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2 In Italia e nel Mondo

Venerdì 1 maggio 2009

Brevi dal mondo

Il gup Vitelli, dopo 5 ore di camera di consiglio, critica l’operato della polizia

Israele: «L’Ue smetta le critiche»

Garlasco, il giudice dispone altre perizie

GERUSALEMME – L'Unione europea smetta di criticare il primo ministro israeliano e il suo governo o rischia di essere esclusa dal processo di pace in Medio Oriente. L’avvertimento – secondo quanto riferito da un alto funzionario israeliano – è stato espresso dal vicedirettore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri dello Stato ebraico, Rafi Barak, nel corso di una serie di telefonate con gli ambasciatori di Gran Bretagna, Francia e Germania. A suscitare l’irritazione di Israele sono state le affermazioni fatte negli ultimi giorni dal commissario europeo Benita Ferrero-Waldner che aveva sostenuto come non si potessero intensificare le relazioni tra l’Ue e Stato ebraico finchè Netanyahu non si fosse impegnato nel raggiungere un accordo di pace con i palestinesi.

VIGEVANO (PV) – Il Gup di Vigevano Stefano Vitelli decide di 'non decidere' sulla colpevolezza o l'innocenza di Alberto Stasi ma esce dalla camera di consiglio dopo 5 ore con un dispositivo critico sull'andamento delle indagini «emergono incompletezze d’indagine» e dispone nuove perizie, accertamenti e audizioni di testi. Si chiude così l'udienza che doveva segnare il momento della verità su cosa accadde il 13 agosto del 2007 nella villetta di via Pascoli a Garlasco dove venne trovato il cadavere di Chiara Poggi, di 26 anni, uccisa con il cranio fracassato da un oggetto mai identificato. Il giudice usa parole pesanti nei

Congo, cade aereo: due morti POINTE NOIRE – Un aereo, un boeing 727, è precipitato nella regione del Bandundu nella Repubblica democratica del Congo. Lo riferisce Radio Okapi, l’emittente della Monuc, secondo la quale a bordo ci sarebbero stati soli i due piloti che risulterebbero morti. L’aereo, caduto a 80 chilometri da Kenge, proveniva da Brazzaville, capitale della Repubblica del Congo.

Iraq, gli inglesi tornano a casa LONDRA – La guerra è finita, si torna a casa. Le truppe britanniche in Iraq – circa 3.700 effettivi – hanno concluso ieri le operazioni di combattimento nel Paese con un mese di anticipo sul calendario, avviando un rientro più rapido in patria. Si chiude così un capitolo drammatico della storia recente del Regno Unito, un intervento costato la vita a 176 militari, che ha lacerato la coscienza della nazione e lasciato un’ombra sulla vicenda politica di Tony Blair, che andò alla guerra accanto a George W. Bush contro la volontà della maggioranza dei britannici. Il ministro della Difesa, John Hutton, è volato a Bassora per partecipare a una cerimonia in memoria dei 176 caduti inglesi e dei 234 di altre nazionalità.

confronti dell’attività della polizia giudiziaria che avrebbe compiuto «atti metodologicamente scorretti» soprattutto nell’analizzare il computer del fidanzato di Chiara, che avrebbe dovuto, secondo la difesa, fornire un alibi al giovane. Ma le indagini, sempre secondo Vitelli, non avrebbero approfondito altri aspetti, dalla bici nera vista da una teste vicino al luogo del delitto, all’ora della morte, alle tracce sul dispenser del sapone nel bagno della villetta a quelle sui pedali della bicicletta di Stasi. Venti mesi di indagini e oltre due di udienze non sono stati dunque sufficienti secondo il giudice per fare chiarezza su un delitto per il qua-

le il Pm Rosa Muscio aveva chiesto invece una condanna a 30 anni per l’ex studente della Bocconi, laureatosi nel frattempo in Economia e diventato praticante nello studio dei suoi difensori. «Siamo soddisfatti - commentano i legali di parte civile per conto della famiglia Poggi – non abbiamo mai chiesto un giudizio veloce ma certezze». Soddisfazione anche da parte dei legali di Stasi che hanno visto accogliere alcune delle loro proposte. «Avrei voluto già esserne fuori ma l’importante è che tutto sia chiarito» si è limitato a dire attraverso i difensori l’unico imputato che ha atteso la decisione nello studio de-

I ministri Ue a Lussemburgo. Casi in Olanda e Svizzera

Stasi lascia il tribunale di Vigevano

gli avvocati Giuseppe e Giulio Colli a poca distanza dal tribunale. Ora, a partire dal 13 maggio, i periti che saranno nominati dal Gup avranno 60 giorni di tempo per fornire qualche certezza in più. Letizia Bianco

In una scuola di Roma

Studente Febbre suina, 7 giorni a casa accoltellato per chi proviene dal Messico dal compagno ROMA - Primi casi di influenza suina in Svizzera e Olanda. Mentre l'Organizzazione mondiale della Sanità avvisa che ci si sta preparando alla pandemia e ribattezza il virus come "influenza A/H1N1", a Lussemburgo i ministri della Salute dell'Unione europea - per l'Italia il sottosegretario Ferruccio Fazio - discutono le contromisure. La stessa definizione di fase 5 dell'Oms scatta infatti quando è chiara la trasmissione da uomo a uomo in almeno due Paesi in una regione dell'Oms: è un segnale che la pandemia è imminente, ha spiegato il direttore generale dell'Oms, Margaret Chan, e che è urgente mettere a punto organizzazione, comunicazione e ottimizzazione delle risposte necessarie. Mentre il direttore generale dell'Oms ha chiesto alle ditte farmaceutiche di aumentare la produzione di antivirali, i ministri della Salute europei hanno dunque avviato il confronto per fare il quadro degli interventi presi e di quelli che dovranno essere attuati. L'Italia ha sostenuto la necessità di costituire uno stock comunitario di vaccini e di farmaci antivirali, mentre il dibattito si è concentrato in particolare sulla questione di introdurre o meno restrizioni nei viaggi verso il Messico, come proposto dal ministro francese della Salute Roselyne Bachelot. Una proposta alla quale si è opposta fermamente la Commissione europea, come pure la Spagna che la giudica "non utile in questo momento". Se i Centri statunitensi per il controllo delle malattie (Cdc) hanno raccomandato di tenere i malati in isolamento, il sottosegretario Fazio - in una nota diffusa a Lussemburgo - ha "invitato i cittadini che rientrano dal Messi-

Viaggiatori in aereo provenienti dal Messico verso scali europei

co a rimanere a casa per sette giorni a partire dalla data di rientro in Italia", visto che il virus si trasmette con facilità e che la popolazione non è immunizzata. Sarà il medico a decidere se il cittadino che rientra in Italia dal Messico e che lavora in determinate condizioni, ha diritto a rimanere a casa, farà fede il certificato. E probabilmente già oggi scatteranno nuovi controlli alle frontiere italiane per intercettare i viaggiatori che arrivano dal Messico, in modo da segnalare la loro presenta alle Asl che potranno così seguirli direttamente, ha avvertito Fazio. E se il totale di casi umani di influenza suina ufficialmente notificati all'Oms e confermati da analisi di laboratorio è salito a 257 in 11 Paesi contro i 148 di mercoledì, secondo la Commissione Ue, in Europa ci sarà un certo numero di decessi per la nuova influenza ma l'Europa è pronta più che mai", ha assicurato il direttore generale per le politiche della sa-

lute e dei consumatori Robert Madelin. Intanto il contagio è arrivato in Svizzera e in Olanda. Un caso è stato confermato dall'ospedale cantonale di Baden, nel nord della confederazione elvetica: il paziente, uno studente di 19 anni arrivato dal Messico, era stato dimesso mercoledì dopo un primo test negativo, ma un secondo test ha dato invece esito positivo. In Olanda, poi, il ministero della Salute ha confermato il primo malato accertato nel Paese: è un bambino di tre anni, rientrato il 27 aprile dal Messico con i genitori. Il piccolo viene curato in casa e non è in isolamento. Quanto alla Spagna, l'ultimo bilancio mantiene a 13 il numero delle persone colpite dal virus. Sono però saliti a 87 i pazienti che si teme siano stati contagiati. In Italia invece "la situazione è sotto controllo". Sacconi e Matteoli, hanno detto che il nostro Paese si adeguerà alle iniziative europee. Elisabetta Martorelli

ROMA – Chi dei compagni di scuola li conosce bene, e ha imparato a «rispettarli» magari a proprie spese, li descrive come due rivali sempre pronti ad affrontarsi, a «marcare» il territorio. Arroganti e resi «forti» magari dalla loro età, 15 anni, maturata «grazie» e bocciature e curriculum scolastici non certo invidiabili. Chi ha fatto da pubblico e cornice allo scontro di ieri mattina, davanti ad una scuola media a Roma, finito nel sangue, lasciando che i due regolassero tra loro i conti poco prima del suono della campanella, si dice ora sicuro che «sarebbe finita così». È finita con una lama, un coltello di poco più di cinque centimetri «a scatto», spuntata nella mano di un ragazzo romeno di 15 anni, conficcata nel fianco sinistro di un coetaneo italiano. È finita con le reciproche accuse di due famiglie di operai (un magazziniere e un muratore) che difendono i loro figli: quella italiana al capezzale del ferito, in ospedale e quella dell’aggressore, davanti ad una caserma dei carabinieri, da dove è uscito con l’accusa di tentato omicidio. Teatro dello scontro stavolta non è una strada di un quartiere di periferia, come accadde a Tor Bella Monaca nelle scorse settimane. È stato il campetto da calcio sterrato davanti ad una scuola media, intitolata, per un assurdo paradosso, al simbolo della legalità, a Giovanni Falcone, nel Villaggio Prenestino, vecchia borgata romana, nell’estrema periferia est della Capitale, oggi assediata e stravolta da palazzi in costruzione. I testimoni, alcuni ragazzi e un paio di professori che poi hanno avvertito i carabinieri e chiamato il «118», hanno visto i due rivali sfottersi, provocarsi. Il romeno era davanti all’ingresso della scuola, l’italiano lo apostrofava e pare gli abbia tirato addosso dei sassi raccolti dal campetto. I due sono poi venuti alle mani ed è spuntata quella lama. Un motivo vero e proprio, probabilmente, non c'era o non è ancora emerso in modo chiaro: di certo, secondo i carabinieri c'era una sorta di contrapposizione tra bande di piccoli bulli, che si affrontano quotidianamente in risse e litigi. Per i carabinieri, che hanno interrogato professori e studenti della «Falcone», da tempo i romeni che frequentano la scuola lamentano «una continua gogna» fatta di insulti e prese in giro, mentre gli italiani affermano invece di essere continuamente vessati e trattati con violenza. Daniela Navi


In Italia e nel Mondo 3

Venerdì 1 maggio 2009

Un’arcata si è piegata in acqua come una botola trascinando quattro auto: quattro i feriti

Passa la piena del Po, crolla un ponte a Piacenza PIACENZA – La grande piena del Po aveva appena attraversato l’alveo compreso tra Piacenza e il Lodigiano quando è crollato lo storico ponte tra Emilia e Lombardia lungo la via che prende il nome da Marco Emilio Lepido. Un’arcata, nella sponda nord, sulla quale nel 2008 era intervenuta l’Anas con lavori di consolidamento, ha ceduto, piegandosi nell’acqua come fosse la porta di una botola, e trascinando con sè quattro automobili: i quattro guidatori se la sono cavata con ferite, uno solo è grave. Si può parlare davvero di tragedia evitata. È successo alle 12.50. Fortu-

Drammatico il salvataggio di Marco Grandini resta aggrappato al finestrino, poi arrivano i pompieri natamente non c'era molto traffico sul ponte, l’unico che collega le due regioni, oltre a quello autostradale e a quello, adiacente, delle Ferrovie. Le vetture coinvolte sono scivolate lungo la pendenza che si è venuta a creare, nonostante i freni a mano tirati. Il più grave è risultato Marco Grandini, 27 anni, di Codogno (Lodi) ma residente a Caselle Landi. È stato drammatico il suo salvataggio. Il giovane stava male ma ha resistito aggrappato al finestrino del suo

mezzo, prima di essere salvato dai vigili del fuoco. Ha riportato un forte trauma toracico con fratture costali multiple ed è ricoverato nel reparto di rianimazione del Polichirurgico di Piacenza. È in prognosi riservata, ma non versa in pericolo di vita. Gli altri tre feriti hanno riportato lesioni lievi per le quali sono stati presi in cura all’ospedale di Codogno, due sono stati presto dimessi. Mentre una folla enorme di curiosi si è precipitata sulle due rive, creando pa-

recchi disagi ai mezzi di pronto intervento, è scattata immediata la macchina dei soccorsi, con gli elicotteri a scavalcare la massa di persone e di macchine che si è creata in un’arteria, la Statale n. 9, strategica per il trasporto locale. Le riunioni si sono succedute, pensando al dopo immediato: l’ondata di piena che tra stanotte e oggi arriverà nel Reggiano, dove è scattata la fase di allarme di protezione civile, e poi è attesa nel Polesine ferrarese e rodigino. E al dopo a lungo termine: come ricostruire il ponte e come alleggerire i disagi. Giampiero Moscato

Escluso il terrorismo. L’attentatore arrestato è ferito e in pericolo di vita

Marco Grandini aggrappato al finestrino dell’auto

L’assassino poi si è suicidato

Baku, spara all’università Una Suzuki contro la sfilata dei reali: 5 morti e 13 feriti 17 le vittime

Olanda, auto sulla parata

AMSTERDAM – In Olanda una giornata di festa, quella tradizionalmente dedicata alla regina, si è tramutata in tragedia. Un uomo, a bordo di una Suzuki Swift nera, è piombato sulla folla che assisteva alla parata dei reali ad Apeldoorn, una cittadina al confine con la Germania ad un centinaio di chilometri dall’Aja, lasciando sul selciato cinque morti e 13 feriti, di cui cinque gravi (secondo le ultime notizie di stampa). Solo per poco non ha centrato l’autobus scoperto su cui aveva preso posto tutta la famiglia reale, dalla regina Beatrice al principe Guglielmo-Alessandro, erede al trono, con la moglie Maxima. Mancavano dieci minuti a mezzogiorno ed il corteo reale era ormai vicino al castello, sede estiva della dinastia OrangeNassau, quando i sorrisi, la musica e i colori della festa che accompagnava la parata hanno lasciato il posto alle grida, ai rumori e alla corsa frenetica dei poliziotti, alla paura dipinta sulla faccia della gente e di tutta la famiglia reale. Guglielmo-Alessandro e Maxima, con le mani davanti al volto, sembravano stravolti e terrorizzati. L’autore del gesto, Kart T., un olandese di 38 anni, rimasto anch’egli ferito gravemente nell’auto usata come un’arma lanciata a più di 80 chilometri orari, dopo aver superato tutte le barriere ha finito la sua corsa contro un’inferriata di protezione di un monumento. Agli agenti che per primi lo hanno estratto dalla macchina, ha detto solo di aver compiuto quel gesto «consapevolmente».

ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia

Le guardie del cerimoniale e gli spettatori della parata, mentre aiutano i feriti

La procura olandese, poco dopo, lo ha accusato, oltre che di omicidio, di aver voluto attentare contro la famiglia reale. Con sè tuttavia non aveva nè armi nè esplosivi. Arrestato e piantonato in ospedale, l’uomo è stato sottoposto ad un intervento chirurgico ed è in pericolo di vita. Tra le sue vittime, oltre ai cinque morti, sei uomini, quattro donne e tre bambini di 16, 15 e 9 anni che sono rimasti feriti. Nelle prime ore seguite alla tragedia, gli investigatori hanno cercato di capire meglio i motivi del gesto: perquisizioni sono state fatte negli appartamenti abitati dall’uomo negli

ultimi tempi. Ai giornali locali, il proprietario di una delle case ha raccontato che il trentottenne aveva perso il lavoro di guardia notturna. Ma la descrizione che ne viene fatta è quella di una persona tranquilla, che dedicava il tempo libero allo studio. Anche il procuratore Ludo Goossens, a capo delle indagini, ha spiegato che l’uomo non aveva precedenti penali, nè era mai stato in cura per motivi psichici. Difficile, dunque, al momento capire i motivi che lo hanno indotto a mettere in atto una simile follia. Con chiarezza, il procuratore, nel corso di una conferenza stampa, con il sindaco di Apeldoorn Fred de

Graaf, ha comunque escluso ogni possibile collegamento con il terrorismo. L’ipotesi era stata avanzata subito dopo l’incidente, per l’intervento sul posto degli uomini del Coordinamento nazionale contro il terrorismo. Tutte le feste organizzate per la ricorrenza, che si celebra dal 1949 nel giorno del compleanno della defunta regina Giuliana madre di Beatrice, sono state annullate. Le bandiere sono state listate a lutto. Ad Apeldoorn è arrivato anche il premier Jan Peter Balkenende, come tutta la famiglia reale sotto shock. Florence Ciomei

MOSCA – La polveriera caucasica scoppia questa volta in Azerbaigian con una strage senza apparenti spiegazioni nelle capitale Baku. Un giovane georgiano armato di pistola ha sparato su studenti e insegnanti nell’università dell’industria petrolifera della città causando 17 vittime, sette feriti e togliendosi poi la vita una volta circondato dalle forze di polizia. L’uomo si chiamava Ferdi (o Farda, a seconda della trascrizione) Gadirov, 28 anni, di origini azere. Armato di una semiautomatica di fabbricazione russa, una Makarov, e di tre caricatori, ha iniziato il suo folle tiro al bersaglio poco dopo l'inizio delle lezioni, alle 9.30 locali (le 6.30 in Italia). Tra i morti almeno tre stranieri, un siriano e due sudanesi. Il motivo della strage resta poco chiaro. Le prime testimonianze avevano parlato di una rissa tra universitari azeri e stranieri sfociata in sparatoria, definendo studente anche l’autore del gesto. Dal villaggio georgiano di Dashtep i parenti di Gadirov hanno però chiarito che l’uomo, senza precedenti, figlio di un insegnante di lettere, era disoccupato e circa un mese fa aveva annunciato di voler andare a Baku dicendo di aver trovato un lavoro grazie a un amico. Gli zii del giovane hanno raccontato di una famiglia conflittuale, parlando di un Gadirov ombroso: rientrato in paese aveva passato un mese praticamente senza mai uscire di casa. Fonti inquirenti citate dall’Interfax (tra le vittime anche la madre di un giornalista dell’agenzia) ipotizzano anche l’uso di alcool o droghe per spiegare gli spari all’impazzata dell’uomo. La polizia sta verificando infine l’ipotesi che fosse stato studente in quella stessa università in passato e che quindi il movente vada cercato in questo passato. Poco altro è filtrato da Baku. Il presidente Ilham Aliev, esprimendo le condoglianze ai famigliari delle vittime, si è impegnato a seguire gli sviluppi delle indagini assumendo direttamente il controllo l’inchiesta. Mentre anche dal ministero degli esteri georgiano sono giunte le condoglianze per l'eccidio. Resta il fatto che l’università dell’industria petrolifera di Baku, fondata nel 1920, è un’istituzione prestigiosa in un paese dove il petrolio ha così tanta importanza. Sabina Rosset

estrazione del 30 aprile 2009

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ilSuperEnalotto

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Conc. N. 52

Montepremi 3.664.659,02 euro

28 - 64 - 65 - 77 - 85 - 89 numero jolly 47 punti 6 jackpot 51.464.109,77 punti 4 423,17 21,04 punti 5+1 - punti 3 punti 5 54.969,89 Num. Superstar 22

Arabia Saudita, annullate le nozze della sposa-bambina ERA stata costretta dal padre a sposarsi con un uomo di 50 anni in cambio di una dote. Lei, una bambina saudita di appena otto anni, non si era neanche resa conto che era stata data in sposa. La madre però aveva presentato una domanda di divorzio al tribunale. Divorzio che le è stato concesso solo ora, dopo otto mesi dalle nozze, chiudendo una vicenda che ha provocato numerose critiche dalle associazioni dei diritti umani internazionali. Il fatto è avvenuto nella città saudita di Onaiza, 220 km a nord di Riad. In base a quanto hanno riportato ieri i quotidiani sauditi, a decidere a favore della sposa-bambina, e quindi ad annullare il matrimonio, è stato un nuovo giudice chiamato a

pronunciarsi sul caso. In prima istanza, infatti, un altro magistrato si era rifiutato di concedere il divorzio sostenendo che la bambina doveva prima raggiungere la pubertà. Un giudizio, quest’ultimo, che aveva sollevato aspre critiche sia in Arabia Saudita che nel resto del mondo.

Microsoft, arriva il “geo-social” network SAPERE dove si trovano i propri amici, per poterli incontrare al pub o per avvisarli di un imminente pericolo, è una risorsa sempre più richiesta. Con in mente la difficoltà di conoscere la sorte dei propri cari in seguito all'uragano Katrina, la Microsoft ha annunciato Vine un nuovo programma per individuare la posizione di amici e familiari e comunicare con loro quando necessario. L'applicazione, attualmente in fase di test tra alcuni utenti di Seattle, consente di visualizzare in una mappa digitale la collocazione dei propri amici che usano Vine e di pubblicare brevi report o inviare veri e

propri allarmi a tutti coloro che si trovano all'interno di una determinata area. Oltre alla comunicazione tra contatti, attraverso il programma sarà possibile ricevere le notizie che riguardano una località e selezionare informazioni utili, come le condizioni climatiche.


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Venerdì 1 maggio 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi cede, via le veline La “dinasty” all’italiana Una pazzesca soap opera La coscienza sporca che può minare le elezioni che ci rende tutti ostaggi di chi oggi sputa sentenze dall’editoriale di Francesco Verderami

dal corsivo di Michele Serra

dall’editoriale di Maria Giovanna Maglie

Non sapeva se ridere o disperarsi, Enrico Letta: «Stanno per arrivare dati terrificanti sul fabbisogno dello Stato, e di cosa si parla? Di 'papi'». [...] Ma per quanto possa apparire paradossale non c’è differenza tra questa storia d’interno familiare e i conti dello Stato, perché lo scontro tra il premier e la sua consorte è un affare di Stato nel sistema della seconda Repubblica. Così la «dynasty all’italiana» si è prepotentemente infilata nelle dinamiche politiche. All’ombra di una lite privata sulla suddivisione dell’asse ereditario— con Berlusconi a dir poco irritato [...] —si sono prodotti effetti sul Pdl e sul governo, con ministri e dirigenti di partito preoccupati per i contraccolpi d’immagine alla vigilia delle elezioni. [...]

Siamo tutti suoi ostaggi, questa è la verità. Non vorremmo saperne niente: di lui, delle sue favorite, della ragazzina napoletana che lo chiama "papi", dell’ira di sua moglie, del padre che minaccia di darsi fuoco perché la sua figliola non figura nel cast delle eurocandidate in bikini. Vorremmo avere altro davanti agli occhi, non questa pazzesca soap opera nella quale siamo tutti scritturati come comparse senza che nessuno ci abbia mai avvertito [...]. Vorremmo riaprire l’agenda delle cose normali, [...] ma qualunque pagina apriamo ci troviamo davanti o lui o la sua corte o i suoi boys in giacca e cravatta o il suo codazzo di ragazze pon-pon [...]. Chissà com’era, l’Italia, prima di lui. Chissà se esisteva, l’Italia, prima di lui.

[...] Una bella ragazza non si capisce perché dovrebbe essere meno accettabile di un conduttore col ciuffo ribelle, Davide Sassoli, di una giornalista scientemente faziosa, Paola Sensini, tutt’e due candidati del Partito democratico, o del principe consacrato ballerino, Emanuele Filiberto, prescelto dalla Udc di Casini. Ce li ricordiamo Enrico Montesano, Carla Gravina, Gianmaria Volonté? [...] Non si diceva del povero Craxi, statista e riformatore senza pari, che il suo era un partito di nani e ballerine? Allora a parlare erano in fondo gli stessi che inquinano oggi l’ambiente politico, moralisti all’ingrosso che si ritengono ancora oggi, incredibilmente, al di sopra del giudizio altrui, ma intitolati a sputarne sugli altri in continuazione. [...]

La migliore di ieri

Contrordine Un mondo alla rovescia del premier che glorifica l’Imperatore dal servizio di Francesco Bei

dal corsivo di Massimo Gramellini

[...] Un rapido consulto ha prodotto la decisione inevitabile: rinunciare alle euroveline. [...] "E va bene, bloccate tutto. Togliete quei nomi, sostituitele e poi mandatemi le liste per l’ok definitivo". Liste sbianchettate dunque? Denis Verdini, lasciando Montecitorio, nega tutto: "Il bianchetto - scherza - me lo metto sulle unghie, anche dei piedi. [...] Eppure, al di fuori del refrain ufficiale contro la stampa gossippara, dentro in Pdl sono in molti a confessare che le veline c’erano eccome. E a ringraziare Veronica per lo scampato pericolo. [...]

Hanno destato scalpore le dichiarazioni rilasciate alle agenzie di stampa dalla moglie del leader democratico Franceschini. «Ho letto su un giornale che mio marito sarebbe stato visto domenica notte in una sala da tè, alla festa di compleanno di una ragazza di 100 anni, Rita Levi Montalcini. Che cosa ne penso? La cosa mi ha sorpreso molto, anche perché domenica notte Dario era sul divano di casa in ciabatte e divisa da boy scout, intento a sorbirsi il suo brodino di pollo e a guardare in tv la replica delle avventure di don Milani». «Vorrei fosse chiaro che io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione.

Dobbiamo subirla e ci fa soffrire. Sapesse quante volte gli chiediamo di cambiare canale, di girare non dico su "La Fattoria", ma almeno su Antonella Clerici o i puffi. Lui niente, sostiene che sono programmi osceni, ciarpame senza pudore a sostegno del divertimento dell’Imperatore. E intanto non molla il telecomando. Me lo lascia solo quando viene a trovarlo qualcuno dei suoi amici di sinistra: tutta gente malvestita e maleodorante, come ha giustamente rilevato il sig. Berlusconi, specie da quando si è ritirato Bertinotti. [...] Appena quei ceffi se ne vanno, mi tocca spalancare le finestre e chiamare D’Alema per fare un po’ di corrente. [...]».

Il teatrino e la realtà dal corsivo di Mario Ajello

Giannelli sul Corriere

[...] Nelle liste del Pdl al posto delle veline di cui s’era a torto favoleggiato, spicca una venticinquenne lombarda, che fa politica da sempre e ha una laurea alla Bocconi di Milano in economia e management: 110 e lode. Si chiama Lara Comi. E non ha nulla della soubrette. Insomma ha avuto ragione chi - a dispetto dello strabordante can can mediatico che parlava a vanvera di ”velinizzazione” dell’euro-politica - faceva notare l’impossibilità di candidature ”leggere” in una gara come quella per Strasburgo. Nella quale vige il sistema della preferenza, e dunque va messa in pista una squadra di candidati [...] capaci di raccogliere voti. [...]

Una moglie pericolosa

La madre di Noemi: “Veronica non se la prenda”

dall’editoriale di Vittorio Feltri

dal servizio di Conchita Sannino

È la seconda volta che Veronica Lario consegna i propri sfoghi di sposa insoddisfatta a mezzi di comunicazione; [...] ci siamo domandati cosa l’abbia spinta a rivolgersi ai giornalisti anziché agli avvocati, sicuramente più idonei a dirimere contenziosi coniugali. [...] Posso solo dire che nei panni della signora [...] avrei agito diversamente, anche solo per evitare il rischio di un ricovero coatto in struttura psichiatrica. [...] Veronica, quando a suo giudizio il marito si comporta male, non se ne lagna con lui ma va in piazza a gridare la propria rabbia. Sarà una donna stravagante, forse eccentrica; sicuramente è pericolosa per Berlusconi, capo del più grande partito italiano, impegnato nella campagna elettorale europea, e presidente del Consiglio. Un uomo cioè chiamato a responsabilità da cui non può essere distratto dai capricci rumorosi della moglie. [...]

Riapre la porta di un modesto condominio della costa vesuviana. Ma questa volta Anna Letizia ha meditato ogni parola. Una madre bionda, minuta, molto presente. Soprattutto allenata, si direbbe, ai silenzi che parlano. [...] "Noi non avremmo mai voluto che uscisse, questa notizia. Anche se, in fondo, si trattava del party della maturità di una ragazzina. Ecco: lo vorrei dire, con infinito rispetto, anche alla intelligente signora Veronica Lario. Lei resta nel mio cuore di ammiratrice. Ma forse, se la prende troppo per un semplice gesto di attenzione".

All’inizio era un retroscena segreto. Diventa un caso politico, dopo le dichiarazioni-bordate della signora Lario. Ora rischia di trasformarsi in vischioso scandalo di provincia. Mentre mamma e papà blindano, infatti, la diciottenne candidamente ambiziosa che racconta tutta la sua "venerazione per papi presidente" piombato a sorpresa alla sua festa a Casoria, affiora anche l’eco della complessa vicenda giudiziaria che coinvolse, nei primi anni Novanta, il padre di Noemi. No, non era l’autista di Craxi. Fu invece indagato e poi assolto per una storia di compravendite di licenze annonarie. [...] Intanto parla sua moglie. Anna Le-

La fotografia

In lotta per i figli dall’articolo di Angela Frenda

[...] Alle amiche più care, poche e selezionate, la riservatissima Veronica avrebbe più volte confidato la sua solitudine: «Abbiamo esistenze separate. Io sono una donna oramai abituata alla solitudine. Ma per fortuna mi onora e mi rafforza il mio ruolo di mamma e di nonna. È per i miei figli che vivo. E combatto. A me? Ci penserò solo quando tutto sarà a posto». Una frase sibillina. Che però, chi la conosce bene, interpreta nell’ottica della grande questione, tuttora irrisolta, della spartizione ereditaria. [...] Il futuro manageriale e patrimoniale dei suoi tre figli — Barbara, Eleonora e Luigi — sta particolarmente a cuore a Veronica Lario. Che spesso avrebbe manifestato i suoi timori di vederli penalizzati rispetto a Marina e Piersilvio, nati dal primo matrimonio del Cavaliere. [...]

Iraq, i detriti dell’esplosione di un’autobomba a Baghdad (Ansa)

tizia, da Portici, il comune della costa vesuviana dove nove anni fa si candidò persino come consigliere comunale di centrosinistra (ma "papi" lo sa?), prova a rintuzzare, senza irritarla, la first-lady. Spiega la donna: "Anche io sono madre, anche io difendo i miei cuccioli, e sono stata sfortunata: ho perso un figlio in un incidente stradale, anni fa. Questo non c’entra, ci mancherebbe. Mi chiedo soltanto: che colpa abbiamo noi se un padre così amato, un uomo famoso nel mondo, non ha avuto il tempo di essere presente alla festa dei diciott’anni dei suoi figlioli? Troverà chissà quanti altri modi per dar loro amore e protezione, no?". [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Ha ragione Michele Serra quando si chiede “Chissà com’era l’Italia, prima di lui. Chissà se esisteva l’Italia, prima di lui” (in alto riportiamo una parte del suo corsivo). “Lui” è il presidente del Consiglio, da un paio di giorni sotto i riflettori delle cronache per una squallida vicenda di stelline della tv e un’improvvisata fuori orario alla festa discotecara di una diciottenne che, s’è scoperto, lo chiama papi. E il giornalista di Repubblica ammette questa amnesia collettiva che c’è toccato subire: storditi da qualcosa di nuovo e volgare ogni giorno davvero non ci ricordiamo che c’è stato un tempo, non lontano, in cui almeno la politica era una cosa forse noiosa ma piuttosto seria, buoni e cattivi erano accomunati per lo meno da questo: immaginiamoci Berlinguer o Fanfani alla festa di una velina e pensiamoci sopra. Buon primo maggio.


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Venerdì 1 maggio 2009

Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Febbre suina, il male si cura ma l’ignoranza invece no L’ottimismo è un traino basta vedere in tv quelle mascherine ed è il panico non certo un pericolo dall’articolo di Silvio Garattini

Viviamo in uno stato di continua paura. Ogni anno c’è il pericolo di una nuova pandemia: la Sars, l’Influenza aviaria, l’Influenza suina. Quest’ultima ha monopolizzato le pagine dei giornali e dei dibattiti radiotelevisivi. È apparentemente iniziata in Messico ma esisterebbe anche un focolaio autonomo di origine negli Stati Uniti. Questa influenza è stata dapprima ritenuta di origine suina ma poi è stato proposto dalla Commissione europea di non utilizzare quest’aggettivo, ma di chiamarla la “neo-influenza” perché di fatto si tratta di un ceppo denominato in codice H1N1 che ormai non ha più nulla a che vedere con il maiale potendosi trasmettere da uomo a uomo. Tuttavia l’Organizzazione mondiale della sanità vuol mantenere il nome di Influenza suina; un bel esempio di coordinamento fra organizzazioni internazionali. I sintomi sono quelli propri di qualsiasi tipo di influenza: febbre alta, disturbi respira-

Madre e figlia con mascherina all’aeroporto di Londra

tori, dolori muscolari, senso di malessere generale. Il trattamento è quello solito: prodotti antifebbrili, riposo e antibiotici solo se si sovrappongono infezioni batteriche, perché il virus dell’influenza non è sensibile agli antibatterici. Non esistono trattamenti specifici. Il vaccino si potrà fare anche in tempi brevi ma ci vorranno comunque almeno sei mesi e ci vorrà molto più tempo per validarlo e comunque è solo preventivo.

Non sappiamo se la vaccinazione effettuata quest’anno abbia un’utilità, forse potrebbe attenuare i sintomi. Gli inibitori della neuraminidasi (la N dell’H1N1) sono due: Oseltamivir e Zanamivir; sono attivi in vitro ma non vi sono studi in vivo in soggetti infettati con il nuovo ceppo. Sappiamo comunque che la loro attività nell’influenza ricorrente in Europa non è elevata perché la durata della malattia si riduce di un solo

dall’editoriale di Lietta Tornabuoni

Prima del Papa, in Abruzzo, il 25 Aprile con i suoi dispettucci politici da scolari: Franceschini che dice «Sarò a Onna»; Berlusconi che replica «Vengo anch’io», sfalsa gli orari e, tra podio, discorso e telecamere, gli ruba l’idea e la scena. Dopo il Papa, Pescante ha solennemente promesso in conferenza-stampa un evento sportivo, la festa della Polizia è annunciata all’Aquila, sopravviene sulle macerie del terremoto il cosmopolitismo del G8. Il buon senso, invece, manca. Quando i terremotati chiedono che non si spengano i riflettori, si riferiscono a se

Cerimonie e dispetti nell’Abruzzo distrutto stessi e ai loro problemi tragici, non al via vai di personalità e cerimonie, nazionali e internazionali, delle quali ovviamente non potrebbe fregargli di meno. Ciascuna di queste manifestazioni, la cui organizzazione sarà inevitabilmente difficile e assorbirà il lavoro di molti, non può rappresentare altro che un autentico impaccio per persone che stanno così male. La con-

dizione dei terremotati è differente e infastidita dalle telecamere puntate altrove: mica sono politici. Il modo per aiutare gli abruzzesi non è metterli in mostra, ma dar loro una solidarietà materiale: soldi, cose necessarie alla vita, accelerazione della ricostruzione. Il territorio devastato dal terremoto non è un salone per cerimonie: come si fa a non capirlo? Idee simili pos-

giorno. Eppure i vari Paesi europei hanno speso miliardi di euro per preparare i vaccini e per acquistare milioni di confezioni di farmaci antinfluenzali. Fortunatamente la Sars non si è diffusa e l’Influenza aviaria non è arrivata in Europa. Cosa succederà con questa nuova influenza? Sarà la stessa cosa? Tanto rumore per nulla? Occorre stare molto attenti ad impaurire la gente perché dovremmo avere presente la storia “al lupo, al lupo”. Si rischia che quando il lupo arriva davvero nessuno ci creda più. Le notizie dovrebbero essere date con un maggior senso di responsabilità, la stessa Organizzazione mondiale della sanità (Oms) non dovrebbe dare notizie contraddittorie: un giorno allarme 4, poi allarme 5 ma il giorno dopo si mangia tutto. Le raccomandazioni dovrebbero essere fatte con maggiore chiarezza: basta far vedere alla televisione qualche messicano con la mascherina perché le farmacie si svuotino immediatamente di tutte le loro provviste. [...]

sono piacere solo al governo, l’unico che può considerarle soccorrevoli, entusiasmanti o utili. La lontananza tra presidente del Consiglio e cittadini colpiti non potrebbe essere più abissale: nulla pare poter indurre il primo ad astenersi dal fare i fatti suoi, ciò che crede essergli vantaggioso, neppure drammi che spezzano il cuore. È incomprensibile che l’essere andato sette-otto volte all’Aquila (impossibile non sapere quante volte, dato che ogni telegiornale o quasi l’ha ripetuto all’infinito) possa apparire uno sforzo sovrumano, un record altruista, la premessa a un lungo periodo di pre-elettorali celebrazioni ed esposizioni mediatiche.

dall’articolo di Paolo Savona

Dopo averci assicurato nel 2007 che l’economia mondiale non correva gravi pericoli e averci spaventato nel 2008 affermando che la crisi era epocale e dovevamo preparaci al peggio, ora le autorità ci avvertono dei pericoli dell’ottimismo, senza spiegarci esattamente quali essi siano. Siffatto comportamento si può spiegare in due modi, che possono operare in modo distinto o anche congiuntamente: quello di mantenere viva una tensione morale che impegni i cittadini a resistere alla crisi accettandone i sacrifici e quello derivante dalla coscienza d’avere attivato una tale mole di moneta e di spesa pubblica in deficit dalla quale non sanno come uscirne se dovessero esplodere gli effetti. Sull’eccesso di creazione monetaria a bassissimi tassi dell’interesse decisa per riavviare il meccanismo del credito che si era inceppato, le dichiarazioni delle autorità monetarie sono esplicite e le hanno fatte confluire nel comunicato finale del vertice del G20 di Londra. Esse temono che ai primi sintomi di ripresa vi sia una corsa ad accumulare scorte che, in una situazione di imprese che operano a bassi ritmi produttivi e di liquidità che abbonda, potrebbero riversarsi in subitanei aumenti dei prezzi. La ripresa delle scorte e dei consumi non è certamente un pericolo, ma l’obiettivo della politica economica tenacemente perseguito da tutti gli Stati del Pianeta. Il pericolo è che ciò avvenga disordinatamente e che le autorità non siano in condizioni di governare il processo, come sarebbe loro dovere; per non correrlo avrebbero dovuto ricorrere a politiche severe, ma queste avrebbero trascinato una crisi ancora più grave. Quest’ultima è la scel-

ta fatta dalla Banca centrale europea fin dalla sua nascita, mantenuta finché non ha temuto che la crisi economica si tramutasse in insolvenze creditizie del settore reale che si sarebbero sovrapposte alle insolvenze del settore finanziario, creando seri problemi di stabilità sistemica e disordini sociali. Per questa svolta, che il presidente Trichet ha illustrato pochi giorni orsono a New York durante un Forum di Chatham House, è stato coniato il termine di “misure non convenzionali“, cioè eccezionali e da riassorbire quanto prima. Essa consiste nel servire direttamente tutta la domanda di base monetaria dei privati, non badando alla natura pubblica o privata dei titoli a garanzia, a tassi dell’interesse e scadenze comparativamente più elevati di quelli praticati dalle principali altre banche centrali. La svolta è stata purtroppo decisa troppo tardi per alleviare la caduta produttiva e, anche per questo, ha richiesto un fuori misura, data l’incapacità dell’Unione europea di coordinare le decisioni fiscali nazionali per evitare di “poggiare parte del peso della ripresa sul vicino” (che si può assimilare a un “protezionismo di risulta”). Ma queste cose già si sapevano da tempo e la Bce era tenuta a saperlo. Certamente meno chiari appaiono i pericoli dell’ottimismo se ci si limita a considerare dimensione e contenuti delle politiche fiscali seguite dall’insieme dei Paesi. Ricordiamo che, nel comunicato del vertice di Londra, la somma delle spinte fiscali in deficit è stata indicata pari al 10% circa del Pil mondiale, alla quale si aggiunge la disponibilità di oltre mille mld di dollari in gran parte assegnati in gestione al Fondo monetario internazionale. [...]

Federalismo pericoloso perché manca l’anima

C’è un esempio da seguire nella crisi I nostri figli ed è proprio quello di Torino e della Fiat senza guide

dall’editoriale di Gaetano Azzariti

dall’articolo di Mario Calabresi

dall’editoriale di Isabella Bossi Fedrigotti

Viviamo tempi inaspettati: l’automobile italiana va in soccorso di quella americana, un giovane afroamericano guida la nazione più potente del mondo, in pochi mesi è stata bruciata più ricchezza che in due guerre mondiali. L’incertezza è la cifra delle nostre vite e anche i giornali sono divisi tra la passione di raccontare una stagione eccezionale e la paura per una crisi che non li risparmia. Nel mondo occidentale c’è chi chiude i quotidiani, chi scommette sulla loro scomparsa e chi si ostina a credere, tenacemente, che proprio in mezzo alle difficoltà si debba guardare lontano. Immaginare sfide completamente nuove. «Non è importante quante volte cadi ma quanto in fretta ti rialzi», recita un motto popolare negli Stati Uniti: farlo proprio significa cercare di vedere possibilità e occasioni nelle avversità. Così nella crisi globale della carta stampata, davanti alla necessità di ripensare i modelli tradizionali di giornalismo, Torino, casa di questo giornale, può esserci di esempio: si era persa nella fine della città fabbrica, ma ha trovato la forza di ripensarsi e di rinascere diversa, piena di fermenti e di energie nuove. Si parla molto del declino dei giornali e non possiamo ne-

Della politica, di ogni suo minimo sussulto, controversia o screzio, si discute per giorni, si ragiona, si polemizza. Dei giovani e giovanissimi, dei loro problemi, dei loro allarmi, della loro violenza, dei terrificanti crimini che riescono a commettere quando ancora, almeno in teoria, devono rispettare l’orario di rientro dettato dai genitori, dopo un momentaneo commento incredulo e sbigottito, si tende, invece, a tacere. E così gli accoltellamenti, le rapine, le aggressioni, gli stupri di gruppo, gli assassini per opera di adolescenti o poco più transitano veloci, giorno dopo giorno, negli spazi delle cronache nere senza che ci prendiamo la briga di riflettere davvero su cosa sta succedendo nella nostra società. Di loro, dei ragazzi, quando li arrestano, si coglie per lo più la freddezza e l’indifferenza, non solo per le vittime ma anche per i propri cari e il proprio destino, quasi che qualsiasi cosa—compreso il carcere — fosse preferibile all’insopportabile noia che li affligge. E sembra specchiarsi, quest’indifferenza, nel loro abbigliamento, sempre uguale, jeans, scarpe sportive e felpa, del tutto indifferente a diversi luoghi e occasioni. [...]

L’approvazione della legge sul cosiddetto federalismo fiscale rappresenta un ulteriore passo verso il vuoto e conferma l’incapacità della nostro ceto dirigente di riformare il sistema con consapevolezza operando come auspicava Max Weber - in base ad un agire razionale rispetto ai valori. Questo giudizio può apparire eccessivamente severo a chi - anche dai banchi dell’opposizione parlamentare - ha ritenuto l’approvazione del testo un atto necessario per dare seguito alla riforma costituzionale del sistema delle autonomie che il centrosinistra promosse nel 2001. In effetti, in questa legislatura sembra che il federalismo fiscale sia stato sin qui l’unico terreno di dialogo tra maggioranza ed opposizione. Ciò non toglie che il terreno prescelto sia il più scivoloso. La riforma, infatti, viene approvata in assenza di ogni previsione sui costi reali. Il ministro del Tesoro in Parlamento non ha fornito elementi per poter valutare l’impatto che il nuovo sistema di prelievo tributario produrrà. Forse perché i principi cui dovrà

attenersi il Governo nella definizione in concreto del sistema appaiono del tutto generici, e dunque nessuno può dire oggi quale sarà l’effettivo impatto economico della riforma approvata "al buio" in sede parlamentare. Ciò vuol dire che il nuovo sistema di un fisco federale, è ancora di là da venire, e non sarà il Parlamento a definirlo, non i rappresentanti del popolo, neppure autonomamente gli enti locali, bensì il Governo mediante propri decreti. Non mi sembra ci sia nulla da festeggiare da parte dei fautori dell’autonomia impositiva delle Regioni. Per ora s’è solo affrancato il Parlamento dall’obbligo costituzionale di decidere i principi di coordinamento della finanza pubblica e del sistema tributario, delegandolo al Governo.Sarà poi quest’ultimo a stabilire il tasso di redistribuzione fiscale, tra gli enti territoriali, definendo nello specifico quali saranno le risorse che potranno essere utilizzate dalle Regioni, quali servizi saranno in grado di garantire gli enti locali in base al gettito a ciascuno riservato, chi potrà godere di maggiori risorse e chi invece subirà un ulteriore decremento.

Gli stabilimenti Fiat del Lingotto negli anni Venti

gare che la tecnologia moltiplica le possibilità di ricevere informazioni e riduce i tempi dedicati alla lettura, ma poi ogni mattina oltre trecentomila persone ripetono il gesto di comprare La Stampa. A tutto questo dobbiamo provare a dare risposte: il flusso quotidiano su Internet, le notizie più fresche sui cellulari e le email, mentre il senso della giornata troverà ancora il suo approdo naturale nella carta stampata. Diversi i supporti, identici i valori di fondo, quelli che si sono tramandati per quasi un secolo e mezzo: l’amore per il lavoro fatto con cura, l’etica della responsabilità, i fatti, non le ideologie. Così come la fedeltà alla tradizione laica, da intendersi come rispetto delle posizioni, delle idee, delle fedi. La Stam-

pa continuerà ad essere un giornale con le sue radici in Piemonte, in Liguria e in Valle d’Aosta, ma che non rinuncia a parlare al resto dell’Italia e a raccontare cosa accade a Napoli e a New York, a Parigi e a Pechino. Il segreto di questo giornale è di non essersi mai chiuso nel suo territorio ma di aver raccolto gli stimoli migliori che venivano da tutto il Paese e dall’altra parte delle Alpi. Ho avuto la fortuna di seguire Barack Obama, Presidente da cento giorni, in giro per gli Stati Uniti negli ultimi due anni e al di là delle sue parole d’ordine, «Speranza» e «Cambiamento», trovo che la sua vera forza sia la capacità di guardare avanti, di non farsi ingabbiare dentro schemi ideologici che appartengono a un altro secolo. [...]


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Gli investigatori alla ricerca di indizi sul movente

La tragedia di Tito

Spunta la gelosia negli ultimi sms

I funerali dei due ragazzi morti lunedì sera La disperazione degli amici e dei parenti E’ ancora atteso l’esame tossicologico di lui

«Questa è l’opera di Satana»

La diciotenne frequentava un altro giovane Le conferme dalle testimonianze degli amici di FABIO AMENDOLARA

L’addio a Grazia Gioviale, in una chiesa che non riesce a contenere tutti di ANTONELLA GIACUMMO ERA una piccola donna Grazia Gioviale, morta a 18 anni, uccisa da un feroce sentimento che qualcuno erroneamente definisce amore. Era «dolcissima e bella, libera come uno stormo di rondini», scrive «la famiglia sua». I suoi grandi occhi, da uno striscione, non smettono di guardare i suoi amici che piangono nel piazzale della chiesa di rione Lucania. Ieri chi l’amava le ha dovuto dare l’ultimo bacio, l’ultima carezza. Ora di Grazia resta il ricordo, l’immagine di quella piccola bara bianca che sarà la sua ultima casa. E resta la rabbia di chi non ha capito e non ha fermato la mano di Bruno che, in pochi minuti, ha cancellato i suoi 18 anni. La chiesa, piena di fiori bianchi, ieri mattina non è riuscita a contenere il mare di gente che ha voluto salutare per l’ultima volta quella piccola donna. Qualcuno si sente male, si chiamano i medici. «Questa è l’opera di Satana - dice don Peppino Nolè dall’altare - Satana è furbo». Gli occhi di molti si inumidiscono. Piangono i giovanissimi amici e piangono gli adulti, gli anziani che conoscevano quella bella ragazza dal sorriso aperto e fiducioso. In tutti gli occhi sembra essersi materializzata la paura: quella di morire a 18 anni, ché a quell’età la morte è un pensiero lontano. E quella di sopravvivere a tua figlia, tirarla su quando cade, vederla ridere e crescere e poi perderla in pochi minuti. «Cercate di scusare anche me - dice don Peppino - perché in questo momento sarebbe più opportuno il silenzio. Vorrei non dire parole inutili». E l’invito va inevitabilmente a quei giovani che affollano la chiesa «a darsi agli altri per superare il dolore e quel disagio giovanile di cui tanti parlano ma che nessuno affronta». Dall’altare don Peppino parla anche «dell’altro giovane», quello morto altrettanto tragicamente poche ore più tardi. E chiede preghiere per entrambi. Ma in pochi, in quella chiesa, sembrano pensare a Bruno con benevolenza. Fuori c’è quel manifesto, fatto affiggere dalla famiglia proprio davanti alla chiesa: «La nostra Grazia ci guarda ora da lontano con i suoi grandi occhi e il suo te-

La bara di Bruno esce in silenzio di SIMONA BRANCATI

Grazia Gioviale a fianco Bruno Condelli

nero volto, le lacrime sporche di sangue e chiede inutilmente perché. La sua vita è terminata dove comincia la nostra disperazione». Il perdono è lontano e nessuno osa neppure nominare quella parola. Un lungo applauso saluta la bara bianca dopo la cerimonia funebre. Fuori dalla chiesa ci sono le luci installate per la Festa del rione che, per un giorno, si fermerà in segno di lutto. Le campane risuonano tristemente tra i singhiozzi delle amiche e il silenzioso lamento della mamma che chiede inutilmente «e ora dove te ne vai Grazia?». E’ il suo addio disperato a quella bimba diventata piccola donna a cui la violenza di un uomo non ha concesso di diventare grande. a.giacummo@luedi.it

PIGNOLA - Ci sono episodi che non dovrebbero accadere, che la mente e il cuore non riescono a spiegare. Ci sono emozioni che non dovrebbero essere mostrate e raccontate. Ci sono fatti di cui un cronista non vorrebbe mai scrivere. Queste riflessioni si mescolavano agli interrogativi che non troveranno probabilmente mai riscontro mentre nel pomeriggio di ieri si celebravano i funerali di Bruno Condelli, il giovane che si è tolto la vita dopo aver spezzato quella di Grazia, la ragazza che frequentava da alcune settimane. Bruno avrebbe compiuto 32 anni il prossimo ottobre, lei appena 19 lo stesso mese. La messa è prevista per le 16. Sotto la casa della madre, all'ingresso di Pignola, inizia ad arrivare

gente dalle 15.30. Originaria di Potenza, la famiglia risiedeva a Pignola da oltre vent’anni. Anche se lavorava in paese nell’azienda del padre, Bruno era poco conosciuto dai coetanei pignolesi. Il suo tempo libero lo trascorreva a Potenza. Gli amici sono sconvolti e increduli. Nessuno riesce a darsi spiegazione di come il loro Bruno sia arrivato a compiere un gesto del genere. Probabilmente un raptus, attimi in cui la mente va in blackout e il raziocinio si ottenebra. Intanto la folla si assiepa. Il vento gelido spazza le nubi poi le riporta e il cielo si fa grigio. Il sole che a tratti fa capolino sembra quasi irrompere sfrontatamente sulla fissità della scena. Quando il carro funebre si avvia, parenti e amici si stringono intorno ai geni-

Le foto in pagina sono di Andrea Mattiaci

tori e alla sorella di Bruno e tutti si incamminano verso la Chiesa Madre, in cima al paese. Una salita che lascia con il fiato corto chi già è allo stremo delle forze. La bara dove giace il corpo del giovane è di legno chiaro. Sopra vi è adagiato un fascio di Anthurium rossi, detti anche “Frecce di Cupido” per la caratteristica forma a cuore. Nel linguaggio dei fiori simboleggiano amore e amicizia, ma anche verità. Come l’amore e l’amici-

zia di quanti hanno affollato la cattedrale per dare l’ultimo saluto a Bruno e il conforto alla sua famiglia. Come la verità che passa per una comprensione e dunque per un perdono, ha affermato il parroco Rocco Piro, che va al di là delle congetture umane e che può essere soltanto divino. Ci sono storie che non verranno mai raccontate, domande che non troveranno mai risposta e poi c’è il silenzio, in questi casi la replica migliore.

RICORDI DA FACEBOOK

«Grazia e Rosita un altro livello»

IL SINDACO ALLE ESEQUIE

«Porto il dolore della città» POTENZA - Il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, ha partecipato ieri ai funerali di Grazia Gioviale «non solo per esprimere alla famiglia il dolore della città, ma anche perchè ben consapevole del fatto che un dramma di questo tipo chiama anche le Istituzioni ad un duro esame di coscienza». In una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa, Santarsiero ha evidenziato che «mon c’è manifestazione di disagio e di violenza che non porti con sè una forma di inadeguatezza della intera comunità a prevenire, formare, ascoltare, solidarizzare, recuperare. Ho colto però nello sguardo attonito e smarrito dei tanti

giovani presenti in Chiesa qualcosa di più. La paura verso una società non solo carente di valori, riferimenti, strutture cui ancorare una esistenza, ma anche drammaticamente permeata di una cultura che spesso vuole la donna ancora un oggetto privato su cui poter scaricare violenze inaudite». Per il sindaco, «saremo società nuova, democratica e civile quando sapremo coniugare il rispetto sovrano per l’altro senza alcuna distinzione di sesso e quando, in ogni contesto, ed in ogni situazione, sapremo guardare alle donne come l’altro con cui confrontarci e rapportarci sempre e solo – ha concluso Santarsiero – con civiltà e riguardo assoluto».

POTENZA - Era sua amica. Non solo su Facebook (il social network frequentato sia da Grazia Gioviale, sia da Bruno Condelli, che condividevano alcuni amici virtuali). Rosita Larocca Grazia la ricorda così. «In cielo c’è una stella in più, che notte e giorno veglierà su di noi, grazie splendida creatura per

tutto ciò che sei stata per me, ti vorrò sempre tanto tanto tanto tanto bene, come dicevi sempre tu: “Grazia e Rosita un altro livello”. Il nostro legame sarà indissolubile, durerà per sempre... anche se per me il dolore rimarrà in eterno. Mi macherai da morire soprattutto il tuo sorriso, che rimarrà sempre nel mio cuore».

POTENZA - «Dove sei stata ieri sera?». «Con chi eri?». Sono gli ultimi sms di Bruno. Poi, sul telefono cellulare di Grazia, ci sono quelli dell’altro amico. «Niente di importante», dicono gli investigatori. Prendevano appuntamento. Forse per uscire in comitiva. Ma Bruno un po’ geloso lo era. Ed era pressante. E’ quello che emerge dal racconto dei testimoni. «Cose da ragazzi», le chiamano. Lei era contesa. Nella sua vita c’era Bruno. E c’era l’altro. Martedì, forse, doveva essere la giornata dei chiarimenti. Si è trasformata in una giornata di follia. Bruno Condelli, 32 anni, l’idraulico di Pignola che lavorava tanto e usciva in Mercedes, ha preso un forchettone da cucina e ha infilzato quella che voleva fosse la sua donna: Grazia Gioviale, 18 anni, studentessa. Poi è fuggito e ha trovato la morte sulla A1, travolto da una bisarca. «Con Bruno non era fidanzata». Lo dicono un po’ tutti. Ma con lui si vedeva e si sentiva. Un po’ meno negli ultimi giorni. E lui, per questo, soffriva. Forse perché sapeva dell’esistenza dell’altro ragazzo che piaceva a Grazia. «E’ presto per dire che è il movente», dice un investigatore. Ma potrebbe esserlo. «Anche perché - dicono - tra Bruno e Grazia non risulta che ci siano litigi precedenti». Risulta, invece, che lui alzasse un po’ il gomito. Niente di eccessivo. «Qualche drink», svela ai carabinieri un amico. Drink di vodka e Red bull. «Vodka alla pesca» e un paio di lattine di bibita energetica. Qualcuno lo ha detto ai carabinieri. E ha detto anche che l’aveva messo in guardia. «Occhio alla taurina», gli aveva detto. La Red bull ne è piena. E’ un amminoacido. Nelle bevande energizzanti è mischiato a caffeina e a uno zucchero dal nome strano: il glucuronolattone. Cosa provoca questo mix di elementi sul corpo umano è ancora ignoto. Ma Bruno, qualche tempo fa, per quei drink si è beccato una denuncia. «Guida in stato di ebbrezza». Sono prodotti che inibiscono il sistema di controllo della fatica. L’alcol, che è un vasodilatatore, permette inoltre un più veloce assorbimento di quelle sostanze, potenziandone gli effetti. Il risultato? Energia e forza immediata. Secondo gli investigatori «è presto per le conclusioni». Il caso, però, di fatto, è chiuso. Il sostituto procuratore Annagloria Piccininni attende la consegna delle ultime note informative, la consulenza tecnica del medico legale che ha effettuato l’autopsia sul corpo di Grazia e l’esame tossicologico sui tessuti prelevati dal corpo di Bruno. Poi manderà il fascicolo in archivio. f.amendolara@luedi.it

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LO SFOGO DELL’ALTRO RAGAZZO

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«Sei indimenticabile principessina mia»

Gli investigatori sulla scena del delitto

DI LEO AMATO POTENZA - Come un messaggio dentro a una bottiglia. Grazia Gioviale si era innamorata di un altro. Bruno Condelli sapeva, ma non si riusciva a rassegnare. Lui la voleva soltanto per sé. Voleva sapere con chi usciva, e quando. E lei lo respingeva, ma forse a un certo punto si impietosiva, e cercava di rincuorarlo come si fa tra amici. Ma non poteva sapere, lei non poteva immaginare quello di cui lui sarebbe stato capace. Chi la conosce dice di Grazia che era una ragazza con un’aura di innocenza intorno, con una bella famiglia molto unita, dove tutti ma proprio tutti si vogliono bene. Come si fa a pensare a una cosa del genere? Ora al dolore dei genitori, si aggiunge anche quello di un ragazzo che non riesce più a smettere di disperarsi. E’ stato tra i primi a sapere la notizia, e ha dato sfogo ai suoi pensieri lunedì sera scrivendo un breve messaggio sulla sua pagina on line, che è quella bacheca virtuale sul sito di Facebook che più che a un diario a volte assomiglia proprio alla bottiglia di un naufrago che è rimasto solo sopra un isola deserta. «Non ho parole. Stasera la vita mi ha finito di uccidere, mi ha tolto anche la persona che amavo. Era la mia principessa, e lo sarà per sempre. Non riesco ancora a crederci… Proprio lei che era sempre così solare con tutti…non si può perdere la vita a18

anni...mi fa schifo questa vita...Grazia tu sei nel mio cuore e resterai lì per sempre…ti amo». Ha messo al posto della sua foto, una di tutti e due, con lui e Grazia insieme. Lei ha due piercing, due punti luce, per essere precisi: uno sul naso, e uno che sta sotto al labbro inferiore. Lui invece ha un anellino all’orecchio sinistro, e un altro anellino al sopracciglio. Si abbracciano, sorridono, e sembrano soprattutto sereni. Lui ha venticinque anni. In tanti cercano di consolarlo. Qualcuno conosceva anche Bruno e anche se non riesce a nominarlo dice: «Non immaginavo una cosa del genere. Sembrava una persona tranquilla». Lui ce l’ha con tutti, e anche con i giornalisti per alcune cose che sono state scritte su di lei. Dice: «Cercate di lasciare in pace questa povera bambola». E dopo il funerale torna su internet e scrive ancora due parole, rivolte a lei come una preghiera, come se potessero davvero arrivarle dovunque si trovi. «Amore mio, ora faccio fatica a non pensare a tutti quei bei momenti trascorsi con te. I miei problemi scomparivano in un attimo quando avevo te accanto... Mi perdevo sempre nei tuoi grandi ed immensi occhi neri. Eri stupenda fuori ma soprattutto dentro...Sei indimenticabile principessina mia...mi manchi». Resta lì davanti allo schermo tutto il pomeriggio. «Sii forte», gli scrivono gli amici, «mi raccomando». E’ importante pensare a una forma anche per il dolore più grande in assoluto.


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Primo Maggio «Un simbolo, portato negli scioperi, sui camion pieni di braccianti o cantato a voce alta in marce e cortei»

Quei tempi di bandiere rosse Rievocazione delle feste dei lavoratori sotto le insegne di socialismo e comunismo di LUCIO TUFANO SOCIALISTI, comunisti e anarchici avevano strani volti, barbe e capelli lunghi e recitavano strani giuramenti ogni volta che si parlava di partiti e di organizzazioni. Dalla campagna fino sulla piazza un urlo avrebbe imposto la successione delle classi. “Bandiera rossa trionferà, alla stazione … rivoluzione”, cantavano esagitate le donne di Rionero in Vulture e strappavano le bandolere che i carabinieri portavano ad armacollo sulle uniformi. Il compagno - Gennaro Laus - reduce dalla campagna di Russia, aveva negli occhi la visione del rogo immane; la guerra lo aveva toccato nello spettro profondo della memoria: i campi di girasole, la ritirata degli arti congelati, il tintinnìo di gavette nella tormenta. Guidava i contadini ed era sindaco. Di lui scrivevano i giornalisti del Corriere della Sera. Pajetta era accolto nei salotti borghesi con trepidazione e rispetto. “Che dirai quando la massa gremirà la piazza … il concetto del borotalco sarà lontano, il canto dei grilli sarà mietuto assieme al grano. Chi avrai compagno nel refettorio comunale? La gamiella in una mano, il cucchiaio di stagno nell'altra, ti daranno la certezza del domani?”. Questi erano i versi dei giovani intellettuali, declamati tra canzoni e chitarre, Lacrima Christi e “ossi di morto” nella cantina di Franculli. Da

noi la piccola borghesia e la media preoccupate da: “haddà venì baffone”, si rifugiavano dietro la “diga” approntata dalla dc contro la marea mi-nacciosa. “Soffiava il vento, urlava la bufera!” Amendola, fragorosamente applaudito al “Due Torri” per quei discorsi coinvolgenti, per quel suo caloroso interloquire con i compagni, le masse dell'anonimato, Lenin, Stalin, Togliatti, Longo, l'Armata Rossa, Gramsci e poi Crusciov, l'incontro di Camp David con Kennedy, la distensione e il disgelo, eppoi Berlinguer e il compromesso storico riempivano i discorsi della vigilia e quelli dell'indomani. Peretti Griva aveva raccontato della magnifica esperienza della Cina. E Scutari, alli-bito, ci comunicò il suo sconforto per i fatti d'Ungheria. Strazzella, Mancino, Altamura, Pace, Giannace, Ziccardi e altri erano testimoni di grandi battaglie per la difesa dei la-

vorato-ri. E Sclavo, Schettini, Ranieri, pronti a immolarsi per la redenzione del sud e della Basilica-ta, erano gli uomini del “centralismo democratico”. Furono quelli i tempi di “Bandiera rossa”, i mitici tempi delle lotte, fino al febbraio '68. Le forti nevicate di Potenza riaccendevano i sogni: Mosca-Potenza, serate a Mosca e serate da “Peppe” a san Michele. Nel clima da Cremlino innevato bandiera rossa si fischiettava, si canticchiava, si cantava in coro anche dentro i fumi del bicchiere tra i propositi fervidi e i fumanti piatti di minestra. La bandiera rossa riempiva le manifestazioni, il 1° maggio. Infissa alle pareti nelle camere del lavoro, portata negli scioperi, sui camion pieni di braccianti e dentro i pullman con gli operai. Cantata a voce alta, scandiva le marce e i cortei, e nei festival dell'Unità riapriva e chiudeva i dibattiti e le tavole rotonde, preparava le piazze al comizio. Allo Stabile

contadini e operai, impiegati e artigiani, avvocati e onorevoli nei palchi e in platea. Il senatore Ignazio era con noi, un cappotto classico alla “Colonnese”, con martingala, tetragono e brillante, Borsalino premuto sulla fronte, reduce dalle parate davanti alle tri-bune della piazza rossa. Fioccava candida la neve sui suoi concitati, convinti discorsi, fioc-cava in un parallelo e romantico riscontro di rigide serate e di rivoluzione. E poi Gran Caffè, disgelo, ventiduesimo congresso, gran messe di voti …: il movimento operaio avanza nel mondo!!! Ma proprio in quegli anni '70 la società subiva trasformazioni economiche, sociali e culturali di portata storica, mentre la struttura e la logica del partito comunista era rimasta la stessa. Andavano affacciandosi alla ribalta i movimenti radicali, degli studenti, quello delle donne, gli ecologisti e i verdi, che si facevano interpreti di esigenze che i partiti, troppo burocratizzati, non riuscivano più a registrare, nonostante gli sforzi per tenersi legati ai pro-blemi della società e malgrado il frenetico mobilitarsi delle organizzazioni sindacali … la Cgil. Il mito della rivoluzione andava in disfacimento e tutti gli slogan, le formule e gli schemi a esso ispirati. Le bandiere, i simboli e i fatti cromatici, le voci, i discorsi, gli stili e i carismi propri di quel teatro politico, volti e abiti, grinte e atteggiamenti, che, fino a qualche decen-

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«Il compagno e sindaco Laus aveva negli occhi la ritirata dalla Russia»

«I massimalisti sapevano aprire le lotte ma non riuscivano a chiuderle» nio prima erano in grado di galvanizzare gli animi, avevano perduto ogni forza. Il simbolo del Pci, segno efficace, condensato, solenne e che rispondeva a quei valori universali si andava modificando, la bandiera rossa, che lo conteneva, mobilitava la psiche nella sua totalità. Erano gli idoli-motori che caratterizzavano il duplice aspetto di rappresentanza ed efficacia e, l'inno, che aveva caratterizzato il richiamo e la riscossa, era diventa-to un inno come un altro, un componimento non necessariamente lirico. Alla fine, c'è stata la rivoluzione? Sono serviti i simboli e i loro stimoli? Sembra che la rivoluzione più vasta che ci sia mai stata, quella dell'alta tecnica industriale, ha preteso un vasto rinnovamento conservatore. E il Pci? Si rinnovava o si conservava? Calice, aderendo al Pci nel lontano 1959, richiamandosi alla coscienza storica che dei mali della società italiana aveva Palmiro Togliatti, mi disse: “Mi fanno ridere coloro che, oggi scoprono la cultura liberaldemocratica nel Pci, il cui corpo è allenato a una cultura di opposizione e non di governo. Purtroppo, il dramma consiste nel fatto che, i massimalisti sanno aprire una lotta e non sanno come chiuderla, i riformisti sanno chiudere una lotta ma non sanno come aprirla”. E Alfonso Del Noce sosteneva: “Lo scopo principale consiste solo in una rigenerazione individuale o nel rinnova-

TESTIMONIAL DELLA RACCOLTA FONDI

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Oggi il concertone di piazza San Giovanni. Presenta Sergio Castellitto

Vasco superstar a Roma Ma c’è una miriade di gruppi emergenti da scoprire

Nella foto della pagina a fianco, discussione animata a sinistra (al centro Schettini)

Qui sopra i socialisti Cicco, Vicario e Gatti e il comunista Grezzi in un antico comizio. A sinistra, a braccetto, Cacciatore, Arduino, Laus, Grieco, Di Lonardo, Salvatore. A destra Vasco

mento dei partecipanti a questi riti, ma nel rinnovamento della tribù e, alla fine dei conti, del suo universo, cioè costituisce un sintonizzarsi con la legge di esso”. Bandiera rossa, è un inno di rivoluzioni già consumate, già cancellate, è un inno epocale come Serate a Mosca, Soffia il vento, 'O sole mio, Addio, mia bella addio, L'armata se ne va, Giovinezza, come il Nabucco, la Caduta di Varsavia, e 'Na sera e Maggio … Si tornerà a sentirla ogni volta che la memoria dei personali sentimenti lo richieda … Nulla è perduto della nostra e dell'altrui vicenda - della vicenda umana. Va ancora rilevato che anche quelle società moderne che consapevolmente si sono staccate dalla tradizione, “sopravvivono solo grazie ad un tacito ricorso alle riserve di quei valori costanti, sulla cui negazione sono state erette”. Varrà sempre più “bandiera rossa” di qualsiasi folle o ebete urlo di qualche moderno cantautore … Il mio amico Nino Calice sosteneva di prediligere “l'Internazionale socialista”, più commovente, rispetto a “Bandiera rossa” musicalmente concitata. E i ds che cosa predilessero? Chissà se rimase loro almeno la memoria storica, tra le foglie che caddero dal suo albero e i germogli che vennero dopo. Confusi con l'Ulivo, la Margherita e con qualche altra pianta, andarono al potere, con Prodi, Padoa Schioppa … e con Mastella.

NON solo quelle che hanno compimento, ma anche per ogni rivoluzione che fallisce, per quelle che, sempre promesse, non si sono mai fatte, per tutte le vigilie inutilmente allestite è necessario un poeta, come Majakovskij, rovesciato. Un poeta che pianga sul “latte versato”, sul tempo perduto, sulle esercitazioni logorroiche, sulle macchinose strategie di attacco, sulla valanga delle rivendicazioni soddisfatte e non, su tutta la ideologia del diritto sottratta alle rivoluzioni fatte altrove, alle pandette ed ai codici di esse, ai mai soddisfatti bisogni delle masse, su quella del dovere affidata ormai agli scaffali ed agli archivi, sulla disciplina e sulla laboriosità tumulate nei romantici testi delle buone letterature nazionali e di famiglia, sul mito della buona educazione e del rispetto per gli anziani e per gli “uomini” specie quelli onesti. È necessario insomma un “Majakovskij rovesciato” che recuperi quei valori annientati dalle iattanze, delle prosopopee pseudo rivoluzionarie, che maledica il “Partito” come tempio e come dogma. E giunse il tempo di un “mea culpa”, una lezione di umiltà nel riconoscere l'entità di errori commessi nella foga di chiedere il potere in nome del socialismo, di quel socialismo già da tempo deteriorato dalla prassi virtuale dei meccanismi e dei misteri congressuali, degli artifizi, delle demagogie elettorali, volgarizzato dalla ipocrisia e dal paternalismo, dalla povertà dei luoghi comuni, dalla perfida teoria del linciaggio morale tra gruppi e compagni, reso ancora più utopistico dalle attività manovriere per acquisire ruoli più esponenziali o conservare incarichi, sconsacrato ed invocato da quegli altri opportunisti della “base per l'altezza” e dai trasformisti a seconda delle situazioni politiche e della convenienza. Sin da allora la visione si

UN TEMPO cantava quanto gli piacesse essere scioperato. Oggi è l’ospite d’onore del concertone del Primo Maggio in piazza San Giovanni a Roma. «Sono grato perchè mi offre la possibilità di restituire un po’ di quello che ho avuto, non viviamo un buon periodo e quindi per me questo è il momento della solidarietà». Suonerà per 50 minuti, facendo anche da testimonial della campagna della raccolta di fondi destinati a borse di studio per gli orfani dei morti sul lavoro. «Di solito - spiega la beneficenza è una cosa che si fa privatamente, ma in questo caso ho deciso di rendere pubblica la mia offerta (la cifra è 100.000 euro) per stimolare la gente a partecipare alla raccolta. Bisogna avere paura del potere che cerca di

mettere paura alla gente, perchè più la gente ha paura e meno fa cose normali». Per l’occasione, sul palco di piazza San Giovanni l’ex Blasco presenterà una cover inedita di Sono un ragazzo di strada, brano di culto dei Corvi. «Ho scelto questo brano perché io sono rimasto un ragazzo di strada», spiega Rossi illustrando la scaletta dello show. Aprirà Sì stupendo, poi ci sarà Vieni qui («E' l’amore come lo canto io») Sally («Un brano a cui sono legatissimo, potrei essere io Sally»), C'è chi dice no («E' un pò la sintesi del momento che stiamo vivendo»), Gli spari sopra e Il mondo che vorrei, che è anche il titolo del concertone che sarà condotto da Sergio Castellitto. «Sono molto contento di essere al primo maggio - ha aggiunto Vasco artista tra gli artisti. Proprio per l’impegno dedicato alla preparazione dello show non ho partecipato al concerto per l’Abruzzo. E’ importante anche dire che eventi come un terremoto non si possono controllare mentre le morti sul lavoro è una cosa che può essere evitata». Ma il concertone non è solo Vasco

Rossi. Anzi, la performance del cantautore emiliano è l’aspetto meno originale. Il concerto di oggi infatti sarà aperto da un minifestival della musica indipendente italiana che mischia nuove e nuovissime proposte, personaggi noti quasi solo agli appassionati e vecchi lupi di mare. Ci saranno Marco Dente, Polo Benvegnu, Marta sui tubi, Roberto Angelini, Beatrice Antonini, Cesare Basile. E ancora Nomadi, Bandabardò, Alessandro Mannarino, Enzo Avitabile, Peppe Voltarelli, Motel con Ection, la band di Samuel dei Subsonica, Irene Fornaciari, un super gruppo con gli Afterhours ospiti Samuel e Cristiano Godano dei Marlene Kuntz, Caparezza, Paola Turci con Paolo Fresu, Robben Ford, Marina Rei, Edoardo Bennato, Casinò Royale e Asian Dub Fondation. Sergio Castellitto non sarà un conduttore canonico, ma avrà anche momenti più attoriali, con incontri con musicisti, letture di poesie, parti con colleghi come Valeria Solarino, Claudia Gerini e Pierfrancesco Favino e anche una chiacchierata con una banda tradizionale di Introdacqua, un paese vicino l’Aquila.

Socialisti di casta e di fede andava sbiadendo nei partiti di sinistra e gli “equilibri più avanzati” premevano nei consessi della dialettica contrita come il teorema di Euclide: un criterio di similitudine di triangoli e di “vie nazionali” in un'aula di ripetenti. Le forzature esasperate per operaismi, manovalismi e contadinismi facevano parte del gioco, di quello che avrebbe inculcato nelle masse solo l'adrenalina della protesta e la convinzione di tutto poter ottenere senza sforzo eccessivo. Con i “primi” di maggio, vi furono marce, cortei, parate di facce e d'insegne, fustagni e cappotti, tute e blue jeans, per una sommossa latitudinale e che non doveva essere solamente locale, un evento di sollevazione storica e sociale … una vasta, capillare azione di presa della Bastiglia. C'è stato il tempo in cui gravitava a sinistra e appariva mistificatorio un voler a tutti i costi assumere posizioni di sinistra, dovunque e nell'ambito di ciascuna formazione politica. Perciò, al di là degli onesti convincimenti, vi è stato un modo anfibio di far politica, una felpata furbizia. Poi ci accorgemmo che la “sinistra” era essenzialmente un fatto fonico, gutturale, diverso da un'effettiva tradizione programmatica e operativa. Era il falso ruolo di chi aveva sempre in animo di rivestire ruoli vergini, smalti d'intransigenza e di censura, rimanendo al di sopra del sospetto. Ogni partito ebbe le sue statue scolpite nei congressi, la sua numismatica: la verità è che Tayllerand ha una sua ragione, diversa da quel-

la di Marat o di Robespierre. Forse per questo, Occhetto e Craxi celebrarono insieme i fasti della rivoluzione francese e si inviarono segnali unitari, rendendo omaggio alla rivoluzione borghese dell'89, criticando i giacobini e i loro estremismi. Segnali unitari a sinistra “per espropriare la Dc di quella sua funzione onnivora e volendola cacciare all'estremo, e farla diventare solo un polo conservatore”. Un'unità a sinistra non più all'insegna del fronte popolare, antiliberale e antioccidentale, come fu per Nenni e Togliatti, quanto piuttosto un fronte neo-borghese, pienamente assunto nella logica occidentale e moderna. Intanto la collaborazione di una parte della sinistra con una Dc “forte e totalitaria” nel Mezzogiorno e in Basilicata, si rivelava non del tutto positiva, specie perché in essa si era scatenato da tempo l'opportunismo, la politica come mediazione, con una marea di richiedenti in posizione di partenza o in lista di attesa per incarichi e supplenze. Qualcuno chiese di riflettere, di tornare indietro. Forse si trattava di un equivoco, di un inganno ordito ai danni delle generazioni. Altri riconosceva che la politica di alternativa alla Dc si era andata attenuando, logorata dai centro-sinistra, dal compromesso storico, dal pentapartito, dalle lottizzazioni e dal consociativismo. C'è chi riconosceva che non si pote-va rimanere socialisti, né tantomeno comunisti: piuttosto diventare liberali. Norberto Bobbio ammonì che socialismo e liberalismo non sono conciliabili e Vittorio Foa sosten-

ne che la sinistra era l'espressione compiuta del moderno nei suoi aspetti progettuali e utopici ormai realizzati, non in crisi, bensì completamente defunta, avendo da tempo esaurita la sua funzione. Si, è vero, Majakovskij non c'entrava più. C'entravano ormai le attese deluse e le contraddizioni abnormi, c'entrava la memoria degli anni Sessanta, dalla mobilitazione degli edili ai concitati discorsi sulla “distensione”, c'entravano i tempi di Pietro Valenza, e delle prospettive, dei progetti degli intellettuali e della cultura, del vecchio operaio Di Tolla e del-la sua amica guercia che giravano per le cantine, così come si gira per i sepolcri nella sera del giovedì santo, aspettando la rivoluzione. Ma la verità è che il Pci già partecipava al potere con un dito o un dito e mezzo, e faceva parte dell'articolata mano del potere, dal governo di lottizzazione al governo di par-tecipazione, alle larghe intese, fino al “governo ombra”. Agli occhi dell'immensa platea allestita con cura dai mass-media, vi era una classe politica tutta responsabile, chi più chi meno, della gestione programmatica e legislativa regionale. La Regione, anzi il governo regionale non poteva governare senza le leggi alla cui formazione avevano partecipato anche i comunisti. Poi i piccoli uomini hanno fatto grandi ombre ed è arrivato il tramonto, grandi partiti avevano bisogno di piccoli uomini per piccoli governi. Certo che nella lunga storia di partiti nati e mossi da sentimenti di rivoluzione e di protesta, ce ne sono

stati di esemplari propensi all'abnegazione e alle lotte, ma anche … Tutto è dipeso da come i tempi mutavano il disagio e la condizione di sottosviluppo in benessere per classi e masse che nel lavoro trovavano il loro unico sostegno e la ragione della propria esistenza. Man mano la politica divenne la condizione di benessere e di agiatezza, guadagnando posizioni di potere e di prestigio con notevoli forme di privilegio. C'è stato chi ha lottato per perseguire i più nobili fini, quelli di migliorare la condizione sociale; c'è stato chi ha approfittato per potenziare posizioni proprie e familiari, rag-giungere traguardi di potere, entrando nel novero del Parlamento, del Governo e delle istituzioni e consolidando rendite, prestigio e fama. Ecco che vi sono individui che si sono collocati a cavallo di più poltrone, altri che hanno perseverato nel tramutare posizioni di sacrificio e di lotta in permanenti ruoli di onorevolato, altri si sono ficcati nei meandri di enti e sottogoverno, godendo per lunghi tratti della loro vita di appannaggi e … ora non appaiono più, neppure in via Pretoria, percorsa un tempo per chiedere voti e stringere mani. Ora non compaiono perché la gente non faccia loro i conti in tasca, non comprenda come la più forte rendita sia ormai costituita dal reddito dei politici, di quelli in servizio permanente effettivo, o di quelli in pensione. Eppure, quando il partito si limitava alle militanze di opposizione, si usava il termine di “compagno” con spirito di rispetto e solidarietà tra militanti e capi, specie quando il 1° maggio si risolveva in una manifestazione freddolosa, in una sparuta presenza di bandiere rosse e in un discorso nella piazza più importante. lu. tu.

IL COMMENTO dalla prima APPARE, così, tristemente simbolica anche la sede scelta per la manifestazione nazionale di Cgil, Cisl e Uil che si tiene sulle macerie di un altro terremoto, quello abruzzese. Un luogo che almeno consente di mettere la sordina alla vis polemica tra i tre leader sindacali e alle prevedibili contestazioni di una base che non è certo contenta della situazione determinatasi tra i suoi rappresentanti. Oltre a questa simbolica manifestazione in terra d'Abruzzo, a livello nazionale, si terrà unitariamente anche il tradizionale appuntamento del concertone di Piazza San Giovanni a Roma. Star più o meno note si alterneranno, come sempre, sul mega palco

per sottolineare con le proprie diverse sensibilità artistiche le parole d'ordine e le tematiche più antiche ed attuali del mondo del lavoro. Legalità, dignità, sicurezza, ambiente, diritti e solidarietà. Insomma proprio “il mondo che vorrei” di ogni lavoratore e che è il tema nazionale della manifestazione. Utopico almeno quanto lo slogan che accompagna i festeggiamenti di questo primo maggio: “il lavoro unisce”. Infatti, la situazione tra Cgil da una parte e Cisl e Uil dall'altra procede in direzione opposta e le lunghe schermaglie di questi mesi stanno rendendo difficili, spesso, persino i rapporti personali tra gli stessi dirigenti. Anche in periferia. Ne è una dimostrazione il fatto che non sono poche

La frattura le piazze in cui oggi non si vedranno sfilare insieme le bandiere delle tre sigle confederali. Accade così anche in terra lucana. A Matera il corteo e il comizio lo fa solo la Cgil. A Potenza idem. In effetti, non è dato sapere quando e se sarà mai più sanabile la profonda spaccatura che si è consumata con l'apertura della stagione delle firme separate di Cisl e Uil sotto gli accordi stipulati con Governo e Confindustria. In primis quelle in calce al nuovo modello contrattuale. Uno strappo che si sarebbe potuto forse ricucire se Bonanni e Angeletti avessero acconsentito alla effettuazione del refe-

rendum tra i lavoratori al cui esito Epifani aveva assicurato che la Cgil si sarebbe uniformata, anche se fosse stato contrario alla sua posizione. Era questa, forse, l'unica via d'uscita che però è stata incomprensibilmente rifiutata. Così il solco si è allargato. La Cgil ha svolto, comunque, il referendum che, stando ai risultati resi noti, ha visto una larga partecipazione di lavoratori (il 70% circa di quanti parteciparono al referendum unitario sul welfare) con una bocciatura plebiscitaria degli accordi sottoscritti. La Cgil, per uscire dall'angolo, ha

dato vita a un crescendo di mobilitazione che dai posti di lavoro si è trasferita nelle piazze sino al culmine della imponente manifestazione del 4 marzo scorso al Circo Massimo. “Accordi a perdere per il mondo del lavoro” è la motivazione del no della confederazione di Epifani. Accordi a perdere sul fronte del potere d'acquisto dei salari e sul fronte dei diritti acquisiti, si specifica. Motivazioni sdegnosamente e polemicamente rispedite al mittente da parte dei dirigenti cislini e della Uil che non hanno avuto remore (in occasione degli scioperi e delle manifestazioni) ad avventurarsi in una

che divide sgradevole escalation di dichiarazioni contro i partecipanti e le specifiche mobilitazioni. Con un'acredine, una supponenza e argomentazioni che mai ci si sarebbe aspettato provenire da sindacalisti contro altri sindacati e lavoratori in lotta. Ma anche questo è stato il segnale di una lacerazione che non è frutto solo di contingenza ma, piuttosto, di visioni strategiche diverse sul ruolo e la funzione del sindacato nel nostro paese. Una realtà di cui forse ancora non se ne è presa completa contezza. Una realtà che segna una divergenza di pro-

spettiva, forse sanabile solo alla prova dei fatti della verifica sul campo delle due opzioni. Una realtà destinata a mortificare anche le migliori intenzioni di chi ancora non abbandona la speranza di un ritorno all'unità. Ma è emersa una profonda e diversa visione culturale. Tra un sindacalismo (quello della Cgil) che mantiene dentro a un quadro complessivo di diritti e valori le singole vicende, facendo ancora della lotta e della democrazia di base le armi per il conseguimento dei migliori risultati per i lavoratori al tavolo delle trattative e un sindacali-

smo (quello della Cisl e della Uil) più tendente ad un ruolo congestionale e concertativi che ritiene oramai demodé la lotta e persino l'arma dello sciopero. E' proprio in questa ultima direzione, infatti, che va la creazione dei cosiddetti enti bilaterali fortemente voluti da Cisl e Uil e avversati dalla Cgil. Centinaia di strutture che sparse per il paese saranno cogestite da datori di lavoro e sindacalisti e che si occuperanno dei diversi aspetti del mondo del lavoro (validazione contratti, cassa integrazione, eccetera) con ampi poteri sostitutivi

dell'attuale dialettica tra le parti. Quale delle due visioni prevarrà sarà il tempo a dircelo. E' al momento evidente il gradimento da parte del governo in carica e del padronato della versione Cisl e Uil della pratica sindacale. All'inizio di questa storia, però, non era certo previsto lo sconquasso della crisi planetaria, le cui inevitabili profonde conseguenze potrebbero rivelarsi essere un probabile guastafeste. Ai lavoratori, come sempre, nel frattempo, tocca subire le conseguenze peggiori di questo stato di cose. Come ad esempio affrontare divisi una situazione inedita in cui occorrerà battersi per evitare che venga loro accollato il prezzo maggiore.

E' un gap enorme non poter contare sulla preziosa arma dell'unità delle proprie organizzazioni sindacali, quelle che dovrebbero aiutare ad attrezzare le migliori scialuppe di salvataggio per sopravvivere ai marosi della crisi. Insomma, ai lavoratori tocca come sempre “una vita spericolata”, per dirla con il grande Vasco Rossi che sarà quest'anno per la prima volta sul palco del concertone romano. A loro tocca pure non abbandonare mai la speranza e la determinazione di credere in un futuro migliore rivendicando, anche in questa giornata, la centralità del lavoro quale strumento essenziale per uscire dalla crisi e ridarsi un orizzonte migliore. Vito Bubbico


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Venerdì 1 maggio 2009

Primo Maggio

Inail sulla sicurezza a Sasso di Castalda Parte anche il “mese sociale” della Cia

Feste in ordine sparso Sindacati confederali divisi: Cisl a Ferrandina, Cgil a Matera e Tito, Uil all’Aquila LA PRIMA cosa che emerge in questo primo maggio è che i tre sindacati confederali in regione si dividono e fanno ognuno un’iniziativa diversa. CGIL - Le iniziative regionali della Cgil si svolgeranno a Matera, in piazza Vittorio Veneto, e per il Potentino nell'area industriale di Tito, piazzale antistante lo stabilimento della Daramic. «Proprio la Daramic spiegano dal sindacato - infatti, è il simbolo di come le grandi aziende preferiscano sacrificare uno stabilimento produttivo e la vita lavorativa di migliaia di operai, a favore di un aumento di profitti finanziari, dati dal trasferimento delle produzioni in altri siti». CISL - La Cisl ha scelto Ferrandina, crocevia della Valbasento e cuore della crisi industriale. Alle 10,30 si terrà una messa nella chiesa madre di Ferrandina e, a seguire, sarà deposta una corona di fiori sul sagrato dei caduti in guerra per ricordare simbolicamente i caduti del terremoto e i caduti sul lavoro. Al termine della cerimonia farà un breve intervento il segretario generale Nino Falotico. «Una manifestazione sobria spiegano - senza cortei, né comizi, con un pensiero rivolto alle popolazioni colpite dal terremoto in Abruzzo e uno ai tanti lavoratori lucani che hanno perso o stanno perdendo il lavoro». UIL - La Uil non fa nulla in Basilicata. «Abbiamo ritenuto opportuno - spiega il segretario Uil Matera Francesco Coppola - festeggiarlo in modo molto sobrio e discreto, partecipando con una delegazione alla manifestazione unitaria che si terrà a l'Aquila». Interviene invece il segretario regionale Michele Delicio, che propone: «Un confronto immediato con il governo per verificare, insieme, come affrontare i problemi dell'occupazione ad iniziare da una “moratoria” sui licenziamenti. Un confronto con la Regione perché si possano mettere in campo le ingenti risorse provenienti dai Fondi Europei per la formazione e lo sviluppo!. UGL - Interviene anche Giuditta Lamorte, dirigente dell’Ugl: «E' necessario spiega - ridistribuire il lavoro di cura nella società, organizzandolo in maniera tale da realizzare un welfare che parta dalla famiglia e che non poggi sulla famiglia. Si avverte l'esigenza di una seconda generazione del diritto delle pari opportunità che, assumendo come quesiti i diritti fino ad ora conquistati dalle donne, parta dalla famiglia al fine di sviluppare una serie di azioni che consentano alla donna l'inclusione nel mondo del lavoro». CIA - Parte in Basilicata il “Mese per il sociale”, programma di iniziative promosso dalla Confederazione italiana agricoltori e dal sistema confederale con un fitto calendario di iniziative. Al centro la tutela sociale oltre del mondo agricolo, della famiglia e dei cittadi-

ni con un metodo di intervento fortemente innovativo. Si comincerà domani a Potenza (rione Lucania) in occasione della Festa di S. Giuseppe Lavoratore, con l’allestimento di un gazebo del Patronato Inac e di un punto esposizione-degustazione dei prodotti tipici lucani; mercoledi 6 maggio sarà sottoscritto un protocollo di intesa tra Arci-CiaInac; giovedi 9 maggio “Inac in Piazza” a Potenza e a Matera: per il quarto anno consecutivo funzionari del Patronato della Cia incontreranno i cittadini nelle piazze. A Potenza è prevista l’apertura di un nuovo sportello al rione Cocuzzo

per offrire servizi e prestazioni di natura previdenziale e sociale. INAIL - L’Istituto per gli invalidi e il Comune di Sasso di Castalda hanno organizzato una manifestazione per inaugurare un monumento ai caduti del Lavoro. Oggi alle 11 nella piazza di Sasso. Ci sarà anche il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. Spiega Salvatore Riccardi, direttore regionale Inail: «E’ ora di cambiare attraverso una maggiore partecipazione attiva di tutti i soggetti del mondo del lavoro capaci di diventare attori protagonisti nel processo di costruzione di una nuova cultura della preven-

zione e sicurezza nei luoghi di lavoro». MAESTRI DEL LAVORO - Alle 11 nel teatro Stabile di Potenza, come ogni anno, verranno consegnate, con una cerimonia ufficiale, le «Stelle al merito del lavoro». Si tratta di riconoscimenti a chi si è distintoper particolari meriti nell’ambito del lavoro. Undici quest’anno i premiati: Vincenzo Addante, Pietro A. Basentini, Antonio Brancato, Demetrio Delfino, Samuele Franciosa, Salvatore Petrella, Rocchina Pia Penna, Donato Romaniello, Domenica Sileo, Donato Summa, Maria G. Tancredi.

La foto sul manifesto della iniziative Cgil a Matera a Tito Scalo

| PRESENTE IL SEGRETARIO CAVALLARO | Manifestazione al Don Bosco di Potenza sul Mezzogiorno come opportunità

La Cisal sceglie Potenza per parlare IL SUD non solo non deve subire la crisi, ma può risultare il trampolino di lancio perché l’Italia riesca a uscirne fuori. E’il senso della manifestazione organizzata dalla Cisal per questa mattina nel ”Teatro Don Bosco” di Potenza. Ci sarà anche il segretario generale, Francesco Cavallaro, il cui intervento è previsto per le 11. Il titolo è “Mezzogiorno protagonista per uscire dalla crisi”. Spiega Cavallaro: «Autorevoli economisti e rappresentanti del mondo politico sostengono che dando impulso alla crescita infrastrutturale, economica e sociale nel Mezzogiorno si può accelerare l'uscita dalla crisi e dare il via ad un nuovo miracolo economico. A sostegno di questo principio e per essere ancora più vicina alle popolazioni meridionali che stanno subendo più pesantemente il disagio, la Cisal ha deciso di celebrare la festa del Lavoro a Potenza». «Sollecito il governo - aggiunge - e tutti gli schieramenti politici parlamentari ad assumere un impegno serio e responsabile per avviare un percorso che porti, finalmente, a compimento la saldatura economica e sociale del Paese. La festa del Lavoro assume, in quest'anno contrassegnato dalla crisi economica globale e dalle sue ricadute sul mondo del lavoro, nonché dai recenti e tragici eventi che hanno colpito la popolazione dell'Abruzzo, una valenza ed un significato del tutto particolari». «Sono convinto - conclude - che la nostra organizzazione, forte delle idee e delle persone che la sostengono, saprà affermare, ancora una volta, la propria capacità di rendere il giusto omaggio a tutte le lavoratrici, i lavoratori e i pensionati di questo Paese». Alla Cisal hanno le idee chiare sull’entità della crisi. C’è un nodo di carattere strutturale, secondo gli esponenti del sindacato. Mancano norme chiare che diano coscienza del grado di rischio che ha portato aziende e risparmiatori a investire in obbligazioni pericolosissime. Ma è l'incertezza che davvero blocca il sistema: quanto è malato il meccanismo economico-finan-

di MIMMO MASTRANGELO PRIMO maggio per ricordarci, tra l'altro, che l'Italia è una Repubblica fondata sul lavoro, per rimettere la storia in ordine e pensare anche di ritornare indietro di qualche giorno, al 25 Aprile, visto che su questa data c'è stato tutto un bailamme di voci e posizioni scomposte e contrapposte. Penso che un buon servizio alle istituzioni, ai partiti, ai soggetti tutti della partecipazione pubblica (e collettiva) sarebbe quello di ribadire l'importanza della Festa della Liberazione. Baste-

Il segretario generale della Cisal Francesco Cavallaro

ziario della società? Non lo riesce a capire nessuno. Il credito nei confronti di famiglie e aziende impazzisce, e il caos comincia a insinuarsi. E per quanto riguarda la serie di interventi voluti dal governo? In questa occasione, il Consiglio dei ministri non ha lesinato apparentemente sulle risorse. D’altronde, il debito pubblico del Paese non avrebbe permesso di allargarsi oltre, di questo sono sicuri alla Cisal. Nonostante ciò, si tratta di provvedimenti straordinari, legati alla congiuntura. Mentre l’Italia avrebbe bisogno di misure strut-

turali, di un nuovo modo d’intendere l’intervento dello Stato, che sappia influire su tempi lunghi e non sulla contingenza. Ma c’è un problema da superare che riguarda proprio l’ambito sindacale: i lavoratori, secondo i responsabili della Cisal, sono davvero stanchi di non partecipare. Guardare al futuro è possibile solo immaginando che si crei una società veramente democratica e plurale. E in questa società i lavoratori non sono la parte più debole, ma sanno cosa fare per chiedere e ottenere risposte sui propri diritti.

Un ideale ponte che unisca la giornata di oggi al 25 Aprile rebbe fermarsi su due righe di un pezzo che ha scritto su L'Unità il regista e attore Moni Ovadia che “è la stessa parola libertà che con il 25 Aprile acquista la sua autentica pregnanza di significato e suono”, oppure far memoria di un ritaglio dell'ultimo discorso fatto dal presidente della Repubblica

Giorgio Napolitano e in cui viene puntualizzato che “ l'eredità spirituale e morale della Resistenza , della lotta per la Liberazione d'Italia vive nella Costituzione, carta fondante della Repubblica, pietra angolare del nostro agire comune e della nostra identità nazionale”. Dal 25 Aprile al Primo

Maggio: per una giornata di festa e impegno, in memoria, ancora una volta, di chi ha perso nell'ultimo anno la vita per un lavoro sicuro e un reddito dignitoso. Primo maggio per non dimenticare che i lavoratori hanno contribuito a fare della lotta di Liberazione un impegno civile di tanta parte del Paese, per ritrovare a partire dall'articolo uno della Costituzione il senso di una ritrovata etica pubblica. 25 Aprile e 1° Maggio: due date restie ai revisionismi di maniera, per non comportare ulteriori strappi alla nostra Democrazia.


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Venerdì 1 maggio 2009

Industria

C’è l’accordo: il 20% ai torinesi che potrebbe salire al 51% “Bancarotta chirurgica”. Marchionne: «Momento storico».

Fiat-Chrysler, just married Barak Obama benedice l’unione: «Con questa alleanza un futuro brillante» ROMA - Fiat-Chrysler, alla fine il giorno delle nozze è arrivato: ieri sera il presidente Usa Barack Obama ha ufficializzato l’accordo dell’anno. «Una partnership – ha detto – con forti possibilità di successo». Per Chrysler non si prevede nell’immediato alcuna riduzione della forza lavoro nè alcuna chiusura di stabilimenti. Intanto, la casa di Detroit ha chiesto la bancarotta temporanea della casa automobilistica Usa dopo che tre fondi (Oppenheimer, Perella e Stairway) si sono opposti alla ristrutturazione del debito. Per arrivare ad un’intesa sul piano di ristrutturazione del debito presentato dell’amministrazione Obama (2,250 miliardi di dollari in cambio di un azzeramento dei 6,9 miliardi di debito esistente) serve l’accordo di tutti i creditori. Per Obama, comunque, dalla bancarotta «Chrysler emergerà più forte», e in questo senso l’intesa con Fiat rappresenta per la casa di Detroit «una chance non solo per sopravvivere ma per prosperare». «La Fiat ha dimostrato - ha aggiunto l’inquilino della Casa Bianca - di poter produrre quelle automobili “pulite” ed efficienti nel consumo che sono il futuro della industria automobilistica. Come parte di questa intesa la Fiat ha accettato di trasferire alla Chrysler tecnologia d’avanguardia del valore di miliardi di dollari che aiuteranno la Chrysler a produrre negli Usa auto dal consumo e dal motore efficienti». Tornando alle nozze con il Lingotto, agli italiani andrà il 20 per cento, ma potrebbe salire al 51 per cento nel 2013. «Quest’operazione rappresenta una soluzione costruttiva e importante ai problemi che da alcuni anni affliggono non soltanto Chrysler ma l’intera industria automobilistica mondiale», ha commentato l'amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne. «L’alleanza – ha continuato Marchionne – permetterà di mettere insieme la tecnologia Fiat, che è tra le più innovative e avanzate al mondo, le sue piattaforme e i suoi propulsori per vetture piccole e medie nonché la sua vasta rete di distribuzione in America Latina e in Europa con il grande patrimonio della Chrysler, che ha una forte presenza in Nord America e lavoratori pieni di talento e di impegno». Tutto questo conclude l’ad «darà vita ad una nuova forte casa automobilistica e aiuterà a preservare, insieme ai posti di lavoro, un’industria manifatturiera di importanza cruROMA - Se la Fiat va alla conquista dell’America, sindacato e regioni, ieri a Roma, si sono dati appuntamento per parlare di crisi, tentando di costruire una proposta comune per rilanciare il settore dell’automotive italiano. Perché, se il gruppo torinese è grande Oltreoceano, a casa nostra si fanno i conti con gli effetti del tracollo del comparto. E se è vero che a Melfi le cose non vanno così male - come indica pure l’annuncio dell’azienda di nuovo straordinario in Sata - è importante sostenere una regia unica composta da sindacati, regioni e governo, che si occupi complessivamente di tutti gli stabilimenti italiani. E’ questo il succo di un intervento molto apprezzato, pronunciato dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, davanti ai rappresentanti sindacali nazionali e territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Fismic e ai governatori delle regioni Piemonte, Campania, Lazio, Marche, all’assessore alle Attività produttive della Regione Puglia e al sindaco di Ter-

L’unione Fiat - Chrysler consacrata dal presidente Usa Barak Obama

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ciale per le economie statunitense e canadese». Poi ha aggiunto: «Credo che l’operazione appena conclusa rappresenti per la Fiat e per tutta l’industria italiana un momento storico. E’ un importante passo avanti nell’impegno di gettare nuove e solide basi per il futuro». Positivo il commento del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola: l’intesa è «un motivo di orgoglio per l’Italia». Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente Berlusconi. «L’accordo - ha dichiarato - è testimonianza delle forti relazioni economiche e commerciali tra Italia e Stati Uniti ed è una dimostrazione tangibile dell’impegno comune dei due paesi nel fronteggiare l'attuale difficile congiuntura economica internazionale. L’intesa rappresenta anche una conferma delle capacità industriali e di innovazione tecnologica raggiunte dalla Fiat, di cui l’Italia può essere giustamente orgogliosa». Per il presidente di Confindustria,

E A MELFI

Emma Marcegaglia, «la Fiat – ha aggiunto – ha dimostrato la capacità di muoversi prima delle altre grandi case automobilistiche internazionali. Gestirà una delle più grandi industrie americane, ha dimostrato di avere tecnologie avanzate e capacità di fare auto ecologiche meglio delle altre aziende». Anche i sindacati italiani hanno accolto con favore la notizia. «Ci sono - ha dichiarato il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni – tutte le condizioni perchè ci siano riflessi positivi per tutta l’economia italiana». Di nuova pagina parla il leader della Cgil, Guglielmo Epifani: «Adesso però il nuovo gruppo dovrà dimostrare di vincere le sfide di un mercato che sarà più difficile e competitivo». Con l’accordo Fiat-Chrysler «l’Italia torna ad avere una nuova vera multinazionale». Così Luigi Angeletti, segretario generale Uil, commenta il matrimonio tra la casa automobilistica di Torino e quella di Detroit.

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Segnale positivo per i sindacati ma per Zenga la data del 16 non si tocca

Nuovo straordinario per tre sabato La Fim: «L’azienda ci provoca» di MARIATERESA LABANCA MELFI - Ci avrà messo lo zampino anche il clima di fiducia creato dell’atteso accordo Fiat Chrysler, ma i nuovi straordinari annunciati in Sata sono soprattutto effetto delle ottime performance della Grande Punto gpl sui mercati internazionali. Un altro segnale positivo, dunque, per lo stabilimento di Melfi, proprio nel giorno del matrimonio storico tra il gruppo torinese e l’azienda di Detroit. Ma, da parte dei sindacati lucani - ieri a Roma per un’iniziativa nazionale di riflessione sul futuro del settore auto nostrano - l’invito è a valutare bene la situazione. La Fim di Basilicata va anche oltre, e si sbilancia a prospettare un’ipotesi di sciopero. Quei tre comandati per sabato 9 e 16 (su due turni, dalle 6 alle 14 e dalle 14 alle 22) e sabato 23 maggio (su un solo turno, dalle 6 alle 14) annunciati alla

rsu della Sata ieri mattina, sono sembrati al leader di categoria Antonio Zenga «una provocazione da parte della Fiat, che non ci fa escludere una rottura con l’azienda». Pomo della discordia lo straordinario di sabato 16, data che i sindacati nazionali da tempo hanno fissato per la grande manifestazione di Torino. «In quella data - spiega il segretario Zenga - è stata già programmata una manifestazione nazionale a Torino proprio sul futuro della Fiat e ai piani alti di viale Marconi ne sono perfettamente a conoscenza. Per questo ritengo che la decisione di comunicare le nuove comandate proprio nel giorno del vertice sindacale a Roma e di mettere in calendario una comandata in concomitanza con una manifestazione nazionale sia una provocazione gratuita. La Fim chiederà alla Fiat di spostare la comandata del 16 altrimenti - annuncia Zenga -

non esiteremo a proclamare lo sciopero». Alla notizia del nuovo comandato il segretario della Fiom di Basilicata, Giuseppe Cillis, ha ribadito la sua posizione: trasformare lo straordinario in nuova occupazione. Anche perché con il turno del 23 maggio l’azienda avrà esaurito la “quota esente” a disposizione. Più cauta la posizione della Uilm che attraverso il suo segretario provinciale, Vincenzo Tortorelli, ha fatto sapere che su questo “accavallamento” si sta provando la strada della concertazione. Il sindacato ha comunque espresso unitariamente soddisfazione per i buoni segnali che arrivano dalla Sata, dove, tra l’altro, è stata prolungata fino a fine maggio la trasferta dei circa 300 lavoratori dello stabilimento di Pomigliano d’Arco. Positivo il commento del segretario lucano della Fismic, Marco Rosel-

Rimbrotta il Governo e spinge su innovazione e unità. Fiom apprezza e lo elogia

A Roma De Filippo fa la parte del leone Il presidente De Filippo

mini Imerese. «Potrei stare tranquillo per l’andamento della Sata - è stato il suo esordio - Ma non si può chiu-

dere gli occhi davanti alle difficoltà di altri stabilimenti italiani come quello di Pomigliano. Mi fa piacere che una piccola regione

con un grande stabilimento partecipi a un tavolo che si occupi complessivamente della situazione nazionale». Il governatore lucano ha apprezzato lo sforzo unitario da parte di un sindacato «che certe volte ha dato l’impressione di seguire dinamiche a difesa di alcuni stabilimenti e non di altri». Nell’intervento del governatore lucano anche la considerazione che, al di là degli incentivi per la rottamazione e i fondi in più per coprire gli ammortizzatori sociali, «il governo dovrebbe fare qualche sforzo in più nel campo dell’innovazione applicata al settore dell’auto». «Perché se il primo tipo d’interventi serve a sbarcare il lunario della crisi - ha aggiunto De Filippo - sembra mancare una strategia vera per rafforzare e sostene-

li. «Siamo consapevoli - ha dichiarato Tortorelli - che si tratta di un andamento altalenante della produzione, legato agli incentivi statali e che questo non ci mette definitivamente al riparo dagli effetti della crisi. Ma nel frattempo le ore di straordinario hanno consentito ai nostri lavoratori di mettere un po' di stipendio in più da parte, recuperando quello che è stato perduto con la cassa integrazione». Lo straordinario - per il segretario regionale della Ugl metalmeccanici, Giuseppe Palumo costituisce «un segnale di ripresa che deve rallegrare gli addetti ai lavori». Ma il nuovo comandato - aggiunge - «dovrà essere il preludio di una vera e concreta ripresa produttiva dello stabilimento perché le tute blu di Melfi hanno bisogno di più certezze». m.labanca@luedi.it

re il settore». E spiega: le regioni da tempo stanno lavorando su un grande progetto di investimenti nel settore di innovazione e ricerca del comparto auto. Un programma definito che vede coinvolte, con diverse competenze, tutte le regioni nel cui territorio ricadono gli stabilimenti Fiat. «Ma la Stato ha riconcentrato le risorse in mano alla Presidenza del Consiglio, in un fondo unico di sostegno alle imprese, dando la sensazione di non tenere in debito conto questa progettazione». E conclude, tra gli applausi della platea: «L’Italia non può fare a meno di una strategia vera e unitaria per rendere più competitivo il comparto auto nazionale». Parole molto apprezzate dal segretario della Fiom, Giuseppe Cillis: «De Filippo - ha spiegato il leader dei metalmeccanici della Cgil - così come noi sosteniamo da tempo, ha evidenziato che oltre agli ammortizzatori sociali e a agli incentivi, serve un piano di rilancio per il settore». ma.la. m.labanca@luedi.it


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Dibattito politico

DECRETO SICUREZZA

Tensione tra Lega e Pdl per la norma sugli appalti

Castelli, Urso e Romani saranno “vice” Berlusconi: «Ne parlerò con Napolitano»

di ANNA LAURA BUSSA

Nuovi ministri e vecchie gaffe In Cdm annunciato l’incarico della Brambilla ma il capo dello Stato non era stato informato ROMA – Promozioni in arrivo nel governo e munque, è da tempo che si parla della pronuovo incidente diplomatico tra il Governo mozione di alcuni membri del governo. Stue il Quirinale. Ad annunciare le promozioni pisce, tuttavia, che fra i promossi non figuri è stato Silvio Berlusconi che nel corso del il nome di Ferruccio Fazio, attuale sottoseConsiglio dei ministri di ieri ha detto di vo- gretario alla Salute. Nel frattempo, Stefano ler far avanzare Michela Vittoria Brambil- Saglia è stato nominato nuovo sottosegretala, attuale sottosegretario al Turismo, al rio allo Sviluppo Economico al posto dello rango di ministro. Insieme a lei saliranno di scomparso Ugo Martinat. Qualcuno nella grado, diventando viceministri, altri tre maggioranza mette perfino in dubbio che sottosegretari: Adolfo Urso (Sviluppo Eco- alla fine la rossa di Lecco riuscirà davvero nomico con delega al commercio estero), ad ottenere la poltrona di ministro: «BerluRoberto Castelli (Infrasconi lo ha annunciato strutture con delega anche per rispondere al all’Expo 2015 e reti ferro- CONCERTO PER IL PAPA pressing della Brambilviarie internazionali) e la, ma non è detto che alla Paolo Romani (Sviluppo fine lo faccia davvero», Economico con delega alle ha spiegato un ministro comunicazioni). chiedendo di restare anoLa notizia è stata data nimo. nel Consiglio dei ministri Altri esponenti della di ieri e poi resa pubblica maggioranza, invece, da alcune dichiarazioni ricredono che davvero lasciate alla fine del Cdm Brambilla l’abbia spuntadai ministri della Difesa, ta e ci aggiungono un Ignazio La Russa e della pizzico di malizia: «Ce la semplificazione, Roberto farà, anche se questo Calderoli. La gaffe istitucreerà un pò di attriti nel zionale si è concretizzata, Pdl visto che in molti non appunto, con le anticipala vedono di buon oczioni, seguite poi da una chio», spiega un dirigenconferma di Berlusconi, te del Popolo della libersenza preventiva informatà. zione del capo dello Stato. Qualcuno nella magLa cosa deve essere stata Riconoscimento per gioranza, infine, sostienotata dal Colle. A Napoline che annunciandolo in tano, infatti, secondo la le rispettive missioni Consiglio ieri Berlusconi Costituzione, spetta la no- «RISPETTO , apprezzamento e condi- abbia anche voluto rimina dei ministri su pro- visione per il suo messaggio di fede e spondere alle polemiche posta del presidente del per l’intenso e meditato impegno sui sulle cosiddette “candiConsiglio. Immediata- problemi sociali e per la pace», sono date veline” che, fra l’almente, le diplomazie si so- stati espressi ieri sera dal presidente tro, hanno scatenato l’ira no messe al lavoro per della Repubblica Giorgio Napolitano al di sua moglie. «E' il suo chiudere la questione. Co- Papa, in occasione del Concerto offerto modo di dire che nella geme sempre, il compito di in Vaticano dal capo dello Stato per il IV stione del governo non metterci una pezza, è toc- anniversario dell’elezione di Benedetto accetta condizionamencato a Gianni Letta: «Ber- XVI. «Signor Presidente, il Suo cortese ti», spiega un esponente di peso della maggioranlusconi oggi (ieri ndr) non e generoso omaggio è riuscito ampiaza. Di show girl, ma per ha fatto alcun nome di mente non solo a gratificare il senso ironizzare e per attaccare nuovi ministri in Cdm» ha estetico, ma al tempo stesso a nutrire il l'opposizione, ha parlato detto. E poi: «Il premier nostro spirito, e dunque Le sono dopanche Berlusconi. Prima chiederà un appuntamen- piamente grato. Formulo i migliori auscherzandoci sopra, poi to a Napolitano per parlare spici per il proseguimento della Sua alper attaccare l’opposiziocon lui della struttura di ta missione», ha risposto il Pontefice. ne. «Scusate se non non Governo». Insomma, in Un reciproco riconoscimento, dunque, Cdm non si è parlato di dell’altezza delle rispettive missioni. Da ho portato le veline», è la battuta con cui il premier nuove cariche governative parte sua Napolitano ha espresso graperché il premier avrebbe titudine a Ratzinger per la visita appena apre il suo intervento davanti ai delegati dell’asdovuto parlarne prima compiuta all’Aquila «in quei luoghi di con il capo dello Stato. In devastazione e sofferenza, dove ha re- semblea della Coldiretti. un prossimo incontro, la cato grande sollievo spirituale e umano «Mi rifarò – aggiunge sempre in tono scherzoso lacuna verrà colmata. «Il alle popolazioni colpite». «Questo concerto ci fanno sentire co- – anche perchè pensando presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incon- me il vasto mondo in cui viviamo – ha ai vostri 20 mila punti trerà il presidente della concluso Napolitano – si riconosca in un vendita, e pensando che Repubblica Giorgio Napo- comune retaggio di valori e di espres- qualche volta il sabato litano per valutare l'even- sioni creative. E ringrazio nello stesso anche noi maschietti antualità di nominare nuovi tempo quanti hanno generosamente diamo a fare la spesa, se ministri e sottosegretari» concorso a rendere possibile l’evento di avete bisogno di belle ha detto Letta. E così sarà. questa sera». Da parte sua, Benedetto commesse sapete a chi riLe notizie sulle nomine, XVI ha dichiarato di aver molto gradito volgervi». Poi, un pò per in ogni caso, hanno conti- «l'eccellente omaggio musicale» offerto correggere il tiro, si afnuato a circolare per tutta dal Presidente con l’esecuzione fretta ad aggiungere: la giornata di ieri. Non è nell’Aula Nervi dell’Orchestra sinfonica «Bisogna sempre avere ancora chiaro se le promo- e del Coro sinfonico 'Giuseppe Verdi di un pò di ironia, perchè zioni degli attuali sottose- Milano, diretti dalle signore Xian Zhang solo se si è sereni e allegri si riesce a fare cose imgretari, a partire dalla e Erina Gambarini. portanti». “rossa” Michela Vittoria Infine, chiude con un Brambilla, saranno seguite dalla nomina di nuovi sottosegretari, con affondo verso l’opposizione: «Chi aveva parconseguente allargamento della squadra di lato di demagogia? Un certo... un certo onogoverno. Berlusconi, però, ha più volte det- revole Casini. Chi ha parlato di filiera italiato di non voler superare le attuali sessanta na come fanciullaggine? Un certo D’Alema. Io non parlo mai male dei miei oppositori, unità. Al di là delle formalità istituzionali, co- ma quando se la tirano, se la tirano».

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Il premier Silvio Berlusconi con Michela Vittoria Brambilla al termine di un incontro con i circoli della libertà

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VERSO LE EUROPEE

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Il premier e le Veline «Sono plurilaureate» credere che le liste fossero composte in di ELVIO SARROCCO un altro modo e non era assolutamente ROMA - «Scusate, non ho portato le veli- vero». Bondi ha poi ricordato che anche ne». Silvio Berlusconi, alla Convention la sinistra ha fatto molto ricorso a «candella Coldiretti, ironizza sulla polemica didature anche femminili che proveniche ha accompagnato la presentazione vano dal mondo della televisione». Il leader del Pd Dario Franceschini tordelle candidature del Pdl per le elezioni europee di giugno. Tra una battuta ed na all'attacco sulle veline del Pdl. Cosa può sapere Berlusconi della fatiuna frecciata, provocando applausi e rica delle donne, afferma, visto sate, il presidente del consiche il suo mondo «è un monglio ha replicato in tono do di lustrini, di ricchezza scherzoso all'opposizione che che cade dall'alto dove conta ha accusato il premier di voler la popolarità ed essere famomettere in lista delle candidasi?». Il segretario del Pd accute puntando solo sulla loro avsa anche il Pdl di aver presenvenenza. «Non ho portato le tato delle liste “bloccate” in veline - ha detto Berlusconi cui su 75 candidati 21 sono ma ho fatto alcune telefonate parlamentari nazionali, ine ho scoperto che sono pluricompatibili. Col sistema delle laureate e hanno tanta esperinunce e di opzioni ad essere rienza in politica. Altrimenti eletti saranno quindi gli ultinon le avremmo messe in limi della lista. sta». L'opposizione critica anche Il presidente del consiglio il fatto che Berlusconi molto se l'è presa soprattutto con spesso nei suoi comizi ed inPier Ferdinando Casini e Masterventi ricorre all'ironia, simo D'Alema. Facendo delle mentre incombe la crisi ecosmorfie buffe con il viso ha nomica e non tutti hanno vodetto: «Chi aveva parlato di glia di divertirsi. Il premier, demagogia? Un certo… un Dario Franceschini afferma Franceschini, «offre certo onorevole Casini. Chi ha molte occasioni di distrazione parlato di filiera italiana coe di svago ma l'Italia non è un me fanciullaggine? Un certo giornale di gossip, né un D'Alema. Io non parlo mai Grande Fratello, né Dinasty». male dei miei oppositori, ma Massimo D'Alema critica quando se la tirano, se la tirainvece soprattutto il fatto che no». Berlusconi (ed anche Antonio Il premier ha evitato ogni Di Pietro) si è candidato alle accenno alle critiche che gli elezioni europee sapendo che sono state rivolte dalla modovrà poi rinunciare all'incaglie, Veronica Lario. rico. Negli altri paesi europei, A replicare alle sue afferafferma D'Alema, questo non mazioni è stato invece il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. Le “ri- accade. Berlusconi, intanto, attacca l'ex flessioni” fatte dalla signora Veronica, ministro degli esteri, «invece di goverha affermato, sarebbero state «giuste e nare andrà a fare i comizi con le veline, persino condivisibili» se avessero trova- per dimostrare che sono brave e non solo to conferma nella realtà. Ma secondo belle. Il nostro essere eccezionali in EuBondi «c’è stato un gigantesco malinte- ropa ci farà del male». Ma se il dibattito so nato da una manipolazione della real- pubblico si concentra su questi temi, setà». Questo perché è in atto, accusa il condo D'Alema la causa è «l'uso satrapecoordinatore del Pdl, «una campagna di sco che Berlusconi, incline a un narcisistampa che per giorni e giorni ha fatto smo non di rado volgare, fa del potere».

ROMA – La norma sugli appalti contenuta nel ddl sicurezza, così come è stata modificata nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, continua a dividere Lega e Pdl, ma riceve parere favorevole dal Pd. Roberto Maroni, nel Consiglio dei ministri di ieri, è tornato a chiedere il ripristino della norma nella sua versione e originaria. E comunque avrebbe insistito sulla necessità di porre la fiducia sul provvedimento per evitare sorprese: una necessità che sarà valutata nei prossimi giorni. L’inquilino del Viminale, infatti, ha chiesto per martedì una riunione con i ministri della Giustizia Angelino Alfano e della Difesa Ignazio La Russa, e con i capigruppo di Pdl e Lega per fare il punto della situazione. Vuole capire se ci sono i margini per andare avanti o se bisogna ricorrere al voto di fiducia per evitare, come è accaduto l’altra notte, che un emendamento «sostenuto da certe lobby svuoti di significato una norma anti-mafia condivisa da tutto il governo». Maroni sostanzialmente teme due cose: che il centrodestra si possa spaccare di nuovo sulla proroga dei termini di permanenza nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) da due a sei mesi e sulla norma che impedisce alle imprese in odore di mafia di partecipare alle gare d’appalto. Questa misura in origine prevedeva che per impedire ad un imprenditore di partecipare ad una gara d’appalto bastasse anche un semplice indizio comunicato da un Pm in un procedimento a terzi. Con la modifica, contenuta nell’emendamento presentato dal Manlio Contento (Pdl), e condivisa dal sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo e dai relatori Jole Santelli e Francesco Paolo Sisto), per estromettere da un appalto un imprenditore servirà qualcosa di più di un «semplice indizio» e cioè un imputazione per favoreggiamento e falsa testimonianza dell’interessato. Il Pd, che l’altra notte non ha preso parte alle votazioni perchè aveva abbandonato la commissione per protesta contro la norma dei “presidi-spia”, condivide questa nuova impostazione. Almeno in parte. «Come è possibile – osserva il capogruppo Pd in commissione Giustizia Donatella Ferranti – che per poter intercettare qualcuno la maggioranza chieda che ci debbano essere “gravi indizi di colpevolezza”, mentre per impedire ad un imprenditore di partecipare a un procedimento amministrativo basta un semplice indizio comunicato da un Pm?». «Anche noi – aggiunge – avevamo presentato un emendamento molto simile a quello di Contento perchè ci sembra molto più di buon senso e molto più garantista». Dello stesso avviso Jole Santelli, che ricorda di aver dato parere positivo alla proposta di modifica, «su impulso del suo capogruppo», anche

perchè la norma nella sua versione originaria «potrebbe essere pericolosa». Nel Pdl, infatti, c'è chi arriva a definirla «criminogena» perchè «alla fine le uniche imprese che non subiscono estorsioni sono quelle della criminalità organizzata». E per «aggiudicarsi un appalto – aggiunge un esponente del governo in linea con Contento – sarebbe bastato che si fosse ordinato ad un mafioso qualsiasi di dire che aveva chiesto il pizzo proprio al concorrente e il gioco sarebbe stato facile». Ma nell’articolo 34 del testo prima versione c'è anche chi vede, sempre nel Pdl, una «penalizzazione per le imprese del Sud a tutto favore di quelle del Nord». Maroni, comunque, non condivide le critiche: tanto che ritiene che la proposta di modifica sia stata dettata «dalle lobby» dei costruttori. Così come fa il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che aveva dato pare contrario all’emendamento della discordia. La norma anti-racket comunque fa discutere: Tano Grasso dice che la modifica è stata «un passo indietro», mentre Marco Minniti (Pd) parla di «gravissimo errore» come fa anche il vicepresidente dell’Antimafia Fabio Granata. «Siamo preoccupati» per il sì all’emendamento, dicono esponenti di Confindustria. «Si favorisce la mafia» è il commento dei funzionari di Polizia. «Preoccupati e rammaricati per le modifiche apportate al disegno di legge sulla sicurezza relative all’obbligo da parte degli imprenditori titolari di appalti pubblici di denunciare qualunque tentativo di estorsione», si dicono anche Cristiana Coppola, vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno e Antonello Montante, consigliere incaricato di Confindustria alla sicurezza e alla legalità, intervengono sul ddl sicurezza in discussione oggi in Aula alla Camera. «Questa norma – spiegano i due esponenti di Confindustria - era stata fortemente voluta dal Ministero dell’interno e interpretava con lucidità il percorso svolto dalle associazioni imprenditoriali sul fronte della legalità. Gli appalti costituiscono uno dei fronti più delicati nella lotta contro l’illegalità e i meccanismi di questa norma avrebbero avuto le carte in regola per mettere seriamente in difficoltà il racket». L’obbligo di denuncia, fanno notare i due industriali, «aveva un alto valore etico e avrebbe reso più forti le imprese che collaborano con lo Stato. Il sistema degli appalti costituisce, infatti, uno dei punti principali su cui incidere, in primo luogo per ridurre il fenomeno criminale, ma anche per liberare risorse in grado di sostenere l’economia produttiva del Mezzogiorno. Per un efficace contrasto alle aggressioni della criminalità alle attività imprenditoriali - concludono Coppola e Montante – non è sufficiente il solo intervento delle istituzioni ma è necessario che ad esso si affianchi l’impegno diretto delle imprese.»

Maroni: «Emendamento voluto da certe lobby che svuota l’antimafia» Carroccio disposto a chiedere la fiducia

Una lapide a Montecitorio In memoria di Pio La Torre DA IERI chi entra a Palazzo Montecitorio dall’ingresso principale trova scolpito in una lapide il nome di Pio La Torre, «assassinato dalla mafia a Palermo il 30 aprile 1982 durante il mandato parlamentare». L'iscrizione a caratteri rossi proclama l’impegno del Parlamento a conservare la memoria del suo «sacrificio e del suo impegno civile e politico in difesa della democrazia e della legalità e il valore della sua testimonianza», indicati come patrimonio di tutti gli italiani e sostegno all’azione del Parlamento contro ogni forma di criminalità organizzata». L'iscrizione campeggia solitaria e solenne nel grande atrio, accanto a un busto marmoreo di epoca romana dell’imperatore Antonino Pio. Affiancato dal presidente della Camera Gianfranco Fini, è stato il capo dello Stato Giorgio Napolitano (nella foto), che fu compagno di partito e amico personale di Pio la Torre,a scoprire la lapide nel corso di una semplice cerimonia senza discorsi, alla presenza di familiari e amici di La Torre e di numeroso parlamentari e dirigenti politici di ogni schieramento. La presenza bipartisan è stata il segno dell’evento, al quale tutti i presenti hanno contribuito con l’atteggiamento e le parole. Un clima diverso di quello di un anno fa, quando l'anniversario fu avvelenato dalla decisione del sindaco di Comiso di annullare l’intitolazione dell’aeroporto civile cittadino al dirigente comunista assassinato.

Il Consiglio dei ministri conferma la data. Dure critiche dal Comitato referendario

Per la legge elettorale si vota il 21 giugno di GIOVANNI INNAMORATI

Franceschini «L’Italia in crisi non pensa solo al gossip»

ROMA – È ufficiale: per i referendum elettorali si vota il 21 giugno. La data è stata individuata dal Consiglio dei ministri, con una decisione che ha suscitato una nuova critica da parte dei responsabili del Comitato referendario. Intanto, il Pdl mette in chiaro che, se dovesse passare il sì, è intenzionato a non modificare la legge che uscirà dal referendum, come invece sostengono i dirigenti del Pd. Sul fronte Partito democratico il segretario Dario Franceschini sta studiando l’idea di puntare a un ritorno del Mattarellum, il precedente sistema uninominale, ma Massimo D’Alema rilancia il sistema tedesco. Il Consiglio dei ministri ha «identificato» nel 21 giugno la data in cui svolgere i

Il Pdl «Se vince il sì non ci sarà una nuova legge» Fabrizio Cicchitto del Pdl

tre referendum elettorali, che mirano ad attribuire il premio di maggioranza non alla coalizione ma al partito che prende più voti, e ad eliminare la possibilità delle candidature in più circoscrizioni. Spetterà ora al capo dello Stato indire i comizi elettorali e il referendum stesso. «È un grande sbaglio», ha detto Mario Segni. Con l’esclusione della data del 7 giugno, quando tutti gli italiani andranno a votare per le europee, «ha prevalso la volontà di danneggiare il referendum a qualunque costo». Giovanni Guzzetta, presidente del comitato promotore, critica i «ricatti» della Lega tesi a non far raggiungere il quorum. Ma si dice convinto che «gli italiani andranno a votare in massa se saranno bene informati sul fatto che il referendum potrà essere il primo passo per sbloccare l’immobilismo del sistema». Le opposizioni confermano il sì ai referendum con Antonio Di Pietro e Massimo D’Alema. «Ci vuole una nuova legge –

ha spiegato l’ex ministro degli Esteri – e quindi voterò sì, perchè così si può fare una nuova legge in Parlamento». La tesi di D’Alema, che è quella di tutto il Pd, e cioè di appoggiare il sì per poi varare un nuovo sistema in Parlamento, viene subito respinta dal Pdl. Chiare le parole di Fabrizio Cicchitto: «Qualora il 21 giugno il quorum scatti e ci sia una maggioranza di sì, quella sarebbe la legge elettorale, del resto convalidata dal responso popolare. Franceschini si può togliere dalla testa che qualora passasse il referendum allora si debba fare una nuova legge elettorale». Meno che mai, aggiunge, quella di tipo tedesco, come ha auspicato D’Alema. «Se per caso i cittadini si pronunceranno in senso favorevole ai referendum – ha detto Daniele Capezzone, portavoce del Pdl – la loro volontà andrà rispettata, senza successivi pasticci in Parlamento». Per altro, se nel Pd tutti spingono su una nuova legge elettorale, c'è netta divergenza a quale modello rifarsi.


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Venerdì 1 maggio 2009

SCATTI DAL GRANDE ALBERGO

Politica lucana

La platea e il tavolo della presentazione ufficiale delle candidature di Molinari e Pace

Il candidato sindaco lancia strali al Pd: «E’ come Biancaneve, con loro sono rimasti solo i nanetti»

Pace e Molinari inizia la corsa

LA LETTERA

Le amare riflessioni di Gildo Claps di Potenza attiva

Le ragioni per cui non mi candido

Al Grande Albergo passerella elettorale per i due candidati del centrodestra Europee poco lucane

Tutto pronto per la competizione elettorale europea. Le liste sono state presentate non si torna indietro. Pochi i lucani che sono stati inseriti nei vari elenchi che i partiti hanno presentato alla Corte di appello di Napoli per la circoscrizione meridionale. Uno per il Partito democratico, l’eurodeputato Gianni Pittella che è al terzo posto e che ha concrete possibilità di essere rieletto. Poi per l’Italia dei valori è stato candidato il segretario regionale lucano, Michele Radice. Candidato per la lista Bonino - Pannella anche il segretario dei Radicali lucani, Maurizio Bolognetti. In seconda posizione nella lista della Fiamma Tricolore è stato poi candidato Vincenzo Mancusi di Avigliano. Ancora per la lista di Rifondazione comunista e dei Comunisti italiani è stato inserito nell’elenco dei candidati, il lucano Lucio Libonati. Nella lista di Sinistra e libertà (quella di Nichi Vendola) è stata candidata la lucana, operaia della Ferrero di Balvano, Giovanna Salvatore. Per completare la squadra dei lucani (anche se da anni vive politicamente in altre regioni) che concorreranno alle europee di giugno c’è anche l’ex parlamentare della Dc di Basilicata, Angelo Sanza che è il candidato al secondo posto alle spalle di Ciriaco De Mita nelle liste dell’Udc di Pierferdinando Casini. Non ci sono invece, candidati che vivono in Basilicata per le liste europee del Popolo della libertà di Silvio Berlusconi.

di SALVATORE SANTORO POTENZA -La scena è tutta per loro: Aurelio Pace e Peppino Molinari sono i due candidati del cartello elettorale del centrodestra per la presidenza della Provincia di Potenza e per la carica di sindaco della città capoluogo di regione. L’ufficializzazione è avvenuta in grande stile ieri pomeriggio nella sala conferenze del Grande Albergo di Potenza. Più che una conferenza è stata una kermesse con i tanti simpatizzanti che hanno occupato le poltrone della sala. Molti per la verità anche i politici che si sono seduti al tavolo dei relatori. In pratica la presentazione dei candidati è stata l’occasione per “contare” tutti coloro che sosterranno il centrodestra nella sfida potentina a Vito Santarsiero e Piero Lacorazza. E oltre ovviamente al Popolo della libertà, rappresentato al tavolo dal coordinatore e senatore Guido Viceconte e ai Dec di Roberto Falotico i due candidati sono sostenuti da “Alleanza democratici di centro” dalla “Federazione di centro”, da “Unione democratica di Basilicata”, da “La grande Lucania” rappresentata da Candia, da “Democrazia e rinnovamento”, da “I Socialisti”, dai “Popolari di De Mita”, dai “Giovani federalisti lucani”, dai “Popolari - Udeur” di Petrarulo, dalla “Democrazia cristiana di Basilicata” di Giuseppe Potenza, da “La Destra” di Michele Napoli , dai “Popolari liberali”. Al tavolo molti i volti noti quindi tra cui il consigliere regionale, Franco Mollica e il consigliere provinciale Vincenzo Giuliano. Ma tanti i big anche in prima fila: tutti i massimi esponenti politici del Popolo della libertà di Basilicata tra cui il senatore ed ex coordinatore di An, Egidio Digilio. C’era attesa per le prime parole da candidati di Aurelio Pace e Peppino Molinari dopo settimane di indiscrezioni sul loro conto. E l'ex parlamentare lu-

cano della Margherita, Giuseppe Molinari prima della conferenza ai giornalisti ha dichiarato: «Quando si è sciolta la Margherita è finito il mio percorso nel centrosinistra, ma sono rimasto un uomo di centro, e il centrosinistra del 1996 non esiste più, perchè quello di oggi è ben altra cosa». Sulla candidatura invece, Peppino Molinari ha evidenziato che «si tratta di un’alleanza del centro popolare con il Pdl, che ha fatto uno sforzo notevole di apertura. Si tratta quindi di una convergenza al centro, con la condivisione di un preciso progetto politico e programmatico». Non sono mancate le stoccate. Molinari che ha parlato di un’alleanza elettorale per «rendere Potenza una città normale e non quella con un programma che è solo dei sogni» ha attaccato prima l’attuale sindaco Santarsiero e poi il Partito democratico e il centrosinistra: «Mi sembra che sia come Biancaneve e i sette nani. Al Pd sono rimasti solo i “nanetti». Applausi dalla platea. Anche qualche mugugno. Molinari ha proseguito spiegando le proprie idee e il perchè della scelta. Ha nominato spesso «la Pdl». E il consigliere regionale Sergio Lapenna dalla prima fila è sbottato: «Si dice il Pdl». Qualcuno ha ironizzato, mentre Peppino Molinari ha proseguito incurante attaccando anche l’Udc: «Non sono in questa stanza ma è un errore. Eppure il loro posto naturale doveva essere questa alleanza. Mi spiace perchè fanno sempre lo stesso sbaglio. Eppure sbagliare è umano ma perseverare è diabolico». Ha preso poi la parola il candidato alla Provincia, Aurelio Pace: «E' necessario restituire all’ente provinciale il ruolo che merita, di utilità e di tutela del territorio e dei potentini, attraverso una politica concreta, vera e senza slogan». Pace che non ha nascosto una certa emozione ha poi aggiunto: «Si tratta di «un’unione nata su

Molinari: “Voglio una città normale e non quella dei sogni irrealizzabili”

Viceconte: “Ora in Basilicata il vento del cambiamento del 1994”

di GILDO CLAPS

Pace: “Mi candido per una politica concreta, vera e senza slogan”.

Plaude Latronico

«Mi sono illuso ancora una volta, e insieme a me tante persone oneste, che in questa città fosse possibile il tentativo di costruire un’alternativa a questo sistema di potere, così oscuro e radicato da sopprimere in nuce qualsiasi tentativo di resistenza, di chiudere la bocca alle voci fuori dal coro, che non esita ad usare la più vile calunnia e sporcare anche una storia che riguarda la mia famiglia ma che appartiene a tutta la città di Potenza. Lo sospettavo da tempo e lo scorso mercoledì ne ho avuto la conferma dalle pagine della Nuova Basilicata, con un fondo a firma di Nino Grasso. Con lo stile asciutto di giornalista “indipendente” ricostruisce il quadro politico che si va definendo in vista della scadenza elettorale e fa riferimento al mio nome affermando lapidariamente che “sarei pronto a sfruttare la visibilità mediatica conquistata negli ultimi anni a seguito di una disgrazia familiare, dai contorni ancora oscuri” proseguendo poi con altre sue considerazioni, tutte argute e che denotano una straordinaria sensibilità dell'uomo prima e del giornalista poi, in via preventiva ovviamente, visto che la certezza della mia candidatura a sindaco fino ad oggi non l'avevo nemmeno io. In questi anni, dopo la scomparsa di Elisa, io e la mia famiglia ci siamo sempre battuti in nome del diritto alla verità e alla giustizia, con grande dignità e con rispetto delle istituzioni che pure sono mancate in questa vicenda. Non abbiamo mai utilizzato la stampa o l'involontaria popolarità (Nino Grasso si sorprenderà ma davvero ne avremmo fatto

Gildo Claps

a meno) che ne è venuta per ottenere vantaggi personali, e sfido chiunque in questa città a farsi avanti e sostenere il contrario. Se avessi voluto oggi sfruttare tutto questo non l'avrei certo fatto con un percorso straordinario di democrazia e partecipazione che il movimento Potenza Attiva ha percorso in questi mesi, avrei accettato nel corso di questi anni le offerte che pure sono venute dai partiti che corrono oggi in questa competizione elettorale. Non mi sono mai prestato a strumentalizzazioni di sorta, e non ho intenzione di

farlo ora, devo tutelare non il mio nome ma la memoria di mia sorella Elisa, la sua storia e la battaglia per l'affermazione della giustizia che non si è ancora conclusa, e su questo caro Grasso, può star certo che non mi tirerò indietro, non l'ho fatto in 16 anni e non ho intenzione di farlo ora. Le chiedo anticipatamente perdono, se per portare avanti questa battaglia dovessi comparire qualche volta in quella trasmissione sulla quale lei spende sempre poco lusinghieri giudizi, e mi scuso anche se per lei e per altri dovessi risultare una presenza ingombrante in questa città, ma ci sono e per il momento ho intenzione di far sentire la mia voce. Detto questo mi avvio alle conclusioni: stia tranquillo “sig” Grasso, la politica delle clientele, dei ricatti, del fango e delle poltrone la lascio a lei e ai suoi amici, i giochi di potere, le trame oscure non mi appartengono. Continuerò a fare la mia politica, insieme alle tante persone che in questi anni mi hanno accompagnato, la politica fatta di solidarietà, di ascolto del bisogno, di ricerca di verità e giustizia, quella che interpreta e rappresenta la parte sana di questa città, che non si arrende ai soprusi, che non piega mai la testa davanti ai potenti. Una sola preghiera ai tanti carissimi amici che hanno costruito con slancio disinteressato il movimento di “Potenza Attiva”, restiamo uniti, facciamo tesoro di questo grande patrimonio di partecipazione e democrazia che abbiamo raccolto in questi mesi, non lasciamo ai baroni di questa città e ai loro portavoce il potere di decidere per tutti, noi siamo altro e rivendichiamo a gran voce il diritto a esserlo».

LA PROVOCAZIONE

Digilio: “Vi criticavo. Siete qui :io avevo ragione e voi invece torto»

un forte accordo di programma». Cinque gli assi programmatici proposti da Pace che poi sul Pd ha detto: «Non serve dire che si è per il futuro e poi ci si mangia il presente». Il coordinatore regionale della Basilicata del Pdl, Guido Viceconte ha esordito e ha spiegato che quelle di Pace alla Provincia e di Giuseppe Molinari al Comune di Potenza sono «due candidature apicali, in un momento storico importante in cui sta arrivando in Basilicata il vento del cambiamento del 1994».

Sulla stessa linea anche l’intervento del leader dei Dec, Roberto Falotico che parlando di una svolta ha attaccato il Pd: «Mancava la democrazia e sembrava un Pds più che Pd». Per concludere è intervenuto anche Egidio Digilio (anche se il suo intervento non era previsto ndr) che parlando di un percorso necessario non ha mancato di lanciare una stoccata ai presenti ex del centrosinistra: «Io vi criticavo. Ora siete qui e vuol dire che io avevo ragione e voi torto».

POTENZA - «Non posso che esprimere soddisfazione perché finalmente si realizza un grande incontro programmatico e politico nel solco della grande tradizione popolare e riformista della nostra regione». E’ il commento del senatore Cosimo Latronico (Pdl) alla presentazione ufficiale delle candidature per la corsa di sindaco e presidente della Provincia di Potenza. «C’è una grande domanda di cambiamento che anima le nostre comunità che è cresciuta sul fallimento dell’azione di governo del centrosinistra che in questi 15 anni ha realizzato un indiscutibile fallimento che è sotto gli occhi di tutti». Presente all’ufficializzazione, ha proseguito con la riflessione. I due candidati sono sostenuti da 14 sigle politiche. Allora, «la vasta aggregazione realizzata al comune capoluogo di regione e alla provincia di Potenza è un’importante premessa per costruire un’attesa alternativa nelle responsabilità di governo».

«Un vecchio detto recita: “il bue chiama cornuto l'asino”. Ora non saprei dire chi sia il bue e chi l'asino nel rapporto tra il Pd e l'Italia dei Valori in Basilicata. Quello che so è che la lettura delle dichiarazioni di Michele Radice riesce sempre a strapparmi un sorriso. L'integerrimo coordinatore regionale di IDV, dopo aver stretto alleanze con il PD in quel di Matera nel segno di non so quale “discontinuità”, adesso mostra tutta la sua preoccupazione per un accordo che tarda a chiudersi per la Provincia di Potenza. Naturalmente, l'ottimo Radice, da scaltro e navigato uomo politico, cerca di camuffare la sua ansia comportandosi un po' come la volpe con l'uva. Che dire infine della recente diatriba che ha visto contrapposti Radice e Vulpio?(La volpe ritorna in questa storia molto italiana e molto partitocratica) Sembra che quelli di IDV, ormai sempre più persi nella politica dei “due forni”(da un lato si propongono come gli unici moralizzatori della vita politica italiana e mondiale, dall'altro hanno sempre la mano tesa per raccattare briciole e tozzi di pane al

Il radicale Bolognetti: «I fachiri dell’Italia dei valori» tavolo della spartizione e lottizzazione partitocratica), vivano in un forte stato confusionale. I vertici locali del partito, che non una parola di sostegno hanno speso sulla vicenda De Magistris, oggi si ritrovano in lista con l'ex Pm partenopeo; Vulpio, che ha sparato alzo zero su Radice, adesso dovrà fare campagna elettorale anche per il coordinatore di IDV. Infine quella volpe di Tonino Di Pietro, che giunto in quel di Potenza tenta di mettere d'accordo tutti esprimendo il suo sostegno all'ottimo Radice e tentando, come al solito, di avere la botte piena e la moglie ubriaca. Qualche settimana fa parlando di Idv avevo usato la parola contorsionismi. Sbagliavo: lor signori sono dei fachiri pronti a tutto pur di guadagnare una poltrona. Ma che importa, tutto sommato la nuova stella del regime è proprio Tonino Di Pietro, che ormai parla 24 ore su 24 a reti unificate. Del resto, proprio l'eroico Car-

lo Vulpio, nel suo libro “Roba Nostra”, parlando dell'impegno di Tonino Di Pietro su alcune vicende lucane, ebbe a scrivere: “Dice qualcosa Antonio Di Pietro… ma sembra la solita protesta d'ufficio che dura fino al successivo Consiglio dei Ministri, in cui si deve votare insieme e andare avanti, con l'usurata giustificazione che se poi arrivano quegli altri è ancora peggio.” Dunque, un Vulpio non esattamente entusiasta del Tonino nazionale, pronto a decapitare con la sua affilata penna lo stesso leader di IDV, lui che a volte assomiglia davvero a Maximilien de Robespierre. Ma la cosa davvero esilarante è il commento che lo stesso Vulpio riserva a Giacomo Mancini Jr, riferendosi alle sopra citate vicende:“…non si è mai risparmiato fin dall'inizio di questa vicenda, a dar voce a ciò che davvero pensano tutti.” A questo punto vi starete chiedendo con chi si sia candidato Giacomo Mancini. Ve lo dico io:

con il PDL. E sì, tutta questa storia sta rischiando di assumere i contorni di una farsa, a dispetto di tutti coloro che ci hanno messo l'anima, arrivando per un minimo di onestà intellettuale anche a non sostenere la propria coalizione di riferimento. Allora come oggi condivido le parole pronunciate da un galantuomo qual è Mario Lettieri, che riferendosi alle candidature del PD alle politiche 2008 ebbe a dichiarare: “Un partito con la pretesa della novità non avrebbe dovuto fare certe candidature. Il rinnovamento non passa attraverso personaggi inventati, segretarie e collaboratori vari, persone indagate cui garantire le eventuali immunità parlamentari.” Ho l'impressione, ahimè, che certi moralizzatori percorrano un doppio binario. Probabilmente pensano che essendo “buoni” a loro sia consentito fare quelle stesse cose che se fatte da altri, essi stessi non esiterebbero ad impiccarli nella pubblica piazza. Dio ci salvi da certi “buoni”, perché le vie dell'inferno sono lastricate di buone intenzioni». Maurizio Bolognetti Segretario Radicali lucani


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BASILICATA, TERRA DI CONQUISTA

IL BERLUSCONISMO E LE PECULIARITA’ ITALIANE

di GAETANO CHIARITO*

di VINCENZO SANTOCHIRICO*

UN ANNO fa, dal 17 al 20 aprile, si svolgeva a Ripacandida il primo importante evento sulla vita e le opere di San Francesco d'Assisi nell'ambito dell'iniziativa regionale Culture in loco. Quattro giorni di rievocazioni storiche, cortei, degustazioni enogastronomiche per promuovere il territorio del Vulture - Alto Bradano attraverso lo splendore degli affreschi trecenteschi della Chiesa di San Donato di Ripacandida. Da aprile ad agosto, il territorio lucano nella sua interezza respirava un clima nuovo e, purtroppo, dalle dimensioni quasi sconosciute: i vicoli, le piazze, i castelli, i boschi dei nostri borghi finalmente si inebriavano dell'affascinante profumo della Cultura. Un cartellone denso di appuntamenti cuciti addosso alle peculiarità e alle reali vocazioni dei singoli territori e, forse, anche per questo capaci di richiamare un importante flusso turistico. Culture in loco ha rappresentato, per chi, come me, l'ha vissuta da protagonista, una esperienza importante e innovativa per la nostra regione, che al di là dei progetti formativi e culturali messi in campo, tendeva ad evidenziare le enormi potenzialità turistiche e non della Basilicata e alla realizzazione di un networking tra i diversi territori appartenenti ai P.I.T. (Progetti Integrati Territoriali) e le professionalità delle risorse umane coinvolte nell'iniziativa regionale. A distanza di un anno, tuttavia, degli oltre 6 milioni di euro stanziati dalla regione Basilicata, utilizzando le risorse del Fondo Sociale Europeo, e ripartiti tra gli otto P.I.T., è rimasto ben poco. Fin ora, la “ripetibilità” degli eventi del 2008 non si è verificata, riportando il territorio a uno stato comatoso, le poche risorse umane motivate, capaci e realmente intenzionate a dare un contributo di idee e professionalità sono state assolutamente dimenticate, la tanto agognata “seconda fase” di Culture in loco stenta - per usare un eufemismo - a decollare. Eppure in quei mesi di iniziative e appuntamenti culturali si era avuta l'impressione che qualcosa di importante si potesse fare per uscire dal torpore e dall'apatia di un territorio che ancora non ritiene strategicamente importante lo sfruttamento del turismo, continuando, invece, a esaurire solo altre risorse naturali. Il risultato oggi è quello di essere ritornati, nella migliore delle ipotesi e dopo la breve parentesi di Culture in loco, alla realizzazione di eventi culturali del tutto spontanei che non sono in grado di dar vita a un indotto culturale, che, al contrario, risulta essere fondamentale per la Basilicata e che l'iniziativa regionale di “concertazione culturale” aveva avviato. Si prosegue, quindi, lungo il sentiero dell'improvvisazione e dell'inefficienza, elargendo finanziamenti a pioggia per la creazione di attività disaggregate che non producono alcun risultato se non quello di esportare l'immagine, costruita a tavolino, di una terra di “annusatori di salsicce” con l'effetto della “fuga di cervelli” che tanti vorrebbero contrastare, ma che nessuno risolve seriamente. Altro merito di Culture in loco è stato quello di far incontrare giovani professionisti di diverse aree della Basilicata, pronti a presentare progetti seri di promozione territoriale, di offerta turistica e di innovazione tecnologica legata al turismo. Purtroppo, però, per queste professionalità sembra non esserci spazio in una regione sempre più meta di conquista da parte di tutti e in tutti i settori. Un serbatoio da cui spillare il più possibile e fino ad esaurimento. *laureato in Scienze Politiche

AGRICOLTURA ORA I FATTI di GIUSEPPE POLITI* PRENDIAMO atto che il governo, come dichiarato dal premier Silvio Berlusconi, è intenzionato ad intervenire, anche con decreti legge, a sostegno dell’agricoltura e per superare le difficoltà degli imprenditori. Bene. Il primo atto in questo senso deve essere, allora, quello del rifinanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali. Uno strumento indispensabile per salvaguardare l’attività produttiva delle imprese agricole. Auspichiamo, quindi, che al più presto si trovino le risorse adeguate per il Fondo. Senza copertura assicurativa c’è il rischio che molte aziende non possono più continuare ad operare e, quindi, si vedranno costrette a chiudere i battenti. Un ostacolo che deve essere abbattuto in tempi rapidi. Attendiamo che il governo passi finalmente delle promesse ai fatti concreti. La situazione del settore è molto difficile. I costi per le imprese sono sempre più onerosi e i problemi sono complessi. Risolvere la questione del Fondo di solidarietà rappresenterebbe un positivo passo avanti. Speriamo che questa sia la volta buona. Per quanto riguarda le affermazioni dei ministro delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia per il quale i soldi Pac vadano agli agricoltori e non a chi non vive d’agricoltura, il presidente della Cia si trova d’accordo. Occorre, però, che questo discorso venga affrontato a livello Ue. E’ qui, infatti, che bisogna trovare la soluzione. *presidente della Confederazione italiana agricoltori

segue dalla prima Schiavone rilegge gli ultimi vent'anni italiani, quelli della lunga transizione, che, a suo avviso, si avvia nel 1989 con l'eclissi del comunismo e si chiude con la recessione in atto, nella quale si sono sovrapposti globalizzazione economica e trasformazione politica, con una doppia metamorfosi, postindustriale e postdemocristiana. La scomposizione sociale, dovuta alla rivoluzione tecnologica, coincide con una forte discontinuità politica. Si frantumano i soggetti sociali protagonisti del dopoguerra (classe operaia e borghesia delle imprese e delle professioni), e scompaiono i grandi apparati ideologici. Nuovi lavori e nuovi ricchi (moda, finanza, spettacolo, comunicazione ecc.) hanno creato un inedito “popolo” di consumatori, senza legami sociali, decisamente protesi verso il privato, pervasi da una sorte di relativismo morale, aperto al “nuovo” e alla verticalizzazione e spettacolarizzazione della politica. Berlusconi interpreta e rappresenta questa fase con un “dispositivo” riassuntivo di quei processi sociali e politici. Innanzitutto, l'accentuato desiderio di “privato”, solo in parte riconducibile ad una riedizione aggiornata del “particulare”, che si traduce nell'esaltazione del mercato e della deregulation; poi l'anticomunismo, che consente di cogliere l'eredità democristiana (e craxiana); l'antistatalismo, come storica diffidenza verso i pubblici poteri ed enfatizzazione dell'autonomia privata, che sfocia nella vocazione populistica; infine, una sorta di “neoguelfismo”, col riconoscimento all'altra sponda del Tevere di una specie di protettorato super partes sull'intera vita civile italiana. Insomma il berlusconismo, secondo Schiavone, è la versione italiana del paradigma liberista, inaugurato da Reagan e Thatcher, senza tuttavia la profondità delle trasformazioni “liberali” conosciute da USA e Regno Unito. Il “dispositivo” berlusconiano - afferma Schiavone entra in crisi con la bolla immobiliare e finanziaria che precipita nella più grave recessione del dopoguerra. In questa situazione nuova il mercato si svela incapace di autoregolazione e la politica prima attrice indiscussa delle grandi rivoluzioni, poi comparsa nelle grandi performance economiche - torna in auge con l'invocazione dell'intervento statale e addirittura con l'auspicio di un governo globale. Essa è chiamata a rideterminare le relazioni tra ragione e potenza, fra i grandi poteri contemporanei - scienza, tecnica, finanza, mercato - e

la razionalità sociale (“l'interesse generale”, il “bene comune”). I capisaldi del berlusconismo - esaltazione del privato, antistatalismo, deregulation, anticomunismo, ecc. sono inadeguati alla nuova fase e alle nuove sfide. Attenzione a non confondere il tramonto del berlusconismo con le chances della destra. Già si intravedono nuove traiettorie con Tremonti e Fini. Semplificando, l'uno e l'altro, uno più sul versante economico, l'altro più su quello “civile”, già si cimentano nella riconversione post berlusconiana della destra. E la sinistra deve confrontarsi con questa nuova destra. È esatta l'analisi di Schiavone? Berlusconismo e destra tendono a separare i rispettivi destini? È realmente finita un'era di transizione e con essa chi meglio l'ha rappresentata? Non si può disconoscere lucidità e prospettiva storica a questa diagnosi, il cui merito è di evitare esorcizzazioni e riduzionismo del fenomeno berlusconiano (potere mediatico, istrionismo, forza economica, ecc) per rileggerlo ancorandolo alle dinamiche sociali e politiche dell'Italia. Né si può negare che effettivamente alcuni fondamentali del “dispositivo” berlusconiano appaiono superati dal corso degli eventi. In particolare, sembrano anacronistici l'anticomunismo, l'antistatalismo, la magnificazione del mercato. E, tuttavia, non si devono sottovalutare altri aspetti, tutt'altro che secondari. Innanzitutto, la peculiarità, tutta italiana, dell'assenza o rarità di fratture, ma piuttosto di costante compresenza di cambiamento e continuità, una “modernità tradizionale”, in cui l'innovazione è indissolubilmente legata alla tradizione, come ha re-

centemente sottolineato Marc Lazar (L'Italia sul filo del rasoio, Rizzoli, 2009). Ragion per cui attendersi bruschi cambiamenti é alquanto difficile, se non improbabile. In secondo luogo, il neoguelfismo e il protezionismo (o anche solo una marcata “autonomia” rispetto all'Europa e agli altri Paesi) non sembrano in via di liquidazione. In terzo luogo, alcune caratteristiche del berlusconismo (personalizzazione, mediatizzazione, populismo) non sono necessariamente travolte dalla crisi mondiale. Indugiando ancora per un attimo su elementi meno strutturali, non sottovaluterei la capacità di adattamento di un personaggio che, non solo ci ricorda lo Zelig di Woody Allen, ma dimostra spesso e tempestivamente di “fiutare”quel che corre sottotraccia e di appropriarsi e riproporre anche temi e prospettazioni non sue (la partecipazione alla celebrazione del 25 aprile non ci racconta anche questo?). Schiavone centra una questione decisiva però. Dalla crisi in atto il mondo e l'Italia non ne usciranno come ci sono entrati. Per l'Italia, in particolare, si tratta di scegliere se diventare sempre più piccola, ritratta nel suo guscio, frenata nel progresso scientifico, oppure accettare le sfide della globalizzazione, dell'apertura, della competizione e anche della ridefinizione del suo ruolo. Su questa linea di confine si gioca la partita. Berlusconi ha finora attraversato la transizione senza scegliere, senza una strategia che indicasse missione e ruolo dell'Italia. Cerca di farlo, piuttosto e malamente, Tremonti, inclinando più verso la prima che verso la seconda alternativa prospettata. Ancora una volta, vincerà chi saprà meglio cogliere, in-

terpretare e orientare la modernizzazione della società italiana. La sintetica e semplificata ricetta per la sinistra viene così riassunta: più modernità (e cioè più scienza, più sapere, più ricerca, più mobilità, più cura per i giovani) e persino più mercato, ma insieme più regole, più legami sociali e soprattutto più uguaglianza. Questi sono il banco di prova e il campo di ricerca e di azione sui quali la sinistra può e deve “contendere” l'Italia alla destra. E' pronta e preparata la sinistra o, se si vuole, il centrosinistra a raccogliere la sfida che le consegna il tramonto della lunga stagione liberista? E' matura, in Italia, a guidare il nuovo ciclo che si apre con la conclusione della lunga transizione? E' in grado, insomma, di siglare la chiusura dell'epoca berlusconiana e aprirne un'altra? Ci sono molte ragioni e risorse che possono e devono sostenere questo impegno, ma siamo solo all'inzio di un nuovo cammino, sul quale discutere e confrontarsi. Dal punto di vista più immediatamente politico, l'insieme delle considerazioni fa comprendere l'errore dell'inseguimento spasmodico degli slaloms berlusconiani, l'abbaglio dello sguardo accecato dai flash del cavaliere, concentrando energie e idee per una propria visione che riallacci i fili spezzati di un rapporto di fiducia e di “riconoscimento” con la società italiana. Non inseguendo Berlusconi sulle sue traiettorie disseminate di insidie (ultima l'inutile polemica del 25 aprile per cui la “conversione” berlusconiana viene vissuta come una sconfitta della sinistra con l'occupazione di uno spazio che le era proprio. *vice presidente della Giunta regionale


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24 ore in Basilicata

Il Riesame ha annullato il provvedimento che bloccava 1.7 milioni della compagnia

Dissequestrati i fondi della Total POTENZA – Nuovo capitolo della vicenda Totalgate. E’ stato dissequestrato il conto corrente bancario della Total su cui erano depositati circa 1,7 milioni di euro. La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame di Potenza a circa venti giorni dal sequestro. Il provvedimento era stato disposto lo scorso 10 aprile dal giudice per le indagini preliminari di Potenza, Rocco Pavese, accogliendo una richiesta del pubblico ministero titolare

dell'inchiesta, Henry John Woodcock. Il giudice per le indagini preliminari aveva disposto il sequestro preventivo di oltre 1,7 milioni di euro dai fondi della Total, in relazione alle ipotesi di reato di corruzione e concussione contestate agli indagati dell'inchiesta su presunte tangenti pagate per la realizzazione del centro oli di Tempa Rossa, a Corleto Perticara. Il sequestro si riferisce all'accusa di corruzione mossa a diversi indagati per i

«mezzi fraudolenti» utilizzati nell'assegnazione degli appalti per la realizzazione del centro oli; e a quella di concussione per gli espropri dei terreni sui quali costruire la struttura. In particolare - secondo l'accusa - ai proprietari di alcuni terreni furono proposte «condizioni capestro e assolutamente svantaggiose e fuori mercato». In pratica, secondo quanto risulta dalla consulenza dei periti del pubblico ministero, l'ufficio tecnico del Comune di Corleto aveva

stimato i terreni 2,50 euro al metro quadrato; un altro perito aveva aumentato tale valore, ma sempre «sottovalutandoli in maniera eclatante». I periti nominati dal pm Woodcock, invece, hanno stimato il valore di quelle terre in 42,64 euro al metro quadrato e hanno spiegato che la Total avrebbe conseguito un profitto pari ad oltre 20,2 milioni di euro «in termini di minor costo sopportato per l'acquisto dei terreni». regione@luedi.it

Il Centro di Tempa Rossa

Scanzano Libera scende in piazza per protestare contro gli incendi alle aziende del territorio

Il Metapontino si ribella Don Cozzi: «C’è gente che non accetta di essere violentata in questo modo» SCANZANO JONICO – Alzare la voce contro gli atti delinquenziali non è mai abbastanza. Per la verità lo si fa molto poco. O quantomeno bisognerebbe farlo molto di più. E quando c’è qualcuno che, come don Marcello Cozzi e i volontari dell’associazione “Libera”, si adopera in tal senso, la parte sana della società apprezza e partecipa. Segue. Si schiera. E’ quello che è accaduto ieri mattina a Scanzano in occasione della mobilitazione “Riprendiamoci il Metapontino!” contro la escalation di attentati intimidatori (incendi in gran parte) alle aziende ortofrutticole e commerciali del Metapontino, organizzata dall'associazione guidata dal prete antimafia e tenutasi nella piazza adiacente il Palazzo Baronale. Unico “neo” la scarsa presenza degli amministratori locali del comprensorio, fatta eccezione per il comune di Bernalda con tanto di gonfalone, il sindaco di Colobraro, Andrea Bernardo e l’intera maggioranza che amministra il Comune di Scanzano, con in testa il sindaco Salvatore Iacobellis. «Noi abbiamo dimostrato di saperci mettere davanti – ha detto quest’ultimo sul palco riferendosi alle vicende antiscorie del 2003 – e lo faremo anche in questo caso. Gli imprenditori devono sapere che le istituzioni sono con loro». Presenti molti scolari e studenti del territorio. Un bel segno di speranza. «Leggiamo con preoccupazione questi avvenimenti – ha detto don Marcello al Quotidiano non abbiamo in mano qualcosa che ci permette di dire con certezza cosa ci possa essere dietro. Qualunque cosa ci sia dietro, chiunque sia dietro questi atti dolosi, sono comunque cose che ci fanno preoccupare che ci inquietano e che ci devono chiamare però anche a scendere in piazza e a dire che c’è gente che non accetta di essere violentata in questo modo. Qui nel Metapontino, ci sono proba-

bilmente molti appetiti, la paura è proprio questa. La paura è che ci possa essere dietro qualcosa di più grave ed anche di più grande di quello che noi possiamo immaginare. E’ solo la paura per carità – ha proseguito - però considerando la ricchezza di questa terra, considerando che questa fascia è tra le più fiorenti della Basilicata, considerando che la storia recente della fascia jonico-metapontina è anche di criminalità organizzata, abbiamo davvero paura che qualcuno anche dall’esterno, mi riferisco alla Calabria, possa venire a recuperare qui manovalanza e abbia interessi pesanti in questa zona. Ma molto pesanti. Non possiamo sottovalutare quello che sta accadendo, perché una cosa ci sembra chiara: non sono dieci coincidenze. Quello che è accaduto dal febbraio 2008 ad oggi non sono coincidenze. Ci sembra di vedere un disegno strategico criminale ed agli organi competenti ai quali va la nostra fiducia, tocca stabilire qual è il disegno. Chi sono le regine di questo disegno. Noi possiamo semplicemente scendere in piazza, mobilitare le persone e convincerle a denunciare e magari a parlare. Magari – ha concluso il coordinatore regionale di “Libera” - qualcuno ha visto o ha sentito». Durante la manifestazione è intervenuto telefonicamente il ristoratore di Scanzano, trapiantato a Berlino, Pino Bianco, che ha denunciato di recente i malavitosi che volevano taglieggiarlo. Toccante è stata anche la testimonianza di Mattia Passatelli, sindaco “baby” di Scanzano Jonico. Ad intervenire, in rappresentanza del mondo agricolo Giuseppe Labanca della Cia. Importante infine la testimonianza di Paolo Gallipoli, presidente dell’associazione antiracket di Montescaglioso, comune in passato falcidiato da clan criminali. Pierantonio Lutrelli

Studenti presenti alla manifestazione. In alto don Marcello con alcuni attivisti di Libera. A lato il baby sindaco Mattia Passarelli. In basso don Basilio Gavazzeni con il parroco di Scanzano don Antonio Polidoro. Sotto i manifesti Libera


18 24 Ore in Basilicata Amministrativi Unibas Vergura replica alle denunce di irregolarità nelle promozioni

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«Stesse modalità usate per altri» Ma alcuni sindacati chiedono di annullare o sospendere gli inquadramenti POTENZA - Ancora acque agitate all’ateneo lucano. La vicenda “progressioni verticali”, ossia gli scorrimenti nelle categorie superiori, di cui ci siamo occupati mercoledì, continua a tenere banco. Tre i beneficiari delle progressioni dalla categoria D a quella Ep (elevate professionalità): Luigi Vergura, Luigi Prosperi e Rocco Infantino. Una decisione presa lo scorso 17 aprile a seguito del tentativo di conciliazione presso l’ufficio provinciale del lavoro del capoluogo. A esprimere parere contrario il professor Claudio De Luca, nominato con decreto rettoriale nel collegio di conciliazione come rappresentante del datore di lavoro insieme al direttore amministrativo facente funzione, Carlo Fulco. Il professor De Luca non ha condiviso «né i presupposti né i contenuti del documento sottoposto all’attenzione del collegio», come da lui dichiarato e, ha quindi votato contro. «Ero in dissenso con la proposta elaborata» ha spiegato. Il collegio ha proposto a maggioranza «che ai lavoratori siano riconosciuti a tutti gli effetti giuridici l’inquadramento nella categoria Ep a decorrere dal 1 luglio 2003 con effetti economici dalla data del 17 aprile 2009». Ma qualcosa non torna nelle date. Si può beneficiare di una condizione se ancora il bando non è stato pubblicato? Il bando di concorso per titolo ed esami è datato 6 febbraio 2004 e prevedeva due progressioni nella categoria Ep: una nell’area amministrativo - gestionale e una in quella tecnico - scientifica. In un verbale del febbraio 2003, l’allora rettore Garolla Di Bard, fece notare che trattandosi di progressioni verticali gli interessati (tra cui lo stesso Vergura come esponente sindacale) non avrebbero dovuto partecipare. In quella riunione, lo stesso Vergura, a nome della sua e di tutte le organizzazioni sindacali, fece mettere per iscritto che i po-

L’ingresso dell’Unibas

sti a disposizione erano due, mentre oggi a beneficiarne sono in tre, oltre ai due inquadrati all’epoca. In un comunicato stampa diffuso dallo Snals, di cui è segretario, Vergura sottolinea che «la confusa situazione in cui si trova l'ateneo da molto tempo, nella gestione del personale, è semplicemente dovuta all’inerzia delle autorità giudiziarie potentine che hanno fatto marcire a lungo nei cassetti le tante denunce sull'argomento, presentate anche dal sottoscritto, determinando ingiuste discriminazioni a carico di molti lavoratori». Vergura nel ripercorrere la vicenda delle progressioni, di cui in passato ha denunciato le illegittimità, dichiara che «il recente inquadramento dei tre lavoratori è stato fatto con le medesime modalità di cui avevano già fruito altre 100 unità circa di lavoratori nell'anno 2005». Un parere che contrasta con quanto scritto in una nota inviata a Michele Oricchio, consigliere della Corte dei Conti, lamentandosi del comportamento del sostituto procuratore della stessa Corte, Ernesto Gargano e ricordando le irregolarità del procedimento delle progressioni per la carenza di un regolare fabbisogno triennale, per il mancato

rispetto della percentuale (50% dei posti) da destinare alle assunzioni dall’esterno e per l’inquadramento di circa 100 unità nella categoria superiore, in sovrannumero rispetto ai posti banditi e senza che l’amministrazione ne avesse la necessità. Poi spiega che «espletate le selezioni per la prima tornata di progressioni verticali, l'amministrazione universitaria, nella persona del direttore Cornetta, con diversi provvedimenti adottati nell'anno 2005, inquadrò nella categoria superiore le seguenti unità di personale, mediante scorrimenti di graduatorie e che all'epoca, né gli scorrimenti di graduatorie, né lo sforamento del fabbisogno e del budget, per alcune categorie, suscitò scandalo. La direzione amministrativa succeduta a Cornetta – si legge ancora si rese subito conto che dai predetti scorrimenti erano stati lasciati fuori un certo numero di idonei nelle graduatorie per la progressione nella cat. D e nella cat. EP. Quindi, anche su input della stessa Corte dei Conti, nell'autunno del 2007, Paduano presentò alle rappresentanze sindacali una proposta che prevedeva la ricognizione dei fabbisogni dell'ente con possibilità di allargamento degli scorrimenti anche

a tutti gli altri idonei in graduatoria e una nuova tornata di progressioni verticali con circa altri 10-15 nuovi posti da bandire, ma fu bocciata dai sindacati». Però, di questa proposta presentata da Paduno e citata da Vergura non c’è traccia nei verbali ufficiali dell’Unibas. Lo stesso contenuto del comunicato Snals è riportato in una nota del direttore amministrativo Fulco che, a quanto pare sia un tesserato Snals. Anche il parere dell’avvocato Maria Gabriella Cappiello (rilasciato il 4 dicembre 2008 a contratto scaduto dal mese di luglio) riporta quanto segue: «sembrerebbe opportuno, ove possibile secondo la disponibilità di bilancio, nel quadro della programmazione triennale ed annuale del fabbisogno di personale, provvedere al richiesto scorrimento». Nel consiglio di amministrazione del 14 maggio scorso, però, fu deliberato di non prevedere posti di categoria EP e la stessa delibera è stata riproposta ed approvata nella seduta di dicembre 2008. Dunque, non erano disponibili posti da Ep da ricoprire né da scorrere. Le organizzazioni sindacali, in una nota congiunta firmata e inviata al Ministero dell’Università, della Funzione pubblica, ai parlamentari lucani, ai presidenti delle commissioni consiliari, al presidente regionale della Giunta e a quello del Consiglio regionale, oltre ai segretari territoriali dei sindacati hanno chiesto di «annullare o sospendere gli inquadramenti in EP in attesa del parere dell'avvocatura dello Stato, organo competente in materia». Intanto, è stata richiesta anche un’ispezione ministeriale per riportata la situazione alla legalità. Seconda puntata di una telenovela che seguiremo nei prossimi giorni nei suoi complicati sviluppi. Iranna De Meo

Continua il viaggio della carovana lucana

Basilicata in tir a Padova e Modena PADOVA - Basilicata in tir è giunta alla sua terza tappa: Padova. La giornata di ieri è trascorsa tranquilla. Dopo i ritmi frenetici di Salerno e Bologna, lo staff ha avuto modo di rilassarsi un po’. L'ultimo giorno di permanenza, a Bologna, è stato molto impegnativo. Hanno chiuso i battenti molto tardi. L'ultimo saluto al capoluogo emiliano è stato davvero speciale. Centinaia i visitatori rapiti dalle delicate note dell'arpista Roberta Pestalozza, musicista di fama internazionale. Per un attimo, è stato come camminare tra le vie dei borghi antichi dei nostri paesi diroccati. Ascoltare il brusio della gente nelle piazze, le voci dei bambini che danno un calcio al pallone. Il mattino seguente, con questo piacevole ricordo, il tir ha proseguito il viaggio. A Padova, la struttura è stata allestita in una piazza distante qualche chilometro dal centro. Difficile, quindi, raccogliere la stessa quantità di gente delle città precedenti. Cattivo tempo e posizione poco strategica, non hanno comunque impedito ai diversi visitatori di farsi un giro in questa “Lucania” mobile. L'accoglienza è stata eccezionale. Merito anche del presidente dell'associazione dei lucani a Padova, Francesco Arnau, che ha fatto gli onori di casa. La poca affluenza è stata causata anche da alcuni problemi tecnici che possono verificarsi facilmente in iniziative a lungo termine come queste. Ma i nostri giovani “ambasciatori lucani” non si sono scoraggiati. «Sta andando tutto molto bene, nonostante qualche acciacco di salute - afferma il presidente di Identità lucana Antonio Bruno- Bella squadra, siamo cresciuti molto rispetto alle edizioni precedenti. Portare un evento come questo in molte città italiane significa portare la nostra cultura e la nostre tradizioni». Tradizioni che, domani, sbarcheranno a Modena. Anna Martino


24 Ore in Basilicata 19

Venerdì 1 maggio 2009

La linea principale del grafico mostra l’andamento del saldo totale (naturale + migratorio) della popolazione lucana da gennaio a novembre 2008

Analisi del trend della popolazione lucana nel periodo compreso tra gennaio e novembre 2008

Piccoli centri in discesa libera CURIOSITA’

In dieci mesi solo 51 comuni su 131 registrano dati in aumento

CIRIGLIANO

CASTRONUOVO SANT’ANDREA

SAN FELE

A luglio questo centro Materano presenta la percentuale più alta di perdita di popolazione, -2,6% ossia 11 abitanti in meno su un totale di 408 persone in più non si registrano nascite fino all’estate.

AD Agosto è il comune della provincia Potentina con il maggior incremento di popolazione rispetto al mese di gennaio: 42 cittadini in più. In un solo mese si registano 64 nuove iscrizioni nell'anagrafe comunale

IN provincia di Potenza è uno dei comuni che da gennaio 2008 ha fatto registrare il maggior tasso di riduzione della popolazione. In tutto -5,4% pari a -194 abitanti di cui 172 solo nel mese di ottobre.

POTENZA - Qual è il trend della popolazione lucana? Analizzando i dati Istat dei primi dieci mesi del 2008 viene fuori un quadro piuttosto altalenante nel quale solo 51 comuni dei 131 che compongono la regione presentano un incremento della popolazione. Da gennaio a novembre c’è un trend in aumento solo in 20 comuni della provincia di Potenza (il 20% del totale), e in 31 comuni della provincia di Matera (32% del totale). Già nei primi 3 mesi del 2008 la Provincia di Potenza vedeva un saldo negativo di 442 abitanti pari allo 0,1%, di cui -377 (85%) addebitabile al saldo natutale (differenza tra nascite e decessi) mentre la provincia di Matera presentava un saldo negativo di 47 abitanti, di cui -86 per saldo naturale e +39 per saldo migratorio (i flussi migratori, ossia la differenza tra immigrati ed emigrati). L'intera regione registrava -489 cittadini (-0,1%), gran parte (-463, 95%) per saldo naturale. Interessante è l’analisi del trend mese per mese. APRILE L’intera Basilicata registra una popolazione di 590.397 abitanti, -0,1% rispetto al mese di gennaio con una variazione dovuta ad un numero di decessi maggiore di quello delle nascite. Nella provincia di Potenza la popolazione è pari a 386.691 abitanti, -0,1% rispetto al mese di gennaio. Una variazione da inizio anno di -504 persone, di cui saldo naturale 467 e saldo migratorio -37. Nella provincia di Matera la popolazione è di 203.708 abitanti, con una variazione assoluta di -98 persone, di cui saldo naturale -83 e saldo migratorio -15. Quattro le località nelle quali si registra un incremento: Pignola, Lavello, Matera e Policoro. GIUGNO All’inizio dell’estate il totale regionale, rispetto a gennaio è

pari a - 655 cittadini (-0,1%, indice "vivacità" per natalità 0,4% e per immigrazione 0,7%) di cui -677 per saldo naturale e +22 per saldo migratorio. Peggiora la situazione in provincia di Potenza dove si registrano - 627 abitanti (-0,2%, indice "vivacità" per natalità 0,4% e per immigrazione 0,7%) - 599 per saldo naturale e -28, leggermente meglio rispetto ad aprile, per saldo migratorio. Migliora, invece, in provincia di Matera dove si registrano solo 26 abitanti in meno (-0,0%, indice "vivacità" per natalità 0,4% e per immigrazione 0,8%) con un - 77 per saldo naturale e +51 per saldo migratorio, dovuto probabilmente all’inizio delle ferie estive. LUGLIO In Basilicata ci sono 590.464, 537 persone dall’ inizio dell’anno, pari allo 0,1%. Il saldo naturale è di -603 persone, mentre quello migratorio di + 66 cittadini. La provincia di Potenza conta 386.703 persone, -492 da inizio anno, mentre quella di Matera registra una situzione sostanzialmente stazionaria rispetto all'inizio dell'anno. AGOSTO La popolazione registra una diminuzione da inizio anno di 446 unità, meglio del mese precedente quindi. Saldo migratorio positivo sia per la provincia di Potenza, sia per quella di Matera. SETTEMBRE Nella provincia di Potenza su 100 comuni solo36 (36%) hanno un saldo positivo puntuale del mese, cioè presentano l'incremento di almeno un'unità. I rimanenti 64 presentano o un saldo negativo oppure una variazione pari a 0. La provincia di Matera vede 13 comuni su 31 (42%) con un saldo positivo. I rimanenti 18 comuni riducono omantengono la stessa popolazione. (Elaborazioni a cura di Rosario Mancino su dati Istat)

PROVINCIA DI POTENZA

Ad agosto boom di nascite a Ginestra DALL’inizio del 2008 sono tre i comuni della provincia di Potenza che stanno registrando il maggior tasso di riduzione della popolazione sia per saldo naturale e sia per saldo migratorio. Oltre a San Fele (foto in alto) sono San Paolo Albanese che registra il -4,4% pari a 15 abitanti in meno e Calvera con il -2,9% e 14 abitanti in meno. A settembre i comuni in crescita, invece, sono Potenza con +582 abitanti (di cui +5 per saldo naturale e +577 per saldo migratorio), Pignola con +40 abitanti (di cui +8 per saldo naturale e + 32 per saldo migratorio) e Tito con +19 unità (di cui +7 per saldo naturale e + 12 per saldo migratorio). Andando indietro nel tempo nella scorsa primavera crescevano Pigno-

la +71, +1,1% e Lavello + 37, +0,3%. E sempre Pignola continuava a crescere anche ad agosto con +1,5% pari a + 92 persone. Ad agosto, invece, nella Provincia di Potenza il comune che presenta la maggior perdita di cittadini, rispetto alla sua popolazione è San Paolo Albanese con il 2,9% (-10 in valore assoluto, arrivando a soli 332 abitanti). Casi particolari Calvera e Missanello che non registrano neanche una nascita. Mentre la località con il più alto indice di natalità, rapporto tra numero di nati e popolazione inizio periodo è Ginestra +1,3% pari a 10 neonati. Il comune che registra il maggior incremento lato immigrazione è Castronuovo Sant'Andrea +5,8%, + 71 persone, segue Pignola +2,5%, pari a 157 unità.

PROVINCIA DI MATERA

Policoro cresce: più bimbi e immigrati OLTRE a Cirigliano (foto in alto) sono Aliano e Stigliano i comuni della provincia di Matera che dall’inizio dell’anno stanno registrando il tasso più alto di riduzione della popolazione, sia per quanto riguarda la differenza tra nascite e decessi, sia per i flussi migratori. Aliano ha un decremento pari al 2,2% con 26 cittadini in meno e Stigliano -2,0% con un totale di 100 abitanti in meno. Nel mese di settembre tra i comuni in crescita ci sono: Matera che registra +23 abitanti (di cui +35 per saldo naturale e -12 per saldo migratorio), Policoro con + 22 abitanti (di cui +9 per saldo naturale e +13 per saldo migratorio), Pisticci e San Giorgio Lucano

con + 9 abitanti (di cui rispettivamente per il primo +3 per saldo naturale e + 6 per saldo migratorio, e per San Giorgio -1 per saldo naturale e + 10 per saldo migratorio). Il mese precedente, agosto, nella provincia di Matera, il maggior incremento di popolazione si registra per Policoro +1%, pari +163 unità mentre la maggior natalità a Garaguso con +0,8%, pari a +9. Il premio per il miglior tasso di vivacità per quanto riguarda l’ immigrazione va a Gorgoglione con +1,7%, pari a 19 persone. Il trend in crescita per Matera e Policoro si registrava già dalla primavera con, rispettivamente, + 83 persone e +77.


BREVI

20 24 Ore in Basilicata

Venerdì 1 maggio 2009

AGROBIOS

TRAPIANTI

ANZIANI

Lunedì i risultati dell’indagine conoscitiva

In aumento le donazioni

Poche sovvenzioni

I RISULTATI di una indagine conoscitiva sul disavanzo economico del Centro di ricerca “Metapontum Agrobios”, condotta dalla V Commissione consiliare permanente del Consiglio regionale saranno illustrati lunedì 4 maggio, alle 11nella sala “A” del palazzo del Consiglio Regionale.

SONO in aumento, in Basilicata, le donazioni d’organo: lo ha annunciato il presidente regionale dell’Associazione nazionale dializzati (Aned), Donato Andrisani, in occasione della 12/a settimana nazionale su «Donazione e Trapianti d’organo».

A Potenza solo il 2% dei soggiorni per gli anziani è sovvenzionato dall’amministrazione comunale. I dati vengono da una indagine del Politecnico di Milano, commissionata dalla fondazione Civicum, sui servizi offerti dalle Amministrazioni agli over 65.

Ammortizzatori sociali Il segretario Cisl Gambardella accusa il governo Insieme zootecnici lucani

Nasce l’associazione La proposta è di incentivare i contratti di solidarietà degli allevatori

«Risorse insufficienti» POTENZA – «La verità sugli ammortizzatori sociali in deroga è che le poche risorse a disposizione rischiano di non bastare a coprire il crescente fabbisogno». A sostenerlo è il segretario regionale della Cisl Basilicata, Enrico Gambardella, che accusa il governo nazionale di fare «molta propaganda, sventolando risorse che al momento sono solo cifre sulla carta», mentre al governo regionale Gambardella imputa di non aver messo in campo un attendibile monitoraggio delle situazioni di crisi occupazionale. «Delle risorse realmente spendibili messe a disposizione dal ministero del Lavoro alla Basilicata toccano solo 4 milioni di euro, che saranno integrati da una ulteriore tranche di 9 milioni, la cui reale disponibilità al momento è ignota. Risorse – precisa Gambardella – che sono appena sufficienti a prolungare per soli quattro mesi il trattamento di mobilità in deroga a circa 1.300 lavoratori e comunque in notevole ritardo anche rispetto agli scorsi anni nonostante la crisi galoppante e le roboanti dichiarazioni di interventi straordinari immediati. Così si corre il rischio che manchino le risorse volte a garantire nell'immediato la cassa integrazione in deroga alle piccole imprese artigiane e commerciali che stanno scontando un calo temporaneo della produzione, per non parlare di quei lavoratori con la mobilità ordinaria in scadenza, per i quali si prospettano tempi lunghi per garantire loro un minimo di sostegno economico». La coperta, insomma secondo Gambardella è troppo corta e a rendere ancora più preoccupante lo scenario, sempre secondo il sindacalista della Cisl, è il fatto che «non c'è chiarezza nemmeno sullo stanziamento per tutto il 2009 a causa delle continue variazioni delle stime che il ministero del Lavoro sta producendo in funzione della incisiva azione di lobbying messa in atto da alcune regioni del Nord, dove si registra

un'abnorme crescita del fabbisogno di risorse, in particolare per la cassa integrazione in deroga. Il rischio è che l'attivismo del Nord vada a discapito di quelle aree del paese, come la Basilicata, meno attive nel valutare e quantificare il fabbisogno legato alla crisi occupazionale». Le accuse di Gambardella al governo regionale riguardano anche «le misure di sostegno al reddito dei lavoratori espulsi annunciate ma ancora non operative, come il fondo di garanzia per le anticipazione bancarie degli ammortizzatori sociali. Per la Cisl la priorità è incentivare, con risorse sia nazionali e che regionali, tutte quelle misure, dall'orario ridotto ai contratti di solidarietà, finalizzate alla salvaguardia del posto di lavoro».

Enrico Gambardella

FEDERALISMO FISCALE E QUESTIONE MERIDIONALE

Mattia: «Raccogliere messaggio Svimez» POTENZA - «Prima che si entri nella campagna elettorale e si possano confondere le riflessioni politiche e civili dai programmi elettorali è necessario raccogliere il messaggio al Paese sulla condizione economico-sociale italiana e del Mezzogiorno lanciato dalla Svimez ed evidenziare la necessità di un comune sforzo delle amministrazioni centrali e locali per lo sviluppo, sottolineando che i problemi meridionali sono problemi nazionali». A sostenerlo è il vice presidente del Consiglio Regionale Franco Mattia (FI-Pdl), aggiungendo che «specie nella fase che precede l’avvio del federalismo fiscale, la presenza del dualismo economico tra le regioni del Nord e quelle del Sud per la sua dimensione e persistenza è un elemento da non sottovalutare. Le autorevoli indicazioni, pur determinando un grande impegno politico e un conseguente massiccio sforzo finanziario in termini di investimenti mirati, in ben cinquant'anni, non ha prodotto gli esiti attesi. La spiegazione di questo fallimento delle diverse linee strategie d'intervento pubblico merita una loro rivisitazione. Diventa perciò ancor più necessaria – afferma ancora il vice presidente del Consiglio Mattia - un'azione coordinata, solidale

e corale per la coesione dell'Italia e lo sviluppo del Sud. Un simile obiettivo richiede un impegno certo e duraturo nel tempo, che assicuri un flusso di risorse aggiuntive, necessarie al superamento del gap Sud-Nord e che contestualmente realizzi una assai maggiore efficienza e qualità nell'impiego delle risorse pubbliche. Un progetto per lo sviluppo del Mezzogiorno – come hanno sottolineato le associazioni imprenditoriali che hanno “recepito” il nuovo appello della Svimez - potrà avere successo solo se le classi dirigenti meridionali e i responsabili delle istituzioni del Sud saranno capaci di adottare comportamenti che si distacchino radicalmente dalle esperienze del passato, che hanno largamente concorso a screditare le politiche per il Sud. La questione meridionale perciò deve tornare nella Agenda politica del Governo come di tutte le istituzioni regionali e locali. Nei territori del Sud – conclude Franco Mattia - sono vive e presenti riserve di opportunità e di convenienze, risorse umane e intellettuali, capacità professionali che non possono essere trascurate e che richiedono anzi di essere fiduciosamente incoraggiate».

POTENZA - Nasce in Basilicata un nuovo modello associativo tra allevatori. Si è, infatti, costituita in Basilicata l’Associazione Lucana Allevatori che associa imprenditori zootecnici dell’intera regione. L’associazione nasce con lo scopo di attuare iniziative che possano contribuire ad un più rapido miglioramento del bestiame allevato, ad una più economica gestione aziendale ed al miglioramento del risultato economico dell’impresa zootecnica oltre che ad una più efficiente valorizzazione dei prodotti derivati. «L’agricoltura - si legge in una nota dell’associazione - sta attraversando un difficile momento; in modo particolare la zootecnia con le diverse crisi che si susseguono: dal crollo del prezzo del latte alle difficoltà di mercato della carne, alla grave crisi del settore ovicaprino, alle emergenze sanitarie come nel caso della suinicoltura, per la vescicolare e, in questi giorni, per l’influenza suina. A tutto ciò va ag- Un allevamento giunto che la Basilicata subisce ancora gli effetti delle restrizioni determinate dalla “lingua blu” che da oltre otto anni relega la regione allo stato di zona di sorveglianza con notevoli difficoltà ad esportare bovini ed ovini fuori dal territorio della regione». «La crisi del comparto zootecnico - continua la nota - ha motivato ancora di più gli allevatori lucani a dotarsi di uno strumento operativo, efficiente, moderno e partecipato con il quale affrontare le diverse problematiche con le istituzioni europee, nazionali e regionali con un modello di relazioni basato sul reciproco rispetto dei ruoli, ma con la consapevolezza che il protagonismo delle scelte in campo tecnico ed economico spetta agli imprenditori zootecnici visto il loro notevole apporto dato alla socio-economia della Basilicata in termini di produzioni agroalimentari, di occupazione e tutela del territorio». Nei prossimi giorni gli amministratori dell’Associazione Lucana Allevatori chiederanno un incontro con la Regione per esporre i programmi e chiedere che le risorse per il settore zootecnico vengano finalizzate agli allevatori affinché la zootecnia regionale possa diventare più moderna, efficiente e competitiva.

Nei prossimi giorni si chiederà un incontro in Regione

Forestazione

4 maggio in Prefettura

Primo maggio sulle strade

Cronoprogramma per i cantieri e patto di qualità per i lavoratori

S’insedia lo Speciale Osservatorio per il monitoraggio della crisi

Restringimenti a Sicignano Chiusa la strada statale 92

POTENZA - Un patto che coniuga qualità degli interventi e professionalizzazione dei lavoratori: è stato definito così il contratto integrativo regionale dei lavoratori forestali. «Il tema della forestazione - si legge in una nota della Regione - è stato al centro di tre diversi incontri che si sono svolti ieri mattina presso il Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità della Regione. Nel corso della prima riunione, che l’assessore ha tenuto con i presidenti delle Comunità montane, sono stati discussi e condivisi gli obiettivi e i programmi del Piano triennale di forestazione. Successivamente, l’assessore Santochirico, le organizzazioni di categoria Flai-Cgil, Fai-Cisl e Uila-Uil, ed Uncem

hanno sottoscritto l’intesa sul contratto integrativo regionale dei lavoratori forestali: il nuovo accordo recepisce le previsioni del Piano triennale di forestazione per quanto riguarda la specializzazione dell’attività dei forestali e l’inquadramento dei lavoratori. In attesa dell’approvazione del Piano in Consiglio regionale e per fare in modo che il Piano ed il contratto integrativo producano i loro effetti nel più breve tempo possibile, tecnici del Dipartimento, delle Comunità montane e dell’Upi si sono incontrati per definire il cronoprogramma. L’obiettivo è quello di accelerare l’avvio dei cantieri forestali nell’ambito di una programmazione che salvaguardi l’ambiente lucano».

POTENZA - Lunedì 4 maggio alle ore 10,30, alla presenza del Prefetto Luigi Riccio, si svolgerà la riunione di insediamento dello Speciale Osservatorio Regionale, per il monitoraggio dell’andamento dei flussi del credito a famiglie ed imprese sul territorio, istituito con decreto prefettizio del 28 aprile 2009, ai sensi dell’art. 12, comma 6, della legge n. 2/2009 e regolamentato dalla direttiva del 31 marzo u.s. emanata dal Ministro dell’Interno, di concerto con il Ministro dell’Economia e Finanza. All’incontro parteciperanno il presidente della Regione Basilicata, il prefetto di Matera, il comandante regionale della guardia di finanza, il direttore Territoriale dell’Eco-

nomia e delle Finanze, il presidente della Camera di Commercio I.A.A., il Direttore della Banca d’Italia, nonché i rappresentanti dell’Associazione Bancaria Italiana (Abi), delle categorie d’impresa, delle organizzazioni sindacali dei lavoratori, delle associazioni dei consumatori, dell’Anci, dell’Upi e dell’Uncem di Basilicata. Lo Speciale Osservatorio, oltre a svolgere un’ attività di analisi delle condizioni di finanziamento dell’economia locale, rappresenterà un importante tavolo di mediazione e confronto tra le istituzioni, i diversi settori produttivi, le famiglie ed il sistema bancario, al cui interno potranno essere ricercate soluzioni soddisfacenti alle eventuali criticità.

POTENZA - A partire da oggi e per tutto il ponte del Primo maggio l’Anas prevede un forte incremento del traffico al Sud. Sull'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria si potranno verificare rallentamenti all’altezza di Sicignano per la presenza di scambi e restringimenti di carreggiata. In Basilicata è chiusa per una frana dovuta al maltempo dei giorni scorsi la strada statale 92 “dell’Appennino meridionale”, dal km 58,480 al km 70,400. Nella vicina Campania, sulla tangenziale di Salerno è attivo un restringimento di carreggiata al km 54 della tangenziale per consentire il completamento del nuovo svincolo di Fratte.


Potenza 21

Venerdì 1 maggio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Presidio di studenti, genitori e docenti al centro sociale. Poi l’annuncio: tutto rinviato

Sorteggio sospeso, la battaglia no E il Galilei va verso un tavolo di concertazione per mantenere tutti gli iscritti NON sono neanche le cinque quando l’annuncio atteso viene affisso sulla porta d’ingresso del centro sociale di Malvaccaro. Il sorteggio, previsto per ieri pomeriggio, per individuare i 109 alunni dei circa 300 iscritti alla prima classe del liceo scientifico Galilei che sarebbero stati spostati d’ufficio all’altro liceo scientifico cittadino, il Pasolini, viene sospeso. Poche righe, su carta intestata con cui il dirigente scolastico Vittorio Pace comunica la decisione: ha tenuto conto - si legge - anche dell’intervento del sindaco Santarsiero che, alcune ore prima, in una nota aveva sollevato il problema dell’alta «tensione sociale che si era determinata». Inoltre, vanno tenute in considerazione l’analoga richiesta di sospensione del sorteggio fatta dall’assessore regionale alla Formazione, Antonio Autilio, e la disponibilità della Provincia a portare a termine i lavori per realizzare le quattro aule che darebbero sfogo al “sovraffollamento” (con possibilità, così di ospitare fisicamente tutte le tredici prime classi previste). L’obiettivo - forse l’auspicio - è quello di «favorire una soluzione concertata» per arrivare quanto prima «a una definizione concordata della complessa vicenda». Sarà sempre il preside, in un comunicato, a spiegare, poco più tardi, che la scelta della sospensione «è stata suggerita dalla disponibilità espressamente manifestata da comune, provincia e regione a risolvere il problema in tempi brevissimi, evitando il trasferimento degli alunni». E’ il punto di arrivo delle due ore precedenti: il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, in mattinata aveva inviato una nota di risposta al sindaco Santarsiero in cui spiegava che la possibilità o meno di sospendere il sorteggio (i criteri di selezione sono stati individuati dalla dirigenza scolastica dell’istituto) attiene all’autonomia della scuola. Nel frattempo, anche incontri, telefonate, note tra alcune istituzioni. Ecco che si apre

C’é voluto poco perchè i genitori si radunassero - come avevano annunciato - davanti al centro sociale. Poi la sospensione del sorteggio e lo spostamento verso il liceo di via Pienza

la possibilità di un percorso di concertazione. Pace ha chiesto un tavolo allargato alle istituzioni e il sindaco Santarsiero, che raggiungerà poco dopo i genitori in presidio al centro sociale, spiega che proverà a fare del comune l’ente “organizzatore” del tavolo. Sono giorni che in città la vicenda tiene banco: il liceo Galilei è sovraffollato rispetto ai parametri indicati dalla legge del 1998, ormai non più derogabile. Un istituto può superare i 900 alunni, inoltre, se quello analogo non è già sovradimensionato. Tra dimensionamento, provvedimenti della Gel-

Hanno voluto incontrare il preside Vittorio Pace per esprimere solidarietà e sostegno per una battaglia da condurre “insieme”. Una rassicurazione che però non è ancora la fine del percorso

mini e dell’Ufficio scolastico regionale, si è arrivati all’imposizione del trasferimento. Subito sono insorti genitori, studenti e docenti in virtù del diritto di scegliere la scuola a cui iscrivere i propri figli e del dovere di tutelare qualità della didattica e cattedre. Dall’altro, il liceo Pasolini, nato con lo sdoppiamento del Galilei nel 2004: ancora studenti, docenti e genitori, dall’altro lato della “barricata”, hanno difeso un’offerta formativa adeguata e un istituto bistrattato dal pregiudizio e dalla logistica, a causa della posizione periferica a cui è stati relegato, in contrada

Anche gli studenti, che nel primo pomeriggio si erano radunati nei pressi della scuola, hanno raggiunto il centro sociale in un piccolo corteo lungo i marciapiedi. Il megafono, però, immancabile

Santarsiero ha raggiunto genitori e docenti: «L’incontro tra tutti i soggetti istituzionali consentirà nei prossimi giorni di poter chiudere una vicenda che ha determinato un giustificato allarme»

Macchia Giocoli. Ieri pomeriggio, un altro atto dello scontro a distanza. Che la tensione fosse alta, lo si capiva dal dispiegamento di Forze dell’ordine. Ma dura poco. Bastano pochi minuti perchè l’annuncio della sospensione del sorteggio svuoti il piazzale. Un breve colloqui “rasserenatore” con il sindaco che li ha raggiunti. La piccola folla si è già spostata in via Pienza alla spicciolata. E’ al preside del «nostro liceo» che vogliono mostrare solidarietà. Chiedono notizie, c’è «un po’ di speranza». Ma il tavolo - spiegherà Pace - è solo un tentativo, una strada

di concertazione. Il sorteggio, per adesso, è solo sospeso. Non basta a chiudere definitivamente la vicenda. Nel frattempo, in molti stanno studiando la possibilità di ricorrere al Tar per chiedere la sospensione del provvedimento dell’Ufficio scolastico regionale che vuole il trasferimento “d’ufficio” dei ragazzi “in esubero”. Ecco, «è che siamo combattivi - dicono alcuni genitori - Non demordiamo. Ci sentiamo presi in giro da chi ci dice che “è la legge”. Ma il bene dei ragazzi? Il diritto di scelta?». Appuntamento, presto. Sara Lorusso

LE VOCI SULLA VICENDA, DENTRO E FUORI

La scelta dell’istituto E’ un genitore il cui figlio «dovrebbe» frequentare il liceo Galilei a intervenire. «I genitori di molti alunni - dice - hanno intenzione di adire le vie legali e far ricorso al Tar per far valere i propri diritti». La denuncia: «Al giorno d’oggi ci vediamo imporre in un clima “dittatoriale” delle scelte che scelte non sono. Dopo aver tanto consultato, verificato, approfondito il ventaglio di proposte delle varie scuole di città ed essere approdati finalmente a una scelta (si spera positiva per il futuro dei propri figli), ci si mette di fronte a una comunicazione fatta di leggi, decreti, e quant’altro del tutto incostituzionali in quanto contrari alla “libera scelta”». Quello

che il genitore spiega è che la scelta dell’iscrizione al Galilei «è stata fatta per una serie di motivazioni: classe docente, attività formativa, localizzazione dell’istituto. A cosa serve la promozione preventiva fatta presso le scuole medie?». Nel frattempo, in attesa del sorteggio, i genitori delle future matricole erano stati invitati a indicare d’urgenza un istituto alternativo nel caso il proprio figlio fosse stato tra i 109 sorteggiati. E in segno di protesta, come provocazione o per segnare ancora un passaggio della battaglia di principio, in molti - spiegano - hanno indicato vari istituti della città, tranne il liceo scientifico Pasolini.

«Non è una guerra tra i due licei» HANNO deciso di fare chiarezza «in merito alla vicenda sulle iscrizioni dell’anno scolastico 2009/10 riportando non voci, illazioni e ombre, ma nel tentativo di fare chiarezza e, soprattutto, proposte concrete». Così, subito sgomberano il campo e “ad alta voce”: «Non si tratta di una guerra fra licei, ma solo la conseguenza di una posizione assunta, dopo le delibere del consiglio di istituto, dal collegio docenti a tutela, o forse sarebbe meglio dire per rispetto, della scelta educativa delle famiglie, che hanno manifestato una incondizionata fiducia nei docenti e nel personale del “Galilei”, concretizzatasi nella richiesta, deliberata all’unanimità e con l’astensione del dirigente scolastico, di chiedere un intervento deciso e risolutore di autorità e politici». Ma sia chiaro - sostengono - che «la politica che entra al “Galilei” è quella fatta di uomini che, alla luce del giorno, varcano e varcheranno, si spera sempre più numerosi, il portone di ingresso del liceo non per polemizzare, ma per affrontare fattivamente la situazione determinatasi con proposte concrete», dopo

l’intervento del sindaco e dell’assessore regionale alla Formazione. Ancora, «nessuna strumentalizzazione o accusa, come quella ignobilmente attribuita al professore Antonio Califano, cui si riferiscono, tra l’altro ricordando a sproposito i suoi trascorsi politici, frasi mai pronunciate in pubblico, con l’intento di ingenerare polemiche e litigi a distanza, che non si addicono a professionisti dell’educazione». Del collega ricordano che è «un docente stimato e apprezzato da alunni e colleghi, che si è assunto l’onere di spiegare agli studenti e ai genitori, con estrema lealtà e chiarezza e mai ricorrendo ad illazioni personali, quanto sta accadendo e non è tollerabile che gli siano attribuite parole mai pronunciate in pubblico e si faccia leva sulla sua notorietà per ridurre una vicenda complessa a mero pettegolezzo». magari con l’intento di «distogliere l’attenzione dalle proposte politiche, per tutelare la libertà di scelta delle famiglie e di ragazzi che, con augurio toto corde, possa permettere a tutti di frequentare la scuola che hanno scelto».

Un vecchio iter Il consigliere provinciale Antonio Caivano (Psdi) parla “dell’affaire licei scientifici di Potenza” che sono «ancora sugli scudi per la questione degli alunni “esuberanti” che certi dirigenti vogliono trasferire accampando una legge ed esercitando un potere che non hanno». Un breve excursus della vicenda, riprendendo il vecchio piano di ridimensionamento scolastico. «La soluzione definitiva realizzata fu l’assegnazione dei locali ipotizzati per la succursale “Galilei” all’Ipssar e il reperimento dei locali del seminario per il secondo liceo scientifico». Inoltre «il dimensionamento scolastico è del 1999, ratificato in giunta e consiglio regionale il 2000». C’è una «legge che fissa i numeri minimo e massimo», ma il parametro resta «comunque solo indicativo».


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Potenza Venerdì 1 maggio 2009

Il Pd ha raccolto anche nel capoluogo le firme per la tutela della scuola pubblica

La petizione anti-tagli dei democratici A POTENZA, come in altri comuni della Provincia, il Partito democratico, con l’impegno dei circoli territoriali, ha allestito i gazebo per la raccolta delle firme a sostegno della petizione popolare per la scuola. L’iniziativa, organizzata a livello nazionale dal Pd, «ha come obiettivo - ha spiegato più volte la segreteria provinciale del partito - portare entro maggio in parlamento le proposte di legge che riguardano una scuola pubblica di qualità, più autonoma e più radicata sul territo-

rio». Nel dettaglio, invitando i cittadini a sottoscrivere la proposta, i democratici propongono di produrre un un disegno di legge con cui ridurre i tagli al personale, agli orari dedicati alla didattica e alle risorse da investire nella scuola previste dal governo e dal dicastero guidato dal ministero Maria Stella Gelmini. Nel dettaglio, al petizione chiede «l’immediata cancellazione dei tagli di risorse umane ed economiche attuati dal Go-

verno, del piano programmatico e dei regolamenti attuativi della Finanziaria estiva relativi alla scuola elementare e media». In particolare, «del maestro unico, dell’orario a 24 ore settimanali e dell’abolizione delle compresenze dei docenti nella scuola elementare». Il Partito democratico ha chiesto il sostegno dei cittadini nella convinzione che «sostenere la scuola pubblica significa sostenere il futuro dei nostri figli».

Il Pd ha raccolto anche a Potenza le firme contro i tagli alla scuola

All’istituto alberghiero per la prima volta il concorso nazionale

APPUNTAMENTI

Sommelier in rosa

Riprendono i festeggiamenti a rione Lucania

Due ragazze si aggiudicano la ventunesima edizione Una vittoria in rosa. Ad aggiudicarsi la ventunesima edizione del concorso “Miglior sommelier d’Italia”, l’unico rivolto agli “aspiranti sommelier”, sono state Chiara Salvesi per la categoria under dell’istituto alberghiero (Ipssar) di Sant’Elpidio a Mare e la lombarda Gloria Mainetti per gli over. Venti i concorrenti provenienti da tutt’Italia selezionati in 50 istituti. «E’ una professione - ha detto Roberto Gardini, presidente di giuria e membro della giunta esecutiva dell’associazione italiana sommelier (Ais) che in questi ultimi due anni sta volgendo la femminile. Quest’anno le affluenze sono raddoppiate e dei 20 selezionati ben 15 sono ragazze. E’ una professione che sta aprendo le frontiere al femminile. Sono infatti tante le richieste dei ristoranti che chiedono ragazze in sala perché hanno modo gentili e garbati e, che non riusciamo a soddisfare». La commissione (Lorenzo Giuliani, Michele De Lisa, Marco Primo Levo), ha valutato i ragazzi in tre prove: scritta, orale e di servizio svoltesi presso l’Ipssar di Potenza. «I ragazzi - ha continuato Gardini - hanno una approccio diverso verso la giuria e la professione adottando una buona comunicazione e inoltre, hanno una preparazione acuta seguendo percorsi formativi buoni». Per la prima volta il con-

Degustazioni di vino rosso

corso si è svolto a Potenza e in istituto alberghiero per la caparbietà del presidente regionale dell’Ais, Vito D’Angelo. «E’ stata una scelta voluta fortemente - ha detto - perché era il modo migliore per favorire lo scambio di esperienze e di preparazione. Generalmente si è sempre svolto in una cantina, ma la scuola era il luogo adatto per le interazioni». Nella categoria under (12 i partecipanti) terzo posto per Claudio Bonetti e terzo per Stefano Giacardi. Nella categoria over (18), terzo posto per Michele Bassi apprezzato per classe e stile e secondo per Maurizia Pugliese che si è fatta apprezzate per le sue qualità commerciali. La cerimonia di premiazione si è svolta nella sala dell’Arco del comune. Ai vincitori una borsa di

MERCATINO COSE USATE

Il bando scade l’11 maggio RISALE al 1998 la prima stagione del Mercatino delle cose usate e d’altri tempi. Anche per quest’anno è stato pubblicato il bando per portare a termine l’evento, con scadenza 11 maggio. Per il 2009 il mercatino si terrà il 24 maggio, il 21 giugno, il 19 luglio, il 23 agosto, il 20 settembre e il 18 ottobre, dalle ore 9 alle 22 per ciascuna giornata, in largo Pignatari, vico Serrao e largo Serrao. Ancora una volta sui banchetti e sulle bancarelle, saranno in bella vista per i visitatori oggettistica antica, antiquariato, materiale da collezione, giornali del passato, chincaglieria e libri. Sono 30 i posteggi da assegnare. E per l’assegnazione, tramite graduatoria, vale come criterio il maggior numero di presenze al mercatino di Potenza a partire dal 2004.

POLIZIA MUNICIPALE

Rivendicazione Fps Cisl La Fps-Cisl ha inviato al sindaco Santarsiero una nota in cui comunica le conclusioni dell’assemblea del 21 aprile presso la Polizia municipale. «All’unanimità è stato rappresentato il profondo disagio - spiega la segreteria - non solo per la perdurante carenza di organico, ma anche per la mancanza di risposte riguardo al lavoro straordinario che non viene compensato, alla formazione che non coinvolge ogni specifico settore, alla previdenza complementare che non viene attivata». La protesta prosegue visto che «l’avvicinarsi del periodo estivo farà richiedere prestazioni con orari prolungati che non vedono, però, riconoscimenti». Ancora, «inaccettabile il mancato riconoscimento dei gradi. L’esasperazione, molto elevata, potrebbe sfociare in azioni di protesta entro il mese di maggio». Chiedono, urgentemente, un incontro.

studio consistente in un corso da sommelier (tutti e tre i livelli). L’anno scorso Mainetti è arrivata seconda, ma quest’anno voleva la vittoria. L’ha cercata con testardaggine e alla fine ha realizzato quello che era il suo sogno. «E’ stata costante nel servizio - ha detto Gardini - ha rispettato i tempi dati, ha scovato gli errori nella carta dei vini ed è stata la migliore nella degustazione». Appassionata di vini, si è messa alla scoperta di quello che c’è dietro questo mondo. «Il vino non è solo una bevanda - ha detto con piglio decisionista - ma mi piaceva capire la passione e il lavoro delle aziende agricole». Si iscriverà all’università al corso di enologia e viticoltura per continuare su questa strada. Le piacciono i vini rossi e strutturati e, di re-

cente, ha riscoperto i passiti. Ce l’ha messa tutta per portare a casa la vittoria e la sua preparazione, come ha sostenuto, è dovuta all’esperienza che sta facendo in un ristorante stellato Michelin, dove ha potuto degustare e servire i vini. Un merito del traguardo lo deve anche al professore, Salvatore Tomacci, di origine lucana. La incuriosiscono gli abbinamenti cibo - vino e ha voglia di approfondire i vini poco conosciuti della Gran Bretagna e della Scozia. Per settembre si era già iscritta al corso di primo livello perché la sua aspirazione da grande è fare la sommelier. Rapporto completamente diverso con i vini per la marchigiana Chiara Salvesi che ha colpito la giuria con i suoi modi gentili di presentarsi e accogliere i clienti, oltre alla buona preparazione di base. «Non ho avuto molto tempo per preparami - ha detto perché sto facendo lo stage, ma ho sfruttato i momenti liberi per studiare. A gennaio non pensavo di diventare sommelier. Mi sono avvicinata da poco al mondo dei vini e ho partecipato al concorso per non avere rimpianti». La giornata si è conclusa a tavola al Grande Albergo con una cena preparata dallo chef Pasquale Conte facendo apprezzare la cucina tipica lucana e prodotti del territorio. Iranna De Meo

Programma ricco e associazionismo protagonista

Michela Cossidente, del comitato

IERI, il tempo del dolore e del lutto durante i funerali di Grazia Gioviale, la giovane uccisa lunedì sera e che nel quartiere rione Lucania era residente. Dopo al sospensione dei festeggiamenti, riprenderanno oggi le celebrazioni civili e religiose per la festa di San Giuseppe lavoratore che dureranno fino al 3 maggio. «Una necessità di alimentare una coscienza civile, spesso latitante, attraverso eventi che rappresentino un punto di discussione, di aggregazione sociale. L’associazionismo rivestirà un ruolo determinante». Partono da questa convinzione gli organizzatori della festa. Il programma, voluto dalla parrocchia, dal comitato festa e dal neo comitato di quartiere, vuole avviare una nuova stagione di dialogo su quelle che possono essere le tematiche sociali più urgenti da affrontare. Nel pomeriggio di venerdì, Santa Messa e processione per le vie del rione. Dalle ore 20 premiazione di Benemeriti, cui seguirà Nello Bevilacqua con lo spettacolo “ La colonna sonora della nostra vita”. Ancora giochi, nella giornata di sabato e concerto musicale nello spiazzo antistante il mercato coperto a Parco Tre Fontane. Chiusura delle attività domenica con momenti di preghiera e un incontro associativo “Tutti nella rete”. In serata spettacolo musicale “Lettera a San Paolo”.

Il circolo “Di Nella” del Pdl raccoglie le denunce dei residenti di rione Santa Maria

«Smog e traffico insopportabili» UNA bandiera tricolore sventola al vento, a rione Santa Maria, con una evidente macchiolina nera che segnala la desolante presenza di smog provocata dal solito e incessante traffico di autoveicoli. La denuncia arriva dal presidente del circolo “Paolo Di Nella” del Pdl, Luigi Laguardia, che ha adunato domenica mattina tutti i suoi collaboratori nella piazza principale dinanzi alla chiesa rionale per raccogliere le lamentele avanzate dai residenti. «Questo rione che oggi monitoriamo - ha spiegato Luigi Laguardia - è esente da alcun spazio aggregativo ed è continuamente investito da numerosi problemi di viabilità a discapito dell’incolumità della comunità. Incuria del verde pubblico, rifiuti a cielo aperto, scale rotte e rovinate, manto stradale dissestato sono, inoltre, sotto

La chiesa di Santa Maria

l’occhio di tutti in una realtà a pochi passi dal centro storico». In via Lazio, anche una piazza ci si mette tanto per cambiare, secondo la signora Rosa Nota, intralciando sempre di più l’estenuante traffico quotidiano arrecando spesso anche di-

sagi ai mezzi di soccorso. Le forze dell’ordine operanti nella caserma “Zaccagnino” della Polizia stradale sono esauste per la mancanza di posteggi a loro riservati. Sino all’altezza della diramazione in direzione dell’ospedale San Carlo si

assiste a continui incidenti stradali. A seguito delle tristi notizie giunte da L’Aquila, Laguardia accusa il metodo di costruzione delle abitazioni in zona, avvicendato da un cittadino, Rocco Di Perna. «A Potenza, si continua ancora a costruire palazzi con tanti piani senza pensare a un eventuale stato di allerta tellurico». Si aggiungono pure segnalazioni degli abitanti riguardo alla villa comunale, che è senza vigilanza tanto da diventare sempre punto di ritrovo per i malintenzionati. Nel frattempo, è oramai avvolto nel silenzio il destino della memorabile caserma militare 91esimo Battaglione Lucania. Un pezzo di storia lucana che vive nella più completa ed assoluta indifferenza della classe politica. Alessandro Sileo


Potenza 23

Venerdì 1 maggio 2009

Un dipendente dell’Ufficio scolastico trova 50.000 euro in banconote e le consegna alla questura

Meglio onesti che più ricchi Il proprietario aveva dimenticato i soldi ed era convinto di averli persi in banca POTENZA - Un dipendente dell’Ufficio scolastico di Potenza ha portato in Questura cinquemila euro, in banconote da 50 euro, che un uomo aveva dimenticato nel suo ufficio: la Polizia lo ha rintracciato e gli ha restituito il denaro. Il proprietario dei cinquemila euro aveva dimenticato i soldi nell’ufficio dove si era recato per presentare alcune pratiche, ma pensava di aver perso il denaro nella filiale della banca, a cui si era rivolto in un primo momento. Il dipendente dell’Ufficio scolastico ha portato i cinquemila euro in Questura: gli agenti hanno fatto alcuni accertamenti, hanno rintracciato la banca dove era stata effettuata l’operazione e hanno restituito i cinquemila euro all’uomo. Sembra che da qualche tempo ci sia un’epidemia di onestà nel capoluogo. Non è di molto tempo fa la notizia della cassiera di un ipermercato potentino che, trovato un portafogli gonfio di soldi, non aveva pensato nemmeno un secondo di sfilare qualche bigliettone e lasciarlo da qualche parte: aveva subito avvisato la polizia che aveva provveduto poi a contattare il proprietario. Le due notizie sono indicatori di alcuni aspetti della società lucana: per quanto il sogno di arricchirsi di colpo e con un colpo di fortuna sia diffusa (basti pensare al boom di lotto, superenalotto e grattini vari), nessuno pensa di farlo a discapito innanzitutto della propria coscienza; e poi delle tasche altrui. E in secondo luogo che la crisi non modifica i comportamenti della gente agendo come un grimaldello sui tabù morali. Una buona notizia.

Salute e Donne

L’INIZIATIVA

Le scuole alcologiche territoriali PRENDERA’ ufficialmente il via oggi la campagna nazionale “Un club, una scuola”, che chiama ogni Club degli alcolisti in trattamento in tutt'Italia a promuovere una Scuola territoriale. Le Scuole alcologiche territoriali sono parte integrante dei programmi alcologici territoriali, centrati sullo sviluppo dei Club. Esse sono momenti di formazione e aggiornamento agili, che promuovono e proteggono la salute delle comunità locali dall'alcol. La Scuola di I modulo si rivolge alle famiglie con i problemi alcol correlati appena entrate nel Club; la Scuola di II modulo ha il compito di aggiornare le famiglie con i problemi alcol correlati, che frequentano i Club da almeno due anni; le Scuole di III modulo sono incontri di educazione e sensibilizzazione rivolti alle famiglie della comunità che non hanno o non sanno di avere un problema con l'al-

La questura di Potenza

col. «Il momento che stiamo vivendo nelle nostre comunità - scrivono i responsabili dell'Associazione iitaliana dei club degli alcolisti in trattamento - vede un contraddizione: mentre si afferma diffusamente in ambito scientifico, sanitario e sociale la percezione dei rischi connessi all'uso dell'alcol, vi sono settori sociali che seguono stili di vita particolarmente rischiosi, soprattutto tra i giovani (anticipazione dell'età del primo contatto, con l'alcol, aumento continuo dei consumi, binge drinking, ecc.), che chiamano in gioco la responsabilità degli adulti delle agenzie educative e sociali (famiglia e scuola in primo luogo, poi sport e luoghi di divertimento ecc.)». Proprio ieri, al Parco Baden Powell di Potenza si è parlato dello stesso tema. Per sensibilizzare i ragazzi è stato organizzato anche un gioco dell’oca.

La denuncia dei sindacati di categoria che chiedono l’intervento di Santochirico

Vie Blu, conguagli non corretti Segnalate difformità nei calcoli rispetto alle modalità pattuite in Regione NON riescono davvero a trovar pace i lavoratori ex Sma oggi rientranti nel progetto “Vie Blu”. Le segreterie territoriali di Fai, Flai e Uila, infatti, chiedono l'intervento dell'assessore regionale Vincenzo Santochirico sulla questione dei conguagli ai lavoratori del progetto Vie Blu impegnati in provincia di Potenza. I segretari generali Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello denunciano il mancato rispetto dell'accordo firmato in Regione il 22 ottobre scorso sul recupero salariale. «I lavoratori continuano a segnalarci anomalie nel calcolo dei conguagli e difformità rispetto alle modalità che avevamo

Lunedì prossimo

pattuito - spiegano i tre sindacalisti - È davvero singolare che solo in provincia di Potenza si continuino a registrare problemi nella gestione operativa e finanziaria del progetto, situazione che genera malumore e preoccupazione tra i lavoratori». Lapadula, Esposito e Nardiello invitano l'assessore Santochirico ad «affidare la gestione a un altro soggetto, anche in considerazione del forte ritardo nella programmazione e nell'avvio della seconda fase del progetto». Nei mesi scorsi, proprio sulla questione dei pagamenti, si era aperta la polemica sui ritardi e Provincia e Regione si erano rimpallate le responsabilità. Oggi il problema, quindi, non sembra essere completamente risolto.

Una delle proteste dei lavoratori Sma

L’Agenzia delle entrate distribuirà un pacchetto multimediale alle classi

Menopausa Al S. Carlo Un progetto tecnologia dell’Asp Stars La lotta all’evasione comincia dalle scuole elementari

Il kit del buon contribuente

UN appuntamento per essere più vicini alle donne. Il prossimo 4 maggio alle 16.30, presso la sala Provinciale del Mediafor, si terrà il primo incontro del Progetto Menopausa 2009 organizzato dai Consultori Familiari del Distretto sanitario dell'azienda sanitaria locale di Potenza. Il Progetto Menopausa ha come obiettivo preminente quello di informare sulla sindrome climaterica e prevede un percorso di prevenzione di tipo sanitario e informativo, con incontri a cadenza mensile tenuti da specialisti che tratteranno i vari aspetti della menopausa, inclusi quelli sociali e psicologici, con l'impiego di diverse figure professionali quali assistenti sociali, assistente sanitaria, ostetrica, ginecologa, psicologo, cardiologa, fisiatra, senologa, alimentarista. Tra gli obiettivi prioritari del Progetto vi è il mantenimento del benessere psicofisico della donna che potrà meglio gestire il proprio stato di salute sul quale è possibile intervenire modificando le abitudini di vita secondo un concetto di salute inteso come benessere oppure con l'utilizzo di terapie farmacologiche.

“E-Democracy, i cittadini e il piano di salute regionale”: questo il tema del convegno che si terrà lunedì 4 maggio a partire dalle 9,30 all’Auditorium del San Carlo di Potenza. Nel corso della manifestazione sarà illustrato il progetto Stars (Servizi e teconologia per la partecipazione dei cittadini alle politiche della Regione Basilicata per la salute). Si tratta di un progetto di e-democracy della Regione Basilicata volto a costruire un’infrastruttura per abilitare il percorso di definizione e di attuazione del Piano di Salute regionale. Ad aprire i lavori, coordinati da Giovanni De Costanzo, direttore generale del San Carlo, sarà il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo. A seguire interverranno Frabrizio L. Ricci, dirigente di ricerca dell’Istituto di tecnologie biomediche di Roma, Salvatore Panzanaro dell’ufficio Società dell’Informazione della Presidenza della Giunta Regione Basilicata, Giuseppe Montagano, dirigente Dipartimento Salute Regione Basilicata. Il dibattito sarà chiuso dall’assessore alla Salute, Sicurezza, Solidarietà sociale e Servizi alla Persona e alla Comunità, Antonio Potenza.

IMPARARE a essere un buon contribuente da piccoli, attraverso poster, fumetti, cartoni animati e dvd. Nella scuola del Fisco, oltre a lavagne, matite e quaderni, non può mancare il kit del buon contribuente. Si chiama “Insieme per la legalità fiscale” ed è un pacchetto multimediale che l'Agenzia delle Entrate della Basilicata distribuirà in 250 copie agli alunni delle classi primarie e secondarie della regione. L'iniziativa si propone di insegnare alle nuove generazioni, in maniera ludica e informale, il valore etico e sociale di un comportamento fiscalmente corretto. Un percorso didattico che si inserisce nell'ambito del progetto “Fisco e Scuola”, nato sei anni fa da un accordo con il ministero dell'Istruzione per diffondere tra i cittadini di domani la cultura contributiva, intesa come dovere civico di partecipare concretamente al funzionamento della macchina statale. Del kit sono state realizzate due versioni, che si differenziano per il livello di difficoltà dei contenuti in funzione dei destinatari. In particolare, il materiale pensato per le scuole elementari e le prime medie - un poster, un pieghevole, un opuscolo a fumetti e un cartone animato in dvd da vedere in classe illustra i fondamenti dell'educazione civica con l'obiettivo di far comprendere ai bambini l'importanza del rispetto delle regole, anche fiscali, per il buon funzionamento della società. Un percorso di sensibilizzazione sui temi della responsabilità civile in cui

Il logo dell’Agenzia delle Entrate

spiccano due originali protagonisti, Pag e Tax, impegnati a spiegare ai futuri contribuenti cosa sono e a cosa servono le imposte “nel Paese delle regole”. “Chi paga le tasse - questo il motto scandito a suon di musica dai simpatici personaggi - ha tutto da guadagnare”. A questo insegnamento si accompagna la disapprovazione nei confronti degli evasori, un topastro subdolo e un serpente scaltro che sfruttano i servizi pubblici, dagli ospedali alle scuole, intascando i soldi destinati all'Erario. Un leitmotiv che ritorna anche nel programma di educazione fiscale de-

stinato alle scuole secondarie, incentrato sui principi del sistema tributario italiano dettati dalla Costituzione e sul ruolo e le funzioni del Fisco nel nostro Paese. In questo caso sono due attori veri a spiegare ai ragazzi che “fare i furbi non conviene”, sottolineando l'importanza di assumere un comportamento da cittadini corretti. Tutti i prodotti inclusi nei due kit sono disponibili nella sezione “Entrate… in classe” all'indirizzo http://www1.agenziaentrate.it/entrateinclasse/, accessibile dal portale Internet dell'Agenzia delle Entrate.


24 Potenza

Venerdì 1 maggio 2009

ANTICA OSTERIA

Un computer per tre aspiranti

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37592

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO

Scadenze maggio

0971-34501

LA PRIMULA

2 maggio • Primo giorno utile per la presentazione del Modello Unico 2009 a banche e poste 11 maggio • Termine ultimo per partecipare al mercatino dell’usato e d’altri tempi. Edizione 2009 29 maggio • Termine ultimo per richiedere il servizio cure termali 31 maggio • Termine ultimo per presentare il modello 730/2009 al CAF o professionista abilitato Scadenze non programmabili • Assegno di maternità: entro 6 mesi dal giorno di nascita • Iscrizione agli asili nido: entro i termini indicati dall’avviso

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

LA FATTORIA

0971-34680

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-51465

PANE E PEPERONCINO

Acrilici di Basentini DURERA’ fino al 10 maggio prossimo, a Melfi, presso il Museo Civico - Palazzo Donadoni la mostra dell’artista lucano di arte contemporanea, musicologo ed esperto di canto popolare, Pietro Basentini. L’inaugurazione si è tenuta lo scorso 19 aprile, ma ci sono ancora alcuni giorni per visitare l’allestimento. Le opere dell’artista sono per lo più acrilici che propongono cromie blu oltremare, oro e argento e accensioni di rossi brillanti. L’evento si chiuderà proprio con la presenza di Basentini che, alle 18 del 10 maggio, terrà un concerto.

0971-471312

AMBROSIA

FARMACIE TURNO NOTTURNO...........1 Maggio Perri............ 0971/21148 piazza Matteotti, 12 TURNO FESTIVO Malvaccaro............ 0971/441991 via Danzi, 29 Perri............ 0971/21148 piazza Matteotti, 12

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-44462765

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

0971-310310 0971-612564

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56032

OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO

0971-700743

L’arte di Corbisiero FINO a domani sarà aperta al pubblico, nella Cappella dei Celestini, la mostra con le opere scelte dell’artista Franco Corbisiero. Autore nativo di Calvello, ha la capacità di “fotografare” l’inquietudine, la sofferenza, la pace, la tenerezza, la sensualità scrutandole attraverso le immagini e le cose di tutti i giorni ha subito trovato estimatori ovunque.

Bimbimbici 2009 SI terrà il prossimo 10 maggio la decima edizione di “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni (cioè dalle scuole materne alle elementari), che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti quegli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bambini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo. La bicicletta, oltre ad essere un’allegra occasione di gioco per i bambini, rappresenta un importante momento di crescita autonoma e di formazione civica, nonché una possibilità per un percorso educativo rispettoso dell’ambiente e dei diritti di tutti. La Fiab ha deciso di promuovere Bimbimbici, per riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli spostamenti quotidiani e, in particolare, in quelli casa-scuola. Solo se le strade sono sicure per tutti, i bambini possono spostarsi in modo autonomo in città.

•DON BOSCO• Proiezioni private

Sala 5 Hannah Montana 16.30 - 18.40 - 21

•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 X Men. Le origini 17.00 - 19.30 - 22.00

Sala 6 Generazione mille euro 17.30 - 19.30 - 21.30

Sala 2 State of play 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Fast&Furious (“solo parti originali”) 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Questioni di cuore 18.30 - 20.30 - 22.30

Sala 7 Houdini- L’ultimo mago 17 - 19 - 21 •DUE TORRI• The international 19 - 21

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, cineteatro Don Bosco, ore 9 “PRIMO MAGGIO” Manifestazione promossa dalla Cisal OGGI Potenza, Teatro Stabile, ore 11 “STELLE AL MERITO” Cerimonia di consegna degli attestati

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520

OGGI Tito, via Roma, ore 21 “CONCERTO IN PIAZZA” Esibizione dei «Sidun-Tributo a De Andrè».

•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169

OGGI Potenza, Sottopera, ore, 21.30 “CONCERTO AL PUB” Esibizione dei «The feedbackers».

•Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro

FINO A DOMANI Potenza, scale mobili di via Armellini “PERCORSI ARTIGIANI” Mostra dell'Artigianato artistico

0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia


Venerdì 1 maggio 2009

25 Laurenzana L’annuncio dell’assessore Loguercio per la sistemazione della variante provvisoria

400.000 euro per la ss 92 Fondi trasferiti dal ministero dell’Ambiente. Progetto definitivo dell’Anas LAURENZANA - Dopo oltre quattro anni di attesa e di lunghe “battaglie” da parte delle amministrazioni comunali della Val Camastra e del Sauro, e dei comitati cittadini locali (tra cui “L'Eco del Sauro” di Corleto Perticara), si è aperto uno spiraglio in Regione sulla possibilità di rimodernare il vecchio tracciato della strada statale 92 che, da Potenza muove per quasi sessanta chilometri verso Corleto Perticara, attraversando l’abitato di Laurenzana. E’ di ieri, infatti, la notizia che il dipartimento Infrastrutture della Regione curerà un intervento di sistemazione della variante provvisoria, in prossimità del quarantaduesimo chilometro della Ss 92 (dove è in atto la vasta frana di “Fosso Scaranfone”, non lontana dal centro abitato di Laurenzana), di concerto con l'Anas, per il consolidamento dello stesso, utilizzando quattrocento mila euro dei fondi trasferiti dal ministero dell'Ambiente. Ciò è emerso nel corso di una recente riunione, svoltasi in Regione a Potenza, alla quale hanno partecipato l'assessore alle Infrastrutture, Innocenzo Loguercio, il dirigente per la difesa del suolo, l’ingegner Mancusi, il capo compartimento Anas, Fran-

Seduta dell’assemblea a Laurenzana

Ultima passerella per la giunta Martoccia Il sindaco Martoccia e il vicesindaco Maria Pavese

La frana sulla ss92

zese, il dirigente dell’ufficio geologico, Giliberti, ed i tecnici del Comune di Laurenzana. Ma non è finita qui, perché è stato, poi, spiegato che a medio termine è già stata progettata dall'Anas, e sarà candidata ad un prossimo finanziamento, una variante definitiva. Il dipartimento provvederà alla sistemazione dell’intero versante. Intanto, da oltre

quattro anni, in prossimità dello smottamento di “Fosso Scaranfone” (al chilometro quarantadue della strada statale 92) si circola a senso unico alternato. Il tutto è regolato da un apposito impianto semaforico mobile. Infatti, dalla primavera del 2005 è stata costruita una strada sopraelevata sull'arteria preesistente per non precludere del tutto la circolazione viaria. Purtroppo, pe-

rò, sono stati notevoli (e lo sono tuttora) i disagi arrecati alla viabilità da questo vasto smottamento, che si estende per diverse centinaia di metri, interessando due chilometri della Ss 92 (tra il quarantesimo ed il quarantaduesimo) ed, in parte, anche la zona alta dell'abitato di Laurenzana (precisamente i rioni “San Vito” e “San Giacomo”). Donato Pavese provinciapz@luedi.it

Bella Le proposte del consiglio comunale straordinario

Sant’Antonio Casalini, salvare il plesso scolastico a tutti i costi BELLA - L’obiettivo è salvare il plesso scolastico di Sant’Antonio Casalini. Di questo si è discusso nel consiglio comunale straordinario che si è svolto a Bella lo scorso mercoledì. I consiglieri all’ unanimità hanno convenuto che «quando l’alunno diventa un numero e l’esistenza del plesso scolastico è in funzione del calcolo numerico significa che la scuola non è più un diritto fondamentale e la Costituzione della Repubblica Italiana nel suo art.34, viene stravolto e privo di senso». Insieme hanno ribadito che un territorio già svantaggiato, per viabilità, per costituzione di case sparse e lontane dal centro di appartenenza, «non può essere ulteriormente penalizzato e depredato dall’unica agenzia educativa - culturale come il plesso scolastico». La prospettiva di chiusura della

scuola non tiene conto della viabilità, dei tempi di percorrenza, del territorio, delle caratteristiche economiche e socioculturali del bacino di utenza e della centralità del bambino-alunno nel suo sviluppo del percorso formativo-didattico. «La legge Gelmini oltre a stravolgere il modello scolastico ha sconvolto l’esistenza delle classi e dei plessi». Le famiglie degli studenti della scuola non accetteremo il trasferimento graduale delle classi e lo smantellamento graduale del plesso scolastico di Sant'Antonio Casalini. Perché «non si possono chiedere ulteriori sacrifici, ai bambini alle famiglie e ai Comuni». Alla regione Basilicata chiedono di garantire il diritto allo studio, progettando l’offerta formativa sul territorio e assicurando i servizi o a destinare le necessarie risorse

economiche, per il tempo pieno nella scuola primaria, e il tempo prolungato nella scuola secondaria e di approvare con urgenza un progetto organico e pluriennale in materia di istruzione e di formazione, atto a scongiungere la perdita di plessi e scuole sia nelle frazioni che nei comuni della Basilicata. I comuni si impegnano già a sostenere una spesa complessiva di circa 439.000 euro. «Non si possono chiedere ulteriori sacrifici, ai bambini alle famiglie e ai Comuni - conclude il documento - Il comune per garantire il diritto allo studio non ha mai quantificato il costo di alunno o di chilometri che permettono l'ingresso e la frequenza scolastica. Rispettando il diritto all'istruzione e come tale non può essere quantificato in un costo ad personam».

LAURENZANA - “Passerella” di fine mandato per il sindaco Rocco Martoccia e per la sua amministrazione nell’ultimo consiglio comunale che si è svolto, mercoledì scorso, nella sala polifunzionale di Laurenzana. Dopo dieci anni di intenso lavoro al servizio della collettività laurenzanese, si è concluso l’incarico amministrativo dell’attuale massima autorità cittadina alla guida del paese. Dal suo breve discorso in consiglio è emerso che non ricoprirà ruoli in seno alla vita politica locale nel prossimo quinquennio amministrativo, ma sarà sempre a disposizione di tutti per sbrigare le pratiche insolute del Comune. «Ringrazio tutti per la collaborazione offerta al servizio di questa comunità - sono state le prime parole pronunciate dal sindaco Martoccia - ci siamo comportati con grande correttezza istituzionale anche con la minoranza consiliare. Faccio un sentito “in bocca al lupo” a chi siederà, a breve, sui banchi del consiglio». Nel corso della seduta consiliare sono stati, poi, approvati due ordini del giorno. Il primo è stato il conto consuntivo come richiesto dalla Prefettura (da approvare entro il 30 aprile); il secondo ha trattato la variazione di bilancio. Il sindaco Martoccia, riferendosi al primo ordine del giorno, ha dichiarato che il bi-

lancio comunale è solido per far fronte alle eventuali pendenze ed è pari a 605.793 euro. Tra le prime pendenze che graveranno sul bilancio c'è già un debito di circa trecentomila euro per una causa persa dal Comune, relativa agli anni ottanta. Sul conto consuntivo si è astenuta la minoranza: è stato il consigliere Michele Ungaro ad esporre in breve la motivazione. Per quanto concerne, invece, la variazione di bilancio, il Comune ha incassato 2.400 euro dai dodici buoni sport erogati dalla Regione Basilicata e non richiesti dalla comunità laurenzanese; 20.000 euro dalla vendita dei loculi cimiteriali; 6.810 euro sono stati riscossi dal Comune per il risarcimento dei danni al castello medievale cittadino, a cui si aggiungono altri 2.300 euro di ulteriori entrate. Le uscite di bilancio sono state pari alle entrate. Prima dell'approvazione della variazione di bilancio, si è astenuta, ancora una volta, la minoranza consiliare. Hanno fatto seguito i saluti di rito, con le menti già rivolte alla prossima campagna elettorale, al via tra poco più di una settimana. In seno all'attuale consiglio comunale potrebbero esserci proprio i “papabili” alla poltrona di sindaco per il quinquennio amministrativo 20092014. do.pa.

Nuova partenza di volontari lucani alla volta dei territori colpiti dal sisma Le macerie del terremoto in Abruzzo

L’asse di solidarietà Satriano-Abruzzo SATRIANO - Rocco Langone, Carmine Muro, Maddalena Perrone, Rocchino Potenza: sono questi i nomi dei quattro volontari partiti da Satriano alla volta dell’Abruzzo per aiutare le popolazioni terremotate. I ragazzi fanno parte della sezione comunale della Protezione civile “Gruppo lucano”. Il “Gruppo lucano”, che conta al suo interno 50 comuni e ha come sede organizzativa Viggiano, il giorno dopo il terremoto era già nella regione terremotata per montare un campo tende ad Aquila Ovest. Il campo è gestito dai nostri conterranei, offre servizi di prima necessità e ospita circa 1000 persone.

Il primo satrianese della protezione civile ad andare in Abruzzo è stato Di Vito Giuseppe che all'indomani del grave sisma si è reso disponibile offrendo la sua competenza di autista di tir. Ogni settimana sono circa cinquanta i volontari lucani che si danno il cambio e coraggiosamente vanno a dare manforte agli sfortunati abruzzesi. Enza Langone, responsabile volantario della sezione comunale della Protezione civile, racconta che sono davvero tante le persone che si stanno facendo avanti per andare in Abruzzo e a tal proposito anticipa i nomi dei cinque ragazzi che partiranno la settimana pros-

sima: sono Nicola Ferme, Enzo e Rocco Pascale, Mario Rocco, Rocco Pignata e Donato Sangiacomo. Il giorno dopo il terremoto la Protezione civile satrianese ha organizzato per tre giorni una raccolta di generi alimentari a lunga conservazione. La popolazione locale ha reagito benissimo conseguendo un risultato rilevante a livello regionale. Si è riusciti ad accumulare ingenti quantità di pasta, olio, conserva, zucchero, sale, ecc. La maggior parte di questi prodotti è andata direttamente al campo tende di Aquila Ovest, la parte rimanente è passata sotto la gestione del coordinamento regionale della Protezione Civile.

I satrianesi sono molto orgogliosi dei loro compaesani che si trovano in Abruzzo e seguono con attenzione le notizie che arrivano dal capoluogo abruzzese. Questa forma diffusa di solidarietà è una delle cose di cui tutti gli italiani vanno fieri. A suo tempo Satriano ricevette un aiuto inestimabile dai volontari del Fruili Venezia-Giulia e non dimenticherà mai chi lo ha

aiutato a sopravvivere all'inverno del 1980. Alla luce di questa considerazione, oggi, simbolicamente, è come se tutta la popolazione fosse con i quattro satrianesi: nel preparare un pasto, aggiustando una tenda, ordinando le sedie della mensa, dando una semplice parola di conforto che viene dal cuore di chi sa cosa vuol dire perdere tutto. Rocco Perrone


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PIU’ SI avvicina la data di presentazione delle liste fissata per il 9 maggio, e più si delineano le compagini politiche nei paesi. Oggi ci occupiamo di Banzi, Nemoli e Montemurro. Nei tre comuni ancora qualche incertezza, ma sembra che ormai i giochi siano fatti. A Banzi sicura la ricandidatura del sindaco uscente Nicola Vertone. A Nemoli, invece, si sono scappati i due partiti che in passato hanno governato insieme: si presenteranno se-

parati, infatti, i Popolari uniti (che riconfermano la candidatura alla poltrona di primo cittadino del sindaco uscente Antonio Filardi) e il Partito democratico. Tanto mistero, invece, nel piccolo comune di Montemurro, dove sembra che verranno presentate tre liste. L’appuntamento con le indiscrezioni dai paesi interessati dalle amministrative ritorna martedì prossimo.

BANZI

Il sindaco Vertone punta al secondo mandato BANZI - Alla vigilia della presentazione delle liste per le elezioni comunali, il sindaco uscente (Nicola Vertone) ci arriva come un maratoneta, fiero di aver raggiunto il suo traguardo ed orgoglioso del risultato conseguito. Ma - ce lo assicura -, per nulla stanco. Anzi, dichiaratamente pronto a “ripartire” subito. La metafora podistica è d'obbligo dopo l'ultima scommessa, accettata con fermezza (decisione, quest'ultima, nei fatti rivelatasi lungimirante) e vinta, di dare una scossa all'economia, offrendo assenso e supporto all' “ADS Genzano on the road”, la quale gli proponeva l'organizzazio-

ne di una multi-gara: la ormai ben nota “6 ore dei Templari”. Evento che, come previsto, ha funto da polo d'attrazione per atleti di tutta Italia che in tal modo hanno avuto l'occasione di conoscere questa parte nord-orientale della Basilicata. Invece, due anni fa, di questi tempi, volgeva al termine la mostra “Petrarca e il suo tempo”, allestita nelle spartane e suggestive sale dell'abbazia benedettina dell'VIII secolo dedicata a Santa Maria (primo proto-cenobio lucano) e proposta dal professor Michele Feo, filologo bantino docente presso l'Università degli Studi di Firenze non-

ché presidente del comitato per il centenario della nascita del poeta trecentesco. Dunque, Vertone, forte di questi risultati, e di altri che ritiene altrettanto importanti, o quantomeno rispettabili poiché perseguiti con convinzione, seguendo una linea di pensiero e di azione «sempre chiara e coerente - precisa - con quelli che erano i programmi», in questa campagna elettorale ormai alle porte si ripropone (per la seconda volta consecutiva) a capo della lista di centro-sinistra. Ci viene anticipato che «ci sarà un rinnovo sostanziale per quel che riguarda

NEMOLI

Un panorama di Banzi

tone». E che «nel corso della serata egli, iscritto al PD e membro dell'assemblea regionale, parlerà ai cittadini del nuovo progetto politico per Banzi, delle motivazioni che lo hanno spinto ad accettare la sfida, nonché delle problematiche del territorio, esplicitando la politica che intende perseguire nei prossimi anni. Il tutto, dopo presentato il Bi-

lancio sociale 2004-2009 della Amministrazione uscente». Per quanto invece riguarda le altre liste, non siamo riusciti a reperire notizie certe. Ma, a quanto pare, ad oggi non è ancora chiaro se ve ne saranno due oppure se si riuscirà a raggiungere l'accordo per opporre un'unica formazione a quella di Vertone. Gianrocco Guerriero

MONTEMURRO

Sfida tra Udeur e Pd Poche le altre certezze NEMOLI - Trattative e accordi caratterizzano gli ultimi giorni utili per la consegna delle liste anche a Nemoli. Per ora le uniche certezze sembrano essere 2: quella dei Popolari uniti che riconfermano la candidatura alla poltrona di primo cittadino del sindaco uscente Antonio Filardi e l'altra, che rappresenta anche la novità principale della politica nemolese, la rottura, ormai annunciata da diversi giorni, proprio tra i Popolari uniti e il Partito democratico. L'alleanza ha visto i due schieramenti insieme alla guida del paese nell'ultima legislatura nella lista di centrosinistra “Nemus 2000”. Allora l'intesa fu siglata tra l'Udeur (che andò al governo con il candidato a sindaco Antonio Filardi e l'assessore Roberto Di Lascio), i Ds, la Margherita e lo Sdi (che a loro volta andarono in giunta rispettivamente con il vicesindaco Franco Lello, l'assessore Anna Rita Crecca e Giuseppina Bruzzese). Le trattative per correre insieme questa volta però non sono andate a buon fine. I due partiti sembra non abbiano trovato l'accordo sulla giunta e sull'alternanza alla carica di sindaco. Il Pd quindi, come ci ha confermato anche il segretario Elisabetta Ferrari, ha deciso di lavorare per “un'identità politica propria”, presentandosi alle elezioni con un proprio candidato alla carica di sindaco e sul cui nome, per il momento, resta ancora il massimo riserbo. La lista sarebbe comunque aperta al centrosinistra e ad esponenti della società civile. In queste sere si sono susseguiti numerosi incontri nella sezione di via Calabria, il dialogo è tuttora aperto con il Partito della Rifondazione comunista, come ha ribadito anche il segretario provinciale Francesco Cirigliano. A conferma della rottura, nei giorni scorsi, in consiglio comunale sono state annunciate le dimissioni da vicesindaco di Franco Lello. Mentre una decisione la deve prendere ancora l'assessore Crecca che sembra non ritrovarsi con la linea della segreteria comunale del Pd. In

i restanti componenti, evidenziato dall' l'inserimento di giovani promesse della politica locale»; ma anche che “lui”, «il sindaco combattivo e passionale che è riuscito per 5 anni a tenere il paese alla ribalta sulle pagine dei giornali (e non certo per demeriti), resta e compete per conquistarsi la possibilità di guidare Banzi ancora per un quinquennio». A conferma di tutto ciò, leggiamo in un comunicato stampa che «domenica prossima, alle ore 19.00, nella sala consiliare, la lista “unitinelcentrosinistra” per Banzi presenterà ufficialmente la candidatura a Sindaco di Nicola Ver-

Lo stemma del Comune di Nemoli

gioco per il Pd, ci sarà anche il consigliere uscente Salvatore Lovoi. I Popolari uniti, intanto, lavorano “in nome della continuità” e si ripresenteranno con una lista capeggiata da Filardi e ancora aperta ad accordi. Anche in casa Popolari, infatti, si susseguono gli incontri e la sezione ha dialogato sia con Bruzzese per I Socialisti, sia con Crecca del Pd. E nella continuità sembrerebbe muoversi anche I Socialisti, convinti, come sottolinea il segretario provinciale Giuseppina Bruzzese, di “quanto sia importante, in questo momento di disgregazione politica, rafforzare il centrosinistra”, Trattative aperte anche per il Popolo della Libertà dove se da un lato si sta decidendo se presentare una lista per conto proprio o prendere in considerazione accordi con altre forze politiche, dall'altro invece sembra ormai cosa fatta la candidatura alle provinciali di Carmela Tortorella (consigliere uscente) con il consigliere provinciale Giuliano. Francesco Zaccara

Crescono le liste, da due si è passati a tre MONTEMURRO - Tanto mistero ancora sulle nuove amministrative che dovranno eleggere il nuovo primo cittadino. Con il trascorrere del tempo, le liste crescono e diminuiscono come fossero funghi, da due si è passati ad una ipotetica terza. L'ultima settimana, poi, ha visto vociferare anche la possibilità di una quarta, seppure restano seri dubbi sulla reale possibilità che queste liste esistano realmente. Nel paese del candidato del Pd alla presidenza della Provincia, il fermento quindi appare tanto e numerosi sono i nomi che circolano per le capoliste. Tanti i possibili capolista ma chi li affiancherà? Questo forse il mistero più grande che si lega alle nuove amministrative. Sembra sicura la nuova candidatura di Mario Di Sanzo, attuale primo cittadino che prova la conferma al suo primo mandato per portare avanti le attività intraprese. Pochi i dettagli sui membri della vecchia squadra che seguiranno, in una nuova battaglia politica, il primo cittadino Di Sanzo. Sullo schieramento politico, non sembra esserci alcun dubbio, il capolista dovrebbe essere il candidato del Pd che proverà ad aggiudicarsi una nuova vittoria. Non molto lontano dal Pd, secondo alcune indi-

Una veduta di Montemurro dall’alto

screzioni, ci sarebbe un'ipotetica lista formata da alcuni “dissidenti del pd”. Una lista molto misteriosa, per alcuni è completa, per altri solo agli albori, una cosa è certa, il nome del capolista è completamente immerso nel mistero. E con esso anche i componenti dello schieramento che, in ogni caso, non avrebbero simbolo politico, salvo colpi di scena dell'ultima ora, che stando la situazione attuale potrebbero essere molto probabili. A chiudere il cerchio di un panorama così variegato e complicato, una terza lista politica, derivante dal Pdl. Anche in questo caso, non si riesce a comprendere il nome di chi vorrà sfidare Mario Di Sanzo o chi altri voglia concorrere alla conquista della poltrona. Un concorrente o una concorrente?

Il toto candidati che potrebbe trovare molti consensi nel paese, in questo ultimo periodo, dà per molto probabile la scesa in campo di una donna. E' inutile chiedere in giro, perché nessuno è disponibile a fare nomi e, tra coloro che li fanno, pochi sono quelli che trovano più conferme. Lo stesso dicasi per coloro che la dovrebbero sorreggere nella sua battaglia. Certamente si può dire che i giochi politici sono completamente aperti, gli equilibri che da sempre hanno retto in paese potrebbero anche trovare interruzioni o ostacoli. Uno scenario, quindi, completamente aperto e che potrebbe riservare numerose sorprese o colpi di scena, fino all'ultimo minuto prima della presentazione ufficiale delle liste. Francesca Gresia



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Palazzo La ragazza è deceduta a causa di un frontale avvenuto a Cerignola

Incidente stradale, muore diciottenne PALAZZO SAN GERVASIO - Ha perso la vita in un incidente stradale avvenuto ieri a Cerignola, piccolo paese alle porte di Foggia, Daiana, una ragazza di 18 anni residente a Palazzo san Gervasio. Gravemente ferito il fidanzato della ragazza, un giovane residente a Venosa. Il giovane è ricoverato in gravi condizioni all’ospedale di Foggia.

Sul luogo dell’incidente sono giunti i carabinieri di Cerignola che stanno indagando per capire l’esatta dinamica dell’incidente in cui è rimasta coinvolta un’altra autovettura. Stando alle prime notizie l’auto a bordo della quale viaggiava Diana con il fidanzato si sarebbe scontrata frontalmente contro un’altra autovettura. Uno schianto che sarebbe stato fatale per la diciottenne

di Palazzo san Gervasio. Sul luogo dell’incidente è intervenuto anche il magistrato di turno che ha disposto l’ispezione cadaverica. Sotto sequestro le autovetture coinvolte nell’incidente. Nella giornata di oggi il corpo della ragazza potrebbe essere riconsegnato ai familiari che ieri, avvisati dai carabinieri, si sono precipitati nella cittadina pugliese.

Venosa Tre studenti della De Luca e uno del classico

Venosa Seconda edizione

Giochi matematici In quattro alla finale

Tutto pronto per i “Racconti di cinema”

VENOSA - Tra le tante gare scolastiche che si svolgono durante l'anno, da segnalare i Campionati Internazionali dei Giochi Matematici, che dopo le selezioni regionali, fanno tappa a Milano, presso l'Università Bocconi. Anche la Basilicata da alcuni anni partecipa a questi giochi. Lo scorso mese di marzo, presso l'Università degli Studi di Potenza, si è svolta la selezione regionale per le scuole medie e superiori della Basilicata con oltre cento partecipanti. Ben quattro ragazzi di Venosa, frequentanti la scuola media “De Luca” e il liceo classico “Quinto Orazio Flacco” , si sono distinti ottenendo ottimi risultati e qualificandosi per le finali nazionali di Milano presso la sede centrale della Bocconi il prossimo 23 maggio. Di questi ragazzi, tre frequentano la scuola media “De Luca”, Antonio Polidoro frequentante la I E, Mirko Antolini della III H, entrambi alunni della sede di via Melfi, Matteo Savariso della II D della sede centrale di via Appia, mentre il quarto alunno, Vittorio Grimaldi frequenta la IV^ C del Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco. La storia dei giochi matematici è lunga, è una tradizione che arriva a noi con una storia di quasi quattromila anni. Stiamo parlando dei divertimenti a carattere

I premiati della scorsa edizione

Vittorio Grimaldi, Antonio Polidoro, Mirko Antolini e Matteo Savarese.

matematico e logico. È una tradizione che ha potuto trasmettersi di generazione in generazione e di civiltà in civiltà grazie in primo luogo alle grandi menti scientifiche che per "rilassarsi", ma anche per puro piacere, non hanno disdegnato di consacrare un po' del loro tempo a quelle che alcuni possono considerare delle semplici "curiosità". Nella biblioteca di Albert Einstein, per esempio, c'era

tutto un settore dedicato alle opere di giochi matematici. Lewis Carroll, Hamilton, Lagrange, Eulero, Cartesio, Pascal, Fermat, Cardano, Viéte, Fibonacci, Alcuino, Diofanto, Archimede: per queste grandi menti i "passatempi matematici" non furono solo un momento di divertimento, ma anche una potente fonte di ispirazione. L'edizione italiana dei "Campionati italiani" di quest'anno è la sedicesima.

Nel 2007 ben 27.000 concorrenti, suddivisi in più di cento sedi (dove si sono svolte le semi-finali) sparse ormai con una certa omogeneità su tutto il territorio nazionale. Nel primo Campionato del 1994 parteciparono poco più di 400 concorrenti, tutti milanesi. Non resta che augurare a questi quattro “Einstrin” di Venosa di ben figurare il prossimo 23 maggio Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

Genzano, una tre giorni a cavallo per riscoprire le bellezze lucane GENZANO DI LUCANIA - “Cavalcando nel verde fra le due province lucane” è il motto dei cavalieri erranti dell'undicesimo equiraduno organizzato dai Centri ippici del meridione. È un motto non casuale, visto che i cavalieri galopperanno tra le due province lucane: Potenza e Matera. Il responsabile del Centro ippico “San Francisco” di Genzano, Pinuccio Muscio, illustra i dettagli dell'escursione oltre all'itinerario previsto. «La novità di quest'anno si focalizza sulla regione di provenienza dei cavalieri. Nel novero che include i veterani provenienti dalla Puglia, dalla Basilicata e dalla Campania si aggiungono gli arditi cavalieri provenienti dalla Calabria. Sarà un’occasione per riscoprire la natura, il patrimonio artistico-culturale, per deliziare il palato con i prodotti tipici della nostra terra per gli avventurieri che sottoporranno i cavalli ad una gara di fondo lun-

go il percorso del trekking. Dopo la partenza dal Centro ippico genzanese, questa mattina alle 8.30 tutti in sella verso la provincia di Potenza, in direzione del Bosco Macchia, costeggeranno la diga sulla Fiumarella di Genzano e sosteranno presso la taverna di Mennuni per un piccolo break. Una sosta nel segno di una tradizione antica: a suo tempo i vecchi traini partivano da Bari e si fermavano presso la taverna soprannominata. La tappa successiva sarà Irsina, raggiunta attraverso i regi tratturi, cavalcando nel verde verso l'altra provincia: Matera. Alle 13 seguirà una pausa pranzo. Alle 18 lo spazio artistico sarà riservato alla visita alla cattedrale di Irsina. Domani ci si dirigerà, invece, verso Grassano, attraversando i boschi con le difficoltà connesse al percorso. Difatti i cavalieri si troveranno di fronte al fiume Bradano in piena, per cui sa-

ranno costretti ad oltrepassare il ponte per raggiungere l'area attrezzata di Terzo Monsignore Verrutoli. Seguirà una pausa pranzo alle 12. La visita alla città di Grassano a alla chiesa antica di Sant'Antuono Abate sarà accompagnata dal sindaco del luogo, Magnante. Nel tardo pomeriggio si avrà la sistemazione e foraggiatura cavalli presso l'azienda agrituristica «La Bufalara», nel territorio di Grottole. Il giorno 3 sarà caratterizzato da un'escursione nella zona di Grottole e di Miglionico con visita panoramica alla diga di San Giuliano. Alle 13 tutti faranno rientro all'agriturismo «La Bufalara» con pranzo di chiusura e degustazione dei prodotti tipici locali. L'itinerario ippico si concluderà con la consegna di gadget ricordo a tutti i cavalieri partecipanti». Angela Menchise provinciapz@luedi.it

VENOSA - Parte la seconda edizione di “Racconti di cinema”, il concorso di sceneggiature per autori lucani, che nel 2008 ha suscitato interesse sia tra gli addetti ai lavori che tra il pubblico. Ancora una volta la manifestazione è organizzata da Il Tarlo, il Centro di Aggregazione Giovanile, il Forum Comunale Giovanile e il Comune di Venosa. Il concorso è rivolto a sceneggiature originali per cortometraggi realizzate da autori residenti e/o nativi lucani. Le sceneggiature devono pervenire tramite e-mail all'indirizzo sceneggiature@raccontidicinema.it entro il 20 luglio 2009. Il vincitore riceverà un premio in denaro di 600 euro. Atri 1.200 euro verranno assegnati nel caso di effettiva realizzazione della sceneggiatura, previa approvazione da parte del Gruppo Organizzatore del progetto tecnico-economico di produzione del cortometraggio, entro il 31 marzo 2010. Il materiale prodotto verrà giudicato da una giuria composta dai residenti e/o nativi lucani che, entro il 31 luglio 2009, proporranno la loro candidatura scrivendo una e-mail all'indirizzo giuria@raccontidicinema.it e sottoscrivendo una scheda d'iscrizione (scaricabile dal sito internet www.raccontidicinema.it). Gli autori lucani di cortometraggi, interessati alla proiezione dei loro lavori all'interno della cerimonia di premiazione del vincitore del concorso, che si terrà il 28 agosto 2009 a Venosa, dovranno inviare copia degli stessi entro il 30 giugno 2009. Il Gruppo Organizza-

tore sceglierà alcuni di questi cortometraggi. Le copie inviate non saranno restituite. Come si ricorderà il vincitore della prima edizione è stato Enzo Saponara, autore della sceneggiatura di “Giallo” del regista Pinangelo Marino. «Sotto la spinta e per iniziativa di associazioni quali Forum giovanile del Comune di Venosa, il movimento culturale “Il Tarlo”, il Centro di aggregazione giovanile e per rispondere a una domanda sempre crescente di cultura e di tempo libero organizziamo periodicamente rassegne cinematografiche di qualità - dice l'assessore comunale alle Politiche giovanili Roberto Preite - Nel corso delle esperienze che abbiamo maturato ci siamo resi conto che i cittadini oltre a richiedere prodotti di qualità esprimono anche il desiderio di non essere solo utenti passivi in un mondo, come quello cinematografico, che coinvolge e avvince». E questa iniziativa, come già emerso dalla prima edizione, fornice ad alcuni cittadini la possibilità di cimentarsi in qualità di sceneggiatori e di autori di cortometraggi , e ad altri consente di partecipare ai lavori di una Giuria popolare e di valutare le opere presentate. L'iniziativa, per la sua originalità , apre nuovi scenari e mostra di avere in sé già gli elementi per ulteriori sviluppi. Ancora una volta seguiremo con interesse il Concorso per accendere i fari su quegli autori che percorrono strade innovative e cercano spazi per farsi conoscere e per emergere. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it


Venerdì 1 maggio 2009

29 Atella La giunta regionale ha approvato il bando per l’ex stabilimento Vicenzi

C’è il sì alla reindustrializzazione Un passo in avanti per i 150 operai senza lavoro dallo scorso gennaio ATELLA - Le cose sembrano procedere per i lavoratori della Mr Day. Dopo l’accordo in Confindustria di lunedì scorso arriva anche l’approvazione del bando da parte della giunta regionale per la reindustrializzazione del sito nella Valle di Vitalba ormai ex Vicenzi. Un bel passo avanti non solo per la situazione lavorativa dei 150 operai che da gennaio sono senza lavoro, ma anche per l’intero sito di Vitalba ormai ridotto ad un ammasso di rottami di edilizia industriale. Capannoni che a decine sono stati edificati usufruendo dei fondi pubblici per il sud, per dare lavoro ai disoccupati e che invece non hanno mai visto un solo giorno di attività. Con l’approvazione del bando ora gli imprenditori interessati possono farsi avanti e proporsi come candidati per dare nuova vita industriale allo stabilimento. Quarantacinque giorni è il tempo massimo, dopodiché tra coloro che si saranno presentati si potrà avviare la fase della contrattazione. L’accordo regionale sottoscritto tra le parti l’8 aprile prevede, inoltre, un vincolo per il nuovo imprenditore il quale se vorrà usufruire dei fondi regionali dovrà assumere il 50 per cento della forza lavoro preesistente. Oltre allo stabilimento, Mr Day dovrà

Banzi, l’ex sindaco patteggia la pena

Lo stabilimento ex Vicenzi

cedere anche il marchio dei prodotti da forno al nuovo imprenditore, marchio che la Vicenzi aveva acquisito direttamente dalla Parmalat a seguito del crac. In attesa che la situazione si sblocchi, i lavoratori sono in cassa integrazione. Due anni di cigs a cui si somma un anno aggiuntivo che sarà sostenuto dalla Regione. Ricordiamo poi che con l’accordo in Confindustria sono a disposizione anche incentivi sulla mobilità. Accordi frutto della costanza e della forte volontà

dei lavoratori che in presidio permanente davanti i cancelli dello stabilimento hanno fatto sentire forte la loro voce. «I termini dell’accordo dichiara in una nota il segretario nazionale della Flai-Cgil Roberto Montagner - scaturiscono dalla volontà delle organizzazioni sindacali di dare una continuità produttiva al sito di Atella e dalla straordinaria mobilitazione messa in campo dai lavoratori che per mesi hanno bloccato i cancelli impedendo la dismissione dei macchinari».

«Anziché accettare supinamente i licenziamenti in tronco - prosegue - abbiamo puntato tutto sulla reindustrializzazione del sito di Atella perché crediamo che la crisi si possa sconfiggere solo investendo su occupazione e sviluppo e non abbandonando definitivamente le produzioni. Il gruppo MisterDay e la Regione Basilicata dovranno ora impegnarsi a ricercare i gruppi industriali interessati a rilevare l’attività produttiva e dare seguito agli impegni assunti». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Rionero Difficile raggiungere le abitazioni Il sindaco Antonio Placido

Problema viabilità I cittadini incontrano Antonio Placido RIONERO - Gli abitanti di Rionero della zona ormai definita, quartiere del cinema, hanno incontrato il sindaco Antonio Placido per discutere insieme il da farsi sulla questione viabilità. Il quartiere con le vie intitolate ai registi famosi è sito in una zona di nuova espansione cittadina dove sono state edificate ed abitate poco fa le palazzine dell’Ater già oggetto di numerose discussioni sui tempi molto lunghi che i 32 assegnatari hanno dovuto attendere per la consegna. Il problema ora consiste nella difficoltà a raggiungere le abitazioni dovuta alle condizioni stradali ed alla mancata illuminazione. Essendo una zona in espansione manca ancora l’asfalto per consentire alle imprese di costruzioni di terminare i lavori senza la necessità di dover rompere ogni volta il manto stradale. Altro problema sollevato dai cittadini riguarda la costruzione di un ponte che colleghi il quartiere del cinema con l’altra zona di nuova espansione cittadina definita C10. I due pezzi del paese sono infatti divisi da un fosso. Essendo queste due zone situate ai piedi del monte

Vulture il fosso altro non è che un canale di scolo delle acque piovane provenienti dalla montagna. Le questioni sono state divise dal sindaco e dai tecnici in tre fasi temporali. La prima fase è quella su cui si può intervenire nell’immediato riprogettando l’esistente e comprende l’illuminazione pubblica, il cui servizio è già stato appaltato, l’incanalamento delle acque bianche, la riorganizzazione dei trasporti pubblici e la sistemazione di alcuni cassonetti. A questo si può aggiungere anche la costruzione dei marciapiedi e il posizionamento degli specchietti, necessari nei due angoli a gomito che si trovano lungo la strada che termina su via De Sica. A medio termine, invece, si colloca la riprogettazione di opere di sistemazione viaria su un mutuo già contratto dall’amministrazione di circa 500.000 euro. Mutuo che avrebbe dovuto includere una rotatoria nella zona C10 ma che può anche escluderla liberando 100.000 euro, risorse utili per prolungare la viabilità attuale. Ci vuole un po’più di tempo per la realizzazione del ponte carrabile che da via Bramea nella C10 porterà

su via De Sica per il quale occorre contrarre un nuovo mutuo. Prima di procedere occorre la realizzazione di uno studio idraulico. Solo calcolando la portata delle acque si potrà fare un progetto ed immaginare i costi per l’intubazione per

poi procedere alla richiesta di un mutuo, il tutto con il controllo dell’autorità di bacino. Nuovo appuntamento in itinere tra sindaco e cittadini è tra 15 giorni. lu.na. provinciapz@luedi.it

Il sostituto procuratore Woodcock

BANZI - A volte si faceva pagare la missione, ma restava in paese. Altre volte non andava a lavorare, sostenendo di essere impegnato con la giunta. Ma non era così. Ieri mattina l'ex sindaco di Banzi Giuseppe Garzillo ha patteggiato una pena di sei mesi di reclusione davanti al giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Potenza. L'ex sindaco era accusato di truffa (generando l'erroneo convincimento di dovere eseguire un ordine dell'autorità) e di falso ideologico. Secondo il sostituto procuratore Henry John Woodcock, che ha condotto l'inchiesta e chiesto la condanna del sindaco, Garzillo non si sarebbe recato sul posto di lavoro, giustificando la sua assenza con la partecipazione a riunioni di giunta o della

commissione edilizia. In realtà, ha accertato il magistrato anglonapoletano, quelle riunioni non si sono mai tenute. Per quanto riguarda l'accusa delle «finte missioni», il pm Woodcock ha scoperto quello che accadeva confrontando le attestazioni delle missioni con le reali presenze in giunta. Secondo il pm, sindaco e assessori avrebbero attestato di essere in missione «negli stessi giorni e nelle stesse ore nelle quali, invece, risulta attestata la loro presenza alle riunioni di giunta». La prova è nei brogliacci con i verbali delle riunioni. Così facendo, secondo Woodcock, Garzillo avrebbe «indotto in errore l'amministrazione comunale di Banzi, percependo le indennità orarie riferite alle inventate missioni». f. a. f.amendolara@luedi.it

Case Ater, Pagliuca sollecita Loguercio MELFI - Il presidente del Gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Nicola Pagliuca, interviene ancora una volta sulla questione dei 123 alloggi in località Valleverde a Melfi. Con una nota, l’esponente di centro destra ha sollecitato l'assessore Innocenzo Loguercio, affinché si possa, in tempi brevi, provvedere all’erogazione del contributo regionale previsto dalla Regione Basilicata, di 340.000 euro, ultima tranche del contributo iniziale, finalizzata a tamponare le spese connesse all'attività di sgombero

forzoso dei 123 alloggi. «Si rende necessario - ha spiegato Pagliuca - sostenere queste famiglie che dal 2003 hanno dovuto sopportare non pochi disagi le cui cause non sono ascrivibili alla loro volontà ed operare a favore di un problema di edilizia sociale che grava da tempo sulla comunità di Melfi». Non solo per l’esponente politico regionale bisogna anche tenere conto «di come da subito le istituzioni locali abbiano assunto un ruolo di supporto e si siano resi interlocutori attenti con le istituzioni regionali

Lo stato in cui versano alcune palazzine dell’Ater

al fine di individuare comunque e sempre soluzioni necessarie a supporto di quelle famiglie che si sono viste privare del bene fon-

damentale». Un bene fondamentale come è, praticamente, quello «della propria casa».


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Senise Cambiata la sede e l’allestimento

Chiaromonte Pd in piena crisi

Il museo etnografico domani riapre i battenti

Si è dimesso l’assessore Filippo Breglia

SENISE - Domani riapriranno i battenti del Museo etnografico del Senisese. Inaugurato per la prima volta nel 2003 tra pochi giorni riaprirà con una nuova sede e un nuovo allestimento. Il museo è curato dall'associazione “Noi del Sinni” e da Antonio Guerriero, un giovane artigiano con la passione della storia e delle tradizioni. La nuova sede del museo, sempre nel cuore del centro storico di Senise, si trova in un'antica cantina di un altrettanto antico palazzo. E' Palazzo Fortunato, che risale al XV secolo. Il museo conserva oggetti di varia natura, la maggior parte dei quali donati dai cittadini quali utensili di uso quotidiano ed attrezzi per il lavoro artigianale, immagini e riviste d'epoca e capi d'abbigliamento tipici dei primi decenni del Novecento. Fino ad arrivare alla nuovissima sezione dedicata alla storia di Radio Senise Centrale, una delle prime radio libere del sud Italia l'emittente che ha trasmesso i suoi programmi dal 1976 al 1993. All'interno della parte espositiva, con gli oggetti accompagnati da apposite didascalie esplicative, è stata creata anche una piccola sala multimediale. Domani si terrà l'inaugurazione, preceduta da un incontro

La storia della struttura Il Museo Etnografico del Senisese nasce nell'estate del 2003. La collezione esposta è stata messa insieme da Antonio Guerriero, un giovane restauratore di mobili con la passione per gli oggetti antichi. Nel corso di un ventennio, grazie soprattutto al suo lavoro, Guerriero è riuscito ad acquisire molti oggetti che testimoniano i diversi aspetti della società tradizionale del Senisese. Il Museo è allestito, nel pieno centro storico di Senise, in alcuni locali di un palazzo nobiliare del XV secolo, attiguo alla Chiesa Madre. Entrando nel Museo ci si trova subito in un'ampia sala, a cui è annesso uno spazio più piccolo, dove è esposta la parte più consistente della collezione; si tratta più che altro di oggetti di uso quotidiano, attrezzi del lavoro contadino (ciclo cerealicolo; ciclo dell'olio, dell'uva, ecc.), raccolte di settimanali, strumenti per la tessitura, abiti d'epoca, ecc. presso il teatro Agorà di Senise, al quale prenderanno parte esponenti istituzionali e tecnici che hanno partecipato alla realizzazione del nuovo allestimento museale. L'iniziativa è patrocinata dalla Provincia di Potenza e dal Comune. L'evento si svolgerà a partire dalle 17 con i saluti di Giuseppe Castronuovo sindaco di Senise, Don Mario Lacolla parroco di Senise, Francesco Addolo-

Francavilla Indaga il pm Basso

Droga, indagato venticinquenne FRANCAVILLA - Convalidato il decreto di perquisizione, di sequestro e notificata anche l'informazione di persona sottoposta ad indagini. Questo è accaduto a un giovane di 25 anni, residente a Francavilla in Sinni perché trovato in possesso di sostanze stupefacenti. Tra i numerosi controlli effettuati dalle forze dell'ordine, lungo il tratto dell'Autostrada A/3 in particolar modo allo svincolo di Lauria Nord, anche quello ad un giovane francavillerese a cui è stata rinvenuta e sottoposta a sequestro droga. Il giovane è stato così denunMOLITERNO - Novant'anni di ineccepibile prestigio. Sicuramente l'Ipsia (Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato) di Moliterno e Tramutola è una delle più antiche “scuole superiori” della Basilicata. Su una richiesta fatta dal Consiglio Comunale del tempo al Ministero per l'Industria e il Commercio, l'Ipsia venne istituito nel 1919 come scuola professionale per il perfezionamento degli operai e vide la sua prima collocazione a Palazzo Valinoti, nei cui spazi è ubicata dal 2004 la Bibliomediateca Comunale Giacomo Racioppi. Negli anni l'Istituto Professionale è andato assumendo un'articolata e sempre più definita conformazione. Nella sede centrale di

ciato alla procura della repubblica di Lagonegro perché, senza autorizzazione, deteneva 1,5 grammi di eroina e 1 grammo di cocaina e quindi sostanze stupefacenti che, per il quantitativo, il frazionamento e le modalità di occultamento apparivano destinate ad un uso non esclusivamente personale. Il magistrato inquirente, Claudio Basso, dopo aver convalidato il decreto di perquisizione e sequestro ha iscritto il giovane a modello 21 sul registro notizie di reato. e.m. provinciapz@luedi.it

Completano l'itinerario museale una stanza dedicata all'esposizione di cimeli ecclesiastici e di un presepe permanente ambientato a Senise, e infine, una saletta di proiezione dove vengono presentate a ciclo continuo, alcune foto d'epoca. L'esposizione è corredata da un ricco apparato didascalico e da alcuni disegni esplicativi degli oggetti. Il Museo fa parte di un percorso espositivo che comprende anche, nelle adiacenze, una casetta con arredi tipici delle antiche abitazioni contadine e un piccolo locale in cui è stata ricostruita una bottega di calzolaio. Alla realizzazione del Museo hanno partecipato, oltre allo stesso Guerriero, anche Ferdinando Mirizzi, antropologo e docente di Tradizioni Popolaro presso l'Università degli Studi della Basilicata, Vittoria Balsamo e l'architetto Lucio Vitarelli. e.m. provinciapz@luedi.it

rato presidente ProLoco Senise, Carmine Rossi, assessore al Turismo - Provincia di Potenza, Franco Inglese direttore ufficio scolastico regionale Basilicata ,Luigi Riccio Prefetto di Potenza, Domenico Pappaterra presidente Parco Nazionale del Pollino e Giampiero Perri Amministratore Apt. Sono previsti gli interventi di Rosa Gentile presidente “Associazione Noi del Sinni”, Fer-

dinando Mirizzi docente di discipline demoetnoantropologiche presso l'Università degli Studi della Basilicata e Lucio Vitarelli architetto, progettista Museo Etnografico del Senisese. Le conclusioni sono affidate al presidente della Provincia di Potenza, Sabino Altobello, mentre il moderatore sarà il giornalista Nicola Melfi. Emilia Manco provinciapz@luedi.it

L’uomo è di Chiaromonte

Stupefacenti Segnalato quarantaseienne CHIAROMONTE - Un quarantaseienne residente a Chiaromonte è stato trovato in possesso di droga del tipo eroina e hashish ad un controllo delle fiamme gialle a Taranto. L’uomo è stato fermato per un controllo a Taranto perchè segnalato dal fiuto di “Nicin” il cane antidroga dell'unità cinofila della guardia di finanza di Taranto. Nell'ambito di un'attività di monitoraggio preventivo sul territorio e di azione repressiva nei confronti di ogni forma di illecito, numerosi sono stati gli interventi messi a segno contro lo spaccio di stupefacenti. Numerosi i controlli su tutto il territorio della città dei “due mari” dove questa volta è stato segnalato un lucano nella qualità di assuntore di sostanza stupefacente. La droga, circa 4,3 grammi di hashish, è stata sottoposta a sequestro mentre l'uomo è stato segnalato alla Prefettura di Potenza . e.m. provinciapz@luedi.it

CHIAROMONTE - Sempre più in crisi il Partito democratico del comune sinnico. Ad aggravare la situazione, oltre all'allontanamento dei simpatizzanti e dei tesserati, questa volta a chiudere i rapporti con il Pd locale, sono proprio i membri della giunta comunale. Ieri, infatti, si è dimesso l'assessore Filippo Breglia. La lettere integrale delle sue dimissioni, protocollate in mattinata, è stata consegnata agli organi di stampa del “Quotidiano della Basilicata”, al fine di rendere pubbliche. «Con la presente - si legge nella nota dell'ex assessore Breglia - mi dimetto dalla carica di assessore comunale e restituisco le deleghe che il sindaco mi aveva conferito. Ho cercato di lavorare sempre con onestà e spirito di collaborazione, e, nei miei limiti di mantenere alto il ruolo che mi era stato assegnato». «Oggi, dopo le note vicende di non politica - specifica Breglia - che si sono consumate dentro e fuori il circolo del Pd di Chiaromonte, ritengo, che non abbia alcun senso politico continuare a ricoprire il ruolo d'assessore comuna-

Rinviato il processo a carico di 3 cosentini LAGONEGRO - Il processo a carico dei tre pluri pregiudicati cosentini è stato rinviato al prossimo 14 maggio a seguito di richiesta del rito abbreviato. L'udienza era stata fissata per ieri ma qualche giorno prima gli imputati, tramite i legali, hanno fatto pervenire istanza di rito abbreviato al Gup di Lagonegro. Il giudice ha ammesso il rito abbreviato per i tre imputati Francesco Caputo, 34 anni residente a Castiglione Cosentino, Domenico Caputo, 35 e Francesco Mancini, di 33, entrambi residenti a Cosenza. I tre, di cui due fratelli, lo scorso mese di gennaio approfittando dell'assenza dei titolari dell'esercizio, per la chiusura pomeridiana, si erano introdotti in due negozi ubicati a Lauria superiore, uno di attrezzature agricole in località Peco-

rone e l’altro di calzature sulla provinciale San Pietro Catania sempre con lo stesso modus operandi, mentre uno entrava nel negozio e svuotava la cassa, un secondo faceva da palo nei pressi dell'entrata ed un terzo aspettava a bordo dell'auto una Mercedes classe A con il motore acceso e pronta per la fuga. I malviventi erano riusciti ad asportare una somma di 600 euro. I tre, tutti con precedenti reati contro il patrimonio e la persona erano partiti da Cosenza, per attuare un vero e proprio raid a Lauria. Gli imputati, due fratelli ed un amico, dopo la notifica dell' udienza per la giornata di ieri hanno fatto ricorso al rito abbreviato, al fine di ottenere uno sconto di pena. e.m provinciapz@luedi.it

Ipsia, novant’anni e non dimostrarli difficoltà nel mondo del lavoro”. La ricorrenza dei novant'anni non vuole essere una sterile operazione celebrativa di facciata, ma un'occasione per far conoscere i tratti salienti della storia della scuola, nonché la crescita e le trasformazioni della sua offerta formativa. “Credo che questo anniversario - dichiara ancora il dirigente scolastico - sia un momento importante non soltanto per la nostra scuola, ma per Moliterno, Tramutola e le altre comunità del territorio, in quanto la

le. Prendo le mie decisioni con spirito sereno, e, soprattutto nella consapevolezza che i cittadini ed il Municipio non meritano proposte improvvisate e pasticciate. Non condividendo queste scelte, e in previsione di un mio impegno personale e politico a sostegno di candidati e coalizioni diverse, mi corre l'obbligo, come le regole della politica impongono di dimettermi». Un duro colpo, che ridimensiona ancora di più, una politica amministrativa da qualche anno deludente. Lucio Vitale provinciapz@luedi.it

Lagonegro Chiesto il rito abbreviato

Moliterno Molte iniziative per “festeggiare” l’istituto più antico della regione

Moliterno oggi vengono ospitati i corsi di Operatore Tecnico, Operatore Chimico- Biologico ed Operatore della Moda mentre nella sede coordinata di Tramutola i corsi di Operatore elettrico ed Operatore Elettronico. “ Rispetto ad altri istituti, la peculiarità di questa scuola ci tiene a precisare il Dirigente Scolastico Carmine Filardi - è l'offerta di un bagaglio di conoscenze, formazione e attività pratica che, nonostante l'attuale crisi dei mercati, rimane garanzia per entrare con meno

La sede del Comune

sua remota istituzione evidenzia come sia rimasta forte verso di essa una certa attenzione da parte delle giovani generazioni”. “ Un tempo puntare su un tipo di scuola come la nostra - continua il dirigente Filardi - significava, da un lato, affrancarsi dalla non conoscenza e, dall'altro, gettare le basi per diversificare il mondo delle professioni ed attivare processi di sviluppo economico differenti dal settore dell'agricoltura. Questo ruolo dinamico è andato consolidandosi nei decenni,

al punto che intere generazioni della Val D'Agri hanno potuto godere della formazione e delle opportunità offerte dall'Istituto Professionale”. Per i novant'anni dell'Ipsia la Dirigenza Scolastica e il Consiglio d'Istituto hanno approntato un calendario di iniziative che andrà avanti fino al prossimo dicembre. Per la chiusura dell'anno scolastico è previsto il 14 maggio a Moliterno (Sala Biblioteca Ipsia) la conferenza stampa di presentazione delle manifestazioni del “novantennale” e una sfilata di

moda curata dalle allieve dello stesso corso. Il 15 maggio nell'ex-asilo SpolidoroLenni di Tramutola viene presentato “Il quaderno del risparmio energetico” redatto da venticinque alunni dei due corsi della sede coordinata e premiato lo scorso anno al concorso “Energia in gioco”. Il 21 maggio al Cine-Teatro Pino (ore 20.30) di Moliterno alunni dell'Istituto di via Istria, coordinati dall'attrice e regista Giulia Gambioli della Compagnia Teatrale “La Mandragola”, presentano “Ubu re”, dramma in dodici scene liberamente tratto dal famoso capolavoro di Alfred Jarry. Lo spettacolo si replica il 22 maggio alle 10. Mimmo Mastrangelo provinciapz@luedi.it


Matera Venerdì 1 maggio 2009

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

L’Intervento

Metapontino

Valbasento

Incendi Boschivi

Vertenza Pcm

La Prefettura avvia l’opera di prevenzione

La Fulc chiede l’aiuto della Regione

a pag. 39

a pag. 36

Legambiente e Parcomurgia all’Oasi di S. Giuliano e sulle vie dei pastori

Natura e ambiente Primo maggio all’insegna dei percorsi naturalistici

UNA giornata intera dedicata all’ambiente e alla Balena dell’Oasi di san Giuliano. La promuove Legambiente Matera che oggi, a cominciare dalle 11 inaugurerà il progetto “Il sogno della Balena “ alla Masseria Zagarella. All’iniziativa parteciperanno Rossella Muroni, della direzione nazionale di Legambiente, Marco De Biase, presidente di Legambiente Basilicata. Il programma prevede, dopo la conferenza stampa alle 16 una passeggiata geodigestiva condotta dal prof. Prof. Marcello Tropeano e Prof. Luisa Sabato. Un’occasione per unire il rispetto dell’ambiente all’approfindimento della conoscenza di una vicenda non più solo legata alle leggende ma ad una vera e propria risorsa: la

Balena dell’Oasi. Un percorso a 360 gradi nell’ambito dei luoghi più suggestivi del Materano. Anche l’Ente Parco della Murgia materana organizza da oggi a domenica la rassegna “le vie dei pastori”. Dalle 9,30 alle 18,00, con partenze continue da Jazzo Gattini si potranno seguire peitinerari turistici ed escursionistici incontro alle podoliche, passeggiate in bicicletta ed a cavallo e degustazioni di prodotti tipici. Per informazioni ci si può rivolgere al Cea di Matera (0835.332262 Cell. 388.8925407 Cell. 327.7333016 ). Tra le iniziative dell’Ente Parco, infatti, Le vie dei pastori si inserisce in modo particolare

perchè consente di conoscere i percorsi che attraversano un territorio di grande suggestione sia sotto il profilo naturalistico che geografico. Non a caso, il 9 maggio si terrà come di consueto la passeggiata Matera-Montescaglioso, “seguendo l’antico tratturo” con un percorso che si snoderà lungo il ciglio della Gravina con soste e visite a Cristo la Selva, guado Passarelli, chiese rupestri del Vallone della Loe. L’ultimo tratto verrà effettuato lungo il tratturo regio di Montescaglioso con conclusione nell’abbazia benedettina di S. Michele Arcangelo. matera@luedi.it

IL FATTO DEL GIORNO

Inaugurata la quindicesima edizione del Trend Expo E' stato inaugurato a Matera, “Trend Expo concept», il 15/o Salone dell’orientamento, della formazione, del lavoro e della cultura in programma nella Città dei Sassi» fino al 3 maggio, negli ipogei e in piazza San Francesco d’Assisi e a Potenza dal 7 al 10 maggio presso la Galleria Civica. Alla manifestazione partecipano 70 espositori, che rappresentano enti locali, scuole, emittenti, forze dell’ordine e dell’associazionismo. Nel programma della manifestazione sono previsti confronti, spazi di animazione, eventi musicali e culturali e un canale radio che svolgerà funzioni di richiamo e di intrattenimento. Alla inaugurazione è intervenuto anche l’on. Leonzio Borea (Pdl), capo dell’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri. a pag.35

La Storia

Ecco il lungo sogno della balena Giuliana di PIO ACITO Anche questa giornata era stata faticosa, Giuliana aveva nuotato a lungo, i suoi numerosi nipoti balenotteri l'avevano stancata ad inseguirla a farsi inseguire su e giù per quel bellissimo mare ricco di seppie e calamari. Aveva proprio bisogno di riposare un po'. Sbuffò perentoria, richiamò con un fischio le mamme figlie, affidò loro i piccoli da 3000 chili e si lasciò cullare dal mare. Si addormentò Giuliana ed anche il sole tramontava segnando di rosso il mare tra quelle piccole montagne. Tre pesci pilota ripulirono per bene la panzotta e le pinne e riuscirono a strappare anche una fastidiosa patella dalla coda. Il loro becchettare fu interrotto da un profondo sussulto della grande balena. Una specie di singhiozzo si ripetè più volte e Giuliana si agitò nel sonno. La grossa balena nuotava, giocava, dormiva e sognava due milioni di anni fa, il mare non conosceva sibili di motori e puzza di petrolio. Fuori sulla Terra una grande confusione, uccelli che strillavano, animali che lanciavano richiami e vulcani che lanciavano fiamme, fumi terribili e pietre. Insomma la vita era vissuta con fatica da tutti e tutti si davano un gran da fare per i piccoli. Era proprio dai piccoli che venivano le cose più importanti: i giochi, i pianti, le paure, le scoperte, le risse. Giuliana ondeggiava piano, dormiva sognava e sorrideva, ogni poco di tempo sbuffava e dalla larga narice sulla grandissima bocca usciva un fiotto d'acqua e di aria. Due milioni di anni dorme Giuliana, il fango la ricopre, la Terra la protegge. Due milioni di anni e sempre ed ancora i piccoli a giocare, a piangere, a scoprire, ad imparare, a spaventarsi. Chi non gioca più, non piange più, non scopre più, non deve imparare più, non si spaventa più sono i grandi. Sempre seri, sempre compìti, sempre legati, tutt'imparati, duri; ma poi sono i grandi a fare male le cose. Quanta energia ha la Terra nella sua pancia? Quanto vento soffia? Quanto Sole ci avanza? Quanta acqua scorre? Ed i grandi sono davvero furbi quando bruciano petrolio, gas, carbone, uranio per far bollire l'acqua che farà girare le turbine per accendere una lampadina o anche far andare un frigo? segue a pag.35


32 Matera Il nuovo consigliere di Città Domani: «Il mio apporto ci sarà e non sarà scontato ma critico»

Venerdì 1 maggio 2009

Consiglio, Duni in maggioranza Il capogruppo Mimmo Genchi: «Le civiche sono finite all’opposizione» «Lo spirito con cui inizio questa nuova avventura è quello della passione civile che mi ha spinto prima a candidarmi con Città Domani e poi adesso ad affrontare quest'avventura da consigliere». Vincenzo Duni preside del Liceo Scientifico di Tricarico ha commentato così ieri mattina il suo primo giorno da nuovo consigliere comunale di Matera dopo le dimissioni di Giuseppe Pentasuglia, nella seduta del consiglio che si è occupata di votare il consuntivo del 2008 Duni si è insediato ufficialmente nell'assise comunale tenendo anche un brevo discorso nel quale ha rimarcato i valori e gli interessi che lo spingono a portare avanti questo compito ed ha ringraziato per il lavoro svolto il dimissionario Pentasuglia. Poi un accenno a quello che sarà il suo impegno politico al fianco di quest'Amministrazione e Duni ha chiarito senza ombra di dubbio: “la domanda ricorrente che da qualche giorno mi fanno è sempre la stessa: dove ti schiererai? Bene io sono convinto che la speranza elettorale che ci ha animato due anni fa è ancora viva e forte, penso che il mio lavoro sarà soprattutto quello di cercare un confronto ed un coinvolgimento più ampio possibile e con il chiaro obiettivo di rompere quelle che sono le vecchie abitudini. Tanti sono i problemi e le questioni che mi interessano, sono sensibili a temi come quelli delle politiche sociali e giovanili ma anche della scuola e dell'ambiente”. Poi la definizione della propria collocazione politica: «io sono nato in Città Domani ed intendo continuare ad aderire a Città Domani, in questa fase particolare della vita amministrativa non voglio appesantire la sindrome del consenso, credo che la maggioranza deve governare e appoggerò quest'Amministrazione ma il mio sarà un ingresso critico ed al tempo stesso costruttivo. Un consenso che non è affatto scontato ma che è aperto ad interloquire con chiunque lo ritenga opportuno e su questo sono disponibile ampiamente a confrontarmi con gli altri

consiglieri e gruppi» ha spiegato ancora Duni a cui sono arrivati gli apprezzamenti e gli auguri del sindaco Buccico e degli altri consiglieri di maggioranza ed opposizione presenti in Consiglio comunale. Il ruolo di Duni all’interno del Consiglio comunale di Matera sarà però molto presto al centro di un vero e proprio caso politico in cui il ruolo civico rischia di venir meno, questo almeno a giudizio del capogruppo di “Città Domani” in Consiglio Comunale, Mimmo Genchi che pochi minuti prima dell’inizio dell’assise spiegava: «oramai questa non è più l’Amministrazione in cui sono stato eletto, le civiche sono finite all’opposizione oppure nel centrodestra. Attualmente il governo cittadino è un governo di centrodestra, io voglio ribadire che Città Domani è fuori da questa maggio-

ranza, non è presente nella maggioranza e si pone con spirito critico nei confronti dei problemi. Non voteremo sempre di no ma valuteremo di volta in volta in base a quelli che sono gli obiettivi ed i programmi che ci eravamo prefissati. Nulla di più». Nel dibattito in aula è intervenuto invece il sindaco Buccico che ha ripreso temi del lavoro e riferendosi in particolare alla situazione riguardante i parcheggiatori e gli ausiliari del traffico, il Sindaco ha ricordato come questa Amministrazione abbia scelto di interrompere la pratica delle proroghe attraverso l'espletamento di regolari bandi di gara. sottolineando come «Nel bando per la gestione dei parcheggi - ha affermato Buccico -, abbiamo inserito la clausola che prevede l'assunzione degli attuali operatori da parte della ditta aggiudicataria.

Dopo unanime delibera del Consiglio Comunale, abbiamo cercato un accordo con il vecchio gestore per il periodo intermedio, ma quest'ultimo non ha accettato la nostra proposta. Abbiamo ora ricevuto una nuova proposta dell'Automobile Club di Taranto per la gestione dei parcheggi in questo periodo di vacatio, che valuteremo in questi giorni. Su questi temi, dobbiamo restare tutti uniti, come uniti dobbiamo risolvere la questione riguardante gli ausiliari del traffico». Il Sindaco si è quindi soffermato sul comportamento assunto dai consiglieri delle liste civiche (ex Circoli della Libertà), definendo il loro atteggiamento, di abbandonare l'aula dopo pochi minuti dall'inizio della seduta, strumentale e anti democratico. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Vincenzo Duni nuovo consigliere comunale (foto Videouno)

Quintano: «Limitati i residui, confermata l’attenzione alle famiglie meno abbienti»

Via libera al rendiconto di bilancio L’avanzo è di 532.000 euro, la gran parte impiegato nel 2009 Il consiglio comunale di Matera ha approvato a maggioranza, con 21 voti a favore del centrodestra, sette contrari del Pd e l’astensione di Domenico Genchi (Città Domani) il rendiconto di gestione del 2008, che si è chiuso con un avanzo di amministrazione di 532 mila euro. Il provvedimento, illustrato dal presidente della commissione bilancio Luigi Fiore (Popolari Uniti) e dall’assessore al Bilancio e alla Programmazione, Eustachio Quintano, «ha tenuto conto della ricognizione dei residui attivi e passivi e delle prescrizioni venute dalla sezione regionale di controllo per la Basilicata della Corte dei Conti che ha consentito di ridurre il rapporto tra il totale dei residui attivi e passivi e quello degli accertamenti e degli impegni». L’assessore inoltre ha precisato che «gran parte dell’avanzo di amministrazione pari a circa 300 mila euro è stato impegnato nel bilancio di previsione 2009 e che la restante somma sarà utilizzata per le priorità dell’Ente». Un bilancio che rispecchia fedelmente le previsioni di entrata e di uscita stanziate con il preventivo 2008. «Si tratta del primo esercizio gestito interamente dall'Amministrazione Buccico - spiega l'Assesso-

L’assessore comunale al bilancio Eustachio Quintano ha illustrato ieri i numeri del conto consuntivo del 2008

re Comunale al Bilancio Eustachio Quintano -; un bilancio transitorio, che comunque per la prima volta ha attuato in toto lo strumento del PEG (Piano Esecutivo di Gestione), che prevede la contrattazione e l'assegnazione degli obiettivi ai dirigenti dei vari settori, con la conseguenza di poter verificare esattamente l'efficienza e l'efficacia dell'attività degli stessi.

Sette denunce in tutta la provincia Lotta a guida sotto l’effetto d’alcol Si sono sviluppati su tutto quanto il territorio provinciale i controlli dei carabinieri che hanno denunciato 7 persone per reati vari: alta l’attenzione nei confronti delle situazioni di guida sotto l’effetto di sostanze alcoliche. In particolare un pregiudicato 45 enne di Craco è stato denunciato per evasione da luogo cui era sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, dove era stato sottoposto a seguito del suo arresto per reati in materia sostanze stupefacenti. L’uomo si era allontanato dal proprio domicilio. Scoperto è stato quindi denunciato. Tre pregiudicati, un 19 enne e 21 enne di Scanzano Jonico e un 22 enne di Pisticci, sono stati denunciati per detenzione di attrezzi da scasso. I tre, fermati e controllati dai carabinieri in occasione di un posto di controllo volante, mentre erano alla guida di un’autovettura, venivano trovati in possesso di 4 cacciaviti, 3 tenaglie e un martello di grosse dimensioni, attrezzi occultati sul veicolo e sicuramente utiliz-

zabili per la commissione di furti. Altre 2 persone, un 33 enne di Metaponto e un 39 enne di Gorgoglione, sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza. I due sono stati fermati mentre viaggiavano alla guida delle proprie autovetture e, sottoposti ad esame alcolemico mediante etilometro, sono stati sorpresi coni valori alcolimetrici superiori ai limiti consentiti. Ancora, un 25 enne pregiudicato di Pisticci è stato denunciato per ricettazione: a seguito di perquisizione domiciliare, i militari lo hanno sorpreso in possesso di una finestra in anticorodal dello stesso tipo di quelle asportate, nei mesi scorsi ad opera d’ignoti, presso il complesso exconfinati politici, sito nella frazione di “Centro Agricolo”. Infine, 3 soggetti, tutti di Pisticci, sono stati fermati e trovati in possesso di complessivi 5 grammi di hashish, detenuti per uso personale: per loro è scattata la segnalazione presso la Prefettura. matera@luedi.it

A tal proposito, è imminente l'approvazione di un nuovo organigramma, che, tenendo conto dei carichi di lavoro, porterà ad una adeguata ridistribuzione del personale da assegnare ad ogni singolo settore”. Per quanto riguarda il risultato del consuntivo, rappresentato da un avanzo di amministrazione di 532.662,00 euro, l'Assessore Quin-

tano precisa che lo stesso è esclusivamente frutto dall'avanzo vincolato dell'esercizio 2007, per cui risultano essere perfettamente rispettate tutte le previsioni e di entrata e di uscita. Come delineato nel bilancio preventivo, l'attività amministrativa si conferma fortemente orientata al sociale, con un incremento di spesa rispetto alle passate amministrazioni di oltre un milione di euro. «L'Amministrazione rimane molto attenta alle esigenze delle famiglie emarginate meno abbienti, anche alla luce di questo periodo di crisi, che si riflette particolarmente su quanti versano in condizioni di precariato e disagio», afferma l'Assessore Quintano. Infine, l'Assessore Quintano precisa che è ormai definitivamente tramontato il regime delle proroghe, con l'espletamento della quasi totalità dei bandi, con l'eccezione del servizio del trasporto pubblico urbano, per il quale l'iter di pubblicazione della gara verrà chiuso nel corso dell'esercizio 2009. Il consiglio infine ha approvato all’unanimità un ordine del giorno del consigliere di Genchi, con il quale è stato devoluto il gettone di presenza di oggi alle popolazioni terremotate dell’Abruzzo.

Maestro Artigiano, scadono il 15 maggio le candidature Scadono il 15 maggio 2009 le proposte di candidature per l'ottenimento del titolo onorifico di Maestro Artigiano 2009. La manifestazione promossa da Cna con il contributo della Camera di Commercio di Matera ed il patrocinio della Regione Basilicata, della Amministrazione Provinciale di Matera e del Comune di Matera è giunta alla terza edizione. Si propone di promuovere a Matera l'artigianato, la sua storia, le sue tradizioni, le sue caratteristiche, il suo valore, quali fattori di sviluppo e di prestigio non solo economici, ma anche culturali e sociali per la città, nonché di stimolare riflessioni e proposte nell'ambito del settore congiuntamente alle Organizzazioni di Categoria, ai

rappresentanti della informazione e della cultura. «Promuovere l'artigianato - afferma Leonardo Montemurro Segretario Provinciale Cna - la sua immagine e le sue punte di eccellenza è una operazione di grande ri-

lievo di cui può beneficiare l'intera Città, consapevole del fatto che il settore ha costituito e costituisce tuttora un segmento trainante dell'intera economia materana in grado di incidere positivamente sul tessuto socioeconomico e, quindi, di rappresentare anche una valida risorsa per dare risposta ai problemi occupazionali presenti nella città. Le imprese artigiane cittadine - continua Montemurro - sono oltre 1.500 e rappresentano quasi il il 30 per cento del totale delle imprese attive - escluse quelle agricole - con una occupazione stimata in oltre 5.000 unità (tra titolari, soci e dipendenti) pari al 40 per cento degli occupati complessivi».


Matera 33

Venerdì 1 maggio 2009

Riduzioni di iscritti mentre la Regione da 15 anni non pensa ai piccoli imprenditori

La crisi non risparmia nessuno Anche le associazioni di categoria devono fare i conti con la recessione IL federalismo fiscale potrebbe non essere sufficiente a salvare il disagio in atto nel mondo dell’associazionismo imprenditoriale italiano. Regioni, Province e Comuni potranno disporre di tributi propri ma, non per questo, contribuire ad “alleggerire” la macchina burocratica. Lo sanno bene i piccoli imprenditori che, secondo i dati Inps di abbinamento fra le iscrizioni di commercianti ed artigiani, ha descritto una mappa non certo felice. A Matera, in particolare, il dato provinciale segnala per Confcommercio una riduzione di 67 iscrizioni (nel 2008 erano 518, nel 2009, 451). «Bisogna chiarire innanzitutto - spiega Dino Ventrella, direttore di Confcommercio che a volte i nostri iscritti versano i loro contributi direttamente ad altri enti. La riduzione, non possiamo negarlo, c’è. Le piccole imprese risentono della crisi in atto e cessano le attività , le cedono ai figli o ne trasformano la struttura societaria». Il minor senso di appartenenza al mondo associativo è, secondo Ventrella, un elemento che non può prescindere dalla situazione nazionale. «E’ necessaria una concertazione di azioni di recupero economico con una reciproca disponibilità anche da parte degli enti locali». Tra il 2008 e il 2009, Confesercenti ha registrato a Matera 21 iscrizioni in meno (da 529 iscritti nel 2008, a 508 nel 2009). «Non penso che questi dati indichino

Iniziati i lavori di adeguamento di via Beccherie

Dino Ventrella, Gianni Schiuma e Giovanni Coretti

una crisi della rappresentatività delle associazioni - spiega Gianni Schiuma, appena riconfermato alla guida dell’associazioni - c’è stata, invece, un’altissima percentuale di iscrizioni con cessazioni. Le imprese che avviano la pratica di “abbinamento ” all’Inps, in attesa che la loro pratica diventi ufficiale, decidono di chiudere. Ovvero: la crisi oggi viaggia più veloce della burocrazia. Sono convinto che l’associazione debba essere un punto di riferimento sistematico per le imprese del territorio. Sta venendo meno, invece, l’attaccamento sindacale. C’è da parte degli im-

prenditori la tendenza a rivolgersi a noi come ultimo passaggio per risolvere i loro problemi. Prima si passa dal politico di turno, in caso negativo, diventa valida l’associazione di categoria. C’è ancora un basso riconoscimento della nostra rappresentatività. Credo, comunque, che le associazioni a Matera svolgano abbastanza bene il loro ruolo». La Cna (Confederazione Nazionale dell’Artigianato), ha perso 7 iscritti fra il 2008 e il 2009 (passando da 606 iscritti nel 2008 a 599 nel 2009). «Non è un dato positivo - spiega il presidente Giovanni

Coretti - semplicemente è meno negativo degli altri. Credo che più che un problema di rappresentatività, oggi dobbiamo affrontare la sfiducia a 360 gradi. A questo va aggiunto, poi, il dato sulla mortalità di imprese che in Basilicata è pari all’1,9%. La nostra è una delle aree italiane in cui hanno chiuso più imprese artigiane. Contro le imprese artigiane rema anche l’immobilismo della politica. Da 15 anni non si accorge dei nostri problemi e di quelli della piccola imprenditoria. Siamo la spina dorsale del Paese ma non esistono iniziative a sostegno del nostro settore

SONO cominciati a Matera i lavori di riqualificazione di via delle Beccherie, la strada che da piazza Vittorio Veneto conduce a piazza del Sedile e a piazza Duomo: è un intervento che rientra nel progetto di riqualificazione del centro storico e prevede il rifacimento dei marciapiedi, la sostituzione della basole in pietra deteriorate e della rete di pubblica illuminazione. «Dalla prossima settimana – ha detto il dirigente dell’ufficio Sassi, Giuseppe Gandi – è prevista la chiusura graduale dell’arteria al traffico veicolare, per consentire gli interventi di riqualificazione». I lavori, attivati dal Comune di Matera con risorse dei fondi Pisu, rientrano nel programma complessivo di recupero dei percorsi pedonali turistici, previsti dal progetto per «via delle Beccherie, via Duomo-vico San Giuseppe-via Ridola e via San Francesco d’Assisi». L'importo complessivo delle opere è di 1,3 milioni di euro. I lavori consistono nel rifacimento della rete dei sottoservizi, nel ripavimentazione delle superfici stradali e nella realizzazione ex novo della pubblica illuminazione.

Mobile Imbottito

Sono oltre 2500 i lavoratori che sono stati espulsi dal ciclo produttivo Oggi una delegazione sarà in Abruzzo

La Ugl costruzioni è ancora in presidio Allarme della Fillea Cgil per le gravi ricadute sul settore davanti agli stabilimenti

Sull’orlo della crisi sociale «IL Comitato Direttivo della Fillea Cgil Basilicata esprime grande preoccupazione per l'ulteriore precipitare della grave crisi che attanaglia il distretto murgiano del mobile imbottito». Si legge così in una nota del sindacato che aggiunge: «Nel solo territorio di Matera, infatti, le lavoratrici e i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo superano largamente le 2500 unità e stanno, ormai, in un rapporto di due lavoratori collocati in Cigs, mobilità e Cig in deroga su tre addetti. Una situazione occupazionale - prosegue la nota veramente drammatica, che rischia di generare a sua volta una crisi sociale ed un impatto devastante sui livelli di coesione civile e sulla tenuta delle reti relazionali in quella parte di territorio regionale. L'accelerazione della crisi, sospinta anche dall'aggravamento del contesto nazionale ed internazionale, determina, peraltro, una ulteriore frantumazione dei cicli produttivi ed una proliferazione dei cosiddetti “conti lavorazione”, con conseguente peggioramento delle condizioni di lavoro e di salario ed un allargamento delle sacche di lavoro irregolare e di attività sommerse. Di fronte a questo quadro, in progressivo deterioramento produttivo ed occupazionale - prosegue la Fillea Cgil - il confronto avviato l'estate scorsa in sede di Governo nazionale presso il Ministero dello sviluppo economico, a cui partecipano le regioni Basilicata e

L’interno di un salottificio

Puglia e le organizzazioni imprenditoriali Confindustria e Confapi, si è rivelato fino ad oggi sostanzialmente inconcludente, ed anzi non se ne ha più alcuna notizia. Il Comitato Direttivo rileva criticamente l'atteggiamento del neo Assessore regionale alle Attività Produttive per non aver ancora convocato, nonostante siano trascorsi già diversi mesi dal suo insediamento, un solo incontro con le forze sociali. Il Comitato Direttivo, quindi, ritiene che si imponga con tutta sollecitudi-

ne l'assunzione di una iniziativa da parte dell'Assessore regionale Straziuso tesa a ripristinare il tavolo regionale sulla crisi del distretto del mobile imbottito e rilanciare la vertenza nel confronto con il Governo nazionale, anche attraverso un maggiore impegno e capacità propositiva delle stesse associazioni imprenditoriali. Il Comitato Direttivo, infine - conclude la nota - conferma la validità dell'impostazione della categoria circa la necessità di rivendicare uno specifico Accordo di

Programma Quadro, cofinanziato dal Governo Nazionale e dalle Regioni Basilicata e Puglia, per l'insieme del sistema produttivo murgiano, con il duplice scopo di favorire un riposizionamento competitivo della filiera del mobile imbottito sui mercati internazionali e promuovere, allo stesso tempo, un credibile processo di diversificazione e riqualificazione industriale in grado di generare nuova occupazione in segmenti produttivi e filiere al più alto valore aggiunto». matera@luedi.it

«LA Ugl Costruzioni continua nella iniziativa di protesta e presidio che sta attivando da alcuni giorni congiuntamente ad una folta rappresentanza di lavoratori del mobile imbottito. Si è iniziato - si legge in una nota - con il presidio presso l'azienda Calia ed oggi (ieri, ndr.) per tutta la giornata si sta effettuando un “ sit in “ presso la azienda Nicoletti. La Ugl Costruzioni intende tenere alta l'attenzione su un settore (il mobile imbottito) sul quale manca da tempo un intervento risolutivo degli organi istituzionali, allo scopo di rilanciare l'area industriale e ridare certezza di ripresa occupazionale alle centinaia di lavoratori attualmente in Cassa Integrazione Guadagni straordinaria e/o in Mobilità. In occasione dell’1 maggio, inoltre, una delega- Un salottificio zione materana si recherà in Abruzzo. Il programma - prosegue la nota prevede un incontro presso la tendopoli di piazza D'Armi tra una delegazione nazionale dell'Ugl, guidata dal segretario generale Renata Polverini, e il presidente della Regione Abruzzo Giovanni Chiodi. Il leader dell'Ugl sarà nel capoluogo abruzzese per la consegna ufficiale dei fondi derivati dalla decisione di annullare la manifestazione nazionale per la Festa del Lavoro inizialmente programmata a

Casal di Principe. E' quanto hanno dichiarato il segretario regionale della Ugl di Basilicata Giovanni Tancredi ed il segretario provinciale di Matera Luigi D'Amico, i quali hanno inoltre affermato che la Polverini ha ritenuto doveroso essere a L'Aquila il Primo Maggio e portare una concreta solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto. Per questo la Ugl ha deciso di rinunciare alla tradizionale manifestazione del Primo Maggio per devolvere tutto l'impegno di spesa alla ricostruzione post sisma. I due sindacalisti lucani hanno anche affermato che questo atto rappresenta il contributo della Ugl ai lavoratori, ai pensionati e tutte le famiglie in difficoltà; una scelta che i nostri iscritti hanno condiviso e apprezzato. L'iniziativa si aggiunge a quelle già messe in campo dall'Ugl, all'indomani del terremoto, attraverso l'apertura di una sottoscrizione per la raccolta di fondi e la consegna di beni di prima necessità giunti alla Confederazione. Tancredi e D'Amico hanno infine precisato che alle ore 13 di oggi la delegazione dell'Ugl sarà al cimitero del capoluogo abruzzese per la deposizione di una corona di fiori in memoria delle vittime del terremoto». matera@luedi.it


34 Matera Agenda

Venerdì 1 maggio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Antonio

ai 2 Emanuele

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Oggi Musei aperti In occasione della festa del 1° maggio il Ministero per i Beni e le Attività culturali ha indetto l'apertura straordinaria dei luoghi d'arte statali con biglietto d'ingresso al prezzo simbolico di 1 euro. Per l'occasione il Museo archeologico Nazionale D. Ridola di Matera aprirà le sue pregevoli collezioni e le rassegne in corso ai visitatori dalle ore 9.00 alle 20.00.

Domani Materacamp

L'ultimo nato in casa Larocca. Tanti auguri da nonno Nicola, nonna Maddalena, gli zii Filippo e Francesco e dai cuginetti Felice e Rosita.

Auguri ai due piccoli Emanuele

AVRA’ luogo a Matera, domani, dalle ore 10 alle 18, nella Mediateca Ribecco in piazza Vittorio Veneto, la terza edizione del Materacamp. Come il web e la tecnologia possono aiutare l'economia a sconfiggere la crisi è il tema principale della terza edizione. L'obiettivo del Materacamp è divulgare conoscenze e informazioni sui diversi modelli di business.

Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA Via Ridola 16 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/333341

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Mostra in Mediateca RESTERA’ aperta fino al 4 maggio nella Mediateca provinciale la mostra “La dimora dell’immaginario”. L’evento realizzata nell'ambito del progetto "Spazio all'arte" in collaborazione con l'Associazione Pasolini. La scelta del bianco e nero nelle tele di Molinari non è casuale, perché l’artista ha ben chiari nella memoria alcuni dei film di Pasolini, come Accattone e Mamma Roma, che furono girati in bianco e nero. E poi il bianco è nero sono colori poeticamente drammatici, come le controre mediterranee, come i muri calcinati sui quali si attacca con la solagna la patina dell’antico; e poi il bianco e nero sono espressioni del quotidiano, dell’aria che si respira, della fame che fa ruggire i visceri, della povertà dei proletari, dei piedi scalzi dei mocciosi che si azzuffano.

Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino a domani. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe

PAOLO CEVOLI PER MELARIDO L’8 MAGGIO La Rassegna Melarido 09 promossa al teatro Duni di Matera dalla Quadrum prosegue con il cabaret di Paolo Cevoli venerdì 8 maggio alle 21. A Zelig si è fatto apprezzare nei panni di tre personaggi tutti da ridere: l'assessore Cangini Palmiro, l'imprenditore Teddi Casadey e Lothar il sostituto con il certificato

0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Questione di cuore 17,30- 21,30

• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 The fast and the furious 19,30-21,45

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)

•KENNEDY• Matera 0835-310016 generazione 1000 euro 18,00-19,45-21,40

•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Questioni di cuore 19,00-21,30

•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Rock&Roll 17,30-19,30-21,30

• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Sbirri 21,00

•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137

•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Focaccia blues 18,40-20,05-21,30

•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137


Matera 35

Venerdì 1 maggio 2009

«Speriamo di offrire un’opportunità per il futuro», ha spiegato Enrico Sodano all’inaugurazione

Trend Expo, giovani protagonisti Molte scuole all’appuntamento d’apertura del salone del mobile e del lavoro QUINDICI anni al servizio delle esigenze dei giovani, il Trend Expo Concept, salone d'orientamento, della formazione del lavoro e della cultura, ritorna nella città dei Sassi con la sua grande capacità di coinvolgimento per insegnare a raggiungere l'eccellenza puntando sulle capacità personali. Inaugurato nella giornata di ieri presso gli Ipogei di Piazza San Francesco la manifestazione, come ogni anno si caratterizza dalla presenza di alcuni tra i più importanti stand utili alla formazione ed all'orientamento per un buon inserimento nel mondo del lavoro tra questi gli stand delle forze dell'ordine, del Comune di Matera, della Regione Basilicata ma anche dell'Apt, del Circolo Culturale “La Scaletta”, dell'Ageforma e del Servizio Civile. Dopo il tradizionale taglio del nastro, la giornata di inaugurazione si è spostata nell'Auditorium Gervasio di Piazza Sedile dove, alla presenza dei giovani studenti, si sono avuti gli interventi dei rappresentanti istituzionali che hanno salutato con molto entusiasmo la prima giornata della manifestazione. «Siamo giunti al quindicesimo anno di attività e quest'anno siamo lieti di poter presentare questo salone su ben due piazze di prestigio, ovvero Matera e Potenza», ha dichiarato Enrico Sodano ideatore dell'iniziativa, «Ma anche quest'anno i protagonisti saranno i giovani

Alcuni momenti dell’inaugurazione e delle iniziative del Trend Expo

ai quali speriamo di offrire un'opportunità per il futuro. Per fare questo però, è necessario avere capacità di proporsi senza mai esitare essendo consapevoli delle proprie capacità ed utilizzandole al meglio». Il fulcro dell'evento rimane dunque quello di aiutare i giovani a trovare la propria strada poiché lo studio non è necessariamente una porta prioritaria per il mondo del lavoro ma è sicuramente un punto di

forza che aiuta nelle scelte. Durante la mattinata è stato inoltre proiettato un video nel quale erano raccolte tutte le immagini ed i volti che hanno lavorato per questo quindicinale di tanto successo seguito poi dall'intervento di Mario Trifiletti dell'Ufficio Scolastico Provinciale: «Quest'evento, che orami rappresenta un appuntamento annuale e si occupa di un tema sul quale anche il Ministero dell'Istruzione sta impiegando molte

risorse e lo fa attraverso un metodo di grande successo ovvero l'incontro tra chi si appresta ad entrare nel mondo del lavoro ed i rappresentanti istituzionali, delle forze dell'ordine e del mondo imprenditoriale ed associazionale», ha dichiarato Trifiletti, «Il criterio della collaborazione è infatti un obiettivo comune che ci induce a migliorare la conoscenza degli aspetti del mondo del lavoro mettendo in luce le risorse del territorio. Auspico co-

Fa discutere l’idea di spostare in via Ridola le sette statue

sì che queste giornate siano utili ai ragazzi e che l'iniziativa prosegua nel tempo come modello di collaborazione con le istituzioni». Agli interventi è seguito il focus tematico “Il servizio civile: una esperienza che ti può cambiare la vita” durante il quale è intervenuto Leonzio Borea, Direttore dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Sociale. Milena Scalcione matera@luedi.it

L’iniziativa di Legambiente

La risposta di Di Pede: «Le opere Il lungo sogno di Basaglia non si toccano» di Giuliana Consegnato all'Amministrazione comunale nel 1973, il monumento alla Resistenza materana, realizzato dallo scultore Vittorio Basaglia, ha raccolto per quattordici anni la polvere di un buio deposito, prima di essere finalmente esposto perennemente nel 1987 in via Aldo Moro. Si tratta di sei sculture in bronzo (Il mulo, Il contadino con brucanio, Lo scoppio, I tedeschi, La distruzione del carro, Guerriero) pressoché sconosciute, anche per quello che rappresentano, a gran parte dei materani. Le opere ricordano la rivolta contro i nazifascisti e le stragi avvenute nella città dei Sassi il 21 settembre 1943. E' dei giorni scorsi la notizia della proposta avanzata dall'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, di spostare il monumento in via Ridola. Una richiesta che non trova d'accordo lo scultore Franco Di Pede, il quale ritiene che “le sculture di Basaglia, costate trentasei anni fa al Comune di Matera una cifra molto esosa per l'epoca, debbano rimanere al loro posto. A parte il rispetto che nutro per l'autore ha dichiarato Di Pede - va però sottolineato che quel monumento non rappresenta nulla di nuovo, di originale. Infatti, Basaglia aveva già realizzato e presentato singolarmente le stesse opere, prima che giungessero a Matera, in varie mostre, come quella alla galleria Solferino di Milano. Dopo l'incarico ricevuto dal nostro Comune, non ha fatto altro che consegnare a Matera sei sculture già pronte. Senza sottolineare, ma ormai è passato tanto tempo, che l'incarico gli venne affidato senza alcun concorso, al quale si sarebbe potuto dare rilevanza internazionale. Insomma, anche in quell'occasione Matera ha mostrato la propria provincialità”. Vittorio Basaglia, come ha scritto il critico Dario

Micacchi, “dà forma alle sue opere in modo organico-cubista, facendo espandere 'a foresta' volumi molto energici che si aggregano nello spazio, conquistandolo e tenendolo, e formando così nuovi nuclei per altre energiche aggregazioni”. Nel monumento alla Resistenza materana “le figure fondamentali dei gruppi di volumi sono il cavallo che porta sulla groppa l'uomo morto o ferito, la cui struttura è fusa con quella dell'animale; il gruppo dei massacratori fascisti; la figura col brucanio meditativa come nella dureniana Malinconia; la figura a terra, spezzata in sassi di corpo; il gruppo delle donne, dei contadini e dei partigiani della distruzione del carro e della liberazione della colomba». Biagio Tarasco matera@luedi.it

SEGUE DA PAG. 31

L’artista materano Franco Di Pede con il sindaco Buccico

sporcare l'aria, la Terra ed il futuro per fare questo è da furbi o è da grandi? E se l'energia la prendiamo discretamente dalla Terra e dal Sole o dal Vento e dall'Acqua senza riscaldare niente non è meglio? Che già fa troppo caldo e ci puzza dappertutto? E se studiamo la vita delle piante e degli animali vecchi milioni di anni e capiamo che loro riuscivano a vivere senza sporcare e lasciavano la Terra buona per i loro piccoli e per il futuro? Ma la Terra due milioni di anni fa era più bella o più brutta? C'erano più o meno farfalle? Ci stavano più fiori e piante o ci stavano più orsi e le tigri avevano i denti lunghissimi e gli elefanti avevano la pelliccia? Un mio amico, Nino di Torino, chiese ad una classe intera: cosa sognano le balene? Le balene sognano di massaggiarsi in praterie di posidonie, di nuotare in mari puliti, di affacciarsi a soffiare il loro respiro potente sulla Terra verde di alberi e vuota di fumi velenosi. La risposta è qui, è domani in mille alberi piantati vicino a Giuliana, è qui nella Terra che la ha protetta, è nei volontari di Legambiente che proteggono la Terra. Pio Acito

Progetto sulla formazione dei docenti organizzato all’Olivetti

Nuova sfida didattica con Gold Gold significa oro, e difatti a documentare le pratiche che meglio hanno saputo rispondere ai bisogni degli studenti mira il progetto presentato presso l'ITCG “Olivetti”. Alla presenza del Dirigente Scolastico Rocco Digilio, che ha ricordato l'importanza di assumere l'atteggiamento tipico del ricercatore, da parte dei docenti, proprio al fine di giungere all'individuazione degli strumenti didattici più idonei, i ricercatori dell'Agenzia Scuola hanno prospettato le novità che deriveranno dalla nuova attività progettuale. «La considerazione dell'importanza della documentazione dei processi formativi nella scuola è un concetto relativamente recente ed in continua ascesa - ha spiegato il Direttore pro tempore Agenzia Scuola di Basilicata, Donata Larocca -; esso presuppone - ha proseguito - un lavoro di rievocazione e ricostruzione orientato a valorizzare la memoria, l'identità personale e professionale nonché ad indagare sui processi sottesi alla progettualità scolastica e ai risultati che i processi stessi generano». In una scuola che si vuole sempre al passo coi tempi,

documentare diventa del resto una esigenza: «Non possiamo sempre dover ricominciare daccapo: quando affrontiamo una nuova sfida didattica dobbiamo potere far riferimento alle precedenti esperienze, ebbene - ha sottolineato Silvia Panzavolta, ricercatrice Agenzia Scuola del Veneto - il Gold rappresenta la punta di diamante di una simile ricerca». Sulla necessità di adoperare nella scuola le nuove tecnologie, gli strumenti che i ragazzi già adoperano nella loro quotidianità è tornata Antonella Turchi, Referente nazionale del progetto: «Siamo passati dalla Scheda catalogo alla multimedialità; dobbiamo continuare a mediare fra tecnica ed esperienza, ma tenendo in conto che l'obiettivo della documentazione resta fermo, ed il cui valore lo ritroviamo anche nei documenti a suo tempo fiatai in sde europea dal presidente Delors. Perché - ha evidenziato la responsabile nazionale del Gold, Turchi - è proprio attraverso la scuola che ogni Stato avrà la possibilità di soddisfare gli obiettivi indicati nella strategia di Lisbona». Enzo Scalcione

Il corso di formazione per docenti tenutosi all’Olivetti


Venerdì 1 maggio 2009

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Valbasento Appello della Fulc per supportare il piano di rilancio fino al 2012

«Pcm, la Regione faccia la sua parte» VALBASENTO - Si riunirà il prossimo maggio il tavolo regionale per esaminare il Piano di rilancio industriale della ex Ergom. Un vertice importante per il futuro dello stabilimento di Pisticci scalo. «La vertenza Plastic Components and Modules del Gruppo Magneti Marelli Fiat - sostiene il segretario organizzativo della Filcem Cgil Maurizio Girasole - sarà il banco di prova per verificare se la Regione Basilicata crede ancora nella Valbasento. Spero che il 12 maggio non riceva solo la Task force per l’occupazione, con tutto il rispetto e la stima per i componenti che ne fanno parte di altissimo livello professionale. Siamo già alla fase successiva: servono impegni concreti e strumenti esigibili per rilanciare l'a-

zienda. Non è da prendere sotto gamba - sottolinea Girasole - la presenza del Consorzio Asi di Matera che deve essere garante della fluidità di alcuni processi autorizzativi (negli ultimi anni non è stato così) e di progetti per abbassare i costi condominiali alle imprese». La convocazione del tavolo regionale arriva dopo che la PCM ha illustrato al sindacato dei chimici e alla Rsu il progetto di mantenimento delle attività produttive in Valbasento sino a tutto il 2012 e l'idea di rilancio oltre tale data, accantonando così definitivamente l’ipotesi di trasferimento delle produzioni dal sito di Pisticci a Melfi entro la fine dell’anno. A precedere il vertice alla Regione l'8 maggio un nuovo incontro, sempre in sede

di Confindustria, tra Rsu, organizzazioni sindacali e società che illustrerà il piano di dettaglio per il periodo 2009 - 2012. Dalla dirigenza di Pcm, come ricordano i sindacati, «é comunque già stato circostanziato il pesante contributo, dal punto di vista di riduzione del costo del lavoro, che le maestranze dovranno mettere a disposizione per il progetto di mantenimento dell'attività e sono stati individuati gli strumenti di gestione che le parti dovranno attivare per raggiungere l'obiettivo di contenimento dei costi di produzione. Il progetto di mantenimento prevede inoltre un articolato e sperimentato intervento di riqualificazione del personale ( word class manufacturing ) , at-

traverso qualificate strutture formative del Gruppo Fiat, che contribuirà ad elevare la competitività del sito pisticcese». E’ su questa parte del progetto che si richiede l'intervento dell'Assessorato alla Formazione e Lavoro per supportare e sostenere l'attività formativa. L'idea di rilancio del sito oltre il 2012, che si tradurrà in un progetto di sviluppo, si basa sull'innesto in azienda di produzioni ad alta “innovazione tecnologica” e destinate ai nuovi modelli diciautomobili di punta della Fiat Sata di Melfi. «Il progetto di sviluppo - fa sapere la Fulc - prevederà nuove installazione di macchine e di impianti e non è esclusa la realizzazione o l'acquisizione di nuovi capannoni. Lo sviluppo dell'attività PCM andrà neces-

La Valbasento

sariamente accompagnata da iter autorizzativi celeri e da strumenti di cofinanziamento regionali certi. E' inoltre indispensabile la collaborazione del Consorzio Industriale di Matera, tenuto conto del nuovo assetto previsto dal recente disegno di legge Regionale di riordino. Il quale deve as-

sicurare a tutte le imprese ubicate nell' area industriale, anche attraverso la società consortile Tecnoparco, convenienze localizzative durature che azzerino le diseconomie derivante dalla collocazione geografica del sito valbasentano». Margherita Agata m.agata@luedi.it

Pisticci Prevista la concessione di mutui agevolati per la ristrutturazione delle case

Bilancio all’insegna del rigore Via libera in Consiglio al documento contabile con tante novità per i cittadini PISTICCI - Il consiglio comunale di Pisticci ha dato il via libera al Programma triennale delle opere pubbliche per il 2009/2011, l'elenco annuale 2009, il bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2009, la relazione previsionale e programmatica nonché il bilancio pluriennale per il triennio 2009/2011. Il provvedimento è passato con 16 voti favorevoli e 5 contrari (2 Pd, 3 Rosa Bianca). Il bilancio ha trovato, inoltre, 12 milioni di euro la cifra di pareggio ed è stato illustrato dal vice sindaco con delega al bilancio, Domenico Lazazzera, attraverso un'ampia ed esaustiva relazione. Lazazzera ha fatto riferimento alle sempre maggiori difficoltà di reperire risorse in un contesto economico-finanziario, dominato da elementi di incertezza per tre principali fattori: la crisi economica mondiale, la fase di transizione nazionale verso il sistema fiscale federalista e la riduzione dei trasferimenti agli enti locali. Tra gli elementi caratterizzanti la relazione di La-

Il municipio di Pisticci

zazzera si fa riferimento alle implicazioni positive che scaturiranno dall'approvazione del nuovo Regolamento urbanistico comunale, che contribuirà a dare impulso all'economia locale. Il Comune di Pisticci, come ha precisato Lazazzera, è riuscito senza aumentare tasse e tributi locali, anzi riducendo quando possibile, e sempre nel rispetto del Patto di

stabilità, attraverso una manovra all'insegna del rigore. Importante il riferimento alla realizzazione di nuove opere pubbliche come, per citarne solo alcune, la caserma dei carabinieri a Pisticci, il Commissariato di Polizia a Marconia, il verde attrezzato di Marconia, il consolidamento del centro abitato di Pisticci. E' stata evidenziata

la necessità di aumentare le entrate. In tal senso, è ritenuto di fondamentale importanza il programma di dismissione del patrimonio immobiliare, avviato proprio nel Consiglio di ieri. Un elemento di assoluta novità è dato, inoltre, dalla scelta di concedere un contributo in conto interessi ai cittadini che accendono un mutuo per la ristrutturazione della prima casa. In tal modo il Comune si inserisce con una propria iniziativa al fine di rendere ancora più appetibile il ricorso al Piano casa, varato dal Governo centrale. E' intenzione dell'ente, inoltre, incentivare i cittadini a intervenire sugli immobili di loro proprietà concedendo mutui a tasso zero, di concerto con alcune banche disponibili, per il ripristino delle facciate e per il recupero di abitazioni che richiedono interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria. In tal senso il Comune si fa carico della quota interessi di un eventuale mutuo che i cittadini vorranno accendere per questi lavori. In tal modo si va ad incentivare lo sviluppo dell'attività edili-

zia consentendo, altresì, di abbellire il centro abitato. Novità in arrivo anche per i cimiteri comunali. Quello di Pisticci centro necessita di un progetto di ampliamento. Per quello di Marconia occorre un intervento di iniziativa a corredo e completamento di quelli privati relativi alla costruzione delle cappelle gentilizie. L'impegno dell'Amministrazione è anche quello di realizzare nuovi loculi comunali per coloro che non hanno sufficienti disponibilità finanziarie a provvedere in proprio. Si registra, ancora, l'attenzione del Comune di intercettare finanziamenti nazionali e regionale allo scopo di favorire lo sviluppo della comunità nonché la realizzazione di opere volte a incrementare servizi e interventi straordinari sul territorio. Le politiche turistiche e culturali dovranno essere, infine, all'insegna della qualità e prevedere un ruolo più attivo dell'ente pubblico, attraverso il rafforzamento del ruolo delle Biblioteche comunali chiamate a svolgere un'azione di iniziativa

diretta in fase di programmazione. In conclusione, Lazazzera ha commentato positivamente la nuova esperienza nel settore finanziario comunale. «Siamo chiamati ad accrescere i livelli di trasparenza in modo che la gente possa avere sempre maggiori elementi per giudicare positivamente o negativamente gli amministratori di turno. -ha concluso- Ci sarà, insomma, un rapporto più diretto tra città e governanti. Mi preme sottolineare, infine, il rinnovato vigore ed entusiasmo della nostra maggioranza che in seguito alla nascita del Pdl raccoglie la grande sfida di essere protagonista per il presente ed il futuro delle nostre realtà locali e nazionali». Il sindaco, Michele Leone, ha definito «un successo contabile e politico, questo bilancio, vista la capacità di riuscire ad assicurare gli stessi servizi del passato senza aumentare le tasse, anzi riducendole se possibile, nonostante la diminuzione dei trasferimenti dal Governo centrale». provinciamt@luedi.it

SPUNTI Ferrandina Attacco frontale del consigliere, Dino Recchia, sulle defaillance dell’Ammistrazione

Ricchiuti, sindaco senza consenso e bastoni fra le ruote di DINO RECCHIA* FERRANDINA - Il sindaco e la “sua” amministrazione, forti di un consenso ridotto a zero e senza nessun “bastone fra le ruote”, continuano imperterriti a combinarne una al giorno. Ecco tre esempi: 25 aprile. Per la prima volta in cinquanta anni l'Amministrazione comunale ha omesso di celebrare la festa della Liberazione. Solo nei giorni successivi, forse a seguito delle innumerevoli critiche espresse da tanti cittadini, l'Amministrazione si è ricordata

della ricorrenza ed ha infilato un richiamo nel manifesto di celebrazione del 1° maggio. Complimenti. Il popolo ringrazia per la sensibilità! Buoni sport. La Regione ha stanziato per i Comuni 300mila euro come contributo per accedere all'esercizio di una pratica sportiva. Tali contributi vanno erogati a soggetti che versano in grave stato di disagio sociale ed economico, con priorità per i minori, gli anziani ed i disabili. Il Comune di Ferrandina ha ricevuto 2.400 euro, per un totale di 12 “Buoni Sport”. Nessuno ha vi-

sto il bando e l'Amministrazione non ha affisso alcun avviso pubblico. Il risultato è che su 12 buoni disponibili sono state presentate (guarda caso) esattamente 12 domande e che ben quattro buoni sono stati assegnati a dipendenti comunali o loro familiari, come si può vedere dalla Determinazione dell'Area Amministrativa numero 4 del 12 gennaio 2009. Mi chiedo: Non ci sono a Ferrandina altre persone che versano “in gravi difficoltà economico-sociali”? Quali controlli hanno fatto l'assessore allo Sport ed il Capo area amministrativa?

Chiedo la rimozione del Capo area e le dimissioni dell'assessore allo Sport. Parcheggi a pagamento. L'Amministrazione sta per affidare il servizio dei parcheggi a pagamento ancora una volta ad una ditta fuori Ferrandina. In questo modo, in un periodo di crisi e di carenza di risorse, l'Amministrazione decide di regalare dei soldi che potevano, invece, rimanere nelle casse comunali svolgendo il servizio in proprio con l'utilizzo di personale precario, così come prevedeva la delibera di Giunta comunale nume-

ro 24 del 21 gennaio 2008, fatta approvare dal sottoscritto e mai attuata. Inoltre, come già accaduto per la mensa scolastica, alla gara non è stata invitata nessuna ditta di Ferrandina. A parte la vergogna, io credo che ci siano tutti gli estremi del danno erariale, che le autorità competenti farebbero bene ad accertare. Anche lo studio del Piano del traffico è stato affidato ad un tecnico di Matera. L'assessore al Traffico farebbe bene a cambiare mestiere. *Consigliere comunale dei Verdi


Venerdì 1 maggio 2009

37 Tricarico I fedeli di tutta la Diocesi inaugureranno la stagione del mese mariano

Pellegrini per la Madonna Oggi la tradizionale processione all’antico santuario rurale di Fonti TRICARICO - La devozione alla Madonna di Fonti resta viva nei fedeli di Tricarico e di tutti i paesi vicini, soprattutto quelli della Diocesi. La devozione a “Santa Maria Fonte di Grazia”, nota come più semplicemente come “Madonna di Fonti”, avrà inizio nella mattinata odierna con una processione guidata dal vescovo, monsignor Vincenzo Carmine Orofino. L'appuntamento è per le ore 10 presso località “Tre Cancelli”, poi attraversando il bosco il quadro della Madonna avvolta in caratteristici veli bianchi e portata dai devoti, raggiungerà la chiesetta del santuario campestre, che sull'altare maggiore conserva in una nicchia l'effige affrescata della Vergine. Seguirà la Santa Messa officiata dal vescovo con tutti gli altri sacerdoti del Capitolo della cattedrale. Il rito sarà particolarmente solenne perchè sarà recita-

Un momento della processione e il santuario rurale di Fonti

ta una supplica alla Madonna di Fonti. Per tutto il mese di maggio il santuario di Fonti, anche quest'anno, sarà meta di pellegrinaggi; ma sono la giornata odierna, nonché la terza e l'ultima domenica del mese mariano, i momenti in cui si svolgono i riti religiosi con

particolare partecipazione e devozione. Per oggi è prevista l'apertura ufficiale per il 2009 dell'Ostello Fonti, che accoglie famiglie, pellegrini e associazioni, posto adiacente alla chiesetta e diretto da don Mimmo Fanuele. Grazie all'ambiente naturalistico di no-

tevole bellezza, in cui è inserita la struttura ricettiva, risulta particolarmente adatta a ritiri spirituali, momenti di raccoglimento e riflessione. Il santuario di Fonti, costituisce da sempre il punto di riferimento del culto mariano per un'area che va oltre la stessa Diocesi. In

passato, infatti, vi arrivavano pellegrini anche dalle regioni vicine, in particolare dalla provincia di Bari e di Salerno. Oggi i devoti vengono soprattutto dai centri più vicini della regione, ma comunque da un'area piuttosto vasta che si estende da Accettura a San Mauro

Forte, a Grassano, a Irsina, ad Acerenza, ad Albano, a Pietragalla fino a Potenza. Ma sono i pellegrini provenienti da Tricarico, da San Mauro Forte e da Albano a dare speciale significato innanzitutto alla processione della prima domenica di maggio. La leggenda vuole che dove oggi sorge la chiesa, anticamente vi era un fitto rovereto e che un pastore, il quale aveva smarrito una delle sue migliori vacche, l'avesse ritrovata seduta sulle gambe posteriori intenta a fissare l'effigie della Madonna dipinta su un muricciolo. Il culto della Madonna di Fonti è legato ai numerosi eventi miracolosi che si verificarono soprattutto agli inizi dell'Ottocento, come un tentativo di bruciare il santuario andato a vuotoe quando la madonna lacrimò durante una messa. Michele Santangelo provinciamt@luedi.it

Irsina Hanno speso cento euro contraffatti per recuperare il resto vero Tricarico Da maggio fino a luglio

Soldi falsi a un commerciante Due malviventi pugliesi denunciati dai carabinieri

IRSINA - I carabinieri della stazione di Irsina, in collaborazione con il Nucleo operativo Radiomobile di Tricarico, hanno denunciato due individui per spendita di monete false in concorso, reato spesso sottovalutato, ma dalle grandi ripercussioni. Il “falso nummario”, infatti, colpisce poco l'attenzione dei cittadini, spesso attratti da reati violenti e di più immediato allarme sociale, come le rapine, gli omicidi o il traffico di stupefacenti, ma, in realtà, si tratta di un crimine molto grave, tale da compromettere la stabilità economico-sociale di un Paese. Basti pensare che nel corso di conflitti del XX secolo, più volte i governi hanno cercato di immettere nel mercato di nazioni nemiche denaro falso. Un caso per tutti: la Germania nazista che produsse forti quantitativi di sterline contraffatte. Ed è in tale ottica che i controlli dell'Arma si sono avviati serrati, quando

è stato accertato che ignoti erano riusciti a portare a termine un colpo di tutto rispetto: immettere sul mercato una banconota del valore di 100 euro, a fronte di una spesa esigua, pari a pochi euro. Il modus operandi, immediatamente ricostruito dagli uomini della Benemerita, ricalcava sicuramente quello di chi non si era trovato “per caso” fra le mani una banconota falsa e inconsapevolmente la spendeva, ma di chi, invece, aveva architettato un ben delineato piano ai danni di un povero commerciante del luogo. Da quanto ricostruito dalle indagini, infatti, previo pagamento di una modica cifra, gli autori, arraffato il resto (vero) dei 100 (falsi), si sono allontanati repentinamente a bordo di una autovettura. Il commerciante, accortosi troppo tardi della non genuinità della banconota, si è ritrovato così letteralmente con un pugno di mosche fra le mani, pur avendo dato regolarmente “il re-

sto” agli scaltri acquirenti. Per fattura, foggia e colore, la banconota da 100 euro, successivamente sottoposta a sequestro, rappresenta sicuramente un’ottima riproduzione di quelle genuine, tanto da aver tratto in inganno chi, normalmente, gestisce e maneggia importanti flussi di denaro. A seguito delle immediate indagini avviate dagli uomini dell'Arma, è stato possibile ricostruire il “percorso” della banconota che ha condotto fino alla vicina Puglia, dove, a Gravina in Puglia (Ba), venivano rintracciati i due presumibili autori del reato e, pertanto, deferiti alla Autorità giudiziaria. Proseguono le indagini per risalire al luogo di origine della banconota e resta alta l'allerta dell'Arma per intercettare e disarticolare qualsiasi ulteriore tentativo di immissione di denaro falso in Basilicata. provinciamt@luedi.it

Chiusa la strada delle “Foreste”

TRICARICO - Per consentire lavori di adeguamento alla rete viaria comprensoriale, la Provincia ha disposto la chiusura al traffico, dal 4 maggio e fino al 31 luglio, della strada provinciale denominata “Foreste di Tricarico”, nel tratto compreso tra il bivio con la strada provinciale via Appia fino all'incrocio con la Provinciale ex statale 277. Il divieto di transito sarà regolamentato da segnaletica verticale e orizzontale.

Quinto posto consolidato con una vittoria ben guadagnata

Real Irsina salda ai play off IRSINA - La Real Irsina ha vinto, e lo ha fatto con il cuore, mantenendo inalterata la posizione di classifica. Seppur provata mentalmente dopo il gol dello svantaggio, ha sempre lottato prevenendo al pareggio per ben due volte, e nel finale il deciso gol di palo che ha chiuso ogni speranza per gli ospiti di portare a casa il pareggio. Subito al 5° del primo tempo Papangelo si libera al il tiro, ma il portiere glielo devia in angolo. Dopo appena qualche minuto, però, arriva la doccia fredda da parte del Vitalba, che valorizza l'unica occasione presentatasi, Colucci infatti infila nell' angolo della destra di Lolaico. Pronta la reazione della Real, che prova su numerose occasioni a trovare il pareggio, in-

fatti al 28° del ptl'arbitro annulla un gol ad Amoruso della Real per una presunta spinta in area dello stesso sul difensore. Al 40° pt , punizione dal limite di Gagliardi su Savino che appoggia nell'area piccola ma Papangelo batte a rete, ma il portiere si salva con il piede in angolo. Al 41° un autentico miracolo ancora del portiere Tommasulo che nega ancora una volta il gol a Papangelo che batte a botta sicura in porta. Si passa al secondo tempo, la Real va subito in attacco, e subito arriva anche il goal del pareggio, ad opera del funambolico Savino, oggi davvero incontenibile: riceve palla dal limite, si infila dentro e con una gran bordata fa secco l'incolpevole por-

tiere. Ancora al 10° st si propone Papangelo, con un azione simile alla precedente, ma il tiro è debole ed il portiere para. Mentre la Real si organizza per provare l'affondo per il vantaggio, sbuca sugli effetti di una punizione in area Parisi, che insacca di testa e riporta in vantaggio il Vitalba. Il goal in effetti galvanizza il Vitalba, che cerca anche il vantaggio, prova ad insistere e solo per poco non riesce a bucare ancora. Ma la Real non ci stà, ed al 20° Santangelo regala il pareggio alla Real, con un goal fotocopia del suo avversario fatto qualche minuto prima. Dopo il gol del pareggio si riscaldano un po' gli animi, si susseguono azioni da ambo le parti: al 25° Savino prova da fuori con una bordata che

L’esultanza dei giocatori irsinesi dopo la vittoria

il portiere avversario neutralizza, al 32°st anche il Vitalba sfiora il goal con Di Bello, Lolaico compie un miracolo togliendo la palla dal set dove si stava infilando. Poi la stessa cosa dalla parte avversa

con Savino ancora protagonista. Intanto Santangelo al 40° del st lascia il campo per infortunio. La Real si conferma in piena zona play off. Mimmo Donvito


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Bernalda Aggiudicati i lavori per la riqualificazione dell’edificio di via Anacreonte

Scuola media sempre più sicura BERNALDA - Giovedì 23 aprile scorso, sono stati aggiudicati in via provvisoria i lavori per il completamento-adeguamento alle norme di sicurezza e di agibilità della scuola media di via Anacreonte. «Le opere -spiega l'assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Narciso- consistono nel rifacimento parziale dell'impianto elettrico, di alcuni servizi igienici e del pavimento in linoleum in alcune aule. Saranno ripristinate pure delle coperture, sostituiti gli infissi interni, rifatte e tinteggiate delle pareti».

L'importo dei lavori a base d'appalto ammonta ad oltre 249mila euro, di cui 244.803,09 per lavori soggetti a ribasso e 4.995,98 per oneri di sicurezza non soggetti a ribasso. «I lavori -continua l'assessore- sono finanziati per 200mila euro con il contributo concesso dalla Regione Basilicata, nell'ambito del quarto Piano triennale di edilizia scolastica, e per 100mila euro con fondi da prevedersi nel bilancio comunale 2009. Riteniamo che entro trenta giorni, conclusosi l'iter procedurale dell'appal-

to, potranno iniziare». Dopo i danni provocati dal terremoto in Abruzzo, è d'obbligo chiedere a Narciso quale sia la sicurezza delle scuole bernaldesi: «Da un monitoraggio effettuato congiuntamente con la Regione circa tre anni fa, finalizzato alla verifica del “grado di vulnerabilità sismica” degli edifici scolastici, è emerso che tutti hanno risposto positivamente alle prove statiche, assicurandone idoneità statica. Mantengono, tuttavia, un grado di vulnerabilità sismica non adeguato alle norme antisismiche attuali, come

sia naturale per edifici non di nuova progettazione. Per gli adeguamenti sono richiesti interventi finanziari regionali e statali, così come per la maggior parte degli edifici pubblici esistenti». Un importante intervento, quello che si sta per portare a buon fine, che dovrà essere necessariamente integrato in tempi ragionevoli, con ulteriori opere di potenziamente statico degli edifici scolastici per prevenure eventuali problemi strutturali. Gianpaolo Palazzo provinciamt@luedi.it

Un’aula scolastica

Bernalda Discussione accesa in consiglio comunale sul bilancio, Renna difende il risultato

Più ossigeno alle casse comunali La rinegoziazione dei mutui permetterà il rilancio dell’amministrazione BERNALDA - Commozione e tempi di bilanci per quello che dovrebbe essere stato l'ultimo consiglio comunale guidato dal centrosinistra con sindaco Francesco Renna. La seduta, iniziata alle ore 11, ha visto la partecipazione dei consiglieri di maggioranza e di quelli di opposizione. Ad aprire il Consiglio sono state le parole del sindaco e del presidente dell’assise. Sul banco dei consiglieri vi erano due punti: la delibera della Corte dei Conti - sezione regionale di controllo per la Basilicata numero 7 del 01.10-15.10/2008 relativa al rendiconto 2006, e l'approvazione del rendiconto della gestione esercizio finanziario 2008. Quindi, all'ordine del giorno si è discusso dalla rinegoziazione dei mutui fino all'avanzo del bilancio 2008. Prima di aprire ai due punti, sono intervenute le richieste di chiarimento dei consiglieri su determinati argomenti e sull'attività amministrativa; elementi questi che hanno trovato la loro piena ed esaustiva risposta nelle parole del primo cittadini bernaldese. Subito dopo si è passati alla lettura del primo punto, da parte del presidente del Consiglio, e alla sua discussione. A chiedere per prima la parola è stata la consigliere di maggioranza, Caterina Camodeca, la quale ha chiesto e ricevuto chiarimenti sullo stesso. Subito dopo a prendere la parola è stata la consigliera di opposizione, Angela Grieco, che ha letto un comunicato nel quale riportava la richiesta dell'intervento di un esperto nella materia economica, soffermandosi poi sulla reale ed effettiva necessità di chiedere un rinegoziamento dei mutui. «Il mio intervento -ha detto Grieco- viene su questo punto per conoscere l'effettiva necessità di chiedere il rinegoziamento dei mutui. Non solo -ha continuato la consigliera di “Una voce per Bernalda e Metaponto”- saremmo lieti se si rivedesse il tutto con la coadiuvazione di un esperto in materia. La mia proposta -ha concluso Grieco- nasce dalla passione che nutro per la politica e per la mia città». A rispon-

L’assessore Mario Grieco

«Siamo fuori dal dissesto»

Il consiglio comunale di Bernalda e corso Umberto I

dere alla consigliera Grieco è stato il sindaco Renna, il quale ha parlato di grandi risposte che il centrosinistra ha dato alla città in questi ultimi anni. «La manovra di rinegoziazione dei ventuno mutui ha detto Renna- ha un grande dato positivo per la città e per i suoi abitanti, ovvero, l'abbassamento del tasso di interesse dal 7% al 5% circa. Questi dati -ha continuato il primo cittadino- hanno lo scopo di portare ossigeno e di cercare misure che di fatto producano azioni positive per la città. E a supporto di tutto ciò -ha concluso

Renna- possiamo affermare che Bernalda non è più in dissesto finanziario, visto l'avanzo di circa 968.000 euro, come da conto consuntivo che stiamo per approvare riferito all'anno 2008». Dopo le parole di Renna, e dopo gli animi accesi durante il Consiglio, la consigliera Angela Grieco ha abbandonato lo stesso. Subito dopo si è passati al secondo punto, di cui l'oggetto è stato anticipato dalle parole di Renna, infatti, lo stesso portava in consiglio l'approvazione del rendiconto della gestione di esercizio finan-

ziario del 2008. La lettura del punto ha visto la voce dell'assessore al Bilancio, Mario Grieco, il quale con grande soddisfazione, come già fatto da Renna, ha parlato di avanzo e di dissesto solo come un brutto ricordo per la città. L'avanzo, per la precisione, è di 968.837,80. Somma che si riferisce all'anno 2008. Subito dopo, prima della votazione che si è avuta all'unanimità, l'assessore ha anche elencato tutte le opere portate a termine durante il 2008. Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

BERNALDA - «La nostra città non è più in dissesto». Questa la frase pronunciata dall'assessore al Bilancio, Mario Grieco, durante il consiglio comunale di ieri. Parole, quelle di Grieco, che sono seguite a quelle del sindaco, Francesco Renna, che ha parlato di bilancio sano e di politica, quella del centrosinistra, che ha lavorato per la gestione della cosa pubblica. Nella sua relazione, l'assessore Grieco, ha parlato di bilancio e di opere portate a termine durante l'anno 2008. «Non si può che essere felici -ha detto Grieco- per questi risultati. L'approvazione di bilancio -ha continuato l'assessore- rappresenta un importante momento di analisi politica perché consente di verificare l'attività complessiva dell'ente. Il dato più importante, che emerge dalla lettura del rendiconto, è sicuramente quello relativo al risultato con il quale si chiude l'esercizio finanziario riferito all'anno 2008. Un dato che bisogna sottolineare, in quanto evidenza che il nostro Comune ha chiuso il 2008 con un avanzo di amministrazione di 969.837,80 euro. Vorrei sottolineare che il risultato, in sè positivo e molto importante, è frutto di una gestione sana, accorta e oculata volta ad eliminare sprechi, diseconomie ed inefficienze; elementi questi che testimoniano la virtuosità di questa Amministrazione nella gestione della cosa pubblica. L'altro dato importante, per la città e i suoi abitanti, che emerge dalla lettura del rendiconto, è quello riferito alle entrate e alle spese in conto capitale. E proprio alle opere pubbliche, vorrei portare a cono-

Mario Grieco

scenza di tutte quelle da noi impegnate per il 2008: progetto raccolta differenziata, Rsu; manutenzione straordinaria viabilità urbana; completamento recupero del Castello di Bernalda; manutenzione straordinaria impianti di illuminazione; ristrutturazione dell'ex consorzio agrario; manutenzione straordinaria degli edifici scolastici; realizzazione della ludoteca di Metaponto ed altre che hanno visto una riqualificazione totale del territorio. Si è lavorato tanto e bene per la città. Un lavoro che ha visto il rispetto delle regole dettate dalla legge numero 296 del 27 dicembre 2006 (finanziaria 2008). Noi avevamo l'obiettivo del Patto di stabilità. Si sono fatti sacrifici, i quali hanno consentito di conseguire l'importantissimo risultato del rispetto del patto con un risultato che vede il saldo finanziario conseguito a 355.000 euro e l'obiettivo programmato fermo a 118.000 euro. Elementi questi -ha concluso Grieco- che di fatto ci hanno spinti a votare a favore dell'approvazione del conto consuntivo 2008». fa.si. provinciamt@luedi.it


Venerdì 1 maggio 2009

39 Forze dell’ordine in prima linea, i privati saranno coinvolti nella pulizia delle aree esposte

Incendi, parte la prevenzione La prefettura chiederà alla Regione un anticipo dei lavori nel Metapontino LA prefettura di Matera chiederà alla Regione Basilicata di anticipare l'avvio dei cantieri, già previsto l'1 luglio, per il servizio antincendio boschivo nel Materano, in considerazione del fatto che le condizioni climatiche potrebbero favorire il verificarsi di incendi. È una delle decisioni prese ieri, a Matera, nel corso di una riunione della Protezione civile con i sindaci del Metapontino, per un esame preventivo e organizzativo degli interventi da mettere in campo a tutela del patrimonio boschivo. All'incontro, presieduto dal prefetto, Francesco Monteleone, coadiuvato dal funzionario responsabile della Protezione civile, Ermelinda Camerini, hanno partecipato dirigenti e amministratori della Provincia, del Demanio regionale, del Corpo forestale dello Stato, dell'Alsia, della Questura e di enti locali. Tra le decisioni adottate vi è anche l'impegno dei Comuni a coinvolgere i privati, impegnati in attività legate o prossime a boschi e pinete, nella bonifica e manutenzione del sottobosco e a tenere libere le stradine e le fasce tagliafuoco. Nel corso del 2006, l’an-

Le operazioni di spegnimento di un incendio boschivo

nus orribilis degli incendi boschivi insieme al 2007, in tutta Italia sono andati in fumo quasi 40.000 ettari di territorio a causa di 5.643 roghi, di cui il 60% appiccati intenzionalmente da incendiari per varie ragioni tra cui la speculazione e l’illusione di creare posti di lavoro connessi alle attività di spegnimento. Criminali incendiari che a volte sono collegati alle organizzazioni malavitose. Le illegalità connesse agli incendi boschivi rappresentano reati gravissimi, intollerabili, su cui non è possibile abbassare la guardia. I gravi lutti con-

nessi agli eventi dolosi obbligano a un maggiore impegno preventivo, per mettere la parole fine a questa emergenza nazionale e per assicurare alla giustizia questi criminali, ma il lavoro che le forze dell’ordine svolgono non può prescindere dalla collaborazione di tutta la società, per rompere quel muro di omertà che troppo spesso circonda gli incendiari. Gli incendi hanno inferto l’ennesima ferita profonda al territorio lucano che, anno dopo anno, subisce sempre maggiori danni, perdendo alberi, biodiversità e habitat, ma anche la stabilità idrogeologica di molti versanti, paesaggi, storia e identità territoriale. Ma gli incendi boschivi rappresentano anche una minaccia all’incolumità delle popolazioni e dei loro beni nei territori rurali e montani e aumentano in modo consistente la concentrazione di CO2 nell’atmosfera, accrescendo l’effetto serra, a causa della minore capacità delle formazioni vegetali di assorbire l’anidride carbonica e una maggiore emissione di CO2 attraverso la combustione della vegetazione distrutta. In Italia il dato certo che i

controlli hanno evidenziato in questi anni, è che il 98% degli incendi boschivi sono causati dall’uomo, per colpa o per estreme forme di negligenza dei comportamenti o perché appiccati per volontà sulla base di interessi diversificati. Secondo Legambiente, intorno ai piromani e a chi appicca incendi in maniera dolosa è necessario costruire un forte clima di riprovazione sociale e incentivare al massimo il lavoro di intelligence e di prevenzione che le forze in campo, ad iniziare dal Corpo Forestale dello Stato, sempre più professionalmente in prima linea nell’azione di repressione, fino a comprendere il prezioso lavoro svolto dalle tante associazioni di volontariato impegnate nelle campagne di avvistamento e di primo intervento. Oltre agli incendi dolosi, ci sono quelli colposi. Dal 2000 al 2007, la quasi totalità degli incendi per colpa, di cui sono stati accertati gli autori, sono causati dall’eliminazione di residui vegetali (1.102 persone denunciate a piede libero, il 44% ), dalla bruciatura delle stoppie (364, il 15% ), o dalla ripulitura di incolti ( 220,9% ). a.corrado@luedi.it

Policoro Al via il corso d’aggiornamento

Campus formativo del Circolo Velico POLICORO - Il Circolo velico lucano (Cvl), come da tradizione ormai consolidata negli anni, ha organizzato, in collaborazione con Anpefss (Associazione nazionale professori di educazione fisica specilisti sci) la Fiv (Federazione italiana vela) il “Corso nazionale di aggiornamento itinerante”, patrocinato dal Coni di Basilicata, Lega navale italiana, Assonautica e Università di Taranto, facoltà di Biologia. Il corso ha per oggetto i temi legati all'ambiente e lo sport, in particolare vela, e di come attraverso questo importante binomio per Policoro e tutta la fascia jonica si possano educare i

cittadini al rispetto della natura e del territorio. Cento sono stati i docenti che hanno dato il loro contributo, tra cui anche dirigenti scolastici di scuole provenienti da tutta Italia, a testimoniare l'importanza, poiché il corso è inserito in un progetto culturale più ampio: “Mediterraneo, le radici dell'Europa”, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e prevede la Circumnavigazione su barche a vela della penisola salentina, con il seguente itinerario: Taranto - Porto Cesareo - Gallipoli - S.Maria Di Leuca, con visita e studio delle Riserve Naturali marine protette che ospita-

Una lezione del campus al Circolo Velico Lucano

no i siti di riproduzione della tartaruga marina e garantiscono l'habitat della foca monaca, il tutto mirato alla salvaguardia della fauna marina del Mediterraneo. Un progetto di sicuro interesse. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

Masseria Battifarano

Nova Siri

Dimatteo affresca una volta

«Oggi Rc non si allea con il Pd»

Ottavio Frammartino

Gaetano Dimatteo

NOVA SIRI - «In merito alla notizia diffusa negli ambienti politici novasiresi, secondo cui Rifondazione comunista avrebbe stretto alleanze elettorali con il Partito democratico per le prossime votazioni amministrative del 6 e 7 giugno, devo chiarire, quale segretario provinciale di Rc, che al momento non esiste alcuna alleanza politica tra Rifondazione e la locale sezione del Pd». A precisarlo, in una nota diffusa ieri, è il segretario Ottavio Frammartino. «Esiste, invece, un dialogo aperto con i compagni della sinistra del Partito democratico -spiega ancora- e in particolare con il capolista Rocco Montagna, fautori di una terza lista che vede al momento la partecipazione di tutte le componenti politiche escluse dal Pd, oltre a valide rappresentanze della società civile. Preciso che, se ufficialmente investito dal Pd, non avrò nulla in contrario per favorire una lista unitaria con Rifondazione e con le altre forze che compongono lo schieramento del centro sinistra». provinciamt@luedi.it

NOVA SIRI – Una sequenza di volti, immersi nell’azzurro intenso del cielo e del mare della costa jonica, caratterizzeranno la volta del salone di rappresentanza della seicentesca dimora storica della Masseria Battifarano in contrada Cerrolongo di Nova Siri. Lo ha annunciato ieri l’artista lucano Gaetano Dimatteo, che realizzerà gratuitamente il lavoro, commissionatogli da Vincenzo e Carmelita Battifarano. Al termine dei lavori gli ambienti affrescati e restaurati saranno utilizzati come sala di degustazione dei vini prodotti dalle “Cantine Cerrolongo” e come luogo per lo svolgimento di eventi e mostre: «Il lavoro –ha detto Dimatteo– raffigurerà un riassunto della mia pittura, intrisa dell’anima di questa terra». Dimatteo sarà assistito da due giovani artisti locali, Salvatore La Battaglia e Mariano Stigliano. La Masseria Battifarano ha fornito utili elementi di studio nel corso della XI Settimana della Cultura con la pubblicazione dell’inventario sull'archivio documentale di famiglia, che ha riportato alla luce una corrispondenza con Benedetto Croce nei luoghi della poetessa Isabella Morra e atti sull'attività agricola del comprensorio. provinciamt@luedi.it

La spada di Damocle della retrocessione incombe sul Latronico

Montalbano in coda di play out MONTALBANO JONICO - Le due gare attese per sciogliere i nodi della retrocessione diretta in prima categoria e della permanenza in promozione si sono concluse con due risultati di parità, che hanno lasciato le cose come stavano. Non è andato oltre lo 0 a 0 lo Sporting del patron Iacovino, che non è riuscito a far sua l'intera posta in palio, così come si attendeva la tifoseria, che ha dovuto ancora una volta ingoiare un boccone amaro, condito da delusione e incredulità. E sì, perché nessuno si aspettava che la sontuosa campagna acquisti del mercato di riparazione d'inverno, che ha visto l'arrivo in maglia biancoazzur-

ra di ben dieci giocatori di categoria e di esperienza, non fruttasse alcun progresso sostanziale in tema di gioco e di risultati. Il cambio di passo sperato non c'è stato e la squadra non è riuscita a tirarsi fuori dalle sabbie mobili della bassa classifica, in cui ha continuato ad essere invischiata. E buon per gli jonici che il Lagopesole è uscito imbattuto dal campo di Latronico, riuscendo a raggiungere il pareggio a cinque minuti dalla conclusione dell'incontro. Un gol d'importanza capitale per il team di mister Diazenna, che per tale circostanza esterna ha potuto mantenere salda la penultima posizione in classifica ed evitare il sorpasso da parte

dei termali. Un sorpasso che a una sola giornata dalla chiusura del torneo e con le gare in calendario domenica prossima, che prevedono le due proibitive, almeno in tema di previsioni della vigilia, trasferte di Latronico e Montalbano rispettivamente contro A. Scanzano e Pleiade Policoro, avrebbe potuto significare la condanna definitiva degli jonici. E invece, salvo sorprese nell'ultimo turno, sempre possibili nel calcio, la spada di Damocle della retrocessione diretta incombe sul Latronico, mentre il Montalbano sembra avviato a disputare la coda dei play out. Ma se la squadra di mister Diazenna non dovesse fare un salto di qualità ed elevare il

Sgargi dello Sporting Montalbano Jonico

suo rendimento, la strada per la salvezza rimarrebbe irta di ostacoli e difficilmente potrebbe avere uno sbocco positivo. Non era certo un ostacolo insormontabile il Varisius visto domenica al

“Puccio Dellorusso”. Ma Nuzzi e compagni quasi mai sono riusciti a impensierire l'attento portiere ospite, che ha vissuto un pomeriggio di tutto riposo. Antonio Romano


Sport Venerdì 1 maggio 2009

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Oltre agli squalificati Sabatino, Suppa e Cuomo out anche Patarini infortunato

Potenza con molti dubbi Per Catalano scelte obbligate in difesa eidea tridente in attacco La tradizione è indubbiamente dalla parte di Peppe Catalano chiamato ad un nuovo miracolo per cercare di portare in salvo il Potenza. Come tutti sanno e ricordano l’anno scorso insieme a Falanga riusci nell’impresa di far rimanere il Potenza in C/1 e alcuni anni fa portò alla salvezza l’Asc, questa volta insieme ad Andrea Santarsiero, nel play out di srie D contro l’Ostuni dopo la stangata della Commissione Disciplinare ai danni della squadra potentina condannata ad una pesante penalizzazione per un presunto illecito sportivo. E la scelta sembra andare nella direzione di dare forte credito al proverbio che non c’è due senza tre. Se lo augurano ovviamente tutti quelli che hanno a cuore le sorti della formazione rossoblù. Anche se questa volta l’impresa è molto ardua. E per tutta una serie di motivi. A cominciare dal calendario molto difficile che attende Lolaico e compagni che dovranno affrontare nell’ordine Pescara in casa, Taranto in trasferta e Benevento al Viviani. Tre impegni che non inducono certo all’ottimismo. Come, è storia di tutta la stagione, non si può fare troppo affidamento sulla validità di un organico che ha mostrato da sempre evidenti limiti strutturali. E allora bisogna fare affidamento su altri fattori come la cabala e la fortuna per riuscire a conservare il posto in Prima Divisione. E già la partita di domenica con il Pescara non si presenta sotto i migliori auspici per il Potenza che dovrà fare a meno in un colpo solo di ben quattro pedine molto importanti. Capitan Cuomo, Sabatino e Suppa squalificati e Patarini infortunato. Dopo il ribaltone in panchina di lunedi scorso, la società ha pensato bene di porta-

Cozzolino e Nolè disponibili per domenica

re la squadra in ritiro a San Gregorio Magno per farle ritrovare concentrazione e stimoli in vista degli ultimi 270 minuti della stagione regolare. E’ toccato a Catalano e a De Stefano, promosso aiuto allenatore, trovare gli argomenti giusti per tirare su il morale di una squadra ancora scossa dalla debacle di Foligno e dal successivo cambio dell’allenatore. E per vedere se i due Peppe sono riusciti nell’impresa bisognerà aspettare la sfida con il Pescara. Per intanto bisognerà pensare alle soluzioni più giuste ed idonee per schierare un undici che abbia buone possibilità di ottenere un risultato positivo.

E ieri, nel test in famiglia, qualche indicazione precisa si è avuta. Mentre per difesa e centrocampo le scelte appaiono quasi obbligate, qualche soluzione in più c’è per comporre il pacchetto offensivo. Dal momento che Cozzolino e Nolè che hanno svolto lavoro differenziato e non hanno partecipato al test, sono sicuramente recuperabili e quindi disponibili per domenica. A loro si devono aggiungere anche Cantoro e Sarno. Si diceva prima delle scelte obbligate in difesa dove in luogo di Cuomo e Patarini dovrebbe giocare Dei sulla fascia destra. Lolaico sulla corsia opposta e Porcaroi e Di Bella in mezzo.

Sicuri del posto nella zona nevragica del campo sono Cammarota, Berretti e Mangiapane. In attacco varie le possibilità. Una potrebbe prevedere Sarno trequartista a ridosso di Cozzolino e Cantoro. Oppure, per non stravolgere troppo i meccanismi ormai collaudati sul fronte offensivo. Sarno e Cantoro esterni e Cozzolino punta centrale.. Ma non bisogna sottovalutare le possibilità anche di Raffaele Nolè che in uno schieramento prettamente offensivo potrebbe giocare insieme a Sarno e a Cozzolino per puntare con decisione alla conquista dei tre punti. sono tutte decisione che andranno vagliate con la massima attenzione da parte di Catalano che probabilmente deciderà la formazione solo all’ultimo momento. Per intanto oggi la squadra, sotto lo sguardo vigile di Andrea Santarsiero effettierà una doppia seduta. Prevalentemente atletica quella mattutina mentre nel pomeriggio si lavorerà su schemi e disposizioni in campo. Nella serata di oggi la squadra dovrebbe rientrare a Potenza dove sabato mattina effettuerà la seduta finale al Viviani. Situazione decisamente migliore per il Pescara che, pur dovendo fare a meno degli squalificati Indiveri e Camorani, recupera l’attaccante Simon. Il tecnico Antonello Cuccureddu sembra intenzionato a presentare una squadra che possa rischiare poco e allo stesso tempo non disdegnare la possibilità del colpaccio. in porta il giovane Prisco, difesa a quattro con Di Liso e Vitale sugli esterni, Pomante e Romito centrali. Tre centrocampisti di quantità e qualità come Ferraresi, Coletti e Giordano, Zeytulaev a supporto dei due attaccanti Simon e Bazzani. Rocco Sabatella

La pioggia ha condizionato il test

Melfi, Gilfone possibile novità

La pioggia ha costretto il Melfi a ridurre sensibilmente l'orario di lavoro. Partitella a metà per i gialloverdi a causa dell'allagamento del campo Cedas di San Nicola. Le cattive condizioni del terreno di gioco, hanno indotto prudenzialmente Palumbo a limitare i tempi del test in famiglia anche per evitare pericolosi contatti. Obiettivo principale evitare stupidi infortuni in previsione della gara molto importante che attende i federiciani domenica. Obiettivo centrato visto che contro i biancorossi pugliesi Palumbo potrà disporre di tutto l'organico. Notizia sicuramente confortante in considerazione della rilevanza della posta in palio. Tutta la squadra ha fretta di chiudere i conti e raggiungere la fatidica quota 40, quella che consentirebbe ai gialloverdi di tirasi definitivamente fuori dalla zona che scotta. " Vogliamo vincere sottolinea al nostro taccuino Damiano Mitra. Nutriamo rispetto per il Barletta ma noi vogliamo ottenere questa vittoria che ci permetta di staccarci in maniera definitiva da ogni tipo di pericolo. Certo l'importante è non perdere, ma siamo tutti concentrati sull'obiettivo tre punti. Il Barletta avrà poi due partite per cercare di raggiungere come noi il traguardo salvezza". Dalla città della disfida giungono notizie di un Barletta rimaneggiato ma Mitra, come tutto il resto dei compagni non si fida dell'avversario: " Si è vero, mancherà loro qualche pedina a centrocampo, rimarca il giocatore toscano, ma noi dobbiamo pensare solo a noi stessi. D'al-

tronde avremmo firmato tutti per trovarci in questa posizione alla fine del girone di andata. Abbiamo la possibilità di poter centrare la salvezza con due giornate di anticipo e non vogliamo lasciarci sfuggire l'occasione. Siamo padroni del nostro destino e questo è un aspetto fondamentale". Certamente un vantaggio non da poco. Il Melfi deve badare solo a se stesso, senza guardare ai risultati delle concorrenti. Per questa partita è probabile che Palumbo ritorni al collaudato 4-4-2. In difesa nessun cambiamento nonostante le quattro sberle subite ad Andria. Giocherà il solito quartetto davanti al portiere Russo. A centrocampo Mitra e Maisto formeranno la coppia centrale, mentre sulle corsie laterali si annidano i consueti dubbi. Con il rientro di Tufano a destra, ormai ristabilitosi dopo la contrattura muscolare che lo ha costretto a saltare la trasferta di Andria, si cerca un titolare per la corsia mancina. Frasca e Gilfone partono alla pari e solamente il lavoro delle prossime ore stabilirà chi giocherà dal primo minuto. In avanti ritorna Merini, dopo lo specifico lavoro che Palumbo gli ha fatto svolgere al fine di ritrovare la forma migliore. Al suo fianco bomber De Angelis, lanciatissimo verso la conquista del trono di miglior goleador del girone. Il centravanti campano è fermo a quota 17 un numero che contrariamente alla cabala, il gialloverde si augura che gli possa portare fortuna a partire dalla sfida con il Barletta. Emililio Fidanzio


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Chisena dolorante, De Santo in forse e Conte ha problemi alla caviglia

Matera, prove anti-Venafro Danza: «L’11 dipenderà dal recupero di due under acciaccati» Silva inserirà molti under

Francavilla, sarà un Brindisi baby

Una formazione del Francavillla

FRANCAVILLA – Il gruppo continua le sessioni di allenamento in vista della delicata sfida in programma domenica prossima, davanti al proprio pubblico contro la neo promossa Brindisi. Una sfida che si annuncia molto entusiasmante, che vedrà di fronte due squadre con obiettivi diversi. I sinnici, ancora in lotta per evitare la zona play out, i brindisini già vincitori del campionato. Umori diversi quindi. I padroni di casa però, non devono cullarsi di questo, perché il Brindisi non si recherà in riva al Sinni per farsi una scampagnata, chi scenderanno in campo di certo onorerà la maglia che indossa. Da notizie che giungono dalla cittadina brindisina, si parla di una formazione imbottita di seconde linee, con mister Massimo Silva, che potrebbe dare spazio anche ad alcuni under. Del Prete e compagni però, non si facciano illusioni, il Brindisi ha una rosa valida, con giocatori che siedono in panchina e che potrebbero giocare in altri club anche ad alti livelli. Del resto, una formazione che ha dominato il campionato sin dalle

prime giornate, non può contare soltanto su undici titolari. Questo il tecnico Lazic lo sa molto bene, per questo tiene alta la concentrazione dei suoi, che durante gli allenamenti vengono continuamente spronati. Un Francavilla quindi, che deve cercare di tenere a dovuta distanza di sicurezza la zona play out. Le squadre che inseguono alle spalle, sono distanti cinque lunghezze e cercheranno fino alla fine di uscire fuori dalla zona calda della classifica. I rossoblu, dovranno affrontare queste ultime tre gare: Brindisi, Venafro in trasferta e Pianura in casa, con tanta determinazione, per cercare di fare quanti più punti possibili. Il campionato ormai è alle battute finali, non bisogna concedersi distrazioni, in questi campionati un minimo passo falso viene pagato a caro prezzo. Lazic, confida non soltanto nei suoi ragazzi, ma anche sui tifosi, che si spera, arrivino in massa allo stadio “Fittipaldi” per incitare la propria squadra. La spinta del pubblico amico, deve essere di vitale importanza per il morale del Francavilla. Claudio Sole

Danza prepara un Matera equilibrato. Ieri pomeriggio partitella al campo “XXI Settembre-Franco Salerno” per la truppa biancazzurra in vista della gara con il Venafro di domenica che vale la quasi certezza di evitare di trovarsi invischiata nella bagarre dei play out, ma sooprattutto per recarsi nell’ultima trasferta della stagione a Nocera senza particolari patemi, visto che le squadre in lizza per evitare il baratro stanno facendo punti anche fuori dai pronostici. Il tecnico ha impiegato la formazione che probabilmente scenderà in campo contro i molisani. E’ il giocatore del 1990 a condizionare tutto l’assetto, infatti se giocherà Cottet tra in pali a destra il tecnico ha provato Giovanni Risi, una delle soluzioni che già in passato Danza aveva provato, ma non utilizzato. Le condizioni di De Santo sono importanti e il ragazzo ieri ha girato intorno al campo ma non ha partecipato alla gara, quindi, non è difficile che possa essere disponibile. Anche Conte è uscito dolorante, quindi le cose potrebbero andare di pari passo. Nel senso che, si aprono le porte (anzi la porta) per Gatti e un posto a centrocampo per Marsico a fianco di Acampora con De Santo a destra e Naglieri a sinistra o Malagnino. Proprio la duttilità del centrocampista venosino, che sta attraversando il miglior periodo da quando veste la maglia del Matera, permette varie soluzioni anche a partita in corsa al tecnico di Castellaneta. Sono tutte soluzioni possibili, ma non è escluso che possa esserci spazio anche per Massimo Cilumbriello. Perchè in certe gare serve chi ha personalità, ma è chiaro che vedremo in seguito cosa capiterà con le condizioni di De Santo. «Al momento non ho deciso ancora nulla, perchè ci sono delle situazioni in termini di infortunio ancora da valutare, con la speranza di recuperare tutti. Non devono esserci ragazzi deconcentrati, quindi al momento è meglio non sbilanciarsi. Non serve chi va in campo, ma come lo si fa. E credoconclude il tecnico-che i ragazzi abbiano voglia di chiudere al meglio questa situazione». Il Matera deve necessariamente fare bottino pieno e non si fida di un Venafro che farà della tranquilli-

Tonio Chisena

tà la sua arma migliore, in quanto è già retrocesso ma è una squadra che sta disputando tutte le gare all’insegna dell’impegno e la dignità. Il Matera dovrà comportarsi da Brindisi, se ce ne sarà bisogno. Nel senso che tutto domenica scorsa al Fanuzzi portava alla naturale sconfitta del Matera nonostante tra le duie squadre

Lugi De Santo

era senza dubbi quella di Danza più attiva e tonica dal punto di visata atletico. Il Matera dovrà fare lo stesso e mettere subito la gara dalle sue parti, iniziando con il piede sull’acceleratore. Le ultime tre prestazioni lasciano intuire che il Matera sarà all’altezza della situazione nonostante qualchje giocatore “ammaccato” co-

me Chisena e Conte. Le soluzioni non mancano, a cominciare da Marsico che ha ripreso dopo un piccolo problema alla ripresa degli allenamenti. Un arma in più, ma conterà molto l’approccio alla gara e Danza sta tenendo tutti in tensione senza lasciar intuire chi scenderà in campo dall’inizio. Renato Carpentieri

Trasferta a Sant’Antonio Abate che potrà dare l’idea dell’aria che si respirerà negli spareggi

Genzano, è già uno scontro play out GENZANO DI LUCANIA - A Genzano il tempo vola. Neanche il tempo di metabolizzare il pareggio ottenuto contro il Pomigliano cinque giorni fa, che lo Sporting Genzano deve già prepararsi al bivio decisivo della stagione. Giocatori e dirigenza sanno che per la trasferta contro il Sant'Antonio Abate è disponibile solo un risultato: la vittoria. Qualunque altro parziale condannerebbe definitivamente gli alto bradanici. Con soli nove punti ancora a disposizione lo Sporting Genzano ha tutte le intenzione di continuare a mantenere aperto il discorso salvezza diretta. Sei, infatti, sono le lunghezza che la dividono dal Sant'Antonio Abate, prima squadra attualmente direttamente salva. Domenica non ci saranno margini d'errore e servirà la gara perfetta contro la squadra più in forma del campionato. Mister Bacci, per la sua prima volta da quando siede sulla panchina dello Sporting, avrà

tutti a disposizione. A difendere la porta bianco rossa, dopo tre turni di assenza, dovrebbe tornare in numero uno Borrelli. I due centrali difensivi saranno Fiscina e Masturzo, che tanto bene hanno fatto durante l'arco della stagione; sugli esterni dovrebbero rivedersi Autiero e Fiore, con quest'ultimo in forte ballottaggio con il rigenerato Gargano. A metà campo Mister Bacci avrà finalmente ampia scelta con Rega, Buonocore e Papagni certi del posto da titolare a Bacio Terracino, Salbini e Pepe che si giocheranno l'ultima maglia da titolare. In attacco, Compierchio dovrebbe riprendere il posto che domenica scorsa gli è stato soffiato dall'italo argentino Insaurralde a fianco di Impagliazzo. Le scelte, comunque, non mancano e benché il risultato penda tutto a favore dei padroni di casa, a Genzano c'è la voglia di riscatto dopo il pareggio contro il Pomigliano. Il Sant'An-

tonio Abate ormai non perde dalla quinta giornata di ritorno in casa della Turris, lo scorso quindici febbraio. Da allora solo vittorie e pareggi. I numeri del prossimo avversario dei lucani mettono paura. Dei trentotto punti conquistati sino ad oggi, ventinove sono stati fatti nel girone di ritorno con ancora tre gare da disputare. Dall'undici gennaio, prima giornata di ritorno, il Sant'Antonio Abate ha realizzato ventidue reti, subendone solo tredici. Se le statistiche sono fatte per essere stravolte, lo Sporting Genzano sarà chiamato a una prova decisiva fatta di costanza, determinazione e voglia di sovvertire i pronostici per puntare in alto dando la dimostrazione che lo Sporting è più vivo che mai. Certo, i tanti punti persi per strada ora iniziano a farsi sentire, ma lo spogliatoio è compatto, segue il Mister e proverà l'impresa contro i campani. Rocco De Rosa

Il centrocampista del Genzano Papagni


42 Sport

Venerdì 1 maggio 2009

Bisogna vincere e aspettare il team di Labriola

Avigliano, crocevia per gli spareggi per la D AVIGLIANO - Crocevia Avigliano. La corsa verso il quinto posto, quella che ha per destinazione la salvezza diretta passano da qui. Bersaglio permanenza nel mirino del Banzi. Un mattone forse decisivo lo ha messo con il successo contro il Forza Matera, nel segno di quel Di Stadio che, espulso nell'occasione, salterà la gara di oggi (così come Pisani). Un punto è quel che serve per la matematica certezza di poter prolungare le sue speranze con i playout. Con la consapevolezza che, comunque vada, c'è pronta l'alternativa spareggio, che sarebbe reso necessario da una sconfitta del Banzi ad Avigliano accoppiata ad un successo del Balvano sul proprio campo contro una Murese che il suo destino (terzo posto ormai definitivo) lo ha già deciso. L'obbiettivo dell'Avi-

ATELLAMONTICCHIO-AZ PICERNO

BALVANO-MURESE

gliano ha un nome (si chiama Oppido) ed una data: mercoledì 6 maggio. Per raggiungerlo, serve completare il filotto di successi, vincere la quarta partita di quella sorta di torneo ad eliminazione diretta, in cui la sola squadra a rischiare di andar fuori era proprio quella aviglianese, che ha già visto gli uomini di Fila-

delfia, oggi senza il capitano Ruggiero Vaccaro, tenuto lontano da impegni di famiglia, imporsi a Irsinese, Picerno e Ricigliano a suon di gol, dodici in tre gare. Il gioco degli scontri diretti lo favorisce rispetto al Policoro, cui è appaiato in classifica (sconfitta 1-0 sul campo degli ionici; vittoria con un clamoroso 7-3 nel ritorno al Comunale). Oppido nel mirino, Oppido nel destino: è qui che gioca il Policoro, è il risultato di questa gara che incrociandosi con quello di Avigliano deciderà chi stasera andrà in vacanza, chi fra 5 giorni tornerà in campo. Linee telefoniche che già si annunciano roventi, dal campo preospettiva di un pomeriggio vietato ai deboli di cuore. Novanta minuti, o forse più, e tutto sarà chiaro. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it

OPPIDO-POLICORO

Picerno vuole salvarsi

Balvano vuole crederci

Secondo posto da confermare

AL COMUNALE della cittadina della Valle di Vitalba l’Atella Monticchio incontra l’AZ Picerno per l’ultimo atto d’Eccellenza. Per la squadra del presidente Carriero un incontro non facile perché dovrà vedersela contro una formazione che ha estremo bisogno di vincere per evitare di essere scavalcato dal Forza Matera che è distanziato soltanto di due punti. Infatti i materani vincendo con il Ferrandina potrebbero affiancare il Picerno se pareggiano e superarlo in caso di sconfitta con Atella. Ugual cosa potrebbe capitare all’Irsinese che a quota 35 è in condominio con il Picerno. Per non rischiare gli ospiti dovranno quindi fare di tutto per superare l’Atella Monticchio dopo aver compromesso tutto domenica scorsa con la sconfitta tra le mura amiche. L’Atella Monticchio già condannato ai play out pur vincendo non potrà fare proprio niente per evitare i play out per guadagnare la salvezza e quindi il diritto a restare nel campionato regionale di Eccellenza. L’Atella Monticchio è comunque chiamato a disputare una gara di orgoglio dopo un campionato giocato non al meglio, vuoi per i diversi infortuni capitati ai suoi giocatori e vuoi perché il sodalizio gialloble, quest’anno, si è affidato ai giovani locali ai quali è però mancato quel pizzico di esperienza nella categoria per poter far meglio. L’undici locale dovrà fare di tutto per conquistare la vittoria perché in caso di sconfitta del Forza Matera gli atellani andrebbero ad occupare il quint’ultimo posto della classifica, buono per non disputare i play out contro la Vultur, altrimenti sarà derby anche nella lotta per la salvezza. Michele Rizzo

Poche motivazioni per la Murese, quindi c’è da ipotizzare che il Balvano potrà conquistare la cosiddetta vittoria della speranza. Perchè le uniche possibilità a cui possono ambire i ragazzi di Turturiello dopo la sconfitta a Policoro di domenica scorsa sono quelle di vincere e sperare che il Banziperda ad Avigliano. Chiaramente in questo caso ci sarà uno spareggio per chi dpvrà retrocedere in promozione e chi disputare i play out. Quindi, una settimana in più per chiudere il discorso campionato d’Eccellenza. L’Avigliano conta Turturiello del Balvano di poter acciuffare i play off e quindi non regalerà niente e la speranza del Balvano è che la Murese sia già con la testa agli spareggi e permetta ai rossoblù di vincere. Perchè i valori in campo sonop ad appannaggio della Murese, ma le motivazioni in queste gare valgono parecchio e quindi il pronostico è per Turturiello e compagni. sport@luedi.it

OPPIDO LUCANO - Si giocherà al Comunale di Oppido Lucano l'ultima giornata del campionato di Eccellenza Lucana tra Angelo Cristofaro e Policoro. Per i bianco verdi di casa non resta nessuna motivazione per disputare una gara al top della concertazione in virtù della seconda piazza nella classifica generale ormai conquistata. Tutt'altra storia per il Policoro che scenderà sul sintetico di Oppido con l'intenzione di portare a casa i tre punti e sperare ancora nell'ultimo posto tra i play off. Mister Manniello, dopo la vittoria di Ferrandina che ha regalato alla tifoseria bianco verde la miglior posizione nel campionato di Eccellenza della sua storia, punterà sicuramente a onorare sino alla fine questo difficile campionato. I cinque punti di distanza dal Pisticci hanno già dato il verdetto finale ma gli uomini oppidesi proveranno a dare l'ennesima conferma dell'ottimo lavoro svolto durante l'intera stagione. La cenerentola Policoro proverà, invece, ha dare il secondo dispiacere dell'intera stagione tra le mura amiche all'Angelo Cristofaro Oppido. Sino a oggi, in effetti, l'unico ko interno degli alto bradanici è targato prima di campionato contro la Murese. Visto il congelamento delle prime quattro posizioni della classifica, la gara che si disputerà oggi pomeriggio a Oppido diventa una delle gare di cartello grazie al Policoro. Con gli occhi puntati anche ad Avigliano, dove la squadra di casa sarà impegnata contro il Banzi, a Oppido si affronteranno due squadre in salute che sono state protagoniste in questa lunga stagione. Rocco De Rosa sport@luedi.it

TRICARICO-PISTICCI

IRSINESE-RICIGLIANO

VALDIANO-VULTUR

FORZA MATERA - FERRANDINA

Sarà una festa per entrambe

A Irsina conta solo vincere

Gara utile alla Vultur

Servono punti per poi sperare

Il Pisticci vorrà consolidare e migliorare tutti i record stracciati nel corso della stagione, per farli durare il più a lungo possibile; l'Azzurra da un lato vorrà fermare la marcia trionfale della capolista, dall'altra vorrà confermarsi, così come lo scorso anno, la sesta forza del campionato. Ecco le parole del capitano dell'Azzurra Giuseppe Scarfone: “Abbiamo disputato un buon campionato anche se aver mancato l'obiettivo play - off un po' ci rammarica perché era l'obiettivo di inizio stagione. Sul piano del gioco non abbiamo nulla da rimproverarci, siamo stati capaci di disputare ottime prestazioni; siamo mancati sul piano dei risultati dove siamo stati troppo discontinui. C'è la voglia di dimostrare tutto il nostro valore e bloccare la capolista”Un po' di Tricarico anche nel Pisticci dove ha militato per tutto il campionato l'under Gerardo De Biasi, lo scorso anno militante nell'Azzurra e quest' anno colonna portante della difesa gialloblè “Vogliamo vincere, come al solito; il mister non ci permetterà passerelle e noi non vogliamo assolutamente chiudere il campionato con una sconfitta. Per me soprattutto sarà una partita ricca di emozioni e voglio dimostrare il mio valore anche nel mio paese. Sono grato alla società e al mister che mi hanno dato la possibilità di vincere questo campionato; personalmente dopo il sesto posto dello scorso anno sono riuscito a giungere primo e, grazie ai progressi avuti durante questo torneo, spero che questo non sia il punto più alto della mia carriera ”. Paolo Paradiso

LA PARTITA tra Irsinese e Ricigliano si giocherà sul campo sportivo comunale di Gravina di Puglia, a darne notizia è la società, che ha dovuto trovare una soluzione alternativa, a causa della inagibilità del campo sportivo di Irsina.La tribuna sarà tuttavia piena di tifosi ad incoraggiare la squadra in quest'ultima tappa di questo campionato, e disicuro la più importante. Facendo un po' di calcoli, all'irsinese andrebbero bene diverse soluzioni di risultati, ma ciò che la squadra deve puntare ad ottenere dice il presidente dell'Irsinese Franco Manfredi, è un solo risultato : «La vittoria; la vittoria per stare al sicuro da qualsiasi tipo di calcolo - afferma Manfredi - che ci darebbe la matematica certezza di ritornare a pensare ad un nuovo anno in eccellenza, sicuramente diverso. Una vittoria - conclude Manfredi che farebbe ricordare a tutti che quest'annata è solo stata una brutta annata, ma che la squadra tuttavia una anima l'ha sempre avuta».È dello stesso avviso l'allenatore Enzo Patella, vero padrino di questa squadra inventata e fatta giocare in tutti i modi, un risultato che se arrivasse, (..)porterebbe di sicuro la sua firma. Forse il destino infine ha voluto giocare il suo ruolo, regalando al mister una piccola soddisfazione : “ dopo tanti sforzi e sacrifici, conseguire il risultato della salvezza, tanto sperato, quanto inseguito, proprio nella sua città”.Seppure con vari problemi di organico, Patella non dovrebbe avere in effetti grossi problemi ad affrontare il Ricigliano. Mimmo Donvito

L'ultimo giorno di scuola prima della maturità. Nel turno conclusivo del massimo torneo regionale, il Ruggiero Valdiano (56 punti in 29 partite) ed il Vultur (quattro punti in 14 trasferte) prepareranno l'ultimo scorcio di stagione, che le due squadre affronteranno sulla scorta di opposti obiettivi. Appare chiaro, quindi, che la partita - in programma al “Del Sole” di Marsico Nuovo - offra ai due tecnici la possibilità di delineare gli indirizzi tecnici da perseguire in futuro e di testare i singoli calciatori. A cinque giorni dall'andata della semifinale play-off contro la Murese, Franco Masullo schiererà una formazione che, per effetto delle squalifiche, presenterà più di un avvicendamento: il rientrante Pascuzzo sostituirà Chiacchio, Zuccarelli ricoprirà il ruolo di regista - abitualmente affidato a Cava - mentre Polito rileverà Sanseviero in prima linea. Il Vultur di Finamore, rinfrancato dalla vittoria contro l'Azzurra Tricarico - grazie alla quale si è assicurato un posto nella poule salvezza - rinuncerà a Rapolla: il capocannoniere dei vulturini, autore di sette reti in campionato, è stato squalificato per tre partite. Il rendimento dei bianconeri fuori casa è alquanto incostante: i risultati parlano di una sola vittoria, conseguita all'esordio contro il Balvano (1-2), e di un insperato pareggio contro la Murese. La partita sarà trasmessa in differita domenica prossima alle ore 22 su Italia2 (canale analogico, digitale terrestre, piattaforma satellitare Hotbird 6-13° Est e streaming video sul sito www.italia2tv.it). Carmine Marino

MATERA - Dopo la débacle di Banzi il Forza Matera è costretto a vincere contro il Ferrandina per poi tendere l’orecchio ai risultati degli altri campi. nfatti il destino dei ragazzi di Francesco Liuzzi è adesso legato alle sorti di Irsinese e Picerno. Vincere quindi potrebbe non bastare a Di Pede e compagni. Sul campo di borgo La Martella, dove arbitrerà un arbitro della Cai, con inizio alle ore 16, il Forza Matera troverà un Ferrandina che dovrà fare a meno di tre calciatori oltre che del tecnico Tonino Stigliano, fermato dal giudice sportivo per cinque turni. La squadra aragonese non potrà avvalersi delle prestazioni di Vincenzo Messeri, a cui sono state inflitte cinque giornate di squalifica, Ivan Filippelli, fermato per tre turni, e Michele Ciardo che contro l’Angelo Cristofaro di Oppido ha rimediato la quarta ammonizione facendo così scattare la squalifica per una giornata. Anche i materani devono fare i conti con un forfait per squalifica. Si tratta di quello di Giuseppe Biondino che dopo il rosso rimediato a Banzi salterà la sfida odierna. Adesso la parola passa al campo sul quale i ragazzi del tecnico Francesco Liuzzi dovranno far valere la loro voglio di salvarsi. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it


Sport 43

Venerdì 1 maggio 2009

Nonostante qualche infortunio a giocatori importanti l’obiettivo non è sfuggito

Pisticci, annata magica Uno per uno i protagonisti della cavalcata per arrivare in D PISTICCI-Una cavalcata trionfale quella del Pisticci, fotografata con il comportamento dei protagonisti.

ANTONIO GUARINO (10) - Il faro del centrocampo gialloble. Un moto perpetuo. Ha corso in lungo e largo per l'intera stagione risultando determinante per l'economia del gioco del Pisticci che in lui ha trovato due polmoni immensi ed una estrema dinamicità a cui vanno ad associarsi alcune efficaci sortite offensive. Impressionante per costanza di rendimento, applicazione e motivazioni. Era solo un suo sosia il giocatore retrocesso due anni fa con il Pisticci. ANSELMO GRIECO (10) Giunto a Pisticci accompagnato da una importante fama nel panorama calcistico lucano ha impiegato qualche partita per ambientarsi, ma poi ha ingranato la marcia risultando determinante per il gioco d'attacco dei gialloble. Nonostante sia un esterno, ha saputo esibire un invidiabile fiuto per il gol tanto da risultare il capocannoniere di squadra con 18 gol. Ha concluso il campionato da prima punta per l'assenza di attaccanti di ruolo della quale il Pisticci, anche grazie a lui, non ha sofferto. VINCENZO DI MARIA (10) - Difensore centrale di immensa classe ed invidiabile puntualità. Capace di unire tutte le doti che un difensore dovrebbe avere: senso della posizione, rapidità, doti aeree, impostazione. Da due anni, contro il Pisticci, non passa praticamente nessuno. Mai un errore. Mai una sbavatura. E' il terrore degli attaccanti avversari. Secondo molti addetti ai lavori si tratta del miglior difensore di Eccellenza Lucana. Da categoria superiore. DOMENICO LAVECCHIA (9,5) - La sua è una stupenda favola. Giunto in gialloble da ragazzino nell'anno della sfortunata esperienza in serie D del 2001-02, non ha più svestito la maglia della squadra della sua città. Sono questi i due elementi che lo hanno trasformato presto in un vero e proprio idolo per il pubblico pisticcese. Ha chiuso il campionato da capitano quasi a suggellare maggiormente una stagione fantastica. Famoso per le sue efficaci sgroppate sulla fascia destra. Ha messo in carniere 5 reti e 5 assist. GIUSEPPE FORTUNATO (9,5) -Un grave infortunio lo ha costretto ai box a gennaio. Chiude con 12 gare disputate. Ma il suo contributo è stato immenso sia quando è sceso in campo sia dopo, perché è rimasto vicino al gruppo continuando a mettere al servizio della squadra la sua esperienza. Un vero capitano ed un grande professionista. Uomo d'ordine nel centrocampo pisticcese ed uomo saggio nel giovane spogliatoio di Valente. Ha vinto per la seconda volta il campionato di Eccellenza in gialloble scrivendo di diritto il suo nome nella storia della Pol. C.S. Pisticci. LEANDRO CASALE(9)- Il gaucho era giunto a Pisticci per ricoprire il ruolo di esterno alto nello scacchiere di Valente. Ma esigenze di organico hanno costretto il tecnico a reinventarlo terzino sinistro. Una scommessa vinta a pieni voti grazie alla grande intelligenza ed alla duttilità tattica di un giocatore che all'occorrenza ha fatto anche il mediano e che, pur partendo da dietro, ha saputo far sfracelli sulla corsia di sinistra. Un

- Se fosse arrivato prima avrebbe con tutta probabilità meritato altro voto. Ma colleziona solo 4 presenze dopo un inatteso ingaggio nella fase finale del torneo da giocatore svicolato ed inattivo. La sua risulta comunque una presenza fondamentale per il Pisticci perché in un momento in cui la squadra aveva bisogno di ritrovarsi, lui, con stile invidiabile, ha saputo portare esperienza ed equilibrio arricchendo così un gruppo giovane di doti che non poteva avere.

I PROTAGONISTI

Angelo Coretti

Antonio Guarino

Domenico Lavecchia

Giuseppe Fortunato

Salvatore Buonomo

esterno di moderna concezione, a tutta fascia, che unisce classe e rapidità. Regala 2 assist. Realizza 2 gol. MARIO CIRIGLIANO (9) - Azzeccatissimo acquisto di mezza stagione. Segna 6 gol in 11 presenze e risulta determinante nella fase finale del campionato. Quando i gialloble si sono ritrovati del tutto privi del reparto offensivo, Valente gli ha trovato l'insolito ruolo di seconda punta. E lui, che è uomo di fascia dotato di grande velocità, ha interpretato il compito alla perfezione, trovando una completa intesa con il compagno di reparto Grieco. Appena rimesso in sesto sotto il profilo atletico ha dimostrato a tutti di che pasta è fatto firmando a suon di gol la promozione del Pisticci. GERARDO DE BIASI (9) - Una

Gianluca Esposito

Antonio Regina

Emanuele Giuliani

Leandro Casale

Alessandro De Nittis

gradita sorpresa. Il miglior giocatore in quota under del Pisticci assieme a Farinola. Anche se in campo, che sia un under, non se ne accorge nessuno. Torna in gialloble dopo l'esperienza di due anni prima e mostra subito una sorprendente maturazione. Rimanevano comunque dei dubbi sul fatto che un ragazzo così giovane potesse svolgere il delicato ruolo di difensore centrale. Lui li ha saputi spazzare via tutti. Gli sono bastate poche partite per dimostrare tutto il suo valore. Attento, preciso, forte fisicamente. In coppia con Di Maria ha fatto reparto a protezione di Coretti. DAVIDE FARINOLA ( 9) - Il “moscerino” materano arriva a metà campionato per puntellare il centrocampo e sorprende tutti per qualità ed agonismo. Ci mette

Anselmo Grieco

Damiano Cappiello

Francesco Salerno

Maxi Capobianco

Vincenzo Di Maria

poco a mostrare tutte le sue grandi doti tecniche. Smista palloni come un consumato mediano di costruzione. Da esterno è una spina nel fianco delle difese avversarie. Compensa alla contenuta prestanza fisica con la tenacia, la corsa e l'intelligenza tattica. Il suo campionato è fatto di 12 presenze in un crescendo di emozioni e prestazioni. La sua media voto è altissima. Lascia il segno anche con 2 gol. ANGELO CORETTI ( 8) - Non si può dare un voto maggiore, seppur probabilmente meritato, ad un giocatore che per la maggior parte delle gare ha dormito sonni tranquilli grazie alla superiorità espressa in campo dalla sua squadra. Ma per un portiere, in queste situazioni, è paradossalmente anche più difficile farsi tro-

Aniello Cozzolino

Davide Farinola

Gerardo De Biasi

Mario Cirigliano

Antonio Valente. Le foto in pagina di: www.gialloblè.it

vare pronto nelle relativamente poche occasioni in cui si viene chiamati in causa. Ci è riuscito pienamente riscattando del tutto una fase iniziale di stagione non al top. ALESSANDRO DE NITTIS (8) Giovane centrocampista marconese reinventato esterno basso di destra. Il tempo di prendere confidenza con la realtà gialloble ed il nuovo ruolo ed il gioco è fatto. De Nittis dimostrare di avere stoffa e tenacia garantendo quantità sulla corsia di competenza a protezione di Lavecchia, senza disdegnare la fase offensiva. Si sovrappone con puntualità tanto da fornire 2 assist e segnare 2 gol, l'ultimo nel giorno della promozione in D. Altra scommessa vinta. SALVATORE BUONOMO (7,5)

ANIELLO COZZOLINO (7,5) Jolly difensivo ed anche di centrocampo. Generoso ed impavido. Si integra a meraviglia con il nuovo gruppo, dopo un inizio stagione giocato a Ferrandina. Ma in gialloble è un'altra cosa. Trova subito l'intesa con lo spogliatoio e con il pubblico. Anche perché, insolitamente per le sue doti, segna due gol nelle sue prime uscite. Ruvido, ma sempre efficace. ANTONIO REGINA ( 7) - Da attaccante segna un solo gol, ma fondamentale. Il suo è un campionato da riserva. E la sua bravura è sapersi far trovare pronto. Quando è in campo è disposto a spendere fino all'ultima goccia di energia. Corre da matti e, visto il suo ruolo, questo aspetto aiuta la squadra in determinate situazioni tattiche MAXI CAPOBIANCO (7) - Problemi burocratici allungano oltremodo i tempi per il suo impiego, tanto che il furetto argentino si ritrova a dover star fermo mezza stagione senza poter essere schierato. Quando è disponibile la squadra ha già trovato i suoi equilibri ed inserirsi non è semplice. Quando entra in campo, tuttavia, si fa valere con le sue doti tecniche e la sua dinamicità. FRANCESCO SALERNO ( 7) Un infortunio ad inizio stagione non permette di avere un giudizio compiuto su questo possente difensore centrale comunque autore di prestazioni positive nelle poche presenze raccolte. Gli fa onore l'atteggiamento tenuto nel post infortunio: ha continuato a ritenersi un gialloble a tutti gli effetti, è stato vicino alla squadra ed alla fine ha festeggiato la promozione con i compagni. EMANUELE GIULIANI ( 7) - Poche presenze per questo under che, comunque, si è fatto valere quando chiamato in causa. Il successo di una squadra passa per la capacità delle riserve di essere pronte mentalmente quando si chiede loro di scendere in campo. In tal senso Giuliani non ha assolutamente deluso le aspettative. GIANLUCA ESPOSITO (7)-Difficile dare un giudizio su un secondo portiere chiamato in causa solo per pochi minuti, vista l'invidiabile forma di Coretti, che non ha rimediato squalifiche né patito infortuni. Il giovane campano, tuttavia, lavora con serietà assieme al preparatore Camassa, sempre come se dovesse scendere in campo. E questo è un aspetto che ne esalta la professionalità. DAMIANO CAPPIELLO (7)-Arriva all'ultimo momento con l'obiettivo di riprendere confidenza con il campo dopo il brutto infortunio di inizio stagione che gli ha negato l'esperienza in una piazza più importante. Si rende disponibile per abbracciare a pieno l'esperienza gialloble ed alla fine trova anche il modo di esordire con riscontri assolutamente positivi. Roberto D’Alessandro


44 Sport

Venerdì 1 maggio 2009

Bubbico e Lasala stendono il Barile a segno con Anastasia su rigore

Vaglio, è buona la prima Iniziano nel migliore dei modi i play off per Marino e compagni ASD BARILE SPORTING VAGLIO

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ASD. BARILE: Salvatore,Volonnino G., Sigillito, Malanga, Grimolizzi,Giordano, Caselle, Barbaro Ra, Grieco, Barbaro Ro., Anastasia. A disp.: Strozza, Bagayoko, Lapenna, Leone, Volonnino A.,Palese, Vucci. All. Belluscio SP. VAGLIO: De Nicola, Santarsiero, Avigliano G, Cammarota,Fedota, Muotri, Avigiano A, Bubbico, Carbone, Lo Sasso L,Mancino. A disp.: Albano, Pignuolo, Savino, Losasso G.,Pugliese, Lasala, Marino. All. Marino ARBITRO Colangelo RETI 46'Bubbico (V), 48' Lasala rig. (V), 75'Anastasia rig. (B) BARILE - Sono iniziati i play-off del girone C di terza categoria, ma cominciano male per il Barile che subisce una sconfitta casalinga ad opera di un Vaglio sostenuto dalla buona sorte. Il fischio d'inizio del arbitro Col angelo, il Barile parte subito in avanti, e in pochi costruisce alcune palle gol limpide, ma che non vengono sfruttate al meglio da Barbaro Ro,

seguito poi da Anastasia, Grieco e ancora Barbaro Ro. Il vaglio si chiude e cerca di colpire in contropiede, ma la difesa barilese contiene senza affanno gli attacchi ospiti. L'andamento della gara prosegue con gli attacchi del barile e la difesa del Vaglio. Si prospetta uno 0 a 0 alla fine del tempo, ma nei minuti di recupero, un inutile fallo a centrocampo di Malanga, regala una punizione al Vaglio che batte con la palla in area, dove la distratta difesa del Barile, si fa sorprendere da Bubbico, che dalla linea di fondo, trova un tiro che si insacca tra palo e portiere, portando in vantaggio il Vaglio nel finale di primo tempo. Dopo aver consumato un the caldo, le due squadre scendono in campo e tutti pronti per vedere la reazione dei padroni di casa. Ma l'inizio non è dei più promettenti per il Barile, con la difesa che fa il secondo regalo al Vaglio, concedendo un calcio di rigore forse un po benevole da parte dell' arbitro, in quando lo stesso fallo nel primo tempo, era stato subito da Anastasia, ma in quella occasione non è stato concesso. Il rigore calciato da Lasala viene trasformato per il raddoppio del Va-

glio. I barilesi a questo punto mostrano del nervosismo, che impedisce di ragionare facendoli attaccare a testa bassa, solo la bravura del portiere esordiente De Nicola, impedisce al Barile di pareggiare, su un colpo di testa di Anastasia , poi con un tiro dal limite di Caselle, che viene respinto a pugni chiusi. Bisogna arrivare al 75' quando l'arbitro, concede un rigore sacrosanto al Barile, che viene realizzato da capitan Anastasia: Gli ultimi 15' minuti sono un vero e proprio assedio alla linea Maginot eretta dal Vaglio. Ancora in mostra il portiere De Nicola, che riesce a deviare con la punta delle dita, una punizione battuta da Barbaro Ro, siamo intorno al 80' quando il Barile rimane in 10 per l'espulsione per somma di ammonizione di Anastasia. Nonostante l' inferiorità numerica il Barile va vicinissimo al gol del pareggio con Barbaro Ra, che con un colpo si testa, impegna il portiere con un difficile intervento. Questa è l'ultima occasione, poi arriva il fischio finale. Davvero un peccato per questo Barile, che avrebbe potuto gestire meglio la gara e con meno nervosismo poteva avere un esito migliore. vi.bo.

FRANCAVILLA CHIUDE CON UN PARI VALSARMENTO 1 S.FRANCAVILLA 1 VALSARMENTO: Labanca, Pappalardo, Caprara, Tarantino, Barletta, Salerno, Tortora, Miraglia, Berardi, Bilotta, Rusciani. A disp.: Guarino, Buccolo, Foglia. All.: Ciancia V. SPORTING FRANCAVILLA: Durso, Ciancio D., Ciancio L., Bartolomeo, Ponzio, Marcelli, Pennella, Carlomagno, Marino, Lista, Vitarelli. A disp.: Camodeca, Rondinelli, Di Sario, All. Amatucci. MARCATORI: 32' Bilotta (V), 76' Strazza (F). SAN COSTANTINO A. - Ultima giornata di campionato di terza categoria del girone "E". Di scena, l'incontro tra la Valsarmento e lo Sporting Francavilla. Partita senza stimoli per entrambe le squadre. I padroni di casa, già nella griglia dei play off, lo Sporting Francavilla invece, vittorioso del campionato con tre giornate di anticipo. Un match che ha visto nonostante tutto, due squadre con la voglia di fare bene, anche se le azioni degne di nota sono davvero poche. La prima frazione di gioco, vede i padroni di casa più intraprendenti e pericolosi. Al 15' una bella azione della Valsarmento con Bigotta, mette in difficoltà la difesa ospite che a fatica sventa il pericolo. Al 27' lo Sporting Francavilla si affaccia dalle parti della difesa locale, con Lista, che salta un avversario e calcia a rete, ma il portiere in uscita smanaccia la sfera. Al 32' la gara si sblocca, con Bigotta, che è lesto ad arrivare per primo su un cross dalla fascia di Tortora e a depositare la palla alle spalle dell'incolpevole Durso. I sinnici, subiscono il colpo e pochi minu-

ti dopo, rischiano di capitolare, con il difensore della Valsarmento Tarantino, che su calcio piazzato, centra in pieno il palo della porta difesa da Durso. Si arriva così, al termine dei primi quarantacinque minuti di gioco, con i padroni di casa in vantaggio. La ripresa, vede i ragazzi di mister Amatucci, entrare in campo più determinati e vogliosi. Al 14' Pennella, sfiora il pareggio con una conclusione dal limite. Pochi minuti dopo, ancora Pennella va vicino al goal, ma la sua conclusione risulta imprecisa. I padroni di casa cercano di reagire, ma non impensieriscono più di tanto la difesa avversaria. Al 76' però, la gara si rimette in equilibrio, con il centrocampista Strazza, bravo con un tiro in diagonale a battere il giovanissimo portiere Labanca. I ragazzi di mister Amatucci, a questo punto, provano l'assalto finale, cercando ripetutamente la via della rete. Ma un po' l'imprecisione e la stanchezza, visto le condizione del terreno di gioco reso pesante dalla pioggia, fanno terminare la gara con il risultato di 1-1. Un pareggio che, accontenta entrambe le squadre. A fine gara, il dirigente Dottore commenta la gara: «La mia squadra - dice il dirigente - è scesa in campo nel primo tempo molto distratta. Nella ripresa, ho visto i ragazzi molto più determinati, raggiungendo il meritato pareggio. Ringrazio i miei ragazzi - continua il dirigente Dottore - per aver fatto uno splendido campionato, chiudendolo con l'imbattibilità». Lo Sporting Francavilla, su 16 gare, ha ottenuto 13 vittorie, 3 pareggi e 0 sconfitte. Una stagione davvero entusiasmante per la compagine francavillese. Claudio Sole


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Venerdì 1 maggio 2009

Canosa e Ciullo evitano la capitolazione ed è pareggio

Armento, vince la noia STELLA MARIS GALLICCHIO

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STELLA MARIS ARMENTO: Canosa A, Canosa G, Pompeo S, Saponara G, Petraglia P, Bloise V, Dibuono M, Sciacovelli L, Magaldi L, Bellofatto N, Bello A. A disp.: Serafini A, Dibuono P, Stipo V, Lauria R, Costa G, Fruci L, Di Crisci R.All.: Canosa Michele F.C. GALLICCHIO 95: Ciullo R, Mirandi V, Vilella L, Conte F, Donnadio O, Di Sirio S, Montano D, Giordano F, Caradonna R, Eufemia G, Santoro R, Montemurro G, Vicino M, Conte F, Torzullo G, Conte P, Donnadio D.All.: Cifone Luigi. ARBITRO: Mara Teresa Travascio Sez. Moliterno. LE occasioni da gol non realizzati non sono mancate.Ma andiamo per ordine. Si può affermare che la Stella Maris Armento viaggia sullo stesso binario della Juve, soprattutto negli ultimi tempi. L'inizio del primo tempo comincia in sordina, sia i padroni di casa che gli ospiti sparacchiano palloni da una parte all'altra del campo. Successivamente però la squadra casalinga inizia a prendere le misure e a macinare gioco per almeno una trentina di minuti. Al 20 pt però il n. 5 ospite, Ovidio Donadio, in un fazzoletto di campo in area avversaria si gira rapidamente e fa scoccare un tiro velenosissimo al quale ha risposto il portiere Canosa Adriano, con un gesto plastico che è stato sottolineato da uno scrosciante applauso dei tifosi di ambedue le fazioni. È di fronte a tali gesti atletici che si riscopre la bellezza del calcio giocato, e il plauso va a tutti e due i giocatori autori di tale azione.La partita corre lungo i binari della correttezza e con un predominio crescente della formazione di casa che si avvicina al possibile

Rocco Ciullo del Gallicchio

vantaggio con un paio di occasioni avute dagli attaccanti Bello e Magaldi, non concretizzate a causa di mancanza di lucidità o di egoismo calcistico. Al 40 pt però lo stesso Magaldi Leonardo viene atterrato in area di rigore avversaria dal difensore gallicchiese Mirandi. Prontamente il vivace arbitro Travascio fischio il penalty. Si incarica dell'esecuzione il rigorista della squadra, Bloise Vincenzo, che sbaglia clamorosamente tra lo stupore e la rabbia dei propri sostenitori. Il morale cala ma interviene l'allenatore Canosa che sprona e sostiene, come sempre, la sua compagine, evocando una reazione psicologica e dando sostegno al giocatore, che ha sbagliato il suo primo appuntamento al goal su calcio di rigore, nell'arco dell'intero campionato. Al 45 pt Domenico Montano è stato improv-

visamente preso da un malore dovuto ad un calo di zuccheri. Pronto l'intervento da parte di alcune persone presenti in campo che hanno fatto tutto ciò che si dovrebbe fare in vista del pronto intervento della guardia medica di turno, Dott. Mastronardi Giovanni, il quale prestando soccorso allo sventurato ha riassicurato tutti e il giovane Montano si è ripreso per la gioia di tutti.Lo stesso Montano è stato poi sostituito da Donnadio Donato.All'inizio della seconda frazione di gioco, come da copione, l'Armento cala nella preparazione fisica concedendo spazi soprattutto a centrocampo e il Gallicchio, con maggiore vivacità crea azioni d'attacco pericolose, tanto che il portiere casalingo Canosa Adriano è chiamato ad effettuare due difficili interventi nel giro di 30 secondi a tutela del risultato.C'è da rilevare un'azione clamorosa mancata da Bello che sottoporta ciabatta un bell'assist di Magaldi. Da qui in poi non c'è stata più storia e il fischio finale del bravo arbitro femminile ha mandato tutti negli spogliatoi.Ancora un'ennesima delusione soprattutto dell'allenatore dell'Armento Michele Canosa che non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione.Il Gallicchio, inoltre, con il pareggio ha perso l'occasione di andare ai play off. Si è invece riusciti a strappare una dichiarazione del presidente-calciatore Bloise Vincenzo. Il quale così si esprime sull'andamento calcistico dell'anno 20082009: “il campionato non è stato brillante e secondo le aspettative iniziali, non ha prodotto quei risultati sperati. È da aggiungere che non tutti i giocatori hanno seguito i consigli dell'allenatore che fra tutti i dirigenti, come dinanzi detto, è il più amareggiato. Lo stesso Presidente si augura che nel prossimo torneo “Golden Cup” le cose vadano meglio”. Giovanni Saponara

L’Avis sovverte il pronostico col Montemurro

Vignola replica a Ciancia MONTEMURRO 1 AVIS SASSO 1 MONTEMURRO: Bozzari, Marino, Lobosco T, Rinaldi , Nigro ('80 Purita), Lobosco D, Calvino, Iritano , Ciancia, Lobosco L, Latorraca. A disp.: Laterza, Padula, Galante, Calvino, Latorraca A. All.: Russo Carmine AVIS SASSO DI CASTALDA: Cavallo, Perrone, Corleto, Pepe A, Pepe G, Tofalo, Tolve, Colangelo, Vignola , Pascale, Hayate. A disp.: Trinchitella Doti. All.: Corleto Rocco NOTE: Espulsi: al 30' Pepe G(S) e Lobosco L(M),al 75' Lobosco T(M) e il dirigente Spianato(M) RETI: 20' Ciancia(M), 60' Vignola (S) MONTEMURRO - Un ottimo e quanto inaspettato pareggio viene conquistato dall' Avis Sasso di Castalda, contro ogni pronostico, vista la superiorità dei padroni di casa anche in campionato. Il risultato strappato sul difficile campo di Montemurro fa ben sperare per il prosieguo dei Play-off. I padroni di casa partono subito forte, cercando di fare la partita, gli ospiti attendono affidandosi alle ripartenze veloci per micidiali contropiedi. La gara si sblocca al 20'minuto, con il Montemurro che va in vantaggio. Azione insistita di Ciancia, che di forza supera tre avversari, si presenta davanti

a Cavallo infilandolo in uscita. Al 30' saltano i nervi in campo, Pepe G atterra al limite dell'area il Sassese Lobosco L, il quale ha una reazione colpendo con un pugno. Ne scaturisce un rissa che coinvolge i giocatori di tutte e due le squadre, ci vogliono 10 minuti abbondanti per calmare le acque e prevalga la ragione, l'arbitro decreta l'espulsione dei due giocatori. La partita prosegue su binari più

tranquilli, ma senza grosse emozioni fino al 60', quando Nigro, rinvia erroneamente su Vignola, che, ne approfitta e si invola verso la rete, beffando l'incolpevole Bozzari. Al 75' una bella azione di Lobosco T, che entrato in area, potrebbe facilmente segnare ma, si esibisce in una inutile arabona, consegnando il pallone nelle mani di Cavallo, il difensore gialloblu innervositosi forse per l'errore commesso,

inspiegabilmente falcia l'incredulo portiere Sassese, con conseguente e sacrosanta espulsione, seguita anche dall'assistente Spianato per le inutili e veementi proteste. Gli ospiti potrebbero addirittura portare a casa l'intera posta, se nel finale un colpo di testa di Tolve non finisce sul palo dopo la deviazione del portiere Bozzari che salva parzialmente il risultato. v.b.

Stigliano passa a Metaponto I.METAPONTO STIGLIANO

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STIGLIANO : Cafarella, Marchese, Barbaro, Campanale, Lovecchio, Orlando, Angerame (Cascino), Virelli L. (85) (Fornabaio), Lattanzio (Barisano), Mariuolo ( Perrone), Lella (Rodriguez), A disp.: Virelli (87). All. Soldo I.METAPONTO: Dinocca, Lopapa, Turillo, Suriano, Distefano, Ditaranto, Caputo, Bonora, Mianulli, Minervini L., Capace. A disp.: Turillo, Piccinni, Minervini P., Magliaro. All. Lopapa G. ARBITRO: Cardinale di Matera RETI: al 10' Campanale, 15' Gariuolo, 30' Lattanzio, 40' Mianulli, 43' Virelli (85). 61' Angerame, 67' Lella STIGLIANO - Con una grande vittoria esterna ai danni dell'Italica Metaponto, lo Stigliano conferma il meritatissimo secondo posto. L'ultima di campionato del girone E di terza categoria si chiude con un 6 a1 che non lascia dubbi su quanto di buono ha fatto al società di mister Soldo. Un piccolo giallo ad inizio gara, l'arbitro designato non può raggiungere Metaponto, avvisata la Federazione di competenza, immediatamente provvede alla sostituzione del direttore di gara che arriva da Matera. L'italica Metaponto deve cercare di vincere per mantenere il suo quinto posto per l'accesso ai play off, mentre lo Stigliano deve consolidare la seconda posizione in classifica. Ci prepariamo ad assistere in teoria, ad una partita combattuta, in pratica sul campo, sin dai primi minuti si capisce c'è una sola squadra, lo Stigliano che con forte determinazione e concentrazione, comincia a creare gioco, potendo passare in vantaggio sin dai primissimi minuti, ma le punte e i centrocampisti offensivi per loro imprecisione sprecano almeno tre nitide palle gol. L'Italica avverte subito la supremazia tecnico-atletica ed anche territoriale degli ospiti, cercando di contenere le sfuriate avversarie fin quando l'uomo più esperto, Campanale, riesce a concretizzare con un perentorio colpo di testa, al decimo minuto, una punizione battuta da Virelli (85), mettendo la palla in rete. Non passano che appena 5 minuti e Gariuolo raddoppia con una bella girata al volo. Il momento per gli ospiti è magico, tutto gira per il meglio, ed al 30' il bomber Lattanzio, in azione eseguita tutta in velocità triplica, Trenta minuti di gioco e partita già messa la sicuro dallo Stigliano.La reazione dell'Italica arriva al 40', da un piccolo rilassamento visto il vantaggio, la difesa commette una ingenuità, ed il Metaponto accorcia le distanze. Neanche il tempo di far illudere il Metaponto per un recupero, che arriva la quarta rete dai ragazzi dello Stigliano, con Virelli (85), che conclude una bella azione corale. Si va al riposo sul4 a 1. Il secondo tempo, inizia sulla falsa riga del primo, con lo Stigliano che amministra il risultato e il Metaponto che non riesce a tenere il ritmo imposto. Si aprono ampi varchi , dove al 61' in un azione di contropiede, il neo-entrato Perrone, imbecca Angerame che tira di prima intenzione trafiggendo Dinocca. La festa dello Stigliano viene completata al 67' con la sesta rete messa a segno dal giovane Lella a coronamento di un'ottima prestazione. A questo punto della gara, rimane il tempo per effettuare le sostituzioni per dare possibilità ad altri di giocare in attesa del triplice fischio. A fine gara grande soddisfazione per lo Stigliano ed il secondo posto conquistato, e sicuramente nella fase play-off potrà dire la sua. L'Italica Metaponto può ritenersi soddisfatta del campionato condotto, e va dato atto del corretto comportamento avuto. vi.bo

Golden Cup Comincia nel migliore dei modi la fase suppletiva del torneo per Colangelo e soci

Il Calcio Serra cala il poker con l’Acerenza CALCIO SERRA 2005 ACERENZA

4 0

CALCIO SERRA 2005 : Della Croce, Galasso, Summa, ( Sabato C. ), Mecca ( Lovallo ), Rosati, Ferrara ( Carlucci ), Ciaglia, Mollica, Colangelo, Iannielli ( Rinaldi ),Bochicchio ( Sacco ).A Disp.: Sabato D. All. Sabato Leonardo ACERENZA: Millesi, Mauro, Cillis, De Bonis, Soldano L., Miglionico, Soldano D., Pietragalla, Mancaniello, Pomponio, Saluzzi. All. Lichinchi Giuseppe RETI: Al 27', 73' Colangelo, 85' Carlucci, 87' Rinaldi. AVIGLIANO - Primo incontro del torneo Golden Cup, ed è subito vittoria sonante per la squadra di mister Sabato, che cala un poker di reti al malcapitato Acerenza. La gara dei padroni di casa, da subito fa capire le proprie intenzioni di voler conquistare la posta in palio. Il tempo di dare il calcio d'inizio, che al 2' minuto, su angolo di

Mollica, Ciaglia di testa fa mettere in mostra, i riflessi del portiere ospite Millesi, il quale mette in angolo. La pressione è costante, l'Acerenza cerca di limitare i danni alzando una barriera difensiva che resiste fino al 27', quando i padroni di casa passano in vantaggio con Colangelo, che su lancio di Mecca, dal limite, vede il portiere avanzare, con un pallonetto mette la palla in rete. Il vantaggio mette una certa tranquillità, ma non si disdegna di cercare il raddoppio per chiudere subito la gara. Le occasioni ci sono ma non vengono sfruttate a dovere, a la prima parte di gara termina sul risultato di 1 a 0. La ripresa vede ancora la squadra di Sabato attaccare, passano solo sei minuti e su cross di Sabato C., nuovamente Ciaglia di testa mette a lato sbagliando la facile occasione. Ma il gol con il passare dei minuti si avvicina. Al 73' Colangelo raddoppia con su cross di Carlucci, riceve palla nell' area piccola e insacca anticipando l'uscita del portiere ospite. L'Acerenza rassegnato alla superiorità del Calcio Serra continua a subire gli attacchi dei padroni di casa che concretizzano le azioni

all' 85', con Colangelo rende il favore a Carlucci, il quale appena entrato in area, con un diagonale mette la palla in rete. Non sono passati che due minuti e arriva la gloria anche per Rinaldi, che Riceve la palla su lancio di Lovallo, e la mette nell'angolino dove il portiere non può arrivarci, siglando così il quattro a zero definitivo. Felicità e gioia per il clan di mister Sabato, che come avevamo già anticipato era la squadra del momento in questo finale di campionato, avendo fermato sul pareggio due grandi del torneo, come il Vaglio ed il Barile. Svegliatisi un po' tardi, rimane il rammarico che forse, con un po' più di attenzione e un risveglio anticipato, forse si poteva partecipare anche ai Play-Off invece della Golden Cup. Comunque sono discorsi che lasciano il tempo che trovano, ora bisogna pensare a vincere e poi per il prossimo anno ci si potrà togliere qualche bella soddisfazione per questa giovane squadra. Da segnalare per il Calcio Serra l'esordio da titolare del portiere Della Croce. vi.bo.


46 Sport Basket C Dilettanti Battuto il Reggio Calabria

Venerdì 1 maggio 2009

Corporelle in semifinale REGGIOC. CORPORELLE

74 83

HELIANTIDE REGGIO CALABRIA: Meduri 4, Filianoti 11, Pellicanò 22, Corlito 8, Rizzieri 10, Mercurio 17, Manca 2, Barreca, Vazzana, Costantino. All. Antonio Paternoster. CENTRE CORPORELLE POTENZA: Ginefra 5, Favia 9, Delli Carri 24, Marino 11, Pellegrini 21, Armentano 4, Marchese 9, Dimitriu n.e., Viggiano n.e., Brucoli n.e., All. Dino De Angelis. ARBITRI: Lauretani e Piram di Livorno. PARZIALI: 12-19, 34-42, 57-

De Angelis

64, 74-83. NOTE: Spettatori 30 circa. Usciti per cinque falli Corlito. Fallo tecnico fischiato a Marchese, nessun fallo antisportivo fischiato alle due formazioni. LA CENTRE Corporelle Potenza supera il turno battendo al Palasport Pentimele di Reggio Calabria l’Heliantide per 83 a 74 al termine di una gara sostanzialmente condotta dai ragazzi di Dino De Angelis che hanno giocato con la solita compattezza e il solito carattere. La gara è stata subito in discesa per i biancocelesti che hanno condotto senza affanni e senza patemi

il gioco. La squadra allenata da Dino De Angelis ha prodotto ottime trame di gioco, facendo leva sulle indubbie capacità tecniche di Pellegrini che sotto le plance ha praticamente dominato la scena. Bene anche gli esterni capaci di far breccia nella munita retroguardia della compagine reggina di Antonio Paternoster. Il team biancoceleste ha dominato la scena, nonostante il forfait di Mimmo Castellitto. La Centre Corporelle Potenza ha condotto anche con un margine rassicurante, nel parziale decisivo, che ha raggiunto i diciassette punti di vantaggio sul 74 a 57.

Delli Carri in azione

Basket A Dil. Play Out Matera conquista la bella per la salvezza immediata

Bawer d’orgoglio a gara 5 Una serie di triple nell’ultimo parziale spengono il Molfetta MATERA MOLFETTA

90 84

BAWER MATERA: Corvino 22, Sottana 8, Gergati 2, Cortese 17, Ferrienti 6, Squeo, Maggioni 15, Giuliani 6, Longobardi 15, D’Aria ne. All. Corà MOLFETTA: Maggi 15, Mapelli 3, Parrino 3, Malamov 15, Stijepovic 8, Nanut 11, Leo 14, Puglia ne, Di Marcantonio 15, Gadaleta ne. All. Carolillo ARBITRI: Migotto di Venezia e Cherbaucich di Trieste PARZIALI: 12-23, 37-37, 56-59, 90-84 NOTE: Spettatori un migliaio circa con folta rappresentanza di tifosi del Molfetta. Usciti per 5 falli Mapelli e Malamov, Fallo tecnico a Leo nell’ultimo minuto. Tiri liberi Matera 22/28, Molfetta 13/17 MATERA conquista la bella e mantiene aperta la porta ad una salvezza immediata. C’è voluta un’autentica battaglia, una gara d’orgoglio spesso anche in rimonta per avere ragione di questo Molfetta e conquistare la bella di domenica sera al PalaPoli. Una sfida che sarà senza appello e che avrà bisogno ancora di qualcosa in più dall’Olimpia Matera, anche ieri spesso indietro ed in sofferenza. Ma stavolta, è giu-

La tripla di Riccardo Cortese del sorpasso decisivo (foto Videouno)

Hockey Under 15 Sconfitta col Friuli

La Basilicata è quarta al Trofeo delle Regioni La squadra di Barbano giù dal podio

sto dirlo, capace di tirar fuori l’orgoglio, il cuore, la grinta e la voglia di conquistare gara 5. Quegli ingredienti che erano mancati soprattutto nelle due sfide esterne di Molfetta. E’ stata un’impressionante serie di triple consecutive di Cortese, Corvino, Sottana a scavare il break che ha portato Matera dal 67-72 al 8073 che è stato il solco incolmabile poi per Molfetta negli ultimi minuti. Minuti caldissimi con scintelle soprattutto sulla panchina materana dove qualcuno ha perso il controllo della situazione. Ma alla fine Matera può pensare di aver portato a casa il risultato anche se forse

su qualcuno i segni di un eccessivo nervosismo si vedevano ben chiari. Ma Matera può festeggiare la conquista di gara 5 e soprattutto provare a dare un senso al suo campionato con la salvezza immediata già domenica sera sul campo di Molfetta. Ci vorranno un paio di giorni per ricaricare le batterie e ripartire. La gara è stata soprattutto nel tentativo di fuga iniziale di Molfetta che parte a razzo e si porta subito sul 7-17 al 6’ minuto chiudendo 12-23 il primo parziale. La riscossa di Matera sull’asse Longobardi e soprattutto Cortese non si fa attendere. L’Olimpia ritor-

na sul pari 34-34 al 18’ e chiude 37-37 a metà gara. La terza frazione è ancora all’insegna del tira e molla. Corvino si scuote e prova a scavare il break sul 46-42 ma Molfetta risponde con Di Marcantonio e si riporta 5157 al 29’. Poi è ancora Maggioni a ridurre all’intervallo sul 56-59. L’ultima frazione è sul filo del rasoio. Molfetta sembra condurre per lunghi tratti, poi la serie di triple finale e la vittoria di Matera. I tifosi tornano a crederci. Domenica sarà necessario l’ultimo sforzo per chiudere una stagione da autentico incubo. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Ippica Ottima prestazione al campionato italiano di salto ad ostacoli

Il Tucci Team ha fatto bottino pieno TURSI - L'Associazione dilettantistica sportiva “Tucci Team” ha fatto il pieno di onorificenza al Campionato italiano di ippica salto a ostacoli, conquistando ben due medaglie d'oro. Le competizioni si sono concluse domenica scorsa a Pontedera (Pi), con i campionati lucani di salto ostacoli sul gradino più alto del podio. Per la categoria Primo Grado, campione italiano 2009 è risultato Vincenzo Tucci di Tursi, che con la sua formidabile cavalla “Chiacchera Della Leia”, è riuscito a concludere tutte e cinque le prove in programma senza commettere alcun errore (l'unico binomio in tutto il campionato). Per la categoria Brevetti, campione italiano 2009 è risultato Salvatore Palmieri, che grazie alla sua cavalla “Iridea” e ai consigli del suo istruttore, Vincenzo Tucci, l'ha fatta da padrone al cospetto dei migliori binomi italiani, commettendo un solo errore nelle cinque prove disputate. Il Campionato Italiano Amazzoni riservato alle Primo Grado è stato vinto da

Viola Verii su “Dekret”; secondo posto per Elisabetta Scuderi con “Taressa” e terzo per Francesca Rovelli su “Calano”, mentre per le Amazzoni Primo grado qualificato, la medaglia d'oro è andata a Serena Bertuzzi con “Eclissi del Giglio”; argento a Mariasola Spadini con “Espoir du Rabutin” e bronzo a Anna Agostino in sella a “Gloria”. Campionessa Italiana Amazzoni Secondo Grado è Camilla Bruni con “Princeless”; seconda Beatrice Patrese su “Byblos” e terza Camilla Blasi in sella a “Sarino”. «La soddisfazine è stata doppia, come istruttore e come cavaliere. ha commentato Tucci- Siamo partiti determinati e con tanta voglia di imporci, fattori che ci hanno portato alla vittoria. Non è stato per niente facile dettare legge nelle cinque prove, ma ci ho creduto fino all'ultimo, ed esser stato proclamato campione d'Italia è il risultato di un buon lavoro coadiuvato da un'immensa passione per questo sport». a.corrado@luedi.it

Vincenzo Tucci

Michele Barbano

TOSCANA e Veneto sul gradino più alto. Dal 24 al 26 di aprile a Follonica si è disputato il Trofeo delle Regioni, il primo appuntamento di fine stagione dell'hockey giovanile che ha visto opposte le rappresentative regionali composte dalle migliori promesse dell'hockey italiano. Quattro le categorie impegnate: under 15, under 17, under 20 e under 23 e nove le regioni presenti, praticamente tutte quelle in cui si gioca a hockey con l'esclusione di Piemonte e Sardegna. Sono state 26 le squadre iscritte con circa 250 atleti impegnati e selezionati a livello regionale dai tecnici locali. Rendimento migliore l'hanno avuto, dunque, le rappresentative della Toscana e del Veneto. I toscani hanno conquistato l'oro con l'under 15 e con l'under 23, mentre il Veneto con l'under 17 e con l'under 20. La medaglia d'argento, invece, l'hanno conquistata il Veneto nell'under 15, l'Emilia Romagna nell'under 17, la Toscana nell'under 20 e la Liguria nell'under 23. Il bronzo, invece, è andato al Friuli Venezia Giulia

nell'under 15, alla Liguria nell'under 14, all'Emilia Romagna nell'under 20 e al Friuli Venezia Giulia nell'under 23. La Basilicata, rappresentata dalla sola città di Matera, invece, ha partecipato con le categorie under 15 e under 20. La prima rappresentativa, allenata da Michele Barbano, si è qualificata per la semifinale giocata e persa per quattro ad uno contro la Toscana. Nella finale per il terzo e quarto posto, poi, i materani sono stati battuti dal Friuli Venezia Giulia ai rigori dopo un'ottima partita terminata 2 a 2 nei tempi regolamentari. In evidenza il portiere Joseph Elaouzi, Andrea Giordano e Pamela Lapolla. Non è riuscita a qualificarsi per la semifinale under 20, la formazione allenata da Roberto Vivilecchia che nell'ultima partita del girone valida per l'accesso in semifinale si è fatta rimontare dall'Emilia Romagna di due reti. Dal 2 a 0 per i lucani si è passati al 2 a 4 per gli emiliani; buona, comunque, è stata la prestazione dei giovani materani Xiloiannys e Matera. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it


Sport 47

Venerdì 1 maggio 2009

Basket A Dilettanti Salvatore Cerverizzo: «Non è stato facile migliorarci»

Levoni, bilancio positivo Chiusa la stagione che ha segnato lo storico traguardo play off HA CHIUSO domenica scorsa la sua seconda avventura nel campionato maschile di serie A Dilettanti maschile di basket. La Levoni Potenza, che ha partecipato al gran completo alla giornata di prevenzione e sensibilizzazione "Campagna BCD Informati Alleati Protetti", progetto pilota di campagna informativa sul buon compenso del diabete, ha meritato l'accesso ai play-off, dove però è stata costretta ad arrendersi dopo tre partite alla Consum.it Siena. Un campionato strano, condizionato da tanti fattori e dal cambio di panchina. Gianni Tripodi e Luigi Gresta sono stati i timonieri della squadra potentina. Il torneo ha visto tante gioie e gli immancabili dolori, sportivamente parlando. Il team bianconero è stato comunque protagonista di una stagione positiva. La squadra ha dovuto sopportare una serie di vicissitudini, legate agli infortuni che ne hanno penalizzato il rendimento in campo. Il campionato dei potentini è stato comunque positivo, il settimo posto conseguito da Massimo Ruggeri e compagni è stato davvero meritato. Il team di Francesco Petrullo ora è chiamato ad un periodo di riflessione, prima di riprendere a lavorare per dare nuova linfa al mosaico tecnico e agonistico che parteciperà per la

Il tecnico Luigi Gresta e accanto Salvatore Cerverizzo (foto Mattiacci)

terza stagione consecutiva al campionato di serie A Dilettanti maschile. Tutti gli atleti della Levoni Potenza hanno meritato dunque gli attestati di stima e riconoscenza da parte degli addetti ai lavori. Peraltro l'infortunio di Sebastiano Grasso nel finale di campionato ha

ulteriormente ridotto all'osso l'organico di Luigi Gresta che ha comunque prodotto una pallacanestro efficace ed effervescente, capace di sorprendere molte formazioni di buon livello. In questi giorni di “siesta” i dirigenti sono alle prese con i consuntivi di una sta-

gione molto difficile e tormentata. Il direttore sportivo Salvatore Cerverizzo ha parlato a cuore aperto dell'avventura agonistica appena conclusa affermando: “La nostra squadra è stata rifatta ex novo, non è stato semplice rimettere a posto le cose. Durante il campiona-

to abbiamo avuto la forza di dare una svolta grazie alla compattezza e all'unione di un gruppo collaudato”. Il diesse della Levoni Potenza parla della dolorosa uscita di scena a Siena: “Abbiamo sfiorato l'ingresso in semifinale. E' vero, siamo stati sconfitti di otto punti ma la squadra ha giocato una partita gagliarda e vibrante. Non siamo stati fortunati, posso affermare con soddisfazione che i risultati della squadra sono stati positivi. Abbiamo costruito una squadra determinata e sempre attenta a non perdere la bussola”. Toruccio Cerverizzo allarga i suoi orizzonti all'enorme lavoro svolto dalla dirigenza: “Sono convinto che al tirar delle somme dobbiamo accontentarci per quello che abbiamo saputo fare in questo campionato, non è stato facile migliorare le prestazioni della precedente stagione agonistica. Ora ci rilasseremo per alcuni giorni, prima di sederci nuovamente ad un tavolo e discutere dei programmi futuri”. Su Gresta, il diesse è categorico: “Gigi è andato via subito dopo la partita, ma sono convinto che ci sentiremo nuovamente…”. Sentirsi e rinnovare il binomio? Se lo augurano in molti nel clan della Levoni Potenza. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Valiante illustra le tappe della kermesse

Ciclismo Cinquecento i partecipanti

Conto alla rovescia per la StraRionero

Saverio Guida il primo dei lucani

RIONERO - “Corri per la tua città”, la StraRionero 2009 per i ragazzi si correrà domenica 31 maggio prossimo. Lo ha reso noto il management professore Fernando Valiante, capo organizzazione della più interessante manifestazione sportiva podistica di Basilicata e non solo. L'evento, tanto atteso dai ragazzi, giunto alla sua XXVIII edizione, e che in passato ha avuto anche alcune edizioni a carattere nazionale, è organizzato dalla locale Scuola Calcio A.S. Rionero, che da anni segue la crescita sportiva di tanti bambini rioneresi. «Da dieci anni, ha sottolineato il prof. Valiante, da vent'anni capomanagement, l'organizzazione ha deciso in modo perentorio di puntare esclusivamente sui bambini che puntualmente partecipano in massa rallegrando per un giorno la cittadina del Vulture. Il numero dei partecipanti continua Valiante - è di circa 400, numero elevato per manifestazioni riservate soltanto ai bambini e che rende l'iniziativa podistica rionerese meritevole di attenzione su tutto il territorio nazionale. A proposito di organizzazione mi corre l'obbligo di ringraziare la Direzione Di-

dattica della Scuola Elementare di Rionero, il suo dirigente Antonio Pinto, gli scolari che svolgono veri e propri allenamenti per presentarsi alla partenza in condizioni di forma ottimali per l'alto tono agonistico che da diversi anni si riscontra nelle gare, in quanto essendo divenuta una classica i bambini intendono partecipare in ottima forma psico-fisica». Prima della partenza, fissata in via Pesaro per le ore 9, i mini podisti saranno divisi in gruppi omogenei in base alla classe di frequenza con un'ulteriore suddivisione tra femmine e maschi, per rendere così la gara spettacolare e garantita dal punto di vista della regolarità. Per ogni gara saranno premiati i primi tre maschi e le prime tre femmine. A tutti i partecipanti saranno consegnati una maglietta, un berretto, un marsupio ed altro materiale gentilmente messo a disposizione dagli sponsor. «Nell'invitare tutti ad assistere alle gare - ha concluso il management Valiante - si invitano la cittadinanza a collaborare affinché tutto possa svolgersi nel miglior modo possibile, e i genitori ad accompagnare i propri figli al radu-

Fernando Valiante

no a piedi, e di rispettare alcuni consigli alimentari per far sì che la partecipazione dei ragazzi sia sotto tutti i punti di vista positiva». L'arrivo sarà nella centralissima via Nazario Sauro adiacente a villa Catena. Michele Rizzo sport@luedi.it

Ciclismo Organizzazione affidata al Bici Club: gara valevole per il campionato “Strada 2009”

Scatta oggi il “Citta di Scanzano” EVENTO ciclistico organizzato dall'Asd Bici Club questa mattina a Scanzano Jonico. Nella cittadina del litorale lucano si svolgerà il Trofeo Ciclistico “Estetica Marcella”, Coppa Città di Scanzano Jonico. L'Associazione Sportiva Dilettantistica Bici Club, infatti, con il patrocinio della Regione Basilicata e del comune di Scanzano Jonico, ha istituito il trofeo ciclistico al quale potranno partecipare tuttu i tesserati della Federazione Ciclistica Italiana, oltre che tutti i tesserati degli Enti riconosciuti dal Coni. Per partecipare alla gara si dovrà effettuare l'iscrizione nella zona della partenza dalle ore 8 e 30. Di seguito, alle ore 9 e 30 è prevista la partenza, nei pressi della Chiesa Madre di Scanzano

Jonico, nel punto in cui è previsto anche l'arrivo. La corsa ciclistica si svilupperà su un percorso urbano ed extraurbano della lunghezza di dici chilometri. Lo stesso, dovrà essere ripetuto per sei volte, per un totale di sessanta chilometri di gara. Di seguito alla conclusione della corsa, prevista introno alle 12, l'organizzazione ha previsto le premiazioni. Il Trofeo Ciclistico “Estetica Marcella”Coppa Città di Scanzano Jonico sarà assegnato al primo assoluto, cioè al ciclista che batterà sul tempo tutti gli altri corridori. Inoltre, sono previsti premi e riconoscimenti anche per i primi tre classificati di tutte le categorie che saranno in gara. La gara, inoltre, è valevole come Prima Prova del

Campionato Regionale Strada 2009 di Basilicata, motivo in più, per i partecipanti, per dare il massimo ed assicurarsi la prima tappa della manifestazione regionale della nuova stagione lucana di ciclismo. L'organizzazione invita tutti coloro che vorranno anche prendere parte alla manifestazione come spettatori, per una giornata di festa dello sport sul litorale jonico della Basilicata. Si prevede una buona partecipazione di ciclisti lucani, che si daranno battaglia per raggiungere l'ambito premio, soprattutto quello della prova regionale, prima della stagione. Lo spettacolo per gli amanti della disciplina e non è assicurato. Francesco Calia sport@luedi.it

FONDO dell'Alta Murgia (Ba) valida per il Campionato Regionale Marathon 2009. In una gara che ha visto al via oltre cinquecento atleti, i lucani non dimostrato tanta grinta e tanta determinazione. Nella prima partenza che ha visto al via tutte le categorie amatoriali oltre agli Elite, Under 23 e Juniores si è imposto l'Elite Alessandro Fontana (G.S. Forestale) davanti al compagno di squadra Rafael Visinelli e Andrea Delli Noci (G.S. Ciclica Ecoprint). Primo dei lucani nella generale è stato Saverio Guida (Baser Matera) categoria M2. Tra le donne Elite si è imposta Krizia Ruggieri (A.S.D. Racing Team Eurobike) davanti a Jennifer Manco (G.S. Tugliese). Tra gli Elite, ha vinto Fontana, mentre il lucano Domenico Chiarelli (Ciclo Team Valnoce) ha conquistato l'ottava posizione. Tra gli Juniores si è imposto Giorgio Palmisano (A.S.D. Narducci Habitat) davanti a Francesco Acquaviva e Giovanni Paladini, entrambi in forza al G.S. Tugliese. Nella categoria amatoriale M1 si è imposto Antonio Fasulo (G.S. Forestale) davanti a Leonardo Colucci (A.S.D. Locorotondo) e Ernesto Angelini (A.S.D. Racing Team Eurobike); primo dei lucani è stato Donato Gallitelli (ReCycling Bernalda) trentatreesimo al traguardo. Tra gli M2 ha vinto Gianluca Pedone (G.S. Ciclica Ecoprint) davanti a Massimiliano De Leo (G.S. Dominasud) e al materano Saverio Guida. Tra gli M3, come al solito si è imposto l'intramontabile Maurizio Carrer (A.S.D. Racing Team Eurobike) che ha preceduto Luigi Stomeo (Maglie Bike) e Vittorio Pallino (A.S.D. Bike Sport Team); Angelo Passalacqua (Baser Mate-

ra) è stato il primo dei lucani in trentesima posizione. Domenico Carparelli (A.S.D. NRG Bike) si è imposto invece tra gli M4 davanti a Girolamo Palmitessa (A.S.D. Racing Team Eurobike) e Ivo Bartolomeo (A.S.D. Bike Pioneers); Lorenzo Passabì (Re-Cycling Bernalda) è stato il primo dei lucani in questa categoria. Tra gli M5 ha vinto Pierluigi Pagliaro (A.S.D. Center Bike Casagiove) davanti a Elio Montella (A.S.D. Bike Sport Team) e Marcello Valeriano (Fausto Coppi Acquaviva delle Fonti); quinta posizione per il lucano Francesco Rinaldi (Baser Matera). Gino Marcantonio (Cicloamatori Fondi) ha vinto davanti al lucano Tommaso Barbato (Baser Matera) e Lino Cardillo (A.S.D. Sessan Bike Sport e Natura) tra gli M6. Leonardo Saponaro (G.S. Ceglie Messapica) ha vinto tra gli MJ. Tra gli MT Giuseppe Belgiovine (A.S.D. MTB Giovinazzo) si è imposto davanti a Carmine Amendola (A.S.D. Bike Sport Team) mentre Pasquale Distefano (ReCycling Bernalda) ha conquistato la dodicesima piazza. Sabino Piccolo (Team Cavallaro) ha vinto tra gli Under 23, mentre Sabrina Manco si è imposta tra le W1. Nella partenza ESC Vincenzo Cicorella (A.S.D. In Movimento Conversano) ha vinto davanti a Giovanni Rizzi (A.S.D. NRG Bike) e Vincenzo Cipri (A.S.D. Racing Team Eurobike). Nella terza e ultima partenza si è imposto Antonio Giaconella davanti al compagno di squadra all'A.S.D. Racing Team Eurobike Daniel Carrer; terzo al traguardo Roberto Semeraro (A.S.D. Narducci Habitat). Rocco De Rosa sport@luedi.it


48 Sport

Venerdì 1 maggio 2009

Basket B Dilettanti Qualche rimpianto per le occasioni sprecate in ottica play off

Russo e il suo Bernalda Il capitano racconta una stagione “strana” chiusa in apoteosi BERNALDA - A bocce ferme e con la salvezza ormai in tasca per la gioia di tutto l'ambiente cestistico bernaldese, una chiacchierata con il capitano rossoblu, Roberto Russo, può non essere uno scoop giornalistico visto che il circo del basket ha ormai chiuso il tendone, ma è sicuramente interessante poiché il giocatore maddalonese è la “voce” dell'intera squadra. Capitano, a mente fredda cosa pensi del campionato appena concluso?: “Indubbiamente un torneo molto strano, e la stranezza è stata determinata dall'estremo equilibrio di questo girone che proprio per tale motivo è stato incerto fino all'ultimo secondo; per quanto riguarda la mia esperienza specifica devo dire che sono rammaricato perché di partite ne abbiamo buttate via parecchie e in molti casi per colpa nostra come in casa col Foggia e fuori casa col Ruvo tanto per citare alcune delle più clamorose”. E il bilancio a livello personale?: “Non posso lamentarmi

Roberto Russo

perché dopo aver vinto nei due anni precedenti la classifica cannonieri questa volta sono arrivato terzo, risultato che mi pare comunque apprezzabile; però dentro di me ancora oggi c'è questo tormentone della sofferenza finale e questa parola, play out, che mi ronza ancora nella testa e offusca in qualche modo il

piacere della salvezza raggiunta, insomma sarei stato ben più contento se avessimo raggiunto i playoff”. Però l'entusiasmo finale del pubblico è stato quasi superiore agli anni precedenti: “Questo è il lato positivo dei playout: una enorme sofferenza e, se tutto va bene, una festa finale che equivale a quella di uno scudetto vinto”. Qual è stato il momento più brutto e quale il più bello dell'intero anno sportivo?: “Quello più brutto la sconfitta casalinga col Catanzaro in gara 1 dei playout, tant'è che nessuno ci credeva più anche per l'infortunio a Filloy, e voglio svelarvi che nello spogliatoio molti di noi già pensavano al turno seguente con Bari o Pozzuoli. Quello più bello, ovviamente, la vittoria sempre con i silani in gara 3, quando ho vissuto una vera e propria liberazione da un incubo, anche perché né io personalmente né la Cestistica avevamo mai giocato i playout”. Non resta che chiedere quale futuro ti aspetta: “Questo, come al solito,

dipenderà dalle decisioni e dalle scelte della società non solo nei miei confronti ma anche nei confronti degli altri compagni; io personalmente darò sempre la priorità a questa squadra per quanto Bernalda mi ha dato come giocatore e come uomo, sia da parte della società che da parte dei tifosi. Ma, diciamoci la verità, ora è ancora troppo presto per parlare di certe cose, dobbiamo ancora smaltire la sbornia della gioia per la salvezza e goderci qualche settimana di assoluto riposo, poi, al momento opportuno ne discuteremo con chi di dovere. Buone vacanze a tutti!”. Eh sì, il solito Russo, un pò guascone e un pò bambinone, ma, come ha dimostrato globalmente anche quest'anno, sempre con i due colori, il rosso e il blu, nel cuore. A questa squadra ha dato molto ma, come lui stesso dice, ha anche avuto tanto da essa: l'importante è non dimenticarsene mai da ambo le parti. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

Moto Seconda prova del torneo R Series

Rubino a Monza INIZIA con le prove libere il weekend agonistico del pilota materano Angelo Raffaele Rubino impegnato sul circuito di Monza nella seconda prova del campionato R Series categoria 1000. Dopo il buon piazzamento della prima gara a Misano, dove il pilota del team Mercato dell'Oro ha centrato un ottimo sesto posto, ci sono grandi aspettative per la gara di domenica sul velocissimo tracciato lombardo. “Ho preparato insieme ai tecnici la moto -afferma il pilota del team Otellodunque le prospettive sembrano buone, anche se la corsa è difficile perché il circuito è molto tecnico e veloce ed il livello di gara dei concorrenti è altissimo. La messa a punto di base della moto è buona ma sicuramente in prova sarà necessario lavorare sulla messa a punto della ciclistica poiché sicuramente andranno riviste le regolazioni

usate a Misano”. Per la gara di Monza l'ottimale messa a punto del mezzo e del motore è fondamentale poiché anche un solo cavallo in più può fare la differenza in gara. Le condizioni meteo particolari della prima gara a Misano, con pista umida che è andata progressivamente asciugandosi, non hanno fornito un quadro attendibile sui valori in campo. La gara di Monza, che tutti si augurano si disputi in condizioni normali, servirà proprio a capire se il pilota materano del moto club Karma può rivestire i panni del favorito in questa edizione della Yamaha R1 Cup. Sicuramente sulla pista del Santamonica ha messo in mostra una grande autorità ma difficilmente troverà così via libera nei prossimi appuntamenti. Sono infatti tanti gli avversari qualificati e la pista

Rubino in pista

di Monza, con i suoi lunghi rettilinei e con l'inevitabile gioco delle scie, potrebbe favorire un arrivo in volata. “I curvoni veloci e le chicanes del circuito -commenta il responsabile tecnico del team, Eustachio Rubino- sollecitano a fondo le sospensioni ed il telaio per cui è necessaria una grande sensibilità per le regolazioni degli ammortizzatori il che significa essere più veloci”. sport@luedi.it

Auto Terza prova del WTTC

Postiglione in Marocco COMINCIA domenica sul circuito marocchino di Marrakech l'avventura sportiva e agonistica di Chico Postiglione, impegnato nella terza prova del campionato mondiale WTTC di automobilismo. Postiglione sarà al debutto con una BMW 320si dela Scuderia Proteam Motorsport. La FIA WTCC è un campionato molto duro e competitivo che sicuramente metterà a dura prova le qualità agonistiche e tecniche del campione potentino. Ai nastri di partenza sono presenti case ufficiali di ottima levatura, quali ad esempio la Seat, la BMW, la Chevrolet e la Lada, tutte chiamate a far sentire il rombo dei motori in questa difficile stagione agonistica. Il pilota lucano avrà come avversari driver che hanno gareggiato anche in Formula Uno, come ad esempio Tarquini, Zanardi e Larini, e altri specialisti vedi Yvan Muller e l'inglese Prialux, campione del mondo WTCC nel campionato 2007, concorrenti tutti di razza quelli sulla strada del campione lucano che a differenza dei piloti sopra citati, tutti rientranti nelle classifiche ufficiali, mentre il talento potentino sarà ai nastri di partenza nel campionato indipendenti. Anche in questa difficile stagione il pilota potentino sarà seguito dal suo instancabile manager Enzo Guarino. L'unico test svolto finora da Postiglione risale a gennaio, quando a bordo di una Bmw 320si riuscì a metters in luce con ottimi riscontri cronometrici. A Magione il lucano fece registrare un riscontro cronometrico eccellente superando tutti i suoi avversari con un tempo inferiore di due decimi rispetto ad Hernandez, vittorioso nel corso della passata stagione tra i privati nel mon-

Chico Postiglione

diale WTCC ed ex guida del Proteam Motorsport. Il pilota potentino prima di partire alla volta del Marocco ha dichiarato: “Speravo di fare altri test prima di questa gara per conoscere meglio la macchina sulla quale correrò, ma problemi tecnici me lo hanno impedito, resto molto fiducioso e ho una gran voglia di misurarmi con piloti così bravi e competitivi”. Anche il manager Enzo Guarino ha parlato del debutto: “Vito ha le carte in regola per ben figurare anche in questo campionato mondiale, di sicuro l'apice della sua carriera almeno fin qui. Il team è competitivo come dimostrano le quattro vittorie su quattro ottenute dal suo compagno di scuderia Porteiro nelle gare precedenti”. Le gare di domenica saranno trasmesse dal canale satellitare 21 Eurosport del bouquet Sky, gara 1 è prevista per le 15, gara 2 alle 16,15 ora italiana. Le prove di qualificazione si svolgeranno domani alle 15. f.menonna@luedi.it

Body Building Parteciperà al “Grande Slam Tour 2009”

Atletica Ottimi risultati per i ragazzi di Antonio Figundio

Castrovillari torna in gara

Brilla la Correre Pollino

POLICORO - C'è anche un lucano di Policoro, nel prestigioso circuto internazionale del Open di body building “Grande Slam Tour 2009”, una kermesse itinerante con tappe in tutta Italia di competizioni fatte tra atleti di genere. E' Giovanni Castrovillari, già campione di body building, che nei prossimi giorni si mette in gioco. L'atleta che gestisce una palestra nella città jonica, si è, infatti, inserito nel circuito nazionale open di body building a tappe, con un ricco montepremi totale di ben 50.000 euro. L'evento è organizzato, come di consuetudine dal professor Pierluigi Borgia. Castrovillari gareggia nell'altezza peso (hp) della federazione N.b.b.u.i. Il Grande Slam rappresenta il primo circuito nazionale di fitness e body building italiano, consiste nel promuovere un campionato di cinque gare, che possa dare ai primi sei classificati di ogni categoria, oltre che i classici

Giovanni Castrovillari

montepremi e coppe, anche punteggi sommabili gara per gara. Nelle previsioni del comitato promotore, questa formula dovrebbe muovere la curiosità di un foltissimo pubblico, delle principali riviste del settore e l'interesse venale di molti atleti e campioni rinomati che potrebbero, a derendo a tale iniziativa, accedere ad un monte-

premi molto alto, mentre gli sponsor potrebbero avere, sulle cinque gare, un migliore ritorno pubblicitario. «Mi sono impegnato molto -ha commentato- di conseguenza sono molto migliorato, ovviamente curando in modo maniacale la mia integrazione e i miei allenamenti, ovviamente senza far uso di sostanze dopanti». La prima gara di Castrovillari si disputerà domani a Taranto, dove l'atleta lucano spera in ogni caso di arrivare al podio. Castrovillari è pluridiplomato istruttore personal trainer, maestro di fitness e body building ha ricevuto di recente il diploma d'onore per meriti sportivi, e la laurea honoris causa (Scienze dello sport). Ha una passione per lo sport dal 1993; è nato a Policoro il 17 febbraio 1970, gli amici dicono di lui che è un ragazzo semplice e generoso, lavora con passione e professionalità. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

CHIAROMONTE - Da Londra a Lauria, è dominio CorrerePollino. La società di atletica sinnica, si è divisa su due competizioni diverse, riuscendo a dominare su tutti e due i fronti. Il presidente Antonio Figundio, appena uscito da un infortunio al tibiale, alla Maratona di Londra si è molto avvicinato al suo personale, giungendo al traguardo (posizionato sul Mall) in 2 ore 57 minuti e 01 secondi. L'inossidabile MM40 non è riuscito a migliorare le sue 2 ore e 55 minuti ottenuti alla Maratona di Vienna circa un anno fa, ma, ha mostrato grande soddisfazione per la prova sostenuta nella capitale britannica in quanto è arrivato: al settecento cinquanta seiesimo posto su 33 mila e 646 atleti; settecento trenta treesimo su 23 mila e 554 uomini, e infine quindicesimo su 326 italiani giunti al traguardo. Niente male anche per il compagno di avventura del presidente Figundio. Nonostante fosse la sua prima maratona, l'atleta Camillo Orlando, ha chiuso i suoi 42,197 Chilometri, in 3 ore 42 minuti e 22 secondi. In contemporanea con la competizione di Londra, 4 piccoli atleti appartenenti al gruppo CorrerePollino, hanno preso parte al Trofeo di Primavera, che si è disputato sulla pista del Campo di Atletica "G. Pastoressa" di Lauria. Il team, con sede a Chiaromonte, ha schierato 2 atleti appartenenti alla categoria Cadetti e 2 appartenenti alla categoria Ragazzi, che si sono cimentati nella prova 1000 metri piani.

Gli atleti della Correre Pollino

I 4 giovani atleti sono tutti saliti sul podio e sono: Marco Bruno - ha corso i 1000 metri piani in 3'20" (primo classificato categoria Cadetti); Giuseppe Prospero Cirigliano - ha corso i 1000 metri piani in 3'32" (secondo classificato categoria Cadetti); Edoardo Stefanizzi - ha corso i 1000 metri piani in 3'35" (primo classificato categoria Ragazzi); Gaetano Rinaldi - ha corso i 1000 metri piani in 3'45" (terzo classificato categoria Ragazzi). Lucio Vitale sport@luedi.it


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Un viaggio nel passato nelle scale mobili

Artigianato che passione

in SOMMARIO Mariangela e il suo rito sonoro

a pag.50 Dieci in corsa per il Premio Ponselle

a pag. 52 Gustando “Focaccia Blues” nei Sassi

a pag.53


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la RIBALTA

Weekend

Nelle scale mobili di Potenza in esposizione i lavori di 16 maestri

Artigianato da scoprire

POTENZA - Dedicata alla creatività e alla competenza di 16 artigiani di Potenza e del suo hinterland “Percorsi Artigiani” è l'iniziativa patrocinata dall'Assessorato al Turismo del Comune di Potenza, con il contributo della Regione Basilicata. Fino al prossimo 2 maggio nelle scale mobili di via Armellini sarà possibile “percorrere” l'universo dei maestri artigiani che meglio rappresentano la piccola e media impresa del territorio. L'evento è stato realizzato grazie alla collaborazione di Confartigianato, CNA, Camera di Commercio e al supporto creativo e curativo di Kej Service, EFAB e Associazione Borgo Antico Portasalza. «In accordo con i maestri artigiani della città - ha spiegato l'assessore alle Attività produttive del Comune di Potenza Filippo Gesuladi - abbiamo ritenuto opportuno promuovere per una settimana una vetrina qualificata di materiale artistico locale, espressione della cultura e dell'arte del “fatto a mano” che nasce dalle abili mani dei nostri preziosi artigiani». «Il settore dell'artigianato nella nostra città - ha dichiarato il presidente della Camera di Commercio Pasquale Lamorte - conta più di 1300 imprese iscritte che rappresentano il setto-

re trainante dell'intera economia locale. La mostra è una preziosa occasione per far conoscere e valorizzare il ruolo dell'artigiano che ha radici in una lunga tradizione nella storia di Basilicata e va difeso nella sua qualità e inimitabilità». Plauso all'iniziativa da parte del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, nel corso della serata di inaugurazione dello scorso 27 aprile. “E' importante valorizzare il mondo dell'artigianato e della piccola e media impresa che, con le mille e variegate botteghe, costituisce il robusto ed essenziale tessuto connettivo del nostro apparato produttivo. La mostra esprime la tradizionale raffinatezza potentina ed è accolta nel nuovo contenitore delle scale mobili di via Armellini a disposizione della città, rispondendo - ha aggiunto - alla duplice funzione legata sia alla mobilità cittadina, sia alla creazione di spazi dedicati a iniziative lodevoli come queste». L'evento animerà il centro pulsante del capoluogo lucano e non mancherà di lanciare un segnale concreto di vicinanza alle popolazioni abruzzesi: gli artigiani metteranno, infatti, a disposizione oggetti di loro produzione il cui ricavato verrà devoluto interamente a favore dei terremotati. “Durante Percorsi Artigiani si

Alcune produzioni artigianali

potranno ammirare prodotti eccellenti sia da un punto di vista tecnico, sia estetico; ottenuti con procedimenti di realizzazione innovativa, pur nel rispetto della tradizione” ha spiegato la Presidente del settore Artigianato Artistico della Confartigianato di Potenza e della Provincia, Lucia Acierno che ha, infine, tenuto a puntualizzare «la cosa più affascinante per un artigiano è il tentare di trasmettere il senso dell'oggetto artigianale, che è passato per le mani di qualcuno e vi ha lasciato un segno con il suo lavoro». cultura@luedi.it

Da leggere Di Taranto pastore di anime in corsia di MICHELE MARCHITELLI MONTESCAGLIOSO - La Sala del Capitolo dell'Abbazia di san Michele Arcangelo, sabato, alle ore 18, sarà teatro della presentazione del libro “La Cappellania Ospedaliera cantiere di chiesa Comunionale”, scritto da padre Leonardo Nunzio Di Taranto. Quest'ultimo è cappellano presso il Policlinico di Bari e, recentemente, ha conseguito il dottorato di ricerca in Pastorale sanitaria presso l'Istituto Camilliano di Roma. Il libro è tratto proprio dalla tesi

di laurea svolta. Alla presentazione del libro, organizzata dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Montescaglioso e moderata dal giornalista Vincenzo Scalcione, parteciperanno l'Assessore alla Cultura Michele Zaccaro, l'arciprete don Vittorio Martinelli, parroco della Chiesa Madre di Montescaglioso intitolata ai SS. Pietro e Paolo; padre Francesco Neri, Ministro provinciale dei Frati Cappuccini di Puglia. Le relazioni saranno svolte da don Domenico Monaciello, parroco della Chiesa di Santa Lucia di Montescaglioso e da Ornella Scaramuzzi, direttrice del Biennio di Etica e Umanizzazione di Bari, operatrice pastorale della Cappellania ospedaliera

del Policlinico di Bari. Dopo l'intervento dell'autore dell'opera, le conclusioni saranno affidate al sindaco della Città di Montescaglioso Mario Venezia. cultura@luedi.it

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A Matera

Musica, clown, film in Expo

Il gemellaggio Anziani da Viterbo in gita nei Sassi di GIOVANNI MARTEMUCCI

di MARIA ANNA FLUMERO MATERA -Tanti gli appuntamenti live per il “Trend expo 2009". Scopriamo i vari artisti e le novità dedicati ai momenti culturali, ad ingresso libero. Performance di Eko experience. Chi sono? Sono una band nata nel 2006 e già dal primo concerto i risultati sono stati eccellenti. L'estate dello stesso anno li vede aprire i concerti di Simone Cristicchi, Manuela Villa e Zero Assoluto. La band ha tenuto il 28 marzo, presso l'auditorium Paolo VI - Sala Nervi Città del Vaticano in occasione dell'udienza straordinaria del Papa per l'ottavo anniversario del Servizio Civile Nazionale, un concerto durante il quale è stato ufficializzato in qualità di inno del Servizio Civile Nazionale, il brano dal titolo “Libera le mani”, composto da Alessio Arena e Manuel Castro. I componenti? Manuel Castro è la voce del gruppo, in lui scorre l'energia del Soul, il ritmo del Funky, la durezza del Rock e la delicatezza delle ballads Pop, italiane e straniere. A lui si uniscono: alle chitarre Piero Di Stefano, al basso Alessio Arena, alle tastiere Fabio Brusca, alla bat-

Il Clown Gionni e De André a cui si ispira Sidun

teria Domenico Cardella Domenica concerto di “Sidun-Tributo a De André”. Un team nato a Potenza nel 2005. Tuttora in attività. Obbiettivo del gruppo? La rappresentazione del pensiero deandreiano- in tutta la sua profondità- che sottende ad ogni creazione poetica. A tale scopo, ciascuna esecuzione è introdotta da brevi note esemplificatrici. La riproposizione dei brani è prevalentemente, affidata ad interpretazioni in chiave “progressive- rock”, con dichiarata ispirazione agli arrangiamenti Pfm. Fre-

quenti, tuttavia, letture “tradizionali”e tratti di originalità. Voce solista Filippo Nigro, basso Antonio Flaviano, batteria Sergio Zolli, chitarra elettrica Bartolomeo Telesca, chitarra acustica Andrea Miglionico, tastiere Roberto Schiavone e cori Alessandra Abruzzese e Maria Elena Pisano. Numerosi gli appuntamenti con spettacolo “La teca dell'Immaginario” del Clown Gionni (Gianni Montatori). Il clown è l' erede di una delle più grandi famiglie circensi, Mietitori - Beninati.“Io non faccio il Clown, sono un Clown. Voglio

pertanto continuare con il mio pubblico la splendida avventura iniziata dai miei avi”. Domenica invece soul event live con il mago Marco, un personaggio vario e singolare , che attraverso uno spettacolo di magia comica della durata di 60 minuti coinvolge il pubblico trascinandolo, attraverso gag e giochi di prestigio,in un mondo surreale. Il Mago Marco cerca di inviare a grandi e piccini anche messaggi sulla tutela ambientale e il rispetto della natura,la pace nel mondo,la cooperazione tra i popoli. Tutto il sottofondo musicale a la Trend Radio è realizzata con la collaborazione artistica dell' associazione materana “Beat Beat Sound”. Sono in programma anche i docufilm “Un peccato della meglio gioventù” con la regia di Carmen Laurino, "Vito ballava con le streghe" (Soggetto Mimmo Sammartino) per la regia di Vittorio Nevano e “Amaro amante lucano” di Federica Falabella. Da non perdere il “TrendBook”, la mostra fotografica dei 15 anni del Trend Expo, a cura di Massimo Lovisco. cultura@luedi.it

MATERA -Si svolgerà domenica 3 maggio la seconda fase del gemellaggio tra il Centro Sociale “Pilastro” e quello di Matera. Una delegazione di 52 soci del Centro Sociale viterbese con il Presidente Luciano Barozzi cui si unirà anche il sindaco Giulio Marini, si recherà a Matera per quello che sarà il momento culminante di un percorso iniziato lo scorso anno con la visita presso la sede di via Cristofori di altrettanti soci del Sodalizio Materano. E' preannunciata per l'occasione una accoglienza calorosa con un programma intenso che vede anche il coinvolgimento dell'Amministrazione comunale di Matera oltre che dell'Associazione “Anziani Uniti”. In mattinata la visita del gruppo viterbese alla Città dei Sassi con mini bus e guida messi a disposizione dal Comune di Matera e nel pomeriggio, in un ambiente suggestivo della città vecchia, la cerimonia cui presenzieranno anche il sindaco e esponenti del Comune di Matera. E' previsto nell'ambito della festa, anche l'allestimento di alcuni stand con prodotti tipici locali che gli ospiti viterbesi potranno apprezzare e degustare, oltre l'intrattenimento di un gruppo musicale folcloristico in costume. L'iniziativa del gemellaggio, partita lo scorso anno dal Centro Sociale di Matera, ha subito incontrato il favore del Comitato di Gestione e di tutti i soci del Centro Sociale Pilastro, che con entusiasmo vi hanno aderito intravedendo nella proposta una straordinaria possibilità di conoscenza reciproca e arricchimento culturale, instaurazione di nuovi incontri e relazioni personali con la possibilità anche di un turismo fondato sulla ricerca sociale e lo studio ambientale. E infatti cogliendo l'occasione del gemellaggio, il Centro Sociale Pilastro ha organizzato una gita di tre giorni che porterà dal 1 al 3 maggio i propri soci a San Giovanni Rotondo, Grotte di Castellana, Alberobello e infine a Matera. Nel corso della cerimonia verrà rivolto l'invito agli amici dell'Associazione di Matera a ritornare a Viterbo insieme al loro sindaco, per assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa o per la Calza della Befana più lunga del mondo, iniziativa quest'ultima di cui il Centro Sociale “Pilastro” è l'organizzatore. cultura@luedi.it


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Weekend

in SCENA

Tra poesia e note in scena alle Monacelle “Un niente più grande”

Il rito sonoro di Mariangela di BIAGIO TARASCO MATERA - Un rito sonoro. Così è stato definito da Mariangela Gualtieri il suo spettacolo “Un niente più grande”. Interpretata e scritta dalla stessa Gualtieri, l'opera, presentata a cura di Cinefabrica, sarà rappresentata a Matera domenica 3 maggio, alle ore 21, presso Le Monacelle, in via Riscatto. Il costo del biglietto è di sette euro. Mariangela Gualtieri è nata a Cesena. Si è laureata in architettura all'Iuav di Venezia. Nel 1983 ha fondato, insieme a Cesare Ronconi, il Teatro Valdoca, di cui è drammaturga. Fra i testi pubblicati dall’attrice e regista: Antenata (edizion Crocetti, Milano 1992), Sue Dimore (edizioni Palazzo dell'Esposizioni di Roma, Roma 1996), Nei Leoni e nei Lupi (edizioni I Quaderni del Battello Ebbro, Bologna 1996), Parsifal (edizioni Teatro Valdoca, Cesena 2000), Mariangela Gualtieri Chioma (ed.izioni Teatro Valdoca, Cesena 2000), Fuoco centrale e altre poesie per il teatro, (Giulio Einaudi editore Torino 2003), Donna che non impara (Galleria Emilio Mazzoli, Modena 2003), Senza polvere senza peso (Giulio Einaudi editore Torino 2006).

Viaggio nell’universo jazz con il duo Soranno-Grano di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - "American Stories". Appuntamento per sabato a partire dalle 21,30 presso il “Sound Cafè” (ex Tiro Mancino) con Vito Soranno e Gabriele Grano. Formazione composta da due elementi, Grano (voce e percussioni) e Soranno (sassofoni), propone un viaggio nel mondo del jazz, spaziando tra i vari stili e generi. Il duo esegue brani composti da celeberrimi autori come Jobim, Gillespie, Benson, Gershwin, De Riveira, Porter, Cosma etc., affian- Il sax di Soranno cando temi tratti da colonne sonore di autori quali E. Morricone, Piazzolla, Piovani. American Stories, denominazione del concerto, indica il tentativo di ricreare l'atmosfera di un concerto jazz dove il pubblico, variegato, viene guidato alla riscoperta di brani famosi chehanno

caratterizzato il secolo scorso americano. Gli arrangiamenti, rielaborati da Soranno, evidenziano il sassofono quale strumento poliglotta capace di interagire con la voce nei diversi generi musicali proposti. Soranno è un compositore ed arrangiatore diplomato in Clarinetto presso il Conservatorio di Musica “E.R.Duni” di Matera ha poi proseguito i suoi studi diplomandosi in Sassofono presso il Conservatorio di Musica “San Giacomantonio” di Cosenza con il massimo dei voti e la lode e in Musica Jazz presso il Conservatorio di Musica di Monopoli. Tanti gli studi e le esperienze, tra cui a Luglio 2006 una tournèe di concerti in Slovenia e l'incisione di “Airedetango”, un compact disc dedicato al tango argentino prodotto da Telecom & New Com. s.r.l. Una serata da ascoltare. cultura@luedi.it

Inoltre, in uscita ad ottobre per Luca Sossella editore il cofanetto contenente libro e film di Paesaggio con fratello rotto trilogia. «Ho imparato a memoria i versi che ho scritto in questi due anni - ha dichiarato Mariangela Gualtieri a proposito del recital “Un niente più grande” - e con essi darò vita a quello che mi piace chiamare un rito sonoro. Quando la poesia viene data nella sua musica, nella sua ritmica e melodia, davanti ad un pubblico partecipe che se ne nutre, allora a volte le parole si dinamizzano e manifestano la loro efficacia. A questo servivano i riti, a rendere appunto attivi i simboli. E quali simboli abbiamo, più cari - dice più necessari delle parole? Rito sonoro ha spiegato indica anche quanto la cosa sia fatta insieme, dal poeta e dal pubblico in ascolto, secondo un capogiro di forze che può saldare tutti in un unico respiro. Sentiamo bene ora quanto sfinite e logore siano le parole dalla nostra lingua. Con “Un niente più grande” - conclude Mariangela Gualtieri - vorrei dire che forse è tempo che poeti e filosofi ricarichino parole troppo sgonfie e rendano di nuovo possibile il ragionar d'amore, atto di cui non possiamo fare a meno». cultura@luedi.it

Degustazioni ed eventi a Policoro

Due giornate al sapor di fragola POLICORO - Fine settimana in rosso, quello succulento e genuino delle fragole lucane. Appuntamento a Policoro, la città della fragola per un fine settimana unico in Piazza Aldo Moro. «La fragolicoltura - comunicano gli organizzatori - ha accompagnato lo sviluppo del metapontino che vedrà un ricco cartellone di eventi, tra convegni, laboratori del gusto, esposizioni e intrattenimento». In particolare il convegno in programma sabato alle ore 18, "La fragola del Metapontino tra tradizione e sviluppo", tratterà degli aspetti di mercato, della selezione dei genotipi più adatti all'ambiente meridionale e degli aspetti nutraceutici. Mentre l'incontro di domenica, sempre alle ore 18, vedrà la presentazione ufficiale dei lavori in corso per l'ottenimento dell'IGP Indicazione geografica protetta - per la Fragola del Metapontino. La fragola introdotta negli anni ‘60 ha avuto alterne fortune nel corso degli anni a cui gli imprenditori hanno saputo innovarsi adeguatamente assicurando competitività alla filiera. L'evento rientra nell'ambito delle celebrazioni per i cinquant'anni di autonomia comunale. L'assessore comunale all' Agricoltura, Saverio Carbone ha spiegato «già in passato ci sono state altre manifesta-

zioni simili, solo che da quest'anno in poi la “Giornata della fragola” sarà permanente per l'importanza sociale che svolge a Policoro e in tutto il Metapontino con relativi sbocchi occupazionali», sostenendo come uno dei pionieri di questa coltura fu il Cav. Marino, che poi ha dato la stura affinché altri imprenditori potessero investire nell' “oro rosso” facendo in modo che la città jonica divenisse il riferimento naturale di questo pregiato frutto la cui bontà è sulle tavole di tutto il mondo. La fragola del Metapontino è diversa da quella delle altre nazioni europee, la istituzioni comunali hanno rimarcato - «ben vengano eventi finalizzati ad evidenziarne la fragranzae la prelibatezza - aggiungendo poi la nascita del concorso enogastronomico “Le strade del gusto” con l'associazione cuochi lucani, i quali prepareranno piatti ad hoc con le derrate agricole da promuovere, e tra queste anche l'albicocco». Spazio anche alla cultura e al divertimento: domenica alle 21 è in programma il premio “Città d'Ercole”, a cura dell'associazione “Compagnia dell'Agorà”. Entrambe le giornate saranno caratterizzate da due spettacoli: il cabaret con Antonello Costa (sabato ore 22,30) e i “Cimarosa” in concerto (domenica ore 22). m.a.flum

A tutto web al MateraCamp di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA -Appassionati di tecnologia si incontrano nella città dei Sassi per il MateraCamp 09 che si svolgerà il 3 maggio. Visto il periodo che stiamo affrontando, il tema proposto per questo Barcamp è “Come il web e la tecnologia possono aiutare l'economia a sconfiggere la crisi”. Ovviamente questa è un'indicazione generale poi potranno essere trattati altri temi. Il Materacamp09 è gemellato con l'Ebaycamp 2009, 5° raduno dei Powersellers su Ebay, che si terrà negli stessi orari e negli stessi locali del Materacamp. Un altro partner dell'evento sarà l'Associazione italiana GFOSS.it per l'Informazione Geografica Libera che oltre a presentare degli interventi sull'associazione e sul software geografico libero, sta organizzando un Micro Mapping Party in zona Mediateca. Lo scopo principale sara' quello di fare una dimostrazione pratica sulle modalita' di raccolta dati e la loro rielaborazione. Tutti i partecipanti sono incoraggiati a mostrare una demo, preparare una presentazione/discussione, una sessione. Altrimenti possono offrirsi come volontari e contribuire in qualche modo al supporto dell'evento. Tutte le presentazioni devono avvenire il giorno del barcamp. Si preno-

ta al mattino in prendendo uno spazio sul muro con il post-it e titolo della presentazione. Le persone presenti all'evento sceglieranno quali demo o presentazioni vogliono ascoltare. Chi presenta si impegna a pubblicare su web le slide, le note, l'audio e il video della sua presentazione, in modo che anche chi non era presente ne possa beneficiare. Ci saranno 4 zone adibite agli interventi. Tra gli interventi fino ad ora proposti: Il gruppo degli scrittori collettivi in Second Life, coordinati da Azzurra Collas, presenta il progetto di romanzo collettivo “La torre di Asian” ; Francesco Arleo & Edoardo Basso (di ComEdu)

presentano: Palestra EMME (EMotional Media Education); Tecnologia e web: gettiamo le basi per un futuro innovativo. Domande di cittadini e imprenditori per capire le basi del web e delle tecnologie multimediali. Rispondono i partecipanti al Materacamp; Software Libero Geografico, ruolo del software e dati liberi nel panorama economico e in momenti di crisi; OpenStreetMap: una cartografia in wiki per rilanciare il turismo…e non solo. E ancora: Realizziamo una mappa libera di Matera: il “mapping party” del MateraCamp 2009: sessione di mapping in strada, raccolta dati, rendering e realizzazione della cartografia; Una rete a sostegno dell'innovazione delle PMI in Europa: l'Enterprise Europe Network; Il marketing è nel pallone, nasce l'esigenza di mettersi in gioco per sconfiggere la crisi. Dulcis in fundo, la giornata del Materacamp termina con una cena per terminare la giornata in bellezza presso il ristorante la Cantina della Bruna (Via Spartivento, 20). Il costo di 25 euro oltre ad un ricco menù comprende la visita alla Casa Grotta del Barisano, dimora storica che rappresenta il modus vivendi di una tipica famiglia materana, fino agli anno '60. Per visitare questa dimora l'appuntamento è alle ore 20 in Piazza Vittorio Veneto. cultura@luedi.it


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MUSICA

Weekend

Domenica la proclamazione dei vincitori

Una finale a dieci per il Premio Ponselle MATERA - Sono 10 i finalisti che il 3 maggio alle 19.30 calcheranno le scene dell'Auditorium di piazza del Sedile di Matera per contendersi il “Premio Rosa Ponselle” consistente in 1500 euro per il primo classificato, in 1000 euro per il secondo e in 500 euro per il terzo classificato da spendersi o in concerti da tenersi nella prossima stagione organizzata dal Lams accanto a grandi nomi della scenario musicale internazionale come il violinista Francesco Manara, il violoncellista Massimo Polidori, il clarinettista Alessandro Carbonare o in corsi di Alto perfezionamento musicale con i maestri del Teatro alla Scala e dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Parliamo di premi di un certo spessore dunque e che proprio in virtù della loro valenza hanno portato la giuria

a scegliere i migliori tra 250 concorrenti giunti da tutta Italia e dall'estero (Russia, Corea, Montenegro e Brasile) per partecipare alla Nona edizione del Concorso di esecuzione musicale- Città di Matera indetto dal Lams (Laboratorio arte musica e spettacolo) l' unico in Basilicata ad aver ottenuto il patrocinio e il sostegno del Ministero per i Beni e le Attività culturali. Le selezioni si svolte dal 23 al 26 aprile in presenza di una giuria tecnica composta da musicisti in carriera e da docenti di diversi conservatori, che si sono alternati nel corso delle quattro giornate per giudicare i concorrenti nelle sezioni competitive: musica antica, musica da camera, solisti e cantanti lirici. Ciò che la giuria ha riscontrato è «l'eccellente qualità dei concorrenti- commenta il pianista Demetrio Massimo

Il viaggio del Sinni di Ulderico Pesce CASTRONUOVO SANT’ANDREA - Il Centro Mediterraneo delle Arti diretto da Ulderico Pesce, oggi alle 18,30 a Castronuovo Sant’Andrea, presso la Sala Civiltà Contadina gio del fiume Sinni -la Diga di Senise”. Il viaggio del fiume Sinni un tempo finiva nel Mar Jonio, dal 1986, invece, buona parte del viaggio si ferma a Senise, dove il fiume diventa lago formando la Diga di Monte Cotugno, la più grande d’Europa in terra battuta, e nel Mar Jonio non arriva più che un rigagnolo d’acqua. In quella vallata fertile oggi ricoperta di acqua, c’erano tanti contadini che producevano meraviglie. L’idea dello Stato fu quella di cacciarli espropriandogli le terre ma grazie alle battaglie memorabili fatte dai cittadini di Senise e di tutta l’area, quelle terre furono pagate regolarmente ai contadini e i cittadini dell’intera area ebbero una sorta di cosiddetta “contropartita” come risarcimento del danno subito. La verità è che a tutti i cittadini dell’area che venivano a perdere terra fertile furono fatte tante

Trotta- ritengo di aver ascoltato, anche in sezioni diverse dal pianoforte, un livelloartistico- professionale di elevata qualità e l''impressione più esaltante è stata quella di aver assistito a delle esibizioni aventi più un carattere concertistico che concorsistico Sarà una bella finale». Per il baritono Domenico Colaianni «il concorso è servito ai ragazzi che dopo tanti studi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con gli altri. E' sicuramente un'arma a doppio taglio in cui un ruolo fondamentale ha giocato la scelta del repertorio. Comunque ho riscontrato un buon livello nell'esecuzione e la competizione sarà davvero interessante». Domenica sera si alterneranno sul palcoscenico Chiara Sabia flautista, Patrick Gullì clarinettista, Francesca Fiore violoncello, Leonardo

Losciale percussionista, Pasquale Barberio fisarmonicista, Matteo Biscetti pianista, Rodolfo Bonfilio trombonista, il soprano Maria Meerovich (Russia), il tenore Kwnag Hyun Choi (Corea del Sud), il soprano Young Min Park (Corea del Sud) e avranno dieci minuti a testa per dimostrare tutto il loro valore e convincere la giuria composta da Giovanni Pompeo (Presidente, Istituto musicale pareggiato di Taranto), dal baritono Domenico Colaianni, il violinista Carmine Scarpati,

La Cundana concede il bis sul palco dello Stabile

“Avenn, Putenn, Paenn” di FRANCESCO MENONNA

promesse. A distanza di quasi 30 anni ad aumentare è stata la sola emigrazione e i sogni dell’area sono affondati nell’acqua della diga. Lo spettacolo mira a ricostruire quegli anni, la memoria di quella lotta. Le aspettative, le conquiste, le promesse mancate, le inadempienze, di quegli anni come un punto di partenza affinché, a distanza di tanti anni, possa partire un reale sviluppo dell’area. cultura@luedi.it

Little Louie Vega star del Cromie

la pianista Gianna Valente (del Conservatorio di Bari), dai pianisti Giuseppe Ciaramella e Demetrio Trotta (del Conservatorio di Potenza), e dal clarinettista Vincenzo Di Pede (in rappresentanza del Conservatorio di Matera, che da quest'anno collabora attivamente con il LAMS per la realizzazione del Concorso). Nel corso della finale la giuria tecnica sarà affiancata da giornalisti che assegneranno il “Premio della Stampa”, novità di questa edizione. cultura@luedi.it

POTENZA - La compagnia dialettale “La Cundapresenta “Il viagna” ripropone domani sera al Teatro Francesco Stabile di Potenza la commedia andata in scena qualche settimana fa al Teatro Don Bosco, dal titolo: “Avenn, Putenn, Paen”. La commedia andrà in scena nell'ambito della rassegna teatrale “Il Leon d'Oro, Gigino La Bella”, proprio in prossimità del primo anniversario della scomparsa del maestro del teatro in vernacolo del capoluogo, scomparso il 9 maggio 2008 a causa di un male incurabile. Una ricorrenza adatta a far svolgere nuovamente la farsa in tre atti scritta e diretta da Franco La Bella, figlio di Gigino che sta continuando nella sua incessante opera di divulgazione teatrale del teatro in vernacolo del capoluogo. L'ingresso per gli spettatori è consentito a partire dalle ore 20,30 in poi, lo spettacolo avrà inizio alle 21. I componenti della compagnia dialettale “La Cundana” saranno nuovamente protagonisti di una commedia che già al teatro Don Bosco ha

fatto registrare il pienone. Una trama semplice, legata alla perdita dei valori, alla presenza di un padre che cerca di tenere unita la famiglia, nonostante i problemi della figlia che rimane incinta dopo una relazione extraconiugale, con i diverbi quotidiani e la mancanza di veri e propri punti di riferimento sul piano economico. Una farsa, quella scritta e messa in scena da La Bella junior, che garantirà ancora una volta quella sobria e intensa comicità che può entrare nei cuori e nelle istanze della gente. Una trama simile, compassata e sempre lineare con il tempo e le istanze dei protagonisti. Tutto questo grazie alla programmazione del Comune di Potenza che ha inteso commemorare Gigino La Bella con l'assegnazione del premio “Leon d'Oro”. Le scenografie sono state curate anche in questa circostanza da Ettore Cortellessa. Il divertimento e le risate per il sempre numeroso pubblico di affezionati del teatro vernacolare e delle commedie di La Bella é sicuramente garantito. f.menonna@luedi.it

Musica live allo Ziggurath di MARIA ANNA FLUMERO

CASTELLANETA - Protagonista di tutta la notte alla consolle del Cromie sabato sarà Little Louie Vega, riconosciuto innovatore e principe della house music. Nato e cresciuto nel Bronx, Vega ha subìto fin da piccolo le influenze dei genitori, entrambi musicisti appassionati di jazz e musica latina. La svolta per Louie è arrivata a 14 anni, quando ha iniziato a frequentare i primi ambienti hip-hop, iniziando a muovere i primi passi come dj, fino a fondare il progetto Masters at work (Maw). Un progetto che a partire dalla fine degli anni Ottanta ha dato vita a diverse decine di dischi e remix che hanno reso famoso Vega in tutto il mondo. Il progetto Maw si è evoluto fino a diventare una label (Maw record) e Louie Vega ha imposto a livello internazionale il suo stile fatto da una mescolanza di deep, jazz, latin accompagnata da groove potenti e coinvolgenti. La più grande soddisfazione nella carriera di Louie arriva la notte del 7 febbraio 2006, quando a New York, durante la cerimonia per la consegna dei Grammy, viene chiamato sul palco a ritirare il mitico grammofono d'oro. Ma il progetto sui cui si concentrerà di più negli anni successivi fino ad oggi è "Elements of life extention". A circondare Vega non sono solo cantanti, ma tastieristi, percussionisti da lui stesso lanciati, come Luisito Quintero, o chitarristi come Raul Midon e Mike Ciro. Insomma, una vera e propria band che musicalmente non è più molto house ma funk, jazz, soul, sempre con uno spirito di fondo latino. Sarà con questa band infatti che nel 2005 Louie inaugurerà il primo tour, dopo aver fatto nel 2004 apparizioni in diversi festival jazz e all'Arezzo Wave. Ad affiancare Louie alle consolle del Cromie ci saranno i dj's Mr Frank, Guido Balzanelli, Roberto Caggiano e Teddy B con Nico P e Gae in voce. Start alle ore 24 per questo evento targato Musica & Parole. Biagio Tarasco

MATERA - Musica live per il 1 maggio? Il club “Ziggurath” di Matera - in via Lucana, arco Via XX Settembre propone una serata da non perdere con dj set Nicola Amoruso, Sabreetha e Gianluca Porro. Artisti provenienti dal “Divinae Folie” di Bisceglie. Start alle ore 23. Conosciamoli meglio. Nicola Amoruso aka Amorhouse è un giovane dj e produttore protagonista e resident dei migliori locali del nord barese da ormai 10 anni. Figlio del funky e del soul come gusto musicale, intraprende la carriera da dj all'età di 14 anni. Dopo i primi party con gli amici, viene subito arruolato nel tempio della musica House del suo paese, il Divinae Follie. I suoi djset sono unici, raffinatissimi e ricchi di energia. Sabrina, classe '84 è una “fan sfegatata del Soul, r&b,acid jazz, blues non solo”. Afferma - « Mi piace cantare questo tipo di musica perchè è quella che si avvici-

na al mio modo di essere ed il mio repertorio ha in scaletta brani di Wonder, Incognito, Benson, Mary Blidge, Lisa Stansfield, Joss Stone e molti altri. Ho sempre avuto in me la voglia di gridare al mondo e di trasmettere la mia grinta. Ho incominciato a cantare quando

avevo pochi mesi e all'età di 6 anni facevo parte del coro parrocchiale» e da lì tanta strada musicale. Gianluca Porro, nasce ad Andria, anche lui classe '84 e sin da piccolo all'età di tre anni, comincia a capire attraverso le pentole e bicchieri che la percussione fa par-

te del suo "DNA". Ha frequentato seminari jazz a Roma, ha seguito per due anni le lezioni del maestro Mimmo Campanale e tanti lavori, anche come compositore per musical. Per informazioni contattare 328-6208868 cultura@luedi.it


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Venerdì 1 maggio 2009

Al Sottapera

“The feedbackers”. Una serata “degustando l'arte presso la vineria “Sottapera” di Potenza - Via del Popolo -con Benny Barone, immagini ed arte. Inoltre musica di dj Vanzetti - Niko. Benito Saluzzi, ha esposto in Personali e Collettive in tutta Italia. Dopo una maturità da ragioniere ha studiato fotografie ed illustrazione a Roma dove è cresciuto professionalmente.

A Roma in bus PicNic in Selva

Da Ferrandina al concertone del Primo maggio in bus. In occasione del Concerto del Primo Maggio a Roma, in Piazza San Giovanni, l'associazione Pensiero Attivo organizza il viaggio in autobus con partenza da Ferrandina, piazza De Gasperi. Il bus organizzato dall’associazione é partito a mezzanotte diretto verso la capitale.

Primo maggio in campagna. A La Selva di Diana, nel cuore della Foresta Mercadante. “Percorsi natura”, escursioni in bicicletta fino ad arrivare alle gioie del pranzo, potendo scegliere tra un menù fisso. A 35 euro, bevande comprese, con specialità a base di funghi, selvaggina e prodotti tipici dell'alta Murgia. Info: 080/3466100. Giovanni Martemucci

Airbag live

Trekking

Appuntamento con la musica pop punk domani sera a Marconia. Protagonisti del sabato notte del William Wallace, in viale Ionio 8, AiRbAg band. Il quartetto terribile, interamente made in Ferrandina, fresco del successo su internet del concorso Freezone top Radiostar e con all’attivo un cd e numerosi concerti proporrà il meglio del suo repertorio in una serata a tutto gas.

Una domenica a tutto trekking. Il posto da visitare è incantevole, si chiama Madonna della Loe, nei dintorni di Montescaglioso. Si arriva fino ad un certo punto con la macchina, poi si prosegue a piedi. Il costo di partecipazione è di 5,00 euro. Raduno alle 8,15 nel Rione Sassi, presso Eyra Club in via San Potito. Partenza prevista alle ore 9. Massimo 15 partecipanti.

La vittoria della tradizione contro Mc Donald’s al Duni

“Focaccia Blues” alla conquista dei Sassi di MARIA ANNA FLUMERO

Il produttore Contessa con Renzo Arbore e Lino Banfi tra le guest star del film “Focaccia blues” da oggi in proiezione a Matera

MATERA - «Abbiamo già tutto quello che ci serve per vivere meglio basta sceglierlo». Ecco la frase con cui Michele Placido dà il via al tanto atteso film pugliese (e non solo) “Focaccia blues”. Da questa sera al via, per una settimana, presso il cineteatro “Duni” di Matera la proiezione. Prima della tappa tutta lucana per la pellicola indipendente abbiamo chiacchierato, per i lettori de “il Quotidiano della Basilicata” con il produttore Alessandro Contessa e il regista Nico Cirasola. «Sono da anni distributore per la casa indipendente, “Pablo” e questo è il mio primo film da produttore ci ha raccontato Contessa - prima della proiezione del nostro lavoro

ci sarà la proiezione di un corto di Giuseppe Gagliardi che racconta la storia del tortellino, un lavoro che unisce due zone d'Italia ed è in tema con il nostro film». Chi ha avuto l'idea? «E' stata mia. E' nata due anni fa mentre ero al Salone del Gusto a Torino con Lino Banfi ed ho incontrato due altamurani, il panettiere Luca Di Gesù e il giornalista Onofrio Pepe. Mi hanno informato sulla storia di una focacceria altamurana che, valorizzando i prodotti tipici, è riuscita a mettere in crisi MC Donald's. Era una situazione che non conoscevo nonostante giornali e riviste nazionali e internazionali ne avessero parlato. I passaggi successivi sono stati la scelta della sceneggiatrice e del regista,

Alessia Lepore e Cirasola». Tre aggettivi per definire il film? «Gustoso, divertente ed interessante. E' un piccolo caso che ha avuto grande visibilità e promozione dal punto di vista commerciale è una bella operazione che va da sé». E' la prima proiezione in Basilicata? «Sì. La Basilicata è una terra ricca come la Puglia di tradizione, un anno fa ho realizzato un cortometraggio, “La settimana della sposa” a San Costantino Albanese. Le evoluzioni e l'attaccamento alle radici sono argomenti che prediligo. “Focaccia blues” è un film per le famiglie, dai bambini ai nonni. Ringraziamo per la partecipazione straordinaria e gratuita Renzo Arbore, Lino Banfi, Michele Placido e Nichi Vendola». E il regista Cirasola, come definisce in tre aggettivi il suo lavoro? «Giocoso, ironico e un film in bilico tra fantasia e realtà. E' stata una esperienza positiva che ci sta facendo girare il mondo. Nel '73, iniziai per gioco con i cortometraggi e ora è il mio lavoro. Il mio primo film, “Odore di pioggia” lo girai proprio con Arbore». Com'è stato lavorare con questo cast d'eccezione? «Bellissimo. Sono professionisti che hanno dato al lavoro una

Niki Vendola sul set con Cirasola e Dante Marmone

marcia in più». Perché vedere questa pellicola? «Per curiosità, che è la vera essenza della vita. Capire come un colosso sia soffocato con la qualità genuina e locale è importante. Sono tanto orgoglioso, ma come tutti i “Davide” del mondo, infatti ci hanno scritto anche americani doc che hanno apprezzato e degustato la nostra focaccia». Progetti futuri? «Invadere il giardino della signora Michelle Obama di semi di prodotti pugliesi come il fungo

cardoncello o il seme di finocchio e fare assaggiare al presidente Barack Hussein Obama II la nostra focaccia. Tutto a breve». Un film per annientare le rivalità sulla bontà del pane di Matera - Altamura? «E' tutto “glocale”, il locale deve diventare universale, è questa la filosofia da raggiungere. No alla globalizzazione intesa come massificazione dei gusti. Ma chissà in futuro». Per la serata materana è probabile la presenza di Contessa e Cirasola.

IL CONCORSO

Lucania Film Festival all’ultimo ciak PISTICCI - Filmmakers indipendenti occhio alla scadenza. Scadono domani i termini di partecipazione per la decima edizione del “Lucania Film Festival”. La segreteria organizzativa dell' associazione culturale “Allelammie” - che da sempre promuove ed organizza questa immane macchina organizzativa - informa che il regolamento e le modalità di iscrizione sono online sul loro portale. Il Lucania Film Festival è rivolto ai filmakers indipendenti di tutto il mondo. La partecipazione è gratuita. Il LFF rappresenta il consoli-

damento di un progetto sociale, economico e artistico tra i più interessanti nello scenario del Cinema indipendente internazionale. Le sezioni competitive internazionali sono: Fiction - Animation - Cinergia (sono previsti tutti i generi riguardanti le energie rinnovabili) - Lucania Film Makers (per i soli registi lucani e/o di origine lucana ovvero anche stranieri) Book Trailer - Readacting (in fase di collaudo). La deadline è prevista per il 2 maggio mentre la pubblicazione delle opere finaliste avverrà il giorno 5 giugno 2009. Il festival si terrà dal 10

al 13 agosto a Pisticci (Matera). Nelle prossime settimane saranno rese pubbliche le prime scelte artistiche riguardanti la giuria internazionale, gli eventi, i progetti e gli ospiti speciali del Lucania Film Festival decima edizione. La Decima edizione del LFF vedrà il lancio: TILT, Torna In Lucania Team, una importante ed originale operazione culturale che mira a valorizzare, in chiave contemporanea, il rapporto tra i produttori di cultura lucani, siano essi residenti che sparsi per l'Italia e per il mondo. Importante: «in caso di as-

senza dei vincitori alla proclamazione degli stessi, i premi assegnati saranno ridotti del 50% e saranno erogati entro febbraio 2010». «Hanno già aderito molti rappresentanti del mondo dell'arte e della cultura lucani, tra cui Rocco Papaleo, Filippo Solibello (conduttore di Caterpiller), che sarà anche membro della giuria internaizonale - comunica il coordinatore Massimiliano Selvaggi - il Trio La Ricotta, gli attori lucani: Domenico Fortunato, Pascal Zulino, Antonio Petrocelli, il musicista Felice Del Gaudio». m.a.flum


54 Rubriche

Venerdì 1 maggio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

I superiori vi stimano e vi daranno la possibilità di raggiungere i vostri obiettivi. In amore evitate colpi di testa.

TORO 21/4 - 20/5

Non siete disposti a cambiare il vostro punto di vista nel lavoro, ma almeno siate diplomatici. L'amore è dietro l'angolo.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Vi è stato affidato un incarico di prestigio e siete partiti con il piede giusto: continuate così. Incontro folgorante con una persona affascinante.

CANCRO 22/6 - 22/7

Per la vostra professione è tempo di avviare una fase di rinnovamento per adeguarsi alla situazione in cambiamento. Nuovi incontri per chi è single.

LEONE 23/7 - 23/8

Il periodo per il vostro lavoro è delicato ma con un po' di prudenza potete fare qualcosa di interessante. In amore non prendete voi l'iniziativa.

VERGINE 24/8 - 22/9

Buttate dietro le spalle i vostri errori. Ma nel lavoro dovete farne tesoro e guardare avanti. In amore state vivendo alla giornata.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro potete ottenere di più con la diplomazia che con lo scontro diretto. Siete alla ricerca del vero amore: non perdete l'ottimismo.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Riflettete a lungo prima di fare scelte professionali definitive. In amore non fatevi condizionare dalle delusioni.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Vi siete scrollati di dosso l'apatia e ora nel lavoro siete spinti a fare di più. In amore siete sulla strada giusta.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Vi state crogiolando nelle frustrazioni di lavoro, mentre potreste darvi da fare per migliorare le cose. Tira e molla in amore.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Finora nella professione non avete sbagliato una mossa, ma ora la situazione si sta complicando. Un amore quasi inafferrabile.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

N è fan di divo RZI = NEFANDI DIVORZI

Solo la vostra indecisione di ha impedito di combinare qualcosa di buono nel lavoro. Lasciatevi guidare dal sentimento.


Televisioni 55

Venerdì 1 maggio 2009

RUBRICA

23.20

22.55

PRIMA SERATA

TV7

SHOW Daria Bignardi

16.00

MUSICALE

21.10

Concerto del primo maggio

FILM

20.30

Il 7 e l’8

TELEFILM

21.10

Chuck Norris

FILM

21.10

U.S. Marshals caccia senza tregua

SHOW Luca Telese

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -EventoCelebrazione della Festa del Lavoro alla presenza del presidente della Repubblica 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.10 -Film TvLuna: il grande spirito con Adam Beach, Graham Greene - regia di Don McBrearty 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale

06.00 -AttualitàFocus 06.05 -VideoframmentiVideocomic 06.20 -Reality ShowItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.15 -TelegiornaleTGR - Montagne 09.45 -CartoniTracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Reality ShowItalian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -TelefilmLaw & Order - I due volti della giustizia 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11

08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -FilmTotò story con Totò, Aldo Fabrizi, Peppino De Filippo, Giacomo Furia - regia di Mario Mattoli (Italia) - 1968 11.05 -TelefilmArsenio Lupin 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Cifre in chiaro 12.45 -DocumentarioGeo & Geo 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -MusicaleAnteprima Concerto Primo Maggio 16.00 -MusicaleConcerto del Primo Maggio 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -MusicaleConcerto del Primo Maggio

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -FilmScambio d'identità con Shirley MacLaine, Brendan Fraser, Ricki Lake - regia di Richard Benjamin (USA) - 1997 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 14.10 -FilmPiccole donne con June Allyson, Elizabeth Taylor - regia di Mervyn Le Roy (USA) 1949 16.30 -Sit ComIl mammo 17.00 -TelegiornaleTG 5 '09 - 5 minuti 17.05 -FilmMatrimonio per papà 2 con Gregory Harrison, Heidi Lenhart - regia di Mark Griffiths (USA, Francia) - 2001 20.00 -TelegiornaleTg 5

07.00 -TelefilmQuincy 07.50 -TelefilmHunter 08.35 -TelefilmNash Bridges 09.45 -FilmTotò, Peppino e la dolce vita 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -FilmL'inferno di cristallo con Steve McQueen (I), Paul Newman, William Holden - regia di John Guillermin, Irwin Allen (USA) - 1974 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP-Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -FilmSvitati con E. Greggio, M. Brooks - regia di Ezio Greggio (Ita) - 1999 16.40 -FilmTom & Jerry - Il film 17.40 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.15 -FilmScuola di Polizia con S. Guttenberg, B. Smith - regia di Hugh Wilson (USA) - 1984 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -FilmFunny Girl con Barbra Streisand, James Caan, Omar Sharif - regia di William Wyler (USA) - 1968 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -TelegiornaleTg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmHanky panky - Fuga per due con Gene Wilder, Gilda Radner, Richard Widmark - regia di Sidney Poitier (USA) - 1982 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

Telegiornale 20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show I Raccomandati 23.15 -Telegiornale Tg 1

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telegiornale Tg 2 22.55 -ShowL'era Glaciale

21.00 -Telegiornale Tg 3 21.05 -Musicale Concerto del Primo Maggio

20:30 - Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmIl 7 e l'8 con S. Ficarra, V. Picone - regia di Salvatore Ficarra, Valentino Picone, G. Avellino (Ita ) - 2006 23.30 -AttualitàMatrix

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -FilmIl piccolo Lord con Rick Schroder, Alec Guinness, Eric Porter - regia di Jack Gold (GB) - 1980 23.35 -FilmPericolosamente insieme

21.10 -Film U.S. Marshals - Caccia senza tregua con Tommy Lee Jones, Wesley Snipes, Robert Downey jr. - regia di Stuart Baird (USA) - 1998

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris 23.30 -Rubrica V-ictory

23.20 -RubricaTV 7 00.20 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.50 -TelegiornaleTg 1 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRai Educational Teatro in corto

01.05 -RubricaTG Parlamento 01.15 -Reality ShowItalian Academy 2 02.00 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -TelefilmUna strana coppia di killer 03.00 -RubricaCronaca nera bianca e rosa

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.00 -RubricaAppuntamento al cinema 01.10 -RubricaEconomix 01.40 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 01.50 -RubricaFuori orario

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

con Robert Redford, Debra Winger, Daryl Hannah - regia di Ivan Reitman (USA) - 1986 02.00 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.25 -FilmCuori estranei con S. Loren, M. Sorvino, D. Kara Unger - regia di Edoardo Ponti (Ita,

23.45 -FilmLa fortezza: segregati nello spazio con C. Lambert - regia di Geoff Murphy (USA) - 2000 01.40 -ShowPoker1mania 02.35 -NewsStudio Sport 02.45 -SportGrand Prix

00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso 03.00 -AttualitàOtto e mezzo 03.40 -TelefilmAlla corte di Alice 04.40 -RubricaDue minuti un libro

leTrame

LA 7

ORE 14.00

ITALIA 1

HANKY PANKY FUGA PER DUE con G. Wilder, G. Radner, R. Widmark regia di Sidney Poitier (Usa) - 1982 Michael, architetto newyorkese, entra in possesso casualmente di un misterioso pacchetto di cui ignora il contenuto. Quel che sa è che l'affascinante donna che glielo ha affidato è morta, che almeno due organizzazioni lo inseguono con cattive intenzioni e che la giornalista che lo accompagna nella fuga forse non è esattamente una giornalista...

CANALE 5

ORE 21.10

IL 7 E L’8 con S. Ficarra, V. Picone - regia di G. Avellino, S. Ficarra, V. Picone (Ita) 2006 6 gennaio 1975: in una clinica palermitana, le culle dei neonati Tommaso e Daniele vengono scambiate. Una trentina d'anni dopo, i due si incontrano per caso: anzi, si scontrano per strada, l'uno di corsa perché in ritardo a un'audizione in università, l'altro mentre scappa dai poliziotti che lo inseguono per contrabbando di falsi cd. Il destino, insomma...

ORE 15.00

RETE 4

ORE 15.10

SVITATI

L’INFERNO DI CRISTALLO

con E. Greggio, M. Brooks, R. Ingerman - regia di Ezio Greggio (Ita) - 1999

con S. McQueen, P. Newman, W. Holden, F. Dunaway - regia di John Guillermin, Irwin Allen (Usa) - 1974

Bernardo, figlio pasticcione e combinaguai dell'industriale Guido, fa arrabbiare il padre a tal punto da procurargli un infarto. Sul letto di morte Guido chiede al ragazzo di fargli un favore: rintracciare un soldato americano che nel corso dell'ultimo conflitto gli aveva salvato la vita. Bernardo parte per gli Usa e riesce, dopo lunghe ricerche a rintracciarlo. L'uomo si chiama Jack...

ITALIA 1

ORE 21.10

U.S. MARSHALS - CACCIA SENZA TREGUA con T. Lee Jones, W. Snipes, R. Downey jr. - regia di Stuart Baird (Usa) 1998 Un ricercato per omicidio, ferito in un incidente stradale, deve essere trasferito dall'ospedale civile a quello del carcere di New York. Durante il viaggio di trasferimento l'aereo cade e Mark scappa...

A San Francisco è stato costruito un grattacielo: una torre di cristallo alta 138 piani. Nel salone panoramico, all'ultimo piano dell'edificio, si svolge la festa di inaugurazione, ma un corto circuito, avvenuto per i risparmi fatti dal costruttore sui materiali utilizzati, scatena un vero e proprio inferno...

RETE 4

ORE 23.35

PERICOLOSAMENTE INSIEME con R. Redford, D. Winger, D. Hannah regia di Ivan Reitman (Usa) - 1986 Una ragazza, Chelsea Deardon, è accusata di furto di quadri: si tratta di quelli del padre, un famosissimo pittore morto diciotto anni prima nell'incendio della sua casa. La ragazza è difesa dall'intraprendente Laura Kelly, alla quale si affianca la vecchia volpe del foro Tom Logan. I due tra screzi e incomprensioni, agguati ed esplosioni, finiranno con l'innamorarsi...

La strega Marcuzzi conquista il pubblico RAI UNO Affari tuoi L'eredita' Shall we dance? L'eredita' la sfida

ora 20.41 19.49 21.20 18.49

ascolto 6.582 5.653 4.545 3.822

RAI DUE Calcio coppa dei Tg2-costume e societa' Champions league Tg2-medicina 33

20.45 13.32 20.37 13.54

3.881 2.245 2.140 1.519

RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? Blob di tutto di piu' Agrodolce

20.35 21.08 19.58 20.11

2.741 2.463 1.729 1.522

CANALE 5 Striscia la notizia Un amore di strega Beautiful Chi vuol essere

20.45 21.25 13.40 19.04

6.307 4.995 4.040 3.886

ITALIA 1 Csi:crime scene Csi:ny I simpson La ruota della fortuna

21.11 22.00 14.34 20.29

2.777 2.752 2.150 2.069

RETE 4 Continuavano a Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana

21.11 20.26 19.38 14.10

3.043 2.332 2.014 1.687


I FUNERALI DI GRAZIA E BRUNO

Negli sms la gelosia che ha fatto scattare l’ira Parla il ragazzo che era stato preferito da lei A Potenza e Pignola chiese piene per l’addio alle pagine 6 e 7

Anno 8 n.104€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Venerdì 1 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Accordo storico con Chrysler (agli italiani il 20%) e a Melfi tre straordinari di sabato

Fiat alla conquista degli Usa De Filippo a Roma difende gli impianti nazionali, la Fiom plaude TORINO - "Sono stati fatti tutti i passi necessari per l'accordo" dice il presidente Usa Barak Obama. Passi che hanno portato all'intesa tra Fiat e Chrysler. Con l'industria di Detroit che sarà sottoposta ad una bancarotta chirurgica di 30/60 giorni e con la Fiat che fa il suo ingresso, in modo marcato, nel mercato americano dell'automobile. Il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, a Roma difende gli impianti italiani e la Fiom plaude.

1 MAGGIO I tempi delle bandiere rosse di Lucio Tufano

La Cisal in Lucania tutti i sindacati divisi Castellitto a Roma con Vasco Superstar

a pagina 11

L'opposizione a Silvio esiste. Abita ad Arcore. E' Veronica Lario.

BANZI

UNA FRATTURA CHE DIVIDE di VITO BUBBICO Ce ne sono state migliori, di giornate del primo maggio da festeggiare, rispetto a questa. Giornate migliori per il mondo del lavoro e per la salute del sindacato che lo rappresenta. D’altronde un vero e proprio terremoto ha scosso l'economia mondiale, compresa la nostra, con decine di migliaia di perso-

ne che si ritrovano da un giorno all'altro senza lavoro e i tantissimi che lo cercavano che hanno perso persino la speranza di conquistarlo a breve. Un vero e proprio terremoto ha, anche in questi mesi, gravemente danneggiato i rapporti tra le più rappresentative confederazioni sindacali italiane, facendoli precipitare ad un punto mai così basso. segue a pagina 9

Ex sindaco patteggia per false trasferte

Guerra dei licei Pasolini-Galileo a Potenza Alla fine rinviato il sorteggio degli alunni

a pagina 29

a pagina 21

alle pagine 8, 9 e 10

La politica lucana Pace e Molinari Il centrodestra presenta i candidati Lunedì De Magistris Vulpio e Massari a Potenza alle pagine 14 e 15

IL BERLUSCONISMO E LE PECULIARITÀ ITALIANE di Vincenzo Santochirico Berlusconi al capolinea? Nel tempo dell'apoteosi del consenso e della più ampia maggioranza di governo, potrebbe sembrare una boutade. E', invece, la tesi che sostiene Aldo Schiavone, direttore dell'Istituto Italiano di Scienze Umane, commentatore di Repubblica, in un denso e incalzante libro di poco più di ottanta pagine, dal titolo “L'Italia contesa” (Laterza, 2009). continua a pagina 15

POPOLAZIONE

POTENZA “Riprendiamoci il Metapontino”: con Libera. In collegamento da Berlino Pino Bianco

Piccoli centri della Basilicata in discesa libera Sempre meno abitanti

Don Cozzi a Scanzano contro il racket

Ad agosto 2008 a Ginestra boom di nascite da pag 49 a pag 53

AI LETTORI

Come tutti i giornali anche il Quotidiano della Basilicata domani non sarà in edicola Buon primo maggio a tutti

SCANZANO - Alzare la voce contro gli atti delinquenziali non è mai abbastanza. Per la verità lo si fa molto poco. O quantomeno bisognerebbe farlo molto di più. E quando c’è qualcuno che, come don Marcello Cozzi e i volontari dell’associazione “Libera”, si adoperano in tal senso, la parte sana della società apprezza e partecipa. a pagina 17

MATERA

Consiglio comunale Duni entra in maggioranza a pagina 17


12 Primo piano

Venerdì 1 maggio 2009

Primo piano 13

Venerdì 1 maggio 2009

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Dibattito politico

DECRETO SICUREZZA

Tensione tra Lega e Pdl per la norma sugli appalti

Castelli, Urso e Romani saranno “vice” Berlusconi: «Ne parlerò con Napolitano»

di ANNA LAURA BUSSA

Nuovi ministri e vecchie gaffe In Cdm annunciato l’incarico della Brambilla ma il capo dello Stato non era stato informato ROMA – Promozioni in arrivo nel governo e munque, è da tempo che si parla della pronuovo incidente diplomatico tra il Governo mozione di alcuni membri del governo. Stue il Quirinale. Ad annunciare le promozioni pisce, tuttavia, che fra i promossi non figuri è stato Silvio Berlusconi che nel corso del il nome di Ferruccio Fazio, attuale sottoseConsiglio dei ministri di ieri ha detto di vo- gretario alla Salute. Nel frattempo, Stefano ler far avanzare Michela Vittoria Brambil- Saglia è stato nominato nuovo sottosegretala, attuale sottosegretario al Turismo, al rio allo Sviluppo Economico al posto dello rango di ministro. Insieme a lei saliranno di scomparso Ugo Martinat. Qualcuno nella grado, diventando viceministri, altri tre maggioranza mette perfino in dubbio che sottosegretari: Adolfo Urso (Sviluppo Eco- alla fine la rossa di Lecco riuscirà davvero nomico con delega al commercio estero), ad ottenere la poltrona di ministro: «Berlusconi lo ha annunciato Roberto Castelli (Infraanche per rispondere al strutture con delega CONCERTO PER IL PAPA pressing della Brambilall’Expo 2015 e reti ferrola, ma non è detto che alla viarie internazionali) e fine lo faccia davvero», Paolo Romani (Sviluppo ha spiegato un ministro Economico con delega alle chiedendo di restare anocomunicazioni). nimo. La notizia è stata data Altri esponenti della nel Consiglio dei ministri maggioranza, invece, di ieri e poi resa pubblica credono che davvero da alcune dichiarazioni riBrambilla l’abbia spuntalasciate alla fine del Cdm ta e ci aggiungono un dai ministri della Difesa, pizzico di malizia: «Ce la Ignazio La Russa e della farà, anche se questo semplificazione, Roberto creerà un pò di attriti nel Calderoli. La gaffe istituPdl visto che in molti non zionale si è concretizzata, la vedono di buon ocappunto, con le anticipachio», spiega un dirigenzioni, seguite poi da una te del Popolo della liberconferma di Berlusconi, tà. senza preventiva informaQualcuno nella magzione del capo dello Stato. gioranza, infine, sostieLa cosa deve essere stata Riconoscimento per ne che annunciandolo in notata dal Colle. A NapoliConsiglio ieri Berlusconi tano, infatti, secondo la le rispettive missioni Costituzione, spetta la no- «RISPETTO , apprezzamento e condi- abbia anche voluto rispondere alle polemiche mina dei ministri su pro- visione per il suo messaggio di fede e sulle cosiddette “candiposta del presidente del per l’intenso e meditato impegno sui date veline” che, fra l’alConsiglio. Immediata- problemi sociali e per la pace», sono tro, hanno scatenato l’ira mente, le diplomazie si so- stati espressi ieri sera dal presidente di sua moglie. «E' il suo no messe al lavoro per della Repubblica Giorgio Napolitano al chiudere la questione. Co- Papa, in occasione del Concerto offerto modo di dire che nella geme sempre, il compito di in Vaticano dal capo dello Stato per il IV stione del governo non metterci una pezza, è toc- anniversario dell’elezione di Benedetto accetta condizionamencato a Gianni Letta: «Ber- XVI. «Signor Presidente, il Suo cortese ti», spiega un esponente di peso della maggioranlusconi oggi (ieri ndr) non e generoso omaggio è riuscito ampiaza. Di show girl, ma per ha fatto alcun nome di mente non solo a gratificare il senso ironizzare e per attaccare nuovi ministri in Cdm» ha estetico, ma al tempo stesso a nutrire il l'opposizione, ha parlato detto. E poi: «Il premier nostro spirito, e dunque Le sono dopanche Berlusconi. Prima chiederà un appuntamen- piamente grato. Formulo i migliori auscherzandoci sopra, poi to a Napolitano per parlare spici per il proseguimento della Sua alper attaccare l’opposiziocon lui della struttura di ta missione», ha risposto il Pontefice. ne. «Scusate se non non Governo». Insomma, in Un reciproco riconoscimento, dunque, Cdm non si è parlato di dell’altezza delle rispettive missioni. Da ho portato le veline», è la battuta con cui il premier nuove cariche governative parte sua Napolitano ha espresso graperché il premier avrebbe titudine a Ratzinger per la visita appena apre il suo intervento davanti ai delegati dell’asdovuto parlarne prima compiuta all’Aquila «in quei luoghi di con il capo dello Stato. In devastazione e sofferenza, dove ha re- semblea della Coldiretti. un prossimo incontro, la cato grande sollievo spirituale e umano «Mi rifarò – aggiunge sempre in tono scherzoso lacuna verrà colmata. «Il alle popolazioni colpite». presidente del Consiglio «Questo concerto ci fanno sentire co- – anche perchè pensando Silvio Berlusconi incon- me il vasto mondo in cui viviamo – ha ai vostri 20 mila punti trerà il presidente della concluso Napolitano – si riconosca in un vendita, e pensando che Repubblica Giorgio Napo- comune retaggio di valori e di espres- qualche volta il sabato litano per valutare l'even- sioni creative. E ringrazio nello stesso anche noi maschietti antualità di nominare nuovi tempo quanti hanno generosamente diamo a fare la spesa, se ministri e sottosegretari» concorso a rendere possibile l’evento di avete bisogno di belle ha detto Letta. E così sarà. questa sera». Da parte sua, Benedetto commesse sapete a chi riLe notizie sulle nomine, XVI ha dichiarato di aver molto gradito volgervi». Poi, un pò per in ogni caso, hanno conti- «l'eccellente omaggio musicale» offerto correggere il tiro, si afnuato a circolare per tutta dal Presidente con l’esecuzione fretta ad aggiungere: la giornata di ieri. Non è nell’Aula Nervi dell’Orchestra sinfonica «Bisogna sempre avere ancora chiaro se le promo- e del Coro sinfonico 'Giuseppe Verdi di un pò di ironia, perchè zioni degli attuali sottose- Milano, diretti dalle signore Xian Zhang solo se si è sereni e allegri si riesce a fare cose imgretari, a partire dalla e Erina Gambarini. portanti». “rossa” Michela Vittoria Infine, chiude con un Brambilla, saranno seguite dalla nomina di nuovi sottosegretari, con affondo verso l’opposizione: «Chi aveva parconseguente allargamento della squadra di lato di demagogia? Un certo... un certo onogoverno. Berlusconi, però, ha più volte det- revole Casini. Chi ha parlato di filiera italiato di non voler superare le attuali sessanta na come fanciullaggine? Un certo D’Alema. Io non parlo mai male dei miei oppositori, unità. Al di là delle formalità istituzionali, co- ma quando se la tirano, se la tirano».

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Il premier Silvio Berlusconi con Michela Vittoria Brambilla al termine di un incontro con i circoli della libertà

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VERSO LE EUROPEE

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Il premier e le Veline «Sono plurilaureate» di ELVIO SARROCCO

credere che le liste fossero composte in un altro modo e non era assolutamente ROMA - «Scusate, non ho portato le veli- vero». Bondi ha poi ricordato che anche ne». Silvio Berlusconi, alla Convention la sinistra ha fatto molto ricorso a «candella Coldiretti, ironizza sulla polemica didature anche femminili che proveniche ha accompagnato la presentazione vano dal mondo della televisione». Il leader del Pd Dario Franceschini tordelle candidature del Pdl per le elezioni europee di giugno. Tra una battuta ed na all'attacco sulle veline del Pdl. Cosa può sapere Berlusconi della fatiuna frecciata, provocando applausi e rica delle donne, afferma, visto sate, il presidente del consiche il suo mondo «è un monglio ha replicato in tono do di lustrini, di ricchezza scherzoso all'opposizione che che cade dall'alto dove conta ha accusato il premier di voler la popolarità ed essere famomettere in lista delle candidasi?». Il segretario del Pd accute puntando solo sulla loro avsa anche il Pdl di aver presenvenenza. «Non ho portato le tato delle liste “bloccate” in veline - ha detto Berlusconi cui su 75 candidati 21 sono ma ho fatto alcune telefonate parlamentari nazionali, ine ho scoperto che sono pluricompatibili. Col sistema delle laureate e hanno tanta esperinunce e di opzioni ad essere rienza in politica. Altrimenti eletti saranno quindi gli ultinon le avremmo messe in limi della lista. sta». L'opposizione critica anche Il presidente del consiglio il fatto che Berlusconi molto se l'è presa soprattutto con spesso nei suoi comizi ed inPier Ferdinando Casini e Masterventi ricorre all'ironia, simo D'Alema. Facendo delle mentre incombe la crisi ecosmorfie buffe con il viso ha nomica e non tutti hanno vodetto: «Chi aveva parlato di glia di divertirsi. Il premier, demagogia? Un certo… un Dario Franceschini afferma Franceschini, «offre certo onorevole Casini. Chi ha molte occasioni di distrazione parlato di filiera italiana coe di svago ma l'Italia non è un me fanciullaggine? Un certo giornale di gossip, né un D'Alema. Io non parlo mai Grande Fratello, né Dinasty». male dei miei oppositori, ma Massimo D'Alema critica quando se la tirano, se la tirainvece soprattutto il fatto che no». Berlusconi (ed anche Antonio Il premier ha evitato ogni Di Pietro) si è candidato alle accenno alle critiche che gli elezioni europee sapendo che sono state rivolte dalla modovrà poi rinunciare all'incaglie, Veronica Lario. rico. Negli altri paesi europei, A replicare alle sue afferafferma D'Alema, questo non mazioni è stato invece il coordinatore del Pdl, Sandro Bondi. Le “ri- accade. Berlusconi, intanto, attacca l'ex flessioni” fatte dalla signora Veronica, ministro degli esteri, «invece di goverha affermato, sarebbero state «giuste e nare andrà a fare i comizi con le veline, persino condivisibili» se avessero trova- per dimostrare che sono brave e non solo to conferma nella realtà. Ma secondo belle. Il nostro essere eccezionali in EuBondi «c’è stato un gigantesco malinte- ropa ci farà del male». Ma se il dibattito so nato da una manipolazione della real- pubblico si concentra su questi temi, setà». Questo perché è in atto, accusa il condo D'Alema la causa è «l'uso satrapecoordinatore del Pdl, «una campagna di sco che Berlusconi, incline a un narcisistampa che per giorni e giorni ha fatto smo non di rado volgare, fa del potere».

ROMA – La norma sugli appalti contenuta nel ddl sicurezza, così come è stata modificata nelle commissioni Affari Costituzionali e Giustizia della Camera, continua a dividere Lega e Pdl, ma riceve parere favorevole dal Pd. Roberto Maroni, nel Consiglio dei ministri di ieri, è tornato a chiedere il ripristino della norma nella sua versione e originaria. E comunque avrebbe insistito sulla necessità di porre la fiducia sul provvedimento per evitare sorprese: una necessità che sarà valutata nei prossimi giorni. L’inquilino del Viminale, infatti, ha chiesto per martedì una riunione con i ministri della Giustizia Angelino Alfano e della Difesa Ignazio La Russa, e con i capigruppo di Pdl e Lega per fare il punto della situazione. Vuole capire se ci sono i margini per andare avanti o se bisogna ricorrere al voto di fiducia per evitare, come è accaduto l’altra notte, che un emendamento «sostenuto da certe lobby svuoti di significato una norma anti-mafia condivisa da tutto il governo». Maroni sostanzialmente teme due cose: che il centrodestra si possa spaccare di nuovo sulla proroga dei termini di permanenza nei Cie (Centri di identificazione ed espulsione) da due a sei mesi e sulla norma che impedisce alle imprese in odore di mafia di partecipare alle gare d’appalto. Questa misura in origine prevedeva che per impedire ad un imprenditore di partecipare ad una gara d’appalto bastasse anche un semplice indizio comunicato da un Pm in un procedimento a terzi. Con la modifica, contenuta nell’emendamento presentato dal Manlio Contento (Pdl), e condivisa dal sottosegretario alla Giustizia Giacomo Caliendo e dai relatori Jole Santelli e Francesco Paolo Sisto), per estromettere da un appalto un imprenditore servirà qualcosa di più di un «semplice indizio» e cioè un imputazione per favoreggiamento e falsa testimonianza dell’interessato. Il Pd, che l’altra notte non ha preso parte alle votazioni perchè aveva abbandonato la commissione per protesta contro la norma dei “presidi-spia”, condivide questa nuova impostazione. Almeno in parte. «Come è possibile – osserva il capogruppo Pd in commissione Giustizia Donatella Ferranti – che per poter intercettare qualcuno la maggioranza chieda che ci debbano essere “gravi indizi di colpevolezza”, mentre per impedire ad un imprenditore di partecipare a un procedimento amministrativo basta un semplice indizio comunicato da un Pm?». «Anche noi – aggiunge – avevamo presentato un emendamento molto simile a quello di Contento perchè ci sembra molto più di buon senso e molto più garantista». Dello stesso avviso Jole Santelli, che ricorda di aver dato parere positivo alla proposta di modifica, «su impulso del suo capogruppo», anche

perchè la norma nella sua versione originaria «potrebbe essere pericolosa». Nel Pdl, infatti, c'è chi arriva a definirla «criminogena» perchè «alla fine le uniche imprese che non subiscono estorsioni sono quelle della criminalità organizzata». E per «aggiudicarsi un appalto – aggiunge un esponente del governo in linea con Contento – sarebbe bastato che si fosse ordinato ad un mafioso qualsiasi di dire che aveva chiesto il pizzo proprio al concorrente e il gioco sarebbe stato facile». Ma nell’articolo 34 del testo prima versione c'è anche chi vede, sempre nel Pdl, una «penalizzazione per le imprese del Sud a tutto favore di quelle del Nord». Maroni, comunque, non condivide le critiche: tanto che ritiene che la proposta di modifica sia stata dettata «dalle lobby» dei costruttori. Così come fa il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano che aveva dato pare contrario all’emendamento della discordia. La norma anti-racket comunque fa discutere: Tano Grasso dice che la modifica è stata «un passo indietro», mentre Marco Minniti (Pd) parla di «gravissimo errore» come fa anche il vicepresidente dell’Antimafia Fabio Granata. «Siamo preoccupati» per il sì all’emendamento, dicono esponenti di Confindustria. «Si favorisce la mafia» è il commento dei funzionari di Polizia. «Preoccupati e rammaricati per le modifiche apportate al disegno di legge sulla sicurezza relative all’obbligo da parte degli imprenditori titolari di appalti pubblici di denunciare qualunque tentativo di estorsione», si dicono anche Cristiana Coppola, vicepresidente di Confindustria con delega al Mezzogiorno e Antonello Montante, consigliere incaricato di Confindustria alla sicurezza e alla legalità, intervengono sul ddl sicurezza in discussione oggi in Aula alla Camera. «Questa norma – spiegano i due esponenti di Confindustria - era stata fortemente voluta dal Ministero dell’interno e interpretava con lucidità il percorso svolto dalle associazioni imprenditoriali sul fronte della legalità. Gli appalti costituiscono uno dei fronti più delicati nella lotta contro l’illegalità e i meccanismi di questa norma avrebbero avuto le carte in regola per mettere seriamente in difficoltà il racket». L’obbligo di denuncia, fanno notare i due industriali, «aveva un alto valore etico e avrebbe reso più forti le imprese che collaborano con lo Stato. Il sistema degli appalti costituisce, infatti, uno dei punti principali su cui incidere, in primo luogo per ridurre il fenomeno criminale, ma anche per liberare risorse in grado di sostenere l’economia produttiva del Mezzogiorno. Per un efficace contrasto alle aggressioni della criminalità alle attività imprenditoriali - concludono Coppola e Montante – non è sufficiente il solo intervento delle istituzioni ma è necessario che ad esso si affianchi l’impegno diretto delle imprese.»

Maroni: «Emendamento voluto da certe lobby che svuota l’antimafia» Carroccio disposto a chiedere la fiducia

Una lapide a Montecitorio In memoria di Pio La Torre DA IERI chi entra a Palazzo Montecitorio dall’ingresso principale trova scolpito in una lapide il nome di Pio La Torre, «assassinato dalla mafia a Palermo il 30 aprile 1982 durante il mandato parlamentare». L'iscrizione a caratteri rossi proclama l’impegno del Parlamento a conservare la memoria del suo «sacrificio e del suo impegno civile e politico in difesa della democrazia e della legalità e il valore della sua testimonianza», indicati come patrimonio di tutti gli italiani e sostegno all’azione del Parlamento contro ogni forma di criminalità organizzata». L'iscrizione campeggia solitaria e solenne nel grande atrio, accanto a un busto marmoreo di epoca romana dell’imperatore Antonino Pio. Affiancato dal presidente della Camera Gianfranco Fini, è stato il capo dello Stato Giorgio Napolitano (nella foto), che fu compagno di partito e amico personale di Pio la Torre,a scoprire la lapide nel corso di una semplice cerimonia senza discorsi, alla presenza di familiari e amici di La Torre e di numeroso parlamentari e dirigenti politici di ogni schieramento. La presenza bipartisan è stata il segno dell’evento, al quale tutti i presenti hanno contribuito con l’atteggiamento e le parole. Un clima diverso di quello di un anno fa, quando l'anniversario fu avvelenato dalla decisione del sindaco di Comiso di annullare l’intitolazione dell’aeroporto civile cittadino al dirigente comunista assassinato.

Il Consiglio dei ministri conferma la data. Dure critiche dal Comitato referendario

Per la legge elettorale si vota il 21 giugno di GIOVANNI INNAMORATI

Franceschini «L’Italia in crisi non pensa solo al gossip»

ROMA – È ufficiale: per i referendum elettorali si vota il 21 giugno. La data è stata individuata dal Consiglio dei ministri, con una decisione che ha suscitato una nuova critica da parte dei responsabili del Comitato referendario. Intanto, il Pdl mette in chiaro che, se dovesse passare il sì, è intenzionato a non modificare la legge che uscirà dal referendum, come invece sostengono i dirigenti del Pd. Sul fronte Partito democratico il segretario Dario Franceschini sta studiando l’idea di puntare a un ritorno del Mattarellum, il precedente sistema uninominale, ma Massimo D’Alema rilancia il sistema tedesco. Il Consiglio dei ministri ha «identificato» nel 21 giugno la data in cui svolgere i

Il Pdl «Se vince il sì non ci sarà una nuova legge» Fabrizio Cicchitto del Pdl

tre referendum elettorali, che mirano ad attribuire il premio di maggioranza non alla coalizione ma al partito che prende più voti, e ad eliminare la possibilità delle candidature in più circoscrizioni. Spetterà ora al capo dello Stato indire i comizi elettorali e il referendum stesso. «È un grande sbaglio», ha detto Mario Segni. Con l’esclusione della data del 7 giugno, quando tutti gli italiani andranno a votare per le europee, «ha prevalso la volontà di danneggiare il referendum a qualunque costo». Giovanni Guzzetta, presidente del comitato promotore, critica i «ricatti» della Lega tesi a non far raggiungere il quorum. Ma si dice convinto che «gli italiani andranno a votare in massa se saranno bene informati sul fatto che il referendum potrà essere il primo passo per sbloccare l’immobilismo del sistema». Le opposizioni confermano il sì ai referendum con Antonio Di Pietro e Massimo D’Alema. «Ci vuole una nuova legge –

ha spiegato l’ex ministro degli Esteri – e quindi voterò sì, perchè così si può fare una nuova legge in Parlamento». La tesi di D’Alema, che è quella di tutto il Pd, e cioè di appoggiare il sì per poi varare un nuovo sistema in Parlamento, viene subito respinta dal Pdl. Chiare le parole di Fabrizio Cicchitto: «Qualora il 21 giugno il quorum scatti e ci sia una maggioranza di sì, quella sarebbe la legge elettorale, del resto convalidata dal responso popolare. Franceschini si può togliere dalla testa che qualora passasse il referendum allora si debba fare una nuova legge elettorale». Meno che mai, aggiunge, quella di tipo tedesco, come ha auspicato D’Alema. «Se per caso i cittadini si pronunceranno in senso favorevole ai referendum – ha detto Daniele Capezzone, portavoce del Pdl – la loro volontà andrà rispettata, senza successivi pasticci in Parlamento». Per altro, se nel Pd tutti spingono su una nuova legge elettorale, c'è netta divergenza a quale modello rifarsi.


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