QB090410

Page 1

2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Pallottole spedite a Sarkozy PARIGI – In Francia una seconda lettera di minacce con due pallottole è stata spedita al presidente Nicolas Sarkozy. Lo hanno riferito fonti giudiziarie, dopo che nelle ultime settimane un’altra lettere minatoria erano state recapitate a Sarkozy e ad altri politici.

Londra, sospeso l’agente del G20 LONDRA . – E' stato sospeso dal servizio il poliziotto sorpreso da un video mentre durante gli scontri al G20 di Londra scaraventava a terra l’uomo poi morto di infarto. Lo ha riferito Scotland Yard.

Internet, “pirati” non illegali PARIGI – Sorpresa al Parlamento francese: un gruppo di deputati socialisti arrivati all’ultimo momento, solo per votare, hanno decretato la morte del controverso testo di legge sulla protezione del diritto d’autore su Internet, che prevedeva, fra l’altro, la sospensione dell’accesso al web per chi scarica illegalmente musica e film.

Moldava, torna la calma MOSCA – Dopo i disordini degli ultimi giorni e all’indomani delle accuse alla Romania, nella capitale moldava Chisinau la situazione è tornata ieri relativamente tranquilla, con il governo comunista che ha mostrato una certa apertura consentendo all’opposizione di verificare la regolarità delle liste elettorali.

Venerdì 10 aprile 2009

Sicurezza. Berlusconi sulla bocciatura dei Cie rassicura Bossi e Maroni

«I clandestini non torneranno liberi» ROMA - Il chiarimento, chiesto da Bossi a Berlusconi dopo la bocciatura alla Camera della norma sulla permanenza dei clandestini nei Cie, c'e' stato. La norma, ha assicurato ieri il presidente del consiglio dopo aver incontrato Bossi, il ministro dell'Interno Maroni, presenti i ministri Tremonti e La Russa, sarà "salvata" e sarà così impedito che diverse centinaia di clandestini tornino in circolazione. Tutto il centrodestra, è stato precisato, è d'accordo e non ci sono contrasti tra la Lega e gli altri alleati. Con Berlusconi "la soluzione si trova", ha ripetuto ancora una volta Umberto Bossi. Ma non tutti i problemi sono ancora risolti.

Resta da chiarire in che modo la norma bocciata possa essere rimessa in discussione ed approvata. Il tempo a disposizione, infatti, è molto poco perché il decreto sicurezza scadrà il 25 aprile prossimo. Si pensa quindi ad inserire la norma in un altro provvedimento. Si vedrà. Quello che è certo, è stato assicurato, che il Pdl e la Lega sono decisi ad approvare questa norma. Che però potrebbe anche essere modificata per attirare i consensi dell'opposizione. Una delle ipotesi allo studio è che i termini di permanenza dei clandestini nei Cie possano scendere da sei mesi a quattro. Una decisione deve essere ancora presa. Al termine del colloquio tra Ber-

lusconi, Bossi ed il ministro dell'Interno Roberto Maroni, il presidente del consiglio ha detto che il chiarimento è stato accolto con soddisfazione dalla Lega e "la maggioranza dei presenti ha espresso piena condivisione" dell'azione del governo. Ora dovremo "lottare con il calendario", ha aggiunto Berlusconi, perché sarà indispensabile non far decadere il decreto. Il premier, accennando alla bocciatura della norma alla Camera, ha sdrammatizzato, sostenendo che non si è trattato di uno scontro nella maggioranza, ma di un incidente dovuto alle assenze dei deputati a causa dell'emergenza terremoto ed alla vacanza di Pasqua. Ha però assicurato

Maroni (a sinistra) e Bossi

che "recupereremo questa situazione in modo assolutamente certo" per impedire che le porte dei centri di accoglienza si aprano per rimettere in circolazione "oltre mille clandestini extracomunitari". e. s.

Accorpando referendum ed elezioni si risparmierebbero 400 milioni di euro

Election day, il governo ci riflette Il premier è possibilista: «È una cosa da valutare» ROMA - Silvio Berlusconi, a sorpresa, non esclude che il referendum si possa svolgere il 7 giugno insieme alle elezioni europee ed amministrative. Per ora, però, non ha preso alcuna decisione. Ne parleremo al prossimo consiglio dei ministri, ha detto ieri ai giornalisti che gli chiedevano cosa pensasse della proposta dell'opposizione di un "election day" che comprenda anche il referendum, oltre alle elezioni amministrative ed europee. In questo modo, sostiene l'opposizione, si risparmieranno oltre 400 milioni di euro che potrebbero essere utilizzati per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Il presidente del consiglio ha lasciato la porta aperta ad una soluzione del genere. "Io penso - ha dichiarato -

Il presidente del Consiglio dei ministri, Silvio Berlusconi

che valga la pena fare un'ulteriore riflessione perché le argomentazioni che sono state esposte sono degne di approfondimento". Il governo non è quindi contrario a far svolgere in uno stesso giorno di giugno tutte le consultazioni eletto-

rali in scadenza. Non ci sono pregiudiziali, ha affermato il pidiellino Benedetto Della Vedova ammettendo che l'election day comporterebbe un notevole risparmio di risorse che potrebbero essere destinate invece ai terremotati dell'Abruzzo. L'accorpa-

mento delle elezioni, inoltre, consentirebbe una più ampia partecipazione degli elettori. Della Vedova ha voluto anche rassicurare la Lega (decisamente contraria all'election day) che il referendum non è "contro gli interessi" del partito di Bossi. L'annuncio di Silvio Berlusconi che il governo "rifletterà" sull'accorpamento delle elezioni con la consultazione popolare, è stato salutato con soddisfazione dal comitato promotore del referendum e dai leader dell'opposizione. "Parole sagge", "i nostri appelli non sono stati vani", ha commentato il presidente del comitato promotore del referendum Giovanni Guzzetta. Ieri Guzzetta, insieme al coordinatore Mario Segni, aveva

rivolto un appello a Berlusconi affinché "non ceda al ricatto di Bossi" sull'abbinamento tra referendum ed election day. Il tam tam di Montecitorio, aveva sostenuto Guzzetta, dice che Bossi sta proponendo al presidente del consiglio un "patto scellerato": la Lega, cioè, non presenterà liste "sotto la linea gotica" se il governo rifiuterà l'abbinamento del referendum alle europee, fissando per il 14 oppure il 21 giugno la consultazione referendaria. L'invito dei referendari a Berlusconi è di "non cedere a questo ricatto" e di non "buttare al vento" 400 milioni di euro che potranno servire per aiutare i terremotati. Favorevole all'accorpamento e' anche il Pd. Elvio Sarrocco


In Italia e nel Mondo 3

Venerdì 10 aprile 2009

I due, lo zio di 39 anni e l’altro di 58, prima li narcotizzavano e poi li violentavano

Taranto, abusa di 4 nipoti con il compagno gay Le vittime sono un ragazzo, una ragazza e due gemelli (maschio e femmina)

I carabinieri durante l’operazione

TARANTO – «Mettevano qualcosa nel latte o nel succo di frutta e ci costringevano a bere. Dopo qualche minuto non capivamo più niente». Per dieci anni sarebbero stati prima narcotizzati e poi violentati, a turno, da un loro zio e dal suo convivente gay i quattro fratelli che dopo la denuncia della loro mamma hanno avuto la forza di confidare ai magistrati i loro incubi e di fare arrestare il loro parente e il suo compagno. La storia somiglia alla trama di un romanzo horror di Anne Rice. Ma qui è tutto terribilmente vero, anche se

non c'è un 'Ladro di corpi' ma di vite, di sogni. Proprio dopo che i loro sogni sono stati rubati, i quattro ragazzini hanno deciso di raccontare gli abusi subiti. Grazie alle rivelazioni, il loro zio, di 39 anni, è stato arrestato mentre al suo compagno il provvedimento restrittivo è stato notificato in carcere. L’uomo, che ha 58 anni, sta infatti scontando una condanna definitiva di due anni e mezzo per aver violentato suo figlio. Fatto questo che, nel 1991, ha spinto la mamma del piccolo in un profondo stato di depressione inducendola a

togliersi la vita. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dal gip del tribunale di Taranto Patrizia Todisco, è stata notificata dai carabinieri che hanno condotto le indagini coordinate dal pubblico ministero Filomena Di Tursi. Le quattro vittime delle violenze sono un ragazzo che oggi ha 21 anni, una ragazza di 19 anni, e due gemelli (maschio e femmina) di 16 anni. Gli abusi – secondo l’accusa – si sarebbero protratti da quando i due gemelli avevano cinque anni e fino al 2007. Roberto Buonavoglia

Cosenza, ritrovato salvo il bimbo di 5 anni scomparso Mercoledì pomeriggio si era allontanato in cerca del padre e si era smarrito

Michael fra le braccia del padre

Cauta reazione degli Stati Uniti. Appello di Cina e Russia a Teheran

SAN MARCO ARGENTANO (COSENZA) – E' durata poco meno di 24 ore l’ansia per la sorte di Michael Cipolla, il bambino di cinque anni che era scomparso mercoledì pomeriggio a Ghiandaro di San Marco Argentano. Il bambino è stato trovato poco dopo le 14 di ieri in una zona distante, in linea d’aria, circa due chilometri dal luogo della scomparsa. Il bambino, che era finito in un canalone per l’acqua piovana, ha gridato richiamando l’attenzione di un gruppo di volontari, appartenenti allo suo stesso nucleo familiare.

Il giallo di Garlasco

Per Stasi l’accusa chiede Ahmadinejad favorevole a un «avvio di dialogo» trent’anni

Nucleare, l’Iran possibilista

TEHERAN – Il presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad ha annunciato ieri un’accelerazione nel programma nucleare del Paese, pur assicurando che Teheran «accoglierà favorevolmente» un avvio di dialogo con gli Usa se esso avverrà «nel rispetto reciproco e nella giustizia». Ma Ahmadinejad ha anche espresso dubbi sulla reale intenzione di cambiamento da parte del presidente americano Barack Obama, avvertendo che se Washington cercherà «di continuare la politica dell’ex presidente Bush solo con un linguaggio diverso», dovrà «subirne la stessa sorte». Gli Stati Uniti hanno reagito cautamente alle parole di Ahmadinejad. Il portavoce del Dipartimento di Stato Robert Wood, che ha detto fra l’altro di accogliere con «scetticismo» l'annuncio dei progressi iraniani, ha sottolineato che Washington ha affermato «chiaramente e pubblicamente» di volere impegnare Teheran in un dialogo e quindi aspetta che «l'Iran contraccambi». Le affermazioni di Ahmadinejad, fatte in una cerimonia pubblica a Isfahan nella 'Giornata dell’energia atomica', fanno seguito all’apertura fatta ieri dall’amministrazione Usa, che ha deciso di partecipare direttamente a colloqui con Teheran sul suo programma nucleare in qualità di membro del gruppo 5+1, cioè i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna) più la Germania. Una svolta rispetto all’amministrazione del presidente George W. Bush, che poneva come pre-condizione la sospensione dell’arricchimento

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

Il premier iraniano Mahmud Ahmadinejad (al centro) a Isfahan nella “Giornata dell’energia atomica”

dell’uranio da parte dell’Iran. Ma Obama, come Bush, continua ad accusare Teheran di volere dotarsi di armi nucleari, mentre anche ieri Ahmadinejad ha ribadito che il programma atomico della Repubblica islamica ha scopi esclusivamente civili. Un importante consigliere di Ahmadinejad, Ali Akbar Javanfekr, ha detto tuttavia all’agenzia Afp che la proposta di trattative del 5+1, con la diretta partecipazione degli Stati Uniti, è «costruttiva», aggiungendo che «la Repubblica islamica la esaminerà e darà una risposta». Da parte loro, la Russia e la Cina, che si sono sempre opposte all’adozione di sanzioni dure

estrazione del 9 aprile 2009

21 62 43 75 49 79 2 36 23 29 48

38 51 23 53 83 82 79 3 62 33 62

11 35 46 33 14 34 7 22 52 66 67

ilSuperEnalotto

43 18 81 16 88 38 52 31 69 48 8

17 90 62 90 21 12 27 35 16 71 83

Conc. n° 43

Montepremi 3.561.246,87 euro

2 - 23 - 36 - 62 - 75 - 79 numero jolly 48 punti 6 punti 5+1 punti 5

jackpot 41.657.946,10

53.418,71

punti 4 punti 3 Num. Superstar

432,89 21,17 21

contro l’Iran, hanno commentato positivamente l’apertura di Washington, facendo appello a Teheran perchè colga le opportunità che essa offre. I due principali sviluppi annunciati dal presidente iraniano nel settore della tecnologia nucleare riguardano proprio il punto più controverso: l’arricchimento dell’uranio, che il Consiglio di Sicurezza dell’Onu ha chiesto invano a Teheran di sospendere, con più risoluzioni. Si tratta dell’apertura di un impianto per la produzione di combustibile per fare funzionare i reattori, ottenuto a partire dall’arricchimento dell’uranio, e la sperimentazione di centrifughe supersoniche di nuova gene-

razione capaci di ottenere uranio arricchito in misura superiore a quanto realizzato finora con le vecchie centrifughe. Ahmadinejad ha aggiunto che il suo Paese ha già a disposizione 7.000 centrifughe della vecchia generazione, rispetto alle 6.000 di cui aveva ammesso l’esistenza nel febbraio scorso. Ma l’obiettivo è di arrivare a 50.000 nel giro di pochi anni. Ahmadinejad ha affermato che l’Iran è riuscito a raggiungere questi successi nonostante «le pressioni, la propaganda e le minacce militari del nemico» e ha aggiunto che Teheran continuerà a lavorare per «nuovi progressi» in futuro. Alberto Zanconato

Scoperto il grasso che brucia le calorie TRE gruppi di scienziati, uno americano e due europei, hanno scoperto il grasso che brucia le calorie negli adulti, aprendo la via a nuove cure contro l'obesità. Lo ha scritto ieri con ampio rilievo il New York Times citando le ricerche dell’università della Lousiana negli Usa, delle Università di Stoccolma e di Goteborg in Svezia, e dell’ateneo olandese di Maastricht. Secondo quanto scoperto dagli scienziati in questione, che lo spiegano sull'ultimo numero del prestigioso New England Journal of Medecine, il grasso che brucia le calorie, il cosid-

detto grasso marrone in opposizione al grasso bianco (cioè le riserve di energia), si trova anche negli adulti. L’esistenza del grasso marrone non è di per sè una scoperta, ma si pensava esistesse soltanto nei roditori. In realtà non è affatto così.

VIGEVANO (PAVIA) – Alberto ha ucciso con «crudeltà e sevizie» e per questo merita 30 anni di carcere. E' la condanna chiesta dalla Procura di Vigevano al gup Stefano Vitelli per Alberto Stasi, processato con rito abbreviato con l'accusa di aver ucciso la sua fidanzata Chiara Poggi. Accusa per la difesa inconsistente: il giovane è innocente e va assolto. Ieri mattina nell’aula magna del palazzo di giustizia della cittadina della Lomellina è ritornato in scena il giallo di Garlasco. Non più udienza preliminare, interrotta dopo l'intervento della pubblica accusa, ma processo con rito abbreviato chiesto dall’imputato. Così il pm Rosa Muscio, affiancato dal collega Claudio Michelucci, ha dovuto riprendere la parola. In circa tre quarti d’ora – da quanto è trapelato – ha ripercorso a grandi linee la vicenda con gli elementi principali, che a suo avviso inchioderebbero Alberto (un cenno anche al movente), per arrivare a concludere che il quadro indiziario può «definirsi grave, preciso e concordante». Ha inoltre ribadito, in sostanza, che tutti gli elementi emersi dalla scena del crimine e la stessa modalità dell’assassinio «convincono che il responsabile non può altro che essere stato una persona che aveva uno stretto rapporto con Chiara». Lo dimostrerebbe la «violenza e l’accanimento» con cui è stata uccisa. E per questi «forti e precisi elementi indiziari» il pm ha chiesto di condannare Stasi a 30 anni di carcere, pena calcolata già con la riduzione prevista dal rito abbreviato, senza la concessione delle attenuanti generiche, per le aggravanti della «crudeltà» e delle «sevizie» e per il comportamento processuale del giovane: oltre a non aver dimostrato dispiacere per la morte della fidanzata, per l’accusa avrebbe reso interrogatori illogici, contraddittori con rilevanti omissioni. Parole pesanti quelle del pm davanti alle quali, però, Alberto non si sarebbe scomposto più di tanto: da quanto è filtrato dall’aula sarebbe rimasto impassibile ad ascoltare e a prendere appunti. È durata invece due ore e mezza l’intervento di Gian Luigi Tizzoni, legale di Rita e Giuseppe Poggi e del figlio Marco, come sempre presenti in udienza. L’avvocato ha appoggiato in pieno l’ipotesi della Procura e ha chiesto 10 milioni di euro di risarcimento. Francesca Brunati

Baires, un “murrallon” per dividere ricchi e poveri BUENOS AIRES – Dopo il muro di Berlino e quello anti-immigranti messicani negli Usa, anche Buenos Aires potrebbe avere presto il suo: una barriera, alta tre metri e lunga quasi trecento, pensata per dividere e proteggere uno dei quartieri residenziali più ricchi della città da uno dei «barrios» (quartieri) più poveri della metropoli argentina. La vicenda ha subito scatenato una serie di reazioni dal mondo politico, mentre l’opinione pubblica sembra spaccata in due, tra il sì e il no al progetto della barriera. «Inquietante», è stato per esempio il commento della presidente, Cristina Fernandez de Kirhc-

ner, secondo la quale «si tratta di un’involuzione, una misura separatista. Bisognerebbe costruire, non separare». Il «murallon» dovrebbe essere eretto nell’ambito dell’area che gli argentini chiamano la «provincia» di Buenos Aires, vicino al centro della città.


4

Venerdì 10 aprile 2009

Il fatto del giorno: ancora scosse, Abruzzo senza tregua Il premier: “Lo Stato c’è” La Spoon River dei piccoli Non è il ponte sullo stretto e commuoversi non basta inghiottiti dalle macerie la nostra sfida più difficile dall’editoriale di Paolo Pombeni

dall’articolo di Maria Corbi

dall’articolo di Gian Antonio Stella

«Lo Stato c’è». La frase che Berlusconi pronunciò davanti al termovalorizzatore di Acerra è stata ripetuta a L’Aquila, ed è una frase impegnativa ed importante. In effetti sono le parole giuste per dare il via ad una “ricostruzione”, che deve essere senz’altro materiale, ma che non può prescindere dal fondarsi su di una coscienza morale diffusa. Nel momento del bisogno gli italiani si rivelano sempre un popolo generoso e solidale: è successo altre volte in circostanze simili e non è una novità. Ci vuole però qualcosa di più, qualcosa che vada oltre la commozione dei primi giorni, oltre l’umana partecipazione al dramma di chi si trova in posizioni difficili, dove la sorte avrebbe benissimo potuto collocare ciascuno di noi. [...]

Sedici bambini, ha detto Berlusconi. Sedici morti per il limbo, una Spoon River un po’ diversa, ancora più atroce, fra tutte le atrocità di questi giorni, come è atroce questo filo del dolore percorso senza luci e senza voci. Lungo le mura un po’scrostate nelle rimesse auto e camion della Scuola dei Sottufficiali della Guardia di Finanza, dove hanno steso in triste sequenza i loro corpicini, per il riconoscimento. Molti vengono qui a piangere. I bambini non stanno mai soli. E molte di queste croci non sono sole, perché la morte li ha voluto prendere assieme a qualcuno che cercava disperatamente di proteggerli e di salvarli. Come Francesco Giugno, due anni: ha finito di vivere sotto le macerie della sua casa, nel centro storico dell’Aquila. [...]

Troppo facile, fare il ponte di Messina. Detta così, certo, può sembrare solo una provocazione: anche chi non apprezza affatto, per mille motivi, l’idea di realizzare quel sogno deve ammetterlo: una grande nazione deve darsi grandi obiettivi. [...] Dio sa quanto l’Italia abbia bisogno di credere in se stessa e scavalcare lo Stretto potrebbe essere un obiettivo formidabile. Ma vuoi mettere la sfida vera? Risanare un Paese disastrato: quella sarebbe la sfida vera. La più dura. La più difficile. La più doverosa. Tanto più dopo la catastrofe in Abruzzo. C’è un’emergenza, infatti, in Italia: uscire dalla cultura dell’emergenza. Quella che ci fa tirare fuori il meglio di noi stessi nei momenti più complicati o, come in questi giorni, più traumatici. [...]

La migliore di ieri

Una città sfinita

Pensare sui tempi lunghi non è del nostro Paese

Portavoce senza voce

dall’articolo di Vittorio Sgarbi

dall’editoriale di Sergio Romano

dall’editoriale di Lietta Tornabuoni

Spettacolo doloroso a Paganica, la città più vicina a L’Aquila, anzi sua estensione, con il bel palazzo sede staccata del Comune capoluogo che è rimasto intatto. Uno scenario spettrale. La città che vidi animata con l’entusiasmo di amici festosi nei bar della piazza, nelle case ben restaurate, camminando per le strade, di chiesa in chiesa, è deserta. Disperato, attonito, l’affettuoso, disponibile maresciallo dei carabinieri Facchini, che non crede ai suoi occhi. «Vittorio, è terribile. È tutto crollato. E anche Santa Giusta» [...] Nella larga piazza di Paganica la barocca chiesa della Concezione sembra sfinita. Ha ceduto. [...]

[...] L’Italia non è molto diversa da quella delle inondazioni e dei sismi degli anni Sessanta, Settanta e Ottanta. Il Paese ha una pessima conformazione geografica, un traballante sistema orografico e fluviale, un’alta densità demografica, ed è esposto, più di altre regioni europee, al rischio di grandi calamità naturali. Non possiamo evitarle, ma possiamo ridurne il pericolo e mitigarne gli effetti. Basterebbe [...] evitare di costruire nelle zone a rischio e applicare diligentemente le precauzioni rese possibili dall’edilizia moderna. La California e il Giappone sanno che verranno colpiti da un grande terremoto nel corso dei prossimi trent’anni, ma

hanno fatto il possibile per ridurne le conseguenze. Anche noi sappiamo che la terra continua a tremare sotto di noi, che il Vesuvio non è spento, che i torrenti dell’Appennino possono diventare spaventose macchine da guerra, che i nostri boschi sono male custoditi e governati, che Venezia è esposta a rischi mortali. Ma l’arte del pensare sui tempi lunghi sembra essere estranea alla nostra natura. Le leggi esistono, ma vengono sistematicamente sconfitte da una potente coalizione di interessi elettorali, fatalismo individuale, imperizia amministrativa, affarismo spregiudicato [...] e una somma di cavilli giuridici che metterebbe in ginocchio il più illuminato dei riformatori. [...]

Giannelli sul Corriere

Meno male che in questi giorni tragici del terremoto dell’Aquila si sono ragionevolmente azzittiti, lasciando spazio alle vittime e ai cronisti. Ci mancava soltanto di dover stare a sentire Buonaiuti, Cicchitto, Italo l’Innominabile, Quagliariello, magari Gasparri: insomma i portavoce del governo. [...] Naturalmente tutti i governi dispongono di portavoce: è logico, necessario, il primo ministro non può passare la vita ai microfoni della tv né è sempre opportuno che sia lui a dire alcune cose. Ma in genere il portavoce del governo è uno mentre da noi, sempre speciali, il portavoce è una piccola folla [...]

Il dramma degli sciacalli

Ci sono responsabilità: qualcuno ha chiuso gli occhi

dall’articolo di Paolo Graldi

dall’inchiesta di Carlo Bonini

Una notizia cattiva ed una notizia buona. La prima: gli sciacalli umani esistono ancora. Fiutano il bottino da lontano. Sentono che la guardia si è abbassata, che la preda è indifesa, che la debolezza altrui diventa la propria forza. Gli sciacalli, nel nostro caso, sono ancor peggio del terremoto. Il sisma s’abbatte su tutti e tutto d’improvviso. Miete senza selezionarle le sue vittime, la sua falce squassante non fa preferenze: bambini, vecchi, uomini, donne. Tira dentro il suo gorgo chi può e chi si salva deve ringraziare o il cielo e il caso. Un nemico davvero terribile dal quale, lentamente, impariamo a difenderci. Lo sciacallo umano, infinitamente più abominevole del suo “gemello” animale, è un essere che sta tra il cane randagio e famelico, la iena ridens che si ciba dei cadaveri lasciati da felini più nobili (almeno loro hanno ucciso per conquistarne la carne) e la volpe incarognita dalla fame e dal freddo. [...]

Si sente ripetere dall’alba di lunedì che, in fondo, nella catastrofe abruzzese non ci sono innocenti. Che, dunque, la colpa è un po’ di tutti. Un buon modo per dire che la colpa, in fondo, è di nessuno. Eppure, solo a fare qualche domanda, è storia di ieri. Il 12 febbraio [...] Alessandro Martelli, ingegnere di vaglia che il mondo ci invidia, prende carta e penna per scrivere al ministro delle infrastrutture Altero Matteoli che il suo governo sta spensieratamente rinviando un atto di civiltà e responsabilità verso il Paese: l’entrata in vigore delle nuove norme antisismiche di standard europeo. Martelli

non è esattamente un passante. È responsabile della sezione Prevenzione Rischi Naturali dell’Enea, insegna scienza delle costruzioni in zona sismica all’università di Ferrara, presiede il "Gruppo di lavoro isolamento sismico" (Glis), associazione che raccoglie 300 tra i migliori esperti di settore. Scrive dunque Martelli a Matteoli: "Signor ministro, come lei sa, è dal 2001 che il settore delle norme tecniche per le costruzioni antisismiche è di fatto in regime di proroga (...) Francamente, ci stiamo sempre più convincendo che le nuove norme non entreranno mai in vigore". E ancora: "A seguito del terremoto del Molise e della Puglia del 2002, furono emanate nell’emergen-

La fotografia

Ricordi dal Friuli dall’articolo di Susanna Tamaro

Nel maggio del 1976 mi trovavo in Friuli, avevo diciott’anni e mi stavo preparando all’esame di maturità. In quel lunghissimo minuto in cui la terra ha tremato, tutto quello che conoscevo e che avevo programmato a un tratto è svanito. Erano le nove di sera, mi sono scaraventata in strada trascinando dietro il mio cane, terrorizzato. Ricordo quel pomeriggio come un pomeriggio oppresso da un’afa particolare, trenta e più gradi, una cappa che rendeva difficile muoversi. Per due volte, quel pomeriggio, ero stata colta da un’abbondante e inspiegabile epistassi dal naso. Uscita di casa, scavalcando calcinacci e fili della luce caduti, mi sono messa a correre, insieme a tante altre persone, verso un luogo aperto. Non c’erano all’epoca i telefonini, l’elettricità era scomparsa, tutto era buio. [...]

L’Aquila, un intervento sulle macerie del duomo (Il Messaggero)

za nuove norme per le costruzioni in zona sismica. Ma da allora si è consentito di continuare ad applicare norme tecniche obsolete, vecchie di 16 anni. Se per un breve periodo questo aveva una giustificazione (dar modo ai progettisti di abituarsi alle nuove regole), ora, anzi, da un pezzo, non ne ha più, salvo non si voglia favorire chi vuole limitare i costi a scapito della sicurezza. Confidiamo dunque nella sua sensibilità". Matteoli non ha avuto modo di rispondere pubblicamente a quella lettera. Se non in conversari privati con lo stesso Martelli. Per dirsi d’accordo con lui (racconta l’ingegnere), ma, evidentemente, impotente con la sua maggioranza. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

In questi giorni, causa catastrofe nazionale, abbiamo assistito al miracolo di dibattiti televisivi nei quali gli esponenti politici di parti avverse non si interrompevano l’un l’altro. Era dai tempi di Saragat, all’incirca, che non si verificavano situazioni televisive del genere: nell’interrompere l’altro quando parla c’è una convenienza retorica che è contraddetta soltanto da un grave lutto collettivo. Ma il tempo, si sa, cancella tutto, e la cosa non durerà. Quando la televisione italiana ci restituirà X-Factor, il Grande Fratello e tutte le scemenze sospese in occasione del terremoto, essa ci restituirà anche le zuffe fra centrodestra e centrosinistra, non preoccupatevi. Peccato però: serve davvero un terremoto per rammentare alla classe dirigente che la politica è discussione, e non bega da pollaio? Sì, dunque la situazione non è auspicabile, capirete.


5

Venerdì 10 aprile 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Kim Rossi Stuart, ammalato nel film dell’Archibugi “Quando le tragedie si rivelano salutari: schiaffi zen”

Licenziati i parenti illustri ma la Calabria li riassume

dall’intervista di Michele Anselmi

dall’editoriale di Sergio Rizzo

Alto, magro, introverso, giacca di velluto su jeans e camicia a righe, Kim Rossi Stuart, classe 1969, teorizza con voce quieta: «Le cose tragiche che accadono nella vita talvolta si rivelano salutari schiaffi zen. Ti aiutano a crescere». L’attore allude al personaggio che interpreta in Questione di cuore, il carrozziere Angelo, «un misto di Brando e Sordi», felicemente sposato, due figli, un terzo in arrivo, titolare di un bel conto in banca messo insieme restaurando «in nero» auto d’epoca, all’improvviso azzoppato da un infarto. Ma chissà che non si riferisca, un po’, anche a se stesso. Nell’ottobre 2005 un incidente di moto gli provocò la frattura di entrambe le gambe, con interventi vari; e nel luglio del 2008, a bordo del suo gommone, dalle parti di Civitavecchia, investì un pescatore subacqueo, causandogli l’amputazione di un braccio. Due esperienze che lasciano il segno. Il titolo del film, diretto da Francesca

Kim Rossi Stuart, il carrozziere Angelo in “Questioni di cuore”

Archibugi, nelle sale dal 17 aprile, va preso alla lettera. Niente metafore dell’amore: il cuore in questione è proprio l’organo che manda in circolo il sangue. [...] Racconta la redenzione di uno sceneggiatore [...] piegato da un infarto che gli addenta il torace come «il morso di una carpa sdentata». [...] Ma perché la fanno morire così spesso al cinema? «Già, non ci avevo pensato. Qui, nel Disco del mondo, an-

che in Romanzo criminale, ma lì ne squarticchio parecchi prima di farmi ammazzare. Eppure, non ci crederà, io ho sempre visto Questione di cuore come una commedia, piena di affondi ironici, anche divertente». [...] Dicono che lei di solito proceda «per sottrazione». La sua è una recitazione sottotono, anche nelle scene più tese o drammatiche. «La sottrazione è una tecnica che ti salva sempre. Ma direi

dall’editoriale di Gianni Baget Bozzo

Con la lettera ai cattolici cinesi Papa Benedetto aveva cercato di superare la divisione dei cattolici cinesi in due chiese: l’una clandestina in comunione con la sede romana, l’altra legittimata dal governo di Pechino come chiesa nazionale. La lettera voleva evitare che la clandestinità apparisse come una scelta della Chiesa, come se essa non riconoscesse la legittimità del governo di Pechino. Voleva evitare che la Chiesa apparisse come estranea alla grande crescita della società cinese che il regime capitalista comunista aveva pur determinato.

Ratzinger apre alla Cina ma da lì non lo ascoltano Con il documento papale la Chiesa accettava il controllo dello Stato cinese nella nomina dei vescovi, che però rimanevano in comunione con Roma. Il comunismo cinese non è come quello sovietico radicato in una lettura marxista della storia occidentale. È un regime di fatto che pretende soggezione ma non esercita un fascino ideale tra i credenti come accadde in Occidente.

Per questo Roma accettava il fatto del controllo del governo di Pechino sulla nomina dei vescovi cattolici. La commissione per la Cina, riunitasi in Vaticano per esaminare la situazione creata dalla lettera del Papa, ha dovuto constatare che nulla era cambiato, continuava la persecuzione contro la Chiesa clandestina e quella ufficiale non dava segni di riconoscimento della

che stavolta mi sono lasciato andare. M’era capitato pure disegnando Lucignolo per Benigni. La voce di Angelo, così caratterizzata sul versante dialettale, è uscita da sé, naturalmente. [...]». [...] Vedendo il film, quasi si prova più simpatia per il meccanico Angelo che per lo sceneggiatore Alberto... «Dipende. Direi che, intelligentemente, lo sguardo è bilanciato. Sono buoni e cattivi nello stesso tempo. Posso però confessare che, per quanto riguarda Angelo, c’è molta robbetta che viene da me. Mi piace la cura con cui fa il proprio lavoro e difende la famiglia, anche al punto, per scrupolo protettivo, di mettere moglie e figli tra le braccia di Alberto. [...] In fondo sono due lavoratori dell’esistenza, simili se non limitrofi. [...]». Ci ha preso gusto a far sorridere? «Un po’. Il 10 maggio comincio a girare la nuova commedia di Paolo Virzì, La prima cosa bella. Di nuovo accanto a Micaela Ramazzotti. Solo che stavolta sarà mia madre, non mia moglie».

giurisdizione romana. Lo sviluppo economico può dar vita a una domanda di tipo religioso, a compensazione delle energie spirituali liberatE dalla soggezione al bisogno materiale. Le autorità cinesi temono il superamento di quella massificazione nell’essere generico del comunismo cinese e pensano che il rifiorire di esigenze religiose sia la prima forma che prende la domanda umana di libertà. La memoria di Tienanmen, quando il liberalizzatore economico della Cina, Deng Siao Pin, si mostrò inflessibile contro la libertà politica e intellettuale rivendicata dagli studenti, è ancora nella memoria del governo cinese. [...]

Per il consigliere regionale dell’Udc Pasquale Tripodi è un provvedimento «discriminatorio e dal sapore clientelare». E non si può dire, dal suo punto di vista, che il sospetto sia infondato. Perché la Regione Calabria dovrebbe aprire il paracadute soltanto per 100 dipendenti della locale filiale di Sviluppo Italia, in liquidazione, invece di salvarli tutti e 138? È successo tutto alla chetichella, il 31 ottobre del 2008. Ma la notizia è diventata di dominio pubblico appena poche settimane fa, quando il decreto di salvataggio è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale regionale. Un decreto a dir poco sorprendente. [...] Perché nel provvedimento sono citate per nome e cognome in un elenco allegato [...] i 100 fortunati che devono essere trasferiti dagli inferi della liquidazione al paradiso del libro paga regionale. [...] Tutti questi dipendenti di Sviluppo Italia Calabria passeranno quindi armi e bagagli a un organismo regionale, la Fondazione Field, dove «Field» è l’acronimo di «Formazione Innovazione Emersione locale e Disegno territoriale». [...] L’operazione è frutto di un accordo stipulato alla fine di ottobre dello scorso anno fra la Regione Calabria, Sviluppo Italia e il ministero dello Sviluppo economico di Claudio Scajola. [...] C’è Antonio Mingrone, secondo l’inchiesta della Provincia Cosentina nipote dell’ex deputato di Forza Italia Battista Caligiuri. E poi Luigi Camo, figlio di Giuseppe Camo, ex deputato della Margherita, attuale presidente della Sorical, la società per le risorse idriche calabresi controllata dalla Regione. Ma anche Giada Fedele, consorte dell’ex vicepresidente del consiglio regionale, ora deputato dell’Udc di

Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa, Roberto Occhiuto. Insieme a Cecilia Rhodio, figlia di Guido Rhodio, già presidente Dc della Regione Calabria, sindaco margheritino del comune di Squillace. Ad Andrea Costabile, nipote di Gino Trematerra, ex senatore dell’Udc ora candidato alle elezioni europee. A Emilio De Bartolo, già esponente diessino, assessore al comune di Rende. A Carlo Caligiuri, figlio dell’ex consigliere regionale (anch’egli dei Ds) Enzo Caligiuri. A Olga Rizza, citata nell’inchiesta del quotidiano cosentino in quanto figlia dell’ex vicepresidente aennino del consiglio regionale Domenico Rizza. A Rita Fedele, presentata dallo stesso giornale come cugina dell’ex deputato di Forza Italia Luigi Fedele... Perché proprio loro? Semplicemente perché fanno parte del ramo d’azienda di Sviluppo Italia Calabria che è «oggetto del trasferimento» alla Fondazione Field. Il ramo, testualmente, è questo: «Attività rivolte all’analisi economica territoriale, allo sviluppo del territorio attraverso politiche di marketing territoriale, alta formazione, ricerca industriale e sviluppo pre-competitivo; attività finalizzate allo sviluppo dell’autoimprenditorialità e dell’autoimpiego; attività di servizi a supporto del sistema imprese finalizzata a favorire il decollo di iniziative imprenditoriali di piccole medie dimensioni mediante lo strumento dell’incubatore d’impresa». E vogliamo dare torto a Tripodi perché chiede preoccupato a Loiero che fine faranno «i 38 dipendenti» di Sviluppo Italia Calabria «collocati in stand by» affermando di avere la certezza che alcuni di quei 38, per non dire tutti, siano stati esclusi ingiustamente?

Ronde bocciate: il Parlamento dice no C’è un nocciolo duro che non segue gli ordini

La facile previsione è così confermata l’unità Fi-An riduce il potere della Lega

Legislatura vergognosa

dal commento di Massimo Giannini

dall’editoriale di Luigi La Spina

dal commento di Vittorio Feltri

C’èun giudice a Montecitorio. La doppia, clamorosa bocciatura delle norme sulle ronde e sul tempo di permanenza degli immigrati nei Cpt è un’ottima notizia. In primo luogo, è una novità che fa ben sperare per la civiltà giuridica del Paese. Pure in questi tempi di crisi del multiculturalismo e di drammatica escalation dei flussi migratori, non esiste altra democrazia europea che abbia introdotto leggi non da stato emergenziale, ma da stato criminogeno. Le ronde anticlandestini sono questo e non altro. E non è un caso che fossero state bocciate dal Consiglio superiore della magistratura perché incostituzionali e dal sindacato di polizia perché ingestibili. L’allungamento a 180 giorni della permanenza dell’immigrato nei centri di smistamento è persino peggio: una misura sostanzialmente carceraria, stabilità da un’autorità amministrativa, in assenza di reato e di garanzia giurisdizionale. La natura quasi eversiva di queste misure sta nella "furia" di Maroni che tuona: "Ora dovremo liberare 1038 clandestini". Dice proprio così, il ministro degli Interni: "Liberare". È la conferma implicita che per lui e per il Carroccio, i Cpt sono e devono essere galere. Il fatto che queste torsioni della dottrina del diritto e queste violazioni dell’habeas corpus siano state respinte dal Parlamento è un segno di tenuta culturale, che nonostante tutto getta una luce meno sinistra sull’Italia ai tempi di Berlusconi. La piaga della clandestinità, con tutti i suoi risvolti drammatici in termini di convivenza civile e ordine pubblico va affrontata e gestita senza inefficaci moralismi ma senza demagogici ideologismi. In secondo luogo, la doppia bocciatura dei provvedimenti fortemente voluti dalla Lega, è una novità che fa ben sperare per la qualità politica del centrodestra.[...] E’ chiaro che il patto d’acciaio con Bossi è e resta strategico per Berlusconi, ma quello che è accaduto ieri alla Camera dimostra che, intorno alla leadership attualmente minoritaria, ma radicalmente alternativa di Gianfranco Fini esiste un nocciolo duro, da destra costituzionale e nazionale, non riducibile alla categoria gregaria dell’intendenza di De Gaulle, che sempre "seguirà" gli ordini del capo. [...]

Era una facile previsione quella formulata al primo congresso del «Popolo della libertà»: l’unità fra Fi e An avrebbe ridotto il potere negoziale della Lega verso il principale partito che sostiene il governo. Un pronostico che già ieri, in mattinata, si era confermato, quando la discussa istituzione delle ronde era stata stralciata dal decreto e relegata nel disegno di legge. Ma che si è dimostrato clamorosamente azzeccato alla luce della sconfitta parlamentare dello schieramento di centrodestra sulle espulsioni degli immigrati. Nel voto segreto, infatti, è emersa la crescente irritazione di molti deputati del neonato partito per quelli che considerano i «ricatti» continui e inaccettabili della Lega. La politica, però, non è solo una fredda partita a scacchi, dove i numeri, le strategie, le alleanze, i rapporti di forza si muovono nel ristretto campo di gioco, in questo caso in Parlamento e in Consiglio dei ministri. Per comprendere,

Mi auguro che Roberto Maroni sia paziente quanto Giobbe, altrimenti la coalizione di governo rischia nelle prossime settimane di sbriciolarsi. La cosa successa in Parlamento ieri non è soltanto grave per la stabilità politica, ma anche per la reputazione dell’esecutivo in queste ore impegnato nell’emergenza terremoto in Abruzzo e da mesi sul fronte della crisi economica. Sarebbe folle mettere in discussione la compattezza del centrodestra per i motivi (ancora da scoprire, ma sicuramente meschini) che hanno consentito all’opposizione di bocciare la legge riguardante l’immigrazione selvaggia. Una pagina vergognosa della corrente legislatura. Un gruppo di idioti - altrimenti detti franchi tiratori ha impallinato un provvedimento basilare al fine di dotare il Viminale di uno strumento indispensabile per espellere gli extracomunitari clandestini. [...] La maggioranza si è volontariamente sparata alla tempia e il ministro Maroni è rimasto col cerino in mano [...].

Il Parlamento ha bocciato la norma sulle ronde

con una maggiore profondità, sia i motivi di questo contrasto sia il perché sarà destinato a crescere durante l’attuale legislatura, occorre allargare lo sguardo anche fuori dai palazzi del potere. Il partito di Bossi è in difficoltà perché deve dimostrare ai suoi elettori che l’alleanza di governo stretta a Roma costringe a pagare prezzi salati sull’altare della coerenza programmatica, ma riesce a portare il risultato della riforma federalista. Un provvedimento che è ormai diventato il totem davanti al quale sola-

mente si giustifica la partecipazione della Lega alla maggioranza. Il conseguimento di questo obiettivo simbolico sta diventando sempre più oneroso, anche perché la necessità di trovare un accordo pure con il Pd alimenta le diffidenze tra le file dei sostenitori di Berlusconi. Una parte della maggioranza, inoltre, si è resa conto che, almeno in una prima fase, i costi di questa riforma saranno alti e difficilmente sopportabili in un momento in cui la crisi economica mette a rischio anche i conti dello Stato.[...]


6 Primo piano

Venerdì 10 aprile 2009

Primo piano 7

Venerdì 10 aprile 2009

Dito puntato contro il mancato rispetto delle norme antisismiche

IL FILM

Catastrofe in Abruzzo

Napolitano «Fate mea culpa»

VISITA NELLA TENDOPOLI

QUEL CHE RESTA

RITORNO ALLA NORMALITA’

SCATTI DAL DISASTRO

IL presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, accompagnato dal capo dipartimento della Protezione civile nazionale Guido Bertolaso, nella tendopoli che ospita gli sfollati di San Demetrio.

DUE carabinieri davanti al palazzo della Prefettura dell'Aquila distrutto dal terremoto di lunedi scorso. Del palazzo resta ormai ben poco.

ALCUNI bambini delle famiglie di sfollati disegnano nella tendopoli in piazza D'Armi, ieri all'Aquila. Il ritorno alla normalità è difficile ma i bimbi ci provano.

UNA donna fotografa le macerie di un edificio raso al suolo a causa del terremoto, ieri mattina ad Onna (L'Aquila). Sono 280 le vittime del terremoto in Abruzzo, secondo l’ultimo bilancio aggiornato.

Altre scosse, si sposta il fronte del sisma

La terra trema ancora

Il capo dello Stato in visita agli sfollati Sale a 281 il bilancio provvisorio delle vittime di ALBERTO SPAMPINATO L'AQUILA – Sono 281 le vittime finora accertate, di cui una da identificare. Mercoledì sera, poco dopo la mezzanotte, sono stati recuperati dai vigili del fuoco i corpi di due dei quattro giovani che mancavano all’appello e figuravano tra i dispersi nel crollo della Casa dello studente all’Aquila. Gli altri due cadaveri sono stati estratti alle 3 e alle 6. Mentre gli sfollati sono saliti a 27 mila, di cui 19 mila nelle tendopoli e 10 mila negli alberghi della costa abruzzese. Agli sfollati abruzzesi rifugiati nelle tendopoli dell’Aquila e di San Demetrio che l’hanno pregato di non dimenticarli, Giorgio Napolitano ha assicurato che ciò non avverrà. Il presidendella Repubblica ha parlato con loTELEFONIA te ro, ha lodato la loro dignità, si è commosso davanti alle centinaia di bare allineate in un hangar in attesa dei Da Wind funerali di oggi, ha espresso «apprezzamento senza riserve» per l’ope12.000 rato del governo e della protezione ciricariche vile di fronte all’emergenza. Ma non si è fermato a questo. Ha invitato tutti a fare un sincero «esame di coscien«WIND si è za» sulla prevenzione del rischio sitempestivasmico e ha sollecitato scelte “indimente attivata spensabili e urgenti» per rendere tutin aiuto delle popolazioni col- ti gli edifici più sicuri. Com'è possibile, hanno chiesto i giornalisti, che pite dal terresiano caduti anche edifici relativamoto e, per prima, ha accredi- mente recenti che avrebbero dovuto essere antisismici, alcuni costruiti tato 5 euro di anche con soldi pubblici? Che si può traffico gratuito fare? L’ha detto, ha risposto Napoliai suoi clienti di tano, «un esponente dell’opposizione telefonia mobiche di solito non è incline a fare afferle». Lo comunimazioni di questo genere e che in ca l’operatore questo caso ha ragione: 'Nessuno è telefonico in una nota, preci- senza colpe’. Perciò occorre un esame di cosciensando che il contributo diret- za, non per battersi il petto o sfuggire to ha permesso a responsabilità, ma per capire veramente come sia potuto accadere che ai circa 60 mila non ci sia stata l'attivazione indiclienti Wind, spensabile di norme di prevenzione presenti nella zona del sisma, che pure erano state tradotte in legge, o che ci sia stato un difetto nei di rimanere in controlli previsti o ci siano state irrecontatto con i sponsabilità diffuse dei soggetti che propri familiari. in definitiva sono coinvolti nella coWind ha inoltre struzione di un palazzo o nell’acquimesso a disposto di una casa. Nessuno in questi casizione della si dovrebbe chiudere gli occhi. Nè chi Protezione Cicostruisce, nè chi acquista, nè chi è vile 12 mila richiamato a fare i controlli». Napolitacariche da 10 no ha pesato le parole e ha spiegato euro da distriche questo esame deve essere scevro buire alla popoda ogni coloritura politica e deve lazione. Ai guardare al futuro. «Bisogna capire clienti di telefo– ha osservato – cosa è indispensabile nia mobile e fissa con abbona- e urgente fare perchè questo non accada mai più, perchè si prevengano le mento Wind ha sospeso la tarif- conseguenze dei terremoti in tutti i modi possibili, e cioè non affidandosi fazione. a profezie o previsioni oggi impossibili, ma rendendo sicuri gli edifici di nuova costruzione e anche quelli più antichi». Il capo dello Stato è arrivato all’Aquila di buon mattino, con uno staff ridotto all’osso, rinunciando alle regole del protocollo, affidandosi ai responsabili della Protezione Civile e al suo capo, Guido Bertolaso, che lo ha accompagnato passo passo. Ciò, hanno spiegato i collaboratori del presidente, per non intralciare l’azione dei soccorritori e per dare alla visita un carattere sobrio, essenzialmente di lavoro. «Sono qui per dovere e per sentimento, e anche per ringraziarvi», ha detto Napolitano ai soccorritori. Appena arrivato, ha reso omaggio alle vittime, da solo, e si è commosso davanti alle bare bianche dei bambini, e in particolare a quelle di una madre e di un figlio posate una sopra l’altra. È uscito visibilmente emozionato. Poi ha attraversa-

di GIANCARLO GRAZIOSI L'AQUILA – Non c'è tregua per i circa 18mila senza tetto ospitati nelle 31 tendopoli allestite all’Aquila e provincia. Anche la scorsa notte, la terra ha continuato a tremare. Tre le scosse più forti, avvertite anche, oltre che in tutto l’Abruzzo, in gran parte del centro Italia, da Roma a Napoli. Alle 0,55 la prima, di magnitudo 4.3; alle 2,52 quella più forte, di 5.2; alle 5.14 la terza, di magnitudo 4.6. Ma il fronte del terremoto si sta spostando, e questo impensierisce i geologi: dalla scorsa notte l’epicentro si è spostato sulla direttrice più a nord L’Aquila-Pizzoli-Barete. Le nuove scosse hanno causato nuovi crolli nel centro dell’Aquila e nelle zone già colpite, ma fortunatamente senza coinvolgere persone. Con il passare delle ore, intanto, si affievoliscono sempre di più le speranze di non aggiungere altre bare a quella triste lista che conta finora 273 morti accertati. Sono infatti ormai trascorse più di 24 ore dall’ultimo salvataggio tra le macerie e siamo ad oltre 72 ore dalla tragedia: tempi che, statisticamente, lasciano poco sperare per quella decina di persone che figurano ancora nella lista dei dispersi. Tra loro c'è anche una giovane promessa del rugby: Lorenzo Sebastia-

to in auto il centro dell’Aquila in macerie, soffermandosi davanti alle rovine della Casa dello Studente, e ha raggiunto il borgo semidistrutto di Onna. «Qui il cemento non c'entra – ha detto – Queste sono povere case di contadini distrutte dalla furia della natura». Quando una folla di giornalisti e fotografi lo ha stretto da vicino, ostacolando il suo contatto con i terremotati, il presiedente ha reagito senza tanta diplomazia. Ha allargato le braccia e ha detto: «Poichè non sono venuto qui per farmi fotografare da voi, fatevi da parte: non rompete!». Il cerchio si è allargato. Poi, in sala stampa, Napolitano ha ricucito lo strappo ringraziando tutti i giornalisti e fotografi per il loro lavoro. Un grazie speciale ha rivolto a tutti i soccorritori. «Tutti insieme, volontari e corpi dello Stato – ha detto – costituite un sistema di cui il Paese può essere orgoglioso». Presto, ha ricordato, bisognerà dare agli sfollati alloggi più confortevoli delle tende, in attesa che le case che si possono ricostruire siano pronte. Poi bisognerà decidere cosa fare per chi abitava in case che non si potranno rimettere in piedi, ma adesso «sarebbe prematuro» parlarne.

Non c’è tregua per i 18.000 senzatetto nelle tendopoli

Berlusconi: «Sulla responsabilità dei crolli non vedo dolo»

Contributo per i senzatetto Il Consiglio dei ministri vara il pacchetto: sospesi mutui e bollette di LUCA MASOTTO ROMA - Subito soldi per gli sfollati. Per il governo il primo pacchetto di aiuti parte dalla effettiva possibilità di dare un'indennità alle famiglie colpite dal sisma. Il decreto ad hoc che quantifica i fondi per le zone terremotate decollerà solo dopo Pasqua per valutare con più attenzione il budget necessario per la ricostruzione ma il Consiglio dei Ministri ha messo a punto una serie di interventi di assistenza economica attraverso una serie di sussidi. Per ciascuna delle famiglie sfollate verrà dato un contributo di 400 euro, con un'aggiunta di 100 euro per gli ultra 65enni e i diversamente abili. L'ordinanza approvata prevede anche una indennità di 800 euro mensili a tutti coloro che sono rimasti senza lavoro a causa del sisma (titolari e dipendenti di attività commerciali produttive, agricoli e artigianali). Questa indennità verrà riconosciuta anche ai collaboratori coordinati e continuativi che hanno conseguito lo scorso anno un reddito superiore ai 5 mila euro. Come già annunciato il Cdm ha anche rinviato tutte le scadenze fiscali per i lavoratori dipendenti e autonomi che risiedono nelle zone del sisma, sospeso per due mesi i termini di pagamento di luce e gas e consentito la rinegoziazione dei mutui contratti con le banche, la salvaguardia dell'anno scolastico in corso anche se non viene raggiunto il limite minimo di 200 giorni di frequenza (pronto un piano per consentire ai ragazzi di essere aggregati ad altre scuole per seguire le lezioni) mentre è stata data ai farmacisti la possibilità di distribuire farmaci anche senza ricetta. Tra i diversi provvedimenti che entreranno nel decreto si sta valutando an-

Silvio Berlusconi

che una riedizione dello scudo fiscale ma ogni decisione è rimandata alla prossima settimana con le idee e le cifre ancora più chiare su come affrontare l'emergenza. "Ora non è possibile stimare con precisione i danni del terremoto" ma per la ricostruzione "serviranno non un miliardo, ma diversi miliardi di euro" ha detto il premier aggiungendo che l'esecutivo ha iniziato a esaminare dove recuperarli "ma non c'è alcuna incertezza sul fatto che saranno trovati, questo lo garantisco". Tra le soluzioni anche quella - fa sapere il premier - di accorpare il referendum con le amministrative, mantenendo in cassa circa 400 milioni di euro ("Credo ne valga la pena"). In ogni caso ha aggiunto il premier "per le spese daremo conto di tutto con assoluta e totale trasparenza". Altri settanta milioni di euro sono stati stanziati dal governo per la Protezione civile da aggiungere ai 30 messi a disposizione il giorno stesso del terremoto.

ni, pilone cresciuto nell’Aquila Rugby e ora in forza all’Accademia federale a Pisa. Lorenzo ha partecipato due anni fa ai Mondiali Under 19. Di lui non si hanno notizie dalla notte tra domenica e lunedì, quando la sua casa è stata ridotta in un cumulo di macerie. Ma si continua a scavare. «Scaveremo fino a Pasqua» aveva detto ieri il ministro dell’Interno Maroni. Ed anche ieri, la disperata ricerca tra le macerie proseguirà senza sosta, nella speranza di altri miracoli. L’altra sera, il «miracolo» di Eleonora Calesini, 20 anni, estratta viva dalle macerie dopo 42 ore, aveva restituito forza e fiducia a Vigili del Fuoco e volontari, impegnati nelle operazioni di scavo e di rimozione delle macerie. Mercoledì però, poco dopo la mezzanotte, sono stati trovati i corpi senza vita di due dei quattro giovani dati per dispersi nel crollo della Casa dello Studente, all’Aquila. Ieri, tra la popolazioni terremotate, c'è stata attesa per la visita del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il Capo dello Stato è stato in mattinata al centro di coordinamento della Protezione civile, allestito nella scuola per ispettori della Guardia di Finanza. E nei prossimi giorni ha promesso la sua visita anche Papa Benedetto XVI, che si è detto da subito profondamente colpito per questa immensa tragedia.

"Per la ricostruzione dell'Aquila ci saranno tempi lunghi" ha aggiunto il premier spiegando che avverrà in tre fasi: "La prima riguarderà le abitazioni private, la seconda il centro storico e gli edifici pubblici e qui gli interventi saranno complessi, infine i nuovi quartieri con il piano casa "che non a niente a che vedere con il terremoto ma che vogliano realizzare in Tutta Italia". Le 'new town' - tiene a ribadire - "non hanno nulla a che vedere con la ricostruzione delle singole case che avverrà presto". Quanto alle responsabilità dei crolli e delle applicazioni delle norme che sarebbero state disattese che sono state disattese il premier non vede dolo: "Ci sono già dei pm che indagano, personalmente ho potuto verificare che molti edifici rappresentano le tecnologie dell'epoca". Silvio Berlusconi promette trasparenza nell’uso dei fondi per la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto. Quanto ad eventuali abusi edilizi, il presidente del Consiglio, rispetto al giudizio del capo dello Stato Giorgio Napolitano che parla di «irresponsabilità diffusa», pur auspicando pene esemplari in caso di illecitì, dice di non credere che vi sia stato dolo, ma ritiene giusto che i giudici indaghino. È ancora il sisma in Abruzzo a dominare l’attività del premier. Anche se i dissapori con la Lega Nord sulle norme sull'immigrazione del decreto sicurezza, gli impongono una riunione mattutina con il Carroccio. Incontro che si risolve con una fumata bianca: «Abbiamo avuto un chiarimento con piena soddisfazione» del ministro dell’Interno Roberto Maroni, riferisce Berlusconi.

| LO SCENARIO | Si prospettano tre mesi da passare in tenda

L’ultimo tributo alle vittime. Le altre salme già riconsegnate ai familiari

L’Aquila nel giorno del dolore 150 bare saranno disposte in fila per i funerali di Stato di GIANCARLO GRAZIOSI

Due volontari della Protezione civile in una tendopoli

L'AQUILA – Il dopo sarà forse più difficile. Mesi in tenda, tre nella migliore delle ipotesi, più probabilmente sei, e trasferimenti continui in base alle stagioni, come nella transumanza: estate sulle montagne, inverno sulla costa. Per i sopravvissuti dell’Aquila la scossa di lunedì è stata soltanto l’inizio di incubo di cui nessuno, oggi, vede la fine. Perchè dopo aver ritrovato i morti, il futuro si chiama incertezza: niente casa, niente lavoro, niente svago. Poche se non nulle prospettive. Dicono che L’Aquila è una città fantasma con le strade vuote e le case sventrate. Ma forse è di più: una città morta. E forse potrà rinascere e anzi rinascerà come hanno promesso tutte le autorità. Ma ci vorranno non mesi, ma anni; anche dieci. E nel frattempo l’esercito degli sfollati dovrà sopravvivere e tentare di tornare a vivere. «Ci penseremo dopo Pasqua, quando avremo finito di scavare» è la risposta che si dà alla domanda: «Ma quale sarà il futuro dell’Aquila?». In realtà si sta già ragionando e gli scenari che i tecnici hanno davanti fanno paura. Perchè non si tratta di risolvere i problemi di una piccola comunità, ma quelli di una città di medie dimensioni per un numero di abitanti che varierà, quando saranno terminate le verifiche e sarà rientrato a casa chi non l'ha avuta lesionata, tra i trenta e i quarantamila.

L'AQUILA – L'Aquila e la sua gente si preparano a vivere il giorno del dolore con l’ultimo tributo alle circa 281 vittime del terremoto che la notte tra domenica e lunedì non solo ha martoriato il suo suolo, ma ha anche squarciato il suo cuore abruzzese «forte e gentile». Almeno 150 bare saranno disposte in fila stamattina sul piazzale interno della Scuola per ispettori della Guardia di Finanza per i solenni funerali di Stato. Le altre salme, ad eccezione di quelle ancora da identificare, sono state già riconsegnate ai familiari. In molti casi i riti funebri sono già stati officiati in diverse parti della regione e d’Italia,

|

come è avvenuto a Loreto Aprutino (Pescara) per Giuseppe Chiavaroli, 24 anni, calciatore dilettante; o a Rieti per Michela Rossi, 36 anni, ingegnere. O, ancora, a Puglianello (Benevento) per Maria Urbano e Carmen Romano, giovani fidanzati studenti, morti nel crollo della loro abitazione in affitto. In cima alla scalinata che conduce al Palazzetto dello sport, sarà allestito l’altare per la celebrazione della messa. Per l'occasione, si è resa necessaria una dispensa straordinaria del Papa per consentire l’eucarestia e la liturgia funebre nel giorno del Venerdì Santo. Il rito funebre sarà concelebrato dal Segretario di Stato Vaticano, mons. Tarcisio Bertone, e dall’arcivescovo metropolita dell’Aquila, mons. Giu-

LA CURIOSITÀ

|

Il borgo che resiste con legno e mattoni ROMA – Un piccolo borgo medievale in provincia dell’Aquila ha resistito al terremoto: ricostruito con materiali antichi e solai leggeri fatti di legno non ha subito “nessun tipo di danno». Ma altre costruzioni ristrutturate con il cemento non ce l’hanno fatta, sono crollate. Santo Stefano di Sessanio, posto a 1.250 metri di altitudine, ha conosciuto il dramma dei crolli soltanto per una parte del suo patrimonio di roccia calcarea: quella ristrutturata negli anni ‘60-'70, come la Torre Medicea che se non avesse subito l’installazione di «un tappo di cemento» sarebbe «rimasta ancora in piedi». Il terremoto non ha causato danni a quella parte di borgo riportata alla vita

dall’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren e dallo studio di architettura Di Zio-Di Clemente. A raccontare i segreti, di quello che viene ritenuto uno dei 100 borghi più belli del mondo, è uno degli artefici del suo recupero l'architetto Lelio Oriano Di Zio. Santo Stefano di Sessanio, a 35 chilometri dall’Aquila, è un’oasi di oltre 3.500 metri quadrati rimasti integri. Con 5 milioni di euro Kihlgren acquisì alcuni anni fa alcuni edifici nel borgo e dopo aver creato la società Sextantio decise di farne un albergo diffuso.

Ricostruito con materiali leggeri

seppe Molinari. Il Papa, che visiterà le zone terremotate subito dopo Pasqua, ha delegato a partecipare anche il suo segretario personale, mons. Georg Gaenswein, e il segretario generale della Cei, mons. Mariano Crociata. Il posizionamento delle salme comincerà alle 7 di stamattina per consentire l’inizio della cerimonia religiosa per le ore 11. Al termine del rito cristiano, ci sarà anche un rito islamico poichè tra le vittime figurano anche sei persone di religione islamica, tra cui due palestinesi. Al rito funebre parteciperanno anche tutti i vescovi dell’Abruzzo e del Molise, oltre 100 sacerdoti e 20 coristi. La cerimonia sarà trasmessa in diretta televisiva da RaiUno, Canale5, Sky e La7. Si sta anche pensando ad allestire schermi giganti nelle tendopoli per evitare l’eccessivo afflusso di persone e consentire a tutti di seguire il rito funebre. Molte saranno le autorità presenti, a cominciare dalle più alte cariche dello Stato. Sicuramente ci saranno il presidente del Consiglio Berlusconi, il sottosegretario Letta, il ministro dell’Interno Maroni, rappresentanti di Camera e Senato. Ma non si esclude la presenza di altri ministri che già più volte in questi giorni si sono recati nelle zone terremotate. L’ultima verifica organizzativa è stata compiuta ieri sera. Le uniche incognite, per un regolare svolgimento della cerimonia, sono rappresentate dalla terra, che continua a tremare, ma soprattutto dal tempo che si annuncia piovoso. «Portatevi gli ombrelli – ha raccomandato alla popolazione il governatore della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi -: è l'unica emergenza per la quale non siamo ancora attrezzati».


8 Primo piano

Venerdì 10 aprile 2009

|

Noi e il sisma

POTENZA - In occasione dei funerali di Stato per le vittime del sisma che ha colpito l’Abruzzo, in programma oggi all’Aquila presso la Scuola della Guardia di Finanza, a manifestare il profondo cordoglio dell’intera comunità di Basilicata sarà presente il gonfalone della Regione Basilicata insieme con il vice presidente del Consiglio regionale, Giacomo Nardiello, in rappresentanza del presidente Vito De Filippo impegnato in Consiglio regionale convocato in seduta straordinaria per porgere la solidarietà alla popolazione abruzzese. Altri quattro container contenenti materiale utile per le popolazioni della zona dell’Aquila colpite dal terremoto sono stati trasportati oggi in Abruzzo per iniziativa della prefettura di Potenza. I container contenevano 409 piumoni, 2.560 lenzuola, 5.544 federe e tremila «kit monouso per letto». Il materiale è stato prevelato nel centro di assistenza e pronto intervento di Tito (Potenza) della protezione civile. La Conferenza regionale dei Difensori Civici della Basilicata esprime la propria solidarietà alla popolazione abruzzese colpita dal violento sisma. Durante una riunione Catello Aprea, Difensore Civico regionale e coordinatore della Conferenza, Michele Messina, Difensore Civico del Comune di Potenza, Francesco Chiriani, Difensore Civico del Comune di Matera e Gennaro Matarangolo, Difensore Civico del Comune di Melfi, hanno contatto il Difensore Civico

Parlano i protagonisti della solidarietà Tra loro ex militari e professori in pensione Conto corrente della Cna TERREMOTO all’Aquila. La Cna nazionale apre un conto corrente per imprese e famiglie. Il Presidenza, la Segreteria e la Direzione Nazionale unitamente a tutti i funzionari e dirigenti territoriali – si legge in un comunicato diffuso dalla Cna di Basilicata - partecipano al dolore ed alla sofferenza della popolazione dell’Aquila e provincia. Per offrire un sostegno tangibile a coloro che sono stati duramente colpiti da questa catastrofe e con l'intento di far sentire loro l’abbraccio e l’affetto di tutta la Cna, la Confederazione ha provveduto ad aprire un c/c intestato a: Cna pro terremoto l’Aquila, Unipol banca Filiale 157 Roma. IT 39V 03127 05011 CC1570001214 «C’è certezza – sottolinea la Cna - nell’affermare che la sottoscrizione troverà, in tutto il sistema, una risposta pronta e generosa a contribuire al sostegno dei cittadini delle province dell’Aquila ed al sistema produttivo. La Cna Nazionale, che ha aperto la sottoscrizione con la somma di cento mila euro ha invitato tutte le strutture, tutti i gruppi dirigenti, tutti gli imprenditori e tutto il personale delle Cna a far pervenire il loro contributo affinché sia possibile ricostruire le Cna ed i sistemi di Imprese messi in ginocchio da questo terribile terremoto. Nei prossimi giorni, partirà una Task Force formata da alcuni colleghi della Cna Nazionale, dalla Cna Abruzzo e dalle Cna Provinciali maggiormente colpite, per coordinare le numerose offerte di aiuto che giungeranno da imprenditori e le Cna del territorio».

|

La Regione ai funerali

Viaggio nel campo del gruppo lucano Ma non si lamentano, gli uomini del Gruppo lucano di Protezione civile guidato da Peppino Priore. Hanno ben altro da fare. Quando indossi una tuta gialla in un campo d'emergenza, attiri le richieste come il miele le mosche.Quando Antonello Priore va verso la tenda numero 51, appena lasciata libera da un nucleo familiare, lo fermano tante persone. Forse perché è il più alto e ha l’aria autorevole. Riesce finalmente a raggiungere la tenda, a guardare soddisfatto che i letti sono stati lasciati come fossero in una caserma e uscire. Alle sue spalle il suo amico “Gino”. Il nome è italiano, la nazionalità cinese. Scambiano due parole. Poi, contro tutti i pregiudizi, Antonello spiega che sono i più ordinati, e che uno di loro ha anche rifiutato una branda nuova di zecca per chiederne una usata: «Quella la può dare a un’altra famiglia», ha detto. *** Quando lo hanno chiamato per chiedergli se voleva partire per l’Aquila, Donato Aliano, 37 anni di Atella, si era messo in auto per andare a lavorare a San Nicola di Melfi. Fiat, reparto verniciatura. Ha detto subito di sì. Ha lasciato a casa la moglie e i due figlioletti, Maria Rosa di due anni e Vito («Il nome di mio suocero, che non c’è più»), appena due mesi. Ma la moglie è contenta di quello che fa Giovanni. «E mi ha detto che appena potrà, anche lei vuole provare», dice con orgoglio. Avere il permesso dalla Fiat non gli è stato facile. «E devo anche portare la giustifica», sorride. E’ impegnato in cucina. E’ orgoglioso anche del servizio

ISTITUZIONI IN CAMPO

Il consigliere Nardiello rappresenterà la Basilicata

Reportage dall’Aquila. Come lavorano i volontari partiti dalla Basilicata con la Protezione civile

segue dalla prima

Primo piano 9

Venerdì 10 aprile 2009

NEL CAMPO LUCANO ALL’AQUILA

Il gonfalone della Regione Basilicata

dell’Abruzzo, l’avvocato Nicola Sisti, al quale hanno offerto «la propria disponibilità ad ogni forma di collaborazione che possa recare sollievo a chi sta vivendo ore drammatiche». «La Conferenza - fa sapere Catello Aprea - ha, altresì, chiesto al Coordinatore nazionale dei Difensori Civici regionali e locali, Donato Giordano, di farsi promotore di una raccolta di fondi da destinare alle popolazioni disastrate». «Il popolo lucano, che ha vissuto sulla propria pelle la tragedia del sisma del 1980 - sottolinea il Difensore civico regionale - non può non essere sensibile al dolore dei fratelli abruzzesi che in quella circostanza diedero prova di grande generosità».

Ore 13:33 «New event recorded» Terremoti in diretta dall’Abruzzo

Donato Aliano di Atella è uno dei volontari della Protezione civile che ha raggiunto l’Aquila

mensa: «Qui vengono a mangiare anche da fuori, non solo gli sfollati del campo. Saremo più bravi. E anche più simpatici». Si riferisce al fatto che un maggiore dell’Esercito si è messo in licenza per collaborare con il Gruppo lucano. E anche un maresciallo abruzzese dell’Arma. «Hanno proprio voluto venire da noi e non con gli altri. Ci sarà un motivo». *** Nicola Conte ha 60 anni e due baffoni argento. E’ tra i

fondatori del Gruppo storico di Viggiano della Protezione civile. Lui e pochi altri, 18 anni fa. Sta guardando un tir lungo come un treno che s’è fermato da poco. Viene dalla Campania. «E’ pieno d’insalata. Che ce ne dobbiamo fare? Ci vorrebbe più organizzazione, all’esterno». Mentre l’insalata rischia di andare a male, Conte - ex professore di educazione tecnica oggi in pensione - non sa spiegare perché da 18 anni si mette a disposizione della società,

I mezzi del Gruppo lucano. Sullo sfondo una chiesa semidistrutta nella frazione di Camarda, vicino all'Aquila

Il coordinatore del Gruppo lucano di Protezione civile Antonello Priore

senza pretendere nulla. «Lo devi sentire dentro», dice semplicemente. *** Due cani ringhiano, muso contro muso. Anche questo è un aspetto da risolvere in un campo. Qual è la regola, si domanda un volontario, per i padroni di cani? Dopo un po’, un collega arriva con la risposta: i padroni devono portarsi dietro bottiglia d’acqua e paletta, e usarli quando i cani fanno i bisogni. Anche questo significa gestire un campo.

*** Un volontario mostra una ricevuta: «Tuta 100 euro + cappello di lana 10 euro». Si è dovuto comprare il necessario. I colleghi del Friuli Venezia Giulia, che collaborano a gestire il campo, hanno avuto tutto dalla Regione. «E poi i nostri politici si fanno belli anche in quest’occasione», sospira. Giusto un secondo. C’è ben altro da fare che sospirare. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

IL COMMENTO DI GIULIANO POTENZA - «Il devastante terremoto che sta pericolosamente colpendo, negli ultimi giorni, l’Abruzzo resta la più triste pagina della storia italiana. La catastrofe ha provocato, inoltre, imprevedibilmente gravi danni all’intera popolazione ferita crudelmente». Ad affermarlo è Vincenzo Giuliano, capogruppo alla Provincia di Potenza dell’Unione democratica di Basilicata che aggiunge: «Sono decisamente addolorato ed esprimo un sentito e vivo cordoglio per tutti quei cittadini inve-

Una delle pagine più tristi della storia d’Italia stiti duramente da questo drammatico evento luttuoso che sta seriamente continuando a mietere preoccupanti disagi e spiacevoli segnali allarmanti nel capoluogo di regione abruzzese». Giuliano ha voluto ricordare anche i tanti uomini, donne, anziani e bambini scomparsi nel

lontano 1980 a causa della minacciosa catastrofe che investì il Mezzogiorno distruggendo l’intera Irpinia. «Spero che dopo questo doloroso avvenimento – continua Vincenzo Giuliano dell’Unione democratica di Basilicata - si riesca a riprendere sul tavolo delle con-

sultazioni quel progetto di completamento degli interventi di recupero dei paesi colpiti dal sisma del 1980 e successivi in cui deve essere pure coinvolta la Protezione Civile. Si tratta di un efficace piano d’azione da mettere urgentemente in campo – conclude il capogruppo in consiglio provinciale provinciale Vincenzo Giuliano - per soddisfare ancora quelle esigenze delle comunità interessate a cui si è rimasti indifferenti per tutti questi lunghi anni non offrendo loro soluzioni definitive e conclusive».

di LEO AMATO POTENZA - «Com 3: h 13:33/ new event recorded». Lo schermo del computer si è animato. Arrivano i dati in tempo reale sull’ultima scossa di terremoto in Abruzzo. La sala operativa della Provincia di Potenza è ancora in piena attività. Ci sono cinque mezzi pronti a partire. Cibo e acqua per gli sfollati. Bisogna fare il giro per i paesi dell’entroterra lucano: raccogliere le donazioni, e portarle sui luoghi del disastro. Si sta aspettando una comunicazione da Roma. Occorre sapere esattamente dove andare, dov’è che c’è bisogno di aiuto: dove occorre acqua, e dove occorre cibo. Poi c’è il problema delle licenze, e delle autorizzazioni per il personale. Il capo sbotta con una collaboratrice: «Se chiamo Roma con queste storie quelli mi riattaccano direttamente il telefono. Della burocrazia in questa situazione non gliene importa nulla». Un ex vigile del fuoco, e un ingegnere sismico. Alessandro Attolico dirige l’ufficio della Protezione civile di Potenza. In cosa consiste il vostro contributo alla gestione dell’emergenza intorno all’Aquila? Stiamo collaborando dal primo giorno con il Dipartimento di Protezione civile della Presidenza del consiglio dei ministri. Con Regione e Prefettura abbiamo sviluppato tre diversi programmi operativi mettendo a disposizione gli strumenti della rete accelerometrica provinciale per il monitoraggio in continuo dell’attività sismica post evento; beni di prima necessità; uomini, mezzi, e specialmente tecnici, per partecipare sia alle attività di soccorso che di coordinamento post emergenza Gli accelerometri sono rilevatori mobili dell’attività sismica collegati in remoto con la sala operativa di Potenza. Sono stati portati per primi alla volta dell’Aquila, e funzionano perfettamente già da quattro giorni

Il professore Harabaglia nella sala operativa

Sono sistemati sulle sedi strategiche per la gestione dell’emergenza. Servono per valutare l’eventualità di sgombrare anche queste strutture in seguito alle scosse che

Confesercenti Mt LA confesercenti di Matera informa che è stato aperto un conto corrente sul quale potranno essere indirizzati i versamenti di solidarietà a favore delle popolazioni colpite dal terremoto; il conto corrente è intestato a: Confesercenti Regionale Abruzzo pro terremoto l’Aquila, Codice IBAN: IT88V0555015400000000540221. In occasione delle esequie di Stato che si terranno venerdì alle 11,00 la Confesercenti “invita tutti i titolari di attività commerciali a sospendere temporaneamente l’attività in segno di lutto”.

Camera commercio

Cosa accade nella sala operativa della Provincia di Potenza

Distribuzione di vestiario e generi alimentari nel campo ex Italtel gestito dal Gruppo lucano

LA SOLIDARIETA’

continuano a ripetersi. Domani (oggi per il lettore ndr) dovrebbero partire due camion con 180 quintali di acqua, e tre furgoni pieni di derrate alimentari. Poi andremo con i nostri tecnici per effettuare le

AIUTI DALLA FORMAZIONE

L’impegno dell’Apof-Il per le popolazioni colpite POTENZA - Il Consiglio di Amministrazione dell’Apof-Il di Potenza, in apertura di seduta, ha espresso la solidarietà alle popolazioni abruzzesi colpite dal terremoto. I dirigenti e il personale dell’Agenzia, in sintonia con le azioni messe in campo dalla Presidenza della Giunta Provinciale, hanno manifestato la disponibilità a partecipare alle iniziative di sostegno per la fase di emergenza e di raccolta fondi ed aiuti. «Successivamente - si legge in un comunicato stampa dell’Apof Il - saranno presi contatti con i dirigenti e il personale dei quattro Centri Provinciali di Formazione della Provincia dell’Aquila per verificare specifiche esigenze in grado di far riprendere, prima possibilità, l’attività di formazione. Come le scuole anche gli immobili e le strutture di formazione hanno subito danni ingenti e pertanto si ravvisa la necessità di individuare soluzioni provvisorie per consentire ai giovani di portare a termine i corsi già avviati. Di qui l’impegno dell’Apo-Fil di supporto a questa fase».

verifiche tecniche sulla stabilità di quegli edifici che dopo tutto sono rimasti ancora in piedi. Sulla stabilità dei nostri edifici strategici rispetto a un terremoto come quello che ha colpito L’Aquila, visti i precedenti di questa regione? Purtroppo siamo rimasti indietro. Anche i nostri uffici, le nostre attrezzature, e la sala operativa sono sistemati in un edificio che non è antisismico. E lo stesso vale per la sala operativa della Regione. Quello che mi preoccupa di più è la tenuta di quel patrimonio di edilizia civile che risale al periodo immediatamente successivo alla guerra, il decadimento di quei pilastri di cemento armato che sono stati costruiti frettolosamente per venire incontro alla domanda di case dell’epoca. E d’altro canto gli edifici che sono stati costruiti nelle aree di espansione di una città come Potenza. Gli antichi costruivano dove sapevano che il territorio era stabile. Negli ultimi decenni si è costruito senza regole. Se è così bisogna solo sperare che qualche scienziato ci avvisi prima del prossimo terremoto. Purtroppo non abbiamo a disposizione quella tecnologia di cui si è tanto parlato in questi giorni. Ne abbiamo discusso tra collaboratori, e siamo già proiettati verso la previsione dei terremoti anche in quest’area. Per il momento possiamo dire che succederà di nuovo, ma non sappiamo esattamente dove, né quando. Se la scienza non darà risposte certe a riguardo possiamo solo insistere sulla prevenzione. Ma se un tecnico che lei conosce, Paolo Harabaglia, venisse a dirle domani che secondo i risultati di una tecnologia che sta sperimentando c'è la possibilità che si scateni un terremoto, cosa farebbe? Lo denuncerebbe per procurato allarme? Non lo farei. Ma se poi non dovesse succedere, come istituzione sarei davvero nei guai. Sicuramente qualcuno si alzerebbe in piedi e verrebbe a chiedermi i danni per avergli fatto chiudere bottega. Un’altra scossa. L’abruzzo trema ancora.

LA Camera di Commercio di Potenza, oltre a stanziare 15.000 euro e devolvere i gettoni di competenza dei componenti della Giunta e del Consiglio camerale nel mese di aprile, ha aperto un conto corrente dedicato al Fondo di solidarietà imprese danneggiate dal terremoto dell’Abruzzo. Le Associazioni di categoria e le aziende del potentino possono far pervenire il contributo su c/c n. 149, presso Banca Carime Spa – Filiale Potenza – Agenzia Centrale. Iban: IT61M0306704200000000000149

Comune Rionero IL Comune di Rionero in Vulture ha dichiarato immediata disponibilità ad attivarsi per un centro di raccolta, individuando l'edificio pubblico ex Scuola MagistraleCampo Sportivo, quale sito di coordinamento locale della raccolta del solo materiale elencato donato dai cittadini e per lo stoccaggio e la catalogazione dello stesso. Il trasferimento del materiale raccolto sui luoghi dell'emergenza sarà curato, successivamente, dalla Provincia di Potenza, attraverso la Struttura Operativa della Protezione Civile. Al fine di garantire una tempestiva ed efficace azione di solidarietà, si comunica che è possibile recarsi presso il centro appositamente allestito da giovedì 9 fino a martedì 14 aprile dalle ore 9,00 alle ore 21,00”. I principali riferimenti e contatti sono: Numero verde Comune di Rionero in Vulture 800604444; Tel. 0972 729204; Fax 0972 729223.

Raccolta a Paterno IL Comune ha messo a disposizione la Sala Consiliare che resterà aperta fino a martedì 14 aprile dalle ore 09 alle ore 21,00. Fungerà da centro di smistamento e raccolta, ad opera dei volontari della Protezione Civile, per raccogliere l’azione di solidarietà dei cittadini di Paterno. Inoltre l’Amministrazione, - conclude la nota - seppure in ristrettezze economiche di bilancio, provvederà ad elargire un contributo di 2.000 euro per i terremotati dell’Abruzzo. Per qualsiasi comunicazione rivolgersi ai numeri: 0975 3403201 – 34032033403210. Fax 0975 3403224.

Parco del Pollino LA Comunità del Parco Nazionale del Pollino, attraverso i 56 Comuni che la compongono e l’Ente Parco Nazionale del Pollino, s’impegnano ad acquistare una cucina da campo a favore dei terremotati dell’Abruzzo.

Banca popolare LA Banca popolare di Puglia e Basilicata comunica che tutti i bonifici disposti a favore delle organizzazioni umanitarie che si stanno adoperando per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dal terremoto, sono esenti da commissioni. La Banca sta disponendo lo stanziamento di un congruo contributo a favore delle popolazioni dell'Abruzzo.

Asi Potenza I dipendenti del Consorzio ASI di Potenza, con una nota a firma delle organizzazioni Sindacali Aziendali (Rsa), hanno espresso la loro solidarietà alla popolazione Abruzzese colpite dal terremoto.


10 Primo piano

Venerdì 10 aprile 2009

Politica lucana

Pittella in visita a L’Aquila parla dell’importanza dell’Europa e auspica delle candidature vere

No ai candidati paravento Grazie a me l’Erasmus per gli imprenditori e l’Obiettivo uno prolungato per i lucani di SALVATORE SANTORO POTENZA - Gianni Pittella punta diritto verso Bruxelles. L’eurodeputato lucano anche capogruppo della delegazione italiana del Pse al Parlamento europeo sarà ricandidato nel Pd e, mettendo l’Europa al centro di tutti i ragionamenti, si dice pronto alla sfida elettorale: «Perchè io ho lavorato seriamente e sono un vero europarlamentare che lavoro per i territori». La sfida agli altri candidati è lanciata: ieri era a L’Aquila per fare proposte europee per aiutare l’Abruzzo e oggi sarà a Potenza per presentare il suo libro “L’Europa indispensabile”. E in viaggio verso la Basilicata risponde al Quotidiano. Quale il clima rispetto alle elezioni europei passate alle quali lei ha già partecipato? «Ancora non siamo proprio nel vivo della competizione: le liste ancora devono essere presentate e ufficializzate. La cosa che sto cercando di fare è richiamare l’attenzione sulla necessità che si parli di Europa. Non possiamo ripetere l’errore che abbiamo commesso nel passato cioè di vivere una campagna per le europee non parlando di temi europei che poi sono i temi strettamente legati ai nostri interessi come dimostra purtroppo la tragedia abruzzese». Cos’è l’Europa? «E’ utile, conveniente necessaria e noi facciamo sempre il solito di errore di fare la campagna elettorale per le europee pensando al cortile di casa nostra. Ci sono segnali inquietanti in tal senso; candidati che trasformano la palestra elettorale in una polemica invereconda su questioni giudiziarie per esempio, o la ricorrente tentazione di mettere in lista le showgirl oppure il tentativo di riciclare nelle liste personaggi che non hanno avuto fortuna a livello nazionale. Sono tutti segnali che indicano un provincialismo italiano nell’affrontare un grande tema che è quello di mandare in Europa italiani che facciano i parlamentari europei e non facciano invece nè le soubrette e nè i magistrati travestiti da europarlamentari». Perchè? «Abbiamo bisogno di una truppa di parlamentari europei che lavorino sulle cose concrete così come abbiamo fatto noi in questi anni. Non voglio assolutamente fare polemica con nessuno ma dico: guardate la nostra recente azione parlamentare e troverete fatti, at-

L’eurodeputato lucano Gianni Pittella

ti, interventi rapporti che sono stati portati avanti. Nel mio caso ci sono i successi sull’Erasmus, sul bilancio generale dell’Ue, l’aver garantito alla Basilicata altri 7 anni di copertura di fondi europei, il successo sulla regolamentazione delle agenzie di rating. Potrei citare decine di argomenti sui quali la mia attività non è stata estemporanea ma ha ottenuto un’incidenza importante. Mandiamo in Europa questo profilo di deputato». E’ con Franceschini quando dice a Berlusconi di non candidarsi? «Certo perchè è un imbroglio. E’ come votare Tizio per eleggere Caio». Lo stesso vale anche per Nichi Vendola? «Si, tralaltro con l’aggiunta che Vendola è il presidente regionale di una coalizione di centrosinistra, pensa a una ricandidatura a governatore della puglia sempre per il centrosinistra e francamente mi sarei aspettato da lui una maggiore attenzione alle ragioni della coalizione che a un sostegno alla sua lista politica. Perchè poi nella lista Sinistra e libertà non è che mancano altre personalità che potevano guidare la stessa lista». Intanto sono candidati alle Europee anche Luigi De Magistris e Carlo Vulpio... «Io non ho nulla contro nessuno e non aprirò polemiche personali con chicchessia. Ritengo, e lo dico nei confronti di tutti, non soltanto nei confronti di De Magistris e Vulpio che bisogna fare un

confronto sui temi europei e come dall’Europa si può dare una mano alle nostre regioni. Non è quello il luogo e non è questa la campagna elettorale per sciorinare polemiche su vicende giudiziarie». Come sta il Pd di Basilicata in vista delle prossime amministrative visto che sembrano esserci ancora nodi importanti da sciogliere? «Mi pare che si stia lavorando a soluzioni autorevoli. Io non ho partecipato di persona alle riunione e quindi le cose le conosco in maniera indiretta, ma mi pare che quando in campo scende il sindaco di Potenza, Santarsiero che si ricandida e che ha governato benissimo e quando in campo per la guida della Provincia di Potenza scende in campo un giovane leader politico della caratura del segretario regionale del Pd, Piero Lacorazza non si può dire che il Pd non stia facendo lo sforzo per mettere in campo il meglio». Dal suo osservatorio privilegiato, credo che il vento favorevole a Berlusconi e al centrodestra possa investire anche la Basilicata? «Il clima politico nazionale anche se con scoppio ritardato si riflette sempre sui territori. Anche se c’è una buon a regola in Italia che è quella di creare sempre un contro - potere nel senso che non c’è stata mai nel corso della storia italiana, tranne che nel regime fascista, una sorta di omologazione di centro e periferia perchè quando governava la Dc spessimo nei comuni e nelle Regioni vinceva la sinistra. C’è sempre stata un’intelligente scelta dei cittadini di non omologare tutto e di non consegnare tutto il potere nelle mani di un solo partito o di una persona. In più vorrei aggiungere che in Basilicata da un lato il Pd ha qualche ragione in più per proporsi come partito guida. Perchè è rimasto in questi anni la vera forza di governo di questa regione. Dall’altro lato non mi sembra che il Pdl abbia una classe dirigente in Basilicata che stia facendo, al netto di qualche operazione di annessione o compravendita, una grande politica alternativa che possa dare segno di un reale cambiamento in Basilicata». Dal Pd però molti se ne stanno andando... «E’ vero che ci sono alcune emorragie e in alcuni casi queste scelte dipendono dal posizionamento delle singole persone ma non rientrano in una sfiducia del progetto politico del Pd. Ovvia-

mente c’è anche il caso di sincero allontamento dal progetto politico del Pd e in quel caso va rispettato ma chi se ne va perchè semmai pensa di poter trovare maggior spazio dall’altra parte non merita molto rispetto sinceramente». Pittella candidato. Come si ripropone agli elettori che già le hanno dato fiducia e quale è il messaggio elettorale? «Ho fatto il parlamento europeo del territorio nel senso che ho assicurato una grande attenzione alò lavoro parlamentare per tre giorni e mezzo e per gli altri giorni sono stato sempre presente nei territori, dalla Basilicata alla Calabria, alla Puglia all’Abruzzo, alla Campania e al Molise. Sei regioni, 1.700 comuni, 22 province girate in lungo e in largo. Vorrei ricordare che perfino quest’estate ho preso un camper e mi sono messo a girare in 130 comuni mentre gli altri andavano al mare. Ho mantenuto i rapporti anche attraverso le nuove tecnologie e non c’è una persona che possa dire di avermi scritto e di non aver ricevuto una risposta e una documentazione o un suggerimento. Ho mantenuto i rapporti anche ora utilizzando Facebook prima degli altri e raggiungendo tantissimi amici. C’è un’azione da parte mia che non è mai disgiunta dall’azione sociale e con i rapporti con i cittadini. Credo che ho anche dato delle risposte importanti alla Basilicata e alle regioni meridionali rispetto sui Fondi strutturali, sulla mia attiovità nel settore dei mercati finanziari e se riesco a portare a termine il compito di regolamentare le agenzie di rating sarebbe una piccola rivoluzione che potrei ascrivere al mio operato ho esteso l’Erasmus agli studenti dai 16 ai 18 anni e ai giovani imprenditori e ai nei assunti della pubblica amministrazione. Ho assicurato attenzione alle piccole e medie imprese potenziando i Cofidi e altre cose. Insomma credo di aver fatto davvero il parlamentare europee a 360 gradi e nel momento in cui il Parlamento europeo si appresta a rafforzare i suoi poteri con il Trattato di Lisbona e quando si dovrà dare una risposta forte alla crisi e portare avanti quegli strumenti che anche io ho lanciato in questi mesi far mancare una presenza vera del Sud positivo della politica trasparente e onesta mi sembrerebbe un errore. Sono sereno e farò una campagna elettorale con la consapevolezza di aver lavorato al massimo». s.santoro@luedi.it

Nel centrodestra si pensa alle alleanze per allargare la coalizione. Dall’altra parte il Pd non sa scegliere

Labriola - Loguercio la probabile sfida a Matera SI DECIDERANNO dopo Pasqua le candidature per la presidenza della Provincia di Matera perchè centrodestra e centrosinistra continuano a non sciogliere le proprie riserve, molte le difficoltà anche se di diversa natura, da una parte e anche dall’altra. Il centrosinistra materano cerca una difficile sintesi che sembra alquanto improbabile attorno al nome di un esponente del Pd, molte le voci che si rincorrono in queste ore e che vanno da Vincenzo Viti a Gaetano Santarsia, fino addirittura all’ex sindaco Michele Porcari, per non dimenticare le opzioni più diverse che portano a Domenico Smaldone come a Salvatore Adduce o all’imprenditore Nicola Benedetto per chiudere con la segretaria provinciale Anna Ferrara. Voci in libertà che non trovano una qualche forza ma che segnano soprattutto la difficoltà del Partito Democratico di trovare un equilibrio al proprio interno prima e poi anche con le altre forze del centro e del-

la sinistra. Soprattutto queste ultime difficilmente potrebbero ritrovarsi intorno a nomi che sono espressione storicamente del centro e che non rappresentano quei valori e quella discontinuità che loro richiedono. Insomma problemi interni ed esterni che rendono difficile una qualche sintesi e che lasciano da settimane in un pericoloso stallo. La soluzione, a questo punto più probabile, sotto un profilo politico, è quella che porta alla candidatura di Innocenzo Loguercio, assessore regionale in carica per i Socialisti. Se infatti come sembra il Pd prenderebbe i candidati del Comune di Potenza (Santarsiero) e della Provincia (Lacorazza) i partiti cosiddetti minori potrebbero reclamare un proprio rappresentante nel Materano. L’ipotesi Loguercio sembra la più plausibile perchè troverebbe il consenso di buona parte del Pd e della sinistra e potrebbe avere anche l’appoggio di quel centro rappresentato da Carelli e magari anche dallo stesso Nigro.

Dopo Pasqua una decisione ed una stretta importante su questa vicenda. Più fluida la situazione nel centrodestra con Giuseppe Labriola del Pdl che sembra essere in dirittura d’arrivo. Dopo un lungo tira e molla si sarebbe arrivati ad una sintesi sul suo nome con la conferma alla segreteria provinciale per Cosimo Latronico. La Pdl però sembra essere impegnata anche nel cercare le più ampie alleanze possibili, il varco aperto nelle settimane passate da Ruggiero, le porte lasciate aperte da Falotico e Mastrosimone e il centro che fa riferimento a D’Amelio possono essere tavoli sui quali lavorare nell’ottica di allargare il più possibile la coalizione. Forse è anche per questo che la candidatura di Labriola, al momento, resta in stand by. Fino alla definizione di quelle alleanze complessive che dovranno costruire la coalizione attorno al candidato presidente. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Castelgrande (Pdci) a Di Siena

«No primarie» Per il Pdci non è più il tempo di ricorrere alle Primarie per la scelta dei candidati per le prossime amministrative. In particolare il giorno dopo la pubblicazione sul Quotidiano dell’intervento di Piero Di Siena a favore invece, delle Primarie c’è la “risposta” del segretario provinciale di Potenza dei Comunisti italiani, Francesco Castelgrande che dichiara: «Siamo a pochi giorni dalla presentazione delle liste e non si capisce il perché di questa scelta. I Comunisti Italiani ritengono che la politica deve assumersi le sue responsabilità ed essere in grado di decidere i propri rappresentanti e quelli di coalizione. Le primarie finora sono servite a investire di volta in volta qualche personaggio, solo in virtù della forza del proprio partito e non per le qualità e le capacità». «E' necessario - continua Castelgrande e opportuno stabilire regole e principi per le candidature. Al punto in cui ci troviamo sarebbe salutare lavorare per un programma serio da presentare agli elettori per tutte le elezioni amministrative, comuni compresi, partendo dalla considerazione che comunque il centrosinistra resta l'ambito della coalizione in cui muoversi se non si vuole consegnare anche la Basilicata al centrodestra. Anche per i Comunisti Italiani è fondamentale l'unità della sinistra per svolgere un ruolo importante in questa fase delicata della storia del nostro Paese. Ora la sfida lanciata da quelle scelte capestro del Pd è stata accettata, i comunisti si sono messi insieme ed il traguardo da raggiungere è quello del 4 per cento alle elezioni europee, per mettere fine allo status di extra parlamentari. L'unità si fa con il concorso di tutti e consapevoli di non avere mai la verità in tasca. Ora più che mai è necessario lottare anche nella nostra Regione, dal momento che a livello di legge elettorale viene proposto lo sbarramento al 5 per cento. I passaggi consumati a livello nazionale non consentono in questa tornata elettorale quell'unità tanto auspicata, ma potremo capire la forza e l'autorevolezza di una classe dirigente che ha scelto questa strada».

Altro addio all’Udc

Melfi va via Con una lettera inviata al segretario nazionale dell'Udc, Lorenzo Cesa, Antonio Melfi si è dimesso dalla Direzione azionale del partito, annunciando un ritorno attivo in politica in Basilicata. In passato Melfi è stato sindaco di Tricarico, consigliere provinciale a Matera e consigliere regionale in Basilicata. Questo il testo della lettera: «Caro Lorenzo, rimetto nelle tue mani la mia tessera di iscrizione all'Udc e conseguentemente rassegno le dimissioni da componente della Direzione Nazionale del Partito. L'evoluzione politica verso la quale l'Udc intende approdare non collima con le mie idee e le mie prospettive locali, regionali, nazionali. Sto compiendo le mie valutazioni in ordine alla comunanza che ho intravisto nel nuovo partito Pdl, al cui congresso fondativo ho partecipato come ospite. La mia idea è quella di continuare a fare politica e a contribuire a risolvere i problemi della mia gente lucana, come ho fatto per anni, rivestendo cariche istituzionali di rilievo: assessore provinciale, sindaco, consigliere regionale. Purtroppo nell'Udc regionale, tra l'altro, traspare sempre più appariscente la confusa, inopportuna, interessata, improvvisata ed egoistica gestione del partito. Ti ringrazio per la fiducia che hai riposto in questi anni nella mia persona, cosa che ho cercato di ricambiare con dignità e correttezza».


11

Venerdì 10 aprile 2009

FUORISEDE, PARTIRE PER ANDARE A MORIRE

SOLIDARIETÀ ALL’ABRUZZO CELEBRANDO LA RESURREZIONE

di DAMIANO LATERZA

di ALBERTO VIRGILIO SI PARTE per farsi un’istruzione o per sfuggire alla monotonia della terra natìa? Entrambe le cose. Dalla provincia si va verso le metropoli e quelli delle conurbazioni fuggono via verso ridenti cittadine a misura di studente e con prezzi (si crede) più abbordabili. Come L’Aquila, gelida ma paciosa, adagiata sulla terra inquieta. Affollata di studenti forestieri. Tenuta in vita da un esercito di universitari dall’esistenza precaria che si preparano –sul campo - per affrontare un mercato del lavoro all’insegna della precarietà perenne istituzionalizzata. Questi migranti disconosciuti diventano figli di nessun luogo. Lontano da tutto. Sempre fuori posto. Fuori sede: fuori di sé. Fuori dalle statistiche, stipati nelle aule, dentro case di pasta brisè. Posti letto, nel senso ikeiano della parola. Posti fai-date. Col sugo di mammà e gli euri di papà. Ovunque, sguardi di volenterosi proletari schiavizzati nei pub. E’ vero, sembra d’essere in una canzone di Umberto Tozzi e forse la realtà è anche peggio. E dopo? C’è un posto in paradiso. Ma solo se saranno stati buoni. Se avranno avuto la media del trenta da sbandierare in famiglia. Tra genitori abbandonati dentro terre remote che si vanno svuotando (qui la perifrastica ci sta tutta). Come la Lucania. Che si sgretolano, come l’Abruzzo. E la solita Lucania. Terra di tutti i record. Terra essa stessa fuori sede. Con la vocazione ad essere abbandonata. E allora si parte. Si parte per andare a morire. Ostelli che crollano come castelli di carta. Metafore dei sogni infranti. Nuclei parentali che si sfaldano. Rapporti che cambiano. L’età e la voglia di cambiare. Il simultaneo terrore del mutamento. Fuorisede: gli apolidi dell’identità. Un movimento di gente dai venti ai trent’anni senza rappresentanza alcuna. Un’età che fino al secolo scorso veniva considerata pienamente adulta e che oggi corrisponde, più o meno, a un tempo di post-adolescenza. Per cui ci si sperimenta come oggetti d’ibridazione ma soggetti alla continua saudade. Nostalgici degli affetti domestici, ma pronti a morire per la propria (illusoria) autodeterminazione. Un vociare silenzioso che si esprime pagando affitti stratosferici, fumando erba nei parchi, in biblioteca a fare caciara. Mentre si scongelano le polpette di volatile della LIDL e fotocopiare gli appunti della secchiona di turno è l’unica modalità formativa conosciuta. Se sei un fuori sede, di solito, per tutto il resto non c’è Mastercard, ma Postepay. Quando arrivi a zero hai lo stesso potere d’acquisto di uno zulù della foresta amazzonica (imprecisione voluta per dare risalto all’assurdità del paragone) in perizoma. A caccia di un posto letto. Come fosse un posto di lavoro. Perennemente in bilico. Aziende che crollano come palazzi che crollano come vite che finiscono. Mentre Cristo risorge e L’Aquila risorge (o risorgerà) nuova di zecca. Col laghetto e le paperelle siliconate. E i nostri figli partiranno ancora verso Facoltà incredibili, ad aumentar le facoltà mentali. Con un treno in ritardo, un amore transitorio e il solaio che balla.

Lettera al presidente della Provincia di Potenza

STUDENTI ABRUZZESI NELLE CLASSI LUCANE SIAMO tutti costernati dalla tragedia che ha colpito gli abruzzesi e, certamente, istituzionalmente stiamo provvedendo a fornire l’aiuto possibile ad affrontare l’emergenza immediata. Ma al di là del fatto che la massa di sfollati è enorme e che la sistemazione è ovviamente disagiata che sia in tenda o in albergo sulla costa pescarese rimane il fatto che le scuole lì sono chiuse e non si sa se e quando potranno riaprire. Il terremoto, quindi, oltre i morti, i danni materiali immensi, rischia di produrre danni incalcolabili al futuro dei giovani mettendo a rischio anche l'anno scolastico per gli studenti nel caso in cui le scuole non potessero riaprire velocemente. Mi permetto di rivolgermi a lei, dunque, nella duplice veste di presidente ed assessore all’Istruzione con competenza sulle scuole superiori della Provincia per invitarla a valutare ed eventualmente sollecitare e coordinare le scuole superiori della Provincia affinché ospitino, nelle classi corrispondenti, gli alunni abruzzesi rimasti senza scuola. Al riguardo consapevole del fatto che questo tipo di ospitalità comporta la disponibilità di case, di trasporti, di vitto e alloggio mi permetto di suggerire che la Signoria Vostra attivi gli Uffici Provinciali ovvero le strutture di Protezione Civile di Basilicata affinché avviino e coordino l’acquisizione di disponibilità di alloggi - almeno fino alla fine dell'anno scolastico - finalizzati a questa ospitalità. Al fine di evitare si pensi sempre che è facile fare proposte demagogiche mi permetto di mettere a disposizione sin da ora fino a due appartamenti in agriturismo in Maschito (ovvero 10 posti letto) nonché eventualmente un mini appartamento in Forenza con 3 / 4 posti letto. Laddove la signoria vostra ed i signori consiglieri ritenessero utile e praticabile questa ideaProposta la Provincia dovrebbe accollarsi, ovviamente, solo le spese di vitto e trasporto dei ragazzi. La ringrazio, ovviamente, dell’eventuale attenzione che vorrà dedicare a questa proposta e la saluto cordialmente. Antonio Caivano consigliere provinciale Psdi

I SOLDI DELL’ELECTION DAY PER AIUTARE I TERREMOTATI di VITO BUBBICO NEI mesi scorsi vi è stata una aspra polemica tra maggioranza ed opposizione circa la opportunità di tenere in due date separate le elezioni europee ed amministrative dalla consultazione referendaria sulla legge elettorale. Oltre che l’aspetto politico ha sempre colpito della vicenda l'aspetto economico: chiamare alle urne gli elettori in un’unica tornata farebbe risparmiare alle casse dello Stato una cifra stimata in oltre 400 milioni di euro. La propensione del governo è nota ed è quella di chiamare gli italiani alle urne in due date diverse. Già la difficile situazione di crisi economica avrebbe dovuto consigliare di risparmiare queste ingenti risorse. Ma la situazione di emergenza umanitaria che si è venuta a creare dopo la tragedia dell’Abbruzzo dovrebbe spazzare via ogni residua remora e/o convenienza politica (comprensibile in una situazione di normalità ma non oggi) e spingere ad un gesto immediato e unitario della classe politica nazionale. Il terremoto, l'abbiamo rivisto, è un attimo. Pochi secondi e non resta più niente delle vite, delle popolazioni, dei bambini da crescere e della memoria dei vecchi e delle città e dei piccoli paesini, di millenni di storia custoditi in strutture che si sgretolano. Gente che vaga con coperte sulle spalle e qualche pezzo di pane in mano, con lo sguardo vuoto, ancora incredula per quello che è accaduto. Un passato andato in polvere e un futuro non più definibile. Chissà quanto tempo durerà la loro precarietà. La storia, purtroppo, ci insegna che può durare tanto, troppo. Il premier dice che i soldi per l'emergenza ci sono. Ne prendiamo atto, sebbene ci sia sembrato spocchioso e provinciale l'aver respinto l’offerta d’aiuto venuta dagli altri paese. L’aiuto reciproco in momenti come questi costituisce una costante delle relazioni internazionali. Quando sono stati colpiti da calamità USA, Germania, Spagna non hanno certo risposto “grazie siamo autosufficienti”. Oltretutto temiamo che non ce lo possia-

mo permettere. Il governo ha stanziato 30 milioni di euro per il sisma abruzzese e altri fondi (di cui non si conosce l'entità e nemmeno quando arriveranno) si attendono dall'Europa. Misure importanti ma che appaiono del tutto misere se paragonate ai 460 milioni che sono lì disponibili nel bilancio dello stato e che si vorrebbe utilizzare per tenere separato il referendum rispetto alle elezioni europee ed amministrative. E’ plasticamente evidente. La forza dei numeri è incontestabile. E’ una cifra importante quella di cui stiamo discutendo e che potrebbe essere immediatamente destinata per ricostruire le case degli abruzzesi, le decine di scuole indispensabili per far riprendere l’anno scolastico ai bambini, rimettere a posto le strade, rimettere in funzione l'ospedale danneggiato dal terremoto. Farlo non sarebbe una sconfitta per nessuno e tanto meno la vittoria di altri. Solo un grande atto di unità nazionale insieme ai tanti altri di cui si ha bisogno in momenti come questi. Leggiamo che per questo obiettivo in questi giorni si stanno mobilitando in molti. Cittadini, uomini politici e delle istituzioni, esponenti della cultura. Non sarebbe male che anche dalla società lucana, tutta si alzasse una voce in tal senso. Una voce unica. Come la voce di una comunità ferita e che deve reagire. Immedesimandosi in quelle persone che vagano in quelle tendopoli che vediamo in televisione. Tutti uniti, senza distinzioni : le distinzioni valevano prima di quel terribile momento. La sola cosa che conta è condividere e portare insieme il peso della situazione. Un tragico insegnamento che ci ricorda quali siano davvero le gerarchie della vita, quali le urgenze, quanto poco valgano le parole e quanto - invece - i fatti. Ecco la necessità di un voto unico, un voto unitario, un grande gesto che indica una priorità. Si può fare. E’ semplice. Basta volerlo. E’ anche questo un attimo. Proprio come il terremoto.

LE ripetute forti scosse di terremoto da cui è stata duramente colpita la regione dell’Abruzzo hanno provocato sgomento e commozione in ogni altra regione italiana. Anche dall’estero sono pervenute moltissime offerte di soccorso con promesse di contributi economici. Questa corale partecipazione alle esigenze del disastro causato da uno dei fenomeni più spaventosi della natura costituisce un positivo motivo di conforto di fronte a un dramma di così incalcolabili dimensioni. Si ritiene che dinanzi alle grandi sventure dell’umanità si addice il silenzio come espressione di profonda sofferenza e di meditazione, un silenzio ispirato tuttavia alla più alta manifestazione di solidarietà da parte di tutte le istituzioni e di tutti gli enti di beneficenza e di assistenza , che in questa dolorosa situazione stanno dando prova di massima efficienza, nonchè di aiuto ai moltissimi feriti e di sistemazione delle migliaia di sfollati. Tra l’altro è sommamente auspicabile la ricostruzione de L’Aquila , le cui preziose opere d'arte sono state particolarmente danneggiate. In ogni famiglia le immagini trasmesse sugli schermi televisivi offrono una visione realistica della terra d'Abruzzo , sia nel capoluogo della regione sia nei centri minori , rinnovando di ora in ora l’emozione degli spettatori. Anche gli altri mezzi d’informazione, come la radio e la stampa , dedicano ampio spazio all'evento , contribuendo a fornire tutte le notizie utili per fronteggiare una situazione di emergenza che ha assunto la caratteristica di un dramma che psicologicamente si è propagato in tutto il Paese. In questo momento tornano di attualità i versi del poeta lucano Nicola Sole, che al terremoto del lontano 1856 dedicò questa amara descrizione “Un profondo sospir misero i monti , / mentre sparso di stelle il ciel ridea / e cupamente ribollir le fonti / ... e che terror! che morti in quell'istante !”. La società oggi non è più quella del remoto passato , ma dispone di strumenti rapidi ed efficaci per intervenire nelle gravi calamità. Resta ora la febbrile azione di aiuti di ogni tipo a tutto il popolo d'Abruzzo. E’ un imperativo categorico di cui si rendono conto tutte le autorità e tutti i centri preposti alla tutela della salute pubblica. Nella ricorrenza della Pasqua l’Italia vive giorni di sentita partecipazione al dolore di una regione tanto provata e sofferente , ma è necessario che questo sentimento di solidarietà si affianchi , in ciascuno di noi , alla celebrazione della morte e della risurrezione di Cristo Redentore. E’ il modo migliore per assistere ai riti religiosi, in preghiera speciale per i fratelli che si trovano in difficoltà.


12 Economia

Italia / Mondo

Venerdì 10 aprile 2009

Situazione difficile anche per metallurgia e mezzi di trasporto

Il Bollettino di aprile della banca

Crolla la produzione industriale dati peggiori per il settore auto

“Speranza” Bce l’inizio di ripresa si vedrà nel 2010

di MILA ONDER ROMA – E' una caduta senza fine quella dell’industria italiana. A febbraio la produzione è crollata del 23,7%, ennesimo calo a due cifre ed ennesimo risultato che entrerà negli annali negativi. Il dato è infatti il peggiore dal 1990, anno in cui iniziano le attuali serie storiche su cui l'Istat calcola l’andamento dell’industria. Il calo è attenuato, ma di poco, se non si considerano gli effetti di calendario. Depurato dal giorno di lavoro in meno che febbraio 2009 ha avuto rispetto a febbraio 2008, la discesa è infatti del 20,7%. E ancora un segno meno è quello che riguarda la variazione mensile: tra gennaio e febbraio la produzione è diminuita del 3,5%, mettendo a segno la decima contrazione consecutiva da maggio 2008 ad oggi. Sulla diminuzione ha certamente inciso la caduta libera del settore auto: a febbraio la produzione di autoveicoli ha avuto una debacle del 42% rispetto all’anno prima. Ma il crollo è stato generalizzato: i dati corretti mostrano per la metallurgia e i prodotti in metallo un calo del 34,5%, per i mezzi di trasporto del 32,5%, per la gomma, materie plastiche e minerali non metalliferi del 28,3%. E l’elenco potrebbe continuare. A soffrire sono stati soprattutto i beni intermedi, quelli che rappresentano il primo anello della catena produttiva dopo le materie prime. Per metallurgia di base, stoffe, gomma, chimica e la gran parte dei manufatti il calo in un anno è stato del 30,2% e in solo mese del 6,5%. La discesa continua ad essere invece decisamente più lenta per i beni di consumo, in particolare per i non durevoli (-0,1%

su gennaio; -5,5% su febbraio 2008). I sindacati temono ora le conseguenze sociali. «La situazione è drammatica», sottolinea il segretario generale della Fiom, Gianni Rinaldini, mentre per Antonino Regazzi, numero uno della Uilm, «non si è ancora toccato il fondo». Tese a rassicurare invece, le parole del ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola. «I dati di oggi sono vecchi» e già da maggio si cominceranno a sentire i benefici degli incentivi al settore auto. Proprio per monitorane gli effetti, Scajola ha convocato un tavolo al ministero: «le immatricolazioni di auto – ha sottolineato – sono cresciute a marzo del 35% su febbraio e dello 0,5% su marzo 2008». Gli obiettivi del governo sono quindi in fase di raggiungimento, ha osservato, sia per quanto riguarda il rinnovo del parco auto e il rilancio della produzione, sia per la riduzione delle emissioni inquinanti. Non solo, il provvedimento è in pratica autofinanziato, grazie «al maggiore gettito Iva e alla diminuzione del ricorso alla cig». Per ora le vendite sono aumentate grazie alla «liberazione dei piazzali», facendo cioè ricorso alle scorte e alle giacenze. Se l’andamento delle immatricolazioni rimarrà positivo, gli effetti concreti sulla produzione si vedranno quindi tra qualche mese. Alla luce della difficile situazione fotografata ieri, la Cgil ha evidenziato anche che in alcuni settori dell’industria il ricorso alla cassa integrazione ordinaria è quasi al termine. «Adesso più che mai è necessario estendere il periodo dalle 52 settimane attuali a 104 - ha affermato il responsabile del dipartimento Industria della Cgil

L'ECONOMIA mondiale è in «profonda recessione» e per vedere i primi segnali di una ripresa “graduale” bisognerà attendere il prossimo anno. Prezzi e inflazione tuttavia continuano a raffreddarsi e ciò sostiene il reddito disponibile reale e quindi i consumi. Ai governi spetta comunque il compito di fare particolare attenzione alle misure anti crisi adottate, con un uso della spesa pubblica più efficiente che garantisca la sostenibilità dei conti pubblici nel lungo periodo. È questo, a grandi linee, il quadro congiunturale dipinto nel Bollettino di aprile dalla Banca Centrale Europea secondo la quale le prospettive per l’economia mondiale sono caratterizzate da livelli molto elevati di incertezza, «ma i rischi appaiono ora complessivamente più equilibrati». L’economia mondiale, inclusa quella dell’area euro, affermano gli economisti di Francoforte, è in forte rallentamento ed è “probabile che nel corso del 2009 la domanda continui ad essere molto debole sia a livello mondiale sia nell’area dell’euro, per poi registrare una graduale ripresa durante il 2010». La domanda interna ed estera dovrebbero infatti «beneficiare sempre più degli effetti delle significative misure di stimolo in atto nonché degli interventi tesi a ripristinare il funzionamento del sistema finanziario». Il flusso di prestiti verso famiglie e imprese, intanto, resta «molto contenuto»: la flessione della domanda di credito è, secondo l’Eurotower, connessa all’indebolimento dell’attività econo-

mica, ma è anche probabile che sia conseguenza all’inasprirsi delle condizioni dell’offerta. Sul fronte dei prezzi, l’allentamento delle tensioni proseguirà nei prossimi mesi, con l’inflazione che dopo essere temporaneamente scesa in negativo intorno alla metà dell’anno si attesterà su livelli «inferiori ma prossimi al 2% nel medio periodo». Il miglioramento delle prospettive per il carovita, che ha permesso anche il recente taglio dei tassi di un quarto di punto all’1,25%, non farà comunque abbassare la guardia alla Bce che, assicura, continuerà a garantire «il saldo ancoraggio» delle aspettative di inflazione a medio termine. Ai governi la Banca Centrale chiede come sempre un impegno “credibile» per il risanamento dei bilanci, con molti paesi che «dovranno precisare ulteriori misure di risanamento credibili per il 2010 e gli anni a seguire». E un altro punto ritenuto essenziale è che, data la scarsità delle risorse pubbliche, «i programmi di spesa siano attuati in modo efficiente ed efficace per migliorare le prospettive di crescita a lungo termine e assicurare la sostenibilità delle finanze pubbliche». Massima attenzione dovrà essere dedicata dunque agli interventi anti crisi: «alcune delle misure adottate recentemente dai governi per far fronte al rallentamento economico – avverte infatti la Bce – rischiano di non portare a un miglioramento della qualità dei conti pubblici» e quindi inibire la crescita di lungo termine.

Sollecitazioni ai Governi sui loro impegni

Nazionale, Salvatore Barone, al termine del tavolo sull'industria al ministero dello Sviluppo economico . Per la prima volta, infatti si ammette che la scadenza delle 52 settimane di cassa integrazione ordinaria sono un problema da affrontare in un apposito incontro con le parti sociali. Ma ancora non è stata colta fino in fondo la drammaticità della situazione che l’approssimarsi del termine delle 52 settimane di cassa

può generare». «Una stessa drammaticità, per altro, – continua – condivisa anche dalla controparti, a partire dal settore della componentisitica auto, totalmente escluso dal riflesso degli incentivi, fino all’Anie. Per questo – conclude Barone – bisogna procedere velocemente alla convocazione di un tavolo che abbia al centro la necessità di estendere il periodo di cassa integrazione ordinaria».

La 500 premiata come World car design I dati Caritas Migrantes

Marchionne negli Usa vede banche e sindacati per l’accordo Chrysler-Fiat

Inps, 2 milioni di stranieri versano i contributi

condo indiscrezioni – sarebbe quello di raggiungere un accordo in settimana sugli obblighi nei confronti della Voluntary Employee Beneficiary Association, fondo designato al pagamento dei costi sanitari di 125.000 lavoratori sindacali presenti e passati. «Il dialogo è in corso ed è costruttivo: sono ottimista», ha detto nei giorni scorsi il presidente di Chrysler Jim Press. Ma il vero nodo da sciogliere per la sopravvivenza di Chrysler è quello della ristrutturazione del debito. Le banche titolari e la task force sono in trattative: la prima proposta governativa di ridurre il debito Chrysler da 6,8 miliardi a 1-2 miliardi è stata bocciata dagli istituti di credito, costringendo le autorità ad ammorbidire i termine della richiesta con la promessa della conversione di parte del debito in titoli della società. Gli istituti di credito starebbero cercando di spuntare maggiori concessioni, restando comunque convinti che la bancarotta di Chrysler sia la soluzione migliore per contenere le perdite.

DUE MILIONI di lavoratori stranieri versano i contributi all’Inps. La categoria risulta essere un “fruitore marginale” delle prestazioni pensionistiche, è un beneficio e non un costoso. Ecco alcuni dati: appena l’8% dei lavoratori immigrati incide su quanti hanno beneficiato di misure Inps a sostegno del reddito, come disoccupazione e Cig; i pensionati sono 100 mila a fronte dei quasi 11 milioni degli italiani. E si stima che, nel periodo 20102015, a chiedere la pensione saranno circa 22 mila l’anno, circa uno ogni 25: una percentuale largamente inferiore a quella degli italiani che già oggi contano un pensionato ogni 5 residenti. Nel 2015, nel complesso i pensionati stranieri potranno arrivare a 241 mila. È un differenziale che «attesta il beneficio che la più giovane età degli immigrati assicura al sistema previdenziale italiano». È il quadro che emerge dal terzo rapporto su immigrati e previdenza dell’Inps, i cui dati sono stati elaborati dai ricercatori della Caritas-Migrantes.

NUOVA missione di Sergio Marchionne negli Stati Uniti per definire un possibile accordo con Chrysler. Nel giorno in cui la Fiat 500 viene premiata come “World Car Design 2009” al salone dell’auto di New York, l'amministratore delegato di Fiat sbarca negli Usa per incontri fra Detroit e Washington con banche e sindacati, a caccia di un’intesa che consenta una chiusura favorevole dell’accordo. A tre settimane dalla scadenza fissata dall’amministrazione Obama, per Marchionne si tratta della seconda visita in una settimana e, in vista del 30 aprile, non è escluso che una volta passate le festività pasquali Marchionne sia costretto a tornare – secondo indiscrezioni – una o più volte. A Detroit, insieme ai vertici di Chrysler, l’ad del Lingotto si confronta con il potente sindacato United Auto Worker (Uaw), impegnato a trattare con la più piccola casa automobilistica una riduzione dei fondi per l’assistenza sanitaria. Le trattative dovrebbero accelerare nelle prossime ore: l’obiettivo - se-


Speciale 13

Venerdì 10 aprile 2009

Paul Gaugin olio su tela 1889

Riportiamo una parte del testo scritto a commento di una celebre composizione di Haydn, musicista austriaco del Settecento. Esso è già stato presentato nel Centro d'Arte di Brescia, nella cattedrale di Stoccarda, in tedesco, e ieri, giovedì santo, in spagnolo, nella chiesa della Maddalena di Siviglia. Introduzione (Adagio) In questo giorno di primavera io cerco nuove luci in questo giorno di primavera. Una nudità sulla croce e un capo oppresso di spine, le braccia tese allo stremo e le mani forate di ferro: cosa possono dirmi in questo giorno di primavera pieno di luce? In questo giorno pietoso per chi crede, orrendo per chi fugge, che cosa debbo cercare: quel capo quelle braccia quelle mani? Oppure ciò che esse non mi dicono e non mi mostrano in questo giorno di primavera pieno di luce? Già mi hanno detto di essere ad immagine e somiglianza di Dio. Già mi hanno detto di essere ad immagine e somiglianza della scimmia. E con ossessione mi hanno pure detto che la mia intelligenza può andare verso…Verso dove? In questo piccolo villaggio globale voglio spogliarmi della solitudine, che già ha appannato gli specchi in cui guardarsi, che già ha spento i computer con cui parlare, che più non vuole addormentarsi sotto i ponti, che non desidera più annebbiarsi nei bar rossi di vino, che più non esige sognare insonni illusioni di polveri bianche che fanno ascoltare le voci delle porte ricche di magia e parlare alle rondini morte sul ciglio della strada. Questa solitudine pensa al viso di ieri e al viso di oggi di questo Appeso, un viso scoperto e un viso da scoprire, pensa alle sue parole come pietre lanciate contro lo spavento dei cuori. Un malessere disgraziato di noia e di carne mi attacca la spina dorsale. Di sicuro intorno c'è la primavera la solitudine la luce l'Appeso. Prima Parola: DIO MIO DIO MIO PERCHE' MI HAI ABBANDONATO? (Matteo 27, 46) L'INQUIETO (Largo) Sulla croce Cristo arriva a non vedere più nemmeno il Padre da cui si sente abbandonato: è il più crudele dei supplizi, il solo di cui Egli si lamenti. Il Figlio reclama almeno una parola. Perché mi hai abbandonato? Nulla è angoscioso come questo vuoto in cui la più alta vetta dell'anima sembra essere distaccata dalla propria vita. Dicono che Dio all' improvviso possa ritirarsi, tacere, scomparire, lasciare l'uomo nell' abbandono…. Può o deve davvero interessarci il suo silenzio? Noi possiamo o dobbiamo davvero vivere lo stordimento, forse indicibile, di un silenzio capace di lacerare l'anima? Intanto accettiamo le cose, le sconfitte, le gioie con gli anonimi infiniti mille minuti sugli occhi…. (pausa) Per molto tempo ho cercato tra le carene asciutte del mio vascello una parola, un segno che mi illuminasse. Sento il ghiaccio rabbrividire di dolore tra i brandelli della mia pelle e il vecchio sole ritornare sui frutti d'arancio per spegnerne il canto. Vanno senza riposo le mie braccia al lurido fardello di pena.

Nikolaj ge olio su tela 1893

Egon Schiele olio su tela 1907

Pena nell'ovatta chiara di una notte scura senza rintocchi. Pena tra i fiori della pioggia nella serra buia. Candidi gelsomini guardate queste mie labbra e succhiate con il vento amaro le mie inquietudini, gridate alle mie attese di affogare senza ribellione nelle tetre cave degli stagni assonnanti. Vengano pure i giorni in cui su due rami appassiti a forma di croce si rinnovi la leggenda del vecchio Redentore nato col sole e morto con la nebbia. Questo canto ribelle si immerga nella pioggia dell'alba! E l'oboe silenzioso riporti il mio sangue sulle pagine fredde. Ho una gran voglia di bendare i fiori perché non vedano mai le loro radici! Terza Parola: DONNA ECCO TUO FIGLIO E TU ECCO TUA MADRE (Giovanni, 19,26.27) IL TEOLOGO (Grave) Impietrita, ritta, senza parola, senza pianto, senza gemito, Maria sta ai piedi della croce. Il suo dolore non parla, non piange, non grida: si espande tutto in un alito, un gemito, un soffio. Già un altro soffio, un altro alito la rese feconda, a Nazareth. E qui, ai piedi di suo Figlio in croce, il soffio del suo dolore trasforma il genere umano. A Nazareth era divenuta Madre di Gesù, sul Calvario diventa Madre dei credenti. Inchiodato sul legno della vita, suo Figlio, fissandola, la chiama con un termine che ha qualcosa di arcano e solenne: “Donna”, le dice. Perché, in quel momento estremo della vita, Egli non usa quell'espressione che ha un' intonazione di affettuosità e di amore? Perché non usa quella parola che il solo pensarla nei momenti di angoscia e di abbandono riempie di dolcezza? Parola pronunciata da ogni uomo come supremo e disperato appello? La parola “Madre”? Egli, fissando Lei, dolorosa ai suoi piedi, rinuncia a dare un'impronta di intimità e di tenerezza per assumere il tono solenne e sacro, proprio del sacerdote, che è uomo di tutti ed è investito di una dignità per il bene di tutti. Evitando di chiamarla “Madre” rinuncia a riservarsi solo per sé l' amore di Lei e dona Lei come Madre comune a ciascun uomo di fede, speculare del discepolo amato, Giovanni: “Donna, ecco tuo figlio, e tu ecco tua Madre”. Con questa frase Egli fonda una nuova famiglia tra gli uomini: la “sua” famiglia della quale Egli è il primogenito e Maria ne è la Madre. Si fa fratello di tutti, pienamente, assolutamente, perennemente Quinta Parola: OGGI SARAI CON ME IN PARADISO (Luca 23, 42) IL MAGISTRATO (Adagio) La parola “misericordia” è ignorata dai libri di antropologia e di sociologia. Eppure la prima si occupa dell'uomo e della storia del suo divenire nel mondo, la seconda della comunità in cui egli vive col suo simile per costruire il giorno. I testi di filosofia improgionano tale parola nel recinto della morale o per darle il significato di “solidarietà estrema”. I manuali di storia parlano di “perdono del re” commisurando la grandezza di lui alla sua magnanimità verso il nemico, dopo averlo vinto e umiliato. Il Vangelo parla di un uomo-ladro che emette un debole grido sulla croce,

Emile Nolde olio su tela 1912

Georges Rouault acquatinta 1936

Marc Chagall olio su tela 1939

Graham Sutherland olio su cartone 1946

grida perché ha raggiunto una “grande fede”. Così è scritto. Si parla pure di un altro Uomo dalle mani forate che prende come compagno di via quel ladro con le mani macchiate di sangue. E gli consente di entrare nel Regno della luce eterna e di aprirne le porte. Ma… Siamo perplessi! La misericordia ci mette in crisi! Possiamo immaginarla parallela alla giustizia? Ci hanno insegnato che quando le leggi sono giuste, non può esserci misericordia. Ci hanno detto che essa può rivelarsi pericolosa perché sospende una punizione meritata per aver commesso un errore. Ci hanno ripetuto che il pericolo insito nella misericordia può consistere nel suo stesso annientamento. La letteratura, la poesia, l'arte, insomma tutto ciò che di nobile l'uomo ha creato, imprimono dentro di noi la certezza che nulla incoraggia il peccato più della misericordia. Siamo perplessi! La misericordia ci mette in crisi! Forse perché non abbiamo raggiunto una grande fede che ci renda capaci di sussurrare a quell'Appeso di luce: “Metti anche noi assieme a quel ladrone, o buon amico degli uomini!” Avremo il coraggio di farlo? Sesta Parola: PADRE, NELLE TUE MANI CONSEGNO IL MIO SPIRITO (Luca 23, 46) IL DROGATO - (Lento) Nell'alta solitudine della croce si placa ogni tumulto e ogni spavento. Oltre le nuvole di aria e di piombo sale il suo grido di abbandono: “Consegno il mio spirito” . I battiti del vento si rallentano, freme lo spazio infinito. L'alta solitudine è addobbata dai ricordi degli atti d'amore compiuti: ora i ciechi guariti inseguono

aquiloni sull'alito leggero del vento; ora i paralitici sanati vanno per le vie pieni di grazia e senza tristezza; ora i lebbrosi mondati si esaltano alla morbida bellezza del miele e della seta. E quegli altri? Dove sono anche quegli altri liberati dalle prigioni del pensiero?… Neppure l'eco risponde. (pausa) Forse io attendo il tuo viso di bianche speranze sulla tela disfatta del mio sorriso. E attendo un volo fatto di rugiada sulla strada piana delle mie evasioni. Questo cielo che inclina il capo con le nubi di piombo sulle mie mani cerca il petto e non trova che onde magiche di solitudine abbandonate dai lontani suoni della mia infanzia nella polvere asciutta a mescolare l'argilla per costruire il nulla. Sono fiori di neve sulle labbra distese nel pianto senza silenzio con i confini lontani e impossibili. Calda e vuota nella bocca sogna la parola ritornando nella mia gola. Nooo! Sono rassegnato quando la civetta maligna mi parla del tuo Golgota. Ma io con il verme sottile cerco ancora, ancora un tremore di eccitata sorpresa, cerco una tua parola e non trovo che nebbia, sempre nebbia sulla sconvolta speranza che mi carica di mantelli rossi di pazzia. Nooo! Che il cielo rovini sulle nubi. Che le mani scavino nel ventre. Che i cerchi rompano le leggi. Che gli uccelli sognino gli abissi…. A chi consegnerò il mio spirito? A chi?… Un giorno la mia morte sarà raccontata come una fiaba di silenzi e la tua, Cristo, continuerà ad essere un racconto di tradimenti.


14

Venerdì 10 aprile 2009

24 ore in Basilicata

La commissione Mezzogiorno di Confindustria boccia le misure della Basilicata

Crisi, ecco cosa la Regione non fa Sostegno alle imprese, «noi fanalino di coda al Sud» POTENZA - «Rispetto alla crisi la Basilicata è in ritardo su tutto»: lo ha detto il numero uno di Confindustria di Basilicata, Attilio Martorano, al vertice dello scorso mercoledì con la giunta regionale. Il presidente fa riferimento ai provvedimenti di sostegno alle imprese adottati dalle varie regioni del Mezzogiorno per far fronte a questo particolare momento di difficoltà economica. In un intervento che sostanzia ulteriormente l’accusa di immobilismo che la classe imprenditoriale lucana ormai da tempo muove alle istituzioni regionali. Attacchi inoltrati in varie forme e attraverso vari strumenti che, oggi, trovano conferma in un documento elaborato dalla commissione Mezzogiorno di Confindustria: uno studio, non definitivo, che mette a confronto gli interventi che le varie regioni del Sud hanno adottato o che stanno predisponendo. Dal quale emerge il quadro di una Regione che fa bene in materia di sostegno al reddito, ma che è quasi completamente assente rispetto alle politiche di aiuto alle imprese. Per quanto riguarda il sostegno al credito, a esempio, la Basilicata ha inserito nella finanziaria regionale un fondo di garanzia per il rafforzamento dei Confidi di 20 milioni di euro provenisti dalle royalty del petrolio. E' intervenuta, dunque, con un solo strumento, tra l'altro non ancora attivo. In Abruzzo, invece, è stato pubblicato il bando per il rifinanziamento dei consorzi e delle cooperative di garanzia, e in Molise è esecutivo il fondo di garanzia di 20 milioni di euro per piccole e medie imprese. Anche la Puglia ha optato per un fondo di garanzia, ma di ben altri contenuti e qualche zero in più: un miliardo di euro per le cooperative di garanzia e Consorzi Fidi, grazie a un fondo di garanzia (prestiti gratuiti per 50 milioni di euro). Il provvedimento è già esecutivo. Chiusa anche l'integrazione del fondo rischio dei consorzi fidi del settore cooperazione. Ottimo esempio arriva dalla Campania che ha attivato diversi strumenti: per il consolidamento delle passività a breve, si parla già di riapertura dei termini visto che, del primo bando, è già disponibile l'elenco delle domande approvate; c’è poi il programma Jeremie con Fei per la sottoscrizione della convenzione per gli strumenti finanziari, il fondo regionale di garanzia, l'istituzione di Confidi l.r. e del Confidi Campania e un fondo di garanzia per le Pmi dell’areospazio e alte tecnologie. La Regione campana viaggia bene su tempi e contenuti. Anche la Calabria si è attivata con l’approvazione della legge regionale numero 15, sullo sviluppo dell'economia e l'accesso al credito, la sottoscrizione di un patto per il miglioramento delle condizioni di accesso al credito per le imprese regionali e un fondo di rotazione in corso per l'accesso al credito. I dati più interessanti emergono dalla comparazione degli strumenti di sostegno alle imprese: la Basilicata, nella graduatoria delle peggiori, è seconda solo alla Sicilia. Se, per quanto riguarda quest’ultima, gli strumenti attuativi previsti dal Por Fesr e dal Par fas 2007-2013 sono fermi rispettivamente allo stadio dello studio e della proposta, in casa nostra qualche passo in più è stato fatto. Dopo tanta attesa, infatti, il ddl sulla competitività è diventato legge. Ma si tratta pur sempre di una norma che delinea i principi generali, i cui contenuti, per pro-

LE MISURE DELLE REGIONI DEL SUD A CONFRONTO

|

MA INTANTO..

|

La Uil chiede di non abbassare la guardia sulla cig «I DATI Inps sulla cassa integrazione per il mese di marzo segnalano una continuità, ma anche delle novità». Lo sottolinea il segretario confederale della Uil di Basilicata, Carmine Vaccaro, commentando i risultati diffusi dall’istituto. «La continuità è che cresce il suo utilizzo anche se meno rapidamente del mese precedente con una crescita del 38,1 per cento. La novità è che c'è una distribuzione territoriale molto più articolata in quanto in 8 Regioni (tra cui la Basilicata) c’è un calo di questo strumento. Ciò conferma – continua Vaccaro - che non si deve assolutamente abbassare la guardia. Il Governo deve dare certezze sulla dotazione finanziaria realmente spendibile e garantire procedure snelle per l’erogazione dei sussidi per evitare che i lavoratori rimangano senza reddito. Le

durre effetti concreti, necessitano di strumenti attuativi. A dire il vero anche l’Abruzzo non è molto avanti, visto che i bandi per le piccole e medie imprese delle attività del Por Fesr sono ancora in fase di preparazione. Anche in questo caso, invece, la Puglia ha fatto meglio, adottando un pacchetto di misure anticrisi, 2 regolamenti e 7 bandi, con aiuti agli investimenti in ricerca per le Pmi

Regioni, e quindi la Basilicata, per la loro parte, spendano bene e rapidamente le consistenti risorse loro assegnate per le politiche di sviluppo economico e per la tutela del reddito che ammontano, nei prossimi 2 anni, a circa 27 miliardi di euro. Per quanto riguarda direttamente la nostra regione – prosegue - non va sottovalutato che sono ottomila i lavoratori coinvolti in crisi aziendali, oltre seimila quelli inseriti negli elenchi degli ammortizzatori sociali. E le previsioni per il 2009 parlano di uno 0,7 per cento in meno di posti di lavoro e non sarebbe sopportabile – conclude - in una situazione di crescente difficoltà da parte di numerose aziende e con l’incremento continuo del ricorso agli ammortizzatori sociali».

da 28 milioni di euro, contratti di programma regionali da 130 milioni di euro, programmi integrati di agevolazione da 88 milioni di euro, aiuti alla ricerca, internazionalizzazione, contrasto all'usura. La Regione guidata da Nichi Vendola è andata anche oltre con un secondo pacchetto di misure anticrisi che prevede un ulteriore aito alle Pmi di 100 milioni di euro, e 60 milioni da destinare alle infrastrutture di sup-

porto agli insediamenti produttivi. Anche la Campania ha fatto di più: ha già approvato il bando per le Pmi agricole (9 milioni di euro per tre anni), mentre è in corso la misura dei contratti di programma con la proroga dell’istruttoria per 11 delle 88 domande presentate (si parla di 455 milioni di euro). La Regione Calabria ha istituito una task force anticrisi presieduta dal presidente della Regione mentre è in cor-

so la preparazione dei bandi per l’attuazione del Por Fesr. Assente la Basilicata - in buona compagnia di Puglia, Calabria, Sardegna - rispetto alla voce “Azioni nei confronti della Pa”. In Campania, invece, è in corso una misura che accelera l'iter dei pagamenti mentre sono allo studio diversi provvedimenti che puntano alla semplificazione delle procedure. In Molise la regione si è impegnata nell'attivare un sistema che consente di pagare i debiti regionali in tempi rapidi e a velocizzare le pratiche di autorizzazione per le imprese. In Sicilia, è allo studio l'attivazione di un Fondo rotativo di anticipazione dei crediti vantati dalle imprese verso le pubbliche amministrazioni. Sicuramente buona la performance della Basilicata rispetto a quella che lo studio di Confindustria definisce la voce “altro”. Nella quale vengono inserite le seguenti misure del governo De Filippo: credito etico casa, con il fondo di garanzia per il microcredito per i lavoratori lucani (Banca etica e fondazione “Interesse uomo”); misure di contrasto alla povertà per le quali la Regione ha messo a disposizione 12 milioni di euro; riduzione del costo dell'energia con l'utilizzo delle royalty del petrolio; sostegno al reddito dei disoccupati con la costituzione di un fondo ad hoc di 8 milioni di euro e un fondo di coesione interno da attuare. E in questo settore si contraddistingue, tra le regioni del Sud, anche l'impegno della Regione Campania che ha previsto un programma di investimenti in infrastrutture per un importo di un miliardo di euro, un decalogo della Regione contro il caro prezzi e l'integrazione al reddito per i lavoratori in cassa integrazione, con un integrativo da 50 milioni di euro. Ancora, la Campania prevede di destinare 20 milioni di euro per nuovi treni, 60 per nuovi autobus, 80 per ristrutturazione dei mezzi su rotaie obsoleti e un bando in pubblicazione per il “piano casa”, con interventi di edilizia privata, convenzionata e popolare. Per la Confindustria è chiaro che gli sforzi della Regione Basilicata non sono sufficienti. «La regione Basilicata - è l’amara conclusione del presidente Martorano - è l’unica regione del Meridione che, nei tre ambiti d'intervento ritenuti fondamentali per contenere la crisi, non ha ancora attivato alcuna azione esecutiva, è il fanalino di coda. Seconda anche alla Sardegna, che pure, nel frattempo, è passata attraverso una nuova tornata elettorale». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it

ECONOMIA

RIDUZIONE TARSU

FALOTICO

Sale la fiducia di imprese e famiglie

Tariffazione di esercizi alberghieri

Bene l’incontro impresa-Regione

Migliora in Basilicata e sostanzialmente tiene nelle regioni del Sud Italia la fiducia di imprese e famiglie nel primo trimestre del 2009, seppure rimangono forti timori sull’evoluzione del mercato del lavoro. Secondo lo studio “Congiuntura Mezzogiorno, rapporto sulle regioni meridionalì di Isae-Obi-Srm, il calo del clima economico elaborato dall’Isae è forte nelle regioni del Nord e del Centro mentre al Sud, dopo il crollo registrato lo scorso trimestre, «la diminuzione è meno sostenuta» rispetto al dato italiano il quale passa da 73,2 a 66,1. Le imprese al Sud (e anche al Nord Ovest), spiega il rapporto, «sembrano aver iniziato a far fronte alla crisi e sono riuscite a ridurre le scorte di magazzino accumulate negli ultimi mesi» e quindi le attese di produzione calano in misura minore rispetto al paese.

Gli imprenditori della sezione turismo di Confindustria Basilicata hanno incontrato oggi a Potenza il presidente di ANCI Basilicata, Vito Santarsiero, per esaminare la problematica relativa ai livelli di tariffazione applicati dai comuni lucani agli esercizi alberghieri in materia di Tarsu, la tassa sui rifiuti solidi urbani. «Abbiamo rappresentato al Presidente Santarsiero – ha dichiarato Carmela Triunfo, vice presidente della sezione - la nostra insoddisfazione per il protrarsi di una situazione che vede le nostre attività penalizzate da un carico tariffario molto più elevato rispetto a quello applicato alle civili abitazioni». L’incontro si è concluso con l’impegno di un tavolo tecnico che si è deciso di costituire, per condurre un ulteriore approfondimento dei temi esaminati.

Roberto Falotico (Uniti nell’Ulivo), in una nota, ha espresso «un parere favorevole sull’incontro chiesto da Confindustria e svoltosi ieri mercoledì con il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. La concertazione cui seguono azioni coerenti è l'unica via sicura da percorrere. Auspichiamo – ha concluso Falotico – che i provvedimenti, ad esempio, il piano per la ricerca e l’innovazione, attualmente al vaglio della terza commissione consiliare, venga valutato nei risultati anche in riferimento alla Programmazione 2000/2006 di concerto con le parti interessate: i sindacati, Confindustria, ed Api e che il metodo concertativo divenga prassi nella valutazione ed approvazione del piano attualmente giacente in commissione».


24 Ore in Basilicata 15

Venerdì 10 aprile 2009

Il congresso della Cisl Fp conferma Sarli e polemizza con la Cgil

Mobilità e ammortizzatori in deroga

«Abbiamo realizzato fatti e non soltanto parole»

Congelato il vincolo di riduzione della platea del 10%

RIFREDDO - Un’ ora di retribuzione, in favore dei lavoratori privati che hanno perso il posto di lavoro e che sono privi di sostegno. Parte in questo modo il congresso regionale della Cisl funzione pubblica e sarà ancora Giovanni Sarli, a guidarla per i prossimi quattro anni. Potremmo limitarci a dare questa notizia e avremmo già fatto il nostro dovere. Invece, la giornata di ieri per la Cisl è stata particolare, per certi versi memorabile. Vi erano da ricordare le vittime del terremoto in Abruzzo, c'era da rendere conto ad una crisi occupazionale senza precedenti. Non sappiamo cosa avverrà nel prossimo futuro, ma le sferzate, le accuse, le ironie verso la Cgil, ci sembra portino ad una rottura definitiva, per certi versi insanabile. Molti degli interventi hanno posto l'accento sulla incoerenza di un sindacato (Cgil) che disattente le aspettative di molti lavoratori, remando contro il contratto sulla stabilizzazione dei precari di Lavello, rinnegando solo dopo qualche ora accordi sottoscritti (Car Lucania) con comunicati stampa senza né capo e né coda, cercando ad ogni costo lo scontro politico che alla Cisl non interessa. C'è un ritardo di tipo culturale nel fare sindacato da parte di Antonio Pepe, dal canto nostro dicono dirigenti e semplici lavoratori iscritti al sindacato di Bonanni, vogliamo fare solo il nostro mestiere tutelando i

Giovanni Sarli

lavoratori a prescindere dalla colorazione politica del governo centrale o regionale. A memoria di chi scrive, mai nessun congresso di questa importanza è stato celebrato in un momento nel quale le borse battono tutti i record al ribasso e la recessione paralizza il mercato penalizzando migliaia di lavoratori del settore privato. La Cisl prova a respirare in positivo e subito la responsabile regionale della funzione pubblica Lucia Fierri toglie la “pausa” a immagini e interviste di una Lucania bella come il sole. Sbaglia chi afferma che la riconferma di Giovanni Sarli è il frutto di accordi più o meno decisi a tavolino, coglie nel segno invece il pensiero di quanti sostengono che la Cisl in questo ultimo quadriennio ha mostrato un qualcosa in più, una visione più organica

di come si fa sindacato, di come si riescono a coniugare le aspettative di una enorme platea di lavoratori, contro la volontà di tutte le controparti, che mai come in questo momento giocano al risparmio, al “non se ne parla nemmeno”. Sarli è stato il sindacalista che più e meglio degli altri ha capito che non è più il tempo del sindacato contro ad ogni costo, non serve più un sindacato conflittuale, ma al contrario pronto al dialogo senza lasciarsi tentare da strategie di conservatorismo e radicalismo rivendicativo. Sarli con l'orgoglio e la grinta di sempre mostra i numeri e quelli sono inconfutabili: 4215 iscritti nella regione, oltre 1450 in più rispetto al 2008. Vincitori per quattro volte nelle rappresentanze sindacali unitarie (1998,2001,2004, 2007). Primo sindacato in assoluto che stacca la Cgil di 500 voti, record che spera di riconfermare nel prossimo anno. Tutto questo, secondo Sarli è il frutto di accordi veri, tangibili. Si è garantito ai lavoratori soldi veri in busta paga, realizzando fatti e non parole, senza chiedere sacrifici, magari con gli scioperi truffa come ha fatto la Cgil, utilizzando i soldi delle tessere dei lavoratori. In quanto a Brunetta, al suo acceso “anti lavoratore pubblico”, la Cisl Lucana sostiene che le riforme si fanno con la collaborazione senza insediare un clima di terrore. La Cisl, si legge nella relazio-

ne di Sarli, si prepara ad intraprendere un nuovo cammino, difficile ma esaltante. E' necessario per il futuro che trionfi la cultura della innovazione, della creatività del coraggio e dell'unione di intenti. Una relazione quella di Sarli applaudita dalla platea di iscritti e non iscritti. Forti e puntuali i “J'accuse” di Nino Falotico nei confronti di parte della politica Lucana e della Cigl. Nei direttivi unitari la Cgil si spappola, decide poco e male, anzi non decide nulla. Lo sciopero, il riferimento era alla manifestazione di Roma, è un mezzo non un fine, un momento utile di confronto con i governi tanto di Roma quanto di Potenza. In quanto ai nostri amministratori provinciali e regionali, la spedizione di Roma è una gaffe storica. Infine, per il segretario nazionale Giovanni Faverin, la sfida per il futuro sarà più complicata di quanto sia mai stato scritto sui libri di storia e certamente i comportamenti della Cgil, che prima dissacra e poi riconosce la validità di certi accordi, riferendosi alla “Moderazione salariale”, è la riprova di un sindacato che ha perso la bussola. E della Uil cosa si è detto? Quasi completamente ignorata, solo un passaggio la dipingeva come una specie di palude della rivoluzione Francese, oggi con gli uni, domani con gli altri a seconda dei venti o forse delle correnti. Francesco La Regina

POTENZA - Mobilità e ammortizzatori sociali in deroga: più vicina la proroga. Il Governo, accogliendo l'invito di sindacati e Regione, ha congelato per il biennio 2009-2010 il vincolo di riduzione della platea del 10%. Che tradotto significa via libera agli Accordi quadro con le regioni anche in caso di un assottigliamento degli aventi diritto inferiore. La decisione è stata adottata, dopo che un'attenta analisi del quadro economico ha confermato un ritardo dei progetti di deindustrializzazione per via della crisi che sta mettendo in ginocchio i settori produttivi di mezza Europa. Rimosso questo ostacolo, assicurano i sindacati, si potrà procedere nel giro di 15 giorni al rinnovo degli ammortizzatori sociali in deroga per tutto il 2009. Un'ulteriore passo avanti, dopo che con l'accordo siglato a fine marzo, presso il Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione, con l'assessore Antonio Autilio, si era assicurata l'anticipazione delle prime tre mensilità del 2009 subito dopo le festività pasquali. L'intesa ha consentito l'immediata disponibilità di 12 milioni di euro, in virtù di un'anticipazione di cassa da parte del Ministero del Lavoro di 4 milioni per il 2009 e di un residuo di spesa di altri otto per il 2008 da parte della Regione Basilicata. Di tre mesi la copertura assicurata per una platea

stimata ad oggi di circa 600 lavoratori con cigs in deroga e mobilità in deroga e 1700 lavoratori con mobilità in proroga (la cosiddetta platea storica). Ancora irrisolta, invece, la questione dei lavoratori in apprendistato che restano per adesso senza protezione sociale, almeno sino a quando non sarà fruibile il Decreto anticrisi. E irrisolta anche la questione del fondo di garanzia per anticipare i trattamenti di cassa integrazione straordinaria, in quanto il sistema creditizio lucano non si rende disponibile ad effettuare accordi con la Regione Basilicata. Per quanto riguarda i lavoratori ultra cinquantacinquenni, è stato stabilito che restano ancora aperti i termini per la presentazione delle domande di cigs in deroga, se presentate nei termini e secondo le modalità fissate nell'accordo del 2008. Per non allungare ulteriormente l'attesa dei lavoratori e delle loro famiglie, si è fatto ricorso all'adozione delle stesse modalità definite nell'Accordo quadro del 2008 per la concessione degli ammortizzatori sociali in deroga. I 12 milioni di euro, in attesa delle somme per il 2009, in linea di massima, verranno utilizzati al 40% per la proroga e la concessione della prima cassa integrazione straordinaria in deroga, e al 60% per le mobilità degli over 55. Margherita Agata m.agata@luedi.it


16 24 Ore in Basilicata Rimosso il semaforo e riaperta in tutti e due i sensi di marcia la carreggiata in direzione Potenza Venerdì 10 aprile 2009

Ponte di Picerno, via libera In dubbio le verifiche sui danni ai percorsi alternativi POTENZA - Via il semaforo, sul ponte di Picerno si torna alla quasi normalità. Dopo dieci giorni di chiusura totale ieri mattina l’Anas ha ripristinato il doppio senso di circolazione sulla carreggiata in direzione Potenza. L’avevano promesso e così è stato. Lo scorso 31 marzo il viadotto veniva nuovamente chiuso per consentire l’ultimazione dei lavori su quella carreggiata che dal 20 novembre era percorribile solo per metà grazie ad un semaforo che ne regolava il traffico. Ora quel semaforo alle testate del ponte è stato rimosso e il transito è possibile senza alcuna interruzione. «L’Anas ha rispettato sostanzialmente i tempi previsti nel cronoprogramma - ha dichiarato il presidente Pietro Ciucci -. L’intervento di risanamento è stato condotto con grande rapidità e con l’utilizzo di tecniche specialistiche molto avanzate. Per alleviare i disagi agli utenti, è stata preziosa anche la collaborazione con il Centro Operativo della Prefettura, al fine di coordinare con tutti gli enti le misure per garantire i collegamenti lungo la viabilità alternativa». Tre le fasi per gli interventi di risanamento: la 1° terminata il 20 novembre 2008, la seconda il 15 febbraio 2009 e la 3° che si è conclusa ieri. Tutto sommato si è proceduto in modo piuttosto spedito anche se, rispetto al cronoprogramma che era stato presentato a settembre, i tempi si sono leggermente allungati. La prima stesura prevedeva per fine gennaio l’apertura della carreggiata avvenuta invece ieri. Uno slittamento che era già stato anticipato e che l’inclemenza del tempo e l’affiorare di imprevisti come alcuni interventi più complicati da eseguire, non hanno contribuito a ridimensionare. L’assessore regionale Infrastrutture e Mobilità, Innocenzo Loguercio, che oggi plaude al lavoro dell’Anas, aveva addirittura auspicato la riapertura totale del viadotto per questa primavera. Oggi una previsione realistica parla al massimo della fine dell’anno. «I delicati interventi strutturali che sono stati eseguiti spiega la nota dell’Anas - hanno riguardato l’impalcato della carreggiata e sono con-

DA LUGLIO A OGGI

Il viadotto “Fiumara di Tito”

sistiti nella posa in opera di cavi esterni in acciaio, nel ripristino del calcestruzzo ammalorato su 9 travi con luce di 46 metri, e nel risanamento della pila numero 8. L’importo complessivo per tale intervento è stato di circa 1,8 milioni di euro». E’ sulla carreggiata in direzione Salerno, dove è previsto il risanamento delle strutture portanti di due campate e la sostituzione dei due impalcati, che i lavori sono stati e si prevedono più delicati. Il problema era proprio quello di capire come demolire gli impalcati senza creare rischi per i piloni, la questione che su questo fron-

te ha fatto slittare i tempi e ora che la soluzione sembra esser stata trovata «Non abbasseremo la guardia» sottolinea Loguercio. Altra buona notizia per il raccordo Sicignano - Potenza riguarda l’altro viadotto chiuso da tempo, il Pietrastretta, entro la fine di aprile dovrebbe essere presentato il progetto e a fine giugno appaltati i lavori. Nota dolente la ss 94 e la Isca Pantanelle, strade che potrebbero aver risentito dell'aumento del traffico a cui sono state soggette negli ultimi tempi. Il presidente De Filippo tempo fa aveva inviato una nota all'Anas per sollecitarla a farsi carico

di interventi di ripristino dello stato di sicurezza su quei percorsi. Disponibilità che sembrava esser stata accordata ma ora le cose sembrano cambiate e anche Loguercio non è più tanto ottimista. In un’altra regione, infatti, la Corte dei Conti ha chiesto conto all’Anas di interventi fatti su una strada che non era di sua competenza, come quelle in discussione nel nostro caso, e quindi si allontana la possibilità che l’Anas si faccia carico di verificare la portata dei danni dovendo poi farsi carico anche delle spese di risagomatura. Manuela Boggia

Traffico e code sull’autostrada A3 Scatta il piano per l’esodo di Pasqua POTENZA - Sono cominciati nelle prime ore del pomeriggio di ieri i flussi di traffico in direzione sud sull’autostrada A3 Salerno Reggio Calabria in occasione del tradizionale esodo di Pasqua. Nel pomeriggio si registrava traffico molto intenso nel tratto salernitano, in direzione sud fino allo svincolo di Campagna, dove si consiglia ai veicoli leggeri il percorso alternativo della strada stale 19, con uscita a Campagna in direzione sud e rientro in autostrada a Petina. Forti rallentamenti e code a tratti tra gli svincoli di Contursi e Sicignano dove sono presenti scambi e restringimenti di carreggiata per lavori di ammodernamento. I tempi di percorrenza in questo tratto sono di circa 60 minuti. Rallentamenti si registrano anche nel tratto in avvicinamento al 2° macrolotto tra Padula e Lagonegro. Il piano Anas scattato ieri e attivo fino a lunedì 4 maggio 2009 per limitare i disagi e

garantire i necessari standard di sicurezza ed assistenza agli automobilisti in viaggio sulla A3 Salerno-Reggio Calabria prevede la riduzione lungo l’intero tracciato dei cantieri mobili, il pattugliamento eseguito dalle squadre di pronto intervento, 24 ore su 24, in collaborazione con la Polizia stradale e la Protezione civile e l’attivazione di postazioni multi operative lungo tutta l’A3, e soprattutto in corrispondenza dei tratti autostradali interessati dai cantieri inamovibili. Nell’ambito del piano Anas per l’esodo di primavera sono state informate tutte le Prefetture competenti per territorio per individuare e predisporre i percorsi alternativi in corrispondenza dei tratti più critici e per la definizione di protocolli operativi in caso di intervento del personale di Polizia provinciale, Carabinieri, Corpo Forestale e Vigili Urbani. Il numero verde per le informazioni sulla A3 è 800.290.092.

19 luglio Chiude il viadotto “Fiumara di Tito”. Pochi giorni dopo l’Anas comunica che il provvedimento si è reso necessario a seguito di gravi dissesti alla struttura portante del viadotto 26 luglio Entra in vigore un'ordinanza della Prefettura di Potenza che disciplina il traffico sui percorsi alternativi al ponte. Sulla ex statale 94 passano solo gli automobilisti e gli autobus di trasporto pubblico oltre ai mezzi esplicitamente autorizzati. Per i mezzi pesanti adibiti al trasporto merci superiori a 7,5 tonnellate viene deciso un percorso alternativo sulla SS 95 Fine luglio Il Quotidiano comincia a contare i giorni di chiusura del ponte 1° agosto L 'Anas autorizza l'avvio di una campagna di indagini strutturali, finalizzata alla redazione di un progetto di riparazione e ripristino conservativo del viadotto. Per la valutazione delle indagini viene conferito l'incarico di consulenza tecnica a Lucio Della Sala, titolare della cattedra di Costruzione di Ponti della Facoltà di Ingegneria dell'Unibas. 6 agosto L'Anas conferisce l'incarico di eseguire le perizie strutturali sul ponte di Picerno alla Sidercem di Caltanissetta con l'impegno di presentare i risultati delle perizie entro 40 giorni: il 15 settembre 15 agosto Il ponte compie 38 anni. In quei giorni i parlamentari lucani presentano un'interrogazione al ministro delle Infrastrutture, Matteoli, per chiedere quali interventi il Governo intendesse mettere in atto 10 settembre Il ministro Matteoli risponde a un’intervista del Quotidiano e dichiara che l’Anas sta operando sulla struttura con procedure di somma urgenza. Il finanziamento degli interventi sarà a totale carico dell’Anas 15 settembre Mentre per tutta l’estate si susseguono incontri e dibattiti tra sindaci dei comuni del Marmo - Platano - Melandro, assessore alle Infrastrutture e vertici Anas, a metà settembre viene redatta la perizia per i lavori di ripristino funzionale delle travi della carreggiata in direzione Potenza e avviata la procedura d'urgenza per l'individuazione dell'impresa esecutrice 19 settembre Il ponte arriva a Montecitorio, dopo aver fatto tappa anche in sede europarlamentare grazie al vicepresidente della Commissione Industria Aldo Patriciello. I parlamentari Salvatore Margiotta e Antonio Luongo presentano un’ interpellanza urgente. Il documento, sottoscritto anche da altri trenta parlamentari, chiede al Governo di "pronunciarsi ufficialmente" sulla chiusura del ponte. All’interrogazione risponde il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Reina Fine settembre Iniziano i lavori sulla corsia verso Potenza 20 novembre Terminano i lavori su una corsia della carreggiata in direzione Potenza e viene istituito il senso unico alternato regolato da un semaforo Fine GennaioSlitta l’apertura dell'altra corsia per consentire il doppio senso di circolazione della carreggiata in direzione Potenza Febbraio - MarzoContinuano i lavori anche sulla carreggiata in direzione Sicignano. Il maltempo, le nevicate e la rilevazione di altri complessi interventi da dover effettuare rallentano la prosecuzione. A questo si aggiunge la frana sulla provinciale 83, strada di raccordo alla SS 94, che per ben due volte fa slittare la chiusura del ponte per ultimare i lavori sulla carreggiata in direzione Potenza IeriRiapre tutta la carreggiata con doppio senso di circolazione

A Potenza il secondo capitolo della trilogia dedicata a misteri e retroscena del terrorismo nero

Nicola Rao presenta “Il sangue e la celtica” POTENZA - Piazza Fontana sì, anzi forse, il treno Italicus quasi certamente no. Il Movimento studentesco del Sessantotto come “rivolta” originariamente di destra, e poi una carrellata di protagonisti del neofascismo italiano armato, dal primo dopoguerra alla metà degli anni Settanta, ai quali Nicola Rao, giornalista del Tg2 e ormai “storico” della destra italiana post '45, dà voce. Sono alcune delle “novità” contenute all'interno del “Sangue e la celtica”. Capitolo secondo d'una fortunata trilogia cominciata due anni fa (con la “Fiamma e la celtica”) e destinata a concludersi nel prossimo 2010 con l'uscita del “Piombo e la celtica”. Il volume, circa cinquecento pagine edite da Sperling & Kupfer, è stato presentato ieri pomeriggio a Potenza dallo stesso autore, alla presenza del consigliere regionale del Popolo della Libertà, Antonio Tisci, e dell'altro esperto di “Fascisterie” Ugo Maria Tassinari. Un incontro occasione, tra l'altro, per fare incursioni attualissime all'interno della perenne guerra civile italiana tra antifascisti in servizio permanente effettivo e parafascisti (cos'è rimasto del fasci-

smo storico nella destra parlamentare e non è impresa ardua da comprendere) e per venire a conoscenza di “succulenti” aneddoti del recente passato come quello che avrebbe voluto Ugo Maria Tassinari, a parere dei vertici “londinesi” di Terza Posizione, colluso coi servizi segreti. Venendo al libro, ha spiegato Rao durante la presentazione, ricostruisce la storia del neofascismo italiano armato. «Procede - ha sottolineato l'autore - dalla missione mai portata a termine (ma che avrebbero dovuto compiere Sergio Conforti e Giulio Salierno ndr) di vendicare l'uccisione di Mussolini sopprimendo il colonnello Valiero, alias Walter Audisio futuro senatore della Repubblica, alla strage di piazza Fontana, passando per la cosiddetta stagione dei golpe». Nicola Rao ricostruisce in questo volume prezioso molti misteri e retroscena del terrorismo nero. Lo fa dopo aver consultato e “rielaborato” migliaia di carte processuali, di articoli dell'epoca e di libri. Ma, soprattutto, dopo avere ascoltato decine di testimoni e protagonisti del tempo (da Pierluigi Concutelli a Fabrizio Zani, da Nico Azzi a Mario Tuti) e dopo

averne raccolto rivelazioni anche inedite e spesso clamorose sulle stragi e sui tentati golpe. «Il sangue e la celtica - ha concluso Nicola Rao - è il tentativo di scavare nel ventre dell'estremismo nero degli anni Sessanta e Settanta, di far venire fuori tutto quello che si sa e che si dice nell'ambiente neofascista, e di incrociare questi dati con gli atti giudiziari. Il risultato - ha concluso l’autore - lo offro all'interpretazione e al giudizio del lettore perché non ho strumenti per dare sentenze ma solo spunti di riflessione». Dalle testimonianze contenute nel “Sangue e la celtica” manca, purtroppo, quella di Franco Freda che avrebbe potuto contribuire a far luce tra l'altro sul capitolo di piazza Fontana. Al suo posto è pubblicata una lettera di replica che Anna K. Valerio, biografa e collaboratrice dell'editore padovano, ha spedito a Rao in risposta ad un suo tentativo di intervistare Freda. Una lettera che è un vero documento antropologico e che, lungi dallo sminuire il valore di questa ricerca, la impreziosisce restituendoci di Franco Freda un profilo che l'editore, ritiratosi a vita pri-

Il libro di Nicola Rao

vatissima, ci avrebbe altrimenti negato. Michele Russomanno regione@luedi.it


24 Ore in Basilicata 17

VenerdĂŹ 10 aprile 2009

Val d’Agri Critico intervento del Csail sul nuovo progetto turistico

ÂŤL’Apt non ci convinceÂť VAL D’AGRI - Ieri la presentazione da parte dell’Azienda di promozione turistica della Basilicata del progetto per la valorizzazione della Val d’Agri. Oggi, la polemica su quel territorio, al centro della bagarre per le sue risorse petrolifere, continua. ÂŤLa “querelleâ€?, tutta politica ed estranea agli interessi delle comunitĂ della Val d'Agri, alimentata dalla Giunta Regionale contro il commissario del Parco Nazionale rischia di far perdere di vista i problemi reali oggi di fronte all’ Ente Parco e ai residenti del comprensorio: contrastare i disegni delle compagnie petrolifere che vogliono solo fare ricerca ed estrarre idrocarburi; definire i programmi e i progetti di sviluppo eco-compatibileÂť. E’ questo quanto sostiene il presidente del Csail, Filippo Massaro, riproponendo la linea seguita ormai da tempo ed esprimendo ÂŤil pieno e convinto sostegno al lavoro avviato da tempo dal commissario, Domenico Totaro, che si vorrebbe bloccare anche perchĂŠ cominciano ad arrivare i primi finanziamenti sui quali “mettere le maniâ€?. E’ il caso del progetto turistico per la Val d’Agri che ieri l’Apt ha presentato autonomamente senza tenere conto dei soggetti sociali e degli enti presenti sul territorio con l’unico obiettivo di candidarsi a gestire le ingenti ri-

sorse provenienti dalle royalties petrolifere e dai progetti integrati di offerta turistica. Tutto ciò come se il Parco non esistesse e non fosse invece l’ attrazione principale e quindi come tale riconoscendo autonomia e titolaritĂ di progettazione, intervento e spesa. Ma il direttore generale Apt e i suoi consulenti - dice ancora Massaro - non sono nuovi a questo comportamento godendo della “scarsa specializzazioneâ€? di un ottimo chirurgo che solo da poche settimane si occupa di turismo e attraverso i tentativi della Giunta (che non hanno alcuna possibilitĂ di riuscita per la nomina ministeriale) di “togliereâ€? l’ incomodo commissario del Parco Val d’Agri. Il Csail non intende consentire che ingenti fondi destinati alle comunitĂ locali si dissipino per progetti-spettacoli e tanto piĂš per le parcelle di consulenti e progettisti, ritenendo che il turismo può diventare realmente occasione-opportunitĂ di sviluppo e lavoro a condizione che si sostengano gli operatori esistenti e si promuovano nuove imprese specie giovanili. Gli slogan ad effetto dei consulenti Apt pertanto non ci convincono perchĂŠ non vorremmo fare la “bella scopertaâ€? di centinaia di migliaia di euro gettati in campagne promozionali e pubblicitarie che portano in Val d’Agri le solite comitive del turismo mordi e fuggiÂť.

Zootecnica, ok al programma 2009 per l’assistenza tecnica nel settore POTENZA - NovitĂ in arrivo per gli allevatori. La Giunta regionale della Basilicata, su proposta dell’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, ha adottato la delibera sul “Programma biennale dei servizi di assistenza tecnica in zootecnia 2009-2010 e approvazione del programma esecutivo annuale 2009Âť. Viti, in una nota ha spiegato che si tratta di un importante tassello a sostegno del settore zootecnico e dell’agricoltura in Basilicata: ÂŤCon questo provvedimento – ha aggiunto l’assessore – viene attivata la prima annualitĂ del programma biennale 2009-2010. Il ritardo dell’approvazione è stato determinato dalle vicende interne all’associazione provinciale degli allevatori (Apa) di Potenza e sui servizi erogatiÂť. L’assessore Viti ha poi annunciato che sono state svolte alcune verifiche, permettendo di sbloccare i trasferimenti di risorse alle Apa ÂŤche ora – ha concluso – possono riprende subito le attivitĂ di assistenza tecnicaÂť. Gli allevatori, ha concluso l’assessore all’Agricoltura ÂŤpossono riprendere subito e con rinnovato slancio nella consapevolezza che i momenti difficili aiutano a crescere e a guardare i problemi con la giusta prospettivaÂť.

L’assessore Vincenzo Viti

Petrolio/Total La decisione arriva dal gip di Potenza su richiesta del pm Woodcock

Sequestrati fondi per 1,7 milioni Al centro le accuse di concussione per i terreni espropriati POTENZA – Da ieri mattina la Total può riprendere i lavori a Tempa Rossa. I giudici del Tribunale del Riesame di Potenza, infatti, hanno revocato la sospensione cautelare e nominato un commissario giudiziale proprio per consentire la prosecuzione dei lavori nell’impianto petrolifero. Oggi il gip di Potenza, Rocco Pavese accogliendo una richiesta del pm titolare dell’inchiesta, Henry John Woodcock, ha disposto il sequestro preventivo di oltre 1,7 milioni di euro dai fondi della Total, in relazione alle ipotesi di reato di corruzione e concussione contestate agli indagati dell’inchiesta su presunte tangenti pagate per la realizzazione del centro oli di Tempa Rossa, a Corleto Perticara. Il sequestro si riferisce all’accusa di corruzione mossa a diversi indagati per i ÂŤmezzi fraudolentiÂť utilizzati nell’assegnazione degli appalti per la realizzazione del centro oli; e a quella di concussione per gli espropri dei terreni sui quali costruire la struttura. In particolare – secondo l’accusa - ai proprietari di alcuni terreni furono proposte ÂŤcondizioni capestro e assolutamente svantaggiose e fuori mercatoÂť. In pratica, secondo quanto risulta dalla consulenza

AGRICOLTURA A Roma Agriexpo ROMA - Nel 2008 sono ben 12.296 le aziende registrate nel settore agricolo nella provincia di Potenza, pari al 60% del totale regionale. Un comparto che vede proprio nel Centro e Sud Italia l'area con la maggiore concentrazione di imprese (69,9% del totale). Questa una delle ragioni per cui in occasione della presentazione di Agriexpo, l’ appuntamento dedicato alle imprese agricole organizzato da ROS, societĂ partecipata da Fiera Roma e Senaf, presso la Nuova Fiera di Roma dal 22 al 25 ottobre 2009, è stata realizzata una ricerca che fotografa il mercato agroalimentare del centro e sud Italia.

dei periti del pubblico ministero, l’ufficio tecnico del Comune di Corleto aveva stimato i terreni 2,50 euro al metro quadrato; un altro perito aveva aumentato tale valore, ma sempre ÂŤsottovalutandoli in maniera eclatanteÂť. I periti nominati da Woodcock, invece, hanno stimato il valore di quelle terre in 42,64 euro al metro quadrato e hanno spiegato che la Total avrebbe conseguito un profitto pari ad oltre 20,2 milioni di euro ÂŤin termini di minor costo sopportato per l’acquisto dei terreniÂť. E proprio sulle decisioni del Riesame è intervenuto il segretario regionale della Dc, Giuseppe Potenza, che in una nota ha sottolineato: ÂŤPeccato che nessuno dei loquaci esponenti politici regionali, sempre pronti ad esternare su tutto, questa volta preferisca tacere. Eppure la decisione del Tribunale del Riesame di Potenza che consente la ripresa dell'attivitĂ petrolifera per la concessione “Gorgoglioneâ€? è positiva perchĂŠ rappresenta lo strumento legale indispensabile per rilanciare l'economia nell'area del SauroÂť. ÂŤCome abbiamo sostenuto dal primo momento dell' inchiesta “oro neroâ€? -, aggiunge Potenza - la ripresa dei cantieri della Total non è in antitesi con le legittime

Basilicata - Cina

UniversitĂ in rete Nell'ambito degli incontri culturali, organizzati con l'Istituto Italiano di Cultura di Shanghai, che vede impegnata, in questi giorni, una delegazione del Dipartimento Formazione, Lavoro, Cultura e Sport della Regione Basilicata in Cina, presso la cittĂ di Hangzhou, sarĂ possibile attivare una collaborazione con il College of Education della UniversitĂ di Zhejiang. A darne notizia è l’ assessore regionale Antonio Autilio (nella foto), riferendo che dall'idea del professor Xu Xiaozhon del College of Education della cittĂ cinese, è in corso un progetto per fare della cittĂ di Hangzhou la cittĂ della Vita di QualitĂ , attraverso lo sviluppo della qualitĂ dell'istruzione e dell'insegnamento. L'idea è quella di costituire una rete di universitĂ .

Oggi sul Bur L’ingresso del centro Tempa Rossa

esigenze giudiziarie di continuare le indagini che hanno tutte le condizioni per fare il loro corso. Piuttosto afferma Potenza - bloccare le imprese che hanno avviato l'attivitĂ e con esse le prime centinaia di operai ci sembrava una scelta, pur nel pieno rispetto dell'autonomia giudiziaria, eccessivamente penalizzante non tanto per gli interessi della compagnia francese quanto per quelli delle piccole e medie imprese subappaltatrici dei lavori che hanno dovuto far ricorso al licenziamento delle proprie maestranze. La gestione delle risorse petrolifere nel Sauro-Camastra come in Val d'Agri ha giĂ prodotto pro-

fonde delusioni rispetto alle aspettative delle popolazioni locali e pertanto una prolungata battuta d'arresto sarebbe stata ancora piÚ negativa. La Regione, il sistema dei partiti devono a questo punto dare quelle risposte in termini di trasparenza e legalità che la magistratura non può dare, in primo luogo - dice Potenza aggiornando gli Accordi di Programma ed introducendo tutti i meccanismi necessari ad accrescere il controllo e la vigilanza. Si tratta di affermare - conclude - il principio che si possono gestire importanti programmi con investimenti consistenti senza per forza dare il fianco a sospetti.

3529,1&,$ ', 327(1=$ 6(7725( ),1$1=,$5,2 6HUYL]LR 3URYYHGLWRUDWR (FRQRPDWR 3 ]]D 0 3DJDQR 327(1=$ $99,62 GL %$1'2 GL *$5$ 6L UHQGH QRWR FKH LO JLRUQR JLXJQR DOOH RUH q ILVVDWR LO WHUPLQH SHU OD SUH VHQWD]LRQH GHOOH RIIHUWH DOOD 3URFHGXUD $SHUWD SHU O $IILGDPHQWR GHOOH &RSHUWXUH $VVLFXUDWLYH GHOO (QWH SHU XQ LPSRUWR WRWDOH D EDVH G DVWD GL Âź VXGGL YLVR LQ Qƒ /RWWL SHU XQD GXUDWD FRQWUDWWXDOH GDO DO /H GLWWH LQWHUHVVDWH SRWUDQQR YLVLRQDUH H VFDULFDUH LO EDQGR LO FDSLWRODWR G RQHUL H L GRFX PHQWL FRPSOHPHQWDUL VXO VLWR LQWHUQHW ZZZ SURYLQFLD SRWHQ]D LW R ULFKLHGHUH WDOH GRFXPHQWD]LRQH SUHVVR LO 6HWWRUH )LQDQ]LDULR 6HUYL]LR 3URYYHGLWRUDWR (FRQRPDWR 3 ]]D 0 3DJDQR 327(1=$ WHO 1 ID[ Q ,O %DQGR GL *DUD q VWDWR LQYLDWR DOOD *8&( LQ GDWD &RG &,* &RG &,* & &RG &,* &RG &,* ' &RG &,* % &RG &,* 3RWHQ]D ,O 5HVSRQVDELOH GHO 3URFHGLPHQWR 5DJ 9LWD /8&,$

Bandi per 78 posti POTENZA – Sul Bollettino ufficiale (Bur) di oggi, 10 aprile, saranno pubblicati i bandi per i 15 concorsi alla Regione Basilicata, per la copertura di 78 posti per diversi profili professionali: la domanda di partecipazione potrĂ essere inviata esclusivamente in via telematica, entro le 23.59 di lunedĂŹ 11 maggio. ÂŤCi sono buone ragioni – ha detto, in una nota il governatore lucano, Vito De Filippo (nella foto) – per salutare positivamente la stagione concorsuale che si apre alla Regione. Innanzitutto l’angolo di opportunitĂ democratica e i diritti di accesso su cui i giovani possono davvero misurare l’ambizione del loro futuro e una nuova responsabilitĂ verso il lavoroÂť. ÂŤE' giĂ questa – ha proseguito – la nuova rivoluzione dello spirito pubblico. Insistere sul patrimonio delle intelligenze di cui è ricca la Basilicata, saperne valorizzare fino in fondo e senza alcun pregiudizio il livello di merito e di competenza e garantire procedure massime di partecipazione e di trasparenza concorsualeÂť.

$99,62 ', &2192&$=,21( ', $66(0%/($ 25',1$5,$ , VLJJ VRFL VRQR FRQYRFDWL LQ DVVHPEOHD RUGLQDULD SUHVVR OD VHGH VRFLDOH GHO &RQVRU]LR LQ 3RWHQ]D DO 9LD ,VFD GHO 3LRSSR Q D SDOD]]R 3LQR SHU OH RUH GHO JLRUQR $SULOH HG RFFRUUHQGR LQ VHFRQGD FRQYRFD]LRQH LO JLRUQR DSULOH DOOD VWHVVD RUD H OXRJR SHU GHOLEHUDUH VXO VHJXHQWH RUGLQH GHO JLRUQR $SSURYD]LRQH GHO %LODQFLR FKLXVR DO H UHODWLYH GHWHUPLQD]LRQL 1RPLQD FRPSRQHQWL &RQVLJOLR GL $PPLQLVWUD]LRQH H &ROOHJLR 6LQGDFDOH SHU LO WULHQQLR H UHODWLYH GHWHUPLQD]LRQL 9DULH HG HYHQWXDOL 'LVWLQWL VDOXWL ,O 3UHVLGHQWH $QWRQLR &DWHQDFFL 3RWHQ]D


Potenza 18

Venerdì 10 aprile 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Gaetano Fierro, il sindaco del 23 novembre 1980, ripercorre il post terremoto

La ricostruzione «riuscita» All’epoca Bucaletto fu «il nostro fiore all’occhiello» IL TEMPO, a volte, sembra l’unica variabile che possa contenere un valore. E se di mezzo c’è un terremoto, è prima il tempo della fuga, quello per cercare la salvezza. Poi il tempo del dolore, necessario a contestualizzare. Ancora, il tempo per ripartire, quello della ricostruzione. In tutti i casi, meglio se breve. Lo sanno bene anche i lucani che il tempo hanno cominciato a misurarlo 29 anni fa. Potenza non crollò il 23 novembre del 1980. Ma si risvegliò, alcune ore dopo, irrimediabilmente lesionata, svuotata. All’interno, nei vicoli, nei palazzi. Inagibili. Allora, ancora tempo. Quello trascorso segna la ricostruzione di un capoluogo nel suo spazio più antico, il centro. Gaetano Fierro era un giovane amministratore, nominato sindaco da meno di 50 giorni. Se lo ricorda il pomeriggio di quella domenica d’autunno. Se la ricorda la corsa verso il centro storico dalla casa di campagna in cui si trovava. Ci volle tempo per tornare a vivere. Ma Potenza resta l’esempio, forse l’esperimento, di come si ricostruisce il cuore di una città. Ma serve tempo. Lo stesso che insegna a catalogare l’esperienza, a capire che «in un terremoto ci sono tre fasi», spiega oggi, quasi trent’anni dopo, quando in qualche modo il paragone con il sisma abruzzese, magari solo il collegamento della memoria, appare inevitabile. «Mi permetta di rivolgere un pensiero - dice subito - alle vittime, alle loro famiglie che sono i martiri di questa situazione. La comunità abruzzese, adesso, è destinata a superare le fasi volute dalla vita con determinazione e dignità e con l’aiuto dello Stato che non deve trascurare le zone terremotate». La «nostra» è terra di terremoti. E “Tanino” Fierro resta il sindaco del sisma. «Subito, ci si ritrova immersi in una fase “epica”», quella della visibilità: «concertazione massima, coinvolgimento delle istituzioni, ribalta mediatica e tanta solidarietà, che a Potenza, va detto, fu straordinaria». Dopo? «C’è una fase di transizione in cui emerge il dolore. Contemporaneamente bisogna darsi da fare e cominciare ad analizzare i primi dati per arrivare a una risoluzione del dramma». Finisce con la terza fase, «quella solitaria in cui gli amministratori vengono lasciati soli alle proprie responsabilità». «Potenza ha reagito dignitosamente», dopo aver scoperto otto vittime e alcuni crolli, soprattutto nelle zone «meno organizzate dal punto di vista strutturale». Solo un palazzo più recente è venuto giù, nei pressi del parco di Montereale. Il resto della città ha retto, «con strutture nuove, realizzate negli anni ’60». Oggi, «sono convinto che abbiamo impostato bene la fase dell’emergenza», anche quella indirizzata su tre fasi: tendopoli, prefabbricati, case. «E’ vero, si è trattato di un percorso lungo, ma a Potenza non poteva essere diversamente. Siamo lontani troppi chilometri dal mare per sfruttare eventualmente in maniera

Prima e dopo il terremoto dal volume “Una ricostruzione solidale” e a lato, Gaetano Fierro

provvisoria le strutture ricettive, che, tra l’altro, all'epoca, non erano poi tante». Allora «siamo partiti dal recupero delle strutture pubbliche. Le scuole - ricorda - sono entrate a regime in due mesi, grazie all’ordinanza 80 (dell’allora ministro Giuseppe Zamberletti, ndr) e dopo Natale i ragazzi già cominciarono a tornare in aula. Così la città cominciò a rivivere». Nel frattempo, si avviava la costruzione degli alloggi a contrada Malvaccaro dove gradualmente dai prefabbricati furono trasferiti i “senzatetto”». Oggi, «quella ricostruzione è praticamente completata, manca poco, qualcosa nelle zone più periferiche. Il centro

storico è la cartina tornasole di un risultato. Basta guardare Palazzo Loffredo la cui ricostruzione fu avviata allora». Ma il terremoto ha anche effetti a lungo termine. «Dal punto di vista urbanistico, le campagne cominciarono a popolarsi proprio come la città, magari anche per la paura dei cittadini. Stesso aumento di popolazione anche nei quartieri in espansione, dove nacquero diverse attività commerciali e uffici, dal tribunale, a Regione, Provincia e Comune». Che nel terremoto perse anche la propria sede: per quattro mesi gli uffici comunali «furono spostati a rione Parco Aurora, presso i locali dell’ex consorzio agrario

Gallitello. Subito dopo, mi attivai - ricorda - per la requisizione della struttura provinciale che oggi ospita il comune di Sant’Antonio La Macchia». Con il tempo, «il terremoto, paradossalmente, ci ha portato anche benefici, tra università e altre provvidenze della legge 219. Fu possibile il recupero dei palazzi feriti». Lo sanno tutti che «arrivò una grande quantità di soldi - continua - ma furono utilizzati in maniera virtuosa, tanto per le strutture pubbliche che per quelle private». Da ex sindaco lo dice «con orgoglio» che quando la commissione parlamentare di inchiesta presieduta da Oscar Luigi Scalfaro

nel 1984 arrivò in Basilicata apprezzò i lavori del centro storico. Sarebbe scoppiata Tangentopoli, per i fatti dell’Irpinia, un’onda d’urto che cominciò a distruggere la Dc, ma la Basilicata fu lambita, anzi esclusa dalla questione morale. Credo - si dice sicuro - perché in Regione c’era una scuola politica seria che ha superato le difficoltà e ora è ancora sulla breccia». Chiunque allora ha partecipato alle operazioni di ricostruzione e dell’emergenza immediata sa che «la macchina amministrativa si è collaudata in corso d’opera, nessuno di noi era preparato a un’esperienza simile». Eppure c’è un “pezzo” di

quella storia che ancora non si è chiusa, non del tutto. E resta lì, in piedi a raccontare un finale imprevisto. «Bucaletto è il fiore all’occhiello dell’emergenza - dice Fierro Da quei prefabbricati sono passate oltre 700 famiglie che hanno alleggerito il carico grave della carenza di case a Potenza. Senza Bucaletto la cadenza ordinata con cui si è fatto fronte alle esigenze di tante famiglie terremotate non sarebbe stata ordinata. In quei prefabbricati sono passati genitori e figli, poi forse anche i nipoti». Prima di installarli, persino una visita in Friuli per osservare «come era stata arginata l’emergenza. Lì capimmo che se costruiti bene, con materiali solidi, a Bucaletto avrebbero potuto resistere anche 30 anni». Oggi in quei prefabbricati, degli ex sfollati, dei senza tetto dell’80 non è rimasto più nessuno. Man mano hanno ospitato le nuove emergenze sociali, le nuove famiglie senza casa. Altri drammi. Contemporanei. E la Cittadella che ha per alcuni anni tamponato il disagio, si è trasformata in un’emergenza della città. Ma il sindaco dell’80, rieletto cinque anni dopo e poi nel ’99 pensa alla storia. «Con il senno di poi si possono sempre evitare tante cose, ma è facile, troppo facile». E a lui, allora giovane sindaco resta «un ricordo pieno di dolore, ma anche un’opportunità per disegnare il nostro futuro facendo leva sui valori». Sara Lorusso

LA STORIA, L’UFFICIO E IL RISCHIO

La proposta per adeguare le strutture QUALCHE mese fa, l’amministrazione comunale ha voluto celebrare la «ricostruzione solidale», con un libro, a metà tra memoria e consapevolezza di un percorso «riuscito, trasparente». Secondo i dati del Centro operativo di settore del commissario di governo, il bilancio potentino del 23 novembre del 1980 è di 133 case crollate, 1010 abitazioni pericolanti, 2732 abitazioni riparabili. Il centro storico, la parte più colpita. E non si era preparati. E’ il 1982 e il comune bandisce un concorso per 24 geometri e 7 laureati, un team di ventenni guidati dall’ingegnere Rocco Robilotta e da altri dipendenti che ancora oggi lavorano con la stessa passione. Quella squadra si organizza e si mette al lavoro. Nel libro la memoria riprende l’esperienza, la solidarietà, l’ingegno per spirito d’appartenenza. «Potenza diventa l’unico comune del cratere ad avere un programma meccanizzato, realizzato “in casa”, in linguaggio Ms-Dos, per gestire tutte le opere legate al terremoto». Un flusso di circa 400 miliardi di lire. Tante, tantissime pratiche da istruire. In piena emergenza. Quell’esperienza si è trasformata, qualche anno dopo, in un contributo prezioso alle emergenze in altre regioni, dalle Marche all’Umbra, alla Puglia. Ai riconoscimenti si aggiunge anche la medaglia d’oro al merito civile conquistata dal comune di Potenza. Secondo l’ordinanza commissariale numero 80 del 6 gennaio 1981sono state 1.109 le perizie finanziate, 22.187 i vani riparati, 27.678 gli abitanti interessati dagli interventi di riparazione (circa il 42 per cento della popolazione esistente). Ancora tra le pagine del libro si ricorda che l’ufficio ricostruzione evase 1.568 perizie finanzia-

Il sindaco Santarsiero

te. Oggi, ne mancano circa 700. E non è solo questione di fondi. La ricostruzione non può che richiamare il fattore tempo. Spesso, proprio lo sforzo di recupero nel centro storico, ha pagato i lunghi contenziosi sulle proprietà e sulle eredità degli stabili privati. Quanto alla “solidità” degli edifici del capoluogo, un protocollo di intesa tra comune e Università lucana ha dato vita a uno studio per avere un quadro sulla valutazione di vulnerabilità sismica degli stabili. «Stiamo aggiornando il database che si riferiva al 2000 e che è stato costruito a partire dai primi anni ‘90 - spiega Angelo Masi, docente di tecnica delle costruzioni dell’Unibas Quel dato serve poter eventualmente costruire mappe di vulnerabilità e ipotizzare scenari si-

smici». E’ una stima su base probabilistica degli effetti di un eventuale terremoto. Ad oggi, sono circa 30 mila gli abitanti di Potenza che risiedono in grandi edifici di cemento armato “sismici”. «La valutazione complessiva mostra come la quota principale di edifici è, però, in una fascia di bassa vulnerabilità». E per gli altri edifici? L’attuale sindaco, Vito Santarsiero, affronta il tema sotto un doppio aspetto. Parla anche «da tecnico» - lui che è ingegnere - quando dice di aver sperimentato «di persona, qualche anno prima di diventare amministratore e svolgendo questa professione, che da noi c’è una profonda cultura antisismica. In questo settore, in città, si è sviluppata un’adeguata modalità di intervento». Norma e capacità. Ma restano i dubbi sugli edifici costruiti prima del sisma dell’80 che non hanno usufruito dei fondi della legge 219 (alcuni cittadini sono ancora in attesa del contributo). Secondo una stima recente, in Basilicata la ricostruzione, per completarsi, ha bisogno di circa 700 milioni di euro. Un centinaio il fabbisogno potentino. «Come Anci stiamo lavorando già da alcuni mesi a una proposta di legge per facilitare gli interventi di adeguamento sugli edifici privati, sia per quanti ancora avanzano il finanziamento, sia per quanti non lo hanno mai chiesto». E’ una proposta basata sullo “stimolo” al cittadino - un intervento di adeguamento costa molto - magari con la prospettiva della possibilità di un mutuo non “pesante”. «Chiediamo allo Stato di farsi carico, magari, degli interessi o di essere garante per questi privati, meglio se su un tempo lungo». sa.lo.


Potenza 19

Venerdì 10 aprile 2009

Uno scontro tra tre autovetture manda in tilt il traffico nella zona

Incidente in via Anzio, due i feriti DUE giovani sono rimasti feriti in un incidente d’auto lungo via Anzio, all’altezza dell’incrocio con via Tammone. Subito dopo l’impatto, avvenuto ieri mattina pochi minuti prima di mezzogiorno, i due sono usciti sanguinanti dalle loro automobili, con evidenti ferite alla testa. A bordo di una delle tre vetture coinvolte (tutte Fiat: Cinquecento, Seicento e Punto), c’erano anche due minori, visibilmente spaventati, che non avrebbero riportato ferite serie. I contusi sono stati soccorsi dai medici del 118 e dopo essere stati medicati al San Carlo sono stati dimessi. L’impatto tra la Cinquecento e la Seicento è stato frontale, mentre la corsa della Punto è terminata sul marciapiede che fiancheggia viale Anzio. Tra i disagi, il rallentamento del traffico dei veicoli, che in quel punto della città è particolarmente sostenuto soprattutto a quell’ora. gi.sil. potenza@luedi.it

Fiamme in un prefabbricato Vigili del fuoco sul posto La polizia non esclude il dolo Il prefabbricato che ha preso fuoco

(f.M.)

INCENDIO a contrada Bucaletto. È successo ieri, verso le 14.30. A prendere fuoco un prefabbricato in cemento, posto tra il tabacchino e la chiesa della cittadella. Pronto l'intervento dei Vigili del fuoco della città, che hanno subito mandato una squadra sul posto. Nessuna persona coinvolta. Sembra che il prefabbricato, fortunatamente, non fosse abitato. Inoltre, secondo quanto pervenuto dalla sede della squadra mobile dei vigili del fuoco di Potenza, pare la struttura fosse vuota. L'incendio, dunque, non ha provocato danni a cose e persone. Presente anche la polizia. La scientifica determinerà, poi, se l'incendio sia stato di origine dolosa. Diversi gli incendi in alcuni paesi della provincia durante tutta la giornata di ieri. Si è trattato soprattutto di sterpaglia che ha iniziato a bruciare a causa dei primi caldi. Casi di questo genere si sono verificati a Pescopagano e a Pietragalla, dove sono intervenuti i Vigili del fuoco di Melfi. Anna Martino potenza@luedi.it

Tre immagini dell’incidente avvenuto ieri mattina (foto Mattiacci)

Michele Napoli

Nelle parrocchie nella giornata di ieri sono stati raccolti fondi per l’Abruzzo

Metropolitana «Un totale fallimento del Comune»

«Il sacerdote è per tutti» Il vescovo Superbo apre i riti del triduo pasquale

«IL progetto di metropolitana leggera si è rivelato un fallimento». A sostenerlo il consigliere comunale e regionale, Michele Napoli, in merito all'utilizzo dei mezzi pubblici nella città di Potenza. «Il progetto di un sistema di metropolitana leggera nella nostra città - ha spiegato l’esponente politico de “La destra” - fu presentato con orgoglio dagli amministratori. Alla prova dei fatti si è dimostrato per quel che realmente era, un bluff, una mera azione propagandistica». Azione propagandistica che per Napoli sarebbe confermata dal fatto che, a suo parere, «l’amministrazione comunale non ha mai creduto nella reale possibilità che i “trenini” della Calabro - Lucana potessero inserirsi stabilmente nel sistema di trasporto pubblico della città di Potenza». Un non crederci che sarebbe confermato dal fatto che «al di là dell'avvio ufficiale del servizio delle Fal» non sarebbero mai state messe «in campo azioni e investimenti economici per creare un servizio rispondente alle reali esigenze dei cittadini e, quindi, efficiente». La possibilità di muoversi in città, «senza utilizzare mezzi privati o autobus urbani, avrebbe rappresentato una notevole valvola di sfogo per il pesantissimo traffico urbano. Oggi, al cospetto di un inequivocabile fallimento, è consentito parlare di un assoluta disorganicità delle strutture nate nella città. Non esiste per esempio, un collegamento diretto tra le stazioni della metropolitana e gli scali del trasporto verticale, tanto distanti tra di loro da non consentire l'utilizzo comodo integrato dei due mezzi di trasporto». Per il consigliere comunale sarebbe stata la stessa amministrazione ad avere «affossato il progetto perché, presa coscienza dell'inconsistenza tecnico - organizzativa dello stesso, non ha mai “indotto” i cittadini all'uso del mezzo su rotaie con azioni di propaganda mirata, né ha mai pensato di modernizzare i mezzi utilizzati sollecitando la sostituzione dei vagoni obsoleti».

L’ANIMATORE liturgico che avvertiva i fedeli della questua pro-Abruzzo, ha fatto da corollario alla “Messa crismale” celebrata ieri mattina in cattedrale. In questa particolare celebrazione eucaristica, tutto il clero diocesano, fa corona attorno al vescovo per “festeggiare” il dono del sacerdozio. E un invito ad “amare” questo “dono” è arrivato proprio dall’arcivescovo Superbo che ha esortato i suoi confratelli nel sacerdozio, a non essere i «burocrati o gli avventurieri del sacro» e a «liberare il popolo di Dio dai peccati col sacrificio del sangue». Un messaggio forte da una parte, ma pieno di speranza dall’altra. Superbo ha detto ai preti presenti alla celebrazione che il «dono sacerdotale è per tutti, anche per coloro che lo rifiutano e lo calpestano». Solo così, secondo l’arcivescovo della diocesi di Potenza «ci sarà gusto nel fare il sacerdote» ma «senza dimenticare l’attaccamento alla croce». Alla comunità ecclesiale presente, ha ricordato di non attaccarsi a quelle che ha chiamato le «amoralità antiumane» e a non «gonfiare la propria immagine». «Saliamo sul carro dei vincitori - ha aggiunto - ma non ci inginocchiamo per servirli». Da qui anche l’invito a pregare e a sostenere con il proprio contributo, le popolazioni dell’Abruzzo colpite dal terremoto. Un invito che in tutte le parrocchie della diocesi e della regione, è continuato anche nel pomeriggio di ieri durante la celebrazione della messa “In coena Domini”. Una frase scritta nel libretto distribuito in cattedrale ieri mattina tratto dagli scritti di don Tonino Bello, da il senso di quello che si è celebrato: «La Chiesa è un popolo di sacerdoti. Di gente cioè destinata a fare comunione,ad allacciare ponti, a costruire intese e fabbricare solidarietà». Lo stesso spirito che ha animato i vescovi nel promuovere la raccolta fondi per le popolazioni colpite dal terremoto.

Due momenti della messa di ieri in cattedrale

PROGETTO VIE BLU

L’assessore regionale all’Ambiente, Santochirico, rassicura i lavoratori

«Liquidati i fondi per la Provincia» TUTTI gli impegni assunti dalla Regione nei confronti dei 778 lavoratori impegnati nel progetto” Vie Blu” sono stati mantenuti, nei tempi e nei modi». A sostenerlo l’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico che ha anche spiegato che dallo scorso 19 marzo, «appena due giorni dopo la firma dell'accordo con le organizzazioni sindacali, gli uffici del Dipartimento ambiente hanno emesso il provvedimento di liquidazione in favore delle amministrazioni provinciali: 1.582.100 euro per la Provincia di Potenza e 914.968 per la Provincia di Matera». Una precisazione, quella di Santochirico, giunta per rispondere a quanto, invece, affermato dei capigruppo del Pdci in Consiglio regionale (Nardiello) e nel Consiglio provinciale di Potenza (Soave) «Tutte le operazioni che competevano agli uffici del Dipartimento - ha tenuto a precisare l’assessore regionale - sono state espletate con

la massima tempestività, come peraltro richiesto dall'importanza del provvedimento e dall'impellente necessità di assicurare le spettanze ai lavoratori. Dunque, nessun addebito può essere imputato alla Regione che, tra l'altro, è fortemente impegnata anche per consentire l'avvio dei lavori nel più breve tempo possibile». Non solo. La «Regione ha provveduto a predisporre il nuovo avviso pubblico per la riassunzione dei lavoratori e a trasmetterlo alle Province; l'avviso è stato pubblicato con decorrenza 23 marzo. Il tutto nel più assoluto rispetto degli impegni assunti nei confronti dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali. Sulla questione, ho assunto informazioni anche presso l'amministrazione provinciale di Potenza, dalla quale mi è stato riferito che in queste ore si sta provvedendo a liquidare ai lavoratori le competenze residue del 2008». E i due capigruppo del Pdci, Nardiello e Soave non hanno potuto fa-

re altro che dare atto «al vice presidente della Giunta regionale, Vincenzo Santochirico, della profonda sensibilità politica e ancor più sociale dimostrata anche a seguito della nostra sollecitazione a cui ha inteso dare immediata risposta». Nardiello e Soave hanno dato atto che «gli impegni assunti dalla Regione nei confronti dei 778 lavoratori impegnati nel progetto Vie Blu sono stati mantenuti». «Dopo le dichiarazioni di Santochirico è evidente che le responsabilità sono attestate agli uffici della Provincia di Potenza ed è perciò hanno proseguito Nardiello e Soave -ancora più positivo il comportamento di Santochirico che evita il tradizionale 'scaricabarile' e dovrebbe accelerare le procedure da parte della Provincia». Si spera che le rassicurazioni dell’assessore regionale, Vincenzo Santochirico, possa servire a placare gli animi dei lavoratori che minacciavano la mobilitazione perché ancora senza conguaglio.


20 Potenza

Venerdì 10 aprile 2009

ANTICA OSTERIA

Una piacevole lettura

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Scadenze di Aprile

SI terrà il prossimo 5 maggio la decima edizione della manifestazione “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti que gli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bam bini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo. La bicicletta, oltre ad essere un’allegra occasione di gioco per i bambini, rappresenta un importante momento di crescita autonoma e di formazione civica, nonché una possibilità per un percorso educativo rispettoso dell’ambiente.

Il “Bravo ragazzo” VERRA’ proiettato il prossimo 16 aprile, alle 18, nella biblioteca provinciale di via Maestri del lavoro, il film “Bravo ragazzo” di Ira Wohl. La proiezione della pellicola rientra nell’ambito della rasse gna “Arte e disabilità”. la manifestazione organizzata dall’as sociazione “Dopo di noi” onlus in collaborazione con la bibliote ca provinciale. La proiezione della pellicola “Bravo ragazzo” di Ira Wohl sarà preceduta da un intervento della dottoressa Concetta Postiglione.

•DON BOSCO• Programmazione sospesa •MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Dragonball evolution 16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 2 Io & Marley 17 - 19.30 - 22 Sala 3 Gli amici del bar Margherita

17.30 - 19.30 - 21.30 Sala 4 Mostri contro alieni 16.30 - 18.30 - 20.30 Sala 5 Sbirri 18 - 20 - 22 Sala 6 Duplicity 17 - 19.30 - 22 Sala 7 I mostri oggi 17 La matassa 19 - 21

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

LE ARCATE

0971-51465

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

LE ARCATE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

FARMACIE TURNO NOTTURNO 10 APRILE Savino via Petrarca, 5 0971 - 25447

Croce amica Croce verde Croce rossa

0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra

0971-310310 0971-612564

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

0971-612694 0971-444228

Mostra su Spaventa Filippi RIMARRA’ aperta fino al prossimo 16 aprile, nella Cappella dei Celestini, la mostra “Quarant’anni del circolo Spaventa Filippi, nei cent’anni del Corriere dei Piccoli”. Al centro della mostra la figura e l’opera di Silvio Spaventa Filippi con riproduzione dei suoi articoli, fotografie e documenti sulla vita sentimentale e familiare, corrispondenza con intellettuali e scrittori, corrispondenza redazionale, manoscritti e opere In esposizione anche i numeri del “Corriere dei piccoli” con riproduzione integrale in gigantografia del primo numero (27 dicembre 1908) e delle tavole più significative del Corrierino dal 1908 al 1934. E’ prevista anche una sezione dedicata all’esposizione di esemplari rari e rarissimi di giornalini per l’infanzia e riproduzione di pagine significative

0971-34501

LA PRIMULA

14 aprile - Termine ultimo per richiedere i Buoni Sport per l'esercizio della pratica motoria e sportiva dei soggetti appartenenti a nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico 30 aprile - Pagamento II rata Cosap e Imposta sulla pubblicità - Termine ultimo per beneficiare del "Bonus energia" per il 2008 - Termine ultimo per presentare il modello 730/2009 al sostituto d’imposta Scadenze non programmabili - Assegno di maternità: entro 6 mesi dal giorno di nascita - Comunicazione di variazione I.C.I: entro 90 giorni dall'atto modificativo - Iscrizione agli asili nido: entro i termini indicati dall’avviso

“Bimbimbici 2009”

0971-471312

AMBROSIA

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, rione Cocuzzo, ore 15 “VIA CRUCIS” Tradizionale Passio Christi

FINO AL 16 APRILE Potenza, Scale mobili via Armellini “LA PASSIONE DI CRISTO” Sacra rappresentazione dell’artista Sergio Santo

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

IL 18 APRILE Potenza, teatro Stabile, ore 21 “LEON D’ORO GIGINO LABELLA” “Tre pecore viziose”

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

IL 24 APRILE Potenza, Centro danza Maeva “TRE EDIZIONE DELLA PRIMA GIORNATA MONDIALE DELLA DANZA”

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Potenza 21

Venerdì 10 aprile 2009

Il consiglio d’istituto del liceo Galilei ha deciso che i nuovi iscritti non andranno al Pasolini

«Nessun passaggio di studenti» Bisogna capire quale sarà il futuro del secondo scientifico I NUOVI iscritti non passeranno da un liceo all'altro, dal “Galilei” al “Pasolini”. Almeno non sarà così secondo la decisione del consiglio d'istituto del “Galilei”, che ieri sera ha rifiutato di deliberare i criteri di selezione degli alunni in eccedenza (un centinaio su 337 nuovi iscritti) che a partire dal prossimo anno scolastico dovrebbero passare dalla scuola di via Anzio alla scuola di contrada Macchia Giocoli. L'organo collegiale, presieduto dal genitore Guido Loperte, ha ritenuto opportuno “non ledere la volontà delle famiglie” e dei futuri alunni di frequentare il “Galilei” piuttosto che il “Pasolini”. «Sono scelte che la scuola non può assumere in corso d'opera», ha anticipato Loperte, che oggi firmerà un comunicato stampa in cui spiegherà le ragioni che hanno indotto il

consiglio ad assumere questa decisione. Annunciando il commento, ha fatto sapere che «il liceo Galilei si sente in dovere di confermare i nuovi iscritti». Per evitare di non creare imbarazzo alla “scuola del boom”, pare di capire che si sarebbe dovuto intervenire con una programmazione a monte, con una conseguente fissazione di un tetto massimo di iscrizioni. Ma come è prevedibile l'eccedenza? Per quest'anno, dunque, è andata, pare essere il pensiero che sottende la posizione di genitori, alunni e docenti del “Galilei”.Ma dal prossimo anno non è escluso che si attui una programmazione a monte, idonea alla gestione di un soprannumero di iscrizioni.Intanto si potrebbe aprire un fronte caldo con gli uffici della Pro-

vincia (competente in materia di edilizia scolastica), che stando alle fonti del liceo di via Anzio avrebbero fatto dietrofront circa la possibilità di intervenire con lavori di adeguamento delle classi. Nella stessa riunione di ieri, il consiglio si è espresso anche in questa direzione, ritenendo giusta la fattibilità dei lavori presso la scuola dove, è utile ricordarlo, la Provincia è già intervenuta con lavori per mezzo milione di euro. A questo punto, cosa diranno i vertici regionali della scuola sul diniego del “Galilei” di procedere alla fissazione dei criteri con i quali sarebbero dovuti passare gli alunni da una scuola a un'altra? E cosa ne sarà del “Pasolini”, fermo a poche decine di nuovi iscritti per l'anno scolastico 2009/2010? Gianni Sileo potenza@luedi.it

Detenzione illegale di arma Condannato un uomo di 46 anni CONDANNATO un quarantaseienne originario di Potenza, per detenzione illegale di pistola e relativo munizionamento. Il giudice monocratico del Tribunale di Lagonegro ha condannato S.F. di Potenza alla pena di un anno di reclusione e 130 euro di multa oltre che al pagamento delle spese processuali. Il pubblico ministero aveva chiesto il giudizio dell'imputato perché illegalmente deteneva e portava in luogo pubblico una pistola marca “Browning's” calibro 6,35 con relativa matricola nonché il relativo munizionamento da sei cartucce di cui una già inserita nella camera di scoppio della pistola e pronta per essere sparata. I fatti risalgono al mese di febbraio di circa quattro anni fa quando il potentino è stato fermato per un controllo lungo la strada statale 653 Fondo valle del Sinni bivio per Sant'Acrangelo. L'uomo viaggiava come passeggero su

un furgone Fiat Ducato e notato per il suo atteggiamento nervoso ma soprattutto per la mano destra all'interno della propria giacca a vento come se volesse occultare qualcosa. Dalla perquisizione personale è stata rinvenuta una pistola con colpo in canna e sicura inserita. Sembrerebbe che l'arma riportasse la scritta “fabrique national d'armes de guerre - Belgique”. Il pm aveva chiesto la condanna dell'imputato mentre la difesa l'assoluzione perché il fatto non sussiste. Il giudice monocratico del Tribunale di Lagonegro ha concesso le attenuanti generiche condannando il potentino alla pena di un anno di reclusione e 130 euro di multa, al pagamento delle spese processuali e disponendo la confisca della pistola e del suo munizionamento. Emilia Manco potenza@luedi.it

L’appello del consigliere Lapenna (Pdl) Sailpost, il bilancio di un anno. In arrivo altre nuove agenzie

«Scongiuriamo La corrispondenza è servita la chiusura del Lucania» «Contenti di soddisfare l’utente» «LA soppressione del Novantunesimo battaglione è una grave errore». A sostenerlo il consigliere regionale del Pdl, Sergio Lapenna che ha asserito: «il pericolo di soppressione del Novantunesimo battaglione Lucania deve essere scongiurato con ogni mezzo». A sostegno della sua ferma presa di posizione l’esponente del Pdl ha portato «la situazione drammatica che sta vivendo in queste ore l'Abruzzo». Una situazione che «mette ancora più in evidenza la necessità della presenza di un presidio militare nelle zone d'Italia altamente sismiche. Infatti proprio i militari, nel terremoto che colpì la nostra regione nel 1980, ebbero un ruolo decisivo, così come un ruolo fondamentale lo stanno svolgendo attualmente nella emergenza della regione Abruzzo». «Negli ultimi anni - ha ricordato Lapenna - in merito alla vicenda del Battaglione si sono registrati spesso disinteressamento delle nostre autorità locali e mancanza di interventi immediati, in quanto già dal 2005 si paventava il pericolo di soppressione e si misero in campo timidi tentativi per evitare il peggio». Il ministero della Difesa ha ribadito più volte che, «nell'ambito di un

processo di riordino dell'organizzazione addestrativa dell'esercito è necessario, per garantire la sopravvivenza del Battaglione Lucania, una riconversione della struttura con una diversa destinazione d'uso». Per il consigliere regionale «è indispensabile coinvolgere sia i parlamentari lucani e le autorità locali per sollecitare degli interventi urgenti, altrimenti rischiamo di pagare pesantemente lo scotto della mancanza di interventi tempestivi, visto che negli ultimi anni si sono succeduti, nelle varie leggi finanziarie, consistenti tagli nei confronti del bilancio della Difesa e vista la trasformazione dell'esercito in arruolamento volontario». «La predetta unità militare -ha concluso Lapenna - rappresenta parte integrante della città capoluogo e volano economico della stessa, svolgendo da sempre un ruolo attivo e partecipativo nel contesto urbano e regionale, fornendo anche un valido supporto alle strutture della Protezione civile in occasione di eventi drammatici, come il sisma del 1980. Occorre perciò lottare con tutte le nostre forze e con l'impegno di tutte le istituzioni per poter assicurare la sopravvivenza del Novantunesimo battaglione Lucania, fonte di storia e di cultura della nostra città».

L’OTTO aprile 2009, ha spento la prima candelina dopo la conclusione di un anno positivo, che ha maturato importanti risultati: ci riferiamo all’agenzia Sailpost Potenza 1 che eroga un servizio in franchising di recapito postale, che garantisce precisione e celerità nella consegna della corrispondenza, sorta nella nuova piazza Adriatico, al civico 7, nel popoloso rione di Poggio Tre Galli. Un rione in continua fase di evoluzione e di crescita, soprattutto sotto l’aspetto edilizio. Per avere elementi di valutazione su questa nuova e importante realtà situata a nord della nostra città, abbiamo incontrato la signora Rosaria Langone, responsabile dell’Agenzia Potenza 1, impegnata a svolgere il servizio postale insieme a una “data entry”, una ragazza cioè impegnata allo sportello nel servizio di accettazione ed elaborazione, e due giovani postini. Cos’è questa realtà a Poggio Tre Galli? «E’ un’agenzia che svolge servizi di raccolta, smistamento, distribuzione e recapito con autorizzazione e licenza rilasciata dal ministero delle Comunicazioni. Saipost, offre un servizio innovativo e di qualità, creato per soddisfare le neces-

L’agenzia e (in alto) Rosaria Langone

sità di spedizione di tutti i potenziali clienti in particolare di quelli più esigenti». Il bilancio dopo un anno? «Possiamo dire di essere soddisfatti: numerosi sono gli utenti che usufruiscono del servizio. Inoltre si stanno attivando i Punti Posta, vale a dire sub-agenzie nel Melfese, Lagonegrese e Val D’Agri». Perché scegliere Sailpost? «Perché il nostro servizio inizia presso gli uffici; perché ci prendiamo cura delle spedizioni dei cittadi-

IL RICORDO DI UMBERTO QUARTANA

Un signore della ristorazione IL rispetto per il pubblico e l'amore per la buona cucina, queste le caratteristiche di Umberto Quartana, che ci ha lasciati giorni fa, quasi in punta di piedi, senza nemmeno salutare. Ma non perché non lo volesse, lui così disponibile per il suo pubblico non avrebbe mai potuto fare una cosa così, è che una forma di malattia lo ha tenuto a lungo lontano dal suo naturale posto di lavoro. Umberto aveva iniziato la sua lunga e luminosa carriera come cameriere nell'antica “Taverna Oraziana”, quando c'era quella signora che faceva le orecchiette davanti al pubblico e lui era lì a consigliarle ai clienti, con un buon sugo e un po' di salsiccia. Aveva portato questo ristorante ai massimi livelli, ma ad un certo punto ha compreso che poteva far meglio da solo, con una spalla particolare, suo fratello Arturo.

Nacque così l’avventura del “Fuori le Mura”, ora tempio della ristorazione della migliore cucina potentina, ma allora, negli anni '50, un grosso rischio e un'avventura autentica. Ma lui che aveva il mestiere nel sangue volle aderire ad un progetto anche qui alla prima esperienza: il “Veglionissimo della Stampa”. In quelle sale che molti non conoscevano ancora furono “stipati” oltre 250 ospiti e ricavata una pista da ballo, un successo strepitoso, frutto anche e soprattutto delle sue raffinate pietanze e dei suoi modi gentili e signorili. Queste caratteristiche erano il miglior biglietto da visita per questo locale che ancora oggi, affidato com'è ad una cooperativa di operatori del settore, mantiene alto il suo prestigio nel campo della ristorazione lucana.Certo manca lui, Umberto, con la sua figura apparentemente esile, il suo sorriso contagioso,

i suoi modi di gentleman inglese. Ma la traccia del suo essere nella cucina del buon piatto lucano, e nel servizio, sempre preciso e cordiale, quella rimarrà indelebile. Perchè sono tantissimi, se non tutti, i potentini che hanno potuto godere della sua affabilità, cortesia e competenza, quando il menù non era una cosa scritta, ma una comunicazione vis e vis tra lui e i suoi clienti, o meglio tra lui e la città di Potenza Vittorio Sabia potenza@luedi.it

ni; perché il nostro servizio è di alta qualità con prezzi concorrenziali; perché non chiediamo nessun volume minimo di spedizione e perché siamo sempre attenti e disponibili a ogni vostra o necessità». La differenza sostanziale con Poste Italiane? «Queste ultime si dirigono in modo più attento al settore banca; Sailpost, invece, punta su un capillare servizio di corrispondenza». Pino Gentile potenza@luedi.it


Venerdì 10 aprile 2009

22 Avigliano Tornano in libertà i due giovani arrestati martedì dalla polizia. Assolti al processo

Con due grammi niente carcere Uso personale. Non c’è spaccio. Ecco come cambia il mercato AVIGLIANO - Consumatori innanzitutto. Spacciatori, forse, ma per necessità. Per la dose quotidiana e qualche spiccio. Almeno secondo la polizia che l’altro giorno ha arrestato due giovani e li ha accusati di detenzione ai fini di spaccio. Ma due grammi di eroina sono pochi per tenere due tossicodipendenti dietro le sbarre. Il giudice del Tribunale di Potenza Luigi Spina ha convalidato l’arresto e li ha rilasciati. Al processo per direttissima sono stati assolti. Il fatto non sussiste. Due grammi sono pochi e il tossicodipendente non ha futuro dietro le sbarre. Il carcere è emarginazione, non cura e non riabilita. La terapia per i consumatori di droga reclusi si limita alla somministrazione a scalare del metadone, una sostanza che riduce notevolmente le loro già deboli difese immunologiche. Ad Avigliano c’è chi parla di «allarme». Ma chi sono i nuovi tossici? «Quasi in ogni macchina che fermiamo e che viene da Avigliano troviamo droga», sostiene il vicequestore Barbara Strappato. Guida la Squadra mobile della Questura di Potenza e da qualche tempo segue con interesse la piazza aviglianese. Dal camionista che a metà mattinata cerca una carica per affrontare la giornata allo studente universitario, al commerciante insospettabile, fino al ragazzino che trova in casa un po’ di hashish del fratello maggiore. Tutte facce di uno stesso fenomeno: Avigliano si è riscoperta una buna piazza per il mercato della droga, in un modo diverso rispetto al passato, quando il tossico abitava in periferia e rubava le autoradio per pagarsi l’eroina. Non ci sono più quei personaggi vicini ai basilischi ben descritti da Salvatore Summa che, negli anni ’90, prima di diventare un collaboratore di giustizia, gestiva il mercato aviglianese con l’aiuto di sua moglie Pina Nicoletta Rosa. Sotto la pressione di una maggiore attività di polizia e carabinieri e di un più intenso controllo sui giovani da parte delle famiglie e delle istituzioni si è verificata una trasformazione delle forme e dei luoghi del mercato. Le transazioni illecite sono diventate meno pubbliche, più interne ai gruppi di consumatori-conoscenti che comunicano per telefono e comprano in luoghi coperti piuttosto che in strada. Come accadeva a Picerno, fino all’anno scorso, quando i carabinieri hanno scoperto quello che accadeva in un bar e a casa della nonna del barista. Oppure, come accade ad Avigliano, i giovani partono per Napoli e tornano con le provviste, trasformandosi a volte in consumatori-spacciatori. Fanno quello che in gergo chiamano «il mezzo mercato». E i due giovani arrestati martedì? In due non fanno 50 anni. Sono partiti per

Il palazzo di giustizia di Potenza In basso il giudice Luigi Spina

Asi, un programma da 38 milioni di euro

FATTI E PROTAGONISTI LA sentenza (a sinistra) con cui sono stati assolti i due giovani porta questa motivazione: «Il fatto non sussiste». Il pubblico ministero Triassi aveva invece chiesto la condanna dei due giovani imputati arrestati con due grammi di eroina.

Napoli con due auto e al ritorno si sono trovati in Questura. Poi in carcere. E ieri mattina in Tribunale. Il pubblico ministero Laura Triassi, appena arrivata da Napoli dove, però, faceva il gip, chiede convalida dell’arresto e condanna. I

due imputati che, sostiene la polizia, «hanno precedenti specifici», sono difesi dall’avvocato Gaetano Basile. Chiede al giudice l’assoluzione. Quella droga era per uso personale. In udienza non c’è neanche bisogno di spe-

La sede Asi

cificarlo. Il codice parla chiaro. E’ il giudice a dover valutare, secondo le circostanze. E due grammi sono davvero pochi. Assolti. «Il fatto non sussiste». Fabio Amendolara f.amendolara@luedi.it

TITO - Il Consorzio per lo sviluppo industriale (Asi) della provincia di Potenza ha approvato il programma triennale delle attività 2009-2011: lo stanziamento complessivo previsto per le opere infrastrutturali sarà di circa 38 milioni di euro, tra cui 1,5 milioni per il ripristino del raccordo ferroviario per lo stabilimento di Melfi della Fiat. Nel programma è stato inserito un finanziamento di 1,5 milioni di euro (da risorse del Piano operativo regionale per la Val d’Agri) per la razionalizzazione della rete idrica potabile e industriale di Vig-

giano, a cui si aggiungeranno 300 mila euro per il potenziamento dell’impianto di depurazione per il trattamento dei rifiuti liquidi speciali dell’area industriale di Melfi e 300 mila euro per la messa in sicurezza del raccordo ferroviario nella zona industriale di Potenza. Il Consorzio ha anche concesso dell’uso del depuratore di Potenza e delle reti idriche potabili all’Aato (Autorità d’ambito territoriale ottimale) che «potrà comportare – è scritto in una nota – un passaggio del personale addetto alla gestione dell’impianto».

Avigliano Manifestazione dei ragazzi del Pd

Gli under si riuniscono per il loro «libero sfogo» AVIGLIANO - Le relazioni tra il centro e le frazioni. I trasporti che non soddisfano le loro esigenze: necessità di giovani ancora senza patente o automobile. L’integrazione tra italiani e stranieri. I «palazzi» che non li ascoltano e la politica che ancora viene vista distante, anche se «occorre che già noi costruiamo piccole cose a piccoli passi». Oppure «questa scuola» che a loro non piace, che rischia di danneggiare i «meno abbienti». E poi c’è anche la testimonianza di chi la scuola, a poco più di sedici anni, l’ha dovuta abbandonare. Sono i giovani di Avigliano. Una parte di coloro che hanno scelto di non lamentarsi a vuoto, ma dire la loro alla manifestazione «Libero sfogo, libero ascolto» organizzata dai giovani del Partito democratico della città. Un ring sul quale l’altra sera, in corso Gianturco, in quella che era la sede del Pci di un tempo (oggi sala della Previdenza sociale) si sono confrontati apertamente una quarantina tra giovani e adulti (almeno trenta gli under 28). Tanti i contributi, in poco meno di due ore, portati

Un momento della manifestazione A sinistra lo striscione con il tema dell’incontro

dai ragazzi, molti dei quali provenienti dalle frazioni (Lagopesole, Possidente, Stagliuozzo, San Nicola per citarne alcune), e pochi da Avigliano centro. «Come giovani del Pd - ha spiegato il segretario provinciale Angelo Summa che è di casa ad Avigliano abbiamo voluto registrare le esperienze, i sogni, la speranza dei giovani, anche di quelli che non hanno appartenenze politiche. L’obiettivo ha continuato Summa - è doppio: fare formazione sui temi a noi più cari e uscire con un documento che contenga un de-

calogo per cambiare la nostra città. Farla diventare la Città delle relazioni». E di cose ne sono state dette. Dai temi nazionali e generali a quelli locali e particolari. I giovani hanno cominciato a parlare del sisma in Abruzzo. Li ha colpiti, in particolare, la fragilità con la quale è venuta giù la Casa dello studente dell’Aquila. E’ stato lo spunto, questo, per fissare il primo argomento del decalogo: rafforzare le scuole e gli edifici pubblici. Ancora in tema di scuola, è ritornato l’allarme per la ragioneria di Avigliano. A

ricordare la battaglia per la salvezza dell'unico istituto superiore è stato il presidente dell’Abete, Carmine Ferrara, in prima linea anche in questa vicenda. Poi le vie di comunicazioni, i treni vetusti che non circolano più oltre le 9 di sera, le strade tra Avigliano e le frazioni in alcuni casi impraticabili, il giro di vite su «quegli autobus sempre vuoti» che non vengono incontro alle esigenze di trasporto di noi giovani. E poi il rapporto con le associazioni, tante ad Avi-

gliano (oltre 50) ma con le quali i ragazzi si sintonizzano con difficoltà. Lo hanno ricordato Beatrice Gianturco, presidente del Forum, e la sociologa Rosaria Zaccagnino. Intorno a questi ed altri temi si sono confrontati Mara, Jennifer, Lorenzo, Emilio, Gianluca, Stefania, Giuseppe, Manuela, Francesca, Dario, solo per citare alcuni nomi dei ragazzi intervenuti. Loro si aspettano che il paese migliori. E affinché ciò avvenga sono pronti a «sporcarsi le mani». Gianni Sileo


Venerdì 10 aprile 2009

23

Tolve Una studentessa racconta i tragici momenti vissuti nella casa dello studente de L’Aquila

«Io sopravvissuta alle macerie» La paura, la fuga, il dolore: «Così sono riuscita a salvarmi» TOLVE - «Incredibile, dio mio, eravamo al piano terra della casa dello studente a guardare la tv. Io, Angela, Veronica, Magida e Mauro, scherzavamo, c’era stata una scossa piuttosto forte verso mezzanotte ed avevamo deciso di non andare a dormire anche se io stavo per cambiare idea». Inizia così il racconto di Serena Bilancia di Tolve, studentessa al primo anno di Psicologia all’Università degli studi dell’Aquila. Era lì quella terribile notte del 6 Aprile quando la terra ha tremato in Abruzzo, nella casa dello studente in via Camponeschi. Ha ancora negli occhi il ricordo di quei terribili momenti. «Sono le tre - continua Serena - quando ad un certo punto intorno a noi tutto inizia a tremare. Per pochi secondi ci guardiamo negli occhi allarmati. Ognuno di noi convinto che sarebbe stata uguale a tutte le altre scosse e poi il boato, le luci hanno cominciato a staccarsi. Ci siamo alzati abbiamo cominciato a correre ma non sapevamo dove andare. I tavoli erano troppo lontani e dal soffitto cominciava a cadere giù tutto, abbiamo urlato, forse ho urlato anch’io ma non ricordo. Ci siamo abbracciati, ho tirato Veronica a me e siamo restati vicino ad un pilastro, ma su di noi continuavano a cadere i calcinacci. È durata

Gli studenti abruzzesi in un momento di relax nella casa qualche giorno prima del sisma

un’eternità. Quando è finita ci siamo messi a correre verso l’uscita, mi sono girata verso la sala studio semidistrutta. Angela mi ha detto che andava a recuperare il cellulare davanti alla tv e l’ho seguita. Tutto di corsa. Davanti la porta sono caduta scivolando su un calcinaccio, nessun dolore, in quel momento tutto ciò che mi interessava era uscire viva da lì. Dov'è Ayman...dov'è Mutaz...Massimo è uscito, dio mio non possiamo restare qui, un'altra scossa., ci sono ragazze che urlano al secondo piano, qui i pa-

lazzi sono troppo alti dobbiamo spostarci. Siamo usciti tutti? Abbiamo girato l’angolo, una scena che non dimenticherò mai, caos, l’aria era piena di polvere, per terra solo calcinacci, ci mettiamo in uno spiazzo poco distante da casa, ci abbracciamo, piangiamo, dio mio, ci guardiamo intorno, i palazzi distrutti, le linee tutte occupate. Dov’è Mauro? È uscito con noi. Adesso dov’è? Come sta? Restiamo abbracciati. Come stai? Com’è camera tua? Come sei uscito? Mi si sta scaricando il cellulare, anche a me spe-

riamo che duri almeno fino a domani. Arriva Alberto che è riuscito a rientrare e porta due coperte, tutto ciò che ha potuto prendere, Davide è senza maglia, Lorena senza scarpe e senza occhiali, Massimo le da le sue e mette le infradito insanguinate della ragazza polacca che abita con noi, molti sono col pigiama quasi nessuno col cappotto. Voi andate a XX settembre? Diteci se lì è tutto a posto, tornate indietro lì non è sicuro, poi decidiamo di spostarci in piazza Duomo. C'è il tunnel per Collemaggio ma lì dovremmo

stare al sicuro, la via più corta è per quel vicolo a destra, speriamo bene. Ci mettiamo a correre. Un’altra scossa mentre siamo nel punto più stretto. Panico. È meno forte di prima. Piazza Duomo è piena di gente, pienissima, ci mettiamo tutti da una parte, restiamo abbracciati, ci sediamo e proviamo a coprirci, cinquanta persone con due coperte che ci passavamo a turno, oddio Samer, come stai? Tu come stai? Confusione. Gente che strappa le tende dai bar per coprirsi, circola un pò di cioccolata e qualche succo. Un’altra scossa. Il freddo comincia a sentirsi sul serio. L’importante è che stiamo tutti bene. Dicono che una parte della casa dello studente è crollata, dio mio, chi c’era di là, chiamate qualcuno, ci sono andati Mutu e Fadi dio mio. Linee intasate. Sto morendo di freddo, mi siedo mi faccio passare un pò di coperta, Elide mi si avvicina, dicono che ci sia un morto all’altra casa, crisi di pianto, non riesco a fermarmi, Elide mi abbraccia, Ghassan mi abbraccia ma non riesco a smettere. Non riesco, non è possibile. La notte passa così, tra il freddo e la paura e le scosse che non smettono e noi che ci stringiamo per farci coraggio e tenerci caldi tutta la notte, uno di fianco all’altro. Non credo riuscirò mai a di-

menticarlo. Una notte in cui ho ritrovato degli amici, ne ho persi altri e ho scoperto di avere fratelli e sorelle». Un racconto toccante quello di Serena. Momenti interminabili quelli vissuti li a L’Aquila così come quelli vissuti a Tolve dai genitori, dopo aver appreso la notizia nel cuore della notte. Sono rimasti impotenti per tutta la notte. Una notte lunga e interminabile. Alle 10 decidono di mettersi in viaggio verso l’Aquila. Dai telegiornali apprendono che tutte le vie di accesso alla città sono chiuse. Ma Serena li avvisa di una strada libera nei pressi del cimitero. Si danno appuntamento. Serena si fa accompagnare dal portinaio della casa dello studente, e finalmente riabbraccia i suoi genitori. È finita, è solo un brutto ricordo. Ma per Serena no. Le rimarrà per sempre quel ricordo e soprattutto il ricordo di tanti amici che non ce l'hanno fatta. Sulla pagina di facebook di Serena, scopriamo un album chiamato “Aquilotti”. Foto che ritraggono momenti di allegria e di relax vissuti nella casa dello studente proprio pochi giorni prima di quel violento terremoto. E c'è anche una foto della sala tv dove quella notte Serena ed i suoi amici hanno vissuto quel momento terribile. Carmen Paradiso

I paesi lucani ripropongono la Passione di Cristo A Vietri per la prima volta Oppido, tutto pronto per la Via Crucis verrà rappresentata la Resurrezione che torna dopo tre anni VIETRI DI POTENZA - Il numeroso pubblico questa sera assisterà su un ponte lungo un centinaio di metri ed alto altrettanto, con la testa alzata ad ammirare uno spettacolo unico nel suo genere, così come realizzato ogni anno, ormai da trentatre, a Vietri di Potenza: la rappresentazione della Passione di Cristo, o meglio in particolare, questa sera, la Crocifissione e il Panto della Madonna e la Pietà, oltre all’ultima novità introdotta quest’anno: la resurrezione (per gli organizzatori sarà una grande sorpresa, non l'unica quest'anno). La trentatreesima edizione de “La Pasqua del Signore” a Vietri di Potenza è iniziata nella domenica delle Palme con l'ingresso di Gesù a Gerusalemme. È continuata ieri sera con l’ultima cena con i dodici apostoli, la preghiera ed agonia nel Getsemani, il rinnegamento di Pietro ed infine il processo davanti a Caifa, e avrà il suo grande successo questa sera, nei pressi del ponte, cosiddetto del Campo sportivo, che collega questa zona con Castello Arioso e il centro abitato. Qui, con musiche da brividi, con una scenografia unica e con attori ben addestrati in materia, si potrà assistere, con i brividi, a questa rappresentazione. La crocifissione av-

La crocifissione a Vietri

verrà su un crepuscolo sovrastante un altissimo burrone, messo in sicurezza con una recinzione lo scorso anno. Al fianco dell’area della crocifissione, dopo un lunghissimo ed interminabile vuoto, in alto, spicca San Biagio, la zona storica del paese, illuminata ed interessata dal sisma dell’ottanta, ancora intatta. Uno scenario unico da non perdere. Tantissimo pubblico ha assistito alle scorse rap-

presentazioni, nella domenica delle Palme e nella giornata di ieri. Una popolazione che tiene molto a cuore questa sacra rappresentazione e che con la sua massiccia presenza, rende felici i tanti e giovani organizzatori, oltre alle decine di partecipanti, che da giorni (c'è anche chi partecipa da anni) lavorano e provano il tutto con tanti sacrifici. Claudio Buono

OPPIDO LUCANO - Tutto ormai pronto a Oppido Lucano per la sacra rappresentazione “La passione di Cristo” che si svolgerà stasera, Venerdì Santo, tra le vie antiche di Oppido con le scene principali svolte nell’ormai celebre Piazza Guglielmo Marconi. L’Associazione culturale “Gruppo recupero tradizioni locali” è da ormai trent’anni che applica e si impegna nell’organizzazione il famoso evento. Giunto ormai alla sua nona edizione (la prima volta fu nel lontano 1979) la Sacra Rappresentazione avrà un tocco diverso da quello delle precedenti. In collaborazione e di comune accordo con la locale Parrocchia, il Gruppo Recupero Tradizioni Locali, ha scelto la giornata del Venerdì Santo per la rappresentazione e per la prima volta in assoluto è stato proposto un orario serale; in effetti la manifestazione inizierà nel tardo pomeriggio, intorno alle ore 18:30. Alla cornice serale, saranno affiancati nuovi costumi ideati da Daniela Piccoli. Da Nicola Colangelo sono state realizzate le nuove loriche romane. Rocco Basilio e Tanuccio Palumbo cureranno invece la regia. Infine, ma non ultimi, ai due registi si aggiungono per i lavori di stesura dei testi, fedeli ai Vangeli e ormai uguali da trent'anni, Don Giuseppe

L’iniziativa a Oppido

Greco (ex parroco di Oppido) e Mimmo Maglione. Oppido si prepara dunque ad un'altra serata di religione e divertimento. I tanti giovani, e meno giovani, che hanno contribuito e hanno lavorato sodo per organizzare l'evento meritano i complimenti di tutti già prima dell'esibizione. Da sottolineare che la medesima associazione culturale ha voluto sottolineare che in caso di mal tempo la manifesta-

zione sarà rinviata al sabato successivo alle ore 10. Il conto alla rovescia e ormai cominciato e stasera per circa tre ore Oppido Lucano si fermerà ad assistere ad uno spettacolo riproposto ogni tre anni. I successi delle passate edizioni fanno ben sperare per l'ottima riuscita dell'evento e la speranza è quella di vedere tanta gente ai bordi delle strade per assistere alla manifestazione. Rocco De Rosa


Venerdì 10 aprile 2009

24

Interventi del consigliere regionale di Forza Italia e del primo cittadino di Melfi

Melfi La donna rumena è stata fermata alla stazione ferroviaria

Officine meccaniche: interrogazione di Pagliuca Navazio: «L’azienda ha avviato una vera dismissione»

Entra in lavanderia per rubare Arrestata dagli agenti della polizia

MELFI - Il presidente del gruppo di F.I. verso il Pdl di Basilicata, Nicola Pagliuca ha presentato un’interrogazione urgente al presidente del consiglio regionale per conoscere quali iniziative si intendono mettere in campo al fine di scongiurare l’ipotesi di chiusura dello stabilimento Trenitalia di San Nicola di Melfi. L’ipotesi di chiusura, paventata dall’azienda, non convince il consigliere, Pagliuca che ha chiesto inoltre di conoscere quali azioni la giunta adotterà per richiamare Trenitalia alle proprie responsabilità così da evitare decisioni «unilateralmen-

te imposte e non concertate con le organizzazioni sindacali e le istituzioni locali». Sulla questione è intervenuto pure il primo cittadino. «Senza giri di parole – commenta il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio – possiamo affermare che l’azienda ha avviato una vera e propria dismissione. Non ha senso nascondersi dietro la carenza o la diminuzione di volumi produttivi. Di fatto ci troviamo di fronte la dismissione di un sito che per anni è stato il fiore all’occhiello delle Ferrovie dello Stato. In realtà, nella concentrazione produttiva degli stabilimenti di Foggia e Rimini,

si sta cercando di spostare il sito di Melfi. Tutto questo sta accadendo con l’aggravio della condizione di lavoratori che sono rimasti al proprio posto assicurando all’azienda attività primarie quali l’assemblaggio dei motori diesel. Giova ricordare che a Melfi quei motori vengono smontati e rimontati per poi tornare sulla circolazione ferroviaria nazionale. Ho inviato una lettera a tutti i parlamentari lucani ed il presidente della giunta regionale perché seguano con attenzione l’evolversi di questa situazione». Vittorio Laviano

MELFI - Si era introdotta in una lavanderia di Melfi con l’intento di rubarne l’incasso della giornata. L’intervento tempestivo degli agenti del commissariato di Melfi, ha mandato all’aria il suo piano. E’ successo tutto nella tarda mattinata di ieri e gli uomini diretti dal dott. Mario Russo, hanno tratto in arresto Vasile-Sin Virginia, di anni 35. La donna, di nazionalità romena, ha approfittato di un momento di distrazione della titolare della lavanderia dove si era recata per chiedere l'elemosina, per

asportare indebitamente dall'interno del negozio indumenti e denaro dell'incasso. L'intervento tempestivo della Polizia, reso possibile grazie ad una telefonata pervenuta sull'utenza telefonica 113, ha vanificato il tutto che è stata fermata dagli agenti alla stazione ferroviaria di Melfi, nel momento in cui stava prendendo un treno per lasciare la cittadina federiciana in fretta e furia. La Vasile-Sin Virginia è stata poi associata alla Casa Circondariale di Potenza e dovrà rispondere di furto aggravato.

Melfi Il caso della signora Eufemia Della Germania era stato sollevato da “Il Quotidiano”

L’Asp acquisterà il comunicatore Pronto l’impegno del direttore generale Amendola MELFI - Una buona notizia per Eufemia Della Germania: l’Asp di Potenza per bocca del Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria Locale di Potenza Pasquale Francesco Amendola acquisterà il “comunicatore” alla signora. «Nel caso segnalato dall'articolo del Quotidiano e per un altro analogo ricadente nel medesimo ambito territoriale della disciolta Asl 1 di Venosa, - spiega Amendola avendo gli uffici competenti completata la verifica delle compatibilità delle richieste con il possesso dei requisiti di cui alla Delibera della Giunta Regionale n. 2164 del 27 settembre 2004, si è proceduto a disporre l'acquisto delle apperecchiature di cui trattasi». Il direttore generale nella stessa nota precisa come « l'Asp è particolarmente attenta alle problematiche dei disabili con lo scopo di garantire agli stessi la migliore qualità di vita, nel venire a conoscenza del caso attraverso la stampa, evidenzia come le problematiche relative alle risorse economiche dell'ex Asl 1 di Venosa non hanno più motivo di essere dal momento che la nuova Asp comprende il territorio dell'intera provincia di Po-

Provinciali: ecco i nomi

La signora Eufemia

tenza e dispone quindi nella totalità del fondo sanitario». Per i cittadini che hanno necessità di segnalare particolari problematiche sanitarie all'Asp, possono rivolgersi agli Urp attivi nel territorio. Il numero verde di Venosa è 800213205. Il caso dunque sembra essere andato a

buon fine. Giova ricordare al tal proposito che la signora Eufemia Della Germania soffre di sclerosi laterale amiotrofica. La signora che non può parlare, è accudita dalla figlia Valeria. L’arrivo del macchinario gli permetterà di poter comunicare e quindi avere un’esistenza più dignitosa.

MELFI - Si avvicina la Pasqua e come più volte ribadito, si entra nella fase decisiva per le candidature alle provinciali. Per quanto concerne il collegio di Melfi il quadro generale si sta delineando. Da tempo ormai i socialisti, i primi a sciogliere i nodi, sono già in campagna elettorale. Puntano forte sul giovane Francesco Pietrantuono, consigliere comunale ed appartenente ad una storica famiglia socialista melfitana. Sulla loro scia si inserisce l'Udc che ha ufficializzato la candidatura di Antonio Corbo, ex consigliere regionale di Forza Italia. Quando noi del Quotidiano ipotizzammo questo nome, qualcuno non ritenne valida e veritiera l'indiscrezione. I fatti ci hanno dato ragione. I seguaci di Casini confidano in un buon risultato e ritengono Corbo il miglior candidato possibile per questa tornata elettorale. Definito il candidato anche per i Popolari Uniti. Il partito che in Basilicata ha come referenti principali Antonio Potenza e Luigi Scaglione, a Melfi si affida al medico Mauro Rosucci, originario di Lavello, ma anestesista presso l'Ospedale San Giovanni di Dio della città federiciana. Certa anche la candidatura di Gianvito Corona che correrà per i Dec, il nuovo movimento creato da Roberto Falotico. L'ex consigliere Pd ha consegnato due lettere, una indirizzata al segretario del partito Luigi Simonet-

ti, ed un'altra al presidente del consiglio melfitano Michele Destino. Oggetto: le dimissioni da capogruppo del Pd in consiglio. Una scelta obbligata dopo la decisione di correre alle provinciali per conto dei Democratici e Cattolici. Questa candidatura è ritenuta in molti ambienti politici, la classica "mina vagante", della situazione. Certa anche l'investitura di Michele Destino, l'uomo scelto dal Pdl. Alcuni tesserati del partito, sperano ancora in un ripensamento, ma non sarà così. Messi momentaneamente a tacere quelli di AN, attraverso un operazione, il cambio in giunta, che avverrà, prima o dopo le elezioni, ma che sicuramente si farà, non sembrano esserci ulteriori ostacoli. Pagliuca ha scelto un " navaziano", ma per qualcuno si tratta della classica mela avvelenata nei confronti del primo cittadino, più che in realtà, una mano tesa allo stesso Navazio. Manca l'ufficialità, ma ormai è definita anche la candidatura dell'Italia dei Valori. Per il partito di Di Pietro concorrerà, Antonio Vitucci, Assessore uscente. Tutte le altre forze politiche ancora non hanno definito la candidatura. E' il caso in particolare del Pd, che non ha ancora risolto l'enigma. Evidentemente si attende l'arrivo preciso della Pasqua, per consegnare agli elettori una vera sorpresa. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

Mobilitazione per l’Abruzzo QUI RIONERO

QUI ACERENZA

QUI VENOSA

Anche il comune di Rionero si mobilita in soccorso delle popolazioni colpite dal grave sisma dell’Abruzzo. «La Città di Rionero è vicina alle popolazioni abruzzesi drammaticamente colpite dal terremoto» fa sapere l’amministrazione comunale che ha aderito immediatamente alla campagna di raccolta di beni. Presso la sede della scuola ex Magistrale cittadina sarà possibile recarsi per portare le donazioni necessarie fino a martedì 14 aprile tutti i giorni dalle ore 9 alle 21. Tutte le Associazioni interessate sono invitate a segnalare la propria disponibilità a partecipare al coordinamento locale chiamando al numero verde del comune 800604444 o ai numeri dei funzionari Lorenzo Di Lucchio 3341149334 e Giuseppe Ricci 3401674504. O ancora del vicesindaco Vito D’Angelo 3341149303 e dell’assessore alla Protezione Civile Maria Pinto 3341149304. l. n.

Acerenza - Anche ad Acerenza, come in tutti i centri diocesi, si è tenuta, ieri mattina, la messa per la benedizione degli olii. Lo avevano dichiarato ieri, i portavoci dei sei vescovi delle diocesi lucane, che l'obolo delle messe del giovedì santo sarebbe stato devoluto alle popolazioni dell'Abruzzo, per la distruzione creata dalla calamità naturale. Il primo pensiero durante la celebrazione è andato alle popolazioni che hanno subìto le forti scosse di terremoto nei giorni scorsi, per tutte le famiglie che devono inizare tutto da capo, dopo i tanti sacrifici di una vita. Così in quaranta ministranti sull'altare maggiore della imponente cattedrale, guidati spiritualmente dall'arcivescovo della diocesi di Acerenza Giovanni Ricchiuti, sono state benedette le tre pissidi conteneti gli olii per i 17 centri della diocesi. I tre olii, l'olio degli infermi, dei catecumeni e l'olio crismale. Nell'omelia l'arcivescovo Ricchiuti ha citato anche l'espressione di don Tonino Bello in merito ai tre olii così definendoli: “l'olio degli ultimi, olio dei lottaori e dei testimoni e l'olio dei primi”. Ma il messaggio dell'omelia non poteva che soffermarsi sulle vittime del terremoto. «In questa messa crismale - così Ricchiuti- e nelle messe di questa sera di tutte le diocesi di Basilicata raccoglieremo il tutto della nostra generosità per inviarla alla Caritas diocesana dell'Aquila». La Caritas diocesana, intanto, si muove insieme alla Croce Rossa Italiana di Acerenza, come sta facendo anche l'associazione Giosef, che lascerà in ogni pubblico esercizio un salvadanaio per una settimana, dopodicchè la cifra verrà resa pubblica e la invieranno alla Cri Nazionale. Ultima delle iniziative del Giosef sarà un gazedo, nel giorno di pasquetta, di fronte la cattedrale per la raccolta fondi “Pro Abruzzo». Enza Saluzzi

Anche dalla Basilicata la macchina della solidarietà si è messa in moto per questa emergenza nazionale del sisma dell'Abruzzo dello scorso 6 aprile. Tra le associazioni che non hanno perso tempo per far giungere viveri di prima necessità in Abruzzo, già dallo scorso 8 aprile, da ricordare l'Avis di Venosa, che in sintonia con il Comune e l'Istituto dei Padri Trinitari, ha partecipato alle attività operative di soccorso. Giunti sul posto, i volontari dell'Avis hanno distribuito personalmente generi di prima necessità: pane,pasta, vino,indumenti,coperte.In un accordo a tre, l'Avis, l'Amministrazione comunale e l'Istituto dei Padri Trinitari si sono mossi in perfetta sintonia. Soddisfatto il presidente dell'Avis di Venosa, Mario Tamburriello, di ritorno dall'Abruzzo e che oggi (10 aprile) raggiungerà l'Abruzzo con un altro furgone di pane: “ non pensavo mai che nel giro di 12 ore la cittadinanza di venosa e gli esercizi commerciali rispondessero così bene a questa richiesta di aiuto. Mi preme ringraziare i panifici Gammone, Leggieri e Spada di Venosa, più uno di Forenza, la antina Sociale di Venosa come anche Idea Arredamenti che ha messo a disposizione a proprie spese i mezzi di trasporto e non posso non ringraziare l'Istituto dei Padri Trinitari di padre Angelo Cipollone, un istituto che ha bisogno quotidianamente di essere sostenuto, invece ha messo a disposizione furgoni da trasporto. Il nostro aiuto non finisce qui, stiamo raccogliendo materiale da igiene per le strutture da campo (scope, palette,disinfettanti) e per l'igiene personale. Domenica di Pasqua ed il Lunedì dell'Angelo saremo ancora in Abruzzo a consegnare beni di necessità. La nostra campagna di solidarietà continuerà con una raccolta fondi economici che presto concorderemo di concerto con l'Avis nazionale”. lo. zo.


VenerdĂŹ 10 aprile 2009

25 I RITI Della settimana santa Le sue origini risalgono al 1600. Oggi si rinnova tra le vie del paese arbereshe

Barile: la via crucis piĂš antica della regione BARILE - La Sacra rappresentazione con personaggi viventi del VenerdĂŹ Santo di Barile è una delle piĂš antiche della Basilicata e del Sud Italia. Le sue origini risalgono al 1600. Da allora, ogni anno, ininterrottamente, “Fede, Tradizione e Storiaâ€?, in quest'angolo di terra della Basilicata, per le viuzze del centro storico si tengono per mano il giorno del VenerdĂŹ Santo. La meticolosa organizzazione è a cura del “Comitato Sacra Rappresentazione - Via Crucis di Barileâ€?, in collaborazio-

ne con la Parrocchia Santa Maria delle Grazie e l'Associazione turistica Pro Loco. In una pubblicazione il compianto Antonio Paternoster, (giĂ segretario della Pro Loco e componente dell'Unpli di Basilicata) la descrive cosĂŹ: "Il centro ÂŤarberesheÂť (a Barile si parla l'Albanese) entra nel clima del VenerdĂŹ Santo dal 19 marzo di ogni anno, giorno di San Giuseppe, quando i giovani che si travestiranno da ÂŤCenturioni a cavalloÂť iniziano a girare per le strade in cui si snoderĂ la processione.

Uno dei ÂŤCenturioniÂť è munito di tromba e la suona stazionando sotto le abitazioni di chi impersonerĂ il ÂŤCristo con la croceÂť e la ÂŤMadonnaÂť. Il suono della tromba, i falò, i canti popolari e le preghiere indicano chiaramente che la comunitĂ barilese sta preparando con dedizione la “suaâ€? Via Crucis. Sin dalle prime edizioni, i personaggi del VenerdĂŹ Santo sono stati riadattati dalla tradizione popolare. Sono presenti nel corteo tre figure del Cristo: quella con la croce e due con la

canna e la colonna, volte a ricordare i momenti in cui a GesĂš fu data una canna (ÂŤEcce homoÂť) come scettro e quando il Salvatore fu legato ad una colonna per essere fustigato. In origine le tre figure del Cristo sfilavano coperte, erano avvolte da un sudario bianco che impediva di riconoscere gli interpreti. Dagli anni '40 del secolo scorso, la figura del ÂŤCristo con la croceÂť sfila scoperta: cammina scalzo per l'intero percorso (circa quattro chilometri), trasporta una pesante croce e

La via crucis dello scorso anno

trascina una catena di ferro. Sono tuttora incappucciati il ÂŤCristo con cannaÂť e quello con la ÂŤColonnaÂť. Di

grande interesse anche le figure di Maria Addolorata, Zingara, Moro e Malco. l.z.

Grande successo per l’iniziativa promossa dall’associazione “Papyros� e il Comune

Sulla via della “Passioneâ€? Commovente messa in scena per le strade di Ripacandida RIPACANDIDA - L'Associazione Culturale “Papyrosâ€? di Ripacandida, in collaborazione con l'Amministrazione Comunale, il Forum dei Giovani, la ProLoco e l'Arcadia di Rionero, in occasione della Settimana Santa, ha organizzato lo scorso 8 aprile la 2^ edizione della Via Crucis con personaggi viventi. Circa 60 figuranti, partendo dal Convento di San Donato delle Suore del Bambin GesĂš, hanno percorso le strade principali del paese, giungendo fino a viale Regina Margherita, in un ambiente ideale per la crocifissione del GesĂš, impersonato da Angelo Martino del Forum dei Giovani. Avvicinata Edem Corella, presidente della neo nata associazione Papyros ha riferito: “la nostra associazione, nata circa un anno, composta da giovani usciti da un corso su Eventi ed Appuntamenti, promosso dalla Regione Basilicata, ha l'obiettivo di promuovere cultura, valorizzarla e recuperare eventi delle tradizioni, come questa Pasquale. Nel passato abbiamo organizzato una mostra di Arte sacra e profana ad Atella di oggetti in dotazione alla

Alcune immagini della sacra rappresentazione di Ripacandida

Diocesi di Melfi.. Ringrazio le associazioni che mi hanno aiutata nella riuscita di questo evento di Ripacandida ed anche Eva Santarsieri, che ha impersonato la Zingara, giĂ impegnata nei servizi culturali con la proloco nel passato. Santarsieri ha riferito: “Ripacandida

ha bisogno anche di queste iniziative che servono a risvegliarlo dal punto di vista culturale e sociale. In questa Via Crucis siamo diventati un'unica grande famiglia�. Tra i personaggi c'erano anche amministratori e dipendenti comunali ( Michele Di Sabato ha rap-

Domani a Rionero sono 154 i figuranti RIONERO - 154 figuranti, questo è il numero dei personaggi che sfileranno sabato santo a Rionero. La via crucis mattutina è un appuntamento irrinunciabile che richiama ogni anno tantissimi visitatori da tutto il circondario. La partecipazione, da un paio di anni a questa parte, è molto sentita dalla popolazione che si immedesima nelle vicende fino alla commozione. I costumi sono aderenti all’epoca storica in particolare alla tradizione ebraica. Ad impersonare i protagonisti della passione di Cristo sono tutti individui che rispondono alle caratteristiche sia fisiche che anagrafiche dei personaggi. Quest’anno, infatti, il piĂš giovane a sfilare ha 7 anni ed il piĂš adulto 79. “Otto anni or sonoâ€? dice Michele Pinto presidente comitato festa patronale “un gruppo capace e compatto coordinato da Nicheo Cervone e Rosa Preziuso ha migliorato notevolmente la qualitĂ

della processione�. Non solo rievocazione storica, la processione rionerese mantiene un forte connotato religioso con le statue delle Vergine Addolorata portata a spalla dalle donne e la statua del Cristo deposto portata dai confratelli di Maria SS. Del Carmelo. lu. na.

presentato San Pietro). Il Vice Sindaco ed assessore alla Cultura Antonio Lettieri ha impersonato la figura del Sommo Sacerdote: “l' entusiasmo per questa manifestazione traspariva dagli occhi di tutti i personaggi, dai bambini, ai giovani e fino agli adulti, in un evento che è servito ad aggregare e socializzare, dove ognuno, senza differenza di ruolo, ha dato il suo fattivo contributo. Pensiamo di allargare ad altre persone questo evento, tipico della nostra zona, che non ha permesso a tutti la vestizione, per la notevole adesione avutaâ€?. A rappresentare Barabba, era un giovane di Ginestra, Mirko Di Lonardo, fidanzato con una ragazza di Ripacandida, non ha mai preso parte ad un evento, abbastanza teso prima e durante la manifestazione. Alla fine ha riferito: “mi sono reso conto come è abbastanza responsabilizzante rivestire dei ruoli, anche in manifestazioni del genere. La gente ti guarda e ti giudica per come ti muovi e cosa fai. Sono contento per questa mia prima uscita, la ripeterei di nuovoâ€?. Una curiositĂ , sembra che il parroco del paese non abbia sponsorizzato quest'evento, si è notato la sua assenza. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Via Crucis, successo ad Atella Alcune immagini della “Passione� andata in scena ieri tra le vie di Atella

Con la processione atellana del giovedÏ santo si apre il giro delle via crucis nel Vulture. Un sentimento molto radicato nella cittadinanza. Un rito ormai quello di vedere le processioni di Atella, Barile e Rionero. Una tradizione immemore che si ripete. Quest’anno il bel tempo ha giocato a favore di Atella che ha potuto contare su un bel sole primaverile. l. n.

75,%81$/( ', 0(/), )$//,0(172 1 5HJ )DOO 8GLHQ]D GHO &RPSOHVVR D]LHQGDOH 67$%,/,0(172 SURGX]LRQH JUDQX OR ULJHQHUDWR GL PDWHULDOH SODVWLFR VLWR LQ =RQD 6DQ 1LFROD GL 0HOIL 0HOIL 3] FDSDQQRQH HG LPSLDQWL FLYLOL DQQHVVL PT VWUDGH SLD]]DOL GL PDQRYUD H SDUFKHJJLR DVIDOWDWL PT YHUGH PT XIILFL DO SLDQR WHUUD H SULPR SLDQR ORFDOL VRFLDOL H DOORJJLR FRQ LPSLDQWL FLYLOL DQQHVVL PT

%(1, 02%,/, DWWUH]]DWXUH GHSXUDWRUH LQGXVWULDOH PDFFKLQH G XIILFLR HOHWWUL FKH LPSLDQWL LQGXVWULDOL LPSLDQWL H PDFFKLQDUL VSHFLILFL PRELOL H PDFFKLQH G XIILFLR DWWUH]]DWXUD YDULD H PLQXWD 3UH]]R EDVH Âź 2IIHUWH PLQLPH LQ DXPHQWR Âź DOWUH LQIRUPD]LRQL F R &XUDWRUH GRWW $QWRQLR 6FDUDQR WHO VLWL ZZZ WULEXQDOHPHOIL QHW ZZZ SRUWDOHD VWH FRP ZZZ DVWHJLXGL]LDULH LW H ZZZ DVWHDQQXQFL LW (',&20 )LQDQFH V U O ,O &XUDWRUH 'RWW $QWRQLR 6FDUDQR

75,%81$/( ', 0(/), )$//, 0(172 1 5HJ )DOO 8GLHQ]D GHO ,PPRELOL ,Q 9HQGLWD 4XRWD GL IRQGR UXVWLFR /DYHOOR 9DOOH &XSD VXS DUH SUH]]R Âź

)RQGR UXVWLFR /DYHOOR &DUUR]]H VXS DUH SUH]]R Âź 1XGD SURSULHWj DELWD]LRQH /DYHOOR 9LD 2IDQWR Q H SLDQR WHUUD SUH]]R Âź

$ELWD]LRQH /DYHOOR 9LD 2OLYHWR Q SLDQR VHFRQGR SUH]]R Âź $ELWD]LRQH /DYHOOR 9LD 2OLYHWR Q SLDQR WHU]R SUH] ]R Âź DOWUH LQIRUPD]LRQL F R &XUDWRUH GRWW $QWRQLR 6FDUDQR WHO VLWL ZZZ WULEXQD OHGLPHOIL QHW ZZZ SRUWDOHDVWH FRP ZZZ DVWHJLXGL]LDULH LW H ZZZ DVWH DQQXQFL LW (',&20 )LQDQFH V U O


VenerdĂŹ 10 aprile 2009

26

Il consigliere provinciale punta il dito contro la Regione

Viggiano Controllo del territorio

Schettino: ÂŤLa costa di Maratea destinata a scomparireÂť

Denunciato dai Cc per detenzione ai fini di spaccio

MARATEA - Una costa in piena emergenza. Si può riassumere cosĂŹ, l’intervento del consigliere provinciale Giuseppe Schettino in merito allo stato di salute di Maratea. ÂŤCorsi e ricorsi storici. Potrebbe essere questo il titolo di un film prodotto e girato in Basilicata. E allora Gloria al ''fascio'' che bonificò le zone del metapontino, quelle padulose quando si moriva di malaria. Grazie, quindi, al senatore Emilio Colombo arrivarono gli aiuti per sistemare Metaponto rendendola un'oasi invidiata negli anni 60 - 70. Poi, ahimè, dopo la fine della prima repubblica, sono stati fatti un passo avanti e cinque indietroÂť. Al di la dell’ironia del consigliere provinciale, Schettino pone l’accento sulla situazione attuale di tutte le coste della Basilicata e, in particolare quella di Maratea. ÂŤLo stato di fatto - spiega - non è dovuto ad una “sempliceâ€? conseguenza di una mareggiata eccezionale, ma di scelte colpevolmente sbagliate. Maratea, ad esempio, mostra in tutta la sua gravitĂ il collasso dell'equilibrio di un intero sistema ambientale, economico e politico, con il conseguente attacco erosivo alla sua costa,

Schettino

lo scippo di risorse i mancati finanziamenti per il suo sviluppo, la distruzione della capacitĂ e della credibilitĂ delle azioni politiche dei suoi amministratoriÂť. La Regione Basilicata ed il centro sinistra sono stati complici dello scippo di risorse e corresponsabili delle dissennate e inique scelte politiche regionali. Incapaci di proporre, di richiedere e di difendere interven-

Il Comune avvia le procedure

ti strutturali volti al recupero costiero e al rilancio del turismo balneare. Le politiche regionali, dai piani di Ambito agli oboli calmieranti distribuiti ai pochi operatori turistici non hanno sopperite a carenze strutturali, le sole in grado di determinare un reale sviluppo ed una corretta valorizzazione del territorio. Le grandi risorse economiche disponibili in Regione per finanziare piani integrati di protezione ambientale e sviluppo economico fanno la stessa fine dei granelli di sedimento distribuiti dalla corrente lungo tutta la fascia costiera: a Metaponto, ad esempio, non arrivano che spiccioli. Per l'intero metapontino c'è la promessa di devolvere 2 milioni di euro! Una nuova, ennesima elemosina per tamponare il problema e anestetizzare la consapevolezza della pubblica opinione e le ansie degli operatori turistici. Di qui lo sfogo finale del consigliere provinciale. Questo ci tengo a dirlo con molta amarezza per la costiera marateota secondo la Regione Basilicata non esiste nessuna prospettiva di difesa della costiera, tutto ciò in un'ottica miope e perdente. Lo dimostrano i fatti.

LAGONEGRESE - Vari sono stati gli interventi dei carabinieri nel territorio del Lagonegrese. A Viggiano i carabinieri hanno denunciato un pregiudicato di 22 anni per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane, fermato e controllato mentre era alla guida di un'autovettura è stato trovato in possesso di un bussolotto contenente eroina. La successiva perquisizione all'interno della sua abitazione ha permesso di rinvenire una boccettina contenente 20 milligrammi di metadone. In un altra operazione due giovanissimi sono stati invece denunciati per porto, in luogo pubblico, di armi e oggetti atti ad offendere. I due, entrambi minorenni, sono stati trovati in possesso, rispettivamente, di una roncola e di una sega a lama larga, mentre si aggiravano a

Villa D'Agri senza un motivo plausibile. Altre due persone, rispettivamente di 30 e 19 anni, sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza alcolica e rifiuto di sottoporsi ad accertamento strumentale per la rilevazione del tasso alcolemico e guida senza patente in quanto sospesa con decreto prefettizio. A Lagonegro, i carabinieri della compagnia hanno denunciato alla procura della repubblica 6 persone in quanto con l’accusa, a vario titolo, di guida sotto l'effetto di sostanze stupefacenti, guida in stato di ebbrezza alcolica, falsità ideologica, detenzione di un fucile non denunciato alla competente autorità , guida senza patente in quanto revocata. Altre due persone sono state segnalate alla prefettura competente in quanto trovati in possesso di hashish e marijuana;

Villa D’Agri

Stabilizzati Terremoto in Abruzzo gli Lsu di Rotonda Raccolta fondi dell’Anpas ROTONDA - Avviate le procedure di stabilizzazione anche per gli ultimi 4 Lsu che erano ancora in regime di flessibilità . Venti assunzioni in un anno. Un record per il Comune di Rotonda che ha tolto dal precariato un numero considerevole di lavoratori. E con la stabilizzazione di quattro Lavoratori Socialmente Utili Autofinanziati avvenuta negli ultimi giorni di marzo, il Comune di Rotonda ha concluso lo svuotamento del proprio bacino di lavoratori precari. La

Giunta Comunale, infatti, con delibera n. 38 del 28 marzo scorso, ha assunto a tempo indeterminato gli ultimi lavoratori temporanei che aveva al proprio servizio. Si tratta di quattro unitĂ che avevano iniziato la loro esperienza presso l'Ente di Via Roma nel dicembre del 1996. Nel maggio del 2008, l'Amministrazione Comunale di Rotonda aveva stabilizzato a tempo indeterminato altri 12 Lsu fino ad allora a carico del fondo per l'occupazione. e. m.

VILLA D'AGRI - Raccolta di fondi da parte dell'Anpas Basilicata - Comitato regionale. Sono giĂ due giorni che nella piazza del centro valdagrino, Protezione civile Anpas, posizionata con lo stand, ha iniziato la sottoscrizione di fondi a livello nazionale per la popolazione abruzzese colpite dalla tragedia del sisma. Una raccolta di fondi che ha coinvolto sul territorio lucano dieci Pubbliche Assistenze su 15 Comuni, tra cui la frazione popolosa di Villa d'Agri. Macchina della solidarietĂ a cui la popolazione valligiana sta rispondendo positivamente. Tante le persone che avvicinandosi allo stand della Protezione civile, dove operano

Tramutola: assistenza domiciliare L’impegno della sezione locale dell’Ant TRAMUTOLA - “Buona Pasqua Ant. Grazie alla vostra generositĂ l'assistenza domiciliare Ant non è una visita a sorpresaâ€?. Con questo messaggio, nei giorni scorsi l'Ant (Associazione Nazionale Tumori) - delegazione di Tramutola . è scesa in campo nel comune valligiano per raccogliere fondi a favore dell'assistenza domiciliare oncologica familiare. Con un banchetto pieno di colori e palloncini a forma di cuore, i volontari Amici Ant di Tramutola hanno offerto nella solo giornata dedicata alle Palme, oltre 200 uova di cioccolato nel nome della solidarietĂ . Un iniziativa svolta a pieno ritmo dai volontari, alla quale, come sempre, la comunitĂ tramutolese ha risposto ben volentieri. Ed è attraverso un monito “l'Ant c'èâ€? e “si tocca con manoâ€? che i volontari “linfa vitaleâ€? dell'associazione hanno operato con impegno e soddisfazione. Nomi come Emidio, Carmela, Antonietta, Maria‌Nomi comuni, ma che dietro nascondono “il cuore e l'anima di chi

ogni giorno, dedica e offre una parte del proprio tempo a donare “a chi ne ha bisognoâ€?. Anche perchĂŠ gli Amici dell 'Associazione Nazionale Tumori, fondazione che opera da anni oramai sul territorio valdagrino, è entrata a far parte di una grande famiglia. ÂŤOgni giorno bisogna rendere concreto - spiega la delegata dell'Ant di Tramutola, Rita Simonetti - nel silenzio operoso che consente l'ascolto piĂš profondo di chi soffre e di chi proprio per questo ha il

diritto di essere rispettato, di essere amato e di essere ascoltato. Al di fuori d'ogni logica economica, politica e ideologica. Non basta - sottolinea la responsabile - predicare, non basta pregare ma occorre operare e questo è il miracolo di migliaia di volontari sparsi in tutti Italia. Spero - conclude la Simonetti - che arrivi il messaggio lanciato all'Eni che a tutt'oggi è ancora rimasto nel vuoto, per un aiuto nelle iniziative sul territorio. an. pe.

75,%81$/( ', 0(/), )$//,0(172 1 5HJ )DOO 8GLHQ]D GHO &RPSOHVVR D]LHQGDOH 67$%,/,0(172 SURGX]LRQH JUDQX OR ULJHQHUDWR GL PDWHULDOH SODVWLFR VLWR LQ =RQD 6DQ 1LFROD GL 0HOIL 0HOIL 3] FDSDQQRQH HG LPSLDQWL FLYLOL DQQHVVL PT VWUDGH SLD]]DOL GL PDQRYUD H SDUFKHJJLR DVIDOWDWL PT YHUGH PT XIILFL DO SLDQR WHUUD H SULPR SLDQR ORFDOL VRFLDOL H DOORJJLR FRQ LPSLDQWL FLYLOL DQQHVVL PT

%(1, 02%,/, DWWUH]]DWXUH GHSXUDWRUH LQGXVWULDOH PDFFKLQH G XIILFLR HOHWWUL FKH LPSLDQWL LQGXVWULDOL LPSLDQWL H PDFFKLQDUL VSHFLILFL PRELOL H PDFFKLQH G XIILFLR DWWUH]]DWXUD YDULD H PLQXWD 3UH]]R EDVH Âź 2IIHUWH PLQLPH LQ DXPHQWR Âź DOWUH LQIRUPD]LRQL F R &XUDWRUH GRWW $QWRQLR 6FDUDQR WHO VLWL ZZZ WULEXQDOHPHOIL QHW ZZZ SRUWDOHD VWH FRP ZZZ DVWHJLXGL]LDULH LW H ZZZ DVWHDQQXQFL LW (',&20 )LQDQFH V U O ,O &XUDWRUH 'RWW $QWRQLR 6FDUDQR

dalla mattina fino alla sera tardi i giovani volontari, lasciano da 100 a 200 euro. Lucani che si sentono molto vicino ai cittadini abruzzesi. Infatti come ha sottolineato il responsabile giovanile della Pubblica Assistenza Anpas Val d'Agri, Michele Carmignano (impiegato nella raccolta fondi) la popolazione valligiana sta rispondendo bene ed è vicino ai cittadini dell'Abruzzo, in quanto si sentono protagonisti negli anni addietro della già vissuta violenza del sisma. Stiamo cercando, anche se a distanza - ha aggiunto il giovane volontario - di fare il possibile per aiutare donne, bambini e anziani. Siamo vicino alla comunità colpita della

5 * (

Il gazebo dove si stanno raccogliendo i fondi

tragediaÂť. I fondi raccolti saranno impiegati in un progetto, tipo quello messo in campo nel Molise (2002) a Colletorto, la costruzione di un Centro sociale , la donazione di un autoambulanza e un fuoristrada e macchinari per i servizi sociali. Angela Pepe provinciapz@luedi.it

75,%81$/( ', /$*21(*52 ,O *LXGLFH GHOO HVHFX]LRQH GRWW 9LQFHQ]R /DQGROIL YLVWR LO YHUEDOH GL XGLHQ]D GHO ULOHYDWR FKH O LQFDQWR ILVVDWR SHU OD GDWD RGLHUQD q DQGDWR GHVHUWR OHWWL JOL DUWW H F S F F S F 25',1$ OD YHQGLWD FRQ LQFDQWR GHL VHJXHQWL EHQL PHJOLR GHVFULWWL QHOOD UHOD]LRQH GL VWLPD D ILUPD GHOO HVSHUWR JHRP $QWRQLR &DODEULD GHSRVLWDWD LQ &DQFHOOHULD LQ GDWD /2772 81,&2 WHUUHQL DJULFROL VLWL LQ &DVWHOVDUDFHQR 3= DOOH ORFDOLWj $VSUHOOD 6HUUD 3HODWD &DQD]]HWR HG $FTXD %DQQLWD LQGLFDWL LQ FDWDVWR DO IRJOLR S OOH H DO IRJOLR S OOH HG DO IRJOLR S OOH H DO IRJOLR S OOH H 3UH]]R EDVH Âź ULODQFLR PLQLPR LQ FDVR GL LQFDQWR Âź ),66$ SHU OD YHQGLWD FRQ LQFDQWR O XGLHQ]D GHO DOOH RUH H VHJXHQWL ',6321( FKH OH RIIHUWH LQ DXPHQWR VLDQR QRQ LQIHULRUL DO GHO SUH]]R EDVH FKH RJQL RIIHUHQWH GHSRVLWL LQ &DQFHOOHULD HQWUR OH RUH GHO JLRUQR SUHFHGHQWH O LQFDQWR FDX]LRQH GL LPSRUWR SDUL DO GHO SUH]]R EDVH FKH LO SUH]]R GL DJJLXGLFD]LRQH FRVWLWXLWR GDO SUH]]R EDVH H GDOO RIIHUWD LQ DXPHQWR GHGRWWD OD FDX]LRQH YHUVDWD VLD YHUVDWR HQWUR LO WHUPLQH GL JLRUQL GDOO DJJLXGLFD]LRQH PHGLDQWH GHSRVLWR VX OLEUHWWR GL GHSRVLWR JLXGL]LDULR LQWHVWDWR DOOD SUHVHQWH SURFHGXUD HVHFXWLYD H YLQFRODWR DOO RUGLQH GHO JLXGL FH GHOO HVHFX]LRQH O LPSRUWR GHJOL RQHUL VDUj LQGLFDWR DOO DJJLXGLFDWDULR GRSR O DJJLXGLFD]LRQH H GRYUj HVVHUH YHUVDWR QHOOR VWHV VR WHUPLQH GHO SUH]]R LQ FDVR GL LQDGHPSLPHQWR O DJJLXGLFD]LRQH VDUj UHYRFDWD H O DJJLXGLFDWDULR SHUGHUj OH VRPPH YHUVDWH ',6321( FKH OD SUHVHQWH RUGLQDQ]D VLD UHVD SXEEOLFD PHGLDQWH L VHJXHQWL DGHPSLPHQWL GD HVHJXLUVL DOPHQR JLRUQL SULPD GHOOD VFD GHQ]D GHO WHUPLQH SHU OD SUHVHQWD]LRQH GHOOH RIIHUWH DIILVVLRQH SHU JLRUQL FRQVHFXWLYL QHOO $OER GL TXHVWR 7ULEXQDOH SXE EOLFD]LRQH VX XQR R SL TXRWLGLDQL GL LQIRUPD]LRQH ORFDOH DYHQWL PDJJLRUH GLIIXVLRQH QHOOD ]RQD LQWHUHVVDWD GL XQ HVWUDWWR GHOO DY YLVR GL YHQGLWD FRQWHQHQWH VLQWHWLFKH LQIRUPD]LRQL VXOO LPPRELOH RIIHUWR LQ YHQGLWD TXDOL O XELFD]LRQH FRPXQH TXDUWLHUH IUD]LRQH R ORFDOLWj YLD R SLD]]D H QXPHUR FLYLFR VFDOD SLDQR HYHQWXDOH QXPHUR LQWHUQR OD WLSRORJLD HV DSSDUWDPHQWR YLOOD WHUUHQR ORFDOH FRPPHUFLDOH OH GLPHQVLRQL VXSHUILFLH LQ PT H QXPHUR GL YDQL OH HYHQWXDOL SHUWLQHQ]H HV ER[ FDQWLQD SRVWR DXWR JLDUGLQR WHUUD]]L OR VWDWR GL RFFXSD]LRQH OLEHUR ORFDWR FRQ WLWROR RSSRQLELOH R QRQ RSSRQLELOH LO GLULWWR RJJHWWR GHOOD YHQGLWD SURSULHWj SLHQD R QXGD SURSULHWj TXRWD LQGLYLVD XVXIUXWWR LO SUH]]R EDVH GHOO LQFDQWR LO WHUPLQH H LO OXRJR GL SUHVHQWD]LRQH GHOOH RIIHUWH OD GDWD LO OXRJR H O RUD GHOO LQFDQWR LO QXPHUR GHOOD SURFHGXUD ',6321( FKH LO FUHGLWRUH SURFHGHQWH R DOWUR FUHGLWRUH LQWHUHVVDWR GHSRVLWLQR LQ &DQFHOOHULD OH ULFKLHVWH GL SXEEOLFD]LRQH DOPHQR JLRUQL SULPD GHOOD GDWD GL SXEEOLFD]LRQH SUHYLVWD 0$1'$ OD &DQFHOOHULD SHU JOL DGHPSLPHQWL GL ULWR /DJRQHJUR ,O JLXGLFH GHOO HVHFX]LRQH 9LQFHQ]R /DQGROIL


27

Venerdì 10 aprile 2009

10ANNI

DIREUMATOLOGIA

Bilanci e prospettive della Reumatologia in Basilicata saranno approfonditi a Potenza, presso l'auditorium dell'Ospedale San Carlo, il 18 aprile, con inizio alle 9.00, nel corso di un convegno sul tema “Dieci Anni di Reumatologia in Basilicata”. L'iniziativa è stata organizzata dal professor Ignazio Olivieri, direttore del Dipartimento Regionale di Reumatologia, e consentirà di attivare un utile e proficuo confronto con i cittadini e le Istituzioni sull'impatto,anche in termini economici, di patologie troppo spesse sottovalutate. Le malattie reumatiche,infatti, colpiscono in Italia più di 5 milioni di persone. Oltre 700.000 sono affette da forme infiammatorie croniche come l'artrite reumatoide. Da qui l'importanza della prevenzione. Se le persone colpite dalla malattia reumatica non ricevono una diagnosi tempestiva e non vengono curate adeguatamente, sono costrette a convivere con disturbi invalidanti che peggiorano la qualità della vita, limitano la capacità di movimento e compromettono la produttività lavorativa. Sono previsti gli interventi di Vito De Filippo, Presidente della Giunta della Regione Basilicata; Antonio Potenza, assessore regionale alla Salute; Giovanni De Costanzo, Direttore Generale dell'Ospedale Regionale San Carlo di Potenza; Pasquale Amendola, Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria locale di Potenza (ASP); Vito Gaudiano, Direttore Generale dell'Azienda Sanitaria di Matera (ASM) e Rocco Maglietta, Direttore Generale del CROB di Rionero. Nel programma del convegno la prima parte dei lavori è riservata ai presupposti che hanno portato alla nascita della rete dipartimentale reumatologia in Basilicata. Verranno esposti i risultati dell'assistenza svolta in ambito ambulatoriale, degenza ordinaria e di day hospital. Saranno presentati,inoltre, i dati dell'attività di ricerca che hanno consentito al Dipartimento di Reumatologia della Basilicata dì essere riconosciuto, a livello nazionale ed internazionale, un centro di eccellenza per lo studio di alcune patologie quali le spondiloartriti sieronegative e la malattia di Behçet. Durante l'incontro è prevista la partecipazione dei rappresentanti delle Associazioni di malati che, con proposte ed iniziative, hanno supportato in maniera attiva il personale sanitario del Dipartimento nell'offrire un'assistenza sempre più vicina alle esigenze del “

INBASILICATA

malato reumatico”. La seconda parte della giornata è riservata alla tavola rotonda, con rappresentanti delle Istituzioni, sui risultati finora ottenuti e sulle prospettive future. Va ricordato, infatti, il ruolo determinante che può svolgere la politica per attenuare il peso dei costi delle persone affette da malattie reumtoidic che gravano sulla collettività , in termini di assistenza sociosanitaria. Da sottolineare il ruolo che svolge il dipartimento di Reumatologia del San Carlo. E’ oggi tra i primi cinque centri in Italia per la ricerca scientifica. Olivieri è oggi al vertice del suo settore disciplinare per almeno due malattie: il morbo di Behcet e le spondilartriti. A voler essere precisi, per questo secondo caso, si tratta di un gruppo di cinque malattie affini, di origine immunitaria, che colpiscono colonna vertebrale, articolazioni e tendini degli arti, compromettendo gravemente la capacità di movimento dei pazienti. Mentre il morbo di Behcet è una malattia rara- di cui si ignora l'origine anche se è evidente un nesso con un'alterazione genetica del gene B51 - che interessa un paziente su centomila abitanti e può portare alla cecità, un italiano e mezzo su cento è colpito da una forma di spondilartrite (spondilartrite anchilosante, artrite psoriasica, artrite associate alla colite ulcerosa o alla malattia di Crohn, artrite reattiva e spondilartrite indifferenziata). Circa il 30% degli ammalati di psoriasi o di colite ulcerosa/morbo di Crohn hanno anche l'artrite. Le statistiche sanitarie parlano di aumento dei casi ma più che di crescente diffusione è corretto parlare di una più accurata e precisa capacità di diagnosi. Di molte malattie reumatiche infatti è ancora ignota con esattezza l'origine e spesso la sintomatologia è analoga, ma appunto la ricerca e l'esperienza accumulata (Olivieri cura 150 pazienti del morbo di Behcet su un campione presunto di circa 600 ammalati in Italia e 1.500 ammalati di spondilartrite: la metà dei pazienti provengono da fuori regione) consentono di conseguire importanti risultati terapeutici. Tanti i pazienti ma nessuno di questi si sente un numero: alle elevate qualità scientifiche, Olivieri infatti accompagna una calda umanità, un'attenzione alla persona e ai suoi bisogni che è fatta di tante piccole cosa che lasciano il segno.


28

Venerdì 10 aprile 2009

29

Venerdì 10 aprile 2009

Il convegno sulla sperimentazione al Crob

La ricerca sui tumori del sangue SI è svolto presso l'aula convegni dell'IRCCS-CROB di Rionero in Vulture, il meeting scientifico “I tumori del sangue: tra linee guida e ricerca” organizzato dal dott. Pellegrino Musto, direttore dell'U.O. di Ematologia e Trapianto Cellule Staminali dell'Istituto lucano. Il convegno ha visto la partecipazione di numerosi esperti nazionali ed internazionali. Dopo un breve saluto ai partecipanti, il dott. Musto e il Professor Marco Salvatore, Direttore Scientifico dell'IRCCS-CROB di Rionero, hanno dato il via ai lavori introducendo la prima sessione del meeting sulle novità della ricerca clinica per la cura delle leucemie acute e del linfoma di Hodgkin. Moderatori della sessione il Professor Sante Tura, ematologo di fama internazionale del Policlinico di Bologna, e il Professor Sergio Amadori, Presidente della Societa' Italiana di Ematologia, il quale ha espresso, in particolare, la sua personale approvazione per l'attività svolta dal dott. Pellegrino Musto e dal suo staff al CROB. Il convegno si è aperto con gli interventi del dott. Felicetto Ferrara (Ematologia Ospedale Cardarelli, Napoli) e del professor Attilio Olivieri del San Carlo di Potenza sul tema delle leucemie acute, seguiti dalle presentazioni del dott. Massimo Federico, Oncologo del Policlinico di Modena, e del dott. Angelo Michele Carella dell'Ospedale S. Martino di Genova sugli ultimi studi clinici del linfoma di Hodgkin. “Grazie alla ricerca scientifica e all'utilizzo di nuovi farmaci altamente selettivi - ha dichiarato il dott. Carella - negli ultimi anni la sopravvivenza dei pazienti colpiti da tumori del sangue è notevolmente migliorata: ad esempio, nella leucemia mieloide cronica la mortalità è passata dai 3 anni ai 10 anni nel 90% dei casi, contribuendo altresi' ad un miglioramento della qualità della vita grazie all'utilizzo di tecnologie sempre meno invasive. Basti pensare che fino a qualche anno fa - ha aggiunto Carella - per la cura della leucemia mieloide cronica era necessario il trapianto, mentre oggi basta una pillola. E anche per quanto concerne i linfomi di Hodgkin e i mielomi, la somministrazione di nuovi farmaci ha notevolmente migliorato le condizioni cliniche degli ammalati”. Dopo un breve coffe break il convegno è proseguito con la seconda sessione, moderata dal Professor Alberto Bosi, Presidente del Gruppo Italiano per i Trapianti di cellule staminali e del Professor Franco Mandelli. I linfomi non-Hodgkin sono stati il tema degli interventi della dott.ssa Enrica Morra (Niguarda Milano) e del dott. Maurizio Martelli (Universita' La Sapienza, Roma), che hanno illustrato le linee guida per la cura e la diagnosi di tale patologia; successivamente la Prof.ssa.ssa Giorgina Specchia (Universita' di Bari) e il Prof.. Fabrizio Pane (Universita' di Napoli) hanno discusso sulle ultime novità cliniche e farmacologiche per la cura delle sindromi mieloproliferative croniche. Prima della colazione di lavoro ampia sessione dedicata alle domande dei partecipanti agli esperti. Il convegno è ripreso con la lettura magistrale della Professoressa Eva Hellstrom-Lindberg, ricerca-

IRCCS-CROB RIONERO IN VULTURE DIR. GENERALE - DOTT. ROCCO MAGLIETTA Dir. Scientifico - prof. Marco Salvatore Dir. Amministrativo - dott.ssa Maria Mariani Dir. Sanitario - dott. Giovanni Battista Bochicchio

LE PRINCIPALI TAPPE 1987 il Piano Sanitario Regionale prevede di dotare il Servizio Sanitario Regionale di un polo oncologico di alta specialità a carattere scientifico.

23 maggio 1989 Con la Legge Regionale n. 13 nasce di fatto il CROB.

Aprile 1998 Inizio attività e passaggio dell'ospedale dalla USL1 al CROB; convenzione con l'Istituto Nazionale Tumori di Milano (INT).

Giugno 2003 Nuova Sperimentazione Gestionale tra CROB e INT di Milano (approvata dalla delibera n. 1108)

Ottobre 2005 La Regione Basilicata con la D.G.R. n. 2104, istituisce la Rete Oncologica Regionale da attuarsi mediante il coordinamento e l'integrazione funzionale dei servizi oncologici del CROB, dell'A.O. San Carlo di Potenza e dell'Azienda ASL4 di Matera. La Conferenza permanente dei D.G. è coordinata dall'Amministratore Unico del CROB.

Giugno 2007 la Regione Basilicata, con le deliberazioni di Giunta n. 347 del febbraio 2001 e n. 861 del giugno 2007, sostiene il riconoscimento del CROB in IRC3CS.Marzo 2008 - il CROB è riconosciuto, con Decreto del Ministero della Salute del 10 marzo 2008, Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico.

trice presso il prestigioso Karolinska Institute di Stoccolma, “Myelodysplastic Syndromes: present and future”. Ultima sessione del meeting dedicata ancora alle novità della ricerca per lo studio del mieloma multiplo e delle sindromi linfoproliferative croniche. Moderatore il Professor Vincenzo Liso di Bari, relatori la dott.ssa Federica Cavallo, il Professor Angelo Vacca di Bari, il dott. Alberto Fragrasso di Matera e il Professor Gianluca Gaidano di Novara. Il convegno si

è concluso con l'intervento del dott. Pellegrino Musto che ha ringraziato tutti i partecipanti sottolineando l'importanza di questo tipo di incontri per creare la giusta sinergia essenziale per ricerca clinica e l'aggiornamento continuo, strumenti funzionali alla mission del nosocomio rionerese e al suo ruolo di Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico in campo oncologico, riconoscimento che ad oggi è stato assegnato a poche altre strutture nel Sud Italia.

NUOVE NOMINE SONO rispettivamente la Dott.ssa Maria MARIANI e il Dott. Giovanni Battista BOCHICCHIO i nuovi Direttori Amministrativo e Sanitario dell'IRCCS-CROB di Rionero in Vulture che completano la Direzione Strategica dell'Istituto. La Dott.ssa Maria MARIANI, Direttore Amministrativo, è l'attuale Direttore Responsabile della Struttura Complessa “Provveditorato - Economato” d e l l ' A z i e nda Sanitaria di Potenza, ex USL n.2. Ha svolto attività forense in vari studi legali oltre ad aver ricoperto il ruolo di Segretario Comunale per diversi Comuni della Regione. Ha partecipato al corso di formazione manageriale per Direttori Generali e Amministrativi organizzato dalla Regione Basilicata e tenuto dall'università Cattolica di Milano. Il nuovo Direttore Sanitario è il Dott. Giovanni Battista BOCHICCHIO, ex Direttore Sanitario della disciolta AUSL n.1 di Venosa. Il nuovo manager ha conseguito specializzazioni in Igiene e Medicina Preventiva, Medicina Interna e Diabetologia e Malattie del Ricambio. Ha svolto un'intensa attività di aggiornamento partecipando a diversi eventi scientifici anche in qualità di relatore ed ha prodotto numerose pubblicazioni scientifiche. Fa parte del Gruppo Tecnico di Sorveglianza dell'Assistenza Domiciliare Integrata (ADI) Regione/Aziende UU.SS.LL. di Basilicata ed ha partecipato al corso di formazione manageriale per Direttori Sanitari e Direttori di Strutture Complesse organizzato dalla Regione Basilicata e tenuto dall'università Cattolica di Milano. I nuovi Direttori prenderanno servizio nei prossimi giorni.

L’attività di radioterapia L'UNITÀ Operativa di Radioterapia dell'IRCCS-CROB di Rionero in Vulture, diretta dal Dott. Vincenzo Fusco, durante l'anno 2008 ha potenziato l'attività con i trattamenti di brachiterapia HDR per la patologia ginecologica. Questa tecnica superspecialistica consente di effettuare oltre a trattamenti esclusivi-curativi e/o associati in vario modo alla RTE, anche trattamenti palliativo-emostatico-disostruttivi (ad esempio nei tumori della sfera ginecologica, biliodigestiva, toracica, etc.). Sono in fase di ottimizzazione i protocolli di misura per le attività di brachiterapia HDR atti a garantire un accurata dosimetria dei trattamenti. Sono stati effettuati trattamenti radianti con varie finalità e modalità (adiuvante, neoadiuvante, palliativa, concomitante) garantendo elevati standard di qualità (campi personalizzati altamente conformati, calcolo in 3D, valutazioni dosimetriche dei piani di cura mediante istogrammi dose-volume ecc.). Vengono effettuati trattamenti variamente integrati, in collaborazione con le altre U.O., nell'ottica di un approccio oncologico multidisciplinare. Sempre nell' ambito della multidisciplinarietà, è stato istituito e sviluppato l' ambulatorio senologico integrato, effettuato dai vari specialisti del settore (Chirurgo, Radioterapista ed Oncologo Medico) sia per definire i programmi terapeutici e sia per ottimizzare il follow-up. Sono stati trattati circa 800 pazienti e le richieste provenienti anche da Regioni limitrofe sono sempre in crescita. Anche costante è stata l'attività di brachiterapia

prostatica LDR. Vengono effettuati giornalmente visite ambulatoriali per prescrizione delle terapie per i controlli dei pazienti in cura e per i follow-up ed è stata potenziata l'attività di consulenza sia all'interno che all'esterno dell'ospedale garantendo trattamenti radianti urgenti e l'irradiazione degli emoderivati. Si collabora con altre Istituzioni nazionali per vari studi e protocolli e viene svolta attività di formazione, didattica e tutoraggio. Prospettive future: Il potenziamento del sistema informatico permetterà di realizzare/ottimizzare la fusione di immagini TC/RM e TC/PET per una accurata più definizione del volume bersaglio da irradiare. L'ulteriore acquisto di un acceleratore dotato di tutte le nuove tecnologie permetterà di effettuare trattamenti “superspecialistici” come l' IMRT (Intensity Modulated Radiotherapy). Ciò garantirà all'utenza un adeguato trattamento radioterapico per le sedi anatomiche più complesse, in termini di migliore conformazione al target e risparmio degli organi critici (trattamenti testa collo, encefalici ecc.). Tale acceleratore dotato di un adeguato sistema di IGRT (Image Guided Radiation Therapy) e Gating Respiratorio consentirà di ottimizzare il set-up e controllare il movimento respiratorio del paziente durante il trattamento. La possibilità di disporre anche dell'Adaptive Radiotherapy permetterà di adeguare/modellare, durante il processo radioterapico, il piano di cura al cambiamento volumetrico della neoplasia.



31

Venerdì 10 aprile 2009

Come funziona al San Carlo

Mercoledì scorso a Rionero: “Il futuro è rosa”

I volontari dell’hospice

Crob e Lions insieme per la prevenzione

Era il 1999 quando il Ministro Veronesi sollevava l'importanza per le strutture sanitarie e per i relativi utenti, di dotarsi di uno spazio da destinare all'Hospice. Da quando è stato inaugurata al San Carlo l'unità semplice di terapia del dolore e cure palliative molti passi avanti sono stati fatti: da sottolineare il lavoro dei volontari, e il ruolo formativo che esplicano. Non è semplice stare accanto a un paziente ricoverato in Hospice. La struttura è diiretta dal dottor Marcello Ricciuti. Ma cos'è l'hospice e a chi è destinato? Si definiscono centri residenziali di ure palliative (hospice) le strutture, facenti parte della rete di assistenza ai malati terminali, per l'assistenza in ricovero temporaneo di malati affetti da malattie progressive ed in fase avanzata, a rapida evoluzione e a prognosi infausta per i quali ogni terapia finalizzata alla guarigione o alla stabilizzazione della patologia non è più possibile o comunque risulta inappropriata". Così vengono definiti dalla normativa che li regolamenta. E' il quarto Hospice del centro sud. Esso è ubicato al 5° piano del Padiglione E, ha 12 posti letto che sono destinati per lo più ai malati oncologici; tuttavia prevede il trattamento in day hospital perle patologie che lo richiedono. Si intrecciano così due sfere della sofferenza. Da un lato i malati terminali oncologici a cui vengono rivolte le cure palliative, e dall'altro quelli affetti da patologie croniche, non curabili che arrivate ad un certo stadio generano dolore e, trovano qui una serie di tecnologie che alleviano la sofferenza fisica. Spesso di fronte un malato di cancro terminale si crede che non ci sia più nulla da fare. Ma non è così. E’ una fase in cui è' importante affiancarlo e assisterlo nel suo dolore fisico quanto in quello psicologico. Infatti la sofferenza del malato di cancro è molto complessa: oltre al dolore acuto, coesistono l'elemento psicologico e quello spirituale. Ci si scontra con la consapevolezza dell'inevitabile, dell'incertezza dell'aldilà (per chi ci crede), con la disperazione e la frustrazione. Si accondiscende al tenue barlume di speranza... Si vive con il paziente fino alla sua morte, dando sostegno ai familiari nell'affrontare il lutto. Per questi molteplici motivi, l'hospice è organizzato in ogni sua parte, in modo tale che dia il massimo comfort. Sia la fisicità della struttura (i colori , l'arredamento, ecc...) sia il personale sono preposti a creare un ambiente rassicurante e accogliente. Il rapporto medico medico/paziente recupera ai massimi livelli la dimensione umana del malato da cui, in questo caso, non si può prescindere. Anche la partecipazione dei familiari è fondamentale. La loro presenza in questo reparto non è regolamentata, come avviene per gli altri, da orari di entrata e uscita, ma i familiari in genere, hanno l'accesso senza limiti. Le camere di degenza sono singole,permettendo a chi volesse, di assistere il malato anche durante la notte. Inoltre, per garantirne la privacy, è stato prevista anche un'entrata autonoma. L'organizzazione di questa unità prevede una equipe medica che opera attraverso un approccio multidisciplinare: a parte i medici e gli infermieri, vi è la figura dello psicologo, dell'assistente sociale, del sacerdote. Ognuna di queste figure professionali lavora in sinergia con compiti specifici ma volti verso un obiettivo comune. Un’altro fattore che svolge un ruolo non secondario è il volontariato. I volontari sono presenti nella struttura offrendo sostegno psicologico, aiutando i pazienti che hanno difficoltà fisiche, animando, interagendo con essi in maniera empatia, tale da non far maisembrare il reparto un luogo freddo e arido, ma infondendo calore anche a quanti non hanno la possibilità di tenere i parenti sempre vicino. Il successo dell'Hospice si fonda infatti, oltre che sulla qualità dell'approccio multidisciplinare, anche sul protagonismo dei familiari e del mondo del volontariato, in una logica di interazione tra hospice e assistenza domiciliare. Il dottor Michele Cannizzaro, direttore generale del San Carlo, accompagnando i presenti a visitare l'hospice, ha mostrato la "sala di socializzazione", che rientra nel processo di umanizzazione già avviato all'interno con l'Azienda ed in collaborazione con l'Ant (Associazione Nazionale Tumori) e l'Ail (associazione Italiana per la lotta contro le Leucemie). Inoltre, il dirigente del Ministero della Salute relativo che segue con passione il progetto Hospice, ha definito la struttura inaugurata, prima in Basilicata e quarta nel meridione, di elevata qualità e ha sottolineato l'importanza di una svolta culturale lungo l'estrema frontiera della medicina. Infatti, uno spazio come questo mira a ridare dignità alla persona affetta da malattie terminali, a dare una nuova dimensione al dolore che non è più quello del paziente per cui non c'è più nulla da fare, o ancora una concezione del dolore che non si deve patire in quanto salvifico di un anima che, ora più che mai ha bisogno di essere redenta.

Si è svolto mercoledì scorso presso la Sala Congressi dell'IRCCS CROB di Rionero in Vulture, la campagna informativa “Prevenzione donna”, organizzato dalla XII Circoscrizione del Lions Club International, Distretto 108YA, in collaborazione con i medici e il personale dell'Istituto rionerese. L'iniziativa rientra nell'ambito del programma di prevenzione del cancro del collo dell'utero e delle altre patologie da Papillomavirus Umano(HPV) “Il futuro è rosa”, uno dei Service scelti dal Distretto 108YA nella programmazione 2008-2009. Durante l'incontro si parlerà anche di prevenzione delle neoplasie della mammella. Presente al meeting l'assessore alla Sanità, Antonio Potenza, il direttore generale dell'IRCCS.CROB, dott. Rocco Maglietta e il Presidente Lions XII Circoscrizione, Tommaso Sorrentino. Moderatore dell'incontro la dottoressa Alba Capo-

bianco, Responsabile DH Oncologia Medica dell'IRCCS-CROB di Rionero e addetto stampa e comunicazione della XII Circoscrizione del Lions Club. Relatori il dottor Giovanni Gerosolima, Responsabile Distrettuale del progetto “Il futu-

ro è rosa” che ha illustrato scopi e finalità; la dotoressa Filomena Petrilli, Dirigente del Servizio Ginecologia Oncologica del CROB e socio Lions, che ha parlato dell'importanza del Pap-test e del vaccino anti HPV per la prevenzione del cancro del collo dell'utero; il dott. Aldo Cammarota, Direttore dell'U.O. di Radiologia del nosocomio rionerese,ha illustrato le ultime novità nella diagnostica senologica; il dottor Vincenzo Barile, Direttore U.O. Radiologia ASP Potenza, ha discusso dell'importanza dello screening mammografico portando i risultati dello screening della Regione Basilicata; il dott. Tommaso Fabrizio, Direttore U.O. Chirurgia Plastica dell'IRCCS-CROB, ha analizzato gli aspetti medici e psicologici della ricostruzione del seno. Le conclusioni delll'incontro sono state affidate al dottor Aldo D'Andrea, Past Governatore del Distretto 108YA.


AZIENDA SANITARIA LOCALE DI POTENZA

3 HWWYVWYPH[LaaH ULSSL WYLZ[HaPVUP ZHUP[HYPL /D QXRYD $]LHQGD /D OHJJH GHOOD 5HJLRQH %DVLOLFDWD Q GHO KD ULGHILQLWR O DVVHWWR GHOOD VDQLWj UHJLRQDOH DWWUDYHUVR O DFFRUSD PHQWR GHOOH SUHHVLVWHQWL D]LHQ GH VDQLWDULH SURYLQFLDOL GL 3RWHQ]D H 0DWHUD )DQQR SDUWH GHOO $63 JOL RVSHGDOL GL 0HOIL 9LOOD G $JUL H /DJRQHJUR FKH VRQR VHGL GL 3URQWR 6RFFRUVR $WWLYR 6RQR LQROWUH SUHVHQWL L SUHVLGL RVSHGDOLHUL GL 9HQRVD /DXULD 0DUDWHD H &KLDURPRQWH ROWUH DJOL DWWXDOL VHL 'LVWUHWWL 6DQLWDUL GL ,, OLYHOOR GL 0HOIL 9HQRVD 3RWHQ]D 9LOOD G $JUL /DXULD H 6HQLVH FKH FRQIOXLUDQQR QHL QXRYL 'LVWUHWWL SHU OD 6DOXWH RUJDQL]]DWL SHU DUHH RPRJHQHH

FRPSOHVVLWj WDOL GD UHQGHUH LQHOXGLELOH OD ULGHILQL]LRQH GHL UXROL GL LQGLUL]]R VWDWHJLFR H GL JRYHUQDQFH $ WDO ILQH q EHQ SUHVHQWH QHOOD 'LULJHQ]D OD YDOHQ]D VWUDWHJLFD GD DWWULEXLUH DO UDSSRUWR LQ FRQGL]LRQH FR GHFLVLRQDOH FRQ OH &RPXQLWj /RFDOL QRQFKp FRQ WXWWL L SRUWD WRUL GL LQWHUHVVL VWDNHKROGHU

TXDOL HVSUHVVLRQH GHOOH HVLJHQ ]H VRFLR VDQLWDULH FKH HPHUJR QR GD XQ WHUULWRULR FRVu YDVWR HG DUWLFRODWR /D HIILFLHQ]D GHL VHUYL]L $OOR VFRSR GL GDUH ULVSRVWH DSSURSULDWH DOOH HVLJHQ]H GHO FLWWDGLQR VRQR LQ FRUVR D]LRQL SHU OR VYLOXSSR GHOOH VWUXWWXUH RUJDQL]]DWLYH LQWHUPHGLH WUD OD 'LUH]LRQH 6WUDWHJLFD H OH 8QLWj 2SHUDWLYH FKH HURJDQR VHUYL]L DO FLWWDGLQR 'HWWL UDFFRUGL DYUDQQR FXUD GL VYLOXSSDUH OH GLQDPLFKH GL LQWHUUHOD]LRQH RUL]]RQWDOH FRQ L SRUWDWRUL GL LQWHUHVVL H OH RUJDQL]]D]LRQL GL UDSSUHVHQWDQ]D GHL FLWWDGLQL H TXHOOH GL LQWHUUHOD]LRQH YHUWL FDOH FRQ OD 5HJLRQH H OR 6WDWR DO ILQH GL DVVLFXUDUH HIILFLHQ]D HIILFDFLD HFRQRPLFLWj DSSUR SULDWH]]D HG XPDQL]]D]LRQH QHOO HURJD]LRQH GHL VHUYL]L DOO XWHQ]D

/D TXDOLWj GHOO DVVLVWHQ]D / D]LHQGD 6DQLWDULD /RFDOH GL 3RWHQ]D VL HVWHQGH VX XQ WHU ULWRULR GL .PT DOWDPHQ WH HWHURJHQHR GDO SXQWR GL YLVWD RURJUDILFR FKH FRQILQD FRQ WUH UHJLRQL &DODEULD &DPSDQLD H 3XJOLD ULFRP SUHQGH FHQWR FRPXQL FRQ XQD SRSROD]LRQH GL UHVL GHQWL HG XQD GHQVLWj DELWDWLYD GL DE .PT /D QHRQDWD $63 VL FDUDWWHUL]]D SHUWDQWR SHU GLPHQVLRQL H JUDGR GL

Gli URP

, 3UHVLGL 2VSHGDOLHUL

‡ 853 9HQRVD QXPHUR 9HUGH ‡853 3RWHQ]D 1XPHUR 9HUGH ‡853 /DJRQHJUR 1XPHUR 9HUGH

‡ 2VSHGDOH 6DQ )UDQFHVFR 9HQRVD WHO ‡ 2VSHGDOH 6DQ *LRYDQQL GL 'LR 0HOIL VHGH GL 3URQWR 6RFFRUVR $WWLYR WHO ‡ 3UHVLGLR 2VSHGDOLHUR GL 9LOOD G $JUL VHGH GL 3URQWR 6RFFRUVR $WWLYR WHO ‡ 3UHVLGLR 2VSHGDOLHUR GL /DJRQHJUR VHGH GL 3URQWR 6RFFRUVR $WWLYR WHO ‡ 3UHVLGLR 2VSHGDOLHUR GL /DXULD WHO ‡ 3UHVLGLR 2VSHGDOLHUR GL 0DUDWHD WHO ‡ 2VSHGDOH GL &KLDURPRQWH WHO

/H 6HGL 'LVWUHWWXDOL ‡ 'LVWUHWWR 6DQLWDULR GL ,, OLY GL 9HQRVD WHO ‡ 'LVWUHWWR 6DQLWDULR GL ,, OLY GL 0HOIL WHO ‡ 'LVWUHWWR 6DQLWDULR GL ,, OLY GL 3RWHQ]D WHO ‡ 'LVWUHWWR 6DQLWDULR GL ,, OLY GL 9LOOD G $JUL WHO ‡ 'LVWUHWWR 6DQLWDULR GL ,, OLY GL /DXULD WHO ‡ 'LVWUHWWR 6DQLWDULR GL ,, OLY GL 6HQLVH WHO

*OL $PEXODWRUL H OH 6WUXWWXUH WHUULWRULDOL ‡ $PEXODWRUL VSHFLDOLVWLFL SUHVVR OH VHGL GLVWUHWWXDOL GL , H ,, OLYHOOR ‡ 0HGLFLQD VSHFLDOLVWLFD H 'LDJQRVWLFD SHU ,PPDJLQL SUHVVR LO 3ROR 6DQLWDULR ´0DGUH 7HUHVD GL &DOFXWWDµ GL 3RWHQ]D WHO ‡ &HQWUR SHU L 'LVWXUEL GHO &RPSRUWDPHQWR $OLPHQWDUH H GHO 3HVR GL &KLDURPRQWH QXPHUR YHUGH WHO ‡ &HQWUR GL 5LDELOLWD]LRQH $OFRORJLFR GL &KLDURPRQWH WHO ‡ &HQWUR &RPL 9HJHWDWLYL GL /DXULD 7HO ‡ 3XQWL 6DOXWH QHO WHUULWRULR GHO 9XOWXUH 0HOIHVH $OWR %UDGDQR $WHOOD 5DSROOD 6DQ )HOH 0HOIL 5LRQHUR %DULOH 9HQRVD /DYHOOR *HQ]DQR 3DOD]]R 6 *

ASP Azienda Sanitaria Locale di Potenza

DIRETTORE GENERALE 'U 3DVTXDOH )UDQFHVFR $PHQGROD VHJUHWHULD WHO DIRETTORE AMMINISTRATIVO 'RWW 0DULR 0DUUD WHO DIRETTORE SANITARIO 'U *LXVHSSH 1LFROz &XJQR VHJUHWHULD WHO


Matera Venerdì 10 aprile 2009

33

REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Evento

Pisticci

Grassano

Vertenza Pcm

Festa per i diciottenni

Trasloco scongiurato almeno fino al 2012

Pronto il programma gemellato con la Fidas

a pag. 38

a pag. 39

La tradizionale processione si snoderà dalla chiesa di San Rocco lungo le vie del piano

Il rito più intenso della Settimana Santa

E' UNO dei riti più intensi della Settimana Santa e, anche oggi, riunirà in un momento di riflessione e preghiera numerosi fedeli materani. La tradizionale processione della Via Crucis per le vie del centro, guidata da monsignor Salvatore Ligorio, arcivescovo di Matera Irsina si svolgerà questa sera a partire dalle 20. L'itinerario si snoderà lungo il piano. La processione partirà infatti dalla chiesa di San Rocco per procedere verso la Villa Comunale e terminare sul sagrato della chiesa di San Francesco d'Assisi. Come tutti gli anni, la processione si svolgerà con meditazione delle stazioni della Via Crucis.

Lunedì scorso negli antichi rioni, si è svolta la Via Crucis vivente nei Sassi di Matera, un evento spirituale interparrocchiale presieduto da monsignor Salvatore Ligorio . Si sono concluse sabato scorso, invece, le vie Crucis organizzate da cinque anni a questa parte dall'associazione “Amici della via Crucis dei Sassi di Matera”, presieduta da Giovanni Di Caro. «Ci rivolgiamo a sodalizi, club, parrocchie con lettere di invito in cui sostanzialmente si chiede se vogliono partecipare alla Via Crucis.spiega Di Caro - Noi li assistiamo con quanto è necessario affinché possano svolgerla in maniera decorosa e dignitosa. In media ai nostri

inviti, nel periodo della Quaresima, partecipano una dozzina di gruppi. Da alcuni anni aderiscono persone anche da fuori regione. Ultimamente abbiamo avuto un gruppo di circa 350 partecipanti, provenivano dalla Puglia». Dell'associazione fanno parte una ventina di persone, tutte materane. Le stazioni della Via Crucis, con partenza da piazza San Pietro Caveoso sono state quelle della complessa opera in bronzo dello scultore Tito (Padre Passionista), articolata in quindici formelle, che delineano il lungo itinerario tra i più suggestivi luoghi dei Rioni Sassi, uno scenario che ricorda quello della Palestina. matera@luedi.it

L’APPUNTAMENTO

A Montescaglioso per riscoprire le “cantilene” e i “mamuni” MONTESCAGLIOSO - Entrano nel vivo i riti della Settimana Santa. Oggi alle 18 presso la chiesa di Sant' Agostino in corso Repubblica, si svolgerà la celebrazione della devota processione dei Misteri accompagnata dall'arciprete don Vittorio Martinelli. Durante il percorso, si svolgeranno fermate in alcune chiese, all'interno saranno eseguite delle “cantilene” del coro parrocchiale accompagnati da una orchestra diretta dal maestro Luigi Gallipoli. Il Venerdì Santo, come in altre località, le vie cittadine sono attraversate da una suggestiva processione dei Misteri. Sei pesanti statue lignee, da quella che rappresenta la Madonna Addolorata, accompagnate dalla musica, vengono portate a spalla per molte ore, precedute dai membri delle antiche Confraternite montesi, vestiti con le tuniche bianche detti, a Montescaglioso, “mamuni”. Questi ultimi non

sono riconoscibili in quanto incappucciati e recano, sul capo, le spine ad imitazione del sacrificio di Gesù. Dopo aver attraversato, in un silenzio pesante e rispettoso, rotto solo dalla musica e dal suono della raganella, chiamata “Trozz'l”, la processione fa ritorno e questo avviene solo a tarda notte. La solenne processione è motivo di richiamo per diversi turisti, i quali restano colpiti dalla solennità dell'antico rito che rievoca un momento importante della religione cattolica. Nella notte del Sabato santo, a mezzanotte ci si riunisce in Chiesa per attendere la "Resurrezione", la Pasqua. Il Lunedì dell'Angelo è poi caratterizzato dalla tradizionale scampagnata alla chiesa della Madonna della Nuova, ubicata poco fuori il centro abitato, su via Alcide De Gasperi, la strada che conduce verso Matera. Michele Marchitelli

I figuranti sono 350

Cresce l’attesa per la prima Via Crucis di Grottole di CARLO AMODIO GROTTOLE – Venerdì Santo all’insegna della fede per tutta la comunità grottolese che, per la prima volta nella sua storia, si prepara a rappresentare per le strade comunali l’evento più significativo per i cristiani: la “Via Crucis” e, quindi, il ricordo della passione, morte e resurrezione di Cristo in quindici stazioni. Alle 16 ci sarà la Liturgia della Passione ed il tradizionale bacio della croce a cui seguirà, alle 19,30, la rappresentazione della Via Crucis vivente per le vie del paese che inizierà in chiesa Madre con l’episodio, nella prima stazione, della lavanda dei piedi. A partecipare saranno circa trecentocinquanta persone di ogni età che, in soli due mesi, sono riusciti ad organizzare uno spettacolo realistico e molto significativo in un paese da sempre devoto alla Cristianità. I vestiti, preparati dalle sarte del paese, sono verosimili a quelli tipici del tempo: dalle semplici tuniche degli apostoli e dei sacerdoti del tempio, alle vesti in cuoio per i soldati romani. Per le vie del paese sono stati montati quattro palcoscenici adornati da scenografie e alberi d' ulivo che, appunto, richiamano i paesaggi di Gerusalemme; il primo, che rappresenta l’“Orto degli ulivi”, si trova nel piazzale antistante la chiesa dove, nella seconda stazione, Gesù verrà tradito da Giuda ed arrestato dai soldati. Gli altri palchi si trovano in corso Umberto e in via nazionale e rappresentano rispettivamente il Sinedrio dei sacerdoti presieduto da Caifa ed il pretorio di Ponzio Pilato. La crocifissione avverrà, invece, al “Calvario” di Grottole che si trova in via nazionale nord, all’uscita per Grassano. I personaggi, quindi, saranno personificati da ragazzi, uomini e donne del paese che, forse mai prima d’ora, si erano cimentati a rappresentare personaggi e vicende evangelici. I personaggi principali, inoltre, oltre a recitare, dovranno anche intonare alcune canzoni che rendono ancor più reale l’atmosfera triste delle vicende e, sicuramente, coinvolgono di più gli spettatori. Gesù Cristo sarà rappresentato da Silvio Donadio, la Madonna da Antonella Ferraiolo, Giuda da Leonardo Di Stefano, Pilato da Carlo Quaranta e Satana (che tenta Gesù nell’Orto degli ulivi) da Adele D’Aria. segue a pag. 39


34 Matera Del Giudice: «La mia esperienza di geologo mi fa dire che siamo lontani da rischi sismogenetici»

Venerdì 10 aprile 2009

Edifici sicuri, non c’è allarme Ci sono stati studi di vulnerabilità sismica per le scuole CASA

Piano che affronti il problema

Edilizia pubblica Un bene per tutti di FRANCO DI PIERRO

L’assessore comunale Antonio Del Giudice

«Non ci devono essere motivi di allarme o di preoccupazione anche se lo capisco, Matera si trova lontano da strutture sismogenetiche, per cui episodi sismici come quelli di questi giorni sono alquanto improbabili. Lo dico da geologo prima ancora che da assessore». Antonio Del Giudice assessore comunale ai Lavori Pubblici tranquillizza tutti, non c’è motivo per avere preoccupazioni. Il processo di identificazione consueto in casi come questo può lasciare sostanzialmente tranquilli i materani sulla situazione complessiva e sulla tenuta degli edifici, sulla sicurezza nel suo complesso. Del Giudice spiega: «non sono in grado di riportare dati precisi sul lavoro degli uffici perchè non ho avuto modo di parlare con il dirigente, posso però dire che negli anni passati si è provveduto a fare degli studi di vulnerabilità sismica per quanto riguarda gli edifici scolastici. Si sta attuando un protocollo che è comune a tutti quanti in questa provincia e nell’intera regionale. Negli ultimi giorni non mi sono state fatte segnalazioni particolari, nè richieste di verifiche e controlli da parte dei cittadini. Segno che la situazione è più che tranquilla, in particolare per quanto riguarda l’edilizia scolastica e il rispetto delle norme di sicurezza anche attraverso intervento di riqualificazione questa Amministrazione è particolarmente impegnata. Avremo ben presto incontri con i presidi e intendiamo procedere a dei sopralluoghi, se necessario struttura per struttura, per verificare che gli edifici siano confacenti alle naturali esigenze». Insomma un impegno ed una garanzia che l’Assessore prende portando un’idea ben precisa. Quanto poi ai rischi sismici aggiunge: «in questo caso è il geologo che parla, non l’assessore. Mi rendo conto che ci possa essere un problema ma la storia ci insegna che le scosse più pesanti hanno avuto per epicentro altre zone ben precise. Matera non è sismogeneticamente una zona a rischio», conclude Del Giudice il suo intervento, «come invece ce ne sono altre, come purtroppo stiamo vedendo in questi giorni. E’ per questo che non si può e non si deve avere alcun allarme o preoccupazione». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

MENO regole e più libertà. E' quel che di solito chiedono le lobby imprenditoriali con in testa piccoli e grandi interpreti del mix mattone e cemento, la categoria che più di ogni altra in questi ultimi vent'anni ha realizzato affari d'oro. Soprattutto a Matera dove il mercato immobiliare ha raggiunto livelli di pura follia. Nessuna fantasia, nessuna forzatura perché i prezzi di vendita degli appartamenti sono lì a testimoniare quanto alte siano le rendite dei palazzinari e quanto modesto sia il confronto con la qualità degli immobili. Né più e né meno di alloggi popolari tanto che sorge spontanea la domanda: perché non assegnare la costruzione di questi appartamenti a coloro che sono deputati a farlo istituzionalmente? C'è l'Ater per cui tanto meglio sarebbe affidare a questo ente il compito di costruire case, magari nella misura del cinquanta per cento rispetto alle necessità per calmierare il mercato. Solo sogni, speranze che si inseguono e si infrangono da anni. Tutto resta immobile, come sempre, con i costruttori che continuano a fare soldi e gli acquirenti ad indebitarsi fino al collo per rispondere al bene primario della casa, con gli annunci del sindaco di turno che restano tali per mesi, per anni. Si va avanti così e basta: edilizia pubblica con il contagocce, quella privata cresce e prospera, magari con un po' di affanno, anche in un momento di piena crisi. Nes-

suna inversione di tendenza. Di solito, per ritornare al “meno regole e più libertà” dei palazzinari compresi ovviamente quelli di casa nostra, governi nazionali, regionali e comunali fanno quel che possono, mantenendo tuttavia una certa fermezza sul rispetto delle norme e dei controlli. Ora però accade che il governo centrale sta proponendo di far saltare quasi tutti i lacci che riescono a condizionare al meglio (si fa per dire) l'edilizia, lasciando piena libertà di movimento ai costruttori. In pratica, una liberalizzazione così drastica su cui mai nessun costruttore ci avrebbe scommesso un euro: fine della licenza di costruzione, sostituzione di una certificazione del progettista; possibilità di aumentare del 20 o del 30 per cento la superficie o la cubatura di un edificio; possibilità di abbattere e ricostruire un immobile realizzato prima del 1989; più altre piccole cose che facilitano i palazzinari, insomma, un Far West delle costruzioni che in una città come Matera inondata da costruzioni al punto che il loro numero è di gran lunga superiore al fabbisogno reale della comunità, altro non farà che complicare una situazione ben oltre il limite di rottura. Via libera dunque ai “furbetti del mattoncino” di fronte ai quali si sta spalancando come per miracolo un'immensa e sconfinata prateria di guadagni proprio nel momento in cui più preoccupanti si stanno facendo le considerazioni sull'invenduto mentre

Il problema casa molto sentito in città

le rate dei mutui attivate per la costruzione continuano ad accumularsi. In una città come Matera la situazione complessiva del settore edilizio è destinata ad arretrare ulteriormente se non saranno prese le necessarie contromisure. Di certo l'improvvisa apertura del governo a favore del comparto delle costruzioni un vantaggio dovrebbe assegnarlo a quelle famiglie che imprudentemente hanno stipulato compromessi per l'acquisto di residenze turistico-alberghiere che mai avrebbero dovuto essere realizzate. Eppure sono lì, nell'area nord della città, in bella mostra, alcune completate, altre pronte ad esserlo, ma desolatamente vuote con gli pseudoproprietari che si dannano da mesi l'anima in attesa che l'Amministrazione comunale provveda a definire il nuovo regolamento urbanistico. Arriverà la sanatoria? Sarebbe auspicabile per salvare quelle famiglie che si sono indebitate oltre ogni ragionevole limite pur di farsi una casa. Il rovescio della medaglia tuttavia lascia l'amaro in bocca. Sì, perché a farla franca sarebbero solo e sempre coloro

Trombetta: «Erba alta in via Gravina I turisti francesi Situazione critica per la viabilità» attratti dalla città dei Sassi TORNA al centro del dibattito cittadino la situazione del verde pubblico. A sollevare l'annosa questione, che ritorna ogni volta con la bella stagione, è stato il consigliere comunale Pd, Nicola Trombetta (nella foto). Trombetta ha esortato l'Amministrazione cittadina ad intervenire in modo particolare lungo una delle arterie più trafficate: «Da tempo sussiste - ha dichiarato Trombetta - una situazione a rischio per la viabilità in via Gravina. Esattamente nei pressi delle due rotatorie che intersecano l'accesso al rione Acquarium e alla Zona Paip 2 l'erba ha difatti già superato di gran lunga i livelli di accettabilità, compromettendo - ha evidenziato la visibilità dei guidatori. Tutto - ha aggiunto - lascia presagire quello che tra un pò l'intera città si troverà a vivere. Al di là delle promesse elettorali, ad oggi, l'Amministrazione non è ancora pronta a garantire con efficienza il decoro urbano; si lasciano - ha sottolineato Trombetta - ancora una volta i cittadini in situazioni di disagio nonostante l'aumento delle tasse e il paventato miglioramento dei servizi. Siamo ad aprile, eppure - ha ricordato

l'esponente del PD - ad oggi l'Amministrazione non ha ancora pubblicato il bando per lo sfalcio dell'erba, che si sorregge, ma solo per le situazioni di emergenza, grazie ai pochi Lsu, operanti in questo settore. Anche per la potatura degli alberi siamo fuori tempo massimo. L'aggiudicazione dell'appalto per questo servizio è avvenuto con troppo in ritardo: qualsiasi agronomo - ha chiarito - sconsiglierebbe la potatura degli alberi nel mese di Aprile in cui le piante sono già in fase di germoglio». Trombetta ha quindi invitato l'Amministrazione «ad essere più attenta ai problemi del verde in città sapendone prevenire i disagi, soprattutto ora che non ci sono più i vecchi problemi di cassa delle precedenti amministrazioni. I cittadini sono stufi di aspettare e hanno ben compreso che questa amministrazione - ha dichiarato il consigliere - ha solo slogan da proporre, che durano, tra l'altro, per il tempo della campagna elettorale». Infine, calcando un'immagine rimasta nella memoria di molti ha chiesto: «Dove sono gli amministratori del centro-destra che nella scorsa competizione elettorale tagliavano l'erba in campagna elettorale?».

CONTINUA l'attività dell'assessorato al Turismo della Provincia di Matera per l'internazionalizzazione del sistema turistico. Dopo Giappone e Canada con cui proseguono rapporti istituzionali ed azioni di promo commercializzazione, l'attenzione dell'assessorato al Turismo in stretta collaborazione con l'Apt Basilicata si sta concentrando sul mercato francese. Ed è proprio dalla Francia che arrivano interessanti sviluppi per la provincia di Matera e per l'intera Basilicata dove importanti tour operator (Bravo Voyages, Promovacances, Arts e Vie, Casadarno, Chemin du Sud, Continentes en Fete, TCH Voyages) hanno manifestato all'Ente di via Ridola il crescente interesse della domanda turistica francese verso i relais di Matera, i villaggi turistici della Costa Ionica e le spa marine di Maratea. «La Francia - ha dichiarato il vicepresidente della Provincia di Matera Giovanni Ianuzziello - è un mercato ritenuto nel nostro piano di internazionalizzazione consolidato in quanto rappresenta per Matera e provincia il primo mercato straniero per numero di arrivi e presenze, da qui è nata la strategia di sostenere lo sforzo dei tour operator transalpini per rafforzare le quote di mercato, potenziare e veicolare l'immagine turistica del brand Basilicata e potenziare i rapporti promo - commerciali». Durante la Bit di Milano il vicepresidente Giovanni Ianuzziello con la consulenza di Giuseppe Lalinga esperto in strategie di marketing turistico e di Luciano Florio esperto del mercato turistico francese ha programmato con i professionisti della distribuzione francesi alcune iniziative che hanno portato per la prima volta all'inserimento della Basilicata nel catalogo turistico di Bravo Voyages “Italie du Nord au Sud”insieme a destinazioni come la Toscana, la Sicilia, Capri, la costiera Amalfitana e la penisola Sorrentina, Roma e Venezia e l'organizzazione di un Educational Tour in Basilicata dove ai potenziali buyer sarà presentata in forma itinerante l'eccellenza dell'offerta turistica regionale. «L'iniziativa - ha concluso Ianuzziello - sarà quasi sicuramente realizzata nella seconda metà di maggio grazie al supporto dell'Apt e sarà estesa anche alla provincia di Potenza».

che della città hanno fatto scempio costruendo a loro piacimento piccoli e solidi imperi. Allora ben venga il regolamento urbanistico a salvare i duecento a passa materani forzati del mutuo interessati ad occupare quegli alloggi, ma basta con le furbizie, i raggiri, gli imbrogli. E soprattutto che si inizi una nuova stagione nel settore dell'edilizia premiando la qualità degli interventi e la professionalità degli operatori, definendo certezze più che deregolazioni generalizzate. Ben vengano i nuovi materiali, l'impiego delle energie alternative, i quartieri autosufficienti, i servizi adeguati, l'utilizzo delle aree residuali, il rispetto del rapporto verde-cemento, mettendo fine ad un'espansione selvaggia che non ha costruito case, ma dormitori che hanno fatto solo perdere il senso della comunità e dell'appartenenza. E, soprattutto, che si dia il via libera, dopo averlo costruito con saggezza e lungimiranza, ad un programma di interventi di residenzialità affidati al pubblico. Perché la casa sia davvero un bene per tutti e non un vantaggio per pochi.

Sale sul tetto e minaccia di darsi fuoco SONO state necessarie oltre due ore, ieri mattina, per convincere l’imprenditore altamurano Francesco Di Palo, a scendere dal tetto della sua azienda in contrada Jesce. L’uomo si è cosparso di benzina, è salito sul tetto e ha minacciato di darsi fuoco e buttarsi giù. Sembra che a turbare l’imprenditore sia la situazione dei circa 150 cani che vivono all’interno della sua azienda. Sul posto sono intervenuti alcuni agenti della Questura, i carabinieri e i vigili del fuoco. Martedì scorso l'imprenditore si era allontanato dalla sua azienda dopo aver telefonato al 113 minacciando di darsi fuoco ed è stato trovato dalle forze dell'ordine in un casolare abbandonato. Anche martedì ha chiesto una soluzione per il sostentamento dei suoi cani. matera@luedi.it


Matera 35

Venerdì 10 aprile 2009

«Una drammatica e scorretta contraddizione che dobbiamo denunciare per i lavoratori»

Ferrosud, no al subappalto I sindacati criticano l’eccessivo ricorso a imprese esterne CRITICHE e dubbi per le scelte di subappalto in un momento di crisi dell’azienda Ferrosud. E’ quanto sostengono Fim Cisl, Fiom Cgil, Uilm Uil, Failms Cisal in una nota sulla situazione di difficoltà che l’azienda, con 80 lavoratori in cassa integrazione ordinaria, continua a vivere. I sindacati denunciano la grave situazione creatasi all'interno dello stabilimento Ferrosud di Matera. «Ad uno stato di crisi dichiarato dall'azienda che comporta sacrifici che gravano sulle 144 unità lavorative (messa in CIGO di 80 unità e timori diffusi sulle prospettive di ripresa della crisi) si contrappone un atteggiamento aziendale prima scorretto e poi offensivo della dignità dei 144 lavoratori storici della Ferrosud. L'azienda, se da un lato denuncia la contrazione delle commesse e il calo della produttività, dall'altro, in questa stessa fase, incrementa il subappalto determinando così una situazione incongruente, incoerente e soprattutto non corretta. Nulla quaestio sui lavoratori coinvolti nel subappalto ma non si può accettare che i lavoratori dipendenti siano messi in Cigo o allertati a prospettive di drastica chiusura e poi che si utilizzi il subappalto per espletare attività che po-

Mobilità ad APP E' stato sottoscritto a Matera, presso la sede di Confindustria, il verbale di accordo per la soluzione occupazionale di 12 unità lavorative, ritenute «in eccedenza», che l’azienda «Acquedotto Pugliese Potabilizzazione» impiega in Basilicata negli impianti del Camastra (11) e anche degli acquedotti del Metapontino (uno). L’intesa prevede la collocazione in mobilità di sei persone, in base al raggiungimento dei requisiti, due saranno riassorbiti in processi organizzativi e quattro trasferiti in altri impianti lucani o presso la sede centrale di Bari. L’intesa sottoscritta dai dirigenti della società, Alfredo Correra ed Emanuele Fino, assistiti dal responsabile relazioni industriali di Confindustria, Franco Dell’Acqua, con i responsabili sindacali di Filcem Cgil, Femca Cisl, Uilcem Uil, Ugl Chimici e Cisal Federenergia. trebbero essere svolte dai 144 lavoratori. Il subappalto di servizi dovrebbe essere il corollario, il supporto delle attività svolte dai lavoratori dipendenti. Ma non è accettabile che il sub appalto, solo perché ha costi più bassi, venga utilizzato in assenza dei lavoratori messi in Cigo o per svolgere attività che devono invece fare capo ai lavoratori dipendenti Ferrosud. E'una drammatica e scorretta contraddizione che il sindacato non può tacere e che deve denunciare nell'interesse del lavoro e dei lavoratori Ferrosud. Il sindacato in maniera responsabile ha sempre cercato, nell'interesse della

sussistenza dello stabilimento, di contemperare interessi aziendali con quelli dei lavoratori ma in questo comportamento aziendale si ravvisa solo disprezzo per i lavoratori e per la sussistenza di questo stabilimento. Per il sindacato lo stabilimento Ferrosud deve restare attivo e vivo e non si permetterà all'azienda, con metodi così bassi, di determinare l'anticamera della chiusura. Alle istituzioni si chiede di intervenire tempestivamente su tale vicenda. Il sindacato non si sottrae, ora come sempre, al suo ruolo di tutela del lavoro e dei lavoratori».

Sciopero nelle diverse sedi di Natuzzi L’azienda: «Aspettiamo proposte reali» Ad oggi, pur in presenza Ieri è stato il giorno dello di un confronto ancora sciopero negli stabilimenti aperto, sia sul tema geneNatuzzi così come deciso rale dei 1.540 esuberi rivedalle organizzazioni sinnienti dal Piano Industriadacati per protestare conle che, più specificatamentro il piano di riorganizzate, sull'esternalizzazione zione dell’azienda che predelle attività di falegnamevede un esubero crescente ria non c'è stata alcuna arrivato a 1540. proposta concreta. Il Gruppo Natuzzi ribaSalvo, appunto, la prodisce «la propria responsaclamazione dello sciopero bile consapevolezza sulla di oggi». gravità della situazione e L'azienda continuerà a sulla legittima preoccupatenera aperta ogni forma zione dei lavoratori». di confronto, come ha già «Le difficoltà della Nadimostrato nella giornata tuzzi sono le difficoltà di odierna, con la presenza un intero sistema manifatdialogante di Francesco turiero italiano. Basile - Direttore delle RiTuttavia in attesa di sorse Umane del Gruppo provvedimenti pubblici, a davanti ai cancelli della selivello regionale o nazio- Pasquale Natuzzi de centrale di via Iazzitielnale, se l'azienda non pone lo a Santeramo. Lo stesso rimedio alle perdite cospicue risultate dagli ultimi esercizi finan- Pasquale Natuzzi, Presidente e Amminiziari, il futuro del Gruppo e dell'intero stratore Delegato della Società ha dato la territorio sarà gravemente compromes- sua disponibilità per qualunque tipo di confronto pubblico. so. Su un punto infatti l'azienda intende Il piano industriale che il Gruppo Natuzzi ha presentato a Roma lo scorso 31 esprimere la sua posizione con grande marzo alle organizzazioni sindacali na- nettezza e cioè che non accetterà che una zionali scaturisce da questa semplice vertenza così ampia e complessa venga considerazione e ha come obiettivo prin- incanalata nelle strettoie di una finta cipale quello di riportare il bilancio della contrapposizione azienda-lavoratori, reputandola un'operazione controprodusocietà in attivo entro la fine del 2011. In quella sede le parti si sono lasciate cente in relazione ai risultati attesi dalla con l'accordo di proseguire il confronto gran parte dei lavoratori e non correttissui tavoli regionali in attesa di una con- sima dal punto di vista intellettuale». troproposta. matera@luedi.it


36 Matera

Venerdì 10 aprile 2009

TAXI MATERA 3332685173

Angelo

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Premio Rosa Ponselle Scadono domani i termini per partecipare alla Nona edizione del Concorso di Esecuzione Musicale “Città di Matera- Premio Rosa Ponselle” indetto dal Lams (Laboratorio Arte Musica e Spettacolo) di Matera e rivolto a giovani musicisti di talento. Le selezioni si svolgeranno dal 22 al 26 aprile. Tutte le informazioni sul concorso e il bando sono disponibili sul sito www.lamsmatera.it

Fontana Ferdinandea

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Tanti auguri al mio Angelo. Con amore, Margherita.

SI svolgerà domani alle 20,30 in piazza Vittorio Veneto l’inaugurazione della Fontana Ferdinandea trasferita dalla villa comunale. Saranno presenti il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ed esponenti delle istituzioni locali. La cerimonia era stata rinviata a causa del terremoto che ha colpito l’Abruzzo.

Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via Don Luigi Sturzo 55

0835/264428

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

118

Mostra genocidio armeno E’ IN corso nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. «Durante la rassegna –spiega il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa - saranno in visita a Matera diverse autorità armene, con le quali sono previsti incontri e momenti culturali». L’ingresso sarà gratuito.

Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 30 aprile prossimo. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe

SABATO 11 APRILE FESTA DI PRIMAVERA PER festeggiare la primavera Tenuta La Volpe (strada statale 7, diga di San Giuliano) sabato 11 aprile organizza il primo Spring Time Party. A partire dalle 22,30 con stuzzicheria a buffet, live and raw performance offerta dal gruppo musicale Jazza band. Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare i numeri 3288454540 o 0835559752.

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Mostri contro alieni 17,30 19,30 Oro nero 21,30

•CINE TEATRO ANDRISANI• Montescaglioso 0835208046 Chiuso

•KENNEDY• Matera 0835-310016 Gli amici del bar Margherita 17,30-19,3021,30

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835755226 Chiuso

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Chiuso

•CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Diverso da chi 21

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Chiuso

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Matera 37

Venerdì 10 aprile 2009

In attesa di assegnare il servizio di gestione delle aree blu il Comune corre ai ripari

Sosta oraria nel centro storico Le associazioni di categoria: «Facilitata la fermata breve» Sono iniziati stamattina i lavori di tinteggiatura della segnaletica orizzontale per le vie del centro storico. Il divieto di parcheggio con rimozione forzata è in vigore dalle 7 di oggi sino al termine dei lavori previsti per la giornata di domani. Le diverse sollecitazioni da parte delle associazioni di categoria nate all’indomani della scadenza della gestione dei parcheggi da parte della Sisas, hanno portato gli amministratori locali ad un provvedimento che potesse far tirare un sospiro di sollievo alle attività commerciali del centro con non poche difficoltà per commesse e dipendenti di enti pubblici che da oltre quattro mesi parcheggiavano gratuitamente per tutta la giornata lavorativa. In attesa dell’affidamento della gestione dei parcheggi a pagamento, l’amministrazione comunale ha reso le aree del centro a zone di parcheggio a disco orario. La sosta sarà consentita per sessanta minuti previa esposizione del disco orario. la nuova cartellonistica è stata affissa già nel pomeriggio di ieri, mentre oggi i lavori riguarderanno la pitturazione delle vecchie strisce blu. I lavori si rendono necessari visto che dalla data di scadenza della gestione dei parcheggi, era diventato praticamente impossibile trovare un parcheggio libero nel centro cittadino. “L'assegnazione della gestione delle aree di sosta a pagamento a Matera evidentemente si complica è scritto in una nota con-

giunta a firma dei presidenti di Confcommercio e Confesercenti e l’Amministrazione comunale finalmente fa propri i suggerimenti ricevuti mesi or sono dalle associazioni dei commercianti. E' notizia di questi minuti continua la nota che squadre di operai stanno sistemando nel centro storico della Città cartelli di sosta oraria che dovrebbero ora venire finalmente incontro alle esigenze dei commercianti permettendo il turn over del parcheggio delle auto almeno nelle fasce orarie di punta. Ora sarà più facile parcheggiare l'auto per soste brevi, permettendo di fatto lo shopping e i servizi presso gli Uffici del centro mentre Vigili Urbani ed ausiliari del traffico garantiranno il rispetto della nuova se-

gnaletica verticale. Decisione arrivata in ritardo concludono Angelo Tortorelli e Gianni Schiuma che però certamente va nella direzione indicata dagli operatori commerciali e dalle loro associazioni di categoria che ci si augura possa alleggerire la grave emergenza creatasi nel centro storico dopo la sospensione dei parcheggi a pagamento”. Si raccomanda, si legge in una nota dell’amministrazione comunale di Matera, la massima attenzione al rispetto dei segnali di rimozione al fine di facilitare le operazioni di tinteggiatura. La sosta con disco orario resterà in vigore fino all'aggiudicazione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

La Provincia coinvolge nel progetto 1800 alunni

Opuscoli a scuola per la sana alimentazione L'EDUCAZIONE comincia a tavola. Una sana alimentazione, infatti, rappresenta il primo intervento di prevenzione a tutela della salute e dell'armonia fisica. Questo è stato il principio guida del progetto, promosso dall'assessorato alle Attività produttive della Provincia di Matera, dal titolo: “Informazione per la valorizzazione delle Produzioni, la tutela della salute dei consumatori e l'educazione alimentare”. Finanziata dal Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, con una cifra pari a 25.000 euro, e dalla Provincia di Matera (l'APEA sarà il braccio operativo, con il coordinamento dell'ufficio Agricoltura), che impegnerà, anch'essa, 25.000 euro, l'iniziativa, che prevede la divulgazione nelle scuole di opuscoli sulla sana alimentazione, visite guidate nelle aziende agrituristiche del Materano e la degustazione di prodotti tipici locali, coinvolgerà 1800 alunni delle classi IV e V elementare della provincia, e 14 aziende. “Nell'ambito del Progetto Informazione per la valorizzazione delle Produzioni, la tutela della salute dei consumatori e l'educazione alimentare si è inteso avviare - ha dichiarato l'assessore alle Attività produttive Nicola Buonanova -un percorso di formazione per l'anno scolastico in corso sul tema della Valorizzazione delle Produzioni, la Tutela della Salute dei Consumatori e l'educazione alimentare, con particolare attenzione all'acquisizione di un'adeguata conoscenza delle tipicità agro-alimentari del territorio, ovvero di individuare quelli che sono i prodotti che possono essere definiti tipici, di conoscere la loro situazione produttiva e di prendere consapevolezza di quelle che sono le loro potenzialità di sviluppo. Una iniziativa - ha proseguito Buonanova - che sostiene e sviluppa la politica, promossa da questo assessorato, a sostegno del territorio e delle sue risorse.” “Oggi, nell'Europa comunitaria lo sviluppo politico e socioeconomico ha assicurato un notevole incremento della quantità di ci-

L’assessore comunale Buonanova

bo rispetto al passato, - ha sottolineato il presidente della Provincia di Matera Carmine Nigro - un aumento che ha contribuito alla parallela crescita della speranza di vita, ma, contemporaneamente, ha innescato il circolo, poco virtuoso, delle cattive abitudini alimentari. La nostra dieta mediterranea, invece, è una dieta sana ed equilibrata, che prevede un elevato consumo di pane, frutta, verdura, cereali, pesce e olio di oliva. In qualità di soggetto istituzionale, abbiamo il dovere di incoraggiare questo modello di educazione alimentare di cui, tra le altre cose, noi meridionali siamo riconosciuti da tutto il mondo come l'esempio per eccellenza. Educarci ed educare i nostri figli alla corretta alimentazione e alla pratica sportiva, non è solo una questione di buon senso, ma rappresenta una vera e propria responsabilità sociale, politica e morale nei confronti della società e del suo progresso civile.”

Chiusi gli antichi rioni Lunedì Murgia Timone

Croce Rossa allertata per l’Abruzzo

IL BOOM TURISTICO che caratterizza le festività pasquali per la città di Matera, ha reso necessario un provvedimento di chiusura totale degli antichi rioni in tufo nei giorni di Pasqua e Pasquetta, mentre per Murgia Timone la chiusura riguarderà la sola giornata di Pasquetta. Altra novità riguarderà l’uso del disco orario negli ex parcheggi a pagamento del centro storico cittadino, indicati dalle strisce blu. Queste le disposizioni adottate dall'Amministrazione Comunale in occasione delle festività pasquali che vedranno la città dei Sassi invasa da tante migliaia di turisti. L'Ufficio Traffico con una nota dirigenziale, ha dispo- Gli antichi rioni Sassi sto la chiusura degli antichi rioni nelle giornate del 12 e 13 aprile dalle 10 alle 20,30. il divieto di transito e sosta riguarderà tutti gli automobilisti, residenti compresi, ad eccezione dei mezzi pubblici, delle forze dell'ordine, di soccorso, a trazione animale e in uso a persone diversamente abili. Nel giorno di Pasquetta, è stato disposto il divieto di transito e sosta (con conseguente rimozione coatta della vettura in sosta) dalle 9 alle 20,30, lungo la strada del belvedere, località Murgia Timone, e precisamente dalla intersezione con la Strada Statale Appia fino al piazzale del belvedere, con esclusione dei bus turistici e urbani, oltre che dei mezzi pubblici, delle forze dell'ordine, di soccorso, a trazione animale e in uso a persone diversamente abili. Tutto è pronto, infine, per l'allestimento dell'area camper in via Annibale Maria di Francia nell'area antistante gli uffici della Regione Basilicata che ben ha risposto al flusso dei camperisti giunti nella città dei Sassi in occasione di Orizzonti Lucani. mic.fer.

Il Comitato Provinciale di Matera della Croce Rossa Italiana, allertato dopo poche ore dal sisma, è impegnato in attività di raccolta fondi e raccolta di materiale; sono inoltre pronti circa 50 volontari, provenienti da tutta la provincia, tra cui: 1 medico, 3 infermieri, 1 idraulico, 2 elettricisti, 1 fisioterapista, i operatore specializzato in gestione delle tendopoli, 2 operatori specializzati in gestione delle sale operative in emergenza, 3 operatori specializzati in attività socio assistenziali e 4 esperti di clownerie. Il Comitato Provinciale di Matera si attiverà, in collaborazione con il Comitato Provinciale di Potenza, nei prossimi giorni per la partenza della colonna mobile regionale di protezione civile della Croce Rossa Italiana di Basilicata verso le zone terremotate per supportare e sostituire i volontari già presenti sul posto. Per eventuali donazioni di denaro: Conto Corrente Postale n. 95391942 Intestato a: "Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale Matera, vico Fornaci 8, 75 100 Matera", c/c postale n° 95391942 Codice IBAN: IT 29 B 07601 16100 000095391942 Causale: PRO TERREMOTO ABRUZZO


Venerdì 10 aprile 2009

38

Valbasento La Regione si impegna a mantenere i livelli occupazionali. La Politex revoca la Cigo

La Pcm non trasloca fino al 2012 Raggiunta l’intesa con i sindacati, sciopero sospeso VALBASENTO - Alla Pcm si torna a lavorare. A convincere i 111 dipendenti a sospendere lo stato di agitazione la disponibilità della società a non trasferire la produzione a Melfi. E’ quanto prevede l’accordo sottoscritto ieri in prefettura tra i vertici dell'azienda, rappresentata dall'amministratore delegato Alessandro Palla, assistito dal responsabile relazioni industriali di Confindustria Franco Dell'Acqua, i segretari territoriali Fernando Mega e Maurizio Girasole (Filcem Cgil), Gerardo Casaletto (Femca Cisl), Francesco Laviero (Uilcem Uil) e Antonio Apella (Ugl Chimici). Il progetto presentato dall’azienda del gruppo Magneti Marelli ha come obiettivo principale l'aumento della competitività, attraverso la riduzione dei costi fissi e dell'attuale forza lavoro (111 unità) del 25 per cento, utilizzando gli ammortizzatori sociali e il trasferimento su base volontaria presso il

Il tavolo tecnico sulla Pcm

sito di San Nicola di Melfi. Dopo questa fase a Pisticci verranno attivate una diversa organizzazione del lavoro, la riqualificazione professionale e l'introduzione di un nuovo sistema di produzione. Le parti hanno concordato di effettuare una verifica entro il

mese di aprile presso la Regione Basilicata. Sino alla presentazione del piano, inoltre, Pcm si impegna a non modificare l’attuale assetto produttivo del sito di Pisticci e a non trasferire mezzi e attrezzature. La Regione Basilicata, dal canto suo; atti-

verà tutte le procedure, in tempi e modi da concordare, per favorire il programma industriale della Plastics components and Module, che produce componentistica per auto, e il mantenimento dei livelli occupazionali. E’ quanto ha assicurato l'assessore regionale all'Ambiente e vicepresidente della Giunta, Vincenzo Santochirico, nel corso dell’incontro promosso dal prefetto Francesco Monteleone, . «Il settore auto - ha detto Santochirico - è tra le priorità della Regione e sosterremo quanto concordato nel verbale di accordo tra le parti». Soddisfazione è stata espressa anche da Monteleone «per il risultato raggiunto». Buone notizie, infine, anche dalla Politex. L’azienda ha sospeso in anticipo il periodo di cassa integrazione ordinaria concordato con la Fulc e ripreso l’attività produttiva al 90%. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Montescaglioso Coinvolte le scuole elementari e medie

“Sport for Peace”, dibattito a più voci nella patria dell’atletica MONTESCAGLIOSO - Ha coinvolto anche Montescaglioso la seconda edizione di “Sport for Peace” (in corso di svolgimento, termina domani), iniziativa organizzata dall'associazione polisportiva dilettantistica Virtus Matera . L'Amministrazione comunale, nella persona dell'assessore alla Cultura e Sport Michele Zaccaro, ha subito accettato l'invito proveniente dalla società materana di essere partner della manifestazione e mettere a disposizione strutture congressuali e sportive. Il primo degli appuntamenti previsti a Montescaglioso è stato l'incontro tematico tenutosi presso la sala consiliare “Sandro Pertini”: sul tema “Sport e territorio” si sono confrontati, moderati da Angelo Tarantino, l'assessore

comunale all'Agricoltura, Bilancio, Demanio e Patrimonio Nicola Brigante, nel quinquennio 2002-2007 allo Sport, il coordinatore dell'ufficio Sport Cdsa di Matera Giuseppe Grilli, il presidente dell'Ente Parco Murgia Materana Roberto Cifarelli, il responsabile organizzativo “Sport for Peace” Michele Di Gioia, Angelo Lospinuso (Centro Educazione Ambientale) di Montescaglioso, Sigismondo Mangialardi (Circolo Velico Lucano), Michele Cappiello (Ferula Viaggi). All'incontro erano presenti classi delle scuole elementari e medie di Montescaglioso, oltre ad alcuni componenti della Lucos Ingest Montescaglioso, partecipante al campionato di basket di serie C/2. Dopo i saluti di Di Gioia, da alcuni mesi

coach della Lucos Ingest, Grilli, dopo aver auspicato l'apertura della scuola al territorio e alle sue attività, ha salutato con favore il coinvolgimento di Montescaglioso nell'iniziativa di “Sport for Peace”, ricordando come la città montese abbia una grande tradizione sportiva nell'atletica leggera. Ha poi annunciato che la Basilicata sarà sede di una delle finali di corsa campestre dei Giochi Studenteschi. Brigante ha ricordato la sua esperienza alla guida dell'assessorato allo sport, esprimendo, poi, la sua idea sull'attività sportiva, che deve essere basata, in primis, sull'educazione al rispetto delle regole e ad una corretta alimentazione. Michele Marchitelli

Miglionico Denuncia dell’Addc

Atleti in crisi senza i campi MIGLIONICO - «E’ disastrosa, la situazione delle strutture sportive del comune di Miglionico». A denunciarlo, è Rosa Mastrosimone, consigliere regionale di Alleanza dei democratici di centro, facendosi portavoce delle lamentele degli sportivi e di tutta la comunità della cittadina. «Miglionico, paese di 2.600 anime sulla collina materana -si legge nella nota- non ha mai avuto e continua a non avere alcuna palestra pubblica. La situazione si è complicata con la chiusura da oltre 2 anni del campo sportivo di calcio a 11, per lavori di manutenzione e per l'impianto dell'erbetta con annesso sistema di irrigazione. La locale squadra di calcio militante in Promozione e quella degli Juniores sono costrette a trasferte continue al campo in terra battuta di La Martella per gli allenamenti e per disputare le partite. Lo stesso discorso vale per i campionati delle squadre giovanili della locale Scuola Calcio, che accoglie 50 bambini, consentendo loro di praticare almeno uno sport. I baby Pulcini e gli Esordienti (ragazzini di 612 anni), per poter giocare la loro partita sono costretti a viaggi verso Matera o i comuni limitrofi perché anche il campo di calcetto che era rimasto l'unico spazio sportivo disponibile per l'allenamento settimanale, con l'alluvione dell'11 dicembre 2008, è diventato inagibile, quindi è stato chiuso. I lavori per la ristrutturazione del campo di calcio

Il muro crollato al campo sportivo di Miglionico

a 11 sono stati assegnati e si spera vengano completati nei tempi previsti dal bando di assegnazione: Agosto 2009. Le comuni esperienze in materia di rispetto dei termini di consegna di lavori pubblici, purtroppo, non lasciano molto spazio alla speranza. L'invito all'Amministrazione comunale è a provvedere a una sua rapida risistemazione, che peraltro non è costosissima (i fondi potrebbero provenire da accorte economie sui fondi stanziati per il campo più grande), nasce dalla consapevolezza che la pratica motoria e sportiva diversificata e attenta al processo di socializzazione dell'individuo ed all'apprendimento di modelli culturali evoluti, fondati sull'equilibrio fra collaborazione e sana competizione, sul rifiuto della violenza e sul rispetto dell'ambiente, è davvero una sana palestra di vita per i giovani cittadini». provinciamt@luedi.it

SPUNTI Ferrandina Dino Recchia, consigliere comunale dei Verdi, spiega perchè non ha firmato la mozione Mangieri

«Abbiamo la facoltà di esprimere il nostro parere» di DINO RECCHIA* Caro sindaco, con questa breve nota intendo spiegarti perché non ho firmato la mozione presentata dalla consigliera Mangieri nel Consiglio Comunale del 6 aprile 2009, nel quale si è discusso delle tue dimissioni. In primo luogo, infatti, ritengo che una tale mozione andava preparata insieme in sede politica dopo un franco confronto fra tutti i componenti della maggioranza e non sottoposta al voto di un Consiglio Comunale non abilitato a decidere sulla materia delle dimissioni. Inoltre rilevo una contraddizione fra il contenuto della mozione (che fa appello alla ricomposizione della maggioranza uscita dalle urne) e le tue dichiarazioni a fine Consiglio Comunale (con le quali hai ribadito

invece la volontà di svincolarti dalla maggioranza). Tuttavia la volontà politica del sottoscritto, emersa con chiarezza anche nell'ultimo Consiglio Comunale, è quella di tentare una ricomposizione della maggioranza e la ricostruzione dello spirito di coalizione compromesso dalle ultime vicende. Faccio notare, però, che un documento in cui si ribadisce la necessità di rispettare le prerogative del sindaco (che è una cosa scontata) lascia intendere che fino ad ora quelle prerogative non siano state rispettate. Sai bene che ciò non corrisponde al vero. Le prerogative del sindaco non sono mai state messe in discussione da nessuno, né poteva essere altrimenti, dato che tali prerogative sono stabilite addirittura per legge.

Altra cosa, invece, è la critica o il giudizio negativo su questa o quella scelta del sindaco, fatto che rientra fra le normali prerogative dei consiglieri comunali, anche essi eletti dal popolo insieme al sindaco. Ogni consigliere comunale ha il diritto/dovere di esercitare un ruolo di proposta e di controllo, senza i quali rischia di avere una funzione praticamente nulla. Pertanto, se è scontato che il sindaco debba avere piena autonomia in tutte le scelte, è altrettanto scontato che ogni consigliere comunale abbia la facoltà (direi, anzi, il dovere civile, politico e morale) di esprimere il suo parere favorevole o contrario, nei modi dovuti, senza che questo debba apparire come un atto di lesa maestà o come volontà di rottura o, peggio ancora, come puro e semplice ostruzionismo.

Infine, sotto l'aspetto strettamente politico, osservo che una maggioranza amministrativa è tanto più forte e credibile quanto più è capace di valorizzare le risorse, le idee, le intelligenze, le capacità, l'esperienza e la fantasia di ciascuno dei suoi componenti, un compito che spetta in primo luogo a colui che guida il gruppo. Il gruppo di maggioranza, invece, è stato umiliato su un pubblico manifesto, mai smentito e mai corretto, che è all'origine della crisi attuale. Per concludere, allo scopo di eliminare ogni possibile equivoco, ti chiedo cortesemente (quasi a titolo di favore personale) di dirmi se, come e quando il sottoscritto abbia mai messo in discussione le tue prerogative di Sindaco e di indicarmi quali e quante cose il sottoscritto ti abbia mai impedito di fare nella sua veste di assessore o di consiglie-

re o di semplice componente della maggioranza. Ciò detto, in coerenza con quanto ho ribadito anche nell'ultimo Consiglio Comunale e facendomi carico dei problemi del paese, ti comunico la mia intenzione di firmare quel documento, pregando di allegarvi la presente nota. Spero di essere stato sufficientemente chiaro e che una maggioranza ricompattata possa amministrare meglio, più serenamente, nell'esclusivo interesse del paese e nel rispetto di tutti. *Consigliere comunale dei Verdi


Venerdì 10 aprile 2009

39

Sono 77 i prossimi maggiorenni della comunità. Pensiero al dramma dell’Abruzzo

Grande festa per i diciottenni Pronto il programma della manifestazione gemellata Fidas GRASSANO - La Fidas di Grassano ha avviato mercoledì i preparativi della quinta edizione della grande festa “Buon compleanno 18enne”, prevista per il prossimo primo agosto. Presenti all'incontro il presidente Giovanni Spadafino e Antonio Siggillino, referente per i giovani della Fidas Grassano; l'assessore alla Cultura Nicola Bochicchio e il sindaco Vito Magnante, che ha messo a disposizione la sua stanza per tenere la riunione. Antonio Siggillino ha invitato tutti i 77 giovani nati nel 1991, che quest'anno compiranno 18 anni. «Ormai è entrata nella tradizione -ha commento Siggillino- della nostra comunità fare questa festa e i giovani sono entusiasti di come tutta la famiglia dei donatori sangue si unisce a loro per fare una bellissima manifestazione. Ogni anno sono loro stessi a fare delle proposte e ogni anno abbia-

mo visto che si è potuto aggiungere qualcosa di nuovo, quest'anno si inizia la mattina del sabato con la prima colazione, pranzo tutti insieme, la serata di intrattenimento col taglio della torta e la notte fino al mattino seguente di domenica tornei di pallavolo e calcetto». Il presidente Spadafino non ha mancato di ricordare ai giovani intervenuti che questa festa è un momento per l'associazione per la promozione del dono del sangue rivolta ai più giovani perché con la maggiore età oltre che prendere la patente e fare altro si può anche donare. Un pensiero del presidente Spadafino è poi andato alle zone dell'Abruzzo colpite in questi giorni dal terremoto, ricordando che la stessa sezione di Grassano nacque per volontà di dodici giovani che raccolsero l'appello dell'allora presidente Sandro Pertini, che

Alcuni prossimi diciottenni di Grassano con i rappresentanti cittadini della Fidas

giunto in Basilicata dopo il terremoto dell'Irpinia, invitò quanti ne avessero le possibilità di donare sangue. «In questi giorni proprio

per il terremoto dell'Abruzzo -ha commentato Giovanni Spadafino- siamo stati in continuo aggiornamento con il Sit di Matera e gli organi della Fidas regionale

per le richieste di sangue, unica nostra fonte ufficiale. Invito a questo proposito di diffidare di tanti messaggi e e-mail che non hanno riscontro reale in quanto solo le strutture accreditate possono dare le giuste indicazioni. Per l'immediato sembra che la Regione Basilicata abbia già provveduto a mandare sacche di sangue per tamponare le emergenze. Moltissimi i donatori che mi hanno contattato e si sono messi a disposizione, ma a mio avviso l'emergenza sangue ci sarà per i prossimi mesi quando sicuramente gli abitanti dell'Abruzzo inizieranno a pensare alla ricostruzione». Il presidente, inoltre, ha ricordato che oggi, presso il Punto prelievi di via dei caduti dalle ore 7 ci sarà la Giornata di donazione programmata come ogni anno prima della Santa Pasqua. Anche il sindaco ha voluto

esprimere la sua piena solidarietà alle zone colpite dal terremoto ed ha invitato i giovani a fare tesoro di queste esperienze, e loro come linfa vitale della società, come questa sera devono cercare di essere sempre uniti e portatori sani per la costruzione di una vita sociale che ricerchi sempre il meglio. «Sono molto dispiaciuto del fatto che ogni anno -ha commentato Magnantel’elenco dei diciottenni che abitano a Grassano e che la Fidas propone all'Amministrazione per festeggiarli l'anno successivo, la comunità grassanese lo vede svuotato quasi nella sua totalità in quanto gli stessi ragazzi iscrivendosi all'università impoveriscono ancora di più i nostri paesi». A fine riunione uno scambio di auguri con una fetta di colomba e un dito di spumante. re.ma. provinciamt@luedi.it

Tricarico Avviata la raccolta fondi nella Diocesi per aiutare i bisognosi Tricarico Impegno della Provincia

Messa crismale ai terremotati Il vescovo, monsignor Orofino, ha esortato i fedeli TRICARICO - Appena appresa la notizia del disastroso evento sismico che ha colpito L'Aquila e gran parte della popolazione di Abruzzo, il vescovo della diocesi di Tricarico, in intima consonanza con i sentimenti espressi dal Santo Padre Benedetto XVI, ha espresso cristiana vicinanza al suo omologo abruzzese e alla comunità tutta. In occasione della celebrazione della Messa Crismale, (il crisma è l'olio misto a profumo che viene utilizzato nei sacramenti del Battesimo, della Confermazione e dell'Ordine in tutte le parrocchie della diocesi durante il corso dell'anno), da qualche anno anticipata al mercoledì pomeriggio per favorire la partecipazione dei fedeli laici, di gruppi, di associazioni, parte integrante del popolo sacerdotale, il vescovo tricaricese ha posto al centro del suo messaggio liturgico l'emergenza Abruzzo. Monsignor Vincenzo Orofino, ha

invitato i fedeli a pregare per le vittime del terremoto e ha esortato tutti a manifestare immediata e reale solidarietà verso coloro i quali hanno perso tutto, trovandosi improvvisamente nell'estremo bisogno. La Diocesi di Tricarico ha sollecitamente messo a disposizione una consistente somma di denaro per rispondere alle prime necessità e ha indetto una raccolta di fondi che si è tenuta ieri, Giovedì Santo, in tutte le parrocchie della Diocesi, secondo le indicazioni emanate tramite la Caritas diocesana. Inoltre, un gruppo di volontari della Caritas diocesana, diretta da don Giuseppe Molfese e dai collaboratori Vito Traficante e Laura Pontillo sta coordinando i vari interventi e ha dato la propria disponibilità a recarsi subito in Abruzzo con un nutrito numero di volontari tra cui, tecnici, medici, operatori sociali, due sacerdoti ed un diacono per prestare il servizio

segue da pag. 33

I RITI DI GROTTOLE Molto importante per la verosimiglianza delle vicende è anche la partecipazione dei “Cavalieri di San Rocco” che rappresenteranno i soldati romani a cavallo. L’ideatore di questo grande evento per Grottole è il parroco don Michele Francabandiera che dice: «Ho insistito alla rappresentazione della Passione di Cristo per le vie di Grottole e, soprattutto, a coinvolgere tutti coloro che volevano prendere parte a questa manifestazione affinché anche coloro che non frequentano costantemente la parrocchia si avvicinino a Cristo nella settimana più importante per tutti i Cristiani e per far conoscere nei particolari gli ultimi atti della vita di Cristo dall’Ultima cena alla Resurrezione». Un rito molto sentito nei centri del Materano, dove da anni decine di giovani si cimentano nella rappresentazione che coinvolge intere comunità, a prescindere dall’età. Un grande momento di fede autentica. Carlo Amodio provinciamt@luedi.it

che le verrà richiesto dalla Caritas nazionale. Durante la Messa Crismale, monsignor Orofino ha pregato per le vittime del terremoto e ha esortato i fedeli alla testimonianza cristiana: “Come Gesù, che ha lavato i piedi ai discepoli per indicare a tutti la priorità dell'amore che si esprime nel servizio ai fratelli, anche noi siamo chiamati a compiere un ulteriore e concreto gesto di amore, condividendo quello che abbiamo. Noi, che nel 1980 abbiamo sperimentato la dolcezza e la bellezza dell'amore donato e accolto, abbiamo il dovere di sentirci interpellati personalmente dal dramma che stanno vivendo i nostri fratelli di Abruzzo. Noi che <abbiamo posto la nostra speranza nel Dio vivente> (1Tm 4,10) abbiamo il compito di testimoniare la vita nuova che sgorga dalla risurrezione di Cristo.” Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Lavori al liceo C’è il bando

TRICARICO - La Provincia di Matera ha pubblicato il bando per il completamento del quarto lotto del Liceo scientifico di Tricarico, per un importo di 250mila euro. I lavori dovranno essere completati entro 120 giorni. Le domande vanno presentate entro il prossimo 21 aprile. provinciamt@luedi.it

Il team di mister D’Ascanio pronto alla sfida della ripresa contro il Montalbano

Il Grottole capitalizza il riposo pasquale GROTTOLE - Settimana di riposo per la squadra di mister D'Ascanio che, avendo raggiunto la salvezza matematica con 37 punti e tre gare da disputare, si gode soprattutto l’ultima prestazione positiva sul terreno del Viggiano, con la quale la compagine biancazzurra ha dimostrato di possedere caratteristiche importanti in chiave futuro. I giocatori, infatti, si sono allenati solo un giorno a settimana dall'inizio di questo mese, svolgendo partitine, altri esercizi soft e divertenti con la sfera, dimenticando i lavori di atletica svolti dall'inizio del campionato che, però, si sono rivelati fondamentali per giocare un'intera stagione calcistica su un terreno di gioco non ottimale come, appunto, quello di Grottole. La preparazione dei grottolesi è stata sicuramente più evidente nel girone di

ritorno. Infatti, dall'ultima settimana di gennaio a oggi, la squadra ha ottenuto 18 punti dei 37 totali, solo uno in meno rispetto all'andata, ma con tre turni da disputare, di cui due casalinghi e uno a La Martella, nel derby contro il Miglionico. Sono risultati molto importanti, inoltre, i pareggi ottenuti fuori casa in situazioni difficili come quello a Viggiano con tre assenti importanti tra cui il centravanti Moramarco e Buono o quello dell'andata a Santarcangelo in cui oltre allo squalificato Paladino, era assente anche il portiere Zaccaro che fu egregiamente sostituito dall'esordiente Brindisi. Da settembre a oggi, infatti, il Grottole ha ottenuto dieci vittorie, nove sconfitte e otto pareggi in ventisette gare disputate; un ottimo traguardo, vista la difficile posizione di classifica dopo tre giornate di ritor-

no che vedeva il Grottole con soli due punti di vantaggio sulla zona ply-out; dopo il mercato di gennaio, e soprattutto con l'acquisto azzeccato del rinato Moramarco dal Forza Matera, invece, la rotta si è invertita a favore dei biancazzurri che hanno conquistato diciassette punti in nove gare, perdendo solo di misura sul campo del Borussia Policoro e contro la corazzata Real Tolve. Il 19 il Grottole sarà di scena in casa contro il Montalbano che, tra l'altro, è in cerca di punti importanti per non retrocedere direttamente. «Sicuramente si vedranno in campi volti nuovi che hanno trovato poco spazio -afferma la dirigenza del Grottole- ma è altrettanto certo che il Grottole non farà sconti a nessuno sino alla fine del torneo». ca.am. provinciamt@luedi.it


Venerdì 10 aprile 2009

40

Montalbano Il sindaco respinge le accuse di irregolarità

Tursi Pensiero ai terremotati

Concorsi comunali, Giordano «Il bando sarà migliorativo»

Diocesi a raccolta per la solennità dei Crismi

espresso un parere che non fa una grinza, poichè sostengono che l'unico vincolo è l'obiettivo programmatico 2006, cioè la spesa per il personale del 2004 decurtata dell'1% -obiettivo all'interno del quale stiamo abbondantemente. Del resto la Regione Basilicata (del cui operato Maida che si dice essere di destra non si occupa mai), sta facendo la medesima cosa apprestandosi a bandire concorsi per 137 unità e a stabilizzare nell'Alsia ben 53 dipendenti con contratto a tempo determinato. Fa specie -conclude il sindaco- questo interessarsi di Maida dei concorsi comunali, con questo tormentone settimanale delle sue disertate assemblee. Come mai quando tre anni fà l'ex Asl 5 (presso cui il Maida lavora e fa l'addetto-stampa anzicchè l'assistente sociale, qualifica per la quale era stato assunto) espletò concorsi di cui parlò tutto il paese se ne disinteressò completamente e non promosse nemmeno un'assemblea?». Anna Carone provinciamt@luedi.it

TURSI - La messa crismale che con i suoi 91 anni si senè stata anticipata a merco- te ancora in forma e dice ledì pomeriggio, da monsi- messa a Lauria. Insomma gnor Francesco Nolé, ve- tutta la Diocesi dei credenti scovo della diocesi Tursi- era presente alla messa criLagonegro. Questo per smale. Il vescovo ha concepermettere ai tanti parroci lebrato con i sacerdoti ed che venivano da fuori, di ce- era affiancato da due vescolebrare meglio la messa se- vi emeriti: monsignor Vinrale del Giovedì Santo, la cenzo Cozzi e monsignor messa “in coena domini”. Francesco Cuccarese. NelMercoledì è stata anche la l'omelia monsignor Nolè giornata del presbiterio, ha citato il Beato Giovanni da Caramola, dove tutti i monaco cipreti della stercense oriDiocesi hanno ginario di Torinnovato le losa, vissuto loro promesse da eremita di fedeltà ed nella contea obbedienza. di ChiaroSono stati conmonte presso sacrati gli oli l'eremo di santi che serSan Saba sul viranno per monte Caraamministrare mola. Infatti, i sacramenti questo è l'aned è stata beno diocesano nedetta l'acdedicato proqua che serviprio a lui, nel rà per i batte670° anniversimi. Erano sario della più di cento i Due momenti della Messa sua morte. Il sacerdoti ed i Crismale a Tursi vescovo ha rireligiosi, procordato i savenienti dai cerdoti e le repaesi della dioligiose, che cesi. La cattenon ci sono drale di Tursi più su questa era gremita di terra e sono fedeli, suore, tornati alla rappresentanCasa del Pati dell'Azione dre: Suor Macattolica, di ria Chiara di Comunione e Senise, Suor Liberazione, Pacifica della del RinnovaRabatana e mento dello don Michele Spirito e del Caputo. Ha Movimento ricordato codei Focolari. me la Diocesi C'erano i diasi è arricchita coni che diventeranno sacerdoti ed i di due nuovi presbiteri: don diaconi permanenti. C'era- Giovanni Lo Pinto parroco no i rappresentanti della a Tursi e don Domenico polizia e dei carabinieri e Martino, parroco a Castroquelli della protezione civi- nuovo Sant'Andrea. Ha anle tursitana. I seminaristi nunciato poi che le offerte hanno servito messa. Quel- che si raccolgono durante li del coro polifonico “Regi- la messa e quelle di domenina Anglonensis”, diretto ca 19 andranno alla Caritas dal maestro Francesco Mu- diocesana per il terremoto scolino hanno cantato du- in Abruzzo. Discorso di rinrante la messa. Tra i sacer- graziamento al vescovo da doti più anziani c'era don parte di don Franco LacanMichele Cirigliano, don Do- na vicario diocesano, a nomenico Santulli, don Aldo me di tutti i presenti. Viviano e padre Gregorio Salvatore Martire Vigorito, un cappuccino, provinciamt@luedi.it

MONTALBANO JONICO - Il sindaco di Montalbano Jonico, Leonardo Giordano, in riferimento agli incontri che il consigliere comunale Vincenzo Maida ha organizzato con i cittadini della comunità jonica circa i concorsi comunali, ha chiarito, in una nota la questione. «I concorsi -precisa il sindaco Giordano- saranno ribanditi poichè il Ministero della Difesa ci ha segnalato la necessità, stabilita da una recente legge, di inserire la riserva per i militari in ferma breve volontaria in congedo. Si coglierà l'occasione di questa necessaria modifica per cambiare il meccanismo della preselezione al fine di dare più estese e ampie opportunità di partecipazione ai cittadini, come era ed è volontà dell'Amministrazione comunale. Si potrà cogliere l'occasione anche per rivedere la tipologia delle prove concorsuali al fine di renderle più adeguate alle mansioni professionali che i futuri assunti dovranno svolgere. Non vi è stato alcun diverbio -aggiunge la nota- nè con-

Leonardo Giordano

tradittorio con i sindacati, durante la fase di concertazione. Si sono semplicemente approfondite le procedure da adottare per giungere a questi obiettivi con il massimo della condivisione. Non riusciamo a comprendere chi abbia dato a Maida questa versione del tutto falsa e tendenziosa dei fatti. Del resto ci sono i verbali e carta canta. Giuridicamente ciò che ci apprestiamo a fare (lo sostengono vari esperti) è del tutto legittimo, poichè non

si è iniziato a espletare i concorsi e se vi è stato qualche errore o omissione, in autotutela, l'Amministrazione, anzicchè perseverare, preferisce molto più onestamente e trasparentemente rimediare. Si tenga conto che le modifiche di cui si parla tendono ad allargare non a restringere la platea di partecipazione ai concorsi e quindi a riconoscere più diritti non a limitarli. I revisori dei conti -scrive ancora il sindaco- hanno

Policoro Di Sanza vuole un’indagine sul caso

Vigili urbani sospesi Chiesta la commissione POLICORO - Il consigliere di minoranza del Partito democratico (Pd), Antonio Di Sanza, proporrà una commissione di indagine sulla vicenda relativa alla sospensione dal servizio di tre Vigili urbani, avvenuta all'indomani del “Martedì Grasso” (24 febbraio). A riferirlo è stato lo stesso ex sindaco della città jonica e attuale consigliere regionale, presentando un'interrogazione al sindaco di Policoro nella seduta del consiglio comunale di martedì 31 marzo. Di Sanza ha chiesto le motivazioni reali della sospensione e quali provvedimenti intenda prendere l'Amministrazione comunale per riportare armonia all'interno del corpo della Polizia municipale. Il primo cittadino ha sostenuto che si sta provvedendo in questa fase a sentire le parti chiamate in causa, responsabile del servizio e i vigili sospesi,

per fare piena luce sulla vicenda. Inoltre, dalla relazione dal capitano della Polizia municipale, sempre secondo Lopatriello, i tre vigili non avrebbero ottemperato all'ordinanza sindacale, come riferito dalla comunicazione dell'ufficiale, che prevedeva l'accompagnamento dei carri allegorici fino al castello con il conseguente sforamento dell'orario di servizio ordinario. Tuttavia, l'ordinanza sindacale non essendo stata rispettata, sempre secondo la relazione dal capitano, avrebbe indotto l'ufficiale a chiedere alla locale compagnia dei carabinieri se c'era qualche militare disponibile ad accompagnare i carri allegorici per la festa finale al castello baronale, e di conseguenza sarebbe scattata la denuncia alla procura della Repubblica presso il tribunale di Matera dei tre vigili per il reato di interruzione di pubblico servizio dagli

Policoro

stessi militari dell'Arma. Di Sanza si è detto insoddisfatto, preannunciando anche una Proposta di legge regionale sulla sicurezza nelle città lucane. Nell'altra interrogazione Antonio Di Sanza ha chiesto all'Amministrazione comunale il motivo per il quale c'è ritardo nell'assegnazione delle aree all'Ater per la costruzione di 33 alloggi di edilizia popolare e convenzionale. Il sindaco ha replicato che i ritardi sono da addebitare al passato e sulle due aree sorgeranno i 33 appartamenti previsti dal piano casa.

Vini e specialità locali hanno decretato il successo della “Prima serata enogastronomica”

Trionfo per i palati dei bernaldesi BERNALDA - La cucina di Bassam conquista i palati. Con “ma che buono” passa in archivio la “Prima giornata enogastronomica”. Durante la serata dedicata all'arte culinaria e ai vini della terra lucana, in evidenza il talento e la fantasia di portare sui tavoli il gusto e la simpatia. L'appuntamento, che si candida come capofila nel suo genere nella cittadina jonica, è stata presentata all'interno del “Ristorante Bassam” con la collaborazione della “Cantina Bisceglia”. Come per magia, alle ore 21, ecco svelato il menù: Aperitivo Bassam e a seguire Sfornato di verdure con abbinati Falanghina 2008; subito dopo “Agnolotti alle pere in salsa di Gorgonzola” con sua maestà

“Armille 2007”. Il terzo piatto a salire in cattedra è stato “Gran pezzo alla fiorentina con patate al forno” accompagnato da “Guadarrà 2005”. E per finire gli invitati hanno potuto gustare la “Crostata di pere con salsa di cioccolato” il tutto accompagnato da un buon bicchiere di “Passito Moscato 2006” sempre della cantina Bisceglia. Naturalmente i piatti sono stati preparati dalle mani esperte di Rashed Bassam, mentre i vini, dai colori e dai sapori della Basilicata, sono tutti della nostra bella Lucania. Una serata che ha dato la possibilità agli ospiti di effettuare quel magico viaggio alla scoperta di insoliti sapori, dove ingredienti e profumi della cucina tradizionale,

lucana e non, si sono perfettamente sposati con i dolcissimi vini dell'antica Magna Grecia. I responsabili ci hanno parlato delle specialità e dei vini. «Ogni portata ha detto Bassam- è stata da me preparata ed abbinata ad un vino scelto con estrema accortezza e professionalità. Quindi -ha continuato lo chef bernaldese- quello della Prima serata enogastronomica è stato un grande appuntamento apprezzato da chi vi ha partecipato. Per l'occasione ho presentato cinque portate tutte preparate da me e dal mio staff. Felice? Ebbene sì, -ha concluso Bassam- soprattutto perché la gente, ancora una volta, ha potuto apprezzare la mia cucina». Alle parole di Bassam si sono poi ag-

giunte quelle di Giovanni Riviezzo, responsabile commerciale della cantina Bisceglia, il quale ha sottolineato il gusto dei vini della terra di Basilicata. «La nostra -ha detto Riviezzo- è una terra bellissima che sa donare tanto a chi la ama. «Come sede centrale -ha continuato Riviezzo- ci troviamo a Lavello; anche se molti dei nostri vigneti si trovano anche fuori regione. La nostra storia, che ci ha visti nascere nel 2001, ora la stiamo esportando in tutto il mondo; un modo questo per far conoscere anche la Basilicata. Oggi -ha concluso- abbiamo presentato, con l'amico Bassam, i nostri vini». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Lo chef Bassam alla Prima serata enogastronomica


Sport 41

Venerdì 10 aprile 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Calcio Lega Pro Dopo la rifinitura di stamattina saranno sciolti gli ultimi dubbi. Mangiapane e Scardini out

Potenza, emergenza piena Il tecnico Arleo costretto a “inventarsi” una formazione: «Fiducia a Nolè» E’ EUFEMISTICO dire che il Potenza che partirà questo pomeriggio alla volta di Terni è in pienissima emergenza. Esistesse un termine ancora più forte si centrerebbe certamente il concetto che spinge a credere che al cospetto dei rossoverdi umbri ci sarà una squadra rabberciata. Il conto è presto fatto: Cozzolino è squalificato, Sabatino potrà riprendere un blando lavoro solo da martedì, Scardini si è stirato nell’amichevole di mercoledì, Mangiapane, per il pestone rimediato nella stessa circostanza, a detta di Arleo “ha il 10% di possibilità di giocare”, Cantoro potrà al massimo sedere in panchina, Suppa è stato tenuto a riposo perchè, stando così le cose, “deve giocare per forza”. Un bel guaio se si pensa che tra chi meritava una conferma per quanto di buono fatto contro la Cavese e i sostituti di qualche assenti, si tratta di una lista di tutti possibili titolari per la sfida di domani. Motivo utile per credere che Arleo dovrà inventarsi letteralmente una formazione e un modulo adatto a fronteggiare una squadra che in casa viaggia molto forte. Sul fatto che i rossoblù in salute venderanno cara la pelle per uscire dal Liberati con un risultato positivo, non dovrebbero esserci dubbi, ma da qui al riuscirci passa gran parte dell’abnegazione di chi scenderà in

PER I TERREMOTATI Raccolta di generi da parte degli Ultras

campo e dell’adeguatezza delle scelte di Arleo, costretto a fare di necessità virtù. Allo stato attuale delle cose il modulo più scontato da vedere in campo è il 4-4-1-1. Con il solo Berretti in avanti, Arleo deve per forza schierare Nolè. quella di domani non sarebbe stata la partita del potentino, reduce da un’altra prestazione sconfortante contro la Cavese. Viste le assenze Arleo lo deve riproporre, ma al tempo stesso lo carica a dovere: «Che non si dica che Arleo non dà fiducia a Nolè. Non è oggi il caso di rimarcarlo, perchè certamente sarà dei titolari. Ma finora l’ho sempre fatto giocare anche quando non ha risposto adeguatamente sul campo. Lui

lo sa benissimo che cosa deve fare, nel pressing sui centrocampisti centrali della Ternana e in fase di attacco, quando deve sfruttare lo spazio che gli creerà Berretti, così come sa bene che i bonus a suo favore stanno scadendo, per cui mi attendo una grande prestazione». In mezzo al campo giocheranno Cammarota e Suppa, sugli esterni Lolaico e Sarno, mentre al posto del primo, a sinistra in difesa, giocherà Patarini. Dilemma sul portiere, anche se Arleo è orientato a dare un’altra chance a Tesoniero, ben sapendo che in qualsiasi momento può contare su un Groppioni pronto a riprendersi il posto da titolare. Alfonso Pecoraro

IL MONDO DEL calcio che si mobilita per la popolazione aquilana colpita tragicamente dal terremoto di domenica notte è notizia abbastanza conosciuta. Tutte le società sportive, non solo del mondo del pallone, stanno facendo una sorta di gara di solidarietà per far giungere in Abruzzo quanti più generi di necessità possibili per far fronte all’emergenza. Magari risulterà un po’più nuova come notizia la volontà manifestata anche dal mondo del tifo organizzato per dimostrare la propria vicinanza a chi è stato tanto duramente colpito. Se l’iniziativa viene fuori anche da chi quelle scene le ha vissute sulla propria pelle, assume ancora più rilievo. Gli Ultras del Potenza hanno, infatti, stabilito un contatto con i “colleghi” dell’Aquila per mettere a disposizione il proprio aiuto. A cominciare da martedì, davanti al Viviani sarà installato un gazebo di raccolta di generi di prima necessità, secondo quelle che sono state le richieste specifiche provenienti dalla zona terremotata. Serve materiale intimo di prima necessità, come pannolini per i bambini, mutande, calze, spazzolini, dentifrici che i tifosi del Potenza raccoglieranno fino a domenica pomeriggio, dopo la gara con il Marcianise. Il giorno dopo una delegazione partirà alla volta del centro abruzzese per la consegna del materiale raccolto.

Seconda Bacchiocchi-Maisto-Mitra. In difesa Ferrato

Melfi, tre “mastini” per proteggere Tufano E' PREVISTA PER il primo pomeriggio la partenza del Melfi per il ritiro di Catanzaro, come l'anno scorso ( 0 a 0 finale), scelto l'Hotel Benny. La comitiva gialloverde si metterà in viaggio dopo la consueta rifinitura che servirà a sciogliere gli ultimi dubbi di formazione. Palumbo non ha ancora scelto. Primo rebus l'applicazione del modulo. Il tecnico venosino nell'ambito dell' esercitazioni tattiche, ha provato diverse opzioni. Oltre al consueto ed assimilato 4-4-2, il trainer venosino ha provato il 4-5-1 ed il 4-3-1- 2. L'intenzione di Palumbo è quella di irrobustire la linea mediana per impedire a Caputo, trequartista giallorosso, di poter agire indisturbato tra le linee e creare superiorità negli ultimi venti metri. Palumbo intende arginare al massimo la pericolosità avversaria, ben conoscendo la forza offensiva del Catanzaro.

Possibile l'utilizzo simultaneo di Bacchiocchi, Mitra e Maisto, con Tufano a supporto del tandem offensivo, composto da De Angelis e Merini. Quest'ultimo rischia però anche di essere sacrificato, se Palumbo intendesse partire con una unica punta davanti. Sarebbe il caso del 4-5-1, che prevederebbe il bomber di Gragnano unico terminale offensivo e Gilfone largo a sinistra. Il lavoro di stamattina chiarirà più di qualche enigma. Il Melfi in ogni caso, deve cercare di conquistare punti in terra calabrese per non vedere ridotto ulteriormente il margine di vantaggio sulla zona play out, attualmente consistente in tre lunghezze. E' pur vero che la salvezza gialloverde passa inevitabilmente dalle partite casalinghe, ma non sarebbe certamente male cogliere punti preziosi anche su campi ritenuti impossibili. Per quanto concerne gli uomini da mandare in cam-

po inizialmente relativamente alla difesa, unico reparto sicuro di giocare nel modo tradizionale a quattro, tutto è ancora da decidere. Resta sostanzialmente in equilibrio il ballottaggio per la sostituzione dello squalificato Gabrieli. Rizzo e Ferrato partono alla pari, anche se non è sbagliato ipotizzare l'impiego del ragazzino di scuola Parma al fianco di Castaldo.

Rizzo a Gela, nell'ultima occasione che è partito titolare, sempre in sostituzione di Gabrieli, non convinse appieno il tecnico, che questa volta potrebbe concedere una chance a Ferrato. In fondo guardare anche all'aspetto della valorizzazione e dunque far giocare un giovane in più, non è idea errata per una società piccola come quella melfitana. Emilio Fidanzio

Per i rossoblu un amore che azzera le distanze

Lo striscione torinese allo stadio di Pistoia

TORINO- A sperare nella permanenza in Prima Divisione del Potenza non c'è solo l'intera regione ma anche i tanti fuorisede lucani residenti al Nord. Studenti e lavoratori emigrati, tutti accomunati dalla stessa passione: trascorrere una giornata all'insegna del tifo e soprattutto manifestare il proprio attaccamento alla terra d'origine e alla bandiera del Potenza. Da “Torino per il Potenza” è lo striscione sempre presente nelle trasferte in Toscana o Centro Italia e tanti sono anche i ragazzi provenienti da Bologna, Milano, Venezia, Verona, Roma coordinati dal sito “Potentini ovunque”. A Pistoia arrivò addirittura un intero autobus dal capoluogo emiliano. Sarà così anche al Liberati di Terni, domani, per un confronto a distanza con una tifoseria da sempre amica di quella potentina. «La passione per i rossoblù ti fa capitare episodi unici. Succede di incontrare nella stazione del freddo capoluogo piemontese - afferma Antonio residente da anni a Torino - un ragazzo cameriere di Aosta con la tshirt " Tutto per il Potenza", oppure in treno tifosi del Genoa in trasferta a Palermo che, incuriositi dagli stessi colori delle sciarpe, improvvisano per qualche ora una sorta di gemellaggio grifone-leone all'insegna dell'allegria e della spensieratezza. L'episodio più bello - prosegue Antonio - è accaduto in quel di

Arezzo dove un anziano e confuso signore residente da anni in Toscana, con abiti da contadino di una volta, ignaro di biglietti nominali e tornelli, incredulo nel vedere i rossoblù dai tempi del grande Potenza, si è unito alla tifoseria cantando e incitando la squadra per tutti i 90 minuti. L'episodio più increscioso, invece, è accaduto a Lucca lo scorso anno dove alcuni poliziotti hanno rimosso dalla curva il “pericoloso” striscione “Da Torino per il Potenza” perché contro le norme antiviolenza negli stadi. A Torino - conclude Antonio - la passione per il Potenza la si può ritrovare al Bar da Vito, l'unico locale di ritrovo di tifosi rossoblù sparsi di tutto il Piemonte». Passione smisurata quindi, e chissà che domenica 19, contro il Marcianise quel “Da Torino per il Potenza” non possa campeggiare anche sugli spalti del Viviani. Rosario Santoro


42 Sport

Venerdì 10 aprile 2009

L’ex Franco Fabiano: «Potenziale enorme per centrocampo e attacco»

Matera, difesa da testare A Bacoli è stato l’unico reparto in difficoltà Genzano di misura con l’Oppido GENZANO DI LUCANIA Approfittando della pausa pasquale che darà ai giocatori e alla dirigenza genzanese una domenica di riposo, ieri pomeriggio si è giocato sul sintetico di Oppido Lucano una sfida tra la locale Angelo Cristofaro, attualmente seconda nel campionato di Eccellenza, e lo Sporting Genzano in un derby tutto alto bradanico. I biancorossi genzanesi si sono imposti per una rete a zero contro i cugini bianco verdi di Oppido. Mister Bacci, a prescindere dal risultato finale, ha quindi avuto la possibilità di testare la condizione fisica dei suoi ragazzi. Il nuovo tecnico, che guiderà la squadra alto bradanica sino alla fine del campionato con la speranza di portare sorrisi a Genzano ha provato vari schemi e soluzioni tattiche alternative al classico 4-4-2 utilizzato sempre dal suo predecessore Pirone. Intanto a Genzano si continua a credere nella salvezza. I sei punti di distacco dall'Angri, vittoriosa domenica scorsa sul manto erboso del Comunale di Genzano sono tanti ed è per questo che ormai si punta tutto su una miglior posizione possibile in classifica per i prossimi play out. Anche capitan Papagni sembra aver abbandonato l'idea di una permanenza diretta in categoria ma, come sempre, è l'ultimo dei suoi ad alzare bandiera bianca: “Ora la salvezza diretta diventa davvero difficile da raggiungere - afferma il capitano ma noi non molliamo. Siamo abituati a lottare e di certo ora non ci tireremo indietro. Certo, la sconfitta di domenica ci ha tagliato le gambe ma ora dobbiamo solo rimboccarci le maniche e ottenere il massimo da qui sino alla fine. Se per noi diventa difficile la salvezza diretta, cercheremo per lo meno di raggiungere la miglior posizione possibile per affrontare i play out con un pizzico di tranquillità in più.” Il capitano ritorna anche sulla gara di domenica contro l'Angri: “Domenica abbiamo sciupato una ghiotta opportunità per riaprire definitivamente il discorso permanenza, invece abbiamo subito una brutta sconfitta. Per quello che ho visto io in campo il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto perché le squadre si sono affrontate a viso aperto e anche noi abbiamo creato ottime occasioni per poter andare in rete. Purtroppo conclude Papagni - non ci siamo riusciti e abbiamo subito una rete davvero pesante. Ora ci rimbocchiamo le maniche e lavoreremo sodo per prepararci al meglio per questo finale di stagione”. A Genzano, quindi, c'è grande determinazione e grande voglia di ripartire per affrontare le ultime cinque giornate di questo campionato con la giusta mentalità per portare a casa quanti più punti possibili. Rocco De Rosa

MATERA da guarire dalla cintola in giù. A Bacoli buona prestazione del centrocampo e dell’attacco, ma in difesa non tutto è girato al meglio, almeno fino a quando il tecnico Franco Danza non ha arretrato Naglieri su Coquein. «Devo ammettere-afferma l’ex tecnico del Matera in C2, Franco Fabiano, presente a Bacoli-che il Matera è di un altro pianeta davanti e anche a centrocampo. Chisena e Albano ben supportati da Ancora hanno fatto la differenza. Mi ha fatto piacere rivedere vecchi amici a Bacoli. A Matera, all’epoca c’era Franco Tafuni, sono stato bene e, a parte qualche scheggia impazita, ho lasciato molti amici. Ho rivisto con piacere Pasquale Martinelli, un giocatore che ho tenuto con me alla Berretti della Salernitana. Guardando il Matera, però non mi rendo conto perchè sia in questa posizione di classifica. Ha un pèotenziale che è paragonabile solo al Brindisi, inoltre ho visto bene gli under a centrocampo. Probabilmente questi sono i misteri di questa categoria che è davvero la più brutta che esiste nel calcio, perchè è dilettantismo solo sulla carta. Inoltre, in giro è noto il fatto che la società

A sinistra il tecnico Franco Fabiano con Specchia ed altri operatori di calcio presenti al Tony Chiovato di Bacoli domenica scorsa dove il Matera ha pareggiato con i gol di Ancora e Albano (www.fc Matera.it)

Coppa Scirea, sarà Noicattaro a sostituire Noci come sede di gare Il comitato organizzatore della Coppa Gaetano Scirea, torneo intercontinentale di calcio under 16 promosso dalla società materana “Sassi Dream” e che ritornerà dal 5 al 12 giugno 2009, annuncia che a causa di motivi organizzativi sarà Noicattaro e non più Noci una delle quattro sedi che ospiteranno la tredicesima edizione del torneo. Restano confermate le altre tre sedi già comunicate in precedenza: oltre a Mate-

ra, la Coppa Scirea sarà presente quest'anno anche a Laterza, riconfermata dopo l'edizione dello scorso anno e Castellaneta. Il comitato organizzatore informa anche che è stata annullata la finale per il terzo e quarto posto prevista proprio sul campo di Noci. Nei prossimi giorni sarà resa nota la composizione dei due gironi con le relative gare in programma della prima fase.

del Matera è una delle più complete e serie che c’è in giro. Approfitto-conclude Fabiano- per fare gli auguri ai tanti amici che ho lasciato a Matera ed ai tifosi che meritano anche loro un’altra categoria». Presenti al Tony Chiovato di Bacoli molti operatori calcistici tra cui il tecnico Specchia che lavora per la Salernitana. Tutti ad osservare qualche giovane interessante e hanno visto un’ottima prestazione dei due centrocampisti Acampora e Conte. Probabilmente un duo che potrebbe essere riconfermato, visto che La Fortezza è ormai assente e difficilmente potrà recuperare dopo la sosta. Ieri, intanto, regolare seduta d’allenamento al campo Scirea di via Laterza e oggi si replica con l’aggiunta dei tre giocatori che sono stati a Viareggio per il torneo dei Gironi,f inito anzitempo per la formazione di Sasà Marra che è stata eliminata ai calci di rigore. Per la rifinitura di sabato mattina è stato deciso di effettuarla presso lo stadio “XXI Settembre-Franco Salerno” che nel frattempo si è rifatto il look dal punto di vista del fondo di gioco tornato in condizioni eccellenti. Renato Carpentieri

Il difensore sarà assente nella gara col Gelbison

Francavilla senza Gioia FRANCAVILLA – Il tecnico Ranko Lazic, prosegue con il suo gruppo le sedute di allenamenti in vista della ripresa del campionato. L’undici sinnico è deciso più che mai a conquistare una vittoria importante. E’ questo lo stato d’animo con il quale i rossoblu devono scendere in campo nella gara casalinga contro il Gelbison Cilento, che occupa la penultima posizione, con ventidue punti. Nell'ultimo turno, i cilentani sono stati battuti tra le mura amiche, dal Sant'Antonio Abate con un secco 0-2. I campani, ancora sperano di entrare a far parte della griglia dei play out, anche se ormai le loro speranze sono molto basse. Intanto, la formazione sinnica, nel match in programma il diciannove aprile, dovrà rinunciare al difensore centrale Giancarlo Gioia, che non ha ancora finito di scontare le due giornate di stop per squalifi-

ca. Al rientro invece, il portiere Massimo De Blasio. La compagine francavillese, ha l’assoluta necessità di conquistare l’intera posta in palio, per avanzare di posizioni in classifica e quindi allontanarsi dalla zona pericolosa dei play out. Ma per evitare questo pericolo, servirà senz’altro il miglior Francavilla della stagione. Nel frattempo, la squadra per preparasi al meglio, ha sostenuto nel pomeriggio di ieri un’amichevole a Scanzano Jonico, contro la locale formazione che milita nel campionato di Promozione. Il tecnico serbo Lazic, ha provato numerose soluzioni in vista del delicato match in programma al Fittipaldi tra dieci giorni circa. La gara, ha messo in evidenza un buono stato di forma di tutto il gruppo, che si è mosso bene nei vari settori del campo. La gara è termina con il rotondo risultato di 41 in favore dei rossoblu. In rete so-

Giancarlo Gioia ed a sinistra Massimo De Blasio al rientro contro il Gelbison dopo la squalifica

no andati, il bomber Del Prete, che ha realizzato una doppietta, Lo Prete e Scarnato. Oggi pomeriggio infine, nuovo allenamento presso il rettangolo di gioco del Fittipaldi, per la con-

sueta seduta tecnico tattica. Al termine, il rompete le righe per godersi le ferie pasquali. La ripresa è fissata per martedì quattordici. Claudio Sole

Calcio giovanile, la Junior Lavello al Mediterraneo Cup dell’isola di Malta LAVELLO - “Come tutti gli anni e lo facciamo da 14 anni - afferma il presidente della scuola calcio Junior , Agostino Alberti - affronteremo un torneo internazionale e da sabato fino a martedì dopo Pasqua per la prima volta all'estero sull'isola di Malta parteciperemo al Mediterranean Cup con una nostra squadra nella categoria esordienti”. La Junior calcio sta primeggiando nella categoria Giovanissimi provinciali con mister Capuano, con gli esordienti con mister Miranda ed è in intensificazione la cura della scuola calcio con i bambini da 5 a 10

anni con ottimi risultati propedeutici. “Per l'esperienza maltese - aggiunge il presidente Alberti - dobbiamo dire grazie anche alla civica amministrazione lavellese, ad alcuni sponsor e a diversi genitori che ci seguiranno in questa spedizione sportiva”. Difatti della comitiva faranno parte il presidente Alberti, il vice presidente Teresa Petrarulo, l'allenatore Domenico Miranda, il preparatore atletico Giuseppe Alberti e i seguenti calciatori Simone Savino, Riccardo Scarcella, Denis Checa, Daniele Romeo, Giuseppe Scarcella, Andrea Savino, Vito

Lorusso, Donato Costantino, Jonathan Masi, Osvaldo D'Incenzo, Lorenzo Napoli, Domenico Costantino, Domenico Campione, Mauro Caprioli, Luigi Leuce, Domenico Zuccaro. I lavellesi se la vedranno contro una formazione inglese del Luxol Sa e contro due squadre maltesi il Pieta H. e il Birkirkara nel girone B, mentre altre quattro formazioni costituiranno il raggruppamento A. Le partite si giocheranno 9 contro 9 con due tempi da 20 minuti ciascuno. Dopo i due gironi a seconda della classifica tutte le squadre iscritte al torneo si confron-

La Junior Lavello

teranno e comunque giocheranno fino ad un'ulteriore graduatoria finale. “Questa iniziativa - rimarca mister Domenico Miranda - serve per i ragazzi non solo da un punto di vista sportivo ma anche culturale per conoscere nuove realtà calcisti-

che. Ammireremo anche le bellezze paesaggistiche di Malta. E così dunque che concretizzeremo una proposta partita da alcuni miei contatti con scuole calcio maltesi”. Giuseppe Catarinella


Sport 43

Venerdì 10 aprile 2009

Al Bodisa solo i sorrisi di Sinisgalli e Catalano

Pietrapertosa avanti come un caterpillar PIETRAPERT. 6 U.S. BODISA '73 2 PIETRAPERTOSA DOL. LUC.: Padula, Frezza, Passarella, Nigro, Vernucci, Scieuzo ( 45'pt. Colucci ) Calvello A., Vigna, Senna ( 84'st. Stasi ) Romualdi, Calvello E.( 67'st. Zambrano) All. Giannotta. U.S. BODISA '73 : Afflitto, Di Bello, D'ottavio, Riviello, Lorusso, Malatesta, Sinisgalli, Santoro, Florestano, Fedeli, Catalani. All. Lorusso MARCATORI : 6' Calvello E. (P) 8', 39', 50', Vigna (P) 81' Sinisgalli (B) 83' Senna (P) 84' Catalani (B) 92' Passarella (P). ARBITRO: Nappi di Potenza. Assistenti: Santoro (P) e Giordano (B) NOTE Ammoniti: al 16' Florestano, 23' Vernucci PIETRAPERTOSA - Inarrestabile Pietrapertosa, che si impone sugli avversari con un punteggio tennistico, 6 a 2 riconfermandosi capolista. La partita comincia con la compagine del presidente Iula, senza perdere tempo parte all'attacco imponendo il proprio gioco. Gli avversari non hanno il

Fedeli del Bodisa

tempo di studiare i padroni di casa, che capitolano già al 6' minuto. un calcio d'angolo battuto da Vigna e colpo di testa di Calvello E., che mette in rete. Consci del momento favorevole, capiscono che “il ferro va battuto quando è caldo”. Dopo due minuti all'8' arriva il raddoppio di Vigna, che va in rete con un gran tiro. Gli ospiti cercano di reagire, Fedeli passa a Catalani, che tira ma Padula risponde con una grande parata. Al 16' minuto viene giustamente ammonito Florestano per continue proteste, anche per i padroni di casa al 23' viene ammonito Vernuccci per fallo di mano. Al 39' mi-

nuto l'ultima azione del primo tempo si conclude con il terzo goal del Pietrapertosa firmato da Vigna con un bel colpo di testa su punizione di Romualdi. Nonostante il netto vantaggio, i padroni di casa non demordono tornando in campo con lo stesso spirito. Al 50' minuto un tiro di Vigna deviato sfortunatamente da Malatesta, porta al poker la squadra del capitano Calvello A.. La reazione del Bodisa arriva al 64',con un tiro di Florestano deviato in calcio d'angolo da Padula, insistono gli ospiti, al 76' minuto Catalani tira alto sulla traversa, il momento è propizio per il Bodisa, all'81' minuto Sini-

sgalli accorcia le distanze con una punizione che scavalca la barriera. Il finale è davvero caldo, con una serie di reti. All'83' ottima discesa di Frezza che fa filtrare una palla per Senna che mette in rete. All'84' minuto su passaggio di Sinisgalli gran tiro di Catalani che realizza una seconda rete per il Bodisa. All'88' minuto è ancora Sinisgallli che scheggia la traversa. Al 92' minuto il Pietrapertosa conclude in bellezza con Passarella che va in rete dopo un brillante passaggio del capitano Calvello A.. Nonostante il punteggio tennistico, che ha visto dominare la squadra di casa per 6 a 2, sono giustificabili i giocatori della Bodisa che si è presentata con soli undici calciatori; sono in campo anche gli acciaccati sessantenni Santoro e mister Lorusso.risultato troppo severo per come è stto l'andamento della gara, comunque gli ospiti hanno comunque cercato di contrastare la capolista. Migliori in campo per la Bodisa: D'Ottavio, Catalani, Malatesta e Santoro. A fine partita cordiale scambio di auguri fra atleti e dirigenti. vi.bo.

Progetto corsaro a Brindisi

Pioggia di reti al malcapitato Noepoli

Dolce e Palermo vanificano il gol su rigore di Tolve

Stella Maris Armento sull’ottovolante

G.BRINDISI PROGETTO

1 2

G. BRINDISI: Stabile, Larocca D., Larocca A., Albano A., Albano G., Marino, Tolve, Gianfredi, Benedetto, Roma, Petrone. A disp.: Sarli All. Sabia PROGETTO TITO: Aliandro, Laurino R., Pasqua, Carbone, Valente, Sapienza, Passavanti, Locantore (Dolce), Salvia, Palermo, Laurino S. (Pirrone). All. Aveta RETI: 48' Dolce, 63' Tolve (rig.), 93' Palermo. BRINDISI DI MONTAGNA - Mister Aveta ha progettato bene il colpaccio esterno a Brindisi. La squadra del Progetto Tito vince 2 a 1 e si rilancia in classifica all'inseguimento del Giarrossa in vantaggio di un punto, ma con una gara in meno. Nella domenica di recupero tra Brindisi d. M e Progetto Tito, le due compagini pur affrontandosi a viso aperto e con molto agonismo non incattiviscono mai la gara. La cronaca del primo tempo, vede gli ospiti meglio organizzati e più pericolosi rispetto ai padroni di casa del Brindisi. Rendendosi pericolosi con le incursioni e le accellerazioni di Passavanti e Palermo, presentandosi piu volte davanti a Stabile, disimpegnandosi bene in un paio di occasioni evitando il peggio. Il Brindisi si fa notare con il solito centrocampo ben organizzato, grazie agli onnipresenti Marino e Albano A. Il primo tempo scivola via senza grossi sussulti, da parte delle due contendenti. Nella ripresa qualcosa cambia, Mister Aveta inserisce Dolce al posto di Locantore, (ricordando che Dolce è stato assente due anni dai campi da gioco), proprio Dolce al 3'minuto della ripresa porta in vantaggio gli ospiti raccoglendo un bel cross di Passavanti, colpendo al volo la palla senza lasciare scampo a Stabile. Il Brindisi non ci sta e attacca con tutte le propie forze fino ad ottenere un rigore concesso per un presunto fallo di mano, della realizzazione si incarica l'ottimo Tolve che batte in modo magistralesiglando il provvisorio pareggio. Sul risultato di parita ancora un cambio di mister Aveta, che risulta decisivo, cambiambiando le sorti dell incontro, inserendo Pirrone per Laurino e dando maggior peso all' attacco rendendosi molto pericolosi. ll Progetto riesce a scardinare la porta del Brindisi, nei minuti di recupero. Il pasticcio lo combina il portiere Stabile sbagliando un rinvio, la palla giunge sui piedi di Palermo che sfrutta l'occasione siglando il gol vittoria, tra la disperazione dei padroni di casa. vi.bo.

S. M. ARMENTO NOEPOLI

8 1

STELLA MARIS ARMENTO: Canosa A, Canosa G, Di Crisci R, Saponara G, Petraglia P, Costa G, Sciacovelli L, Dibuono M, Magaldi L, Bellofatto N, Bello A, Serafini A, Pompeo S, Lauria R, Stipo V, Dibuono P, Fruci L. Allenatore: Canosa Michele NOEPOLI: Giacobino, Nulli, Iacovino, Miele, Ciancio, Nulli, Blumetti, Valicenti, Lombardi, Cirigliano, Castelluccio, Ponzio, Libonati, Tricarico, Santo. Allenatore: Castelluccio Dino. ARBITRO: Di Novi MARCATORI: 3' Bello, 9' Dibuono, 20' Dibuono, 25' Bello, 26' Magaldi, 38' Bello, 44' brunetti (N), 78' Stipo, 91' Lauria. SUBITO l'Armento dimostra una certa superiorità fisica e tecnica. Tant'è che dopo solo 3 minuti la squadra di casa, con il giovane Bello, va a rete con una deviazione in porta su bell'assist su punizione di Petraglia.Passano ancora pochi minuti e al 9 pt Lombardi del Noepoli, fallisce una rimessa che mette in condizione Dibuono Maurizio di approfittarne con un colpo di piatto. Intanto la squadra di casa macina gioco a centrocampo con Saponara e Petraglia. Tanto gioco che al 20 pt, sempre Dibuono raccogli un passaggio vincente di Bello e mette in rete la palla del 3 a 0. Non c'è tregua. Sempre bello dellArmento supera al 25 pt Ciancio del Noepoli e si presenta solo soletto davanti al portiere Giacobino e segna cosi la quarta rete.Neanche il tempo di prendere nota che al 25 pt Magaldi supera la difesa noepolese e di piatto mette in rete ed è il punteggio di 5 a 0. È un continuo assalto all'area ospite. Ed ecco che al 38 pt il solito bello, per un rimbalzo davanti al portiere, di piatto infila la sesta rete per l'Armento.Ma non è finita qui. Finalmente per il Noepoli arriva il goal della c.d. bandiera.Al 44 pt Blumetti del Noepoli si impossessa del pallone e fa partire un diagonale e mette in rete: nulla è valso l'intervento del portiere casalingo Cano-

Un azione di gioco

sa.Finisce così la prima frazione di gioco sul 6 a 1 per i padroni di casa.Inizia il secondo tempo tra le sostituzioni dell'Armento. Intanto il Noepoli sembra più scattante nonostante il pesante passivo. Si vede qualche triangolazione in più ed inoltre il Noepoli è più vicino all'area avversaria.Intanto i padroni di casa tengono bene e ribattono su ogni azione degli ospiti. Vale a dire che l'asse del gioco si è spostato verso il centro, ma non più di tanto.La partita è diventata ancora più spettacolare con qualche tentativo non riuscito nell'Armento ad aumentare il divario. E al 33 st Stipo dell'Armento fa partire un calibrato tiro che lambisce la base del palo e segna: nulla ha potuto il portiere Noepolese. Ormai il bottino è pesante e la squadra di casa quasi rinuncia ad aggredire. Ma nel colcio mai dire mai.Al 46 st lauria, con tiro imprendibile pone la parola fine alla partita ed alle segnature. Quasi mestamente la pur brava arbitro femminile, Mariangela, fischia 3 volte con il punteggio finale di 8 a 1 per l'Armento. Gianni Saponara


44 Sport

Venerdì 10 aprile 2009

L’affermazione netta sul Calvello vanificata dall’andamento doc dello S. Picerno

Sant’Angelo, obiettivo perso per un punto S.ANGELO CALVELLO

7 0

S. ANGELO: Pascale Salvatore, Loisi Fabio, Grippo M., Grippo A., Bruno D. (sostituito al 56' da Cupolo A.), Lembo D., Lorusso D. (sostituito al 52' da Mastroberti P.), Fiscella C., Grippo M. (sostituito al 58' da Fiscella F.), Ostuni C., Laurino A., Marottoli D., Fiscella F., Cupolo A., Iallorenzi R., Mastroberti P., Spera F. R., Pascale D. CALVELLO: Tortorelli G., Saccomandi R., Vitacca C., Di Vito S., Lacerra R., Nardozza R., Forciano L., Lo Viso R., Petronella S., Cirillo G., Picerni S. F. MARCATORI: Ostuni C. al 15', Lorusso al 19' e al 50'; Grippo M. al 35', Laurino al

44', Iallorenzi al 66', Fiscella C. al 75'. GIOIA ed amarezza per il S. Angelo. Questi travolge il Calvello in casa, ma non vince il campionato per un punto. C'è, però, la , da parte del presidente della società Grippo Antonio, del mister Parrella e della squadra, di aver fatto bene e di continuare far bene nei play - off . Solo un punto ha negato la vittoria del campionato, in quanto il Picerno, squadra vincitrice, si è imposto, nell'ultima partita, col Tramutola, per 2- 0. La squadra ospite si è presentata in 10. Il S. Angelo ha avuto riguardo nei confronti del Calvello, perché, altrimenti, avrebbe potuto straripare. Al 12', prima azione pericolosa del S. Angelo, con

Bruno che lancia in profondità, Lorusso aggancia e tira in porta, ma il bravo portiere Tortorelli, in uscita disperata, riesce ad anticiparlo; al 15', il vantaggio della squadra di casa, lungo lancio dalla fascia sinistra di Grippo M., Ostuni C. si fa trovare libero in area e appoggia facilmente in rete; al 18', si invola verso l'area di rigore Lorusso che piazza un tiro a colpo sicuro, verso il palo destro, ma Tortorelli para; il raddoppio arriva al 19', Ostuni C. parte dal vertice dell'area destra, dribbla due difensori, crossa in area, Lorusso di rimbalzo piazza la palla sotto l'incrocio del palo sinistro; al 21', ancora il S. Angelo con Ostuni C., da due passi si fa ipnotizzare dal bravo Tortorelli, questi, in tuffo, para e devia in calcio

d'angolo. La partita si trasforma in un monologo da parte della squadra d casa: al 25', un'azione azione personale di Grippo M. che, involatosi sulla fascia sinistra, dribbla due difensori e lascia partire un gran tiro deviato sulla traversa; al 30', si affaccia in area avversaria il Calvello, con un corner calciato ad effetto che Salvatore ribatte; al 32', ancora una punizione del Calvello, colpo di testa di Petronella, ma il portiere salva in tuffo, ribattendo in calcio d'angolo; Al 35', il terzo gol del S. Angelo, cross dall'area sinistra di Ostuni C., tap - in di Grippo M. che realizza il gol; al 40', Lorusso, lanciato solo verso l'area, calcia un pallonetto, ma il portiere salva con l'aiuto della traversa; Al 44', arriva il

squadra e diriogenti del Sant’Angelo

gol di Laurino che riceve un cross dal vertice dell'area destra da Bruno, stoppa la palla in area e batte il portiere sulla destra a mezza altezza; al 50', il 5 gol per il S.Angelo, Iallorenzi fa arrivare la palla a Lorusso, a centro area, questi non ha difficoltà a depositar-

la in rete; al 66', arriva il 6 gol realizzato da Iallorenzi, ben servito in area da Fiscella C., al 75', il settimo gol ad opera di Fiscela C. che elude il fuorigioco degli avversari, va verso la porta, dribbla il portiere e deposita in rete. Antonio Monaco

Doppietta di Ciani che manda a tappeto il Calcio Serra

San Chirico corsaro CALCIOSERRA 1 R.SANCHIRICO 2 CALCIO SERRA 2005: Sacco, Carlucci S. ( Sileo ), Claps ( Gentile ), Rinaldi M., Rosati, Sabato L., Carlucci V. (Bochicchio), Lovallo, Iannielli (Colangelo), Rinaldi D., Ferrara ( Ciaglia ). A Disp. Galasso, D'andrea. All. Sabato Leonardo REAL SAN CHIRICO N.: Maggio, D'aloia, Lancellotti D., Lancellotti N., Ciani, Baldassare P., Padula G., Padula V., Padula G.,Mucci, Baldassare G. A Disp. Evangelista. All. Padula RETI: Al 13' Ciani, 55' Rinaldi D., 70' Ciani. AVIGLIANO - Partita da dimenticare per il Calcio Serra, che, per l'ennesima domenica regala ulteriori tre punti alla squadra ospite. Una vittiria avrebbe ridato morale ai ragazzi di mister Sabato, ma l'approccio alla gara non è stato dei migliori, una volta sotto con il risultato, per riaddrizzare la gara si è dovuto sudare le così dette sette camice. Tutto il lavoro è stato poi vanificato da un errore difensivo che ha portato in casa del Serra l'ennesima sconfitta. Veniamo alla cronaca del-

Il Calcio Serra

la gara.Sono gli ospiti che iniziano bene il confronto conducendo le prime fasi di gioco, che danno i frutti al 13' con Ciani, il quale ricevuto un passaggio da un compagno, si spinge al limite dell'area, facendo partire un tiro in diagonale che si insacca alle spalle di Sacco. La reazione degli uomini di mister Sabato è immediata ma imprecisa nelle conclusioni. Dopo soli 3' minuti potrebbe pareggiare con Iannelli che tira un sinistro debole che si spegne tra le braccia del portiere. Aspettiamo nove minuti per vedere l'occasione fallita da Lovallo che da buona posizione non centra il bersaglio mandando

la palla di poco al lato. Il Real San Chirico cerca di difendere il risultato, aspettando l'occasione buona per un veloce contropiede. Ma è sempre il calcio Serra che attacca, al 27'Carlucci ben servito da Rinaldi, entra in area ma spreca il tutto con un tiro che sorvola la traversa. Pressione sugli ospiti che non accenna a diminuire e al 36', su un cross dal fondo di Claps, Iannielli, di piatto, spreca un tapin facile,facendo uscire la palla a fil di palo.Sarà l'imprecisione, o la sfortuna ma la palla non vuole saperne di entrare. Si va al riposo,è il momento di riordinare le idee da ambo le parti. Il secondo

tempo inizia con gli ospiti che consapevoli dei rischi corsi nel primo tempo, cercano di dare il colpo di grazia alla gara cercando il raddoppio. Ci vanno vicini con Padula G., il quale bravo nel girarsi in area, calcia la palla che passa non troppo lontano dal palo. Alcuni accorgimenti tattici di mister Sabato, danno modo ai suoi di continuare la pressionefino a quando scocca il 55' Rinaldi D., su punizione di Lovallo, viene pescato bene e di testa beffa il portiere ospite portando il risultato sul 1 a 1 che fino al quel momento era stertto per i padroni di casa. Ma il gol è stato come un anestetico per i ragazzi di Sabato. Infatti da quel momento non riescono a creare azioni degne di nota per ribaltare la gara. Gli ospiti più scaltri, riescono a sfruttare l'occasione che arriva al 70' con un calcio di punizione battuto dal fondo, con Ciani che sfugge alla marcatura di due difensori nell'occasione distratti, e mette la palla in rete per il 2 a 1. Risultato che fino alla fine non cambia, dando l'ennesima delusione al Trainer della squadra, mentre gli ospiti portano a casa una vittoria che farà sicuramente felice Don Giordano. vi.bo.

Batte l’Italica e vince il campionato con due turni prima della conclusione

Sporting Francavilla, gioia anticipata ITALICA METAPONTO S.FRANCAVILLA

0 5

ITALICA METAPONTO: Di Nocca, Turillo A., De Scanio, Suriano (31'Minervini V.), Di Taranto, Capace, Turillo G., Bonora (51' Magliaro), Caputo, Minervini L., Sisto. A disp.: Piccinni, Minervini P. All. Lopapa G. SPORTING FRANCAVILLA: Durso, Ciancio D., Ciancio L., Bartolomeo, Ponzio, Marcelli, Vitarelli, Strazza, Marino, Lista, Di Sario. A disp.: Di Nubila, Carlomagno, Rondinelli, Crisci. All. Amatucci. MARCATORI: 18' Marino (F), 21' Strazza (F), 43' Marino (F), 49' Marino (F), 81' Vitarelli (F). METAPONTO - La capolista del girone E, Sporting Francavilla, gioca sul difficile campo di Metaponto. I sinnici, con una partita perfetta chiudono il campionato vincendolo con due giornate di anticipo. La cronaca della partita, vede gli jonici partire bene gestendo bene la palla, provando qualche incursione con i suoi attaccanti.

Lo Sporting Francavilla, si rende pericoloso al 17' con Vitarelli, con una conclusione da fuori aria. Al 18' Marino è bravo a sfruttare un rimpallo mettendo la palla alle spalle del portiere Di Nocca. Al 19' azione in contropiede del giovane Di Sario, con la sfera bloccata senza problemi dal portiere avversario. Al 21' il centrocampista Strazza, da fuori area trafigge ancora una volta Di Nocca con un gran tiro. Per i sinnici, quattro minuti alla grande che mettono la partita sulla buona strada. Il primo tempo termina con Marino, che al 43' in contropiede, sigla il 3-0. Ripresa senza storia, gli jonici mollano la presa ed i ragazzi di mister Amatucci, mettono in campo un'ottima organizzazione di gioco. Tutto questo da i suoi frutti è al 49' ancora Marino sigla la sua personale tripletta. Al 52' Lista con un'azione personale, va alla conclusione, con una buona parata del portiere avversario. Al 64' arriva la traversa di Di Sario, che dal limite tenta la conclusione. Al 81' va in rete Vitarelli, con perfetto tiro in diagonale, per il definitivo 0-5. I sinnici, continuano ad attaccare, ma

ormai la partita non ha più storia, si aspetta soltanto il fischio triplice finale. Le notizie che arrivano dal match San Costantino - Rotunda Maris, con la vittoria dei padroni di casa per 5-1, vuol dire la conquista del campionato. Al triplice fischio, esplode la gioia in campo e negli spogliatoi. Soddisfazione del presidente Ciancio, per l'ottimo risultato dei suoi. «Abbiamo centrato questo traguardo al primo anno di attività è siamo orgogliosi, voglio complimentarmi con la squadra per l'impegno e la serietà con cui hanno affrontato il campionato. nostro mister Amatucci, che ha portato in squadra, tutta la sua esperienza e le sue qualità tecniche». Il massimo dirigente francavillese, lancia poi un appello ai suoi tifosi. «Voglio dire hai nostri tifosi, che a dire il vero ci hanno seguito in pochi, che adesso inizieremo ad organizzarci per disputare una seconda categoria da protagonisti. Un ringraziamento - termina il presidente Ciancio - alla società dell'Italica Metaponto, ed il suo pubblico, per l'ospitalità». Claudio Sole

Nella ripresa gara scemata

Barile ,7 strali al San Giorgio

Anastasia, Salvatore e Malanga del Barile

ASD BARILE SAN GIORGIO

7 3

ASD BARILE: Salvatore, Malanga, Rabasco, Sorrenti, Grimolizzi, Rosa, Giordano, Caselle, Volonnino, Barbaro Rob., Anastasia A disp.: Palese, Talia, Barbaro S, Barbaro Raf., Bagayoko, Grieco, Leone. All. Belluscio SAN GIORGIO: Gugliemi Ro., Filippi (80), Gugliemi S., Filippi (75), Gugliemi Ger., D'Andrea, Filippi D., Galliano F., Dragonetti, Filippi M., Filippi L. A disp.: Pace, Gugliemi R., Gugliemi Gio., De Vito. All. Gugliemi A RETI: al 6', 10' Anastasia (B), 12' Caselle(B), 15' Filippi L(S), 20'Filippi Don (S), 30' Volonnino(B), 50' Anastasia (B), 60'Dragonetti rig.(S), 70' Giordano (B), 85'Barbaro Rob (B). BARILE- Il Barile vince e convince. Dopo uno scambio a centrocampo i barilesi guadagnano un calcio d'angolo battuto da Barbaro Ro, la difesa del San Giorgio rinvia corto, proprio sui piedi del capitano Anastasia che con un tiro di precisione all'angolino batte il portiere Guglielmi Ro. Non passano che pochi minuti, che arriva il raddoppio sempre con Anastasia che elude il fuori-

gioco su lancio di Caselle, è batte il bravo Gugliemi. Tutto facile per il Barile, che triplica dopo due minuti con Caselle, che riprende ancora una volta, un debole rinvio della difesa avversaria e con un bolide di destro da fuori area mette fuori causa per la terza volta il portiere del San Giorgio. Sul tre a zero, il Barile si rilassa ed il San Giorgio coglie l'occasione per farsi sotto raccogliendo il proprio frutto con Filippi L, che con un pallonetto batte Salvatore. San Giorgio pericoloso ma dovrà capitolare dopo pochi minuti su una rete realizzata direttamente dal calcio d'angolo da Filippi D.. Gara riaperta, ma l'orgoglio barilese riemerge con Volonnino che elude la difesa presentandosi tutto solo davanti a Gugliemi e lo batte per la 4 volta. Si va al riposo con il Barile in vantaggio per 4 a 2. Il secondo tempo non c'é piu storia il Barile affonda come una lama nel burro, per ben tre volte, con Anastasia, Giordano, Barbaro Rob (positivo il suo rientro dopo la lunga squalifica), intervallate dalla terza rete su un rigore dubbio concesso dall'arbitro e realizzato da Dragonetti. Il secondo tempo è servito al Barile per dare spazio a chi aveva giocato meno. vi.bo.


Sport 45

Venerdì 10 aprile 2009

A Dilettanti L’Olimpia già pensa al Molfetta: «guai ad abbassare la guardia»

Matera ricarica le batterie Longobardi: «La sosta ci serve per rifiatare» «QUESTA pausa giunge propizia per rifiatare, ricaricare le batterie e poter ripartire, senza assolutamente abbassare la guardia. Saremmo stupidi a farlo». Francesco Longobardi capitano dell’Olimpia basket Matera disegna il futuro della formazione materana in vista della lotteria play out. Longobardi è rimasto a riposo mercoledì nell’amichevole contro il Massafra per il perdurare di un’infiammazione al tendine di achille che lo tormenta da qualche settimana: «d’accordo con il medico ho deciso di fermarmi per recuperare e sfruttare al meglio questa pausa per ritornare in una buona condizione di forma in vista del play out che ci attende». Una serie quella con il Molfetta nella quale è assolutamente obbligatorio non concedere nulla visto che l’equilibrio potrebbe regnare assoluto e l’Olimpia appare destinato a giocarsi fino all’ultimo secondo la salvezza: «non partiamo sconfitti contro Molfetta, nè possiamo permetterci di guardare troppo avanti, questo primo turno, a far emergere adesso tutte le risorse disponibili. Saranno di fronte due squadre che non vogliono arrendersi, Molfetta proverà a sfruttare il fattore campo,

Francesco Longobardi

noi dovremo tenere botta e fare il colpo se si dovesse presentare l’occasione». Una gara che del resto già in regular season ha superato qualsiasi tipo di pronostico e lasciato sconfitto il fat-

tore campo che in ambedue le occasioni è stato battuto. Molto dipenderà soprattutto dalla prima gara che di solito indirizza la serie e nella quale una buona parte di pressione sarà sulle spalle del Molfetta: «sarà importante spuntarla alla distanza, lì si vedrà chi riesce a vincere la serie. Sarà una battaglia soprattutto mentale, noi dovremo essere bravi a calcolare i tempi ed a preparare il recupero mentale nella miglior maniera possibile». L’ultimo successo su Ferentino ha dato i frutti sperati, qualche rammarico resta al Matera per la sconfitta di Firenze che oggi avrebbe regalato un play out ancora più tranquillo: «a questo punto però non possiamo più permetterci altre figuracce, non si può abbassare ancora la guardia. Saremmo stupidi a farlo, dobbiamo continuare sulla strada intrapresa, gli errori commessi sono bastati, ne sono convinto». Oggi l’Olimpia sosterrà l’ultimo allenamento poi ci sarà il rompete le fila e la ripresa dell’attività è prevista per martedì mattina quando inizierà la preparazione alla serie decisiva di sfide contro il Molfetta. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

B2 donne Troppo il divario con città Futura Roma

Basilia fuori a testa alta E' USCITA dai play-off e dal campionato perdendo per 73 a 54 al Palasport Luca Avenali di Roma contro la Città Futura Home Roma. La Basilia Codra Mediterranea Potenza dice addio ai sogni di gloria dopo aver perso il confronto con le scatenate atlete romane, guidate da Amedeo D'Antoni. Roma vince con merito la serie dimostrando di essere più squadra sul piano tecnico e strutturale. La nouvelle vague allestita in estate da D'Antoni ha espresso una pallacanestro sempre effervescente e dinamica. Il passaggio a vuoto patito sabato al Pala Pergola è stato assorbito meravigliosamente dalle romane. La Basilia Codra Mediterranea Potenza ha ceduto le armi al team capitolino nonostante una prestazione superlativa di Carla De Rosa e Marika Aurigemma. Le due atlete hanno tenuto in piedi la squadra del

Marilia Sanza

presidente Niccolò Martellotta che ha giocato da pari a pari fino al 35' prima di cedere il passo alla maggiore organizzazione tattica e all'intraprendenza delle capi-

toline. Il complesso potentino ha dunque giocato l'ultima partita di una stagione molto altalenante. Durante i due gironi la squadra di Marilia Sanza è stata assai discontinua perdendo i ritmi di gioco e smarrendo spesso la via del canestro. Dopo la pausa di Pasqua la società, le giocatrici e il tecnico Marilia Sanza saranno chiamati ad esaminare il risultato del campionato. Marilia Sanza ha parlato dell'esito sfortunato della terza gara di Roma affermando: “Non è stata una brutta partita, siamo state in gara arrivando a - 2, poi le capitoline hanno allungato il passo e per noi è stato difficile superare la squadra di D'Antoni. Ho visto in campo una formazione che ha cercato di lottare. Marika Aurigemma ha segnato diciassette dei ventuno punti nei primi due

quarti. Anche Carla De Rosa ha giocato positivamente”. Sanza fa i complimenti al Città Futura: “Roma ha meritato di passare il turno, onore e merito va dato a Grattarola e compagne. Ora trascorreremo una Pasqua tranquilla, poi saranno fatte le debite considerazioni sul risultato stagionale”. Il coach della Basilia non ha rimpianti particolari: “Abbiamo raggiunto i nostri obiettivi, ci siamo espresse bene per tutto il campionato. Lo ripeto abbiamo perso contro una signora squadra che a mio giudizio vincerà il campionato, ne sono convinta”. Il tecnico parla del suo futuro: “Adesso è presto per parlarne. Sono dell'avviso che bisogna programmare a lunga scadenza. Abbiamo giocato con cestiste esperte, non è servito per vincere il campionato”. f.menonna@luedi.it

Sci Trionfo alla Coppa delle Neni disputata a Sanseverino lucano

Rimondi-Fava sul podio più alto SENISE-Il duo Rimondi-Fava della scuderia “Nettuno” di Bologna ha vinto la dodicesima edizione della Coppa delle nevi di San Severino Lucano.La manifestazione è promossa dall’Asa di Castrovillari di Vittorio Minasi ed ha visto confrontarsi ben venticinque autovetture,tra le quali anche una ford Capri della coppia Bernardini-Giovanni del posto che si è classificato all’ottavo posto.Soltanto due le auto ritirate per problemi.Nove invece gli equipaggi che hanno partecipato al raduno turistico e ben otto di questi erano della scuderia Spac di Castrovillari.E proprio la coppia di questa scuderia, Zicari-Cesarini,con una Ar 1750 Gt si è aggiudicata la prima coppa valida per la regolarità turistica;nellla gara di autostoriche che si è svolta appunto in coda al campionato nazionale.La classifica finale uf-

ficiale Top car,valida per il campionato nazionale di regolarità storica vede al comando CanèGaliani della scuderia Loro Piana,al secondo posto Raimondi-fava della scuderia Nettuno,al terzo Rapisarda ancora della scuderia Nettuno,al quarto CommareCirillo della scuderia Cars di Avellino,al quinto Fontana-Scozzesi,della scuderia Nettuno,così come al sesto posto la coppia Mozzi-Biacca,che dunque l’hanno fatta da padroni.Inutile sottolineare la grande soddisfazione degli organizzatori ma anche e soprattutto dell’amministrazione comunale,con in testa l’assessore Nicola Gallicchio,il quale ha ricordato l’importanza di iniziative di questo genere ed in modo partciolare di questa coppa delle nevi,che rilancia la visibilità del comune del Pollino e dunque avrà bisogno di maggiore atten-

Rimondi-Fava premiati

zione ed se possibile anche di continuare a migliorare la manifestazione già abbastanza credibile. Gianni Costantino

Rammarico per una Basilia a tratti commovente

Con ottimismo si apre la seconda parte di stagione di Donatello VIGGIANO Primi verdetti, parziali e finali, per le lucane della palla a spicchi. La prima squadra a terminare la sua stagione è la Codra Basilia Potenza, uscita sconfitta per 2-1 dal primo turno di playoff nella serie contro la Città Futura Roma. Nelle due partite giocate nella capitale, la squadra lucana ha tenuto testa per larghi tratti alle avversarie, arrivando sul finale di gara 3 addirittura al meno due, ma in entrambe le circostanze ha finito per cedere, con scarti finali che in verità poco premiano il lavoro della formazione lucana, capace tra le altre cose di vincere di misura una commovente gara 2 a Potenza. Proprio il momentaneo pareggio nella serie, forse, non fa altro che aumentare il rammarico per una stagione che, con qualche punto di meno perso in casa, soprattutto nella prima fase, avrebbe visto De Rosa e compagne probabilmente ancora in lotta per la promozione in A2. In A dilettanti, come nelle previsioni, saranno playoff, i primi nella storia, per la Levoni Potenza: Barcellona non ha fatto scherzi e allora, nonostante la sconfitta interna con Trapani, la Levoni è settima e al primo turno di playoff (palla a due sabato 18), troverà una Consum.It Siena capace, all’ultima giornata, di soffiare la seconda piazza al Ferentino e contro cui, in questi primi due anni di terza serie, la Potenza è uscita sempre sconfitta nei quattro confronti disputati. Disputerà invece i playout la Bawer, che con un

positivo finale di stagione, è riuscita a raggiungere l’obiettivo minimo della dodicesima piazza: grazie prima alla vittoria di Molfetta e poi a quella interna col Ferentino, la squadra materana, avendo chiuso al terzultimo posto la sua stagione regolare, godrà del fattore campo nella eventuale seconda serie di playout, a meno che il Sant’Antimo non ceda al Fossombrone. Tuttavia, Longobardi e compagni avranno già la prima chance di salvarsi contro il Molfetta, che ha chiuso all’undicesimo posto, guadagnandosi la chance di giocare l’eventuale bella nel suo PalaPoli: fattore campo però relativo in uno scontro che ha visto prevalere, finora, sempre la squadra che ha giocato in trasferta. È uscita invece sconfitta dall’ultimo turno di regular season la Abano Terme Bernalda, costretta, di conseguenza, a giocare i playout. La squadra di coach Brogialdi, dopo i due playoff consecutivi nei primi due anni di cadetteria, deve giocarsi la permanenza partendo però dalla migliore posizione in griglia: la decima. Primi avversari dei lucani saranno i giallorossi di Catanzaro. Nel malaugurato caso in cui la salvezza non dovesse arrivare già subito, Roberto Russo e compagni, sempre con l’ausilio del fattore campo, se la vedranno con la squadra che uscirà sconfitta dal confronto tra Pozzuoli e Bari, sempre con l’ausilio del Pala Campagna e del pubblico bernaldese, nel caso in cui si renda necessaria la decisiva gara 5. sport@luedi.it

Scacchi, regionali al Policoro Soddisfazioni dalle valligiane VAL D'AGRI - Conclusa la fase regionale della 41^ edizione del Campionato Italiano a Squadre di serie “C”, di competenza dei singoli Comitati Regionali. Al torneo hanno partecipato due squadre valligiane, l'A.D. Scacchi Val d'Agri 1 di Villa d'Agri e l'A.D. Val d'Agri 2 di Spinoso, inserite nel girone con l'A.D. Scacchi Lauria ed al Porreca Policoro. Gli incontri sono stati disputati su quattro scacchiere con la cadenza di novanta minuti per giocatore ed un incremento di trenta secondi a mossa o, in alternativa, due ore “quick play finish”. Lusinghiero il risultato delle due squadre valdagrine. Prima si è classificato il Porreca Policoro che ha totalizzato 12 punti squadra e 18,5 punti individuali. La piazza d'onore è andata alla società di Villa d'Agri che ha totalizzato 4 punti di squadra ed 11,0 individuali. Terzo posto per la compagine di Spinoso, pure con 4 punti di squadra ma 9,5 indivi-

duali. Quarta, infine, la compagine lauriota con 4 punti di squadra ed 8,0 individuali. Sarà dunque la squadra di Policoro a confrontarsi negli spareggi del diciannove aprile da dove usciranno le squadre vincitrici. Comunque soddisfatti i responsabili delle società della val d'agri, sempre più impegnate a diffondere uno sport che ha preso ormai piede soprattutto tra i giovani. Questo a tutto merito di coloro che, con tenacia e pazienza, sono riusciti ad individuare i potenziali “giocatori” ed a coinvolgerli in uno sport lontano dai canoni classici dell'attività sportiva, fatta di movimento e gioco di squadra. Il gioco degli scacchi, difatti, è uno sport non troppo appariscente ma certamente il più democratico possibile, con l'assenza di qualsiasi discriminazione, con i due “avversari” soli con se stessi e la scacchiera a decidere ogni mossa in piena autonomia. Gerardo Tempone


46 Sport

Venerdì 10 aprile 2009

Sport 47

Venerdì 10 aprile 2009

Finale Terzo Posto 22 punti per l’argentino: Budrio ko

Finale Primo posto Boni mette la firma sulla Coppa Italia

Un grande Mauti trascina Martina sul podio tricolore

Il trionfo di Piacenza PIACENZA EMPOLI

85 66

Tre immagini della partita di finale della Finale Eigth di Coppa Italia di serie C, giocata al PalaPergola, tra la Mazzanti Empoli e il Piacenza, vincitore della kermesse, trascinata da un super Mario Boni. (foto Andrea Mattiacci)

COPRA TTP PIACENZA : Putignano, Bianchi 8, Coccoli 6, Cavallari n.e. Mambretti 14, Boni 39, Degli Agosti 1, Delle Donne 1, Pozzi 7, Francoli. All. Paolo Piazza. MAZZANTI EMPOLI : Corti, Manetti 13, Profeti 8, Capecchi 8, Angiolini 11, Aloisi 7, Susini 9, Ammannati 1, Carli, Lazzari. All. Riccardo Paduli. ARBITRI : Asnaghi di Cantù e Liberali di Milano. PARZIALI: Pt 22/16, St 49/34, Tq 65/51, Finale 85/66. NOTE: Spettatori duecento circa. Osservato un minuto di raccoglimento in memoria delle vittime del terremoto in Abruzzo. Falli tecnici alla panchina empolese e a Angiolini. LA COPRA TTP Piacenza si aggiudica la Final Eight di Coppa Italia di serie C Dilettanti maschile al Pala Pergola. La formazione biancorossa, soffre solo nei primi minuti il forcing dei toscani prima di allungare il passo grazie a super Mario Boni autore alla fine del match di trentanove punti. La gara, fatti salvi i primi cinque minuti vissuti nell'equilibrio è stata condotta dai piacentini che hanno meritato il successo grazie alla maggiore consistenza tecnica e atletica. Empoli ha a cercato grazie ad Ammannati e Manetti di contrastare il passo della squadra di Paolo Piazza, apparsa più concentrata e continua per tutti i quaranta minuti di gioco. Il complesso di Riccardo Paduli ha cercato a tratti di contrastare il passo degli scatenati atleti di Paolo Piazza. Il match è stato costantemente in mano ai biancorossi che grazie alla difesa e ai cambi di ritmo hanno messo la museruola alla Mazzanti Empoli. Nella prima parte del confronto super Mario Boni ha segnato canestri d’antologia che hanno prodotto il break. Piacenza si è infatti

MARTINA BUDRIO

DUE ESSE MARTINA FRANCA: Roselli 2, Mauti J. 7, Parisi 3, Valentini 13, Raffaelli 22, Rollo 11, Lasorte ne, Mauti L. 22, Piscitelli 8, Crovace 6. All. Domenico Terruli. E' VITA BUDRIO: Pederzini 11, Nieri 20, Sighinolfi 9, Piazzi 2, Parenti 2, Pasquini 12, Innocenti 9, Acquaviva 3, Manini 14. All. Gabriele Giuliani. ARBITRI: Salustri e Badilari di Roma. PARZIALI: 35-26, 52-42, 69-57, 9484. NOTE: Spettatori 100 circa. Espulso Parenti a 20' dalla fine del terzo quarto. Falli antisportivi a Nieri (a 5'33'' dalla fine del primo quarto) e Pederzini (a 4'32'' dalla fine del terzo quarto). Osservato un minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto abruzzese.

In basso due scatti della gara di basket della mattinata

portata avanti di quindici punti sul punteggio di 49 a 34 che ha chiuso la seconda frazione di gara. Dopo l’intervallo lungo la Copra TTP ha continuato a martellare il canestro empolese. I toscani hanno cercato di rendersi pericolosi con i canestri di Ammannati e Profeti e alla voglia di lottare sotto le plance di Susi-

ni. Piacenza ha ugualmente tenuto in pugno il match con i canestri siderali di Mario Boni, coadiuvato da un Mambretti in ottima serata e autore alla fine dell’incontro di quattordici punti. Nel terzo quarto la compagine empolese ha cercato di imbrigliare le trame offensive dei piacentini. Paludi si è rifugiato

nella box and one ma i suoi tentativi sono andati a cozzare contro le ottime percentuali in attacco della compagine di Paolo Piazza. Il team piacentino ha continuato a macinare gioco, anche se Empoli si è portata in gara sul punteggio di 54 a 47 al 25’. A questo punto Angiolini becca un tecnico tanto in-

genuo quanto letale per le sorti del match. Piacenza ne approfitta e si porta a condurre sul punteggio di 64 a 49. Il terzo parziale si chiude sul 64 a 51. Nel quarto conclusivo le cose non cambiano, Piacenza allunga fino al + 23 sul punteggio di 82 a 59. Alla fine è festa grande per la Copra TTP che vince con

merito la Coppa Italia per 85 a 66. Al termine coppe e targhe per tutti. Il premio per il miglior giocatore del torneo è andato a Profeti dell’Empoli, i premi per il miglior marcatore e il miglior giocatore del torneo sono andati a Mario Boni che in due gare ha messo a segno sessantuno punti. Francesco Menonna

Esordienti Gara intensa e vinta per un solo punto dalla squadra di Giuseppe Daraio

Olimpia Potenza supera la Virtus Matera E' ANDATO all'Olimpia Basket Potenza allenato da Giuseppe Daraio il torneo esordienti organizzato nell'ambito della Final Eight di Coppa Italia maschile di basket. Al Pala Pergola ieri pomeriggio i potentini hanno superato la Co.Re.Ma. Virtus Matera allenata da Raffaele Rubino per 41 a 40. La gara è stata intensa, piena di agonismo da ambo le parti. I materani hanno condotto con un margine di otto punti il confronto prima di cedere il passo alla voglia di vincere dei potentini. La sfida si è giocata su quattro tempi da otto minuti ciascuno. Unico neo l'assenza di pubblico che ha penalizzato l'evento. Al torneo esordienti hanno preso parte gli atleti nati nel 1997/1998. Una gara nella

94 84

gara, quindi in un torneo molto importante sul piano delle strategie future delle società. Ad organizzare il torneo esordienti il Comitato Regionale della Federazione Italiana Pallacanestro, grazie al lavoro del presidente Franco Liguori e del responsabile settore mini basket Rosanna Sabia. Tanti i giovani in vetrina, tutti chiamati a farsi apprezzare nel corso di una manifestazione che ha inteso coinvolgere gli appassionati di basket lucani e non. Nell'Olimpia Basket Potenza le migliori espressioni del torneo e della finale sono stati Vito Romano e Stefano Vitacca, tra i materani invece Francesco Perrone e Giuseppe Fiore. Le due

squadre hanno dato vita ad un confronto intenso, ricco di colpi di scena, arbitrato dai signori Gabriele Larocca e Federico Romaniello. Anche gli esordienti sono stati protagonisti della Final Eight di Coppa Italia svoltasi al Pala Pergola. Il fiore all'occhiello del basket lucano è sceso in campo per farsi conoscere e apprezzare dal pubblico e dagli osservatori. L'esperienza, almeno stando alle impressioni maturate nel pomeriggio di ieri è stata significativa e apprezzabile, basta dare continuità ai programmi e nuove soddisfazioni non mancheranno per tutto il movimento lucano della palla a spicchi. f.menonna@luedi.it

TARANTO AFRAGOLA

85 59

DREAM TEAM COMES TARANTO: Mazzi 16, Miceli 2, Counts 16, Dror 21, Passiwan 27, Diana 2, Belfiore ne. All. L'Ingesso. CARPISA YAMAMAY AFRAGOLA: Conte, Mazzone 14, Dedic 4, N'Goran 15, Di Nola 4, Santarelli, Arnaut 18, Scarano ne. All. Romano. ARBITRO: Saracino di Rionero in Vulture (Potenza). PARZIALI: 24-8, 52-22, 70-39, 8559. ANCHE il basket in carrozzina ha avuto la sua vetrina nella settimana potentina dedicata alla final eight di Coppa Italia di serie C. Una esibizione penalizzata forse da una collocazione oraria un po' infelice - alle 11 di mattina non si può di certo richiamare il pubblico delle grandi occa-

MARTINA FRANCA chiude sul terzo gradino del podio la sua Coppa Italia. Dopo la delusione per il ko subito dall'Empoli in semifinale, la Due Esse di coach Giuliani si riscatta nella gara di consolazione al cospetto della giovane e mai doma È Vita Budrio. I bolognesi sono costretti praticamente sempre a rincorrere, ma tengono comunque in forse fino a inizio di quarto periodo un match in cui i tarantini hanno alla lunga fatto valere il loro maggior tasso tecnico e di esperienza. L'effimero vantaggio della È Vita a inizio partita (fino al 13-12 del 4') viene ben presto spazzato via dalla premiata ditta Raffaelli-Leo Mauti, che comincia a macinare punti (saranno 44 al termine). Con i romagnoli inchiodati a quota 13, i quattro punti in fila di Valentini danno il +11 al Martina. Vantaggio che la compagine pugliese, nonostante l'ottima vena offensiva di Nieri (la tripla del lungo porta Budrio al 26-32), mantiene sostanzialmente inalterato fino alla sirena del primo quarto. Il 7-2 di ingresso nel parziale successivo - siglato da Rollo, Piscitelli, e chiuso dalla bomba di Leo Mauti - regala il massimo vantaggio ai ragazzi di Giuliani. Ma lì con pazienza e sacrificio, stringendo le maglie in difesa (ottima la zona 2-3) e ripartendo con veloci transizioni, la È Vita riesce a restare tutto sommato a contatto: il controparziale di 11-5 rimette in corsa i bolognesi, che grazie al gioco da tre punti di Sighinolfi chiudono sul -10 il primo tempo. E in effetti al ritorno in campo dagli spogliatoi Budrio sembra crederci sempre di più. Il solito Nieri e Pasquini portano i bolognesi a sette lunghezze (50-57), ma negli ultimi cinque minuti

Negli scatti di Andrea Mattiacci la gara tra Martina e Budrio

di quarto due falli di troppo (l'antisportivo fischiato a Pederzini e il tecnico di Sighinolfi) di una È Vita che prova il massimo sforzo per rientrare consentono a Martina, infallibile dalla lunetta, di rimettere tra sé e gli avversari una distanza di tutta sicurezza (6755). Non è ancora finita. Budrio risorge un'altra volta a inizio di quarta frazione con un micidiale 8-0 (triple a bersaglio del talentuoso Manini, classe '92, e Innocenti e centro di Piazzi), ma alla Due Esse sul +4 non tremano le gam-

be: Rollo e LeoMauti (una tripla a testa) prendono per mano i compagni, e il contropiede di Piscitelli dà il 79-67 che, stavolta sì, chiude definitivamente i giochi. Piscitelli però non vuol saperne di fermarsi, e con altri quattro punti (due dalla media distanza e un altro bersaglio in penetrazione) punisce forse eccessivamente i bolognesi. Che riescono comunque a rendere meno pesante il passivo con le bombe conclusive di Innocenti e Manini. Luca Carlone sport@luedi.it

In vetrina il basket in carrozzina sioni, quello che gli atleti di Taranto e Afragola si sarebbero ampiamente meritato -, ma che è stata nobilitata dall'altissimo livello tecnico messo in mostra dalle due squadre sul parquet del PalaPergola. Da una parte i campioni d'Italia in carica della Dream Team Comes Taranto (che ha spezzato il dominio tricolore di Santa Lucia Roma e Sassari), dall'altra la Carpisa Afragola allenata da Eufemia Romano, impegnata quest'anno nel campionato di serie A2. Davvero una bella opportunità per vedere all'opera il meglio che la pallacanestro in carrozzina può offrire a livello nazionale, anche grazie agli inserimenti di atleti stranieri (specie australiani e ame-

ricani) che hanno sicuramente innalzato il già elevato tasso tecnico di questo sport in Italia. Considerato che la nazionale maschile è stata in grado (due edizioni fa) di fregiarsi del titolo europeo. Il clima rilassato e amichevole della partita - organizzata dal Taranto in collaborazione con l'Associazione Alzheimer Italia di Basilicata e l'Associazione Sclerosi Multipla - non impediva però, quando il tabellone cominciava a correre, di vedere in campo un agonismo degno della serie A. I pugliesi, trascinati da Counts e Passiwan (top scorer del match), mettevano subito in chiaro i valori: esordendo con un 94 che a fine primo quarto era diven-

tato 24-8. L'Afragola dal canto suo continuava a credere nella possibilità di una difficile rimonta, provando a ricucire il gap prima dell'intervallo lungo con i punti di Mazzone e Arnout. Ma i tarantini sotto il loro canestro non concedevano nulla, sfruttando alla perfezione i micidiali contropiede innescati dai rimbalzi difensivi. Il +30 di metà sfida sembrava il preludio per una lezione ancor più dura, nei successivi due quarti, per i napoletani: bravi però a non mollare la concentrazione e a sfruttare la velocità di N'Goran (11 punti dal 20' in poi) per limitare piuttosto bene il passivo. l.c.


48 Sport

Venerdì 10 aprile 2009

Basket A Dilettanti Nel pomeriggio un test al Palapergola contro il Massafra

Cerverizzo: Levoni, sconfitti gli scettici MERITATO riposo per la Levoni Potenza dopo il raggiungimento dei playoff. Il complesso di Luigi Gresta comincia a preparare la sfida di sabato prossimo a Siena contro la Consum.it valevole per il primo turno dei play-off. Le condizioni non perfette di diversi protagonisti bianconeri creano apprensione in casa potentina. Maurizio Ferrara continua a patire i postumi di un colpo al ginocchio, Giancarlo Palombita è reduce da un problema al piede e Christian Femminini avverte dolori alla schiena. Una situazione poco lieta che però capita in un momento di transizione e ri-

poso per i giocatori potentini. La Levoni Potenza oggi pomeriggio sarà impegnata alle 17:45 al Pala Pergola in un test amichevole contro il Massafra. La gara contro i quattro ex Pablo Nocioni, Mathias Di Marco, Daniele Soro e Santiago Paparella darà al coach Luigi Gresta ulteriori indicazioni circa lo stato di forma della squadra lucana. L'ambiente in compenso trascorrerà una Pasqua serena e felice dopo aver raggiunto i play-off e il settimo posto al termine di una stagione estremamente difficile e tortuosa. Il complesso del presidente Francesco Petrullo non ha tradito le attese dei suoi tifosi e dopo il cambio bene-

volo di allenatore ha mostrato di che pasta è fatto. Nel clan potentino si respira aria tranquilla. Tutte le componenti della società di via Ponte Nove Luci sono state brave a far quadrato anche nei momenti difficili, culminati con le dimissioni di Gianni Tripodi e l'avvento di Luigi Gresta sulla panchina lucana. A parlare del campionato è il diesse Toruccio Cerverizzo che ha dichiarato: “Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo stagionale che sembrava tra l'altro insperato. Dopo la campagna acquisti c'era molto scetticismo, la squadra ha fatto le cose per bene e ha preso seriamente il campionato”.

La mente del direttore sportivo potentino è rivolta al prossimo impegno contro il Siena: “Cercheremo di giocare la partita fino in fondo. Tutto dipenderà dalle nostre condizioni fisiche e mentali. Siena ci ha sempre battuto finora. Peccato per l'infortunio di Sebastiano Grasso, con lui le cose sarebbero differenti. Sento comunque aria di appagamento generale. Non è bello, ma cercheremo di fare bella figura”. Cerverizzo non ha rimpianti e sottolinea: “Qualche rammarico c'è. Abbiamo perso partite incredibili, non abbiamo mai vinto con un canestro all'ultimo secondo. Molte partite ci sono sfuggite per un pelo. Siamo stati sfortunati in

Il diesse della Levoni Toruccio Cerverizzo

diverse circostanze”. Il dirigente della Levoni parla anche dell'ultima gara contro il Trapani: “La Banca Nuova Trapani è un complesso di categoria superiore, costruito per far bene. Contro i siciliani abbiamo fatto il possibile per

vincere ma alla fine il team di Perazzetti ha meritato il successo”. Nell'uovo di Pasqua i dirigenti cercano una sorpresa, la vittoria dei ragazzi di Gresta a Siena. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Basket B dil. C’è da metabolizzare in fretta i play out

Bernalda volta pagina “Bisogna vivere questa per noi inedita avventura con serenità, perché anche i playout sono parte dello sport”. La perentoria affermazione, apparentemente scontata ma in realtà quasi ideologica nella sua concezione dello spirito sportivo, è del diesse Montemurro che, tornando sulla partita di domenica scorsa, dice: “È necessario in questo momento soprattutto superare la delusione per agguantare lo scopo principale del nostro campionato cioè la salvezza; siamo fuori dal gruppo delle otto belle del torneo per un'inezia, non resta che ricompattarci tutti, squadra e tifosi, in uno sforzo di grande unità che è ciò di cui ora sentiamo l'esigenza, al di là delle critiche per le quali ci sarà tutto il tempo dopo aver conquistato la permanenza in serie B. È ovvio che per mantenere la categoria si dovrà giocare con la stessa intensità e rabbia messe in mostra con il Massafra”. Già, quel bellissimo e maledetto derby con i cugini ionici! Non si attenua ancora nei sostenitori bernaldesi lo sconcerto di aver dovuto dire addio ai sogni di gloria proprio nel giorno in cui la loro squadra ha di-

La meravigliosa e calda tifoseria bernaldese

sputato una delle migliori gare del campionato, col 57% da due, il 35% da tre, quasi l'80% dalla lunetta, 14 assist e ben 5 stoppatone contro l'unica subita dai rivali, ma, soprattutto, una ottima tensione agonistica, una discreta sapienza tecnica e una sufficiente sagacia tattica che non hanno ottenuto il meritato premio solo perché di fronte si è trovato uno squadrone cui non resta che augurare sportivamente i migliori successi nel prosieguo del torneo.

Ma, come abbiamo sostenuto a caldo subito dopo l'amara sconfitta, sono proprio i numeri e il tipo di prestazione dei “Brogialdi Boys” a dare benzina alle speranze di salvezza: il 31 di valutazione di Filloy (che non è una novità) non è acqua ma il riscontro numerico di un grande momento per “Pablito”, come il 20 di Faggiano (anche questo non è uno scoop) che non fa che confermare la regolarità e la continuità di questo straordinario giocatore, mentre il 12 di

Silvestrini (da quanto tempo “Ricky” non aveva una tale valutazione!) fa ben sperare proprio per le prossime decisive partite, insieme a Russo e Carpineti che non hanno avuto grandi pagelle ma sono stati ammirevoli nella lotta sotto il proprio e altrui canestro, con l'aggiunta di due buone realtà, quella di Azan che sembra aver acquisito più personalità dal momento in cui ha potuto giostrare più minuti sul parquet, e quella di Gabrielli che si fa trovare sempre pronto le poche volte che viene chiamato a far tirare il fiato ai compagni. Cattive notizie, invece, per Albana la cui condizione viene così riassunta dal dott. Afferri dello staff sanitario della Cestistica: “Per il giocatore la stagione è ormai definitivamente chiusa, è stata evidenziata una lesione di 1,2 cm. di lunghezza, e di circa 3 cm. di profondità, insomma un danno non risolvibile nell'arco dei pochi giorni da qui alla conclusione del campionato”. Un infortunio che comunque non gli impedirà di stare in panchina a incitare i compagni come il più focoso dei supporter. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Basket Serie C1 Il dg Viggiano fa un bilancio tra Coppa Italia e play off

Corporelle pronta a una nuova avventura IL PRIMATO in classifica e l'ottima organizzazione della Final Eight di Coppa Italia maschile di serie C Dilettanti. Due biglietti da visita importanti per la Centre Corporelle Potenza in un periodo importante della stagione. La squadra potentina a quaranta minuti dal termine del campionato punta a chiudere la stagione regolare con un successo nel confronto di domenica prossima al Pala Pergola contro il Nika Group Acireale. Vincere significa chiudere al primo posto il campionato e tenere alle spalle formazioni quotate come Ragusa e Siracusa. La Coppa Italia ha rappresentato indubbiamente la chicca della stagione per i dirigenti biancocelesti. L'organizzazione è stata curata in tutti i particolari, il lavoro della società del presidente Antonio Colangelo è stato enorme. I mass media e gli addetti ai lavori hanno apprezzato la bontà dell'evento e dell'organizzazione generale. Dunque un momento particolarmente felice per la Corporelle che dopo la sosta dovrà con-

Il dg Dino Viggiano

tinuare a lavorare per mettere una seria ipoteca per il primo posto anche nei play-off. A parlare del momento è il dg Dino Viggiano che ha dichiarato: “Per quanto riguarda il campionato dobbiamo preparare nei minimi dettagli la sfida contro l'Acireale che ci consentirebbe di raggiungere il primo posto. Siamo

solo a metà dell'opera, sarà necessario dare il tutto per tutto anche nei playoff”. Il direttore sportivo Dino Viggiano pone una data nel programma della Centre Corporelle: “Dal 26 aprile, parte per noi una nuova stagione. I play-off sono un campionato a parte. I ragazzi sono in ripresa sul piano fisico e atletico, fatta eccezione per Vito Favia che comunque appare in recupero gli altri atleti stanno tutti bene”. Per quanto riguarda la Final Eight di Coppa Italia il dg della Centre Corporelle ha dichiarato: “Abbiamo avuto gli attestati di stima dalla Fip e dalla Lega Nazionale Pallacanestro. Siamo stati bravi a far conoscere le realtà della Basilicata in campo nazionale. Il bilancio della competizione tricolore a mio avviso è entusiasmante. Sarebbe stato bello giocare tre partite, abbiamo perso di misura contro il Martina Franca ma la nostra squadra ha dimostrato di poter giocare da pari a pari contro ogni realtà nazionale”. sport@luedi.it

Volley Under 18 maschile

Lauria, braccia alte ancora una volta

La premiazione del Lauria

E' CALATO il sipario sulla seconda edizione del Trofeo “Marinella Genovese”, manifestazione nazionale di categoria under 18 maschile organizzato dalla Società Polisportiva Lauria, con il patrocinio dell'Amministrazione Comunale. Importante non solo per la comunità lauriota e per la Società organizzatrice ma anche per tutta la pallavolo provinciale e regionale, e che si appresta a diventare un appuntamento significativo della pallavolo giovanile italiana che conta.Per il secondo anno consecutivo sono stati proprio i padroni di casa della Zucchero Polisportiva Lauria ad alzare al cielo il Trofeo, conquistato al termine di quattro set della gara di finale giocata contro la Rpa Luigi Bacchi Perugia. I ragazzi di mister Mirko Mastroianni avevano strappato il pass superando in semifinale (per 20) il Tonno Callipo Vibo Valentia.La seconda semifinale aveva contrapposto la Bre Banca Lannutti Cuneo e la Rpa Bacchi Perugia (umbri vittoriosi per 2-1). Gara di finale nel pomeriggio, con Lauria che batte per 3-1 il Perugina al termine di una gara in crescendo con parziali di 25-12, 23-25, 2519, 25-12. E' l'ennesimo grande successo di una squadra capace di far crollare avversari fisicamente e a volte tecnicamente superiori: il Polifun-

zionale esplode di una gioia irrefrenabile che contagia tutti. E' stato un Lauria grandissimo, un gioco perfetto, una prova maiuscola, dove la tensione non ha alterato la determinazione e l'incisività necessaria: è stato il Lauria “terribile che non molla mai e che esprime un gioco che non è metodico ma sempre imprevedibile e proprio per questo bello da vedere e da ammirare” come hanno giudicato i tecnici delle panchine avversarie.A conclusione del Trofeo “Genovese”la giuria tecnica composta dagli allenatori delle squadre partecipanti ha votato il miglior giocatore del torneo, il miglior palleggiatore ed il miglior schiacciatore: per la prima categoria ex aequo all'unanimità a due atleti della Polisportiva Lauria: Domenico Salomone e Cristiano Mandarino, il primo eccezionale in attacco e distintosi soprattutto nella gara di semifinale e nella finale, il secondo nel ruolo di libero, autore di difese impossibili; per la categoria palleggiatore, unanimità di giudizio a favore del regista della Polisportiva Francesco Mandarino, già pluripremiato e ancora una volta apprezzatissimo per l'indiscussa capacità tecnica. Per la terza categoria il riconoscimento è stato assegnato al capitano del Perugia, Leonardo Boccone. l.c.


52

Venerdì 10 aprile 2009

MezzaMatera I Police in cover I Sassi di notte Matera da sogno Oro nero fa tris

Spazio alla creatività. "Operazione MezzaMatera". Tra ironia, ingegno e cultura. Ecco le cartoline ideate dal grafico Peppino Barberio. «Sono sei soggetti e costano 50 centesimi. I punti vendita attuali sono: Fotocolor3000 e "Geppetto". E' un progetto che avevo da tempo, ma non trovavo il partner giusto». Il fotografo è Domenico Angelillo. Matera da gustare, per intero.

Stasera, alle 22.30 allo Zigurrath Club di Matera esibizione live della band “Reggatta Police Coverband”. La band nasce 25anni fa. I componenti del trio, Mario Notarangelo, Enzo Matera e Gianni Ciarla promettono una serata imperdibile. Tuttora rappresentano “l'unica Police cover band nel sud Italia”. Infoline contattare: 3286208868

“Itinerari della notte: dalla Madonna delle tre porte alle Madonna delle Croci” . Ecco il sabato notte di Pasqua in escursione. Si svolgerà lungo il lato della gravina che guarda ai Sassi. Quota 11 euro. Durata circa tre ore. L'escursione non presenta grosse difficoltà tecniche. Appuntamento in Piazza Matteotti, alle 20. Indispensabile la prenotazione al 320.4429909

“Matera…the dream”. Al via da oggi presso edicole, tabaccai e alberghi la vendita delle nuove cartoline dell'Archivio fotografico Masciandaro. «Le cartoline sono il frutto di un'attenta selezione e raccoglie foto dei Sassi dagli anni 60 a oggi». Le cartoline sono tratte da foto di Michele e Francesco Masciandaro, da Luca Petruzzellis, Blu Video e Pasquale Chico.

“Oro Nero” il nuovo lungometraggio di Geo Coretti accompagnerà il fine settimana di Pasqua dei materani. Tre le proiezioni in programma presso il Cinema Comunale venerdì, sabato e domenica. Le proiezioni tutte alle ore 21.30. Il film interamente made in Matera, dopo il tutto esaurito dell’anteprima, torna sul grande schermo per la gioia dei cinefili.

Tra le band in gara i Materia e i Marasma

Corsa a dieci per la finale di “Italia Wave 2009” di MARIA ANNA FLUMERO POTENZA - Vigilia di Pasqua in musica. “Italia Wave2009”, anche in Basilicata pronta per il taglio del nastro. Oggi e sabato, a Potenza, alle ore 21, i dieci gruppi musicali finalisti si esibiranno al Teatro “Due Torri”. Il vincitore parteciperà all'Italia Wave Love Festival in programma dal 16 al 19 luglio a Livorno. L'ingresso sarà libero. Questa sera si esibiranno: “Dr Panico” di Potenza, “I Materia” (Matera), “I Celestial Shock” di Rionero, “Smania Uagliuns” di Agromonte e i “Moebius Brain” di San Fele. Domani sera : “I mArAsmA” di Matera, gli “Effetti collaterali” e “La Strana Dinastia” del capoluogo lucano. Chiudono i “Karac And Wood's Bump” di Rotonda. «Ben trentasei i gruppi musicali della regione, per un totale di oltre centocinquanta musicisti coinvolti per la quasi totalità di età compresa tra i 18 e i 26 anni comunicano gli organizzatori La voglia di esprimere la propria creatività e la propria vitalità trova conforto nei numeri. In Basilicata, al di là della competizione, Italia Wave rappresenta tuttavia una reale occasione per mettere in rete ed a confronto produzioni musicali originali concepite da giovani artisti locali». Conosciamo in dettaglio le due band materane. «Siamo approda-

A sinistra la band materana dei Materia, in alto i Marasma tra i dieci finalisti dell’edizione 2009 di Italia Wave

ti alla finale regionale dell'Italia Wave semplicemente attraverso l'invio dei nostri brani all'associazione culturale Multietnica e Generazione Zero che organizza l' Evento - ha dichiarato per i nostri lettori alla vigilia della serata Teresa Tralli, l'unica donna e voce de “I Materia” -Abbiamo inviato un demo e siamo stati selezionati. I primi di marzo siamo stati contattati e ora speriamo di farcela». Hanno proseguito: «E' dalla voglia di unire opposte esperienze musicali che nasce l'idea dei Materia. Tra i componenti Andrea Dell'Acqua (basso), Vito Iacovone(chitarra), Paolo Rug-

gieri (batteria) e Francesco Quarto (chitarrista)». La band sviluppa il suo sound: sfumature progressive che miste ad un rock sofisticato donano un impronta ricercata e curata. L'estate 2008 è ricca di appuntamenti per la band: si classificano finalisti in due concorsi nazionali quali Radio Star e San Marco Rock Festival. Altri live e registrazioni che «mostrano l'evoluzione verso un rock più asciutto e dinamico. Attualmente siamo impegnati nella stesura di un repertorio arricchito anche da alcune covers». Chi sono i Marasma? Alberto "L4S3r" Lisanti -Voce e chitarra-,

Alberto "f1LtR0" Romano -Basso e urla-, Emilio "g3cK0" Tritto Sax baritono e voce-, Antonello "GrAvELoZz0" Gravela -Sax contralto e cori-, Stefano "LiScIo mAn" Dragone -Tromba-, Pasquale "PaKi" Gravela -Flicornoe Francesco "K3KkA" Rondinone -Batteria-. «Il gruppo è nato tra i banchi di scuola». Così esordiscono i mArASmA, che hanno iniziato con un'impronta punkrock con alcune tendenze al reggae. In seguito, il gruppo cambia volto e sembianze: subentra il sassofono con i ritmi in levare. Nel 2008 i mArASmA partecipano a svariati concorsi, collezio-

nando numerose vittorie (il Tour Music Fest, per citarne uno, porta il gruppo di fronte a grandi nomi nel mondo della musica, come Mogol, Fasano, Steiner, Buonvino), accompagnate da un gran numero di concerti (che portano a condividere il palco anche con nomi come Roy Paci). «Si procede, così, alla registrazione del primo promo ufficiale (premio del concorso TolveLive2007): "Under construction - Stiamo lavorando per voi, Labsonic 2008». In bocca al lupo a tute le band lucane. cultura@luedi.it

DANCE

Rucci dal Tenax allo Ziggurath MATERA - Electro rock e jazz. Sabato sera con Andrea Rucci. Dal “Tenax” di Firenze a Matera. Appuntamento live presso lo “Zigurrath Club” di Beniamino Falcone, in via XX Settembre . «Rucci divide da sempre la sua attività tra Dj producer ed architetto/graphicdesigner» -afferma il direttore artistico del Club materano Bruno Nicoletti. Rucci ha iniziato la sua attività come dj a Firenze verso la fine degli anni '80, suonando nei club glamour. Lo contraddistingue un sound elettronico molto personale, ricco di contaminazioni

jazz, che già dai primi anni '90 lo porterà in molti dei più interessanti dancefloors nazionali e internazionali. Alla fine degli anni '90 viene ingaggiato come resident dal Tenax, un'esperienza che gli permetterà «di interscambiarsi settimanalmente con i talentuosi djproducers internazionali». Nel 2000 la sua prima uscita entra diretta nelle «Chart Inglesi, da lì in poi produrrà diversi 12” e Lp che lo porteranno ad incidere per labels italiane e straniere». Dopo il suo primo album “Sumoproductions / The man who escaped” edito con

Cavernjatt-Irma- Sony (nel 2005) sviluppa il progetto electro rock, Rucci and the Lulabenjim (Mu-Sick) che segnerà il suo debutto su Minus Habens/Emi. Sempre nel 2005 viene invitato dal British Council, insieme ai più interessanti dj-producers europei in India per “United in Sound:Live Electronic Music from the EU”, un lungo festival di musica elettronica tenutosi tra Bombay e Nuova Delhi. Nel 2006 con il progetto per piano e noises, Sumoproductions vs. Alessandro Galati, presentato per il MUV festival “vince l'Envy

Competition per MTV Italia con una rivisitazione di "la porti un bacione a firenze". Collabora principalmente con Minus Habens e Disturbance . Attualmente ha avviato una sua label digitale che raccoglie le sue più diverse produzioni a nome Sumoproductions. Tra gli eventi in agenda sul link del myspace dell' artista figura la partecipazione a “Primavera Sound 09”, in programma a Barcellona per il prossimo mese di maggio. Per ulteriori informazioni per la serata materana infoline: 328-6208868 m.a.flum


53

Venerdì 10 aprile 2009

MUSICA

Weekend

Funky e soul per il gran finale della rassegna

Orlando Johnson chiude “Blue Voices” di LORENZO ZOLFO RIONERO - Al Noir Cafè serata in compagnia della voce nera di Orlando Johnson, special guest: Livia Palone. Con questo artista internazionale si chiude l'ottava edizione della rassegna “Blue Voices” che ha visto protagonisti la Mr Grant's Band e numerosi artisti, interpreti internazionali di classici del funky, soul, gispel, Jazz, Blues e R&B. Come già nella passata edizione, che si fa ricordare per il successo di pubblico e di critica, la colonna sonora di tutte le manifestazioni è stata interpretata dal gruppo Mr Grant's Band, ormai sempre più apprezzati musicisti: Antonio Tutolo alla chitarra, Emidio Tutolo al pianoforte, Sal Genovese al basso, Sergio Leopardi al sax, Gegè De Filippis alla ritmica che hanno accompagnato le

voci di sara Grimaldi, Sergio Caputo, Sharon May Linn, Manuela Panizzo, Livia Palone e Andrea Celeste. Staserasarà la volta dell'artista nero Orlando Lever Johnson ad essere accompagnato dal gruppo rionerese. Orlando Johnson nasce a Winston Salem, North Carolina (Stati Uniti). Nel 1981 partecipa al Festival di Sanremo con un brano intitolato: “Il Sole Canta” arrivando in finale. Nel 1983 Orlando passa al genere “Dance Music” registrando un LP con il titolo: “Turn the music on”, che lo vede scalare le classifiche americane grazie anche al produttore Jelly Bean Benitez, produttore di Madonna in quell'anno. Partecipa alle trasmissioni più importanti in Italia, le quali: Fantastico e Domenica In, lavorando per otto anni a fianco di Raffaella Carrà. Nel 1990/91 Orlando incide un

A tutto reggae con la Yazza live MATERA -“La Yazza” live. Appuntamento sabato sera, alle 23, presso tenuta “La Volpe” (Ss 7 Diga San Giuliano). Briosi e irrefrenabili appassionati di musica. Conosciamoli meglio. «Correva l' anno 2006, l'aria era fredda e secca e le notti gialle per le luci di Natale», così si presentano Paolo Irene voce, Francesco Paolicelli basso, Nicola Di Marzio batteria, Mirko Macina chitarra, Roberto Chietera percussioni, Michele Lovito tromba, Donato Fogliano sax e Francesco Altieri piano. «Fu in una di quelle notti che Cesky (the Bassman) decise di dare vita ad un processo alchemico bizzarro mescolando casualmente estro, tecnica, cuore e follia. Elemento in comune: l'amore per il rock steady». I materani doc, nella vita liberi professionisti o maestri di musica raccolgono sempre più consensi. Prima performance d' impatto «sul paesaggio della murgia materana, in occasione del “Mapart Festival”. Una esibizione genuina e umana come la razza (o yazza) a cui apparteniamo». Nel repertorio brani an-

brano dance intitolato “I Sey Yeah” che diventa subito il disco più venduto di quell'anno e con il quale scala le classifiche dance di tutto il mondo! Da li in poi le hit dance si susseguono. L'incontro a Roma con Shawn Logan, leader del “Chicago High Spirits”, lo fa riavvicinare alla musica gospel e con il gruppo si esibisce in varie manifestazioni tra le quali ricordiamo: Vaticano (sala Nervi), davanti al Santo Padre, Papa Woityla in occasione della giornata per la pace nel mondo, Teatro dell'Opera di Roma insieme a Josè Carreras. Ha collaborato con vari gruppi musicali tra i quali: The Platters, Jubilee Love Train ( Soul Funky), Tc gang e il Groovy Organ trio, gruppo Jazz melodico. Orlando continua anche a lavorare attivamente nel settore della Dance Music scrivendo testi e melodie per varie pro-

Orlando Johnson

duzioni e per conto di importanti case discografiche come la Universo (Haid-ducci), la Time Records (Dj MolellaVocals), la Twilight Music (Urban Chill) e tante altre. Recentemente ha partecipato alla trasmissione televisiva “Ballando sotto le stelle” in onda su Rai Uno e ha cantato il brano dal titolo “Anymore”, diventando colonna sonora del film Manuale D'Amore con Carlo Verdone. Per la riuscita delle serate, la Mister Grant, direzione ar-

Mr Frank e Leo Siciliano alla consolle del Parco dei Cigni

Tra disco e drag queen di BIAGIO TARASCO

ni ‘60, rivisitati «fino ad istigare al movimento anche i muscoli più reconditi del corpo». Numerose esibizioni e concerti. Poi giunge l'ora della versione materana di Jamming del mitico Marley, intitolata "Piggiama". Intanto è nato “un vero e proprio “Déjà vù”, un album di 11 cover anni 60 italiane e straniere, sottoposte ad un accurato e vivace restyling sonoro che sarà presentato tra un paio di mesi». m.a.flum

Sulla pista del Biba come al Billionaire

tistica delle manifestazioni, ringrazia Antonella Verrastro per la collaborazione data come addetto stampa, le collaborazioni artistiche dell'A.C. Musica Live-A.C. Lacus Pensilis-Rapsody; managment: Romina Johnson, renato D'Hrin e Nunzia Caputo; il tecnico del suono Renato la Grezza, l'impianto service, Vito Gallo e Pasquale Plastino, management. Appuntamento in autunno con la nona edizione. cultura@luedi.it

NOVA SIRI - Un avvio di stagione al suono della migliore musica e con la proposta di atmosfere accattivanti. Al Parco dei Cigni di Nova Siri si inizia la vigilia di Pasqua con una serie di ospiti che arricchiranno l'offerta musicale della discoteca jonica, dove alla consolle ci sarà il dj ferrandinese Mr Frank, accompagnato dalla voce unica di Leo Siciliano, un raro talento che si sta facendo sempre più apprezzare nel mondo della discoteca e già punto di forza dello Chandelier di Altamura. Le sonorità che si sprigioneranno dalla consolle del Parco dei Cigni saranno quelle electro-house, molto in voga attualmente presso il pubblico giovanile. Nella sala Privé, invece, le atmosfere saranno quelle della migliore musica revival.

La discoteca di Nova Siri sarà attraversata anche da una suggestiva animazione coreografica, che non mancherà di stregare il popolo della notte. La serata vedrà anche la partecipazione di alcune drag queen, cubiste ed altri ospiti a sorpresa. “Finora - ha dichiarato l'organizzatore Pasquale Ricciardulli - abbiamo raccolto un gran numero di prenotazioni per la serata di sabato prossimo. Moltissimi sono i ragazzi provenienti dalla Calabria e dalla Puglia. E' nei nostri programmi di proseguire anche per i prossimi mesi con queste serate nella discoteca del Parco dei Cigni, le quali si riveleranno come la festa del futuro, che caratterizzerà la prossima estate della costa jonica”. Start a mezzanotte e si prosegue senza sosta fino all'alba. cultura@luedi.it

Il Sound Café all’ “Epilogo” di MARIA ANNA FLUMERO

CASTELLANETA - Approda per la prima volta al Biba di Castellaneta Marina il party del Billionaire, il noto locale di Porto Cervo. L'appuntamento, firmato “Musica e Parole”, è previsto per sabato 11 aprile negli spazi della storica Masseria D'Anela, sede del Biba. Ospite della serata Billionaire beach tour sarà Jihane Louhkiare, la diciannovenne marocchina di “Quelli che il calcio”. Armonizzazione degli spazi, varietà di generi musicali e stile accurato caratterizzano da anni la discoteca jonica, diventata un esclusivo fashion club per il popolo della notte lucano e pugliese. Il Biba si caratterizza per la multifunzionalità dei suoi ambienti e della sua offerta musicale. Infatti, musica, cultura, moda, spettacolo ed eventi sociali, ma anche suoni, luci ed immagini, si mescolano in maniera unica, amplificando la magia del luogo. Musicisti, dj, vj, performer, artisti e creativi si esibiranno sabato notte sul palco del Biba esprimendo la propria creatività e divertendo il pubblico di appassionati. Il Biba, offrendo un nuovo concept, moltiplicando gli spazi ed aprendo all'arte ed alla tecnologia, si conferma uno fra i locali più affascinanti e di tendenza del sabato notte jonico. Sabato prossimo le tre piste del Biba saranno animate dai dj's resident Guido Balzanelli, Alex Pisconti, Battieu e Piernicola Cianciotta in voice (pista American bar), Silvio Carrano e Tony Loco, con la voce di Nico P. (sala Specchi), Jo Monte, Ciccio Montenegro ed altri dj's emergenti nella pista Biba Sugar. Seconda serata a partire dalla mezzanotte. bia.tar

MATERA - La band miglionichese "Epilogo" domani sera al “Sound Cafè” di Matera, in via Lucana. «Una jam session segna la nascita della band - si legge in una nota biografica dei musicisti materani era il gennaio 2007 e tutto prese avvio». I componenti attuali sono: Carmenio Micciantuono (chitarra), Vincenzo Munno (vocal e chitarra), Vincenzo Acito (basso), Orazio Amati (tastiere) e Piero Centonze (batteria). Ognuno di questi componenti deriva da esperienze musicali differenti che spiazzano dal rock psichedelico al metal anni '70. Il mescolarsi di queste diverse sfaccettature ha permesso, nel giro di poco tempo, di dare alla luce: ''Miglionico Alternative'' un promo che comprendeva “la città dei sogni” e “psicodistante”; a seguito del discreto successo ottenuto è stato possibile organizzare una manifestazio-

Gli Epilogo

ne omonima allo stesso. “Miglionico alternative” è anche un blog dedicato a tutti i gruppi musicali di Miglionico, un paesino di 2700 abitanti nella provincia di Matera. Segnaliamo a tute le altre band interessate anche

il link www.myspace.com/miglionicoalternative. I gruppi che hanno segnato questo percorso sono stati tanti, tra cui anche gli Spazi Vitali (pop rock). L'alternanza dei musicisti, l'amore per la musica e

la perseveranza come ultimo stadio, ha portato all'incisione del loro primo album “L'epilogo” che racchiude sei brani: 'psicodistante', la città dei sogni', vampiria', aquiloni', saltami addosso','lucania mia'. cultura@luedi.it


54 Rubriche

Venerdì 10 aprile 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Dovrete sforzarvi di reggere psicologicamente situazioni lavorative piuttosto stressanti: potete farcela. In amore siete troppo volubili.

TORO 21/4 - 20/5

Avete le idee chiare e grande determinazione: prima o poi il successo professionale arriverà. Sentimenti nuovi.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Cercate di appianare i contrasti e le incomprensioni con un collaboratore prezioso. Non cercate lontano l'amore: è a un passo da voi.

CANCRO 22/6 - 22/7

Siate lungimiranti e riuscirete a cogliere ogni opportunità nella vostra professione. In amore vi sentite confusi.

LEONE 23/7 - 23/8

Il senso del dovere e l'ambizione riusciranno a tenervi a galla in un momento difficile per il lavoro. Ascoltate il vostro cuore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nel lavoro ponderate ogni mossa: solo così non farete errori di cui pentirvi. Non potete avere un controllo assoluto sui sentimenti.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

La costanza vi consentirà passo dopo passo di mettere a segno un bel colpo negli affari. Un malinteso da chiarire in fretta in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Sforzatevi di tenere a freno il malumore: vi eviterà problemi con chi lavora con voi. La gelosia può solo danneggiarvi.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Attenzione a non perdervi in sogni impossibili: nella professione state con i piedi per terra. L'amore è dietro l'angolo.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Una mossa poco calcolata potrebbe mettere a repentaglio la vostra brillante carriera. In amore attenzione ai colpi di fulmine.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Fate tesoro degli errori commessi nel lavoro e andate avanti con maggiore slancio. In amore amate le sfide, ma potreste perderle.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

VE resti; MM Ate = VERE STIMMATE

Piangersi addosso è solo dannoso: nel lavoro potete voltare pagina cominciando a rimboccarvi le maniche. Sta nascendo una bella storia d'amore.


Televisioni 55

Venerdì 10 aprile 2009

PRIMA SERATA

21.10

RELIGIONE

21.05

TELEFILM

RUBRICA

21.10

21.10

SERIETV

21.10

FILM

14.30

CARTONI

21.10

RUBRICA

S.S. Benedetto XVI

E.R. Medici in prima linea

Andrea Vianello

I Cesaroni

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -EventoFunerale di Stato per le vittime del terremoto in Abruzzo 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaA sua immagine 15.30 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.20 -RubricaTg 2 Medicina 33 06.25 -Real TvX Factor 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -TelegiornaleTGR - Montagne 09.45 -Sit ComTracy e Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -Film Mogambocon Clark Gable, Ava Gardner, Grace Kelly, Donald Sinden, Philip Stainton - regia di John Ford (USA) - 1953 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Real TvX Factor 14.45 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Real TvX Factor 19.35 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Cifre in chiaro 12.45 -RubricaLe storie - Diario Italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -NewsTG3 GT Ragazzi 15.20 -FilmPromesse 17.00 -NewsSpeciale TG3 GT Ragazzi 17.10 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -RubricaGeo & Geo 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 09:57 - Real TvGrande Fratello 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 10.45 -EventoFunerali di Stato delle vittime del terremoto 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14:07 - Real TvLa Fattoria 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Telegiornale edizione straordinaria Tterremoto Abruzzo 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -QuizChi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 11.00 -TELENOVELA My life 11.30 -Telegiornale Tg 4 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.30 -Film La tunica con Jean Simmons, Victor Mature, Richard Burton, Michael Rennie, Jay Robinson - regia di Henry Koster (USA) - 1953 18.35 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 08.30 -FilmJack simpatico genio 10.20 -FilmIl mio amico Zampalesta con T. Birch, H. Keitel - regia di Franco Amurri (Ita) - 1994 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotogp Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniNaruto Shippuden 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcom 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniSpiders riders 18.15 -CartoniGormiti - Il ritorno dei signori della natura 18.30 -Telegiornale Studio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X The Illusion 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Morgan il pirata con Steve Reeves, Lydia Alfonsi, Chelo Alonso - regia di Primo Zeglio (Italia) - 1960 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Talk Show Speciale Porta a porta Venerdì Santo 21.10 -Religione Rito della Via Crucis 22.35 -TelegiornaleTg 1 22.40 -RubricaTV 7

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telefilm Dead zone

20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -RubricaRai Sport Serie B

20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix Speciale terremoto

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmDebito di sangue con C. Eastwood, J. Daniels - regia di Clint Eastwood (USA) - 2002 23.20 -RubricaTop Secret 01.15 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.40 -FilmSecondo Ponzio Pilato

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -FilmLe crociatecon Orlando Bloom, Eva Green, Liam Neeson, Jeremy Irons, Edward Norton, David Thewlis, Br. Gleeson - regia di R. Scott (USA, Sp., GB) - 2005

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Rubrica Niente di personale

23.40 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.10 -TelegiornaleTg 1 00.50 -RubricaSottovoce 01.20 -RubricaRai Educational Teatro in corto 01.50 -RubricaRainotte

23.40 -ShowL'era Glaciale 01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -Real TvX Factor 02.10 -RubricaTg 2 Costume e società 02.20 -TelefilmLe ragazze di Piazza di Spagna 02.50 -RubricaCronaca nera bianca e...

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03:42 - Reality ShowGrande Fratello 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05:59 - Previsioni del tempoMeteo 5

03.02 -Film TvGiuda (Gli amici di Gesù) con E. Lo Verso - regia di Raffaele Mertes (Ita) - 2000 con N. Manfredi, S. Sandrelli- regia di Luigi Magni (Ita) - 1988 03.50 -TelefilmBlue Murder 04.15 -RubricaPeste e corna e gocce...

23.55 -ShowPoker1mania 00.50 -NewsStudio Sport 01.00 -SportGrand Prix 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -ShowCapo Tanzania 02.45 -Serie TvI Soprano 03.45 -FilmLa soldatessa alle grandi...

00.00 -RubricaV-ictory 01.05 -TelegiornaleTg La7 01.25 -RubricaMovie Flash 01.30 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso 03.30 -AttualitàOtto e mezzo 04.10 -TelefilmAlla corte di Alice

Debito di sangue

Independence Day

Antonello Piroso

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.30

ITALIA 1

ORE 21.10

MORGAN IL PIRATA

LA TUNICA

LE CROCIATE

con S. Reeves, L. Alfonsi, C. Alonso regia di Primo Zeglio (Ita) - 1960

con R. Burton, J. Simmons, V. Mature, M. Rennie - regia di Henry Koster (Usa) - 1953

con Orlando Bloom, Eva Green, Liam Neeson, Jeremy Irons, Edward Norton, David Thewlis, Br. Gleeson - regia di R. Scott (USA, Spagna, GB) - 2005

Il corsaro Morgan, ridotto in schiavitù, viene acquistato da Ynez, figlia del Governatore di Panama, della quale si innamora. Ciò però provoca la sua deportazione su una nave spagnola: la conseguente rivolta dei forzati, da lui stesso capeggiata, dà il via a una serie di ardite imprese fra cui la liberazione di Ynez, che era stata fatta prigioniera, e l'attacco alla roccaforte di Panama...

RETE 4

ORE 21.10

Il tribuno Marcello viene destinato in Palestina. Assiste così all'ingresso di Gesù a Gerusalemme, quindi alla sua crocifissione al termine della quale, giocando ai dadi, si aggiudica la tunica del Redentore. Da quel momento la sua vita cambia, anche grazie al servo Demetrio, cristiano convinto...

RETE 4

ORE 03.02

Siamo nel XII secolo, nel periodo intercorso tra la seconda e la terza crociata. Seguiamo l'evoluzione del maniscalco Baliano, agnostico e sfiduciato, il quale - dopo essersi scoperto figlio del crociato Goffredo di Ibelin verrà trascinato in un mondo mai nemmeno immaginato, al seguito del nobile progenitore in Terra Santa.

RETE 4

ORE 1.40

DEBITO DI SANGUE

GIUDA (GLI AMICI DI GESÙ)

SECONDO PONZIO PILATO

con C. Eastwood, W. De Jesus - regia di Clint Eastwood (Usa) - 2002

con E. Lo Verso, D. Quinn, M. Carrière regia di Raffaele Mertes (Ita) - 2000

con N. Manfredi, S. Sandrelli, L. Buzzanca - regia di Luigi Magni (Ita) - 1988

Dopo essere andato in pensione a causa dei gravi problemi cardiaci che lo hanno costretto a un trapianto, l'agente federale McCaleb vive su un piccolo battello attraccato nel porto di San Pedro. Quando scopre che la donatrice del suo cuore è una donna rimasta vittima dell'assassino seriale a cui per anni McCaleb ha dato la caccia, decide di rimettersi sulle tracce del criminale...

A Gerusalemme, nell'imminenza della festività di Pasqua, una folla festante capeggiata dagli apostoli acclama Gesù di Nazareth "Re dei Giudei". Ma il corteo trionfale viene bruscamente sciolto dai legionari romani, accorsi a placare il popolo. Uno degli apostoli, si mette davanti a Gesù per proteggerlo ed esorta la gente a non temere i romani e a difendere il Messia. Si tratta di Giuda.

Dopo che Gesù è morto sul Calvario e risorto, Ponzio Pilato è assalito dal dubbio che il condannato fosse innocente. Sua moglie e il centurione Valeriano si uniscono ai seguaci del Messia. Pilato si reca a Roma, guarisce l'imperatore Tiberio dalla lebbra con il sudario di Cristo ricevuto, in carcere, da Barabba, poi chiede di essere decapitato e muore, da pagano, con in bocca l'obolo...

Il Grande Fratello 9 detiene il primato RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Rex Rex

ora 20.44 19.49 21.27 22.07

ascolto 6.450 5.506 4.623 4.102

RAI DUE Calcio coppa dei Tg2-costume e societa' Champions league Squadra speciale cobra

20.45 13.33 20.37 19.37

2.758 2.088 1.760 1.662

RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Agrodolce Blob di tutto di piu'

20.38 21.09 20.15 19.59

2.648 2.314 1.519 1.390

CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello Beautiful Cento vetrine

20.47 21.22 13.44 14.11

7.683 6.050 3.840 3.701

ITALIA 1 Csi:ny Csi:crime scene I simpson Naruto

22.01 21.10 14.32 14.07

3.137 3.109 2.357 1.910

RETE 4 Banana joe Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.12 20.28 19.39 14.09

2.419 2.162 1.785 1.374



Turn static files into dynamic content formats.

Create a flipbook
Issuu converts static files into: digital portfolios, online yearbooks, online catalogs, digital photo albums and more. Sign up and create your flipbook.