ad allungare in un paio di occasioni ma non ci siamo riusciti anche perché rispetto a loro avevamo meno rotazioni. Quando si perde così c'è sempre rammarico, ma ora dobbiamo ricaricare le pile e pensare ai playout che non saranno facili”. g.p.

ritavano di arrivare agli ultimi 40' per giocarsi l'intero campionato, il team di coach Roggiani ha dimostrato ancora una volta che senza una partenza disastrosa e senza qualche esitazione nel corso del torneo potrebbe oggi occupare posizioni di vertice assoluto, è sicuramente la squadra più completa e talentuosa dell'intero girone, sarà sicuramente grande protagonista dei playoff; la formazione di coach Brogialdi ha disputato un match straordinario per intensità e qualità mettendo paura ai più gettonati avversari, ha perso all'ultimo respiro ma a Russo e compagni stasera non si può proprio rimproverare nulla, tant'è che, nonostante la cocente delusione, l'intero PalaCampagna li ha applauditi all'uscita dal parquet. Sulla gara c'è ben poco da dire e forse, in partite del genere, conta solo il risultato finale, ma per dovere di cronaca c'è da sottolineare l'estremo equilibrio che ha caratterizzato l'intera sfida, con un vantaggio massimo di 6 o 7 punti da entrambe le parti in rare occasioni, quasi sempre, invece, un continuo, assillante, entusiasmante tira e molla. Ora la Cestistica sarà attesa dallo spareggio con il Catanzaro, prima partita in casa il 19, ritorno in Calabria a metà settimana ed eventuale terza gara a Bernalda il 26: nulla è perduto, la salvezza, dopo la prestazione di ieri appare molto possibile. Giovanni Palmieri

C2 Promozione Il roster di coach Festa supera la capolista Benevento

Il Senise è fuori dalla crisi In doppia cifra per i sinnici Albanese, Marin e Manzotti CTRSENISE BENEVENTO

76 73

CTR LA CASCINA: Durante 6, Manzotti 20, Marin 18, Albanese 21, Palazzo 9, Lagioia 2, Addolorato, Sassano, D’Aranno, Ragazzo. All. Festa COIM BENEVENTO: Mussini 14, Larriccio 16, Nardone L, De Gregorio 19, Borghetti 6, Accettola 7, Nardone F, Ates,Romano 11, Catillo. All. Annechiarico ARBITRI: Pastore di Casagiove e Tellone di Marcianise PARZIALI: 16-22; 39-49; 6157; 76-73 NOTE: Uscito per cinque falli Mussini SENISE - E’ bene chiarire le cose prima del racconto della gara. Il Ctr La Cascina non ha fatto alcuna grande impresa, ma è ritornata semplicemente la squadra che tutti conoscevano fino a qualche mese fa. Questo infatti è il vero volto del Senise che allorquando non ha problemi di organico e neppure di direzione errata (per l’occasione erano presenti ben due commissari di campo) non ha avversari in questi campionati o gironi che siano.Questa volta infatti,Rocco Palazzo ha sbagliato pochissimo;Gonzalo Marin ha giganteggiato sotto i canestri, così come Martin Manzotti.Mentre a macinare gioco e a disorientare gli avversari ci hanno pensato Lino Durante e Francesco Albanese. Da cornice la soluzione Massimo Lagioia che suppliva ai carichi dei compagni e dettava tempi ed azioni alla grande. Insomma un Ctr che non si faceva af-

fatto intimorire dalla caratura degli avversari che partivano a razzo, pur senza impressionare i ragazzi allenati da Festa. La svolta arrivava nel terzo tempo con i lucani ad annichilire gli avversari e a capovolgere il trend dei numeri. Perché solo di questo si trattava. Ventidue a otto il parziale di questo tempo che la dice tutta sulla determinazione dei ragazzi del presidente Mario Totaro. Da questo momento in poi, la gara è tutta in discesa per Durante e compagni che hanno l’accortezza di proteggere il vantaggio ed anche quando timidamente la

capolista Benevento, si avvicina e poi pareggia i conti, si sente nell’aria la vittoria che comunque non potrebbe sfuggire. Anche perché, sugli spalti, c’è il tifo dei tempi migliori che lascia senza fiato anche i pochi tifosi della squadra ospite che erano arrivati a sostenere i propri beniamini. C’era la voglia nel Senise, di uscire dalla crisi e dalla derisione, che non fanno parte di questo team; e ieri sera tutti quelli che hanno avuto il privilegio di assistere alla riscossa, potranno raccontarlo. Gianni Costantino sport@lued.it

Martin Manzotti

C2 Retrocessione, Lucos sfortunata Ai montesi non riesce il blitz a Capua BASKETCAPUA LUCOS

86 84

BASKET CAPUA: Lamalfa 12, Ranieri, Olivetti 9, Moretti 13, Puca 3, Buzzoni 13, Catalano 21, Esposito 11, Latte 4, Violante ne. All. Miraglia LUCOS MONTESCAGLIOSO: Larocca 9, Malvasi, Visceglia 18, Resta D. 15, Castellano 1, Tralli ne, Resta G. 25, Di Giorgio, Puntillo, Ottaviano 17. All. Di Gioia ARBITRI: Giustino e Bianco di Napoli PARZIALI: 20-31, 47-47; 63-67; 86-84 SCONFITTA che sà di beffa per la Lucos Montescaglioso. La formazione allenata da coach Di Gioia è stata superata dal Basket Capua con il risultato finale di 86 a 84. Ai montesi non è bastato l’impegno e l’agonismo sciorinato per l’intero arco del match per portare a casa una vittoria utile per la salvezza. Alla fine i materani si sono dovuti inchinare al Capua, e rassegnare ad una scon-

fitta che condanna la Lucos ai play - out. «Abbiamo giocato con cinque 5 atleti perchè Castellano era infortunato - ha affermato il dirigente montese, Santarcangelo. Nonostante questo gap, i nostri ragazzi hanno giocato con il cuore, restando sempre in partita. E’ stata una gara molto veloce ed intensa, alla fine un pò di stanchezza ha condizionato i nostri dai tiri liberi, nei minuti finali, infatti, ne abbiamo sbagliati molti. Nel primo quarto siamo anche andati in vantaggio di 15 punti, poi qualche ragazzo ha peccato un pò d’ inesperienza concedendo la rimonta al Capua. Adesso siamo condannati a disputare i play-out ma se la Lucos giocherà come ha fatto oggi (ieri, ndr) sicuramente non incontrerà problemi nel raggiungere la salvezza». In doppia cifra per il Montescaglioso sono andati Gianni Resta con venticinque punti, Viscegia con 18, Ottaviano con 17 e Davide Resta con 15. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


Sport 51

Lunedì 6 aprile 2009

C Dilettanti Delli Carri, Marino e Marchese confermano il primato in classifica

Gioia al supplementare La Corporelle espugna Battipaglia dopo un overtime BATTIPAGLIA 75 CORPORELLE DTS 89 SIMER BATTIPAGLIA: Del Prete 17, Vicinanza, Menduto, Chiavazzo 16, Longo 11, Palmentieri 10, Maloba 6, Fabiano, Ferrante 15, Filippi ne. All. Merletti. CORPORELLE POTENZA: Marino 17, Delli Carri 26, Castellitto 3, Pellegrini 8, Ginefra 11, Marchese 20, Cataldo, Dinitriu, Armentano 4, Viggiano ne. All.De Angelis. ARBITRI: Mastrorosa di Grosseto e Bellucci di Livorno. PARZIALI: 22-21, 39-38, 55-56, 73-73, 75-89 NOTE: spettatori 600 dei quali un centinaio da Potenza. Usciti per raggiunto limite di falli: Chiavazzo e Longo (Battipaglia), Marino e Pellegrini (Potenza). Tecnico a Longo (Simer) nell'overtime. BATTIPAGLIA - Vibrante, emozionate e combattuta la gara tra Simer e Corporelle Potenza, andata in scena al palaZauli, gremito di spettatori locali, ma anche di tifosi della compagine lucana, confermatasi capolista nel girone H della serie C Dilettanti. Grande equilibrio fin dalle battu-

Gigi Delli Carri in azione e accanto Antonello Marchese (foto Mattiacci)

te iniziali, con Palmentieri che riusciva ad imbrigliare l'esperto Delli Carri, mentre la difesa del team battipagliese limitava anche un ispirato Marchese. Il primo quarto si chiudeva con la Simer in vantaggio di una lunghezza, ma pure la seconda frazione era una lotta punto a punto e il vantaggio dei locali era ancora risicato (39-38). Nel terzo

quarto Potenza, cercava di piazzare il break e ci riusciva, ma la Simer rimaneva incollata agli ospiti, pur dovendo fare i conti con i problemini lamentati da Del Prete, limitato da una contrattura, e Chiavazzo e Maloba, anch'essi alle prese con noie fisiche. Potenza chiudeva avanti il periodo di gioco, ma non riusciva a scrollarsi di dosso i ragazzi di

coach Merletti, decisi a conservare la settima piazza in classifica. La frazione terminava con Potenza sul +1 (55-56). Grande intensità e ritmi alti per la Simer Battipaglia, che stringeva i denti e dava del filo da torcere alla “corazzata” Potenza, nell'ultima frazione. Il team di coach De Angelis, alternava la zona al pressing, preferendo un gioco più ragiona-

Spogliatoio Pierri soddisfatto del successo

«Abbiamo superato un duro ostacolo» UNA VITTORIA sofferta, un successo quanto mai importante. La Centre Corporelle Potenza conserva al supplementare il primato in classifica superando la Virtus Simer Battipaglia per 89 a 75. Una prestazione gagliarda, un overtime da cineteca e due punti d'oro. Il colpo gobbo del Pala Zauli, salvo sorprese dell'ultim'ora consente alla compagine biancoceleste di andare a nozze e guardare anche alla Final Eight di Coppa Italia con maggiore fiducia. A tal proposito appare certo il forfait di Dino Meneghin alla convention di questa sera al Teatro Francesco Stabile. Il presidente federale stando alle indiscrezioni maturate nella tarda serata di ieri è impossibilitato a prendere parte al gran galà organizzato dal presidente Antonio Colangelo. Tornando al campionato e al successo colto contro il Battipaglia va detto che la Centre Corporelle Potenza ha giocato una partita di grande livello tattico, esprimendo una pallacanestro concreta, nonostante l'agonismo dei campani. Tutta la squadra ha girato a me-

nadito. Il complesso di Dino De Angelis è stato bravo a mantenere i nervi saldi e la concentrazione dei giorni migliori contro il team battipagliese. In soldoni la vittoria dei biancocelesti è davvero fondamentale. L'entusiasmo in casa Centre Corporelle Potenza è davvero al settimo cielo. Il commento al quarantesimo è affidato al felice e soddisfatto assistent coach Vito Pierri che ha dichiarato: “La partita è stata combattuta. Entrambe le squadre hanno giocato con grande intensità. Il confronto è stato pieno di break e contro break”. Il vice allenatore potentino elogia la prova dei suoi pupilli: “Durante l'overtime abbiamo sfruttato i canestri di Marino, Delli Carri e Armentano che ci hanno consentito di poter superare i momenti difficili. Proprio nel supplementare ci siamo espressi magistralmente dimostrando di essere squadra di rango, capace di far breccia nel cuore della difesa campana”. L'ultimo ma significativo giudizio del tecnico potentino è per l'atteggiamento complessivo della

L’assistent coach Vito Pierri

squadra: “Abbiamo disputato un match bellissimo, i nostri atleti hanno avuto il merito di non disunirsi nei momenti caldi e topici della partita. Abbiamo superato uno scoglio estremamente difficile. E' sempre ostico vincere al Pala Zauli”. Questo a testimonianza dell'impresa compiuta da Mimmo Castellitto e compagni contro la compagine guidata da Longo. sport@luedi.it

Hockey A2 Sconfitta per 6-4 a Thiene nella penultima giornata del play off

Non basta il poker di Vivilecchia alla Raro THIENE 6 RARO MATERA 4 CORREGGIO temporaneamente in testa alla classifica della poule promozione di hockey su pista. Il team emiliano ha sconfitto, lontano dalle mura amiche, il Montebello per quattro a tre mettendo in cassaforte altri tre punti importantissimi ai fini della promozione in serie A1. In gol per il Correggio è andato per tre volte il rientrante Pietro Papapietro, poi Civa ha chiuso la pratica. Per il Montebello sono, invece, andati in rete Marchesini, Barberi e Caneva. Con questa sconfitta il team vicentino resta terzultimo con tredici punti, mentre il Correggio primo

Roberto Vivilecchia

in attesa che venga recuperata la gara tra il Molfetta e il Sarzana. Per quanto riguarda la Pattinomania Matera, la trasferta in Veneto non ha

portato fortuna. I pattinatori di via dei Sanniti sono stati sconfitti con il risultato finale di sei a quattro dal Thiene. La gara ha messo in evidenza le doti da “attaccante” di Roberto Vivilecchia che ha messo a segno tutte e quattro le reti biancazzurre. Per i locali, invece, sono andati in gol, quattro volte Casarotto, poi una volta Fona e Marchioretto. Con questa vittoria il Thiene è salito a quota dieci restando, però, sempre penultimo. Ultima piazza a quota zero per quanto riguarda la Pattinomania che nella prossima giornata, ultima del campionato, incontrerà il Montebello nel tentativo di cercare un primo risultato positivo in questo

play off e comunque con la volontà di chiudere in bellezza la stagione. Il match clou della nona giornata tra il Goccia di Sole Molfetta e il Sarzana, invece, è stato posticipato a domani sera alle ore 21. Per quanto concerne la poule retrocessione, si è disputata solamente la gara tra il Follonica e il Sandrigo. Il match è terminato sei a due a favore dei toscani che hanno conquistato il primo posto scavalcando in classifica proprio il Sandrigo. Per il Follonica hanno segnato Naldi due volte, poi Franchi, Saitta, Pagnini e Brunelli, mentre per gli ospiti sono andati in rete Marchetti e Fabris. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

to, visto il valore e l'esperienza dei giocatori che componevano il roster. Ad una manciata di secondi dalla conclusione, Battipaglia si trovava sul -2 (71-73) e per il quintetto lucano sembrava ormai fatta, ma un guizzo di Longo ed il relativo canestro, consentivano alla Simer di pareggiare i conti (73-73) rimandando l'esito del confronto all'over time. Nel tempo supplementare, era Delli Carri a rivelarsi determinante per Potenza, andando a canestro, sfruttando penetrazioni e tiri dalla lunetta. Il team padrone di casa, progressivamente spariva dal parquet, perchè aveva speso tanto ed anche la situazione falli si era fatta pesante. Ormai, Potenza dilagava ed il fatto che la Simer abbia realizzato solo 2 punti, rispetto ai 16 degli avversari, la dice lunga sull'andamento del tempo supplementare. La Corporelle meritava il successo, forte del gran valore dei suoi uomini più rappresentativi, su tutti Delli Carri e Marchese, mentre Battipaglia, usciva dal campo tra gli applausi ed i complimenti per il gioco espresso e per aver contrastato a lungo la prima della classe. Donatella Ferrigno sport@luedi.it


52 Sport

Lunedì 6 aprile 2009

Tennis A2 Leone: «Il pari di Livorno serve a poco. Bisogna lottare per evitare la retrocessione»

Pisticci, un punto utile solo per il morale LIVORNO PISTICCI

2 2

ARRIVA il primo punto per il C.T. Pisticci che prende un pareggio sui campi del T.C. Livorno e muove la sua classifica, anche se con un passettino che non è sufficiente per considerare positivo il bilancio di questa prima metà di regular season. Tre delle sei sfide che completano il girone 1 di A2, infatti, sono alle spalle ed il C.T. Pisticci, con un solo punto, arranca nei bassi fondi di una graduatoria che adesso si fa pericolosa. Se alla vigilia l'ipotesi play off sembrava possibile, l'impatto con la realtà è stato ben diverso. Il C.T. Pisticci deve lottare per non retrocedere direttamente e

conquistare i play out, un obiettivo minimo tutt'altro che scontato. A Livorno la Meruzzi perde con la sua bestia nera. La Di Batte vince facile per 6/2 6/3. Delude, invece, la Giovine, che perde al terzo set con la Tognetti. Decisivo il primo set, con la tennista in forza al club lucano capace di farsi rimontare da 4-1 per poi perdere 7/6 al tie break. La Giovine sembra dare segnali di ripresa nel secondo set, vinto 6/2. Ma poi, a conferma di una certa difficoltà di tenuta, perde nettamente il set decisivo per 6/2, cedendo all'esperienza dell'avversaria. A rimettere in gioco il Circolo del presidente Leone ci pensa la Gledacheva, che vince il suo primo incontro

con la maglia di Pisticci battendo 6/2 6/0 la Dell'Agnello. A quel punto il doppio vale il pareggio e Pisticci non se lo lascia scappare riuscendo ad incamerare un successo che vale il 2-2. Scendono in campo Gledacheva e Meruzzi contro Di Batte e Tognetti. La coppia pisticcese vince agevolmente per 6/2 7/5. “E' un pareggio che serve a poco - commenta a fine gara il presidente Michele Leone -. Prendiamo il nostro primo punto stagionale, ma la nostra situazione avrebbe richiesto una vittoria. Noi avevamo necessità di prendere i tre punti contro un avversario con il quale c'era equilibrio. Certo, se la Giovine non si fosse lasciata sfuggire quel primo set, forse

avrebbe potuto vincere facilmente e noi staremmo a commentare un'altra partita. Ma è andata diversamente. La Meruzzi, invece, ha incontrato un'avversaria che storicamente la mette in difficoltà. Bene la Gledacheva, che finalmente si è riscattata e ci ha dato una vittoria. Notizie confortanti anche dal doppio, ma nel complesso ci serviva qualcosa in più”. A questo punto è ragionevole iniziare a preoccuparsi. Il presidente Leone ammette che la salvezza è un obiettivo per il quale bisognerà sudare: “Inutile nascondersi, qualche problema ce l'abbiamo. Alle ragazze ho spiegato che, vista la nostra situazione, ci sarà da lottare per non retrocedere, altre prospettive non sono

La tennista Gledacheva protagonista per il Pisticci

più alla nostra portata. L'intera squadra deve calarsi in questa parte senza pensare ad altri traguardi, che ormai sono lontani”. Dopo la pausa pasquale si riprenderà in casa con Lumezzane. La classifica richiede urgentemente una vittoria, anche

se il presidente Leone non si fa illusioni: “sappiamo di essere obbligati e vincere, ma siamo anche consapevoli di dover affrontare un avversario forte. Ce la metteremo tutta, ma non sarà facile”. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

Volley B2 Uomini La Medical Center vince lo scontro con Gela, avvicinata la vetta

Virtus super con rammarico Di Tommaso: «Grande gara, peccato per il quarto set» STREPITOSA vittoria della Medical Center contro il Gela, primo in classifica. I ragazzi allenati da mister Giorgio Draganov hanno sfoderato una delle migliori prestazioni del campionato. E proprio Draganov, commenta così la vittoria: «I miei ragazzi sono stati eccezionali. Sono stati capaci di interrompere la serie positiva del Gela (20 vittorie consecutive) e di battere una squadra molto forte, che non per nulla è prima in classifica. Gli avversari hanno disputato un’ottima gara in attacco, affiancata da un'incisività spaventosa a muro. E’ stata una partita ad alti e bassi, ma siamo stati davvero bravi a contenere gli attacchi avversari. Grazie a tutti per il cuore, la grinta e la determinazione». Gli fa eco il palleggiatore, Simone Di Tommaso: «E’ stata una partita di altissimo livello. Continui sono stati i capovolgimenti di fronte. Ad un certo punto abbiamo avuto la possibilità di chiudere sul punteggio di 3-1 (nel quarto set la Medical Center ha iniziato molto bene, portandosi avanti per 10-6) e ci è mancata un po’ di freddezza e lucidità per chiudere i conti. Penso che il pubblico del Palapergola ha avuto modo di vedere davvero un bello spettacolo, tra due squadre che si sono affrontate a viso aperto e hanno lottato fino alla fine. Adesso siamo da soli al secondo posto. Dobbiamo rimanere con i piedi per terra e cercare di mantenere questa posizione. Mancano 4 partite alla fine e non dobbiamo mollare». «Grandissima partita - commenta

Pallanuoto Donne Blitz a Palermo per la Libertas

La Virtus Medical Center sconfigge la capolista Gela e a lato il dirigente Piero Crichigno

il libero Domenico Cavaccini. Complimenti al Gela per la gara disputata, è davvero una squadra forte, che sicuramente merita il posto che occupa. Noi siamo stati bravi a non mollare mai. Certo, ci sono stati dei momenti in cui gli avversari ci hanno messo in difficoltà e la nostra difesa è stata un po’ debole, ma abbiamo sfoderato una delle migliori prestazioni della stagione. C’è il rammarico per il quarto set, quando avevamo in mano la partita e potevamo gestirla diversamente, ma è andata bene così. Adesso dobbiamo solo cercare di mantenere il posto che abbiamo conquistato». «Era da

tempo che non vedevo una partita così bella – sottolinea il dirigente Piero Crichigno. Una partita giocata sempre punto a punto, contro una squadra fortissima. Peccato per il quarto set, quando abbiamo mollato in un momento che si stava mettendo bene per noi, ma grande merito a tutti i ragazzi della Medical Center che hanno lottato fino all’ultimo pallone e sono stati capaci di bloccare una formazione disegnata per vincere come il Gela. Siamo stati bravi a gestire la gara anche sotto il profilo psicologico. La posta in palio era più alta per noi e sentivamo maggiormente la pressione di

questa gara, ma alla fine ce l’abbiamo fatta». «Che emozione!», afferma il dirigente Michele Delle Donne. «I nostri ragazzi ci hanno messo cuore, grinta, carattere e tanta determinazione. Abbiamo recuperato un tie-break che, ad un certo punto, si era messo male per noi, ma la voglia di vincere è stata più forte di qualsiasi ostacolo e siamo riusciti a fermare la squadra più forte del campionato. Adesso mancano le ultime 4 partite. Il secondo posto va bene, ma, consentitemi di dire che io ci credo ancora!». Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

SUCCESSO esterno per la Libertas Invicta Potenza nel terzo turno di ritorno del campionato femminile di serie B di pallanuoto. La compagine potentina ha superato alla Piscina Olimpica di Palermo la Pallanuoto Palermo con il punteggio di 8 a 2. Gara sempre condotta dalle potentine che hanno imposto al match ritmi elevati e grande intensità. Le peloritane, ultime in classifica non sono mai state capaci di contrastare il passo di De Robertis e compagne sugli scudi sin dalle prime battute di gioco. Tutta la squadra di Vincenzo Ostuni ha giocato positivamente, il portiere Petracca ha parato un rigore durante la fase centrale del match. A segno per le lucane Figliuolo con tre reti, Fornelli con una marcatura, Greco con una doppietta e Pepe con un gol. Per le potentine tre punti d'oro in un momento molto delicato del campionato. Domenica il campionato è fermo per le festività pasquali. f.menonna@luedi.it


Sport 53

Lunedì 6 aprile 2009

Vittoria assegnata all’inglese della Brawn davanti a Heidfeld e Glock. Male le Ferrari

Button il re della pioggia A Sepang Gp interrotto per un forte temporale

1)

Button (GBR) 15 punti

2)

Barrichello (BRA) 10

3)

Trulli (ITA)

4)

Glock (GER)

8

5)

Heidfeld (GER)

4

6)

F. Alonso (ESP)

4

7)

7. Rosberg (GER) 3.5

8)

8. Buemi (SUI)

9)

9. Webber (AUS) 1.5

4 8 2 1 2 10 5 5 3 - 1 - 4 3 0.5 6 2.5 - 1.5

8.5

2

10) 10. Hamilton(Gbr) 1 11) 11. Bourdais(FRA) 1 12) 13) 14) 15) 16) 17) 18 19) 20)

Il sorriso di Janson Button ieri sul podio di Sepang. L’inglese della Brawn dopo due Gran Premi è in testa alla classifica piloti. Sotto i tecnici della Ferrari sotto la pioggia. A destra Raikkonen ricorre all’ombrello per uscire dalla pista

di VINCENZO PIEGARI SEPANG – Più pioggia che Formula 1 nel Gran Premio della Malaysia. Dopo quasi un’ora di gara, la corsa viene sospesa per il temporale abbattutosi sul circuito di Sepang e a pochi minuti dal limite inderogabile delle due ore i giudici dichiarano conclusa la corsa assegnando alla Brawn Gp di Jenson Button una vittoria dimezzata (quando si percorre meno dei due terzi di gara il punteggio viene diviso per due, quindi 5 punti invece di 10). Il pilota inglese era infatti in testa nel giro precedente alla sospensione davanti alla Bmw di Nick Heidfeld e alla Toyota di Timo Glock che hanno chiuso rispettivamente al secondo e al terzo posto. Male le Ferrari con Kimi Raikkonen, fermato prima dalle gomme da bagnato, montate troppo presto, e poi dal Kers (e costretto al ritiro), mentre è solo nono alla fine del diluvio Felipe Massa, con la magra soddisfazione di essere riuscito a rimontare sette posizioni rispetto alla griglia di partenza. Pronti via con pista asciutta, ma con la minaccia della pioggia già in agguato: grande partenza di Rosberg che dalla quarta posizione in griglia scatta in testa trovando un varco sul lato destro della Toyota di Trulli. Mantiene a sua volta la seconda piazza il pilota italiano che approfitta di una partenza lenta del re di Melbourne, Jenson Button. Fuori subito dopo il semaforo verde la McLaren di Heikki Kovalainen, lo segue tre giri più tardi il polacco Robert Kubica con un principio di incendio per la sua Bmw. Guadagna una posizione all’inizio la Ferrari di Kimi Raikkonen dalla settima alla sesta dietro a Barrichello e Alonso che si danno subito battaglia. L'altra Rossa di Felipe Massa risale in avvio dalla sedicesima alla dodicesima piazza dietro alla McLaren del campione del mondo Lewis Hamilton. A meno di 10 giri dall’inizio si delinea una situazione che vede praticamente due gare: i primi quattro, tutti con il discusso diffusore, Rosberg, Trulli, e le Brawn Gp di Berrichello e Button, che fanno gara a sè e un altro gruppone già molto staccato guidato dalla Ferrari di Raikkonen

che al decimo giro passa Alonso guadagnando la quinta piazza. La gara n.2 vede una bella sfida a colpi di Kers (sistema che ricava un surplus di potenza dai freni) tra Alonso e la Red Bull di Vettel che si contendono il sesto posto. E proprio l’eroe di Monza comincia a 43 tornate dalla bandiera a scacchi il valzer dei pit-stop. Passano due giri e si ferma anche il leader della gara Rosberg. A 38 dalla fine Raikkonen va ai box per il pit-stop e prima che cominci a piovere – ci sono lampi e nuvole nere in quel momento su Sepang ma ancora niente acqua -, mette le gomme da bagnato. La pioggia arriva tre giri dopo, troppo tardi, e il finlandese in difficoltà con le gomme sbagliate vede così compromessa la sua gara. Sul Gp della Malaysia si scatena l'atteso temporale, si fermano tutti per montare pneumatici da pioggia. Nel gruppo di testa è Button che si avvantaggia della situazione e vola in testa con Rosberg, Trulli e Barrichello a oltre 20». Si scatena una bagarre tra chi ha messo le intermedie sperando in una pioggia leggera e chi ha messo quelle da pioggia forte. Quella di Sepang sembra più un fiume in piena che una pista si Formula 1, prima entra la safety-car e quindi la gara viene sospesa dopo poco, a più di un’ora dal via. Se finisse così Button sarebbe il vincitore del Gp, davanti ai due tedeschi Heidfeld e Glock. A seguire in zona punti Trulli, Barrichello, Webber, Hamilton e Rosberg. Tutte le monoposto si portano sulla griglia di partenza e scendono dalle vetture in attesa di sapere se si può continuare o no. Il tempo limite dal semaforo verde è di due ore, ma intanto per problemi al Kers (sistema che ricava un surplus di potenza dai freni) la Ferrari di Raikkonen si ritira per precauzione. Passano circa 50 minuti dallo stop al Gp della Malaysia e commissari della Fia decidono di non far ripartire la corsa. Per Button la seconda vittoria consecutiva e la conferma di una Brawn, diffusori regolari o no, più forte di tutti.

1) 2) 3) 3)

Brawn Toyota Renault Bmw

25 16.5 4 4

Williams Toro Rosso Red Bull McLaren

3.5 3 1.5 1

9) Ferrari 10) Force India

0 0

Ecclestone: «L’orario? Scelta giusta»

Il vincitore

Delusione Ferrari Kimi: «Gara buttata»

Button «Giornata pazzesca»

SEPANG – Kimi Raikkonen non può certo essere contento di questo suo inizio di stagione. Anche in Malesia il finlandese ha chiuso la gara senza portare a casa un punto. «Avevamo una buona posizione - ha spiegato - poi abbiamo commesso una serie di errori. Problemi al kers? Non è quello l’importante, la gara è stata buttata. Ci sono stati problemi di scelta dei pneumatici. Era imppossibile poi fare previsioni e abbiamo scelto i pneumatici sbagliati. Giusto non ripartire? Non si riusciva a vedere nulla, nessuno sarebbe riuscito a tenere il ciruito, credo sia stata la decisione giusta, guardiamo avanti». Altra delusione per Felipe Massa, tradito ancora da problemi di strategia. Il brasiliano ha concluso al nono posto la mini-gara di Sepang. «Ci consoliamo con il fatto che gli altri hanno fatto metà dei punti e non come una gara normale - ha detto - con tutto quello che è successo si possono prendere decisioni giuste o sbagliate, doveva arrivare la grande

ORDINE D’ARRIVO DEL GP DI SEPANG SEPANG - Questo l’ordine d’arrivo del Gran premio della Malesia disputato su 31 giri dei 54 previsti a causa della pioggia. 1) Jenson Button (GBR) Brawn GP 1h10'59"092 2) Nick Heidfeld (GER) BMW Sauber +22"722 3) Timo Glock (GER) Toyota +23"513 4) Jarno Trulli (ITA) Toyota +46"173 5) Rubens Barrichello (BRA) Brawn GP +47"360 6) Mark Webber (AUS) Red Bull-Renault +52"333 7) Lewis Hamilton (GBR) McLaren-Mercedes +60"733 8) Nico Rosberg (GER) Williams-Toyota +1'11"576

5) 6) 7) 8)

9) Felipe Massa (BRA) Ferrari 10) Sebastien Bourdais (FRA) Toro Rosso-Ferrari 11) fernando Alonso (ESP) Renault 12) Kazuki Nakajima (JPN) Williams-Toyota 13) Nelsinho Piquet (BRA) Renault 14) Kimi Raikkonen (FIN) Ferrari 15) Sebastian Vettel (GER) Red Bull-Renault 16) Sebastien Buemi (SUI) Toro Rosso-Ferrari 17) Adrian Sutil (GER) Force India-Mercedes 18) Giancarlo Fisichella (ITA) Force India-Mercedes

+1'16"932 +142"164 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 1 giro 2 giri

pioggia e avevamo pensato di mettere le gomme da pioggia, invece ha ritardato e le nostre gomme si sono rovinate. Ho fatto un giro con le intermedie ed è arrivata la pioggia forte. Questo ci ha fatto perdere l’occasione per far punti. Era meglio partire un pò avanti? Anche Kimi che è partito avanti ha preso una decisione non giusta. In Cina? Cominciamo da zero, avremo qualcosina che migliorerà un poco la macchina. Brawn irraggiungibile anche con la pioggia? Sì». HEIDFELD. «E' stato difficile viste le condizioni – spiega Heidfeld, pilota della Bmw – in realtà ho fatto la scelta giusta ma il team mi diceva che stava arrivando la pioggia forte. Quando sono rientrato nel pit ho visto che le condizioni stavano cambiando e ho cercato di conservare le gomme. Ho cercato di rimanere sul circuito fino alla fine. Un risultato fantastico per me e la squadra». ECCLESTONE. Non fa nessun passo indietro Bernie Ecclestone. L’orario di inizio della gara non ha favorito la ripresa dopo la bandiera rossa, ma non è certamente questo a preoccupare il boss del grande circus. «Gara alle 5 del pomeriggio? Ottima idea – dice Ecclestone a Sky - Con questi ascolti televisivi la scelta è stata quella giusta».

SEPANG – Secondo successo consecutivo per il britannico Jenson Button su Brawn gp, anche se questa vittoria al Gran Premio di Malesia vale metà dei punti a causa della bandiera rossa esposta a 24 giri dalla fine. «Una gara pazzesca», ha detto il britannico in conferenza stampa, «La partenza è andata piuttosto male, avevo molto sovrasterzo e problemi con i pneumatici. Poi sono riuscito a recuperare e a tenere un buon ritmo. Poi ha iniziato a piovere. Sono riuscito a fare un giro con le intermedie e ho dovuto rimettere quelle da bagnate. Una gara interessante». Timo Glock, terzo posto al termine di un’ottima prova con la Toyota: «Una gara complicata, ma una delle migliori che abbia mai fatto. Ho perso molte posizioni all’inizio. Fernando Alonso e Kimi Raikkonen erano davanti a me alla prima curva, ho dovuto lottare. Dopo 5-6 giri ho visto le nubi e ho chiesto quando sarebbe arrivata la pioggia. Le nubi ci hanno messo parecchio tempo e ho deciso di correre il rischio puntando sulle intermedie. Massa aveva quelle da bagnato e sapevo che si sarebbero distrutte. Quindi è andata abbastanza bene». .«E' stato un mio errore». Il finlandese della McLaren Heikki Kovalainen non cerca giustificazioni dopo essere stato subito costretto ad abbandonare la gara al Gp della Malesia. «Ho perso il controllo della macchina spiega - inizio di stagione molto difficile per noi, ci riproveremo. Troppa pressione? No»


54 Rubriche

Lunedì 6 aprile 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Dopo un periodo di apatia vi ritornerà la passione per la vostra professione: era ora. Un amore speciale.

TORO 21/4 - 20/5

Cercate di fare progetti di lavoro precisi per non disperdere le vostre energie. Fidatevi di chi vi ama.

GEMELLI 21/5 - 21/6

La vostra situazione professionale si sta pian piano rafforzando: continuate così. In amore aumentano i dubbi.

CANCRO 22/6 - 22/7

Sarà presto premiata la costanza con la quale portate avanti i progetti di lavoro: In amore siete molto combattivi.

LEONE 23/7 - 23/8

Smaltite il lavoro arretrato prima di aprire un nuovo capitolo. Ci vuole prudenza. Simpatia e socievolezza vi consentono di avere parecchi amici.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nella professione siete partiti con il piede giusto: ora è indispensabile proseguire sul cammino intrapreso. Sentimenti da mettere alla prova.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Vi trovate in una situazione professionale delicata: ci vuole molto impegno. In amore vi sentite in trappola.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Persiste una sensazione di insoddisfazione professionale: cercate nuovi stimoli. In amore rischiate di perdere la testa.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Vi accorgerete con soddisfazione che nel lavoro avete fatto le scelte più appropriate. Cautela in una nuova storia d'amore.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Per vostra fortuna siete molto combattivi: ne avrete bisogno per fare carriera. In amore vi sentite molto felici.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Riceverete presto una informazione molto importante per la professione: sappiate farne buon uso. Incontro folgorante in serata.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

B è nido; G nidi = BENI D'OGNI DÌ

In questo periodo siete assenti, estraniati dal vostro lavoro, ma dovete reagire in fretta. In amore imparate a perdonare.


Televisioni 55

Lunedì 6 aprile 2009

23.20

ATTUALITÀ

16.15

PRIMA SERATA

Bruno Vespa

TALKSHOW

FILM

21.10

Alda D’Eusanio

21.10

REALITYSHOW

Agente 007 - Una cascata di diamanti

Alessia Marcuzzi

14.05

RUBRICA

FILM

21.10

Forum

21.10

Ocean’s Eleven

RUBRICA Gad Lerner

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaScanzonatissima 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaProtestantesimo 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -NewsTg 3 - Rai Sport Notizie 12.25 -RubricaTg 3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Andes 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.10 -RubricaGeo & Geo 17.55 -Meteo 3 18.00 -Diretta dalla Camera dei Deputati Dichiarazioni di voto 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorse e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello Pillole 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 11.00 -TELENOVELA My life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff - Un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmGli avvoltoi hanno fame regia di Don Siegel con Clint Eastwood, Shirley Maclaine, Manolo Fabregas, Alberto Morin (Usa) 1970 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -TelefilmSquadra Antimafia Palermo oggi 09.30 -TelefilmAlly Mc Beal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -Telegiornale Studio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotogp Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.30 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Ponzio Pilato con Jean Marais, Jeanne Crain, Massimo Serato, Basil Rathbone regia di Irving Rapper, Gian Paolo Callegari (Italia) - 1961 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Bakhita 23.00 -Telegiornale Tg 1 23.10 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -TelefilmSenza traccia 22.40 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 23.25 -TelegiornaleTg 2 23.30 -AttualitàTg 2 Punto di vista

20.10 -TeleromanzoAgrodolce 20.35 -TeleromanzoUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg 3 21.10 -FilmAgente 007 - Una cascata di diamanti con Sean Connery, Jill St.John regia di Guy Hamilton (GB) - 1971

20.30 -Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Reality Show Grande Fratello

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl Comandante Florent 23.15 -FilmNed Kelly con Heath Ledger, Orlando Bloom, Geoffrey Rush, Naomi Watts - regia di Gregor Jordan (Australia, Francia, GB) - 2003

20.05 -Sit ComCamera Café 20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -Film Ocean's Eleven con George Clooney, Julia Roberts, Brad Pitt, Matt Damon, Andy Garcia - regia di Steven Soderber-

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica L'infedele 23.30 -Documentario Delitti

00.45 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.25 -RubricaSottovoce 01.55 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.35 -VideoframmentiSuperStar 03.05 -MiniserieProvaci ancora prof 2 05.15 -VideoframmentiHomo Ridens

23.40 -FilmAeon Flux con C. Theron - regia di Karin Kusama (Usa) - 2009 01.00 -RubricaTg Parlamento 01.10 -RubricaProtestantesimo 01.40 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaAlmanacco

23.20 -RubricaReplay 00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaFuori orario 02.35 -RubricaInconscio e Magia e Psiche

00.20 -ShowMai dire Grande Fratello 01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03:42 - Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza

01.30 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.45 -RubricaPasswor*d il mondo in casa 02.45 -RubricaVivere meglio 03.55 -RubricaPeste e corna e gocce di storia 04.00 -Soap OperaFebbre d'amore

gh (USA) - 2001 23.40 -FilmMelissa P. con M. Valverde - regia di L Guadagnino (Ita, Spa, USA) - 2005 01.40 -NewsStudio Sport 02.20 -MusicaleTalent 1 Player 03.00 -TelefilmI Soprano

00.30 -TelegiornaleTg La7 00.50 -RubricaMovie Flash 00.55 -AttualitàOtto e mezzo 01.35 -RubricaL'intervista 02.05 -TelefilmAlla corte di Alice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 16.00

ITALIA 1

ORE 21.10

PONZIO PILATO

GLI AVVOLTOI HANNO FAME

OCEAN’S ELEVEN

con J. Marais, J. Crain, M. Serato - regia di I. Rapper, G. P. Callegari (Ita) - 1961

con Clint Eastwood, Shirley Maclaine, Manolo Fabregas, Alberto Morin (Usa) -1970

con G. Clooney, J. Roberts, B. Pitt - regia di Steven Soderbergh (Usa) - 2001

Al cospetto di Caligola, il governatore della Giudea P. Pilato ripercorre le vicende di cui fu protagonista a partire dal suo arrivo in Palestina. L'ostilità della popolazione locale, le razzie e le stragi di cui si rese protagonista il bandito Barabba nella regione. I disordini e il fanatismo provocati dalla predicazione di Gesù di Nazareth che sconvolse per sempre la vita degli abitanti della...

RAI 3

ORE 21.10

AGENTE 007 - UNA CASCATA DI DIAMANTI con S. Connery, J. St. John, C. Gray, L. Wood - regia di Guy Hamilton (G.B.) 1971 Il mercato mondiale dei diamanti è sconvolto da un improvviso aumento di acquisti da parte di ignoti compratori. L'incarico di far luce sulla vicenda viene affidato a James Bond, che indagando tra gli Stati Uniti e l'Olanda scopre che i preziosi servivano a finanziare un micidiale complotto...

Con Napoleone III sul trono di Francia, l'arciduca Massimiliano viene incoronato imperatore del Messico, ma i messicani non accettano questa monarchia straniera e combattono. E' in questo scenario che Hogan incontra Sorella Sara, una suora che aiuta attivamente la resistenza messicana e per questo viene perseguitata dai Francesi.

RETE 4

ORE 23.15

Dopo aver passato alcuni anni in una prigione del New Jersey, Daniel "Danny" Ocean ritrova la libertà e organizza un piano che pare impossibile da realizzare: svaligiare il caveau del Bellagio, in cui confluiscono gli incassi di tre casinò di Las Vegas. Insieme ai soldi - 160 milioni di dollari - Danny vuole "sottrarre" a Harry, proprietario di tre sale da gioco, la sua ex moglie Tess...

ITALIA 1

ORE 23.40

NED KELLY

MELISSA P.

con H. Ledger, O. Bloom, G. Rush - regia di Gregor Jordan (Australia/Fra/G.B.) - 2003

con M. Valverde, L. Ciampa, - regia di Luca Guadagnino (Ita/Spa/Usa) - 2005

Australia, fine XIX secolo. Il leggendario Ned Kelly è a capo di una banda che comprende suo fratello Dan, Steve Hart e Joe Byrne. I quattro commettono una serie di rapine e, inseguiti dalla polizia, finiscono per prendere in ostaggio per tre giorni un'intera città. Qui, barricati dentro un pub, attendono lo scontro decisivo con le forze dell'ordine...

Melissa è una ragazza siciliana di 16 anni. Delusa dal fidanzato Daniele, intraprende un viaggio verso l'autodistruzione che la porta a scoprire un mondo di perversione sessuale per lei fino a quel momento inimmaginabile. L'ancora di salvezza per uscire dalla spirale di depravazione in cui è caduta potrebbe essere rappresentata dall'amata nonna paterna, l'unica persona...

In ottima forma la Clerici di Ti lascio una canzone RAI UNO Ti lascio una canzone Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida

ora 21.08 20.41 19.49 18.51

ascolto 6.776 5.616 5.058 3.600

RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Rai sport-dribbling Law & order:i due

21.47 21.03 13.28 22.35

2.584 2.453 1.752 1.669

RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Amore criminale Pres.che tempo che fa

20.32 21.37 23.53 20.09

2.941 2.559 1.700 1.654

CANALE 5 Striscia la notizia La corrida i supereroi Chi vuol essere La fattoria

20.45 21.15 19.05 13.40

5.156 4.384 3.580 2.772

ITALIA 1 Mamma,ho perso l'aereo Dennis la minaccia Studio sport Superman

21.10 19.23 13.05 14.08

3.058 2.253 1.813 1.649

RETE 4 Walker texas ranger Forum sessione Poirot Walker texas ranger

20.29 14.09 15.12 19.46

2.057 1.352 1.309 1.158



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