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2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo

Saberi, la Clinton «Forte disappunto» TEHERAN -La condanna a 8 anni di Roxana Saberi, giornalista irano-americana in carcere a Teheran per spionaggio, provoca la dura reazione Usa. Hillary Clinton sottosegretario di Stato, esprime 'profondo disappunto' e assicura che 'si sta lavorando strettamente per ottenere dettagli sulla decisione del tribunale e garantire la sua sicurezza'. Poi, ancora: 'Continueremo a sollevare la nostra preoccupazione al governo iraniano'.

Sisma, Afghanistan senza aiuti

MIR GADKHEL (AFGHANISTAN) - Sopravvissuti al forte terremoto che ha colpito venerdì una zona dell'Afghanistan hanno passato la notte sotto la pioggia. Gli aiuti promessi dal governo non sono ancora arrivati. Il sisma, 5,5 gradi sulla scala Richter, ha colpito una zona a ovest di Jalalabad facendo una ventina di morti e decine di feriti.

Pirateria, liberati ostaggi yemeniti CORTE-REAL -Una fregata Nato olandese operativa nel Golfo di Aden ha sventato il sequestro di una petroliera greca liberando 20 ostaggi. La nave, inseguendo i pirati, ha raggiunto poi un'altra imbarcazione liberando 20 ostaggi, marinai yemeniti che erano stati catturati la scorsa settimana. ''Abbiamo liberato gli ostaggi, ripreso la nave e sequestrato armi. I pirati non hanno sparato e non c'e' stato nessun conflitto a fuoco'', ha detto il comandante Alexandre Fernandes.

Cuore trapiantato, una chiesa all’anno MOSCA - Un imprenditore siberiano del Kuzbass,

Domenica 19 aprile 2009

Il giudice dà ragione alla commessa. Multa salata ai datori di lavoro Manifesti nel paese natale del governatore siciliano

Gira film hard, licenziata ma risarcita A “lutto” per Lombardo La ragazza era stata costretta alle dimissioni da un negozio di Grosseto

Un’aula di tribunale

GROSSETO - Il film porno le costa il licenziamento dal posto di lavoro. Ma il giudice dà ragione alla ragazza e condanna i suoi datori. La vicenda ha come protagonista una commessa di Grosseto, colpevole, secondo i suoi datori di lavoro, di aver dato corpo alle sue fantasie, diventando protagonista di una pellicola hard. E tutto a loro insaputa. Al momento non è dato sapere come possano aver saputo della seconda attività della loro commessa. Ma una volta accertata l'identità dell'attrice protagonista del filmino a luci rosse, hanno costretto la

loro dipendente a rassegnare le dimissioni per il buon nome del negozio. La ragazza, però, non si è data per vinta e ha intrapreso un'intensa battaglia legale contro i suoi principali un po' troppo "bigotti", sfociata anche in sede penale. Il giudice dopo un attento esame della vicenda, non ci ha pensato due volte a dare ragione alla ragazza. Così ha condannato i titolari del negozio al pagamento di una multa salatissima, in attesa che venga quantificato il risarcimento danni, che sarà fissato attraverso un'altra causa intentata dalla giovane.

Il manifesto “funebre”

Emergenza acqua sulla nave carica di migranti

«Indagini a senso unico»

Garlasco Pinar, alta tensione con Malta laDelitto difesa: «Alberto L’armatore: «Situazione tragica» è innocente» RAGUSA - "La situazione è tragica. Ci servono coperte e acqua: le cisterne sono ormai vuote". Lancia un grido d'allarme Baris Erdogdu, armatore del mercantile turco Pinar fermo da giorni in acque internazionale e al centro di un braccio di ferro diplomatico tra Malta e Italia per la destinazione finale di 154 extracomunitari che erano stati soccorsi dall'equipaggio e presi a bordo. Il governo italiano sollecita Malta a intervenire "di fronte alla grave emergenza umanitaria verificatasi a bordo". ROTTA VERSO LAMPEDUSA - Nel frattempo il comandante del mercantile ha fatto rotta verso Lampedusa. Staziona a circa 20 miglia dall'isola italiana, al limite delle acque di competenza Sar (area di ricerca e soccorso) del nostro Paese. Secondo indiscrezioni, da Lampedusa sarebbero partite alcune motovedette della Capitaneria di Porto dirette verso il Pinar. Tra i migranti presi a bordo del Pinar ci sono 37 donne, due incinte, e una quarantina di minori. Il corpo senza vita di una donna incinta, che era sul barcone soccorso, è stato sistemato su una scialuppa. Le 152 persone si trovano sul ponte del mercantile, esposte al vento e alle intemperie. Le stive che avrebbero potuto ospitare il gruppo di clandestini sono piene di grano. Parlando via radio col comandante della nave l'armatore ha saputo che una quarantina di persone stanno molto male. Sulla nave è giunta l'équipe medica, partita da Catania con un elicottero, che visiterà nuo-

Sul mercantile turco situazione drammatica

vamente i migranti. FRATTINI: «GIA’ IMPARTITE ISTRUZIONI AL NOSTRO AMBASCIATORE A MALTA» Il ministro degli Esteri, Franco Frattini, si legge in una nota della Farnesina, "ha impartito già ieri istruzioni all'ambasciatore italiano a Malta, Andrea Trabalza, di compiere passi diplomatici per sollecitare un adeguato intervento da parte delle Autorità della Valletta". Frattini, prosegue la nota, ha "allo stesso tempo rivolto all'Unione Europea un pressante appello affinché l'Agenzia Europea per la gestione ed il controllo delle frontiere esterne (Frontex) assolva con la necessaria rapidità ed efficacia agli impegni che le sono propri, ed assicuri una soluzione urgente ad una dolorosa questione che non può che travalicare l'ambito bilaterale italo-maltese, e piuttosto investe in pieno le

competenze e le responsabilità dell' intera Unione". Venerdì l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) aveva rivolto un appello all'Italia e a Malta affinché consentano lo sbarco dei 154 immigrati. Intanto continuano gli sbarchi di immigrati in Sicilia. Un'imbarcazione con a bordo circa 300 clandestini, tra cui donne e bambini, è stata soccorsa stamane al largo di Pozzallo, nel Ragusano. Sul posto si sono dirette due motovedette della Guardia costiera e della Guardia di finanza. Ventisei extracomunitari, tra donne e bambini, sono stati immediatamente soccorsi e sono giunti nel porto di Pozzallo, dove riceveranno cura ed assistenza. Gli altri immigrati sono stati trainati dal rimorchiatore Priolo, e in tarda mattinata sono giunti a Pozzallo.

FLASH

Ghennadi Lisak, ha costruito dieci chiese in virtu' di un voto dopo un trapianto di cuore nel 1999. Dopo l'intervento, si promise di edificare una chiesa per ogni anno di vita in piu'. A salvarlo dalla morte, come racconta, fu il cuore donato da un imprenditore coreano rimasto vittima di un incidente stradale. Era la notte di Pasqua ed oggi, dopo 10 anni, ha inaugurato nel suo villaggio di Kamenka l'ultima chiesa dopo altre realizzate in varie localita' russe.

GRAMMICHELE (CATANIA) di un premio al presidente della Regione Raffaele Lombardo, a Grammichele, paese natale del governatore, sono stati affissi alcuni manifesti listati a lutto lungo le strade. Si tratterebbe degli stessi manifesti comparsi nei giorni scorsi a Caltagirone, sui quali è tratteggiata una croce con una "X" sopra e con la scritta "Lombardo, il calatino ringrazia e non dimentica". I lugubri poster sarebbero riferiti al ridimensionamento dell'Azienda ospedaliera calatina.

Dopo Caltagirone la macabra accoglienza anche a Grammichele

Berlino, un “lifting” per il muro IL muro di Berlino sottoposto a “lifting”in vista del ventesimo anniversario della sua caduta: anche se mancano ancora diversi mesi al 9 novembre, sono iniziati i lavori di restauro dei

murales dipinti sulla sezione di muro più lunga ancora in piedi. La East Side Gallery, lunga 1,3 chilometri è ricoperta dai dipinti di 118 artisti di tutto il mondo: sarà ripulita e ridipinta.

VIGEVANO - "Non c'è movente. Gli indizi raccolti non sono prove. Dunque, Alberto Stasi è innocente". Dopo 12 ore di arringa, la difesa dell'ex fidanzato di Chiara Poggi attacca i pm e chiede che il suo cliente esca dal processo: "Le indagini sono state a senso unico", tuona il professore Angelo Giarda, ordinario di Diritto processuale alla Cattolica di Milano. "L'inchiesta ha puntato sempre e solo su Alberto e troppe piste alternative non sono state prese in considerazione". Neppure per aver conservato sul pc di casa migliaia di foto pedopornografiche Stasi deve essere condannato. Per la difesa, infatti, non c'è motivo di sostenere l'accusa contro il giovane informatico laureato alla Bocconi. "Deve essere prosciolto anche da questa accusa", hanno detto i suoi legali. Eppure, secondo l'accusa potrebbero essere proprio quelle foto il movente del delitto. L'ossessione di Alberto per il sesso che Chiara non sopportava più e che la ragazza voleva rendere pubblica agli amici e ai genitori del fidanzato. La Procura ha chiesto 30 anni per il giovane imputato dell'omicidio della fidanzata, il massimo della pena nei procedimenti con rito abbreviato. Controreplica tra dieci giorni; sentenza giovedì 30. Per quella data, il giudice delle udienze preliminari Stefano Vitelli dovrà decidere se rinviare a giudizio o prosciogliere l'imputato. Ma non è escluso che possa chiedere nuove indagini sul pc di Alberto (l'alibi dell'imputato punta proprio sull'orario di utilizzo del computer), e sul percorso scelto dal giovane per uscire dalla casa del delitto (camminò sul pavimento sporco di sangue senza sporcarsi le scarpe. Come fu possibile?) Sugli indizi chiave dell'accusa, i legali sono stati categorici. Le tracce di sangue che la Procura sostiene vi fossero sui pedali della bicicletta sequestrata a Stasi, "non sono sangue". L'accusa sostiene invece che quelle macchie sono proprio tracce del Dna di Chiara, trasportate sui pedali dalle suole di Alberto sporche di sangue, rimaste intatte nonostante qualcuno abbia lavato la bicicletta. La difesa ha sollevato forti dubbi anche sul sangue di Chiara trovato misto ad un'impronta di Alberto sul barattolo del sapone nel bagno della casa del delitto.

Via Poma, rischia ilLotto il processo l’ex Nazionale Bari di Simonetta ROMA - A quasi 19 anni da quello che fino a poco tempo sembrava destinato a rimanere un caso insoluto, una breccia si apre sull'omicidio di Simonetta Cesaroni, l'impiegata massacrata con 30 coltellate nell'ufficio di via Carlo Poma a Roma. Secondo la Procura ci sono gli elementi per chiedere il rinvio a giudizio di Raniero Busco, 44 anni, l'allora fidanzato e per questo ha chiuso le indagini e depositato gli atti in base a quanto previsto dall'articolo 415 bis del codice di procedura penale, la prassi che anticipa la richiesta al gup di processare l'indagato.

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estrazione del 18 aprile 2009

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In Italia e nel Mondo 3

Domenica 19 aprile 2009

Il presidente americano intervenuto al vertice delle Americhe parlando del futuro dei rapporti tra i due paesi

«Gli Usa vogliono un nuovo inizio con Cuba»

SISMA E POLEMICHE

PORT OF SPAIN - Gli Stati Uniti e Cuba non sono mai stati così vicini alla stretta di mano. Il presidente americano Barack Obama è intervenuto ieri al quinto vertice delle Americhe a Trinidad Tobago, alla presenza di 33 leader del continente, ed è stato chiarissimo: "Gli Stati Uniti cercano un nuovo inizio con Cuba". La dichiarazione di Obama è arrivata a poche ore da quella del presidente cubano Raul Castro che in un comizio ha dichiarato la disponibilità del governo a "discutere di tutto" con gli Stati Uniti: "Abbiamo mandato a dire al governo nordamericano che quando loro vorranno potremo discutere tut-

Dopo la stretta di mano con Chavez Obama si rivolge a Raul Castro to: diritti umani, libertà di stampa, prigionieri politici, qualunque cosa, qualunque cosa di cui vogliano parlare". L'assente Raul (Cuba non è mai invitata ai summit) si è 'guadagnato' il palcoscenico parlando da Cumana, una cittadina costiera del Venezuela dove si era recato proprio per fare sentire il fiato sul collo ai capi di Stato latino-americani (il Trinitad dista poche decine di miglia). Raul Castro ha così risposto alle frasi di Obama di giovedì scorso quando, dal Messico, il nume-

ro uno della Casa Bianca ha detto che "prima di prendere nuove misure vediamo se anche Cuba è pronta a cambiare". Il botta e risposta non ha trovato di sorpresa il segretario di Stato Hillary Clinton che proprio venerdì aveva ammesso che la politica portata avanti da mezzo secolo dagli Usa sull'isola caraibica è stata "fallimentare". "Abbiamo visto i commenti del presidente Raul Castro e salutiamo le sue dichiarazioni e l'apertura che rappresentano. Stiamo studiando

molto seriamente quella che sarà la nostra risposta", ha detto la Clinton. Obama non ha evitato l'argomento e nel suo discorso di saluto ha confermato la disponibilità della Casa Bianca ad impegnarsi "su una serie di questioni", invitando Cuba a "passi reciproci". "So che è necessario intraprendere un viaggio più lungo dopo decenni di sfiducia, ma vi sono alcuni passi chiave che possiamo fare verso un nuovo giorno. Lasciatemi essere chiaro: non sono interessato a parlare per il gusto di parlare, credo davvero che possiamo portare le relazioni tra Cuba e gli Stati Uniti in una nuova direzione".

I presidenti Obama e Chavez

Berlusconi: «Niente nuove tasse». Lite con i giudici

Napolitano: «C’è stato sprezzo delle regole». Inchieste: è scontro L'AQUILA - Sui devastanti effetti del sisma interviene il capo dello Stato, che punta l'indice contro il "disprezzo per il bene comune e per le regole" che emerge dalle inchieste sulla costruzione di tanti palazzi crollati con il terremoto in Abruzzo. Giorgio Napolitano ha parla di comportamenti "dettati dall'avidità, dalla sete di ricchezza e di potere, dal disprezzo per l'interesse generale e dall'ignoranza dei valori elementari di giustizia e solidarietà". "E - ha aggiunto - persino quando oggi pensiamo all'Abruzzo, e soffriamo per le vittime dei danni provocati dal terremoto non possiamo non ritenere che anche qui abbia contato in modo pesante, abbiamo contribuito alla gravità del danno e del dolore umano da esso provocato, anche questi comportamenti: sprezzo delle regole, disprezzo dell'interesse generale e dell'interesse dei cittadini". L’ATTACCO DEL PREMIER "Per favore non perdiamo tempo, cerchiamo di impiegarlo sulla ricostruzione e non dietro a cose che ormai sono accadute". Nuovo attacco intanto del presidente del Consiglio ai media e alla magistratura, e in particolare a chi dopo il terremoto sta mettendo in luce le tante zone d'ombra del sistema edilizio abruzzese. Più di una semplice tirata d'orecchie, poco meno di una censura, dunque, tanto che il premier si spinge a un vero e proprio "invito" alla stampa: "Se qualcuno è colpevole, le responsabilità emergeranno, ma per favore non riempiamo le pa-

gine dei giornali di inchieste". "Quando ci sono questi eventi insiste dall'Aquila il Cavaliere c'è chi si rimbocca le maniche e chi invece si prodiga a ricercare responsabilità. Io sono diverso, non è nel mio dna. E poi, per indicare responsabilità ci devono essere prove consistenti". "A me sembra inverosimile continua il presidente del Consiglio - un costruttore che costruisce su una zona sismica e risparmia sul ferro e sul cemento può essere solo un pazzo o un delinquente". E comunque, conclude, se ci sono state responsabilità nei controlli non sono della mia parte politica, in quanto negli anni passati questa regione e questa pro-

vincia sono state amministrate dalla sinistra". LA REPLICA DELLA MAGISTRATURA - L'inchiesta sui crolli a L'Aquila ''non e' una perdita di tempo''. Così il procuratore del capoluogo abruzzese, Alfredo Rossini, ha commentato le dichiarazioni di Berlusconi. ''Non vedo che nesso possa esserci tra la ricostruzione e l'accertamento delle eventuali responsabilita''. Dura anche la reazione di Luca Palamara, presidente dell'Associazione nazionale magistrati: "Sono inaccettabili gli insulti e le denigrazioni, soprattutto se provengono da chi riveste una delle massime cariche istituzionali. Il rilevante lavoro dei pm non può

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

essere messo in discussione". "Noi siamo e vogliamo essere vicini ai colleghi chiamati a accertare e verificare eventuali responsabilità in relazione ai disastri conseguenti al terremoto", premette innanzitutto Palamara. E al premier che ha citato la frase di suo padre sui pm che hanno piacere a

Il Vaticano: il Papa in Abruzzo il 28 aprile ROMA - Il Papa sarà in Abruzzo martedì 28 aprile. Il Vaticano ha stabilito la data della visita di Benedetto XVI nelle zone terremotate, a L'Aquila e a Onna, la cittadina rasa al suolo diventata uno dei simboli del sisma. "Benedetto XVI si recherà in Abruzzo per incontrare le popolazioni vittime del terremoto, secondo il proposito da lui da tempo manifestato". Andrà tra i terremotati, dunque, visiterà le tendopoli, incontrerà chi ha perso tutto e si raccoglierà in preghiera davanti alla casa dello studente, dove sono morti tanti ragazzi. "Ben più grave" dei danni materiali pro-

dotti dal terremoto è la "rovina" delle persone e delle comunità. La visita durerà mezza giornata: Benedetto XVI giungerà intorno alle 9.30 alla tendopoli di

Onna; poi si sposterà all'Aquila, dove sosterà presso la Casa dello Studente e la Basilica di Collemaggio. LA TERRA CONTINUA A TREMARE - E non si ferma lo sciame sismico: c'è stata una scossa di magnitudo 3,8 alle 11.05 con epicentro tra Pizzoli, Barete e L'Aquila, dopo quella delle 24.51 di venerdì di magnitudo 2,5 e altre due all'alba. Dopo quella delle 11.05 sono state registrate altre due scosse di magnitudo inferiore: alle 11.23 del 2,9 e alle 12.24 del 2,6. Poi alle 13.07, con magnitudo 3,2 ed epicentro nella Valle dell'Aterno.

far del male, replica: "Mio padre mi ha insegnato una cosa: il rispetto delle regole e la fiducia in chi è chiamato a accertare se le regole sono state violate o meno e quindi in chi è chiamato a svolgere il controllo di legalità". Si tratta del controllo "che la nostra Costituzione attribuisce ai pubblici ministeri, il cui rilevante e quotidiano lavoro non può né essere denigrato né essere messo in discussione. Per questo chiediamo rispetto". L’OPPOSIZIONE - "Il presidente del Consiglio pensi all'emergenza e alla ricostruzione e provi ad usare, se ci riesce, un po' di senso di responsabilità, come stanno facendo tutti: l'opposizione, gli enti locali e la magistratura". Così il segretario del Pd Dario Franceschini replica alle affermazioni del premier. Contrattaccando: "E' un insulto dire che sono un intralcio all'emergenza e alla ricostruzione quelle inchieste che sono invece dovute in base alla legge e che cercano di accertare le responsabilità di abusi e violazioni di norme nelle costruzione di edifici che, con il loro crollo, hanno causato la morte di tante persone. Berlusconi la smetta anche di giocare a scaricabarile".

Antartide: turismo ridotto per l’ecosostenibilità

Spazio, prime immagini della missione Keplero

ROMA - Il numero dei turisti in Antartide sarà ridotto per motivi di ecosostenibilità. La decisione è stata adottata dai Paesi con interessi nella regione che hanno accolto una proposta degli Stati Uniti alla conferenza di Baltimora sui 50 anni del Trattato Antartico. Il limite al numero di turisti è stato deciso a causa di un'impennata di flussi di visitatori verso il polo sud e di un aumento del numero di incidenti che coinvolgono le navi da crociera. Il numero dei turisti è salito da 6,700 dell'anno 1992-93 ai 45 mila della scorsa stagione. Le restrizioni richiedono

ROMA - Sono state diffuse dalla Nasa le prime immagini della missione Keplero, una delle più affascinanti della storia dell'areonautica. Lo scopo è verificare se esiste al di fuori del nostro sistema solare un pianeta simile alla Terra. Le prime immagini mostrano un immenso spazio cosmico nelle costellazioni del Cigno e della Lira. Delle circa 4 milioni e 500 mila stelle ritratte, più di 100 mila sono state selezionate come candidate per la ricerca di Keplero. Oltre a cercare e osservare nuove Terre, che ruotano attorno ad altri soli, il telescopio, di 95 centimetri di diametro, catalo-

Montalcini: evento 100 anni che i Paesi membri limitino l'afflusso di navi con più di 500 passeggeri a bordo e lo sbarco al massimo di 100 turisti. Un'altra risoluzione adottata durante la conferenza riguarda un codice di sicurezza obbligatorio sulle navi che operano nella regione.

TAILLEUR blu e camicetta di seta bianca, il premio Nobel Rita Levi Montalcini ha incontrato la stampa per presentare il calendario degli eventi con i quali festeggerà i suoi 100 anni, il prossimo 22 aprile. Si comincerà stasera, con un concerto organizzato dalla 'Fondazio-

ne Rita Levi Montalcini Onlus' presso il conservatorio di Santa Cecilia. Alla fine della serata, si festeggerà con la torta offerta da Antonello Colonna e lo spumante Ferrari che ha disegnato un’etichetta ad hoc. Domani la Montalcini sarà ricevuta dal presidente Napolitano.

gherà i vari tipi di pianeti. Gli scienziati finora ne hanno scoperti più di 340 orbitanti al di fuori del nostro sistema, ma nessuno è piccolo come la Terra e ad una distanza dalla propria stella tale da rendere possibile la presenza di acqua e quindi, eventualmente, di vita.


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Domenica 19 aprile 2009

Il fatto del giorno: terremoto e referendum, governo diviso Provvedimenti ampliati che cambiano contenuto

La Russa sulle elezioni “Ora servirà un decreto”

Quando la nomina Rai si fa in casa del premier

dalla cronaca di Marco Conti

dall’intervista di Laura Cesaretti

dall’articolo di Goffredo De Marchis

Occorre porre un freno ai cosiddetti “decreti-omnibus”, i provvedimenti urgenti varati dal governo che in Parlamento si ampliano fino a contenere norme diverse ed estranee al testo originario. Il forte monito viene lanciato da Giorgio Napolitano con una lettera inviata il 9 aprile scorso a Berlusconi, ai presidenti delle Camere e a Tremonti all’indomani dell’approvazione del “piano incentivi” con l’inclusione delle quote latte. «Quando non si rispetta la Costituzione sull’emendabilità dei dl si ledono i poteri del capo dello Stato», avverte Napolitano in una nota in cui spiega il significato della missiva. Il Colle è intenzionato ad esercitare i suoi poteri anche in tema di misure per il terremoto. [...]

Ministro La Russa, l’election day è saltato ma la decisione sulla data del referendum è ancora aperta. È stato giusto secondo lei rinunciare a tenerlo insieme alle Europee? «Noi pensavamo che davanti all’eccezionalità del terremoto sarebbe stato opportuno ricorrere all’election day. Ma la Lega era assolutamente contraria a tenere il referendum il 7 giugno. E senza una unanimità nella maggioranza non si poteva modificare la prassi che è sempre stata seguita, quella di separare elezioni e referendum. [...] Ora si dovrà scegliere tra tenerlo il 21 giugno o rinviarlo di un anno. Il ministro degli Interni farà i necessari sondaggi tra le forze politiche. Ma in ogni caso occorrerà fare un decreto». [...]

Clemente Mimun dal Tg5 al Tg1. Mauro Mazza dal Tg2 a Raiuno. "Su questi nomi non ci piove", racconta uno dei partecipanti al megavertice di Palazzo Grazioli, la residenza privata di Silvio Berlusconi. Dunque, si è parlato di nomine, eccome, nella lunghissima riunione di ieri pomeriggio. Cioè, della nuova Rai targata Cavaliere che già mercoledì, giorno della prossima riunione del Cda, vorrebbe imprimere il suo marchio sull’azienda varando un pacchetto-monstre di promozioni. L’anomalia di una discussione sulla tv pubblica svolta nell’abitazione del premier ha scatenato le opposizioni: "Ennesima ferita della democrazia, un’indecente conferma del conflitto d’interessi". [...]

La migliore di ieri

E Vauro La battuta di Silvan non si pente quel mago comunista

L’Italia dei valùr

dall’intervista di Giovanna Cavalli

dal corsivo di Massimo Gramellini

dal corsivo di Filippo Facci

Vauro, lei non c’era, si fa per dire: 15 vignette sulla via Crucis del precario, sospensione aggirata. «Sto a San Pietroburgo in ferie, ho lasciato del lavoro pronto, si vede che sono preveggente». All’arcivescovo dell’Aquila non saranno piaciute manco quelle. «Mi pareva più preoccupato di difendere Berlusconi che Cristo». Ghedini non l’avrebbe punita. «Bontà sua. Lo spieghi al principale». Altro che riparatoria. «Che c’era da conciliare? Forse il diritto di informazione con le veline di regime». [...]

L’ultimo caso di uso criminoso della tv pubblica ha per protagonista il mago Silvan [...]. Nel corso di Domenica In [...] agita la bacchetta magica sotto gli occhi compiaciuti della conduttrice Lorena Bianchetti. «Poi la impresteremo a Berlusconi» sussurra, alludendo (immagino) a una frase del premier, «Non ho la bacchetta magica», riferita ai tempi di ricostruzione dell’Aquila. A nessuno sfugge il codardo oltraggio. Di sicuro non alla Bianchetti che, non potendo sbianchettare il mago, provvede seduta stante a imbiancare se stessa, trasformando il bel sorriso di poco prima in una maschera di cera. Mentre l’ignaro Silvan

continua il giochino di prestigio, la sventurata placa con ampi gesti un funzionario che dietro le telecamere le sta gridando di strozzarlo in diretta. Appena il mago finisce i sim-sala-bim, lei lo affronta a muso duro: «La tua battuta è assolutamente personale». E parte in quarta con un monologo sull’impegno delle istituzioni nella tragedia. Ma la cosa più straordinaria non è il monologo della Bianchetti. È la faccia di Silvan. Si guarda intorno, alla ricerca di qualcuno che gli spieghi se si tratta di uno scherzo [...]. Davanti allo schermo, osservo la sua bacchetta magica con nostalgia. Mago della mia infanzia, ti prego, fammi scomparire in un mondo di schiene dritte.

Giannelli sul Corriere

Giancarlo Perna ha già raccontato come il meridionalista Di Pietro, che raccoglie la maggioranza dei suoi voti al Sud, si sta improvvisando leghista al Nord: l’ha disseminato di manifesti identici a quelli della Lega di fine anni Ottanta (storici) con la gallina che depone le uova nella cesta di una matrona meridionale. «Lumbard tas!» era lo slogan leghista, «Sveglia padano!» è quello dipietrista. Molti non sanno che alle spalle del più ovvio intento dipietresco (spacciare idee altrui) c’è addirittura una strategia: la si apprende nel saggio «L’Italia dei valori» di Pino Pisicchio, presunto intellettuale dipietrista. [...]

Questioni domenicali

I tesoretti delle Regioni per affrontare l’emergenza

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dal retroscena di Francesco Verderami

Dunque non era una battuta, una grottesca provocazione quella di Maurizio Gasparri che l’altro giorno diceva: election day? Attenti perché si potrebbe votare tre domeniche di seguito. È andata così: Berlusconi ha subito il ricatto della Lega che punta all’azzeramento del referendum [....]. Ha dunque accantonato l’ipotesi di votare in un solo giorno amministrative europee e referendum: è chiaro che in una sola tornata i votanti, una volta arrivati all’urna, avrebbero votato più numerosi anche la consultazione popolare. Ecco che ieri Maroni, ministro leghista, ha convocato l’opposizione: volete votare il referendum ai ballottaggi del 21, ha chiesto [...] oppure il 14? Maroni preferisce il 14. Si capisce anche perché: quanti italiani già chiamati alle urne il 6 e 7 e poi il 21 per i ballottaggi ci tornerebbero anche la domenica in mezzo? [...]

Dalla cima di una montagna si può solo scendere e Silvio Berlusconi sta in cima a un’indice di gradimento da cui può solo rischiare di cadere. Basta un passo falso. E se è vero che «sull’Abruzzo si misurerà il governo», il primo scivolone l’ha evitato: «Non introdurremo nuovi balzelli». [...] Un primo indizio su quale possa essere il piano proviene paradossalmente dall’opposizione. Il governatore dell’Emilia Vasco Errani ha informato i vertici del Pd di aver ricevuto giorni fa una telefonata dal ministro Raffaele Fitto, «ma non so di preciso cosa abbiano in mente». Nel forziere delle Regioni c’è un

tesoretto, tra fondi accantonati e altre voci di bilancio. L’esecutivo è intenzionato ad aprire quel forziere in nome della solidarietà a favore dell’Abruzzo, chiedendo che parte di quei soldi vengano impegnati per la ricostruzione. «Insieme ai comuni e alle province, anche le regioni dovranno contribuire allo sforzo», ha detto l’altra sera il premier al vertice del Pdl. Ecco il segnale. Cela l’idea del «federalismo nazionale» che il Cavaliere coltiva da quando ha iniziato a misurarsi con la tragedia del sisma. È un modello che salda in un patto di reciproca collaborazione le strutture autonome territoriali, con al vertice lo Stato. È un progetto che nella mente di Berlusconi [...] può sperimen-

La fotografia

Una vittoria della Lega dall’articolo di Amedeo La Mattina

La Lega vince la partita della data del referendum che, con ogni probabilità, sarà il 21 giugno [...]. I referendari Guzzetta e Segni insistono per l’accorpamento con le Europee del 6-7 giugno, ma per motivi di ordine politico il Pdl non può soddisfare questa richiesta. «La Lega avrebbe fatto cadere il governo», ha confessato Berlusconi. Ma Bossi ha smentito [...]: «Non ho bisogno di mettere Berlusconi con le spalle al muro. I nostri rapporti sono troppo cordiali per cose del genere». Così esce di scena anche l’opzione di un rinvio al 2010 che Maroni considera «un’ipotesi solo giornalistica». Al ministro dell’Interno è stato dato incarico di formulare una proposta dopo avere consultato l’opposizione. E a Dario Franceschini ha indicato solo due date: il 14 e il 21 giugno. [...]

Shanghai, Vettel scalda i motori (Ansa)

tarsi con l’emergenza terremoto. Il tesoretto verrebbe utile, potrebbe fornire subito un paio di miliardi senza gravare sulle casse del governo centrale. L’iniziativa però servirebbe anche per aprire un tavolo sulla razionalizzazione complessiva della spesa. Se così fosse a palazzo Chigi si aprirebbe una vertenza infuocata, dall’esito non scontato, ma che potrebbe essere epocale. Errani deve aver intuito qualcosa del progetto, perché come ha spiegato ai suoi interlocutori «ho detto a Fitto che bisogna capire bene». Forse servirà qualche mese per capire l’esito della trattativa, in attesa che si quantifichino i costi per la ricostruzione. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Ci mancava pure Silvan! Il collega Gramellini ci rammenta che durante la “Domenica in” della settimana scorsa il prestigiatore se n’è uscito con una davvero innocente battuta su Berlusconi. E anche il termine “battuta” sembra esagerato di fronte alla sobrietà e alla compotestezza di questo signore. Allarme rosso, invece, come leggete a centro pagina. Ora, un conto sono Vauro e Santoro che la censura se la vanno a cercare. Ma un mondo in cui Lorena Bianchetti e i suoi autori si permettono di correggere e riprendere uno dal quale dovrebbero solo imparare in termini di sobrietà e di educazione non ci piace. Oggi è di nuovo domenica e vedremo se il mago a “Domenica in” ci tornerà oppure no. Mettiamo che gli salta in testa di segare in due il Centrodestra? Ah, no, a quello ci pensa la Lega, altro che Silvan.


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Domenica 19 aprile 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Obama sceglie di rendere pubblici i memo della Cia L’ondata di violenza e mostra al mondo le durezze della lotta al terrorismo che non vuole placarsi dall’editoriale di Guido Olimpio

I memo della Cia costituiscono la sintesi brutale degli anni più duri della lotta al terrorismo. Un piccolo manuale della tortura redatto dai burocrati della sicurezza. Un documento che illumina il «lato oscuro» della guerra ad Al Qaeda. Operazioni clandestine, violazioni dei diritti, rapimenti, prigioni segrete. Comportamenti illegali, a volte non ortodossi, ma che la Casa Bianca di George Bush ha trasformato in «legali» per decreto interno. E colpisce la cura con la quale i quattro esperti dell’amministrazione hanno prescritto i metodi da applicare nei confronti dei terroristi. Tabelle, tempi, dosi di dolore, misure, forza da impiegare. Parametri asettici che si sono trasformati in violenze inaccettabili. I memo, ancora, sono la spia di come una democrazia — e non è certo la prima volta — possa abbassare i suoi standard morali. Per difendersi da un nemico assassino ritiene sia possibile ricorrere a qualsiasi mezzo. Perché come

Obama con il presidente messicano Calderòn

ha sottolineato un esperto «tra un cittadino e un terrorista è quest’ultimo ad avere meno diritti». Al tempo stesso bisogna ricordare il contesto temporale. Quei sistemi sono stati concepiti dopo un attacco terroristico senza precedenti. Oggi è facile dire che i seguaci di Osama fanno meno paura e che forse il pericolo è stato esagerato o manipolato. Allora la maggioranza della comunità internazionale era convinta sulla necessità di

dover reagire ed era pronta a scendere a compromessi pur di proteggersi. Ciò, ovviamente, non deve essere interpretato né come pretesto né come giustificazione. Ma sarebbe disonesto tacerlo. Ma la pubblicazione degli ordini riservati della Cia racchiude un altro significato per gli Stati Uniti. Ed è la forza della trasparenza, la capacità di affrontare — talvolta, sia ben chiaro — verità scomode. Non è da tutti svelare

dal commento di Gian Enrico Rusconi

«Siete cagne dell’Occidente». Non dimentichiamo questo insulto rivolto alle giovani donne afghane. Protestavano contro un articolo della legge sul diritto di famiglia, da esse giustamente considerato una forma di legalizzazione dello stupro. Non declassiamo questo episodio a un deplorevole caso isolato di intolleranza, tra i giochi di potere del governo di Kabul in difficoltà e l’ottuso fanatismo religioso. È un segnale molto serio su come vada ripensata la presenza occidentale nelle aree di cultura islamica.

L’Islam vuole cacciare l’Occidente dei migliori Non basta più lo schermo ufficiale della lotta al terrorismo. Si tratta di ben altro. Non facciamo neppure gli ingenui, le anime belle convinte che basta rimanere imperterriti in Afghanistan - come rappresentati dell’Occidente per promuovere, insieme con tutti i Grandi Valori Umanitari, anche e innanzitutto la dignità della donna. È una partita difficilissima. Siamo

culturalmente disarmati, proprio nel momento in cui schieriamo migliaia di soldati in tenuta da combattimento che ogni sera vengono esibiti in televisione come guerrieri della civiltà contro il terrorismo. Soldati che erano stati mandati laggiù anche per togliere il burqa alle donne afghane, si diceva zelantemente da noi. Il risultato è sotto i nostri occhi.

materiale così riservato e imbarazzante, che fa litigare il Paese e fornisce munizioni ai suoi molti avversari. Per i cinici si tratta di una mossa di facciata e ricordano quanti altri segreti sono ancora chiusi in una cassaforte. Per i conservatori è un errore clamoroso, che espone ai rischi funzionari che hanno agito per mantenere sicura l’America. Per gli ex agenti segreti può compromettere la lotta agli estremisti e far trasparire un segnale di debolezza: loro, i cattivi, penseranno che non abbiamo più «lo stomaco». Per i liberal, all’opposto, è addirittura troppo poco e invocano una commissione di inchiesta. Un dibattito acceso che ha reso insidiosa e coraggiosa la decisione di Barack Obama. Si è preso una doppia responsabilità. Quella di rivelare un frammento importante di verità e di sostenere che i tagliagole possono essere fermati con la legge e nella legge. Un principio sacrosanto che però sarà messo a dura prova, ogni giorno, dalla realtà e da criminali che non hanno ancora deposto le armi.

Naturalmente in Afghanistan ci sono anche medici, insegnanti, organizzazioni non governative, volontari di ogni tipologia e nazionalità. Ma - tragico paradosso - è proprio questo Occidente che, agli occhi di alcuni influenti gruppi religiosi e delle loro donne, rappresenta un pericolo per la cultura e per l’identità islamica. [...] Ci sono raggruppamenti politici e culturali (che semplicisticamente continuiamo a chiamare «fondamentalisti») che stanno ponendo le premesse per cacciare idealmente - se non fisicamente - l’altro Occidente, quello culturale; per neutralizzarlo come autentico partner di dialogo. [...]

dal servizio di Jenner Meletti

Bambini denutriti e macilenti che suonano la fisarmonica sui marciapiedi. Chiedono l’elemosina. Un uomo si avvicina, controlla quanti soldi abbiano incassato. I piccoli che hanno pochi soldi vengono picchiati, con pugni o bastoni. Non succede alla Centrale di Milano e i piccoli non sono romeni. "Succede - dice Giancarlo De Cataldo, giudice e autore di "Romanzo criminale" - nella Londra del 1840 e i bambini sono italiani. Li scopre Giuseppe Mazzini, che denuncia i mercanti di carne umana, italiani, che portano questi piccoli mendicanti nella capitale inglese. Per salvare i bambini organizza una scuola popolare". Certe notizie fanno paura. I ladri sorpresi in casa fuggivano subito, al massimo legavano a una sedia o chiudevano in bagno i padroni di casa. Ora spaccano le teste con mazze di ferro. I rapinatori di gioiellerie minacciavano puntando una pistola. Ora con il calcio della medesima massacrano il gioielliere. Ci si ammazza per un parcheggio. Sono delitti che provocano terrore - dice la sociologa Chiara Saraceno - anche perché commessi nelle case, il luogo in cui ci sentiamo più sicuri". "La violenza esplode - dice Gianrico Carofiglio, magistrato e scrittore - in chi non riesce a "nominare" e dunque controllare le proprie emozioni, prima fra tutte la paura". E spaventano anche quei nomi stranieri, Mariu, Valentin, Calin. "Delitti efferati e assurdi dice il sociologo Marzio Barbagli - sono sempre avvenuti. Tanti furti si sono trasformati in rapine o

La crisi non è irreversibile Plastica al posto del cemento armato primi segnali di schiarita l’Università dell’Aquila, fatta col Lego dall’editoriale di Pierpaolo Benigno

Un mese fa il mercato azionario italiano perdeva circa il 67% rispetto ai valori registrati nel Luglio 2007, l’inizio della crisi finanziaria. Oggi la perdita si è ridotta e ammonta al 57%. Guardando da un’altra prospettiva, gli indici azionari hanno guadagnato più del 30% in un mese. Così è successo nel resto del mondo. È pensabile che i mercati finanziari già intravvedano l’uscita dal tunnel? In questa settimana il Presidente dell’Eurogruppo Juncker ha sottolineato come l’Europa sia nel pieno di una profonda crisi dell’economia reale, una crisi totale e globale, e come ci sia poco certezza sulle vie di uscita. Obama e Bernanke vedono qualche barlume all’orizzonte, ma ancora tante nubi. A chi dobbiamo credere? L’unica certezza è che tutte le crisi finanziarie e recessioni hanno una fine, anche quelle più gravi e profonde come questa. In sequenza, da uno scoppio di una bolla speculativa nel mercato immobiliare e creditizio si genera una crisi bancaria, una contrazione degli aggregati creditizi e quindi dell’economia reale con ripercussioni ulteriori su banche e intermediari finanziari. Non è la prima crisi con

queste caratteristiche, né bisogna andare troppo lontano per trovarne simili: Norvegia 1987, Finlandia e Svezia 1991, Giappone 1992. Per la dimensione globale occorre invece scomodare la Grande Depressione del 1929. In un recente articolo, The Aftermath of Financial Crises, Reinhart e Rogoff presentano una serie di statistiche descrittive sulle crisi bancarie più importanti del secolo scorso, circa una ventina di episodi, e mostrano come ci siano molte caratteristiche comuni: una caduta dei prezzi degli immobili e del mercato azionario, la contrazione del prodotto interno lordo e l’aumento della disoccupazione, la crescita esplosiva del debito pubblico. In media il mercato azionario si contrae del 55% dal picco più alto a quello più basso e la durata della contrazione è di 3 anni e mezzo. I prezzi delle case scendono del 35% su un periodo di 6 anni, mentre la disoccupazione sale di 7 punti percentuale su un orizzonte di 5 anni. Il dato più confortante è quello sulla contrazione del prodotto interno lordo, circa il 9% su un periodo medio di 2 anni. Il debito pubblico sale dell’80% in termini reali, non tanto per i salvataggi bancari ma per le minori entrate fiscali dovute alla recessione. [...]

omicidi. Certo, la presenza di stranieri sul totale delle persone denunciate in Italia per omicidio è altissima: nel 2007 era pari al 42%". Nessuno vuole sentire parlare di "etnia". "Non si possono attribuire responsabilità - dice Giancarlo De Cataldo - a un comportamento etnico. Ma quando parliamo di romeni parliamo di persone abusate per trent’anni da Ceausescu ed è nota la tendenza - che non riguarda certamente tutto un popolo - di riprodurre l’abuso subìto. Valeva anche per gli albanesi, ma ormai siamo alla terza o quarta ondata di immigrazione e le polemiche su di loro si sono placate. Io sono stato colpito dal delitto del parcheggio. Le nostre strade sono percorse da persone fatte e strafatte e la strada è il luogo dell’incontro uno a uno, faccia a faccia. Non ci sono mediazioni, lo scontro è diretto. In un generale clima di intolleranza, che tutti respiriamo, si aggiungono gli abusi delle sostanze e allora anche con una passeggiata ci esponiamo a un cocktail micidiale. E in questo clima di intolleranza chi arriva da fuori porta la propria specificità. I romeni? Dobbiamo riflettere su come erano visti gli italiani emigrati in America. Nel 1890, a New Orleans, due famiglie di italiani mafiosi furono accusate di avere ucciso il capo della polizia. La giuria assolse tutti. Appena usciti dal tribunale, furono linciati dalla folla. Erano "italiani", questo bastava. Spero che con questo clima qualcuno non si metta a proporre nuove leggi. Ce ne sono già troppe e fatte male. Cerchiamo di fare funzionare il processo".

Ci sentiamo assediati

dall’inchiesta di Ferruccio Sansa

dall’articolo di Mario Cervi

Un’università costruita con la plastica. Come i Lego. E non una facoltà qualunque, ma proprio ingegneria, il regno dei progettisti. A guardare le tonnellate di detriti accumulati davanti alle aule degli studenti si resta di sasso: al posto del cemento armato si trova plastica espansa. Proprio questo avrebbe provocato il crollo che, se i ragazzi fossero stati presenti, era destinato a causare una strage. Ieri mattina decine di studenti si sono presentati davanti ai cancelli di ingegneria, come fosse un giorno di lezione. Ma il motivo era un altro: recuperare i computer e il materiale frutto di anni di ricerche. Così non è stato difficile per il cronista entrare e provare un atroce dubbio, un altro ancora, che il terremoto ha suscitato. E pensare che la facoltà di ingegneria era uno dei fiori all’occhiello dell’università dell’Aquila. Siamo a Roio Poggio, una collina che domina la città e si affaccia sulle montagne. Difficile trovare un ateneo altrettanto suggestivo, una specie di nido in mezzo ai boschi. Proprio per questo gli architetti negli Anni Ottanta avevano disegnato questi edifici dalle immense vetrate affacciate sul Gran Sasso. Un progetto dal-

Non è che vogliamo fare del vittimismo. Sappiamo distinguere la telecrazia dalla democrazia, e le tavole della legge di Santoro da quelle della legge di Mosè. Ma l’assedio polemico al quale siamo sottoposti da un aggressivo predicatore mediatico e dalla turba vociante dei suoi seguaci comincia a diventare impressionante, e inquietante. Impressionante è la virulenza degli attacchi mossi al Giornale, al suo direttore, ai suoi articolisti. Inquietante è la sproporzione tra la potenza di fuoco d’un quotidiano importante, ma a gittata limitata, e la potenza di fuoco d’un programma seguito da milioni di cittadini. Accade poi che i sindacati dei giornalisti siano pronti a denunciare e deplorare ogni critica se rivolta a trasmissioni antiberlusconiane, ma tacciano o balbettino se la critica - o per meglio dire le invettive - sono rivolte a noi. Non [...] abbiamo paura, non ne abbiamo avuta nemmeno quando i nostri avversari gambizzavano Montanelli, e i nostri lettori dovevano nascondere il Giornale per non essere aggrediti. [...]

Case crollate all’Aquila

la lunga storia che fu ultimato soltanto negli Anni Novanta, con tante imprese che si alternarono nell’esecuzione. Ma alla fine, si disse, ne era valsa la pena. Oggi, però, a vedere gli effetti del terremoto viene qualche dubbio. L’edificio 1, quello della biblioteca, appare quasi integro. Certo, ci sono stati dei crolli, ma il sisma non è stato una carezza. I guai, seri, invece, si scoprono nel secondo palazzo, quello più frequentato, con decine di aule in grado di ospitare circa 1200 ragazzi. Arrivarci, sgusciando tra i corridoi ingombri di detriti, non è facile. Ed ecco la sorpresa. Le vetrate, appunto. Quello che doveva essere il tratto distintivo dell’edificio ha rischiato di provocare un disastro. Le

enormi lastre trasparenti erano sospese a molti metri d’altezza e dovevano essere in grado di resistere ai terremoti. La garanzia derivava dal cemento armato su cui le vetrate avrebbero dovuto poggiare. Ma a quanto pare non era così. Lo dicono i detriti, ma anche i brandelli della struttura rimasti in piedi e ancora visibili. Lo dice chi se ne intende: «Al posto del cemento c’era della plastica», allarga le braccia un vigile del fuoco. Di cemento c’era soltanto un sottile spessore che non ha retto la scossa. Il risultato: tonnellate e tonnellate di materiale sono crollate sulle scale [...]. I vigili del fuoco e i professori [...] non nascondono la rabbia: «Questa non è un’università, ma una trappola per topi». [...]


6 Primo piano

Domenica 19 aprile 2009

Polemiche dall’opposizione e dal sindacato dei giornalisti

Rai, il premier smentisce tutto

HANNO DETTO

Il dibattito politico

Primo piano 7

Domenica 19 aprile 2009

Antonio Di Pietro

Polemica Craxi-Cento

Antonella Casu

Marco Follini

«Idv non accetta di fare carne da macello per il Pd»

«Ho rifiutato la candidatura» «Non gli è stata proposta»

«La Lista Bonino-Pannella verso l’assemblea dei mille»

«Come è successo ai Pooh il rischio di slegarsi è forte»

AVELLINO – In vista delle prossime amministrative, Italia dei Valori è disponibile a sottoscrivere un percorso comune con il Pd, ma sulla base di un accordo complessivo a livello regionale che venga poi trasferito in tutte le province e con «pari dignità». «Non sono interessato – dice Antonio Di Pietro ad Avellino, durante un incontro con i giornalisti – ad accordi in singole province. In ogni caso l’alleanza con il Pd deve garantire all’Italia dei Valori pari dignità». «Non intendiamo essere carne da macello, fare i portatori di voti ed essere poi tagliati fuori dalle scelte importanti. Accordo potrà esserci – sottolinea il leader Idv – solo sulla base di un patto chiaro e trasparente».

ROMA - «Ho declinato l’offerta di una candidatura nella lista 'Sinistra e Libertà', il movimento politico capeggiato, di fatto, da Vendola», annuncia Bobo Craxi (foto), dirigente nazionale del Partito socialista. Solo che Riccardo Nencini, suo segretario di partito, esprime «stupore sia per i tempi che per i modi delle affermazioni di Craxi, mentre Paolo Cento, che milita in Sinistra e Libertà, assicura che «l'ipotesi di candidare Bobo Craxi per le elezioni europee non è mai arrivata al tavolo delle candidature di Sinistra e Libertà, e quindi non se ne è mai discusso». «Ero convinto –spiega Craxi - della necessità di radunare un vasto fronte di forze politiche democratiche e laiche, in grado di superare questi sbarramenti che considero lesivi del pluralismo democratico in Italia. Così non è stato: non sono convinto della scelta politica socialista ed ho quindi declinato l’invito».

ROMA – Oggi il simbolo “Lista Emma Bonino Marco Pannella”, poi nel fine settimana successivo le liste e più in là – dal 12 al 16 giugno – una “Assemblea dei Mille” di autoconvocati per «un dibattito sulle possibili/necessarie scelte strategiche e strutturali dalla conoscenza dei risultati storici e politici degli eventi italiani». Lo dice in una nota Antonella Casu segretario dei Radicali. Dopo il Comitato Nazionale del 5 aprile scorso «è stato avviato il lavoro per realizzare un documento sulle responsabilità del Regime italiano nella scomparsa della legalità costituzionale, della democrazia e dello stato di diritto – aggiunge la Casu – Si sta vagliando una prima bozza del documento per poi renderlo pubblico. Il lavoro di preparazione di questa documentazione è in corso come vero e proprio satyagraha per la democrazia».

ROMA – «Infine si sono slegati anche i Pooh, e dunque il rischio di slegarsi deve essere piuttosto forte. Prima però occorre darsi da fare, tentare la risalita, non rassegnarsi alla difficoltà». È Marco Follini a scrivere, per il “Riformista”, che «oggi il Pd è nei pressi di un dirupo, e il modo in cui sembrano comporsi le liste elettorali avvicina drammaticamente quel dirupo. Ma non c'è nessuna condanna a perdere, nessuna maledizione divina che ci impedisca di fare le cose un pò meglio di come le stiamo facendo. È proprio in momenti come questi che un grande partito e una classe dirigente degna del nome sanno dare il meglio di sè». «Ad esempio – è la proposta del senatore Pd – candidandosi tutti, senza eccezioni. Franceschini e gli altri leader. Tutti a scarpinarei per portare a casa un risultato che non debba nulla nè alle nostre pigrizie nè ai nostri timori».

FEDERALISMO. Brunetta attacca lo statuto speciale

«Regioni, basta privilegi»

«I media sono vecchi». E il Cavaliere azzera i nomi ipotizzati per viale Mazzini: «Sarà un’innovazione» ROMA – Dario Franceschini attacca Silvio Berlusconi chiedendo che la Rai non diventi una «torta da spartire», mentre il presidente del Consiglio smentisce che dall’incontro a palazzo Grazioli sia uscita una lista di nomine per reti e testate della tv pubblica, annunciando che su quelle poltrone finiranno solo «facce nuove». La Rai, dunque, torna a scuotere i palazzi della politica. Al premier, per la settima volta in visita in Abruzzo, non devono essere piaciute le ricostruzioni pubblicate ieri dai giornali sull'incontro dei vertici della maggioranza nella sua residenza romana. Così, appena arrivato nella tendopoli di Pianola, dice: «Sono notizie infondate: i nomi che ho letto stamattina (ieri, ndr) sui giornali – aggiunge riferendo conversazioni con i “consiglieri” Rai ASPIRANTI “private” non saranno assolutamente i nomi che emergeranno, perchè credo che il direttore generale abbia intenzioEcco chi ne di un’innovazione vera con nuovi e facce più giovani». era stato nomi Le nomine, assicura poi il Cavalieproposto re, saranno fatte dagli organi aziendali preposti. Ciò non toglie, aggiunge con un attacco alla tv pubCAVALLI di riblica, che «il presidente del Consitorno come glio ha solo suggerito di non farle a Clemente J. spizzichi e bocconi, ma di fare un laMimun, per la voro organico per dare alla Rai seconda volta dato in transito quella funzione di servizio pubblico che oggi è molto lontana dallo svolda Mediaset alla poltrona di gere». Di questo, dice ammettendo che il tema è stato sul tavolo dell’indirettore del contro, «si è parlato: che in Rai non Tg1. O nuovi si attacchi nessuno, a partire innesti come dall’opposizione, perchè questa è la quella Susannostra filosofia». na Petruni fiPoco prima, a tornare sulla riunora inviata nione di palazzo Grazioli era stato il Tg1 al seguito segretario del Pd: «Le scelte si fanno del premier e nel Cda della Rai, non a casa del proin futuro data prietario delle reti concorrenti», era come possibistato l’affondo di Franceschini. La le direttrice di Rai, aveva aggiunto smentendo Raidue. Ma contatti con il sottosegretario Giantra i nomi cirni Letta, «non è una torta da sparticolati per il re, ma il sistema pubblico televisivalzer di polvo». Ma le precisazioni di Berluscotrone Rai ci ni sulla riunione a via del Plebiscito sono anche non frenano le polemiche. Mauro Mazza LE REAZIONI POLITICHE (dal Tg2 alla Giorgio Merlo, vice presidente della direzione di commissione di Vigilanza sulla Rai Raiuno, al poin quota Pd, parla di «grave e peristo di Del Nocolosa degenerazione» e chiede alla ce), Mario Ormaggioranza di «lasciare ai vertici feo (dal Mattidi viale Mazzini la gestione no al Tg2), dell’azienda»: «Se continuano i verPaolo Ruffini tici privati per designare i dirigenti (dal Tg3 alla Rai – prosegue – gli italiani capirebdirezione di bero una cosa sola, e cioè che la deRaitre), Antostra tutta, e non solo qualche spicnio Caprarica chio, si farebbe interprete di una (dal giornale concezione organicamente proprieradio Rai al taria ed esclusiva del servizio pubTg3). blico. Persino una pessima legge come la Gasparri non prevede questa grave e pericolosa degenerazione». Il più duro di tutti è Antonio Di Pietro. «Nel nostro Paese c'è una dittatura di ritorno», attacca il leader dell’Italia dei Valori che promette di fare del conflitto di interessi la sua «principale battaglia a livello europeo». Anche l’Udc esprime perplessità sulle parole del premier: «Non servono volti nuovi, ma uomini e donne preparati che siano garanti di serietà e pluralismo», osserva Lorenzo Cesa, segretario dei centristi. Mentre Rifondazione Comunista, con Jacopo Venier, parla di «una delle più brutte pagine della politica politicante» e critica Berlusconi per esibire «in maniera vergognosa tutto il suo conflitto di interessi». I SINDACATI DEI GIORNALISTI - «Potremmo

ALBA (CUNEO)– Per Renato Brunetta è ora di dire basta ai privilegi delle Regioni a statuto speciale. Arrabbiato per una polemica sollevata ieri dal sindacato di categoria autonomista valdostano Savt-Ecole, che ha criticato, in contrapposizione con la Valle d’Aosta, «il taglio di organici nel resto del territorio nazionale in applicazione alla legge Gelmini e alla legge Brunetta», il ministro, a margine di un incontro elettorale ad Alba, ha colto l’occasione per dire che «tutte le Regioni italiane saranno speciali, non ci saranno più privilegi». Parole che hanno scatenato le reazioni degli esponenti politici di Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Alto Adige e Valle d’Aosta: «non siamo dei privilegiati». «Le Regioni a Statuto speciale – ha affermato Brunetta – sono istituzioni della Repubblica che per 50-60 anni hanno, chi bene, chi meno bene, goduto di un vantaggio finanziario. Con il federalismo e il federalismo fiscale avremo tutte regioni a statuto speciale. Si giocherà non più sui trasferimenti maggiori, ma sull'efficienza, la qualità, la trasparenza, la produttività. E saremo tutti un po’ più equi. Che nessuno – ha aggiunto – strilli alla lesa autonomia, non si tratta di questo. Si tratta solo di redistribuire meglio le risorse della collettività». Le risposte non si sono fatte attendere. «Anco-

anche essere d’accordo con Berlusconi. Una sola la differenza, noi pensavamo che non potessero essere veri quei nomi, ci sembrava troppo. Lui che sa, ci rassicura». Lo dice con ironia il segretario nazionale dell’Isigrai Carlo Verna a proposito dei nomi nuovi per le nomine alla Rai, di cui ha parlato il presidente del consiglio. «Una confessione, invero – aggiunge Verna – ma gradita. Stiamo valutando di cambiare il nostro nome in Usigraiset, almeno per avere titolo ad un’interlocuzione anche con chi sa e naturalmente può». Si è chiuso con un duro attacco sull'interferenza della politica nelle nomine dei direttori dei telegiornali Rai l’intervento del segretario generale della Fnsi, Franco Siddi, a Bologna in occasione del centenario della nascita della Federazione Nazionale della Stampa. «Lo abbiamo detto ieri ai governi di Prodi e D’Alema», ha detto Siddi, «lo diciamo oggi con Berlusconi», spiegando che l’effetto semmai si moltiplica per il ruolo del premier nelle televisioni: «E' da trent'anni che diciamo che la politica deve lasciare la Rai, un servizio che deve garantire l'opinione pubblica».

La polemica nata per il taglio degli organici

A Roma il leader minimizza le assenze: «Siamo impegnati sul territorio»

Franceschini sprona alla lotta Partenza sottotono per la campagna Pd: molte sedie sono vuote di CRISTINA FERRULLI ROMA – Alza la voce Dario Franceschini davanti ai candidati alle elezioni amministrative, che sono stati chiamati a Roma per il via ufficioso alla campagna elettorale. Il segretario nazionale del Partito Democratico sprona a non aver paura «di parole come lotta, uguaglianza, solidarietà», convinto che il Pd si saprà rilanciare se non scimmiotta la destra ma disegna «una gerarchia di valori alternativi». Ma tra liste ancora aperte e impegni elettorali, l’avvio appare un pò sottotono con molte sedie vuote nello Studio 5 di Cinecittà e nessun aspirante sindaco di peso. «Siamo impegnati sul territorio, lo sapevamo che queste sarebbero state le persone, forse abbiamo sbagliato sala», minimizza alla fine Franceschini. Tutti sanno che non sarà una passeggiata per il Pd il risultato nei 4200 Comuni e nelle 64 Province, chiamati al voto ad un anno dalla sconfitta alle politiche, con un partito in costruzione che ancora fatica a far arrivare il suo messaggio e con alleati inclini alla concorrenza. Chi, però, ieri è arrivato a Roma ci crede e c'è anche chi, come il vicedirettore del Tg1 David Sassoli, decide di debuttare in politica in un momento non semplice per il Pd «per dimostrare ai salotti – spiega il giornalista presentandosi ai candidati – che ci siamo». Ma siccome i voti devono essere presi sul territorio, in tanti oggi hanno preferito non togliere tempo alla campagna elettorale e i presenti in sala sono circa 200: non ci sono, ad esempio, Matteo Renzi e Flavio Del Bono, sulle cui spalle pesa una responsabilità doppia visto che devono vincere in città-simbolo come Firenze e Bologna. C'è, invece, e fa commuovere tutta la

Dario Franceschini, segretario del Pd

platea descrivendo il dramma del terremoto, la presidente della provincia dell’Aquila Stefania Pezzopane, così come è tornata nel posto che l’ha lanciata Debora Serracchiani, candidata alle europee ma molto attenta a non comportarsi da star. Se, come dice Alessandro, giovane candidato di Trino Vercellese, «sarà la battaglia di Davide contro Golia», Franceschini invita a non perdere tempo. E il registro della campagna elettorale non prevede svolazzi: «Dobbiamo incalzare il governo sulla crisi, fare proposte ma anche alzare la voce sulle misure che non vanno». E lui è il primo ad alzarla contro il mancato election day che «grida vendetta», contro un governo che non allenta il patto di stabilità dei Comuni e ignora la proposta sulla «tassa sui ricchi» che «noi continueremo a rilanciare».

ra una volta giungono attacchi inauditi contro l’autonomia della Valle d’Aosta, da parte di un ministro del Governo Berlusconi, che mistifica la nostra realtà e vorrebbe vedere calpestati i nostri diritti, conquistati con enormi sacrifici dai padri fondatori del modello di autogoverno valdostano» ha commentato l'assessore all’istruzione della Regione autonoma Valle d’Aosta, Laurent Vierin. «Ho l’impressione che il ministro Brunetta non conosca la costituzione» ha ribattuto il governatore dell’Alto Adige Luis Durnwalder. «Oppure – ha aggiunto – Brunetta non intende rispettare la Carta costituzionale. È infatti la Costituzione a regolare l’esistenza di regioni ordinarie e di regioni speciali». Concorda sul fatto che tutte le regioni italiane devono essere messe nelle stesse condizioni di partenza, sia sul piano istituzionale che sul piano finanziario, il presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo ma, nello stesso tempo, ha precisato di «rigettare con forza l’idea che specialità sia mai stato sinonimo di privilegio». Così come il coordinatore regionale del Pdl del Friuli Venezia Giulia, Isidoro Gottardo, ha detto: «Con tutto l’affetto, l’amicizia e la stima che mi legano al ministro Brunetta, devo precisare che è corretto dire basta ai privilegi laddove si annidano».

Parole d’ordine che hanno molto sapore di sinistra ma che il segretario Franceschini rifiuta di chiudere in schemi: «Se avete una buona proposta – esorta i candidati – fregatevene se vi dicono che è troppo di sinistra, troppo laica o troppo cattolica. Nel 2009 se un’idea è buona, questo è quello che conta». Il Pd deve guardare oltre le categorie ideologiche ma non inseguire la destra sul suo terreno. La vera sfida è puntare su una «gerarchia di valori alternativi» che non vanno neanche inventati: «Dobbiamo dire che stiamo con i più deboli, non dobbiamo aver paura di parole come lotta, uguaglianza, comunità, solidarietà, parole che vengono dal passato ma che ci indicano anche il futuro». I valori non sono meno importanti delle persone e così Franceschini assicura che le liste del Pd «saranno pulite» e annuncia simbolicamente la candidatura di Rita Borsellino, sorella del magistrato ucciso dalla mafia, che sarà capolista per le europee al sud, tassello importante di un puzzle che si chiuderà nella direzione di martedì dopo che il segretario, infastidito per gli annunci della stampa sul “caminetto” dei big di lunedì sera, annuncia che il vertice, che «doveva in realtà discutere del programma delle europee», è stato alla fine sconvocato.

| ANTICAPITALISTI | Roma, Diliberto e Ferrero festeggiano la lista unica

Sfuma l’ipotesi di far slittare i quesiti al 2010. L’opposizione attacca: «Uno spreco»

Referendum, rinvio più difficile Berlusconi annuncia: «Andrò a votare, l’ho sempre fatto» di SERENELLA MATTERA ROMA – Nessuna «sintonia». Nessun accordo sulla data. Accuse reciproche di «sciacallaggio» e di «responsabilità gravissime» sui costi. All’indomani dei primi contatti del ministro Roberto Maroni con i leader dell’ opposizione, una soluzione della questione del referendum elettorale sembra ancora lontana. Perchè se il segretario del Pd, Dario Franceschini, dice che un rinvio al 2010 «avrebbe avuto anche un senso», la Lega continua a proclamarsi fermamente contraria all’ipotesi, tant'è vero che il ministro dell’Interno neanche l’annovera nei suoi colloqui. E il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, che pure aveva ventilato un possibile

Diliberto e Ferrero sul palco a Roma

ROMA – «Tiriamo su la testa. Basta togliersi il cappello davanti ai predoni». È stato questo lo slogan dominante della manifestazione a piazza Navona per la presentazione della Lista Anticapitalista. Ne fanno parte Prc, Pdci, Socialismo reale di Cesare Salvi e i Consumatori Uniti. All’iniziativa hanno partecipato circa 3 mila militanti ben muniti di bandiere rosse con il simbolo classico del comunismo, la falce e il martello. Oliviero Diliberto e Paolo Ferrero non si sono discostati nei loro interventi dal palco da uno schema ormai collaudato: attacchi a Silvio Berlusconi e critiche severe a Dario Franceschini. Per Diliberto il premier ha un «rapporto feudale con il Parlamento e sta facendo diventare l’Italia un paese di schifo». Quanto ai democratici, «non fanno l’opposizione perchè non hanno il sangue nelle vene». Ma ci sono critiche anche per la concorrenza elettorale di Sinistra e Libertà, l’altra lista unitaria guidata da Nichi Vendola. Diliberto ha invitato tutti a non votarla, anche perchè la soglia del 4% rischia di far naufragare entrambi i progetti. Claudio Fava ha replicato ironicamente: «Grazie dello spot».

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rinvio, si mostra disponibile ad accantonarlo. Andrà a votare per il referendum, Berlusconi. «L'ho sempre fatto» dice ai cronisti in Abruzzo. Ma di fronte alla “responsabilità» di tenere unita la maggioranza in un momento di crisi, il premier si mostra ancora una volta disponibile a mediare. Un rinvio del referendum? «Stanno esaminando questa ipotesi – dice – Io ho visto i conti ieri sera (venerdì, ndr): i risparmi sarebbero intorno ai cinquanta milioni». Ma poi aggiunge: «Rinviarlo forse tiene in sospeso tutto». Al momento, dunque, l’ipotesi più probabile è ancora quella dell’accorpamento di ballottaggi e referendum al 21 giugno. Il Carroccio ha già detto di

LA CURIOSITA’

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Sassoli e Allam, giornalisti in lista MILANO – Magdi Cristiano Allam, nel corso del Convegno UDC «La Costituente di Centro» tenutosi ieri a Milano, è stato ufficialmente accreditato da Pier Ferdinando Casini come capolista UDC alle Elezioni Europee per la Circoscrizione Nord Ovest. «Abbiamo di fronte – ha sostenuto Allam – una straordinaria opportunità nell’essere riconosciuti come punto di riferimento certo e credibile per i valori e le regole che sono fondamentali per ridefinire il nostro modello di sviluppo economico e socio-culturale, mettendo al centro la dignità della persona, il bene comune e l'interesse generale». Allam, nato al Cairo nel 1952, è il fon-

datore del Partito Protagonisti Per l’Europa Cristiana ed è stato vicedirettore ad personam del Corriere della Sera. La notizia della sua candidatura arriva dopo quella di David Sassoli, vicedirettore del Tg1, che sarà capolista nella sezione centro per il Pd, con l’obiettivo di «tentare di correggere i rischi di una maggioranza che con le prossime elezioni europee e amministrative vuole capire se il paese è disposto ad assecondare una svolta monarchica».

L’ex Corriere candidato per l’Udc

sì e, dall’opposizione, si mostra disponibile il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, che pure definisce i quesiti «un imbroglio». Ma la «sintonia» necessaria ancora non c'è. Il comitato promotore del referendum, il cui consenso sulla data è indispensabile pena un ricorso alla Corte costituzionale, lamenta di non essere stato neanche contattato. Mentre Antonio Di Pietro assicura di non aver risposto a Maroni. Quanto al Partito democratico, Dario Franceschini torna sulla decisione di accantonare l’election day: «Davanti alla lunga emergenza che c'è in Abruzzo, quella scelta grida vendetta», dice. E si rammarica di non essersi neanche sentito proporre il rinvio al 2010, che secondo lui «avrebbe avuto anche un senso», perchè «avrebbe consentito di tentare una riforma della legge elettorale». Ma è quando apre il capitolo dei costi, ricordando i 400 milioni di euro che si sarebbero risparmiati con l’election day, che il segretario del Pd raccoglie le reazioni più accese. Dal Pdl lo accusano di sollevare «polemiche demagogiche» e di “speculare con le menzogne». Ma la più dura è la Lega, che contesta le cifre e parla di «sciacallaggio», con il capogruppo Roberto Cota, ma soprattutto con Roberto Calderoli. Il ministro per la Semplificazione burocratica parla di «meschine azioni», messe in atto soltanto «per un ritorno elettorale, o peggio ancora per i rimborsi elettorali legati al referendum» da «sciacalli e avvoltoi che giocano col sangue». Ma i referendari rispediscono al mittente l’accusa formulata dall’esponente leghista: «Sciacallo è chi paralizza e ricatta l’intero governo». E il riferimento alle frasi dei giorni scorsi sulle pressioni leghiste al premier è assolutamente chiara.


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Domenica 19 aprile 2009

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Domenica 19 aprile 2009

«Non possiamo candidare persone inquisite da De Magistris»

Politica lucana

Dichiarazioni di fuoco precedono l’arrivo di Di Pietro

Prosegue senza sosta la corsa alla candidature per tutti i partiti. Il Pd conferma le proprie scelte nel Potentino e attende il vertice di maggioranza per l’aspirante presidente nel Materano

Lacorazza incassa il sì del partito: è candidato di SALVATORE SANTORO

Per il Partito democratico lucano quindi, rimane POTENZA - Si inizia a vede- ancora da sciogliere il nore “la luce” nel Partito de- me per la corsa alla presimocratico di Basilicata. Al- denza della Provincia di meno per quanto riguarda Matera. Ma la questione le due candidature apicali per quanto riguarda la “sedel Potentino i nodi sono conda” provincia lucana è diversa: al di là di imprevestati sciolti. Il segretario regionale dibili sviluppi delle ultime del Pd, Piero Lacorazza ieri ore il candidato alla presiha incassato l’approvazio- denza non sarà un politico ne all’unanimità della pro- del Pd. Per questo le dipria relazione alla Direzio- scussioni continuano anne regionale del partito che cora. Per la scelta del nome, si è riunita ieri pomeriggio nel capoluogo di regione. che comunque dovrebbe Non è stata certa una pas- avvenire a breve, è stato deseggiata la riunione di ieri, legato l’Ufficio politico dei ma alla fine, il giovane se- big di partito la cui indicazione sarà gretario luconfrontata cano del Parcon gli altri tito democrapartiti che tico di fatto è comporranil candidato no la coalialla presizione. Sedenza della condo le inProvincia di discrezioni Potenza. il Partito deManca ora mocratico solo il passpingerebbe saggio al taper la candivolo dei pardatura di titi che comun’espresporranno il sione della cartello eletsocietà civile torale del materana. centrosiniTornando stra lucano. alla DirezioLa riunione ne di ieri podei segretari meriggio, è prevista in ogni caso per oggi alle Piero Lacorazza il dibattito è 18, ma l’indistato serracazione del segretario regionale del Pd to. Da quanto si è appreso quale aspirante successore l’ex parlamentare Antonio di Sabino Altobello dovreb- Boccia avrebbe sollevato be essere ratificata senza una serie di perplessità. A particolari patemi dagli al- ricomporre il quadro prima del voto tri leader reall’unanimigionali di tà ci sarebbe partito. Anstato l’interche se in un vento di alcentrosinicuni big destra in cui le mocratici tra fibrillazioni cui Vincenzo non mancaFolino e Salno mai è prevatore Marvedibile che giotta. ci saranno Ha preso discussioni. parte al diE la candibattito anche datura di il presidente Piero Lacodell’amminirazza fa il strazione paio conprovinciale quella a sinuscente, Aldaco della tobello che di città di Pofatto ha pastenza di Vito sato il “testiSantarsiero. Vito Santarsiero mone” per la Nel coordicandidatura namento cittadino del Pd, infatti, che si a Lacorazza il quale ha lanè svolto venerdì anche sul- ciato la propria sfida elettola riconferma di Santarsie- rale relazionando sulla nero alla corsa alla poltrona cessità di rilanciare i contedi sindaco c’è stato il sì del nuti e di smorzare le polemiche interne. partito.

Saltata la strategia di Viceconte

Due versioni diverse ma un solo dato di fatto: l’Udc dribla il Pdl POTENZA - “Vengo anch’io. No tu no”. Utilizzando Jannacci, questa è più o meno la versione dei fatti resa da Molinari. Per Mancusi, Laguardia e gli altri, che a Roma giovedì scorso da Casini ci sono andati, le cose sarebbero andate diversamente: «C’era il posto in macchina, ma alla fine senza nemmeno avvertire non si è presentato». La macchina è quella di Agatino Mancusi e c’è chi giura che «ci sono anche sms a conferma di questa tesi». Ma al di là delle due versioni dei fatti, c’è un dato inconfutabile: l’Udc alle prossime elezioni amministrative non è in alleanza con il Popolo della Libertà. Cosa per la quale non è mistero si erano spesi nelle scorse settimane sia il coordinatore regionale del Pdl, il senatore Guido Viceconte e sia lo stesso Peppino Molinari. E con l’Udc che sceglie la corsa solitaria al centro e Guido Viceconte non ascolta le lusinghe del centrodestra saltano evidentemente alcuni tasselli nello scacchiere del Pdl per le prossime elezioni. Perchè se da un lato il partito di Silvio Berlusconi in Basilicata gioca a carte coperte aspettando prima le mosse del Partito democratico è anche vero che la vera strategia che si sta mettendo in campo è alla ricerca di bissare il “colpaccio” di Matera città, con la candidatura di un politico forte interno al Pd in staffetta con un moderato candidato in liste civiche collegate. Ma intanto è polemica intorno alla decisione dell’Udc di correre da sola. Il segretario regionale della Dc di Basilicata, Giuseppe Potenza, in una nota, ha infatti dichiarato: «L’intesa raggiunta a Po- Peppino Molinari marico ha un significato ancora maggiore in riferimento alla scelta verticistica della Udc di scegliere da sola i candidati con la motivazione strumentale e per nulla credibile che è stato privilegiato il progetto politico, un progetto evidentemente “ad ecludendum». Non solo c’è anche la lettera di alcuni dimissionari dell’Udc di Basilicata (che sono passati all’Ud di Vincenzo Giuliano) che mettono benzina sul fuoco: «La decisione dei vertici lucani dell'Udc di andare da soli alle prossime elezioni amministrative, assunta senza il coinvolgimento della base e degli organi statutari e con l'avvallo di quelli nazionali, fa chiarezza sulle Agatino Mancusi reali intenzioni e sui veri obbiettivi della classe dirigente locale. Una classe dirigente che, contrariamente alle dichiarazioni, mira, nei fatti, ed esclusivamente al proprio posizionamento ed alla propria autotutela. Il metodo utilizzato porta ad un isolamento che tende a far abortire, sul nascere, il progetto di “Costituente di centro».

MOVIMENTI A SINISTRA Nardiello (Pdci) sulla lista unitaria per le europee

«I comunisti finalmente hanno rialzato la testa» «E’ la manifestazione dell’unità, l’unità cercata, l’unità fortemente voluta, l’unità necessaria, di certo l’unità raggiunta. È l’unità dei comunisti e che ha uno slogan che vale più di un programma politico: Su la testa!». A sostenerlo è il capogruppo del Pdci in consiglio regionale Giacomo Nardiello che ha partecipato insieme ad una delegazione di dirigenti ed iscritti al Pdci lucano alla manifestazione di Roma promossa da Prc, Pdci, Socialismo 2000, Consumatori Uniti, ad associazioni del mondo femminista e di quello ambientalista e pacifista, per presentare la lista unitaria dei comunisti per le Europee. “Siamo di fronte ad una crisi di carattere internazionale e antipopolare, non solo economica e finanziaria, ma sociale, alimentare, energetica, ambientale, che sta scuotendo le categorie sociali più deboli dell’intero pianeta. La crisi del capitalismo globalizzato. Ci opponiamo – afferma Nardiello - all’Europa liberista e tecnocratica e al governo di “grande coalizione” composto da socialisti, popolari e liberaldemocratici europei che ha fin qui dettato l’agenda della costruzione dell’Unione. Lottiamo con i movimenti sociali e le forze politiche di trasformazione di tutto il continente per UN’ALTRA EUROPA. Una lista che – sottolinea - fa sue le ragioni di chi in questi anni e in questi mesi sta lottando, nella scuola e nei luoghi di lavoro, per la giustizia sociale e contro la precarietà, che si oppone al razzismo e all’offensiva oscurantista e clericale. Che si batte per un intervento pubblico finalizzato alla riconversione sociale e ambientale dell’economia, per la redistribuzione del reddito, contro la guerra e per il disarmo. Siamo convinti che la questione morale abbia un valore universale, in Italia come in Europa. L’intreccio perverso tra politica e affari e l’uso clientelare delle risorse pubbliche sono fattori di degenerazione della democrazia, come intuì Enrico Berlinguer. C”è poi – dice ancora Nardiello – una posta in gioco che riguarda il futuro del Mezzogiorno e della Basilicata che non possono avere un ruolo di “parenti poveri” al banchetto dei Potenti della Terra e delle Regioni più forti d”Europa. Per la Basilicata c”è l”uscita dall”Obiettivo Uno che va governata per evitare ulteriori gravi contraccolpi al già fragile tessuto produttivo, economico, sociale e civile”.

LA POLEMICA

Per Russo, Digilio «predica bene ma razzola male» «La stampa regionale, in questi giorni, sta dando ampio risalto al passaggio necessario per definire quale metodo dovrà utilizzare il Pdl nelle varie scelte che la neo classe dirigente sarà chiamata ad affrontare. Le parole del senatore Digilio non possono che non essere condivise da chi come noi ha sempre fatto del metodo della condivisione, della trasparenza e della meritocrazia un suo cavallo di battaglia. E’ chiaro quindi che non è tollerabile che le varie nomine siano imposte dall’alto, che la scelta spetti sempre ai vertici del partito». Lo dice il consigliere comunale del Pdl di Melfi, Stefano Russo che aggiunge: «Ma come spesso accade in politica si predica bene e si razzola male. A tal proposito non condividendo il metodo utilizzato nella sola provincia di Potenza per la designazione del coordinatore provinciale del Pdl, differente dalla totalità delle regioni e province italiane, ci chiediamo quale tra i due metodi i nostri vertici intendano utilizzare. Infatti nei vari coordinamenti nazionali, regionali e provinciali si è usato il metodo della continuità». Il riferimento è ovviamente alla nomina a segretario provinciale del Pdl di Tisci e non dell’uscente coordinatore

POTENZA - Il leader dell’Italia dei valori ha scelto la Basilicata per aprire ufficialmente la campagna elettorale per le europee. Una scelta non casuale se si considera che uno dei candidati dell’Idv è proprio quel Luigi De Magistris che, quando era ancora sostituto procuratore a Catanzaro, aveva “messo gli occhi” sul malaffare in Basilicata sfociato poi in quella che è passata alle cronache come l’inchiesta “Toghe lucane”. Ma per Di Pietro l’obiettivo «è aiutare il Pd a vincere» anche se «non si possono presentare persone che non si possono candidare». E il riferimento è chiaramente al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero. «In Basilicata - ha aggiunto l’ex magistrato di “tangentopoli” e “mani pulite” - con tutto quello che è uscito dalle inchieste, lo dico agli amici del Pd, non possiamo appoggiare quelli che le inchieste hanno rivelato avere le mani sporche. Non candideremo un candidato inquisito da un altro nostro candidato». Dichiarazioni di fuoco alla vigilia dello sbarco in terra lucana di Antonio Di Pietro. Due gli incontri in programma. Il primo questa mattina alle 10 al teatro Don Bosco di Potenza, il secondo alle 12 nella Sala Murano a Melfi. «Gli incontri - spiega una nota dell’ufficio stampa lucano di Idv - serviranno a delineare le scelte politiche nazionali dell’Italia dei Valori in queste prossime tornate elettorali e a comprendere lo stato dei possibili scenari sul versante regionale. Agli incontri saranno presenti le massime espressioni del partito, nonché gli eletti, gli iscritti, i simpatizzanti dell’Idv e i candidati alle competizioni comunali e provinciali». «Stiamo cercando di aiutare il centrosinistra a vincere da qualche parte, nonostante loro». E il riferimento di Di Pietro è, ovviamente al Pd dal quale il leader dell’Idv aspetta risposte sui candidati alle prossime amministrative. E così torna alla ribalta il “nodo Santarsiero”. «Ancora ieri non siamo riusciti ad avere una risposta da Franceschini ha aggiunto il leader dell’Italia dei Valori - chiediamo disperatamente: 'possiamo aiutarvi, fatevi aiutarè. L’obiettivo è aiutare il Pd a vincere, ma non si possono presentare persone che non si possono candidare. In Basilicata con tutto quello che è uscito dalle inchieste (il riferimento è proprio a “Toghe lucene n.d.r) lo dico agli amici del Pd, non possiamo appoggiare quelli che le inchieste hanno rivelato avere le mani sporche». Insomma viene ribadito il veto sulla ricandidatura del primo cittadino del capoluogo di regione. E a chi gli obietta che anche nelle fi-

Antonio Di Pietro. A destra Luigi De Magistris

Il leader dell’Idv disposto ad allersi con il Pd Unica remora la riconferma di Santarsiero a sindaco di Potenza le del suo partito c’è un candidato inquisito - il pm Luigi De Magistris - Di Pietro replica: «Qualcuno si è arrabbiato con noi per averlo scelto, ma io candido magistrati che hanno combattuto la criminalità e vorrei che, almeno i condannati, non li facessimo eleggere: hanno già dato o, meglio, hanno già preso». Insomma l’alleanza Idv-Pd potrebbe saltare proprio sulla contrapposizione Santarsiero-De Magistris. Rivolto al Pd, Di Petro ha aggiunto: «Cambiate candidati e noi vi appoggeremo, altrimenti in alcuni luoghi correremo da soli. Qualcuno ha criticato la scelta di candidare Luigi De Magistris, il punto è che io candido un magistrato che combatte la criminalità, altri candidano persone con problemi giudiziari». «Noi stiamo cercando di aiutare il centrosinistra a vincere da qualche parte – ha aggiunto il leader dell’Idv – ma abbiamo alleati che sono invidiosi

«Non vogliamo che il paese sia governato da quanti lo hanno portato alla rovina» del fatto che noi facciamo bene le cose. In nessuna parte d’Italia saremo assenti perchè mille berluschini nascono in ogni amministrazione». Più che dichiarazioni di pace sembrano dichiarazioni di guerra rilasciate dall’ex pm durante ll’incontro con cui l’Italia dei Valori ha presentato i suoi candidati alle elezioni europee per la circoscrizione dell’Italia centrale. «Siamo nati con l’obiettivo finale di contribuire al ricambio della classe politica del paese. Non vogliamo certo buttare l’acqua sporca con tutto il bambino, ma non vogliamo nemmeno che il paese sia governato da chi lo ha portato alla rovina». «Tante facce - ha proseguito Di Pietro - dovrebbero stare non a Montecitorio, ma a San Vittore o a Regina Coeli». Per arrivare a questo obiettivo, conclude Di Pietro, «L'Italia dei valori si fa contenitore e strumento per tanti italiani di stare dentro le istituzioni».

Romagnoli candida Vincenzo Mancusi alle europee

La Fiamma lancia la sfida Egidio Digilio

di An, Rosa. La questione è anche stata sollevata da Gasparri. Russo prosegue: «La nostra posizione, condivisa dalla quasi totalità del popolo di An della provincia, evidenzia come in questo caso specifico il metodo utilizzato cozza con quelle che sono state le affermazioni dei nostri vertici regionali. Questa non chiarezza sta di fatto rallentando, non solo a Melfi ma anche sul territorio della provincia di Potenza, la ratifica dei coordinamenti del Pdl. Il Pdl lucano, questo non può proprio permetterselo».

POTENZA - Vincenzo Mancusi, segretario regionale del Movimento sociale Fiamma tricolore della Basilicata, è candidato alle elezioni europee del prossimo 6 e 7 giugno per la circoscrizione Sud (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata e Calabria) nelle liste di Fiamma tricolore. A renderlo noto è un comunicato della stessa segreteria regionale del partito in cui si legge ancora: «Nelle prossime ore Mancusi, dirigente nazionale del partito, potrebbe essere indicato anche come candidato alla circosrizione insulare (Sicilia e Sardegna). La scelta dell’esponente lucano della Fiamma per il seggio di Srasburgo è sostenuta dell’europarlamentare Luca Romagnoli ed è motivata, spiega lo stesso leader di Fiamma Tricolore “in forza dello spessore umano e professionale di Mancusi, politico di grande coerenza che si è sempre distinto per impegno e passione nella lotta per il miglioramento della vita sociale al Sud”.

Nella nota quindi sono trasmesse le dichiarazioni del leader nazionale del partito, Luca Romagnoli che ha proseguito: «Ribadiamo a Mancusi piena fiducia e l’appoggio in ogni momento dell’intero partito. Sicuri che Mancusi saprà portare i nostri valori nella battaglia per l’Europa. Noi siamo popolo. Fieri della nostra coerenza, vogliamo continuare a far politica nazionalpopolare dalla parte degli italiani. Radici nel passato, germogli nel futuro». Per quanto riguarda i punti cardine del programma della Fiamma tricolore, che vede Vincenzo Mancusi candidato europeo, sempre nella nota della segretaria regionale della Movimento sociale Fiamma tricolore, si sottolinea «la necessità di costruire con azioni concrete un’Europa sociale di radici e futuro, ritornare a essere padroni a casa nostra, nell’Italia delle arti e della cultura. Ma anche garantire sicurezza e giustizia ai cittadini. E ancora: guerra alla criminalità e tutela dei prodotti nazionali e azzeramento

Vincenzo Mancusi

della filiera agroalimentare. Su tutti gli altri impegni della Fiamma, quello per il diritto alla casa e al lavoro, l’eliminazione dei mutui onerosi e la lotta all’indebitamento delle famiglie. Punti fermi di una politica forte e sociale. Italiana ed europea».


10 Economia

Italia/Mondo

Domenica 19 aprile 2009

Le commissioni di ricarica possono arrivare fino a 5 euro

Berlino apre al “legal standard”

«Le carte prepagate costano troppo» L’Antitrust bacchetta le banche

Crisi, Tremonti «Su regole globali c’è più consenso»

ROMA – Ancora troppo cari i costi per le carte prepagate messe a disposizione del sistema bancario e per consentire risparmi ai consumatori largo alle società di telefonia mobile. È la conclusione alla quale arriva l'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato dopo l'indagine conoscitiva condotta nel settore. «Restano ancora elevati i costi delle carte prepagate offerte dal sistema bancario – sottolinea l’Antitrust – con commissioni di ricarica che possono arrivare fino a 5 euro». Quale via d’uscita? «Sfruttare le potenzialità legate ad un possibile ingresso, nel mercato dei pagamenti elettronici, degli operatori telefonici mobili – sostiene l’Autorità – che con 80 milioni di carte costituiscono la principale componete delle carte prepagate chiuse». Le carte prepagate, bancarie o postali, ricaricabili o 'usa e getta’, sembrano piacere sempre di più agli italiani. Secondo i dati raccolti dall’Antitrust nell’indagine conoscitiva nel 2007 ce n'erano già 5,8 milioni in circolazione, il 30% in più rispetto all’anno precedente. A coprire quasi il 60% del segmento è Poste Italiane. Nel 2006 si sono registrate più di 25 milioni di operazioni di pagamento con carte prepagate, presso Pos o via Internet, oltre il doppio rispetto ai prelievi bancomat, e il valore delle ricariche è stato di circa 3,5 miliardi di euro. Un bel giro d’affari ma dai costi «ancora elevati» per i consumatori – anche fino a 117 euro l’anno -, fa notare l'Antitrust che intravede nelle 80 milioni di carte prepagate telefoniche «possibili risparmi per i consumatori». In effetti a partire dal primo novembre di quest’anno entrerà in vigore la cosidetta 'Psd’(Payment

La via d’uscita è l’ingresso di operatori di telefonia mobile

Carte prepagate troppo costose

Service Directive) che dovrebbe consentire l’ingresso di nuovi operatori nel sistema di pagamenti. «Laddove intervenissero le necessarie modifiche normative contenute in una proposta di direttiva della Commissione Europea – evidenzia il Garante – i

consumatori potrebbero in sostanza utilizzare le ricariche telefoniche per effettuare i pagamenti di modesta entità, dalla spesa al supermercato al biglietto del treno, all’abbonamento dei mezzi pubblici, sfruttando la gratuità della ricarica e la rimborsabilità del credito». Una maggiore concorrenza nel settore, con conseguente riduzione dei costi, potrebbe aiutare l’Italia a «recuperare il gap con gli altri Paesi nella diffusione della moneta elettronica». «A fronte di una media dell’area euro di circa 55 operazioni procapite effettuate con carte di pagamento e di 154 effettuate negli Stati Uniti, in Italia – fa notare in conclusione l’Antitrust – si registrano solo 21 operazioni procapite». Per il Codacons le conclusioni dell’Antitrust sulle carte prepagate sono giuste ma ora occorre «eliminare commissioni sui prelievi». L’Autorità – afferma il presidente dell’associazione dei consumatori Carlo Rienzi – «deve puntare il suo mirino sulle commissioni sui prelievi tramite bancomat, che rappresentano un balzello enorme e totalmente inutile».

Stretta del credito, per le imprese un costo da 13,8 miliardi all’anno ROMA – Le imprese italiane pagano un prezzo sempre più alto per la crisi del credito. Sale, infatti, a 13,8 miliardi l’anno (dai 12,5 del 2008) l’onere finanziario per le aziende derivante dal mancato adeguamento dei tassi di mercato applicati dalle banche a quelli di riferimento della Banca centrale europea. L’allarme viene da un’analisi dell’Ufficio studi di Confartigianato, che ha calcolato l’impatto della crisi del credito sul sistema imprenditoriale. Secondo Confartigianato, a una ridu-

zione di 2,25 punti percentuali dei tassi Bce corrisponde una diminuzione di 0,77 punti dei tassi pagati dalle imprese alle banche. Il risultato – si legge in una nota – è che «il mancato adeguamento dei tassi di mercato a quelli di riferimento Bce costa alle imprese 13,8 miliardi di euro l’anno in termini di maggiori oneri finanziari». Lo studio mette in evidenza che i tassi sui prestiti pagati dalle imprese italiane sono più alti rispetto a quelli degli altri principali Paesi europei.

BORSA

di ANDREA D’ORTENZIO BERLINO – La Germania «apre» alla realizzazione delle regole globali sull'economia e finanza (legal standard) che l’Italia conta di varare al prossimo vertice del G8 in Sardegna e che sono necessarie per ristabilire appieno la fiducia dei risparmiatori e non solo dei mercati finanziari, mentre l’economia reale stenta ancora a mostrare una reale inversione di tendenza. Il ministro dell’economia Giulio Tremonti registra con soddisfazione la posizione tedesca nel convegno organizzato dall’Aspen Institute a Berlino. «C'è una buona apertura della Germania sul legal standard’' spiega. Dentro, secondo i partecipanti dell’incontro a porte chiuse, il rappresentante del governo tede-

sco Bernd Pfaffenbach che ricopre anche il ruolo di 'sherpa’ del cancelliere Angela Merkel ai vertici internazionali, avrebbe speso parole positive in tal senso. Dove invece la resistenza, almeno a livello governativo, rimane forte per la creazione di Eurobond. Sulle regole globali comunque, al di là delle contrapposizioni fra Europa e Usa, cresce quindi il consenso. Le nuove regole globali, per il componente del consiglio della Bce Lorenzo Bini Smaghi, sono comunque necessarie per far ripartire il sistema economico. «Se sappiamo che dopo questa crisi si tornerà a un sistema finanziario più disciplinato, i risparmiatori avranno più fiducia e certezze che i loro risparmi saranno salvaguardati davvero».

CONSULENZA FISCALE

a cura di MASSIMO PRUDENTE

a cura di PASQUALINO PONTESI Dottore commercialista

Sesta settimana positiva IL RIENTRO alle contrattazioni dopo la pausa legata alla festività di Pasqua è stato salutato dai principali mercati azionari con nuovi acquisti. Le Borse hanno così continuato a muoversi lungo la via dei guadagni, pur realizzando performance diverse, con una differenza significativa soprattutto tra America ed Europa. Gli operatori continuano a guardare con fiducia ad una possibile ripresa dell'economia, che tuttavia non dovrebbe arrivare prima della fine del 2009. Si confida inoltre un miglioramento delle condizioni per il mercato del credito e più in generale del settore finanziario, tanto che s'inizia a pensare che il peggio sia ormai alle spalle, nonostante nel breve le incertezze dovrebbero continuare a dominare la scena. A dare sostegno alle Borse sono stati anche diversi risultati trimestrali migliori delle attese, soprattutto in America, dove l'attenzione si è concentrata proprio sui bancari. Sia Goldman Sachs che JP Morgan e Citigroup hanno diffusi numeri superiori alle stime, mentre qualche incertezza è arrivata dal fronte high-tech. Tanto Intel quanto Google, giusto per citare due dei gruppi più importanti, hanno presentato risultati migliori delle attese, ma non sono riusciti a convincere il mercato relativamente all'outlook per il trimestre in corso. Dal fronte macro Usa, invece, sono arrivate indicazioni contrastanti, con segnali di nuova debolezza per il settore immobiliare, dopo il forte recupero della settimana precedente. Un timido miglioramento si è avuto per il mercato del lavoro, con le nuove richieste di sussidi di disoccupazione calate più del previsto. Qualche segnale di ottimismo è arrivato, inoltre, dal Beige Book che pur evidenziando un deterioramento dell'economia anche nell'ultimo mese, ha restituito

Giulio Tremonti

nel complesso un quadro meno negativo rispetto a quello tratteggiato nel rapporto precedente. Questo mix di fattori ha, così, permesso ai mercati di allungare ulteriormente il passo, anche se non tutti sono stati capaci di muoversi alla stessa velocità. A rimanere più indietro degli altri, è stato il Nikkei 225, che ha terminato la settimana con un rialzo contenuto dello 0,63%. Non molto diverso il bilancio del Dow Jones con un progresso dello 0,59%, mentre sono riusciti a fare meglio il Nasdaq Composite e l'S&P500, che hanno guadagnato rispettivamente l'1,24% e l'1,53%. A sovraperformare Wall Street è stata l'Europa dove, nonostante la settimana corta per via della festività di lunedì scorso, gli indici hanno messo a segno dei rialzi più sostenuti. Mentre il Ftse100 si è apprezzato del 2,74%, si sono mossi in maniera più spedita il Cac40 e il Dax30, in ascesa del 3,96% il primo e del 4,13% il secondo. Un discorso a parte merita, ancora una volta, Piazza Affari, che si è distinta guadagnandosi il primo posto tra le Borse europee ed americane. Per la sesta settimana consecutiva l'indice S&P/Mib si è mosso lungo la via del rialzo, arrivando a segnare un recupero di poco superiore al 50% rispetto ai minimi raggiunti il 9 marzo scorso in area 12.300 punti. Nell'ultima settimana, l'indice ha archiviato l'ottava con un rally del 6,33%, fermandosi a quota 18.510 punti. Il quadro tecnico appare decisamente migliorato rispetto a quello di appena un mese fa, quando le quotazioni dell'indice erano oltre 6mila punti più in basso. Non si può ancora parlare di un'inversione di tendenza di lungo periodo, dal momento che non sono stati ancora riconquistati alcuni livelli chiave, il superamento dei quali autorizzerebbe a giungere a ad una simile conclusione.

730: l’esperto risponde TRE anni fa ho acquistato un appartamento con i benefici prima casa e sono andato ad abitarvi. Da pochi giorni ho trovato lavoro in un’altra città dove è mia intenzione trasferirmi definitivamente e sistemarmi al momento in affitto. E’ possibile locale il mio appartamento senza però decadere dai benefici prima casa? La risposta è positiva. Il Fisco, in ordine alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, non richiede che l’immobile venga effettivamente utilizzato come abitazione principale né vieta che possa essere eventualmente concesso in locazione a terzi. Sono dipendente e compilo il modello 730, mia moglie possiede la partita Iva con un reddito di 2.800 euro, posso considerarla a mio carico? Sono considerati fiscalmente a carico i familiari che nell’anno 2008 non hanno posseduto redditi che concorrono a formare il reddito complessivo per un ammontare superiore a euro 2.840,51 a prescindere dalla tipologia del reddito. Poiché sua moglie ha percepito nel 2008 un reddito inferiore al limite previsto dalla legge

può considerarla a carico. Non sarà invece possibile la dichiarazione congiunta considerato che sua moglie, titolare di partita Iva, ha l’obbligo di compilare l’Unico comprensivo del modello Iva. Nel 2008 ho effettuato dei versamenti a favore di Onlus utilizzando la mia carta di credito. L’estratto conto dal quale risultano i suddetti versamenti è sufficiente per giustificare la detrazione d’imposta nel modello 730? Se il versamento alle Onlus è stata eseguito con carte di credito, carte prepagate, assegni bancari e circolari è necessario farsi rilasciare una ricevuta dalla organizzazione beneficiaria dell’erogazione. Se l’erogazione viene invece effettuata con versamento postale o bancario non necessita alcuna ricevuta. Marito e moglie hanno sottoscritto un mutuo ipotecario ma l’unità immobiliare adibita ad abitazione principale è intestata ad uno solo. Possono entrambi detrarre la relativa quota di interessi passivi o può beneficiare del bonus fiscale solo il proprietario effettivo dell’unità immobi-

liare? Per poter detrarre gli interessi passivi su mutuo ipotecario occorre che il beneficiario della detrazione coincida con il proprietario dell’unità immobiliare. Di conseguenza, nel caso prospettato, gli interessi passivi dovranno essere detratti solo dal coniuge proprietario. Nel mese di settembre del 2008 mi sono sottoposto ad un intervento agli occhi con il laser per correggere la miopia. E’ possibile detrarre questa spesa dalla dichiarazione dei redditi? Le spese per interventi chirurgici finalizzati al recupero della normalità sanitaria e funzionale della persona rientrano tra le spese sanitarie per le quali è prevista la detrazione d’imposta del 19% sull’importo eccedente i 129,11 euro. Sono esclusi gli interventi di chirurgia estetica che hanno solamente lo scopo di rendere più gradevole l’aspetto personale. L’intervento a cui si è sottoposto teso all’eliminazione o anche alla semplice limitazione delle miopia, quindi di una patologia, è senza dubbio da considerare tra quelli che danno diritto alla detrazione del relativo costo.


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Domenica 19 aprile 2009

A COSA SERVE UN GIORNALE

UN’IDEA DI SVILUPPO SOSTENIBILE

di PARIDE LEPORACE

LEONARDO LAGUARDIA* dalla prima A nostro parere un giornale in tempi di grandi trasformazioni sociali e mediatiche deve proporre domande, suscitare dibattito, sottolineare le notizie che interessano al proprio pubblico. Il recente terremoto dell'Abruzzo haha lasciato ferite forti nella sensibilità e nelle coscienze di tutta la nazione. La stampa italiana, con qualche deviazione tra buonismo governativo e critica preconcetta, ha svolto un buon lavoro di cronaca e denuncia. La mia generazione, quella nata negli anni Sessanta, ha vissuto intensamente il terremoto della Basilicata (che l'immaginario nazionale continua a storicizzare unicamente come quello dell' Irpinia) vivendolo come una catastrofe annunciata vissuta con competenze da quarto mondo. Da allora grandi passi sono stati fatti. Esiste una protezione civile adeguata. Oggi si fa presto ad intervenire con professionalità e determinazione. Lo spirito italico invece non riesce a ragionare e ad organizzare la prevenzione per limitare i danni da terremoto. Per questo motivo in questi giorni abbiamo messo al centro dell'informazione i rischi che corre l'ospedale San Carlo. Un luogo fondamentale di protezione. Cuore nevralgico dell'assistenza regionale in caso di sisma che va preservato prima di ogni struttura. Come giornalisti abbiamo voluto fare la nostra parte per sensibilizzare a risolvere una questione che riguarda tutti. Ci siamo detti evitiamo che tra venti, trenta, cento anni possa accadere come a L'Aquila dove le segnalazioni erano rimaste una lettera morta dove poi avvolgere le vittime dell'ultima tragedia. Certa burocrazia ha cercato di impedire l'accesso alle notizie preferendo propagandare notizie poco chiare e creando il clima di caccia all'untore già visto in altre occasione. La classe politica regionale è stata invece sensibile e attenta e in poche ore ha iniziato un veloce iter che siamo sicuri porterà in tempi brevi a risolvere un inghippo burocratico che si trascinava da tempo. Abbiamo condotto un'inchiesta giornalistica vecchio stile. Con molte fonti orali qualificate perché i documenti ci vengono al momento negati. Ma abbiamo raccolto (pur se con qualche imperfezione) gli aspetti chiave della vicenda. La pericolosità del padiglione A dell'ospedale San Carlo inizia ad essere accertata nel 1999 sotto l'egida del direttore generale Bruno Pastore. La valutazione dei tecnici sarebbe stata chiara. Ci risulta che nel corso del tempo un'equipe dell'Università Federico II ha ricevuto un incarico specialistico che ha dato vita anche ad un contenzioso economico risolto successivamente senza portare a buon fine l'interventi. In sintesi troppo alto quel padiglione A. Almeno tre piani vanno trasferiti nel reparto considerato “polmone”. Servivano fondi che non si riescirono a reperire per meglio gestire un'eventuale situazione d'emergenza. Senza soldi non si può operare. Le relazioni dell'ufficio tecnico del San Carlo dovrebbero essere molto chiare in tal senso. La questione deve essere stata ben analizzata in anni recenti dal manager Cannizzaro che con il suo proverbiale efficientismo decisionista risolve subito il contenzioso con l'università di Napoli, e riesce a reperire i fondi minesteriali e regionali per la costruzione del polmone. Per il padiglione a rischio viene invece ipotizzata una ristrutturazione utile a poter istituire i locali utili all'istituenda e mai poi avviata facoltà di Medicina. Il progetto dovrebbe essere stato portato anche alla preparazione dell'appalto. Non solo, nel 2006, alcuni tecnici hanno effettuato delle prove di carotaggio che avrebbero accertato nuovamente il rischio sismico del padiglione. Una notizia significativa in un Paese dove i carotaggi spesso vengono modificati ad uso e consumo di chi vuole prove compiacenti. Poi con la crisi della sanità e della politica determinata dalle inchieste giudiziarie tutto si è bloccato. Tutto fermo. Fino alla nostra denuncia. Che è suonata come un campanello d'allarme per il presidente De Filippo e all'assessore Potenza che hanno messo alle strette manager e tecnici. In poche ore l'inchiesta giornalistica ha smosso quello che era fermo da mesi. Suscitando domande sulla sicurezza degli altri ospedali regionali. Su cui al momento non abbiamo dati. Ma su cui speriamo di comprendere presto qual è lo stato dell'arte. In questi giorni ci siamo dati da fare per conoscere anche il grande dossier della Protezione civile sugli edifici pubblici lucani. Non è stato facile trovarlo e decodificarlo. E' un volume che deve diventare patrimonio della sicurezza di tutti. Sono esperienze che spesso hanno trovato il lavoro socialmente molto utile di giovani tecnici lucani che attorno alla guida scientifica del professor Barberi mapparono per prevenire. Ricerche che non possono essere dimenticate sotto la polvere degli archivi fino alla prossima scossa assassina. E' questo il giornalismo che ci piace praticare. Quello utile alla collettività. Che migliora la vita delle popolazioni e che riduce le ansie collettive dei territori.

DECRETI OMNIBUS E LA COSTITUZIONE di ALBERTO VIRGILIO CON la cautela e la discrezione che sono tra le doti alle quali si è sempre ispirato nell'esercizio della suprema magistratura dello Stato, il presidente Napolitano è intervenuto, con una lettera inviata al presidente del Consiglio Berlusconi, ai presidenti della Camera e del Senato, Fini e Schifani, e al Ministro dell'economia Tremonti, per segnalare l'esigenza di porre un freno ai cosiddetti decretiomnibus, cioè ai provvedimenti emanati dal governo in forza dei poteri ad esso conferiti nei casi straordinari di necessità e di urgenza, secondo la norma dell'art. 77 della Costituzione. In particolare il presidente Napolitano si è riferito ai decreti che riguardano più materie, con inserimento di alcune di esse in sede di conversione in legge, con la conseguenza che l'originario loro contenuto non corrisponde più a quello deliberato dal Consiglio dei ministri. Tra le prerogative del Capo dello Stato la vigilanza sul rispetto della Costituzione ha un rilievo particolare, per cui anche in questa occasione l'indicato autorevole intervento merita il massimo riguardo e totale adesione. L'argomento incide infatti sul corretto rapporto di equilibrio tra i poteri del governo e le prerogative del parlamento quale esclusivo attributario della potestà legislativa. Sul piano storico va ricordato che il dibattito sulla legittimità dei decreti-legge (cioè dei provvedimenti con i quali il governo si sostituisce al parlamento) ha percorso nel nostro Paese tappe significative. In sede costituente fu discusso a lungo sulla opportunità di conferire al governo, in via del tutto eccezionale, il potere di sostituirsi al Parlamento, e in definitiva prevalse la tesi affermativa, ma di tale potere fu dettata una rigida disciplina formale. L'esercizio del potere stesso fu infatti ancorato e correlato ai requisiti della necessità e dell'urgenza, che

rappresentano i presupposti indispensabili per il sorgere stesso della competenza “extra ordinem” che autorizza l'esecutivo a sostituirsi al potere legislativo con decreti provvisori aventi forza di legge, con l'obbligo di ottenerne la conversione in legge entro 6O giorni dalla loro data. Il costante e frequente abuso da parte del governo di uno strumento normativo previsto soltanto per situazioni di emergenza si risolve in una inammissibile usurpazione dei poteri del parlamento. Ancora più marcata si presenta tale usurpazione quando il decreto non si limita a disciplinare provvisoriamente una sola materia, come normalmente è consentito, ma si allarga a diversi argomenti, sconfinando così dall'area di legittimità prevista dalla norma costituzionale. Una tale situazione non è conforme alle regole di fisiologico svolgimento delle attività del governo e del parlamento, ciascuno nella sfera delle rispettive attribuzioni. Nei regimi democratici la dialettica parlamentare tra le diverse forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, costituisce una delle caratteristiche fondamentali e irrinunciabili, per cui l'eccessivo ricorso ai decreti-legge (tanto più se a contenuto multiplo) determina un declassamento della funzione delle Assemblee legislative, specialmente quando l'esecutivo pone la questione di fiducia in sede di conversione in legge dei decreti stessi. In tale evenienza, si vanifica anche la discussione circa l'esistenza nei singoli casi degli stessi presupposti di necessità e di urgenza che rendono legittimo l'intervento dell'esecutivo nei provvedimenti di volta in volta adottati. La democrazia ha le sue linee fondamentali, il cui rispetto non consente deroghe nè alla maggioranza governativa e neppure alla opposizione. Il richiamo del presidente Napolitano è pertanto pienamente conforme allo spirito della Costituzione.

UN ERASMUS UNIVERSALE I GIOVANI se devono essere coinvolti nelle vicende europee devono anche venire a contatto con l'Europa. Oggi il programma di scambio "Erasmus" rappresenta una possibilità di crescita e di apprendimento per molti dei nostri ragazzi. Ecco perché ho sostenuto una nuova generazione di programmi Erasmus. In questi anni il mio impegno ha riguardato l'aumento delle risorse da destinare alle borse

di studio degli studenti, l'estensione del progetto agli studenti dai 16 ai 18 anni, la creazione di un Erasmus per i giovani imprenditori, per i funzionari della Pubblica Amministrazione. E adesso insieme ai giovani socialisti europei, ho promosso l'Erasmus universale che permetterà a tutti i giovani di formarsi e approfondire le proprie conoscenza. Gianni Pittella (europarlamentare Pd)

SUSCITA il nostro plauso la discussione, in merito allo sviluppo sostenibile ed all'utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, avutosi nella sala consiliare e promossa dalla componente giovanile del PD locale. La nostra soddisfazione è accresciuta, qualora fosse possibile, per il semplice motivo che il mio partito, Alleanza di Centro, nei mesi scorsi aveva già sollevato la questione “energia” anche ad Avigliano. E’ bastato il “risveglio”, come detto, dei giovani del PD affinché il sindaco Tripaldi e l’assessore provinciale Vito Summa incominciassero a dare rilievo e porre l’attenzione su temi come il ricorso all’energia pulita, risparmio energetico e progresso compatibile. Tuttavia bisogna chiedersi se è possibile coniugare l'idea di una crescita economica, progressiva ed infinita, con la salvaguardia ambientale e, in particolare, con il rischio di depauperamento delle risorse naturali che, per definizione, sono finite. L’era moderna, la cui parola d’ordine è “sempre di più”, necessita, per garantire quel “di più”, l’approvvigionamento continuo ed in quantità maggiore di risorse ed energia. Di conseguenza, un uso più razionale ed efficiente delle stesse, può servire solamente a rimandare una scadenza: la crisi mondiale del sistema economico e, a cascata, della società globalizzata per mancanza o insufficienza delle fonti energetiche. Secondo l’economista Serge Latouche, parlare, perciò, di “sviluppo sostenibile” significa “essere di fronte a un ossimoro, a due termini opposti ed inconciliabili”. A un utopico connubio interessi economici-difesa a oltranza dell’ambiente, va anteposta, come afferma il filosofo Alain De Benoist, “la ricerca, innanzitutto, di un decremento sostenibile”. Per il fondatore del movimento culturale Nouvelle Droite, bisogna “compiere un autentico sconvolgimento di mentalità, ovvero, rimettere in discussione le priorità che noi contemporanei accordiamo ai fattori economici, ai valori di mercato, all'assioma dell'interesse e all'ideale dello sviluppo”. Di fatto è l'intero rapporto uomo-natura che va rivisto. Va superata l'ideologia in base alla quale l'ambiente è considerato “un oggetto inerte”. Le risorse naturali sono finite, e il progresso tecnologico può ritardare solamente il loro esaurimento e limitare l'inquinamento, e non certo eliminarlo. Quindi, quello che metto in discussione è il modello stesso di progresso inteso come sovrapproduzione. Ognuno di noi è chiamato a fornire un contributo nel processo di risoluzione del problema 'energia', attraverso un'oculata adozione di atteggiamenti sostenibili. *commissario di Alleanza di Centro


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Domenica 19 aprile 2009

24 ore in Basilicata

Sconto gas/1 Franco Mattia (FI - Pdl) replica alla lettera di De Filippo al Quotidiano

«Non affronta la vera questione» Le accuse: termini riduttivi per il tema energetico e linguaggio burocratese Segue dalla prima a basso reddito per usufruire di un ulteriore sconto, tenuto conto che come ben sanno gli uffici competenti della Regione addetti al’ esame delle domande, il tetto del reddito Isee fissato lo scorso anno è risultato talmente basso da coinvolgere un numero limitatissimo di famiglie. Senza sminuire lo sconto che sarà confermato per il 2009 (siamo in attesa di valutare il provvedimento nella sua interezza) si continua però a sottovalutare le risorse energetiche lucane. Il presidente di Assomineraria De Scalzi invece continua a parlare del progetto di istituire in Basilicata un “hub energetico”, vale a dire proprio come accade nel settore dei voli aerei, con la missione iniziale affidata ad esempio a Malpensa (purtroppo ridimensionata con le vicende Alitalia), una “piattaforma” (fatta di pozzi, impianti, condotte, centri di stoccaggio, ecc.) con relazioni sul territorio nazionale ed internazionale (con particolare attenzione al Bacino del Mediterraneo). E' dunque necessario partire dalla valenza nazionale delle ri-

Si continuano a sottovalutare le risorse della Basilicata

Sconto gas/2 L’appello della Uil

«Serve un confronto con sindacati e Caf» POTENZA – Prima di ripetere l’esperienza dello scorso anno dell’operazione sconto sulle bollette del gas, la Regione Basilicata «dovrebbe avviare un confronto con i sindacati e con i Caf che hanno sperimentato direttamente la precedente campagna». È quanto sottolinea, in una nota, il segretario generale regionale della Uil, Michele Delicio. «Solo qualche giorno fa da Viggiano, dal convegno promosso con la Uilcem – ha aggiunto il sindacalista – avevamo messo in guardia il presidente della Giunta, Vito De Filippo, poiché sulle politiche energetiche la Regione rischia di farsi del male. Il sindacato – ha sottolineato Delicio – non può che essere favorevole all’iniziativa di estendere al 2009 lo sconto sulle bollette del gas, solo che pensare ad uno sconto del 10 per cento per tutti e del 30 per cento per un gruppo di soggetti sociali, lascia l’amaro in bocca rispetto ai problemi che abbiamo individuato intorno alla gestione delle risorse petrolifere e del gas». Secondo Delicio, «in regione si è indebolita la capacità di contrastare la rapina delle risorse. Per questo abbiamo invitato la giunta regionale ad intervenire verso il Governo e le compagnie petrolifere per trarre maggior vantaggio dalle estrazioni in Basilicata».

sorse energetiche lucane per avere un orizzonte della questione energetica, per risvolti di politica, di economia e finanza internazionale, molto più ampio di quello assai limitato che ha caratterizzato sinora e, come dimostra la lettera di De Filippo, continua a caratterizzare la gestione dei Governi Regionali degli ultimi 15 anni. Vorrei in proposito riprendere le parole del ministro per lo Sviluppo Economico Scajola: «Quando ci manca l'energia va ricordato ai nostri concittadini che sotto il nostro territorio c'è un valore inestimabile, si parla di 100 miliardi di euro di energia. Non solo nell'Adriatico ma

anche in Basilicata - ha aggiunto - ci sono energie che dobbiamo sfruttare». In attuazione dell'Accordo Regione Basilicata - Total, la Sel ha l'incarico della gestione di tutti i giacimenti di gas che sono associati a quelli petroliferi. Sempre sulla base delle intese intercorse tra compagnia petrolifera titolare del “Programma Tempa Rossa” e Regione si tratta di un minimo garantito pari a 750 milioni di metri cubi di gas naturale (a valore di mercato oltre 230 milioni di euro) con un buon livello di resa calorica. La fornitura del gas deve avvenire seguendo la legge di produzione del giacimento e il gas sarà consegnato alla Regione, o

Il vicepresi dente del Consiglio Regionale della Basilicata

all'operatore da essa indicato (in questa ipotesi la Sel) nel punto della rete dei metanodotti nazionali in alta pressione più vicino all'area del realizzando Centro Olio di Corleto Perticara. Ma nel settore della distribuzione del gas alle terminazioni di utente la Sel, in base all'intesa intercorsa non opererà direttamente, ma tramite una propria controllata che sarà costituita insieme ad altri enti locali, alcuni dei quali già titolari, anche tramite municipalizzate, di reti di distribuzione. Inoltre potrà contare sul contributo di circa 25 milioni di euro previsto nell'intesa tra Eni e Regione sul petrolio della Val d'Agri, per l'ultimazione dello schema delle reti del metano. Dunque una strategia volta a sfruttare le opportunità che si apriranno con la fine del regime transitorio previsto dalle norme di liberalizzazione, e la conseguente completa apertura a nuovi operatori del mercato della distribuzione e gestione delle reti metanifere urbane. Tutti questi aspetti dovrebbero consentire di ottenere per i lucani migliori condizioni di mercato, da indirizzare anche come leva di incentivazione alle attività produttive, per le quali sarà possibile ipotizzare formule di cessione promozionali. Accade, invece, che dopo aver usufruito di uno sconto su una bolletta le famiglie adesso pagano di più in attesa che la proposta di extra-bonus (extra-sconto) sulla bolletta di tutti i resi-

denti in Basilicata (lettera di De Filippo all'amministratore delegato Eni Scaroni), di almeno il 10-15 per cento sulla materia prima venduta in Regione, faccia qualche passo avanti. La situazione che si è determinata conferma che il cosiddetto Piano strategico aziendale della Sel è solo un documento di buoni propositi e, al tempo stesso dà maggiore valore alla proposta che ho fatto in Consiglio regionale in occasione del recente dibattito in tema di petrolio e risorse energetiche per l' istituzione di uno specifico Dipartimento Energia, con relativo Assessore, perché i problemi sono diventati così complessi e rilevanti che vanno gestiti attraverso scelte politiche adeguate e con un metodo bipartisan. Infine, un forte impegno nelle rinnovabili può aprire alla Basilicata un possibile ruolo nell'area mediterranea nella quale la cooperazione tecnologica e ambientale può dare una prospettiva importante sia all'industria che alle relazioni con i Paesi della sponda Sud del Mediterraneo. Franco Mattia (Fi-Pdl) vice presidente Consiglio Regionale della Basilicata

Le famiglie pagano di più in attesa dell’ extrabonus

Energia A Matera convegno sulle Fonti rinnovabili. L’europarlamentare Vernola invoca il federalismo

Santochirico annuncia la presentazione del piano MATERA - «In una regione come la Basilicata in cui il saccheggio è sempre pù frequente, come in Puglia, è necessario invocare il federalismo energetico». Con questa provocazione l’europarlamentare Marcello Vernola ha aperto ieri all’hotel san Domenico il convegno su “Fonti energetiche rinnovabili - un’opportunità di sviluppo per la Basilicata” promosso dall’Associazione per la Qualità della Vita della Provincia di Matera. «L’energia, i rifiuti e l’acqua sono temi sui quali punteremo in altri incontri. Siamo per un ruolo forte degli enti locali sulla pianificazione. Le imprese vanno incoraggiate, evitando la colonizzazione selvaggia. La Basilicata dà già troppo e riceve poco, non rimane ricchezza sul territorio. Sul tema dell’acqua bisognerebbe puntare sull’industrializzazione del servizio. E’ una risorsa che viene sfruttata poco. Bene farebbe la Regione a privatizzare la gestione. L’attenzione dell’Eruopa verso la Basilicata è molto alta - conferma l’onorevole Vernola - è necessario che la regione si attrezzi per non perdere i finanziamenti comunitari». Le nuove politiche puntano sulle fonti di energia rinnovabile, a cominciare dal fotovoltaico, richiederanno un cambio di rotta che bisogna essere pronti ad affrontare. Lo conferma il pro-

Il tavolo dei relatori

fessor Carlo Andrea Bollino, presidente della Gse (Gestore Servizi Elettrici). «Il cittadino diventa protagonista e non più antagonista delle fonti energetiche». L’Italia sembra rispondere con segnali significativi. «C’è un apparente paradosso - prosegue Bollino - a Bolzano che è da considerare una vera e propria porta di ingresso in Italia, dal momento che le industrie maggiori si trovano nel nord Europa. La Basilicata che conta su Confindustria unitaria e sulla non continuità con la Puglia, può puntare sui Distretti. Un terzo polo pronto ad avviarsi». Dalla Regione intanto giungono segnali incoraggianti. Lo ha confermato l’assessore all’ambiente Vincezo Santochirico che ha annuncia-

to che sarà presentato nella prossima settimana il Piano energetico regionale della Basilicata. «Il Piano – ha spiegato – contiene la proiezione per l’autosufficienza fino al 2020. Attualmente, infatti, abbiamo un fabbisogno energetico di elettricità del 51%. Contiamo di raggiungere l’equilibrio facendo leva da una parte sul risparmio energetico, che riteniamo possa raggiungere il 25 %, e dall’altra incentivando la produzione aggiuntiva con le fonti rinnovabili». Santochirico ha anche aggiunto che la Regione sta predisponendo misure per favorire la «generazione distribuita», con una semplificazione delle procedure che consentano a condomini, aziende agricole, opifici di produr-

re per l’autosufficienza. Il senatore del Pdl Cosimo Latronico ha detto che «Quella energetica è una sfida del sistema Paese che il Governo ha deciso di assumere per ridurre la dipendenza ed il maggiore costo che la bolletta energetica oggi comporta per il sistema sociale e produttivo. In questo contesto la Basilicata dovrebbe occupare uno spazio decisivo. In questa direzione sono da salutare con favore i nuovi provvedimenti del governo che prevedono per i lucani benefici diretti in materia di riduzione del prezzo alla pompa dei carburanti, come risarcimento – ha concluso Latronico – per il contributo offerto al bilancio energetico nazionale». Antonella Ciervo


24 Ore in Basilicata 13

BREVI

Domenica 19 aprile 2009

INFORMAZIONE

TERREMOTO

SANITÀ FUTURA

Cgil solidale con Santoro e Vauro

Dalla Uil un pensiero per l’Abruzzo

Convegno al Principe di Piemonte

LA Cgil di Basilicata esprime solidarietà a Michele Santoro, conduttore del programma televisivo Annozero, ed al vignettista Vauro. Gli attacchi ad uno modo di fare televisione lontano dalle logiche del potere ed impegnato in diverse inchieste che caratterizzano i problemi dell'Italia contemporanea, è un segnale preoccupante di un atteggiamento autoritario nei confronti della libera informazione.

L’UFFICIO H della Uil Basilicata esprime la sua solidarietà alle popolazioni abruzzesi così duramente colpiti dal terremoto e sottolinea positivamente il lavoro che stanno facendo le associazioni lucane che si sono mosse in tutte le direzioni: dalla raccolta dei generi alimentare a quella per il vestiario, dai prodotti per l’igiene personale alla raccolta di denaro. In questi casi - sostiene il coordinatore regionale Graziano Stingo - la solidarietà non deve mancare.

E’ in programma per questo pomeriggio alle 17 presso il teatro Principe di Piemonte, a Potenza, il forum organizzato da Sanità Futura sul tema “Innovazione, Ambiente, Occupazione: Salute”. Nel corso dell’incontro si parlerà della possibile innovazione nel sistema salute con conseguente miglioramento dei servizi e dei processi sanitari attraverso l’applicazione della telecardiologia, teleradiologia, telesoccorso, teleassistenza domicialiare ecc.

Parte la campagna informativa di Acquedotto Lucano

“Democrazia partecipativa e società»

Arriva la carta d’identità dell’acqua Un’etichetta di qualità per gli utenti

Poco pubblico ma tanti interrogativi per l’ “antipolitica”

POTENZA - Com’è l’acqua lucana? E’ Acquedotto Lucano, che domani alle 11 presso il centro sociale “Malvaccaro” a Potenza, risponderà alla domanda presentando “L’etichetta dell’acqua del tuo rubinetto”, la campagna di informazione e sensibilizzazione con la quale la Società, che gestisce il servizio idrico integrato in Basilicata, punta a dare agli utenti le informazioni utili affinché possano conoscere la qualità dell’acqua distribuita nel Comune di appartenenza e confrontarla con le acque imbottigliate. «Nasce, così - spiega Acquedotto Lucano - l’idea di diffondere in tutti i Comuni della Basilicata l’etichetta dell’acqua di rubinetto personalizzata, una vera e propria carta di identità dell’acqua di rubinetto, nella quale vengono riportati da una parte i valori medi registrati nel corso dei prelievi effettuati a cura della Direzione Vigilanza Igienica di Acquedotto Lucano e dall’altra quelli previsti dalla normativa vigente. Una campagna di informazione e sensibilizzazione che contribuirà a dare risposte utili a quei lucani che bevono l’acqua imbottigliata piuttosto che quella del rubinetto». La conferenza di presentazione è promossa da Acquedotto Lucano in collaborazione con Regione Basilicata, Presidenza della Giunta, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Provincia di Potenza, Provincia di Matera, Anci Basilicata, Agenzia Regionale per la Protezione dell’ambiente di Basilicata, Autorità d’Ambito Territoriale Ottimale Servizio Idrico Integrato della Basilicata, Federazione Italiana Medici Pediatri di Basilicata, Azienda Sanitaria Potenza, Azienda Sanitaria Locale di Matera, Banca Popolare del Mezzogiorno. «L’acqua del nostro territorio è in uno stato di perfetta salubrità – nel pieno rispetto dei parametri previsti dal decreto legislativo 31/2001 relativa alla qualità delle acque destinate al consumo umano». Conferma Rosanna Brienza, responsabile della Direzione Vigilanza Igienica di Ac-

«I nostri rubinetti sono in perfetta salute»

Due manifesti della campagna pubblicitaria

quedotto Lucano. Qualità dell'Acqua Potabile in Basilicata I parametri analizzati nei laboratori, spiega Acquedotto Lucano, sono tantissimi. Tutte le sostanze sono presenti in maniera talmente bassa da essere addirittura inferiore ai limiti di rilevabilità, delle apparecchiature utilizzate. Per il resto, i coliformi fecali, l'Escherichia Coli e tutti i tipi di batteri sono assenti. L'acqua distribuita è senza dubbio adatta al consumo umano, è cioè microbiologicamente pura e potabile, ulteriori informazioni sono reperibili sul sito internet: www.acquedottolucano.it. Pertanto Acquedotto Lucano afferma senza dubbio che l’acqua distribuita soddisfa pienamente e costantemente i requisiti prescritti dalla legislazione vigente. La riprova di tutto ciò è che la Regione Basilicata non ha richiesto alcuna deroga al Ministero della Salute per qualche parametro chimico, come invece accade quasi ogni anno per le altre Regioni Italiane che chiedono “inspiegabilmente” le ennesime deroghe ai parametri fissati dal Decreto Legislativo nr. 31 del 2001, spiega ancora AL. Cosa si intende per acqua potabile? Per definizione, è detta potabile, l’acqua che può essere bevuta o impiegata nella preparazione degli alimenti senza pregiudizio alcuno per la salute. I danni alla salute possono derivare da contaminanti, di natura chimica o microbiologica, che l’acqua può

raccogliere durante il suo ciclo; contaminanti che possono essere naturalmente presenti nell’ambiente o perché dispersi dalle attività umane. In primo luogo, dunque, per essere potabile l'acqua non deve contenere virus, batteri e sostanze chimiche nocive. Ma ciò non è sufficiente: perché l'uomo la beva bisogna che l'acqua sia anche gradevole al gusto e dunque, in linea di massima, incolore, inodore e insapore. Se presenti in quantità eccessive, infatti, alcune sostanze come il ferro, lo zolfo o il manganese conferiscono all'acqua una colorazione, un odore e un gusto sgradevoli. Inoltre, per essere considerata perfettamente potabile, l'acqua deve contenere la giusta quantità di sali minerali; alcuni di essi, come quelli di calcio, di iodio e di potassio, sono importantissimi in quanto costituiscono il principale nutrimento delle cellule dell'organismo umano. Nell'acqua potabile questi sali non devono essere né troppi né pochi: se sono pochi l'acqua perde alcune delle sue proprietà benefiche, se sono troppi acquista un gusto sgradevole e può essere nociva alla salute. In Italia le caratteristiche che l'acqua deve necessariamente possedere per essere considerata potabile sono state definite dal decreto legislativo n. 31/2001. I controlli di Acquedotto Lucano nell’ultimo anno sono stati 8.281 i prelievi in punti diversi della rete, determinando 94.258 parametri chimici e 31.463 parametri microbiologici.

POTENZA - Due anni fa per l'incontro col pubblico organizzato da Libera di Don Marcello Cozzi la sala del museo provinciale archeologico si era riempita. Ma si sa che in campagna elettorale la politica sa farsi bella e seducente, quella che chiamano “antipolitica” no. Ieri sera la dimostrazione. Due associazioni, il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda e l'Associazione per i diritti del fanciullo, tre relatori più un moderatore, una televisione, un giornalista, e numero cinque spettatori. Il Comitato Cittadini Attivi di Bernalda è quello dello striscione “De Magistris l'incorruttibile”, rivisto di recente alla presentazione della sua candidatura alle europee nel Teatro Duni di Matera. Il presidente Pietro Tamburrano è un professore di storia e filosofia del liceo, sulla sessantina, brizzolato, occhiali, giacca e maglioncino. Usa le parole di alcuni grandi pensatori, parla di passaggio dalla democrazia rappresentativa alla democrazia partecipativa, o “demarchia”. La telecamera registra tutto, e anche se il pubblico non può farsi sentire, il professore si anima perché è un tipo emotivo, lo ammette lui stesso, e denuncia il tradimento della politica, la cecità della politica, il neocolonialismo, e «tutta la gente che pensa alle prossime amministrative per sistemarsi, come a un modo per inserirsi». Al minuto 35 dall'inizio della conferenza si aggiunge un altro spettatore. «C'è una serie di trame sotterranee e consociative…» Minuto 40: «Sono affidabili i difensori civici? Io non ho più fiducia nemmeno nei carabinieri… non è solo clientelismo ma estorsione… la politica è impegnata a gestire poltrone». Prende la parola Antonio Forcillo presidente dell'Unione commercianti artigiani e imprenditori bernaldesi che si occupa di comunicazione per

dalla prima Gli altri, quelli che l'industria editoriale ci propina, ci propone e spesso impone li leggiamo con qualche curiosità, a volte soddisfatta, altre volte delusa. Tutti però hanno cittadinanza perché nati da un bisogno di espressione anche se, a volte, questa si confonde con la vanità. Il tempo poi li seleziona, li riformula in rapporto all'esigenza costantemente rimodellata dalla sensibilità umana. La quale non è statica ma, per nostra fortuna, dinamica e che per questo forma l'alfa e l'omega di ogni nostra riflessione, dà fuoco e tensione ad ogni nostra parola, urgenza ad ogni nostro problema. E quanto più un libro scandaglia le profondità del nostro essere cogliendone i bagliori ed illuminandone i lati bui e spesso oscuri; quanto più esso ha la capacità di discutere dell'uomo, di questo essere enigmatico che racchiude in sé la nostra esistenza per natura gioconda ma oltre natura misera e dolorosa, tanto più esso libro permarrà nella civiltà che lo ha generato. Consapevole di ciò, l'UNESCO dal 1955 ha istituito la “Giornata del Li-

Leggere per crescere bro e del Diritto d'Autore”. L' ha fissata al 23 aprile di ogni anno, giorno della nascita di Shakespeare. Il motivo è di alto profilo: rendere omaggio ad uno degli strumenti civilizzatori, il libro. La frase non sembri retorica, ma il libro ha sicuramente contribuito e ancora contribuisce allo sviluppo creativo dell'umanità. E' ancora capace di suscitare emozioni. Giustamente ho usato le espressioni “sviluppo creativo” e “suscitare emozioni” perché l'intelligenza umana si diverte a farsi gioco della sua stessa curiosità indagatrice, si compiace di suscitare illusioni e di prospettare punti di arrivo che nulla hanno a che fare con il raziocinio ma che pure tracciano simulacri di mondi sentimentali, dietro cui, appena raggiunti, si delineano nuovi profili dei quali emozionarsi. Pensiamo alle forti emozioni che gli antichi cercavano nel libro. Praticavano la “apertio libri” consistente

nell'aprire a caso un libro specifico e leggere la prima frase che capitava sotto gli occhi allo scopo di conoscere il futuro quando questo richiedeva una scelta difficile. (tecnicamente si chiamava “cledomanzia”). I libri erano particolari: i poemi di Omero, la Bibbia, il Corano, i Libri Sibyllini, l'Eneide. Per secoli hanno incarnato nelle varie culture l'immagine sia di libro sacro che di libro oracolare munito di poteri straordinari che permettevano di cogliere l'intenzione divina e il profilarsi dell'evento futuro. Questa pratica non è stata abbandonata, tanto da essere descritta in alcuni romanzi contemporanei tra i quali troviamo il “Libro segreto” di D'Annunzio, concepito dall'autore come strumento divinatorio in cui poter incontrare l'oracolo capace di rassicurarlo sul proprio destino emerso dal magma dell'interiorità. Tolta la qualità oracolare, il valore del libro rimane ancora contrasse-

gnato dalla parola e dal segno che in esso variamente si intrecciano e in cui la parola perde la sua brutale immediatezza a favore del segno che, nell'essere muto per sua stessa natura, non ha bisogno di parlare per essere “compreso”. Tacendo ci fa cadere sul dorso. Ci apre le porte alla scienza o alla formazione o all'emozione la quale si scioglierà più tardi, lentamente, nella verità della vita quotidiana piantata dinanzi a noi, inesorabile, cui è impossibile chiudere le porte. In Basilicata però le porte vengono appena socchiuse al libro. Siccome le statistiche sono il barometro delle nostre abitudini culturali, scorrendole trovi questa regione al penultimo posto in Italia per la lettura del libri (succede altrettanto per quella dei giornali). Qui sono letti innanzitutto i romanzi (51,4% le donne, 42,6% uomini), e non i gialli, come si potrebbe credere (letti per

Antonio Forcillo (f.M)

il Comitato. Presenta un libro che ripercorre la storia del movimento dalla sua nascita, nel 2006, a oggi, dalle iniziative contro il progetto di regolamentazione del traffico nel paese, ai sit in contro le assoluzioni nel processo contro i responsabili del crollo della scuola elementare di San Giuliano, nel Molise, dopo il terremoto del 2002. Il libro è dedicato proprio a quei bambini. A parte racconta che lo scorso settembre sono andati a presenziare l'inaugurazione della nuova scuola, e che giorni prima erano stati avvicinati dalla Digos perché temevano che prendendo la parola sul palco alla presenza del premier potessero rovinare l'immagine del momento. Davanti al rifiuto di sottoporre a controllo preventivo il discorso di Tamburrano, Berlusconi dal palco al momento giusto avrebbe fatto due passi a lato, e uno indietro, per scomparire dietro le quinte. Forcillo racconta anche quando Lech Walesa, capo storico di Solidarnosc, è venuto in visita a Bernalda, e il boicottaggio delle istituzioni locali. Peccato che ci sia poca gente. Il risultato televisivo in compenso è buono. Leo Amato

27,1%); pari a questi sono i libri di casa (27,2%), e, infine, i testi di scienze umane o sociali (23,7%). I libri scientifici sono pochissimi. Interessante è notare che mentre la lettura dei libri umoristici in Italia tocca il 24%, in Basilicata, invece, il…3,5%! “Noi siamo seri”, potrebbe dire qualcuno, stupidamente. E qui mi viene in mente una battuta (caustica) di Victor Hugo: “Sono i libri che un uomo legge, quelli che lo accusano maggiormente”. Dalla statistica mancano, è ovvio, i testi scolastici ed universitari. In ordine a questi ultimi, un mese fa ho fatto in aula una specie di “apertio libri”: ho chiesto agli studenti che hanno seguito il mio corso a Scienze della comunicazione (quindi Facoltà di Lettere): “Nel 2008 chi di voi ha letto un libro diverso da un testo universitario?” Sui circa duecento studenti hanno alzato la mano in…cinque! Si è poi levata la voce di una signorina che voleva essere giustificatoria: “Perché la Regione non favorisce la lettura fornendoci dei buoni per l'acquisto-libri?” Così conosciamo ulteriormente i giovani della nostra inquietudine. Angelo Lucano Larotonda


14 24 Ore in Basilicata

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A Matera parte l’iniziativa legata alla XI edizione della settimana della Cultura

PICCOLA ITALIA

Domenica con Legambiente

APPUNTAMENTI OGGI

In programma “Salvalarte”. Salta l’appuntamento di Cancellara POTENZA - Da 24 anni (prima con il nome di Settimana per i beni culturali, dal 1998 ribattezzata Settimana della Cultura), il Mibac (Ministero per i Beni e le Attività Culturali) apre per una settimana, gratuitamente, i luoghi statali dell'arte: monumenti, musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche per una grande festa diffusa sul territorio. Quest'anno, la Settimana della Cultura (allungata a nove giorni per la concomitante festività del 25 aprile) si terrà dal 18 al 26 aprile con oltre 2.500 eventi in programma tra mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori, visite guidate, concerti, spettacoli, proiezioni cinematografiche, l'inestimabile cultura italiana è alla portata di tutti. Rispetto al 2008 in cui si erano organizzati 1970 eventi si è registrato un aumento dell'offerta pari al 27 per cento. Lo slogan scelto per quest'anno, “La cultura è di tutti: partecipa anche tu”, vuole ribadire che la cultura appartiene al quotidiano di ognuno, che oltre ad usufruirne per la propria crescita ed arricchimento personale, è chiamato anche a proteggerla e ad assicurarne la trasmissione alle generazioni future. Coinvolte nell'iniziativa anche molte Istituzioni pubbliche, Enti locali, Associazioni, Fondazioni statali e private. Di particolare rilievo è la partecipazione degli Istituti italiani di Cultura all'estero, che aprono le loro sedi con un ricco programma di eventi. Anche Legambiente partecipa a livello nazionale e locale alla manifestazione. In Basilicata sono due le iniziative che si realizzeranno con la collaborazione di Legambiente. A Matera oggi dalle 10.30 è in programma “Salvalarte”, promossa dal Circolo di Matera della Legambiente in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata e che prevede una passeggiata in bicicletta per visitare alcune opere poco note della città di Matera. Presso Le Monacelle visita alle decorazioni murali risalenti al 1600 e recentemente rivenuti nella struttura; si prosegue per la visita della Chiesa di Cristo la Gravinella-Grotta o Cava del Sole. La Cripta rupestre del Sole, scavata direttamente nel tufo, è stata voluta e cavata dagli operai delle cave alla periferia di Matera. Il giro in bicicletta verrà completato alla Palombaro (la grande cisterna) di Piazza Vittorio Veneto. Salta l’appuntamento in programma a Cancellara. Il comune aveva previsto per questa mattina la visita guidata al borgo medievale e ai monumenti di Cancellara, ed escursioni all'area archeologica di Serra del Carpine e all'area naturalistica di Pian Carletto. Non avendo però ricevuto prenotazioni e in vista delle previsioni meteo poco favorevoli, il Comune ha deciso di rimandare l’iniziativa. A Melfi Sempre in programma per oggi ma fuori dagli appuntamenti di Legambiente la mostra di Pie-

MERCOLEDÌ ALLA STIGLIANI

Presentazione Inventario dell’archivio Battifarano

La locandina della manifestazione

tro Basentini, musicologo potentino da sempre dedicato alla ricerca sul canto popolare lucano. I suoi acrilici propongono un suggestivo incrociarsi nello spazio, di forme e in cui

prevalgono i bruni, i blu oltremare, i rossi squillanti. L’esposizione sarà aperta fino al 12 maggio dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 20 presso il Museo Civico - Palazzo Donadoni - Vico Rispoli.

MATERA - Mercoledì 22 aprile alle 18, presso la Biblioteca “T. Stigliani” di Matera nella Sala ragazzi al primo piano, l’assessore alla Formazione Lavoro Cultura e Sport della Regione Basilicata, Antonio Autilio e il soprintendente archivistico per la Basilicata, Donato Tamblè, presenteranno l’edizione a stampa dell’Inventario dell’archivio privato Battifarano curato da Annunziata Bozza con la collaborazione di Sergio Palagiano. «Il lavoro realizzato con risorse dalla Soprintendenza archivistica e pubblicato a cura del Dipartimento Formazione Lavoro Cultura e Sport, apre una collana di fonti per la storia dell’agricoltura in Basilicata e mostra i risultati di un’intesa che, attraverso interventi di recupero e di promozione della conoscenza del ricco

patrimonio documentario lucano, genera un’offerta di rilevanti contributi utili alla crescita e allo sviluppo della nostra Regione. La scelta di dar corso ad un’attività divulgativa delle fonti che documentano la storia della Basilicata, iniziando da quelle che gettano luce su attività, momenti e persone legate all’agricoltura lucana – sottolinea il Dipartimento regionale alla Cultura - non è casuale. L’identità del nostro territorio, le sue radici, la sua immagine che oggi viene riconosciuta in tutto il mondo sono fortemente connesse alla terra: ad essa si riconducono importanti momenti storici, aspetti di carattere socioeconomico, antropologico, le tradizioni e le espressioni artistiche e musicali, il folclore e non ultima la qualità dei suoi prodotti».

Domani partono gli incontri dedicati a lettura e pittura

Porte aperte a Lavello LAVELLO - In un appuntamento tradizionale come quello della Settimana della Cultura che ha lo scopo precipuo di allargare gli orizzonti legati a passioni ed aspirazioni, anche il comune di Lavello attraverso l'assessorato alla cultura non ha voluto mancare. Le associazioni territoriali, con caratura nazionale, dell'Unione Nazionale Lotta contro l'Analfabetismo (U.N.L.A.), del Comitato Italiano Femminile (C. I. F.) e dell'Università delle Tre Età (Unitre) hanno provveduto con alcune iniziative a sostanziare questa ricorrenza. Il percorso culturale avallato dall'assessore alla Cultura lavellese Franco Finiguerra mette in risalto per domani presso la civica biblioteca nella centrale via Roma una mostra del libro a cura dell'associazione Unla che tra l'altro

Il manifesto dell’evento

dal 1° aprile gestisce la biblioteca comunale. L'iniziativa che durerà dalle 9 alle 13 e dalle 16.30 alle 19 vedrà coinvolte anche alcune agenzie per la diffusione del libro e della lettura come cartolibrerie e librerie lavellesi attraverso la fornitura di libri e con l'esposizione anche in mostra

di opere librarie antiche. Il tutto per far sì che le coscienze intellettive possano elevarsi sempre più fruendo in maniera incondizionata di supporti culturali tali per affinare conoscenze sempre più approfondite ed aggiornate e il motto “Biblioteca a porte aperte” è un segnale di rilancio di un'istituzione culturale che non vuole essere un mero contenitore di libri ma pure una fucina di cultura e di risorse da valorizzare. Invece per sabato 25 aprile sempre l'associazione Unla promuoverà un'estemporanea di pittura da realizzarsi tra i vicoli del cen-

tro storico lavellese. La manifestazione si svolgerà dalle 9 alle 20 e l'esecuzione prevederà il ritrovo dei partecipanti pittori, suddivisi in due sezioni giovani ed adulti, presso la biblioteca comunale per la vidimazione delle tele e poi con il momento lavorativo vero e proprio nel centro storico e alla fine la premiazione con attestati di partecipazione e premi. L'iscrizione sarà gratuita. Infine lunedì 27 aprile di concerto le associazioni del Cif e dell'Unitre, presso il centro sociale “Michele Di Gilio”a partire dalle 18 esporranno e proporranno un flash delle attività svolte sul territorio lavellese all'insegna dello slogan “Cultura in pillole”. Entrambe le associazioni regaleranno al pubblico un ricco percorso culturale ed esperienziale. Giuseppe Catarinella

Nei borghi lucani UN futuro per i piccoli comuni dell'Abruzzo. E’questo lo slogan che Legambiente ha scelto per l'appuntamento di oggi Voler bene all'Italia, la festa dei comuni italiani con meno di 5.000 abitanti, organizzata con la collaborazione di Enel Green Power, insieme a un vasto comitato promotore di associazioni ed enti. Una giornata corale, sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica in cui migliaia di borghi festeggeranno le eccellenze della propria terra. La manifestazione di punta in Basilicata si terrà a Campomaggiore Vecchio alle 10 con la visita guidata del sito accompagnati dal sindaco cicerone. Alle 11 è previsto un incontro che tratterà il tema della fragilità del territorio lucano ed i temi del dissesto idrogeologico e del rischio sismico che vedrà la partecipazione dei sindaci dei Comuni di Campomaggiore, Pietrapertosa e Castelmezzano, di Edoardo Zanchini della segreteria nazionale di Legambiente e dei docenti dell'Università della Basilicata, Mario Bentivenga (Dipartimento di Scienze Geologiche) e Angelo Masi (Dipartimento di Strutture, Geotecnica, Geologia Applicata). Al temine della mattinata lo spettacolo “Na picca appidun'” Ad ognuno la sua parte!, Cronaca di un'utopia franata, recitato da Agata Di Deco con l'accompagnamento musicale di Pepi Romaniello e Canio Pepe. Nel pomeriggio, a partire dalle 15.30 la visita guidata di Pietrapertosa, accompagnati dal sindaco che guiderà gli ospiti ed i turisti alla scoperta di qyest bellissimo Borgo delle dolomiti lucane. A Guardia Perticara alle 15 prevista la chiusura al traffico del centro storico - passeggiate in bicicletta per bambini -animazione col clown Ciclamino; alle 18.30 Raffaele Tedesco in concerto a cura del Gal Akiris; durante la manifestazione apertura di stands delle associazioni con degustazioni. A San Severino Lucano in programma percorsi naturalistici e paesaggistici esposizione di prodotti tipici - manifestazioni culturali (presentazione del libro di una scrittrice del luogo). Per informazioni: www.piccolagrandeitalia.it

Turismo Verde

Da Potenza a Matera le case di campagna partecipano alla III Giornata dell’Agriturismo POTENZA - Una domenica completamente dedicata alla buona tavola, alle attività agricole, agli antichi mestieri contadini. Protagoniste una decina di aziende agrituristiche della Basilicata che saranno aperte oggi per la terza Giornata dell'Agriturismo promossa da Turismo Verde-Cia. Gli operatori agrituristici lucani in occasione della Giornata rilanceranno le iniziative di solidarietà con gli agricoltori dell' Abruzzo. Le immagini trasmesse in tv dell'anziano pastore abruzzese in lacrime per aver perso il suo gregge sottolinea Paolo Carbone, presidente di Turismo Verde Basilicata e vicepresidente dalla Cia regionale hanno commosso i nostri associati perché solo chi vive quotidianamente con pecore, vacche, maiali sa cosa rappresentano, non solo in termini economici.

I titolari delle "case di campagna" hanno organizzato "qualcosa" in più, rispetto alla "semplice" ospitalità e ristorazione, che permetta una fruizione dei diversi territori regionali non più omologata e distratta. Non mancheranno le escursioni a piedi o a cavallo, passeggiate di "scoperta", visite didattiche e culturali, degustazioni "guidate" di un prodotto o dei prodotti tipici locali, riscoperta di antichi menu storici e locali, brevi corsi sulla trasformazione dei prodotti. E sono molte anche le proposte di visite guidate alle tante emergenze artistiche, archeologiche e religiose che gravitano nei dintorni delle aziende. In programma visite al Parco Gallipoli-Cognato, all'Oasi di San Giuliano, sugli antichi percorsi dei briganti nel Vulture.

Un’azienda agrituristica

Le aziende partecipanti PROVINCIA POTENZA BioAgriSalute - via Vittorio Emanuele, 3 Cancellara 0971.942005 Sapori del Parco - c.da Battaglia Pietrapertosa - 0971.983006 Agrituristica del Vulture - c.da Piano delle Spine - Ripacandida 0971.808757 Agritrist Vignola - c.da Capo

d'Acqua - 11 Marsiconuovo 0975.342511 PROVINCIA MATERA L'Assiolo località - S. Giuliano - Miglionico - 0835.559678 Agriturismo Bonvino Nicola - via Roma, 6 - Scanzano Jonico 0835.954070 Masseria Lanzolla - Montalbano Jonico - 0835.691197 Il Capitano - vico Libertà n.12 Caggiano - 0975.393148


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segno dell’arte ILLUSTRATA LA figura di Guido Spera unisce al tempo stesso la personalità artistica a quella di divulgazione agricola. In un testo promosso dall’associazione culturale Donne 99 di Tito, corredato di straordinarie e pregevoli immagini dei dipinti di Spera e delle sue copertine del periodico Terre lucane, gli autori descrivono questo personaggio attraverso il racconto della figlia Maria (intervistata da Radogna) e l’analisi della sua attività di divulgatore agricolo nelle cattedre ambulanti di agricoltura di Potenza e Matera. Nel testo, inoltre, Giuseppina Anna Laurino analizza il ruolo che Spera svolse in un importante processo di mediazione !Fra il linguaggio tecnico adottato dal personale della Cattedra e le modalità di divulgazione di quei contenuti soprattutto fra i protagonisti della vita e delle attività del mondo rurale, in gran parte analfabeti e illetterati». Nell’opuscono dedicato intitolato “Le chiacchiera di Carminuzzo Valente” Spera chiarisce il suo ruolo di divulgatore agricolo attraverso la necessità di un «Dialogo popolare su l’indispensabile a sapersi per la concimazione de lle terre» avviando anche un processo di selezione di un gergo comune ai diversi d i aletti della regione. Nella sua vita l’agricoltura non fu la sola e principale passione. Il giovane Spera, infatti, iscritto alla Scuola superiore di agricoltura di Portici, per sostenersi agli studi collaborò come scenografo al teatro S. Carlo di Napoli, incontrando artisti, commediografi, musicisti, esponenti del mondo della cultura e delle professioni. Dall’intervista con Ma ria Spera si legge nell’ultima di copertina «Quando era in casa dipingeva nel grande studio, dove ancora oggi è presente il trittico “Le stagioni del Grano”...leggeva moltissimo, qualunque cosa, sia classici sia libri impegnativi dsi cultura, romanzi di avventura e testi di discipline tecniche». Antonella Ciervo

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Il personaggio Nino Calice politico e fondatore dell’omonima casa editrice

PENSIERI eparole Come studioso e ricercatore fu concentrato a dare identità alla storia regionale Il libro di Antonio Libutti su Nino Calice, vincitore del premio letterario “Città di Melfi”

di MIMMO MASTRANGELO NINO Calice, si può affermarlo senza alcuna esitazione, fu politico di altri tempi e di ben altra stoffa, con una sua etica, una morale, un ideale, con un bagaglio di conoscenze per cui la stessa scelta culturale diventava opzione politica. Nato a Rionero in Vulture nel 1937, fu protagonista della politica lucana (fuori e dentro le istituzioni) per oltre un trentennio, finché un male incurabile lo portò alla morte nel 1997. Militante del vecchio Partito Comunista (prese per la prima volta la tessera che aveva poco più di vent'anni), fu tra gli eletti del primo Consiglio Regionale di Basilicata. Nel 1976 divenne sindaco di Rionero e nello stesso anno fu eletto alla Camera dei deputati nel collegio di Melfi. Tre anni dopo passò al Senato dove rimase per due legislature. Altro incarico di primo piano lo ricoprì a Strasburgo da membro del Consiglio Europeo, ma Nino Calice fu soprattutto voce autorevole nel dibattito culturale (e politico) che veniva animato intorno alle scelte socio-economiche per il Mezzogiorno a partire dalle incidenze della storia. Nel Partito Comunista si legò all'ala migliorista guidata da Giorgio Napolitano, Gerardo Chiaromonte, Emanuele Macaluso, figure di primo piano della sinistra che riuscirono a trasformare quella corrente in un vero laboratorio di idee riformiste. Leggendo il libro “Nino Calice” (Calice Editore), vincitore all'ultima edizione del premio letterario di Melfi e scritto dall'amico di sempre Antonio Libutti, viene fuori il ritratto di uomo di sinistra fermo in convinzioni maturate alla luce di una incontenibile curiosità verso la storia, le arti, i saperi. A reggere la sua iniziale formazione ci fu anche il cinema, infatti Calice si rese promotore a Rionero (a metà degli anni sessanta) di un cineclub che, tra le altre, proponeva pellicole d'autore e di un certo impegno come “Calle Mayor” di Bardem, “Achtung!banditi” di Lizzani, “Ha ballato una sola estate” di Mattson. Il cinema divenne per Calice e per i suoi compagni motivo per sottoscrivere un manifesto in cui si affermava la necessità di aprire un

confronto civile e un dialogo fra le culture prevalenti ( liberale, cattolica e marxista). Negli anni prese poi il sopravvento lo studio della storia che lo portarono alla pubblicazione di diversi ed apprezzati saggi (“Lotte politiche e sociali in Basilicata”, “Partiti e ricostruzione nel mezzogiorno”, “Il miracolo economico e la questione meridionale”, “Campagne e fascismo in Basilicata e nel Mezzogiorno”…) e alla creazione della sua “amata creatura”, la casa editrice Calice le cui pubblicazioni su storia e critica del Mezzogiorno sono ora curate con competenza dalla moglie Maria Carmela. Lo studioso, il ricercatore Calice fu fortemente concentrato a dare un'identità alla storia regionale che - come riporta Libutti nel suo libro - ritenuta innanzitutto “storia agraria e storia del conflitto con la borghesia terriera, che dall''800 al fascismo imperversò, tutt'altro che subalterna, anzi sempre vogliosa e in grado di ritagliarsi spazi autonomi di iniziativa”. Secondo l'ex senatore Piero Di Siena “riformismo borghese e rapporto con le masse sono stati gli architravi della formazione” di Nino Calice, anche se dentro al suo personale percorso di militante si può riconoscere il marchio di una sinistra dalla forte identità sociale. Una sinistra che oggi è stata spazzata via dagli artigli velenosi dell'arroganza, del personalismo, della corsa alle poltrone. Nino Calice apparteneva a quella schiera di politici impegnati a costruire una prospettiva, a lavorare sul presente per preparare il futuro, come tanti scelse si stare nel Partito Comunista in quanto vide in quella forza una speranza di massa, un progetto di libertà e di riscatto delle classi subalterne. Chi l'ha conosciuto e stimato ricorda Nino Calice come lo storico, l'intellettuale, il politico con una visione forte delle cose, tenace nel contrastare le storture prodotte dagli apparati forti, persuaso che “una sinistra moderna, di partiti ma anche di movimenti, si ricostruisce sulla questione morale, sulle riforme istituzionali, su un nuovo regionalismo, sull'industrializzazione del Mezzogiorno”.


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Il personaggio Camillo Corona, giardiniere novantenne

di FRANCO CACCIATORE CAMILLO Corona, oggi novantenne, è davvero il “personaggio” della città. Assunto negli anni '50 dal Comune di Melfi come operaio è riuscito, grazie al suo grande amore per la natura, a divenire a capovillista. E sarà lui stesso a raccontare, ancora una volta alla ribalta del piccolo sche rmo, nella trasmissione televisiva “Ci vediamo sul due”, in onda dal 13 al 17 aprile, con collegamenti da Melfi, quella che è stata la favola vera di un uomo che è riuscito a fare del brutto il bello, di una discarica un meraviglioso parco. Egli, ci dirà di provenire da una famiglia di ortolani e saranno gli insegnamenti pate rni a dargli i primi elementi per curare le piante. Poi la grande occasione. Nel 1954 l'Amministrazione Comunale decide che l'area prospiciente un burrone, denominato “campo grasso”, per essere stato riempito di calcinacci prodotti dai catastrofici terremoti del 1851 e del 1930, e destinato ad una discarica pubblica, venga trasformato in un parco. Il compito è affidato a Camillo Corona,che sotto la direzione dei tecnici, tr asforma quel luogo da terreno adibito a materiale di risulta, in un autentico p o lmone verde con la piantagione di pini, cedri del libano,magnolie, tigli e mim ose.A questi aggiungerà roseti e tante aiuole fiorite.Ed ancora zampillanti fontanine, create con una particolare pietra vulcanica, da lui rintracciata. Oggi quegli alberi sono divenuti monumentali e Corona nel vederli racconta di aver avuto per loro la stessa cura che per i suoi figli. Poi, quasi sommessamente,aggiunge:<L'acqua allora scarseggiava e mi avevano imposto di contenerne il consumo. Ma non potevo far morire i “miei” alberi ed allora mi alzavo la notte per innaffiarli di nascosto > . Ma la sua passione la trasfonde in tutte le aiuole e villette della città, che lui trasforma in angoli verdi pieni di fiori e non solo. Lui “artista del verde” a u t odidatta, riesce a trasformare, con una sua particolare inventiva, le varie siepi in sagome di animali, barche, campi sportivi, a realizzare un calendario, lungo la scarpata al disotto delle mura, che aggiorna ogni giorno, d'inverno o d'estate, ed una grande scritta,con piantine sempreverdi, che diviene quasi un saluto della città: “Benvenuti a Melfi”. Poi nel 1958 in occasione di un Congresso Eucaristico, riproduce in miniatura i principali monumenti della città: dalla cattedrale al castello, alla porta Venosina. E ogni occasione è buona per inventare qualcosa con le sue piante, in occasione del passaggio del Giro d'Italia, nel 1992, realizza un ciclista in maglia, o meglio, infiorato di rosa. Della sua a t t ività si occupano le cronache locali e nazionali e diviene protagonista di tanti servizi televisivi. Oggi, nonostante le sue 90 primavere, cura con altrettanta passione l'aiuola dinanzi alla sua abitazione, arricchendola di siepi trasformate nei suoi famosi animaletti “in erba”. Da geloso custode della sua lunga attività, tutta volta a donare verde e fiori a Melfi, organizza mostre, in particolare nelle scuole, con l'intento di tras m e t t ere alle giovani generazioni l'amore per la natura. Infine ha raccolto tutte le immagini dei suoi lavori in un libro, che evidenzia quanto Corona abbia speso l'intera sua “vita per il verde”. Una vita, che ancora una volta, merita la ribalta del piccolo schermo.


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La cucina Carne nobile, magra e molto gustosa

L’agnello sacrificale anche dopo

PASQUA

di FEDERICO VALICENTI

TERMINATA la quaresima, terminati i festeggiamenti della resurrezione, dopo aver imposto al corpo i quaranta giorni di astinenza dalle carni, ricca di significati sacri, l'agnello diventa l'alimento principe della tavola che ci rimanda nel gustoso mondo della tradizione. Non sappiamo perché fu proprio l'agnello ad essere scelto, in tempi lontanissimi, a rappresentare il sacrificio ma sicuramente è il candore della sua lana, il profumo da latte quando è piccolo, il sapore della sua carne quando diventa adulto, ad eleggerlo simbolo espiatore dei peccati, l'animale da sacrificare agli Dei mitologici e al Dio cristiano. “ trovate il modo di fare la pace al più presto, gli Achei vadano a prendere un agnello da offrire a Zeus. E voi, Troiani, procurate un agnello bianco e uno nero, per la Terra e il Sole”…( Omero, Iliade-A. Baricco-). Omero nella sua Iliade ne offre le carni, i profumi, i sapori ad inebriare Zeus, per rendere più sicura e solida la pace tra Achei e Troiani. Nel Nuovo Testamento l'espressione evangelica latino Agnus Dei, agnello di Dio, è riferita all'uomo Gesù Cristo che diventa la vittima sacrificale che si immola per la pace e la redenzione dell'intera umanità. Nell'antico Testamento , invece, immolandosi l'agnello diventa il simbolo della liberazione del popolo di Israele dalla schiavitù d'Egitto. In seguito si fa simbolo, Agnus Dei, durante le liturgia nelle messe, diventa pane e toglie i peccati del mondo, litania recitata durante la funzioni nelle chiese cristiane. Carico di tutti questi significati, riti e tradizioni era inevitabile che diventasse il protagonista dei pranzi nelle feste pasquali e nei successivi banchetti domenicali. Nella cucina tradizionale cambia anche il nome, spesso sviene chiamato abbacchio, che poi significa la stessa cosa. Sull'origine del termine ci sono discordanze, quella puramente etimologico lo fa risalire ad abecula o avecula che a sua volta derivante da ovacula o ovecula, diminutivo del latino ovis , pecora. Però abbacchio deriva anche dal latino “ad baculum”, presso al bastone. Ci si riferisce all'agnello piccolo, ancora da latte, che appena nato veniva legato vicino ad un bastone per evitare che si facesse male giocando con altri agnelli. Altri termini di origine popolana considerano la parola abbacchio derivante da abbacchiare, nel senso di abbattere, uccidere con il bastone. Prima dell'abbattimento l'agnello veniva stordito con una bastonata per evitarne la sofferenza e poi sgozzato con il coltello. Anche da qui, forse, deriva il termine abbacchio che indica un agnello destinato al macello. Tesi che si rafforza con l'altra versione sempre dal latino "ad baculum", vicino al bastone, quindi un agnello che è prossimo all'abbattimento. Verbo che è tuttora ancora in uso nel dialetto e da lì nell'uso colloquiale della lingua italiana, da cui si apostrofa la persona come abbattuta, affranta, distrutta, fortemente dispiaciuta, abbacchiata. Comunque sia la carne dell'agnello è una carne nobile, magra e molto gustosa. Si presta a qualsiasi tipo di preparazione rivelandoci tutta la sua bontà e fragranza sia cucinata alla griglia che fritta, arrosto o in umido, brasata o in fricassea, al forno o alla piastra. Risulta, come tutte le carni nobili, la protagonista indiscussa delle tavole delle feste perché soddisfa totalmente il palato senza diventare ingombrante nello stomaco, coniugandosi con qualsiasi tipo di contorno per diventare un piatto a volte unico, nutriente ma leggero.

TRA I FORNELLI

ABBACCHIO ALLA CACCIATORA. Rosolato a pezzetti nello strutto e poi cotto per circa 45 minuti con aglio, salvia e rosmarino. Infine annaffiato con salsa di acciughe schiacciate e cotte nel sugo di cottura della carne. Abbacchio alla romana. Rosolato intero in aglio olio e prosciutto a pezzetti. Si completa la cottura con rosmarino, aceto, sale e pepe. Si serve in genere con patate arrosto. Costolette di abbacchio a scottadito. Costolette unte di strutto, salate e pepate e cotte sulla brace (o sulla griglia, ma non è esattamente la stessa cosa). Si mangiano subito, ben calde, con le mani (da qui il termine scottadito, ossia, si rischia di scottarsi le dita per mangiarle). AGNELLO “SUTTASUPA” Ingredienti 4 pezzi di coscia di agnello disossato 2 uova 60 gr di pecorino 100 gr di mollica di pane raffermo 1 cucchiaio abbondante di prezzemolo tritato 1 spicchio d'aglio un pizzico di pepe 1 patata grossa a pasta gialla un cucchaio di olio extra vergine sale qb Procedimento Preparare uno sbattuto d'uovo con il prezzemolo tritato, il pecorino grattuggiato l'aglio a fettine sottili e un pizzico di pepe, sale qb. Tagliare a fette larghe e alte un dito la carne di agnello, togliere eventuali ossicini salare e immergerla nel preparato d'uovo quindi nella mollica di pane grattuggiata Sbucciare e lavare la patate, tagliare 4 fette larghe e alte un dito e disporle in una teglia da forno ben oleata, quindi aggiustare sulle patate le fette di carne d'agnello impanate e spargere a pioggia la rimanente mollica di pane. Infornare a 180 ° per circa 15/20 minuti. due cotture perché: sopra viene arrostito sotto la mollica , mentre sotto cuoce sopra la patata. AGNELLO “MISCHIATO” Per 4 persone 8 costolette di agnello 1 spalla di agnello disossata , lavare e tenere da parte le ossa. gr. 250 di interiora di agnello-fegato, animelle, cuore, rognone, polmone- tagliate a dadi cc . 100 olio extra vergine di oliva cc. 40 vino bianco secco Un mazzetto di odori, rosmarino, timo, alloro. 4 spicchi di aglio gr. 60 di battuto di lardo con una piccola carota, cipolla, sedano. gr. 400 patate pelate tagliate a spicchi cc. 200 brodo vegetale sale q.b. pepe q.b. o Lavare bene i pezzi di interiora sotto acqua corrente, quindi versarli in una padella alta e portali a bollore con acqua poco salata, togliere la schiuma che affiora, dopo qualche minuto scolare e rilavare sotto acqua fredda corrente. o Pulire la spalla dal grasso, condire con sale e pepe e aromatizzare con il trito delle erbe, arrotolare, legare con spago da cu-

cina e adagiare in una teglia, unire anche le ossa. Aggiungere l'olio ,aglio, le patate, rosmarino, aggiustare di sale e pepe. Cuocere in forno a calore moderato. Terminata la cottura fare riposare, raccogliete il fondo di cottura tenetelo in caldo. Dividere in 8 fette la spalla . o Condire le costolette con erbe aromatiche, sale e pepe e cuocere alla griglia. In una capiente padella far rosolare il battuto con olio, aggiungere le interiora e far rosolare, bagnare con il vino bianco, far sfumare e allungare con il brodo vegetale, aggiustare di sale e pepe.. Disporre nel piatto di servizio due costolette di agnello, le patate arrostite, due fette di spalla, e un cucchiaio di coratella. Condire con il fondo di cottura la spalla e le patate e servire AGNELLO CA CIPOLLA ROSS' 2 kg di agnello adulto 500 gr di cipolla rossa 4 foglie di alloro 4 rametti di rosmarino 4 spicchi d'aglio 1 ciuffo di prezzemolo tritato 50 cc di olio extra vergine di oliva sale q.b. Tagliare a pezzi grossolani l'agnello. Togliere la prima pellicina alle cipolle e metterle in acqua fredda . In una capiente padella versare l'olio far riscaldare e aggiungere la carne, far rosolare a fuoco vivo per qualche minuto, abbassare al minimo la fiamma, aggiungere gli aromi e il sale e far cuocere a fuoco lentissimo per circa 20 minuti. Quindi aggiungere le cipolle tagliate a fette sottilissime continuare la cottura per altri 15 minuti fino a quando le cipolle non si riducono a crema aggiustare di sale e servire ricoprendo l'agnello della salsina di cipolle e spezie.. AGNELLO IN TORTIERA 1 kg di agnello 250 gr di patate 250 gr di lampascioni (muscari) 50 gr di pecorino grattugiato un ciuffo abbondante di prezzemolo una punta di cucchiaio di strutto (sugna) tre cucchiai di olio extravergine sale q.b due bicchieri d'acqua Tagliare a pezzi grossolani l' agnello e salare. Sbucciare le patate e tagliarle a tocchi, lavarle. Sbucciare i lampascioni dalla pellicina collosa e intagliare alla estremità larga e lavarli in acqua corrente. In una zuppiera versare le patate, aggiungere i lampascioni, condire con il prezzemolo tritato e il pecorino grattugiato, aggiungere un cucchiaio d'olio e rimescolare il tutto, aggiustare di sale. In una teglia da forno versare il restante olio, e il capretto fatto a pezzi e salato, aggiungere a fiocchettini lo strutto e gli ingredienti messi nella zuppiera, coprire con due bicchieri d'acqua e far cuocere per circa 40 minuti a forno caldo rimestando la carne dopo 20 minuti.


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Eventi Il primo disco della band l’antidoto alla noia

alSICURO Bum Bum con i Baby San di ALESSANDRA CASALETTO

Novità da non perdere nel panorama della musica indipendente: si tratta della recentissima uscita del primo album dei Bum Bum Baby San, il trio indie-rock formato dal cantante e chitarrista Filippo Figliuolo e dai fratelli Edoardo e Riccardo Puntillo, rispettivamente al basso e alla batteria. Il gruppo, originario di Bernalda e costituitosi una decina di anni fa, ha vinto nel 2003 le selezioni regionali dell'Arezzo Wave (oggi Italia Wave Festival ) e ha alle spalle la partecipazione a diversi festival, oltre ad aver aperto i concerti per PGR, Marlene Kuntz, Linea 77 e Bisca. “Al sicuro”, il disco prodotto dall'etichetta indipendente “Effetti Collaterali Records”, è un viaggio della durata di undici tracce, sull'onda di sonorità irrequiete e passionali, e lungo un percorso dove scorrono sogni ed emozioni. Ne abbiamo parlato con Edoardo, il bassista della band: per un salto in una realtà non avvelenata da noia e mediocrità culturali, alla scoperta della libertà e della forza che ispirano la musica e i testi dei Bum Bum Baby San. Il titolo"Al sicuro" può essere letto come una provocazione in riferimento al panorama musicale italiano e al fatto che si stia sprofondando sempre di più in una noia e mediocrità culturali dovute alle multinazionali? O racchiude altro? « "Al sicuro", il titolo dell'album, viene da uno dei brani che ne fanno parte. Il brano parla del piacere, del dolore, della perdita e del ritrovarsi. Molte volte ci si ritrova a pensare di essere al sicuro, ma è in quel preciso momento che la consapevolezza fa incrinare questa sicurezza, rendendo tutto più instabile ed effimero. Come band ci siamo prodigati affinchè questo senso di appagamento non si impossessasse mai di noi ed il titolo diventa quasi un modo per evitare a noi stessi di fermarci, per continuare a "combattere" per quello in cui crediamo. Lo stato attuale delle cose poi, sia a livello sociale che musicale, non è dei migliori. Il problema della massificazione del pensiero e la continua assenza di stimoli non fa che aumentare questo senso di crisi che pervade a tutti i livelli la nostra società. Per questo il titolo dell'album diventa quasi sarcastico. La noia e la mediocrità fanno parte della nostra cultura diventando quasi delle virtù alle quali aspirare. Il successo, la televisione, l'arrivismo sono i nuovi dei dai quali sarà difficile liberarsi». Dietro il rock delle vostre canzoni, non ci sono testi di ribellione e di protesta, ma si dispiega uno scenario senza precise coordinate spazio-temporali dove scorrono i vostri sogni e le vostre emozioni. Cosa vi dà scrivere e fare musica? «La musica è per noi un valore fondamentale. Quando suoniamo entriamo in contatto con una parte di noi che di solito rimane assopita, quasi addormentata ma che si risveglia non appena ci ritroviamo con gli strumenti in mano. Non importa cosa sia successo durante la giornata o come ci si senta, la musica diventa quasi un rito di catarsi e liberazione di tutto quello che per noi non va bene ed un amplificazione dello stato di benessere che il suonare stesso ci provoca. I testi, poi, scavano dentro l'anima e parlano in modo personale della vita, dell' amore, del dolore, dei rumori e degli umori. Piuttosto che una visione oggettiva della realtà o il racconto di storie, il nostro è un percorso interiore, una scoperta di se stessi e dei propri sentimenti attraverso l'atto del suonare. Queste emozioni vengono filtrate dai testi di Filippo e mediate attraverso la musica, fino a trovare una forma precisa nella canzone». Quando e dove sarà possibile ascoltarvi dal vivo e trovare il vostro disco? «Ci stiamo prodigando nel cercare di sviluppare una rete che ci permetta di riuscire a promuovere al meglio il nostro lavoro. Abbiamo realizzato con la regia Dino Lacanfora il videoclip di "Al sicuro", che presto sarà disponibile sul nostro myspace (http://www.myspace.com/bumbumbabysan) e sul canale youtube. Con Fabio Settembrino (Effetti Collaterali Records ) e Laboratori Culturali, associazione di Bernalda, stiamo cercando di creare una piccola etichetta musicale per promuovere alcune realtà lucane tra cui ci siamo noi, gli Effetti Collaterali, Dino Lacanfora e the Personagg. Inoltre abbiamo alcune date in programma il 25 aprile a Potenza e il 1°maggio a Tito, ed altre date a maggio, tutte ancora da confermare. Quest'estate cercheremo di suonare in giro per i festival, e poi magari programmare un piccolo tour il prossimo autunno/inverno. Riuscire a sopravvivere solo con la vendita di cd è ormai impossibile. Internet ha ormai soppiantato la vecchia filiera e recuperare un album è semplicissimo persino prima dell'uscita del cd. Noi crediamo che chi sia realmente interessato alla musica compri ancora i dischi, ma la maggior parte della gente preferisce scaricare gratuitamente. L'unica soluzione è fare delle date dal vivo dove poter proporre anche la vendita del cd dopo l'ascolto del concerto. Comunque il disco si può trovare al Memphis Pub e presso lo studio fotografico Photographika a Bernalda , oppure a Potenza presso la bottega del commercio equo-solidale "Terra", potete anche richiederlo tramite il nostro myspace, ci occuperemo noi della spedizione . Tutto “Do It Yourself” naturalmente!”

In alto i Bum Bum Baby San, a destra la copertina del cd di esordio


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Domenica 19 aprile 2009 Domenica 19 aprile 2009

UN incontro all’insegna della riflessione sulla legalità e sulla giustizia quello voluto dal Coordinamento EDA, Educazione Permanente degli Adulti, presieduto dalla prof.ssa Maria Catanzariti e costituito dalle professoresse Spirito, Onorato, Ligrani, Cutroneo, Palese Dina, Palese Angelica, Pafunno, Salerno, Borghini e da chi scrive. Grande protagonista della serata è stato Don Marcello Cozzi, il prete coraggio, infaticabile animatore di “Libera”, l’Associazione antimafia presieduta da Don Luigi Ciotti, che mette insieme 1500 Associazioni con orientamenti ideologici di ogni tipo per realizzare un unico sogno: Costruire una Società diversa. L’incontro programmato dalla prof.ssa Catanzariti è coinciso con due importanti appuntamenti nell’ambito della Settimana della Legalità: prima,a Casal di Principe, per il XV anniversario dell’uccisione di Don Peppino Diana e poi a Napoli, per la XIV giornata della Memoria e dell’Impegno, in ricordo delle vittime della mafia e della camorra Don Marcello si è soffermato a lungo sulla figura di Don Peppe Diana, lo scomodo prete “che aveva cercato di coniugare il cielo con la terra”, rimettendoci la vita. Fu barbaramente ucciso in sacrestia ,a soli 36 anni, il giorno del suo onomastico, presumibilmente dal clan dei Casalesi, che, subito dopo, con uno scandalo iniziale e poi con il silenzio, cercarono di distruggerne l’immagine e di infangarne la memoria, diffamandolo e facen-

DON COZZI E LA LEGALITÀ Incontro promosso dal coordinamento Educazione Permanente degli Adulti do credere che fosse anche lui un camorrista. In questo modo lo uccisero per la seconda volta, ma nello stesso tempo lo fecero diventare un martire, perché non riuscirono a far credere che potesse essere come loro quel coraggioso prete che, servendosi di un versetto di Isaia, aveva lanciato alla sua gente un messaggio forte e molto pericoloso:”Per amore del mio popolo non tacerò”. Un messaggio che ancora oggi fa riflettere e scombussola, perché è un invito a ribellarsi , nel nome del Vangelo, al potere criminale, un invito fatto non solo per giustizia o per interesse, ma per amore, perciò maggiormente pericoloso. Anche da noi, purtroppo, si verificano inquietanti fatti di cronaca, efferati omicidi di stampo mafioso, scomparse misteriose, strane coinci-

denze su cui aleggia lo spirito del crimine organizzato; da qui il dubbio che la Basilicata da isola felice sia diventata una regione mafiosa. Alla Lucania felix, immune dai pericoli della mafia, Don Marcello Cozzi non crede più. Certo, la Basilicata per storia e tradizione non è terra di mafia, né si può paragonare, da questo punto di vista, alle regioni vicine. .Da noi non si respira quel clima che in Campania e in Puglia non permette di vivere serenamente; e il nostro non è il territorio infuocato di altre zone del Sud, ma, circondato dalla camorra napoletana, dalla ‘ndrangheta calabrese e dalla Sacra Corona Unita pugliese, è continuamente a rischio di infiltrazioni e di insediamenti mafiosi. Anche qui la Mafia si interessa di settori importanti:

Rivivere il dramma del terremoto

LA PERDITA E IL DOLORE OLTRE duecentonovanta morti sono una tragedia che chiunque di noi può comprendere. Il lutto, con i suoi smarrimenti e con il vuoto che si attesta dentro di noi, è un doloroso compagno delle nostre vite. Tutti hanno provato lo strappo feroce della perdita di una persona cara e quindi riuscire a comprendere appieno la sofferenza delle persone che vivono questo evento oggi in Abruzzo non è esercizio difficile. Diverso è il discorso che riguarda la perdita improvvisa e brutale della propria casa. Questa è una sensazione ed un dolore, non paragonabile certamente ai primi, ma che può comprendere unicamente chi li ha vissuti. Ricordo esattamente la telefonata ricevuta da un mio caro amico la mattina dopo il terremoto del 1980, impropriamente indicato come terremoto in Irpinia quando il territorio più colpito insisteva prevalentemente nel salernitano, e ricordo anche la spaventosa sensazione che invase prepotente e feroce la mia persona. Sai, mi diceva il mio amico, la tua casa è crollata, non c’è più! Ho pianto come un bambino e non me ne vergogno, ho pianto e dentro di me saliva, aggressiva ed irruente, una rabbia profonda. Quella casa non era “un bene” che andava perduto, era “il bene”, era il luogo dove io ero nato, dove persistevano anche se labili i ricordi di mio padre che ho perso all’età di sei anni, dove avevo trascorso la mia felice infanzia, il posto dei miei giochi, delle mie fantasie, della maturazione di valori, affetti, sentimenti. Con la casa erano crollati in me vissuti importanti e macerie emotive si ammassavano poderose nella mia anima. Da allora, sono ormai trascorsi ventinove anni, non manca giorno che la mia memoria non ripercorra instancabile e caparbia, quei luoghi ormai inesistenti, che non attraversi quelle stanze che avevano sopportato le mie grida, i miei pianti, i miei sonni, i miei sogni. E le mani del ricordo accarezzano, lievi

e tremanti, il maestoso tavolo della sala da pranzo, la grande poltrona in pelle marrone dove il mio papà leggeva assorto il giornale ed ascoltava la radio, il comò della camera da letto ricco di scomparti e di aperture segrete che da bambino immaginavo sedi di elfi e gnomi, la cappelliera in legno intarsiato che custodiva nella sua apertura di base i miei giornalini a fumetti, ed il grande mobile in cucina ricco di cassetti e stipetti dove si trovavano, accuratamente sistemati, suppellettili e viveri. Ancora adesso il ricordo esita a salire la grande scala di legno che portava alle soffitte, luogo semibuio e misterioso che incuteva in me una grande paura ogni volta che, raccogliendo il poco coraggio di cui un bambino è dotato, mi arrampicavo lungo i gradini per sbirciare appena i chiaroscuri e le ombre che le cose raccolte lanciavano. Oggi ho una casa confortevole in cui vivo, una nuova struttura abitativa ha sostituito quella crollata ma i ricordi, gli affetti, le piccole e grandi cose che si accumulano lungo tutta una vita non potrà ridarmeli più nessuno. Restano testardamente attaccati nel mio fardello delle memorie e resteranno lì sino a che vivrò perché il mio ripercorrerle impedirà oblii e dimenticanze. Questi eventi drammatici quindi “tagliano la vita”, chiudono drammaticamente ed improvvisamente una parte di noi stessi e dovremo essere noi a “riaprire”un nuovo settore esistenziale che non escluda il precedente ma che abbia la forza e la volontà di riprendere un cammino interrotto. Mi piace terminare con una frase scritta proprio oggi dalla scrittrice Susanna Tamaro che credo riassuma in pieno cosa vuol dire il trauma di un evento drammatico come un forte terremoto: “Basta che la terra si scuota un solo minuto per cancellare i nostri sogni, i nostri progetti, i nostri affetti, per ricordarci che viviamo perennemente sospesi sull’abisso” Sebastiano Zirpoli

droga, sequestri di persone, usura, giochi d’azzardo, gestione di rifiuti e dal 1987 ad oggi si contano almeno 40 morti ammazzati in guerre tra clan e 192 condanne per criminalità organizzata di stampo mafioso. Non sono i numeri allarmanti della Campania, ma sono, tuttavia, troppi per una regione nella quale pensavamo che non succedesse mai niente. Secondo Don Marcello Cozzi, qui è più difficile capire come aiutare chi è in difficoltà e da che parte stare; qui è più difficile contrastare la criminalità, perché non sai con certezza chi devi contrastare e a volte pensi che stai esagerando o minimizzando. Lui stesso ha confessato che è continuamente assalito da dubbi e che spesso ha pensato di avere sopravvalu-

tato certi avvenimenti attribuiti alla mafia o, al contrario, di averli minimizzati. Questo perché la criminalità ha la forza di seminare , nella società e nel mondo politico locale, dubbi sulla sua esistenza. Ma questi dubbi lui li scioglie con una citazione di Paolo VI: “La più grande vittoria del Diavolo è di far credere che non esiste”. Per Don Marcello la mafia è il diavolo E a questo punto vengono in mente la misteriosa scomparsa di Elisa Claps, il giallo dei fidanzatini di Policoro, l’omicidio dell’autotrasportatore Vincenzo De Mare e dell’avvocato Francesco Lanera e tanti delitti lucani rimasti senza giustizia, che l’Associazione “Libera”, definita da Don Marcello: “Un sogno di giustizia diventato segno di libertà”, ci ha fatto

guardare con occhi diversi. Perciò, come ha detto il direttore di “Libera”, indigniamoci, ribelliamoci, lottiamo per un altro mondo possibile e, soprattutto, evitiamo la mancanza di partecipazione, l’indifferenza, perché dove non ci siamo noi ci sono loro. Inoltre non lasciamoci sgomentare e non perdiamo mai la speranza: “Quando siamo nell’oscurità, non limitiamoci a maledirla, ma prendiamo un cerino e accendiamo la luce”. Un lungo applauso ha concluso la toccante testimonianza di questo coraggioso prete che si batte per la trasparenza, per la giustizia, per la verità, e lotta per liberare la Basilicata da quelle storture che non le permettono di essere la regione sana e laboriosa, la terra ricca di valori che noi amiamo. Mariolina Iacobuzio

Il pioniere della Cr:Palasciano COLORO che, verso il 1870 fossero stati residenti a Napoli o vi ci fossero recati nei locali della clinica chirurgica di quella Università, avrebbe visto tutte le mattine, puntuale al suo lavoro e alle lezioni, un professore che tutti, pubblico e studenti lo salutavano con grande rispetto. Era un uomo della terza età ed alle sue lezioni, accorreva numeroso il pubblico. Quell’uomo venerando, senatore del Regno e maestro di chirurgia, era Ferdinando Palasciano, e aveva proclamato per primo al mondo la grande etica da cui è nota una istituzione benefica ed umanitaria della moderna società: la Croce Rossa. Essa è sorta nel 1803 per iniziativa di un altro grande, Henry Dunant, perché solo allora si gettarono le basi di questa istituzione internazionale, riconosciuta da tutti gli stati civili, che tanti milioni di vite umane strappa alla morte sui confini di battaglia. Ma l’idea da cui essa è nata quindici anni prima era del prof. Palasciano che era stato dimesso dal governo borbonico dal grado di Ufficiale Medico, imprigionato ed escluso per anni dall’esercizio chirurgico e ridotto in miseria. Ciò avvenne nel 1848, durante i primi vasti moti carbonari per l’indipendenza, sotto quel governo dei Borboni di Napoli. La gente era indignata per lo spergiuro del Re che prima aveva concesso la Costituzione, poi l’aveva ritirata; le popolazioni del Sud erano insorte, avevano cacciato le truppe borboniche dalla città e dai presidi ed avevano costituiti dei governi provvisori. Le truppe regie rinforzate anche da reparti militari stranieri, ritornarono alla carica e una guerriglia epica insanguinò borbonici e milizie popolari. Una città che sostenne più a lungo la lotta fu Messina per cui il Palasciano era stato mandato al seguito di un reggi-

mento borbonico. Lui alla testa della sua ambulanza seguiva le operazioni senza fare distinzioni tra feriti delle fazioni in guerra. La cosa suscitò scandalo nel comando borbonico e il Palasciano fu chiamato per darne spiegazioni. Fu allora ch’egli proclamò il grande principio: <<I feriti in guerra, nel momento in cui giacciono tali, cessano di essere nemici e vanno raccolti e curati a qualunque esercito appartengano>>. Questo principio, così civile e cristiano, sembrò, allora, un’eresia. Per dodici anni, e fino all’entrata di Garibaldi a Napoli nel 1860, il Palasciano visse miseramente grazie a qualche intervento chirurgico fatto alla macchia, perseguitato, cacciato in prigione ad ogni cenno di moti popolari. La sua grande idea parve morta. Ma il suo spirito eroico non venne meno, attese con pazienza la sua ora ed essa venne quando un altro spirito eroico e cristiano, il Dunant svizzero, riprese l’idea e fu il trionfo. Fu durante la campagna in Italia del 1859 a Solferino e a San Martino, che il principio del Palasciano apparve come una necessità imprescindibile e benefica per tutti i popoli civili. A terra vi furono tra Italiani, Francesi e Austriaci più morti che non nella campagna di Napoleone a Waterloo. Gli storici del tempo ce ne fanno un quadro spaventoso. Durante le campagne napoleoniche i soli feriti che si salvavano erano quelli che da se stessi riuscivano a raggiungere un’ambulanza; coloro che rimanevano a terra venivano uccisi dalle cariche di cavalleria a colpi di baionette o da cannonate. Allora le amputazioni si facevano senza anestetico e senza disinfettanti, sulla ferita si metteva un ferro rovente. Appunto Henry Dunant, che aveva seguito la campagna del 1859 con le truppe francesi

e italiane, ebbe modo di vedere quanto orribile fosse trattare i feriti, mise per iscritto gli episodi di cui egli era stato spettatore e nel 1860 fecero breccia le parole: <<I feriti in guerra sono sacri e debbono essere curati anche dai nemici>>. Ebbe la forza di convocare un congresso a Ginevra, dove tutte le Nazioni stabilirono di riconoscere la Croce Rossa. Quando l’idea del Palasciano ottenne questo trionfo, egli era già uscito dalla sua oscurità del governo della nuova Italia. Il prof. Palasciano venne reintegrato nell’esercizio professionale nell’Ateneo di Napoli, ed in seguito fu nominato Senatore quale benemerito della Patrizia della scienze e dell’umanità. Si spense all’età di 86 anni. Dobbiamo riflettere sulle parole del nostro Presidente Napolitano e trarne i dovuti riconoscimenti storici. Dei 650 mila deportati nei campi nazisti, oggi si contano gli avanzi. Io tra questi. Gloria imperitura a chi non è tornato più. <<Chi per la Patria muore vissuto è assai>>. Alessandro Volpe

UN EROICO SORRISO Voglio raccontare la storia di un sorriso e del più grande dono d’amore che abbia mai visto.Siamo nella zona più straziante dell’ospedale : L’HOSPICE. La porta della stanza è aperta e parenti ed amici entrano ed escono con i volti seri, silenziosi. Lui è lì, agonizzante. Gli occhi sbarrati perché è ormai consapevole del suo stato che la moglie con “pietas”, bravura e forza d’animo gli ha finora nascosto. Fa fatica a respirare . Ed eccolo lì il sorriso, inatteso, appena accennato, ma dolcissimo, che nasce sul volto di lei. Distolgo lo sguardo e vado via portando con me la fugace immagine di quel sorriso, il più grande dono d’amore che abbia mai visto. Eva Onorato


Potenza 21

Domenica 19 aprile 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

La terza conferenza cittadina spiega l’educazione in rete e denuncia l’assenza della politica

«Più attenzione alla scuola» Sul riordino, ancora accuse alle modifiche al piano apportate da Inglese SEMPLICI IDEE

La lezione di laicità del vescovo “studente”

Casa studente

Strutture «LA qualità del fare non si può misurare sempre con le logiche del consenso». Così Giovanni Di Pilato, direttore Ardsu, richiama l’attualità. «Del resto anche l’Aziende per il diritto allo studio universitario fa parte della comunità “scolastica” se è nella logica dei servizi messi a disposizione della cultura. Ma l’efficienza e l’efficacia senza equità sociale rischiano di diventare una mera esperienza ragionieristica». Ecco che ritornano i fatti dell’Abruzzo e in qualche modo anche la paura sorta per la mancanza del certificato di agibilità della residenza dello studente di Potenza. La regola: «Meglio un posto letto in meno che un posto letto a rischio». Così le residenze degli studenti devono essere luogo di cultura della legalità, «ospitando chi ne ha diritto e non i furbi», di tolleranza e di partecipazione: «I ragazzi non siano solo beneficiari, ma utenti, rispettosi della cosa pubblica». Che siano luogo di cultura dell’ambiente e di sicurezza, «perchè si possa tornare nella residenza anche a tarda sera senza aver paura».

Giunta baby...

...e sito web SE la Consulta-Città educante è il luogo ricercato per cucire esperienze, idee, diritti e cultura, il sito ne è diventato il “laboratorio”. «E’ uno spazio aperto - spiega Francesco Villani, del coordinamento dirigenti scolastici - in cui chiunque, tra gli attori che la scuola chiama a collaborare, può lanciare idee e suggerimenti». Dalla rete parte la sfida per «realizzare in concreto l’alleanza tra le forze, perchè non resti un’utopia, ma sia un percorso operativo». Poco prima era stata Roberta Santopietro, sindaco baby della “Città ai ragazzi” a richiamare un altro spazio operativo. L’amministrazione dei ragazzi è, in fondo, «un laboratorio permanente di di legalità». E loro, che sono studenti, «è proprio dalla scuola che partiamo, quella scuola che è nostra e va difesa».

Migranti

Integrazione ABDEL Malek è il presidente della consulta cittadina dei migranti, membri di una comunità «di cui siamo parte insieme ai natii». E’ alla “Scuola” che chiede un intervento. Poche semplici cose, neanche tanto dispendiose. «Che sia la scuola - chiede - ad insegnare ai ragazzi a decodificare i messaggi che sui migranti stanno arrivando dai media». Pensa anche a «specifici piani d’azione, a seconda della presenza delle etnie nei vari istituti, un curriculum di studi che tenga conto di diverse culture, religioni, lingue, modi di vivere». L’esempio in fondo è quasi ovvio. Abdel richiama la lezione di geografia: «Se è dell’Africa che si deve parlare, perchè non coinvolgere l’alunno che da lì proviene, per parlare di usi, costume, abitudini alimentari, religione». E se la scuola è il luogo della socializzazione per eccellenza, «forse è il caso di prevedere attività, anche fuori dall’orario solito, che tengano insieme i bambini come danza, canto, disegno». Esempi pratici, neanche troppo dispendiosi. «L’integrazione - conclude - è aiutare il bambino a interessarsi al mondo dell’altro».

Il vicepresidente della Consulta, Egidio Basile, la platea e in basso, il vescovo Superbo (foto Andrea Mattiacci)

Margherita Fasano, Unibas

Liliana Guarino, cons. parità

«Una visione sistemica della formazione: le variabili interagiscono la diversità è ricchezza»

«E’ necessario armonizzare i tempi della vita con quelli del lavoro»

LA SCUOLA va difesa, lo dicono tutti. Quello che va precisato è il percorso che distanzia le intenzioni dalla pratica. Allora la Consulta cittadina sulla scuola diventa lo spazio del “come”, delle richieste, delle domande e - almeno un tentativo - del trovare risposte. Piano piano si è riempita l’aula magna dell’Unibas dove, ieri pomeriggio, si è tenuta la Terza conferenza cittadina sulla scuola. A coordinare i lavori, il direttore del Quotidiano, Paride Leporace. Lascia la parola a quanti, amministratori, docenti, insegnanti, ragazzi, rappresentanti di associazioni e famiglie, raccontano la scuola che dovrebbe essere. La conferenza è l’assemblea collegiale, la Consulta cittadina ne è in qualche modo l’organismo operativo. E mentre si cerca di rendere la scuola di Potenza lo strumento della crescita di un’intera città, serve anche riflettere su cosa non va. Ecco perchè «saremo la spina nel fianco dell’amministrazione». Egidio Basile, il vicepresidente della Consulta, parla «degli standard educativi elevati, della scuola che ce la mette tutta». Mentre «non è totale lo sforzo delle istituzioni». Gli esempi, nella quotidianità. «E’ dalla scuola che nasce la possibilità di spegnere la Tv, per quell’alleanza all’uso proprio della strada, allasobrietà che dai luoghi dell’educazione può arrivare alla politica». Un esempio concreto: «All’anno, lo Stato concede alle scuole 3 mila euro. Il responsabile della sicurezza ne costa la metà. Eppure si fanno prove di evacuazione che sembrano quasi gite scolastiche, non siamo preparati». Non abbastanza nella “città del terremoto”. All’istituzione regionale chiede «di rispondere se abbandona la scuola». E di istituzioni si torna a parlare con il tema dei tagli e del dimensionamento scolastico. L’equilibrio precario tra «razionalizzazione - dirà il presidente del consiglio comunale, Pietro Campagna - ed esigenze concrete della collettività». Su riordino scolastico del capoluogo è polemica, è scontro tra gli enti locali, i sindacati, l’Anci e l’Ufficio scolastico regionale. Franco Inglese, il direttore, era assente. Con una nota, alcune settimane fa, ha modificato il programma di attuazione del dimensionamento approvato lo scorso 3 marzo dal consiglio regionale. «Non è vero che sono stati aumentati i punti di erogazione - sottolinea l’assessore comunale alla Pubblica istruzione, Giuseppe Messina - Le direzioni sono diminuite a dieci e con le modifiche dell’Usr tre scuole, la Domiziano Viola, la Don Milani e il Primo circolo, sono a rischio perchè non raggiungono, con i nuovi accorpamenti, il numero minimo di alunni per autonomia e sopravvivenza». Da due anni «presentia-

mo il piano. Perchè non sono mai state mosse obiezioni? Le modifiche costeranno al comune oltre un milione di euro. In alcuni casi non potremo più istituire gli istituti comprensivi che, tra l’altro, sono indicati dal ministero come via privilegiata». All’appuntamento, mancavano anche i sindacati. Ma c’è anche la loro firma sotto alcune note di protesta che hanno fatto seguito alle modifiche al riordino scolastico. «Perchè questo strappo così forte - aggiungerà più tardi il sindaco Santarsiero da parte dell’Usr? Ci preoccupa che la scuola non sia una priorità in questo Paese, chiunque stia al governo». L’amministrazione, dice, «ci prova, pur nella carenza di fondi, tra palestre e strutture, un livello di sicurezza tra i più alti d’Italia». Sotto osservazione, solo due edifici: la scuola Torraca e la residenza Ardsu, per cui «stiamo facendo tutte le verifiche». Ecco «la traccia importante che lasciamo, l’impegno nell’investimento per la cultura». Ma le strutture non bastano. Alla scuola serve anche altro: servizi, trasporti, pulizia, giardini. Cose “comuni”, ma necessarie. Di fondi e tagli, in mattinata, aveve parlato anche il consigliere regionale del Prc, Emilia Simonetti: «I tagli decisi con ordinanza a firma del ministro Gelmini sia per il personale docente che Ata delle scuole lucane sono molto più pesanti di quelli che era possibile prevedere con il piano di dimensionamento scolastico regionale e impongono di riprendere la mobilitazione unitaria». In fondo, «la conoscenza non può essere considerata un bene di lusso». Ma neanche un percorso a ostacoli. E’ necessario che le scuole cittadine facciano “rete”. Ne parleranno altri: parità, servizi, formazione, integrazione, dislessia, disabilità. Basta l’attenzione. Basta scegliere. Lo dirà in modo esplicito anche il vescovo di Superbo, Agfostino Superbo. Questione di «priorità». E in quella Conferenza si progetta “l’alleanza educativa della città”, di una città colta. Lungo il filo tracciato dall’Associazione internazionale delle città educative. E’ una «esperienza di partecipazione democratica». La scuola è un diritto. Purchè sia diffuso. Allora, va difeso. Sara Lorusso

QUELLO che tutti richiameranno in seguito, ringraziandolo, è «la laicità» dell’intervento. Agostino Superbo parla dal microfono della Conferenza cittadina della scuola. E’ il vescovo della diocesi di Potenza, ma è anche un uomo «che ha frequentato una scuola non statale. Costava 6 mila lire al mese, negli anni ‘50». Non poco, «ma il babbo voleva che studiassi, era pronto a grandi sacrifici». Poi, il tempo delle scuole pubbliche diffuse. Ancora dopo, «si è “addormentato” l’entusiasmo per la priorità della scuola. La stessa cosa accade per la ricerca , per cui sembra non ci siano mai soldi». E senza soldi, «non si fa nè scuola, nè ricerca». Racconta di quando, in un paese della Provincia di Caserta, chiese aiuto alle parrocchie per ripulire le scuole. «Siamo intervenuti come cittadinanza». Il punto, dice, è che «se la scuola deve essere il primato, lo si dimostra anche con i soldi che si investono. Tutti dovremmo fare un esame di coscienza: dove c’è un utilizzo di soldi, non dico uno spreco, che può essere ridimensionato?». E’ chiaro nell’esplicitare che «non è questione di “colore”, ma di “cultura”politica. Conta - continua - ciò che fa crescere il bene comune». Quello del vescovo Superbo è insieme suggerimento e monito. Una strada in tre passi, «prima l’intesa, poi un’alleanza, poi un patto», che non può certo nascere dalla «frammentarietà delle relazioni». Sembra che possa funzionare, e non solo per la scuola, se il tema è il “bene comune”. Ma la strada che indica Superbo nasce «sulla base della Carta costituzionale che per l’Italia è il Vangelo. Va ancora esplorata». In quel testo scorge «la dimensione concreta che deve indicare l’organizzazione della scuola». Solo che «proprio oggi, mentre si parla di riforme costituzionali, è il caso di vedere se non si rischia di intaccare ciò che è importante. Quella Carta se l’è data l’Italia intera. Dopo la guerra». sa.lo.


22 Potenza

Domenica 19 aprile 2009

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“INNOVAZIONE, Ambiente, Occupazione: Salute”, questo il tema del forum organizzato da Sanità Futura (Associazione di categoria delle strutture sanitarie lucane) con il patrocinio della Regione Basilicata, che si svolgerà a Potenza oggi dalle ore 17, presso il Teatro Principe di Piemonte. Durante l’incontro si parlerà della possibile innovazione nel sistema salute con conseguente miglioramento dei servizi e dei processi sanitari attraverso l’applicazione della telecardiologia, teleradiologia, telesoccorso, teleassistenza domiciliare, teleassistenza mobile, cartelle cliniche on line, teleprenotazioni. I lavori coordinati dal presidente di Sanità Futura, Giuseppe Demarzio ed il contributo di Michele Cataldi, prevedono gli approfondimenti tecnici affidati ad Antonio Messina, Giovanni Ferrara e Donato Scavone. Interverranno i direttori generali Asp e Asm, Pasquale Francesco Amendola e Vito Gaudiano, ed il dirigente regionale dei servizi socio sanitari, Adriano Abiusi.

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RIMARRA’ aperta fino al prossimo 3 maggio, nelle scale mobili di via Armellini, la mostra d’arte contemporanea “Luoghi del sentimento”. Sei i pittori in mostra: Michelangelo D’Auria, Alfredo Di Bitonto, Eleonora Grieco, Luciano Gruosso, Vito Palladino, Anna Maria Verrastro. In esposizione anche una preziosa collezione di fotografie di Potenza antica a cura di Michele Di Pietro. La rassegna d’Arte contemporanea propone un percorso visivo nello scenario paesaggistico, visioni di architetture monumentali, scorci naturali o cosmici, surreali, solitari, spazi urbani o campestri catturati durante viaggi e spostamenti, o facenti parte del vissuto interiore degli artisti che li hanno trasformati in racconti pittorici nell’intento di fermare su tela il “genius loci” o “spirito del luogo”.

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Stefano Perucchini e Piergiuseppe hanno compiuto, rispettivamente 46 anni, lo scorso 16 aprile, e 16 anni il 17 aprile. Nella foto ripresi mentre vengono festeggiati con due belle torte preparate da Giacinto, un valente pasticcere di Stornarella (Fg), amico di Anna e Mario Lattarulo.

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L’INIZIATIVA

Una mattinata tra i carabinieri BELLA interessante e certamente diversa dal solito, la mattinata che hanno trascorso ieri i ragazzi dell'istituto comprensivo della scuola Giovanni Falcone di Baragiano, in provincia di Potenza. Sono stati ospiti della caserma dei Carabinieri del comando provinciale di Potenza. Una mattinata educativa per circa cinquanta ragazzi di tre classi della scuola elementare, accompagnati dalle loro maestre e dal giovane comandante della stazione del paese, Attilio Amendola. A riceverli ci ha pensato la tenente Michelangela Stefano, che in sostituzione del capitano Pantaleone Grimaldi, ha fatto gli onori di casa. Il relatore è stato il comandante della stazione dei carabinieri di Potenza, Domenico Buonomo. La visita ha offerto ai ragazzi una serie di spunti di riflessione su temi importanti per la loro formazione e il loro futuro. La tenente Stefano ha sottolineato che quella di ieri è una delle tante giornate che organizza l'Arma in Basilicata. «Spesso siamo noi ad andare nelle scuole soprattutto per fare educazione stradale e prevenzione per scoraggiare l'uso delle droghe - ha detto Stefano -il nostro intento è anche quello di creare un clima familiare coi ragazzi e con le loro famiglie. Vogliamo rendere l'idea il più precisa possibile delle nostre attività e soprattutto vogliamo contribuire a educare i ragazzi, da quando sono bambini, alla legalità e al rispetto degli altri e delle regole». La mattinata è trascorsa tra una educativa e paterna presentazione delle attività dell'Arma e una visita nella centrale operativa della Caserma. Poi è stata fatta una spettacolare dimostrazione dell'attività della compagnia regionale dei cinofili, compagnia della quale fanno parte nove militari e otto cani pastore tedesco, addestrati per trovare armi, droga e persone. Una dimostrazione che ha fatto di-

I ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Baragiano in visita alla caserma dei carabinieri di Potenza

vertire i ragazzi, ma ha anche dato l'impressione di volerli far familiarizzare con i rappresentanti di questo particolare nucleo dell’Arma, presente spesso vicino alle scuole proprio per evitare che persone senza scrupoli possano vendere droga ai ragazzi. Particolare successo, infine, ha riscosso l'autovettura gazzella dei carabinieri. Alla sua vista e in seguito all'autorizzazione del comandante Sessa, della Stazione ra-

diomobile, a poterci entrare dentro, i ragazzi si sono scatenati in una frenetica attività di scoperta delle dotazioni del mezzo e di una fervente simulazione di guida. Una simpatica e costruttiva attività che si ripete spesso nella regione, alla quale le scolaresche che intendono partecipare lo possono fare richiedendolo anche ai comandanti delle caserme dei loro comuni. Gianfranco Gallo


Potenza 23

Domenica 19 aprile 2009

La denuncia dei sindacati, che hanno scritto all’assessore regionale alla Sanità

Aias, licenziamento per 5 dipendenti NON sembra essersi risolta la gravissima situazione dell’Aias di Potenza che, già da qualche mese, denuncia gravi difficoltà per il pagamento degli stipendi dei lavoratori. Ora sono i sindacati a prendere la parola per stigmatizzare «il gravissimo atteggiamento dell’Aias di Potenza che, nonostante gli impegni assunti, ha proceduto a notificare le lettere di licenziamento a cinque lavoratori». Giuseppe Di Bello (Cgil Fp), Giovanni Sarli (Cisl Fps) e Giampaolo Mecca (Uil Fpl) hanno deciso, pertanto, di scrivere una lettera congiunta, che hanno inviato all’as-

sessore regionale alla Salute, Antonio Potenza. «Quella dell’Aias di Potenza continua - è un’amministrazione, a nostro parere, inaffidabile e non è rispettosa del tavolo regionale aperto presso il dipartimento alla Salute e Sicurezza Sociale, finalizzato proprio a ricercare ogni possibile soluzione alla crisi finanziaria di questa Associazione, che può determinare numerosi licenziamenti, oltre che il perdurare della situazione di mancato pagamento degli stipendi. Licenziare in tronco cinque lavoratori, mentre è aperto un tavolo di confronto per affrontare la crisi aziendale, -

sottolineano i sindacalisti - è un atto gravissimo perché messo in campo in questo momento difficilissimo per l’occupazione lucana, e senza neppure ricercare, insieme al sindacato, soluzioni alternative». Da domani, quindi scrivono i sindacalisti - cinque famiglie vivranno la disperazione più totale, frutto dell’insensibilità dei responsabili dell’Aias di Potenza. Le organizzazioni sindacali, pertanto, chiedono all’assessore regionale alla Sanità «di intervenire immediatamente per scongiurare la perdita dei posti di lavoro in una Regione già martoriata dalla disoccupazione».

Acta, no della Fp Cgil alla trasformazione in spa LA MODIFICA dello Statuto dell’Acta (Azienda comunale che si occupa della gestione dei rifiuti) è fortemente contestata dal segretario generale della Fp Cgil, Angelo Summa, secondo il quale «l’amministrazione comunale di Potenza dovrebbe piuttosto affrontare la difficile situazione gestionale in cui ormai da tempo versa l’Acta». La modifica dello Statuto - secondo Summa - porterebbe alla trasformazione dell’Azienda in società per azioni. «La trasformazione societaria continua - non può essere la soluzione ai gravi problemi dell’Azien-

da, al contrario, trasformare l’Azienda senza averne affrontato i gravi problemi strutturali rischia di scaricare gli effetti negativi di tale scelta esclusivamente sui lavoratori, che sarebbero gli unici a pagare le conseguenze di anni di cattiva gestione». Pertanto la Funzione Pubblica Cgil invita l’amministrazione comunale «a non procedere alla modifica statutaria - conclude Summa - e chiede al sindaco di convocare un incontro urgente per affrontare prioritariamente le questioni che stanno alla base della delicata situazione in cui versa l’Azienda».

A Parco Montereale al lavoro tanti “Piccoli Van Gogh”

Il mondo salvato dai colori dei bambini COLORIAMOCI la vita. Insieme ai bambini, protagonisti dell'avvenire, che «con la loro innocenza arricchiscono l'umanità di bontà e speranza e stimolano tutti noi a farci operatori di giustizia e di pace». Nella mattinata di ieri il Parco Montereale del capoluogo di regione ha ospitato la manifestazione “Piccoli Van Gogh”, una mostra di disegni frutto della fantasia e delle speranze di bambini e bambine dai 3 ai 5 anni. E sono stati loro stessi a promuovere le loro opere. Una mostra di baby artisti delle scuole dell'infanzia del Comune di Potenza, dal titolo “Facciamo pace con l'ambiente”, che si concluderà il 23 maggio con la terza edizione della festa dell'infanzia della città e che è parte integrante del più ampio progetto «Città educante». Un evento rivolto alle famiglie, agli insegnanti, ma soprattutto ai bambini, dedicato ai metodi di approccio ai materiali, alle abilità espressive ed ai temi della pace e dell'ambiente, nato da un interessante percorso che gli insegnanti e le educatrici delle scuole infanzia del Comune di Potenza sperimentano ormai da tre anni a questa parte.

Alcune immagini della manifestazione organizzata a Parco Montereale (Foto Mattiacci)

«I bambini hanno partecipato con molta curiosità al progetto - afferma Giuseppe Messina, assessore alla Pubblica istruzione, politiche scolastiche, rapporti con l'Università e istituzioni scientifiche, struttura organizzativa ed informatica - e hanno accolto con entusiasmo l'invito ad esprimere tutta la loro fantasia attraverso i disegni. La mostra in programma, così come la festa del 23 maggio, è l'occasione,

non solo per ammirare gli elaborati, ma anche per gettare solide basi alla costruzione di una cultura della sostenibilità, valorizzare l'educazione come strumento necessario per acquisire consapevolezza e senso di responsabilità verso l'ambiente e il territorio in cui viviamo». «Dopo lo straordinario successo degli ultimi 2 anni, che ha visto la partecipazione di tantissimi bambini di Potenza e provincia

- continua Messina - si è scelto di replicare l'iniziativa, che si propone di coinvolgere i cittadini più giovani, e con essi le loro famiglie, su temi di stringente attualità e utilità, quali il rispetto delle risorse naturali, il riciclaggio e la tutela delle risorse. Ai giovani partecipanti è stato, infatti, anche richiesto di "rivedere" la logica consumistica che spesso accompagna gli acquisti quotidiani, spingendoli a

riutilizzare materiali altrimenti destinati allo smaltimento per creare oggetti nuovi. L'idea è quella di veicolare, in collaborazione con il mondo della scuola, un messaggio che interessa tutta la società: l'importanza di diffondere i valori della pace, del rispetto dell'altro e delle regole, del benessere inteso come “stare bene insieme”, di tutelare l'ambiente e le risorse a disposizione, utilizzando

queste ultime in modo maggiormente responsabile e adottando comportamenti corretti e positivi». Dunque, un invito anche alla scuola, che deve sentirsi sempre più chiamata a rivedere taluni suoi meccanismi di relazione, in accordo con le famiglie e il territorio, per offrire un quadro in cui ci sia opportunità di cooperare ed educarsi alla pratica dei diritti umani e civili. Anna Maria Calabrese

La soluzione: tre sottopassi nei luoghi cruciali Incontro organizzato dai Giovani legali allo Stabile

Mobilità, le proposte Unione europea, tutti del Circolo Angilla Vecchia i nodi da sciogliere LA REALIZZAZIONE di tre sottopassi è una soluzione fattibile per lasciarsi alle spalle i disagi causati dall'interferenza tra alcuni snodi cruciali della viabilità del capoluogo e il servizio metropolitano. Lungo via Roma, via Angilla vecchia e via Calabria, la chiusura del passaggio a livello diverse volte al giorno manda letteralmente in tilt il traffico urbano, con l'effetto di paralizzare la città, dividendola in due. Facendosi interprete e portavoce di denunce e lamentele dei cittadini interessati il Circolo Angilla vecchia ha deciso di proporre una via d'uscita al problema, in grado di salvaguardare allo stesso tempo la mobilità urbana e il servizio di trasporto metropolitano, ritenuto importantissimo per la città. Da qui lo studio di fattibilità per una metropolitana moderna ed efficiente, curata del team di pro-

gettisti potentini Emanuele Festa, Lucio Lisanti, Antonio Sarricchio, della società 3Dlife.it, e presentata ieri alla stampa e ai cittadini da Vincenzo Fierro, presidente del Circolo Angilla vecchia. «Quest'iniziativa - ha spiegato Fierro - è nata a settembre dell'anno scorso da un movimento spontaneo di cittadini, esasperati da un servizio che per 54 volte al giorno interrompeva il traffico. Il circolo si è fatto carico delle esigenze della gente, rimaste invece inascoltate dalle istituzioni, ed ha avviato una raccolta firme, presentata senza alcun risultato a sindaco e difensore civico. Solo dopo l'interessamento alla questione da parte degli organi di informazione, il Comune di Potenza ha deciso di dimezzare - anche sulla base della scarsa utenza - il numero delle corse». «Come associazione impe-

gnata a trecentosessanta gradi per migliorare la qualità della vita di questa città - ha continuato - abbiamo deciso di andare avanti e di realizzare un'ipotesi progettuale, da presentare alla prossima amministrazione comunale, in grado di mantenere il servizio metropolitano, cardine del sistema di trasporto integrato, tutelando al contempo la viabilità pedonale e non». Lo studio, realizzato da giovani della città, tenta dunque di dare una risposta concreta ad un problema altrettanto concreto. «Per la realizzazione dei tre sottopassi, il costo sarebbe all'incirca - ha spiegato il progettista Lisanti - di due milioni di euro e il tempo di attuazione non supererebbe i due anni». «Si tratta di un progetto - ha concluso Fierro - che cambierà il volto di una città che va risvegliata». Roberta Senese

GOVERNACE, impresa, rapporti tra l'Unione Europea e il resto del mondo. Sono stati questi i temi trattati dal convegno svoltosi ieri pomeriggio presso il Ridotto del Teatro Francesco Stabile di Potenza dal titolo: “Il futuro dell'Unione Europea, tra allargamento e riforme istituzionali”. Un convegno a più voci, quello organizzato dall'Associazione Giovani Legali di Potenza, Rotaract Club, Rotary International e Comune di Potenza. Presenti Carmine Amirante, ordinario di Dottrina dello Stato e Docente di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Amedeo Barletta, collaboratore di Amirante, Gabriele Laguardia, Socio Rotaract Club di Potenza, Catello Aprea, Difensore Civico Regionale, Raffaele Maria Roccanova, Presidente Associazione Giovani Legali di Potenza. Ha moderato i lavori Lucia Sileo, presidentessa del Rotaract Club di Potenza. Ha chiuso il convegno Romano Vicario, governatore eletto Rotary Distretto 2120 di Potenza. L'Europa dalla sua costituzione, datata 1947, grazie alla Ceca e all'Euratom, rapporti con l'America e le nuove vocazioni di Barack Obama, imprese e mercati, ivi comprese le ultime faccende legate alla Crysler che fanno discutere in Italia sono state al centro del simposio, utile serba-

toio di idee e nuove proposte per il futuro. Il convegno, organizzato anche grazie ad una tesi sul deficit demografico svolta da Gabriele Laguardia ha inteso rimarcare il ruolo cruciale e centrale dell'Europa in un periodo particolarmente difficile per i mercati e per l'economia in senso stretto. Attanagliata dalla crisi e alle prese con l'allargamento e le nuove istanze l'Europa rappresenta un punto nevralgico per l'azione e le politiche mondiali. Soluzioni differenti, rapporto diverso con la politica e nuove forme di aggregazione sociale sono state al centro del dibattito. Rapporti con i paesi islamici, problematiche interne vista la difficile integrazione della Repubblica Ceca, deregulation, sviluppi interni ed esterni del trattato di Lisbona. Motivi interessanti, quelli elaborati dal convegno legati ai percorsi decisionali, alle ricerche svolte dagli osservatori, come ha del resto spiegato nella sua tesi Gabriele Laguardia e valutazioni del diaframma società civile e istituzioni. Temi centrali, quelli sviluppati ieri, che sono stati anche lo spunto per la presentazione del volume scritto da Carmine Amirante dal titolo “Dalla Forma stato alla forma mercato”, edito da Giappichelli. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it


Domenica 19 aprile 2009

24 Avigliano L’assessore Potenza ha accolto la richiesta del Comune e ha promesso tempi brevi

Si farà la postazione del 118 Sarà potenziato anche il centro per gli anziani e il distretto sanitario AVIGLIANO – Una postazione di pronto soccorso 118, il distretto sanitario di base e il potenziamento della casa degli anziani. La salute e l'assistenza socio-sanitaria ad Avigliano si muoveranno su questi tre assi. Almeno nelle intenzioni dell'amministrazione. Due dei tre progetti sono ancora al palo, all'esame della vischiosa burocrazia regionale. L'assistenza agli anziani, invece, è una realtà già presente da un secolo ad Avigliano, «che va potenziata e adeguata alla nuova domanda di assistenza agli anziani». E pure per i più vecchi, c'è una richiesta di potenziamento delle strutture di accoglienza ferme negli uffici della Regione Basilicata. Ieri sera è stata la volta degli appelli, dalle parti di corso Gianturco. Gli uni a chiedere, gli altri a rispondere. L'assessore comunale alle Politiche sociali Ivan Vito Santoro e il sindaco Domenico Tripaldi, da una parte, l'assessore regionale alla Salute e il direttore di Basilicata soccorso Libero Mileti, dall'altra. I primi (Santoro e Tripaldi) hanno invocato tempi

Un momento dell’incontro di ieri

certi sull'operatività di un punto di emergenza urgenza 118 e sull'ampliamento della casa di riposo, i secondi (Potenza e Mileti) hanno assicurato il loro impegno per dare corso ai programmi su Avigliano. «Una realtà - ha spiegato l'assessore Potenza, riferendosi al servizio di emergenza urgenza - che per le sue peculiarità territoriali non può non avere quelle

accortezze che merita in tal senso». C'è, l'ok dell'assessore sul servizio di 118 ad Avigliano. Le carte, però, segnano il passo. «Io penso che – ha confermato Potenza – nelle assegnazioni che andremo a definire nei prossimi giorni Avigliano possa trovare uno spazio». Ecco la promessa, scan-

dita davanti a centinaia di persone accorse nella sala consiliare per partecipare a una iniziativa sui temi della salute e sulla nuova organizzazione sanitaria regionale voluta dall'amministrazione comunale. Nella iniziativa di sabato gli amministratori locali hanno colto l'occasione per portare all'attenzione della Regione Basilicata le richieste che pendono nelle relazioni tra Comune e Regione. Dal potenziamento del centro per gli anziani all'implementazione del Distretto sanitario, che si presta ad «ospitare – ha detto Santoro – l'istituenda postazione territoriale di soccorso e la continuità assistenziale». «Credo – ha concluso l'assessore comunale – che tale richiesta debba necessariamente attuarsi in tempi rapidi, soprattutto dal momento che la stessa Azienda sanitaria del Potentino e Basilicata soccorso hanno consigliato all'amministrazione comunale di individuare locali idonei che possano ospitare nel periodo di transizione, in attesa che i lavori al Distretto sanitario vengano ultimati, la postazione del 118». Gianni Sileo potenza@luedi.it

Pietragalla Tante le iniziative

Pietragalla Stanziati 165.000 euro

Terremoto in Abruzzo Il paese si mobilita per raccogliere fondi

Metanizzazione A breve verrà completata la rete

PIETRAGALLA - Il sostegno e l’aiuto della comunità pietragallese verso le popolazioni dell'Abruzzo colpite dal tremendo evento sismico del 6 aprile è stato concreto, sostanziale ed espresso sotto varie forme. A Pietragalla si sono mobilitate tante persone, associazioni ed enti in maniera fattiva. La parrocchia pietragallese attraverso una raccolta fondi da mandare in quelle zone la Caritas cittadina mediante una raccolta di indumenti, coperte, acqua così come l'amministrazione comunale ha organizzato un punto di raccolta presso la palestra comunale di materiale diver-

sificato. L'associazione volontariato di Pietragalla ha invece acquisito la disponibilità di alcuni nominativi di volontari nel recarsi presso la provincia de L'Aquila per dare un supporto organizzativo. Il Forum dei giovani del paese ha effettuato una raccolta di fondi da inviare presso le zone terremotate così come lo sport si è mobilitato attraverso l'organizzazione di una partita di calcio a scopo benefico tra la squadra locale e una rappresentativa di atleti del posto e l'incasso ottenuto verrà inviato in terra abruzzese. Antonio Bevilacqua potenza@luedi.it

PIETRAGALLA - Verrà completata la rete del gas metano sul territorio municipale pietragallese nei prossimi mesi in quelle aree ancora non servite dal servizio. Infatti recentemente è stata adottata da parte della giunta municipale di Pietragalla, una delibera attraverso la quale si determinano tutti i lavori di integrazione della rete che nello specifico interesseranno via Delle Piane e la strada statale 169 in direzione dello scalo ferroviario delle appulo-lucane ubicato a circa tre chilometri dall'abitato cittadino. Si tratta di zone che si trovano nell'hinterland periferico del centro abitato. Il costo complessivo dell'intervento che è stato deliberato è pari a 165.000 euro e sarà finanziato in maggior percentuale con fondi provenienti dalla richiesta di una devoluzione mutuo da inoltrare alla Cassa depositi e prestiti e per la differenza con fondi che graveranno sul bilancio comunale di previsione - esercizio finanziario 2009. In questo modo si procede quindi gradualmente al completamento della rete del gas metano sull'intero territorio comunale pietragallese. an.be. potenza@luedi.it

In tanti seguono le “Orme di speranza” della diocesi di Acerenza ACERENZA - Ha riscosso apprezzamento il nuovo numero del periodico “Orme di speranza”, bimestrale dell'arcidiocesi di Acerenza, pubblicato nel periodo pasquale, da parte dei tanti lettori e delle numerose lettrici. Anche in questa ultima pubblicazione come sempre sono presenti tutta una serie di notizie ed articoli a partire dall'editoriale del vescovo Giovanni Ricchiuti. L'inserto che caratterizza questa ultima pubblicazione invece è dedicato alla giornata della Pace svoltasi a Palazzo San Gervasio, che si sviluppa attraverso tutta una serie di fotografie che descrivono e tratteggiano nei suoi vari momenti questa

manifestazione, mentre un ricordo è rivolto al cardinale Corrado Ursi che nel suo percorso religioso è stato tra l'altro vescovo di Acerenza. Altri servizi giornalistici riguardano la scuola di dottrina sociale e l'incontro dell'Azione cattolica diocesana con il presidente nazionale Franco Miano, per citare solo qualche argomento che è stato trattato. E poi è presente come sempre l'agenda pastorale del vescovo Ricchiuti con tutte le sue tappe nell'ambito del territorio diocesano con cadenza mensile. Il periodico “Orme di speranza”, che è giunto al suo terzo anno consecutivo di attività, con l'attuale pubblicazione cronologicamente è

pervenuto al dodicesimo numero diventando, con il trascorrere dei mesi, praticamente un punto di riferimento nell'informazione non solo all'interno dell'intero territorio diocesano ma anche in tutto il territorio della Basilicata e nel resto dell'Italia in quanto viene distribuito oltre i confini geografici della diocesi. I temi trattati si sviluppano sotto varie angolazioni, dalla religione alla cultura e ai problemi sociali, affrontando tematiche quindi che riguardano le comunità cittadine e religiose dell'intero territorio diocesano. an.be. potenza@luedi.it

VIABILITÀ Anzi Riaperta la strada che collega ad Abriola

Frana in località Fiumarella Rimossi i massi più grandi La frana oggi

E come era a gennaio

ANZI - Sta pian piano ritornando alla normalità la circolazione stradale sulla principale arteria di collegamento in località “Fiumarella” di Anzi, a tre mesi di distanza dalla sua chiusura in un tratto viario della lunghezza di un centinaio di metri, a causa di un vasto movimento franoso. Infatti, nello scorso mese di gennaio, da un costone adiacente la strada, diversi massi sono franati su gran parte della carreggiata, rendendo quasi impossibile la circolazione alle autovetture ed ai mezzi agricoli che percorrono quotidianamente l'arteria rurale. Nei giorni scorsi, grazie all'impiego di un escavatore, sono stati rimossi tutti i massi di grosse dimensioni, che superavano anche il metro d'altezza. Attualmente è percorribile soltanto una corsia di marcia della strada e, precisamente, quella che costeggia il torrente “Fiumarella”. La località della Val Camastra in questione (ubicata tra i comuni di Anzi e Abriola), mette in stretto collegamento il centro abitato di Abriola con alcune contrade rurali anzesi, con la strada provinciale 32 “Camastra” e con la statale 92. Inoltre, il tratto viario di “Fiumarella” è l'unico che, in tempi rapidi, unisce i quattro centri della Val Camastra, ovvero Abriola, Anzi, Calvello e Laurenzana. Naturalmente, la speranza dei molteplici automobilisti che ogni giorno percorrono il tratto stradale interessato dalla frana è quella che, al più presto, vengano rimossi anche i massi di piccole e medie dimensioni. Donato Pavese potenza@luedi.it


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Picerno Percorso alternativo la ex statale 94

Non vuole fornire le generalità arrestato dai carabinieri

Nuova chiusura del ponte VIETRI - Gli automobilisti pensavano che la parziale riapertura del viadotto di Picerno avrebbe risolto i problemi e le anomalie del raccordo autostradale Sicignano-Potenza. Ma purtroppo non è stato così. A distanza di pochi giorni dalla riapertura del viadotto di Picerno ecco l’ennesima chiusura sul raccordo. Infatti dalle nove di ieri mattina sino alle 17 del pomeriggio è rimasto chiuso al traffico il tratto del raccordo autostradale tra Vietri di Potenza a Buccino. Il tutto dopo la richiesta della Regione Basilicata per consentire il «rilievo topografico dell’area a monte e a valle del viadotto Pietrastretta di Vietri sul raccordo autostradale Sicignano-

Potenza, nel tratto compreso tra i chilometri 23.200 e 23.600». Riguardo ciò, è stata chiusa anche un’altra strada, comunque secondaria, che non ha creato nessun problema. Una strada sottostante al viadotto di Pietrastretta (la ex strada statale 94 del varco di pietra stretta), solamente per consentire i lavori di rilievo degli addetti ai lavori. Il traffico molto intenso, ieri mattina, è così imperversato, per entrambi le direzioni, nel centro abitato di Vietri di Potenza. A creare i disagi maggiori sono stati i tantissimi tir, che in varie circostanze hanno creato code di diverse centinaia di metri. Il tratto del raccordo autostradale è rimasto chiuso per entrambi le direzioni,

sia per i veicoli provenienti e diretti a Potenza e sia per Salerno. Gli automobilisti provenienti da Potenza e diretti a Salerno, hanno trovato l’uscita obbligatoria al primo svincolo di Vietri, hanno percorso l’ex statale 94 in direzione del centro abitato, per raggiungere la strada regionale 407 e successivamente lo svincolo autostradale di Buccino. Viceversa per gli automobilisti provenienti da Salerno e diretti a Potenza: uscita obbligatoria a Buccino, percorso tramite la regionale 407, imbocco nel centro abitato di Vietri e statale 94, per il raggiungimento dello svincolo autostradale di VietriBalvano. Claudio Buono

MURO LUCANO - I carabinieri della compagnia di Melfi, ieri sera, hanno tratto in arresto e associato alla casa circondariale di Potenza un 38enne di muro lucano, L. P. con precedenti di polizia, per resistenza a pubblico ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità. I carabinieri della stazione di Muro Lucano, impegnati nell’esecuzione di un posto di controllo per verifiche in materia di circolazione stradale, lo hanno fermato lungo la strada statale Appia in quanto, a bordo di un’utilitaria, aveva commesso alcune infrazioni al codice della strada.

In particolare aveva effettuato un sorpasso in curva in un tratto altamente periocoloso e delimitato da doppia striscia longitudianale. I militari l’hanno fermato. Alla richiesta di fornire i documenti personali e veicolari, dapprima si rifiutava di esibirli e, successivamente, si dava ad una precipitosa fuga a bordo della propria auto. Inseguito per un breve tratto lungo la stessa arteria stradale, veniva bloccato dai carabinieri. Fermato, tentava nuovamente la fuga, strattonando ed opponendo viva resitenza agli uomini dell’Arma.

Bella Cresce la mobilitazione contro i tagli. L’istituto rurale di Sant’Antonio a rischio

Assemblea per salvare la scuola I cittadini di Baragiano e Ruoti valutano l’iscrizione a scuole di altri comuni BELLA - Contro i colpi di scure alla scuola insorgono i piccoli plessi scolastici rurali. E’ il caso di Sant’Antonio Casalini di Bella. Si allarga così il fronte della mobilitazione. I tagli non convincono né il mondo della scuola né le istituzioni locali. Compreso genitori e docenti degli alunni dell’Istituto Comprensivo di Bella. Nel giro di quattro anni la scuola di Sant’Antonio Casalini potrebbe completamente chiudere. Se ne è discusso ieri sera in un’assemblea pubblica a Sant’Antonio Casalini alla presenza del dirigente scolastico Mario Coviello, del primo cittadino Salvatore Santorsa, dell’assessore alla cultura e all’istruzione Vito Leone, delle famiglie e dei docenti. Nell’ambito della riforma Bella subisce i tagli previsti dalla finanziaria. Non usa mezzi termini l’assessore all’istruzione Leone e va dritto al nocciolo della questione. «Non sarà solo una mannaia che colpirà i plessi scolastici anche rurali, le famiglie, i docenti, il personale Ata - precisa l’assessore Leone - ma principalmente sarà la devastazione della scuola pubblica. E’ notorio che questo governo liberticida sta mettendo in atto un suo preciso e lucido obiettivo. In pratica è lo smantellamento della scuola pubblica per spalancare le porte a quelle private. Berlusconi

La scuola di Bella

quando parla di scuola afferma che le famiglie col bonus scolastico devono poter optare per la scuola pubblica o privata. Mentre il ministro Gelmini afferma che la scuola pubblica non può essere un ammortizzatore sociale. Tremonti invece fa un taglio di 8 milioni di euro per la scuola pubblica. E allora è prevedibile l’obiettivo che perseguono. La scuola non è più in funzione degli alunni - prosegue l'assessore Leone - ma in funzione di un calcolo numerico. Non condivido il maestro unico e tantomeno una politica che distrugge la scuola pubblica. Una politica portata avanti con una chiara metodologia. La scuola pubblica dunque per i territori disagiati e per gli immigrati, mentre quella privata per i ceti più abbienti. E’ un dise-

Campomaggiore partecipa alla settimana della cultura CAMPOMAGGIORE: «La cultura è di tutti: partecipa anche tu»; questo è lo slogan che dà inizio all’undicesima Settimana della Cultura. Un appuntamento promosso dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e che si svolge su tutto il territorio nazionale dal 18 al 26 Aprile 2009. Grazie all’interesse dell’assessorato alla Cultura e al Turismo, per il terzo anno consecutivo, alla manifestazione partecipa anche Campomaggiore. L’antico feudo della famiglia Cutinelli-Rendina, conosciuto anche come “Città dell’utopia”, fu cancellato da una frana nel 1885. Il concetto di utopia è insito alla nascita di Campomaggiore Vecchio e dell’attuale Campomaggiore che ne rappresenta la continuazione storica. Il vecchio borgo fu progettato sulla base di teorie utopistiche di grandi pensatori illuministi quali Charles Fourier e Robert Owen. Per la provincia di Potenza: Campomaggiore, Cancellara, Forenza, Grumento Nova, Lauria, Maratea, Marsivetere, Melfi, Montemurro, Moliterno, Muro Lucano, Oppido lucano, Venosa. Per la provincia di Matera: Montescaglioso, Pisticci, Policoro, Tricarico. Rosario Santoro

gno lucido. Oggi però il vero terremoto è nella scuola pubblica e non può essere il rapporto docenti-allievi a penalizzare Sant’Antonio Casalini. Notevoli sarebbero i disagi per le famiglie che quotidianamente dovrebbero accompagnare i figli in paese». Il dirigente scolastico, Mario Coviello, già nei giorni scorsi ha chiesto «alla Regione un provvedimento sulla scuola che garantisca una scuola di qualità anche nei plessi rurali. E allora, se lo Stato non è in grado di investire sulle nuove generazione deve farlo la Regione. Sarebbe un grave errore sottovalutare le pesanti conseguenze della chiusura della scuola a Sant’Antonio Casalini che si prospetta tra quattro anni, con il non avvio della prima classe di quest’anno. Siamo

preoccupati non solo per i tagli materiali bensì per il concetto di scuola che si prefigura - dicono alcuni genitori - e se il governo non è in grado di investire sulla scuola allora devono farlo la Regione e le Provincie. Occorre individuare risorse alternative per non togliere ai nostri bambini la dignità di poter studiare dove vivono». «Intanto i sette alunni della prima di Sant’Antonio - ha spiegato Coviello - dovrebbero aggiungersi ai 19 di Bella. Solo in tal modo si formerà una classe di 26 alunni. I bambini di 6 anni saranno costretti già a viaggiare impiegando anche 40 minuti per raggiungere la scuola. A Sant’Antonio Casalini ci sarà una seconda, una pluriclasse in terza e quarta ed una quinta. Le classi che rimangano a Sant’Antonio saranno dunque destinate a chiudere. Eppure c’è un forte legame tra cultura, territorio e scuola». Le famiglie che abitano nei pressi di Ruoti e Baragiano potrebbero essere tentate di iscrivere i propri figli negli istituti più vicini, impoverendo ancor di più la realtà bellese. Ma in pratica è la legge dei numeri a prevalere. Ancora una volta però per garantire i diritti democratici si è »costretti a lottare - conclude Leone per scongiurare questo terremoto nella scuola pubblica». Angela Scelzo

Satriano Riunite le doppiette di tutto il Sud

Caccia al cinghiale Domani la premiazione SATRIANO - E’ un’eccezione anche lucana la cultura del trofeo di caccia. Una rarità che merita uno “scudetto” particolare. Così anche oggi prosegue la due giorni satrianese della kermesse “Trofeistica del Sud ” nella Città dei murales e del Pietrafesa. Un appuntamento di rilievo per i re della caccia delle regioni centrali e meridionali della penisola. Il centro del Melandro si trasformerà in un’agorà dei trofei dell’Italia del Sud. Seguirà una cerimonia di premiazione ad hoc, nella Sala Consiliare del palazzo municipale, con una commissione d'eccezione composta da tre misuratori ufficiali del Consiglio Internazionale della Caccia e della salvaguardia della fauna (Cic). Dall’Emilia Romagna, Enzo Berzieri, dal Friuli Giancarlo Marlisan e dalla Puglia, Giorgio Boscarol. Presenti anche il sindaco Michele Miglionico, il Presidente della Federcaccia Provinciale Antonio Paradiso, il vice presidente dell’Ambito territoriale di caccia, Francesco Tempone, il Pro-segugio Biagio Carbo-

ne e il Consigliere provinciale della Federcaccia Rocco Latorre. Si è concluso ieri sera invece il work shop informativo sulla valutazione del trofeo di Cinghiale. Ma come si valuta un trofeo? «Esiste un metodo internazionale elaborato dal Cic - si legge in una nota- e i punteggi vengono assegnati in base a due criteri: uno dimensionale e uno relativo al concetto di bellezza. Il trofeo fornisce informazioni sulla salute, sullo stato sociale e quindi sul suo ambiente e sulla popolazione della specie. Serve a valorizzare nella giusta misura la caccia anche nei confronti dei colleghi europei». L’evento è organizzato dalla settoriale della Federcaccia, dall’Unione nazionale Cacciatori Cinghiali della Basilicata, in collaborazione con la Federcaccia di Satriano di Lucania, la sezione provinciale della Federcaccia di Potenza, il Comune di Satriano di Lucania, l’Editoriale il Veliero, Basilicata Armi di D’Acunto, l’Urca della Puglia e la Pro-Segugio di Salerno. an. sc.

Soddisfatti i partecipanti al press tour organizzato a Pietrapertosa e Castelmezzano

Volo dell’angelo, successo tra i giornalisti PIETRAPERTOSA - Un viaggio nel silenzio. Un senso di dominio sulla natura. Un’emozione unica. Sono questi alcuni dei commenti a caldo espressi dai giornalisti, dopo aver fatto il Volo dell’Angelo tra Pietrapertosa e Castelmezzano. Sono queste le sensazioni che saranno trasferite, nei prossimi mesi, sui giornali che rappresentano, da quelli di turismo all'aria aperta (Plein Air, Turit, Autocaravan), passando per i femminili (Donna Moderna e Confidenze), fino agli specializzati come Qui Touring (la rivista del Touring Club), Turismo Attualità. Le “penne” d’Italia, tra le riviste più diffuse, sono entusiasti del primo giorno a contatto con le realtà delle Dolomiti Lucane, ospiti della società consortile

Volo dell'Angelo e del Parco Gallipoli Cognato. Ad iniziare dal volo, il cui impianto è stato aperto in esclusiva per loro, in attesa dell'apertura ufficiale della stagione, il 27 giugno. Dopo l’esitazione iniziale (la profondità di 400 metri dal suolo crea sempre un po' di ansia) i giornalisti si sono lanciati con entusiasmo e adrenalina, e all’atterraggio, per una volta dalla parte degli intervistati, hanno dichiarato che è sicuramente un volo «tutto da scrivere». Altro aspetto che hanno apprezzato è la quiete dei due borghi di Pietrapertosa e Castelmezzano (inseriti tra i più belli d’Italia), ben lontani dalla frenesia delle città da dove provengono Milano, Roma, Genova e Bologna), è il fascino delle dimore del-

l'Albergo Diffuso di Pietrapertosa, dove hanno soggiornato. E’ la prima vota che tra le Dolomiti Lucane c’è una presenza così massiccia di stampa nazionale. «Si tratta - ha commentato Mimmo Cavuoti - consigliere della società Volo dell’Angelo, oltre che vice Sindaco di Castelmezzano, di un metodo innovativo di promozione per il nostro territorio. Il primo atto all’apertura della stagione 2009 che prevede, anche grazie ai reportage che realizzeranno i giornalisti, un incremento di presenze. Il volo si colloca a metà tra sport estremo e turismo e il nostro obiettivo - ha continuato Cavuoti - è quello di far divenire quest’area una “Palestra a cielo aperto d’Europa”».


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IL CASO

Monticchio Ma l’assessore Telesca promette che riaprirà nel prossimo week end

«Mancano guide esperte», museo chiuso MONTICCHIO - Il prossimo week end dovrebbe riaprire il museo di Storia naturale di Monticchio. E questa è la buona notizia. Per il resto, la vicenda dell'allestimento montato nell'abbazia, ha quasi dell'incredibile. Aperto per il week end di Pasqua è stato visitato da più di 600 turisti incuriositi dal battage pubblicitario messo in campo dalla Provincia, ma anche da quello che avrebbero dovuto trovare al suo interno. Il ponte pasquale poi passa e un assessore provinciale (Vitucci) si lascia andare a proclami di successo incensando a più non pos-

so l'iniziativa. Arriviamo così a venerdì scorso. Una scarno comunicato della Provincia recita: «Si informa che domenica 19 aprile 2009, a causa di imprevisti interventi di manutenzione, il Museo di Storia Naturale del Vulture, allestito presso l'abbazia di San Michele a Monticchio, resterà chiuso. Verrà comunicata con una nota la data di riapertura al pubblico». Incredibile: aperto da una settimana e chiuso provvisoriamente «per imprevisti interventi di manutenzione». I più penseranno che si tratti di interventi di tipo

strutturale. Più semplicemente mancavano da una parte guide esperte che accompagnassero i visitatori accorsi e dall'altra un progetto a lungo termine. In poche parole: il museo è stato aperto senza che ci fossero le risorse umane capaci di dare una giusta accoglienza ai visitatori. Circostanza questa, confermata dall'assessore alla Cultura della Provincia Giuseppe Telesca. «Un museo come quello di Monticchio che deve rappresentare una opportunità di sviluppo per l'intera area - ha detto rag-

giunto telefonicamente non può presentarsi con un operaio che fa da guida. Ho ricevuto in questo senso diverse segnalazioni. Ci devono essere le giuste competenze. L'allestimento poi - ha continuato - è ancora povero di reperti». L'assessore a denti stretti si sbilancia e dichiara che: «forse era il caso di aspettare qualche giorno in più, ma c'era il ponte pasquale e quindi si è deciso comunque di aprirlo». Il museo, dunque, è chiuso per una riorganizzazione al suo interno e non per «imprevisti interventi di manutenzione».

L’abbazia di Monticchio dove è ospitato il museo

Ora l'obiettivo per l'assessore Telesca - che tiene a precisare di non voler far campagna elettorale è quello di recuperare il gap di pressappochismo dimostrato nel recente passato, per dare ai visita-

tori un museo degno di tale nome. «Nella prossima settimana riorganizzeremo il tutto. Confido nel fatto di riaprirlo per il week end del 25 aprile». Giovanni Rosa g.rosa@luedi.it

Melfi L’iniziativa è stata promossa dal Consiglio dell’ordine presieduto da Di Ciommo

«Il Tribunale non verrà soppresso» Il capo di gabinetto del Ministero Nebbioso lo conferma agli avvocati MELFI - Presso la sala giunta del municipio di Melfi, il consiglio dell’ordine degli avvocati ha ospitato ieri il capo di gabinetto del ministero della giustizia, Settembrino Nebbioso. L’occasione era offerta da un convegno sulla riforma della giustizia che gli avvocati del locale foro hanno organizzato nell’ambito dell’aggiornamento professionale periodico. Giuristi e magistrati hanno partecipato numerosi al dibattito. «Stiamo già riformando il nostro sistema giudiziario – spiega il capo di gabinetto, Nebbioso – ed, in particolare per quanto concerne il processo civile, siamo in fase di arrivo. Sta per essere approvata in seconda lettura proprio la riforma del processo civile che è finalizzata a ridurre i tempi della durata dei processi al fine di eliminare l’enorme pendenza, quel debito giudiziario che ammonta ad oltre 5 milioni di procedimenti e che costituisce la vera palla al piede della giustizia civile». Sul destino del tribunale di Melfi. «Non c’è nessun rischio reale sulla soppressione del tribunale di Melfi – chiarisce il capo di gabinetto del ministro, Alfano – perché la revisione delle circoscrizioni giudiziarie è un problema che da anni vede impegnati interlocutori istituzionali ma con scarso risultato sul piano pratico. Per cui al momento direi che il tribunale di Melfi potrà andare avanti tranquillo nella sua attività». L’analisi della magistratura lucana. «La crisi del sistema giudiziario – spiega il magistrato del tribunale di Melfi, Ange-

la D’Amelio – è vissuta con grande disagio prima di tutto dagli operatori del settore ed i magistrati sono tra questi. Nel tentativo di trovare uno spiraglio di ottimismo rispetto agli obiettivi dichiarati dai rappresentanti delle istituzioni, primo dei quali quello di assicurare ai cittadini la celebrazione dei procedimenti in un tempo assolutamente ragionevole, ho provato a dare uno sguardo allo schema del disegno di legge che il Consiglio dei ministri ha approvato lo scorso 6 febbraio 2009. Ebbene ci sono tutti una serie di spunti interessanti ma il giudizio complessivo è quello di uno sforzo che non credo riuscirà a portare a casa l’obiettivo dichiarato. A fronte dell’introduzione di tutta una serie di adempimenti che costituiscono sicuramente attuazione di un principio costituzionale quale è il giusto processo, si richiede un impegno aggiuntivo ai magistrati in servizio il cui numero rimarrà immutato. Non comprendo però dove si andrà a realizzare il risparmio di energie umane per poter accelerare la definizione del gran numero di procedimenti pendenti. Infine gli organizzatori dell’evento. «Un grande convegno –conclude il presidente degli avvocati di Melfi, Gerardo Di Ciommo – che rappresenta un motivo di soddisfazione per il consiglio dell’ordine ed il nostro tribunale per il quale contiamo di scongiurare definitivamente ogni pericolo di soppressione». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

AN VERSO IL PDL DI MELFI «No a scelte imposte» MELFI - «Le nomine non devono essere imposte dall’alto». Esce allo scoperto il direttivo di Melfi di An verso il Pdl che punta il dito contro Digilio. « Le parole del Sen. E. Digilio apparse sugli organi di informazione non possono che non essere condivise da chi come noi ha sempre fatto del metodo della condivisione, della trasparenza e della meritocrazia un suo cavallo di battaglia». «Spesso accade in politica si predica bene e si razzola male. A tal proposito non condividendo il metodo utilizzato nella sola provincia di Potenza per la designazione del coordinatore provinciale del Pdl, differente dalla totalità delle regioni e province italiane, ci chiediamo quale tra i due metodi i nostri vertici intendano utilizzare. Infatti nei vari coordinamenti nazionali, regionali e provinciali si è usato il metodo della continuità . Questa nostra posizione, condivisa dalla quasi totalità del popolo di An della provincia di Potenza, evidenzia come in questo caso specifico il metodo utilizzato cozza con quelle che sono state le affermazioni dei nostri vertici regionali. Questa non chiarezza sta di fatto rallentando, non solo a Melfi (dove la ratifica del nuovo coordinamento cittadino del Pdl, fissata per il giorno 16 su nostra proposta è slittato a domani), ma anche sul territorio della provincia di Potenza, la ratifica dei coordinamenti del Pdl. E visti gli imminenti appuntamenti elettorali, il Pdl lucano, questo non può proprio permetterselo.

Attività di scambio culturale è promossa dal liceo scientifico della città federiciana

Venti studenti svedesi sbarcano a Melfi MELFI - Continua con l’arrivo di 20 svedesi previsto per questa mattina, il programma di scambi culturali iniziati dal liceo scientifico di Melfi iniziata nel corso del precedente anno scolastico. I ragazzi svedesi arriveranno direttamente da Goteborg. L'iniziativa si inserisce nel quadro di un impegno costante del Liceo Scientifico di Melfi teso a favorire, per i ragazzi, la conoscenza di regioni, usi e costumi dei Paesi Europei. Nel mese di aprile 2008 i ragazzi della classe II D sono già stati ospiti dei loro coetanei svedesi, con i quali hanno condiviso una settimana di studio ed iniziative scolastiche e culturali ri-

volte alla conoscenza ed alla sperimentazione, in concreto, del diverso modo di organizzare la vita scolastica nei Paesi del Nord Europa. «E' stata, una esperienza positiva e coinvolgente - si spiega in unanota del preside dell’istituto, Rigante che troverà, nella prossima settimana, la sua conclusione con la presenza dei ragazzi provenienti dalla Svezia, che saranno ospitati in famiglia, proprio per favorire la loro conoscenza della nostra gente lucana, delle nostre tradizioni, della bellezza del nostro territorio e, non da ultimo, del nostro sistema scolastico». Insieme, sotto la direzione dei rispettivi insegnanti, i ragazzi avranno modo,

nella loro permanenza presso il Liceo di Melfi, di effettuare esperimenti nei laboratori di fisica e di chimica, confrontandosi sulle metodiche scientifiche, sull'utilizzo di un comune linguaggio scientifico, su una comune appartenenza alla cultura dell'Europa Occidentale. Saranno accolti nella città federiciana dal saluto del sindaco, Ernesto Navazio, nell'aula consiliare del Comune. Sarà anche l'occasione per mostrare gli insediamenti culturali che caratterizzano la zona del Vulture - Melfese, con visite guidate al Castello di Melfi, al Museo, agli insediamenti di epoca romana nella città di Venosa. «Come Istituzione scola-

stica - spiega Rigante - ci auguriamo che anche questa esperienza di scambio culturale con i giovani svedesi sia un'occasione di arricchimento per i nostri ragazzi, così come è stato registrato in passato con ragazzi provenienti per lo più dai Paesi dell'Est Europa, rappresentando uno stimolo a proseguire nelle iniziative, intraprese ormai da alcuni anni, volte a favorire l'integrazione fra diverse culture e modi di essere dei giovani europei, nella consapevolezza di lavorare per una sempre maggiore integrazione dei popoli, vero presupposto per il superamento di ogni pregiudizio razziale e culturale, dunque, volano per la pace».

Rionero in Vulture

Regolamento urbanistico Il documento presentato ai cittadini RIONERO - Il nuovo regolamento urbanistico della città di Rionero è stato presentato ai cittadini. Durante l’incontro il sindaco Palcido, l’assessore al ramo Pesacane e l’architetto comunale interessato Di Lucchio hanno spiegato in cosa consiste il nuovo strumento ei principali punti di interesse. Il vecchio piano regolatore comunale risale al 1988 e non è più idoneo a supportare la crescita della cittadina. C’è una differenza sostanziale tra piano regolatore e regolamento urbanistico. il Regolamento Urbanistico è uno strumento impegnativo, perché con esso si da valenza operativa alle principali strategie di sviluppo, di trasformazione e di riqualificazione dettate dal Piano Strutturale, di cui il comune di Rionero si dovrà dotare. Con il Regolamento Urbanistico si ha a disposizione uno strumento di governo del territorio di nuova generazione, che a differenza dei vecchi prg, se necessario, può essere rapidamente adeguato al mutare del quadro di riferimento economico e sociale. Insieme alla gestione del patrimonio edilizio già esistente assume un ruolo centrale la disciplina delle aree strategiche di trasformazione o riqualificazione per colmare il parziale deficit di funzioni e per riscattare dall’indeterminatezza alcuni paesaggi urbani. «E’ un lavoro di grande ampiezza - dice il sindaco - cui non si pone mano tutti i giorni, in un comune come Rionero ogni 15, 20 anni». Il nuovo regolamento urbanistico incide sull’ambito urbano rionerese così com’è allo stato attuale.

«Abbiamo voluto che fosse così per evitare di sfondare ulteriormente il perimetro del centro abitato di questo paese e per contenerlo sui livelli del 1988, livelli che prevedevano già una previsione di incremento demografico che la realtà non ha confermato in questo ventennio». Lo strumento urbanistico fotografa l’ambito urbano nei suoi limiti. In primo luogo, 150 mila metri quadri di deficit di standard urbanistici per aree come verde pubblico, piazze e parcheggi. «Il regolamento prova a risolvere questi problemi introducendo meccanismi di recupero del deficit che abbiamo accumulato, inoltre punta a creare le condizioni per ostacolare la naturale spinta centripeta verso l’esterno dei centri abitati riportando l’interesse dei cittadini ma anche delle imprese ad investire sulla riqualificazione del centro storico». Un centro storico quello rionerese ormai spopolato e privo di servizi pubblici, abbandonato a se stesso, con scale decadenti che ostacolano l’ accesso. «Ripopolarlo significa avere una domanda di servizi, significa renderlo presidiato e indurre il meccanismo che spinga la riqualificazione urbanistica». L’iter per l’approvazione di prevede breve. Sarà adottato in consiglio comunale all’inizio del mese prossimo. Di li passeranno 30 giorni per la pubblicazione, più 30 giorni riservati ai ricorsi ed alle osservazioni dei cittadini cui dovrà essere dato ampio spazio. Si pensa che entro l’estate ci sarà l’approvazione definitiva. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it


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Lavello Parla il vicesindaco Antonino Capuano

Lavello Il trattore era stato rubato

«Gaudiano, l’amministrazione non ha dimenticato la borgata»

Mezzo agricolo ritrovato dai carabinieri

LAVELLO - Non si fa attendere la presa di posizione della giunta Annale sull'Sos lanciato dalla Borgata di Gaudiano . «L'amministrazione non si è dimenticata affatto della borgata di Gaudiano», fa sapere, in nome e per conto dell'amministrazione comunale, Antonino Capuano, vice sindaco ed assessore allo sport. «L'Amministrazione Comunale - spiega - fin dal suo insediamento è intervenuta con la pulizia delle strade, la disinfestazione e la derattizzazione, per migliorare le condizioni di vita degli abitanti della borgata, non ultimo e prima di Pasqua si è provveduto con del personale dell'Astea a pulire l'intero centro liberando tali aree dal degrado e dalle erbacce». «Inoltre prosegue - con l'inaugurazione del nuovo centro polifunzionale (all'interno del quale sono stati creati spazi di aggregazione non solo per adulti ma anche per bambini) si sono create tutte quelle condizioni per rendere più agevole e meno solitaria la vita dei residenti la borgata attraverso una serie di iniziative che l'amministrazione ha posto in cantiere per i prossimi mesi». «Proprio in questi giorni spiega Capuano - in collaborazione con l'agenzia Alsia abbiamo dato vita a dei corsi di formazione, il primo corso di formazione e di divul-

Un’immagine di Gaudiano di Lavello

gazione di tecniche di coltivazione è stato espletato nei giorni 15/16 aprile con la partecipazione di numerosi operatori agricoli, sulla coltura del carciofo». «A questa interessante prima esperienza ne seguiranno altre già concordate con l'Alsia e con l'Assessorato all'Agricoltura, inoltre l'amministrazione comunale per far sentire meno soli ed isolati i cittadini di Gaudiano si sta organizzando per fornire dei servizi comunali e anche quest'anno Gaudiano ospiterà lo scambio culturale promosso dall'amministra-

Iniziativa de “La lente su Venosa”

Fervono i preparativi per l’atteso concerto del Primo maggio VENOSA- Continuano i preparativi per il concerto del primo maggio prossimo a Venosa. L’iniziativa che per la prima volta si terrà nella città di Orazio è promossa dall'associazione culturale “La lente su Venosa”. «Un modo per festeggiare e riflettere sul tema spiegano dall’associazione - del lavoro al ritmo della musica del gruppo operaio di Somigliano d'Arco e Zezi, gruppo che si organizza alla fine del settantaquattro e di lì ad oggi mantiene una serrata attività artistica e politica, vanta una nota di orginalità che lo contraddistingue da sempre da altre esperienze espresse nel

GINESTRA - E' giunto lo scorso 16 aprile nel piccolo centro arbereshe, un ricercatore di storie di emigrazioni arbereshe nel Mezzogiorno d'Italia, Dimitri Arvanitis di Atene con la compagna Manto Dimacopulu, Docente di Letteratura Greca. Si trovano nel sud Italia per approfondire la cultura arbereshe e le testimonianze lasciate dai greci-albanesi giunti nel XV secolo da queste parti d'Italia. Prima di arrivare nel centro arberesh di Ginestra si sono fermati a Napoli alla Biblioteca e Archivio di Stato per documentarsi sull'arrivo dei Coronei ( da Coroni, Grecia) giunti in questa città dove

processo di ri-elaborazione delle musiche di tradizione orale. E' infatti costituito da una formazione molto differenziata, nella quale figurano anche alcuni operai. Anzi, la cultura operaia ha ispirato, si potrebbe dire, la nascita stessa e la strutturazione del progetto, figurando alcune questioni relative agli insediamenti industriali dell'area vesuviana». Il concerto avrà la forma di una maratona musicale che vedrà al primo pomeriggio susseguirsi sul palco svariate formazioni tra cui: Zero Lab Station (Napoli), La confusione paranoica (Caserta), Compagnia Ribelle, Cattabriga.

zione in collaborazione con l'università del terzo settore che porta ragazzi provenienti da ogni parte d'Europa ed una serie di manifestazioni organizzate dal comune in collaborazione con le associazioni». «Domenica 26 aprile - annuncia il vice sindaco - ci sarà la visita del sottosegretario all'agricoltura Onorevole Antonio Buonfiglio che farà visita alla struttura e incontrare gli operatori agricoli di Lavello. Concludendo invitiamo chiunque a frequentare e semmai a sentire le famiglie che vivono a Gaudiano le

Il mezzo agricolo ritrovato

quali, forse, descriveranno una realtà diversa sapendo anche che molti altri interventi, tra cui la pulizia del campetto di calcio, dovranno continuare ad essere attuati in maniera costante e continuativa perché nella Borgata risiedono cittadini che non sono di serie B». «Per quanto riguarda poi l'ufficio postale - conclude Capuano - aperto pochi giorni a settimana, la scelta è determinata da politiche aziendali di razionalizzazione degli uffici di Poste spa». Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

LAVELLO - Aveva un valore di circa 200.000 euro la macchina agricola con annessi rubata nei giorni scorsi nei pressi di Lavello. Grazie a un’opera fatta di indagini e appostamenti la compagnia carabinieri di Venosa al fine di arginare i furti in questo ha predisposto adeguati piani di controllo del territorio per dare un freno ai “raid” notturni ad opera della malavita pugliese. La strategia adottata ha permesso di ottenere soddisfacenti risultati. I carabinieri della stazione di lavello, lungo la ss 93, han-

Genzano, partono 7 volontari alla volta dell’Abruzzo GENZANO DI LUCANIA - Anche a Genzano, 7 uomini della Protezione Civile si sono organizzati per andare ad offrire il loro contributo di solidarietà alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal terremoto. La partenza è prevista alle 23 di stasera da Viggianello, dove il gruppo genzanese si unirà agli altri 43 volontari che si apprestano ad andare a “dare il cambio” ai colleghi lucani già al lavoro. È dai giorni immediatamente successivi a quello del tragico sisma, infatti, che la Basilicata è in prima linea in tutte le operazioni che la “macchina dei soccorsi” ha posto efficientemente in atto. I gruppi si alternano a cadenza settimanale, e si continuerà in tal modo finché il vertici nazionali della Protezione Civile lo riterranno necessario. Vale la pena ricordare che la sezione

locale (guidata dall'ex carabiniere Salvatore Bochicchio) è attiva da poco meno di un anno ma consta già di 22 unità ed ha fatto positivamente sentire la propria presenza in zona in svariati modi Nel corso della scorsa estate, ad esempio, ha partecipato a tutte le azioni intraprese nel domare i numerosi incendi verificatisi, nonché svolto il servizio d'ordine durante le festività patronali. Fino a poche settimane or sono, inoltre, oltre alle attività di routine, ha prestato la propria opera all'ingresso delle scuole nei momenti critici d'ingresso e d'uscita degli alunni. Richiesta anche dalla Amministrazioni dei paesi limitrofi, ieri era presente alla “6 ore dei templari”, ove ha offerto un efficiente aiuto a vigili e carabinieri. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

Alcuni dei volontari in partenza

Il ricercatore Dimitri Arvanitis è arrivato in Basilicata per approfondire la lingua

Cultura arbereshe: dalla Grecia a Ginestra hanno costruito, nel 1500, la Chiesa dei Santi Apostoli Pietro e Paolo. A Ginestra si sono intrattenuti al Comune, dove un funzionario ha consegnato loro il libro Volti Arbereshe contenente notizie sulle origini e lo sviluppo del paese attraverso i secoli. Hanno poi, visitato la chiesa madre di San Nicola Vescovo dove è stato realizzato un mosaico bizantino del Cristo Pantocratore dall'artista arbere-

no intercettato una trattrice agricola con annesso rimorchio contenente 700 confezioni di antiparassitari, tutti asportati presso una cooperativa agricola. L’uomo che si trovava alla guida, braccato dai carabinieri, ha abbandonato il mezzo agricolo, dileguandosi in direzione del comune di cerignola a bordo di una Porsche Cayenne, condotta da un complice, riuscendo a far perdere le proprie tracce. I mezzi e la refurtiva, recuperati sono stati restituiti al legittimo proprietario.

she, Josif Dobroniku, residente a Lungro (Cs), altro centro di origine arbereshe. Si sono fermati in alcune vie del paese, Epiro e Morea che rappresentano alcuni territori della Grecia. Avvicinato lo storico Dimitri Arvanitis, in un italiano perfetto, è stato altre volte dalle nostre parti, ha riferito: «i tre centri arbereshe del Vulture, Barile, Ginestra e Maschito hanno subito tre ondate di emigrazioni, nel

1480 giunsero prima gli Scuteriani (da Scutari, Albania), poi i Coronei della Grecia nel 1533 ( più di 50 famiglie si insediarono a Barile e 10 famiglie a Maschito) ed infine dopo 70 anni dalla vicina Melfi altre 30 famiglie giunsero a Barile. Non è finita, nel 1647 altri albanesi e greci, partiti da Maina dal Peloponnese, vicino Sparta, si sono insediati a Barile costruendo la chiesa di San Rocco. Testimonianze

di questi insediamenti sono ancora vive in questi centri, a Barile esistono tre strade, via Scuteriani (da Scutari), via Coronei (da Coroni) via dei Mainoti ( provenienti da Maina). Un altro centro lucano che ha subito l'invasione greca è Brindisi di Montagna, dove si sono insediate 30 famiglie provenienti da Coroni (Grecia), ma hanno subito presto l'influsso del rito latino, perdendone traccia del lo-

ro passato. Ginestra ha subito l'invasione di emigrazioni albanesi e greche, le vie attuali Jura( capo condottiere di Scutari), Skipetari (nome degli albanesi),Morea (zona della Grecia), Epiro ( città greca) ne sono un esempio. A San Paolo e San Costantino Albanese i Coronei sono riusciti fino ad oggi, resistendo a qualsiasi pressione, a tramandare gli usi e i costumi della loro terra. Si parla fin da piccoli la lingua arbereshe ed è tutt'ora vigente il rito greco. Anche a Rionero gruppi di Coronei giunsero nel XVI secolo, ma non riuscirono a legare col resto della popolazione». Lorenzo Zolfo


Domenica 19 aprile 2009

28 DISCARICA DI MOLITERNO di ANGELA LATORRACA* UN Sindaco non può rispondere ai tanti “grazie” rivoltigli, sulle pagine di questo giornale, da un concittadino che periodicamente, ad ogni ventata elettorale, tinge, con note mistificanti, fatti che spesso conosce solo dalle chiacchiere scambiate durante l'assiduo passeggiare di ogni giorno nella villa comunale con i soliti compagni, a volte amici a volte disprezzati nemici. E' facile fare i moralisti sui quotidiani facendo finta di nulla sui propri scheletri nell'armadio (personali e politici)... e' sempre vero che chi ha peccato scaglia la prima pietra (e misura l'altrui cuor col proprio?). Non posso non rispondere a chi mi “ringrazia” di alimentare un'antimoliternesità che egli percepisce già a partire dal bivio di Sarconi; questo succede quando, da classico “spaccafrittate”, passa, “stanco” da lavoro”, nella sua “sudata Mercedes”. Forse la percezione è vera, è reale ed è frutto di

Il primo cittadino risponde a Mimmo Latorraca un giudizio sull'individuo prima ancora che sulla comunità che mi onoro di rappresentare. L'articolo pubblicato su questa testata il 18 aprile a firma di Mimmo Latorraca, del direttivo regionale Ps (organo che pare non esista più perché commissariato), a commento dell'ultima ordinanza del Presidente Altobello in merito al conferimento di RSU dei comuni del lagonegrese nelle discariche di Moliterno e Sant'Arcangelo, e' quantomai calunnioso, mi accusa di mentire e mi ringrazia per la discarica. E' proprio un ingrato il c.d. membro del direttivo regionale del PS, organo inesistente, dovrebbe ringraziare i suoi amici amministratori di allora, ha la memoria corta oppure pensa che nessuno ricordi la vera storia della “assegnazione” della discarica a Moliterno? Era la sera del 19 ottobre 1993, mentre Moliterno

piangeva sul letto di morte Pietro Darago, ex sindaco per dieci anni a Moliterno e Assessore Provinciale in carica, alla Comunità Montana, l'allora sindaco partecipava ad un finto sorteggio per scegliere il sito in cui allocare la discarica. Sito che, invece, uno studio di geologi aveva individuato nel comune di Tramutola come soluzione ottimale. A Tramutola montò la protesta...e a Moliterno? Il moralista di oggi, all'epoca segretario cittadino del Psi la accoglieva senza battere ciglio, anzi plaudendo all'iniziativa che avrebbe portato grande sviluppo economico e che portò, si allora “bende e prebende”. Oggi è sdegnato si fa paladino di battaglie mai fatte, parla in nome e per conto di altri, giudica senza aver letto il ricorso e le motivazioni della sentenza, scrive e invita altri a fare la loro parte, tanto poi si và in

villa comunale a sparlare e commentare; l'obiettivo è il Sindaco non i rifiuti. Amministrare, oggi, un Comune che ospita una discarica la cui proprietà e gestione è in capo alla Comunità Montana Alto Agri (giusta delibera C.C. 43/93) con una normativa del settore in continua evoluzione (dalla legge Ronchi che non ha consentito di effettuare la rotazione dopo 5 anni....alle ultime sull' emergenza dei Rifiuti in Campania, che legittimano deroghe) non pone certo nella condizione di fare o vantare grandi cose. Tuttavia il mio comportamento e quello delle 2 amministrazioni che ho capeggiato è stato sempre lineare, trasparente e improntato a garantire la buona e sana gestione della cosa pubblica. A parlare sono gli atti, consultabili da qualunque cittadino,a partire dalla scelta del parco con la discarica al suo interno,così co-

me da ultimo le conferenze dei sindaci che hanno deciso l'ampliamento (ben 11 sindaci a favore e solo 1 contro) e la “volontà” di ricorrere al TAR decisa all'unanimità nella seduta del consiglio comunale effettuata il 30/12/O8. La formale decisione di costituirsi in giudizio decisa dalla giunta comunale in data 5/2/O9 cui ha fatto seguito la prescritta attività gestionale del competente ufficio con l'avviso pubblico all'albo pretorio per l'individuazione del legale cui conferire l'incarico. Ho sempre tutelato gli interessi della comunità e continuerò a farlo, in una visione della politica dove preminente è il bene comune. Il membro del direttivo regionale PS, organo inesistente, non può e non deve addebitare ad altri ciò che lui e i suoi amici socialisti hanno “regalato” a Moliterno, in quella breve e triste stagione, di cui ancora oggi ne scontiamo le conseguenze: Discarica.... Dissesto.....Discordia. *sindaco di Moliterno

Marsico Nuovo Il sindaco: «La rabbia è tanta anche perchè non abbiamo risposte»

Il postino non suona da 3 mesi Dal 2 febbraio scorso la posta nell’intero comune arriva a singhiozzo MARSICO NUOVO - Il postino non bussa alla spiegabile - ha commentato il Sindaco Vita che un azienda incaricata per l'esecuzione di porta dei cittadini marsicani da tre mesi. Sacchi di lettere ferme nel deposito dell'Uf- un pubblico servizio possa consumare un atficio postale. Proteste, disservizi, problemi: i teggiamento omissivo, senza conseguenze disagi non si contano. Un emergenza che ora- per i titolari responsabili della gestione azienmai dura da tre mesi. Di preciso dal 2 Feb- dale. Le scadenze di bollette - ha continuato braio scorso che nel centro di Marsico com- Vita - per il pagamento di consumi energetici, preso due grandi frazioni (Camporeale e Ca- dalla telefonia ai tributi vari, saranno certamente non osservate, labritto), la posta non con aggravi di spese per arriva se non a sinil cittadino utente, già ghiozzo. Una situazioin difficoltà per la crisi ne diventata insostenieconomica che coinvolbili, addirittura, scatuge le famiglie senza conrita in una procedura tare che per altri aspetinsolita per molti cittati, potranno essere caudini “recarsi ogni matsati danni la cui portata tina all'ufficio postale e non è facile prevedere». sperare nel ritiro diretUna criticità che ha porto della propria posta. tato il Primo cittadino Se va bene in giornata, ad informare il Prefetto in caso contrario, dare perché «nella sua veste i nominativi e ritornaistituzionale, svolga re nei giorni seguenogni opportuna azione ti”. «La rabbia è tanta per la normalizzazione afferma il Primo cittadel servizio. Giacchè dino del paese, Domeha spiegato il sindaco nico Vita - perché non le continue promesse riusciamo a rassefatte dai dirigente delle gnarci dell'idea che un Poste, non sono state disservizio così palese onorate, né emergono e denunciato in diverse segnali di ripresa chiasedi, non ultimo nella Il sindaco Domenico Vita ri, ogni ulteriore, ingiumanifestazione di prostificabile inerzia dell'atesta organizzata dall'Anci al centro sociale di Malvaccaro alla pre- zienda postale - ha concluso il Sindaco - sarà senza dei parlamentari regionali e nazionali, ritenuta grave omissione e come tale segnalanon trova risposta risolutiva”. E, nonostante ta all'autorità giudiziaria competente». le promesse fatte, ad oggi, infatti non si eviAngela Pepe denziano segnali di normalizzazione. “E' inprovinciapz@luedi.it

Marsico Nuovo J’accuse di Votta contro il primo cittadino

«Paese consegnato al Pdl» MARSICO NUOVO - Fa ancora discutere in paese, il “passaggio” di Domenico Vita dal Pd alla Pdl. Un passaggio andato indigesto a molti anche ai “precari” equilibri della giunta del sindaco. Il pensiero va alle dimissioni dell’assessore Coiro che nei giorni scorsi aveva ufficializzato il suo volontario allontanamento. a prendere la parola è il leader dell’opposizione, Giovanni Votta che parla dell’ultima e movimentata seduta del consiglo comunale. «Il primo cittadino, - spiega - si è trovato in seria difficoltà per ribattere alle contestazioni provenienti sia dalla minoranza, sia da soggetti (il neo-gruppo del Pd) che fino a pochi giorni fa sedevano tra i banchi della maggioranza». I consiglieri di minoranza Giovanni Votta, Massimo Macchia Giuseppe Ramagnano, Giovina Castaldo e Carmine Notarfrancesco hanno fatto rilevare: «come i cittadini che hanno votato una lista di sinistra oggi si ritrovano ad essere amministrati da un sindaco di centrodestra, contestando quanti oggi per giustificare questa scelta, dichiarano fallito il centro sinistra, che non è stato in grado di dare risposte concrete a quelle realtà che gravitano nella Comunità della Val D'agri. Puntuale è giunto dai banchi del consiglio comunale, la richiesta di chiarimenti, di giustifi-

L’uomo, originario del catanzarese, era stato sorpreso con la droga nei pressi di Nemoli

Deteneva eroina: sospesa la carta d’identità NEMOLI - Sospesa la carta d'identità valida per l'espatrio e del passaporto, per un determinato periodo di tempo, ad un giovane catanzarese beccato in possesso di eroina nello scorso mese di maggio lungo il tratto autostradale dell'A/3 in agro del Comune di Nemoli. Roberto S. 36enne era stato arrestato unitamente ad un 25enne, Igor G., entrambi residenti a Catanzaro per il sequestro di circa 15 grammi di sostanza stupefacente del tipo “eroina” e 0,5 grammi di tipo “crack”. I giovani sono stati fermati, a bordo di una Fiat Bravo, lungo il tratto autostradale dell'A/3. Dopo aver intimato l'alt al-

Il tribunale di Lagonegro

l'autovettura si è reso necessario l'inseguimento perché il conducente, con frenate brusche, cercava di rallentare l'auto dei militari per poi accelerare nuovamente.

E' stato durante una imminente ripartenza che i finanzieri hanno notato che uno degli occupanti dell'auto inseguita gettava dal finestrino un involucro di cellophane al di là del bordo autostradale. La Fiat Bravo era stata bloccata dopo poco e dal contestuale controllo effettuato sul luogo del lancio dell'involucro sono state recuperate 59 bustine di carta contenenti all'interno droga di tipo eroina del peso complessivo di circa 15 grammi da poter realizzare ben 280 dosi circa, un bussolotto con altra sostanza stupefacente in pietra del tipo crack del peso di 0,5 grammi. Il Tribunale di Lagonegro per competenza aveva trasmesso gli atti al prefetto di

Catanzaro riconoscendo al 36enne il possesso di una dose di sostanza stupefacente del tipo eroina. Il possesso della modica quantità di droga, per uso personale, emerso nell'interrogatorio di garanzia ha trasformato il reato in un illecito amministrativo che comunque comporta delle sanzioni. L'autorità amministrativa calabrese ha emesso nei confronti del giovane la sanzione amministrativa della sospensione per tre mesi della carta d'identità ai fini della validità per l'espatrio e del passaporto o il divieto a conseguirli per lo stesso periodo qualora non posseduti. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

cazioni». Ci ha provato Giovanni Votta, «che ha interpellato il primo cittadino chiedendo se per caso la responsabilità del fallimento del quale proprio Vita se ne fa portavoce, non sia anche da addebitarsi alle responsabilità da lui disattese sia come assessore alla Provincia di Potenza per ben dieci anni, sia come primo cittadino di una comunità che avrebbe meritato altri e più edificanti comportamenti. Non si capisce - a giudizio di Votta - come può un uomo di punto in bianco, dopo avere ricoperto incarichi prestigiosi per oltre dieci anni prima nei Ds e poi nel Pd, soffocando con i suoi personalismi e le sue auto celebrazioni un buon numero di giovani amministratori che pure avrebbero meritato di svolgere ruoli costruttivi nell'interesse di tutta la comunità». «Se la Val D'agri oggi versa in una situazione di crisi - secondo Votta - è certamente anche merito suo ed è evidente che il cambio di casacca altro non è che una rigenerazione personale, un rifarsi l'immagine, poiché il suo passato politico non può non essere considerato come estremamente fallimentare». «A due anni dalle elezioni, il disegno politico originario appare chiaro: “ prendere” il Comune e “consegnarlo” alle forze di centro-destra».

Roccanova, i democratici scelgono Fraudatario ROCCANOVA - E’ Giovanni Fraudatario il candidato alle comunali per il Partito democratico. Il “prescelto” è docente di lettere alla Scuola Media di Montemurro e attuale capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Roccanova. L’indicazione è avvenuta al termine di una riunione del Comitato promotore della lista centro sinistra per Roccanova, presieduto da Antonio Albertini, che rappresenta tutte le componenti politiche, culturali, sociali e del volontariato che si richiamano al centrosinistra. «La scelta - precisa il Comitato - si inserisce nel solco del rinnovamento degli

amministratori roccanovesi ma assicurando la continuità con l’Amministrazione uscente, tant”è che Fraudatario ha svolto da capogruppo Pd un ruolo di raccordo con sindaco-giunta e il consiglio». Il candidato sindaco sarà presentato alla comunità cittadina in un incontro promosso per domenica ventisei aprile a Roccanova «che sarà - si spiega in una nota - anche la occasione per raccogliere proposte, suggerimenti, idee per la preparazione del programma elettorale in grado di consolidare l”attività svolta e proiettarla verso nuovi traguardi sociali ed amministrativi».


Matera Domenica 19 aprile 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Commercianti sul piede di guerra, le restrizioni di nuovo in vigore il prossimo fine settimana

Sassi, residenti sequestrati in casa Penalizzati dal divieto di transito e sosta delle auto nelle festività pasquali DUE giorni da dimenticare per residenti e commercianti dei Sassi, che a Pasqua e Pasquetta, come stabilito da un'ordinanza comunale, hanno dovuto fare a meno delle automobili fino alle ore 20,30. Un disagio accresciuto anche a causa della pioggia e del cattivo tempo, che ha costretto tutti a spostarsi con grosse difficoltà. Una storia che si appresta a ripetersi anche per il prossimo fine settimana e dal primo al tre maggio, quando entreranno in vigore le stesse restrizioni, che prevedono il divieto di transito e di sosta nei Sassi per tutti gli autoveicoli, tranne quelli autorizzati per esigenze pubbliche. Come il minibus Pollicino, il quale tuttavia, denuncia Angelo Giannella, che negli antichi rioni abita e lavora presso il ristorante “Le Botteghe”, «si è visto poco. A me è capitato -ha detto- di aspettarlo inutilmente per mezz'ora sotto la pioggia. Alla fine, per arrivare in tempo al lavoro, sono stato costretto ad affrettarmi a piedi. Per questo auspico che nel corso delle prossime chiusure al traffico dei Sassi siano intensificate le corse del minibus. Ritengo comunque che una minore fiscalità nell'applicazione dell'ordinanza non avrebbe guastato. Molti sono stati i turisti ospiti degli alberghi che hanno dovuto trascinarsi a piedi e sotto la pioggia le valige. Inoltre, io ho preferito prendere una multa, per non avere spostato la mia macchina parcheggiata senza dare fastidio a nessuno nei pressi del ristorante dove lavoro, piuttosto che trovarmi senza automezzo in caso di qualsiasi emergenza lavorativa. Sarebbe opportuno autorizzare il transito e la sosta di una macchina per ogni famiglia residente e attività lavorativa». Via Fiorentini è una strada senza sbocco, che però spesso è ingombra di auto parcheggiate selvaggiamente e non sono rari gli ingorghi. Se almeno durante le mattine del ponte di Pasquetta la strada si è presentata non invasa dalle macchine, la sera il quadro è tornato quello di sempre. «Al solito -ha affermato Pino Liccese- i beffati siamo come sempre noi residenti. Durante tutto l'anno la situazione in via Fiorentini è invivibile e ingestibile a causa delle auto. Non capisco perché non valgono per questa via le stesse regole di vico Piave o posti simili, cioè strade senza sbocco come via Fiorentini e dove perciò il transito e il parcheggio sono consentiti solo ai residenti. Ma cose se non bastasse, a Pasqua o in altri periodi i residenti dei Sassi devono sobbarcarsi il disagio di raggiungere le loro case, spesso abbastanza lontane, a piedi e senza la possibilità di avere sotto casa un'auto a disposizione per eventuali emergenze, che naturalmente non sono mai prevedibili». Il presidente di Confesercenti, Gianni Schiuma, accusa l'Amministrazione comunale di avere preso la decisione di chiudere al traffico i rioni in tufo per qualche giorno «senza coinvolgere

Il prof. Mazzara al Centro Levi ha parlato dei pregiudizi

Il nuovo razzismo che vive accanto a noi

Turisti negli antichi rioni

le associazioni e gli interessati. L'Amministrazione -ha dichiarato Schiuma- deve avere il coraggio di sentire tutte le parti interessate, comprendere le esigenze di tutti ed in seguito prendere una decisione chiara, anche se penalizzante nei confronti di qualcuno. Occorre quindi un confronto sul Piano del traffico e della mobilità, che andrebbe realizzato con urgenza. Invece si continuano a proporre sul traffico ordinanze provvisorie. La precedente giunta Porcari almeno aveva il merito di confrontarsi con la città, a differenza dell'attuale maggioranza, che sembra non riesca ancora a uscire dalla stagione dell'improvvisazione». Biagio Tarasco

PERCHE’ il pregiudizio è così radicato ed è difficile da riconoscere? «Perché si è così ostili nei confronti del diverso?» A questi e ad altri interrogativi ha risposto Bruno M. Mazzara, professore ordinario di psicologia sociale e vicepreside della Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università "La Sapienza" di Roma, durante un incontro organizzato dal centro “Carlo Levi”. Sono state affrontate le problematiche legate alle nuove forme di razzismo, che creano l'allarme sociale. Ad introdurre il dibattito è stato il prof. Giuseppe Mininni dell'Università di Bari, che ha I professori Mininni e Mazzara messo in evidenza la complessità della vita in un partire dai termini che si mondo dominato dai me- usano per riferirsi alle dia, che possono avere ef- minoranze. In alcuni casi, invece, si fetti pericolosi e minare la fiducia e le relazioni so- ritiene che stereotipi e ciali. E' seguita la relazio- pregiudizi siano il risulne del professore Mazza- tato non tanto di carattera, che è anche compo- ristiche proprie del sistenente del Comitato Diret- ma cognitivo, quanto tivo dell'Associazione Ita- piuttosto di speciali proliana di Psicologia. «Si è cessi psicologici che si atassistito - ha spiegato tivano nel rapporto fra Mazzara - ad una progres- l'individuo e il suo contesiva e sensibile riduzione sto sociale, che porterebdel pregiudizio e dell'av- bero a una tensione presversione esplicita nei con- soché automatica fra il fronti degli appartenenti gruppo di appartenenza e a minoranze etniche; tale gli altri gruppi . In definiostilità, però, sopravvive tiva possiamo dire dunin forme mascherate e que che si è verificato un sottili, adatte a convivere passaggio dalla vecchia con valori universalmen- forma esplicita e arrogante di tolleranza ed egua- te di pregiudizio, che acglianza. Oggi pochi am- cettava o sosteneva attivamettono in modo esplicito mente il razzismo, a forposizioni di intolleranza me più moderne e più razziale; questo cambia- morbide, spesso occulte, mento lo si può osservare ma non per questo pericoanche nel linguaggio, a lose». Il professore ha

parlato anche del “pluralismo culturale”, che mira invece a mantenere le differenze, valorizzando ciascuna di esse in quanto possibile arricchimento del patrimonio culturale complessivo, che «Trae la sua forza non dalla fusione indistinta, bensì dal confronto e dalla coesistenza di culture diverse. L'incontro tra culture differenti - ha proseguito Mazzara - diventa più pericoloso nel momento in cui si afferma la certezza dell'individuo di appartenere a un mondo con valori più significativi. Per conoscere il mondo e le altre persone, l'uomo utilizza un serie di categorie che deriva dalla sua tradizione culturale, che può, però, originare i pregiudizi». Mariangela Lisanti matera@luedi.it


30 Matera

Domenica 19 aprile 2009

Un gazebo in piazza Vittorio Veneto per celebrare la giornata europea e distribuire la Carta

Cittadinanzattiva a difesa dei diritti del malato CITTADINANZATTIVA di Matera ha allestito, ieri in piazza Vittorio Veneto, un gazebo per celebrare la giornata europea dei diritti del malato ed ha distribuito la carta europea. Angelo Bianchi, coordinatore di Cittadinanzattiva di Matera, e Luigi Rienzi, responsabile del Tdm (Tribunale per i Diritti del malato), sono intervenuti alla manifestazione dedicata ai tumori femminili, al diabete e agli anziani. «Celebriamo oggi in tutta Europa la giornata dei diritti del malato. - afferma Bianchi - Cittadinanzattiva ha predisposto una carta dei diritti ed ha visto l'interesse di oltre cento associazioni di trenta paesi europei. La carta fa riferimento all'articolo 35 del trattato europeo di Nizza e riconosce ad ogni cittadino il diritto alla qualità del servizio e quello d'interloquire con medici ed operatori sanitari su processi di cura». «Il Tribunale per i diritti del malato - spiega Rienzi, coordinatore del Tdm da metà ottobre scorso- imposta la sua azione sullo sportello ospedaliero aperto dalle 9,30 alle 12,30 tutti i giorni lavorativi. I reclami ci giungono anche a mezzo telefono, fax e posta elettronica. Le segnalazioni sono variegate, la più ri-

corrente riguarda la lista d'attesa delle prestazioni specialistiche. Gli utenti, inoltre, lamentano una relazione poco professionale degli infermieri. Solo il 20% delle segnalazioni trasmesse all'Ufficio relazioni con il pubblico dell'Asm ricevono risposta». La Carta Europea proclama quattordici punti. Nel dettaglio: diritto a misure preventive, diritto all'accesso, diritto all'informazione, diritto al consenso, diritto alla libera scelta, diritto alla privacy e alla confidenzialità, diritto al rispetto del tempo dei pazienti, diritto al rispetto di standard di qualità, diritto alla sicurezza, diritto all'innovazione, diritto a evitare le sofferenze ed il dolore non necessari, diritto a un trattamento personalizzato, diritto al reclamo e diritto al risarcimento. La Carta è stata stilata nel 2002 su iniziativa di Active citizenship network, cento

Angelo Bianchi; a sinistra lo stand di Cittadinanzattiva

organizzazioni di trentadue Paesi. L'articolo 35 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione Europea mira a garantire un alto livello della salute umana nei paesi comunitari. Tutti i cittadini europei hanno uguali di-

ritti anche con bisogni diversi. Gli attori della sanità pubblica, infine, collaborano con i detentori dei diritti per una fattiva interazione. Nunzio Longo matera@luedi.it

Il progetto fu finanziato dai Pisu con 3 milioni e 600 mila euro ma è fermo dopo un ricorso al Tar

Il Parco del dimenticatoio Il consigliere Corazza chiede al sindaco di sbloccare la struttura di Serra Rifusa «CONTINUA l'immobilismo e lo stato confusionale dell'amministrazione comunale di Matera sui lavori di riqualificazione del parco integrato di Serra Rifusa, lavori, va ricordato, finanziati con i fondi Pisu per un importo di oltre 3 milioni e 600 mila euro». Si apre così la nota del consigliere comunale Michele Corazza che ha chiesto al sindaco di conoscere quali siano le prospettive dell’area. «A seguito di appalto aggiudicato ad una associazione di imprenditori attraverso una commissione di docenti della Facoltà di Ingegneria di Potenza in data 29/07/2008, con determinazione dirigenziale n.164 - ricorda Corazza - la stessa fu impugnata dalla ditta aggiudicatasi terza classificata dinanzi al Tar Basilicata. Con sentenza n.6 del 24/01/2009 il Tar ha annullato la determina di aggiudicazione per carenza di motivazione dei punteggi assegnati a ciascuna delle Ditte partecipanti, promuovendo l'obbligo, da parte del Comune di Matera di provvedere immediatamente alla riedizione parziale della procedura di gara relativamente alla sola fase di valutazione delle offerte, ai sensi dall'art.84, comma 12, del D.Lgs. n.163/2006. Tale decisione del Tribunale Amministrativo Regionale - prosegue il consigliere comunale - mette in evidenza una oggettiva negligenza amministrativa da parte del Comune di Matera e di coloro che erano deputati alla determinazione amministrativa. Ad oggi, a quasi tre mesi di distanza dalla data di deposito della sentenza del Tar, il Dirigente del Settore Pisu non ha provveduto a riconvocare, ai sensi dall'art.84, comma 12, del D.Lgs. n.163/2006, la stessa commissione per giungere alla sospirata aggiudicazione, al fine di consentire la cantierizzazione e quindi alla realizzazione dell'opera, concepita, va rammentato dagli anni 80». I ritardi, secondo Corazza, potrebbero produrre conseguenze significative sotto il profilo economico. «Tale inerzia - scrive infat-

ti - comporta in prim'ordine il serio pericolo della perdita del finanziamento dei Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (Pisu) e in second'ordine, il concreto rischio che le imprese aggiudicatrici possano intraprendere, nei confronti dell'amministrazione municipale, un contenzioso con risarcimento dei danni subiti ed emergenti, che sarebbe, come in passato già accaduto, essere pagato in seguito dalla collettività materana, per responsabilità dei singoli. Si chiede quindi al Sindaco - conclude Cirazza - affinché relazioni tempestivamente nel merito di quanto prospettato, ma soprattutto faccia conoscere quali provvedimenti urgenti intenda adottare per scongiurare un danno patrimoniale ed economico ormai certo, per l'amministrazione Comunale di Matera. E' inoltre opportuno sottolineare che, ad oggi, sono ben poche le opere portate a termine con l'avvicinarsi della scadenza perentoria imposta dalla Comunità Europea del Giugno 2009, che potrebbe, lo auspichiamo tutti, essere eventualmente prorogata non oltre il Dicembre 2009. In un momento di crisi economica esogena, non è giusto che la macchina am-

Il treno Matera-Bari delle 7,51

Appulo lucane in tilt viaggio nell’incubo dei pendolari materani

L’ingresso del parco integrato di Serra Rifusa

ministrativa locale accentui questo grido di dolore per le Imprese che, di per sé già languono, attraverso azioni del tutto inconsapevoli e irresponsabili. Sarebbe invece auspicabile che la pubblica amministrazione - aggiunge infine Corazza - svolga una maggiore azione di raccordo al fine di dare risposte certe ed inequivocabili in coerenza con le disposizioni di legge e con la massima trasparenza che al momento non emerge. Il progetto integrato del Parco di Serra Rifusa, nacque con prospettive di ri-

qualificazione e rivitalizzazione di un’area periferica, quella di Serra Rifusa. All’interno dell’ampia area erano previsti spazi collettivi (bar, ristorante, ecc.) ma anche zone destinate allo sport, al tempo libero con una piscina che oggi giace abbandonata, così come l’intera struttura che è collegata con una struttura particolarmente suggestiva ad un’area superiore in cui avrebbero dovuto sorgere spazi per iniziative e manifestazioni. Un’occasione perduta. Almeno per ora. matera@luedi.it

In città un club e una serie di eventi dedicati allo scooter

In Vespa negli antichi rioni UN club dedicato allo scooter simbolo della Piaggio e tra i marchi più apprezzati del made in Italy nel mondo, collezionismo d’epoca e di modelli in scala, organizzazione di eventi legati alla conoscenza del territorio per promuovere la “Vespa” e il mondo della mobilità sostenibile. Sono le iniziative annunciate ieri, a Matera, da Michele Ragone in occasione della presentazione del nuovo modello Vespa Gts 300 super, che ha visto la partecipazione della deejay Giulia Salvi di All Music Tv. Sono stati presentati i “primi tasselli” delle iniziative come una Vespa 125 del 1962, un motocarro cassonato del 1949 e una miriade di modellini da collezione. Ragone ha rivolto un invito «ai vespisti a contribuire alla promozione e organizzazione del progetto». matera@luedi.it

Vespa in corteo

C’E’ un piccolo esercito di lavoratori, studenti, semplici viaggiatori che ogni mattina sale sul treno Matera-Bari delle Ferrovie Appulo lucane in partenza alle 7,51 dalla stazione centrale con arrivo alle 9,17. Viaggio rapido senza molte fermate che consente di raggiungere il capoluogo pugliese in tempi più rapidi ma in condizioni disumane. Vagoni colmi all’inverosimile tanto da non consentire quasi la chiusura delle porte. Impossibilità di trovare uno spazio libero, anche in piedi o di raggiungere il bagno. Bene farebbero i vertici della società che collega la Puglia alla Basilicata a prendere in considerazione l’ipotesi di avviare uno studio su orari, tempi di percorrenza e soprattutto numero dei viaggiatori per adeguare il numero delle carrozze alle esigenze di una utenza che quotidianamente è costretta ad affrontare disagi inconcepibili mentre il resto d’Italia pensa all’alta velocità. «Prendo questo treno ogni mattina, dal lunedì al venerdì - spiega Rossella, 22 anni, studentessa in medici-

na - e le nostre proteste sembrano divertire i dipendenti delle Fal che ci guardano e ascoltano le nostre lamentele, come se niente fosse». «Se qualcuno dovesse avere un malore - aggiunge Paolo, studente materano di giurisprudenza - i soccorittori non potrebbero nemmeno raggiungerlo senza aver superato il muro umano dei passeggeri accalcati nei vagoni. sembra di essere in India». I vagoni più recenti in viaggio sono datati Ferrosud 1984, i più vecchi hanno solo le prime tre cifre visibili, 198. Cartelli che certificano l’igienizzazione delle carrozze risalgono al 2007 ma guardando i sedili e i pavimenti, sorge il dubbio che la data non sia proprio affidabile. L’incubo quotidiano sul treno delle 7,51 delle Ferrovie Appulo lucane potrebbe avere una soluzione che sta tutta nelle parole di Andrea, jeans a vita bassa e maglione blu: «Non dovremmo più pagare il biglietto in attesa che il servizio previsto dalla tariffa venga garantito a tutti gli effetti». Antonella Ciervo matera@luedi.it






Matera 35

Domenica 19 aprile 2009

«I Parchi servono soprattutto alla funzionalità che abbiamo perso: camminare»

Tommaselli, padre della Murgia Il Premio Ambiente 2009 è andato al naturalista romano ma materano d’adozione Un tributo a chi ha saputo cniugare la passione per un territorio all’impegno personale. E’ andato a Mario Tommaselli, il premio ambiente 2009: “Naturae amor progressus est”. Consegnato, direttamente, ieri mattina, dalle mani del presidente, dell’ente Parco della Murgia materana, Roberto Cifarelli e, alla presenza, dell’assessore regionale all’ambiente, Vincenzo Santochirico. Matera: città dei Sassi e…non solo. Queste, le prime parole, scorrendo, la biografia del premiato. Un romano che trasferitosi a Matera, definitivamente, nel 1952, ha dedicato e continua a dedicare la sua esistenza alla scoperta del territorio murgiano e, più in generale, di quello lucano. La passione, l’arma più forte usata contro le «Infinite battaglie che abbiamo dovuto combattere - afferma il Tommaselli - ed infatti il Parco poi è venuto fuori». Inizialmente, con il piano Quadro, embrione del primitivo Piano, e poi con lo Statuto dell’Ente Parcomurgia nel 1998. “Il generale”, questo il nome che, molti, in questi anni, gli hanno accostato, per il suo carattere sanguigno e deciso, ha ricordato, come, pur combattendo vigorosamente per i suoi ideali può dire, oggi, di

IL CASO

L’Adiconsum vince la causa di un utente contro l’H3G

Bolletta salata ma era un errore

Un momento della cerimonia

aver solo amici. Questo esercitando, anche l’arte del mettersi nei panni degli altri, specialmente quando questi sono gli scomodi abiti istituzionali. Ed è così, che con Lorenzo Rota si potè creare quel piano regolatore così armonioso che contemperava quasi tutte le esigenze. «Oggi, ringraziamo Mario Tommaselli per avere regalato con caparbietà all’umanità quella parte non visibile agli occhi di tutti che sono gli incantevoli luoghi murgiani fatti di: paesaggi, cripte, masserie fortificate, cenobi, tratture e rare specie vegetali e animali - ha detto il presidente dell’Ente Parco, Ro-

berto Cifarelli - tanto, da non essere trascurati dall’Unesco, allorché, nel 1993, li faceva rientrare tra i suoi beni tutelati insieme ai Sassi. «I parchi - continua l’ambientalista - servono sopratutto a quella funzionalità del corpo umano che, un po’, abbiamo perso: il camminare. E più abbiamo gambe, più abbiamo cervello e più abbiamo cervello più azioniamo il nostro io. Camminate nelle petraglie della Murgia e, mentre camminate, parlate con voi stessi e nel silenzio, in pausa, riequilibrate la vostra coscienza». Framcesco Giusto matera@luedi.it

BOLLETTA telefonica da record per un cittadino materano che si è visto recapitare l'importo da pagare. La cifra di 21.389,34 non ha convinto il consumatore che si è rivolto all'Adiconsum di Matera e ha attivato la procedura di conciliazione. L'operazione è andata a buon fine e per il consumatore tutto si è risolto soloxon un grosso spavento e il pagamento di di 304,12 euro per aver stipulato un contratto con la società telefonica H3G per la connessione a internet il cui importo in realtà da pagare ogni mese è di 19,90 euro per un traffico sino 5 Giga Byte. «E' un ottimo risultato che premia la nostra perseveranza a tutela di centinaia di consumatori - afferma Marina Festa, Segretaria Provinciale dell'Adiconsum Cisl di Matera - che quotidianamente sono vittime di bollette da record per prestazioni mai effettuate Per le controversie in materia di comunicazioni elettroniche tra utenti ed operatori il ricorso in sede giurisdizionale è improcedibile fino a che non sia stato esperito il tentativo obbligatorio di conciliazione dinanzi al Co.re.com, ovvero attraverso gli organismi costituiti tra gli operatori e le associazioni dei consumatori. Recentemente conclude la Festa - è stato siglato un protocollo di intesa anche con la società telefonica H3G, per la risoluzione bonaria di dette controversie, ed i primi risultati raggiunti sono senz'altro incoraggianti». Una conciliazione da record per Adiconsum Cisl di Matera che insieme alle altre associazioni di tutela dei consumatori da tempo ha attivato procedure conciliative

In basso Marina Festa dell’Adiconsum Cisl

con gli operatori telefonici al fine di redimere le cause che possono insorgere con i consumatori. In questo modo i cittadini sanno di non essere soli e di poter contare su di una associazione dei consumatori che li tutela». Michelangelo Ferrara


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Domenica 19 aprile 2009

a cura di Videouno TAXI MATERA 3332685173

Roberto

Paola

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Cronache degli anni ‘70 Martedì prossimo alle ore 19 Matera presso la Mediateca Provinciale di Matera sarà presentato il volume "Cronache Materane degli Anni '70", l'ultima pubblicazione di Pino Oliva. L'iniziativa promossa dall'Archivio di Stato di Matera è realizzata in collaborazione con la Mediateca Provinciale "Antonella Ribecco" e la Biblioteca Provinciale "Tommaso Stigliani" di Matera.

Progetto Caritas

Auguri per i tuoi 4 anni dal tuo papa',nonna teresa,nonno franco,zia jessika e zio salvatore

Mamma, Papà, Antonio, i tuoi familiari e tutti i tuoi amici, ti augurano tanta serenità e gioie infinite. Auguri per i tuoi fantastici 18 anni

Si terrà oggi, a partire dalle 9,30 nella casa di spiritualità S. Anna il primo convegno delle Caritas parrocchiali. L’incontro sarà aperto da mons. Salvatore Ligorio e verrà concluso nel pomeriggio dall’intervento di mons. Orofino. L’iniziativa illustrerà il progetto Caritas che coinvolge tutte le realtà territoriali.

Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 ROMEO Via Pasquale Vena 3/bis PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/333901 0835/262260 0835/336882 0835/331314

Croce verde 0835-310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Mostra genocidio armeno E’ IN corso nella chiesa di Santa Maria de Armenis, la mostra dal titolo “Il primo genocidio del XX Secolo”, organizzata dall’Associazione Sinopia, con la collaborazione dell’Amministrazione Comunale di Matera, avente ad oggetto lo sterminio del popolo Armeno avvenuto nella prima Guerra Mondiale. Si tratta di una rassegna fotografica itinerante che viene proposta nel novantaquattresimo anniversario dal genocidio del popolo armeno e che cade proprio il 24 aprile. «Durante la rassegna –spiega il consigliere comunale Emanuele Nicoletti, che si è fatto promotore dell’iniziativa - saranno in visita a Matera diverse autorità armene, con le quali sono previsti incontri e momenti culturali». L’ingresso sarà gratuito.

Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino al 30 aprile prossimo. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe

FINO AL 26 APRILE LA SETTIMANA DELLA CULTURA

0835/344072 •orient express 0835/256452

Nell'ambito dei grandi eventi promossi dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali in occasione della XI Settimana della Settimana della Cultura La cultura è di tutti: partecipa anche tu, che quest'anno si terrà dal 16 al 26 aprile 2009, sono in programma una serie di iniziative promosse dalla Soprintendenza per i Beni Storici Artistici ed Etnoantropologici della Basilicata, con l'egida della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Basilicata. Per la Settimana della Cultura l'ingresso al Museo è gratuito. Orari di apertura: tutti i giorni, compreso festivi, dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle ore 15.30 alle 19.00. Per comunicazioni e informazioni: email settimanadellacultura@beniculturali.it; tel. 06-6723.2635 .2390 .2851

•basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Io & Marley 17,30-19,35-21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Che - L’argentino17 19,15 - 21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 La notte dei corti viventi 21,00 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Gran Torino 18

Sbirri 20 - 21,45 •CINETEATROANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Mostri contro alieni 19,30 Io & Marley 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Gran Torino 19 - 21,30 •CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora -Policoro Gli amici del bar Margherita 21

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


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La Bindi scrive al ministro Scaiola per chiedere più attenzione per l’area industriale

«La Valbasento al tavolo della chimica» VALBASENTO - Il ministro Scaiola ha convocato per il prossimo 22 aprile il tavolo nazionale della chimica. Due i temi principali dell'incontro: creare le condizioni ambientali in grado di favorire la competitività delle imprese del settore, e promuovere il consolidamento della chimica di base e la crescita e lo sviluppo competitivo delle piccole e medie imprese. Esclusa dal confronto ancora una volta la Valbasento. A perorare la causa dell’area industriale di Pisticci l’onorevole del Pd Rosy Bindi con una lettera indirizzata al ministro dello Sviluppo economico. «E’ mia intenzione sottoporre alla Sua cortese attenzione - scrive l’ex ministro della Famiglia a Scaiola - il problema sollevato dalle organizzazioni sindacali di categoria della Basilicata per quanto riguarda l'area industria-

le della Valbasento, in provincia di Matera, che tra l'altro è anche sede di un osservatorio territoriale per l'industria chimica. Le organizzazioni sindacali chiedono da tempo di poter avere un incontro in sede ministeriale per affrontare i temi del rilancio del sito industriale in questione anche perché dal 2002 ad oggi si sono persi più di 1000 posti di lavoro in un contesto socio economico a dir poco difficile. Poiché sarebbero previsti degli incontri riguardanti anche questioni territoriali vorrei chiederLe di poter calendarizzare al più presto un incontro specifico per il sito Valbasento». La riunione di mercoledì verrà presieduta dal ministro Claudio Scajola e prevede la partecipazione di tutti i soggetti che istituzionalmente rappresentano il comparto a livello

nazionale: Osservatorio chimico, associazioni di categoria (Federchimica e Unionchimica), principali imprese chimiche presenti in Italia, organizzazioni sindacali confederali. A seguito della riunione, spiega una nota del dicastero, «verranno avviati immediatamente gli incontri riguardanti questioni territoriali di particolare rilievo, ai quali parteciperanno anche rappresentanti delle regioni, degli enti locali e delle organizzazioni sindacali competenti». Chissà che tra questi, raccogliendo l’invito dell’onorevole Bindi e le continue richieste del sindacato dei chimici di Matera, non ci sia anche la Valbasento. «Un atto di attenzione dovuto- sostiene la Filcem - dal momento che al tavolo della chimica siedono tutti i gruppi ancora attivi in Valbasento». m.agata@luedi.it

“Partiti e politica oggi” Se ne discute a Tricarico TRICARICO - “Partiti e politica oggi: come, dove, chi”. Questo è il titolo dell'incontro che l'Associazione socio - culturale “Vivere Tricarico” ha organizzato per oggi alle 18, presso l'auditorium comunale di viale Regina Margherita. Ad esso prenderanno parte: Nicola Buccico, sindaco di Matera ed esponente PDL; Gianluigi Laguardia, coordinatore regionale dei Circoli Liberal ed esponente Udc; Anna R. Rivelli, presidente di “Noi Cittadini Lucani” ed esponente Idv; Roberto Speranza, ultimo segretario nazionale della Sinistra Giovanile nonché facente parte della segreteria regionale del Pd, partito che rappresenterà. Previsti inoltre i saluti del Sindaco di Tricarico l'avvoca-

to Raffaello Marsilio Introdurrà l'importante incontro il presidente dell'Associazione Paolo Paradiso. A moderare il direttore de “il Quotidiano della Basilicata” Paride Leporace. «Abbiamo voluto organizzare questo incontro - riferiscono i membri del Comitato esecutivo dell'Associazione - in quanto riteniamo il tema di grande attualità. La crisi economica mondiale ha spostato le attenzioni dei media su di sé ma non dimentichiamo che il nostro Paese dovrà affrontare importanti riforme di carattere istituzionale. Pertanto sia la politica sia i partiti si troveranno dinanzi a scelte importanti e noi vorremo conoscere quale sarà il loro approccio». Michele Santangelo

Accettura Come da tradizione, oggi si procederà alla scelta del cerro da innestare alla Cima

Maggio, in cerca del re della festa Entrano nel vivo i preparativi per il culto arboreo più noto della regione INTERVENTO DEL COMUNE NEL BOSCO DELLA MANFERRARA POMARICO – Pronto l’intervento del Comune a favore del Bosco della Manferrara. Dopo il nostro articolo pubblicato ieri, immediata la risposta dell’Amministrazione comunale che controbatte alla denuncia del Quotidiano inviando nel polmone verde alcuni operai e un veicolo per caricare pneumatici e altri materiali abbandonati. Dunque, a pochissima distanza dall’evidenziazione del problema, il primo rimedio. Ma non si tratta che di

Un momento della festa

ACCETTURA - La prima domenica successiva alla Pasqua apre ufficialmente il lungo rituale dei preparativi della Festa del Maggio e dei festeggiamenti per il Santo Patrono, San Giuliano Martire. E' il giorno, infatti, in cui si procede alla “scelta del Maggio”, il maestoso cerro che rappresenterà l'albero da innestare alla “Cima” nella domenica di Pentecoste. Una rituale che apre il lungo cerimoniale (dura quasi due mesi) di una delle feste più conosciute della Basilicata scandita da precise date legate al calendario liturgico che segnano le tappe fondamentali nel giorno dell'ascensione, nel giorno e in quelli successivi alla pentecoste per concludersi nella domenica del Corpus Domini con l'abbattimento in paese del maestoso cerro. Anche quest'anno, come accade ormai da secoli, comitive libere e volontarie di giovani guidati da anziani del posto si addentreranno nel fitto bosco di Montepiano e sceglieranno l'albero che rappresenterà l'edizione 2009 del Maggio, il “re” della festa. Rispettando la tradizione, tra i consigli dei sapienti anziani si procederà alla designazione del “cerro” il maschio che innestato alla cima nei giorni della pentecoste simboleggerà l'unione mistica della natura propiziatrice della fertilità dei campi e degli uomini. La scelta è minuziosa, in quanto l'albero deve possedere alcune caratteristiche imprescindibili per essere candidato a diventare “Il Maggio”. Innanzi tutto, il fusto deve essere dritto il più possibile, dal ceppo fino alla cima. Inoltre, quanto più la sua circonferenza sarà abbondante, tanto più esso sarà sicuro, considerato che una volta issato verrà scalato a braccia nude da giovani ardimentosi. Per questo le sue dimensioni si aggirano sempre sui trenta metri di altezza con una circonferenza di circa due metri e mezzo. Questo tradizionale rito rappresenta il primo atto formale del culto arboreo più co-

nosciuto della Basilicata. Il programma della giornata inizia con l'appuntamento di oggi alle 9 presso l'ex casermetta forestale dove il parroco, don Giuseppe Filardi celebrerà una Santa Messa. Subito dopo ci si addentrerà nella fitta boscaglia per compiere l'importante scelta. Lunghe passeggiate segneranno la mattinata, scandite da accese discussioni e da invitanti soste gastronomiche e musicali. Alle 12,30 una pausa pranzo per rigenerare un po' le forze prima dello sprint di fine giornata per definire la scelta del re del bosco. In realtà saranno ben sette, gli alberi scelti, che poi nel giovedì dell'Ascensione saranno abbattuti; due forche dette “crocce” e altri quattro alberi più piccoli, tutti funzionali all'innalzamento del maggio. La festa continuerà in serata ad Accettura con un banchetto di prodotti tipici organizzato dal comitato feste e tra l'allegria del suono di organetti, canti e balli. Domenica prossima il copione si ripeterà. Ad essere oggetto della scelta questa volta sarà la “cima”, la donna, l'agrifoglio più rigoglioso scelto nella foresta di Gallipoli Cognato, esattamente collocata dalla parte opposta del bosco di Montepiano. Altri personaggi, altri boschi, altra scelta ma stessa motivazione, stessa devozione che spinge da millenni gli uomini e le donne di questa comunità a ripetere gli identici gesti ed i rituali dal sapore antico e dal fascino arcaico. Il coinvolgimento di tutta la comunità a vivere le fasi preliminari (che fino a pochi anno fa era vissuto solo da pochi) e quelle successive della tre giorni canonica della festa, in qualche modo allunga la tradizione e soprattutto fa in modo che essa sia partecipata in tutte le sue fasi e sfaccettature, per essere al meglio compresa anche nel suo significato profondo, antropologico-culturale. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

un atto. Infatti, ora necessità il controllo costante e non solo. Col pezzo dei giorni scorsi si segnalava nel Bosco un accumulo di laterizi, pezzi di gomma, plastiche varie, bottiglie vuote, pezzi di marmi e pneumatici. Per l’ennesima volta, si deve ricordare allo stesso tempo che l'Amministrazione per la Manferrara ha predisposto un bando per la “rinaturalizzazione e ripristino del Bosco”. n.f.


Domenica 19 aprile 2009

38 Bernalda In pista sono Viggiano, Paradiso, Gallitelli, Giannini, Montesano e Chiruzzi

In pole position per le Primarie Nella Sala Incontro giornata decisiva per i candidati del centrosinistra BERNALDA - I candidati alle primarie del centrosinistra incontrano la popolazione. Durante le due ore molti gli spunti sui quali lavorare durante il quinquennio 2009-2014. L'appuntamento, tenuto all'interno della sala Incontro, ha registrato la prima apparizione dei candidati sindaci con gli addetti ai lavori e con la cittadinanza bernaldese. Ad aprire i lavori sono state le parole di Rocco Buttiglione, ex segretario dei DS, il quale ha parlato di unità e di fine unico. Subito dopo è intervenuto Giuseppe Petrocelli, che in veste di relatore ha sottolineato le linee guida del centrosinistra, ricordando al futuro sindaco di essere vicino ai cittadini con programmi responsabili per la crescita della città. Alle ore 20 a prendere la parola sono stati i candidati: Nunzio Viggiano, vicesindaco di Bernalda, Dino Paradiso, assessore al comune bernaldese, Maria Gallitelli, biologa, Gregorio Giannini, consigliere di maggioranza, e Dino Montesano, consigliere. Al pubblico incontro è mancata, per motivi familiari, la presenza di Leo Chiruzzi, anch'egli candi-

Il tavolo dei relatori. Da sinistra Viggiano, Buttiglione, Montesano, Petrocelli, Paradiso, Gallitelli e Giannini. Nel riquadro Chiruzzi, anch’egli candidato ma assente all’incontro per motivi familiari

dato alle primarie. Questi sono dunque i sei candidati alle primarie del centrosinistra che oggi, dalle 7 alle 23, nella Sala Incontro si affronteranno per essere eletti candidati sindaci per le amministrative del 2009. A prendere per prima la parola è stata Maria Gallitelli, l'unica donna. «E' la prima volta - ha detto Gallitelli - che una donna si propone come candidato sindaco per il cen-

trosinistra a Bernalda. E' un grande momento storico ha continuato la candidata per la nostra città. La nostra politica - ha concluso Gallitelli - deve essere vicina ai cittadini». Dopo le parole di Gallitelli sono giunte quelle di Dino Paradiso, il quale ha sottolineato che è la prima volta che a Bernalda si registrano le primarie per la scelta di un sindaco. Subito dopo nel suo discorso Para-

diso ha parlato dei luoghi che sono il fulcro per la crescita dei bernaldesi e dello spazio che deve essere dato ai giovani in quanto, sentito Paradiso, su di essi bisogna investire. Gregorio Giannini ha parlato di prima esperienza, quella delle primarie, e delle difficoltà superate per giungere a questa data. Poi Giannini ha ricordato ai presenti le iniziative portate a termine e i progetti in

dirittura d'arrivo per la città. Subito dopo a prendere la parola è stato Dino Montesano, che da subito ha sottolineato che con i cittadini deve essere instaurato un rapporto di fiducia basato sulle effettive esigenze di ascolto. «Durante la raccolta firme per presentarmi alla primarie - ha detto Montesano - ho riscontrato un certo allontanamento della gente alla politica. Ecco - ha continuato il

candidato a sindaco - io cercherò, attraverso la mia politica, di riavvicinare la gente con progetti dove ad essere protagonisti saranno proprio loro e non la classe politica. I cittadini - ha concluso Montesano - possono sbagliare ma noi politici no». A concludere il ricco appuntamento elettorale sono state le parole di Nunzio Viggiano, il quale ha evidenziato la sua lunga esperienza politica a servizio della città. «La mia figura - ha detto Viggiano - vanta un baule di esperienza che deriva da un percorso di attaccamento alla mia città ed alla popolazione di Bernalda. In questa amministrazione, dove ricopro la carica di vice-sindaco - ha continuato Viggiano - si è lavorato tanto con risultati che hanno visto il completamento di tante opere e il raggiungimento di molti obiettivi. Per il futuro - ha concluso Viggiano - so perfettamente che ci saranno delle difficoltà da superare, dapprima per le primarie e subito dopo per i quaranta giorni predata elettorale, ma già in passato i cittadini mi hanno dato fiducia; la stessa che chiedo ora alla mia gente». Fabio Sirago


Domenica 19 aprile 2009

39 Policoro Il capogruppo del Pd Gianluca Marrese: «Due società di pubblicità sospette»

Esplode la questione morale L’esponente della minoranza anche contro l’incarico alla figlia dell’assessore POLICORO – Esplode al Comune di Policoro la “questione morale”. A sollevarla coraggiosamente è il capogruppo del Pd, Gianluca Marrese, che fa notare come «un architetto, figlia di un longevo assessore, abbia ricevuto un incarico di progettazione direttamente dall'Amministrazione comunale». Ma c'è dell'altro. Da visure camerali sarebbe emerso che una società che ha stampato mega manifesti per conto del Comune, aveva, quantomeno fino al marzo scorso, domicilio legale nello studio di un commercialista famoso: il sindaco Nicola Lopatriello. Ma a parere di Marrese «ci sarebbe anche un'altra società di pubblicità che l'assessore Siepe condivide con l'amministratore di quella società che era domiciliata nell'ufficio privato del sindaco». Dichiarazoni forti. Destinate a non cadere nel vuoto. «Mi rivolgo a chi oggi amministra - ha detto al Quotidiano l'esponente della minoranza - e che in passato della questione morale faceva una bandiera. Sul Contratto di quartiere, intervento urbanistico che per dimensioni e qualità è destinato ad incidere sugli equilibri urbanistici del territorio policorese, riqualificando un’intera area, in particolare l’ingresso della città, si sono misurate diverse Amministrazioni per garantire l’acquisizione dei finanziamenti, con percorsi amministrativi a tutela dell’interesse comune. In pratica, tutto il contrario di quanto avrebbe dovuto fare l’Amministrazione Lopatriello, che per redigere l’adeguamento del progetto esecutivo,

Il municipio di Policoro; a destra Marrese

decide, in barba ad ogni regola di trasparenza, di conferire incarico alla figlia architetto di un longevo assessore (Vincenzo Di Cosola, ndr), così come si evince dalla delibera numero 76 del 7 aprile 2009. Chiedo a questa Amministrazione, in particolare a chi della moralità avrebbe voluto farne una bandiera, come possa accettare e condividere una nomina che rappresenta una schiaffo ai diversi tecnici presenti sul territorio, dando la chiara ed inevitabile percezione che il lupo ha apparentemente perso il pelo ma non certo il vizio. In più, in un momento di grave crisi ritengo giusto informare i cittadini che

questa Amministrazione ha appena stanziato 50.000 euro per i festeggiamenti del Cinquantenario, che sono solo la prima tranche di un investimento faraonico, tipico di un sindaco che a pieno titolo possiamo definire il “sindaco delle feste”. Peccato, però, che in questa fase senza dimenticare i giusti momenti di ricordo e di festa, sarebbe stato più opportuno concentrarsi su questioni urgenti e non più rinviabili, come la riqualificazione del villaggio “Delfino”, così come promesso dallo stesso sindaco in campagna elettorale, la manutenzione di strade e marciapiedi. Per questi interventi di ordinaria ammini-

strazione - ha continuato - la Giunta ha avuto il barbaro coraggio di accendere un mutuo con la Cassa depositi e prestiti, pagando invece con i soldi della “Bucalossi” e delle tasse dei cittadini le solite e inutili passerelle che a fronte delle ingenti spese non garantiscono alcun ritorno di servizi e di immagine. Non saranno sfuggiti a nessuno i mega-manifesti che si susseguono e campeggiano in ogni angolo della città per Cinquantenario, per auguri di Natale, Capodanno, Pasqua, festa della donna, ecc. A questi auguri a cui mi associo, aggiungo gli auguri miei e dei cittadini alla società che produce e di-

Nova Siri Sarà ospite in varie chiese fino a giugno

Presentato a Scanzano

Padre Ricardo in attesa di una sede parrocchiale

Un volume per i “Piccoli scrittori alla ribalta”

quello che già pensavo e avevo scritto nella lettera pubblica del 19 marzo, e cioè che la vostra comunità non è come rischiava di apparire all'esterno nelle ultime settimane. Si vede subito che la vostra è una fede solida, che arriva da lontano». A margine della celebrazione, inoltre, un rappresentante del Comitato per gli Affari Economici della parrocchia ha voluto leggere una lettera di accoglienza al vescovo, sottolineando il positivo ritorno delle Suore della comunità religiosa San Giuseppe dell'Apparizione, alle quali il vescovo ha chiesto di intensificare la presenza a Nova Siri. Un piccolo segno di bene che già comincia a emergere come frutto positivo di una vicenda difficile. Un altro episodio, intanto, aveva messo in allarme la comunità parrocchiale locale: il lieve malore che giovedì scorso aveva colto il nuovo sacerdote di Nova Siri Scalo don Vincenzo Tassitani. Per fortuna nulla di grave. Il parroco, per la gioia dei tanti fedeli che a lui si sono legati in questi mesi, sta bene e già sabato sera ha potuto presenziare in buona salute alle celebrazioni per la Pasqua. Pino Suriano provinciamt@luedi.it

SCANZANO - Si chiama “Piccoli Scrittori alla ribalta” la breve antologia di scritti degli alunni della 3C della scuola media “Filippo Rondinelli” di Scanzano Jonico presentata ieri pomeriggio presso la sala consiliare del Comune. Il libro è stato curato dalla professoressa Lilia Castiglia. Nel corso della serata, è avvenuta la consegna delle pergamene del corso di scrittura creativa “I colori dell'anima” tenuto dal professor Raffaele Pinto. Lilia Castiglia ha concluso con questa iniziativa una lunghissima carriera da insegnante tra gli applausi del pubblico e dei ragazzi. Ad aprire l'incontro, moderato da Eleonora Cesareo, è stato il sindaco di Scanzano Salvatore Jacobellis e l'assessore alla cultura Angelo Lunati. Poi è seguito l'intervento dell'assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Digilio e quello del preside Giuseppe Di Matteo. A parlare del corso di scrittura creativa è stato Pinto, dopo la consegna delle pergamene agli allievi con l'intervento del poeta lucano Giovanni di Lena. g.m. provinciamt@luedi.it

NOVA SIRI - Padre Ricardo Gonzales è in giro per l'Italia. Il missionario del Guatemala, che nei giorni scorsi ha lasciato la comunità di Nova Siri, sarà ospite in varie parrocchie fino al mese di giugno, data in cui la sua Fraternità Missionaria dovrebbe assegnargli una sede parrocchiale più stabile. Per ora, quindi, nessuna sistemazione. Ricardo è stato accolto, qualche giorno fa, dalla comunità di Cave, cittadina di 9 mila abitanti in provincia di Roma, dove risiederà per qualche giorno. Poi, con molta probabilità, tante permanenze temporanee nel centro Italia. Nel frattempo, il missionario vorrebbe programmare anche un breve viaggio nel suo paese di origine, il Guatemala, per il quale ha già chiesto il permesso alle autorità ecclesiastiche. Raggiunto telefonicamente dal Quotidiano, padre Ricardo si è detto dispiaciuto per l'epilogo della vicenda, che lo aveva visto indirettamente coinvolto in alcune polemiche e accuse ai danni del vescovo e di altri sacerdoti della diocesi, espresse da alcuni ascoltatori nel corso delle trasmissioni radiofoniche di un'emittente locale e attraverso un volantino anonimo diffuso in paese: «La scelta del vescovo è com-

prensibile - ha spiegato - in effetti la situazione era precipitata in modo eccessivo. I fatti sono chiari: io avevo chiesto l'incardinazione e lui non me l'ha concessa. Sono molto dispiaciuto per questo, ma so che è una sua prerogativa e, in nome della fedeltà alla Chiesa, mi sento tenuto a obbedire con rispetto». Una dichiarazione che esprime il rammarico del sacerdote, simile a quello vissuto da molti fedeli per la sua partenza, ma rappresenta anche un gesto di grande fedeltà all'autorità della Chiesa. Intanto il vescovo Nolè ha cominciato a pieno ritmo la sua attività di “parroco” di Nova Siri. Lui stesso, infatti, ha preso in carico la parrocchia per l'impossibilità di sostituire subito padre Ricardo. I fedeli, nei giorni scorsi, lo hanno accolto con grande entusiasmo, preparando per lui uno striscione con la scritta “Benvenuto Monsignore”. Il vescovo ha incontrato, inoltre, il comitato per gli affari economici della parrocchia e le altre persone impegnate in varie forme nella vita parrocchiale. In occasione della celebrazione per la Santa Pasqua, è ritornato brevemente sulle polemiche dei giorni scorsi. «Questi giorni trascorsi insieme a voi mi hanno confermato

stribuisce questi mega manifesti, che recapito allo studio del sindaco (di commercialista, ndr) presso il quale la stessa società era domiciliata almeno fino all’inizio del marzo scorso, e il cui amministratore societario condivide insieme all’assessore allo Spettacolo (Tommaso Siepe, ndr) un’altra società che si occupa anch’essa di pubblicità. In più considero quantomeno insolito che lo stesso assessore possa anche essere presidente del Comitato per il cinquantenario, a cui verranno destinate le ingenti risorse. Mi chiedo: come verranno gestite queste risorse? Quali i criteri di trasparenza per affidamento dei servizi? (tipografie, pubblicità e quant’altro…). Ci auguriamo almeno che non siano gestite direttamente dall’assessore. Infine, festeggeremo i cinquant’anni del nostro Comune, peccato però, che in meno di cinque anni questa Amministrazione si appresta a dilapidare il patrimonio immobiliare della nostra città, che non è di questa o quella Amministrazione, ma di tutti i cittadini. Infatti, è stato approvato il piano delle dismissioni, da noi fortemente contestato, con il chiaro intento di favorire parenti e amici. Di fronte a tali atti il vice sindaco (Rocco Leone, ndr), nonché futuro segretario del Pdl policorese, cosa dice e cosa intende fare? Ci auguriamo - ha concluso che per coerenza, stia valutando seriamente ed opportunamente la possibilità di dimettersi, altrimenti sarà chiaro a tutti, che non si può continuare nella nostra città, a predicare bene e razzolare male». Pierantonio Lutrelli

E’ ripartito il gruppo della Protezione Civile

I volontari di Montalbano tornano in Abruzzo con nuove strutture

MONTALBANO - E' ripartito giovedì, in tarda serata, il gruppo dei volontari della Protezione Civile di Montalbano Jonico, rientrato solo tre giorni prima dall'Abruzzo dove si era recato a poche ore dalla prima grave scossa di terremoto. Dopo aver montato due tendopoli, i volontari Giuseppe Rosano, Mario Perriello e Giovanni Dublo sono ora ritornati nel luogo del dolore per portare altre strutture e generi alimentari. «Stiamo portando- ha dichiarato Giuseppe Rosano prima di partire - sei gazebo per sala mensa offerta ai terremotati da GRC srl di Scanzano, da Pan Agri Tech sempre di Scanzano e dalla Regione Basilicata che ne ha messo a disposizione ben quattro. Inoltre una tendostruttura per mensa di 96 mq per Civita di Bagno; un mezzo OM50 più gasolio per

trasporto tenda struttura del comune di Montalbano Jonico. Abbiamo inoltre raccolto la disponibilità di chi voleva offrire qualcosa per i terremotati e, considerato che lì non arriva molta carne, abbiamo fatto in modo di procurarne un bel pò. Anche per questo voglio ringraziare il sindaco, Leonardo Giordano, la Comunità-alloggio per minori sempre di Montalbano e ancora due macellai del posto, Barletta e Tancredi che hanno sposato la nostra causa contribuendo per come hanno potuto». I volontari non hanno inteso prendere soldi, per versare i quali ci sono appositi conti correnti. Il loro impegno e la loro abnegazione, però, oltre ad essere un fiore all'occhiello per tutta la comunità montalbanese sta diventando un vero stimolo a fare bene e sempre di più. Anna Carone


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Il derby d’Italia Al gol di Balotelli risponde Grygera e in vetta tutto rimane immutato Per lo scudetto i giochi sono ormai fatti JUVENTUS INTER

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JUVENTUS (4-4-2): Buffon 6; Grygera 6.5, Legrottaglie 6, Chiellini 6.5, Molinaro 6.5 (18’ st De Ceglie 6); Marchionni 5.5 (29’ st Trezeguet sv), Poulsen 5, Tiago 4, Nedved 5.5; Del Piero 5.5 (35’ st Giovinco), Iaquinta 6. In panchina: Chimenti, Mellberg, Zebina, Knezevic. Allenatore: Ranieri 6 INTER (4-2-3-1): Julio Cesar 6; Zanetti 6, Cordoba 6, Samuel 6, Chivu 6; Cambiasso 6, Muntari 6 (33’ st Burdisso sv); Figo 5.5 (42’ st Cruz sv), Stankovic 6, Balotelli 6.5 (32’ st Vieira sv); Ibrahimovic 5.5. In panchina: Toldo, Maxwell, Materazzi, Santon. Allenatore: Mourinho 6 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 7 MARCATORI: 19’ st Balotelli, 46’ st Grygera NOTE: serata serena, terreno in buone condizioni, spettatori 28.000 circa. Angoli 12-9 per la Juventus. Espulso al 31’ st Tiago per gioco falloso. Ammoniti Figo, Legrottaglie, Poulsen, Balotelli. Recupero: 1’ pt; 5’ st.

Inter, è fatta Inizia la festa Allo stadio Olimpico la sfida con la Juventus termina in parità: i nerazzurri restano a +10

di FRANCO ZUCCALA’ TORINO – L’Inter ha vinto lo scudetto. Una conferma. Molto rumore per nulla, quindi, com’era prevedibile: la sfida è finita in parità, ma l’Inter si è dimostrata più squadra della Juve, a prescindere dal risultato (e dal gol di Balotelli in contropiede, forse falsato da un fallo inziale di Chivu, e dal pareggio finale di Grygera). Dieci punti di vantaggio sono davvero troppi. Inter superiore perché Buffon ha salvato almeno quattro volte la porta (la prima in collaborazione con Tiago sulla linea) e per il fatto che la squadra di Mourinho ha giocato con sicurezza, senza concedere nulla all’avversario, salvo nel recupero. La Juve ha avuto solo l’impennata d’orgoglio finale, raggiungendo il pareggio. I bianconeri hanno franato spesso a centrocampo (Poulsen male) laddove il mestiere di Cambiasso, Muntari e Stankovic ha prevalso. I

La squadra di Ranieri resta in dieci per 15 minuti Espulso Tiago

bianconeri hanno ceduto anche al nervosismo (Tiago espulso), mostrando limiti anche caratteriali, oltre che tecnici. E tuttavia Grygera alla fine ha siglato l’1-1, premiando l’impegno della Juve. L’Inter è sembrata meglio disposta. Al 10’ Balotelli ha superato Chiellini centralmente, Buffon è uscito deviando il rasoterra di SuperMario: la palla si è avviata lemme lemme verso la porta indifesa e Tiago è intervenuto in extremis sulla linea salvando la Juventus dalla capitolazione. La Juve ha tentato una reazione, ma le sue ondate sono apparse velleitarie: non un tiro vero. L’Inter è apparsa più squadra e i suoi automatismi più collaudati, come al 23’ quando Balotelli ha servito Ibrahimovic (fischiatissimo); quest’ultimo ha dato a Samuel che ha tira male di sinistro. La Juve è sembrata più incisiva al 31’, quando Del Piero ha dato a Marchionni, su cui è uscito con successo J.Cesar. Un’altra bella combinazione Cambiasso-Balotelli-Stankovic è stata vanificata dall’imprecisione del serbo al 34’; tre minuti dopo Ibrahimovic ha lanciato Figo centralmente in area: Buffon in uscita ha salvato. Primo tempo duro, nervoso, poco bello sul piano del gioco, con l’Inter più pericolosa. Gioco ancora più frammentario nella ripresa. Muntari al 16’ non è arrivato su un traversone di Chivu da sinistra. La Juve si è scoperta al 19’ su un angolo: Chivu ha fatto fallo al limite su Chiellini, Ibrahimovic ha preso palla e ha lanciato Muntari sulla sinistra: traversone basso in area e Balotelli (solo) ha trafitto Buffon rasoterra sul palo alla destra del portiere. Balotelli, bravissimo tecnicamente, ha rischiato l’espulsione al 23' per proteste e poi la Juventus ha tentato di reagire al gol nerazzurro senza pungere. Tiago si è fatto cacciare da Farina per due falli consecutivi su Muntari e Balotelli. Poi il pareggio di Grygera di testa su calcio d’angolo, un gol che ha premiato la volontà dei bianconero. Farina fischia la fine consegnando lo scudetto all’Inter, mentre la Juve deve guardarsi alle spalle: possibile l’aggancio del Milan.

Gioca meglio l’undici di Mourinho Quanti fischi a Ibrahimovic

Il gol di Balotelli Sopra: l’espulsione di Tiago e uno scontro tra Legrottaglie e Stankovic

L’ALTRO ANTICIPO

Una prodezza di Zarate riporta il Genoa sulla terra GENOA LAZIO

L’esultanza di Mauro Zarate

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GENOA (3-4-3): Rubinho 7; Biava 6.5, Ferrari 6, Bocchetti 6; Mesto 6 (22’ st M.Rossi 6), Thiago Motta 6.5, Juric 6, Criscito 6 (29’ st Vanden Borre sv); Palladino 6, Jankovic 6, Sculli 6 (17’ st Olivera 6). In panchina: Lamanna, Sokratis, Modesto, El Shaarawy. Allenatore: Gasperini 6.5. LAZIO (4-4-2): Muslera 6.5; De Silvestri 6, Diakitè 6 (10’ st Siviglia 6), Rozenhal 6, Kolarov 6; Lichtsteiner 6, Dabo 6 (29’ st Meghni sv), Ledesma 6, Mauri 6; Zarate 8, Pandev 6 (41’ pt Rocchi 6). In panchina: Carrizo, Cribari, Radu, Del Nero. Allenatore: Rossi 6.

ARBITRO: Saccani di Mantova 6. MARCATORI: 21’ st Zarate. NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 26 mila circa. Ammoniti: Angoli: Juric, Mauri, Biava, Kolarov. Angoli: 6-4 per il Genoa. Recupero: 4’ pt; 5’ st. GENOVA - Gran colpo della Lazio che espugna “Marassi” e rilancia le proprie quotazioni in chiave europea. E’ invece pesante in chiave Champion’s la sconfitta del Genoa che ha sì giocato con il consueto ritmo ma che spesso è mancato in lucidità. Il Genoa comincia subito a ritmi intensi, come costume della formazione rossoblù. Con il passare dei minuti, però, l’undici di Rossi comincia a pren-

dere le misure e il controllo del centrocampo facendosi vedere più volte dalle parti di Rubinho. L’occasione più ghiotta capita sui piedi di Pandev, ma Rubinho è bravissimo a respingergli la conclusione ravvicinata. Rubinho al 34’ è costretto ad un intervento salva risultato su Pandev. Portieri protagonisti perchè al 42’ è Muslera a salvarsi su Sculli lanciato a rete. Il primo tempo si chiude a reti inviolate. Al 21’ della ripresa la Lazio passa in vantaggio con Zarate che, lanciato in contropiede in posizione regolare, fa secco Rubinho con un diagonale. Rubinho salva ancora i suoi su Zarate, lanciato a rete dopo un errore di Criscito. Il Genoa attacca più con la forza della volontà che con lucidità e non riesce quasi mai ad impensierire Muslera.


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Domenica 19 aprile 2009

Da Marcianise al Marcianise: «In 16 gare dato il massimo e ci mancano 8 punti»

Arleo rilancia il Potenza Inizia il rush finale: l’allenatore sa che deve solo vincere NON E’ certo l’ultimatum di Postiglione al suo tecnico (“Considererei il pareggio come una sconfitta”) o l’avvento del Marcianise, squadra matricola sorprendente di questa Prima Divisione, ad etichettare questa come la partita dell’anno. A far cambiare opinione su un Potenza che latita al penultimo posto della classifica con un solo misero punticino di vantaggio su una Pistoiese in salute. Occorre vincere con i casertani, in qualsiasi modo, e rimettersi in carreggiata, prima di un trittico da brividi (Foligno, Pescara, Taranto), per giocarsi le proprie ambizioni di evitare l’ultimo posto senza essere smentiti dal campo. Un po’ come dire che di qui alla fine, magari, il Potenza dovrà sempre fare bottino pieno. Ora, che in discussione ci sia il futuro di Arleo - che, ricordiamo, oggi compie il suo girone di 17 partite, avendo iniziato proprio contro i casertani il 23 novembre scorso) - poco importa. C’è solo davanti agli occhi l’esigenza di ornare a respirare l’aria dei tre punti per riscattare il passo falso di Terni e lanciarsi nel mare in burrasca con un salvagente. Il tema di questo PotenzaMarcianise è sempre lo stesso, non ci sono alternative. Meglio, il Potenza non si può permettere alternative alla vittoria, anche se i risultati delle altre dovessero essere di punto in bianco (come ultimamente è accaduto

spesso) favorevoli. «Per questo abbiamo preparato una gara di attacco dice Arleo - avremo di fronte una squadra che gioca in maniera molto facile, con spensieratezza e attenzione difensiva. Mi ha fatto davve-

ro una grossa impressione per la velocità e la scaltrezza delle ripartenze. Per questo dovremo essere particolarmente attenti e sfruttare ogni minima occasione che ci dovesse capitare, anche se già prevedo che, per la bontà

del loro impianto di gioco, saranno decisamente poche». La settimana di preparazione, soprattutto a livello personale, è stata assai difficile per il potentino, messo in discussione dal suo presi-

La formazione Il tecnico si attende molto da Nolè

Patarini più no che sì IL RECUPERO DI Patarini, legato solo ed esclusivamente all’esito di un provino che l’atleta sosterrà in mattinata, “rischia” di determinare tutte le scelte di Arleo che, comunque sia, ha già in mente una formazione senza il difensore centrale umbro. Patarini, lo ricordiamo, si è fermato venerdì per un forte dolore alla schiena che non gli consente facilità dei movimenti. Arleo deve valutare innanzitutto il suo impiego, ma anche un’altra circostanza: ossia quella di non rischiare il difensore dal momento che ha in diffida (ossia saranno squalificati alla prossima ammonizione) sia Dei che Cuomo. La qual cosa vuol significare che il Potenza deve guardare anche in prospettiva alla partita di domenica prossima a Foligno, alla quale bisognerà arrivare certamente con quante più frecce disponibili nel proprio arco. Siamo propensi a credere che Patarini non sarà del match e che il suo posto, come chiaramente dichiarato dall’allenatore in conferenza stampa, sarà preso da Sabatino. La motivazione della scelta è la seguente: «Torna dopo uno stop di 15 giorni e un lavoro assai particolare, non è al massimo, togliendolo dal centrocampo e inserendolo in difesa, con l’aiyto di Dei e Cuomo può facilmente gestire le energie, senza per forza costringermi a un cambio forzato». Difesa fatta, quindi, con

A sinistra Patarini in azione contro il Foggia. A destra Nolè

Tesoniero confermato tra i pali, Dei a destra e Lolaico sul versante opposto, Cuomo e sabatino centrali. In mezzo al campo, ma in generale, Arleo ha impostato una gara di attacco, per cui è costretto a retrocedere Berretti nel cuore della manovra, con Cammarota, per dare un supporto a Mangiapane che “sarà certamente della partita”. E’ questo un motivo in più che ci spinge a credere che Patarini non sarà rischiato, perchè Arleo vuole ridurre al minimo il numero degli uomini “a mezzo servizio”. schierare contemporaneamente Sabatino, Mangiapane e Patarini potrebbe far saltare i piani di gestione

della partita. Tre in mezzo al campo, quindi, probabilmente con Cammarota che potrebbe fungere da protezione davanti alla difesa, proprio per non sbilanciare eccessivamente la squadra. Tre anche in attacco, dove Cozzolino, Nolè e Sarno, avranno il compito di non dare punti di riferimento a una difesa casertana (la migliore del girone) che concede assai pochi spazi. Il rientro del primo è particolarmente atteso, anche in considerazione dell’ottima prestazione fornita contro la Cavese, indipendentemente dalla rete sbagliata nei minuti finali. Semmai, chi sarà chiama-

to a zittire gli scettici sarà Nolè che non ha lasciato un buon ricordo dopo la prestazione con la Cavese e che a terni ha giocato solo per la defezione di Mangiapane. Il potentino ha la grande occasione di confermarsi la bestia nera del Marcianise al quale ha segnato già due volte in serie C e una in D. E potrebbe essere l’occasione anche di confermare con una prestazione soddisfacente che è un titolare di questa squadra per meriti e non perchè assai legato al tecnico Arleo. Comunque sia, in panca è pronto Cantoro e in quel caso sarà lui il centravanti con Cozzolino largo a sinistra. a.p.

dente. Postiglione, però, ha voluto dribblare l’ultimatum riversando le responsabilità sulla stampa “abile a montare un caso che non esiste”. «Con Arleo - ha chiarito il massimo dirigente potenti-

no prima della conferenza stampa rituale del sabato c’è un confronto costante e continuo su tutto. certe volte i toni sono pacati, altre no, ma mi sembra normale in una società di calcio. L’importante è che ciascuno di noi due voglia arrivare al medesimo risultato, ossia la salvezza». E a fargli eco Arleo, pur evidenziano che “E’ stata dura lavorare perchè sembra che il solo problema del Potenza sia io”, ha ribadito: «Non importa come è stata questa settimana. La certezza è che abbiamo bene in testa tutti quello che dobbiamo fare. La squadra, sia pure con qualche personalità particolare, mi segue ed è compatta con il suo allenatore. Sanno benissimo che il risultato da raggiungere farà onore alla loro carriera personale. Per questo ho chiesto loro di non pensare a me, ma solo a se stessi e di dimostrare quanto valgono». Fatto sta che, in chiusura, anche per esorcizzare i rischi di un addio che si potrebbe materializzare in caso di passo falso, Arleo fa un bilancio delle sue “prime” 16 giornate: «Da Marcianise a Marcianise ne sono successe di cose. Posso dire solo che sempre sono uscito dal campo con la certezza di aver dato il massimo e che siamo in debito con il numero dei punti che avremmo meritato. Ce ne mancano non meno di otto, ma siamo una squadra viva che ha grande voglia di salvarsi». Alfonso Pecoraro

L’angolo della B Pari spettacolare tra Livorno e Parma

Il Bari vola a +10 sul terzo posto La Salernitana torna a vincere IL BARI BATTE nettamente il Rimini 3-0 e vola a +10 sul terzo posto. Pari da tachicardia tra Livorno e Parma, con i ducali salvati nel finale da Paloschi. Importante successo per il Brescia a Vicenza, l'Empoli si porta al 5° posto battendo di misura il Treviso. RISULTATI ASCOLI-FROSINONE 2-1 Marcatori: 21´ Tavares (Fro); 29´ Soncin (Asc); 67´ Cani (Asc) AVELLINO-PIACENZA 1-1 Marcatori: 44´ Mesbah (Ave); 48´ Nainggolan (Pia) BARI-RIMINI 3-0 Marcatori: 32´ Kutuzov (Bar); 61´ Guberti (Bar); 83´ Donda (Bar) CITTADELLA-PISA 1-0 Marcatori: 13´ rig. Iori (Cit) EMPOLI-TREVISO 2-1 Marcatori: 5´ Corvia (Emp); 79´ Flachi (Emp); 91´ rig. Quadrini (Tre) LIVORNO-PARMA 2-2 Marcatori: 24´ rig. Tavano (Liv); 66´ Lucarelli A. (Par); 72´ Danilevicius (Liv); 86´ Paloschi (Par) MANTOVA-ANCONA 2-2 Marcatori: 10´ Caridi (Man); 13´ Caridi (Man); 60´ Turati (Anc); 89´ Colacone (Anc) MODENA-SASSUOLO 2-0 Marcatori: 30´ Fantini (Mod); 36´ Biabiany (Mod) SALERNITANA-ALBINOLEFFE 4-2 Marcatori: 3´ Iunco (Sal); 34´ Cellini (Alb); 41´ Ganci (Sal); 63´ Ruopolo (Alb); 77´ Ledesma (Sal); 82´ Merino (Sal) TRIESTINA-GROSSETO 2-3 Marcatori: 26´ Della Rocca (Tri); 45´ Sansovini (Gro); 74´ Pellicori (Gro); 88´ Allegretti (Tri); 89´ Pichlmann (Gro) VICENZA-BRESCIA 1-2 Marcatori: 29´ Rispoli (Bre); 36´ Gorzegno (Bre); 75´ Bjelanovic (Vic) CLASSIFICA Bari 66; Parma 63; Livorno 56; Brescia 55; Empoli 54; Triestina 52; Sassuolo 52; AlbinoLeffe 51; Grosseto 50; Ascoli 49; Piacenza 46; Vicenza 43; Cittadella 42; Ancona 42; Mantova 42; Pisa 42; Salernitana 40; Rimini 40; Frosinone 39; Modena 36; Avellino 33; Treviso 31 PROSSIMO TURNO 21/04/2009 AlbinoLeffe-Cittadella; Ancona-Bari; Brescia-Avellino; Frosinone-Modena; Grosseto-Empoli; Parma-Ascoli; Pisa-Mantova; Rimini-Salernitana; Sassuolo-Piacenza; Treviso-Livorno; Vicenza-Triestina


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Domenica 19 aprile 2009

TUTTO SULL’AVVERSARIA DEL POTENZA

Un solo ballottaggio: Della Ventura o Montanari in mezzo

Casertani, squadra d’attacco MARCIANISE. Il Real Marcianise ha raggiunto ieri pomeriggio Potenza dopo la rifinitura al Progreditur. Giovedì pomeriggio la compagine casertana è stata impegnata nel consueto test infrasettimanale, avversario di turno la Sanfeliciana. Mister Fusi, come da copione, ha mischiato le carte: durante l'amichevole hanno preso parte tutti gli effettivi a disposizione ad eccezione di Michele Murolo, alle prese con una contrattura al retto femorale, e Massimiliano Russo bloccato da un piccolo problema muscolare. Il difensore nelle ultime quarantotto ore ha recuperato e dovrebbe essere dipsonibile per la sfida. Sulla stessa lunghezza l'esterno sinistro che dovrebbe accomodarsi in panchina. Dopo il successo corsaro di Arezzo e la vittoria casalinga con la Juve Stabia, il team gialloverde vuole chiudere il discorso salvezza. Ancora in auge il 4-23-1, anche se vi sono le defezioni di Di Napoli e Romano squalificati e Filosa infortunato (si opera il 29 aprile). Il tecnico Luca Fusi, nonostante le assenze importanti, non rinunucia alla consueta disposizione. In difesa, dinanzi a Fumagalli, solita linea a quattro benedetta dal recupero di Murolo

Murolo ce la fa D’Ambrosio è la mente Innocenti fa paura Per Fumagalli è quasi un derby che farà coppia centrale con Porpora, mentre sugli esterni sono abili ed arruolabili Piscitelli e Vanacore. I guai per Fusi cominciano dalla cintola in su. Due defezioni per un grattacapo: Di Napoli e Romano, praticamente le due menti pensanti tra mediana e trequarti. Proveranno ad arginare il problema D'Ambrosio e uno tra Della Ventura e Montanari: il ballottaggio per adesso promuove il secondo con il primo destinato in panchina. I due stantuffi della mediana avranno il compito di smorzare la manovra del Potenza ed accorciare verso il trittico sulla trequarti. Qui non ci sarà Romano, ci sarà invece Poziello qualche metro dietro l'unica pun-

ta Innocenti. Completeranno il terzetto Ciano a destra e Galizia sul lato opposto. Quest'ultimo avrà il compito di controllare il transito lungo la sua corsia di competenza ma certamente non disdegnerà di appoggiare Innocenti accentrandosi con preziosi inserimenti. Emozioni da derby per l'estremo difensore del Real Marcianise. Fumagalli ha trascorso a Melfi anni importanti della sua carriera: settantuno presenze in C2 in due anni e mezzo (dal gennaio 2004 fino all'estate del 2006). Il portiere bergamasco ritorna in terra lucana portando in dote l'ottimismo campano. Il Potenza non può fallire l'obiettivo e farà di tutto per violare la sua porta. Lui farà di tutto per rimandare al mittente i propositi di Arleo e soci e porre le basi per allungare la serie positiva. Il Marcianise infatti può considerarsi la sorpresa di questo campionato. Trenatanove punti, settimo posto in graduatoria, dieci punti nelle ultime cinque gare. Il suo obiettivo non può che essere la salvezza. Missione compiuta o quasi tenuto conto degli otto punti di vantaggio sulla zona play-out a cinque gare dal termine. Pasquino Corbelli

Un’acrobazia di Innocenti

All’esordio tra i professionisti

Fusi tiene in alta considerazione i rossoblu

Galizia, reti e malizia

«Potenza, ti temo»

MARCIANISE. Salvatore Galizia, profeta del binomio “delizia e furbizia”. Vero ispiratore della manovra offensiva del Real Marianise, spregiudicato trascinatore della filosofia di squadra imposta dal tecnico Fusi: spirito di sacrificio ma anche la necessaria “malizia”, in linea con il paradigma veicolato dal suo nome. L'attaccante napoletano, all'esordio in Prima Divisione, non ha avuto alcuna esitazione ad uniformarsi al credo tattico di Fusi. Lui che è punta di ruolo ha dovuto allontanarsi dal suo habitat naturale e scalare sulla corsia laterale. Esterno alto a sinistra, “pendolare” per il bene della squadra, forte contributo in fase di ripiegamento. Risultato? Qualche rete in meno certo, ma tanto equilibrio prodotto all'interno dei meccanismi di squadra. Una bestemmia per lui? Certamente no. Galizia s'è cucito addosso il ruolo che gli ha consegnato Fusi ed ha sempre cercato di indossarlo elegantemente. Elegante ma anche redditizio: la squadra infatti è tra le sorprese del campionato, referente prima a ridosso della zona play-off. E chi se lo aspettava? Ci credeva Fusi ma forse non si aspettava tanto. Auspicava ciò lo stesso Galizia, magari desiderava qualche spunto in più sotto rete. Poco male, perché intanto Riccardo Innocenti si sta dando un gran da fare in cima alla classifica cannonieri. Grazie al contributo dello stesso Galizia che, intanto, ha sviluppato le sue caratteristiche di gioco. Non più punta mobile nel tandem offensivo, bensì referente alto di sinistra del terzetto alle spalle dell'unica punta. Un lavoro complesso, che però porta avanti con tanta classe mista ad umiltà. Il suo piede è pur sempre una “delizia” che accarezza il palato e porta consiglio nelle sfuriate offensive. Tutto som-

Galizia

mato un esperimento ben riuscito, che ha portato in un sol colpo brillantezza e copertura, dinamismo e prudenza ma anche un pizzico di spregiudicatezza. ESEMPI ILLUSTRI DEL PASSATO. La mossa dettata da Fusi riconduce a scelte tattiche importanti del passato che, spesso, hanno deciso le sorti del campionato. Un giorno “don” Fabio Capello, all'epoca tecnico della Roma, decise che Marco Del vecchio dovesse abbandonare il ruolo di punta centrale per dedicarsi anima, e soprattutto corpo, alla squadra. Ordine eseguito e missione compiuta con lo scudetto giallorosso (2000/2001). Qualche tempo prima però proprio Luca Fusi si stava laureando campione d'Italia con il Napoli di Maradona. Il tecnico Bigon, conservatore quanto basta per abbandonarsi al tridente, chiese aiuto morale (e spirituale) oltreché fisico, al centravanti Andrea Carnevale. Risultato: Carnevale fuori giri sotto porta, Napoli a pieni giri fino alla conquista del secondo scudetto. Il tutto sotto gli occhi dell'allievo Fusi. Andrea Buonaiuto

MARCIANISE. Parte da una riflessione Luca Fusi: “Il nostro primo obiettivo era quello di evitare la retrocessione diretta. Siamo ad un passo da una storica salvezza, ma stando ai valori d'inizio stagione continuiamo ad essere noi quelli inferiori sulla carta”. Il discorso vale anche per la sfida di Potenza: “Innanzitutto la classifica dei lucani è bugiarda: meriterebbero molti più punti di quelli che attualmente hanno. E poi - prosegue l'allenatore del Real Marcianise - se analizziamo con attenzione l'avversario ci accorgiamo che ha diversi giocatori esperti per la categoria ed anche qualche fuoriclasse che innalza il tasso qualitativo dell'organico”. Tutt'altra storia rispetto al gruppo gialloverde, a quell'esercito di brillanti debuttanti (venti dei ventidue tesserati non avevano mai giocato in C1) andato oltre ogni più rosea previsione. L'umiltà - forse eccessiva professata da Luca Fusi ha uno scopo ben preciso: non vuol ridimensionare il valore della squadra ed amplificare i meriti dell'allenatore, ma sgombrare il campo da atteggiamenti presuntuosi ed altezzosi. Ed il rischio c'è dopo aver battuto a domicilio l'Arezzo ed ipotecato la salvezza nel derby con la Juve Stabia: “Se per un solo istante ammonisce il tecnico della matricola casertana - pensiamo di essere più forti degli altri, se ci crediamo superiori perché la classifica ci pone su un gradino più alto andiamo incontro ad una figuraccia. Questo meraviglioso campionato l'abbiamo costruito col sacrificio e col furore agonistico che spesso ci ha permesso di annullare anche gap tecnici fin troppo evidenti”. Come ad Arezzo nell'ultima trasferta stagionale: “In dieci per oltre un'ora ricorda Fusi con fierezza abbiamo segnato e poi difeso senza affanni il vantaggio”. E qui una menzione particolare va fatta al pre-

All’andata ci misero in difficoltà Attenti allo sprint iniziale paratore atletico Salvatore Varracchio: “La squadra mantiene ritmi costanti per l'intera durata dell'incontro, non abbiamo mai avuto infortuni muscolari seri e nel corso della stagione non ho registrato cali di tenuta fisica”. Ma lo stesso Potenza gode di buona salute e Fusi l'ha potuto constatare tanto di persona nella sfida d'andata - quanto attraverso la visione delle ultime gare dei rossoblù: “Gli uomini di Arleo non mollano mai la presa, sono tonici e brillanti e se riusciranno ad evitare la retro-

cessione diretta arriveranno in forma smagliante agli spareggi play-out. All'andata - riconosce con onestà Fusi - ci misero in grosse difficoltà, pressandoci in ogni zona del campo senza farci mai uscire dal guscio. In novanta minuti non concludemmo una sola volta verso lo specchio della porta e ci salvammo grazie ad una discreta tenuta difensiva. Quello lì fu un punto guadagnato”. Magari potesse bissarlo l'allenatore gialloverde: “Non siamo ancora matematicamente certi

della salvezza e vogliamo muovere la classifica per non aspettare le ultime partite. La serenità potrebbe essere la nostra arma in più”. Perché il Marcianise è tranquillo, il Potenza tutt'altro: “Affronteremo un avversario con l'acqua alla gola, con un bisogno disperato di punti, che farà di tutto per guadagnarli approfittando del turno casalingo. Il Potenza sarà molto più teso rispetto a noi, ma la tensione si trasforma spesso in furore, soprattutto nelle fasi iniziali della contesa”. Ed allora per frenare l'ardore rossoblù Luca Fusi ha già pronta la ricetta: “Dovremo metabolizzare la partenza sprint del Potenza, stringere quanto più possibile le maglie, evitare di andare sotto nei primi minuti. Se riusciamo in questo intento il Potenza potrebbe innervosirsi e l'ago della bilancia spostarsi nella nostra direzione”. Filippo Zenna Luca Fusi è l’allenatore del Marcianise. Ha esordito quest’anno in Prima Divisione ed ha brillantemente superato l’esame


Sport 43

Domenica 19 aprile 2009

Arezzo prova a rialzarsi. Crotone, insidie a Sorrento

Foligno, esonerato Indiani Big match a Gallipoli Il Pescara cerca punti A Foggia un bel derby Arezzo

IL PRONOSTICO

1

Perugia

Arbitro: BARATTA di Salerno Assistenti: Griffa-Iori AREZZO. La principale novità amaranto è PERUGIA. Dopo la rocambolesca vittoria in panchina dove torna Marco Cari che fa sulla Pistoiese il Perugia va ad Arezzo con il suo “nuovo esordio” di fronte al Perugia, l'intenzione di raccimolare ancora punti sua ex squadra. Il tecnico ha tutta la rosa a per avvicinare la quota salvezza. Pagliari disposizione a parte lo squalificato Terra. ritrova Cutolo e Del Core che hanno sconPer la sua sostituzione sono in ballo tre tato le rispettive squalifiche. Sulle fasce giocatori: Conte, Pelagatti e Djuric. L'e- giocano i giocatori più in forma in questo sperto Conte pare il favorito alla maglia. momento, ovvero Stamilla e De Giorgio. In Dubbio anche fra i pali. In ballottaggio difesa non ce la fa Zoppetti e allora tocca alPaoletti e Botticella. Nessuna novità a cen- l'aretino di nascita Barbagli giocare sulla fascia sinistra. trocampo e attacco rispetto al passato. AREZZO (4-4-2): Paoletti; Bricca, Conte, PERUGIA (4-4-2): Benassi; Calori, PagaFanucci, Grillo; Bondi, Beati, Matute, Cro- ni, Raimondi, Barbagli; De Giorgio, Gatti, ce; Baclet, Chianese. A disp.: Paoletti, Am- Mezavilla, Stamilla; Cutolo, Del Core. A dibrogioni, Pelagatti, Doga, Cavagna, Lau- sp.: De Marco, Fiorucci, Di Stani, Ubaldi, Pizzolla, Boldrini, Mazzeo. All.: Pagliari. ria, Turienzo. All.: Cari.

Foligno

IL PRONOSTICO

1

Lanciano

Arbitro: LUPO di Matera Assistenti: Paglione-De Falco FOLIGNO. Incredibile ribaltone nella notte di venerdì: esonerato Indiani per divergenze (pare di natura tattica) col presidente Zampetti. Gestione dell'organico affidata al responsabile dell'area tecnica, Marcello Pizzimenti. Che ha subito raccolto il diktat dei vertici e rivoluzionato il Foligno nella rifinitura: difesa a quattro (Buscaroli prende il posto di Gregori, infortunato dell'ultim'ora), Coresi sulla linea dei centrocampisti, Cesaretti e De Paula a sostegno di Cipolla. FOLIGNO (4-3-3): Conti; Pencelli, Guastalvino, Buscaroli, Petterini; Mandorlini, Signori, Coresi; De Paula, Cipolla, Cesaretti. A disp.: Ripa, Baldanzeddu, Fiuzzi, Cotza, Furiani, Turchi, Sciani. All.: Pizzimenti.

J. Stabia

LANCIANO. Problemi fisici per Manuel Turchi. Negli ultimi giorni l'esterno destro rossonero non si è allenato e difficilmente sarà in campo a Foligno. L'ala rossonera dovrebbe aggiungersi all'elenco degli indisponibili assieme ad El Kamch e Amenta. Pagliari si afffiderà nuovamente a Colussi in attacco sostenuto dall'argentino Alfageme, mentre Margarita dovrebbe essere impiegato a destra al posto di Turchi. In difesa tornerà tra i titolari il capitano Drazen Bolic. LANCIANO (4-4-1-1): Aridità; Vincenti, Musca, Bolic, Morabito; Margarita, Cossu, Tisci, Mammarella; Alfageme; Colussi. A disp. Bordeanu, Bognar, Oshadogan, Daleno, Erba, Tarquini, Morante. All.: Pagliari.

IL PRONOSTICO

1

Pescara

Arbitro: NASCA di Bari Assistenti: Sirchia-Amoretti CASTELLAMMARE DI STABIA. Rientra da squalifica Amore che va in ballottaggio con Vicedomini per un posto nel terzetto di centrocampo. Tra i ventuno convocati anche l'attaccante Cristea, che ha deciso di restare dopo aver pensato alla rescissione consensuale. In difesa si concentrano i problemi: Maury è ai box per infortunio e toccherà a Marino sostituirlo. Tridente di qualità con Capparella e Grieco a sostegno di Peluso. JUVE STABIA (4-3-3): Soviero; D'Ambrosio, Marino, Rinaldi, Ametrano; Piocelle, Amore, Monticciolo; Capparella, Peluso, Grieco. A disp.: Terminiello, Gritti, Mineo, Stentardo, Vicedomini, Cristea, Gaeta. All.: Costantini.

Pistoiese

PESCARA. Ancora una volta, formazione da inventare: dopo i forfait di Bazzani e Verratti per infortunio e le squalifiche di Zeytulaev e Pisciotta, giovedì s'è fermato anche Simon. Attacco ridotto all'osso con il solo Laens a portare la croce in un inedito 4-5-1, dove Perrulli e Felci saranno gli esterni alti e Ferraresi e Camorani cercheranno di dare supporto all'attaccante uruguaiano. In difesa, dubbio Siniscalchi-Romito. PESCARA (4-5-1): Indiveri; Diliso, Pomante, Siniscalchi, Vitale; Felci, Coletti, Ferraresi, Camorani, Perrulli; Laens. A disp. Prisco, Sembroni, Romito, Giordano, Stella, Iandoli, Testardi. All. Cuccureddu.

IL PRONOSTICO

1

Cavese

Arbitro: RUINI di R. Emilia Assistenti: Cucchiarini-Bruni PISTOIA. Torricelli ha convocato 19 calcia- CAVA DE' TIRRENI. Marruocco sconta il tori per la sfida alla Cavese e, come al solito, quarto ed ultimo turno di squalifica (tra i patiene la formazione rigorosamente top se- li ancora Petrocco), Anaclerio non recupera cret (pronto a sorprendere). Fuori lo squali- e lascia sguarnita la cabina di regia. Rifinificato Artistico, il convalescente Cutrupi, tura blindata a Montecatini. Probabile che il l'acciaccato Quadrini e Di Fatta, che ristabi- tecnico Camplone si affidi ad uno spregiudilitosi dal grave infortunioo è tornato a gioca- cato 4-2-3-1 (ha sempre adottato questo more con la Berretti. In corsa per sostituire Ar- dulo in assenza di Anaclerio) sistemando Rotistico, Bellazzini e Della Penna. Dubbio an- meo in prima linea, Aquino, Bernardo ed il duttile Schetter (che può fungere anche da che tra i pali, visti i recenti errori di Bindi. PISTOIESE (4-3-2-1): Bindi; Di Berardino, terzo di centrocampo) a suo supporto. Fiasconi, Ghinassi, Fautario; Breschi, Mu- CAVESE (4-2-3-1): Petrocco; Frezza, Cipriawana, Guerri; Bellazzini, Palermo; Dal Rio. ni, Farina, Nocerino; Alfano, Favasuli; A disp.: Mareggini, Bartolucci, Benedetti, Aquino, Bernardo, Schetter; Romeo. A disp.: Lanzillotta, Femiano, Cortese, Della Penna. Sorriso, Pierotti, Ischia, Lacrimini, Scartozzi, Riccio, Tarantino. All.: Camplone. All.: Torricelli.

Foggia

IL PRONOSTICO

X

Taranto

Arbitro: GIACOMELLI di Trieste Assistenti: Iannilli-Parisse FOGGIA. Pecchia stringe i denti per es- TARANTO. Sarà una formazione molto sere almeno dei diciotto. Non recupera, spregiudicata quella rossoblù. Il tecnico invece, Pedrelli (problemi alla caviglia) e Stringara utilizzerà le tre punte con Dioa sinistra ritrova spazio Pezzella. nigi, Da Silva e Carrozza schierate conRitorna disponibile dopo l'infortunio temporaneamente. Micco, in extremis, doD'Andrea, ma il tecnico Novelli gli prefe- vrebbe farcela e verrà schierata sulla corrisce Lisuzzo. Rifinitura a porte chiuse, sia sinistra di centrocampo. In porta conma nessun dubbio sugli interpreti d'at- fermato Barasso. Dopo sei mesi ritorna tacco (Troianiello, Salgado e Germina- dal primo minuto Paolucci che farà coppia le). con Giorgino in mezzo al campo. FOGGIA (4-3-3): Bremec; Colombaretti, TARANTO (3-4-3): Barasso; Migliaccio, Lisuzzo, Zanetti, Pezzella; D'Amico, Ve- Pastore, Prosperi; Sosa, Giorgino, Paoluclardi, Mancino; Troianiello, Salgado, ci, Micco; Carrozza, Dionigi, William. A diGerminale. A disp.: Milan, Burzigotti, sp.: Nordi, Caturano, Sciaudone, Cesareo, D´Andrea, Colomba, Pecchia, Malonga, Marolda, Barrios, Pupino. All.: StringaPiccolo. All.: Novelli. ra.

Gallipoli

IL PRONOSTICO

X

Benevento

Arbitro: MASSA di Imperia Assistenti: Colongo-Crispo GALLIPOLI. Giannini dovrà scegliere il modulo tra 4-3-2-1 o 4-2-3-1. In rampa di lancio Cini, esterno del trio con Ginestra e Mounard, dietro a Di Gennaro (in vantaggio su Marzeglia). Anche se non va sottovalutata nel trio di centrocampo l'eventualità dell'innesto di Zampa al posto di Cini. Verso la riconferma Giacomini, nonostante il rientro di Suriano dopo l'infortunio. Squalificati Cangi e Cimarelli. GALLIPOLI (4-2-3-1): Rossi; Vastola, Molinari, Antonioli, Giacomini; Russo, Esposito; Cini, Ginestra, Mounard; Di Gennaro. A disp.: Sciarrone, Ianniciello, Suriano, Zampa, Marzeglia, Riccardo, Del Soldato. All.: Giannini.

Paganese

BENEVENTO. Benevento a Gallipoli per giocarsi le ultime chance per ottenere la promozione diretta in serie B. Soda dovrà fare a meno dello squalificato Palermo e dell'infortunato Landaida. Rispetto al match col Foggia, la prima novità è tra i pali, visto che dopo tre mesi e mezzo Gori è pronto a fare il suo rientro. In difesa Cattaneo ed Ignoffo i centrali, con Ferraro e Colombini terzini. A centrocampo Cejas in regia coadiuvato da Aquilanti e capitan De Liguori. BENEVENTO (4-3-3): Gori; Ferraro, Ignoffo, Cattaneo, Colombini; Aquilanti, Cejas, De Liguori; Clemente, Castaldo, Evacuo. A disp.: Mondini, Cinelli, Statella, Carcione, Imbriani, Ciarcià, Bueno. All.: Soda.

IL PRONOSTICO

X

Ternana

Arbitro: GIALLANZA di Catania Assistenti: Raparelli-Felici PAGANI. La salvezza in 180'. La Paganese affronta il primo di due impegni casalinghi consecutivi con l'organico al gran completo. Resta fuori per precauzione soltanto Lasagna. Rientra da squalifica il tornante destro Esposito, ritorna disponibile il mediano Berardi, che prenderà il posto di Cucciniello. Come nelle precedenti esibizioni tra le mura amiche, Capuano potenzia l'attacco con Fanasca e Sodinha a sostegno di Zarineh. PAGANESE (3-4-1-2): Melillo; Chiavaro, Taccola, Astarita; Esposito, Berardi, Caracciolo, De Giosa; Sodinha; Fanasca, Zarineh. A disp.: Pantanelli, Imparato, Bacchi, Legittimo, Capodaglio, Cucciniello, Iraci. All.: Capuano.

Sorrento

TERNI. Rientrano da squalifica Papini, Piccioni e Morello e ritorna la Ternana standard: i primi due partono titolari (Papini in regia al fianco di Di Deo, Piccioni sull'out sinistro del centrocampo), il terzo si accomoda invece in panchina. Attacco pesante con Perna e Tozzi Borsoi, prudenza sull'out di destra con l'avanzamento di Del Grosso, preferito a Concas. Da valutare le condizioni del portiere Visi: in preallarme il giovane Scarzanella. TERNANA (4-4-2): Visi; Bertoli, Sartor, Tedeschi, Cardona; Del Grosso, Di Deo, Papini, Piccioni; Tozzi Borsoi, Perna. A disp.: Scarzanella, Di Dio, Mauri, Concas, Morello, Scappini, Rigoni. All.: Baldassarri.

IL PRONOSTICO

X

Crotone

Arbitro: GIANCOLA di Vasto Assistenti: Fortarezza-Ostuni SORRENTO. Nel crocevia verso la serie B, CROTONE. Qualche problema di formail Sorrento, dopo la vittoria sul Gallipoli, zione per Moriero che deve fare a meno deguarda con fiducia al match con la capoli- gli squalificati Galeoto, Paponetti e Carcusta Crotone. La società conferma i prezzi ro e decide di convocare due ragazzi del popolari (5 euro il settore locali, 10 la tribu- settore giovanile. A centrocampo, davanti na centrale) con l'obiettivo di attenuare an- la difesa, rientrerà Galardo. In forse la che la sottile frizione tra tifoseria e squa- presenza dal primo minuto di Basso, che dra. Simonelli sfuma sui fattori esterni e ha lavorato a parte, anche se quasi certaconcentra l'obiettivo sul campo pensando mente partirà titolare. In attacco l'unica punta sarà Nello Russo. alle pesanti defezioni cui deve far fronte. SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia; De- CROTONE (4-2-3-1): Concetti; Figliomemartis, Lo Monaco, Panarelli; Vanin, ni, Scognamiglio, Diniz, Morleo; PacciarMaiorano, Nicodemo, Greco, Angeli; di, Galardo; Petrilli, Caetano, Basso; RusGiampaolo, Ripa. A disp.: Casadei, Mina- so. A disp.: Farelli, Quondamatteo, Cafiedeo, Ferrara, Arcidiacono, Hodza, Visone, ro, Pedotti, Orosz, Aurelio, Grano. All.: Moriero. Biancone. All.: Simonelli.


44 Sport

Domenica 19 aprile 2009

I gialloverdi possono archiviare il discorso salvezza battendo l’isola Liri

Melfi, c’è il match ball Mister Palumbo insegue anche un record personale di punti La formazione

L’avversaria

Si va verso una punta

Un solo ballottaggio

Uno dei Melfi schierati da Palumbo in questa stagione

Mitra in azione

Maisto

Zecchini

E' un Palumbo dubbioso quello visto alla vigilia del match con l'Isola Liri. Per la prima volta il tecnico gialloverde, è fortemente indeciso sul modulo da adottare. La bella prova ottenuta a Catanzaro, unita all'aspetto di voler rinforzare adeguatamente il centrocampo contro un direttore d'orchestra come Giacalone, portano Palumbo a considerare seriamente la riconferma dello schema ad una punta. Una sorta di 4-5-1, che diventa un atipico 4-3-3 in fase di possesso palla. Il sacrificato sarebbe Merini che Palumbo potrebbe considerare a partita in corso, come grimaldello, qualora ci sia bisogno di un ariete. Il laziale la settimana scorsa ha svolto un lavoro specifico, che evidentemente non lo ha ancora portato alla giusta condizione, altrimenti ben difficilmente, nonostante le caratteristiche degli avversari, Palumbo ci avrebbe rinunciato. Come detto comunque Palumbo non ha ancora deciso e nell'ambito della rifinitura, quando ha curato le palle inattive, ha provato tutte e due lo soluzioni. In ogni caso già il fatto che prima di una gara casalinga, non sia sicuro di giocare con le due punte, fa intuire che si potrebbe partire con il solo De Angelis in avanti e Tufano e Gilfone larghi sugli esterni. Bacchiocchi, candidato ad uscire, qualora giocasse Merini, Mitra e Maisto, agirebbero sulla linea mediana, mentre il solo reparto che non subirà modifiche è come al solito la difesa. Reparto che ultimamente è stato registrato al meglio e che potrà contare, con il rientro di Gabrieli del quartetto consueto. Fumai e Gambi, domenica scorsa, hanno fornito una prova molto convincente e vorranno riproporsi su questi standard mentre Castaldo e lo stesso Gabrieli avranno il compito di arginare un cliente scomodo come Pignalosa. In porta Russo, ormai attestatosi su livelli altissimi, che vorrà confermarsi ottimo guardiano della rete melfitana. e.f.

ISOLA DEL LIRI. Due partite in quattro giorni per l'Isolaliri. La formazione biancorossa, infatti, sarà di scena nelle prossime ore prima al “Valerio” di Melfi per affrontare i locali; poi, mercoledì, tra le mura amiche del “Mangoni”, per sfidare il Pescina nel recupero della giornata di campionato che per le abruzzesi doveva andare in scena sette giorni fa. Sfide fondamentali per il crocevia salvezza per quanto riguarda la compagine di mister Zecchini. Bocche cucite (perdura il silenzio stampa che contro la Vibonese ha portato bene) e ambiente carico in quota isolana. Il tecnico romagnolo ha convocato per la trasferta lucana venti uomini: recuperato all'ultimo istante Luciani (reduce da due giorni di mancato allenamento e che probabilmente si accomoderà in tribuna assieme al giovane Mastrantoni), mancheranno invece Risi e Buiktus per problemi muscolari. Nessun problema quindi per quel che riguarda la formazione titolare che il mister isolano si appresta a varare: in attacco scalpita il tandem composto da Pignalosa e dal giovane Tortori. Per quel che riguarda la fascia sinistra del centrocampo l'unico rebus è legato al ballottaggio Mollo-Ranalli: qualora Zecchini decidesse di schierare una formazione d'attacco la scelta cadrebbe sul secondo, considerate le sue particolari qualità nell'uno contro uno. Sempre a centrocampo per le vie centrali agiranno Giacalone e D'Alessandro mentre a destra è abile ed arruolabile La Cava. Nulla di inedito in difesa con Cagnale e Matrisciano marcatori sulle bocche di fuoco avvrersarie, ed il tandem Brunetti-Bombara sulle fasce. L'Isola Liri è reduce dal prezioso successo interno sulla Vibonese che ha spezzato la serie delle tre sconfitte consecutive. Melfi prima e Pescina poi, il cerchio della salvezza si stringe. Alessandro Salveti

ARCHIVIARE il discorso salvezza. Questo l'obiettivo del Melfi contro l'Isola Liri. La compagine gialloverde va alla ricerca di un successo che la porrebbe in una condizione ottimale, a 39 punti, con un margine di sicurezza cospicuo sulla zona play-out, e praticamente ad un soffio leggerissimo dal raggiungere matematicamente la permanenza tra i professionisti. Il successo ottenuto contro il Catanzaro, sette giorni fa, ha di nuovo posto i gialloverdi, in una situazione vantaggiosa, con la possibilità di sfruttare adeguatamente il turno casalingo. Non sarà facile avere ragione però dell'Isola Liri, che domenica scorsa non ha giocato e che ha avuto tempo di preparare minuziosamente questo match. Il Melfi non può fare calcoli. Deve vincere per mettersi al sicuro e vivere con relativa tranquillità le restanti quattro partite che la dividono dalla fine della regular season. Il calendario poi non appare particolarmente temibile. Esclusa la trasferta di Andria, dove comunque il Melfi non vorrà fare la parte della vittima predestinata, ci saranno altre due match casalinghi contro Barletta ed Igea Virtus, all'ultima giornata, e la gara in casa del Cosenza, che si spera a quel punto già aritmeticamente promossa in Prima Divisione. Per poter vivere però domeniche

senza ansie e preoccupazioni, occorre superare lo scoglio Isola Liri, compito tutt'altro che agevole. " Loro verranno a giocarsela, assicura Damiano Mitra, autore del gol del definitivo 2 a 1 al Ceravolo, però noi vogliamo vincere per

raggiungere una posizione di classifica ancora più tranquilla. Dobbiamo sfruttare le gare casalinghe per raggiungere la salvezza senza patemi e la partita con l'Isola Liri è una di queste gare in cui non si deve sbagliare". Teo-

IL PROGRAMMA DELLA LEGA PRO Prima Div. Girone A 30ª giornata Cesena – Venezia Cremonese - Ravenna Lumezzane - Pro Sesto Padova – Monza Portogruaro - Novara Reggiana – Pergocrema Sambenedettese – Lecco Spal – Legnano (domani 20.45) Verona – Pro Patria CLASSIFICA: Pro Patria 52 punti; Cesena 49; Reggiana 47; Ravenna 46; Spal 44; Verona, Padova 41; Lumezzane, Novara 40; Pergocrema 38; Portogruaro 37; Cremonese 36; Monza 35; Pro Sesto 31; Legnano 30; Lecco 28; Venezia 26 (-4); Sambenedettese 25.

Seconda Div. Gir. A 30ª giornata Alessandria – Ivrea Canavese - Montichiari Como - Carpenedolo Mezzocorona – Sudtirol Olbia – Pizzighettone Pavia – Pro Vercelli Rodengo – Itala San Marco Sambonifacese – Alghero Varese - Valenzana CLASSIFICA: Varese 53 punti; Rodengo Saiano 49; Olbia, Alessandria 48; Sambonifacese 47; Como 45; Itala San Marco 43; Mezzocorona, Canavese 39; Montichiari 37; Ivrea 36; Pavia 32; Pro Vercelli, Valenzana 31; Sudtirol 29; Carpenedolo 27; Pizzighettone 26; Alghero 25. Pavia 5 punti di penalità

Seconda Div. Gir. B 30ª giornata Bellaria Igea – San Marino Carrarese – Prato Celano - Sangiovannese Cisco Roma - Viareggio Figline – Bassano Gubbio - Colligiana Poggibonsi - Giulianova Rovigo - Cuoiopelli Sangiustese – Giacomense CLASSIFICA: Figline 58 punti; Prato 52; Viareggio 49; Giulianova 46; Cisco Roma 45; Bassano Virtus 44; Gubbio 38; Sangiustese, Carrarese, Sangiovannese 36; Giacomense 35; Celano Olimpia 34; Cuoiopelli, Poggibonsi 33; Colligiana 32; Bellaria 29; San Marino 28; Rovigo 22. Giulianova, Figline, Sangiustese e Celano una gara in meno Cisco Roma 1 punto di penalità

ricamente al Melfi potrebbe andare bene anche un pari, ma in casa federiciana nessuno vuole fare calcoli. " Il pareggio può uscire esclusivamente dopo aver tentato di tutto per vincere, rimarca sempre Mitra. Mi aspetto una Isola Liri che giochi a viso aperto in modo che ne nasca una partita avvincente anche per il pubblico". Pubblico che vorrà rifarsi dopo lo scialbo spettacolo offerto contro il Noicattaro nell'ultima esibizione casalinga. La vittoria entusiasmante di Catanzaro ha ridato però il giusto entusiasmo. " Abbiamo dimostrato che quella con il Noicattaro è stata una prova particolare, assestante, che può capitare dopo un periodo costellato di vittorie, asserisce sempre Mitra. Merito anche degli avversari che alle volte possono prendere le giuste contromisure. Certamente il nostro impegno non è venuto mai meno". Un dato di fatto inequivocabile, specie nel girone di ritorno in cui il Melfi riesce incredibilmente, in quanto a punti conquistati, a tenere testa al forte Cosenza. Un altro dato è da tenere d'occhio. Si tratta di quello relativo ai punti ottenuti in un solo girone. Il record da battere appartiene sempre a Palumbo. Prima stagione tra i prof, punti conquistati 32. Attualmente questo Melfi è fermo a quota 24. Emilio Fidanzio


Sport 45

Domenica 19 aprile 2009

Per l’Aversa un derby da non fallire

Diverse sfide importanti in ottica salvezza La capolista a Monopoli A Gela il Catanzaro Andria

IL PRONOSTICO

1

Noicattaro

Arbitro: DI FRANCESCO di Teramo Assistenti: Scarano-Amati ANDRIA. Manca Di Simone, squalificato, NOICATTARO. Problemi di formazione per ma rientra Sgarra nelle retrovie: sul ver- Sciannimanico a causa dei diversi infortuni. sante sinistro di difesa Chiancone dà spa- Fermi ai box Siclari, Baldassarre, Perrone ed zio al giovane Ceppitelli. Resta ai box il Ingrosso. De Pascalis, Rana e Mercurio non bomber Cavaliere: al suo posto l'argentino sono al meglio e quindi in dubbio. Uno tra Di Cosmo. Dubbi in cabina di regia: Ienna- Coppola e Piano sostituirà lo squalificato Meco ritorna dal primo minuto, ma Ottobre è nolascina. In attacco dal primo minuto il barancora claudicante e si gioca il posto con lettano De Lorenzo. Il tecnico dei nojani Lello De Santis (manca all'appello Cazzarò). Sciannimanico ha più di un problema nel Prosegue la politica dei prezzi popolari per mandare in campo la formazione per il derincentivare l'afflusso di pubblico. by. ANDRIA (4-4-2): Spitoni; Goisis, Sgarra, NOICATTARO (4-3-3): Sassanelli; AllegriSportillo, Ceppitelli; Romito, Ottobre, Ien- ni, Lucioni, Lollini, De Giorgi; Colluto, Copnaco, Rebecchi; Mastrolilli, Di Cosmo. A pola, Piccinni; Zotti, De Lorenzo, Ladogana. disp.: Amadio, Morale, Fruci, Sy, Stram- A disp.: Cilli, Mercurio, Di Muro, Pezzana, De belli, Rizzi, De Santis. All.: Chiancone. Pascalis, Piano, Rana. All.: Sciannimanico.

Cassino

IL PRONOSTICO

1

Manfredonia

Arbitro: CITRO di Battipaglia Assistenti: Belcastro-Longo CASSINO. Il nodo grosso è in porta: all'infortunio del titolare Mennella ha fatto seguito l'espulsione del vice Afeltra nella trasferta di Scafati, che ha visto quindi il debutto tra i “prof” del quarto portiere, Romano. Lo staff medico azzurro, come ovvio, sta facendo l'impossibile per recuperare Mennella. Squalificato Kone, il ballottaggio con Giannusa dovrebbe vincerlo Molinaro. CASSINO (4-4-2): Mennella; Pepe, Guzzo, Di Nunzio, Martinelli; Vianello, Giannone, Molinaro, Casoli; Mezgour, Morello. A disp.: Romano, Mucciarelli, Bianchi, Gemmiti, Giannusa, Bardeggia, Leccese. All.: Patania.

Monopoli

MANFREDONIA. Il tecnico del Manfredonia recupera Napolitano e Marchano, e sebbene in settimana si siano regolarmente allenati ancora non ha deciso se rischiarli dal primo minuto. Tre defezioni per il tecnico D'Arrigo: Carrieri e Macrì sono infortunati, Sifonetti è squalificato. Linea d'attacco conmposta da Romano e Napoli con Giglio in panchina. In mediana Arigò e Schettino saranno gli esterni alti. Nulla di inedito in difesa. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti; Bortel, Parisi, Nossa, Patti; Arigò, Cerchia, Napolitano, Schettino; Romano, Napoli. A disp.: Fortunato, Pirrone, Marchano, Serao, Scarpitta, Vitiello, Giglio. All.: D'Arrigo.

IL PRONOSTICO

1

Cosenza

Arbitro: PAGANO di Torre Annunziata Assistenti: Della Rocca-Masuccio MONOPOLI. Formazione obbligata per mister De Rosa, che per l'affascinante sfida interna alla capolista Cosenza deve fare ancora i conti con una rosa risicata. Ben quattro gli indisponibili in casa biancoverde, con gli undici titolari che saranno molto probabilmente gli stessi di sabato scorso, autori del blitz esterno in quel di Vibo Valentia. L'allenatore pare intenzionato a riproporre sulla corsia sinistra Gambuzza, con Tinoco in panchina. MONOPOLI (4-4-2): D'Urso; Colella G.; Turone, Thackray, Gambuzza; Santarelli, Minopoli, Bonfardino, Loseto; Balistreri, Carbonaro. A disp.: Saraò, Franco, Tinoco, Lanzolla, Lorusso, Gatto, Szatmari. All.: De Rosa.

Vd Sangro

COSENZA- Con Polani squalificato e Danti e Chianello certamente fuori causa per infortunio, la formazione è fatta. Toscano torna al collaudato 4-4-2 con Occhiuzzi e Catania esterni alti in mediana, ai lati della coppia centrale De Rose – Battisti. Moschella torna in difesa per comporre la coppia davanti ad Ambrosi insieme a Braca. Musacco a sinistra in lugo di Chianello, in avanti coppia di piccoletti formata da Galantucci e Mortelliti. COSENZA (4-4-2): Ambrosi; Bernardi, Moschella, Braca, Musacco; Occhiuzzi, De Rose, Battisti, Catania; Galantucci, Mortelliti. A disp: Guizzetti, Morelli, Fabio, Profeta, Ramora, Salandria All. Toscano

IL PRONOSTICO

1

Vibonese

Arbitro: MAGNO di Catania Assistenti: Volpe-Auriemma ATESSA. Contro la Vibonese senza il bomber VIBONESE- Galfano in un colpo solo ritroSimone Grillo (9 gol da gennaio ad oggi), va due dei tre attaccanti presenti in organisqualificato. Petrelli, per il difficile scontro co. Il giovane Oudira è pienamente recupesalvezza, dovrà rinunciare a Mainella, Cara- rato, anche le condizioni di Taua sono visifa e Ruggiero che lavorano ancora a parte bilmente migliorate ed è partito per l’Abruzper problemi fisici. Recupera Cherchi, che si zo. Al massimo in panchina Di Franco e Biallena con il gruppo dopo aver smaltito gli ca Badan, ieri a parte. E’ assai probabile acciacchi fisici. Mercoledì recupero a Gela che Galfano si affidi al 4-4-2 con Polito, contro l'ex Cosco. L'incasso della partita sarà Ruscio, Pirrone e Melis a centrocampo, e devoluto interamente alle vittime del terre- Oudira e Taua in avanti. moto che ha colpito L'Aquila. VIBONESE (4-4-2): Amabile; Orefice, RaVAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis; Del nelucci, Bianciardi, Sgambato; Polito, RuGrosso, Mangoni, Paolacci, Rogato; Mazzet- scio, Pirrone, Melis; Taua, Oudira. A disp.: to, Epifani, Campli; Paris, Memmo, Fiorotto. Bastiera, Scozzese, Santonocito, Di Franco, A disp.: Leacche, Sensi, Boschetti, Sireno, Bica Badan, Kulenthiran, Di Mauro All.: Perfetti, Napolano, Alessandrì. All.: Petrelli. Galfano

Aversa

IL PRONOSTICO

1

Scafatese

Arbitro: ZANICHELLI di Genova Assistenti: Morelli-Savella AVERSA. L'Aversa è in piena emergenza SCAFATI. Il menisco dolorante frena Cardopo le squalifiche di quattro giocatori. A bonaro. Maurizi ripropone Correale a siniqueste vanno ad aggiungersi quelle di Pa- stra, ma boccia Marini e Bacilieri. Tra i venti nini e Pagano che dovranno scontare l'ul- convocati anche De Luca (sarà titolare) e timo dei due turni. Non sarà della gara Marzocchi (panchina per lui), mandati in neppure l'esterno Cozzolino, ex Scafatese. tribuna contro il Cassino. D'Avanzo preferiSergio dovrà, dunque, fare ricorso all'uti- to a Izzo per completare il tridente d'attacco. lizzo di molti elementi della Berretti e Ritorna disponibile il secondo portiere Spischierare una formazione del tutto inedita cuzza, detentore di un record incredibile: ha nella speranza di fare bottino pieno e poter giocato una sola volta, ma ha saltato tre gasperare ancora nella salvezza. re per squalifica. AVERSA (4-4-2): Castelli; Franzese, Chi- SCAFATESE (3-4-3): De Felice; Lagnena, rico, Di Girolamo, Chietti; Marasco A, Ari- Rapino, Terracciano; Baylon, Basile, Corsani, Longo, Sibilli; Perna, Prisco U.. A disp.: le, Correale; D'Avanzo, De Luca, Varriale. A Pettinari, De Stasio, Gallo, Prisco V., Ian- disp.: Spicuzza, Marini, Marzocchi, Avallonitti, Palmiero, G. Marasco. All.: Sergio. ne, Izzo, Ramaglia, Martone. All.: Maurizi.

Gela

IL PRONOSTICO

X

Catanzaro

Arbitro: FERRAIOLI di Nocera Assistenti: Costanzo-Cinque GELA. Scelte obbligate per il Gela almeno nel reparto difensivo. La contemporanea assenza di D'Aiello e Fernandez costringe Cosco a spostare Nigro al centro della difesa, con Galuppi a destra e Ambrosecchia a sinistra. L'altro centrale sarà Pasquale Esposito. A centrocampo ci sarà molta più qualità con Marinucci e Schiavon interni, Gaeta e Unniemi esterni, Alessandrì davanti a Franciel. GELA (4-4-1-1): Cecere; Galuppi, Nigro, P. Esposito, Ambrosecchia; Gaeta, Marinucci Palermo, Schiavon, Unniemi; Alessandrì; Franciel. A disp.: Ferla, Romaggioli, G. Esposito, Accomando,Iannini, Staffolani, Pasca. All.: Cosco.

Pescina

CATANZARO- Il tecnico ha provato uno schieramento con tre centrocampisti dietro un trequartista e due punte di ruolo. Si preannuncia problematica la presenza di Caputo anche contro il Gela, al massimo in panchina. Il capocannoniere giallorosso ha accusato un riacutizzarsi del fastidio muscolare patito al termine della scorsa settimana. Indisponibili anche Pippa e Cardascio . CATANZARO (4-3-1-2): Mancinelli; Ciano, Gimmelli, Di Maio, Tomi; Benincasa, Zaminga, Bruno; Corapi; Iannelli, A. Montella A disp.: Cristofaro, Cardascio, Mangiacasale, Falomi, Armenise, Berardi, Frisenda All. Provenza

IL PRONOSTICO

1

Barletta

Arbitro: MERCHIORI di Ferrara Assistenti: Tiburzi-Mascherano AVEZZANO. Le condizioni di Pablo Berra tengono in apprensione la Valle del Giovenco. L'attaccante argentino ha lamentato un acciacco fisico che lo costringerà quasi sicuramente a saltare la partita allo stadio Dei Marsi contro il Barletta. Non ci saranno Locatelli e Censori, squalificati. Assente anche Prandelli che è stato operato a Siena. Biglietti a 10 euro per tutti i settori, incasso devoluto alle vittime del terremoto dell'Aquila. VALLE DEL GIOVENCO (4-4-2): Bifulco; Gentili, Miale, Petitto, Piva; Rosamilia, Giordano, De Angelis, Laboragine; Arcamone, Bettini. A disp.: Merletti, Pomponi, Blanchard, Fusarelli, Silvestri, Cruciani, Pietrobattista. All.: Perrone.

Lamezia

BARLETTA. Due uomini per una maglia a centrocampo: a contendersela sono De Cecco e Salvagno. Stefano Sanderra non ha altri dubbi per l'undici da schierare nella difficile trasferta del “Dei Marsi” di Avezzano contro il Pescina. Il tecnico del Barletta sembra intenzionato a schierare nel ruolo di esterno alto a sinistra il siciliano Ruiz, al posto dello squalificato Ike. Da segnalare i rientri di Mastronicola in difesa e capitan Daleno nella zona nevralgica del campo. BARLETTA (4-4-2): Furlan; Mastronicola, Fabbro, Sabini, Tangorra; Merito, Salvagno, Daleno, Ruiz; Caracciolese, Laviano. A disp.: Rodrigo, Rizzi, Toscano, De Cecco, Vignola, Majella, Omolade. All.: Sanderra

IL PRONOSTICO

X

Igea V.

Arbitro: VALLESI di Ascoli Assistenti: Posado-Curzio LAMEZIA- Per Lionel Ciminari (frattura BARCELLONA P.G. - Castellucci deve rial piede), così come per Pascuccio, la sta- nunciare solo a Russo. L'abbondanza crea gione è certamente finita. In dubbio Di Do- un inedito problema di scelta. Crimi e Di Minato e Riccobono che fino a ieri hanno la- celi si giocano il posto a destra, Condello e vorato a parte. A riposo precauzionale Bongiovanni a sinistra, con Criniti che rec’era anche Cascone e Angotti. Per l’emer- sta in standby. Per il resto squadra fatta, genza difensiva Lopetrone sarà il centrale con la solita linea difensiva a quattro e con al fianco di Filippi. Centrocampo a tre con la coppia Ricciardo - La Porta che proverà a Cacciaglia escluso e Pierini sceglie il tri- regalare una soddisfazione al presidente dente offensivo per giocarsi il tutto per uscente Bonina ed al suo probabile succestutto. sore Giuseppe Criniti. V. LAMEZIA (4-3-3): Panico; Sanso, Filip- IGEA V. (4-4-2): Di Masi; Scopelliti, Agius, pi, Lopetrone, Marinelli; Ciotti, Carraro, Alizzi, Panarello; Di Miceli, Matinella, Di Clasadonte; Falco, Ragatzu, Sergi. A disp: Toro, Condello; La Porta, Ricciardo. A disp.: Forte, Angotti, Scalese, Cascone, Carraro, Romano, Palma, Giardina, Criniti, BongioCacciaglia, Riccobono All. Pierini vanni, Crimi, Nabil. All.: Castellucci


46 Sport

Domenica 19 aprile 2009

Rientra Zangla, mentre Pioggia e Di Senso siederanno inizialmente in panchina

Francavilla, niente scherzi Punti determinanti per ipotecare la salvezza senza play out FRANCAVILLA – Il tanto atteso giorno della delicata sfida è arrivato. Questo pomeriggio in campo, Francavilla e Gelbison Cilento, per una gara dalle mille emozioni. Il Gelbison non è squadra da sottovalutare, anzi è un avversario molto ostico che potrebbe trarre da questa gara giocata in riva al Sinni, l’energia necessaria per sprintare alla conquista dei play out. Dando un’occhiata alle posizioni delle due formazioni, si nota subito che l’undici di mister Lazic si trova cinque punti sopra la zona play out, ed ha la necessità assoluta di non diminuire la distanza con le squadre che inseguono. Un margine che vorrebbe poter dire sicurezza. Per la squadra cilentana invece, gli otto punti di distacco dallo

Sporting Genzano, che precede in classifica, sono tanti e possono essere accorciati soltanto con la determinazione e la voglia di vincere. E' evidente che una vittoria dei padroni di casa, spingerebbe la formazione di mister Longo al destino della retrocessione. Per questo, Del Prete e compagni sono chiamati quest’oggi a dare il massimo per conquistare al più presto la salvezza. Le altre dirette concorrenti, aspettano come non mai, un passo falso dei sinnici. La formazione francavillese, proprio per scongiurare questa situazione, ha preparato nei minimi dettagli la partita, consapevole dell’importanza della posta in palio. Il momento che sta attraversando la squadra di Lazic, non è dei migliori, la scon-

fitta nell’ultima gara casalinga contro l’Ischia, ha scombussolato tutti i piani della società, che sperava in una salvezza meno sofferta. Per questo, i tre punti oggi, sarebbero di vitale importanza sia per la classifica ma anche per il morale del gruppo. Per quanto riguarda la formazione che

scenderà in campo contro il Gelbison, assenti l’attaccante De Palo, ancora non pienamente recuperato dall’infortunio, ed il centrocampista senisese Pioggia, per lui il fastidioso problema alla caviglia potrebbe costarli addirittura la stagione. Entrambi, siederanno in tribuna a tifare per i

propri compagni. Di Senso invece, potrebbe partire nell’undici titolare. Contro la squadra di Vallo della Lucania, il tecnico serbo Lazic dovrà fare a meno anche del difensore Gioia, che deve scontare un altro turno di stop, a disposizione il portiere De Blasio che ha scontato la squalifica. Fi-

schio di inizio fissato per le ore 15.00. Probabile formazione: De Blasio, Cocina, Zangla, Marziale, Nicolao, Milella, Scarnato, Romaniello, Campo, Del Prete, La Neve. A disp.: Masi, Simeone, Lo Prete, Di Sanza, Mele, Di Senso, Zagaria. All.: Lazic. Claudio Sole

Problemi per Bacci a Fasano causa infortuni e squalifiche

Genzano, difesa in emergenza GENZANO DI LUCANIA Sporting Genzano pronto per riprendere il campionato dopo la sosta pasquale. I bianco rossi alto bradanici saranno impegnati oggi pomeriggio sul difficile terreno di gioco di Fasano. Due squadre che occupano posizioni diametralmente opposte in classifica. I pugliesi sono in pienissima lotta per il quinto posto che garantirebbe i play off, avendo da recuperare solo due punti all'Ischia. Lo Sporting Genzano, invece, occupa la terzultima piazza con otto punti di vantaggio sulla Gelbison, penultima e ormai con un piede in Eccellenza, e con tre lunghezze di ritardo dalla quartultima posizione. Allo Sporting servono, quindi, i tre punti per rilanciare la propria classifica e riaccorciare le distanze della concorrenti. Per lo Sporting Genzano non sarà affatto facile portare via un risultato positivo dalla Puglia a causa anche della tante defezioni per squalifiche e infortuni. Borrelli, Fiore e Autiero resteranno fuori per altre due giornate e rientreranno solo contro il Sant'Antonio Abate. Schiavone e Trifone non sono al meglio e sono in fortissimo dubbio ed è per questo che Mister Bacci improvviserà una difesa imbottita di centrocampisti. In effetti, a fianco dei due centrali difensivi Fiscina e Masturzo dovrebbero posizio-

Compierchio del Genzano

narsi Pepe da un lato e Gargano dall'altro. Veneziani sarà di nuovo chiamato in causa per sostituire lo squalificato Borrelli. A metà campo, Mister Bacci, schiererà Buonocore, Papagni,

Rega con il ballottaggio Bacio Terracino - Riccio per l'ultimo posto da titolare. In attacco i dubbi della vigilia sono aumentati; in un primo momento Compierchio sembrava l'indiziato nume-

ro uno a prendere il posto al fianco dell'ariete Impagliazzo ma le ultime decisioni del Mister potrebbero essere una sorpresa con la presenza di Murano invece che Compierchio.

Anche la panchina sembra davvero strettissima per lo Sporting Genzano. Poche alternative per il nuovo mister dei bianco rossi che proverà a ottenere la prima vittoria della sua ge-

stione. Il Fasano, invece, cercherà conferme sopratutto dopo le ottime performance contro Brindisi e Pianura. Come molte volte accade, però, la classifica potrebbe essere stravolta dalle motivazioni. Due ko consecutivi per lo Sporting hanno avuto l'effetto di caricare gli uomini e cercare di dare il massimo in questa parte finale di stagione. Il Fasano, però, dopo quattro risultati utili consecutivi, cercherà conferme e il sorpasso all'Ischia per la quinta posizione. Il risultato sembra più aperto che mai anche se il pugliesi sono i logici favori del mach. Lo Sporting Genzano è chiamato ad una prova di orgoglio per rilanciarsi in classifica e rilanciare le speranze dei tifosi. Rocco De Rosa


Matera 47

Domenica 19 aprile 2009

In palio punti importanti per blindare la salvezza. Magliocco saluta

Per l’Abruzzo e il Matera Incasso verrà devoluto alle popolazioni vittime del terremoto NON SOLO per l’Abruzzo. Da esempio il gesto nobile della società biancazzurra di evolvere l’incasso della gara ai terremotati, ma è chiaro che c’è anche il fatto sportivo da non trascurare, perchè è maturo il tempo di giocare da Matera. Dall’avvento di Franco Danza le cose sono cambiate, anche grazie alla presa di coscienza e l’assunzione di responsabilità di alcuni atleti più rappresentativi. Chiaramente, solo Danza non sarebbe potuto bastare. Però, gli equilibri stanno lentamente prendendo posto come in puzzle che, da inizio stagione, non si riesce a completare. L’addio di Magliocco (Rescissione consensiale del contratto) è un altro segnale di una pedina che non ha mai trovato posto e che non farà scervellare più chi ha tentato di trovarglielo (Danza), ricevendo poco rispetto in cambio.In questo discorso c’è da inserire anche La Fortezza? Di certo è una pedina che il posto lo aveva trovato, ma al momento di posizionarlo nel puzzle c’è stato qualcosa che si è rotto e, datto la particolarità del soggetto in questione, non è stato più possibile poter contare su di lui. Già alla vigilia della gara a Ischia c’erano state delle avvisaglie, poi prima di Bacoli il puzzle è definitivamente saltato. Perchè La Fortezza dopo un mese di inattività potrà tornare in forma per giugno, ma il campionato fi-

nisce tra un mese. Peccato, perchè La Fortezza era entrato nei cuori dei materani, ma il rapporto tra lui e chi deve mettere a posto i pezzi del puzzle non è stato mai quello giusto. SQUADRA-Senza La Fortezza e Magliocco fuori cau-

sa e con Armento Squalificato, l’assetto del Matera può sorridere per il recupero di Pasquale Naglieri. Ieri il terzino di Trebisacce si è regolarmente allenato con il resto del gruppo, quindi sarà della gara e questo recupero in sostanza promuove titola-

re Nicolas Cottet che dovrebbe giocare dal primo minuto. La squadra è carica e ben motivata, anche se ieri Chisena è rimasto fermo solo a scopo precauzionale ma dovrebbe esssrci dal primo minuto. PIANURA- Del Sorbo auto-

re di una tripletta nel test del giovedì. In vista della trasferta di Matera le noti confortanti arrivano dall'ex bomber del Gragnano, pienamente recuperato. Cattive nuove arrivano dall'infermeria dato che Palumbo avverte ancora fastidi post in-

fluenzali che non gli hanno permesso di allenarsi. Il suo impiego in quel di Matera è dubbio e il tecnico Gardovrà ridisegnare lo scacchiere tattico della squadra dato che ad Allocca sarà affiancato uno tra Rea e Russo con l'inserimento di un giovane di lega a centrocampo o in attacco. In lizza per un posto da titolare Mele, Castiglione, Napolitano e Pirone.diesse Farinella: “ E' una partita difficile perché affrontiamo una delle squadre più forti del girone dato che annovera tra le sue fila moltissimi giocatori importanti che farebbero comodo a chiunque. Non mi capacito di come il Matera si trovi in quella posizione di classifica, però, noi dobbiamo cercare di invertire la rotta fuori casa specie lontano dalla Campania dove tranne che a Bitonto abbiamo sempre perso o pareggiato. Dobbiamo cambiare registro - asserisce Farinella - mancano cinque gare alla fine del campionato e non possiamo più commettere passi falsi perché dobbiamo raggiungere il secondo posto che ci permetterebbe di giocare in casa i play off. OASI DEL SORISO- Per gli abbonati, la cui tessera è valida per l’ingresso, è possibile donare qualsiasi cifra presso le postazioni dell’Associazione Oasi del Sorriso presenti all’interno dello stadio. Renato Carpentieri


48 Sport

Domenica 19 aprile 2009

Giornata bianconera, servono punti permanenza

Pisticci terzo incomodo alla festa vulturina RIONERO - Per la 28^ giornata del massimo campionato regionale di calcio, che al comunale vulturino “Pasquale Corona” mette di fronte il C.S.Vultur e il C.S.Pisticci, la società rionerese ha stabilito che sia “Giornata bianconera”, il che vuol dire che per l'occasione sono sospesi tutti gli abbonamenti. Questo naturalmente non frenerà l'afflusso allo stadio Corona dei numerosi fans pronti all'ennesimo sacrificio per sostenere i propri beniamini, così come è successo in altre simili occasioni. Questo pomeriggio, più che mai, al di là della “giornata bianconera”, i rioneresi devono accorrere numerosi perché la loro squadra del cuore, dopo aver lasciato in settimana ad altri il testimone dell'ultimo in classi-

OPPIDO-BANZI

TRICARICO-MURESE

fica, è impegnata a mantenere la posizione di classifica raggiunta per potersi poi giocare con i play out la permanenza in Eccellenza. Una impresa irta di difficoltà per i rioneresi, a cominciare da questo pomeriggio, che dovranno vedersela con la prima della classe, che arriverà al comunale di Rionero per proseguire, a tre giornate dal termine, la sua marcia verso la promozione che la porterà in serie D. Anzi, stasera, in caso di successo e concomitante passo falso dell’Oppido, gli jonici potrebbero già festeggiare. Ma i rioneresi, reduci dal successo interno infrasettimanale a spese del Policoro e dal pareggio esterno con la Murese, sono chiamati a dare il massimo per continuare a sperare in una sal-

vezza che potrebbe arrivare con i play out. Ma per partecipare ai play out capitan Viggiano e compagni devono scendere in campo con la giusta concentrazione e determinazione per portare a casa un risultato positivo. Per poter continuare a sperare è importante non uscire sconfitti dal Corona. Non sarà facile, ma, senza farsi suggestionare dall'avere di fronte il capolista Pisticci, dovranno mettercela proprio tutta per riuscire nell'intento. Con l'aiuto del pubblico, che, questa volta come in altre circostanze, accorrerà numeroso al Corona per sostenere i propri beniamini, chiamati ad una impresa ardua, ma non impossibile. Nel calcio tutto è possibile. Michele Rizzo

F. MATERA-RICIGLIANO

Un testa coda da brividi

Ultime speranze playoff

Urge la vittoria ai materani

OPPIDO LUCANO - Tutto pronto per la ripresa del campionato di Eccellenza Lucana con il derby tra Angelo Cristofaro e Banzi che si giocherà al Comunale di Oppido. Le due squadre, benché agli antipodi della classifica, proveranno a fare bottino pieno in vista di un finale di stagione rovente. All'Angelo Cristofaro serve la vittoria per continuare a mettere pressione alla capolista Pisticci e sognare ancora la Serie D. Al Banzi, dopo la vittoria della Vultur nel recupero infrasettimanale, serve la vittoria per riagganciare i vulturini e rilanciare la propria classifica. Un derby strano che però può contare molto sotto l'aspetto psicologico per entrambe le formazioni. Entrambi gli allenatori schiereranno in miglior undici a loro disposizione. La classifica dice che le squadre sono divise da un abisso nella generale ma i derby possono sempre regalare sorprese. Il Banzi arriva a Oppido con tutte le intenzioni di fare bene e portare a casa un risultato positivo. L'Angelo Cristofaro non può più sbagliare; un pareggio o una sconfitta regalerebbero la vittoria al Pisticci se gli jonici riuscissero ad espugnare Rionero. Un campionato ancora in bilico ma gli uomini di Manniello cercheranno di ottenere il massimo in queste giornate. Recuperare cinque punti ad una squadra che non perde dall'inizio di campionato è difficilissimo ma bisogna crederci. L'Angelo Cristofaro ha fatto vedere il carattere della grande squadre a Ricigliano capovolgendo il risultato nei minuti finali del mach. Rocco De Rosa

AZZURRA - Murese ovvero le ultime speranze play - off per i tricaricesi di mister Abrescia. La compagine rossoblu, così come lo scorso campionato, si ritrova a poche giornate dal termine a giocarsi il tutto per tutto per raggiungere il quinto posto. Di fronte la Murese, quasi certa del terzo posto e in cerca dei tre punti per, eventualmente, migliorare ulteriormente la propria classifica. Un pareggio equivarrebbe ad una sconfitta per i padroni di casa, mentre sarebbe un ottimo punto di consolidamento per gli ospiti. L'Azzurra è reduce dalla sorprendente vittoria esterna sul campo del Policoro; ottima la prova caratteriale dei tricaricesi che, dopo essere andati sotto di due gol sono stati capaci di ribaltare il risultato con un secondo tempo La Murese invece è reduce dal rocambolesco pareggio interno contro la Vultur; mister Lardo dovrà fare a meno degli squalificati Zaccardo e Nardiello ma di certo non rinuncerà a disputare una gara d'attacco. Nessuno squalificato invece in casa tricaricese dove però abbondano i diffidati. Grande possibilità di scelta per Abrescia che probabilmente si affiderà al solito e collaudato 4 - 4 - 2 dalla marcata impronta offensiva. Con Tedesco tra i pali potrebbero schierarsi Maino e Di Girolamo sulle fasce con Chessa e Scarfone centrali; a centrocampo Porfido potrebbe essere affiancato da Morgigno con Grassani F. e Lorusso (o Antini) larghi; infine in avanti Bozzi e Sparapano. Ma Abrescia ci ha abituati a delle sorprese pertanto non è da escludere anche un 4 - 3 - 3 con l'inserimento di Basile. Paolo Paradiso

MATERA - Solo un risultato a disposizione del Forza Matera nella gara contro il Ricigliano. Gli uomini di Francesco Liuzzi sono chiamati alla vittoria per continuare la loro rincorsa alla salvezza senza passare dalla lotteria dei play out. Prima della lunga sosta pasquale il Forza Matera è stato sconfitto nello scontro diretto contro il Picerno che ha un po’ complicato i piani di Di Pede e compagni. Nella gara odierna, con fischio d’inizio alle ore 16 sul campo di Borgo La Martella, possono rientrare in campo due giocatori fondamentali come Giuseppe Biondino e Rino Ciardiello che hanno scontato le rispettive squalifiche. Quindi mister Liuzzi avrà a disposizione l’intera rosa, fatta eccezione per lo squalificato Emanuele Di Cecca. In casa Ricigliano, dopo il pareggio di mercoledì scorso per 2-2 con il Balvano nel recupero di campionato, c’è una certa serenità, con una salvezza già in tasca e con una situazione un po’ difficile in ottica play off. Fondamentali, quindi, saranno le motivazione che le due squadre metteranno in campo e il Forza Matera in questo senso parte avvantaggiato con la grande voglia di riscatto che ha in questo momento. Adesso la parola passa al campo sul quale regnerà il giudizio di Castello di Potenza che potrà avvalersi della collaborazione di Alagia e Granieri. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

BALVANO-FERRANDINA

IRSINESE-ATELLA

AVIGLIANO-PICERNO

Turturiello Primo spareggio Granata lanciati cerca la risalita per la salvezza verso l’impresa UN Balvano assai agguerrito e desideroso di dare una svolta a questo rush finale di campionato, attende a domicilio un Ferrandina sostanzialmente tranquillo. La squadra di casa ha voglia di portare a casa i tre punti non ottenuti immeritatamente dopo aver disputato un'ottima gara nel recupero, che ha proposto il derby fra Balvano e Ricigliano. I locali cercheranno di metter fieno in cascina per accumulare punti salvezza e cercare di allontanarsi dalla zona retrocessione diventata ormai stretta, mentre gli ospiti dopo aver concluso il match interno, con una bella vittoria contro il Ruggiero di Lauria, cercano di mantenersi in corsa verso la vetta della classifica. I materani possono contare sull'intera disponibilità della rosa, mentre i padroni di casa invece, dovranno fare a meno di Simone, fermo per infortunio, Cilibrizzi e Falcone fermati invece dal giudice sportivo per squlifica. Mister Pio Giovanni Turturiello, dovrà quindi lavorare al meglio per riorganizzare la squadra a causa di numerosi infortuni. Le due formazioni quindi, si affronteranno a viso aperto e senza esclusioni di colpi, per agguantare i tre punti che a questo punto della stagione sono di vitale importanza per il proseguio del campionato. Faranno da cornice a questa gara entrambe le tifoserie, solitamente molto numerose ad un match che avrà molto da raccontare. l.b.

NESSUN vantaggio per l'Irsinese di Patella dalla trasferta di Avigliano, quella prova d'orgoglio da parte della squadra non è arrivata. Al primo vero tentativo, racconta la cronaca della partita, i padroni di casa sono andati in vantaggio, il resto va da se. Il mister ha archiviato il recupero: «Non c'è il tempo per piangersi addosso - dice Patella nella situazione in cui siamo non possiamo permetterci di passare il tempo a commentare una gara persa con quel risultato. Con sole tre partite, tutto il tempo che abbiamo a disposizione dobbiamo impiegarlo per il bene della squadra con la speranza che qualcosa di buono venga fuori. Non stiamo certo aspettando la manna dal cielo - avverte Patella - anche se forse qualche contatto con qualche forza sovrannaturale dovremmo pur tentarlo. La squadra che abbiamo oggi non sarà di sicuro da primi posti in classifica, ma resta pur sempre un gruppo che solo qualche anno fa offriva un’immagine di sè, totalmente diversa. Oggi c'è già uno spareggio con l' Atella, non serve null'altro che un po' di concentrazione e di carattere per affrontare un avversario che è alla nostra portata. Mi aspetto dai miei ragazzi - conclude Patella - il massimo dell'impegno per raggiungere il miglior risultato». L'allenatore della squadra rossonera a fatica riesce a trattenere la rabbia per la situazione che s'è venuta a creare, per la quale si assume tutte le responsabilità anche se tutti sanno che così non è. Mimmo Donvito

ORA TUTTO è possibile. La parola nessuno la vuole pronunciare, e in effetti, quando è stata detta per indicare l'obbiettivo possibile di questa stagione subito dopo sono arrivati risultati negativi. Ma pensare al quinto posto, per l'Avigliano, non è più utopia. Certo, il cammino è impervio. Perché il destino è anche nelle mani delle altre, a cominciare dal Policoro, che mantiene tre punti di vantaggio. Ma provarci, a questo punto, diventa un obbligo. Far finta di trovarsi in un torneo che prevede la formula ad eliminazione diretta dagli ottavi in poi, e puntare a raggiungere l'obbiettivo massimo. Ovvero, quattro vittorie, unica chance per sognare. Passato, per continuare nell'immagine, il primo turno (la vittoria facile facile nel recupero con l'Irsinese), arriva il secondo ostacolo. Che si chiama Picerno. Unica squadra che al campionato sembra non avere più nulla da chiedere. Ad Avigliano priva di Mastroberti (che risolse la gara di andata) e Naturale, squalificati. Tutto facile, allora? Tutt'altro. Un po' perché gli uomini di possono far perno proprio sulla serenità d'animo contro una squadra che sa di non potersi permettere passi falsi. Un po' perché il pensiero di togliersi uno sfizio diventando arbitro della corsa alla post season può suonare per il Picerno come uno stimolo in più. Concentrazione, giuste motivazioni e voglia di mettere sulla sua stagione una bella ciliegina: sono gli ingredienti su cui deve puntare l'Avigliano. E poi, orecchie tese ad ascoltare ciò che accade sugli altri campi. Giancarlo Tedeschi

R. VALDIANO-POLICORO

Gli jonici si difendono SPRINT finale. Il Ruggiero Valdiano, già aritmeticamente certo del quarto posto, affronta, nella terz'ultima giornata della stagione regolare, il Policoro di Rocco Labriola (quinto a 41 punti). I materani - che hanno conseguito 13 punti in altrettante trasferte - giungono al "Del Sole" di Marsico Nuovo con la consapevolezza di dover centrare il risultato pieno, allo scopo di preservare l'ultimo posto utile per l'accesso alla poule promozione dall'attacco delle avversarie, seriamente avvicinatesi negli ultimi turni. La squadra dell'antica Eraclea, battuta di misura dal Vultur nel recupero disputato mercoledì, dovrà rinunciare allo squalificato Castoro. L'undici biancazzurro - dal quale sono stati estromessi De Stratis e Fumarola - non vince dal 15 febbraio, quando batté il Banzi per 2-1. Il Ruggiero Valdiano proverà a riscattare la terza sconfitta in campionato, giunta al "Santa Maria" di Ferrandina, che ha comportato le squalifiche di Polito e Pascuzzo - costretti a saltare anche l'insidiosa trasferta di domenica prossima a Muro Lucano - nonché di Torre. Ciò comporterà una diversa impostazione dell'organico, peraltro senza grandi cambiamenti sul piano tattico: Masullo schiererà Cava e Zuccarelli a sostegno delle punte Sanseviero e Salamone. La rifinitura delineerà le altre soluzioni tecniche. Differita televisiva alle ore 22 su Italia2 (rete analogica, piattaforma satellitare Hotbird 6-13° Est e streaming video sui siti www.italia2tv.it e www.dinamis.org). Carmine Marino sport@luedi.it


Sport 49

Domenica 19 aprile 2009

BORUSSIA-REAL TOLVE

S. SCANZANO-REAL IRSINA

BELLA-LATRONICO

Può valere l’Eccellenza

E’ scontro per i play off

Vincere per sognare

A Policoro i ragazzi di mister Viola aspettano la corazzata Tolve. Infatti, oggi alle ore 16,00, allo stadio Rocco Perriello, il Borussia disputerà la gara più importante della stagione. A tre giornate dal termine, si trova ad affrontare la prima in classifica con 5 punti in meno, un risultato positivo porterebbe i padroni di casa a -2 e tutto potrebbe ancora accadere. Da ricordare che nel girone d'andata, il Borussia andò a Tolve e disputò una gara superlativa, vincendo tre a due, quindi, gli amici di Tolve arriveranno con il dente avvelenato per riscattare l'andata. Stavolta il Tolve non ha nessuna intenzione di lasciare punti sul campo, verranno a Policoro per vincere e chiudere il campionato senza. Certamente, dovranno fare i conti con un Borussia determinato e preparato a dovere, mister Viola potrà contare su tutti gli uomini migliori, unico escluso sarà il centrocampista Toscano che sta scontando una squalifica di tre giornate. Il diggì Carmine Vetere: “L'emozione sarà tanta e in queste occasioni potrebbe giocare brutti scherzi, però, un passo falso vanificherebbe lo splendido campionato disputato fino a questo punto. Sono convinto - continua - che i ragazzi scenderanno in campo con il giusto piglio per portare a casa i tre punti. Oggi sarà il giorno della verità, comunque vada, mi sento di affermare, a nome di tutta la società, che non abbiamo nulla da farci perdonare, per una società giovane come la nostra, l'obiettivo è stato pienamente raggiunto, anzi, siamo andati ben oltre le più rosee aspettative, quindi, comunque andrà a finire, per noi è già un grande successo”. Roberto Martino

SCONTRO diretto in zona play off tra lo Sporting Scanzano e la Real Irsina. A dividere le due compagini, rispettivamente quarta e quinta in classifica, un solo punto, con gli jonici a quota 48. Sarà una gara quella odierna, con inizio alle ore 16, ricca di motivazioni da parte di entrambe le squadre. Per gli uomini di mister Franco Calone, corre quasi l'obbligo di conquistare i tre punti per poter affrontare le altre due restanti gare di campionato con una certa tranquillità. Infatti domenica prossima gli scanzanesi giocheranno sul campo del Bella che a 40 punti, ha poco da chiedere al campionato. Mentre decisamente più favorevole è l'ultimo partita in casa con il fanalino di coda Latronico che ad oggi ha solo 14 punti all'attivo. Se lo Scanzano riuscirà a fare sei punti su nove a disposizione, si sarà assicurato con la certezza della matematica il biglietto per i play off, e quindi la chance per tentare il salto nel campionato di Eccellenza. Ma veniamo alla partita di oggi. Tra gli assenti soltanto due uomini: il forte difensore centrale Domenico Lanzara, appiedato dal giudice sportivo e il jolly Gallitelli, fuori causa per motivi di studio universitari. Quest'anno le due squadre si sono già incontrate per una gara di Coppa Italia che vide i padroni di casa dello Scanzano affermarsi nettamente per tre a zero con le reti di Luca Frabetti, Castellucci e Laviola. “Sono fiducioso - ha dichiarato al Quotidiano il tecnico Franco Calone - la squadra si è allenata bene per fare questo finale di stagione nel miglio modo possibile. Oggi è prevista pioggia?. Ormai conclude Calone - quest'anno ci siamo abituati”. Pierantonio Lutrelli

BELLA-Il Bella punta direttamente ai play-off dopo la convincente vittoria nel derby del Marmo Platano. Contro un Latronico fanalino di coda, Del Pino schiererà gli stessi effettivi che hanno battuto il Pescopagano nel recupero della domenica delle Palme. Errichetti, galvanizzato dalla prestazione superlativa dell'ultima gara, rappresenterà il fulcro del reparto avanzato, mentre Ricigliano Marco occuperà la posizione di difensore centrale. Al centro del campo, i soliti Remollino e Tummillo avranno l'arduo compito di rifornire Vitiello, Aliano e Parisi di palloni giocabili. Il Latronico, senza Cavallo e Forastieri squalificati, con Totaro cercherà di insidiare la porta difesa da Uva. D' Imperio si gioca tutto in queste tre gare e la trasferta bellese costituisce un ulteriore ostacolo, considerando il match salvezza di domenica prossima contro il Lagopesole. Il Bella, protetto dalle mura di casa, punterà a fare bottino pieno, osservando con apprensione l'incontro tra lo Scanzano e il Real Irsina. Scanzano che approderà al comunale di Bella proprio domenica prossima e il torneo potrebbe dare il primo responso. Per ambo le formazioni l'imperativo d'obbligo è vincere. Vincere per non retrocedere direttamente e giocarsela ai play-out e vincere per dimostrare nei play-off, quanto di buono fatto in questa stagione. Il bello del calcio si palesa nelle ultime giornate e tre punti potrebbero fare la differenza e segnare il destino delle formazioni. Il Latronico, con un attacco poco prolifico e una serie impressionante di sconfitte fuori casa, dovrà dare una sterzata in extremis al suo ruolino di marcia. . Giovanni Petilli

In memoria dell’ex presidente appena scomparso

Moliterno col Miglionico per onorare Lucio De Sio MOLITERNO - La gara odierna con il Miglionico si presenta nel ricordo dell'expresidente della Polisportiva Lucio De Sio, scomparso la settimana scorsa. Amatissimo e rispettato dalla tifoseria locale, De Sio ricoprì la carica di massimo dirigente della società rossoblu per molti anni a partire dalla metà degli anni settanta. Con lui alla guida la Polisportiva vinse lo storico campionato che sancì il salto dalla prima categoria alla promozione. Di quella squadra era portiere Emilio Fittipaldi, attuale vice-presidente del Comitato Regionale della Federazione Gioco Calcio di Basilicata il quale, di quegli anni straordinari, conserva un baule di bei ricordi e tanto affetto per Lucio De Sio. “Il presidente era un passionale - af-

SANTARCANG.-LAGOPESOLE

Due sconfitte da cancellare A TRE partite dalla fine del campionato, la Santarcangiolese non può più sbagliare, la vittoria diviene indispensabile. Dopo le ultime due sconfitte consecutive con la Pleiade Policoro e il Latronico, la squadra si ritrova a fare i conti con l'incubo dei play out, da cui non riesce a liberarsi. Con 25 punti, il match odierno si colloca come un'ottima occasione per guadagnare tre punti che possono fare la differenza, soprattutto se si considera che nelle ultime due partite la Santarcangiolese dovrà affrontare il Real Tolve, attualmente primo in classifica, e chiudere il campionato con uno scontro tutto valligiano, giocando con il Viggiano che detiene il terzo posto. Fondamentale, quindi la vittoria con il Lagopesole che, con soli 17 punti, lotta per una salvezza che appare sempre più difficile, seppure la formazione, come il Varisius Matera, deve ancora recuperare una partita. Si avvia la rincorsa al Vitalba che, impegnato con il Pescopagano, potrebbe essere, in caso di sconfitta, non solo agguantato ma anche superato da una Santarcangiolese vincente. Del resto le partite che attendono il Vitalba, costituiscono non poca preoccupazione data la presenza del Real Irsina e del Bella, entrambe ben collocate per giocarsi i play off e una possibilità di conquistare l'eccellenza. Nessun errore, quindi, per la Santarcangiolese che con due diffidati, Di Gioia e Gallitelli, deve guardarsi da nuovi cartellini che potrebbero pregiudicare le partite fondamentali che chiuderanno il campionato. Francesca Gresia

VITALBA-PESCOPAGANO

ferma Fittipaldi - seguiva sempre la squadra sia in casa che fuori. E poi gli piaceva vincere, ricordo che voleva sempre squadre forti, ma era attentissimo ad incorrere in spese pazze”. Lo scorso anno - aggiunge Emilio Fittipaldi - in occasione dell'arrivo in Basilicata della Coppa del Mondo, il comitato Regionale della Federazione Gioco Calcio di Basilicata ritenne giusto premiarlo in riconoscenza del suo attaccamento e sostegno al calcio dilettantistico moliternese e lucano”. Negli ultimi anni De Sio si era allontanato dall'ambiente calcistico, non seguiva più le vicende della sua squadra, diceva con una punta di amarezza, che “sono cambiate molto cose da quando facevo il presidente, anche lo stesso calcio dilettantistico non è

GROTTOLE-S.MONTALBANO

Filianesi pronti Seconde linee al rush salvezza in preallarme DOPO la vittoria all'ultimo respiro nel recupero con il Montalbano il Vitalba cercherà tra le mure amiche il successo che potrebbe significare salvezza senza passare per i play out. Di fronte un Pescopagano reduce dalla pesante sconfitta di Bella, che pur essendo in una posizione di classifica abbastanza tranquilla venderà cara la pelle ed a cui un pareggio potrebbe stare bene. I ragazzi di mister la Capra ad eccezione di Mecca D.A. e del bomber Di Bello, alle prese con una botta al ginocchio rimediata nella rifinitura amichevole di Vietri, dovranno prestare molta attenzione alle ripartenze del duo Gonnella-Vicinanza che in quest'ultimo scorcio di campionato sta dando dimostrazione di essere all'altezza della situazione. Certamente la partenza, per motivi di lavoro di Mecca D.A., ha tolto parecchio alla difesa filianese ma il duo Mecca V.- Parisi, con l'innesto dei giovani Perriello e Telesca C. hanno portato quella ventata di entusiasmo e freschezza che in questo fine campionato potrà risultare determinante insieme ad una condizione psicofisica veramente notevole. Infine l'esperienza di Totore, Panariello, Gerardi e di capitan Colucci, garanzia di abnegazione e serietà, dovranno garantire quel quid in più per portare in portoalias salvezza anticipata- la nave rossoblù Arbitro dell'incontro è il sig. Petrosino di Bernalda. Gianmarco Grieco

GROTTOLE - Dopo quattro settimane la compagine grottolese scende in campo davanti al proprio pubblico. Era il 22 marzo, infatti, quando, a salvezza già raggiunta, i biancazzuri si arrendevano di fronte allo straripante Tolve. Oggi il Grottole attende il Montalbano in una gara per niente scontata; gli ionici, infatti, scenderanno in campo con un solo obiettivo: portare a casa i tre punti, determinanti nella lotta per non retrocedere. I grottolesi, invece, non hanno preparato la partita come al solito ma, come accade da ormai un mese, si sono limitati ad un allenamento settimanale, tra l'altro molto soft. Giovedì, infatti, la squadra di D'Ascanio non ha disputato la prevista amichevole con il Ferrandina Calcio e si è limitata ad una partitina in famiglia a ranghi ridotti. L'unico ancora in dubbio per le condizioni fisiche è il centravanti Moramarco, infortunatosi proprio nella partita contro il Tolve al 7' del primo tempo. L'attaccante, che milita da gennaio nella rosa del Grottole, giovedì ha preso parte all'allenamento solo negli ultimi venti minuti, dopo aver seguito un programma differenziato. Rientreranno sicuramente, invece, Trapanaro e Buono che avevano saltato la trasferta di Viggiano per squalifica. Il Grottole comunque non renderà vita facile agli avversari sia per il pubblico, sia per non sfigurare alla terzultima di campionato dopo un anno davvero positivo. La formazione, tuttavia, potrà subire qualche modifica con l'innesto di giocatori che hanno giocato meno finora. Carlo Amodio

più quello di una volta, intorno ha perso entusiasmo”. Passando in breve al match odierno c'è da dire che il Miglionico si gioca le sue ultime chances per riportarsi in piena zona play off, invece per i locali la stagione può dirsi già archiviata, le attese dei tifosi sono andate deluse e una ragione per fare bene contro i materani potrebbe essere quella di arrestare la striscia non esaltante dei pareggi casalinghi. Negli ultimi sette anni le due compagine si sono incontrate al Venezia per il campionato di promozione quattro volte. Risultati: due pareggi e due vittorie per la Polisportiva. Invece nel campionato 2005-6 di eccellenza il Miglionico uscì corsaro per 21. Mimmo Mastrangelo

VARISIUS-VIGGIANO

L’occasione del riscatto L’OCCASIONE di raddrizzare il campionato. Oggi pomeriggio alle sedici, la squadra di Antonello Tucci affronterà al centro sportivo Gaetano Scirea di via Laterza il Viggiano, squadra terza in classifica. L’undici allenato da Villani ha già in cassaforte la qualificazione ai play off, quindi c’è il vantaggio dea parte del Varisius di non trovarsi di fronte ad una squadra smaniosa di punti ma solo impegnata a tenere alto il tono muscolare in vista degli spareggi che contano. Basteranno queste considerazioni a dare coraggio al Varisius. La squadra del presidente Nicola Montemurro era partita per disputare un campionato diverso, mentre si trova impelagata nella lotta per evitare i play out. Chiaramente non è il momento di esaminare gli errori che, ovviamente, ci sono stati altrimenti la classifica sarebbe stata molto diversa. Ventitrè punti con una lotta in tre per un solo posto fuori dalla bagarre degli spareggi. Certamente fare bottino pieno nel giorno in cui la Santarcangiolese affronta il Lagopesole sarebbe importante perchè permnetterebbe di tenere botta nel caso della vittoria della squadra di Lardino. Quindi poco spazio per i calcoli e meno per pensare ad un punto. Sarà decisivo portare a casa l’intera posta in palio. E’ una partita per uomini veri, anche se finora le occasioni per deludere non sono mancate. Arbitrerà D’Alessandro della sezione di Bernalda. Renato Carpentieri


50 Sport

Domenica 19 aprile 2009

Giovanissimi Vittoria di prestigio al torneo di Cesenatico

Roccanova sul podio A sinistra la formazione del Roccanova

E' stata una Pasqua trionfale per la Polisportiva Roccanova. I ragazzi del piccolo paesino lucano hanno fatto bottino pieno al torneo internazionale di Cesenatico organizzato dall'A.s.d Bakia e sponsorizzato dalla Fifa. Seguiti da genitori e una folta rappresentanza del paese del vino, in un clima accogliente e suggestivo i giovani allenati da Mister Massimo Borneo conquistano il Trofeo Under 15 Organizzato nelle festività pasquali,da 12 anni il trofeo è un'importante vetrina e ospita squadre da ogni parte del mondo. I giovanissimi(under 15) che gia conducono il campionato provinciale con 18 vittorie su 18 gare hanno impressionato gia dalla prima partita del girone quando hanno battuto per 4-0 la squadra svizzera "Adlingenswil-Lucerna". Dopo qualche ora Capi-

tan Travascio e soci hanno battuto il quotato Pisa per 2-0 e hanno sommerso di gol i tedeschi del “Gerlenhofen”(8-0) e l'R11 di Latina(2-1). In semifinale in una partita difficilissima solo alla fine per 1-0 i roccanovesi hanno sconfitto un'altra squadra svizzera, il Bruttisellen. Con tanta voglia di vincere e portare in paese l'ambito trofeo i ragazzi hanno abbattuto il giorno di Pasqua alle 16 anche l'ultimo ostacolo,la rappresentativa Napoletana (Ciro Caruso) per 2-0. Al fischio finale di una gara dominata sin dall'inizio è tanta la gioia tra le giovani promesse che dinanzi a un folto pubblico e a rappresentanti e osservatori di squadre professioniste hanno offerto uno spettacolo superbo. La coppia gol BriamonteMontano che gia in campionato ha realizzato 48 gol ha

continuato a sbalordire e il Presidente Rimentano commosso,commenta come "Straordinaria" la valenza della vittoria in terra romagnola. Rientrati a Pasquetta a Roccanova i giovani campioni sono stati accolti da clacson e gente festosa per una vittoria importantissima che va ad aggiungersi a quella dell'anno scorso nel trofeo internazionale di Bergamo e al trofeto dell'amicizia svoltosi a Pianezza(To) 3 anni fa. Ecco i 15 atleti della squadra giovanissimi: Vincenzo Foligno,Prospero Albertini,Andrea Appella,Michele Petruccelli,Rocco Marino,Paolo Santamaria,Rocco Bruno.Domenico Panetta,Antonio Sinisgalli,Simone Severino e Vincenzo Russo.Completano la rosa i ragazzi nati nel 1995 Giovanni Travascio,Andrea Corizzo,Gianluca Morrone. Vincenzo Nubile


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Domenica 19 aprile 2009

Carlucci, Zotta e Bruno i mattatori della formazione di Canio Mattia

Verderuolo come un diesel Apre Senatore per l’Acsi, poi l’Asso pareggia e stravince ACSI VERDERUOLO

1 3

ACSI: Belmonte, Russillo (Notargiacomo),Vignola, Clementi, Albini, Campochiaro, Bloise, Todaro (Vernotico), Marsicano, Pronesti, Senatore. A disp: Lovecchio.All: Postiglione Massimo VERDERUOLO ASSO PZ: Bruno, Lucia A., Giordano, Grittano, Rotunno, Gruosso, Zotta (3's.t. Tancredi A.), Pace V., Carlucci, Pace D., Licciardi.A disposizione: Lucia L..Dirigente accompagnatore: Pace Vito ARBITRO: Ordile Michele di Potenza RETI: 12' Senatore (ACSI), 36' Carlucci, 60' Zotta, 68' Bruno V.(A-V). NOTE: Ammoniti Lucia, Rotunno (A-V). Campochiaro, Pronesti (ACSI).All: Mattia Canio POTENZA- Sul campo della FIGC il Verderuolo vince in casa dell'Aics aggiudicandosi il recupero della dodicesima giornata. É l'Aics a comandare il gioco per quasi tutto il primo tempo con Rotunno impegnato a fermare le iniziative di Bloise e Pronesti. Al 7' padroni di casa pericolosi con Marsicano che impegna con una parata a terra Bruno, ed all'11' una combinazione Todaro-Senatore conclusasi con un tiro alto. 12' Licciardi dell'Asso viene fermato in area dai difensori che salvano imbastendo un veloce contropiede a servire Senatore. L'ala entra in area, si porta la palla sul destro e realizza di precisione alla sinistra di Bruno. 15' Campochiaro su punizione cerca il raddoppio ma Grittano libera allontanando la sfera raccolta in avanti da Tancredi, veloce mira la porta ma trova la deviazione in angolo di

L’Acsi ed a fianco Clementi, sotto la panchina sfondata

sventa. Ma capitola al 60' e 68' prima non riuscendo a deviare una legnata da fuori area di Zotta con la sfera che termina sotto la traversa. Poi di fronte a Bruno che raccoglie un lancio di Giordano, fa scorrere la palla e lo supera con una parabola a rientrare. L'inaspettata rimonta rende nervosi gli uomini di Postiglione i quali cercano di risalire la china con Vignola, Campochiaro, Albini e Senatore scoprendosi al contropiede avversario. Ma non sanno approfittare nei capovolgimenti di fronte dalle uscite a vuoto del n. 1 Bruno, prima Marsicano, a porta vuota spedisce al lato, poi Pronesti centra la porta ma Lucia di testa salva sulla linea e il direttore di gara fischia la fine. Leonardo Martino sport@luedi.it

Belmonte. Il corner lo raccoglie Rotunno, calcia al volo, il pallone finisce alto sulla traversa. Ancora l'Aics con Marsicano, il suo sinistro fiacco è preda di Bruno. La grinta di Clementi e compagni per l'Aics; di Giordano, Carlucci e Tancredi per gli ospiti infiamma l'incontro costringendo Bloise al 36' a fermare alla trequarti Rotunno. Lo stesso tocca la punizione per Carlucci il quale indovina uno spiovente che si infila sotto la traversa beffando Belmonte. 37' Licciardi dell'Asso si ferma per una contrattura rimanendo in campo per onore di firma. Mentre Todaro dell'Aics infortunatosi viene rilevato da Vernotico. Al rientro Bruno para su Pronesti e Vernotico mette alto. Invece Pace solo davanti a Belmonte cerca la precisione e il n. 1

Una formazione del Verderuolo


52 Sport

Domenica 19 aprile 2009

retrocessa in B

SIENA LEVONI PZ

Play off A dilettanti Toscani ok in gara-1

Play Out A Dilettanti Espulso Sottana

Levoni, Siena amara Ora è strada in salita

Bawer a picco Mai in partita con il Molfetta

82 58

CONSUMIT SIENA: F. Zambrini 11; R. Cournooh 15, D. Casadei 11, T. De min 25, L. Furlanetto 2, L. Setti, G. Tomasiello 16, A. Di lascio ne, G. Cuccarolo 2, M. Diomede. All. Billeri LEVONI POTENZA , M. Chiarastella Albano 4, M. Ruggeri 14, M. Ferrara, M. Metz, G. Palombita 20, E. Saponara ne, L. Vetrone ne, F. Santamaria, A. Rato 13, C. Femminini. All. Gresta ARBITRI: Biasini di Veroli (FR); Ce’ di Cassina De’ Pecchi (MI) PARZIALI : 25-14; 40-28; 59-38; 82-58 SIENA- Impatto negativo con la gara e con il play off per la squadra di Gresta. Infatti il primo quarto vede De Min e Cournooh in grande evidenza, in particolare con una mano calda sui tiri da tre. La Levoni oppone un Ruggeri attivo che mette una tripla che consente al Potenza di restare nella scia. Nella seconda Frazione Belleri richiama De Min in panchina e Potenza può recuperare qualcosa con Rato che piazza anche un tiro da tre che regala fiducia. Casadei non è preciso e Potenza con Chiarastella si porta a -9. Solo un flash, perchè Casadei e soci si rifanno e chiudono la metà della gara con un +12 che la dice lunga su chi ha dominato. Ripresa da incubo per Potenza. De Min e soci pigiano sull’acceleratore ed è +19 eloquente e un solo canestro da sotto per il Potenza nei primi 6’. Palombita stoppato, Metz perde palla e Gresta si rifigia nel time-out. Finisce la frazione di Femminini durata solo 4’, mentre Chiarastella, Ferrara e Ruggeri a fungere da zoccolo duro. Serve a poco, perchè Siena è nettamente superiore e lo dimostra con un +24 sceso a +21 grazie ad una tripla di Rato allo scadere. Quarta frazione senza storia Siena che tiene a debita distanza una Levoni da cui qualcosa in più era lecito attendersi. Ora è match-ball per il Siena a Potenza in gara due. sport@luedi.it

Chiarastella e Ruggeri tra i più brillanti della Levoni a Siena (foto Andrea Mattiacci)

Play Out C Sconfitta in casa dell’Ischia per il Montescaglioso

Lucos a 8 punti dalla meta ve la prima frazione di gioco. Nel secondo quarto la musica cambia. Il Lucos tira i remi in barca e in avanti riesce a mettere dentro solo quattro punti. Il Forio ha tutto il tempo FORIO ISCHIA BASKET: Barbieri 1, Gam- per rifarsi sotto e riaprire il match. Nel secondo tempo parte tutta un’altra mella 5, Manna 2, Cappuccio 5, Mattera 16, Abbandonato 1, Caruso, Porto 8, Matarazzo gara. Un match fatto di botta e risposta che 13, Pulicati 9. Allenatore Castaldi (assente premia i biancorossi trascinati dal solito Mattera. Il Lucos va a correnPone). te alterna e non è più contiLUCOS BASKET MONTEnuo come nelle prime fasi SCAGLIOSO: Larocca 4, Vidella gara. Tutto da decidersceglia 10, Resta F. D. 12, Casi nel quarto parziale. Il Fostellano 14, Fortunato, Tralrio cala; gli ospiti si rifanno li, Resta G., 3, Di Giorgio, sotto sino a toccare il meno Puntillo, Ottaviano 9. Coach tre. Ma i padroni di casa hanDi Gioia. no la dovuto lucidità per riARBITRI: Amato e Maglio mettere in carreggiata una di Avellino. gara che sembrava potesse PARZIALI: 11-20; 25-24; scivolare di mano. Il Lucos 44-38; 60-52 cerca con un pressing aggressivo di riaprire i giochi, FORIO - Gara uno è appanma i biancorossi si manternaggio del Forio Basket. E’ Claudio Castellano ranno sempre sopra i sei andata male alla truppa di punti di divario. La prima è Michele Di Gioia che è uscita sconfitta dal parquet ischitano dopo una andata, mercoledì a Montescaglioso, il Forio potrebbe chiudere subito la pratica, ma gara molto combattuta. Il primo parziale ne è una forte riprova. I Castellano e compagni cercheranno di ragpadroni di casa sbagliano molto e gli uomi- giungere gara-3 per rincorrere la permani di coach Gioia ne approfittano senza in- nenza nel torneo di serie C2. dugi. Il Lucos Montescaglioso colpendo più Davide D’Acunto volte in contropiede chiudono avanti di nosport@luedi.it

FORIOBASKET LUCOSBASKET

60 52

Valerio Corvino in doppia cifra a Molfetta (foto Videouno)

gara-uno con Molfetta. Due quarti da dimenticare scavano il break che consegna la vittoria ai pugliesi. MateMOLFETTA: Maggi 26, ra in balia dell’avversario, Mapelli 9, Malamov 16, Leo senza alternative in difesa e 14, Dimarcantonio 4, Stije- con molti uomini sottotono. povic 1, Nanut 16, Parrino Partita ancora una volta 6, Puglia ne, Gadaleta ne. sbagliata nella preparazione e nell’apAllenatore proccio menCarolillo. tale. BAWER Primi due MATERA: quarti da diCorvino 22, menticare per Cortese 13, il Matera che Maggioni 3, non riesce ad Giuliani 5, opporre una Longobardi difesa degna 6, Sottana di questo no19, Gergati, me. Il Molfetta Ferrienti 9, ha vita facile Squeo, dalle parti del D’Aria ne. canestro della Allenatore Bawer, la difeCorà. sa a zona non ARBITRI: riesce ad argiMoretti di nare un Maggi Marsciano in serata di (Perugia) e grazia. Buttinelli di Riccardo Cortese Piccola reaRoma. zione nel terzo PARZIALI: quarto con Cortese che rie28-17, 52-35, 69-57, 92-77. NOTE: Dimarcantonio e sce ad inquadrare il caneMapelli usciti per cinque stro. Ma non basta. Saltano falli. Due antisportivi a Sot- anche un po’ i nervi, gli arbitana, uno a Maggioni e un tri non perdonano nulla al Matera e così la prima sfida tecnico a Corvino. della serie di cinque va ad NOTTE fonda per l’Olimpia appannaggio del Molfetta. Matera, mai in partita nella sport@luedi.it

MOLFETTA BAWER

92 72


Sport 53

Domenica 19 aprile 2009

B Dilettanti Carpineti suona la carica: «Chiudiamo subito il conto»

Bernalda, rincorsa salvezza Inizia la serie contro il Catanzaro per la “Terme di Abano” BERNALDA - Ladies and gentlemen, mesdames et messieurs: i playout! Come accompagnata dalla voce eccitata del presentatore di uno show televisivo o di uno spettacolo tra i lustrini del tabarin, arriva la fase più delicata ed importante dell'intero torneo, fase che, per quanto riguarda la Terme di Abano, dopo sette anni di campionati nazionali conclusi tutti ai playoff si chiude stavolta con la lotteria degli spareggi per non retrocedere. Una cosa di cui vergognarsi? Un finale di basso livello? Niente di tutto questo perché quando stasera alle 18 al PalaCampagna i signori Perrone e Borriello di Napoli alzeranno la palla a due della sfida col Catanzaro ci si accorgerà che anche un match di playout può essere coinvolgente e tecnicamente valido alla stessa stregua di quelli più patinati in cui ci si batte per salire di categoria. La sfida con i calabresi si articolerà al meglio delle tre partite, la prima questa sera, la seconda mercoledì al PalaGiovino alle 20,30, e l'eventuale terza nuovamente a Bernalda domenica 26 alle 18. Il match si preannuncia emozionante e tirato fino all'ultimo secondo, così da tenere impegnate al massimo per tutti i 40' le energie fisiche e psichiche dei contendenti, in particolare dei rossoblu che dovranno fare a meno di due cambi importanti come Albana e Di Giacomo. Proprio l'improvviso forfait del gigante laziale è uno dei motivi di maggiore preoccupazione per coach Brogialdi vista la stazza media dei giallorossi silani; ne parliamo con il pivot Carpineti che dovrà sobbarcarsi doppio lavoro sotto i canestri: “La partita ovviamente è di eccezionale importanza -afferma il lungo marchigiano- e noi dobbiamo cercare di affrontarla senza guardare indietro e senza inutili recriminazioni, anzi bisogna fare tutto il possibile per chiudere il conto quanto prima; è necessario essere

Russo e Brogialdi e accanto Carpineti

molto vigili durante tutta la partita, comportandoci intelligentemente e limitando i falli allo stretto necessario, dal momento che siamo ridotti al minimo come presenze”. Mancherà proprio il tuo sostituto che poteva garantirti qualche minuto di

riposo: “Mi dispiace molto per questo ragazzo giovanissimo che in questo momento poteva essere l'uomo in più e cambiare la partita visti i centimetri e le qualità di base di cui è dotato, e viene a mancarci proprio contro il Catanzaro che ha una temibile bat-

teria di lunghi; sembra veramente che qualcuno abbia lanciato una maledizione sul nostro team nella fase più delicata”. Ma tu sei ottimista o…: “Io dico che ce la possiamo fare senza farci condizionare dalle nostre assenze, sia per le nostre qualità

che per le loro attuali difficoltà di cui dobbiamo approfittare con la aggressività e con i ritmi giusti; l'approccio sarà importante, un approccio aggressivo ma nello stesso tempo vigile per evitare falli inutili ed errori dovuti alla distrazione come le palle per-

se”. Insomma sarà un match da vivere intensamente in campo e sugli spalti con tante emozioni racchiuse in uno spicchio di tempo che va dalle 18 alle 19,35 circa; e, quindi, buona suspense a tutti. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

C Dilettanti Battere l’Acireale per chiudere la regular season in vetta

Corporelle per confermare il primato ULTIMO appuntamento della stagione regolare per la Centre Corporelle Potenza nel campionato di serie C Dilettanti maschile girone H di basket. La squadra lucana affronta questo pomeriggio alle 18 al Pala Pergola la Nike Group Acireale, allenata da Giuseppe Foti. Confronto importante per gli atleti di Dino De Angelis, primi in classifica e desideriosi di archiviare positivamente la prima parte del campionato per avere tante frecce nell'arco durante la fase decisiva dei play-off. La Centre Corporelle Potenza cerca i due punti contro la compagine siciliana che dal canto suo intende ottenere il successo per entrare meritatamente nel lotto delle partecipanti ai playoff. La gara sarà diretta dai signori Saggese di Valenzano e Petraroli di Lecce. De Angelis farà a meno di Vito Favia, ancora infortunato ma può

contare su tutti gli elementi a sua disposizione. Recuperato Nicolas Dimitriu, il tecnico potentino non ha problemi particolari e anzi ha irrobustito nel corso della settimana il programma di lavoro finalizzato ai play-off e al successo contro gli atleti di Foti. Nel quintetto siciliano, vanno tenuti d'occhio Paolo Grassitelli, Gabriele Campi, Niccolò Ravazzani, Damiano Cantone, Claudio Casiraghi e Matteo Cabbass. I biancocelesti potentini hanno svolto gli allenamenti fino a ieri mattina, al Pala Pergola, dove la squadra di Dino De Angelis ha chiuso la preparazione verso la sfida di questo pomeriggio. Concentrazione, difesa, forza fisica e caratteriale saranno le chiavi di volta di un match di grande impatto emotivo per la formazione lucana. A parlare delle caratteristiche salienti del match è l'assi-

stent coach della Centre Corporelle Potenza, Vito Pierri che ha rimarcato: “Abbiamo l'assoluta necessità di vincere per chiudere al primo posto la stagione regolare. Non ci sono commenti da fare, sarebbero superficiali”. Pierri parla dell'Acireale focalizzando l'attenzione sulle caratteristiche tecniche della compagine siciliana: “Si tratta di una squadra pericolosa. Giocano bene dovunque, difendono bene e hanno vinto la partita d'andata contro di noi. Non sarà una partita facile per la nostra squadra”. Pierri parla anche della sosta che a suo dire non ha complicato le cose alla squadra: “Diciamo che siamo più allenati dei catanesi. Abbiamo svolto due allenamenti in più e la partita contro il Martina Franca in Coppa Italia. Ci siamo allenati bene per il rush finale”. L'ultima analisi di Vito Pierri è per la

Vito Pierri, il secondo di De Angelis

chiave tattica: “Dobbiamo giocare con grande concentrazione e impegno. In difesa abbiamo l'assoluta necessità di tenere duro contro i lunghi della Nika Group che sono tra i migliori del campionato”. sport@luedi.it


54 Sport Volley B1 Donne Capitombolo a Pontecagnano

Domenica 19 aprile 2009

Passo falso Lore Lei PONTECAGNANO LORE LEI POTENZA

3 0

25-16, 25-16, 25-18

COGEMAL PONTECAGNANO: Picerno, Kostadinova, Abbruzzo, Romanò, Franco, Di Cristo, Placella (L), Fattaccio, Spaccarotella, Gaido, Fanelli, Gramaglia. All.: Jimenez. PM LORE LEI POTENZA: Fiore, Alexandrova, Carrozzo, Pericolo, Mascaro, Sarcina, Ligrani (L), Pagano, Frasca, Quintini. All.: Gagliardi (in panchina Coviello). ARBITRI: Colapietro e Traversa.

NULLA DA FARE a Pontecagnano per la Lore Lei, uscita sconfitta in tre set e senza essere mai entrata realmente in partita al cospetto di una Cogemal in gran spolvero. Le salernitane, galvanizzate anche dalle ottime notizie che giungevano set dopo set da Soverato - dove alla fine il Lamezia ha subito uno 0-3 che gli ha fatto perdere, dopo molto tempo, la prima posizione solitaria della classifica -, non hanno smesso per un attimo, ieri sera nel catino infuocato della Palestra Picentia, di tenere il piede pigiato sull’acceleratore. Sfoderando tutto il meglio del

loro repertorio, e riuscendo così a replicare - come era nei propositi della vigilia, nemmeno troppo nascosti, del team di coach Jimenez al 3-1 subito, all’andata, sul parquet del PalaPergola. Con Nino Gagliardi squalificato (per somma di ammonizioni, dopo quella rimediata nell’ultima gara giocata dalla PM a Soverato), le biancorosse lucane in terra picentina sono state guidate dalla panchina dal secondo allenatore Andrea Coviello. In una partita nella quale il pronostico che le vedeva sfavorite sarebbe comunque stato difficilissimo da sovvertire per Carrozzo e

socie, che sapevano di trovarsi dall’altra parte della rete un’avversaria con il sangue agli occhi. Bravo il Pontecagnano a non fallire l’approccio con il match, delicatissimo per le campane in chiave promozione diretta: Abbruzzo e compagne non soffrivano della minima incertezza, cominciando a spron battuto e proseguendo sulla stessa lunghezza d’onda fino in fondo. Non concedendo così alla Lore Lei la minima chance di rifarsi sotto, e di mettere in discussione l’esito di una gara a senso unico. Luca Carlone sport@luedi.it La Lore Lei in azione (foto Andrea Mattiacci)

Volley B2 Uomini Zuccaro e compagni lasciano ai padroni di casa solo un set

Decima perla della Medical Vittoria nel derby di Lagonegro contro la Sidel di Stigliano SIDEL LAGONEGRO MEDICAL CENTER

1 3

15-25, 22-25, 25-21, 15-25

SIDEL LAGONEGRO: Cimino, Calabria, Imperio, Crusco, Orlando, Ruggiero, Cantisani, Riccio, Vita, Carlomagno, Luglio. MEDICAL CENTER POTENZA: Zuccaro , Scalcione, La Rosa , Torsello , Alamprese, Galante , Di Tommaso , Genoino, Bacca, Cavaccini (L), La Maida, Caruso. All. Draganov. ARBITRI: Barile e Cavalieri. LAGONEGRO - Tutto esaurito al palasport quando il derby lucano del volley ha inizio. I colori bianco rossi dei padroni di casa fanno da sfondo ad una giornata di sport dove la pallavolo si unisce alle vittime del terremoto i Abruzzo con una raccolta fondi. Riscaldati dal calore del pubblico di entrambe le città, il fischio iniziale dà agli atleti il via. La partita inizia con gli ospiti in avanti sul primo tempo tecnico, che provano poi a spingere sull'acceleratore quando si portano in vantaggio per 13-6. Dall'altro lato del campo, non entrano subito i partita gli uomini di Stigliano che soffrono per gli attacchi avversari e provano mettere a segno punti.

L’esultanza di Gigi Zuccaro (foto Andrea Mattiacci)

Si fa vedere ben Cantisani che trascina i suoi a dare il meglio. Maggiore equilibro si riscontra poi nel secondo set, quando la Sidel ci mette del suo non lasciando correre i potentini. Per Stigliano è tempo di cambiare ed entrano così Carlomagno e Vita, che si alternano con Orlando e Imperio. Gli spalti si infiammano sul 9-11 e Zuccaro e i suoi si aggiudicano il secondo tempo tecnico. Ma nulla ancora sembra definito. I Lagonegresi si ri-

fanno e recuperano tre punti portandosi sul 19-20. Imperio e Cantisani annullano due palle set ai potentini che perdono in parte di lucidità ma poi chiudono portandosi in vantaggio di due set. La musica cambia completamente nella terza frazione di gioco quando la Sidel mette a terra punti che la fanno guadagnare margini i vantaggio e gli consentono di ritrovare morale. Si procede così di punto in punto con magistrali schiacciate

Moto Si corre la seconda prova del “Trofeo tre Mari”

di Cantisani che conduce i compagni sul 12-10 e poi sul 15-11. Una Sidel motivata e carica inizia così a macinare punti e il vantaggio decisivo lo ottiene sul 22-15. Cimino punisce la difesa avversaria e Cantisani rimette tutto in gioco per il quarto set. La Medical poi prosegue, e dimostra di voler mettere il sigillo sul match e i colpi infieriti da Toresello concedono un allungo potentino non indifferente che fa segnare il parziale prima 11-20, e che poi decreta sul finale la vittoria del match per gli uomini di Draganov, soddisfatto per la prestazione dei suoi. “Abbiamo ceduto nel terzo set dove loro sono stati bravi a chiudere commenta il tecnico potentino Draganov- , mi dispiace aver trovato la Sidel in questo periodo del campionato quando sia noi che oro ci giochiamo i verdetti della stagione. Il nostro obiettivo è il secondo posto e vogliano continuare a vincere per ottenere punti, come abbiamo dimostrato in questa gara”. Dal loro canto i bianco-rossi non hanno nulla da recriminare: “Abbiamo fatto il nostro meglio-ha così commentato il presidente Cosentino a fine gara - al cospetto di un avversario sicuramente forte come dimostra la classifica”. sport@luedi.it

Al golf club di Metaponto

A Venosa rombano i motori

Oggi il primo trofeo “Welcom Lucana”

SI SVOLGERA’ questa mattina sul crossodromo di Venosa in contrada Boreano il “ II Trofeo tre mari ” seconda prova Interegionale Puglia e Basilicata di motocross organizzato dalla lega moto Uisp e dal coordinatore regionale Nicola Di Pede. Dopo la prima prova svoltasi il 5 Aprile a Lizzanello (LE) si gareggia in Basilicata, con la partecipazione di oltre cento piloti provenienti da cinque regioni; Basilicata, Puglia, Molise, Campania e Calabria. Un grande successo sta riscuotendo la manifestazione già al secondo anno in Basilicata con una grande crescita di iscritti ai moto club. L'unica lamentela che gli organizzatori evidenziano, è la mancanza di aiuti da parte delle amministrazioni comunali e degli enti, per contribuire sensibilmente allo sviluppo di questo sport molto praticato tra i giovani. Alla partenza tante le categorie che parteciperanno con le seguenti specialità: Motocross, Quad e Pit bike, la partenza della gara avrà inizio alle

METAPONTO - Scatta oggi il primo trofeo di golf denominato “Welcom Lucana Doc Matera”, che si svolgerà sui prati verdi del golf club di Metaponto. Un’occasione per aprire la stagione agonistica. Alle gare seguirà una degustazione di prodotti tipici della Basilicata.

ore 10, sarà una giornata all'insegna delle emozioni e dello spettacolo, fino alla premiazione dei vincitori. La prossima gara si svolgerà il 17 Maggio a Roggiano Gravina in provincia di Cosenza. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

Moto Si corre oggi a Misano

Colucci pronto per il suo esordio

Domenico Colucci alla guida della sua Ducati

DOMENICO Colucci è pronto al debutto nel Campionato Italiano Velocità (Civ). La prima gara della stagione è in programma oggi sul circuto di Misano Adriatico. Il pilota materano sarà l'alfiere del Barni Racing Team in sella Ducati 1198R. Dal centauro già protagonista con la Ducati Xerox Junior Team di due stagioni nel Campionato europeo Superstock 600 e di una nella Coppa del Mondo Stock 1000, ci si aspetta una stagione ad alti livelli. Colucci, approdato in un team giovane e animato da tanto entusiasmo, quello diretto da Marco Barni, punta a riscattare la sfortunata stagione 2008. Intanto dopo i primi test sull'Autodromo del Levante di Binetto e le prove all'Autodromo nazionale di Monza, in occasione della presentazione del Campionato italiano velocità, è stata ufficializzata anche la partecipazione del pilota di Matera anche alla Coppa del Mondo Stock 1000. La prima gara si correrà a Monza il prossimo 10 maggio. Una settimana prima, sempre la pista di Monza

sarà teatro della seconda prova del Civ. Sul famoso circuito lombardo Colucci nel Trofeo Mototemporada ha ottenuto nei giorni scorsi il settimo posto su 36 concorrenti delle categorie 1000 e Open, un buon biglietto da visita per le prime uscite ufficiali della stagione. Sulla pista del "Santamonica" di Misano Adriatico, il centauro della città dei Sassi ha già trionfato nel 2005 nel Campionato italiano Suzuki laureandosi campione della competizione al termine della stessa stagione. Sulla Ducati 1198R di Colucci campeggerà il logo "Basilicata Bella Scoperta" che promuove sul piano turistico l'immagine della regione lucana. Per la Coppa del Mondo Stok 1000 Colucci correrà il 10 maggio a Monza, il 21 giugno a Misano Adriatico e il 27 settembre a Imola. Il calendario del Campionato italiano velocità, invece, prevede 6 prove: il 19 aprile Misano, 3 maggio Monza, 7 giugno a Vallelunga, 12 luglio Mugello, nuovamente a Misano il 23 agosto, e infine la chiusura ancora al Mugello l’11 ottobre.


Sport 55

Domenica 19 aprile 2009

B2 Donne Prestazione super della palleggiatrice Amati che va in doppia cifra

La Time lascia solo un set Le ragazze di Galtieri piegano lo Scafati e sperano nel secondo posto TIMEVOLLEYMATERA 3 TEKLAVOLLEYSCAFATI 1 25-19, 25-16, 21-25, 25-16

TIME VOLLEY MATERA: Ristits 16, Vecerkova 11, De Vita (L), Russo n.e., Romano J. 2, Di Blasi 8, Amati 10, Romano E 7, Buonfoglio 2, Calculli n.e., Sarra n.e., Pietromatera n.e. All. Galtieri TEKLA VOLLEY SCAFATI: Boccia, Di Cristo 12, Esposito 2, Ferrara n.e., Giogli 4, Manzo, Matarazzo 17, Renna 4, Villani 1, Vinaccia 13, Monaco n.e., Giuliani (L). All. Nica ARBITRI: Liberato di Brindisi, Donno di Lecce NOTE: Battute vincenti: Matera 10, Scafati 3. Battute sbagliate: Matera 6, Scafati 17. tempi di gioco: 21', 18', 25', 22 per un totale di un ora e 26'. MATERA - Consumata con un tre a uno la vendetta contro lo Scafati. Le ragazze di Galtieri vincono, ma devono attendere l'incontro scontro di questo pomeriggio, tra la capolista Trani e il Salerno, per sapere se è stato conquistato il sospirato secondo posto. Una gara che come inizio,

Di Blasi e Amati vanno in doppia cifra con lo Scafati (Videouno)

non lascia tante speranze alle ospiti. L'inizio delle materane è promettente e positivo, si gioca in scioltezza, andando da subito in vantaggio di quattro lunghezze, distanza che dopo il time out tecnico aumenta fino ad un massimo

di 10 punti sul 21 a 11. Poi una piccola rimonta dello Scafati fino al 22-16 senza che il set sia in pericolo, poi chiuso sul 25-19. Il secondo set ancor più agevole grazie anche gli errori delle avversarie, un vantaggio di tre punti 4-1,

che va crescendo arrivando a 7 , sul punteggio di 10-3, avversarie che sembrano disorientate e materane che mettono palle a terra per cercare di chiudere la pratica. Al secondo time out tecnico la Time è in vantaggio di 10 punti,

coach Galtieri sereno e tranquillo a bordo campo osserva le ragazze senza dare indicazioni, Ristits e compagne mettono il sigillo al secondo set chiudendolo sul 25 a 16. Tutto facile e semplice, ma nel terzo set le ragazze della Time

pensano di trovarsi le avversarie remissive e rassegnate alla sconfitta. Invece Scafati sembra la squadra di casa e Matera le avversarie, da subito in vantaggio lo Scafati mettendo in mostra una Matarazzo davvero scatenata, assieme alla Vinaccia e la Di Cristo che mettono in seria difficoltà il Matera. La Ristits viene puntualmente murata, la Vecerkova non incide più di tanto, troppo rilassamento conferma di questo, coach Galtieri comincia a gridare dalla panchina, ma tutto vano le atlete perdono il set tra lo stupore del pubblico di casa. Il quarto set inizia bene Scafati 0-2 ma poi la riscossa delle materane che punto su punto si costruiscono al vittoria importantissima grazie anche ai tanti errori delle avversarie, dal primo time out tecnico fino alla fine solo Matera che stravince il set. Una nota di merito va fatta alla palleggiatrice Amati migliore giocatrice in campo con i suoi 10 punti sopperendo alla mancanza di altre compagne che non erano in una buona serata. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

B2 Donne La Giocoleria riceve l’Aversa alla Caizzo B2 Donne Montescaglioso può cogliere i tre punti

Dubbio per Caliendo Ecco il jolly per la Planitalia Aurora Avena ha subito una botta alla mano

Aurora Avena in azione e accanto Nello Caliendo

ARRIVA l'ultimo scorcio di campionato per la Giocoleria, matematicamente salva e giunta (grazie ai cinque successi delle ultime sei partite) alle soglie di un sesto posto che potrebbe rappresentare, a fine anno, un piazzamento più che soddisfacente per Avena e compagne. Chiamate però ora, nelle quattro gare che gli restano prima di salutare la stagione, a non abbassare la concentrazione: cominciando dal match che questo pomeriggio, alla Palestra Caizzo (si gioca dalle 18), le vedrà opposte al già retrocesso Aversa. Un Centro Santulli capace di raccogliere la miseria di due set negli ultimi dieci incontri disputati, e contro il quale le biancazzurre di Nello Caliendo potrebbero faticare solo nel riuscire a trovare i giusti stimoli. Quelli che a dire il vero a Sinisi e socie non dovrebbero proprio mancare ripensando all'inopinata sconfitta subita all'andata, al tie-break, sul campo delle casertane. In una gara che le potentine non furono capaci di chiudere, come avrebbero potuto, in quattro set.

L'occasione per cancellare quella defaillance sembra esserci tutta, stasera, per una Giocoleria in gran fiducia, e che d'altro canto dovrà valutare fino all'ultimo l'opportunità di schierare o meno il suo capitano. Una brutta botta subita in allenamento al mignolo della mano destra, difatti, potrebbe tenere fuori dal campo Aurora Avena. A meno che lo staff medico dell'Asci non riesca a metterla comunque in condizione, con una fasciatura d'emergenza, di essere della contesa. Coach Caliendo nella seconda parte della settimana, del resto, ha avuto modo di valutare le eventuali soluzioni di emergenza da adottare: con il ricorso piuttosto probabile nel sestetto di partenza, in caso di forfait di Avena, alla giovanissima Livia Di Camillo. Già chiamata in causa dal tecnico napoletano a più riprese nelle ultime uscite, in particolare nel corso della sfida di quindici giorni fa in quel di Ostuni. Luca Carlone sport@luedi.it

C’è l’Ostuni fanalino di coda

I tifosi della Planitalia Montescaglioso (foto Videouno)

Judo, da Brienza ai campionati nazionali BRIENZA - Uno sport diventato disciplina olimpica nel 1964 a Tokjo e nelle olimpiadi di Atene del 2004 risultava lo sport più universale, è il Judo. Questa arte marziale giapponese ha avuto una diffusione ai limite dell'incredibile, forse per gli otto valori che il fondatore storico Jigoro Kano, trasmise ai posteri cioè: l'educazione, il coraggio, la sincerità, l'onore, la modestia, il rispetto, il controllo di sé e l'amicizia. Uno sport che per rispettare gli otto valori fondamentali ha bisogno di risorse fisiche e morali, passione ed entusiasmo. Nonostante sia una disciplina durissima, fatta di duri allenamenti soprattutto morali, conta oggi tanti giovani anche in Basilicata. Nel restaurato impianto Sorriso II a Brienza si è disputata la qualificazione al campionato assoluto Italiano riservato agli atleti junior e senior (in base all'età) cinture nere, organizzato nella cittadina dalla Kodokan Lucania Brienza. Il Judo è una disciplina bella da praticare ma particolarmente avvenente anche per gli occhi dei profani. Un vento impetuoso che viene dall'est, dal Giappone ma che diventa internazionale e lucano. Nelle gare i numerosi spettatori hanno potuto assistere al dominio degli atleti di casa. Su dieci gare disputate, nove sono andate al Kodokan Lucania Brienza, una all'atleta Simone Guarino categoria 90 kilogrammi della società Judo Picerno. Portare il proprio valore ai nazionali è un onore e

una responsabilità per questi giovani atleti che hanno un forza e una passione, se non altro ammirevole, cosa che dovrebbe far pensare qualcuno che risiede sulle sedie calde delle istituzioni. Gli atleti del Judo vanno avanti nonostante tutto, grandi sogni per Tiziana Salvatore che ha un curriculum sportivo di tutto rispetto, sette volte campionessa italiana e tre partecipazioni agli europei; terzo Dan (Sandan) cioè il terzo grado o livello di abilità e di esperienza tra le cinture nere. Oltre alle qualificazioni per i nazionali, gli intervenuti hanno potuto gustare il torneo Interregionale Giovanile, con la partecipazione di 138 mini-judoka, dai 5 ai 12 anni provenienti da società campane, lucane, Molisane e Pugliesi. Grazie ai numerosi risultati degli atleti, qualcosa comincia a muovere, la Regione Basilicata Dipartimento Formazione, Lavoro e sport accompagnerà come sponsor unico, la squadra esordienti B (under 15) nell'importante circuito del trofeo Italia: otto tappe sparse per l'Italia da Taranto a Vittorio Veneto. Se da una parte viene un minimo di considerazione, dall'altra manca, visto le difficoltà che il Kodokan Lucania Brienza ha riscontrato perfino per la palestra. Nonostante il Kodokan Lucania da otto anni è sempre tra le prime venti società italiane su 1200 del settore judo, fornendo ogni anno validi atleti nei sapori nazionali. f.a.

MONTESCAGLIOSO- Dopo il turno di riposo in occasione delle festività pasquali, la Planitalia Montescaglioso torna in campo questa sera, alle ore 18, per la ventisettesima giornata del campionato di serie B/2, ospitando, al Palauditorium “Karol Wojtyla”, l'US Lightining Ostuni (BR), squadra che occupa l'ultima posizione in classifica. All'andata le montesi hanno espugnato il campo brindisino al tie - break e, grazie a questa sconfitta, meno indolore delle altre, le ostunesi hanno conquistato quello che è tuttora il loro unico punto conquistato nella stagione 2008/2009. Le montesi, prima della pausa, avevano giocato in trasferta sul campo dell'Azzurra Molfetta (Bari): come all'andata, il 30 novembre 2008, le pugliesi si sono imposte con il punteggio di 3-0, mentre le ostunesi, retrocesse da tempo, nell'ultima partita hanno perso, con il punteggio di 3-0, contro un'altra lucana, la Giocoleria Potenza di Nello Caliendo. La Planitalia occupa, ormai da diversi mesi, la penultima posizione, a quota dieci punti, doppia cifra ottenuta nel venticinquesimo turno grazie alla vittoria, al tie- break, riportata contro l'Aito Volley Sarno, una vittoria casalinga che mancava da un anno e che è giunta dopo ben tredici tentativi in questa stagione. Le due squadre, avendo entrambe già detto addio alla B/2, devono pensare alla programmazione della prossima stagione e, quindi, potranno entrare in campo pensando non a calcoli di classifica ma ad onorare al meglio gli ultimi impegni stagionali, magari dando spazio a qualche atleta meno impegnata. Michele Marchitelli sport@luedi.it


56 Sport

Domenica 19 aprile 2009

B Il portiere del Deportivo a segno a Reggio Calabria

Lopopolo firma il pari REAL TREMOLINO NIGRO BNG

Lopopolo della Nigro Bng, ieri a segno (foto Videouno)

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REAL TREMULINI REGGIO CALABRIA: Ferdano, Pratticò, Vadalà, Olivieri, Bianco, Marcianò, Labate, Durante, Rappocciolo, Gregorace, Lombardo, Logatto. Allenatore Emo. NIGRO BNG DEPORTIVO MATERA: Lopopolo, Gammariello N, Tataranni, Caione, Gammariello A, Dimita, Cavalcante, Verrone, caione, Vivilecchia. All. Angelo Bommino ARBITRI: Panebianco di Acireale e Navillod di Aosta. Cronometrista Magliaviti di Reggio Calabria. RETI: 13’ pt Marcianò, 19’ 21’’ st Lopopolo. NOTE: Ammonito Verrone.

TERMINA con un gol del portiere Lopopolo la stagione del Deportivo Nigro Bng Matera. La formazione del tecnico Angelo Bommino raccoglie un pareggio in quel di Reggio Calabria al temine di una partita giocato sul filo dell’equilibrio. Un pari che costa ai calabresi il secondo posto in classifica, mentre consente ai materani di terminare la stagione a braccetto con i cugini dello Spazio Relax. Un pari, quindi, colto a pochi secondi dal termine grazie all’utilizzo di Lopopolo come giocatore di movimento. Ed è stato quindi proprio il portiere dei materani il risolutore di questa sfida, prima con le sue parate e poi con il suo gol che ha sancito il definitivo pareggio, dopo la rete siglata dal Reggio Calabria a metà della pri-

ma frazione di gioco con Marcianò. Ad accrescere il valore di questo pareggio è il modo in cui la Nigro Bng si è presentata in terra calabrese: soli dieci uomini con tanti giovani del vivaio a ben figurare sul rettangolo di gioco della città che si affaccia sullo Stretto. «Siamo soddisfatti - commenta il presidente della Nigro Bng Deportico Matera, Nico Taratufolo perchè siamo riusciti a far giocare, anche con un buona personalità, tanti elementi provenienti dal settore giovanile e che hanno fatto la loro parte contro avversari di ottima caratura. Questo per noi rappresenta il punto di partenza per la prossima stagione, dopo aver incassa con largo anticipo la salvezza». Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

B Doppiette per Latorre e Arribas e sigillo di Laccetti per i ragazzi di Pavone

Calcio a 5

Spazio Relax: cala il sipario Congedo dal campionato con il pareggio contro il Messina SPAZIO RELAX MESSINA

5 5

SPAZIO RELAX: Volpe, Sacco, Laccetti, Nicoletti, Gasparetto, Pavone, Arribas, Latorre, Stigliano, Di Lecce, Laviola. All. Michele Pavone. PELORO MESSINA: Battiato, Bonatto, Frisone, Randazzo, Hepp, Consolo, Noronha, Avanci, Sgarbossa, Trombetta, Cento, Ceraolo. All. Randazzo. ARBITRI: Sessa di Foggia e Fiorentino di Barletta. RETI: 3' 52” Stigliano aut. (MT), 11' 51” Bonatto (ME), 12' 16” e 15' 30” Latorre (MT), 17' 40” Arribas (MT), 19' 25” Randazzo (ME), 8' 30” Laccetti (MT), 10' 03” Arribas (MT), 17' 30” e 18' 44” Sgarbossa (ME). NOTE: ammonito Sacco (MT). MATERA - Si conclude con un pareggio la stagione agonistica dello Spazio Relax Matera. Di fronte ad un Messina bisognoso di punti salvezza, i ragazzi di Michele Pavone hanno disputato la solita puntigliosa gara dando fondo ad ogni energia pur non avendo più alcun concreto obiettivo da raggiungere. Onore, dunque, allo Spazio Relax ed onore al Messina che ha cercato disperatamente di fare proprio il risultato e, nonostante la situazione disperata, ha giocato in maniera estremamente corretta. Dopo un primo tempo che ha fatto registrare appena due falli per ciascuna squadra, ha fatto seguito una ripresa segnata da un solo fallo, quello commesso dal materano Sacco: un autentico record. La cronaca. Al terzo minuto di gioco passava in vantaggio il Messina, complice una malaugurata auto rete di Osvaldo Stigliano il quale, nel tentativo di servire il portiere Laviola, spediva la sfera in fondo al sacco. Cercavano subito il pareggio i materani ma, al 4' e 22” era la traversa ad opporsi alla botta a colpo sicuro di Gasparetto, pescato benissimo da Stigliano in piena area di rigore. Al 9' e 40” ancora Gasparetto, liberatosi dopo un uno-due con Latorre, aveva sul piede la palla del pareggio, ma questa volta era il portiere Battiato a negare la marcatura al carioca.

Arribas autore di una doppietta

Laccetti e accanto il materano Nico Latorre

Due minuti dopo Latorre a spaventava Battiato colpendo, dopo una bella azione sulla destra del fronte di attacco, i due pali avversari. Su rovesciamento di fronte il raddoppio dei biancorossi ad opera di Randazzo il quale, su azione seguente ad un calcio di punizione, indovinava lo spiraglio giusto con Laviola probabilmente coperto da una folla di giocatori. Sotto di due reti, e con la

tranquillità di chi sa di non rischiare nulla, continuava a macinare gioco lo Spazio Relax che faceva progressivamente valere il proprio maggiore tasso tecnico. Così, al 12' e 16” Latorre accorciava le distanze con un tocco preciso su ribattuta del portiere avversario e, tre minuti dopo, lo stesso giocatore materano riequilibrava le sorti della gara deponendo in rete un perfetto assist

di capitan Stigliano. Al 16' e 30” quarto palo della gara colpito questa volta da Gasparetto, ma il gol era nell'aria e infatti, un minuto dopo, Arribas portava in vantaggio lo Spazio Relax sfruttando con molta bravura un suggerimento di Gasparetto. A pochi secondi dalla fine del primo tempo una ingenuità di Laviola, un fallo su Randazzo, induceva gli arbitri a concedere un calcio

di rigore. Sul dischetto si presentava Monatto che scaraventava la sfera sotto l'incrocio dei pali. Nella ripresa ripartiva bene il Messina che aveva però il torto di sprecare alcune buone occasioni così, all'ottavo minuto Laccetti portava in vantaggio lo Spazio Relax. Un minuto dopo Avanci si divorava un'autentica occasione d'oro perdendo il passo proprio a po-

chi passi dalla linea di porta e così, puntualmente, il Messina veniva punito per mano di Arribas. Nel finale l'assalto disperato degli ospiti siciliani i quali andavano in rete altre due volte con Sgarbossa, due reti che fruttavano il meritato pareggio ma che, purtroppo, evitano al Messina la retrocessione in serie C1. Annibale Sacco sport@luedi.it


Sport 57

Domenica 19 aprile 2009

Pallanuoto B A segno De Rosa, Renzuto, Fiorentino, Jaleggio, Di Palma e Campese

Basilicata, momento d’oro La formazione di Silipo si sbarazza anche del Pomigliano BASILICATA POMIGLIANO

8 4

BASILICATA NUOTO 2000 POTENZA: Brigante, De Rosa, Renzuto, Mancusi, Bruschini, Fortarezza, Perillo, Fiorentino, Jaleggio, Di Palma, Campese, Volta, Scotti Galletta. All. Francesco Silipo. SPORTING POMIGLIANO: Tafuri, Casati, Leo, Paolillo, Amerisi, Giordano, Santoro, Sarnataro, Barberisi, Scognamillo, Sasso, Montesano. All. Jacovello. ARBITRO: Tognini di Roma. PARZIALI: 1-1, 3-1, 6-3, 84. RETI: Potenza: De Rosa, Renzuto, Fiorentino, 2 Jaleggio, Di Palma, 2 Campese. Pomigliano: Amerisi, Sasso, Barberisi, Santoro. CONTINUA il buon momento di forma della Basilicata Nuoto 2000 Potenza che ha sconfitto ieri pomeriggio alla Piscina Felice Scandone di Napoli nel terzo turno di ritorno della se-

De Rosa ieri a segno contro il Pomigliano

rie B maschile di pallanuoto il Pomigliano con il punteggio di 8 a 4. Partita controllata dalla formazione di Francesco Silipo che ha potuto amministrare il gioco con naturalezza grazie alle accorte trame ordinate dal tecnico napoletano durante la settimana. Orfana di Maglitto, squalificato e con Silipo dirottato in tribuna per

lo stesso motivo, la compagine biancoverde ha avuto il merito di contenere gli assalti della compagine campana soprattutto nella prima fase di gioco. Nel primo tempo sono stati Campese e Sasso a gonfiare le reti delle due porte, poi nel secondo tempo la Basilicata Nuoto 2000 Potenza ha allungato il passo grazie alle segnatu-

re di Fiorentino e Campese. Pomigliano non ha retto la foga agonistica dei biancoverdi che hanno potuto lavorare ai fianchi i campani e gestire il vantaggio nonostante diversi errori in attacco. Nel terzo quarto il nervosismo ha prevalso sulla tecnica. A farne le spese Montesano e De Rosa espulsi dal direttore di gara. Più tardi la stessa sorte è toccata ai campani Sarnataro e Santoro. In acqua ne scaturisce un vero e proprio parapiglia, che macchia la giornata sportiva. La Basilicata Nuoto ha allungato il passo grazie alle reti di Di Palma e De Rosa. Da segnalare che Jaleggio ha fallito nel terzo quarto un penalty. Il finale è tutto di marca potentina, la difesa orchestrata da Silipo e le parate di Vinicio Brigante fanno il resto e per i potentini è festa grande al termine delle ostilità. Ora dopo aver superato il Pomigliano la squadra del presidente Roberto Urgesi dovrà fare i conti con l'ostico Messina sabato prossimo. f.menonna@luedi.it

Pallanuoto C Uomini Battuta d’arresto per il Tritone di mister Pappalardo

Pareggio per il Potenza Nuoto I ragazzi di Miglionico impattano con il Pentathlon Bari PERDE a Bari, presso lo Stadio del Nuoto del capoluogo barese il Tritone Potenza nel quinto turno del campionato maschile di serie C di pallanuoto. I ragazzi di Giorgio Pappalardo hanno subito la sconfitta con il punteggio di 8 a 4 al termine di un confronto nato sotto i migliori auspici ma finito nel peggiore dei modi. Partenza positiva, infatti per gli atleti di Giorgio Pappalardo bravi a chiudere ogni varco ai pugliesi, nonostante le dimensioni della vasca da trentatrè metri. La compagine potentina ha dovuto fare i conti con un complesso motivato che nel corso della partita ha saputo sciorinare la pallanuoto delle giornate migliori uscendo alla distanza. Il Tritone Potenza ha pagato a caro prezzo le dimensioni eccessive della

vasca pugliese. Il team lucano non è stato capace di gestire il forcing dei pugliesi abili a rendersi davvero minacciosi contro la difesa potentina. Ovvia la delusione nell'establishment del Tritone Potenza per una sconfitta bruciante che non consente alla squadra di salire ulteriormente in graduatoria. A segno per il settebello di Giorgio Pappalardo Caprarella e Chierchia con una rete, mentre Gentile ha segnato una bella doppietta. Alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale invece la Potenza Nuoto ha pareggiato contro il Pentathlon Bari per 8 a 8. Partita maschia, vibrante senza esclusione di colpi e con tanti capovolgimenti di fronte da ambo le parti. Le due squadre hanno dato vita ad un match serrato che ha fatto da polo d'attrazione per il pub-

blico presente. La squadra potentina ha sprecato qualche occasione di troppo durante il match ma è stata salvata a più riprese dagli ottimi interventi del portiere Vairo. I lucani sono stati bravi a non perdere il ritmo contro un complesso che ha superato qualche giornata fa il Cosenza e il Taranto. A segno per la Potenza Nuoto Amodio con una tripletta, Teo Nigro e Della Sala con una doppietta e Caricati con una segnatura. Questi i parziali dei quattro tempi di gioco: Pt 12, St 4-4, Tq 5-5, Finale 8-8. Sabato prossimo è derby alla Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale tra il Tritone Potenza e la Potenza Nuoto. Ne vedremo delle belle. L'attesa è già spasmodica negli ambienti della pallanuoto potentina. f.menonna@luedi.it

Hockey A2 Play off conclusi

Raro Matera, felici ma senza vittorie RARO MATERA 4 MONTEBELLO 7 PATTINOMANIA: Picca, Matera, Gaudiano, Nicoletti G, Nicoletti L, Cellura, Vivilecchia, Reho, Xiloyannis M, Xiloyannis G. All. Massari MONTEBELLO: Crestan, Chiarello, Rizzato, Marchesini, Barberi, Piroli, Fortuna. All. Chiarello ARBITRO: Perrone di Bari RETI: 1’42’’ pt Barberi, 7’14’’ pt Gaudiano, 9’58’’ pt Cellura, 12’30’’ pt Chiarello, 19’18’’ pt Marchesini, 22’02’’ pt Barberi, 3’56’’ st Chiarello, 4’25’’ st Nicoletti G, 4’50’’ st Nicoletti L, 9’24’’ st Barberi, 17’36’’ st Barberi NOTE: cartellino blu a Barberi al 21’42’’ del secondo tempo. LA RARO Pattinomania Matera chiude la poule promozione con la sconfitta contro il Montebello. Una gara che ha chiuso definitivamente la stagione per i pattinatori materani che hanno comunque festeggiato per aver conquistato con largo anticipo la permanenza del campionato di serie A2. Contro il Montebello, che ha dovuto fare a meno subito di Rizzato, uscito per un brutto infortunio (il pallino ha colpito il volto del giocatore vicentino che è stato accompagnato in ospedale) i materani hanno giocato una gara piacevole. Buona la prova dell’intero gruppo guidato da Massari che, a tratti, è riuscito ad impensierire un Montebello sceso a Matera con l’intenzione di vincere. Nelle fila venete, ottima la prova di Barberi che ha messo a segno quattro reti

Gaudiano della Pattinomania

e di Chiarello (allenatore, ieri in veste di giocatore) che ha siglato due gol, mentre un solo gol per Marchesini (quello del vantaggio ospite quando la gara era sul due a due). Per la Pattinomania sono andati in rete nel primo tempo Gaudiano, Cellura (che ha messo a segno il gol dell’unico vantaggio materano, 2-1), poi nella ripresa Nino Nicoletti e Luca Nicoletti. I biancazzurri, inoltre, hanno sciupato due rigori; il primo sbagliato da Vivilecchia e il secondo da Nino Nicoletti. Da segnalare anche un palo colpito da Gaudiano, nel primo tempo, ed un altro colpito da Nino Nicoletti nella ripresa. Alla fine, nonostante la sconfitta, alla tensostruttura di via dei Sanniti di Matera c’è stata comunque festa con la società che già pensa al prossimo campionato che si annuncia avvincente come quello appena concluso. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Giornata d’esordio del trofeo interregionale “Michele Rivello”

Auto Diretta web per la kermesse organizzata da Liuzzi

Nuoto pinnato a Potenza

Prima Gimkana nei Sassi

QUELLA di oggi sarà una giornata importante per la disciplina del nuoto pinnato. A Potenza, infatti si svolgerà la prima giornata del trofeo interregionale “Michele Riviello” riservato alle categorie “Esordienti A” per atleti nati negli anni 1998 e 1999 e agli “Esordienti B” per le giovani leve nate negli anni 2000 e 2001. La manifestazione è organizzata dalla società Old Friends Nuoto di Picerno. A coordinare la competizione agonistica Mario Giuliano, braccio e mente operativa del sodalizio della Valle del Melandro che ha preso particolarmente a cuore da tempo questa interessante e originale disciplina natatoria. A prendere parte alla kermesse agonistica saranno dieci società di nuoto meridionali che porteranno in vasca trecento atleti giovanissimi che ga-

reggeranno in acqua nei cinquanta, cento, duecento metri maschili e femminili e nella staffetta 4x100. Le prime gare prenderanno il via alle 8:45. Il nuoto pinnato è una disciplina facente capo alla Fidaps (Federazione Italiana Pesca Sportiva e Attività Subacquee). La Old Friends Nuoto Picerno è finora l'unica società sportiva in Basilicata a livello agonistico che annovera tra gli altri un campione tricolore, si tratta di Carlo Potenza, campione italiano esordienti nei cinquanta e nei cento metri. I dirigenti della società lucana hanno inteso intitolare la manifestazione di domenica a Michele Riviello, figura di rilievo dello sport potentino degli ultimi decenni per esaltarne lo spirito sportivo e promozionale. Una manifestazione che sicuramente vedrà tanti

appassionati nell'impianto di Parco Montereale di Potenza. La Old Friends Nuoto punta a far crescere sensibilmente la pratica agonistica e sportiva del nuoto pinnato a Potenza e nell'hinterland, cercando di far maturare nuove speranze e talenti che possono far innalzare la qualità del settore in Basilicata. Per gli appassionati della disciplina in questione, quella di domenica sarà una kermesse molto importante per il futuro dello sport affiliato alla Fidaps. Mario Giugliano e il suo staff cercano ulteriori conferme circa il grado di preparazione dei giovani che possono migliorare le proprie specificità e la qualità dei talenti lucani. Quindi tutto pronto per questa mattina per la manifestazione organizzata dalla società Old Friends Nuoto. f.menonna@luedi.it

MATERA - E' tutto pronto per la prima Gimkana Città dei Sassi-primo Memorial vittime della strada, gara valida per la prova nazionale gimkana 2009. Ad organizzare l'evento per la prima volta a Matera è Salvatore Liuzzi, pilota e presidente della scuderia materana Piloti Car Racing. Media partner dell'evento videouno.it e sassilive.it che hanno deciso di promuovere on line l'evento realizzando una diretta in streaming video sulla webtv della società di produzione materana ilmiotg.it e su sassilive.it. Sono circa 70 gli iscritti che hanno già prenotato la corsa ad ostacoli ma il numero è destinato ad aumentare. Ieri intanto si sono svolte le prove e alcune esibizioni nel piazzale di via Aldo Moro. L'evento è aperto a diverse classi per categoria e alimentazioni. Potentini, salernitani e brindisini sono i gruppi piu' numerosi per questo grande evento promosso dal pilota materano Salvatore Liuzzi, che ha sperimentato sulla propria pelle cosa vuol dire “nemo profeta in patria”. I complimenti per questa iniziativa sono arrivati dal presidente dell'Aci Matera Rivelli, dal direttore della Sisas Grieco e dal direttore della Fal Srl La Maddalena. “Speriamo vada tutto a buon fine - commenta Salvatore Liuzzi - e che tutto vada come abbiamo previsto. Tanti saranno gli

Salvatore Liuzzi organizzatore dell’evento

sponsors che potranno esporre i loro prodotti nel piazzale antistante quello della gara. Vorrei ringraziare in particolare la Subaru di Matera e Franco Santeramo concessionario Abarth” Dopo la prima Gimkana città dei Sassi il pilota Salvatore Liuzzi conta di organizzare una sorta di campionato con 10 gare, con la possibilità di correre per due volte al mese. sport@luedi.it


58 Sport

Domenica 19 aprile 2009

Tennis A2 Dopo il pari di Livorno arriva la sfida contro il Lumezzane. Gledacheva e Giovine verso l’esordio

Per il Pisticci c’è da sfruttare il fattore campo PISTICCI - Quarto incontro stagionale per il C.T. Pisticci che in territorio amico ospita il team del Lumezzane. La situazione di classifica impone a tutti i costi di cercare la prima vittoria nel campionato di A2, dopo che, finora, la compagine jonica è riuscita ad ottenere soltanto un pareggio e due sconfitte. Il magro ruolino di marcia ha spinto il C.T. Pisticci al penultimo posto della graduatoria con un punto solo, ovvero in zona play out, una ipotesi nemmeno presa in considerazione alla vigilia. Il Lumezzane, che ha già scontato il suo turno di riposo e finora ha disputato solo due incontri, ha battuto nettamente Livorno e perso altrettanto nettamente da Reggio Emilia, sempre fra le mura amiche. Alla prima trasferta stagionale le bresciane proveranno a dare maggiore consistenza alla loro classifica ed allontanarsi nello stesso tempo dalla quota play out. Per il C.T. Pisticci c'è da registrare il doppio esordio casalingo della bulgara Gledacheva e della pugliese Giovine. Al primo appuntamento interno stagionale, infatti, per questioni meteorologiche, la squadra del presidente Leone fu costretta ad emigrare sul coperto di Palagiano, rimandando di

fatto l'appuntamento con il proprio pubblico. Oggi, invece, non dovrebbero esserci problemi sotto questo aspetto e la gara si svolgerà quasi certamente regolarmente sui campi in terra battuta del circolo pisticcese. Alla sconfitta della prima giornata con Mestre è seguita quella nella lontana Gallarate. Poi, sempre, in trasferta, è arrivato il primo punto sui campi del Livorno. Sarà il test di oggi a dire se qualcosa è cambiato realmente per Pisticci. Di positivo c'è che il C.T. Pisticci potrà schierare la migliore formazione possibile. Perché oltre a Giovine e Gledacheva, entrambe intente a trovare un feeling migliore con il campionato di A2, ci sarà l'esperta Meruzzi, che finora ha dimostrato di essere la tennista più affidabile in forza al circolo lucano. Per Lumezzane, invece, c'è da stare attenti all'italo - belga Mezzani, ma anche al resto del team, che sulla carta sembra avere qualcosa in più rispetto alle lucane. Le speranza salvezza della compagine pisticcese, tuttavia, passano inesorabilmente per un risultato positivo da ottenere in questa sfida. In questo senso la consistenza dell'avversario

Sopra Martina Gledacheva e sotto Claudia Giovine del Circolo Tennis Pisticci

ha un valore relativo . Perché per rialzare la testa bisognerà passare necessariamente per una prestazione collettiva sopra le righe, a prescindere dallo sfidante di turno. Roberto D’Alessandro sport@luedi.it

F1 In Cina le Ferrari restano indietro: Raikkonen ottavo, Massa tredicesimo

La prima volta di Vettel Pole position della Red Bull con la giovane promessa tedesca SHANGHAI - Prima pole position per Sebastian Vettel. La giovane promessa tedesca della Red Bull lancia un avvertimento a tutti i suoi colleghi. «Non è stato facile – commenta – ho avuto un problema con la macchina e per questo abbiamo girato il meno possibile sia durante le libere che nel corso delle qualifiche. La monoposto però è stata piuttosto veloce, anche Mark (Webber, ndr) lo è stato e non avevo preoccupazioni. In un solo giro se si fa un errore e si va larghi non c'è una seconda possibilità. Incredibile siamo riusciti a centrate la pole, anche ieri era stata una giornata positiva anche se non sono mancati alcuni problemi. Devo ringraziare tutti i meccanici che hanno lavorato duramente per tutta la notte. Il mio giro? Ho visto che la pista migliorava, ero abbastanza sicuro, il grip ha tenuto. Domani sarà una gara lunga ma abbiamo la posizione migliore in partenza, speriamo che la macchina tenga e che riusciamo a fare i primi punti». Strepitoso Fernando Alonso che ha fatto vedere in pista tanto della sua classe, anche se va riconosciuto al team di averlo messo nelle migliori condizioni. «E' stato un week-end strano – dice lo spagnolo – Ho avuto a disposizione una macchina completamente nuova in mattinatia e abbiamo fatto solo tre giri per provare. È stata una qualifica alla cieca, non sapevamo come avrebbe risposto la vettura e siamo felici del risultato. La squadra ha lavorato di continuo per 3-4 settimane e come ha detto anche Vettel i team hanno lavorato di notte e dopo questo enorme lavoro bisognava fare risultato. Sono felice per la mia performance e devo ringraziare lo sforzo del team». «Nelle prime gare non è che la macchina fosse un disastro - continua Alonso – ma semplicemente non era sufficientemente veloce. Basta migliorare pochi decimi e si risale in qualifica di 8-9 posti. Il Kers? Abbiamo fatto analisi approfondite e abbiamo capito che era giunto il momento di fare una prova

Vettel ha conquistato la pole position

vera senza l'ausilio del dispositivo. In Malesia è entrata dell’acqua nel sistema e avevamo avuto qualche problema». Anche l’altra Red Bull si è comportata abbastanza bene e Mark Webber partirà in seconda fila dalla terza posizione. «Il lavoro fatto dal team è stato incredibile – dice l'australiano – sarebbe stato bello avere entrambe le monoposto in prima fila ma Fernando (Alonso, ndr) ha fatto un gran giro. Mi aspettavo di essere messo bene, vedremo come sarà il carico di benzina, la macchina si comporta bene e il grip è buono. Sto bene dopo i problemi dell’inverno? Ho dovuto recuperare da una frattura, l’inverno è stato difficile. La gamba non si comportava vene, ma sono stato assistito bene per arrivare nelle condizioni migliori all’inizio». La Brawn gp questa volta non è riuscita a concludere le qualifiche davanti a tutti. Rubens Barrichello partirà comunque dall’ottima quarta posizione. «Secondo me è una bella sorpresa questa della Red Bull – afferma il brasiliano – non possiamo dire che loro sono meno carichi di benzina perchè già alla Q2 anda-

vano molto forte. È una sorpresa ma in F1 si deve lavorare velocemente perchè gli altri migliorano. La nostra strategia è buona, sono fidu-

cioso per la gara. Alonso? Ha fatto un gran giro ma lui si che avrà meno benzina». Il leader del mondiale Jenson Button sa perfettamente che questa volta cis arà da sudare molto per mettersi dietro gli avversari anche sulla pista di Shanghai. «Sarà molto difficile conquistare la terza vittoria consecutiva - spiega il britannico – vediamo domani, non so quale sarà il loro passo, vedremo». Anche dalla Mclaren ci sono lievi segnali di miglioramento ma il campione del mondo Lewis Hamilton non è ancora soddisfatto ed è consapevole che la strada per tornare al vertice è ancora lunga. «Non abbiamo montato un diffusore nuovo – spiega il colored britannico – Abbiamo solo apportato alcune variazioni. La macchina è leggermente migliorata ma manca ancora molto. Sono più felice rispetto a prima perchè adesso sono nono ma manca veramente ancora tanto per migliorare». Le Ferrari? Raikkonen ottavo e Massa solo tredicesimo.

Ciclismo Oggi a Bernalda la manifestazione organizzata dalla “Melidoro”

Scatta la “Tre giorni materana” DOMENICA dedicata al ciclismo, quella in programma oggi a Bernalda grazie all'organizzazione della Libertas Melidoro Montalbano Jonico che ha deciso di dare vita alla tre giorni materana di ciclismo. Alla kermesse prenderanno il via atleti extracomunitari. Bernalda sarà dunque teatro di una manifestazione inedita, organizzata con passione e impegno dai fratelli Melidoro che hanno deciso di dare vita ad un evento itinerante che raccoglie sostanzialmente le realtà della fascia jonica materana. L'evento prevede l'assegnazione della maglia per la classifica a punti e ovviamente la maglia di leader della corsa, al termine della gara che chiuderà i battenti a Montalbano Jonico il 3 maggio. Oggi a Bernalda si corre la prima gara di trentacinque chilometri su un percorso interamente pianeggiante, l'arrivo della carovana è po-

sto in Corso Umberto. Il 26 aprile a Montescaglioso gli atleti giungeranno sul traguardo in Piazza Renna, in salita, i chilometri saranno sempre trentacinque. La terza tappa è prevista il 3 maggio a Montalbano Jonico. L'arrivo è previsto nella Piazza del Sacro Cuore

dopo che i ciclisti avranno percorso le spettacolari rampe e i tornanti montalbanesi. L'evento è stato organizzato dai Comuni di Bernalda, Montalbano Jonico e Montescaglioso, grazie all'impegno degli assessori allo Sport Dino Paradiso e Michele Zaccaro e del Sindaco di Montalbano Jonico, Michele Giordano. Fondamentale il lavoro e supporto di Guerino Piarulli e Nicola Perrotta. Saranno settanta i ciclisti al via, tutti esordienti e rientranti nella fascia d'età compresa tra i tredici e i quattordici anni. Davvero folta la presenza di atleti locali tra i quali Cipriani del Team Milleluci Marco Pantani di Montescaglioso, Giuseppe Lascaro del Gruppo Sportivo Marconia. Tra le donne spicca la presenza di Nunzia Renna. Favorito d'obbligo è Almeri Kei, campione regionale della Polisportiva Libertas Montalbano Jonico. sport@luedi.it


Agricoltura Tecniche vivaistiche Incontro alla Codra Presentato nei locali dell’azienda di Pignola un libro di 145 pagine che contiene tutto sulle varie patologie vegetali forestali di FRANCO LAREGINA POTENZA - Una pubblicazione definita dagli addetti ai lavori, «Eccellente». Scrivere di avversità delle piante legnose ornamentali e forestali in vivaio è cosa assai ardua e presuppone una conoscenza della materia e una padronanza della sperimentazione che solo professionisti del calibro di Nicola Luisi possiedono. Il libro di 145 pagine che contiene tutto, ma proprio tutto sulla Patologia e l’Entomologia vegetale forestale, è stato presentato nei giorni scorsi presso il Codra Mediterranea in Località Sciffra a pochi chilometri dall’Oasi del Pantano di Pignola. Il Presidente di Codra Mediterranea, Sergio De Simone, ha presentato questo piccolo capolavoro, proprio presso il centro Operativo per la difesa e il Recupero dell’ambiente. Per chi non lo sapesse, Codra si connota come una avanzata struttura di supporto al territorio nazionale ed estero per la progettazione e la realizzazione di innovativi ed esemplari interventi di riqualificazione e recupero dell’ambiente. In tutti questi anni, Codra ha sviluppato know - how e tecnologie tali da renderlo la più importante banca del seme esistente nel vecchio continente. Tutto questo è la sintesi di anni di esperienza e di ideazione dei brevetti europei fra cui appunto quello per la conservazione del germoplasma Enedemico mediante l’uso di banche del seme. Non c’era dunque luogo migliore per la presentazione di una pubblicazione che dovrebbe essere il pane quotidiano per operatori, tecnici, studenti, forestali, ambientalisti, ecologisti ecc. La produzione vivaistica costituisce la base su cui devono necessariamente sostenersi le attività di imboschimento, riforestazione e miglioramento dei boschi esistenti. L’evoluzione delle tecniche vivaistiche nel settore forestale e in parte ornamentale, è stata molto più lenta rispetto a quella di altri settori dell’agricoltura. L’esorbitante richiesta di piantine forestali logica conseguenza del forte interesse suscitato da alcune direttive europee, ha colto impreparati i vivai pubblici alle prese con diversi problemi, primo fra tutti il trasferimento di competenze dallo Stato alle Regioni. Per sopperire alla carenza di offerta, e in assenza di regole sulla disciplina, sono intervenute le aziende vivaistiche private, spesso in qualità di commercianti, nella stragrande maggioranza impreparate e scarsamente fornite di prodotti qualitativamente adeguati alla salvaguardia della biodiversità genetica, criterio ispiratore di fondamentale importanza nelle opere di riforestazione naturale. Tra i risultati prevedibili: il fallimento di molti impianti, causato dall'impiego di specie inadatte all'ambiente con conseguente perdita di

De Simone

reddito. Vi è inoltre un aspetto molto meno ponderabile e a lungo termine di cui tenere conto, ed è l'effetto sugli ecotipi locali dell'introduzione, tra le specie autoctone, di germoplasma estraneo alle popolazioni naturali. Un piccolo capolavoro, quello di Nicola Lisi professore Ordinario presso il Dipartimento di Biologia e Patologia vegetale della Fcalotà di Agraria dell'Università degli Studi di Bari, che insieme ad altri colleghi, Francesco Mannerucci,

Daniela Ubaldo, Angela Gatto, Francesco Porcelli e Eustachio Tarasco, hanno indicato dalla A alla Zeta le linee guida per la salvaguardia dell'ambiente, con la speranza che nel prossimo Piano di Sviluppo Rurale 2007/2013 si tengano in debita considerazione certe informazioni che andrebbero radiografate soprattutto dagli addetti ai lavori, specialmente quelli di stanza presso il dipartimento agricoltura della Regione Basilicata

Cereali, crolla Il mercato

59 Domenica 19 Aprile 2009

Le quotazioni Quotazioni della borsa merci telematica italiana periodo -10/04/2009 -16/04/2009 - Mercati a pronti Grano Duro Fr. Duro Fino Fr. Duro B. Merc. Fr. Duro Merc Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Fino Fr. Duro Bio

Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza

AN TS MN GR PU SI VT VT

Euro 204,00/tn Euro 215,00/tn Euro 168,00/tn Euro 197,00/tn Euro 200,69/tn Euro 228,00/tn Euro 199,00/tn Euro 220,00/tn

Euro 205,00 n.q. n.q. Euro 203,00. Euro 205,29 Euro 233,71 Euro 203,85 Euro 225,00

Grano Tenero Fr. T. Com.Pan

Partenza

NA

Euro 160,00/tn

n.q.

Sottoprodotti Macinazione Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Farinaccio Duro Rinf. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Ten. Cub. Cruscame Duro. Cub. Cruscame Duro. Cub. Cruscame Duro. Cub. Cruscame Duro. Cub. Cruscame Duro. Cub. Cruscame Duro. Cub. Tritello Ten. Rinf. Farinetta Duro Rin. Farinetta Duro Rin. Farinaccio Duro Rin. Farinaccio Dur. Rin. Farinaccio Dur. Rin. Farinaccio Dur. Rin. Duro Mix Rinfusa Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Cruscame Duro Cub. Crusca Ten. Rin. Crusca Ten. Rin. Crusca Ten. Rin.

Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Arrivo Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza Partenza

BG BS MI PR UD MN RE RE MN AN BS FC VI FI PR SA PV SA PG CR PR RM NA PG PR LI CA PC PR PV

Euro 105,00/tn Euro 104,00/tn Euro 105,00/tn Euro 104,00/tn Euro 107,00/tn Euro 100,00/tn Euro 100,00/tn Euro 99,00/tn Euro 100,00/tn Euro 98,00/tn Euro 99,00/tn Euro 99,00/tn Euro 100,00/tn Euro 91,00/tn Euro 97,00/tn Euro 150,00/tn Euro 96,50/tn Euro 92,00/tn Euro 101,00/tn Euro 96,65/tn Euro 88,50/tn Euro 90,00/tn Euro 90,00/tn Euro 96,00/tn Euro 92,00/tn Euro 96,00/tn Euro 90,00/tn Euro 87,00/tn Euro 90,00/tn Euro 86,00/tn

Euro 103,00 Euro 96,33 n.q. Euro 99,00 Euro 103,00 Euro 93,00 Euro 96,00 Euro 95,00 Euro 93,00 Euro 91,00 Euro 92,00 Euro 90,00 Euro 96,00 Euro 81,00 n.q. Euro 153,00 Euro 88,50 Euro 96,43 Euro 93,00 Euro 88,56 Euro 79,50 Euro 86,00 Euro 86,00 Euro 89,00 Euro 88,00 Euro 90,40 Euro 86,00 Euro 75,00 Euro 80,00 Euro 74,00

Olio Di Oliva Olio Vergine Sfuso

Partenza

BR

Euro

n.q.

2,00/kg

Fonte: Borsa Merci Telematica Italiana Le quotazioni delle singole piazze si riferiscono ai diversi contratti conclusi nella settimana di riferimento e sono calcolate come media ponderata dei prezzi sulla quantità.

BORSA MERCI FOGGIA Settore Cerealicolo

Quotazioni del 15/04//2009 Valore in Euro. Quantità in tonnellata. Ultima Quotaz. Quotaz.Preced. Min./Max Min./Max

POTENZA - Coma profondo nel settore della cerealicoltura. Il ribasso dei prezzi negli ultimi mesi ha raggiunto il 50 per cento. Tutto questo sta comportando conseguenze gravissime sui bilanci delle aziende cerealicole. Il riflesso immediato è il calo della produzione del 2009 rispetto allo scorso anno che si aggira intorno al 30 per cento in meno per il grano duro e del 10 per cento per il tenero. In assenza di segnali positivi la perdita di ettari coltivati a cereali potrebbe diventare strutturale portando ben la di sopra dei 500mila in meno del 2008. E’ necessario a questo punto impostare nuove relazioni tra operatori della filiera nel segno di una tangibile valorizzazione dei servizi connessi alla logistica, al trasporto e alla qualità dei prodotti. Fonte: confagricoltura

Grano Duro Fino (nuova produzione) Contenuto Proteico min. 12,50%

206,00/209,00

208,00/211,00

Grano duro buono mercantile

196,00/199,00

198,00/201,00

Grano duro mercantile

193,00/196,00

195,00/198,00

Grano tenero fino per farine 00 . Orzo Vestito Nostrano Distico

145,00/150,00

145,00/150,00

107,00./110,00 112,00./115,00

107,00/110,00 112,00/115,00

145,00/150,00

145,00/150,00

Avena (base kg 40 per hl. Imp. Max 4%)


Cultura&Spettacoli Domenica 19 aprile 2009

60

Musica

Carnet

“Cambio pelle” é l’album del debutto della band di Brienza

Aeguana way al primo cd di FRANCESCO ALTAVISTA BRIENZA - Il mondo della musica forse non può che essere la realtà borghese e perbenista specchiata nel pantano del profitto ad ogni costo. Un mondo di cantautori e di gruppi musicali manipolato, in molti casi, dalle famose big four o major; un processo di trasformazione capitalistica che dalla musica e l'arte, intesa come lente con cui la bellezza guarda la realtà umana riesce ad arrivare al gemito di piacere di una prostituta. La musica però è qualcosa di grandioso: nasce la musica indipendente. Anche dagli isolati vicoli pietrosi della Basilicata nasce una realtà, un linguaggio nuovo e particolare. Arrivano al traguardo del primo disco, gli Aeguana Way , con il disco “ Cambio Pelle”. Il gruppo di giovani, per la maggior parte della cittadina di Brienza, entrano ufficialmente nel mondo bistrattato della musica, con il loro grido alternative rock , anche se a sentire le loro creazioni diviene difficile dare una classificazione. Superano, a detta del pubblico affezionato , la concezione della musica come imposizione di una linea, una nuova concezione del “tracciato” weberiano tra classe dominante e classe dominata. L'album, formato da otto brani , esce con l'etichetta Quickflow in collaborazione con l'Alkemist Fanatix Europe e con la distribuzione affidata alla società Andromeda -distribuzioni

discografiche. Il disco sarà presentato in anteprima ufficiale a Brienza , stasera alle ore 19. Lunedì, invece, ci sarà un convegno - presentazione all'Università di Basilicata , rione Francioso, alle ore 11, Aula Quadrifoglio, con la partecipazione del cantautore Diego Mancino e di Lucariello del famoso gruppo Almanegretta. Si parlerà di musica indipendente, di percorsi artistici e dell'album -evento degli Aeguana Way “Cambio Pelle”. Inoltre ci sarà l'esecuzione di alcuni brani anche da parte degli ospiti. Venerdì 24 aprle l'ultima data lucana confermata della band burgentina per la presentazione a Sasso di Castalda, al Time bridge. L’appuntamento é per le ore 21. Antonio Salviulo , Claudio Lopardo , Raffaele Peppe e Alessandro Vomero, questi sono gli Aeguana way . Salviulo , il frontman della band dichiara: «Il titolo dell'album “Cambio pelle”, vuole rendere il senso di un cambiamento, qualcosa che inizia a muoversi dall'interno - conclude - senza contare poi, che incornicia bene l'entità un po' rettile della band». Qualcosa che si muove, e si muove in Basilicata, perché non si parla della propria terra solo con la musica autoctona, i sentimenti e le sensazioni non hanno legge e non hanno un unico linguaggio. «I brani del disco aiuteranno a capire molto degli Aeguana Way, un album voluto dalla band con registrazione “vintage” in ana-

logico per far rivivere suoni ad oggi molto rari», spiega ancora Salviulo. In conclusione, una nuova pietra viene piantata in favore della musica indipendente, perché indipendente è la libertà e la bellezza. «L'obiettivo della band dice, prima di congedarsi Salviulo - rimane da diverso tempo quello di voler entrare a far parte ufficialmente della scena indipendente italiana, di quel sottosuolo musicale brulicante e ricco di innovazione di cui poco si parla e molto si ascolta». cultura@luedi.it

Cinema Arriva “La notte dei Corti viventi” di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Questa sera tutti al cinema con il bue di Egghia! per la quarta rassegna consecutiva denominata “La notte dei corti viventi”. Appuntamento presso il Duni di Matera alle ore 21. Quindici cortometraggi diversi in stile e concetto sociale di appassionati non solo materani, “numerosi gli elaborati pervenuti” che sono stati selezionati dal Direttore Artistico Antonio Andrisani e il collettivo. Chi è la vera mascotte di questa edizione? Strìmmilo! Il quarto nano, dal cappello azzurro e il vestito arancione, simpatico e tenero. Ecco uno dei tanti soggetti grafici prodotti da Egghia!, promocard che raffigurano gli ormai noti “nani”, o “corti”. I nomi -rigorosamente materani - degli altri nani? Trufolo, Licchilo E

Frusc'colo. Veri gadget da montare e collazionare. Il dialetto e l' ironia non abbandona mai il collettivo, che ormai spopola non solo su internet. Gianni Andrulli e Francesco Foschino - due instancabili fondatori di Egghia! - ci faranno divertire con “Zaccaro Contro la Panda”, una versione extended dell'episodio contenuto nel documentario sul 2 Luglio “La Festa dei Materani”. Inoltre verrà proiettato il video tratto dall'iniziativa “Egghia addò mi iacchj” (Egghia! dove mi trovo), che raccoglie le foto inviate dai fans di Egghia!. Tante altre chicche tutte da scoprire e come comunica in una nota la direzione : n vd'm o ciun'm, tradotto in lingua italiana “ci vediamo al cinema”. La prevendita è ancora aperta presso il botteghino. cultura@luedi.it

Sagrantino day Sommelier in piazza POTENZA - In Basilicata domani c’è il “Sagrantino Day International”, degustazione senza precedenti: coinvolge oltre 4 mila sommelier. Un wine testing senza confini per un vino buono a ogni latitudine. E’ in programma lo stesso giorno in 43 città del mondo, da Washington a Potenza. I 4 mila sommelier parteciperanno anche a un supertest sulla percezione organolettica del più pregiato tra i rossi dell’Umbria. Il Sagrantino di Montefalco gioca la sfida con la gastronomia lucana: un abbinamento vincente per accostamenti innovativi tra regioni leader nella qualità e nella buona tavola. In Basilicata i sommelier si troveranno a Potenza la sera del 20 aprile per degustare il più pregiato e rinomato vino umbro: il “Sagrantino di Montefalco Docg”, secco e passito. Durante la degustazione guidata saranno assaggiati sei diversi tipi di Sagrantino secco annate 2004 e 2005, un Sagrantino Passito di una delle due vendemmie e altri sei calici di “Montefalco Doc”, annata 2006. cultura@luedi.it

“U figlie mascul” da Macchietta allo Stabile

Letteratura POTENZA - Il Museo archeologico provinciale, in via Ciccotti a Potenza, ha fatto da cornice al secondo appuntamento di ''Pathos. La letteratura antica e l'invenzione dell'emozione'', il festival di letteratura antica, promosso dall'assessorato alla Cultura della Provincia di Potenza. Tema dell'incontro, tenuto da Mario Cantilena, professore ordinario di Letteratura greca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, è stato Omero, il primo dei classici antichi. «Oggi - ha affermato lo studioso - per noi Omero è un classico, ma per il gusto moderno non fu sempre così. Ripudiato perché primitivo alla fine del '600, la sua grandezza si è affermata gradualmente e con molti equivoci». «Forse solo oggi - ha continuato - siamo in grado di apprezzarne adeguatamente la forza originaria, che è ad un tempo barbarica ed evoluta. Poche letture come quella del-

w

Rileggendo Omero con “Pathos” Letture scelte di Cantilena l'Iliade e dell'Odissea ripagano così generosamente chi vi si dedichi, ancora oggi, circa tremila anni dopo che i poemi vennero composti». Cantilena, dopo aver fatto un excursus sulla cultura greca, si è soffermato sull'Iliade e l'Odissea, considerati poemi orali, come si evince da alcuni particolari: le numerose frasi più volte ripetute o gli epiteti usati talvolta in contesti inappropriati. L'incontro, che ha avuto un grande successo di pubblico, è il

secondo di sei appuntamenti, il cui intento è quello di divulgare la conoscenza dei testi antichi. Il prossimo è previsto, per il 24 aprile, sempre al Museo provinciale dove Paola Volpe Cacciatore, docente di Letteratura greca all'Università degli Studi di Salerno, proporrà una rilettura delle vicende della saga tebana. «È una delle iniziative culturali più importanti realizzate dalla Provincia, sia per la qualità degli eventi che per l'origina-

lità del progetto. Speriamo - ha affermato l'assessore provinciale alla Cultura Giuseppe Telesca - di rendere fruibile un patrimonio sterminato di testi antichi, spesso ingiustamente relegato in poche aule scolastiche». cultura@luedi.it

POTENZA - Stasera, al teatro “Francesco Stabile”, nell’ambito del cartellone della rassegna teatrale "Leon d'oro" la compagnia teatrale "La Macchietta Romana" di Gigi Pirozzi, porta in scena "'U figlie mascul' ",commedia brillante in due atti di Pippo Scammacca. In scena la tragicomica storia di Pepp’ ‘U Fruttivendol e di una strana gravidanza. Il “miracolo” sconvolge il povero Pepp’ e sua moglie Vittoria. Questo destino inatteso sembra distruggere la famiglia facendola sprofondare nella vergogna, principalmente perché la gestante é un maschio. Un tale Lucio. Una commedia degli equivoci travolgente. Il divertimento e le risate sono garantite. cultura@luedi.it


Spettacoli e televisione 61

Domenica 19 aprile 2009

L’artista tra le prove generali del live e il progetto per ricostruire la Casa dello studente all’Aquila

Tiziano Ferro, un tour pensando all’Abruzzo RIMINI – «Stiamo lavorando insieme all’Avis per la ricostruzione della Casa dello studente dell’Aquila. Già in passato mi hanno detto che la nostra collaborazione ha portato all’aumento delle donazioni di sangue. Adesso vogliamo aiutare l’Abruzzo: ho vari amici che hanno studiato all’Aquila e gli studenti possono fare molto per aiutarla a rinascere. Mi è sembrata una bella idea, perchè gli studenti sono l’anima di una città». Un Tiziano Ferro impegnato anche per l’emergenza terremoto, quello che venerdì al 105 Stadium di Rimini, ha messo a punto lo show che porterà in giro per l’Italia. Una prova generale dedicata al fan club con 800 giovani ad applaudire l’anteprima dello spettacolo che gusteranno oggi i 7000 del primo tutto esaurito del tour 2009. Alla mia età, il nuovo album, sta spopolando anche in Europa e le prevendite vanno alla grande: sold out a Milano, Firenze, Torino, Genova, Brescia, Padova, Perugia e Caserta. Tanto che gli organizzatori hanno già deciso di raddoppiadi GIANLUCA VELTRI HA scelto un ritorno controcorrente, alla sua maniera, dalla parte del torto. Claudio Lolli, uno dei grandi vecchi della canzone d’autore italiana, ha un nuovo album in uscita il 25 aprile, davvero particolare per più di un motivo. Intanto perché “Lovesongs” (Storie di note), registrato nella campagna umbra di Orvieto, contiene otto brani che nuovi non sono, molti dei quali saranno noti solo agli appassionati: il cantautore bolognese è andato a spulciare nel suo ampio catalogo, estraendo da un pozzo venticinquennale (1972-1997) canzoni meno esposte, a rischio di oblio. Completamente riarrangiati, gli otto brani vestono oggi abiti cuciti loro addosso da Paolo Capodacqua alle chitarre e da Nicola Alesini ai sassofoni e alle invenzioni digitali. Soprattutto Alesini – Capodacqua è compagno artistico di Lolli da mezza vita, ormai – dà al disco un tocco davvero rivoluzionario, che rende l’album nuovo a tutti gli effetti, ancor più che se fosse inedito. Non solo gli arrangiamenti melodici del sax, che non era presente come strumento-principe in un disco di Lolli dai tempi di Danilo Tomasetta (“Ho visto anche degli zingari felici” e poco più tardi “Extranei”), ma anche i loop, gli atmospherics, i tappeti sghembi di tastiere. L’altra, e forse principale, peculiarità di “Lovesongs” sta iscritta nel suo titolo: si tratta di canzoni d’amore. Parlano della “ridicola e meravigliosa discesa di un uomo che impara a non morire da solo”; dei “buchi neri del mondo” in cui “è difficile perdersi completamente”; cantano dei momenti in cui “davvero siam solo in due, le mani mie, le mani tue”. Perché Lolli, che da quasi quarant’anni ci parla attraverso un “noi” collettivo, civile, sociale, adesso desidera recu-

re la data romana del 24 giugno allo stadio Olimpico, aggiungendo il 25. «Mi sono emozionato anche durante la prova generale – ha detto Tiziano a fine concerto – In questo live ho provato a tradurre in movimento quello che faccio con le canzoni, mettendo in scena uno spettacolo un pò teatrale. Siamo ancora in rodaggio ma penso che tra due o tre date tutto sarà a posto, sono un perfezionista. E dire che a volte ancora mi vergogno a cantare in pubblico: quando si è vissuti per anni da grasso come me, e poi perdi i chili, ti resta comunque l'atteggiamento». Palco essenziale ma tecnologico, trovate sceniche, due coriste e sei musicisti fra cui lo stesso batterista di Jovanotti, Mylious Johnson, oltre a due ballerini di breakdance, Cico e Footzbeul. Lo spettacolo è sobrio, tutto incentrato su musica e canzoni, quelle del nuovo album e i grandi successi. E per di più uno spettacolo ad impatto zero: l’Enel si è impegnata a neutralizzare le emissioni di Co2 piantando 3000 alberi in alcuni parchi italiani.

Tiziano Ferro

Il 25 aprile esce “Lovesongs”, il nuovo album del cantautore

Lolli controcorrente torna e parla d’amore (da “Antipatici antipodi” del 1983), due pezzi da “Claudio Lolli” del 1988: “La pioggia prima o poi” e “Aspirine”. Il resto è ripescaggio dal primissimo Lolli pre-Zingari: “Quello che mi resta” è addirittura dall’esordio discografico di “Aspettando Godot” (1972), “La giacca” da “Un uomo in crisi” (1973) e “Donna di fiume” da “Canzoni di rabbia” (1975). Solo un brano appartiene alla produzione più tarda, ma sempre del secolo scorso: “Dita” (1997). Il trattamento riservato a tutte le tracce è omogeneo: Lolli e Capodacqua vengono calati in un liquido amniotico a cura di Nicola Alesini, musicista in bilico tra jazz e elettronica, dotato di straordinario istinto melodico. Effetti percussivi elettronici, fondali liquidi e a volte dissonanti, tappeti colmi di rarefazione, con la chitarra di Capodacqua ad accompagnare (ma anche a prodursi in assoli come in “Aspirine”, con la chitarra-synth) men-

tre dal sax di Alesini sgorgano melodie alternative, che aggiungono con affettuosa empatia tutto quello che Lolli non dice. La voce del cantautore a volte preferisce il recitativo, o il rap, alla semplice esposizione del motivo. L’impressione è quella di un Lolli calato in atmosfere ECM, canzone-ambient, da jazz nordeuropeo; non scordiamo che Alesini, il cui timbro sul disco è evidente, è un jazzista atipico, un ricercatore di sonorità che ha collaborato con David Sylvian e Harold Budd. Ecco, se proprio si può, o si deve, rintracciare un link, allora diciamo che “Lovesongs” ci regala un Lolli in formato-Sylvian. Voce caldissima, carica, messa sopra a tutti i suoni, chitarre, fiati e suoni rotti messi sotto. Una nuova, ennesima sfida da parte di Claudio Lolli, che ha voglia ancora di sorprendere. “Lovesongs” sarà presentato in concerto a Terni il giorno della sua uscita sul mercato, il 25 aprile.

Restyling di 8 brani tratti dal repertorio meno noto

Claudio Lolli; a destra la copertina del libro

perare il filo rosso dell’amore. Al pari di Bob Dylan, che esce il giorno prima (il 24 aprile) con un nuovo album dalla scaletta tutta amorosa. Di questo c’è bisogno, oggi. E in un mondo che predica l’odio, il maestro bolognese canta l’amore. Programmaticamente. Ecco allora alla ribalta “una cosa che non sarà vita, ma neanche solo dieci minu-

ti”, i “saliscendi del cuore”, il “brivido di buio in una stanza d’affitto”; la serenità che “non sa convivere con la memoria”, per usare solo alcune delle splendide parole presenti nei testi. La scaletta recupera per una metà il Lolli anni Ottanta, quello misconosciuto dopo la sbornia del decennio precedente. “Non aprire mai”, ballata amorosa da “Extranei” (1980), “Notte americana”

Sesso in auto Kate beccata dai poliziotti

LONDRA – Alla passione non si può resistere. Chissà se avrà provato a giustificarsi così Kate Moss davanti agli agenti londinesi che l’avrebbero sorpresa in atteggiamenti più che intimi con Jamie Hince all’interno della propria auto parcheggiata tra il verde di Bishop's Stortford nei pressi di Londra. La notizia trapela dal periodico Star Magazine, che cita fonti della Metropolitan Police londinese.

Se Mel divorzia tutta colpa di Oksana

LA bella cantante Oksana Kolesnikova (nella foto) sembrerebbe essere la causa principale della rottura fra Mel Gibson e la moglie Robyn, dopo 28 anni di matrimonio e 7 figli. A dare il via alle procedure di divorzio è stata la moglie di Mel Gibson, Robyn, che, in un comunicato stampa diramato insieme al marito, che chiede ai giornalisti di non entrare in una sfera che attiene alla loro privacy.

Ben due veline per il calciatore Alessandro Matri

SHOWBIZ

Sul web impazzano le foto di Everett “ritoccato” LONDRA - Impazzano sul Web le foto del nuovo look «tutto botox e capelli tinti» di Rupert Everett, irriconoscibile al Marta Stewart Show della scorsa settimana, tanto da spingere il sito Entertainmentweekly.com a chiedersi se l’attore inglese si stia preparando per recitare ne La maschera di cera 2 ed Entertainment wise a considerarlo pronto per il museo di Madame Tussauds, mentre Examiner.com lo definisce senza mezzi termini «terrificante». Un giudizio condiviso anche dal

londinese Daily Mail, che proprio non si capacita del motivo che abbia spinto il sexy Rupert a rovinarsi in quel modo, colorando i suoi bei capelli sale-pepe di un triste marrone scuro e “stirandosi” la faccia modello bebè. Già, perché sono proprio le rughe (o meglio, la totale mancanza di esse) ad aver scatenato le maggiori perplessità. Vero, potrebbe essere anche stato un truccatore dello show dalla mano particolarmente pesante ad aver esagerato con il fon-

dotinta o gli effetti della svolta salutista del 49enne Everett, ma ad Hollywood non ci crede nessuno. Everett, insomma, si sarebbe sottoposto a svariati interventi di chirurgia plastica facciale. Invece a tutti piaceva di più prima, rughe comprese. E di questo tenore è anche l’immediata smentita affidata al Daily Mail dal suo portavoce («Perché Rupert dovrebbe ricorrere alla chirurgia plastica? È un uomo bellissimo e queste insinuazioni sono ridicole»).

L'ATTACCANTE del Cagliari Alessandro Matri va a segno in amore. Seguendo le orme di Bobo Vieri, Alessandro ha superato il maestro, facendo cadere ai suoi piedi due veline di Striscia in pochi mesi. A Natale Matri ha fatto coppia con la bionda Costanza Caracciolo; ma già all'Epifania la passione si era spenta e il calciatore si è buttato sulla mora Federica Nargi, con la quale ha trascorso la Pasqua. Rupert Everett “ringiovanito”


Rubriche

62

Domenica 19 aprile 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

È difficile fare carriera giocando solo d'astuzia: ci vuole anche una grande preparazione. In amore andate avanti distrattamente.

TORO 21/4 - 20/5

Nel lavoro i superiori si aspettano molto da voi: cercate di non deluderli. Problemi con un Sagittario.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Gli eventi vi costringeranno a rivedere un vostro progetto di lavoro: le condizioni sono in parte cambiate. In amore non siate precipitosi.

CANCRO 22/6 - 22/7

Nei prossimi giorni dovrete dedicare tutta la vostra attenzione alla sfera professionale: siete ad un bivio. In amore i nodi vengono al pettine.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro non accettate nuovi incarichi se non siete in grado di portarli avanti nel modo migliore. In amore cambiate tattica.

VERGINE 24/8 - 22/9

Rifuggite le tensioni e gli scontri: nel lavoro andate dritti per la vostra strada. Vi sentite attratti da un Leone.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

I giochi nel lavoro non sono ancora fatti: trovate il modo di approfittarne. Incontro molto interessante in serata.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Cercate di risolvere in fretta i problemi di lavoro o si acuiranno. In amore mettete da parte l'orgoglio ma non la dignità.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Per avere successo nella vostra attività non basta la forza di volontà: ci vuole fiuto. Un'esperienza sentimentale esaltante.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non potete affidarvi al caso, ma dovete fare progetti concreti se volete andare avanti nella professione. Non pensate a chi non vi merita.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Non siate precipitosi perché senza riflettere potete fare solo danni nel lavoro. Tante conquiste ma nessun rapporto affettivo serio.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS: SF accenda teda ME = SFACCENDATE DAME

Con la dialettica sapere essere convincenti se volete ottenere qualcosa nel lavoro. Incontro con un Acquario fascinoso e affidabile.


Televisioni 63

Domenica 19 aprile 2009

14.00

TALKSHOW

PRIMA SERATA

SHOW

15.30

Massimo Giletti

ATTUALITÀ

21.30

Simona Ventura

21.30

Milena Gabanelli

SHOW

22.40

Paola Perego

RUBRICA

SHOW

21.00

Cristina Chiabotto

17.50

Colorado

FILM Turner e il “casinaro”

06.00 -RubricaQuello Che 06.30 -Rubrica Sabato & domenica 07:01 - RubricaPole Position 07.55 -SportGara - Automobilismo 08.15 -SportRaisport - Automobilismo 08.20 -RubricaPole Position 09.00 -Sport Gara - Automobilismo 10.30 -RubricaA Sua immagine 10.55 -ReligioneSanta Messa 12.00 -ReligioneRecita dell'Angelus da Piazza San Pietro 12.30 -RubricaLinea verde 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -Talk Show Domenica In - L'Arena 15.15 -SPETTACOLO Domenica In...sieme 16.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 18.00 -Varietà Domenica In - 7 giorni 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaL'avvocato risponde 06.15 -RubricaInconscio e magia 06.45 -VarietàMattina in famiglia 07.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 08.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 09.30 -TelegiornaleTg 2 Mattina L.I.S. 10.00 -TelegiornaleTg 2 Mattina 10.05 -RubricaRagazzi c'è Voyager! 10.30 -RubricaCartoon Flakes 10.50 -SportF1 - GP della Cina - Automobilismo 11.00 -RubricaPole Position 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.25 -RubricaTg 2 Motori - di motori 13.35 -RubricaTg 2 Eat Parade - di musica 13.45 -VarietàQuelli che... aspettano 15.30 -ShowQuelli che il calcio e... 17.05 -RubricaStadio Sprint 18.00 -TelegiornaleTg 2 18.05 -Rubrica90° minuto 19.00 -SportF1 - GP della Cina - Automobilismo 20.00 -Sit ComPiloti

07.00 -CONTENITORE Aspettando è domenica papà 07.40 -RubricaMamme in blog 07:41 - RubricaE' domenica papà 09.00 -TelegiornaleTGR 09.15 -RubricaRai Sport 11.00 -SportMaratona di Torino - Atletica leggera 12.00 -NewsRai Sport Notizie 12.25 -RubricaTeleCamere 12.55 -RubricaRacconti di vita 13.25 -RubricaTimbuctu 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.15 -TelegiornaleTg 3 14.30 -RubricaIn 1/2 h. 15.00 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.05 -RubricaAlle falde del Kilimangiaro 15.45 -SportAmstel Gold Race - Ciclismo 18.00 -GiocoPer un pugno di libri 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -Talk ShowChe tempo fa

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08:51 - Religione Le frontiere dello spirito 09:42 - TelegiornaleTGCom 09.45 -Attualità Verissimo 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Real Tv La Fattoria 14.10 -Real Tv Grande Fratello 14.30 -Telefilm Anna e i cinque 16.30 -Talk Show Questa domenica 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.15 -Film TvUn'avventura straordinaria - Commedia con Alex D.Linz, James Woods, Annabeth Gish - regia di Sean McNamara (USA) - 2001 09.30 -DocumentarioPuglia 10.00 -ReligioneSanta Messa 11.00 -ShowPianeta Mare 11.30 -Telegiornale Tg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -ShowPianeta Mare 12.10 -RubricaMelaverde 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 13:58 - TelegiornaleTg 4 14:07 - VideoframmentiIeri e Oggi in TV 15.00 -FilmLawrence d'Arabia con Peter O'Toole, Alec Guinness, Anthony Quinn - regia di David Lean (GB) - 1962 18.55 -TelegiornaleTg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -TelefilmIl ritorno di Colombo

07.00 -TelefilmMowgli - Il ragazzo della giungla 07.45 -Cartoni 10.55 -TelefilmRobin Hood 11.50 -RubricaGrand Prix - di motori 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 12:58 - Previsioni del tempoMeteo 13.00 -RubricaGuida al campionato 14.00 -FilmVirus letale con Dustin Hoffman, Rene Russo, Morgan Freeman - regia di Wolfgang Petersen (USA) - 1995 16.30 -FilmAsterix e Cleopatra - regia di René Goscinny, Lee Payant (Francia, Belgio) - 1968 17.55 -TelefilmLizzie McGuire 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 18.45 -SportCampionato Mondiale Motociclismo - Motociclismo 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 19.00 -Sit ComTutto in famiglia 19.35 -FilmSenti chi parla 2 con John Travolta, Kirstie Alley, Elias Koteas - regia di Amy Heckerling (USA) - 1991

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.05 -RubricaMovie flash 10.10 -RubricaLa settimana 10.25 -RubricaMovie flash 10.30 -FilmGuardatele ma non toccatele con U. Tognazzi, R. Vianello - regia di Mario Mattoli (Ita) - 1959 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -RubricaAnni luce 14.00 -FilmNiente in comune con T. Hanks, J. Gleason, E. Marie Saint - regia di Garry Marshall (USA) - 1986 16.40 -DocumentarioValigia dei Sogni 17.45 -RubricaMovie flash 17.50 -FilmTurner e il "casinaro" con T. Hanks, M. Winningham regia di Roger Spottiswoode (USA) - 1989 20.00 -TelegiornaleTg La7

20.35 -News Rai Tg Sport 20.40 -Gioco Affari tuoi 21.30 -Reality Show X Factor - La finale

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.00 -Telefilm Numb3rs 22.35 -Rubrica La domenica sportiva

21.30 -Attualità Report 23.30 -Telegiornale Tg Regione 23.35 -Talk Show Glob, l'osceno del villaggio

20.40 -Show Paperissima sprint 21.30 -Show La fattoria

21.30 -Telefilm Siska 22.30 -News Contro Campo Posticipo 22.40 -Rubrica Contro Campo

21.00 -Show Colorado

20.30 -Rubrica Chef per un giorno 21.30 -Film Detenuto in attesa di giudizio con A. Sordi, E. Andersen - regia di Nanni Loy (Italia) - 1971 23.30 -NewsSport 7

00.35 -TelegiornaleTG 1 00.40 -RubricaCinematografo 01.40 -TelegiornaleTg 1 Notte 01.55 -Previsioni del tempoChe tempo fa 02.00 -RubricaCosì è la mia vita... 03.00 -VideoframmentiHomo ridens 03.40 -FilmI due crociati

01.00 -TelegiornaleTg 2 01.20 -RubricaProtestantesimo 01.50 -RubricaAlmanacco 02.05 -RubricaInconscio e Magia Psiche 02.50 -RubricaScanzonatissima 03.10 -TelefilmLe ragazze di Piazza di...

00.35 -TelegiornaleTg 3 00.45 -RubricaTeleCamere 01.35 -RubricaAppuntamento al cinema 01.45 -RubricaFuori orario. Cose (mai) viste

01.00 -TelegiornaleTG5 01:29 - ShowPaperissima sprint 02.35 -FilmKiller - Diario di un assassino con J. Woods - regia di Tim Metcalfe (USA) - 1995 05.30 -TelegiornaleTG5-Notte

01.20 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.35 -FilmBullit con S. Mc Queen, J. Bisset - regia di Peter Yates (USA) - 1968 03.35 -TelefilmBlue Murder 04.15 -Soap OperaFebbre d'amore

00.00 -ShowLe Iene 01.45 -NewsStudio Sport 02.35 -FilmNovocaine con S. Martin, L. Dern - regia di David Atkins (USA) - 2001 04.35 -TelefilmHighlander

23.35 -ReportageReality 00.30 -NewsSport 7 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -FilmLa smania addosso con V. Gassman - regia di Marcello Andrei (Ita ) - 1963

leTrame

LA 7

ORE 14.00

ITALIA 1

ORE 14.00

RETE 4

ORE 15.00

NIENTE IN COMUNE

VIRUS LETALE

LAWRENCE D’ARABIA

con T. Hanks, J. Gleason, E. M. Saint, B. Armstrong - regia di Garry Marshall (Usa) - 1986

con D. Hoffman, R. Russo - regia di Wolfgang Petersen (Usa) - 1995

con P. O'Toole, A. Quinn, O. Sharif - regia di David Lean (G.B.) - 1962

David Basner è direttore di un'agenzia pubblicitaria. Proprio quando sta per chiudere un contratto viene a sapere che il padre e la madre si sono separati. David cura soprattutto la situazione del padre, che è malato e deve finire in ospedale: nel farlo, capirà che il successo non è l'unico valore per cui si deve vivere. Lo aiuta la fidanzata...

Il colonnello Sam, ufficiale medico dell'esercito statunitense, viene inviato dal governo in Africa per indagare su un virus sconosciuto che sta decimando gli abitanti di un villaggio. I morti, già numerosi, sono accatastati come legna da ardere e i superstiti rischiano di fare la stessa fine. Sam tenta di mettere in guardia i suoi superiori, ma per tutta risposta il colonnello viene destituito...

Il tenente T.E. Lawrence, del Quartiere Generale Britannico al Cairo, viene mandato tra le tribù arabe in rivolta contro il governo turco con il compito di rinfocolare la rivolta. Dopo un'azione audacissima e la presa della piazzaforte di Aqaba, l'ufficiale, che ha assunto i costumi e la mentalità locali, diventa la guida carismatica degli arabi che ora vuole emancipare contro gli stessi...

LA 7

ORE 17.50

ITALIA 1

ORE 19.35

LA 7

ORE 21.30

TURNER E IL “CASINARO”

SENTI CHI PARLA 2

con T. Hanks, M. Winningham - regia di Roger Spottiswoode (Usa) - 1989

con J. Travolta, K. Alley, E. Koteas, O. Dukakis - regia di Amy Heckerling (Usa) - 1991

con A. Sordi, E. Andersen, L. Banfi, M. Pisu - regia di Nanni Loy (Ita) - 1971

La coppia del film precedente (John Travolta/James e Kirstie Alley/Mollie) avrà questa volta un figlio in comune, ma Mickey (di cui James non è il padre) ha qualche punta di gelosia. Nasce Julie, James trova finalmente il lavoro che voleva - pilota di jet e non più tassista - ma in famiglia nascono attriti e lui lascia la moglie e i bambini...

Giuseppe è un geometra da sette anni emigrato in Svezia, dove ha fatto fortuna con la sua piccola impresa edile. Torna in Italia per far conoscere il suo Paese alla moglie Ingrid, ma alla frontiera viene inspiegabilmente fermato e quindi arrestato. Tradotto in carcere, scopre di essere accusato di omicidio colposo. Giuseppe resta coinvolto...

Scott Turner, un poliziotto maniaco dell'ordine e della pulizia, è sulle tracce dell'assassino di un suo amico, il vecchio Amos Reed, che gestiva un piccolo deposito di rottami nella zona del porto. Il piedipiatti adotta Hooch, il grosso mastino di proprietà del morto, che si rivela indisciplinatissimo e capace di scatenare un terremoto nell'ordinata vita di Turner...

DETENUTO IN ATTESA DI GIUDIZIO

La prima serata è tutta dei “Cesaroni” RAI UNO Affari tuoi L'eredita' I raccomandati L'eredita' la sfida

ora 20.42 19.49 21.14 18.49

ascolto 6.720 5.653 4.199 3.744

RAI DUE Medici in prima linea Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-si,viaggiare

21.05 13.32 19.37 13.49

2.461 2.209 1.716 1.572

RAI TRE Un posto al sole Mi manda raitre Parla con me Blob di tutto di piu'

20.38 21.10 23.15 19.58

2.596 2.335 1.637 1.584

CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Beautiful Cento vetrine

20.47 21.19 13.42 14.12

7.585 6.970 4.162 3.869

ITALIA 1 Le iene show I simpson Le iene.it La ruota della fortuna

21.16 14.28 22.52 20.28

2.920 2.250 2.127 1.992

RETE 4 Entrapment Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.13 20.29 19.43 14.09

2.208 2.108 1.839 1.524


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NOMINE RAI

Silvio: nomi inventati Per il sito Blitz il Tg3 andrà a Berlinguer

“Boom boom baby san” Indian rock a Bernalda Camillo Corona, il giardiniere di Melfi che ha novant’anni

Pensieri & parole: Nino Calice e l’omonima casa editrice

alle pagine 6 e 7

alle pagine 15, 16, 17, 18 e 19

Anno 8 n.97 € 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 19 Aprile 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

A CHE COSA SERVE UN GIORNALE di PARIDE LEPORACE DA qualche tempo si pongono dubbi sul concetto di opinione pubblica entrata in crisi con la modernità televisiva e della rete. Domanda ancor più attuale in una regione fanalino di coda per indice di lettura (ogni giorno si vendono 46 quotidiani ogni 1000 lucani, peggio fa soltanto il Molise) dove lo strumento giornale è stato per lungo tempo prodotto e consumato dal notabilitato di ogni colore che ne ha determinato storia ed evoluzione. segue a pagina 11

SCONTO GAS

LA POLITICA LUCANA

MA DE FILIPPO

Di Pietro chiude agli inquisiti Via libera a Lacorazza e Santarsiero candidati alle pagine 8 e 9

ELEZIONI

NON AFFRONTA LA VERA QUESTIONE ENERGETICA di FRANCO MATTIA GENTILE Direttore, l’intervento del Presidente De Filippo su quella che il 30 marzo scorso, con una mia dichiarazione, ho definito le “maxibollette del gas” recapitate alle famiglie lucane, in particolare negli ultimi due bimestri, chiamando in causa direttamente la Sel - affronta la questione ancora una volta in termini riduttivi rispetto al potenziale delle nostre risorse energetiche e di gas. E, mi sia consentito, anche con il linguaggio burocratese, tipico degli uffici regionali. Come è estremamente riduttivo l”annuncio di prevedere un aumento del 10 per cento (si badi bene 10 per cento) del reddito Isee per le famiglie segue a pagina 12

da martedì speciale sulle comunali E Santochirico annuncia

Il vescovo Superbo difende la Costituzione Il comune di Potenza contro le decisioni di Inglese

Piano scuola

«Tra pochi giorni presentiamo il piano» a pagina 12

a pagina 12

di LUCIA SERINO “Quello che gli uomini vogliono veramente dalle donne” è tornare a sentirsi unici e insostituibili. In una nota scritta, come sempre in maniera irresistibile, da Gaetano Cappelli su Facebook, si può leggere l'apologia dell'imperfezione femminile, il ricordo di una vecchia e rassicurante dimensione in cui non esisteva la superpianificazione domestica della donna guerriera di oggi conseguenza della sua superpianificazione professionale (nella nota l'esempio femminile è una giornalista!!!). Ieri sul Corriere un “Controcorrente” di Lina Sotis sembrava scritto ap-

Donne & uomini: bon ton milanese e potentino posta per rispondergli. Quello che le donne vogliono veramente dagli uomini è tutto il contrario di ciò che i maschi si affannano a essere oggi. «Questo maschio figo e inodore io lo ripudio», scrive la Sotis, «lustro, levigato, magro, abbronzato, perfettamente pettinato». La camicia mai stazzonata, sempre tirata di fresco, che non nasconde maniglie

dell'amore «perché tanto il signore l'amore lo fa solo con se stesso in palestra, in profumeria, davanti allo specchio». Gli uomini troppo belli sono per donne senza fantasia. Non li vogliamo, insiste Lina Sotis, restituiteci i maschi. Cappelli e la Sotis scrivono in fondo la stessa cosa. Chi prima usava il guinzaglio oggi si sente spiazzato e persino annoiato dalla perfezione di una donna che ti assicura tutto ma che se muori continua la vita senza intoppi. E le donne inseguono responsabilità e umorismo maschili, merce sempre più rara. I primi edonisti erano Fonzie, Tony Manero e James Bond. Gli ultimi, tutti. Si salvi chi può.

SPORT

POTENZA-MARCIANISE

Arleo si gioca tutto

MELFI-ISOLA LIRI

Una vittoria per la salvezza D Francavilla in casa

Matera cerca tranquillità Genzano a Fasano

PROMOZIONE

Il big match a Policoro BASKET A PLAYOFF

La Levoni inciampa a Siena BASKET A PLAYOUT

Bawer Matera da dimenticare

Marrese solleva la questione morale a Policoro: altro caso riguarda proprio il sindaco

Incarico del Comune alla figlia dell’assessore LEGGERE PER CRESCERE CONOSCIAMO i libri della nostra inquietudine: li hanno scritti Kafka, Camus, Joyce, Borges, Mann, Saramago, Chatwin, Bellow, Philip Roth. Sono soltanto alcuni di quei libri che hanno la capacità di creare turbamento e, forse, anche di segnare l'esistenza di chi li legge. Rimangono a lungo nella valigia delle nostre cose più care. continua a pag 13

POLICORO – Esplode al Comune di Policoro la “questione morale”. A sollevarla coraggiosamente è il capogruppo del Pd, Gianluca Marrese, che al Quotidiano spiega la vicenda della figlia arhitetto di un assessore che ha ricevuto un incarico di progettazione dal Comune. E solleva anche un’altra vicenda che riguarda il sindaco Lopatriello. segue a pagina 13

Nomine Rai: leccherai servirai ubbidirai così primeggerai.


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