2 In Italia e nel Mondo Brevi dal mondo
Mosca, silurato Pronin
MOSCA – Pugno di ferro del presidente russo Dmitri Medvedev (nella foto) sulla polizia moscovita dopo l’inspiegabile strage compiuta lunedì da un ufficiale fuori servizio uscito di senno. Mentre monta l’indignazione a mano a mano che filtrano notizie sui segnali inquietanti dati dall’omicida nel passato, il numero uno del Cremlino ha silurato il controverso capo della polizia Vladimir Pronin.
Mare di Aral nessun accordo MOSCA – E' naufragato in una vaga dichiarazione d’intenti finale il vertice dei presidenti dei cinque Paesi dell’Asia centrale riunitisi ad Almaty, in Kazakhstan, per discutere come salvare il Mare di Aral, il grande lago salato teatro di uno dei più gravi disastri ambientali causati dall’uomo, in questo caso dalla pianificazione sovietica. I leader di Kazakhstan, Uzbekistan, Turkmenistan, Kirghizistan, Tagikistan si sono impegnati a trovare il modo di unificare le loro posizioni in futuro.
Madrid, Sarkozy sigla la “pace”
MADRID – Scambio di carinerie tra Nicolas Sarkozy e Josè Luis Zapatero (nella foto), che nella conferenza stampa finale del vertice franco-spagnolo di Madrid hanno chiuso qualsiasi polemica dopo la frase sul premier iberico «non molto intelligente» attribuita al presidente francese e smentita dall’Eliseo. Il leader socialista ha esordito esprimendo il suo «apprezzamento intenso, sincero, profondo ed eterno» per il titolare dell’Eliseo. Sarkò ha escluso che nei colloqui si sia fatto cenno alla sua presunta «gaffe» e ha assicurato che con Zapatero c'è un rapporto che «va molto al di là della fraternità professionale» e supera ogni differenza politica.
Nasce corpo antipirati MOGADISCIO – Un gruppo di pescatori somali stufi di subire le angherie dei pirati ha formato un corpo di vigilantes che ha già catturato 12 corsari a bordo di due barche. Ne ha dato notizia la Bbc, spiegando che la milizia di pescatori è stata riunita dai leader del Puntland.
Mercoledì 29 aprile 2009
Berlusconi si reca a Varsavia per un vertice bilaterale con Tusk
Italia e Polonia: identità di vedute VARSAVIA - Rapporti economici intensi e ottimi, identità di vedute sulla quasi totalità dei temi di politica estera. Il vertice italo-polacco a Varsavia, ieri, non ha fatto che confermare una partnership riuscita, e da lungo tempo, tra Roma e Varsavia. Rapporti "molto, molto buoni", dice soddisfatto il premier Silvio Berlusconi (che oggi partecipa al Congresso del PPE a Varsavia), e posizione "completamente condivisa sia per quanto riguarda la politica estera che per i temi economici" La Polonia, del resto, è stato il primo paese dell'Europa dell'Est, all'inizio degli anni '80, a sfidare il regime sovietico. E i rapporti stretti con Roma, già avviati in quel periodo
per il sostegno italiano alle lotte di Solidarnosc, si sono molto rafforzati durante il pontificato di Karol Wojtyla. Un clima che ha spianato la strada anche a un sempre più stretto rapporto economico, che fa oggi dell'Italia il terzo partner commerciale di Varsavia. Con l'ambizione dichiarata di Berlusconi di arrivare presto al secondo posto, e del premier polacco Donald Tusk di fare dell'Italia addirittura il primo partner commerciale del suo paese. La delegazione che ieri è stata accolta a Varsavia con particolare calore, era all'altezza di queste prospettive. Ad accompagnare il presidente del Consiglio al Palazzo della Cancelleria per il vertice bilaterale
c'erano infatti ministro degli esteri Franco Frattini, il ministro degli interni Roberto Maroni, il ministro della giustizia Angelino Alfano, il ministro dello sviluppo economico Claudio Scajola e il ministro delle infrastrutture Altero Matteoli. Particolarmente significativa la presenza di Scajola e Matteoli, impegnati a latere del vertice in un foro di dialogo economico con i rappresentanti dell'industria e delle associazioni italiane e polacche. Per le aziende italiane le prospettive sono interessanti: la Polonia ospiterà i mondiali di calcio del 2012 e per la realizzazione delle infrastrutture ha ricevuto 70 miliardi euro in finanziamenti europei. "L'Italia in-
Berlusconi (a sinistra) con Tusk
tende partecipare con le oltre mille aziende presenti nella utilizzazione di questi finanziamenti per creare infrastrutture e, in particolare autostrade e alberghi", spiega Scajola. Serena Bruno
Il Pontefice lancia un monito ai politici: «Questa terra deve rinascere»
Il Papa tra i terremotati Ratzinger in visita a Onna: «Ho ammirato il vostro coraggio» ROMA - "Ho ammirato il coraggio, la dignità e la fede con cui avete affrontato anche questa dura prova". È iniziato tra le macerie di Onna il pellegrinaggio del papa nei luoghi della tragedia d'Abruzzo. Una missione di speranza, in una terra "splendida e ferita", per portare conforto alle migliaia di sfollati costretti a ricominciare da capo dopo quel terribile 6 aprile. E testimoniare comprensione per coloro che non si sono persi d'animo nonostante siano stati sfiorati dalla morte, e ora devono fare i conti con il freddo, la pioggia e lo sciame sismico che non dà tregua. Con la paura, che rischia di trasformarsi in psicosi. Ratzinger è arrivato in auto, e non in elicottero a causa del maltempo, ed è stato accompagnato dal sottosegretario Gianni Letta e dal capo della Protezione civile Giudo Bertolaso nella visita alla tendopoli. E subito dopo all'Aquila, dove ha fatto tappa alla basilica trecentesca di Collemaggio, dove ha pregato davanti alle spoglie di Celestino V, e alla Casa dello studente finita in briciole. Si è intrattenuto con una decina di giovani, che gli hanno consegnato una lettera. In una mezz'ora - tanto è durata la visita - ha stretto le mani dei terremotati il Pontefice, ha accarezzato tanti bambini, sotto una pioggia battente. Mentre la terra tremava ancora (due scosse si sono susseguite, con epicentro vicino l'Aquila). "Vi sono stato accanto fin dal primo momento", ha assicurato il papa, che ricordando quella terribile notte tra la
domenica e lunedì 6 aprile ha detto di avere condiviso lo sgomento e le lacrime degli abruzzesi. "Vorrei abbracciarvi tutti, ad uno ad uno". Parole affettuose, non convenzionali quelle pronunciate da Benedetto XVI. Poi ha parlato di vicinanza con quelle famiglie che hanno perso tutto: case, risparmi, lavoro e in troppi casi anche parenti e amici. Una risposta concreta - secondo Ratzinger "passa attraverso la nostra solidarietà che non può limitarsi all'emergenza iniziale, ma deve diventare un progetto stabile e concreto nel tempo". Anche la Chiesa farà la sua parte, non lascerà solo nessuno. Dopo quanto è accaduto in Abruzzo, alla comunità civile il papa ha chiesto "un serio esa-
me di coscienza, affinchè il livello delle responsabilità, in ogni momento, mai venga meno". Solo a questa condizione l'Aquila, "anche se ferita, potrà tornare a volare". Quindi un richiamo alle istituzioni: "Questa terra deve rinascere". L'Abruzzo - è stato l'incitamento del Pontefice - "deve tornare ad ornarsi di case e di chiese, belle e solide. Lo dobbiamo ai morti". Servono soluzioni efficaci. Il papa lo ha detto nella tappa finale, la scuola della Guardia di finanza di Coppito in Piazza D'Armi, dove ha salutato le autorità istituzionali e religiose. E ha indossato per qualche attimo il casco di un ufficiale dei vigili del fuoco. Andrea Longo
Il Papa accarezza un neonato all’Aquila
Nel mirino dei magistrati di Santa Maria Capua Vetere anche un assessore regionale
Napoli, mazzette per la centrale biomasse NAPOLI – Una rete capillare per corrompere amministratori locali, tecnici, funzionari e consulenti pubblici: tutto con lo scopo di ottenere il via libera alla costruzione di una centrale a biomasse a Pignataro Maggiore, nel Casertano, e un contributo pubblico di quasi 7 milioni di euro. È questo il pentolone scoperchiato ieri dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) che ha emesso 23 ordinanze di custodia cautelare in tutta Italia. Le accuse vanno dall’associazione a delinquere finalizzata alla truffa in danno alla Regione Campania, alla corruzione di pubblici ufficiali, alla rivelazione di segreti di ufficio e alla realizzazione di
falsità in atti pubblici. Avvisi di garanzia a diverse persone tra cui l’assessore alle attività produttive della Regione Campania Andrea Cozzolino, la cui candidatura alle Europee per il Pd è data per certa, e il capo della segreteria del presidente della regione Antonio Bassolino, Gianfranco Nappi. Entrambi hanno ricevuto l’avviso perchè si potesse procedere alle perquisizioni dei loro uffici in Regione e si sono detti oggi «sereni e estranei ai fatti». L’inchiesta, denominata «Biopower», descrive un copione per molti versi simile a quella che ha coinvolto nei mesi scorsi a Napoli Alfredo Romeo: anche qui due imprenditori, Renzo Bracciali e Gianpiero Tombolil-
Ciancimino può espatriare
Usuraio picchia cliente a Napoli
Si perdono sull’Etna cinque turisti
PALERMO – Il tribunale del riesame di Palermo ha revocato il divieto di espatrio imposto dal Gup Giuseppe Sgadari – e poi confermato dalla Corte d’appello – a Massimo Ciancimino, dopo la condanna per riciclaggio. Tecnico il motivo della decisione, che accoglie la richiesta degli avvocati Giuliano Dominici e Roberto Mangano: la sospensione dei termini della misura restrittiva, prevista per il deposito della sentenza, non si applica al divieto di espatrio, che non è un provvedimento coercitivo 'restrittivò. Ciancimino da alcuni mesi rende dichiarazioni ai pm delle Procure di Palermo, Catania, Caltanissetta e Firenze e sabato 2 maggio farà il proprio esordio in aula, nel processo che sarà celebrato in trasferta nell’aula bunker di San Vittore, a Milano. Il processo è il 'Gotha': imputati, fra gli altri, l’ex deputato regionale di FI Giovanni Mercadante, il boss Bernardo Provenzano e il capo della 'triade' Antonino Cinà.
NAPOLI – I carabinieri a Napoli hanno arrestato usuraio, bloccandolo mentre aggrediva una sua vittima con una catena di ferro nell’affollatissima piazza Garibaldi, a pochi passi dalla stazione centrale. L’accaduto ha consentito ai militari di portare alla luce una storia di minacce e di aggressioni fisiche nei confronti di un commerciante 52enne che non era più in grado di pagare l’alto tasso di interessi che gli aveva imposto Salvatore Salierno, 63 anni, il quale ora deve rispondere delle accuse di tentata estorsione ed usura. Infatti, rispetto ai tremila euro prestati, il commerciante era stato costretto a pagare oltre 14mila euro in pochi mesi. Ma per il rifiuto a pagare ancora, Salierno prima lo ha minacciato di morte, poi lo ha colpito alla testa con una catena di ferro. Soccorso e trasportato all’ospedale «Loreto mare», al comemrciante è stata riscontrata una ferita lacero-contusa al cuoio capelluto.
CATANIA – Cinque turisti polacchi che si erano smarriti ieri mattina in quota sull'Etna sono stati ritrovati nel pomeriggio dagli uomini del Soccorso Alpino della Guardia di finanza. Gli stranieri, tre uomini e due donne, tutti di età tra i 24 e i 30 anni, avevano preso la funivia a Nicolosi e avevano raggiunto la zona della Montagnola, senza poi riuscire a trovare la strada per tornare indietro. I disperrsi, benchè non feriti, hanno chiamato con un cellulare il 118, solo numero di emergenza italiano a loro noto.
lo, entrambi romani, sono accusati di aver elargito mazzette e promesse a politici e funzionari pubblici per ottenere vantaggi. Tutto gira intorno a un contributo di 6,8 milioni di euro della Regione per la costruzione della centrale di Pignataro, contributo che, alla fine, non è stato incassato, visto che la Biopower ha poi ottenuto un finanziamento della Unipol Merchant Bank. Bracciali e Tombolillo, oltre alle loro tre società, la Biopower spa, la Natural Energy srl e la Energethic srl, ne hanno anche una a San Marino, attraverso la quale confluivano centinaia di migliaia di euro da conti in Svizzera per finanziare il sistema di corruzione.
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 28 aprile 2009
36 32 53 87 29 72 11 12 55 7 88
19 90 17 4 90 4 66 77 72 33 67
ilSuperEnalotto
29 6 87 54 53 15 58 71 37 11 46
11 77 88 67 81 60 49 2 51 34 62
63 1 14 2 20 74 7 49 67 26 29
Conc. 51
Montepremi 3.125.245,79 euro
11 - 12 - 32 - 55 - 72 - 87 numero jolly 88 punti 6 jackpot 50.731.177,96 punti 4 318,03 15,90 punti 5+1 625.049,16 punti 3 punti 5 42.616,99 Num. Superstar 36
In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 29 aprile 2009
Dal Buccaneer «Liberateci al più presto»
Maroni: «Accordo sui Cie o il governo dovrà chiedere la fiducia»
Sicurezza, la Lega teme le imboscate ROMA - Dalla Lega un ultimatum a Berlusconi ed agli alleati. Se nella maggioranza non ci sarà un accordo sulla norma del ddl sicurezza che riporta da 2 a 6 mesi la permanenza dei clandestini nei centri di identificazione, il governo dovrà chiedere la fiducia per evitare una nuova bocciatura a sorpresa con i voti dei franchi tiratori della maggioranza. Berlusconi, ha reso noto Maroni, si sarebbe detto d'accordo. Il coordinatore del Pdl, Ignazio La Russa, però, rassicura i leghisti e sostiene che la maggioranza sarà compatta nel votare la norma sui clandestini. Non ci sono rischi per l'ok della maggioranza, ha affermato il ministro della Difesa che ha
aggiunto: "Personalmente mi dimetterei da coordinatore del Pdl se la maggioranza non fosse compatta su questo tema". Ma un primo "incidente" già c'è stato, provocando polemiche. Il presidente della Camera, Gianfranco Fini, ha dichiarato non ammissibile un emendamento del governo che riproponeva nel ddl sicurezza la norma per la copertura delle sedi giudiziarie disagiate. L'emendamento era già stato presentato nel decreto sicurezza approvato dalla Camera ed anche allora era stato dichiarato inammissibile. Ieri c'è stata una riunione dei rappresentanti della Lega e del Pdl
che hanno fissato un accordo sul ddl sicurezza il cui esame in aula alla Camera avrà inizio domani per essere votato la prossima settimana. L'intesa raggiunta riguarda lo stralcio della norma sui medicispia (che avrebbero la facoltà di denunciare alle autorità gli immigrati clandestini, e la permanenza nei Cie dei clandestini per quattro mesi, prorogabili a sei. Per quanto riguarda le ronde si tornerà al testo proposto inizialmente dal governo. Siamo tutti decisi, ha affermato il capogruppo al Senato, Maurizio Gasparri, a prolungare da 2 a 6 mesi la permanenza dei clandestini nei Cie, ed a coinvolgere dei volontari, ex carabinieri ed
Roberto Maroni
ex appartenenti alle forze dell'ordine per controllare il territorio. L'accordo c'è, ha assicurato anche il capogruppo della Lega, Roberto Cota. Le commissioni affari costituzionali e giustizia hanno già approvato i primi emendamenti. Elvio Sarrocco
Tutta Italia sotto pioggia, vento e freddo. In Sila torna la neve
ROMA – Nuova telefonata da bordo del Buccaneer, il rimorchiatore italiano da tre settimane nelle mani dei pirati in Somalia. Alcuni marinai dell’equipaggio – 16 persone, tra cui 10 italiani – hanno chiamato casa. E chiesto di «fare presto» per la loro liberazione. «Stanno bene, ma stanno soffrendo», ha fatto sapere Pasquale Vollaro, padre di Giovanni –giovane marittimo di Torre del Greco –riferendo che la voce del figlio era «terrorizzata». Dal fronte diplomatico «sono aperti tutti i contatti politici», ribadiscono dalla Farnersina.
L’udienza di ieri
Garlasco il pm: «Stasi Ad Alessandria ordinanza di evacuazione per 6.000 persone ha ucciso»
Maltempo, il Tanaro fa paura
ALESSANDRIA – Il maltempo anche ieri ha colpito in tutta Italia, dalle Valle d’Aosta alla Calabria, regioni in cui è anche comparsa la neve, ma l’attenzione è alta soprattutto ad Alessandria dove il fiume Tanaro ha messo paura ed ha costretto il sindaco ad emettere un’ordinanza di evacuazione nei confronti di 6.000 persone. Hanno dovuto lasciare le loro case gli abitanti degli alloggi dei quartieri Orti, Piscina e Cittadella. L’onda massima della piena del Tanaro, arrivata in città intorno alle 14:30, si è però mantenuta nell’alveo del fiume e così il pericolo è stato scongiurato. Nella serata di ieri, dopo le 21:30, quasi tutti sono potuti nelle proprie case. Non lo hanno fatto solo le persone che abitano ai piani terreni. Ad oltre 500 persone la Protezione civile, che ha inviato anche una task force da Roma, ha dato un pasto caldo sia a pranzo che a cena. Oggi le scuole saranno chiuse. In Piemonte, situazione difficile anche nel cuneese, nell’astigiano e in Val d’Ossola. La presidente Mercedes Bresso ha chiesto lo stato di emergenza. Allerta per il Po invece dalla Protezione civile dell’Emilia-Romagna, dove la piena è attesa per oggi, tra pomeriggio e sera. La piena, formatasi in Piemonte, dovrebbe avere una portata stimata sui 7.000 metri cubi al secondo. L'Agenzia regionale di Protezione civile, in base ai dati Arpa Sim e Aipo, ha messo in stato di attenzione le aree golenali anche di Parma e Reggio. Stato di allarme per rischio idrogeologico e idraulico-alluvionale (codice 2) nelle province
Una veduta aerea dell'area allagata dal fiume Tanaro. Gli argini per ora tengono, ma Alessandria è in pericolo
di Milano, Bergamo, Como, Lecco, Sondrio e Varese e conferma dello stato di preallarme per rischio idrogeologico e idraulicoalluvionale (codice 1) sulle restanti aree. Risulta invece sempre disperso Giuseppe Pessina, l’uomo di 70 anni di cui non si hanno più notizie dopo il crollo di una palazzina in via Recoaro a Broni. Pessina abita nella casa a fianco di quella crollata, per una frana improvvisa. L’uomo era uscito dalla sua abitazione con la moglie su invito delle forze dell’ordine: anche il suo alloggio, infatti, era stato evacuato in seguito alla frana staccatasi dalla collina. Si teme che Pessina possa essere stato
Pixar, la svolta “geriatrica” di Disney IN QUESTI anni, la Disney - e in particolare la sua divisione più avanzata e creativa, la Pixar - ci ha abituati a eroi di tutti i tipi. Finora, però, nessun personaggio dei cartoon targati Topolino ha avuto la carica eversiva di Carl Fredricksen. Ma perché rappresenta in qualche modo una rivoluzione, la rottura di un tabù? La vera novità di quest'ultima creazione Pixar è nel suo certificato anagrafico: 78 anni suonati. Un anziano, insomma; anzi, per non usare eufemismi, un vecchio. Scelto non in un ruolo di contorno, di spalla, ma come protagonista
principale della fantasiosa, psichedelica, estrosa avventura che è al centro della pellicola. Con lui, a fargli compagnia suo malgrado, un bambino sovrappeso di otto anni, che si è introdotto come "clandestino" nella casa volante.
travolto dall’onda di acqua e fango. Nella zona scorre il torrente Rile. Ad Altissimo (Vicenza) nelle prealpi vicentine una frana causata dalle abbondanti piogge di questi giorni è precipitata nei pressi delle scuole elementari di via Moline. Lo smottamento è passato tra due edifici finendo sulla provinciale che collega la località vicentina con Crespadoro, che è stata chiusa al traffico. In Campania, dove pioggia e vento si sono abbattuti su Napoli e il resto della regione, sono state sospese a causa del maltempo tutte le corse degli aliscafi in partenza da Ischia e Procida per Napoli e ritorno.
Pioggia e vento forte stanno caratterizzando il maltempo in Calabria. In Sila, in modo particolare a Botte Donato, è ricomparsa nuovamente la neve. Disagi si sono verificati in tutte le province calabresi a causa delle pioggia. A Tropea (Vibo Valentia) il vento forte ha scoperchiato numerosi tetti mentre a Rende (Cosenza) un fulmine ha colpito alcuni cavi elettrici provocando un incendio. Numerosi sono stati anche gli incidenti stradali che hanno fatto registrare alcuni feriti non gravi. Tutte le strade calabresi sono percorribili regolarmente, anche se ci sono stati disagi a causa delle abbondanti piogge. Letizia Bianco
VIGEVANO (PAVIA) – Non ci sono dubbi per la Procura di Vigevano: Alberto Stasi ha ucciso Chiara, ha poi cercato di eliminare ogni traccia e ha messo in scena il ritrovamento del suo cadavere. È in sintesi quel che ha di nuovo ribadito ieri il pm Rosa Muscio al processo con rito abbreviato nel quale il giovane è accusato di aver assassinato la sua fidanzata il 13 agosto di 2 anni fa a Garlasco. Il pm, con accanto il collega Claudio Michelucci, davanti al gup Stefano Vitelli, per replicare alle tesi del professor Angelo Giarda e dell’avvocato Giuseppe Colli, i difensori di Stasi, avrebbe ripercorso per la terza volta, sottolineando alcuni punti specifici, i capitoli fondamentali della sua requisitoria. Al termine ha insistito con la richiesta di condanna a 30 anni di carcere senza la concessione delle attenuanti in quanto Stasi avrebbe agito con «sevizie e crudeltà». Così, in circa quattro ore, il magistrato leggendo i molti appunti che si era preparato e rifacendosi alle relazioni dei suoi consulenti, ha ricalcato passo dopo passo il quadro accusatorio illustrato in fase di udienza preliminare e nel corso del processo, nel quale a suo avviso si intrecciano «forti elementi indiziari» ritenuti precisi e concordanti. Pertanto, ha ancora evidenziato che sui pedali della bicicletta di Alberto le microtracce di dna rinvenute non sono altro che sangue di Chiara. Come è da ricondurre al sangue della vittima il dna rinvenuto sul dispenser del sapone vicino alle impronte digitali di Alberto e sul quale, a differenza di quanto hanno dichiarato le difese, non ci sono altre tracce, men che meno quelle di un personaggio misterioso di sesso maschile. La pubblica accusa ha ripetuto che la mattina dell’omicidio avvenuto tra le 11 e le 11:30, e non tra le 9 e le 10, Alberto non ha lavorato alla tesi di laurea (le quattro pagine in più le ha scritte la sera prima) e quindi avrebbe avuto il tempo di «commettere l’omicidio – aveva detto il 9 aprile il pm – e di occultare l’arma del delitto, in particolare le scarpe». Scarpe che è impossibile abbiano le suole pulite perchè «l'omicida ha sicuramente calpestato il sangue della vittima lasciando le impronte (...) all’interno dell’abitazione». Francesca Brunati
«Maschi, non vi capisco» Ecco il televisore del futuro l’acchiappo secondo Hugh sarà 3D e a comando vocale MUTANTE sì, ma romantico. Puoi avere artigli di metallo e il cuore in mano. «Ci vuole sentimento. Oggi gli uomini non corteggiano più. Dicono che non è più di moda, che è roba da deboli… Tutte scuse. La verità è che sono troppo pigri. Io sarò all’antica ma adoro fare la corte a una donna». A parlare così è Hugh Jackman, 40 anni, attore australiano di un metro e 92 di muscoli tesissimi sotto una maglia verde militare strategicamente attillata. «Oggi il messaggio è: prenditi la donna che vuoi. È come girare per il supermercato con la lista della spesa. Tet-
te grosse, ok. Sedere alto, ok. Non rompe. Perfetta. Invece la domanda che bisogna porsi non è «cosa voglio?», ma «cosa ho da offrirle?”». Jackman, secondo People l’uomo più sexy del mondo, sembra avere un solo difetto. È felicemente sposato.
DALLA partita di basket fruibile in tre dimensioni alla tv mobile via satellite a quella che cambia canale o alza il volume con il semplice comando vocale: la Rai mette in vetrina a Viale Mazzini la televisione del futuro. L'occasione è la prima Giornata dell’innovazione tecnologica, un’iniziativa nata per mostrare le ultime realizzazioni tecniche. Centrale sarà il passaggio al digitale terrestre – che quest’anno si avvia a coinvolgere Piemonte occidentale, Lazio e Campania – anche come opportunità per la diffusione di Internet. La prossima mossa è sviluppare gli standard
tecnologici per la creazione «di un decoder unico, aperto sia al digitale terrestre sia alla tv su larga banda». Il televisore, insomma, diventerà lo strumento per navigare sul web, abilitando così «il 100% delle famiglie italiane all’utilizzo di Internet».
4
Mercoledì 29 aprile 2009
Il fatto del giorno: febbre suina, Europa allarmata Il rischio maggiore è la pandemia mediatica
Cautela con i farmaci “Non usarli a casaccio”
Frattanto in Messico arriva pure il terremoto
dall’editoriale di di Paolo Graldi
dall’intervista di Luigi Ripamonti
dal servizio di Alberto Flores D’Arcais
Siamo chiamati a fronteggiare il rischio planetario di una terribile pandemia, altrimenti detta influenza suina. Un virus può contagiare l’uomo attraverso la saliva atomizzata nell’aria e in certi casi, come è successo in Messico, portarlo alla morte. Questi i fatti. Sulle dimensioni del rischio, in altissimo loco, si parla di “preoccupazione” ma non di “allarme”. [...] Il contagio non è arrivato e, sperabilmente, non arriverà mai e già si è aperto il ventaglio degli effetti perversi a riempire il quale contribuisce l’incessante rullare delle più catastrofiche previsioni. [...] Se andassimo a rileggere le cronache dei mesi che segnarono l’era della mucca pazza saremmo travolti dai brividi. Di rabbia. Da noi, in Italia, una sola vittima e miliardi di danni. [...]
Ora che cosa succederà dal punto di vista organizzativo? «Bisognerà vedere quali livelli di allerta stabilità l’Organizzaione Mondiale della Sanità» risponde Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di sanità pubblica, microbiologia e virologia del’Università di Milano. «Soprattutto bisognerà che vengano date indicazioni precisi per un uso appropriato dei farmaci antivirali». Quali rischi ci sarebbero con un uso inappropriato dei farmaci? «Un loro massiccio utilizzo senza motivo creerebbe rapidamente l’insorgenza di ceppi di virus resistenti e quindi renderebbe inutile il farmaco nel momento in cui dovesse diventare davvero necessario». [...]
[...] Il "mutante" dilaga e a Città del Messico il panico cresce. Il governo invita alla calma ma i morti salgono di ora in ora; e con loro i dubbi di chi accusa le autorità di nascondere la verità, di non essere preparate a questa emergenza continua. Come non bastasse [l’altro]ieri è arrivata improvvisa anche una scossa di terremoto e le strade della capitale, svuotate dalla paura dell’influenza - killer, dalle scuole chiuse e dai mezzi pubblici ridotti, sono tornate improvvisamente alla vita. Migliaia di persone hanno lasciato le case, uscendo di corsa dai palazzi, urlando la loro rabbia, negli occhi il terrore misto a stupore. Non ci sono stati danni, solo tanta paura. Le vittime ufficiali sono già 150, ma il numero è destinato a salire. [...]
La migliore di ieri
E i turisti A New York cresce l’ansia ci ripensano e la paura dell’isolamento
La moda dei virus
dall’articolo di Mariolina Iossa
dal reportage di Vittorio Zucconi
dal commento di Davide Giacalone
Inutile ripetere ai clienti preoccupati che Città del Messico sta lontana dalle spiagge bianche dello Yucatan centinaia di chilometri, e ancora di più le altre zone colpite dal virus, quelle al confine nord con gli Stati Uniti. La febbre suina ha fermato quasi tutti i turisti italiani in partenza per il Messico questa settimana e la prossima, nonostante lo «sconsiglio» della Farnesina riguardi solo alcune zone del Paese (pagine web Viaggiare Sicuri del ministero degli Esteri) e nonostante il 90 per cento del nostro turismo sia diretto alla sola «riviera Maya», dove non si registrano focolai di infezione. [...]
Vi scrivo dalla terra degli untori, da quell’America che dopo avere diffuso, il "virus finanziario" come disse il presidente del consiglio italiano, oggi è guardata come l’incubatrice del "virus del maiale". Sugli Stati Uniti il resto del mondo ha issato la "bandiera gialla" di una semi quarantena globale. Non venite qui tra noi infetti, non mangiate i nostri maiali, sorvegliate i turisti che arrivano a voi da qui. L’influenza suina è divenuta il "virus nordamericano", nonostante il presidente Obama si affanni a dire che "non ci sono veri motivi di allarme" e il numero dei casi, fra accertati e probabili, sia per ora meno di 50, su una popolazione di
310 milioni. L’influenza mutante ha qualcosa di mostruosamente inquietante, nonostante la "solita" influenza stagionale uccida 36 mila americani ogni anno, secondo le cifre ufficiali del Centro per il Controllo delle Malattie, nella generale indifferenza. Ma la pandemia del panico, cominciata nel Messico, ha infettato tutta l’America del Nord, quando il ministro per la Sicurezza Nazionale, Janet Napolitano, ha proclamato lo stato d’emergenza per mettere in moto le procedure di controllo e liberare i fondi governativi destinati alla risposta nazionale contro minacce biologiche naturali o terroristiche. E gli Stati Uniti sono divenuti il centro dell’ansia e dell’attenzione. [...]
Vauro sul Manifesto
Un’epidemia s’aggira per il mondo: la moda delle epidemie. Ogni volta che un allarme si diffonde, su scala planetaria, l’attenzione di tutti si volge verso le organizzazioni sanitarie, le quali tranquillizzano il pubblico confermando la disponibilità di grandi scorte di farmaci, opportunamente rinfoltite per far fronte ad ogni peggiore evenienza. Ciò significa che le epidemie sono anche occasione per grandi affari. Passata qualche settimana, consumate le comparsate televisive dei presunti esperti, si vive e si muore esattamente come prima. [...]
Il contagio dell’economia
Storia della mascherina, simbolo secolare di difesa
dall’editoriale di Mario Deaglio
dall’articolo di Adriana Bazzi
La febbre suina non rappresenta solo una grave emergenza sanitaria; si tratta di un evento totalmente imprevisto, un «fattore S» (dove S può stare per «suini», «sanità» e «sorpresa») comparso d’improvviso con il quale occorre fare i conti, oltre che sotto il profilo medico anche sotto quello delle già incerte prospettive di ripresa economica mondiale. [...] Le prime notizie sulla febbre suina hanno immediatamente determinato su tutte le Borse del mondo forti perdite per i titoli legati ai viaggi e al turismo mentre le quotazioni delle imprese farmaceutiche, soprattutto quelle che producono vaccini, sono fortemente salite, una reazione cinica ma purtroppo realistica dei mercati tesi a individuare subito chi guadagna e chi perde di fronte a una situazione nuova.[...] Il cittadino ha l’impressione che, nella sanità come nella finanza, qualcosa gli possa essere celato. E non è con le reticenze che si esce dalle crisi né di un tipo né dell’altro.
Era una maschera di cuoio o di cartapesta con un lungo becco riempito di spezie e di sostanze medicamentose: con quella addosso, i medici della peste, nella Venezia del 1600, visitavano gli ammalati, senza nemmeno toccarli, ma sollevandone le vesti con una lunga bacchetta di legno. Così i dottori dell’epoca speravano di difendersi dal contagio, quando nemmeno sapevano da dove venisse la malattia o se, come argomentava Don Ferrante nei Promessi Sposi, esistesse davvero. Oggi si sa subito dove nasce un’epidemia, da quale agente è provocata, con quali farmaci e vaccini può essere
combattuta. Ma la maschera, anzi la mascherina, senza più il becco, ma aderente a naso e bocca e con filtri sempre più sofisticati, rimane il simbolo della difesa contro le epidemie. Lo è stata ai tempi della spagnola, come mostrano le foto di archivio, lo è ridiventata con la diffusione della Sars e la minaccia dell’aviaria e adesso ritorna con l’influenza suina. È una difesa di prima linea efficace, dicono i ricercatori dell’Università di Sydney sulla rivista Emerging Infectious Diseases: la mascherina rende quattro volte più resistente, al contagio da virus respiratori, chi la indossa. «I virus dell’influenza però — commenta Alessandro Zanetti direttore dell’Istituto di
La fotografia
Epidemia controllabile dall’intervista di Enza Cusmai
«Ieri, da Francoforte a Milano, un gruppo di giapponesi ha viaggiato con la mascherina sul viso. E una signora del gruppo, essendone sprovvista, si è tappata bocca e naso con un asciugamano per tutto il viaggio». Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università degli Studi di Milano, racconta l’aneddoto per sdrammatizzare. Professore, [...] come si tiene sotto controllo questo virus? «Attraverso una sorveglianza sanitaria che dovrebbe essere attiva in tutti i Paesi. Invece sembra che in Messico la cosa sia stata sottovalutata e il virus si sia scatenato già dal 18 marzo».[...] Come ci si cura? «La prima arma sono gli antivirali. E con quelli si guarisce».
Pontedera, un macellaio con la carne di maiale: consumarla è sicuro (Ansa)
Igiene all’Università di Milano — sono piccoli e superano facilmente i filtri. Le mascherine più efficaci sono quelle da laboratorio, che noi usiamo quando studiamo virus molto pericolosi. Ma con quelle si fa fatica a respirare». Sì, perché le mascherine moderne sono nate prima nelle sale operatorie, poi sono entrate nei laboratori e nelle corsie degli ospedali. Per arrivare, infine, alla portata di tutti. [...] Per moltissime persone, che non è difficile incontrare nella vita di tutti i giorni, la mascherina è diventata via via uno strumento salutistico antismog [...]. E [...] sono diventate un simbolo «rassicurante », indossate anche dai politici. La sesta colonna di Francesco Zardo
Sono un felice carnivoro. Con sprezzo del pericolo, ai tempi della mucca pazza, non ho smesso di comprare manzo e vitello e neanche ho sospeso il consumo di pollame e uova al tempo dell’aviaria. I giornalisti a volte devono prendersi certe responsabilità coi lettori: non c’è pericolo nemmeno stavolta. È altamente improbabile che il contagio di questa febbre suina arrivi da noi, e in nessun caso si mette a rischio la propria salute mangiando salame, prosciutto e via dicendo. È colpa nostra (di noi giornalisti, non di noi carnivori, intendiamoci) se la gente in questi casi prende fischi per fiaschi e s’allarma sulle cose sbagliate: questa volta sarebbe bello riuscire a evitare il panico nei supermercati, partendo proprio dai giornali. Dunque la mia controdisinformazione comincia oggi a pranzo: broccoli e salsiccia, e buon appetito.
5
Mercoledì 29 aprile 2009
Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Papa Ratzinger in Abruzzo fra le vittime del terremoto Il potere e l’asimmetria per rispondere all’interrogativo su Dio e le catastrofi due ostacoli per le riforme dall’editoriale di Bruno Forte*
Il Papa in Abruzzo, nelle zone colpite dal terremoto: perché? La domanda potrebbe apparire scontata e perfino ovvia la risposta: per un gesto di solidarietà, di attenzione e di carità verso chi sta soffrendo. Certamente questo è uno dei motivi della visita di Benedetto XVI. C’è tuttavia un altro interrogativo, che tanti si sono posti e a cui i media non mi sembra abbiano prestato l’attenzione che merita: dov’era Dio nel tempo del terremoto? Se c’era, perché è restato inerte, silenzioso, davanti a vite che venivano spezzate, a persone strappate ai loro affetti, a gente che perdeva tutto? E dove è ora in questo stillicidio di scosse, nelle tendopoli sferzate dalla pioggia, negli infiniti disagi di un popolo pieno di dignità, che sembra reagire a ogni prova a testa alta, pronto a ringraziare tutti, di tutto? Alla domanda su Dio che da sempre ha accompagnato la sfida di tragedie come quella vissuta a L’Aquila in questo mese non può non aggiungersi l’interrogativo
Benedetto XVI
sulle responsabilità degli uomini: perché edifici che avrebbero dovuto reggere sono stati così colpiti, procurando distruzione e morte? Può bastare a rispondere a questo inevitabile quesito l’imprevedibilità del terremoto e della sua forza o l’ennesimo rimbalzo di responsabilità? Il programma della visita del Papa fatta di pochi momenti intensi, in alcuni luoghi simbolo (Onna, Collemaggio, la Casa dello Studente,
l’incontro con i sindaci e i parroci nella Scuola Allievi della Guardia di Finanza), tutto nel segno della discrezione, brevissima dice già come Benedetto XVI intenda porsi davanti a queste domande. Compito di Pietro è quello di confermare i fratelli nella fede, secondo la promessa di Gesù: “Simone, ... io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli” (Luca 22, 32). Questo Papa
dall’editoriale di Aldo Rizzo
Dopo la conferenza dell’Onu a Ginevra sul razzismo, si continua a discutere se l’esito sia stato migliore di quanto alcuni temessero, se abbiano avuto ragione i presenti o gli assenti, e così via. Ma sarebbe meglio sperare che non ci siano altre conferenze di questo tipo, e che l’Onu trovi altri modi di combattere il razzismo. Il vertice ginevrino è stato definito Durban II, pensando all’analoga conferenza che si tenne in Sud Africa otto anni fa. In realtà, questa riunione planetaria (o quasi) era la quarta nel suo genere. Le prime due si svolsero nel 1978 e nel
L’Onu trovi altri modi per sventare il razzismo 1983 e già allora gli Stati Uniti non parteciparono, per la manifesta tendenza della maggioranza (Paesi arabi e Terzo mondo) a farne l’occasione d’una messa sotto accusa dell’Occidente e in particolare di Israele .A Durban nel 2001 le cose non andarono meglio. La vigilia fu dominata dalla richiesta arabo-palestinese di paragonare il sionismo al razzismo
(benché un’infausta dichiarazione in tal senso dell’Assemblea generale dell’Onu fosse stata sepolta da una marea di proteste e revocata) e dalla domanda di «compensazione» di diversi Paesi africani, in particolare agli Stati Uniti, per la tratta degli schiavi di alcuni secoli fa. La seconda (volendo prescindere dal contesto storico e dai decisivi progressi della con-
sceglie di farlo in uno stile di prossimità semplice e delicata. Sembra quasi che, prima di offrire risposte, il Papa voglia farsi vicino alle domande, come a condividere il dolore, il silenzio stupito, l’incapacità di molti a trovare luce in questa notte del tempo e del cuore. Non meraviglia questo stile in chi, come Benedetto XVI, ha indicato sin dall’inizio del suo ministero la carità di Dio come centro e cuore del suo messaggio: il Papa teologo sa bene quanto amore e verità siano inseparabili. Egli sa come non basti credere in un’astratta esistenza divina, se poi il volto di questo Signore altissimo e onnipotente non è riconosciuto nel Vangelo del Dio “compassionato”, che non risparmia il proprio Figlio per farsi vicino al nostro dolore ed alla nostra morte, e vincerli così dal di dentro. Dio non è l’oscura controparte dell’uomo verso cui lanciare la protesta o la bestemmia di chi soffre: al contrario, è il Dio vicino, che sa patire con noi e per noi, e proprio così dà valore alla nostra sofferenza. [...]
dizione degli «schiavi», in un’America che aveva combattuto una sanguinosa guerra civile per la loro liberazione, e che stava per avere, come oggi ha, un Presidente di origine africana) poteva anche apparire in qualche misura plausibile, mentre la prima, per quante critiche politiche si potessero e si possano fare ai governi israeliani, consisteva nel riproporre una provocazione assoluta. E tuttavia, sia pure in termini in parte diversi dalla famigerata risoluzione dell’Assemblea generale, rimase nel documento finale un’esplicita e dura condanna dello Stato ebraico.[...]
dall’editoriale di Angelo Panebianco
[...] La ripresa del dialogo sulla riforma costituzionale [...] è resa necessaria dalle circostanze. Non è pensabile che si possa introdurre in Italia il federalismo fiscale [...] senza toccare la Costituzione nei suoi rami alti, nel circuito Governo-Parlamento. E certamente, se ripresa del dialogo ci sarà, essa dovrà tenere conto dei paletti che su questo tema ha posto il Capo dello Stato nel suo intervento della scorsa settimana. Conclusa la tornata elettorale delle europee e delle amministrative è probabile che il dialogo riparta. Nonostante la sua necessità, una convergenza maggioranza/opposizione sulla riforma della Costituzione è tuttavia resa difficile dalla persistenza di due ostacoli. [...] Il primo ostacolo è di ordine culturale. Il secondo è di ordine politico. L’ostacolo culturale riguarda il mancato accordo su cosa possa essere in Italia un «contrappeso ». Posto che la riforma della Costituzione implichi un rafforzamento del potere istituzionale del Capo del governo, quali sono i contrappesi possibili, a garanzia del fatto che un premier troppo forte non finisca per esercitare un potere incontrollato? [...] Il problema può essere così riassunto: deve restare il Parlamento il principale contrappeso oppure occorre accettare un depotenziamento del ruolo del Parlamento e fare affidamento su altri contrappesi (il Presidente della Repubblica, la Corte Costituzionale, le regioni)? A me pare che se si vuole rafforzare i poteri istituzionali del premier occorra puntare sulla seconda alternativa. Non è possibile accrescere i poteri del premier lasciando inalterati quelli del Parlamento. Il solo caso noto
di forte capo dell’esecutivo abbinato a un forte Parlamento è quello del presidenzialismo statunitense.[...] Comunque sia, è questo l’ostacolo che dovrebbe essere superato per ottenere una convergenza fra maggioranza e opposizione sulla riforma della Costituzione: occorre un accordo che identifichi, in modo realistico, a quali contrappesi affidare il bilanciamento di un rafforzato potere esecutivo.[...] Il secondo ostacolo è di ordine politico-strutturale. Nasce dall’asimmetria fra centrodestra e centrosinistra. Il centrodestra è dotato attualmente di una forte leadership. Il centrosinistra no. E’ naturale, quindi, che il centrodestra sia più interessato del centrosinistra a una riforma costituzionale che rafforzi il Capo del governo. Ciò, però, non dipende solo dal fatto che il centrosinistra è oggi all’opposizione e, comprensibilmente, non vuole dare ulteriori vantaggi a Berlusconi. Data la sua incapacità di dotarsi di una leadership forte, il centrosinistra avrebbe problemi ad accrescere il potere dell’esecutivo anche se fosse maggioranza: la struttura oligarchica del centrosinistra frenerebbe il rafforzamento del potere del premier anche in quel caso (se il premier diventa troppo forte, gli oligarchi perdono potere). L’ostacolo rappresentato dall’asimmetria fra centrodestra e centrosinistra mi sembra più importante dell’ostacolo culturale.Gli orientamenti culturali hanno certamente una loro forza autonoma ma, alla lunga, finiscono quasi sempre per piegarsi al gioco delle convenienze e degli interessi. Ancorché necessaria, una convergenza fra maggioranza e opposizione sulla riforma della Costituzione sembra poco probabile finché permarrà quella cruciale asimmetria.
Immigrati, niente mensa ai bimbi che non pagano
Pdl, è già rissa sulle veline candidate nel mirino la bellezza come scorciatoia
L’epoca degli eroi
dall’articolo di Franco Vanni
dal servizio di Fabrizio Roncone
dal corsivo di Massimo Gramellini
Angela Napoli (64 anni e per il Pdl, con autorevolezza, nelle commissioni Antimafia e Giustizia) è una bella donna che viene da destra, dall’esperienza di Alleanza nazionale e senza indugi — «non si possono avere indugi su simili argomenti » — condivide completamente il «problema politico» che ha posto la fondazione promossa da Gianfranco Fini, Fare Futuro, in quell’editoriale assai duro e critico per il lavoro sulle candidature femminili che il Pdl (leggere Berlusconi), sta facendo in preparazione delle prossime elezioni europee. «Io credo che le donne, in politica, debbano avere uno spazio direttamente proporzionale alle loro capacità e non perché sono più o meno belle ». Lei è molto netta. «Io vengo da lontano. Il mio percorso è stato lungo e faticoso e perciò penso che...». Lei cominciò come consigliere comunale a Taurianova, in Calabria. «In un consiglio comunale che, per due volte, era già stato sciolto per infiltrazioni criminali. Poi ho fatto la dirigente nazionale,
Dopo aver visto in televisione un documentario sul Medioevo che pullulava di terremoti, bancarotte, carestie, epidemie, dazi, balzelli, crociati, pirati, monaci questuanti, profeti di sventura e cavalieri che vollero farsi re. Dopo essermi accorto che non era un documentario sul Medioevo, ma un’edizione del telegiornale [...]. Dopo essermi alzato dalla poltrona e aver controllato che il ponte levatoio e le sbarre - pardon, l’antifurto e le grate - fossero in grado di reggere l’urto dei clandestini accampati giù a valle. Dopo aver infilato l’elmo - il casco - sulla testa per proteggermi dai pericoli della strada, la mascherina sulla bocca per proteggermi dall’influenza suina [...], l’impermeabile sulle spalle per proteggermi dalla bufera che imperversa nei cieli, il giubbotto antiproiettile sulle zone sensibili per proteggerle dall’insidia degli orchi e i peli sullo stomaco per proteggerlo dal ricatto dei postulanti che si assembrano ai semafori con l’occhio liquido.Dopo aver fatto tutto questo, redatto testamento ed essermi confessato, ho preso la decisione più perigliosa della mia vita. Ho aperto la porta e sono uscito di casa.
Ventidue ragazzini senza piatto in tavola. Studenti delle elementari e delle medie, in maggioranza figli di immigrati. I genitori non pagano da mesi la cedola della mensa e una settimana fa la società di ristorazione ha tagliato il servizio. Nella scuola, l’istituto comprensivo di Pessano con Bornago, in provincia di Milano, scoppia la polemica contro il Comune, che si rifiuta di pagare quei pranzi. Le maestre offrono il loro pasto agli studenti, per non lasciarli senza cibo. Il preside Felice Menna fa pressioni sul sindaco denunciando «una discriminazione inaccettabile e offensiva» e chiedendo che sia l’a mministrazione a pagare. Ma Giuseppe Caridi, primo cittadino eletto con il centrosinistra, non ci sta: «Le regole sono regole e le famiglie vanno responsabilizzate — dice — non pagano da anni sapendo che qualcuno lo farà al posto loro, adesso basta». La Dussmann Service srl, società di ristorazione con sede a Trento, ha crediti con le 1.027 famiglie della scuola per 28mila euro, accumulati quest’anno. Un buco cresciuto a furia di cedole non pagate. A febbraio, l’azienda ha inviato a scuola l’elenco
delle famiglie morose da lunga data, annunciando per i loro figli l’i nterruzione dei pasti. Il debito è in media di 700 euro per ogni studente, la lista conteneva 59 nomi. Da allora, molti hanno saldato ricorrendo a rate e aiuti comunali. Oppure, se l’orario scolastico lo consentiva, hanno rinunciato al servizio. Ma per 22 non c’è stato nulla da fare: sospesi per morosità. Quattordici sono rom e vivono in un campo autorizzato. Due soli gli italiani, gli altri sono stranieri di varia provenienza. Quasi tutti frequentano le elementari, un paio le medie. «Gli stranieri non riescono a pagare — dice il preside — perché non hanno aiuti, non avendo qui la residenza». Per la stessa ragione, qualunque sia la loro situazione economica, pagano 3.80 euro a pasto, il massimo. Un centinaio di genitori della scuola insceneranno una protesta in consiglio comunale. «Andremo in aula e mangeremo panini — dice Simona Villani, mamma e portavoce del comitato — è una discriminazione scandalosa». Anche il direttore scolastico provinciale, Antonio Lupacchino, in una lettera al sindaco chiede «un ripensamento rispetto a scelte che creano forte disagio in minori incolpevoli». [...]
L’ex annunciatrice Rai Barbara Matera, candidata alle Europee
poi...». Gavetta vera. «Ecco, appunto. La politica si fa così: accumulando fatica ed esperienza. Così, quando vedo certe ragazze, magari escluse da qualche reality, che...[...] Temo siano dequalificanti soprattutto per l’immagine stessa delle donne che fanno politica [...]. Dentro An, per dire, sotto la guida di Fini abbiamo avuto molte ragazze che poi hanno raggiunto ruoli di rilievo... penso alla Meloni, alla Saltamartini... tutte donne che però, giorno dopo giorno, hanno dimostrato il loro valore». [...] E lei, onorevole Gabriella Carlucci (Pdl di solida liturgia forzista, ex presentatrice e sorella di Milly) cosa ne pensa?
«Io, prima di pensare, ricordo [...] che quando entravo in Transatlantico le prime volte, nel 2001, mi sentivo addosso certi sguardi...[...] Nessuno conosceva la mia storia. Perché io, dal 1996 al 2001, avevo alternato il mio lavoro di presentatrice a quello di militante...». Militante? «Esatto. E posso dirle una cosa? Io aspetterei ad emettere sentenze, come sento fare in giro, su queste ragazze che il Presidente Berlusconi ha individuato. [...] Prenda, ad esempio, la ragazza con i capelli rossi del Grande Fratello. [...] Ecco: io, per dire, l’ho vista spesso a Bari mentre faceva volantinaggio, e stava lì, a darsi da fare... ». [...]
6 Primo piano
Mercoledì 29 aprile 2009
Primo piano 7
Mercoledì 29 aprile 2009
La tragedia di Tito Il delitto a casa dell’amico Poi la fuga sull’A1 che finisce in tragedia
Amore e morte La storia folle di Grazia e Bruno
Uniti dalla musica e dai sogni, divisi in un giorno di follia
Nella mansarda del loro idillio non guardano più il cielo in una stanza di MARIATERESA LABANCA
di FABIO AMENDOLARA TITO - Con le caldaie ci sapeva fare e, dicono, anche con le donne. Con lei, però, era diverso. Tante attenzioni. Forse troppe. «Oppressive» per una ragazza di 18 anni. Bella, bionda e con tanti amici, anche virtuali. Nella sua lista di Facebook c’è anche lui: Bruno Condelli, 32 anni, di Pignola, un idraulico che lavora tanto ed esce in Mercedes. E c’è Marco. Un bravo ragazzo, senza troppi grilli per la testa. Ha una mansarda a Tito in cui L’AUTOPSIA torna dopo lunghe giornate di lavoro e, ogni tanto, ospita gli amici. Lei è «Grazia Gioviale, residente a Potenza, nubile, studentessa», dice il carabiniere che la identifica. E’ stesa a terra nella mansarda del civico 149 di via Nazionale. Ha un buco alla gola ed è morta per un’emorragia. Uccisa. «Per gelosia», dicono gli investigatori. Il primo ad aprire la porta della mansarda è Si Una ventina di colpi Marco. sul torace. Uno solo al spaventa, corre giù per collo. E’ il risultato dei le scale, esce primi esami dell’au- in strada e topsia sul corpo di urla: «Si è Grazia Gioviale (nella sentita male, foto in alto). Lo si ap- si è sentita Coprende da indiscrezio- male». mincia così ni. L’arma del delitto anche il suo non sarebbe un classi- racconto ai co coltello, ma - dicono carabinieri. gli investigatori - «un E’ stato lui il arnese da cucina acu- primo a parlare di Bruminato». no. E mentre il capitano Antonio Milone - un passato di inchieste sulla criminalità organizzata e qualche omicidio già risolto sulle spalle - e il sostituto procuratore Annagloria Piccininni lo interrogano, il suo amico Bruno è in macchina. Sfreccia prima sul raccordo autostradale con la A3, poi sulla A1. E’ sotto shock. All’altezza di Cassino tampona un tir. Poi lascia l’auto, si lancia tra le quattro corsie e si lascia travolgere da una Fiat Punto. A rendere il suo cadavere
I carabinieri portano via il corpo di Grazia Gioviale (18 anni), studentessa di Potenza A destra il corpo di Bruno Condelli (32 anni), idraulico, sotto un lenzuolo bianco. E’ sulla A1, all’altezza di Cassino. Bruno è morto, investito da un’auto Sembra che abbia deciso di suicidarsi lanciandosi tra le corsie dell’autostrada
quasi irriconoscibile è una bisarca. Lo prende sotto e lo trascina per oltre cento metri. Due agenti della polizia stradale lo identificano, controllano sul sistema elettronico interforze e scoprono che è appena stato denunciato in stato di libertà dai carabinieri del nucleo informativo di Potenza. Fino a quel momento è sospettato di omicidio. «Ma la morte del reo estingue il reato», commenta un investigatore. E l’omicidio della mansarda di via Nazionale non è più un giallo. I carabinieri ricostruiscono il delitto dal racconto di amici, passanti e vicini di casa. La piccola sala d’attesa della caserma di via Convento è piena di «persone informate sui fatti». Così vengono chiamati in gergo i testimoni. C’è chi sa di Bruno e chi di Grazia. Raccontano la vita privata, le serate nella mansarda, le cene a
base di pizza, la passione per la musica. I carabinieri si dividono i compiti. Alcuni interrogano, altri studiano la scena del crimine. L’indagine comincia alle sei del pomeriggio. La telefonata in caserma arriva dai soccorritori del 118. Poco dopo, l’ingresso della mansarda è pieno di persone: un infermiere e un medico di Basilicata soccorso, cinque o sei carabinieri della stazione di Tito. Fuori si parla di un caso di overdose, ma non è così. Il primo ad arrivare è l’ufficiale sanitario. L’ispezione cadaverica non dura molto. Quando arrivano il capitano Milone e il tenente italo-belga Michelange Stefano il medico riferisce di aver trovato un buco al collo. In strada non si parla più di overdose. Ora, sembra, si tratta di un colpo di pistola. Uno solo. Al col-
lo. Ma non è così. I carabinieri del nucleo investigativo cominciano a lavorare sulla scena del delitto. Con dei gessetti segnano il perimetro del cadavere. Le lettere bianche su sfondo nero indicano gli oggetti d’interesse investigativo e le tracce di sangue. Alle otto è già quasi tutto chiaro. Un testimone dice ai carabinieri di aver visto un giovane uscire dal civico 149 «in stato di forte agitazione» e allontanarsi con una classe A della Mercedes. I carabinieri cominciano a cercare Bruno. Provano a casa, sul posto di lavoro, da qualche amico. Non c’è. I sospetti crescono. I carabinieri cominciano a portare via dalla mansarda i reperti. In una busta ci sono gli oggetti della camera da letto. In un’altra quelli del soggiorno. C’è un telefono cellulare. Sembra un mo-
dello da teenager. Squilla. Il fratello della ragazza urla per strada. Cercano di calmarlo. Poi vede Grazia. E’ in una bara. Gli dicono che dovrà subire un’autopsia. Servirà a togliere ogni dubbio sulla natura dell’omicidio. Poco prima delle dieci viene chiusa la porta. La mansarda è sottoposta a sequestro giudiziario. Ma il via vai in caserma continua. Una decina di ragazzi devono ancora essere sentiti. Per tutti c’è almeno una domanda su Bruno. La sua fuga sta per terminare. «L’abbiamo denunciato in stato di irreperibilità», dicono i carabinieri con linguaggio da caserma. Per loro il cerchio è chiuso. Ancora non lo sanno che Bruno è a Cassino. La sua auto è schiacciata contro un tir e lui è coperto da un lenzuolo bianco. Dicono che, dopo il tamponamento, sia sceso dalla macchina e si sia lanciato tra le corsie. Suicidio o no è una pazzia dietro l’altra. Il racconto della notte folle di Bruno è in una nota trasmessa dalla polizia stradale di Cassino ai carabinieri di Potenza. Sapere con certezza cosa è accaduto è ormai impossibile. Gli investigatori si affidano all’autopsia. Grazia è stata colpita con «un arnese da cucina acuminato», confermano. Non un coltello. Una ventina di colpi in tutto: al torace. Uno solo al collo. E con molta probabilità è quello che l’ha uccisa. Marco queste cose ancora non le ha apprese. E’ sconvolto. Lui sa solo quello che ha perso: due amici in una serata. f.amendolara@luedi.it
IL PRECEDENTE
IL COMMENTO
Nella stessa abitazione
Telefono Donna
L’aggressione del gatto
«Il raptus non esiste»
QUESTA è una storia in cui anche le strane coincidenze ci hanno messo lo zampino. E’ passato solo qualche anno da quando la cronaca giornalistica si era occupata di questo stesso appartamento. Il gatto dei proprietari, che da anni abitava pacificamente con la famiglia, a causa di un improvviso scatto si era avventato contro la padrona, attaccandola al viso. La notizia aveva destato clamore proprio perché il felino da anni viveva insieme ai suoi proprietari senza aver mai mostrato comportamenti violenti. Poi all’improvviso l’inaspettato. Forse a causa di un improvviso attacco di gelosia. Sembra, infatti, che la donna avesse accarezzato un altro animale e questo avrebbe provocato una violenta aggressione del gatto. Tanto da rendere necessario l’intervento dei vigili del fuoco e dei sanitari per riuscire a portare va il felino “impazzito” dall’abitazione e soccorrere la donna.
NON esiste il raptus di follia, ci sono una serie di elementi che fanno capire a chi li sa e li vuole leggere, che si ha a che fare con un uomo violento. La gelosia ossessiva, quella che deriva dal possesso e dal controllo dell’altro, è uno di questi. E non ci stancheremo mai di ripeterlo sopprattutto alle giovani donne, quelle che ancora non hanno un legame di convivenza con il loro uomo ma già si trovano in situazioni in cui prevalgano, appunto, gelosia, controllo, isolamento, svalutazione. Incontriamo molte ragazze che continuano a vivere, anche se nella paura, relazioni di questo tipo, ragazze giovanissime, legate a compagni a volte anche coetanei, che nei loro rapporti sentimentali non osano ribbellarsi alle “botte” e che non riescono e non vogliono rendersi conto che tutto questo non ha a che fare con l’amore. Cinzia Marroccoli presidente associazione Telefono Donna
TITO - L’amore per la musica, il sogno dei viaggi, i concerti e la voglia di vivere. E’ stato questo a far incontrare e tenere insieme i destini del proprietario dell’appartamento, e di Bruno, amico di sempre e compagno di abitazione da circa un anno. “Sandra e Raimondo”, “moglie e marito”, li definiva ironicamente qualche amico su Facebook, facendo riferimento a quel rapporto di “odio amore” tipico di tutte le convivenze. Le passioni ma anche la necessità. Nella mansarda del quarto piano di via Nazionale si conciliavano le esigenze di due ragazzi poco più che trentenni, a cui la vita non ha riservato solo gioie, e che ben presto si sono dati da fare, rimboccandosi le maniche. Entrambi al lavoro da sempre. Due ragazzi a posto, con la testa sulle spalle. Da mesi avevano deciso di dividere spese e attimi di quotidianità di due vite semplici: il lavoro, gli amici (soprattutto quelli storici), l’amore, gli svaghi. Nel tentativo di costruire una vita propria, indipendente dalle proprie famiglie, per scelta e per condizione imposta. Nessun grillo per la testa, solo la grande ambizione di un’esistenza libera, vissuta in pieno. Una vita consacrata alla musica la loro: quella musica che riempiva ogni spazio libero e accompagnava le rimpatriate con gli amici di oggi e di ieri. Avevano suonato insieme nella stessa band quando erano solo due ragazzini, e continuavano a farlo ora, ogni qual volta c’era un’occasione. Era capitato che al gruppo, in qualità di voce, si aggiungesse anche Grazia. Chi pensa a quella mansarda al quarto piano non può non ricordare i dischi, i cd, il basso e la chitarra. Il rumore di qualche strimpellata ai vicini di casa di sicuro era arrivata. Ma oltre i muri di quella ca-
LA VITTIMA
L’ASSASSINO
Grazia Gioviale
Bruno Condelli
BELLA e giovanissima, piena di voglia di vivere e simpatica. Grazia Gioviale, 18 anni, a rione Lucania, il quartiere dove viveva insieme alla madre e al padre, per tutti aveva il corpo di una modella e il volto della famosa attrice, Maria Grazia Cucinotta. Tranquilla, solare e molto discreta. Così la descrivono tutti. Per coloro che la conoscevano la sua morte è un fatto inaccettabile. Al San Carlo, in attesa di quell’orribile verdetto, i parenti non riuscivano neanche a pronunciare il nome della giovane donna. Continuavano a ripetere solo «non è possibile, non è possibile». Era studentessa del quinto anno della Ragioneria Itc Marconi. Il suo rendimento scolastico era invidiabile, non aveva dato mai problemi, e i professori avevano espresso sempre giudizi molto positivi su di lei. L’intera scolaresca è rimasta sconvolta alla notizia della sua tragica scomparsa. Così come il quartiere dove ha vissuto per 18 anni. La sua è una famiglia umile. La madre casalinga, il padre precario alla Fiat Sata, che da una precedente relazione, con una donna morta suicida tanti anni fa, aveva già avuto due figli. E’ stato uno dei due, Vito, a recarsi lunedì sera a Tito, mentre il corpo della sorella era ancora riverso a terra senza vita. I vicini di casa hanno sentito il suo pianto disperato mentre gli spiegavano quello che era accaduto all’interno dell’appartamento di Tito. Solo qualche mese fa era stato protagonista della trasmissione “Affari tuoi”.
A PIGNOLA lo conoscevano in molti. Del resto la sua caratteristica “Clio” color blu, con sopra la scritta a caratteri cubitali “Riello” si faceva notare. Bruno Condelli faceva l'idraulico. E lo faceva bene. Sul lavoro, dicono a Pignola, era preciso, meticoloso e onesto. Nella vita di tutti i giorni non lasciava trasparire niente di anomalo. Il lavoro, il divertimento, i viaggi (era stato a Cuba qualche mese fa). Un trentenne responsabile. Il classico “bravo ragazzo” insomma. Da piccolo frequentava la minuscola chiesa di contrada Tora alle porte di Potenza. Giocava a calcetto, andava agli incontri di catechismo e gli amici di un tempo conservano ancora oggi, un ottimo ricordo. Bruno cresce, va a scuola (la Ragioneria) ma ben presto comincia a lavorare con il padre nella piccola impresa di idraulica. Poi la separazione dei genitori (il nucleo familiare era composto dal padre Nicola, la mamma Lucia e la sorella Federica), che, apparentemente, non sembra avere influito sulla sua crescita. Ieri mattina a Pignola pioveva. In pochi sapevano cosa era successo. Nei bar e nell’edicola si commentava la notizia della morte della ragazza a Tito. Ma nessuno ancora collegava l’omicidio a Bruno Condelli. La notizia intorno alle 10 ha fatto il giro del paese. La gente è rimasta sgomenta e non poteva credere che proprio quel “Bruno” si fosse macchiato di un così terribile delitto e che poi fosse morto in circostanze così drammatiche. «Lo conoscevo e mi aveva fatto dei lavori di idraulica a casa - racconta un signore all'interno di un'edicola alle porte di Pignola - Una persona che sapeva fare il proprio mestiere e che non chiedeva più del dovuto». A Pignola ultimamente non si vedeva spesso visto che era andato ad abitare a Tito. Ma chi lo ha incontrato pochi giorni fa, parla di un ragazzo tranquillo e senza apparenti “grilli” per la testa. Poi il buio di un plumbeo lunedì di primavera. L’omicidio, la fuga e la tragica fine. E due famiglie segnate per sempre dalla tragedia e dal dolore. Giovanni Rosa
sa si diffondeva solo l’eco di passioni sane. Da quell’appartamento non erano mai stati segnali fastidi particolari. I vicini raccontano che solo raramente era capitato di incontrare Bruno per le scale del palazzo. Una presenza «regolare» che fino a questo momento non si era fatta notare per nessuna stravaganza particolare. Poi, la tragedia di lunedì pomeriggio ha tolto la voce e ha interrotto l’armonia di
tre vite che cercavano spazio lontano da ogni palcoscenico. Ha spezzato per sempre le ali ai sogni di un ragazzo e una ragazza che volevano volare più alto. E ha lasciato vuoto e sgomento tra gli amici di tutti e tre i protagonisti di questa tremenda storia. Quella mansarda che gli amici di sempre ricordano come un angolo di libertà, in cui ascoltare musica e condividere pensieri, ora è
il luogo dell’orrore, dove, per ore è rimasto riverso a terra il corpo senza vita di una diciottenne. Dove per un attimo la follia omicida, scatenata da chissà quale incomprensibile motivo, ha avuto la meglio su quel ragazzo che nessuno mai avrebbe pensato potesse trasformarsi in un assassino. Ora, nella mansarda al quarto piano la musica ha lasciato il posto al doloroso silenzio.
LA FOTOCRONACA
La pattuglia dei carabinieri staziona sotto il palazzo di via Nazionale da dove è arrivata la segnalazione del ritrovamento del cadavere
Gli investigatori si introducono sulla scena del deliito nell’appartamento al quarto piano del palazzo di via Nazionale
La bara con il corpo senza vita di Grazia, dopo essere stata chiusa, viene messa nel carro funebre per essere trasportata all’obitorio dell’ospedale di Potenza
Gli investigatori trasportano il materiale sequestrato all’interno dell’appartamento, tra cui molti oggetti rinvenuti nelle varie stanze
Gli investigatori al termine degli accertamenti condotti sistemano in macchina tutto il materiale sequestrato all’interno dell’abitazione
I sigilli apposti alla porta dell’appartamento della mansarda al quarto piano del palazzo, dopo il sequestro del materiale rinvenuto all’interno
8 Primo piano
Mercoledì 29 aprile 2009
Tragedia di Tito
L’insostenibile peso di una fine che sembrava non potesse accadere
In paese regna sgomento TITO - No, non è stata solo suggestione. Quella piombata su Tito nella notte tra lunedì e martedì era aria di maledizione: per un attimo il cielo si è appiattito sulla terra, la pioggia ha continuato a cadere con violenza, mentre la pattuglia dei carabinieri sostava davanti al palazzo di via Nazionale, a poca distanza dal carro funebre con il cofano aperto: gli ufficiali stanno aspettando che la bara, con il corpo senza vita di quella che per tutti è ancora solo una giovane donna di Potenza, venga chiusa. Intorno è un silenzio incomprensibile, ma solo apparente, quasi in segno di doloroso rispetto. Ai vetri dei palazzi adiacenti fanno capolino le teste dei vicini. Sono in pochi a sapere cosa sia successo veramente. Neanche il primo cittadino è stato ancora informato con precisione dell’accaduto. L’unica cosa certa è che si tratta di un fatto gravissimo. Di quelli che a Tito non sono mai accaduti. «Omicidio»: qualcuno sussurra da un fessura del vetro che separa la tranquillità della propria casa dalla tragedia che si è consumata pochi piani più sopra. Ma nessuno ha il coraggio di aggiungere altro. Non hanno sentito urla, nè rumori, non si sono accorti di nulla fino a quando non sono arrivati i soccorsi del 118 e i carabinieri. Ma per diverse ore dopo il ritrovamento del corpo senza vita qualcuno ha nutrito il dubbio che si trattasse di overdose. E non perché le persone coinvolte avessero qualcosa a che fare con la droga. Ma quasi come se fosse impossibile riuscire a credere che una morte così violenta fosse successa in
Il sindaco: ««Non conoscevo queste due persone . Ora c’è solo profonda amarezza per la morte di due giovani». un tranquillo paese della Basilicata, tra la gente mite che normalmente di omicidi se ne occupa solo dai divani di casa propria guardando la tv, tra quelle mura , dove Grazia e Bruno qualcuno racconta di averli già incon-
trati altre volte per le scale del palazzo. «Ragazzi normali - sono i commenti a caldo di alcuni vicini di casa - Mai avremmo immaginato qualcosa del genere». Per strada le pattuglie dei
I vicini: «Quando succede alla porta accanto alla tua - racconta una vicina - è tutta un’altra cosa. E pare volerti dire che niente è così lontano come appare» carabinieri continuano a fare avanti e dietro dalla locale stazione. Per il resto regnano solo stupore e dolore. Forse di Grazia e Bruno i titesi sanno poco. Ma non si può dire lo stesso della fami-
glia proprietaria dell’abitazione, e di quel ragazzo che in quella casa ci vive da sempre e che da un anno condivideva con l’amico. A lui, a cui è spettato il terribile ritrovamento, sono andati subito i pensieri af-
fettuosi dei suoi paesani. Anche se a causa della pioggia battente sono poche le persone in giro, alcune delle quali chiuse nei bar, non si parla d’altro. L’atmosfera è pesante. La pioggia continua a cadere, anche se più dolcemente, ma non lava via l’amarezza. E anche al suo risveglio Tito è un paese che non riesce a digerire il peso di un fatto così cruento. Il primo cittadino, Pasquale Scavone, esprimerà in giornata «lo sgomento di tutta la comunità per un episodio a cui non siamo abituati». «Non conoscevo queste due persone – ha aggiunto in una nota – anche perché Tito è in costante crescita di abitanti e di nuove residenze. Ora c’è solo profonda amarezza per la morte di due giovani persone». Ma Tito è anche un paese che guarda incredulo a tutti i fatti di cronaca che negli ultimi tempi si sono susseguiti in questo centro alle porte di Potenza, contraddistinto fino a ora da uno stile di vita semplice e tranquillo. Prima la vicenda del film porno finito sul web in cui erano coinvolti minorenni del posto, poi la denuncia di uno stupro subito in casa e poi ritrattato. Ora addirittura un omicidio. E’ come se i fatti terribili che siamo abituati a guardare in televisione e che sembrano lontanissimi dalle nostre realtà, all’improvviso si fossero condensati in questa piccola realtà. «Quando succede alla porta accanto alla tua racconta una vicina - è tutta un’altra cosa. E sembra volerti dire che niente è così lontano come sembra». ma.la. m.labanca@luedi.it
Emozioni e pensieri dei due ragazzi sul web E il popolo di Facebook li saluta con affetto Le emozioni e le passioni di Bruno e Grazia passavano anche per Facebook. Si scambiavano musica, immagini e pensieri attraverso la rete. E proprio in rete viaggia la solidarietà e lo sgomento di tutti gli amici che Bruno e Grazia condividevano. Nella “bacheca” di Bruno l’ultimo messaggio, quando il tragico epilogo di lunedì sera non era immaginabile, è: “m'avessa fa a barba.....”. Poi, dopo la notizia diffusa ieri molti amici di entrambi hanno scelto proprio il canale on line per dare l’ultimo saluto ai due ragazzi. Tra i messaggi lasciati a Bruno si legge: “Quella telefonata mi ha ghiacciato l’anima..mi sembra tutto così incredibile e irreale..continuo a ripetermi come sia potuto accadere ma nn c'è risposta razionale!il pensiero che nn ti rivedrò piu mi trafigge il cuore e continuo a pensare al Bruno di sempre..quello che mi faceva ridere e con cui ho condiviso anni bellissimi...il Bruno di ieri non mi lascia che tanta rabbia nel cuore!!”. E ancora: “la fragilità umana ci conduce spesso ad atti abbietti...nel raggiungere colui che solo puo' giudicarci, spero ti possa raggiungere anche il perdono di colei che non c'è piu' per dare pace alla tua anima”. I saluti: “Ciao Bruno, per sempre nel mio cuore...”; oppure “é tutto ancora
L’ULTIMO VIAGGIO DI BRUNO segue dalla prima Oggi riempie le pagine dei giornali sempre per virtù degli stessi ingredienti resi celebri dai romanzi noir. Come ha scritto Carlo Lucarelli i casi di cronaca «ci interessano, ci colpiscono, ci appassionano, ci indignano, ci commuovono, ci fanno paura». E’ per noi un mistero inspiegabile che Bruno abbia ucciso Grazia bella come Maria Grazia Cucinotta. Non c’è logica, non c’è misura in quel delitto. C’è paura per tutti noi nell’uomo che uccide la sua donna. Potrebbe capitare a nostra figlia. E in questi racconti dobbiamo riconoscere che esiste l’emozione vera data dalla morbosità. La soffitta, la meglio gioventù disinibita. L’eros ai tempi di Facebook. In quell’auto Bruno sa che ha offeso la Legge degli uomini, è stato crudele. Bruno non si è reso conto di essersi esasperato nella sciocca supremazia del suo onore e del suo possesso. Bruno vaga senza meta. Sa di essere protagonista di un giallo. La sua foto così terribilmente irreale...hai sbagliato e te ne sei reso conto, provo rabbia ma nn ti giudico...siamo fragili, a volte troppo, sei nel mio cuore...ciao Bruno”. Oppure: “stò na merda ma xerchè dopo 7 anni che
domani sarà quella dell’assassinio cercato in ogni dove. Un suo omologo, Corrado Bafaro, dopo aver ammazzato la fidanzata, una bellissima giornalista, con una coltellata, scese dalla macchina e sparì sotto la pioggia incessante. Per cinque mesi lo cercheranno in ogni dove sospettato di essere un epigono di Diabolik. Lo troveranno impiccato in una casa di vacanza riaperta dai proprietari alla vigilia di Pasqua. La notte stessa Corrado Bafaro aveva ucciso i suoi demoni lasciando il giallo ai vivi in lacrime. Ma Bruno non sa nulla di Corrado. Lui che non ha avuto la semplicità della sua famosa paesana Arisa cerca un punto di svolta al suo dramma. Lo trova tamponando il camion di un tedesco. Bruno scende, lo straniero cerca di fermarlo, non ci riesce. La strada, il rumore secco di un primo investimento, poi una bisarca annienta la scatola nera dei ricordi di un giorno che sarebbe potuto essere lungo una vita. Bruno non c’è più. Grazia nemmeno. Il loro tragico amore sarà ancora mistero. Restiamo noi a
non ci vedevamo ci siamo trovati qui solo un giorno mi hai dato modo di parlare con te sei sempre nel mio cuore non ti dimenticherò mai ricordati solo quelle giornate passate insieme forse non ti ho mai detto
far cronaca. A cercare di capire i mutamenti di costume della provincia. Condannando un’uccisione che offende la vita umana. Ricordando i morti, raccontandoli da vivi. Paride Leporace
quando ti volevo bene ma tu eri tanto intelligente da capirlo dai miei occhi”. E c’è chi ha trovato la forza di perdonarlo anche nell’immediato: “forse sarò l'unico ma posso dirti che ieri
sera ho pregato per te, anche se nessuno sarà d’accordo con me io ti perdono per quello che hai fatto........mi dispiace solo che 6 morto la condanna piu'brutta che doveva darti GesuCristo era la vita eterna........addio”.
Primo piano 9
Mercoledì 29 aprile 2009
Verso le europee
Confermata la presenza di Mastella certa l’esclusione di Pomicino
Il Pdl seleziona le showgirl Popolo della Libertà ancora al lavoro sulle liste. Solo tre dovrebbero essere le “debuttanti” | QUI LEGA | di FEDERICO GARIMBERTI
ROMA – Non sono ancora chiuse le liste del Popolo della Libertà per le europee. All’appello mancano ancora una manciata di nomi per completare il puzzle delle candidature. E la ricerca del coordinatore del Pdl Denis Verdini si sta concentrando sui parlamentari nazionali del Pdl che facciano da traino ma che siano anche disposti a dimettersi in caso di elezione. Intanto, è proseguita la scrematura delle 'debuttanti’ provenienti dal mondo dello spettacolo: delle partecipanti alla tre giorni di corso di formazione politica tenutosi a via dell’Umiltà sono rimaste solamente in tre: Barbara Matera (già attrice e annunciatrice Rai), Cristina Ravot (la cantante di Sassari che ha animato più di una festa nella villa sarda di Silvio Berlusconi) e Susanna Petrone (valletta della trasmissione Mediaset Guida al Campionato). Sarebbero esclusi, invece, alcuni dei nomi circolati in questi giorni: come quello di Camilla Vittoria Ferranti (attrice di Incantesimo), Eleonora Gaggioli (Elisa di Rivombrosa) e Angela Sozio (la 'rossa’ del Grande Fratello). Nelle liste hanno trovato spazio, poi, altre due giovani che però non hanno nulla a che vedere con il mondo dello spettacolo: si tratta di Licia Ronzulli (la fisioterapista del premier già candidata, ma senza successo alle scorse elezioni politiche) e Laura Comi (la studentessa della Bocconi già da tempo impegnata con i giovani di Forza Italia). Quanto ai big, a parte il premier Silvio Berlusconi (che sarà capolista in tutte le circoscrizioni) è confermata la candidatura di Clemente Mastella, così come appare ormai certa l'esclusione di Paolo Cirino Pomicino. Molte le riconferme fra gli eurodeputati che già siedono a Strasburgo: fra loro Mario Mauro (vice presidente del Parlamento Ue e candidato dall’Italia alla sua guida), Stefano Zappalà (ex capogruppo di Fi), Elisabetta Gardini, Roberta Angelilli, Giuseppe Gargani, Gabriele Albertini, Cristiana Muscardini, Alfredo Antoniozzi, Iva Zanicchi. Nutrita anche la pattuglia di giovani parlamentari nazionali, chiesta da Berlusconi per irrobustire la rappresentanza femminile: ci saranno Laura Ravetto, Gabriella Giammanco, la Lorenzin, la Biancofiore.
Molte le riconferme tra i deputati che già sono a Strasburgo
Prc-Pdci “chiudono” ma è già polemica di SERGIO CASSINI ROMA – Oliviero Diliberto e Paolo Ferrero presentano, sotto il simbolo riunificato della falce e martello, i loro candidati a Strasburgo, ma è già polemica su che cosa significhi oggi essere comunisti. Lista Anticapitalista propone al parlamento europeo il 42% di donne, il 50% di persone non iscritte ad alcun partito e un nutrito drappello di operai e lavoratori «discriminati dai padroni» per le loro lotte in difesa dei diritti. Ma proprio da questa società civile arriva la protesta interna. È quella dei Consumatori Uniti, il cui nome campeggia nel simbolo, ma che non annoverano neppure un rappresentante tra i candidati. «Hanno deciso di sostenerci senza partecipare con le loro candidature», è la spiegazione fornita ai giornalisti dal leader del Prc Ferrero. Ma Bruno De Vita, artefice dell’accordo elettorale per i consumatori e proprietario di Teleambiente non è d’accordo: «C'è stato – spiega – un problema politico, innanzitutto. L’accordo era fare una lista anticapitalista che strada facendo è diventata di nuovo quasi solo comunista. E poi abbiamo avuto forti dissensi su come rappresentare l’impegno dei difensori dei diritti dei consumatori nelle candidature. Alla fine abbiamo deciso di rinunciare». Non va meglio con i «cugini» di Sinistra e Libertà guidati da Nichi Vendola ed accusati di essere politicamente troppo supini al Pd, il principale scoglio per la rinascita del simbolo del comunismo.
Bossi capolista. «Da noi niente veline» di MAURIZIO LUCCHI
Umberto Bossi
MILANO – Per le elezioni europee la Lega nord, che si presenta in tutte le circoscrizioni italiane con ovunque Umberto Bossi capolista, ha scelto, come filosofia guida, di puntare su nomi nuovi di amministratori del territorio e su vecchie conoscenze evitando nomi di richiamo da ambiti non politici. «Da noi non ci sono veline, ballerine, cantanti o sportivi», ripetono i dirigenti del Carroccio, «abbiamo puntato tutto non su richiami ma su gente che in Europa ci andrà davvero, per lavorare, o che ha già esperienza di battaglie europee». Ed ecco allora nella circoscrizione nordovest, che comprende Lombardia, Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria, tra i 18 candidati ci sono i nomi di Matteo Salvini, deputato e capogruppo al Comune di Milano, giovane ma di lunga esperienza politica e già parlamentare europeo in passato, poi i deputati europei uscenti e nomi storici del Carroccio, Mario Borghezio e Francesco Speroni. E, in Liguria Sonia Viale, ex depu-
tato, giovane avvocato di Bordighera che attualmente ricopre un incarico tecnico al ministero dell’Interno. Nel nordest tra i candidati spicca il nome di Erminio Boso, trentino, una lunga esperienza politica come deputato, europarlamentare uscente, noto al popolo di Pontida con il soprannome di 'Obelix' per la sua stazza che ricorda quella del personaggio del fumetto francese Asterix. E nel Veneto ci sono anche due nomi nuovi per la ribalta nazionale, quelli di Lorenzo Fontana, consigliere comunale di Verona e di Giancarlo Scotta, sindaco di Vittorio Veneto. Ieri pomeriggio intanto, per una questione di autenticazione di una firma, ci sono stati alcuni problemi tecnici sollevati durante la presentazione della lista della Lega Nord nella circoscrizione Italia centrale, dove capolista è Umberto Bossi seguito da Mario Borghezio. Problemi facilmente risolvibili secondo il senatore Piergiogio Stiffoni che ha presentato le liste. «In lista non ci sono personaggi dello spettacolo – ha commentato Stiffoni – da noi niente nani e ballerine».
Savoia si presenta
Emanuele Filiberto va con l’Udc «Per i valori d’Italia» ROMA – Ancora sangue blu nell’Udc, che chiude le liste per le europee candidando Emanuele Filiberto di Savoia. Dopo Alessandra Borghese, in lista senza fortuna alle elezioni politiche nel 2008 al Senato, ora tocca ad un esponente di casa Savoia correre con i centristi per Strasburgo nella circoscrizione Nord Ovest, insieme a Magdi Cristiano Allam e Luca Volontè. Dopo il successo televisivo di «Ballando sotto le stelle», il giovane principe Savoia approda così alla politica: la sua candidatura è stata presentata dal segretario Lorenzo Cesa in una conferenza stampa alla Camera. «Non sarò nè il primo nè l'ultimo ad aver bucato lo schermo così –dice Emanuele Filiberto – la tv ti porta nella case della gente. Guardate Obama... Perchè dovrebbero votarmi? Parlo cinque lingue, conosco personalmente la metà dei capi di Stato europei e dell’altra metà sono parente...». E spiega di aver «molto riflettuto sulla sua scelta; con Casini e Cesa ci siamo incontrati più volte. Poi mi sono deciso. L’Udc è un partito di centro e moderato e come me difende la famiglia e i valori cristiani». Lo slogan che porterà in campagna elettorale sarà «I valori per l’Italia, per il futuro dell’Europa». Trentasettenne, dopo 31 anni d’esilio assicura che la patria è sempre stata nel suo cuore e «forse oggi – dice – la amo al di sopra di tutto». Emanuele Filiberto appare consapevole che la strada per lui potrebbe essere in salita, viste le polemiche che ancora accompagnano la storia dei Savoia. Ma «i giudizi vanno rimessi agli storici», ci tiene a sottolineare Michele Vietti, piemontese e vicepresidente dei deputati, sottolineando che «oggi si presenta alle elezioni Emanuele Filiberto». La candidatura non ha «nessun significato monarchico», ha assicurato l’erede di casa Savoia. Per il resto, a Strasburgo i centristi confermano Gianni Rivera, che sarà nella lista della circoscrizione del Centro Italia insieme a Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, e Luciano Ciocchetti. Nel Nord Est in lista figura Gianluigi Gigli, presidente dell’associazione per la difesa della vita, mentre in Sicilia i centristi schierano tra gli altri Saverio Romano e Pippo Gianni. In lista non figura invece Sgarbi.
«Candidatura che non ha un significato monarchico» Fuori Sgarbi
10 Primo piano
Mercoledì 29 aprile 2009
Primo piano 11
Mercoledì 29 aprile 2009
L’ex pm di Toghe lucane prosciolto dal Gup di Salerno
Politica lucana
Sì all’archiviazione
Il Pd a Matera ha chiuso l’accordo con i Popolari di Nigro. L’Idv partecipa e firma mentre la sinistra strappa
De Magistris era accusato di fuga di notizie e calunnia
Stella candidato alla Provincia Nel Potentino Lacorazza è già al lavoro con le parti sociali per il programma di SALVATORE SANTORO e PIERANTONIO LUTRELLI POTENZA - Il Pd a Matera ha forzato la decisione su Franco Stella. Il presidente dell’Api di Matera sarà il candidato alla Provincia di per il cartello elettorale del centrosinistra. Il capogruppo del Partito democratico alla Regione, Erminio Restaino che ha seguito negli ultimi giorni tutte le “trattative” materane, infatti, poco prima delle 22 ha firmato il documento di accordo sulla candidatura di Franco Stella. E’ stata una riunione in cui non sono mancate le discussioni accese. Dalle indiscrezioni sembra comunque, che l’accordo - e quindi la firma - si sia sbloccato subito dopo che il Partito democratico ha incassato il sì definitivo di Camine Nigro e dei Popolari uniti. Rimangono fuori dall’accordo, e quindi dall’alleanza elettorale. per le prossime elezioni provinciali per quanto riguarda il Materano, i partiti della sinistra. Non hanno firmato Rifondazione comunista, Sinistra democratica, Comunisti italiani e Movimento per la sinistra che andranno da soli. Almeno al primo turno. I partiti della sinistra si sono irrigiditi sulla candidatura di Stella: hanno insistito fino all’ultimo momento su un candidato espressione diretta del Pd. Il sogno era Maria Antezza ma anche su Vincenzo Viti quelli della sinistra avrebbero firmato. Invece nulla. Hanno siglato il documento insieme a Restaino, anche i Popolari di Nigro, i socialisti del Ps, i Verdi, e l’Italia dei valori che ha partecipato regolarmente alla riunione del centrosinistra materano. Ancora non è chiaro quello che accadrà: se questo è la premessa di un accordo elettorale tra dipietristi e democratici in tutte e tre le amministrazioni apicali in cui si vota il prossimo 6 giugno oppure è un accordo solo per la Provincia di Matera. Sempre per quanto riguarda le
Franco Stella
indiscrezioni l’accordo su Stella sarebbe stato digerito a fatica anche da una parte della base del Partito democratico: in pratica sulla candidatura del presidente dell’Api c’era la condivisione di tutti i big democratici che hanno partecipato all’Ufficio politico del Pd mentre un numero cospicuo di segretari di circolo aveva già in serbo di organizzare una sorta di petizione. Chiaro però che la firma ufficiale di ieri di fatto dovrebbe frenare i malumori (almeno pubblicamente). Questo per il versante materano. Per quanto riguarda il potentino si è già alla fase due: Piero Lacorazza è il candidato ufficiale per la guida dell’amministrazione provinciale già da giorni ed è in piena fase elettorale mentre proprio ieri, Vito Santarsiero è partito con la propria campagna per le elezioni comunali a Potenza. Ma è il segretario regionale del Pd, Lacorazza il più attivo. Dopo gli annunci e i filmati programmatici sul web, ieri
ha diffuso una nota politica in cui ha lanciato la prima bozza di programma. In realtà nei prossimi giorni Lacorazza incontrerà le associazioni di categoria e i sindacati per la rimodulazione dei propositi elettorali ma le idee basi già ci sono. Queste le dichiarazioni di Lacorazza proprio al termine del primo incontro con l’associazione degli artigiani del Potentino: «E ora, il programma. E' il programma, le cose che può e deve fare la Provincia di Potenza, che sarà al centro dei confronti che ho promosso per prossimi giorni con le forze sociali ed economiche, professionali e culturali. E' necessario mettere al centro delle scelte dell'amministrazione provinciale le Comunità locali e i Comuni, alimentare la partecipazione, la responsabilità e il protagonismo del territorio. E' nel territorio che abita la gente, è nei Municipi che i cittadini si riconoscono, è con gli amministratori locali che le persone parlano. La Provincia dei cento Comuni, portata avanti dal
buon lavoro dell'Amministrazione Altobello, domani non dovrà essere semplicisticamente l'ente intermedio ma un vero “sindacato del territorio”, attraverso il quale ridurre i costi e i tempi della burocrazia e sostenere le vocazioni naturali, le storie, le risorse umane, le potenzialità di un futuro che insieme possiamo rendere migliore». «Il motore del cambiamento - ha continuato Lacorazza - capace di restituire valori, fiducia e prospettiva di sviluppo alle comunità locali, sarà la scuola, l'investimento sui saperi e sulla formazione. Perché investendo sulle scuole, vere e proprie cattedrali civili, si investe sul futuro. La cultura è la principale leva per cambiare, per mantenere i piedi ben ancorati nella nostra terra e mettere la testa nel mondo. E' la cultura che aiuta, sostiene e rafforza le scelte di una buona amministrazione per ridurre, differenziare, riciclare i rifiuti, per sostenere l'energie rinnovabili e puntare sull'ambiente come contesto unico ed irripetibile per fare del buon turismo e dell'agricoltura di qualità. E' la cultura la leva per rendere i nostri territori più abitabili, costruendo una migliore viabilità ed organizzando un più efficiente mobilità. E' la cultura che aiuta a prevenire i rischi e a rendere più sicure le nostre scuole, a sostenere la Protezione Civile. E' la cultura che facilita l'incontro e contribuisce a costruire buone pratiche per alimentare i valori e le energie che ci sono nell'associazionismo e nel volontariato. Dobbiamo costruire una provincia in cui ognuno può avere più opportunità per avere un lavoro e per averlo sicuro e di qualità». Ancora trattative aperte nell’altro versante politico anche se nel pomeriggio di ieri si “vociferava” di un accordo in dirittura di arrivo per Peppino Molinari al Comune e Aurelio Pace e Giuseppe Labriola alle due province.
Fiamma Tricolore
Vincenzo Mancusi secondo solo dopo Romagnoli
Presentata ufficialmente ieri, alla Corte di Appello di Napoli la lista elettorale per la circoscrizione meridionale della Destra sociale Fiamma tricolore. Al secondo posto c’è il lucano, Vincenzo Mancusi preceduto solo dal leader nazionale del partito, Luca Romagnoli. Questi i 18 nominativi: Luca Romagnoli nato a Roma, Vincenzo Francesco Mancusi nato ad Avigliano; Giuseppe Casaluce di Cerinola; Antonio Baldassarre di Bitonto; Sebastiano De Laurentiis di Altino, Alfio Di Marco di Roma: Tiziana Sposito di Caloria; Francesco Lucirino di Cosenza; Francesco De Leo di Taurianova; Carmine Marcello Congedo di Copertino; Franca Laura di San Paolo Matese; Nicola Di Pierri di Montesano sulla Marcellana; Raffaella De Luca di Foggia; Antonio Gervasi di Soleto; Clemente D’Annunzio di Dogliola; Mario Saladino di Palermo; Elisabetta Regina Tripodi di Catanzaro; Antonio Pica di Trani.
Margiotta rimarca l’attenzione meridionale di Franceschini Roma - Margiotta plaude il segretario nazionale del proprio partito. «Franceschini, ieri in Campania a bordo di un treno regionale, ha usato, come è sua abitudine fare, parole chiare: “è dal Sud che si dovrebbe gridare Roma ladrona!”. Il riferimento è alla costante, perenne e inarrestabile azione del governo Berlusconi, che dall'insediamento ad oggi, in meno di un anno, ha sottratto al Sud oltre 20 milioni di fondi FAS, destinandoli alla copertura finanziaria di una miriade di grandi e piccoli provvedimenti legislativi, dall'abolizione dell'Ici fino all'adeguamento dei prezzi dei materiali da costruzione». Lo sostiene il deputato lucano del Pd Salvatore Margiotta sull’iniziativa a favore del Mezzogiorno promossa dal segretario nazionale del Partito democratico, Dario Franceschini. In particolare Margiotta sottolinea: «Le parole di Dario segnano una rinnovata attenzione del Pd, e della sua dirigenza nazionale, ai temi del Sud, perché non si perpetri ancora, per usare le parole di Gianfranco Viesti, il tradimento del Mezzogiorno. Importantissimo è poi l'annuncio della presentazione di un disegno di legge, a prime firme Franceschini e D’Anton relativa all'assunzione di 100.000 gio-
Il deputato Salvatore Margiotta
vani diplomati e laureati, e che avrebbe potuto trovare facilmente copertura finanziaria, se solo fosse stata accettata, senza subire i veti della Lega, la nostra proposta dell'election day. E' infatti soprattutto dal lavoro per i giovani che il Mezzogiorno può ripartire». «Insomma - conclude Salvatore Margiotta - a un governo che, come era ovvio si connota sempre di più a trazione nordista, è bene che il Pd opponga con forza una politica meridionalista concreta, moderna, propositiva. E’ anche su questi temi che i democratici del mezzogiorno dovranno condurre la prossima campagna elettorale per le europee e le amministrative: io, con il Pd della Basilicata, intendo farlo con il massimo impegno».
segue dalla prima
Napoli (La Destra) critica il centrosinistra «disinteressato» ai problemi reali
«I lucani bocceranno l’ avanspettacolo» Napoli sulle dinamiche elettorali: «La politica operata dal centrosinistra di Basilicata è del tutto disinteressata ad affrontare le vere e serie problematiche che attanagliano la nostra realtà. Una politica tutta concentrata a ricercare slogan di effetto con la speranza di colpire l'opinione pubblica in vista della prossima tornata elettorale. La prova evidente è offerta dalla giunta regionale che, già da tempo, in clima di campagna eletto-
rale, continua a governare in modo “distratto” noncurante di affrontare le questioni urgenti che giacciono ormai “impolverate” sul tavolo della politica di centrosinistra». Il consigliere regionale di “La Destra”, Michele Napoli è critico contro il centrosinistra lucano e prosegue nelle sue analisi impietose: «I maggiori responsabili del decadimento della vita politica regionale sono da ascriversi proprio tra i componenti del Pd lu-
cano, causa del grave stato economico della regione, che hanno anche la sfrontatezza di propinare ai cittadini campagne elettorali dal costo esorbitante che pubblicizzano la lotta del Pd alla povertà e all'inquinamento. Basterebbe leggere tutti gli esiti delle indagini condotte a livello nazionale per registrare come gli esponenti del governo regionale hanno messo in campo politiche fallimentari che hanno ulteriormente aggravato la si-
tuazione economica e ambientale della Basilicata». Napoli conclude: «Essere fieri di aver messo in piazza i propri fallimenti non può non far riflettere sulla mediocrità e sulla insensibilità di una classe politica autoreferenziale che gioca sulla pelle delle persone. Siamo convinti che i cittadini stanchi di essere presi in giro saranno elettori impietosi che nel segreto dell'urna sicuramente bocceranno questa politica di avanspettacolo».
Il consigliere regionale di “La Destra”, Michele Napoli
trovato a suo agio nelle bizantine ritualità della politica lucana, come può continuare la battaglia del rinnovamento delle classi dirigenti lucane se andrà ad infognarsi - in caso di vittoria - in un ente statale così paludato ed elefantiaco? Nessun processo alle intenzioni, per carità, ma ci sono livelli istituzionali in cui si può essere molto più incisivi: a capo di un piccolo o grande comune, per esempio, oppure alla Regione, o finanche in un Partito come il Pd che, come si sa, ha bisogno di persone intelligenti, oneste e coraggiose. Probabilmente Lacorazza ha voglia di misurarsi elettoralmente, e questo è legittimo, ma sta compiendo un grave errore, perché fino ad oggi lui è stato mediatore,
SALERNO - Le parti offese sospettavano che quel pm avesse rapporti troppo stretti con alcuni giornalisti. Poi hanno sospettato anche dei suoi colleghi della procura di Salerno, che avevano indagato e chiesto l'archiviazione. Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Salerno, Maria Teresa Belmonte, cognata del giornalista di Annozero Michele Santoro, quella richiesta di archiviazione l'ha accolta comunque. Erano una ventina le fughe di notizie, una decina gli abusi d'ufficio, qualche calunnia e un paio di diffamazioni a mezzo stampa le accuse da cui l'ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris è stato prosciolto. Con De Magistris erano imputati i giornalisti Carlo Vulpio e Carlo Macrì (Corriere della Sera), Stefania Papaleo e Chiara Spagnolo (Quotidiano della Calabria), Fabio Amendolara (Quotidiano della Basilicata), Emanuele Giacoia (direttore responsabile del Quotidiano della Calabria), Antonio Massari (La Stampa) e Pablo Petrasso (Calabria Ora). In tutto sono stati 15 gli esposti contro il magistrato di Catanzaro, che conduceva l'inchiesta cosiddetta "Toghe lucane", e i giornalisti che si sono occupati della vicenda. Il sostituto procuratore Gabriella Nuzzi, poi trasferito per lo scontro tra procure, nella sua richiesta di archiviazione di mille pagine sosteneva che i numerosi esposti miravano a intralciare il lavoro investigativo di De Magistris. La Corte di Cassazione, poi, nel corso del procedimento, aveva dichiarato inammissibile un ricorso con il quale l'ex pm della Direzione distrettuale antimafia di Potenza, Felicia Genovese, finita nell'inchiesta "Toghe lucane", aveva chiesto il trasferimento da Salerno ad altra sede del procedimento avviato su sua denuncia. Gli avvocati della Genovese avevano sollevato il legittimo sospetto per una presunta «non imparzialità» dei magistrati di Salerno che «sarebbero stati dalla parte di De Magistris» nella guerra tra la procura di Salerno e quella di Catanzaro. Tutto partì dai numerosi fascicoli - circa 70 - aperti a Salerno a carico di De Magistris, a seguito di numerose denunce di alcuni degli indagati coinvolti nelle sue ultime inchieste, tra cui appunto Genovese e Cannizzaro. Lunghi mesi di indagine si tradussero alla fine in una richiesta di archiviazione. «In varie occasioni - si legge sulla richiesta d'archivia-
L’ex magistrato di Toghe lucane, Luigi De Magistris
Belisario insiste ancora sull’alleanza variabile con il Pd
«Non si chiuda il dialogo» Belisario ci prova ancora ma, tutto fa credere che in Basilicata l’Idv e il Pd non saranno alleate alle prossime amministrative. Il punto di rottura è la ricandidatura alla città di Potenza dell’attuale sindaco Vito Santarsiero. Il Pd però non scende a compromessi su Santarsiero sebbene l’Italia dei valori con le bordate di carattere “giustizialista” proprio sul sindaco democratico - poi rimodulate in termini di «incomunicabilità» con lo stessa amministrazione comunale guidata da Santarsiero negli scorsi cinque anni - non vuole scendere a patti «con chi è indagato». L’idea dei dipietristi però sarebbe quella di un’alleanza variabile: soli al comune e insieme alle due Province. Il Pd però, non ne vuol sentir parlare di alleanze a fasi alterne: o sempre e dovunque, o nulla. L’impressione però è che i due partiti siano arrivati al divorzio già consumato con tanto di piatti rotti ma c’è remora a chi fa il primo passo. In pratica nessuno dall’Idv al Pd vuol passare come quello che lascia la “casa” per primo. Anche perchè dopo zione - lo stesso de Magistris, avendo diretta percezione del pericolo della indebita diffusione di notizie, si è immediatamente attivato presso la polizia giudiziaria per anticipare le operazioni rispetto alle date prestabilite. In questa prospettiva, l'esistenza di rapporti di conoscenza personale del pm con taluni autori delle pubblicazioni oggetto di denuncia, si è ritenuto non possa assumere di per sé alcune specifi-
un’eventuale risultato negativo per le forze di centrosinistra a favore del centrodestra lucano ci sarebbe la gara (c’è da scommetterci) ad attribuire la colpa. E in questo continua la “partita a scacchi” delle dichiarazioni sebbene la campagna elettorale dei democratici senza i dipietristi sia già partita nel potentino. Il capogruppo al Senato dei dipietristi, il lucano Felice Belisario ieri infatti, ha inviato l’ennesima dichiarazione di “chiarimento”: «Per le elezioni provinciali di Potenza e di Matera l'Italia dei Valori conferma la disponibilità a star dentro la coalizione d centrosinistra per contribuire, in modo determinante, alla sua affermazione» «Ci auguriamo che il Pd lucano - conclude Belisario - non si chiuda a forme di dialogo costruttivo che guardano in avanti, anche in vista delle future scadenze elettorali, per determinare un’alleanza unitaria che rafforzi le istituzioni locali nell'interesse delle nostre comunità». s.s.
ca valenza indiziaria a carico del pm de Magistris, pur accusato di essere fonte qualificata delle illecite propalazioni». Motivazioni non condivise dalle parti offese, che si sono opposte. Il gup Belmonte ha invece ritenuto sufficiente la richiesta di archiviazione che le aveva sottoposto la procura. Lo staff di De Magistris, nella serata di ieri, ha diffuso una nota: "Con il provvedimento emesso dal gup di Salerno sono
Giusta la scelta di Lacorazza? mentre da oggi diventerà di colpo mediato, e quindi scoprirà nella battaglia da pollaio delle poltrone e degli stipendi - che gli uomini che lui una volta riusciva a gestire, oggi gli faranno terra bruciata, creandogli mille trappole. Mentre lui lancia il suo messaggio elettorale sui socialnetwork, i tanti raschiatori di voto sono già in movimento per fare strane alleanze, perché il “candidato ragazzino” non superi la prova. Ma l'errore più grosso che Lacorazza ha commesso è tipo psicologico. E mi spiego. Fino ad oggi lui è stato
un brillante e tenace giovane che ha saputo dare un contributo serio alla politica lucana. Molti giovani lucani hanno creduto in lui, perché era uno di loro. Ora, all'improvviso, è come se fosse passato dall'altra parte. E' come se dicesse: io sono come loro, voglio i loro incarichi, il loro prestigio sociale. Lacorazza non ha capito che finché si trattava di stare a capo del Partito - dove occorreva una faccia nuova, e dove serviva una persona ignara degli antichi odi della politica lucana - conveniva a tutti esporlo in prima fila. Ora, invece, è
sceso nel pollaio, e purtroppo nel peggior pollaio che ci sia: quello provinciale. A meno che Lacorazza non sia un astuto politico politicante come tutti gli altri, ma credo proprio di no. E quindi a chi giova questa candidatura? Lacorazza doveva assolutamente sapere che la credibilità, in questo momento, soprattutto presso i giovani, si ha soltanto restando fuori dalla “spartizione” e, al massimo, accettando cariche di trincea, in cui è chiaro l'intento battagliero. Candidarsi alla Provincia è un passo indietro e, probabilmente -
stati provati l'assoluta correttezza e gli ostacoli posti alle inchieste condotte dell'ex pm. Le indagini hanno anche dimostrato le gravi interferenze subite dal pm nel condurre le sue inchieste". Di diverso tenore il commento dell’avvocato della Genove, Licia Polizio: «Siamo rimasti sconcertati, c’erano tutti i presupposti per un’imputazione coatta». f. a.
speriamo di no - il primo passo dello scivolamento di Lacorazza nella politica “per bande” che, a rotazione, si gestisce il comando e gli stipendi delle istituzioni lucane. Mi si dirà: anche alla Provincia Lacorazza potrà fare molto per il rinnovamento della politica. Non credo. E provo a dire perché. Anzitutto perché avere i voti necessari per vincere significa avere per cinque anni le mani legate. E poi perché alla Provincia non è possibile nessun rinnovamento sostanziale. Alla Provincia si gestisce la pesca, la caccia e i pullman scolastici. Il resto sono chiacchiere. Ma ovviamente, con tutto il cuore, spero di sbagliarmi. E, come sempre, sarò pronto a fare autocritica. Andrea Di Consoli
12 Primo piano
Mercoledì 29 aprile 2009
Influenza suina Rispetto ai dati forniti dal Messico i decessi sono 7 e i malati 79
«La pandemia è evitabile» Dall’Organizzazione mondiale della Sanità dati meno allarmanti sul contagio. «Ma il mondo si prepari al peggio» I controlli in un aeroporto asiatico
di SILVANA BASSETTI
nato, ha detto Fukuda. L'esperto non ha escluso che il mondo possa GINEVRA - L'Organizzazione sfuggire ad un virus cattivo. È mondiale della sanità (Oms) ha possibile che un’eventuale epidemantenuto alto, a quattro, il livello mia sia lieve – ha detto – ma è tropdi allerta del rischio di pandemia po presto per pronunciarsi e per per l’influenza da suini, su una ora la migliorare cosa da fare è di mantenere alto il moscala da uno ad un nitoraggio. massimo di sei. I casi L'influenza non si registrati sono in aupuò prevedere, ha detmento e la situazione to ricordando che la resta «molto seria», ha pandemia del 1918 era ammonito a Ginevra il cominciata in modo lievice-direttore generale ve. Sulla diffusione del dell’Oms Keiji Fukuvirus, l’esperto ha sotda. tolineato che i nuovi Anche se un’epidecasi segnalati nel Remia è evitabile è il mogno Unito e in Nuova mento per i Paesi di Zelanda riguardano prepararsi ad affronviaggiatori ed è un tarla, ha insistito. Il topunto importante per tale dei casi di influenvalutare un eventuale za da suini ufficialemaumento della fase di te notificati all’Oms e allerta. Un passagio al confermati in laboratolivello di allerta 5 – lirio è salito dai 73 di ieri vello che segnala una a 79 in sei Paesi, contro pandemia «immineni quattro di ieri. Seconte» – è infatti deciso se do i criteri usati si accerta che le infedall’Oms, il Paese con il zioni non sono solo impiù alto numero sono gli Stati Uniti con 40 Gli opuscoli a Fiumicino portate dall’estero, ma che l'infezione è stabilicasi segnalati (come ieta nella popolazione di ri), seguiti dal Messico «un numero di diversi (26 come lunedì), il CaPaesi», ha spiegato Funada (sempre a 6), la kuda. Spagna con due casi (+ Ad oggi, anche se il 1 rispetto a ieri), due nel virus ha raggiunto il Regno Unito (+2) e tre Regno Unito e la Nuova in Nuova Zelanda (+ 3). Zelanda, questo non siI decessi confermati dognifica che il virus sia vuti al nuovo virus sono «stabilito» in questi sette, tutti in Messico. Paesi. Sul nome dell’inFukuda ha ribadito fluenza – che l’Ue non che i Paesi devono preparsi adesso: è necessario antici- chiama più influenza da suini ma pare i bisogni ed in particolare nuova influenza – Fukuda ha afquelli dei Paei poveri ed invia di fermato che l’Oms non intende sviluppo che non dispongono delle cambiarlo. «Speriamo – ha detto – risorse necessarie che rischiano di che l’introduzione di nuovi nomi essere colpiti in modo sproporzio- non introduca confusione».
L’ALLERTA
«Per adesso occorre solo mantenere alto il monitoraggio»
Il call center del ministero del Welfare
La distribuzione degli opuscoli a Fiumicino
Negativi i test su 11 casi sospetti. Il ministro Sacconi rassicura: «Tutto per ora sotto controllo»
La Farnesina invita a non fare viaggi in Messico di ELISABETTA MARTORELLI ROMA - La Farnesina continua a sconsigliare, fino a nuovo avviso, viaggi in tutto il territorio della Repubblica Messicana che non siano strettamente necessari. Intanto nessun caso di influenza suina in Italia. Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, rassicura. Lo fa nel corso del suo intervento al Senato, spiegando che tutte le persone - tutte rientrate dal Messico che presentavano i sintomi classici del virus H1N1 hanno eseguito i test che hanno dato esito negativo. "Non dobbiamo sottovaluta-
Berlusconi «C’è una unità di crisi e non ci sono segnalazioni»
re il problema, ma allo stesso tempo non creare allarmismi che allo stato non risultino giustificati", ha aggiunto il ministro. "Basti pensare a quanto è successo con l'aviaria - ha continuato - per essere avvertiti della necessità di non ripetere reazioni sproporzionate". Una rassicurazione confermata dal presidente del Consiglio: "Abbiamo costituito un'unità di crisi affidata al sottosegretario Fazio e un numero di linee telefoniche per raccogliere eventuali segnalazioni. Ad oggi non è pervenuta alcuna segnalazione", ha detto Silvio Berlusconi. Si sa che l'influenza arriverà anche da noi, lo ha detto con chiarezza il sottosegretario alla Salute Ferruccio Fazio, aggiungendo che l'Italia è pronta sul piano farmacologico. "Siamo pronti all'eventualità che il virus arrivi anche in Italia -
ha avvisato Fazio -, però sono anni che i Paesi si preparano, soprattutto dopo l'aviaria, quindi ci sono dei sistemi ormai allertati. Siamo fiduciosi che, se arriverà ed è possibile anzi probabile che prima e poi arrivi, saremo in grado di gestire la situazione senza problema per i cittadini". Il ministero del Welfare ha dato incarico all'Istituto farmaceutico militare di Firenze di procedere all'incapsulamento delle scorte in polvere degli antivirali sensibili all'influenza. "Le 40 milioni di dosi a nostra disposizione - ha spiegato Fazio - servono per trattare quattro milioni di cittadini. Dieci milioni di dosi sono pronte e trenta milioni da confezionare in capsule". "Per evitare allarmismi ingiustificati basta dare le cifre degli antivirali stoccati negli altri paesi: 50 milioni negli Stati Uniti, 30 milioni in
Francia, 30 milioni Gran Bretagna, 20 in Spagna e 4 milioni in Austria", ha sottolineato il ministro Sacconi. Per affrontare l'emergenza l'Italia sta lavorando in rete con altri enti e organismi, tra cui il G8, ha aggiunto Sacconi, perché "si tratta di un problema che non va sottovalutato e che stiamo considerando con tutta la dovuta attenzione in rete con l'organizzazione mondiale della sanità e i paesi dell'Unione Europea. Ci stiamo inoltre consultando come presidenza del G8 con gli 8 paesi membri e i cinque emergenti per coordinare quanto più possibile le azioni". Scatta intanto la corsa al vaccino "scudo": il sottosegretario Fazio ha annunciato che sono iniziati gli incontri per mettere a punto l'antitodo contro la nuova influenza e che saranno necessari da 4 a 6 mesi.
Silvio Berlusconi
Economia 13
Italia / Mondo
Mercoledì 29 aprile 2009
Intesa con i 4 creditori della casa di Detroit per il debito
Frenano di nuovo i consumi
Fiat, accordo con le banche Usa La Chrysler è sempre più vicina
Vendite in calo nei piccoli negozi Tengono i “grandi”
di AMALIA ANGOTTI TORINO – A due giorni dalla scadenza del negoziato, l’accordo tra la Fiat e la Chrysler sembra più vicino. Dopo l’intesa con i sindacati per ridurre il costo del lavoro, il Tesoro Usa – secondo la stampa americana – avrebbe raggiunto anche quella con i 4 grandi creditori della casa di Detroit per la ristrutturazione del debito: JPMorgan, Citigroup, Goldman Sachs e Morgan Stanley. E a Sergio Marchionne, da venerdì scorso in America per il round finale, l’azionista Exor conferma pieno sostegno e fiducia. In base all’accordo con le banche, che altre fonti di stampa Usa danno per imminente ma non concluso, i crediti, pari a circa 6,9 miliardi di dollari, verrebbero svalutati a 2 miliardi co Chrysler che li pagherebbe in contanti. L’ipotesi bancarotta potrebbe restare comunque in piedi. L’intesa segue quella raggiunto con Uaw (United Auto Worker), in base alla quale una quota del 55% andrebbe al sindacato, mentre la Fiat avrebbe il 35% e il 10% sarebbe controllato da governo e creditori.
Su una conclusione positiva della trattativa è fiducioso l'amministratore delegato di Chrysler, Robert Nardelli, per il quale l’uscita definitiva della Daimler dall’azionariato della casa di Detroit, di cui aveva il 19,9%, favorisce un accordo con la Fiat. «Restiamo focalizzati nel completare tutte le transazioni necessarie – dice Nardelli – per qualificarci a ottenere aiuti sia dal governo americano sia dal governo canadese». Più prudente John Elkann, presidente di Exor, la finanziaria attraverso la quale il gruppo Agnelli controlla il Lingotto. «La situazione – dice – sarà definita giovedì sera, parlare di percentuali di probabilità oggi non ha senso. Nei grandi negoziati molto si fa alla fine. Siamo fiduciosi, il nostro ruolo storico è quello di accompagnare la Fiat e di garantire il massimo sostegno a Marchionne nell’obiettivo di rafforzare l'Auto». Ottimista sull'esito dell’operazione è Franzo Grande Stevens, consigliere della società, mentre il presidente d’onore Gianluigi Gabetti dice che «bisogna essere sempre fiduciosi sulle cose buone». Soddisfatto per
|
DALLA GERMANIA
le notizie dagli Usa il segretario generale della Uilm, Antonino Regazzi. «Dopo la coraggiosa intesa del sindacato metalmeccanico della Uaw – osserva Regazzi – l’intesa con i creditori rappresenta il disco verde al finanziamento del governo Obama alla casa automobilistica statunitense. A Marchionne ora il compito di portare a termine l’alleanza con Fiat entro la data del 30 aprile fissata dalla task force dell’auto della Casa Bianca». Seduta negativa in Piazza Affari per la Fiat, che perde il 2,61% e chiude a 7,83 euro in una giornata molto negativa per il settore dell’auto in Europa. E se gli occhi sono puntati sugli Usa, per Exor, la finanziaria del gruppo Agnelli, la politica di investimenti va avanti. In cassa c'è una cifra cospicua, pari a 1 miliardo di euro, e anche se a livello mondiale il momento non è dei migliori le opportunità devono essere colte.
Prudente Elkann «Si definirà domani»
|
La casa austro-canadese raccoglie consensi nel Governo tedesco più della Fiat
Opel, la Magna segna un punto importante CONTINUA il pressing sulla Opel da parte del gruppo austro-canadase Magna International, che incassa un primo giudizio positivo del ministro federale dell’Economia tedesco, mentre la crisi mondiale colpisce pesantemente il colosso Daimler, che - per la prima volta in dieci anni - si trova ad affrontare due trimestri consecutivi in rosso. La partita per la Opel ha segnato ieri un primo importante punto per una delle pretendenti alla mano della casa automobilistica tedesca, la Magna, che ormai da giorni sembra essere la preferita tra i politici tedeschi a scapito della Fiat. Ieri mattina, c'è stato a Berlino l’atteso incontro tra i vertici del gruppo e KarlTheodor zu Guettenberg, il ministro conservatore (Csu) dell’Economia che
già nei giorni scorsi aveva definito «interessate» l’opzione Magna. Dopo l’incontro, Guettenberg ha confermato la sua posizione, sottolineando allo stesso tempo che la Opel non deve però essere strumentalizzata a fini elettorali in vista della politiche del settembre prossimo. La Magna ha presentato una «prima interessate bozza di piano» per un possibile ingresso nel capitale della Opel – ha detto Guettenberg – confermando che anche la Fiat ha presentato un piano per un possibile investimento. Ma i piani dei due gruppi sono molto diversi tra loro, ha aggiunto, lasciando intendere che è difficile immaginare come entrambi possano aspirare alla casa automobilistica allo stesso tempo. In ogni caso, ha spiegato, quel che conta
adesso è che la Magna rafforzi il proprio piano con fatti e cifre. Un discorso, questo, che vale anche per la Fiat. Il ministro ha poi criticato il fatto che nè la Gm, nè la sua controllata tedesca abbiano ancora messo sul tavolo i numeri necessari alla valutazione di un possibile investimento nella società. In attesa di chiarimenti su questo fronte, la Magna ha incassato oggi anche i giudizi positivi della Sinistra (Die Linke) e della Spd. La portavoce del gruppo parlamentare della Linke per le questioni di politica economica internazionale, Ulla Loetzer, ha infatti commentato che «un ingresso della Magna sembra come più serio rispetto alla partecipazione di una società come la Fiat, che ha un indebitamento di 14,2 miliardi di euro».
Pronte a partire 6,5 milioni di persone
Presto il piano costi
Il budget si riduce ma gli italiani non rinunciano al ponte del 1º maggio
Nuovo cda per Rcs Confermato il presidente
di SABINA LICCI TUTTI in vacanza per il ponte del primo maggio anche se con meno soldi in tasca rispetto al 2008. Saranno infatti 6,5 milioni, in aumento del 33%, gli italiani pronti a partire, con un budget di 215 euro contro i 250 euro del 2008. Un week-end che fa gola al 13,7% della popolazione e questo sia per il mancato ponte del 25 aprile caduto quest’anno di sabato, che per le cattive condizioni meteo avute fino a ierii. Quanto al giro d'affari il “Ponte” varrà 1,392 miliardi di euro, rispetto a 1,22 miliardi del 2008. Le previsioni alla vigilia dell'esodo sono della FederalberghiConfturimo i cui risultati, secondo il presidente Bernabò Bocca, non devono trarre in inganno. «Il calo del 14% di spesa media procapite che caratterizzerà il prossimo fine settimana sostiene Bocca - è il vero dato su cui riflettere, che corrisponde ad una perdita dei fatturati delle imprese che si ribalterà su investimenti e gestione».
Bocca da tempo chiede al Governo un tavolo tecnico che valuti le problematiche del settore e appronti misure di sostegno sulla falsariga di quelle applicate per salvare banche o fabbriche automobilistiche. Quanto al Ponte, le vacanze saranno made in Italy per il 91,5% (91,9% nel 2008) pari a 5,9 milioni di persone, mentre il 6,9% andrà all'estero (6,7% pari a 447 mila persone), per una durata media di 2,8 notti. Le località nazionali di mare ospiteranno il 41% dei vacanzieri, seguite da montagna (24%), città d'arte (14%), laghi (6%) e terme (1%). Tiene l'albergo (32,2%) anche se perde spazio rispetto allo scorso anno (36,2%), a favore della casa di proprietà (25%), della casa di parenti o amici (14%), campeggi (6%) e agriturismo (5%). A questo proposito, l'Agriturist-Confagricoltura, prevede per il lungo weekend 140 mila agrituristi, il 5% in meno rispetto a Pasqua, dove restano stabili gli italiani e in calo gli stranieri.
L'ASSEMBLEA di Rcs ha eletto il consiglio di amministrazione che guiderà l’azienda editoriale del Corriere della Sera per il prossimo triennio. E, accanto ai rappresentanti del patto di sindacato che controlla il 63,5% del capitale, uno dei 21 posti in Cda è stato conquistato dalla lista di Giuseppe Rotelli, l’imprenditore della sanità che controlla l’11% dei diritti di voto del gruppo. Intanto una delle prime misure che sarà chiamato a esaminare il nuovo consiglio, di cui Piegaetano Marchetti resta presidente e Antonello Perricone amministratore delegato, è un piano di efficienza in grado di rilanciare la redditività del gruppo. In un contesto economico ancora difficile, Rcs si trova infatti alle prese con un rapporto tra indebitamento e un margine operativo lordo pari a 4,3 volte. La strada maestra individuata per recuperare redditività e alleggerire il debito è dunque quella dell’efficienza per la quale Perricone ha chiesto alle «varie componenti dell’azienda» di essere «compatte».
CONSUMI nuovamente in te marcata» degli acquisti (forte frenata, dopo un avvio 6,1%). Al contrario nella di 2009 in lieve rialzo. A feb- grande distribuzione le braio le vendite al dettaglio vendite sono addirittura sono calate dello 0,7% su ba- cresciute (+1,2%), sia per i se mensile e del 3,1% su ba- prodotti alimentari che per se annua: dopo il debole i non alimentari (+2,2% e +0,4% di gennaio, il calo +0,1%, a fronte di un -6% e tendenziale registrato 6,1% nei piccoli esercizi). dall’Istat a febbraio ci ripor- Nella grande distribuziota ai livelli già toccati nel ne, in particolare, vanno bene tutte le tipogiugno 2008 (logie di eserci3,1%). Una zio, soprattutflessione su to quelli non cui pesano sospecializzati, e prattutto le in particolare magre vendite discount di alidei piccoli mentari esercizi e un (+3,8%) e ipercalo più accenmercati (+2%). tuato dei proI dati conferdotti non alimano «il permentari. manere di una E mentre fase di accencresce la tuata debolezpreoccupazioza della done degli eser- Un negozio al dettaglio manda intercenti, che tornano a chiedere misure a na», rileva l’Ufficio studi di sostegno delle pmi, l’Isae ri- Confcommercio, aggiunleva per il mese di aprile se- gendo che «la tendenza a gnali di recupero per la fi- comprimere l'acquisto di ducia delle imprese mani- beni interessa, ormai da alfatturiere. A diminuire so- cuni mesi, le diverse tipolono sia le vendite di prodotti gie di consumo con punte alimentari (-1%) sia, in mo- particolarmente elevate per do più accentuato, quelle di abbigliamento e mobili, che non alimentari (-4,1%). Nel si traduce in una continua carrello della spesa, in par- riduzione del numero di imticolare, diminuisce un po’ prese operanti nel settore» tutto quello che non è cibo, (-10 mila il saldo tra iscrima i cali più accentuati inte- zioni e cessazioni delle imressano le vendite di sup- prese del commercio al detporti magnetici e strumen- taglio tra gennaio e marzo). ti musicali (-7,9%), prodotti Confesercenti parla di sifarmaceutici (-5,7%) e uten- tuazione «molto pesante» sileria per la casa e ferra- per i piccoli esercizi, ricormenta (-5,4%). In contro- dando le 20 mila pmi in metendenza, invece, i prodotti no del commercio e turismo delle grandi marche: a mar- nel primo trimestre 2009 e zo, secondo i dati di Centro- chiede al Governo «urgenti marca, le vendite di questi misure» a sostegno. Viene beni sono aumentate letto invece come segnale di una possibile inversione di dell’8,1% rispetto al 2008. Per i propri acquisti, le fa- tendenza, l’aumento della miglie continuano a prefe- fiducia dei commercianti rire la grande distribuzio- rilevato ad aprile dall’Isae, ne, a scapito delle imprese che ha evidenziato per queoperanti su piccole superfi- sto mese anche un recupero ci, dove a febbraio si regi- della fiducia delle imprese stra una «caduta veramen- manifatturiere.
14
Mercoledì 29 aprile 2009
IL NUOVO ANIMO DI BERLUSCONI
L’OBOLO DI TOTTI O BAUDO
di EMANUELE VERNAVA’ IL 25 APRILE, ad Onna, Berlusconi , sull'onda della pacificazione da tempo in movimento, ha pronunciato parole chiare e, credo, definitive per quanto lo riguarda: la nostra Repubblica è nata dalla Resistenza, fatta del sacrificio di tante vite di partigiani e di tutti quelli che combatterono contro il regime fascista. L'estrema sinistra ha subito gridato allo scandalo. Belisario,invece, dell'Idv, ha chiesto che Berlusconi suggelli con atti concreti la sua “conversione”. Franceschini, poi, gli riconosce il coraggio di parlare bene anche di Palmiro Togliatti, ma teme ancora che a Silvio possa succedere Pier Silvio, ovviamente Berlusconi. Certo, il Cavaliere ci ha abituati alle “biricchinate”, o coups de théâtre, in circostanze le più diverse, a livello “casalingo” (vedi il 27 aprile, presentarsi a Napoli per verificare di persona come va l'inceneritore di Acerra), come a livello non proprio “domestico” ( uno degli ultimi al G20 a Londra, quando, alle smancerie “mister Obama!” ad alta voce, la Regina ha dovuto dirgli di non urlare). Questa, però, di andare ad Onna il 25 aprile, individuando il martoriato paese come simbolo della tragedia della “guerra civile” dal '43 al '45 e della violenza della natura, improvvidamente favorita da uomini che hanno pensato soltanto ai loro portafogli, è stata un'intuizione veramente felice, da molti punti di vista. Dal punto di vista “politico”, però, soltanto l'irriducibile cattiveria degli avversari/nemici “viscerali” potrebbe attribuire a Berlusconi solo la strumentalizzazione dei martiri della guerra e del terremoto. Certo, molti di noi, io, compreso, non avevamo sentito mai parlare dell'eccidio di Onna, come di quelli delle Fosse Ardeatine, di Marzabotto, i fratelli Cervi, ecc. In un empito di bontà, poi, Berlusconi ha proposto, nel discorso di Onna, che il 25 aprile venga denominato “Festa della Libertà” e non più “Festa della Liberazione”. Sarebbe facile opporre subito che il lupo fa finta di essere diventato agnello, che Berlusconi è sempre il giocatore delle tre carte, quelle con cui vince sempre il banco e mai l'ingenuo campagnolo che si recava alla festa paesana al tempo della “civiltà” contadina. La “conversione” non è la prova del cambiamento, voglio dire le parole “nuove”, che si dicono, per se stesse non ne sono la prova, come non ne sono la prova gli atteggiamenti da Oloferne o da Sant'Antonio che trascorrono sul viso in una circostanza che ti chiede sintonia ed assonanza con l'emozione di migliaia di persone che aspettano il “verbo” o semplicemente una parola di comprensione alla propria sofferenza. Come ad Onna, il giorno della “Festa della Liberazione”. La “conversione” è provata se si ripara al “male” che si è fatto nella precedente “vita”. Belisario chiede che come segno della sua “conversione” incominci subito con l'abolizione del Lodo Alfano, Franceschini che Berlusconi s'impegni “formalmente” a non modificare la Costituzione a colpi di maggioranza ma con il consenso dell'opposizione, come previsto dalla stessa Costituzione; anche se qualche “guardiano della rivoluzione” (altrove ho proposto un epiteto un po' cattivo) gli ha risposto che questo obiettivo, rivedere la Costituzione col consenso dell'opposizione, è scritto nel programma elettorale del centrodestra. L'Innominato, all'indomani del “ convito di grazia” col cardinale Federigo Borromeo, , dopo aver convocato tutti i suoi “dipendenti” nella “sala grande”,dice: “... Figliuoli, la strada per la quale siamo andati finora, conduce nel fondo dell'inferno... Dio misericordioso m'ha chiamato a mutar vita... Levo ad ognun di voi gli ordini scellerati che avete da me...”. Per ognuno di noi, non sarebbe facile dire agli altri parole del genere. Il minimo che potrebbe capitarci è di essere considerati pazzi e perdere quasi tutti gli “amici”. Voi immaginate che cosa, invece, potrebbe capitare ad uno del calibro e dell'importanza di Berlusconi , ammesso e non concesso che la sua “conversione” debba significare abbandonare la via del male che non ha percorso se non nella misura di ogni essere umano,o no? Certo, il male che ognuno di noi commette “involontariamente” è proporzionato al potere che si ha e quanto più in alto sei più danno fai, in questo senso. Ma nel caso del Nostro, che dispone di un grande potere, la “reazione” dei suoi “servitori”, come sono quelli dell'Innominato, gli provocherebbe danni quasi insignificanti. Come Capitò a Costantino, che per ripagare papa Silvestro e la Chiesa, per averlo liberato dalla lebbra, convertì se stesso, tutta la sua famiglia (non ci riuscì solo col cugino Saleone) e dichiarò libero il culto della religione Cristiana, alla quale assegnò beni materiali, come gli stipendi ai vescovi ed ai presbiteri, ecc., con l'Editto di Milano. La reazione dei pagani fu inizialmente veemente, fino a quando questi potevano esercitare potere attraverso propri rappresentanti istituzionali o civili, ma lentamente la cosa svanì, “infin che 'l mar fu sopra noi richiuso”. Io resto però con la paura di Franceschini. che dopo Silvio, arriverebbe Pier Silvio, Berlusconi. Vorrei la garanzia che, come negli Stati Uniti, dopo la “dittatura” di quattro o di otto anni di Bush o di Clinton o di tutti gli altri presidenti precedenti, la scelta del nuovo “dittatore” presidente fosse fatta dal popolo sovrano, in maniera democratica. L'era dell'erede al “trono”, o delfino, e, quindi, delle dinastie, negli stati repubblicani è finita. Ma, al momento, accontentiamoci di questo nuovo “animo” di Berlusconi, nella speranza che dia i frutti che i cittadini “perbene” si attendono. Ad esempio, incominciare a indennizzare chi ha perso quello che ha perso per la disonestà dei propri aguzzini. Questi, come nel caso dei mafiosi, si sono spesso costruite fortune di ogni genere sulla pelle di tanti, come su quella dei morti di Onna. Per questo problema, se mai Berlusconi non vorrà fare come ha fatto con Gheddafi, di restituire il mal tolto togliendolo a chi se l'è preso, farebbe “la figura mia”, di essere incoerente e vile, proprio di chi è debole con i forti, e forte con i deboli.
TROPPI POLITICI SOLO ADESSO SI RISVEGLIANO DAL LETARGO di ANTONIO GALIZIA PARLARE, senza bisogno di bagnarsi le labbra, inumidirsi la lingua, non presentare la solita schiuma agli angoli della bocca, né sentire il bisogno di prendere respiro, in un’oratoria che tira a oltranza e riprende con originale logorrea, favorita da scialorrea sufficientemente proporzionata alle parole in uscita, farebbe anche pensare a una ottimizzazione di pensieri e di vedute super per consigliare a chi di dovere, come amministrare politicamente la nostra “Patria”. I Totem della politica a volte nascono spontanei e si sollevano da terra in poco tempo e in poco spazio, come i papaveri rossi, che in questo prossimo mese, di tarda primavera, invaderanno la campagna nei piani e sulle alture, per mostrare la loro bellezza. Ho resistito alla sonnolenza che mi appannava la vista, preso dalla curiosità di assistere all’esordio introverso di Franceschini che il buon Vespa ha saputo inventare, soprattutto per soddisfare la gran voglia di sentenziare e assolvere dell’Oratore, così distinto nella forma e preciso nella parola nell’accento originale della sua Regione, anche se ripetitivo e molto inconcludente, ma non sgrammaticato. La gran voglia di dire quello che sente ha condotto il declamatore in un’autoesaltazione espressiva, convinto di parlare di cose sostanziose ed in verità lo sarebbero, se, per le circostanze economiche, sociali, sindacali e di adeguatezza in uno Stato, come l’Italia, ci fosse la possibilità attuativa, al di là di altre urgenze che al momento impegnano chi governa in settori più urgenti e non rinviabili, come quelli del post terremoto, per la ricostruzione in Abruzzo ed altre fattorialità ancora più urgenti. Credo che il Governo, sia consapevole delle situazioni rammentate da Franceschini: i giovani laureati e coloro che perdono il lavoro e, come è da pensare, nella finanziaria 2009, sono stati previsti provvedimenti anche per queste precarietà e le premure di Franceschini, se esulano da quel macero populismo che dovrebbe servire per il battimano degli stessi (precari) e degli assoggettati al voto di tarda primavera, casi nuovi, non ne porta, né ne crea. Perciò, il Governo continui a Governare, dando alla foga di Franceschini il peso che merita. Fresco del suo nuovo contumelioso argomento, Franceschini, si diverta pure a sciorinare barzellette fantastiche che per volontà paradossale dovrebbero smontare le azioni Berlusconiane, seguendo la linea dello smorzamento parolaio altrui per dar vita a un nuovo bighellonare tra chi pur-
troppo non può che trovare credibilità in una teoria da sogno che al risveglio tradisce la sensazione di aver sognato, scontrandosi con la realtà che è diversa che non ha creata Berlusconi e nemmeno altri che hanno governato prima di lui, ma che fa parte di quella crisi di cui tanto si parla a livello Europeo e Mondiale e che certamente, deriva da un’altra, che è quella di crescenza. Le ere storiche, sono documenti inquadrati sull’evoluzione del mondo in generale e delle Nazioni in particolare e quando le necessità di crescita, bussano per necessità economiche, se quella è la risultante dell’economia corrente, nascono le crisi e siccome a tante crisi abbiamo assistito e sofferto, ciò significa che anche questa crisi si risolverà come le altre. Il Ministro dell’economia, senza proselitismi e sillogismi, già rassicura la svolta. Capita di leggere attenzioni varie di politici nostrani che rimasti a riposare in Europa e nella stessa Italia e nella nostra Regione, per tutti gli anni della presente e passate legislature, in Italia e in Europa e in casa nostra, ora si svegliano dal letargo e mandano al giornale trafiletti cumulativi, per far capire che ancora ci sono, come alcuni detentori di cariche assessorili e guarda caso alla sanità della Regione Basilicata o alla comunità Europea e al Parlamento Italiano che riaffiorano dalla dimenticanza e fanno eco della loro proposta presenza, magari per ritentare l’impresa rielettiva, perché troppo comodo, hanno capito, sta di tornare alla pacchia per prendere l’esoso stipendio e fare i parcellari anche se di valore scadente, purché siano remunerazioni distinte. Franceschini, allora, non faccia soltanto il “forbito” della sua partita e Di Pietro altrettanto esca dal suo arrogante panteismo che trasmette tramite gli staffieri al popolo che non gli crede, perché la gente è abbastanza istruita per scegliere da sola, la sua strada. Le parole grosse, ignominiose e volgari di qualità e di quantità di Pietro, ingigantite dall’odio sovrano che nutre contro il Cavaliere, sono gli atti di inciviltà ridondante, che ritornano dove nascono. Non credo agli eccessi dei presuntuosi perché non assorbono il giusto criterio per discriminare se stessi dagli errori di forma e di sostanza in cui cadono. Credersi sommi sacerdoti di un fumus nero e costante, quando nuotano nella “gonza”, in mancanza di acqua solvente, è come rimanere peregrini della propria limitazione vuota, spettrale e amorfa.
GENTILE Direttore, vorremmo intervenire sulla splendida serata televisiva di Rita Levi Montalcini, ospite del programma televisivo “Che tempo che fa”. Ebbene, abbiamo ascoltato con immenso interesse le parole della professoressa. Una lucidità impressionante per i suoi cento anni: che vitalità, quale insegnamento e sprono per le nuove generazioni e non solo. E mortifica il fatto che le sue ricerche scientifiche stentino a procedere per via delle croniche carenze di finanziamenti, sebbene siano stati promessi sulla carta. Nel contempo, noi tutti (disperatamente, colpevolmente) assistiamo agli scempi specie nella sanità (caso Calabria docet) e non solo, e a leggere dei lauti compensi a personaggi televisivi e a calciatori. E a noi si chiede pure l'obolo con lo sms di un euro per finanziare questo o quel progetto di solidarietà. Ma ci chiediamo: se un cittadino da 1.000 euro al mese invia per solidarietà poniamo dieci sms, un calciatore come Totti o un Pippo Baudo quanto potrebbe (o dovrebbe) versare in proporzione per salvare la ricerca che persone come la prof.ssa Montalcini conducono instancabilmente per l'umanità? Se quei personaggi erogassero in proporzione, realizzerebbero una Finanziaria. Si perdoni l'ingenuità di fondo, ma la dismisura (fra noi e “loro”), oltre all'apparente interesse mostrato in televisione da quei personaggi mentre invitano ad inviare sms, è a dir poco nauseante. Mimmo Abate, Armando Bronzi, Franca Cornetta, Pasquale De Luca, Armando Lostaglio, Monica Pietrafesa, Giuseppe Rita, Donato Russo, Gianfranco Tramutola, Vincenzo Uva
IL SAPORE DI INSINCERITÀ DEL 25 APRILE IL 25 APRILE è stato presentato come la festa della concordia e del dialogo. A mia memoria non ricordo una festa della Liberazione più somigliante a un pollaio in cui i tanti galletti - nessuno dei quali sincero - si sono beccati senza posa. Per non parlare dei “valori” che figure di estrazione politica diversa - se non opposta - si sono contese per mostrare quanto erano brave, buone e pure. Ho in bocca un saporaccio di plastica. Ho paura che non sentirò mai più un buon sapore. Lettera firmata Matera
15
Mercoledì 29 aprile 2009
TOGLIETEVI
RILANCIARE I PARCHI
QUEI PASSAMONTAGNA
PER LO SVILUPPO
Segue dalla prima state affollate dal ricordo di quel 29 aprile? Nei vostri sonni si sono affacciati spesso i volti terrorizzati di quei due bambini? E quante volte è riecheggiato forte nelle vostre orecchie il loro grido di terrore? Ed infine: il sangue che avete sparso quella sera - e chissà, forse anche altre volte - ancora vi lascia indifferenti o quel suo puzzo marcio iniziate ad avvertirlo dappertutto e non riuscite più a toglierlo dalla vista ogni volta che vi guardate le mani? Raccontatecela, dunque, questa vostra vita senza futuro. Confidateci cosa si prova a vivere giorno per giorno ringraziando il cielo per ogni attimo in più di libertà. E diteci se almeno per una volta non avete avuto anche voi voglia di normalità e nostalgia di pulizia; se non vi è capitato, anche solo per un attimo, di maledire il giorno in cui avete iniziato; diteci se non avete avuto spesso la tentazione di mandare tutto all'aria e soprattutto quelli che vi hanno resi maggiordomi costringendovi ad una vita in fuga mentre la loro è fatta solo di agio e di potere; e confessateci se non vi ha assalito il dubbio, anche solo una volta, che se voi finirete i vostri giorni in galera loro la faranno sempre franca perché sono rispettati, perché sono potenti e perché hanno i soldi. Chissà quante volte vi abbiamo incontrato o abbiamo letto i vostri nomi sui giornali ma non vi abbiamo mai riconosciuto perché i vostri volti sono ancora coperti. E allora, toglieteli quei passamontagna, prima che ve li tolga la Giustizia, e toglieteli pure ai mandanti di quell'omicidio: è l'unico gesto che può restituirvi la vita persa, la normalità smarrita e ridarvi dignità. Don Marcello Cozzi
UNA CLASS ACTION PER LA PROMESSA DELLA ZTL RICORDO una promessa dell’amministrazione comunale di Potenza: la Ztl. Zona a traffico limitato. Per me e la mia famiglia abbiamo due automobili avrebbe voluto dire migliorare la qualità della vita in maniera esponenziale. Avrei trovato posto per l’auto, in via Vescovado, sia a pranzo che la sera, tornato dal lavoro. Idem per mio marito. Oggi giriamo per almeno venti minuti - il mio record personale è un’ora, ma non sono medaglia d’oro nella mia zona - prima di riuscire a trovare uno spazietto in cui incastrare la macchina. Se avessi soldi e tempo, mi impegnerei con un ottimo avvocato a intentare contro il Comune di Potenza una “class action”: chiedere alle casse municipali di rimborsare a me alla massa di sventurati che mattina e sera si contendono un posticino i soldi del surplus di benzina o gasolio che consumiamo. In fondo, il Comune di Matera ha dovuto risarcire ai cittadini i danni che i cani randagi avevano fatto alla carrozzeria delle auto dei cittadini, non avendo provveduto a un buon servizio di accalappiamento randagi. Ma non ho tempo né soldi. Lettera firmata Potenza
di EGIDIO DIGILIO * LA NECESSITA’ di apportare alla legge nazionale n. 394 del 1991 (legge quadro sulle aree protette) modifiche ed adeguamenti che consentano di superare la farraginosità delle attuali procedure ed il sostanziale immobilismo che impedisce lo sviluppo delle collettività insediate nei territori dei parchi causandone l'impoverimento è la indicazione emersa in fase di audizione del Presidente di Federparchi Sammuri in XIII Commissione (Ambiente-Territorio) del Senato. Rilanciare i Parchi, specie da noi in Basilicata, in una fase di avvio dell’ultimo nato, il Parco Nazionale Val Agri-Appenino Lucano, accantonate quanto prima polemiche e dispute tra Regione e ministero Ambiente sulla nomina del commissario, nell’interesse delle comunità locali, assume una valenza particolare per procedere alla definizione di misure e programmi non solo di tutela e salvaguardia territoriale quanto di eco-sviluppo sostenibile e nuova occupazione. Come ha suggerito il presidente Federparchi è sempre più necessario inoltre valutare il rapporto tra le attività degli enti e la programmazione territoriale regionale nei rispettivi ambiti. La Regione Basilicata invece non ha ancora realizzato forme di sinergia e cooperazione con gli Enti Parchi esistenti mentre le Province proseguono in piena autonomia per le aree e riserve di propria competenza. Per quanto riguarda la capacità di programmazione e di utilizzazione delle risorse, deve essere superata la si-
tuazione secondo la quale il trasferimento dei finanziamenti avviene soltanto ad esercizio finanziario quasi concluso. In tale senso, una soluzione può essere rappresentata da una previsione triennale delle risorse da trasferire agli enti. In tale contesto occorre favorire l'efficienza e l'efficacia del funzionamento degli enti parco attraverso la celere modifica delle procedure di nomina e di funzionamento dei consigli direttivi. Interventi urgenti sono necessari anche per quanto riguarda la procedura di nomina dei presidenti e la definizione del loro status giuridico. Infine se la regione Toscana ha progressivamente incrementato negli ultimi cinque anni le disponibilità finanziarie in favore dei suoi enti parco anche la Basilicata attraverso le royalties sul petrolio può certamente fare lo stesso. * Componente XIII Commissione Senato
L’ITALIA VENNE LIBERATA SOPRATTUTTO DAGLI INGLESI ABBIAMO letto, con molta attenzione, il discorso del presidente della Repubblica, On. Giorgio Napolitano, pronunciato l'altro giorno a difesa della Costituzione. Abbiamo trovato modestamente, delle affermazioni non rispondenti alla verità storica. Il Presidente individua i principi su cui poggia la Costituzione: “l'opposizione al Fascismo e la Resistenza”,. Nulla di originale; soltanto manca un pezzo. La nostra Costituzione, si fonda, prima di tutto, sulla conferenza di Salta, conclusasi l'11 febbraio del 1945: gli stati europei finirono sotto la dittatura comunista, l'Italia nel mondo atlantico. Non condividiamo l'altra affermazione del Presidente: “la Costituzione un fu mai intesa come manifesto ideologico o politico di parte”. Invece lo è, proprio nella sua prima parte! L'altra affermazione, piuttosto grave sul piano politico ed istituzionale, citando Bobbio; “la denuncia dell'ingovernabilità tende a suggerire soluzioni autoritarie”. Da parte di una certa parte politica si proclama intoccabile una Costituzione che è stata già cambiata quindici volte, scassandola e riducendo la Carta a cassetta degli attrezzi. Per quanto riguarda la liberazione dell'Italia, di recente, abbiamo ascoltato delle cavolate, perfino dal presidente del Consiglio, circa il ruolo degli americani. L'Italia, caro Presidente Berlusconi, è stata liberata, soprattutto per merito degli inglesi e non degli americani. Roosevelt se ne fregava dell'Italia. Voleva puntare tutto sulla Francia. Churchill no. Capiva il pericolo comunista nel Balani, Grecia e Italia. Churchill capì che l'Italia fosse la chiave, l'unica, per fermare i comunisti. Ebbe ragione. In Italia ci sono 37 cimiteri di guerra inglesi e solo due americani. In questi cimiteri inglesi giacciono i resti mortali di 50 mila soldati inglesi e del Commenwealth e sono ricordati i nomi di 1.500 soldati indiani cremati e oltre 4 mila soldati ignoti. Totale 55.500 circa. Nei due cimiteri di guerra americani invece giacciono i resti mortali di solo 12263 soldati e sono ricordati i nomi di 4.504 soldati, i cui cadaveri non sono stati ritrovati. Dunque, in Italia fra il 1943 e il 1945, per ogni soldato americano morto, sono caduti più di tre soldati inglesi. Diciamo a Berlusconi: vada pure al cimitero Usa a Nettuno, ma non bisogna dimenticare gli inglesi. Michele Ribellino
SISMA, PIÙ SICUREZZA E MENO PASSERELLE DAL 23 Novembre 1980, quando un terremoto colpì la Basilicata e la Campania, conservo nel mio animo immagini e scene con religioso silenzio. All'epoca diciottenne, al quinto anno di Geometra presso l'Istituto di Tursi, fui mandato come volontario, dalla allora organizzazione prefettizia, a prestare soccorsi in Irpinia nel comune di Laviano, epicentro del sisma. Per la prima volta, dopo 25 anni, ne parlo, stimolato dalle immagini e dai discorsi di oggi, dopo il terremoto in Abruzzo. Certamente da allora, almeno da un punto di vista organizzativo, la macchina della Protezione Civile è notevolmente migliorata e molte vite sono state salvate, se si considera che nel 1980 a Laviano i primi soccorsi veri arrivarono dopo due giorni dal terremoto (basta ricordare quello che io chiamo l'urlo del Presidente Pertini). Premetto che solo a Laviano ci furono 300 morti. Era la notte tra martedì 25 novembre e mercoledì 26 novembre quando giungemmo alle porte di Laviano, tutto intorno era buio, i fari della nostra auto illuminarono prima anziani impauriti ai bordi delle strade, tra cui una vecchietta vestita di nero con lo scialle in testa, nero, che si agitava piangendo scuotendo un'altra persona forse il marito, poi un camion che scaricava bare, troppe bare; chiedemmo dove fosse il punto di coordinamento della Protezione Civile o della Croce Rossa, ci dissero che erano appena giunti nel pomeriggio ed avevano localizzato il centro nel campo sportivo posto a valle del paese. Pochissime le tende montate, dormimmo in macchina, vicino al campo sportivo, per lasciare spazio ai sopravvissuti. La mattina, all'alba, di mercoledì 26 novembre, si organizzarono le prime squadre per i soccorsi. Ci avviammo a piedi, risalendo al paese, le squadre erano miste, composte da civili e militari, o civili e pompieri, ed avevamo l'ordine che appena sentivamo rumori e/o individuavamo dei corpi, dovevamo fermarci per chiamare qualcuno della Croce Rossa o un medico. Arrivati nel centro di Laviano, l'immagine che conservo è quella della distruzione totale, tutto macerie sulle quali ci si arrampicava, le strade erano inesistenti. Iniziammo a scavare su indicazione di un signore di Laviano, un emigrante che veniva dalla Germania, la cui famiglia composta da moglie, tre figli e una vecchietta, che non ho mai saputo se fosse la madre o la suocera, erano lì, sotto le macerie. Dopo circa tre ore di scavo, sotto una pioggia battente e freddissima, individuammo i corpi. La moglie su una sedia che proteggeva con le sue braccia i bambini seduti uno sull'altro, la vecchietta su un'altra sedia a pochi metri di distanza. Ricordo che chiamammo oltre alla Croce Rossa anche altri Vigili del Fuoco per tirarli su, perché erano in bilico e potevano cadere nel vuoto che si era creato a fianco ai corpi. La scena che si presentava ai nostri occhi era agghiacciante. Per tirare la moglie del signore emigrante fu necessario ancorare il corpo a una fune, lì notai un particolare, dal labbro usciva un po' di sangue, evidentemente era in vita sotto le macerie perché il sangue non era coagulato. Sentimmo dei rumori provenienti ancora più sotto rispetto al piano dove trovammo i corpi, scavammo,aprimmo un varco e i Vigili del Fuoco e i militari tirarono fuori un asino, vivo, illeso, nella stalla sottostante, avente copertura a volta a botte in muratura. L'asino servì poi per il trasporto dei corpi al campo sportivo. Proseguimmo a scavare in un'altra abitazione vicino alla precedente, su richiesta di un altro emigrante, sempre proveniente dalla Germania, lì individuammo quasi subito la posizione dei corpi, moglie e figli, tutti morti. Oggi tornano alla mente nitidamente quelle scene. Episodi tenuti conservati per rispetto di quella gente che tanto ha
sofferto. Oggi ne parlo perché dopo 25 anni, dopo l'introduzione di nuove norme antisismiche, assistiamo ad un'altra tragedia, altri bimbi che muoiono, altre bare bianche, sciagura che poteva assolutamente essere evitata. Non è accettabile che un ospedale, dei palazzi di Governo come la Prefettura, una casa dello studente, case nuove, vengano giù come pasta frolla dopo l'esperienza del 1980. Le parole che più mi hanno ferito «In Giappone un sisma di quella magnitudo non sarebbe stato menzionato nemmeno dai giornali», all'Aquila non sono cadute solo le case vecchie del centro storico, ma anche le costruzioni più recenti. Il problema non è solo abruzzese, ma nazionale. In Italia, da una stima della Protezione Civile, ci risulta che sarebbero almeno 75-80.000 edifici pubblici da consolidare: 22.000 edifici scolastici sono in zone sismiche, 16.000 in zone ad alto rischio. Quanti sono gli edifici scolastici lucani che rispettano le norme antisismiche? Gli studi sulla vulnerabilità sismica degli edifici scolastici, promosso dalla Regione Basilicata, cosa hanno prodotto? E' possibile conoscere i dati, visto che i tempi di valutazione da parte dei tecnici erano ristretti? O dobbiamo aspettare un evento sismico per annunciare che anche lo studio sulla vulnerabilità sismica sull'immobile scolastico X, crollato, prevedeva cospicui consolidamenti per renderlo invulnerabile? Nel paese dove vivo, Tursi, comune dichiarato sismico di seconda classe, dopo il terremoto del 1980, confermato dall'ordinanza della Protezione civile numero 3274 e dai decreti del 2005 e 2008, gli edifici scolastici di primo grado (scuole elementari e medie) costruiti negli anni 1960, non hanno subito alcuna opera di consolidamento, solo opere di miglioramento tecnologico, che in alcuni casi hanno indebolito le strutture. Bene, secondo la mia modesta esperienza professionale, detti edifici, in caso di sisma, costituiscono sicuramente un grave pericolo per i nostri figli, per gli insegnanti e personale non docente, per non parlare dell'edificio comunale nella piazza Maria Ss.Ma di Anglona, che presenta già ora lesioni ai piani bassi, lesioni più volte ripristinate con intonaci e stucchi; Municipio costruito su plinti isolati, non collegati tra loro, con armatura liscia, su terreno alluvionale e pilastri che in molti casi sono sottodimensionati rispetto ai nuovi limiti di carico di punta e di resistenza alle azioni orizzontali; immobile, quello comunale, che è privo di certificazione di agibilità, e nutro dubbi sull'esistenza di un certificato di collaudo. Cito la situazione locale perché credo che dette condizioni siano riscontrabili ancora oggi, dopo 25 anni dal sisma, in moltissimi altri comuni della Basilicata e della Campania e come abbiamo visto in Abruzzo. E' quindi urgente, evitando strumentalizzazioni e passerelle televisive delle forze politiche di destra e sinistra, verificare la stabilità, la conformità e la qualità delle costruzioni secondo le norme sismiche, dando priorità alle scuole, ospedali e palazzi di governo costruiti anche dopo il sisma del 1980. Per i privati si potrebbe studiare una norma nazionale, che obblighi i proprietari degli immobili ad una verifica periodica sismica e manutentiva. Si potrebbe introdurre, come nel caso della certificazione energetica, una norma secondo la quale nelle zone sismiche sia necessario da parte del costruttore, del direttore dei lavori e del collaudatore, in caso di compravendita l'attestazione di aver operato secondo i criteri della buona costruzione e nel rispetto della normativa vigente in materia di costruzione e sicurezza antisismica. Intanto sono certo che le bare bianche del 1980 e quelle di oggi del 2009 chiedono soltanto più sicurezza per il futuro di altri bambini e meno passerelle di politici di turno. Arch. Francesco Silvio Di Gregorio
16
Mercoledì 29 aprile 2009
24 ore in Basilicata
Unibas Il personale amministrativo denuncia irregolarità nella “promozione” di alcuni colleghi
In trecento sul piede di guerra Ma il rettore difende la procedura attuata. Continua lo stato d’agitazione POTENZA - Dall’una all’altra sponda. Prima sul fronte degli accusatori delle illegittimità delle progressioni verticali (gli scatti nelle categorie superiori) e poi beneficiario. È la storia di Luigi Vergura che con altri due amministrativi (Luigi Prosperi e Rocco Infantino) dell’Università degli Studi della Basilicata è stato inquadrato nella categoria Ep (elevate professionalità). La decisione è stata presa lo scorso 17 aprile a seguito del tentativo di conciliazione. E subito si sono scatenate le polemiche. In stato di agitazione tutto il personale tecnico amministrativo (circa 300 persone) che hanno denunciato le irregolarità della procedura. «La conciliazione è avvenuta presso un organo, l’ufficio provinciale del lavoro – spiegano alcuni – che non è competente in materia, ma è di attribuzione del tribunale amministrativo. Inoltre, la stessa conciliazione era già stata richiesta dagli interessati e l’ufficio provinciale del lavoro del capoluogo l’aveva chiusa in modo negativo in quanto l’amministrazione universitaria non si era costituita per conciliare». Ma c’è di più. Nel collegio di conciliazione come rappresentante del datore di lavoro, ossia l’università, era stato nominato Carlo Fulco, di-
rettore amministrativo facente funzioni dopo le dimissioni presentate nello scorso mese di gennaio da Antonio Schiavone. La nomina di Fulco, però, non è stata mai ratificata in consiglio di amministrazione e dunque, il suo ruolo, dovrebbe essere solo quello di ordinaria amministrazione. In poche parole, la conciliazione non era nei suoi poteri. La procedura delle progressioni verticali è stata già segnalata in passato alla Procura della Corte dei Conti per accertamenti di responsabilità che decise per il rinvio a giudizio di tutto l’organo amministrativo e si è in attesa di giudizio. Ma la vicenda è ingarbugliatissima. La procedura di conciliazione veniva effettuata nonostante il bando era solo per un posto e non prevedeva lo scorrimento. «Anche se fosse stato legittimo – spiegano dal fronte sindacale – il consiglio di amministrazione avrebbe dovuto prevedere la copertura economica». Ma c’è di più. Anche se fosse stato legittimo, sarebbero scaduti i termini di validità della eventuale graduatoria dall’approvazione della stessa. Per far ritornare la situazione nel canale della trasparenza e della legittimità, gli atti saranno trasmessi alla Procura che, come de-
Il rettore Antonio Mario Tamburro (foto: Mattiacci)
nunciato dallo stesso Fulco in un comunicato alle organizzazioni sindacali, «da quattro anni non ha prodotto alcunché». Dal canto suo, il rettore Antonio Mario Tamburro sostiene la legittimità e ha chiesto personalmente un parere all’avvocato Felice Pali. «L’ufficio del lavoro sostengono – senza motivare la conciliazione ha addirittura dichiarato nel verbale di con-
ciliazione che “anche la collocazione professionale e lavorativa dei ricorrenti, può ritenersi funzione ad elevato contenuto professionale”». Lo stesso ufficio, inoltre come fanno notare, basandosi sul parere protocollato il 4 dicembre 2008 a firma di Maria Gabriella Cappiello (dal luglio 2008 non è più consulente legale dell’ateneo) procedeva all’illegittimo inquadramento del-
le tre unità di personale. Un parere, come si legge nell’atto, «sollecitato telefonicamente dal direttore amministrativo, Antonio Schiavone, in data 27 novembre e più volte esplicitato in forma orale». Ieri mattina, intanto un nuovo incontro dei rappresentanti sindacali all’ufficio del lavoro che ha comunicato, per tramite del direttore Nicola Sabatino che, chiederà un parere dell’avvocatura dello Stato. Chissà che il Magnifico voglia perseguire la stessa strada. La Flc Cgil in una nota stampa del coordinatore regionale Eustachio Nicoletti ha espresso la «totale contrarietà nei confronti degli organi di governo dell’ateneo lucano». Definisce «singolare e irrituale che gli attuali rappresentanti pro tempore si siano assunti una tale responsabilità, tra cui smentire la stessa amministrazione che rappresentano», definendolo «un gravissimo precedente» che in deroga alla normativa vigente che disciplina le selezioni verticali, discrimina i diritti di tutto il personale a partecipare alle iniziative di selezione. In conclusione, Nicoletti chiede l’annullamento del provvedimento. Intanto, l’atmosfera è incandescente con il personale sul piede di guerra. Iranna De Meo
Marsico Nuovo Da ex dipendente del comune a “collaboratore”
E’ in pensione da quasi sei anni ma il sindaco lo recluta nel suo staff MARSICO NUOVO - Non serve arrabbiarsi, non serve imprecare, non serve ribadire più e più volte che i giovani scappano, delusi dalla assenza totale di una seppur minima prospettiva di sistemazione magari precaria, ma in grado di renderli autonomi o parzialmente tali, dallo stipendio o dalla pensione del padre. A questi giovani dovremmo dare noi risposte certe, chiare, inequivocabili. Dovremmo cercare di alimentare speranze, di rendere meno amaro il presente e un po’ più roseo il futuro. Ma gli esempi che giungono un giorno sì e l’altro pure da politici, professionisti e uomini qualunque continuano ad essere una sorta di promessa vana, di spergiuro quotidiano, di peccato (per chi ci crede) con il quale le nostre coscienze prima o poi dovranno pure fare i conti. Non è populismo, nemmeno demagogia è soltanto la presa d’atto, la fedele registrazione di atti pubblici ufficiali disponibili presso qualsiasi albo pretorio, basta leggerli per incazzarsi, basta una piccola sbirciata per chiedersi se davvero questo è un mondo a misura d’uomo o se invece non ci troviamo al cospetto di una gabbia di matti, una sorta di “Nido del cuculo” nel quale però nessun personaggio è chiamato a interpretare la parte di Randle Patrick McMurphy interpretato magi-
stralmente da Jack Nicholson, un luogo insomma dove ognuno agisce in nome e per conto proprio disprezzando, prevaricando, mandando al macello le aspirazioni di quei “pazzi” in cerca di serenità, di sistemazione, di prospettiva. Si scopre così che a Marsico Nuovo comune della Basilicata ad una quarantina di chilometri da Potenza, dove vivono poco più di 5.000 anime secondo i dati Istat del 2001, nel locale Municipio esiste il servizio staff del sindaco già dal luglio del 2008. Il sindaco lo ricordiamo solo per dovere di cronaca è Domenico Vita, già assessore provinciale e famoso negli ultimi tempi per il repentino cambio di casacca (politica) dal Pd al Pdl. Laureato in pedagogia, insegnante prima alle scuole materne di Galaino frazione di Marsico Nuovo e poi vincitore di cattedra alla Ragioneria di Brienza. Uomo di grande esperienza nel mondo degli adolescenti che avrebbe dovuto adoperarsi nel loro interesse e che invece, sembra, propendere più per il variegato mondo della terza età. Da una piccola ma significativa ricerca, non risultano altri comuni in regione che si servono dell’ufficio “Staff del Sindaco”, o meglio, probabilmente esistono ma sono gli stessi dipendenti ad adoperarsi. Non lo troviamo a Bernalda, a Lavello, a Melfi paesi che presentano
il triplo di residenti. Ma, non è questo il punto, o meglio non è solo questo. Ben venga l’ufficio staff del sindaco, ben venga l’ufficio stampa, quello delle pubbliche relazioni, quell’altro dei cani randagi o delle derattizzazioni, ma quello che si augura l’uomo qualunque, è che in ognuno di questi uffici possa trovare collocazione un figlio, un nipote, un diplomato, un laureato, non un pensionato. Questo ci lascia sconcertati, interdetti, amareggiati. Si legge testualmente nel verbale di deliberazione della giunta comunale di Marsico Nuovo, la n. 20 del 17 febbraio scorso: «Premesso che con delibera n. 75 del 29 luglio 2008 venne istituito l’ufficio staff del sindaco ai sensi dell’art. 47 del regolamento sull’ordinamento degli Uffici e dei Servizi, individuando quale collaboratore dell’ufficio di gabinetto il Sig. ecc.ecc». Lo stesso incarico, allo stesso chiamiamolo giovanotto di una certa età, viene rinnovato il 17 febbraio 2009 appunto e fino a tutto il 31 dicembre. Scopriamo poi, che il Sig.ecc.ecc. altri non è che un ex dipendente del comune di Marsico Nuvo che gode meritato riposo (pensione) dal 2003. Un pensionato attivo, intelligente, un grosso professionista ma che sicuramente non vive con le “pezze al culo”, come invece sono costretti a fare migliaia di giovani che af-
follano le piazze dei nostri paesi. Lo stesso incarico fu votato da tutta la “Compagnia della Belleza” leggi Giunta, con voto unanime e il rapporto venne prorogato fino a tutto il 31 dicembre del 2009. Non sono grandi cifre, poco meno di 12mila euro (più sei per il semestre del 2008), denaro sembra, proveniente dalle royalties del petrolio. La cifra che non cambia l’esistenza di nessuno ma sicuramente avrebbe agevolato e reso meno deprimente la vita di chi cerca disperatamente da tempi remoti un minimo di occupazione anche precaria. Non è tutto, scopriamo anche che il beneficiario, in data che dovrebbe essere 26 novembre 2008 e non 2009 come riportato sulla delibera n. 13 dell’11 febbraio scorso, ha presentato ricorso nei confronti
Il sindaco Domenico Vita
del comune per alcuni diritti probabilmente maturati e mai riconosciuti. Nel giro di soli sei giorni, il Comune di Marsico Nuovo prima dichiara di costituirsi in giudizio nei confronti dell’ex dipendente mettendo mani al portafoglio per la modica somma di 4.199,84 euro da redigere nel bilancio 2009
per far fronte alle spese legali e poi a distanza di pochissimi giorni conferma il rapporto di collaborazione con lo stesso ricorrente. Storie di ordinaria follia, in un paese, in una regione, in una nazione dove di folle probabilmente c’è solo la gente per bene. Francesco La Regina
IV CCP APPROVA PROGRAMMA REGIONALE CONTRASTO POVERTA’ LA quarta Commissione permanente del Consiglio regionale, che si è riunita ieri a Potenza, ha espresso parere favorevole, a maggioranza, sul documento di indirizzo del “Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale”, previsto dall’articolo 24 della legge regionale n. 31/2008 (legge finanziaria). Favorevoli al provvedimento il presidente della Commissione Pittella (Pd) ed i consiglieri Mastrosimone (misto –Adc), Nardiello (Pdci), Flovilla (Cp-Rb), Simonetti (Prc), Vita (Ps), Scaglione (misto – Pu), Falotico (Uniti nell’Ulivo) e l’assessore Autilio (Idv); contrario il consigliere Napoli (misto – Ld); astenuto il consigliere Fierro (Udc). Il provvedimento è articolato in due linee di intervento: la prima riguarda l’azione di accompagnamento all’uscita dal Programma di Promozione della Cittadinanza Solidale, rivolta ai beneficiari del precedente programma conclusosi alla fine del 2008, «che – piega Pittella - sarà gestita attraverso la riattivazione dei “laboratori di comunità” che hanno costituto uno degli strumenti utilizzati dal programma di Promozione della Cittadinanza Solidale ed avrà una durata di otto mesi, con una conclusione in ogni caso per la fine di novembre 2009». L’azione prevede l’attivazione di alcune misure rivolte all’autoimpiego e all’occupazione di una parte dei beneficiari. La seconda linea di intervento consiste invece nell’avvio di un nuovo Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale, da attivare mediante l’emanazione di un nuovo avviso pubblico rivolto all’intera platea dei cittadini in disagio economico della regione.
24 Ore in Basilicata 17
Mercoledì 29 aprile 2009
Aato - sindaci, ok alla Carta qualità per il servizio idrico integrato A Potenza 1° maggio Cisal
Per la festa del lavoro la Confederazione sceglie il capoluogo
POTENZA - La Cisal con il messaggio “Mezzogiorno protagonista per uscire dalla crisi” , celebrerà a Potenza, venerdì 1°maggio, con una manifestazione pubblica, la festa del Lavoro nel corso della quale interverrà il segretario generale della Confederazione, Francesco Cavallaro. «Autorevoli economisti e rappresentanti del mondo politico sostengono che dando impulso alla crescita infrastrutturale, economica e sociale nel Mezzogiorno si può accelerare l’uscita dalla crisi e dare il via ad un nuovo miracolo economico - . ha sottolineato il segretario Cavallaro in una nota - A sostegno di questo principio e per essere ancora più vicina alle popolazioni meridionali, che stanno subendo più pesantemente il disagio, la Cisal ha deciso di celebrare la festa del Lavoro a Potenza. Inoltre, vogliamo sollecitare il Governo e tutti gli schieramenti politici parlamentari ad assumere un impegno serio e responsabile per avviare un percorso che porti, finalmente, a compimento la saldatura economica e sociale del Paese». Ad aprire la manifestazione sarà Nicola Dabbene, il segretario regionale della Cisal.
POTENZA – Con l’obiettivo di garantire il miglioramento nei rapporti fra il gestore Acquedotto lucano e l'utenza dei servizi idrici, l’assemblea dei sindaci dell’Autorità d’ambito territoriale integrato (Aato) ieri mattina, a Potenza, ha approvato all’unanimità la nuova Carta di qualità del servizio idrico integrato. La Carta del servizio idrico integrato è uno strumento che «ha la finalità di garantire la corretta interpretazione dei diritti degli utenti», ed è «anche un mezzo per ottenere il rispetto degli impegni assunti dall’ente gestore, relativamente ai servizi di fognatura e depurazione». «La Carta del servizio idrico integrato – ha sottolineato il presidente dell’Aato, Angelo Nardozza – ha l’obiettivo di migliorare i rapporti tra gestore del servizio e utente non solo in senso economico,
La locandina dell’evento
Il tavolo dei relatori (f. Mattiacci)
ma nella qualità del servizio». Sono stati approvati dall’assemblea anche il conto consuntivo 2008 ed il bilancio preventivo per l’anno 2009.
«Abbiamo ridotto del 30 per cento – ha spiegato Nardozza – i costi per il funzionamento dell’Aato e del dieci per cento le indennità del Consiglio esecutivo».
Siglato l’accordo tra Regione e parti economiche e sociali
Punto critico: la fuga dei cervelli
Al via una collaborazione per far crescere il territorio
Il Cnr lucano fa l’analisi sulla ricerca
POTENZA - Il presidente della Regione, Vito De Filippo, ha siglato ieri mattina un protocollo d’intesa con le parti economiche e sociali per l’istituzione e la regolamentazione di un metodo di confronto partenariale sulla politica di coesione. «Si tratta di un principio, quello della cooperazione tra istituzioni e organismi di rappresentanza, ha sottolineato De Filippo fortemente voluto dalla Commissione europea e recepito dalla Regione Basilicata nel modo più vasto possibile, includendo, oltre alle componenti sociali ed economiche, anche gli enti e le associazioni espressioni della società civile». Il presidente De Filippo si è poi soffermato sul metodo innovativo che caratterizzerà la nuova stagione della programmazione, specificando che il primo atto del Comitato di partenariato, costituito il protocollo, si espliciterà nel confronto sul documento di programmazione approvato dalla Giunta regionale, e adesso all’esame del Consiglio per la definitiva approvazione, sui regimi di aiuti per il 2007-2013. «Nello specifico, il partenariato - si legge in una nota della Regione - si pone come obiettivi quello di migliorare la qualità dei programmi, facilitando il flusso delle informazioni sul territorio, rafforzare la democraticità dei processi decisionali e consentire un’ampia tutela degli interessi organizzati attraverso una trasparente discussione sulle decisioni. Tutto questo al fine di rafforzare le capacità istituzionali e sostenere la realizzazione dei programmi con la creazione di reti di collaborazione». Gli organismi di partenariato interverranno su tutte le politiche di coesione economica e sociale e sugli atti settoriali che concorrono a quella programmazione (atti di programmazione generale sulle politiche regionali, comunitarie, atti di programmazione regionale
Elettricità, proroga per il bonus sociale
Il presidente De Filippo
sui Fas, Fondi aree sottosviluppate, supporto agli indirizzi operativi della programmazione regionale e comunitaria, compreso l’utilizzo di eventuali risorse liberate, verifica dell’avanzamento degli interventi per la coesione, valutazione dei risultati degli interventi comunitarie regionali realizzati).
POTENZA - Le famiglie lucane che rientrano nelle condizioni previste dal bonus sociale sull’ elettricità avranno due mesi di tempo in più per presentare ai Comuni la domanda per il bonus con effetto retroattivo fino a tutto il 2008. A spiegarlo è la presidente dell’Adusbef, Vittoria Marzioni, sottolineando che l'Autorità per l'energia ha accolto la richiesta avanzata la scorsa settimana da Anci e dalle associazioni dei consumatori, che posticipa al 30 giugno la scadenza entro la quale richiedere al proprio Comune di residenza anche i benefici del bonus arretrati a tutti i mesi precedenti del 2009 e 2008. Il bonus prevede n risparmio del 20% sulle bollette elettriche a favore delle famiglie a basso reddito. E’ necessario che i nuclei familiari dispongano di un Isee, cioè l’indicatore di situazione economica della famiglia, il cui valore sia inferiore o uguale a 7500 euro. L’importo dello sconto in bolletta cambia in base al
numero di componenti del nucleo familiare. Per il 2009 lo schema base prevede: - 58 euro/anno per un nucleo familiare di 1-2 persone; - 75 euro/anno per 3-4 persone; 130 euro/anno per un numero di persone superiore a 4; - 144 euro/anno per coloro che sono affetti da gravi malattie e che utilizzano apparecchiature elettromedicali. La domanda deve essere presentata al proprio comune di residenza. Per maggiori informazioni sulle condizioni e le modalità del bonus elettrico, è possibile chiamare il numero verde 800166654, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18. Va ricordato inoltre – sottolinea Marzioni – che dal 1 luglio 2007 il mercato dell’elettricità è libero anche per i clienti domestici: ciò significa che tutti i consumatori, da quella data, possono acquistare energia scegliendo l’offerta che meglio risponde alle proprie esigenze. Si tratta dello stesso meccanismo valido anche per i gestori dei cellulari e della telefonia fissa.
Edilizia antisismica, Fneal - Uil proprone un tavolo di confronto POTENZA - «Almeno un migliaio di edifici pubblici in Basilicata, secondo un rapporto di un gruppo di studio della Università degli Studi della Basilicata incaricato dalla Regione, hanno bisogno di interventi di adeguamento antisismico, tra quelli di più facile realizzazione a quelli più complessi e costosi. Solo a Potenza, secondo le conclusioni de censimento di vulnerabilità degli edifici pubblici e strategici realizzato nel lontano 1999 (e sempre attualissimo) dal Gruppo Nazionale Difesa Terremoti del Cnr, tutti i palazzi in cemento armato “sono a rischio classificato alto e medio-alto” (tra i quali è indicato a massimo rischio il carcere) per non parlare del più moderno ospedale sul quale si sono già registrati, negli ultimi tempi, non pochi allarmi più che giustificati». Per la Feneal-Uil sono indicazioni scientifiche che rafforzano la proposta avanzata nei giorni scorsi di «cogliere l’ ennesima lezione tragica
che ci viene dal terremoto in Abruzzo per definire un programma straordinario di adeguamento antisismico del patrimonio edilizio pubblico». E’evidente –sottolinea la Fneal-Uil l’urgenza di una svolta nelle nostre politiche abitative. Siamo un Paese dove c’è molto da rottamare e dove è stupida la tesi che pone l’edilizia in conflitto con l’ambiente. Non è così. L’edilizia è in conflitto con le case che si accartocciano dopo le scosse, costruite male e con materiali scadenti, con licenze compiacenti o abusive, con lo spreco di energia o di risorse idriche. E’ questa l’edilizia selvaggia che noi abbiamo il dovere di rottamare, se non vogliamo piangere altre vittime e altri danni. La “casa antismica” non è più un sogno. Per questo la Feneal intende promuovere un tavolo con gli istituti di ricerca e universitari, le istituzioni locali, le associazioni imprenditoriali, per individuare un percorso comune.
POTENZA - In V Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale (“Verifica, controllo, monitoraggio”), è stato audito il presidente del Cnr – area della ricerca di Potenza , Vincenzo Cuomo, sull’attività svolta dal centro di ricerca nel periodo di programmazione 2000/2006. È quanto riferisce il presidente dell’organismo, Sergio Lapenna, per il quale «dall’audizione è emerso un quadro sostanzialmente positivo: vi sono degli aspetti da migliorare, come lo snellimento delle pratiche burocratiche nella pubblica amministrazione, che consentirebbe un più facile accesso ai finanziamenti e dunque ai risultati, o come la necessità di concentrare le risorse sui settori che si dimostrano competitivi e di promuovere i progetti pilota». Nel corso dell’audizione, Cuomo ha illustrato compiutamente le competenze del centro di ricerca, i progetti finanziati e le ricadute occupazionali, evidenziando in particolare che il Cnr opera nel campo della ricerca scientifica ed industriale e che grazie alle competenze altamente specializzate dei propri ricercatori attira finanziamenti per importanti progetti di ricerca. Tra il 2000 ed il 2008 circa il 58 per cento delle risorse utilizzate per l’attività di ricerca proviene dai fondi del Cnr, il 28 per cento da
fondi esterni ed il 18 per cento da fondi regionali. Una delle peculiarità del Cnr è che è si tratta di uno dei pochi enti in cui lavorano prevalentemente donne. Inoltre il Cnr vanta molte collaborazioni con l’Università degli Studi della Basilicata e con gli atenei di altri paesi del mondo. In particolare per ciò che riguarda i progetti affidati dalla Regione, che variano dalla ricerca nel campo strettamente scientifico a quella per il miglioramento delle infrastrutture, si registrano una serie di successi e di progetti portati a termine, poiché il Cnr ha consolidato un’attività di formazione non fine a se stessa, ma spendibile nel mercato del lavoro. Infatti le ricadute dei finanziamenti regionali si sono tradotte nel potenziamento delle infrastrutture scientifiche, nell’incremento del personale e nell’attrazione di risorse europee e nazionali verso il sistema scientifico ed industriale, nel miglioramento della competitività e del potere attrattivo della Regione. «La nota dolente – conclude Lapenna - è il problema della cosiddetta fuga dei cervelli, poiché i giovani ricercatori italiani e quindi anche i lucani, dopo essersi formati e specializzati, migrano all’estero poiché hanno maggiori opportunità lavorative e di carriera».
18 24 Ore in Basilicata
Mercoledì 29 aprile 2009
Caso Tartaglia In aula per la seconda volta
Total Avvocatura dello Stato
Gerardo Navazio lancia accuse per l’omicido di Marco Cassotta
“No” a Speranza: per Tempa Rossa altro commissario
POTENZA - «Tutti saranno vendicati, tutti». Punta il dito contro la corte. Chiede: «E’ questa la vostra giustizia?» Poi minaccia. Ieri mattina Gerardo Navazio era in aula per la seconda volta dall’inizio del processo per l’omicidio di Mauro David Tartaglia, freddato a ventidue anni con quattro colpi di pistola il 16 giugno del 2007. Ha ascoltato le parole dei testimoni, le ha seguite con lo sguardo, con le smorfie, con i gesti ai giudici, e al suo avvocato. Alla fine ha chiesto di parlare. Si è lamentato del lavoro degli investigatori, e ha accusato un uomo dell’omicidio di Marco Ugo Cassotta. È finita in pratica com’era cominciata nell’aula Mario Pagano del Palazzo di giustizia di Potenza, con le minacce di Navazio verso chiunque gli capitasse a tiro. Ieri era il turno dei testimoni della difesa: la vicina di casa e l’assistente spirituale, uno che tra le altre cose si è ricordato di avergli promesso, poco prima dell’omicidio, alcuni libri sugli esorcismi, e le materie esoteriche più in generale. Poi si è seduta anche la madre della signora con cui Navazio, che era appena uscito dal carcere, aveva intrapreso nell’autunno del 2005 una tormentata relazione sentimentale. Ha raccontato di lei, della figlia, del suo passato, e di tutti i suoi sbagli. E ha parlato di lui, Gerardo Navazio, di come l’aveva accolto in casa sua per offrirgli il pranzo perché era senza la-
Il sindaco di Melfi, Ernesto Navazio
voro, e di come a un certo punto lui si sia trasformato cambiando il modo di parlare, cominciando ad essere violento con la figlia, e facendo delle avances anche a lei, la madre, in particolare il giorno di Pasquetta del 2006: lei lo respinge una volta per tutte, e lui diventa sempre più opprimente. «Veniva di notte a cercare mia figlia. Diceva: “Se non mi fai vedere tua figlia metto dei manifesti sporchi per tutta Melfi che tu ti prostituisci e
compagnia bella”». Lui che è in gabbia, dietro di lei, ride e fa cenno di si con la testa, poi quel gesto inconfondibile dell’uomo che si sfrega avidamente i polpastrelli. «Misero questi volantini dappertutto. Mia figlia l’aveva già denunciato per uno schiaffo, e lui diceva: “se lei toglie la denuncia io scrivo un altro manifestino in cui dico che era tutto inventato”. Mi ha anche offerto dei soldi per mettere una parola buo-
na con lei. La verità è che è stato messo in mezzo dagli amici suoi, se non frequentava certa gente, adesso non stava qua. Io glielo avevo detto». Amici come Marco Ugo Cassotta. Quando Navazio prende la parola all’inizio nemmeno lo nomina: dice semplicemente “il mio amico”. Chiede il confronto in aula con due persone che sarebbero a conoscenza di «tutta la verità sull’omicidio Tartaglia, quello di Marco Ugo Cassotta, e anche quello di Giancarlo Tetta», in pratica tutto dentro l’ultima faida tra le famiglie del vulture melfese. Navazio se ne infischia di quello che possono pensare di lui. Lui che ha confessato, poi ritrattato, poi spedito lettera ai giornali, ognuna con una versione diversa, ora ne tira fuori un’altra. Accusa un uomo in particolare dell’omicidio di Marco Ugo Cassotta, e annuncia imminente la sua esecuzione: «Hanno protetto gli assassini del mio amico… Marco Ugo… Alessandro Delli Gatti… adesso sarà ucciso per vendicarlo…». Parola di Navazio. Leo Amato
RETTIFICA - EVASIONE A POTENZA NESSUNA SVISTA DEGLI AGENTI . SOLO LA NOSTRA IL giornalismo per essere credibile con i lettori deve saper riconoscere i suoi errori. La nostra cronaca dell’evasione dal carcere minorile di Potenza in un passaggio sostanziale del racconto dei fatti ha finito per scrivere un episodio non corrispondente al vero. Il cronista troppo innamorato del suo verbo ha narrato di agenti che avrebbero “chiuso un occhio” davanti alla fuga di tre ragazzi. Non è assolutamente vero e se qualcuno ha involontariamente chiuso gli occhi è il direttore che non ha avuto l¹attenzione necessaria per controllare la vicenda. Del disdicevole accaduto ci scusiamo con i lettori, con gli agenti di polizia penitenziaria che ogni giorno compiono tra mille difficoltà il loro dovere e con la gentile direttrice della struttura che si prodiga nel recupero dei giovani. Il direttore Paride Leporace
AVEVA accettato «con entusiasmo e spirito di sacrificio» la nomina a commissario del progetto Tempa Rossa della Total, l’avvocato Amedeo Speranza. Ma gli organi di autogoverno dell’Avvocatura dello Stato hanno deciso che si trattava di un incarico non autorizzabile. E dunque si dovrà trovare un altro commissario. Ci tiene molto a precisare che non è stato lui a non accettare quel ruolo, l’avvocato Speranza. E spiega com’è andata. L’8 aprile scorso il Tribunale del riesame, nella decisione sulla richiesta di sospensione di un anno della concessione da parte del pm John Henry Woodcock decide, tra le altre cose, di nominare un commissario. A gestire i lavori e prendere le decisioni sarebbe stato un funzionario dello Stato: garanzia che il prosieguo delle attività sarebbe stato regolare. Gli avvocati dello Stato hanno uno status magistratuale: come i magistrati hanno organi di autogoverno indipendenti da altri poteri. «All’atto della mia nomina - spiega l’avvocato Speranza - avevo subito precisato che l’avrei comunque sottoposta al giudizio dell’Avvocatura Generale». Il vertice dell’organismo chiede il parere consultivo del Caps, il Consiglio avvocati e procuratori dello Stato, omologo - come funzioni e indipendenza - del Csm, il Consiglio superiore della magistratura. Il Caps si riunisce e, giovedì 23 aprile scorso, decide: questo incarico, dando poteri di tipo ge-
storio, non è autorizzabile. Cosa significhi in parole più semplici lo si legge nel decreto del Presidente della Repubblica n. 584 del 1993. All’articolo 5 è scritto che, fra gli incarichi vietati agli avvocati dello Stato, c’è la «partecipazione a consigli di amministrazione o ad organi con poteri di gestione». Non si può amministrare direttamente una società. E’ per questo che Speranza aveva accettato con riserva di autorizzazione. Il giorno dopo aver saputo del “no”, l’avvocato dello Stato ha informato il presidente del tribunale di Potenza. Ovviamente, in questo periodo Speranza non ha fatto né deciso nulla: innanzitutto sarebbe stato passibile di sanzioni fino al licenziamento; in secondo luogo, qualunque cosa avesse fatto o deciso, sarebbe stato annullabile in caso di mancata autorizzazione (come poi è effettivamente accaduto). E dire che Speranza aveva già pensato ai collaboratori che, se avesse ottenuto il “licet”, lo avrebbero aiutato a gestire l’enorme giacimento di petrolio e gas. Pare che la nomina del futuro commissario sia questione di poco tempo. E’ probabile che la scelta ricada su un libero professionista, ad esempio un commercialista, più difficilmente su un ufficiale. En passant, la Total ieri ha presentato opposizione sulla decisione del gip di sequestrare 1.700.000 euro, frutto della presunta concussione. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it
24 Ore in Basilicata 19
Mercoledì 29 aprile 2009
Botta e risposta tra Viti e la Ola per il progetto lucano dell’azienda Vertice in Regione con Asl e veterinari
Febbre suina Parte la task force L’assessore rassicura sui requisiti richiesti al gruppo dei controlli
Bagarre su Amadori
POTENZA - «L’idea progettuale dell’Amadori di una filiera suinicola da impiantare in Basilicata è in corso di attenta valutazione da parte degli Uffici Dipartimentali sia dal punto di vista tecnico e della convenienza economica sia da quello, non meno importante, della sostenibilità ambientale». L’assessore regionale all’Agricoltura, Vincenzo Viti, risponde così alle preoccupazioni espresse dall’associazione ambientalista Ola (Organizzazione lucana ambientalista) riguardo all’ipotesi di realizzare il progetto, attualmente in corso di discussione tra la Regione Basilicata e il Gruppo emiliano leader europeo nella produzione di carni. «Questi grandi allevamenti intensivi producono devastanti impatti ambientali sulle falde idriche e sul suolo scriveva lunedì la Ola in una nota - e sono insostenibili anche dal punto di vista economico». Osservazioni alle quali l’assessore replica: «I requisiti basilari che richiediamo per l’investimento sono anzitutto quelli relativi alle garanzie di salubrità, qualità e tracciabilità della carne, dell’ assoluto rispetto del territorio e degli interessi dei nostri allevatori che dovranno essere coinvolti nell’idea progettuale. Relativamente all’impatto ambientale e al benessere degli animali – ha continuato Viti - si fa presente che gli Uffici Dipartimentali hanno chiesto al Gruppo Amadori l’adozione delle metodologie innovative attuate nei più progrediti allevamenti europei che, tra l’altro, prevedono sistemi di trattamento dei reflui finalizzati alla produzione di energie alternative, quali biogas, oltre che all’autonomia energetica aziendale. Nessuno pertanto – ha concluso l’assessore Viti- deve temere colpi di mano sulla questione in quanto ci saranno da parte della Regione Basilicata le appropriate verifiche tese a perseguire l’interesse pubblico, degli allevatori locali e della sostenibiltà del territorio. Il Progetto, quindi, sarà realizzato solo se tali garanzie saranno chiare. Vi è infine da aggiungere che sia le Organizzazioni professionali sia quelle ambientaliste saranno opportunamente informate e coinvolte qualora la Regione riterrà di dare luogo all’investimento». Pronta la controrisposta degli ambientalisti. «Dalla replica dell'assessore si prende
Il patron dell’azienda, Francesco Amadori
atto che il progetto Amadori in Basilicata è più che una semplice idea progettuale scrive la Ola - dal momento che è già “in corso un'attenta valutazione da parte degli Uffici Dipartimentali sia dal punto di vista tecnico e della convenienza economica sia da quello, non meno importante, della sostenibilità am-
bientale”. In proposito, la Ola chiede all’assessore Viti di conoscere se il progetto della mega-porcilaia Amadori non sia stato già candidato al finanziamento di fondi pubblici Regionali e dell’Unione Europea che, secondo alcune fonti, ammonterebbero al 75% del totale dell’investimento complessivo e se, in
proposito, non vi siano già accordi per l’acquisizione delle aree dove esso dovrebbe sorgere. La Ola - continua la nota - esprime forti perplessità sul metodo seguito dalla Regione, dal momento che risulta alquanto evidente che il progetto è già nella fase di candidatura ai finanziamenti pubblici. E’ così che preziose risorse economiche dell’Unione Europea - della cosiddetta filiera agricola e zootecnica finiscono per essere riversate su grandi gruppi imprenditoriali secondo logiche e scelte di programmazione regionale che finiscono per mortificare il ruolo delle piccole aziende locali, ormai non sostenute nemmeno dai sindacati e dalle associazioni di categoria, oggi latitanti sulla vicenda. Esse vengono, così, inesorabilmente, condannate al fallimento. Pertanto, la Ola auspica, invece, che prevalgano da subito scelte regionali differenti per il territorio della Basilicata, che puntino con decisione al potenziamento del sistema delle imprese locali e che rafforzino la sostenibilità ambientale. Evitando che si debbano constatare conclude - i limiti di politiche che in passato hanno prodotto disastri e fallimenti».
POTENZA - Non si placa la preoccupazione per la febbre suina anche se da più parti continuano ad arrivare rassicurazioni sulle carni italiane e lucane in particolare. «Lo stato di allerta - ha dichiarato l’assessore regionale alla Sanità, Antonio Potenza – resterà al livello di guardia fino a che non verrà chiarita la reale pericolosità del virus e l’entità della sua trasmissibilità all’uomo. In questa fase i servizi veterinari continueranno a monitorare la situazione». Al momento il fenomeno è ancora circoscritto alle aree extracontinentali, salvo qualche caso in corso di accertamento anche in Europa, ma non ci sono rischi preoccupanti di pandemia - dicono dalla Regione - Tuttavia, i servizi veterinari delle regioni sono stati chiamati a seguire con attenzione gli sviluppi di questa emergenza sanitaria. A tal proposito, il Dipartimento Salute ed il Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata rappresentati dai rispettivi direttori, nel corso di una riunione tenutasi ieri mattina, alla quale hanno partecipato anche i rappresentati dei Servizi veterinari delle Asl ed il direttore dell’Osservatorio Epidemio-
logico Veterinario, è stato concordato un piano di azione, finalizzato a rafforzare i controlli sanitari ed il monitoraggio del settore zootecnico suinicolo, recependo così le raccomandazioni delle autorità sanitarie nazionali. E’ stato anche deciso di procedere ad una simulazione di gestione di un focolaio di malattia infettiva per poter valutare la capacità di reazione dei diversi organismi sanitari. E’ emersa, inoltre, dal dibattito la necessità di rivedere le dotazioni organiche dei servizi veterinari a fronte dei continui pericoli che sono manifestati negli ultimi anni. Inoltre, l’Ufficio Veterinario, Igiene degli Alimenti, Tutela Sanitaria Consumatori ha in elaborazione un progetto, al momento in fase istruttoria, che si propone di implementare un sistema di tracciabilità individuale dei suini, che dal punto di vista sanitario rappresenterà un valido ausilio nelle campagne di eradicazione delle malattie infettive di qualsiasi natura e gravità. Infine il Dipartimento è in costante contatto con il Ministero della Salute che ha attivato una task force e diffuso materiale informativo sull’argomento.
In scena i bovini da latte della razza Bruna e Frisona
La mostra di Noci premia zootecnica da latte lucana NOCI - Nei giorni scorsi si è svolta a Noci (Ba) la mostra interregionale del Centro Sud dei Bovini da latte iscritti ai Libri Genealogici della razza Bruna e Frisona Italiana. Alla manifestazione hanno preso parte allevatori provenienti da diverse regioni del Centro Sud: Puglia, Basilicata, Calabria, Lazio e Molise. Per la Basilicata hanno partecipato le aziende: Ma Bi Farm di Bitorsoli Francesco da Grumento Nova, Lufer di Ferramosca Palmino da Tramutola, Logiurato Giovanni di Marsico Nuovo, Fortunato Donato di Marsico Nuovo, Radesca Antonio di Moliterno, Porfido di Matera e Eredi Dimauro Pasquale di Matera. Ottimo il risultato conseguito da Radesca Antonio di Moliterno che ha presentato due soggetti eccellenti: la bovina di razza Bruna Gordon Rima che si è aggiudicata il titolo di campionessa di categoria delle vacche in lattazione da 4 a 5 anni, la menzione d’onore delle campionesse vacche e la qualifica di migliore mammella della mostra e la bovina Kayan Magnolia risultata
campionessa di riserva nella categoria delle vacche in lattazione da 4 a 5 anni. La bovina di razza Bruna di nome Lufer Prelude ET Stella di proprietà dell’azienda agricola Lufer di Palmino Ferramosca da Tramutola, invece, è risultata campionessa di riserva e miglior mammella nella categoria vacche in lattazione otre i 5 anni. Ottimo, poi, il piazzamento della vitella, condotta nel ring dal piccolo Porfido Francesco di appena 8 anni, allevata dall’azienda Porfido dei Fratelli Nicola e Raffaele Dimauro di Matera, proclamata campionessa di riserva nella categoria 8-12 mesi. Per la razza Frisona, nella categoria vacche di 3 anni senior ha visto affermarsi come campionessa di riserva e miglior mammella di categoria la vacca di nome Milord Doriana allevata e presentata dall’azienda Porfido, sempre di Matera. Il concorso relativo alle gare di conduzione degli animali ha visto la grande affermazione dei giovani allevatori lucani, primo fra tutti il giovane Bitorsoli Settimio che si è aggiudicato il
Gli allevatori partecipanti alla mostra
primo posto nella gara di conduzione per la categoria Junior della razza Frisona mentre per la categoria Senior il primo posto è stato conseguito da Lillo Carlo dell’zienda Lillo di Matera. Nella gara di giudizio morfologico organizzata dal Bruna Junior Club, a cui ha preso parte un consistente numero di “potenziali aspiranti giudici”, si è distinto il giovane Luigi Ferramosca che si è classificato terzo. I risultati ottenuti in questa manifestazione, dal mondo degli allevatori lucani, dimostrano ancora una volta l’ottimo livello raggiunto dagli allevamenti bovini da latte ubicati nelle varie realtà del territorio regionale e che premiano il
loro lavoro svolto nell’ambito della selezione, a coronamento di tanti e lunghi sacrifici. Questi risultati sono anche il riconoscimento al grande impegno da parte degli allevamenti lucani nell’azione del miglioramento genetico. Attività che vede il prezioso supporto delle Associazioni Provinciali Allevatori che svolgono un compito di consulenza tecnica alle aziende lucane e da un impegno attento da parte del Dipartimento Agricoltura nei confronti del settore zootecnico. A farlo rilevare è il neo presidente dell’Associazione Provinciale Allevatori di Potenza Palmino Ferramosca. Vito Bubbico
Prodotti tipici
Fuori regione
La Basilicata Sud in vetrina con il Gal Allba all’VIII edizione di “Vieni in provincia” di Roma
Basilicata in tir conquista Bologna e Valicenti propone ai visitatori i piatti locali
ROMA - Da domani a domenica 3 maggio la Basilicata Sud Occidentale con il Gal Allba presenterà le proprie peculiarità e prelibatezze all’VIII edizione di “Vieni in provincia”, la grande manifestazione, una tra i più importanti appuntmenti espositivi openair a carattere nazionale della Capitale, avrà luogo nell’incantevole scenario di Villa Borghese, ed è patrocinata dall’UPI – Unione Province d’Italia e dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani, e vedrà protagonisti oltre 150 espositori provenienti da diverse regioni italiane. Ai visitatori, curiosi, turisti, appassionati il Gal Allba con i suoi espositori presenterà alcuni dei prodotti di nicchia delle proprie produzioni
agroalimentari e mostrerà il meglio dell’artigianato artistico. In tavola metterà Peperoni cruschi di Senise, prodotti lattiero caseari e la melanzana rossa di Rotonda, in vetrina, invece, l’arte della lavorazione del cuoio e del rame. Il primo uno dei fiori all’occhiello della tradizione artigianale. In un piccolo laboratorio artigianale di Rivello, ancora oggi si creano pregiati oggetti di ogni genere come cinture, portafogli, portachiavi, borse, e altro. A rendere prestigioso e particolare lo stand lucano ci saranno i caicchi (un tempo imbarcazioni attrezzate per la pesca, oggi, invece, sono diventati dei piccoli alberghi galleggianti con il vantaggio che possono cambiare la vi-
Peperoni cruschi
sta-mare tutti i giorni) e velieri di Maratea. Il nostro territorio, spiega il presidente del Gal Allba Christian Merli, con il suo complesso sistema di risorse enogastronomiche, ambientali, storico-culturali e artistiche, impone tutta una serie di azioni di promozione.
BOLOGNA - Nuova tappa per Basilicata in tir: Bologna. Oggi sarà il secondo e ultimo giorno nel capoluogo emiliano. Nonostante il tempo incerto di ieri, la tendostruttura di Basilicata in tir con il suo “villaggio” multisensoriale, in Piazza VIII Agosto, non è passata in osservata. Anzi, un motivo in più per trattenersi e scoprire questa terra ricca di profumi, sapori e suoni. I primi a farlo, sono stati i lucani di stanza a Bologna. Poi è toccato ai bolognesi di passaggio e ai molti turisti che anche in aprile visitano la città. A fine “attraversamento” sono stati raccolti pareri entusiasti e stupiti. A colpire, questa forma inconsueta e interattiva di presen-
tazione della regione. Confermato il fascino del tir, allestito dalla società culturale “La luna al guinzaglio”. Il contatto con la sabbia della costa jonica e con la fila di pietre di Maratea, i tronchi sonori da cui escono i rumori di una natura incontaminata, l’aroma di ginepro che irrora le narici dall’interno di un cono vulcanico. Suggestioni che suscitano nostalgia dei tempi andati, per chi già conosce la Basilicata ed emozioni nuove per chi si lascia trasportare dall’esplorazione. Appesi alle pareti del mezzo, bacheche con barattolini contenenti pezzi di salame, formaggi, arance di Metaponto, frumento, la classica panella di pane. Non è una mo-
stra di Warhol. È la Lucania, terra di prodotti semplici e genuini e di bellezze da visitare. Matera, Maratea, Pollino, Vulture, Metaponto, le mete più ambite. Piccolo “saggio” di queste meraviglie è stato possibile grazie ai video proiettati dall’Apt che, ieri sera, ha concesso anche un piccolo “assaggio” di lucanità, molto gradito. Lo chef Federico Valicenti ha parlato della nostra terra attraverso un particolare piatto lucano, preparato al momento: l’insalata di arance stacce di Tursi (Mt), impreziosita da olive di Ferrandina (Mt), noci e cannella. Non esiste modo più efficacie per raccontare gli usi e i costumi di un popolo. Anna Martino
Potenza Mercoledì 29 aprile 2009
20
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Il sindaco uscente traccia un bilancio del mandato a ufficializza la propria candidatura
Santarsiero riapre la corsa «Ricevo la fiducia del centrosinistra» da cui manca Italia dei valori IL BILANCIO SOCIALE IN QUATTRO PUNTI
GOVERNO DEL TERRITORIO WELFARE E SERVIZI
Vito Santarsiero
QUANDO annuncia l’inizio «di una nuova avventura» in realtà sta chiudendo un breve excursus sui cinque anni di mandato. Santarsiero, «sì, sono il candidato del centrosinistra». Lo ufficializza a conclusione, ieri mattina, di un incontro in cui prova a tracciare il percorso amministrativo, quel bilancio sociale che «era giusto e doveroso rendere ai cittadini perchè adesso possano valutare anche come sono stati spesi i soldi della città». Un po’ consuntivo, un po’ punto di partenza di una nuova corsa verso Palazzo di città che non arriva proprio a sorpresa. Resta il candidato «della coalizione di centrosinistra» di cui elenca i sette partiti. Con lui ci sono Pd, Mps, Pu, Pdci, Verdi, Ps, Sd. Non è un mistero che in questo elenco di forze politiche «da cui ricevo la fiducia», manchi Italia dei valori. Ma «su questo il confronto non può che essere anche a livello nazionale. Il quadro politico, negli ultimi anni, è decisamente cambiato, «più frammentato forse il centrosinistra attuale. Forse solo in apparenza prosegue - perchè sono convinto che al momento di tirare le somme, il centrosini-
stra abbia mantenuto la propria caratterizzazione, chiamando valori e idee che sono rimaste invariate». Adesso, «faremo uno sforzo - sembra piuttosto un auspicio - per un dibattito sereno. Soprattutto mi aspetto che la campagna elettorale si concentri sui problemi della città». Compresi quelli alla viabilità che - a causa dei cantieri messi in piedi - potrebbero «essere strumentalizzati da altri. Ma credo che il cittadino capisca quando il disagio, alla fine, è solo temporaneo, necessario a un progetto di miglioramento». Poi torna indietro, a cinque anni fa: «Quando ci siamo insediati - dice - abbiamo cercato di sviluppare un percorso annunciato per raggiungere un punto finale, una città che rispondesse a tre esigenze». Ecco il comprensorio, la città metropolitana, quella dei dieci comuni dell’hinterland, per cui, però, c’è ancora tanta strada da fare. E poi c’è il capoluogo di Regione che deve rispondere anche alle esigenze di un territorio molto ampio, tra ruolo amministrativo e strategico, anche a rischio di critiche d’accentramento. Ancora,
«E’ una città che tende a crescere con una pianificazione, tra Regolamento urbanistico, piano strutturale metropolitano, piano urbano di mobilità lungo uno spazio che non è solo quello strettamente urbano». Il capitolo “opere pubbliche” conta una spesa di 140 milioni di euro, di cui 28 impiegati solo per il Nodo complesso del Gallitello che «è stato un sfida vinta, con un progetto cantierizzato in due anni e dopo aver recuperato fondi che rischiavano di andare perduti». Ancora «riqualificazione» e una «differenziata in crescita». Santarsiero cita il piano di Protezione civile, «modernissimo» e la vicenda Bosco piccolo per cui annuncia i tempi: «Entro pochissimi giorni saremo in grado di assegnare i fondi alle famiglie». Peccato «per i trasferimenti mancati che, nel Sud, hanno impedito di completare la ricostruzione».
E’ vero, «la spesa corrente è stata abbattuta, ma la spesa pe ri servizio sciali non è stata toccata. Ecco «le campagne e le iniziative per gli anziani» e la realizzazione di un centro di aggregazione presso il centro sociale di Malvaccaro». Sulla scuola, mentre è in corso la polemica con l’Ufficio scolastico regionale per le modifiche al piano di riordino comunale richiama «la Consulta cittadina». Punto “d’orgoglio”, «l’edilizia sociale con alloggi realizzati e da realizzare tra Bucaletto, Macchia Romana e le nuove cooperative». Resta il nodo “Cittadella”: «Fino a quando l’ultimo dei prefabbricati non sarà abbattuto resterà l’emergenza della città. Abbiamo almeno iniziato a non assegnarne altri mentre si liberavano e ne sono stati abbattuti cinquanta»
CULTURA E SPORT
MACCHINA E BILANCIO
Da sempre sostiene che «solo con la cultura una città può crescere». proprio quel settore che lo ha messo spesso al centro di feroci critiche sulla spesa. Ma resta orgoglioso delle scelte che hanno, tra eventi e mostre, messo Potenza in grado di raffrontarsi con il circuito nazionale qualificato». E poi ci sono i «percorsi della memoria»: i festeggiamenti per il Bicentenario, la valorizzazione delle tradizioni artigiane, la stagione teatrale in uno «Stabile restituito finalmente alla città». Come Palazzo Loffredo «diventato contenitore culturale di prestigio» Per lo Sport parte dagli interventi di adeguamento e riqualificazione di alcune strutture, dal Viviani ai campi di via Angilla al Palapergola. Oltre le strutture, le iniziative come la notte bianca dello sport, il Maggio potentino con oltre 300 manifestazioni.
Sull’argomento, richiama in primo luogo «la stabilizzazione di circa 130 precari storici dell’ente comunale». Quando si tratta di parlare di bilancio «è ormai noto quanto sia difficile la stagione attuale per gli enti locali che pagano i tagli alle risorse centrali e i ritardi per i fondi spettanti». Il comune di Potenza fa i conti «con un debito storico dell’ente di 140 milioni di euro. Quando ci siamo insediati - ricorda - era disperso in mille rivoli. Abbiamo portato avanti l’operazione dei Boc per 80 milioni di euro, combattuto l’evasione e ridotto al minimo la spesa corrente, anche a rischio critiche per la difficoltà della gestione dei mille problemi quotidiani che attingono proprio a questo capitolo di risorse». Forse un aiuto potrà arrivare dalla vendita del tribunale. Nel frattempo «abbiamo sempre rispettato il patto di stabilità».
c’è la città più ai margini che deve fare i conti con una qualità della vita quotidiana non sempre soddisfacente, con il disagio, con le difficoltà. E’ vero, lo aveva esplicitato più volte quel desiderio di un percorso diverso. Lo dice Santarsiero, richiamando «quell’ambizione, un’aspettativa per un anno di pausa
dalla politica per poi affrontare un’esperienza diversa», quella in Regione. Ma poi «in politica i desideri personali devono fare i conti anche con le necessità del partito, sono tantissimi i motivi per cui si arriva a una candidatura». Purchè sia chiaro, «che non è certo una sofferenza». Così, l’ex sindaco “bulgaro”, eletto
Summa (Fp-Cgil) sul passaggio della gestione del depuratore ad Acquedotto lucano
«Senza lavoratori, verso l’esternalizzazione» «ACQUA bene comune?». La domanda provocatoria è di Angelo Summa, segretario generale della Fp-Cgil di Basilicata che interviene sul passaggio della gestione del depuratore di Potenza ad Acquedotto Lucano spa. «La questione della riforma dei consorzi industriali e, in particolare, il passaggio di gestione del depuratore di Potenza dal Consorzio industriale all’Acquedotto lucano deve essere affrontata prioritariamente, tenendola distinta dalla vicenda Argaip». Per la Fp-Cgil, occorre «tenere distinte le questioni che attengono alla Il depuratore di Potenza depurazione dell’acqua da quelle relative alla la gestione dei servizi delle namente non si è ancora provveduto a darne attuazione». aree industriali». Non è tutto, «l’aspetto più inquieInfatti, «nonostante il decreto legislativo 152/2006, imponeva alle Re- tante è che, in questi giorni, tra le vagioni il passaggio di gestione dei de- rie ipotesi che sembrerebbero propuratori dai Consorzi industriali spettarsi ci sarebbe quella del solo agli Aato entro il 2006, a oggi, stra- passaggio della gestione del depura-
tore ad Acquedotto lucano spa senza il trasferimento del personale». Summa spiega come per la Fp-Cgil tale ipotesi «sia inaccettabile quanto incomprensibile: prevedere il solo passaggio delle competenze dal Consorzio industriale all’Acquedotto lucano spa senza il trasferimento del personale è un chiaro preludio alla esternalizzazione del servizio». Da qui, la sollecitazione. Allora, «non è pensabile che Acquedotto lucano possa affidare all’esterno una parte fondamentale della propria attività, necessaria a garantire l’intero ciclo dell’acqua» che resta «bene pubblico». La Cgil, così, chiede all’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso «di convocare un incontro ugente per definire con chiarezza gli aspetti relativi alla piena applicazione di quanto disposto dal decreto legislativo 152/2006».
nel 2004 con il 74 per cento dei voti al primo turno, sa che la strada «non sarà semplice. Ma resto orgoglioso, onorato per questo impegno che mi è stato chiesto. E’ un modo per provare a completare il programma di cui siamo stati protagonisti da amministratori», a partire dalla programmazione dei fondi
2007-13, «da utilizzare al meglio». Allora spiega come adesso, durante la partita delle elezioni amministrative, «si parte anche dagli errori». E uno di quelli che annovera tra i rimpianti è «la vicenda inceneritore. Mi dispiace non averla risolta». Sara Lorusso
Napoli: «Gallitello zona abbandonata» E’ IL consigliere regionale e comunale della Destra, Michele Napoli a commentare «la situazione del traffico nella zona di Gallitello a Potenza». In quell’area «l’alta concentrazione di lavori determina una situazione di paralisi che rischia di sfociare nel caos incontrollato». Di più, «l’area, interessata da lavori che procedono a singhiozzo e in maniera disorganica - continua è ormai impraticabile». Napoli prosegue con i dubbi «sulla procedura di attuazione dei lavori dello snodo considerando che, contemporaneamente, si è chiuso l’accesso a via Isca del Pioppo, rendendo praticamente inutile la rotonda inaugurata da qualche settimana su via del Gallitello». Così, «si è infatti ristretta la
carreggiata di via Vaccaro che, con la chiusura del passaggio a livello, paralizza l’intera arteria, con notevoli disagi ai residenti ormai nella condizione di non poter nemmeno raggiungere le proprie abitazioni». Il tutto peggiorato «dalla carenza di vigili urbani. Sono mesi ormai che l’ordinanza, emessa dal sindaco, che fa assoluto divieto alle autovetture, provenienti da viale del Basento, di attraversare il passaggio a livello, viene continuamente evasa. E’ intollerabile che si abbandoni completamente una zona nevralgica per la città e che si continui a rilasciare licenze edilizie in una fase di trasformazione della viabilità che non rende agevoli gli spostamenti».
Potenza 21
Mercoledì 29 aprile 2009
Dopo le proteste del Galilei, dal liceo più giovane arriva una lettera per “tranquillizzare” i genitori
In guerra, il Pasolini si difende «Se c’è un problema? Solo il decentramento dell’istituto rispetto alla città» C’ERA un piacevole via-vai nei corridoi del Pasolini, ieri pomeriggio. Tempo di colloqui genitori-docenti, mentre l’anno volge al termine. La “guerra” a suon di polemiche scoppiata tra i due licei scientifici della città, sul trasferimento d’ufficio di 109 iscritti dal Galilei al Pasolini per “sovraffollamento”, resta fuori. Ma a voler chiedere una valutazione, qualcuno dei presenti non ha remore nello spiegare che «si possono tranquillizzare tutti, i nostri figli qui stanno bene». Da giorni - ieri compreso - dal Galilei si sono alzate voci di protesta per quella necessità - ormai non più derogabile - di applicare la norma del 1998 che vuole un massimo di 900 alunni per istituto, se quello di pari livello non è già “superaffollato”. E’ il Galilei adesso a sembrare eccessivamente “pieno”: tra riordini scolastici, provvedimenti del ministero e dell’ufficio scolastico regionale, si è arrivati al punto. Giovedì, un sorteggio stabilirà quali saranno i 109 ragazzi iscritti al primo anno del liceo di via Pienza che saranno dirottati al più recente e meno affollato liceo Pasolini. Studenti, docenti, genitori del liceo “madre” sono insorti. Ma dall’altra parte della città, tra le aule dell’istituto nato nel 2004 dopo lo sdoppiamento, «siamo tranquilli». Così, alcuni genitori spiegano come «qui non è mica l’inferno». Sorridono, un po’ ironizzano, ma poi scendono nel dettaglio. Guardano alle polemiche sorte e richiamano «un vecchio pregiudizio che questa scuola si porta dietro da sempre, vista come una sede “successiva”». La signora Maria, di figli iscritti al Pasolini, ne ha due. «I ragazzi non mi hanno mai espresso un particolare disagio, né io ho rimostranze da fare alla scuola. Credo - aggiunge - che se un problema reale c’è, è piuttosto di tipo logistico». Inutile nasconderselo, «è un po’ fuori mano». Nella sede del nuovo seminario, in contrada Macchia Giocoli. I mezzi pubblici arrivano è vero, ma ci sono disagi da qualche rione della città e da qualche paese servito meno bene. «Ma è un problema che non può incidere sulla valutazione dell’offerta formativa. Il disagio, se è per il bene dei propri figli, si supera». Anche qualche docente racconta la propria esperienza. Alcuni di loro, è vero, sono andati via. Altri sono arrivati e rimasti nel liceo “giovane”. E c’è chi
Ai genitori: «Un’aggressiva azione disinformativa preparata da anni» Ecco il testo della lettera che il Pasolini ha inviato ai genitori die ragazzi iscritti al primo anno del galilei per l’anno prossimo e a “rischio” trasferimento d’ufficio, a mezzo sorteggio. Difendono la propria scuola, ma, soprattutto, chiedono di andare presso l’istituto per eventualmente osservare con i propri occhi, chiedere informazioni, dissipare dubbi.
«L’unico disagio è la distanza dalla città. Eppure, non è limitante. L’offerta? Vengano a vedere di persona» si ricorda di un caso analogo di alcuni anni fa. A essere sdoppiato, quella volta, fu l’Itc “Leonardo Da Vinci”, da cui nacque il “Falcone”, trasferito dopo un primo anno in rione Santa Maria, a Malvaccaro. Un’altra periferia della città, un’altra scuola che ha perso decine di studenti. «Eppure l’offerta didattica, i docenti, il clima erano identici alla scuola di provenienza». Così, lontananza e trasporti non aiutano. Ma non si tocchi la didattica, l’offerta formativa o il «metodo di studio sviluppato dalla scuola». Che si “ingegna” anche con un diario speciale per seguire i ragazzi quotidianamente e con un quadernone da consegnare ai ragazzi delle scuole medie in fase di orientamento. Tra le pagine, un avviso ai genitori a cui si ricorda che «per effetto dei parametri attualmente in
Ai genitori degli alunni di III media iscritti per l’a.s. 2009/10 al liceo scientifico “Galilei”. Cari genitori. questa lettera, in conformità ai toni e alle modalità che hanno ispirato il nostro orientamento nelle classi terminali della scuola media, si prefigge l’unico scopo di effettuare una doverosa, corretta, seria e pacata informazione presso le famiglie dei neo iscritti a fronte di una martellante e aggressiva azione disinformativa, preparata ormai da anni, ma operata negli ultimi giorni con particolare veemenza, caratterizzata da notizie distorte, a volte denigratorie o comunque falsamente tendenziose. Il liceo scientifico “Pasolini” fu istituito nel 2004 solo come soluzione ai problemi del Galilei, incapace di contenere un numero di iscritti diventato ormai abnorme con inevitabili ingovernabili conseguenze di carattere gestionale e orga-
vigore» è possibile «che si possa avere una compensazione e un travaso degli iscritti al primo anno nei due licei scientifici della città di Potenza: eventuali richieste di abbinamento con i compagni» saranno garantite «solo a coloro che si iscriveranno direttamente al nostro liceo entro il 28 febbraio». Difendono, così, la scuola scelta per i propri figli e per il proprio lavoro («le nostre cattedre forse non valgono allo stesso modo, non vanno ugualmente tutelate?») e spiegano che «conta il pregiudizio». Lo mettono persino nero su bianco, scrivendo una lettera (il testo integrale a lato) che hanno inviato ai genitori dei ragazzi di terza media iscritti al Galilei che rientreranno nel sorteggio per lo smistamento. Contro quelle che chiamano «strumentalizzazioni, notizie false e illazioni» invitano a testare per cre-
nizzativo. Il nuovo liceo si configurava, così, come semplice contenitore in cui far confluire gli alunni che non potevano essere ospitati dalla “casa madre”, caratterizzandosi come istituto in nulla diverso e/o inferiore al primo (a differenza dell’idea che si è voluta negli anni subdolamente installare nell’opinione pubblica) né per assetto didattico-istituzionale, né per qualità dell’offerta formativa, provenendo dal Galilei sia i suoi alunni che i docenti: diversi sono solo la sede assegnatagli (per un inspiegabile rifiuto di istituire un semplice plesso o succursale del Galilei), il suo dirigente e la segreteria. Pertanto il dirigente, il personale docente e non docente e gli alunni dell’istituto, costernati per le informazioni occultate o distorte di singoli e organi di stampa, invitano le famiglie dei neoiscritti, avvalendosi di quella libertà critica e autonoma, ma non pregiudiziale di scelta che a buon diritto rivendicano con così decisa convinzione, a recarsi presso il “Pasolini” per un colloquio con il preside e i docenti finalizzato a dissipare dubbi e incertezze immotivati lesivi, quelli sì, della corretta formazione dei propri figli. Il personale docente e non docente Il consiglio d’istituto Gli alunni (del liceo scientifico P.Pasolini)
dere, magari con una visita al liceo di contrada Macchia Giocoli per capire «che qui non si sta affatto male». Per tutti parla Franco Rinaldi, presidente del consiglio di istituito e genitore di un alunno che al Pasolini arrivò nell’anno dello sdoppiamento, nel 2004. «Anche all’epoca facemmo un sorteggio, ma non ci fu lo stesso clamore. Perchè solo adesso è considerato mortificante?». Lo sdoppiamento del liceo scientifico potentino risale al 1999, al primo dimensionamento: dei circa 1700 allievi Galilei, 840 (compresi quelli della sede distaccata di Laurenzana, furono assegnate al Pasolini. Ma alla divisione concreta si arrivò soltanto nel 2004 perchè fino ad allora la Provincia non aveva recuperato uno stabile idoneo a ospitare il secondo liceo. A Macchia Giocoli arrivarono in 580.
«Non abbiamo mai avuto un fenomeno migratorio», spiegano a scuola. A calare sono state le iscrizioni nuove. «Continuiamo a pensare alla scuola - dicono - come un servizio per gli studenti. Alcuni fattori esterni, però, ci hanno penalizzato». Tra spazi e “nominata”. Ripercorre la propria esperienza, Rinaldi, «decisamente buona» e richiama la relazione tra i due licei cittadini: «E’ come se si fosse separata una coppia. C’è sempre qualcuno che esagera coi dispetti». All’inizio - ricorda - preoccupava la “logistica”. «Ma dopo i primi giorni ho imparato che il problema della distanza e dei collegamenti si può superare. Resta un disagio, ma non è certo questo che crea la qualità di una scuola che, invece, è costruita sulla didattica». sa.lo.
MA IL GALILEI NON MOLLA LA BATTAGLIA
Il “no” al sorteggio tra gli ombrelli e sotto la pioggia ROSSO-verde, rosso-verde. E mentre il semaforo coordinava l’attraversamento, gli studenti del liceo Galilei occupavano ordinatamente i marciapiedi. Un corteo di ombrelli, sotto la pioggia battente, ma rigorosamente fuori dalla carreggiata vista la decisione “improvvisa” di andare a raccontare alla città il loro punto di vista, al di là dei cancelli del liceo. Prima fermata, scuola media Domenico Savio, in coda lungo parco Baden Powell, fino all’istituto. E’ lì che, aiutati dal megafono, hanno ribadito che «così non è giusto. Non è giusto che 109 ragazzi non possano godere del diritto a scegliere la scuola che ritengono adatta». Il nostro liceo funziona e se cresce non può essere un punto di demerito, nè oggetto di “punizione” alle famiglie e agli studenti». Ribadiscono che «basterebbero pochi lavori per “recuperare” quattro aule e ospitare co-
modamente tutte le tredici prime classi raggiunte con le iscrizioni». Come i docenti, i genitori, anche i ragazzi sono parte della “guerra” tra licei che si è scatenata in città. Hanno camminato ancora un po’, fino a piazza delle Regioni. Lì c’è la sede dell’Ufficio scolastico regionale e alla fine sono riusciti a spuntare un appuntamento con il direttore. Oggi, una delegazione di studenti incontrerà Franco Inglese mentre i compagni, «per distendere gli animi» saranno in classe. Zaini in spalle e ombrello in mano hanno resistito alcune ore: «Siamo sicuri della nostra scuola, della qualità della didattica che garantisce. Se l’altro liceo perde iscritti, non possono pagare i ragazzi. Non siamo contro il Pasolini - sottolineano da giorni - ma stiamo difendendo la nostra scuola». s.l.
«Si apra tavolo tecnico» DURANTE il collegio dei docenti di ieri, al galilei è emersa la richiesta di aprire il dialogo ale istituzioni. Di seguito il testo delal richiesta di tavolo tecnico che i docenti hanno inviato a Prefetto, Regione, Provicnia, Comune, Usr. Nel frattempo, anche i genitori non smettono di chiedere spiegazioni rivendicando il diritto a poter iscrivere i figli nella scuola dove ritengono sia opportuno. Hanno per alcune ore, in gruppo, organizzato un presidio nei pressi dell’Usr. Promettono di «continuare con la protesta e le sollecitazioni».
Gli studenti del Galilei in “corteo” e nei pressi dell’Usr
TAVOLO TECNICO Il collegio dei docenti del liceo scientifico statale “Galileo Galilei” di Potenza, a seguito di una riunione, ha deliberato di chiedere con la presente, alla luce anche di quanto previsto dalla circolare numero 4 del
15/01/2009 del ministero dell’Università e della ricerca, la costituzione, con la massima urgenza, di un tavolo tecnico al fine di affrontare e dirimere la questione relativa al numero di iscrizioni al primo anno presso il su menzionato liceo per l’a.s. 2009/10. Tale richiesta è motivata dal profondo malcontento di genitori, alunni e docenti, ingenerato dalla decisione assunta dall’Ufficio scolastico provinciale di non concedere le 13 prime classi richieste per accogliere tutti gli iscritti e di limitare a 9 il numero delle stesse, ledendo di fatto la libertà di scelta didattico - educativa delle famiglie. I docenti, certi che l’invito sarà valutato ed accolto in tempi rapidissimi, data l’improrogabilità dei termini degli atti amministrativi relativi (30 aprile 2009), restano in fiduciosa attesa. Il collegio dei docenti del liceo “Galilei”
22 Potenza
Mercoledì 29 aprile 2009
ANTICA OSTERIA
Niente di meglio che una partita
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Arte e disabilità
0971-34501
LA PRIMULA
IL 30 aprile alle 18, nella Biblioteca provinciale, in via Maestri del Lavoro, 13 (vicino la chiesa di Betlemme), per la rassegna “Arte e disabilità”, è prevista la proiezione del film “Kenny”, di Claude Gagnon. Il film sarà introdotto da Salvatore Accardo. La manifestazione è organizzata dall'Associazione Onlus "Dopo di noi" in collaborazione con la Biblioteca Provinciale di Potenza. Siamo negli Usa, vicino a Pittsburgh. Kenny è un tredicenne intelligente e vivace, privo degli arti inferiori dalla nascita. Ama lo sport, la tv, le ragazze e il suo inseparabile skate-board, con il quale va alla scoperta del mondo. Il film scruta e analizza la vita del ragazzo, i suoi sentimenti, i suoi rapporti non sempre facili con la famiglia e con la realtà che lo circonda. I temi principali del film sono tre: la protesi, l'handicap in TV e il rapporto fratellosorella.
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
LE ARCATE
0971-51465
MOZART
Acrilici di Basentini DURERA’ fino al 10 maggio prossimo, a Melfi, presso il Museo Civico - Palazzo Donadoni la mostra dell’artista lucano di arte contemporanea, musicologo ed esperto di canto popolare, Pietro Basentini. L’inaugurazione si è tenuta lo scorso 19 aprile, ma ci sono ancora alcuni giorni per visitare l’allestimento. Le opere dell’artista sono per lo più acrilici che propongono cromie blu oltremare, oro e argento e accensioni di rossi brillanti. L’evento si chiuderà proprio con la presenza di Basentini che, alle 18 del 10 maggio, terrà un concerto.
0971-471312
AMBROSIA
0971-441295
NINFE
0971-51465
LE ARCATE
0971-51465
PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO 29 APRILE Brienza.............................. 0971/444822 piazza Europa, 12
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-310310 0971-612564
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
L’arte di Corbisiero FINO al prossimo 2 maggio sarà aperta al pubblico, nella Cappella dei celestini, la mostra con le opere scelte di Franco Corbisiero. Autore nativo di Calvello, ha la capacità di “fotografare”l’inquietudine, la sofferenza, la pace, la tenerezza, la sensualità scrutandole attraverso le immagini e le cose di tutti i giorni ha subito trovato estimatori ovunque.
Bimbimbici 2009 SI terrà il prossimo 10 maggio la decima edizione di “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni (cioè dalle scuole materne alle elementari), che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti quegli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bambini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo. La bicicletta, oltre ad essere un’allegra occasione di gioco per i bambini, rappresenta un importante momento di crescita autonoma e di formazione civica, nonché una possibilità per un percorso educativo rispettoso dell’ambiente e dei diritti di tutti. La Fiab ha deciso di promuovere Bimbimbici, per riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli spostamenti quotidiani e, in particolare, in quelli casa-scuola. Solo se le strade sono sicure per tutti, i bambini possono spostarsi in modo autonomo in città.
•DON BOSCO• La felicità porta fortuna 19.30 - 21.30
16.30 - 18.30 - 20.30 - 22.30 Sala 5 Generazione mille euro 17 - 19.15 - 21.30
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 X-Men Le origini 17.00 - 19.30 - 22.00
Sala 6 Questione di cuore 17.20 - 19.30 - 21.40
Sala 2 Sbirri 18 - 20 - 22 Sala 3 Fast&Furious (“solo parti originali”) 17.30 - 19.45 - 22 Sala 4 Houdini - L’ultimo mago
Sala 7 Rocknrolla 16.30 - 19 - 21.30 •DUE TORRI• Che. L’argentino 19 - 21.30
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, teatro Stabile, ore 19 “GREESE” Spettacolo del centro danza Maeva OGGI Potenza, auditorium del conservatorio ore 20.30 “CONCERTO DA CAMERA” Esecuzione di brani di Schumann e Brahms
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520
FINO AL 2 MAGGIO Potenza, scale mobili di via Armellini “PERCORSI ARTIGIANI” Mostra dell'Artigianato artistico
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169
OGGI Potenza, Auditorium conservatorio, ore 10.30 “IL CONSERVATORIO INCONTRA LA SCUOLA” Il ritorno di cappuccetto - parodia di una fiaba
•Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
Potenza 23
Mercoledì 29 aprile 2009
Gli impegni dell’assessore Straziuso in vista del prossimo incontro che si terrà a Roma
«Scongiureremo lo stato di crisi» Gli operai dell’Italtractor scendono in piazza e bloccano la strada LA MOBILITAZIONE dei lavoratori dell’Italtractor di Potenza, ieri, ha bloccato per tutta la giornata viale Verrastro. Ma alla fine un importante risultato è stato raggiunto: in un incontro che si terrà nei primi giorni del mese di maggio, a Roma, presso la sede del ministero del Lavoro «sarà fatta una verifica degli accordi già presi fra l’Italtractor e i sindacati». Lo ha reso noto l’assessore regionale alle attività produttive, Gennaro Straziuso, a conclusione di una riunione che si è tenuta ieri in concomitanza con la mobilitazione, per discutere della vertenza dello stabilimento del capoluogo lucano, dove lavorano circa 330 persone, attualmente in cassa integrazione, e dove si producono pezzi per veicoli industriali. I lavoratori hanno manifestato davanti alla sede della Regione per protestare «contro la mancata applicazione del piano di rilancio» e «il pericolo di esuberi». «Faremo di tutto – ha ag-
A sinistra l’incontro nella sede della Regione Basilicata per l’Italtractor, sotto, quello per la Daramic
giunto Straziuso – per scongiurare lo stato di crisi». L’incontro di ieri era stato convocato per la verifica di un un’intesa del marzo 2008, «che l’azienda – ha detto il segretario regionale della Basilicata della Fiom, Giuseppe Cillis – non riesce a rispettare
per problemi di liquidità. C’è stato però l’impegno della stessa a non intervenire in maniera diversa prima della verifica al ministero». «In quell'accordo – ha sottolineato il segretario provinciale della Uilm, Vincenzo Tortorelli – era
prevista la mobilità per 68 lavoratori e la cig straordinaria per gli altri 320, e non la cig per crisi». Per il segretario della Basilicata della Fim Cisl, Salvatore Troiano «siamo disponibili a rivedere i piani, purchè gli impegni vengano mantenuti».
Intesa con altri enti per l’utilizzo di operatori qualificati
Daramic Protesta e vertice con la Regione
Femca Cisl: a maggio si discuterà del reinserimento dei dipedenti POTENZA - Entro lunedì prossimo 4 maggio diventeranno esecutive le procedure di mobilità che interessano 40 lavoratori della Daramic azienda dell’area industriale di Tito che era specializzata nella produzione di separatori per batteria, chiusa alla fine del 2008 – mentre «nelle prime due settimane di maggio ci sarà un incontro per discutere dei bandi di gara per il reinserimento occupazionale dei 130 dipendenti, che sono invece in cassa integrazione straordinaria».
Lo ha annunciato il segretario della Basilicata della Femca Cisl, Gerardo Casaletto, a conclusione di un incontro che si è tenuto ieri mattina, a Potenza, con i rappresentanti della task force regionale per l’occupazione, dopo che una delegazione di lavoratori aveva manifestato davanti alla sede della Regione Basilicata. Alla riunione hanno partecipato anche i segretari regionali della Basilicata della Cgil e della Filcem-Uil, Antonio Pepe e Antonio De Lorenzi e il rappresentante della Cisl, Carlo Quaratino. «In occasione dell’incontro che si svolgerà a maggio – ha aggiunto Casaletto – abbiamo chiesto la presenza dei rappresentanti dell’azienda per avere chiarezza sul futuro occupazionale dei lavoratori della Daramic».
La prova all’Alberghiero
La tutela del lavoratore nell’impegno Alla ricerca del sommelier del Centro di ascolto sul disagio POTENZA - Lavora a tempo indeterminato in un'impresa privata, ha tra i 40 e i 50 anni, è sposato con figli ed è prevalentemente diplomato. Il suo principale motivo di ansia è il mobbing, seguito dalla prospettiva del licenziamento, dal non rispetto dei congedi e della maternità, dalla mancata flessibilità oraria e dalla retribuzione non adeguata. E' l'identikit dell'utente del Centro di ascolto sul disagio lavorativo “Penelope”, istituito presso l'Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza per fornire sostegno legale, sociologico e psicologico alle lavoratrici e ai lavoratori, vittime di molestie morali e non sul luogo di lavoro. I risultati dell'attività del Centro, per il periodo 2003-2008, sono contenuti in una pubblicazione illustrata, ieri mattina, nella sala giunta di piazza Mario Pagano, nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte, oltre ai professionisti di Penelope, il presidente della Provincia Sabino Altobello, la consigliera di parità Liliana Guarino e il direttore dell'Azienda sanitaria provinciale
Management Game
Sfida in borsa ma per gioco POTENZA - Fare finta di essere grandi manager e sfidarsi a colpi di finanza. All'ultima fase dell Management Game 2009, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Basilicata, arrivano oggi due scuole: Itc F. S.Nitti e Istituto di istruzione superiore di Bernalda. Chi vince diventa campione regionale. La finale regionale si terrà oggi nella sede di uno deu due contendenti, l’Itc Nitti, dalle 9.30. La vittoria della competizione va al team che è in grado di massimizzare il valore creato per i propri azionisti alla fine del periodo di gioco considerato, costituito da differenti round.
(Asp) Giuseppe Cugno. Sempre ieri - giornata mondiale della sicurezza - con l'Asp, Provincia e Consigliera di Parità hanno sottoscritto un protocollo d'intesa che consentirà al centro (il 65 % degli utenti presenta patologie serie) di mettere a disposizione dei lavoratori, su tutto il territorio, le strutture qualificate dei dipartimenti di Prevenzione e Salute mentale. «L'obiettivo - hanno spiegato la Guarino e Cugno - è quello di creare una rete sempre più ampia di operatori e soggetti pubblici in grado di occuparsi del benessere organizzativo sui luoghi di lavoro». «Con questa importante intesa iniziamo in modo concreto - ha aggiunto Altobello - ad affiancare il concetto di benessere a quello di prevenzione. L'elevato costo sociale del disagio lavorativo, del resto, ci induce a sperimentare buone prassi nel contrastare questo fenomeno». Ma se l'attenzione delle istituzioni sul problema è alta, non lo stesso si può dire, secondo la consigliera di parità, per quanto riguarda le imprese lucane abbastanza insensibili al tema. Il centro oltre
ad ascoltare i racconti dei lavoratori ha avviato una serie di azioni concrete, come il tentativo di composizione bonaria con l'azienda, il tentativo di conciliazione davanti alla Direzione provinciale del lavoro in caso di licenziamento e l'avvio di procedimenti legali. «Ci siamo occupati con un buon riscontro - ha sottolineato il legale del centro Cinzia Pasquale - di una serie di cause lavorative e nel dicembre del 2008 l'Ufficio della Consigliera di Parità è stato ammesso dal Tribunale di Potenza a costituirsi parte civile in un processo per violenza sessuale sul luogo di lavoro». Quella di Potenza è stata l'unica provincia del sud ad aver avuto questa occasione, prima che la Corte di Cassazione generalizzasse il provvedimento. Dal bilancio dell'attività del centro sono emersi infine due particolari importanti: sono in aumento gli utenti uomini - a dimostrazione che l'Ufficio si occupa di tutte le discriminazioni e non soltanto di quelle di genere - mentre rimane esiguo il numero dei precari disponibili a segnalare vessazioni e disagi.
Raccolta fondi a S. Michele per dare una struttura alle Clarisse
Miele e biscotti per un convento UN BANCHETTO bianco, tanti prodotti, lo scopo di costruire una chiesa. Sono stati questi i temi principali della vendita di prodotti di vario genere e consumo svolta presso la Chiesa di San Michele a Potenza nella giornata di ieri. Tre responsabili del comitato facente capo al Monastero di Santa Chiara hanno allestito un banchetto il cui ricavato dovrebbe servire alla realizzazione, tanto auspicata dalle Suore di Clausura della struttura religiosa che negli intenti delle missionarie dovrebbe sorgere a ridosso del Convento. Liquori, miele, biscotti, barattoli colorati, Crocifissi in legno, corone per il Santo Rosario sono stati venduti ieri dalle 8 alle 20 ad un prezzo stabilito
dai responsabili. I membri del comitato, Mimmo Telesca, Vito Colangelo e Maurizio Marino hanno programmato con cura la giornata. Il comitato, sorto sei anni fa ha dunque avviato proprio nella giornata di ieri una vendita di prodotti che ha tanti significati. Per la realizzazione del convento delle clarisse, come è noto furono svolte diverse attività collaterali che ebbero il culmine con l'arrivo in città di Claudia Koll, testimonial delle vocazioni femminili sul piano liturgico. Le suore che quotidianamente svolgono la propria attività missionaria nella sede di Contrada Botte di recente istituzione hanno in soldoni avviato tutta una serie di iniziative legate alla
realizzazione della chiesa attigua al monastero. Per l'istituzione della struttura religiosa sono state avviate diverse iniziative, ivi compresa una raccolta fondi che può essere svolta mediante il conto corrente bancario numero 000100302076 e il conto corrente postale numero 14012850. Due conti correnti e tanta beneficenza potrebbero ritornare utili per la costruzione della chiesa attigua al monastero di Santa Chiara. La raccolta fondi è solo ai primi passi, la volontà di realizzare una struttura religiosa capace di assorbire le richieste dei fedeli potrebbe concretizzarsi mediante gesti d'amore e beneficenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Due sommelier alle prese con l’assaggio di un vino
OGGI a Potenza la finale nazionale del concorso “Miglior sommelier d'Italia”. Giunto alla ventunesima edizione, il concorso ideato nel 1988, è l’unico in Italia rivolto agli “aspiranti sommelier”. La competizione è riservata agli studenti degli istituti alberghieri che nel triennio hanno frequentato il corso di qualifica per operatori ai servizi di sala-bar o agli studenti che nel biennio di post-qualifica hanno frequentato la specializzazione in sommelier o corsi analoghi. Per la prima volta la Basilicata ospita una delle gare più importanti del settore. Venti i partecipanti selezionati in tutta la penisola. Due i lucani: uno di Matera e l'altro di Potenza. Le prove i svolgeranno presso l'istituto alberghiero. Dopo una primo test
scritto e poi quello pratico, durante il pranzo sosterranno una prova di servizio, mentre nel pomeriggio ultima prova per i finalisti di ciascun gruppo. Per l'occasione sarà presente anche il presidente nazionale dell'Ais, Terenzio Medri e due componenti della giunta nazionale. Sarà una visita per verificare come si sta muovendo la delegazione lucana che avrà il compito di organizzare il 43esimo congresso nazionale in programma dal 30 settembre al 4 ottobre nelle terre vulcaniche dell'Aglianico. La cerimonia di premiazione si terrà presso la sala dell'Arco del comune di Potenza alle 18.30 e in serata tutti a tavola per brindare alla vittoria del miglior sommelier. Iranna De Meo potenza@luedi.it
Mercoledì 29 aprile 2009
24 Oppido Lucano L’impraticabilità della strada si era resa necessaria a causa di una fuga di gas
Ancora chiusa la statale 169 Intanto in paese si registrano altri smottamenti causati dalle piogge OPPIDO LUCANO - Sabato scorso la chiusura della strada statale 169 che ha tenuto parzialmente isolato il comune di Oppido Lucano per circa nove ore, causa un'imponente fuga di gas. Per quasi tre giorni, gli abitanti del comune dell'Alto Bradano hanno dovuto ricevere gas dalle cisterne giunte a Oppido per sopperire momentaneamente al guasto. Ieri mattina, intorno alle 7, le cisterne hanno lasciato il centro abitato perché la conduttura danneggiata sabato era stata ripristinata. La strada provinciale, aperta solo nel mese di dicembre del 2008 resterà ancora chiusa per diversi giorni per cercare di arginare le frane che hanno interessato l'intero territorio di Oppido nelle ultime settimane. Per poter riparare definitivamente il metanodotto sono serviti alcuni giorni di lavoro ininterrotto. Le condizioni climatiche con vento, pioggia e nebbia non ha certo favorito lo svolgimento dei lavori. Tuttavia la conduttura è stata definitivamente ripristinata e le cisterne di gas non più necessarie. La causa dello scoppio del condotto sembra sia stata una delle tante frane di questi giorni. In effetti i lavori sarebbero dovuti comunque iniziare lunedì mattina ma
Vietri L’incontro è in programma alle 18
Consiglio comunitario nel convento dei Cappuccini
Un tratto della statale ancora soggetto a smottamenti
questo evento improvviso ha fatto accelerare i lavori. Ora la strada statale 169 è pienamente transitabile mentre la nuova bretella resterà chiusa per ulteriori lavori che riguarderanno anche un altro smottamento a poche centinaia di metri da questo che ha causato così tanti problemi. Le cisterne di gas, però,
non sono andate ancora via restando nell'immediata periferia di Oppido nell'eventualità di intervenire nuovamente in caso di ulteriori guasti. Tutto però fa pensare al ritorno alla normalità. A Oppido, intanto, si registrano alti smottamenti in prossimità del campo sportivo comunale situato in via
Appia e sempre lungo la statale 169 parte del manto stradale continua a cedere lentamente creando uno scalino ingannevole per gli automobilisti. Purtroppo le abbondanti piogge che non lasciano tregua stanno causando forti disagi a tutta la comunità. Rocco De Rosa potenza@luedi.it
Vietri Domani il consiglio comunale
rere negativo delle opposizioni, si registrarono le dimissioni del vice-presidente Francesco Margiotta. Da quel momento in poi, fu nominato presidente Gerardo Pitta con i voti della maggioranza, mentre la stessa nominò Donato Carmine Feo vice-presidente, nonostante la presa di posizione del gruppo “Un Ponte verso il futuro” (i consiglieri del gruppo di opposizione avevano chiesto di non partecipare all'ufficio di presidenza). Da lì, le dimissioni di Feo già annunciate. Ora si dovrà votare di nuovo per il vicepresidente, sperando si sia trovato un accordo in merito. c.b. potenza@luedi.it
Gerardo Pitta
Al via la selezione per i semi dei “Fasul ross scritt” di Pantano PIGNOLA - Si è svolta presso l’Azienda sperimentale Alsia di Pantano di Pignola la riunione dell'associazione agricoltori custodi "Fasul ross scritt di Pantano", in cui sotto la guida del presidente Luigi Ferretti si è discusso sulle fasi operative da attuare per la prossima campagna di semina, che coinciderà con il recupero e la selezione dei semi di questo legume. Il materiale genetico, così recuperato, corredato da diverse decine accessioni di fagioli rossi scritti di Pantano di Pignola, sarà messo a dimora in un campo madre di collezione e omologazione clonale presso l'azienda sperimentale
"Pantano di Pignola". «Attualmente -ha reso noto l'Alsia - si sta realizzando su piantine messe a dimora in serra la caratterizzazione morfologica, chemio - tassonomica, fenologica, nonché la definizione degli aspetti qualitativi e delle potenzialità produttive dei biotipi e cloni messi in esame», ha sottolineato l'agenzia lucana, curata dalla dottoressa Maria Grazia Confuorti con il supporto della docente Simonetta Fascetti dell'Università degli Studi di Basilicata. Presso il campo madre dell'Alsia verrà prodotto, nell'ambito del progetto sottoscritto con la Comunità montana Alto Basento, il seme ecotipo locale della antica cul-
per la prima volta ospita un consiglio. La seduta ordinaria pubblica è stata convocata per oggi alle 18. All'ordine del giorno tre punti: il primo riguarda l'approvazione dei verbali della precedente seduta. Al secondo punto l'approvazione del rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario dello scorso anno, in base al decreto legislativo 267 dell’agosto 2000. Al terzo punto il “Por Basilicata 2000-2006”, con approvazione e provvedimenti riguardo la gestione coordinate di funzioni e di servizi essenziali per le popolazioni rurali, progetto del servizio navetta con i centri abitati e con i servizi di pubblica utilità. Claudio Buono potenza@luedi.it
Tre i punti all’ordine del giorno Una location particolare
Alle prese con la nomina del vicepresidente VIETRI DI POTENZA - E' stata convocata per domani sera, alle ore diciannove, la seduta del consiglio comunale a Vietri di Potenza, che si terrà come di consuetudine nella “Sala convegni” comunale. All'ordine del giorno del presidente Gerardo Pitta e dei consiglieri comunali, tre punti: la nomina del vice-presidente del consiglio comunale, l'approvazione del conto consuntivo dell'anno 2008 e la nomina del revisore dei conti. Riguardo al primo punto, per la nomina del vice-presidente, nell'ultimo consiglio comunale ci furono discussioni in merito. Infatti, dopo la sfiducia di qualche mese fa all'ex presidente Luigi Cirone da parte della maggioranza, con il pa-
Il Convento dei Cappuccini
VIETRI DI POTENZA - Oggi, per la prima volta, il Convento dei Frati cappuccini, ospiterà un incontro politico: il consiglio generale della Comunità montana del Melandro. Un consiglio particolare quello che si terrà a Vietri di Potenza. Particolare non per i tre punti all'ordine del giorno, ma bensì per la scelta del luogo. Una scelta fatta dal presidente del consiglio della comunità montana del Melandro, Nicola Genovese, e dai consiglieri dei paesi del Melandro, che hanno scelto lo splendido convento “Cappuccini” per lo svolgimento del consiglio generale. Un posto unico, splendido nel suo genere, uno dei più belli e antichi della regione, visto che risale al 1.600. Il convento dei “Cappuccini”
tivar di fagiolo, selezionato a partire dal germoplasma presente in Alsia e da quello conferito dai coltivatori della zona e approvato dal comitato tecnico dell'Associazione agricoltori custodi "Fasul ross scritt di Pantano" supportato dall'esperto del settore Terenzio Bove. Scopo della prova in campo è anche quello di valutare l'influenza dell'ambiente (suolo ed esposizione) e di alcune tecniche colturali (data di semina, sesto di impianto e irrigazione) e come questi fattori influenzino la qualità nutrizionali del prodotto. cl.bu. potenza@luedi.it
Somministrazione di bevande Un corso organizzato dal Forim POTENZA - Prenderà il via nella seconda metà di maggio il corso per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande La Forim, azienda speciale della Camera di commercio di Potenza, nell’ambito delle attività comprese all’interno del catalogo dei corsi liberi, organizza nella seconda metà del mese di maggio un Corso per la somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Il corso dura 120 ore, spalmate in un arco temporale di un mese e mezzo, in lezioni mattutine - dal lunedì al giovedì - di 5 ore ciascuna (sono possibili, in caso di necessità, lezioni pomeridiane). Tra gli argomenti trattati nel corso delle lezioni la disciplina le-
gislativa dell’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, nozioni di legislazione tributaria, organizzazione e gestione aziendale, tecnologie alimentari e legislazione igienico sanitaria, tecniche di preparazione di alimenti e bevande. Al termine del corso, se superato l’esame finale, verrà rilasciato un attestato valido per l’avvio di un’attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande. Per tutte le altre informazioni e per la domanda da compilare e presentare alla Forim, si può fare riferimento al sito internet dell’azienda www.forimpz.it cliccando su “Nuovo catalogo dei Corsi”.
Mercoledì 29 aprile 2009
25
PIU’ SI avvicina la data di presentazione delle liste fissata per il 9 maggio, e più si delineano le compagini politiche nei paesi. Molte liste oramai sono compilate e già in diverse comunità è già cominciata la campagna elettorale. Un dato significativo è che fino a questo momento, c’è poco di nuovo all’orizzonte. Nel senso che i “grandi vecchi” della politica locale, tentano di riciclarsi candidatosi per questo o quel partito. E’ il caso sicuramente di Muro Lucano e
di Chiaromonte. Nel paese del Melandro ufficiale è la candidatura dell’ex consigliere regionale Gerardo Damiani, così come a Chiaromonte è sicura quella dell’ex senatore Antonio Vozzi, già sindaco in passato per ben 14 anni. A Rivello la situazione è più ingarbugliata. Ancora non c’è la certezza del numero delle liste (si parla di tre ma alcuni ne hanno ipotizzato addirittura cinque). Domani appuntamento con S. Paolo Albanese, Missanello e Gallicchio.
MURO LUCANO
Dopo il commissario regna l’incertezza tra vecchi volti e nuovi “pretendenti” UN BAZAR in cui la merce di scambio ambita non è la seta, ma il voto. Muro Lucano versa ormai da mesi in uno stato di incertezza politica senza precedenti. Le varie squadre per la competizione elettorale non sono ancora state ufficializzate. Partiamo dai dati inconfutabili: Mariani ha esplicitato il suo simbolo, simile, per non definirlo identico, al logo del Pdl. I rappresentati del Popolo delle Libertà, impegnati in una estenuante trattativa con i Popolari Uniti capitanati da Nunzio Di Gregorio, si sono asserragliati come dei guerriglieri nella loro sezione, per evitare le incursioni sempre più in-
sistenti dell'ex consigliere regionale, passato nelle fila del Movimento per le Autonomie, e del figlio Giuseppe, con in tasca la tessera del partito di Berlusconi e vicino a Viceconte e Taddei. La ritrosia dimostrata dal segretario Pdl Nardiello e da tutto il direttivo, secondo qualche voce ben informata, proverrebbe dai diktat del consigliere regionale Lapenna e del guru della destra murese, Crocetto. Se Mariani riuscisse a conquistare il fortino del Pdl, si aprirebbe una nuova stagione politica e i quadri dirigenziali della neo-compagine berlusconiana verrebbero sconquassati. I Po-
polari Uniti, stando alle indiscrezioni, sarebbero propensi a candidare alcuni degli ex amministratori della ormai defunta maggioranza Ciaco. Tali presenze creerebbero mal di pancia continui, tramutatisi in alcune circostanze in vere e proprie coliche. In questo clima, il candidato a sindaco dovrebbe essere Daniele Nardiello, dopo la rinuncia dell'ex direttore generale dell'Inps, Bianchini. Passando su altri fronti, il Partito democratico sembrerebbe sempre più orientato a presentare alla carica di primo cittadino il dirigente scolastico Giuseppe Autunno, ex amministratore del Psi negli
RIVELLO
anni ottanta. Il Partito Democratico, sin dai primi incontri con le altre formazioni, ha posto delle basi chiare per eventuali alleanze, precludendo l'ingresso in potenziali liste ad ex assessori dell'ultima amministrazione. Una linea dura, ma nel contempo limitativa, considerando l' “economia” del voto. Infatti, Gennaro Napodano ha dovuto gentilmente mettere alla porta la rappresentante dell'Italia dei Valori, nella fattispecie l'ex assessore al Bilancio Pasqualina Lamorte, per il suo curriculum politico. Atro elemento da non sottovalutare è Donato Cerone, che probabilmente ab-
Uno scorcio di Muro
bozzerà una lista capeggiata dalla moglie Teresa Zaccardo e proverà a competere in solitaria. Per quanto concerne il gruppo “Cuori Muresi”, le primarie non hanno sciolto le riserve e il toto sindaco è ancora aperto, in seguito alle rinunce di Iuzzolino e Scivoli . Per le provinciali, alcune vicende rasentano il grottesco. Donato Iacullo si candiderà con l’Udc. Ia-
cullo, un passato nella giunta Ciaco, ha soffiato il posto ad Antonio Cerone, primo promotore di una cordata di Ponte Giacoia (contrada murese ed espressione di circa mille voti) e in cerca di una collocazione. I giochi sono aperti, peccato non ci siano bookmakers attrezzati per accettare scommesse. Giovanni Petilli provinciapz@luedi.it
CHIAROMONTE
Dalle tre alle cinque liste Vozzi tenta la riconquista per il governo del paese Ma l’avversario è “donna” RIVELLO - Tante ipotesi che cambiano di giorno in giorno. Anche Rivello si avvicina alle prossime elezioni amministrative con un alone di mistero su quelli che saranno i candidati alla carica di primo cittadino. Così come incerto è anche il numero delle liste che fino a qualche giorno fa sembrava fossero 4, poi invece sono scese a 3, ma c'è chi ne conta addirittura 5. Ad accomunare Rivello con altri centri lucani, ci sono anche le discussioni che viaggiano via internet, in modo particolare su Facebook, nel gruppo “Pazzi per Rivello”, che ha superato i 500 iscritti. La prima novità sui candidati alla poltrona di primo cittadino arriva da una non candidatura. Rivello è commissariato da luglio 2008. Da allora il primo ad avanzare un nuovo progetto politico per il paese è stato l'imprenditore Nino Palmieri, che avrebbe dovuto presentarsi con una lista di centro-destra. Dopo alcune difficoltà con i gruppi che avrebbero dovuto sostenerlo, Palmieri sembrerebbe aver rinunciato alla candidatura. Chi invece guiderà una lista di centrodestra, sarà il candidato Antonio Iannarelli (già presidente della Proloco e amministratore negli anni '90). La sua lista dovrebbe ricevere l'appoggio dell'Udc e de: I Socialisti. Ne dovrebbero far parte tre ex assessori dell'ultimo governo cittadino (Ponzi e Marsiglia per I Socialisti e Faraco dell'Udc). Restano segreti ancora gli altri componenti della lista, mentre come novità ci potrebbe essere, a fianco di Iannareli, la candidatura dell'attore Ulderico Pesce. Una lista, prevalentemente di giovani, la starebbe preparando Gianluca Piviero, dirigente di Alleanza nazionale, confluito nel popolo della Libertà, ma a quanto pare almeno alle comunali, candidato con il suo gruppo non avendo trovato un accordo con la componente di Forza Italia. Altra lista Civica per Antonio Manfredelli (già sindaco di Rivello dal 1999 al 2004). La sua sarà una lista di ispirazione di centro-sinistra, con la presenza di can-
Il municipio di Rivello
didati del partito democratico e del Partito della Rifondazione Comunista. Alle ultime competizioni elettorali, quelle vinte da Savino, la lista di Manfredelli perse per 14 voti. Restano ancora indecisi l'Italia dei Valori e i Popolari uniti. Questi ultimi, secondo quanto riferito, non hanno trovato “coesione” con gli altri gruppi politici ed ora stanno valutando se restare fermi o correre con una lista civica che potrebbe essere capeggiata da Nicola Megale. Di tutto questo, naturalmente, si discute giorno per giorno, nelle riunione nelle sezioni dei partiti, nelle piazze e anche su internet. Nel gruppo su Facebook sono tanti i giovani iscritti che partecipano alle discussioni. Tutti sembrano d'accordo nel chiedere una politica attenta alle esigenze del paese, dei giovani. Tutti chiedono ai partiti per le prossime elezioni di presentare programmi seri, concreti e attuabili, che non restino solo delle “promesse elettorali”. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
CHIAROMONTE - La campagna elettorale a Chiaromonte è in grande fermento. Al momento, nella corsa per le elezioni amministrative, sono 3 le liste che stanno lavorando alla creazione del programma e alla chiusura delle liste. Torna l'ex senatore socialista Antonio Vozzi. Il suo gruppo è l'Udc. L'inaugurazione della sezione del partito di Pierferdinando Casini, nel mese di novembre ha sciolto ogni dubbio sulle voci che circolavano circa un suo ritorno. L'ex senatore Vozzi, in passato ha già governato Chiaromonte per ben 14 anni, ora si rimette in competizione, e gli viene chiesto di prendere le redini di un paese in evidente agonia. Non si sa ancora se il suo gruppo punterà sullo scudo crociato, oppure se formerà una lista civica. Mistero, in parte, anche intorno alla lista dei candidati. I più informati assicurano che la lista è chiusa da tempo e non è stato difficile raccogliere persone valide da inserire nel suo progetto. Vozzi è riuscito a mettere insieme, oltre agli iscritti del partito di Casini, ex socialisti, ex comunisti, ex democristiani e, per via del diffuso dissenso contro l'amministrazione comunale uscente, anche ex missini e fuoriusciti dal partito di Gianfranco Fini. Di sicuro, l'ostentata sicurezza, è dovuta proprio a questo particolare di non poco conto. Situazione diversa in casa del Partito democratico. Dopo due mandati, il sindaco
La sede del consiglio comunale di Chiaromonte
uscente Luigi Viola, affida la competizione elettorale ad una giovane donna, l'avvocato Giovanna Donadio. Scelta dai dirigenti locali del Pd, la Donadio si carica sulle spalle un'eredità non facile da gestire. L'accorpamento dettato dall'alto: la cosiddetta “fusione Margherita Ds”, (due partiti in lotta in paese da una vita), ha creato delle spaccature non indifferenti, provocando l'allontanamento di molte persone da entrambi gli schieramenti. Questa, sarebbe una delle cause principali che hanno dato vita a una scissione interna, spingendo un nutrito gruppo di persone a creare la lista civica: “Liberamente insieme per Chiaromonte”. Il nuovo gruppo non si sbilancia ancora sul nome del candidato, anche se da qualche tempo il nome del capogruppo è quello dell'ingegnere Laura Montemurro, ma, più volte questa voce è stata smentita dalla diretta interessata. Dai loro primi incontri, la volontà dell'inte-
ro gruppo, è quello di non voler appartenere a nessuna forza politica. L'appartenenza ad uno schieramento politico - secondo loro -, penalizzerebbe chi governa, in quanto, dovrà sottostare alla volontà dei dirigenti del partito regionale e nazionale, che remeranno sempre contro la crescita della nostra zona. Nelle settimane scorse, inoltre, non sono mancati, degli approcci per ricongiungersi con l'attuale amministrazione, ma, l'imposizione da parte di “liberamente insieme” di rinunciare al neo candidato Donadio, e scegliere insieme il capolista, non ha dato gli esiti sperati. Proprio il sindaco Luigi Viola, durante un recente incontro, ha dichiarato pubblicamente che il candidato del Pd non si tocca. Questa decisione è bastata per chiudere la questione, e autorizzare “liberamente insieme” a proseguire la tornata elettorale da soli. Lucio Vitale provinciapz@luedi.it
Mercoledì 29 aprile 2009
26
Genzano Istituti di partecipazione, la proposta del consigliere Rocco Di Bono
«Discarica, i cittadini devono esprimersi» GENZANO DI LUCANIA A proposito del problemadiscarica, l'avv. Rocco Di Bono, capogruppo di Sinistra per Genzano, fa sapere, a mezzo comunicato stampa, che stamattina sarà consegnata in Comune una proposta di delibera per l'adozione del Regolamento attuativo degli istituti di partecipazione popolare. Atri firmatari del documento sono i consiglieri di minoranza Salvatore Venticelli, Gerardo Ceruzzi, Rocco Di Stasi, Giuseppe Teto e Rocco Bochicchio. «Lo scopo - chiarisce Di Bono - è quello di preparare il terreno a che la cittadinanza possa quanto prima
riuscire ad esprimersi su temi che sono ormai prepotentemente al centro dell'attenzione: ovvero, quelli relativi all'individuazione, da parte della Regione, di Contrada Mattinella fra i 7 siti lucani atti ad ospitare una discarica ed al conseguente (eppure pare sia di un bel po' precedente!) progetto della Comunità Montana Alto Bradano per la costruzione in loco di una piattaforma di trasferimento con relativi impianti». «L'adozione di tale strumento, infatti, - continua il consigliere di Rifondazione - è condizione neces-
saria per lo svolgimento delle consultazioni referendarie, tra le quali, appunto, quella relativa all'ampliamento della discarica, che noi intendiamo proporre subito dopo l'adozione del Regolamento da parte del Consiglio». Il Regolamento che verrà consegnato oggi, consta di una relazione illustrativa in cui, fra le altre cose, si fa notare che «a tutt'oggi, a distanza di anni sia dalla entrata in vigore della legge n. 142/90 che dall'adozione dello Statuto Comunale, la mancanza del Regolamento frena e/o ostacola il
pieno svolgimento della vita democratica ed amministrativa nel nostro Comune: di qui la necessità di predisporre e sottoporre all'esame ed al voto uno schema di Regolamento che definisca in maniera puntuale e dettagliata le modalità concrete per il funzionamento degli istituti partecipativi». Il tutto è definito nei minimi particolari, con un indice iniziale e 34 articoli, che vanno dalle “finalità” all'”entrata in vigore”. Poi, sarà il Consiglio a decidere. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
La discarica di Genzano
Lavello Si arricchisce di particolari la vicenda che vede coinvolto un dipendente comunale
Imbeccati da un amministratore Truffa, l’uomo fermato resta in carcere perchè manca il gip. Oggi l’udienza LAVELLO - Ennesima notte presso la Casa Circondariale di Melfi per il dipendente comunale arrestato in flagranza dai Carabinieri della locale stazione con l'accusa di truffa aggravata. Per la cronaca i militari della locale stazione dei Carabinieri di Lavello, lunedi mattina, hanno proceduto ad arrestare un dipendente comunale F.D. mentre si trovava, durante l'orario di lavoro, per le vie della cittadina dauna. Pare che il dipendente comunale non avesse provveduto alla timbratura dell'uscita dagli uffici e che risultasse regolamente in servizio al momento in cui i militari dell'Arma hanno proceduto al fermo. Secondo una prima informale ricostruzione dell'accaduto e in base alle prime indiscrezioni, pare che il dipendente comunale si trovasse fuori degli uffici per essersi recato presso il locale istituto di credito sede della tesoreria comunale per la riscossione dello stipendio. Sorpreso dai Carabinieri, nei pressi di un negozio di vendita di frutta e verdura, è stato condotto presso la caserma. I militari si sono altresi recati presso il Palazzo di Città, sede degli ufficio comunali, per acquisire la documentazione riguardante il dipendente . Per l'assenza del GIP presso il Tribunale di Melfi, non si è potuto procedere alla celebrazione dell'udienza di convalida di arresto nella giornata di ieri. Tutto rinviato a stamane dunque mentre tra i dipendenti comunali e gli
amministratori si fa un gran parlare del caso. «E' stata dato - fa sapere l'avvocato Antonio Pettorruso difensore del dipendente comunale - un rilievo mediatico esagerato». «Ritengo - prosegue .- che nel caso di specie si possa trattare di tentata truffa e che non sia possibile procedere alla convalida dell'arresto del mio assistito». Secondo voci ben informate pare che tutto sia partito da una segnalazione di un amministratore fatta nella stessa mattinata di lunedi ai Carabinieri di Lavello . In mattinata si conoscerà la decisione del Gip del Tribunale di Melfi mentre pare siano già stati richiesti, dallo stesso Pubblico Ministero, gli arresti domiciliari. Non si conoscono ancora le decisioni che l'Ente adotterà a carico del dipendente. Per lui la possibile applicazione di rigorose sanzioni disciplinati o una sospensione in via cautelativa dal lavoro. Stretto riserbo tra gli amministratori che attendono che la giustizia faccia il suo corso. Intanto tra i dipendenti comunali si fa un gran parlare dell'episodio che ha visto protagonista il collega mentre dilaga ormai tra tutti la sindrome Brunetta. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
COMUNALI A VENOSA La sinistra si organizza Anche le sezioni di Venosa del Pdci, Movimento per la Sinistra, Popolari Uniti e Sinistra Democratica si stanno organizzando in vista delle comunali. In un incontro, hanno analizzato la situazione politica locale creatasi a seguito di alcuni “contatti” con il Partito Democratico finalizzati alla costituzione di un nuovo centro sinistra. «In particolare, - si legge in una nota - le predette forze politiche hanno preso atto che l'atteggiamento del Partito Democratico, caratterizzato da arroganza, da indisponibilità al dialogo e dal non riconoscimento del fallimento dell'esperienza amministrativa che sta per concludersi, impedisce, di fatto, la prosecuzione delle trattative. La riluttanza del Pd, comunque, non esime le altre forze democratiche dal proporre alla città un progetto politico serio per il proprio rilancio. Pertanto, Comunisti Italiani, Movimento per la Sinistra, Popolari Uniti e Sinistra Democratica, hanno concordato di dar vita comunque ad un progetto di centro sinistra, aperto ad altre forze democratiche che vorranno condividerlo, per dar vita ad una coalizione che si proponga di governare la città di Venosa. Nei prossimi giorni - conclude la nota - saranno resi noti i nomi del candidato sindaco e dei candidati al consiglio comunale, nonché le linee programmatiche con le quali la coalizione si presenterà alle elezioni comunali del 6 e 7 giugno prossimi».
Fidapa: dalla parte della cultura VENOSA-Utilizzare la cultura come veicolo e strumento per sensibilizzare, per delineare nuovi orizzonti, per far crescere la comunità intera. Con questi obiettivi la sez.Fidapa di Venosa ha presentato nell'Aula Magna del Itscg “E.Battaglini” della cittadina orazina, il romanzo di Angelo Di Muro “Accarezzando un Sogno” (Guida Editore). “La cultura è l'asse portante della Società,il tessuto connettivo della Comunità locale. Di Muro ha un dialogo serrato con la cultura e utilizza con competenza e abilità il canale artistico della poesia e della letteratura- ha sottolineato Marirosa Orlando, Presidente della sez. Fidapa-Quello che presentiamo questa sera è un romanzo sull'amore scritto
da un autore che si definisce “sognatore innamorato dell'amore, prima che delle donne” , al quale “piace sognare ad occhi aperti”. Il romanzo è una storia semplice, complicata dall' intrigo amoroso: un amore extra-coniugale, segreto, nascosto, clandestino come lo sono le grandi storie d'amore, scritte nel corso dei secoli dalla letteratura occidentale. La presentazione dell' opera di Angelo Di Muro ha fornito l'occasione per riflettere sulle ricadute educative che un romanzo avvincente può avere sui giovani e sul loro modo di comunicare. “Un romanzo può salvare una vita,o meglio, la vita va vissuta per farne un romanzo: questa la filosofia che ispira Di Muro quando scrive la sua opera- ha sotto-
lineato Michele Masciale, Dirigente scolastico del Battaglini- Nell'epoca di Facebook e degli Sms, il linguaggio letterario resta il più adeguato nella comunicazione dei messaggi personali, la cui portata non può esaurirsi senza il necessario lavorìo del cuore. Penso all'educazione sentimentale dei giovani, tanto invocata nelle riunioni scolastiche che spesso vedono noi docenti impegnati in una didattica specialistica e funzionale, aggiornata ed efficientissima, col rischio di essere presenti in aula più come tecnici che come maestri e tantomeno come testimoni di una vita carica di senso”. Il romanzo di Angelo Di Muro è stato presentato da Carmen D'Antonio, della Università degli
Il presidente Fidapa
Studi della Basilicata. A creare il clima caldo e l'atmosfera suggestiva la colonna sonora delle esibizioni di Ersilia Maiorano al pianoforte e di Canio Coscia col sassofono. giu. orl.
Stop alle trasformazioni “Fai da te”
Venosa, adottato il piano “Colore” e arredo urbano VENOSA - Stop alle trasformazioni “fai da te” nel centro storico, che modificano il patrimonio edilizio per soddisfare le esigenze funzionali dei privati, distruggendo e alterando un patrimonio di risorse e testimonianze che non appartengono ai singoli cittadini ma alla comunità intera. Questa la filosofia che ispira il Piano Colore e Arredo Urbano, adottato recentemente il Comune di Venosa, che evidenzia l'attenzione a tutto ciò che contribuisce a definire l'identità e l'immagine di una città. A dare un valore inestimabile al centro storico della cittadina oraziana non sono solo i gioielli preziosi, come il castello,la cattedrale, la Trinità, i palazzi signorili, le piazzette e i larghi, le monumentali fontane, ma anche quella che viene chiamata edilizia minore, che ne costituisce il tessuto interno. “Nonostante le tante distruzioni ed alterazioni perpretate negli ultimi decenni, nel centro storico di Venosa è ancora presente un patrimonio di elementi significativi , di manufatti di grande qualità, che sono ancora in grado di raccontare la storia e di qualificarlo: questo patrimonio di edifici grandi e piccoli, di portali di tutte le forme e dimensioni , di loggiati, di scale esterne, di balconi, cornicioni, ringhiere in ferro, iscrizioni, bassorilievi, fontane, …definiscono i caratteri distintivi di questo centro storico e ne costituiscono definiscono l'arredo urbano-sottolineano gli architetti P. Romaniello e G. Roselli curatori del PianoQuesto centro storico non ha bisogno di altro arredo urbao: tutto quello che si aggiunge rischi di essere dannoso, va ridotto allo stretto indispensabile e va inserito
con discrezione ricorrendo ala tecnologia piu raffinata e meno invasiva”. Una copiosa e interessante documentazione fotografica evidenzia con certosina pazienza e precisione la distruzione e l'alterazione delle peculiarità del centro storico. “L'insieme di tanti piccoli interventi sta cambiando il volto del centro storico ed è concreto il rischio di trovarsi con un altro centro storico -denunciano Romaniello e Roselli- Cosa sarebbe questo centro storico senza l'edilizia minore, le scale esterne,i vicoli, i cornicioni, i comignoli ?” Che fare, quindi per salvaguardare e questa patrimonio unico e irripetibile, che consentono a Venosa di fregiarsi del titolo di “Uno dei borghi più belli d'Italia”? Che fare per arrestare un processo di distruzione e alterazione che ha raggiunto livelli allarmanti? Recuperare le testimonianze residue e ripristinare quanto ancora recuperabile: questa la strada suggerita dai redattori del documento “Molto di quello che è stato fatto negli ultimi decenni andrebbe rimosso; ma molto può essere ancora tutelare, recuperare anche nelle situazioni più difficili sostengono Romaniello e Roselli- si tratta di cambiare atteggiamento e intervenire cercando di capire e salvaguardare che sono segni di storia e di memoria e che meritano rispetto”. In questo nuovo processo l'Amministrazione comunale deve svolgere un ruolo solo di controllo ma da protagonista, provvedendo alla manutenzione degli spazi pubblici, recuperando gli spazi privatizzati abusivamente, incentivando gli interventi corretti. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
Mercoledì 29 aprile 2009
27
Nuovo appello del Comitato 1993 che chiede chiarezza sulla vicenda
«Chiudete temporaneamente la Fenice» MELFI - «Chiediamo la chiusura dell’inceneritore Fenice per fare immediatamente chiarezza sulle cause del grave inquinamento delle falde acquifere e un consiglio comunale aperto per discutere efficacemente ed in tempi brevi sul problema» è questa la richiesta del comitato 1993 “No a Fenice”. Una richiesta temporanea di chiusura “finché non si fermerà lo stabilimento anche per un breve periodo non si potrà risalire alle cause della contaminazione che crediamo perduri già da tempo”dice il portavoce Michele D’Anghela.
Sono gravi le condizioni delle falde acquifere sotterranee di tutto il perimetro di Fenice e comprendono anche le zone più a valle. Come emerso dalle rilevazioni fatte dall’Arpab tramite i pozzi spia presenti sul territorio nelle falde è stata rilevata l’inquietante presenza di concentrazioni pericolose di metalli quali mercurio, nikel, cromo, bromo ma anche cloruri alogenati. Addirittura i livelli di mercurio superano il 10 per cento in più del limite consentito. Sul caso è stata aperta un’inchiesta dalla magistratura. “Per essere penetrato così in pro-
fondità l’inquinamento anomalo deve aver agito già da tempo, crediamo da almeno un anno”. Intanto con l’ordinanza del 13 marzo il sindaco di Melfi ha vietato l’utilizzo dell’acqua dei pozzi della zona per qualsiasi scopo. Ricordiamo che Il 7 aprile scorso si è tenuto un vertice in Regione presso il dipartimento Ambiente. Presenti l’assessore Santochirico, il presidente della provincia Altobello, il sindaco di Melfi Navazio, il direttore generale dell’ Arpab Siggillito e i rappresentanti di Fenice spa. In quella sede sono state indica-
te le linee guida del piano di caratterizzazione ambientale per la valutazione dell’origine e la presenza di sostanze inquinanti dentro e fuori il perimetro dell’impianto di termovalorizzazione. «E’ un’emergenza ambientale che riguarda non solo Melfi, ma tutto il Vulture e tutta la Regione, l’inquinamento non è solo del suolo ma anche dell’aria. L’abbiamo sempre sostenuto e con il tempo, purtroppo, i fatti ci hanno dato ragione. Vogliamo sapere cosa accade nel nostro territorio, c’è viva preoccupazione». Intanto il piano di carat-
terizzazione deve essere ancora approvato. Entro fine mese Fenice spa dovrebbe consegnare una relazione propedeutica contenente l’elaborazione del piano e le procedure per l’accertamento delle cause e l’estensione
dell’inquinamento. Poi il sindaco Navazio dovrà convocare una conferenza di servizio per l’approvazione del piano di caratterizzazione, che dovrebbe avvenire entro il 15 maggio. lu. na.
Atella L’intesa riguarda la mobilità: i lavoratori possono accedervi con incentivi economici
Mister Day: trovato l’accordo Chiusa la trattativa con Confindustria. «Accolte tutte le nostre richieste» Coinvolta azienda di carni
Rionero, scoperta truffa all’Iva da 1,4 milioni RIONERO - Una truffa all’Iva intracomunitaria da 1,4 milioni di euro, fatta da un’azienda di macellazione e di vendita di carne all’ingrosso di Rionero in Vulture, è stata scoperta dal Servizio antifrode dell’Agenzia delle Dogane di Potenza in collaborazione con l'ufficio delle Dogane di Trento. «Il maggior imponibile sottratto a tassazione, - si spiega nella nota dell’Agenzia delle dogane di Potenza - attraverso l'utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse nel periodo 2002-2007 da società fittizie, ammonta a circa 14.500.000 euro, mentre l'imposta evasa risulta di circa 1.430.000 euro, al netto delle sanzioni». Nel corso delle indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Trento sono stati sequestrati anche alcuni conti bancari, intestate a persone coinvolte nella frode.
ATELLA - In fine anche l’accordo con Confindustria c’è stato. Per i 150 lavoratori della Mr Day nella valle di Vitalba è tempo di smontare il presidio. Dopo mesi di lotte la tenda messa a disposizione dalla protezione civile e diventata simbolo della resistenza contro ogni abuso è stata smantellata. Niente più notti all’addiaccio, niente più turni estenuanti sotto la pioggia, la neve ed il freddo «con questo accordo si chiude un capitolo importante» dicono i 150. «Tutto quello che abbiamo chiesto alla fine ci è stato dato, non così come l’ avremmo voluto, ma siamo stati ascoltati». Il presidio davanti i cancelli dello stabilimento si è rivelato così un efficace arma per ottenere un maggiore potere nella contrattazione. “Abbiamo chiuso con la Vicenzi” esprimono con soddisfazione «speriamo che se ne vada per non tornare mai più in Basilicata». L’ultimo incontro ufficiale presso la Regione risale all’8 aprile quando veniva sottoscritto l’accordo fondamentale che consentiva la reindustrializzazione del sito dopo il forfait dell’azienda proprietaria
I lavoratori Mister day in una manifestazione sotto la Regione
Vicenzi biscotti. Il verbale di accordo firmato questo lunedì in Confindustria tra le parti riguarda la messa in mobilità. Con questo documento, per i lavoratori che lo desiderano, è possibile passare volontariamente in mobilità ottenendo dei vantaggi economici. L’apertura della procedura di mobilità si potrà inoltra-
Melfi, presentata la “Bramea d’argento” MELFI - Presentata nella storica Porta Venosina la sesta edizione della Bramea d'argento organizzata dall'Associazione Bramea del Vulture, d'intesa con Radio Kolbe, le “Terre di Federico” e la Pro Loco “Federico II” e con il patrocinio della civica Amministrazione. Ad introdurre il Presidente dell'Associazione Bramea del Vulture, Arnaldo Zazzeron, che ha sottolineato con positività la collaborazione con gli altri sodalizi locali. Quindi lo svolgimento di quest'anno che vede premiato un programma televisivo legato all'ambiente, unitamente ad una borsa di studio da assegnare sempre relativamente alla tematica salvaguardia del proprio habitat. I programmi in lizza: Geo e Geo, Alle falde del Kilimangiaro, Sereno Variabile, Linea verde, Mediterraneo e Mela Verde. Di questi, un'apposita votazione di una giuria di qualità composta dal Sindaco Ernesto Navazio; dall'Assessore alla Cultura, Pina Carbone;dal Presidente Pro Loco, Tommaso Bufano; dal Presidente Terre di Federico, Antonio Baldinetti, da Alessandro Panico per Melfiplus, da Michele Camardella, Presidente Associazione di Via;
dal giornalista Franco Cacciatore;da Rosa Zinna Berardi, Presidente Università Popolare, dalla dottoressa commercialista Elda Mazzetti, dal Preside Riccardo Rigante e Zazzeron della Bramea del Vulture, ha prescelto i tre programmi che concorreranno al premio: Geo e Geo, Alle falde del Kilimangiaro e Linea Verde. L'assessore Carbone ha espresso soddisfazione per l'intesa fra le varie associazioni e per la manifestazione senza dubbio ricca di personaggi di larga popolarità. Ugualmente Bufano della Pro Loco, al quale è demandato il compito di organizzare spettacolo relativo al premio, che alla cultura unirà il richiamo turistico. Per Baldinetti, Terre di Federico, l'aspetto gastronomico e di specialità della zona. Padre Giuseppe Cappello, direttore di Radio Kolbe, ha assicurato proprio in uno spirito francescano di lavorare in sinergia con il pemio, che basilarmente intende svolgere azione per salvare la natura e l'ambiente. Il giornalista Cacciatore ha proposto un premio speciale per il conduttore di“Sereno Variabile”, Osvaldo Bevilacqua. vi. la.
re a partire dal 18 maggio, dunque, nel periodo di cassa integrazione straordinaria. Come sottoscritto anche il 19 gennaio a Roma presso il ministero del Lavoro si prevede l’utilizzo della cassa integrazione straordinaria per la durata di due anni, per crisi e per cessazione di attività. La Regione durante quell’in-
contro aveva poi manifestato «l’impegno ad avviare le procedure per il riconoscimento di un anno aggiuntivo di cigs in deroga». Ora ai lavoratori che desidereranno passare in mobilità saranno riconosciuti degli incentivi. Da parte dell’azienda in aggiunta alle spettanze di fine rapporto ci sarà una incentivazione all’ eso-
do parametrata alla tipologia di contratto. Per ogni lavoratore che cesserà il rapporto di lavoro con la Vicenzi sarà conferita una somma lorda di 5 mila euro. In tale passaggio è compresa la rinuncia da parte del lavoratore all’ impugnazione dell’atto di risoluzione del rapporto, ed alla rinuncia «agli atti ed alle azioni relative all’intercorso rapporto di lavoro in qualsiasi sede, fatte salve le verifiche contabili» come si legge nel verbale. Invece per coloro che cesseranno il rapporto entro il 31 ottobre 2009 l’indennità lorda massima sarà di 20 mila euro per un numero di lavoratori non superiore a 10. Mentre per chi lascerà la cigs per la mobilità entro il 31 ottobre 2010 l’ indennità lorda massima sarà pari a 15 mila euro. Ora il futuro di queste famiglie è nelle mani della Regione che deve approvare e pubblicare bando di gara per la ricerca di nuovi imprenditori interessati al sito. Dopodiché 45 giorni per la dimostrazione di interesse ed infine la tanto attesa contrattazione. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Melfi, restyling per il San Teodoro MELFI - Molto presto il quartiere di San Teodoro a Melfi cambierà volto. «Ci proponiamo non solo di riqualificare l’area – spiega il sindaco, Ernesto Navazio –ma di riconnettere un tessuto urbano compromesso, nell’ottica di dotare comunque il centro storico di infrastrutture necessarie sia ad integrare che sviluppare e migliorare quelle già esistenti. Tutto per recuperare alla fruibilità aree diversamente destinate ad un sicuro degrado, immobili ad un probabile abbandono, la costituzione di condizioni favorevoli per interventi di riqualificazione del patrimonio edilizio che gravita intorno allo stesso ambito». A metà degli anni Sessanta nel quartiere di San Teodoro furono demoliti diversi fabbricati storici per far posto all’edificazione di una scuola che però ha finito per interferire con il vicino castello. «Procederemo alla demolizione del manufatto scolastico –aggiunge il sindaco di Melfi, Navazio – al posto del quale si realizzeranno opere infrastrutturali più consone al contesto urbano. Quindi avvieremo un risanamento ambientale degli spazi circostan-
ti. Infine rafforzeremo il patrimonio edilizio residenziale mediante la realizzazione di nuovi fabbricati da destinare alle famiglie meno abbienti con locazioni a canone sostenibile». Nel progetto è pure previsto un piano parcheggi che interesserà il livello interrato e sarà accessibile dalla viabilità esistente attraverso una rampa in discesa che condurrà ai box sottostanti. Saranno diciannove i posti auto previsti. «Il nuovo edificio scolastico – prosegue il primo cittadino, Ernesto Navazio –sorgerà in superficie rispetto al piano strada ed avrà una dimensione di circa 350 metri quadrati». Un nuovo asilo nido che, oltre a contenere gli spazi per l’accoglienza, conterrà anche tutti i servizi amministrativi e logistici. «Il primo – conclude il sindaco – occuperà una superficie di 120 metri quadrati. Sarà dotato di salette, una piccola mediateca, servizi igienici per i turisti». La dotazione finanziaria di partecipazione è di circa due milioni e mezzo di euro su un totale complessivo di oltre cinque. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Mercoledì 29 aprile 2009
28
Nemoli Il decentramento al centro di un incontro della Comunità montana
Catasto aperto all’innovazione digitale NEMOLI - L'attenzione che la Comunità montana del Lagonegrese ha riservato alle tecnologie digitali ed informatiche, sarà un occasione di innovazione per tutto il territorio. Se n'è discusso martedì pomeriggio a Nemoli, nel corso del convegno: “Decentramento catastale. Innovazione tecnologica, servizi al cittadino, alle imprese ed ai Comuni membri”. Alla manifestazione, organizzata dalla Cm Lagonegrese, hanno partecipato tra gli altri il presidente della Regione Vito De Filippo e il presidente dell'Uncem Basilicata, Michele Petruzzi. La presentazione al pubblico dei nuovi servizi messi a diposi-
zione dal decentramento delle funzioni catastali, è stata anche l'occasione per analizzare l'intero processo seguito dall'ente per stare al passo con le nuove tecnologie. «L'impegno della Comunità montana parte dal 2000 con l'istituzione del centro comprensoriale per il Telelavoro ha spiegato il presidente, Domenico Carlomagno - Passa attraverso i servizi della rete ruper e del progetto Ape per il turismo, fino all'inaugurazione del centro Capsda, con una postazione per diversamente abili e ala realizzazione del Sit». Il Sit guarda alla gestione del territorio che sarà affidata alle comunità Locali, spiega Carlomagno. Ef-
fettua il decentramento delle funzioni catastali mettendole a disposizioni dei tecnici dei cittadini in collaborazione con la pubblica amministrazione. «Migliorando la qualità della vita - conclude Carlomagno - di noi che viviamo e operiamo su questo territorio, significherà migliorare i servizi e far diventare più appetibile la nostra area». Di un'operazione positiva per il territorio ha parlato anche il presidente della Regione Vito De Filippo. «Uno dei più grandi problemi di questa piccola Regione è proprio il rapporto che c'è tra centro e periferia - ha detto - Un rapporto complicato. Che ha visto tanti tentativi
per risolverlo. Affidando nuovi servizi alle comunità montane, dando funzioni più importanti ai comuni, riorganizzando il sistema della sanità. Si è fatto un gran lavoro, ma ancora oggi per molti aspetti, l'impresa o il cittadino che stanno in periferia vivono questa marginalità in tutta la sua drammaticità». Secondo De Filippo, l'obbiettivo della legge di riforma delle comunità montane è proprio il tentativo di risolvere storicamente questo rapporto tra centro e periferia. «Avviato il processo dello scambio di dati in rete fra varie amministrazioni ha chiuso De Filippo -una volta che il territorio avrà in
Un momento dell’incontro
mano il destino dei sistemi produttivi, turistici, sanitari, sociali, le formule più avanzate per gestire il territorio, la programmazione e in più avrà una rete di potenziali opportunità per favori-
re le imprese, le famiglie, i cittadini, allora, con questa operazione, si potrà risolvere forse definitivamente il rapporto fra centro e periferia». Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Marsico Nuovo L’amministrazione disposta ad aspettare altri 15 giorni. Poi sarà guerra
In piazza contro le Poste Il sindaco Domenico Vita: «Faremo denuncia alla Procura della Repubblica» MARSICO NUOVO - «Dopo la diffida scatterà la denuncia alla Procura della Repubblica».. Azione che l'amministrazione comunale ha deciso di mettere in atto se entro 15 giorni non viene ripristinato il servizio di distribuzione delle poste in zone limitrofe del centro di Marsico Nuovo. Decisione che il Sindaco del paese, Domenico Vita ha comunicato ieri mattina ai cittadini durante la manifestazione di protesta svoltasi sotto un porticato adiacente gli uffici postali del paese. Manifestazione, nonostante la pioggia, necessaria per «portare all'opinione pubblica una situazione che si trascina da 3 mesi e ormai diventata paradossale nel suo genere». Infatti, l'emergenza è iniziata il 2 Febbraio scorso, quando il postino che copriva alcune zone limitrofe (Camporeale, Calabritto, Santino..) del centro marsicano è stato trasferito in altri posti. Da quel momento la posta in alcune località non è arrivata più, se non a singhiozzo. Una situazione diventata insostenibile per la popolazione marsicana, addirittura un impotenza per il Sindaco Vita «nonostante telegrammi ai dirigenti postali e lettere al Prefetto, il disservizio e i disagi sono continuati a persistere nel centro valligiano». «Ho scritto al Prefetto - spiega il Primo cittadino - che è intervenuto ricordando a Poste Italiane che un servizio pubblico non si può bloccare. Ho inviato comunicazioni e tele-
La manifestazione di ieri
grammi ai dirigenti di Poste Italiane, addirittura il dirigente della sede di Taranto, l'ingegnere Pietrangelo aveva assicurato quanto prima di risolvere la situazione. Impegni presi e naufragati in un mare di posta inevasa all'interno dell'ufficio. Ho riscritto nuovamente al Prefetto per segnalare il persistere del disservizio, ma ad oggi non ci sono segnali di ripresa e la situazione non è cambia-
ta. Come Comune - aggiunge Vita - in esecuzione a quanto stabilito con delibera consiliare n.16 del 10.03.2009, approvata ad unanimità ed in relazione al servizio di pubblica utilità, se entro e non oltre 15 giorni persiste il grave adempimento sarà presentato al Procuratore della Repubblica una denuncia per interruzione di pubblico servizio”. E in attesa di una risposta, tra i cittadini cresce la rabbia, scaturita anche in una procedura insolita “recarsi ogni mattina all'ufficio postale e sperare nel ritiro diretto della propria posta” come nel caso di Antonio Casaletto della località Cognone che “da più di un mese non riceve lettere e più volte - spiega Antonio - sono venuto direttamente agli uffici postali a ritirarla, soprattutto, le bollette. Ultimamente sono in apprensione perché sto aspettando una lettera urgente di un ricorso legale, quindi, si può dire che un giorno si e uno no, sono agli Uffici postali”. Lo stesso vale per Salvatore Azzato della frazione Santino, per lui il postino è diventato un miraggio, da oltre 2 mesi non lo vede”. Per Ginetta Volpe “il postino non bussa alla porta di casa ormai da tre mesi” e lei come altri cittadini vengono direttamente agli uffici postali”. Insomma una situazione che peggiora di giorno in giorno e al quale Poste italiane sembra “non aver trovato ancora nessuna risposta risolutiva”. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Maratea La nave è stata sequestrata alla criminalità
Salpa alla volta di Amalfi l’imbarcazione Santa Rita MARATEA - Partirà questa mattina dal porto di Maratea alla volta di Amalfi l'imbarcazione S. Rita. Il peschereccio è salpato dal porto di San Cataldo, nel leccese, lo scorso 23 aprile è dovrà raggiungere la darsena Acton di Napoli entro le ore 10.30 del prossimo 30 aprile. Tale evento rientra nell'ambito di “Un Progetto Napolitano”e vuole costruire le basi della legalità, del senso dello Stato e dei valori fondanti della vita nell'acquisizione e nella ristrutturazione di un'imbarcazione utilizzata per traffico di sostanze stupefacenti, sequestrata dalle fiamme gialle del Gico di Lecce e confiscata dallo Stato che, tramite il Demanio di Bari, è stata affidata all'Asgam Onlus. L'imbarcazione, un peschereccio di circa undici metri, in ottime condizioni, è dotato di un motore eccellente e di uno scafo ideale per praticare le attività che l'Associa-
zione svolge per i bambini disagiati nella città di Napoli e provincia. Questo mezzo è il cuore pulsante de “Un Progetto Napolitano”, progetto che l'Asgam ha deciso di dedicare al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e che vuole suscitare il più fervido apprezzamento delle Istituzioni e della Società tutta, perché il messaggio che vuole essere lanciato è fondato su tre importantissimi concetti, contrasto alla criminalità organizzata, sottraendo manovalanza, coinvolgimento dei giovani verso la cultura della Legalità e dei veri valori della vita e sfruttamento della Risorsa Mare. Anche i giovani coinvolti dall'Asgam lavoreranno alla ristrutturazione dell'imbarcazione e il tutto sarà documentato ed inviato costantemente all'attenzione del Presidente Napolitano. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Il quarantaduenne ha ottenuto 871 voti
Armento, Floriano Curto eletto nel direttivo di Federcaccia ARMENTO - Floriano Curto, di 42 anni è stato eletto nel direttivo provinciale di Federcaccia. Curto non intende la caccia solo come l'hobby di cacciare gli animali selvatici per incorniciarli. Il suo credo per tale hobby riguarda l'attenzione per la salvaguardia dell'habitat selvatico e naturale, e difendere dagli sconsiderati la natura, intesa come risorsa per una vita sana. Secondo il quarantaduenne, uscendo un po' dal tema in questione, «anche i boschi vengono tagliati con molta frequenza senza rispetto delle regole, rovinando così l'habitat degli animali. Ma c'è di più. Il taglio dei boschi - continua - avviene quasi sempre senza tener conto di alcune
assenze particolari, due per tutte: il corbezzo ed il ginepro». Curto ha lavorato nell'ambito della Federcaccia da quando aveva vent'anni. Nelle utile votazioni provinciali, avvenute il 22 Marzo scorso, si è aggiudicato 871 voti su un totale di 2400 tesserati: i candidati erano 40; Curto è giunto settimo. Il neo presidente Antonio Paradiso di Marsico Nuovo, subentrato a Giovanni Musacchio di potenza, si riporta così in val d'Agri la presidenza della più grande associazione venatoria regionale e nazionale. Tra i primi eletti: Palladino Salvatore, di Guardiia P. con 925 voti, Curto Floriano appunto, con 871 voti. Gianni Saponara
Scavi protagonisti a Grumento GRUMENTO NOVA - Dieci anni di studi e lavoro di scavi archeologici svoltosi in uno dei luoghi privilegiati dell'archeologia in Basilicata, Grumentum, Parco Archeologico, “snodo rilevante tanto per i suoi caratteri di area monumentale imponente, quanto perché offre la possibilità di condurre ampie esplorazioni scientifiche in un sito che non è stato interessato da altre forma di insediamento in età moderna”. Ed è nel plauso del gruppo di lavoro dell'Università di Verona, guidato dal professor Attilio Mastrocinque, di aver intrapreso - grazie alla concessione di scavo attivato nel
Il convegno
2005 e rinnovata nel 2008 una serie di “importante di interventi di scavo e restauro che hanno impres-
so rinnovato vigore e sistematicità alla ricerca nell'antica città romana”. Contributi raccolti in una serie di atti di studi, racchiusi nel volume “Grumentum Romana” presentato nel meeting di studio svoltosi nei giorni scorsi nella splendida scenografia dell'appena ristrutturato castello San Severino del centro grumentino. Un convegno dal titolo “Il Territorio Grumentino e la Valle dell'Agri nell'antichità” . Un segnale positivo della proficua collaborazione innescata tra la comunità locale e il sodalizio le Università di Verona, Bologna, Museo Archeologico nazionale di Grumen-
tum, Sopraintendenza dei Beni Archeologi della Basilicata e il Comune di Grumento Nova. Con l'obiettivo per il sindaco del paese, Nicola Di Cillo che ha aperto il meeting “valorizzare e far conoscere il nostro patrimonio storico, ricco di cultura, improntato alla crescita turistica del nostro territorio e non solo, obiettivo è sostenere il sodalizio nato con le Università”. Una giornata ricca di spunti e riflessioni, grazie all'appoggio e agli interventi dei numerosi esperti e addetti ai lavori che ne hanno preso parte. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Matera 29
Mercoledì 29 aprile 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Rotondella
Bernalda
Comunali
Lavori piazza del Popolo
Rotto il patto Pd-Idv Si pensa a una terza lista
Comitato Cittadini Attivi denuncia alla Procura
a pag. 37
a pag. 36
Un progetto della Provincia ha consentito il censimento degli stranieri che sono 2886
Un mondo tutto da scoprire Il “Rapporto sui migranti” fa emergere difficoltà di inserimento L’1 maggio triste e amaro di Matera e della provincia DI MANUELA TARATUFOLO*
MATERA - «Sappi che ogni faccia è un miracolo. E' unica. Non potrai mai trovare due facce assolutamente identiche. Ogni faccia è il simbolo della vita e ogni faccia merita rispetto». Queste parole dello scrittore Tahar Ben Jelloun sono state pronunciate in apertura della presentazione del “Primo rapporto sui fenomeni migratori in provincia di Matera”, presentato ieri e costruito grazie ad un progetto della Provincia di Matera e alle volontarie del Servizio civile nazionale, Mariella Annecca, Rosa Nicoletti, Francesca Pozzuoli. I risultati del lavoro realizzato per il progetto Servizio Civile Api “analizzare dimensioni e forme dell'immigrazione in provincia di Matera e promuovere l'integrazione” sono stati elaborati dall'antropologa Dorothy Louise Zinn, presidente dell'Associazione Medici Volontari per Lavoratori stranieri - Tolbà. «Avevamo l'esigenza di capire e far capire la realtà di vita dei migranti presenti sul territorio che portasse a una stima del livello di integrazione - ha detto il presidente della Provincia, Carmine Nigro. L'analisi delle dimensioni e delle forme del fenomeno, in virtù dell'indagine svolta durante il 2008, ha consentito di ottenere una base documentale sul fenomeno e consolidare una rete di rapporti». Fra le proposte, inoltre, quella della Provincia di Matera di farsi garante nei confronti di Banca Etica per
permettere ai cittadini stranieri appartenenti alle fasce più deboli di accedere al microcredito. «Con il progetto coordinato dall'assistente sociale Angela Carlucci - ha spiegato il dirigente alle Politiche Socio-Culturali della Provincia materana, Saverio Petruzzellis - abbiamo acquisito anche dati mancanti a livello locale relativi al sommerso e alle condizioni di lavoro e di vita». Eppure, «Il rapporto - ha sottolineato la Zinn - è da ampliare nel futuro». La relazione è strutturata in sei settori: le presenze sul territorio, condizioni lavorative, condizioni abitative, salute e servizi sanitari, scuola e formazione, inserimento sociale. Nell’ambito dell’analisi, per esempio, si legge che dai dai inviati dalla Prefettura di Matera al 31 dicembre 2007, i cittadini stranieri presenti nella provincia sarebbero 2886, mentre dal rapporto Caritas-Migrantes 2008 risulta un numero di gran lunga più alto, ovvero 4.863 persone. Nella sezione sulla qualità dell'inserimento sociale, è segnalato che le istituzioni tendono a scoraggiare un inserimento del tutto sereno e che «Le informazioni giunte dagli assistenti sociali dei comuni indicano luci e ombre di questo inserimento», così come è emerso che è comunque «Difficile valutare la qualità dei rapporti tra cittadini stranieri e autoctoni». Nunzio Festa matera@luedi.it
CLICK SULLA CITTA’
Salotti, la protesta prosegue SARA’ un’apposito gruppo di lavoro, la “commissione anticrisi”, promossa dall’Ugl a definire tempi e modalità delle proteste che nei prossimi giorni vedranno i lavoratori disoccupati del comparto del mobile imbottito in presidio davanti agli stabilimenti della città. Lo ha confermato Raffaele Lagalante che ha guidato la contestazione avviata lunedì mattina davanti alla sede di Calia. «Per ora l’iniziativa coinvolgerà gli iscritti all’Ugl ma speriamo di intercettare anche i malumori degli altri sindacati». Ieri mattina, intanto, nella sede di Confindustria gli ex lavoratori hanno incontrato il liquidatore della Nicoletti Spa, Angelo Calculli. «Abbiamo illustrato le ragioni della nostra protesta spiega ancora Lagalante - non ce l’abbiamo nè con la famiglia Nicoletti, nè con Calia, ma vogliamo capire meglio come stanno le cose». Angelo Calculli, liquidatore della Nicoletti spiega: «Condivido la protesta dei lavoratori nella misura in cui hanno il diritto di chiedersi cosa ne sarà di loro quando
fra alcuni mesi termineranno tutti gli ammortizzatori sociali. Non sono d’accordo, invece - aggiunge - se mettono in dubbio le difficoltà della famiglia Nicoletti o se legano l’attività degli imprenditori al lavoro nero. Nessuna delle aziende locali nè Natuzzi, hanno mai usato il lavoro illegale. Per questo è stato importante il confronto che abbiamo avuto nel corso del quale ho tenuto a chiarire che ad alimentare le attività illegali sono alcune aziende pugliesi dell’indotto. La loro protesta ha aggunti Calculli deve essere rivolta alle istituzioni deputate e portata sui tavoli istituzionali in modo concreto perchè anche Nicoletti, di fatto, non ha ricevuto risposte o segni tangibili sulla rinconversione industriale e sulla riqualificazione e il reinserimento sul lavoro. Questa famiglia che tanto ha dato alla città si trova oggi in una crisi economica molto seria e trovo intollerabile che su queste persone venga gettato fango». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Pare stia diventando una tragica tradizione quella di dover assimilare alla ricorrenza del primo maggio eventi tristi e luttuosi; l'anno scorso il dramma vissuto dai lavoratori della Tyssen, quest'anno il dramma degli abitanti della Regione Abruzzo la cui terra ha fortemente tremato determinando vittime, distruzione di paesi e abitazioni, messa in ginocchio dell'economia e del lavoro. Per questa ragione, il primo maggio, quest'anno, si connota del sentimento di solidarietà verso la città de L'Aquila e della sua provincia da cui si parte per richiedere sicurezza, lavoro, sviluppo e legalità. E' senza dubbio un primo maggio triste sia per questo evento tragico sia per la crisi che si è abbattuta sul nostro Paese disseminando incremento di povertà e disperazione, di disoccupazione, di chiusura di fabbriche, di perdita di posti di lavoro. La crisi, malamente affrontata dal nostro Governo centrale, sta mettendo in discussione il diritto del lavoro, il contratto collettivo, il lavoro garantito e inteso come diritto - valore. Questa crisi sta dilaniando il nostro Paese e viene utilizzata strumentalmente dal Governo Berlusconiano per non dare risposte immediate alla richiesta di strumenti efficaci per combatterla. Se guardiamo al nostro contesto, al nostro territorio, la situazione non è dissimile da quella che vive tutto il Paese. Matera e la sua provincia si apprestano a vivere un primo maggio “triste e amaro”, un primo maggio dal quale lanciare grida allarmanti e forti tali da essere sentite da chi oggi preferisce essere vigliaccamente sordo. Da questo primo maggio deve venire fuori la forza della città di Matera e della sua provincia a volere comunque credere in un futuro migliore, in un futuro contraddistinto dal lavoro e non dagli ammortizzatori sociali, in un futuro fatto di aperture di fabbriche e non da chiusure, in un futuro in cui i giovani non devono emigrare per lavorare o per mettere in luce i loro saperi e professionalità, in un futuro in cui la sicurezza e la legalità sono la costante e non l'eccezione, in un futuro in cui concertare diventa la regola e non una chimera, in un futuro in cui si riprenda a guardare ai bisogni della semplice gente comune e non solo agli interessi dei “grandi potenti”. Matera e la sua provincia, i suoi lavoratori e pensionati, i suoi giovani, e meno giovani, precari, i suoi cassintegrati e disoccupati, non possono accettare passivamente che tutto si stia frantumando, che chi deve dare risposte si trincera in imbarazzanti e assordanti silenzi o in “non risposte”. segue a pag. 31
30 Matera Il 3 giugno al Duni, Uccio de Santis, Domenico Fortunato, Gigi De Canio e Gianvito Plasmati
Mercoledì 29 aprile 2009
Sul palco per i terremotati La Camera di Commercio organizza un spettacolo di solidarietà per l’Abruzzo UNA serie di iniziative di solidarietà che culmineranno nello spettacolo in programma il 3 giugno al teatro Duni. Così la Camera di Commercio di Matera tende una mano ai terremotati abruzzesi. La raccolta di fondi coinvolgerà imprenditori e semplici commercianti ai quali l’ente ha già chiesto (ed ottenuto in molti casi) la disponibilità. Auto, viaggi, gadgets e premi in palio per chiunque acquisterà uno dei biglietti della lotteria “Pro L’Aquila Aiutiamoli a ricominciare” del costo di 5 euro. Le donazioni potranno essere effettuate anche in tutti gli sportelli della Banca Popolare del Mezzogiorno, presenti in Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia. I versamenti potranno essere effettuati sul cc n. IT 32M0525616100000000907566 con la causale: Camera di Commercio di Matera - raccolta fondi per aiuti terremoto Abruzzo. Allo spettacolo hanno già dato la loro adesione Uccio De Santis e gli attori di Mudù, Domenico Fortunato, Dino Plasmati, il tenore Francesco Zingariello, il cabarettista Dino Paradiso. Dal mondo dello sport hanno aderito anche Franco Selvaggi, Gigi De Canio, Gianvito Plasmati e altri ancora se ne aggiungeranno come hanno confermato gli organizzatori. I fondi raccolti verranno consegnati alla Caritas, come ha confermato Tina Cardinale che ha sottolineato nel suo intervento. «Dobbiamo intervenire per curare non le macerie dei palazzi, ma quelle dei cuori di chi è stato colpito da questa tragedia». Al tavolo del relatori, insieme all’attuale presidente Angelo Tortorelli, i suoi tre predecessori, Angelo Tosto, Gianfranco Manfredi e
IL PUNTO
Il silenzio assordante delle istituzioni locali
La conferenza stampa di presentazione della manifestazione del 3 giugno
Domenico Bronzino, a testimonianza della condivisione dello spirito dell’iniziativa. «L’obiettivo - ha spiegato Tortorelli - è dare visibilità ad una iniziativa rivolta alle popolazioni colpite dal terremoto verso le quali vogliamo contribuire concretamente, come ho confermato al mio omologo de L’Aquila che ho sentito poche ore dopo il sisma e che, forse, sarà con noi il 3 giugno». La creazione di un bollino che indichi prodotti realizzati a L’Aquila e nelle aree colpite dal terremoto, per promuoverne l’acquisto è stata la proposta dell’ex presidente Angelo Tosto che ha puntato sulla logica dello sblocco dei meccanismi produttivi per consentire la risalita economica. «Salendo queste scale ha detto - ho ricordato il mattino del terremoto del 1980 che io vissi come presidente della Camera di
Commercio. Fui costretto ad aprire la cassaforte per leggere le istruzioni in caso d’emergenza. Un momento che non ho mai dimenticato». «Credo che questa iniziativa sia importante perchè Matera è una delle province più piccole d’Italia ha aggiunto Gianfranco Mafredi ma nonostante il momento difficile che sta vivendo, sta dimostrando la sensibilità nel voler venire incontro a chi sicuramente sta peggio di noi. Che sia uno stimolo per tutti noi, per cementare il sistema associativo imprenditoriale del nostro territorio». Alle difficoltà con il mondo dell’agricoltura ha fatto riferimento Domenico Bronzino che, comunque, ha confermato la disponibilità del comparto in questa particolare occasione. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
CI eravamo sentiti orgogliosi quando, dal palco ai piedi della fontana Ferdinandea, il sindaco aveva annunciato ai suoi concittadini «Vogliamo sentirci fratelli dei nostri fratelli abruzzesi. Vogliamo contribuire a rendere L’Aquila bella come prima». L’emozione delle ore successive al sisma ci avevano fatto sentire l’uno vicino all’altro, consapevoli che quel miracolo avrebbe potuto realizzarsi. Ma ieri, nella sala convegni della camera di Commercio di Matera, le parole del sindaco Buccico non sono risuonate. Il silenzio assordante dell’assenza delle istituzioni, accanto alla Camera di Commercio, è stato l’unico a poter essere ascoltato. Comune, Regione, Provincia di Matera, insieme a tutti gli altri enti ed organismi erano stati contattati affinchè aderissero alla manifestazione che riunirà, a favore degli altri, il tessuto imprenditoriale del territorio, pur provato da una crisi economica senza precedenti. Le adesioni, però, non sono arrivate, nè sono state affiancate da altrettante iniziative di solidarietà. Sentirsi vicini a chi soffre, ha perso tutto in poche ore, è un sentimento che non può essere imposto e che a volte può essere più significativo se vissuto con discrezione. Lo dimostrano i numerosi attestati e i gesti giunti dalle associa-
zioni o da semplici cittadini che hanno risposto anche agli appelli delle parrocchie. Le istituzioni, però, proprio perchè enti pubblici avrebbero il dovere di impegnarsi pubblicamente, anche senza ricorrere ad attori, musicisti o testimonial d’eccezione. Una sottoscrizione pubblica, recuperata, ad esempio, da una parte dei diritti di segreteria dei certificati rilasciati ogni giorno dal Comune, potrebbe essere utile. Nello stesso modo, quote di fondi utilizzati ogni giorno per l’attività della Provincia o della Regione potrebbero contribuire alla ricostruzione di un’ala di un edificio pubblico. Alla faccia delle frasi ad effetto. a.ciervo@luedi.it
Matera 31
Mercoledì 29 aprile 2009
Un opuscolo realizzato dall’Adiconsum Cisl sul tema “Vendite fuori dai locali commerciali”
Acquisti con truffa, ecco come difendersi «UNO strumento in più di autotutela ai consumatori che hanno diritto ad essere informati, ad essere ascoltati, alla sicurezza ed essere educati al consumo con le normative di riferimento e altri consigli utili». Descrive così Angelo Festa, segretario regionale di Adiconsum Basilicata, “Vendite fuori dai locali commerciali”, il nuovo opuscolo informativo realizzato da Adiconsum Cisl di Basilicata con il coordinamento di Aida Graziano (componente della segreteria regionale) e di Marina Festa (segretaria provincial)e con il contributo della Camera di Commercio e
del Caf Cisl di Matera. « E' un invito a diffidare delle proposte commerciali a scatola chiusa dove si nascondono raggiri per i consumatori. - continua Festa - Numerose sono le truffe ed i raggiri che vengono segnalate all'Adiconsum da parte dei cittadini, in modo particolare ai danni di persone anziane, che spesso vengono contattate, da operatori senza scrupoli, nelle piazze, nei mercati, in luoghi affollati, con la scusa di fare dei sondaggi, o invitati a ritirare un premio presso un albergo cittadino. Qualche mese dopo si vedono arrivare a casa merce
mai ordinata e un importo da pagare esorbitante, di migliaia di euro, per articoli che in normale negozio avrebbero pagato qualche centinaia di euro. Queste - conclude - Festa sono vendite aggressive, le abbiamo segnalate all'Autorità Garante che ha aperto una indagine in merito». Tanti consigli utili in una guida da tenere a portata di mano per essere preparati su un fenomeno ultimamente molto diffuso, quello delle vendite fuori dai locali commerciali tramite sottoscrizione di un modulo prestampato contenenti clausole vessatorie predisposte unicamente
dall'operatore commerciale allo scopo di ingannare il consumatore. Tante le offerte ingannevoli che sulle prime sembrano dei veri e propri affari ma, a distanza di qualche giorno, fanno pervenire la richiesta di cifre sproporzionate. L'Adiconsum consiglia di non sottoscrivere mai un contratto fuori dai locali commerciali e nel caso in cui il “ furto” della firma è avvenuto, farsi rilasciare sempre una copia del contratto per poter esercitare il diritto di recesso entro 10 giorni dalla sottoscrizione del medesimo. Michelangelo Ferrara
Cassa integrazione per 137 operai della Clemar Un accordo di riorganizzazione aziendale per stato di crisi, che prevede la cassa integrazione straordinaria per 137 operai nello stabilimento Clemar di Matera, (che lavora poliuretano espanso per mobili imbottiti), è stato siglato a Potenza. Il segretario regionale della Basilicata della Femca-Cisl, Gerardo Casaletto spiega: «Nell’accordo è contemplata anche la possibilità di dichiarare un eventuale esubero del personale».
«La scadenza del 30 giugno per i fondi Pisu è vicina. C’è il rischio di perdere le somme»
«Quel Parco ancora incompleto» Il consigliere Carmine Alba interviene sui lavori ai Quattro Evangelisti SARA’ una risposta scritta a chiarire, probabilmente, i dubbi del consigliere Carmine Alba sullo stato dell’arte dei lavori del Parco dei Quattro evangelisti. «Di seguito a precedenti interrogazioni presentate sull'argomento e da ultimo quella in data 30 novembre 2007, rimasta tuttora priva di qualsiasi riscontro, si deve purtroppo constatare che i lavori di completamento del parco sono sostanzialmente fermi. Infatti, non si è ancora proceduto alla piantumazione degli alberi, ( sarebbe stato opportuno effettuarla nella stagione invernale) alla recinzione del parco, alla collocazione delle panchine, ecc. ecc.. - scrive al sindaco , aggiungendo - se i lavori non riprenderanno nell' immediato c'è la concreta possibilità di non poter più utilizzare le ulteriori somme pari a 340 mila euro circa, stanziati in occasione della rimodulazione dei fondi Pisu per finanziare opere aggiuntive». L’interrogazione del consigliere Alba riporta d’attualità il tema del circuito dei Parchi cittadini, alcuni dei quali non ancora completati. La scadenza del 30 giugno prossimo, in merito ai progetti finanziati dai fondi Pisu (Progetti integrati di sviluppo urbano) è un elemento da cui non si può prscindere. Nel caso parti-
TROMBETTA: «TELENOVELA AREE BLU»
colare del Parco dei Quattro Evangelisti, pur avendo risolto la contesa sull’alienazione ad un privato dell’area di circa 3500 mq, la conclusione dei lavori non consentirà di utilizzarli nell’ambito degli spazi comuni. Sembra infatti che verranno trasformati in strada di collegamento fra la chiesa dei Quattro Evangelisti e la zona Paip. «I ritardi che hanno caratterizzato i lavori del
Parco - aggiunge Alba - sono un segnale su cui bisogna porre attenzione. Per questo è necessario conoscere lo stato di fatto di tutti gli interventi finanziati con i fondi europei anche in considerazione della concreta possibilità che parte dei fondi possa rimanere inutilizzata soprattutto a causa della lentezza e della inadeguatezza gestionale dell’amministrazione comunale». matera@luedi.it
IL consigliere comunale Nicola Trombetta sul piede di guerra sulle disfunzioni relative ai parcheggi. «E' in continuo stato di emergenza e con scelte approssimate la gestione dei parcheggi comunali. Si tratta oramai - ha quindi sottolineato l'esponente del Pd - di una vera e propria “telenovela delle aree blu”, dove - ha proseguito Trombetta - la fa da padrona l'inefficienza di questa amministrazione; difatti, con la scelta di trasformare l'area del piazzale antistante il Palazzo Comunale di via Moro, da parcheggio con disco orario di 60 minuti in parcheggio libero, questa amministrazione sconfessa le scelte fatte invece in tutta il centro cittadino; appare questa una scelta inopportuna - ha sottolineato il consigliere Trombetta - poiché non riserva al parcheggio comunale lo stesso trattamento praticato invece per strade lontane dalla sede della politica. Al contrario ha ricordato - la presenza del disco orario nel piazzale comunale era motivata dalla necessità di garantire il ricambio dei posti auto a favore di cittadini che si recano presso il palazzo comunale. Con questa nuova soluzione, in cui manca totalmente una visione dell'intera problematica della ge-
segue da pag.29
Taratufolo, segretaria Cgil, traccia un bilancio sulla realtà occupazionale
«Un’amara festa del lavoro» Questo primo maggio è la festa del lavoro garantito che noi rivogliamo essere la regola, è la festa della democrazia e della libertà, è la festa delle risposte che attendono da tempo i lavoratori della Valbasento, i lavoratori del mobile imbottito, i lavoratori della Ferrosud, i lavoratori precari della scuola e del pubblico impiego, i lavoratori del terziario (parcheggiatori, custodi delle chiese rupestri, etc), è la festa dell'impegno ad avere rispetto della cittadinanza materana che dignitosamente lavora pagando le alte tasse locali e meritando servizi come riscontro (manutenzione del verde e delle strade, raccolta differenziata dei rifiuti, etc.). Per non abbandonare la speranza e la forza di credere in un futuro migliore, la Cgil Materana organizza 4 iniziative con cui festeggiare il primo maggio in tutto il territorio della nostra provincia: corteo e comizio a Matera (ore 10,30 partenza corteo e ore 12 comizio in piazza Vittorio Veneto) dove vi sarà la partecipazione del compagno Fausto Durante della Fiom Nazionale; corteo e comizio a Irsina (ore 10.30 corteo e ore 12 comizio) dove parteciperà il compagno Michele Andriulli, segretario generale Fillea Cgil Matera; corteo e co-
mizio a Montescaglioso (ore 17 corteo e ore 18 comizio) dove parteciperanno i compagni Vincenzo David e Fernando Mega, segretari Confederali Cgil Matera; tavola rotonda, sul primo maggio, ore 19, presso sala Incontro, a Bernalda, dove parteciperà la segretaria generale Cgil Matera, Manuela Taratufolo. Nelle località dove si terranno le iniziative suddette, verrà avviata una sottoscrizione di raccolta fondi per l'Abruzzo. Tutti sono invitati a partecipare, senza sottrarsi alla responsabilità di esserci per dare un contributo alla difesa del lavoro e alla richiesta del lavoro che non c'è: insieme e uniti, sindacati e lavoratori, pensionati, giovani, precari, disoccupati, cassintegrati, dobbiamo difendere il nostro futuro per assicurare a noi, e alle generazioni che verranno dopo di noi, legalità, sicurezza, sviluppo e lavoro. Viva il Primo Maggio, viva il lavoro, viva il sindacato confederale responsabilmente unitario. Manuela Taratufolo Segretaria generale Cgil Matera
Parcheggi in centro
stione dei parcheggi e della viabilità, i posti per auto nel piazzale comunale saranno utilizzati in pianta stabile dai residenti dei limitrofi palazzi del centro direzionale, da avventori di esercizi commerciali presenti nella zona e anche da cittadini non interessati a svolgere attività all'interno del palazzo comunale. Sarebbe stato logico garantire il parcheggio a disco orario nelle giornate e per le ore di lavorative del Palazzo Comunale la-
sciando per le restanti ore e giornate il parcheggio con sosta libera! In realtà - ha quindi spiegato Trombetta, mostrando le reali motivazioni che hanno portato ad un simile provvedimento dietro a questa scelta che appare insensata vi è la richiesta di alcuni assessori e consiglieri comunali di maggioranza che pretendevano l'immunità di parcheggiare le proprie autovetture sul piazzale comunale senza essere sanzionati dai vigili urbani. Addirittura un assessore di ultima nomina ha ritenuto di porre sul parabrezza un foglio con la scritta Assessore seguita dal proprio cognome per garantirsi l'immunità che puntualmente non è stata presa in considerazione! Da qui la levata di scudi ed il cambio di destinazione del piazzale da parcheggio a disco orario in parcheggio libero. Può una città - si è quindi interrogato il consigliere Trombetta - pagare il prezzo dell'arroganza di alcuni amministratori di maggioranza, che, lontani dal volere affrontare le reali esigenze di questa città, si adoperano per provvedimenti che nulla hanno a che fare, non dico con il buon governo della cosa pubblica, ma, almeno, con una gestione normalizzata del posteggio in città?».
Carrefour aperto l’1 maggio Volantinaggio di Rifondazione «L'APERTURA prevista da Carrefour di Matera per il primo maggio, è un segnale negativo, un'ulteriore restrizione dei diritti dei lavoratori». E’ quanto afferma in una nota Ottavio Frammartino, segretario della Federazione di Matera del Prc. Oggi le federazioni del Prc Pdci hanno previsto, dalle 17 alle 20 un volantinaggio davanti al supermercato. «Le federazioni chiedono alla Carrefour di Matera - continua la nota - che il primo maggio il supermercato rimanga chiuso». «Il primo maggio è un giorno di riflessione sulle condizioni del lavoro, oggi sempre più segnato da una crisi che mette tutto in discussione. Questa crisi non devono pagarla i lavoratori, come produttori di ricchezza in questo paese, non la vogliamo pagare noi come operai ed impiegati ormai allo “stremo” e piegati dai bassi salari, cassa integrazione, e licenziamenti, ma soprattutto con la comune volontà di uscire da questa crisi rilanciando il potere d'acquisto del lavoro dipendente ed operaio, ma anche di pensioni
e chiedendo reddito sociale, insomma aprire una nuova stagione di conflitto sociale nel nostro paese per rilanciare una azione politica che dove nessun lavoratore, precario, studente, disoccupato e pensionato deve essere o sentirsi solo. Questa crisi deve essere pagata secondo noi da chi l'ha creata, ovvero dalle società finanziarie, dagli speculatori, dalle banche e dai padroni (perché è così che si chiamano), da coloro che detengono il potere e i capitali, da coloro che sono meno colpiti e soggetti alla crisi immediata, da coloro che nel tempo e nei modi più o meno prolungati hanno fatto in modo che tutto ciò avvenisse! Costringere i lavoratori a lavorare nella giornata della loro festa è un atto di duro attacco simbolico alla richiesta di difesa dei diritti conquistati anche con il sacrificio delle vite di molti lavoratori. Chiediamo alla direzione della Carrefour di recedere da questa decisione, ai consumatori di attuare uno sciopero bianco non recandosi quel giorno a fare acquisti al supermercato di Matera, come segno di solidarietà ai lavoratori».
32 Matera Agenda
Mercoledì 29 aprile 2009
Valeria
Gli anziani del volante
Dino e Angela Oggi sposi a Ginosa (Ta), con rito officiato da don Domenico Mastrangelo, parroco di Moliterno. Un abbraccio dai vostri cari in questo giorno di goia.
A Valeria Colaianni che il 23 aprile scorso ha conseguito brillantemente, a Potenza, la laurea magistrale in Ingegneria per l'Ambiente e il Territorio
L’AUTOMOBILE Club di Matera dedica agli “Anziani del volante” la giornata di oggi. Tutti i soci dell’Aci che hanno già inoltrato domando pe aver compiuto 40 e 50 anni dal conseguimento della patente di guida saranno premiati con una pergamena ed un distintivo attestante l’anzianità. La cerimonia si svolgerà oggi alle 12,30 presso la sede dell’Aci in viale delle Nazioni Uniti 47.
Sabato Materacamp AVRA’luogo a Matera, il 2 maggio, dalle ore 10 alle 18, nella Mediateca Ribecco in piazza Vittorio Veneto, la terza edizione del Materacamp. Come il web e la tecnologia possono aiutare l'economia a sconfiggere la crisi è il tema principale della terza edizione. L'obiettivo del Materacamp è divulgare conoscenze e informazioni sui diversi modelli di business.
Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.
Aldo e Angela Lo stesso giorno di 19 anni fa ho commesso la più folle tra le follie: ti ho sposata ma sono felice di essere stato un pazzo! Aldo
33 Basket Serie D Aperte le iscrizioni per il Summer Camp 2009 della società materana
Mercoledì 29 aprile 2009
La Pielle è pronta per i play off Il traguardo è la C2, la squadra di coach Cotrufo è pronta per la sfida CONCLUSA la regular season in testa al campionato, in casa Clima Center Pielle Matera si attende lo spareggio play-off per la partecipazione alla Final Four e il possibile ottenimento della serie C2. L'impresa sarà ardua, ma la formazione di coach Cotrufo sembra pronta ad affrontare la sfida. Primo ostacolo saranno i concittadini della Virtus Matera, viatico fondamentale per ottenere l'accesso alla Final Four successiva, dove due squadre lucane (l'altro incontro è Vito Lepore Potenza - Salandra) e due campane si affronteranno per determinare quale squadra approderà alla serie C2. La Clima CenterDatacontact, squadra più giovane del campionato, può continuare a sognare il massimo traguardo. In questa settimana di riposo, con l'ottimo lavoro in palestra il tecnico materano ha potuto preparare al meglio i suoi ragazzi, rigenerandoli dopo una stagione entusiasmante ed anche estenuante che, comunque, potrà permettere ancora a questi ragazzi di mettere in mostra tutte le loro potenzialità. Dopo il successo nel campionato, c'è la volontà di ripetersi nella fase finale. Preoccupano maggiormente gli scontri con le campane, che hanno superato un campionato difficile e mol-
La formazione della Pielle che partecipa al campionato di Serie D
to competitivo come la serie D locale, essendo questo uno dei campionati più importanti a livello nazionale di categoria. Intanto, la Pielle Basket Matera è pronta per proporre, anche in questa stagione, il campo estivo di basket e volley aperto a tutti i ragazzi dai 7 ai 17 anni (nati tra il 1990 ed il 2002). Il Summer Camp 2009 è rivolto ai ragazzi con la voglia di trascorrere del tempo in compagnia di coetanei tra sport e divertimen-
to, nella località balneare di Metaponto sulla Costa Jonica Lucana. Al termine delle attività proposte dal campo estivo, i ragazzi potranno concedersi svago e relax al mare o in piscina, sempre sotto il discreto e attento controllo degli istruttori. Inoltre, è prevista, durante la settimana, una mattinata in barca a vela, un pomeriggio al parco divertimenti Acquazzurra ed una serata al Bowling. Al termine di ogni settimana saranno pre-
miati coloro che si saranno distinti sul campo da gioco o nella vita da camper di tutti i giorni. Le settimane dedicate al Summer Camp saranno 3, la prima tra il 28 giugno ed il 4 luglio, la seconda tra il 5 luglio e l'11 luglio e la terza tra il 12 ed il 18 luglio. Per effettuare le iscrizioni al Summer Cump 2009 della Pielle Matera ci si deve collegare al sito della società, www.piellematera.it e scaricare o stampare, compilandolo in tutti i suoi cam-
pi, il modulo d'iscrizione, per poi inviarlo alla società o consegnarlo direttamente nella sede societaria in via Lucana 247/bis, presso l'Oratorio della Chiesa di San Rocco. Durante le tre settimane diverse settimane di permanenza al Summer Camp i ragazzi partecipanti potranno trascorrere alcune giornate con alcuni dei campioni locali e non di basket e volley, oltre a partecipare a tutte le iniziative proposte dall'organizzazione della Pielle. An-
che per questa stagione è prevista la doppia proposta tra Camp e Day Camp. Per la prima tutti i ragazzi saranno in pensione completa presso la struttura di alloggio, mentre per la seconda sarà possibile, ad un costo minore, permettere ai giovani interessati di partecipare al Camp per tutta la giornata ad esclusione di pernottamento e prima colazione, consigliabile per chi è residente in vacanza nella zona. Francesco Calia
Volley femminile under 18
Calcio a 5 E’ già tutto in frigo per la prossima stagione
Cammino impressionante per la formazione allenata da mister Franco Lapolla
Nigro Bng, bilancio positivo per under 21 e under 18
OBIETTIVO finale regionale per l'under 16 del Volley Group Matera. La formazione allenata da Pietro Calabrese e Caterina Cristallo, campione provinciale, affronterà venerdì 5 maggio al Pala Lanera l'Asci Potenza che è arrivata seconda nel raggruppamento potentino. La vincente di questa gara affronterà poi, nella finale regionale, la vincente dello scontro tra il Lauria (campione provinciale under 16 della provincia di Potenza), e il Tricarico. «Puntiamo senza mezzi termini alla conquista del titolo regionale - ha commentato Caterina Cristallo. Non possiamo lasciarci sfuggire questa ghiotta occasione anche se sappiamo bene che non sarà un incontro facile perché l'Asci è comunque una bella squadra, sicuramente sarà una gara avvincente». Il match si disputerà a Matera e ciò rappresenterà un vantaggio per le pallavoliste della città dei Sassi che potranno contare sul calore dei propri tifosi. «Giocheremo a Matera e quindi saremo sostenuti dal sostegno del pubblico amico, un vantaggio non indifferente - ha continuato Cristallo. Proprio per questa ragione inviteremo quante più persone possibili che possano far sentire il proprio calore e trascinare le ragazze ad una bella vittoria». Per quanto riguarda l'under 14 femminile il Volley Group Pianeta Matera, arrivato primo nel girone B con dodici punti, è ancora in attesa di sapere quale sarà l'avversaria vincente degli altri gironi. La formazione allenata da Franco Lapolla ha superato il girone eliminatorio a pieni voti, conquistando sei vittorie in altrettante gare. Dodici punti
Volley Group
totali, dodici set vinti e zero persi. Un cammino impressionante per le ragazze materane che attendono con ansia di sapere quale sarà il prossimo avversario per continuare a fare bene e bissare i buoni risultati ottenuti durante il campionato. Peggio è andata, invece, all'altra formazione appartenente al consorzio materano, l'Erre Volley, impegnata anch'essa nel girone B dell'under 14 femminile, che ha terminato la stagione all'ultimo posto con zero punti. Per quanto riguarda l'under 16 maschile, c'è da registrare la sconfitta del Volley Group che si è dovuto arrendere, lunedì scorso, nella semifinale regionale svoltasi presso il Pala Lanera contro il Lagonegro. I ragazzi allenati da Nicola Logallo e Julian Lozowy si sono arresi ai potentini con il risultato finale di tre set a due. Lorenzo Tortorelli matera@luedi.it
PRIMO bilancio stagionale molto positivo per le formazioni giovanili under 21 ed under 18 della Nigro Bng Deportivo Matera. Con una fase nazionale ancora da giocare, quella con l'under 18, ed un'altra affrontata e non superata contro la corazzata Bisceglie, squadra già detentrice della Coppa Italia under 21 e lanciata verso la conquista dello scudetto di categoria, la società materana può dirsi soddisfatta dei progressi dei proprio calciatori. Si è in attesa della conclusione degli altri campionati regionali, dopo aver vinto il raggruppamento lucano, per venire a conoscenza degli accoppiamenti per la fase nazionale del campionato under 18 che si disputerà nel mese di maggio. «Siamo contenti come società -ha affermato Luigi Taratufolo, dirigente della Nigro Bng- ma anche i ragazzi hanno dimostrato grande felicità per la vittoria del campionato lucano under 18. Ma, comunque andrà a finire la fase nazionale, i ragazzi devo essere consapevoli che il loro obbiettivo, di qui ai prossimi anni, sarà quello di approdare un giorno in prima squadra e divenire dei calciatori semi professionisti. I traguardi intermedi che saranno raggiunti saranno importanti, ma è fondamentale che il maggior numero di questi giovani riesca a raggiungere l'obbiettivo finale». Grande è stato l'impegno dello staff tecnico, con in testa Giampiero Andrisani per l'under 18. «Abbiamo scoperto un giovane allenatore -ha continuato Taratufolo- che si è impegnato tantissimo ed il risultato raggiunto con la vittoria del campionato è un premio al suo lavoro, oltre che al lavoro settimanale dei ragazzi che lo hanno sempre seguito».
Luigi Taratufolo
Per l'under 21, intanto, finite le fatiche del proprio campionato e dopo l'eliminazione dal tabellone finale, è tempo di saluti per i più grandi che per raggiunti limiti di età dovranno lasciare la squadra. Non faranno più parte dell'ottimo gruppo di mister Damiano Andrisani: Nico Gammariello, Antonio Orlando, Pasquale Tataranni, Michele Caione e Francesco Papapietro, tutti classe '87. Alcuni di loro hanno già disputato alcune gare con la prima squadra e quasi certamente entreranno a far parte della rosa della prima squadra, mentre per gli altri sono pronti altri progetti di crescita. «Innanziatutto -ha ripreso Luigi Taratufolo- mi sembra giusto ringraziare questi '87 che sono stati importanti per la società in questi anni, restando sempre legati al nostro gruppo e mettendosi sempre a
disposizione delle scelte fatte. Il nostro obbiettivo, come detto anche in precedenza, è quello di portare il maggior numero di atleti in prima squadra, ma chi non ce la farà sarà comunque seguito da noi, magari disputando un campionato di categoria inferiore sotto la nostra supervisione, sperando in un futuro exploit, visto che la maturazione di ognuno avviene in tempi diversi e tutti hanno diritto ad esprimersi al meglio». Per la prossima stagione è già tutto pronto, con una rosa che sarà ampliata dai giovani provenienti dall'under 18 che sostituiranno chi lascia. «Il gruppo under 21 per la prossima stagione -ha concluso il dirigente del Deportivo- è già formato e pronto a disputare un campionato di ottimo livello». fr.ca.
Mercoledì 29 aprile 2009
34 Pisticci La Confederazione italiana agricoltori dovrà pagare più di 126.000 euro
Ricorso accolto dopo 10 anni Nicolino Grieco vince la vertenza Cia, era stato licenziato in tronco nel 1999 PISTICCI - Lo avevamo lasciato lo scorso dicembre in catene al piano terra del tribunale di Pisticci, nella centralissima piazza Umberto I. Lì Nicolino Grieco, ormai ex responsabile dello sportello Cia - Patronato Inac di Pisticci, aveva deciso di realizzare l'ultimo ed il più eclatante atto della sua protesta contro i tempi della giustizia italiana e contro la stessa Cia. Dopo una lunghissima carriera al servizio di agricoltori e cittadini bisognosi di aiuto per il disbrigo di pratiche, domande per contributi, pensioni e dichiarazioni dei redditi, Grieco, nel 1999, venne licenziato in tronco dalla Cia per alcune contestazioni ritenute pretestuose a soli 4 anni dal limite pensionabile e senza che gli venissero riconosciute diverse retribuzioni nonché il tfr. Si ricorse al tribunale del lavoro, ma per dieci anni, tra rinvii e cavilli legali, non se n'è fatto nulla. Di qui l'escalation della protesta e la disperazione dell'uomo che oggi, tuttavia, vede risolversi a lieto fine una vicenda che ha condizionato profondamente i suoi ultimi anni. Di recente, infatti, il giudice del lavoro del tribunale di Matera ha emanato una sentenza che ha accolto il ricor-
Nicolino Grieco
so di Grieco e condannato la Confederazione Italiana Agricoltori regionale di Basilicata al pagamento della somma di 126 mila e passa euro a cui vanno ad aggiungersi interessi e rivalutazioni del dovuto che supereranno di gran lunga la cifra già riconosciuta. «Mi sento rinascere pur alla mia veneranda età - è il primo commento di Nicolino Grieco - perché ho visto finalmente riconosciuti da un tribunale della Repubblica italiana i diritti che ho maturato onestamente in una vita di lavoro dedicata per intero e senza calcolo alla Cia
di Basilicata e che mi erano stati da questa ingiustamente negati. Colgo l'occasione per ringraziare il giudice del lavoro del tribunale di Matera, dottoressa Di Todaro per l'equilibrio e l'onestà dimostrate e gli avvocati Giandomenico e Tommaso Di Pisa, subentrati in corso di causa al altro pool di avvocati con cui non ero più in sintonia, per il grande impegno profuso e per l'indiscussa capacità professionale, nonché per il risultato raggiunto. Nonostante tutto conclude Grieco - non porto alcun rancore alla Cia ed ho perdonato chi mi ha procu-
Pisticci Tra i punti da approvare oggi
rato tanta amarezza. Coltivo la viva speranza che la Cia apprezzi questo mio atteggiamento e provveda spontaneamente a quanto stabilito dal tribunale senza costringermi ad azioni coattive». La vertenza tra Grieco e la Cia, che pur aveva rilevanti motivazioni economiche, era nata sulla base del trattamento umano riservato dalla Cia al suo quasi quarantennale collaboratore. «L'illegittimo licenziamento spiega ancora Grieco - è stata causa di grande amarezza per me. Un'amarezza cresciuta con il passare degli anni, dieci per la precisione, senza che il sistema giustizia riuscisse a completare il suo corso, a causa della lentezza che purtroppo grava in tale settore». Adesso, tuttavia, la giustizia ha finalmente fatto il suo corso e Grieco, noto a Pisticci per il suo ruolo in Confederazione, ha finalmente visto riconosciuti i suoi diritti, si è liberato dalle catene che ne avevano depresso fisico ed animo ed ha recuperato quel sorriso sotterrato dalla rabbia e dal senso di sconforto. Ci sono voluti dieci anni, ma meglio tardi che mai. Roberto D’Alessandro provinciamt@luedi.it
Valbasento
Prorogata Opere pubbliche la Cassa Programma in Consiglio per 400 operai PISTICCI - E’ convocato oggi in seduta ordinaria in prima convocazione alle ore 18,30 ed eventualmente in seconda convocazione alle ore 18,30 di domani, presso la Sala Consiliare comunale di Pisticci Centro il Consiglio Comunale. Saranno trattati i seguenti argomenti: lettura ed approvazione verbali seduta precedente (22.04.2009); art. 6 del D. Lgs del 30.12.1992 n. 504, così come modificato dall'art. 1 comma 156 della Legge n. 296/2006 e successive modifiche ed integrazioni. Riconferma aliquote I.C.I. Anno 2009; Legge 26.04.1983, n. 131- e s.m.i. (D.L. 28.2.1983, n. 55 - art. 14). Verifica delle quantità e qualità di aree e fabbricati da destinarsi alla residenza e
alle attività produttive terziarie (L. 18.04.1962, n. 167, L. 22.10.1971, n. 865 e L. 5.8.1978, n. 457) che possono essere cedute in diritto di superficie o diritto di proprietà. Anno 2009; approvazione elenco dei beni immobili suscettibili di dismissione e contestuale approvazione del piano delle alienazioni per l'anno 2009, ai sensi dell'art. 58 del D.L. n. 112/2008 convertito nella Legge 133/2008; art. 174 del D.lgs 18.08.2000, n. 267 e s.m.i. - Approvazione Programma triennale delle Opere Pubbliche 2009/2011 ed elenco annuale 2009. - Bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009. Relazione previsionale e programmatica di bilancio.
VALBASENTO - Sono stati sottoscritti a Potenza, presso l’Ufficio del Lavoro della Regione Basilicata, gli atti per la proroga della durata di quattro mesi degli ammortizzatori sociali a circa 400 lavoratori dell’area industriale della Vabasento. Il provvedimento, scaduto il 31 dicembre 2008, riguarda lavoratori di ex aziende chiuse o fallite di Pisticci e Ferrandina e fa riferimento al quadro normativo nazionale in materia di ammortizzatori sociali. All’incontro hanno partecipato funzionari della Regione, dell’Inps, delle Direzioni provinciali del lavoro e i rappresentanti sindacali del comparto chimico e manifatturiero di Cgil, Cisl e Uil.
Marconia In serata nell’auditorium Itas
La Fidapa promuove “Un percorso educativo degli adolescenti”
Un’mmagine simbolo dell’adolescenza
MARCONIA - Si terrà questa sera a Marconia a partire dalle 17.30 nell'auditorium Itas il convegno organizzato dalle sezioni Fidapa di Marconia e Policoro sul tema “Per una società più umana e più giusta: un percorso educativo degli adolescenti per il rispetto delle regole”. Interverranno per i saluti Maria Antonietta Amoroso, presidente Fidapa Policoro; Anna Teresa Olivieri, presidente Fidapa Distretto sud est; Michele Leone, sindaco di Pisticci; Franco Inglese, direttore dell'ufficio scolastico regionale per la Basilicata. Introduce la serata la presidente Fidapa di Marconia, Giuseppina Lomassaro. Successivamente gli studenti delle scuole superiori del Comune di Pisticci presenteranno i lavori sul tema “Gli adolescenti e i mali della società nel terzo millennio”, prodotti in seguito all'adesione al bando di concorso diffuso dalla Fidapa Marconia nello scorso gennaio proprio in funzione di questo convegno ed al fine di stimolare gli studenti a discutere e produrre materiale coerente con la tematica del rispetto delle regole.
In seguito, il convegno proseguirà con la relazione di Don Leo Santorsola, docente di teologia morale presso l'istituto teologico di Basilicata e direttore dell'ufficio famiglia nella diocesi di Matera Irsina. Il suo intervento riguarderà il “percorso etico ed educativo degli adolescenti, oggi”. A seguire è prevista la relazione del presidente del Tribunale di Matera, Giuseppe Attimonelli Petraglione su “l'impegno della Magistratura e delle Associazioni nella lotta contro i mali della società”. Il dibattito, infine, sarà alimentato dalle testimonianze dell'associazione “Libera Basilicata”di Potenza, dell'associazione “Monsignor Cavalla di Matera” e della cooperativa sociale “Anthos” di Marconia. A coordinare l'intera serata provvederanno Nicla Marangelli, past presidente Fidapa Distretto Sud Est e referente nazionale gruppo di lavoro: riforma e dispersione scolastica e Maddalena Gentile, referente Fidapa Marconia, commissione scuola. Concluderà l'avvocato Eufemia Ippolito, segretaria nazionale Fidapa.
Miglionico Ultima possibilità per la squadra del presidente Grande
E’ ancora incognita play off MIGLIONICO - Ad una sola giornata dal termine, Miglionico è fuori dai play-off. Questo il responso venuto fuori dal cilindro dell'ultima giornata disputata a La Martella. La squadra del presidente Grande nel girone di ritorno è riuscita a perdere punti e posizioni di classifica a vantaggio di tutte le squadre inseguitrici che pur credendoci dubitavano di poter raggiungere Deceglie e compagni, stante in divario di punti che sembrava incolmabile. A 6 giornate dal termine ben 8 punti di vantaggio isolavano in testa il Miglionico dalle inseguitrici. «In sole 5 giornate -precisa Piccinni da avere 8 punti di vantaggio sulla Real Irsina si è riusciti a farsi distaccare ora di 2 punti
compromettendo seriamente il nostro obiettivo play-off. Certo la squadra si è rilassata e non poco. Due soli punti in 5 giornate effettivamente sono il segnale di qualcosa che non ha girato per il verso giusto». Una rilassatezza da, troppo presto, raggiunta salvezza ? «Può darsi - la laconica risposta di Piccinni e lo si è visto in particolar modo a Moliterno dove abbiamo subito una pesante sconfitta con una squadra che non ha saputo reagire e che ci ha debilitato il webmaster! Con il Grottole ho visto invece una squadra con molta più grinta che almeno ci ha provato a scardinare la retroguardia grotto lese intenzionata però come non mai a non capitolare. Alla fine uno scial-
bo ed insipido 0-0 che ci ha condotto fuori, per la prima volta in questo campionato, da quel posto valido per partecipare ai play-off che abbiamo occupato con merito per tutto il girone di andata e fino alla penultima giornata». «Una partita maschia ma corretta in campo, giocata fra due squadre che ci tenevano a non perdere alla fine è stata macchiata da due gesti un po' sconsiderati. Un fallo del folletto Di Pede sul montese Salluce ha visto una reazione “spropositata” del compaesano Rocco Menzella designatosi in sua difesa. Un gesto giustamente punito dall'arbitro con un rosso, che compromette anche la prossima giornata in cui si dovrà fare a meno del suo valido appor-
Piccinni del Miglionico
to». Ora manca una sola giornata al termine e al Miglionico resta una sola possibilità per accedere ai play-off. Battere il Varisius, in esterna al campo “Scirea” di Matera e sperare che l'agguerrita Polisportiva Moliterno1921, dimostratosi
tale nelle ultime due gare quando ha battuto il Miglionico e il Bella, riesca a inanellare un tris di vittorie battendo il 3 maggio, anche la Real Irsina del dirigente Colamassaro. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it
Mercoledì 29 aprile 2009
35 Il maltempo e le microscosse continue non aiutano, ancora tanti gli attacchi di panico
Protagonisti in terra d’Abruzzo I racconti dei volontari grassanesi impegnati nell’hinterland de L’Aquila GRASSANO - Che il terremoto in Abruzzo sia stata una calamità eccezionale lo si era capito subito, ma l'ulteriore conferma è stata sancita dalle continue chiamate di aiuto alle associazioni di volontariato e di Protezione civile in Italia, che a distanza di tre settimane dall'evento rappresentano ancorauna attiva presenza nelle zone terremotae. Da Grassano sono partiti, la settimana scorsa, tre volontari Raffaello Mangione, Pietro Ilvento e Alfonso Morrone e due mezzi della Confraternita la Misericordia, che chiamati dalla Regione Basilicata e dalla task force per gli aiuti, non hanno perso tempo e si sono messi subito in viaggio alla volta de L’Aquila. Mangione e Ilvento sono stati assegnati al campo protezioni civile delle Misericordie presso Bazzano raggiunti dagli atri volontari della Basilicata del coordinamento delle Misericordie di Rotonda, Maschito, Villafranca sul Sinni e Ruvo del
Il gruppo grassanese a L’Aquila e le tende per il soccorso ai terremotati
Monte. Morrone, con la mansione di autista, e con il mezzo in dotazione, il Pk, facente parte della colonna mobile della Regione Basilicata ha accompagnato i tecnici della Basilicata esperti in perizie di staticità degli immobili. Abbiamo contattato telefonicamente Mangione e Morrone per chiedere qual'era la situazione in
quelle zone. «Le condizioni atmosferiche avverse -ha detto Mangione da Bazzanoe le continue scosse sicuramente non aiutano, ma la voglia di essere utili ci fa superare le difficoltà. La nostra giornata tipo si svolge, secondo le indicazioni del Coordinamento soccorsi e consiste nella distribuzione di viveri, di beni di altro ge-
nere, nell'assistenza agli anziani, e nell'accompagnare le persone presso le loro abitazioni per ritirare effetti personali e documenti. Finito il nostro servizio nelle ore di pausa (si fa per dire), ci spingiamo verso la periferia per portare assistenza a quanti non vivono nelle tendopoli ma alloggiano nei giardini delle proprie abita-
zioni». Nello stesso campo, insieme ai grassanesi, prestano servizio altri volontari provenienti da tutt'Italia, abbiamo sentito un medico di Livorno la dottoressa Giusi Candorelli che ha aggiunto: «Ho incontrato nello sguardo della gente tanta paura, tantissimi gli attacchi di panico dai più giovani ai più anziani. Anche se i volontari stanno danno il massimo bisogna riconoscere che ci sono degli ostacoli difficili da superare per fare un esempio, le docce a volte non sono sufficienti per tutti, le comodità che ognuno aveva nella propria casa sono solo un ricordo e far convivere il terrore con la voglia di ripresa alla normalità risulta essere molto difficile. Noi stiamo cercando di dare il meglio di noi stessi, sono contenta del clima di serenità che accomuna tutti i volontari che anche se provenienti da realtà diverse si sentono soci di un’unica grande associazione che non ha nome e non ha sim-
bolo, la tutela della vita sempre e a tutti i livelli». Mentre Alfonso Morrone, accompagna una squadra di tecnici, composta da un geometra e un ingegnere a effettuare le perizie di staticità degli immobili per verificarne l'agibilità, ci racconta: «Ogni mattina gli ingeneri, architetti, geometri prendono visione dal Com (Centro operativo misto) le disposizioni sulle zone da controllare. Attualmente il centro storico de L’Aquila è transennato ed è considerato zona rossa piantonato dal gruppo interforze, e il sindaco della città ne ha dichiarato l'inagibilità. Tutte le schede che i tecnici compilano vengono valutate dal Com, che mette in campo una strategia d'intervento, la rimozione solamente di cornicioni o parti di calcinacci per definire la reale situazione di pericolo e poter iniziare a dare le prime agibilità per i rientri nelle abitazioni». Giovanni Spadafino provinciamt@luedi.it
Irsina La struttura è stata chiusa per precauzione
Via libera nei prossimi mesi
Palo cade sulle tribune Campo sportivo inagibile
Si è costituito il distretto rurale della Collina
condizioni. Sulla questione, abbiamo interpellato il sindaco che ci ha detto: «Ho appena notificato la chiusura dell'impianto. Come primo intervento -spiega il sindacoprovvederemo alla rimozione del palo ceduto, il secondo intervento, riguarderà la messa in sicurezza degli altri due pali che si trovano nelle stesse condizioni di criticità». Abbiamo chiesto al sindaco Amenta, per quanto tempo, si presume resterà chiuso il campo sportivo. «Su questa domanda -risponde Amentatemo proprio che non posso dare una risposta immediata; ci dispiace molto per il disagio che questo incidente causa agli sportivi di Irsina e alle società di calcio, purtroppo per la totale soluzione del problema, necessita un intervento che richiede una cospicua somma di danaro, che oggi non siamo in grado di preventivare. Ciò non toglie -dice il sindaco- che una volta rimossi i pali, si possa trovare una soluzione tampone. Faremo il possibile -conclude il sindaco Amentadi trovare la più rapida soluzione possibile, pur di ridare il campo agli sportivi per lo
SI è costituito, nei giorni scorsi a Matera, presso l'amministrazione provinciale, il Distretto rurale della Collina e della Montagna materana. Ne fanno parte, oltre alla Provincia, 19 comuni, Camera di Commercio, associazioni professionali degli agricoltori e della piccola impresa. «Scopo dell'iniziativa -ha spiegato l'assessore alle Attività Produttive, Nicola Buonanova- è quello di valorizzare le risorse ambientali, produttive e gastronomiche dei centri dell'interno ponendo le premesse per consolidare e far crescere le attività e ridurre gli effetti dello spopolamento. Il Distretto, che dovrà essere riconosciuto dalla Regione Basilicata nei prossimi mesi, si pone anche l'obiettivo di interagire con quanto di positivo già si sta facendo nel Metapontino con il Distretto ortofrutticolo e agroalimentare che sta portando alla valorizzazione delle produzioni tipiche». Il primo obiettivo, infatti, sarà quello di creare un unico Distretto materano. provinciamt@luedi.it
IRSINA - Anche il campo sportivo di Irsina è “fuori gioco”. A causa del forte vento che soffiava lunedì pomeriggio su Irsina, è crollato uno dei quattro pali di supporto dell'impianto d'illuminazione. A dare l'allarme per quanto stava accadendo, sono stati alcuni residenti della zona, che resisi conto della evidente instabilità del palo, alle sollecitazioni del vento, hanno subito chiamato gli addetti dell'ufficio tecnico del Comune Irsina, ed i carabinieri del posto. Sul posto sono accorsi anche i vigili del fuoco della compagnia di Matera. Il lungo tubolare di ferro, per fortuna (da quanto si evince dalla foto), si è accasciato definitivamente sul tetto della tribuna del campo sportivo. La zona è stata subito transennata e i responsabili dell'ufficio tecnico hanno subito disposto una richiesta al sindaco di chiusura dell'impianto, per l'inagibilità dell'impianto. Infatti, dei quattro pali addetti al supporto dell'impianto di Illuminazione, solo uno è stato sostituito recentemente, gli altri tre sono da sostituire perché si trovano tutti nelle stese precarie
Il palo caduto sulla tribuna a Irsina
svolgimento delle loro attività». Piove sul bagnato a irsina, dopo la chiusura del campetto di calcetto, della parrocchia Immacolata, a causa della caduta di un muro di cinta; ora a causa del deterioramento della struttura in ferro dei pali, anche il campo sportivo viene chiuso, e la soluzione ,da quanto traspare, non sembra sia proprio dietro la porta, tutto questo a causa della mancanza di fondi da parte dell'amministrazione comunale, per poter affrontare questo genere di emergenze. Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
Attacco frontale dell’Associazione dei democratici di centro sulla tenuta del partito
«Quel fallito incontro del Pd irsinese» IRSINA - Attacco polemico di Associazione dei democratici di centro di Irsina, al Partito democratico cittadino, per la riunione che si sarebbe dovuta tenere presso l'ex convento di San Francesco, alla cooperativa “Arenacea”. Attraverso una nota, la segreteria ha fatto sapere: «La segreteria di alleanza democratici di centro di Irsina -si legge testualmente- invita i cittadini a una attenta riflessione politica in riferimento al fallimentare incontro del 9 aprile scorso programmato dalla segreteria del Pd di Irsina presso l'Arenacea,ex convento San Francesco. Infatti, il Pd con i suoi
amministratori comunali e gli organismi del partito, avrebbero dovuto presentare secondo il seguente ordine del giorno alcuni importanti temi per la comunità di Irsina: “Stato di attuazione del programma amministrativo comunale - problemi prospettive e proposte del Pd”. Alle ore 18 del 9 aprile 2009 -continua la nota dell’ Associazione dei democratici di centro- all'incontro, però, erano presenti pochi amministratori locali e pochissimi cittadini; la sala era deserta. E' spontaneo chiedersi: Che cosa stia accadendo a questa pseudo-maggioranza? Che cosa tiene unita
solo all'apparenza una siffatta maggioranza ormai inaffidabile? Infatti, come già denunciano i due consiglieri dell'Adc, Michele Defilippis e Francesco Garzone, questa crisi si colloca già dal lontano giugno 2008, quando tre noti assessori della giunta Amenta gli crearono non pochi problemi di stabilità. I cittadini di Irsina -spiegano- aspettano ancora le motivazioni di questa crisi, mai chiarita. Probabilmente i nostri amministratori hanno messo da parte il proprio ruolo isituzionale, dimendicando di essere stati eletti per affrontare i seri pro-
blemi che interessano la comunità di Irsina da diversi decenni e non le liti di famiglia così come stiamo assistendo, in quest'ultimo periodo. Quello che il Pd mette in evidenza a livello nazionale in questo periodo -conclude la nota stampa- è una vera e profonda frattura che di seguito si riflette negativamente anche negli enti locali così come accade anche a Irsina». Il clima elettorale per il rinnovo dell’amministrazione provinciale sta entrando nel vivo, anche attraverso queste polemiche. mi.do. provinciamt@luedi.it
Il municipio di Irsina
Mercoledì 29 aprile 2009
36
Bernalda Si è inasprita ulteriormente la protesta del comitato Cittadini Attivi contro i lavori
Piazza del Popolo, scatta l’esposto alla Procura BERNALDA - Piazza del Popolo, continua la protesta. Questo quanto appreso dalle parole degli esponenti del comitato dei Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto. La piazza bernaldese, oggetto di modifiche in questi giorni, non viene accettata dal comitato che parla, all'interno del suo comunicato stampa, di emergenza democratica. E a seguito di ciò, gli stessi, hanno prodotto un espostodenuncia portato a conoscenza della Procura della Repubblica di Matera, del presidente della Repubblica, del presidente del Senato della Repubblica, del presidente della Camera dei Deputati, della Corte Europea dei dirit-
ti dell'uomo e degli organi di informazione. «Il comitato Cittadini Attivi di Bernalda e Metaponto - si legge - espone e descrive i fatti che nella giornata del 27 aprile 2009, dalle ore 8,30 in poi, lo hanno coinvolto mentre era in atto il sit-in di protesta contro le trasformazioni di piazza del Popolo in Bernalda, manifestazione continua e a tempo indeterminato iniziata il 10 febbraio 2009 e debitamente comunicata alle competenti autorità istituzionali e di pubblica sicurezza (prefetto, questore, comando carabinieri, sindaco). I fatti di riferimento sono i seguenti. E' sopraggiunta - continua la nota del comitato bernaldese
- con mezzi pesanti la ditta appaltatrice dei lavori commissionati dall'amministrazione comunale di Bernalda. I mezzi suddetti hanno occupato la strada provinciale intercorrente tra le due grandi aiuole della piazza. Sono stati divelti gli otto grandi striscioni del sit-in, precedentemente più volte lacerati e asportati da ignoti e ricollocati per tre volte al loro posto in nuova veste sui marciapiedi della strada. Al gazebo del sit-in si sono presentati tre agenti di polizia urbana chiedendo ai manifestanti di voler procedere volontariamente alla rimozione del gazebo, ultimo elemento residuo del sit-in. Al diniego dei
Cittadini Attivi che dichiaravano la legittimità del sit-in non vietato dalle competenti autorità e che invocavano un intervento anche scritto del prefetto o del questore dichiaranti l'opportunità di interrompere la protesta, è seguita una rapida recinzione di tutta l'area circostante alla piazza, in forza della quale i dimostranti si sono ritrovati di fatto accerchiati e rinchiusi. Un piccolo varco d'uscita è stato lasciato nella struttura per liberare fisicamente i dimostranti, ma non la loro libertà di pensiero e di espressione garantiti dall'articolo 21 della Costituzione Repubblicana Italiana. Altro elemento inquietante è
la millantata ipotesi che i dimostranti abbiano occupato il cantiere. La verità assoluta è che il cantiere, impiantato mentre era in atto il sit-in ha “imprigionato” i cittadini presenti e in protesta legittima, che a questo punto potrebbero anche dichiararsi “prigionieri politici”. In presenza di siffatti comportamenti subiti, il comitato e i cittadini partecipanti al sitin, si rimettono nelle mani della Procura e delle alte cariche istituzionali, alle quali - conclude l'esposto-denuncia prodotto dal comitato dei Cittadini Attivi - denunciano con fiducia il compito di ravvisare o meno gli estremi di una violazione dei diritti
Il gazebo permanente dei Cittadini Attivi
umani e civili, dovuti alle persone come tali e come membri di una società civile, garantiti dalle leggi internazionali e nazionali, e soprattutto dalla Costituzione». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Tursi «Il congresso cittadino, pur con una dialettica vivace, si è svolto nella massima regolarità»
Il Pd opera a rifarsi un’immagine I programmi del neo segretario, Salvatore Calcagno, in vista delle Provinciali TURSI - Salvatore Calcagno, 47 anni, di professione commercialista, è stato eletto segretario del Partito democratico di Tursi venerdì scorso. Il neo leader locale democratico è un uomo della società civile, che vuole impegnarsi in politica per dare il suo contributo alla crescita sociale, civile ed economica della città di Pierro. Il suo intento è quello di aprire il partito ai tanti che come lui non fanno della politica una professione. Calcagno è stato eletto con diciotto voti su diciotto aventi diritto, membri del coordinamento cittadino. Tra i presenti, l'unico che non ha partecipato alla votazione è stato Luciano Virgallito. Ai lavori era presente la segretaria provinciale, Anna Ferrara, recatasi a Tursi insieme a un alto esponente del partito. «Nonostante il coordinamento cittadino del partito di Franceschini -ha detto il neo segretario Salvatore Calcagno al Quotidiano- è composto da trentadue componenti, alcuni di essi per motivi di studio, lavoro o perché legittimamente nel frattempo si sono allontanati dal partito, erano assenti alla votazione del segretario. Il congresso, pur in una dialettica vivace -ha tenuto a sottolineare- si è svolto nella massima trasparenza e regolarità. Ai lavori erano presenti i massimi esponenti locali, dal consigliere
Salvatore Calcagno
provinciale, Antonio Guida, al componente dell'assemblea costituente regionale Salvatore Caputo (membro elettivo di diritto, ndr). Tengo a precisare che non vi è alcuna spaccatura. Nel mio intervento -ha continuato- ho puntualizzato, infatti, che intendo lavorare per un partito unito. Mi ritengo al di sopra delle parti r voglio costruire un clima di unità e serenità all'interno della sezione. Ci attiveremo da subito per il tes-
seramento, lavorerò -ha conclusofino a che il partito a Tursi assuma un ruolo guida per le imminenti elezioni amministrative per le Provinciali e per il rinnovo del Parlamento europeo, si raggiunga un risultato soddisfacente». L'assemblea ha, inoltre, eletto come vice segretario, sempre all'unanimità dei votanti, il giovane Enzo Marra, in qualità di vice segretario. Intanto a Tursi ci si prepara alle elezioni, così come giustamente ha evidenziato il segretario. Ora resta da capire chi sarà il candidato alle Provinciali. Secondo quanto va profilandosi l'ex sindaco Antonio Guida dovrebbe riproporsi, in quanto uscente, ma non è escluso che il partito possa decidere diversamente. Intanto, pare ormai certa nell'Italia dei Valori, la candidatura del giovane Leandro Verde, che secondo indiscrezioni è molto temuta negli ambienti locali del Pd. Comunque al di là di tutto, il Pd di Tursi, che nasce sulle ceneri dell'Amministrazione Guida, è come una casa crollata che deve essere ricostruita con tecniche nuove per fare in modo che sia più solida. Quale occasione migliore delle prossime Provinciali, così come ribadito dal segretario, per aprire il partito e rilanciarlo in una fase tutta nuova con chiari ancoraggi nel futuro. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Rete wireless, i Giovani Orizzonti scrivono al sindaco Renna BERNALDA - I Giovani Orizzonti scrivono al sindaco di Bernalda Francesco Renna. Nella lettera, che nei giorni scorsi è diventato anche volantino distribuito dai ragazzi dell'associazione bernaldese, si fa riferimento alle oltre 600 firme raccolte per la rete wireless gratuita in piazza Plebiscito. Nel gennaio scorso, gli iscritti all'associazione hanno raccolte le firme per chiedere all'Amministrazione bernaldese che nella piazza fosse data la possibilità ai giovani di potersi collegare gratuitamente con la rete wireless del Comune. Oltre a questo, nella nota si legge degli incontri avuti con il Sindaco e della possibilità, visto la nuova realizzazione di piazza del Popolo, di portare anche li la rete wireless gratuita. «Era il 7 gennaio, - si legge nella nota del presidente Nicola Caputi inviata al sindaco Renna - eravamo 4-5 ragazzi e - continua la lettera - ci siamo recati nel suo ufficio con 600 firme, autentiche e raccolte da liberi cittadini. Chiedevamo il wireless gratuito in piazza Plebiscito e portammo anche una relazione tecnica dettagliata che dimostrava anche quanto irrisori sarebbero stati i costi
per il Comune. Lei si mostrò disponibile e ci disse che già era pronto un protocollo d'intesa con AreaDigitale per rendere l'intero territorio bernaldese area wireless. Poi ci promise delle cose: la zona gratuita in villa all'interno del progetto AreaDigitale; che i lavori sarebbero partiti entro 2, massimo 3 mesi; e che ci avrebbe informato tramite email degli sviluppi. Oggi sono passati 3 mesi, e noi non sappiamo ancora nulla. Magari ci sono stati dei problemi; i lavori inizieranno al più presto, o fra 10 mesi, ma non è qui il punto, noi non vogliamo mettere fretta, non vogliamo tutto e subito. 600 firme si possono anche cestinare, o dimenticare, non è un reato. Ma va dato atto all'associazione che sono 600 firme raccolte senza circuire nessuno, 600 firme raccolte non per distruggere ma per costruire, non per opporsi a un progetto dell'Amministrazione o all'Amministrazione in quanto tale, ma per fare qualcosa, che non è né di destra né di sinistra, ma è di tutti i cittadini e dei giovani in particolare». fa.si. provinicamt@luedi.it
Progetto “Conoscenza del territorio”, visionato in anteprima dai ragazzi della Media
Tursi protagonista di un dvd
Nicola Crispino
TURSI - Un dvd dedicato a Tursi. Nell'ambito del progetto “Conoscenza del territorio” gli alunni delle classi prime della scuola media, dopo aver visitato i mulini ad acqua e la Rabatana, hanno visionato un filmato sul paese, realizzato da Nicola
Crispino. Un dvd, in cui Crispino, sostanzialmente, ribalta il luogo comune, che associa l'idea di Tursi alla sola Rabatana, il borgo antico, posto nella parte alta del paese, di antiche origini arabe. Le immagini partono invece dal
torrente Pescogrosso, che scorre a valle. Poi si vede via Roma, la via principale lungo la quale, negli ultimi 50 anni si sono sviluppate le costruzioni della Tursi di oggi. Una voce narrante (quella di Teresa Crispino) dice: «al forestiero che arriva, il primo impatto lo ha con la piazza cattedrale di fronte al comune. Il nostro paese è una moderna cittadina famosa per le sue arance, per il poeta Albino Pierro, per il santuario di Anglona». Poi viene la Rabatana. «Conoscere e scoprire le nostre radici. afferma Nicola Crispino rivolgendosi ai piccoli alunni, Tursi dal 2006 si fregia del titolo di città. Questo è un dvd proiettato in anteprima
per voi». Poi il video prosegue con alcune note: «Tursi ha una superficie di 157 kmq, è sede della Comunità Montana del Basso Sinni, sede di diocesi e sede dell'ITCGT Manlio Capitolo. Ci sono piccole aziende di carpenteria metallica. L'artigianato invece è in via di estinzione: sono venuti a mancare i sarti e le sarte, i falegnami, i fabbri ed i calzolai». Nel video, che ha catturato l’attenzione dei ragazzi, si sono visti altri scorci del paesaggio tursitano: Il rione Europa nato negli anni '50, che si trova tra un lato del torrente e un lato di via Roma; il Pizzo delle Monachelle, il municipio vecchio restaurato, i conventi di San
Francesco e di San Rocco; le tre piazze di fronte a via Roma, il nuovo municipio che è stato ultimato nel 1976. Si vedono i murales di Santi Quaranta, il rione che si trova all'ingresso del paese vicino al vecchio campo di calcio “Angelo Cuccarese”. Si vede lo storico bar Parciante, nato su via Roma negli anni '50, gli antichi rioni San Michele, San Filippo, rione Petto, rione Catuba e “u Vallone” con i vicoli stretti e le case di pietra; palazzo Latronico, palazzo Guida, U Palazzo du Barone. Scorrono immagini di scalinate in pietra, archi, case dipinte di rosa e portali in mattoni. Le origini di Tursi risalgono al quinto secolo dopo Cristo: E' la Rabatana il rione primor-
diale. Qui ci sono passati i Normanni, gli Svevi e gli Angioini. Nel 1546 diventò sede vescovile. La diocesi si chiamava Anglona - Tursi. Dal 1978 si chiama diocesi di Tursi - Lagonegro. La Cattedrale è del 1400. Si vedono anche immagini dell'interno della chiesa di San Michele, oggi chiusa al pubblico perché pericolante. Alla fine si vede la mitica Rabatana. Finale con immagini in bianco e nero di foto d'epoca. Erano presenti i docenti: Salvatore Ferrara e Melina De Nicola, che si sono complimentati con l'autore. Crispino, infine, ha ricordato Rocco Bruno, studioso di storia tursitana, di cui è stato amico e collaboratore. Salvatore Martire
Mercoledì 29 aprile 2009
37 Troppo vivo il ricordo dell’inciucio che fece cadere il centrosinistra. Forse nascerà un terzo polo
Rotondella, salta l’intesa Pd-Idv Il Partito democratico non accetta la scesa in campo di Antonio Dimatteo
scorsi ha aperto una sezione Idv, è in piena attività. I fuoriusciti, infatti, starebbero lavorando per una nuova aggregazione che potrebbe dare corpo, a questo punto, a una sorprendente terza lista. Ma chi potrebbe sposare il progetto? Innanzitutto c'è Rifondazione comunista, che pure si era accordata con Francomano, ma non aveva posto alcun veto su Dimatteo. «Potrebbero riprodurre a li-
vello locale -ha spiegato Dimatteol'apparentamento che si sta facendo a livello provinciale». E poi ci sono i fuoriusciti dal gruppo di Vito Agresti, che avrebbero mal digerito il suo apparentamento partitico col Pdl. Uno di questi, l'assessore Antonio Pastore, si è già tirato fuori polemicamente. Non sarà troppo poco per sperare in una terza lista? «Certe sfide bisogna accoglierle -ha detto Dimatteo- Negli anni '80 la Dc rifiutò la candidatura del compianto Tonino Bianco, ma in seguito a quel rifiuto Bianco diede vita a una nuova lista civica che a sorpresa riuscì a vincere. Mai darsi per vinti. E poi -ha concluso l'ex assessore- c'è una buona fetta di società civile e di gioventù locale che non si sente rappresentata dai due contenitori e potrebbe sposare una terza via». Dopo l'accordo tra la civica e il Pdl lo scacchiere sembrava ormai definito: due aggregazioni capeggiate da Agresti e Francomano. Ma oggi tante cose potrebbero cambiare. Pino Suriano
Provinciali Presentato dai vertici del partito
Montalbano Jonico
ROTONDELLA - E alla fine il tavolo è saltato. C'era un accordo tra Pd e Idv, con linee programmatiche e candidato sindaco già definito. Tutto firmato e controfirmato. Ma poi è arrivato il pomo della discordia. Si tratta dell'ex assessore Antonio Dimatteo: un nome obbligato per la segreteria dell'Idv, un “impresentabile” per il partito del candidato sindaco Vincenzo Francomano. Dietro il rifiuto del Pd c'è una storia lunga: è il famoso “tradimento” di Dimatteo, che nel 2003 fu estromesso dalla giunta dell'allora sindaco, Mario Cucari, per presunti inciuci con l'opposizione, e, due mesi dopo, si dimise con altri otto consiglieri, determinando la caduta dell'amministrazione Cucari-Francomano. Uno “sgarbo” ancora vivo nella memoria di molti tesserati del Pd. Troppo vivo per riaccogliere Dimatteo come se nulla fosse accaduto. Eppure, nell'ultimo consiglio comunale, il Pd e Dimatteo avevano votato assieme una risoluzione per la stabilizzazione in pianta organica
Da sinistra, Antonio Dimatteo e Vincenzo Francomano
dei sei ex Lsu sotto contratto con l'ente comunale. Una condivisione operativa che aveva fatto pensare a un riavvicinamento graduale ma pacifico. E, invece, la scelta di Francomano e dei suoi è andata in direzione opposta. Un rifiuto che ha convinto Dimatteo a uscire dal tavolo delle trattative. Con lui gli altri consiglieri vicini all'Idv, Cosimo Fortunato e Vincenzo Varasano. Il “gruppetto”, che nei giorni
Castelluccio candidato per il Pdl a Policoro 1 POLICORO - Nella sede cittadina del Pdl di via Siris, lunedì sera è stata ufficializzata la candidatura nel collegio Policoro 1 del consigliere uscente Paolo Castelluccio, eletto cinque anni fa nella lista di Forza Italia. Alla presentazione c'erano, oltre ai simpatizzanti e tesserati, anche il candidato presidente del centrodestra alla presidenza della Provincia di Matera, Giuseppe Labriola, il vicesindaco di Policoro, Rocco Leone, gli assessori Luisa Lasaponara e Tommaso Siepe, oltre ai cinque consiglieri comunali di maggioranza che compongono il neonato gruppo in seno al consiglio comunale: Giuseppe Callà, Livia Lauria, Domenico Bianco, Rocco Colucci e Otello Marsano, quest'ultimo anche presidente del Consiglio comunale: «Quella di Castelluccio -spiegano i sostenitori del Pdl- è una candidatura di partito forte, la più autorevole che oggi il Pdl può mettere in campo, in quanto, oltre ad essere consi-
gliere uscente, è stato da sempre tra gli attivisti prima di Forza Italia e poi tra i fautori della nascita del Pdl nel centro jonico». La designazione di Castelluccio scaturisce anche dalla consapevolezza, oltre a essere uomo di partito, «di aver maturato -continuano gli esponenti del Pdl-negli anni quell'esperienza politica necessaria per affrontare una campagna elettorale così difficile come quella che si preannuncia prima del voto in programma il prossimo 6/7 giugno». Sarà la prima uscita ufficiale del nuovo partito fondato da Silvio Berlusconi nel centro jonico a un anno dalle elezioni comunali dove, a differenza delle elezioni politiche, FI e An hanno presentato le loro liste separate, ovviamente sempre nell'ambito del centrodestra, rispettivamente Forza Policoro e Alleanza per Policoro, che complessivamente hanno portato in dote al sindaco indipendente, Nicola Lopatriello, circa 2.400 preferenze.
Propati è fuori da Ag MONTALBANO JONICO - Il presidente provinciale di Azione Giovani di Matera, Antonio Latorre, dopo essersi sentito col coordinatore regionale, Pasquale Pepe, ha revocato a Gabriele Propati la nomina di componente dell'esecutivo provinciale di Azione Giovani e di vice presidente provinciale. «Il provvedimento -si legge in una nota- è motivato con ragioni di opportunità alla luce di recenti episodi di dissenso e aperto dissidio con il locale circolo di Azione Giovani di Montalbano Jonico. provinciamt@luedi.it
Appello di Nicoletti al sindaco
«Filardi torni nella Giunta» SCANZANO JONICO Maurizio Filardi deve entrare nella giunta comunale di Scanzano Jonico guidata dal sindaco Salvatore Iacobellis (Pd). E' questa in sostanza la richiesta di Liborio Nicoletti, segretario provinciale della Federazione di centro di Matera, il movimento politico che fa capo al consigliere regionale Franco Mollica. «Chiediamo -ha detto Nicoletti al Quotidiano- al sindaco il rispetto degli accordi di maggioranza che prevedono la presenza in giunta di un rappresentante per ogni forza politica presente in consiglio comunale. Ad oggi, infatti, la Federazione di centro, pur facendo parte della maggioranza consiliare, non ha il proprio consigliere in giunta, mentre altri gruppi ne hanno due (il vice sindaco Antonio Ceruzzo e l'assessore Giuseppe Stasi del Pd e gli assessori dei Popolari Uniti, Sante Pantano e Gino Boccarelli, ndr)». Filardi, ricordiamo, a inizio legislatura quando militava nei Verdi, venne nominato assessore municipale alla Manutenzione e Protezione civile, carica che tenne fino alle dimissioni che rassegnò, qualche mese dopo, dovute alla “storiaccia” della chiesetta di Recoleta. Da allora tante cose sono cambiate e Filardi, torna alla carica, legittimamente, precisiamo, sostenuto da una forza politica di maggioranza che per il momento giura fedeltà al centrosinistra. «Per non creare traumi all'Amministrazione comunale -ha continuato l'esponente politico provinciale-
chiediamo, quindi, una revisione della giunta al fine di consentire la nomina ad assessore del consigliere che rappresenta la Federazione di Centro. Così facendo, si riuscirebbe a riequilibrare la visibilità di tutte le forze politiche che formano la maggioranza all'interno del consiglio comunale di Scanzano Jonico, rafforzandone l'azione. Auspichiamo che questo nostro appello non rimanga inascoltato, nel qual caso ci vedremmo purtroppo costretti a chiedere una verifica politica, che aprirebbe una fase negativa per Iacobellis e la maggioranza. Siamo quindi convinti -ha concluso- che se ogni parte in causa si lascerà guidare dal buon senso, dalla trasparenza e dalla correttezza dei rapporti tra forze politiche coalizzate, il tutto si risolverà serenamente e in tempi rapidi, rafforzando la compattezza, l'immagine e l'azione della maggioranza consiliare e della giunta comunale». Dal quadro fin qui delineato, è chiaro che anche le alleanze tra forze civiche e politiche in vista delle Provinciali potrebbero subire delle evoluzioni a livello locale. Una cosa è certa: anche senza Filardi, la maggioranza del Consiglio a sostegno del primo cittadino non è in discussione. Infatti, a fronte di quindici componenti del consiglio comunale, ci sono ben nove voti, gli stessi che hanno votato la cacciata dell'Arit ed il bilancio nell'ultimo consiglio comunale, dove Filardi era assente. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
SPUNTI Comunali Il presidente del Circolo pensionati, Mario Dimatteo, esprime la sua idea sul futuro sindaco
Ora Nova Siri ha bisogno di amministratori illuminati di MARIO DIMATTEO* Ho radici in questo luogo ed esprimo il comune sentire di moltissimi cittadini. Qui serve un nome che garantisca tutti. Qui serve un cambiamento forte. A Nova Siri serve una persona operativa, con componenti che brillino per iniziative e operosità. Si dica basta a chi ha vocazione per le esequie. Finiamola con il protagonismo, ove al matrimonio si vuol fare sempre lo sposo e al funerale il morto. Anche per la competizione che verrà, vedo alcuni che hanno contribuito ad affondare la nave, girare intorno allo scafo, un vero amministratore dovrà avere carisma, attitudini manageriali e il coraggio di osare. Si dica basta al travaglio del nostro Paese, prendiamo una dirigenza selezionata, in quanto i no-
mi che circolano non sono adatti al periodo contemporaneo, la futura amministrazione deve fondarsi sull'opinione e non sulla forza. La capacità di suscitare consenso sarà una chiara testimonianza di leadership. Contemporaneamente, occorre essere presente per rispondere alle esigenze dei propri amministrati. Il vero capo è colui che viene riconosciuto spontaneamente, senza imposizione e senza Primarie. Si dica basta ai prodotti pompati e confezionati, nel nostro paese non è in corso una bronchite, qui c'è un infarto e bisogna intervenire prima dell'arresto cardiaco. Vi è una saggezza popolare che dice: “Piuttosto che niente, meglio piuttosto”. Ci servono persone illuminate e non con la puzza sotto il naso; in periodi di emergenze di crisi finanziarie, produttive e re-
cessive il decisionismo fattivo è ricetta indispensabile. E' giusto sapere che il problema è il cavallo, in quanto uno non è come l'altro. La politica è l'arte della convivenza, se si perde la visione di questo, vuol dire che è marcita. Politica significa non permettere ai figli di emigrare, adesso è giunto il momento di agire il lavoro lo vogliamo qui. Nella terra dei nostri nonni, dei nostri padri e delle nostre nascite. Tutti insieme diamo una pedata al passato e diamoci un nuovo look. Qui il malessere c'è, i giovani vivono nell'incertezza, il loro stato d'animo è quello che definirei dirti un paese ammosciato. Un paese in ritirata, apatico, con scarsa creatività e spirito d'avventura zero. Questo è un paese in picchiata, stanco, infelice, oltre che poco produttivo è anche poco procreativo;
qui si vive da cassintegrati nell'anima e nel corpo, la forza d'inerzia è finita, occorre trovare le energie per vivere e reagire alla decadenza. Reagire ad un paese che non osa, che non ama l'avventura. I prossimi amministratori dovranno trasformare la potenza di questo paese in energia, abbiamo la bellezza del paeseggio, quindi, più ricettività vuol dire essere punto di riferimento per l'intero Metapontino, traendone i maggiori vantaggi. Si dica basta ai conservatori e mandiamo avanti una nuova classe dirigente, con nuove idee coraggiose e forti. Smettiamola di cullarci nelle illusioni, così facendo si consegnerà il futuro dei figli al nulla. Se continuiamo a essere timidi o ciechi, rimarremmo sempre ultimi. In passato al paese è mancato il coraggio, gli è manca-
to quello scatto d'audacia che scalda il cuore. Adesso è arrivato il momento di rimboccarsi le maniche. Cari tutti, qui ci vuole uno che giganteggi per la sua virtù, e non perchè circondato da pigmei. Nova Siri, deve avere il suo “anno zero”, distante da cui ripartire per riappropiarsi di senso civico, eleganza, credibilità, ma soprattutto presentabilità sociale. Che dovrà essere l'unica vera dote per un luogo di mare e di collina. La prossima dirigenza, chiunque essa sia, dovrà portare qui il sapere. Nova Siri dovrà essere “la cittadina delle idee”, e permettere alle migliori di trasformarsi in progetti, generare risorse, formare capitale umano, insomma una nuova geografia di Nova Siri. *Presidente del Circolo Pensionati di Nova Siri
Sport 38
Mercoledì 29 aprile 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Champions League Termina senza reti la sfida d’andata tra i Blaugrana e i Blues al Camp Nou Stasera Manchester United-Arsenal
Il Chelsea ingabbia il Barça Grande catenaccio inglese in casa di Messi e Eto’o che non pungono BARCELLONA CHELSEA
0 0
BARCELLONA (4-3-3): Valdes 6.5; Dani Alves 6, Marquez 6 (6' st Puyol 5.5), Piquè 5.5, Abidal 6; Xavi 6.5, Yaya Tourè 5.5, Iniesta 6; Messi 6, Etòo 6.5 (37' st Krkic sv), Henry 5.5 (42' st Hleb sv). In panchina: Jorquera, Sylvinho, Gudjohnsen, Keita. Allenatore: Guardiola 6 CHELSEA (4-2-3-1): Cech 7; Ivanovic 6, Terry 6, Alex 6, Bosingwa 6; Obi 6, Ballack 5.5 (45' st Anelka sv); Essien 6, Lampard 5.5 (26' st Belletti 5.5), Malouda 5.5; Drogba 6. In panchina: Hilario, Mancienne, Stoch, Di Santo, Kalou. Allenatore: Hiddink 6 ARBITRO: Stark (Ger) 6 NOTE: Cielo sereno, terreno in ottime condizioni. Ammoniti: Alex, Ballack, Tourè, Puyol. Angoli: 10-2 per il Barcellona. Recupero: 1’ pt, 6’ st.
vece, dall’altra parte per Cech che in almeno quattro occasioni ci mette una pezza e per la squadra di Hiddink, ora, c’è la possibilità di giocarsi la finale di Roma davanti al pubblico amico tra una settimana. OGGI MANCHESTER-ARSENAL. Almeno una squadra inglese è già sicura della finale di Roma, e uscirà dalla sfida “all-english” di stasera tra Manchester United e Arsenal, che rinnova la rivalità ultradecennale tra i due tecnici di maggior successo della Premier League, Sir Alex Ferguson e Arsene Wenger. Un confronto, quello tra i due tecnici, carico di rispetto reciproco e di grande voglia di sfidarsi. «La storia e la tradizione di questi due club - ha detto Ferguson - è stata la più alta per anni. Ora ci sono anche Chelsea e Liverpool. Il nostro campionato è impegnativo, le prime quattro sono forse le migliori squadre d’Europa e lo dimostrano queste semifinali». «All’Old Trafford hai speranze solo se scendi in campo con convinzione - ha rilevato invece Wenger -. Noi avremo fiducia nel nostro gioco e l’approccio sarà quello di sempre». Eppure i Gunners, che pure hanno il vantaggio del fattore campo, restano largamente sfavoriti nei pronostici dei bookmakers: 7/2 contro 5/6 per lo United. Pesano tantissimo gli assenti: perchè se i Red Devils, imbattuti da 23 partite consecutive in Europa, sono al gran completo, Wenger deve rinunciare a Robin van Persie e William Gallas. In dubbio fino all’ultimo ci sarà l’ex Mikael Silvestre. Malouda e Messi Sopra: contrasti tra Cech e Henry e tra Alves e Bosingwa
I due portieri tra i migliori Drogba spreca una ghiotta occasione
BARCELLONA – Il Barcellona non riesce ad aver ragione di un Chelsea insolitamente catenacciaro e rinunciatario che esce dal Camp Nou imbattuto al termine di una semifinale d’andata di Champions League poco entusiasmante e non soltanto perchè conclusa sullo 0-0. I ragazzi di Pep Guardiola, infatti, hanno fatto la partita ma dall’altra parte le barricate dei Blues resistono ed anzi hanno anche l’occasione di segnare quando un errore difensivo libera Drogba davanti a Valdes nel primo tempo. La parata del portiere blaugrana salva la porta. Grande lavoro, in-
La carica dell’asso del Milan, gli fa eco Flamini: «Ma la cosa più importante era la Champions»
Kakà: «Crediamoci nello scudetto» MILANO – Crederci è importante, ma può non bastare. Continuare a vincere, in casa e in trasferta, come accade ormai da oltre un mese, e sperare che l’Inter inciampi è invece l’unica ricetta del Milan per ribaltare il campionato e sfilare lo scudetto ai cugini. O anche solo per mettere quanto prima al sicuro il pass per la prossima Champions League, e un secondo posto che vale anche prestigio. Sembra scontato, ma nemmeno i fasti primaverili possono far dimenticare un campionato pieno di alti e bassi. Per questo Carlo Ancelotti non sottovaluta in alcun modo la trasferta di Catania. «Finchè la matematica lo consente dobbiamo crederci - avverte Kakà attraverso il sito brasiliano Globoesporte - Non dipende solo da noi, ma noi dobbiamo fare la nostra parte conqui-
stando tutti i punti rimanen- resta appena appena socchiuso, è ancora aperto a ogni soti». «Dobbiamo fare bene sem- luzione il futuro di Ancelotti. pre nelle ultime cinque parti- Per la verità, il tecnico contite e poi tireremo le somme», nua a ripetere che resterà al gli fa eco ai microfoni di Milan suo posto. Ma in Inghilterra Channel Mathieu Flamini che sono sempre più convinti che però preferisce evitare pro- il suo futuro sarà sulla panclami di rimonta: «L’Inter? china del Chelsea. E inoltre No, la cosa più importante era dall’azionista di maggiorantornare in Champions e ci za del club di via Turati, Silvio stiamo riuscendo. Abbiamo vinto tante partite ultimamente, e vogliamo chiudere il campionato al secondo posto. Contro la Juventus sarà una grande partita, all’andata non è finita bene per noi ma avverte Flamini, memore del 4-2 incassato a Torino - a San Siro sarà un’altra storia». Se il campionato Il brasiliano Ricardo Kakà
Berlusconi, non sono arrivate ancora conferme definitive. Anzi, il presidente del Consiglio ha fatto sapere che allenatore e dirigenza si sono dati appuntamento a fine stagione. A quel punto si tirerà un bilancio che, senza una miracolosa rimonta scudetto, avrà le sue ombre. Dopodichè, le parti metteranno sul tavolo le proprie volontà. Certezze non ce ne sono e ognuno ha pronte le contromosse. All’allenatore non mancano le offerte, e il Milan ha già un paio di idee concrete. Una porta a Leonardo che, ancora senza patentino, verrebbe affiancato da un tecnico come Filippo Galli. L’altra conduce invece a Luciano Spalletti.
ROMA Tensione a Trigoria tutti contestati ROMA – Tensione a Trigoria per la contestazione dei tifosi giallorossi che, in realtà, era prevista per oggi. Nel primo pomeriggio di ieri, invece, circa duecento tifosi della Roma si sono assemblati davanti ai cancelli del Fulvio Bernardini pretendendo un incontro chiarificatore con la squadra. Così, una delegazione composta da una ventina di ultras, è stata ricevuta all’interno del centro sportivo da Totti, De Rossi, dal ds Pradè e dal dirigente Tempestilli. Un colloquio durato circa un’ora nel quale si è fatto il punto di una stagione da dimenticare. I giocatori avrebbero addossato le colpe del fallimento alla sfortuna, agli infortuni e al fatto di aver sempre sentito il fiato dei tifosi sul collo. Attorno alle 19 il gruppo si è sciolto contestando la società. «Rosella vattene» recitava lo striscione appeso sui cancelli del Fulvio Bernardini.
Juventus
Conferma per le porte chiuse TORINO – JuventusLecce si giocherà a porte chiuse: lo ha deciso la Corte federale, respingendo il ricorso del club bianconero. Dalla sede di corso Galileo Ferraris ci si limita a commentare le sentenza con uno stringato comunicato, nel quale si dice di «prendere atto, in attesa di valutare le azioni da intraprendere». Insorgono i tifosi: il club bianconero di Montecitorio parla di «trattamenti esagerati e ingiustificati» e si chiede «fin quando potrà durare la pazienza dei tifosi, perchè la Juve deve fare la strada delle novità e pagare più degli altri. Spiace che nella sua decisione, la Corte federale non abbia tenuto conto dei numerosi e inequivoci precedenti in materia». Sui forum web, si scatenano le reazioni dei supporter bianconeri, che, oltre a lamentare la presunta ingiustizia, temono che la squadra possa subire ulteriori battute d’arresto, visto che questa partita era la più abbordabile delle prossime cinque e adesso il pronostico non appare più così scontato. Qualche tifoso, domenica prossima, ci sarà senz'altro. Davanti allo stadio, naturalmente, per manifestare pacificamente il proprio dissenso nei confronti del Palazzo del calcio.
Sport 39
Mercoledì 29 aprile 2009
Prima La panchina del Potenza affidata al preparatore dei portieri
Catalano ci riprova Sfuma il contatto “importante”. Sarà affiancato da De Stefano I numeri della Prima Divisione
Tre difese imperforabili Paganese, peggior attacco
Peppe De Stefano ha guidato la formazione degli Allievi Nazionali del Potenza. A destra Peppe Catalano
ALLA FINE si è scelta la soluzione più indolore, quella più economica, quella scaramantica. Peppe Catalano, coadiuvato da Peppe De Stefano, il primo preparatore dei portieri, il secondo tecnico degli Allievi Nazionali, traghetteranno il Potenza in questo finale di campionato. Si spera per cinque partite, perchè questo vorrà significare la partecipazione ai playout e non la retrocessione diretta. Dicevamo di una soluzione interna che risulta essere la più indolore possibile, dal momento che non prevede l’ingresso di un allenatore nuovo rispetto al gruppo già preesistente (con tutte le controindicazioni possibili); di una scelta economica, visto che le operazioni che conducevano a scegliere un “allenatore di categoria superiore”, come dichiarato apertamente da Postiglione, costavano all’incirca 150-200 mila euro (con ingaggio per questa e la prossima stagione, oltre al sostanzioso premio salvezza); di una scaramantica, perchè Peppe Catalano era, con Tonino Falanga, alla guida della squadra anche nella scorsa stagione, nelle ultime due partite, e la sua presenza in panchina, in quel di Perugia, portò assai bene ai rossoblù. Catalano e De Stefano hanno già iniziato a lavorare nel ritiro di San Grego-
Infermeria piena in ritiro IL POTENZA è già da ieri pomeriggio al lavoro a San Grgeorio Magno, in quella struttura che è stata già sede del ritiro. Ma il lavoro per la coppia dei tecnici “made in Potenza” si è subito reso complicato. Oltre le defezioni già annunciate di Cuomo, Suppa e Sabatino, tutti appiedati per un turno dal giudice sportivo, Catalano e De Stefano devono fare i conti con un’infermeria piena. Leggera distorsione alla caviglia per Dei, Patarini starà fermo fino a giovedì per noie a un tendine, Di bella ha svolto lavoro differenziato per un affaticamento, Cozzolino ha accusato un fastidio al quadricipite, Nolè ha un’infiammazione inguinale, Volpe un leggero fastidio a un ginocchio. Allo stato attuale non è lecito fare previsioni sulle disponibilità degli atleti per il fine settimana. Ogni singola situazione dovrà essere valutata con la massima cautela.
rio Magno, dove il Potenza resterà fino alla mattinata di domenica, immediata vigilia della sfida con il Pescara, per preparare al meglio quella che non può non essere considerata “la partita della vita” per i lucani. L’intera dirigenza si è stretta intorno al gruppo, compreso il patron Postiglione, nel momento in cui “si è operata una scelta azzardata”. Proprio così, lo stesso massimo dirigente potentino ha riconosciuto tutti i rischi che comporta l’esonero di un allenatore a tre giornate dalla fine del campionato. Una mezza ammissione che, se da un lato consente di affermare che di nuovo Postiglione ha vo-
luto rischiare in proprio, dall’altro indica chiaramente dove sono state dirottate attualmente le responsabilità: sui giocatori. Perchè non ci sono mezze misure: Postiglione ci ha confermato direttamente che gli elementi della squadra più influenti avevano, in un certo senso, perso la fiducia in Arleo. E’ come se Postiglione avesse voluto dare seguito a una richiesta chiara del gruppo, assumendosi il peso di congedare Arleo, ma allo stesso tempo affermando: «E’ chiaro che comprendiamo quanto difficile possa essere il momento, con un esonero a tre giornate dalla conclusione della stagione regolare, per questo vogliamo che i cal-
ciatori, quelli che vanno in campo, si responsabilizzino per la situazione che si è creata anche per loro specifiche colpe». Ritornando però alla decisione di affidare la guida a Catalano e De Stefano, occorre fare chiarezza: Postiglione e Pellegrino hanno contattato (o sono stati contattati) i procuratori di Agostinelli - che ha rifiutato l’offerta, senza creare dispiacere nel presidente - di Caso (che ha chiesto, oltre all’ingaggio per quest’anno, anche un biennale), direttamente Vavassori (che ha preferito attendere una chiamata dalla B), e Nicoletti. Senza entrare nello specifico del nome dell’allenatore con il quale c’era un appuntamento ieri mattina, Postiglione ha voluto spiegare chiaramente: «L’appuntamento è saltato perchè il procuratore di un allenatore mi ha chiesto 24 ore di tempo per riflettere. Oggettivamente non me la sono sentita di aspettare ancora, perchè la squadra aveva bisogno di lavorare fin da subito con le idee chiare. Avendo acquisito la disponibilità dello staff tecnico interno, abbiamo deciso di proseguire senza creare ulteriori scossoni allo spogliatoio. Adesso, però, è inutile guardarsi alle spalle. Abbiamo il dovere di concentrarci esclusivamente su quello che accadrà da domenica in poi». Alfonso Pecoraro
Seconda In vista del delicato match di domenica col Barletta
Melfi, tutti a disposizione Previsti i rientri di Tufano e Rizzo. Gabrieli ottimista TUTTO il gruppo a disposizione. Migliore notizia di questa per Peppino Palumbo proprio non poteva esserci nella settimana che conduce a Melfi Barletta, il match che potrebbe regalare i tre punti che consentano ai gialloverdi di raggiungere l'obiettivo stagionale, la conquista della permanenza tra i professionisti per il sesto anno consecutivo. Tufano ha lavorato con il gruppo, stesso dicasi per il difensore Rizzo che non accusa più problemi al nervo sciatico. Il guaio muscolare è alle spalle per il tornante campano, che contro il Barletta conta di esserci. "Ho fatto lavoro differenziato, spiega il centrocampista federiciano, ma la contrattura muscolare è superata. Non ho avvertito problemi e oggi riprenderò regolarmente. Con il Barletta sono disponibile". Dunque Palumbo potrà preparare in maniera accurata, questa delicata sfida, contro
una diretta concorrente, che in classifica sopravanza i gialloverdi di una sola lunghezza. "Si tratta di una gara molto importante, sottolinea Emanuele Gabrieli. Vogliamo i tre punti che ci permettano di chiudere i conti. Ad Andria non abbiamo giocato bene nella ripresa, ma non ci pensiamo più. Quella partita è archiviata, ora stiamo già concentrati sul Barletta. E' una partita difficile ma che vogliamo fare nostra. Confidiamo nell'aiuto del pubblico che ci dia una mano per ottenere questi benedetti tre punti che ci consentano di arrivare a quota 40". La fatidica quota 40, il traguardo che permette di tirare un sospiro di sollievo e pensare a programmare il futuro. Il Melfi deve ritornare al successo casalingo che manca dal 15 marzo. L'importantissima vittoria ottenuta all'epoca contro il Val di Sangro, rappresentò il suggello della ca-
valcata trionfale che consentì al Melfi di tirarsi fuori dalla zona che scottava. Ora manca davvero un piccolo sforzo, per eliminare ogni preoccupazione e per questa ragione Gabrieli, a nome di tutta la squadra, invita i tifosi a stringersi attorno ai colori gialloverdi. La partita di Andria non ha lasciato particolari rimpianti. D'altronde un battuta d'arresto, in casa di una compagine in lotta per i play-off, per di più dopo una striscia utile di cinque gare, può anche capitare, ma ora la tifoseria non ha più voglia di soffrire e si attende contro il Barletta una prestazione super. Il Melfi dei giorni migliori è in grado di regolare i biancorossi pugliesi ed il fatto che Palumbo potrà fare affidamento su tutto l'organico, rappresenta sicuramente un viatico fondamentale da sfruttare al meglio. Emilio Fidanzio
Gol segnati: 9 in più dell'anno scorso Sono 22 i gol segnati nella 31a giornata: 12 in casa, 9 in trasferta. Il totale stagionale sale a 605 gol, di cui 221 fuori casa. L'anno scorso, dopo 31 turni, i gol erano 596, di cui 240 fuori casa (considerando anche uno 0-3 a tavolino). Un solo pareggio senza gol Fra Paganese e Foggia l'unico pareggio senza reti. Il totale degli 0-0 in questa stagione sale a 35. L'anno scorso, allo stesso punto del torneo, erano 38. Due successi esterni Il Gallipoli, a Crotone, e la Pistoiese, a Terni, firmano i due colpi di giornata, in un turno che registra anche 5 vittorie interne e 2 pareggi. Il bilancio stagionale, dopo i recuperi della scorsa settimana, sale a 143 segni “1”, 87 segni “X”, 49 segni “2”. Un anno fa, dopo 31 turni, si erano registrati 128 segni “1”, 105 segni “X” e 46 segni “2”. Si assiste al crollo dei pareggi: ne mancano 18 rispetto ad un anno fa. Sono arrivate 15 vittorie interne e 3 esterne in più. Gallipoli e Arezzo, attacchi a braccetto Una vince a Crotone, l'altra perde a Benevento. Gallipoli e Arezzo, però, dividono il primato di gol segnati (50), dopo il recupero vinto dagli amaranto contro il Pescara. Il Gallipoli ne ha segnati 36 in casa, l'Arezzo 21 fuori: due primati stagionali. Miglior difesa: riecco il Marcianise Il Marcianise batte il Perugia in una sfida fra difese di ferro: le due squadre hanno incassato solo 28 gol, come il Gallipoli. Sono le tre migliori difese del torneo. Per il Marcianise miglior rendimento interno (9 reti al passivo), per Crotone e Gallipoli la miglior difesa fuori casa (16). I peggiori del campionato Peggior attacco per la Paganese (21), seguita da Potenza (23) e Pistoiese (24). In casa, segna meno di tutti la Pistoiese (13). Il Potenza segna il suo quinto gol in trasferta (primato negativo) ma non basta a salvare la panchina di Arleo. Dopo i recuperi, la peggior difesa diventa quella del Pescara (42): sorpassato il Lanciano (40). Il Crotone ha il maggior numero di gol subiti in casa (15),
insieme a Foligno, Juve Stabia e Pistoiese. Pescara e Lanciano sono, insieme, le squadre più bucate in trasferta (28). Girone di ritorno: Gallipoli al comando Il successo nello scontro diretto regala al Gallipoli anche il platonico primato nel girone di ritorno: 26 punti, come il Crotone, raggiunto in questa speciale classifica che vede al terzo posto il Benevento con 25. Disastroso il Perugia (solo 13 punti), ultima la Juve Stabia con 11. Questa la situazione completa: Crotone e Gallipoli 26; Benevento 25; Cavese e Foggia 23; Sorrento e Foligno 21; Real Marcianise e Ternana 20; Arezzo e Taranto 19; Lanciano 17; Potenza e Paganese 16; Perugia e Pistoiese 13; Pescara 12; Juve Stabia 11. Tre espulsi, totale a 111 Sono tre gli espulsi della giornata: Concas della Ternana, Sabatino del Potenza e Gatti del Perugia. Il totale stagionale, considerati anche i recuperi, sale a 111. Questa la classifica di club: Foggia, Perugia e Potenza 9; Crotone e Ternana 8; Paganese, Sorrento e Pescara 7; Juve Stabia, Pistoiese e Taranto 6; Benevento, Cavese e Gallipoli 5; Arezzo, Lanciano e Real Marcianise 4; Foligno 2. Tre rigori, totale a 86 Dal Rio della Pistoiese trasforma a Terni uno dei tre rigori concessi nel turno. Fanno cilecca Innocenti del Real Marcianise e Cipolla del Foligno. Il totale sale a 86 penalty assegnati quest'anno, di cui 63 realizzati. Per la Ternana è l'ottavo rigore contro (primato negativo), per la Pistoiese l'ottavo a favore, pur avendo all'attivo solo 24 gol. Questa la classifica dei rigori a favore: Foggia 9 (8 realizzati), Pistoiese 8 (7), Cavese 7 (5), Juve Stabia 7 (5), Arezzo 7 (4), Potenza 7 (3), Sorrento 5 (4), Real Marcianise 5 (4), Foligno 5 (3), Gallipoli 4 (3), Lanciano 4 (3), Paganese 3 (3), Pescara 3 (3), Ternana 3 (3), Taranto 3 (2), Crotone 3 (0), Benevento 2 (2), Perugia 0 (0). Questa la classifica dei rigori contro: Ternana 8 (8), Crotone 6 (6), Juve Stabia 6 (6), Pistoiese 6 (6), Benevento 6 (5), Sorrento 6 (5), Pescara 6 (4), Arezzo 6 (1), Cavese 5 (4), Potenza 5 (4), Real Marcianise 4 (3), Gallipoli 4 (3), Taranto 4 (2), Perugia 4 (2), Foligno 4 (1), Foggia 3 (2), Paganese 2 (0), Lanciano 1 (0).
IL GIUDICE SPORTIVO PRIMA DIVISIONE Girone B DUE giornate a De Giosa (Paganese), Della Penna (Pistoiese), Piccioni (Ternana) e per un turno Clemente (Benevento), Rinaldi (Juve Stabia), Colussi, Tisci (Lanciano), Gatti (Perugia), Camorani (Pescara), CUOMO, SABATINO, SUPPA (POTENZA), D’Ambrosio (Real Marcianise), De Martis (Sorrento), Cardona, Concas (Ternana). Tra gli allenatori fermato per due gare Capuano (Paganese).
SECONDA DIVISIONE Girone C UN TURNOa Salvagno (Barletta), Di Nunzio, Vianello (Cassino), Nigro (Gela), Panarello (Igea Virtus), Mollo (Isola Liri), Pirrone, Serao, Vitiello (Manfredonia), Lo Russo (Monopoli), Giordano, Locatelli (Pescina), Basile (Scafatese), Ruscio (Vibonese), Rondinelli (Vigor Lamezia).
40 Sport
Mercoledì 29 aprile 2009
I Vigili del Fuoco lucani in missione fieri della solidarietà della società
Il biancoazzurro in Abruzzo Cinnella: «Emozionante. A L’Aquila bimbi con la maglia del Matera» MATERA- Il bianco e l'azzurro di moda anche in Abruzzo. «Un'emozione indescrivibile-trovarsi a L'Aquila davanti a dei bambini che giocavano a calcio con la maglia del Matera addosso». Così il vigile del fuoco Angelo Cinnella, della direzione di Basilicata presente in Abruzzo, esordisce nel raccontare un'avventura che l'ha toccato da tifoso, ma soprattutto da padre che lavora lontano da casa soccorendo le martorizzate popolazioni aquilane. «Eravamo stati chiamati-aggiunge il capo squadra dei Vigili del fuoco, Angelo Cinnella- per un intervento a L'Aquila. C'era da recuperare degli effetti personali in una casa pericolante. Nei pressi c'è un campo di terremotati ed uno spiazzo in cui giocano i bambini a calcio. Mi ha fatto notare i colori biancoazzurri delle maglie di quei bambini, siamo tifosi da sempre oltee che vigli del fuoco, ci siamo avvicinati. Lo scudetto del Matera sul davanti e i nomi dei calciatori del Matera
Bimbi con la maglia del Matera e in alto Perniola e Cinnella con il marchio
dietro. Un'emozione forte. Perché siamo lontani dai nostri affetti più cari tra i quali c'è anche la nostra squadra del cuore e vedere quelle maglie ci ha emozionato. Non è facile per chi è anche genitore e marito assistere al disagio di questa gente che ha perso tutto. E' stato uno squarcio di valori
personali che ha invaso la nostra vita quotidiana in Abruzzo». Maglie che il Matera aveva prodotto per l'iniuziativa “la maglia del Matera va a ruba” e che venivano attaccate ai manifesti a inizio stagione. «Sì, ne avevamo prodotte tante-afferma il presidente del Matera,
Tommaso Perniola- e ce n'erano ancora un migliaio e, istintivamente, dopo il sisma che ha colpito le popolazioni d'Abruzzo le abbiamo inviate assieme ad altro materiale che c'era, tutto nuovo, tra cui molte tute che ho visto indossare nei vari servizi televisivi sulle reti nazionali. C'è soddisfa-
zione per aver centrato la cosa. Poi, susseguente a questo invio, c'è stato anche il versamento per l'incasso della gara contro il Pianura». Non solo calcio. Anzi, usato in maniera sociale eccellente. «Siamo fieri di queste azioni fatte dalla società del Matera. Qui è una cosa molto significativa per noi vedere la maglia della nostra squadra del cuore, ma anche chi non è tifoso, o non è di Matera, è fiero come lucano di queste cose positive e utili che riscontriamo. Mi riferisco ai colleghi che sono qui e che non sono di Matera». La Direzione di Basilicata dei Vigili del Fuoco che agisce in questo momento in Abruzzo, infatti, è composta da gente proveniente anche da Potenza. Il cosiddetto campanile per gente “speciale” come i Vigili del Fuoco non esiste. Insieme ad Angelo Cinnella in Abruzzo in missione sono presenti: Nino Cristallo, Nicola Cazzetta, Biagio Plasmati, Emanuele Ambrosecchia, Franco Gambetta, Giuseppe Tralli,
Angelo Montemurro, Maurizio Papapietro, Eustachio Paolicelli, Saverio Riccardi, Donato Narciso, Antonio Verrastro, Leonardo Nolè, Francesco Palladino, Giuseppe Bevilacqua, Dino Maldera e Francesco Di Lascio. NOTIZIARIO- Ieri pomeriggio regolare ripresa degli allenamenti. Ha ripreso anche Pasquale Martinelli che era rimasto ai box per infortunio oltre alla squalifica. Solo Marsico è dovuto ricorrere alle cure del massaggiatore Smaldone ed è tornato al campo di via Sicilia per effettuare una terapia specifica. Il resto del gruppo ha effettuato la seduta al campo Scirea di via Laterza come avviene ormai da parecchio per non rovinare il manto erboso del “XXI Settembre-Franco Salerno”. L’umore in casa biancazzurra è quello di non mollare e produrre il massimo sforzo contro il Venafro per chiudere definitivamente il capitolo permanenza. Renato Carpentieri
Il pari con il Pomigliano ha complicato i piani
Non sarà della gara lo squalificato Nicolao
Genzano, ora la salvezza deve passare dai play out
Francavilla sereno
Genzano già a lavoro dopo il pareggio interno contro il Pomigliano. I ragazzi agli ordini di Mister Bacci hanno già la testa proiettata alla prossima sfida in casa del Sant'Antonio Abate, attualmente la squadra più in forma del torneo. Per lo Sporting Genzano, il pareggio casalingo contro il Pomigliano ha definitivamente messo fine alle speranze di una salvezza diretta. Tra 4 giorni rientreranno finalmente Fiore e Autiero squalificati ormai rispettivamente da tre e due giornate. Rientreranno anche Rega e Buonocore, assenti domenica contro i campani. Per domenica Mister Bacci avrà finalmente l'intera rosa a disposizione. Gli unici due dubbi riguardano Riccio e Murano, entrambi non in perfette condizioni fisiche. Domenica prossima, lo Sporting Genzano dovrebbe presentarsi finalmente con una difesa al completo e con un centrocampo davvero competitivo. Veneziano tra i pali ha dato davvero tanta sicurezza alla difesa e già domenica scorsa ha soffiato il posto a Borrelli. Gargano potrebbe invece essere confermato a scapito di Fiore, mentre Autiero probabilmente riprenderà regolarmente il suo
Murano del Genzano
posto da titolare sulla sinistra. Rientrerà anche Trifone. A metà campo Mister Bacci avrà tutti a disposizione. Bacio Terracino, Rega, Pepe, Buonocore, Papagni e Salbini tutti a disposizione del mister. In attacco il bravo Impagliazzo sta cercando di aiutare quanto più possibile la squadra. Compierchio e Insaurralde continuano a lavorare per convincere il mister. Murano, invece, è in fortissimo dubbio per la difficile tra-
sferta di domenica prossima. La sua presenza sarebbe stata davvero fondamentale contro il Pomigliano e lo staff tecnico bianco rosso farà del tutto per recuperarlo in vista del Sant'Antonio Abate. Intano a Genzano continuano le voci di sconforto dopo aver analizzato la gara con il Pomigliano. Il gol di Ausielllo nei minuti finali della prima frazione di gioco non è andato giù al Patron Donato Nei, in virtù della probabile posizione di offside del centrocampista campano; l'ennesimo rigore contro (questa volta giustamente fischiato) lo Sporting; un fallo di mano in area avversaria palese e non redarguito dall'arbitro hanno suscitato malumori e scontenti.Intanto, i ragazzi bianco rossi si sono ritrovati ieri sul manto erboso del Comunale per iniziare la preparazione in vista di domenica. Mister Bacci proverà a ottenere il suo secondo successo di fila lontano da casa e portare così lo Sporting in una posizione in classifica migliore di quella attuale. Le ultime due gare hanno portato quattro punti a Genzano, ora serve la continuità e vincere domenica contro il Sant'Antonio Abate. Rocco De Rosa
Arriva un Brindisi già promosso in C2 FRANCAVILLA – Settimana di duro lavoro per il Francavilla, che si appresta ad affrontare domenica prossima tra le mura amiche dello stadio “Nunzio Fittipaldi” la compagine del Brindisi. I pugliesi, freschi vincitori del campionato, ritornano in seconda divisione dopo cinque anni, grazie alla vittoria casalinga di domenica scorsa ai danni del Matera per 2-1. I biancazzurri, giungeranno in riva al Sinni, con il sorriso stampato sulle labbra e con una grande emozione per lo splendido torneo svolto. Però, i sinnici, non devono dormire sugli allori, perché seppur vero che, la formazione dei patron fratelli Barretta, hanno ormai raggiunto il loro obiettivo, non di certo verranno in vacanza al “Fittipaldi”. Del Prete e compagni dovranno quindi, prestare molta attenzione per non compromettere il loro cammino verso la salvezza. Obiettivo salvezza che, potrebbe essere festeggiato proprio domenica, se il Bitonto e l’Angri, non dovessero andare oltre il pareg-
Recupero con Lagopesole. Domenica la Promozione
Varisius, serve vincere OBBLIGO è vincere per alimentare le speranze di salvezza diretta, oggi è questo l'unico scopo per i colori nero-verdi contro il Lagopesole. La squadra è carica, è tonica fisicamente, ma è un po' sprecona sotto porta, carenza assolutamente da evitare nella giornata così decisiva di domani. La rosa a disposizione del mister è completa, rientra De Bellis a centrocampo con Matera Marcosano che ha smaltito la botta al ginocchio, anche l'under Caldararo sarà a disposizione, l'unico dubbio è per Parente, uscito anzitempo per una botta sotto il naso a Montalbano, ma dovrebbe esserci perché già domenica sera non sanguinava più ed
era in fase di guarigione. “Al di là della formazione tutti quelli che scenderanno in campo oggi, dichiara il mister Tucci, bisogna vincere e ripetersi domenica prossima contro un ostico Miglionico, che sicuramente cercherà di salire in extremis sul treno dei play-off, e purtroppo dopo gli ultimi nostri risultati, dovremo attendere il risultato della Santarcangiolese. Infatti se questi non vincono contro il Viggiano la salvezza diretta è possibile per noi, ma dobbiamo fare assolutamente bottino pieno in queste due gare”. Il turno di Promozione si gioca domenica e non venerdì 1 maggio.. p.l.
Nicola Montemurro
Il giovane Nicolao
gio nelle loro gare, rispettivamente contro, Grottaglie e Turris. Ma i sinnici, prima di guardare ai risultati degli altri, deve fare punti, che gli consentirebbero di festeggiare la salvezza. All’andata, le due formazioni si sfidarono allo stadio “Fanuzzi”, senza esclusioni di colpi, però ad avere la meglio furono i brindisini che si imposero con il risultato secco di 3-0.
Ora, la vittoria è indispensabile per i rossoblu, che per l’occasione dovranno fare a meno del terzino difensivo Nicholas Nicolao, idolo di casa, che è stato fermato dal giudice sportivo per un turno, a causa del giallo rimediato nella gara con il Bacoli Sibilla. Negli allenamenti che si svolgono agli ordini dello staff tecnico, si nota subito l’impegno e la grinta giusta, prima delle gare importanti. Una partita quella contro il Brindisi, che deve essere giocata come una finale, per questo non sono ammessi nessun tipo di distrazioni o di rilassamenti. Q uesto il Francavilla non se lo può permettere, il pubblico vuole vedere in campo undici leoni. Così spera anche il tecnico serbo Lazic, che come al solito durante le sedute tecniche, sprona i suoi ragazzi. Il buon pareggio racimolato domenica scorsa, in terra campana contro il Bacoli, fa ben sperare tutto l’ambiente. Claudio Sole sport@luedi.it
Sport 41
Mercoledì 29 aprile 2009
Regge il Policoro. Feste a Pisticci. Colpaccio dell’Irsinese
Avigliano sugli scudi di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE E' MATEMATICO: il Pisticci ha spiccato il volo verso la serie D con un turno d'anticipo sulla regolare tabella di marcia. La corazzata leader di Eccellenza è ritornata, dopo diversi anni, nel campionato Interregionale, abbandonando il palcoscenico lucano. E' la terza volta che la truppa gialloble corona questo sogno nella sua storia calcistica. Inoltre, ha anche stracciato un altro record stagionale: sono venticinque i risultati utili consecutivi fin qui ottenuti contro i ventiquattro del Venosa nell'era dei tempi d'oro. Il trionfo è arrivato al culmine di una stagione straordinaria ed a spese dell'Atella Monticchio, sprofondata nei play-out e tramortita con quattro ceffoni (Grieco, Buonomo, De Nittis e Guarino). L'Angelo Cristofaro Oppido deve accontentarsi, invece, soltanto della piazza d'onore. Con l'uno-due micidiale targato Astudillo-Montenegro, la compagine di Manniello ha espugnato Ferrandina. Zero gol, ma tante emozioni nell'avvincente sfida tra la Murese ed il Ruggiero Valdiano. Entrambe le squadre sono approdate ai play-off. L'ultimo posto utile per far parte della griglia degli spareggipromozione sarà sicuramente un affare a due, tra il Policoro e l'Avigliano. I granata di Filadelfia hanno affondato con un tris il Ricigliano in uno scontro decisivo per la zona play-off. Il Policoro, in rimonta, ha battuto e spedito quasi in Promozione il Balvano. Proprio sul fondo della classifica si sono registrati diversi scossoni. Il Banzi ha abbandonato l'ultimo gradino, costringendo alla resa il Forza Matera con un doppio Di Stadio. La Vultur Rionero si è affidata a Viggiano per risorgere nel finale di gara contro l'Azzurra Tricarico. L'Irsinese, vincendo a Picerno con la doppietta di Fiorino, si è tirata temporaneamente fuori dalle “sabbie mobili”.
A.CRISTOFARO Vittoria importante soltanto per la piazza d'onore; il titolo è sfumato.
ATELLA M. Il ko di Pisticci ci sta tutto ed ha proiettato i vulturini nel baratro dei play-out.
AVIGLIANO I play-off stanno diventando sempre più una certezza. Tris pesante al Ricigliano.
A. TRICARICO Stagione archiviata senza lode e senza infamia. Forse ci si attendeva qualcosina in più.
BALVANO E' quasi ufficiale il suo arrivederci al campionato. Ha perso tutte le gare in trasferta. Catastrofico.
BANZI Tre punti scaccia crisi che riportano il sereno all'ambiente e, soprattutto, il penultimo posto.
FERRANDINA E' stata la sconfitta più dolce perché è arrivata la certezza della permanenza.
F.MATERA Si è inguaiato tremendamente ed ora rischia di disputare gli spareggi-salvezza.
IRSINESE
7
Dall'inferno al paradiso: quando i play-out sembravano una certezza ecco il colpo a sorpresa.
MURESE
5
Nessuna squadra potrà sottrargli il terzo posto
8
PICERNO Si è complicato la vita da solo ed ora rischia di compromettere tutto in chiave-permanenza.
6
PISTICCI E' arrivato il giorno più bello. Quattro gol per l'approdo in D.
POLICORO
5
In rimonta è rimasto in corsa per gli spareggi-promozione.
RICIGLIANO
7
E' sfumato contro l'Avigliano il sogno play-off. Un flop inatteso.
6
R.VALDIANO Si è confermato team di spessore, facendo correre dei brividi alla Murese.
VULTUR
5
Rimonta completata: la salvezza passerà ora dai playout.
Si entra nel vivo della lotta playoff e della salvezza
7.5 6.5 5 9 7
AD UN turno esatto dalla conclusione del massimo torneo regionale devono ancora essere emessi diversi verdetti. In primis, Avigliano e Policoro (in coabitazione a 44) si contendono un posto nei play-off. I granata dovrebbero fare bottino pieno, nella prossima giornata, contro il Banzi, mentre il Policoro rischia a Oppido. Capitolo play-out. L'Atella (31 ), già condannata agli spareggi-salvezza, potrebbe lasciare terreno al Picerno (35). L'Irsinese (35) non dovrebbe avere “fastidi” dal Ricigliano che non avrà più nulla da chiedere a questo campionato. Pertanto, si complicherebbe la situazione del Forza Matera (33): potrebbe, infatti, non bastare ai materani il successo sul Ferrandina. Infine, la “maglia nera”Balvano sarà costretta a vincere con la Murese.
I numeri
5 6.5 7
TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 21 gol messi a segno (635 marcature in totale in campionato), di cui 11 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 10, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 4 successi interni, 3 vittorie esterne ed 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Pisticci (68 reti), i peggiori sono quelli dell'Atella , della Vultur e del Banzi (25 reti). La migliore difesa è quella del Pisticci (15 reti subite), mentre è del Balvano (61 reti subite) la retroguardia più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Valdiano, 1): 23 reti; Grieco (Pisticci, 1): 18 reti; Petilli (Avigliano, 1), Di Senso (Murese): 17 reti; Montenegro (Oppido): 16 reti; Bozzi (Tricarico, 1): 15 reti; Fiorino (Irsinese, 1), Zizzamia (Policoro, 5), Mels (Pisticci, 2): 13 reti.
TOP E FLOP DELLA VENTINOVESIMA GIORNATA
P TO
P TO
P FLO
P TO
P O L F
P TO
P FLO
P O L F
42 Sport
Mercoledì 29 aprile 2009
Appassionante la sfida in coda dove c’è ancora un recupero oggi
Dopo Tolve, l’equilibrio di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE FA FESTA il Real Tolve. La regina della Promozione lucana ha timbrato aritmeticamente il cartellino per il salto di categoria nel massimo torneo regionale. Con l'avvento di Camelia in panchina al termine del girone d'andata, la formazione tolvese non si è più fermata, inanellando un successo dopo l'altro fino al raggiungimento del prestigioso traguardo, chiamato Eccellenza. Domenica scorsa c'è stata l'apoteosi, grazie al netto tris rifilato alla Santarcangiolese da Ragone, Postiglione e Benedetto. Se per la promozione diretta non c'è più nulla da fare, dal secondo gradino in giù le squadre inseguitrici possono ancora sperare nei play-off. Infatti, il Viggiano, piegando di misura il Borussia Pleiade nello scontro-clou di giornata, ha scongiurato ogni pericolo, permettendo la disputa degli spareggi-promozione. E' stata decisiva la marcatura del valligiano Salera. In quarta posizione, l'Atletico Scanzano si è confermato in esterna, in quel di Bella. L'undici di Calone ha, però, del tutto estromesso dai “giochi” playoff proprio il team bellese. Il Real Irsina si è installato al quinto posto dopo il rocambolesco successo sul Vitalba Filiano. Non riesce più ad ingranare, invece, il Miglionico che, certo dei play-off qualche tempo fa, ad oggi è fuori da ogni discorso-promozione (0-0 col Grottole). Passiamo ora alle note dolenti della classifica. Il Latronico è sempre più ultimo in graduatoria dopo il pari interno contro il Lagopesole, che mantiene ancora vive le chance playout. Lo Sporting Montalbano ha preservato la penultima posizione grazie al punteggio “ad occhiali” col Varisius Matera. Infine, il Moliterno è andato ad imporsi a Pescopagano in un match non decisivo per la classifica. Questo pomeriggio si recupera Varisius-Lagopesole.
A.SCANZANO Ha raccolto tre punti decisivi per consolidare la quarta piazza.
BELLA
PESCOPAGANO
7
Dopo aver conquistato la salvezza ha lasciato campo libero al Moliterno.
REAL IRSINA
6
Il sogno continua: dopo la lunga cavalcata sono più vicini gli spareggi
E' sfumato del tutto il sogno play-off. Comunque è stata una stagione più che positiva
B.PLEIADE Vincendo a Viggiano avrebbe evitato la disputa dei play-off. Ed, invece, dovrà ancora soffrire.
GROTTOLE Vincendo a Viggiano avrebbe evitato la disputa dei play-off. Ed, invece, dovrà ancora soffrire.
LAGOPESOLE Ha agguanto in extremis il pari che potrebbe valere un'intera stagione.
LATRONICO Ha agguanto in extremis il pari che potrebbe valere un'intera stagione.
MIGLIONICO La pesante involuzione subita potrebbe essere deleteria per la rincorsa ai playoff.
MOLITERNO Deve rammaricarsi, e parecchio, per non aver raggiunto l'obiettivo play-off.
5.5
REAL TOLVE E' scattata l'apoteosi. Con il vincente Camelia si ritorna in Eccellenza.
6
SANTARCANGIOLESE Ha fatto da cornice alla festa del Tolve, ma i play-out incombono pesantemente.
MONTALBANO
6
L'ultimo posto è sempre vicino. Prestazione scialba ed incolore contro il Varisius.
VARISIUS
5.5
E' sempre invischiato nella bagarre dei play-out. Potrebbe uscirne.
5
VIGGIANO Il successo sul Borussia mantiene aperte le porte della promozione
VITALBA
6
Ha sfiorato il colpaccio ad Irsina; poi è ripiombato in zona play-out.
5.5 7 9 5.5 5.5
Viggiano spazza via le allusioni ed i play off si faranno: meglio così EMESSI QUASI tutti i verdetti in testa (manca l'ultimo piazzamento play-off), i “giochi” sono del tutto aperti in coda, alla vigilia dell'ultima giornata. C’è da fare i complimenti al Viggiano che ha affrontato con sportività il Borussia e l’ha battuto permettendo di fatto la disputa dei play off. Non avevamo dubbi che la denuncia fatta dalle colonne del Quotidiano nei giorni scorsi, in merito alla convenienza di perdere col Borussia per il Viggiano, non avrebbe trovato terreno fertile. Non avevamo dubbi, ma è chiaro che certe situazioni sono figlie delle regole che pone la Figc. La regola dei più di otto punti che annulla i play off è fonte di possibili accordi che, in questo caso, non ci sono stati perchè se accadeva avremmo potuto dire che era stato già scritto. r.carpentieri@luedi.it
I numeri
6 7.5 5.5
TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” ed “X”. 17 gol messi a segno (572 marcature in totale in campionato), di cui 10 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (53 reti), il peggiore è quello dello Sporting Montalbano (14 reti). La migliore difesa è quella del Real Tolve (14 reti subite), mentre la peggiore è quella del Montalbano (63 reti subite). Marcatori: Campisano (Viggiano): 20 reti; Savino (R. Irsina): 17 reti; Lambertini (Borussia): 16 reti; Montemurro (Scanzano): 14 reti; Ragone (R. Tolve): 13 reti; Rusciani (Borussia, 1), Schettino (Borussia, 1), Tataranni (Miglionico): 12 reti.
TOP E FLOP DELLA VENTINOVESIMA GIORNATA
P TO
P
TO
P O L F
P TO
P FLO
P TO
P O L F
FLO
P
Sport 43
Mercoledì 29 aprile 2009
Sommerge di reti il Sant’Angelo per l’apoteosi finale in un torneo dominato
Pietragalla, ultima perla Nel giorno della festa doppietta di Villano, ma c’è gloria per tutti PIETRAGALLA 8 SANT'ANGELO 0
L’Albatros sorride dopo cinque giornate
PIETRAGALLA: Ciriello C., Summa, Carlucci, D'Amico, Pietragalla M., Luongo, Cammarota (30'st Potenza), Pietragalla L. (33'st Ciriello R.), Vertone T., Pallotta, Villano (34'st Sarli). All.: Potenza. SANT'ANGELO: Cerone, Sabia D., D'Andrea E., Pace A., Rofrano, D'Andrea F., Galliani, Aiuola, Pace R., Bochicchio, Pisani (8' st Sabia L.). All.: Petilli. ARBITRO: Santoro di Potenza. RETI: Vertone T. al 3'pt, Villano al 7'pt, Pietragalla L. al 6'st, Cammarota al 16'st, Villano al 25'st, Carlucci (rig) al 28' st, Pallotta (rig) al 36'st, Sarli al 39' st.
ALBATROS POSSIDENTE
Il Pietragalla
PIETRAGALLA - Quale modo migliore per festeggiare alle grande il ritorno nel calcio che conta. Il Pietragalla di Mister Potenza sotterra otto a zero lo sfortunato Sant'Angelo e approda matematicamente in Promozione. Dopo un'annata straordinaria i bianco azzurri alto bradanici coronano finalmente il sogno della promozione e festeggiano come nelle grandi occasioni. La gara: il Pietragalla entra sul rettangolo di gioco di fronte ai tanti sostenitori pietragallesi pieni di energia e voglia di dimo-
strare subito la loro superiorità. Dopo solo 7' di gioco i padroni di casa sono già sopra di due reti grazie a Vertone T. dopo appena centottanta seconda dal fischio d'inizio e Villano al 7'. Il gol di Vertone T. parte dal lunghissimo lancio del solito Pietragalla L. che imbecca Vertone T. che entra in area e trafigge per la prima volta Cerone. Passano quattro minuti e direttamente da calcio d'angolo ancora Pietragalla L. pennella una palla nel cuore dell'area di rigore dove Villano è prontissimo per infi-
lare ancora Cerone per il due a zero. Il primo tempo continua con un sostanziale equilibrio e con il Pietragalla assoluto padrone del campo. Lo show è tutto nella seconda frazione di gioco. I ragazzi bianco azzurri entrano in campo assolutamente indiavolati e al 6' Pietragalla L., direttamente da calcio piazzato, si inventa una traiettoria che si infila al 'sette' dove Cerone non può arrivare. Nel quarto gol di Cammarota, c'è ancora il piede di Pietragalla L. a lanciare l'attac-
cante alto bradanico che a tu per tu con il numero uno del Sant'Angelo non sbaglia. Villano fa cinque in una delle azioni più caotiche della stagione; batti e ribatti ma poi il numero 11 pietragallese infila Cerone. Non è finita perché prima Carlucci e poi capitan Pallotta realizzano due rigori che arrotondano ulteriormente il punteggio. A mettere parola fine al mach è Sarli che al 39', dopo 5' dal suo ingresso, mette il sigillo finale a una gara a senso unico. Rocco De Rosa
Il punto Montescaglioso e Rotondella si giocano un posto
Bln Pignola sicuro degli spareggi Nel gruppo B una è di troppo IL PIETRAGALLA ed il Lagonegro sono approdati nell'elite del calcio lucano. Con due giornate d'anticipo, le “sovrane” del torneo di Prima Categoria hanno fatto il salto matematico nel campionato regionale cadetto. La capolista del girone A ha affossato sotto una valanga di reti (8-0) il “povero” Sant'Angelo Avigliano, mentre il team di Oliva si è sbarazzato del Pomarico con un risultato più contenuto. Il Bar La Notte Pignola (A) disputerà sicuramente lo spareggio-promozione, mentre è ancora lotta a due, sul secondo gradino del raggruppamento B, tra il Montescaglioso ed il Rotondella (appaiati a sessantaquattro punti). In coda, c'è da definire chi retrocederà direttamente nel primo girone tra il Futura Potenza, il Barrata ed il San Cataldo. Nel B, la Rigamonti Matera è sprofondata in Seconda, mentre la Tramutolese disputerà lo spareggio-salvezza (manca, però, ancora la certezza aritmetica). GIRONE A La sontuosa cavalcata del Pietragalla sul tetto del campionato è culminata con l'apoteosi. I ragazzi di mister Potenza hanno raggiunto il traguardo della Promozione, dopo un appassionante duello al vertice con il Bar La Notte Pignola. Davanti a centinaia di tifosi festanti, la compagine pietragallese ha asfaltato con otto reti il Sant'Angelo Avigliano, travolto dai guizzi di Villano (doppietta), Vertone, Pie-
tragalla L., Cammarota, Carlucci, Pallotta e Sarli. I numeri parlano di una difesa impenetrabile (appena nove gol subiti in ventotto incontri), di una squadra imbattibile (nessun ko) e di un ruolino di marcia stratosferico (ventidue affermazioni e sei pareggi). In seconda posizione, il Bar La Notte Pignola deve fare il mea culpa per le diverse occasioni mancate nel corso della stagione. Intanto, nell'ultima domenica calcistica, la squadra di Tramutola ha piegato il Ruvo Venosa. Sul terzo gradino del podio sta andando in scena un bel duello tra il Parco Tre Fontane Potenza (corsaro a Savoia) ed il San Chirico Nuovo, distante una lunghezza (blitz a Montemilone). L'Fst Rionero è in lotta per la quinta piazza grazie al successo di misura sul Pantano. Nei bassifondi della graduatoria, flop interno del Futura Potenza. L'ex Calzaretta e soci hanno tirato un brutto scherzo ai potentini, regalando la salvezza all'Abriola. Il San Cataldo ha agguantato il Barrata in classifica con una cinquina. L'Albatros Oppido ha calato il pokerissimo al Possidente. Infine, oggi pomeriggio si recupera Fst Rionero-Ruvo Venosa. GIRONE B Dopo alcuni anni di attesa, è ritornato il calcio che conta a Lagonegro. La corazzata di mister Oliva ha percorso un cammino perfetto in campionato e soprattutto tra le mura amiche, dove ha inanellato il massimo dei punti (qua-
5 1
ALBATROS: Rienzi (35' st Caterini), Lancellotti C., Gisonna, Monaco, Calabrese P. (13' st Bosco), Lcancellotti A., Mancuso, Calabrese B., Lancellotti D., Pagano, Pepe (1' st Calocero). All.: Cancellara. POSSIDENTE: Mecca L., Possidente V., Posca, Possidente A., Lorusso A., Possidente D., Mecca S., Possidente M., Petruzzi G., Possidente V., Masi. All.: Corbo. ARBITRO: Viggiano di Bernalda RETI: Pagano al 41' pt, Lancellotti A. al 7'st, Pagano al 15'st, Possidente V. (rig) al 20'st, Monaco al 27'st, Mancuso F. al 33' st. OPPIDO LUCANO L'Albatros ritrova la vittoria dopo cinque giornate in cui aveva raccolto solo delusioni. L'ultimo acuto degli uomini di Mister Cancellara, infatti, risaliva al ventidue febbraio contro il Futura Pz. Domenica scorsa, una bella e convincente vittoria contro il Possidente ha regalato altri tre punti ai rosa nero oppidesi permettendo l'aggancio in classifica al Savoia. La gara: i primi minuti di gioco sono emozionanti con le due squadre che lottano su ogni pallone ma nessuno riesce a prevalere sull'avversario. Bisogna aspettare 41' prima che Pagano semini il panico tra la difesa ospite e con un destro all'angolino basso porta in vantaggio l'Albatros. Da segnalare anche un legno col-
pito dallo stesso Pagano sempre durante la prima frazione di gioco. Si ritorna in campo e la musica cambia con l'Albatros che trova il raddoppio dopo appena 7' di gioco con Lancellotti A. che direttamente da calcio piazzato, indirizza la palla al 'sette' dove Mecca L. non può arrivare. L'Albatros cambia marcia e il Possidente non reagisce. Al 15' è ancora Pagano ma questa volta con il sinistro; palla nell'angolino basso e Mecca L. ancora battuto. Il Possidente prova a reagire e al 20' Possidente V. segna la rete che riapre parzialmente il mach direttamente da calcio di rigore. L'Albatros, però, è brava a non concedere niente agli avversari e al 27' Mancuso F. lancia Pagano sul filo del fuorigioco; l'attaccante rosa nero va via sulla sinistra portandosi dietro tutta la difesa ospite, poi vede liberissimo Monaco che da due passi non sbaglia congelando definitivamente la partita. Il Possidente cede le armi e al 33' arriva il quinto gol a opera dell'inesauribile Mancuso F. che mette parola fine al mach. L'Albatros, partita come una delle squadre a rischio a inizio stagione, ha dimostrato di esserci e la settima posizione nella generale è la conferma. Per i rosa nero oppidesi si tratta dell'undicesima vittoria stagionale e la nona vittoria tra le mura amiche. Per il Possidente, invece, è la tredicesima sconfitta in questa stagione e l'ottava rimediata lontano da casa. r.d.r.
Futura, Barrata e San Cataldo Incertezze da salvezza
rantadue). Il Lagonegro, inoltre, è l'unica formazione imbattuta del girone. Dall'inizio della stagione non ha avuto praticamente rivali. Sono bastati Ciuffo e Carlomagno per spuntarla sul Pomarico e dare il via ai festeggiamenti. In piazza d'onore, invece, Montescaglioso e Rotondella lotteranno fino alla fine. I montesi hanno piegato, in pieno recupero, il Fagnano Valsinni con Mossuti (a Santochirico aveva risposto inizialmente il sinnico Campea). Il Rotondella è andato a giocare a tennis in casa dell'Invicta Burgentia (tris di Ripa, poi in gol Tarantino, Guida e Manolio). Sussulto sul fondo della Rigamonti Matera che, pur ma-
tematicamente in Seconda, ha calato il poker ai danni dell'Aurora Tursi. La Tramutolese, ad un passo dallo spareggio-salvezza, ha impattato sul terreno del Roccanova. Il Salandra è andato a segno sette volte contro il Bernalda, mentre il Villa d'Agri si è accontentato di tre gol con il Paternicum. Parità tra Sirino Mercure e Satriano. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Sessantotto gol messi a segno (1328 marcature in totale) in questa ventottesima giornata (34 nel girone A, 34 nel B), di cui 45 dalle formazioni che hanno giocato in casa (24 nel girone A, 21 nel B), 23, invece, da quelle che hanno giocato
in trasferta (10 nel girone A, 13 nel B). Si sono registrati 10 successi interni (5 nel raggruppamento A, 5 nel B), 4 vittorie esterne (3 A, 1 B) e 2 pareggi (0 nel girone A, 2 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento B con 679 reti, seguito dall'A con 649. Il migliore attacco del campionato è
quello del Montescaglioso (79 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (20 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (9 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (90 reti subite). Donato Pavese
44 Sport
Mercoledì 29 aprile 2009
Seconda Emozioni e sorprese dell’ultima giornata
Moliterno, che gioia E ci sarà uno spareggio ANCHE L'ULTIMA giornata del campionato di Seconda Categoria ci ha regalato emozioni e sorprese. Nel raggruppamento C ha brindato alla promozione la Fortitudo Moliterno, perché la sua “coinquilina” Oratorio Lentini Maratea è cascata proprio sul più bello in quel di San Martino d'Agri. I tirrenici, negli ultimi novanta minuti del torneo, hanno perso anche la piazza d'onore a vantaggio del Real Grumento. Peggio di così non poteva andare. In questo raggruppamento sarà lo spareggio a decidere chi sprofonderà in Terza tra il Trecchina e l'Episcopia. Nel primo girone è stato promosso il Castelgrande; il Ginestracandida disputerà gli spareggi-promozione, mentre il Casteldoria è retrocesso. Nel B è salito in Prima il Cancellara; è arrivato secondo il Metanauto Picerno, mentre è retrocesso il La Fiasca Oppido. GIRONE A Ultimo turno di campionato senza sussulti in testa e con qualche brivido in coda. Il Castelgrande si è visto “stoppare” il proprio incontro, in vantaggio di due reti contro il già retrocesso Casteldoria Lagopesole. In settimana, la squadra di Dereviziis beneficerà dei tre punti d'ufficio. Il Ginestracandida ha chiuso la regular season con un pari in casa dello Sport Melfi. Ora punterà al salto di categoria attraverso i playoff. Il Palazzo ha impattato a Ruoti; il Foggiano Melfi è crollato col San Giovanni. Sul fondo è arrivato penultimo il Rapolla nonostante la larga
SPORTMELFI GINESTRACANDIDA
affermazione sul San Fele. Vittorie preziosissime in chiave-permanenza per San Nicola (sull'Atletico Genzano) e Garnet Red Bella (sulla Fides Scalera). GIRONE B Già sicuro del salto di categoria, il Cancellara di mister Cosentino si è concesso un pari a Vietri, grazie al penalty firmato da Angiletta. Il Metanauto Picerno ha dimezzato le lunghezze di svantaggio in classifica, infliggendo un tris al Tricarico. I picernesi puntano tutto sugli spareggi-promozione. Sul terzo gradino, in coabitazione col Tricarico, si è collocato il Potentia Santa Cecilia, corsaro di misura a Laurenzana con Palese R. Finale di stagione thrilling nei quartieri bassi della classifica. Domenica mattina, il La Fiasca aveva scavalcato l'Anzi al penultimo posto grazie alle cinque sberle rifilate al Craco (presentatosi con appena nove elementi). L'Anzi ha riagguantato un “posto al sole” (e spera nella permanenza del Genzano in serie D) espugnando Albano con Petruzzi A. e Pecora. Tris del Grassano sul Marsico; sospesa Accettura-Atletico Balvano. GIRONE C La squadra che ha dominato il campionato per l'intero girone di ritorno è caduta proprio all'ultima giornata. Nel calcio succede anche questo. L'Oratorio Lentini Maratea, capolista alla vigilia di questo turno, è sprofondato a San Martino d'Agri, consegnando la vittoria del campionato alla Fortitudo Moliterno, che ha piegato l'A-
1 1
SPORT MELFI: Montanarella, Carretta, Finelli, Sportiello, Mossucca, Alfano, Valerio, Zampino, Latocca ( al 40' Iodice), Montemarano, Zollo. All.: Battilana. GINESTRACANDIDA: Di Pace, Gaudioso, Pipolo L., Sepe, Messere, Lovino, Lettieri, Pipolo M., Pipolo G., Cicchiello, Volonnino. All.: Lettieri. ARBITRO: Di Biase di Venosa. MARCATORI: al 43' Zollo; al 55' Messere. IL GINESTRACANDIDA, pur con gli uomini contati, esce imbattuto dal difficile campo di Melfi e si conferma al secondo posto. Il Ginestracandida ha schierato tra le sue file mister Lettieri , risultato uno dei migliori in campo ed il 40enne Sepe che è stato insieme a Pipolo M. il migliore in campo. La cronaca: al 10' su punizione di Zampino, Carretta in area non intercetta. Al 18' su cross di Cicchiello, Gaudioso di testa manda di poco a lato. Al 25' Zampino, dalla distanza, impegna Di Pace ad una respinta di pugno. Al 28' Montemarano si libera di due avversari, la conclusione è da…dimenticare. Al 32' Cicchiello, servito da Pipolo M, va al tiro, palla di poco alta. Al 42' Zampino per Zollo, è costretto ad uscire dai pali Di Pace. Al 43' Sportiello lancia lungo per Zollo, gli ospiti sbagliano ancora una volta il fuorigioco, e per l'ala melfitana è un gioco da ragazzi sorprendere il portiere. Al 55' bella azione degli ospiti che porta al pareggio: Lettieri intercetta un rinvio della difesa locale, passa la palla a Pipolo M. che crossa per Messere che manda la palla nell'angolino alla sinistra dell'immobile portiere. Al 57' viene espulso Mossucca per comportamento antisportivo verso il direttore di gara, reo, secondo il giocatore melfitano, di fischiare fuorigiochi inesistenti . Al 60' lungo lancio di Carretta per Zollo che sorprende Lettieri, giunto al limite dell'area ospite, la sua conclusione finisce fuori. Al 65' bel tiro da fuori area di Zampino, Di Pace , con un volo plastico, manda in angolo. Al 70' splendida azione del Ginestracandida: Gaudioso per Sepe che serve Chicchiello ad una conclusione parata dal portiere. Al 75' Pipolo M., da fuori area, effettua un tiro diretto nel sette alla destra del portiere che ci arriva con le dita a deviare in angolo. Al 76' cross di Volonnino, Messere salta più di tutti e di testa manda a lato. Al 78' cross di Alfano per Zollo che, in semi rovesciata, colpisce debolmente, palla tra le braccia del portiere. All' 80' Gaudioso, da buona posizione, invece di tirare passa a Lovino in fuorigioco. All 83' Sepe per Cicchielo che, dal limite dell'area, fa partire un tiro di poco a lato col portiere immobile. All' 86' Sepe per Lovino, che va al cross, Cicchiello di testa impegna il portiere ad una parata. Soddisfatti i due allenatori per l'andamento delle proprie squadre in questo campionato. Lorenzo Zolfo
gromonte con il ventisettesimo centro di Aiello e la rete di De Paola. E' arrivato secondo il Real Grumento che ha preso a pallate l'Episcopia grazie al doppio Max Scaldaferri (venticinque marcature in totale), al doppio Cirigliano ed ai guizzi di Morello e Mauro Scaldaferri. Il Trecchina, pareggiando a Chiaromonte, spera ancora nella permanenza. Infatti, disputerà uno spareggio contro l'Episcopia. F.lli Cafaro, Nemus e Castelluccio hanno battuto rispettivamente il Sarconi, il Castelsaraceno e la Sanseverinese. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. 74 gol messi a segno (1805 marcature in totale - 33 nel girone A, 17 nel B, 24 nel C), di cui 53 dalle formazioni che hanno giocato in casa (24 nel girone A, 13 nel B, 16 nel C), 21, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (9 nel girone A, 4 nel B, 8 nel C). Si sono registrati 12 successi interni (5 nel raggruppamento A, 3 nel B, 4 nel C), 4 vittorie esterne (0 A, 2 B, 2 C) e 4 pareggi (2 nel girone A, 1 nel B, 1 nel C). Il girone più prolifico è il C con 628 reti, seguito dal B con 589 e dall'A con 588. Il migliore attacco del campionato lo detiene il Metanauto Picerno (75 reti, girone B), il peggiore è quello del Casteldoria (22 reti, girone A). La migliore difesa è quella del Cancellara (15 reti subite, girone B), mentre le peggiori sono del Laurenzana e del La Fiasca (65 reti subite, girone B). Donato Pavese
ATLETICOALBANO ANZI
1 2
ATLETICO ALBANO: Benedetto E. I, Valenzano, Morena, Benedetto E. II, Tammone A., Degrazia D., Tammone V., Benedetto L., Losasso, Locuoco, Soldo. A disp.: Tito E., Beneventi, Benedetto M. All.: Degrazia C. ANZI: Petruzzi R. ('89), Petruzzi R. ('90), Lauletta, Rubolino, Tito V., Buchicchio, Pecora, Cutro, Giorgio A. (20' st Colasurdo), Petruzzi A. (11' st Sarli G.), Telesca (36' st Petruzzi M.). All.: Pietrafesa. ARBITRO: Cappella di Matera. RETI: 26' pt Petruzzi A. (An), 15' st Pecora (An), 29' st Beneventi (Al). ALBANO L'Anzi di mister Pietrafesa ha fatto appieno il suo dovere. Ha vinto una gara non facile nella “tana” dell'Albano, ha evitato l'ultimo piazzamento in graduatoria ed ora attende notizie confortanti dalla D e, soprattutto, dallo Sporting Genzano. Se gli altobradanici manterranno il loro posto nel campionato Interregionale, l'Anzi disputerà i playout per la permanenza contro le penultime classificate degli altri due raggruppamenti di Seconda (il Rapolla e la vincente dello spareggio Trecchina-Episcopia). Intanto, il cuore, la determinazione e la voglia di salvarsi sono stati gli “ingredienti” vincenti di questo Anzi, che si è tirato fuori dalle “sabbie mobili” soltanto nel corso del girone di ritorno, dopo una prima parte della stagione veramente disastrosa. Nella decisiva e vittoriosa trasferta di Albano, l'undici anzese è stato seguito da un buon numero di sostenitori ed ha portato a casa la prima affermazione esterna della stagione. L'Atletico Albano parte forte e si vede annullare giustamente la rete del vantaggio (una punizione in seconda viene calciata direttamente in rete). L'Anzi pareggia immediatamente il numero delle marcature annullate: al 10', infatti, Giorgio A. si aiuta con una mano prima di battere a rete. Al quarto d'ora il fluidificante sinistro dell'Anzi, Rocco Petruzzi, manca il bersaglio di testa, in seguito ad un tiro dalla bandierina. Gli ospiti attaccano a testa bassa ed al 26' trovano la via del gol con Andrea Petruzzi, complice una deviazione fortuita di un difensore locale. Ad inizio ripresa Buchicchio testa le doti di Benedetto E. su punizione; la respinta del numero 1 di casa non è impeccabile e trova pronto Giorgio A. al tap-in vincente (5'). Il direttore di gara annulla per off-side. L'intraprendente Telesca, qualche minuto più tardi, si incunea tra una selva di gambe avversarie e viene messo giù al limite dell'area. Sul successivo calcio da fermo, Pecora fissa il punteggio sul 2-0 (15'). Al 29' Sarli G. manca il colpo del ko. Sul capovolgimento di fronte, i nuovi entrati dell'Atletico Albano confezionano il gol della bandiera: assist di Tito e sigillo di Beneventi. d.p.
Sport 45
Mercoledì 29 aprile 2009
Prima categoria Fortunato: «Un grande abbraccio nel ricordo di Ricciardi»
Bentornato Lagonegro Vittoria sul Pomarico che garantisce l’approdo in Promozione LAGONEGRO POMARICO
versario, il Pomarico, che non ha potuto fare altro che assistere ai festeggiamenti. La gioia che è esplosa alla fine della partita, ha coinvolto così tutti: dirigenti, giocatori, tifosi e amministratori locali accomunati in un grande abbraccio e nel ricordo del Presidente Ricciardi. "E' stata una bellissima vittoria - ha dichiarato il presidente Mimmo Fortunato - che premia la nostra tenacia. L'abbiamo fortemente voluta, siamo stati forti e non abbiamo mai mollato: è una vittoria di un gruppo, di bravi ragazzi ancor prima che bravi giocatori. La nostra promozione ha una dedica speciale: al nostro caro amico nonché presidente nei nostri cuori, Franco Ricciardi, che ha tifato per noi da lassù". “La promozione - ha dichiarato durante i festeggiamenti finali, Mister Oliva sostenuto anche dal Presidente degli allenatori Passarella, vecchia conoscenza dei lagonegresi - è stata una vittoria di squadra che ha premiato l'intera società e i ragazzi, ma con questo successo colgo l'occasione per chiedere a tutti, amministratori, appassionati di sport e amici di continuare a sostenerci, perché Lagonegro e i suoi giovani possano continuare ad essere presenti nei tornei regionali e nazionali non solo del calcio, ma anche della pallavolo e dell'atletica”. sport@luedi.it
2 0
SOCCER LAGONEGRO: Armando, Rocco P., D'Agostino, Borreca,, Falabella, Ciuffo (2's.t. Mangariello), Carlomagno, LArdo, Mastroianni, La Corte, Rocco A(20' De Leo). POMARICO: Marino, Lupo, Quinto, Dilera, Glionna, Montano, Laterza, Fiore, D'adamo, Nasca, Musillo RETI: 20' p.t. Ciuffo, 22'p.t. Carlomagno PER la società del presidente Mimmo Fortunato, promossa con anticipo in promozione, ieri è stato un giorno di grande festa. Non solo per la promozione ma per il raggiungimento di un altro importante traguardo: il ritorno del calcio che conta in un città come Lagonegro, dove la storia sportiva ha saputo raccontare tanto negli anni. La lunga attesa durata qualche anno, è stata cancellata grazie al percorso della squadra condotta da Mister Oliva, che è stato vicino i suoi ragazzi e li ha incitato a far bene fino alla fine. Anche nell'incontro di ieri, come tutte le partite di questo formidabile campionato della Soccer, i primi minuti di gioco hanno visto subito la compagine di Mister Oliva padrona del campo e alla metà del primo tempo un'azione del veterano Ciuffo ha cambiato il ri-
L’esultanza degli atleti e sotto l’intero team rossonero
sultato portando la Soccer in vantaggio. Le redini del gioco così sono passate in mano alla squadra lagonegrese che in mezzo al campo è stata una vera e propria diga composta, come sempre, dagli ottimi Mastroianni, Lardo, D'Agostino, Carlomagno. È proprio quest'ultimo che raddoppia e conduce l'intera squadra verso una vittoria che vale alla Soccer il primato assoluto in prima categoria. Una promozione ottenuta con pochi mezzi economici e tanta passione ma anche una festa grande nel team della Soccer che ieri pomeriggio al comunale di Lagonegro si è imposta sull'av-
Giovanile, un memorial Venosa, la scuola calcio a Melfi il 1° maggio di Lopez è d’esempio Il 1° maggio a Melfi è in programma una grande Manifestazione di Sport e Cultura , organizzata dal settore giovanile gialloverde e dedicata a ' Rocco Castaldi '' un grande personaggio che tanto ha contribuito allo sviluppo della cultura sportiva a Melfi L'iniziativa prevede la partecipazione di circa 400 ragazzi di età compresa tra i 6 ed i 16 anni e circa 300 genitori delle associazioni di Matera , Potenza e Lavello, i quali verranno accolti con grande entusiasmo dalla città normanna. Ricco il programma fatto di visite guidate al Castello, alla Cattedrale, con gare, giochi, ristorazione, ed una premiazione finale in grande stile durante la quale ci sarà l'esibizione dell' ''Associazione Musicale Città di Melfi '' e, del gruppo sbandieratori e '' Falconieri De Tempore Exeundi''. "Un progetto molto ambizioso e difficile da mettere in atto, attuato grazie al grande cuore della città di Melfi, asserisce Natale Iorio responsabile del progetto. Un grazie alle tante associazioni che ci hanno sostenuto, come l'Associazione Volontari Ronca Battista'' , i ristoranti della città - Hora sesta - Il Re Sole - Il Sole di Mezzanotte - la dirigenza Melfi calcio, l'Amministrazione Comunale tutta, che hanno sposato l'iniziativa apportando quel contributo operativo che sicuramente metterà in risalto una città ospitale e ricca di storia". Tutto questo - conclude Natale Iorio - per regalare ai nostri ragazzi qualcosa di diverso, un sorriso in più, proprio come recitano i nostri obiettivi di educatori e
di allenatori e, nell'occasione far conoscere le bellezze della nostra città". Alle premiazioni saranno presenti oltre a tutte le dirigenze delle associazioni partecipanti: la Famiglia Castaldi, il Vice Presidente Vicario Sg LND Dott Carlo Maglia, il Responsabile Attività di Base Prof. Angelillo, il Sindaco .Navazio, gli Assessori: Vincenzo Castaldi, Giuseppina Carbone, Giuseppe Quaranta Associazioni partecipanti: Matheola Matera - Santa Maria Potenza - Asso Potenza - Junior calcio Lavello Polispò Lavello - Santarcisio Rionero - Promesse Lucane - settore giovanile AS Melfi. categorie ( piccoli amici pulcini ) 9,00 - 12,30 gare e attività ludiche Ore 13,00 pranzo presso i ristoranti '' ora sesta'' e '' Il re sole '' il Sole di Mezzanotte '' Ore 14,30 visita guidata al centro storico ( cattedrale -- castello ) Ore 17,30 rientro presso lo stadio per la premiazione finale categorie ( esordienti giovanissimi - allievi ) Ore 09,30 visita guidata al centro storico (cattedrale -- castello ) Ore 12,00 pranzo presso il ristorante '' Il Re Sole '' Ore 14,00 gare categorie esordienti - giovanissimi allievi Ore 18,00 sfilata dei gruppi partecipanti accompagnati dall'Ass. Musicale Città di Melfi Ore 18,30 esibizione gruppo sbandieratori Ore 18,45 premiazioni Ore 19,30 esibizione finale banda municipale
I bambini della scuola calcio
QUANDO il calcio diventa divertimento, solidarietà e socializzazione, lontano dal business, dagli interessi economici, si trasforma in un esempio di football “più umano” e “veicolo” di valori.E' in questa direzione che Mister Lopez “guida” i baby calciatori, fornendo loro un'occasione per avvicinarsi al mondo dello sport valorizzandone le proprie passioni, reali e non, ed è per questo che punta molto sull' ”immagine” della squadra, al di là dei risultati e delle eventuali realizzazioni personali dei piccoli allievi.Rigore, organizzazione, cura della dotazione dell'abbigliamento sportivo, puntualità, visite mediche, partecipazione a gare sportive organizzate con altre realtà locali, fanno dell'allenamento un momento di “crescita” del baby calciatore, ma anche uno dei motivi necessari per poter riempire di significato una partita di pallone. Michele Lopez ex calciatore di campionati regionali e di serie D è abbastanza soddisfatto di questa scuola calcio: “ togliere i bambini dalla strada e dai computer penso sia positivo per inculcare loro insegnamenti che, sicuramente, gli serviranno per tutta la vita. Chi non ha visto un bambino tirare a calci in mezzo alla strada? Il mio compito è dare loro un divertimento ed un sano agonismo”.Gli allievi dell' ”Asd Michele Lopez” di Venosa sono bambini frequentanti le classi 4° e 5° elementare:Dell'Arso Roccaldo (classe 98) - D'Errico Biagio (classe 98) Solimeno Roccaldo (classe 98) - Nardulli Mariano (classe 98) - Lioy Marco (classe 98) - Cavallo Michele (classe 98) Teora Mario (classe 99) - Carretta Mauro (classe 98) - Luciano Giuseppe (classe 99) - Pescuma Antonio (classe 99) - Di Lavello Davide (classe 98) - Roberto Daniel (classe 98) - Manieri Alessandro (classe 98) - Bellasalma Antonio (classe 99) - Lichinchi Pasquale (classe 98) - Pellegrino Alfredo (classe 98) - Gammone Giuseppe (classe 99) - Sileno Gianluca (classe 98). Lorenzo Zolfo
Seconda categoria Giocherà i play off
Grumento secondo TRA LA paura di arrivare terzi e la speranza di piazzarsi in vetta è giunto il secondo posto, utile per la disputa dei play – off. Ed è il premio forse più giusto. Il Real Grumento che solo tre giorni fa per 6-0 il V. R. Episcopia condannandolo allo spareggio per non retrocedere direttamente contro il Trecchina è riuscito nell’impresa di scavalcare l’Oratorio Lentini Maratea, che nel girone di ritorno ha totalizzato più punti di tutti, ossia trentatré, essendo stato battuto a San Martino d’Agri per 2-1 in rimonta. Alla fine si può dire che la squadra di Prete non è stata l’arbitro del proprio destino. Bensì il San Martino d’Agri. Infatti la società del presidente D’Aquaro violando il terreno della Fortitudo Moliterno che ha vinto il campionato a cinque giornate dalla fine e che non perdeva da circa due anni e mezzo. Poi ha fermato sul proprio terreno di gioco lo stesso Real Grumento sullo 0-0 nel recupero del 18 marzo dove da lì in poi sono arrivate le ultime cinque vittorie di fila dei biancazzurri. In ultimo la sconfitta inflitta all’undici di Magnabosco in piena corsa per il primato ha regalato una grande gioia a capitan Sacco e compagni che potranno disputare gli spareggi con le seconde degli altri due gironi: Ginestracandida (raggruppamento A) e Metanauto Picerno (raggruppamento B). La storia del Real Grumento è tipica a quella del Real Senise dello scorso anno. Difatti l’Aurora Tursi e il Real Agromonte erano prime in classifica e i senisesi erano terzi. Il Tursi vinse contro il
F.lli Cafaro in trasferta, l’Agromonte perse a Maratea e il Senise vinse con la Fortitudo Moliterno. In fin dei conti si intrecciano quasi le stesse squadre. Come per dire che nel calcio ci si incontra sempre e non si sfugge al regolamento dei conti. Il Real Grumento ha meritato comunque il secondo posto per tre motivi: dopo il Maratea ha ottenuto più punti di tutti (trenta), ha registrato il miglior attacco (settantadue reti) e ha subito meno gol di tutti (ventisei). Con questi numeri sinceramente non poteva essere tagliata fuori dai giochi promozione. E’ stata una giornata di festa per tutti in ogni modo. Per Morello che ha sbloccato il risultato arrivando ad undici gol stagionali e sostituendo Vicino egregiamente che ha trovato lavoro in Spagna, per Massimo Scaldaferri che ha finito la stagione da vicecapocannoniere con venticinque reti dietro ad Aiello della Fortitudo Moliterno giunto a ventisette con una doppietta che ha blindato il primo tempo sul 3-0, per Cirigliano che entrato al posto di Morello ha segnato la sua prima doppietta in Seconda Categoria, di cui uno su rigore da lui stesso procurato e da Mauro Scaldaferri che dopo aver giocato per un intero campionato in retroguardia spostato sulla linea mediana si è tolto lo sfizio di segnare. Per Prete sono segnali importanti in vista dei play – off. Sono da tenere in grandissima considerazione in attesa di ritrovare Innella e Marinelli dalle rispettive squalifiche. Biagio Bianculli
46 Sport
Mercoledì 29 aprile 2009
B2 donne Col Trani bisognerà vincere e sperare nelle disgrazie altrui
Time Matera, tutto da rifare Il secondo posto di Vercekova e socie è durato solo una partita Solo una settimana è durato il secondo posto della Time Volley Matera. Allo scontro diretto contro il Salerno, le ragazze di Tommaso Galtieri non sono riuscite ad arrivare neanche al tie-break che sarebbe stata l'ultima occasione per arrivare a pari punti e giocarsela fino alla fine. Delusa la società per la prova offerta dalle ragazze, si aspettavano una gara dove, uscisse fuori la coralità di tutto il gruppo, ma alcune giocatrici più rappresentative, sono venute meno nel momento più delicato e decisivo dell'incontro. Mentre la squadra di casa allenata da Ivan Castello ha sfoderato una grande prova confortata e sostenuta da un pubblico entusiasta. Con questa prestazione le salernitane si candidano anche per la vittoria ai play-off. Mancano ancora due giornate per la fine del campionato, difficile prevedere una battuta d'arresto per salerno che affronterà due squadre campane, il Battipaglia che non ha più niente da chiedere al suo campionato, salve a quota 46 punti; l'ul-
Galtieri ed a destra una fase della gara al Palasassi
timo incontro sarà disputato contro le ragazze del Sala Consilina anch'esse salve a 41 punti. Facile prevedere due vittorie per Salerno, tranne che non ci sia la rivalità dei derby e la gare si giocheranno fino all'ultimo
punto. La Time Volley Matera finirà il campionato in trasferta dopo che sabato avrà affrontato in casa il Trani, che ha strabiliato centrando il grande slam, con la conquista della coppa Italia e del campionato. Si
potrebbe ipotizzare che Rosa Ricci e compagne, siano sazie, i due coach Toni Chiappa e Pino Filannino forse daranno spazio a giocatrici impegnate meno in questo campionato. Poi la facile trasferta, contro la ce-
nerentola del campionato, l'Ostuni che non potrà impensierire minimamente le materane, non avendo mai vinto una gara. Bisogna sperare fino alla fine, ma l'impresa che dovranno realizzare le ragazze di Galtieri
sarà nei play-off, viste le potenzialità che ha la Time. Ora è la volta che i tifosi stiano vicini alle ragazze, che hanno bisogno del loro caloroso sostegno, facendo trovare un palazzetto con presenze consistente, che facciano sentirsi. Da considerare che l'annata non è ancora finita, comunque, per la società qualsiasi sia il traguardo finale è comunque positivo, al di là delle aspettative di inizio campionato che davano una salvezza tranquilla, forse rimarrà il rammarico che arrivati a questo punto si poteva ottenere qualcosa in più con il secondo posto, per evitare meccanismi che lasciano tante insidie a cominciare dalle lunghe trasferte. Da non dimenticare, che si è dovuti fare i conti anche con un periodo di sfortuna, che ha attraversato la società con vari infortuni in momenti importanti durante il cammino di questo campionato, pagando un prezzo abbastanza alto. La certezza è che ai play-off Matera ci sarà. Vincenzo Bochicchio
B2 donne Le potentine conservano il sesto posto B2 donne Terza affermazione negli ultimi 4 turni
Giocoleria, punto a Turi Planitalia, una vittoria che fa almeno classifica che conferma la crescita
Nello Caliendo ed a fianco Santangelo dell’Asci
È QUANTOMENO servito per mantenere il sesto posto della classifica, ora però condiviso con il Sarno invece che col Battipaglia, il punto raccolto sabato sera a Turi dalla Giocoleria Potenza. Non che il 3-2 subito in terra barese da Paola Felicetti e compagne nella 28esima e terzultima giornata di campionato possa essere considerato un buon risultato: in rapporto alla modesta levatura dell'avversaria di turno e ancor più ripensando alle occasioni avute e non sfruttate a dovere dalle biancazzurre di Caliendo per tornare a casa con i tre punti. Che avrebbero reso giustizia alla differenza di valori tecnici evidenziata dalla prima fase del match giocato in terra pugliese: in cui (fino alla conclusione del terzo set) un'Asci rabberciata - per l'assenza di capitan Avena, ben rimpiazzata comunque dalla giovane Di Camillo - ma pur sempre efficace al momento opportuno, aveva dimostrato di saper piazzare la zampata giusta quando serviva. Tranne che nello sprint finale del secondo parziale, quello che sarebbe poi costato a Sinisi e socie il deleterio prolungamento della contesa fino al
tie-break. «Le possibilità per fare nostra la partita, e l'intera posta in palio, ci sono state», ha rimarcato il direttore sportivo della Giocoleria, Rocco Santangelo. «Ma evidentemente non era serata, anche perché il rendimento di diverse delle ragazze non è stato all'altezza. A parte Felicetti - che con i suoi punti ha tolto le castagne dal fuoco in più di una circostanza -, per il resto la squadra non ha girato come al solito. E alla lunga la maggiore verve agonistica e fisica delle nostre avversarie, brave a crederci e a non mollare di intensità fino in fondo, ha scavato la differenza». «Loro - ha aggiunto il diesse potentino - hanno messo in mostra una buonissima alzatrice e due valide laterali, ma per il resto erano complesso decisamente alla portata. Favorito un po' troppo dalle nostre difficoltà nel trovare le misure giuste: a muro, dove raramente siamo risultati efficaci, come in ricezione, la cui imprecisione ci ha limitato anche in fase offensiva». Luca Carlone sport@luedi.it
Daniela Cianflone
MONTESCAGLIOSOLa Planitalia Montescaglioso ha espugnato il campo del Centro Santulli Aversa (Caserta) per 3-0 (18-25; 22-25; 21-25) e sale a quota 16 punti, abbandonando, dopo diversi mesi, la penultima posizione che è ora stata lasciata proprio alle aversane, rimaste a 13. All'andata le campane si erano imposte a Montescaglioso al tie - break dopo aver rimontato per ben due volte le montesi. Le pallavoliste di Montescaglioso, con i tre punti esterni, ottengono la loro quinta vittoria stagionale, terza lontano da Montescaglioso e terza nelle ultime quattro partite disputate. In precedenza avevano vinto le gare interne con il Volley Sarno e con l'Ostuni: in questo periodo, che ha fruttato otto punti, la Planitalia Montescaglioso ha concretizzato lo stesso numero di punti che aveva conquistato nei precedenti ventiquattro incontri. In questa stessa stagione la vittoria in trasferta più larga ottenuta dalle montesi era stato il 3-1 inflitto alla Cofimar Battipaglia alla terza giornata. La squadra montese, allenata da Egidio Motola, non può più ambire alla permanenza in serie B/2 e sta onorando il campionato con impegno, trovando alcune soddisfazioni che, se da un lato non ribaltano la classifica, consentono di ottenere risultati positivi e fanno maturare le tante giovanissime (Deleo, Tancredi, Dasco) che giocano ormai in pianta stabile nel sestetto di Montescaglioso. Gli ultimi due impegni del 2008/2009 vedranno, domenica 03 maggio, alle 18, al Palauditorium “Karol Wojtyla” di Montescaglioso il Nati a Taranto Volley, mentre l'ultima gara stagionale sarà giocata sabato 9 maggio, alle 18.30, a Noicattaro (Bari), in casa della formazione del Menelao Nojaturi. Michele Marchitelli
Sport 47
Mercoledì 29 aprile 2009
B2 Uomini Il ds Piero Crichigno analizza l’ottimo momento dei potentini
Medical, si decide a Reggio «Con Salerno era facile. S’è adeguato anche il pubblico» SUPERATA in scioltezza la pratica Salerno, in casa Medical Center i pensieri sono già rivolti alla gara di sabato prossimo a Reggio Calabria, che ha tutta l'aria di poter risultare decisiva per la conquista del secondo posto finale in campionato. Ulteriormente rinforzato, nel frattempo, da Zuccaro e compagni dopo le gare del ventiquattresimo turno: grazie al punto pesante guadagnato nei confronti del Nicosia, passato solo al tie-break sul campo del Messina e ora staccato di tre lunghezze dai rossoblù di Giorgio Draganov. «Non era certo quella contro il Salerno la gara per testare le nostre qualità e la nostra forma fisica dice il direttore sportivo della Virtus, Piero Crichigno - ma era importante vincere come abbiamo fatto e cioè senza problemi. Anche il pubblico si è adeguato alla semplicità della gara, seguendo in un ambiente più da sala da the che da palasport le fasi dell'incontro: ma siamo sicuri che i nostri affezionatissimi tifosi stanno risparmiando la loro voce e i loro cori per i momenti più importanti che ci aspettano nelle prossime settimane, quando affronteremo gare decisive nei playoff». «Vorrei piuttosto ricordare - aggiunge il diesse della Medical Center - che l'incasso dell'ultimo match è stato donato alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo per la costruzione di una tendostruttura a L'Aquila, aderendo a quanto fatto dalla Fipav nazionale: per questo ci aspettavamo una maggiore presenza di pubblico, non per la partita in sé, ma per dare un segno importante della generosità della gente potentina, ma in questo senso siamo soddisfatti a metà perché molti hanno disertato il PalaPergola. Forse siamo stati penalizzati dall'avere dovuto anticipare alle 17 l'inizio della partita per fare spazio ad una squadra di basket, cosa che abbiamo co-
B2 Uom. Con Catanzaro e Catona
Dispiacere per l’incasso basso Era per L’Aquila munque fatto ben volentieri; ma forse il dato più amaro è vedere che manca la gente di pallavolo, delle altre società, di chi gira attorno al mondo del volley potentino, che a volte ci fa pensare che portare avanti un progetto che può gratificare tutti dà invece fastidio a molti. E in questo senso vorrei invitare i dirigenti dei Comitati provinciale e regionale a provare di creare una cultura di collaborazione fra le società, per il bene di questo meraviglioso sport che tutti amiamo». l.c.
Sidel Lagonegro verità in due gare Cimino della Sidel Lagonegro, squadra che dovrà affrontare il Catanzaro
Il ds della Mc Potenza, Piero Crichigno
Volley Serie C Decisiva la vittoria con la Pallavolo Matera
Alberti Lauria rivede la B2 CERAMICHE Alberti Polisportiva Lauria ritorna in serie B2. Dopo quattro gare, il sestetto lauriota ha raggiunto l'obiettivo prefissato ad inizio stagione: il salto di categoria. In gara quattro, giocata al Pala Sassi di Matera, infatti, i potentini hanno sconfitto la Pallavolo Matera per tre set a due portando a casa un risultato importantissimo per l'intera comunità lauriota. Un ritorno in serie B2, dopo tanti anni d'assenza, che conferma l'ottimo lavoro svolto dalla dirigenza tirrenica e dall'intero staff tecnico. Anche questa volta non è stata una gara facile per entrambe le formazioni che si sono affrontate a viso aperto giocando punto a punto tutti e cinque i set (così come era capitato in gara uno, terminata a favore del Lauria e in gara due chiusa a favore del Matera, ndr). Il primo set è stato vinto dalla Pallavolo Matera che ha chiuso il gioco con il punteggio di venticinque a venti. Stessa musica nel secondo parziale vinto ancora una volta dai pallavolisti materani per venticinque a ventidue. Sul punteggio di due a zero, la Polisportiva Lauria si è risvegliata accorciando dapprima le distanze (set chiuso con il punteggio di venticinque a ventu-
no, ndr) e poi pareggiando i conti nel quarto parziale chiuso sul venticinque a quattordici. Il due a due non ha frastornato i materani che hanno combattuto anche al tie break, vinto poi dal Lauria per sedici a quattordici. Una vittoria che ha spento le speranze dei materani, allenati da Lozowy e Rizzi, di poter arrivare a giocarsi tutto in gara cinque a Lauria; materani che per il secondo anno consecutivo vedono sfumare proprio in finale il ritorno in serie B2 (l'anno scorso fu il Lagonegro ad eliminare la Pallavolo Matera, ndr). Nonostante la sconfitta, alla Pallavolo Matera va comunque fatto un plauso per l'ottimo campionato disputato e per la grinta mostrata anche nella coda dei play - off. Con la promozione in serie B2 della Ceramiche Polisportiva Lauria il campionato maschile di serie C ha chiuso i battenti anche perché i play-out sono terminati la settimana scorsa con la salvezza acquisita in maniera matematica ed anticipata dell'Edil Loperfido Matera grazie alla rinuncia della Co.Gil. Costruzioni Policoro a disputare la finale permanenza. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
SETTIMANA di preoccupazione per la Sidel, che dopo aver fallito sul campo dell'Acireale deve far i conti con la zona rossa della classifica. Con 27 punti infatti i lagonegresi sono a limite della zona retrocessione, dove tutto è ancora da definire a seconda dei risultati delle ultime due partite. La squadra di Mister Stigliano si sta preparando per il match di sabato contro il Catanzaro che risulterà cruciale per la salvezza, in vista poi dell'ultima partita contro il Catona che decreterà i verdetti finali. Dopo l'andamento dell'intero campionato, nulla faceva prefigurare un calo così decisivo da parte dei ragazzi di Stigliano che sono a secco di punti da quattro giornate, per una situazione di classifica che lascia l'amaro in bocca per non aver vinto con squadre alla pari, soprattutto nell'ultimo periodo. L'obiettivo della dirigenza però, anche dopo la partita di Acireale,è sempre lo stes-
so , e cioè la permanenza in B2, che solo sul campo bisognerà guadagnarsela in questi due ultimi impegni. Ci vorrà più determinazione e sicuramente più concentrazione, che è mancata nello scorso turno, e che ha portato alla lenta caduta della Sidel nelle ultime partite . “Giocheremo fino alla fine e punteremo ad ottenere queste due vittorieha commentato il team manager dei lagonegresi- per guardare ad una salvezza che durante l'intera stagione abbiamo voluto e dimostrato di voler ottenere. Non sarà facile, visto che siamo in cinque squadre per tre posti, ma bisognerà combattere fino alla fine”. Situazione dunque difficile, che Mister Stigliano dovrà gestire fino in fondo sul piano non solo tecnico-tattico ma anche psicologico, guidando la squadra verso un traguardo che fino a qualche giornata fa sembrava a portata di mano, ma nella pallavolo si sa, bisogna soffrire fino alla fine.
Il coach dovrà gestire anche le energie mentali
48 Sport
Mercoledì 29 aprile 2009
S. Antimo, squalifica ridotta CONTINUA la preparazione della Bawer Matera in vista della sfida di domani sera a PalaSassi. Dopo la sconfitta a Molfetta di domenica scorsa la situazione è di 2-1 in favore della formazione di Carolillo. Intanto nell'altra serie di play out tra il Sant'Antimo e il Fossombrone, dove il punteggio è di 2-1 per i marchigiani, la società campana, a seguito della decisione del giudice sportivo dopo i fatti accaduti nel palazzetto campano, ha ricevuto la squalifica del campo. Così si legge nella nota della Fip: «squalifica del campo di gioco per 3 gare per aver un tifoso invaso il campo e colpito in due diverse occasioni l'arbitro con uno schiaffo, dopo averlo insultato e minacciato ed averlo colpito con uno sputo, costringendo gli arbitri ad interrompere la partita in entrambi i casi». Immediato il ricorso della società campana che ha visto la squalifica ridursi da tre a due giornate con alle porte la sfida sul parquet di Fossombrone che potrebbe risultare decisiva: in caso di vittoria Crow e compagni sarebbero salvi mentre il quintetto allenato da Ponticiello passerà al secondo turno di play out. a.mutasci@luedi.it
retrocessa in B
Corvino
Golf Open di Puglia e Basilicata chiusi con la vittoria di un italiano
Un trionfo per Terreni Erano 19 anni che non accadeva. Il podio è interamente tricolore TRIONFO italiano all'International Open di Puglia e Basilicata, disputato sui due tracciati del Resort Riva dei Tessali e Metaponto. Ha vinto il trentatreenne genovese Paolo Terreni (137 - 67 70) che ha superato con un birdie alla prima buca di spareggio il venticinquenne livornese Andrea Perrino (137 - 69 68). Dopo diciannove anni, dunque, è tornato a risplendere l'azzurro in una delle gare più longeve, divenuta stregata dopo il titolo conquistato da Emanuele Bolognesi nel 1990. Il successo dei pro di casa nostra è stato completato dal terzo posto di Fernando Pasqualucci (138 - 66 72), ottenuto alla pari con l'inglese Steve Lewton e con i francesi Alan Bihan e Kenny Le Sager. Al settimo con 139 si è classificato il belga Jerome Theunis e all'ottavo con 140 Stefano Reale, in lotta per il titolo fino alle ultime buche, l'austriaco Jurgen Maurer, lo spagnolo Jesus Legarrea e lo svizzero Martin Rominger, campione uscente. Buone prove anche di Alessandro Napoleoni (72 69) e di Andrea Zanini (68 73), 12.i con 141, di Marco Guerisoli, 16° con 142 (70 72), di Marco Crespi (70 73) e del tarantino Giulio Grippa (71 72), 23.i con 143. "Ho avuto fiducia sin dal-
Paolo Terreni, vincitore a Riva dei Tessali e Metaponto
le prime battute - ha detto Terreni, al quale sono andati quale vincitore i 6.525 euro di prima moneta e il Trofeo Puglia-Viaggiare in Puglia e quale miglior italiano il Trofeo Coni Puglia Coni Basilicata - anche se non sono state felici perché ho perso tre colpi. Poi ho imbucato un putt da venti metri alla quarta buca e da quel momento non ho avuto più incertezze. Sono particolarmente contento e mi auguro che questo successo sia foriero di un'ottima stagione".
Soddisfatto anche Perrino, che ha ricevuto il Trofeo CTE srl TO Delta riservato al secondo classificato:"Il play off è sempre una lotteria, però sono rimasto molto contento per questa che ritengo una settimana fantastica. E' una risultato che mi da grande morale e che sicuramente avrà un peso determinante per il futuro". Deluso, invece, Pasqualucci: "Nelle ultime cinque buche ho avuto tre occasioni per fare birdie e partecipare al play off, ma la palla non ha voluto saperne di en-
trare fermandosi sempre o appena prima o poco dopo la buca. Per come ho giocato meritano almeno questa opportunità". Il torneo, che si è disputato sulla distanza di 36 buche anziché sulle 54 programmate a causa dell'annullamento della prima giornata per maltempo, si è deciso come sempre sulle ultime buche del tracciato all'interno della pineta di Riva dei Tessali (primo turno disputato sul secondo percorso del club a Metaponto). Un paio di errori hanno messo fuori gioco Reale, mentre Terreni ha segnato un bogey sull'ultima buca che ha originato lo spareggio essendoci combinato con un par di Perrino. Alla prima buca supplementare Terreni ha posto la palla sotto il green con un drive magistrale, poi approccio e putt per il birdie vincente. Oltre ai due protagonisti, hanno ricevuto premi speciali Marco Fabio Mari (Trofeo Monticchio Gaudianello, quale miglior dilettante 40° con 145), Fernando Pasqualucci (Trofeo Regione Basilicata per il miglior score a Metaponto e Trofeo Banca di Puglia e Basilicata per il terzo posto), e a Peter Lepitschnik (Trofeo Sedit, miglior secondo score a Metaponto).
Karate Ottimo terzo posto per Evangelista. Podio anche per Triano
Pastore secondo a Lignano GLI ATLETI dello Shintaikan Karate Club Potenza hanno partecipato nel corso dell'ultimo fine settimana al campionato nazionale Aics di specialità, svoltosi a Lignano Sabbiadoro organizzato dal Comitato Provinciale Aics di Udine. La manifestazione si è svolta presso il Villaggio Turistico Sportivo E.F.AG.E.T.U.R. di Lignano Sabbiadoro. La gara di kumitè e katà è stata riservata agli atleti cinture nere e marroni divise per classi esordienti A, B, cadetti, juniores e seniores maschile e femminile ed il “Gran premio Giovanissimi di Karate”, riservati agli atleti nati dal 1998 al 2004, suddivisi per fasce d'età, bambini, fanciulli e ragazzi. Nella classe assoluto di kumitè Gianluca Pastore, per la categoria fino a 70 kg si è classificato al secondo posto perdendo la finale contro Ivan Valinotti di Torino per 1 a 0. La finale è stata dominata dal tatticismo. Pastore ha fatto registrare una buona tenuta di gara, ma è stato costretto a dover cedere le armi. Ottimo terzo posto per
Gianluca e Donato Pastore
Gianfranco Evangelista nella categoria fino a 65 kg, perdendo la finale di poule con l'atleta Michele Catanzaro dell'A.S.D. Karate Sciacca di Agrigento. Evangelista ha vinto la finale per il terzo posto per 4 a 1 contro l'atleta Angelo La Spada di Avellino. Nella categoria cadetti maschile Fausto Cantore ha ottenuto
il terzo posto perdendo la finale di poule contro Marco Lentini di Siracusa per 4 a 2, vincitore della manifestazione. Cantore ha vinto la finale di poule con Ivan La Motta, di Avellino per 4 a 0. Nella classe esordiente B di kumitè ( 14/15 anni ), Gaetano Triano ha ottenuto il secondo posto nella categoria 55 kg, perdendo in finale con Pasquale Falcucci dell'A.S.D. Champion di Napoli con il punteggio di 10 a 9 dopo cbe i tempi regolamentari si sono chiusi sul punteggio di 6 a 6. Domenico Cefalo è giunto al quinto posto nella categoria 55 kg. L'atleta si è arreso a Matteo Corradini di Torino per 1 a 0. Fabio Mauro ha raggiunto il quinto posto nella medesima categoria, dopo aver perso contro Andrea Ridolfi, catanese per 1 a 0. Alla manifestazione hanno preso parte 650 atleti provenienti da tutta Italia. Il livello della manifestazione è stato sicuramente alto, vista la presenza di campioni mondiali, europei e italiani tesserati per la Fijlkam. f.menonna@luedi.it
Bernalda, salvezza storica
Levoni, peccato Bawer, coraggio di DONATELLO VIGGIANO SI è chiusa in gara 3 del primo turno di Playoff, al Palasclavo di Siena, la positiva stagione della Levoni. Come noto, conclusa la lunga rimonta da -13, culminata col sorpasso(7674), è stata veemente la risposta toscana, a partire dal gioco da tre punti di un Tomasiello(19 punti) che da probabile assente della partita, è diventato grande protagonista della stessa. I potentini hanno giocato una partita coraggiosa, cullando forse qualche rammarico per i pochi punti(12), segnati al di fuori del trio Ruggeri-Rato-Palombita, rispetto per esempio ai 38 arrivati in gara 2 degli stessi quattro giocatori, a partire dai 16 a testa di Chiarastella e Ferrara. Le statistiche offrono “vantaggi” a Siena a rimbalzo(38-25), nei liberi tentati(30-10) mentre balza all’occhio come la Levoni abbia equamente distribuito tra due e tre punti le sue realizzazioni dal campo(30), prediligendo forse troppo però il tiro dalla lunga distanza(ben 40 tentativi), contro i 23 nell’area colorata, da dove la percentuale è stata del 63%. Al di là dei numeri, resta positiva la stagione dei bianconeri, riusciti allo stesso tempo a centrare sia la qualificazione ai playoff che la prima storica vittoria nella post-season. Dopo la bella vittoria di gara 2, non è riuscita a ripetersi a Molfetta la Bawer, uscita sconfitta nettamente come in gara 1 dal PalaPoli. Diciassette dei diciannove punti di scarto sono maturati nei quarti centrali, con i pugliesi in-
fallibili dall’arco(11/18) ed una Bawer incapace di registrare una difesa sempre troppo perforata(per la seconda volta a Molfetta subiti più di 90 punti), a fronte di un attacco che non sempre riesce ad essere letale come nelle abitudini biancazzurre. Non c’è tregua e giovedì si ritorna in campo per gara 4 con l’obiettivo ovvio e categorico di vincere e giocarsi tutto nella gara 5 eventuale del PalaPoli, dove si giocherà tutto in quaranta minuti, partendo da una situazione di perfetta parità senza pensare alle deludenti prestazioni lontano da casa che la Bawer ha finora disputato in questi playout. Proprio da questi ultimi, dopo un inizio difficile, è uscita brillantemente la Abano Terme Bernalda, capace di ribaltare in quattro giorni la situazione nella serie con Catanzaro e conquistare una meritata salvezza, che varrà la quarta partecipazione consecutiva alla B dilettanti e l’ottava complessiva in un campionato nazionale. Nonostante un secondo quarto negativo(12-23), gli jonici non si sono disuniti centrando, grazie anche allo stoico contributo di Filloy e Albana in campo nonostante condizioni impossibili, nel finale una vittoria che condanna invece Catanzaro a giocarsi la permanenza nell’ultimo turno di playout contro Pozzuoli. Bernalda quindi è meritatamente salva ed ora l’obiettivo è quello, considerate le risicate possibilità economiche di un paese così piccolo, di far sì che questa bella favola continui.
Sport 49
Mercoledì 29 aprile 2009
Rugby Il quadrangolare “Città di Massafra” vinto dall’Amatori Taranto
La Briganti lucani in vetrina La squadra mista di Matera e Potenza guadagna il terzo posto L'A.S. Matera Rugby ed il C.U.S. Potenza Rugby, riuniti in una selezione regionale che è stata ribattezzata “Briganti Lucani”, si sono piazzati terzi al “Torneo nazionale Città di Massafra” alle spalle dell'Amatori Taranto Rugby e della Scuola Rugby Cosenza. Il trofeo “rugby invitation” si è svolto il 25 Aprile, presso lo stadio “Italia” della città di Massafra, con la formula del quadrangolare. In mattinata si sono svolte le semifinali, in cui i Briganti hanno trovato sul proprio cammino i padroni di casa dell'Amatori Rugby Taranto, poi vittoriosi in finale, che sono riusciti ad avere la meglio sulla neonata formazione lucana. Nel pomeriggio la finale per il terzo posto ha visto i ragazzi di Matera e Potenza uniti nella vittoria per 15 a 0 sull'A.S.D. Rugby Trani, con tre mete realizzate. Una vittoria importante, giunta alla prima uscita ufficiale della compagine che unisce gli atleti delle due società rugbistiche di Basilicata, che assume maggior
Ciclismo A Uliveto in Toscana
Stefanile di nuovo primo
Le due squadre nel match a borgo La Martella
valore se si considera il poco tempo che le due squadre hanno avuto per allenarsi insieme. Una grande prova d'orgoglio, dunque, e la dimostra-
zione che i valori del rugby possono più di miopi campanilismi. La speranza è di poter vedere presto i Briganti Lucani scendere in campo per
misurarsi con altre formazioni di livello e per diffondere anche nella nostra regione lo sport della palla ovale. sport@luedi.it
Ciclismo Nel 57° Gran Premio della Liberazione a Valenza Po
Sciaraffia si piazza sesto L’atleta originario di Oppido si sta distinguendo negli Allievi POTENZA - Vittorio Sciaraffia (A.S.D. Madonna di Campagna Gios) conquista un'ottima sesta posizione al 57esimo Gran Premio Liberazione a Valenza (Al) nella categoria Allievi. Il lucano, originario di Oppido Lucano, al suo primo anno tra gli Allievi si mette subito in evidenza concludendo una gara resa difficile dalle avverse condizioni climatiche. Vittorio Sciaraffia già nelle stagione passate aveva messo in risalto le suo ottime doti riuscendo a ben figurare in tutte le competizioni. Problemi alla schiena però ne hanno caratterizzato le ultime due stagione ma ora sembra che tutto sia risolto. I sessantasette chilometri di gara sono stati percorsi in 1h40' circa alla media di 40,200 km/h. La gara che si è disputata su un circuito pianeggiante da ripetere quattro volte ha vissuto di tentativi di fuga da lontano prontamente stoppati dal
gruppo. All'inizio della terza tornata, però, vanno via in sei tra i quali anche Sciaraffia che sceglie il momento giusto e prova la fuga da lontano. Il gruppo resiste tenendo i sei a 30” per l'itero giro all'inizio dell'ultima tornato alzano bandiera bianca. Oltre al lucano, in fuga ci sono Davide Cannoni (A.S.D. Ciclistica Rostese), Alessandro Mario Ferrarotti (S.S. Pedale Biellese), Davide Busuito (A.S.D. Esperia Rolfo V.I.), Simone Staltari e Alberto Marengo (Pedale Acquese). I sei, di comune accordo, vanno via e non lascino l'opportunità al gruppo di rientrare. Per Sciaraffia, però, gli ultimi chilometri sono un vero e proprio sforzo sia fisico che mentale. Al giovane lucano mancano le forze necessario a uno spring che decide di non partecipare accontentandosi del sesto posto. In effetti, per chi, come lui al primo anno tra gli Allievi, i chilometri in gara soprattutto in
queste prime gare del 2009 sono difficili da digerire. Nonostante non abbia partecipato allo sprint finale, Sciaraffia ha messo in evidenza i tanti sacrifici fatti negli ultimi mesi lontano da casa. Per continuare e vedere i miglioramenti di questo ragazzo dobbiamo aspettare le prossime domeniche che daranno una risposta definitiva sulle sue qualità. ORDINE D'ARRIVO: 1. Simone Staltari (Pedale Acquese) 2. Alberto Marengo (Pedale Acquese) 3. Davide Busuio (A.S.D. Esperia Rolfo V.I.) 4. Davide Cannoni (A.S.D. Ciclistica Rostese) 5. Alessandro Mario Ferroretti (S.S. Pedale Biellese) 6. Vittorio Sciaraffia (A.S.D. Madonna di Campagna Gios) 7. Nicolò Lavalla (U.S Sanremese 1904) a 1'52” 8. Samuele Cerri (S.C. Lomello A.S.D.) 9. Simone Cardillo (Genoa Bike A.S.D.) 10. Erik Fazzone (A.S.D. Esperia Rolfo V.I.) Rocco De Rosa
POTENZA - Il lucano Michele Stefanile (RCG - Treccificio Castrocielo) nella categoria Allievi di ciclismo su strada coglie la seconda vittoria stagione in terra toscana. Dopo la vittoria a Baragiano, Stefanile si conferma uno degli atleti più in forma del momento nell'intera penisola. A coronamento di un avvio di stagione decisamente esaltante, Stefanile vince in solitaria sul traguardo di Uliveto Terme (Pi). Il giovane talento di Oppido Lucano mette in riga gli avversari partendo a sette chilometri dal traguardo e salutando tutta la concorrenza. Al 15esimo Trofeo Primavera del monte Pisano, il giovane lucano percorre i 59 chilometri di gara in poco più di 1h30' alla media di 41,163 km/h. Nessuno è riuscito a tenere le ruote dello scatenato oppidese che ha messo tra se e il secondo in classifica, Michael Mansani (G.S. Romagnano), 30” d'oro che hanno messo in risalto le ottime qualità da passista di questo ragazzo. Al suo secondo anno nella categoria Allievi, Michele Stefanile già nella passata stagione aveva fatto vedere numeri interessanti con piazzamenti di rilievo e la bella vittoria ottenuta a Modugno (Ba). La gara di domenica, invece, è stata caratterizzata da condizioni climatiche non proprio primaverili e da una concorrenza di sessantasei atleti pronti a darsi battaglia sino all'ultimo. I quasi sessanta chilometri di gara non hanno regalato quasi nessuna emozione perché ogni tentativo di fuga veniva regolarmente rintuzzato dal gruppo. Ai meno dieci dal traguardo, però, il siciliano Vincenso Santoro (Pozzarello Spinal) dava vita a un'azione davvero importante. Alla sua ruota subito si è portato Michael Mansani seguito da Michele Stefanile. I tre procedevano
Stefanile
insieme fino ai meno sette dal traguardo quando Stefanile ha rotto gli indugi lasciando la compagnia e involandosi solitario verso il traguardo. Mentre Mansani perdeva tempo a causa del salto di catena e Santoro veniva messo fuori gioco da una caduta, il gruppo cercava invano di rintuzzare la fuga di Stefanile. Sulla linea del traguardo, però, il lucano ha alzato le braccia al cielo. Alle sue spalle, con mezzo minuto di ritardo giungeva lo sfortunato Mansani, mentre il resto del gruppo, messo in riga dal compagno di squadra di Stefanile, Nicolò Bonifazio, giungeva al traguardo con oltre 1' di distacco. Felicità e spensieratezza per i colori del Team RGC Treccificio Castrocielo che ha quindi occupato due terzi del podio in provincia di Pisa. Per Stefanile si tratta del quarto podio stagionale dopo la seconda posizione a Gello di Pontedera (pi), la vittoria a Baragiano (Pz) e l'altro secondo posto la settima scorsa ad Alatri (Fr). r.d.r.
Calcio a 5 C2 Segna sette volte al Genzano. Gara perfetta Calcio a 5 C2 Per la squadra di Zirpoli c’è la salvezza matematica
Parrella trascina il Savoia Avis Vietri di misura sul Tito SAVOIA 9 R. S. GENZANO 5 SAVOIA: Loisi, Faggi, Petrullo, Festa, Lapolla, Parrella. Dir. Acc. Parrella G. GENZANO: Calzone V., Calzone C., Scazzariello, Potenza, Bellusci, Ventricelli. All. Bruscella G. ARBITRO: Aquino di Potenza RETI: 13', 16', 27', 32', 37', 42', 54' Parrella, 40' Festa, 49' Lapolla (S), 9', 44' e 59' Bellusci (G), 11' Calzone C. (G), 46' aut. Loisi. NOTE: Ammonito Lapolla del Savoia per proteste. Recupero: 1' p.t. e 1' s.t. VIETRI DI POTENZA Un superlativo e perfetto Parrella ha portato il Savoia alla conquista di tre punti importanti, al cospetto del Real Soccer Genzano, sconfitto al “Pala Santa Domenica” per nove reti a cinque, tra cui sette realizzazioni del salviano Parrella e
ottimi interventi dell'estremo Loisi. Per gli ospiti nulla da fare, di fronte ad una squadra determinata e sempre in partita. Nel primo tempo però sono gli ospiti del Genzano a passare, al 9' con un tiro dal limite di Bellusci deviato da Loisi. Nemmeno due minuti, ed ecco il raddoppio ad opera di Calzone C., servito da Potenza al limite dell'area. Ma nemmeno il tempo di esultare, e comincia il monologo dell'attaccante Parrella dell'Aurora Savoia. Al 13' va in gol su punizione da fuori area e si ripete al 16' su calcio di rigore perfetto, che spiazza Calzone V. E' la rimonta dell'Aurora Savoia. Il primo tempo si conclude con la terza realizzazione di Parrella direttamente da tiro libero. Nel secondo tempo continua lo show di Parrella e dei suoi compagni di squadra. Per lui già al 32' altra rete (4-2) dopo l'assist di Lapolla. Dopo cinque mi-
nuti quinta rete personale da fuori area, con un tiro rasoterra. Al 40' Faggi libera Festa che, appena entrato in area, si libera di un avversario e sigla la sesta rete del Savoia. Ma Parrella diventa un incubo del Genzano, e al 42' va ancora in rete dopo l'assist di Petrullo, appena entrato in area. Reazione ospite al 44': Bellusci sigla la sua doppietta con un bel tiro dal limite (73). Poi, a causa di un errore di Loisi (comunque ottima la sua partita) nasce la quarta rete ospite da fallo laterale. C'è spazio anche per lo splendido gol di Lapolla del Savoia, direttamente sotto la traversa. Parrella però non contento chiude le marcature del Savoia con un bel gol appena dopo il centrocampo. Ad un minuto dal termine, arriva la quinta rete del Genzano, ancora ad opera di Bellusci, autore di una tripletta. Claudio Buono
AVISVIETRI LATITESE
5 4
VIETRI: Pitta, Macellaro V., Macellaro G., Macellaro R., Pantalena, Cardinale, Zirpoli, Lepore. All. Zirpoli G. LA TITESE: Picciuolo, Di Lascio, Giosa, Taddonio, Moliterni, Cupolo, Dimase, Stabile. Dir. Acc. Coronato ARBITRO: Iannibelli di Moliterno RETI: 2', 44' e 53' Macellaro R., 15' Pantalena, 26' Macellaro G. (V), 46' e 62' Moliterni, 55' e 59' Stabile (LT) NOTE: Ammoniti: Giosa (LT), Pantalena (V). Recupero: 1' p.t. e 2' s.t. VIETRI DI POTENZA - Al Vietri bastava un punto per l'aritmetica salvezza nel campionato di serie c-2, ne sono arrivati tre, meritatamente, dopo una splendida prova di tutta la squadra, che ha coronato uno splendido cammino in campionato, giunto, ad una giornata dal termine, con la splendida salvezza acquisita contro La Titese, nel derby del Melandro, per cinque reti a quattro davanti al gremito pubblico vietrese del “Pala Santa Domenica”, che ha applaudito la splendida prova degli atleti vietresi e il raggiungimento dell'obiettivo salvezza, dopo il primo anno in questa categoria. I vietresi a pochi minuti dal termine erano in vantaggio per cinque reti ad una, a nulla
è servito il forcing finale dei titesi, che hanno rimontato sino a meno uno, all'ultimo secondo. Splendide le tre realizzazioni di Rocco Macellaro del Vietri. Ma andiamo nel dettaglio: al 1' è la Titese a portarsi in avanti con Di Lascio, ma il suo tiro è alto sulla traversa. Il Vietri riparte e conquista un fallo laterale. Dallo stesso viene servito Macellaro R., che prende palla, si gira e da centrocampo, di punta e rasoterra, infila la palla nell'angolino basso: 1 a 0 per il Vietri. Al 4' azione tutta di prima del Vietri sull'asse Zirpoli-Macellaro R.-Cardinale, col tiro finale di Macellaro G. di poco fuori. Al 14' il Vietri potrebbe raddoppiare, ma è provvidenziale l'intervento di Picciuolo su Cardinale. Ma dopo pochi secondi lo stesso Cardinale, da fallo laterale, serve Pantalena che calcia e sigla il raddoppio. La Titese non reagisce, e il Vietri al 26' triplica: angolo di Macellaro R., tiro di Zirpoli, rimballo e rete di Macellaro G. Nel secondo tempo provano a reagire gli ospiti con il tiro di Moliterni (37') alto sulla traversa. Mentre Pitta si esibisce in un paio di interventi su Giosa e Cupolo, il Vietri sigla il poker con un eurogol di Macellaro R., che da centrocampo infila la palla all'incrocio. Gli ospiti trovano il gol al 46', con Moliterni, e colpiscono un palo con Stabile. Ma il Vietri al 53' sigla la quinta rete ancora con Macellaro R., che da fermo colpisce l'angolino alto. Il portiere può solamente guardare. c.b.
Cultura&Spettacoli Mercoledì 29 aprile 2009
di SCELZO ANGELA BELLA - Si racconta Alfredo Stoppa. Scrittore ed editore. Parla di sé, dei suoi lavori e del rapporto empatico con i lettori. Era atteso a Bella e in altri comuni della rete di scuole per la promozione della lettura. In un talk show per la cerimonia del “Premio Nazionale di letteratura Città di Bella” col dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo Mario Coviello, lo scrittore parla da subito della sua avventura con la casa editrice “C'era una volta”. «Sono stato libraio per più di 25 anni e nel 1988 ho dato vita alle edizioni “C'era una volta” ha detto Stoppa - con la volontà di proporre ai lettori libri illustrati di qualità, dove testo e immagini sapessero trasmettere emozioni e curiosità, dove le parole scritte e disegnate sapessero narrare una storia comune, fatta di rimandi, fughe, adesioni e lievi tradimenti. La filosofia della mia casa editrice poteva essere sintetizzata con questa breve frase “io scrittore scrivo, tu illustratore disegni, noi due insieme raccontiamo”. Ero riuscito in pochi anni a conquistare uno spazio preciso e riconoscibile nel campo dell'editoria per ragazzi, presentando al pubblico autori come Lisbeth Zwerger, Kveta Pacovska, vincitori del premio Andersen, rispettivamente, nel
Incontri d’autore
Alfredo Stoppa l’inventore di fiabe
Ospite al Premio Città di Bella
1990 e nel 1991, Roberto Innocenti, che è diventato uno dei più affermati illustratori in campo internazionale». Poi passa al suo esordio come editore. «Con la mia casa editrice ho
promosso il lavoro di molti giovani artisti italiani - ci dice - come Giovanni Manna, Octavia Monaco, Cinzia Ruggeri, Adriano Gon, che oggi sono noti a livello nazionale e internazionale.
50
Non solo ho diretto la casa editrice, ma ne ho curato in prima persona la parte redazionale, dai risvolti di copertina alla stesura finale dei testi. Poi, purtroppo, ho dovuto chiudere, non ce la facevo con i costi, le grandi case editrici mi hanno assorbito». Ora però, prosegue tutt’altro che rassegnato Stoppa, «giro l'Italia da solo ma anche con “La luna bambina”, un'associazione che ho costituito con sei colleghi scrittori e illustratori e con loro ho tenuto laboratori anche nelle scuole medie di Pianura e nel carcere di massima sicurezza di Secondigliano. Esperienze forti e indimenticabili che rafforzano la mia convinzione sulla capacità delle storie di coinvolgere ed emozionare. Passo molto tempo, mai abbastanza - dice ancora Stoppa chiuso nel mio studio ad inventare storie per i bambini: un lavoro un tantino autistico, fatto di strani dialoghi fra me e me. Scrivo, mi esalto, mi deprimo,sbuffo ma quando esco dal mio antro mi va di affrontare frotte di bambini tutti uguali, e tutti diversi in un “eterno” incontro-scontro fatto di parole lanciate nell'aria e di parole raccolte col retino, di voci che escono per meravigliare e di voci che entrano per farmi sorridere. E' per i bambini che io scrivo». cultura@luedi.it
Letteratura Entro il 30 le iscrizioni. Giuria di prestigio per la quarta edizione del concorso
“La città dei Sassi” a caccia di inediti di NUNZIO FESTA MATERA - Di Consoli, Lupo, Arminio, Petrella, Arminio, per il quarto anno del Premio letterario “La città dei Sassi”. Entro il 30 aprile, sarà possibile partecipare con opere inedite all'ormai più che significativo concorso letterario materano. Tre le sezioni alle quali è possibile partecipare: poesia, narrativa, saggistica; più due sezioni con premi speciali, ovvero il “Fidas” e “La città”. Gli autori premiati con la pubblicazione gratuita dell'opera saranno cinque e trenta, invece, gli ulteriori con opere selezionate e menzionate come “meritevoli di pubblicazione”. Il premio “La città dei Sassi” ha l'obiettivo di scovare talenti, e «far comparire e competere sul mercato nazionale dell'editoria opere letterarie inedite meritevoli di pubblicazione, che altrimenti difficilmente troverebbero lo spazio e il supporto di cui necessitano». Un Premio che sta mettendo radici. «Un Premio che rafforza con questa quarta edizione - ha dichiarato il presidente di Liberalia, Vittorio Sammarco - i suoi molteplici obiettivi, dal sostegno alla cultura attraverso la promozione dei talenti di decisa qualità letteraria alla voglia di convogliare verso il territorio, in cui nasce e si sviluppa, flussi culturali importanti, fino al coinvolgimento e l'interessare i giovani mediante la creazione di un'area di confronto, uno spa-
zio utile allo scambio di idee e alla sperimentazione delle proprie capacità, alla valorizzazione del proprio sé, fino alla individuazione di un possibile percorso di autonomia personale e professionale». Con la possibilità di essere giudicati da nomi ancora più illustri del panorama letterario nazionale che hanno già assicurato disponibilità. Presidente del Premio è nuovamente il giornalista Antonio Ghirelli, mentre vicepresidente il critico e poeta Plinio Perilli. Gli altri nomi sono altamente significativi: gli scrittori Andrea Di Consoli, Angelo Petrella, Cristina Zagaria, Francesco Forlani. Il poeta Franco Arminio, lo scrittore e critico Giuseppe Lupo. E altri che hanno già dato disponibilità, fino a sorprese ancora in forse. «Matera è territorio d'arte, la sua identità ha sottolineato il vice presidente della giuria Perilli - si intreccia inseparabilmente alla cultura e alla storia evolutiva dell'uomo. Un territorio, dunque, nella sua affascinante millenaria storia, che può rappresentare una grande finestra di relazione, un continuo stimolo a rinnovare creativamente la produzione nei settori della comunicazione, della cultura, della formazione scientifica e della ricerca». Confermata la collaborazione con la Fidas, con il premio speciale dedicato alla solidarietà per testi (poesie, saggi, romanzi o racconti) a tema e che saranno valutate dalla giovane scrittrice Zagaria. cultura@luedi.it
IlIlLibro libro
Quei gigli...di Libutti di MICHELE RIZZO RIONERO – Ancora una volta il dottore Michele Libutti ci fa dono di un altro libro. La sua ultima fatica si intitola “Quei gigli di Sant’Antonio . . .”, edito da Centrostampa di Melfi. E’ un’opera un po’ singolare che esce dai canoni letterari a cui il nostro medico-scrittore ci ha abituati. E’ scritto in forma epistolare, consta infatti di una serie di lettere scambiate tra madre e figlio e in questo scambio epistolare, leggiamo le più svariate considerazioni che hanno a che fare con le scelte di vita più difficile ed importanti, come per esempio, la scelta della donna della propria vita. La madre in questione è una signora novantenne, già professoressa di lettere al liceo e quindi molto erudita. Dai suoi eloqui e dalle sue lettere traspare tutta la saggezza e la conoscenza dei saggi antichi e, in particolare, dei filosofi e tragediografi greci che è poi il tratto peculiare del dottor Libutti, studioso e profondo conoscitore della civiltà classica. Perché il titolo “Quei gigli di Sant’Antonio”?
I gigli assumono nel libro de dottor Michele Libutti un valore scaramantico nella vita del figlio Marco che consulta la fioritura dei gigli come un antico oracolo greco e dalla loro fioritura e dalla loro copiosità deduce i pronostici della sua vita. L’intreccio epistolare è abbastanza intrigante e avvincente. Ci mette di fronte ad un rapporto madre-figlio dove non c’è niente di edipico, ma solo l’antico e mai tramontato ruolo delle mamme che, fino all’ultimo, non rinunciano all’educazione dei figli, alla loro antica tendenza di dare consigli e avviare i figli alla “retta via”. E’ giusto questo ruolo, è condivisibile questa ingerenza materna nelle problematiche di vita che investono i propri figli e, in questo caso, nella vita di un figliuolo che ha la rispettabile età di cinquant’anni e più? Ognuno potrà trarre il proprio giudizio leggendo il libro che offre risvolti interessanti. “Quei gigli di Sant’Antonio”, che si compone di 210 pagine, presenta in copertina disegni del professore Franco D’Angola, docente della locale scuola media “Michele Granata”. cultura@luedi.it
IlCar Libro net Riapre il museo Etnografico del Senisese SENISE - Sabato riapriranno i battenti del Museo Etnografico del Senisese. Il museo è curato dall’associazione “Noi del Sinni” e da Antonio Guerriero, artigiano con la passione della storia e delle tradizioni. La nuova sede del Museo si trova in un’antica cantina di palazzo Fortunato, che risale al XV secolo. Il museo conserva oggetti di varia natura, la maggior parte dei quali donati dai cittadini: da utensili di uso quotidiano ad attrezzi per il lavoro artigianale; da immagini e riviste d’epoca a capi d’abbigliamento tipici dei primi decenni del Novecento. Fino ad arrivare alla nuovissima sezione dedicata alla storia di Radio Senise Centrale, una delle prime radio libere del sud Italia l’emittente che ha trasmesso i suoi programmi dal 1976 al 1993. All’interno della parte espositiva, con gli oggetti accompagnati da apposite didascalie esplicative, è stata creata anche una piccola sala multimediale. cultura@luedi.it
Risate e note con Checco ad Altamura ALTAMURA - Luca Medici e le sue intramontabili parodie sono tornate. Divertimento targato “Checco Zalone”. Appuntamento questa sera ad Altamura presso il Palasport alle ore 2, nell' ambito della “Stagione Concertistica Altamura '09”. Il cartellone è promosso dall'associazione “Orchestra di Puglia e Basilicata” con la direzione artistica del tenore Francesco Zingariello. «Anche per questa terza edizione è confermata la collaborazione con il Comune di Altamura e il patrocinio della Regione». I numerosi spettacoli hanno spaziato dalla musica classica al cabaret. Zalone, classe '77, è laureato in giurisprudenza ma non ha esercitato attività forense e si è dedicato al mondo dello spettacolo. Un talento innato cresciuto nel laboratorio barese di Zelig. Ricordiamo il recente successo editoriale con “Gazzelig” con 135.000 pezzi venduti della prima uscita: Checco Zalone e i Mitili ignoti Live Tour. Prossima serata, in musica «è prevista con il pianista leccese Roberto Corlianò, data e location sono in fase di definizione» - comunicano gli organizzatori. Per info: 3495657880. Maria Anna Flumero cultura@luedi.it
Cultura e Spettacoli 51
Mercoledì 29 aprile 2009
Durante la Cavalcata degli Angeli il ritorno a casa e la benemerenza del Comune
Da Maschito alla musica polifonica Il maestro Nicola Russo é il direttore del Coro di Pescara di LORENZO ZOLFO MASCHITO - In occasione della festa arbereshe, la Cavalcata degli Angeli, l'Amministrazione comunale ha voluto riempire la giornata con un concerto di musica classica. Nella chiesa di Sant'Elia, si è esibito il Coro Polifonico di Pescara, diretto da Nicola Russo, un maschitano doc. Alla presenza del sindaco Antonio Mastrodonato e degli assessori Pianoforte e Volpe e di un numeroso pubblico, la corale del maestro Russo ha riscosso notevoli consensi. Prima dell'esibizione ha confidato: «mi sento più emozionato a esibirmi nel mio paese natìo, che alla Scala di Milano». A fine concerto scambi di doni tra il Comune e la corale di Pescara ed al maestro Russo è stato attribuito una benemerenza speciale per essersi distinto fuori dalla Basilicata. Il Coro Polifonico é giunto a Maschito già nella prima mattinata ed ha eseguito alcuni canti durante la santa messa celebrata dal parroco don Angelo Grieco. Costituito nel 1996, dal direttore Nicola Russo, il Coro Polifonico di Pescara è composto da circa 30 elementi e si dedica alla musica polifonica sacra e profana, dal periodo rinascimentale al contemporaneo. Ha tenuto concerti in tutta Italia e a Graz (Austria). Di particolare rilievo, ha interpretato "Nonsense" di Petrassi, "Messa da Requiem" K626 di Mozart, "Messa in fa magg." BWV 233 di Bach e “Misa tango”di Bacalov. Ha collaborato con l'Orchestra Sinfonica e l'Orchestra da Camera di Pescara, l'Orchestra Giovanile Abruzzese e l'Orchestra di Fiati dell'A.M.P. di Pescara e con artisti quali Luis Bacalov (nel 2005) ed Hector Ulises Passarella, rispettivamente, compositore ed interprete al bandoneòn di colonne sonore tra cui "Il postino", premiata con l'Oscar. Ha partecipato alla finale della IV Edizione del Concorso nazionale Cori Polifonici “San Bartolomeo” in Benevento, classificandosi al quarto posto ed ha vinto, nel 2007, il I premio assoluto al V Concorso nazionale "Musica giovane" in Città Sant’ Angelo. Si è esibito, inoltre, nella Basilica di San Pietro a Roma ed a Assisi presso la Basilica di Santa Maria degli Angeli. Dal 2005 il coro ha avviato un intenso programma di collaborazione con la scrittrice Dacia Maraini e l'attore Arnaldo Ninchi nell'ambito di spettacoli di prosa, musica e poesia. Nel 2008 ha partecipato all'XI edizione del Festival Internazionale di Canto Corale “Alta Pusteria” rappresentando l'Italia al concerto di apertura, tra circa 50 formazioni nazionali partecipanti. Si esibirà nella cerimonia di apertura dei Giochi del Mediterraneo Pescara 2009 in diretta televisiva. Il maestro Nicola Russo si è laureato con lode nel corso accademico di II livello in “Discipline musicali” - Scuola di “Composizione corale e direzione d coro” presso il Conservatorio di Musica “Martini” di Bologna. E' stato allievo del maestro
Russo dirige la Polifonica di Pescara
Pier Paolo Scattolin. In precedenza, ha conseguito i diplomi previsti dall`ordinamento didattico tradizionale dei Conservatori di Musica di “Musica corale e direzione di coro” presso il Conservatorio “Martini” di Bologna e di “Pianoforte” presso il Conservatorio “D'Annunzio” di Pescara. Ha studiato contrappunto rinascimentale, tecniche compositive moderne e atonali e di elaborazione di canti popolari. E' direttore, fin dalla fondazione, del Coro Polifonico di Pescara. E' componente della Commissione Artistica dell`Associazione Regionale Cori dell`Abruzzo. Nel 2004 è stato premiato per la migliore direzione in oc-
casione della partecipazione al IV Concorso nazionale Cori Polifonici “San Bartolomeo” di Benevento. Ha effettuato incisioni di musica vocale di autori contemporanei prodotte da Rai-Radio 1 e da Edizioni Musicali Ricordi. Ha tenuto concerti, inoltre, al Teatro dell'Opera di Roma, al Comunale di Bologna ed al Novelli di Rimini. Collabora come direttore con l'orchestra da camera Armonie d'Abruzzo con cui propone opere di musica barocca vocale-strumentale. Ha collaborato con il Coro da Camera di Bologna. E' autore della trascrizione e dell'apparato critico della "Missa Salvatoris Mundi", per doppio coro "a otto voci e basso per sonare" (1617) del compositore bolognese Camillo Cortellini. Per gli studi pianistici è stato allievo di Cantarelli, Michelini e Stuani e si è perfezionato con Mezzena e con Cognazzo con cui ha conseguito il diploma biennale di “Teoria e pratica della collaborazione pianistica” presso la Scuola Superiore di Musica dell`Accademia Musicale Pescarese. Ha seguito corsi per pianista accompagnatore tenuti da Bavaj, inseparabile collaboratore del tenore Josè Carreras. Ha studiato composizione presso il Conservatorio “ D'Annunzio” di Pescara ed è autore di musiche di scena tra cui il dramma dannunziano “La Figlia di Iorio”. Ha collaborato, quale docente, con l'Università degli Studi di Teramo - Facoltà di Scienze della Comunicazione. Nel 2006 ha collaborato, quale docente di musica corale, con l`istituzione musicale francese “Centre de Musique Sacrée” di Saint`Anne d`Auray (Bretagne). Ha tenuto concerti anche in Svizzera, Germania, Austria, Francia, Lussemburgo, Jugoslavia, Grecia, Ungheria, Polonia e Canada. cultura@luedi.it
LA CONTADINA ASTUTA ALL’AUDITORIUM MATERA - L'associazione Lucania Arte Teatro presenta “La Contadina astuta” di G.B. Pergolesi operina settecentesca in forma scenica per cantanti e orchestra, quarto appuntamento del Città dei Sassi Opera Festival. Il concerto avrà luogo oggi alle ore 20,30 presso l'Auditorium “R. Gervasio” di Piazza Sedile a Matera. Interpreti nel ruolo di Scintilla - Anna Maria Sarra, di Don Tabarrano - Maurizio Leoni, di Corbo - Yoon Yoosang e di Lucindo - Vito Pentasuglia. Regia il maestro Enzo Di Matteo, orchestra da Camera “E. R. Duni” di Matera diretta da Alfredo Cornacchia e clavicembalista Carmine Antonio Catenazzo. « È un'operina divertente del Settecento di Pergolesi, produzione tutta materana con il soprano Anna Maria Sarra e l'orchestra di professori ed allievi del Conservatorio “E. R. Duni”. - afferma Di Matteo - In quest'occasione abbiamo ospitato il valente baritono Maurizio Leoni bolognese e docente di Canto presso il Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza, già noto al pubblico materano. Abbiamo scelto di valorizzare i talenti locali per lanciarli nel mondo della lirica e suscitare vivi interessi nel pubblico e tra gli aspiranti professionisti. L'innesto di artisti di fama nazionale ha il compito di scambiare le professionalità acquisite e vivacizzare l'ambiente. Il glorioso luglio materano prorompe, con tutta la sua ricchezza espressiva, nell'originale rassegna lirico-teatrale da noi inventata e ristrutturata». nu.lon
LA RASSEGNA Stasera gli Oppidi cantores
A Oppido tra arte cinema e note di ROCCO DE ROSA OPPIDO LUCANO - Dopo quattro giorni di sola mostra al Convento Sant'Antonio di Oppido Lucano, riprendo gli eventi post mostra. Dopo il concerto della corale oppidese “Oppidi Cantores” martedì scorso, dopo il concerto del maestro Maurizio Corazza con l'organo presso la Chiesa del Convento Sant'Antonio e la proiezione del film 'La Bibbia' di Huston (1966) al cineteatro Obadiah, stasera alle 20.30 presso il refettorio del Convento ci sarà il concerto di Canio Fidanza al clavicembalo e di Drammond Petri al violoncello. La mostra, inoltre, resterà aperta come di consueto di mattina dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle 20, tutti i giorni. Domani, invece, alle ore 19, è prevista l'accoglienza dei pellegrini e la loro sistemazione presso le camere del Convento. Alle 20.30 nella Chiesa è previsto il concerto musicale del maestro Pino Cillis all'organo. La giornata del primo maggio sarà invece dedicata ai 'Ripensamenti'. Dalle ore 10.30 sino alle 12.30 è in programma una passeggiata nel bosco per riflettere su un tema preciso che sarà indicato nella mattinata dai francescani. Alle 17, invece, inizierà il secondo workshop dall'inizio della mostra
presso il refettorio. Con il titolo “Vivere il Santo Vangelo” sulla “Regola” e le fonti ispiratrici del movimento francescano curato dal docente di Italiano e Latino Rocco Basilio. Per il primo maggio, inoltre, è anche prevista la proiezione del film “Francesco” di Soavi (2002) presso il cineteatro Obadiah. Il giorno dopo “Marco Smiles Quintet”, vincitori del premio IJT dell'Unione Europea, si esibiranno alle ore 20.30 nel refettorio del convento. Domenica tre maggio, alle ore 9, presso la Chiesa del Convento sarà celebrata la liturgia eucaristica solenne. Si proseguirà il giorno dopo con la proiezione del film “Jesus Crist Superstar” di Jewison (1973) sempre presso il locale cineteatro. Il cinque maggio concerto dell'altra corale di Oppido, la “J. Obadiah”, alle ore 19, sempre nella Chiesa del Convento. Proseguiranno due giorni di tregua con la sola apertura della mostra negli orari previsti per riprendere l'otto maggio alle 20.30 con l'ultima proiezione del film “A sette chilometri da Gerusalemme” di Malaponti (2007). Si chiuderà in bellezza il giorno nove maggio con il concerto del maestro Enrico Renna al flauto e di Canio Fidanza al clavicembalo sempre presso il refettorio del Convento. cultura@luedi.it
MUSICA AL MUSEO di NUNZIO LONGO MATERA - Il Concerto di musiche cameristiche di Damiano D'Ambrosio ha chiuso la settimana materana della cultura presso il Palazzo Lanfranchi ed ha attirato una vasta platea. Il compositore montese ha una grande vena creativa e si sta segnalando nell'alveo dei grandi musicisti contemporanei. Da molti anni insegna composizione presso il Conservatorio “Cherubini” di Firenze e vive a Roma. Il programma è stato presentato dal maestro Saverio Vizziello direttore del Conservatorio “ Duni” di Matera. Gli interpreti, diplomati al Conservatorio “E. R. Duni” di Matera, sono stati Gianfranco Menzella sax contralto, Salvatore Frammartino e Alessandro Monitillo clarinetto, Rocco Debernardis clarinetto basso, Michele Russo clarinetto piccolo, Vito Venezia ed Antonio Ippolito pianoforte. Sono stati eseguiti “Toccata, Adagio, Ostinato” da Gianfranco Menzella sax contralto e Vito Venezia pianoforte. “Chalumeau Suite”: Dialogare tra le nuvole e il vento, Nidi di rondini, Antica leggenda e Danza suonata da Michele Russo clarinetto piccolo, Alessandro Monitillo clarinetto e Rocco Debernardis clarinetto basso. Prima assoluta “Quasi una nostalgia”: Allegro Vitale, Recitativo accompagnato, Romanza, Recitativo secco e Allegro interpretata da Salvatore Frammartino clarinetto ed Antonio Ippolito pianoforte. Il maestro Damiano D'Ambrosio, per par-
Atmosfere cameristiche con D’Ambrosio teciparci l'iter creativo, ci spiega il senso delle sue composizioni. «Credo che la musica contemporanea abbia il compito di considerare più adulto, informato e maturo il pubblico, perciò è giusto semplificare i gesti e le strutture musicali in funzione di una comunicazione più piana ed immediata. La sonata “Toccata, Adagio e Ostinato”, concepita nel 1995 su invito della Società Dante Alighieri di Firenze, è atonale in tre movimenti per sax contralto e pianoforte. La Toccata è un intreccio melodico tra sassofono e pianoforte. L'Adagio sviluppa una linea melodica espressiva con fusione timbrica del sax e pianoforte nel registro grave. Il mosso Ostinato tende a velocizzarsi, rulla, su una terza minore eseguita prima dal sassofonista e poi dal pianista, e propone una variazione ritmica e timbrica. “Chalumeau Suite”, di quattro brevi movimenti, è dedicata al Trio Chalumeau. La composizione è caratterizzata da un'ampia esten-
sione, cinque ottave dal clarinetto basso a quello piccolo in Mi bemolle, e da una ricchezza tecnico-espressiva che attutisce l'omogeneità timbrica dei tre strumenti. “Sonata quasi una nostalgia”, cinque brevi movimenti, con rievocazioni nostalgiche, è dedicata a mio padre ottimo clarinettista e maestro di banda. Il suono ancestrale del clarinetto mi lega al mio vissuto interiore e mi fa scorgere una profonda familiarità tra i suoni ascoltati fin dal grembo materno. Ho voluto sperimentare in questa composizione l'accostamento di linguaggi diversi, quasi a voler suggerire una società multietnica in cui alcune diverse culture si fondono. I due movimenti pari, Recitativo accompagnato e Recitativo secco, usano stilemi liberamente atonali, mentre quello centrale, Romanza, ritorna a un habitat decisamente tonale. Il primo movimento, “Allegro Vitale”, espressione della famosa tecnica delle quattro dita del grande pianista e didatta Vincen-
L’ensemble di D’Ambrosio al Museo
zo Vitale (Napoli 1908 - Napoli 1984), dà voce al clarinetto solista con evoluzioni brillanti e nervose. Anche l'ultimo movimento è un Allegro, decisamente energico e ritmicamente vivace». cultura@luedi.it
52 Cultura e Spettacoli
Mercoledì 29 aprile 2009
La Passione di Cristo tra canti e danze Successo per “L’amore vincerà” il musical della parrocchia San Giacomo di MARIA ANNA FLUMERO MATERA -L' amore ha vinto. Merito dell'acclamato musical “L'amore vincerà” andato in scena a Matera, presso il Teatro “Duni” per due giorni consecutivi. Tre atti densi di passione e devozione. Tra figuranti e comparse circa cento persone, bambini ed anziani, indistintamente. Un lavoro ripetuto e rappresentato per ben due anni consecutivi grazie ai singoli talenti. Teatro gremito e tanta emozione, palpabile. Il musical è stato ideato da una delle ragazze del gruppo giovani della parrocchia San Giacomo, Rossella Maccarone. «La direzione artistica è stata affidata a Don Michele La Rocca - ha dichiarato Donato Lo Parco, uno degli organizzatori di “Lab43” - in collaborazione con Maccarone, Annalisa Roberti e Angela Loperfido. La trama del musical racconta la sto-
ria della Passione di Gesù, ripercorrendo le sue ultime ore che lo porteranno al supplizio, fonte e culmine di tutta la fede cristiana». Lo spettacolo si è aperto con l'ingresso di Gesù a Gerusalemme, l'istituzione dell'Eucarestia con i suoi discepoli nel Cenacolo, la sua cattura nell'orto degli Ulivi e l'inizio del processo con l'esecuzione della Via Crucis. Inoltre, c'è stata la traduzione del messaggio biblico interpretato in chiave meditativa presentato dai giovani del Liceo Scientifico “ Alighieri” di Matera. La ragione primaria per cui si è deciso di portare in scena la Passione di Gesù Cristo può essere inteso «come frutto maturo di un processo formativo inserito come organigramma ordinario della stessa Parrocchia - ha affermato Don Michele - dalle domande esistenziali, quali il perché del dolo-
re umano e il perché del soffrire nasce la necessità di interpretare tutto il mistero dell'uomo alla luce del mistero stesso di Dio che dà un senso compiuto alle verità dell'uomo in tutte le sue dimensioni». Ha proseguito: «da circa dieci anni i giovani danno vita periodicamente ad uno spettacolo musicale che coinvolge l'intera comunità. Ogni anno di fatti i temi che vengono proposti dalla compagnia teatrale amatoriale sono gli stessi scelti in sintonia con il cammino formativo della parrocchia e quello della Diocesi di Matera. Pertanto lo scopo primario di questa compagnia è del tutto indirizzato a far sì che il messaggio evangelico contenuto nel tema stesso possa raggiungere i cuori più lontani. Tale realtà è cresciuta con il passare degli anni tanto che ad oggi sempre più gente di ogni età si lascia coinvolgere dalla bellezza stessa di essere annunciato-
Un momento del musical (foto Videouno)
ri di speranza, in un mondo che sembra vivere senza speranza, e di essere traduttori del messaggio di Cristo in un mondo che sembra inesorabilmente cambiare» . Prima dell' inizio dello spettacolo sono state consegnate le borse di studio "Calciani" - in collabora-
zione con il Club international Wheel - alle studentesse Rosa Di Biase di Ferrandina e Anna Angela Petriliano di Policoro. Gli incassi sono stati devoluti ai terremotati dell' Abruzzo. L' evento è stato prodotto dall'associazione “Beat Beat Sound” e “Lab43”. cultura@luedi.it
Musica
“MateraModa” porta stile e tendenze in passerella
La locandina dell’evento
“Nuda” é il brano uscito anche in video su YouTube
I Madrevita festeggiano l’uscita del secondo singolo di MICHELE RUSSOMANNO POTENZA - Dal sei aprile, radio e negozi di dischi di mezz'Italia distribuiscono il secondo singolo del terzetto potentino “Madrevita”. “Nuda” è il titolo del brano che, nel cd uscito per la lombarda Aimp, ha una doppia versione e s'accompagna al video già presente su Youtube. I Madrevita, nati a dicembre del 2001 per volontà di Chris e Rocco Lapolla, hanno recentemente cambiato casa discografica (passando dalla Dc records, con la quale avevano registrato il primo singolo “Ci sei solo tu”, alla Aimp) e line up (con l'entrata nel gruppo del batterista Alessandro Leoci al posto di Sandro Esposito). Proprio con l'ultimo arrivato nella band dei fratelli Lapolla abbiamo fatto due chiacchiere a proposito del nuovo singolo, del gruppo e dei suoi progetti futuri, ad otto anni dalla nascita e due anni dopo l'uscita del primo singolo. Ecco cosa ci ha risposto. «Con Nuda - ha spiegato Leoci - il sound dei Madrevita vira verso sonorità nuove. Più vicine al brit pop degli Oasis, per esempio, che non, come in passato, al rock italiano di Francesco Renga e Timoria». Il singolo appena uscito segue le altre esperienze in studio che, negli anni passati, hanno permesso al terzetto di registrare una lunga serie di
demo (“Demoni e angeli” , “Artesotica” , “Segni”, “Mosaici” e “Confessioni”), un Promo e un altro singolo ma, sottolinea Leoci, «non è ancora tempo di un disco vero e proprio mentre, nei prossimi mesi, potrebbe uscire un mini con cinque pezzi». Ognuno dei lavori degli anni passati, nel frattempo, pare aver dato buoni frutti. Se nel 2001 un brano di “Demoni e angeli” viene scelto dallo staff della trasmissione “Demo” di Rai stereo 1 per aprire una puntata del programma, “Mosaici” e il promo del 2005 portano la band ad avere i primi contatti con i produttori. Con “Confessioni”, infine, arriva la proposta della Dc records che decide
di co-produrre il singolo “Ci sei solo tu”, uscito nel 2007 e distribuito da Viva music in oltre 300 radio italiane tramite il circuito “Top premiere radio” e con “Top premiere awards” (programma radiofonico condotto da Franz Campi). Anche sul versante live, con i dischi fin qui registrati, la band ha ottenuto importanti successi tra cui i primi posti al “Three days of peace e music” di Policastro Bussentino e al "Sound factory" di Potenza, e il secondo posto al “Fuoritempo festival” di Fabriano. Nel luglio del 2008, inoltre, i Madrevita vincono il premio per il miglior testo al “Pom festival” di Pontecagnano Faiano con "Seduto in quest'angolo di mondo" e nel settembre dello stesso anno vengono scelti su myspace da “Rockland” come band emergente del mese e intervistati su radio Kiss kiss nella trasmissione “Kiss box” dove viene anche passato il brano "Chiara non lo sa". Dopo essere ripassati da Radio 1, il 10 febbraio scorso nella trasmissione demo, i Madrevita hanno dato alle stampe questo singolo che segna il passaggio, ha concluso Alessandro Leoci, «da una new wave acerba ad un genere che sentiamo più nostro e che, lungi dall'essere un punto d'arrivo, sarà il punto di partenza per le prossime produzioni». cultura@luedi.it
MATERA, oltre l'arte gastronomica, artistica e rupestre è anche una buona vetrina per la moda. Al via, da questa sera la dodicesima edizione di “MateraModa”. Appuntamento al Teatro “Duni” in via Roma. Fari accesi sulla passerelle dalla ore 21. L'evento mondano è diventato ormai un “must” per scoprire le tendenze della moda primavera-estate 2009. Perseverante promotore il commerciante materano Giovanni Mattei, titolare del negozio di abbigliamento “Sottotono”. L'evento è nato nel 2001, quando Mattei ha deciso di promuovere le nuove tendenze moda per uomo, donna e bambino, intimo e accessori. La sfilata vedrà al debutto giovani e consolidate leve di modelli e modelle materani. «Per valorizzare i ragazzi della nostra città è nata una scuola di portamento - dichiara Mattei - che sforna puntualmente ogni anno i modelli che indosseranno gli abiti preparati per la nuova edizione di MateraModa”. Anche per questa saranno dieci ragazze e dieci ragazzi a salire sulla passerella allestita all'interno del teatro». Quali i marchi che cadenzeranno la serata? Sottotono, New look generation, Regina Miryel mode, Nara Camice, Simona baby/junior, Capriccio di Donna, Segreti-intimo, mare e abbigliamento. Oltre la moda spazio anche all'arte della danza? Durante la serata, che sarà presentata dalla cantante altamurana Tea Cappiello, sono previste le esibizioni della scuola di danza “Arte Danza” di Laura Aliani e della scuola di ballo “Echoencuba”. Progetti e prospettive future, oltre il glamour? Mattei lancia il suo progetto ambizioso che potrebbe decollare già il prossimo anno se arriverà un contributo adeguato sotto il profilo logistico da parte delle istituzioni locali. «Ogni anno sono davvero tante le aziende che ci chiedono di partecipare a MateraModa e per questo voglio lanciare a partire dal 2010 la settimana della moda anche nella città dei Sassi. Sul nostro territorio ci sono tanti professionisti del settore ed è opportuno valorizzare questo potenziale che può garantire un ritorno anche in termini di promozione turistica per una città come Matera». Il progetto della settimana della moda nella città dei Sassi è certamente ambizioso. «Naturalmente dobbiamo studiare tutto nei minimi particolari ma solo se facciamo sinergia anche in questo settore possiamo raggiungere i risultati sperati». Ma le chicche non finiscono qui. Mattei, per innescare un circuito virtuoso che può garantire benefici alla nostra economia in un periodo particolarmente critico ha espresso la speranza che «Matera possa segnalarsi molto presto anche come una piccola città della moda». Sogno o realtà? Ingresso solo per invito. m.a. flum
Spettacoli e televisione 53
Mercoledì 29 aprile 2009
Parte l’originale live insieme al coro di musica popolare
Cristicchi in tour con i minatori di ELISABETTA MALVAGNA
Simone Cristicchi
ROMA – Quando due anni fa vinse, a sorpresa, il Festival di Sanremo con Ti regalerò una rosa, brano sulla solitudine e la disperazione vissute dagli inquilini dei manicomi, pensò bene di non montarsi troppo la testa, di restare con i piedi per terra. Ma oggi Simone Cristicchi ha superato le sue stesse aspettative: quest’estate sarà in tour con il Coro dei Minatori di Santa Fiora. Una scelta che rappresenta «l'ennesima sfida, un deragliamento positivo fuori dai binari del consueto iter discografico che di solito finisce per
diventare fredda routine». Una sera di pochi mesi fa, Antonio Pascuzzo gli raccontò di Santa Fiora, un piccolo paese sul Monte Amiata, e di un gruppo di musica popolare che ripropone il vasto e originale repertorio di canzoni tradizionali locali (“la cosa interessante dei loro canti è che sono tutt'altro che tristi», dice Cristicchi), tramandato proprio dai minatori santafioresi che erano soliti interpretarlo nelle occasioni di festa e di lotta, nelle osterie o nelle piazze del paese. «Come il manicomio, la miniera è un’istituzione totalizzante – spiega -. Entrambi imprigionavano gli uomini, denudan-
doli, privandoli di una propria identità». Il progetto, nato da un’idea di Cristicchi e del cantautore Pinomarino, è cresciuto fino a scoppiargli tra le mani. Tanto che, dopo il successo del debutto di pochi mesi fa al The Place di Roma, che ha stupito e galvanizzato i componenti del Coro (il cui membro più anziano, Lino, ha 82 anni), sono state già fissate 1015 date di un tour estivo che toccherà luoghi molto particolari come Castelnuovo dei Sabbioni (Val d’Arno), paese fantasma e luogo di un eccidio nazista, che verrà ripopolato per l’occasione. O il Teatro delle Rocce di Cavorrano (Grosseto),
Ai festival e in sala il docufilm ecologico del maestro
Nella “Terra madre” di Ermanno Olmi REALITY Franci e Ferdi «Nella Casa abbiamo fatto l’amore»
Ferdi e Francesca
MILANO - «Abbiamo fatto l'amore e questo ci ha unito ancora di più. Francesca è passionalissima». Mentre, nella puntata celebrativa del Grande Fratello 9, gli ex reclusi dubitano che il flirt tra il vincitore Ferdi Berisa e la bella napoletana sia stato costruito a tavolino, lui ribadisce la verità del sentimento al settimanale Chi. Proprio la «castità» manifestata dai due all'interno dell'appartamento di Cinecittà era stata presa a pretesto da Gianluca, uno dei finalisti, per lanciare l'accusa di avere finto tutto proprio a ridosso delle finali solo per esigenze di copione e garantirsi così i favori del pubblico nel televoto. Ferdi e Francesca avevano sempre respinto ogni accusa e avevano spiegato di non volersi lasciare troppo andare sapendo di essere sotto i riflettori 24 ore su 24. Ora l'ammissione: «Sì, l'abbiamo fatto». «Lo porterò presto in famiglia», annuncia Francesca nell'intervista. La ragazza ha anche parlato dell'intervento di chirurgia plastica a cui si è sottoposta negli anni scorsi: «Mi sono rifatta il seno: sono passata dalla seconda alla terza».
MILANO –Settantotto minuti di ritorno alla terra, quella domestica, coltivata e curata dall’uomo senza presunzioni di superiorità e ansie di profitto. Un lungometraggio fatto di volti accostati al suolo e ai suoi frutti, di rapporti stretti tra uomo e natura, di esistenze al limite messe insieme non tanto per invocare l’esempio, quanto per invitare alla memoria. Il progetto, pensato per far conoscere la vita delle comunità contadine, ha una forma (quella di un film-documentario) e un nome che è lo stesso del movimento da cui nasce come costola (Terra Madre). Firmato da Ermanno Olmi, prodotto da Cineteca di Bologna, Beppe Caschetto e Itc Movie, in collaborazione con Rai Cinema, e realizzato con il sostegno del ministero per i Beni culturali, della Film Commission Torino Piemonte e di Slow Food, il film sarà nella sale dall’8 maggio, ma non prima di aver inaugurato (il 6 maggio) il Festival internazionale del cinema e cibo Slow Food on Film (a Bologna dal 6 al 10 maggio) con il racconto dell’equilibrio raggiunto dai protagonisti e la terra. La pellicola si snoda in cinque momenti che hanno nelle immagini del Forum mondiale Terra Madre (Torino 2006) il proprio collante di riflessione
all’interno di una cava abbandonata. Il 2 maggio tappa a Santa Fiora. Dal tour nascerà un dvd che sarà incluso nel nuovo album dell’artista, in uscita a ottobre. «Il mondo patinato e spesso fasullo della musica leggera dal quale provengo – dice il cantautore –è lontano anni luce dalla purezza e dall’energia particolare che vivo sopra e sotto il palco, in compagnia del Coro. Qui si canta per mantenere viva una memoria, anche semplicemente per ritrovarsi a fare una merenda; ma soprattutto perchè fa sentire vivi e partecipi di una collettività». Il primo maggio all’Auditorium di Roma il Coro parteciperà al concerto Se otto ore vi sembran poche, cui prenderanno parte cori popolari da tutta Italia, mondine comprese. «Sarà l’anteprima del tour. E magari faremo accoppiare le mondine con i minatori...», scherza.
GOSSIP
Vogue tuona Un vampiro contro le veline che “rimorchia” POLEMICA tra Franca Sozzani, direttrice di Vogue Italia e le veline di Striscia: «Rappresentano lo stereotipo di un tipo di ragazza di oggi, quelle sempre nude, volgari, che si muovono in modo volgare».
ROBERT Pattinson ha trafitto il cuore di molte fan nei panni del vampiro in "Twilight". E dice che a spingere il timido Robert a fare l'attore fu suo padre, convinto che recitando avrebbe avuto più successo con le ragazze.
Riecco insieme Belen, la passione Pieraccioni e Laura porterà un bebè? RITORNO di fiamma tra Leonardo Pieraccioni e Laura Torrisi? Si erano lasciati ma a Pasqua sono stati avvistati a Firenze. Poi, passata la Pasquetta, Pieraccioni è stato pizzicato a Roma con un’altra.
BELEN Rodriguez aspetterebbe un figlio da Fabrizio Corona. La notizia bomba sarebbe di Alfonso Signorini, pronto a una copertina sul suo “Chi”, ma per ora niente conferme ufficiali.
Ermanno Olmi
espressa. In mezzo, la testimonianza visiva dell’inaugurazione della Banca Mondiale dei Semi (Isole Svalbard, Nord Norvegia, febbraio 2008), la tradizione della custodia dei semi del riso (fattoria di Vandana Shiva, Dehradun, regione Uttaranchal, Nord dell’India, ottobre 2008) e la storia incredibile della dimora e dei campi di un uomo che per più di quarant'anni, in totale isolamento, si è nutrito soltanto di quanto da lui stesso coltivato (San Cipriano, Comune di Roncade nel Veneto, ottobre 2008). L’ultimo atto sono una
trentina di minuti ricchi di rumori inconsueti girati nella Valle dell’Adige: la telecamera spia un contadino nel puntiglioso lavoro di ogni giorno. Di sottofondo, nessuna musica, nessuna parola. Soltanto i suoni della natura e il fastidioso rombo d’una aereo che passa di lì. Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che questo film l’ha voluto insieme a Luciana Castellina, vi rinviene «una poesia che ci parla di una nuova politica, di un nuovo umanesimo, ora che il sistema imperante dà importanti segni
Laetitia Casta: «Nel cinema se sei incinta ti fanno fuori» LAETITIA Casta, a 31 anni, sta per sei fuori". Mi ferì molto, per il modo diventare madre per la terza volta. in cui me lo disse, e perché era una Dopo Sahteene, 8 anni, avuta da una donna. Una mamma, anzi, perché storia precedente, e Orlando, 2, fi- ha un figlio anche lei». Ha finito di glio dell'attore Stefano Accorsi, che girare da poco “Serge Gainsbourg, è anche il padre del bambino che ar- vie héroique”, il film dove interpreta riverà in estate. «Nel cinema, che Brigitte Bardot. «L'ultimo film che ho girato è la storia della sembra un posto di pervita di Gainsbourg. Lui e sone con la mente aperla Bardot ebbero una stota, non puoi dire che ria. Per me, non è stato aspetti un bambino, alun impegno lungo: solo trimenti ti buttano fuocinque giorni sul set. ri. Quando sono rimasta L'ho fatto con gioia e con incinta di Orlando - ha molta leggerezza, come dichiarato al settimanaun bambino che gioca ai le Vanity Fair - mi hanno cowboy, come si indossa tolto la parte. Da allora, un vestito. Intanto assoperò, mi sono fatta furmigliare alla Bardot è ba: la Bardot l'ho fatta Laetitia Casta impossibile. Lei è uniche ero già in gravidanza. L'ultimo giorno, ho detto: "Sono ca». Sul set dell’ultimo film, Visages incinta, ciao!", e me ne sono anda- è rimasta incinta. «Mentre giravo, recitavo anche a teatro. Di giorno ta». Non ricorda il nome della regista ero sul set, di notte sul palco. Non che la cacciò. «Ero proprio all'inizio, dormivo mai... e sono rimasta incine non avevo pancia. Ne parlammo al ta. Il regista mi ha chiesto: "Ma dove telefono, mi disse: "Mi dispiace, ma lo hai trovato il tempo?"».
di cendimento. Uno sguardo che non vacilla ma che ci insegna a perderci per trovare una nuova strada. Noi non diciamo di fare quello che si vede, non abbracciamo un mondo antico, il messaggio è invece di estrema attualità: ritornare ad avere memoria perchè senza memoria non c'è futuro e senza senso del limite la terra madre si ribella. Questo film è poesia e nello stesso riflessione e, magari, speranza». «Non è un film di Ermanno Olmi – ha detto il registra a Milano, dopo la proiezione per la stampa -, ma un film do-
ve si sono concentrate molte energie e dove l’odore della terra è quasi palpabile. E’nato da un percorso molto libero, ci sono tante realtà che dialogano e offrono l’idea complessiva di qual è il nostro rapporto con la terra. Quelle dei personaggio, in particolare quelle dello strano uomo che viveva dei suoi prodotti, non erano condizioni miserabili, ma condizioni che mettono uomo e terra sulla stesso piano. Oggi, invece, la terra è ormai un supporto, parte di un processo produttivo di cui non è più la condizione irrinunciabile».
DONNE E MAMME, ALTRO CHE STAR TUTTO IL MONDO E’ PAESE di ISABELLA MARCHIOLO CI avevamo creduto, alla favola da red carpet della splendida Angelina Jolie supermamma che sfoggiava il pancione gemellare sulla Croisette presentando film e doppiaggi. Invece adesso un’altra divina, la francese Laetitia Casta (materna almeno quanto Angelina, con due figli e un bebè in viaggio), infrange il mito, dichiarando che lei, incinta, è stata silurata. Così l’attrice, in attesa del secondo figlio dal collega Stefano Accorsi, stavolta ha deciso di tenere per sè la bella notizia salvando l’ultimo set in corsa prima di farsi smascherare dal pancione. Sembra una storia d’altri tempi, accaduta non nel dorato ambiente dello spettacolo (dove la maternità è sbandierata dalle star come una riposante esperienza senza intoppi), ma tra i vicoli di una provincia retrograda. Nella vita delle donne “normali”, abitualmente si chiama lavoro. Dalle stelle alle stalle, la tv italiana ha dato prova di mobbing ai danni di una futura mamma. Antonella Cleri-
ci, mamma “anta”, è stata defenestrata dal suo storico programma “La prova del cuoco”, occupato dalla volenterosa Elisa Isoardi, creatura di Del Noce. Clerici ha risposto per le rime in pieno puerperio con “Ti lascio una canzone”, portato in vetta agli ascolti travolgendo la carovana di “Bellissime” del Bagaglino. Ora è lei a dettare le condizioni: se in Rai mancherà il giusto “rispetto” alla sua professionalità, si guarderà intorno. Dove Mediaset Sky non fanno tanto i conservatori. Insomma, mamma e lavoratrice è un’impresa pure nello show business? Vanessa Incontrada è bersagliata dal gossip sui chili accumulati durante la gestazione, Eva Herzigova, nel marziale regime di rimessa in forma, si riduce pelle e ossa. E lei, la suprema Jolie, dopo aver mollato il doppio allattamento, debilitata e sull’orlo della crisi per il compagno Pitt gomito a gomito con statuarie colleghe, collassa sul set. Mal comune mezzo gaudio, per le donne tutto il mondo è paese.
54 Rubriche
Mercoledì 29 aprile 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Siete molto preparati nel lavoro e non c'è niente, o quasi, che non possa riuscirvi bene. L'amore ha messo le ali.
TORO 21/4 - 20/5
Avete superato brillantemente un'emergenza nel lavoro: i superiori guardano a voi con un nuovo interesse. Nei sentimenti vi siete chiariti le idee.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Nel lavoro conquisterete una maggiore autonomia decisionale. Tensioni nei rapporti di coppia: indagate sulle cause.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nella vostra attività raccoglierete presto i frutti di quello che avete saputo seminare. In amore avvertite una nota stonata.
LEONE 23/7 - 23/8
La voglia di fare non deve farvi prendere iniziative di lavoro frettolose. Un partner distratto vi fa soffrire.
VERGINE 24/8 - 22/9
Avete in mente un'iniziativa professionale coraggiosa: valutatene a fondo la fattibilità. Un amore sta inabissandosi.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Delle esperienze negative nel lavoro dovete tenere conto ma poi dovete guardare avanti. Un amore da vivere solo con gioia.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Un'iniziativa di lavoro che oggi vi sembra audace potrebbe rivelarsi invece solo imprudente. Ascoltate le ragioni del cuore.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro avete capito prima degli altri come sta evolvendo la situazione. Sarà amore a prima vista.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Riuscirete a inquadrare presto un problema di fondo che bloccava la vostra professione. Il partner è confuso: dategli tempo.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Sforzatevi di guardare con realismo la situazione del vostro lavoro e le possibili iniziative. In amore non siate precipitosi.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
U nano; tali S; tale TTA = UNA NOTA LISTA LETTA
La situazione nel lavoro è incerta e potrebbe costringervi a modificare i vostri piani. Perfetta sintonia con il partner.
Televisioni 55
Mercoledì 29 aprile 2009
PRIMA SERATA
21.10
FILM
20.45
SPORT
21.10
RUBRICA
ROTOCALCO
18.05
16.00
FILM
21.10
TELEFILM
21.10
ATTUALITÀ
Shall we dance
Cristiano Ronaldo
Federica Sciarelli
Pomeriggio cinque
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.25 -Real TvItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaMedicina 33 14.00 -Real TvItalian Academy 2 15.00 -Rubrica Italia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -Telegiornale Tg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaCult book 08.20 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaDiretta Camera dei Deputati - Question Time 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.45 -RubricaTrebisonda 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -FilmGioventu' bruciata con James Dean, Natalie Wood, Sal Mineo - regia di Nicholas Ray (USA) - 1955 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP-Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -FilmIl gigante di ferro 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniBakugan - Battle Brawlers 18.15 -CartoniGormiti 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Atto d'accusa con Lea Padovani, Marcello Mastroianni, Carl Ludwig Diehl - regia di Giacomo Gentilomo (Italia) 1950 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -GiocoAffari tuoi 21.10 -FilmShall we dance? con Richard Gere, Jennifer Lopez, Susan Sarandon - regia di Peter Chelsom (USA) - 2003 23.05 -TelegiornaleTg 1 23.10 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 20.45 -SportManchester Utd. - Arsenal Calcio 21.30 -TelegiornaleTg 2 22.45 -RubricaUn mercoledì da Campioni 23.20 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto 23.10 -Talk ShowParla con me
20:30 - Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Film TvUn amore di strega con Alessia Marcuzzi, Pietro Sermonti, Anna Galiena - regia di Angelo Longoni (Italia) - 2008 23.15 -RubricaMatrix
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film ...continuavano a chiamarlo Trinità con T. Hill, B. Spencer - regia di E. B. Clucher (Ita) - 1971
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm C.S.I. 22.05 -TelefilmC.S.I. New York 23.05 -ShowChiambretti night - Solo per numeri uno
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Attualità Exit: uscita di sicurezza 23.35 -Show Victor Victoria
00.45 -TelegiornaleTg 1 01.25 -RubricaSottovoce 01.55 -RubricaRai Educational Magazzini Einstein 02.30 -VideoframmentiSuperStar 03.00 -Film TvIl maresciallo Rocca 6 04.30 -TelefilmAereoporto...
23.35 -RubricaLa Storia Siamo Noi 00.35 -Talk ShowXII Round 01.05 -TelegiornaleTg Parlamento 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -TelefilmNessuno escluso 03.15 -VideoframmentiVideocomic 03.40 -Alla Gallina Abbuffata
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaLa Storia Siamo Noi 02.10 -DocumentiFuori orario. Cose (mai) viste - Vent'anni prima 02.15 -AttualitàRai News 24 02.50 -RubricaNext
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
23.30 -FilmUna vita esagerata 01.20 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 01.45 -FilmPiano... piano, dolce Carlotta con B. Davis, O. de Havilland - regia di Robert Aldrich (USA) - 1965
01.30 -NewsStudio Sport 01.55 -TelegiornaleStudio Aperto 02.10 -MusicaleTalent 1 Player 02.50 -Serie TvI Soprano 03.55 -FilmAmore e pallottole con A. Treach Criss - regia di Ben Ramsey (USA) - 2002
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -AttualitàOtto e mezzo 01.55 -TelefilmAlla corte di Aliice 02.55 -RubricaDue minuti un libro 03.00 -AttualitàCNN News
Gioventù bruciata
C.S.I.
Ilaria D’Amico
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.00
RAI 1
ORE 21.10
ATTO D’ACCUSA
GIOVENTÙ BRUCIATA
SHALL WE DANCE?
con L. Padovani, M. Mastroianni - regia di Giacomo Gentilomo (Ita) - 1950
con J. Dean, N. Wood, S. Mineo - regia di Nicholas Ray (Usa) - 1955
con R. Gere, J. Lopez, S. Sarandon - regia di Peter Chelsom (Usa) - 2003
Renato, tornato dalla Russia dove è stato prigioniero per tanto tempo, viene a sapere che la sua amata Irene ha sposato, senza esserne realmente innamorata, il professor Ruska, un uomo già avanti con gli anni. Dopo un breve incontro i due giovani si rendono conto che sono ancora innamorati l'uno dell'altra, ma Irene gli confessa che non sarà mai sua. Nel frattempo Ruska tenta di...
I giovani Jim, Judy e Plato sono accusati di aver aggredito un uomo. Il giorno dopo, Buzz e i suoi sfidano Jim a una pericolosa gara detta “la corsa del coniglio”: correre in auto verso un precipizio e lanciarsi dalla macchina il più tardi possibile. È Buzz a morire, e Jim si rifugia in una casa isolata dove si trova anche Plato...
Chicago. L'avvocato John Clark, all'apice del successo, innamorato della moglie Beverly e con due figli meravigliosi, decide di dare una scossa alla sua vita iscrivendosi, di nascosto, a un corso di ballo. Si trova così in un mondo a lui sconosciuto, fatto di musica, fisicità e passione. Il ballo diventa per John un'ossessione che nasconde al resto del mondo...
RETE 4
ORE 21.10
...CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITA’
RETE 4
ORE 1.45
PIANO...PIANO, DOLCE CARLOTTA
con T. Hill, B. Spencer, Y. Somer, J. Dublin - regia di E. B. Clucher (Ita) - 1971
con B. Davis, O. de Havilland, J. Cotten - regia di Robert Aldrich (Usa) - 1965
Trinità e Bambino, fratelli e fuorilegge vagabondi dal cuore tenero, sono scambiati per agenti federali da Parker, un violento trafficante d'armi. Approfittando dell'equivoco, i due prima si fanno volentieri "comprare" dai dollari del losco personaggio, poi tentano un colpo ancora più grosso...
Flashback, festa da ballo. Il boyfriend di Carlotta non è ben visto dalla famiglia della ragazza, una delle più facoltose del sud. Durante il party viene orribilmente massacrato a colpi di accetta. Anni dopo, Carlotta anziana vive nella stessa casa e non ha superato il trauma. La visita di una cugina non migliorerà le cose, e anzi farà uscire alla luce...
ITALIA 1
ORE 3.55
AMORE E PALLOTTOLE con A. "Treach" Criss - regia di Kantz, Ben Ramsey (Usa) - 2002 Mentre si prepara a eseguire il suo ultimo compito - l'eliminazione della bellissima e ingenua Cynda, fidanzata del boss -, Malik, killer di professione, riflette sulle sue scelte "lavorative" e sul destino da cui ormai non può più scappare. Combattuto tra il "senso del dovere" e una ritrovata umanità, Malik scopre che l'unico modo per uscirne è un pericoloso scontro finale con uomini duri..
David Copperfield batte il Grande Fratello RAI UNO Affari tuoi David copperfield L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.41 21.20 19.49 18.50
ascolto 7.339 6.855 6.672 4.674
RAI DUE Senza traccia Senza traccia Tg2-costume e societa' Law & order:i due
21.47 21.03 13.32 22.33
2.946 2.760 2.416 2.095
RAI TRE Un posto al sole. Agente 007 l'uomo Blob di tutto di piu' Agrodolce
20.37 21.09 19.58 20.12
2.828 1.883 1.601 1.600
CANALE 5 Striscia la notizia Grande fratello la Chi vuol essere Beautiful
20.44 21.18 19.04 13.41
7.907 5.282 4.487 4.258
ITALIA 1 Mission impossible 2 I simpson La ruota della fortuna. Dragon ball gt
21.13 14.34 20.29 13.41
3.017 2.461 1.985 1.879
RETE 4 Walker texas ranger Il comandante florent Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 21.14 19.40 14.10
2.567 2.157 2.099 1.710
LA FEBBRE SUINA
IL PAPA IN ABRUZZO
SOLIDARIETA’ LUCANA
Crisi finanziaria «Volevo abbracciarvi «Pandemia evitabile e febbre suina ma il mondo si prepari» uno per uno» In auto per il maltempo Porca miseria! Le previsioni dell’Oms a pagina 12
Anno 8 n.102€ 1.00
Bimbi in biancazzurro Partitella con i materani L’iniziativa dei vigili del fuoco
a pagina 2
a pagina 40
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Mercoledì 29 aprile 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Potenza turbata dall’omicidio -suicidio di Grazia (18 anni) e Bruno (33 anni)
Amarsi e morire: succede ancora Lui la accoltella nella mansarda dell’amico, poi la tragica corsa in auto 12 ANNI FA IL DELITTO GIANFREDI
Politica lucana Matera La sinistra non ci sta
TOGLIETEVI I PASSAMONTAGNA
Accordo raggiunto su Franco Stella COMUNALI Luigi De Magistris OGGI prosciolto a Salerno Chiaromonte dall’accusa di calunnie Rivello e Muro lucano e fughe di notizie DOMANI S.Paolo, Missanello Oggi le liste e Gallicchio per le europee alle pagine 9, 10 e 11
Giusta la scelta di Lacorazza? di ANDREA DI CONSOLI PIERO Lacorazza, segretario del Pd, politico lucano poco più che trentenne, è ufficialmente il candidato alla Presidenza della Provincia di Potenza, un ente statale pressoché inutile, e poco incisivo. L'unica importanza che la Provincia ha è a uso e beneficio della stretta cerchia dei politici che lì vanno a misurare la propria forza elettorale, nonché a occupare tasselli istituzionali. Ora, la prima domanda che vorrei porre è questa: un giovane politico come Lacorazza, che pure ha suscitato qualche perplessità per come si è da sempre segue a pagina11
di DON MARCELLO COZZI
La bara lascia l’abitazione di Tito dove è avvenuto il delitto. Nei riquadri Grazia e Bruno alle pagine 6,7 e 8
L’ULTIMO VIAGGIO DI BRUNO di PARIDE LEPORACE Una Mercedes cammina nella sera battuta dalla pioggia. Bruno al volante è frastornato nei suoi pensieri cupi. Nella testa le immagini si ripropongono come la moviola elettronica alla ricerca di un corto circuito. Quegli attimi lunghi un’ eternità. La rabbia, l’ ira, il gesto e lei che si accascia. Ha spezzato il filo della vita della diciottenne che ama. Non ci può essere pena o espiazione che salda il conto. L’auto solca la Basentana, prosegue a zonzo risalendo la Penisola come se guidata da un pilota automatico. Bruno, uno zombie che ha incontrato il suo demone inatteso. A Latina ha un’ amica. Un’ altra a Siena. Ne ha molte a Cuba, l’isola dove aveva vissuto per lungo tempo il tecnico delle caldaie simpatico e bravo “uagliò” che amava le lolite e che non pensava che l’ amor fou per una di loro l’ avrebbe condotto a toccare gli inferi della convivenza umana. Un tempo la storia di Grazia e Bruno sarebbe finita sulla tela a quadri del cantastorie. segue a pagina 8
QUELLA sera di dodici anni fa avevate i volti coperti. Vi nascondevate dietro due passamontagna. Volevate farla franca, non farvi riconoscere, e quante volte in questi anni ci avete sperato e creduto; e forse ne siete ancora convinti. Ma diteci: come si vive da uomini in fuga? Cosa si prova a nascondersi continuamente pur se tra tanta gente? Che sensazione dà quel cuore in gola che avvertite ogni volta che all'improvviso qualcuno bussa alla vostra porta, e voi in quel secondo sperate che dall'altra parte non ci sia la Giustizia? Qual è il vostro stato d'animo quando incrociate anche per un solo attimo gli uomini in divisa? E diteci ancora: esistono maschere che oltre ai volti coprono anche le coscienze? E passamontagna che mettono a tacere i sensi di colpa e annullano i rimorsi? E perché non ci raccontate le vostre notti? In tutti questi anni quante volte sono segue a pagina 15
Potenza Nei corridoi dell’istituto bistrattato, parlano i genitori: l’unica difficoltà è la lontananza dal centro
La guerra dei licei: il “Pasolini” nessuno lo vuole Sport Potenza
Soluzione interna La panchina a Catalano e De Stefano
POTENZA -Galileo sì, Pasolini no. Che cosa c’è dietro la guerra dei licei scientifici a Potenza? Cresce di giorno in giorno la protesta dei genitori che hanno scritto i loro figli al Galileo dove, ormai, non c’è più posto. Ma perchè il “secondo” scientifico è così snobbato? Parlano genitori, insegnanti e alunni del liceo bistrattato. a pagina 21
Potenza
Bagarre sull’investimento di polli Amadori a pagina 19