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IL FILM
La catastrofe in Abruzzo Sale a oltre 230 il bilancio delle vittime Deceduti i quattro studenti
Ancora scosse e distruzione
Il premier: «Paga lo Stato, andate in hotel» Le tendopoli del campo D’Armi, ieri pomeriggio all’Aquila. Ieri il presidente del Consiglio ha visitato il campo, parlando con gli sfollati, rassicurandoli, chiedendo loro di “approfittare” della possibilità di trasferirsi negli hotel sulla costa. Facendo anche dell’ironia: «Tanto a pagare è lo Stato»
Paura e morte ieri mattina e in serata, con il movimento più forte registrato dal grande terremoto di domenica notte di CLAUDIO LATTANZIO
di «una tragedia». perché «pensare a degli studenti che muoiono così è una sofferenza indicibile. E poi un ospeL’AQUILA - Una nuova, potente scossa di terremoto ha dale inaugurato nel 1999 è clamoroso che sia così in difcolpito in serata l’Abruzzo e ha provocato crolli e altre ficoltà. Stiamo pagando un prezzo altissimo». MARTA, SALVA DOPO 23 ORE - E' rimasta per 23 vittime, mentre il bilancio complessivo che si avvia ormai a raggiungere i 230 morti. Il movimento tellurico, ore sotto le macerie, ma alla fine i soccorritori sono riudi magnitudo 5.3, è stato avvertito nell’Aquilano intor- sciti a rimuovere una trave di cemento armato che la no alle 19.42: si tratta della scossa più forte dopo quella bloccava all’altezza dello sterno. Marta, 24 anni, della della notte tra domenica e lunedì di magnitudo 5.8. La provincia di Teramo, si è salvata perchè quando ha avscossa, secondo le prime notizie, ha provocato altre vit- vertito la prima scossa di terremoto ha trovato riparo time, con certezza una nella frazione Santa Rufina di sotto il letto. A L’Aquila, in via Rossi angolo via Sant'AnRoio. L'epicentro è stato localizzato nella zona compresa drea, la palazzina di quattro piani si è completamente sgretolata. Gli uomini del soccorso che hanno tratto in tra San Panfilo d’Ocre, Fossa, S. Eusanio e Forcenese. «Un epicentro spostato di qualche chilometro verso salvo Marta alle 02:30 della mattina tra ieri e lunedì, sud-est», ha detto il presidente dell’Istituto Nazionale di l’hanno definita «vigile e collaborativa». Proprio dove fiGeofisica e Vulcanologia (Ingv), Enzo Boschi, spiegan- no a quella notte terribile sorgeva la palazzina, i genitori di Marta hanno vegliato senza do che la nuova, forte, replica sisosta di riabbracciare la loro fismica è stata generata dalla glia. stessa faglia, alla profondità di LA GIORNATA - Una giornaotto-nove chilometri. All’Aquila ta dura, dunque, dopo quella duci sono stati nuovi crolli nel cenrissima di lunedì. La speranza tro città e una nuvola di polvere è di chi ha passato la seconda notstata vista levarsi da via XX Sette in macchina - soprattutto di tembre, dove si trovavano al laquelli che abitano nelle zone delvoro i soccorritori. Diverse porla periferia aquilana - era di pozioni delle mura che cingono ter riprendere, già da ieri sepL’Aquila sono crollate e sulla pur in maniera parziale, il ciclo strada ci sono grandi frammenabitudinario della vita. Rientrati delle pietre di costruzione. re in casa per controllare i danni Crolli di edifici sono stati segnae le cose da prendere per lavarsi, lati in diversi paesi del circondacambiarsi e stare più tranquilli. rio dell’Aquila, in particolare Passare dal fornaio o trovare nelle frazioni di Picenze, Petoqualche bar aperto per fare colagna e Villa di Barisciano. zione. O fare benzina per stare Durata diversi secondi e più più sicuri. E invece questa speforte di quella registrata ieri ranza è stata spazzata via dalla mattina, poco prima delle 11.30, lunga serie di scosse che hanno è stata avvertita anche lontano continuato a far tremare la terra dall’epicentro, in particolare in per tutta la giornata. In pochi alcuni quartieri di Roma, nel hanno scelto di accettare di ragFrusinate, dove in molti sono giungere gli alberghi della coscesi in strada impauriti, in una Gli effetti della scossa di ieri sera sulla Basilica sta dove avrebbero trovato meno vasta zona della Campania e in molte aree di Napoli, specie ai piani alti dei palazzi. Pau- disagi e preoccupazioni. Nemmeno i più anziani hanno ra anche nelle Marche, a Pesaro e ad Ascoli, ma anche voluto allontanarsi dai loro affetti. La maggior parte ha nell’entroterra, a Fabriano, dove la gente è scesa in stra- preferito restare in mezzo al fango, o dentro l'auto, tra da. Fabriano è una delle località più colpite dal terremo- tanti disagi, ma vicino alla propria terra e ai propri cari. Con la convinzione di poter ricominciare già da subito a to di Marche e Umbria del '97. LE VITTIME - Il bilancio delle vittime è di di 228 mor- ricostruirsi una vita nel posto dove sono cresciuti. «Non ti. Secondo quanto riferito dal premier Silvio Berlusco- potrà essere mai come prima, ma vogliamo restare qui ni, sono 150 le persone estratte vive dalle macerie. I feri- afferma con estrema sicurezza il responsabile del villagti sono poco più di mille, mentre 500 sono stati ospeda- gio di edilizia pubblica residenziale di San Gregorio -. lizzati e 100 sono quelli in condizioni difficili. Ieri sera Anche se ci hanno lasciati da soli, abbandonandoci al sono state ultimate 20 tendopoli con 16 cucine da campo nostro destino. Da lunedì siamo qui sotto i porticati delle nostre abitazioni. Nessuno si è fatto vivo. Nessuno ci che potranno ospitare 14 mila 500 persone. MORTI I QUATTRO STUDENTI -E sono morti i ha detto cosa dobbiamo fare. Non ci hanno portato il ciquattro studenti che erano sotto le macerie della Casa bo, ma in compenso abbiamo avuto i giornali. Eppure dello Studente. Ad annunciarlo è stato lo stesso Rettore nella nostra comunità ci sono oltre 80 bimbi che hanno dell’Università dell’Aquila, Ferdinando Orio, parlando bisogno di tutto il necessario».
Crollata definitivamente la cupola della Basilica delle Anime Sante
L’orologio si ferma sull’ora della tragedia
Una signora piange tra le rovine della sua casa all’Aquila, dove ieri si è vissuta un’altra drammatica giornata con due nuove violente scosse di terremoto
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IL PAESE SIMBOLO
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Onna, ricerche concluse le vittime sono quaranta ONNA (L’AQUILA) - Mentre all’Aquila si continua a scavare tra le macerie della Casa dello studente, ad Onna, la piccola frazione a meno di dieci chilometri dal capoluogo e diventato il simbolo del terremoto, si sono concluse le ricerche sotto le macerie delle case crollate: il bilancio, praticamente definitivo, è di 40 morti su una popolazione di 350 persone, anche se coloro i quali vi risiedevano erano molti meno. I vigili del fuoco, sospesi gli scavi, sono impegnati nella rimozione dei detriti e nella messa in sicurezza degli edifici del «paese fantasma» dove si verificano ancora crolli ad ogni ulteriore scossa. La terra continua a tremare. Le ultime registrate nel territorio vicino all’Aquila sono «assolutamente scosse di assestamento». Lo ha affermato Natale Mazzei dell’ufficio emergenze del dipartimento della Protezione Ci-
vile. «Lo sciame sismico – ha aggiunto – è in atto da più mesi e sta continuando. Ora sono in atto delle repliche anche di intensità rilevanti». Mazzei ha poi aggiunto che saranno attivate domani oltre 200 squadre di tecnici che effettueranno dei sopralluoghi nelle abitazioni e negli edifici pubblici colpiti dal terremoto in Abruzzo. Per quanto riguarda le abitazioni, se nel corso del sopralluogo non venissero rilevati danni, potrebbe essere data alle famiglie l’autorizzazione a rientrare. Le squadre compileranno delle schede, ha spiegato Mazzei, e a fine giornata verranno analizzate e il risultato comunicato. Telefono Azzurro intanto lancia il numero telefonico gratuito 114 emergenza infanzia per i bambini delle zone colpite dal sisma. L'iniziativa è realizzata con l’appoggio del Ministero per le Pari Opportunità.
La Procura dell’Aquila apre un’inchiesta. Per ora nessun indagato. Polemica sulla qualità degli edifici crollati
Si indaga per disastro e omicidio colposo di LUCA MASOTTO
Un vigile del fuoco osserva le macerie
ROMA - L'ipotesi di reato è disastro e omicidio colposo. A 36 ore dal terremoto che ha messo in ginocchio l'Abruzzo, nel mirino sono finite le mancate e inattuate applicazioni delle normative edilizie antisismiche approvate quattro anni fa e sistematicamente "congelate". La Procura dell'Aquila ha così avviato una inchiesta per accertare eventuali responsabilità per i crolli. Al momento non c'è nessun indagato e il fascicolo è a carico di ignoti ma «se dovessero emergere responsabilità andremo avanti» ha dichiarato il procuratore Alfredo Rossini. Le polemiche sono sul mancato adeguamento delle costruzioni anti-sismiche e sulla man-
cata prevenzione, accuse alimentate dallo stesso presidente della Commissione Grandi Rischi, Franco Barberi, che lunedì, poche ore dopo aver verificato l'entità del sisma e le lesioni strutturali provocate, aveva parlato di «danni irragionevoli» per la quantità di edifici pubblici e strategiche, come ospedali, scuole e palazzi del governo, di recente costruzione, sventrate dal terremoto come le vecchie case in pietra del centro storico dell'Aquila. Di proroga in proroga le regole antisisma non sono ancora entrate in vigore. Neanche dopo il crollo della scuola in Molise di sette anni fa si è voluto dare un'accelerata per rendere obbligatorie le norme per il consolidamento degli edifici a rischio. L'ultimo decreto risale al
2008, si chiama "Nuove norme tecniche per le costruzioni in zona sismica" ma la piena entrata in vigore è stata rinviata. Errori di progettazione o esecuzione, utilizzo di materiali scadenti e cedimenti strutturali sono alcune delle cause per spiegare il crollo di un gran numero di edifici anche se, secondo i geologi, complice potrebbe essere stato anche un territorio dalle caratteristiche geologiche "a rischio" che ha amplificato la forza delle scosse sismiche. Proprio per questo motivo il Consiglio nazionale dei geologi ha "stoppato" il premier sulla "new town": «Servono indagini preventive, sono cruciali prima di ricostruire». L'idea delle "new town" non convince neanche il Pd.
L’orologio della chiesa di Sant'Esuanio (L'Aquila) con le lancette ferme alle ore 03:33, ora del violento terremoto della notte tra domenica e lunedì scorsi. Sono oltre 230 al momento le vittime del sisma, di cui 17 non ancora identificate, secondo il bilancio di ieri sera
Il premier dice sì agli aiuti di Obama, ma nega gli altri. E’ polemica col Pd
«Non sarete lasciati da soli» Berlusconi all’Aquila per la seconda volta. Ieri in visita alle tendopoli di MARINA MARESCA ROMA - Nuova visita di Silvio Berlusconi ieri nelle zone terremotate che ha raggiunto come l'altra mattina in elicottero. Il presidente del Consiglio ha visitato la tendopoli di Bazzano, una frazione dell'Aquila e poi quella di San Demetrio, un paese molto vicino ad Onna, l'altra frazione del capoluogo abruzzese quasi del tutto rasa al suolo. «Sarò qui ogni giorno e mi metterò a disposizione per quello che serve. Fa parte della mia attività ed è mio dovere», ha dichiarato il premier nella conferenza stampa ospitata dalla caserma della Guardia di Finanza di Coppito. «Vi garantisco che non sarete lasciati soli e farò in modo che le cose sia- Silvio Berlusconi con Guido Bertolaso ieri all’Aquila no fatte», ha rincuorato le persone sfollate. «People first, la gente ricevuto «una lunga telefonata» dal preprima di tutto», ha ripetuto prendendo sidente Usa. «Mi ha detto che gli Stati in prestito lo slogan dal G20 di Londra Uniti sono a disposizione per qualunque per adattarlo alla catastrofe abruzzese. esigenza e che il popolo e il governo ame«I fondi saranno presto disponibili», ha ricano ci sono vicini», ha riferito il prepromesso, «costruiremo in tempi rapidi, mier. «Noi saremo lietissimi di avere ma soprattutto, in tempi certi, e sotto la questo sostegno, questo contributo alla responsabilità della presidenza del Con- ricostruzione», ha detto Berlusconi ipotizzando anche un impegno Usa a ricosiglio». Berlusconi ha ringraziato i tanti paesi struire «un piccolo quartiere di un paese stranieri per la solidarietà manifestata e o un borgo, gli Usa potrebbero dire "quel'offerta di aiuti che ha però rifiutato. sto si fa con il contributo nostro». Cosa ha «Siamo in grado di rispondere da soli alle risposto Obama?, hanno chiesto i gioresigenze, siamo un popolo fiero e di be- nalisti. «Mi ha detto che è un'ottima nessere e li ringrazio ma bastiamo da so- idea», ha raccontato Berlusconi, «ne parli», ha affermato il presidente del Consi- liamo quando verrai a Washington». Comunque verrà presto fatto un inglio, che non ha però detto di no al presidente americano Barak Obama. «Se gli ventario dei beni culturali danneggiati Stati Uniti vorranno dare un segno tan- dal sisma in modo da predisporre un piagibile della loro vicinanza all'Italia po- no di interventi. Il ministro Sandro Bontranno prendersi la responsabilità della di attende infatti l'ok di Guido Bertolaso ricostruzione dei beni culturali e delle per un sopralluogo al patrimonio artistichiese», ha infatti detto Berlusconi du- co senza intralciare l'opera di soccorso. rante la visita alla tendopoli di San Deme- Berlusconi ha sottolineato che le operatrio, sottolineando che proprio mentre zioni di ricerca dei superstiti sotto le maera in corso l'incontro con gli sfollati ha cerie dureranno fino a quando ci sarà la
certezza che non c'é più nessuna possibilità di trovare persone vive. Ha anche annunciato che da oggi «1500 tecnici molto qualificati» si occuperanno dei sopralluoghi sulle abitazioni. Nel frattempo ha invitato chi è rimasto senza casa a spostarsi negli alberghi sull'Adriatico predisposti dalla Protezione civile. «Andate lì sulla costa, è Pasqua, prendetevi un periodo che paghiamo noi», ha ripetuto stringendo mani a L'Aquila. «State tranquilli perché lo Stato vi è vicino. Sarete serviti e riveriti». LA POLEMICA COL PD E sugli aiuti, offerti dai paesi stranieri e rifiutati dal premier Silvio Berlusconi, s'incrina la tregua tra il governo ed il Partito Democratico, orientato a lasciare carta bianca negli interventi e nei soccorsi dopo il terremoto. «Il governo accetti gli aiuti internazionali», è la richiesta avanzata dal segretario del Pd Dario Franceschini. Ma Berlusconi non cambia idea: «Siamo grati ai paesi stranieri per la solidarietà ma bastiamo da soli», replica, pur facendo poco dopo, come visto, un’eccezione per gli Stati Uniti. Il Pd è impegnato a svolgere un ruolo di responsabilità nazionale, evitando polemiche e inutili botta e risposta con la maggioranza nelle ore in cui è ancora in corso il tentativo di salvare vite umane. Dubbi sui tempi degli interventi e sull'accoglienza degli sfollati cominciano, però, a girare ai vertici dei Democratici in base a segnalazioni che arrivano da militanti e amministratori locali, ma Franceschini ha deciso che per ora non si dà voce ad eventuali critiche per non turbare l’impegno dei soccorritori. E anche il sopralluogo e la solidarietà ai sopravvissuti saranno portati dal segretario del Pd quando si sarà sicuri di non ostacolare con scorte e telecamere il lavoro dei volontari.
La tendopoli. Gli sfollati sono 25.000 Le tendopoli del campo D’Armi viste dall'elicottero. Gli sfollati ammontano a 25.000. Dalla serata di ieri sono attive 20 tendopoli con 16 cucine da campo che potranno ospitare 14.500 persone. Parte di coloro che sono rimasti fuori casa sono stati ospitati in alberghi lungo la costa
Il vigile del fuoco e il suo cane Un vigile del fuoco dell’unità cinofila fa bere il suo cane dal palmo della mano ad Onna, una frazione dell'Aquila semidistrutta dal terremoto, che è diventata ormai il simbolo di questa immane tragedia. Una giornata dura anche ieri, dopo quella di lunedì, per i soccorritori
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Istituzioni, associazioni, cittadini e la chiesa uniti per aiutare gli aquilani
Noi e il sisma
Corsa alla generosità
L’impegno della Basilicata per la tragedia dell’Aquila
Sindacati, un’ora di lavoro. La chiesa dà le offerte CITTADINI e sindaci, preti e vescovi, associazioni e singoli: tutti uniti per aiutare i terremotati dell’Abruzzo. Come si legge nei comunicati e negli articoli che pubblichiamo in questa pagina, c’è quasi una corsa ad aiutare, a dirsi disponibili, a portare aiuti. Ma anche a proporre: ecco, tante sono le idee avanzate, le strategie
«Il mio stipendio ai terremotati» PISTICCI - «Devolverò interamente l'importo dell'indennità di carica che percepirò nel mese di aprile 2009 in favore delle popolazioni colpite dal terremoto dell'Aquila. Solidarietà vuol dire anche e soprattutto in questi momenti, aiuto concreto». La pensa così Domenico Lazazzera (Pdl), vicesindaco di Pisticci che annuncia in esclusiva al Quotidiano questa iniziativa, invitando «tutti gli amministratori locali, consiglieri regionali, parlamentari italiani ed europei, della nazione, a fare la stessa cosa». E' determinato Lazazzera a portare avanti questa proposta di solidarietà chiedendo al nostro giornale di aprire un conto corrente dedicato per la raccolta dei fondi da assegnare ai bisognosi dell'Abruzzo attraverso la Caritas italiana e di pubblicare l'elenco dei politici che aderiranno. Lo abbiamo incontrato nel suo ufficio presso l'azienda agricola in agro di Pisticci. Lazazzera, com'è nata questa iniziativa? «Dalla considerazione di appartenere ad una categoria privilegia-
ta, quale quella dei politici, anche se sono soltanto un umile vice sindaco che percepisce circa 1000 euro al mese. In quanto cattolico praticante, so benissimo che la carità deve essere riservata e come dice il Vangelo, “la mano destra non deve sapere quello che fa la sinistra”, ma in questo caso, voglio essere di esempio e da stimolo affinché una categoria pubblica si faccia carico del problema e sia di esempio ai tanti cittadini italiani che magari, pur volendo, non hanno i mezzi per contribuire ad alleviare la sofferenza dei terremotati in questo momento. Dimostriamo di non essere una casta, ma persone autentiche che in momenti come questi non si sottraggono all'onere della prova. Se tutti gli eletti d'Italia, contribuissero con un mese della loro indennità, aderendo a questa iniziativa, appare evidente che si riuscirebbe a raccogliere una somma decisamente consistente e di reale aiuto, oltre che a dare un segnale morale di sensibilità e vicinanza ai cittadini». Secondo lei il suo appello avrà successo? «Mi rimetto al buon cuore del
COLLABORAZIONI
Dati lucani sulla seconda scossa
mondo politico-istituzionale. Sono sicuro che la cosa mi procurerà anche alcune inimicizie, però andrò avanti lo stesso, poiché la causa è troppo importante per soffermarsi su questi piccoli dettagli. Il buon successo della mia iniziativa, sarà reso possibile anche grazie al vostro giornale che vorrà farsi carico di sensibilizzare il mondo politico». Lei sa che molti politici perce-
piscono indennità nettamente superiori alla sua, non crede sia un po' troppo chieder loro un esborso così cospicuo? «A maggior ragione per loro non deve essere un sacrificio. Magari potrà esserlo più per qualche assessore comunale che percepisce una modesta indennità compensativa del tempo che sottrae al proprio lavoro. Per loro può valere la parabola della vedova che dà poco, ma tut-
Iniziativa dell’area Marmo Platano Melandro
BALVANO - Dal Marmo Platano-Melandro a Paganica sino al Campo di San Demetrio Ne'Vestini. Un incontro con i sindaci di alcuni paesi colpiti dal sisma, poi con il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso. I primi cittadini di Balvano, Costantino Di Carlo e di Bella, Salvatore Santorsa, sono giunti ieri mattina a L'Aquila. «Una prima esplorazione sul campo tra le macerie - ci dicono i sindaci - per attivare un “Ponte per l'Abruzzo». Una proposta ben accetta anche da Bertolaso ma sulla nuova idea di “ospitalità-solidarietà ” offerta dai Comuni, già segnati dal sisma dell'80, occorre mettere in campo un piano d'azione. Un summit tecnico dei Comuni interessati al “Ponte per l'Abruzzo” si terrà questa mattina alle 11 nel Palazzo Municipale di Balvano. Prevista la presenza del dirigente dell'Ufficio regionale della Protezione Civile, Giuseppe Basile. Ad annunciarlo il Presidente della Comunità Montana del Marmo Platano, Costantino Di Carlo. Così parte una staffetta della solidarietà proprio dai comuni
Raccolta derrate alimentari
VIETRI Appello al sindaco VIETRI DI POTENZA - La popolazione di Vietri di Potenza conosce bene l'effetto di un terremoto, come quello patito il 23 novembre dell'80 e dove Vietri fu classificato tra i paesi del cratere. E, in seguito al terremoto di domenica notte in Abruzzo, i consiglieri comunali di Vietri di Potenza, appartenenti ai gruppi “Un Ponte verso il Futuro” e “La Sinistra-L'Arcobaleno”, memori dei paurosi fragori e delle terribili conseguenze del terremoto dell'ottanta vissuto in prima persona da moltissimi vietresi, nel manifestare la propria vicinanza alle popolazioni colpite dal terribile terremoto in Abruzzo, hanno invitato il sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta, in rappresentanza di tutta l'amministrazione, a convocare con la massima urgenza un incontro con tutti i consiglieri comunali, al fine di concordare le iniziativa di solidarietà da intraprendere a favore delle popolazioni colpite da questo tragico evento. Claudio Buono La colletta a Lauria
del cratere. In accordo con tutti i sindaci dell'area si procederà a scaglionare le fasi di raccolta viveri di prima necessità. Un lavoro sinergico tra cittadini, istituzioni e parrocchie. Aderiranno Brienza, Picerno, Balvano, Bella, Castelgrande e i Comuni del Melandro. Si punta a scaglionare la raccolta dei viveri di prima necessità e degli alimenti a lunga scadenza che ogni due giorni saranno raccolti. Già da oggi i cittadini dei comuni del Marmo
Platano-Melandro possono attivarsi e consegnare prodotti alimentari alle varie parrocchie dei propri Comuni. Si procederà in primis alla raccolta dei prodotti alimentari delle aziende in loco a lunga scadenza. I Comuni ogni due giorni faranno partire dei camion per raggiungere alcuni comuni dell'Abruzzo. «Si è pensato di creare una solidarietà diversa- ci dicono- ed alcune famiglie dei Comuni disastrati potrebbero essere ospitati dalle famiglie del Marmo Platano-
to quello che ha. Rispetto a chi ha molto, e dona poco». Non teme che qualcuno possa strumentalizzare questa proposta? «Assolutamente no. Non sono candidato alle prossime elezioni. Comunque non mi interessa. Posso pensare che chi mi accuserà di strumentalizzazione, sarà proprio tra quelli che vorranno sottrarsi a questo momento di generosità».
A LAURIA
I sindaci oggi a Balvano per rafforzare il “ponte” di ANGELA SCELZO
Il professor Paolo Harabaglia mentre controlla i dati sull’ultima scossa registrata ieri sera
SI diffondono allarmi e in Abruzzo la gente scende in strada, anche nelle città più lontane dall'epicentro del sisma di domenica sera, e poi la scossa arriva, di nuovo, devastante quasi come la prima alle 19.45. Da Roma il Dipartimento Protezione civile della Presidenza del Consiglio dei ministri non c'è la fa più a organizzare tutti i dati, serve aiuto, chiama gli esperti dell'Università di Basilicata e dell'ufficio provinciale di Potenza. Sono gli unici tra le unità operative locali che hanno le tecnologie per operare in remoto. L'altro ieri hanno portato a L'Aquila 4 stazioni di rilevamento mobile collegate con la sala operativa di Potenza. Ne servono altre per il monitoraggio delle strutture strategiche. E servono persone capaci di leggere ed interpretare i dati. Potenza risponde. Leo Amato
Lazazzera
suggerite, i pensieri elaborati per cercare di fare qualcosa. La Protezione civile è in prima linea, le istituzioni locali anche. Ma anche la chiesa cerca di fare il possibile, dirottando le offerte che si raccoglieranno nella messa di domani (e si spera siano davvero copiose) alle iniziative per gli aquilani.
Man mano che in tv scorrono le immagini di gente impaurita, di orfani sperduti, di uomini e donne che hanno perso i propri figli, viene spontaneo ai lucani - che quelle scene ricordano da vicino - aprirsi. Questa è la parte buona della Basilicata e dell’Italia, Peccato emerga solo in questi momenti.
Dalla Regione 80 uomini Cgil, Cisl e Uil devolvono e subito 100.000 euro un’ora di lavoro
L’iniziativa del vicesindaco di Pisticci «Lo facciano tutti gli altri politici» di PIERANTONIO LUTRELLI
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Melandro». A Satriano è attivo il conto corrente “Sos Terremoto Abruzzo”, un'iniziativa promossa dal sindaco Michele Miglionico e dalla Banca Sviluppo. Le coordinate bancarie: “Comune di Satriano di Lucania proterremotati Abruzzo 2009”. Codice Iban IT80H0313942330000000011 878. A Brienza il Comune ha previsto un “fondo per il terremoto dell'Abruzzo” con l'apertura di un conto solidarietà, attivo da domani.
LAURIA - Dal primo pomeriggio di ieri è operativo a Lauria un centro di raccolta di derrate alimentari a lunga conservazione da che saranno inviate ai terremotati dell'Abruzzo. L'amministrazione comunale di Lauria - recita un volantino diffuso in città - raccoglie l'appello della Protezione civile ed invita a raccogliere derrate alimentari a lunga conservazione oltre a generi sanitari come garze pannolini eccetera. La sala consiliare del Municipio è stata aperta fino alle venti di ieri sera e lo sarà nei giorni successivi fino al prossimo venerdì santo. Chi vorrà ulteriori informazioni potrà telefonare ai numeri 0973-627111 e 320-9187562. Analoga iniziativa è stata intrapresa da altri sindaci del territorio. Tra questi il sindaco Ludovico Iannotti di Trecchina che ha fatto sapere attraverso la radio che anche presso la sala consiliare del Comune d Trecchina sarà possibile, a partire da oggi, portare generi di prima necessità. In questo momento - fanno sapere dalla protezione civile - non c'è bisogno di vestiario ma soltanto derrate alimentari a lunga conservazione. Olivieri Pietro è il responsabile della logistica del gruppo di Protezione civile di Lauria ed è stato impegnato nella giornata di ieri in questa opera di raccolta insieme ad un primo nucleo di volontari composto da Pietro Labanca, Domenico Sassone, Marinella Limongi, Anna Cassino, Antonio Lammoglia. Nella raccolta di generi alimentari è impegnato anche il gruppo locale della Croce Rossa Italiana. Intanto i volontari della Protezione civile, coordinati da Giuseppe Iannarella , sono in attesa di partire per le zone terremotate. Il gruppo di Lauria è stato allertato fin dalle prime ore della mattinata di lunedì scorso e dieci volontari, zainetto in spalla, sin dalle nove e trenta, sono rimasti pronti per la partenza per l'Abruzzo. Dal centro nazionale di coordinamento si è poi optato per l'invio nella prima fase di volontari con specifica esperienza alle spalle e di tenere quelli laurioti pronti per una seconda partenza. La colonna mobile del gruppo lucano è dunque partita alle ore diciannove di lunedì ,una cinquantina di volontari, e sta operando su Aquila Ovest dove è stata allestita una cucina da campo , servizi igienici e una sala operativa mobile. Questo primo gruppo avrà il cambio turno la prossima domenica di Pasqua. I volontari laurioti dovranno aspettare fino al ventisette aprile per partecipare al turno che opererà fino al 4 di maggio. Pasquale Crecca
DA DUE giorni l’assessore regionale Vincenzo Santochirico è in contatto continuo con la sede regionale della protezione civile, i cui operatori sono stati allertati già la scorsa notte e lavorano ininterrottamente: lo fa sapere lo stesso assessore. Sono partiti 80 uomini che hanno portato a L'Aquila e nei paesi colpiti dalla tragedia cucine da campo, tende, brande, gruppi elettrogeni, escavatori, torri-faro. Si sono messi al lavoro scavando a mano tra le macerie, quindi hanno provveduto ad allestire i campi e a cercare di alleviare il disagio degli sfollati. Un tir carico di 10.000 bottiglie di acqua è stato inviato a Paganica, uno dei centri più colpiti. Intanto, già si lavora per compilare le liste dei tecnici della Regione e dei Comuni che nelle prossime ore eseguiranno le verifiche di agibilità delle abitazioni. La giunta regionale ha
stanziato 100.000 euro. La sala operativa ha raccolto intanto una quarantina di disponibilità da tutta la Basilicata a ospitare in abitazioni private gli sfollati del terremoto. Numerose anche le telefonate di cittadini pronti a rendersi utili. I numeri della Protezione civile regionale: tel.0971668558 fax 0971668519.
INIZIATIVA anche dalle segreterie di Cgil, Cisl e Uil, che « esprimono dolore e cordoglio per le vittime del catastrofico sisma che ha colpito la regione Abruzzo». I tre sindacati prenderanno contatto con le Associazioni datoriali per favorire la raccolta della sottoscrizione volontaria di
un’ora di lavoro tramite apposita delega attiva da parte delle lavoratrici e dei lavoratori con la quale verrà autorizzata la trattenuta sulla prima busta paga utile e per sollecitare i datori di lavoro ad assumere analoga iniziativa di raccolta dei fondi. A tale fine i vertici della triplice sindacale hanno aperto il conto corrente bancario n. 12.000 intestato “CGIL CISL UIL terremoto Abruzzo 2009” presso UGF Banca, filiale 157 Roma, con codice IBAN IT23W0312705011CC15 70012000, sul quale far confluire la raccolta, che costituirà un fondo da utilizzare per affrontare i gravi problemi relativi alla ricostruzione. Si tratta di un’iniziativa di solidarietà che i tre sindacati Cgil, Cisl e Uil avevano già adottato in occasione di precedenti calamità naturali.
PITTELLA Fondo europeo SI attiverà il Fondo europeo per le catastrofi a favore dei comuni colpiti dal terremoto: lo assicura Gianni Pittella, capogruppo del Pse nell’europarlamento. Con la necessità di attivarlo ha convenuto Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione europea e commissario ai Trasporti, nel corso di una telefonata avvenuta stamattina fra i due.
DARAMIC Ausilio operaio NONOSTANTE i problemi che li assillano da mesi, i lavoratori Daramic, riunitisi in assemblea, esprimono tutta la propria solidarietà alla popolazione dell'Abruzzo colpita dal pesante terremoto che ha distrutto i loro beni ed il loro futuro, sentendosi in questo molto vicini a loro perché accomunati da situazioni di difficoltà ineluttabili. Hanno anche dato la piena disponibilità ad essere utilizzati dalla Protezione Civile.
La Provincia di Potenza risponde alle richieste
Tutti i numeri degli aiuti dalla prefettura
Unioncamere tutela le imprese
La strategia della Caritas nazionale
LA PROVINCIA di Potenza risponde alla richiesta di aiuto proveniente dalla Regione Abruzzo: alimenti e materiali di prima necessità In particolare il massimo ente territoriale dell’Abruzzo, a seguito della comunicazione di disponibilità immediata a partecipare alle attività operative di soccorso e di coordinamento post-emergenza, offerta dall'amministrazione provinciale, ha chiesto alla Provincia di Potenzal’invio immediato di acqua potabile in bottiglie, coperte, generi alimentari di prima necessità (non deperibili), viveri. Tutti i cittadini che volessero donare acqua potabile in bottiglie, coperte, generi alimentari di prima necessità (non deperibili) e viveri, da destinare alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma, possono far riferimento ai municipi comunali, a cui si è chiesto di assicurare il coordinamento locale della raccolta del materiale e lo stoccaggio in spazi idonei e protetti. Il trasferimento di tutto il materiale sui luoghi di emergenza sarà curato dall'amministrazione provinciale che, al fine su supportare chiunque avesse bisogno di informazioni e chiarimenti, ha messo a disposizione la propria Struttura Operativa della Protezione Civile che assicurerà il coordinamento delle azioni di approvvigionamento e trasferimento del materiale raccolto presso ogni comune. E’, inoltre, al servizio della cittadinanza un numero verde dedicato: 800.59.58.12 e 800.59.42.70. Il funzionario Domenico D'Onofrio, sarà reperibile ai numeri 0971.417.488 348.70.90.159 fax 0971.306961.
E' CONTINUATO durante la notte scorsa e sino alle prime ore del mattino di ieri l'allestimento di container, a Tito, presso il Centro di assistenza e pronto intervento della Protezione civile della prefettura di Potenza da destinare alla popolazione terremotata dell'Abruzzo. Complessivamente, il personale della prefettura ha diretto le operazioni di carico di 23 autotreni che hanno trasportato nelle zone colpite dal sisma 690 tende, 2.100 posti letto, circa 400 radiatori e 700 sacchi a pelo. Tutto il materiale, del ministero dell'Interno, sarà reso disponibile, oggi, per le popolazioni dei Comuni dell'Aquila, Onna e Paganica.
UNIONCAMERE sceglie un tipo di solidarietà consona al proprio ruolo e decide di aiutare le imprese abruzzesi: in arrivo un fondo di solidarietà finanziato da tutte le Camere di commercio. L’iniziativa si associa al profondo cordoglio di tutte le Camere di commercio italiane. All'ordine del giorno della prossima riunione del Consiglio generale di Unioncamere, prevista per il 15 aprile è prevista l'istituzione di un Fondo speciale di solidarietà in favore del sistema economico abruzzese, in cui far confluire sia risorse a valere sul fondo perequativo di sistema, sia ulteriori contributi da raccogliere presso le Camere di Commercio italiane.
ANCHE la Caritas diocesana di Potenza si è attivata per soccorrere la zona colpita dal terremoto. Gli aiuti, al momento, sono soltanto economici. E’ stato così deciso dalla Caritas Italiana che coordina tutte le sedi presenti sul territorio nazionale. «La Caritas a livello nazionale si è raccomandata perché al momento non partissero aiuti di nessuna altro tipo - afferma il direttore della Caritas diocesana di Potenza Michele Basanisi - Pertanto, non sono partiti nemmeno volontari, per non creare disagi. C'è già tanta gente della protezione civile proveniente da tutto il paese». Intanto, è stato istituito un conto corrente postale per raccogliere i fondi necessari alla ricostruzione e ai bisogni di primissimo intervento: tende, viveri, coperte, abiti. Inoltre, nel pomeriggio di ieri, si è tenuto nel capoluogo, un incontro tra i vescovi della regione per decidere altri tipi di aiuti. Tra questi, eventualmente, la raccolta di fondi durante le messe. «La Caritas italiana - precisa Basanisi- opera in rapporto al vescovo del capoluogo abruzzese. Per cui, la decisione di non mandare volontari, è partita da quest'ultimo, il quale è giunto a questa conclusione per evitare presenze inutili». Pare che l'operazione di coordinamento dell'associazione sia stato impeccabile. Subito, infatti, ha provveduto ad inviare a tutte le sedi un comunicato con cui si invita a segnalare la disponibilità di famiglie o di strutture turistiche alberghiere ad ospitare gli sfollati. Anna Martino
Santarsiero e due colleghi: I vescovi devolvono election day per risparmiare l’obolo del Giovedì Santo SI POTREBBE realizzare il cosiddetto “election day”: porterebbe a un risparmio ingente per lo Stato e quindi la possibilità di tanziare altri fondi per i terremotati d’Abruzzo. La proposta è di tre sindaci. Uno è il primo cittadino di Potenza, Vito Santarsiero. Gli altri due sono Roberto Reggi, di Piacenza, e Salvatore Perugini, di Cosenza. Dicono i tre: «La immediatezza della reazione che ha portato il governo a predisporre l'ordinanza sugli interventi urgenti conseguenti al terremoto che ha colpito l’Abruzzo e' certamente lodevole e positiva». «Quello che ci preme sia chiarito in maniera inequivocabile continuano - è invece il fatto che la cifra finora prevista per gli interventi, ovvero 30 milioni di euro, deve essere interpretata come la mera apertura di un capitolo specifico nel bilancio dello Stato, non come una cifra utile anche soltanto all'avvio della fase di gestione dell'emergenza». «La gravità della situazione ci porta a chiedere al Governo misure più significative quali, ad esempio, l'accorpamento del referendum elettorale con le elezioni: una scelta che consentirebbe di risparmiare circa 460 milioni di euro che potrebbero essere immediatamente dirottati sull'emergenza terremoto», concludono.
L’OBOLO che i fedeli daranno nelle messe di domani, Giovedì Santo, saranno devoluti al dramma dell’Abruzzo. Si legge in un comunicato: «I vescovi delle sei diocesi lucane, in intima consonanza con i sentimenti espressi dal Santo Padre Benedetto XVI e dalla presidenza della Cei, esprimono cristiana vicinanza alle popolazioni di Abruzzo così duramente colpite dal disastroso evento sismico ed invitano tutti i fedeli cristiani a pregare per le vittime del terremoto, mostrando una solidarietà reale verso quanti ora, in quella regione, si trovano nell’estremo bisogno, perché privati di tutto». Nel Giovedì Santo, secondo le indicazioni delle singole Caritas diocesane, in tutte le parrocchie della regione si effettuerà una raccolta fondi per contribuire ad alleviare le difficili condizioni, in cui sono costrette a vivere migliaia di persone. «Gesù - concludono i portavoce dei vescovi lucani - ha lavato i piedi ai discepoli per indicare a tutti la priorità dell’amore, che si esprime nel servizio ai fratelli; noi siamo chiamati ad imitarlo nel compiere un ulteriore e tangibile gesto di amore, condividendo con gioia il frutto del nostro lavoro quotidiano».
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Mercoledì 8 aprile 2009
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Mercoledì 8 aprile 2009
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Noi e il sisma
LA PAURA NEGLI OCCHI
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Due materani:«Lo aspettavamo pesanti le scosse d’ avvertimento»
Tante testimonianze “fuori sede” del terremoto che ha colpito l’Abruzzo
di PIERO QUARTO
A L’Aquila era un inferno
«ME lo aspettavo, le scosse di avvertimento delle 22,40 e delle 00,40 di quella notte mi avevano lasciato una strana sensazione. Ho messo chiavi, scarpe e portafogli vicino la porta pronto a scappare». E’ stato una sorta di sesto senso a sorreggere in quelle ore Nicola Conterosito, ventenne materano, studente di Biologia all’Università di L’Aquila che ha vissuto nella sua casa a poche centinaia di metri dall’Ospedale San Salvatore l’incubo del terremoto. «Ero solo in casa perchè mio cugino, di Marconia, con cui coabito era già tornato a casa. Ho sentito all’improvviso un vero e proprio boato, la casa tremava, cadeva tutto. Mi sono riparato, ho aspettato che tutto finisse e sono andato via. La porta non si apriva, non riuscivo a scappare. Le scale ballavano, meno male che abito al primo piano». Proprio della frequenza con cui queste scosse si ripetono Nicola non riesce a darsi pace, si vede ancora che ha negli occhi lo shock ed il dolore per quanto è avvenuto: «alle 6,30 ho avvertito mia madre di quello che era successo, si è fatta, ovviamente prendere dalla paura, io ho tenuto i nervi saldi e sono riuscito a tornare. Sono arrivato alle 19,30 di lunedì sera, mentre a casa mia sono arrivate decine di telefonate. Tra cui quella di don Vincenzo Di Lecce il parroco di San Francesco d’Assisi, ora voglio andare da lui a pregare. Non auguro a nessuno di provare
Massimiliano Di Biase di Bernalda racconta «Ci siamo fatti strada tra mobili caduti e vetri rotti» di FABIO SIRAGO BERNALDA - Questa notte la terra ha tremato ancora nella terra umbra. Scosse che hanno generato ancora paura tra gli abitanti e tra coloro che sono ancora sul posto e che aspettano di uscire da una città diventata scenario di guerra. Tra coloro che sono riusciti a tornare a casa, oltre a Francesca Grieco, Vincenzo e Beatrice Paradiso, c'è anche Massimiliano Dibiase. Il giovane studente universitario è giunto nella serata di lunedì all'interno della cittadina bernaldese. A darci la notizia del suo arrivo è stato il padre Antonio. E nella mattinata di ieri ci siamo recati a casa di Massimiliano per portare il nostro saluto e per rivivere con lui i momenti che lo hanno visto, insieme a tantissima altra gente, attore principale del terremoto umbro. Anche lui, come gli altri ragazzi, sta bene. «Nel cuore della notte - ci ha detto Massimiliano DI Biase nell’incontro che abbiamo avuto con lui - la terra ha tremato. Per trenta lunghissimi secondi - ha continuato il giovane bernaldese - io, insieme alla mia ragazza, ho urlato prima di riuscire e capire cosa stesse accadendo. Ho mantenuto il sangue freddo ed ho cercato di dare conforto agli altri miei coinquilini. Dopo il terremoto ho preso due caschi e una torcia che ho trovato in un uovo di Pasqua ed insieme agli altri siamo usciti fuori. All'interno della casa ci siamo fatti strada tra mobili caduti, macerie venute giù e vetri rotti. Prima di uscire ho preso quello che c'era sul comodino. Usciti dalla casa, che era diventata un inferno, abbiamo visto che fuori era peggio, anzi era l'apocalisse. Intorno a noi era il buio totale, con tanta polvere e detriti dappertutto. Per la strada si registrava uno stato emotivo forte. La mia abitazione, condivisa con altre quattro persone, si trova vicino alla casa dello studente che è distrutta. Fuori ho cercato di dare conforto a tutti coloro che mi erano vicini; una tranquillità che ho trasmesso anche ai miei genitori invitan-
doli a non partire in quanto gli ho riferito loro che stavo bene. Lì abbiamo provato delle sensazioni forti con delle immagini da film; anche se questa era la realtà. Sono rimasto molto lucido per le prime ore dopo l'accaduto, poi sono un po crollato in quanto preso dalla stanchezza. Il mio messaggio va a tutte le persone che hanno avuto meno fortuna di me, agli amici dell'Aquila e a tutto la popolazione dell'Abruzzo che sta vivendo un grande dramma. Ora dobbiamo pregare e sperare di trovare altra gente in vita. Erano molti giorni che si sentivano delle scosse e proprio una settimana fa, dopo una scossa più forte del normale, siamo stati in Chiesa dove era stato esposto Sant'Emidio, e qui una signora ci ha dato l'immagine del Santo protettore dai terremoti che, insieme alla mia ragazza, abbiamo messo sulla parete del letto, e proprio sotto questo muro, io e lei, ci siamo riparati e non ci è successo nulla. All'indomani degli eventi si possono pensare tante cose ma quella più bella e che la mano di Sant'Emidio ci ha protetti. Personalmente, - ha concluso Massimiliano - senza alimentare polemiche sulle abitazioni, dobbiamo ringraziare anche il costruttore dell'immobile visto che, rispetto ad altre case, la nostra non ha avuto grossi danni”. Un'esperienza quella vissuta da Massimiliano che segna nella mente e nella vita, ma lui è un ragazzo forte, anzi d'acciaio ma con un cuore d'oro. Infatti, nelle sue parole c'è tutta la solidarietà e il conforto che ha saputo trasmettere agli altri. A parlare dell'esperienza di Massimiliano è stata anche la madre, la signora Enrica, la quale ha parlato di emozione forte nel rivedere il volto del figlio. “Massimiliano - ha detto Enrica - ci ha trasmesso la forza nonostante lui fosse sulla scena del terremoto. Ecco - ha continuato la madre di Massimiliano - lui ha dimostrato di essere forte e di saperla trasmettere anche agli altri. Ha dato agli altri la sicurezza ed ha avvalorato ancor di più la sua fermezza nelle decisioni da prendere a sangue freddo. E' stato molto lucido anche se ora è provato per la vicenda che ha vissuto. Lui è forte - ha concluso Enrica - e per me è il mio bastone della vita”.
«La mano di Sant’Emidio e la sua immagine ci hanno protetto»
Il terribile impatto delle macerie che hanno sommerso e distrutto completamente alcune auto nel centro di L’Aquila dove sono continuate ancora ieri le ricerche
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LA SOLIDARIETÀ DEL SINDACO
«SIAMO pronti a fornire tutto l’aiuto possibile alla comunità de L’Aquila, nostra gemella nel nome di San Bernardino da Siena». E’ l’impegno del sindaco di Bernalda, Francesco Renna, che ieri ha sottoposto all’attenzione del consiglio comunale una serie di iniziative che il Comune intende portare avanti nelle prossime settimane. «Innanzitutto -ha precisato Renna al Quotidiano- avvieremo una sottoscrizione per aiutare le famiglie e contribuire alla ricostruzione degli edifici sacri distrutti. E’ prevista anche una libera autotassazione degli amministratori. Abbiamo già inviato all’Unità di crisi la nostra disponibilità di uomini volontari per raggiungere da subito il luogo del disastro. Sono tutti già in attesa di essere chiamati». Ma il potenziale aiuto del Comune di Bernalda non si fermerà all’emergenza: «In caso di necessità, siamo pronti anche a ospitare eventuali persone sole, orfani o anziani senza parenti in loco. Infatti -spiega il sindaco- pur non essendo in grado di offrire ospitalità alle intere famiglie, molte delle quali probabilmente non si vorranno allontanare dai loro averi perduti, si può manifestare la necessità di aiutare chi non ha radici in quei posti. Sostegni non particolarmente importanti -
LA GARA DELLA GENEROSITA’
GARA di solidarietà anche nel centro della città. L’edicola Virelli nei pressi della Camera di Commercio ha esposto un cartello ed avviato una raccolta fondi per l’Abruzzo, una testimonianza di mobilitazione completa e generale.
IL TRISTE evento del terremoto in Abruzzo che ha procurato morte e moltissimi danni materiali, fisici e morali a tanti nostri fratelli sollecita la solidarietà della nostra Caritas che ha organizzato una serie di raccolte di fondi e di iniziative per queste ore.. La diocesi di Matera-Irsina e la Caritas diocesana hanno organizzato la raccolta fondi martedì santo, 7 aprile ore 20,30, in occasione del Concerto della Caritas in ringraziamento per il Carrello della solidarietà, presso la parrocchia Maria Madre della Chiesa. Raccolta fondi in occasione della Messa Crismale, mercoledì santo 8 aprile ore 18,00, a Cristo Re. Ogni parrocchia sia sollecita nel donare con generosità quanto potrà risultare un segno di speranza per tanti fratelli associati particolarmente alla passione di Cristo. Le parrocchie trovino un occasione nei prossimi giorni per raccogliere fondi tra i fedeli da inviare alla Caritas Diocesana per “Terremoto Abruzzo”. Anche singoli cittadini possono inviare le loro offerte a Caritas diocesana con causale “Terremoto Abruzzo”Su conto corrente bancario IBAN IT31T0306716100000000151153. Oppure su conto corrente postale n° 11813755 intestato a Caritas diocesana - Matera
conclude Renna- ma ugualmente utili per sollevare un pò la popolazione sofferente». Il sindaco di Bernalda ha già preso contatti con il presidente della Regione, Vito De Filippo, per manifestare la disponibilità a un eventuale progetto di accoglienza strutturato. Intanto, dal comitato “Cittadini Attivi”, invece, un’altra proposta: «Vogliamo che i soldi destinati a riqualificare piazza del Popolo -da settimane al centro di un’accorata protesta- siano inviati ai terremotati dell'Abruzzo». Antonio Forcillo, addetto stampa del comitato, è molto deciso nella sua richiesta, anche quando gli si obietta che è difficile stornare una somma da un fondo già stanziato. «Il Comune dovrà adoperarsi per farlo -risponde Forcillo- e se ci saranno da pagare penali alla ditta vincitrice dell'appalto sono convinto che i cittadini lo vorranno fare, in nome della solidarietà verso l'Abruzzo e L'Aquila, città con cui siamo gemellati». Il gemellaggio risale agli inizi degli anni Ottanta del secolo scorso e fu voluto per onorare San Bernardino da Siena, patrono di Bernalda, che morì il 20 maggio del 1444 a L'Aquila. Da allora la città abruzzese custodisce e venera il corpo nella basilica dedicata al santo. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
quello che ho provato io, adesso non riesco a vedere il centro di L’Aquila cancellato da questo terremoto. Un posto bellissimo nel quale sono uscito per tante e tante sere». Meno forza nel parlare ed ancora tanta paura negli occhi e nella voce di Lucia Lasala, altra giovane materana studentessa a L’Aquila: «Mi sono svegliata all’improvviso come fossi in un sogno, ricordo solo di aver urlato, ero nel panico. Meno male che la mia coinquilina anche lei materana è stata più fredda di me. Abito infatti al quarto piano nel centro di L’Aquila, mi sono fermata sotto una colonna
portante, pregavo sperando di non rimanere bloccata tra le macerie. Era quella la paura più grande, più della morte che mi spaventava. Poi sono uscita in pigiama, senza scarpe, così come mi trovavo e sono arrivata in strada. Non credevo a quello che vedevo, da alcuni mesi le scosse continuavano a ripetersi, alla fine siamo arrivati a Popoli, un Comune lì vicino e poi ci sono venute a prendere. Mio padre l’ho avvisato alle 6 del mattino, non sapeva e non capiva quello che era accaduto». p.quarto@luedi.it
La descrizione più cruda di tre pisticcesi per una notte da incubo
In nave col mare in tempesta
Ecco il “Piano Renna”
LA CARITAS DI MATERA
Raccolta fondi in edicola
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Nicola Conterosito e Lucia Lasala testimoni del terribile terremoto di L’Aquila
Giovanni Fontana e sotto Pietro Scazzariello
E' RITORNATO dall'Aquila in pigiama insieme alla sua famiglia. Il giorno dopo la tragedia che ha colpito l'Abruzzo, riflette. Pensa e ripensa a quelle immagini che il tempo difficilmente cancellerà. La mente è affollata da tanti pensieri: la famiglia, il lavoro, la casa, il futuro. Vittorio Cortellessa, 44 anni ora è a Potenza. Ha vissuto sulla sua pelle i drammatici momenti del terremoto. E' arrivato nella tarda serata di lunedì insieme alla moglie e alla figlioletta di due anni e mezzo. Indossa la maglia del nipote e il pantalone del fratello. «Le scarpe dice - sono di mia proprietà». Dall'Aquila, dove insegna Informatica all'Università è ritornato in fretta e furia. Non ha avuto il tempo di prendere niente. «Solo qualche indumento per mia figlia dopo la scossa», aggiunge. Passa in rassegna i ricordi di quella notte. Ha la
Se la sono cavata con un forte spavento i pisticcesi coinvolti nel devastante terremoto che ha colpito l'Abruzzo nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Tutti, per fortuna, non hanno riportato ferite ed all'indomani della tragedia possono raccontare quegli attimi di puro terrore. Giovanni Fontana è un universitario di 23 anni, studente di medicina. Al momento della scossa più forte, alle 3.30 di notte, era a letto, nella sua abitazione, al primo piano di via Monte San Rocco, una zona limitrofa al centro storico. «Ero in dormiveglia - spiega al Quotidiano - perché il mio coinquilino era rincasato tardi. Ho avvertito subito la scossa e sono rimasto a letto perché non sapevo cosa fare. Calcinacci ed oggetti mi cadevano addosso e mi sono riparato con le mani. Poi siamo scesi in strada. Qualche muro è caduto, ma nel complesso la nostra abitazione ha retto, anche se a piano terra c'era qualche danno in più, tanto che abbiamo trovato difficoltà ad uscire e siano stati costretti a forzare la porta. Una volta fuori abbiamo po-
Studenti in medicina e biotecnologia presenti al terribile disastro di lunedì tuto subito constatare l'entità del disastro. Ovunque c'erano polvere e macerie. Abbiamo trascorso la notte in strada con altri studenti. Poi in mattinata abbiamo lasciato a la città». Pietro Scazzariello, impiegato comunale, era a Poggio Picenze con la famiglia a casa della figlia Marianna, che ieri si sarebbe dovuta laureare. Fabio Albano, il marito di Marianna, anch'egli di Pisticci, è un militare dell'esercito che dopo aver accompagnato a Pisticci la moglie ed i tre figlioletti è tornato sui luoghi del disastro per prestare soccorsi. “Dormivamo un sonno nervoso - spiega Pietro Scazzariello - per vie delle scosse già avvertite la sera prima. Ci siamo accorti subito del terremoto. I mobili e gli oggetti cadevano dappertutto. La luce è andata via subito. Siamo fuggiti rapidamente superando gli intralci caduti per le scale. La casa dove abitavamo risulta lesionata, ma
è rimasta in piedi. Poco più avanti alcune abitazioni sono crollate del tutto e ci sono stati dei morti. Siamo rimasti in strada fino alle 11.00 del mattino seguente, poi siamo risalti per raccogliere le nostre cose e siamo tornati a Pisticci”. La violenza del sisma si è abbattuta anche sulle abitazioni moderne. Il racconto di Michele Giannone, ventiduenne studente pisticcese di biotecnologia, è emblematico: “abito in un centro residenziale nuovo, completato due anni fa, a Pettino, in periferia. Al momento del terremoto ero in soggiorno con il mio coinquilino perché stavamo preparando un esame che avremmo dovuto sostenere ieri. Avvertita la scossa, accompagnata da un boato, ci siamo rifugiati sotto la porta d'ingresso, in corrispondenza di un muro portante. Sembrava di stare su una nave, gli oggetti erano sballottati per la casa. Nella mente mi rimane soprattutto l'i-
La storia di Vittorio Cortellessa. A 15 anni era a Potenza. Oggi insegna a L’Aquila
«Io, sopravvissuto due volte al terremoto» faccia stanca, ma è tranquillo immerso, com’è oggi, nei suoi affetti familiari. «Sono stati momenti terribili. - ha detto - Venti secondi interminabili. Il ricordo è andato subito al terremoto del 1980. Siamo corsi subito in strada e vedere quell’arco crollato vicino casa mia, mi ha dato il senso di quello che stava succedendo. Una sensazione surreale ha attraversato il mio corpo. Poi il mio vicino di casa. Un settantenne che voleva rientrare per forza in casa. A stento siamo riusciti a tenerlo. Dopo che si è calmato la mia attenzione è andata su una signora che chiedeva aiuto. Siamo
andati con altre persone nei pressi del suo palazzo ma le scale non c’erano più. Il professor Cortellessa racconta con dovizia di particolari quei momenti concitati. «Ho portato mia moglie e mia figlia in una
piazza al sicuro. Poi il pensiero di fare benzina. Andare al distributore e riempire il serbatoio è stata una sensazione bellissima. La prima dopo più di un’ora di paura». Dopo più di un’ora dalla scossa più forte, riceve un sms. E’ una collega che lo invita ad andare a casa sua un pò fuori L’Aquila. «Carico mia moglie e mia figlia in macchina e andiamo. Aspettiamo l’alba. La luce mi ha dato un grande senso di angoscia. Vedere la furia del terremoto è stato tremendo. Ho fatto circa 5 chilometri a piedi per tornare in centro. Volevo rientrare a casa per prendere il necessario. Vedere quel dramma
stante in cui è andata via la luce, perché subito dopo, sulla parete di fronte a noi, all'interno della casa, si sono aperte ed incrociate due crepe. In seguito siamo scesi per strada ed abbiamo potuto constatare che le villette del nostro complesso risultavano tutte lesionate. La nostra casa non è crollata, ma è inagibile. Dal primo piano arrivavano richieste di aiuto. Un'anziana donna, con la figlia e la nipote erano state colte nel sonno. Siamo rientrati per soccorrerle e farle uscire, mentre la terra ha ripreso a tremare. Successivamente abbiamo trascorso la notte in auto ed al mattino siamo partiti per Pisticci”. Il peggio, dunque, per i pisticcesi colti dal sisma fra L'Aquila e i dintorni è alle spalle. Ma adesso è inevitabile l'interrogativo sul loro futuro universitario. Le case degli studenti, come molte alte, non esistono più. Anche alcune facoltà sono danneggiate. Il post sisma rischia di incidere ancor più profondamente, a livello sociale ed economico, di quanto il terremoto non abbia già fatto. Roberto D’Alessandro mi ha nuovamente riportato al terremoto del 1980. Le case crollate, la gente che piangeva, gli elicotteri che sorvolavano la città. Immagini già viste, ma riviverle a distanza di 29 anni è stata una sensazione di grande angoscia. Ritornato a casa ho tentato di entrare, ma la porta non si apriva. E’ stato il colpo di grazia». Il racconto è rotto da un momento di silenzio. Poi riprende: «Siamo partiti passando per Roma ad accompagnare una mia collega con il suo bambino». Poi l’arrivo a Potenza e l’abbraccio con il padre Ettore e tutta la sua famiglia». E sul futuro? «Dovrò partire a breve per cercare di entrare in casa. Il resto per adesso è un’incognita. Ci vuole grinta, buona volontà e guardare avanti. E’ quello che farò per guardare al futuro con speranza». Giovanni Rosa g.rosa@luedi.it
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«Il dolore di questa devastazione espresso dagli occhi dei bambini»
Noi e il sisma
Unitalsi in prima linea
Il caposquadra Scarciolla: «Purtroppo abbiamo estratto solo morti»
Sei materani in piazza d’Armi a L’Aquila
Cuore e braccia della Basilicata
SONO arrivati intorno alle 12 di ieri per dare il proprio aiuto alle popolazioni colpite dal terremoto. Prima ad Onna, poi a Paganica e quindi a L’Aquila nel campo principale di piazza d’Armi. Sono sei le persone dell’Unitalsi e della Protezione Civile di Matera che hanno raggiunto l’epicentro del sisma, si tratta di Cosimo Camarda, Eligio Di Taranto, Carmine Giuliano, Pietro Moliterni, Irene Tamburrino, Maria Grazia Moliterni. «Ciò che abbiamo visto non te lo puoi aspettare, malgrado la televisione e i giornali, la realtà che abbiamo trovato è inimmaginabile» ci spiega Cosimo Camarda in uno dei rari momenti di quiete nel pomeriggio di L’Aquila per dare una mano nel campo principale che la Protezione civile ha sistemato proprio lì. «Abbiamo visto Onna, un paese distrutto, in cui non è rimasto nulla, non molto meglio la situazione di Paganica. Poi siamo arrivati qui a L’Aquila, da fare ce ne è davvero tanto, non sappiamo da dove iniziare, ci stiamo occupando dell’accoglienza ma non manca davvero il da fare. La gente è in condizioni incredibili, ancora in pigiama o in vestaglia così come è scappata dalle case nella notte di lunedì» ci racconta ancora Cosimo. «Cercano parenti, hanno gli occhi persi nel vuoto, ciò che mi colpisce di più sono gli anziani e soprattutto i bambini. Si rendono conto di quello che accade, lo vedi dai loro occhi, da come si esprimono e si aggirano in cerca di un qualche sostegno». Già gli occhi di chi più degli altri risente del disastro provocato dal terremoto, una paura che non accenna ad attenuarsi viste anche le tante, troppe repliche sismiche che si ripetono fino alla serata di ieri provocando altri attimi di preoccupazione che si aggiungono a quelli passati nelle ultime e terribili serate che gli abruzzesi hanno dovuto affrontare: «abbiamo sentito proprio pochi minuti
I racconti dei vigili del fuoco di Matera, impegnati a scavare tra le macerie del centro storico a L’Aquila di ANTONIO CORRADO «L'AQUILA è una città fantasma, scene così devastanti si possono vedere solo nei film». E' la testimonianza di Leonardo Sabino, esperto vigile del fuoco del comando provinciale di Matera, partito lunedì mattina nella piccola colonna mobile, nove persone con il caposquadra Antonio Scarciolla. Due mezzi leggeri per muoversi tra le macerie e un mezzo-base per trasportare l'equipaggiamento. Appena arrivati, poco dopo le 16, sono stati inviati dal coordinamento dell'Unità di crisi a mettere in salvo due disabili bloccati in un'abitazione pericolante. Missione compiuta in pochi minuti. Poi è iniziato il lavoro duro fino alle 4 di notte sotto una pioggia battente. Per ora i nostri vigili del fuoco hanno dovuto raccogliere solo tragedie, estraendo otto corpi senza vita dalle macerie di una palazzina accartocciata. «E’ il quarto tragico terremoto in cui ho operato -spiega Scarciolla, 34 anni di servizio, raggiunto telefonicamente dal Quotidiano- il dato che ci colpisce di più sono le condizioni in cui si trovano gli edifici, completamente distrutti anche quelli più recenti. Finora non abbiamo avuto la gioia di estrarre qualcuno vivo, ma siamo continuamente al lavoro; stasera (ieri per chi legge ndr) saremo di nuovo tra le macerie, almeno fino alle 22, poi cercheremo di riposare un pò». Lunedì un gruppo è rimasto al campo base, allestito presso il comando della Guardia di finanza de L’Aquila, mentre il caposquadra con un altro gruppo sono stati destinati alla logistica degli sfollati, ovvero alla predisposizione del vettovagliamento e dei generi di conforto. «Entrando nella città si ha l'impressione di trovarsi in uno scenario di guerra. -racconta ancora Sabino- Gli edifici sono al 99 per cento pericolanti o completamente distrutti. Un particolare mi ha colpito: sembra siano stati danneggiati da missili o grossi proiettili di mortaio. Impressionante. Completano il dramma il suono continuo delle ambulanze che fanno la spola dal centro ai luoghi di ricovero, mentre i cittadini scampati fanno la fila ai distributori di benzina per lasciare prima possibile l'area a rischio». I vigili del fuoco materani resteranno a L'Aquila finchè ce ne sarà bisogno, «questo è un codice rosso di entità grave -conclude Sabino- nella città non c'è più nessuno. Perciò non abbiamo idea del tempo che saremo impegnati nelle operazioni di soccorso». Ieri notte è partita per L’Aquila anche l’associazione di Protezione Civile “Pronto Intervento” di Montalbano Jonico, con 5 volontari guidati da Rosanna Grieco (legale rappresentante dell'associazione) e Pino Rosano (coordinatore operativo), un mezzo mobile, due gruppi elettrogeni, una tenda da campo, 6 fari, funi, pale e coperte. Buon lavoro anche ai lucani sul fronte del sisma. a.corrado@luedi.it
La partenza dei Vigili del Fuoco di Matera per i luoghi del disastro Le squadre dei Vigili del Fuoco di Matera lunedì mattina
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APPELLO PER L’EMERGENZA
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LA PROPOSTA
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fa (sono le 20,20, ndr) un’altra scossa. Non sappiamo che danni ha fatto, qui le notizie ci arrivano con il contagocce. Sappiamo però che si sta ancora scavando e che le voci si rincorrono, soprattutto nella speranza di una qualche notizia positiva». La difficoltà la noti in maniera evidente perchè L’Aquila è praticamente una città fantasma, solo qualche benzinaio aperto e davvero poco di più: «non c’è un bar, non c’è un negozio, non c’è nulla». E’ il segno di un ciclone di devastazione che è passato la notte scorsa facendo danni immani. Molte anche le persone che hanno
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bisogno di medicine o di aiuti: «sta arrivando di tutto, molti sono i gesti concreti di solidarietà che arrivano. Io sono infermiere» aggiunge Cosimo, «faccio il possibile per seguire le persone con la giusta terapia medica quotidiana, serve dare una mano anche in questo senso. La macchina dell’Unitalasi che si muove per tutta Italia cerca di farlo al meglio». I sei materani che ieri sono arrivati a L’Aquila vi rimarranno per tutta la settimana fino a sabato, con la voglia e la predisposizione di dare un segno tangibile di aiuto, per quanto possibile. p.quarto@luedi.it
PROTEZIONE CIVILE
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Infermieri pronti a raggiungere i feriti
«L’Asi studi i terremoti» Materani custodi dell’arte
DUE regioni lontane geograficamente, ma vicine nella cura dei feriti e dei sopravvissuti al sisma di domenica sera. Oltre alle iniziative di solidarietà di queste ore, il sistema sanitario nazionale strettamente legato a quello della Protezione civile, si muove in rete per garantire servizi qualificati ed efficienti nelle città devastate dal terremoto. L'azienda sanitaria di Matera, accogliendo l'appello dell'assessorato regionale alla Sanità, ha messo a disposizione della Regione Basilicata e della Protezione Civile, 56 infermieri da inviare in Abruzzo per l'emergenza terremoto. «Le professionalità - si legge in una nota diffusa - sono state individuate tra le strutture operanti nell'area dell'emergenza sia ospedaliera che territoriale. La Asm -ha detto il direttore generale, dottor Vito Gaudianoopererà in stretta sinergia con la Regione per essere vicina alle popolazioni e alle strutture sanitarie abruzzesi in questo momento di dolore e di difficoltà, assicurando la disponibilità di risorse umane e la eventuale accoglienza di persone abbisognevoli di cure». All’ospedale di Matera erano giunte richieste di personale infermieristico specializzato soprattutto in emergenze. La disponibilità di volontari doveva essere comunicata al referente locale e, su richiesta delle strutture sanitarie abruzzesi, confermata per far giungere personale nelle aree colpite dal terremo-
IL senatore Egidio Digilio in una nota, ha proposto di «far diventare il Centro dell’Agenzia spaziale italiana di Matera, che dispone del sistema satellitare di osservazione della Terra Cosmo-SkyMed, la rete che ha acquisito le prime immagini radar dell’area abruzzese colpita dal terremoto, la struttura scientifica principale nazionale per lo studio dei terremoti». Digilio ha evidenziato «il rilevante ruolo scientifico dei satelliti di CosmoSkyMed i quali sono stati rapidamente programmati per andare a riprendere l’area del sisma di ieri l'altro, a supporto della Protezione Civile nella valutazione dei danni causati dal sisma. L’Agenzia spaziale italiana ha dedicato da sempre particolare attenzione ai programmi di osservazione della Terra. L’Asi ha creato a Matera un centro di eccellenza di livello mondiale per le attività di Earth Observation: è il Centro di Geodesia Spaziale 'Giuseppe Colombò, che lavora 24 ore su 24 per elaborare i dati prodotti dai satelliti e trasformarli in immagini ad alta risoluzione del nostro pianeta. È sufficiente ricordare gli
La Asm di Matera ha messo a disposizione 56 paramedici Gaudiano: «Opereremo in stretta sinergia con la Regione» to. «Abbiamo comunicato a tutti i colleghi la richiesta che ci era giunta - spiega il dott. Carmine Sinno, responsabile del Pronto soccorso di Matera - così come avevamo già fatto nelle scorse ore per eventuali richieste di farmaci. Dalle prime ore successive al sisma, abbiamo confermato la nostra piena collaborazione nel caso in cui debba esserci bisogno di far confluire personale specializzato nei centri più colpiti. I
medici disponibili sono pronti a muoversi in qualsiasi momento per ogni necessità che ci verrà segnalata dall’Abruzzo». In queste ore continua a muoversi senza sosta la macchina dei soccorsi che, dopo la fase dedicata al recupero dei sopravissuti, si concentra ora sulle cureda prestare alle centinaia di feriti. Scatta in queste occasioni una collaborazione fra strutture sanitarie che, soprattutto nelle aree vicine, conta su personale ed ospedali nei quali, se necessa-
LA DIOCESI DI TURSI-LAGONEGRO Colletta straordinaria per le vittime Caritas Diocesana di Tursi-Lagonegro appresa la drammatica notizia delle violenti scosse telluriche che nella notte del sei aprile hanno colpito la zona dell'Aquila, con la conseguenza di numerosi morti, di danni ingenti, causati dal crollo di numerose abitazioni , di decine di migliaia di sfollati, ha inteso aderire subito alla richiesta di tanti Presuli della Regione ecclesiastica Abruzzo. Il Vescovo Mons. Francescantonio NOLE' , assicurando la sua personale preghiera, per le numerose vittime, ha affidato a Caritas Diocesana ed al suo Direttore diocesano di farsi espressione, a nome della Chiesa diocesana, del soccorso alle Chiese Locali (Diocesi) così duramente provate, nei tempi e nei modi opportuni. Ha inoltre indetto a livello diocesano la colletta straordinaria pro “vittime del terremoto in Abruzzo” da tenersi nelle Sante Messe e nelle Adorazioni eucaristiche del Giovedì santo in tutte le Parrocchie e Chiese della Diocesi di TursiLagonegro. Quanti volessero, di propria iniziativa, sostenere gli interventi di Carità e di solidarietà possono inviare offerte a Rev.ma Curia Vescovile TursiLagonegro C/C POSTALE N. 12 48 97 53 specificando nella causale “TERREMOTO ABRUZZO”
rio, trasferire i malati. Matera, in questo senso, può contribuire con infermieri e medici, qualora necessari ad aggiungersi all’”esercito sanitario” già al lavoro da domenica. La disponibilità di chi, ogni giorno, affronta emergenze nei nosocomi italiani diventa, infatti, necessaria in contesti come le calamità naturali, evitando che possano intervenire persone che non sono in possesso delle competenze adeguate. a.ciervo@luedi.it
studi effettuati da Matera sui terremoti verificati tra il 2007 e il 2008 in Cina». Iniziativa a sostegno dell’Abruzzo sono state annunciate anche dalla Camera di commercio di Matera che attiverà iniziative per aiutare la comunità abruzzese a superare le difficoltà procurate dal terremoto della notte scorsa, che ha colpito L'Aquila e altri centri del territorio. Lo ha deciso la giunta camerale, che ha espresso vicinanza e solidarietà alle popolazioni per la tragedia che ha colpito famiglie, cittadine e imprese. Il presidente della Camera di commercio di Matera, Angelo Tortorelli, ha contattato in proposito il presidente della Camera di commercio dell'Aquila, Giorgio Rainaldi, per concordare insieme quanto è possibile fare . «Siamo vicini -ha detto il presidente dell'ente camerale -Angelo Tortorelli, a nome della giunta - al dolore della popolazione abruzzese. Attraverso la Camera di commercio dell'Aquila attiveremo ogni forma di supporto, per mettere in campo tutte le azioni perché la situazione torni presto alla normalità».
Il senatore Digilio lancia l’idea
TOCCHERA’ ai volontari per l’ambiente, guidati da Pio Acito, che è anche componente di Legambiente nazionale, valutare l’impatto che il terremoto di domenica ha avuto sui beni culturali abruzzesi. Lo conferma al telefono spiegando che «La colonna della Protezione civile, di cui facciamo parte (e che prevede circa 20 mezzi), partirà sabato dalla Basilicata per dare il cambio alla altre regioni che stanno già lavorando sui luoghi colpiti dal sisma. Insieme a noi potrebbero raggiungere l’Abruzzo anche anche la Puglia, il Veneto e il Trentino. Il nostro compito - spiega - consisterà nella gestione dei campi e proseguirà con la messa in sicurezza degli immobili pericolanti. I volontari di Legambiente Potenza e dell’associazione Vola sono partiti già oggi». Giungono, nel frattempo, le indicazioni per evitare iniziative di solidarietà, intraprese da privati. «In relazione agli eventi sismici che hanno colpito nella mattinata domenica il territorio dell'Abruzzo, la Prefettura su indicazione del Dipartimento della Protezione Civile presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, rendo noto che in questa pri-
missima fase di emergenza gli Enti di Servizio Civile Nazionale non devono intraprendere attività di solidarietà che comportano lo spostamento di volontari nell'area colpita, per non intralciare le operazioni di soccorso da parte della Protezione Civile, dei Vigili del Fuoco, delle Forze di Polizia e delle altre Istituzioni impegnate sul campo. Il Dipartimento della Protezione Civile ha chiesto infatti allo stato la sola collaborazione dei volontari in servizio presso le seguenti organizzazioni di volontariato: Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze (ANPAS); Confederazione Nazionale delle Misericordie; Arci Servizio Civile, nelle sue componenti Prociv Arci e Legambiente; Croce Rossa Italiana, consigliando, a chiunque altro volesse prestare soccorso nell'area colpita, di proporsi tramite un'associazione di volontariato e non come contributo singolo, per facilitare gli aiuti alla popolazione terremotata. Ulteriori proposte dovranno eventualmente essere rivolte direttamente al Dipartimento della Protezione Civile telefonicamente o per e mail». a.ciervo@luedi.it matera@luedi.it
«Daremo il cambio alle altre regioni»
10 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Lima, Fujimori condannato
LIMA – L'ex presidente peruviano Alberto Fujimori (nella foto) è stato riconosciuto colpevole di crimini contro l’umanità e condannato a 25 anni di reclusione. Il giudice ha detto che le accuse contro l’ex-presidente sono state provate «ben oltre ogni ragionevole dubbio», ma Fujimori ha preannunciato che presenterà appello.
Matrimoni gay anche in Vermont WASHINGTON – Si allarga negli Stati Uniti la possibilità per le coppie omosessuali di contrarre matrimonio. Fino ad oggi gli omosessuali che intendevano sposarsi potevano farlo in Massachusetts, Connecticut e Iowa. Da oggi potranno farlo anche in Vermont, dove il parlamento statale ha approvato una legge in tal senso.
Ahmadinejad «Allarme nucleare»
TEHERAN – Il presidente iraniano, Mahmoud Ahmadinejad (nella foto), ha ammonito che il mondo è minacciato dalla «produzione di una nuova generazione di testate nucleari». Lo ha reso noto l’agenzia di stampa ufficiale iraniana Irna, secondo la quale l’allarme del «numero uno» di Teheran è risuonato nel corso di un suo intervento in un’università del Kazakhstan, dove egli si trova in visita ufficiale. Secondo la fonte, Ahmadinejad non ha precisato la natura e il tipo di armi nucleari alle quali ha fatto riferimento, nè da quali Paesi esse siano prodotte, ma ha soltanto detto che a produrle sono «diversi Stati». Il premier iraniano ha negato ogni coinvolgimento col missile nordcoreano.
Sparatoria in tribunale BERLINO . – Due persone sono morte in una sparatoria nel tribunale di Landhut, in Baviera.Diversi sono i feriti.Lo ha reso noto il portavoce della polizia Leonard Mayer. Secondo la fonte, una delle vittime sarebbe l’uomo che ha cominciato a sparare nelle aule di giustizia. «L'omicida è probabilmente tra i morti», ha detto il portavoce, secondo quanto riferisce la Sueddeutsche Zeitung. Forse si è ucciso. Adesso la situazione nel tribunale è calma. La sparatoria ha avuto luogo in diverse aule del tribunale.
Mercoledì 8 aprile 2009
E sulle ronde c’è un duro scontro tra maggioranza e opposizione
Fini: «Stop al trasferimento dei magistrati» ROMA - Sulla giustizia nuovo affondo di Fini contro il governo. Il presidente della Camera ha bocciato il trasferimento d'ufficio dei magistrati nelle sedi disagiate, promesso dal Guardasigilli Alfano per colmare i 'vuoti' d'organico. Secondo il numero tre delle istituzioni l'emendamento dell'esecutivo al decreto sulla sicurezza è inammissibile per estraneità della materia rispetto al contenuto del decreto. Non solo. Sulle ronde è andato in onda uno scontro durissimo nell'Aula di Montecitorio tra maggioranza e opposizione. Ma la Lega non molla. Pd, Udc e IdV hanno fatto scattare l'ostruzionismo accusando il governo di fare un regalo
al Carroccio. Per accelerare i tempi, l'Assemblea ha accolto la proposta dei lumbard di sospendere la discussione sul complesso di emendamenti al decreto-ronde e passare subito all'esame dei singoli emendamenti. Il rischio del ricorso alla fiducia rimane sullo sfondo. Anche se il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, che ha tentato di mediare tra Pdl e Pd senza riuscirci, ha detto che sarebbe meglio evitarla ma la decisione spetta a Berlusconi. E il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, non crede che il premier con tutta questa catastrofe a L'Aquila e dintorni convochi un consiglio dei ministri per autoriz-
zarla. Il braccio di ferro è cominciato quando il capogruppo del Pd, Antonello Soro, ha chiesto di stralciare dal decreto sicurezza la norma più controversa, che introduce i gruppi di volontari da affiancare alle forze dell'ordine nella vigilanza nelle città. Un tema troppo delicato - secondo i democratici - per entrare in un decreto senza un'adeguata discussione. Saltate le ronde, l'iter sarebbe stato veloce anche se i democrat non condividono il provvedimento. Ma il governo ha detto no. Dopo un vertice con il leader Umberto Bossi, il ministro Roberto Calderoli e il capogruppo Roberto Cota, il ministro dell'Interno Ro-
Gianfranco Fini
berto Maroni ha bocciato la richiesta. La norma non si tocca - ha detto il responsabile del Viminale - perché è una misura "giusta, coerente e moderna" che va nel senso di un maggiore controllo del territorio. Andrea Longo
Verona. Cinzia Baldo, 39 anni, moglie di un carabiniere, è stata arrestata
Neonato ucciso dalla madre La tragedia durante il bagnetto. Il piccolo aveva un mese VESTENANOVA (VERONA) – Uno dei momenti più sereni e intimi tra una madre e il suo neonato, il gioco del bagno, si è trasformato improvvisamente in tragedia ieri in una casa di Vestenanova. Poco dopo le 8.30 le mani di Cinzia Baldo, insegnante di scuola materna di 39 anni, hanno smesso di accarezzare la tenera pelle del piccolo Mattia, di appena un mese, per diventare una trappola mortale che ha affogato il bimbo nella vasca da bagno. Il dramma, forse scoppiato a causa di una depressione seguita al parto, ha visto per teatro l’appartamento al primo piano di un piccolo condominio color nocciola le cui finestre dominano una conca di rara bellezza, la Val d’Alpone. «Perchè l’ho fatto? Che cosa ho combinato?» è riuscita a mormorare Cinzia quando il parroco del paese le ha stretto le mani. «Le sono stato vicino tutto il tempo – racconta don Sergio Marcazzan – finchè non l’hanno portata via. Era confusa non sapeva capacitarsi del dramma». «Conosco tutti – aggiunge il parroco del paese dell’alta val d’Alpone – una famiglia normale, serena. In questo periodo un pò tesa, come capita dopo la nascita di un figlio ma non sembrava ci fossero problemi di particolare gravità». Il sacerdote non ha voluto dire altro, limitandosi a spiegare di aver dato assistenza a «una donna che non sa quello che ha fatto, una tragedia che sconvolge tutta la comunità di Vestenanova». Cinzia, madre anche di
una bambina di sette anni che al momento del fatto era a scuola, è stata arrestata, con l’accusa di omicidio volontario, dai carabinieri di San Bonifacio. Anche il marito della donna e padre dell’innocente vittima è carabiniere. L’uomo, brigadiere in servizio nella vicina stazione di un paese non lontano appena oltre il crinale che in quest’angolo di Veneto fonde la Lessinia veronese con la vicentina alta val del Chiampo, era uscito per recarsi dal barbiere: al suo ritorno, un’ora dopo la scoperta del dramma e la richiesta di aiuto ai parenti. «Sono stato il primo ad entrare – confida Ivano Cerato, nipote del marito della donna – ma non ho avuto il coraggio di andare ol-
tre la porta del bagno. Siamo sconvolti». Cinzia Baldo è stata portata nel reparto di psichiatria dell’ospedale Borgo Trento di Verona, dove è piantonata dai militari dell’arma. Il sostituto procuratore Maria Cristina Motta, che coordina le indagini, ha confermato che il medico legale Domenico De Leo «ha stabilito che la piccola vittima è stata uccisa». «Il delitto è stato compiuto dalla madre – aggiunge il magistrato – viste le sue condizioni l’ho fatta subito sottoporre ad una visita psichiatrica a San Bonifacio e poi è stata trasferita a Verona nel reparto detenuti dell’ospedale di Borgo Trento, sotto stretta sorveglianza psichiatrica». Vincenzo Beni
Una vecchia foto di Cinzia Baldo, la mamma assassina
Si procederà con il rito abbreviato chiesto dall’imputato il 31 marzo scorso
Garlasco, domani al via il processo a Stasi VIGEVANO (PAVIA) – Da domani Alberto Stasi, l’ex bocconiano imputato dell’omicidio della fidanzata Chiara Poggi, massacrata a Garlasco il 13 agosto del 2007, sarà ufficialmente a processo. Era stato infatti il giovane, alla fine di marzo, nel corso dell’udienza preliminare, a chiedere al gup Stefano Vitelli di essere giudicato con rito abbreviato. Domani in aula riprenderà la 'battaglia' tra accusa, parte civile e difesa. Con i pm Rosa Muscio e Claudio Michelucci che punteranno il dito contro Stasi e formuleranno la loro richiesta di condanna: si prevede sarà l’ergastolo. I due magistrati parleranno, come avevano preannunciato, per circa un’ora e mez-
za e, come avevano già fatto durante il loro intervento in udienza preliminare, riproporranno la loro ricostruzione per sostenere, in base alle numerose consulenze disposte e agli elementi di prova raccolti, che Stasi ha ucciso con crudeltà. Dopo di loro la parola passerà a Gian Luigi Tizzoni, legale dei genitori e del fratello di Chiara che si sono costituiti parte civile. L’avvocato, che dovrebbe parlare un paio d’ore e che depositerà anche un documento scritto, sosterrà le ipotesi dell’accusa, valorizzando però il lavoro dei suoi consulenti per chiudere con la formula di rito: chiederà al giudice di condannare Stasi «alla pena di giustizia» ma senza quantificarla. Verrà quantificata invece la richiesta di risar-
Torino, per la difesa della Thyssen «un pulsante sbagliato» causò la tragedia TORINO – Bastava schiacciare un pulsante al posto di un altro e i sette operai della Thyssenkrupp non sarebbero morti. Lo ha detto ieri in Corte d’Assise, a Torino, uno dei consulenti della difesa nel corso dell’udienza – la dodicesima – del processo per il rogo del 6 dicembre di due anni fa. Con le sue parole, l’ingegner Vittorio Betta, docente all’università di Napoli, ha fatto calare il gelo della maxiaula del Palazzo di Giustizia: «Dall’analisi dei dati si può ipotizzare che qualcuno, quando ha visto le scintille o il focolaio dell’incendio, abbia premuto il tasto che blocca la parte della linea 5 chiamata sezione di ingresso. Ma se avesse schiacciato un altro pulsante, a soli venti centimetri di distanza, non sarebbe successo nulla». Il bottone in questione è un fungo rosso che spunta dalla plafoniera: è il pulsante di emergenza. Ferma tutto l’impianto e, soprattutto, il flusso di
olio idraulico: non si sarebbe rotta la tubatura, non ci sarebbe stata l’esplosione, non ci sarebbe stata la vampata di fuoco che investì le sette vittime. Perchè non fu dato lo stop? I lavoratori, chiamati a testimoniare, hanno spiegato che quei bottoni rossi erano tabù. L'azienda, cui stava a cuore la produzione, non voleva che si toccassero, e i capi, per rafforzare il messaggio, arrivavano a intimidire i dipendenti più giovani. «Non è vero niente – ha replicato Betta – e lo dimostra il fatto che il giorno prima l'emergenza fu azionata quattro volte». Così come sono state ricostruite dai consulenti della difesa, le fasi dell’incendio, durato in tutto 17 minuti e 24 secondi, non chiamano in causa le misure di sicurezza. La lunga lamiera fu infilata male nei rulli e, durante il percorso, sbandò e sfregò sull'incastellatura sprigionando scintille. Mauro Barletta
cimento che, come prevede la legge, la parte civile è obbligata a presentare: 10 milioni di euro, come è già stato preannunciato. L’avvocato Tizzoni per argomentare tale richiesta si è basato su varie fonti giurisprudenziali, tra cui anche la sentenza con cui il gup di Perugia ha condannato con rito abbreviato a 30 anni di carcere Rudy Guede per l’omicidio di Meredith disponendo un risarcimento complessivo di 7 milioni di euro nei confronti dei familiari della studentessa inglese. «I genitori e il fratello di Chiara – ha ripetuto l’avvocato – non si sono costituiti parte civile per il denaro, ma solo perchè vogliono conoscere la verità e avere giustizia». Letizia Bianco
Botte a barbone ilLotto due poliziotti Nazionale finiti in carcere Bari MILANO – Avrebbero pestato a morte un senza tetto che viveva tra la Stazione Centrale di Milano e il dormitorio di viale Ortles, mettendo a rapporto una vicenda diversa da quella poi accertata dalla Procura. Per questo due agenti della Polfer sono stati arrestati con le accuse di omicidio e falso. Un loro superiore è invece indagato per favoreggiamento. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata eseguita dalla polizia mercoledì scorso. Venerdì i due, incastrati dalle telecamere installate agli ingressi, nei corridoi e negli atri della Stazione Centrale e dagli esiti dell’autopsia, sono stati interrogati dal gip.
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estrazione del 7 aprile 2009
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68 38 15 57 56 50 68 2 34 67 17
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In Italia e nel Mondo 11
Mercoledì 8 aprile 2009
Beirut, Frattini: «Necessario creare uno Stato palestinese»
Contestata la vittoria alle elezioni di domenica del partito al potere
Moldova, gli anticomunisti all’assalto I manifestanti giovani e studenti chiedono un nuovo scrutinio
I giovani a Chisinau
MOSCA – Giornata drammatica ieri in Moldova, dove nella capitale Chisinau migliaia di manifestanti anticomunisti hanno preso d’assalto e dato fuoco al parlamento e al palazzo presidenziale per protestare contro l’esito delle elezioni di domenica scorsa, vinte con il 50% dei voti dal partito comunista al potere. Negli scontri, secondo una tv locale, è morta una ragazza asfissiata dal fumo sviluppatosi nell’incendio al parlamento. Almeno altre 60 persone sono rimaste
ferite, compresi numerosi agenti di polizia. In serata, dopo ore di tensione e paura per il possibile precipitare degli eventi, è giunto l’annuncio di un accordo tra governo e opposizione per un nuovo scrutinio delle schede elettorali. Accordo tuttavia smentito poco dopo dall’opposizione e dalla commissione elettorale, secondo cui per ora non vi è alcuna decisione ufficiale su un eventuale nuovo scrutinio. Il leader del partito liberaldemocratico Vlad Filat ha detto che la manifesta-
zione contro il governo proseguirà fino a quando non verrà data una risposta dalle autorità sul riconteggio dei voti. 'La Moldova si è svegliata', 'Vogliamo entrare in Europa', 'Vogliamo unirci alla Romania': questi gli slogan scanditi dalle decine di migliaia di dimostranti – in gran parte giovani e studenti – che sono riusciti a rompere i cordoni delle forze dell’ordine e a fare irruzione negli edifici del parlamento e della presidenza, situati a breve distanza l’uno dall’altro. Franco Quintano
Il ministro degli Esteri in missione in Medio Oriente fa chiarezza sulla posizione italiana
Franco Frattini ieri a Beirut
BEIRUT – Non c'è nessuna «alternativa» alla ripresa del processo di pace in Medio Oriente e alla creazione di uno stato palestinese «libero e indipendente». È questo il messaggio che Franco Frattini ha lanciato ieri da Beirut, durante la sua missione nella regione. Il titolare della Farnesina, nella prima giornata della sua missione (in serata è arrivato a Damasco, dove domani vedrà il presidente siriano Bashar al-Assad), ha portato agli interlocutori libanesi tutto il sostegno dell’Italia alla vigilia delle elezioni parlamentari del 7 giugno.
Frecciata a Sarkozy: «Non siamo nell’Ue, ma abbiamo le nostre opinioni»
Spagna
Obama a sorpresa in Iraq
Zapatero rinnova l’esecutivo
Incontra i soldati e dice a Maliki: «Ora tocca a te» ISTANBUL - «Finché sarò alla Casa Bianca, avrete tutto il supporto di cui avete bisogno». Con questa promessa ai soldati americani a Camp Victory, a Baghdad, Barack Obama scrive l'ultima parola del suo tour europeo. In Iraq il presidente Usa è giunto ieri alle 15,30 a sorpresa, come di prammatica per motivi di sicurezza, proprio per rassicurare quella truppa che ancora svolge un lavoro durissimo per garantire un minimo di stabilità al paese. Ai 600 soldati Usa che lo acclamano e al loro comandante Ray Odierno, Obama dice invece che anche se «è giunto il momento per gli iracheni di assumersi la responsabilità del loro paese», «i prossimi 18 mesi», quelli che mancano al previsto ritiro Usa, «saranno cruciali» perché è essenziale che il paese non torni a essere un rifugio per i terroristi. Magari di quelli che la prossima offensiva americana e della Nato dovrebbe spingere a lasciare l'Afghanistan. Che Obama, sempre in gran segreto, potrebbe forse raggiungere nelle prossime ore. Il maltempo, e forse anche qualche timore per la sicurezza, impongono al presidente di non raggiungere la Zona Verde in elicottero, e di restare a Camp Victory, con al centro il vecchio e fastoso Palazzo Al Faw di Saddam Hussein. Il premier Nuri al Maliki si assume il rischio di fare lui il viaggio in elicottero fino alla base militare Usa, e parla di persona con Obama, mentre il presidente Jalal Talabani si accontenta di un colloquio telefonico. A entrambi, comunque, il leader americano conferma la necessità di superare i disaccordi tra le fazioni e trovare un'«equa soluzione» per la divisione dei poteri.
Obama (al centro) con Zapatero (a sinistra) ed Erdogan a Istanbul poco prima della partenza per Baghdad
Perché, è l'avvertimento, presto non ci saranno più i soldati americani a garantire gli equilibri a Baghdad. È il rovescio della medaglia della nuova dottrina multilateralista e dialogante della Casa Bianca: gli Stati Uniti non impongono più la loro volontà agli altri paesi, ma questi devono imparare a fare da soli. Lo spiega, prima di lasciare Istanbul, anche ai ragazzi turchi accorsi per partecipare al secondo incontro con i giovani previsto nel suo tour, dopo il successo da rockstar di Strasburgo: parla di pace, di cambiamenti climatici («Bush non ci credeva, io sì: ma non posso cambiare tutto subito»), di Medio Oriente («le
madri israeliane e palestinesi vogliono le stesse cose per i figli. Se ci fossero loro al potere per un po', le cose sarebbero già risolte») di dialogo tra Occidente e Islam («Il punto di partenza è il dialogo: dobbiamo imparare ad ascoltarci a vicenda»). E conclude: «Spetta a voi giovani realizzare questi sogni. Ce la farete». Quanto all'America, per Obama «è una nazione giovane e tende a guardare al futuro: è la sua grande forza». Polemica sottile con l'Europa: «Altrove», dice il presidente con trasparente allusione al Vecchio Continente appena lasciato, «si tende a guardare al passato, a restare prigionieri di cose avvenute centinaia di
anni fa». Solo su un tema, comprensibilmente, non risparmia una risposta diretta agli europei: la Turchia nella Ue. «So che gli Usa non sono membri della Ue, ma questo non ci impedisce di avere una opinione», dice rispondendo al collega francese Sarkozy: «Gli europei ci hanno dato spesso consigli su cosa fare, non hanno lesinato le critiche agli Stati Uniti. Così possiamo dare la nostra opinione: se la Turchia, membro della Nato, può mandare i suoi soldati a rischiare la vita in Afghanistan, può diventare anche membro della Ue». Dialogo sì, ma all'occorrenza senza peli sulla lingua. Paolo Bellucci
MADRID – Nuovo governo 'politico' di crisi e contro la crisi per Josè Luis Zapatero: il premier socialista spagnolo ha annunciato ieri un rimpasto in profondità dell’esecutivo che aveva formato un anno fa all’indomani delle politiche di marzo. Un rimpasto che vede uscire dal governo il titolare dell’ Economia Pedro Solbes e che conferisce all’esecutivo un più alto profilo politico con l’arrivo di due pesi massimi del Psoe, il vicesegretario Josè Blanco e il presidente Manuel Chaves. Davanti alla crisi, ha detto Zapatero, occorre «cambiare ritmo». Una crisi che l’esecutivo uscente non ha dato la sensazione di fronteggiare con efficacia, perdendo quota nei sondaggi e uscendo sconfitto dalle elezioni galiziane di marzo. E ora ci sono alle porte le elezioni europee, che secondo i sondaggi il Psoe del premier rischia di perdere. Esce cosi dal governo Solbes, l’ex commissario Ue che dal 2004 era vicepremier e ministro dell’economia, identificato da molti con la crisi che da un anno si è abbattuta sul paese, portando alle stelle le cifre della disoccupazione (al 15,5%, e verso il 20% nel 2010). Lo sostituisce Elena Salgado, titolare della pubblica amministrazione finora. Sarà la prima donna a tenere le redini dell’economia in Spagna. Ed entrano i due 'baroni' del Psoe, il governatore dell’Andalusia Manuel Chaves, come vicepremier incaricato dei rapporti con le regioni, e il vicesegretario Josè Blanco, al 'ricco' ministero dei lavori pubblici. Nel nuovo governo Zapatero ci saranno per la prima volta insieme le prime tre cariche del partito: presidente, segretario (Zapatero) e vicesegretario. Un’altra fedelissima del premier, Trinidad Jimenez, va alla Sanità. Come Blanco faceva parte del gruppo di deputati Psoe della corrente Nueva Via che nel 2000 portò Zapatero alla guida del partito. Ed entrano anche il rettore dell’università autonoma di Madrid, il filosofo Angel Gabilondo, all’Educazione, e Angeles Gonzalez-Sinde alla Cultura. Non cambiano invece alcuni pilastri del governo uscito dalle urne l’anno scorso: il braccio destro di Zapatero, la prima vicepremier Maria Teresa de la Vega, il ministro degli interni Alfredo Rubalcaba eil ministro della difesa Carme Chacon Francesco Cerri
Avanza l’auto condivisa North Carolina vince Videogame, in Italia svanisce lo “status symbol” Obama l’aveva previsto è boom: +21,6% nel 2008 L'AUTO percepita sempre più come servizio che come status symbol da possedere. Avanza in Italia il concetto dell’auto condivisa e il self-service degli spostamenti su quattro ruote viene promossa non solo dai privati ma anche dalle aziende, soprattutto piccole e private. Cresce infatti la voglia dell’auto condivisa: 11 città, 8 province con 16.000 utenti stimati, con risparmi fino a duemila euro ogni 10.000 Km percorsi e 16 auto in meno sulle strade per ogni auto condivisa (7.400 auto in meno nel 2008) con tagli di Co2 e smog. Parma e Torino le
città più soddisfatte del servizio. Questa la fotografia scattata dal «IV Forum Nazionale del Car Sharing» organizzato a Roma da Ics (Iniziativa Car Sharing) nel quale è stata presentata una ricerca sul gradimento del servizio.
NORTH Carolina ha vinto il torneo Ncaa, il campionato riservato alle università, di basket e Barack Obama ha azzeccato il pronostico. I 'Tar Heels' si sono aggiudicati il titolo universitario superando Michigan State per 8972 nella finale disputata a Detroit e confermando la previsione del presidente degli Stati Uniti. Obama, in un'intervista al network Espn, aveva compilato l'intero tabellone del torneo Ncaa - abitudine questa che per gli americani è una sorta di rito, talmente diffusa da essere definita "march madness", follia di marzo
- fino ad indicare il successo finale di North Carolina. Il college allenato da Roy Williams ha conquistato il quinto titolo della propria storia. Decisivi i 21 punti di Ty Lawson, che ha messo a referto anche 6 assist e 8 palle rubate.
EVIDENTEMENTE c'è chi la crisi la sente meno di altri. Almeno per il momento. Come il settore dei videogame, che in Italia totalizza un secco +21,6% raggiungendo un giro d'affari complessivo di un miliardo e 267 milioni di euro. Dunque raddoppiando il suo valore in appena tre anni. E' quello che sostiene il Rapporto annuale sullo stato dell'industria videoludica, realizzato da GfK e presentato oggi dalla Aesvi, l'associazione che riunisce gli editori di giochi elettronici nel nostro Paese. Nel corso del 2008 qui da noi sono stati venduti
oltre 19 milioni e 600 mila di titoli (+9.3%) e poco meno di tre milioni di console (+22.1%). Il che significa che il 38 percento delle famiglie ha una macchina dedicata ai videogame (+4%), mentre il 54% possiede un computer.
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Mercoledì 8 aprile 2009
Il fatto del giorno: la terra trema, l’Italia colpita al cuore La forza del nostro Paese Il sisma ci rammenta la dignità degli abruzzesi quanti rischi corriamo
Le barelle per strada la sanità mostra i limiti
dall’editoriale di Paolo Graldi
dal commento di Mario Tozzi
dalla cronaca di Massimo Lugli
[...] Stavolta le mani amiche ed esperte del soccorso sono arrivate presto, quasi subito cosicché se il terremoto non si può prevedere e non si può vincere almeno si è armati e pronti a contrastarlo. Forse abbiamo fatto tesoro di esperienze amare del passato e spesso segnate dagli scandali, avvelenate dalle voracità degli scampati sulla pelle dei defunti, forse abbiamo smesso di pensare che c’è sempre lo Stellone lassù a proteggerci. Stavolta la protezione ce la siamo data con l’ingegno e con l’impegno, sfruttando conoscenza e memoria. Non tutto il male è dunque inevitabile. Specie se a combatterlo scende in campo la calma della professionalità, l’adeguatezza dei mezzi, la visione lucida dell’accaduto e del da farsi. [...]
È sempre spiacevole riflettere sulle catastrofi quando ci sono ancora persone da tirare fuori dalle macerie, ma bisogna farlo se si vuole evitare di trovarci ancora nel dolore e nella rabbia. E rabbia è la parola giusta, quando sono anni che si classifica meticolosamente il territorio nazionale, mettendo in luce quanto sia esposto ai rischi naturali, e sono anni che non se ne tiene alcun conto. Agli italiani sembra di poter vivere in Scandinavia, ma il terremoto dell’Aquila ci ricorda brutalmente che non è così, che da noi ci sono alluvioni, frane ed eruzioni vulcaniche, che in buona misura possono essere previste, e terremoti di cui, invece, non si sa né l’ora o il giorno né tanto meno il mese o l’anno in cui si scateneranno. [...]
Letti e barelle allineati davanti al muro del pronto soccorso, i pazienti più anziani ammassati nella cappella di Sant’Alessio come un lazzaretto, un vai e vieni incessante di ambulanze che arrivano e ripartono a sirena spiegata, l’elicottero a volo radente, i medici esausti, la riserva di farmaci che cala di ora in ora, l’obitorio pieno di corpi che non trovano più spazio. L’ospedale di San Salvatore, a circa 4 chilometri dalla città, su una strada perennemente ingolfata di traffico, è un quadro che riassume tutta la tragedia abruzzese: dolore e rassegnazione, dignità e lacrime di speranze e slanci di quotidiano eroismo. [...]
La migliore di ieri
Rinforzare le strutture
La cultura del territorio è la questione centrale
Stavolta lo Stato c’è
dall’intervista di Maddalena Montecucco
dall’analisi di Giovanni Valentini
dall’editoriale di Lucia Annunziata
[...]. Crede più nella prevenzione che nelle previsioni Gian Michele Calvi [...] direttore dell’Eucentre, il centro europeo di formazione e ricerca in ingegneria sismica dell’Università di Pavia. [...] Era prevedibile? «Assolutamente no [...]. Gli sciami sismici sono frequenti nel nostro Paese. L’unica forma di prevenzione possibile in questi casi riguarda le strutture. [...] Bisogna [...] pianificare un serio programma di messa a norma degli edifici. Cominciamo dalle zone ad alto rischio sismico e dalle strutture pubbliche fondamentali come scuole e ospedali [...]».
Non è certamente colpa di nessuno, tantomeno del governo in carica, se scoppia un terremoto nel cuore della notte e devasta un’area sismica già censita nelle mappe della paura, provocando una dolorosa catena di rovine, morti e feriti. Quando l’instabilità del territorio si combina purtroppo con la violenza della natura, il cataclisma diviene inarrestabile e l’uomo non può che arrendersi alla fatalità. È doveroso ora far fronte all’emergenza, soccorrere le vittime, assistere i sopravvissuti, ripristinare al più presto condizioni di vita normali e dignitose per tutti. Ed è senz’altro opportuno accantonare per il momento qualsiasi polemica
contingente, per concentrare gli sforzi in un impegno comune di solidarietà. Ma subito dopo sarà necessario anche compilare l’inventario delle responsabilità, remote e recenti, non solo per accertare che sia stato fatto davvero tutto il possibile per prevenire un evento di tale portata, quanto per impedire che possa ripetersi in futuro o perlomeno per contenerne eventualmente l’impatto. [...] La questione fondamentale [...] si chiama "cultura del territorio". Vale a dire conoscenza e rispetto della natura; sensibilità e cura per l’ambiente; tutela del paesaggio e ancor più della salute, della vita umana, di tanti destini in carne e ossa che in quel territorio incrociano la propria esistenza. [...]
Giannelli sul Corriere
Come sempre, i racconti dei sopravvissuti ci dicono che nelle difficoltà gli italiani danno il meglio di se stessi. Ma il terremoto che ha devastato l’Abruzzo sembra svelare [...] una sorta di dignità e di assunzione di responsabilità, non scontate nel velenoso clima politico che avvolge il Paese. La macchina dello Stato ha ben operato. C’è certo la polemica che riguarda lo studioso che forse aveva previsto il terremoto. Ma questa è una discussione incerta [...]. Quel che conta in queste ore è il tempismo, l’efficienza e il volume dell’intervento di soccorso: da questo punto di vista il primo bilancio è positivo. [...]
Stanchezza e pessimismo Quel silenzio disperato fra le macerie delle case dal commento di Alberto Bevilacqua
dal servizio di Gian Antonio Stella
[...] L’Italia deve badare a una triplice flagellazione. 1) L’interiorità individuale minacciata dall’instabilità psicologica, da una società avvelenata dalla violenza, dagli stupri, dai gorghi malavitosi. 2) Il senso opprimente di una crisi mondiale: l’individuo che affonda nella crisi di tutti, vede instabili i puntelli del futuro, del proprio lavoro, della serenità della propria famiglia. 3) E ora, la rabbia distruttiva della natura. Come se anche la natura abbia preteso di farsi sentire, di non essere esclusa dal malessere esistenziale. La natura, in Abruzzo, aveva dato avvisaglie nei mesi scorsi. Il summit degli scienziati specialisti non ha saputo prevedere il peggio. Soltanto uno, si sta dicendo, ha gridato all’allarme, ma è stato denunciato per allarmismo. Il fatto è che abbiamo l’anima stanca di problemi, lastricata di rassegnazione e di pessimismo: il sesto senso dell’allarme si è affievolito. [...]
«Bare. Mandate altre bare». «Ancora?». «Ancora». Alle quattro del pomeriggio, tra i ciliegi e i meli in fiore di Onna, l’antica Villa Unda nota al papa Clemente III, è già chiaro che non bastano, tutte quelle casse di legno chiaro fatte arrivare a più riprese fin dalla mattina e allineate da una parte, sotto il tronco di una robinia. Un poliziotto stende sull’ultimo poveretto estratto dalle macerie, infagottato tra coperte e lenzuola, un pezzo di nastro adesivo da pittori. Ci scrive un nome col pennarello. Non c’è un passero che voli, nel cielo azzurro di Onna. Non una rondine che sfrecci. Non una cinciallegra
che canti. [...] Un silenzio gonfio di disperazione. Rotto solo dal pianto di qualche parente e dal rumore dei caterpillar che affondano le pale tra le rovine tirando su enormi cucchiaiate di quotidianità annientata. Frigoriferi sepolti sotto tonnellate di pietra con una confezione di uova rimaste miracolosamente intatte che si rompono rotolando via nella polvere. Stufe a gas. [...] Gli aquilani del centro storico e delle frazioni vicine si accoccolano spossati sui sedili delle auto parcheggiate il più lontano possibile dalle case e sospirano come don Mauro, il parroco della contrada di Sant’Elia dove il campanile si è piegato tutto da una parte e minaccia di cadere sulla canonica e la
La fotografia
La paura e il mistero dall’editoriale di Geminello Alvi
Dalla pace del sonno torni giù, e nel buio senti il tremore che pervade tutto, e lo vedi: non è la forza della mano di qualcuno che ti scuote o del cane che si gratta. Persino dalla finestra, aperta perché ieri c’era un caldo strano, senti l’onda immane; ne rimbombano le colline intorno, come un organo. E quindi pure le pareti, mentre il bicchiere scivola, cade e scoppia. Non ha finito di sfogarsi. Pensi ai tuoi vecchi e ai bambini: devono vestirsi. Ma non riesci a dirlo: tutto si sta tendendo come una molla. Puoi ben poco: soltanto sperare che l’onda cupa che è adesso la terra non si sia caricata troppo. [...] Ma l’oscillazione si rallenta. E però non c’è stato il boato. Dunque era altrove. Ma se qui è stato così forte, viene da farsi il segno della croce, perché di certo altrove qualcuno c’è morto, e non pochi. [...]
L’Aquila, disperazione fra le macerie (Ansa)
chiesa dedicata a San Lorenzo pare colpita da una granata che abbia buttato giù l’intera facciata a destra del portone e sventrato l’interno risparmiando solo la statua del santo, bianca come un fornaio. «Si dovrà capire, poi, questa storia dell’esperto. Si dovrà capire perché non gli hanno dato retta». Ecco il dubbio che ronza nella testa di tutti: perché non è stato ascoltato Giampaolo Giuliani, il ricercatore che nei giorni scorsi aveva lanciato l’allarme avvertendo che sarebbe arrivato uno scossone devastante? «L’avevano perfino denunciato», borbotta don Mauro, sistemandosi il colletto bianco rigido slacciato, «Perfino denunciato. E invece aveva ragione lui». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo
Siamo d’accordo: non va bene soffermarsi, nelle ore immediatamente successive a una tragedia, su cosa abbia funzionato e cosa no. Un terremoto non ha mai colpevoli in sé: merita lacrime, commozione, dolore. Ma siccome ormai sono passate 48 ore dalla catastrofe che ha spaccato l’Italia nel suo cuore, nel suo centro, ci si possono asciugare le lacrime e mettere in evidenza, e con forza, che gli ospedali e le scuole dell’Aquila non hanno retto al colpo. E non occorre un terremoto, davvero non occorre, per rammentarci quante strutture pubbliche fondamentali, in Italia, non abbiano bisogno di una catastrofe naturale per crollare da un momento all’altro. Un Paese, uno Stato, fondamentalmente si riconosce in quegli edifici dove i cittadini possono riconoscersi, ritrovarsi, sentirsi cittadini, appunto, ancora; vieppiù dopo un terremoto.
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Mercoledì 8 aprile 2009
Il fatto del giorno: la terra trema, l’Italia colpita al cuore Il terrore di una donna e della sua bambina di 7 anni L’avvento del cataclisma “Mia figlia chiedeva aiuto e io ero sepolta dalle pietre” che non si può prevedere dal reportage di Maria Corbi
Sara ha sette anni, ciglia lunghissime, occhi spalancati di stupore e paura. I capelli biondi e le ciglia sono striati di bianco, tracce di quel muro che le è crollato addosso e l’ha bloccata nel lettino. In testa una benda le nasconde la ferita, i piedi nelle calze rosa sbucano dalla pesante coperta che la copre nonostante il caldo. La mano, fratturata, è appoggiata sulla spalla della mamma che le siede accanto, in questa corsia a cielo aperto, fuori dall’ospedale civico San Salvatore quasi completamente inagibile. Il dolore non le impedisce di aggrapparsi. Non molla la mamma nemmeno per un attimo. Stefania le dice: «Dormi amore mio», ma la piccola apre e chiude gli occhi rifiutandosi di abbandonarsi al sonno che ieri notte l'ha tradita. La prima scossa alle 22,30 e poi altre fino alle 3,30, quando un boato inghiotte la notte, disintegra case e vite. «E’ stato un miracolo», racconta la madre, Stefania, seduta vicina alla barella, con il pigiama
Una tendopoli allestita per accogliere gli sfollati
verde stracciato, i segni sul viso, il naso rotto. «Mio marito è riuscito ad alzarsi dal letto, io invece mi sono ritrovata completamente ricoperta di calcinacci, non mi potevo muovere e sentivo mia figlia che dalla sua cameretta urlava “mamma” “mamma”. Mi sembrava di impazzire, ho tentato di togliermi tutte quelle pietre da dosso ma non ci riuscivo, pensavo solo “se lei muore io voglio morire qui con lei”. Suo padre cercava di
andare da Sara ma la porta era bloccata da dentro». Stefania si ferma, un’ombra le passa davanti, i ricordi sono terribili. Sistema la coperta alla bambina. «Lei è stata bravissima, continuava a chiamare ma senza disperarsi. Aveva tutto il soffitto addosso, ma per fortuna i pezzi più pesanti sono stati bloccati dall’armadio che incornicia il suo lettino. Mio marito non sapeva che fare, diviso tra me e sua figlia. Io gli urlavo “vai
dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu
Il presidente del Consiglio una volta tanto ha ragione: in momenti come questo le polemiche vanno evitate. Il paese deve dedicare le sue energie migliori ai bambini, alle donne e agli uomini d’Abruzzo. Dobbiamo tutti assieme scavare tra le macerie, e dobbiamo farlo in silenzio per cogliere anche il respiro più flebile. Assieme dobbiamomontare tende, allestire ospedali e cucine da campo, distribuire coperte, cibo e amore a chi piange. Siamo in grado di farlo. Siamo un paese che nelle emergenze dà il meglio di sé. Ha
Evitare le polemiche e rimboccarsi le maniche pure ragione il premier quando dice che non è possibile prevedere i terremoti. Non ci uniamo al coro di chi sostiene che un certo ricercatore l’aveva «previsto». Perché «prevedere» un evento significa essere in grado di indicare il tempo e il luogo in cui potrà verificarsi. Solo questa precisione avrebbe consentito di evacuare le zone a rischio e
di mettere in salvo se non le case almeno i loro abitanti. Ma questo non è ancora nella disponibilità della scienza. [...] Non esiste un censimento degli strapiombi presenti nel territorio nazionale, ma esistono dati precisi sui terremoti. Come ci ricorda Vittorio Emiliani, dal 461 avanti Cristo a oggi se ne sono verificati 30.000, di cui 560 forti o catastrofici.
da lei, vai da lei”, ma lui ha capito che prima doveva liberarmi, per aiutarlo a entrare nella stanza della piccola e comunque tranquillizzarla con la mia voce. Quando ho potuto sono corsa da lei, ho messo tutta la forza che avevo per sfondare la porta, per scavare in quell’ammasso di pietre, ma non ce la facevo...». Sara ascolta, mai un sorriso, un visino triste che rivela però una grande forza. Sette anni compiuti lunedì scorso che in una sola notte si sono moltiplicati. «E’ stata matura», dice la mamma accarezzandola. «Volevo chiedere aiuto con il telefonino ma non potevo raggiungerlo perché era in carica nel corridoio e quella parte di casa è completamente crollata. E’ rimasto un cratere». «E’ stato un miracolo», ripete Stefania raccontando dei due «angeli», due ragazzi vicini di casa che con una scala sono entrati dalla finestra nella stanza della sua bambina portandola in salvo. «Sono angeli, non saprò mai come ringraziarli, hanno salvato la mia Sara anche se sapevano che era rischioso». [...]
Con l’esclusione della Sardegna e delle Alpi, l’Italia è un’enorme zona sismica: non è possibile prevedere «quel» terremoto. Ma è assolutamente certo che prima o poi «un» terremoto arriverà. [...] Da molto tempo sappiamo che, proprio perché è impossibile prevedere «quel» terremoto, dobbiamo costruire le case in modo tale che siano in grado di resistere ai terremoti possibili. Infatti ci siamo dati delle regole. Ma non siamo stati capaci di applicarle. Abbiamo continuato ad aggirarci ubriachi nella terra dei dirupi, come se credessimo davvero che un giorno ci sarebbero spuntate le ali. [...]
dal dossier di Elena Dusi
Non gli mancano indizi da seguire, tracce da annusare, pezzi del puzzle da incollare. Eppure mai i segugi dei terremoti riescono a centrare l’obiettivo, prevedendo esattamente dove e quando avverrà un cataclisma. L’emissione di gas radon da parte delle rocce sotto stress, le perturbazioni del campo elettromagnetico, la presenza di uno sciame di piccole scosse, perfino gli scricchiolii e i gemiti che il sottosuolo produce quando la sua resistenza è sul punto di esaurirsi, o il nervosismo degli animali, sono segnali premonitori cui gli scienziati prestano ascolto. Ma si tratta di indizi erratici, utili solo a battersi una mano sulla fronte e dire ex post "ma come ho fatto a non capirlo prima". Nonostante quarant’anni di sforzi e finanziamenti, pochi settori della scienza si sono rivelati così frustranti come quella branca della geologia che cerca di anticipare il percorso delle onde sismiche. La lunga serie dei fallimenti ha un’unica eccezione. Gridarono una volta al successo i cinesi, quando nel 1975 una combinazione di segnali disegnò con sufficiente chiarezza il quadro di un imminente terremoto. Tutto, dai comportamenti bizzarri di animali domestici e serpenti alla variazione improvvisa dell’altezza di colline e bacini acquiferi, mise in allarme gli scienziati. Nell’inverno del 1975 le autorità della provincia di Haicheng ordinarono l’evacuazione in massa di un milione di persone. Un sisma immenso di magnitudo 7,3, che avrebbe potuto fare 150mila vittime, si presentò puntuale all’appuntamento il 4 febbraio e non trovò nessuno da uccidere.
Sembrava fatta, per la scienza delle previsioni dei terremoti. E invece il perfido genio dei sismi si prese una rivincita appena un anno dopo, poco distante dall’Haicheng. Osservando esattamente gli stessi segnali, nessuno fra gli scienziati cinesi riuscì a prevedere un sisma ancora più forte, che il 28 luglio del 1976 rase al suolo la città di Tangshan e uccise 250mila persone. "Questo episodio è davvero emblematico. Probabilmente i segnali precursori dei terremoti esistono. Ma non sono affidabili" spiega Aldo Zollo, professore di sismologia all’università di Napoli ed esperto di "early warning": sistemi di allerta immediata per minimizzare i danni di un sisma nel momento in cui arriva. "Una volta il segnale precursore si presenta, ma la volta successiva resta completamente assente. Possiamo predisporre piani di evacuazione di città intere e sfollare migliaia di persone sulla base di indizi così volatili?". Se il primo ostacolo delle previsioni sismiche è riuscire a elaborarle, non da meno è il problema di tradurle in pratica. "Era da febbraio che notavamo le piccole scosse e inviavamo i nostri dati alla Protezione civile" dice Alessandro Amato, dirigente di ricerca dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia. "Ma ci rendiamo conto che messaggi simili hanno un’utilità pratica pari a zero. Uno sciame di piccole scosse non è assolutamente un indizio sufficiente per annunciare un grande terremoto in arrivo. Quanti sciami registriamo che non hanno conseguenze? Le probabilità di cui parliamo si aggirano intorno all’uno su 10mila. Troppo poco per prendere misure concrete". [...]
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’ostilità per la Russia Modelle d’arte sfilano nude per protesta La crisi camuffata dal comunismo “Nessun contratto e stipendi da fame” maschile dall’articolo di Alain De Benoist
dal reportage di Elena Lisa
dall’articolo di Roberto Mania
Mentre ero a Mosca per un corso all’Università Lomonosov, vari docenti mi dicevano di essere stati colpiti dal fatto che Berlusconi fosse più o meno l’unico capo di governo dell’Unione europea simpatizzante con la Russia nella guerra nell’Ossezia del Sud. C’è un’eccezione italiana nello sguardo europeo sulla Russia? La Russia è sempre stata vittima di stereotipi. Il marchese de Custine, Hegel, Marx e soprattutto Engels, che nel razzismo antirusso precorreva Hitler, l’hanno costantemente rappresentata come Paese «barbaro» e «prigione di popoli». Eppure la sua potenza era temuta. Nel 1918, il sesto dei quattordici punti del presidente Wilson diceva ingenuamente: «La Russia è troppo grande e troppo omogenea, va ridotta all’altipiano della Russia centrale (...). Così avremo davanti un foglio bianco». In epoca comunista, la divisione fra emigrazione e «dissidenti» di qui, «bolscevichi» e «soviet» di là, quasi inibiva lo studio serio della complessità delle tendenze. Come aveva capito Ernst Niekisch, «la storia del Partito comunista russo si può leggere come eterna lotta fra la tendenza sovranista-nazionale e quella cosmopolita» (Natalia Narochnitskaia). Nel 1945 la fine della Seconda guerra mondiale, decisa a Stalingrado e ancor più a Kursk, segnò la vittoria di Stalin e della Russia. Sebbene sia stata anche quella del comunismo, essa fu innanzitutto vista come vittoria russa dall’immensa maggioranza dei russi stessi. E anche per questo il crollo del sistema sovietico ha potuto esser considerato una pagina nera della storia nazionale della Russia anche da tante vittime della repressione di regime. Dietro la retorica dominante della Guerra fredda ("mondo libero" contro "blocco orientale"), spesso la denuncia del comunismo camuffava l’ostilità per la Russia, preesistente alla rivoluzione bolscevica e sopravvissuta alla disintegrazione dell’Urss. Per Natalia Narochnitskaia combattere il sovietismo era la finta: la posta in gioco era lo «spazio nella successione geopolitica dello Stato storico russo». [...]
Sono state le fonti d’ispirazione di Botticelli e di Raffaello, di Brunelleschi e di Donatello. In posa da oltre 500 anni, raffigurate nelle più celebri opere d’arte, oggi però le muse dicono basta e chiedono un riconoscimento ufficiale della loro professione. Modelle e modelli, che ogni giorno posano nelle aule dei licei artistici e delle accademie italiane, hanno dato vita a uno sciopero nazionale e soprattutto a una protesta esemplare nella città d’arte per eccellenza, Firenze: dove quindici ragazze hanno sfilato, nude, rappresentando dipinti e sculture dei più importanti artisti di tutti i tempi, dalla Nike di Samotracia alla Venere di Botticelli. La pasionaria che fa da portavoce della protesta, che ha come motivo principale l’assenza di un contratto di lavoro, è Antonella Migliorini. Fiorentina, 45 anni, lavora come modella da venti: «Dagli anni ’60, quando è stata introdotta la prima forma contrattuale che ci riguarda, la professione dei mo-
La crisi parla al maschile. Lo dicono gli ultimi dati dell’Istat sull’occupazione, lo confermano i decreti per la cassa integrazione dell’Inps, comincia a raccontarlo anche la cronaca con storie di famiglie nelle quali l’uomo perde il lavoro e la donna, invece, lo trova. È, per così dire, l’aspetto di genere della recessione, guardando soprattutto al mercato del lavoro standard e non al mondo della precarietà, decisamente più sfuggente ai numeri delle statistiche. In questa prospettiva è come se stesse arrivando l’ultimo colpo al nostro modello di welfare state modellato sul maschio, adulto, settentrionale, impiegato per lo più in una grande fabbrica. Anche se poi non c’è un nuovo sistema in costruzione. Va da sé che la recessione non sta risparmiando le donne, però appaiono meno penalizzate o con più chance soprattutto nei servizi di cura. Tant’è che la Federcasalinghe ha stimato 100 mila posti di lavoro per badanti italiane. [...]
Protesta in posa per una modella
delli, sia uomini sia donne, è equiparata a quella dei custodi». Una questione di riconoscimento professionale, appunto, ma anche di tutela contrattuale: «Siamo circa in 300 in tutta Italia e nessuno ha un contratto a tempo indeterminato. Gli stipendi sono da fame». Chi, prima del 2000, è riuscito a firmare cinque contratti, oggi in mano ne ha uno a tempo determinato. Gli altri modelli, invece, che sono più della metà, si devono accontentare di quelli a progetto, oppure di quelli ancora più preca-
ri di «prestazione d’opera occasionale». Gli stipendi sono bassi per tutti: i più fortunati arrivano a 900 euro al mese; gli altri, la maggioranza, si accontentano - si fa per dire - di 500. «Lavoriamo per ore immobili nella stessa posizione e andiamo incontro a molti danni fisici. Nemmeno si contano i modelli che durante una posa vengono colti da congestione e finiscono al pronto soccorso - dice ancora Antonella Migliorini per non parlare delle patologie croniche legate alla circolazione». [...]
14 Primo piano
Mercoledì 8 aprile 2009
Primo piano 15
Mercoledì 8 aprile 2009
Vendola in corsa contro lo sbarramento al 4 per cento
Politica lucana
Il sogno a sinistra
Belisario non commenta ma aspetta di tornare in Basilicata per capire «cosa sta succedendo»
L’Mps deve però fare il salto di qualità
Idv, continua la polemica Sul web è stillicidio di critiche contro il partito di Di Pietro che «non rispetta i principi» di SALVATORE SANTORO POTENZA - “Bufera” Idv. Non si placano le polemiche. E tante sono le critiche che “piovono” sul partito di Di Pietro. Una cosa però, quelli dell’Italia dei valori l’hanno ottenuta: alimentare il dibattito. Il battesimo politico dell’ex pm di “Toghe lucane” di “Why not” De Magistris, di domenica scorsa a Matera dal punto di vista dell’impatto “comunicativo” è senza pari. Perchè se la piazza si è divisa tra “pro” e contro l’ex togato è anche vero che tutto sembra ruotare intorno alle scelte politiche e le eventuali alleanze locali sulle quali i diepietristi ancora non hanno sciolto le riserve. L’impressione è che alla fine, anche per le ultime accelerazioni polemiche, l’Idv correrà da sola alle amministrative del 6 e 7 giugno prossimo. Non che l’alleanza tra Pd e Idv fosse semplice da realizzare già prima ma qualche spiraglio in più fino a domenica sembrava esserci. Ora è tutto in evoluzione. Il senatore Felice Belisario da capogruppo dell’Italia dei valori è impegnato a Palazzo Madama per le emergenze relative al terremoto in Abruzzo e ha solo fatto sapere di voler prima arrivare in Basilicata (nei prossimi giorni) per capire «quello che è successo». Ma è evidente che lo scontro tra il candidato europeo Carlo Vulpio e il segretario regionale Michele Radice ha aperto una ferita nel partito che dovrà essere tamponata con la massima cura. Ma non si potrà nemmeno aspettare
la homepage di Facebook
Cannizzaro e Genovese parti lese molto: le scadenze elettorali si avvicinano e per la composizione non c’è più molto tempo; senza contare che Radice proprio in virtù della candidatura di De Magistris e Vulpio ha espresso preoccupazione per «trovare candidati». Questo per quanto riguarda le dinamiche interne. All’esterno però, è fuoco incrociato contro i dipietrisiti. Ieri su Facebook il consigliere comunale potentino (ex candidato sindaco della Cdl) Luciano Petrullo ha alimentato il dibattito con un proprio intervento pubblicato sul web alle 17 circa: «L’Idv continua a dare spettacolo. Sui giornali si legge (si tratta dell’intervista realizzata dal nostro giornale ndr) che Radice non vuole
candidarsi con un condannato riferendosi, devo ritenere, a Carlo Vulpio. Pan per focaccia servito immediatamente al giornalista pentito e in corsa per i privilegi dell’alta politica, quella europea, quella ricca...». E non sono mancati gli immediati commenti. Tra gli altri quello di Ugo Maria Tassinari: «A tutto questo aggiungerei il nome del candidato sindaco di Potenza, Enrico Cicchetto che è eccellente professionista e persona squisita, ma haimè tuttora indagato da Woodcock nella maxinchiesta sulla Sanità. Sebbene dal punto di vista sostanziale è evidente l’abnormità dell’accusa e la sua manifesta infondatezza credo resti da stigmatiz-
zare l’assoluta mancanza di rispetto dei principi enunciati da parte dei dipetristi». E poi intervenuto anche l’assessore comunale Alessandro Singetta: «Basta ricordare che le regole esistono per gli altri e le eccezioni per “noi”... La politica italiana ha tanti difetti, ma certo Vulpio e De Magistris vi hanno contribuito in maniera non indifferente. Più che in Idv si dovrebbero candidare in P.d.g. (il partito dei giusti, di quelli che hanno sempre ragione e non sbagliano mai)...». Insomma la percezione almeno sul web non è delle migliori per quanto riguarda il partito di Di Pietro che punta al “grande risultato”. s.santoro@luedi.it
Lazzazzera (Idv) interroga il governo nazionale su infiltrazioni mafiose nell’eolico
«Puglia, Sicilia e Basilicata le regioni dove c’è stato il boom di impianti» «Legami preoccupanti della Mafia con il business dell'eolico». E’ la “denuncia” del deputato dell’Italia dei valori, Pierfelice La Zazzera che al proposito ha anche presentato un interrogazione parlamentare ai ministri Claudio Scajola e Roberto Maroni. Pierfelice La Zazzera è il parlamentare pugliese dipietrista che domenica scorsa ha presenziato alla kermesse materana di Luigi De Magistris e Carlo Vulpio. E due giorni dopo il deputato pugliese allarma su presunti infiltrazioni mafiose nell’business degli im-
pianti eolici. L’asse di infiltrazioni malavitose sarebbe tra Sicilia e Puglia per Lazazzera ma nella lettera di accompagnamento all’interrorrogazione presentata a Maroni e Scajola, lo stesso La Zazzera non si “dimentica” della Basilicata: «Nel giro di un anno i comuni italiani con almeno un impianto eolico sono passati da 3.190 a 5.991. La Puglia insieme a Sicilia e Basilicata sono risultate le regioni a maggior sviluppo di impianti eolici. Le aziende interessate a impiantare pale eoliche in Puglia sono le stesse im-
Pierfelice La Zazzera
pegnate a impiantarle in Sicilia, le stesse coinvolte in una scottante inchiesta avviata dalla procura antimafia di Trapani e denominata appunto, “Eolo”».
Vulpio a giudizio POTENZA - Il gip di Milano ha rinviato a giudizio ieri mattina l'ex direttore del Corriere della Sera, Paolo Mieli, e i giornalisti Carlo Vulpio e Carlo Macrì per diffamazione aggravata a mezzo stampa nei confronti del dottore Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell'ospedale San Carlo, e del magistrato Licia Genovese, ex procuratore antimafia della Basilicata, oggi presidente di sezione al tribunale di Roma. L'articolo in questione è del 26 febbraio 2007, fu scritto cioè alla vigilia della perquisizione che l'ex pm De Magistris, nell'ambito dell'inchiesta Toghe lucane, effettuò a carico dei coniugi Cannizzaro-Genovese. Si intitolava “Giudici e politici indagati: scandalo Basilicata” e l'inchiesta del magistrato catanzarese veniva definiva come “il sisma più grave dell'ultimo quarto di secolo, dopo quello del 1980”. Il giornale collegava la richiesta di archiviazione fatta dalla Genovese nella vicenda Panio (ex direttore generale dell'Asl di Venosa che si ritenne “licenziato” da Bubbico e De Filippo a favore di Vainieri) alla nomina di Cannizzaro al vertice dell'ospedale di Potenza. Circostanza storicamente smentita. Tra l'altro l'ex giunta regionale è stata prosciolta. Inoltre parlava della Banca popolare del
Materano e del villaggio Marinagri. Un paginone al quale poi sarebbero seguiti molti altri servizi che raccontavano un'inchiesta che ancora non è conclusa ma che, com'è noto, non conduce più De Magistris. Il Gip di Milano ha ritenuto, però, che l'articolo presentasse gli estremi della diffamazione e rinviato perciò a giudizio i due cronisti. Vulpio è stata una delle penne di punta che hanno raccontato le inchieste di De Magistris sul Corriere della Sera per poi essere rimosso dall'incarico proprio da Mieli. Oggi il suo nome ritorna in Basilicata perché candidato alle Europee per l'Italia dei Valori proprio insieme a De Magistris. E tra le motivazioni che lo avrebbero spinto alla candidatura c'è anche il rammarico per essere stato un giornalista stoppato. Il suo nome è al centro del dibattito politico di queste ore. Domenica scorsa a Matera Vulpio ha duramente attaccato i vertici dell'Idv regionale e il segretario regionale Michele Radice ha replicato a tono affermando: «Io non mi candido con un condannato», riferendosi alla condanna che Vulpio ha già avuto per diffamazione su querela del senatore Bubbico. L'udienza dibattimentale per la querela fatta da Cannizzaro e Genovese è fissata per l'8 luglio.
L’AGENDA
“L’Europa indispensabile”
Pittella presenta il libro VENERDÌ pomeriggio a Potenza, alle 17 e 30, l’eurodeputato lucano Gianni Pittella presso il Club House presenta il libro il proprio libro “L'Europa indispensabile”. Interverranno all’incontro il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero il presidente Commissione cultura al Comune di Potenza, Roberto Speranza, l’eurodeputato del Pd, Enzo Lavarra e il parlamentare europeo e responsabile delle politiche europee del Partito democratico, Umberto Ranieri. Prevista inoltre anche la presenza del senatore a vita, Emilio Colombo.
Giovani democrati ad Avigliano
Oggi libero sfogo, libero ascolto OGGI alle 19 appuntamento nella sala previdenza sociale di Avigliano per I giovani democratici che presentano l’iniziativa “Libero sfogo, libero ascolto”.
Mastrosimone lancia i Dec
Presentazione a Matera IL MOVIMENTO politico dei Democratici e cristiani dei consiglieri regionali Roberto Falotico e Rosa Mastrosimone oggi si presenta a Matera presso il cinema comunale in Piazza Vittorio Veneto. L’appuntamento è fissato alle ore 18. A presiedere l’assemblea pubblica il presidente regionale dei Dec, Rosa Mastrosimone.
Le prossime elezioni Europee saranno una strozzatura. Almeno per quelle forze di sinistra che, a causa della nuova legge elettorale, rischiano di essere escluse anche dai parlamenti di Strasburgo e Bruxelles. Aver voluto portare il quorum al 4 per cento è stato un atto “coniglio” della maggioranza governativa su cui il Partito democratico ci ha apposto il beneplacido. Che bisogno c'era di alzare lo sbarramento quando il parlamento europeo non è volto alla formazione di un governo? Perché far fuori le forze politiche minori quando un’idea di Europa democratica e aperta dovrebbe garantire - come scrive l'europarlamentare lucano Gianni Pittella nel suo ultimo saggio “L'Europa indispensabile” - la più ampia rappresentanza delle correnti ideali? Dunque, salvo un miracolo le elezioni europee saranno per la sinistra una sofferta strozzatura, ma non il colpo di scure della sua definitiva scomparsa. A sinistra di deve guardare oltre il 7 giugno, è da quel momento in poi che dovranno essere i messi i paletti di una nuova forza moderna, progressista, governativa, che sappia spingere in avanti il proprio orizzonte anche per il rilanciare una inedita alleanza di centro - sinistra. Una sinistra di tale fattezza, che sappia porre la centralità del lavoro e del disagio sociale, dovrà imperniarsi prima sulle idee e poi sugli uomini i quali avranno il compito di far camminare ed avanzare quelle idee. Allo stato dei fatti questa sinistra ( che dovrà essere pure antagonista) sembra più incontrare il progetto di Nichi Vendola che dei Ferrero o dei Diliberto. Il governatore della Puglia per la sua storia politica, per la sua esperienza amministrativa, per le sue aperture, per la sua continua ricerca al confronto è
IL CANDIDATO ALLE EUROPEE BOCCIA IL PONTE Prima dice, «unisce le due cosche» e poi risponde a Franceschini: «Capzioso» Nichi Vendola, candidato alle prossime elezioni europee per il Movimento per la sinistra è un fiume in piena. Ieri era a Palermo per lanciare le liste elettorali della Sinistra e libertà e ha dichiarato: «Raffaele Lombardo come presidente di una grande regione del Sud, come tutti gli altri presidenti è un interlocutore prezioso, ma Lombardo, come capo partito ha fatto un errore importante. Allearsi con la destra fascista di Storace rende molto poco appetibile l’intercoluzione con il suo movimento». Movimento per le autonomie e Mps di Vendola non correrranno insieme: è ufficiale. Vendola ha anche insistito sul tema del rilancio della questione meridionale: «Tutte le regioni del sud fanno bene a consolidare una piattaforma politica istituzionale e anche culturale, per irmettere al centro della scena il Mezzogiorno». Ma il governatore pugliese ne ha anche per il segretario nazionale del Partito democratico, Dario Franceschini: «Ho messo a disposizione la mia candidatura in tutti i collegi. Non ho l’ambizione di fare il parlamentare europeo, perchè ho un impegno con il popolo pugliese e l’hanno prossimo intendo ricandidarmi. Franceschini dice che è sbagliato? Mi pare un argomento capzioso. Voglio dare forza politica a un progetto, poi ogni partito si regoli come crede». Ma gli attacchi e le parole più dure che Nichi Vendola ha espresso durante la giornata di lancio elettorale in Sicilia sono state contro la realizzazione del ponte sullo stretto di Messina. Per Vendola, infatti, «è una beffa paradossale parlare di ponte sullo stretto nell’Italia che sta contando i morti dell’Abruzzo, in un’Italia che ha bisogno di un gigantesco ponte, mille volte più grande di quello sullo stretto, quello che ricostruisce il rapporto tra la vita e l’abitare, di riassetto idrogeologico, di cura delle coste e dei corsi d’acqua». Critiche al governo nazionale da parte del presidente Vendola che poi ha aggiunto ancora: «Il ponte sullo stretto non serve a unire due coste, ma due cosche».
l'uomo giusto per rilanciare un progetto allargato e condiviso. Queste sue qualità personale saranno sì importanti, ma dovranno contare fino ad un certo punto, perché quello che dovrà incarnare Vendola è il rilancio di un'azione politica collettiva in un tempo senza speranze. Il suo Movimento per la sinistra dovrà trasformarsi in un partito vero che sappia ripiantare le radici dei legami laddove sono stati rimossi, riaffermare l'autonomia della politica nonché una visione forte delle cose. La sinistra (il partito) di Vendola sarà nei tempi brevi minori-
taria, ma non potrà essere segnata da una cultura minoritaria, non potrà ignorare che la rappresentanza è solo uno dei terreni su cui esercitare l'iniziativa politica. Altrettanto importante (se non di più) sarà per questa forza il modellamento di forme di solidarietà e di mutualismo rette su forti scelte culturali. Vendola non sarà il mammasantissima, il Cristo Redentore in terra, né il politico o il leader che si mette al posto del partito, ma è l'uomo giusto per scommettere su un progetto. Infonde fiducia a sinistra Nichi Vendola in quanto la sua voce in-
siste sulla necessità di ridare un'etica ed una dignità al lavoro, nel rimarcare che la povertà non è una strada che si sceglie ma è la conseguenza delle ingiustizie sociale. Con tutto il rispetto di quanto c'é largamente a sinistra, da Nencini a Ferrero a Ferrando, passando per Diliberto e Salvi, con la fiducia che ci dovranno essere proficui terreni di confronti a sinistra, Nichi Vendola (insieme a Claudio Fava) in questo momento è quello che meglio investe un sogno. Il sogno che a sinistra la politica ritorni ad essere un impegno di passioni e umanità. Mimmo Mastrangelo
Parco della Val d’Agri, Restaino e Soave plaudono alla decisione del Consiglio di Stato POTENZA - Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso della Regione Basilicata in merito alla nomina di Domenico Totaro a commissario straordinario dell’ente Parco della Val d’Agri. Un ribaltamento, rispetto a quanto deciso, invece, dal Tar che non ha lasciato indifferenti alcuni politici lucani. «Avevamo ragione noi. Le nomine si fanno d’intesa e non con le imposizioni». Ha tuonato il presidente del gruppo consiliare del Partito democratico alla Regione Basilicata, Erminio Restaino. Con la sentenza dello scorso 3 aprile il Consiglio di Stato «ha messo la parola fine, di fatto, a una querelle politica apertasi tra il ministero dell’Ambiente e la Regione Basilicata all’indomani della nomina del commissario del Parco». Per Restaino occorre «prendere atto che la strada del dialogo e dell’intesa intrapresa dalla Regione Basilicata era quella corretta. Ora è necessario aprire un tavolo intorno al quale dovranno trovare ospitalità le scelte di merito e di qualità che dovranno ricadere su una guida che intercetti la condivisione e le aspettative degli enti regionali e nazionali e che, soprattutto, si faccia carico di rilanciare con forza i temi della tutela ambientale e delle peculiarità di un’area strategica per la Basilicata e il Mezzogiorno». «Il Parco della Val d’Agri, sul quale
Restaino (foto Mattiacci)
sono riposte tante speranze di riscatto delle comunità locali, ha bisogno innanzitutto di una sintonia istituzionale tra Regione, Ente Parco e Provincia (di cui, tra l’altro, si continua a sottovalutare le importanti funzioni e deleghe esercitate in materia di tutela ambientale e gestione delle aree protette)». Questo, invece, il commento del capogruppo del Pdci in consiglio provinciale Raffaele Soave per il quale «il Consiglio di Stato, condividendo l’interpretazione della Regione sulla questione del commissario ha ristabilito l’autonomia re-
gionale e quindi ha riaffermato certezza di diritto». Soave è del parere che «serva a poco attardarsi in commenti positivi e che sia ancora più negativo l’atteggiamento del commissario Totaro che solo qualche giorno fa aveva espresso la disponibilità a riprendere il confronto con la Regione». Oggi, però, dopo l’ennesima sentenza del Consiglio di Stato «si richiude a riccio sulle sue vecchie posizioni di difesa dell’operato del ministero dell’Ambiente e di conseguenza del Governo». «E’ invece giunto il tempo di predisporre il tavolo dell’intesa istituzionale, al quale ribadisco – ha proseguito – deve sedere anche la Provincia per contribuire alle decisioni ed armonizzare il proprio programma di tutela ambientale sul territorio, e passare alle idee progettuali prima che si comincino a spendere risorse finanziarie. Tempo fa ho sollevato il problema del progetto dell’Apt per spettacoli sull’acqua della diga di Monte Cotugno come esempio “clamoroso” di scoordinamento tra enti che operano sul territorio per l’ecosviluppo dei comprensori dell’area sud. Non vorremmo che il caso si ripetesse magari a causa della guerra su carta bollata tra Regione e commissario del Parco e magari non rafforzando, come è necessario, la vigilanza sulle attività delle compagnie petrolifere. Lo stato di confusione istituzionale non giova a nessuno».
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Mercoledì 8 aprile 2009
TERREMOTI E IL RUOLO SCIENTIFICO DELL’ASI DI MATERA
PREVENIRE E’ TEMPO DI PENSARCI
di EGIDIO DIGILIO*
di FRANCO MATTIA FAR DIVENTARE il Centro Asi di Matera, che dispone del sistema satellitare di osservazione della Terra COSMO-SkyMed, la rete che ha acquisito le prime immagini radar dell'area abruzzese colpita dal terremoto, la struttura scientifica principale nazionale per lo studio dei terremoti. Ho promosso un'iniziativa, in tal senso, interessando il dipartimento Protezione Civile e i Ministeri Università-Ricerca Scientifica ed Infrastrutture. Nel sottolineare il rilevante ruolo scientifico dei satelliti di COSMO-SkyMed i quali sono stati rapidamente programmati per andare a riprendere l'area del sisma di ieri l'altro, a supporto della Protezione Civile nella valutazione dei danni causati dal sisma, va sottolineato come disponiamo di un patrimonio scientifico e tecnologico da far invidia al Giappone e agli Usa considerati tra i Paesi più avanzati sul piano dello studio dei terremoti, ma che purtroppo è ancora utilizzato poco. L'Agenzia Spaziale Italiana ha dedicato da sempre particolare attenzione ai programmi di osservazione della Terra. L'ASI ha creato a Matera un centro di eccellenza di livello mondiale per le attività di Earth Observation: è il Centro di Geodesia Spaziale "Giuseppe Colombo", che lavora 24 ore su 24 per elaborare i dati prodotti dai satelliti e trasformarli in immagini ad alta risoluzione del nostro pianeta. E' sufficiente ricordare gli studi effettuati da Matera sui terremoti verificati tra il 2007 e il 2008 in Cina. E' dunque un patrimonio di professionalità e di tecnologia che deve diventare l'eemento principale nello studio di ogni sistema possibile di previsione e prevenzione. Per la Basilicata è un'opportunità che la Regione continua a sottovalutare, ma sono certo che il Ministero Università-Ricerca Scientifica saprà adeguatamente valorizzare attraverso il potenziamento dei ricercatori e quindi nuovi finanziamenti. *senatore Pdl
BENI CULTURALI DA SALVARE
CHE LA STORIA NON SI RIPETA di NICOLA PAGLIUCA dalla prima comprendo quante responsabilità ci sono dietro le morti di questo tipo. Certo, i terremoti non si possono prevedere e qualsiasi tentativo può provocare danni ancora maggiori. Mi ha colpito la vicenda del ricercatore che aveva previsto una scossa distruttiva a Sulmona. Se gli abitanti fossero stati evacuati verso L'Aquila, cosa sarebbe successo? Molto si può fare per mitigare i danni provocati dalle scosse sismiche. Molto si può fare se le costruzioni vengono adeguate prima che i terremoti avvengano e non dopo, nella fase di ricostruzione. Perchè non prevedere il certificato di adeguamento sismico obbligatorio per tutte le abitazioni situate in zona a rischio? Lo Stato aiuta le popolazioni colpite dalla distruzione provocata realizzando ai terremoti, lo stesso Stato, quindi, potrebbe incentivare prima i cittadini ad adeguare la propria abitazione, realizzando in questo modo un risparmio per la collettività. Sarebbe necessaria una corretta e co-
stante informazione sui danni che può provocare un sisma e questo, unitamente ad un programma di incentivazioni, porterebbe la Nazione ad avere case più sicure e cittadini in grado di sapere come comportarsi durante un terremoto. L'Italia della solidarietà si è messa in moto ed in silenzio ognuno di noi saprà offrire il proprio contributo a quelle popolazioni. Dobbiamo evitare che si metta in moto anche quella piccola parte dell'Italia che specula sulle tragedie. Per questo, memori di ciò che è stato nel passato, ognuno deve sentirsi parte della Protezione Civile al di là dell'essere materialmente presente sul luogo del disastro. Alle madri che hanno perso i propri figli oggi occorre unirsi nel dolore ma da questo dolore abbiamo il dovere di recuperare la forza per evitare che questa storia si ripeta. Belice, Gemona, Irpinia, dovevano essere gli ultimi tributi da pagare all'altare della povertà. La scuola di San Giuliano e L'Aquila sono un di più troppo grave da giustificare. Di chi è la colpa? Di tutti noi che dimentichiamo troppo in fretta.
di ANTONIO AUTILIO* IN SINTONIA con l'iniziativa del presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, che ha convocato una seduta straordinaria della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, per decidere interventi per il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo, ho annunciato un'iniziativa specifica della Commissione che si riunirà quanto prima - per valutare le azioni da mettere in campo per la tutela dei beni artistici e culturali abruzzesi danneggiati dal terremoto. La Commissione è impegnata nella fase di raccolta delle prime segnalazioni sulla base dei sopralluoghi operati dai tecnici della direzione regionale per i Beni Culturali dell'Abruzzo e della Soprintendenza per i beni architettonici e il paesaggio dell'Aquila in base ai quali il patrimonio artistico della regione e del capoluogo ha subito danni ingenti. In particolare sono crollati: il campanile della chiesa di San Bernardino; il cupolino della chiesa di S. Agostino; la cupola della chiesa delle Anime Sante o del Suffragio; il palazzo della Prefettura che ospita anche la sede dell'Archivio di Stato; la parte terminale dal transetto verso parete di fondo della basilica di S. Maria di Collemaggio; il Castello cinquecentesco dove hanno sede il Museo Nazionale d'Abruzzo e la Soprintendenza per beni architettonici e paesaggistici e quella per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell’Abruzzo. Il museo è stato dichiarato inagibile. Si tratta di intervenire in collegamento con il ministero per i Beni e le Attività culturali che ci ha comunicato di aver costituito una task-force di esperti che ha già operato nel sisma in Umbria del 1997 perchè insieme al completamento della fase di soccorso alle popolazioni, che ovviamente ha priorità rispetto ad ogni altro intervento, si definiscano le azioni per salvaguardare il rilevante patrimonio culturale ed artistico abruzzese. Alla Commissione stanno pervenendo numerose proposte di istituti culturali regionali, oltre che di associazioni culturali disponibili a raggiungere i centri colpiti dal sisma per recuperare tutto ciò che è possibile dalla distruzione del sisma. I beni culturali come le vite umane hanno un valore inestimabile in quanto rappresentano la radice di un popolo, per questo una prima ipotesi di intervento può essere quella che ogni Regione assuma l'incarico di adozione di un “sito” culturale abruzzese, anche attraverso forme di gemellaggio tra enti culturali locali ed abruzzesi. *coordinatore della VI Commissione della Conferenza delle Regioni (comprende gli assessori regionali ai Beni Culturali)
AGRICOLTORI, CONCRETA SOLIDARIETA’ ALLE POPOLAZIONI SCATTA la solidarietà della Confederazione italiana agricoltori a sostegno delle popolazioni tremendamente colpite dal tragico terremoto in Abruzzo. La Giunta nazionale, riunitosi d’urgenza, ha deciso una serie di concrete iniziative. E’ stato aperto un conto corrente per la raccolta dei fondi che ha le seguenti coordinate bancarie: Ugf Banca Ag.12 Via Saturnia 21 Roma Iban: IT 56 I 03127 03200 CC 0120005581 Bic: Baecit2b “La Cia per l’Abruzzo”. Per la raccolta dei fondi, la Giunta nazionale della Cia ha anche deciso di istituire un servizio di sms, di svolgere una “giornata” nel corso della quale mettere all’asta prodotti agricoli tipici e di qualità, di devolvere una parte del ricavato della vendita diretta nei mercati degli agricoltori. Raccolta che si terrà anche durante l’iniziativa “Inac in piazza” in programma per il 9 maggio in tutta Italia. La giunta della Cia ha, inoltre, deciso un’iniziativa di solidarietà in Abruzzo in occasione della Giornata nazionale dell’agriturismo, promossa da Turismo
Verde per domenica 19 aprile. Con questo atto vogliamo far sentire la nostra vicinanza, il nostro affetto e il nostro sostegno a gente duramente provata da un dramma immane. La Giunta della Cia ha ringraziato gli agriturismi dell’Abruzzo e delle regioni confinanti che hanno messo a disposizione i loro alloggi per dare accoglienza agli sfollati che si trovano senza più nulla. La Cia anche in questa particolare e drammatica occasione si è mobilitata in tutte le sue strutture. Con le iniziative decise cerchiamo di dare un contributo tangibile a chi oggi soffre e ha visto distrutto in un attimo tutto quello che era stato faticosamente costruito. Un vero gesto di grande solidarietà. Vogliamo dare risposte costruttive. Per questo non lasceremo nulla d’intentato, sviluppando tutte le iniziative possibili. La Giunta ha, infine, deliberato la convocazione della Direzione nazionale per l’8 maggio in Abruzzo, in provincia dell’Aquila. Giuseppe Politi Cia
INSIEME alla solidarietà per le popolazioni abruzzesi colpite duramente dal terremoto negli affetti e nelle condizioni di vita quotidiana e quindi alle azioni già avviate congiuntamente da Consiglio e Giunta della Regione Basilicata, è tempo di definire programmi e progetti su due aspetti che, con periodicità allarmante, il sisma ci ripropone: la cosiddetta vulnerabilità degli edifici privati e pubblici; lo studio e la ricerca sui terremoti. Se secondo un recente rapporto nazionale sono circa 80.000 gli edifici pubblici in Italia considerati “vulnerabili” - tra scuole, ospedali e uffici - in quanto costruiti in zone ad alto rischio sismico, specie in Basilicata, considerata per la quasi totalità del territorio ad alto rischio sismico, sono ancora numerosi gli edifici che andrebbero adeguati e che in molti casi non sono stati pianificati secondo criteri antisismici. Vanno innanzitutto aggiornati i dati disponibili per una “mappatura” del nostro patrimonio edilizio pubblico-privato, dando priorità a scuole ed ospedali, in modo da avere un quadro della situazione e con essa del fabbisogno finanziario necessario. Diventa inoltre indispensabile adeguare le normative in campo edilizio sia di carattere nazionale che regionale provvedendo ad uno snellimento di procedure. E' il caso di ricordare che il nostro Paese dispone di quattro normative principali, tutte contemporaneamente in vigore: il decreto ministeriale 16 gennaio 1996, intitolato «Norme tecniche per le costruzioni in zona sismica» e seguito, dopo il terremoto del 2003 in Molise, dall'ordinanza della Protezione civile numero 3274, che ha rimappato e riqualificato il territorio nazionale, aggiungendo zone sismiche o elevandone la classe; due decreti, uno del 2005, l'ultimo del 2008, che si chiamano «Nuove norme tecniche per le costruzioni in zona sismica». Quanto invece agli aspetti riferiti allo studio del fenomeno sismico l'impegno istituzionale deve essere rafforzato in direzione dell'adeguamento della rete di monitoraggio e di osservazione, attraverso nuovi strumenti più avanzati tecnologicamente, l'impiego di nuovi ricercatori, mettendo insieme le energie scientifiche di cui disponiamo in Basilicata dove operano istituti del Cnr, l'Università e Centri di Ricerca come quello di Matera che è impiegato persino per gli studi di terremoti in Cina. *vice presidente del consiglio regionale (Fi-Pdl)
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TRAGEDIA CHE NOI RIVIVIAMO di ANTONIO GALIZIA CI SIAMO svegliati ieri mattina nell’aria di tragedia e di dolore che ha colpito la popolazione Aquilana e dintorno. Questi eventi tragici trafiggono anche chi non è coinvolto direttamente, perché parlano sempre di morti, di feriti e di dispersi che, purtroppo, quasi sempre si tramutano in morti. Quell’eufemismo forzato di mettere nelle parole dette un barlume di speranza corrisponde alla bontà dell’animo umano, nel tentativo, di escludere la tragedia. Speriamo che gli eufemismi sboccino in una realtà diversa, di vita e di amore. La nostra partecipazione al dolore della popolazione colpita è grande e si estende al grande spirito di solidarietà delle persone buone e civili. Pensando alla tragedia della popolazione Aquilana, torna alla nostra memoria il terremoto dell’Irpinia che colpì anche la nostra regione con ingente numero di morti e di feriti. Da noi per fortuna, ci fu un solo decesso, per infarto in un anziano scatenato dalla paura. Fui protagonista del soccorso nell’immediato terremoto del 23 novembre ’80 alle 19,37 sulla via Appia di fronte al mio vecchio studio, dove affluì un paradossale numero di feriti, di ansiosi e di donne madri passate in travaglio di parto per la paura. Fui energico nella mia determinazione costituzionale e soccorsi tutti, tra concittadini e gente sopraggiunta dai paesi limitrofi, pur portando in cuore l’ansia terribile della sorte di mio figlio Giuseppe, a Napoli per gli studi universitari. L’allora prefetto della Provincia, sicuramente non informato del mio operato, premiò una sfilza di soggetti che in quell’impresa rischiosa fecero solo un’affacciatina retorica, scomparendo dalla scena. Allora erano democristiani. Ora so che continuano da trasformisti di mondanità vergognosa e che alla vergogna antepongono l’indifferenza verso i vecchi amici dell’epoca. Questi personaggi furono premiati di medaglia d’oro. Io restai uno sconosciuto. Chiedo scusa a chi leggerà questo affondo e desidererei, davvero, che giungesse sotto gli occhi dei falsi protagonisti e dell’attuale prefetto per constatare l’ipocrisia degl’ingordi che compaiono sempre nelle sciagure umane. Il terremoto Aquilano è stato devastante ed è stato definito una sciagura italiana. “Aiutiamoli”, titola il nostro giornale e aggiunge: l’Abruzzo come la Basilicata nel 1980. Noi viviamo nel triste ricordo e ci associamo al dolore presente nella ridente città d’Abruzzo, dove la tragedia, in grandezza ed estensione, forse supera la nostra di allora. Il Giornale titola: “l’Urlo” e aggiunge: 150 morti, 100mila sfollati e 200 dispersi. Purtroppo le cifre sono aumentate e gli Angeli del soccorso: i vigili del fuoco, i volontari della protezione civile e di tutte le formazioni umanitarie sono i delatori delle macabre scoperte. Il dolore penetra per prima nel loro nobile altruismo e poi si diffonde nel mondo dove trova riscontro e risonanza. Gli Angeli del soccorso nella loro eloquente dedizione esprimono i sentimenti sofferti: “portiamo la gente in spalla e scaviamo con le mani”. Sono le espressioni dei generosi, partecipando
UNA LUNGA SCIA NORD E SUD UNITI DI SANGUE DAL DOLORE di MICHELE SANTORO* SONO appena trascorsi 24 ore da, quando la Terra ha tremato con forza a L'Aquila e nei piccoli e bei paesini di provincia. Si cerca di sapere le notizie, le riprese in diretta, grazie alla moderna comunicazione si accavallano, portando notizie in diretta di una tragedia che si sta consumando sotto gli occhi di milioni di persone trepidanti. Non si ha il tempo e non è il caso di parlare su quello che poteva essere fatto e che non è stato realizzato. Ora è necessario intervenire per dare speranza a chi è ancora sotto le macerie. L'Italia è una nazione soggetta a forte rischio sismico. Molte sono state le tragedie e le distruzioni che in mille anni sono state riportate. La prima da ricordare è accaduta a Catania nell'anno 1169 che procurò moltissime vittime, stimate in 20.000. Dopo tre secoli si ha notizia certa di un altro grave sisma che colpì, nel 1468 l'Irpinia, il Matese ed il Sannio. Il XVII secolo è senza dubbio quello che ha procurato più terremoti che hanno coinvolto il Gargano, la Basilicata (Pisticci in particolare), la Calabria e per ultimo, il 1693 la Sicilia orientale (Val di Noto): in questo terremoto, durato 2 anni con 1500 repliche, sono stati distrutti 45 centri abitati, con 60.000 vittime. Novant'anni dopo, si è verificato quello che è stato definito “Il Terremoto della Calabria”, durato circa 3 anni con una serie di 5 scosse catastrofiche dello XI grado della scala Percalli che hanno raso al suolo interi paesi. Il sisma interessò tutta la Calabria meridionale ed anche Messina. Nel 1826 e nel 1857 la terra trema, a lungo in Basilicata. La prima volta a Potenza, Satriano, Melfi, Tito interessando tutto il materano. Trent'anni dopo, il sisma, con epicentro a Tramutola, provoca dei danni a tutti gli edifici di Potenza e nella zona della Val d'Agri. Nel mese di Dicembre le scosse replicarono, tutti i giorni, nelle zone terremotate, dove “la terra si apriva e i colli franavano”. Questi episodi sismici si sono ripetuti a Salerno, Ischia (1883), Nicastro (1905) e Ferruzzano (1907). Il 28 Dicembre del 1908, cento anni fa, a Messina e Reggio Calabria si è verificato il terremoto con maremoto, che testimoniava l'epicentro in mare, che ha procurato il maggior numero di vittime nella storia italiana, da 80 a 120.000. Le due città furono letteralmente rase al suolo. Nel secolo scorso, la terra
è stata, spesso, in movimento: si annoverano terremoti nella Marsica (1915 Avezzano distrutta con migliaia di morti) in Sicilia (Giarre 1918), in Toscana (Mugello e Garfagnana 1919-20), in Irpinia (1930), in Sicilia (Belice 1968), in Friuli (1975, Gemona e altri paesi con 1000 morti) e di nuovo il terremoto tra Irpinia e Basilicata, con più di 3000 morti. Sono trascorsi circa 29 anni da quella Domenica sera del 23 Novembre del 1980, quando l'orologio di Piazza Prefettura, a Potenza, si ferma alle 19,34! Da lontano s'ode un forte boato, poi la terra comincia a tremare, in continuità per un tempo che sembra infinito. Ottanta lunghi secondi e quelli finali creano un movimento ondulatorio così forte che tocca lo stomaco. Non si ha il tempo di capire; quando la mente assimila quello che sta accadendo è già troppo tardi: tutto si compiuto….Le macerie, le pietre ed i muri di fango e la polvere soffocano le grida che s'inseguono e dopo si fermano e muoiono. Le case di molti paesi, antichi presepi naturali, posti in cima alle colline, hanno ceduto, seppellendo nell'ultima scossa ondulatoria di 15 secondi, tutto. Dopo un lungo silenzio si cerca di comprendere, e con gli occhi lavati dalle lacrime si comincia a scavare con le mani, cercando una voce, un palpito di vita nell'oscurità.. Qui c'era la mia casa…I miei figli erano in Chiesa per la funzione…Dal buio profondo ed impenetrabile si odono delle voci fievoli e da lontano un abbaiare di cani. Anche la nostra anima è sconquassata, il pianto non c'è: tutto è stato così improvviso. Un terremoto, magnitudo 7 della scala Richter ha raso al suolo anche la nostra coscienza. Aspetteremo molto con il coraggio e con la nostra atavica rassegnazione, che arrivi qualcuno per aiutarci. In Basilicata ed in Irpinia, tutto è stato più devastante, poiché non esisteva, ancora, la Protezione Civile, nata subito dopo, ma operante solo da pochi anni. Un Presidente che grida la vergogna, un santo con la tonaca bianca impolverata che arriva subito nell'Ospedale di Potenza, la solidarietà nazionale, tramite i giovani, accorsi da tutte le parti d'Italia, “gli angeli del terremoto”, sono i ricordi di una gran tragedia che ha colpito la nostra nazione. Cosa si può fare in futuro per evitare simili disastri? Molto come prevenzione. *Presenza lucana
al dolore degli altri. Le Istituzioni sono con immediatezza intervenute e Berlusconi ha raggiunto i luoghi della tragedia coi ministri del suo governo. Ha sofferto il dolore della sciagura e si è attivato per lo stanziamento di 30 milioni di euro per i primi interventi. La ruota si muove e tacciono le polemiche. Cresce, in sommesso dolore, la voglia di ricominciare nella dignità della gente abruzzese, afferma Vittorio Marcisce de
il Giornale e in volo sulle macerie:. “sembra una guerra”, per i soccorritori, di Gian Marco Chiocci, dello stesso quotidiano. Anche Franceschini si è fermato di arringare e parla di solidarietà. Meno male! Però non ci voleva il terremoto per fargli capire che il suo stile è estroverso e non produce. Avrebbe potuto capirlo prima, evitando di farsi bello nella bruttezza morale con lo strepitio degli imbonitori.
di MAURO ARMANDO TITA dalla prima La politica dei gemellaggi "è stata un concentrato di speranza e di emozioni. La grande prova delle Regioni del Nord che hanno fornito durante il terremoto del 23 novembre 1980 è stata la prova più evidente del morboso attaccamento delle stesse verso la popolazione più povera del Paese. La nostra commozione di questi momenti è solo paragonabile alle tante vittime e, soprattutto, alle centinaia di bimbi morti nei vari crolli a cominciare da Balvano e a finire a L'Aquila. La grande confusione politica che viviamo quotidianamente non ci potrà esimere da una seria riflessione sul comportamento di una grande prova di solidarietà, di valore e di carica umana, oggi irrimediabilmente perdute. Toccherà riflettere su quelle belle performances vissute dalle regioni del Nord con noi amministratori dell'epoca e con le popolazioni terremotate. Sarebbe bello per gli Abruzzesi riprendere quelle belle Assemblee con la rinuncia alla delega e alla committenza politica. Le lucide analisi vissute con i tecnici e gli esperti del Nord hanno reso palpabile la prima fase dell'emergenza e quella successiva della ricostruzione. Ricorderemo l'incessante opera di convincimento dei tanti giovani del Nord, attivi e dinamici, ma, vogliamo, soprattutto, ricordare le migliaia di soccorritori e di volontari che sotto la direzione dei tecnici del Nord hanno contribuito ad alleviare il disagio delle popolazioni terremotate, senza furbizie , senza demagogie e senza criminalità "organizzata". Tutto alla luce del sole, tutto in trasparenza. Una trasparenza fatta di differenze e di diversità, di solidarietà e di seri comportamenti. Una trasparenza che ci ha fatto sentire a noi amministratori dell'epoca...stimati, riconosciuti e "tollerati". Per noi il sisma non è stato solo "sperimentare" i momenti più tragici ma, anche, i momenti più belli e più emozionanti vissuti democraticamente da tanti Comitati civici. Comitati che si incaricavano di costituirsi in avanguardia per una mobilitazione che, partendo da una organizzazione rappresentativamente e numericamente più allargata, coinvolgeva le popolazioni più umili. Aver messo in relazione la nostra identità, le nostre radici, la nostra storia, il nostro caparbio e fattivo impegno giornaliero con le realtà politiche e sociali del Nord gemellate, è stato per noi una vera "palestra di vita". Il confronto posto in essere con il Trentino, il Piemonte, la Lombardia, il Veneto, l'Emilia Romagna, la Liguria, la Toscana ecc. e, in modo particolare, con l'amministrazione comunale del sindaco Zangheri di Bologna, ancora scossa dalla strage del 2 agosto, ci ha fatto comprendere e "toccare con mano" l'importanza della grande solidarietà e della grande maturità democratica del popolo italiano. Ci ha fatto essere orgogliosi di appartenere alla grande dignità "dell'etnìa lucana". L'autentica appartenenza ad un contesto sociale e territoriale, come quello lucano, si è fuso per la prima volta con la grande partecipazione popolare, costruendo di fatto la vera Cittadinanza Attiva. In questa cittadinanza attiva un ruolo prioritario è stato svolto dai soccorritori del Nord. Questa intensa pagi-
na emotiva si può e si deve riproporre in Abruzzo. Tutti questi uomini del diritto e della solidarietà solevano dire che l'essere parte di un microcosmo come quello lucano significava sperimentare concretamente la "Libertà e la Responsabilità". Ha significato per noi una reale esperienza di democrazia diretta. Se Don Milani affermava che uscire insieme dai problemi è fare politica...Noi con gli amministratori del Nord abbiamo fatto Politica. Abbiamo fatto Politica, con tanti atti finalizzati a rendere possibile il manifestarsi del proprio pensiero critico, con la proposta e con il confronto. Confrontare le proprie idee, il mettersi in gioco, per tutte le questioni che riguardavano l'intera collettività è stato un vero banco di prova per noi e per loro. Un contesto democratico che ha permesso a molti cittadini lucani l'esercizio e l'esigibilità dei propri diritti, con la forte e ben visibile presenza dei movimenti giovanili dell'Arci, dei partiti della Sinistra e della Caritas. Movimenti e Partiti che hanno impresso la loro specificità e la loro forza "politica" nei primi atti amministrativi delle nostre Giunte. Chi non ricorda i "Campi fango" delle regioni gemellate del Nord... con mense, uffici, tende, letti e strutture culturali e ricreative. Ricordo ancora oggi il fattivo impegno dei tecnici delle Regioni del Nord che hanno reso praticabile tante opere pubbliche disastrae dal sisma con una tale dedizione da far impallidire i nostri politici dell'epoca. Una passione civile che oggi è venuta a mancare del tutto. La solidarietà come quella offerta dal "pianeta giovani" bolognese ed emiliano in genere ci ha fatto rivivere le stupende giornate del "dopo" alluvione fiorentina. Le giornate della meglio gioventù. Le giornate di tanti giovani che hanno sperato che uomini come Zangheri, Pertini, Giovanni Paolo II potessero prendere il sopravvento sui furbi di sempre. Sarà che siamo dei grandi nostalgici di quel tempo, ma, il clima che si è vissuto in quei momenti non è paragonabile con la schizzofrenia e l'egoismo di oggi. Questa generazione, che oggi, si ritrova "terribilmente" lontana dalla politica e dai Palazzi del potere vuole trasparenza e buoni esempi. Vogliamo valori e buoni esempi come da sempre sostenuto da uomini con attributi di dignità e di onestà riconosciute. Un percorso per dare dignità, progresso e rispetto alle popolazioni meridionali, in special modo agli abruzzesi dei centri storici di L'Aquila e dintorni. Vorremmo sperare che l'intreccio solidaristico vissuto dalle popolazioni lucane ed irpine sia condensato nella famosa frase di Segolene Royal: "Il progresso per tutti e il rispetto per ognuno". Quello che manca in Italia e, in particolare, nel nostro Sud da troppo tempo.A tutti i responsabili politici chiediamo di ripercorrere, almeno parzialmente, quei momenti bellissimi vissuti con tanta solidarietà umana con le popolazioni del Nord gemellate. Ai cittadini abruzzesi che vivono questa immane tragedia umana auspichiamo che queste belle pagine di solidarietà, di fraternità e di grande maturità democratica, vissute dalla Basilicata e ormai cadute nel dimenticatoio, siano di nuovo riproposte per un cammino foriero di sviluppo e di vera solidarietà verso popolazioni stanche di subire tante ingiustizie non più tollerabili. Mauro.Armando.Tita@alice.it
GLI ABRUZZESI NON VANNO ABBANDONATI di FRANCESCO CIRIGLIANO* LE DRAMMATICHE notizie in arrivo dall'Abruzzo, devastato da un terremoto di cui è ancora impossibile quantificare le vittime e i danni materiali, oltre a coglierci preoccupati, ci impongono una immediata mobilitazione. A partecipare agli eventi è l'intera comunità lucana, che ben conosce la tragedia di eventi sismici che, ancora una volta, si presentano col proprio carico di distruzione e di devastazione. Ed è anche in memoria di quanto questa comunità sia stata lacerata, all'inizio degli anni '80, da quel portato di tragedia, che intendiamo immediatamente attivarci per dare vita a una vasta mobilitazione di solidarietà nei confronti delle
popolazioni abruzzesi. Un appello che rivolgiamo alle istituzioni tutte - Regione, Provincie e Comuni - e all'intera società civile affinchè, una volta che siano chiare le esigenze delle popolazioni coinvolte, ci si attivi per atti concreti di solidarietà necessari, cosa a cui noi diamo da subito la nostra disponibilità. Facciamo appello perché ci si coordini in tal senso a partire dalle prossime ore. Gli abruzzesi non vanno lasciati soli, serve il coinvolgimento e la partecipazione più larghe possibili per portare concretamente l'aiuto necessario. *partito della Rifondazione Comunista Federazione di Potenza
18 Economia
Italia / Mondo
Mercoledì 8 aprile 2009
I dati dell’Istat: influisce il rinnovo di alcuni contratti
Mille impiegati fuori per 4 mesi
Le buste paga crescono più dei prezzi al consumo
Allarme esuberi tra i colletti bianchi della Fiat
di BARBARA MARCHEGIANI ROMA – Le retribuzioni contrattuali orarie crescono più dell’inflazione, mettendo a segno un incremento annuo che a febbraio si è attestato al 3,5%, contro il +1,6% segnato dai prezzi al consumo. Rispetto al mese precedente, le buste paga sono salite dello 0,3%, per effetto di vari pagamenti e rinnovi. Così come avvenuto a gennaio, quando si è registrato un aumento tendenziale del 4,3% e dello 0,8% congiunturale. È la fotografia scattata dall’Istat, che evidenzia anche il conseguente aumento dei dipendenti con contratto in vigore: oltre 10 milioni. In particolare, tra gennaio e febbraio sono stati chiusi diversi contratti: scuola, ministeri, trasporti aerei e marittimi, società e consorzi autostradali, agenzie fiscali, monopoli ed enti pubblici non economici. Cui si aggiungono varie applicazioni contrattuali, come aumenti tabellari ed indennità, arretrati ed adeguamenti (pagati per lo più a gennaio). Tra i settori che hanno registrato gli aumenti annui maggiori ci sono l’edilizia (6,8% a febbraio), regioni e autonomie locali (5,5%) e servizio sanitario nazionale (5,4%). La variazione è invece risultata nulla per
di AMALIA ANGOTTI
energia e petroli. Si stringe, al contempo, la platea dei dipendenti con il contratto scaduto. Alla fine di febbraio risultavano infatti in vigore 55 contratti per il trattamento economico di circa 10,6 milioni di dipendenti, ai quali corrisponde un’incidenza in termini di monte retributivo pari al 79,1% (l'81,3% degli occupati dipendenti). In attesa di rinnovo, invece, 21 accordi relativi a circa 2,4 milioni di dipendenti (il 20,9% del monte retributivo e il 18,7% della quota dipendenti) in calo rispetto a gennaio (28,9%) ed in «marcata» riduzione su febbraio 2008 (55,4%). A livello settoriale, la copertura risultava totale per l'agricoltura e l’industria; dell’81,4% nei servizi privati; sotto il 50% nella pubblica amministrazione (46,2%). L'indice delle retribuzioni proiettato per l’anno 2009 in base alle sole applicazioni previste dei contratti in vigore alla fine di febbraio, registrerebbe, ha fatto inoltre sapere l'Istat, un incremento del 2,9%. Nel 2008, infine, è diminuito il numero totale di ore di sciopero, pari a 5,1 milioni, cioè il 22,4% in meno rispetto al valore del 2007. La maggior parte (59,6%), ha rilevato l’Istat, è da imputare al rinnovo del contratto di lavoro.
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L’ANALISI DELL’INPS il 925%. L’aumento a marzo è stato più pesante per gli impiegati (+1108%) rispetto agli operai (+895%). L'intervento straordinario è cresciuto nell’industria nel mese del 102%. Sono aumentate anche le domande di disoccupazione e mobilità raggiungendo nel trimestre quota 750.000 unità a fronte delle 520.000 richieste dello stesso periodo del 2008 (+45%). Nel trimestre il ricorso alla cassa integrazione ordinaria nell’indu-
ziato in tempi rapidi, che coinvolga governo e azienda perchè l’occupazione è fortemente a rischio». «La crisi è ben lungi dall’essere superata – sostiene il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo – e i provvedimenti finora assunti dal governo sono largamente insufficienti». Una dichiarazione alla quale replica Enzo Ghigo, coordinatore piemontese del Pdl, per il quale «gli incentivi del governo hanno agito in modo efficace e tempestivo». «La situazione è preoccupante – sostiene Eros Panicali, responsabile Auto della Uilm – ma in linea con l'obiettivo di riduzione dei costi. Per ora la Fiat è l’unica azienda automobilistica al mondo che non ha dichiarato esuberi, speriamo di superare la crisi senza arrivare a questo». «Non possiamo far altro che sperare che riprenda la produzione», afferma Bruno Vitali, responsabile Auto della Fim-Cisl. A Piazza Affari il titolo Fiat ha chiuso in calo del 4,81% a 6,425 euro, in una seduta negativa anche per le altre case europee. Royal Bank of Scotland ha rivisto al ribasso da buy (comprare) a hold (tenere) il giudizio sul titolo tagliando il prezzo obiettivo da 8 a 7,5 euro. Ubs ha invece tolto Fiat dalla propria lista dei titoli auto europei preferiti pur alzando da 4,2 a 7 euro il prezzo obiettivo. Notizie non molto buone anche dal mercato brasiliano, che a marzo ha registrato un incremento del 36%: la Volkswagen ha confermato il sorpasso di febbraio, dopo sei anni di predominio della Fiat.
I sindacati: «Subito un tavolo con azienda e Governo»
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Boom di cassa integrazione per gli impiegati LE AZIENDE riducono la produzione per fronteggiare la crisi e aumentano il ricorso alla cassa integrazione. A marzo – secondo i dati diffusi ieri dall’Inps – la cassa integrazione nel complesso (compresa l’edilizia) è aumentata del 292% rispetto allo stesso mese del 2008 ma se si considera solo la gestione ordinaria (quella prevista per affrontare situazioni temporanee di mercato) nell’industria l'aumento ha raggiunto
TORINO – Tra i colletti bianchi della Fiat Auto, della Powertrain e dell’Iveco incombe il rischio di un migliaio di esuberi. È l'allarme lanciato dai sindacati, dopo l'annuncio di 13 settimane consecutive di cassa integrazione a zero ore, dal 4 maggio al 2 agosto, per 973 impiegati. Quattro mesi, se si considerano anche le ferie, fuori dal quartiere generale dell’Auto, da quegli uffici dove si progettano i nuovi modelli, sospesi a causa della crisi. Il posto è a rischio per 478 impiegati di Mirafiori, 240 della Powertrain e 255 dell’Iveco. Altri 1.069 dell’Iveco, colpita dal persistere della crisi del mercato dei veicoli industriali e commerciali (in calo del 25,6% a marzo), faranno sei settimane, ma non consecutive: dall’11 al 24 maggio, dall’8 al 21 giugno e dal 6 al 19 luglio. Per 4.530 dipendenti, in grande maggioranza impiegati, di Fiat Group Automobiles e di Powertrain la cassa durerà una settimana, dal 18 al 24 maggio. «Così si va verso gli esuberi, serve subito un tavolo a tre, azienda, governo e sindacati», commenta il segretario generale della Fiom torinese, Giorgio Airaudo. Una richiesta condivisa dal segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici, Giovanni Centrella per il quale «le rassicurazioni non bastano più». «È insostenibile – afferma il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini – che la Fiat non dica quali sono le prospettive degli stabilimenti nel nostro Paese. È necessario un nego-
stria è aumentato del 589% mentre la straordinaria è cresciuta del 51%. Nel complesso (compresa l’edilizia) nel trimestre la cassa integrazione è aumentata del 184%. Nel 2009 sono stati spesi per la cig ordinaria 800 milioni di euro. Le ore autorizzate di cig ordinaria «mostrano un incremento eccezionale» mentre quelle di cassa straordinaria «crescono a un ritmo compatibile con le dinamiche degli anni recenti».
L’impegno degli ultimi quattro Paesi
Automobile in crisi
Sì alle norme mondiali Addio alla lista nera dei paradisi fiscali
General motors in ginocchio va verso la bancarotta
di LUANA DE MICCO PARIGI – Non c'è più nessuna lista nera dei paradisi fiscali. I quattro paesi che ancora figuravano in quella diffusa dall’Ocse il 2 aprile subito dopo la conclusione del G20 di Londra – Costa Rica, Urugay, Filippine e Malaysia – hanno infatti preso l’impegno ufficiale di adeguarsi alle norme fiscali internazionali. L’annuncio di Angel Gurria, segretario generale dell’organizzazione, è arrivato stamane a Parigi: «fra le 84 giurisdizioni che l’Ocse segue regolarmente non ce n'è più nessuna che faccia parte» della «lista nera», ha detto Gurria durante una conferenza stampa che si è tenuta nella sede dell’Ocse. «Il tempo dei paradisi fiscali è ormai passato. Siamo fieri – ha aggiunto – di potervi rendere partecipi di questo progresso assolutamente significativo» reso possibile dall’incontro dello scorso 2 aprile, a Londra. Ma a questo punto “c'è ancora molto lavoro da fare per mettere in pratica questi im-
pegni». Impegni che, ha ricordato Gurria, possono in alcuni casi comportare una modifica nel diritto interno del paese: «Sono sicuro che i progressi si faranno ormai in modo regolare». In materia di sanzioni, Gurria ha fatto capire di essere a priori contrario: «non ci sono definizioni di sanzioni – ha detto – Incoraggiamo le diverse giurisdizioni a fare tutti i progressi necessari perchè la questione delle sanzioni perda consistenza». Dato l’addio alla lista nera, la lista grigia – quella dei paesi che si sono impegnati a scambiare informazioni fiscali, ma che non hanno ancora firmato accordi bilaterali con stati membri dell’Ocse – si allunga quindi a 42 nomi. E resta inalterata la lista bianca, dei paesi che già applicano gli standard internazionali. Il segretario generale dell’Ocse ha anche tentato oggi di chiudere le polemiche sulla «credibilità» delle liste messa in discussione negli ultimi giorni: «penso che le liste siano credibili perchè basate su dati obiettivi».
L'IPOTESI di bancarotta per General Motors si concretizza: mentre scommette sulle ruote, alzando il velo sul prototipo Puma, e vede Volkswagen minacciare il suo secondo posto al mondo come produttore di auto, il colosso di Detroit accelera – secondo indiscrezioni – i preparativi per una bancarotta, concentrandosi sulla creazione di una nuova società nella quale far confluire i suoi asset migliori nel caso in cui si rendesse necessaria una ristrutturazione attraverso il Chapter 11. Il consiglio di amministrazione di Gm lavora a un profondo taglio dei costi per cercare di far sì che la società possa ristrutturarsi al di fuori delle aule di tribunale. Il board continua a riunirsi, l’ultimo meeting ha avuto luogo ieri, per vagliare le ipotesi in campo alla luce della scadenza di 60 giorni fissata dall’amministrazione Obama. L’amministratore delegato Fritz Henderson ha più volte ribadito di preferire una ristrutturazione senza il ricorso al Chapter 11, che comunque «è ora più probabile».
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MercoledĂŹ 8 aprile 2009
24 ore in Basilicata
Metapontino, fronte comune delle associazioni di categoria contro attentati a imprenditori agricoli
Criminalità , unanime condanna Oggi si riunisce il comitato per la sicurezza della Prefettura POLICORO - Chi ha deciso di investire nel Meridione merita un grazie per il grande coraggio dimostrato. In secondo luogo merita rispetto, per le ricadute occupazionali e sociali. E quando si verificano episodi delinquenziali come l’incendio della settimana scorsa di cui è stata vittima l’impresa agricola Planitalia di Pasquale Casalnuovo e della moglie Carmela Suriano, a tutto questo si aggiunge il grido di indignazione da parte dell’opinione pubblica. CosÏ - dopo il documento congiunto approvato nella tarda serata di venerdÏ dal Consiglio comunale di Policoro - ieri sera anche le associazioni sindacali maggiormente rappresentative hanno fatto sentire la propria voce. E lo faranno anche oggi in vista dell’incontro di oggi del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica della Prefettura di Matera, al quale prenderanno parte anche i sindaci del tavolo permanente dell’agricoltura. Donato Di Stefano, presidente della Cia, ha invitato tutti i sindacati di categoria ad essere compatti piÚ che mai sul fronte sicurezza e a fare fronte comune davanti a questi fenomeni. Noi spiega il presidente della Cia - tempo fa abbiamo presentato un dossier sul fenomeno criminalità in agricol-
tura e dopo i recenti attentanti è arrivato il momento di una forte sensibilizzazione anche da parte dell’opinione pubblica, perchÊ è sotto gli occhi di tutti che il comparto agricolo è stato preso di mira negli ultimi tempi. Gli ha fatto eco Piergiorgio Quarto della Coldiretti, secondo il quale, è arrivato il momento di un’unità sindacale su temi cosÏ scottanti in cui va coinvolta l’intera provincia di Matera e non solo la fascia jonica. Credo che questi fenomeni vadano letti in un momento negativo che sta attanagliando l'agricoltura regionale sotto il profilo del credito, mettendo in difficoltà tutti gli altri comparti. Il nostro impegno è quello di stare piÚ che mai vicino ai nostri imprenditori non solo manifestando la solidarietà dei nostri soci, ma anche invitando chi sa a denunciare eventuali richieste di qualunque genere pervenute. A rappresentare la Confagricoltura, Piervito Ricciardi, che ha esordito dicendo: Tutti ci dobbiamo ricompattare dietro questi potenziali reati, però c’è anche da aggiungere che siamo dimenticati da tutti. Siamo l'ultima regione a pubblicare i bandi del Psr (Piano di sviluppo rurale); manca la programmazione regionale e negli ultimi anni si sono susseguiti sei assessori regionali e altrettanti diretto-
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ri generali sulla poltrona di assessore regionale all’Agricoltura, tutti indicatori negativi che l'agricoltura è al collasso. Con i Por (Programma operativo regionale) 2013 la Basilicata ha l'ultima possibilità di far decollare l'intera economia non solo quella agricola. E davanti a questi gravi problemi, a cui si sommano fatti illeciti, l'unica cosa che si può chiedere è quello di un maggior controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine, e magari copiare, ma questo è compito della politica, il modello dell’Emilia Romagna dove l’ente regionale allorquando un’azienda viene colpita dalla mano della criminalità , interviene facendosi carico di polizze assicurative che bloccano gli oneri sociali e la restituzione del credito degli imprenditori. Molti anche gli amministratori presenti, tra cui anche il sindaco di Pisticci, Michele Leone, che si è detto molto preoccupato per questi eventi: Sui quali non bisogna abbassare mai la guardia. Cerchiamo però ha aggiunto - di non enfatizzare troppo i fatti accaduti, per non dare un'immagine di una regione ad alta densità criminale. Io nel mio territorio non registro nulla di delinquenziale e comunque in Lucania si può investire dappertutto. Gabriele Elia
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LE INIZIATIVE
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L’idea è stata illustrata nel corso del direttivo provinciale dell’organizzazione di categoria
La proposta della Coldiretti: un numero verde per le segnalazioni anonime METAPONTINO – Si riunirà oggi alle ore 11 nel palazzo della Prefettura di Matera, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, alla presenza delle organizzazioni professionali agricole. Obiettivo dell’incontro, fare il punto della situazione dopo i gravi fatti, in ultimo quello ai danni della Planitalia di Policoro, che ha visto l’azienda subire un attentato incendiario. A darne notizia è Cosimo Stigliano, presidente della Coldiretti zona metapontina. LunedÏ sera – ha detto l’esponente di categoria al Quotidiano – abbiamo riunito qui a Policoro, il direttivo provinciale della Coldiretti, alla presenza del direttore regionale, Giuseppe Brillante e del presidente provinciale, Piergiorgio Quarto. Abbiamo affrontato da vicino la situazione incresciosa che stiamo vivendo in questi giorni e posto in essere una serie di proposte per cercare di dare il nostro contributo, affinchÊ se ne possa venire a capo. Tra tutti i provvedimenti che intendiamo adottare c’è l’istituzione di un numero verde per la raccolta anonima di segnalazioni che possano essere di aiuto alle indagini affinchÊ le autorità competenti possano svolgere al meglio il proprio lavoro, anche perchÊ ci teniamo a ribadire il nostro spirito collaborativo verso chi è preposto a garantirci la tranquillità e la sicurezza. All’inizio dei la-
vori del direttivo, Stigliano, facendo gli onori di casa, ha proposto un minuto di raccoglimento in solidarietà alle vittime del terremoto che ha devastato le popolazioni dell’Abruzzo. Alla fine dei lavori del consiglio direttivo tutti i componenti si sono recati in visita presso l’azienda Suriano-Casalnuovo per testimoniare la loro vicinanza ed annunciare una serie di iniziative. Ci siamo intrattenuti con i coniugi Casalnuovo e Rocco Suriano – ha continuato Stigliano – ai quali abbiamo ribadito l’invito ad andare avanti nelle attività anche perchÊ ho detto che non è possibile darla vinta ed arrendersi a chi ha voluto duramente compiere questo atto di sciacallaggio. Tutti i consiglieri hanno potuto constatare da vicino quella realtà produttiva ed i danni ad essa arrecatigli. Sono contento perchÊ li ho trovati con lo spirito giusto ed ho visto che i lavori di ripristino del magazzino incendiato proseguono celermente. Abbiamo preannunciato loro – ha concluso Stigliano – che d’ora in avanti tutti noi saremo vigili sul territorio dando il nostro contributo concreto. Credo che questa volta abbiamo intrapreso la strada giusta. Prima di andare via abbiamo voluto consegnare in segno di amicizia la bandiera della Coldiretti, a simboleggiare il nostro impegno nei loro confronti. Pierantonio Lutrelli
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20 24 Ore in Basilicata Regione, Comune, sindacati, Asi e Confindustria firmano l’accordo per la reindustrializzazione MercoledÏ 8 aprile 2009
Mahle, tempo di altre scommesse Parte il bando per la ricerca di nuovi imprenditori POTENZA - Resta l’amarezza per aver perso una realtà produttiva storica per la città di Potenza. Ma ora bisogna guardare avanti e pensare ai benefici a cui dà accesso la reindustrializzazione dello stabilimento della ex Mondial Piston. CosÏ l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, ha pareto l’incontro che si è svolto ieri mattina in Regione per la firma dell’accordo sulla reindustrializzazione del sito industriale Mahle. Da questo momento in poi si mettono in moto le procedure per la stesura del bando e l’individuazione di un nuovo imprenditore interessato a rimettere in piedi lo stabilimento chiuso e messo a disposizione dalla multinazionale tedesca. La Regione sosterrà l’investimento con risorse che dovrebbero ammontare a circa dieci milioni di euro.
Ex stabilimento della Mahle
A sua volta, l’imprenditore si impegnerà a riassorbire almeno la metà piÚ uno dei 106 ex dipendneti Mahle che nel frattempo avranno due anni di cassa integrazione straordinaria per cessata attività . Il documento ieri matti-
na è stato firmato dall’assessorato, dai sindacati, dalla Confindustria di Basilicata, dal Consorzio Asi di Potenza, dal Comune di Potenza, e chiaramente dalla stessa azienda, rappresentata ieri dai vertici torinesi.
Si chiude, cosĂŹ, con la mediazione della Regione Basilicata una lunga e, difficile trattativa avviata, nello scorso novembre, tra le organizzazioni sindacali e la societĂ dopo la decisione della Mahle di dismettere lo stabilimento lucano.
Ex Standardtela Lo sfogo : ÂŤAnche le istituzioni ci hanno delusoÂť
Una scelta gravosa per il territorio e giustificata solo da esigenze complessive del gruppo Mahle imposte dalla globalizzazione dei mercati. L’assessore Straziuso e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, hanno evidenziato l’importanza strategica della ex Mahle, piÚ conosciuta come Mondial Piston, azienda storica della industrializzazione del capoluogo. Il rimpianto nasce hanno concordato - dalla considerazione che la capacità produttiva del sito potentino, dove sono impiegati 106 lavoratori, risulta in assoluto a livello qualitativo-quantitativo la migliore dell’intero gruppo Mahle. Straziuso ha assicurato che le intere forze locali, politiche e sociali, sono impegnate ad assicurare una nuova fase produttiva dello stabilimento, salvando la base occupazionale. Ma la Regione Basilicata
sta anche promuovendo incontri diretti per la trattativa privati tra la Mahle e la Taihe di Hong Kong, azienda metalmeccanica cinese, per verificare una possibile e piÚ rapida soluzione della crisi aziendale. In questo caso il bando per l’individuazione di un nuovo investitore verrebbe sospeso, lasciando spazio alla trattativa privata. Nel pomeriggio, i sindacati hanno siglato con l’azienda l’accordo per la mobilità di 35 unità , che sono in possesso dei requisiti per la pensione. I lavoratori ieri, in concomitanza con l’incontro tra le parti che si è svolto in mattinata, hanno tenuto presidio davanti al palazzo del dipartimento regionale, Attività produttive. Non rimane che sperare che ci sia qualcun altro disposto a scommettere seriamente su quello stabilimento per cui hanno dato tutto. m.labanca@luedi.it
Al e Aato sui rimborsi dovuti
Salta l’incontro con la Draplane Depurazione Gli operai:Non crediamo nel progetto enti a confronto SANT’ANGELO - Non c’è stato l’incontro previsto per ieri in regione, negli uffici del dipartimento Attività produttive, tra le parti sociali, le Rsu e la Draplane e i funzionari regionali, per mettere fine al lungo stillicidio degli operai ex Standard Tela che dura già tre anni. Lo aveva comunicato già lunedÏ scorso la Regione, con un fax inviato ai sindacati. La notizia si è diffusa anche gli operai che si dicono stanchi di aspettare. Da oltre tre anni attendono notizie chiare e decisive, ma vengono puntualmente delusi. Dai sindacati e dalle istituzioni, centrali e periferiche, precisano. Secondo gli accordi siglati il giorno 6 febbraio, la Draplane avrebbe dovuto incontrare ieri le parti sociali, quindi l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, edesibire le garanzie bancarie per un impegno economico pari a 12 milioni di euro su un progetto di spesa che ne prevede 40, e finalmente dare il via alla reindustrializzazione del sito produttivo inattivo ex Standard Tela. Questo incontro era necessario per dare corso a quanto previsto dall’accordo con la Job and Color, siglato nel lontano 12 giugno 2008, durante il quale si disse - sempre con le parti sociali - che il problema avrebbe
trovato soluzione entro 120 giorni. La cosa è stata ulteriormente rinviata al 6 febbraio 2009, con una rimodulazione degli accordi, perchÊ è subentrata una nuova società , la Draplane, perchÊ, intanto, la Job and Color è scomparsa per dichiarato fallimento. Quello di oggi doveva essere l’incontro definitivo, dopo di che, se l’azienda non avesse fornito le opportune garanzie, si sarebbe riaperto il bando per eventuali nuovi imprenditori. Ora, si sa, che il sito sembra essere appetibile. Nell'ultimo incontro, del giorno 6 febbraio, i funzionari regionali si erano pronunciati in modo chiaro: o sono pronte le fideiussioni bancarie oppure si riapriranno i termini per un nuovo bando di gara. Ironia della sorte, è stata proprio la regione, giorni fa, a comunicare alle rappresentanze sindacali che l’incontro, tanto atteso dai lavoratori, è stato ancora una volta rinviato. Non è solo questione di tempi - sostengono i lavoratori - ma è che non crediamo piÚ nel nostro futuro e soprattutto non crediamo neppure nelle istituzioni che, invece, avrebbero dovuto e dovrebbero tutelarci. Ci sembra che tutti ci stanno prendendo bellamente in giro. Noi riteniamo - sostengono alcuni lavoratori - che la Draplane, una società nata in
pochissimo tempo e con un capitale sociale modesto, non sia in grado di far ripartire lo stabilimento e riassumere 110 dipendenti. Fra l'altro - sono ancora i lavoratori a sostenerlo - il tessile è in crisi, e di questi tempi, non è facile trovare un istituto di credito che possa scommettere ancora sul filato anche se si tratta di ipotetici prodotti di nicchia derivati dalla lana cardata. Del resto lo stesso responsabile della Banca Profilo, Marco Mocenico, la banca coordinatrice di un ipotetico gruppo di istituti di credito che dovrebbero far fronte all'impegno di spesa di cui prima, ha ammesso, nella seduta interlocutoria del 7 marzo scorso, di aver bisogno di piÚ tempo per trovare disponibilità finanziarie. Noi avevamo creduto chiosano gli operai - nella risolutezza della Regione. Ma, visto che è proprio questo ente a chiedere di rinviare i tempi, ciò per noi significa che non c’è nessuna volontà di risolvere il problema, altrimenti la regione avrebbe dovuto dichiarare chiuso il rapporto con la Draplane ed avrebbe dovuto prendere in considerazione la possibilità di richieste di altri imprenditori per attività alternative. Antonio Monaco regione@luedi.it
PROSEGUE l’attività di confronto tra Aato Basilicata ed Acquedotto Lucano sulla questione della depurazione. Nell’ultimo incontro tra il presidente dell’Aato ed il direttore generale di Acquedotto Lucano, si è condivisa l’opportunità – riferisce una nota dell’Acquedotto lucano di aggiornare gli utenti interessati dalla sentenza della Corte Costituzionale, che ha sancito la non applicabilità della tariffa di depurazione laddove questa non sia stata effettuata. In particolare si prevede che entro due mesi dalla entrata in vigore, il ministro dell’Ambiente, stabilisca con propri decreti i criteri ed i parametri da utilizzare per la restituzione della quota non piÚ dovuta. Successivamente all’emanazione di tali de-
creti attuativi – si legge nella nota - l’Aato determinerà l’importo da rimborsare decurtando quanto effettivamente speso dal Gestore. La stessa norma prevede che il rimborso debba essere effettuato, a partire dal 1 ottobre 2009, nel termine massimo di cinque anno.
Gli sportelli del sindacato rimangono aperti per delucidazioni (675$772 $99,62 ', $33$/72 $**,8',&$72 6L UHQGH QRWR DL VHQVL GHOO DUW FRPPD GHO ' /JV FKH $FTXHGRWWR /XFDQR 6 S $ LQ GDWD IHEEUDLR KD DJJLXGLFDWR O DSSDOWR UHODWLYR DL /DYRUL GL FRPSOH WDPHQWR H PLJOLRUDPHQWR GHOOD UHWH IRJQDULD XUEDQD GHO &RPXQH GL &RUOHWR 3HUWLFDUD 3= /XRJR GL HVHFX]LRQH &RUOHWR 3HUWLFDUD 3= 7HPSR SHU O HVHFX]LRQH GHL ODYRUL JLRUQL ,PSRUWR FRPSOHVVLYR GHL ODYRUL Âź &DWHJRULD SUHYDOHQWH 2* &ULWHULR GL DJJLXGLFD]LRQH SUH] ]R SL EDVVR GHWHUPLQDWR PHGLDQWH ULEDVVR VXOO HOHQFR SUH]]L SRVWR D EDVH GL JDUD DUW FRPPD OHWWHUD D GHO ' /JV 1XPHUR RIIHUWH ULFHYXWH 6RJJHWWR DJJLXGLFD WDULR (',/ 7(&12 3(5 6 U O FRQ VHGH D &DVDO GL 3ULQLFLSH &( SHU XQ LPSRUWR FRPSOHVVLYR GL FRQWUDWWR GL Âź FRPSUHVR JOL RQHUL SHU OD VLFXUH]]D FRUULVSRQ GHQWH DG XQ ULEDVVR GHO / DYYLVR LQWHJUDOH LQYLDWR LQ GDWD DOOD *D]]HWWD 8IILFLDOH GHOOD 5HSXEEOLFD ,WDOLDQD q SXEEOLFDWR VXO SURILOR GL FRPPLWWHQWH GHOOD VWD]LRQH DSSDOWDQWH ZZZ DFTXHGRWWROXFD QR LW VX VLWR LQIRUPDWLFR GHO 0LQLVWHUR GHOOH ,QIUDVWUXWWXUH ZZZ VHUYL]LRFRQWUDWWLSXEEOLFL LW VXO VLWR LQIRUPDWLFR GHOOD 5HJLRQH %DVLOLFDWD VLWDU UHJLRQH EDVLOLFDWD LW q DIILVVR DOO $OER GL $FTXHGRWWR /XFDQR 6 S $ HG q VWDWR LQROWUDWR DO &RUOHWR 3HUWLFDUD SHU O DIILVVLRQH DO ULVSHWWLYR $OER ,O 5HVSRQVDELOH GHO 3URFHGLPHQWR ,QJ 9LQFHQ]R '$0,$1,
I paradossi del bonus per handicap gravi Le denunce dell’Ufficio H della Uil UNA recente sentenza della Corte Costituzionale, la n.19/09, ha confermato l’incostituzionalità dell’articolo 42, comma 5, del dlg n. 151/2001, con il quale si negava il congedo ai figli per assistere il genitore portatore di handicap grave, ai sensi della L.104/92. Il ristabilimento di questo diritto viene chiarito dalla circolare Inps 41 del 16 marzo 2009. Finalmente viene eliminato un gran paradosso all’interno del mercato del lavoro. Ma il responsabile dell’ufficio H della Uil di Basilicata, Graziano Stinco, sottolinea un paradosso: il ministero dell’Economia, infatti, continua a mantenere un atteggiamento contraddittorio nei confronti di questi cittadini svantaggiati. Stinco spiega: Un disabile che vive da solo, infatti, non può usufruire del bonus e, cosa ancora piÚ grave, un lavoratore disabile, con moglie e figli a carico, non può ricevere il bonus se supera il tetto dei 20.000.00 euro anche per poche centinaia di eu-
ro. Al contrario, una famiglia con la stessa situazione economica, ma in cui disabile risulta il coniuge, il tetto sale a 35.000.00 euro e ottiene cosÏ 1000 euro di bonus. Paradossi - accusa la Uil - che derivano dal mancato accoglimento delle nostre richieste che sono rimaste inascoltate. Può un paese civile tollerare tutto ciò? Come è possibile che un capo famiglia disabile non può usufruire del bonus?. Un’altra nota dolente che va sottolineata è rappresentata dagli imminenti controlli che l’Inps sta per fare a 200.000 persone con la sola esclusione dei minori di 18 anni e di coloro che hanno compiuto i 78 anni di età . Per fortuna, sono esonerati anche i beneficiari di prestazioni assistenziali sostitutive, riconosciute agli invalidi civili e ai sordomuti ultrasessantacinquenni, i portatori di menomazione o di patologie stabilizzanti o ingravescenti. Gli interessati alle verifiche verranno convocati mediante raccomandata, al-
meno 30 giorni prima e, in caso di mancata presentazione, gli verrĂ bloccata la prestazione economica. Qualora non dovesse presentare la documentazione idonea che giustifichi la sua assenza, gli verrĂ tolta definitivamente la prestazione. L'Ufficio H della Uil, pertanto, invita tutti gli interessati a non sottovalutare questi controlli che sono stati predisposti proprio per tentare di ridurre la platea dei beneficiari.
24 Ore in Basilicata 21
Mercoledì 8 aprile 2009
D’Amelio invita il pm Guariniello a Ferrandina, dove l’azienda aveva uno stabilimento
Eternit, udienza preliminare a Torino POTENZA - E’ cominciato ieri a Torino, il processo contro la società Eternit per i danni provocati ai lavoratori dell’amianto. Sul tema interviene il senatore Saverio D’Amelio, il quale ha inviato una lettera al procuratore Guariniello, magistrato di Torino che coordina le indagini sull’amianto in
tutta Italia e lo ha invitato a un sopralluogo a Ferrandina in Valbasento e nel potentino, dove hanno operato impianti che fanno capo alle società dell’eternit. Il senatore D’Amelio ha invitato Guariniello a voler coordinare con i magistrati di Potenza e Matera le indagini, tanto più necessarie nel mo-
mento in cui risulta che la Regione Basilicata non si è costituita parte civile. In proposito il senatore D’Amelio ha dichiarato: «E’ grave che la Regione Basilicata non abbia avvertito la sensibilità di costituirsi in giudizio nel processo Eternit in difesa dei lavoratori della di Ferrandina. Eppure - continua D’Amelio - sono
molti i casi di morte per asbestosi che si sono verificati tra i lavoratori di Ferrandina e provincia. Altre amministrazioni invece, di altre parti d'Italia si sono costituite: sono infatti 600 le parti civili nel processo di Torino. Il processo riguarda gli stabilimenti di Casale Monferrato, Cavagnolo, Reggio Emilia e Bagnoli.
Saverio D’Amelio
L’imputato per l’omicidio Tartaglia manda una lettera a due testi del suo processo. Lo querelano
Navazio scrive ai testimoni Nel testo il racconto del delitto. Ennesima versione dei fatti «TI FACCIO UCCIDERE BASTARDINO» POTENZA - Quelli che chiama «infami» vuole guardarli in faccia. Gerardo Navazio è in aula per la prima volta da quando è cominciato il processo per l’omicidio di Mauro David Tartaglia, freddato a Melfi con quattro colpi di pistola il 16 giugno del 2007. Ha i capelli corti e brizzolati, la barba incolta. Indossa una tuta blu e scarpe da ginnastica. Il profilo è di quelli inconfondibili. A un certo punto si alza, sbotta dalla gabbia, interrompe l’interrogatorio di un testimone. Per calmarlo devono intervenire gli agenti della polizia penitenziaria. Tutto davanti agli occhi dei parenti del ragazzo ucciso, appena 22 anni: la madre, il padre e la sorella, che non riesce a staccargli gli occhi di dosso. Ieri mattina nell’aula Mario Pagano del palazzo di giustizia di Potenza sono sfilati i testi della difesa, che sono quelli che dovrebbero raccontare che quel ragazzo faceva prostituire la compagna di Navazio e che lui si è messo in mezzo per cercare di toglierla dalla strada. Invece no. Raccontano una storia completamente diversa. E dicono che Navazio nemmeno lo conoscono. Lui si agita, scuote la testa. «Infami». Sono madre e figlio. Lei la chiama donnaccia, lui «bastardino». La signora deve leggere una lettera che ha ricevuto dall’imputato un mese dopo l’omicidio (il giorno dopo è andata al commissariato e l’ha querelato). Sono parole di Navazio: «Pensavate di farla franca? Adesso viene il bello… inizia il concerto… Se di-
te la verità fermo i boia… mo’ vi rompo il culo a tutti…Se non andate dal pm Giuliana Giuliano a dire tutta la verità, tu bastardo di merda farai una brutta fine per primo, vai a trovare il tuo caro amico… dovete dire che Giancarlo Tetta e Mauro Tartaglia la facevano prostituire… bastardino, tu eri aggregato a quest’associazione di magnaccia… ora se voi luridi bastardi non andate a dire la verità che sapete, io ti faccio uccidere bastardino… bastardino sparisce per sempre… sei il primo della lista, ho avvisato i miei amici di Milano, che sanno già il tuo nome, e quelli non scherzano… giuro su Dio che il mese di Agosto non lo vedrai… andate dal pubblico ministero o ciao all’inferno, bastardino… ». Il giudice ascolta. La signora bacia il figlio uscendo dall’aula. Navazio chiede di rilasciare alcune spontanee dichiarazioni. Dice che la sua vita è «in serio pericolo», che c’è una taglia sulla sua testa, che nel carcere di Rossano dov’è detenuto sta per scoppiare una rivolta. Dato che i testimoni non la cantano giusta, ci pensa lui a raccontare la sua versione dei fatti: «Hanno fatto prostituire la mia donna. Con questa gente ci mangiavo assieme, e adesso dicono di non conoscermi… Siamo stati fermati assieme dai carabinieri una volta, a fine marzo del 2007». Il dibattimento è quasi finito. Mancano ancora poche udienze e Navazio può anche scegliere di non rispondere alle domande degli avvocati. Leo Amato
«AVEVA LA PISTOLA E GRIDAVA: TI AMMAZZO»
INCIDENTE ALLA FIAT, FERITO UN OPERAIO Umberto Ciarletta, giovane operaio della Fiat Sata ieri mattina è rimasto vittima di un lieve incidente in fabbrica. L’operaio metalmeccanico è stato investito dalla retromarcia di un collega carrellista che era a bordo del suo piccolo mezzo di trasporto all'interno del reparto di stampaggio. Ciarletta è stato trasportato in ospedale a Melfi, dove i sanitari del San Giovanni di Dio lo hanno dimesso dopo poco. Questo episodio conferma la pericolosità del lavoro che a volte si svolge alla Fia Sata. Nonostante i grandi investimenti del grande gruppo piemontese per la sicurezza sulle catene di montaggio la casualità resta “in quanto tale” un rischio costante. I sindacati del comparto metalmeccanico lucano sono intervenuti sull’episodio. «I pesanti carichi di lavoro in questi giorni di straordinario - spiega il segretario della Fim Cisl Antonio Zenga - possono portare a questi inconvenienti». I non confederali: «Nonostante la crisi - sostiene il segretario della Fismic Marco Roselli - su tutto si può risparmiare tranne che sulla sicurezza. Servono investimenti continui per garantire la tranquillità degli operai sul posto di lavoro». Vittorio Laviano
Replica del patron del megavillaggio agli articoli del Quotidiano
«Marinagri non è un ecomostro» CON riferimento ad alcuni articoli apparsi sul Quotidiano della Basilicata in data 7 aprile 2009, il sottoscritto Vincenzo Vitale, a titolo personale e nella qualità di presidente del gruppo Marinagri, stante la falsità e infondatezza delle notizie in esso contenuto, chiede che vengano pubblicate integralmente,le sotto indicate rettifiche: 1: nell’articolo pubblicato sul Quotidiano del 6 aprile 2009, a pagina quattro, con richiamo in prima pagina, dal titolo “Il Truman show da terrore” a firma di Paride Leporace, in un contesto in cui si parla dell’inchiesta relativa al progetto Marinagri, si legge quanto segue: “Andando ancora più indietro nel tempo, per una vicenda legata a finanziamenti poi mai stanziati dall’Esab, non si può non ricordare la gambizzazione a un politico illustre come Decio Scardaccione. E’ abbastanza evidente che su tutto questo non ci sarà un giusto processo. De Magistris non lo ha potuto celebrare”. Si contesta il subdolo accostamento tra il grave episodio della gambizzazione
del senatore Scardaccione e la Marinagri, episodio per il quale circa venti anni fa, il sottoscritto fu ingiustamente indagato, processato, assolto definitivamente già dal primo grado con sentenza passata in giudicato, e finanche risarcito. Né la vicenda del finanziamento alla società Consyris era in alcun modo collegata alle aree oggetto del progetto turistico Marinagri. 2: Nell’articolo pubblicato dal Quotidiano del 6 aprile 2009, a pagina cinque, dal titolo “Note a margine” a firma di Damiano Laterza, a proposito dei manifestanti “Vittime di De Magistris” si legge quanto segue: “Sono quelli che hanno perso il lavoro a causa del blocco dell’ecomostro denominato Marinagri”. Si denuncia la completa falsità dell’affermazione suddetta atteso che il progetto Marinagri ha ottenuto - preventivamente rispetto all’inizio delle attività di costruzione - tutte le richieste autorizzazioni in materia di tutela del paesaggio, valutazione d’impatto ambientale e valutazione di incidenza, risultan-
do sostenibile sotto l’aspetto ecologico, ambientale e paesaggistico. Pertanto fortemente diffamatoria risulta la definizione data di “ecomostro”. Con le più ampie salvezze di tutelare i propri diritti nelle competenti sedi, civili e penali. Vincenzo Vitale Come sempre fatto in precedenza prendiamo atto delle ragioni e delle convinzioni del dottor Vitale, presidente del gruppo Marinagri, pubblicando integralmente la sua. Nessuna mia volontà di subdolo accostamento della gambizzazione del senatore Scardaccione legato alla sua persona. Non è un caso che Vitale non sia mai citato in questo contesto, avendo io accennato solo ad una minima ricostruzione storica legata ai territori che hanno dato vita alla contesa. Nessun intento diffamatorio da parte di Damiano Laterza nella definizione di ecomostro adoperata esclusivamente come categoria estetica di giudizio architettonico. p.l
POTENZA - «Vi siete divertiti abbastanza alle mie spalle quando la facevate prostituire, e tutt’ora lo fate infami schifosi, anche dopo questa tragedia… Lei voleva denunciare i suoi magnaccia e tu non hai voluto. La convincevi a non farlo, lei mi ha detto tutto, bastarda, se lo faceva questa tragedia non succedeva perché quegli infami non mi potevano più minacciare di morte e non c’era motivo che mi procurassi una pistola per difendere la mia vita, dopo che i carabinieri se ne sono fregati, che mi volevano morto». E’ passato un mese esatto dall’omicidio di Mauro David Tartaglia e Gerardo Navazio scrive lettere dal carcere, minaccia vendetta, racconta di aver sparato per legittima difesa, cerca testimoni a suo favore. «Il destino ha voluto che Tartaglia morisse», perché si era messo in mezzo tra lui e la sua compagna, lungo il cammino della redenzione. «Credeva che mi avrebbe ucciso con facilità, ma io difendendo la mia vita sono riuscito ad anticiparlo». Dice che Tartaglia era un «montato di testa», uno spacciatore e un «magnaccia (Tartaglia aveva precedenti di polizia, ma nessun precedente penale ndr)». Dice che il giorno prima era andato a casa sua per «ammazzarlo», che si era vantato con i suoi amici perché lui non aveva aperto. «Ha detto che avevo paura, solo perché io ho voluto evitare guai. Era drogato fino al buco del culo quel ba-
stardo, si è messo a gridare come un infame bastardo: “Ti ammazzo! Ti ammazzo!”. Dieci volte l’ha detto con la pistola in mano. Io ho voluto solo evitare guai, ma il giorno dopo non ho potuto evitarlo, mi stava ammazzando, l’ho solo anticipato per non essere ucciso… Tutto dovete dire, anche della casa dietro al bar vicino al castello, quella con le porte di ferro, devono saltare fuori le pistole di Tartaglia, che hanno fatto sparire i suoi compari… lei mi voleva bene a modo suo, solo che ha incappato in quel bastardo di Tartaglia che ultimamente la faceva drogare con la cocaina, e aveva perso la testa, e non capiva più niente. Il giorno 15 giugno (il giorno prima dell’omicidio) stava venendo da me, e poi qualche bastardo le ha vietato di venire, perché se veniva l'avrei convinta a staccarsi da tutti voi infami bastardi della cocaina, perché quando era in sé mi ascoltava, solo che dopo voi bastardi la influenzavate, perché era succube di voi e della droga». Il giorno dopo aver scritto questa lettera scompare nel nulla Marco Ugo Cassotta, ritrovato dopo tre giorni ucciso, bruciato, e dilaniato dai cani in un casolare di contrada Leonessa a Melfi. Navazio cambia versione. A uccidere il ragazzo per un regolamento di conti tra i clan sarebbe stato Cassotta. Si sa che i morti non possono difendersi. l. a.
Cisl Fp, domani il congresso «Un’ora di lavoro per i licenziati» SI svolgerà domani il terzo congresso della Cisl Fp Basilicata. Lo rende noto la segreteria regionale del sindacato. Parteciperanno 150 delegati di tutto il sistema pubblico lucano, in rappresentanza di oltre quattro mila iscritti. Ci saranno anche numerosi quadri e dirigenti della Cisl, rappresentanti delle istituzioni e manager pubblici. Il segretario generale regionale Giovanni Sarli prevede che parteciperanno al congresso oltre 300 persone. Ha confermato la sua presenza fa sapere la segreteria della Cisl - il segretario nazionale della Cisl funzione pubblica Giovanni Faverin. La Cisl funzione pubblica ha inoltre messo in campo un’iniziativa contro la crisi: ha chiesto ai lavoratori pubblici di devolvere il corrispettivo di un’ora di lavoro a favore di chi perde l’occupazione. In un momento di grande difficoltà economica per i lavoratori del settore privato e per le loro famiglie ci sembra giusto promuovere un gesto di concreta solidarietà nei loro confronti da parte dei dipendenti e dei professio-
nisti delle amministrazioni pubbliche. Per questo la nostra federazione nazionale - si legge in un comunicato diffuso ieri sera - ha lanciato l’idea di un fondo di solidarietà finanziato attraverso il versamento volontario di un’ora di lavoro dei dipendenti pubblici e destinato a chi paga le conseguenze maggiori di questa crisi terribile. Vogliamo dimostrare, concretamente, anche in Basilicata la nostra vicinanza ai tanti lavoratori dell’industria e dei servizi privati che sono rimasti senza occupazione e senza alcuna forma di supporto. La Basilicata ha risposto prontamente all’appello lanciato dal segretario generale nazionale Faverin. La segreteria regionale di Basilicata, nei territori di Potenza e Matera, sosterrà con grande impegno questa “gara di solidarietà” e chiede a tutti i lavoratori pubblici della Regione di aderire all'iniziativa che assume un forte significato in termini di senso di responsabilità, di coscienza e di altruismo dei dipendenti pubblici lucani.
22 24 Ore in Basilicata Alsia Firmato l’accordo con i sindacati per la stabilizzazione di 53 tecnici agricoli
Mercoledì 8 aprile 2009
Sospiro di sollievo per i precari La Regione affiderà all’agenzia attività di supporto al Psr POTENZA - C’è finalmente l’accordo per i cinquantatre precari dell’Agenzia lucana per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura (Alsia). A sottoscriverlo, ieri pomeriggio a Potenza, i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, i dirigenti generali dei dipartimenti regionali della giunta e dell’Agricoltura, Sviluppo rurale ed Economia montana, Angelo Nardozza e Pietro Quinto, e il commissario dell’Alsia, Paolo Galante. Il documento di intesa poggia sulla premessa che la Regione Basilicata intende affidare all’Agenzia per lo sviluppo e l'innovazione in agricoltura, nell’ambito del Piano triennale dei Servizi di sviluppo 2009-2011 ed in relazione alle attività di supporto al Programma di Sviluppo rurale (Psr), «alcune attività specifiche relative alla biodiversità, alle fattorie didattiche, alla rete di informazione contabile agricola e all'informazione e formazione». Entro il 30 aprile, recita l’accordo sottoscritto, la Regione si impegnerà ad adottare un provvedimento di Giunta che preveda l’affidamento all’Alsia delle attività in questione «da realizzarsi con il
E nella mattina ospita il primo ministro serbo
Un momento dell’incontro per la firma dell’accordo per la stabilizzazione dei precari Alsia
Confindustria incontra la giunta regionale
coinvolgimento del personale precario, l'individuazione delle fonti di finanziamento e del loro ammontare e una durata del progetto non inferiore ai trentasei mesi». Sarà inoltre compito della Regione quello di attivare l'iter necessario alla definitiva stabilizzazione dei 53 tecnici agricoli precari «tenendo conto delle procedure selettive già espletate». All’Alsia spetteranno, invece, la preparazione dei progetti esecutivi da affidare agli
ex co.co.co e l'individuazione ed attuazione «delle procedure per l’assunzione con contratto di lavoro subordinato e a tempo determinato sulla base della normativa vigente». Soddisfazione, a margine dell’incontro, hanno espresso i numerosi precari dell’Alsia intervenuti al summit per la sottoscrizione dell'accordo. La medesima soddisfazione manifestata dai rappresentanti sindacali (Angelo Summa di Cgil, Giovanni Sarli di Cisl e Franco Coppola di Uil)
che hanno sottolineato come «finalmente si avvii ad una fase, che sembra risolutiva, la questione dei precari dell'Alsia». «La sottoscrizione di questo accordo è una boccata d'aria è emerso ancora dalle dichiarazioni di fine incontro - per una regione sempre più soggetta ad un irreversibile spopolamento dovuto a disoccupazione, precarietà ed emigrazione forzata». Michele Russomanno regione@luedi.it
Approvato il piano annuale per il sostegno agli extracomunitari
La Regione promuove integrazione culturale e sociale per gli immigrati POTENZA - E’ stato predisposto e approvato il programma annuale per l’integrazione degli immigrati, in ottemperanza alla legge regionale 21/96, per il sostegno dei lavoratori extracomunitari in Basilicata. Gli interventi nel campo sociale, culturale e sanitario, già attuati nello scorso 2008, così come si evince dal report redatto dal dipartimento Salute, sicurezza e solidarietà sociale della Regione, hanno reso possibile non solo l’inserimento sociale e lavorativo ma anche assistenza economica e informazione per il migrante che spesso si trova ad affrontare notevoli difficoltà nel paese ospitante. Sono stati realizzati corsi di lingua e cultura italiana che hanno raggiunto il numero di 170 partecipanti e, sulla scorta di tali numeri, l’impegno regionale per il 2009 è quello di costituire nuove aule didattiche riservate agli adulti. Saranno attuate - come annuncia una nota stampa del dipartimento - azioni migliorative per il campo di accoglienza sito in Palazzo San Gervasio, nonché azioni di rafforzamento dello sportello informativo dedicato e, in forza di una fotografia che realmente mostri il fenomeno dei lavoratori stagionali, verrà individuata una modalità più efficace per affrontare al meglio il problema dei flussi migratori. E’ previsto, inoltre, un progetto per l’accoglienza delle donne immigrate vittime della tratta degli esseri umani. La Regione, dunque, nel promuovere l’integrazione sociale dei cittadini stranieri, individua tre finalità di carattere generale cui traggono ispirazione le politiche regionali e che possono essere così sintetizzate: rimozione degli ostacoli al pieno in-
Giovani immigrati
serimento sociale, culturale e politico; reciproco riconoscimento e valorizzazione delle identità culturali, religiose e linguistiche; valorizzazione della consapevolezza dei diritti e dei doveri connessi alla condizione di cittadino straniero immigrato. Il raggiungimento degli obiettivi fissati presuppone analisi e azione partendo dalla conoscenza del fenomeno fino a giungere all’attivazione di un sistema di governance fra più soggetti e la programmazione, realizzazione e valutazione di interventi che rispondano ai bisogni reali dei cittadini stranieri. Nel Programma sono stati inseriti altri interventi, ad esso strettamente connessi, che verranno finanziati con altri fondi ministeriali e/o comunitari concernenti la qualificazione del lavoro delle assistenti familiari, l’emersione del lavoro nero e la creazione di un albo regionale delle assistenti.
POTENZA - Sarà una giornata densa di appuntamenti quella di oggi, per Confindustria Basilicata. Alle ore 11, presso la sede di Potenza, sarà ospite degli industriali lucani il vice primo ministro e ministro dell’Economia della Repubblica di Serbia, Mladan Dinkic, che illustrerà agli imprenditori associati le opportunità di investimento in Serbia. Dinkic sarà accompagnato dall’onorevole. Marcello Vernola, membro del Parlamento Europeo e componente della Commissione Affari Esteri, che riferirà sulle politiche di allargamento dell’Unione Europea nei confronti dei Paesi dell’Area Balcanica e sulla loro situazione sociale ed economica. Nel pomeriggio di oggi, alle ore 15, nella sala Inguscio della Regione Basilicata, il presidente Vito De Filippo e la sua Giunta incontreranno le aziende delle aree industriali della Valbasento e di Tito. L’incontro nasce dall'esigenza, espressa dalle imprese durante gli incontri del 17 e del 23 marzo scorsi da Confindustria Basilicata con le aziende associate, di analizzare le specifiche e gravi difficoltà in cui versano le due aree industriali. regione@luedi.it
Protocollo d’intesa tra istituzioni
Cura della dislessia Basilicata regione capofila del progetto LA Basilicata è l’unica Regione di Italia ad essere dotata di uno strumento legislativo specifico con il quale si potrà intervenire su soggetti affetti da dislessia, intraprendere un dialogo formativo per insegnanti ed operatori sanitari, nonché fornire aiuto e supporto alle famiglie dei dislessici. Grazie all’intesa raggiunta, il 28 novembre scorso, con l’Asl 3 del Lagonegrese e l’ufficio scolastico provinciale di Potenza, la Basilicata risulta Regione capofila nella dotazione di un programma per questo che è uno dei disturbi più insidiosi che riguardano l’apprendimento. E’ la disabilità dell'apprendimento di origine neurobiologica. Essa è caratterizzata dalla difficoltà ad effettuare una lettura accurata e/o fluente e da scarse abilità nel-
la scrittura. Queste difficoltà derivano tipicamente da un deficit nella componente fonologia del linguaggio. Il progetto Dislessia ha promosso un protocollo di intesa finalizzato alla prevenzione, individuazione ed intervento sui disturbi specifici che comportano problemi di comprensione nella lettura, una ridotta pratica nella lettura, una limitata crescita del vocabolario e della conoscenza generale. Grande soddisfazione per l’Asl interessata al Progetto, per il Dirigente dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Potenza, per il dirigente della Scuola capofila della rete scolastica per i disturbi specifici di apprendimento, per il direttore generale della Asl 3 e per il presidente dell’Associazione Italiana dislessia che hanno siglato il protocollo.
Press tour in lucania: iniziativa del dipartimento Attività produttive e Apt
Giornalisti russi a caccia di bellezze lucane GIORNALISTI russi in Basilicata. Dopo una delegazione di giornalisti tedeschi ed olandesi, sono arrivati martedì scorso, per conoscere le offerte turistiche della Basilicata, Iurii Ryazhskiy, Elena Knyazeva ed Irina Nekhoroshkina, tre esponenti di importanti testate russe (rispettivamente il quotidiano “ Mosca sera”, i mensili di costume e turismo italiano “Intorno al mondo” e “Italia”). Continuano, dunque, in Basilicata i press tour con giornalisti stranieri, con l’obiettivo, condiviso da dipartimento Attività produttive della Basilicata, agenzia di promozione territoriale e da operatori turistici regionali, di far conoscere sempre più e sempre meglio la Basilicata agli operatori del turismo e della comunicazione nel mondo. Incontrati durante l’importante appuntamento fieristico Mitt di Mo-
sca nello scorso marzo, dal direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, tutti e tre i giornalisti russi hanno ben volentieri accettato l’invito a venire, accompagnati in un serrato tour delle principali località a vocazione turistica del territorio, in particolare in quelle località che rispondevano ai canoni di vacanza preferiti dai loro lettori. Ad eccezione di Irina Nekhoroshkina, redattrice di “Italia”, che già conosceva Matera e Maratea, gli altri due giornalisti non conoscevano la Basilicata. Accompagnati da Gabriella Sileo, interprete lucana di lingua russa , i tre giornalisti, che rimarranno in Basilicata sino al Sabato Santo, visiteranno Maratea, il parco nazionale del Pollino, Metaponto ed il suo Parco archeologico, Matera, le Dolomiti lucane, Potenza, l’area del Vulture con i castelli di Federico II a Melfi e
Lagopesole e, su loro richiesta, parteciperanno, durante il Venerdì Santo, alla Via Crucis di Barile, conosciuta attraverso la brochure “Basilicata bella scoperta 2009” proprio in occasione del Mitt a Mosca. «Questo viaggio stampa – dichiara Gianpiero Perri, Direttore Generale dell’Apt Basilicata - è una nuova occasione per portare a conoscenza di un pubblico di viaggiatori con capacità di spesa medio alta, come quello russo, la testimonianza diretta attraverso articoli giornalistici delle diverse offerte del territorio di Basilicata, andando incontro alle esigenze dei nuovi turisti e degli operatori privati del settore, di quelli stranieri nella domanda e di quelli lucani, autentici protagonisti con le loro azioni di commercializzazione, della promozione del prodotto Basilicata».
Potenza 23
Mercoledì 8 aprile 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Approvati a maggioranza dal consiglio comunale regolamento edilizio e piano operativo
Chiuso il pacchetto urbanistico La battaglia politica sulla sostenibilità e sulla concretezza CON l’approvazione del Piano operativo (il provvedimento che recupera dieci piani particolareggiati, progetti di edificazione di iniziativa privata o mista, di cui sette ritirati dal consiglio comunale due anni fa) e del regolamento edilizio, ieri, in consiglio comunale, si è chiuso il “pacchetto” della urbanistica cittadina. Ancora dibattito, ancora precisazioni, soprattutto ancora “modi” diversi di immaginare - secondo la visione tutta politica - lo sviluppo del capoluogo. E’ sul regolamento edilizio che si gioca il dettaglio della città futura, quella di cui il regolamento urbanistico ha dettato programmazione e previsione generale. Ecco che torna, durante la discussione in aula, l’idea della sostenibilità, di una qualità di edificazione che non sia “solo cemento”. Il regolamento edilizio detta le regole concrete del costruire, dalle distanze alle altezze da rispettare, dall’incentivo all’utilizzo di fonti d’energia alternativa (con previsti sgravi dalle tasse locali), dal risparmio energetico ai colori da utilizzare (certi cromatismi accessi non saranno più tanto comuni in città visto che i palazzi vicini dovranno essere tinteggiati richiamando le tonalità delle rifiniture). E in fondo, è in questi dettagli che si concretizza - secondo alcune voci del dibattito - l’approccio alla nuova città. Sarà Marcello Travaglini (Prc) a spiegare che «oggi è urgente ripristinare un reale controllo del pubblico, anche sul privato». Aveva proposto alcuni emendamenti «non accolti solo per motivi politici». Come per quell’errore di ortografia per cui sarà non “misurabile” la presenza di pannelli fotovoltaici. O per «la mancata volontà di regolamentare l’installazione di climatizza-
TERREMOTO
Due anni fa il ritiro dei piani particolareggiati Oggi il bando dedicato a nuove cooperative IL provvedimento non è da poco. E non solo perchè recupera una polemica vecchia di due anni, una serie di ricorsi e rende “attuabile” il recente bando per le cooperative. E’ anche questione di misura. Il piano operativo, approvato ieri a maggioranza dal consiglio comunale, riguarda una volumetria di 532.672 metri cubi e una quantità di nuovi appartamenti che raggiunge in modo approssimativo le 1.200 unità. Il provvedimento comprende dieci piani particolareggiati, sette dei quali sono stati ritirati due anni fa dal consiglio comunale, con quello che l’opposizione definì un «atto di impero del sindaco Santarsiero», ma che la maggioranza giustificò con la necessità di armonizzare anche quei piani (giunti a un punto avanzato dell’iter amministrativo, con tanto di parere favorevole di commissione consiliare e uffici comunali) con l’allora nascente regolamento urbanistico. Subito i ricorsi. Quelli avanzati da un cittadino privato e da alcuni consiglieri dell’opposizione sul sull’illegittimità del ritiro sono già stati respinti dal Tar. Resta in sospeso quello noto come dei “50+1” per cui l’impresa Mancusi Group ha chiesto il risarcimento per i diritti acquisiti in passato. Ma - secondo gli auspici dell’amministrazione - proprio l’approvazione del piano operativo tori» di cui «ormai è accertato l’impatto ambientale». Si asterrà, in presenza di contenuti «pure innovativi». Tra i “delusi” anche Donato Pace (Sd) che approverà il regolamento edilizio, «perchè so distinguere l’intero provvedimento dalle scelte politiche», ma ai democratici non perdona «di avermi invitato a ripresentare gli emendamenti», che poi non sono stati accolti, «in modo arrogante». Uno degli emendamenti guardava a
dovrebbe incrociare una soluzione. I dieci piani particolareggiati riguardano le zone di Rossellino, Macchia Giocoli, Malvaccaro e Costa della Gaveta. E al piano operativo resta legato il bando per la realizzazione di appartamenti in cooperative: l’intera operazione messa in piedi dal comune riguarda suoli in tre piani particolareggiati tra Malvaccaro e Macchia Giocoli. La stessa operazione ha permesso al comune di cedere all’Ater dei suoli a prezzo quasi simbolico: introito utile a cal-
una sorta di “liberalizzazione” della presenza delle verande sugli stabili cittadini, che spesso diventano oggetto di lunghe e costose liti condominiali. L’idea era quella di permettere la realizzazione di verande a posteriori, a patto di utilizzare materiali analoghi a quelli delle verande già presenti. E «poco coraggio nel rendere davvero innovativo il provvedimento nei confronti dell’ambiente» anche secondo Nicola Mussuto
Silenzio nel Palazzo
mierare i prezzi dei suoli offerti alle cooperative. I consorzi dei dieci piani sono già costituiti: ora dovranno solo redigere un piano esecutivo per le opere di urbanizzazione che l’amministrazione dovrà approvare. Ma la realizzazione degli edifici potrà essere avviata - secondo uno degli indirizzi del Ru - solo dopo la stipula delle convenzioni, la cessione gratuita dei suoli all’amministrazione e la realizzazione di buona parte delle opere di urbanizzazione.
(Verdi). Ancora dibattito, ancora parole e commenti. E scelte politiche conseguenti. Come per il regolamento urbanistico (che promettono di modificare già nella prossima consiliatura), i consiglieri di Uniti nell’ulivo si astengono e. Si astiene pure Alleanza nazionale che «avrebbe fatto - spiegherà Rocco Coviello - altre scelte politiche». Il “cambio” rispetto allo scenario di pochi giorni fa, arriva dal centro:
Matteo Trombetta (Rosa per la Basilicata), che nel Ru si era astenuto, sull’edilizio è favorevole: è la differenza che intercorre «tra il poter difendere una propria idea, o subire quelle altrui». Diverso anche il voto di Italia dei valori, contrari al Ru, che sul regolamento edilizio, «un provvedimento - fa eco Roberto Galante - squisitamente tecnico» si asterranno. Per il Pd parla Raffaele Rinaldi: «il regolamento edilizio è un documen-
ANCHE il consiglio comunale dedica una riflessione alla tragedia abruzzese. L’assemblea si è espressa all’unanimità su un ordine del giorno per assumere alcune iniziative «in favore delle popolazioni vittime del terremoto in Abruzzo». Quando anche in aula (la seduta si è svolta nella sala del Grande Albergo) arriva l’eco delle campane che richiamano mezzogiorno, arriva il tempo del raccoglimento: tutti gli uffici amministrativi si fermano per un minuto, magari una preghiera, solo un pensiero oppure un ricordo interiore che accomuna e lascia spazio al ricordo della tragedia lucana, lontana 29 anni. Le bandiere dei palazzi comunali si abbassano a mezz’asta in segno di lutto. «Stiamo valutando di poter inserire alcune iniziative già nel bilancio» che oggi sarà in approvazione nella stessa assemblea (la proposta è anche per devolvere il gettone di presenza). «Tragedie di questo tipo debbano aprire prospettive nuove commenta Santarsiero - Dal 1980 in poi, grandi sono stati i progressi fatti, istituzioni e protezione civile in testa, che dal primo momento hanno fornito risposte chiare ed efficaci».
to che assolve pienamente alle funzioni che le norme di rango superiori gli affidano». Poi, il “chiodo fisso”: Giulio Spadafora (Fdc) non senza auto-ironia richiama la poca attenzione riservata al sito unico per le antenne da questa “nuova urbanistica”. In fondo, anche a regolare il dettaglio e i parametri, l’idea della città che sarà non è ancora del tutto chiara. Piuttosto, dipende da scelte precise. s.l.
L’INTERVENTO
La città, il terremoto, la memoria IN questi giorni di dibattito sul Piano casa mi sono chiesta più volte come mai gli amministratori di regioni come la nostra, ad alto rischio sismico, invece di cercare di limitare le possibilità date da quel progetto non pensassero di rilanciare, chiedendo particolari agevolazioni o contributi (crisi permettendo) per la ricostruzioni di edifici particolarmente vulnerabili dal punto di vista sismico. Nella nostra città molto è stato fatto, ma ci sono ancora situazioni particolarmente a rischio e per molti degli edifici costruiti prima dell’ottanta e che diedero una buona risposta al terremoto, edifici per i quali non è stato fatto nessun consolidamento, il rischio è molto elevato. Non ci sono soldi, è vero, ma i terremoti purtroppo in italia prima o poi arrivano e oltre ai soldi che servono per ricostruire paesi e città distrutti bisogna aggiungere i soldi per tirare fuori i morti dalle macerie. Non sarebbe meglio pensarci prima?
In questi mesi ho sentito parlare di pavimentazioni, marciapiedi, muretti, fontanelle, tutte cose importanti per una città dove mancano ordine, decoro, cura della cosa pubblica anche, dispiace dirlo, da parte dei singoli cittadini, ho sentito parlare di temi più importanti come il regolamento edilizio ma non ho sentito parlare di “sicurezza, agibilità, percorsi protetti, luoghi calmi”, tutti elementi imprescindibili nella progettazione di una città come la nostra, soprattutto nella sua parte storica, dove il tessuto edilizio è più compatto. La prevenzione del rischio sismico non è legata solo alle caratteristiche degli edifici ma anche alle caratteristiche morfologiche e funzionali degli insediamenti urbani, governabili appunto attraverso misure di pianificazione. Il passaggio culturale però sembra essere sfuggito a molti, sappiamo che le condizioni geologiche e geomorfologiche locali possono amplificare gli effetti sismi-
ci, ma non riflettiamo per niente sul fatto che la “vulnerabilità urbana” non riguarda solo i singoli edifici ma l’insieme delle caratteristiche funzionali e spaziali di un sistema urbano che condizionano la risposta complessiva al terremoto. Ogni elemento inserito in tessuto urbano come il nostro può minare un equilibrio già precario, si sono spesi fiumi di inchiostro sugli interventi fatti in diverse aree della nostra città, ma nessuno si è chiesto se miglioravano o peggioravano il grado di sicurezza di quella zona, chiudere, anche in parte l’accesso a una piazza determina l’abbassamento del grado di sicurezza? Inserire in uno spazio “vuoto” elementi di arredo urbano - peraltro assai discutibili - costituisce di fatto l’eliminazione di quello che poteva diventare un “luogo calmo” e così via! Se la città è un organismo complesso, la nostra lo è ancora di più e la scala degli interventi deve essere quella del singo-
lo edificio, in cui se ne verifica la risposta sismica, ma anche quella urbana in cui si verifica appunto la “vulnerabilità” di ogni singola zona. Mi rendo conto che è un disscorso tecnico e forse un po’ noioso, ma mi sembra che avere la memoria corta non giovi a nessuno e che tutti noi che quella sera del 23 novembre del 1980 eravamo a Potenza e avevamo l’età della ragio-
ne e che viviamo con il terrore che tutto si possa ripetere ma anche con una sorta di atavico fatalismo, dovremmo fare di più, a partire dai nostri amministratori, un ultima cosa: la nostra università in materia è un’eccellenza in campo internazionale, quanti lo sanno? Enza Tolla docente facoltà Ingegneria dell’Unibas
24 Potenza
Mercoledì 8 aprile 2009
Un ragazzo di 25 anni fermato sul viadotto “Melandro”: aveva già scavalcato il guardrail
Tenta il suicidio: salvato dalla stradale DOPO qualche mese l’evento si ripete e, per fortuna anche stavolta la prontezza delle forze dell’ordine ha evitato il peggio. Protagonista un giovane di Tito che, nella mattinata di ieri ha tentato il suicidio. A fermarlo gli agenti della polizia stradale, che si sono accorti del ragazzo, di soli 25 anni, appena in tempo. L’intervento di una pattuglia della Polizia stradale dipendente dal distaccamento
di Moliterno, ha quindi evitato il peggio. Gli agenti, infatti, stavano percorrendo la variante della strada statale 65 (tra Satriano e Brienza), quando si sono accorti del giovane all’altezza del viadotto Melandro. Il giovane era già sul guardrail e stava per scavalcare la rete di protezione sovrastante la struttura. Immediatamente gli agenti sono scesi dall’auto e, dopo averlo avvicinato con
cautela, lo hanno persuaso dal tentativo di suicidio. Gli uomi della stradale, a quel punto, hanno chiamato il 118, anche perché si sono accorti dello stato confusionale in cui era il giovane. I sanitari, giunti sul posto, hanno quindi accompagnato il venticinquenne all’ospedale San Carlo, dove è stato è stato sottoposto a un “Trattamento sanitario obbligatorio” (Tso). Non si conoscono le ragioni che
hanno portato il giovane a tentare il suicidio. Solo qualche mese fa a Campomaggiore un episodio simile: una donna, in quella occasione, venne dopo molti tentativi persuasa a non togliersi la vita. Un fenomeno, quello dei suicidi, che in Basilicata in continua crescita e, purtroppo, protagonisti sono spesso i più giovani che, evidentemente, non sembrano vedere altre alternative.
Una pattuglia della stradale
Inaugurato il primo centro per la Terza e Quarta età. Il secondo nascerà in via IV Novembre
Rione Cocuzzo ha la sua “piazza” Uno spazio di aggregazione con internet e biblioteca CHE gli anziani siano in costante crescita a rione Cocuzzo è un fatto incontestabile, sotto gli occhi di tutti. Fino a oggi, però, non esisteva un vero punto di socializzazione. Un problema ora risolto dall’assessorato comunale ai Servizi sociali, che ha deciso di creare proprio in via Tirreno (e precisamente sotto i porticati del palazzo Del Favero), il primo centro cittadino di aggregazione per la Terza e per la Quarta età. Il centro è stato realizzato grazie ai fondi Por della Comunità europea, poi destinati dalla Regione Basilicata al Comune di Potenza. La gestione delle attività è stata affidata all'associazione “Auser”. Il punto aggregativo è stato inaugurato, ieri sera, dal presidente regionale dell'associazione “Auser”, Angelo Pace, e dal responsabile organizzativo, Rocco Laguardia, alla presenza del sindaco del capoluogo, Vito Santarsiero, dell'assessore comunale alle Politiche sociali, Francesco Casella, dell'assessore comunale ai Lavori pubblici, Giovanni Fiore. Erano, inoltre, presenti, il consigliere comunale, Antonio Pesarini, il segretario regionale della Cgil, Angelo Pepe, l'amministratore unico dell'Ater, Raffaele Vita, il direttore generale, Michele Bilancia. Dopo il tradizionale taglio del nastro, gli intervenuti si sono ritrovati nel salone gremito di pubblico per presentare il centro. Novanta sono i metri quadrati complessivi della struttura, ideata con una pittura dai colori vivaci in grado di regalare piena armonia ai futuri fruitori. All’interno della struttura un internet point, una stanza da
L’accusa di Caffaro (Arcicaccia)
Federcaccia «Comportamenti poco democratici»
La gente davanti al centro. A sinistra il taglio del nastro (f.M.)
pranzo, una sala per la consultazione di libri, un salone che potrà essere utilizzato per qualsiasi evenienza (previsti, per esempio, lezioni di ginnastica dolce e incontri degli iscritti). L'occhio della compagnia associativa fondata per volontà dei pensionati della Cgil è puntato, sin dal lontano 1989, sui meno fortunati, vittime di spiacevoli episodi legati alla desolante emarginazione e all'angosciante solitudine. «Vogliamo valorizzare - ha affermato il presidente regionale dell'Auser, Angelo Pace - la sfera degli anziani, nella veste di una importante risorsa per noi tutti, in modo allontanarli da ogni forma di emarginazione sociale contribuendo ad un processo di invecchiamento attivo rendendoli protagonisti nel far tramandare le loro esperienze alle nuove
generazioni divulgando, quindi, indimenticabili memorie storiche ed essenziali modelli educativi. Ci impegneremo, inoltre, a chiedere in maniera energica alla società maggiore capacità di spesa e più assistenza nei loro confronti». Il sindaco Vito Santarsiero ha elogiato particolarmente la struttura sociale. «La città - ha dichiarato il primo cittadino - vive oggi una giornata straordinaria grazie alla presentazione di un centro di fattiva eccellenza a favore degli anziani, che è frutto di un serrato lavoro messo in campo attraverso un'organizzazione esplicita in connubio con una decisa adesione di volontariato. La struttura nasce a rione Cocuzzo, in passato considerato simbolo di esclusione dalla vita che conta, ma che ora diventa
tramite il prezioso contributo del Comitato di quartiere presieduto da Pino Laviero, il cuore pulsante volto all'integrazione di tutta la cittadinanza». Cinque anni di serio lavoro non si dimenticano mai, per l'assessore comunale Franco Casella, che si è fatto da promotore dell'iniziativa sulla base di una norma regionale. A questo primo centro di aggregazione farà seguito - ha annunciato l'assessore, Giovanni Fiore - la prossima inaugurazione di una seconda struttura che sarà collocata in via IV Novembre. L'impegno sarà sempre quello di assicurare un idoneo spazio di coesione sociale rivolto alla collettività che consentirà principalmente di tutelare e coinvolgere tutti gli anziani, privi di compagnia e di assistenza. Alessandro Sileo
LAMENTA l’assenza di democrazia nel mondo dell’associazionismo il consigliere regionale Arcicaccia, Sandrino Caffaro. «E’ di questi giorni - scrive - la notizia che la Federcaccia provinciale di Potenza, una delle tante associazioni venatorie operanti nel territorio della provincia di Potenza, ha celebrato per Statuto le elezioni al fine di eleggere o riconferma il proprio organigramma per i prossimi quattro anni. Nonostante sia cambiata la squadra e inserito nuove figure, purtroppo devo registrare ancora una grande difficoltà di questa associazione venatoria nel non riconoscere pari diritti e doveri a tutte le altre consorelle che operano sul medesimo ambito, in quanto per dichiarazione del neo presidente, si evince la disponibilità in una eventuale apertura alle altre associazioni, con il veto di riconoscere l'assoluto ruolo di protagonista nelle decisioni che riguardano l'attività venatoria e sportiva a tutti i livelli. Questo atteggiamento non appare ispirato a nessuna forma di democrazia, ma appartiene al più totale autoritarismo. Pertanto il mondo venatorio lucano, oggi deve organizzarsi tutto unito, senza differenza di bandiera e mettersi a discutere insieme per riconquistare credibilità su tematiche importanti e recuperare un ruolo sociale che gli compete nelle politiche di salvaguardia e tutela della natura e delle popolazioni selvatiche. A tutti gli amici federcacciatori a cui mi sento legato, chiedo un atteggiamento di vero associazionismo, al fine di debellare i falsi amici della caccia e ridare credibilità a tutti i segaci della dea Diana».
L’INTERVENTO MOLTO spesso facciamo finta di non sapere quanto la pubblica amministrazione ci coccoli. Evitiamo di ammettere, in totale mala fede, quanto il nostro Comune si attivi per il benessere dei potentini e di chi abbia la ventura di frequentare il capoluogo più alto della penisola. E allora è il caso di spezzare una lancia in favore di chi, in silenzio, senza clamori, curando finanche il dettaglio, addolcisce la nostra vita, consentendoci di sorridere al mondo desiderosi di restituire all'umanità, quanto generosamente ci viene offerto. "Hei, finiscila di dire stupidaggini e vieni al sodo!" Ok. Dicevo. Potenza è una città che tutti definiscono cementificata oltre ogni limite. Ma c'è un parco, quello di Sant'Antonio La Macchia, che è un vero e proprio gioiellino. Seguendo il principio
CONTRO LA CEMENTIFICAZIONE che meno si fa, meglio si fa, infatti, il Comune di Potenza non mette mano al parco, evidentemente per non intaccare la natura e il suo corso. Questa attenzione raffinata, fa sì che, per esempio, le staccionate che delimitano i sentieri, cadano a pezzi, a tratti siano completamente abbattute, a tratti manchino del tutto. Lampanti i vantaggi: camminando lungo i sentieri si vivono emozioni del tipo "bosco abbandonato", "foresta vergine", con tutti i misteri che accompagnano tal paesaggio, e con l'immaginazione che va a mille. La cura dei particolari, però, va ben oltre. Infatti delle poche panchine sistemate, in epoca im-
magino prebellica, molte sono sventrate, a volte residuano solo i piedi, altre sono abbattute, rovesciate, spappolate. Qualcuna regge ancora, ma ha un aspetto poco raccomandabile. Stanno lì riverse da anni, e mai mano d'uomo ha pensato di toccarle soltanto. La sceneggiatura prevede, infatti, un ambiente del tipo post-bombardamento, ideale per giocare a guardia e ladri, o al piccolo partigiano, o per sentirsi sul palcoscenico di un telefilm della serie "ai confini della realtà". Molto bello. L'idea, insomma, è quella di creare un ambiente di desolazione, miseria, abbandono, che contrasti, una volta tanto, con l'opulenza del-
l'ambiente cittadino, che trasuda lusso, cura dei particolari, eleganza e agio, in ogni suo centimetro quadrato. In sintesi, si riesce a fare anche terapia, in ossequio ai più moderni canoni della psicologia sociale che raccomanda contesti urbani non sempre accoglienti, per perseguire scopi educativi, oltre che situazioni simpatiche, senza dover per forza andare agli Universal Studios di Orlando. Oltre che parco naturale, infatti, il nostro si impone anche come parco dei divertimenti, parco degli orrori, e parco della foglia secca, che, ovviamente, non viene mai spazzata e costituisce un naturale tappeto per dodi-
ci mesi su dodici. Cercando con un minimo di attenzione possono trovarsi ancora foglie secche del 2005, che pare sia stata una annata eccezionale. Del pari non vengono spazzati via i resti della presenza umana, come il classico cellophan dei tovagliolini "Tempo", il tappo di birra, il cartone della pizza, la carta oleata di qualche panzarotto, l'abituale mare di cicche, e qualche bottiglia in carne, ossa e vetro, per consentire alla cittadinanza la cosiddetta partecipazione attiva. In questo magnifico contesto è sempre possibile sentire il cinguettio degli uccelli, e il rumore del torrentello che scorre a valle. L'amal-
gama fra natura e uomo è, infatti, perfetto. Unico neo, non è molto frequentato. Ma le tante margherite, bianche, gialle e viola, non se ne hanno a male. Comunque, a corredo del parco, è possibile trovare, ad ogni trentina di metri, più o meno, sacchetti di plastica neri per gettare carte, e robaccia, invero mai utilizzati, in quanto mero arredo, appesi ai pali della recinzione, quella che ancora si salva, secondo uno stile finto-decadente frutto di un apposito studio, da parte di esperti del settore, assunti come consulenti esterni una tantum, che -si sono fatti pagare- ma, vuoi mettere? Insomma andate a godervi il parco, e non dimenticate il plaid, chè le panchine non servono per sedersi, ma costituiscono arredamento. Luciano Petrullo
Potenza 25
Mercoledì 8 aprile 2009
I due licei scientifici del capoluogo di regione continuano a contendersi gli studenti
Galilei contro Pasolini Nel primo aumentano le iscrizioni. Nel secondo calano E’UNA calamita per gli studenti. Gli aspiranti liceali di Potenza e del suo hinterland fanno la ressa per accedere allo scientifico Galileo Galilei. A conferma di ciò sono le 337 nuove iscrizioni incassate all’inizio di quest’anno. Un boom di studenti che andrà a formare 13 prime classi per l’anno scolastico 2009-2010. Tante iscrizioni quanto basta per creare un problema di capienza nell’edificio che dovrà ospitarli e, forse, per far scoppiare un nuovo “caso” tra i due licei scientifici di Potenza: il “Galilei” e il “Pasolini”, già in maretta all’indomani dello sdoppiamento del Galilei, dal quale nacque appunto il liceo intitolato all’autore di “Ragazzi di vita”. Il perché di questo nuovo corridoio foriero di resistenze tra le due scuole è presto detto: se allo “storico” Galilei le aule si ingrossano, allo scientifico Pasolini pare ci sia penuria di studenti. E così il liceo Pasolini, nato nel 2004 da una costola dello storico liceo potentino di via Anzio, potrebbe trovare soccorso negli
Uno degli ingressi del “Galilei”. A sinistra il dirigente del “Pasolini”, Telesca
“esuberi” di quella scuola. Con buona pace di una parte degli studenti delle medie che invece hanno preferito il Galilei al Pasolini. Del surplus alla scuola di via Anzio se ne occuperà domani il consiglio d’istituto, in una riunione convocata per affrontare questo e altri temi. Ci sono carte e ci sono vo-
ci che si rincorrono, e che attendono conferma, tra via Anzio e contrada Macchia Giocoli. E tra le dirigenze delle scuole e gli Uffici scolastici di provincia e regione. Le carte dicono che c’è una richiesta del Csa di Potenza, il centro di servizi amministrativi dell’Ufficio scolastico provinciale, che indicherebbe al Galilei la
impossibilità di formare tutte e 13 le classi: le aule non basterebbero a contenere tutti gli studenti. L’altro elemento ufficiale è la richiesta del preside del Galilei, con relativa promessa da parte della Provincia di Potenza (competente in materia di edifici scolastici superiori), di ottenere opere per l’ottimizzazione degli spazi.
Un intervento, sembra di capire, di poco conto: qualche tramezzo, o poco più, per confermare la volontà degli studenti di iscriversi in quella scuola. Perché di questo si tratta: come saranno mitigate le domande di iscrizioni in eccedenza con la volontà di decine di famiglie di scrivere i propri figli presso questa o quella scuola?.
Al Galilei pare che si lavori a non mandar via gli studenti, in altre posti (e qui sono indiscrezioni) si vorrebbe compensare lo scarso appeal del Pasolini con l’esubero del Galileo Galilei. Si affaccia, a Potenza, una nuova vertenza scuola. Gianni Sileo potenza@luedi.it
Manifestazione tra sport e gastronomia al Giubileo di Rifreddo
Le prelibatezze lucane al centro di “I love basket” UNO stand, un modo come tanti per far conoscere e apprezzare i prodotti lucani in tutta Italia. E’ stato questo il senso dell'iniziativa svoltasi ieri mattina al Giubileo hotel di Rifreddo dall’Alsia nell'ambito della manifestazione “I love basket” di Coppa Italia”, organizzata dalla Centre Corporelle Potenza. Presenti il commissario Alsia Basilicata, Paolo Galante e Antonio Flovilla in rappresentanza della Regione Basilicata. I prodotti lucani in bella vista, preparati dall'associazione “Cuochi lucani” hanno allietato la mattinata dei curiosi, in gran parte cestisti e dirigenti delle società partecipanti alla Final Eight di Coppa Italia. La gastronomia lucana, grazie all'Azienda lucana di sviluppo innovazione in agricoltura è stata protagonista assoluta della mattinata di ieri. Tanti prodotti, tante ghiotte occasioni per misurare la qualità dell'offerta culinaria lucana in chiave nazionale. Da anni la cucina “made in Basilicata” tiene il passo su scala nazionale con il resto della penisola. Lo dimostrano le peculiarità e i
Due momenti della manifestazione di ieri
(foto Andrea Mattiacci)
piatti tipici che stanno mietendo successi, vale a dire il canestrato di Moliterno, i dolci di Trecchina, il pecorino di Filiano, il classico Aglianico, le fragole e gli agrumi del Metapontino. I prodotti sopra menzionati hanno costituito il piatto forte dell'iniziativa presentata dal presidente della Centre Corporelle Potenza, Antonio Colangelo. Il commissario Alsia di Basilicata Paolo Galante ha inteso ri-
marcare la bontà dell'iniziativa sottolineando: «Abbiamo accettato di buon grado di prendere parte alle iniziative inerenti la “Final eight” di Coppa Italia di basket. Non ci siamo lasciati sfuggire la ghiotta occasione per mettere in evidenza i prodotti tipici della cucina lucana. La nostra regione ha sempre dimostrato capacità territoriali e sviluppo in chiave gastronomica». Anche Antonio Flovilla ha
espresso il suo parere positivo circa la presenza degli stand al Giubileo hotel di Rifreddo: «La Regione Basilicata è vicina ad iniziative di questo genere. Già in passato abbiamo dato la nostra disponibilità a coadiuvare gli enti che hanno promosso attività di promozione delle risorse gastronomiche. La Basilicata è al passo con i tempi per quanto riguarda la qualità dei prodotti alimentari. La nostra regione pur essendo piccola tiene
il passo e il trend delle altre realtà nazionali. Abbiamo sempre dato il nostro contributo per la crescita territoriale della gastronomia. Seguiamo con interesse le proposte e le iniziative sul territorio». I prodotti lucani fanno “gola” a tutti, ora bisogna continuare a tenere il passo con le tendenze e il palato dei turisti che visitano la nostra regione. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Lo ha chiesto il comitato di quartiere al presidente dell’Acta, Mazzaro
Spazzamento meccanizzato a rione Lucania SI è discusso delle problematiche ambientali che affliggono rione Lucania nel corso dell’incontro di ieri tra i vertici dell’Acta (Azienda comunale per la tutela del territorio) e una rappresentanza del comitato di quartiere del rione cittadino. «Il comitato di quartiere – si legge in un comunicato stampa dell’Acta - rappresentato dal suo presidente Orazio Colangelo, ha riconosciuto, in apertura
dei lavori, l’impegno e il lavoro profuso dall’Acta nel popoloso rione potentino i cui risultati sarebbero sotto gli occhi di tutti e ha riconfermato la collaborazione dei cittadini nel sostenere l’azienda nelle azioni di sensibilizzazione e rispetto dell’ambiente urbano». Entrando poi nel merito delle proposte, il comitato ha chiesto all’azienda «di eseguire degli interventi di spazzamento meccaniz-
zato stradale che, attraverso una puntuale opera di informazione e pubblicità svolta dal comitato stesso, apporterà di sicuro effetti concreti in tutto il quartiere». Inoltre è stato anche chiesto se sia possibile il potenziamento e lo spostamento di alcuni cassonetti i quali attualmente costituirebbero fonte di pericolo soprattutto per l’utenza anziana del rione. Il presidente dell’Azien-
da, Federico Mazzaro, confermando «il valore della concertazione e della collaborazione con i comitati di quartiere e, soprattutto con quello di rione Lucania già verificato positivamente in passato» ha colto le osservazioni poste ed ha garantito che «l’Azienda predisporrà un calendario di interventi sull’intero quartiere attraverso lo spazzamento meccanizzato alternato sulle varie zone con conseguente puli-
Federico Mazzaro (foto Andrea Mattiacci)
zia dei tombini». Il presidente dell’Acta ha anche assicurato, un sopralluogo nei prossimi giorni da parte di tecnici
dell’azienda per il potenziamento o anche l’eventuale spostamento di alcune batterie di cassonetti stradali».
26 Potenza
Mercoledì 8 aprile 2009
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Scadenze di Aprile
SI terrà il prossimo 5 maggio la decima edizione della manifestazione “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti que gli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bam bini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo. La bicicletta, oltre ad essere un’allegra occasione di gioco per i bambini, rappresenta un importante momento di crescita autonoma e di formazione civica, nonché una possibilità per un percorso educativo rispettoso dell’ambiente.
Il “Bravo ragazzo” VERRA’ proiettato il prossimo 16 aprile, alle 18, nella biblioteca provinciale di via Maestri del lavoro, il film “Bravo ragazzo” di Ira Wohl. La proiezione della pellicola rientra nell’ambito della rasse gna “Arte e disabilità”. la manifestazione organizzata dall’as sociazione “Dopo di noi” onlus in collaborazione con la bibliote ca provinciale. La proiezione della pellicola “Bravo ragazzo” di Ira Wohl sarà preceduta da un intervento della dottoressa Concetta Postiglione.
•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Mostri contro alieni 16.30 - 18.30 - 20.30
Sala 4 Ballare per un sogno 18 - 20 - 22 Sala 5 Amici del bar Margherita 18 - 20 - 22 Sala 6 Il caso dell’infedele Klara 17 - 19
Sala 2 La matassa 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30
Sala 7 Diverso da chi? 21
Sala 3 I mostri oggi 17.20- 19.30 - 21.40
•DUE TORRI• I mostri oggi 19 - 21
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
0971-441295
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0971-51465
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0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-44462765
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0971-445470
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0971-411396
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PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra
0971-310310 0971-612564
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0971-444072
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0971-55746
TRE MARI
0971-56032
0971-612694 0971-444228
Mostra su Spaventa Filippi RIMARRA’ aperta fino al prossimo 16 aprile, nella Cappella dei Celestini, la mostra “Quarant’anni del circolo Spaventa Filippi, nei cent’anni del Corriere dei Piccoli”. Al centro della mostra la figura e l’opera di Silvio Spaventa Filippi con riproduzione dei suoi articoli, fotografie e documenti sulla vita sentimentale e familiare, corrispondenza con intellettuali e scrittori, corrispondenza redazionale, manoscritti e opere In esposizione anche i numeri del “Corriere dei piccoli” con riproduzione integrale in gigantografia del primo numero (27 dicembre 1908) e delle tavole più significative del Corrierino dal 1908 al 1934. E’ prevista anche una sezione dedicata all’esposizione di esemplari rari e rarissimi di giornalini per l’infanzia e riproduzione di pagine significative
0971-34501
LA PRIMULA
14 aprile - Termine ultimo per richiedere i Buoni Sport per l'esercizio della pratica motoria e sportiva dei soggetti appartenenti a nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico 30 aprile - Pagamento II rata Cosap e Imposta sulla pubblicità - Termine ultimo per beneficiare del "Bonus energia" per il 2008 - Termine ultimo per presentare il modello 730/2009 al sostituto d’imposta Scadenze non programmabili - Assegno di maternità: entro 6 mesi dal giorno di nascita - Comunicazione di variazione I.C.I: entro 90 giorni dall'atto modificativo - Iscrizione agli asili nido: entro i termini indicati dall’avviso
“Bimbimbici 2009”
0971-471312
AMBROSIA
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, Ridotto dello Stabile, ore 18 “INCONTRO CON GLI SCRITTORI” Presentazione del mensile “Qui Touring”
FINO AL 16 APRILE Potenza, Scale mobili via Armellini “LA PASSIONE DI CRISTO” Sacra rappresentazione dell’artista Sergio Santo
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
IL 18 APRILE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “LEON D’ORO GIGINO LABELLA” “Tre pecore viziose”
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
IL 24 APRILE Potenza, Centro danza Maeva “TRE EDIZIONE DELLA PRIMA GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA”
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Mercoledì 8 aprile 2009
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Prima assemblea pubblica nella quale sono stati illustrati alla comunità progetti e idee
Picerno partecipata si presenta Lettieri: «Puntiamo a un ruolo attivo nell’amministrazione» PICERNO - Una Picerno sempre più partecipata. Dopo la prima assemblea pubblica del movimento cittadino denominato “Piceno partecipata” (Pp), nato alcuni mesi fa e che ha come spinta motivazionale e programmatica il rinnovamento, già si tirano le prime somme. L’effetto sembra alquanto positivo, come sostiene la gente. Domenica pomeriggio in piazza Plebiscito, tra curiosi e sostenitori, il gruppo si è presentato ai cittadini spiegando programmi e idee progettuali. «Eravamo un gruppo di amici che riflettevamo sulle sorti del paese - ha detto Giovanni Lettieri, coordinatore di Pp - e dello stato di disagio delle comunità moderne in un momento di crisi planetaria. A un fenomeno di spopolamento, di giovani che vanno al Nord per realizzarsi, c’è chi ha deciso di rimanere qui innalzando il livello di qualità della vita e contribuendo allo sviluppo dei nostri comuni». In collegamento telefonico da Londra è intervenuto anche Saverio Romeo, uno dei promotori del gruppo costituente. Nel corso dell'incontro, sono stati presentati i sei gruppi di lavoro (territorio, comunicazione, lavoro, giovani, servizi e intercettazione fondi) che in questi mesi hanno incontrato la gente e discusso con loro i maggiori problemi. Diverse le strategie per intercettare consensi: da facebook ai contatti diretti. Meno di tre ore di dibattito, tra presentazione, domande dal pubblico e interventi. «E’ stata un’assemblea partecipata - ha continuato Let-
SISMA
Solidarietà di Pietragalla alla comunità abruzzese PIETRAGALLA - L’immane tragedia che ha colpito l’Abruzzo e nello specifico la città de L’Aquila e numerosi paesi dell'hinterland della città ha messo in moto la grande macchina organizzativa della protezione civile e del volontariato italiano. Da Pietragalla il presidente dell’associazione volontariato, Luigi Bevilacqua, sottolinea che «in relazione all’evento sismico che ha colpito l’Abruzzo all’alba di lunedì 6 aprile questa struttura pietragallese, di concerto con la Protezione Civile Anpas di Basilicata la cui sala operativa regionale è ubicata in contrada Barricelle nel comune di Marsico Vetere, coordina un servizio di soccorso ed aiuto verso tutte le popolazioni colpite dal terremoto. Tutti coloro i quali sono interessati a questa importante attività di aiuto concreto verso chi è stato colpito dal sisma può contattare immediatamente la sede dell’associazione Volontariato che si trova in via Municipio 8 a Pietragalla per assumere tutte le informazioni strettamente necessarie in merito». Antonio Bevilacqua
Il sindaco Salvia
tieri - non solo nel numero, ma anche negli interventi e nella qualità». Diverse persone hanno compilato i coupon distribuiti. Infatti, sono state raccolte
richiese di contatto e di adesione. A breve, come è stato annunciato, si svolgeranno incontri tematici dislocati nelle diverse aree: periferia, zone rurali e centro per coinvolgere la cittadinanza sulla vita del paese. «Per concretizzare tutto ciò - ha detto Lettieri - ci vuole un ruolo attivo all’interno dell’amministrazione comunale. Questa è la nostra richiesta nell’ottica di un quadro di sintesi all'interno del centro sinistra. Continueremo a lavorare senza accettare equilibri che si basano sulle poltrone e gli interessi». Un coinvolgimento dal basso per dire no alle liste studiate a tavolino senza tener conto dei bisogni degli elettori. Iranna De Meo provinciapz@luedi.it
Il “libero sfogo” dei giovani democratici di Avigliano AVIGLIANO - I giovani democratici di Avigliano presentano l’iniziativa “Libero sfogo, libero ascolto” che si terrà oggi nella sala della Previdenza sociale del paese, alle ore 19. «Il tema dell’appuntamento – si legge in un comunicato stampa - è il confronto libero e schietto. Il dibattito, sempre relegato a conclusione delle relazioni di esperti, viene portato in prima linea e diventa protagonista fondante. L’obiettivo è raccogliere tutte le istanze, gli umori e gli interessi dei
giovani per avviare e programmare una stagione di formazione, approfondimenti, discussione e campagne di promozione realmente condivisa. Tutti abbiamo qualcosa da dire e un'immagine personale della società e del futuro. Essere cittadini coraggiosi significa anche questo: esprimersi, confrontarsi ed essere i primi protagonisti del cambiamento. I giovani democratici si vogliono calare in questo percorso e invitando ad inquadrare insieme prospettive e destinazioni».
IL CASO L’incontro era rivolto agli studenti della scuola media Fortunato
Lotta all’alcolismo, salta l’iniziativa di Mosaico La denuncia: «C’è ancora scarsa sensibilità» PICERNO - Un episodio spiacevole. A denunciare l’accaduto è l’associazione “Mosaico” che in occasione del mese nazionale di prevenzione all’alcol aveva organizzato una prima giornata informativa presso la scuola media “G. Fortunato”. L’intervento doveva coinvolgere gli alunni delle terze classi. Sembrava tutto a posto con la regolare autorizzazione protocollata, ma quando i volontari sono arrivati è stato comunicato un «necessario» rinvio. «L’intervento è stato negato per una disorganizzazione interna e non per mancanza di professionalità», sottolineano i volontari
che volevano mettere a disposizione le proprie conoscenze. «C’è stata la volontà a rimandare - ha detto Carmen Potenza dell’associazione - ma noi abbiamo dovuto assentarci dal lavoro. E poi ora ci sono le vacanze pasquali e il 19 è prevista una giornata dedicata al tema. E’ tardi per preparare i ragazzi. Per entrare nella scuola abbiamo chiesto ai genitori l’autorizzazione. Volevamo sottolineare che non abbiamo potuto svolgere il nostro compito non per causa nostra». Non è la prima volta che capita con questa associazione un incidente del genere. «Abbiamo provato a
contattare la preside - ha continuato Potenza - ma si è fatta negare. Noi chiedevamo una telefonata, ma non è arrivata. Non è possibile che nel 2009 è ancora poca attenzione verso le problematiche sociali. Noi volevamo semplicemente mantenere alta l'attenzione su un fenomeno che come dimostrano i dati statistici è sempre più crescente nella fascia adolescenziale». Il 19 si svolgerà a piazza Plebiscito (è il primo appuntamento in regione) una giornata informativa con l'allestimento di uno stand dove saranno distribuiti materiali. ir.d. m.
Mercoledì 8 aprile 2009
28 Oppido Lucano Il sindaco Pappalardo ha offerto tutto l’aiuto da parte dell’intera comunità
«A disposizione degli abruzzesi» Venerdì nella sezione dell’Avis una raccolta di sangue OPPIDO LUCANO - Dopo la tragedia che ha colpito l'Abruzzo e che ha rievocato brutti ricordi a tante persone in Basilicata, anche da Oppido Lucano arrivano solidarietà e collaborazione. A parlare è il primo cittadino, Rocco Pappalardo, che esprime a nome suo e dell'intera comunità di Oppido tutta la più sincera vicinanza e solidarietà alle popolazioni dell'Abruzzo gravemente colpite dalla tragedia dei giorni scorsi. «Ci stringiamo al dolore di quanti hanno subito la drammatica perdita di familiari, amici e conoscenti oltre che dei beni immobili, spesso frutto dei sacrifici di una vita», spiega il sindaco Pappalardo, che poi aggiunge: «assicuriamo l'adesione e la disponibilità a qualsiasi iniziativa che intenderà prendere la Protezione civile della Provincia di Potenza». A conclusione del suo breve comunicato per far sentire la vicinanza di un piccolo comune quale Oppido alla tragedia abruzzese, Pappalardo conclude: «La prote-
Una veduta del comune di Oppido
zione civile potrà garantire professionalità, competenza e coordinamento necessario ad ottimizzare le tante iniziative di solidarietà che il popolo lucano non farà mancare nemmeno in questa situazione». Da sottolineare anche
l'impegno dell'Avis, sezione di Oppido, che data la carenza e la necessità di sacche di sangue per fronteggiare questo momento, aprirà le porte della sua sede venerdì prossimo in modo che tutti coloro che avranno voglia di dare una mano e rendersi
utili anche a centinaia di chilometri di distanza dalla tragedia potranno farlo recandosi alla sede oppidese. Anche su Facebook, la sezione oppidese ha aperto un link per tutti coloro interessati. Rocco De Rosa potenza@luedi.it
Intervento del consigliere Michele Napoli
Saurina, una strada ancora incompleta POTENZA - Sulle infrastrutture incomplete in Basilicata il consigliere regionale del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli, ha dichiarato: «La Basilicata paga pesanti carenze infrastrutturali derivanti, soprattutto, da una errata programmazione e dalla incapacità di individuare i giusti percorsi per l’investimento di fondi destinati alla nostra regione. Quest’ultimo aspetto, artatamente mascherato, è la ragione vera dei ritardi della nostra regione». «E’ il caso di sottolinerare – sostiene Napoli - che molte opere appaltate e cantierate non giungono mai a termine come la strada Saurina emblema del fallimento di una programmazione sbagliata e dello sperpero di denaro pubblico». «Per la realizzazione della Saurina – ricorda il consigliere della Destra - fu individuato un tracciato, in parte completato con tanto di viadotti già
realizzati, che non è stato mai portato a termine perché il dissesto idrogeologico ha rammentato a tutti che si trattava di un’area ad alto rischio di frane che non avrebbe mai potuto consentire il completamento dei lavori». «Miliardi di vecchie lire - dice Napoli - andarono in fumo e decine di nuovi progetti per individuare percorsi alternativi e recuperare in parte i lavori già realizzati hanno portato, a tutt’oggi, ad un nulla di fatto. Una simile ed inconfutabile verità consente di affermare che la crisi demografica vissuta da molti paesi lucani è dovuta, anche, alle difficoltà di collegamento che hanno impedito la nascita di uno strato produttivo e favorito lo spopolamento delle aree interne». «Di tanti errori, che oggi pesano enormemente sulle comunità, nessuno paga il conto. Abbiamo una classe politica dirigente che non è stata capace di rimediare agli sbagli di quan-
Un tratto della Saurina
ti, in passato, hanno sperperato il denaro pubblico, lanciandosi in voli pindarici che hanno finito solo con l’aggravare ulteriormente la situazione di intere comunità che da anni attendevano e attendono la realizzazione di opere fondamentali per il loro sviluppo».
Al museo provinciale di Potenza “Il riposo delle pietre erranti” di Leone POTENZA - Si intitola “Il riposo delle pietre erranti” la mostra permanente delle opere dello scultore Giuseppe Antonello Leone, allestita da Luciano Lacava, che sarà inaugurata oggi alle 18 al museo archeologico di via Ciccotti. All'inaugurazione interverranno, oltre all'artista, il presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, l’assessore alla Cultura Giuseppe Telesca e la curatrice della mostra Sandra Bianco. Le pietre erranti, sassi raccolti nel nostro territorio e rielaborati da Leone fino a trasformarsi in personaggi, per lo più, del mondo greco (L'egiziano, Circe, Polimnia, Idomeneo, Litosofo,
Angelo Antonello Leone
Cicisbeo, Omero) sono state acquistate dalla Provincia di Potenza che, tramite il suo assessorato alla Cultura, ha immaginato un allestimento per assegnare uno spazio espositivo ad opere che, altrimenti, sarebbero state destinate a giacere nei
meandri di un deposito. «La mostra - hanno affermato Altobello e Telesca nasce tuttavia anche dalla profonda convinzione che dallo scandaglio dei legami fra le opere di Leone e i reperti archeologici del passato potesse innescarsi un
muto gioco di rimandi e di reciproche esplicazioni capaci di tradursi, per lo spettatore, in stupore e meraviglia che sono i processi fondamentali per lo sviluppo del pensiero dell'uomo e ne costituiscono la condizione essenziale ed esistenziale per oltrepassare il conosciuto e l'evidente». «L’allestimento del “Il riposo delle pietre erranti'” hanno continuato - rende visibile il processo di osmosi fra passato e presente insito proprio nelle pietre di Leone, in quelle opere così peculiari che sembrano non possedere né tempo e né spazio ma delineare l'archetipo di sentimenti e visioni del mondo della nostra civiltà occidentale».
Corsetteria, la Provincia aumenta fondi del Pater
Un momento della seduta (foto Mattiacci)
POTENZA - Si è aperta con un minuto di silenzio per le vittime del sisma che ha colpito l’Abruzzo la seduta del consiglio provinciale di Potenza. A tale proposito, l'assessore all’Ambiente Domenico Iacobuzio ha spiegato che la Regione Abruzzo ha rivolto alla Provincia di Potenza la richiesta di invio immediato di acqua potabile in bottiglie, coperte, generi alimentari di prima necessità e viveri. «La Provincia di Potenza - ha commentato Iacobuzio - ha subito avviato la macchina della solidarietà, inoltrando a tutti i sindaci dei comuni della provincia la richiesta di questi materiali di prima necessità, affinché ne venga data comunicazione alla cittadinanza e sia garantita la raccolta. Il trasferimento di tutto il materiale sui luoghi di emergenza sarà curato dall'amministrazione provinciale». L'assise è, poi, passata alla discussione dei diversi punti all'ordine del giorno. In primo luogo, è stata approvata all'unanimità la sottoscrizione di un aumento del capitale sociale del Pa.te.cor., il Patto territoriale della corsetteria, pari a circa 80 mila euro totali. «Siamo favorevoli all’approvazione di questo punto - ha affermato il capogruppo Vincenzo Giuliano (Udc) - per poter rilanciare la questione del lavoro e dell'occupazione, che purtroppo manca in questo territorio. Nell'esprimere il cordoglio e la solidarietà piena alle popolazioni dell'Abruzzo, crediamo sia necessario utilizzare il tempo che ci rimane da qui alla fine della consiliatura per costituire un tavolo tecnico, che elabori un progetto complessivo per il completamento della ricostruzione in Basilicata». Approvati a maggioranza, con il voto contrario di Giuliano, gli argomenti riguardanti alcune sdemanializzazioni, vendite ed espropriazioni di suoli di proprietà provinciale e il
Piano operativo annuale (2004 e 2005) della Comunità montana ''Medio Agri''. Anche il riconoscimento di un debito fuori bilancio è passato a maggioranza, nuovamente con il voto contrario di Giuliano e l'astensione del capogruppo Giuseppe Scelzo (Prc). E ancora. Ha accolto il consenso unanime dell'assemblea, con l'astensione di Giuliano, anche il bando per l'affidamento del servizio di gestione, manutenzione e custodia del Parco Baden Powell e dei fabbricati in esso esistenti, con l'esclusione di quello attualmente adibito a sede della scuola elementare del quinto circolo, della scuola media “Domenico Savio” e di quello assegnato all'associazione Legambiente. «Faremo un bando pubblico aperto a tutti - ha detto Iacobuzio - ma daremo un punteggio maggiore alle cooperative di donne. Speriamo che i vincitori sappiano rendere il parco ben fruibile dalla cittadinanza». Sull'argomento, Giuliano ha mosso il rilievo che «forse questo non sia proprio il periodo propizio per un bando, considerato che la campagna elettorale è oramai alle porte. Inoltre, ci sono delle iniziative giacenti analoghe, come quella per l'utilizzo delle case cantoniere a fini turistici e quella sulla presa in gestione del Covo degli arditi da parte di una cooperativa di giovani per mettere su delle attività culturali». L'assessore ha spiegato che riguardo alle case cantoniere ci sono state diverse cessioni, ma che queste possono avvenire solo dietro richiesta delle cooperative, «mentre il Covo degli arditi, che necessita di grandi lavori all'interno, è attivabile solo per fini culturali, ma non come struttura di ristorazione». Approvato all'unanimità anche l'ordine del giorno di Gianluca Manzi (Verdi) contro la paventata chiusura del Novantunesimo battaglione lucania.
Mercoledì 8 aprile 2009
29 Monticchio Bagni di Rionero Le Fiamme gialle hanno trovato rifiuti speciali pericolosi
Sigilli a un’area di 100.000 mq Nella zona la Guardia di finanza ha trovato l’eternit RIONERO - Maxi sequestro di rifiuti speciali pericolosi, in particolare “eternit”, da parte della guardia di finanza in un'area di 100.000 mq e denunciato un responsabile. I finanzieri della Tenenza di Rionero, nel corso di un servizio volto alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica, hanno sequestrato di un'area di 100.000 mq composta da undici edifici sulla quale erano presenti pannelli di amianto “eternit” nonché rifiuti speciali pericolosi. Nel corso di una serie di servizi disposti dal Comando Provinciale della guardia di finanza di Potenza, le fiamme gialle, nell'immediata periferia del Comune di Rionero hanno posto sotto sequestro un intero complesso aziendale riferito ad un'azienda agricola, in stato di abbandono, costituito da strutture in muratura, stalle, capannoni e tettoie. La vasta area, un'azienda agricola ex stalla moderna e non più funzionante, sulla quale insistevano eternit in avanzato stato di degrado, altamente nocivo per la salute perché in grado di liberare nell'atmosfera le micidiali fibre di amianto, note per essere cancerogene per le vie re-
RIONERO IN VULTURE Arrestato per violenza sessuale RIONERO IN VULTURE - Dovrà rispondere di maltrattamenti e violenza sessuale. Il caso è emerso nei giorni scorsi a Rionero in Vulture. In manette è finito un cittadino rumeno di 52 anni. L’operazione è stata portata a termine grazie al lavoro dei carabinieri della compagnia di Melfi coordinati dal capitano Antonio Contente che hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dall'ufficio g.i.p. del tribunale di melfi nei confronti dell’uomo che dimora nel comune di Rionero in Vulture. Il cinquantaduenne che di professione fa l'operaio è accusato di maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale continuata nei confronti della propria consorte. Le indagini, condotte dai carabinieri della stazione di Rionero in Vulture, sono partite dalla denuncia della donna che, dopo lungo tempo, ha trovato il coraggio di denunciare i maltrattamenti e le violenze subite. Un caso che è venuto alla luce che fa da contraltare a molti altri che stentano a emergere. Alcune immagini dell’area sequestrata
spiratorie, è ubicata in località Monticchio Bagni - contrada Paduli. Le indagini espletate dai finanzieri di Rionero hanno avvalorato l'ipotesi di un concreto pericolo di inquinamento, oltre che dell'aria, anche del suolo, nonché dell'ambiente circostante il sito posto sotto sequestro e come tale soggetto a precisi obblighi
di smaltimento e di bonifica. Le fiamme gialle constatando l'effettiva pericolosità hanno sottoposto a sequestro l'intera area costituita da 100.000 mq composta da undici edifici con la conseguente denuncia a piede libero del rappresentante legale dell'azienda, un 46enne G.F.B. , alla competente procura della repub-
blica di Melfi. Continua così la capillare presenza nella provincia di Potenza dei finanzieri del comando provinciale al contrasto degli illeciti in materia ambientale e della legalità nell'ambito dei peculiari compiti di polizia economica e finanziaria. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Parlano Luigi Mottola e Antonio Giansanti
Cm Vulture, tutti d’accordo sulla nomina di Sonnessa VULTURE - Si susseguono i commenti all’indomani dell’elezione del sindaco di Rapolla, a presidente della Comunità montana del Vulture. Per l'assessore comunale di Rapolla, Luigi Mottola, la nomina, rappresenta: «un percorso intrapreso dal Pd basato sull’entusiasmo e il talento, all'insegna di una sempre più concreta competitività delle giovani generazioni capaci di portare modernità ed innovazione». «La nuova nomina apre una pagina importante per il nostro territorio, sono sicuro – prosegue Mottola che Sonnessa, saprà ben operare sul territorio per l’interesse della gente lucana. Per noi – conclude Mottola – è motivo di orgoglio che il il nostro sindaco abbia risolto il nodo legato alla Presidenza della C.M. Vulture all’unanimità, a testimonianza dell'ottimo lavoro svolto». Nella vicenda è intervenuto anche Anto-
nio Giansanti, coordinatore regionale del Ps. «L’elezione del nuovo presidente della Comunità Montana Vulture Michele Sonnessa e il rilancio della collaborazione Pd-Ps sono un buon esempio di risposta alla domanda di governo territoriale e degli Enti Locali, superando la rissosità dell’attuale fase politica che vive il centrosinistra lucano». «Il doppio significato politico dell’elezione alla C.M. Vulture: da una parte, si rinnova la tradizione di collaborazione tra socialisti, riformisti e democratici che ha contribuito in tanti anni a realizzare, alla guida di numerosi enti locali della zona, importanti progetti e programmi di sviluppo nel Vulture-Melfese; dall’altra, ci auguriamo possa rappresentare l’esempio di come rintuzzare il centrodestra partendo dal rafforzamento dell’intesa tra le due componenti principali del centrosinistra».
Mercoledì 8 aprile 2009
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Lavello Pericolo inquinamento: la compagine politica di Pettorruso analizza i prodotti agricoli
Fenice: cresce la preoccupazione Gli agricoltori temono effetti sull’irrigazione dei campi LAVELLO - Continuano a creare preoccupazione i dati resi noti dall'Arpab circa la presenza di inquinanti nelle acque nella zona della Piana di San Nicola di Melfi. A due passi dal maxi inceneritore Fenice, nel bel mezzo dell'insediamento industriale SATA ed indotto, la situazione non sembra essere proprio tranquilla. Ad alzare la guardia anche gli agricoltori che captano le acque per l'irrigazione ma soprattutto a dirsi preoccupati anche gli abitanti dei paesi, come Lavello, che gravitano nell'orbita dell'area industriale di San Nicola. Ad accendere i riflettori sulla vicenda che sembra invece non suscitare grandi preoccupazioni tra associazioni e forse politiche, il movimento civico Primavera Lavellese. Servono più controlli, serve maggiore responsabilità nel monitoraggio degli agenti inquinanti ma soprattutto sembra ci voglia più buona volontà. «Non vogliamo - si legge in un comunicato diffuso da Antonio Pettorruso creare alcun allarmismo ma non possiamo denunciare l'inerzia della maggioranza in relazione ai gravi risultati delle analisi sull'acqua effettuati dall'Arpab nella zona di San Nicola di Melfi e nella valle
Termodistruttore: quale la reale situazione?
Interrogazione di Nicola Pagliuca IL PRESIDENTE del gruppo consiliare di Forza Italia verso il PdL, Nicola Pagliuca, con una interrogazione urgente presentata al Governo regionale, affronta la questione dell’inquinamento verificatosi sul sito in cui è allocata la Fenice. «Ciò che è emerso nel corso del Tavolo operativo - sottolinea il presidente Pagliuca - è stata la necessità di eseguire tutta una serie di rilievi tecnici. Occorre, invece, porsi una serie di interrogativi - continua Pagliuca - rimasti tuttora senza risposta: l’inquinamento delle falde è avvenuto in via diretta o a seguito di penetrazione nel sottosuolo di agenti inquinanti provenienti dai fumi dell’inceneritore? E se così fosse, per quali motivi le centraline di controllo sulle emissioni non hanno rilevato la presenza di questi agenti? Ed ancora: la rete di monitoraggio biologico non ha funzionato? E perché?». «Invito le parti interessate in termini di responsabilità a dare la massima diffusione delle risposte agli interrogativi proposti perché ai cittadini sia assicurata la verità». di Lavello». «Non capisco - prosegue come mai si temporeggia ancora a monitorare l'area e l'acqua del nostro Comune». «In consiglio comunale rivela Pettorruso - hanno giustificato tale inerzia con la spesa da affrontare che sarebbe pari a circa 250 mila euro annui. Sono certo che i cittadini non avranno alcun riprovevole dimo-
Venosa, tutto pronto per i riti della Settimana Santa VENOSA -Nel corso della Settimana Santa la comunità venosina vive momenti di intensa spiritualità, per manifestare la propria fede, rivivere momenti della tradizione e lanciare messaggi di speranza e di solidarietà. Gli appuntamenti più rilevanti, radicati nella storia e nella cultura locale, sono indubbiamente quelli del Venerdì' Santo e del Sabato Santo, diversi nella forma ma accomunati dalla volontà dei fedeli di esprimere la propria devozione e di fornire stimoli per la meditazione sul mistero della passione e crocifissione di Dio, che muore per redimere l' umanità. Giunge quest' anno alla XXXV edizione la Sacra rappresentazione della Via Crucis, che si svolgerà venerdì 10. Ed è dal lontano 1977 che la Associazione “Regina degli Apostoli” organizza la Rappresentazione, sviluppandola e arricchendola in continuazione nel corso
strazione di fronte ad una spesa simile. Io aggiungo senza alcuna demagogia ma come si possono programmare spese per la modifica degli agli incroci per 100 mila euro, si spendono oltre 2 miliardi di lire per sistemare un marciapiede e un pezzetto di villa comunale, si pagano parcelle ingiustificate per quasi 100 mila euro, eppoi non ci sono i soldi per monitorare
degli anni soprattutto dal punto di vista organizzativo, investendo anche risorse finanziarie, come quelle necessarie per acquistare i costumi di scena provenienti da Cinecittà. Di altro tenore la Processione del Sabato Santo, che da secoli chiude la Settimana Santa e prepara i venosini alla festa della Resurrezione. Si tratta di una processione suggestiva e coinvolgente,che non punta sulla spettacolarità della rappresentazione scenica, ma sulla semplicità e incisività dei simboli utilizzati. «Queste due manifestazioni sono fortemente radicate nella nostra comunità- sottolinea l'assessore comunale al Turismo, Roberto Preite - Oltre ad essere manifestazione della profonda religiosità che anima i nostri cittadini, rappresentano anche un motivo di attrazione per intercettare il turismo religioso». Giuseppe Orlando
area e acqua. 250 mila euro sono il costo di un appartamento di meno di 100 metri quadri». «Rischiamo di avere sulle tavole prodotti con il mercurio e si dormono sonni tranquilli, non esistono eventi non prevedibili». «Purtroppo chi ci amministra interrottamente ormai da oltre dieci anni non riesce ad andare al di là di
una sagra o di una riparazione ad un marciapiede». Arriva dunque il cosiddetto dai fa te. «Noi della Primavera Lavellese - si annuncia nel comunicato - stiamo facendo analizzare a nostre spese i prodotti agricoli di quell'area e dove sta invece l'assessore all'agricoltura, o le associazioni di categoria». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
Venosa
Ricettazione Una denuncia
VENOSA - Dovrà rispondere di ricettazione la donna denunciata dai carabinieri della compagnia di Venosa, coordinati dal capitano Enrico Galloro. Secondo la ricostruzione dei militari dell’Arma, a seguito della denuncia di furto di un telefono cellulare, hanno permesso di risalire alla ventisettenne melfitana come la materiale utilizzatrice dell'apparecchio telefonico rubato il 3 marzo 2009. La refurtiva, recuperata, è stata restituita al legittimo proprietario.
Venosa Iniziativa del Cefav “Pocchiari”
La scuola scende in campo contro l’alcolismo VENOSA - Il Ce.Fa.V. “F. Pocchiari” con i il livello di alcol nel sangue non superi lo 0,5 farmacisti associati del Vulture-Melfese, in g/l. Questo livello lo si supera bevendo più di collaborazione con l'Azienda sanitaria Po- una birra di 330cc. O più di un bicchiere di tenza-Sert di Melfi, dallo scorso 1 aprile e fi- vino, o mezzo bicchierino di superalcolici. no all'8 propone nella scuole del Vulture- L'alcol è farmacologicamente una droga Melfese, alcune riflessioni sull'Alcolismo, che, secondo le dosi, ha effetti euforizzanti, un problema sempre più diffuso tra i giova- disinibitori, stimolanti o calmanti. Inoltre, ni. Un impegno dei Farmacisti del Vulture se assunto a lungo dà dipendenza. L'ampia per i giovani in ricordo dell'amica e collega disponibilità di alcool può condurre all'acdott.ssa Nada Bagnoli, prematuramente cettazione della convivenza con queste soscomparsa Lo scorso 6 aprile nell'aula ma- stanze concependole come pratiche con finalità ricreazionale. Tale finaligna del Liceo Classico è stato tà riempie il tempo libero, aupresentato il progetto dal titomenta la socievolezza, la colo: “A.A. Altamente Alcolico, municazione e la relazione inriflessioni per non bersi il certerpersonale. Molte volte ci si vello”. Una produzione teaavvicina all'alcol per il ridotto trale della Cooperativa Zero in spazio alle relazioni interperCondotta nell'ambito del prosonali familiari con intrusiogetto Spazio Zero: esperimenne dei media nel tempo libero ti di scuola, gioco e lavoro, con della famiglia a cui consegue Carlotta Vitale e Mimmo Conuno scarso coinvolgimento te ( Gomma Lacca Teatro), Cridei genitori nella vita dei figli; stina Palermo, Palma Santanla relazione adulto-ragazzo gelo, Rossana Maltempo della spesso si limita ad un contratCompagnia l'Albero di Minerto che consente di barattare va. La direzione artistica era profitto scolastico e osservandi Alessandra Maltempo, l'orza di regole comportamentali ganizzazione di Mariangela in cambio di denaro; la manCorona. La serie degli sketch canza di autonomia come fatiha divertito gli studenti del Un momento dell’iniziativa ca e capacità di ottenere risulLiceo. Dopo lo spettacolo è setati con impegni coerenti e guito un dibattito a cura della dott.ssa Giusi Gramegna, presidente quotidiani porta il ragazzo a considerare la Ce.Fa.V e del dott. Pietro Fundone, respon- vita priva di senso e di attrattiva per cui solo sabile Sert di Melfi. I due responsabili del le condizioni a forte contenuto emozionale progetto Altamento Alcolico hanno riferito: possono renderlo felice. L'adolescente speri“ l'alcol è la droga più utilizzata dai giovani menta con uso casuale l'impiego di sostanze perché costa poco, è reperibile ovunque, in quali la droga e l'acool. Quando a questo si qualsiasi momento ed è socialmente accetta- associa un comportamento aggressivo, proto, dappertutto, dove le persone si incontra- blematiche familiari ed appartenenza ad un no. Dove si festeggia ci si ubriaca, l'abuso di gruppo di pari che usano le sostanze, si va faalcol viene menzionato raramente, ma le ci- cilmente verso una dipendenza ed abuso. fre parlano da sole. Per guidare l'auto e non Lorenzo Zolfo incorrere nelle sanzioni penali bisogna che provinciapz@luedi.it
MercoledĂŹ 8 aprile 2009
31 Oggi nuovo vertice in regione tra le parti interessate
Riunione tecnica tra i sindaci
Discarica: rimane l’ipotesi di un ampliamento
Senisese, il futuro nelle mani degli imprenditori
LAGONEGRESE - Continuano gli incontri a Potenza per far fronte all'emergenza rifiuti del Lagonegrese. Ieri c'è stato un incontro tecnico nel corso del quale è stato individuato un percorso che oggi dovrà essere valutato e validato dal tavolo politico previsto in Regione alle 13,30. Il percorso individuato si basa su due punti essenziali: la presentazione da parte del Comune di Lauria di un progetto per l'ampliamento di 20mila metri cubi della discarica di Carpineto e il completamento da parte della Comunità montana Lagonegrese delle procedure per l'affidamento della raccolta differenziata (che riguarda 9 dei 12 comuni che conferiscono a Carpineto). Nel frattempo la Regione si è riservata di poter esaminare un eventuale provvedimento transitorio che dovrebbe consentire la riapertura della discarica in tempi ragionevolmente brevi. All'incontro era presente, tra gli altri, l'assessore all'ambiente del comune di Lauria, Nicola Caimo. Come amministrazione siamo soddisfatti per aver
individuato una possibile via che tenderà di riaprire la discarica di Carpineto - ha dichiarato Caimo - Grazie ai funzionari presenti della provincia e della regione, ai tecnici, nonchÊ al vicepresidente Iacobuzi e al presidente Altobello presidente della Provincia, che si sono preoccupati di convocare l'incontro, al presidente De Filippo e a Vito Di Lascio che è stato in prima fila sulla questione. Oggi, dunque, ci sarà un incontro politico in cui si dovrebbero sancire le intese di ieri pomeriggio con la mediazione dell'assessore Santochirico e il governatore De Filippo La discarica di Carpineto, ricordiamo, è stata chiusa il 31 marzo scorso. Da allora, 12 comuni interessati, hanno preso a trasferire i rifiuti negli impianti di Sant'Arcangelo e Moliterno. Il 10 aprile prossimo scade tale ordinanza. Ma come riferisce il consigliere Vito Di Lascio, dovrebbe essere reiterata insieme all'autorizzazione per una stazione di trasferenza a Lauria, in modo da abbassare i costi del trasporto. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
LA POLEMICA
L’intervento di Schettino Con la chiusura della discarica dI Lauria, i rifiuti andranno a Moliterno e Sant’Arcangelo, chi ci guadagna e chi ci perde dal cosiddetto "tour della monnezzopoli lucana?. E' quanto chiede il capo gruppo di Forza italia della Provincia di Potenza, Giuseppe Schettino. A dire il vero la risposta c'Ê: ci perdono, sicuramente, i cittadini, dal momento che per conferire i rifiuti nelle discariche di Moliterno e Sant'Arcangelo assisteranno con molta probabilità - al raddoppio della Tarsu comunale. Effetto analogo per Giuseppe Schettino si ha nei comuni del Vulture e a Potenza, dove con la chiusura della discarica di Pallareta (satura da tempo) e l'inceneritore perennemente in stand by, - mette in evidenzia Schettino - si continua a conferire i rifiuti a Salandra, nel Materano). Dalle stime dei sindaci riuniti al "tavolo sulla monnezzopoli Basilicata" - continua - è emerso che il costo a tonnellata è già lievitato da 103 a 170 Euro a tonnellata, compresi i costi del trasporto, che graverà - sottolinea - sul portafoglio dei cittadini. A conti fatti - dice Schettino - tutti i cittadini pagheranno gli errori del Piano Provinciale dei Rifiuti poco o niente indirizzato verso la raccolta differenziata che resta su cifre ridicole ed illegali, prossime allo zero per cento in molti comuni (in Campania sarebbero già da tempo commissariate le Amministrazioni Comunali inadempienti). Il rischio - aggiunge Schettino - che i rifiuti facciano il giro delle sette chiese è reale, anche perchÊ - rileva altresÏ - fermarsi sarebbe devastante. E qualora si dovessero registrare momenti d'affanno, l'intera regione potrebbe trovarsi in grave difficoltà .
Incidente, trovata droga nell’auto RIVELLO - Il rischio di incidenti stradali aumenta anche grazie ai consumatori occasionali di droga. Questo è quanto emerge all'indomani del rocambolesco incidente, avvenuto lunedÏ pomeriggio intorno alle ore 13,40, lungo la Ss 585 Fondovalle del Noce. Forse il giovane alla guida della Opel Meriva che viaggiava verso Lagonegro con altre due persone a bordo, la mamma ed il fratello, di origine napoletana, potrebbe aver fatto uso di sostanza stupefacente. Sembrerebbe che i carabinieri del Norm della compagnia di Lagonegro, intervenuti per accertare le cause dell'accaduto, hanno anche rin-
San Severino Lucano
venuto e sequestrato alcuni grammi di cocaina e di hashish. Nel violento impatto l'auto ha sbandato, invaso la corsia di marcia opposta, abbattuto i cartelli stradali, un muretto e si è ribaltata. La madre dei due giovani ha riportato serie contusioni e subito dopo l'impatto, in attesa dell'arrivo dell'ambulanza del 118, giaceva immobile e non rispondeva ai solleciti dei primi automobilisti andati in soccorso. La disponibilità a lasciarsi coinvolgere in situazioni pericolose, la giovane età , l'inesperienza nella guida, aumentano il rischio di incidenti gravi. e. m.
La macchina capovolta
Si rinnova tra le vie del paese il tradizionale appuntamento
Coppa delle nevi Taimondi-Fava i vincitori della gara
Episcopia: di scena la Passione
SAN SEVERINO - L'equipaggio Rimondi-Fava con mini Cooper 1300 della scuderia Nettuno di Bologna ha vinto la dodicesima edizione della Coppa delle Nevi che si è conclusa nei gironi scorsi a San Severino Lucano, promossa dall'Asa Castrovillari guidata da Vittorio Minasi. L'equipaggio Zicari Cesarini della scuderia Spac Castrovillari con una AR 1750 GT si è aggiudicata la prima coppa per la regolarità turistica, gara di autostoriche che si è svolta in coda al campionato nazionale. Soddisfatti gli organizzatori della manifestazione cosÏ come l'amministrazione che per bocca dell'assessore Nicola Gallicchio ha spiegato l'importanza di tale iniziativa e rinnovato il proprio impegno per continuare a migliorare la Coppa delle Nevi.
EPISCOPIA - La Passione di GesĂš Cristo viene riproposta nel centro sinnico. L'inizio della settimana santa è coinciso ad Episcopia con la riproposizione, oramai diventata periodica, della “Passio christiâ€? per le vie del paese. La suggestiva processione, che si tiene per le vie del centro storico per l'occasione sgomberato di auto e suppellettili ed illuminate con torce e bracieri d'epoca, è stata seguita da numerosissimo pubblico, accorso anche dai centri limitrofi, che ha messo a dura prova l'organizzazione e le AutoritĂ del posto. Figuranti dell'occasione giovani ed adulti, tutti locali, in vestiti d'epoca, tra i quali spiccava una intera guarnigione di legionari in uniforme ed i cavalieri di scorta ai crocifiggendi, i quali presidiavano piĂš punti del paese, tra i quali l'antico castello sito nella piazza centrale. Molta commozione tra i presenti soprattutto in alcune scene salienti della drammatizzazione, tra le quali la fustigazione ed il processo a GesĂš e l'episodio dell'orto degli ulivi. Culmine del tutto la crocifissione del Signore assieme ai due ladroni, fatta con croci fedelmente simili alle originali ed apposte nel punto piĂš alto del centro urbano di Episcopia. Il tutto, durato alcune ore, seguito dal-
Un’immagine di Episcopia
SENISE - Il futuro prossimo dello sviluppo dell’area sud della regione, il Senisese, passa dalla mani e dalla volontà di investimenti degli imprenditori, anzitutto del posto. Questa in estrema sintesi la conclusione della riunione operativa tenutasi presso la sede della comunità montana Altosinni. C’era riunito il coordinamento dei sindaci dell’area: Senise, Teana, Fardella, Carbone, Chiaromonte, Calvera, Francavilla, Noepoli, San Costantino Albanese, San Paolo Albanese, Cersosimo, Terranova, voluto dal presidente La giunta regionale, Vito De Filippo, il quale doveva illustrare l’azione operativa messa in moto dalla regione, sugli investimenti produttivi, ancora riferiti ai trentacinque milioni di euro dell’accordo di programma Puglia-Basilicata. Il presidente, aveva portato anche i funzionari Francesco Fiore e Andrea Freschi, che hanno dettagliatamente ripercorso lo spirito dell’iniziativa e la sua valenza effettiva. La seduta straordinaria, ha detto il presidente è propedeutica a quella successiva che vedrà un confronto serrato con gli imprenditori, onde ascoltare opinioni ed esigenze. Dopo il macroattrattore che dovrebbe mettere in circolo e fare da traino a tantissimi altre iniziative(si prevedono laboratori, percorsi turistici, parchi sentieri ecc, che faranno da supporto e che produrranno una spesa di circa quindici milioni di euro) per mettere in rete nell’intera area del Senisese, la proposta turistica(10 milioni di euro) e dopo la assegnazione di circa 335 mila euro(5 milioni di euro) ad ogni comune, arriva dunque questo nuovo intervento che mette a disposizione un fondo di venti milioni di euro(già nella finanziaria regionale ultima e che potranno moltiplicarsi)a disposizione degli investimenti produttivi sempre in questa zona. Si tratta, ha spiegato De Filippo, di una novità assoluta giacchè il singolo imprenditore avrà l’assistenza in tutto il suo iter burocratico che sarà celerissimo e che passerà dagli istituti di credito operanti in regione. Il tutto a partire dalla fine del prossimi mesedi maggio, si spera. Il presidente si è dunque auspicato che non avvenga come per la 448, disattesa dagli imprenditori di quest’area nonostante una riserva del 25% degli investimenti negli anni passati. Queste nuove pratiche saranno vagliate dall’agenzia Sviluppo Italia, che diven-
terà in questi giorni, regionale, avendo assorbito il 96 per cento delle azioni in mano allo Stato. Una garanzia di semplicità e snellimento in piÚ che dovrebbe invogliare all’investimento. Anche perchÊ, gli aiuti sono previsti in conto capitale fino all’80%, con la garanzia verso gli istituti bancari, della quale si farà carico la regione stessa. In pratica basterà avere soltanto il 20% del capitale richiesto per l’investimento da dimostrare alla banca ed il resto sarà la regione a garantirlo. Per quanto riguarda poi le priorità dell’assegnazione del contributo, ci saranno dei parametri che non produrranno una graduatoria ma soltanto una cernita degli investimenti migliori e finanziabili. Le domande potranno essere presentate con finestre previste semestralmente. Davvero una novità assoluta non solo in Italia che rivoluziona a trecento sessanta gradi il rapporto banca imprenditore-pubblica amministrazione. La proposta regionale inoltre apre uno spiraglio davvero grande anche per i piccoli investimenti, essendo stato previsto il De minimis. Ossia la possibilità di offrire aiuti a progetti che arrivano fino a 500 mila euro. Il prossimo confronto dunque con la società produttiva, ma intanto i sindaci hanno chiesto lumi onde capire meglio quali occasioni si possono presentare per i propri concittadini. Si parla di comunità piccole e medio piccole con esigenze il piÚ delle volte poco onerose, che mirano essenzialmente alla sopravvivenza delle famiglie. Ed a proposito è arrivata la richiesta in via preliminare dell’Adsl, oramai irrinunciabile. Il presidente ha rassicurato che entro la fine di quest’anno, tutta la regione sarà servita dall’Adls che si stà realizzando con un finanziamento di venti milioni di euro, a metà tra la regione e l’Infratel che sta procedendo nei lavori. Altra importantissima notizia fornita dal presidente De Filippo, riguarda l’accordo sottoscritto in questi giorni e che ha impegnato i fondi sociali per lo sviluppo (quaranta milioni di euro) tra la regione e circa ottocento aziende di tutti i settori produttivi. Obiettivo ed impegno: la occupazione a tempo indeterminato di circa duemila giovani (diplomati e laureati) che avranno finalmente la propria occasione. Almeno loro. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
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l'illuminazione artistica con spiegazioni sonore al seguito, è stato coordinato dalla locale protezione civile, dalla Polizia municipale e dai volontari del circolo Anspi, che hanno operato sino a tarda notte, soprattutto per far defluire il numerosissimo pubblico presente che non ha perso un attimo della suggestiva manifestazione, scoppiando in fragorosi applausi all'atto della resurrezione del Cristo quale atto conclusivo. e. m.
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Mercoledì 8 aprile 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Pisticci
Nova Siri
Vertenza ex Ergom
Comunali
Salta l’incontro I sindacati protestano
La corazzata civica Intervista a Laddomata
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Il sindaco Buccico: «Gli obiettivi devono tener conto delle risorse disponibili»
Città sommersa da scoprire Per San Marco in Platea c’è l’ipotesi di recupero di Cittadinanzattiva UNA città sommersa tutta da scoprire e valorizzare. E' il labirinto di ambienti ipogei situato sotto il centro storico ed i Sassi, spesso sconosciuto anche a gran parte dei materani. L'immenso grattacielo di tufi che sono i Sassi di Matera si è formato per successive stratificazioni nel corso dei secoli, a volte quasi occultando volutamente le sottostanti grotte, recanti tracce di un passato che ad un certo punto si è deciso di dimenticare e cancellare, nonostante recasse i segni della storia dell'uomo e della sua arte. Un patrimonio di spazi sotterranei che oggi sarebbe opportuno valorizzare e rendere fruibile ad un turismo sempre più esigente ed in cerca di unicità straordinarie. La fruibilità degli ambienti ipogei di piazza Vittorio Veneto, avvenuto ormai da tempo ed attualmente interessato da ulteriori lavori di recupero, segna un primo passo verso tale direzione. Ma ancora molto resta da fare. «La Matera sotterranea - ha dichiarato il sindaco Nicola Buccico - possiede un fascino che merita sicuramente di essere fatto conoscere meglio. L'Amministrazione comunale sta lavorando per il definitivo recupero del patrimonio ipogeo, in modo da farne uno dei punti più importanti della candidatura di Matera a capitale europea della cultura nel 2019. Abbiamo parecchie idee che col tempo saranno realizzate. Un buon lavoro è già stato fatto negli spazi sottostanti piazza San Francesco, anche se può essere migliorato». La città sotterranea si snoda anche nella parte inferiore di chiese, case dei Sassi e storici palazzi. Nel luglio scorso Cittadinanzattiva ha inoltrato una nota all'Amministrazione comunale chiedendo di avviare un confronto sull'ipotesi di recupero e valorizzazione del complesso rupestre di San Marco in Platea. Recupero che potrebbe essere effettuato dopo l'acquisizione dell'immobile da parte del Comune, vista la disponibilità espressa dai proprietari circa un'eventuale alienazione. La valorizzazione riguarderebbe soprattutto gli ambienti ipogei del complesso di San Marco in Platea, ed in particolare l'annessa chiesa rupestre, dotata di pregevoli affreschi e fregi architettonici, censiti
nel Catasto dei Beni culturali e ambientali del Comune. La questione è stata affrontata recentemente durante un convegno organizzato da Cittadinanzattiva. «La nostra proposta - ha detto il responsabile dell'associazione, Angelo Bianchi - intende evidenziare l'opportunità, una volta acquisito al patrimonio comunale l'intero complesso, di effettuare interventi per il recupero dei motivi artistici e architettonici e, inoltre, di realizzare lavori di riqualificazione urbanistica dell'intera area mediante il ripristino dell'originario collegamento tra piazza Arco Sedile e il soprastante Recinto San Nicola. I visitatori -ha proseguito Bianchi- potrebbero così beneficiare di un'altra interessante opportunità per conoscere l'ambiente ipogeo e rupestre presente nel piano della città ed avere anche la possibilità di accedere agevolmente all'area dell'antico Castello, nonché fruire della straordinaria vista su piazza S. Pietro Caveoso e sulla Murgia dall'affaccio del punto terminale del percorso viario di Recinto San Nicola. L'intervento peraltro porterebbe a compimento i lavori di riqualificazione da poco conclusisi dei percorsi turistici di Salita e Recinto Castelvecchio e dello stesso Recinto San Nicola». Cittadinanzattiva ritiene che la proposta riguardante San Marco in Platea può essere considerata un punto di partenza per avviare una sistematica opera di rilevazione, recupero e riqualificazione della complessa e straordinaria realtà ipogea, che con i dedali di percorsi ed ambienti della “città invisibile” può ulteriormente arricchire l'immagine di Matera da presentare al mondo. Il sindaco Buccico ha dichiarato di «apprezzare l'iniziativa di Cittadinanzattiva sulla valorizzazione degli spazi ipogei. Gli obiettivi che si intendono perseguire, però, ha sottolineato il primo cittadino - devono tenere conto delle risorse economiche disponibili. Alcune somme potranno essere ricavate dal patrimonio immobiliare del Comune messo in vendita recentemente. Si tratta di immobili periferici, che presuppongo potranno rendere incassi maggiori di quelli preventivati». Biagio Tarasco
Biblioteca Via ai lavori
Impianto ristrutturato LA PROVINCIA ha consegnato alla ditta Giuseppe D’Avanzo di Andria (Ba) i lavori per la realizzazione di un nuovo impianto antincendio e installazione di segnaletica di evacuazione presso la Biblioteca provinciale “Tommasto Stigliani» di Matera. L'importo dei lavori è di 105 mila euro. La durata dell’intervento e fissata in 120 giorni al termine dei quali i lavori del nuovo impianto anticendio saranno completati..
SANITA’ Nomine dell’Asm
Direttore sanitario e generale
L’intervento del presidente dell’Ens Luciano Stigliano
«I sordi vogliono vedere i fatti perchè sono immuni dal plagio delle parole» IN riferimento all’articolo pubblicato dal Quotidiano lo scorso 3 aprile, in cui si che parlava di 20 milioni per la formazione, il presidente dell’Ente Nazionale Sordi Luciano Stigliano afferma che «non è esatto parlare di “sordomuti” perché noi siamo solo “sordi”, e ciò è riconosciuto dalla Legge n. 95/2006 Art. 1 che cita: «In tutte le disposizioni legislative vigenti, il termine “sordomuto” è sostituito con l'espressione “sordo”. Molti di noi che non hanno avuto la fortuna di essere seguiti da bravi logopedisti hanno difficoltà a parlare ma solo perché non sentiamo e non perché abbiamo problemi alle corde vocali; quella dei Segni è una lingua che presto sarà riconosciuta come seconda lingua italiana (è quasi ultimato l'iter dell'approvazione in Parlamento) e pertanto non è esatto definirla "il linguaggio dei segni"; eventualmente saranno realizzati i corsi di L.I.S. Lingua Italiana dei Segni saranno rivolti agli aspiranti interpreti e non ai sordi, anzi i sordi saranno docenti. Resta il fatto che qualora ci fossero dei corsi di formazione per l'avviamento al lavoro, per i sordi interessati servirebbero le interpreti». Il presidente Stigliano, rivolto ai politici, precisa che «i sordi, persone concrete, hanno imparato a non fidarsi delle promesse fatte in prossimità di elezioni politiche. Le persone concrete come noi, ad oggi, hanno solo rilevato che per gli extracomunitari è stata fatta una D.G.R., la n. 306 del 27/02/09
con precisi impegni sui capitoli di bilancio ben individuati, che mette a loro disposizione 1.571.924 euro per corsi di lingua italiana, per uno sportello, tutte cose che da anni noi sordi stiamo chiedendo: corsi L.I.S. , il Servizio Ponte, uno sportello con interprete presso le Pubbliche Amministrazioni, un interprete presso le Asl, i sottotitoli nei programmi televisivi, un interprete durante le conferenze politiche per capire ciò che si dice. E pensare che siamo cittadini Italiani che pagano le tasse. - aggiunge Stigliano - Queste sono le cose che chiediamo e diffidiamo delle delibere senza copertura finanziaria, delle delibere che istituiscono l’Osservatorio delle Politiche Sociali nel 2008 per avere un monitoraggio delle disabilità e che ancora non si è insediato, delle Delibere che riconoscono per i sordi il pc come una protesi in sostituzione del vecchio DTS e che ad oggi non è ancora possibile avere per inspiegabili lungaggini burocratiche .. Infine, ma non per ultimo, diffidiamo delle conferenze stampa sui nostri problemi fatte alla vigilia delle campagne elettorali. A tal proposito ci si chiede come faranno a votare i candidati alle prossime elezioni, i cittadini sordi delle Province se non saranno informati? Come potranno seguire i dibattiti in tv i cittadini sordi, i sottotitoli?», conclude Stigliano. I sordi, insomma, «vogliono vedere i fatti perché i sordi sono immuni dal plagio delle parole».
IL DIRETTORE Generale dell'ASM, Dott. Vito Gaudiano, ha nominato i Direttori Amministrativo e Sanitario dell'Azienda Sanitaria di Matera. Direttore Amministrativo è stato nominato il Dott. Rocco Ierone, 53 anni, già Direttore Amministrativo dell'Asl n.5 del Metapontino. Direttore Sanitario è stato nominato il Dott. Giuseppe Montesano, 59 anni, Primario dell'Unità Operativa di Pneumologia dell'Ospedale Madonna delle Grazie di Matera e facente funzioni come Direttore Sanitario dal mese di Gennaio di quest'anno. Entrambi i professionisti rimarranno in carica per tre anni.
TURISMO Internazionalizzazione
Occasioni dalla Francia Continua l'attività dell'Assessorato al Turismo della Provincia di Matera per l' internazionalizzazione del sistema turistico; dopo Giappone e Canada con cui proseguono rapporti istituzionali ed azioni di promo commercializzazione, l'attenzione dell'Assessorato al Turismo in stretta collaborazione con l'APT Basilicata, in questi ultimi mesi di fine legislatura, si sta concentrando sul mercato francese. Ed è proprio dalla Francia che arrivano interessanti sviluppi per la provincia di Matera e per l'intera Basilicata dove importanti tour operator - Bravo Voyages, Promovacances, Arts e Vie, Casadarno, Chemin du Sud, Continentes en Fete, TCH Voyages hanno manifestato all'Ente di Via Ridola il crescente interesse della domanda turistica francese verso i relais di Matera, i villaggi turistici della Costa Ionica ed le spa marine di Maratea.
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Mercoledì 8 aprile 2009
Si rafforza la presenza dei carabinieri sul territorio, previsto anche il supporto di un elicottero
L’Arma intensifica i controlli In occasione della Pasqua scatta l’operazione “Anghelos” E' PREVISTO anche il supporto di un elicottero del VI Elinucleo di Bari per controllare il territorio durante le festività di Pasqua. Scatta infatti l'operazione “Anghelos” promossa dal Comando Provinciale dei carabinieri di Matera. L'intensificazione delle attività di controllo dei militari dell’Arma riguarda l'intero territorio provinciale e prevede l'intervento dei carabinieri delle Compagnie e delle Stazioni dislocate sull'intero territorio. Massiccia la presenza dei militari: oltre alle autoradio dei Nuclei Radiomobili e alle pattuglie delle Stazioni carabinieri (saranno impiegati anche motociclisti), la stazione Mobile, già utilizzata nella città dei Sassi, i carabinieri di quartiere e pattuglie di militari in abiti civili. Quest'ultime, in particolare, avranno funzioni repressive nei confronti di reati quali borseggi, furti e rapine: reati che, proprio durante giornate di festa, tendono ad aumentare. «L'operazione “Anghelos”, concordata e condivisa con la prefettura e con le altre forze di polizia considererà il controllo delle più importanti strade della provincia, con particolare riferimento a quelle che conducono alle località turistiche e religiose. - spie-
Si rafforzano i servizi dei carabinieri in occasione della Pasqua (foto Videouno)
ga il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante del Comando provinciale dei carabinieri di Matera - Inoltre, saranno intensificati i servizi di contrasto alla criminalità “predato-
ria”, soprattutto a Matera, in previsione del notevole e prevedibile afflusso di turisti e vacanzieri. Lo stesso anche in tutti gli altri centri urbani provinciali, per prevenire, soprattutto, i
reati contro il patrimonio (furti, borseggi, truffe). Sarà rafforzata l'attività di controllo degli stranieri e dei soggetti che beneficiano di misure alternative alla detenzione (arresti e detenzione domiciliare), nonché dei sorvegliati speciali. Un'attenzione particolare - aggiunge il tenente colonnello Punzi - sarà rivolta alle località turistiche sia costiere, come la fascia Jonica, sia interne, e ai più importanti luoghi di culto, dove si prevede una maggiore presenza di visitatori». Territorio sotto controllo, quindi, con i servizi dei militari dell’Arma che nel periodo di festa lavoreranno per infondere sicurezza e prevenire eventuali reati. I servizi saranno coordinati dalla Centrale Operativa del Comando provinciale di Matera, pronta a recepire richieste di intervento da parte dei cittadini che dovessero chiamare il 112. «L'invito, come di consueto, è quello di rivolgersi ai militari dell'Arma, rappresentando qualsiasi esigenza», conclude il tenente colonnelo Domenico Punzi. In caso di necessità è sufficiente una telefonata al 112. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Di Palo trovato in un casolare abbandonato E' STATO trovato in un casolare abbandonato nella tarda mattinata di ieri, grazie anche all’ausilio di un elicottero del VI Elinucleo dei carabinieri, l'imprenditore altamurano Francesco Di Palo. L’uomo, ieri, si è allontanato dalla sua azienda dopo aver telefonato al 113 minacciando di darsi fuoco. L’imprenditore ha telefonato alla Polizia chiedendo una soluzione per le decine di cani che vivono nel recinto della sua azienda. Lo scorso 17 marzo i carabinieri del Nas hanno sequestrato il canile abusivo, allestito nella sede dell'azienda di Di Palo, affidata alla curatela fallimentare. Ieri l'imprenditore ha annunciato la sua volontà di darsi fuoco e si è allontanato dopo essersi cosparso gli abiti di benzina, secondo quanto riferito da testimoni. Nei mesi scorsi, aveva ripetuto la stessa minaccia dopo aver denunciato intimidazioni. Forse per il caldo e per aver respirato vapori di benzina, l'uomo è svenuto ed è stato trasportato in ospedale. Prima di perdere i sensi, l'uomo ha ribadito la richiesta di una soluzione per i cani che si trovano nel recinto della sua azienda.
PALAZZO MALVEZZI Fondi aggiuntivi GLI interventi di recupero a Matera di Palazzo Malvezzi potranno contare su risorse aggiuntive per 500.000 euro, stanziate dal dipartimento attività produttive della Regione Basilicata. Lo ha reso noto il capo ufficio tecnico dell’amministrazione provinciale, Domenico Pietrocola. Lo stanziamento è stato deciso dopo una richiesta della Provincia per lavori di completamento. Gli interventi cominceranno, da quanto si è appreso, subito dopo Pasqua. La Provincia aveva aggiudicato all’impresa Santovito di Andria i lavori di “consolidamento e restauro” del settecentesco Palazzo Malvezzi, ubicato a Matera, in piazza Duomo. Le opere riguardano il primo lotto funzionale di 2,6 milioni di euro su un progetto complessivo che prevede una spesa di 4,1 milioni di euro. La durata dei lavori è fissata in 36 mesi. Palazzo Malvezzi è un antico edificio nobiliare: si tratta di una prestigiosa costruzione che nel periodo a cavallo tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento raggiunse l'attuale struttura, destinata ad ospitare funzioni culturali e attività di rappresentanza degli enti locali.
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Mercoledì 8 aprile 2009
TAXI MATERA 3332685173
Vito Patrone
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.
Inaugurazione fontana
Tanti auguri per i tuoi 18 anni fratellone! Ti auguro insieme a tutta la nostra famiglia una vita piena di soddisfazioni e felicità. la tua sorellina Chicca & C.
SABATO 11 aprile sarà inaugurata la Fontana Ferdinandea nella nuova collocazione di Piazza Vittorio Veneto. Per l’inaugurazione, è prevista una cerimonia che si terrà nella centrale piazza materana a partire dalle 20,30. Nel corso della serata interverrà il Sindaco Emilio Nicola Buccico.
Verso le amministrative OGGI alle ore 18 presso il Cinema comunale in Piazza Vittorio Veneto di Matera si svolgerà un incontro dal tema "Verso le amministrative". L’incontro è stato organizzato da Alleanza Democratici di Centro-DeC (Democratici e Cattolici). L’incontro è stato organizzato dalla consigliera Rosa Mastrosimone e dal consigliere Roberto Falotico.
Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 DINNELLA Via Cappuccini 72 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/314308 0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Mostra genocidio armeno E’ IN corso nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. «Durante la rassegna –spiega il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa - saranno in visita a Matera diverse autorità armene, con le quali sono previsti incontri e momenti culturali». L’ingresso sarà gratuito.
Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 30 aprile prossimo. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.
Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10 GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe
SABATO 11 APRILE FESTA DI PRIMAVERA PER festeggiare la primavera Tenuta La Volpe (strada statale 7, diga di San Giuliano) sabato 11 aprile organizza il primo Spring Time Party. A partire dalle 22,30 con stuzzicheria a buffet, live and raw performance offerta dal gruppo musicale Jazza band. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 3288454540 o 0835559752.
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mostri contro alieni 17,30 - 18,15Oro nero 19,30 - 21,30 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Gli amici del bar Margherita 17,30-19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 I mostri oggi 18 Gran Torino 20 - 22 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14
Il caso dell’infedele Klara ore 18,15 The international 20 - 22 •CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Gran Torino 19,30 - 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 La matassa 19-21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro I mostri oggi 21
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Mercoledì 8 aprile 2009
L’associazione Galleria del Mulino è stata autorizzata dal Comune a impedire l’accesso
Cancelli chiusi contro i vandali Piazza Mulino più sicura e inaccessibile dalle 22 alle 7 LA PAROLA AI COMMERCIANTI
I ragazzi: «E’ un provvedimento restrittivo. Dove andremo a intrattenerci?»
«Soluzione dopo tanti anni» Pro e contro fra gli esercenti che lavorano nella zona
Immagini eloquenti della piazza finora vittima dei vandali
UNA piazza-simbolo, uno spazio che evoca il laboratorio che Matera rappresentò per l'architettura italiana. Piazza Kennedy, o Mulino (come è chiamata abitualmente) rappresenta una risorsa da cui attingere e da preservare ma si sta trasformando pericolosamente in un angolo della città da dimenticare, più vicino alla periferia abbandonata delle peggiori metropoli che ad un luogo a pochi metri dal centro storico della città. Scritte sui muri, rifiuti di ogni genere sono il segnale di un abbandono che il nulla osta della giunta comunale potrebbe interrompere. Il Comune, infatti, ha autorizzato l’associazione Galleria del Mulino a chiudere i passaggi che da via Passarelli, da via Lucana e da via Cappelluti consentono l’accesso alla piazza. Tutti i giorni, dalle 22 alle 7 del mattino i cancelli che verranno installati impediranno l’ingresso alla galleria evitando, di fatto, il perpetrarsi di atti vandalici che negli ultimi anni hanno reso pericoloso anche il solo passaggio in quella zona sia da parte dei cittadini che dei residenti. L‘autorizzazione è giunta dopo che i consiglieri Braia (Pd) e Tataranni (lista civica)hanno ripeso a cuore le sorti della vicenda. Con un ordine del giorno approvato dal consiglio comunale il 30 luglio 2008, infatti, si decise, tra l’altro, di incrementare pulizie straordinarie nelle aree aperte al pubblico e sui muri perimetrali, di avviare le procedure per istituire strumenti di vigilanza continua. Per il consigliere Eustachio Tataranni: «La chiusura della piazza utilizzando i cancelli sarà un deterrente utile, a patto che venga inserito in un contesto di idee per migliorare la sicurezza. Questa scelta consentirà anche la riqualificazione dello spazio pubblico da rendere fruibile nel modo migliore. Purtroppo
finora la situazione favoriva episodi incresciosi nei luoghi meno frequentati della galleria che era preferita soprattutto dagli ubriachi. In merito alle dichiarazioni del consigliere Braia, Tataranni chiarisce: «Abbiamo perseguito un obiettivo comune: riportare alla condizione migliore un luogo significativo della città, il consigliere Braia con l’ordine del giorno che è stato approvato e io, contribuendo alla realizzazione della delibera che è stata approvata dalla giunta comunale. Ognuno ha fatto il proprio dovere». Il consigliere Braia aggiunge: «Qualcosa si muove dopo che la giunta ha accettato la proposta dell’associazione». Piazza Kennedy, ex sede storica del Mulino Andrisani è stata inserita nei testi di architettura come esempio eloquente di valore strutturale e progettuale. Realizzata negli anni che vanno dal 1988 al 1991 da Carlo Aymonino in collaborazione con Raffaele Panella e Piergiorgio Corazza, piazza Kennedy vive da alcuni anni una situazione di degrado che ne offusca gli elementi principali e che, la scelta della chiusura potrebbe rivalutare. Nell’ordine del giorno approvato dal consiglio comunale, Braia scrisse, tra l’altro: «Piazza Kennedy da molti anni si trascina in una situazione di assoluta invivibilità che rende difficile la normale vita di relazione a quanti svolgono attività commerciali e professionali e a quanti vi abitano. E’ tra le piazze della città quella che risulta essere la più esposta ad atti di vandalismo di alcuni giovani che solo per educazione definiamo in cerca di identità e che proprio con i loro atti incresciosi l’hanno resa negli anni pericolosa e sporca, luogo di gesti senza senso, sino a renderla invivibile soprattutto nelle ore notturne». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
PIAZZA Mulino potrebbe fi- «E' un deterrente per chi ha nalmente intravedere una brutte intenzioni - dichiara soluzione ai continui atti Giuseppina Sciortino titovandalici di cui è stata ogget- lare della Chicco - oltre ad to grazie al provvedimento una sicurezza anche dal punche, in parte, ha fatto tirare to di vista igienico. La piazza un sospiro di sollievo a com- negli anni è stata luogo di mercianti e residenti per una spaccio con grandi difficoltà situazione delicata che si tra- per i nostri clienti. I cancelli scina da anni. «Il problema risolvono solo in parte la siora è diventato economico - tuazione se non altro nelle afferma Grazia Intini titola- ore notturne». La pensano in re del negozio di abbiglia- maniera diversa i ragazzi mento Elena Mirò e compo- che storicamente hanno frequentato nente della piazza l'associanel rizione “Galspetto deleria di gli spazi. piazza Mu«Non è lino”- visto giusto che ci auafferma totassereTommamo per so Radorealizzare gna i cancelli. adottare Comunun provque, mi rivedimentengo sodto così redisfatta strittivo del provper noi vedimento L’interno del negozio Chicco ragazzi della giunche identa comunale. In venti anni di attività tifichiamo in piazza Mulino ho esaurito le energie dispo- l'unico punto di riferimento. nibili per tentare di risolvere Il problema - prosegue - si pouna situazione che avrebbe trebbe risolvere con maggiodovuto essere gestita diver- ri controlli da parte delle forsamente sin dai primi mo- ze dell'ordine o vigilantes. Mi menti. La soluzione dei can- chiedo dove andremo ad incelli - continua - sicuramente trattenerci noi ragazzi dopo permetterà una maggiore vi- le 22 e chissà se anche lì darevibilità della galleria che po- mo fastidio». I residenti si trebbe trovare beneficio an- aspettano un intervento del che dal punto di vista com- Comune che possa in parte merciale per la presenza di riqualificare la piazza con altri locali disponibili, ma particolare attenzione alla ancora vuoti. Resta da chia- fontana centrale. «Anche se rire a chi spetterà l'apertura, il provvedimento è stato rila chiusura, la pulizia e la chiesto da noi commercianti manutenzione ordinaria del- - afferma Roberto Derinaldi la galleria». C’è chi si concen- titolare della Benetton - contra sulla sicurezza pubblica. sidero questa decisione
In alto Grazia Intini e Roberto Derinaldi
un'arma di difesa giunta molto in ritardo. Per anni la piazza è stata terra di nessuno anche da parte delle istituzioni che non hanno trovato un forma deterrente capace di scoraggiare i malintenzionati. La difesa da parte dell'amministrazione è stata sempre quella di non poter intervenire visto che non ne
era proprietaria. Anche la soluzione delle telecamere non ha sortito alcun effetto visto che si continua a scrivere e ad imbrattare i muri. I cancelli sono una soluzione plausibile - continua Derinaldi ma non risolveranno il problema». Michelangelo Ferrara matera@luedi.it
I problemi di sicurezza verranno ridotti dall’inaccessibilità notturna alla zona
Uno spazio che torna ai cittadini LA scarsa sicurezza è la nota dolente di piazza Kennedy, problema mai completamente risolto anche a causa del facile accesso all’intera area. Nella particolare conformazione della struttura, ci sono infatti zone più nascoste nelle quali in passato si sono verificati atti di vandalismo anonimi. Dalle scritte sui muri fino ai rifiuti organici, la realtà di quest’area a pochi passi dal centro storico della città, è giunta fino al comitato per l’Ordine e la sicurezza, promosso periodicamente dal Prefetto di Matera. Nel corso di uno degli ultimi vertici, in ordine di tempo, i rappresentanti delle forze dell’ordine hanno concordato sulla necessità di avviare forme di controllo e deterrenti per evitare che l’incuria e l’abbandono si trasformino in occasioni ideali epr i vandali. La piazza, d’altronde, è frequentata da giovani che, in particolare nelle ore serali, affollano la piazza, le scale e le aree interne della galleria abbandonando, spesso, bottiglie e rifiuti di vario genere in spregio a qualsiasi norma. Vivibilità, decoro e regole igienica imporrebbero al contrario il rispetto di luoghi pubblici che, a
Una immagine di piazza Kennedy. Anche le scale sono ridotte ormai a pezzi
quanto pare, proprio in piazza Kennedy vengono regolarmente ignorati da molto tempo, trasformando la realtà quotidiana in emergenza vera e propria. Dai carabinieri di Matera che si sono occupati insieme alla Questura del controllo della zona attraverso servizi mirati, giunge il plauso per la decisione. «I cancelli - spiegano - hanno un
fine importante: quello di evitare che nottetempo qualcuno si introduca in luoghi non visibili. I cancelli dovrebbero essere sistemati in modo che la piazza sia, comunque, più fruibile nel luogo suggestivo ovvero dove si trova la fontana centrale. Si riusciranno, così, a pulire i muri ed evitare che vengano sporcati». a.ciervo@luedi.it
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Pisticci Resta sospeso il futuro di 120 operai, sindacati di categoria sul piede di guerra
Pcm, è blocco a oltranza Saltato l’incontro in Confindustria con i vertici aziendali VALBASENTO - Si inasprisce la protesta alla Plastic Components. Saltato il tavolo di confronto in Confindustria, il blocco della produzione e delle merci prosegue ad oltranza. Dalla Magneti Marelli ancora nessuna rassicurazione sul futuro produttivo dello stabilimento di Pisticci che occupa 120 lavoratori. Solo il diniego a incontrare i sindacati, dopo che ad un camion di prodotto finito è stato impedito di varcare i cancelli dell'area industriale. «Evidentemente -osserva il segretario della Filcem Cgil Fernando Megaper la società hanno più valore quattro pezzi del futuro di 120 lavoratori». Eppure la giornata per gli operai della ex Ergom era iniziata in ben altro modo. A solidarizzare con i 120 lavoratori e le rispettive famiglie il vescovo di Matera Salvatore Logorio, sceso in Valbasento per celebrare il precetto pasquale insieme ai pochi operai sopravvissuti alle ultime chiusure. Un gesto di attenzione e sensibilità che, invece, dicono i lavoratori, tarda ad arrivare dalle istituzioni provinciali e regionali. Non si contano più, infatti, gli appelli (tutti caduti nel vuoto) della Fulc a intervenire con la proprietà al fine di avere certezze sul destino del sito di Pisticci. Ma, dopo che il mancato incontro di ieri ha esasperato ancora di più i toni della ver-
Il presidio dei lavoratori alla Pcm
tenza, i segretari di Filcem, Femca e Uilm chiamano a raccolta anche i metalmeccanici di Fim, Fiom e Uilm al fine di poter attuare una azione di protesta sinergica che coinvolga tutte le maestranze del sito produttivo di Melfi”. La naturale conseguenza, secondo la Fulc territoriale dell' “ “irresponsabile” atteggiamento dell'azienda e della Confindustria di Basilicata, che ha portato a “snobbare” tutte le richieste sindacali di confronto a tavoli istituzionali ha determinato di fatto uno
stato di agitazione dei lavoratori. Fulc e Rsu, nel chiedere l'intervento delle rispettive segreterie regionali, ricordano che «hanno con senso di responsabilità aderito alla richiesta della Confindustria Basilicata, di un confronto nella loro sede di Matera con il responsabile del personale della Plastic Compontents and Modules. Durante tutta la giornata, però, si sono consumati in fabbrica provocazioni da parte della direzione aziendale verso le Rsu e i lavoratori di stampo “caporalato”. Qualche minuto prima dell'avvio dell'incontro, la Confindustria ci ha comunicato l'indisponibilità della delegazione aziendale ad avviare il tavolo con lo stato di agitazione in corso. E' evidente che come sindacato non avendo, per adesso, un interlocutore “affidabile” come la delicata questione richiede non lascia che la strada della lotta». Vicina ai lavoratori della Plastic Cmponents si è detta anche la Ugl di Basilicata. «Nonostante le ripetute richieste e l'intervento del Prefetto di Matera, la società si rifiuta a tutt'oggi di presentare un progetto industriale -dice il segretario regionale Giovanni Tancredi- la dimostrazione tangibile che la società ha deciso oramai di abbandonare la Valbasento e di trasferire le produzioni a Melfi». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Ferrandina Quattro avvisi di garanzia ai gestori D’Amelio attacca «Inaccettabile i fondi revocati per la bonifica»
I Noe sequestrano la discarica di Venita
FERRANDINA - Sigilli alla discarica comunale di Ferrandina. A porre sotto sequestro la struttura, peraltro non attiva già da alcuni mesi, i carabinieri del Noe di Potenza e della locale Stazione. Il provvedimento è stato emesso dalla procura di Matera, sulla base delle attività di verifica e investigative svolte dai carabinieri. Dagli accertamenti é emerso che la relativa autorizzazione era già scaduta, mentre non risulta mai richiesta un'altra autorizzazione Aia (Autorizzazione integrata ambientale). Inoltre, sono emerse delle inottemperanze delle prescrizioni relative alla gestione del sito e il gestore non è risultato iscritto all'Albo Nazionale Gestori. Notificate anche quattro informazioni di garanzia ai responsabili della gestione. Nessun problema per lo smaltimento dei rifiuti, in quanto il comune interessato si serve della discarica di Salandra. provinciamt@luedi.it
La discarica sequestrata
FERRANDINA - «E' grave, se vera, la notizia stampa secondo cui il Ministero delle Attività produttive avrebbe cancellato il finanziamento previsti cinque anni per la bonifica della Valbasento. Chi difende gli interessi di Ferrandina, dei comuni della Valbasento e della provincia di Matera?». Lo chiede il consigliere provinciale Saverio D’Amelio ai parlamentari lucani e ai consiglieri regionali, invitandoli ad agire subito, perché nel territorio di Ferrandina e della Valbasento la percentuale di malattie tumorali e morti é più alta che altrove»; provinciamt@luedi.it
Montescaglioso Montanaro al sindaco
«Basta lo scempio del verde pubblico Sì alla Piano Bradano» MONTESCAGLIOSO - Il consigliere comunale di opposizione Michele Montanaro, portavoce provinciale di Alleanza Democratici di Centro, ha presentato tre interrogazioni scritte. La prima riguarda l'esecuzione delle operazioni di potatura degli alberi; ha chiesto spiegazioni all'assessore all'Ambiente Antonio Quarato e al sindaco Mario Venezia. Il consigliere, avendo constatato che le operazioni sono state «eseguite con metodi poco appropriati e risultati a dir poco sconcertanti rispetto a quelli che sono i canoni previsti per la manutenzione delle alberature cittadine e delle aree verdi», ha chiesto se la ditta incaricata abbia i requisiti e l'esperienza pregressa per l'esecuzione dei lavori, oltre a conoscere il nome del responsabile incaricato a sovrintendere alla corretta esecuzione delle operazioni di potatura. Altra richiesta di chiarimento riguarda, poi, la destinazione prescelta dall'amministrazione della legna ricavata dalla potatura. Altra interrogazione scritta è stata consegnata all'assessore ai Lavori Pubblici Vincenzo Zito e al responsabile dell’Ufficio tecnico Pier Paolo Nobile. Argomento della richiesta di chiarimenti gli interventi di manutenzione straordinaria della strada comunale a scorrimento veloce Piano Bradano. Montanaro, dopo aver premesso che ormai da mesi la stessa strada, che mette in collegamento il centro abitato con la valle del Bradano, «in alcuni tratti presenta palesi e gravi fenomeni di dissesto» e che questi fenomeni possono causare gravi danni alle persone ed ai mezzi, considerando che la strada in og-
getto rappresenta una delle vie di maggior traffico, ha chiesto di conoscere quali provvedimenti siano stati adottati o previsti per la messa in sicurezza, oltre a conoscere la tempistica di realizzazione degli interventi di ripristino della sede stradale. Ultima interrogazione sulla pubblicazione e trasmissione degli elenchi degli incarichi di collaborazione e consulenza esterna, richiesta indirizzata alla presidente del Consiglio comunale Anna Martinelli e al segretario Nicola Ricci. Montanaro, nel richiamare quanto disposto nella finanziaria 2008, dove si afferma che “le pubbliche amministrazioni che si avvalgono di collaboratori esterni o che affidano incarichi di consulenza per i quali è previsto un compenso sono tenute a pubblicare sul proprio sito web i relativi provvedimenti completi di indicazione dei soggetti percettori, della ragione dell'incarico, e dell'ammontare erogato” e in caso di omessa pubblicazione “la liquidazione del corrispettivo per gli incarichi di collaborazione o consulenza (….) costituisce illecito disciplinare e determina responsabilità erariale del dirigente preposto”, ha chiesto se al momento si stiano pubblicando tutti gli incarichi esterni o «se si stiano omettendo alcune informazioni, magari perché qualificate come prestazioni di servizio»; inoltre ha avanzato richiesta per conoscere se l'Ente abbia trasmesso l'elenco degli incarichi di consulenza esterni al dipartimento della Funzione pubblica. In caso contrario vorrebbe conoscere i motivi dell’inadempimento. Michele Marchitelli
Al 90° il gol del sorpasso che vale la conferma del secondo posto
La Libertas in rimonta a Satriano MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso viola anche il non facile terreno di gioco di Satriano e mantiene la seconda posizione di classifica condivisa con il Rotondella (4-0 sulla Rigamonti Matera). Nel resoconto della gara proposto da Giambattista Raddi si sottolinea come la partita in terra potentina sia stata “disturbata” dalla pioggia torrenziale abbattutasi, in special modo, nei secondi 45', che ha causato una certa scivolosità del terreno di gioco. I ragazzi montesi, allenati da mister Franco Cicorella, dopo un paio di minuti dal fischio d'inizio, si sono trovati già sotto di una rete: la conclusione dell'attaccante satrianese si è infilata nella rete montese difesa da Gio-
vanni Cifarelli dopo aver compiuto una strana parabola e senza che l'estremo difensore riuscisse a fermare la palla. I montesi non si sono fatti scoraggiare dall'improvviso svantaggio ed hanno subito replicato, dapprima colpendo la traversa grazie ad un cross di Antonello Tafuno e poi riuscendo a pervenire al pareggio grazie alla quinta segnatura stagionale di Claudio Ciracì, sempre più una delle rivelazioni stagionali del Montescaglioso. Il laterale ha infilato il portiere locale dopo una bella triangolazione con Vincenzo Petruzzo. La gara, nonostante il terreno molto pesante, è stata combattuta e il Satriano è andato vicino alla seconda rete ma, come i montesi, ha colpito un pa-
lo, con il portiere Cifarelli inesorabilmente battuto. I secondi 45' di gara sono stati giocati dalle due formazioni sul campo sempre più appesantito, di certo uno svantaggio per le acclarate capacità offensive montesi (con le due segnature di Satriano sono 77 le reti stagionali). Se gli ospiti di Montescaglioso hanno attaccato, i padroni di casa satrianesi, grazie ai loro veloci attaccanti, hanno cercato di pungere di rimessa, ponendo in difficoltà la difesa montese. La Polisportiva Libertas, nonostante l'impegno, non è quasi mai riuscita a creare vere opportunità da rete. Quando ci si stava rassegnando all'idea di un pari, è arrivata la rete della vittoria e dei tre punti: allo scadere dei minuti regolamen-
La Polisportiva Libertas di Montescaglioso
tari capitan Maurizio Raddi, di testa, dopo su corner calciato da Luigi Mangia, ha superato l'incolpevole portiere satrianese. Solo la settimana scorsa, nella gara interna con il Pomarico,
Raddi aveva dovuto abbandonare il campo dopo 37' per un colpo fortuito al viso: non poteva esserci miglior maniera per confermare il suo pieno recupero. mic.mar
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San Mauro Forte Staffetta in giunta. Esce l’assessore Bruno e subentra Tremamondo
Passa il bilancio di previsione Un milione di euro per il restauro della Torre normanna SAN MAURO FORTE - E' stato l'annuncio del sindaco di un cambio di guardia in giunta, il prologo all’ultima seduta consiliare e convocata essenzialmente per l'approvazione del bilancio di previsione e dei relativi atti correlati (aliquota Ici, Piano delle opere pubbliche, programma annuale delle consulenze esterne). Nulla di politico alla base dell'avvicendamento nell'esecutivo. Semplicemente questioni di lavoro che hanno portato lontano dalla comunità il giovane assessore Salvatore Bruno (28 anni), le ragioni che hanno spinto verso la necessità di una sua sostituzione con la nomina di un altro giovanissimo: Innocenzo Tremamondo (24 anni a luglio). Sugli argomenti all'ordine del giorno vi è stata, poi, una sobria ma vivace discussione tra maggioranza e minoranza che ha visto l'approvazione degli atti contabili con il solo voto favorevole della maggioranza. Ma veniamo ai contenuti della seduta. Dopo la rituale approvazione dei verbali della seduta precedente, il sindaco ha posto ai voti il provvedimento che stabilisce la misura dell'aliquota Ici che i contribuenti dovranno applicare a giugno. Misura invariata al 5,5 per mille che, come è noto, riguarderà tutti gli immobili che non siano adibiti ad abitazione principale.
Sul provvedimento vi è stato il voto favorevole di tutto il Consiglio. Non così è stato per il programma annuale delle consulenze che il Comune potrà attivare nel 2009 e che prevede la stipula di convenzioni con un assistente sociale, un tecnico e un legale. Hanno votato a favore del piano i consiglieri di maggioranza, mentre hanno votato contro i quattro consiglieri dell'opposizione. L'assessore al bilancio, nonché vicesindaco, Donato Tricarico ha, quindi, il-
lustrato i contenuti del Bilancio di Previsione 2009 e dei suoi allegati, aventi tutti respiro triennale (2009-2011): il Bilancio pluriennale, la Relazione previsionale e programmatica, il Programma triennale delle opere pubbliche. Tricarico ha sottolineato che nonostante le difficoltà non vi è stato alcun aumento della pressione fiscale e le tariffe dei servizi sono rimaste tutte invariate, rivendicando il mantenimento della contribuzione per le attività extra-
scolastiche, il servizio di refezione assicurato a tutti gli alunni dell'Istituto comprensivo. Ha evidenziato la ripresa della attività, seppure limitata nel tempo, della discarica comunale dei rifiuti con il conseguente doppio vantaggio di una riduzione della spesa per il conferimento dei rifiuti in una discarica esterna e il contemporaneo introito nelle casse dell'Ente di quota parte delle somme che altri Comuni versano all'impresa che gestisce l'impianto per il
conferimento dei propri rifiuti. Più corposa la parte del bilancio dedicata agli investimenti che si prevede possano realizzarsi nel corso del 2009 e che ammonta a oltre tre milioni e 300 mila euro (di cui oltre due e 600 mila per Lavori Pubblici veri e propri e un 668 mila destinati alla ricostruzione di immobili danneggiati dal terremoto). L'opera pubblica più consistente (un milione di euro di contributo statale) è la seconda tranche del recupero della Torre Nor-
manna, lavoro in corso d'opera grazie ad un primo contributo regionale di 600 mila euro. Altra opera importante è la sistemazione idrogeologica del settore sud dell'abitato, per altre 600 mila euro erogati dallo Stato che consentirà di continuare i lavori avviati lo scorso anno con i primi 100 mila euro a tal fine ricevuti dallo stesso governo centrale Altri 200 mila euro sono i fondi destinati alla 5^ ed ultima tranche dei lavori della strada di collegamento dell'abitato alla costruenda Cavonica. Il voto sul bilancio e i suoi allegati ha registrato il voto contrario dell'intera opposizione di centro-sinistra, a differenza dello scorso anno che vide (in questa stessa occasione) il nascere e il dividersi in due tronconi della minoranza : “Unione per San Mauro Forte” (Domenico Sanchirico e Giuseppe Malacarne) e “Sinistra Democratica” (Antonio Santochirico e Antonio Belmonte). A spiegare le ragioni della loro contrarietà sono intervenuti Antonio Santochirico e Giuseppe Malacarne (Accantonamento fondi per chiusura discarica, opere pubbliche ripetute per molti anni nel piano, ecc.) a cui hanno replicato l'assessore ai lavori pubblici Pietro Cirillo, l'assessore al bilancio e lo stesso primo cittadino. Vito Bubbico
Grande coinvolgimento anche dei bambini entrati nel clima della Pasqua
La Via Crucis delle emozioni Rievocato l’antico rito in costume d’epoca a Grassano
A San Mauro via libera ai contributi per i libri GRASSANO - Rivive a Grassano la sacra rappresentazione della Via Crucis. Passione e morte di Gesù hanno preso vita la domenica delle palme per le strade del Centro storico, grazie all'impegno del Comitato cittadino per il carnevale. Già dal primo pomeriggio, complice anche il sole , centinaia di persone si sono ritrovate in corso Umberto I, nei pressi della statua di San Pio, per attendere l'inizio della rappresentazione che ha poi attraversato le vie principali del centro storico. Gesù, interpretato magistralmente da un giovane papà, è stato accolto dalla folla festante e dai bambini con rami di ulivo prima di proseguire il tragitto alla volta della Chiesa Madre dove è andata in scena “L'ultima cena” con i discepoli. Quindi, Gesù, seguito dai figuranti in costume, si è diretto nei Cinti dove era stata allestita la scena dell'Orto degli ulivi, del tradimento di Giuda e dell'arresto di Gesù. Quindi, il processo prima di giungere di nuovo in
Alcuni momenti della Via Crucis in costume d’epoca a Grassano. Un rito importante rievocato dopo anni di silenzio.
corso Umberto, dove la flagellazione (andata in scena tra il silenzio e la compostezza di grandi e piccoli) ha fatto da prologo al lungo e sofferto tragitto (interrotto dalle cadute di Gesù sotto la croce) fino al Calvario. Qui Gesù viene crocifisso, mentre tutt'intorno è un silenzio irreale, tra i due ladroni mentre ai suoi piedi giunge la madre. Un'encomiabile lavoro, quello fatto da Comitato in
soli trenta giorni, lavoro che ha visto la collaborazione dell'Amministrazione comunale e dell'assessore alla Cultura. Nicola Bochicchio, del comitato feste Popolari, delle forze dell'ordine cittadine e della Misericordia. Una tradizione, quella di mettere in scena la Via Crucis, che a Grassano sembrava ormai dimenticata, ma che questo gruppo composto di giovani e famiglie ha voluto capar-
biamente rispolverare così come si appresta, e nulla vogliono anticiparci, a mettere mani al prossimo progetto in cantiere, dopo il successo del Carnevale prima e di questa sacra rappresentazione poi. La sacralità dei riti pasquali è da sempre un elemento di unione per la cittadinanza di Grassano, che coglie l’occasione per ritrovarsi. Cinzia Vizzuso provinciamt@luedi.it
SAN MAURO FORTE - Il Comune di San Mauro Forte, sta erogando in questi giorni i contributi alle famiglie che hanno acquistato i libri di testo utili per l'anno scolastico 2008/2009 per un totale di 7.880,03 euro. Le domande, per accedere al contributo, per la fornitura gratuita o semigratuita dei libri erano scadute lo scorso 10 giugno e numerose sono state le famiglie sanmauresi che hanno potuto beneficiare del provvidenziale aiuto regionale. Il beneficio ha interessato gli alunni che nell'anno in corso stanno frequentando le classi prima, seconda e terza Media inferiore e primo anno della Scuola secondaria superiore, i quali hanno avuto diritto alla gratuità totale, nonchè coloro che hanno frequentato le altre classi, dalla seconda alla quinta, della stessa scuola secondaria superiore. In quest'ultimo caso, però, si è avuto diritto alla semigratuità. Per accedervi i cittadini che esercitano la patria potestà sugli alunni interessati, hanno dovuto inoltrare domanda all'Ufficio cultura del Comune, ma vi poteva partecipare solo se in possesso di una situazione reddituale (risultante dal calcolo dell'Isee, Indicatore della situazione economica equivalente) non superiore ad 11.305,72 euro per l'anno di imposta 2007. In seguito alle domande presentate il Comune ha comunicato alla Regione Basilicata, il numero dei richiedenti aventi diritto al fine di consentire alla stessa un corretto riparto tra i 131 comuni lucani , così come prevede la Legge regionale 448/98. La Regione, nello scorso ottobre, ha comunicato all'ente la somma spettante. Per l'esattezza 7.880,03 la somma assegnata al Comune di San Mauro che è stata così ripartita in percentuale tra gli aventi diritto. Ricordiamo che la spesa totale sostenuta dalle famiglie per la dotazione libraria è stata pari a 13.670,28 euro e che dunque il contributo ha coperto più del cinquanta per cento dell'intera somma. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
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Il consigliere, Antonello Ripoli, spiega come saranno utilizzati i “fondi della polemica”
«Giubileo di Policoro, tutte spese necessarie» POLICORO - Cinquantenario della nascita di Policoro. Continuano le polemiche sull'opportunità di festeggiare a partire dal prossimo 26 aprile, giorno della ricorrenza, con una serie di iniziative che costeranno all'ente circa 500mila euro. Agli attacchi del consigliere regionale Antonio Di Sanza (Pd) che sostiene «una festa di compleanno che il Comune non si può permettere», replica Antonello Ripoli, (in odor di candidatura alla Provincia?) consigliere comunale di “Città Nuova” il movimento nato da un'idea del leader Cosimo Ierone. «Nel Consiglio comunale del 31 marzo spiega l'ex esponente dei Democratici di sinistra- c'è stata una discussione su un ordine del giorno relativo a una variazione di bilancio previsionale 2009 e programmatico 2009/11, che ha infiammato il dibattito tra le forze politiche presenti in aula. Probabilmente nella foga della discussione si è persa la vera natura dei numeri approvati e iscritti in quell'ordine del giorno. Che voglio ribadire nonostante l'odg sia comunque stato approvato. Le somme previste in variazione di bilancio sono destina-
ti a un maquillage dell'arredo urbano della città: strade, verde pubblico, marciapiedi che necessitano di una manutenzione generale dopo l'usura naturale del tempo. E al di là dei festeggiamenti, la manutenzione straordinaria va comunque fatta e a maggior ragione per un evento di una portata così importante. Inoltre, sempre per quel che concerne la qualità dei servizi e rimanendo nell'alveo dell'odg sulla variazione di bilancio, le risorse pubbliche investite servono anche per l'acquisto di due autovetture per il Corpo della Polizia municipale per potenziarne il servizio di prevenzione sul territorio; poi, dato che la stagione estiva è ormai alle porte e con la riproposizione del servizio di salvamento a mare di prevenzione di bagnanti e natati, acquisteremo due moto d'acqua che rimarranno a disposizione del Comune per i prossimi anni senza dover ricorrere, come si è fatto per l'estate del 2008, a strutture private nella logistica del servizio che comunque ha dato buoni risultati e molto apprezzato sia dai turisti che dai residenti». Pertanto, a parere del consigliere Ripoli:
«Si tratta di investimenti di pubblico interesse che servono alla comunità, e credo che ogni corretto amministratore debba prendere in considerazione che amministrare la cosa pubblica sia soprattutto capire le esigenze della gente e soddisfarle. E noi questo abbiamo fatto con l'odg sulla variazione di bilancio e nient'altro. Non ci sono interventi di natura effimera, né tantomeno superficiale. Sulla vicenda relativa agli scuolabus cittadini si è fatta un po' di confusione. Il sindaco è stato esplicito nel citare i numeri del servizio: 700mila euro all'anno di costi per le casse del bilancio a fronte di 20mila euro di incassi; però, essendo un servizio sociale molto importante, va garantito. In prospettiva -concludepensiamo di esternalizzare il servizio, garantendo comunque il lavoro ai dipendenti assunti in pianta organica, sia per migliorare il servizio e sia nell'abbattere i costi dello stesso, e le risorse risparmiate saranno reinvestite negli stessi servizi essenziali per il cittadino». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Policoro, uomo ubriaco picchia un pensionato e si dà alla fuga, fermato POLICORO - I carabinieri della Compagnia di Policoro hanno arrestato un pregiudicato di 34 anni per violazione di domicilio, violenza personale, lesioni e guida in stato di ebbrezza. L'uomo, Vincenzo Latronico, intorno alle ore 16.15 circa, dopo essersi recato in auto presso l'abitazione di un pensionato 66enne del posto, apparentemente senza motivo, ha dapprima cercato di scardinare con violenza il cancello di accesso, quindi, a seguito dell'intervento del padrone di casa, lo ha aggredito, colpendolo, ripetutamente, con pugni. Successivamente, solo grazie al tempestivo intervento di alcune persone e familiari, è stato indotto a desistere e a darsi alla fuga. Nel frattempo, sono intervenuti i carabinieri che hanno, da subito, iniziato le ricerche del giovane aggressore. Nel corso delle attività di ricerca, l'auto dei carabinieri ha incrociato l’uomo che, a bordo della propria autovettura, sfrecciava, a velocità sostenuta e pericolosa, proprio nelle immediate vicinanza dell'abitazione. Accortosi della presenza dei militari, ha tentato, inutilmente, perché, dopo un breve inseguimento, è stato bloccato. Era ubriaco. L'anziana vittima ha riportato alcune lesioni con una prognosi di 7 giorni. provinciamt@luedi.it
Nova Siri In caso di vittoria, l’accordo preelettorale prevede ruoli definiti per tutti
La corazzata delle civiche Intervista a Michele Laddomata alleato di Santarcangelo NOVA SIRI - L'accordo elettorale tra Pino Santarcangelo e Michele Laddomata, siglato sabato sera alla presenza del senatore Cosimo Latronico, modifica ampiamente la trama di alleanze per le prossime elezioni comunali di Nova Siri. L'intesa, redatta per iscritto, fa inoltre chiarezza sulle figure candidate dalla futura lista a occupare i due principali ruoli amministrativi, in caso di vittoria. Abbiamo approfondito i dettagli del “patto” con uno dei protagonisti. Allora Michele Laddomata e Pino Santarcangelo corrono insieme. «Non è esatto. Mettiamo subito le cose in chiaro: Il “patto” di sabato non è stato soltanto l'accordo tra due persone, ma rappresenta l'incontro costruttivo tra due movimenti di popolo che hanno già dimostrato il loro potenziale elettorale e che ora si uniscono per un progetto forte di sviluppo del territorio». Quindi non ha deciso da solo? «Al contrario. La mia scelta di adesione è il frutto di un'ampia discussione interna al movimento che rappresento (“Insieme per Nova Siri”) e che ha condiviso, in questi anni, il mio percorso di opposizione». Eccoci al punto. Dopo cinque anni di fiera opposizione a Santarcangelo la domanda è d'obbligo: Perché hai scelto di allearti? «E' vero, per cinque anni ho sempre denunciato con trasparenza, le mancanze dell'Amministrazione. Questo, peraltro, è il compito di ogni buon consigliere di opposizione. Anzi, proprio per questo mio atteggiamento, che mi ha sempre portato a guardare con scrupolo i documenti amministrativi, oggi posso dare atto dell'onestà del sindaco. Sì, Pino Santarcangelo è onesto e per questo ho scelto di stare con lui». Eppure
Concorsi al Comune Maida: «Controlleremo»
Il municipio di Nova Siri e Michele Laddomata
fino a qualche settimana fa sembravate più vicini al Pd. «Con il Pd abbiamo condiviso cinque anni di opposizione congiunta. Proprio per questo, alla fine del percorso, avevamo ipotizzato un'alleanza con loro secondo un percorso di democraticità, che avrebbe dovuto avere il suo culmine nelle Primarie di coalizione, proposte da noi nelle scorse settimane. A oggi, però, non ci è pervenuta alcuna risposta esplicita in merito. Prendiamo atto della loro volontà di correre da soli». Che ruolo avrà “Insieme per Nova Siri” all'interno della nuova coalizione? «Stiamo ancora costruendo i percorsi che porteranno alla nuova compagine elettorale. Una cosa è certa: sarà rappresentativa di entrambi i gruppi, e comunque aperta alla società civile». Michele Laddomata, da oppositore, ha sempre sollevato le grandi tematiche dello sviluppo di Nova Siri. Su cosa punterà in vista della prossima competizione? «Le idee sono tante, e non è possibile sintetizzarle in poche parole. Penso,
anzitutto, che sia necessario un piano di sviluppo turistico-economico integrato con il centro storico. Inoltre, va dato subito un supporto ai nostri operatori commerciali, vessati dall'attuale crisi. E poi ho da
tempo un “pallino”: la realizzazione di un luogo di aggregazione e cultura per giovani e anziani. Mi impegnerò a realizzarlo in breve tempo». Pino Suriano provinciamt@luedi.it
Furgone in fiamme sulla Statale 106 ROTONDELLA - Incendio spettacolare, ieri mattina sulla Ss 106. Al km 419 della Statale, tra il Centro Enea e il bivio per Rotondella, è andato improvvisamente in fiamme un autocarro. Il mezzo trasportava stoffe per il commercio ed era diretto a Schiavonea. Uno spavento enorme per i due passeggeri, che per fortuna sono rimasti illesi. Questi, infatti, dopo aver notato un principio di incendio nel vano motore dell'autocarro, sono subito usciti sulla strada. Pochi secondi dopo il mezzo era distrutto. Tempestivo l'intervento dei Vigili del Fuoco di Policoro. pi.su.
MONTALBANO JONICO Continuano a Montalbano Jonico, gli incontri del consigliere comunale Vincenzo Maida con i cittadini sulla questione relativa ai concorsi comunali (tre posti da vigile urbano, uno da autista di scuolabus ed uno da bibliotecario). Con Maida anche il consigliere provinciale Nicola Tauro e l'ingegnere, Vincenzo Costantini. «Si tratta -ha scritto Maida in una nota- di una questione emblematica e illuminante sul livello di capacità amministrativa e sul rispetto delle regole negli enti locali del mezzogiorno d'Italia. L'Amministrazione, infischiandosene di un parere della Corte dei Conti relativo alla spesa per il personale e facendosi forte di una interpretazione alquanto dubbia della normativa da parte dei revisori dei conti, in tutta fretta, a fine anno, bandisce un concorso per bibliotecario, riservato ai laureati in lettere o materie equipollenti, tre concorsi da vigile urbano ed un concorso da autista di scuolabus, entrambi per diplomati. Molti i giovani che hanno preso la parola durante l'incontro e fra questi significativo l'intervento di una giovane montalbanese laureata in Storia a Roma che ha presentato domanda per il concorso da bibliotecario, per contestare il contenuto del bando e le prove previste che esulano dai compiti previsti». La modifica del Regolamento avvenuto il 26 febbraio con la delibera 47 da parte dell'Amministrazione, secondo Maida è: «Un cambiare le regole mentre la partita è ancora in corso. E' evidente -aggiunge la nota- che se il Regolamento sulla preselezione fosse stato modificato prima di indire i concorsi, non vi sarebbe nulla da obiettare sul piano
strettamente giuridico. In consiglio comunale, a un nostra interrogazione sull'argomento, in un primo momento il sindaco, come da verbale, ha scaricato la responsabilità sull'Ufficio preposto che avrebbe fornito all'Amministrazione una copia non aggiornata del Regolamento, poi con nostro grande stupore ci ha detto che il Regolamento non l'avevano letto, vale a dire il Comune ha bandito i concorsi sulla base di un suo Regolamento senza conoscerlo, accorgendosi a posteriori di quello che esso prevede. E non è finita -rimarca Maida- nel previsto incontro con i sindacati per eventualmente ratificare il tutto, pare che l'Amministrazione ha chiesto anche la modifica dei criteri di accesso al concorso per bibliotecario senza una ragione plausibile e di fronte alle contestazioni sindacali che ha presentato i nostri stessi rilievi, sembra che abbia deciso di annullare i concorsi. Poi riformerà il Regolamento e bandirà ex-novo i concorsi. La vicenda -ha proseguito Maida - continueremo a seguirla con attenzione ed informeremo puntualmente gli interessati». Altri temi toccati durante l'incontro dal consigliere Nicola Tauro sono stati relativi al bilancio comunale e agli interventi realizzati nel comune jonico dall'Amministrazione provinciale: «In modo particolare -si legge nella nota- quelli riguardanti i lavori per la via Montalbano-Val d'Agri, della Montalbano-Scanzano e della ristrutturazione delle scuole superiori dove vi erano locali disponibili a ospitare la biblioteca senza costi, mentre per lo sviluppo turistico del paese sono previsti appena 400 euro. Anna Carone
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Calcio Lega Pro Dei e Mangiapane: «Abbiamo giocato bene con Crotone e Cavese. Ora due vittorie e risaliamo»
Potenza guarda alla sest’ultima Sabatino: diagnosi ancora in alto mare. Oggi un test con la Berretti ERA tanta l’amarezza domenica, nel dopo partita, che una chiave interpretativa del pareggio con la Cavese è sfuggita un po’ a tutti. “Sicuramente abbiamo perso due punti - parte con la sua analisi Tommaso Dei - ma lunedi, prima di riprendere gli allenamenti, ci siamo riuniti negli spogliatoi uscendo più che mai carichi”. La spiegazione è nella classifica: “la Juve Stabia ci ha scavalcato nota il rosso difensore romano - ma abbiamo anche guadagnato un punto sulle sestultime, ci sentiamo di poter guardare a loro perchè siamo sempre più consapevoli della nostra forza”. Dei risponde anche all’accusa di un approccio troppo difensivista nel finale di partita contro la Cavese: “dopo il vantaggio di Aquino si è giocato fino al 65’ ad una porta sola, abbiamo imposto alla partita un ritmo forsennato mettendoci anche grande attenzione per frenare le loro ripartenze, era naturale coprirci un po’ di più sul finale e se Cozzolino non avesse fallito quel gol adesso parleremmo di un’altra vittoria”. Al pensiero del difensore si unisce anche quello del fantasista Mangiapane, la cui sostituzione è stata discussa dalla stampa e dai tifosi. Lui sottolinea: “Il mister si è preso le sue responsabilità, come è giusto che sia per chi compie una scelta. Come stavo? Bene, se volete saperlo non ho chiesto il cambio. Sono uno a cui piace stare sempre al centro dell’attenzione. Ora come sto fisicamente? certamente meglio di quando sono arrivato”. Il trequartista continua: «Pensiamo solo alla Ternana. Dobbiamo puntare a vincere e poi giocarci altri tre punti fondamentali con il Marcianise in casa. Solo con due vittorie di fila potremmo
IN BREVE Prima, fermato Cozzolino IL GIUDICE sportivo Pasquale Marino, in riferimento alle gare dell’undicesima giornata di ritorno in Prima divisione, girone A, ha squalificato 10 giocatori. Per due gare è stato fermato Romano (Real Marcianise) e per una Terra (Arezzo), Fiuzzi, Signori (Foligno), D’Ambrosio (Lecco), Cutolo (Perugia), Zeytulaev (Pescara), COZZOLINO (POTENZA), Morello, Papini, Piccioni (Ternana). Tra le società ammende a Foggia (7.500 euro). Pescara (3500 euro), Gallipoli, Paganese (1.000 euro), Potenza (600 euro), Perugia, Lanciano (300 euro), Juve Stabia (250 euro).
Seconda, un turno a Gabrieli Dei in azione contro Favasuli della Cavese
giocarci la nostra stagione a Foligno». Ed all’unisono col suo compagno di squadra: «Se abbiamo giocato su questi livelli contro Crotone e cavese che sono tra le prime quattro del campionato, probabilmente dobbiamo rimpiangere il passato e guardare con grandi prospettive alle prossime partite». NOTIZIARIO - L’ecografia di ieri non ha dato buone notizie ad Alessandro Sabatino: persiste ancora un versamento di liquido nella zona dell’ileopsoas (muscolo dell’anca) che lo terrà fuori sicuramente fino a dopo Pasqua. Nello staff sanitario rossoblu c’è cauto ottimismo per aver scongiurato l’ipotesi più negativa, quella dello strappo. Ma se ne potrà sapere di più soltanto grazie agli
esami diagnostici già programmati per la prossima settimana. Insieme a Cozzolino, Sabatino sarà assente sicuro a Terni, mentre le condizioni di Suppa e Cantoro tengono in ansia Arleo. Non tanto il risentimento all’adduttore dell’argentino, problema ormai cronico che non gli consente di allenarsi al meglio ma comunque non ne pregiudica la disponibilità. A preoccupare invece è soprattutto il bicipite femorale di Suppa - il vice Sabatino -costretto domenica a chiedere il cambio dopo una gara di grande sacrificio. L’impegno di Terni del sabato santo fa anticipare ad oggi il test infrasettimanale contro la Berretti: appuntamento alle 15 al Viviani. Pietro Scognamiglio
IN RIFERIMENTO alle partite dell’undicesima giornata di ritorno in Seconda divisione, girone C, ha squalificato giocatori. Per due giornate sono stati fermati Pagano, Panini (Aversa Normanna), Daiello (Gela), Colella (Monopoli). Per una giornata stop a Sgarra (Andria), D’Aleno, Mastronicola (Barletta), Di Maio, Gimmelli (Catanzaro), Mortelliti (Cosenza), Fernandez (Gela), Alizzi, Crimi (Igea Virtus), GABRIELI (MELFI), Locatelli (Pescina), Grillo (Val Di Sangro), Lopetrone (Vigor Lamezia). Tra i dirigenti inibiti fino al 21 aprile Moretti (Melfi). Tra le società ammende ad Aversa Normanna (12.000 euro), Isola Liri (2.000 euro), Cosenza (1.000 euro).
Seconda Divisione Melfi, Palumbo deve sostituire il difensore. Partitella in famiglia
Rizzo o Ferrato al posto di Gabrieli L'impegno di Catanzaro in programma di sabato, a causa della festività pasquale, ha modificato il consueto e rituale iter lavorativo. Doppia seduta di martedì per il Melfi, svolta presso lo stadio Arturo Valerio e per larghi tratti sotto una pioggia torrenziale. Nessuna defezione, tutti disponibili, compreso Emanuele Gabrieli che però dovrà scontare un'altra giornata di squalifica. La situazione cartellini per il centrale difensivo gialloverde, non è certo delle migliori. D'ora in avanti, ad ogni ammonizione corrisponderà una giornata di squalifica. Un fardello pesante da sopportare in questo infuocato finale di stagione. Per la gara in terra calabrese Palumbo non ha ancora scelto chi inserire al fianco di Castaldo. Due le opzioni possibili. La prima concerne Rizzo che ha dalla sua l'esperienza, la seconda invece riguarda Ferrato che scalpita al fine di ritrovare un posto da titolare. " Sceglierò in base a chi sta meglio, sotto-
linea Palumbo. Il lavoro di questa settimana mi fornirà indicazioni precise sullo stato di forma dei ragazzi". Un aspetto decisamente importante. Palumbo ha in mente soluzioni alternative, legate anche alla forza e alle caratteristiche del Catanzaro, ma soprattutto vuol capire come sta la squadra, all'indomani di una prestazione poco convincente e brillante come quella effettuata contro il Noicattaro. " La gara di Catanzaro ci dirà se c'è un calo o la partita con il Noicattaro è catalogabile come episodio che può accadere nell'arco di un campionato. Non dobbiamo dimenticare che siamo reduci da una lunga rincorsa, rimarca l'allenatore gialloverde. Non soltanto fisicamente, ma anche mentalmente abbiamo speso tantissimo. Dopo Scafati, in cui abbiamo toccato il fondo, abbiamo inanellato una serie di nove prestazioni convincenti, perdendo solo a Gela. Ci può anche stare una prestazione come quella
con il Noicattaro. Certo è che Catanzaro ci dirà realmente come stiamo". In terra calabrese il Melfi va alla ricerca di punti importanti. La classifica non permette distrazioni ed anche al cospetto di una delle compagini più forti del torneo, si deve cercare di conquistare tasselli preziosi in chiave salvezza. " Noi andiamo a Catanzaro per giocarcela. Non sarà facile ma questo campionato estremamente livellato ci insegna che tutto può succedere. Per noi sono fondamentali le tre partite in casa, Isola Liri in particolare, ma è chiaro che a questo punto cercheremo di ottenere punti dove è possibile, compreso Catanzaro". Questo pomeriggio prevista una partitella in famiglia di circa 50 minuti, da effettuare sempre al Valerio. La squadra per tutta la settimana si allenerà allo stadio, prima della partenza per il capoluogo calabro, prevista per il pomeriggio di venerdì, dopo l'allenamento di rifinitura. Emilio Fidanzio
I numeri della Prima Divisione
Crotone, super ritmo nel ritorno Cutolo, espulso numero 100 Si segna di più, ma non fuori casa Sono 16 i gol segnati nella undicesima giornata di ritorno: perfetto equilibrio, 8 in casa e 8 fuori. Il totale stagionale sale a 547, di cui 201 fuori casa. L'anno scorso, dopo 28 turni i gol erano 537, di cui 212 fuori casa (considerando anche uno 0-3 a tavolino). Confermato il trend della stagione: quest'anno si segna di più in totale, ma calano le reti esterne. Un solo 0-0 Finisce senza reti il match fra Paganese e Pescara. Il totale degli 0-0 in questa stagione sale a 32. L'anno scorso, allo stesso punto del torneo, erano 35. Giornata in equilibrio Grande equilibrio anche nei risultati del turno: 3 vittorie interne, 3 pareggi, 3 successi esterni. Il bilancio di questa stagione è di 127 segni “1”, 79 segni “X”, 46 segni “2”. Un anno fa, dopo 28 turni, si erano registrati 115 segni “1”, 96 segni “X” e 41 segni “2”. Mancano sempre 17 pareggi, ma ci sono 12 vittorie interne e 5 esterne in più. Attacchi: l'Arezzo sempre in testa Perde in casa con il Marcianise, diventa la peggior difesa interna del campionato, ma almeno conserva il miglior attacco: l'Arezzo ha sempre un gol in più (47) del Gallipoli (46). Terzo il Crotone con 42. Per il Gallipoli miglior attacco interno (34), per l'Arezzo miglior attacco esterno (18). Il Perugia scricchiola Battuto anche a Foggia, il Perugia incassa l'undicesima sconfitta della stagione e vede vacillare anche il (platonico, ormai) primato di miglior difesa del torneo. Gli umbri ora hanno 25 gol al passivo (e 25 segnati), solo uno in meno di Gallipoli, Benevento, Cavese, Marcianise e Ternana, che seguono a 26. Benevento e Ternana intanto hanno la miglior difesa interna (8), il Gallipoli la miglior difesa esterna (14). I peggiori numeri del campionato La Pistoiese segna il suo gol numero 18, contro il Taranto: ha sempre il peggior attacco, ma ha solo una rete in meno della Paganese (19). Pistoiese e Juve Stabia hanno il peggior numero di reti interne (12), il Potenza ha il peggior attacco esterno (4). E ancora: il Lanciano ha la peggior difesa in assoluto (40) e fuori casa (28), l'Arezzo, come detto, diventa la squadra con la peggior difesa interna (14), insieme a Foligno, Juve Stabia e Pistoiese. Classifica del ritorno: Crotone, che ritmo! Passa a Lanciano e conserva il primato in classifica: il Crotone si conferma inarre-
stabile nel girone di ritorno, dove ha conquistato 25 punti su 33 a disposizione. Questa la classifica in questione: Crotone 25; Benevento 21; Gallipoli 20; Cavese 19; Foggia 18; Foligno 17; Taranto e Ternana 16; Arezzo 15; Real Marcianise e Sorrento 14; Paganese e Potenza 13; Pescara 11; Lanciano 10; Perugia e Pistoiese 9; Juve Stabia 8. Juve Stabia, chi si rivede… Torna al successo la Juve Stabia, che vince il derby sul Sorrento. Le vespe finora avevano ottenuto solo 5 punti in 10 gare del girone di ritorno. L'ultimo successo risaliva all'11 gennaio: 3-1 in casa contro il Taranto. Da allora 2 pareggi e 7 sconfitte. Real Marcianise, primo colpo Prima vittoria esterna per il Real Marcianise, che passa ad Arezzo e mette al sicuro la salvezza. Il successo fuori casa mancava ai campani da quasi un anno, esattamente dal 27 aprile 2008: 3-2 sul Melfi. Resta una sola squadra a non aver mai vinto fuori casa: il Pescara, che ha ottenuto 7 pareggi e 7 sconfitte in 14 trasferte. Gallipoli e Foggia sono invece le uniche squadre ancora imbattute in casa. Cutolo è l'espulso numero 100 Sono cinque i cartellini rossi del turno: destinatari, Romano del Marcianise, Piccioni e Papini della Ternana, Zeytulaev del Pescara e Cutolo del Perugia. Quest'ultimo è il centesimo giocatore espulso, in 28 giornate di campionato. Questa la classifica di club: Foggia 9; Perugia 8; Crotone, Paganese, Potenza e Ternana 7; Juve Stabia, Pescara e Sorrento 6; Benevento, Cavese, Pistoiese e Taranto 5; Arezzo, Gallipoli e Real Marcianise 4; Lanciano 3; Foligno 2. Quattro rigori, un errore Sono quattro i rigori concessi nel turno. A segno Chianese dell'Arezzo, Ginestra del Gallipoli e Germinale del Foggia. Artistico (Pistoiese) si fa parare la conclusione da Barasso, anche se poi si farà perdonare col gol del pareggio. Il totale sale a 77 penalty assegnati quest'anno, di cui 56 realizzati.
40 Sport
Mercoledì 8 aprile 2009
Il rompete le righe per le festività pasquali è previsto per venerdì
Matera, La Fortezza ai box Il barese ieri non si è allenato col resto del gruppo Genzano, c’è un altro stop per Autieri GENZANO DI LUCANIA E' uno Sporting deluso e frastornato quello che si è ritrovato ieri pomeriggio sul manto erboso del Comunale. Dopo due giorni di riposo accordati da Mister Bacci, i ragazzi bianco rossi si sono ritrovati a Genzano per capire meglio quello che è successo nelle ultime due apparizioni. Prima delle due batoste consecutive contro Bitonto e Angri, lo Sporting Genzano aveva mostrato di esserci soprattutto sotto l'aspetto mentale. La compagine alto bradanica accarezzava già il sogno della permanenza diretta grazie ai cinque punti conquistati in tre gare che avevano portato i bianco rossi a sole due lunghezze dalla salvezza diretta. La situazione ora è davvero critica ma i ragazzi alla corte di Mister Bacci sono già proiettati al prossimo mach contro il Fasano. Archiviata la pratica Pirone, che attualmente resta in malattia, i ragazzi cercheranno di capire quanto prima le nuove disposizioni tattiche del nuovo Mister. Sicuramente, giocare due gare consecutive senza Allenatore in panchina, dovendosi allenare per dieci giorni senza una prima guida non ha certo facilitato il compito dallo spogliatoio. Ora, però, c'è da guardare con ottimismo alle restanti cinque gare di campionato dove sarà necessario portare a casa quanti più punti possibili per ottenere il miglior piazzamento possibile in classifica. Gli spareggi per i play out sembrano ormai ad un passo e anche i tifosi sembrano essersi definitivamente arresi a questa realtà. La classifica cortissima, però, nel giro di poche giornate potrebbe rilanciare i genzanesi e magari portarli in una posizione in classifica che ora sembra davvero proibitiva. Intanto da segnalare l'ennesimo cartellino rosso di questa stagione per lo Sporting; questa volta è stato Autiero a rimediare il rosso diretto. Come dieci giorni fa in quel di Bitonto, quando Fiore fu protagonista in negativo, Autiero ha avuto un forte battibecco con il centrale difensivo salernitano De Sio, e l'arbitro (consigliato dal suo assistente) non ha avuto nessun dubbio: cartellino rosso e doccia anticipata per entrambi. Che l'arbitro fosse stato troppo pignolo lo si era intuito sin dai primi attimi dopo le espulsioni. Visto che erano appena trascorsi 30' di gioco e la partita proseguiva senza troppe tensioni in campo con i giocatori di entrambe le formazioni che non si risparmiavano ma che non avevano mai eccesso in agonismo, le espulsioni potevano essere evitate. Ora si attende la decisione del Giudice Sportivo che già una settimana fa ha tagliato le gambe allo Sporting. Col Fasano rientrerà Salbini mentre Fiore e Borrelli hanno da scontare altre due giornate Rocco De Rosa
Ripartiti senza La Fortezza. Ieri pomeriggio ripresa degli allenamenti per il Matera presso la struttura del Gaetano Scirea di via Laterza per la pattuglia di Franco Danza. Assenti giustificati i tre giocatori, Branda, Giglio e De Santo, che fanno parte della comitiva del Torneo Nazionale Giovanile che si sta disputando in Versilia oltre ad Antonio la Fortezza che ha saltato la gara di domenica a Bacoli per infortunio e nemmeno ieri si è allenato. Un Matera sempre più giovane, dunque, quello che sta guidando il tecnico e infatti c’è da segnalare il recupero del centrocampista del 1992, Donnadio. Un giocatore che sarà fondamentale in prospettiva futura e non per questo finale di campionato, ma che può dare tante indicazioni su quelle che saranno i programmi per la prossima stagione. Non c’è nulla di ufficiale, ma partendo dai giovani si può andare lontano e questa sembra essere la strada che vuole percorrere il Matera l’anno prossimo. Chiaramente ci sarannno quegli elementi che serviranno a fungere da spina dorsale d’esperienza. Ma il futuro passa prima da questo finale di campionato che vede il
Il fallo da rigore ed espulsione rimediato da Albano a Bacoli dopo dieci minuti della ripresa sul quale l’arbitro di Paola ha sorvolato penalizzando i biancazzurri di Danza (foto www. fc matera.it)
Girone H, pari e poi vittoria ai rigori TERMINA 1-1 la gara tra la Rappresentativa A e quella del girone H a Viareggio. In vantaggio la A all’89’ e pareggio della squadra allenata da Sasà Marra al 91’ con Bavero (del Bacoli). Dopo il pari ci sono stati i rigori e la Rappresentativa H ha vinto (in campo i tre materani). Quindi due punti all’H e uno alla A. Rappresentativa girone D 3 punti, girone H 2; girone A, 1. Oggi girone H contro il D.
Matera impegnato in queste ultime cinque gare che mancano, nei quali co sarà da conquistare almeno quattro o cinque punti per evitare sorprese. Messi da parte definitivamente i discorsi play off. I fatti dicono di sì, anche se la matematica regala ancora speranze ma il realismo deve prendere il posto delle fantasticherie e quindi mettere i tre punti in carniere contro il Pianura, per poi giocare senza assilli le restanti cinque gare. Il programma della settimana prevede un lavoro di carico atletico fino a venerdì pomeriggio quando ci sarà il rompete le righe per le festività di Pasqua. La ripresa avverrà martedì pomeriggio e non sono previste amichevoli, Già ieri pomeriggio c’è stato solo lavoro atletico, mentre per stamattina è previsto il replay e non è escluso che nell pomerioggio ci sarà una nuova seduta. Tutto il lavoro si è svolto con grande disponibilità del gruppo che ha benefiociato del pareggio conquisato a Bacoli che ha regalato quel pizzico di serenità che serviva al gruppo per gestire al meglio questo finale di campionato. Renato Carpentieri
Francavilla, sono bandite le tabelle di marcia FRANCAVILLA – La formazione francavillese continua le sedute di allenamenti prima della sosta pasquale. Il gruppo, riprenderà a correre e sudare, in vista del delicato match in programma domenica 19 Aprile allo stadio Fittipaldi, contro il Gelbison Cilento. Unico assente del match, sarà il difensore Giancarlo Gioia, che dovrà scontare ancora un turno di stop, a causa della squalifica inflitta dal giudice sportivo per due giornate. Quindi adesso, una settimana di pausa, in vista del rush finale evitando così, la lotteria dei play out. Una salvezza che proietterebbe la formazione del patron Franco Cupparo, alla quinta stagione consecutiva nel campionato di serie D. Gli ultimi risultati, hanno fatto scivolare i rossoblu in decima posi-
zione, con le dirette concorrenti dei play out, che la inseguono a cinque punti. Il tecnico Lazic è consapevole del momento delicato che la formazione sinnica sta attraversando, per questo tiene alta la concentrazione in tutto il gruppo. Alla ripresa del campionato il Francavilla, sarà chiamato a disputare una gara senza sbavature, cercando sin dalle prime battute, di aggredire i portatori di palla avversari. L’allenatore serbo, non vuole stilare tabelle di marcia per le prossime gare, ma ci tiene a precisare che vuole vedere all’opera, sempre un Francavilla determinato e per niente arrendevole. In casa Francavilla, c’è ancora tanta delusione per la gara persa tra le mura amiche domenica scorsa contro l’Ischia, per 1-2. Ma soprattutto il rammarico resta an-
che per un campionato, mai messo in discussione come in queste ultime gare. Se solo avesse creduto un po’ di più alla propria forza, la formazione sinnica, sarebbe stata sicuramente in lotta per un posto utile a disputare i play off. Zona che, ad un certo punto della stagione, era distante soltanto quattro punti. Ma adesso è inutile pensare a quello che non è stato fatto, la testa deve essere esclusivamente a queste ultime gare di campionato, cercando di mettere quanto più fieno possibile in cascina. In campo ora bisogna scendere per ottenere il massimo, ed è con questo spirito che Del Prete e compagni, dovranno affrontare i prossimi impegni. Sperando come sempre, che la buona sorte sia dalla propria parte. Claudio Sole
Cus Potenza piegato su rigore in Molise Il ritorno ora vale la finale a Lignano CUS MOLISE 1 CUS POTENZA 0 CUS MOLISE 1 Di Iacovo, Sansò, Giannini (55' Minotti), Mignogna, Scampamorte, Marsilio, Pifano, Di Claudio, Fossalovara (62' Celato), Vinciguerra, Del Zingaro (68' Murazzo). All. Sarracino (squal. in panchina Di Iorio) CUS POTENZA Mancuso (46' Petruzzi), Pontolillo, Totaro, Toluè, Carlucci, Sodo, Leone (65' Spera), Lottino, Cammarota, Leone, Villano (71' Coviello). All. Scelsi ARBITRO: Massimi di Termoli RETE: 9' Vinciguerra NOTE: Lottino fallisce un calcio di rigore al 17' (para-
to). mmonito: Pifano. Ammoniti: Lottino, Leone CAMPOBASSO- Campionato universitario, gara d’andata per accedere alle
finali nazionali di Lignano Sabbiadoro a fine maggio. Il Cus Potenza si arrende su rigore, ma tutto è recuperabile al ritorno a Potenza.
Il rigore fallito dal Cus Potenza, a destra una parata di Mancuso e in alto un’azione del match in Molise
Ranko Lazic
Sport 41
Mercoledì 8 aprile 2009
I vulturini per la terza volta a Lloret de Mar per un torneo internazionale
Fst Rionero in Spagna Il patron: «Dapoto: «Tutti prodotti del vivaio» LE GARE ALLE ORE 16 Seconda Girone A Palazzo - Garnet Red Bella GinestraCandida - San Fele Ruoti - Atletico Genzano San Giovanni - San Nicola
Seconda Girone B Accettura - Anzi Atletico Albano - Grassano S.Cecilia - Cancellara (sabato 11 aprile)
Seconda Girone C Sanseverin. - Chiaromonte
gi pomeriggio troverà di fronte l'ostacolo Palazzo, che insegue la zona-podio. San Giovanni-San Nicola chiude il quadro dei recuperi odierni del girone A. Nel B l'Anzi di mister Pietrafesa dovrà disputare la “partita della vita” ad Accettura per evitare l'ultimo posto della classifica e, quindi, la retrocessione diretta in Terza Categoria. La compagine della Val Camastra, dopo l'insuccesso contro il La Fiasca, avrà necessariamente bisogno dei tre punti. Ad Albano, invece, arriverà il Grassano. Le due squadre hanno già ampiamente raggiunto l'obiettivosalvezza. Nell'ultimo raggruppamento, la rinvigorita Sanseverinese ha intenzione di chiudere in bellezza la stagione, affrontando lo Sporting Chiaromonte. d.p.
RIONERO - La Fortitudo San Tarcisio Rionero, nata anni addietro dalla fusione dalle omonime associazioni calcistiche locali, militante nel campionato di calcio regionale di Prima Categoria, lunedì mattina con un pullman gran turismo, è partita per la Spagna per partecipare ad un torneo internazionale di calcio, riservato a squadre dilettanti. All’importante appuntamento calcistico, che si svolge dal ieri al 13 aprile 2009 a Lloret de Mar sulla Costa Brava (Barcellona), partecipano 16 squadre dilettanti in rappresentanza di altrettante nazioni tra le quali Spagna, Israele, Svizzera, Ungheria, Inghilterra, Germania, Francia e Italia. La Fst Rionero, fra le pochissime squadre italiane invitate, è alla sua terza partecipazione al torneo di Barcellona, dove è approdata per la prima volta nel 1983 classificandosi al 5° posto e la seconda volta nel 2002 è arrivata alle semifinali. La Fst Rionero, sponsorizzata (in parte) dalla Regione Basilicata, è partita con tanto entusiasmo nell’intento far bene per difendere non soltanto il buon nome del calcio di Rionero in Vulture ma anche della Basilicata e dell’Italia tutta. La comitiva calcistica del sodalizio rionerese è composta da 30 giocatori e da 15 persone tra dirigenti, di cui i presidenti responsabili Franco Dapoto e Maria Gelleni, e alcuni familiari di calciatori mino-
tare gli ultimi due posti. Dopo una serie impressionante di disfatte, il Sant'Angelo Avigliano ha ripreso a vincere. Lo ha fatto contro il Savoia in un match pirotecnico. Alla fine la rete dell'aviglianese Galliani ha regalato al Sant'Angelo tre punti preziosissimi in chiave-salvezza. Il Possidente ha staccato il biglietto per la permanenza travolgendo il San Cataldo. Infine, l'Abriola si è dovuto accontentare di un punticino contro l'Albatros Oppido. Rinviato il match San Chirico Nuovo-Fst Rionero. GIRONE B Il Lagonegro ha rimandato soltanto di qualche settimana la promozione nel torneo regionale cadetto. I ragazzi di Oliva, in vantaggio con Pugliese, so-
no stati raggiunti da Blasi G. in casa del Paternicum. Dietro, il Montescaglioso ha festeggiato i tre punti allo scadere del match in quel di Satriano. La compagine potentina allenata da Zaccagnino ha spaventato, in avvio, i montesi con Inglese. Poi Ciracì e Raddi hanno attuato il sorpasso. Il Rotondella ha preso di mira la Rigamonti Matera, impallinandola per ben quattro volte (doppietta di Galati e reti di Ripa e Divincenzo). Il Fagnano Valsinni è sempre più una certezza in quarta posizione. Campea ha regalato il successo al proprio team al cospetto del Roccanova. Scorrendo la graduatoria, l'Aurora Tursi si sta lasciando andare in questo finale di stagione. Il Villa
In Seconda Categoria si giocano sette recuperi SI GIOCHERA' anche questo pomeriggio nel campionato di Seconda Categoria (fischio di inizio a partire dalle ore 16). Sono, infatti, in programma diversi recuperi nei tre gironi del quarto torneo lucano. Partiamo dal primo raggruppamento. San Fele, ma soprattutto Garnet Red Bella e San Nicola, si giocheranno grosse chance di salvezza in trasferta e contro squadre di rango. Il San Fele sarà ospite del Ginestracandida che, persa ogni possibilità di primato, dovrà cercare in tutti i modi di agguantare la piazza d'onore. Non sarà facile, in considerazione del fatto che la squadra del Vulture sta attraversando un momento negativo di risultati. Il Garnet Red Bella, dopo un buon avvio di stagione, è sprofondato nei quartieri bassi della graduatoria. Og-
renni. «Da sottolineare – ha detto alla vigilia della partenza il presidente Dapoto, organizzatore e responsabile dell’iniziativa, che i giocatori partecipanti sono tutti provenienti dalla scuola calcio della Fst Rionero che liberamente e con tanto sacrificio partecipano a questa prestazione in terra spagnola senza alcuna retribuzione». QUESTI I PARTECIPANTI: Carmine Cassese (allenatore); Ciro Moretti (massaggiatore e fisioterapista); Aloè Gianmarco, Archetti Ubaldo, Branca Marcello, Brescia Angelo, Cardillo Pasquale, Carrieri Michele, Cefola Giuseppe, Di Lonardo Francesco, Di Lonardo Maurizio, Di Lucchio Canio, Di Lucchio Massimiliano, Di Senso Sebastiano, Fontana Fedele, Fortuna Arturo, Grieco Donato Pio, Grieco Michele, Larotonda Antonio, Lomio Antonio, Mollica Antonio, Mollica Donato, Romaniello Carmine, Simonetti Michele, Stellato Cristian, Urciuolo Mario, Zucale Tiziano, Bochicchio Francesco, Giglio Luigi, Logrippo Giuseppe, Martinese Luca, Saracino Giuseppe, Cardillo Carmine (calciatori); Cassese Domenico, Argentino Filomena, Grieco Aurelio, Passanante Filomena, Grieco Antonio (genitori); Bruno Leonardo, Logrippo Mauro, Rossini Pasquale (dirigenti). Michele Rizzo sport@luedi.it
Prima Categoria Il punto del campionato
Lagonegro e Pietragalla festa rinviata Bagarre salvezza IL LAGONEGRO di mister Oliva ha rimandato a dopo Pasqua i festeggiamenti ufficiali per il salto di categoria. Infatti, per il momento, non vi è ancora la certezza matematica, che arriverà tra tre domeniche sul terreno di gioco amico, dove sinora la regina del raggruppamento B di Prima Categoria ha raccolto il massimo dei punti (ben trentanove). Nell'ultimo turno è stata bloccata in parità a Paterno. Alle sue spalle (ma distanziati di otto lunghezze), sia il Montescaglioso che il Rotondella hanno fatto bottino pieno rispettivamente contro Satriano e Rigamonti Matera. Quest'ultima è sprofondata in Seconda. Nel girone A ha impattato la sua gara anche la capolista Pietragalla sul campo del Pantano. A meno cinque in classifica, il Bar La Notte Pignola vorrebbe riaprire il campionato (che sembra del tutto chiuso), dopo l'affermazione di misura sul Barrata Potenza. In questo raggruppamento, inoltre, la bagarre-salvezza si è fatta veramente infuocata: sei squadre sono racchiuse in altrettanti punti in fondo alla graduatoria. GIRONE A Si è ridotto il di-
vario in classifica tra la capolista Pietragalla ed il Bar La Notte Pignola. Gli attuali cinque punti di differenza a poche giornate dal termine del campionato sono, comunque, un gap quasi incolmabile per il team allenato da mister Tramutola. La domenica calcistica appena trascorsa ha sorriso soltanto al Bar La Notte che, in rimonta, si è sbarazzato del Barrata Potenza nel testacoda di giornata. La squadra “cenerentola” del girone si era portata in vantaggio con Rinaldi nel primo tempo, prima di subire il ritorno dei pignolesi (Pirulli e Sileo). Il Pietragalla, invece, è uscito con un mezzo passo falso dal campo del Pantano. Il pari “ad occhiali” conclusivo, a detta della compagine pietragallese, è scaturito al termine di un confronto acceso e molto nervoso. In zona-podio troviamo anche il Parco Tre Fontane Potenza che ha liquidato di misura il Futura nel derby. Sta risalendo la china il Ruvo Venosa, vittorioso sul Montemilone con un tris firmato da Piscopo, Scola e Raspatelli. La bagarre è, però, molto accesa in coda. Ben sei squadre lottano per evi-
TRA SILENZI e sfoghi, rancori ed invettive, siamo al solito psicodramma in seno all'organizzazione del calcio minore a Potenza che, da due anni a questa parte, non è più l'ago della bilancia in seno alla Federcalcio. In una parola, ha perso la sua autonomia, vive di luce riflessa essendogli stata sottratta la gestione dei campionati agonistici affidata allo “sportello unico” della Dilettanti; a quello che resta del comitato regionale del settore giovanile di Basilicata, è affidata soltanto la “gestione” del settore scolastico. Nell'ambiente la delusione è palpabile e a qualcuno saranno già fischiate le orecchie, anche in relazione del forfait dichiarato, per il 2009, dell'entusiastica manifestazione “Fuoriclasse Cup”, la grande kermesse didattico-
d'Agri ha ringraziato e, dopo lo svantaggio (Valinoti), ha innestato la terza con Iaquinta, Varallo e Di Buono. Il Pomarico ha risalito la classifica grazie al successo di misura sul Sirino Mercure. La Tramutolese è, ormai, condannata ad arrivare penultima in graduatoria. Contro il Salandra è giunto soltanto un pareggio “ad occhiali”. Infine, l'Invicta Burgentia non si è presentata a Bernalda: in settimana si pronuncerà la giustizia sportiva. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentadue gol messi a segno (1254 marcature in totale) in questa ventisettesima giornata (17 nel girone A, 15 nel B), di cui 21 dalle formazioni che hanno
Calcio giovanile e scolastico Delusione cocente tra studenti e docenti
Non si gioca più la Fuoriclasse Cup sportiva che, negli ultimi sei anni, ha coinvolto non meno di diecimila ragazzi e ragazze delle scuole di Potenza e provincia, facendo loro venir meno un elemento ludico di aggregazione e di crescita civile e sociale. Fra i più delusi, la prof. ssa Rosanna Cardone, dirigente scolastico dell'istituto d'istruzione superiore “Giuseppe Solimene” di Lavello, che ha conseguito, più volte, lusinghiere affermazioni nella fase nazionale in Fuoriclasse Cup. Suona pressappoco cosi la sua cocente delusione. “Non posso fare
il Don Chisciotte della situazione, ma, forse, ci voleva una protesta seria e concreta di tutto il movimento scolastico che in passato ha preso parte a Fuoriclasse Cup per smuovere le acque in seno al settore giovanile e scolastico della Figc. Cosi non è stato. Viene cosi meno un evento l'integrazione sul territorio fra scuola e società che rappresenta l'occasione per una corretta diffusione della cultura sportiva”. Niente “Fuoriclasse Cup” per i nostri ragazzi: viene cosi meno per quest'anno, la suggestiva coreografia di festa
e di colori, che, per sei anni, nel mese di aprile, ha caratterizzato la magica atmosfera creatasi nel mitico stadio Alfredo Viviani di Potenza. Ci manca “Fuoriclasse Cup” per la sua semplicità: basta un pallone di qualsiasi dimensione, due borse per terra per segnare la porta, uno spazio, dei compagni ed un po' di inventiva. Si paga cosi la scelta di Coca Cola di rinunziare alla sponsorizzazione, ma anche scelte di fondo della politica, all'epoca del ministro dello sport Meandri, che misero insieme, Aia, Aic, Lega Professio-
giocato in casa (12 nel girone A, 9 nel B), 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (5 nel girone A, 6 nel B). Si sono registrati 7 successi interni (4 nel raggruppamento A, 3 nel B), 3 vittorie esterne (1 A, 2 B) e 4 pareggi (2 nel girone A, 2 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento B con 645 reti, seguito dall'A con 609. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (77 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (16 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (9 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (88 reti subite). Donato Pavese
nisti delle squadre di seria A, B, C, l'Aiac di mister Renzo Ulivieri, che non ha disdegnato compromessi, dopo aver precedentemente sbandierato ai quattro venti “che mai il settore giovanile avrebbe perso la sua autonomia. Cosa non si fa per il business! Lo sport, inteso come ricreazione dello spirito e perpetuazione dell'ideale olimpico finalizzato ad offrire spettacolo attraverso grandi competizioni, armonia, perché no, poesia, è quasi scomparso del tutto. Ora c'è, o almeno ci sarà in futuro per i nostri ragazzi, “I valori scendono in campo” il progetto formativo nato per coinvolgere tutte le province italiane, tranne che per quella di Potenza per quanto attiene al corrente anno scolastico. Pino Gentile
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Mercoledì 8 aprile 2009
Cancellara, manca poco. Equilibrio nel gruppo C
Castelgrande, missione compiuta in anticipo IL CASTELGRANDE di mister Dereviziis è la prima squadra di Seconda Categoria ad aver tagliato il traguardo della promozione con qualche giornata d'anticipo. La regina del primo girone vanta, infatti, dieci lunghezze di vantaggio sul Foggiano Melfi, a tre gare dal termine. E' stata decisiva l'affermazione all'inglese di domenica scorsa contro l'Atletico Genzano. E via con la festa. Nel girone C, invece, prevale l'equilibrio. Dopo undici vittorie consecutive, l'Oratorio Lentini Maratea è caduto nel big-match contro il Real Grumento ed è stato agguantato in prima posizione dalla Fortitudo Moliterno, contemporaneamente vittoriosa a Castelsaraceno. Nel B, il Cancellara ha ottenuto la vittoria consecutiva numero sedici a Laurenzana e si è isolato al comando (Metanauto Picerno ko a Grassano). GIRONE A Ha dominato il campionato dall'inizio alla fine. A parte qualche battuta a vuoto, è stata sempre costante nei risultati. Ha conquistato finora diciotto vittorie su un totale di ventitre gare giocate e vanta il miglior pacchetto offensivo del suo raggruppamento (sessantaquattro gol realizzati). Stiamo parlando naturalmente della corazzata Castelgrande che, grazie all'ultimo successo sull'Atletico Genzano, è approdato in Prima Categoria. Ad una distanza di dieci lunghezze, il Foggiano Melfi non è sceso in cam-
CASTELGRANDE ATL.GENZANO
po nel derby con lo Sport (gara rinviata). Il Ginestracandida è in caduta libera: ne ha approfittato il Rapolla che ha riaperto i giochi per la salvezza. Il Palazzo ha trafitto il San Fele; il San Giovanni ha fatto altrettanto con la Fides Scalera. Il Ruoti ha condannato alla retrocessione (non matematica) il Casteldoria Lagopesole. Infine, il San Nicola ha risucchiato il Garnet Red Bella nelle “sabbie mobili” della classifica. GIRONE B E sono sedici. La cavalcata del Cancellara in testa al campionato è irrefrenabile. A Laurenzana è arrivata la sedicesima affermazione di fila grazie al tris firmato nel corso della ripresa da Erario F., Abbruzzese D. e Fanuele. Il Metanauto Picerno, invece, è uscito con le ossa rotte da Grassano: ha rimediato un pesante tris che potrebbe essere deleterio per la rincorsa al titolo. Il Tricarico ha preservato la terza posizione con il pari ottenuto sul campo dell'Atletico Albano. Dopo tre disfatte di fila, il Potentia Santa Cecilia ha ripreso a correre, grazie al bis rifilato all'Atletico Balvano (Marcodoppido e Brancaccio). L'Accettura ha piegato il Craco con una quaterna (Dimilta, Paradiso, Sansone e Vespe), mentre il Vietri si è imposto sul Marsico con i guizzi di Di Carlo e Calviello P. Il La Fiasca ha lasciato l'ultima piazza all'Anzi, superandolo nello scontro-diretto. GIRONE C Il Real Grumento ha piegato la capolista Ora-
2 0
CASTELGRANDE: Traficante, Lisanti, Lepore, Federici D., Galizia ( 27' Altieri), Cerone V., Colucci, Messina ( 61' Cerone G.), Silvano ( 80' Carlucci9, Federici F., Muro. A disp.: Pacella, Dereviziis A., Zampino, Bochicchio. All. Dereviziis ATL.GENZANO: Loguercio, Grippo, grippo E., Malatesta, Laginestra, Locarno, Diovisalvi, Pizzuti, mauro, Sciota, Lemma. All. Mazzoccoli ARBITRO: Saporito di Potenza RETI: al 39' Silvano, 69' Cerone G. CASTELGRANDE Un secco due a zero che vale la promozione anticipata. Con la vittoria conseguita contro l'Atletico Genzano, il Castelgrande di mister Dereviziis si è assicurata la promozione in prima categoria con tre giornate di anticipo. Dopo la gara, grande soddisfazione e gioia nel piccolo paese del Marmo-Platano, per il salto di categoria che arriva per la prima volta. Soddisfazione per il presidente Pinuccio Federici, Pasquale Lisanti e la dirigenza tutta, che con tanti sacrifici economici sono riusciti a portare a termine il progetto programmato ad inizio stagione confermando le ottime scelta della società. Consapevoli che i tre punti avrebbero chiuso il discorso campionato, i padroni di casa scendono in campo determinati a vincere. Dopo pochi minuti occasione gol per Silvano che viene sciupata. Insistente è l'azione dei padroni di casa, al 14' Colucci non concretizza una grossa occasione da gol, calciando la palla addosso al portiere. Gli uomini di Dereviziis continuano a premere, al 23' Loguercio compie un autentico miracolo su un tiro ravvicinato di Messina. Al 31' è la volta di Muro a fallire un'altra buona occasione. Si avverte che il gol è nell'aria, infatti al 39' il Castelgrande passa in vantaggio con Silvano ben servito da un assist di Altieri. Si va al riposo, e cominciano ad arrivare le prime notizie sulla diretta concorrente, il Ginestracandida che sta perdendo a Rapolla. La notizia per i ragazzi di Dereviziis li fa scendere in campo per la seconda parte di gara, più tranquilli giocando per la gestione della palla, senza disdegnare la possibilità del raddoppio. Infatti, Altieri si avvicina al raddoppio per ben due volte, poi una timida reazione del Genzano che non impensierisce più di tanto la difesa del Castelgrande. La gara scorre via tranquilla, un sussulto all' 85' con Cerone G. che tira debolmente sull'uscita di Loguercio. Quattro minuti dopo Cerone G. rimedia al precedente errore siglando la rete del raddoppio. Al fischio finale, arriva anche la ciliegina sulla torta, la notizia della sconfitta del Ginestracandida che dà inizio ai festeggiamenti per la vittoria del campionato. Vincenzo Bochicchio
torio Lentini Maratea, riaprendo, di fatto, il discorsopromozione. La squadra di Prete l'ha spuntata con la doppietta di Massimo Scaldaferri e la marcatura di Sacco (tirrenici in gol con un'autorete e con Zaccaro G.). La Fortitudo Moliterno ha agguantato il primato, in coabitazione, grazie al successo sul Castelsaraceno, timbrato da La Torraca ed Aiello. I F.lli Cafaro hanno ottenuto tre punti salvezza contro il Chiaromonte; stesso discorso per la rinvigorita Sanseverinese (pokerissimo al Sarconi). Il Real Agromonte ha battuto l'Episcopia. Carrazzone e i due Ielpo (Piero e Pietro) hanno confezionato il successo del Nemus sul Castelluccio. Infine, il Trecchina ha rinunciato alla trasferta di San Martino d'Agri. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 62 gol messi a segno (1611 totali: 15 nel girone A, 22 nel B, 25 nel C), di cui 46 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 16 successi interni, 2 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Metanauto Picerno (69 reti, girone B), il peggiore è quello del Casteldoria Lagopesole (22 reti, girone A). La migliore difesa è quella del Cancellara (13 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del La Fiasca Oppido (62 reti subite, girone B). Donato Pavese
ASD GRASSANO ASD METANAUTO
3 0
GRASSANO: Lafiosca S., Mulieri A., Guarino D., (Canitano), Ditrinco O., Dininno D., Abate P., Datiizo G., Dilorenzo P., Matera G., (Calciano), Bolettieri A. (Daraio), Sarli V. A disposizione: Siggillino D., Distefano N., Daraio G., Canitano N., Frumento R., Calciano P. ASD METANAUTO: Salvia L., Capece D., Mitidieri P., Bochicchio R., Capece R., Marcantonio G., Casale F., Curcio D., Ciggiano F., Sabia G. A disposizione: Guma M., Ottati a. Allenatore: Ottati Angelo. ARBITRO: Giannella di Matera. MARCATORI: Matera (10’-40’), Dartizio (35’). CONTINUA l'escalation del Grassano verso la vetta della classifica per giungere in zona salvezza. Nelle ultime partite giocate sia in casa che fuori la squadra sembra aver trovato vitalità e affiata- Dartizio mento tanto da accumulare risultati positivi a go go. Per quanto riguarda il match giocato domenica scorsa sul campo di casa a farne le spese è stato il Metanauto che ha cercato di limitare i danni, frenando per quanto ha potuto i ragazzi di mister Dartizio solamente a tre reti. I tre bellissimi gol , di cui due dell'attaccante Matera Giacinto, sono stati messi a segno in seguito ad azioni di gioco partite con la regia del centro campo. Anche la difesa ha dato il massimo fino al fischio finale dell'arbitro, evitando che gli ospiti segnassero reti. Instancabile anche il centro campo che ha dato il suo appoggio sia in difesa che in attacco, da segnalare la prestazione di Orazio Ditrinco che ha effettuato un gioco di pressing nei confronti degli avversari a tutto campo. Palese la soddisfazioe del mister Dartizio, dopo l’impresa. Lui che ha saputo effettuare i cambi nei momenti più opportuni organizzando così al meglio ogni fase della gara. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
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Mercoledì 8 aprile 2009
Girone D La squadra di De Angelis spreca l’ultimo possesso e consegna la semifinale ai tarantini
Corporelle, la rimonta non basta Il Martina Franca la spunta con un solo punto di vantaggio MARTINA 74 CORPORELLE 73 DUE ESSE MARTINA FRANCA: Roselli 13, Mauti J n.e. Parisi 5, Valentini 6, Raffaelli 16, Rollo 7, Piscitelli 6, Lasorte n.e, Mauti L 20, Giordano. All. Domenico Terruli. CENTRE CORPORELLE POTENZA: Marino 15, Delli Carri 16, Castellitto 5, Pellegrini 12, Ginefra 3, Marchese 15, Dimitriu n.e. Armentano 4, Cataldo n.e. Viggiano n.e. All. Dino De Angelis. ARBITRI: Tellon di Bologna e Venturi di Casalecchio di Reno. PARZIALI: 23-15, 44-31, 60-52, 74-73 NOTE: Spettatori cinquecento circa. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del sisma in Abruzzo. Nessun giocatore uscito per cinque falli, nessun antisportivo e tecnico fischiati dagli arbitri. SI SPEGNE nell’ultima azione il sogno della Centre Corporelle Potenza di superare l’ostacolo Due Esse Martina Franca. Vincono i pugliesi con merito dinanzi ad una Corporelle bruttina per i primi due quarti e capace di rimontare il gap nella parte finale del match. Partono bene i pugliesi, sospinti da un Leo Mauti ispirato. I canestri dell’ex Levoni sospingono il Martina Franca che tiene a bada i tentativi della Centre Corporelle. I potentini partono in forte affanno, Martina Franca gioca da par suo e per i biancocelesti potentini sono dolori per tenere testa agli atletidi Domenico Terruli. La compagine potentina soffre, Mauti e Raffaelli sono due furie impazzite e per la difesa di De Angelis sono dolori. A tenere in partita la Corporelle è Marchese, il quale in tandem con Armentano mette il turbo e consente poco a poco ai potentini di recuperare il gap. Potenza fa della difesa attenta il suo punto di forza, Mauti, trascinatore dei pugliesi si spegne a poco a poco. Il giocatore argentino diven-
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Mercoledì 8 aprile 2009
Girone A Il San Mauro costretto alla resa da Bianchi e Coccoli
Piacenza, allungo decisivo PIACENZA SANMAURO
93 77
COPRA TTP PIACENZA: Bianchi 24, Coccoli 23, Mambretti 14, Degli Agosti 12, Delle Donne 5, Putignano 7, Cavalieri ne, Pozzi 8, Francou. All. Paolo Piazza. ZEROUNO SAN MAURO TORINESE:Cortese 3, Cesco 13, Murta 10, Scurzio 6, Barberis 6, Torreggiani 2, Pavese 12, Arlotto 11, Oberto 14, Vai. All. Giorgio Lazzarini. ARBITRI: Gatti di Gorizia e De Tata di Pordenone. PARZIALI: 21-23, 36-41, 6359, 93-77. NOTE: Usciti per cinque falli Oberto, Degli Agosti e Pozzi. Fallo tecnico a Oberto dopo 6'38'' del quarto periodo. Spettatori 150 circa.
La Corporelle in azione contro il Martina Franca (foto in pagina di Andrea Mattiacci)
ta impalpabile contro la difesa di Dino De Angelis. Dal 46 a 41 del primo minuto della terza frazione di gioco si passa in poco tempo ad una partita equilibrata. La Centre Corporelle Potenza pur non essendo in palla recupera grazie a Marino e Delli Carri ma sono le bombe di Ginefra e Marchese a garantire fiato e speranza alla squadra potentina. Martina Franca comincia a soffrire il pressing dei potentini. L’aggancio arriva al 38’ con Mimmo Castellitto che segna dall’angolo. Delli Carri nella bolgia recupera un pallone e porta i potentini in vantaggio sul 68 a 66. Martina Franca ha uno scatto d’orgoglio e riesce a vincere una partita incre-
Colangelo pensa ai play off
«La nostra vittoria è l’organizzazione»
dibile. La Centre Corporelle spreca l’ultimo possesso e per il complesso di Terruli è festa grande. Potenza esce dalla Coppa Italia di basket ma lo fa a testa alta e con grande orgoglio. Martina Franca vola in semifinale. La vittoria dei tarantini non fa una grinza.
Da segnalare nel primo tempo la rottura del tabellone dei ventiquattro secondi che ha costretto gli ufficiali di campo ad utilizzare fogli di carta per segnalare il tempo nelle azioni di gioco. Francesco Menonna sport@luedi.it
L’ultima semifinalista della final Eight di Coppa Italia di C Dilettanti è uscita nella tarda serata di ieri dal confronto tra Budrio e Roncade
HA PERSO di misura, ha lottato ma non fa drammi. La Centre Corporelle Potenza esce dalla Final Eight di Coppa Italia al termine di una partita molto intensa condotta peraltro con autorità dai pugliesi per larghi tratti della sfida. La Centre Corporelle Potenza ha pagato dazio alla pessima giornata iniziale dei suoi atleti. Il complesso di Dino De Angelis non è riuscito nell’impresa di vincere in rimonta. Eppure il canestro del + 2 segnato da Luigi Delli Carri in contropiede ha scatenato le speranze dei lucani di ottenere il successo e l’approdo in semifinale. Il team di Dino De Angelis mastica amaro per la sconfitta patita ieri sera al Pala Pergola contro una signora squadra che ha manifestato una certa superiorità tecnica e agonistica per larghi tratti della partita. La condotta dei potentini non è stata sempre perfetta. Il presidente della Centre Corporelle Potenza, Antonio Colangelo “maschera” la delusione per il ko e ammette: “Noi la Coppa Italia l’abbiamo vinta e organizzata. Sono contento per aver dato la possibilità ai tifosi di
ammirare dal vivo squadre di ottimo livello tecnico e agonistico. Ora ci aspettano i play-off, obiettivo stagionale della mia formazione”. Anche il coach Dino De Angelis non nasconde l’amarezza per il ko patito contro il Martina Franca e sottolinea senza alcun problema: “Se avessimo dovuto barattare questa gara con quella di Battipaglia avrei preferito vincere quella di campionato. Abbiamo finalmente giocato una partita vera contro una squadra di carattere”. Il tecnico della Centre Corporelle ammette: “Nessuno vuole perdere le partite, abbiamo lottato, del resto finchè c’è vita c’è speranza. La mia formazione ha lottato e sfiorato il successo contro il complesso pugliese che per amore della verità ha meritatamente vinto una gara bella e difficile sotto ogni aspetto. La compagine potentina esce dalla Final Eight di Coppa Italia e lo fa combattendo fino al termine. Ora lo sguardo dei potentini è rivolto al campionato e alla gara dell’ultimo turno contro l’Acireale. f.menonna@luedi.it
PUR PRIVA DI Mario Boni e Hugo Sconochini, che per acciacchi fisici hanno preferito rinunciare alla final eight potentina, la Copra TTP Piacenza riesce comunque a spuntarla sulla Zerouno San Mauro Torinese nella seconda sfida dei quarti di finale della Coppa Italia di serie C Dilettanti. Gara complicata quella giocata al PalaPergola, almeno per i primi due quarti, dal roster (numericamente risicato, ma che ha dato conferma del suo indiscutibile spessore tecnico) di coach Paolo Piazza. Senza le loro due punte di diamante, oltre che di Dell'Aquila, gli emiliani hanno sofferto parecchio, fino all'intervallo lungo, la vena offensiva dei piemontesi di Lazzarini. Riuscendo in ogni caso a restargli agganciati nel punteggio, per poi piazzare il deciso allungo tra la fine della terza e l'inizio della quarta frazione. Quando a fare la differenza a favore dei piacentini, oltre ai canestri di un immarcabile Bianchi (insieme con capitan Coccoli top scorer del match), ci ha pensato la mossa a sorpresa di Piazza: la cui difesa a zona (una letale 2-3) mandava letteralmente in bambola l'attacco dei torinesi, che smarrivano da lì in avanti la fluidità di gioco che gli aveva consentito di menare le danze per quasi 25 minuti, vale a dire fino al 47-40 del terzo periodo. Il 6-0 di avvio del match, difatti, aveva subito messo in
La vittoria del Piacenza negli scatti di Andrea Mattiacci
Girone C Vittoria nel finale per la Mazzanti Empoli
Capecchi e Manecchi piegano il Torre de’ Passeri MAZZANTI EMPOLI GS TORRE DE' PASSERI
chiaro l'ottima predisposizione mentale del San Mauro. Per nulla intimorito dal pronostico che vedeva i piacentini - reduci, nel loro girone, da 29 vittorie di fila dall'inizio del campionato - favoriti. L'arresto e tiro a segno di Murta regalava addirittura il 16-6 ai torinesi, costretti solo nel finale di quarto a subire il deciso rientro degli avversari, guidati da Pozzi (quattro punti in fila per il 19-21) e Coccoli, che cominciava a carburare sotto canestro. Altro inizio sprint di Oberto (sua la tripla del 2721) e soci dopo il primo intervallo corto, ma la Copra non si lasciava impressionare e con Coccoli e Mambretti (bomba del 30-29) tornava a galla e riusciva pure a mettere (seppure per un attimo) il naso avanti. Oberto rimette-
IL PROGRAMMA OGGI LE SEMIFINALI Gara 1 ore 17.00 COPRA TTP PIACENZA - TEXA RONCADE O E’ VITA BUDRIO
Gara 2 ore 19.00 MAZZANTI EMPOLI - DUE ESSE MARTINA FRANCA
DOMANI LE FINALI Terzo e Quarto posto ore 17.00 Perdente GARA 1 - Perdente GARA 2
Primo e Secondo posto ore 19.00 Vincente GARA 1 - Vincente GARA 2
va difatti subito le cose a posto (31-30), mentre il tiro da tre a bersaglio di Cesco era l'anticamera del nuovo allungo del San Mauro Torinese (41-34). Al ritorno in campo dagli spogliatoi la musica sembrava non cambiare (47-40 con i liberi di Pavese), ma il micidiale 8-0 firmato da Bianchi (penetrazione e due bombe) propiziava il deciso cambio di rotta della sfida. Che in effetti si risolveva, dopo la tripla di Coccoli (55-52), in virtù della felice intuizione di coach Paolo Piazza. Che consentiva alla sua squadra di serrare le fila dietro e trovare con sempre maggiore facilità la via del canestro negli ultimi dodici minuti, a senso unico. Luca Carlone sport@luedi.it
73 71
MAZZANTI EMPOLI: Di Fede, Bertini 2, Manetti 25, Profeti 3, Capecchi 17, Angiolini 3, Susini 4, Ammannati 8, Carli, Lazzeri 2. All. Riccardo Paduli. GS TORRE DE' PASSERI: Friscia 9, Elia 9, Savini, Mancinelli, Angelucci 7, Tavelli 10, Santarelli 5, Brandimarte 8, Lungao, Domenicucci 25, Pinzeri. All. Remo Tempera. ARBITRI: Gallo di Monselice e Bonfanti di Vicenza. PARZIALI: 13-22, 39-43, 60-58, 73-71. NOTE: Spettatori 200 circa. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del sisma a L'Aquila. Uscito per cinque falli Angiolini. VINCE la Mazzanti Empoli nel finale e con merito la prima partita della Final Eight di Coppa Italia di serie C, in corso di svolgimento al Pala Pergola di Potenza. La squadra toscana ha avuto la meglio sulla Gs Torre de' Passeri al termine di una gara double face che ha visto i pescaresi partire bene, ma subire nel terzo e quarto tempo il ritorno della compagine empolese. Partita viva, vivace e sempre bella, quella disputata dalle squadre di Riccardo Paduli e Remo Tempera. Il match ha riservato emozioni e sorprese che hanno tenuto viva l'attenzione del pubblico presente. I due allenatori cambiano a più riprese le difese e la partita sale di ritmo. Le due formazioni migliorano anche la gestione dei possessi. La partita è intensa, sotto canestro si lotta e si sgomita a più non posso. La squadra toscana ha il merito di credere nella rimonta e segna canestri importanti. I pescaresi partono bene con i canestri di Tavelli e Domenicucci che mettono in crisi il pacchetto difensivo toscano. La prima frazione di gioco è tutta di marca pescarese, gli adriatici chiudono in testa la prima frazione di gioco sul punteggio di 22 a 13. Nel secondo tempo si assiste alla rimonta dei toscani, sospinti da Manetti che scalda la mano dal perimetro e mette in difficoltà il team pescarese. Il finale è equilibrato, le due formazioni sono brave a contrastarsi e la frazione si chiude con gli adriatici in vantaggio sul 43 a 39. Nel terzo quarto la compagine di Riccardo Paludi gioca bene in difesa e tiene testa al team di Tempera. Capecchi e Manetti segnano dalla distanza e portano in testa i toscani sul 60 a 54. Il finale vede una certa ripresa dei pescaresi che riducono il gap. Nel parziale decisivo i canestri di Manetti mettono le ali alla Mazzanti, i toscani con-
Due scatti della gara vinta dell’Empoli (Mattiacci)
tengono il ritorno dei pescaresi, alle prese con i carichi di falli. Il team di Tempera si mantiene in partita grazie alla grinta di Domenicucci e a Tavelli. La freddezza di Capecchi e Manetti consente ai toscani di vincere il match nel finale convulso. Gli abruzzesi sbagliano la tripla del sorpasso a due secondi dal termine e per i toscani è festa grande. Vince Empoli è questo il primo verdetto della Final Eight di Coppa Italia del Pala Pergola. f.menonna@luedi.it
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Mercoledì 8 aprile 2009
Corvino a mezzo servizio
Salta l’allenamento
Ha iniziato l’allenamento di ieri ma poi si è dovuto fermare per non forzare ulteriormente sulla gamba infortunata. Valerio Corvino non è ancora al meglio della condizione fisica ed anche la sua presenza nell’amichevole che verrà disputata questo pomeriggio contro il Massafra alle 17 al PalaSassi è in dubbio. Motivi di opportunità spingono a tenere a riposo il play foggiano in modo da dargli modo in questa pausa di assorbire i postumi del colpo rimediato alla coscia e di poter tornare a pieno regime sin dal rientro dopo la Pasquetta. «Non ho dato indicazioni particolari, Valerio ha l’esperienza per valutare le proprie condizioni e decidere il da farsi» racconta il medico sociale Paolo Vizziello, «io da parte mia posso solo dire che preferisco che non forzi nulla in vista di un pieno recupero per i play out». Sul resto degli infortunati Vizziello spiega: «Gergati è completamente recuperato dal problema all’anca, Cortese e Ferrienti accusano piccoli risentimenti muscolari che però credo potranno essere assorbiti nel giro di qualche giorno». p.quarto@luedi.it
NIENTE allenamento per la Levoni Potenza ieri pomeriggio. Il coach Luigi Gresta ha concesso un giorno di riposo ai suoi atleti vista la pausa di domenica prossima in concomitanza con le festività della Santa Pasqua. La squadra avrà tutto il tempo per recuperare i due giocatori acciaccati, vale a dire Maurizio Ferrara alle prese con un problema al ginocchio e Giancarlo Palombita, infortunato sia al ginocchio che alla gamba. Il complesso di Gresta tornerà a lavorare in palestra questa mattina al Pala Pergola di Contrada Rossellino. L'allenamento è previsto alle 12, i giocatori potentini lavoreranno per due ore prima di lasciare l'impianto di gioco del capoluogo. Il resto del gruppo non ha problemi particolari, fatta eccezione ovviamente per Sebastiano Grasso. Il conseguimento dei play-off ha dato ulteriore carica alla formazione di Gresta, che ha così scritto il suo nome nella storia della Potenza 84. f.menonna@luedi.it
Valerio Corvino
Luigi Gresta
B Donne Una vittoria garantirebbe la semifinale play off per il salto in A2
Basilia, vale una stagione Oggi gara-tre in casa del Città Futura Roma GARA dell'anno per la Basilia Codra Mediterranea Potenza nei play-off del campionato femminile di serie B/1 femminile. La squadra lucana gioca questo pomeriggio al Palasport Luca Avenali di Roma contro la Città Futura Home Roma con inizio alle 19:30. Il complesso di Marilia Sanza, privo di Martina Di Monte, andata via dalla squadra per motivi personali affronta le romane, vittoriose in gara uno due domeniche fa per 75 a 53 e sconfitte sabato scorso al Pala Pergola per 64 a 63. La Basilia Codra Mediterranea Potenza farà dell'esperienza il suo punto di forza per superare la giovane compagine di Amedeo D'Antoni. Con il morale a mille per il successo di sabato scorso la compagine di Marilia Sanza cerca il blitz nel corso della sfida di questo pomeriggio che sarà diretta dai signori Luca di Catania e Venga di Ragusa. La difesa, la lotta sotto i tabelloni, la forza di Sonia Crovatto, la capacità di tenere duro contro i break
portentosi della compagine romana sono gli ingredienti di un match tutto da vivere e seguire con attenzione. Appare chiaro che la Basilia Codra Mediterranea Potenza punta tutte le sue risorse sui canestri di Gambardella e Aurigemma che hanno offerto ultimamente un rendimento molto elevato. Il conto alla rovescia è
dunque terminato, l'attesa è crescente, ci sono tutte le premesse per giocare una partita gagliarda e combattuta. Ieri sera le atlete di Marilia Sanza hanno svolto l'ultima seduta di allenamento che di fatto ha chiuso la mini-preparazione al match. In casa biancoceleste è Stefania Filograsso ad analizzare il confronto. Il play maker della Codra ha
esordito dicendo: “Sarà una battaglia. Sabato è stata dura, a Roma altrettanto, indipendentemente dal risultato finale. Dobbiamo ripetere la stessa prestazione del Pala Pergola. Abbiamo le potenzialità per farlo”. L'aspetto psicologico non è un dettaglio, anzi la Filograsso precisa: “Sicuramente hanno più da perdere le capitoline che giocano in casa e devono chiudere la sfida. Non dobbiamo mollare, sarà necessario giocare una partita dura e maschia, quello che verrà sarà tanto di guadagnato per noi”. L'atleta di Marilia Sanza ha parlato di un fattore molto importante in queste gare, vale a dire l'esperienza: “Siamo consapevoli di aver giocato più volte gare come questa rispetto alle romane che possono soffrire i nostri ritmi di gioco e la nostra maggiore capacità di reagire ai nostri tentativi di fuga. Le partite di playoff costituiscono un campionato a parte. Sono fiduciosa. A mio avviso la partita si risolverà nel finale”. f.menonna@luedi.it
sera, alle ore 20.30, (arbitri Giuseppe Tellone di Marcianise (CE) e Marco Cammuso di S. Nicola la Strada (CE) si presenterà il Basket Team Pellicano (Casalnuovo di Napoli): i campani (2 punti) sono stati l'unica squadra sconfitta in casa propria dai montesi: all'andata la partita finì sul punteggio di 79 a 75 per la Lucos Ingest (dopo un tempo supplementare). Subi-
to dopo si dovrà pensare ai play out: il roster montese incontrerà le ultime quattro squadre dell'altro girone campano del poule-retrocessione: la Federazione, in questi giorni, renderà noto il calendario delle gare e si saprà se la Lucos Ingest giocherà la prima partita in casa oppure in trasferta. Michele Marchitelli sport@luedi.it
C2 Retrocessione C’è il Casalnuovo, ma la testa è ai play out
La Lucos Montescaglioso sfida l’ultima della classe MONTESCAGLIOSO- La Lucos Ingest Montescaglioso spreca una nuova occasione esterna perdendo di due punti (86 a 84) sul terreno di gioco del Basket Capua (CE): i campani salgono a quota 16 mentre la Lucos Ingest (12 punti come la Renauto 2000) è condannata a disputare i play - out per rimanere in serie C/2. Con una vittoria la squadra del presidente Rocco Santarcangelo avrebbe potuto chiudere, a suo favore, il discorso salvezza. Il rammarico dopo questa sconfitta (la sesta in trasferta sul totale di sette) è acuita dal fatto che i ragazzi montesi, allenati da Michele Di Gioia, avevano acquisito nel primo parziale un vantaggio di ben undici punti sui padroni di casa capuani (20-31). Le due squadre sono poi andate all'intervallo lungo in parità (47- 47); il terzo gioco ha visto nuovamente avanti i montesi, per 4 punti (63-67), ma nel quarto e decisivo par-
ziale i padroni di casa del Capua sono stati bravi a credere nel recupero e, favoriti da qualche errore di troppo dei montesi, hanno fatto loro i due punti in palio. Come sottolineato a fine gara dal dirigente della squadra montese Lino Santarcangelo, la Lucos Ingest ha giocato con cinque atleti perché Claudio Castellano si è infortunato e nonostante questa situazione sfavorevole “i ragazzi hanno giocato con il cuore, restando sempre in partita”. Allo stesso tempo ha posto in evidenza come la stanchezza finale abbia condizionato gli atleti montesi nella fase finale di gara, quando non hanno concretizzato diversi tiri liberi. Si è poi detto fiducioso in vista del nuovo impegno dei play-out, affermando che “se la Lucos giocherà come ha fatto a Capua sicuramente non incontrerà problemi nel raggiungere la salvezza». Intanto c'è da chiudere il girone: a Montescaglioso, questa
C2 Promozione Palla a due alle 20 e 30
Ctr a Torre del Greco con la salvezza in tasca La permanenza è già matematica
SENISE - Ultima di questa fase del campionato per il Ctr La Cascina Senise impegnata sul campo esterno della TecnoTorre del Greco. Appuntamento stasera, ore 20,30 presso la tendostruttura “La Salle” di via De Gasperi. La gara è scarica, viste le acquisite posizioni in classifica; i padroni di casa potrebbero agganciare l'Agropoli impegnato a Giugliano contro la capolista e il terzo posto, giacchè si ritrovano solitari al quarto con 14 punti. Nulla di più per il Senise che domenica in casa, contro il Benevento, che ha perso il primato, si è tolta dai guai che pure ancora potevano esserci eccome. Invece, con una superprova sicuramente da incorniciare, tutto si è dissolto in quattro quarti: angoscia e timori reali. Incubi ai quali questo team non era affatto abituato ma che è stato vissuto con grande dignità fino alla fine. Sopportando le umiliazioni di una classifica davvero indecente che nessuno avrebbe mai ipotizzato. Eppure la precarietà fisica di tantissimi giocatori contemporaneamente, ha tolto dalla corsa al vertice proprio la compagine più accreditata sulla carta. Quel Senise delle meraviglie che si era rinforzato con Gonzalo Marin, Francesco Albanese e Rocco Palazzo. Ma che
non aveva risposto alle attese proprio per le motivazioni prima esposte. E nemmeno fino alla fine, c'è stato modo di trovare la quadratura del cerchio. Proprio nella penultima gara, Lino Durante si era di nuovo fatto male ed aveva lasciato il parquet anzitempo. Domenica scorsa ha iniziato in panchina ed è entrato a cara in corsa ma non aveva avuto modo di gioire, giacchè una ricaduta lo aveva costretto ad abbandonare, salvo poi a rientrare previa borsa di ghiaccio che aveva rinfrancata la caviglia. E pensare che già fuori uso c'era Alessandro Venuto, che pure aveva dolori ad una spalla; il ragazzo ha comunque assistito ed incitato da vicino i suoi compagni fino alla fine. Di una gara semplicemente da incorniciare. Troppo determinato e forte questo Ctr, per poter cedere a chiunque si fosse trovata sulla sua strada. Ci sono stati infatti dei momenti, che la oramai ex capolista Benevento non sapeva più a che santo votarsi, data la imprevedibilità delle azioni. Ed alle spalle è rimasta il Solofra, peraltro battuto in casa proprio 79-86 dagli avversari odierni del Ctr. Un epilogo dunque forse atteso ma forse anche insperato. Gianni Costantino sport@luedi.it
Sport 49
Mercoledì 8 aprile 2009
Calcio a 5 B Confermato il quarto posto ad una gara dal termine del campionato
«Sbagliato l’approccio» Pavone trova il neo dello Spazio Relax nel derby MATERA - Conserva il quarto posto lo Spazio Relax. La banda di ragazzi capitanata da Anderson Gasparetto infatti, pareggiando la gara con il Deportivo Matera, ha di fatto congelato la situazione di classifica che vede, appunto, le due squadre materane appaiate dietro il trio composto la Licogest Vibo, Aequa Gragnano e Tremulini Reggio Calabria. Perfetta parità, dunque, tra Spazio Relax e Deportivo, un equilibrio che, tutto sommato, rispecchia le attuali valenze tecniche delle due squadre e che, entrando nel particolare dell'ultima gara, assegna in maniera equa anche i due tempi: bene il Deportivo nel primo tempo, meglio lo Spazio Relax nella ripresa. Sicuramente, come di solito avviene nel calcio a cinque, entrambe avrebbero potuto fare propria la gara se solo
Michele Pavone
avessero sfruttato meglio alcune occasione: Arribas e Verrone nel finale di gara, ma, francamente, se una delle due fosse uscita scon-
fitta dalla tensostruttura sarebbe stata un'autentica ingiustizia poiché le due squadre hanno dato tutto quello che avevano a livello fisico e a livello mentale. “Purtroppo abbiamo sbagliato l'approccio alla gara ha affermato il tecnico materano Michele Pavone - e così abbiamo regalato ai nostri avversari i primi quindici minuti di gioco. Poi, per fortuna, c'è stata la reazione che ha cambiato il volto alla partita. Quando succede questo significa che si è alla altezza della situazione. Probabilmente i ragazzi hanno commesso l'errore di pensare ad una gara meno agonistica, ed invece il Deportivo ha messo in campo tutta l'aggressività di cui è capace. Osvaldo Stigliano si è innervosito per alcuni falli subiti e per alcuni contatti non proprio amichevoli, una cosa che dovevamo
aspettarci dal momento che sappiamo che è lui quello che può fare la differenza. Gli arbitri, poi, ci hanno messo del loro non sanzionando gli interventi troppo rudi e, spesso, usando un metro diverso in situazioni analoghe. Nell'intervallo ho cercato di scuotere i ragazzi chiedendo loro almeno di non uscire sconfitti dal campo, così la ripresa ha avuto un andamento ben diverso e soltanto una invenzione di Rispoli ci ha privati di una vittoria che, penso, sarebbe stata meritata. Ad ogni modo va bene così, penso che entrambe le squadre abbiano dimostrato di meritare ampiamente la quarta posizione di classifica, anzi se tutte e due fossero un po' più su in classifica sicuramente non ci sarebbe stato da scandalizzarsi”. Annibale Sacco sport@luedi.it
Ippica Centosessanta i cavalieri e le amazzoni in gara a Tursi
Il Memorial coniugi Dente registra un record di partecipazioni e pubblico TURSI - Record di presenze al primo concorso ippico nazionale di salto a ostacoli “Memorial coniugi Dente”, svoltosi domenica presso la tenuta dell'avvocato Vincenzo Tucci a Tursi e dedicato ai pensionati morti di recente in un tragico incidente stradale sulla Jonica. Protagonisti della competizione ben 160 cavalieri e amazzoni provenienti da tutte le regioni del Sud. Una presenza ritenuta massiccia dall'organizzazione dall'Asd Tucci Team di Policoro. La giornata primaverile e l'ottima organizzazione, hanno fatto da contorno all'evento, che ha riscosso un grande successo anche a livello di pubblico, con ben mille spettatori. Cavalieri e amazzoni, provenienti da Puglia, Calabria, Campania e, ovviamente, dalla stessa Basilicata, si sono dati battaglia nelle nove categorie previste dal comitato organizzatore, che ha curato ogni ben minimo particolare, ricevendo i complimenti del collegio giudicante e di tutti gli addetti ai lavori. I cavalieri padroni di casa, hanno mietuto successi, con percorsi netti nella categoria B 100 per Ambra Shahini, Giambattista Carone, Peppino Lapadule, Gabriella Lofrano, Carmen D'Andrea e
Rossana Conte; nella categoria B 110 con Sara Giuli e Salvatore Palmieri; nella categoria C 115, quarto e quinto posto, rispettivamente per Salvatore Lofrano e Gerardo Dente. Mentre la vittoria nel gran premio C 125 è andata al capo-equipè Vincenzo Tucci, che ha battuto se stesso, con Mario Muolo, risultato
terzo. «E' stato un evento storico, avere questo riscontro -ha commentato Tucciè una grande soddisfazione, la primavera ci ha dato una grossa mano, ringrazio gli addetti ai lavori e tutti i miei collaboratori». Non c'è tempo per sedersi sugli allori, perché, come anticipato da Quotidiano, Tucci dal 22 al 26 prossimi sarà impegnato nei campinati Italiani, che si terranno in Toscana e precisamente in quel di Pontedera, in provincia di Pistoia. In Italia esistono varie tipologie di concorsi ippici, sia nazionali che internazionali. Tra i concorsi nazionali ci sono quelli sociali, realizzati all'interno di un circolo Fise e riservati ai soci del circolo e agli invitati di circoli della stessa provincia, sono concorsi che si svolgono in una giornata; i concorsi nazionali C, di un giorno, che comprendono categorie ludiche e agonistiche; concorsi nazionali B, che si svolgono su due giornate; concorsi nazionali A, che si svolgono su 3 giorni e comprendono categorie da 60 a 145 cm. I concorsi internazionali, invece, si distinguono per il numero di stelle (fino a 6). Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Calcio a 5 B La NigroBng è soddisfatta
«E’ un pareggio che va bene a tutti» Taratufolo applaude alla lealtà MATERA - È stato un derby giocato senza risparmio di forze. A dispetto della classifica ormai definita, e dunque senza più alcuna speranza di agganciare la zona play, Nigro BNG e Spazio Relax si sono affrontate a viso aperto cercando con ogni mezzo di superarsi per poi concludere nella maniera più giusta: un pareggio che ha garantito ad entrambe di uscire imbattuta dalla tensostruttura. Alla fine gli applausi tributati dai tifosi delle due squadre è stata la migliore testimonianza di apprezzamento per l'impegno e lo sforzo fisico profuso a piene mani malgrado l'assoluta assenza di un qualsiasi obiettivo da raggiungere se non quello di terminare in maniera dignitosa questa stagione. “A dispetto del fatto che non vi fosse alcuna posta in palio ci ha detto il dirigente della Nigro BNG Nico Taratufolo - le squadre hanno dato vita ad una partita molto combattuta. Alla fine ne è uscito un risultato di parità a mio parere giusto. Nel primo tempo avremmo potuto chiudere la gara se Cavalcante avesse messo in rete la palla del tre a zero, ed invece, a quindici secondi dal riposo, il gol di Stigliano ha riaperto la partita e, soprattutto, dato nuovo coraggio ai nostri avversari. Nella ripresa siamo stati un po' contratti salvo riprenderci nel finale allorquando siamo riusciti a riequilibrare un risultato che sembrava ormai definitivo. Giusto così perché è stata una partita vera all'insegna dello sport e della lealtà. Sabato prossimo è previsto un turno di riposo poi andremo a Reggio Calabria per chiudere in bellezza un campionato complessivamente entusiasmante, un campionato in cui abbiamo
Vivilecchia della Nigro Bng
mancato i play off davvero per una manciata di punti. Sono felice per le due reti di Nico Gammariello, un giovane del vivaio che, oltretutto, gioca ancora nella squadra under 21. La migliore testimonianza che stiamo lavorando bene con i ragazzi i quali, sicuramente, l'anno prossimo avranno maggiore spazio anche perché molti non potranno più fare parte dalla squadra under per limiti di età. Voglio citare, oltre a Gammariello, anche Vivilecchia, Caione e Di Mita, ragazzi sui quali si fonderà il futuro di questa squadra. Domani (oggi per chi legge ndr) ci sarà il ritorno a Bisceglie dei trentaduesimi della fase nazionale riservata agli under 21. Purtroppo abbiamo perso la gara casalinga con un netto sei a uno, a fare la differenza è stata soprattutto la prestanza e la maturità fisica. Penso che la qualificazione sia ormai fuori portata, ma noi andiamo lì per fare bella figura e per cercare di riscattare la sconfitta subita”. a.s.
Volley C Uomini Sconfitta la Pallavolo Matera in gara-uno Volley C Donne Sono serviti quattro set per piegare il Sapri
Il Lauria non delude le attese Primo round alla Bata Livi E' ANDATA alla Ceramiche Alberti Polisportiva Lauria la gara uno delle finali di pallavolo di serie C maschile. La formazione tirrenica ha sconfitto sul proprio parquet la Pallavolo Matera. Il match è terminato tre a due per i laurioti che hanno salito il primo gradino che porta alla serie cadetta. Come pronosticato all'andata, il match è stato molto tirato e giocato punto a punto; la posta in palio era alta ed entrambe le formazioni hanno cercato di commettere meno errori possibili e di portare a casa il risultato. Alla fine l'ha spuntata la formazione lauriota che ha conquistato, seppur a fatica, una vittoria importante in chiave promozione. Il primo set è stato, forse, il meno intenso; i potentini l'hanno vinto con il punteggio di venticinque a diciotto. Il secondo parziale, invece, è stato davvero infuocato con la Pallavolo
Matera brava a spuntarla sul ventisette a venticinque. Il terzo gioco ha visto riportarsi in vantaggio il Lauria che ha chiuso la pratica con il medesimo punteggio del set precedente. Anche il quarto parziale è stato tirato ed ha visto pareggiare ancora una volta i conti alla Pallavolo Matera che ha chiuso con il punteggio di venticinque a ventitré. Alla lotteria del tie-break, però, sono stati più lucidi i laurioti che hanno chiuso il set e la gara. Il match di ritorno è in programma mercoledì quindici aprile presso il Pala Sassi di Matera con fischio d'inizio alle ore 20.30. Per quanto riguarda la semifinale dei play-out di serie C e D, vittoria netta quella della Co.Gil. Costruzioni Policoro che, sul proprio parquet, ha sconfitto l'Asd Laurenziana Pallavolo. Il match è terminato tre a zero per gli jonici che
hanno vinto il primo set con il punteggio di venticinque a nove, il secondo per venticinque ad undici e il terzo per venticinque a otto. Con questa vittoria, la formazione materana ha messo una seria ipoteca per l'accesso alle finali salvezza. Il match di ritorno si disputerà domenica diciannove aprile alle ore 19 presso la palestra polivalente di Torre Orsaia in provincia di Salerno. La vincente tra la Co.Gil. e la Laurenziana, troverà in finale la già qualificata l'Edil Loperfido. Il team allenato da Iacovuzzi, sabato scorso, non ha giocato la gara contro il Bar Lion New Volley Genzano a causa del ritiro dalla competizione di quest'ultima formazione. Un forfait che concede il passaggio automatico dei ragazzi materani alla finalissima salvezza. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
LA BATA Livi Potenza si è aggiudicata il primo round promozione per il campionato di volley, serie C femminile. Il team del capoluogo ha battuto a domicilio l'Ascas Volley Sapri con il risultato finale di tre set ad uno. Più che meritata è stata la vittoria delle potentine che hanno dimostrato di avere delle qualità in più rispetto al team campano. Il primo set è stato vinto dalla Bata con il punteggio di venticinque a quattordici. Nel secondo parziale, c'è stata la fiammata dell'Ascas che è riuscita a raggiungere la parità (19-25). E' stata solamente una parentesi perché il sestetto potentino è subito riuscito a riportarsi in vantaggio, chiudendo il terzo set con il punteggio di venticinque a venti. Nel quarto ed ultimo gioco la Bata non ha incontrato nessun problema a chiudere la gara, con il punteggio di venticinque a undici, e ad aggiudicarsi il primo scontro promozione. Il match di ritorno è in programma per mercoledì quindici aprile presso il polifunzionale di Sapri con inizio alle ore 20. Per quanto concerne le semifinali dei play - out di serie C e D, la scorsa settimana si è giocata solamente una partita, quella tra il Dvd Moda Volley Bella e la
Nuova Spes Matera. L'incontro è stato vinto dal sestetto potentino che è riuscito a sfruttare a dovere il fattore campo ed a conquistare un'importante vittoria in chiave salvezza. Nulla hanno potuto le materane che hanno lottato solamente nel terzo e nel quarto set. Il primo parziale è stato conquistato con facilità dal Bella che ha chiuso i conti con il punteggio di venticinque a tredici. Stessa musica nel secondo set, con le potentine che hanno concesso ancora meno alle avversarie, solamente dodici punti. Nel terzo gioco, invece, la Spes è riuscita a dar filo da torcere al Bella ed a conquistare il gioco con il punteggio di ventotto a ventisei. Spes prolifica anche nell'ultimo parziale, chiuso però a favore delle locali con il punteggio di venticinque a diciannove. Il ritorno si disputerà domenica 19 aprile a Matera presso il Pala Lanera con inizio alle ore 19.30. E' stata posticipata a sabato undici aprile, invece, la gara tra il Marcone Muro Volley e il Lion Service Volley Group Matera. Il match si giocherà presso la palestra comunale di contrada Pascone a Muro alle 17.30. lo.to.
50 Sport
Mercoledì 8 aprile 2009
B2 Uomini Crichigno ha elogi per la squadra e per il pubblico potentino
Secondo posto da difendere Successo d’oro per la Medical Center col Gela SE A CALDO il gran bel successo ottenuto dalla Medical Center sul Gela aveva lasciato un pizzico di amaro in bocca, in casa rossoblù, per l'occasione non completamente sfruttata di avvicinare la capolista del campionato, a conti fatti il 3-2 con cui Zuccaro e soci sono usciti sabato sera dall'infuocato parquet del PalaPergola potrebbe rappresentare, per loro, il decisivo lasciapassare per la conquista del secondo posto finale nel girone. La contemporanea sconfitta del Nicosia a Castellamare di Stabia ha difatti consentito ai potentini di staccare la compagine ennese, ora, proprio di due punti. Vantaggio che, a quattro turni dalla conclusione del torneo, concede loro più di qualche chance di mantenere fino al termine della regular season la piazza d'onore. Fondamentale per avere il migliore posizionamento nella griglia degli spareggi promozione: quei play-off che del resto la Virtus ha già messo da qualche giornata in cassaforte grazie alla poderosa striscia di risultati (nove vittorie su nove) del suo girone di ritorno. Un filotto che peraltro, per bocca del suo allenatore, la Medical Center fa capire di avere tutte le intenzioni di portare fino in fondo. «Abbiamo davanti a noi altre quattro partite, e non possiamo che puntare al bottino pieno», spiega coach Giorgio Draganov, «sia per confermarci al secondo posto che per tentare, se possibile, di mettere ancora pressione sul Gela». «Al di là comunque di quello che faranno le nostre rivali - fa notare il tecnico bulgaro -, nello sprint finale continueremo a concentrarci su noi stessi e sulla tabella di marcia da seguire negli allenamenti. Per mantenere al top l'eccezionale stato di forma messo in mostra ormai da un bel po' dal gruppo, che sta vedendo ripagati con i risultati i duri mesi di lavoro e sacrificio in palestra». «I ragazzi - chiude Draganov - si meritavano tutta la soddisfazione di lottare alla pari con la prima della classe, avversaria degna del po-
Karate Adesso gli Stati Uniti
D’Onofrio vince l’Open d’Italia Il podio
Virtus-Gela: una gara da ricordare per i tifosi della Medical
sto che occupa e squadra dalla mentalità vincente: il Gela, come ci aspettavamo, non ha mollato fino alla fine, ciò che ci fa apprezzare ancora di più quanto, contro di loro, siamo stati capaci di fare». Medical Center-Gela, però, non è stata una semplice partita di pallavolo. È stata, anche e soprattutto, un'autentica festa dello sport, oltre che la scommessa vinta dal club potentino di riempire il PalaPergola (aperto a tutti sabato) con un pubblico che non fosse solo quello peraltro sempre nutrito - dei propri aficionados. A sottolinearlo, le parole del direttore sportivo rossoblù Piero Crichigno, nella sua analisi a tutto tondo della realtà Virtus. «La politica della nostra società sta dimostrando di dare i suoi frutti. Dopo il bel seguito avuto con la giornata rosso-
blù (in occasione del match con il Nicosia), anche col Gela i tifosi hanno gremito il palazzetto. Vogliamo rendere merito a loro per l'incredibile supporto, generoso ma sempre corretto, che ci hanno garantito dal primo all'ultimo punto. Risultato decisivo, in particolare, per ribaltare l'esito di un tie-break che pareva inevitabilmente segnato». Quindi un elogio riservato alla squadra, capace di dare tutto e anche di più di quanto aveva in corpo: «Il nostro grazie per la prestazione con il Gela va proprio a tutti, dal tecnico a ogni singolo elemento della rosa, visto che per arrivare a questo livello non si può prescindere da un lavoro corale, a cominciare dagli allenamenti». Cogliendo poi lo spunto dal notevole seguito di spet-
Under 18 I piemontesi hanno sfidato il Perugia
Genovese, avanza il Cuneo SI È definito lunedì pomeriggio il quadro delle semifinali del Trofeo “Marinella Genovese”, manifestazione nazionale di categoria under 18 maschile organizzato dalla Polisportiva Lauria, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. Nell'ultimo match del girone arancio, il Cuneo ha battuto per 2-1 il Meta Sorrento. La gara ha messo in risalto l'indubbia superiorità dei piemontesi: una squadra dalle caratteristiche antropometriche di spessore che esprime un gioco preciso ed ordinato in tutti i reparti. Ancora una vittoria, nell'altro raggruppamento (quello blu), per la Polisportiva di coach Mirko Mastroianni contro la Rpa Bacchi: il Perugia non è riusci-
to ad esprimersi al meglio delle sue notevoli potenzialità ed ha sofferto l'abilità dei laurioti che hanno colto la ghiotta opportunità della vittoria con una gara perfetta sin dalle prime battute, imponendosi con un secco 3-0 che è valso loro il primo posto del girone. In base a questi risultati, le semifinali di ieri hanno visto sfidarsi in mattinata Polisportiva Lauria e Tonno Callipo, e poi subito dopo Bre Banca Cuneo e Rpa Perugia. La finale del Trofeo “Genovese”, con cui si è conclusa la kermesse, si è disputata nel pomeriggio sempre sul parquet del Polifunzionale D'Amico della cittadina lauriota. l.c.
tatori dell'ultima gara, Crichigno si è fatto portavoce della necessità di costruire in città una sana cultura sportiva - a cui la Medical Center lavora da tempo - che vada oltre i singoli eventi, come poteva essere la super sfida dell'ultimo turno. «Al di là degli incassi, che incidono davvero poco sulle casse societarie, il nostro interesse resta quello di far sì che a Potenza si possa finalmente costruire una mentalità diversa. Il volley, e lo sport in generale, andrebbero intesi come uno spettacolo culturale di cui tutti possano fruire, a cominciare dai più piccoli e dalle loro famiglie: da coinvolgere in misura sempre maggiore, e per le quali il fatto di recarsi al palazzetto dovrebbe diventare una sana e consolidata abitudine». Luca Carlone sport@luedi.it
TERRYANA D'Onofrio ha vinto gli Open d'Italia di karate. Si è conclusa con successo la decima edizione della Golden league; un impegnativo evento agonistico di kata e kumite, svoltosi il i 3, 4 e 5 Aprile che ha visto partecipare ben 2100 atleti in rappresentanza di 37 nazioni. L'atleta santarcangiolese, con impegno e bravura, ha superato i diversi turni eliminatori, cominciando da quello con l'ucraina Yrina Zaretska, poi con la svizzera Nathalie Schimd, la francese Francine Richonnier, la slovena Kati Florajancic, la macedone Tamara Lazarovska e poi in finale l'ungherese Laura Sterck (battuta con un netto 5 bandierine a 0, ndr). Tante vittorie che hanno regalato all'atleta lucana la preziosa e prestigiosa medaglia d'oro. Al Palacandy di Monza, gremito ai limiti della capienza, l'atleta lucana è riuscita a salire sul gradino più alto del podio portando ancora una volta in alto il nome della Basilicata.
Il risultato ottenuto premia la costanza, la tenacia di questa piccola grande atleta che costruisce, giorno dopo giorno, il futuro del karate olimpico sotto le direttive di papà Vincenzo e del maestro Zaccaro di Matera. Francesco D'Onofrio, invece, ha portato a casa quattro punti ai fini della selezione per la nazionale italiana giovanile che rappresenterà l'Italia ai Giochi del Mediterraneo che si terranno in Egitto nel mese di settembre. Nulla da fare, invece, per quanto riguarda l'atleta del Centro Karate D'Onofrio, Ludovico De Angelis, che si è piazzato all'undicesimo posto; dopo due vittoriosi incontri ha dovuto arrendersi allo spagnolo Jose Roig Mari. L'evento di Monza ha rappresentato una vetrina importante per Terryana D'Onofrio in vista degli Open degli Stati Uniti, dove prenderà parte insieme al fratello Francesco dal 10 al 12 aprile a Las Vegas. lo.to.
Sport 51
Mercoledì 8 aprile 2009
B2 donne Le materane in terra sannita hanno sfoderato una prova super
Buonfiglio, arma in più Partita dall’inizio a Benevento, non ha deluso MATERA - Un onda d'urto si è abbattuta contro il Benevento, un secco tre a zero della Time Volley di coach Tommaso Galtieri che sprizza gioia per come le sue ragazze hanno condotto la gara senza errori e senza sbavature. Sprizza di gioia da tutti i pori anche Ilenia Buonfiglio, partita titolare è soddisfatta della sua prestazione e anche delle sue compagne di squadra, confermandoci la buona prova disputata a Benevento. «Una gara davvero positiva quella disputata sabato a Benevento, sinceramente-afferma la schiacciatrice- io ero partita preoccupata perchè non conoscevo le mie avversarie. Occupando una buona posizione in classifica e non avendole mai viste giocare avevo qualche dubbio. Il dubbio è andato via appena entrati in campo e al primo pallone ho capito che era la nostra giornata. Siamo entrate in campo con decisione è grande sicurezza nei nostri mezzi, non abbiamo subito cali co-
La Buonfiglio ed a destra la Time schierata
me spesso ci succede». Il tuo impiego è stato discontinuo, a Benevento il coach l'ha messa nel sestetto iniziale, è un segnale di fiducia nei suoi confronti? «Della fiducia del coach non avevo dubbi, ma parti-
re dall'inizio è tutta un'altra cosa, diverse le emozioni e la carica agonistica, sono sensazioni particolari. Poi partire dall'inizio vuol dire che sto dimostrando di far bene, che in settimana lavoro tanto. Perchè,
B2 donne A quattro turni dalla fine è già salvezza
La Giocoleria Potenza ha dato il via alle feste
A sinistra la Pontillo ed a destra la Di Camillo dell’Asci
È PRATICAMENTE fatta. Con dodici punti di vantaggio sul quintultimo posto del Molfetta (confermati dopo le gare del ventiseiesimo turno), e a quattro giornate dalla conclusione del torneo, la Giocoleria Potenza può a buon diritto festeggiare la salvezza in serie B2. Lo scontato successo di Ostuni, in un match che ha consentito a coach Caliendo di dare fiato ad alcune titolari e buttare nella mischia diverse delle ragazze - su tutte Livia Di Camillo, Morena Lancellotti e Apollonia Pontillo - che di solito gli stanno accanto in panchina, ha posto il definitivo sigillo sulla stagione 20082009 dell'Asci. Piuttosto travagliata in avvio ma ben incamminatasi dopo il giro di boa di metà campionato: tanto da consentire ad Avena e compagne di issarsi a quota 43 punti (insieme con Battipaglia e Benevento) fino ad una sesta piazza della classifica decisamente più interessante. Tutto fin troppo semplice, sabato scorso in terra pugliese, per una Giocoleria che ci teneva troppo a chiudere il discorso permanenza prima della sosta di Pa-
squa. «La resistenza opposta dalle nostre avversarie ha ammesso il direttore sportivo biancazzurro, Rocco Santangelo - è stata in effetti debole, ma le ragazze sono state comunque brave a mantenere alta la concentrazione dal primo all'ultimo pallone». «Ora - ha proseguito il diesse della Giocoleria -, messa al sicuro la salvezza, ci godiamo il turno di riposo e ci prepariamo a tornare al lavoro per il match casalingo contro l'Aversa: da non fallire per dare ulteriore impulso al nostro momento “sì” e continuare a correre in classifica». Note liete intanto, per l'Asci, arrivano anche dalle formazioni del settore giovanile, tradizionalmente impegnate in questo periodo nelle fasi finali delle rispettive competizioni. Come nel caso della “De Vivo” allenata da Massimo Telesca, vittoriosa sul Melfi nella finale provinciale del campionato under 18 e chiamata a sfidare questo pomeriggio (dalle 17 sul campo della Caizzo) la Camarda Volley Bernalda per l'accesso alla finale regionale del torneo. l.c.
difficilmente io mi abbatto, contrariamente, come forse qualcuno avrà pensato, che io stessi giù moralmente. Sono giovane è ho carattere da vendere, anzi ho voglia da vendere che sia ben chiaro».
Quattro giornate alla fine e tre incontri importanti da non perdere. «Giusto, ora dobbiamo pensare alla prossima gara, sono tutte difficili ma ogni gara ha una storia a sè, se l'approccio è come
quello che abbiamo avuto sabato, la gara per noi può essere in discesa, affrontare le avversarie determinate, non come quando affrontiamo squadre più deboli facendo l'errore di adeguarci inconsciamente a loro gioco, condizionati anche dalla loro tecnica inferiore alla nostra». State dimostrando di essere in un' ottima condizioni, stiamo aspettando il fatidico sorpasso è quasi vicino. «Generalmente il girone di ritorno nei campionati è pesante, si sente la stanchezza per qualsiasi atleta. Il nostro obbiettivo è vicino, posso garantire che lotteremo con il coltello tra i denti per arrivare nella posizione di classifica che ci spetta». Una Buonfiglio che mostra un lato caratteriale davvero positivo per lei e per tutte le compagne, forse coach Galtieri come si usa dire, con lei può sfoderare il suo asso nella manica. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Planitalia in Puglia senza la brasiliana
Falsarella assente
Regiane Falsarella
MONTESCAGLIOSO- Nulla da fare per la Planitalia nella trasferta disputata sul campo dell'Azzurra Molfetta (Bari). Come avvenuto all'andata, il 30 novembre 2008, le pugliesi di Molfetta si sono imposte con il punteggio di 3-0 (26/24; 25/13; 25/12); grazie ai tre punti conquistati la squadra pugliese sale a quota 31 punti ma, in ogni caso, non vede cambiare la distanza dalla formazione che la precede, la Italgest Tuglie (37), sempre a sei punti di distanza. La Planitalia rimane in penultima posizione, a quota dieci punti, doppia cifra ottenuta nel turno precedente grazie alla vittoria, al tie- break, riportata contro
l'Aito Volley Sarno, una vittoria casalinga che mancava da un anno e che è giunta dopo ben tredici tentativi in questa stagione. Dopo aver lottato sino alla fine nel primo set, perso sul 26-24, le pallavoliste montesi, nei due successivi parziali hanno subito distacchi rispettivamente di dodici e tredici punti. Le due formazioni scese in campo avevano motivazioni diverse: se l'Azzurra Molfetta è invischiata nella lotta per non retrocedere nella categoria inferiore (si trova in quint'ultima posizione, la prima che vale la retrocessione), le atlete montesi hanno detto addio alla B/2 non potendo più matematicamente raggiungere la quota salvezza e hanno solo l'impegno di chiudere la stagione 2008/2009 in maniera dignitosa. Per quel che riguarda le atlete montesi, pare che la italo- brasiliana Regiane Falsarella, arrivata a Montescaglioso alla fine di dicembre scorso, non sia scesa in campo a Molfetta e, tra i tifosi montesi, è circolata la voce di un abbandono: dalla società nessuna comunicazione. Gli ultimi quattro impegni vedranno la squadra di Montescaglioso due volte in casa (con le due pugliesi US Lightining Ostuni e Nati a Taranto) e due volte fuori casa (sui campi del Santulli Aversa e Nojaturi Bari). La formazione montese, come le altre squadre partecipanti al campionato di serie B/2, in seguito alla pausa pasquale, tornerà in campo tra due settimane: per la ventisettesima giornata, domenica 19 aprile prossima, alle ore 18, le ragazze di Montescaglioso ospiteranno al PalaWojtyla l'US Lightining Ostuni, squadra ultima in classifica, già sconfitta all'andata dalle montesi: la gara si risolse al tie-break e, in virtù di questo risultato, le ostunesi hanno conquistato quello che è il loro unico punto stagionale. Michele Marchitelli sport@luedi.it
Cultura&Spettacoli 52
Mercoledì 8 aprile 2009
di ALESSANDRO ZENTI INFANZIA violata, vite strappate, una corsa contro il tempo alla ricerca di una bambina rapita che sta per diventare una delle prossime vittime di un serial killer, questi gli ingredienti de “Il Suggeritore” dello scrittore esordiente Donato Carrisi. Un libro che, in tutte le pagine, è intriso di atmosfere torbide ed è una continua caccia all'uomo a cui una squadra deve dare un volto ed un nome, analizzando macabri ritrovamenti, scene del crimine cruente ed a tratti splatter con raziocinio ed anche con un duro lavoro di brainstorming, vengono vagliati modus operandi che sembrano ogni volta svelare una sorta di comunicazione con gli investigatori. Un profiler caratterizzato da una pressoché totale incapacità di immedesimarsi con la vittima, caratteristica che l'accomuna molto al serial killer e che quindi gli conferisce “una marcia in più”, l' assenza di “empatia” che in molte occasioni sfocia in una sorta di autolesionismo terapeutico, frutto di un trauma del passato che sarà costretta a rivivere. Ottima la caratterizzazione dei personaggi ed altrettanto ottima la descrizione delle scene del crimine frutto di un duro e lungo lavoro di ricerca e dei tanti corsi di criminologia frequentati dall'autore. Il lettore si trova perciò a
Il libro
A caccia del killer con “Il suggeritore”
Il primo giallo di Carrisi é già un cult
riannodare, pagina dopo pagina, fili ed a fare congetture, seguendo il sentiero tracciato dall'autore, vero deus ex machina del libro. L'autore riesce a centellinare la suspance, in un cammino al-
la ricerca del colpevole. Carrisi in questo libro compie un viaggio di esplorazione del male sino ad addentrarsi nella capacità di compiere il male e di auto infliggersi il male in un oblio di destini segnati, dove
non ci sono veri colpevoli, ma in un certo qual modo sono entrambi vittime. Il mondo è diviso tra soldi che danno la perdizione e soldi che “salvano”. Non manca un riferimento agli scenari futuri della carenza di acqua. Un viaggio nell'inferno in cui chi ne è uscito ne conserva comunque i segni . Il lato oscuro degli uomini, come in un quadro di Bosch la società è dipinta nel peccato, annichilita, sull'orlo del baratro come in una apocalisse dalle molte sfaccettature in cui, ogni giorno il male si ritaglia spazi sempre più grandi e dal quale emergono personaggi venuti fuori dall'abisso di qualche sperduto angolo ai margini del mondo dove “Dio è silenzioso” e “il diavolo sussurra” . Il libro si è imposto anche a livello internazionale e sta riscuotendo numerosi consensi in Italia, entrato prepotentemente nella classifica dei best seller con un finale da cardiopalma come nella migliore tradizione dei thriller tv, molti i film che vengono alla mente leggendo questo libro, da “il silenzio degli innocenti” a “i soliti sospetti”, di quelli che ti incollano alla poltrona e che nel finale dimostrano tutta la forza rimettendo in discussione ogni cosa. Non ci resta che aspettare un seguito sperando presto in una trasposizione cinematografica che sarà un sicuro successo. Grande Donato Carrisi. cultura@luedi.it
Letteratura Incontro con la poesia di Dante nell’aula magna dell’Università
Scrutando il preludio del Paradiso di ANNA MARIA CALABRESE POTENZA - «Incontro con la poesia di Dante». E’ il titolo del convegno svoltosi nell’aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata, organizzato dalla Società Dante Alighieri di Potenza. Una “lectio magistralis”, tenuta da Francesco Sisinni, consigliere centrale della Società. Al centro del dibattito, il canto XXVIII del Purgatorio. «E là m’apparve, sì com’elli appare subitamente cosa che disvia per meraviglia tutto altro pensare, una donna soletta che si gia e cantando e sciegliendo fior da fiore ond’era pinta tutta la sua via». Uno dei canti più suggestivi e complessi della Divina Commedia. La lettura del professor Sisinni potremmo definirla “filologica”. Si parla della Grecia, come luogo dell’anima, cioè la sede privilegiata e archetipale di spirito e forme poetiche, ma anche il luogo che prefigura il Paradiso terrestre. Siamo al finale della seconda cantica, un finale di sei canti, dal XXVIII al XXXIII, giustamente definito “il preludio del Paradiso”. Quella libertà che Dante, all’inizio della salita al monte del Purgatorio, andava cercando, così cara a Catone, che per suo amore aveva rifiutato la vita, il poeta ormai l’ha pienamente conquistata: alle soglie del Paradiso terrestre la missione di Virgilio si è compiuta ed egli si congeda, ma Dante non rimane solo: da ventiquattr’ore si è aggiunta l’anima del poeta Stazio, in cammino per il Paradiso, e lo stesso Virgilio gli resta ancora a fianco, presenza muta ma sempre significativa, fin che sparirà d’improvviso, all’apparire di Beatrice, la guida celeste. Entrato nella selva, il poeta si trova la strada interrotta da un ruscello, le cui acque, benché prive di ogni impurità, appaiono tutte scure sotto l'ombra della divina foresta. Sulla sponda opposta appare una figura di
IlL’evento Libro Magia, note e ... solidarietà in scena al Centro sociale Sacco di MARIA PINTO
La lectura Dantis (foto Mattiacci)
straordinaria dolcezza: una donna cammina sulla riva del fiumicello cantando e cogliendo i fiori più belli. Dante la prega di avvicinarsi di più a lui, affinché gli sia possibile udire le parole del suo canto, e la donna, muovendosi con la stessa grazia di una figura danzante, ne esaudisce la richiesta. Matelda, questo è il nome della dolce apparizione, dichiara di essere giunta per soddisfare ogni domanda di Dante. Come mai la scelta di questo canto? «E’ un canto che lancia un messaggio di bellezza e di speranza – spiega Sisinni. E’ il canto della pura poesia. Insegna che bisogna avere l’umiltà di riconoscere alla ragione il suo limite e il coraggio di recuperare quell’innocenza necessaria ad “andare oltre”». L’aula Magna dell’Università della Basilicata era anche piena di studenti, a testimonianza del fatto che, pur essendo un poeta del Medioevo, «Dante travalica tutte le ere e attrae e affascina i giovani – conclude Sisinni. Il suo messaggio è sempre attuale e, in tempi bui come questi, dovremmo tutti imparare a riscoprire gli insegnamenti del poeta fiorentino». cultura@luedi.it
RIONERO - “Magia, musica e...” è l'iniziativa di solidarietà dedicata ai disabili che allieterà la serata di oggi, a partire dalle ore 17,30, presso l'auditorium del centro sociale “Sacco”. Una manifestazione, dunque, dai nobili principi «indetta ed organizzata -precisa Antonio Petrino presentatore dell'evento - da chi da anni si occupa di volontariato e che cerca in vari modi, con apprezzabile impegno e disponibilità di contrastare e alleviare le variegate forme di disagio, con fenomeni e andamento in forte aumento, purtroppo, a causa dei molteplici problemi ed acute forme di indigenza economica che attanagliano specie le fasce sociali più deboli, con devastanti conseguenze e negatività esasperanti per tutti coloro che dignitosamente soffrono subendo tale malessere». Ed è proprio l'associazione “Mano Amica”, la valente associazione di volontariato contro ogni forma di disagio, presieduta da Gerardo Traficante che, coadiuvato dalla bontà e generosità dei suoi soci, ha organizzato l'iniziativa di svago e divertimento con il patrocinio del “Comitato di Gestione del centro sociale Sacco” e con la partecipazione del Centro diurno “Sottosopra”. Una vera festa, dunque, volta a regalare
qualche ora di spensieratezza e sano coinvolgimento per un appuntamento aperto a tutti e con ingresso libero ancor più meritorio e valido in una società, qual'è quella odierna, dove i valori umani sembrano sgretolarsi, il ritrovarsi insieme è necessario per fare corona intorno a coloro che non vivono la vita come vorrebbero per testimoniare che non sono soli e che insieme tutto è superabile. Durante la kermesse, sul palcoscenico si alterneranno momenti di spettacolo con presenze sentite e gratuite di ospiti di richiamo quali Magic Man, con il suo esilarante ed interattivo repertorio di giochi di prestigio illusionismo, il cantante Claudio Armento, vincitore del Festival di Potenza 2008, una delle voci musicali emergenti della scena artistica lucana nonché virtuoso talento dell'organetto. L'animazione, a cura del gruppo maschere dei cartoons di Walt Disney e della Warner Bros denominato Le Muse allieterà, con la variegata e simpatica performarce, adulti e bambini. «Ringraziamo gli sponsor e quanti hanno sostenuto il progetto -conclude il presidente di Mano Amica Traficante -ricordando che durante la manifestazione sarà estratto il biglietto vincente della lotteria a sostegno dell'iniziativa». cultura@luedi.it
IlCar Libro net “La siciliana ribelle” di Amenta RIONERO - La proposta cinematografica curata dal CineClub De Sica, presso il cinema Vorrasi, prevede oggi e domani, alle 20.30, il film del palermitano Marco Amenta, La siciliana ribelle. La protagonista è una convincente Veronica D’Agostino. E’ un film sulla volontà di ribellarsi alla mafia, di uscire dal luogo comune della omertà, che parve agli inizi degli anni Novanta prendere corpo grazie agli eroici interventi e le coraggiose inchieste di Falcone e Borsellino. Dal desiderio di vendetta si passa ad una voglia di giustizia. cultura@luedi.it
A Ferrandina le musiche della Passione FERRANDINA - Stasera, alle 18, nuovo appuntamento con la musica nel convento di Santa Chiara, proposto dall'associazione La Cupola Verde e dal Centro di Aggregazione e Promozione Giovanile di Ferrandina in occasione della Settimana Santa 2009. La manifestazione si svolge con la collaborazione della Banda musicale “Salvatore Santeramo” di Ferrandina, diretta da Giuseppe Grieco, e dell'associazione Ernesto De Martino. Il programma proposto prevede musiche di Cancelli, Orsomando, Cardaropoli, Gregucci e Rizzola. L'iniziativa è dedicata a quella musica con la quale, secondo una lunga tradizione, si rievoca la Passione di Cristo e quindi per ascoltare un genere, caratterizzato prevalentemente da composizioni e marce funebri di autori prestigiosi e altri di matrice popolare. Il concerto, presentato da Mirianna Rizzi, sarà arricchito dagli interventi di Angelo Basile, Nicola Pavese e Mario Pallotta per comprendere il rapporto tra musica colta, musica per banda e la Passione di Cristo, e per evidenziare con quanta emozione e sentimento i riti della Settimana Santa sono ancora oggi vissuti dalla comunità ferrandinese. Saranno presentate, infatti, alcune interessanti notizie storiche, tecniche e spunti di riflessione sull'argomento; una occasione, che vuole valorizzare un patrimonio musicale, culturale e folclorico che si intreccia con la nostra religiosità e la nostra fede. Patrimonio nel quale la comunità si riconosce e ritrova antichi valori e messaggi di speranza. Si spiega anche così il legame con questo repertorio musicale, nell'occasione curato dal maestro Grieco. cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli 53
Mercoledì 8 aprile 2009
In televisione
Brusco risveglio per gli inquilini della Casa. Puntata serale sospesa
La scossa ferma anche il Gf 9 IL GOSSIP Immortalata con la peluria sulle braccia
Eva, bionda e bella ma troppo pelosa
I ragazzi del Grande Fratello osservano un minuto di raccoglimento per e vittime del terremoto in Abruzzo
ROMA - Che là fuori fosse successo qualcosa di serio se n'erano accorti da soli. La notte tra domenica e lunedì gli inquilini hanno sentito la terra tremare e la Casa agitarsi per le vibrazioni del terremoto. In particolare Marcello e Roberto, ancora svegli a quell'ora, hanno percepito i movimenti dei loro letti e visto aprirsi le ante degli armadi, rimanendo paralizzati per lo spavento. Qualche ora più tardi, il Grande Fratello ha recapitato a tutti una busta con una comunicazione su quanto avvenuto a L'Aquila e dintorni e con l'avviso che la puntata serale sarebbe stata sospesa. «Queste cose ti fanno tornare con i piedi per terra», ha commentato Ferdi, mentre tra i concorrenti è sceso uno sgomento e rispettoso silenzio ed è stata serenamente accettata la cancellazione del serale per far posto a Matrix con Alessio Vinci e Cesara Buonamici. Cancellazione che ha fatto nascere un sorriso amaro sul volto di Enrico Mentana, andatosene
da Mediaset dopo che la dirigenza aveva rifiutato di stoppare il reality in occasione della morte di Eluana Englaro. «Le vicende televisive sono ben poca cosa rispetto all'immane tragedia che si sta consumando in queste ore ha detto il giornalista all'Ansa commentando la puntata del suo ex programma - Sono miserie di cui ci sarà tempo di occuparsi. Ma ora lasciamo stare». Ma di fronte a chi ai tempi sosteneva che la televisione commerciale ha "le sue leggi", "Mitraglia" ha commentato: «Forse bisognerebbe chiedere alle persone che sostenevano questa tesi...». D'accordo con la nuova lineaMediaset anche le altre reti, con Rai Uno che ha rimandato Bakhita per far posto a Bruno Vespa e Fiorello che, in accordo con Sky, ha annullato le serate dal vivo del Fiorello Show previste per martedì, mercoledì e giovedì e le relative messe in onda da giovedì a domenica. cultura@luedi.it
IMPIETOSAMENTE ci ha pensato il quotidiano austriaco Oesterreich a ingrandire le foto di Eva Herzigova per andare a scovare l'ennesimo difetto di una supermodella. Stavolta a finire sotto la lente d'ingrandimento non è stata la sua magrezza ma la peluria bruna sull'avambraccio. «La bellezza della top model ha un neo, le braccia pelose!», scrive il giornale, che sottolinea come la Herzigova sia «bella e sexy, ma non perfetta, poichè le sue braccia sono davvero pelose!». A tradire la modella ceca sono stati gli scatti alla serata «A Tribute to Cinema», organizzata a Londra da una grande casa produttrice di champagne, di cui è testimonial Scarlett Johansson, dove la Herzigova si è presentata con un abito rosso fuoco senza maniche di Dolce & Gabbana, con stola bianca di pelliccia.
Difficile pensare che si sia trattato di una svista o una dimenticanza. Forse la modella ha deciso di non voler far più parte di quella schiera, di americanissima tradizione, di "fissate" della depilazione sempre, comunque e ovunque (sembra lo sia Jennifer Aniston). Come lei la pensano Alyssa Milano (star di Streghe), Emma Roberts e la famosa zia Julia (ricordate l'ascella in mostra di qualche anno fa? si vede che è un vezzo di famiglia) ma sul red carpet sono stati avvistati anche i peli di Drew Barrymore, Beyonce, Eva Green, Selma Hayek. In Italia non ci si fa neppure caso. L'unica degna di nota fu la Carfagna, che balzò agli onori della cronaca rosa dopo che Berlusconi sì lasciò scappare un «Mara ha le gambe un po' pelose». (Libero News)
MUSICA
L’organico dell’ensemble MATERA - La “Lucania Orchestra di Fiati”, produzione artistico-musicale montese, vede il coinvolgimento di circa cinquanta strumentisti professionisti, provenienti dalla provincia di Matera, Potenza e regioni limitrofe. Intento di questo complesso strumentale è la diffusione del repertorio originale bandistico italiano ed estero. L'impostazione è quella della synphonic band per perpetrare la tradizione bandistica. La “Lucania Orchestra di Fiati” ha debuttato nel 2006 ed ha tenuto numerosi concerti in regione e fuori. Nell'ottobre 2007, in collaborazione con “The University of Southern Mississippi” e la Provincia di Matera, ha dato vita al primo stage di perfezionamento per strumentisti a fiato con la direzione di Thomas Fraschillo, William J. Moody e John R. Bourgeois. L'organico dell'orchestra è costituito da musicisti diplomati presso il Conservatorio “Duni” di Matera. Flauto Davide Giove,
Giulio Giannelli e Maria Maniulli, oboe Giuseppe Criscuolo e Giuseppe Mongelli, fagotto Antonio Andrulli e Arcangela Lorusso, clarinetto Sib Carlo Calcagnini, Vito Cristella, Matteo Dipalma, Salvatore Frammartino, Umberto Galante, Ludovico Giannini, Mazzoccoli Rocco, Munno Michele, Ponzio Domenico, clarinetto basso Nicola Puntillo, sassofono Savio Finamore, Roberto Laganaro, Luigi Lospinuso, Giulio Signorella, corno Michele Eletto, Agostino, Nicola Tufaro, tromba Rocco Andrulli, Tommaso Casalnuovo, Emanuele Maggiore, Truncellito Antonio, trombone Giuseppe Appio, Vito Calabrese, Biagio Demichino, eufonio Domenico Decaro e Mirko Didio, tuba Carmine Ambrosino e Francesco Panico, timpani Carlo Varlaro, percussioni Nicola Calò, Francesco Lacanfora, Vincenzo Mazzoccoli e Francesco Sette. Un organico di primo livello che si sta facendo apprezzare per qualità e passione. nu.lon
di NUNZIO LONGO MATERA -La “Lucania Orchestra di Fiati” dell'Associazione musicale lucana ha rispolverato il vecchio schema bandistico, in versione riveduta e corretta con validi professionisti. È una rivisitazione, in chiave moderna e più tecnologica, di fruizione musicale con il “Concerto di primavera” tenuto alla presenza di un folto pubblico nell'auditorium “Gervasio” di Matera. La direzione dell'orchestra è stata affidata a Fulvio Creux e Rocco Lacanfora. Direttore artistico dell'Associazione musicale lucana è Michele Eletto. La giornalista Antonella Ciervo ha presentato il programma. La serata si è aperta con “Florentiner March”, Grande marcia italiana op. 214 del boemo Julius Fucik, arrangiamento di Bruno Hartmann, marcia ispirata all'Italia con terzo tempo cantabile. “Novena”, Rhapsody for band, di James Swearingen, scritta in occasione della visita del Papa Giovanni Paolo II negli Usacon spirito religioso e giovanile per le bande dei licei americani. “Sinfonia” trascrizione originale per organo di Ferdinando Provesi primo
Concerto di primavera della Lucania Orchestra di fiati
maestro di Verdi e trascrizione di Fulvio Creux. “The Second Waltz” di Dmitri Shostakovich, trascrizione di Roland Kernen e tratta dalla Jazz Suite, nota come colonna sonora di film. “Epopea cavalleresca” Suite: “Parata dei cavalieri e partenza per la guerra”, “La Principessa triste” ed “Il ritorno del cavaliere” di Michele Mangani marchigiano, con rievocazioni medioevali e rinascimentali. “Memory” per Euphonium e Banda di Bob Ares, solista
Antonio Demarco, assolo per bombardino è un omaggio allo strumento cantabile e tipico della banda. “Oberto Conte di San Bonifacio” sinfonia dall'Opera di Giuseppe Verdi, trascrizione di Marco Tamanini. “Jewish Folksong Suite” di Roland Kernen, tre tempi di musiche popolari degli Ebrei d'Europa tra melodie dolcissime e ritmo di danza. “The White Rose”di John Philip Sousa re della marcia, arrangiamento di Keith Brion, march in stile
americano con contrasti del forte e piano e finale trionfante. «È la terza serata organizzata dall'Associazione musicale lucana con l'intento di presentare le nuove vie dell'orchestra di fiati ovvero la banda. - afferma Creux - Caratteristica di questo complesso orchestrale è l'esecuzione di musiche fruibili originali per bande o trascrizioni di musiche tradizionali. Abbiamo eseguito la prima opera di Verdi con una sinfonia del suo maestro e gli altri brani sono una panoramica internazionale. All'inizio ed in chiusura ho diretto due marce, espressione tipica del complesso bandistico. Sono soddisfatto delle prove, il gruppo è formato da validi musicisti». «Il gruppo è nato con l'obiettivo di realizzare qualcosa che negli anni novanta aveva avviato l'amministarzione provinciale. - asserisce Lacanfora - Sono diplomato in corno, in direzione di banda, ed ho conseguito, lo scorso anno, il diploma accademico di secondo livello in strumenti a fiato presso il Conservatorio “Duni” di Matera. Sto frequentando il secondo livello del corso di direzione d'orchestra». cultura@luedi.it
54 Rubriche
Mercoledì 8 aprile 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Fidatevi del vostro intuito e nella professione farete parecchi passi avanti. In amore evitate colpi di testa.
TORO 21/4 - 20/5
Cercate di indirizzare le vostre energie nel settore professionale che vi è più congeniale. In amore dovrete farvi perdonare.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel settore professionale la situazione sta cambiando ed è opportuno vigilare al massimo. L'eccessiva indipendenza del partner vi disturba.
CANCRO 22/6 - 22/7
Se nel lavoro la situazione non vi soddisfa evitate di piangervi addosso e rimboccatevi le maniche. In amore pausa di riflessione.
LEONE 23/7 - 23/8
Nel settore del lavoro potete, anzi dovete affermare con decisione le vostre idee. In amore siete un po' disorientati.
VERGINE 24/8 - 22/9
Finora nella professione vi siete basati sull'esperienza: ora valorizzate l'intuito. Fate chiarezza nei sentimenti.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Nella vostra attività avete imboccato la strada giusta: ora dovete avere la costanza di andare avanti. Sta per scoccare una scintilla…
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Dalle difficoltà odierne nel lavoro la vostra determinazione uscirà rafforzata. Possibilità di nuovi incontri.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Una notizia di lavoro è arrivata al momento giusto: ora tocca a voi sfruttarla al meglio. Un amore intenso vi dà la carica.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
La realizzazione di un vostro progetto di lavoro è ormai alle battute finali: sarete soddisfatti. L'amore vi dà qualche pensiero.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Fate tesoro degli errori commessi nella professione e i risultati saranno tutti positivi. Un amore difficile da gestire.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
M alte; M poco; Stante = MALTEMPO COSTANTE
Non sempre si possono avere buone opportunità nel lavoro: l'importante è andare avanti senza tentennamenti. Ottime chances in amore.
Televisioni 55
Mercoledì 8 aprile 2009
PRIMA SERATA
20.30
GIOCO
20.45
SPORT
RUBRICA
21.10
21.10
SHOW
20.30
TELEFILM
TELEFILM
21.10
21.10
ATTUALITÀ
Max Giusti
Lionel Messi
Federica Sciarelli
Alessia Marcuzzi
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -DocumentarioSpeciale Rino Gaetano 06.20 -RubricaTg2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale TG 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -RubricaItalia allo specchio 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaCult book 08.20 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -DOCUFICTION Serious Andes 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.05 -Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 11.00 -TELENOVELA My life 11.30 -TelegiornaleTg 4 11.35 -NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -TelegiornaleTg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.10 -FilmMarcellino pane e vino con Pablito Calvo, Rafael Rivelles, Antonio Vico, Isabel De Pomes regia di Ladislao Vajda (Spagna, Italia) - 1955 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -TelegiornaleTg 4 18:56 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComHope & Faith 09.30 -TelefilmAlly Mc Beal 11.20 -TelefilmPiù forte ragazzi 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto the movie 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniGormiti - Il ritorno dei signori della natura 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 18:58 - Previsioni del tempoMeteo 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmIl candidato con Robert Redford, Peter Boyle, Don Porter, Melvyn Douglas - regia di Michael Ritchie (USA) 1972 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -Rubrica Atlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Telefilm Rex 22.55 -Telegiornale Tg 1 23.00 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 20.35 -NewsRai Sport 20.45 -SportC. League Quarti di finale 21.30 -TelegiornaleTg 2 22.45 -RubricaUn mercoledi' da Campioni 23.20 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto 23.30 -TelegiornaleTg 3 Linea notte
20.30 -Tg satirico Striscia la notizia 21.10 -Show Grande Fratello 00.15 -ShowMai dire Grande Fratello 01.00 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.30 -Tg satiricoStriscia la notizia
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -FilmBanana Joe 23.20 -FilmAtmosfera zero
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -TelefilmC.S.I. Scena del crimine 22.05 -TelefilmC.S.I. New York 23.00 -Film Melissa P con Maria Valverde - regia di Luca Guadagnino (Italia) - 2005
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità Exit: uscita di sicurezza 23.35 -Documentario Delitti
00.35 -TelegiornaleTg 1 01.15 -RubricaSottovoce 01.45 -RubricaRai Educational Magazzini Einstein 02.20 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -Film TvIl Maresciallo Rocca 5
23.35 -RubricaRai Educational - La Storia Siamo Noi 00.35 -NewsMagazine sul 2 01.05 -RubricaTg Parlamento 01.15 -RubricaRai Sport 01.45 -RubricaAlmanacco 02.25 -TelefilmNebbia e delitti 2
01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02.50 -RubricaNext 03.10 -RubricaNext 03.40 -RubricaRiflettendo con... 03.45 -AttualitàUsa 24 H
02.15 -TelefilmThe Guardian 03.40 -Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05:59 - Previsioni del tempoMeteo 5
01.25 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 01.50 -FilmTriplo gioco con G. Oldman - regia di Peter Medak (USA) - 1993 04.15 -TelefilmBlue Murder 04.55 -RubricaPeste e corna e gocce...
23.55 -NewsTgcom 00.50 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -Serie TvI Soprano
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -AttualitàOtto e mezzo 01.55 -FilmUn'adorabile idiota con A. Perkins, B. Bardot - regia di Edouard Molinaro (Francia) - 1963 04.00 -RubricaDue minuti un libro
Chuck Norris
CSI: scena del crimine
Ilaria D’Amico
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.10
RETE 4
ORE 21.10
IL CANDIDATO
MARCELLINO PANE E VINO
BANANA JOE
con R. Redford, P. Boyle, D. Porter - regia di Michael Ritchie (Usa) - 1972
con P. Calvo, R. Rivelles, A. Vico - regia di Ladislao Vajda (Spa/Ita) - 1955
con B. Spencer, M. Langner, G. Bracardi - regia di Steno (Ita) - 1982
Un avvocato californiano viene convinto a candidarsi al Senato per i Democratici. Apparentemente non ha speranza contro un avversario pregiudicato e grande navigatore della politica. La campagna elettorale, gestita da un abilissimo pubblicitario, riesce a ribaltare il pronostico, ma il nostro immacolato candidato nella cinica corsa per il seggio perde la moglie e... l'anima...
I frati di un convento spagnolo trovano sotto i cavoli del loro orto un neonato abbandonato. Lo allevano nel convento: Marcellino cresce, buono e timorato di Dio. Nei momenti di solitudine avverte una grande nostalgia della mamma mai conosciuta e perciò arriva a parlare con un grande crocefisso di legno e gli offre pane e vino. Il Signore gli risponde e si anima per lui. I frati assistono...
Banana Joe è il titolare di un avviato commercio di banane nel paese di Amantido, situato in un'imprecisata località dell'America Latina. Tutto filerebbe liscio se non comparisse, un brutto giorno, un boss della malavita. Il losco figuro vorrebbe impiantare ad Amantido un'industria ed eliminare Banana Joe dal mercato. Per fare questo lo attacca sul fronte burocratico...
RETE 4
ORE 23.20
RETE 4
ORE 1.50
LA 7
ORE 1.55
ATMOSFERA ZERO
TRIPLO GIOCO
UN’ADORABILE IDIOTA
con S. Connery, P. Boyle, F. Sternhagen - regia di Peter Hyams (G.B.) 1981
con G. Oldman, J. Lewis, A. Sciorra regia di Peter Medak (Usa) - 1993
con A. Perkins, B. Bardot, G. Aslan, D. Provence - regia di Édouard Molinaro (Fra) - 1963
Tre killer scendono sulla terza luna del pianeta Giove per uccidere lo sceriffo Sean Connery. Giocando d'astuzia però quest'ultimo prevale sui suoi aggressori...
Jack, un agente che fino a questo momento ha condotto un'onesta carriera, decide di "vendersi" come informatore a un potente boss mafioso. Né sua moglie né la sua amante sanno dei suoi illeciti e cospicui guadagni e, meno ancora, che Jack si è innamorato della donna del boss e tale infatuazione è alla base della sua decisione di "passare" al nemico...
Harry Compton si vuole vendicare del capitalismo offrendo i suoi servigi allo spionaggio sovietico. Riceve l'incarico di sottrarre un dossier, che in realtà nasconde una trappola. Si innamora della parrucchiera Penelope e, con il suo aiuto, riesce, nonostante tutto, ad assolvere l'incarico...
Attenzione sul dramma del terremoto RAI UNO Porta a porta-tg1 L'eredita' L'eredita' la sfida La vita in diretta
ora 20.51 19.49 18.52 17.19
ascolto 6.777 5.529 3.902 2.883
RAI DUE Senza traccia Senza traccia Law & order:i due Tg2-costume e societa'
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RAI TRE Un posto al sole Agente 007 una cascata Agrodolce Blob di tutto di piu'
20.43 21.15 20.19 20.03
2.580 1.812 1.669 1.527
CANALE 5 Striscia la notizia Beautiful Cento vetrine Chi vuol essere
20.44 13.48 14.15 19.05
6.942 3.981 3.851 3.656
ITALIA 1 Ocean's eleven La ruota della fortuna Naruto shippuden Dragon ball gt
21.13 20.29 14.06 13.40
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RETE 4 Il comandante florent Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
21.11 20.26 19.58 14.29
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Sport 41
Mercoledì 8 aprile 2009
I vulturini per la terza volta a Lloret de Mar per un torneo internazionale
Fst Rionero in Spagna Il patron: «Dapoto: «Tutti prodotti del vivaio» LE GARE ALLE ORE 16 Seconda Girone A Palazzo - Garnet Red Bella GinestraCandida - San Fele Ruoti - Atletico Genzano San Giovanni - San Nicola
Seconda Girone B Accettura - Anzi Atletico Albano - Grassano S.Cecilia - Cancellara (sabato 11 aprile)
Seconda Girone C Sanseverin. - Chiaromonte
gi pomeriggio troverà di fronte l'ostacolo Palazzo, che insegue la zona-podio. San Giovanni-San Nicola chiude il quadro dei recuperi odierni del girone A. Nel B l'Anzi di mister Pietrafesa dovrà disputare la “partita della vita” ad Accettura per evitare l'ultimo posto della classifica e, quindi, la retrocessione diretta in Terza Categoria. La compagine della Val Camastra, dopo l'insuccesso contro il La Fiasca, avrà necessariamente bisogno dei tre punti. Ad Albano, invece, arriverà il Grassano. Le due squadre hanno già ampiamente raggiunto l'obiettivosalvezza. Nell'ultimo raggruppamento, la rinvigorita Sanseverinese ha intenzione di chiudere in bellezza la stagione, affrontando lo Sporting Chiaromonte. d.p.
RIONERO - La Fortitudo San Tarcisio Rionero, nata anni addietro dalla fusione dalle omonime associazioni calcistiche locali, militante nel campionato di calcio regionale di Prima Categoria, lunedì mattina con un pullman gran turismo, è partita per la Spagna per partecipare ad un torneo internazionale di calcio, riservato a squadre dilettanti. All’importante appuntamento calcistico, che si svolge dal ieri al 13 aprile 2009 a Lloret de Mar sulla Costa Brava (Barcellona), partecipano 16 squadre dilettanti in rappresentanza di altrettante nazioni tra le quali Spagna, Israele, Svizzera, Ungheria, Inghilterra, Germania, Francia e Italia. La Fst Rionero, fra le pochissime squadre italiane invitate, è alla sua terza partecipazione al torneo di Barcellona, dove è approdata per la prima volta nel 1983 classificandosi al 5° posto e la seconda volta nel 2002 è arrivata alle semifinali. La Fst Rionero, sponsorizzata (in parte) dalla Regione Basilicata, è partita con tanto entusiasmo nell’intento far bene per difendere non soltanto il buon nome del calcio di Rionero in Vulture ma anche della Basilicata e dell’Italia tutta. La comitiva calcistica del sodalizio rionerese è composta da 30 giocatori e da 15 persone tra dirigenti, di cui i presidenti responsabili Franco Dapoto e Maria Gelleni, e alcuni familiari di calciatori mino-
tare gli ultimi due posti. Dopo una serie impressionante di disfatte, il Sant'Angelo Avigliano ha ripreso a vincere. Lo ha fatto contro il Savoia in un match pirotecnico. Alla fine la rete dell'aviglianese Galliani ha regalato al Sant'Angelo tre punti preziosissimi in chiave-salvezza. Il Possidente ha staccato il biglietto per la permanenza travolgendo il San Cataldo. Infine, l'Abriola si è dovuto accontentare di un punticino contro l'Albatros Oppido. Rinviato il match San Chirico Nuovo-Fst Rionero. GIRONE B Il Lagonegro ha rimandato soltanto di qualche settimana la promozione nel torneo regionale cadetto. I ragazzi di Oliva, in vantaggio con Pugliese, so-
no stati raggiunti da Blasi G. in casa del Paternicum. Dietro, il Montescaglioso ha festeggiato i tre punti allo scadere del match in quel di Satriano. La compagine potentina allenata da Zaccagnino ha spaventato, in avvio, i montesi con Inglese. Poi Ciracì e Raddi hanno attuato il sorpasso. Il Rotondella ha preso di mira la Rigamonti Matera, impallinandola per ben quattro volte (doppietta di Galati e reti di Ripa e Divincenzo). Il Fagnano Valsinni è sempre più una certezza in quarta posizione. Campea ha regalato il successo al proprio team al cospetto del Roccanova. Scorrendo la graduatoria, l'Aurora Tursi si sta lasciando andare in questo finale di stagione. Il Villa
In Seconda Categoria si giocano sette recuperi SI GIOCHERA' anche questo pomeriggio nel campionato di Seconda Categoria (fischio di inizio a partire dalle ore 16). Sono, infatti, in programma diversi recuperi nei tre gironi del quarto torneo lucano. Partiamo dal primo raggruppamento. San Fele, ma soprattutto Garnet Red Bella e San Nicola, si giocheranno grosse chance di salvezza in trasferta e contro squadre di rango. Il San Fele sarà ospite del Ginestracandida che, persa ogni possibilità di primato, dovrà cercare in tutti i modi di agguantare la piazza d'onore. Non sarà facile, in considerazione del fatto che la squadra del Vulture sta attraversando un momento negativo di risultati. Il Garnet Red Bella, dopo un buon avvio di stagione, è sprofondato nei quartieri bassi della graduatoria. Og-
renni. «Da sottolineare – ha detto alla vigilia della partenza il presidente Dapoto, organizzatore e responsabile dell’iniziativa, che i giocatori partecipanti sono tutti provenienti dalla scuola calcio della Fst Rionero che liberamente e con tanto sacrificio partecipano a questa prestazione in terra spagnola senza alcuna retribuzione». QUESTI I PARTECIPANTI: Carmine Cassese (allenatore); Ciro Moretti (massaggiatore e fisioterapista); Aloè Gianmarco, Archetti Ubaldo, Branca Marcello, Brescia Angelo, Cardillo Pasquale, Carrieri Michele, Cefola Giuseppe, Di Lonardo Francesco, Di Lonardo Maurizio, Di Lucchio Canio, Di Lucchio Massimiliano, Di Senso Sebastiano, Fontana Fedele, Fortuna Arturo, Grieco Donato Pio, Grieco Michele, Larotonda Antonio, Lomio Antonio, Mollica Antonio, Mollica Donato, Romaniello Carmine, Simonetti Michele, Stellato Cristian, Urciuolo Mario, Zucale Tiziano, Bochicchio Francesco, Giglio Luigi, Logrippo Giuseppe, Martinese Luca, Saracino Giuseppe, Cardillo Carmine (calciatori); Cassese Domenico, Argentino Filomena, Grieco Aurelio, Passanante Filomena, Grieco Antonio (genitori); Bruno Leonardo, Logrippo Mauro, Rossini Pasquale (dirigenti). Michele Rizzo sport@luedi.it
Prima Categoria Il punto del campionato
Lagonegro e Pietragalla festa rinviata Bagarre salvezza IL LAGONEGRO di mister Oliva ha rimandato a dopo Pasqua i festeggiamenti ufficiali per il salto di categoria. Infatti, per il momento, non vi è ancora la certezza matematica, che arriverà tra tre domeniche sul terreno di gioco amico, dove sinora la regina del raggruppamento B di Prima Categoria ha raccolto il massimo dei punti (ben trentanove). Nell'ultimo turno è stata bloccata in parità a Paterno. Alle sue spalle (ma distanziati di otto lunghezze), sia il Montescaglioso che il Rotondella hanno fatto bottino pieno rispettivamente contro Satriano e Rigamonti Matera. Quest'ultima è sprofondata in Seconda. Nel girone A ha impattato la sua gara anche la capolista Pietragalla sul campo del Pantano. A meno cinque in classifica, il Bar La Notte Pignola vorrebbe riaprire il campionato (che sembra del tutto chiuso), dopo l'affermazione di misura sul Barrata Potenza. In questo raggruppamento, inoltre, la bagarre-salvezza si è fatta veramente infuocata: sei squadre sono racchiuse in altrettanti punti in fondo alla graduatoria. GIRONE A Si è ridotto il di-
vario in classifica tra la capolista Pietragalla ed il Bar La Notte Pignola. Gli attuali cinque punti di differenza a poche giornate dal termine del campionato sono, comunque, un gap quasi incolmabile per il team allenato da mister Tramutola. La domenica calcistica appena trascorsa ha sorriso soltanto al Bar La Notte che, in rimonta, si è sbarazzato del Barrata Potenza nel testacoda di giornata. La squadra “cenerentola” del girone si era portata in vantaggio con Rinaldi nel primo tempo, prima di subire il ritorno dei pignolesi (Pirulli e Sileo). Il Pietragalla, invece, è uscito con un mezzo passo falso dal campo del Pantano. Il pari “ad occhiali” conclusivo, a detta della compagine pietragallese, è scaturito al termine di un confronto acceso e molto nervoso. In zona-podio troviamo anche il Parco Tre Fontane Potenza che ha liquidato di misura il Futura nel derby. Sta risalendo la china il Ruvo Venosa, vittorioso sul Montemilone con un tris firmato da Piscopo, Scola e Raspatelli. La bagarre è, però, molto accesa in coda. Ben sei squadre lottano per evi-
TRA SILENZI e sfoghi, rancori ed invettive, siamo al solito psicodramma in seno all'organizzazione del calcio minore a Potenza che, da due anni a questa parte, non è più l'ago della bilancia in seno alla Federcalcio. In una parola, ha perso la sua autonomia, vive di luce riflessa essendogli stata sottratta la gestione dei campionati agonistici affidata allo “sportello unico” della Dilettanti; a quello che resta del comitato regionale del settore giovanile di Basilicata, è affidata soltanto la “gestione” del settore scolastico. Nell'ambiente la delusione è palpabile e a qualcuno saranno già fischiate le orecchie, anche in relazione del forfait dichiarato, per il 2009, dell'entusiastica manifestazione “Fuoriclasse Cup”, la grande kermesse didattico-
d'Agri ha ringraziato e, dopo lo svantaggio (Valinoti), ha innestato la terza con Iaquinta, Varallo e Di Buono. Il Pomarico ha risalito la classifica grazie al successo di misura sul Sirino Mercure. La Tramutolese è, ormai, condannata ad arrivare penultima in graduatoria. Contro il Salandra è giunto soltanto un pareggio “ad occhiali”. Infine, l'Invicta Burgentia non si è presentata a Bernalda: in settimana si pronuncerà la giustizia sportiva. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentadue gol messi a segno (1254 marcature in totale) in questa ventisettesima giornata (17 nel girone A, 15 nel B), di cui 21 dalle formazioni che hanno
Calcio giovanile e scolastico Delusione cocente tra studenti e docenti
Non si gioca più la Fuoriclasse Cup sportiva che, negli ultimi sei anni, ha coinvolto non meno di diecimila ragazzi e ragazze delle scuole di Potenza e provincia, facendo loro venir meno un elemento ludico di aggregazione e di crescita civile e sociale. Fra i più delusi, la prof. ssa Rosanna Cardone, dirigente scolastico dell'istituto d'istruzione superiore “Giuseppe Solimene” di Lavello, che ha conseguito, più volte, lusinghiere affermazioni nella fase nazionale in Fuoriclasse Cup. Suona pressappoco cosi la sua cocente delusione. “Non posso fare
il Don Chisciotte della situazione, ma, forse, ci voleva una protesta seria e concreta di tutto il movimento scolastico che in passato ha preso parte a Fuoriclasse Cup per smuovere le acque in seno al settore giovanile e scolastico della Figc. Cosi non è stato. Viene cosi meno un evento l'integrazione sul territorio fra scuola e società che rappresenta l'occasione per una corretta diffusione della cultura sportiva”. Niente “Fuoriclasse Cup” per i nostri ragazzi: viene cosi meno per quest'anno, la suggestiva coreografia di festa
e di colori, che, per sei anni, nel mese di aprile, ha caratterizzato la magica atmosfera creatasi nel mitico stadio Alfredo Viviani di Potenza. Ci manca “Fuoriclasse Cup” per la sua semplicità: basta un pallone di qualsiasi dimensione, due borse per terra per segnare la porta, uno spazio, dei compagni ed un po' di inventiva. Si paga cosi la scelta di Coca Cola di rinunziare alla sponsorizzazione, ma anche scelte di fondo della politica, all'epoca del ministro dello sport Meandri, che misero insieme, Aia, Aic, Lega Professio-
giocato in casa (12 nel girone A, 9 nel B), 11, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (5 nel girone A, 6 nel B). Si sono registrati 7 successi interni (4 nel raggruppamento A, 3 nel B), 3 vittorie esterne (1 A, 2 B) e 4 pareggi (2 nel girone A, 2 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento B con 645 reti, seguito dall'A con 609. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (77 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (16 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (9 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (88 reti subite). Donato Pavese
nisti delle squadre di seria A, B, C, l'Aiac di mister Renzo Ulivieri, che non ha disdegnato compromessi, dopo aver precedentemente sbandierato ai quattro venti “che mai il settore giovanile avrebbe perso la sua autonomia. Cosa non si fa per il business! Lo sport, inteso come ricreazione dello spirito e perpetuazione dell'ideale olimpico finalizzato ad offrire spettacolo attraverso grandi competizioni, armonia, perché no, poesia, è quasi scomparso del tutto. Ora c'è, o almeno ci sarà in futuro per i nostri ragazzi, “I valori scendono in campo” il progetto formativo nato per coinvolgere tutte le province italiane, tranne che per quella di Potenza per quanto attiene al corrente anno scolastico. Pino Gentile
42 Sport
Mercoledì 8 aprile 2009
Cancellara, manca poco. Equilibrio nel gruppo C
Castelgrande, missione compiuta in anticipo IL CASTELGRANDE di mister Dereviziis è la prima squadra di Seconda Categoria ad aver tagliato il traguardo della promozione con qualche giornata d'anticipo. La regina del primo girone vanta, infatti, dieci lunghezze di vantaggio sul Foggiano Melfi, a tre gare dal termine. E' stata decisiva l'affermazione all'inglese di domenica scorsa contro l'Atletico Genzano. E via con la festa. Nel girone C, invece, prevale l'equilibrio. Dopo undici vittorie consecutive, l'Oratorio Lentini Maratea è caduto nel big-match contro il Real Grumento ed è stato agguantato in prima posizione dalla Fortitudo Moliterno, contemporaneamente vittoriosa a Castelsaraceno. Nel B, il Cancellara ha ottenuto la vittoria consecutiva numero sedici a Laurenzana e si è isolato al comando (Metanauto Picerno ko a Grassano). GIRONE A Ha dominato il campionato dall'inizio alla fine. A parte qualche battuta a vuoto, è stata sempre costante nei risultati. Ha conquistato finora diciotto vittorie su un totale di ventitre gare giocate e vanta il miglior pacchetto offensivo del suo raggruppamento (sessantaquattro gol realizzati). Stiamo parlando naturalmente della corazzata Castelgrande che, grazie all'ultimo successo sull'Atletico Genzano, è approdato in Prima Categoria. Ad una distanza di dieci lunghezze, il Foggiano Melfi non è sceso in cam-
CASTELGRANDE ATL.GENZANO
po nel derby con lo Sport (gara rinviata). Il Ginestracandida è in caduta libera: ne ha approfittato il Rapolla che ha riaperto i giochi per la salvezza. Il Palazzo ha trafitto il San Fele; il San Giovanni ha fatto altrettanto con la Fides Scalera. Il Ruoti ha condannato alla retrocessione (non matematica) il Casteldoria Lagopesole. Infine, il San Nicola ha risucchiato il Garnet Red Bella nelle “sabbie mobili” della classifica. GIRONE B E sono sedici. La cavalcata del Cancellara in testa al campionato è irrefrenabile. A Laurenzana è arrivata la sedicesima affermazione di fila grazie al tris firmato nel corso della ripresa da Erario F., Abbruzzese D. e Fanuele. Il Metanauto Picerno, invece, è uscito con le ossa rotte da Grassano: ha rimediato un pesante tris che potrebbe essere deleterio per la rincorsa al titolo. Il Tricarico ha preservato la terza posizione con il pari ottenuto sul campo dell'Atletico Albano. Dopo tre disfatte di fila, il Potentia Santa Cecilia ha ripreso a correre, grazie al bis rifilato all'Atletico Balvano (Marcodoppido e Brancaccio). L'Accettura ha piegato il Craco con una quaterna (Dimilta, Paradiso, Sansone e Vespe), mentre il Vietri si è imposto sul Marsico con i guizzi di Di Carlo e Calviello P. Il La Fiasca ha lasciato l'ultima piazza all'Anzi, superandolo nello scontro-diretto. GIRONE C Il Real Grumento ha piegato la capolista Ora-
2 0
CASTELGRANDE: Traficante, Lisanti, Lepore, Federici D., Galizia ( 27' Altieri), Cerone V., Colucci, Messina ( 61' Cerone G.), Silvano ( 80' Carlucci9, Federici F., Muro. A disp.: Pacella, Dereviziis A., Zampino, Bochicchio. All. Dereviziis ATL.GENZANO: Loguercio, Grippo, grippo E., Malatesta, Laginestra, Locarno, Diovisalvi, Pizzuti, mauro, Sciota, Lemma. All. Mazzoccoli ARBITRO: Saporito di Potenza RETI: al 39' Silvano, 69' Cerone G. CASTELGRANDE Un secco due a zero che vale la promozione anticipata. Con la vittoria conseguita contro l'Atletico Genzano, il Castelgrande di mister Dereviziis si è assicurata la promozione in prima categoria con tre giornate di anticipo. Dopo la gara, grande soddisfazione e gioia nel piccolo paese del Marmo-Platano, per il salto di categoria che arriva per la prima volta. Soddisfazione per il presidente Pinuccio Federici, Pasquale Lisanti e la dirigenza tutta, che con tanti sacrifici economici sono riusciti a portare a termine il progetto programmato ad inizio stagione confermando le ottime scelta della società. Consapevoli che i tre punti avrebbero chiuso il discorso campionato, i padroni di casa scendono in campo determinati a vincere. Dopo pochi minuti occasione gol per Silvano che viene sciupata. Insistente è l'azione dei padroni di casa, al 14' Colucci non concretizza una grossa occasione da gol, calciando la palla addosso al portiere. Gli uomini di Dereviziis continuano a premere, al 23' Loguercio compie un autentico miracolo su un tiro ravvicinato di Messina. Al 31' è la volta di Muro a fallire un'altra buona occasione. Si avverte che il gol è nell'aria, infatti al 39' il Castelgrande passa in vantaggio con Silvano ben servito da un assist di Altieri. Si va al riposo, e cominciano ad arrivare le prime notizie sulla diretta concorrente, il Ginestracandida che sta perdendo a Rapolla. La notizia per i ragazzi di Dereviziis li fa scendere in campo per la seconda parte di gara, più tranquilli giocando per la gestione della palla, senza disdegnare la possibilità del raddoppio. Infatti, Altieri si avvicina al raddoppio per ben due volte, poi una timida reazione del Genzano che non impensierisce più di tanto la difesa del Castelgrande. La gara scorre via tranquilla, un sussulto all' 85' con Cerone G. che tira debolmente sull'uscita di Loguercio. Quattro minuti dopo Cerone G. rimedia al precedente errore siglando la rete del raddoppio. Al fischio finale, arriva anche la ciliegina sulla torta, la notizia della sconfitta del Ginestracandida che dà inizio ai festeggiamenti per la vittoria del campionato. Vincenzo Bochicchio
torio Lentini Maratea, riaprendo, di fatto, il discorsopromozione. La squadra di Prete l'ha spuntata con la doppietta di Massimo Scaldaferri e la marcatura di Sacco (tirrenici in gol con un'autorete e con Zaccaro G.). La Fortitudo Moliterno ha agguantato il primato, in coabitazione, grazie al successo sul Castelsaraceno, timbrato da La Torraca ed Aiello. I F.lli Cafaro hanno ottenuto tre punti salvezza contro il Chiaromonte; stesso discorso per la rinvigorita Sanseverinese (pokerissimo al Sarconi). Il Real Agromonte ha battuto l'Episcopia. Carrazzone e i due Ielpo (Piero e Pietro) hanno confezionato il successo del Nemus sul Castelluccio. Infine, il Trecchina ha rinunciato alla trasferta di San Martino d'Agri. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 62 gol messi a segno (1611 totali: 15 nel girone A, 22 nel B, 25 nel C), di cui 46 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 16 successi interni, 2 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Metanauto Picerno (69 reti, girone B), il peggiore è quello del Casteldoria Lagopesole (22 reti, girone A). La migliore difesa è quella del Cancellara (13 reti subite, girone B), mentre la peggiore è quella del La Fiasca Oppido (62 reti subite, girone B). Donato Pavese
ASD GRASSANO ASD METANAUTO
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GRASSANO: Lafiosca S., Mulieri A., Guarino D., (Canitano), Ditrinco O., Dininno D., Abate P., Datiizo G., Dilorenzo P., Matera G., (Calciano), Bolettieri A. (Daraio), Sarli V. A disposizione: Siggillino D., Distefano N., Daraio G., Canitano N., Frumento R., Calciano P. ASD METANAUTO: Salvia L., Capece D., Mitidieri P., Bochicchio R., Capece R., Marcantonio G., Casale F., Curcio D., Ciggiano F., Sabia G. A disposizione: Guma M., Ottati a. Allenatore: Ottati Angelo. ARBITRO: Giannella di Matera. MARCATORI: Matera (10’-40’), Dartizio (35’). CONTINUA l'escalation del Grassano verso la vetta della classifica per giungere in zona salvezza. Nelle ultime partite giocate sia in casa che fuori la squadra sembra aver trovato vitalità e affiata- Dartizio mento tanto da accumulare risultati positivi a go go. Per quanto riguarda il match giocato domenica scorsa sul campo di casa a farne le spese è stato il Metanauto che ha cercato di limitare i danni, frenando per quanto ha potuto i ragazzi di mister Dartizio solamente a tre reti. I tre bellissimi gol , di cui due dell'attaccante Matera Giacinto, sono stati messi a segno in seguito ad azioni di gioco partite con la regia del centro campo. Anche la difesa ha dato il massimo fino al fischio finale dell'arbitro, evitando che gli ospiti segnassero reti. Instancabile anche il centro campo che ha dato il suo appoggio sia in difesa che in attacco, da segnalare la prestazione di Orazio Ditrinco che ha effettuato un gioco di pressing nei confronti degli avversari a tutto campo. Palese la soddisfazioe del mister Dartizio, dopo l’impresa. Lui che ha saputo effettuare i cambi nei momenti più opportuni organizzando così al meglio ogni fase della gara. Giovanni Spadafino sport@luedi.it