2 In Italia e nel Mondo
Lunedì 4 maggio 2009
Brevi dal mondo
Stazionarie le condizioni del bimbo ustoniato a Lauderale
Iran, la Saberi digiuna ancora
Miami, Francesco è ancora grave
TEHERAN – La giornalista irano-americana Roxana Saberi, in carcere a Teheran e condannata a otto anni di reclusione per spionaggio, continua lo sciopero della fame cominciato il 21 aprile scorso. Lo ha detto ieri all’Ansa il padre, Reza Saberi, mentre il Centro per la difesa dei diritti umani, guidato dall’avvocatessa Shirin Ebadi, Premio Nobel per la pace, ha protestato contro la sua detenzione e contro gli arresti di sindacalisti e attivisti per i diritti delle donne avvenuti nei giorni scorsi.
Il piccolo era in una camera iperbarica con la nonna che è morta
Ahmadinejad vola a Damasco GERUSALEMME – Mahmoud Ahmadinejad teme che le aperture di Barack Obama a Damasco, tese a rompere l’alleanza siro-iraniana, facciano breccia in Bashar el Assad. Per questo il presidente iraniano sarà domani a Damasco dove incontrerà oltre all’omologo siriano anche i leader di Hamas, Khaled Meshaal e della Jihad islamica, Ramadan Shalah.
Ue, oggi ultima sessione BRUXELLES – Si apre oggi l’ultima plenaria dell’Europarlamento prima delle europee di giugno, mentre continua a dominare l’incertezza sulle sorti del trattato di Lisbona. Proprio questa settimana, il 6 maggio, è previsto l'atteso voto del senato ceco, che, se positivo, dovrebbe contribuire a sbloccare la strada per l’ultimo passaggio e cioè l'indizione del referendum popolare in Irlanda.
Francesco e la nonna
MIAMI – Restano gravi ma stazionare le condizioni di Francesco Pio Martinisi, il bambino italiano di 4 anni che lotta per la vita nel reparto grandi ustioni di un ospedale di Miami, in Florida, dopo essere rimasto vittima di un incendio in una camera iperbarica che è costato la vita alla nonna. Al Jackson Memorial Hospital di Miami, i responsabili del reparto dove si trova ricoverato Francesco per buona parte della domenica non hanno diffuso aggiornamenti o bollettini medici sulle condizioni del bambi-
no, e lo stesso hanno fatto i portavoce del grande ospedale nella metropoli della Florida. Che la situazione è stazionaria, nella sua gravità, lo ha riferito invece Pasquale De Lucia, sindaco di San Felice del Cancello, il comune della provincia di Caserta da dove Francesco era partito con i familiari per un 'viaggio della speranza', per cercare di curare una tetraparesi spastica. Il bambino ha ustioni sul 90% del corpo, ed è in cura in un centro che è specializzato in casi del genere, lo 'UM/JM Burn Center'.
La montagna uccide ancora Due le vittime
Caserta, arrestato Rodolfo Ruperti boss dei Casalesi
ROMA – Due persone sono morte ieri in altrettanti incidenti in montagna avvenuti in Toscana e in Lombardia. Sale così a sette il numero delle vittime della montagna negli ultimi tre giorni. In Toscana un uomo di 42 anni, di Carrara, è precipitato mentre con altri due escursionisti cercava di raggiungere la vetta del Pizzone, sulle Alpi Apuane. L’altra tragedia in montagna è avvenuta a Valbondione, in provincia di Bergamo. Un escursionista di 50 anni è morto dopo essere precipitato per circa duecento metri in un canalone.
CASERTA – E' stato arrestato dagli agenti della squadra mobile di Caserta, coordinati dal dirigente Rodolfo Ruperti, il boss della camorra Raffaele Diana, cinquantasei anni di Casal di Principe, detto «Rafilotto». Diana è stato trovato in un bunker in via Piacenza a Casal di Principe dove gli agenti hanno dovuto sfondare la parete di un sottoscala per acciuffarlo. Era armato di due pistole cariche. Raffaele Diana è inserito nell’elenco dei trenta latitanti più pericolosi d’Italia. Era latitante dal 2004.
Precauzioni in tutto il paese. L’Oms: «Il prosciutto si può mangiare»
Influenza, un altro caso in Italia Si tratta di un ragazzo romano di 25 anni che è già guarito ROMA – Due casi confermati in Italia: dopo quello di Massa sabato, ieri la Nuova Influenza ha fatto ufficialmente il suo ingresso nella capitale con un ragazzo di 25 anni tornato dal Messico. È già guarito, anche se per precauzione ora è a casa assieme alla sua compagna. Ma il quadro, secondo il ministero della Salute, non è cambiato e la situazione «non desta preoccupazione». Il Papa, nei saluti in spagnolo dopo il Regina Coeli, ha rinnovato la propria vicinanza alle persone colpite dalla influenza, in particolare i messicani, invitandoli a chiedere aiuto alla Madonna di Guadalupe. Le precauzioni intanto aumentano. Una circolare firmata dal ministro dell’Istruzione fa obbligo ai capi d’istituto di non ammettere a scuo-
Ma a Città del Messico l’allarme resta alto e si circola così
la gli studenti di ritorno «da viaggi in zone dove il virus sia diffuso o a rischio di diffusione o che siano stati a stretto contatto con casi confermati di influenza H1n1». I ragazzi saranno sottoposti a sorveglianza sanitaria presso il proprio domicilio da par-
te delle autorità sanitarie regionali per un periodo di sette giorni, «anche qualora non presentino alcun sintomo di influenza». Un caso «fortemente sospetto» è stato registrato all’Ospedale Careggi di Firenze. L’uomo sta bene ed è in stato di isolamen-
to. Ma c'è anche chi spontaneamente decide di mettersi in quarantena, anche senza alcun sintomo. È successo a Palermo dove una coppia, tornata dal Messico martedì scorso, ha deciso per precauzione una quarantena volontaria per una decina di giorni. Marito e moglie, lui pensionato, in aereo hanno ricevuto un foglio che consigliava ai passeggeri di avvertire le autorità sanitarie qualora avvertissero sintomi. Infine, una buona notizia per uno dei prodotti d’eccellenza del made in Italy: il prosciutto. A fare piazza pulita sul sospetto di anche il più piccolo rischio di trasmissione del virus è stata l’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS). Il prosciutto «è del tutto sicuro e si può tranquillamente mangiare», è stato spiegato
nel corso del consueto briefing con i giornalisti. Secondo l’Oms, non ci sono motivi per distruggere e non mangiare il prosciutto, alla luce del fatto che il virus della Nuova Influenza «non ha una vita lunga» e, considerando il lungo periodo di maturazione che prodotti come il prosciutto o altri insaccati richiedono, non è ipotizzabile una trasmissione del virus. «Era ora che anche l’Oms dicesse chiaramente che il prosciutto è del tutto sicuro, questa influenza ha infatti danneggiato il comparto suino, provocando in soli nove giorni un calo dei consumi del 20% sulla carne e del 10% su prosciutto crudo e salumi», ha commentato sollevato il direttore generale di Federalimentare, Daniele Rossi. Maria E. Bonaccorso
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Lunedì 4 maggio 2009
Austria, valanga travolge e uccide sei scialpinisti
Lo aveva proposto il presidente del Puntland, ma Boniver ha detto “no”
Buccaneer, l’Italia si oppone a un blitz La nave è ancora nelle mani dei pirati Dieci gli italiani in ostaggio
TRAGEDIA IN AFGHANISTAN
La nave in una foto d’archivio
NAIROBI – «Rientro in Italia molto incoraggiata», ha dichiarato Margherita Boniver, inviato speciale per le emergenze umanitarie del ministro degli Esteri Franco Frattini mentre da Nairobi si accingeva a prendere l'aereo per Roma. Obiettivo principale della missione era quello di favorire, dal punto di vista politico e diplomatico, la soluzione della vicenda del Buccaneer, il rimorchiatore italiano sequestrato lo scorso 11 aprile nel Golfo di Aden, con a bordo 16 uomini d’equipaggio, dieci dei quali connazionali.
«Sono molto soddisfatta – ha detto Boniver – ho avuto colloqui completi ed al più alto livello sia con le autorità somale che con quelle del Puntland, di cui ho incontrato l'intero governo, guidato dal presidente Abdurahaman Farole: il tutto non poteva essere organizzato meglio». Anche se con Farole c'è stato un momento di non comprensione. È stato quando il presidente del Puntland ha dichiarato che loro ipotizzavano un blitz militare. Netto il rifiuto di Boniver. Ma, altresì, molti osservatori si sono domandati: centinaia di
navi sequestrate da pirati somali nell’ultimo anno si sono rifugiate nelle acque del Puntland, senza che mai fosse effettuato un blitz; come mai ora Farole, ne parla con l’inviato italiano? Al di là di questo punto, che comunque sembra risolto poichè Farole ha preso atto del 'no' dell’Italia, i colloqui, ha aggiunto Boniver, «hanno affrontato innanzitutto la vicenda del Buccaneer e l’assoluta priorità che il governo italiano dà alla liberazione degli ostaggi, incondizionata e senza pagamento di riscatti, ma evitando blitz militari».
Cinque cechi e uno slovacco La tragedia è avvenuta sabato scorso
Le operazioni di recupero
BOLZANO – In Austria sei scialpinisti, cinque cechi e uno slovacco, sono morti travolti da una valanga sulla cima Schalfkogel, sopra Soelden nella Oetztal in Tirolo. La tragedia è avvenuta sabato pomeriggio, ma a causa delle cattive condizioni meteorologiche solo ieri mattina i soccorritori hanno raggiunto il luogo della slavina. L’unico sopravissuto della comitiva è un uomo di 45 anni che all’ultimo aveva rinunciato all’escursione. In un rifugio ha atteso inutilmente per tutta la notte il ritorno dei suoi amici.
Lo zio: «Pioveva. Non ho visto». L’alt era stato intimato
Gli italiani sparano su un’auto colpita a morte una bambina HERAT – Una ragazzina afghana di 13 anni è morta dopo che l’auto su cui viaggiava, una Toyota Corolla station wagon, «come quelle usate dai kamikaze», è stata centrata da uno o più colpi d’arma da fuoco sparati da un militare italiano. È successo alle porte di Herat, nell’ovest, quando in Afghanistan erano le 11 (le 8.30 in Italia) ed erano appena atterrati alcuni parlamentari italiani che di lì a poco avrebbero posato la prima pietra di una casa d’accoglienza annessa all’ospedale pediatrico: un assurdo paradosso, nel giorno della tragica morte di una bambina. I suoi familiari accusano: «Pioveva e la visibilità era pessima», dice lo zio, Ahmad Wali, 32 anni, che guidava la macchina. «D’un tratto ho visto delle luci davanti a noi ed è apparso un convoglio di soldati stranieri. Subito dopo ho visto che metà del volto di mia nipote non c'era più, che sua madre era ferita al petto e che il mio viso era sanguinante a causa di frammenti del parabrezza che era esploso». Anche Abdul Raouf Ahmadi, portavoce della polizia, punta l'indice: «I soldati stranieri hanno aperto il fuoco su una vettura civile (la Toyota Corolla, come quella in cui venne colpito mortalmente in Iraq Nicola Calipari, ndr), uccidendo una bambina e ferendo due persone tra cui una donna», ha detto. Il generale Rosario Castellano, comandante della Brigata Folgore e del contingente italiano ad Herat è però molto più
cauto. È lui a dare la notizia alla delegazione parlamentare. Tre mezzi degli Omlt, quelle squadre che si occupano dell’addestramento dell’esercito afghano, si stavano dirigendo lungo la Ring Road all’aeroporto di Herat, dove c'è il quartier generale del Regional Command West, a guida italiana: «A circa quattro chilometri di Camp Arena il convoglio ha avvistato una vettura civile che procedeva in senso opposto a forte velocità. I militari hanno attuato immediatamente tutte le procedure previste di allertamento: clacson, abbaglianti, anche un razzetto luminoso. Poi sono stati esplosi dei colpi in aria, ma l'au-
L’auto colpita dagli italiani. In basso, una pattuglia dell’esercito
dal mitragliere. Saranno due indagini, come conferma il maggiore Marco Amoriello, portavoce del contingente, ad accertare come sono andate le cose: la prima, della polizia locale; la seconda, della Procura militare di Roma, competente ad indagare su ogni fatto in cui sono coinvol-
Ferrero (Prc): «La missione è un fallimento totale» ROMA - In Italia il ministro degli esteri Franco Frattini ha appreso con «profondo sgomento» la notizia del tragico incidente. «L'impegno italiano in Afghanistan – ha detto – resta rivolto al ristabilire la stabilità e la sicurezza della regione a vantaggio del benessere della popolazione civile afghana». Il ministro della difesa, Ignazio La Russa, ha espresso solidarietà e vicinanza alla famiglia della bambina, rilevando, che, in base alle prime informazioni, le regole d’ingaggio sarebbero state rispettate dalla pattuglia italiana. Sul fronte dell’opposi-
Internet, arriva il motore intelligente PARAGONARE l’altezza del Monte Everest a quella della torre di Pisa, scoprire che tempo faceva a Roma il 22 novembre 1963, giorno in cui venne ucciso John Fitzgerald Kennedy, calcolare quando si verificherà la prossima eclissi totale sopra i cieli d’Italia: queste informazioni saranno presto facilmente accessibili a tutti grazie ad un nuovo motore di ricerca intelligente in grado di interpretare le domande dei suoi interlocutori, che potrebbe rivoluzionare Internet e addirittura minacciare l’egemonia di Google sul web. Wolfram Alpha, questo il nome del
to non si fermava nè rallentava. È stato quindi sparato a terra, al lato della vettura. Infine, quando era a meno di dieci metri un mitragliere ha aperto il fuoco sul vano motore. Sempre secondo le procedure, il convoglio militare ha proseguito senza fermarsi, avvisando poi la polizia afghana, che è intervenuta sul posto. Solo in un secondo momento abbiamo saputo che una bambina era morta e che gli altri occupanti della vettura erano rimasti feriti». Su come la ragazzina sia deceduta finora c'è solo il racconto dello zio: non è chiaro, in particolare, se sia stata colpita direttamente da uno dei colpi sparati
software che verrà lanciato questo mese, è stato progettato dall’informatico britannico Stephen Wolfram (nella foto), sarà scaricabile gratuitamente e attingerà sia dalle informazioni disponibili online che da quelle contenute in database privati.
zione è prudente Roberta Pinotti, senatrice responsabile Difesa del Pd. «In una mia recente visita ad Herat con una delegazione del Senato – dice – i re-
sponsabili politici del territorio avevano elogiato il comportamento del contingente italiano. Ci auguriamo che questo terribile incidente non incrini questi rapporti e che non si ripeta mai più». Molto critica, invece, la sinistra comunista, in particolare il Prc. «Dobbiamo immediatamente far rientrare i nostri soldati anche per evitare episodi tragici come questi», dice il segretario del partito, Paolo Ferrero. E aggiunge: «La missione militare in Afghanistan è un fallimento totale, una missione solo di guerra che non ha risolto i problemi del Paese».
Kristie torna obesa «Colpa delle scappatelle» APPARIZIONE choc allo show di Oprah Winfrey. La star di "Cheers" e "Senti chi parla" si è presentata nel salotto televisivo più famoso del mondo sfatta e gonfia come non è mai stata. Kristie Alley, che solo nel novembre 2006 si era concessa uno strip di fronte alle telecamere per mostrare il suo ritrovato fisico, è tornata obesa. Sex symbol del cinema anni '80 e '90, la Alley, una volta lontana dalle telecamere e dai flash dei fotografi, era ingrassata moltissimo. Poi, quasi tre anni fa, proprio da Oprah, si era mostrata di nuovo in forma. Aveva perso 34 chili e ri-
trovato il buonumore e il rispetto per se stessa. Adesso eccola riapparire con tutto il peso di prima e anche molti chili in iù. Come spesso accade, d'altra parte, a chi fa diete drastiche. Kristie si è confidata con Oprah: «Mi sono concessa qualche scapatella».
ti i militari italiani fuori area: un primo rapporto è già stato inviato a Roma dai carabinieri di stanza ad Herat. «Noi siamo i primi a volere che si indaghi fino in fondo per accertare eventuali responsabilità ed anche per capire se qualcosa non ha funzionato nelle procedure, in modo da evitare che simili fatti di ripetano», dice il generale Marco Bertolini, capo di stato maggiore della missione Isaf. Il generale Castellano, subito dopo l’incidente, ha voluto incontrare il governatore di Herat e nelle prossime ore vedrà i familiari della bambina, mentre al sindaco della città ha espresso «il rammarico e le condoglianze» del Parlamento italiano il vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, capo della delegazione giunta ieri in Afghanistan: «Il segno del nostro impegno è rappresentato da questo ospedale – ha detto dopo aver posato la prima pietra della nuova struttura – e dalla sicurezza che contribuiamo a fornire al paese. È un compito difficile, delicato, che a volte può purtroppo portare a tragici incidenti come quello di oggi». Vincenzo Sinapi
Demi Moore ingrassa «Ma così sono felice» DA 0 a 10 in un mese: non sono le prestazioni di un'auto, bensì le performance negative, in fatto di contenimento del peso, di Demi Moore. L'attrice americana, sex symbol da 30 anni, fissata delle diete e fan della chirurgia estetica, pare infatti aver mollato il colpo e ceduto ai piaceri della tavola, passando da 50 a 60 chili in poche settimane. Il calcolo è opera del perfido National Enquirer che, non senza vergogna, scrive che Demi «è più grassa del solito, ma è anche più felice». E come potrebbe non esserla visto che secondo i più diffusi sistemi di valutazione del
peso forma, con i suoi 165 cm d'altezza è perfettamente in forma? Ad ogni modo, le sue foto più recenti la mostrano leggermente più rotonda del solito e lei stessa ammette il cambiamento, precisando che ha «finalmente imparato a volermi bene».
4 Primo piano
Lunedì 4 maggio 2009
Primo piano 5
Lunedì 4 maggio 2009
Il Cavaliere: «Una vicenda privata e dolorosa, doveroso non parlare»
«Basta, chiedo il divorzio»
IL FILM
L’addio della first lady Colpo di fulmine e primi anni d’amore
Uno scatto per la stampa con il nipote
Il gelo pubblico in un’occasione mondana
Sorrisi forzati in Vaticano
ECCO un Sillvio Berlusconi molto giovane e con pochi capelli (prima del trapianto) con l’allora giovane compagna e poi moglie Veronica Lario. I due si conobbero in un camerino del Teatro Manzoni di Milano
LA “GIOVANE” coppia Berlusconi-Lario posa per il fotografo qualche anno più tardi con uno dei nipoti in braccio a un sorridente futuro premier accanto a Veronica con i capello ricci
ANCORA Silvio e Veronica in occasione di una cerimonia in Sardegna. Ciò che colpisce è il gelo che da un po’ di anni circonda la coppia. Raramente, “parola” di gossip, i due si guardano in faccia
SILVIO Berlusconi in piazza San Pietro con la moglie Veronica Lario in una foto recente. I sorrisi della coppia sono appena accennati, la crisi è già aperta e pubblica
La notizia fa il giro del mondo su giornali e tv
All’estero è subito tam-tam
Veronica Lario annuncia la sua decisione. Il caso della diciottenne Noemi fa traboccare il vaso ROMA - L'addio di Veronica a Silvio confermato da una brevissima secca nota del presidente del Consiglio. «È una vicenda personale che mi addolora, che rientra nella dimensione privata, e di cui mi pare doveroso non parlare», ha fatto sapere il premier che ieri mattina a Palazzo Grazioli è rimasto a consulto con i sottosegretari Gianni Letta e Paolo Bonaiuti per decidere come fronteggiare la vicenda (che nel frattempo ha fatto il giro del mondo). Berlusconi è poi partito per la casa di Arcore dove però non abita la moglie che vive invece a Macherio. Nessun contatto tra i due dopo la pesantissime accuse di Veronica Lario al marito, e la decisione di rivolgersi a un avvocato, una donna (sembra si tratti dell'esperta di diritto di famiglia Anna Danovi Galizia), presa il primo maggio per avviare IL “DONO” il divorzio. «Chiudo il sipario sulla mia vita coniugale», ha fatto sapere la signora Berlusconi, dopo trent'anni di relazio«Tessera ne e venti di matrimonio, spiegando di giunta a un punto di non ritorno del divorzio essere nei rapporti col marito. «Ma - ha aggiunto - voglio farlo da persona comubreve» ne e perbene, senza clamore. Vorrei LA “Lega italia- evitare lo scontro». Pochi giorni fa, il 28 aprile, c'era stana del divorzio breve” offre la to il suo sfogo all'Ansa con l'atto di actessera onora- cusa sulle veline candidate per le euroria a Veronica pee, «ciarpame senza pudore». E soLario nell’au- prattutto il risentimento per la partecispicio che pos- pazione di Berlusconi alla festa per il sa impegnarsi 18° compleanno di Noemi Letizia a Caanche lei, in pri- soria, nel Napoletano, la ragazza che lo ma persona, chiama "Papi". Sembra sia stato proprio questo l'enella battaglia per accorciare i pisodio che ha fatto precipitare la sitempi del divor- tuazione in maniera irrevocabile. zio. Alessandro «Non posso stare con un uomo che freGerardi, teso- quenta le minorenni», ha infatti detto riere della “Le- agli amici a lei più vicini. E a chi le ha ga” sottolinea: fatto notare le illazioni nate sul rappor«La signora Ve- to tra Noemi e il premier Veronica ha ronica Lario sa- commentato: «Magari fosse sua firà costretta, an- glia». Veronica Lario afferma anche di che dopo il fallimento del ma- aver tentato di «aiutare» suo marito e trimonio, a vive- di aver «implorato coloro che gli stanre lunghi ed in- no accanto di fare altrettanto, come si terminabili anni farebbe con una persona che non sta senza potersi li- bene. È stato inutile». Si attendono ora gli sviluppi di una berare dello status di 'coniu- vicenda che inevitabilmente investe ge' del premier anche la sfera pubblica e politica. Nel ponendo fine Pdl si evita qualsiasi commento. «Sead una vita co- condo me bisogna stare attenti quando niugale segna- ci sono dei figli, quando c'é una moglie, ta dal narcisi- a non farla star mal», ha osservato insmo del marito. vece il ministro delle Riforme e leader Per questo - della Lega Umberto Bossi. «Io non ho le spiega - abbia- veline», ha detto, «se avessi una velina mo deciso di of- non potrei più tornare a casa. Ho tanti frire alla moglie figli maschi e sono tutti dalla parte deldel presidente la madre». Secondo il vice presidente dei senatodel Consiglio la nostra tessera» ri del Pd Luigi Zanda «il Pd è un partito di persone serie e sa quindi tenere distinto lo scontro politico dalle vicende personali». Ma la vice presidente della Camera Rosy Bindi sottolinea che anche se si tratta di una vicenda privata «le motivazioni della signora Lario non sono solo private» perché sotto accusa c'è anche «la connivenza morale e culturale di un paese che non si indigna e non reagisce di fronte alla pretesa immunità morale del proprio presidente del Consiglio». Veronica Lario è il vero leader dell’opposizione, sostiene intanto Vittorio Sgarbi che osserva: «Per il leader di un partito che sostiene la famiglia e i valori cristiani, il fallimento del proprio matrimonio è un fallimento politico. Capisco Berlusconi come nessun altro ma esattamente per queste ragioni non mi sono mai sposato». LA GIORNATA DEL CAVALIERE -E intanto è da poco passata l’una quando l’elicottero di Silvio Berlu-
BERLINO - La notizia della richiesta di separazione da Silvio Berlusconi della moglie Veronica Lario ha fatto il giro del mondo e ha trovato spazio in tutte le testate internazionali. Ripresa da tutte le principali agenzie stampa internazionali, in Germania 'Der Spiegel' sotto il titolo in italiano «Ciao bello» scrive che «la crisi in casa Berlusconi si trasforma in un dramma». Il settimanale 'Focus' sceglie il più freddo «La moglie di Berlusconi vuole il divorzio», analogamente a 'Stern', che inizia il suo articolo sulla vicenda in italiano con la parola «Basta!». Più articolato il commento nell’edizione di oggi della 'Frankfurter Allgemeine Zeitung', che sotto il titolo «Silvio vs. Veronica» ricorda che la moglie del premier italiano «non si vede da anni più al fianco» del marito. Ampio spazio alla notizia anche sulla Bbc e sul Times che ricorda che «Veronica Lario «ha espresso posizioni di sinistra che differiscono da quelle del marito su tempi come la guerra in Iraq e la bioetica». «La moglie di Berlusconi avvia le procedure di divorzio» titola in Spagna El Pais, mentre in Francia Le Monde parla di «un feutillon di quelli che ama l’Italia». Veronica-Silvio anche sui giornali americani: la foto dei due campeggia infatti sulla homepage del New York Times mentre le tv Fox e Abc ricordano come la moglie del premier italiano avesse espresso pubblicamente il suo dissenso per la questione delle candidate veline. «Silvio delizia gli italiani ma fa arrabbiare sua moglie» titola ironicamente la Abc.
sconi atterra nel parco di Villa San Martino. Maglione blu, pantaloni scuri, il presidente del Consiglio entra a passi veloci nell’antica residenza alla periferia di Arcore. Qui trascorrerà l’intera giornata ricevendo qualche visita. A pochi chilometri di distanza, c'è l’altra abitazione del premier, la villa di Macherio, dove vive la moglie Veronica. Anche qui totale silenzio. Davanti entrambe le case staziona una camionetta dei carabinieri. Ma la sorveglianza a villa San Martino con il passare delle ore aumenta. In realtà non ce ne sarebbe bisogno. Sotto il sole, lungo la siepe del parco ci sono due cronisti, due cameraman di una tv e un fotografo. Qualche curioso si ferma ogni tanto. «E' inutile che stiate qui – dice ai giornalisti un agente delle forze dell’ordine – il presidente non ha alcuna intenzione di uscire per oggi». Alle 15.45 il cancello si spalanca ed esce un fuoristrada. Dietro la vettura compare il premier che, mentre il cancello si chiude, rivolge gesti di saluto verso i cronisti. Sembra sorridente e disteso come al solito. Qualche passante si ferma ancora a chiedere notizie sul divorzio più famoso del momento. «Di sicuro – scherza un pensionato – non vedremo il premier qui davanti con la valigia in mano a cercare un posto dove andare».
Dalla scintilla dell’amore a quella dell’addio. Per colpa di quel compleanno
Una love story durata 29 anni Il primo incontro in un camerino al Teatro Manzoni di Milano di CHIARA SCALISE ROMA - Sono passati ventinove anni da quando, come vogliono le biografie autorizzate, Silvio Berlusconi e Veronica Lario si sono conosciuti nell’angusto spazio di un camerino di teatro; oltre diciotto da quando si sono sposati. Il primo incontro, dunque, è avvenuto nei camerini del Teatro Manzoni di Milano: in scena il 'Magnifico cornuto', protagonista femminile Veronica, che interpretava la moglie di un uomo patologicamente geloso che la costringe a mostrare le nudità. Sulle prime, la relazione è all’insegna della clandestinità, perchè l’imprenditore Berlusconi è ancora spostato con Carla Dall’Oglio, dalla quale ha avuto due figli. Passano gli anni, arriva il primo divorzio e intanto nascono i tre figli della nuova coppia Lario-Berlusconi. Poi il 14 dicembre 1990, a sorpresa, vengono celebrate le nozze. «Irresistibile». Nessun’altra parola, racconta Veronica in un’intervista a Paris Match, «descrive meglio» il marito. È il giugno del 1994, sei mesi dopo l’annuncio della discesa in campo. Non sarà mai una 'first lady' iperpresenzialista, ma nei primi tempi la signora Lario accompagna il nuovo presidente del Consiglio più di una volta in occasioni pubbliche. LE DICHIARAZIONI AI GIORNALI Poi iniziano le dichiarazioni ai giornali, che negli anni diventeranno sempre più numerose e sempre più personali. Si inizia nel luglio del 1996 con un articolo per 'Reset' in cui Veronica parla della violenza in tv contro i bambini. Il primo a fare una incursione nel privato è però Berlusconi che nell’ottobre del 2002 decide di fare, in piena
Silvio Berlusconi con Veronica Lario a Roma
conferenza stampa con il premier danese Lars Rasmussen a Palazzo Chigi, un riferimento ai pettegolezzi su una passione fra la moglie e il filosofo Massimo Cacciari: «Rasmussen è anche il primo ministro più bello d’Europa. Penso di presentarlo a mia moglie, perchè – dice – è molto più bello di Cacciari». Poche, intanto, le occasioni in cui la famiglia si fa ritrarre al completo. E, progressivamente, Veronica e i figli sembrano iniziare a vivere una vita sempre più defilata. Anche la convivenza si fa meno assidua. RITORNI DI FIAMMA - Ci sono però i ritorni di fiamma: nell’estate del 2006, quando è ancora presidente del Consiglio nel suo terzo governo, il Cavaliere organizza un festeggiamento d’eccezione, a sorpresa, per il cinquantesimo compleanno della moglie. Due giorni di 'follie' a Marrakesh, in Marocco, culminati in una danza speciale, con lui travestito da berbero, smentita dal premier ma confermata dalla moglie: «Mi sono commossa quando ho scoperto – racconta la signora Lario in
un’intervista a 'A' – che quel danzatore mascherato era mio marito Silvio». Fra alti e bassi, il primo strappo si consuma il 31 gennaio 2007. Veronica decide di scrivere una lettera a Repubblica per chiedere «pubbliche scuse» per alcune affermazioni rivolte ad altre donne («...Se non fossi già sposato la sposerei subito» sono le parole riferite dai giornali che il premier avrebbe rivolto a Mara Carfagna). Qualche ora e anche il Cavaliere prende carta e penna: «Eccoti le mie scuse. La tua dignità – è la replica – è un bene prezioso». Cala il riserbo, ma la tensione si stempera e qualche settimana più tardi il premier ci scherza su: «Veronica sa scrivere molto bene – racconta ad alcuni invitati a una cena – mi ha promesso che adesso al massimo manda una cartolina». Promessa parzialmente mantenuta: Veronica Lario non scrive una nuova lettera, ma sceglie sempre la penna (una intervista via e-mail all’Ansa) come mezzo al quale affidare i propri sentimenti. La scintilla è la candidatura di alcune 'showgirl' alle elezioni europee, ma anche una visita a sorpresa del marito a una festa a Napoli per il compleanno di una diciottenne. Il tono è dirompente, le parole pesano come pietre («Ciarpame senza pudore»), il premier sulle prime minimizza, immaginando un fraintendimento, ma l’idea complessiva è quella di una rottura imminente. Che si consuma poco dopo, con la notizia, che viene anticipata ieri mattina da Repubblica e su la Stampa, della richiesta di divorzio da parte di Veronica.
| IL CONFRONTO | Cecilia, l’ex di Sarkozy «Io e lei siamo diverse»
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Sopra, il “Bil.de” e, sotto, il “Times on line”
LA LETTERA IMMAGINARIA
Veronica, non fidarti dei comunisti di FRANCO LARATTA
Cecilia Ciganer in una foto con l’“ex” Nicolas Sarkozy
ROMA - «Non sono né Veronica Lario né Hillary», così Cecilia Ciganer, ex signora Sarkozy, mise a tacere le accuse di chi pensava che avrebbe dovuto far prevalere la ragion di Stato sull'amore e restare a fianco dell’uomo appena eletto presidente di Francia. Nella sua prima intervista accanto al suo nuovo marito, il pubblicitario Richard Attias, Cecilia non si sbilanciava nel giudicare altri matrimoni illustri che sono state al centro dell’opinione pubblica per i loro problemi. Nel settembre 2007, il suo addio a Sarkozy, aveva portato molti a fare un confronto tra la sua immagine e quella della signora Berlusconi, una moglie che, dopo avere per anni accettato in silenzio le intemperanze del marito, aveva scritto una durissima lettera a un quotidiano nazionale per denunciare la mancanza di rispetto nei suoi confronti, ma poi non se ne era andata. «Ricordo perfettamente: quella lettera fece il giro del mondo. Ma sa una cosa? Nessuno pur giudicare nessuno, le decisioni degli altri vanno rispettate. Accetto Veronica Berlusconi, capisco Hillary Clinton e quello che ha fatto per restare con suo marito. Sono donne diverse da me» disse Cecilia, «la vita da 'first lady' che mi era stata offerta, quella che tutte le donne sognano, non era fatta per me. Avevo l’impressione di vivere in un teatro, in una fiction».
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«BELLEZZA del soccorso, sensuale ironia, vigore dell' amore, intrepida solitudine». Cara Veronica, gli ispirati versi che l'amico Bondi ti ha dedicato, sono la degna apertura a questa lettera, che ti scrivo sfidando le turbolenze dell'aereo e dell'animo, vincendo la riservatezza, la sobrietà, che hanno contraddistinto il mio modo di essere in questi ventisette anni, trascorsi pazientemente accanto ad un'ex attrice, casalinga oramai a tempo pieno, ostaggio delle sue tute felpate, dei calzettoni di spugna a righe, dei ciabattoni ingombranti e dei bigodini trapiantati. A questa donna, comprensibilmente disperata per aver accanto un così invidiato uomo pubblico, imprenditore, politico, leader mondiale, voglio affettuosamente rivolgermi per restituirle la serenità che nelle ultime ore è stata oggetto di attacchi meschini, di chiaro stampo comunista. Attacchi che l'hanno spinta all'insano gesto di abbandonare il tetto coniugale. Mi trovavo a Varsavia ad inaugurare una fabbrica italiana di collant e calzature, e a dare ai titolari due dritte sulla distribuzione. Avevo cominciato a guardare un paio di polacchine graziose, col tacco, da mettere ai miei piedi come gratificazione per l'ennesimo figurone al congresso del Ppe, quando mi hanno riferito il tuo scomposto disappunto sulla formazione troppo “allegra” delle liste Pdl alle europee e su altre questioni altrettanto infondate, Che colpa ne ho se l'agenda mi segnala di raggiungere il seminario a pochi metri dalla nostra sede in Via dell'Umiltà e al posto di preti in tonaca trovo ragazze in gonnella, entusiaste di seguire il corso full immersion organizzato dal partito? Come posso difendermi da chi tesse con malafede equivoci, dipingendomi come il pomicione che con letizia si è intrattenuto
La ormai ex coppia Berlusconi-Lario
in una festa privata a Napoli quando l'oggetto del desiderio era un Pomicino? Nessuna soubrette, stellina, Ma-stella, l' unico presente al mio tavolo durante la cena. Mia cara, ti confesso la mia delusione per esser ricaduta nell'infida trappola comunista. Hai la pessima abitudine di leggere i giornali. Non l'ho mai fatto e guarda dove sono arrivato. Di giornale tutt'al più ne basta uno. Sei ancora ingenua ad ascoltare i politici che occupano il Parlamento. Non l'ho mai fatto e non credo di passarmela malaccio. Del Parlamento si può fare a meno. I tuoi fomentatori mi contestano una misoginia mascherata dietro atti di gallismo? Ignorano, ma non mi sorprende, l'imminente decreto a tutela del gentil sesso, per effetto del quale saranno trasferiti sui territori tanti soldati quante sono le belle ragazze. Se tutto questo non aiuta a riconquistare la tua stima, mi vedo costretto a rivelarti la malattia di cui ho sempre sofferto sin dai tempi del servizio militare e che volutamente ti ho taciuto per non accrescere il tuo carico di
preoccupazioni: l'influenza supina. La contraggo periodicamente, specie se a contatto prolungato con gli uomini, e appena si manifesta ho subito necessità di stendermi. E' vitale che sia circondato da persone che curino molto la loro igiene. Non gente maleodorante come quella che circola nelle Camere, che mi guardo bene dal frequentare in attesa di una disinfestazione risolutiva, ma ragazze belle, profumate, con le quali il rischio di contagio si riduce al minimo. Visi e corpi acqua e sapone che intervengano in modo adeguato durante le crisi, sostino al mio capezzale fin quando non è scongiurato lo shock anafilattico, fin quando non riacquisto le forze sufficienti per rimettermi in piedi. Ecco svelato il tanto vituperato criterio per le candidature: sostituire i vecchi scarponi, che sollevano pure polvere, con l''impudico ciarpame'. Così apostrofi, ingenerosamente, quelle giovani che sono invece il mio salvavita. Avrei potuto speculare su questo aspetto, sfruttare una D'Eusanio qualunque per impietosire te, il pubblico, raccontando quanto è triste in quei momenti accorgersi di non saper andare in bicicletta, avere le ruote sgonfie, e di quanto il fanale abbagliante, il campanello squillante, i freni recisi, sono specchietti per le allodole che riflettono all' interno uno stato d'animo diverso, cupo. Ma io non mi presto alla tv del dolore, ho la mia onorabilità. Piuttosto, porterò avanti caparbiamente la ricerca di validi (anti)corpi, indispensabili alla mia salute. Confidando nella tua comprensione, pregandoti di ripensarci, di tornare da me, anche se non lo vuoi fare in ginocchio, ma torna, torna piccina mia. Ma soprattutto, cara Veronica, non fidarti dei comunisti, non guardare agli avvoltoi del Pd. Resta con me, resta per sempre. Tuo fedele, Silvio.
6 Primo piano
Lunedì 4 maggio 2009
Auto globale
Prosegue l’espansione dopo il piano per salvare la statunitense Chrysler
Super Fiat, atto secondo Oggi Marchionne sarà a Berlino per cercare di conquistare anche la Opel ROMA - Chiuso con successo il dossier Chrysler, l’amministratore delegato di Fiat, Sergio Marchionne, sarà oggi a Berlino per aprire un nuovo, importante capitolo nella strategia del Lingotto nel tentativo, per usare le parole del presidente Luca Cordero di Montezemolo, di «chiudere il cerchio» rilevando la tedesca Opel. Un primo contatto, andata e ritorno in giornata, per rappresentare ai ministri dell’Economia e degli Esteri tedeschi i progetti della casa torinese per la società controllata da General Motors che più volte è stata definita, sia da Marchionne che da Montezemolo, il «partner ideale». «Adesso dobbiamo concentrarci sulla Opel: sono loro i nostri partner ideali», aveva detto appena l’altro ieri, con l’intesa americana appena conclusa. Opel «sarebbe per noi una straordinaria opportunità, sarebbero i nostri partner ideali, nascerebbe un gruppo molto forte», ha spiegato Montezemolo ieri in un’intervista al Corriere della Sera. E mentre il governo tedesco sta definendo le condizioni di vendita per i potenziali acquirenti di Opel, sindacati e dipendenti sembrano più ostili verso il gruppo italiano che, dicono, per diventare partner di maggioranza della società simbolo dell’industria automobilistica tedesca, ha preparato un’offerta inferiore a 750 milioni di euro, e «vuole mettere al sicuro la rischiosa acquisizione della Chrysler con i miliardi dei contribuenti tedeschi». I ministri dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg, e il titolare degli Esteri, FrankWalter Steinmeier - scrive la stampa tedesca - dicendosi equidistanti dai vari candidati alle nozze con Opel, avrebbero fissato una serie di paletti, primo fra tutti quello relativo alla sopravvivenza nel lungo periodo degli stabilimenti Opel in Europa. Affermando che «il governo federale si accinge ai colloqui in maniera del tutto aperta: decisivo è che le imprese si accordino», zu Guttenberg ha anche detto che lo Stato non vuole acquistare azioni Opel. A insidiare la Fiat c'è però Magna, il gruppo austro-canadese che il 28 aprile scorso ha incontrato zu Guttemberg presentandogli quella che il ministro ha definito una «prima interessan-
UNA SFIDA ESALTANTE PER MELFI dalla prima
Auto appena prodotte alla Fiat Sata di San Nicola di Melfi
Da sinistra Luca Cordero di Montezemolo, Karl-Theodor e zu Guttenberg Frank-Walter Steinmeier
te bozza di piano». E che, secondo indiscrezioni di stampa, assieme al costruttore russo Gaz e alla banca russa Sberbank sarebbe disposto a investire nell’operazione Opel cinque miliardi di euro. Pieno appoggio del consiglio d’amministrazione di Fiat all’ad Sergio Marchionne all’ipotesi
dell’integrazione in una nuova società delle attività di Fiat Group Automobiles, inclusa la partecipazione in Chrysler, e di Gm Europe. Se l’operazione verrà finalizzata, si creerebbe un gruppo automobilistico con un fatturato di 80 miliardi di euro. Al termine della riunione il Cda del Lingotto, si legge in una
DIBATTITO SU ONDE MEDIE La crisi mondiale vista dal Lingotto Oggi uno speciale su “Radio3Mondo” LA crisi, che ha sconvolto i mercati mondiali, ha innestato un riassetto dell'industria automobilistica: soltanto in pochi sembrano destinati a giocare un ruolo da protagonisti e la Fiat di Marchionne è una di questi. L'azienda torinese, desiderosa di affrontare nuove trasformazioni, dopo l'alleanza con Chrysler, guarda con interesse verso nord per intraprendere un'altra sfida. Riuscirà il Lingotto a raggiungere un accordo con la Opel? La Germania accetterà l'ingresso italiano nel mercato tedesco? Oggi, dalle 11.30 alle 12, se ne parlerà a «Radio3Mondo», la storica trasmissione di Radio 3 che da alcuni mesi ha cambiato fascia oraria. Stefano Cingolani ne parlerà con Giuseppe Volpato, professore alla facoltà di economia dell'Università CàFoscari, e con Beda Romano, corrispondente del Sole 24Ore da Francoforte.
nota, «ha preso atto dei recenti accordi conclusi con la Chrysler. Il Consiglio di amministrazione ha dato anche il suo pieno appoggio all’iniziativa che sarà portata avanti nelle prossime settimane dall’amministratore delegato, Sergio Marchionne, volta a verificare se vi siano i presupposti per l'integrazione in una nuova società delle attività di Fiat Group Automobiles, inclusa la partecipazione in Chrysler, e di General Motors Europe. Se l’operazione verrà finalizzata, si creerebbe un gruppo automobilistico con un fatturato di circa 80 miliardi di euro». Una società in cui ci sarebbero Fiat, Fiat Professionale, Lancia, Alfa Romeo, Abarth, Chrysler e Opel. In questo quadro, «il Gruppo potrebbe valutare varie operazioni societarie, compreso lo spin-off di Fiat Group Automobiles in una società quotata che ne unisca le attività con quelle di General Motors Europe. Obiettivo di tutte queste operazioni è quello di assicurare il miglior sviluppo strategico del settore automobilistico».
Soave e Nardiello: nessuno giochi brutti scherzi ai lavoratori
La prudenza del Pdci NESSUNO ora pensi di giocare brutti scherzi agli stabilimenti in Italia, fra cui quello di Melfi»: le mani avanti le pongono Giovanni Soave e Giacomo Nardiello, segretario regionale e capogruppo in consiglio regionale del Pdci. «Nessun impianto - dicono - deve essere chiuso e nessun operaio deve essere licenziato. Lo sappia Marchionne e tutto il vertice aziendale Fiat. La cosa che ci preoccupa, in queste ore di campagna acquisti in terra americana dell’azienda torinese, è il totale silenzio sull’argomento. La nostra diffidenza si riferisce al rischio di uno spostamento di attenzione della Fiat di lavoratori e sindacati, con in testa la Fiom, per un fondo di garanzia sugli investimenti nel settore au-
Ferrero (Prc): «Intesa buona per i dirigenti ma gli operai?»
tomobilistico del nostro Paese». E sulla missione tedesca di MArchionne di oggi aggiungono: «Anche l’eventuale accordo con l’Opel non ci lascia tranquilli e potrebbe essere determinante per il futuro degli stabilimenti Fiat». I due chiedono un fondo di garanzia pubblica sugli investimenti. Ieri aveva fatto sentire la propria voce anche il segretario del Prc, Paolo Ferrero, nel corso del programma “In mezz'ora”: «Marchionne - ha detto - è un buon manager per la Fiat, ma non vuol dire che lo sia per i lavoratori». Così . Ferrero ha definito l'accordo tra Fiat e Chrysler «buono per i dirigenti, ma non è detto che vada bene per gli operai». E il presidente dell’Unione industriali di Roma, Aurelio Regina, ha aggiunto: «Viene riconosciuto a Fiat un fattore di innovazione tecnologia particolare, quello delle auto a basso consumo energetico, con cui è diventata leader nel Marchionne (il 14 aprile a Potenza) mondo».
E’ un motivo di orgoglio che appartiene a tecnici e lavoratori della Fiat di Melfi come di tutti gli stabilimenti italiani e a quanti hanno sostenuto negli anni settanta l’arrivo della casa automobilistica torinese in un’area agricola per ortaggi, sia pure di ottima qualità, come era appunto San Nicola di Melfi che nessuno avrebbe mai immaginato potesse diventare quella che oggi è e che domani sarà. La Grande Punto, la Brava e persino la Cinquecento che arrivano nel mercato dell’auto negli Usa hanno tanti significati, l’Italia che funziona, l’Italia che si riscatta rilanciando il genio del passato, l’Italia delle eccellenze, degli ingegneri, dei disegnatori, dei tecnici e degli operai. Sono alcuni dei motivi che dovrebbero allontanare qualsiasi perplessità o timore sull’ac- Mattia cordo con la Crysler perché la partneshirp con la casa automobilistica di Detroit porta alla nascita della sesta casa automobilistica al mondo, da almeno cinque milioni di auto vendute l’anno. E il traguardo non si ferma qui, l’asticella e’ destinata ad alzarsi se l’amministratore delegato dell’accordo storico, Sergio Marchionne, riuscirà a portare a casa anche, come tutti sperano, un secondo accordo storico con la Opel per creare il famoso gruppo da sei milioni d’auto all’anno. Dunque anche lo stabilimento di Melfi entra nello scacchiere mondiale dell’industria automobilistica che e’costretta a diventare multinazionale per reggere le crisi di mercato e di consumi. E’ legittimo attendersi ricadute e riflessi su tutti i nostri stabilimenti italiani e per quanto ci riguarda su quello di Melfi, purche’ questa richiesta-sollecitazione non nasconda atteggiamenti di vetero sindacalismo tipico di chi non guarda oltre il proprio naso. Ogni sfida presenta incognite e incertezze. Tanto più se la scommessa Fiat ha una portata di investimenti di tecnologia e know how che non si possono quantificare semplicemente in euro o in dollari. Nel dettaglio, Fiat fornirà a Chrysler diritti relativi a diverse piattaforme, tecnologie e modelli, nonché servizi di management, cooperazione e assistenza nelle principali aree di attività di Chrysler, quali gli acquisti e la distribuzione a livello internazionale. Ed è su questo terreno che anche le maestranze dello stabilimento di Melfi devono accettare la sfida sapendo di contare su un Campus di Tecnologia e Ricerca previsto dalla Intesa sottoscritta dal Presidente De Filippo e dall’amministratore delegato Marchionne che dovrà occuparsi proprio di sperimentare motori e modelli innovativi che vadano bene per gli Usa, per l’Europa e per l’Italia. E allora la sfida per Melfi diventa esaltante. Franco Mattia
«la Sata entra nello scacchiere mondiale»
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Lunedì 4 maggio 2009
CHE NOIA, CHE NOIA Una nuova etica per il tempo libero A MENO CHE.... e la partecipazione dei giovani di Paolo Albano Ogni volta è così: ad ogni elezione c'è un andirivieni che si fa sempre più pressante man mano che la data fatidica si avvicina. Gli incontri si susseguono, i manifesti strappati ne accolgono altri di colori, sempre gli stessi, di slogan che qualche volta ci consegnerebbero un futuro triste e senza suggestione. E poi visi sorridenti tendenti al serio, frasi rubate, nessun simbolo, nessuna appartenenza, basta votare lui tanto chi se ne frega dei partiti. Più in là, quando i giorni saranno più caldi passerà una macchina dalla quale sentiremo gridare l' appuntamento importante con un leader che verrà a parlare nella piazza o nel teatro più grande. Palchi affollati, racconti di cose fatte, di quelle non fatte… dagli altri, battute sprezzanti, strette di mano, abbracci, applausi, farsi vedere, sorrisi compiacenti, volantini e santini nelle tasche che saranno svuotate appena più in là. Il discorso è finito, il clamore si spegne ad uno dei bar vicini, lì la conferma del timbro di presenza, e ciascuno riprende la sua strada. …C'è chi pensa già a quello che potrà fare, avendo capito chi vincerà, …..chi se ne va deluso per aver visto i soliti affollati lassù in cima al palco o attorno al candidato e ci sono i molti che riprendono il passeggio, commentano, restano distanti, si lasceranno distrarre. Poi a casa ciascuno sceglierà in televisione la sua piazza, elaborerà gli incitamenti ricevuti, ricorderà, tratterrà o cancellerà la favola, il sogno, le simpatie, le avversioni o l'indifferenza che lo prenderanno. Chi si candida ad amministrare la sua città, deve ricordarsi che ogni volta è così e sarà sempre così se da quel palco, da quegli incontri, da quei manifesti, da quel televisore, egli non saprà consegnare nelle mani dell'elettore l'emozione e la suggestione che non ci sono. Se le riusciremo a trattenere sapremo riconsegnarle ad un altro ad un altro ancora. La suggestione è la la speranza di un progetto che si potrà realizzare, è il sogno possibile di una città che riprende la sua anima, è l'ardita certezza che il contributo che quel candidato ci chiede è vero e importante. Al contrario la suggestione diventa la rabbia che non si contiene quando al posto dei sogni ci saranno le maldicenze, le accuse sempre meno velate e la richiesta di votare contro e non a favore. Ogni volta è così e sarà sempre così se il futuro sindaco o presidente non saprà, insomma, avere e far percepire ai suoi cittadini la visione che egli ha della sua città o della sua provincia e ciò che egli vuole fare o correggere per renderla reale. La visione non nasce solo da ciò che un raggruppamento politico ha fatto o ha fatto poco, non solo dalla rinnovata consapevolezza della propria storia ma dalla forza inaudita che deriva dall'avere un disegno, una prospettiva che va oltre tutto questo. La visione è l'immagine di una meta carica di energia che considera il sogno, l'identità di un territorio, l'integrazione fra il centro, le periferie e le varie società che lo fanno, la capacità di affrontare le incredulità, il coraggio di guardare lontano, come gli ingredienti, tutti indispensabili, per rendere concreto il disegno, per realizzare un futuro esaltante. Consegnare una visione significa, perciò, essere consapevoli del ruolo che il futuro Sindaco, il futuro Presidente della Provincia, hanno nel tenere alta la tensione verso un territorio che può crescere solo con un disegno pensato e carico di tensione che la maggioranza deve alimentare e far realizzare e la minoranza ha il diritto di correggere. Significa, allo stesso modo, essere consapevoli del ruolo e della responsabilità che hanno i cittadini, le imprese, le associazioni. Significa, infine, essere consapevoli del ruolo e della responsabilità delle classi dirigenti che poi saranno chiamate a realizzare concretamente quella visione. Ruoli e responsabilità chiare e distinte per ogni protagonista. Nuovi modi di pensare, di proporsi, di gestire. E' ora che la politica si accorga di non avere un pubblico davanti, ma elettori, cittadini e che a tutti loro vanno proposti politici, dirigenti risoluti, capaci e consapevoli, per esempio,che il sud non va pensato alla luce della modernità, ma al contrario che la modernità vada pensata alla luce del Sud. E' ora che la politica smetta di essere cinica e calcolatrice e la smetta di stropicciare e di strappare il presente chiudendosi in luoghi dove non si dibatte più tranne che per contrastare e mai per proporre. Questa politica consegna futuro solo a sé e un futuro triste con colori smorzati a tutti noi. E' l'ora della fiducia: il silenzioso amalgama di ogni comunità, la ragione di fondo di ogni rapporto, familiare ed economico. Senza fiducia non si investe e si perde anche la consapevolezza e l'orgoglio di quello che si è. Tutti, ma soprattutto tutti i giovani hanno il diritto di avere desiderio e non paura del futuro e tutti dobbiamo con forza e con coraggio riprenderci la speranza, la sola energia che ha la possibilità di riconsegnare ad un territorio la sua anima e il suo destino.
di Mauro Armando Tita dalla prima belle esperienze di best practices che non sono passate inosservate ai diretti Osservatori nazionali ed europei. Ci siamo dotati di strumenti di partecipazione e regolamenti che tutti ci invidiano. A tal proposito riprendere il vecchio percorso, bruscamente interrotto dallo scarso entusiasmo giovanile, definito timidezza lucana da Roberto Speranza, può farci riflettere sui flop del recente passato, può servire alle nuove generazioni a non perseverare diabolicamente negli errori e nei soliti tabulati del fatalismo meridionale. Queste convention lucane hanno confermato un dato estremamente positivo del tutto sottovalutato. A fronte di tante serie problematiche giovanili... in Basilicata vi è un dato certamente curioso...Sembra quasi un “Boom”. Cresce a dismisura l'associazionismo e cresce l'impegno verso questa ricca e plurale eterogeneità. Non va sottaciuto che il tempo libero in Basilicata si è sempre coniugato con l'etica della partecipazione. I giovani, come sosteneva qualche mese fa, il Presidente Napolitano, nel corso della sua recente visita a Napoli, sono gli unici capaci di sprigionare una vera "energia pulita". Non a caso, "Identità e democrazia", sono i nuovi valori e il nuovo "credo", nei quali i giovani lucani, si rispecchiano fedelmente. La "Rete e il Contesto" di questi ultimi anni completano il quadro di riferimento e rappresentano i nuovi "strumenti di partecipazione" , di "educazione al dialogo" e di concreta realizzazione di una "nuova politica del tempo libero". La conferma di tali "novità" è avvalorata dalla crescita esponenziale dei Forum dei Giovani. Un vero successo di partecipazione per un profondo cambiamento dei "ragazzi" lucani . Tali Forum rappresentano la prima vera forma di contestualizzazione degli "avvenimenti" giovanili. Tale contestualizzazione non è determinata unicamente dal Patto con i Giovani, ma, da una irrefrenabile voglia di partecipazione, forte , condivisa e supportata da veri "ideali ". Le concrete proposte poste in essere dai giovani lucani non sono più dei meri "chiffons de papier" . Abbiamo constatato che la partecipazione, quella agognata da tanti ragazzi, rappresenta un impegno continuo e costante. Un impegno che incide in maniera visibile e palpabile, sulle coscienze morali e civili dei futuri cittadini lucani. Tanti sono gli esempi, quante volte abbiamo citato il Gruppo Abele di don Ciotti con le sue articolazioni territoriali e l'associazione Libera di don Marcello Cozzi. Sono associazioni tra le più seriamente impegnate che non amano i progetti a "forte impatto dirigista". Nei mesi scorsi ci siamo spesi a riproporre tante "istantanee" sul "pianeta giovani" della Basilicata. Tutti siamo parzialmente ottimisti .
Tutti vogliamo scommettere ed investire sui giovani e sulla rete dei Forum. Questa nuova percezione/visione del contesto giovanile lucano ha individuato nella vera partecipazione dei giovani una nuova latitudine storico/sociale. Abbiamo compreso che la visione dinamica degli avvenimenti è indispensabile per cogliere quanto sta accadendo in Basilicata. Il Patto con i giovani e il lento proliferare dei Forum comunali giovanili ci convincono sempre più che i diritti e la cittadinanza dei giovani non possono essere imposti da un desueto "cartello" partitocratico, ma, da un sentirsi parte di una collettività. Esserci e organizzare attività di gruppo e di tempo libero , stare bene insieme, portare avanti progetti condivisi, con impegno e molta volontà , senza scopo di lucro, è uno dei seri obiettivi dei giovani dei Forum. Una scelta e una "vera opzione politica" che parte dal "basso". Non può essere, infatti , un'indagine conoscitiva, Un Patto o un Piano per le Politiche giovanili, a dare seri riscontri alle problematiche e alla fragile condizione dei ragazzi lucani. "La società adulta" non può, in alcun modo ,continuare sul "vecchio adagio", elaborando progetti e proposte, sulla base delle "sue" percezioni. Onestamente, ci si è convinti che è meglio attivare una rete, direttamente gestita dai giovani, che continuare a relegarli in posizione di "oggetto di ricerca". Attivare una rete comporta comunque un serio approfondimento. Non a caso la rete dei Forum potrebbe influenzare comportamenti sociali e differenti interpretazioni che potranno a loro volta generare nuovi profili giovanili. La rete può moltiplicare nuovi linguaggi, aspettative , valori e inquietudini che la società
adulta lucana non ha ancora seriamente analizzato e dibattuto. La rete può condizionare una società come quella lucana parzialmente "defuturizzata". La rete e il "dialogo tra i giovani" potrebbero sconvolgere gli attuali assetti organizzativi. Potrebbero addirittura far rientrare dalla profonda crisi...una intera "nuova generazione" . Una profonda crisi che attraversa da troppo tempo il "modello economico lucano". Un modello economico che sembra voler far pagare l'attuale fase congiunturale all'intero corpo sociale delle giovani generazioni. La rete può invertire l'attuale tendenza, comune a tanti giovani lucani, pronti a "emigrare" senza indugi e senza tentennamenti. La rete può generare comportamenti sociali diversi , non definibili con i soli paradigmi di ribellione, rumorosa e violenta ma, da un sommerso periferico, il più delle volte annidato, nei luoghi del "divertimento" e dello "sballo", molto vicini alle platealità "metropolitane" e "cittadine", ma, non per questo, espressione di minore tensione e inquietudine etica e culturale. La rete dei Forum ha anche questo "improbo" compito di superamento della società "dell'estraniazione". Le cause non vanno rintracciate solo nelle odierne "tavole" di valore socio-culturale.. La domanda dei giovani che è ancora del tutto inespressa e da troppo tempo inevasa è frenata dalla diffusa indisponibilità dei gruppi di potere locale. Se i "poteri" locali terranno i giovani , ancora oggi, fuori dai cancelli istituzionali, frustandoli nella loro voglia di poter contare e decidere , il loro comportamento non può che assumere toni di disimpegno, nei confronti dell'etica della partecipazione, rifluendo, senza scampo, sulle
"spiagge dell'indisponibilità", del rifiuto e dell'emarginazione-. La risposta comune alla condizione dell'estraniazione del giovane lucano non può che essere quella del riflusso, del ripiegamento privatistico ed intimistico. "Ripiegamento privatistico e riflusso che ,in Basilicata, ha avuto connotazioni patogene, dopo la bellissima e confortante stagione dell'esperienza di Scanzano Jonico. Se vi è stato un negativo e deludente post- Scanzano, se vi è stato un negativo riflusso giovanile, fortemente recettivo ai richiami massmediologici e dell'evasione, lo si deve, soprattutto, alla insensibilità dei Partiti , troppo presi, dalle varie tornate elettorali. Un riflusso che non è stato in grado di riannodare i fili della identità giovanile , e, soprattutto, non ha avuto più alcuna percezione/visione della società contemporanea e globalizzata. Tutto ciò ha concretamente prodotto le due "stazioni di viaggio" che si sono riconosciute nella citata "società defuturizzata e dell'estraniazione". Queste due "stazioni di viaggio" sembrano dirci, in modo martellante, come dietro l'angolo dell'età giovanile siano sempre annidati il "disimpegno e la deresponsabilizzazione", con un sempre più manifesto"divorzio dalla realtà". Agli Amministratori Locali, il serio compito di "integrare" le giovani generazioni, con vere aperture di credito politico, che ribaltino definitivamente la attuale dinamica ricorrente di "semplice ascolto", costruendo insieme anche attraverso i Forum Comunali, la nuova cittadinanza giovanile lucana, "consapevole e responsabile". Illuderli ulteriormente sarebbe una grave sconfitta per tutti. ... Oltretutto ,come sostiene Bernard-Henri Lévy , le "Illusioni non hanno avvenire".
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Lunedì 4 maggio 2009
LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò
TELEFONO E FAX: 0965/621036 E-MAIL: toniconc@libero RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI
La lotta all’evasione guarda ai nuovi consumi Nel mirino posti barca, beauty farm e viaggi verso mete esotiche di ANNAMARIA CASAZZA Non solo l'acquisto di auto di lusso, aerei o roulotte. Il fisco va a caccia di evasori utilizzando uno strumento, il redditometro, che oramai ha qualche anno. Ma aggiorna i parametri. Punta cosi' la lente di ingrandimento anche su altre attivita' costose, richiedendo una spesa che non tutti possono affrontare. Cosi entrano nel redditometro anche altri indicatori: l'affitto di un posto barca in posti turistici, la tessara annuale in un circolo esclusivo, il pagamento di rette milionarie per scuole private, la spesa per i cosiddetti wellness center e anche i viaggi costosi per raggiungere mete esotiche.La novita' e' stata preannunciata dall'Agenzia delle Entrate nella circolare inviata ai propri uffici per la predisposizione dei controlli tributari per il 2009. La circolare, per quanto riguarda i contribuenti con attivita' autonome o titolari di piccole imprese, prevede l'utilizzo incrociato delle potenzialita' garantite da alcuni sistemi telematici: da una parte gli "studi di settore", che consentono di prevedere i guadagni attesi per le singole attivita', dall'altro il redditometro che misura il tenore di vita del contribuente e risale cosi' ai guadagni e quindi a quanto dovrebbe essere stato dichiarato al fisco. L'Agenzia delle Entrate prevede un "piano straordinario di accertamenti sintetici", fatti cioe' in base alle elaborazioni del computer, che dovra' durare tre anni, dal 2009 al 2011. "Tale previsione - afferma l'Agenzia delle Entrate - ha l'evidente intento di imprimere un forte impulso a questa importante metodologia accertativa la quale deve essere considerata di valenza strategica ai fini di una adeguata prevenzione e contrasto dei più rilevanti rischi di evasione delle persone fisiche. La riuscita del piano straordinario presuppone una approfondita analisi, propedeutica alla selezione dei soggetti, nel cui ambito gli Uffici dovranno massi-
FONDO DI PREVIDENZA
Sono impiegato da 12 anni e finora ho lasciato il mio TFR in azienda. Da luglio prossimo vorrei aderire ad un fondo di previdenza complementare. Verrà trasferito tutto il trattamento di fine rapporto finora maturato? M. DOLCE - PIGNOLA No, soltanto il TFR futuro, ossia quello che matura dopo la sua effettiva adesione al Fondo. Il precedente rimane presso l'Azienda, finchè dura il rapporto di lavoro. RISCATTO DELLA LAUREA 1/
Nel 2005 mi è pervenuta dall'INPS l'autorizzazione al riscatto della laurea. L'onere totale era di circa 20.000 euro, da pagare in contanti o con 60 rate mensili da 340 euro. Attualmente sono impegnato in un contratto a progetto e guadagno solo 600 euro mensili. Posso bloccare il pagamento delle rate per farlo in tempi migliori? Conviene effettivamente pagare le rate per il riscatto? M. MANIERI - VENOSA Seguendo la rubrica, si sarà accorto come molti quesiti riguardino il riscatto della laurea. Nel suo caso, non è possibile bloccare il pagamento delle rate. O paga o l'accredito avviene solo per un periodo minore, calcolato in base alle somme già versate. Il pagamento rateale ha il pregio di consentire la deduzione
Pensione di invalidità Inps Le porgo un quesito, per avere una risposta certa. Mio padre è titolare da diversi anni di una pensione di invalidità INPS ed ha continuato a lavorare con un incarico meno pesante. Ogni mese gli è stata fatta la trattenuta per il cumulo pensione-retribuzione. Ora che ha raggiunto i 40 anni di contribuzione, tale trattenuta è ancora dovuta? Grazie. C. DARAIO - GRASSANO Gli assegni di invalidità liquidati con 40 anni mizzare l'utilizzo dell'amplissima gamma di dati, notizie ed informazioni di fonte interna, ai quali dovranno aggiungerne ulteriori, di fonte esterna, reperibili a livello locale". Si dovranno così utilizzare gli elenchi relativi ai soggetti possesso di beni di lusso attraverso contratti di leasing, di costose vetture e di incrementi patrimoniali repentini. L'Agenzia chiede ai propri uffici di tenere in "debita considerazione la profonda trasformazione sociale e i nuovi stili di vita che hanno ampliato lo scenario dei beni e dei servizi indicativi di elevata agiatezza". Bisognera' cosi' cercare nuovi elementi di s pesa e di investimento. Nel vecchio redditometro erano indicate anche le spese per le colf e le assicurazioni, i mutui e il possesso di abitazione, la proprieta' di cavalli e roulotte. Ora invece si tgerra' conto della spesa per il body guard o per servizi di guardiania, la partecipazione a rally o gare di motonautica, l'afcquisto di quadri, sculture e gioielli di pregio (con la frequentazione di aste), l'iscrizione a circoli esclusivi e la spesa per crociere o viaggi. Per questo sono previste "specifiche campagne
dalle tasse degli importi versati. Avrà sicuramente letto che esistono nuove regole per chi chiede il riscatto a partire da gennaio 2008. Lei potrebbe fare una nuova richiesta in tempi economicamente soddisfacenti.
40 anni di contribuzione per ac¬quisire il diritto alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo, a prescindere dal requisito anagrafico.
RISCATTO DELLA LAUREA 2/
Sono stato lavoratore dipendente per 42 anni e sono andato in pensione da luglio 2003. Da gennaio 2004 ho accettato un lavoro a progetto, versando i relativi contributi alla Gestione Separata dell'INPS. Se lascio ora, prima di aver compiuto 5 anni di tale attività, perdo i contributi versati? T. ROMANO - AVIGLIANO Può stare tranquillo. Dal momento che è titolare di pensione, se abbandona la Gestione Separata, può ugualmente ottenere da essa, a domanda, la pensione supplementare. Per tale prestazione, infatti, non è necessario il requisito minimo contributivo di 5 anni.
Mi domando spesso quali possano essere i vantaggi del riscatto laurea per chi ha iniziato a lavorare dopo il 1996 e, pertanto ricade nel sistema contributivo. Grazie per la risposta. T. MITRO - POTENZA Per quanti andranno in pensione col sistema contributivo (avendo iniziato a lavorare e ad avere una posizione previdenziale non prima del 1996) la legge 247/2007 ha ampliato i vantaggi del riscatto della laurea. Infatti, diversamente da quanto avveniva prima, i periodi riscattati, anche se collocati in epoca anteriore a gennaio 1996, so¬no utili al computo dei
LAVORO A PROGETTO
di contribuzione sono interamente cumulabili con il reddito da lavoro autonomo e lavoro dipendente, a partire dal 1° gennaio 2001. Ai fini del calcolo dei 40 anni di contributi si tiene conto di tutta la contribuzione versata, obbligatoria, da riscatto, volontaria, figurativa (servizio militare, malattia, cassa integrazione mobilità ecc.) anche se successiva alla decorrenza della pensione, purché utilizzata nella liquidazione di supplementi di pensione. esterne, coordinate a livello centrale", con controlli in porti turistici, circoli esclusivi, scuole private, tour operator, per rilevare i soggetti che hanno effettuato queste spese e poi verificare la congruenza con il reddito che hanno dichiarato al fisco. Per questo e' previsto l'aiuto anche della Guardia di Finanza e dei comuni che dovranno segnalare la situazione delle quali sono a conoscenza. Gli uffici delle Entrate poi, dovranno effettuare un esame istruttorio prendendo in considerazione un arco pluriennale, in genere un quinquennio, per predisporre accertamenti a prova di ricorso, con argomentazioni che analizzino investimenti e disinvestimenti patrimoniali nel corso dei un periodo piu' lungo. Anche in questa nuova categoria di controlli viene comunque indicato un obiettivo prioritario: stanare gli evasori totali. Si partira' cosi' dalle posizioni dei contribuenti che non hanno presentato alcuna dichiarazione o che, comunque, non risultano non dover pagare alcuna imposta in base alla dichiarazione presentata.
DIPENDENTE COMUNALE
Mia moglie è una dipendente comunale. A dicembre 2009 compirà 60 anni e vorrebbe andare in pensione. Ma ha solo 18 anni di contributi. Come si conciliano le due situazioni? R.R. - MATERA Non esiste più la disposizione che consentiva ai pubblici dipendenti di andare in pensione a 70 anni (legge 186/2004). Sua moglie potrebbe conseguire la pensione al maturare dei 20 anni di contributi oppure potrebbe rimanere in servizio fino a 65 anni. LAVORATORI PRECOCI
Ho iniziato a lavorare giovanissimo e dovrei godere, al momento della pensione, dei benefici riservati ai lavoratori precoci. Inoltre, vorrei sapere se, dal momento del raggiungimento del diritto fino all'apertura della relativa finestra, la pensione viene ugual-
mente corrisposta. Grazie. G.CAMPAGNA-POTENZA Mi spiace per lei, ma non esistono più, dal 2005, i benefici a suo tempo previsti per i lavoratori precoci. Inoltre, le mensilità intercorrenti tra il maturare del diritto alla pensione e l'apertura delle finestre non vengono corrisposte, proprio per alleggerire la spesa previdenziale. 16 ANNI DI VERSAMENTI
Alla data del 31 dicembre 1995 avevo raggiunto 16 anni di contribuzione da lavoro dipendente, che rientrano, perciò, nel sistema di calcolo retributivo. A partire dal 1996, devo tener conto, oggi, che mi occorre rimanere in azienda altri 7 anni per poter accedere alla pensione. E questi ultimi 20 anni, naturalmente, saranno calcolati col sistema contributivo. Andrò, in sostanza, in pensione col sistema misto. Come saranno valutate le due componenti per il calcolo
AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA -risponde Antonino NICOLO’ PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI’, DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965/ 818768 o al FAX 0965/817686
della prestazione? Si può sapere in anticipo quale sarà la percentuale della pensione, rispetto all'ultimo stipendio A. BRIENZA -POTENZA Tenendo conto della normativa vigente, è difficile fissare una percentuale. La parte retributiva sarà, all'incirca, pari al 32% della media retributiva. La parte a calcolo contributivo dipenderà dal montante contributivo e dall'età che lei avrà al momento del pensionamento. Ritengo che,col passare dei mesi, avremo, dal legislatore, elementi di valutazione più precisi sull'argomento. 60 ANNI NEL 2009
Mia sorella, lavoratrice dipendente, compirà 60 anni il 22 settembre 2009. Andrà in pensione di vecchiaia con la finestra del 1° gennaio 2010, dopo essersi regolarmente licenziata. La sua azienda la vorrebbe anche successivamente tra i dipendenti ed insiste con lei per riassumerla, consentendole di cumulare pensione e retribuzione. La legge lo consente o deve trovare un diverso datore di lavoro? E se lo consente, occorre attendere un tempo minimo tra dimissioni e nuova assunzione? In materia ha avuto una decina di pareri diversi, anche presso gli stessi Enti previdenziali. G. BUCCINO - RIONERO La legge lo consente. L'importante è che alla data della decorrenza della pensione non sia in atto un rapporto di lavoro (che può essere ripristinato la settimana successiva o, addirittura, secondo alcuni studiosi, anche il giorno dopo). Una ipotesi prudenziale consiglia di attendere almeno un mese per evitare possibili negatività da eventuali controlli. 40 ANNI DI CONTRIBUTI
Nel 2007 sono andato in pensione con 40 anni di contributi a 60 anni di età. Mi è stato da poco proposto un contratto di consulenza, che vorrei accettare. Sono obbligato a iscrivermi alla Gestione Separata dell'INPS? Esistono sanzioni ove non lo facessi? D.G. - MATERA Occorre distinguere: se si tratta di una prestazione di lavoro autonomo di tipo professionale, si deve iscrivere alla Gestione Separata ed il contributo è tutto a suo carico. Le sanzioni esistono e si concretano sotto forma di somme aggiuntive ed interessi in caso di controllo da parte degli Organi delegati a ciò.Lo stesso discorso varrebbe per una prestazione di collaborazione, se non fosse che, in tal caso, l'onere contributivo è suddiviso tra il committente (2/3 del totale) ed il collaboratore (1/3).
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Lunedì 4 maggio 2009
SOLE E CALDO ESTIVO DA META’ SETTIMANA Lunedì e martedì ancora qualche breve rovescio su Pollino e Lagonegrese. Poche nuvole pomeridiane mercoledì e giovedì. Temperature in aumento. Sole e clima estivo da venerdì a domenica. Nell’entroterra punte di 24-25°. CON l’arrivo del mese di maggio, cresce la curiosità sul tempo che farà la prossima stagione estiva. Detto che le previsioni stagionali hanno ancora un carattere fortemente sperimentale e dall’affidabilità quindi tutt’altro che assoluta, le indicazioni di uno dei modelli più attendibili (lo statunitense CFS) annunciano per l’Italia un’estate sorprendentemente fresca e piovosa. L’esame dei singoli mesi mette in evidenza sulle regioni centrali e settentrionali un calo termico rispetto alla norma di almeno mezzo grado centigrado; solo forse al Meridione tale deficit apparirebbe ridimensionato, con temperature attorno alla media stagionale. Per quello che riguarda le precipitazioni, esse sono previste al di sopra della norma soprattutto al Nord Italia nel mese di Giugno, ancora in eccesso un po’ su tutto il Paese nel successivo mese di luglio, nella media o leggermente inferiori nel mese di agosto. Si tratta di calcoli che tengono conto dei lenti cambiamenti delle temperature delle masse oceaniche, in grado di influenzare a cadenza stagionale la direzione dei principali venti e delle correnti in quota su scala continentale. Altro elemento che “appare” all’orizzonte è la ricomparsa del fenomeno del Niño, l’anomalo riscaldamento delle acque equatoriali del Pacifico, fenomeno che, a seconda della sua potenza, potrebbe influenzare decisamente il clima invernale mediterraneo del 2009-10. Altra domenica di pioggia quella di ieri in Basilicata. Rovesci a tratti anche intensi hanno interessato gran parte del Potentino (9 mm nel Capoluogo) e tutta la Val Basento fino alla costa jonica. Maggio sotto quest’aspetto sembra voler proseguire lo stesso trend di aprile: nei primi tre giorni del mese sul territorio lucano sono caduti mediamente già 15-20 mm di pioggia. Anche le temperature, almeno per ora, restano piuttosto basse. In settimana è tornata la neve in Appennino oltre i 1500 metri e, ancora ieri, la massima di Potenza non ha superato i 9 gradi. Ancora per un paio di giorni dovremo fare i conti con una moderata instabilità. La presenza infatti sul basso Adriatico di un nucleo d’aria fredda permetterà lo sviluppo di nubi cumuliformi nelle ore pomeridiane. Ci saranno rovesci in particolare su Lagonegrese e Pollino. Continuerà a fare piuttosto freddo, soprattutto al primo mattino. Tra mercoledì e giovedì, l’arrivo da Ovest dell’Anticiclone delle Azzorre porterà ad un graduale e lento miglioramento a partire dal settore tirrenico della regione. Nel fine settimana la Basilicata sarà protetta da un robusto campo d’alta pressione che, oltre a mantenere i cieli sgombri da nubi, porterà le temperature massime su valori quasi estivi. Lunedì: Parzialmente nuvoloso in mattinata, ma con ampi spazi soleggiati. Nel pomeriggio aumento della nuvolosità su tutta la regione con brevi rovesci, più probabili su Lagonegrese, Val d’Agri e Pollino. Fenomeni assenti sull’area bradanica. Generale miglioramento in serata. Temperature minime stazionarie, massime in lieve aumento; venti deboli settentrionali; mari mossi. Martedì: Poche nuvole sulla Basilicata fino a metà giornata. Dal primo pomeriggio, però, generale aumento della nuvolosità cumuliforme sul settore occidentale ed appenninico del territorio. Possibili nuovi rovesci su Lagonegrese, Val d’Agri, Polllino e Potentino, in attenuazione dalla sera. Temperature stazionarie e sempre inferiori alle medie, venti moderati da Nord/Nordest, mari mossi. Mercoledì: Poche nuvole nella prima parte del giorno con ampi spazi soleggiati. Nel pomeriggio ancora una residua instabilità, con sviluppo di nubi cumuliformi su Lagonegrese e Pollino. Su queste zone possibile qualche sporadica e breve precipitazione. Prevalentemente soleggiato fino a sera sul resto della regione. Temperature in aumento, venti deboli da Nordest, mari poco mossi. Giovedì: Cielo sereno in mattinata su tutta la Basilicata. Nel primo pomeriggio sviluppo di nubi cumuliformi lungo l’Appennino ma con probabilità (bassa) di qualche sporadico acquazzone solo sul Lagonegrese e lungo la costa tirrenica. Soleggiato fino a sera su Materano, Metapontino e Vulture-Melfese. Temperature stazionarie, venti deboli da settentrione, mari poco mossi. Venerdì: Giornata stabile e soleggiata grazie all’arrivo da Ovest dell’Anticiclone delle Azzorre. Bel tempo quindi per tutto il giorno con innocui addensamenti pomeridiani in prossimità dell’Appennino e lungo la Val d’Agri. Cieli stellati anche tra la sera e la notte. Temperature in aumento sia nei valori minimi che quelli massimi, venti deboli variabili, mari sempre poco mossi. Sabato: Tempo bello su tutta la Basilicata. Fin dal mattino cieli sereni sull’intero territorio con qualche locale foschia in prossimità degli invasi e lungo i corsi d’acqua. Nel pomeriggio pochi cumuli di bel tempo nell’entroterra. Tempo stabile anche tra la sera e la notte. Temperature in ulteriore aumento, venti deboli tendenti a disporsi dal pomeriggio da Sud/Sudest; mari quasi calmi. Domenica: Giornata calda e soleggiata su tutta la Basilicata. Ancora qualche foschia nelle prime ore del mattino ma in rapido diradamento. Per il resto, bel tempo su tutto il territorio con nubi stratiformi in arrivo in serata sul Lagonegrese ma senza conseguenze. Temperature stazionarie e superiori alle medie della prima decade di maggio, venti deboli da meridione, mari poco mossi. Giuseppe Pomarico
DAL MINISTERO DEGLI ESTERI UN NUOVO SITO PER VIAGGIARE SICURI Per le prossime vacanze estive, dal Ministero degli Esteri arriva un'importante iniziativa per viaggiare sicuri : si tratta del sito www.dovesiamonelmondo.it <http://www.dovesiamonelmondo.it> al quale è possibile registrarsi on-line (ma anche tramite sms o per telefono, rendendo così il servizio agevole anche per chi non ha dimestichezza con il PC), indicando il luogo verso il quale si è diretti, le date e i nomi delle persone con le quali si viaggia. Grazie a questa registrazione, i viaggiatori saranno costantemente informati sulla situazione politica o naturale del luogo di vacanza scelto: la Farnesina invierà infatti in tempo reale sul telefonino del viaggiatore, infor-
mazioni su incidenti, terremoti, scioperi aerei, blocchi stradali o anche rischi di colpi di Stato nei paesi che si stanno visitando, dando anche istruzioni sul da farsi (per es. zone da evitare o funzionari da boicottare).Al ritorno, i dati saranno cancellati a tutela della privacy. "Dovesiamonelmondo.it" si affianca al già esistenete sito www.viaggiaresicuri.it <http://www.viaggiaresicuri.it> (costantemente aggiornato dal Ministero) che fornisce informazioni in tempo reale sulla situazione di tutti i paesi del mondo e che è stato arrichito con indicazioni più dettagliate,come la condizioni sanitarie e le regole di ingresso e di soggiorno nei vari paesi.
ENERGIA: PRONTA LA ANCORA CONTRIBUTI "MAPPA" DELL IMPRESE PER I VEICOLI ECOLOGICI E' pronta la prima "mappa" on line delle imprese che operano nei settori dell'enegia elletrica e del gas.L' Autorità dell'energia ha infatti reso disponibile sul proprio sito (www.autorita.energia.it <http://www.autorita.energia.it> ) l'elenco completo degli operatori della produzione,distribuzione e vendita,con una seire di informazioni necessarie ed utili ai consumatori.L'iniziativa è stata realizzata grazie al censimento di oltre 2000 imprese che si sono iscritte al sistema informativo dell' "Anagrafica operatori" dell'Autorità; si conosolida così il processo di progressiva eliminazione delle comunicazioni cartacee nel rapporto con gli stessi operatori.Le informazioni e i servizi che la mappautura rende accessibili,consentiranno di individuare per ciascun territorio le imprese di venita e il distributore di elettricità o di gas: uno strumento di ricerca infatti permmeterà di selezionare il proprio Comune di residenza per sapere quali venditori servono la relativa
zona e qual'è il distributore della propria area. Informazioni che potranno contribuire ad orientare i clienti finali per una scelta anco più consapevole e trasparente del fornitore. Per ciascuna azienda sarà infatti possibile conoscere tutti i recapiti e l'ambito di attività (produzione,distribuzione o vendita delle enregia e eletrica,del gas naturale o di altri gas distribuiti in rete); a breve, inoltre, sarà possibile ottenere "on line" anche i numeri telefonici di pronto intervento per i distributori di gas e per la segnalazione dei guasti agli operatori di energia elletrica.
Al fine di incentivare la sostituzione realizzata attraverso la demolizione, di autovetture ed autoveicoli per il trasporto promiscuo di categoria "euro zero" ,"euro uno o euro due", immatricolati fino al 31 dicembre 1999,con autovetture nuove di categoria "euro 4 o uero 5" che emettono che emettono non oltre i 140 grammi di Co2 per km oppure non oltre i 130 grammi di Co2 per km se alimentate a gasolio, è concesso un contributo di EURO 1.500.Lo ha stabilito la legge n.33/2009 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'11 aprile scorso aggiungendo che il contributo sale a 2.500 euro per altre categorie di veicoli.Inoltre,per l'acquisto di vetture nuove e di fabbrica ed omologate dal costruttore per la circolazione mediante alimentazione, esclusiava o doppia,del motore con gas metano,nonché mediante alimentazione elettrica ovvero ad idrogeno, fermo restando quanto previsto dall'articolo 1,commi 228 e 229, della legge 27 Dicembre 2006 n.296, il contributo è aumentato di 1500 euro nel caso in cui il veicolo acquistato nell'alimentazione ivi considerata, abbia emissioni di Co2 non superiori a 120 grammi per km.
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Lunedì 4 maggio 2009
24 ore in Basilicata
L’annuncio di Mps, Pdci, Rc e Sd: corsa alle provinciali con un proprio candidato
La sinistra dice no a Stella L’ex centrosinistra è «piegato sulla gestione del potere e lontano dalla realtà» MATERA - Mentre la sinistra chiude alla coalizione con il Pd, non si è ancora del tutto chiuso il cerchio dei partiti del centrosinistra che dovranno sostenere il candidato Franco Stella. Almeno otto, ma forse anche di più, sono le liste sicure che sosterranno Stella con il Pd, Sdi, i Verdi, l’Idv, i Popolari Uniti più una lista del presidente che raccoglierà molti esponenti appartenenti complessivamente alla coalizione ed al centrosinistra e due liste civiche che fanno riferimento all’imprenditore materano Angelo Tosto. Nel frattempo, si è chiusa definitivamente la possibilità che nella coalizione potessero entrare le forze di sinistra-sinistra. Sabato sera, infatti, Mps e Sd (insieme Sinistra per la Basilicata), Rifondazione comunista e i Comunisti italiani (Lista anticapitalista) hanno dato vita a una propria coalizione. Alle Provinciali di Matera si presenteranno con un proprio candidato presidente -come sottolineano in una nota ufficiale- in alternativa al centro destra e, soprattutto, a quello che considerano “l’ex” centrosinistra. E pensare che il Pd ha provato a lungo a lavorare a Sinistra per ampliare ulteriormente la coalizione. Era stata la Direzione provinciale del Partito democratico, nei giorni scorsi, a dare il via libera alla relazione della segretaria provinciale, Anna Ferrara, in cui si proponeva l’allargamento della coalizione impegnata nella candidatura di Stella alla presidenza della Provincia materana. La stessa direzione aveva chiesto a Ferrara di «profondere ogni utile
Franco Stella
sforzo per consentire un ulteriore ampliamento dell'alleanza di centrosinistra soprattutto alle forze politiche della sinistra (RcPdci-Mps-Sd), affinchè con la loro significativa sensibilità possano rafforzare la coalizione ed il programma di governo della Pro-
vincia di Matera». Per giorni la scelta di una corsa solitaria della sinistra è sembrata scontata, fino al dialogo insistente e all’accelerata mancata. Quasi un segno che la porta non si fosse chiusa del tutto. «Stiamo lavorando e ci stiamo provando», si li-
IDV: LEGALITA’ E INFORMAZIONE
De Magistris a Potenza POTENZA - E’ atteso oggi pomeriggio l’incontro della città di Potenza con alcuni candidati dall’Italia dei Valori al parlamento europeo. Al dibattito, che si terrà presso il teatro Don Bosco, in piazza Cagliari, alle 17.30, si discuterà di “legalità e informazione”. Sul palco saranno presenti l’ex magistrato di Toghe lucane, Luigi De Magistris e il giornalista, autore di “Roba nostra”, Calo Vulpio. Interverrà, inoltre, il giornalista Antonio Massari autore del libro “Il caso De Magistris”. L’incontro sarà moderato dall’insegnante potentina, Anna Rivelli. Per l’occasione è facile ipotizzare la presenza della dirigenza lucana del partito e una platea pronta a toccare temi “scottanti”. Proprio l’intreccio “necessario” di un’informazione libera e non “imbavagliata” con l’obiettivo legalità è uno dei punti su cui Italia dei valori ha impostato una battaglia politica per “la giustizia” e la trasparenza del governo e dell’amministrazione in favore del cittadino.
Lapenna (Pdl): «Sia trasparente la selezione per il master sanitario Ma si pensi anche all’occupazione» POTENZA - «A distanza di quasi un anno prendiamo atto che avevamo ragione a chiedere maggiore trasparenza sulla partecipazione del personale del sistema sanitario regionale a un corso di alta formazione in managment organizzato dall’Università di Montreal in Canada». Con il senno di poi, interviene Sergio Lapenna, consigliere regionale di Forza Italia verso il Pdl. «La giunta regionale, infatti, non ha dato seguito alla delibera di giunta 3 -80 del 26 marzo 2008 spiega - e di conseguenza le aziende sanitarie, secondo le indicazioni del dipartimento, provvederanno a pubblicare un bando di selezione per l’accesso al master». Secondo i suggerimenti, «in questo modo, attraverso una preselezione, verrebbe almeno garantito l’accesso a tutti gli aventi diritto, salvaguardando il principio dell’imparzialità e della trasparenza della pubblica amministrazione. Ad ogni modo, ci auguriamo - conclude Lapenna che questo ultimo atto amministrativo posto in essere, non sia uno specchietto per le allodole, ma garantisca davvero le pari opportunità di accesso a tutti, in base a requisiti meritocratici, e non già prestabiliti». Resta in piedi il dubbio «se sia opportuno da parte della Regione Basilicata, territorio con un alto tasso di disoccupati, spendere cifre per corsi che non hanno finalità occupazionali, attingendo risorse dal Fondo sociale europeo, notoriamente destinato, invece, ad iniziative che abbiano la finalità dell’occupazione».
mitava a spiegare il segretario, Anna Ferrara, alle prese anche con la definizione della liste del Pd. Sforzo reso vano dalla decisione a Sinistra che individua i motivi della scelta in una considerazione tutta «politica». Ovvero: «gli obiettivi che intendiamo tutelare -spiegano Rc, Mps, Pdci e Sd in una nota congiunta- a cominciare dai temi del lavoro, della salvaguardia dell’ambiente, di un nuovo protagonismo dei cittadini non trovavano alcuna rispondenza nella proposta avanzata dal Partito democratico». Ma non è tutto. Il richiamo è anche recriminazione verso gli ormai ex alleati visto che «la sinistra tutta -dicono- ha fatto ogni tentativo per raggiungere un accordo che potesse tenere insieme tutte le componenti politiche in un’unica coalizione». Per questo «si presenta così al giudizio degli elettori fiduciosa di incontrare le speranze e l’entusiasmo di chi non vuole rassegnarsi al grigiore di una politica piegata alla mera gestione del potere, alle pratiche trasformistiche e che si scollega ogni giorno di più dalla quotidianità delle donne e degli uomini del nostro territorio». Chiuso -o quasi- il fronte provinciale, il Pd ha già cominciato a lavorare alla campagna elettorale sul versante europeo. Sempre da Matera, la direzione provinciale del partito esprime grande soddisfazione per la ricandidatura dell’europarlamentare uscente, Gianni Pittella, nel collegio Italia meridionale e «si impegna per consentirgli ottimi risultati per la sua rielezione». regione@luedi.it
«Quella di Molinari non è coerenza» POTENZA - «Siamo convinti nel continuare a rivendicare la dignità del progetto politico anche sulla città di Potenza in un momento di grande difficoltà politica e di confusione dell’elettorato». Così, Gianluigi Laguardia, presidente dei Circoli liberal di Basilicata commenta le scelte dell’Udc lucano (pronto - secondo gli annunci - a comunicare ufficialmente il candidato sindaco del capoluogo entro la metà della settimana. Il nome, si mormora, sarà una vera “novità” nella politica lucana) e dei concorrenti nella competizione elettorale. Quella che si è consumata nel Pdl «è una vera e propria “ciambotta”». La metafora popolare si riferisce alla candidatura dell’ex parlamentare diellino, candidato sindaco a Potenza per il centrodestra, Giuseppe Molinari, «un amico - dice - che ha fatto una scelta rispettabile, ma che non condivido, perchè fino a pochi giorni fa diceva di condividere il progetto dell’Unione di centro, probabilmente solo a parole». Laguardia richiama la candidatura di Molinari per l’Unione di centro alle politiche del 2008: «Mi assumo io la responsabilità di quell’errore. E quella candidatura ha persino creato frizioni interne visto che è costata l’esclusione di Vincenzo Ruggiero, capogruppo dell’Udc in Regione e in grado di portare quei circa 1.500 voti mancanti per ottenere un senatore». Al-
lora, l’Unione di centro «va vanti con testa e dignità, secondo il progetto presentato da Pier Ferdinando Casini, alla ricerca di un vero e proprio terzo polo. In molti ci hanno creduto subito. Altri, anche nella dirigenza lucana dell’Udc, hanno avuto dubbi, oggi, tuttavia, sopiti». Il quadro propone un’Unione di centro che prevede la presenza di «Rosa per la Basilicata, Circoli liberal efa Udc elenca Laguardia - Ma da cui sono fuori i Popolari di De Mita, a riferimento proprio Molinari». Ecco «la contraddizione. Perchè De Mita - arriva la frecciatina di Laguardia - è uno dei capolista nel collegio Sud delle elezioni europee per l’Unione di centro. Allora Molinari a chi si richiama? Sarà forse un modo per garantirsi comunque un posto in consiglio comunale, qualunque sia l’esito delle elezioni?». Questa - aggiunge - «non è coerenza politica. Soprattutto se si guarda al passato. Fu Molinari - spiega - quando era segretario della Dc ad accettare il passaggio nell’Ulivo. Due anni dopo, era in parlamento con la Margherita». A dirla tutta anche Laguardia militava altrove, rappresentante di Forza Italia nel comune di Potenza: «Sì, ma me ne andai per tornare al percorso originario, alla casa democristiana. E poi, al sistema di potere lucano, ho sempre fatto opposizione». Pronto a competere pure lui.
Basilicataintir L’iniziativa si ferma a Modena
Prosegue la tappa emiliana E’ ANCORA su suolo emiliano la carovana di Basilicataintir. Tra le città ospitanti, dopo Bologna e Sassuolo, Modena , dove sosterà per ben tre giorni. Molto calda e calorosa la terra emiliana. Un po' come il nostro sud. Forse è per questo che si trovano tanti immigranti lucani da queste parti. Molti dei quali si sono riuniti in associazioni, come il circolo di Sant'Eufemia, per esempio, di Sassuolo. Un centro piuttosto piccolo, ma molto attivo. Anche qui, quindi, il gruppo di Basilicata in tir, ha avuto un gran da fare. Nel complesso, i due giorni di soggiorno nella piccola provincia, sono trascorsi come da routine. Tra degustazione di prodotti tipici e consultazione di brochure turistiche. Rilevante, sotto questo punto di vista, la richiesta di informazioni sulle località marittime. La costa jonica, da un lato, Mara-
tea dall'altro. Tanta voglia di mare. Quello “buono”, però. Nulla a che fare con la riviera romagnola. Con minor numero di discoteche, questo si, ma dalle acque cristalline. Che offra panorami mozzafiato e borghi da visitare. Maratea è una delle località che soddisfa maggiormente queste richieste. Mare pulito, dalla costa sabbiosa o rocciosa, a seconda delle richieste, delizioso borgo antico e l'imperante Cristo che domina un panorama mozzafiato. Tutto questo è stato offerto, ieri, ai visitatori del Villaggio Basilicata. Durante la presentazione degli eventi estivi 2009, non potevano certo mancare, inoltre, il volo dell'Angelo e lo spettacolo della Grancia. La giornata si è conclusa, infine, con “Basilicata bella scoperta” e “Basilicata che gusto”. Racconti della nostra terra tra degustazioni, musica e proiezioni.
Una signora sale a bordo del tir
Chiusura alle 11:30. Il tempo di smontare , riposare, e rimettersi in viaggio. Ieri, infatti, è stato l'ultimo giorno a Sassuolo. Oggi, un breve pausa.. Da domani, fino al 7 maggio, il tir sarà di nuovo operativo per i visitatori di Modena. Anna Martino
24 Ore in Basilicata 11
Lunedì 4 maggio 2009
Modena Uno scanzanese, collaudatore di moto, è morto finendo con lo scooter su un muro
Indagine sullo schianto mortale I vigili investigano su eventuali responsabilità di un’automobilista poi fuggito MODENA - Un’indagine disposta dalla Procura della Repubblica di Modena, chiarirà la dinamica e le eventuali responsabilità di un pirata della strada nell’incidente che giovedì scorso ha causato la tragica morte dello scanzanese Mauro Pierro, 46 anni, a Ponte Fossa di Formigine, nel Modenese. L’uomo, di professione collaudatore di motocicli, si è schiantato proprio a bordo del proprio scooter, un Suzuki Burgman 400, contro un muretto lungo via Radici. Il tremendo impatto ha disarcionato il motociclista dal veicolo, il quale ha proseguito la sua corsa ribaltandosi e cambiando senso di marcia, quasi come se il mezzo stesse transitando da Sassuolo verso Modena.
Sopra, Mauro Pierro. A destra, l’incidente
Secondo la prima ricostruzione della polizia municipale, l’uomo, che indossava regolarmente il casco, sarebbe stato tradito dalla curva, fosse imbocca-
ta a una velocità troppo elevata. La notizia dell’inchiesta è trapelata ieri, perché la dinamica dell’incidente non ha convinto gli inquirenti.
Pare che lo scooterista, sposato e padre di una bambina, sia stato mandato fuori strada da un’automobile che sarebbe poi scappata. Solo l’autopsia
sul corpo dello sfortunato centauro, residente a Casinalbo (Mo), in via Brunelleschi, potrà chiarire se sia stato urtato da un veicolo prima di finire contro il muretto. E’ questo, infatti, il dubbio dei vigili urbani che sono intervenuti sul luogo dello schianto. Alcuni testimoni avrebbero visto una macchina passare lungo via Radici ma non è chiaro se la vettura abbia colpito lo scooterista. E’ probabile che non ci sia stato alcun urto e che l’automobile abbia solo fatto perdere a Pierro il controllo dello scooter. In ogni caso, però, l’automobilista non si sarebbe fermato. E’ anche probabile che il conducente della vettura non si sia accorto di nulla. L’autopsia sulla salma di
Mauro Pierro, appartenente a una storica famiglia di Scanzano, che si è occupata per anni di vendita di moto e ricambi per veicoli a due ruote, è attesa nei prossimi giorni presso l’istituto di medicina legale di Modena. Dopo l’esame autoptico, la salma tornerà nella sua Scanzano per la celebrazione del funerale. Nella cittadina jonica abitano i familiari, padre, madre e tre sorelle, è qui che sarà sepolto. Attualmente l’uomo abitava a Casinalbo da solo, in seguito alla recente separazione dalla moglie, ed era emigrato nel Modenese per motivi di lavoro, continuando comunque a seguire le orme dell’attività di famiglia. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Angeli e demoni Il film denunciato dal vescovo
Dopo Mennonna tocca al Richie di Happy Days MENTRE la denuncia del vescovo lucano rischia di diventare un superspot per il film, la stessa opera di celluloide potrebbe trasformarsi in una promozione turistica per la Città del Vaticano. Sta facendo il giro del mondo la notizia che Antonio Rosario Mennonna, il vescovo più anziano del mondo con i suoi 103 anni, abbia querelato per diffamazone il film tratto dal libro di Dan Brown, “Angeli e demoni”. Il presule di Muro Lucano compirà la veneranda età il 27 maggio prossimo. Ha denunciato «il contenuto altamente denigratorio, diffamatorio e offensivo per i valori della Chiesa e per il prestigio della Santa Sede». Ma ieri è stata la volta di Ron Howard, il regista. Un tempo timido adolescente di Milwuakee nei panni di Richie Cunningham, l’amico/discepolo di Fonzie in Happy Days, oggi è un uomo di successo senza peli sulla lingua: «Il Vaticano ha fatto pressioni perchè non mi fossero messe a disposizione le location per girare “Angeli e demoni” a Roma». Howard, registra premio Oscar,ha presentato ieri alla stampa a Roma in anteprima mondiale il suo ultimo film. L’anteprima mondiale per il pubblico è in programma per questa sera a Piazza della Repubblica di Roma. Pierfrancesco Favino, fra gli interpreti, spiega che a suo giudizio un film che parli così di Roma non si vedeva dai tempi di Fellini. «Sapevo che non era possibile girare nelle chiese - spiega Ron Howard - Già col “Codice da Vinci” mi era stato proibito di girare in Inghilterra, Scozia e Irlanda. Mi aspettavo, quindi, di avere problemi a portare il set nelle chiese romane. Ciò che non credevo, invece, è che non ci fosse alcuna collaborazione per girare in città. Ci hanno spiegato che questo atteggiamento era dovuto alle pressioni fatte dal Vaticano. In effetti avremmo potuto fare contestazioni a questi ostacoli, ma abbiamo preferito risolvere diversamente (ricostruendo molte cose in studio e con l’ausilio del computer, ndr)». «Più che altro il sentimento che predomina sentendo que-
ste critiche è la frustrazione dice - Noi abbiamo dato l’opportunità di vedere il film a preti, teologi, uomini di chiesa e nessuno lo ha voluto vedere. Poi arrivano le critiche fatte su qualcosa che non si conosce. In ogni caso se qualcuno pensa di poter essere offeso dal mio film basta che non lo vada a vedere». «Non so se questo film darà fastidio al Vaticano – dice Ron Howard – in ogni caso io non ci ho mai pensato: quando ho adattato il libro e ho fatto degli aggiustamenti per la sceneggiatu-
ra ho cambiato molte cose con l’idea di creare un clima di tensione senza fine. Non ho voluto ingentilire o rafforzare il soggetto pensando alla reazione della Chiesa». Tom Hanks torna a lavorare con Ron Howard per la quarta volta e conferma un feeling particolare. «Lavorare con un regista è come andare a un appuntamento alla cieca - dice l’attore - Con Ron le cose vanno benissimo perchè ci capiamo al volo e ci fidiamo l’uno dell’altro. Angeli e demoni racconta una storia che va al di là della religione».
«Il Vaticano ci ha messo i bastoni fra le ruote per le riprese»
Da sinistra, il regista Ron Howard e il vescovo Antonio Rosario Mennonna
ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI POTENZA
LA TRAMA MONSIGNOR Mennonna avrà sviluppato la sua avversione ad “Angeli e demoni” sulla scorta del libro di Brown: il film , distribuito da Sony, verrà distribuito su 800 schermi solo dal 13 maggio. Ambientato a Roma, in Vaticano e in varie Chiese, oltre che a Ginevra, si era visto rifiutare il permesso di girare nei luoghi santi della Capitale. Divieto aggirato sia con l’uso della Reggia di Caserta che con circa 250.000, tra foto e filmati, ripresi da finti turisti sui luoghi da ricostruire virtualmente. Cosa poi realizzata dagli studi londinesi della Double Negative. Tutto inizia con la rottura dell’anello papale. Il Papa è morto e si deve indire un nuovo Sinodo. Al Cerno di Ginevra intanto uno scienziato, Leonardo Vetra, viene trovato ucciso con la scritta Illuminati marchiata a fuoco sul petto mentr e scompare un’ampolla di antimateria.: sarà utilizzata per minacciare di distruzione l’intero Stato del Vaticano. Dietro, l’antica setta degli Illuminati che, dopo cento anni di silenzio, vuol far sentire il suo odio contro quel clero che, a suo dire, ha sempre perseguitato la scienza. A indagare sarà chiamato lo studioso di iconologia Robert Langdon (Tom Hanks) già protagonista di Il codice da Vinci. Indagherà con la scienziata Vittoria Vetra (Ayelet Zurer) in una Roma dove sono stati rapiti, sempre dalla setta, quattro cardinali che verranno uccisi uno alla volta. Langdon seguirà le tracce da simbolo a simbolo, di chiesa in chiesa, attraverso cripte, cunicoli, libri da decifrare e personaggi ambigui come l'affascinante Camerlengo (Ewan McGregor), il capo della guardia svizzera (Stellan Skarsgard), l’autorevole cardinale (Armin Mueller-Stahl) e l’ispettore Olivetti (Pierfrancesco Favino). Con un ritmo forsennato si arriva senza troppa fatica alla fine: 138 minuti. E questo anche grazie a un Langdon più Indiana Jones che professore. Finale davvero a sorpresa e pieno di effetti speciali: è un potenziale blockbuster che deve confrontarsi con quel Codice che si era portato a casa oltre 758 milioni di dollari.
A tutti gli iscritti Loro Sedi E’ indetta l’Assemblea ordinaria degli Iscritti in prima convocazione per il giorno 18 maggio 2009 alle ore 12.00 ed in seconda convocazione:
Mercoledì 20 Maggio 2009 ore 16.30 con il seguente ordine del giorno: •Approvazione Bilancio Consuntivo anno 2008 •Approvazione Bilancio Preventivo anno 2009 e Relazione Programmatica •Varie ed eventuali
Le Assemblee in I^ e II^ convocazione si terranno presso la sede dell’Ordine alla Via Di Giura (Centro Direzionale) – Potenza – La presente convocazione sarà pubblicata per esteso dell’Ordine www.ordingpz.it . IL PRESIDENTE Dott.ing. Michele LAPENNA
sul sito
Potenza Lunedì 4 maggio 2009
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Dopo la sospensione dei sorteggi, si cerca una soluzione al trasferimento d’ufficio degli iscritti
Tavolo tecnico per il Galilei Oggi l’incontro delle istituzioni locali con l’Ufficio scolastico regionale STAMANI, attorno a un tavolo, si discuterà della ormai nota vicenda “Galilei”. E’ attorno al tavolo tecnico, convocato in pochi giorni come richiesto da docenti e genitori degli iscritti al primo anno che rischiano il trasferimento d’ufficio all’altro liceo scientifico della città, il Pasolini, che si tenterà di risolvere la questione. L’incontro, convocato dal sindaco Santarsiero - che si era dimostrato disponibile a fare del comune l’ente promotore del tavolo - chiamerà al confronto il direttore dell’Ufficio scolastico regionale, Franco Inglese, l’assessore regionale alla Formazione Antonio Autilio, la Provincia (al momento la delega ad interim dell’edilizia scolastica è in capo al presidente Sabino Altobello) e, naturalmente, il municipio. Non resta che attendere l’esito del confronto per capire se la controversia sugli iscritti nata tra i due licei scientifici di Potenza potrà risolversi o meno in un mancato trasferimento di 109 matricole. Il liceo Galilei, da alcuni anni, ha decisamente più alunni dei 900 che una legge del 1998 pone come limite demografico agli istituti scolastici. Quel parametro, oggi, sembra non più derogabile: l’altro istituto di pari livello, il Pasolini, è invece, sottodimensionato rispetto alle potenzialità. Tra riordino scolastico, provvedimenti nazionali in capo al ministero e atti dell’ufficio scolastico regionale, di recente al liceo Galilei è stato imposto di rinviare al Pasolini 109 dei circa 300 iscritti alla prima classe per l’anno prossimo. Non si è fatta attendere la protesta dei genitori e dei docenti pronti a difendere «il diritto di iscrivere i propri figli nella scuola che si vuole, in base tanto alla logistica che all’offerta formativa», come il diritto di tutelare l’occupazione e le cattedre degli insegnanti. Dall’altro lato della “guerra” cittadina tra i licei,
Parla il dipendente pubblico che ha restituito 5.000 euro
Il perché dell’atto d’onestà «E se fossi stato io al suo posto?»
Proteste e riunioni di genitori e alunni del liceo Galilei di potenza (f.M.)
il Pasolini che ha allo stesso modo difeso la propria offerta didattica, sfidando il «pregiudizio» nato dopo lo sdoppiamento del Galilei (che nel 2004 fu diviso, dopo un primo riordino ritardato in attesa di un immobile adeguato e che in poco è tornato a crescere per numero di iscrizioni). Ciò che il Pasolini paga - hanno spiegato i docenti dell’istituto di contrada Macchia Giocoli - è solo la posizione, «relegato com’è in periferia, senza
collegamenti sempre adeguati». Ma i genitori e i docenti del Galilei - con il sostegno degli studenti che hanno manifestato per diversi giorni - non hanno “mollato”, continuando ad osteggiare il provvedimento con cui l’Usr ha imposto al preside del liceo di via Pienza, Vittorio Pace, di individuare i criteri per selezionare gli iscritti da trasferire. Dopo le sollecitazioni di Autilio e Santarsiero sulla situa-
zione di “tensione sociale” creata dalla vicenda e la rassicurazioni della Provincia sulla disponibilità di alcuni lavori con cui creare le quattro aule mancanti per ospitare tutti gli iscritti, il sorteggio è stato sospeso. Nel frattempo, gli stessi genitori hanno valutato la possibilità di ricorrere al Tar per annullare il provvedimento di trasferimento. Oggi, la battaglia si sposta sul tavolo istituzionale. sa.lo.
POTENZA - G.T. ha appena finito di lavorare. Il tempo di andare a casa per la pausa pranzo e rientrare in ufficio. La finestra è aperta. Si porge per chiudere l'imposta. Lo sguardo si posa involontariamente verso il basso, su i piedi della sedia. Lì, come se qualcuno l' avesse posato per una candid camera, c'è un mazzetto di soldi. È avvolto da una striscia di carta che riporta la sigla di una banca. Un dono dal cielo per molti, ma per quest'uomo, padre di due figli e nonno di due splendidi nipotini, no. Non esita un istante. Come lui stesso racconta, non si mette nemmeno a contare i soldi. «Non avevo né il tempo né la voglia di farlo-dice». Arriva a casa e racconta l'accaduto. In comune accordo con il resto della famiglia, decide di recarsi in questura. Non sa esattamente a quanto ammonti il “gruzzoletto”, ma è ben evidente che si tratti di una bella somma: 5.000 euro. Cento banconote da 50 cadauna. La questura si mette subito sulle tracce del proprietario. Nell'arco della giornata in cui si verifica l'accaduto (mercoledì 29 aprile), riesce già a contattarlo. G. T. e la sua famiglia non hanno la minima idea di chi possa essere. «Il mio impiego mi costringe a stare a contatto con un vasto pubblicospiega l'uomo - Lavoro all'Ufficio scolastico pro-
vinciale, per cui arrivano circa 60, 70 persone al giorno per chiedere informazioni e consegnare domande». «Tra l'altro - prosegue tutti di estrazione sociale diversa. Dal preside, ai docenti, al tecnico, al bidello». Impossibile, quindi, poter provare a capire chi sia il depositario di questa ingente somma di denaro. Al contrario, nulla di più facile per quest'ultimo, venire a conoscenza dell'identità del suo “benefattore”. Eppure, ad oggi, la famiglia T. non ha ricevuto nemmeno un grazie. «Forse perché ci sono stati questi giorni di festa», giustifica la moglie. «A noi non interessa riprende il marito - ciò che conta è l'aver fatto il nostro dovere. Questa è la miglior soddisfazione che uno possa avere. In questi momenti prevale la coscienza». «Avere 5.000 euro in più - commenta il cittadino protagonista della vicenda - può essere un aiuto, ma non cambia la vita. Io non ho la minima idea di chi possa essere il proprietario - continua Può essere abbia chiesto un mutuo, un prestito o chissà altro. Se fossi stato io al suo posto?». L'immedesimazione, percepire l'altro come sé stesso. Una rarità in questa società prettamente individualistica. Una rarità che in una città come Potenza ancora è possibile. Anna Martino
SFILATA CITTADINA
SICUREZZA IN CITTA’
500, che passione
La denuncia di Imbesi (Pdl)
UNA PARATA in grande stile, un vero e proprio itinerario di passione e amore verso la Fiat 500. E’ stato questo il senso della sfilata svoltasi ieri mattina a Potenza, organizzata dal 500 Point Club e partita dal Pessolano Center di Potenza, sito in contrada Tora. A organizzare l’evento che ha visto sfilare per le vie del capoluogo cinquanta modelli di vario genere e colore, il presidente del 500 Point, Donato Pessolano e il suo braccio destro Gennaro Guerriero. I modelli di vario genere hanno arricchito la mattinata del capoluogo di regione. Dalla Fiat 500 modello 1962 fino agli ultimi modelli, tutto questo grazie alla passione di cinquanta proprietari che hanno sfilato dalle 10 fino al primo pomeriggio, sfrecciando nel bel mezzo di una mattina di festa. Da contrada Tora, le auto storiche di casa Fiat si sono dirette in via Vaccaro, successivamente hanno fatto tappa al Pantano di Pignola dove sono state accolte per la benedizione di rito officiata da don Antonio Meliante, parroco di Pantano, proprietario di una Fiat 500 e socio del 500 Point Club. La carovana ha raggiunto il centro storico di Pignola dove è stata accolta dalle autorità istituzionali. Una giornata di festa, di passione e amore per i tanti aficionados delle auto Fiat che avranno modo di rivedersi e sfilare in parata nel mese di giugno quando sarà presente una Fiat 500 C nuova di zecca. Inoltre il 2 agosto il 500 Point sarà a Calvello, il 9 agosto a Pietragalla, mentre il 13 settembre si terrà un nuovo raduno a Potenza. Non è esclusa la partecipazione a gare storiche con una Fiat 500.
IL consigliere comunale Antonino Imbesi (FI verso il Pdl) ha inviato alla giunta un’interrogazione urgente «sul tema della sicurezza pubblica». Imbesi spiega che «da qualche tempo in città si verificano in maniera sempre più frequente furti in abitazioni e negozi perpetrate da gruppi criminali ormai organizzati e professionali». L’ultimo episodio, la rapina a mano armata in una delle aree commerciali più importi della città, via del Gallitello. Nel frattempo «non sono stati presi - denuncia Imbesi - provvedimenti atti a rassicurare l’opinione pubblica o comunque concretamente avvertibili dalla cittadinanza e che la possano tangibilmente rassicurare. Certo - prosegue - le forze dell’ordine fanno quello che possono con i mezzi a disposizione, realisticamente spesso non sufficienti, ma, proprio per questo, le istituzioni locali devono dare il proprio contributo fattivo». Ecco perchè chiede all’amministrazione comunale che «si faccia subito promotrice di un tavolo di concertazione con le istituzioni preposte per adottare opportuni provvedimenti in merito». Il timore è che proprio l’ultimo caso possa rappresentare «il preludio di una escalation di criminalità». Nel frattempo, «l’amministrazione comunale - ricorda - ha anche investito importanti capitoli del proprio bilancio sul controllo del territorio, ma a tutt’oggi le telecamere installate in varie aree urbane non sembrano essere funzionanti, per cui non risultano essere degli efficaci dissuasori ai citati atti criminosi». Serve «chiedere il rafforzamento dei servizi di vigilanza e pattugliamento del territorio», a partire «da una maggiore presenza della polizia municipale».
f.menonna@luedi.it.
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Potenza
Lunedì 4 maggio 2009
ANTICA OSTERIA
Un recupero molto complicato
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37592
DUE TORRI
Rossella e Marco
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
Un piccolo pensiero per due persone molto speciali. Marianna e Gianluca vi augurano un cammino insieme sempre ricco di amore e serenità. Ps: Scusate il ritardo di Gianluca :-)
0971-471312
AMBROSIA
0971-34501
LA PRIMULA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
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BACCO
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FUORI LE MURA
0971-25409
LA FATTORIA
0971-34680
MOZART
0971-441295
NINFE
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PANE E PEPERONCINO
FARMACIE TURNO NOTTURNO...........4 Maggio
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-310310 0971-612564
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
Caiazza............ 0971/53430 via Tirreno, 3/11
Acrilici di Basentini DURERA’ fino al 10 maggio prossimo, a Melfi, presso il Museo Civico - Palazzo Donadoni la mostra dell’artista lucano di arte contemporanea, musicologo ed esperto di canto popolare, Pietro Basentini. L’inaugurazione si è tenuta lo scorso 19 aprile, ma ci sono ancora alcuni giorni per visitare l’allestimento. Le opere dell’artista sono per lo più acrilici che propongono cromie blu oltremare, oro e argento e accensioni di rossi brillanti. L’evento si chiuderà proprio con la presenza di Basentini che, alle 18 del 10 maggio, terrà un concerto.
Pathos e letteratura ANCORA due appuntamenti nel progetto “Pathos. La letteratura antica e l’invenzione delle emozioni”. Una serie di lezioni sulla letteratura greca e latina tenute da illustri professori universitari, presso il Museo archeologico provinciale, alle ore 18. Dopo la lezione su Orazio a cura di Arturo De Vivo, preside della facoltà di Lettere, dell’Università “Federico II” di Napoli. Ultimo appuntamento il 15 maggio, con una lezione su Ovidio, tenuta da Marisa Squillante, docente ordinario del Letteratura Latina dello stesso Ateneo.
•DON BOSCO• Proiezioni private
Sala 5 Hannah Montana 16.30 - 18.40 - 21
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 X Men. Le origini 17.00 - 19.30 - 22.00
Sala 6 Generazione mille euro 17.30 - 19.30 - 21.30
Sala 2 State of play 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Fast&Furious (“solo parti originali”) 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Questioni di cuore 18.30 - 20.30 - 22.30
Sala 7 Houdini- L’ultimo mago 17 - 19 - 21 •DUE TORRI• The international 19 - 21
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56032
OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO
0971-700743
•Difensore civico comunale 0971-415150
Sacro e contemporaneo C’E’ tempo fino al prossimo 9 maggio per visitare la mostra “Arte sacra antica e contemporanea”, allestita a Oppido lucano nel convento di Sant’Antonio. Inaugurata lo scorso 16 aprile, la mostra è a cura dell’associazione “Artitudo” e vuole mettere in dialogo le opere preesistenti nel convento di Giovanni Todisco con le opere di Federico Cozzucoli, artista contemporaneo. L’evento viene arricchito da concerti di musica classica nella chiesa del convento con musicisti di fama nazionale ed internazionale. All’interno dell’iniziativa è prevista anche una sezione dedicata al cinema con la proizione nel teatro Obadiah di Oppido Lucano di 4 film. L’ingresso è gratuito sia alla mostra che a tutte le altre attività che si svolgeranno.
0971-44462765
AL DRAGO
•Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, Ridotto teatro Stabile, ore 18.30 “LETTERE D’AUTORE-INCONTRI SCRITTORI” Presentazione libro “Campo Sportivo Viviani” DOMANI Potenza, Auditorium Conservatorio, ore 20.30 “CONSERVATORIO GESUALDO DA VENOSA” Duo violino e pianoforte
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520
IL 6 MAGGIO Potenza, Sala dell’Arco, Palazzo di Città, ore 16.30 “LA STRADA DEL PAESAGGIO” Idee per la Greenway di Potenza
•Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385 •Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169
IL 16 MAGGIO Potenza, teatro Stabile, ore 21 “III EDIZIONE LEON D’ORO-GIGINO LA BELLA” “Achille ciabotto medico condotto”
•Telefono amico 199284284 •Telefono Azzurro 0971-19696
IL 9 MAGGIO Potenza, Sala dell’Arco, Palazzo di Città, ore 15.30 “CENTRO STUDI COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulla comunicazione
•Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
18 Potenza e provincia La manifestazione organizzata ogni anno dalla Fidapa
Genzano di Lucania
A Maria Rosaria Salvatore il premio “Venosa donne”
Quattro ragazzi alle prese con la democrazia
VENOSA - E' stato assegnato a Maria Rosaria Salvatore, Soprintendente per i Beni Archeologici dell'Umbria e Direttore Istituto per il Catalogo e la Documentazione del Ministero per i Beni e le attività Culturali, il “Premio Venosa Donne”. Con questa manifestazione, giunta alla XXI edizione, la sezione Fidapa di Venosa segnala ogni anno alla società donne affermate nei vari ambiti culturali ed evidenzia la possibilità delle donne di raggiungere traguardi alti. “Premiano questa sera una donna speciale- ha sottolineato Anna Olivieri, presidente Distretto Sud Est Fidapa -che ha lavorato in silenzio per tutta la comunità”. “Abbiamo scelto di premiare un'archeologa che ha dato tanto a Venosa, istituendo il Museo Archeologico Nazionale, il Parco Archeologico e la sede del Centro Operativo Misto da lei diretto dal 1981 al 1992- ha aggiunto Marirosa Orlando, presidente sez.Fidapa Venosa-Premiamo una donna la cui vita e attività professionale sono state segnate da un profondo amore per la cultura e l'arte. Con il suo lavoro e le sue pubblicazioni, Mariarosaria Salvatore è diventata portavoce della cultura lucana e della nostra città e, insieme a noi donne Fidapa, ha promosso l' amore e la diffusione del sapere”. Ancora una volta la comunità venosina cerca di disobbligarsi nei confronti di una donna che ha contribuito enormemente alla valorizzazione delle risorse e al decollo dello sviluppo locale. “ Già nel 1996 l' Amministrazione comunale aveva conferito alla Salvatore la cittadinanza onoraria per l'impegno profuso negli anni '80-'90 - ha ricordato il Vice sindaco Renato Bellasalma- L' intuizione avuta dalla Salvatore di rendere fruibili i beni archeologici ha avuto enormi ricadute a livello culturale ed economico”. Oggi questo ingente patrimonio artistico, prima conosciu-
GENZANO - Sono tornati da pochi giorni da Istanbul, carichi d'entusiasmo e di inedite esperienze, i 4 ragazzi di Genzano scelti per il “Democracy village project”. Il progetto prevedeva la partecipazione di 9 stati membri, oltre alla Turchia, paese promotore, ognuno dei quali avrebbe dovuto presentare 8 candidati (4 ragazze e 4 ragazzi) di età comprese fra i 18 ed i 26 anni. E così, l'associazione “Spaziogiovani” di Genzano, tramite la responsabile italiana del partenariato del progetto, Marta Potenza, ha accuratamente selezionato altre 7 persone interessate a prendere parte a questa esperienza transazionale. Tra le altre cose, risultava essere indispensabile una buona conoscenza della lingua inglese (lingua di lavoro durante tutto il periodo di permanenza in Turchia), oltre che uno spiccato interesse sia per le tematiche di attualità politica che riguardo a quanto, implicitamente o esplicitamente, attiene al concetto di democrazia; argomento principe, quest'ultimo, attorno ai quali si sono sviluppate le attività del Villaggio Democratico che
La vincitrice del premio Fidapa
to solo dagli addetti ai lavori, è meta di ingenti flussi turistici con una media di 30.000 visitatori (paganti) all'anno e un picco di 45.000 nel periodo del Bimillenario Oraziano. A far acquisire ai venosini la consapevolezza di possedere un enorme risorsa artistico-monumentale, a creare i presupposti per i decollo turistico della cittadina oraziana, è stata, appunto, Maria Rosaria Salvatore: “Su Venosa non c'era interesse da parte della Soprintendenzaha ricordato la Salvatore al momento della premiazione- Per me è stato un amore a prima vista con questa città. Una vera e propria avventura, una sfida, un sogno”. La proiezione di diapositive dell'epoca ha evidenziato i capitoli principali del percorso realizzato negli anni 80-90 per promuovere e valorizzare Venosa, facendo rivivere le
A Cancellara gli antichi mestieri
Il castello di Cancellara
CANCELLARA - Ancora un ponte, quello del primo maggio, all'insegna del “tutto esaurito” negli agriturismi del Potentino. Turismo Verde Basilicata di recente ha partecipato alla terza Giornata dell'agriturismo, intensificando la promozione di quelle aziende che si caratterizzano per attività innovative e svolgono anche compiti di “Fattorie didattiche”. E' il caso dell'azienda “BioAgriSalute” di Cancellara che, nell'ambito del progetto di recupero degli antichi mestieri contadini, ha promosso un corso di autoproduzione della lana, dal vello al prodotto finito, con lezioni pratiche e semplici su come ottenere dal vello la lana da lavorare, sulle tintu-
emozioni delle scoperte effettuate e dei prestigiosi traguardi raggiunti. Un viaggio all'indietro nel tempo concluso con un velo di amarezza :”Il mio sogno non si è realzzato completamenteha sottolneato Mariarosaria Salvatore-Vedo segni di degrado e abbandono nelle opere realizzate”. Assicurazioni sulla ripresa e sul completamento dei progetti messi in cantiere sono arrivate dal Presidente della Giunta regionale: “La Basilicata ha sostituito lo Stato nel conservare i Beni Culturali Archeologici in quanto Soprintendenze sono sprovviste di risorse- ha sottolineato Vito De Filippo- Riteniamo il patrimonio storico-artistico-monumetale una forza potentissima che la Basilicata può mettere in campo per lo sviluppo del nostro territorio”. Giuseppe ORLANDO
La biodiversità nel “Tipico di Rivello”
Una veduta di Rivello
re naturali da utilizzare, la filatura, la tessitura e la produzione di manufatti con ferri ed uncinetto, con nonne contadine insegnanti dei più antichi segreti. Un'azienda che da tempo propone a scolaresche, gruppi organizzati, comunità un fitto programma di attività didattiche abbinate ad esperienze di lavoro. L'avvio operativo, nell'ambito del Progetto “Saperi in campagna”, dell'Albo delle “Fattorie didattiche” della Basilicata, come è già avvenuto di recente da parte delle Regioni Piemonte e Sardegna, è la proposta rilanciata dal presidente di Turismo Verde-Cia Basilicata, Paolo Carbone. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
RIVELLO - “Tipico Rivello”: è questo il nome dell’associazione che si è costituita a Rivello, grazie al patrocinio della Comunità montana del Lagonegrese ed il riconoscimento del Comune di Rivello, oltre alla consulenza tecnica dell'Agenzia lucana di sviluppo ed innovazione in agricoltura, l'Alsia. L'associazione “Tipico Rivello”, nell'ambito delle biodiversità, si propone di valorizzare le produzioni tipiche e tradizionali, perseguendo un modello di sviluppo basato sull'economia rurale e sulla promozione della rete fra i settori legati all'agroalimentare, al turismo e all'ambiente, per arrivare ad un percorso comune di sviluppo che metta assieme le attività agricole e le attività di servizi in coerenza con le tradizioni e le vocazioni territoriali. Attraverso l'adesione ai
Lunedì 4 maggio 2009
ha preso vita dal 20 al 26 aprile scorso ad Istanbul. Non era, d'altronde, richiesto alcun titolo di studio specifico, anche se quanti fossero già “incanalati” nell'ambito di discipline politiche, relazioni internazionali, giurisprudenza, discipline economiche, storiche e socio-antropologiche sarebbero risultati essere di fatto avvantaggiati. Gli ulteriori 4 ragazzi italiani sono stati selezionati rispettivamente in Puglia, Lazio, Emilia Romagna e Piemonte. «L'azione (denominata “Progetti Giovani e Democrazia”) del programma quadro Youth in Action”, in cui rientra l'esperienza di scambio culturale appena conclusasi, è un'azione inserita da poco tempo nella programmazione comunitaria», chiarisce Marta Potenza. «E la realizzazione di questi progetti - spiega -, almeno in Italia risulta essere ancora altamente innovativa, in quanto essi (che siano frutto di organizzazione propriamente italiane oppure di partnership, come nella fattispecie) sono ancora pochi». Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
Campionati di ballo Podio genzanese
Le tre coppie vincitrici
circuiti produttivi di filiera dell'ortofrutta, con le due varietà di "fagiolo San Gaudioso" e "Ziminelle" e del miele, realizzati dalla Comunità montana del Lagonegrese in collaborazione con l'Alsia, si attesterà la qualità dei prodotti. Ma non finisce qui il compito della neonata associazione. Infatti la stessa si propone la custodia, la tutela, nonché la costituzione di frutteti e varietà ortofrutticole autoctone e a rischio di estinzione; la diffusione delle scuole di ecologia all'aperto, delle fattorie didattiche e delle imprese agricole. Giova ricordare che l'associazione “Tipico Rivello” è presieduta da Cristina Florenzano e la sua sede sarà a Rione Rotale a Rivello. c.b. provinciapz@luedi.it
GENZANO DI LUCANIA Hanno iniziato a ballare da appena un paio di mesi, approfittando di un corso messo a disposizione dall'Informagiovani; eppure alla gara regionale organizzata a Potenza, lo scorso venerdì, in occasione del 1 maggio, si sono aggiudicati tutti una medaglia. Il primo posto è andato a Matteo Menchise e Silvia Vitticano, il secondo a Galizio Anelli e Maddalena Giannessi, infine il terzo a Giovanni Anelli e Laura Menchise. Tutte e tre le coppie sono di Genzano. Fortemente motivate ed evidentemente dotate di un naturale talento per la danza, se in così poco tempo sono riuscite a conseguire un tale risultato. «Un grazie particolare
va ai nostri maestri Adriano Cervellino e Rossana Avigliano», sente di dover riconoscere uno dei 6 ragazzi, Giovanni, nel darci la notizia. «La loro carica emotiva continua - è riuscita a coinvolgerci permettendoci di apprendere con rapidità i passi standard, fino al raggiungimento del risultato di qualche giorno fa, che va a costituire un ulteriore importante stimolo ad andare avanti». La scuola è la “Dancing emotion”, di Oppido Lucano; ed i balli cui si è fatto riferimento sono quelli rientranti nella cosiddetta categoria “D”: ovvero, valzer viennese, mazurka, polka, valzer inglese, tango e foxtrot. g.g. provinciapz@luedi.it
Potenza e provincia 19
Lunedì 4 maggio 2009
Maschito E’ stata riproposta l’antica processione in onore della Madonna dell’Incoronata
La cavalcata degli angeli A concludere la manifestazione l’esibizione del coro polifonico di Pescara MASCHITO - L'ultimo sabato di aprile è stata una giornata per la comunità arbereshe del Vulture memorabile. E’ stata riproposta la Cava lcata degli Angeli (Retna), una tradizionale processione dalle origini arbereshe a devozione della Madonna dell'Incoronata e di San Michele Arcangelo con la partecipazione di bambini vestiti da angioletti e da guerrieri. La processione viene chiusa da un corteo di devoti alla Madonna dell'Incoronata che cantano in arbereshe canti inneggianti la Vergine Maria. La giornata è stata completata con il concerto, nella chiesa madre di Santa Elia del coro polifonico di Pescara, diretto dal maestro Nicola Russo, musicista originario di Maschito. Queste due manifestazioni, che difficilmente saranno dimenticate da chi le ha vissute, sono stata organizzate dall'Amministrazione Comunale, Comitato Maria Santissima dell'Incoronata e parrocchia Sant'Elia. La Cavalcata degli Angeli ha origini antichissime. Riferisce Antonio Maulà ex amministratore del centro arbereshe: “nel passato questa processione era aperta da 30 cavalli, i bambini vestiti da angioletti e
La festa oggi e come era un tempo
guerrieri con spade ed elmetti prendevano posto su questi cavalli coperti da mantelli e pennacchi. Adesso anche se ai cavalli si sono sostituiti i mezzi agricoli, la devozione è rimasta come quella di una volta”. La giornata festiva ha fatto sì che quest'anno c'erano più bambini vestiti e più carri addob-
bati. Daniele De Biase, un rappresentante del comitato organizzatore, ha precisato: “un ringraziamento a tutta la cittadinanza che ha collaborato nella riuscita di questa festa che si conclude il prossimo 10 maggio. Questo evento viene preparato due mesi prima, nonostante
l'assenza di una guida spirituale a Maschito. Ne risentiamo la mancanza di un parroco stabile. Mi preme ringraziare l'Amministrazione Comunale per il patrocinio dato all'evento e la protezione civile per l'organizzazione logistica”. A seguire la processione c'erano tanti giovani, alcuni, anche
Sarconi Eretto un monumento per non dimenticare
Una piazza intitolata agli emigranti SARCONI - Inaugurata una piazza del centro abitato e dedicata agli emigranti. Nella stessa piazza è stato posto un monumento all'emigrante, realizzato dall'artigiano moliternese Graziano Miconi. La piazza, realizzata ex novo con i fondi del Piano Operativo Regionale, occupa una superficie di 320 metri quadri ed è stata adibita a parcheggio. Sottostante alla stessa, sono stati realizzati dei box auto, ceduti a privati cittadini che hanno concorso economicamente alla loro realizzazione. L'intitolazione della piazza e la posa di un monumento in ricordo degli emigranti, è stata fortemente voluta dagli iscritti all'Associazione Emigrati Rientrati che ha sede proprio nel centro valligiano. Sarconi, come, la gran parte dei comuni lucani, ha offerto un notevole contributo all'emigrazione sia in Italia sia all'estero. Il 26% dei sarconesi, è stato detto nel corso della cerimonia, direttamente o indirettamente ha nel suo nucleo famigliare almeno un componente emigrato. Con il trascorrere degli anni, molti di queste persone sono rientrate nelle proprie
Il monumento agli emigranti
abitazioni di origine per trascorrere una serena vecchiaia. Molti, però, hanno trovato notevoli difficoltà nel reinserirsi nel tessuto sociale del paese non riuscendo, alcuni, neppure a parlare in Italiano. Ed è stato appunto uno di questi “emigrati di rientro”a farsi promoto-
re della nascita di questa associazione, il cui intento è quello di aiutare queste persone a reinserirsi nella vita quotidiana senza subire traumi che, in alcuni casi, nel passato sono stati deleteri. Consigli, segretariato sociale, aiuto nel districarsi tra le prime incombenze della nuova vita è stato l'impegno che l'associazione ha profuso nei suoi quattro anni di vita. L'amministrazione comunale, dal canto suo, ha volentieri colto le sollecitazioni dell'associazione ed reso disponibile la piazza, mentre l'amministrazione provinciale ha proficuamente contributo alla realizzazione del bassorilievo. Alla presenza di numerosi cittadini, tra cui gli alunni del locale istituto comprensivo, la cui presenza è stata voluta proprio per far loro conoscere le difficoltà di vita di una volta, il monumento è stato scoperto dal Sindaco della cittadina Cesare Marte e benedetto dal parroco don Vito Micucci. Che questo monumento sia ricordo dei tanti sacrifici di coloro che ci hanno preceduto. Gerardo Tempone provinciapz@luedi.it
Melfi, nella frazione di Foggiano festa in onore di San Giuseppe MELFI - Lo scorso 1 maggio nella frazione di Foggiano di Melfi si è festeggiato il protettore, San Giuseppe Artigiano. Una festa tanta sentita nella comunità. Tanto è vero che da quando è stato abolita la festa del 19 marzo, per questa frazione il 1 maggio è la festa più importante dell'anno. La parrocchia di San Giuseppe, attraverso la costituzione di un comitato spontaneo della festa, ha provveduto ad organizzare l'evento. Un comitato festa tutto in rosa, una novità assoluta per Foggiano, presieduta da Arcangela Fischietto che si è avvalsa della fattiva colla-
borazione di Primiana e Sandra Lamorte, di Incoronata Fischietto, Nicolina Fortuna, Dina Giannetto e Giusy Sena. Questo gruppo si è dato da fare tanti mesi prima per allestire un programma festa degno per Foggiano. E sembra che queste donne siano riuscite nel loro intento, a concludere la festa è stato invitato il conosciuto cantante Gigione, autore della canzone: “la Zitella”, che ha attirato nella piccola frazione di Foggiano, che conta solo 400 abitanti, oltre mille presenze, venute non solo dai centri limitrofi, ma anche dalla vicina Puglia e Campania. Pri-
ma dell'esibizione del cantante, è stata celebrata una santa messa dal parroco don Vincenzo d'Amato alla presenza del Sindaco di melfi, Ernesto Navazio, del presidente del Consiglio Comunale Michele Destino, dell'assessore Giuseppe Quaranta e del consigliere comunale di Foggiano Giovanni Lamorte. E' seguita la processione della statua di san Giuseppe per le vie di Foggiano con al seguito gli amministratori di Melfi. Non si era mai vista tanta gente quest'anno a Foggiano per questa festa, ben organizzata dal comitato festa in “rosa”.
Entusiasta il consigliere comunale di Melfi, residente a Foggiano, Giovanni Lamorte: «mi congratulo per l'impegno e l'abnegazione profuso dalle dinamiche donne del comitato che sono riuscite a richiamare tanta gente per questa festa a noi cara. Tutto è stato organizzato alla perfezione, dalle luminarie, alla processione fino al cantante che ha attirato fan da paesi lontani da noi. Non resta che continuare su questa strada per far conoscere anche la nostra piccola ed attiva frazione agli altri». Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
se originari del posto, provenienti da fuori. Vania Liscio risiede a Roma, ha già visto questo evento negli anni scorsi,ha riferito: “questa processione la vedo sempre più crescere. La cosa più commovente è il candore dei bambini che sembra si avvicinino al Divino. In un mondo in cui dilaga il
razzismo, l'intolleranza è importante mantenere viva questa tradizione che lega Maschito al passato. Questo evento sottolinea il richiamo alla propria terra”. Massimo Ricchiuti, che nel passato si era anche vestito da angioletto, ha aggiunto: “non ho mai visto tanta partecipazione di figuranti e di persone attorno a questa processione. Evidentemente c'è la volontà popolare di mantenere vivo questo orgoglio arbereshe”. Tutti i carri sono stati benedetti davanti la chiesa del Caroseno, al cui interno vi è un bellissimo affresco murale della Madonna del 1500, da don Angelo Grieco, parroco originario di Maschito. Parte delle offerte raccolte sono state destinate ai terremotati dell'Abruzzo. La giornata si è conclusa con il concerto del Coro Polifonico di Pescara diretto da M° Nicola Russo, originario del centro arbereshe che ha ricevuto una benemerenza dal Comune di Maschito per essersi distinto fuori dalla Basilicata. Questo premio l'Amministrazione Comunale lo conferirà annualmente a tutti quei maschitani che si distinguono in ogni parte del mondo. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Vietri Riunione dell’ente montano
Il consiglio nel convento
Un momento del consiglio
VIETRI DI POTENZA - Un consiglio generale della Comunità Montana del Melandro unico nel suo genere, tenutosi nel “Salone” del Convento dei Frati Cappuccini di Vietri di Potenza, con tanto di “irruzione” dei frati, che hanno gentilmente offerto il caffè a tutti i presenti durante la seduta consiliare, seguita dalla visita guidata nella struttura con l'ausilio di Padre Valentino, che ha mostrato e spiegato ai consiglieri e al pubblico tutto sul Convento di Vietri, con un buffet di chiusura a cura della presidenza del consiglio. Una giornata particolare quella vissuta dai consiglieri della comunità del Melandro, che hanno ammirato le bellezze del convento e, interessati, hanno seguito, nel post-consiglio, tutte le spiegazioni della “guida”, Padre Salvatore. Prima di tutto ciò, si è tenuta la seduta del consiglio generale, convocato al Convento dal presidente del Consiglio, Nicola Genovese. All'ordine del giorno, tre punti: approvato all'unanimità il primo punto, riguardante l'approvazione dei verbali della pre-
cedente seduta. Al secondo punto l'approvazione del rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario duemilaotto. Punto approvato con gli undici voti della maggioranza, contrari invece i consiglieri di opposizione, Lupo e Grande. E qui c'è stata la simpatica “irruzione” di Padre Salvatore, che ha offerto il caffè a tutti, facendo sospendere la seduta per cinque minuti, per consentire la pausa caffè. Alla ripresa, si è passati al terzo punto, riguardante il Por Basilicata 2000-2006, con la gestione coordinata di funzioni e di servizi essenziali per le popolazioni rurali, con il progetto “servizio navetta”. E su questo, i consiglieri Grande e Lupo hanno chiesto prima delucidazioni in merito, minacciando poi di abbandonare l'aula nel caso non ci fosse stata la collaborazione della maggioranza. I due consiglieri avevano chiesto il rinvio della discussione. Dopo una consultazione tra la maggioranza, è stata accettata la richiesta dei due consiglieri di opposizione. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
Matera Lunedì 4 maggio 2009
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Il caso della mancanza della ferrovia, emblema degli sprechi nell’Arena di Massimo Giletti
Matera scippata in diretta tv Rfi conferma a Domenica In: «La stazione non è al primo posto dei nostri progetti» SE c’è un merito che va riconosciuto all’Arena di Massimo Giletti a Domenica In è quello di aver portato definitivamente allo scoperto le reali, definitive intenzioni di Rfi rispetto al progetto ferroviario che riguarda Matera. «Matera, se dobbiamo fare una scelta, non è certamente al primo posto - ha detto l’ing. Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi - rispondendo alla richiesta di Massimo Giletti circa la concreta possibilità che la stazione-fantasma de La Martella abbia un futuro. Il contenitore domenicale che fagocita temi e scandali italiani, ha riaperto una ferita che da 107 anni i materani non sono ancora riusciti a chiudere. E’ nel 1902 infatti che i cittadini chiesero all’allora ministro Zanardelli con uno striscione che salutava il termine della sua visita a Matera, “Vogliamo la ferrovia”. Da allora, con 350 miliardi di vecchie lire spesi inutilmente, l’inserimento dell’opera tra quelle finanziate dal Cipe (su richiesta dell’ex ministro alle Infrastrutture Antonio Di Pietro) con 130 mila euro (con lavori da avviare entro il 2012) il sogno non si è ancora avverato.
Massimo Giletti durante una puntata del programma domenicale L’Arena su Rai Uno
I vagoni di Rfi realizzati nello stabilimento Ferrosud di Matera, le suite su rotaia dell’Orient Express che escono dalla sede materana di Jesce, sono il triste paradosso di una vicenda che nemmeno 100 anni di politica sono riusciti a districare.
Il Mezzogiorno suddito a cui fa riferimento l’ex ministro Claudio Martelli è uno dei freni inibitori più pericolosi della questione meridionale che quest’opera avrebbe finalmente sdoganato. Non è stato così. E davanti agli occhi di
Massimo Giletti, dei suoi ospiti, dell’Arena da studio e di tutta Italia, è scorsa la triste storia dell’Italia degli sprechi troppo complicata da raccontare in pochi minuti, forse troppo ovvia per farne un caso televisivo. Resta il compito dei mezzi di informazione, quello di non mollare la presa, di mantenere alta la guardia, di non arrendersi, per ricordare ai materani e alla politica che si appresta a rappresentarli ancora una volta che i soldi sprecati finora devono essere un monito, una responsabilità da ricordare ogni giorno a tutti. A se’ stessi e alle istituzioni. A chi può alzare la voce e ricordare che la città dei Sassi non può e non vuole essere solo l’immagine stereotipata del film di Mel Gibson ma sa essere anche quella delle proteste del popolo di Scanzano. Ad Rfi che tenta di richiamare un’idea di intesa con le Ferrovie Appulo lucane, è il caso di rammentare, infine, che quell’accordo, così come l’assegno di 80 milioni di euro consegnato ai materani dall’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio, sono l’ennesimo affronto all’intelligenza di una comunità. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
Saccheggiato un cantiere edile, danneggiati un muretto e un carro antico
Vico Solitario è dei vandali Continue scorribande serali anche in presenza dei turisti ATTI vandalici la notte fra sabato e domenica in vico Solitario, dietro la chiesa di San Pietro Caveoso. Complice il buio assoluto che da anni caratterizza la zona, nonostante la mattina sia costeggiata di bancarelle e frequentata da turisti in visita soprattutto alle vicine chiese rupestri e alla Casa grotta. I vandali hanno preso di mira il cantiere di una casa in ristrutturazione di proprietà di un funzionario dell'ufficio Sassi, da dove sono stati trafugati diversi materiali edili che sono stati gettati sulla sottostante strada o nel torrente Gravina. In particolare, nel torrente sono stati lanciati bidoni, tavole e una carriola. Sono dovuti intervenire alcuni operai per rimuovere domenica mattina da vico Solitario diversi materiali di cantiere, che ostruivano il passaggio e che in questo modo non hanno rappresentato un bel biglietto da visita per i turisti più mattinieri. Le azioni vandaliche non si sono limitate alla casa in ristrutturazione ma hanno interessato anche la parte superiore di un muretto, che per una lunghezza di circa due metri è stata rimossa e i tufi gettati nella sottostante Gravina, insieme con alcuni bidoni per la raccolta dei rifiuti. Inoltre, i vandali hanno danneggiato un antico carretto tradizionale, posizionato esternamente, anche di notte, da un commerciante del posto e tenuto legato a un grosso catenaccio. Il carretto è stato slegato dal catenaccio, rovinato in
Nelle immagini gli effetti dell’ultima scorribanda notturna di vandali in vico Solitario, dove è stato anche danneggiato un muretto e un carro antico
diversi punti e gli sono state sganciate le grosse ruote. L'atto di vandalismo, l'ultimo di una lunga serie di episodi che da anni stanno colpendo i Sassi, è stato denunciato dagli interessati alle forze del-
l'ordine. «Da tempo -ha dichiarato un commerciante- stiamo chiedendo maggiore illuminazione e controlli, ma sembra che il Comune sia sordo». Biagio Tarasco
Dal sogno dello zio Pietro al cadeau Pecoraro Scanio E’ destinato a rimanere un “treno dei desideri”, quello che “non raggiungerà”, almeno per i prossimi anni, la tanto amata e apprezzata città dei Sassi, patrimonio dell’Unesco, ma non del governo italiano, almeno per quanto riguarda il trasporto su rotaia della grande rete nazionale. E sì, perchè le parole dell’amministratore delegato di Rfi, ieri a L’Arena, non lasciano spazio a speranze: la vicenda ferrovia a Matera è congelata sine die, poichè in questo momento storico non rappresenta una priorità per il Paese. Uno stato di ibernazione in cui questa infrastruttura, insieme ad altre del sistema viario provinciale, si trova da oltre un secolo, nonostante proclami elettorali e “assegnoni” firmati in pubblico (ricordate quello da otto milioni di euro sbandierato provocatoriamente dal ministro Alfonso Pecoraro Scanio in piazza Matteotti?). Quel tristemente famoso zio Pietro, che nel 2005 fu protagonista di uno spotbarzelletta di Trenitalia, è destinato a rimanere a casa, o a raggiungere Matera su uno di tanti torpedoni di turisti che si sobbarcano ore di viaggio per percorrere pochi chilometri. Eppure a Natale 2005 Trenitalia scelse l’unica città italiana non fornita di collegamento ferroviario per lanciare (fu un errore clamoroso) lo spot pubblicitario in cui il supereroe dei Fantastici 4, “La Cosa”, invitava ad acquistare un biglietto in offerta speciale “per andare a trovare lo zio Pietro a Matera”. Al danno la beffa. Il primo collegamento ferroviario tra Matera e Ferrandina si concretizzò alla fine degli anni Trenta, quando la Società Mediterranea Calabro-Lucane
realizzò il completamento del collegamento a scartamento ridotto tra Matera, Ferrandina, Pisticci e Montalbano Jonico, collegando così la città alla linea principale delle Fs, BattipagliaPotenza-Metaponto che permetteva il collegamento sia con Napoli che con Taranto. Tra il 1972 e 1974 il mancato ammodernamento portò alla chiusura della linea per eccessivo degrado di impianti e rotabili. Tuttavia l'isolamento dalla rete ferroviaria nazionale, sentito sempre maggiormente dalle popolazioni interessate, portò al progetto di ricostruzione a scartamento ordinario almeno della tratta tra Matera e Ferrandina per realizzare il congiungimento con la rete Rfi. I lavori di realizzazione della tratta Ferrandina-Matera-La Martella iniziarono nel 1986 ma a tutt'oggi, dopo 23 anni, non sono ancora terminati; la città di Matera resta isolata dal resto della rete ferroviaria italiana, ed è raggiungibile ferroviariamente solo da Bari tramite il disagiato collegamento ferroviario delle Ferrovie Appulo Lucane (ribattezzate “Appulo lumache”). solo il completamento del collegamento con Ferrandina riaprirebbe l'antica opzione del collegamento con Napoli ancora più importante dopo l'apertura della dorsale ad alta velocità per Roma e il nord. Dopo la realizzazione della stazione e dei binari, con la spesa di circa 550 miliardi di vecchie lire, manca ancora il completamento della galleria di Miglionico, l'armamento, l'impianto dei sistemi di comando e controllo della circolazione e l'elettrificazione della linea. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Asm, agevolazioni per le patenti speciali BASTA una sola marca da bollo da 14,62 euro, anzicchè le due del passato, per conseguire le patenti di guida “speciali” per alcune categorie svantaggiate. Lo ha reso noto l'Unità operativa di Igiene e sanità pubblica del del Dipartimento di Prevenzione dell'Azienda sanitaria locale di Matera, che ricorda quali sono i documenti necessari per il rilascio del certificato medico di idoneità psico-fisica, necessario al conseguimento o conferma per foglio rosa o per patenti di guida A, B, C, D, E - CAP ( Certificati di abilitazione professionali). Per conseguire le patenti A e B occorrono un documento di riconoscimento valido, una foto tessera, marca da bollo da 14,62 euro, ricevuta di pagamento di 17 euro sul conto corrente 9574761 alla “Asm Uo di Igiene Epidemiologia e Sanità Pubblica”. La stessa documentazione è richiesta per le patenti C-D-E e Cap, ma il versamento è di 28 euro. Nel caso di conferma per la validità della patente o per il rinnovo (A e B) occorre presentare la patente di guida, un marca da 14,62 euro, codice fiscale, ricevuta di pagamento di 9 euro sul conto corrente postale 9001 intestato a “Dipartimento Trasporti Terrestri'' e di 17 euro sul conto corrente 9574761 intestato a “Asm Unità operativa di Igiene. Per la conferma validità o Rinnovo del patenti C,D, E e CAP cambia solo l'importo per il versamento, pari a 28 euro, sul conto corrente della Asm.
Matera 21
Lunedì 4 maggio 2009
TAXI MATERA 3332685173
Isabella e Vincenzo
Nino
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Un’intesa per il turismo I contenuti di un protocollo d'intesa tra Camera di commercio e Ente Parco della Murgia materana, per la promozione delle risorse turistiche, dei prodotti tipici locali e alla collaborazione in altri settori, saranno illustrati nel corso di una conferenza stampa, che si terrà domani alle 11.30, presso la sede dell'Ente camerale. Interverranno i presidenti della Camera di commercio, Angelo Tortorelli, dell' Ente parco, Cifarelli.
Educazione stradale
Auguri dai nonni, per il terzo compleanno dei gemellini Isabella e Vincenzo Sardone.
Tanti sinceri auguri per il tuo compleanno, super Nino. Ti auguriamo infiniti minuti di: serenità, salute, gioia e tanto lavoro!!! Baci da tua sorella, la tua famiglia, Laura e gli amici.
Il dirigente del Compartimento della Polizia Stradale di Potenza Primo Dirigente, Andrea Spinello, coadiuvato da personale del proprio ufficio, da oggi incontrerà gli studenti delle scuole medie superiori di Pisticci sul tema della educazione alla sicurezza stradale.
Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 GUERRICCHIO Via don Luigi Sturzo, 55
0835/264428
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Mostra in Mediateca RESTERA’ aperta fino a oggi, nella Mediateca provinciale, la mostra “La dimora dell’immaginario”. L’evento realizzata nell'ambito del progetto "Spazio all'arte" in collaborazione con l'Associazione Pasolini. La scelta del bianco e nero nelle tele di Molinari non è casuale, perché l’artista ha ben chiari nella memoria alcuni dei film di Pasolini, come Accattone e Mamma Roma, che furono girati in bianco e nero. E poi il bianco è nero sono colori poeticamente drammatici, come le controre mediterranee, come i muri calcinati sui quali si attacca con la solagna la patina dell’antico; e poi il bianco e nero sono espressioni del quotidiano, dell’aria che si respira, della fame che fa ruggire i visceri, della povertà dei proletari, dei piedi scalzi dei mocciosi che si azzuffano.
Personale di Tricarico L’Amministrazione Comunale di Matera ospita la mostra personale del noto artista lucano Nino Tricarico “Infinito Bianco”, che si terrà nella Sala Levi di Palazzo Lanfranchi fino a domani. La mostra, di arte figurativa, rientra nell’ambito delle attività culturali promosse nella città di Matera nell’arco del 2009 e sarà curata dagli storici dell’arte Adelaide Cuozzo dell’Università degli Studi di Basilicata e Massimo Bignardi dell’Università di Siena. L’Amministrazione Comunale, con la consapevolezza che le politiche culturali assumono un ruolo centrale per la promozione della città, per il suo sviluppo culturale e la capacità di attrazione dei visitatori, non ha fatto mancare il suo apporto nell’organizzazione e nell’allestimento dell’evento, attraverso la disponibilità della prestigiosa Sala Levi, nonché la fornitura di materiale, attrezzature e servizi necessari.
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe
PAOLO CEVOLI PER MELARIDO L’8 MAGGIO La Rassegna Melarido 09 promossa al teatro Duni di Matera dalla Quadrum prosegue con il cabaret di Paolo Cevoli venerdì 8 maggio alle 21. A Zelig si è fatto apprezzare nei panni di tre personaggi tutti da ridere: l'assessore Cangini Palmiro, l'imprenditore Teddi Casadey e Lothar il sostituto con il certificato
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FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Generazione 1000 euro 18 - 19.45 - 21.40
• CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 The fast and the furious 19.30 - 21.45
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica)
•KENNEDY• Matera 0835-310016 Questione di cuore 17.30 - 21.30
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Questioni di cuore 19 -21.30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Rock&Roll 17,30-19,30-21,30
• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Sbirri 21
•MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Focaccia blues 18.40 - 20.05 - 21.30
•PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
22 Matera e provincia
Lunedì 4 maggio 2009
Denunciato un 35enne di Scanzano. A Rotondella i Nas sequestrano allevamento avicolo
Minaccia il suo ex datore di lavoro POLICORO - Nelle prime ore di ieri mattina, i carabinieri della Compagnia di Policoro hanno denunciato un 35enne di Scanzano Jonico, responsabile di minaccia aggravata, resistenza a pubblico ufficiale e porto illegale di coltello di genere vietato. I militari dell'Arma, componenti l'equipaggio di una pattuglia del Radiomobile, già impegnati nei servizi di controllo del territorio disposti e intensificati in occasione del ponte del primo
maggio, a seguito di richiesta pervenuta al 112, si sono recati presso una pizzeria del posto, dove era stato segnalata la presenza di un uomo che stava minacciando il titolare. Arrivati sul posto, i carabinieri, di fatto, hanno trovato il denunciato che, adirato, minacciava il titolare dell'esercizio pubblico, dove, lo stesso, aveva già lavorato, esigendo il pagamento di somme di denaro, forse relative alle sue precedenti prestazioni lavo-
rative. L'uomo, peraltro, prima dell'arrivo della pattuglia dell'Arma, si era recato presso la pizzeria, già una prima volta e, non avendo trovato il proprietario, si era allontano. All'atto del controllo, l’uomo è stato sorpreso in possesso di un coltello di genere vietato. Quindi, ricondotto alla ragione e nonostante la sua ferma opposizione e il deciso rifiuto, è stato accompagnato in caserma e denunciato. A Rotondella, nei giorni
scorsi, i carabinieri del Nucleo antisofisticazioni di Potenza, in collaborazione con i colleghi della Compagnia di Policoro, hanno posto sotto sequestro un allevamento avicolo, in quanto attivato irregolarmente. I militari dell'Arma hanno effettuato la verifica, comprensiva di ispezione igienico sanitaria, presso un'area ed una struttura adibita all'addestramento di cani da caccia (con abbattimento di fauna selvatica), verificando che,
Scanzano Jonico, dove i carabinieri della compagnia di Policoro hanno denunciato un 35enne per minacce
all'interno dell’azienda, era stato attivato un allevamento avicolo senza la preventiva e prescritta comunicazione all'autorità sanita-
ria locale. Sono stati trovati 3 cani, che, a seguito di ulteriore verifica, non sono risultati registrati all'anagrafe.
Policoro Nel Metapontino c’è ancora il 14% della produzione nazionale vendibile
Sua maestà la fragola jonica Due giorni di dibattiti e promozioni per il prodotto conosciuto nel mondo POLICORO - La protagonista delle giornate del 2/3 maggio è stata la fragola della fascia jonica. Bella a vedersi, buona a mangiarla tanto da essere corteggiata da mezzo mondo per essere conquistata. La “Giornata della fragola”, manifestazione rientrante negli eventi del cinquantenario di autonomia comunale, organizzata dall'Amministrazione comunale nella persona dell'assessore all'Agricoltura, Saverio Carbone (Udc), in collaborazione con le associazioni di categoria, il distretto agroalimentare del Metapontino, l'Alsia, sabato sera (2 maggio) è stata aperta da un convegno, tenutosi nella sala consiliare del Municipio, dal tema: “La fragola del Metapontino tra tradizione e sviluppo”. Moderatore della tavola rotonda, Salvatore Martelli, presidente del Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino, il quale nella sua introduzione ha sottolineato l'importanza di questi appuntamenti per la valorizzazione del territorio e delle sue peculiarità, e tra queste l'agricoltura e in particolare la fragola, il frutto più pregiato nelle colture soprattutto tra Policoro e Scanzano: «Dobbiamo cercare -ha precisato Martellidi far diventare la fragola come il prosciutto San Daniele o il parmigiano reggiano per altre località d'Italia. E in questa politica di valorizzazione c'è anche l'idea dei percorsi del gusto, in collaborazione con l'associazione cuochi lucani, di fragola e albicocco». Gli onori di casa sono stati fatti dal sindaco di Policoro, Nicola Lopatriello, il quale nel suo interven-
Due momenti della Giornata della fragola
to ha evidenziato come la fragola debba entrare in un sistema più ampio di promozione del territorio, insieme al turismo e all'ambiente, altri biglietti da visita che Policoro e la fascia possono vantare. Inoltre, il primo cittadino ha sollecitato le istituzioni a porre rimedio ai problemi che il comparto agricolo si porta dietro da anni: debiti Inps e Consorzi di bonifica,
però, nello stesso tempo ha esortato gli addetti ai lavori a consorziarsi tra di loro per vincere la concorrenza di altri Paesi europei, utilizzando il grande mercato dell'Ue e di alcuni suoi soci fertili come la Romania per la commercializzazione delle derrate agricole locali. A rappresentare la Fondazione Carical (istituti di credito di Calabria e Lucania), il dottor Cataldo, il
Iniziativa della Provincia per i funzionari su Patto di stabilità e Federalismo
A lezione di nuova finanza pubblica LA Provincia di Matera mette in campo un corso di specializzazione professionale in materia di finanza locale, con particolare riguardo alla programmazione finanziaria e al “Patto di stabilità”, nel contesto del “Federalismo”. Le prossime date degli incontri, rivolti ai funzionari della pubblica amministrazione locale, sono il 7 e 14 maggio. A coordinare il corso ci sarà il professore Federico Pica (ordinario di Scienze delle Finanze presso l'Università Federico II di Napoli). I docenti saranno: il professore Antonio Uricchio (preside della Seconda facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Bari, ordinario di Diritto tributario); il dottor Giancarlo Verde (direttore Centrale Finanza locale del Ministero dell'Interno); il dottor Salvatore Bilardo (dirigente Ragioneria generale dello Stato del Ministero dell'Economia e delle Finanze) e il dottor Antonio D'Angelo (ufficio Studi finanza locale del Ministero dell'Interno). «Il quadro normativo della fi-
La Provincia
nanza locale -ha dichiarato presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro- ha subìto, di recente, profondi rivolgimenti, i quali delineano il modello che gradatamente, verrà a succedere a quello della finanza storica.
Segnatamente, il federalismo (e i relativi vincoli di responsabilità finanziaria), la riforma del sistema tributario locale e il nuovo Patto di stabilità, costituiscono l'architettura di un modello già largamente percepibile. Il corso mira a introdurre i funzionari nel nuovo contesto, con ricorso anche allo studio, nei focus pomeridiani, dei casi specifici. L'azione degli amministratori e dei funzionari degli Enti locali -ha proseguito il presidente della Provincia di Matera, Carmine Nigro- sta cambiando guida. Oggi sono la programmazione e il controllo dei flussi di cassa sul fronte degli investimenti ad assumere un valore prioritario per l'amministrazione della cosa pubblica. Con questo corso, e grazie al suo corpo docente di alto livello, intendiamo ampliare il know how dei funzionari delle pubbliche amministrazioni locali, così, a migliorare le performance amministrative dei nostri enti». Un’iniziativa di sicura utilità. provinciamt@luedi.it
quale ha fatto cenno all'attenzione del mondo creditizio verso il settore della ricerca applicata all'agricoltura, e di come la Carical sia un gruppo bancario vicino al territorio. Più tecnica la relazione di Lamacchia, dell’Ice di Bari, che ha spulciato i numeri del settore, dati Istat, secondo i quali: «Dal 1999 al 2008 in Italia c'è stata una contrazione di ettari di produzione in serra pari al 15% (da 3259 a 2754
ettari). In Lucania, però, la parte del leone la fa la provincia di Matera, con il 14% nazionale di superficie coltivabile». Ha aggiunto anche come l'Italia importati più fragole, da 17 nazioni, rispetto all'esportazione, e di come il prezzo di acquisto sia rimasto invariato 1,80 euro al Kg negli anni. Sulla stessa scia Carmelo Mennone, Alsia, secondo il quale però: «Nonostante il trend negativo della superficie di coltivazione, il Metapontino ha destagionalizzato la produzione, che parte da gennaio»; lodando i pionieri delle prime coltivazioni in loco iniziate negli anni Sessanta grazie ai quali oggi il settore offre molte opportunità di lavoro. Mentre il professor Martelli, dell'università di Potenza, ha posto l'accento sulla fragranza della fragola jonica, grazie alle tecniche moderne di coltivazione e caratteristiche intrinseche che la rendono sicura sulle nostre tavole. I lavori sono stati chiusi da Vincenzo Viti, assessore regionale all'Agricoltura: «La ricerca è il lievito dello sviluppo. Cerchiamo di inventare dei brevetti, tramite l'Alsia, e finanziamoli per aumentare le qualità, già alte, delle nostre produzioni agricole»; ed ha anticipato che 4 aree regionali avranno Igt (Indicazione geografica tipica): «Aree di qualità agricole riconosciute». In piazza Aldo Moro, la serata è stata caratterizzata da stand enogastronimci, e di solidarietà come quello del locale coordinamento Telethon: “La fragola lucana aiuta la ricerca scientifica” e di altre associazioni. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it
Bambini diabetici, l’Asm affronta il caso di Policoro POLICORO - «La sensibilità e la disponibilità del direttore generale dell'Azienda sanitaria del Materano, Vito Gaudiano, non si è fatta attendere per procedere circa la risoluzione delle problematiche sottese all'assistenza e al sostegno dei bambini in età scolare affetti da diabete». E’ il messaggio contenuto in una nota diffusa ieri dalla segreteria dell’associazione Alad-Fand, il sodalizo per l’aiuto di questa categoria di ammalati. «Nella giornata del 29 aprile, presso la sede Asm -spiegano ancora dalla Alad- accompagnato dall'intero staff dirigenziale, Gaudiano ha incontrato il presidente nazionale Fand, Antonio Papaleo, anch'egli accompagnato dal Responsabile della Sezione Regionale Diabete giovanile, Gianfranco Palese, con i quali ha lungamente e proficuamente riflettuto sulla complessa e delicata materia. L'impegno cui si è pervenuti è stato di procedere, senza ulteriori indugi, a risolvere la questione insorta presso il II Circolo Didattico di Policoro, su cui si erano create
alcune difficoltà contingenti, e ciò dopo aver incontrato la competente autorità scolastica, peraltro già dichiaratasi disponibile a fornire un primo elenco di insegnanti pronti a seguire adeguati stage formativi. Ovviamente -ptosegue la nota- la vicenda di Policoro rappresenta la punta di un iceberg che va, diversamente ricognita come fenomeno più vasto che interessa l'intero territorio regionale. Per questo, è necessario procedere nel predisporre una adeguata normativa regionale, così come già esistente in alcune regioni, quali la Toscana, al fine di evitare inutili e costose trasferte alle famiglie, oltre che impinguare artificiosamente le spese sanitarie extraregionali creando stati d'animo e frustrazioni agli stessi ragazzi che risultano affetti da diabete; a costoro bisogna creare ambiti di assistenza sereni, perché possano vivere la loro condizione in grande normalità». Parole di pietra, a cui gli enti preposti dovrebbero dare risposte celeri. provinciamt@luedi.it
Sport Lunedì 4 maggio 2009
23
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it
Salvezza obiettivo ormai comune Serie D
Serie D
In Prima, uno 0-0 allunga la sofferenza del Potenza che si gioca tutto in 180’ In Seconda il Melfi perde in casa e si riavvicina alla zona calda Per il Francavilla una vittoria non decisiva Agli spareggi il Genzano
Albano doppietta Tocca quota 15 tra i superbomber
Bawer, permanenza rinviata dopo il ko Ora c’è Fossombrone
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Promozione
Basket
Tennis
Va giù il Latronico Spareggio per il Varisius
Time Volley battuta ma ritorna seconda
Pisticci in giornata no Ora ci sono i playout
a pagina 46 e 47
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24 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Serie
A
Risultati e classifica Bologna-Reggina
1-2
Catania-Milan
0-2
34ª giornata Marcatori
40' pt Brienza, 1' st Barreto, 42' st Moras 27'pt Inzaghi, 6'st Kakà
Fiorentina-Torino
1-0
Genoa-Sampdoria
3-1
12’ st Vargas
30' pt Milito, 48' pt Campagnaro, 28' st Milito, 48' st Milito
Inter-Lazio
2-0
Juventus-Lecce
2-2
Palermo-Cagliari
5-1
Roma-Chievo
0-0
Siena-Napoli
2-1
Udinese-Atalanta
3-0
13' st Ibrahimovic, 25' st Muntari
11' pt Konan, 9' st Nedved, 21' st Nedved, 49' st Castillo
30' pt Migliaccio, 39' pt Miccoli, 3' st Jeda, 5' st Tedesco, 12' st Cavani, 42' st Succi.
11' pt Kharja, 25' pt Maccarone, 35' st Pià
43'pt Quagliarella, 29'st Quagliarella, 46'st Pasquale
Prossimo turno
35ª giornata 10/05/2009 ore 15
Atalanta-Genoa Cagliari-Roma Catania-Fiorentina Chievo-Inter Lazio-Udinese (9/5/ ore 20,30) Lecce-Napoli Milan-Juventus (ore 20,30) Sampdoria-Reggina (9/5 ore 18) Siena-Palermo Torino-Bologna
INTER MILAN JUVENTUS FIORENTINA GENOA ROMA PALERMO CAGLIARI LAZIO UDINESE ATALANTA NAPOLI SAMPDORIA SIENA CATANIA CHIEVO TORINO BOLOGNA REGGINA LECCE
77 70 66 61 60 53 52 49 47 46 44 42 41 40 40 35 30 29 28 28
34 23 8
3 60 25 17 12 5
0 30 13 17 11 3
3 30 12 35 +9
34 21 7
6 64 29 17 14 2
1 36 8 17 7
5
5 28 21 35 +2
34 19 9
6 61 34 17 10 5
2 34 17 17 9
4
4 27 17 27 -2
34 19 4 11 49 35 17 13 2
2 28 12 17 6
2
9 21 23 14 -7
34 17 9
8 46 33 17 11 4
2 33 16 17 6
5
6 13 17 13 -8
34 15 8 11 52 52 17 11 4
2 28 18 17 4
4
9 24 34 0 -15
34 16 4 14 51 45 17 13 0
4 38 23 17 3
4 10 13 22 6 -16
34 14 7 13 42 39 17 10 3
4 20 9 17 4
4
9 22 30 3 -19
34 14 5 15 44 48 17 7
4
6 21 21 17 7
1
9 23 27 -4 -21
34 12 10 12 46 44 17 9
5
3 28 15 17 3
5
9 18 29 2 -22
34 13 5 16 37 39 17 10 1
6 25 14 17 3
4 10 12 25 -2 -24
34 11 9 14 37 39 17 9
5
3 23 14 17 2
4 11 14 25 -2 -26
34 10 11 13 40 47 17 7
7
3 26 19 17 3
4 10 14 28 -7 -27
34 11 7 16 31 37 17 8
5
4 17 15 17 3
2 12 14 22 -6 -28
34 11 7 16 34 41 17 10 1
6 21 19 17 1
6 10 13 22 -7 -28
34 8 11 15 31 42 17 3
6
8 13 21 17 5
5
34 7
9 18 30 53 17 7
3
7 18 21 17 0
6 11 12 32 -23 -38
34 7
8 19 37 59 17 4
7 18 21 -11 -33
3 10 22 29 17 3
5
34 5 13 16 27 52 17 2
9
6 20 23 17 3
4 10 7 29 -25 -40
9 15 30 -22 -39
34 5 13 16 33 59 17 3
8
6 18 26 17 2
5 10 15 33 -26 -40
21 RETI: Di Vaio (5 rig) (Bologna); Ibrahimovic (2 rig) (Inter). 19 RETI: Milito (5 rig) (Genoa) 18 RETI: Gilardino (Fiorentina). 15 RETI: Kakà (7 rig). 14 RETI: Pato (Milan); Cavani (1 rig) (Palermo). 13 RETI: Mutu (2 rig) (Fiorentina); Inzaghi (Milan). 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Pellissier (1 rig) (Chievo); Amauri, Del Piero (4 rig) (Juventus); Zarate (2 rig) (Lazio); Di Natale (3 rig) (Udinese). 11 RETI: Acquafresca (3 rig), Jeda (Cagliari); Miccoli (2 rig) (Palermo); Cassano (2 rig) (Sampdoria); Quagliarella (Udinese). 10 RETI: Mascara (2 rig)(Catania); Corradi (5 rig) (Reggina); Totti (4 rig) (Roma); Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria). 9 RETI: Pandev (Lazio); Hamsik (2 rig) (Napoli); Julio Baptista(1 rig), Vucinic (Roma). 8 RETI: Sculli (Genoa); Iaquinta (1 rig) (Juventus); Rocchi(Lazio); Tiribocchi (Lecce); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli); Simplicio (Palermo); Maccarone (1 rig) (Siena); D’Agostino (4 rig)(Udinese). 7 RETI: Doni (Atalanta); Paolucci (Catania); Nedved (JUventus); Lavezzi (Napoli); Bianchi (1 rig) (Torino). 6 RETI: Motta (Genoa); Balotelli (1 rig); Castillo (Lecce).
Il derby della “Lanterna” se lo aggiudica il Genoa CATANIA MILAN
0 2
CATANIA (4-3-1-2): Kosicky 6; Silvestri 5, Silvestre 5, Stovini 5, Capuano 5; Carboni 5 (18'st Llama 6.5), Biagianti 5, Izco 5.5 (1'st Tedesco 6); Mascara 6 (37'st Spinesi sv); Martinez 6.5, Morimoto 6. In panchina: Bizzarri, Strumbo, D’Amico, Falconieri. Allenatore: Irrera 6 (Zenga squalificato). MILAN (4-3-1-2): Dida 6; Zambrotta 6, Maldini 6.5, Favalli 6, Jankulovski 6.5; Beckham 6 (34'st Bonera sv), Pirlo 7, Ambrosini 6.5; Seedorf 6.5; Kakà 8 (44'st Mattioni sv), Inzaghi 6.5
JUVENTUS LECCE
2 2
JUVENTUS (4-3-1-2): Buffon 6.5; Grygera 5 (23' st Zebina 5.5), Mellberg 5, Legrottaglie 5.5, De Ceglie 5.5; Camoranesi 5 (1' st Marchionni 6.5), Zanetti 5.5, Nedved 7.5; Del Piero 5.5 (1' st Poulsen 6.5); Iaquinta 6, Amauri 6. In panchina: Manninger, Ariaudo, Giovinco, Trezeguet. Allenatore: Ranieri 5. LECCE (4-4-2): Benussi 6; Polenghi 6, Fabiano 6.5, Esposito 6, Giuliatto 6; Giacomazzi 6, Edinho 5.5, Vives 6 (27' st Papadopoulos 5.5), Ardito 6 (48' st Basta
SIENA NAPOLI
2 1
SIENA (4-3-1-2): Curci 6 (33' st Manitta sv); Zuniga 7 (41' st Brandao sv), Ficagna 6, Portanova 6, Del Grosso 6; Vergassola 6.5, Coppola 6, Galloppa 6.5; Kharja 7; Calaiò 6, Maccarone 6.5 (13' st Ghezzal 6). In panchina: Rossi, Jarolim, Codrea, Frick. Allenatore: Giampaolo 6.5. NAPOLI (3-5-2): Navarro 5.5; Santacroce 5 (32' st Aronica sv), Cannavaro 5.5, Contini 5; Montervino 5.5, Blasi 5.5, Amodio 5, Hamsik 5, Mannini 5 (13' st Datolo 6.5); Pià 6.5, Zalayeta 5
(29'st Pato 6). In panchina: Kalac, Senderos, Shevchenko, Ronaldinho. Allenatore: Ancelotti 7. ARBITRO: De Marco di Chavari 6. MARCATORI: 27'pt Inzaghi, 6'st Kakà. NOTE: giornata piovosa, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000. Ammoniti: Jankulovski, Beckham, Morimoto (diffidato), Biagianti. Angoli: 11-1 per il Milan. Recupero: 0, 2'. CATANIA - Il Milan non si ferma più, espugna Catania e consolida il secondo posto. In rete, manco a dirlo, vanno Inzaghi e Kakà.
FIORENTINA TORINO
1 0
FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; Comotto 6, Gamberini 6, Dainelli 6, Pasqual 6.5; Kuzmanovic 6, Montolivo 6; Semioli 6 (20'pt Jorgensen 5.5), Jovetic 5, Vargas 7 (22'st Gobbi 6); Gilardino 6 In panchina: Storari, Zauri, Kroldrup, Tagliani, Bonazzoli. Allenatore: Prandelli 6.5 TORINO (3-5-2): Sereni 6.5; Ogbonna 6, Natali 6.5, Franceschini 6.5; Colombo 5, Diana 5 (4'st Barone 5.5), Dzemaili 5.5 (27'st D’Onofrio sv), Vailatti 6, Rubin 6; Bianchi 5, Stellone 5.5 (16'st Rosi-
na 5.5) In panchina: Calderoni, Pratali, Rivalta, Saumel Allenatore: Camolese 5.5 ARBITRO: Farina di Novi Ligure 6 MARCATORE: 12'st Vargas. NOTE: pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 18.000 circa. Espulso al 47'st Sereni per gioco non regolamentare. Ammoniti: Ogbonna, Kuzmanovic. Angoli: 5-3 per la Fiorentina. Recupero: 3'; 3' FIRENZE - Il solito Vargas regala tre punti preziosissimi ai viola. Il peruviano al terzo gol da quando gioca a centrocampo.
6.5); Tiribocchi 6, Konan 6.5 (37' st Castillo 7). In panchina: Rosati, Schiavi, Ariatti. Allenatore: De Canio 6 ARBITRO: Gava di Conegliano Veneto 6 MARCATORI: 11' pt Konan, 9' st Nedved, 21' st Nedved, 49' st Castillo NOTE: Pomeriggio di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 18.000 circa. Ammoniti: Mellberg, Konan, Nedved, Zebina. Angoli: 9-2 per la Juventus. Recuperi: 2' pt + 5' st. TORINO - L’incubo Juve continua. Secondo posto sempre più lontano e adesso occhio alle spalle. (13' st Denis 5.5). In panchina: Bucci, Grava, Pazienza, Bogliacino. Allenatore: Donadoni 5. ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6. MARCATORI: 11' pt Kharja, 25' pt Maccarone, 35' st Pià. NOTE: giornata di sole, circa settemila gli spettatori. Terreno di gioco in sufficienti condizioni. Ammonito Galloppa. Angoli: 4-0. Recuperi: pt 0'; st 4'. SIENA - In una gara senza più senso, vince il Siena trascinato da un Kharja pronto per una grande. Il Napoli, invece, dopo aver battuto l’Inter, torna sulla terra.
GENOA SAMPDORIA
GENOA (3-4-3): Rubinho 6; Biava 7 (38' st Papastathopoulos sv), Ferrari 6, Bocchetti 6.5; Rossi 6 (16' st Mesto 6), Thiago Motta 6, Juric 6.5, Criscito 6.5; Sculli 6 (33' st Milanetto sv), Milito 8, Palladino 7. In panchina: Lamanna, Vanden Borre, Modesto, Jankovic. Allenatore: Gasperini 6.5 SAMPDORIA (3-5-2): Castellazzi 6.5; Campagnaro 7, Lucchini 6.5 (15' st Gastaldello 6), Accardi 6; Raggi 6 (33' st Padalino sv), Sammarco 5.5 (12' st Delvecchio 5.5), Palombo 6, Franceschini 5.5,
ROMA CHIEVO
Diego Milito. Con una tripletta ha piegato la Sampdoria
PALERMO CAGLIARI
5 1
PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6.5; Cassani 6, Kjaer 6, Migliaccio 7, Balzaretti 6.5; Guana 6.5, Liverani 6.5 (37' st Succi 6), Tedesco 7 (17' st Savini 6); Simplicio 6 (33' st Nocerino 6.5); Cavani 6.5, Miccoli 8. In panchina: Ujkani, Morganella, Hernandez, Mchedlidze. Allenatore: Ballardini 6.5. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti 6.5; Matheu 5 (1' st Pisano 6), Canini 6, Astori 6, Agostini 6; Fini 6, Conti 6, Parola sv (28' pt Jeda 6.5); Lazzari 6; Matri 5.5,
Acquafresca 5.5 (19' st Ragatzu sv). In panchina: Lupatelli, Biondini, Bianco, Mancosu. Allenatore: Allegri 6. ARBITRO: Celi di Campobasso 6. MARCATORI: 30' pt Migliaccio, 39' pt Miccoli, 3' st Jeda, 5' st Tedesco, 12' st Cavani, 42' st Succi. NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 26 mila circa. Espulso: 33' l’allenatore del Palermo Ballardini che dopo un fallo di Matheu reagisce toccando il giocatore avversario. Ammoniti: Conti, Matheu, Fini. Angoli: 4-4. Recupero: 2' pt; 2' st.
3 1
0 0
ROMA (4-2-3-1): Arthur 6; Motta 6,5 (35'st Cassetti 6), Mexes 6, Panucci 6, Riise 6; De Rossi 5,5, Brighi 5,5; Taddei 5,5 (1'st Menez 6), Perrotta 5 (27'st Vucinic 6), Baptista 6; Totti 6. In panchina: J.Sergio, Diamoutene, Tonetto, Filipe. Allenatore: Spalletti 5,5. CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 7,5; Frey 7, Morero 6, Mandelli 6,5, Mantovani 6; Luciano 5 (12'st Colucci 6; 30'st Malagò sv), Rigoni 6, Marcolini 6,5; Pinzi 6; Pellissier 6,5, Bogdani 6 (42'st Esposito sv). In panchina:
UDINESE ATALANTA
3 0
UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Isla 6, Zapata 6, Felipe 6, Pasquale 6 (47'st Zimling sv); Inler 6, D’Agostino 6.5, Asamoah 5.5 (21'st Obodo 6); Pepe 6.5, Quagliarella 7.5 (41'st Lukovic sv), Floro Flores 6. In panchina: Belardi, Sala, Domizzi, Ighalo. Allenatore: Marino 6 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 5.5; Capelli 6 (1'st Peluso 5.5), Talamonti 5.5 (34'st Pellegrino sv), Manfredini 5.5, Bellini 5; Defendi 6 (21'st Plasmati 5.5), Guarente 6, Cigarini 6, Padoin
Pieri 6; Pazzini 5.5, Cassano 6. In panchina: Mirante, Ziegler, Stankevicius, Marilungo. Allenatore: Mazzarri 6.5 ARBITRO: Morganti di Ascoli Piceno 6 MARCATORI: 30' pt Milito, 48' pt Campagnaro, 28' st Milito, 48' st Milito NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 32.000 circa. Espulsi al 41' st Ferrari per doppia ammonizione, al 45' st Campagnaro e Thiago Motta per reciproche scorrettezze. Ammoniti: Criscito, Ferrari, Sammarco, Lucchini, Biava, Cassano, Franceschini, Gastaldello, Rubinho. Angoli: 7-4 per il Genoa. Recuperi: 3' pt e 6' st. Squizzi, Sardo, Italiano, Ionese. Allenatore: Di Carlo 6,5. ARBITRO: Damato di Barletta 6. NOTE: pomeriggio primaverile, terreno in perfette condizioni, spettatori 35.000. Ammoniti: Bogdani, Mantovani, Riise, Pinzi. Espulso al 48'st Pinzi per doppia ammonizione. Angoli: 6-2 per la Roma. Recupero: 1', 4'. ROMA - Contestazione all’Olimpico per una Roma che non sa più vincere. Il ciclo Spalletti pare davvero finito. Il Chievo, invece, porta a casa un buon punto ma deve ringraziare un Sorrentino strepitoso. 6; Doni 5.5; Floccari 5.5 In panchina: Colombi, Cerci, De Ascentis, Zaza. Allenatore: Del Neri 6. ARBITRO: Pierpaoli di Firenze 6 MARCATORI: 43'pt Quagliarella, 29'st Quagliarella, 46'st Pasquale NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 15mila circa. Espulso al 32'st Bellini per doppia ammonizione. Ammoniti: Doni, Talamonti, Cigarini, Peluso. Angoli: 2-1. Recupero: 1'pt e 4'st. UDINE - Gara senza stimoli per entrambe ma l’Udinese mette in mostra un bel calcio e vince meritatamente.
Sport 25
Lunedì 4 maggio 2009
La squadra di De Canio va in vantaggio con Konan, poi Castillo fa 2-2
Serie
A
La Juve impatta col Lecce La doppietta di Pavel Nedved non basta per battere i pugliesi
Spalletti: «Al di sotto delle nostre potenzialità»
Roma, pari col Chievo Scatta la contestazione Dito puntato contro Rossella Sensi ROMA - La Roma dice addio alla lotta per il quarto posto ed anzi rischia di non finire nemmeno in Uefa; il Chievo coglie un punto prezioso per le sue ambizioni di permanenza in A. Lo 0-0 dell’Olimpico premia dunque i veronesi e condanna i giallorossi alla contestazione del suo pubblico verso società e giocatori, invitati ad «andare a lavorare» al termine di un’altra prestazione deludente. Perchè se è vero che Sorrentino, soprattutto nel primo tempo, è decisivo con un paio di super interventi, è altrettanto vero che la Roma, nella ripresa, si spegne clamorosamente, in preda alle sue paure e incertezze in un finale di campionato che rischia di segnare il rapporto tra Spalletti ed il club. Pizarro e Langella sono gli squalificati di giornata, Doni, Cicinho, Juan ed Aquilani gli indisponibili di lusso della Roma, Makinwa e Moro quelli di un Chievo che si presenta con due punte (Bogdani e Pellissier) e Pinzi appena dietro. Un modulo coraggioso che si contrappone al classico 4-2-3-1 spallettiano, che prevede Totti di punta col supporto di Taddei, Perrotta e Baptista (Vucinic, ancora non al meglio, parte dalla panchina). Voci di mercato vorrebbero Sorrentino nel mirino della Roma. Fosse così, per i padroni di casa sarebbe un affare sicuro, visto che il portiere veronese è il grande protagonista di un primo tempo che i giallorossi avrebbero dovuto chiudere in vantaggio. Sorretino è attento su una gran botta di Totti al 3' e su un’inzuccata centrale di Taddei, al 7', è fortunato quando Riise, al 10', gli spara addosso in uscita dopo l’uno-due con il suo capitano, è quasi miracoloso quando, al 29', si salva con uno strepitoso colpo di reni dal sinistro deviato di Baptista. Proprio quest’ultimo fa numeri d’autore al 29' (ma Taddei non ne approfitta), Totti sta meglio rispetto ad altre volte ma la Roma non sfonda. E rischia un pò nel finale, quando Pinzi tenta la gran botta al 38' e, soprattutto, quando Riise sbaglia i tempi dell’off-side mettendo Pellissier davanti ad Arthur. Nella ripresa subito Menez per Taddei per la Roma e, più avanti, Colucci per uno spento Luciano. È il Chievo a guadagnarne in velocità e gioco, anche se Sorrentino continua a sbalordire, tuffandosi all’11' su Totti prima e Perrotta poi e spedendo in corner al 14' una punizione di Baptista. L’Olimpico comincia a rumoreggiare e a prendersela con la proprietà, il Chievo mette sempre
Francesco Totti
più spesso la testa davanti, reclamando un rigore per un contatto Bogdani-Panucci e costringendo Panucci a sfiorare l’autogol pur di fermare Pellissier lanciato a rete. Spalletti getta nella mischia anche Vucinic, Colucci e Motta escono di scena per una pericolosa testata (l'ex catanese finisce addirittura in ospedale per accertamenti). Pochi brividi anche nel finale, se non un destro da fuori di Pellissier e una incursione di Cassetti poco fortunata. Per il resto, l’espulsione nel recupero di Pinzi, la contestazione della curva romanista e la gioia del Chievo, che fa un altro passo sostanzioso nella sua corsa per la salvezza. «Abbiamo giocato al di sotto delle nostre possibilità, però la squadra ci ha provato, impegnandosi e facendo quel che doveva fare». Luciano Spalletti non nasconde la delusione per il pari a reti inviolate con il Chievo, anche se offre attenuanti alla sua squadra, ormai fuori dalla lotta per il quarto posto. «Il Chievo, così come il Lecce, ha giocato per il risultato rendendo tutto più difficile», ha detto il tecnico giallorosso, «nella loro metà campo hanno fatto cinquanta falli, non hanno fatto passare nemmeno un capello». Spalletti, che nulla aggiunge sul suo futuro sulla panchina della Roma ("Si cambia quando non c'è più volontà e passione nel fare il proprio lavoro, quando non si hanno più stimoli e si sente di non poter dare più niente»), non se la sente di definire fallimentare la stagione romanista. Nonostante l’Olimpico abbia contestato duramente società e giocatori. «Il termine fallimento», assicura l’allenatore toscano, «si può modificare analizzando la stagione. In condizioni normali la Roma ha qualità importanti, se poi succedono cose particolari tutto è più difficile. Questa rosa può dare ancora molte soddisfazioni ai tifosi».
TORINO - Come con il Chievo. La Juventus non sa più vincere, non ci riesce neanche con il Lecce e come con i veneti si fa rbeffare negli ultimi secondi. Finisce 2-2 all’Olimpico una partita che i bianconeri rischiano di perdere, ma che poi rimettono in piedi grazie alla doppietta di Nedved che ribalta lo 0-1 siglato da Konan, quindi, al 4' dei 5 minuti di recupero, il 22 finale firmato Castillo. Finisce male per la Juve, anche perchè il Milan vince a Catania e si porta a +4 dai bianconeri. Domenica i rossoneri si presenteranno allo scontro diretto per il secondo posto permettendosi anche il lusso di perdere. Meglio che adesso la Juve si concentri sul terzo posto da difendere per evitare che la stagione, già deludente, diventi assolutamente fallimentare. Tre punti nelle ultime quattro partite (adesso 4 nelle ultime 5), in crisi di gioco, di risultati e di nervi e alle prese con la contestazione dei tifosi, la Juve ha un solo obiettivo: battere il Lecce per ritrovare fiducia, morale e voglia di lottare per il secondo posto. Anche il Lecce non può fallire, un passo falso a Torino significherebbe ultimo posto in classifica e salvezza sempre più distante. Ranieri decide di osare e già questa è una sorpresa, ma questa volta esagera. Dal primo minuto cinque giocatori d’attacco: Camoranesi e Nedved a centrocampo, Del Piero trequartista, Amauri e Iaquinta coppia d’attacco. Squadra decisamente sbilanciata, De Canio risponde con il 4-4-2, affianca Konan a Tiribocchi e privo, tra gli altri, di Munari, Caserta e Papa Waigo, si affida a Giacomazzi, Vives, Edinho e Ardito a centrocampo. Poco pubblico all’Olimpico, tifosi freddi, ma Juve che parte mettendo in campo una gran voglia di vincere. Il problema, per i bianconeri, è che la squadra è troppo sbilanciata e, all’11', incassa il gol del Lecce in una classica azione da contropiede che viene finalizzata da Konan. Sul lancio di Giacomazzi l’ivoriano è in sospetta posizione di off-side, ma per la Juve è l’ennesimo gol incassa-
L’esultanza di Konan dopo il gol del vantaggio del Lecce a Torino
to a causa della difesa troppo alta. Il vantaggio di Konan complica ancor di più le cose, il pubblico rumoreggia, anche perchè la squadra bianconera non reagisce nel modo giusto. Non trova sbocchi a dispetto delle tante punte schierate e il vero pericolo per Benussi arriva solo su punizione: splendida quella di Del Piero che colpisce il palo dai 18 metri. Nel finale ci prova Amauri, centrale la sua conclusione che Benussi blocca. Si torna negli spogliatoi, fischi per tutti. Nell’intervallo Ranieri rivoluziona tutto e torna al 4-4-2. Dentro Poulsen e Marchionni, fuori Camoranesi e Del Piero. Il pubblico non gradisce, fischia. Ma è la mossa giusta, o meglio il rimedio giusto alle scelte iniziali davvero poco convincenti. La Juve è un’altra squadra e, al 9', pareggia con Nedved che di sinistro batte Benussi dopo una bella combi-
nazione Iaquinta-Amauri. Al 12' Iaquinta sfiora il 2-1. Nonostante il pubblico continui a rimanere freddo (cori anche contro il nuovo acquisto Cannavaro) nei confronti della squadra, la Juve adesso domina e, al 21', ribalta il risultato ancora con il solito Nedved che ancora di sinistro, questa volta su assist di Marchionni, mette dentro. Pavel Nedved esulta indicando la maglia e in risposta ai fischi dei tifosi. La Juve prova a controllare, ma non ci riesce, il Lecce la mette sotto, va vicinissimo al 2-2 con Fabiano, poi con Tiribocchi che esalta l'istinto di Buffon, quindi al 94' arriva il gol del pareggio, lo firma Castillo. Una giornataccia per la Juventus di Claudio Ranieri che sta perdendo di vista anche il secondo posto e che adesso deve preoccuparsi di riconquistare i propri tifosi. Per il Lecce un punto importante in chiave salvezza.
La squadra di Zenga è sembrata appagata dopo aver raggiunto la salvezza
Milan, secondo posto in tasca Pippo Inzaghi e Kakà archiviano la pratica Catania di GIORGIO POLI CATANIA CATANIA - Il Milan, dopo un... autopalo di Favalli all’inizio, ha passeggiato sotto la pioggia di Catania, segnando due gol con Inzaghi e Kakà (che hanno colpito anche due pali) e mancandone almeno due. È stata la quinta vittoria consecutiva, quella rossonera, e la squadra di Ancelotti ha rosicchiato 7 punti all’Inter e 11 alla Juve in queste ultime cinque gare. Il Milan ha l'attacco più forte del campionato e in questo momento è la squadra più in palla, una volta ritrovato il miglior Kakà. L'avversario stavolta è parso inferiore, ma è stata la squadra rossonera a dimostrarsi superiore. Squalificato Sciacca, Irrera (o meglio Zenga, anche se era in tribuna), aveva recuperato Mascara e Silvestri e confermato Kosicky in porta. Ancelotti – che ha raggiunto Nereo Rocco per numero di panchine al Milan; 279 – aveva dovuto fare a meno di Flamini (sospeso dal giudice) e aveva recuperato Jankulovski, rinunciando inizialmente a Pato e Ronaldinho. La squadra rossonera all’inizio è stata sorpresa dall’aggressività del Cata-
fronte dell’attacco e Pirlo ha ispirato i compagni con i suoi lanci. Dopo un tentativo malriuscito di Inzaghi, Superpippo ha colpito al 27': Kakà dal centro-destra lo ha servito. La difesa rossazzurra (Silvestre, Silvestri, Stovini) ha dormito e Inzaghi al centro dell’area ha avuto tutto il tempo di controllare e infilare di destro. Per il Il brasiliano Kakà abbracciato dopo il Catania, solo un tentativo di Martinez argol da Filippo Inzaghi e David restato col braccio da Beckham Favalli, intervento giudicato involontania che su calcio d’angolo rio. Il Milan ha continuato ha sfiorato il gol al 7': colpo ad attaccare e ha sfiorato il di testa di Martinez e devia- raddoppio al 39': Seedorf zione di Favalli che ha col- ha dato a Pirlo sulla sinipito il palo alla sinistra di stra, quasi sul fondo; il miDida. A questo punto, sotto lanista ha scucchiaiato per la pioggia battente, il Mi- la testa di Inzaghi che ha lan ha preso in mano il co- messo fuori da ottima posimando della gara, sfioran- zione. Insomma il Milan ha do il gol all’11' su calcio dominato nel primo tempo. d’angolo di Beckham da de- Il Catania così nella ripresa stra; Maldini ha colpito di ha inserito Tedesco per Iztesta e sulla linea ha salva- co. Il tono della partita non to Izco sempre di testa. I è cambiato: dopo un inizio rossoneri hanno aggredito discreto dei rossazzurri sulla sinistra con Janku- con un tiro fuori di poco, il lovski, da destra con i tra- Milan ha ripreso il comanversoni di Beckham, men- do del gioco e ha raddoptre Kakà ha agito su tutto il piato al 6' con Kakà.
Un’azione corale che ha portato Ambrosini sul fondo sinistro: sul cross, Kosicky ha toccato, Capuano non è intervenuto, Kakà da un passo ha toccato in rete, fra qualche protesta dei rossazzurri. Il Milan avrebbe potuto segnare almeno due volte con Inzaghi e Kakà che hanno colpito i legni. Insomma, grande Kakà e Milan in grande spolvero. Il Catania ha tentato qualcosina con Llama, ma la differenza è stata netta: i rossoneri hanno dimostrato che se avessero giocato così bene dall’inizio della stagione, forse sarebbero davvero in corsa per lo scudetto. I rossazzurri forse, raggiunta la salvezza, si sono rilassati.
26 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Risultati e classifica Arezzo-Crotone
4-0
Cavese-Ternana
0-0
Foggia-V. Lanciano
4-1
32ª giornata Marcatori
8' Croce, 28' (r) Chianese, 52' Terra, 67' Cavagna
8' Mancino (F), 13' e 92' Germinale (F), 59' Zanetti (F), 88' Amenta (VL)
GALLIPOLI
63
32 19 6
7 51 28 16 13 3
0 37 12 16 6
3
7 14 16 23 -2
BENEVENTO
58
32 16 10 6 45 30 16 12 3
1 28 10 16 4
7
5 17 20 15 -6
CROTONE
56
32 17 5 10 46 35 17 13 2
2 34 15 15 4
3
8 12 20 11 -10
AREZZO
54
32 15 9
2 33 14 16 5
5
6 21 21 19 -3
Gallipoli-Taranto
1-0
Juve Stabia-Benevento
0-1
CAVESE
53
32 14 11 7 36 26 16 9
6
1 21 10 16 5
5
6 15 16 10 -11
Perugia-Foligno
3-0
FOGGIA
52
32 13 13 6 39 31 15 11 4
0 26 10 17 2
9
6 13 21 8 -10
R. MARCIANISE
42
32 10 12 10 29 29 16 9
5
2 19 9 16 1
7
8 10 20 0 -25
SORRENTO
41
32 10 11 11 34 35 16 7
6
3 17 12 16 3
5
8 17 23 -1 -23
75' Di Gennaro 81' Evacuo
19' Pagani, 45' Raimondi, 91' Mezavilla
Pistoiese-R. Marcianise 72' Artistico
1-0
8 54 35 16 10 4
Potenza-Pescara
0-0
PERUGIA
40
32 10 11 12 31 28 17 6
8
3 20 11 15 4
3
8 11 17 3 -25
Sorrento-Paganese
0-0
TERNANA
40
32 9 13 10 32 31 16 8
5
3 21 11 16 1
8
7 11 20 1 -24
PAGANESE
39
32 9 12 11 22 30 16 6
7
3 15 13 16 3
5
8
V. LANCIANO
38
32 11 5 16 35 44 16 9
2
5 22 12 16 2
3 11 13 32 -9 -27
PESCARA
36
32 8 13 11 32 42 16 8
5
3 22 14 16 0
8
TARANTO
36
32 10 6 16 27 39 16 7
5
4 20 12 16 3
1 12 7 27 -12 -25
FOLIGNO
35
32 8 11 13 34 42 16 6
5
5 20 15 16 2
6
PISTOIESE
30
32 6 12 14 26 42 17 4
9
4 15 18 15 2
3 10 11 24 -16 -36
JUVE STABIA
28
32 7
9 16 28 40 16 5
5
6 15 16 16 2
4 10 13 24 -12 -34
POTENZA
28
32 7 10 15 22 34 15 6
6
3 17 11 17 1
4 12 5 23 -12 -31
Prossimo turno
33ª giornata 10/05/09 ore 15.00
Benevento-Cavese Crotone-Perugia Foligno-Juve Stabia Paganese-Arezzo Pescara-Pistoiese R. Marcianise-Sorrento Taranto-Potenza Ternana-Foggia V. Lanciano-Gallipoli
7 17 -8 -25
8 10 28 -10 -27
8 14 27 -8 -29
15 RETI: Clemente (1) (Benevento) 14 RETI: De Paula (Foligno); Di Gennaro (2) e Ginestra (Gallipoli) 13 RETI: Chianese (3) (Arezzo); Innocenti (2) (Real Marcianise) 11 RETI: Mazzeo (Perugia) 10 RETI: Baclet (Arezzo) 9 RETI: Salgado (4) (Foggia); Simon (2) (Pescara) 8 RETI: Basso (1) (Crotone); Germinale (2) (Foggia); Artistico (1) (Pistoiese); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Bernardo e Favasuli (4) (Cavese); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (Juve Stabia); Cozzolino (2) (Potenza); Myrtaj (1) e Ripa (3) (Sorrento); Perna (1) (Ternana) 6 RETI: Caetano e Russo (Crotone); Russo (Gallipoli); Del Core (1) (Perugia); Morante (2) (Virtus Lanciano) 5 RETI: Bondi, Martinetti (1) e Terra (Arezzo); Evacuo (Benevento); Pacciardi (Crotone); Troianiello (Foggia); Capparella (1) (Juve Stabia); Biancone (Sorrento); Caturano (Taranto); Rigoni (2) e Scappini (Ternana); Oshadogan (Virtus Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) (Arezzo); Aquino, Sorrentino e Tarantino (Cavese); Espinal (Crotone); Mounard (Gallipoli); Zeytulaev (Pescara); Dal Rio (2) (Pistoiese); Giampaolo e La Vista (Sorrento); Bolic, Margarita e Tisci (1) (Virtus Lanciano)
Il sigillo della punta di Soda dà il secondo posto al Benevento Salvezza vicina per entrambe
Evacuo non perdona Juve Stabia punita al termine di una gara scialba JUVE STABIA BENEVENTO
0 1
JUVE STABIA (4-4-2): Soviero 6,5; D'Ambrosio 6, Gritti 5, Marino 5,5, Ametrano 6; Vicedomini 5,5 (5' st Grieco 4,5), Piocelle 5,5, Stentardo 6, Amore 5 (17' st Monticciolo 5,5); Gaeta 6, Peluso 6 (27' st Rastelli 5,5). A disp.: Della Corte, Barbosa, Mineo, Cristea. All.: Costantini 5. BENEVENTO (4-4-2): Gori 7; Aquilanti 6, Ferraro 6, Cattaneo 6,5, Palermo 6 (21' st Cejas 6,5); Statella 6,5, Cinelli 5,5, Carcione 6 (40' st Imbriani sv), Ciarcià 5,5; Evacuo 6,5 (47' st Agybiba sv), Bueno 6. A disp.: Mondini, Castaldo, Vacca, Zullo. All.: Soda 6. ARBITRO: Bolano di Livorno 6.5. RETE: st 36' Evacuo. NOTE: spettatori circa 3000. Espulso al 44' st Gritti per gioco falloso. Ammoniti: D'Ambrosio, Peluso, Stentardo, Carcione, Ferraro. Angoli 3-3. Recupero: pt 1'; st 5'. CASTELLAMMARE DI STABIA - Il testa-coda tra Juve Stabia e Benevento vede prevalere di misura gli stregoni sanniti che si insediano al secondo posto in classifica mettendo in seri guai le vespe stabiesi. Tocca a Felice Evacuo il ruolo di match-winner di una partita scialba che sembrava indirizzata verso il più tranquillo degli zero a zero. Problemi di formazione per entrambi gli allenatori: mister Costantini recupera in extremis Gaeta mentre è costretto a fare a meno dello squalificato Rinaldi e dell'infortunato Capparella; anche mister Soda deve fare di necessità virtù rinunciando a due ex del calibro di
De Liguori e Castaldo, applauditissimo a inizio partita e destinato alla panchina per tutti i novanta minuti a causa di un infortunio muscolare. Dopo un inizio di studio la prima azione sul taccuino è di marca ospite al 10' con un contropiede sannita in superiorità numerica sprecato da Evacuo che sbaglia la rifinitura con due compagni liberi davanti a Soviero. Dopo tre giri di lancette una punizione da posizione defilata di Statella vede Cattaneo colpire la sfera di testa con mira di poco sbagliata. Al 18' si svegliano le vespe con un'azione personale di Gaeta, che si libera con abilità in area, ma il suo sinistro si perde di qualche centimetro a lato. Al 34' ancora un Gaeta particolarmente ispirato dribbla un paio di diretti avversari sparando alto dal limite dell'area. Ultima azione della prima frazione di gioco al 39' con una rasoiata dalla distanza di Peluso bloccata da Gori in sicurezza. Al ritorno dall'intervallo arriva il primo vero tiro in porta del Benevento: al 9' Evacuo, sino ad allora completamente inconcludente, aggancia una palla vagante e spara verso la porta gialloblù, Soviero ci mette una pezza e devia sul palo. Il pericolo scampato potrebbe consigliare alla Juve Stabia di non scoprirsi troppo le spalle ma un paio di sostituzioni avventate (Grieco e Rastelli, in non perfette condizioni fisiche, al posto di Vicedomini e Peluso) da parte di mister Costantini sbilanciano eccessivamente il baricentro stabiese ed aprono agli stregoni spazi invitanti in ripartenza. Al 29' i sanniti volano in contropiede sull'asse Statella-Carcione ma il il centrocampista giallo-
Pari senza farsi male SORRENTO PAGANESE
0 0
SORRENTO (3-5-2) : Spadavecchia 6; Lo Monaco 6,5, Minadeo 6, Panarelli 6; Vanin 6, Greco 5,5 (27' st Arcidiacono 5), Nicodemo 6, Fialdini 6, Angeli 6,5; Giampaolo 5 (1' st Myrtaj 5), Ripa 6. A disp.: Casadei, Ferrara, Hodza, Biancone, Visone. All.: Simonelli 6. PAGANESE (3-4-2-1) : Melillo 7; Chiavaro 6,5, Taccola 6,5, Astarita 6,5; Esposito 5, Caracciolo 6, Berardi 5,5, Bacchi 5 (10' st Iraci 6); Sodinha 5 (31' st Cucciniello 5), Fanasca 6; Zarineh 6 (39' st Lasagna sv). A disp.: Pantanelli, Legittimo, Capodaglio, Fiorentino. All.: Capuano 6 (squalificato, in panchina Pepe). ARBITRO : Di Francesco di Teramo 6. (Di Carlo e Soragnese) NOTE : spettatori 1.000 circa (paganti 341, abbonati 362), incasso 5.021,86 euro. Gara vietata ai tifosi ospiti. Ammoniti Esposito, Ripa, Myrtaj. Angoli 3-2 per il Sorrento. Recupero pt. 1'; st. 3'. D’Ambrosio in un contrasto aereo
rosso, solo davanti al portiere rivale, spreca scelleratamente alto. Al 32' la Juve Stabia potrebbe punire il Benevento, ma Gaeta si allunga troppo la palla e permette a Gori di bloccare la palla in disperata uscita. Al 36', sugli sviluppi di un angolo battuto da Cejas, Evacuo si alza in elevazione e un difensore salva sulla linea. Rete rinviata di qualche secondo. Sul successivo corner Marino si perde il suo diretto avversario e per l'esperto bomber sannita è un gioco da ragazzi infilare la rete da pochi metri regalando il vantaggio al Benevento e get-
tando la Juve Stabia all'inferno dell'ultimo posto (scontro diretto a favore del Potenza). Una punizione a due in area, minuto 40, fischiata per un'eccessiva perdita di tempo di Gori viene sprecata da Grieco sulla barriera. Gritti perde la testa e si fa sbatter fuori per rosso diretto a causa di un brutto fallo su Ciarcià. E al terzo di recupero anche Gori si guadagna il suo bravo sette in pagella deviando con uno splendido colpo di reni una gran botta di Stentardo dal limite indirizzata all'incrocio dei pali. Giampaolo Esposito
SORRENTO - Derby equilibrato, ma la permanenza per entrambe, è ormai dietro l'angolo: per il Sorrento il divario dai playout, non a caso, rimane di cinque punti, mentre la Paganese, si conferma squadra compatta, allunga a otto la striscia positiva e guarda con fiducia agli ultimi due appuntamenti della stagione. La Paganese sembra timorosa ed il Sorrento prova a sfondare. E' il 22' quando un angolo battuto da Fialdini, trova Greco, che di destro va vicino al gol. Tiro sporco, palla a lato. Nel finale di tempo, corner corto battuto da Diogo
che trova il movimento di Esposito che dal dischetto tira di prima. Ne nasce una mischia, Taccola si ritrova la sfera tra i piedi a due passi da Spadavecchia, ma l'occasione sfuma perché l'arbitro fischia offside. All'ultimo minuto, protesta la Paganese per un gol annullato: azione tambureggiante, sulla sinistra Bacchi prova il tiro-cross, sul secondo palo interviene Fanasca, in posizione di netto fuorigioco. .Nell'intervallo, Simonelli tenta di dare verve al pacchetto avanzato: fuori Giampaolo, dentro Myrtaj. Ed è proprio il neo entrato ad impensierire Melillo, all'8', direttamente da calcio di punizione. La traiettoria è rasoterra, ma il portiere azzurrostellato smanaccia. Il Sorrento non riesce a cambiare marcia perché la Paganese è brava a mettersi dietro la linea del pallone. I ritmi sono bassi ed il derby perde colpi. Ed è così che al 27', per provare a dare verve alla manovra, Simonelli toglie Greco e mette un peperino come Arcidiacono. L'occasionissima spunta sessanta secondi dopo: campanile in area di rigore, Melillo esce male, ne approfitta Ripa che si ritrova la sfera tra i piedi. In pratica, un rigore in movimento. Il tiro è forte e pericoloso, ma il portiere ospite compie un autentico miracolo. Non va bene al Sorrento, che pian piano alza il baricentro e tenta di comprimere la Paganese. È a cinque minuti dalla fine che Ripa va vicino al bersaglio grosso, con una sgroppata accesa da Myrtaj. Il bomber entra in area, evita Taccola, ma al momento di calciare è anticipato in corner. È l'ultima palla buona: finisce 0-0, dopo 3' di recupero. Salvatore Dare
Sport 27
Lunedì 4 maggio 2009
0-0 col Pescara. Rete annullata a Cozzolino
Potenza, non è finita Ora l’avversario è stabiese Mangiapane espulso al 18’ della ripresa POTENZA PESCARA
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POTENZA (4-3-1-2): Groppioni 6; Dei 6 Porcaro 7 Di Bella 6,5 Lolaico 7,5; Mangiapane 5 Cammarota 5,5 Berretti 6; Sarno 6,5 (40’st D’Aguanno 5); Cantoro 5 (24’ st Nappello 5) Cozzolino 6. A disp. Tesoniero, Fucci, Radu, Volpe, Nolè. All. Catalano PESCARA (4-3-1-2): Prisco 7,5; Di Liso 6 Romito 6,5 Pomante 6 Vitale 6,5; Giordano 6,5 (26’st Scappaticci 6,5) Coletti 6,5 Ferraresi 5,5; Zeytulaev 5 (16’ st Felci 6); Bazzani 6,5 Simon 6,5 (35’ st Laens sv). A disp. Bartoletti, Sembroni, Pisciotta, Stella. ARBITRO: Vallesi di Ascoli Guardalinee: Salvio-Auriemma NOTE: spettatori circa 2000. ESPULSI: Mangiapane (Po) al 18’ st per doppia ammonizione e Nappello (Po) al 49’ st per fallo di reazione AMMONITI: Giordano (Pe) Mangiapane (Po) Cozzolino (Po), Diliso (Pe) Romito (Pe) Angoli 7-4, rec. 0'pt-5' st ADESSO il Potenza ha una nuova compagna di viaggio: è la Juve Stabia. Agganciata all’ultimo posto a quota 28. Bisogna dire grazie al Benevento che ha espugnato il Menti allo scadere. Magari bisognerà dire ancora grazie alle streghe (guarda un po’ i casi della vita) all’ultima giornata, quando saranno al Viviani. Perchè prima di allora, di quegli ultimi 90’ della stagione regolare, non si deciderà niente. Indipendentemente da come andrà a finire Taranto-Potenza di domenica prossima, cui la mente è già ampiamente rivolta. Questo perchè i rossoblù non sono riusciti a battere il Pescara, mentre sugli altri campi è successo anche di peggio. Ma al Viviani si è andati allo stesso modo vicini a vincere quanto vicini a perdere. Non possono, infatti, essere sottaciute le nitide occasioni da rete degli abruzzesi (traversa di Bazzani, gol sbagliati da Simon, da Ferraresi, palo di Scappaticci), ma anche quelle per i potentini. Quella di Sarno, a porta vuota, le parate di Prisco, ultima quella del 47’ della ripresa su D’Aguanno, il gol assai dubbio annullato a Cozzolino. Un match da ultima spiaggia, in cui avrebbe dovuto prevalere l’esigenza di non sbagliare nulla, in cui al contrario ha prevalso l’esatto opposto. Concessioni gratuite e non sfruttate dagli attaccanti. Alla fine della giostra lo 00 può anche starci, gli abruzzesi denotano una crescita evidente rispetto alle ultime uscite, i potentini sanno di poter solo migliorare, visto che Cuomo, Sabatino e Suppa, Patarini, Nolè non si possono concedere a nessuna avversaria. Tutto confermato rispetto alle previsioni della vigilia, con Cuccureddu che si pregia del rientro di Simon, dopo tre partite, e lo accosta a Bazzani, con l’ispirazione, alle loro spalle, di Zeytulayev. In cabina di regia c’è Coletti, con Giordano e Ferraresi ai suoi fianchi. In luogo di Camorani, sull’out destro della difesa, tocca a Diliso, mentre il resto del pacchetto è lo stesso che ha pareggiato con il Sorrento. Dall’altra parte, Catalano azzecca la mossa di Sarno trequartista
Cozzolino festeggia la rete, ma l’arbitro ha fermato il gioco per una posizione dubbia dell’attaccante potentino (Foto Mattiacci)
e chiede una gara di grosso sacrificio a Mangiapane. Che giocherà da fermo e perderà anche la lucidità necessaria, facendosi sbattere fuori per due ammonizioni evitabilissime al 18’ della ripresa. Ma è dietro che, nonostante le assenze di Cuomo e Patarini, non si registrano svarioni colossali La pioggia battente spegne i bollenti spiriti iniziali e, certamente, condiziona anche l’equilibrio in campo. Ma lo spirito iniziale degli abruzzesi sembra giusto: provvidenziale, in tal senso, il breve colloquio al termine del riscaldamento tra i tifosi presenti in curva e la squadra. Pescara a fare la partita dai primi minuti, Potenza più timoroso, ma assai raccolto, in pochi metri. Il terre-
no di gioco scivoloso, non favorisce il dialogo palla a terra, eppure un numero di Lolaico crea il panico nella difesa abbruzzese, salvata da Prisco in uscita bassa su Sarno (10’). Quasi un sussulto che dà coraggio ai padroni di casa, anche se il primo tiro vero in porta è su una punizione del solito Vitale (13’). Nessuna delle due squadre appare intenzionata a scoprirsi: l’effervescenza di Sarno è controllata in prima battuta da Coletti. Sull’altro versante guardia stretta di Porcaro (davvero bravo) su Bazzani e di Di Bella su Simon. Il Pescara fa la partita, in mezzo al campo favorito dall’approssimazione dei lucani, in emergenza formazione. E’ da un taglio di Zeytulaev, imbeccato da Gior-
dano, che nasce il primo dei tre pericoli di seguito di marca abruzzese. Provvidenziale il recupero di Dei, come quello di Berretti e Lolaico su Simon che aveva sottratto palla a Di Bella. Ma è ancora Simon a sbagliare il controllo su un altro assist di Giordano. Gara a senso unico dal 22’ in poi e Potenza frastornato: lo salva solo la traversa su girata di Bazzani (31’). Del Potenza nessuna traccia, almeno fino al lancio di 70 metri di Mangiapane per Cozzolino. Il miracolo di Prisco è fondamentale, proprio quanto incredibile l’errore a porta vuota di Sarno, che spedisce fuori (38’). Un brivido per il Pescara, che si rende conto dell’imposibilità di sbagliare qualsiasi mossa, compresa quella che non ispira Ferraresi, che calcia fuori a porta sguarnita un cross di Simon, sporcato da Bazzani (42’). Replica di Sarno e ancora Prisco a dire di no. Gara tatticamente condizionata dalla paura di concedere vantaggi agli avversari e che, invece, si trasforma nel contrario. Ripresa senza cambiamenti, un paio di corner inefficaci per il Potenza, ma sempre Pescara a fare il match con il campo presidiato in ogni zona. Rossoblù in difficoltà e scossi dal solo Mangiapane, su punizione. Cuccureddu inserisce Felci per Zetulayev, schierando un 44-2 classico qualche istante prima che lo stesso Mangiapane regalasse la sua seconda ammonizione e il vantaggio numerico agli abruzzesi. Eppure il Potenza va avanti con Cozzolino, che deposita in rete un tiro di Sarno: la segnalazione dell’assistente Auriemma, “salva” il Pescara. L’espulsione del regista quasi galvanizza il Potenza e crea una bolgia all’interno dello stadio. I rossoblù quasi fanno tenerezza. Tocca a Scappaticci andare al posto di Giordano e l’ultimo arrivato coglie un clamoroso palo. Sussulto finale: Diliso si dimentica D’Aguanno. Tiro al volo indisturbato e miracolo di Prisco a salvare lo 00. Niente da aggiungere e da rimproverare: si deciderà tutto alla fine. Alfonso Pecoraro
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Lunedì 4 maggio 2009
Le pagelle Porcaro sempre attento su Bazzani. Sarno numeri e errori
Lolaico, un gladiatore Di Bella attento, Cantoro assente. Mangiapane, rosso pesante GROPPIONI ( 6) - controlla una punizione di Vitale, è fortunato su una traversa di Bazzani, va a vuoto su un'uscita. Poi è bravo nella ripresa su Bazzani.
tiva. BERRETTI (6 ) - abbastanza attivo e dinamico, soprattutto in fase di interdizione, per lui insolita. Provvidenziale un recupero con Lolaico su Simon. E poi sempre nel vivo, nonostante in mezzo al campo il Potenza sia poca cosa
DEI (6 ) - Catalano lo mette da quel lato per frenare Ferraresi e Zeytulaev, che viaggia anche sulla corsia opposta. Svolge il compito con attenzione.
SARNO (6,5) - nonostante il terreno pesante ha i numeri giusti per mettere in ambasce gli spilungoni Romito e Pomante, che lui cerca di attaccare sempre con la palla al piede. In posizione centrale rende parecchio e dà sempre l'impressione di poter fare male, ma sbaglia l'occasione dell'1-0 che poteva cambiare la partita. Nella ripresa è protagonista della rete annullata a Cozzolino
PORCARO (7 ) - monta guardia su Bazzani e lo fa subito entrandogli nelle caviglie dopo un minuto, poi controllandolo con attenzione. Non è però sempre preciso nel controllo con i piedi. DI BELLA (6,5) - a corrente alternata. Non sta benissimo, ma non se ne accorge nessuno. LOLAICO (7.5) - bravo in un recupero a tempo su Simon. Prova anche a spingere, anche se appare evidentemente contratto dall'impossibilità di concedere metri all'avversario argentino che è un'ira di Dio. Ma lui non si tira indietro, come sempre d'altronde. Un gladiatore da cui prendere esempio. MANGIAPANE ( 5) - gioca da fermo, ma nei piedi ha l'oro colato e lo dimostra con un lancio di 70 metri per Cozzolino. Gara di grandissimo sforzo, specie quando agisce qualche metro più indietro, davanti alla difesa, che gli fa perdere la lucidità, tanto da rimediare la seconda ammonizione per un'ingenuità a centrocampo. CAMMAROTA (5,5) - sparisce dal campo con il passare dei minuti, dopo un avvio discreto. Paga colpe non sue per via di una linea mediana del campo del tutto approssima-
A sinistra un anticipo di Prisco su Berretti. Accanto, un contrasto di Cozzolino con Diliso. A destra Sarno che ha impreziosito la sua gara con qualche numero importante
Di Bella in azione. A sinistra Lolaico che è stato il migliore in campo dei rossoblù
D'AGUANNO ( 5) - un pallone, quello della vita sparato addosso a Prisco da pochi metri. Peccato poteva essere una svolta personale. CANTORO ( 5) - protagonista della prossima punata di Chi l'ha visto. Non è in giornata e lo si capisce subito. Sempre anticipato. NAPPELLO (5) - perde troppi pallni per eccesso di sicurezza e poi si fa anche beccare in fallo di reazione su un avversario a gioco fermo. COZZOLINO ( 6) - Prisco, che sembra avere un conto aperto con lui (gli parò un rigore all'andata), gli dice no nel primo tempo in un'occasione che qualche giorno fa non avrebbe sbagliato. Segna una rete che sembrava buona. Alfonso Pecoraro
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Lunedì 4 maggio 2009
Spogliatoio Postiglione lancia accuse dopo il gol annullato
«Ora arbitri all’altezza» Pellegrino: «Il risultato finale ci sta tutto. Adesso servono sei punti» POTENZA- PESCARA zero a zero. Questo dice il campo al termine di una gara che, contrariamente alle previsioni, ha regalato molte emozioni da ambo le parti. Ad un ottimo primo tempo degli abruzzesi, quadrati organizzati e per fortuna poco pungenti (un paio di occasioni fallite di un soffio e la traversa colpita da Bazzani); risponde una buona ripresa del Potenza che, paradossalmente, da il meglio di se dopo l' espulsione decretata ai danni di Mangiapane. Lo zero a zero ci sta anche se si nutrono forti dubbi sul gol annullato a Cozzolino perun presunto fuorigioco. A parte ciò altre occasioni per i rossoblu, ultima delle quali capitata sui piedi di D' Aguanno. E' bravo Prisco ad evitare il gol per la sua squadra. Il patron Postiglione, in sala stampa, mostra delusione per questo pareggio che complica ancor più la strada che porta alla salvezza. “Una gara di una sofferenza assoluta - esordisce. D'altro canto i punti in questa fase sono pesanti. Faccio un plauso alla squadra che ha lottato oltre il 100 per cento delle proprie possibilità. Detto questo, la Società farà richiesta ufficiale alla Federazione affinché nelle prossime quattro gare (Postiglione inseruisce anche gli eventuali play-out) vengano designate terne arbitrali all'altezza della situazione. Quello che è successo ha dell' inredibile. Addirittura finire la gara in nove contro undici davanti al pubblico amico senzache sia successo nulla di trascedentale. E non parliamo, poi, dell' assurdo gol annullato a Cozzolino. Se una squadra, già decimata da squalifiche e infortuni, deve anche subire le bizze delle giacchette nere, diventa difficile raggiungere i traguardi prefissati. Consentitemi di ringraziare il nostro grande pubblico. Lo invito ad essere più grande in questa fase finale, evitando contestazioni deleterie ora. Ci sarà
tutto il tempo per chiarirsi a bocce ferme. La contestazione continua nei riguardi di Mangiapane prima del match mi è parsa fuori luogo. Il giocatore ha risentito di questa situazione rimediando un espulsione forse evitabile”. Sin qui Postiglione. Chiusura con il Presidente Pellegrino “ Il risultato finale ci sta tutto. Sia noi che il Pescara abbiamo fatto di tutto pur di superarci. Ci è andata male. Ora bisogna fare sei punti nelle due partite restanti. Impresa difficile? Certo niente è facile. Andremo a Taranto a vender cara la pelle. L'ambiente sarà caldo? Anche noi saremo caldi. Lorenzo Corrado
Catalano: «Anche in dieci uomini giocata un’ottima partita» NORMALMENTE le gare che hanno la posta in palio molto alta vengono giocate in maniera molto attenta e con una tensione fuori dal comune. E di solito si assiste a gare giocate prevalentemente a centrocampo, con pochissime occasioni e poco divertimento per gli spettatori presenti. Potenza-Pescara, al contrario, è stata l'eccezione che conferma la regola. Perché in 90 minuti, oltre al recupero, le due formazioni hanno creato una serie infinita di palle gol. Tante erano la voglia e le necessità delle due squadre impegnate nei rispettivi obiettivi: i rossoblu per evitare l'ultimo posto della classifica e gli abbruzzesi per uscire dalla lotteria dei play out. E alla fine, considerati i risultati che sono arrivati dagli altri campi, la constatazione che il pareggio può andare bene a tutte due le squadre. In particolare al Potenza che, complice la sconfitta della Juve Stabia, non vede compromesso il suo cammino. E finchè c'è speranza, per i rimanenti 180 minuti si ha l'obbligo di non mollare. In sala stampa le campane sono, ovviamente, diverse: perché ognuno porta acqua al suo mulino e sia Cuccureddu che Catalano dicono che doveva essere la propria squadra a conquistare i tre punti. Come al solito la verità sta nel mezzo e dopo aver detto con molta onestà che probabilmente il Pescara ha avuto una certa supremazia territoriale creando più azioni offensive rispetto al Poten-
La risposta sdegnata del tifoso col sigaro Riceviamo e pubblichiamo, in risposta alla lettera inviataci da Pasquale Arleo, quella del tifoso tirato in ballo dall’allalenatore del Potenza (ovviamente la lettera è firmata). Il livore riversato sul tifoso col siga o (chi scrive) la dice tutta sul personaggio. Solo lo sviscerato amore per la mia città e per il Potenza Calcio mi inducono ad alcune considerazioni. Può essere tacciato di questuante il tifoso che ha versato nelle casse societarie, per sé e per i suoi, la somma relativa a ben 4 abbonamenti tribuna di cui 2 tribuna centrali? E' da biasimare ed additare a pubblico ludibrio oppure da portare ad esempio il tifoso che a proprie spese, e perché no con sacrificio, ha seguito la squadra in tutte le trasferte consentite e non consentite alla tifoseria potentina? Ricevendo, credo a buon titolo, unicamente per queste ultime, pur di essere presente, l'accredito da parte la della Società e non da parte di un giocatore (per intenderci quello che il Sig. Arleo, secondo il suo stile, non ha ringraziato). Un tale tifoso, in una società democratica e liberale ha il diritto di e sprimere il suo disappunto e la sua disappro-
L’espulsione del giovane Nappello decretata dall’arbitro Vallesi di Ascoli, la cui direzione è stata contestata
vazione per una conduzione tecnico-tattica che non ritiene non idonea per la squadra del cuore? Ha il diritto oppure no di esprimere liberamente le proprie idee e le proprie valutazioni? Chiaramente no per il Sig. Arleo. Tutto ciò, evidentemente, può solo offendere chi non brilla certo per intelligenza, dal momento che opera le proprie scelte sull'onda del risentimento, del rancore e del capriccio personale (sic). Il che sorprende e dispiace sapendo che il Sig. Arleo è docente nelle scuole italiane. La collera ed il rancore non albergano negli animi nobili, ma si sa nobili si nasce.... Un 'ultima annotazione sul sigaro. Il sigaro, Prof. Arleo, mi creda, lo fumo non per spocchia da parte mia ma per una sorta di scaramanzia (chi non ne ha nel mondo dello sport ?) ma soprattutto per sopravvivere alle tensioni nervose provocate dal suo operato. Prof. Arleo, torni dai suoi alunni, con la speranza e l'augurio che almeno con loro possa instaurare rapporti di convivenza civile ed uno stile educativo improntato al dialogo, all'umiltà ed alla tolleranza. Non mi mancherà, non ci mancherà. Forza Potenza. Senza rancore. IL TIFOSO COL SIGARO
za, si può tranquillamente affermare che alla fine il pareggio può essere considerato giusto. Come è giusto riconoscere i meriti del Potenza che si era presentato a questo appuntamento con assenze molto importanti e che, per quelle che erano le sue possibilità, ha dato davvero il massimo rischiando addirittura in 10, dopo l'espulsione di Mangiapane di ottenere un successo clamoroso. Sia per la rete annullata per fuorigioco a Cozzolino che per la grande parata di Prisco sulla conclusione a botta sicura di D'Aguanno da pochi passi. E comunque Catalano, all'esordio dopo l'esonero di Arleo, Catalano e De Stefano non può che elogiare la prova della sua squadra: “nonostante le tante assenze, devo dire terà fino alla fine per centrare l'obiettivo della che abbiamo giocato un'ottima gara e alla fine partecipazione ai play out”. Qualche novità di avremmo sicuramente meritato di ottenere i natura tattica c'è stata come la posizione di tre punti. Non capisco perché ci è stato annul- Sarno: “abbiamo provato in settimana il giocalata la rete di Cozzolino che è parsa regolare co- tore nella posizione di trequartista per sfrutme siamo stati sfortunati in altre circostanze. tare la sua velocità e mettere in difficoltà la Tutti hanno fatto per intero il loro dovere e ab- coppia centrale del Pescara che non è molto vebiamo tenuto testa con grande autorità ad una loce. E Vincenzo (Sarno, ndr) ha assolto il comsquadra con ottime individualità. Con una no- pito in maniera encomiabile. Adesso ci aspetta ta particolare per il giovane Porcaro che si è di- la difficile trasferta di Taranto. Ma noi non absimpegnato molto bene dinanzi a giocatori co- biamo alternative e dobbiamo puntare ad un me Bazzani e Simon. Anche quando siamo ri- risultato positivo. Credo che con il rientro di masti in 10 non ci siamo mai rassegnati e pur Sabatino, Cuomo e Suppa e con Nolè completaconcedendo qualcosa agli avversari non ab- mente recuperato, possiamo essere in grado biamo mai rinunciato alla possibilità di ottene- di giocarci allo Iacovone le nostre carte”. re i tre punti. La squadra è viva e reattiva e lotRocco Sabatella
Cuccureddu ottimista per il rush finale del Pescara. «Ora battete il Taranto»
«E’ stata la nostra migliore partita» “DELLE MIE cinque partite è stata la migliore, almeno sul piano della quantità e della concentrazione”. Appare soddisfatto Antonello Cuccureddu. “Oggi i ragazzi hanno saputo soffrire per novanta minuti - esordisce il tecnico fattore che nelle ultime partite aveva lasciato a desiderare”. Il bicchiere comunque risulta mezzo vuoto: “si sapeva che era una partita difficile ma abbiamo saputo interpretarla, quello di Potenza non è un campo semplice, ma è innegabile che tutte le occasioni avute avrebbero legittimato una nostra vittoria”. Il patron potentino Postiglione però ha recriminato per il gol annullato: “la panchina non è nella posizione ideale per valutare quelle azioni - racconta l'ex juventino - l'unica cosa che ho visto con certezza è che la bandierina era già alzata quando il pallone è arrivato all'attaccante di casa”.Il siparietto finale è con il potentino Mangiapane, arrivato a dargli il cambio in sala stampa: “adesso andate a vincere a Taranto” - è l'augurio di Cuccureddu - che non lesina complimenti ai padroni di casa, “una squadra che può tranquillamente evitare l'ultimo posto, credo che avrà una bella gatta da pelare chi dovrà affrontarli ai play out”. Pietro Scognamiglio
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Lunedì 4 maggio 2009
Mangiapane risponde alle accuse di aver esonerato Arleo
«Ho una mia dignità» BENEDETTO MANGIAPANE, nel bene e nel male, risulta essere il protagonista del Potenza. In sala stampa, dopo lo zero a zero con il Pescara, il fantasista rossoblù si presenta spontaneamente per chiarire alcuni punti di discussione venuti fuori nell' immediata vigilia del match. Il tutto nasce dalla lettera di commiato verso Società e squadra fatta da mister Arleo dopo il suo esonero. Arleo, in pratica, ringrazia tutti eccetto un calciatore al quale rifiuta il saluto. Mangiapane si sente coinvolto in prima persona dal momento che molti cori ostili sono rivolti dagli spalti verso di lui, reo di aver orchestrato la cacciata del tecnico potentino. Il giocatore non ci sta e senza peli sulla lingua glie le manda a dire a mister Arleo. “Premetto - attacca Mangiapane - di essere grato al Presidente Postiglione e a mister Arleo per l' opportunità concessami di giocare ancora tra i professionisti. Detto ciò, ribadisco con forza la mancanza di attributi da parte di Arleo che, nella sua nota, parla di saluto negato nei riguardi di un giocatore che pare abbia orchestrato tutto per favorire il suo esonero. Intanto sarebbe il caso di fare il nome senza nascondersi dietro un dito. Poi, per quanto mi riguarda, tengo molto alla
La delusione di Mangiapane, dopo l’espulsione
mia dignità di uomo prima che di atleta. Mi si può accusare di essere scarso, di non soddisfare tutta la platea ma mai di remare contro. Se qualcuno, anche a livello societario pensa qualcosa di questo genere, vi dico che già da oggi Mangiapane è pronto a rescindere il contratto senza alcun problema. Cosa posso farci se Arleo non gradisce le critiche rivolte da parte dello stadio in occasione di alcune sostituzioni fatte nei riguardi del sottoscritto. E' chiaro che a nessuno fa piacere uscire. Ma con questo posso dichiarare che mai
ho mandato a quel paese il tecnico. Sono una persona seria che a trentun' anni non ha bisogno di questi mezzucci per far valere il suo pensiero”. Un fiume in piena Mangiapane che, tra l' altro, con il Pescara viene spedito anzitempo negli spogliatoi in virtù di una doppia ammonizione subita nella parte iniziale del secondo tempo. Un attacco frontale da parte del trequartista siciliano che, probabilmente, ha affrontato gli abruzzesi in una condizione psicologica non delle migliori. Molti sostenitori, del resto, lo han-
no attaccato per questa situazione già prima che la partita iniziasse. La necessaria tranquillità, pertanto, è mancata. Di ciò lo stesso Mangiapane ne da conferma. “ Certo - continua - lo spirito non è stato dei migliori. A parte ciò credo che la mia espulsione sia ingiusta. Va bene un cartellino, ma due mi sembrano esagerati. Sulla gara posso dire che forse avremmo anche meritato di vincerla. Lo zero a zero, comunque, ci sta. Continuando a giocare così possiamo ancora sperare nei play-out. Tornando al
caso Arleo, invito il tecnico a liberarsi degli scheletri che sembra avere nell' armadio. Io non li possiedo.” Attacco senza esclusione di colpi quello di Mangiapane. A questo punto, ci vien da commentare: ma non sarebbe stato lecito aspettarsi un chiarimento da ambo le parti nel chiuso di uno spogliatoio? E' deleterio, tra l'altro, alimentare discussioni pericolose in una fase del campionato che, mai come ora, si regge su poche certezze e molti dubbi. A centottanta minuti dal termine delle “ regular sea-
son”, infatti, la classifica dice che il Potenza, a quota ventotto con la Juve Stabia, occupa l' ultima posizione del raggruppamento. Prossime gare: trasferta domenica sul campo del Taranto in piena lotta play-out e chiusura al “Viviani” con il Benevento che punta a conquistare il secondo posto nella griglia play-off. Azzardare pronostici risulta davvero difficile. E' certo, comunque, che approdare ai play-out, risulta essere impresa quasi disperata. Speriamo che il campo smentisca tutto ciò. Lorenzo Corrado
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Lunedì 4 maggio 2009
1ª Divisione. Ad Arezzo il terzino Galeoto aggredito da un avversario prima dell’avvio
Il Crotone perde ma è giallo La partita finisce 4-0 per i locali ma c’è l’inchiesta della Procura federale AREZZO CROTONE
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PAGELLE CROTONE FARELLI (6 ) - E' l'unico giocatore calabrese a meritare la sufficienza. E' incolpevole su tutte le reti amaranto, anzi compie tutto il possibile per evitare le segnature. Belle due respinte su Bricca e Beati prima della terza rete di Terra.
AREZZO (4-2-3-1): Paoletti 6; Bricca 6,5, Terra 7,5, Conte 7, Grillo 6,5; Beati 6,5, Matute 6,5; Bondi 6,5, Lauria 6,5 (41' pt Cavagna 7), Croce 7 (23' st Togni 6); Chianese 7. A disp.: Botticella, Fanucci, Pelagatti, Turienzo. All.: Cari 7. CROTONE (4-2-3-1): Farelli 6; Figliomeni 5 (16' st Pedotti 5,5), Scognamiglio 5, Diniz 5, Morleo 5,5; Pacciardi 5,5 (9' st Carcuro 5,5), Galardo 5; Petrilli 5,5 (9' st Paponetti 5,5), Caetano 5, Basso 5,5; Aurelio 5. A disp.: Senatore, Orosz, Cafiero, Quondamatteo. All.: Moriero 5. ARBITRO: Ruini di Reggio Emilia 6. MARCATORI: pt 8' Croce, 29' Chianese rig.; st 6' Terra, 22' Cavagna. NOTE: spettatori 2.031 per un incasso di 21.430,00 Euro. Ammoniti: Scognamiglio, Galardo, Cavagna, Beati. Angoli 9-3 per il Crotone. Recupero: pt 2'; st 5'.
FIGLIOMENI (5) - : Ha sulla coscienza il gol sbagliato dopo cinque minuti che avrebbe cambiato il volto della partita. Soffre la verve dei trequartisti amaranto fino al quarto d'ora della ripresa quando un infortunio lo mette fuori causa. Dal 16' st PEDOTTI (5,5) - Fa un po' meglio di Figliomeni perché l'Arezzo ha già archiviato la partita. SCOGNAMIGLIO (5) - Ingenuo nell'occasione del rigore di Chianese, la sua trattenuta è inutile e vistosa. In difficoltà per tutti i novanta minuti di fronte agli attaccanti amaranto. DINIZ (5) - Non dà sicurezza al reparto. Appare impacciato e insicuro. MORLEO (5,5) -Nel primo tempo è il meno peggio della difesa crotonese. Nella ripresa si adegua alla modesta prestazione della squadra. PACCIARDI (5,5) - Prova a contrastare con vigore i mediani amaranto e ad imbastire qualche trama di gioco ma non è assistito dai compagni. Dal 9' st CARCURO (5,5) - Entra dopo il 3-0 aretino, non può dare molto al match. GALARDO (5) - Più in difficoltà a centrocampo rispetto a Pacciardi. Ricorre spesso al fallo per fermare gli avversari. Prestazione molto opaca. PETRILLI (5,5) -Prova a mettere in difficoltà Grillo. L'impegno è tanto ma, senza il supporto dei compagni, combina ben poco. Dal 9' st PAPONETTI (5,5) -Il suo inserimento da un po' di verve e peso al Crotone anche se non riesce ad incidere sul risultato.
di GIORGIO MELANI AREZZO - Inizia con un giallo la sfida playoff fra Arezzo e Crotone. Alla lettura delle formazioni si nota l'assenza del terzino destro calabrese Galeoto, ex dell'incontro. Il motivo verrà spiegato poi in sala stampa dal direttore sportivo Ursino (aggressione subita da Bondi, trasporto in ospedale e cinque giorni di prognosi). Episodio che macchia clamorosamente una giornata di sport e fa passare quasi in secondo piano la partita. A fine gara la società rossoblù ha comunicato preannuncio di reclamo, che dovrà presentare entro 24 ore. Difficile, ma non impossibile, che al Crotone possa esser data partita vinta, mentre l’Arezzo rischia seriamente di vedersi annullati i tre punti della vittoria. I tempi sono stretti e il rischio, se quest’ultima ipotesi dovesse verificarsi, è che si potrebbe arrivare alla vigilia dei play off senza avere una sentenza definitiva. Il Crotone comunque ha mostrato limiti, sgonfiato dalla sconfitta di sette giorni fa col Gallipoli, crollato per la terza volta consecutiva e defraudato anche della nobile seconda posizione in classifi-
Il rossoblù Galeoto non ha partecipato alla gara per essere stato colpito prima dell’inizio
ca, adesso occupata dal Benevento. Dal punto di vista puramente calcistico, al Comunale si è visto solo una squadra in campo: l'Arezzo. I calabresi, a dir la verità, hanno dato una bella mano ai padroni di casa. In netta difficoltà fisica, frastornati ancora dalla sconfitta patita con il Gallipoli domenica scorsa, gli uomini di Moriero sono apparsi fantasmi in campo, in piena balia di Cari e soci. La prima rete amaranto arriva all'8'. Bondi va in percussione centrale e serve Croce, partito in posizione regolare. I difensori, sperando nel fuorigioco, rimangono a guardare l'esterno amaranto che batte facilmente Farelli. Appena prima della mezz'ora, trovano il raddoppio. Calcio d'angolo, Matute prolunga di testa sul secondo palo per Chianese che viene atterrato da Sco-
gnamiglio. Rigore ineccepibile che lo stesso centravanti amaranto trasforma. Sei minuti della ripresa e l'Arezzo archivia la pratica. Nuovo calcio d'angolo, Chianese amministra palla sul secondo palo e serve l'accorrente Bricca. Il tiro del terzino viene respinto in tuffo da Farelli, nuova conclusione di Beati ancora respinta da Farelli, alla fine il tocco decisivo è di Terra. Al 22' c'è gloria anche per Cavagna che batte Farelli con un tiro da fuori area deviato da un difensore. E il Crotone? È apparsa la bruttissima copia della squadra che ha lottato fino alla scorsa settimana per la vittoria del campionato. Quanto abbia influito la vicenda Galeoto non lo si può sapere. Gli uomini di Moriero si sono visti in attacco soltanto nella parte finale dell'incontro, quando il risultato dell'incontro non era più in
Il calciatore ha avuto cinque giorni di prognosi
discussione. Da annotare per i calabresi, due pali, il primo, esterno, di Aurelio al termine di una bella discesa sulla sinistra di Morleo, il secondo, da calcio d'angolo, di Caetano ma l'Arezzo si stava già rilassando e godendo il vantaggio. Prima del fischio finale il centrocampista aretino Beati fa spaventare tutti i giocatori in campo e gli spettatori. Cadendo male il giocatore perde conoscenza. Scene di panico fra i giocatori che richiamano immediatamente i medici. Beati, dopo aver perso conoscenza, riprende i sensi e viene portato all'ospedale per accertamenti. Gli verrà riscontrato un trauma cranico/cervicale, le sue condizioni non destano preoccupazioni. Al fischio finale il Crotone rientra negli spogliatoi a testa bassa per una sconfitta che fa male. Adesso mister Moriero dovrà dare una scossa ai suoi giocatori perché se la compagine calabrese dovesse scendere in campo così anche nei playoff la via della serie B sarebbe veramente impervia.
CAETANO (5) - Impalpabile. Nel secondo tempo colpisce un palo di testa ma è l'unico momento in cui si fa notare. BASSO (5,5) - Vale il discorso fatto per Petrilli. Movimento e voglia non si discutono, i risultati, però, non arrivano. Ma non è solo colpa sua. AURELIO (5) - Dovrebbe essere il terminale offensivo delle azioni calabresi. Ma non punge. Colpisce un palo esterno nella ripresa ma la sua prova rimane negativa. g. m.
Francesco Moriero
In sala stampa solo il direttore sportivo e si sofferma sull’aggressione a Galeoto
Ursino: «Sono esterrefatto per l’accaduto»
Il ds del Crotone Peppe Ursino
AREZZO - Il dopo ArezzoCrotone è monopolizzato dalla vicenda Galeoto. La partita passa in secondo piano, tant'è che in sala stampa non si presenta nessun rossoblù a commentarla. Invece, davanti ai taccuini dei giornalisti arriva il direttore sportivo Ursino che spiega cosa sarebbe accaduto negli spogliatoi dello stadio Comunale prima che avesse inizio l'incontro. «Prima di tutto bisogna raccontate la verità - invita perentorio il d.s. rivolto ai cronisti - sono esterrefatto per l'accaduto. Un giocatore che ne colpisce un altro è una cosa che non mi era mai capitato di vedere». Di fatto Ursino non ha visto direttamente cosa sia accaduto, la sua verità è quella dei suoi giocatori. E' certo, però, che sull'andamento della partita il d.s. ha verificato che il Crotone visto non era
il suo Crotone. «I compagni di squadra di Galeoto erano sotto shock e, quindi, non hanno mostrato il loro reale potenziale». Alla domanda se la dirigenza calabrese intendesse proporre o meno reclamo sulla regolarità della partita Ursino nega tale eventualità ma aggiunge. «Sarà la Procura Federale a definire l'episodio. Di fatto l'organo federale vaglierà il referto del Pronto Soccorso dell'Ospedale di Arezzo che parla di trauma cranico/cervicale a causa di aggressione di persona nota. E, conseguentemente, rilascia a Galeoto una prognosi di 5 giorni». Ma tanto è bastato perché il terzino destro calabrese, pure ex della sfida, saltasse l'incontro. L'altro, la persona nota, è il brasiliano Renato Rafael Bondi che avrebbe avuto un diverbio con Galeoto che pa-
re abbia avuto inizio alla fine della partita d'andata. Di certo ciò che è avvenuto è già opera d'inchiesta della Procura Federale che, nel post-partita, avrebbe già sentito lo stesso Bondi. Sulla vicenda non ci sono reazioni ufficiali dell'Arezzo, l'unica dichiarazione rilasciata, sempre in conferenza stampa, è quella del portiere amaranto Pao-
letti. «Ho dovuto - dice il portiere dell’Arezzo - portare fuori di peso Galeoto che era entrato nel nostro spogliatoio, unica cosa che non si può fare. Era fortemente alterato ed io, appunto, l'ho portato fuori della porta. Solo dopo mi è stato riferito che Galeoto era stato accompagnato all'ospedale».
32 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Artistico porta la squadra di Torricelli al terz’ultimo posto
Il balzo della Pistoiese PISTOIESE REALMARCIANISE
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PISTOIESE (4-3-1-2) : Mareggini 6; Di Berardino 6, Fiasconi 6, Ghinassi 6, Bartolucci 6; Breschi 6 (27' st Cortese sv), Muwana 6, Lanzillotta 5,5 (18' st Guerri 6); Bellazzini 6 (35' st Femiano sv); Artistico 6, Dal Rio 6. A disp.: Bindi, Cutrupi, Di Fatta, Bianchini. All.: Torricelli 6. REAL MARCIANISE (4-2-3-1) : Fumagalli 6; Ciano 6, Porpora 5,5 (15' st D'Apice 6), Murolo 5,5, Russo 6; Della Ventura 6 (33' st Tedesco sv), Romano 6; Manco 6, Poziello 6 (23' st Di Napoli 6), Galizia 6; Innocenti 6. A disp.: Mezzacapo, Vanacore, Compagnone, Montanari. All.: Fusi 6. ARBITRO : Manna di Isernia RETE : st 27' Artistico. NOTE : terreno in splendide condizioni. Spettatori 941 per un incasso di 9.300 euro. Ammoniti: Dal Rio, Bartolucci, Porpora. Angoli 5-5. Recupero: pt 2'; st 4'. PISTOIA -Il risultato che ci si poteva attendere, al termine di una partita che, al contrario, forse non ci aspettava. Sì, perché se è vero che alla vigilia la Pistoiese, in lotta per salvarsi, era data favorita su un Real Marcianise decisamente più tranquillo, considerata l'ottima classifica, alla
L’esultanza di Artistico e lo sconforto del Marcianise
luce di quel che è stato bisogna riconoscere che la formazione gialloverde ha senz'altro fatto una buona, buonissima impressione. E' stata, semmai, la Pistoiese, specie nel primo tempo, a essere sottotono, poco “cattiva” agonisticamente e per nulla lucida (colpa del caldo, come detto da Torricelli in sala stampa?). Sono gli arancioni, privi di Palermo, Della Penna e Fautario, a partire in modo incoraggiante (ma, come scritto, sarà un fuoco di paglia). Cresce pro-
gressivamente il Real Marcianise, che guadagna metri sul rettangolo verde. Gli uomini di Fusi vanno alla conclusione all'11' con Galizia che mette a lato dalla distanza, al quarto d'ora con Della Ventura, che sfiora il palo alla destra di Mareggini sempre con un tiro da lontano, e al 34' con Manco che sparacchia alto da fuori area. E l'inizio di secondo tempo pare in linea con il primo: ci si attenderebbe la vis pugnandi della Pistoiese e invece il Real Marcianise
non solo continua a difendersi con ordine, ma prova anche a far male. Al 5', su preciso cross dalla sinistra di Bellazzini, il solito Dal Rio, ancora di testa, tenta la via del gol. All'8', nel giro di pochi secondi, dapprima è Romano a provarci e poi Galizia, con un traversone dalla sinistra, che attraversa tutta l'area di rigore, su cui manca la deviazione vincente di Innocenti. Due minuti più tardi i padroni di casa, che cercano disperatamente di alzare il ritmo per di-
ventare più insidiosi, reclamano il penalty per un presunto fallo di Murolo su Dal Rio nei sedici metri: Manna di Isernia fa proseguire, così come aveva fatto e farà in altro paio di occasioni che avevano visto e vedranno protagonista Artistico. Al 16', sugli sviluppi di un corner calciato da Bellazzini, Fiasconi, portatosi in avanti, con un colpo di testa va vicino al bersaglio. La Pistoiese spinge, ma non domina, come si supporrebbe, visto che ha necessità disperata del bottino pieno. Al 23', infatti, una splendida verticalizzazione di Galizia pone Romano a tu per tu con Mareggini, ma il centrocampista spara alto. Al 26' è bravo il portierone arancione a bloccare un tentativo di Galizia. Poi, all'improvviso, il gol del vantaggio arancione: è il 27' quando Murolo perde banalmente il pallone in fase di disimpegno, Artistico, sin lì evanescente, si trova la strada spianata verso la porta e con un sinistro chirurgico trafigge Fumagalli alla sua sinistra dai 13 metri. La gara finisce qui, anche se, in verità, proprio allo scadere Tedesco avrebbe il pallone per impattare il punteggio: ma in piena area temporeggia e la palla viene messa in angolo dai difensori arancioni. Insomma finisce secondo pronostico, ma il Real Marcianise fa davvero una bella figura. Gianluca Barni
Taranto nel baratro, Di Gennaro firma mezza serie B
La festa è solo rimandata GALLIPOLI TARANTO
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GALLIPOLI (4-3-3) : Rossi 7; Vastola 6,5, Molinari 6,5, Antonioli 6, Suriano 6,5; Russo 6, Esposito 6,5, Buzzegoli 6 (37' st Cangi sv); Ginestra 5,5 (24' st Sansone 5,5), Di Gennaro 7,5, Mounard 5 (17' st Riccardo 5,5). A disp.: Sciarrone, Cini, Cimarelli, Marzeglia. All.: Giannini 6,5. TARANTO (4-2-3-1) : Barasso 5; Sosa 6, Migliaccio 5,5, Prosperi 5,5, Di Bari 6; Giorgino 6 (33' st Dionigi sv), Lima 6,5; Carrozza 6 (12' st Caturano 5,5), Sciaudone 5,5 (29' st Lolli sv), Micco 6; William 5,5. A disp.: Nordi, Cesareo, Paolucci, Miglietta. All.: Stringara 6. ARBITRO : Gambini di Roma 6. RETE : st 31' Di Gennaro. NOTE : spettatori 3000 circa (327 provenienti da Taranto). Ammoniti: Giorgino, Vasola, Dionigi. Angoli 3-1 per il Gallipoli. Recupero: pt 2'; st 5'. GALLIPOLI - Francesco Di Gennaro decide il derby dello Ionio ed assegna tre punti pesantissimi per la vittoria finale del campionato del Gallipoli, che vanta ben cinque punti sul Benevento a due giornate dal termine. Addirittura la squadra di Beppe Giannini ha festeggiato per ben cinque minuti la serie B (prima del gol-vittoria del Benevento sul campo della Juve Stabia e la sconfitta del Crotone ad Arezzo). Il Taranto invece cade per la decima volta di fila in trasferta e viene agganciato al quintultimo posto dal Pescara, lasciandosi così risucchiare nella zona playout. Il Gallipoli incassa la diciannovesima vittoria in campionato, confermandosi lo squadrone con più vit-
torie di tutta la Prima Divisione, grazie al sigillo della ripresa di Di Gennaro, che sigla la sua tredicesima rete in questo campionato ed eguaglia il bottino dello scorso campionato. Per quanto riguarda il derby c'è da registrare la grossa cornice di pubblico, pronto a partecipare ad una giornata storica. Giannini schiera i suoi secondo il solito 4-3-3 (unica variazione di Buzzegoli per Zampa). Mentre Stringara ridisegna tatticamente un nuovo Taranto, che rinuncia al 34-1-2 per il 4-2-3-1 con Giorgino e Lima davanti alla linea difensiva a quattro e con l'unica punta William supportata alle spalle da Carrozza, Sciaudone e Micco. La sfida mette in palio tre punti importanti per i rispettivi obiettivi e lo si vede in campo, dove le due squadre ragionano sin troppo.
Addirittura è il Taranto a regalare le prime emozioni con un tiro di Carrozza al 16' deviato in angolo, ed al 23' Sciaudone si ritrova tra i piedi il pallone del possibile vantaggio, ma si fa ipnotizzare da Gegè Rossi, che chiude la propria porta con un grande intervento da autentico numero uno. Il Gallipoli non appare bello e frizzante come nelle altre occasioni, ma c'è è prova a graffiare come può dimostrando praticità. Al 33' arriva l'occasionissima dei giallorossi ionici su punizione di Molinari: devia Di Gennaro e la palla colpisce il palo interno e poi viene subito raccolta da Barasso. Al 43' Buzzegoli tenta senza successo il tiro deviato in angolo. Nella ripresa è il Taranto a confezionare al 18' una grande occasione: William non approfitta di un malinteso tra Rossi e Antonioli e
piazza un pallonetto alto. Poi al 23' è Sciaudone a mancare il pallone del vantaggio con un tiro impreciso. Il Gallipoli prova a reagire e cerca in attacco gli spazi, che vengono negati dalle buone chiusure del reparto arretrato tarantino. Al 27' è Vastola a tentare di strappare la ragnatela costruita dagli ospiti con una sciabolata, che termina di poco a lato. E' il preludio al vantaggio che arriva al 31': Suriano crossa in area, erroraccio-papera del portiere Barasso ed arriva lo zampino vincente di Di Gennaro, che fa scoppiare il boato del Bianco in un autentica bolgia. Per cinque minuti la squadra di Beppe Giannini è la vincitrice del campionato. Poi il gol del Benevento a Castellammare tiene ancora aperto il campionato, anche se il Gallipoli è con un piede e mezzo in serie B. Pasquale Marzotta
Il gol di Di Gennaro
Doppietta di Germinale, centri di Mancino e Zanetti. Il Lanciano non è ancora matematicamente salvo
Sembra Zemanlandia: la rincorsa del Foggia continua FOGGIA VIRTUS LANCIANO
4 1
FOGGIA (4-2-3-1) Bremec 6; Colombaretti 6, Lisuzzo 6, Zanetti 7 (22' st D'Andrea sv), Pedrelli 7 (37' st Pezzella sv); Pecchia 6 (27' st Trezzi sv), D'Amico 6, Mancino 7; Troianiello 7, Germinale 7, Salgado 6. A disp.: Milan, Velardi, Piccolo, Malongà. All.: Novelli 7. VIRTUS LANCIANO (4-5-1) : Aridità 6; Bognar 5, Bolic 6, Oshadogan 5, Vincenti 5; Margarita 6,5, El Kamch 6, Cossu 6 (27' st Amenta 6), Romano 6,5 (37' pt Tarquini 6), Mammarella 6; Morante. A disp.: Bordeanu, Musca, Daleno, Morabito, Pagliarini. All.: Pagliari 6. ARBITRO : Coccia di San Benedetto 6. RETI : pt 8' Mancino (F), 13' Germinale (F); st 14' Zanetti (F), 42' Amenta (L), 45' Germinale (F). NOTE : spettatori 5000 circa con sparuta rap-
presentanza ospite: Espulso al 38' st il tecnico della Virtus Lanciano, Pagliari, per proteste. Ammoniti: Pecchia, Oshadogan, Bremec. Angoli 2-2. Recupero: pt 2'; st 7'. FOGGIA - Pronti via e il Lanciano capisce che si sarebbe trattato di un monologo. All'8' Pecchia pennella al centro, la difesa abruzzese resta piazzata e Mancino appoggia di testa in rete (i lancianesi reclamano un fuorigioco). Cinque minuti dopo gol fotocopia, stavolta lo spiovente è di Troianiello e a metterla dentro - sempre su cortese invito dei centrali abruzzesi - è Germinale. E ce ne sarebbe addirittura un terzo di gol con questo schema, quando al 26' Mancino batte una punizione e Lisuzzo firma quello che sembrava il terzo sigillo: salvo l'annullamento di Coccia. Solo a questo punto esce il Lanciano, Romano mette in mezzo e Margarita girandosi in area coglie la traversa. Siamo al 28' e il Lanciano pren-
de confidenza, sempre Romano sfonda sulla destra e appoggia prima per Margarita poi per Morante: il suo tiro, con la bandierina del collaboratore sollevata, finisce inutilmente in rete pareggiando il conto delle reti annullate. Al 37' Romano, fino ad allora l'elemento più pericoloso, esce per infortunio. Le squadre rientrano in campo per la ripresa con gli organici immutati, ma non succede nulla fino al 14', quando su una punizione di Mancino Zanetti firma il 3 a 0. Si passa alla noia più totale. A tempo scaduto, siamo al 42', Amenta raccoglie un suggerimento nell'area rossonera e la mette sotto l'incrocio di Bremec. E come se il Foggia si scuotesse, perché su contropiede di Troianiello l'indomito Germinale realizza il gol del 4 a 1. Il Lanciano rinvia le procedure di salvezza a domenica prossima, quando al “Biondi” arriverà un Gallipoli a cui basta un punto per approdare in serie B. Manuel Piantoni
33 Gara già decisa nei primi 45’. Poi ritmi bassi e sigillo finale di Mezavilla
Lunedì 4 maggio 2009
Il derby è targato Perugia Pagani-Raimondi lanciano i biancorossi di Pagliari col Foligno PERUGIA FOLIGNO
3 0
PERUGIA (4-4-2): Benassi 6; Calori 6, Raimondi 7,5, Accursi 6,5, Pagani 7; Stamilla 7, Pizzolla sv (22' pt Boldrini 7), Mezavilla 6,5, Cutolo 6 (27' st Ubaldi sv); Mazzeo 6,5 (1' st De Giorgio 6), Del Core 6; A disp.: De Marco, Barbagli, Fiorucci, Federici. All.: Pagliari 6,5. FOLIGNO (4-3-1-2): Ripa 5,5; Gregori 5 (34' st Sciani sv), Buscaroli 5,5, Guastalvino 6, Petterini 6; Mandorlini 6, Signori 5,5, Furiani 5,5 (11' st Cesaretti 6); Coresi 4,5; De Paula 5, Cipolla 4,5 (27' st Turchi sv). A disp.: Conti, Pencelli, Bisello Ragno, Fiuzzi. All.: Pizzimenti 5. ARBITRO: Gallione di Alessandria 6. RETI: pt 19' Pagani, 45' Raimondi; st 45 Mezavilla. NOTE: giornata fredda, terreno in ottime condizioni, cielo nuvoloso. Spettatori 4000 circa. Ammoniti: Stamilla, Pagani, Calori, Coresi. Angoli 3-3. Recupero: pt 3'; st 3.' PERUGIA. E' biancorosso il derby umbro. Due gol arrivati dai difensori e nel finale quello di Mezavilla fanno pendere la bilancia dalla parte del Perugia. Il Foligno cade 3-0, ma i padroni di casa hanno meritato sul campo i tre punti. Quello che va in scena al “Curi” è un vero e proprio derby salvezza
Lo stacco aereo di Pagani per il gol dell’1-0
tra due squadre che erano partite con tutti altri traguardi considerando che nella scorsa stagione entrambe avevano disputato i play off per andare in serie B. Il Perugia scende in campo con il 4-4-2. Sulla fascia sinistra Pagliari non sceglie né De Giorgio né Boldrini ma Cutolo. Pizzolla sostituisce lo squalificato Gatti. Pizzimenti da parte sua ribadisce il 4-3-1-2 con il rientrante Coresi al posto di Cesaretti. Derby salvezza si diceva ecco allora che i giocatori nelle battute iniziali sono contratti e sbagliano tanto. In campo, almeno come ap-
proccio, sta meglio il Foligno che comanda il gioco ma non riesce a rendersi pericoloso. E allora il Perugia alla prima occasione passa in vantaggio. Punizione di Mazzeo, respinge la difesa, dal vertice dell'area Stamilla rimette in mezzo dove c'è Pagani che di testa incrocia sul secondo palo: Ripa è battuto quando corre il 19'. Tre minuti dopo gli animi si accendono. Pizzolla rimane a terra (verrà sostituito da Boldrini), il Foligno continua a giocare e quando l'azione svanisce ecco i primi focolai di rissa placati dall'arbitro. Il Perugia va vicino al
raddoppio al 26'. Contropiede perfetto orchestrato da Raimondi, Boldrini e Mazzeo. Il difensore argentino segue l'azione e viene servito in area solo davanti a Ripa sull'angolo dell'area piccola. Ma il portiere folignate riesce in uscita disperata a deviare in corner. Il Foligno si spegne con il passare dei minuti e cresce il con la qualità il Perugia. Stamilla con un tiro al volo, si coordina perfettamente, ma il tiro va fuori. Spinge ancora il Perugia e arriva il raddoppio. Azione identica al primo gol. Angolo di Cutolo, la palla esce fuori dall'a-
rea, Stamilla piomba sulla sfera rimette nel mezzo e stavolta è Raimondi, lasciato solo in area, a segnare il 2-0. La spinta dei biancorossi non si placa. Mezavilla, in pieno recupero, serve Del Core: l'attaccante controlla e tira a girare. La palla sbatte sull'incrocio, sulla ribattuta piomba Mezavilla ma Ripa riesce ad anticiparlo e mettere in corner. I ritmi della ripresa sono decisamente più bassi. Pagliari è costretto a lasciare Mazzeo negli spogliatoi per un problema ad una spalla. Entra De Giorgio e Cutolo va a fare la seconda punta. Pizzimenti intorno al 10' prova a giocare la carta Cesaretti. Un minuto dopo il Perugia va vicino al tris. Ripa rilancia male di piede, Cutolo dalla trequarti prova con il lob di prima a centrare la porta sguarnita. Palla alta. Il Foligno si vede dalle parti di Benassi con Cesaretti al 24'. Il suo tiro va sopra la traversa. Il secondo tiro in porta di marchio biancazzurro è di Coresi. Il folignate ci prova direttamente da calcio di punizione, la barriera si apre, il pallone passa lentamente e Benassi può bloccare in maniera facile. Dopo i due gol nel primo tempo i padroni di casa si limitano a controllare con il Foligno che non riesce mai a rendersi realmente pericoloso dalle parti di Benassi. La parola fine sull'incontro la mette Mezavilla che in contropiede segna il 3-0. Pasquale Sorrentino
I metelliani creano parecchio senza trovare il guizzo
Il muro della Ternana regge Playoff in salita per la Cavese CAVESE TERNANA
0 0
CAVESE (4-3-2-1): Marruocco 6; Frezza 6,5, Farina 6, Ischia 6, Nocerino 6 (28' st Lacrimini 6,5 ); Alfano 6, Anaclerio 5,5, Favasuli 6 (10' st Aquino 5,5); Tarantino 5,5, Schetter 6; Bernardo 5,5 (38' st Romeo sv). A disp.: Petrocco, Cipriani, Riccio, Scartozzi. All.: Camplone 5. TERNANA (4-4-2): Visi 6; Bizzarri 6, Di Dio 6, Tedeschi 6, Bertoli 6; Del Grosso 6,5, Di Deo 6,5, Papini 6, Morello 6; Rigoni 5 (28' st Perna 6), Tozzi Borsoi 5,5 (35' st Burrai sv). A disp.: Scarzanella, Borghetti, Perney, Mauri, Scappini. All.: Baldassarri 6. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6. NOTE: spettatori 2800 circa con 20 tifosi ospiti . Ammoniti: Nocerino, Di Dio, Anaclerio, Alfano e Bertoli. Angoli 11-1 per la Cavese. Recupero: pt 1'; st 0'. CAVA DE' TIRRENI. Si
complica il cammino della Cavese verso i play-off. La Ternana, con una gara molto difensiva, riesce a portare via un punto importante dal “Simonetta Lamberti”. Metelliani con infermeria vuota e nessun atleta fermato dal giudice sportivo. Di contro, umbri decimati: fuori Cardona, Concas e Piccioni, squalificati, a cui va aggiunto Sartor, infortunato. Nel primo tempo, più Cavese che Ternana. Subito, al 4', cross di Nocerino e girata di testa Schetter ma specchio della porta non inquadrato. Favasuli dalla sinistra ( 14' ) crossa al centro, pallone che balla a sei metri dalla porta difesa da Visi, Alfano non riesce a spingerlo dentro e a festeggiare, così, la presenza numero 150 con la Cavese con un gol. Buona occasione per i padroni di casa al 20': Tarantino recupera palla sulla trequarti, serve Schetter che, giunto sul fondo, pennella un cross per la testa di Bernardo.
Buono lo stacco del centravanti ma il pallone sfiora il palo. Al 24', la Ternana si affaccia per la prima volta in area metelliana. Rimessa laterale di Del Grosso, torre di Tozzi Borsoi, Rigoni senza coordinazione calcia alto. Recupera poi palla a metà campo Tozzi Borsoi (28') e, giunto ai venticinque metri, prova il tiro ma Marruocco non si lascia sorprendere. Palla gol per i locali alla mezz'ora: Favasuli va in profondità, velo di Nocerino per Tarantino, cross basso, Schetter manca l'appuntamento con il pallone ad un metro dalla linea di porta. Pasticcio difensivo al 37' nell'area umbra, Di Dio e Del Grosso chiudono Schetter ma il rilancio del difensore colpisce Del Grosso e termina in angolo sfiorando il palo. Ad inizio di ripresa, stessi uomini e stessi moduli. Poi, dopo dieci minuti, il mister aquilotto Camplone inserisce Aquino in luogo di Favasuli e cambia il mo-
Un tentativo di Tarantino, contrastato dalla difesa della Ternana
dulo passando al 4-2-3-1. Aumenta la pressione dei campani ma la Ternana si difende adenti stretti. Punizione al 19' di Anaclerio dai trenta metri, in area svetta Ischia, sganciatosi in avanti, ma il pallone termina fuori. Va via Tarantino sulla destra (26'), cross dal fondo, Bernardo di piatto colpisce troppo leggermente. Schetter, poi, al 29' pro va il tiro-cross, Visi si salva con difficoltà. Entrambe le squadre immettono for-
ze fresche nella fase finale del match. La Cavese prova il tutto per tutto per vincere, mentre gli ospiti provano a spezzare il ritmo degli avversari, per addormentare il match e conservare il prezioso 0-0. Alla mezz'ora, ripartenza di Papini, servizio in profondità per Perna che vedendo Marruocco fuori dai pali prova a sorprenderlo con un pallonetto dai trenta metri, pallone di poco alto: è la prima volta nella ripresa che gli ospiti si affacciano nell'area loca-
le. La Cavese riprende l'arrembaggio ma le finalizzazioni sono inefficaci, quindi Camplone prova l'ultimo cambio e mette nella mischia l'altra punta, Romeo, in sostituzione dello stanco Bernardo. Proprio in pieno recupero ( 47' ) la Cavese spreca l'occasione migliore: Lacrimini, dalla sinistra, va al cross per Romeo, che di testa, tutto solo, spedisce fuori con Visi immobile. Matteo Giordano
LEGA PRO I RISULTATI DELLA 32ª GIORNATA 1^ DIVISIONE – GIRONE A
2^ DIVISIONE – GIRONE A
2^ DIVISIONE – GIRONE B
Cremonese - Reggiana 3-2 Lumezzane - Pergocrema 0-2 Padova – Lecco 2-1 Portogruaro - Pro Patria 0-1 Pro Sesto - Novara 2-0 Ravenna - Monza 0-0 Sambenedettese – Legnano 1-0 Spal – Cesena 0-1 Verona – Venezia 2-2 CLASSIFICA: Pro Patria, Cesena 56 punti; Reggiana, Ravenna 53; Spal, Padova 50; Verona 46; Lumezzane 44; Novara 43; Cremonese 42; Pergocrema 41; Portogruaro 37; Monza 36; Pro Sesto 34; Lecco 32; Sambenedettese, Legnano 30; Venezia 28. Venezia 4 punti di penalità PROSSIMO TURNO – 16^ GIORNATA RITORNO – 10/05 – ORE 15.00 Cesena – Cremonese Lecco - Spal Legnano - Portogruaro Monza - Verona Novara – Lumezzane Pergocrema – Pro Sesto Pro Patria – Sambenedettese Reggiana – Padova Venezia - Ravenna
Alessandria – Pro Vercelli 0-0 Alghero – Pizzighettone 1-0 Canavese Valenzana 1-0 Como - Sudtirol 3-2 Itala San Marco – Olbia 3-1 Mezzocorona – Ivrea 0-1 Pavia – Montichiari 2-1 Rodengo – Sambonifacese 1-0 Varese - Carpenedolo 1-1 CLASSIFICA: Varese 57 punti; Alessandria 55; Como 54; Rodengo Saiano 52; Olbia 51; Itala San Marco, Sambonifacese 50; Canavese 43; Ivrea, Mezzocorona 39; Montichiari 38; Pavia 37; Pro Vercelli 36; Sudtirol 35; Alghero 34; Valenzana 32; Pizzighettone, Carpenedolo 29. Pavia 5 punti di penalità PROSSIMO TURNO – 16^ GIORNATA RITORNO – 10/05 – ORE 15.00 Carpenedolo – Rodengo Ivrea – Pavia Montichiari – Alessandria Olbia – Canavese Pizzighettone – Mezzocorona Pro Vercelli - Alghero Sambonifacese – Itala San Marco Sudtirol - Varese Valenzana – Como
Bassano – Cuoiopelli 2-0 Bellaria Igea – Gubbio 0-0 Carrarese – Colligiana 1-0 Celano - Prato 4-4 Cisco Roma - Giacomense 0-2 Figline – Rovigo 1-1 Giulianova - Sangiovannese 1-0 Poggibonsi - San Marino 1-1 Sangiustese – Viareggio 1-1 CLASSIFICA: Figline 61 punti; Giulianova 55; Prato, Viareggio 54; Bassano Virtus 49; Cisco Roma 47; Giacomense, Carrarese, Sangiustese 42; Gubbio 40; Celano Olimpia 39; Sangiovannese 37; Colligiana 36; Poggibonsi 35; Cuoiopelli 34; San Marino 33; Bellaria 31; Rovigo 27. Cisco Roma 1 punto di penalità PROSSIMO TURNO – 16^ GIORNATA RITORNO – 10/05 – ORE 15.00 Colligiana - Figline Cuoiopelli - Carrarese Giacomense - Bellaria Igea Gubbio - Sangiustese Prato – Cisco Roma Rovigo - Poggibonsi San Marino - Celano Sangiovannese – Bassano Viareggio – Giulianova
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Lunedì 4 maggio 2009
Risultati e classifica Aversa N.-Noicattaro
32ª giornata Marcatori
2-1
5´ Lucioni (N); 36´ Perna (A); 67´ Arini (A)
Cassino-Isola Liri
2-0
Catanzaro-Cosenza
0-0
Gela-V. Lamezia
1´ Franciel (G); 24´ Esposito P. (G); 35´ Manca (VL); 46´ Franciel (G)
3-1
Melfi-Barletta
1-2
51´ Morello; 83´ Molinaro
COSENZA
65
32 19 8
GELA
60
32 16 12 4 41 23 16 9
CATANZARO
53
32 13 14 5 35 23 16 8
PESCINA VG
53
23´ Pollidori (B); 41´ De Angelis (M); 87´ Fabbro (B)
ANDRIA
Monopoli-Manfredonia
2-0
Pescina Vg-Igea V.
1-0
Scafatese-Vibonese
2-1
1 22 6 16 8
4
4 15 8 23 +1
6
1 23 9 16 7
6
3 18 14 18 -4
7
1 20 10 16 5
7
4 15 13 12 -11
32 13 14 5 40 29 16 7
8
1 17 9 16 6
6
4 23 20 11 -11
51
32 15 6 11 33 27 16 8
3
5 20 14 16 7
3
6 13 13 6 -13
CASSINO
49
32 11 16 5 37 25 16 6
6
4 22 15 16 5 10 1 15 10 12 -15
BARLETTA
41
32 9 14 9 28 27 16 5
9
2 16 12 16 4
5
7 12 15 1 -23
NOICATTARO
41
32 9 14 9 24 25 16 7
6
3 15 9 16 2
8
6
42´ Lagnena (S); 77´ Di Franco (V); 90´ Variale (S)
SCAFATESE
41
32 11 8 13 30 34 16 9
4
3 22 13 16 2
4 10 8 21 -4 -23
Val di Sangro-Andria
MONOPOLI
40
32 8 16 8 40 34 16 6
7
3 22 14 16 2
9
5 18 20 6 -24
IGEA V.
37
32 7 16 9 26 24 16 5
8
3 16 9 16 2
8
6 10 15 2 -27
MELFI
37
32 8 13 11 36 39 16 5
5
6 20 18 16 3
8
5 16 21 -3 -27
AVERSA N.
36
32 8 12 12 29 33 16 7
5
4 18 12 16 1
7
8 11 21 -4 -28
MANFREDONIA
34
32 8 11 13 19 29 16 7
5
4 17 12 16 1
6
9
VAL DI SANGRO
32
32 7 11 14 25 39 16 7
8
1 13 6 16 0
3 13 12 33 -14 -32
VIBONESE
31
32 6 13 13 20 34 16 4
6
6 13 16 16 2
7
7
7 18 -14 -33
ISOLA LIRI
30
32 5 15 12 24 36 16 5
8
3 17 12 16 0
7
9
7 24 -12 -34
V. LAMEZIA
21
32 4
6
9 10 24 16 3
3 10 9 24 -29 -43
43´ e 62´ Balistreri 19´ Laboragine
34´ (r) Cavaliere
Prossimo turno
0-1
33ª giornata 10/05/09 ore 15.00
Andria-Aversa N. Barletta-Val di Sangro Cosenza-Melfi Igea V.-Monopoli Isola Liri-Gela Manfredonia-Pescina Vg Noicattaro-Catanzaro V. Lamezia-Scafatese Vibonese-Cassino
5 37 14 16 11 4
9 19 19 48 16 1
9 16 -1 -23
2 17 -10 -29
18 RETI: De Angelis (4) (Melfi) 15 RETI: Franciel (4) (Gela) 14 RETI: Ceccarelli (1) (Monopoli) 13 RETI: Caputo (Catanzaro) 11 RETI: Pignalosa (Isola Liri); Arcamone (Pescina VdG) 9 RETI: Cavaliere (1) (Andria); Bettini (1) (Pescina Vdg); Varriale (2) (Scafatese) 8 RETI: Mastrolilli (1) (Andria); Balistreri (Monopoli); Grillo (1) (Val di Sangro) 7 RETI: Perna (Aversa Normanna); Montella A. (Catanzaro); La Porta (3) (Igea Virtus); Merini (Melfi) 6 RETI: Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino) 5 RETI: Morello (Cassino); Iannelli (Catanzaro); Galantucci (1), Mortelliti e Polani (Cosenza); Pasca (Gela); Bongiovanni (2) e Scopelliti (Igea Virtus); Santarelli (Monopoli); Mitra (Melfi); Cruciani (Pescina); Martone (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano (Aversa Normanna); Caracciolese (Barletta); Casoli e Mezgour (Cassino); Catania e Danti (Cosenza); Esposito P. e Marinucci (Gela); Luciano, Rana e Siclari (Noicattaro); Izzo (Scafatese); Melis (1 rig) (Vibonese); Ragatzu (1) (Vigor Lamezia)
Pollidori e Fabbro a segno per i pugliesi. A Cosenza un punto basterebbe alla capolista
Melfi, la salvezza incompiuta Ko interno col Barletta che festeggia la permanenza. Inutile gol di De Angelis MELFI BARLETTA
1 2
MELFI (4-4-2) : Russo 6, Fumai 5,5, Gabrieli 5,5, Castaldo 5,5 Gambi 5,5, Tufano 5, Bacchiocchi 5,5( dal 14 st Mitra 5,5), Maisto 5,5, Sciannamè 5,5 ( dal 23 st Frasca 5,5), Merini 5,5 ( dal 35 st Torre ), De Angelis 7. All Palumbo 5. A disposizione: Merlano, Rizzo, Bizzarri, Petagine BARLETTA (4-4-2) : Furlan 6,5, Mastronicola 6, Tangorra 6,5, Sabini 6, Fabbro 7, Merito 6,5, Pollidori 7, Daleno 6,5, Vignola 6,5, ( dal 42 st Rizzi), Omolade 6,5 ( dal 46 st Iervolino), Caracciolese 6, ( dal 31 st Laviano). All Sanderra 6,5. A disposizione: Rodrigo, Toscano, Moring, Stefanini. ARBITRO : Costantini di Perugia (Amati - Vitelli) RETI : 23 pt Pollidori, 41 pt De Angelis 41 st Fabbro ESPULSI : Tufano e Moring a fine partita NOTE :Ammoniti: Gabrieli, Sciannamè, Fabbro, Sabini, Pollidori, Omolade. Spettatori 1300 circa di cui 200 provenienti da Barletta. Giornata piovosa terreno scivoloso AVETE presente quei corridori che ad un passo dal traguardo, iniziano a sbandare, perdere forze e concentrazione, facendosi attanagliare dalla paura di non farcela? E' un po' quello che sta accadendo al Melfi che non riesce a chiudere la pratica salvezza, restando pericolosamente in bilico. Con il Barletta è arrivata la prima sconfitta interna del girone di ritorno, macchiato adesso da un cammino che nelle ultime domeniche appare decisamente affanno-
L’esultanza del Melfi dopo il gol di De Angelis
so. Seconda sconfitta consecutiva dopo lo scivolone di Andria. Al Valerio i tre punti mancano dal 15 marzo scorso, uno a zero al Val di Sangro. Da allora due pari e la battuta d'arresto con il Barletta, giunta a cinque minuti dal termine, quando il pareggio sembrava risultato già scritto. Un pari che sarebbe servito enormemente al Melfi, che ora deve gestire tre lunghezze di margine a due partite dal termine. Fortuna che Manfredonia e Val di Sangro hanno perso i loro rispettivi incontri. Ora ci si augura che il Cosenza domenica prossima non forzi la mano, accontentandosi del punto che sancirebbe la promozione matematica in Prima Divisione.
Vedremo. Al via della gara qualche sorpresa nelle formazioni. Palumbo lascia fuori Mitra, favorendo l'ex di turno Bacchiocchi. Sciannamè laterale a sinistra, con Gilfone in tribuna, Sanderra sull'altro fronte, privo degli squalificati Ike e Salvagno, e dell'infortunato De Cecco, tiene fuori l'argentino Laviano, schierando Omolade al fianco di Caracciolese. Primi minuti di studio, in cui da registrare c'è solo lo scontro fortuito tra Gabrieli e Castaldo con quest'ultimo costretto per qualche minuto ad uscire dal campo. La prima occasione è targata Barletta. Omolade da buona posizione calcia a lato con il destro al minuto 16. Ancora il colored biancorosso che va via sul filo del fuorigioco
ma calcia debolmente per la facile parata di Russo al 21’. Insiste il Barletta. Minuto 22. Tangorra su punizione impegna Russo che devia in angolo. Dalla bandierina Vignola imbecca Pollidori che svetta più in alto di tutti è supera Russo. Uno a zero Barletta. Dopo 25 minuti di predominio ospite, il Melfi decide di svegliarsi. Veloce azione gialloverde, De Angelis è chiuso centralmente palla a Sciannamè che tira di prima intenzione, Furlan recupera la posizione e blocca a terra. Minuto 41, arriva il gol capolavoro di Gianluca De Angelis. Punizione dai 25 metri, botta di collo pieno che si insacca inesorabilmente nel sette alla destra di Furlan. Uno a uno e gol nume-
ro 18 per il bomber gialloverde sempre più capocannoniere del torneo. Prima della fine del tempo, bravo Russo a respingere la velenosa conclusione di Vignola. Nella ripresa subito ritmi più blandi e meno intensi. Al 13’ Merini per l'accorrente Tufano, palla ribattuta dalla difesa ospite. Palumbo decide di inserire Mitra al posto di Bacchiocchi. L'intento è quello di fornire maggiore fosforo all'azione federiciana. Risultato non ottenuto, anche perché il Barletta chiude ogni spazio, controllando agevolmente la situazione. L'impressione e che le due squadre si limitino a fronteggiarsi a centrocampo evitando di affondare i colpi. Il Melfi però vuole vincere ma a sorpre-
sa, al 41’ arriva inaspettato il gol del Barletta. Tutto nasce ancora da una punizione di Tangorra, Russo respinge, difesa lucana immobile, Vignola ha il tempo di controllare e centrare per il liberissimo Fabbro che di testa gonfia la rete melfitana. Due a uno e gioia per lo spicchio di curva ospite. Disperatamente il Melfi cerca di rimettersi in carreggiata. Ci prova Mitra allo scadere ma Furlan è attento è respinge. Si chiude qui tra l'incredulità del pubblico melfitano costretto ancora a due domeniche di sofferenza. Domenica a Cosenza e poi in casa con l'Igea Virtus, sperando che la parola fine a questa agonia venga finalmente scritta. Emilio Fidanzio
Sport 35
Lunedì 4 maggio 2009
Maglione: «Speriamo che finisca presto» Non viene in sala stampa mister Palumbo, trattenuto in uno stanzino del Valerio dal presidente Maglione che ha tenuto a colloquio il tecnico venosino. Non era stata preventivata questa sconfitta con il Barletta che complica maledettamente i piani salvezza del Melfi. Ora occorre non perdere a Cosenza e poi giocarsi il tutto per tutto con l'Igea, sperando nel contempo che i siciliani contro il Monopoli già salvo, domenica ottengano i tre punti che mancano per raggiungere quota 40. Si guarda anche al Manfredonia, augurandosi che non faccia il pieno nelle ultime due partite. Insomma ora si devono monitora-
re anche i risultati degli altri campi, per non correre rischi ed assicurarsi la permanenza tra i professionisti. «Ce la siamo giocati - è il lapidario commento del presidente Maglione ed è andata male. Quando pensavamo che ormai il pareggio era cosa fatta è arrivato questo gol del Barletta con la nostra difesa poco attenta. Andiamo avanti sperando di salvarci al più presto». Non si sottrae alle domande dei giornalisti invece Gianluca De Angelis, autore di un gran gol, purtroppo che non è servito ai fini del risultato finale. «Peccato. Una sconfitta che ci amareggia e che non ci voleva. Nella sfortuna siamo stati for-
tunati, perché sia il Manfredonia che il Val di Sangro hanno perso. Dobbiamo raggiungere quota 40 e dobbiamo farlo al più presto. Abbiamo cercato di vincere questa partita, ma non ci siamo riusciti, merito anche di un buon Barletta». Sul suo gol De Angelis racconta: «Ho calciato di collo pieno centrando il sette. E' il secondo gol su punizione che segno in questa stagione». Una stagione per lui indimenticabile visto che ha raggiunto quota 18 nella classifica dei marcatori. Atmosfera gioiosa, di contro, in casa barlettana. Con il successo ottenuto a Melfi i biancorossi pugliesi sono matematicamente salvi. Obiettivo
raggiunto come rimarca il tecnico Sanderra. «Una bella soddisfazione. Salvarsi con due giornate di anticipo rappresenta un traguardo importante. abbiamo disputato un buon primo tempo. Nella ripresa abbiamo controllato la situazione, prima dell'arrivo di questa zampata che ci ha consentito di vincere. Ringrazio i nostri tifosi che non ci hanno fatto mai mancare il loro apporto. Ci sono stati sempre vicini anche e soprattutto nei momenti difficili. Complimenti a loro». Negli spogliatoi saluti affettuosi per Francesco Monaco, oggi al Barletta, indimenticato portiere del Melfi negli anni addietro.
Maglione
Due gol subiti su calcio piazzato. Delude Bachiocchi da titolare
De Angelis il migliore Con 18 reti blinda il trono dei cannonieri. Incerti i centrali difensivi RUSSO (6) - : Attento sulle bordate di Tangorra non può nulla in occasione dei gol subiti. Splendida l'opposizione ad Omolade su un siluro a gioco fermo
in linea con le sue qualità MAISTO (5,5) - : E' mancata terribilmente la sua regia. Poche aperture e pochi lanci efficaci. Se non gira lui sono dolori
FUMAI (5,5) - : Naufraga anche lui in una domenica da dimenticare per l'intero pacchetto arretrato gialloverde. Prestazione insufficiente
SCIANNAMÈ (5,5) - : ammonito salta la partita di Cosenza. In generale non incide in un match adatto alle sue caratteristiche
GAMBI (5,5) - : In fase di spinta non si vede praticamente mai. Anche qualche chiusura lascia a desiderare. Poco propositivo
MERINI (5,5) - : Prestazione opaca senza spunti e tiri in porta. Gioca con generosità ma da un attaccante si pretende anche altro
CASTALDO (5,5) - : Forse condizionato dalla botta involontaria subita da Gabrieli ad inizio match non gioca ai suoi costanti livelli. In affanno
DE ANGELIS (7) - : Gol da antologia. Punizione impeccabile e rete numero 18. Lui il suo dovere lo fa sempre
GABRIELI (5,5) - : Anche lui soffre come tutta la difesa e non si salva dal grigiore generale. Non una partita gladiatoria come consuetudine
MITRA (5,5) - : entra al posto di Bacchiocchi ma anche lui non riesce a dare geometria alla squadra. Sfiora il gol nel finale
In alto i tifosi del Melfi. A destra la difesa dei gialloverdi contrasta Omolade. Accanto una punizione della squadra gialloverde
FRASCA (5,5) - : Mezz'ora finale anonima giocata con sufficienza
BACCHIOCCHI (5,5) - : Palumbo gli concede ancora una chance da titolare contro al sua ex squadra. Lascia il campo a metà ripresa dopo una partita senza squilli e giocata blandamente
TORRE (SV) PALUMBO (5) - : terza prestazione casalinga consecutiva poco brillante e giocata meglio dagli avversari. Come nelle precedenti occasioni ci si poteva accontentare di un punto. Due gol subiti su calcio piazzato meritano approfondimento. Emilio Fidanzio
TUFANO (5) - : Mezzo voto in meno per l'espulsione rimediata a fine gara. Anche lui come Gabrieli non ci sarà al San Vito in casa della capolista. Prestazione non
VAL DI SANGRO ANDRIA
0 1
VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis 7; Curcio 5, Sensi 6, Paolacci 6, Del Grosso 7; Mazzetto 5.5 (4' st Ruggiero 6), Sireno 6 (19' st Paris 5.5), Campli 6; Perfetti 5.5 (41' st Fiorotto ng), Alessandrì 5, Grillo 5. A disp.: Leacche, Rogato, Mangoni, Memmo. All.: Petrelli 6. ANDRIA (4-3-3): Spitoni 6; Goisis 6, Sgarra 7, Sportillo 6, Di Simone 6; Iennaco 5, Ottobre 7, Rizzi 6 (22' st De Santiis 6); Strambelli 6 ( 9' st Sy 5.5), Mastrolilli 6.5, Cavaliere 7 (29' st Di Cosmo ng). A disp.: Amadio, Ceppitelli, Cazzarò, Falcone. All.: Loconte 6.5. ARBITRO: Giacomelli da Trieste 5. (Iannilli e Costanzo). RETE: 33' pt Cavaliere (A) su rig. NOTE: Spettatori 1300 circa, compresi gli oltre 400 ospiti. AMMONITI : Di Simone (A), Sportillo (A), Strambelli (A), Curcio (V), Sy (A). Angoli 6-0 per l'Andria. Rec.:
Exploit dell’Andria, ma Petrelli contesta l’arbitraggio: «Disastroso»
Cavaliere condanna i sangrini
Cavaliere
pt. 1'; st. 5'. ATESSA - L'Andria espugna il
Montemarcone di Atessa (0-1), consolida la propria quinta posizione nei play off e condanna la Val di Sangro a un finale di stagione assolutamente rovente. Partita subito vera, gran ritmo e molto combattuta con le due squadre perfettamente consapevoli dell'importanza della posta in palio. Atteggiamento speculare, medesimo 4-3-3, identica voglia di fare risultato. I sangrini partono bene e sfiorano subito il gol dopo 40'': Campli crossa un buon pallone ad Alessandrì che non aggancia in area piccola. All'8' tocca invece ad Ottobre provarci da fuori ma la sua conclusione finisce alta di poco. Al 16' è prepotente l'incursione in area di Cavaliere, Mastrolilli viene An-
ticipato da Sensi. Sireno mette dentro un buon pallone ma Alessandrì non ci crede e l'occasione sfuma. Pino Petrelli chiede ai suoi maggior cattiveria ma soprattutto una dose più massiccia di cinismo. Gli ospiti comunque prendono coraggio ed al 30' è Strambelli che tenta la girata al volo ma si salva Ameltonis. Il gol ospite è però maturo. Al 32' fallo di mano vicino al corpo di Perfetti in barriera: per l'arbitro è calcio di rigore. Cavaliere con freddezza realizza il gol partita. Nella ripresa la Val di Sangro è confusionaria e non riesce a rendersi davvero pericoloso. La prima vera occasione del secondo tempo arriva così solo al 31' ed è
addirittura degli ospiti. Iennaco costringe Ameltonis ad un grande intervento. Al 40' invece Di Cosmo, servito da Sy, si ritrova solo davanti ad Ameltonis ma si fa ipnotizzare e sbaglia clamorosamente. Al 43' la Val di Sangro invece reclama un calcio di rigore per fallo di Spitoni su Sensi ma per il direttore di gara è tutto regolare. Gli ultimi minuti regalano un gruppo sangrino all'assalto ma senza alcuna possibilità di affondare davvero il colpo. La partita termina qui anche se negli spogliatoi il tecnico degli abruzzesi, Pino Petrelli, non le manda certo a dire ai direttori di gara e si lascia andare ad uno sfogo davvero pesante: "Sapevamo di dover giocare contro una squadra forte ma non anche contro un arbitro in giornata disastrosa. Questa direzione di gara ha sicuramente rovinato una partita che meritava molto di più. Sono amareggiato perchè abbiamo perso noi ma anche lo sport".
36 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
2ª Divisione. Catanzaro propositivo, Cosenza attento. I Lupi a un punto dalla promozione
Il derby non scontenta nessuno Due traverse dei giallorossi nel primo tempo. Nella ripresa poche emozioni CATANZARO COSENZA
0 0
CATANZARO (4 - 4 - 2): Mancinelli; F. Montella, Gimmelli, Di Maio, Ciano; Corapi (37' s.t. Mangiacasale), Benincasa, Berardi, Tomi (33' s.t. Pippa); Iannelli (45' s.t. Falomi), A. Montella A disposizione: Parisi, Di Meglio, Bruno, Frisenda. All. Provenza COSENZA (4 - 4 - 2): Ambrosi; Bernardi, Moschella, Braca, Chianello (18' s.t. Parisi); Mortellitti, De Rose, Battisti, Catania; Polani (21' s.t. Occhiuzzi), Danti. A disposizione: Guizzetti, Morelli, Musacco, Fabio, Galantucci. All. Toscano ARBITRO: Nasca di Bari (assistenti Antico di Palermo e Schenone di Genova) NOTE: Spettatori paganti 4960 per un incasso di circa 46 mila Euro. Terreno in ottime condizioni. Ammoniti: F. Montella (Cz); Danti (Cs); De Rose (Cs); Catania (Cs); Moschella (Cs); Battisti (Cs). Calci d'angolo: 5 - 3 per il Catanzaro Recupero: p.t. 1; s.t. 5' di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - Il Cosenza festeggerà la sua seconda consecutiva vittoria di campionato tra sette giorni contro il Melfi mentre il Catanzaro, con il pari di ieri, ha perso anche la terza posizione e dovrà ancora faticare per conquistare la migliore griglia per i play-off per poi cercare di raggiungere in Prima Divisione i “cugini” rossoblu. Ma, se esiste una squadra che ha qualcosa da recriminare per il risultato ad occhiali che è sortito dal superderby di Calabria, è proprio quella di Nicola Provenza che, soprattutto nella prima frazione, ha avuto tre clamorose palle gol per andare in vantaggio replicate da una quarta ad inizio ripresa. Dall'altra parte, il Cosenza, giunto in evidente difficoltà fisica in questo finale di torneo, ha il merito di avere capito subito, forse anche prima della disputa della gara, che più di un pareggio al Ceravolo non avrebbe potuto ottenere e così Toscano ha mosso le sue pedine in maniera intelligente
Una delle azioni del derby con sullo sfondo la Curva est desolatamente vuota per il divieto imposto ai tifosi del Cosenza 1914 di entrare al Ceravolo
in modo da assicurarsi sette giorni di relativa tranquillità prima che la città esploda per la seconda volta in dodici mesi. L'attesa della gara ed il suo immediato prepartita offrono il ritorno di Di Marzio (impegnato nel commento della gara per una Tv satellitare) al Ceravolo mentre la Curva Massimo Capraro comincia a fare andare le ugole con i soliti cori dedicati ai “cugini” la cui tifoseria è purtroppo assente. In ogni caso, neanche la sfida contro i rivali di sempre scalda più di tanto i cuori giallorossi tanto che sono solo 5000 le anime che affollano il vetusto e, nonostante i lavori di restauro, sempre più inadeguato Ceravolo. Oltre ai cori, il fischio d'inizio porta con se una mega-coreografia
Montella e Tomi colpiscono i legni
giallorossa con uno striscione con la città stilizzata e una enorme scritta in latino inneggiante alle sue insegne nobiliari mentre le formazioni si schierano in campo in composizione tattica a specchio, entrambe con il 4 - 4 - 2 di partenza. I primissimi minuti vedono il Cosenza maggiormente manovriero con, al primo giro di lancette, una triangolazione Polani - Catania Danti che, invece di servire il liberissimo Mortelliti, cerca di incunearsi in area venendone respinto. Subito dopo una punizione di Moschella vola alta sulla traversa di Mancinelli. Il buon avvio del Cosenza dura poco visto che già al 9' c'è la prima delle due traverse consecutive del Catanzaro. L'iniziativa è di Corapi che dalla sinistra crossa teso un pallone che Braca devia di tacco spiazzando Ambrosi. Sul secondo palo si avventa Antonio Montella che in spaccata coglie il montante.
Passano soli tre minuti ed è Tomi su punizione dalla sinistra a timbrare la parte superiore della trasversale. Il Cosenza sbanda, ma aggrappandosi alla straordinaria grinta di De Rose e Battisti, resta comunque a galla facendosi vedere in avanti con una conclusione di Polani al 17' che F. Montella devia in angolo. Al 20', ennesimo traversone teso di Corapi e nella selva di gambe Danti incoccia male la sfera che Ambrosi blocca quasi sulla linea di rete con un prodigioso intervento di puro istinto. L'occasione, invece di esaltare, quieta gli animi giallorossi tanto che l'unica altra nota di cronaca è in una conclusione dello scatenato Corapi al 31' che Ambrosi blocca a terra. Nella ripresa squadre in campo
con il medesimo cliché ed occasioni che arrivano con il contagocce. La prima è però forse la più clamorosa dell'incontro con Corapi che supera uno spaesato Chianello e crossa per Iannelli che, impaurito da Ambrosi, cicca clamorosamente l'impatto da pochi metri che sarebbe stato decisivo. Il Cosenza si fa vedere con due tiri dalla distanza di De Rose al 10' e di Moschella al 21' entrambi deviati in angolo da Mancinelli in tuffo. A questo punto le due squadre si accontentano con il Cosenza che, raccogliendo il secondo 0 - 0 consecutivo in trasferta, attenderà ancora sette giorni per festeggiare la sua meritata promozione e con il Catanzaro che, pur avendo dimostrato di non esserne inferiore, dovrà ancora una volta affidarsi ai play-off.
De Rose sfiora il gol dalla distanza
PAGELLE CATANZARO
PAGELLE COSENZA
MANCINELLI (6.5) - Gioca imbottito di antidolorifici, pur tuttavia, nelle rare volte in cui viene chiamato in causa si disimpegna sempre a dovere.
AMBROSI (7) - Attento e sicuro tra i pali, tocca la sfera quel che basta per evitare la capitolazione nel primo tempo. Nella ripresa sta tranquillo denotando una prestazione in formato derby.
F. MONTELLA (6) - Parte con qualche titubanza tecnica dovuta forse alla desuetudine nel giocare partite così impegnative.
BERNARDI (6) - Disputa una buona partita, senza vette e senza demerito. Ordinato ed essenziale.
GIMMELLI (6.5) -Di testa e soprattutto di piede arriva sempre per primo sui pochi palloni che gli avanti ospiti indirizzano in avanti.
MOSCHELLA (6) - Barcolla nella prima frazione, mentre nella ripresa riesce a fare il suo con dedizione.
DI MAIO (6) - Assiste Gimmelli impegnandosi solo negli stacchi aerei contro Polani che è ridotto quasi all'impotenza.
BRACA (6) - Come per Moschella una esibizione che nella ripresa recupera le evidenti amnesie dei primi 45 minuti.
CIANO (5.5) - Ancora una volta a sinistra sembra però meno brillante del solito. Se in fase difensiva contiene bene Mortellitti, soffre la cattiva vena del compagno avanzato Tomi .. CORAPI (7) - Il migliore dei giallorossi. Dai suoi piedi sapienti partono gli assist per le occasioni migliori delle aquile. Mette ripetutamente in difficoltà il marcatore diretto finchè, forse perché stanco, Provenza non decide di sostituirlo. Dal 37' s.t. MANGIACASALE (S.V.) BENINCASA (6) - Partita tutto cuore e grinta in cui non mancano buoni sprazzi tecnici contro forse il miglior reparto di centrocampo del torneo. BERARDI (6) - Benincasa fa il lavoro sporco sulla prima palla, lui dovrebbe costruire venti metri più avanti. Troppo spesso, però, si trova tra i piedi il tignoso De Rose . TOMI (5) - Non ripete l'ottima prestazione del San Vito intestardendosi in dribbling inutili. Coglie una traversa su punizione..Dal 33' s.t. PIPPA (S.V.)
Corapi prova a sgusciare via durante il primo tempo del derby In basso: Braca sbilanciato da un avversario giallorosso
CHIANELLO (6) - Ci mette impegno pur non essendo al massimo della condizione. (18' s.t. PARISI (6.5) - Vero capitano. Trenta minuti per capire che è un calciatore di cui il Cosenza non può fare a meno. Salva su Falomi. MORTELLITTI (7) - Buona tecnica, speso predica nel deserto. DE ROSE (7.5) - Mediano vecchi maniera. Migliore in campo, fa vedere che il futuro è dalla sua parte. Concreto. BATTISTI (6.5) - Tiene bene la posizione sottolinea la fase finale della gara arretrando a difesa del pareggio che vale come una vittoria. CATANIA (6) - Bene in avvio, non trova il passo per fare male al Catanzaro.
IANNELLI (5,5) - Meriterebbe molto di più per l'impegno che profonde in ogni sua giocata. SHa sulla coscienza un mancato colpo di testa che in avvio di ripresa avrebbe potuto indirizzare il match. DAL 45' S.T. FALOMI - (S.V.)
POLANI (6) - Voto di incoraggiamento per una prestazione non proprio brillante. (21' s.t. Occhiuzzi (6) - Impegno e dedizione per il cursore della fascia destra.
A. MONTELLA (6,5) - Quanto sia mancato questo bomber alla squadra è tutto in questa gara.
DANTI (6.5) - Ci prova come il suo solito ma non trova la giocata che serve per bucare la Maginot delle Aquile.
a. c.
al. ru.
Sport 37
Lunedì 4 maggio 2009
2ª Divisione. Secondo Moschella il Cosenza ha già raggiunto il suo obiettivo
Toscano vede il traguardo Il mister rossoblù ringrazia la squadra, l’ambiente e la società CATANZARO - Finisce in parità l'atteso derby tra il Catanzaro ed il Cosenza. L'abbraccio tra il direttore sportivo Mirabelli ed il tecnico Mimmo Toscano al fischio finale del signor Nasca di Bari, la dicono tutta su quella che era la tensione acculata in panchina per tutti i 95 minuti del derby. Un risultato che, se al Cosenza non apre ufficialmente le porte della Prima divisione (ma è solo una formalità aritmetica), al Catanzaro lo fa scivolare in quarta posizione a sole due lunghezze dall'Andria. La festa, per i ragazzi di Toscano, è solo rimandata di sette giorni. Domenica prossima, al San Vito, arriva il Melfi. «Quello di oggi, comunque sia - ha detto Toscano al termine della partita - è un passo avanti verso la promozione. E' stata una partita difficile, tirata come è di solito un derby. La nostra caratteristica, che ci portiamo dietro dall'inizio della stagione, è quella che se rimaniamo compatti e sappiamo soffrire, alla fine il risultato lo portiamo a casa. Diversamente, quando crediamo di essere più bravi degli altri e di guardare gli altri dall'alto della nostra classifica, allora perdiamo quelle che sono le nostre migliori qualità». Un primo tempo in cui il Catanzaro ha osato qualcosa di più degli avversari che hanno pensato soprattutto a contenere le incursioni di Montella e compagni. «Ab-
Aiello aumenta l’impegno nell’Fc Scaramucce in numerata di GIULIA ZAMPINA
Momenti di tensione a fine gara quando un gruppetto di fan cosentini ha esultato a centrocampo
biamo avuto qualche difficoltà solo sui calzi piazzati arrivati da falli inutili commessi dai miei ragazzi., Sotto l'aspetto della manovra, credo che abbiamo sofferto poco. Noi giocavamo per due risultati su tre. Avevo chiesto ai miei di rimanere compatti e determinati. Così è stato e siamo riusciti a portare via il risultato che ci eravamo prefissati». Dopo più di trenta partite, il Cosenza conta i minuti che mancano da qui alla fine del campionato. «E' stata una stagione estenuante e non è facile chiedere ai ragazzi di mettere ancora in
campo forze nuove dopo un anno giocato a questi livelli». A chi gli chiede se si aspettava un Catanzaro così determinato, Toscano risponde che «il Catanzaro è una buona squadra, che conferma tutti i punti conquistati i e che scrivono la sua classifica. Quest'anno, però, ha trovato un Cosenza che con la sua continuità ha frenato le velleità di promozione del Catanzaro». Toscano, da parte sua, si guarda bene da dire che ormai il campionato è finito. «Sono molto scaramantico. E' da un mese che pensiamo
di aver vinto il campionato, invece siamo ancora qui a contare i punti». Un esordio da allenatore, quello di Toscano, che non poteva essere migliore. Due campionati ed altrettante promozioni. «Se ho iniziato una carriera con due stagioni come quelle giocate dal Cosenza, devo solo ringraziare i ragazzi». Pensa più in positivo, invece, Moschella. «Ormai è fatta - dice il difensore rossoblù - Aspettiamo domenica per festeggiare la promozione. Domenica con il Melfi non possiamo sbagliare». f.i.
CATANZARO - E’ stato un derby grigio quello che si è disputato ieri sul terreno di gioco del Nicola Ceravolo. Eppure le motivazioni per far bene, da entrambe le parti, c’erano tutte. Il Cosenza avrebbe potuto conquistare la matematica promozione in serie C1 e il Catanzaro avrebbe potuto ipotecare il passaggio ai playoff con una posizione migliore di quella in cui si trova ora, oltre ovviamente, a regalare la vittoria nel derby davanti a un pubblico che è stata la vera unica nota di colore dell’intera gara. Invece gara archiviata, festa rinviata per i rossoblù e cammino un pò più complicato per i giallorossi. Le uniche novità arrivano dalla situazione societaria. Sembra infatti che il neo socio Antonio Aiello, imprenditore di origine catanzarese, ma residente a Cuneo, abbia intenzione di aumentare il suo impegno all’interno dell’Fc. Un’avventura che era iniziata un pò per gioco, con l’acquisizione di una piccola
I tifosi della numerata
quota azionaria. Un impegno che, alla vigilia dei playoff, potrebbe diventare economicamente ben più importante e che potrebe ridare slancio all’intero ambiente che ieri, tifoseria a parte è apparso sotto tono. Qualche scaramuccia in tribuna numerata tra i tifosi giallorossi e una cinquantina di ospiti che, ad onor del vero, non hanno avuto gesti, per così dire urbani, nei confronti di una tribuna che, pur nella sbagliata foga del momento, ha solo manifestato un disappunto da tifo e nulla più.
38 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Tre espulsi nei primi 45’. D’Arrigo e i suoi ora rischiano
Il Monopoli è già salvo Un gol per tempo di Balistrieri e il Manfredonia va al tappeto MONOPOLI MANFREDONIA
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MONOPOLI (4-4-2): Saraò 7; Colella F. 6, Thackray 6,5, Turone 6,5, Gambuzza 6; Santarelli 6,5 (43' st Colella G. sv), Bonfardino 6, Minopoli 6, Loseto 6,5 (25' st Szatmari sv); Balistreri 8, Carbonaro 7,5 (36' st Gatto sv). A disp.: D'Urso, Lanzolla, Ceccarelli, Lacarra. All.: De Rosa 7. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 5,5; Bortel 5,5 (35' st Schettino sv), Parisi 6, Nossa 5,5, Patti 5,5; Arigò 6, Cerchia 5,5, Napolitano 5 (11' st Macrì 5,5), Sifonetti 6; Marchano 5 (21' st Napoli 5,5), Romano 6. A disp.: Fortunato, Indirli, Scarpitta, Giglio. All.: D'Arrigo 5,5. ARBITRO: Bietolini di Firenze 6. RETI: pt 43' Balistrieri; st 17' Balistreri. NOTE: spettatori 2000 circa di cui circa 50 ospiti. Ammoniti: Saraò, Colella F., Bonfardino, Balistreri, Cerchia, Nossa, Arigò e Sifonetti. Espulso al 46' pt D'Arrigo (Ma) per proteste. Nell'intervallo espulsi Lacarra (Mo) e Fortunato (Ma) dopo una rissa scoppiata alla fine del primo tempo. Angoli 6-4 per il Monopoli. Recupero: pt 2'; st 5'. MONOPOLI. A due giornate dal termine del campionato, il Monopoli ottiene la certezza della permanenza in Seconda Divisione. Discorso differente, invece, per il Manfredonia, che dovrà lottare altri 180 minuti per poter conoscere le proprie sorti. La squadra di casa parte sin dal primo minuto con il classico 4-42: De Rosa può contare sul rientro in squadra del bomber Ceccarelli dopo un lungo infortunio. D'Arrigo deve fare i conti con le squalifiche di Pirrone, Vitiello e Serao. E' proprio la squadra ospite a partire con il piede sull'acceleratore e Romano, dopo soli 10 minuti, impegna il portiere avversario. Al minuto 25 è la volta di Arigò, ma il centrocampista sipontino manca clamorosamente il bersaglio. Due
Basta Laboragine Pescina ok con l’Igea PESCINA IGEAVIRTUS
De Rosa allenatore del Monopoli
minuti dopo si vede il Monopoli con Loseto, la cui conclusione costringe Pelagotti a rifugiarsi in calcio d'angolo. La squadra di casa inizia a macinare gioco ed a creare opportunità da gol. Al 36', Santarelli tenta la conclusione dalla lunga distanza mentre nei minuti finali Balistreri indovina la combinazione vincente, mandando in rete il perfetto assist servito da Carbonaro. Il primo tempo si conclude con l'espulsione di D'Arrigo, allontanato per proteste, mentre al rientro negli spogliatoi si accende una piccola rissa, nella quale rimediano l'espulsione Lacarra e Fortunato. Nella seconda frazione di gioco è subito il Monopoli a mettersi in mostra con Francesco Colella, che tenta invano di superare l'estremo difensore sipontino dopo soli 60 secondi di gioco. Balistreri, dopo un solo minuto, si rende pericoloso con un bel colpo di testa intercettato da
Pelagotti. Al 10', Gambuzza sfiora il raddoppio che giungerà dopo poco tempo: Balistreri, servito ancora una volta da Carbonaro, infila nell'angolino basso alla sinistra del portiere. Nei restanti minuti di gioco i monopolitani mollano la presa, forti del vantaggio accumulato mentre il Manfredonia tenta in tutti i modi di accorciare lo svantaggio. Solo nei minuti finali Saraò viene chiamato in causa da Schettino e Romano, ma l'ex primavera della Reggina si oppone in entrambe le circostanze. Al termine dei 5 minuti di recupero, il signor Bietolini pone fine alle ostilità. Festeggia la squadra di casa per aver conseguito un risultato importante in chiave salvezza, mentre tanta è l'amarezza tra i giocatori del Manfredonia che dovranno lottare ancora in queste ultime due giornate di campionato. Antonello D’Alessandro
Isola Liri ko con le reti di Morello e di Molinaro
Il derby sorride al Cassino CASSINO ISOLALIRI
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CASSINO (4-4-2): Mennella 6; Pepe 6,5, Guzzo 6,5, Mucciarelli 6, Martinelli 6; Molinaro 7,5, Giannone 7 (34' st Giannusa sv), Kone 6,5, Casoli 6,5; Morello 7, Mezgour 6 (39' st Cunzi sv). A disp.: Afeltra, Gemmiti, Paschetta, Bianchi, Leccese. All.: Patania 6,5. ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini 6; Brunetti 6, Sannibale 6, Matrisciano 5,5, Bombara 6 (36' st Cori sv); Barchiesi 7 (12' st Mastrantoni 6), Giacalone 6,5 (19' st D'Imporzano 7), D'Alessandro 6,5, La Cava 7; Pignalosa 5, Tortori 6. A disp.: Tomei, Buiktus, Dolcemascolo, Luciani. All.: Zecchini 5,5. ARBITRO: Russo di Milano 6,5. MARCATORI: st 6' Morello, 38' Molinaro. NOTE: Spettatori 3000 circa, almeno duecento dei quali provenienti da Isola del Liri. Ammoniti: Guzzo, Molinaro, Morello, Casoli e Sannibale. Espulso al 48' st Matrisciano (I) per doppia ammonizione. Angoli 3-1 per il Cassino. Recupero: pt 1'; st 3'. CASSINO - Finisce in gloria per i padroni di casa il primo, storico derby tra i professionisti disputato tra Cassino e Isola Liri al “Salveti”. Gli azzurri, oltre al successo, speravano anche in qualche buona notizia proveniente dagli altri campi, che però non è arrivata: il gap in classifica resta immutato. Biancorossi che invece non soffrono particolarmente il ko, proprio grazie ai contemporanei capitomboli delle dirette concorrenti, che lasciano aperta agli uomini di Zecchini la possibilità di conquistare una migliore posi-
zione. In uno stadio gremito dal pubblico delle migliori occasioni, i rispettivi undici hanno dato vita ad una sfida maschia e senza esclusione di colpi. I primi tentativi li opera il Cassino: Giannone al 5' conclude fuori bersaglio dalla distanza dopo un bello scambio con Molinaro; pochi minuti dopo, Mezgour calcia a rete dopo una buona azione corale, ma Fiorini è attento. L'Isola pressa a tutto campo e trova pure la forza di reagire: Giacalone ci prova prima su punizione e poi con un destro tagliato da fuori area risultando molto più pericoloso nella seconda occasione. Nel mezzo c'è una grande iniziativa di La Cava che però si perde al mo-
mento della conclusione. Prima della fine del tempo c'è un gol annullato agli azzurri: Giannone con il contagiri pesca in area Martinelli che mette al centro, la deviazione giusta è quella di Mezgour ma il direttore di gara ferma tutto sul più bello. Meglio la ripresa; subito Morello sfiora un gol fortuito ribattendo, forse addirittura involontariamente, verso la porta una respinta di Fiorini su tiro-cross di Molinaro: fuori di niente. In contropiede arriva immediatamente il vantaggio. E' il 6', Giannone è magistrale nel lancio, Morello si infila nel corridoio e fa secco l'estremo isolano proteso in disperata uscita. L'Isola è punta nell'orgoglio: su un cross dalla
sinistra Barchiesi trova una deviazione volante che impatta contro il palo esterno. Pignalosa non è preciso di testa su servizio di La Cava. D'Alessandro è impreciso sugli sviluppi di un'azione d'attacco. A un quarto d'ora dalla fine gli ospiti hanno l'occasione più ghiotta: D'Imporzano lancia Tortori solo davanti a Mennella, il giovane attaccante supera l'estremo azzurro ma la sfera sbatte contro il palo interno; sulla ribattuta irrompe D'Imporzano che calcia bene all'angolino destro ma trova Martinelli che salva con un prodigioso intervento in scivolata sulla linea. La splendida azione solitaria di Molinaro fa calare il sipario sula partita.
L’Aversa allontana il rischio play-out AVERSA NOICATTARO
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AVERSA (4-4-2): Pettinari 6; Franzese 6,5, Maraucci 7, Di Girolamo 7, Pagano 7; Chietti 6, Zolfo 7 (14' st Arini 7,5), Sibilli 6, Longo 7; Marasco G. 6,5 (33' st Selvaggi sv), Perna 7,5 (28' st Prisco sv). A disp.: Polise, Chirico, Avolio, Panini. All.: Sergio 6,5. NOICATTARO (4-3-1-2): Sassanelli 6; Allegrini 5, Lollini 5,5, Lucioni 6,5 (36' st Pezzana sv), De Giorgi 5,5; Piccinni 5, Menolascina 5, Ingrosso 5 (3' st Coppola 5); Zotti 6; Rana 4,5, De Lorenzo 5 (44' pt Ladogana 5). A disp.: Cilli, Perrone, Mercurio, Colluto. All.: Sciannamanico 5. ARBITRO: D'Alesio di Forlì 5. RETI: pt 5' Lucioni (N), 36' Perna (A); st 22' Arini (A). NOTE: spettatori 1200 circa. Ammoniti: Maraucci, G. Marasco e Perna. Espulso Rana (N) al 41' pt. Angoli 6-1 per l'Aversa. Recupero: pt 2'; st 3'. AVERSA - Vince in casa l'Aversa Normanna, che ottiene la terza vittoria consecutiva e si allontana, per ora, dalla zona play-out. Un copioso acquazzone prima della gara rende il terreno di gioco pessi-
mo, ma le due squadre scendono in campo e al via è l'Aversa per prima a rendersi pericolosa, con Marasco anticipato al momento della battuta da un'uscita di Sassanelli. Trascorrono solo 2 giri di lancette e gli ospiti vanno in vantaggio con Lucioni, che, sotto misura, infila Pettinari. La formazione granata non ci sta e assedia l'area nojana. Al 22' Sassanelli deve superarsi in uscita su Perna. La formazione di Sciannamanico subisce ma si difende attentamente. La squadra aversana mostra un gioco migliore e impatta al 36' con Perna che, su cross di Longo, svetta più in alto di tutti e acciuffa il pari. Dopo 2 minuti l'arbitro annulla a Perna una rete per fuorigioco. Sul finale di primo tempo il Noicattaro resta in dieci per l'espulsione di Rana, autore di un brutto fallo su Zolfo. Nella ripresa, con un uomo in più, l'Aversa è ancora più convinta di potercela fare e si getta all'arrembaggio. All' 11', Maraucci e Marasco duettano alla perfezione al limite e l'attaccante dal dischetto calcia verso la porta trovando, ancora una volta, l'opposizione di Sassanelli. La gara sembra stabilizzarsi, ma al 22' arriva l'acuto a firma di Arini, entrato da pochi minuti, che riceve un perfetto cross di Marasco e, con Sassanelli in uscita libera, inzucca, regalando il trionfo all'Aversa.
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PESCINA (4-4-2): Bifulco 6; Gentili 6, Petitto 7, Blanchard 7, Piva 7; Rosamilia 6 (41' pt Censori 6), Cruciani 7, De Angelis 6,5, Laboragine 7 (41' st Silvestri sv); Bettini 6, Arcamone 5,5. A disp.: Merletti, Miale, Pomponi, Pietrobattista, Del Signore. All. Perrone 6,5. IGEA VIRTUS (4-4-2): Di Masi 5; Russo 5, Agius 5,5, G. Alizzi 6, Scopelliti 5,5; Di Miceli 5 (7' st Criniti 5), Matinella 5,5, Di Toro 5,5 (24' st Giardina 5), Condello 5 (1' st Bongiovanni 4); Ricciardo 4,5, La Porta 5. A disp.: Romano, Palma, Cocimano, M. Alizzi. All. Castellucci 5,5. ARBITRO: Colasanti di Siena 6,5. RETE: pt 19' Laboragine. NOTE: spettatori circa 250, incasso 645 euro. Espulso Bongiovanni (I) al 43' s.t. per gioco violento. Ammoniti Di Miceli, Cruciani, Petitto, Scopelliti, Bifulco e Russo. Angoli 4-5. Al 20' s.t. Arcamone (P) ha fallito un calcio di rigore. Recupero: pt 2'; st 3'. AVEZZANO. Un gol di Laboragine al 19' del primo tempo stende l'Igea Virtus allo stadio Dei Marsi di Avezzano. La squadra di Ezio Castellucci, di fatto, paga un pasticcio difensivo che ha visto protagonisti il portiere Di Masi e il difensore Russo, che hanno permesso a Laboragine di realizzare dalla distanza la rete del definitivo 1-0. Gara con pochi spunti offensivi e con rare emozioni, vissuta più su azioni estemporanee che su manovre apprezzabili. I padroni di casa sono costretti a rinunciare a molte pedine importanti: nei biancoverdi, infatti, mancano Locatelli e Giordano (squalificati), oltre a Dipasquale, Berra e il giovanissimo Carosone (infortunati). Sull'altro versante Castellucci deve fare a meno di Panarello, appiedato per un turno dal giudice sportivo; il tecnico giallorosso lo sostituisce con Russo, dirottando sul versante sinistro della difesa Scopelliti. L'altro assente è Crimi, con Condello che vince il ballottaggio per una maglia da titolare che lo vedeva in gioco con il più offensivo Bongiovanni. Parte meglio la Valle del Giovenco, la squadra di Perrone non lo ammette ma guarda al terzo posto del Catanzaro. Al 6', però, è Piva a dover effettuare un gran recupero su Condello lanciato da Di Miceli. Al 17' Laboragine ci prova direttamente da calcio piazzato: palla alta di poco con Di Masi che controlla. Poi, due minuti dopo, ecco il pasticcio della difesa siciliana. Di Masi, con i piedi, allontana male la sfera, che carambola sui piedi di uno spaesato Russo. Laboragine è il più lesto, raccoglie defilato sulla sinistra e, con il piede destro, dalla distanza azzecca l'angolino con Di Masi che tenta invano di riprendere la posizione tra i pali. Il gol che non ti aspetti è quello che decide l'incontro. Anche perché la reazione dei ragazzi di Castellucci stenta ad arrivare e solo un cross di Scopelliti mette in apprensione la difesa abruzzese. Al 34', poi, Di Miceli, già ammonito, viene graziato dall'arbitro che non estrae il secondo giallo per un tocco di mano volontario in area biancoverde. La Valle del Giovenco continua a gestire in tutta tranquillità il vantaggio, mentre ancora Scopelliti da fuori sparacchia a lato. Nel finale di prima frazione s'infortuna Rosamilia, e al suo posto Perrone manda in campo Censori, molto più adatto a contenere che impostare: chiaro sintomo che ai biancoverdi di casa l'1-0 va più che bene. Nella ripresa Castellucci inserisce subito Bongiovanni al posto di Condello e poco più tardi anche Criniti per Di Miceli. Però è Bettini con una bella incursione a far paura ai giallorossi. Il cabio tattico, più per caratteristiche dei singoli per la verità, non muta il canovaccio dell'incontro, che resta saldamente in mano ai locali. E al 19' l'arbitro assegna un penalty per fallo di Scopelliti su Blanchard, in seguito a un corner di Laboragine. Arcamone, però, fallisce il bersaglio, scagliando fuori il potente destro dagli undici metri. Tuttavia nemmeno questo episodio sveglia l'Igea Virtus. La squadra lascia colpevolmente i due attaccanti soli a battagliare con il pacchetto arretrato biancoverde. E così è Russo a salvare il raddoppio, sventando sulla linea un colpo di testa di Blanchard. Entra anche Giardina per lo spento Di Toro, ma con scarsi risultati. Anzi, nel finale Bongiovanni si fa cacciare per un fallo su Cruciani proprio sotto lo sguardo del direttore di gara. Ne viene fuori una mischia che ferma il gioco per circa tre minuti. L'ultimo episodio del match arriva in pieno recupero, al 96', quando Bifulco smanaccia un velenoso corner di Giardina. Poi il triplice fischio di Colasanti manda in archivio l'1-0. Alessandro Cavasinni
Sport 39
Lunedì 4 maggio 2009
2ª Divisione. A Scafati la squadra di Galfano subisce la sconfitta nel finale di gara
Vibonese salvezza lontana Di Franco pareggia il gol iniziale di Lagnena, ma Varriale la condanna SCAFATESE VIBONESE
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SCAFATESE (3-4-3): De Felice 6; Marini 6, Rapino 6,5, Terracciano 6; Lagnena 7, Avallone 6 (31’ st Di Candilo sv), Corsale 6,5, Correale 6; D’Avanzo 6 (7’ st Izzo 6), Martone 5,5 (26’ st Marzocchi 5,5), Varriale 7. A disp.: Spicuzza, Baylon, Bacilieri, Ramaglia. All.: Maurizi 6,5. VIBONESE (4-4-2): Amabile 5,5; Ranellucci 5,5, Orefice 5,5, Bianciardi 6, Bica Balan 5; Genesio 5,5 (1’ st Polito 6), Pirrone 5,5, Di Mauro 5,5, Kulenthiran 6 (19’ st Di Franco 6,5); Falco 5 (10’ st Tauà 6,5), Oudira 5,5. A disp.: Bastiera, Santonocito, Sgambato, Scozzese. All.: Galfano 6. ARBITRO: Fatta di Palermo 6. MARCATORI: pt 41’ Lagnena (S); st 33’ Di Franco (V), 44’ Varriale (S). NOTE: spettatori circa 500. Ammoniti: Oudira, Avallone, Lagnena, Varriale, Bianciardi, Marini. Angoli 6-1 per la Vibonese. Recupero: pt 1’; st 6’. di FILIPPO ZENNA SCAFATI - Sempre più giù, ad un passo dal baratro. Perde ancora la Vibonese e si dispera, ritrovandosi in terzultima posizione ed ormai quasi impossibilitato a raggiungere la salvezza diretta. Gioca speculando la formazione di Galfano nel primo tempo, si scuote dopo lo svantaggio alimentando la manovra d’attacco con gli ingressi di Di Franco e Tauà, ma nel finale di gara, tutta protesa in attacco, incassa gol in maniera ingenua rinunciando anche ad un punticino che avrebbe dato almeno un pizzico di speranza e morale. LA CRONACA. Angelo Galfano rinnova soltanto la mediana rispetto alla sfida di domenica scorsa col Pescina: rientra dopo la squalifica Di Mauro (scivola in panchina Di Franco che aveva ricoperto l’inedito ruolo di metronomo) e sul versante destro si posiziona Genesio, che sostituisce Ruscio, appiedato per un turno dal giudice sportivo. Cambia anche il guardiano dei pali: Amabile ritrova la maglia numero uno e Bastiera scivola tra le riserve. Confermato in blocco il reparto arretrato con Orefice e Bianciardi centrali, Ranellucci e Bica Balan
La rete di Lagnena che porta in vantaggio la Vibonese
a presidio delle fasce. Le intenzioni della Vibonese sono chiare fin dal fischio d’inizio: Galfano vuol tutelarsi innanzitutto, vuol rischiare il meno possibile ed ordina alla mediana di schiacciarsi per non aprire falle sulla trequarti. Anche gli esterni Genesio e Kulenthiran arretrano notevolmente il proprio raggio d’azione per irretire la manovra della Scafatese, che cerca sempre l’ampiezza del campo, sfruttando soprattutto la catena di destra dove agiscono D’Avanzo e lo scatenato Lagnena. Con una tattica guardinga i rossoblù riescono a te-
ner botta alla Scafatese ed anche le chiare difficoltà create dalle costanti sovrapposizioni di Lagnena vengono ridimensionate da Galfano, che inverte i laterali di centrocampo e difesa, piazza così Genesio sul rapido fluidificante destro avversario ed ordina a Ranellucci la marcatura di D’Avanzo. Ottiene ciò che vuole la Vibonese, consapevole dei propri limiti e capace di trasformarli in pregi. Quando la Scafatese intensifica la pressione e decide di alimentare la pressione con gli inserimenti dei centrocampisti le certezze iniziano a scricchio-
lare. La botta dal limite di Avallone (34’) rompe una noia bestiale e segnala la crescita dei locali, l’avvitamento di Martone (35’) su punizione perfetta di Corsale si perde di poco alta sopra la traversa, ma testimonia la gracilità strutturale della Vibonese. Evidenziata a quattro minuti dall’intervallo dal gol che spacca difesa e partita: Varriale tocca uno dei primi palloni della gara e lo trasforma in un taglio illuminante che libera Lagnena che non dà scampo ad Amabile. Galfano corre subito ai ripari, lancia nella mischia Polito e vara ad inizio ripresa un 3-4-3 più propositivo. La nuova matrice ultraoffensiva finisce però per esporre la difesa al contropiede. Prima D’Avanzo vanifica un 5 contro 2 calibrando male l’ultimo passaggio, poi Izzo (subentrato proprio a D’Avanzo) alza la mira su suggerimento di Correale (21’). Ma c’è maggiore densità in prima linea ed al 33’, anche se in maniera fortunosa, arriva il pari: punizione di Di Franco respinta dalla barriera, nuova conclusione dell’esterno siciliano e pallone che ‘insacca con la complicità di una deviazione involontaria di Rapino. La Scafatese, però, non s’arrende, si catapulta in avanti ed allo scadere ritrova il vantaggio sugli sviluppi di una punizione, grazie ad un tocco morbido di Varriale che condanna una Vibonese che ha voglia e coraggio, ma limiti strutturali.
PAGELLE VIBONESE AMABILE (5,5) - Incolpevole sul gol di Lagnena. Qualche responsabilità sulla rete di Varriale che decide la partita. RANELLUCCI (5,5) - Mette qualche toppa ricorrendo all’esperienza, ma sul gol del vantaggio scafatese si lascia infilare troppo ingenuamente da Lagnena. Nella ripresa diventa l’uomo guida della difesa a tre varata da Galfano. OREFICE (5,5) -Gioca al centro della difesa e cerca di limitare i danni senza badare all’estetica. BIANCIARDI (6) -Il migliore della difesa. Pulito negli interventi, puntuale nelle chiusure, capace anche di annullare l’evidente gap di centimetri col gigante Martone. Furbo nel finale quando frena Izzo, lanciato a rete. BICA BALAN (5) - Soffre D’Avanzo e Lagnena, soffre anche Varriale quando verte a destra, soffre perfino da esterno di centrocampo nel 3-4-3 varato da Galfano nella ripresa. GENESIO (5,5) - Quarantacinque minuti spesi a rincorrere con affanno Lagnena, a raddoppiare le marcature su D’Avanzo. Dal 1’ st POLITO (6) - Va a fare densità in prima linea, ma raramente salta l’uomo ed affonda i colpi. PIRRONE (5,5) -La sostanza c’è, ma la qualità latita. Resta inchiodato davanti alla difesa, non alimenta mai la manovra d’attacco, si dedica soltanto al lavoro “sporco”. DI MAURO (5,5) - Primo tempo da dimenticare: schiacciato, abulico ed impreciso. Meglio nella ripresa quando l’allenatore Galfano gli offre più riferimenti offensivi cui appoggiarsi. KULENTHIRAN (6) - Il ragazzo si farà. La sufficienza premia l’impegno ed il coraggio di osare. Dal 19’ st DI FRANCO (6,5) Entra subito in partita, tenta il dribbling e lo scambio rapido con personalità, realizza poi il gol che pareggia i conti. FALCO (5) - Vaga come un’anima in pena sulla trequarti, riceve pochissimi palloni, ma non li sfrutta. Dal 10’ st TAUÀ (6,5) Devastante: é una scheggia impazzita e non offre riferimenti alla retroguardia della Scafatese. OUDIRA (5,5) - Predica nel deserto e nella ripresa va in affanno.
Bocche cucite nello spogliatoio rossoblù. Il tecnico della Scafatese lancia una stoccata a Galfano
Caffo si limita a dire: «Parleremo alla fine» SCAFATI. I calciatori raggiungono alla spicciolata l’autobus, salgono i gradini a testa china interrogandosi sui motivi dell’ennesima sconfitta e sul futuro sempre più nero. Qualcuno si intrattiene a discutere col presidente Giuseppe Caffo, che vorrebbe parlare, esprimere il proprio malumore, magari sfuggire anche se in via straordinaria al silenzio stampa da lui stesso imposto. Tentenna un istante, poi ritorna sui propri passi, rinuncia allo slancio di partenza per “rispettare” il patto delle bocche cucite e non dar sfogo ad una delusione che, a caldo, potrebbe generare ulteriore confusione. Giuseppe Caffo si limita ad una dichiarazione telegrafica: «Parleremo alla fine, soltanto alla fine». Alla
fine di un’autentica odissea perché la sconfitta di Scafati ha spalancato le porte ai play-out, aperto ulteriori falle nell’umore, evidenziato i limiti strutturali di un organico che ha voglia, qualche briciolo di talento, ma eccessiva inconsistenza. «Non sappiamo che dire, davvero non sappiamo che dire», continua il numero uno della Vibonese, Caffo, cercando di incrociare con lo sguardo – per ricevere un cenno di approvazione – il tecnico Angelo Galfano. Che con le braccia conserte e la schiena appoggiata ad un muro non ha nemmeno la forza di parlare e di giustificare il silenzio stampa. Non c’è nessun sentimento di rivalsa nei confronti degli organi di informazione, né tantomeno voglia di
“ovattare” lo spogliatoio da chissà quali forze nemiche. È una decisione “naturale” perché parlare non avrebbe senso e l’unico rimedio per salvare il salvabile è correre, correre più degli altri, ben oltre i propri stessi limiti. Cosa succede alla Vibonese è difficile comprenderlo, troppo difficile. Lo stesso Agenore Maurizi, tecnico della Scafatese, non sa darsi una spiegazione logica lancia una stoccata neanche tanto velata al collega Galfano: «Nel secondo tempo, con l’ingresso di Tauà, siamo andati spesso in difficoltà. Non sta a me giudicare, ma un giocatore con tali potenzialità non lo lascerei mai in panchina». f. z.
Kulenthiran sul campo della Scafatese
40 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
2ª Divisione. La squadra calabrese perde a Gela e retrocede matematicamente nei dilettanti
Per la Vigor è il giorno più brutto Manca nel primo tempo dimezza lo svantaggio. Franciel arrotonda GELA V.LAMEZIA
3 1
GELA. (4-4-1-1): Cecere 6,5 (16’ st Ferla sv); P. Esposito 6,5, Fernandez 6, D’Aiello 6, Ambrosecchia 6; Gaeta 6, Schiavon 6 (22’ st Galuppi 6), Iannini 6, Unniemi 6; Alessandrì 6,5 (37’ st Staffolani sv); Franciel 7. A disp.: Ferla, G. Esposito, Marinucci, Rivecchio. All.: Rifelli 6,5. V. LAMEZIA (4-4-2): Forte 6; Sanso 5,5 (27’ st Bilotta 6), Cascone 6, Scalise 5,5, Di Donato 6; Lopetrone 5,5(41’ st Alvino), Paonessa 5,5, Clasadonte 5,5, Cavalieri 5,5; Sergi 5,5, Manca 6,5 (21’ st Perri 6). A disp.: Panico, Pallone, Catozza, Filippi. All.: Barone 5,5. ARBITRO: Soricaro di Barletta 6. MARCATORI: pt 1’ Franciel (G), 24’ pt P.Esposito (G), 35’ pt Manca; st 1’ Franciel (G). NOTE: Circa 1.800 spettatori, con sei tifosi giunti da Lamezia. Ammoniti Schiavon, Unniemi, D’Aiello. Angoli 33. Recuperi 1’ e 1’. di FABRIZIO PARISI GELA - La Vigor ha fatto quel che poteva contro un Gela lanciato all’assalto della Prima divisione. Vincono i padroni di casa come da copione. D’altra parte la differenza di valori in campo è stata piuttosto evidente. E’ finita 3-1, ma poteva andare peggio agli ospiti, che hanno soltanto provato a contenere la forza dei biancazzurri di Cosco. Le strategie societarie non hanno pagato. La retrocessione è stata l’inevitabile conseguenza di una annata piena di errori e anche sfortuna. Al Presti una partita priva di emozioni. Il pubblico si diverte soltanto quando il Gela va in gol. Lo fa tre volte, ma è stato a tutti chiaro che la squadra di Cosco non ha voluto affatto forzare i ritmi, pensando ai play off e rispettando un giovane avversario. Ai calabresi l’onore delle armi con un organico zeppo di giovani di belle speranze. In campo quattro diciottenni, tre ventenni e pochi giocatori d’esperienza a far da chioccia in queste ultime gare in Seconda divisione. I senatori sono stati cacciati, anche se ufficialmente risultano infortunati. Anche Cosco ha qualche problema di formazione. Nigro è squalificato, Marinucci e Russo reduci da infortunio
Manca, autore del gol della Vigor Lamezia
vanno in panca in attesa dei play off. Nessuna sorpresa nell’undici iniziale. C’è Pasquale Esposito esterno destro. Per il resto confermato lo stesso undici di Noicattaro. Franciel aveva la possibilità di incrementare il suo score ed allora eccolo subito in rete. Trascorrono 52 secondi dal fischio d’inizio quando Unniemi innesca Iannini in verticale. Il centrocampista, ex Bitonto, pennella per la testa di Franciel che beffa il diciottenne Forte. I tifosi pregustano già una goleada ed in effetti nel primo tempo si gioca una partita “vera”, seppur i ritmi
non siano vertiginosi. Al 10’ azione corale del Gela con una serie di passaggi che portano alla conclusione Alessandrì dall’altezza del dischetto di rigore: un difensore neroverde ci mette una pezza con un intervento decisivo. Dopo un minuto Manca, il migliore della Vigor, scalda i guanti a Cecere con una conclusione velenosa. Si gioca senza marcature asfissianti e la maggiore caratura tecnica del Gela fa la differenza. Al 15’ ci prova Unniemi con un diagonale insidioso che Forte vede sfilare a pochi centimetri dal palo sinistro. L’assalto del Ge-
la non si concretizza per un nonnulla al 16’, quando dalla punizione di Alessandrì svetta la testa di Franciel che sfiora l’angolo più lontano della porta ospite. Il raddoppio al 24’ sembra l’azione fotocopia del primo gol. Cambiano però i protagonisti. Il cross chirurgico è di Ambrosecchia, l’inzuccata vincente di Pasquale Esposito, che nell’impeto anticipa anche Franciel. Per il difensore campano è il quinto centro stagionale. Quasi un attaccante aggiunto. La pratica sembra già chiusa, ma è difficile gestire il possesso palla per 65 minuti. Il ritmo si abbassa e la Vigor ne approfitta. Manca fa le prove del gol al 29’, quando schiaccia di testa un pallone invitante dalla destra. Ma dopo sei minuti la rete arriva. Fa tutto l’attaccante neroverde, girandosi e piazzando il pallone nell’angolo basso alla destra di un immobile Cecere. Tutto qui il primo tempo. Nella ripresa il Gela pensa a dosare le forze in vista dei prossimi impegni. Tra l’altro dopo appena 15 secondi Franciel mette in cassaforte il risultato segnando il quindicesimo gol (record personale) sul cross di Unniemi. A quel punto la partita cala di tono. Cosco dà spazio al portiere Ferla, e nel finale anche a Galuppi e Staffolani. Il tecnico vigorino imita il collega del Gela, facendo debuttare altri tre under. La gara scivola via senza altri sussulti.
PAGELLE VIGOR LAMEZIA FORTE (6) - Non ha colpe particolari sulle reti subite. Qualche buon intervento anche se deve migliorare ancora sulle uscite. Ha appena diciotto anni, può essere la scommessa della Vigor Lamezia nella prossima stagione. SANSO (5,5) - Il ventiduenne soffre, e tanto, il dinamismo di Unniemi che lo supera senza difficoltà quando decide di premere sull'acceleratore. Poco incisivo anche in fase offensiva. SCALISE (5,5) - Una domenica da dimenticare in fretta. Il tecnico gli affida la marcatura su Franciel e il brasiliano realizza una doppietta, il difensore se lo vede sfuggire in ogni azione. CASCONE (6) - L'esperienza non gli manca. Cerca di arginare come può gli attacchi del Gela. DI DONATO (6) - Nella prima frazione di gioco Gaeta è un rullo compressore. Corre, lotta e sgomita senza fermarsi. Di Donato si riscatta nel secondo tempo attenuando le incursioni dell'avversario. LOPETRONE (5,5) - Schierato sulla corsia di destra è sovrastato da Ambrosecchia quando decide di affondare i colpi. Anche in fase offensiva il giocatore calabrese non riesce a superare il muro eretto dall'avversario. CLASADONTE (5,5) -Schiavon è un cliente difficile anche se non si rende protagonista di una prestazione al di sopra le righe. Il centrocampista del Gela lascia tuttavia pochi spazi all'avversario che non ha il passo del giocatore biancazzurro. PAONESSA (5,5) - Come il collega di reparto è sovrastato dal centrocampo del Gela. Nella suo raggio d'azione agisce Iannini che fa valere la propria stazza fisica. CAVALIERI (5,5) - Pasquale Esposito lo rende innocuo. Difficilmente riesce a creare apprensione al terzino del Gela. SERGI (5,5) - Poco dinamismo contro la retroguardia biancazzurra. MANCA (6,5) - Salva l'onore delle armi. L'ultimo ad arrendersi. PERRI (6) - Schierato nel secondo tempo, il giocatore ci mette tanto agonismo.
La Vigor Lamezia merita l’onore delle armi. Il difensore Filippi: «Netto il divario tecnico tra noi e il Gela»
Barone: «Volevamo dimostrare di valere» GELA - La Vigor Lamezia difende l’onore delle armi. Di fronte al più quotato avversario e con la matematica retrocessione nei dilettanti, la squadra calabrese sfodera una prestazione aggressiva evitando di essere la vittima sacrificale. «Siamo scesi in campo –ammette Francesco Barone, l’allenatore della Vigor Lamezia – consapevoli della forza del Gela. Questo aspetto, tuttavia, non ci ha impedito durante il primo tempo di provare a giocare al di là di qualsiasi situazione. Insomma, volevamo dimostrare di esserci nonostante la nostra posizione in classifica». In effetti il gol di Manca aveva riacceso qualche flebile speranza. L’entusiasmo è stato smorzato da
Franciel, l’attaccante del Gela, all’inizio del secondo tempo. Ma il divario tecnico è stato fin troppo evidente. La scelta della società calabrese di puntare sulla linea verde, per un campionato così impegnativo, è costata la retrocessione. Alla fine del campionato mancano 180 minuti. Domenica prossima la Vigor Lamezia affronterà in casa la Scafatese (con la salvezza già in tasca). «Dobbiamo onorare il campionato – spiega Barone - fino alla conclusione con professionalità». I riflettori si spostano sull’ex di turno Giacomo Filippi, il centrale difensivo che ha indossato la maglia del Gela in C1 nella stagione 2005-2006. Il giocatore originario di Partinico, come al solito, non ha
peli sulla lingua. «E’ stata un’annata storta – asserisce in sala stampa con una scarsa programmazione. Ognuno di noi ha le proprie responsabilità: in questo modo i risultati negativi sono la logica conseguenza». Sulla partita il difensore non ha dubbi. «Netto il divario tecnico tra le due squadre – spiega Filippi - così come le motivazioni». Infine non dimentica il Gela. «Mi auguro – dice che possa raggiungere la promozione in Prima divisione. Il Gela è una squadra fortissima, sembra una Maserati. Il Catanzaro mi sembra la rivale più accreditata. Senza tuttavia sottovalutare il Pescina, che potrebbe essere la vera sorpresa»
Barone, allenatore della Vigor
Sport
41
Lunedì 4 maggio 2009
Risultati e classifica Bacoli-Gelbison
3-3
Bitonto-Grottaglie
1-1
32ª giornata Marcatori
22' Pastore (r) (B), 25' De Vita (G), 4' e 48' st Sica (G), 26' st Poziello (B), 42' st Lepre (B) 20' Persia (B), 18' st D'Amblé (G)
BRINDISI
66
32 20 7
5 57 26 16 13 3
0 35 10 16 7
4
5 22 16 31 +3
NOCERINA
57
32 18 3 11 51 42 16 13 1
2 33 20 16 5
2
9 18 22 9
PIANURA
54
32 15 9
8 63 38 16 11 4
1 39 15 16 4
5
7 24 23 25 -10
POMIGLIANO
53
32 15 8
9 52 39 16 11 3
2 33 16 16 4
5
7 19 23 13 -11
ISCHIA
49
32 13 10 9 35 29 16 9
6
1 21 8 16 4
4
8 14 21 6 -15
TURRIS
48
32 12 12 8 37 36 16 8
5
3 15 9 16 4
7
5 22 27 1 -16
Pomigliano-Francavilla F. 1-1 19' Galeandro (F); 22' Gomes (P)
FASANO
45
32 10 15 7 40 34 16 6
7
3 19 15 16 4
8
4 21 19 6 -19
S. Antonio A.-S. Genzano 4-1
MATERA
44
32 12 8 12 40 32 16 7
5
4 17 10 16 5
3
8 23 22 8 -20
FRANCAVILLA
44
32 12 8 12 32 34 16 9
4
3 21 12 16 3
4
9 11 22 -2 -20
BACOLI
42
32 10 12 10 42 37 16 6
6
4 23 17 16 4
6
6 19 20 5 -22
FRANCAVILLA F.
42
32 9 15 8 35 33 16 6
8
2 23 19 16 3
7
6 12 14 2 -22
S. ANTONIO A.
41
32 10 11 11 33 43 16 6
6
4 21 21 16 4
5
7 12 22 -10 -23
ANGRI
39
32 10 9 13 32 41 16 7
5
4 17 14 16 3
4
9 15 27 -9 -25
BITONTO
37
32 9 10 13 34 46 16 8
3
5 25 24 16 1
7
8
GROTTAGLIE
33
32 5 18 9 29 37 16 3
9
4 14 15 16 2
9
5 15 22 -8 -31
S. GENZANO
32
32 7 11 14 27 48 16 3
7
6 13 21 16 4
4
8 14 27 -21 -32
GELBISON
24
32 4 12 16 34 51 16 4
6
6 24 26 16 0
6 10 10 25 -17 -40
VENAFRO
20
32 4
5
8 13 19 16 1
3 12 11 32 -27 -44
Fasano-Nocerina
1-1
Francavilla-Brindisi
2-1
Ischia-Pianura
1-1
18' De Pascale (N), 47' st Diallo (F)
15' Di Senso (F), 45' Kettlun (B), 28' (a) De Giorgis (F) 24' Marino (I), 40' st Del Sorbo (P)
Matera-Venafro
22' pt e 7' st Albano, 29' pt D'Arienzo
3-0
3' st Agnello (SA), 9' st (r) Cocuzza (SA), 19' st Maffucci (SA), 28' st Somma (SA), 35' st Pepe (SG)
Turris-Angri
6' st e 8' st Vitale (A), 37' st Borriello (T)
Prossimo turno
1-2
33ª giornata 10/05/09 ore 15.00
Angri-Pomigliano Brindisi-Gelbison Francavilla F.-S. Antonio A. Grottaglie-Fasano Nocerina-Matera Pianura-Bacoli S. Genzano-Ischia Turris-Bitonto Venafro-Francavilla
8 20 24 51 16 3
-7
9 22 -12 -27
21 reti: Galetti (Brindisi) 18 reti: Contino (1) (Pianura) 16 reti: Albano (2) (Matera) 15 reti: Manzo (3) (Pianura) 13 reti: Tortora (2) (Turris) 11 reti: Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (3) (Francavilla F.) 10 reti: Coquin (5) (Bacoli) 9 reti: Infantino (1), Persia (2) (Bitonto); D'Angelo (2) (Gelbison) 8 reti: Pastore (2) (Bacoli); Moscelli (Brindisi); Palumbo (Nocerina) 7 reti: Radicchio (1) (Angri); Chiesa (Brindisi); D’Amblé, De Angelis (Grottaglie); Cavallaro (Nocerina); Ausiello (1) (Pomigliano); Maffucci, Somma (S. Antonio); Crisantemo (1) (Turris) 6 reti: Vitale (Angri); Formuso (Fasano); Ancora (Matera); Pabatunde (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Gomes (Pomigliano) 5 reti: Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); Bianco, Saurino G. (Ischia); Marsico (1) (Matera); De Pascale (Nocerina); Del Sorbo (Panura); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano); De Simone (Venafro) 4 reti: Della Femmina (Angri); Poziello (1) (Bacoli); Cordiano (Brindisi); Di Matera (Fasano); Pioggia (Francavilla); Sisalli (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Mattera (1) (Ischia); Riolo (Nocerina); Manzo (Pianura); Alleruzzo, Verolino (2) (Pomigliano); Cocuzza (1) (S.Antonio); Murano (S.Genzano)
La salvezza resta virtuale per la sorprendente vittoria dell’Angri a Torre del Greco
Il Matera vince ma non basta Doppietta di rara fattura per Albano intervallata da una zampata di D’Arienzo MATERA VENAFRO
3 0
MATERA-(4-4-2): Cottet sv; Armento 6, D'Arienzo 6, Lonardo 6, Naglieri 6; Marsico 6 (20' st Ancora 5,5), Acampora 6,5 (34' st Giglio sv), Conte 6 (28' st Risi sv), Malagnino 6; Chisena 7, Albano 7,5. A disp.: Mirabelli, Martinelli, Porzio, Ancora, Risi, Montingelli, Giglio. All. Danza 6,5 VENAFRO (4-4-2) Izzo 6,5; Marzocchella 5,5, D'Ottavio 5, Mele sv (27' pt Iannotta 5,5), De Rosa 5,5; Monticelli 5,5, Cianfarani 5,5, V. Ricamato 6, Marziale (27' st D'Elena sv); Gueye 5 (21' El Quazni 6), Patriciello 5,5. A disp: Pietracupa, F. Ricamato, Vallone, Martone. All. Celli 5,5 ARBITRO: Stentella di Terni RETI: 22' pt e 7' st Albano, 29' pt D'Arienzo NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1500. Ammonito: V. Ricamato (V). Angoli 7-1. Recupero 1' pt, 4' st. MATERA- Salvezza ipotecata, ma non raggiunta. Due gol di eccellente fattira di Albano e una zampata di D’Arienzo decidono una gara mai stata in discussione per i colori biancazzurri. Ma non basta. La matematica, infatti, dice chè c’è ancora da soffrire, ma anche i fatti lo confermano perchè l’Angri vincendo a Torre del Greco ha mantenuto a cinque le lunghezze dalla zona tranquilla. I grigiorossi hanno da giocare in casa con un Pomigliano poco motivato e poi a Bitonto nell’ultima gara. Al Matera servono almeno altri due punti o un pareggio dell’Angri, l’unica a poter
La rovesciata spalle alla porta che ha aperto le marcature contro il Venafro e il tiro di sinistro che le ha chiuse portando Albano a 15 gol stagionali
ancora raggiungere i biancazzurri. Chiaramente c’è da non mollare e a Nocera non ci potranno essere rilassamenti. LA GARA- Danza preferisce Marsico ad Ancora, ma tiene Martinelli in panchina perchè il capitano non è al meglio della condizione. Inutilizzabili anche De Santo e Branda, quindi fiducia a Cottet tra i pali e Armento sulla destra dal primo minuto. Poco da fare per un Venafro dignitoso, ma imbottito di giovani e senza lo squalificato Cavola. Matera motivato e sull'altra sponda una squadra guidata dal preparatore atletico Nicolino Celli in panchina per l'assenza di Buccilli (problemi di famiglia secondo la versione ufficiale della società). Primo tempo con il Mate-
ra deciso a mettere subito il risultato, e quindi la salvezza, in cassaforte. Il Venafro scende in campo per chiudere con dignità il campionato e regge l'urto in maniera relativa, poi perde pure Mele per infortunio ed è notte fonda per i bianconeri del presidente Patriciello. Al 6' Chisena conferma di parlare una lingua calcistica superiore e si invola sulla destra seminando il panico tra i molisani, cross al centro e Albano di testa prova a sorprendere Izzo che respinge d'istinto su Malagnino che non centra il bersaglio pieno per poco. Tre minuti dopo è Albano a suggerire per Chisena, ma il vantaggio sfuma per pochi centimetri. Il Matera va a bersaglio al 22'. Chisena crea, Albano realizza con una rete da cineteca.
Puntata in area di Chisena e cross a rientrare dal fondo per Albano che, di spalle alla porta, tenta con successo la rovesciata e porta a quattordici il bottino personale in campionato. Venafro patisce il colpo ed è quasi fermo sulle gambe contro un Matera che fa irare bene palla. Arriva il raddoppio. Calcio d'angolo di Marsico per la testa di Albano, palla sul palo e Izzo d'istinto respinge ma arriva D'Arienzo e insacca il cosiddetto gol-tranquillità con una zampata vincente. La gara non scade di tono. Albano prova più volte ad incrementare il suo bottino senza fortuna, ma anche per bravura di Izzo che gli nega il gol anche a tu per tu dall'altezza del dischetto del calcio di rigore dopo che Albano si era lòi-
berato con un movimento da manuale del diretto marcatore. Si va al riposo con il doppio vantaggio, ma il Venafro non sembra nelle condizioni di poter far male al Matera e non si registrano affondi particolarmente pericolosi dalle parti di Cottet, inoperoso per lunghi tratti. Nella ripresa il canovaccio non varia fino al 7' quando c'è il terzo gol del Matera, il secondo personale di Albano, con il bomber biancazzurro lesto a mettere in rete una respinta della difesa molisana con un sinistro di rara potenza che non lascia scampo al portiere Izzo, senza dubbi il migliore in campo del Venafro assieme a Ricamato. Per Albano c’è una doppietta che lo proietta a quota quindici nella speciale classifica marcatori del gi-
rone H. Un bottino che appaga il bomber ed anche il resto della squadra. Da quel momento in poi, infatti, la gara perde di spettacolarità. Le verticalizzazioni sono assenti per entrambe le squadre e si gioca per via orizzontali. Ovvero, gara portata avanti senza affondare più di tanto nelle maglie bianconere avversarie imbottite di under. Venafro prova qualcosina con il neo entrato El Quazni, ma senza concretizzare. Il Matera gestisce il vantaggio e Danza da’ spazio anche a qualche elemento che era restato in panchina per scelta tattica. Al Matera i tre punti non bastano per essere salvo matematicamente, ma virtualmente l'operazione dovrebbe essere andata in porto . Renato Carpentieri
42 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Spogliatoio Il tecnico: «Finchè non c’è la matematica salvezza non molleremo»
«Gara interpretata bene» Franco Danza elogia la concentrazione della squadra materana MATERA, tutto secondo pronostico. La formazione allenata da mister Danza ha superato il Venafro e ha messo in cassaforte altri tre punti utili per la classifica. Contro l'ultima della classe, già matematicamente retrocessa, capitan Albano e compagni hanno giocato una buona gara; non hanno corso il rischio di prendere sottogamba l'avversario attaccando e producendo molte palle gol per gli interi novanta minuti. Alla fine, Albano ha festeggiato tre volte: per la vittoria e per i due gol realizzati. Una doppietta che ha fatto salire, nella speciale classifica marcatori, a quota quindici il cannoniere materano. A fine gara, puntuale, è stato il commento di mister Danza che ha analizzato così il match. “ I ragazzi hanno interpretato molto bene la partita contro un Venafro già retrocesso ma non rinunciatario, dunque sono stati bravi a non cadere nell'errore di prendere sottogamba l'avversario. Non nascondo, inoltre, che alla vigilia del match avevamo qualche timore ma per fortuna grazie alla bravura della squadra le cose sono andate per il verso giusto. Alla fine credo che il tre a zero finale sia stato anche bugiardo, meritavamo di segnare altri gol per la mole di azioni create nell'area di rigore molisana. Il Venafro, poi, non ha mai impensierito la nostra retroguardia, Cottet non è stato mai chiamato in causa se non per qualche uscita su palle inattive. Mi complimento con i miei atleti per aver messo in campo la grinta e la determinazione giusta, hanno corso e costruito tante azioni pericolose per gli interi novanta minuti, poi i tre gol sono stati uno più bello dell'altro”. Sicuramente quella con il Venafro è stata una vittoria importante in chiave salvezza. “Si - ha continuato Danza. Finché non otteniamo la matematica della permanenza dobbiamo lottare e mantenere sempre alta la concentrazione. Sono soddisfatto perché il
A destra l’esultanza di D’Arienzo dopo la rete del due a zero contro il Venafro che è stato superato agevolmente da un Matera concentrato e attento che non ha rischiato mai nulla
PAGELLE MATERA COTTET (SV) - Una giornata tranquilla per il bravo e giovane portiere del Matera. ARMENTO ( 6) - Impegno e voglia non gli mancano, ma fa tutto meravigliosamente bene fino al cross. Peccato, perchè poteva essere un’arma letale. D'ARIENZO (6,5) - Un gol ed una prova senza sbavature, ma di fronte aveva uno, Gueye, che col calcio ci azzeccava davvero poco. LONARDO (6) - Non deve dimostrare nulla. Se sta bene è un giocatore su cui c’è poco da dire. Una prestazione senza sbavature. Chisena in azione e in basso a sinistra l’esultanza di Albano dopo il primo gol e dopo il terzo che ha chiuso il match
NAGLIERI (6) - Si mantiene sulle sue per tutta la gara, poi nel finale perde qualche punto quando sta per cedere alle provocazioni del neo entrato El Quazni. MARSICO ( 6) - Corre tanto nei primi venti minuti, ma a volte eccede per eccesso di voglia di fare. Batte una serie di angoli non precisi, ma indovina quello giusto nell’azione del gol di D’Arienzo dopo il colpo di testa di Albano. Può dare ancora di più. (20' ST ANCORA (5,5) - In venti minuti pochi spunti, ma la gara era ormai andata nel dimenticatoio e poi quando non gioca dall’inizio è un giocatore che stenta ad entrare in partita, a parte qualche eccezione). ACAMPORA (6,5) - Corre smista e recupera palloni. Meglio di così un under non potrebbe fare, visto che la responsabilità di avere le chiavi del centrocampo del Matera non è roba da poco e se la cava egregiamente. (34' st Giglio sv). CONTE (6) - Non è appariscente, ma tiene la posizione con grande abilità e risulta più che positiva la sua prova. (28' st Risi sv). MALAGNINO (6) - Meno brillante di altre gare, ma duttile e versatile nel ricoprire vari ruoli e per un tecnico è importante avere giocatori del genere.
Matera ha giocato perfettamente, ha messo in pratica tutte le mie indicazioni finalizzando al meglio il lavoro svolto durante la settimana. I ragazzi hanno mantenuto sempre il possesso palla ed hanno attaccato nei momenti opportuni; Albano poi non è più il giocatore statico di un tempo ma nel complesso è la squadra ad essere cresciuta. Qualcosa rispetto a prima è cambiato”. In sala stampa c'era anche il preparatore atletico
del Venafro, Nicolino Celli, che ha sostituito l'allenatore Buccilli assente per motivi personali. “E' stata una partita a senso unico a vantaggio del Matera - ha spiegato il tecnico molisano. La sconfitta era stata ampiamente preventivata anche perché sapevamo di incontrare un Matera determinato a portare a casa l'intera posta in palio perché ancora in corsa per raggiungere la salvezza. Noi abbiamo giocato con molti under e senza il
nostro atleta di punta, Cavola, assente per squalifica. Non resta che terminare il campionato in maniera dignitosa e far crescere i giovani dell'under 18 che saranno il nostro futuro. Stamo già lavorando per la prossima stagione, siamo al lavoro per allestire una formazione competitiva che possa vincere il campionato di Eccellenza molisana e ritornare quanto prima in serie D”. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
CHISENA (7) - Parla un altro linguaggio. E’ senza dubbi il giocatore più talentuoso e decisivo del Matera. Peccato perchè meritava la gioia personale, ma ha fornito assist importanti anche se non tutti sono andati a buon fine. Giusto tenerlo in campo fino alla fine. ALBANO (7,5) - E sono quindici. Una doppietta di rara fattura. Bellissima la rete spalle alla porta che ha sbloccato l’incontro, mentre quella che l’ha chiuso è stata una perla di potenza e di sinistro. DANZA (6,5) - Otto punti in sette gare e obiettivo quasi raggiunto. La media di più di un punto a gara, ma non basta ancora per portare la nave all’attracco nel porto della tranquillità. Comunque un plauso per gli equlibri che sono stati consacrati anche ieri.
DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI GELBISN
3 3
BACOLI (3-4-3): Luongo 5.5; Rainone 7, Esposito 7, Vorzillo 6; Manna 6 (10' st Bavero sv; 37' st Lepre 6), Dinolfo 6,5, Giliberti 6,5, Criscuolo 7; Niola 6 (10' st Parlacino 6), Pastore 6,5, Poziello 6,5. A disp.: D’Antonio, Zamparelli, Barone, Copellino. All.: Carannante. GELBISON (4-5-1): Visconti 5.5; Conte 6 (1' st De Marco 6), Leccese 6, Ruocco 6, Ietto 6.5; D’Elia 6, Amato 6, De Vita 6.5, Pecora 6.5 (22' st Santonicola sv), Sica 7; Capuozzo 6 (34' st Cerasuolo sv). A disp.: La Mura, Della Bianchina, Sebastiano, Buccino. All.: Longo. ARBITRO: Chirigu di Carbonia. MARCATORI: 22' pt Pastore (B, rig.), 26' pt De Vita (G), 2' st Sica (G), 25' st Poziello (B), 42' st Lepre (B), 48' st Sica (G). NOTE: spettatori 100 circa. Ammoniti: Esposito (B), Poziello (B), Parlacino (B), Pecora (G), De Vita
BITONTO GROTTAGLIE
1 1
BITONTO (4-2-3-1): Lima 5.5; Romeo 6, Falanca 6, Modesto F. 6 (44' st Camasta sv), Montefusco 6; Cantatore 6, Dentamaro 6; Di Bitetto 6 (22' st Nasca sv), Casisa 6, Logrieco 6; Persia 6 (27' st Di Giovinazzo sv). A disp.: Castelletti, Martellotta, Caccavale, Fiorentino. All.: Ruisi. GROTTAGLIE (4-3-3): Di Leo 7; Di Quinzio 6, Solidoro 6, Camassa 6, Ianneo 6; Arcadio 6.5 (27' st D’Amario sv), Marini 5.5, Carteni 6; D’Amblè 6.5, Piperissa 6, Fraschini 6 (25' st De Angelis sv). A disp.: Vitale, Pirone, Pastano, Bennardo, Favret. All.: Orlando. ARBITRO: Fogliano di Perugia. MARCATORI: 20' pt Persia (B); 15' st D’Amblè (G, rig.). NOTE: spettatori 700 circa. Ammoniti: Piperissa (G), Persia (B), Dentamaro (B), Arcadio (G) Cantatore (B), D’Amario (G), Modesto (B), Casisa (B). Angoli 3-2 per il Bitonto.
ISCHIA I.V. PIANURA
1 1
ISCHIA ISOLAVERDE (4-4-2): Cozzolino 6.5; Di Meglio 6.5, Monti 5.5, Mattera 7, Accurso 6.5; Trofa 6 (29' st Sepe sv), Formica 6.5, Formidabile 6, Alvino 6.5 (50' st Buono sv); Marino 7 (37' st Ciurlia sv), Bianco 5.5. A disp.: Bighencomer, Cristilli, Saurino C., Mazzella. All.: Impagliazzo. PIANURA (4 -4-2): Pane 6; Manzi 6 (31' st Mele 6), Russo 6.5, Allocca 6.5, Letizia 6; Ianniello 6.5, Costabile 6 (18' st Pirone 6), Temponi 6.5, Napolitano 6 (31' st Del Sorbo 6.5); Contino 6, Manzo 6.5. A disp.: De Spucches, De Santo, Rea, Scarpato. All.: Gargiulo. ARBITRO: Ferrone dell’Aquila. MARCATORI: 24' pt Marino (I), 41' st Del Sorbo (P). NOTE: Espulso: al 28' st Monti (I). Ammoniti Napolitano (P), Monti (I), Alvino (I), Marino (I), Manzo (P), Formidabile (I).
POMIGLIANO FRANCAVILLAF
1 1
POMIGLIANO (4-3-3): Inserra 6.5; Biancardi 6, Mauro 6, De Rosa 6, Noviello 6; Scarlato 6 (18' st Alterio 6), Gasparini 6, Ausiello 6.5; Marzullo 6.5, Gomes 6.5, Ventre 6 (44' st Tarantino sv). A disp.: Violante, Russo, Pesce Rojas, Porcaro, Alleruzzo. All.: Bucaro. FRANCAVILLA FONTANA (4-42):Laghezza 6; Anglani 6, Romeo 6, Paglialunga 6, Gallo 6; Di Pasquale 6, Morleo 6, Perrelli 6 (35' st Novielli sv), Nasca 6; Galeandro 6.5, Malagnino 6 (28' st Sisalli 5). A disp.: Di Punzio, Chirico, Paciullo, D’Ambrosio, Schiranzi. All.: Francioso. ARBITRO: Alessia Lazzaretto di Schio. MARCATORI: 18' pt Galeandro (F), 20' pt Gomes (P). NOTE: Ammoniti: Di Pasquale (F), Morleo (F), Romeo (F), Gallo (F), Ventre (P). Angoli 7-4 per il Pomigliano.
TURRIS ANGRI
1 2
TURRIS (4-4-2):Romagnini 6; Perna 5, Varchetta 6 (29' st Qualano sv), De Carlo 5.5, Visciano 6; Russo 6 (11' st Pepe 6), Coppola 6, Sullo 6, Borriello 6.5; Tortora 6, Stanzione 5.5 (15' st Famiano 5). A disp.: Mennella, Letterese, Punzo, Di Dato. All.: La Cava. ANGRI (4-4-2): De Rosa 6; Formisano 6, Cacace 6.5, De Sio 6, Lambiase 6; Picariello 6.5 (44' st Bennato sv), Della Femmina 6, Manzo 6, Vitale 7.5 (20' st Amoroso sv); Zerillo 6 (3' st Somma 6), Galdi 6. A disp.: Manzi, Bianco, Vicidomini, Giardiello. All.: Rega. ARBITRO: Falzone di Palermo. MARCATORI: 4' st Vitale (A, rig), 7' st Vitale (A), 38' st Borriello (T). NOTE: Spettatori 600 circa con sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: Formisano (A), Picariello (A) e Bennato (A). Angoli: 4-4. Recupero: 2' pt; 5' st.
Sport 43
Lunedì 4 maggio 2009
Per la formazione di Silva il momentaneo pareggio lo sigla Kettlun
Francavilla, punti d’oro Battuto il già promosso Brindisi con una doppietta di Di Senso PAGELLE FRANCAVILLA DE BLASIO (6,5) - bravo e attento, decisivo in un paio di interventi. Nella ripresa, bella la sua uscita sui piedi di Galetti. MILELLA (6 ) - il laterale basso, si disimpegna bene in diverse azioni di gioco. Nella ripresa, prova a spingersi in avanti con le sue solite discese. GIOIA (7) - : schierato in coppia con Zangla, ha il compito di marcare il capocannoniere del campionato Galetti, facendo vedere subito di che pasta è fatto il centrale senisese. ZANGLA (7) - l’esperto centrale sinnico, gioca contro la sua ex squadra, ed è grintoso e voglioso di dimostrare tutto il suo valore, con tutta la sua esperienza. COCINA (6) - schierato al posto dello squalificato Nicolao, parte un po’ in confusione, poi comincia a prendere le misure ai suoi avversari, comportandosi egregiamente. DI SANZA (5)-poco reattivo e incisivo sulla fascia destra. Al 72’della ripresa, lascia il posto al giovane La Neve. CAMPO (6) - corre, crossa e si sacrifica per la squadra. Ma quando si tirano le somme, mister Lazic lo sostituisce al 70’ con Romaniello, forse perché poco lucido e pericoloso come dovrebbe. DI SENSO (7,5) - in pratica fa tutto lui in campo. Segna due reti, prima con un gran tiro dal limite e poi su calcio di punizione. Nella rete del Brindisi, c’è anche il suo zampino, con la leggera deviazione in barriera. Onnipresente. SCARNATO (7) - : sicuramente uno dei migliori in campo, per quantità e aggressività. Recupera molti palloni, spezzando il gioco avversario. Si propone anche in fase realizzativa. Bella la sua conclusione ad inizio ripresa che colpisce in pieno il palo. DE PALO (6) - schierato in campo in tandem con Del Prete, cerca di incunearsi nella difesa ospite in diverse occasioni. DEL PRETE (6,5) - gli manca soltanto la rete per concludere una partita giocata con molta intensità e aggressività. Corre pressa e prova a rendersi pericoloso in più di una occasione con delle belle azioni di gioco. ROMANIELLO (6) - entra al posto di Campo, nella ripresa e fa in pieno il suo dovere come imposto da Lazic.
FRANCAVILLA BRINDISI
2 1
FRANCAVILLA (4-4-2): De Blasio 6; Milella 6, Zangla 7, Gioia 7, Cocina 6; Di Sanza 5 (72’ La Neve sv), Scarnato 7, Di Senso 7,5 (91’ Marziale sv), Campo 6 (70’ Romaniello 6); Del Prete 6,5, De Palo 6. A disp.: Bruno, D’Amico, Zagaria, Simeone. All.: Lazic 7. BRINDISI (4-3-1-2): Vidoni 6; De Giorgi 6 (90’ Chirico sv), Corazzini 5,5, Trinchera 6,5, Pasqualini 6; Lenti 5, Cangini 6, Kettlun 6,5; Chiesa 6 (79’ Bartolomucci sv); Galetti 6, Pinamonte 5,5 (66’ Dos Santos 5,5). A disp.: Fiume, Idda, Tidei, Cordiano. All.: Silva 6. ARBITRO: La Penna di Roma 5,5. RETI: 16’ Di Senso (F), 46’ Kettlun (B), 74’ Di Senso (F). NOTE: spettatori 600 circa, di cui 200 tifosi circa del Brindisi.Ammoniti: De Palo (F), Trinchera (B), Scarnato (F), Chiesa (B), Di Senso (F), De Blasio (F). Angoli 6-2 per il Brindisi. Recuperi: pt 2’; st 4’. FRANCAVILLA SUL SINNI – Una vittoria fondamentale per il Francavilla che prosegue la corsa verso la salvezza. Nonostante cinque punti di vantaggio, i padroni di casa ancora non sono matematicamente salvi. In campo, due squadre che non risparmiano energie, con il Brindisi per niente rinunciatario, nonostante la vittoria del campionato. L’allenatore Silva, si affida ai giocatori che hanno trovato meno spazio durante la stagione. Nell’undici iniziale, De Giorgi, Cangini, Lenti, Kettlun e Pinamonte, avendo Taurino infortunato e Moscelli squalificato. Con i biancazzurri che onorano fino in fondo la propria gara. Invece Lazic, deve fare a meno di Pioggia infortunato e Nicolao squalificato. La partita ha inizio con i padroni di casa subito pericolosi con De Palo che al 3’ colpisce la traversa, ma il guardalinee aveva già sbandierato il fuorigioco. Al 10’ Di Senso dai venticinque metri, impegna a terra il portiere Vidoni. Un minuto dopo, gli ospiti recriminano per un presunto calcio di rigo-
Sebastian Di Senso autore ieri di una doppietta
Due azuioni della gara di ieri (foto in pagina di www.lasiritide.it)
re, con Galetti strattonato, ma il fallo parte dal limite dell’area con successiva caduta in area. Al 16’ il Francavilla va in vantaggio, grazie ad un tiro al volo
di Di Senso dai venticinque metri, con Vidoni incolpevole nell’occasione. Esplode così la gioia in campo e sugli spalti. Il Brindisi a questo punto
Spogliatoio C’è da completare l’opera facendo risultato domenica prossima a Venafro
Lazic: «La buona sorte stavolta ci ha assistito» FRANCAVILLA – Tre punti fondamentali del Francavilla, per arrivare alla quarta permanenza consecutiva in serie D. In campo, due squadre desiderose di accaparrarsi l’intera posta in palio. Il Brindisi, già vincitore del campionato è arrivato in riva al Sinni per portare dei punti a casa. Per il Francavilla invece, la vittoria era fondamentale per allontanare la zona play out alle sue spalle. «Siamo stati bravi – dice mister Ranko Lazic – a conquistare una vittoria importante per noi. A tratti, abbiamo fatto un buon calcio, non era facile contro un Brindisi ben messo in campo, che non ci ha regalato niente per tutti i novanta minuti. Però è giusto così, siamo in un campionato e bisogna rispettare le regole». I ragazzi di mister Silva, scesi in campo con alcune assenze, hanno disputato una buona gara, facendo capire sin dalle prime battute di gioco di non essere in vacanza. Il Francavilla invece, ha giocato con concentrazione e senza distrazioni, pressando sempre sui portatori di palla avversari. «Su un campo abbastanza scivoloso – continua Lazic – abbiamo giocato
I tifosi del Brindisi presenti ieri al Fittipaldi
delle buone palle, anche se a tratti, dei lanci lunghi in avanti non mi sono piaciuti. Ma tutto sommato va bene così, anche la buona sorte è stata dalla nostra parte. Mi riferisco alla rete del 2-1, segnata in mischia con un tocco avversario». Ricordiamo che il primo tempo, si è giocato sotto una pioggia copiosa, che ha reso il terreno di gioco bagnato, ma nella ripresa, il sole è ritornato a
splendere sul “Fittipaldi”. La rete della vittoria rossoblu, è arrivata al 28’ della ripresa, su calcio di punizione calciata da Di Senso, con una leggera deviazione in barriera di Corazzini. «Mi è piaciuta molto –continua il serbo –la squadra quando ha giocato palla a terra sfruttando le fasce, invece con il gioco centrale spesso siamo stati approssimativi, con i loro centrali bravi a spezzare l’azione.
Credo, che la vittoria l’abbiamo meritata, il pareggio forse ci stava stretto per quando visto in campo. Ora – termina Lazic – ci manca un punto per la salvezza matematica, dopodiché, la società comincerà a programmare per la prossima stagione». La vittoria dell’Angri a Torre del Greco, ha rinviato di altri novanta minuti la salvezza. Domenica prossima a Venafro, potrebbe esserci la meritata permanenza in serie D. Poco soddisfatto in sala stampa invece, il tecnico lombardo Massimo Silva, ma non tanto per la sconfitta dei suoi, ma per l’arbitraggio: «Faccio i complimenti – dichiara il tecnico Silva - alle due squadre per quanto visto in campo, meno all’arbitro per come ha diretto la gara. Fa niente, ci va bene anche così. In campo – continua – ho fatto giocare chi ha giocato di meno in questa stagione, era giusto dare spazio ai molti giovani della nostra rosa». L’amarezza nell’ambiente brindisino è dovuto soprattutto al presunto calcio di rigore non fischiato nei primi 15 minuti di gioco (trattenuta a Pinamonte). cl.so.
non ci sta, ed al 24’ prova la via della porta con Chiesa, ma il suo tiro rasoterra è bloccato senza grossi problemi da De Blasio. Al 43’ ancora il Brindisi a rendersi pericoloso, con un colpo di testa di Corazzini, che va di poco a lato. Il pareggio è nell’area, ed arriva al 46’ con Kettlun su calcio di punizione, leggermente deviato in barriera da Di Senso, che beffa il portiere De Blasio. La prima frazione di gioco termina in parità, con i padroni di casa raggiunti nei minuti di recupero. La ripresa inizia con un gran tiro di Scarnato al 49’, ma la sua conclusione rasoterra colpisce il palo alla sinistra di Vidoni. Al 10’ i pugliesi si portano in avanti, con un calcio di punizione battuto da Kettlun sulla fascia, la palla scodellata in area è preda di Pinamonte che di testa indirizza verso la porta, con il portiere De Blasio attento ad alzare la sfera sopra la traversa. Il Francavilla risponde al 59’ con Di Senso su calcio piazzato dai trenta metri, con la palla che esce di poco a lato. Al 60’, Galetti si trova davanti a De Blasio che è abile in uscita a respingere la conclusione dell’attaccante argentino. Al 74’ arriva il raddoppio del Francavilla. Calcio di punizione calciato da Di Senso, con la palla che viene deviata leggermente da Corazzini, che si trova in barriera e si insacca alle spalle di Vidoni per il 2-1. Del Prete e compagni spingono sull’acceleratore per cercare di allungare, ed infatti è proprio l’attaccante napoletano al 85’ ad andare al tiro dal limite dell’area, dopo aver saltato un avversario, con la sua conclusione di poco alta sulla traversa. Al 89’ contropiede di La Neve, che serve Del Prete in area, ma Vidoni in uscita, anticipa l’attaccante. Al 92’ in pieno recupero, il capocannoniere del cam pionato Galetti mette i brividi alla difesa francavillese, svettando più in alto di tutti su azione di calcio d’angolo, ma il suo colpo di testa finisce di poco alto sulla traversa. Arriva così il triplice fischio finale, ed il Francavilla è ad un passo dalla salvezza matematica. Claudio Sole
Diallo acciuffa il pari e la Nocerina costretta a lasciare punti a Fasano FASANO NOCERINA
1 1
FASANO (4-4-2): Corno; Greco Pisano Diallo Esposito; Gentili Rufini Salvestroni (26’ Comandatore ) Dimatera Doria (33’ Milozzi) Ianni (8’st Schiavone). A disp.: Ullasci, Cornacchia, Sanna, Ciuffreda. All.: Maiuri. NOCERINA (4-3-3): Galeano; De Masi ( 24’st Apicella) De Pascale Giordano Capezzuto; Cordua (39’st Colletto) Serrapica Giraldi; Tiscione Palumbo Cavallaro. A Disp.: Terraciano, Kaiser, Polichetti, Zappia, Iossa. All.: Pastore ARBITRO: Verdenelli di Foligno MARCATORI: 18’st De Pascale (N), 44’ st Diallo (F) NOTE: Spettatori 700 circa di cui 70 ospiti. Ammoniti: De Masi (N), Palumbo (N), Dimatera (F), Giraldi (N), Greco (F) .Angoli: 4-3 per il Fasano. Recuperi 2‘pt 5‘st TERMINA in parità il match tra Fasano e Nocerina con la compagine biancazzurra ad una solo punto dalla matematica salvezza. Al 18’ st è De Pascale a sbloccare il risultato con un colpo di testa su assist da calcio piazzato di Cavallaro. Il forcing fasanese raccoglie infine i suoi meritati frutti al 44’ con Diallo che mette in rete da corner di Esposito. La Nocerina nel finale ha un paio di occasioni per riportarsi in vantaggio con Cavallaro e Giordano ma di fatto il risultato non cambia più.
44 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Agnello, Cocuzza, Maffucci e Somma a segno per il Sant’Antonio
Genzano, brutta batosta Play out matematici. Sconfitta addolcita solo dal gol di Pepe PAGELLE GENZANO VENEZIANO (6) - Rabbrividisce quando vede Maffucci inviato speciale in fuga: il portiere lo ipnotizza con lo sguardo. Nella ripresa è quasi spaesato, dalle sue parti arrivano conclusioni senza soluzione di continuità e lui ci mette la pezza (ed i pugni) in alcuni i casi. FISCINA (5,5) - Fa quello che può in una gara a senso unico. Lui si limita a contenere lasciando, spesso, libero il passaggio. BUONOCORE (5) - : Si ritrova nel centro della bufera calata sul Genzano all'albeggiare della ripresa. Un suo intervento di testa autorizza Agnello a sbloccare il risultato. Subito dopo atterra Maffucci in area autorizzando il rigore. MASTURZO (5) - Anche lui senza riparo sotto la pioggia di gol scatenatasi nella ripresa. GARGANO (5,5) - Un po' disattento sulla sua corsia di competenza. Esce quando inizia la bufera del secondo tempo. DAL 5' ST SALBINI (5,5) - Entra quando la nave sta naufragando e non riesce ad invertire la rotta di squadra. FIORE (5) - in mediana il suo contributo non è all'altezza. Poco lucido in fase di costruzione, poco deciso negli affondi sulla fascia.Dal 12' st Bacio 5,5 Non riesce ad incidere. PAPAGNI (6) - Nel primo tempo si da un gran da fare nel bel mezzo della mediana. Lotta, contrasta ed imposta. Cala nella ripresa. RICCIO (5,5) - un po' svogliato. Nella ripresa non regge il confronto con i dirimpettai e naufraga con tutto il battello. DAL 21' ST PEPE (6) - ha il merito di trovare l'inzuccata finale che vale il gol della bandiera. REGA (6) - Un po' sballottato sulla trequarti di sinistra. Poteva fare di più. IMPAGLIAZZO (5) - Decisamente fuori partita. COMPIERCHIO (5,5) - Un po' macchinoso ma nella prima frazione le uniche due conclusioni portano la sua firma.
SANT'ANTONIO S. GENZANO
4 1
SANT'ANTONIO (4-3-1-2): Corcione 6 (32' st D'Auria sv); Attanasio 6,5, D'Anielo E. 6,5, Coccorullo 6, Vitiello 6 (32' st Porzio sv); Pepe 7, Chierchia 6,5, Somma 6,5; Agnello 7,5; Maffucci 7, Cocuzza 7. A disp.: Velardi, Lucarelli, Esposito, Scalzone, De Biase. All.: Nastri 7. SPORTING GENZANO (4-33): Veneziano 6; Fiscina 5,5, Buonocore 5, Masturzo 5, Gargano 5,5 (5' st Salbini 5,5); Fiore 5 (dal 12' st Bacio 5,5) , Papagni 6, Riccio 5,5 (21' st Pepe 6); Rega 6; Impagliazzo 5, Compierchio 5,5. A disp.: Borrelli, Carlino, Insaurralde, Autiero. All.: Bacci 5,5. ARBITRO: De Pascale di Marsala 6,5. RETI: st 2' Agnello (SA), 7' Cocuzza (SA) rig., 19' Maffucci (SA), 27' Somma (SA), 34' Pepe (SG). NOTE: spettatori 1100 circa. Ammoniti: Somma, Agnello. Angoli 5-2 per il Sant'Antonio. Recupero: pt 2'; st 3'. SANT'ANTONIO ABATE. Il poker è servito nella ripresa. Povero Genzano sprovveduto giocatore che cade sotto i colpi di un Sant'Antonio spregiudicato, cinico ed anche incattivito. Bene il primo tempo per lo Sporting, dove ha rischiato poco; male, malissimo la ripresa. Quattro reti sul groppone a fronte della singola di Pepe. Tutto da rifare. La posta in palio tuttavia è alta ed accalora la sfida: non è il tempo grigio a raffreddare una gara che influenzerà le gerarchie dei play out. Lo Sporting Genzano il suo posto deve ancora trovarlo e vorrebbe intraprendere qualche scatto in graduatoria. La squadra che Bacci piazza in campo è in linea con le aspirazioni del gruppo: non soffrire la prepotenza dei padroni di casa, ricacciare con cortesia le iniziative dei campani, orientarsi in mezzo al campo in cerca di qualche buon varco dove in-
Una formazione dello Sporting Genzano
filare qualche palla giocabile per il terzetto offensivo. Terzetto mascherato? Forse è più pertinente parlare di due punte e mezza. Difatti Rega galleggia sulla sinistra, tanto vicino ad Impagliazzo e Compierchio quando il Genzano innesta le marce alte, tanto lontano dai due quando il Sant'Antonio affonda sulle corsie esterne. In mediana comanda capitan Papagni: accorcia su Agnello, a volte tenta anche l'impostazione, spesso azzanna caviglie ed idee avversarie smantellando l'altrui iniziativa. Sulla stessa lunghezza d'onda viaggia il dinamico Riccio che corre a piè polmoni soffocando il respiro di Chierchia. Sul fronte difensivo regna sovente la calma piatta: gli attacchi sconclusionati dei padroni di casa trovano una diga collaudata, che solo allo scadere ammette l'apertura di una falla senza conseguenze negative. Buonocore e Masturzo reggono Maffucci e Cocuzza, Fiscina sta sulle sue sulla corsia di destra, Gargano si stacca di più ma senza strafare.
A conti fatti il Sant'Antonio cerca di far valere il fattore campo ma ha poche idee. Veneziano è chiamato in causa al 14' quando si frappone ad una sfera impazzita nel bel mezzo di una mischia. Il suo intervento è di routine, niente a che vedere con l'occasione sciupata da Maffucci al 45': l'attaccante si presenta a tu per tu con il portiere ma il suo calcio è sporco e maldestro, sfera alle ortiche. Ed il Genzano? Beh, si vede solo in due occasioni che neanche fanno male: Compierchio tenta il suo sinistro ma in entrambe le occasioni (bella la seconda con mirabile apertura di Buonocore su Rega) la conclusione è fiacca. Calma piatta nel primo tempo. Nulla a che vedere con la frenesia della seconda frazione, tuttavia non è il Genzano che la predispone. La squadra di Bacci subisce un uno-due micidiale che mette subito in ghiaccio la contesa: passa il Sant'Antonio al 2' con uno splendido destro a volo di Agnello dal limite (su respinta di testa di Buonocore), ripassa
due minuti dopo dal dischetto con il freddo Cocuzza (atterramento di Maffucci da parte di Buonocore). Tempesta finita? Neanche per sogno, perché ora lo Sporting è in bambola e balla sul ritmo preferito dai padroni di casa. Maffucci prima fallisce il tris da due passi, poi lo regala al chiassoso pubblico capitalizzando una bella verticalizzazione di Cocuzza con un preciso diagonale di destro. Sembra davvero non ci sia nulla da fare per Compierchio e soci; proprio l'attaccante cerca di spezzare la monotonia del discorso spedendo di poco a lato un destro su calcio piazzato. È questa l'unica nota prodotta dal Genzano, nulla a che vedere con il dolce motivo emesso dall'orchestra di casa: poker servito da Somma che spedisce in rete di testa su assist di Agnello. Chiude il conto, e non può fare altro, il neo entrato Pepe del Genzano, che di testa firma il quattro a uno finale. Per il Genzano c’è da pensare solo ai play out, ormai matematici. Andrea Buonaiuto
Spogliatoio Il tecnico: «Il nostro pensiero deve andare ormai agli spareggi»
Bacci: «Troppe disattenzioni nella ripresa» SANT'ANTONIO ABATE. Tutto nella ripresa. Quattro reti sul groppone per Bacci e soci. Il tecnico dello Sporting analizza lucidamente la gara; dal primo tempo rilassato dei suoi, comunque giocato in modo attento con la preoccupazione di non prenderle, alla ripresa tutto pepe dei padroni di casa . Ripresa in discesa per il Sant'Antonio, indirizzata dalla rete in apertura di Agnello, accompagnata dalla scelta di Bacci di scoprire il Genzano. Una scelta motivata dallo stesso tecnico: “A questo punto della stagione, con sole due gare al termine, perdere con una rete di scarto o perdere per tre a zero fa poca differenza. Proprio per questo ho deciso, subito dopo la prima rete, di scoprire la squadra in cerca di un pari. Facendo questo abbiamo offerto il fianco ai nostri avversari ed il Sant'Antonio, che tra l'altro vanta una condizione splendida ed una continuità di risultati importanti, ha dilagato”. Il Sant'Antonio vola a quota 41, sette vittorie e tre pareggi nelle ultime dieci gare, decisamente la squadra più in palla nell'intero girone di ritorno:
“Sapevamo che sul campo del Sant'Antonio non sarebbe stata facile. In campo ci aspettava una battaglia ed alla fine così è stato. Il Sant'Antonio è una squadra in salute, è in serie positiva e pratica un buon calcio. Noi certamente siamo venuti qui per fare la nostra gara. In cerca del pari? Beh, alla fine noi cerchiamo sempre uno spiraglio per vincere, a Sant'Antonio non è andata così”. Nel primo tempo la squadra, tutto sommato, ha controllato le rare sfuriate dei padroni di casa. Ha badato per lo più a non prenderle e ha rischiato poco o nulla. Rinuncia al gioco nella prima frazione, cambio tattico nella ripresa con l'ingresso di Salbini, Bacio e Pepe; dentro subito dopo la rete dello svantaggio; tentare il tutto per tutto dopo pochi minuti dall'inizio della ripresa: “Nel primo tempo eravamo concentrati sulla fase difensiva. La squadra, tutto sommato, ha risposto bene. Già si vedeva che il Sant'Antonio era in palla ma noi abbiamo tenuto bene. Nella ripresa siamo stati invece disattenti. In particolare è stato decisivo il primo gol che ha aperto le
A sinistra Nei in alto Bacci
danze del quattro a uno finale: tutto è nato da una nostra disattenzione, la classica sciocchezza che commettiamo ogni domenica, anche ieri non è mancata. Subito dopo ho cambiato tatticamente la squadra in cam-
po: ho pensato che a quel punto della gara, ma soprattutto a questo punto della stagione, era indifferente perdere con uno o più reti di scarto. Ho disposto in campo una squadra più offensiva ed inevitabilmente
si sono aperti varchi interessanti per i nostri avversari”. Ora dentro con i prossimi impegni: prima l'Ischia in casa, poi tutti a Matera. Due gare complesse, i pensieri di tecnico e giocatori sono tuttavia già ai
play-out: “Staremo a vedere, il Grottaglie ha un punto in più rispetto a noi, potremmo sorpassarlo certo, ma il nostro pensiero primario va alla disputa degli spareggi”. Andrea Buonaiuto
Sport 45
Lunedì 4 maggio 2009
Risultati e classifica A. Cristofaro-Policoro
30ª giornata Marcatori
2-3
pt 24’ Gioiello (AC), 36' Giganti Ge. (AC, autogol), 44' Villano (AC); st 7' Zizzamia (P), 9' Russo (P)
C. PISTICCI
74
30 23 5
2 71 16 15 13 2
0 37 5 15 10 3
2 34 11 55 +14
pt 14’ Bozzi (T), 42’ e 39’ st Cirigliano (P); st 9’ Cappiello (P)
A. CRISTOFARO
66
30 20 6
4 63 23 15 11 2
2 40 14 15 9
4
2 23 9 40 +6
Atella M.-Az Picerno
0-0
MURESE
62
30 18 8
4 52 24 15 9
6
0 29 12 16 9
2
4 23 12 28 +2
Avigliano-Banzi
4-4
VALDIANO L.
57
30 15 12 3 58 29 15 10 4
1 38 15 15 5
8
2 20 14 29 -3
POLICORO
47
30 13 8
9 45 39 15 9
4
2 19 8 15 4
4
7 26 31 6 -13
AVIGLIANO
45
30 14 3 13 53 40 15 9
2
4 40 23 15 5
1
9 13 17 13 -15
A. TRICARICO
38
30 11 5 14 47 46 15 7
2
6 26 19 15 4
3
8 21 27 1 -22
RICIGLIANO
38
30 10 8 12 34 37 15 7
4
4 21 16 15 3
4
8 13 21 -3 -22
FERRANDINA
38
30 10 8 12 34 41 15 7
4
4 22 16 15 3
4
8 12 25 -7 -22
IRSINESE
38
30 10 8 12 31 39 15 8
4
3 19 12 15 2
4
9 12 27 -8 -22
F. MATERA
36
30 11 3 16 37 51 15 10 0
5 27 21 15 1
3 11 10 30 -14 -24
AZ PICERNO
36
30 11 3 16 31 59 15 9
2
4 21 18 15 2
1 12 10 41 -28 -26
ATELLA M.
32
30 8
8 14 25 44 15 7
4
4 14 13 15 1
4 10 11 31 -19 -28
VULTUR
22
30 6
4 20 27 55 15 5
2
8 15 23 15 1
2 12 12 32 -28 -38
BANZI
21
30 5
6 19 29 62 15 5
3
7 15 21 15 0
3 12 14 41 -33 -39
BALVANO
20
30 5
5 20 31 63 15 5
5
5 23 26 15 0
0 15 8 37 -32 -40
A. Tricarico-C. Pisticci
1-3
pt 17’ e 46’ Capogrosso (B), 43’ De Mita (A); st 6’ Petilli (A) rig., 14’ Fiorino T. (B), 22’ Iovane (B), 28’ Di Pietro (A), 42’ st Camelia (A)
Balvano-Murese
3-2
pt 8’ De Leonardis (B), 11’ Federico (B, rigore), 17’ D’Arca (M), 45’ Iacullo G. (M); st 27’ Bovino (B)
F. Matera-Ferrandina
3-2
pt 11’ Grieco (Fe, rigore); st 1’ Orsi (FM), 22’ Di Cecca (FM), 36’ Reis (Fe), 38’ Farinola (FM)
Irsinese-Ricigliano
2-0
pt 44’ e st 20’ Piccininno
Valdiano L.-Vultur
2-2
pt 6’ Sanitro (V), 25’ Di Brizzi (VR), 33’ Salamone (RV); st 19’ Salnistro (V)
24 Reti: Salamone (1) (V.Lauria) 18 Reti:Petilli (2) (Avigliano); Grieco (1) (C.Pisticci) 16 Reti:Bozzi (1) (A.Tricarico), Montenegro (A.Cristofaro); Di Senso (Murese) 14 Reti: Zizzamia (5) (Policoro) 13 Reti: Mels (2) (C.Pisticci); Fiorino (1) (Irsinese) 12 Reti: Messeri (1) (Ferrandina), Di Cecca P. (F.Matera) 9 Reti: Villano (A.Cristofaro), Dutra (Murese); Russo (Policoro) 8 Reti: Leone A. (ACristofaro); Damiano (Avigliano); Cirigliano, Gagliardi (C.Pisticci); Sanseviero (V.Lauria) 7 Reti:Volturno (A.Cristofaro); Libutti (Atella); Scarfone (4) (A.Tricarico); Rapolla (2) (Vultur) 6 Reti: Mastroberti (1) (AZ Picerno); Gogoni, Grieco (4) (Ferrandina); Porfido (A.Tricarico); Di Falco (V.Lauria) 5 Reti: Volpe (A.Cristofaro); Carriero (Atella); Di Pietro; Santopietro (1) (Avigliano); Severino (Balvano); Forino, Mancini (1) (Banzi); Farinola A. (1), Fiorentino (F.Matera); Antohi (Murese); Nigro (Policoro); Di Brizzi (V.Lauria) 4 Reti: Santagata (A.Cristofaro); Larotonda G. (2) (Atella); Sparapano (A.Tricarico); Bochicchio, Caivano (AZ Picerno); Falcone (Balvano); Bavaro F., Di Stadio (Banzi); Lavecchia (C.Pisticci); Pecoriello G. (1) (Irsinese); Lotano (3) (Murese); Castoro (Policoro); Zuccarelli (V.Lauria); Salnitro, Viggiano (Vultur).
Il Pisticci ha già fatto le valigie per l’Interregionale. Il Balvano saluta e scende in Promozione
Scatta l’ora di play off e play out Mercoledì lo spareggio tra Forza Matera e Picerno per la salvezza diretta PRENDERA' IL via mercoledì 6 maggio la “coda” postcampionato del massimo torneo lucano. Dopo la conclusione della regular season, sono stati emessi quasi tutti i verdetti per quanto concerne sia la parte alta che la zona meno nobile della graduatoria di Eccellenza. Diciamo quasi, perché non è stata ancora stabilita la quarta squadra che parteciperà ai playout. Infatti, al termine degli ultimi novanta minuti di gioco, Forza Matera e Picerno hanno terminato la loro stagione a pari punti (sono arrivati in coabitazione a quota trentasei). Pertanto si procederà alla disputa di uno spareggio, in programma mercoledì prossimo, a partire dalle ore 18.30, sul campo neutro di Pisticci. La formazione perdente affronterà, poi, domenica prossima, il Banzi in trasferta. L'altro accoppiamento play-out interessa due squadre del Vulture: sarà derby, infatti, a Rionero tra la Vultur e l'Atella Monticchio. Il Balvano è retrocesso direttamente in Promozione, nonostante l'affermazione interna sulla Murese per 3-2. La compagine balvanese ha chiuso il campionato in ultima posizione, senza racimolare alcun punto in esterna e ad una lunghezza di ritardo dal Banzi (penultima forza del campionato che disputerà gli spareggi-salvezza). Le sorprese non sono mancate neanche nei quartieri alti della classifica di Eccellenza. Il Pisticci di mister Valente aveva già spiccato precedentemente il volo verso la serie D, mentre Angelo Cristofaro Oppido, Murese e Ruggiero Valdiano erano certe di disputare i play-off. All'appello, nell'ultima giornata di campionato, mancava soltanto la quarta squadra che avrebbe giocato gli spareggi-promozione. L'ultimo
Grieco del Pisticci
Di Cecca del Forza Matera
Carriero dell’Atella
Gioiello del Cristofaro
Salamone del Valdiano
Zizzamia del Policoro
Fiorino dell’Irsinese
Bozzi del Tricarico
Grieco del Ferrandina
Iacullo della Murese
piazzamento utile per la griglia dei play-off era conteso tra il Policoro e l'Avigliano, entrambi fermi a quota quarantaquattro punti alla vigilia della trentesima giornata. Il Policoro di mister Labriola (che sulla carta doveva affrontare un impegno più arduo) è andato ad imporsi con un gol di scarto sul terreno di gioco dell'Angelo Cristofaro Oppido, già sicuro del secondo piazzamento in graduato-
ria. L'Avigliano, invece (in dieci uomini dopo una ventina di minuti di gioco), si è fatto bloccare sul campo amico dal Banzi, ancora impelagato nella bagarre per non retrocedere alla vigilia dell'ultima giornata. Infatti, grazie al 44 finale, la squadra bantina ha distanziato di un punto il Balvano (arrivato ultimo), ma, nel contempo, ha spento sul nascere ogni velleità di promozione della compagine
granata, guidata da mister Filadelfia. Mercoledì 6 maggio si disputeranno le due semifinali di andata dei playoff. Entrambe le gare avranno inizio alle ore 16. Il Policoro (giunto quinto in classifica) riceverà la visita dell'Angelo Cristofaro Oppido (piazzatosi secondo). Sul campo di Marsico Nuovo, invece, si sfideranno il Ruggiero Valdiano (quarta forza del torneo) e la Murese (terza classificata).
Le gare di ritorno si giocheranno dopo pochissimi giorni e precisamente domenica 10 maggio. Infine, occorre ricordare, che il numero delle retrocessioni dall'Eccellenza alla Promozione sarà determinato dall'eventuale discesa o meno delle squadre lucane impegnate in serie D. Nel caso non dovesse retrocedere alcuna squadra dal campionato Interregionale, sarà soltanto una formazione a spro-
fondare nel torneo regionale cadetto dai play-out (oltre naturalmente al Balvano). Stesso discorso anche nell'eventualità di una sola retrocessione dalla serie D. Se saranno due o tre le lucane a dire addio all'Interregionale, saranno due le formazioni a sprofondare in Promozione dai play-out (oltre naturalmente al Balvano). Donato Pavese sport@luedi.it
46 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Risultati e classifica A. Scanzano-Latronico
30ª giornata Marcatori
0-0
B. Pleiade-S. Montalbano 0-1 40' Sergio
R. TOLVE
69
30 21 6
3 55 17 15 11 3
1 28 7 15 10 3
2 27 10 38 +9
3’ Puntillo (G), 24’ Alfarano (G), 44’ Vicinanza (P), 25’ st (a) Allegretti (P), 31’ st Moramarco (G), 46’ st Buono (G)
B. PLEIADE
61
30 18 7
5 46 21 15 9
4
2 23 9 15 9
3
3 23 12 25 +1
Lagopesole-R. Tolve
VIGGIANO
58
30 16 10 4 43 18 15 12 2
1 28 5 15 4
8
3 15 13 25 -2
A. SCANZANO
55
30 15 10 5 45 19 15 11 4
0 28 5 15 4
6
5 17 14 26 -5
Grottole-Pescopagano
4-2
3-2
4' pt (a) Coviello (RT), 15' pt Romaniello (L), 24' st (r) e 27' st Gerardi (L), 32' st (r) Ragone (RT)
Moliterno-R. Irsina
2-0
R. IRSINA
50
30 15 5 10 51 36 15 10 3
2 32 13 15 5
2
8 19 23 15 -12
Santarcang.-Viggiano
2-1
MOLITERNO
49
30 14 7
9 42 29 15 9
4
2 26 12 15 5
3
7 16 17 13 -11
MIGLIONICO
48
30 13 9
8 36 28 15 5
6
4 17 14 15 8
3
4 19 14 8 -12
BELLA
46
30 14 4 12 36 33 15 10 1
4 19 10 15 4
3
8 17 23 3 -14
GROTTOLE
44
30 12 8 10 38 35 15 8
2
5 25 21 16 4
6
5 13 14 3 -16
PESCOPAGANO
34
30 9
7 14 43 44 15 6
5
4 25 16 15 3
2 10 18 28 -1 -26
VARISIUS
31
30 8
7 15 38 52 15 7
3
5 23 15 15 1
4 10 15 37 -14 -29
SANTARCANG.
31
30 9
4 17 32 49 15 9
1
5 26 20 15 0
3 12 6 29 -17 -29
VITALBA
30
30 8
6 16 39 46 15 5
3
7 21 18 15 3
3
9 18 28 -7 -30
LAGOPESOLE
21
30 5
6 19 21 54 15 4
1 10 14 26 15 1
5
9
S. MONTALBANO
20
30 5
5 20 15 63 16 2
5
8
8 26 15 3
0 12 7 37 -48 -42
LATRONICO
17
30 2 11 17 16 52 15 1
9
5 14 22 15 1
2 12 2 30 -36 -47
23' pt Fratantuono, 5' st Lancellotti
4' pt Gallo (S), 18' pt Cantisano (V), 8' st Bitetti (S)
Varisius-Miglionico 25' pt e 34' st Armaiuoli
Vitalba-Bella
2-0 3-1
14' e 55' Di Bello (V), 50' Vitiello (B), 47' Telesca A. (V)
Prossimo turno
XXª giornata xx/xx/xx ore 15.00
7 28 -33 -39
20 Reti: Campisano (Viggiano) 17 Reti: Savino (R.Irsina) 16 Reti: Lambertini (Borussia P.) 14 reti: Montemurro (A.Scanzano); Ragone (1) (R.Tolve) 12 reti: Rusciani, Schettino (1) (Borussia P.); Tataranni (Miglionico) 11 reti: Papangelo N. (1) (R.Irsina); Sanchirico (1) (Viggiano) 10 reti: Chiruzzi (6) (A.Scanzano); Molletta (1) (Moliterno); Tolve (R.Tolve); Bitetti (Santarc.) 9 reti: Postiglione (5) (R.Tolve) 8 reti: Deceglie (2) (Miglionico); Di Bello (Vitalba) 7 reti: Troiano (Bella); Moramarco (Grottole); Lancellotti (Moliterno); Armaiuoli (Varisius) 6 reti: Benedetto (A.Scanzano); Puntillo (Grottole); Gerardi (R.Tolve); Bellomo (1) (Varisius) 5 reti: Ricigliano M. (Bella); Di Tinco (Miglionico); Sanchirico (Moliterno); Gonnella (Pescopagano) 4 reti: Prezioso F., Puppio (A.Scanzano); Buono, Scarnato (Grottole); Romaniello (1) (Lagopesole); Galeota (1) (Miglionico); Zelante (Pescopagano); Palo A., Potenza (R.Irsina); Carriero (Santarc.); Domenichiello, Festa R. (1), Montelli (1) (Varisius); Piscopia (Viggiano); Di Martino, Gerardi, Mancusi, Tomasillo (Vitalba)
La formazione di mister Rizzi adesso se la dovrà vedere con il Borussia Policoro
Real Irsina ai play off con un ko Grande prestazione del Moliterno di Vignati che alimenta il rammarico MOLITERNO REALIRSINIA
2 0
MOLITERNO: Fittipaldi, Fruguglietti, Cirigliano, La Salvia, Albano, Mastrangelo, Fratantuono (44' st Fittipaldi), Albini, Lancellotti (42' st Gatta), Petroccelli, Molletta (40'st Crisci). A disp: Lanzolla, Cosentino. All. Vignati. REAL IRSINIA: Lolaico, Colamassaro, Addamiano, Potenza (17' st De Biasi), Amoroso, Gagliardi, Cataldo, Magro (15' st Cataldi), Graziadei, Palo, Savino (35' st Maviello). A disp: Carlucci, Papangelo, Santangelo Rizzi. All. Rizzi. ARBITRO: D'Alessandro di Bernalda (Bonavoglia, Mariano) RETI: 23' pt Fratantuono, al 5' st Lancellotti MOLITERNO - La Polisportiva chiude il campionato davanti al suo pubblico con una prova superlativa. Di certo la vittoria lascia una punta di rancore in tutto il team rossoblu in quanto per un solo punto in classifica non si è raggiunta la zona play-off. Ma le recriminazioni, si sa, lasciano il tempo che trovano. Sull'altro fronte si è visto un Real Irsinia che non è mai entrato in partita e, nonostante, la sconfitta raggiunge comunque il traguardo degli spareggi per la promozione nell'eccellenza. Per la cronaca sin dalle prime battute di gioco si è visto in campo una Polisportiva motivata, con Vignati che impartisce ai suoi giocatori le giuste disposizioni per mettere sulla difensiva gli avversari. Ad insidiare gli ospiti è subito Lancellotti che col piede giusto colpisce deciso una palla a volo, purtroppo l'esito non è fortunato. Pochi istanti dopo su punizione Molletta prova ad espugnare la porta avversaria, ma il portiere vigile non si lascia intimidire. Al 23' il risultato si sblocca a seguito di una delle più belle azioni della partita il
Fratantuono del Moliterno
cui protagonista è Albano (risulterà poi il migliore in campo): il difensore si destreggia bene sulla fascia, supera chi gli sta addosso e mette al centro dell'area dove la testa di Fratantuono non perdona. Il
Moliterno continuerà a confezionare buoni filamenti di gioco per il resto del tempo, mentre gli ospiti solo allo scadere si fanno pericolosi con Savino, ma Fittipaldi sul tiraccio della punta fa bene il suo lavoro. Nella ripresa passano appena pochi minuti e i rossoblu mettono al sicuro il risultato con una felice intesa: Molletta calcola i metri e apre per Lancellotti che ci mette il solito zampino impietoso per piegare il portiere. La seconda rete si rivela una sorta di crescente rossiniano, fa alzare ancora di più il ritmo e la portata di gioco dei rossoblu. La squadra di Vignati continua ad occupare bene ogni zona del campo e rende incisiva e ariosa la sua offensiva. Al 25' da segnalare uno bello scambio tra Albini e Mol-
letta che, però, viene fermato dall'estremo difensore. Invece al 35' Molletta regala uno spicchio di calcio champagne: prima si pulisce alla grande il suo marcatore e poi sferra un fendente che fa guadagnare un calcio d'angolo. Dalla bandierina va ancora la mezzapunta tramutolese che calibra ottimamente per la testa di Mastrangelo, ma il capitano deve rimandare l'appuntamento con il gol al prossimo campionato. Il tempo di vedere in campo anche i giovanissimi Crisci, Gatta e Fittipaldi e la partita si chiude tra gli applausi dei tifosi ai giocatori locali e al loro allenatore Vignati. Che merita la riconferma sulla panchina. Mimmo Mastrangelo sport@luedi.it
Battuto il Bella ma restano i play out da disputare
Vitalba, vittoria amara VITALBAFILIANO BELLA
3 1
VITALBA: Romaniello, Telesca C., Perriello, Mecca A., Colucci, Mecca D.A., Telesca A., Tomasillo, Mecca A., Di Bello, Verdecanna. A disp.: Tomasulo, Panariello, Telesca Ag., Di Martino, Gerardi, Pannullo. All. La Capra BELLA: Masiello, Gliubizzi, Mareggi, Tummillo, Remollino, Zampino, Vitello, Parisi, Errichetti, Troiano, Maresca. A disp.: Ricigliano Mar, Ricigliano Mau., Angrisani, Troiano D. All. Del Pino. ARBITRO: Pascaretta RETI: 14' e 55' Di Bello, 50' Vitello, 47' Telesca A. IL DESTINO del Vitalba, purtroppo, non si decideva a Filiano ma su altri campi. Il fato ha voluto, per il secondo anno consecutivo, che i ragazzi di mister Lacapra devono disputare i play out per evitare la retrocessione. I filianesi devono recitare il mea culpa per i troppi, pesantissimi punti persi tra le mura amiche con i diretti concorrenti. Il Vitalba vince la partita che poteva dare la speranza di evitare i play out, con un Bella rimaneggiato che non aveva
nulla da chiedere a questo campionato, anche se è stata partita vera. Cronaca: La partita la fa il Vitalba che parte a spon battuto ed al 14' è già in vantaggio con Di Bello che con un preciso pallonetto dal limite beffa il bravo Masiello. Infatti è quest'ultimo a ergersi a protagonista negando il raddoppio prima a Telesca Angelo, poi a Di Bello. La ripresa comincia subito il Vitalba che al 47, mette al sicuro il risultato con Telesca Angelo che su assist di Pannullo mette alle spalle del portiere ospite. Reazione del Bella che al 50' con l'ottimo Vitello accorcia le distanze con un preciso pallonetto che beffa il bravo Romaniello. Comincia la girandola delle sostituzione, con il Vitalba a difendere il doppio vantaggio e il Bella proiettato alla ricerca del secondo gol che avrebbe riaperto la partita. Su intervento di testa di Ricigliano , appena entrato, grande intervento di Romaniello che mette al sicuro il risultato. Per il Bella, che ha fatto un grande campionato, un arrivederci al prossimo anno, per il Vitalba un augurio per la fase dei play out, che comunque la vede favorita, anche e soprattutto per la posizione in classifica che lo farà giocare per due risultati su tre. Gianmarco Grieco sport@luedi.it
La squadra di Camelia già con la testa all’Eccellenza
Lagopesole, colpo di coda contro il tranquillo Real Tolve LAGOPESOLE REALTOLVE
3 2
LAGOPESOLE: Sabia D., Sabia C. (3' s.t. Gerardi), Verrastro, Coviello T., Pace; Colangelo, Dragonetti (11' s.t. Strammiello), Valentini, Mecca, Angelastro; Romaniello (31' s.t. Zaccagnino). Non entrati Lacapra, Coviello S., Lucia, Zaccagnino. All. Stenta. R. TOLVE: Villa (18' s.t. Paradiso), Greppo (1' s.t. Cortese), Mazzacane, Santarsiero; Rinaldi (41' s.t. Moliterni), De Angelis, Tolve, Benedetto, Montesano; Ragone, Esposito. All. Camelia. ARBITRO: Capolupo di Matera (Petrone e Petruzzelli). RETI: 4' p.t. Coviello (autogol), 15' p.t. Romaniello, 24' s.t. (rigore) e 27' s.t. Geradi, 32' s.t. Ragone (rigore). NOTE: pomeriggio freddo e piovoso, terreno di gioco allentato. Ammoniti Valentini (L) e Montesano (T). Calci d'angolo 2-0 per il Tolve. PIETRAGALLA - La mossa vincente in avvio di ripresa: fuori un difensore, dentro un attaccante. Gioca la carta della temerarietà Vito Stenta, e vince. E si prepara a due derby che si annunciano infuocati (se un benedetto giorno dovesse smettere di scendere acqua a cascata dai cieli) con il Vitalba, in palio la permanenza in Promozione. Campionato che lascia, per ascendere ai cieli dell'Eccellenza, il Real Tolve griffato Camelia, uno di quelli che rendono facile il compito a chi deve compilare le classifiche: basta sapere dove allena, e ci si può portare avanti con il lavoro. Promozione conquistata con un turno di anticipo, ma sostanzialmente tanto tempo prima, ed
ultima gara che potrebbe essere una semplice passerella, contro un Lagopesole che anche solo con un pareggio rischierebbe tantissimo. Ma noblesse oblige, e allora, il tempo di adattarsi al diluvio e il Tolve passa, Esposito lavora sulla sinistra e crossa in mezzo, Coviello di testa infila la propria porta. E rischia ancora il Lagopesole sul tiro di Montesano smorzato anche dal fango. Ma al primo affondo impatta, Anaclerio va sul fondo sulla destra e crossa, Villa smanaccia, Romaniello da due passi mette dentro. Manca il vantaggio il Tolve con Esposito che non aggancia il cross da sinistra di Santarsiero, dall'altra parte un errore di Greppo apre la strada a Angelastro conclude dal limite, Villa blocca. Sabia deve deviare coi piedi un'altra conclusione di Esposito, poi è Santarsiero a provarci, Sabia non trattiene, rimedia Pace. Al riposo ci va anche la pioggia, che riprende in avvio di ripresa. Quando Stenta butta dentro Gerardi. Il quale lo ripaga: entra in area, la palla si ferma, Paradiso, entrato per Villa, esce e gli va addosso, il rigore lo trasforma lo stesso Gerardi con un tiro a mezz'altezza sulla destra. E due minuti dopo, con una veronica imbastisce l'azione che avvia il divorzio (almeno per ora) del Lagopesole dall'incubo retrocessione, salta Mazzacane, poi Paradiso e mette dentro. Un contatto di un difensore con Esposto induce Capolupo a fischiare il rigore che Ragone trasforma mettendo la palla nell'angolo alto sinistro, ed è il sigillo alla gara. Il Lagopesole attende i playout. Al Tolve gli applausi. Giancarlo Tedeschi sport@luedi.it
Sport 47
Lunedì 4 maggio 2009
La formazione di Franco Calone adesso si prepara a disputare i play off
Retrocede il Latronico Il pareggio a Scanzano non serve ad evitare la Prima Categoria SCANZANO LATRONICO
0 0
SCANZANO: Di Stefano, Dattoli, Palermo, Frabetti Luca, Lanzara, Gallitelli, Prezioso, Corleto, Montemurro (85’ Sabato), Salerno, (56’ Cecere), Puppio. A disp: Melidoro, Benedetto, Chiruzzi. All.: Calone. LATRONICO: Propato, Di Gregorio, Grisolia, Messuti, Cozzi, Cavallo, Genovese, Lattuga, Cantisani, Bruno, Viola (20’ Labanca). A disp.: Protano, Mitidieri. All. D’Imperio ARBITRO: Martinelli di Matera (Rago e Sapienza) NOTE: Gara tranquilla ed all’insegna della correttezza reciproca, senza ammoniti ed espulsi.
Lanzara dello Scanzano
SCANZANO JONICO – Termina a reti inviolate l’ultima gara di campionato, in attesa dei play off, per lo Scanzano di mister Calone che hanno affrontato il Latronico, fanalino di coda
del campionato di Promozione lucana. Si è trattato della classica gara di fine stagione senza il mordente dei tre punti da ambo le parti. Infatti, i padroni di casa già con la testa alla ga-
ra di andata della semifinale degli spareggi promozione che dovranno disputare contro il Viggiano, hanno giocato senza disperdere energie, sia sul piano fisico che nervoso. Assenti per motivi precauzionali dall’undici titolare i gioielli bernaldesi, Chiruzzi e Benedetto, che si sono accomodati in panchina per fare numero. Ottima la stagione per entrambi. Il primo come difensore centrale è stato tra i migliori del torneo, realizzando freddamente i calci di rigore assegnati alla sua squadra, mentre il secondo viene considerato un vero e proprio punto di forza dello Scanzano, capace di fare gioco, assist in quantità industriale e goals. E’ lui l’asso della squadra unanimemente riconosciuto anche dalla tifoseria. Assenti ieri anche gli squalificati De Caro, bravissimo difensore, e Roberto Frabetti, talentuoso fantasista a corrente alternata, del quale
però ieri si è notata l’assenza. Quest’ultimo, appiedato per due turni dal giudice sportivo, salterà anche la gara d’andata con il Viggiano. Veniamo alla gara. Al 15’ Puppio, partito da titolare, è autore di uno slalom alla fine del quale serve la palla a Prezioso che calcia in porta con Propato che devia in angolo. Al 17’ Prezioso, stavolta in veste di suggeritore serve un pallone invitante a Luca Frabetti che tira fuori sprecando da buona posizione la palla del possibile vantaggio. Per vedere di nuovo una chiara occasione da goal bisogna attendere il 20’ della ripresa con Corleto che tira fuori da ottima posizione. In zona Cesarini al 41’, il giovane Sabato, entrato da poco per un evanescente Montemurro tenta la gloria personale con un buon tiro parato dall’ottimo Propato, migliore dei suoi. Pierantonio Lutrelli sport@luedi.it
La Santarcangiolese va allo spareggio col Varisius
Gallo-Bitetti: Viggiano ko SANTARCANGIOLESE VIGGIANO
2 1
SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Armentano, Lospinuso, Di Monte, Fortunato, Aurelio (20' st Lavecchia), Gallo, Bitetti (12' st Dora), Carriero (20' st Montano), Casalingo, Fanelli, Gariuolo, Martorano. VIGGIANO: Nigro, Pandolfo (17' st Robortella), Stefani, Marchese, La Neve, Racina, Gargaro, Piscopia, Cantisano (3' st Scalera), Cicchelli (23' st Sabia), Sinisgalli, Laurito. ARBITRO: Santoro di Potenza (Granieri e Alagia) RETI: 4' pt Gallo, 18' pt Cantisano, 8' st Bitetti NOTE: Ammoniti: 26' pt Pandolfo, 32' st Lospinuso UNA vittoria dal sapore amaro, perché manca ancora un ultima tappa prima di poter stare tranquilli e allontanare
definitivamente l'ombra dei play-out. La Santarcangiolese va allo spareggio con il Varisius Matera, scontro diretto che decreterà la formazione che giunge alla salvezza e chi, invece, dovrà ancora sudare. Tutti attenti per la grande sfida che avrà luogo mercoledì 6 in campo neutro e vedrà due formazioni intenzionate a non mollare proprio all'ultimo scoglio. Una Santarcangiolese che si aggiudica il match con il Viggiano siglando un 2 ad 1. A soli quattro minuti dall'avvio della partita, i padroni di casa passano in vantaggio con un sinistro da fuori area di Gallo e continuano ad attaccare per cercare di mantenere il vantaggio. Le azioni si alternano, il Viggiano insegue il pareggio e continua ad attaccare. Siamo al 18’ minuto quando la terza in classifica, con una punizione e un colpo di testa di Cantisano siglano il pareggio. La partita scorre in maniera armonica, si continua a giocare seppure le due formazioni hanno obiettivi diversi
e la Santarcangiolese non può permettersi errori, perché altrimenti dovrà giocare certamente i play-out. Con la ripresa, il gioco vede i padroni di casa attaccare e cercare la rete che gli possa assegnare la vittoria. Detto fatto, all'ottavo minuto un'azione solitaria di Bitetti sulla fascia sinistra regala il 2 ad 1 che chiuderà la partita. Il risultato sembra soddisfare le due squadre che si adagiano su quanto realizzato, e la seconda parte della ripresa non riserva grandi azioni. La Santarcangiolese si ritira per difendere il risultato, seppure dopo appena quattro minuti dal gol, lo stesso Bitetti chiede la sostituzione per un affaticamento muscolare. L'ultima giornata del campionato si conclude ma per la formazione della bassa Val D'Agri, i giochi restano ancora aperti e in caso di vittoria potranno dichiararsi definitivamente chiusi solo mercoledì 6. Francesca Gresia sport@luedi.it
Miglionico sconfitto a Matera
Marco Armaiuoli e la legge dell’ex VARISIUS MIGLIONICO
2 0
VARISIUS MATERA: Bellosguardo, Bongermino (16' st Caldaralo), Parente, Galeota, Festa, Albano, Materamarcosano, De Bellis (26' st Di Lena), Armaiuoli, Marinelli, Domenichiello (30'st Matarrese). A disp: Iasiuolo, Nocco, Montelli, Tataranni. All: Tucci. MIGLIONICO: Prisco, Scandiffio (15' st Battilomo A.), Galeota D., Giordano, D'Aria, Galeota E., Grande, Resta (10'st Di Tinco), Fattore, Tataranni, Salluce (17'st Battilomo M.). A disp.: Capozzi, Santochirico, Corleto. All.: Paterino ARBITRO: Martone di Venosa (Guida-Lattanzio) RETI: 25 'pt e 34' st Armaiuoli. NOTE: Rec: 1' pt, 2' st. MATERA- Un Varisius voglioso di salvezza diretta mette alle corde il Miglionico. Un Miglionico, con la testa rivolta alla vacanza, sceso in campo in formazione inedita. Assenze fra le fila ospiti quella del difensore Menzella squalificato, Sabatelli per impegni e Deceglie per infortunio. Fra i locali assenza di rilievo quella del bomber Bellomo. Un Miglionico non brillante, come d'altronde era l'andamento delle ultime giornate, ha cercato di imporre il suo gioco ben contrastato da Festa, Parente e compagni ben più motivati. Gioco stagnante a centrocampo. Il Miglionico cerca di affondare con Grande e Fattore che con uno scambio veloce sulla destra arrivano ad impensierire Bellosguardo al 6'. Il Varisius si difende con ordine. Dalla sinistra il suo Galeota si invola diverse volte ma le sue conclusioni sono senza fortuna. Al 12' è Festa ad
esaltare Prisco con una punizione dal limite. Risponde Tataranni due minuti dopo ma il suo tiro si perde a lato. Una penetrazione di Albano al 15' con cross tagliato in area non trova Armaiuoli all'appuntamento per un soffio. Al 16' ancora Varisius pericoloso. Sul filo del fuorigioco parte Domenichiello che a tu per tu con Prisco si lascia ipnotizzare dal numero uno miglionichese che gli soffia la sfera dai piedi con tempismo da applausi. Miglionico si sbilancia in avanti alla ricerca del gol del vantaggio ma è ancora Prisco a compiere una nuova uscita su un Domenichiello in fuga sul filo del fuorigioco. Al 23' è il Miglionico a sfiorare il vantaggio con un tiro a pallonetto di Grande deviato in angolo. Gol mancato, gol subito. Sulla veloce ripartenza è Materamarcosano a crossare dalla destra su un Armaiuoli che anticipa la difesa e di piatto trova il vantaggio. Al 28' è Tataranni su punizione a sfiorare il pareggio. Ancora Fattore e Grande ci provano a sfondare dalla destra ma Parente svetta e sventa. La ripresa vede un Miglionico più incisivo che all'8' ci prova con Galeota e subito dopo con Tataranni. Al 18' è Giordano con una sventola su punizione a centrare la traversa. Ci prova ancora il Miglionico con Tataranni e con i neo entrati fratelli Battilomo ma al 34' il Varisius raddoppia. Armaiuoli sfugge alla difesa e batte a rete. Prisco para il primo tiro ma il più lesto a riavventarsi di testa è lo stesso Armaiuoli che raddoppia e chiude la partita. Per il Varisius ora è spareggio salvezza. Per il Miglionico un finale di campionato da dimenticare in fretta. Antonio Centonze sport@luedi.it
La vittoria sul Borussia garantisce una possibilità di salvezza
Il Pescopagano riesce solamente a dimezzare il passivo
Montalbano ai play out
Il Grottole cala il poker
BORUSSIA 0 MONTALBANO 1 BORUSSIA: Suriano, Schiraldi E., Buongiorno, Gammino, Santoro, Liuzzi, Margiotta, Ferrara, Nettis, Lambertini, Schettino; a disp. Pinelli, Toscano, Corvino, Graziano, Rusciani, Leone, Bisignano. Allenatore: Viola MONTALBANO: Bellino, Cipriano F., Sergio, Stucci, Sergi, Decarne (55' Ingusci), Defrancesco, Sgargi (75' Cipriano D.), Nuzzi (58' Malvasi), Montervino, Galeazzo; a disp. Laragione, Buonfiglio, Malvasi, Depaola, Cipriano D., Ingusci. Allenatore: Diazenna ARBITRO: Armandi di Matera RETE: 40' Sergio NOTE: giornata ventilata e terreno in pessime condizioni; ammoniti: Santoro. POLICORO - Colpo grosso
del Montalbano che espugna il Rocco Perriello; il gol di Sergio, regala al Montalbanola la vittoria e la possibilità di disputare i play out, per contro il Borussia ha disputato una partita brutta e avara di emozioni. Per la verità, Mister Viola ha mandato in campo una squdra largamente rimaneggiata, ha lasciato riposare la prima squadra, in vista dell'impegno play off che inizierà domenica prossima. Certamente, le due squadre sono scese in campo, con motivazioni totalmente differenti, per i padroni di casa, già sicuri di disputare i play off, il risultato era irrilevante, mentre per gli ospiti, la sconfitta li avrebbe, con ogni probabilità, condannati alla retrocessione. La partita, è scivolata per l'intero primo tempo con poche azioni da rete, ci hanno provato a turno Schettino e Lamber-
tini ma non sono riusciti mai a impensierire l'estremo difensore del Montalbano. Al 40' punizione dai venti metri per il Montalbano, batte Sergio e la palla finisce alle spalle di Suriano. Identico copione nella ripresa, con i padroni di casa in attacco, che tessono tante trame di gioco, ma sempre imprecisi sotto porta, trascorre il tempo, si susseguono le azioni, ma senza riuscire a ribaltare le sorti del mach. Si chiude la partita con gli ospiti in festa per meraviglioso successo ottenuto e con il Borussia che nonostante la sconfitta, resta sempre secondo in classifica. Ora, c'è una settimana di tempo per riorganizzare la squadra e affrontare l'Irsina, è chiaro che ci vuole ben altro per impensierire gli avversari e sperare di vincere il terno al lotto chiamato play off. Roberto Martino sport@luedi.it
GROTTOLE PESCOPAGANO
4 2
GROTTOLE: Zaccaro, Trapanaro, Iacovino (12’ st Amodio), Buono, D’Alessandro L., Allegretti, Biscaglia (1’ st Moramarco), Paladino, Alfarano (10’ st Guerrieri), Scarnato, Puntillo. A disp: D’Alessandro V., De Giacomo. All: D’Ascanio. PESCOPAGANO: runo, Angiolillo, De Fazio, Pavarone, Perillo, Corvasco, Laurenziello (22’ st Trincaniello), Lotano, Zelante, Capasso, Vicinanza. All: Toscano. ARBITRO: Abate di Potenza (Ferrara-Macrì) RETI: 3’ Puntillo, 24’ Alfarano, 44’ Vicinanza, 25’st autorete Allegretti, 31’st Moramarco, 46’st Buono. NOTE: Ammoniti: Paladino, Amodio, Vicinanza. GROTTOLE – In una partita senza stimoli a conti già fatti, il Grottole, nonostante alcune piccole disattenzioni, si dimostra nettamente superiore al Pescopagano, squadra che lo segue in classifica, chiudendo il campionato a quarantaquattro punti al nono posto, con due punti in meno rispetto all’ottava e , invece, dieci in più della inseguitrice. In campo il divario era evidente sia dai primi minuti: al 3’ Paladino si inventa un perfetto lancio di quaranta metri che Puntillo controlla e sfrutta
per spiazzare il portiere dal limite. La partenza “in quarta” dei grottolesi prosegue; passano pochi minuti e, Biscaglia prima, Alfarano poi, non centrano la porta per il raddoppio. I potentini sembrano in balia dei padroni di casa che al 24’ raddoppiano con Alfarano che sotto porta sigla il suo primo gol stagionale. La partita pende così a favore dei biancazzurri che, guidati dal trio di centrocampo Paladino, Buono e Scarnato smorzano il ritmo della partita. La squadra, però, si culla un po’ troppo e al 40’ Zaccaro mostra il suo valore sul tiro insidioso di Zelante. Cinque minuti più tardi, dopo un’altra azione di contropiede, vicinanza riapre l’incontro piazzando la palla nell’angolo dove Zaccaro non può arrivare. Nella ripresa il Grottole si rende pericoloso con Trapanaro e Scarnato ma la difesa ospite non crolla. Al 25’, invece, il Pescopagano pareggia in modo davvero fortunoso: lotano recupera palla a centrocampo, lungo lancio per Vicinanza che, dopo un tiro-cross, trova la giusta deviazione sul Allegretti che spiazza Zaccaro. Il Grottole ricomincia a macinare gioco e, dopo vari sussulti, passa nuovamente in vantaggio con Moramarco che fa tap-in a pochi passi dalla porta. Nell’assedio finale dei padroni di casa Bruno salva il possibile ma nulla può sul tiro dal limite di Buono che vale il 4-2 finale. Carlo Amodio sport@luedi.it
48 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
Risultati e classifica Abriola-Savoia
2-1
Barrata-Albatros
2-0
29ª giornata
PIETRAGALLA
75
29 23 6
0 73 10 14 13 1
0 49 6 15 10 5
0 24 4 63 +18
BLN PIGNOLA
66
29 20 6
3 53 24 14 12 1
1 29 9 15 8
5
2 24 15 29 +9
P. 3 Fontane-Pietragalla 1-2
S. CHIRICO N.
53
29 15 8
6 52 27 15 9
4
2 28 9 14 6
4
4 24 18 25 -6
Pantano-S. Angelo
0-2
P. 3 FONTANE
53
29 16 5
8 47 31 15 8
3
4 24 13 14 8
2
4 23 18 16 -8
Possidente-Futura Pz
1-2
FST RIONERO
51
29 14 9
6 51 32 15 9
5
1 29 10 14 5
4
5 22 22 19 -8
RUVO
47
29 14 5 10 53 32 15 9
4
2 34 12 14 5
1
8 19 20 21 -10
ALBATROS
40
29 11 7 11 56 53 14 9
1
4 41 26 15 2
6
7 15 27 3 -17
SAVOIA
40
29 11 7 11 40 40 14 9
3
2 23 9 15 2
4
9 17 31 0 -17
R. MONTEMILONE
32
29 8
8 13 27 43 14 8
2
4 16 13 15 0
6
9 11 30 -16 -25
ABRIOLA
31
29 8
7 14 32 50 15 6
5
4 18 15 14 2
2 10 14 35 -18 -28
S. ANGELO
30
29 9
3 17 35 64 14 7
1
6 26 28 15 2
2 11 9 36 -29 -27
POSSIDENTE
29
29 7
8 14 40 56 16 4
5
6 23 25 14 3
3
PANTANO
26
29 6
8 15 41 61 17 5
6
4 32 27 14 1
2 11 9 34 -20 -37
FUTURA PZ
25
29 7
4 18 34 51 14 5
2
7 21 21 15 2
2 11 13 30 -17 -32
BARRATA
24
29 6
6 17 33 55 15 5
4
6 16 18 14 1
2 11 17 37 -22 -35
S. CATALDO
22
29 5
7 17 28 62 14 4
5
5 20 21 15 1
2 12 8 41 -34 -35
Fst Rionero-Montemilone 6-1
Ruvo-S. Cataldo
1-1
S. Chirico N.-Bln Pignola
Prossimo turno
2-2
30ª giornata 10/05/09 ore 16.00
Albatros-Ruvo Bln Pignola-Fst Rionero Futura Pz-Barrata Pietragalla-Abriola R. Montemilone-Pantano S. Angelo-P. 3 Fontane S. Cataldo-S. Chirico N. Savoia-Possidente
8 17 31 -16 -32
Risultati e classifica
29ªgiornata A. Tursi-I. Burgentia
12-2
I.F.Valsinni-Sirinomerc.
Il tecnico dell’Abriola, Ramaglia
5-0
S. LAGONEGRO
75
29 23 6
0 78 21 14 14 0
0 36 7 15 9
6
0 42 14 57 +18
ROTONDELLA
67
29 20 7
2 64 20 15 11 3
1 40 14 14 9
4
1 24 6 44 +8
MONTESCAGL.
64
29 20 4
5 80 30 14 12 1
1 47 7 15 8
3
4 33 23 50 +7
I.F.VALSINNI
54
29 16 6
7 47 36 15 9
4
2 24 16 14 7
2
5 23 20 11 -5
Roccanova-Montescagl.
2-1
ROCCANOVA
43
29 11 10 8 54 33 15 7
5
3 41 18 14 4
5
5 13 15 21 -16
Rotondella-Salandra
2-0
A. TURSI
43
29 12 7 10 49 38 15 8
4
3 34 15 14 4
3
7 15 23 11 -16
POMARICO
41
Satriano-S. Lagonegro
3-4
29 12 5 12 41 40 15 9
3
3 29 14 14 3
2
9 12 26 1 -10
SATRIANO
39
29 10 9 10 43 35 15 7
4
4 30 17 14 3
5
6 13 18 8 -20
Tramutolese-Bernalda
1-3
V. D`AGRI
39
29 11 6 12 45 42 14 7
1
6 26 18 15 4
5
6 19 24 3 -18
BERNALDA
37
29 10 7 12 45 52 14 7
5
2 26 11 15 3
2 10 19 41 -7 -20
SALANDRA
31
29 8
8 13 37 45 14 6
4
4 29 19 15 2
4
9
PATERNICUM
30
29 7
9 13 29 43 15 4
7
4 18 17 14 3
2
9 11 26 -14 -29
SIRINOMERCURE
27
29 6
9 14 39 68 14 4
5
5 23 26 15 2
4
9 16 42 -29 -30
I. BURGENTIA
23
29 6
7 16 26 67 14 6
4
4 15 20 15 0
3 12 11 47 -41 -27
TRAMUTOLESE
17
29 4
5 20 31 66 15 4
3
8 17 26 14 0
2 12 14 40 -35 -42
L. RIGAMONTI
10
29 3
1 25 20 92 14 3
0 11 14 34 15 0
1 14 6 58 -72 -47
8 26 -8 -25
Paternicum-L. Rigamonti 2-0 Pomarico-V. d`Agri
Prossimo turno
5-2
30ª giornata 10/05/09 ore 16.00
Bernalda-Rotondella I. Burgentia-Paternicum L. Rigamonti-Pomarico Montescaglioso-Tramutolese S. Lagonegro-I.F.Valsinni Salandra-A. Tursi Sirinomercure-Roccanova V. d`Agri-Satriano
A Vittoria per l’Abriola di mister Ramaglia. Illusorio il pari degli ospiti firmato da Romano
Un gol per tempo di Lorenzino e il Savoia va ko ABRIOLA SAVOIA
2 1
ABRIOLA: Calzaretta, Sarli G., Sarli M., Larocca M., Palmieri, Vaglio (23' st Fistetti), Larocca V., Fellone V., Lorenzino, Romano G., De Stefano P. (16' st Marinelli). A disp.: Ramaglia. All.: Ramaglia. SAVOIA: Caggiano, Parrella M., Colucci, Gigliello, Salvatore, Ricciardi G. I (46' st Ricciardi G. II), Marino, Pagano, Romano N., Ricciardi D., Benedetto. A disp.: nessuno. All.: Pagano. ARBITRO: Benevento di Potenza. RETI: 10' pt, 46' st Lorenzino (A), 24' pt Romano N. (S). NOTE: giornata piovosa e fredda. Campo ai limiti della praticabilità. Al 25' st Calzaretta (A) ha parato un calcio di rigore a Benedetto (S). Ammoniti: De Stefano P., Vaglio (A), Colucci (S). Spetta-
tori: 10 circa. Angoli: 5-2 per l'Abriola. Recupero: 0' pt, 3' st. ABRIOLA - Dopo una prolungata astinenza domiciliare (che perdurava dal primo febbraio scorso: 1-0 al Possidente), l'Abriola di Gino Ramaglia è ritornato al gol “casalingo” contro il Savoia (2-1), congedandosi con una bella vittoria dal pubblico amico. Ma il successo più importante della stagione è stato ottenuto, domenica scorsa, nello scontro-diretto in casa del Futura Potenza. Infatti, in quell'occasione, la compagine abriolana ha raggiunto la permanenza anticipata. E proprio sul capitolo-salvezza, il trainer locale Gino Ramaglia si è tolto qualche “sassolino dalle scarpe”, punzecchiando quanti non hanno creduto in lui e nella sua squadra: «per me è stata una bella soddisfazione raggiungere l'obiettivo-perma-
nenza, nonostante le molteplici difficoltà incontrate nel corso della stagione. E' un motivo d'orgoglio in più ha aggiunto Ramaglia - perchè ottenuto in barba a quanti nei bar di Abriola mi hanno duramente criticato». Ritornando al calcio giocato ed alla gara contro il Savoia, abbiamo assistito ad un match piacevole e molto corretto, nonostante la forte ed incessante pioggia, che si è abbattuta per gli interi novanta minuti. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto nonostante le numerose defezioni. Partenza-sprint dell'Abriola che, già al 10', sblocca il risultato: breve galoppata sulla corsia di destra di Romano G. e palla al centro per l'inserimento di Fellone V.; il tap-in vincente, però, è di Lorenzino ad un metro dalla linea di porta. Il Savoia risponde con una fiondata micidiale di
Parrella M., smanacciata in angolo da Calzaretta. Dal successivo corner, Romano N. insacca in rete ben appostato sul secondo palo (24'). I padroni di casa non demordono nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo. Al 33' ancora Lorenzino lascia partire un bel tiro dai venti metri, preda di Caggiano in due tempi. Al 35' Fellone V. si inserisce bene nell'area avversaria ed, a tu per tu con il portiere, lo supera con un pallonetto. Peccato che la sfera si infrange sulla traversa (35'). Anche l'inizio del secondo tempo è un monologo della formazione locale. Fellone V. manca il bersaglio in due occasioni tra il 6' e l' 8' (nella prima manda sul fondo in diagonale). Al 25' l'attento Benevento commette un grave errore indicando il dischetto per un fallo su Romano N., commesso almeno mezzo metro fuori dall'area di rigore. Calzaretta mette tutti d'accordo impedendo il rad-
doppio al Savoia (errore dagli undici metri di Benedetto). Nel finale Larocca V. ed una pozzanghera salvano il risultato su un tiro ravvicinato di Romano N. (44'). Nel primo dei tre minuti di recupero, l'Abriola sigla il raddoppio ed incamera i tre punti. Da un cross dall'out di destra di Larocca V., sbuca la testa di Lorenzino per l'incornata vincente. Donato Pavese sport@luedi.it
Sport 49
Lunedì 4 maggio 2009
B Bove e Giordano a segno contro la Rigamonti Matera
Paternicum sul velluto S.C. PATERNICUM LIB.RIGAMONTI
2 0
S.C. PATERNICUM: Bitetti, Laino, Blasi L., Cimetti (64' Fortunato R.), Riso, Giordano, Blasi G., Bove,Votta, Rita, Fortunato S. (58' Tulimieri). All.: Caso. LIBERTAS RIGAMONTI: Rega, Nicoletti L., Nicoletti R., Martulli, Grassani, Festa, Cifarelli, Montemurro (46' Di Cuia), Bongermino, Nuzzolese, Stifano. Dir. acc.: Ricci. ARBITRO: De Fina di Moliterno. RETI: 44' Giordano, 54' Bove. NOTE: Ammoniti: Riso (P). Espulsi: Riso (P) per somma di ammonizioni. Calci d'angolo: 4-2 per il Paternicum. Recupero: pt 0', st 0'.
Bove e Giordano del Paternicum (un gol a testa per loro) e accanto Grassani della Rigamonti Matera
PATERNO - Risultato all'inglese per il Paternicum che si supera la Rigamonti con un gol per tempo. Un plauso va speso per la squadra ospite che, nonostante l'amarezza per la retrocessione nel campionato di Seconda Categoria e le tante vicissitudini, ha continuato ad onorare i valori di lealtà sportiva e di correttezza preferendo misurarsi sul campo e non cedendo al comodo richiamo del-
la resa. Protagonista della giornata anche il direttore di gara De Fina che, in una gara dal sapore quasi amichevole, è riuscito nell'intento di espellere, per cumulo di ammonizioni, capitan Riso, da sempre considerato simbolo ed icona della correttezza in campo. Davvero fantasioso, quindi, l'arbitro che, a suo modo, ha voluto ravvivare una tranquilla partita di fine stagione.
Partita che si apre con buone occasioni a raffica per i ragazzi di mister Caso: in 12' S. Fortunato, Votta e Rita sfiorano il gol del vantaggio. Al 15' Votta serve Riso la cui conclusione è respinta dal palo, poi, sul prosieguo dell'azione, un reattivo Rega, il migliore dei suoi, salva su Rita. La Rigamonti mette in mostra un atteggiamento per nulla arrendevole e buone individualità
ma è sempre l'undici di casa a controllare il gioco ed a comandare la partita. Al minuto 39 capitan Riso cerca ancora la gloria personale ma prima Rega e poi la traversa gli negano la gioia del sigillo. Passa 1' e Rita, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, si vede respingere la conclusione di testa dall'ottimo estremo difensore ospite. Ad 1' dalla conclusione della
prima frazione, Giordano, imbeccato da un chirurgico calcio indiretto di G. Blasi, svetta più in alto di tutti e porta in avanti i suoi. Alla prima occasione della ripresa il Paternicum raddoppia ancora con un gol di un difensore: Bove raccoglie palla al limite dell'area avversaria e trafigge l'incolpevole Rega con un perentorio e secco sinistro. Al 61' Votta, alla disperata ricerca della soddisfazione personale, impegna il portiere avversario con una sassata dai 30 metri. Passano 5' e la Rigamonti si rende finalmente pericolosa con Festa che scatta sul filo del fuorigioco e prova a sorprendere Bitetti con un morbido pallonetto ma il portiere di casa si supera con un intervento di istinto. Al minuto 83 Votta, magistralmente imbeccato da G. Blasi, indirizza la palla all'incrocio ma ancora un superlativo Rega manda la palla contro la traversa. Il match nel match tra il centravanti di casa ed il portiere ospite si ripete 1' dopo quando Votta si incunea in area tra due avversari e conclude a botta sicura ma l'impeccabile numero uno della Rigamonti gli sbarra la strada prodigiosamente. Nuario Fortunato sport@luedi.it
B Ospiti avanti con Raddi, poi Lemma e Castronuovo
Colpo del Roccanova Sconfitto in rimonta il Montescaglioso ROCCANOVA 2 MONTESCAGL. 1 ROCCANOVA: Bellitto, Di Sario, Lo ponte, Malaspina, De risi, BIanculli, Castronuovo (80' Arleo), Fortunato, Fortuna, Borneo, Lemma. MONTESCAGLIOSO: Cifarelli, Mossuti, Tafuno, Franco, Tafuno, Simmarano, Cifarelli, Raddi, Petruzzo, Mangia, Santochirico. ARBITRO: Santoro di Venosa. RETI: 20' pt Raddi, 3' st Lemma, 29' st Castronuovo. NOTE: espulsi Borneo e Lemma ROCCANOVA - Fieri di voi. A giudicare dalla partita non c'era striscione più adatto degli ultras locale per descrivere l'impresa calcistica riuscita al Roccanova nella sfida di ieri pomeriggio che in 9 contro 11 uomini è riuscita a ribaltare lo 0-1 dei montesi. Clima bellissimo, tantissimi tifosi accorsi anche da Montescaglioso e 400 o poco meno i presenti Sotto una direzione alquanto fiscale ma coerente del fischietto Santoro di Venosa il Roccanova appare subito tonico, il montescaglioso sembra sornione e infatti passa in vantaggio alla prima occasione utile: Tafuno al 20' batte una punizione perfetta e Raddi realizza con precisione di testa. I tifosi del montescaglioso festosi e canterini passano un primo tempo sereno vista l'imprecisione di Malaspina prima e di Borneo dopo su punizione. Al termine dei 45 minuti una brutta entrata di Simmarano su Borneo genera la reazione di quest'ultimo che viene espulso dopo il
duplice fischio dell'arbitro. Ma quella di ieri è stata la partita del gruppo. La partita di una stagione ardua ma alla fine ricca di soddisfazioni e qualche piccolo rimpianto. Cosi con notevole ritardo dopo una strigliata di mister Infantino, i giocatori entrano con una carica diversa. Passano 3 minuti del secondo tempo e Lemma ritrae la sua performance stagionale col 22esimo gol personale; Fortuna impeccabile in questa gara, pennella il più preciso dei cross e il bomber insacca. Ubriacati dalle giocate del giovane Castronuovo i montesi sembrano solo un ricordo di quelli visti i primi 45', De Risi e Bianculli fanno gli straordinari dietro e al 74' arriva il gol capolavoro di Castronuovo che devia di testa un tesissimo tiro di Fortuna.
Il pubblico in delirio è il dodicesimo uomo e cosi anche dopo l'espulsione di Lemma 3 minuti dopo soffre e canta ammirando le parate di Bellitto e le falcate di Fortunato fino al 90'. Il resto è stato agonismo, i montesi ci credono fino alla fine e le urla dei rispettivi Mister appaiono sottofondo di una domenica da non dimenticare. La partita finisce e i locali sotto la curva testimoniano l'emozione che questo sport anche in queste piccole categorie riesce a trasmettere. Mister Infantino felicissimo a fine gara dirà: «Sapevo che i ragazzi decimati da squalifiche non mi avrebbero deluso», mentre resta la delusione per l’allenatore del Montescaglioso mister Franco Cicorella. Vincenzo Nubile sport@luedi.it
Una formazione del Roccanova
B Una dozzina di reti rifilata al malcapitato Invicta Brugentia che risponde con due sole marcature
Una goleada firmata dall’Aurora Tursi TURSI INVICTA BURGENTIA
12 2
AURORA "NICOLA RUSSO" TURSI: Pecora, Valinoti (dal 1' del st Sanchirico), Adduci, Vitale (dal 1'del st De Riso), Tortorelli (dal 44' del pt Vita), Santamaria, Marra N., Marra G.,Digno, Sundas, Fittipaldi. A disposizione: Policarpo G., Ancora. Allenatore: Policarpo B. INVICTA BURGENTIA: Collazzo, Oliveto, Loisi M., Colombo, Lopardo, Duino, Grano, Loisi G., Di Mare, Memoli C., Miglionico. Allenatore: Memoli G. ARBITRO: Loffredo di Potenza. RETI: al 1' del pt Adduci; Valinoti al 29' ed al 39' del pt; Digno al 5' ed al 7' del pt; al 5', al 31 ed al 38' del st; Marra N. al 26' del pt; Fittipaldi al 44' del pt; autorete su tiro di Digno al 16' del st; Memoli al 19' del st; Grano al 24' del st; Sanchirico al 35' del st.
NOTE: Angoli: 5 per Tursi e 4 per Burghentia. Pioggia nel primo tempo e campo fangoso. Al 22' del st è uscito per infortunio Marra N. TURSI - L'Aurora Nicola Russo ha vinto con una goleada contro il Burgentia. Gli ospiti si sono presentati in undici, molto probabilmente per onorare la gara e non prendere multe. Sarà che il campionato volge al termine (manca una sola partita) ed i giochi sono fatti. Sarà stata la pioggia, che ha raffreddato gli animi e le gambe dei giocatori ospiti, fatto sta che dopo che l'ottimo arbitro Loffredo ha fischiato il calcio di inizio, sotto una fitta pioggia, il centrocampista Adduci ha segnato già al primo minuto di gioco, quando ancora ci si doveva rendere conto che la partita era iniziata. Un gol a freddo, che ha letteralmente “freddato” gli avversari, e forse ha scaldato il cuore del mister Policarpo (che oggi compiva gli anni). Poi la partita si è giocata sempre in attacco per i tur-
sitani. Addirittura Marra G, che di solito gioca in difesa, oggi si è spinto in avanti a centrocampo, tanto c'era Santamaria a fare buona guardia, se ce ne fosse stato bisogno. Cosi la prima frazione di gioco si è chiusa con un punteggio insolito nei campi di calcio: 7 a 0 in favore dei padroni di casa. Commento di un giocatore burghentino: “In tanti anni che ho giocato a pallone, non ho mai perso come oggi nel primo tempo”. Nella ripresa mister Policarpo metteva in campo altri tre giocatori. Gli ospiti hanno cercato il gol della bandiera che è arrivato con un gran tiro da fuori area di Memoli che si è insaccato all'incrocio dei pali della porta difesa da Pecora. Per la cronaca Digno il maggior goleador indossava oggi la fascia di capitano. Per l'allenatore Polcarpo è stato comunque un bel regalo di festeggiamento per il suo compleanno. Salvatore Martire sport@luedi.it
50 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
A Dilettanti Play Out Match sempre di rincorsa, non manca la tensione
Matera, salvezza rinviata Olimpia sconfitto in gara 5 a Molfetta, ora si trova Fossombrone
retrocessa in B
MOLFETTA MATERA
91 77
MOLFETTA: Maggi 2, Mapelli 12, Parrino 10, Malamov 18 4, Stijepovic 4, Nanut 15, Leo 11, Di Marcantonio 19, Puglia, Panunzio. All. Carolillo BAWER MATERA: Corvino 9, Marcosano, Sottana 16, Gergati, Cortese 10, Ferrienti 7, Squeo, Maggioni 7, Giuliani 7, Longobardi 21. All. Corà ARBITRI: Riosa di Trieste e Turbati di Livorno PARZIALI: 18-13, 47-37, 69-56, 91-77 NOTE: Spettatori duemila circa con numerosa rappresentanza di tifosi materani. Partita interrotta sul 69-56 a 53 secondi dal terzo quarto per l’ingresso in campo di uno stewart che ha a che dire con la panchina materana. Poco prima Mapelli consegna all’arbitro una moneta da cui viene colpito al capo senza conseguenze. Usciti per 5 falli Mapelli e Giuliani. Tiri liberi Molfetta 19/25, Matera 22/24 APPUNTAMENTO mancato dall’Olimpia Matera che stecca in gara 5 a Molfetta e vede sfumare l’opportunità di festeggiare subito la salvezza. Al PalaPoli ieri sera dinanzi al pubblico delle grandi occasioni è andato in scena il solito Matera di questa stagione, soprattutto fuori casa. Una squadra impacciata e in difficoltà prima mentale e poi anche fisica che ha subito le qualità fisiche del Molfetta e non ha saputo limitare in alcun modo le principali bocche da fuoco avversarie. Matera ha trovato poi anche una giornata storta di Valerio Corvino e a nulla sono valse le prove di capitan Longobardi (certamente il migliore) e di Sottana (bene per quasi tre quarti) a invertire il trend decisamente favorevole ai padroni di casa. La Bawer può sorridere solo per il successo al fotofinish del Sant’Antimo sul Fossombrone che garantisce ai materani nel secondo turno il vantaggio non da poco del fattore campo. Del resto il Matera di questa prima serie ha mostrato di soffrire molto e di avere proprio le marce basse lontano dal PalaSassi. Prima di entrare in cronaca segnaliamo anche un pizzico di nervosismo sul finire di terza frazione, prima una moneta che colpisce Mapelli al capo non si sa bene da dove provenisse e poi un accenno di scontro tra uno stewart e alcuni componenti della panchina materana. Sintomi di un clima teso che però non ha prodotto altri particolari problemi. Ora andiamo in cronaca. L’avvio è sul filo del nervosismo, solo un canestro per parte nei primi due minuti. Molte palle perse ed errori sui due lati del campo. A metà frazione è parità sul 9-9, poi sull’asse Di Marcantonio-Leo il
Molfetta prova il primo break che lo porta al 18-13 alla prima sirena. Matera è nelle mani di Longobardi, accenna un recupero sul 20-19 ma poi continua a subire i canestri di Parrino e Mapelli al 17’ è 43-29 con Matera in grossa difficoltà- Il 47-37 di metà gara è lo specchio della superiorità di Molfetta. La terza frazione vive sui tentativi di recupero di Matera prima con Longobardi e poi con Maggioni e Sottana ma sia sul 49-42 e sia sul 61-54 la Bawer viene ricacciata in dietro da un Malamov che tira fuori la classe di cui Matera avrebbe ancora bisogno. L’ultimo parziale vive di sussulti, l’Olimpia resiste per i primi due minuti (71-62) poi molla di schianto e lascia spazio alla festa del Molfetta. Pugliesi meritatamente salvi al primo anno in A Dilettanti. La Bawer invece dovrà continuare a far i conti con il play out ringraziando la tripla di Cardillo che salva Sant’Antimo e consente di sfruttare contro Fossombrone il vantaggio del campo. Per questo Matera è una vera e propria manna. Sperando che basti. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Il capitano di Matera Francesco Longobardi e in basso la guardia Luca Sottana tra i migliori nella sconfitta dell’Olimpia in gara cinque contro il Molfetta
LE PAGELLE CORVINO (5) - Non è la sua giornata e Matera se ne accorge. Gioca una partita con più bassi che alti. Due soli canestri dal campo e nessuno tripla, in queste condizioni per la Bawer è davvero impossibile vincere SOTTANA (6,5) - Due quarti e mezzo di assoluto livello, è l’unico di Matera che prende iniziative e trova canestri facili dalla lunga distanza. Sicuro e tranquillo come mai avevamo visto finora, nel finale però si spegne anche lui con il resto della squadra sotto il peso e i muscoli di un Molfetta superiore GERGATI (5,5) - Gioca una partita nella quale non punge in attacco ma soprattutto non trova concretezza in difesa, partita abulica ed anonima al di sotto delle sue possibilità
l’INTERVISTA
Spogliatoio Capitan Longobardi analizza la gara
«Fuori casa manca qualcosa ma la reazione c’è stata» MATERA - Impresa sfumata per la Bawer. La formazione lucana, con la sconfitta in gara cinque a Molfetta, è costretta a giocarsi tutto nel secondo turno dei play-out contro il Fossombrone che ieri ha perso a Sant’Antimo. Ancora una volta la Bawer ha mostrato di essere una squadra a doppia faccia, più brillante tra le mura amiche e più timorosa e imprecisa lontano da casa. A differenza della terza gara, giocata sempre nella cittadina barese, il match di ieri è stato più combattuto anche se ha visto capitan Longobardi e soci sotto in tutti e quattro i quarti. Abbiamo analizzato la gara della Bawer proprio con il capitano biancazzurro che ha cercato di spiegare la causa dei cali che hanno contraddistinto il rendimento del roster a distanza di pochi giorni tra una gara e l’altra. «In casa giochiamo meglio forse perchè spinti dal calore del pubblico, dalla rabbia di voler vincere e dimostrare di essere di questa categoria. Fuori casa iniziamo bene, poi appena subiamo l’avversario ci demoralizziamo. E’ un problema che ci sta caratterizzando da inizio anno; fuori casa, infatti, abbiamo conquistato pochissimi punti.. Comunque, rispetto alla scorsa gara in Puglia, abbiamo giocato meglio, non è mancata la reazione» Capitan Longobardi, ieri pomeriggio, è stato il miglior realizzatore tra le fila materane
con ventuno punti messi a segno; una verve ritrovata che non è servita però ad annullare la voglia di vincere del Molfetta che ha potuto, dopo cinque estenuanti gare, festeggiare la permanenza nella serie A dilettanti. «Vengo da un periodo non certo facile dovuto ad un noioso problema fisico - ha continuato il capitano. Ora sto meglio e in campo riesco a trovare una certa facilità nei movimenti. Sono contento perchè ora ci aspettano altre cinque gare di fuoco e io potrò dare il mio contributo al cento per cento». Contro il Fossombrone si inizierà domenica prossima con la prima sfida in casa della Bawer. «Il team marchigiano non è di certo un avversario facile, è giovane ed ha molte energie da spendere. E’ abituato a giocarsela fino alla fine, noi dobbiamo sfruttare la maggiore esperienza e il vantaggio di avere la bella in casa a differenza di come è capitato contro il Molfetta. Ora dobbiamo restare uniti e cercare di recuperare soprattutto la condizione mentale e fisica per poter affrontare il secondo turno con il piglio giusto e portare a casa una salvezza voluta da tutti, in primis da noi giocatori». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
FERRIENTI (5) - Solitamente riesce a farsi apprezzare per alcune iniziative che ne confermano l’importanza e l’utilità. Ieri però anche questo è venuto a mancare SQUEO: (SV) - Pochi minuti in campo con grande buona volontà ma non è possibile giudicarlo CORTESE (5,5) - Gioca la sua solita partita nervosa e poco concreta, tanta voglia di fare ma poca lucidità nelle scelte di tiro e nella concretezza MAGGIONI (5,5) - Prova con qualche iniziativa a scuotere la squadra, soprattutto nella prima metà ma anche lui risente di incertezze e difficoltà che ne limitano il rendimento oltre qualsiasi previsione GIULIANI (4,5) - Troppi errori incredibili da sotto, poco attento e molle a livello di atteggiamento e di concentrazione. I tentativi di scuoterlo non danno i frutti sperati, sotto subisce anche lui i chili di Leo e Di Marcantonio, il peggiore del Matera LONGOBARDI (7) - E’ in una delle sue migliori giornate, trova falli e canestri ed è un pericolo per la difesa di Molfetta. Non precisissimo dalla lunga distanza ma concreto e determinato sotto. Peccato che è poco assistito dai compagni e non riesce da solo a cambiare l’inerzia della partita MARCOSANO (SV) CORÀ (5,5) - Il suo Matera double face continua a deludere lontano dal PalaSassi. Ora ha l’occasione per sfruttare almeno il turno casalingo, perchè fuori casa la formazione vista ieri non può fare male. p.quarto@luedi.it
Sport 51
Lunedì 4 maggio 2009
Basket C Dilettanti Play-Off I siciliani prossimi avversari in semifinale
Corporelle, occhio al Gela Il roster di coach Tarquini ha superato nei quarti di finale il Nocera HA SCONFITTO ai quarti di finale play-off il Nocera Inferiore in due gare, è stato un cliente difficile per la Centre Corporelle Potenza durante la stagione regolare. L'Enviroli Basket Gela sarà l'avversario della squadra potentina in semifinale play-off del campionato maschile di serie C Dilettanti maschile. Il complesso potentino affronterà un team quanto mai ostico, capace di giocare ottime gare durante la stagione regolare. Trentotto punti, diciannove vittorie, undici sconfitte, 2338 punti segnati, 2291 subiti. E' questo il rendimento fornito dai siciliani durante la stagione regolare, vissuta con la massima determinazione e la grinta dei giorni migliori. La squadra siciliana ha superato senza patemi il primo turno dei play-off battendo il Nocera in gara uno per 77 a 71 e in gara due con il punteggio di 85 a 75. La compagine potentina dovrà fare i conti con un cliente poco arrendevole che fa della tenacia, della compattezza generale due punti di forza per superare ogni ostacolo. Tra i ragazzi del coach Tiziano Tarquini, allenatore misurato e saggio vanno tenuti in considerazione Crocifisso La Cognata, Carlo Contaldo, Marco Paganucci, Ivan Righetti e Gaetano Festino. Una squadra quanto mai completa e compatta, quella siciliana che promette battaglia nella
PLAYOFF
Pellegrini della Corporelle Potenza (foto Andrea Mattiacci)
serie di semifinale. Tiziano Tarquini, coach dei nisseni ha lavorato positivamente in questo campionato consentendo alla sua formazione di praticare una pallacanestro solida, concreta e saggia che ha permesso all'Enviroil Gela di raggiungere il quinto posto in classifica. Proprio il Gela ha imposto alla Corporelle la sconfitta più netta della stagione, il 98 a 89, patito da Simone Ginefra e compagni nella terza giornata di ritorno, costituisce il divario più consistente della stagione per i biancocelesti. A Potenza, nella ga-
Pallanuoto Serie B Donne
Il Brizz Catania supera l’Invicta Vincenzo Ostuni, tecnico della Libertas Invicta Potenza
SCONFITTA esterna per la Libertas Invicta Potenza nel confronto disputato ieri mattina a Catania contro la Brizz. Le lucane sono uscite sconfitte per 9 a 5 al termine di una gara strana e condizionata dal forfait dell'ultim'ora del portiere Petracca, influenzata e sostituita da Laguardia. V a detto che inizialmente il tecnico Vincenzo Ostuni ha schierato tra i pali De Robertis che potrebbe diventare un punto di riferimento in quel ruolo in futuro. La squadra potentina ha pagato dazio all'assenza di Petracca che ha tolto ad Ostuni un elemento molto importante in chiave tattica e organizzativa. Le catanesi hanno giocato positivamente, tanto che il complesso potentino non è stato capace di mettere a punto gli schemi programmati in settimana. Il team potentino ha cercato in tutte le maniere di mettere in difficoltà il Catania ma la
consistenza tecnica del team siciliano ha creato non pochi problemi organizzativi e tattici alla Libertas Invicta Potenza. Per il settebello potentino sono andate a segno Graziadei con tre reti e Pepe con una doppietta. Nonostante il ko di Catania il morale della compagine potentina appare sempre più sereno, dopo aver ottenuto la salvezza con largo anticipo. Il team potentino preparerà in settimana la sfida casalinga contro il Sikla Modica. Vincenzo Ostuni ha parlato del matcch perso a Catania affermando quanto segue: “Sono contento per la prestazione delle mie atlete che in questa stagione stanno facendo i conti con la sfortuna e alcune contrarietà. Purtroppo l'assenza di Petracca ha ulteriormente ingigantito i nostri problemi”. Da domani si pensa al Modica, avversaria difficile. f.menonna@luedi.it
ra d'andata i potentini pur non giocando una partita spettacolare ebbero la meglio sui siciliani, sconfitti per 77 a 61 al termine di una gara particolarmente strana e convulsa. Il team potentino dunque dovrà fare attenzione alle velleità dei siciliani capaci di ogni impresa e disposti tatticamente in campo con ordine e compattezza dal coach Tiziano Tarquini. Sarà una sfida tutta da seguire, insomma tra due squadre che cercheranno in tutte le maniere di superarsi e arrivare in finale. f.menonna@luedi.it
promossa in B
Tennis A2 La formazione lucana è stata sconfitta 3 a 1 a Brunico
Pisticci, ko che vale i play-out Leone: «Abbiamo perso la chance di entrare nei play-off» CIRCOLO Tennis Pisticci nei play-out. La formazione del presidente Michele Leone è stata sconfitta a Brunico per tre ad uno buttando via la ghiotta occasione di entrare nella zona play-off. Una vittoria, infatti, avrebbe allontanato il club materano dalla zona calda e regalato alle pisticcesi la certezza di giocare la poule promozione proprio a discapito del Brunico. Il risultato finale, invece, non ha sorriso alle materane che ora saranno costrette a disputare la coda dei playout per ottenere la permanenza in serie A2. Questi i risultati dei singoli: Timotic - Giovine 6/3; /6-1, Polito - Meruzzi 6/4;6/4, Moser - Gledacheva 2/6; 7/6; 4/6. Nel doppio c’è stata la vittoria della coppia Timotic Polito che hanno battuto il duo Meruzzi - Gledacheva 4/6; 6/2; 2/6. Nella zona bassa della classifica, la sconfitta del Circolo Tennis Pisticci non ha cambiato nulla anche alla luce dei ko del Lumezzane e del Livorno. Per quest’ultima formazione la sconfitta ha sancito la matematicamente retrocessione. «A Brunico abbiamo semplicemente perso la possibilità di entrare nella zona play-off - ha commentato così il presidente del sodalizio pisticcese, Michle Leone. Perdendo, abbiamo concesso questa possibilità proprio al Brunico. Peccato, anche perchè ora dob-
biamo giocarci tutto nella coda dei play-out». La stagione regolare terminerà il 10 maggio con la gara interna; il Pisticci ospiterà la seconda forza del torneo, il Reggio Emilia. «Al termine della stagione - ha continuato il massimo dirigente - sapremo con chi giocare i play-out e con quale formula. Per quanto riguarda il prossimo impegno, ci sarà la gara interna contro la seconda in classifica, il Reggio Emilia. Sarà un match che non
avrà nessuna importanza per la classifica per entrambi i club: il Reggio Emila ha già acquisito il diritto di disputare i playoff, mentre noi quello di giocarci la salvezza ai playout. Sarà una gara tranquilla, ma il nostro obiettio resterà quello della vittoria». Una vittoria, infatti, diventerebbe utile per il morale delle tenniste materane che poi dovranno lottare per mantenere la categoria. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
Gledacheva del Pisticci
Auto Il pilota è stato costretto a ritirarsi per un problema alla vettura
Postiglione, sfortuna in Marocco FINE settimana negativo per il pilota potentino Chico Postiglione, impegnato a Marrakech in Marocco, nel corso della terza prova del campionato WTCC ( la prima gara per il lucano in questa stagione ) di automobilismo. Il campione potentino, impegnato con la BMW 320si dopo le prove libere, assai deludenti svolte il venerdì causate dalla rottura improvvisa dell'impianto frenante anche in gara non è riuscito a guidare come avrebbe voluto e potuto. In gara uno il lucano ha chiuso al sesto posto, nella classifica indipendenti recuperando anche sei posizioni nella classifica, migliorando la partenza in griglia in gara due che lo ha visto al via in diciottesima posizione. In gara due invece il lucano è stato piuttosto rapido tanto da essere tredicesimo al primo giro. Alla quinta tornata un contatto in frenata con D'Aste in una chicane ha compromesso il ponte posteriore della sua
BMW 320si, sempre deficitario nelle forti staccate a causa di un telaio provato dal forte urto di venerdì. Ovvio e scontato il ritiro per il campione lucano. Entrambe le gare sono state vinte dall'ex pilota della Ferrari, Nicola Larini su Chevrolet. Il manager di Chico Postiglione, Enzo Guarino ha dichiarato: “Dopo l'incidente di venerdì ci siamo resi conto che la macchina era seriamente danneggiata al retrotreno che è stato il nostro punto debole per tutto il fine settimana e non ha dato la sicurezza necessaria a Chico in gara nelle tremende frenate che il circuito marocchino richiedeva, ma il grande lavoro del team ci ha indotti a prendere parte a questa gara usandola come un validissimo test per le gare europee che partiranno domenica 17 a Pau in Francia dove speriamo di essere più competitivi e soprattutto sarebbe per noi importante riuscire a fare un test prima della gara transalpina”. f.menonna@luedi.it
52 Sport
Lunedì 4 maggio 2009
B2 Donne Ad aiutare le materane ci pensa il Battipaglia che piega le campane
Riecco il secondo posto Il punto col Trani basta alla Time Volley per superare il Salerno TIME VOLLEY MT TRANI
2 3
23-25, 25-20, 25-20, 22-25, 13-15
TIME VOLLEY MATERA: Ristits 24, Vecerkova 16, De Vita (L), Russo n.e., Romano J., Di Blasi 9, Amati 3, Romano E. 9, Buonfiglio 9, Calculli, Sarra n.e., Pietromatera n.e.. All. Galtieri PRIMADONNA TRANI: : Annese 10, Balducci 14, Caterìna 19, Di Bari 1, Di Corato 9, Monitillo 9, Ricci 2, Valente, Del Rosso (L). All. Chieppa ARBITRI: Guarino e Aliberti di Caserta NOTE: Battute vincenti Matera 2, vincenti Trani 4. Battute sbagliate Matera 15, sbagliate Trani 16. Durata set 30', 25',26'32'21' per un totale di un ora e 53 minuti MATERA - Una sconfitta seguita dalla buona sorte porta la Time Volley Matera al secondo posto per la sconfitta del Salerno. Il Trani onora il suo primo posto. con una vittoria per 3 a 2 ma sofferta, di fronte ha trovato le ragazze materane agguerrite che volevano vincere a tutti i costi questa gara. La volontà e la grinta hanno sopperito in alcuni momenti, ai tanti errori commessi dalle ragazze di Galtieri apparse un po' nervose dal ter-
Grande prova del capitano Michela Ristits (foto Videouno)
zo set in poi lo denotano anche le 15 battute sbagliate. Oltre ci si mette anche la sfortuna che mette fuori causa prima la Buonfiglio che fortunatamente recupera, ma poi un infortunio accidentale, al libero De Vita, la costringe ad abbandonare il parquet. Ma veniamo alla gara, dove il primo set in una fase di studio viaggia con minimi vantaggi della Time fino ad un massimo di 4 punti al primo time out tecnico 8-4 per le materane, poi una serie di errori della palleggiatrice Amati fanno
arrabbiare il coach che la sostituisce sul 12 pari, con l'ingresso della Calculli, ma il set sta andando via in favore del Trani che prende il suo vantaggio di tre lunghezze gestito fino alla fine del set. Il secondo parziale inizia male per le materane che sono subito sotto. Sul punteggio di 9-5 Galtieri fa entrare la Amati che sembra rigenerata e Matera che comincia a martellare le Traesi, il punteggio viaggia in parità fino al 17 pari poi cominciano ad uscire fuori Ristits, Vecerkova e Di Blasi
che portano alla chiusura del set in loro favore. Terzo set sulla falsa riga del secondo senza che nessuna delle due squadre prevale sull'altra, ma sono le materane a vincere meritatamente portandosi sul due a uno. Il quarto set è quello decisivo per la squadra di Galtieri, succede di tutto, la jella sembra aver colpito le materane, siamo ad inizio set, uno pari e su una schiacciata della Balducci, nel tentativo di recuperare palla in tuffo la Buonfiglio sbatte la faccia a terra. Attimi di paura, poi dopo le dovute cure. Al rientro in campo in campo sul punteggio di 14-11 la Buonfiglio si presenta con una schiacciata scaricando la sua rabbia, ripetendosi sul punto seguente 16-15 per Matera. Il fattaccio arriva sul 22-23 quando si scontrano Amati e De Vita che subisce un grave infortunio e deve uscire fuori, si sospetta una sub lussazione al gomito. Le Ragazze sembrano disorientate, l'uscita del libero le mette in difficoltà e il set va al Trani. Tie Break che infiamma il folto pubblico presente, combattuto punto su punto viene perso 15-13. Grande la prova della Ristits, degno capitano di questa squadra. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
B2 Donne Nell’ultimo match casalingo le montesi sconfitte dal Taranto per 3 a 0
Finisce male la marcia della Planitalia PLANITALIA TARANTO VOLLEY
0 3
24-26; 20-25; 22-25
PLANITALI MONTESCAGLIOSO: Tralli, Piscopo 14; Tuselli 4; Cianflone 15; Deleo 9; Tancredi 2, Timpanaro (L). All. Motola TARANTO VOLLEY: Corallo 7, Zonca 13, Tinelli 1, Benefico 9, Repice 12, Mastandrea 3, Certa 1, Leone (L) All: Presta ARBITRI: Sorrentino e Spagnuolo di Salerno NOTE: battute vincenti 6 per la Planitalia e 4 per il Taranto, battute sbagliate 12 per la Planitalia e 4 per il Taranto. Durata set 30’, 24’ e 24’ per un totale di un’ora e diciotto minuti DOPO due vittorie consecutive (in casa con Ostuni e in trasferta ad Aversa), la Planitalia Montescaglioso, contro la quinta in classifica Nati a Taranto gui-
data da Marcello Presta, è costretta allo stop e si congeda dal suo pubblico con una sconfitta. La gara è durata un'ora e venti e, nonostante i tentativi e la generosità mostrata dalle ragazze montesi, la maggior organizzazione delle tarantine (salite a quota 53 e accompagnate a Montescaglioso da uno sparuto ma rumoroso gruppo di tifosi) ha avuto la meglio. Le due squadre venivano entrambe da un 3-0; le montesi lo avevano inflitto all'Aversa mentre le tarantine lo avevano subito, in casa, dal Primadonna Trani. Nel primo gioco le tarantine, grazie ai colpi di Zonca (13) e Benefico (9), si sono portate in avanti e conservato anche cinque punti di vantaggio sino al 20 -15 in loro favore. Le montesi hanno saputo reagire e si sono portate sul pari 23; dopo alcuni scambi conclusisi in parità le ospiti hanno piazzato i due colpi vincenti che hanno consentito loro di chiudere il primo set. Il secondo gioco ha visto le tarantine condurre sin dalle prime
battute, mentre le montesi, affidatesi ai colpi di Piscopo e Cianflone, hanno trovato valida opposizione nei muri avversari. Il Nati a Taranto non ha incontrato troppe difficoltà ed ha fatto suo anche il secondo gioco, per 25- 20 in 24'. Il terzo e ultimo gioco, per larghi tratti, ha evidenziato un maggior equilibrio tra le due formazioni, sostanziale parità che si è interrotta nella parte conclusiva del set, quando le tarantine hanno impresso il loro timbro sulla gara grazie ai potenti attacchi di Corallo (7) e Repice (12) ai quali le ragazze di Montescaglioso non hanno potuto replicare a dovere. La squadra montese, come detto, ha chiuso la serie di esibizioni interne: il bilancio conclusivo delle partite giocate nella stagione 2008/2009 tra le mura amiche del Palauditorium “Karol Wojtyla” è di due vittorie e tredici sconfitte. Michele Marchitelli sport@luedi.it
B2 Donne Potentine sconfitte 3-1
Giocoleria a secco Passa il Benevento
La Di Lucchio in battuta (foto Andrea Mattiacci)
GIOCOLERIA BENEVENTO
1 3
22-25, 25-22, 20-25, 14-25
GIOCOLERIA: Avena n.e., Camelia, Di Camillo 4, Di Lucchio 6, Felicetti 15, Lancellotti, Pontillo, Prete, Santangelo (L), Sinisi, Taddei. All. Caliendo BENEVENTO: Agozzino 4, Bernardi 7, Leone (L), Lonardo 4, Maurello 7, Musto, Napolitano Mara 2, Napolitano Miriam 6, Piscopo, Sigala 1, Troncone 7. All. Feleppa ARBITRI: Elio Donno di Lecce e Teodoro Liberato di Brindisi NOTE: durata set 20' , 23' , 21' , 17 per un totale di 1 ora e 31 minuti . BRUTTA sconfitta per la Giocoleria Potenza che, nell'ultima partita di campionato in casa, si lascia battere per 3-1 dal Benevento. Una Giocoleria orfana di capitan Avena, che scende in campo con Paola Felicetti nelle veci di trascinatrice della squadra e con tante giovani promesse del vivaio potentino, ma con poca grinta, determinazione e convinzione nei propri mezzi. Il primo set è combattuto fin dai primi scambi. Il primo time-out tecnico si chiude sul punteggio di 8-7 e si va avanti sempre così, punto a punto, ma sul 14 pari le campane allun-
gano sulle avversarie grazie agli attacchi vincenti di Bernardi e Mauriello. Le potentine però non si arrendono e una schiacciata vincente di Caterina Di Lucchio e un pallonetto della Sinisi rimettono i conti in pari. Le ragazze allenate da mister Feleppa non demordono e Mara Napolitano chiude il set per 2225. Nel secondo set il risultato è lo stesso, solo che ribaltato. E' l'unica frazione di gioco in cui le potentine si esprimono al meglio: Felicetti, Taddei, ma anche le giovani Di Camillo e Prete trascinano la squadra alla vittoria del set. Il terzo set si apre a favore delle padrone di casa che chiudono il primo time-out tecnico sul punteggio di 8-4, ma sul 15-10 le campane infilano alle potentine un break di ben 8 punti, complici anche molte disattenzioni sia in difesa che in attacco delle ragazze allenate da coach Caliendo. Mauriello, dalla seconda linea, chiude i conti per 20-25. Nel quarto set non c'è storia. La partita rimane equilibrata fino al punteggio di 10-11, ma a questo punto prevale la grinta e la cattiveria agonistica delle campane che mettono a segno 10 punti di fila e stordiscono definitivamente le avversarie, con Troncone che suggella il definitivo 14-25. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it
Sport 53
Lunedì 4 maggio 2009
Motomondiale. Il pluricampione del mondo vince il suo primo gran premio e vola in vetta
Rossi torna vincente in Spagna Niente derby spagnolo, la scena è tutta per il romagnolo della Yamaha JEREZ DE LA FRONTERA – Un Gran Premio cominciato in salita e finito in trionfo. Valentino Rossi vince la sua prima gara del 2009 e torna a regnare sul Motomondiale grazie al successo nel Gran Premio di Spagna, dove il pubblico si aspettava ben altro spettacolo. L’attesa era infatti tutta per il “Clasico” delle due ruote targato Jorge Lorenzo, che partiva in pole, al fianco del connazionale e “nemico” di pista Dani Pedrosa. Niente derby spagnolo dunque, ma una rimonta inarrestabile fin dal via del campione del mondo della Yamaha, ora tornato leader della classifica generale con 65 punti contro i 54 di Stoner. Sul circuito di Jerez de la Frontera, Lorenzo parte male e ad andare subito in testa è l’altro spagnolo della Honda Pedrosa che può sfruttare gli spazi concessi da Stoner e Rossi e involarsi verso una possibile prima vittoria stagionale. Il pilota della Repsol Honda sembra avere un ritmo insostenibile per gli altri e inizia a fare il vuoto, mentre Rossi è impegnato a superare l’australiano della Ducati che difende con i denti la sua seconda posizione. Servono più di due tentativi al pesarese per avere ragione del rivale. Manca più di metà gara e inizia la sfida PedrosaRossi, con l'italiano che inizialmente non sembra in grado di recuperare l'unico secondo che lo divide dalla prima piazza. Decimo dopo decimo l’aggancio arriva a sette giri dalla conclusione. L'attacco e il sorpasso non tardano nemmeno due curve e Rossi si ritrova solitario in pochissimi giri. A Rossi non resta che controllare la situazione fino al termine e conquistare in un solo colpo prima vittoria stagionale e la vetta della classifica generale. Rossi torna così sul primo gradino del podio dopo Sepang 2008 e può ora guardare gli avversari dall’alto dei suoi 65 punti in classifica, frutto di una vittoria e due secondi posti. Per Pedrosa si tratta del miglior risultato stagionale e del secondo podio consecutivo. Dietro Stoner e Lorenzo si giocano la terza posizione, ma quando l’australiano della Ducati sembra ormai vicinissimo, il pilota della Fiat Yamaha perde aderenza con la sua M1 terminando la gara nel-
CLASSIFICHE
ORDINE D’ARRIVO MOTOGP 1. Valentino Rossi (ITA) Yamaha in 45'18"557 alla media di 158,141 Km/h 2. Dani Pedrosa (ESP) Honda a 2"700 3. Casey Stoner (AUS) Ducati 10"507 4. Randy De Puniet (FRA) Honda 31"893 5. Marco Melandri (ITA) Kawasaki 33"128 6. Loris Capirossi (ITA) Suzuki 34"128 7. Colin Edwards (USA) Yamaha 34"421 8. Andrea Dovizioso (ITA) Honda 34"625 9. Toni Elias (ESP) Honda 42"689 10. Chris Vermeulen (AUS) Suzuki 45"183
CLASSIFICA PILOTI 1. Valentino Rossi (ITA) 2. Casey Stoner (AUS) 3. Jorge Lorenzo (ESP) 4. Dani Pedrosa (ESP) 5. Andrea Dovizioso (ITA) 6. Colin Edwards (USA) 7. Randy De Puniet (FRA) 8. Marco Melandri (ITA) 9. Chris Vermeulen (AUS) 10. Loris Capirossi (ITA)
Valentino Rossi e Daniel Pedrosa alla battaglia dello “champagne”
Rossi alza il trofeo vinto a Jerez
la ghiaia di Jerez. Grandi prove per Randy de Puniet (LCR Honda) e Marco Melandri (Hayate Racing) rispettivamente quarto e quinto, mentre Capirossi conferma la sua sesta posizione di partenza completando la top six. INTERVISTE - «E' bello vincere qui – ammette Rossi al termine della gara - è un Gran Premio fantastico, la moto oggi andava da Dio. È stata dura prendere Pedrosa, ma ce l’ho
fatta». «Venerdì andavamo veramente forte – spiega Rossi -, ma ieri abbiamo fatto fatica, eravamo dietro ai più forti. Abbiamo fatto una bella modifica insieme al team, e questo mi fa ben sperare per il futuro. Adesso i primi due secondi posti delle prime due gare sono importanti. Sono in testa, il campionato è lunghissimo ma è importante essere sempre davanti». «Nella seconda parte della gara sono riuscito a guidare senza tanti errori – sottolinea il pilota della Yamaha -. All’inizio andavo forte ma avevo un pò di difficoltà, poi è andata meglio». Il pilota della Yamaha spiega infine perchè dopo aver tagliato il traguardo si è fermato poco dopo ad una toilette chimica a bordo pista: «erano passati dieci anni dal primo bagno, era l’anniversario. Me l’avevano detto che il bagno era lì, ma prima bisognava vincere....». Felice per il secondo posto conquistato dietro a Rossi lo spagnolo della Honda Dani Pedrosa: «è un risultato fantastico, sono contento di essere qui sul podio. Non mi aspettavo di avere l'opportunità di vincere la gara. Rossi è stato fortissimo, credo che ieri si è nascosto per non far vedere che era lui l'uomo della gara. Sono contento».
«Cercavamo di arrivare sul podio, era questo il nostro obiettivo». Lo ha detto Casey Stoner, terzo al termine del Gp di Spagna di Jerez de la Frontera. «La nostra moto non era al top in questo circuito ma ce ne saranno altri in cui andremo bene – ha aggiunto il pilota della Ducati ai microfoni Mediaset -. Ho combattuto e ci ho creduto, anche se perdevo a ogni giro un pò di gomma anteriore. È il miglior risultato per noi, perchè temevamo di non arrivare sul podio». (ITALPRESS). fsc/red 03-Mag-09 14:57 "Abbiamo avuto una buona partenza anche dopo la vittoria in Qatar sono arrivate due piste dove abbiamo lottato è un bene essere competitivi dall’inizio», prosegue il campione del mondo 2007. «Poi è la prima volta in otto-nove anni che arrivo sul podio a Jerez e quindi sono felice. Il team ha lavorato bene, la moto non va come sugli altri circuiti e quindi qui lottiamo letteralmente, perdiamo l’anteriore ma siamo felici di stare vicini come punti a chi è in testa alla classifica», afferma Stoner che sul prosieguo della stagione, aggiunge: «faremo meglio nelle prossime corse dove siamo più sicuri, ci piacciono i circuiti, quindi voglio vedere cosa succede nel resto della stagione».
Tennis. Rafa vince il suo terzo torneo di fila
Nadal imperatore di Roma Novak Djokovic si arrende di VITTORIO PIO ROMA - Caso mai non fosse chiaro il concetto è Rafael Nadal il padrone della terra rossa. A Roma ha vinto per la quarta volta per la quarta gli Internazionali d’Italia, stabilendo un record mai riuscito neanche a gente come Borg, Courier e Muster. In poco più di due ore il fortissimo spagnolo ha regolato per 7-6 6-2 il campione in carica Novak Djokovic, in un incontro equilibrato solo a tratti, perchè in realtà il maiorchino che ha respinto dall'altra parte del campo l'impossibile, non ha mai dato l'mpressione di poter davvero perdere. Neanche nel primo set, quando Rafa stava giocando un pò al di sotto delle sue possibilità (nel senso di qualche errore forzato in più), Djokovic è parso realmente sicuro di mettersi una spanna avanti, prova ne sia che durante il tie-break decisivo Nadal ha conquistato ben 7 degli ultimi 8 punti. La partita era iniziata con entrambi al massimo della concentrazione: lo spagnolo era implacabile dal fondo sopratutto nel dritto, per Djokovic qualche difficoltà sopratutto al servizio, cui contrapponeva una certa varietà al rovescio. Sul 5-3 per lo spagnolo e set point a favore un piccolo calo di tensione favoriva l'avversario che, giocando davvero al limite delle proprie possibilità, riusciva ad ottene-
re il contro-break arrivando al pareggio. Qui però il serbo andava in debito di ossigeno, smarrendo nuovamente il servizio con tanto di nervosismo e lancio di racchetta: a quel punto i giochi sembravano fatti con Nadal che si portava di nuovo alla battuta: avanti di due punti, Nadal pativa l'iniziativa dell'avversario che ogni tanto prendeva anche la rete, finendo addirittura con il perdere per la seconda volta il servizio. Una notizia clamorosa anche questa. Si andava così al tie-break, in cui Nadal ristabiliva di nuovo i suoi standards vertiginosi chiudendo il parziale per 7-2 tra le imprecazioni del serbo che spaccava la racchetta con conseguente ammonizione proprio sul set point finale. Virtualmente il match si è concluso lì: dopo la sordina iniziale il secondo set si smosso sul 3-2, quando Djokovic, avanti 40-15 sul proprio servizio, si è visto rispondere due prime palle a oltre 200 km/h, perdendo entrambi i punti. Sfiduciato e legittimamente teso, sul 40-40, Nadal ha preso definitivamente il largo, staccando gli ultimi 4 giochi consecutivi. Nadal va a Parigi fresco con una rosa, ha vinto gli ultimi tre tornei ai quali ha partecipato perdendo solo un set. Con questo successo consolida il proprio primato al vertice della classifica, mentre Djokovic perde a vantaggio di Murray la sua posizione di numero 3.
65 punti 44 41 41 30 26 24 23 21 19
CLASSIFICA COSTRUTTORI 1. Yamaha 2. Ducati 54 punti 3. Honda 4. Suzuki 5. Kawasaki
70 punti 47 28 23
ORDINE D’ARRIVO CLASSE 250 1. Hiroshi Aoyama (JPN) Honda in 45'08"805 alla media di 152.832 Km/h 2. Alvaro Bautista (ESP) Aprilia a 0"132 3. Marco Simoncelli (ITA) Gilera 2"706 4. Hector Barbea (ESP) Aprilia 2"769 5. Thomas Luthi (SUI) Aprilia 17"946 6. Mattia Pasini (ITA) Aprilia 17"950 7. Gabor Talmacsi (HUN) Aprilia 26"288 8. Jules Cluzel (FRA) Aprilia 26"472 9. Roberto Locatelli (ITA) Gilera 27"646 10. Raffaele De Rosa (ITA) Honda 32"369
CLASSIFICA PILOTI 1. Hiroshi Aoyama (JPN) 2. Alvaro Bautista (Esp) 3. Hector Barbera (ESP) 4. Thomas Luthi (SUI) 5. Jules Cluzel (FRA) 5. Gabor Talmacsi (HUN) 7. Mattia Pasini (ITA) 8. Mike Di Meglio (FRA) 8. Raffaele De Rosa (ITA) 10. Marco Simoncelli (ITA)
58 punti 54 43 29 28 28 26 21 21 16
CLASSIFICA COSTRUTTORI 1. Aprilia 2. Honda 3. Gilera 4. Yamaha
70 punti 58 23 2
ORDINE D’ARRIVO CLASSE 125 1. Bradley Smith (GBR) Aprilia in 41'49"556 alla media di 145.931 Km/h 2. Sergio Gadea (ESP) Aprilia a 13"524 3. Marc Marquez (ESP) Ktm 13"553 4. Scott Redding (GBR) Aprilia 14"251 5. Efren Vazquez (ESP) Derbi 14"758 6. Sandro Cortese (GER) Derbi 15"545 7. Pol Espargaro (ESP) Derbi 15"556 8. Danny Webb (GBR) Aprilia 17"772 9. Dominique Aegerter (SUI) Derbi 18"960 10. Nicolas Terol (ESP) Aprilia 19"053 14. Simone Corsi (ITA) Aprilia 41"533 18. Lorenzo Zanetti (ITA) Aprilia 44"977 19. Andrea Iannone (ITA) Aprilia 55"464
CLASSIFICA PILOTI 1. Andrea Iannone (ITA) 2. Bradley Smith (GBR) 3. Pol Espargaro (ESP) 4. Julian Simon (ESP) 5. Sandro Cortese (GER) 6. Marc Marquez (ESP) 7. Sergio Gadea (ESP) 8. Stefan Bradl (GER) 9. Danny Webb (GBR) 9. Dominique Aegerter (SUI) 16.5
37.5 punti 36.5 31.5 30 28 27 22 17 16.5
CLASSIFICA COSTRUTTORI
Rafa Nadal, numero 1 al mondo
1. Aprilia 2. Derbi 3. Ktm 4. Loncin
62.5 punti 35 27 4
54 Rubriche
Lunedì 4 maggio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nella vostra professione oggi avrebbe un'ottima occasione per dare la scalata al successo. In amore vince chi fugge.
TORO 21/4 - 20/5
Se avete preso una decisione di lavoro dovete andare fino in fondo, costi quel che costi. In amore siete troppo severi nei giudizi.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Se volete andare avanti nella professione dovete portare a termine quello che avete cominciato. L'amore è dietro l'angolo.
CANCRO 22/6 - 22/7
Finalmente nel lavoro avrete l'occasione giusta per fare apprezzare le vostre qualità. Tira e molla in amore.
LEONE 23/7 - 23/8
Vi siete finalmente chiarite le idee e ora nel lavoro dovete andare dritti all'obiettivo. In amore guardate oltre le apparenze.
VERGINE 24/8 - 22/9
Con la determinazione riuscirete a dimostrare ai superiori tutto il vostro talento. In amore la strada è in salita.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
È arrivato il momento di uscire allo scoperto e portare avanti il vostro progetto di lavoro. Ottime chances in amore.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Finora siete sempre andati sul sicuro nel lavoro: è tempo di cominciare a rischiare un po'. Riflettete sui vostri sentimenti.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Avete fatto abbastanza esperienze da capire dove volete arrivare nella professione. Un amore speciale è dietro l'angolo.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Per fare carriera nel lavoro dovrete tenere testa a concorrenti agguerriti. Bene le questioni di cuore.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Il periodo negativo nel vostro lavoro è finalmente dietro le spalle: cominciate a fare progetti. Sentimenti da conservare gelosamente.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
col tè M, U latte = COLTE MULATTE
Nel lavoro avete sottovalutato i rischi, ma siete in tempo per rimediare: agite in fretta. Un amore dolcissimo…
Televisioni 55
Lunedì 4 maggio 2009
20.30
GIOCO
21.05
PRIMA SERATA
Max Giusti
TALKSHOW Alda D’Eusanio
FILM
21.10
23.10
Agente 007 La spia che mi amava
ATTUALITÀ
23.20
Alessio Vinci
FILM
FILM
21.10
Amici miei atto III
21.00
TALKSHOW
Fast and furious
Gad Lerner
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale
06.00 -RubricaScanzonatissima 06.20 -Real TvItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -Cartoni 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk Show Insieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvItalian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -Real TvItalian Academy 2 18.00 -RubricaMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Shukran 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -TelefilmDouble Trouble 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -ShowMattino Cinque 09.55 -Real TvGrande Fratello Pillole 10.00 -Telegiornale Tg5 - Ore 10 11.00 -Rubrica Forum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap Opera Beautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmRenegade 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.20 -FilmAngelica alla corte del re con Michèle Mercier, Claude Giraud, Giuliano gemma - regia di Bernard Borderie (Francia) - 1965 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena - Principessa guerriera 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -QuizMotoGP-Quiz 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcolm 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniBakugan 18.15 -CartoniGormiti 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Nemici per la pelle con Jean Gabin, Louis De Funès, Paul Marcey - regia di Denys De La Patellière (Ita, Fra) - 1968 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG - Avvocati in divisa 20.00 -TelegiornaleTg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Enrico Mattei 23.10 -Telegiornale Tg 1 23.15 -AttualitàPorta a Porta
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Talk Show Ricominciare 23.10 -Telegiornale Tg 2 23.25 -ShowScorie
20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg3 21.10 -FilmAgente 007 - La spia che mi amava con Roger Moore, Barbara Bach regia di Lewis Gilbert (GB) - 1977 23.10 -RubricaReplay
20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.10 -Attualità Matrix
20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl Comandante Florent 23.20 -FilmAmici miei atto III con Ugo Tognazzi, Gastone Moschin, Adolfo Celi - regia di Nanni Loy (Italia) - 1985
20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmFast and furious con P. Walker, V. Diesel - regia di Rob Cohen (USA) - 2001 23.20 -FilmTorque - Circuiti di fuoco con M. Henderson, I. Cube - regia di Joseph Kahn (USA) - 2004
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.00 -Talk Show L'infedele 23.30 -Documentario Delitti
00.50 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.00 -AttualitàTG 1 Le idee 01.30 -RubricaSottovoce 02.00 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.30 -VideoframmentiSuperStar 02.50 -Film TvProvaci ancora Prof 2
01.15 -RubricaTg Parlamento 01.25 -RubricaProtestantesimo 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.30 -TelefilmUna prova d'innocenza 03.15 -RubricaTg 2 Sì Viaggiare 03.30 -VideoframmentiVideocomic 03.50 -Alla Gallina Abbuffata
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -AttualitàFuori orario 02.15 -RubricaAvvocato Io, avvocati noi 02.30 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.10 -TelegiornaleTg 5 Notte 03.40 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.35 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.50 -RubricaPasswor*d il mondo in casa 02.50 -RubricaVivere meglio 03.55 -Soap OperaFebbre d'amore 04.00 -RubricaPeste e corna e gocce di storia
00.50 -SportPoker1Mania - Poker 01.45 -NewsStudio Sport 02.10 -TelegiornaleStudio Aperto 02.25 -MusicaleTalent 1 Player 03.05 -TelefilmI Soprano 04.05 -FilmL'esorciccio 05.35 -NewsStudio Sport
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leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 16.20
NEMICI PER LA PELLE
ANGELICA ALLA CORTE DEL RE
con J. Gabin, L. De Funès - regia di Denys De La Patellière (Ita/Fra) - 1968
con M. Mercier, C. Giraud, R. Neri - regia di Bernard Borderie (Fra) - 1965
Il conte Jean-Louis de Montignac, ex colonnello della legione straniera, ha un Modigliani tatuato sulla schiena. Un antiquario vorrebbe entrarne in possesso, anzi ha già venduto la pelle del conte prima ancora di entrarne in possesso. In cambio però de Montignac vuole che il mercante gli restauri la sua casa in campagna, che è in realtà un enorme castello in rovina...
Angelica si è ritirata nelle sue terre in segno di lutto, ma Luigi XIV la richiama a Parigi e la mette alle costole dell'ambasciatore di Persia, dal quale ottiene un trattato di alleanza con la Francia. L'orientale la vorrebbe come schiava, ma il re la dichiara sua favorita. Si scopre che il primo marito di Angelica, conte di Peyrac, non è affatto morto, e lei lo cercherà...
ITALIA 1
ORE 21.10
RETE 4
ORE 23.20
RAI 3
ORE 21.10
AGENTE 007 - LA SPIA CHE MI AMAVA con R. Moore, B. Bach, C. Jürgens - regia di Lewis Gilbert (G.B.) - 1977 James Bond ha recuperato al Cairo un importante microfilm battendo sul tempo la spia sovietica Anya Armasova. Arriva la notizia della scomparsa di due sottomarini nucleari; Inghilterra e Urss lavorano insieme, visto che uno dei due sommergibili è sovietico. E così 007 si trova a lavorare proprio con Anya. Insieme scoprono che...
ITALIA 1
ORE 23.20
FAST AND FURIOUS
AMICI MIEI ATTO III
TORQUE - CIRCUITI DI FUOCO
con P. Walker, V. Diesel, R. Yune - regia di Rob Cohen (Usa) - 2001
con U. Tognazzi, G. Moschin, R. Montagnani - regia di Nanni Loy (Ita) - 1985
con M. Henderson, I. Cube, M. Mazur, M. Schulze - regia di Joseph Kahn (Usa) - 2004
Di giorno Dominic è un bravo meccanico, di notte è il re dei "drag racing", corse di accelerazione con automobili di importazione. Riesce ad incassare 10.000 dollari a gara quando qualcuno si mette in mente di sfidarlo. Brian, ha l'aspetto di un guerriero della strada che non aspetta solo di mettersi in mostra. In realtà è un poliziotto infiltrato incaricato di indagare su una banda...
L'architetto Melandri, il chirurgo Sassaroli e l'oste Necchi raggiungono a uno a uno il conte Mascetti nel lussuoso gerontocomio dove questi sta, ridotto in carrozzella. Ma non per questo rinunciano a mettere in atto altre perfide beffe, anzi gli ospiti di "Villa Serena" si trovano a essere le vittime delle irridenti macchinazioni dei quattro amici a cui l'età non ha portato né saggezza né pietà...
Il motociclista Cary Ford viene ingiustamente accusato dell'omicidio di un altro biker. L'uomo è braccato non solo dalla legge, ma anche dalla gang a cui apparteneva la vittima, che vuole vendicarsi. Per sopravvivere, Ford deve scovare il vero vero assassino...
Le canzoni della Clerici stracciano la concorrenza RAI UNO Ti lascio una canzone Affari tuoi L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 21.08 20.42 19.49 18.52
ascolto 6.590 5.417 4.928 3.232
RAI DUE Cold case-delitti Rai sport-dribbling Rai sport-sabato sprint Mezzogiorno in famiglia
21.02 13.29 22.34 11.34
1.887 1.868 1.225 1.083
RAI TRE Che tempo che fa Ulisse il piacere Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'
20.31 21.33 20.08 19.57
2.289 2.181 1.608 1.544
CANALE 5 Striscia la notizia Amici casting Chi vuol essere The day after tomorrow
20.44 14.02 19.02 21.24
4.562 3.394 3.177 2.999
ITALIA 1 Madagascar Studio sport Pres.grand prix moto Edward mani di forbice
21.05 13.03 13.29 19.07
2.631 1.994 1.831 1.654
RETE 4 Walker texas ranger Il commissario cordier Forum sessione Poirot
20.29 21.08 14.09 15.09
1.812 1.389 1.263 1.074
BERLUSCONI
AFGHANISTAN
Veronica divorzia dall’imperatore Silvio : «Sono addolorato» Tutto il mondo commenta
Soldati italiani uccidono una bambina di 13 anni E feriscono tre persone a pagina 3
alle pagine 4 e 5
Anno 8 n.106€ 1.00
www.ilquotidianodellabasilicata.it
Lunedì 4 maggio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
IL DIBATTITO
LA NUOVA ETICA DEI GIOVANI di MAURO A. TITA Ei raccogliere l'appello di Paride Leporace, da un trentennio sia come addetto ai lavori sia come amministratore pubblico mi occupo di associazionismo e politiche giovanili. In questi ultimi tempi crudamente e crudelmente mi occupo solo di esodo giovanile. Questo ritorno di fiamma del nostro direttore verso l'associazionismo mi fa ricordare il silenzio assordante della Stampa Lucana e dei Massmedia, e di tutte le testate locali sui grandi appuntamenti "giovanili" in Basilicata negli ultimi anni e negli ultimi mesi. A tal proposito va ricordato il coordinamento nazionale delle Politiche Giovanili dell'Anci che ha tenuto la prima Conferenza nazionale degli Informagiovani in Basilicata. Lo scorso anno presso il Castello Pirro del Balzo di Venosa è stato organizzato dall'Ireforr Basilicata un seminario transnazionale sulle politiche inclusive giovanili. Avere tanta attenzione da parte di Organismi importanti come Anci e Ue sulle politiche giovanili lucane sta a significare che in Basilicata sono maturate nel recente passato continua a pagina 7
Fiat
Marchionne cerca di convincere anche la Merkel
UNA SFIDA ESALTANTE PER MELFI di FRANCO MATTIA Come tutti i ragazzi anch’io sognavo le grandi auto americane. Erano sicuramente l’elemento più vicino al sogno del benessere americano che tante generazioni come la mia hanno coltivato a lungo. E forse proprio per questo non e’ banale riconoscere che fa uno strano effetto, sentire la parola “Fiat”, ripetuta più volte da Barack Obama, che la elogia non solo come salv atrice della Chrysler e dell’auto americana ma perchè rappresenta, con le sue auto, con la sua tecnologia, con la sua ricerca di motori puliti e a basso consumo, “il futuro dell’automobile” negli Usa come nel resto del mondo. continua a pagina 6
a pagina 6
SPORT
Non basta il diciottesimo gol di De Angelis
Potenza, urlo strozzato
Melfi battuto in casa Si riavvicina ai playout Serie D
Per Matera e Francavilla salvezza virtuale Promozione
Il Latronico retrocede Volley
Time battuta ma è seconda
Bawer ko C’è ancora da soffrire
Matera Non è una priorità in Italia
Matera Da soli Pdci, Rc, Mps e Sd. Oggi De Magistris a Potenza
La ferrovia non arriverà
La sinistra non aiuterà Stella
A CONFERMARLO, in diretta tv, Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi, la società che gestisce i progetti delle strade ferrate in Italia: «Matera, se dobbiamo fare una scelta, non è certamente al primo posto». Si parlava di ferrovie, a DomenicaIn. a pagina 20
alle pagine 13, 14 e 15
MATERA - Chi sosterrà Franco Stella, candidato del Pd alle elezioni provinciali di Matera? Di sicuro non i partiti della sinistra: Pdci, Rc, Sd e Mps che correranno con un proprio candidato. Nel frattempo, a Potenza, è atteso oggi il candidato di Idv Luigi De Magistris. a pagina 10
Attenzione: l’abuso di Sambuca può provocare deliri politici di grandezza.