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Martedì 5 maggio 2009

Brevi dal mondo

Ma l’Ue rassicura: tutti gli stati europei dispongono di un piano adeguato

Roxana, Chicago solidale

Influenza suina, due nuovi casi in Italia

TEHERAN – Una gara di solidarietà è partita in tutto il mondo per Roxana Saberi (nella foto), la giornalista irano-americana arrestata a Teheran e condannata a otto anni per spionaggio. A iniziare lo sciopero della fame insieme a lei, che rifiuta il cibo dal 21 aprile, sono stati i professori e gli studenti della Northwestern University di Chicago, dove Roxana studiò giornalismo.

Lieberman parla di pace

ROMA – «Un uomo concreto e molto pragmatico», ben lontano da quella figura di «ideologo» nella quale si tenta di ingabbiarlo e pronto perfino ad abbandonare l'insediamento dove abita se, come dice lui, fosse «indispensabile per la pace». Ha fatto questa «positiva» impressione ai diplomatici italiani Avigdor Lieberman (nella foto), a Roma per il suo atteso debutto sulla scena internazionale, dove pure non sono mancati striscioni e manifestazioni di protesta contro la visita del controverso ministro degli Esteri israeliano. Anche durante i colloqui di oggi – culminati con il faccia a faccia alla Farnesina con Franco Frattini – il leader della destra radicale laica israeliana ha evitato con cura di parlare di stato palestinese, asserendo che il nuovo governo cerca «risultati concreti» per arrivare alla pace in Medio Oriente.

Nepal, il premier si è dimesso NEW DELHI – Dopo quasi nove mesi di governo, si è dimesso il primo ministro del Nepal, l’ex capo dei ribelli maoisti Pushpa Kamal Dahal, detto Prachanda. Lo ha fatto dopo che i partiti alleati sono usciti dal governo per protesta contro la rimozione del capo dell’esercito, cacciato dal premier per non aver arruolato gli ex ribelli.

Burkina, uccisi dalla meningite POINTE NORIE – Un’epidemia di meningite ha provocato 450 morti in Burkina Faso tra gennaio e aprile di quest’anno. È la più grave epidemia negli ultimi dieci anni. I dati sono stati resi noti del ministero della Sanità del Burkina Faso. Nei primi quattro mesi del 2009 si sono registrati 3529 casi sospetti.

ROMA - Due nuovi casi di influenza A/H1N1 in Italia. La conferma è arrivata dall'Istituto Superiore di Sanità che ha riferito di una ragazza di 16 anni e di un bambino di 11 anni, entrambi provenienti da un viaggio in Messico ed entrambi ricoverati nella capitale. La ragazza ha accusato sintomi influenzali il 29 aprile ed è stata ricoverata presso l'Ospedale Spallanzani di Roma, dove è stata sottoposta a trattamento con terapia antivirale. Il bimbo è stato invece ricoverato presso l'Ospedale Bambin Gesù di Roma, con febbre e sintomi influenzali ed è stato trattato con terapia antivirale. Salgono dunque a quattro i casi nel nostro Paese il che - riferisce il ministero - era previsto ma non de-

sta preoccupazione, sia perché questo nuovo virus è responsabile di una sintomatologia più leggera di quella determinata dal virus dell'influenza stagionale, sia perchè l'Italia ha scorte sufficienti di farmaci e Centri di riferimento di eccellenza per il ricovero e il trattamento delle persone affette. "Si ricorda - si legge tra l'altro in una nota del ministero - che sono già state assunte tutte le misure preventive necessarie per limitare la diffusione del virus nel nostro Paese". E si apprende che i due nuovi pazienti hanno viaggiato sullo stesso aereo di ritorno dal Messico, mentre altri 30 campioni prelevati dai passeggeri di quel volo sono attualmente sottoposti ad analisi. La notizia è

stata diffusa da Isabella Donatelli, coordinatrice della rete di 27 laboratori attivata in Italia per analizzare i dati sul virus. Dopo il cinquantenne di Massa - il "paziente zero" rientrato ieri a casa, ad Albiano, frazione di Aulla - e il 25enne di Roma, si sono aggiunti dunque questi altri due, mentre un caso sospetto riguarda un uomo di 32 anni ricoverato in isolamento all'ospedale Careggi di Firenze. Si stanno effettuando esami anche su una coppia palermitana, appena rientrata dalla Spagna, per accertare se sia affetta dall'influenza suina. L'Unione europea intanto comunica che "tutti i 27 stati membri dell'Ue dispongono ormai di un piano di prevenzione alla pandemia da virus

Si lavora per un vaccino efficace

A/H1N1" e nonostante il numero dei casi di infezione "sia destinato a crescere in Europa", rassicura "che tutti gli stati membri stanno prendendo le misure necessarie, sotto il coordinamento della Commissione europea". Elisabetta Martorelli

Le forze di centrodestra arretrano. Il Pdl all’11,86%, il Pd al 30,02%

Trento, vince il centrosinistra Eletto sindaco Alessandro Andreatta col 64.42% dei suffragi TRENTO – Un voto nel segno della continuità, con il centrosinistra di nuovo largamente vincente e il centrodestra in grande difficoltà, come nelle precedenti comunali e nelle provinciali dell’autunno 2008. È il responso delle elezioni per l’elezione del sindaco e del Consiglio comunale di Trento che vede Pd (30,02%), Upt (16,75%) e Patt (4,76%) superare complessivamente il 50% dei suffragi. Fa peraltro riflettere l’entità degli astensionisti: mai a Trento al voto erano andati solo il 60% degli elettori. Con un notevole risultato personale (64,42%) il sindaco reggente Alessandro Andreatta (Pd) eguaglia la percentuale 2005 di Alberto Pacher, attuale vicepresidente della giunta provinciale e gli succede a palazzo Geremia con 33 consiglieri su 55. «Il risultato premia la continuità politico amministrativa e la novità – afferma Andreatta -. La continuità è con le due Giunte di Lorenzo Dellai (ora presidente della Provincia autonoma, ndr) e con le due di Alberto Pacher (dall’autunno vicepresidente della Giunta provinciale, ndr). Quanto a novità, sono nuovo io e lo è la coalizione: otto forze politiche, di cui tre prima non erano nel centrosinistra, che è diventato centrosinistra autonomista, con l'ingresso del Patt, Partito autonomista trentino tirolese, Udc e Idv». La vittoria del centrosinistra in Trentino è completata dai sindaci di Pergine Valsugana (Silvano Corradi), Folgaria (Maurizio Toller), Civezzano (Stefano Dellai) e Rabbi

(Lorenzo Ciccolini). Ci sarà ballottaggio a Mezzolombardo. Prima forza politica a Trento è il Pd (30,02%) se pur in leggero arretramento rispetto ai dati cittadini delle recenti provinciali (31,94%). Chi guadagna voti è l’Unione per il Trentino (Upt), il laboratorio politico territoriale voluto dal Governatore Lorenzo Dellai come contraltare di centro al Pd per le provinciali 2008. Emanazione della Margherita, di cui ha il simbolo nello stemma, l’Upt sale dal 13,92% al 16,75%. Arretrano le forze del centrodestra con perdita di voti sia per il Pdl, sceso sotto la soglia del 12% (11,86%), sia per la Lega Nord. Il Carroccio arretra di quattro punti rispetto

al 12,02% di novembre quando la Civica Divina (che si rifaceva al senatore della Lega, candidato presidente della Provincia autonoma) ottenne il 5,75%, sempre in città. Il candidato sindaco Pino Morandini (Pdl) si ferma al 20,64% e si consola con il successo della sua lista Civica (7,79%). «Speravamo di più – commenta il sen. Giacomo Santini, portavoce Pdl – anche se abbiamo migliorato la nostra posizione in Consiglio, con tre persone in più, e se come centrodestra, cioè con Civica Morandini, Lega Nord e Alleanza di Centro/Civica Tridentum, sfioriamo il 30%. In Trentino evidentemente c'è paura di cambiare». Diego Decarli

Il nuovo sindaco di Trento, Alessandro Andreatta

Dal presidente della Camera un secco “no” alla norma inserita nella legge sulla sicurezza

Presidi-spia, affondo di Fini contro Maroni ROMA - Nuova polemica sul ddl sulla sicurezza. E nuovo affondo del presidente della Camera sugli immigrati. Gianfranco Fini ha scritto al ministro dell'Interno Roberto Maroni per chiedere chiarimenti sui 'presidi spia', ossia la disposizione che consentirebbe di negare ai minori stranieri privi di permesso di soggiorno l'iscrizione alle scuole dell'obbligo. Una implicita bocciatura, alla vigilia dell'esame del ddl nell'Aula di Montecitorio. Secondo la terza carica dello Stato sarebbe infatti "negativa" l'eventualità che la norma rimanesse nel disegno di legge: sorgerebbero "problemi di costituzionalità". "In Europa -

ha scritto Fini - non c'è alcuna normativa che discrimina l'esercizio del diritto allo studio da parte dei minori stranieri. "Si tratta di una norma che va a infierire sui bambini". Per questo l'Italia dei Valori ne ha chiesto l'abrogazione. E ieri si è schierata con il presidente della Camera. "Ci fa piacere che ci sia ancora nella maggioranza - ha commentato Antonio Borghesi, vice capogruppo dell'IdV a Montecitorio - chi, come Fini, riesce ad aprire gli occhi su quanto di sbagliato e anticostituzionale è stato concepito e messo nero su bianco dalla sua stessa coalizione. Il Carroccio insiste per blindare il

provvedimento. E oggi un vertice di governo deciderà sull'eventuale fiducia. È stato il responsabile del Viminale a sottolineare la necessità e l'urgenza di un chiarimento all'interno della maggioranza dopo le vicissitudini del ddl, da settimane al centro di polemiche per le disposizioni circa la durata della permanenza dei clandestini nei Cie (centri di identificazione ed espulsione), per le ronde e i 'medici spia'. Tutte norme introdotte dalla Lega che sono state bocciate. Il Carroccio insomma ha chiesto agli alleati un impegno politico per un percorso d'Aula sicuro. Andrea Longo

Milano, agguato Abruzzo, si allargano San Marino, 5 arresti a padre e figlio: morti i filoni dell’inchiesta alla Cassa di Risparmio RHO (MILANO) – Si è trattato di un vero e proprio agguato quello avvenuto ieri mattina, poco dopo le 9 a Rho, comune alle porte di Milano, in cui sono morti padre e figlio. Quest’ultimo, da pochi giorni, aveva finito di scontare gli arresti domiciliari per una rapina all’autogrill di Pero, avvenuta nel novembre 2008. Francesco Catapano, idraulico in pensione di 71 anni, e Umberto, 37 anni, lavori saltuari, precedenti penali per rapina ed estorsione, erano originari di Taranto, ma da oltre 10 anni risiedevano in via Arbe a Milano. Oggi non risponde nessuno alla porta: abbaia solo il pitbull, lasciato a casa, mentre la vedova è dai carabinieri di Rho, che conducono le indagini. Il pm che segue il caso è Francesco Caiani. Secondo una prima ricostruzione, che è ancora oggetto di verifica – dicono i carabinieri -, i due uomini transitavano a bordo del loro Mercedes in via Parri, quando sono stati avvicinati da un altro veicolo con a bordo alcune persone. I Catapano hanno cercato una via di fuga, svoltando in un parcheggio all’inizio di via Aldo Moro, salvo rendersi conto che non aveva uscita.

L'AQUILA – I confini dell’inchiesta sul terremoto si allargano. Dopo aver passato al setaccio un centinaio tra strutture pubbliche e private all’Aquila, i magistrati hanno spostato l’attenzione nei paesi limitrofi al capoluogo dove ci sono state vittime in conseguenza del crollo delle abitazioni. Consulenti della procura, uomini dell’interforze della polizia giudiziaria oggi hanno cominciato il giro con un sopralluogo molto approfondito ad Onna, il paese più colpito alla luce del fatto che il violento sisma del 6 aprile ha provocato la morte di 40 dei 250 abitanti. Poi, un sopralluogo è stato fatto anche a Castelnuovo, centro dove si sono registrate tre vittime. Tra le macerie di Onna si sono visti anche il Procuratore della repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, e il sostituto Fabio Picuti. «Onna? È un disastro – ha spiegato Rossini – ma devo dire che tutti i luoghi che finora ho visitato sono terrificanti. Con il terremoto tutto è terribile». Le ispezioni sono state molto scrupolose: non ci sono stati per ora sequestri, anche se i periti dovranno esaminare i numerosi elementi raccolti.

FORLI' – Una operazione che parte da lontano, da quando la magistratura forlivese ha iniziato a interessarsi ai rapporti finanziari fra Italia e San Marino, con precedenti indagini che hanno chiamato in causa istituti bancari sammarinesi e italiani, oltre al momentaneo sequestro di diversi milioni di euro in contanti diretti verso il Titano. Questa volta a finire nel mirino della magistratura sono i vertici della Cassa di Risparmio di San Marino e di due società, la Carifin e la Delta, con sede a Bologna. Guardia di Finanza e Polizia hanno eseguito all’alba cinque ordinanze di custodia cautelare (una ai domiciliari) oltre a 16 perquisizioni che avrebbero interessato le filiali di un gruppo bancario italiano con sede a Bologna e nella la sede legale di un altro istituto di credito con sede a Roma. È lo sviluppo dell’inchiesta Re Nero del Pm Fabio di Vizio, che nel giugno 2008 portò al sequestro di 2,6 milioni da parte della Gdf in un furgone portavalori diretto alla Repubblica del Titano, e dissequestrati mesi dopo su decisione della Cassazione, e che aveva creato anche una protesta del segretario di stato agli Affari esteri, Fiorenzo Stolfi.

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2 In Italia e nel Mondo


Il piccolo, di un anno e mezzo, è stato trovato senza vita sulle gambe della madre

Frosinone, bimbo morto su una panchina La causa forse una crisi respiratoria non curata per l’estrema povertà

I carabinieri giunti sul posto

FROSINONE – Era steso sulle gambe della madre, morto. Un bambino di un anno e mezzo è stato trovato poco dopo le 4 di ieri pomeriggio privo di vita dal personale del 118 arrivato in via del Carbonaro, nel centro storico di Sgurgola, nel frusinate. Il piccolo, di origine marocchina, era privo di vita e la madre sotto shock non ha saputo spiegare cosa fosse accaduto. Sul posto sono intervenuti i carabinieri. Il piccolo è stato poi trasferito al pronto soccorso di Anagni già privo di vita. Sulla vicenda stanno in-

dagando i carabinieri della compagnia di Anagni ed al momento non sono chiare le cause del decesso. I medici del 118 intervenuti sul posto dopo una chiamata di aiuto arrivata da una voce femminile, presumibilmente la madre, non hanno potuto far altro che constatare la morte del piccolo. La donna, in evidente stato di shock, al momento non è riuscita a riferire che cosa abbia provocato la morte del bambino. Non vengono escluse le cause naturali. Il bambino potrebbe essere morto quasi certamente per

una crisi respiratoria. Una prima ricognizione cadaverica effettuata presso l’ospedale di Anagni ha escluso lesioni a seguito di morte violenta. La stessa madre è riuscita per sommi capi a raccontare che il bambino è improvvisamente divenuto cianotico. Da qualche mese soffriva di una forma di asma che però a causa dell’estrema povertà i genitori non erano riusciti a curare. La famigliola vive in due stanze insieme ad altri connazionali in una vecchia casa situata nel centro storico di Sgurgola.

Laos, ventenne inglese rischia la fucilazione per droga La donna di origine africane sarebbe stata violentata e ora è incinta

Samantha Orobator

Diverse le versioni dei militari italiani e dell’automobilista della Toyota

LONDRA – Avrà un «processo equo» la ventenne britannica di origine africane detenuta nel Laos per traffico di droga che rischia la fucilazione. Lo ha assicurato il governo della provincia di Vientiane, anche la giovane non ha avuto ancora la possibilità di scegliere un avvocato. Il quotidiano «The Indipendent», che aveva reso nota la vicenda di Samantha Orobator, di origine nigeriana ma residente vicino Londra, aveva rivelato che secondo i suoi amici, la giovane è stata violentata in carcere ed ora è incinta.

Giro di incontri a Washington

Obama affronta gli “scogli” Dall’Afghanistan sono giunti i rapporti dei carabinieri del Medioriente

Bimba uccisa, indaga Roma HERAT – La Toyota Corolla station wagon è sotto sequestro e i carabinieri hanno già fatto i primi rilievi, soprattutto fotografici: dopo una prima fase in cui non vi era nemmeno certezza che l’auto ripresa da stampa e tv fosse quella contro cui hanno sparato ieri i militari italiani, l'inchiesta avviata dalla procura ordinaria di Roma dopo la morte della piccola afghana sta ora fissando i primi paletti. E ad Herat si pensa contemporaneamente a ricucire i rapporti: «nessuno ce l’ha con noi», assicura il generale Rosario Castellano, comandante del contingente, dopo una lunga serie di incontri e colloqui. Titolare dell’inchiesta è il pm Pietro Saviotti. Nel fascicolo, al momento contro ignoti, non vi è ancora un’ipotesi di reato. Saviotti ha affidato la delega ai Ros, che svolgono gli accertamenti tramite i colleghi di stanza ad Herat. Questi hanno avuto l’incarico di raccogliere le versioni del personale coinvolto, di identificare le parti lese e di ispezionare la Toyota centrata dai colpi. La procura ordinaria di Roma è competente sui reati commessi dai cittadini italiani all’estero e, poichè il reato ipotizzabile – quello di omicidio – è più grave degli eventuali reati militari commessi, in questo momento è solo il pm Saviotti a condurre l’inchiesta: anche la magistratura con le stellette, comunque, ha aperto un proprio fascicolo, come del resto l’autorità giudiziaria afghana. I carabinieri, secondo quanto si è appreso, hanno già inoltrato in Italia più di un rapporto sull'episodio: i carabinieri del Ros e il magistrato starebbero già va-

Il sedile posteriore macchiato di sangue della Toyota bianca dove era seduta la piccola uccisa dai militari italiani

gliando le sommarie informazioni raccolte tra i componenti del convoglio italiano, compreso il racconto del mitragliere che avrebbe esploso i colpi mortali. La versione che emergerebbe da questo insieme di prime testimonianze è che tutte le procedure sono state rispettate «alla lettera»: clacson, abbaglianti, lancio di un razzo luminoso, un colpo d’arma da fuoco in aria, uno sulla strada e l’ultimo sul vano motore. Una circostanza importante che sarebbe emersa da una prima, sommaria, ricostruzione è che la Toyota avrebbe superato tre auto che si erano regolarmente fermate per far passare i

mezzi militari italiani che procedevano nel senso opposto di marcia: uno scarto improvviso che avrebbe ulteriormente insospettito il mitragliere, conscio anche del fatto che la Toyota Corolla bianca è considerata la vettura preferita dai terroristi. Da parte afghana, però, le versioni sono diverse. Già ieri il conducente dell’auto – indicato come lo zio della bambina morta, ma che invece sarebbe il padre – ha parlato di «spari improvvisi» da parte dei «militari stranieri». Ha ammesso che pioveva a dirotto e che la visibilità era scarsa, ma a suo avviso gli spari non sarebbero stati preceduti da segnali di allarme. Ma soprattutto

l’uomo avrebbe anche affermato, tra le sue varie versioni, che non è vero che la Toyota è stata colpita di fronte, sul vano motore, ma di fianco, quando la sua vettura già era passata. La prima ricognizione degli investigatori italiani sulla Toyota – l'esame dei vetri infranti, l’individuazione dei fori di proiettile sulla carrozzeria e nell’abitacolo – avrebbe già fornito elementi utili a chiarire questo ed altri aspetti della dinamica dell’incidente. Importante per le indagini anche l’autopsia sul corpo della bambina. Al comando del contingente il riserbo è assoluto. Vincenzo Sinapi

WASHINGTON – Il presidente americano Barack Obama aprirà oggi con un incontro alla Casa Bianca con il presidente israeliano Shimon Peres una settimana di intensi contatti sul fronte internazionale che vedrà domani e giovedì a Washington i leader di Pakistan e Afghanistan per una serie di colloqui bilaterali e trilaterali. Il presidente Obama è «preoccupato» per la situazione in Pakistan, dove il governo di Asif Ali Zardari appare molto debole, e sta cercando inoltre di rilanciare il processo di pace in Medio Oriente. L’incontro di oggi alla Casa Bianca con Peres aprirà una serie di consultazioni sul Medio Oriente che porteranno nel mese di maggio a Washington anche il premier israeliano Benjamin Netanyahu, il leader palestinese Abu Mazen e il presidente egiziano Hosni Mubarak. I colloqui di maggio mirano a preparare una probabile visita di Obama all’inizio di giugno in Medio Oriente sul percorso della sua già annunciata visita in Francia per l’anniversario dello sbarco in Normandia. Nel frattempo Obama ha inviato il ministro della difesa Robert Gates in Egitto e in Arabia Saudita per dare rassicurazioni sui tentativi di dialogo che Washington sta avviando con Teheran: non si svolgeranno a spese dei vecchi alleati degli Stati Uniti nella regione. Nello stesso tempo la Casa Bianca continua a mostrare «preoccupazione» per la situazione in Pakistan, con l’avanzata dei talebani fino a 100 km da Islamabad. Preoccupa la vulnerabilità dell’arsenale atomico del Pakistan e preoccupa la incapacità mostrata dalle forze pachistane di contrastare alla frontiera con l’Afghanistan i dirigenti di Al Qaida che avrebbero trovato «rifugi sicuri» nell’area montagnosa che separa i due paesi. Mentre gli Usa hanno in Afghanistan decine di migliaia di soldati, non hanno forze all’interno del Pakistan (se non circa 70 addestratori). Sono state sospese anche le incursioni armate con elicotteri dall’Afghanastan, dopo le proteste di Islamabad, e il lancio di missili dagli aerei senza pilota (droni) che sorvegliano l’area è rimasta una delle poche opzioni a disposizione degli americani. Cristiano Del Riccio

I “pirati” fanno rotta Casa Bianca su Facebook Troppo indaffarata sul Parlamento europeo MySpace e Twitter, tanti amici Big Mac al posto di pappe NOME in codice: progetto arancione. Obiettivo: "infiltrare" un hacktivist all'interno del Parlamento europeo. Un incrocio tra hacker e attivista, cioè, «che sia tecnicamente e politicamente in grado di seguire le attività legislative legate ad Internet» e alle nuove tecnologie. A poche settimane dalla discussa condanna inflitta da un tribunale di Stoccolma a "The Pirate Bay", il popolare sito di file sharing, i pirati della Rete si organizzano. E in nome delle libertà digitali si lanciano nell'arena politica. In Svezia, ad esempio, il "Piratpartiet", secondo un sondaggio del quotidiano The Local, potrebbe diventa-

re addirittura la quarta forza del Paese, con il 5,1% delle intenzioni di voto. Ma anche i pirati italiani non se ne stanno con le mani in mano. A muoversi, in questo caso, è il loro "segretario": Alessandro Bottoni, 48 anni, leader del Partito pirata italiano, si candida alle europee.

LA riforma del codice fiscale americano non sembra esattamente il tipo di argomento destinato a spopolare nelle comunità di Internet. Ma se a parlarne è Barack Obama, come è avvenuto ieri alla Casa Bianca, il tema diventa subito oggetto di conversazione online tra un nutrito gruppo di persone: per la precisione, 163.000 su Facebook, 177.000 su MySpace e 37.000 su Twitter. Sono gli 'amici' che il presidente degli Stati Uniti ha già raccolto sul web in un fine settimana, dopo che la Casa Bianca ha aperto venerdì sera

proprie pagine sui tre popolari siti del mondo dei social networks. L’offensiva fa parte della strategia 'White House 2.0' che Obama ha portato con sè alla presidenza, dopo averla utilizzata con successo in campagna elettorale.

LEANNE Salt è una mamma troppo indaffarata per preparare da mangiare per i suoi 3 figli, due femmine, Deanna e Daisy e un maschio di nome Finlee. E cosa fanno i genitori quando non possono o non vogliono cucinare? Vanno tutti insieme in un qualsiasi fast food. Così fa mamma Leanne. Niente di particolare dunque, se non fosse che la 24enne pesa già 190 kg e i tre gemellini hanno 8 mesi di vita. L'incredibile notizia arriva da Coventry, in Gran Bretagna, dove Leanne oare sfami i suoi gemellini a colpi di hamburger e così i bambini finiscono per assumere 1200

calorie al giorno invece delle 765 che consigliano i pediatri. "Sto cercando di crescere i miei figli nel modo migliore", si è giustificata . Dal canto suo Leanne assume 3mila calorie al giorno e durante la sua gravidanza aveva raggiunto l'incredibile peso di 260 kg.

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In Italia e nel Mondo 3

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Il fatto del giorno: Berlusconi, “Veronica deve scusarsi” L’ingordigia dei media accontenta i “guardoni”

Il premier schiacciato dalle vicende coniugali

Le tifoserie si schierano ma il rispetto è doveroso

dall’editoriale di Peppino Caldarola

dall’articolo di Claudio Tito

dal corsivo di Mario Ajello

Il probabile divorzio fra la signora Veronica Lario e Silvio Berlusconi riempie le cronache. La notorietà dei personaggi, in particolare la notorietà di Berlusconi, spiega l’ingordigia con cui i media si sono precipitati sulla notizia. I personaggi pubblici, dello spettacolo ma anche della politica, pagano questo prezzo e sono costretti a subire l’invasione della loro privacy. In questo caso i media sono stati sollecitati dapprima da un comunicato della signora Lario poi ancora da sue dichiarazioni.[...] C’è una soglia di privacy che non va varcata anche quando ci si occupa di personalità pubbliche? [...] Indubbiamente con Berlusconi siamo passati dalla fase del totus politicus a quella del totus mediaticus.

[...] Solitamente abituato ad attaccare, questa volta il premier viene schiacciato sulla difensiva. Sapeva che la moglie, Veronica Lario, dopo la dichiarazione all’Ansa di mercoledì scorso non si sarebbe fermata. Per questo aveva evitato con cura di tornare a Milano riorganizzando la sua agenda con appuntamenti a Napoli, a l’Aquila e Roma.[...] Eppure Berlusconi era convinto che la bufera sarebbe prima o poi passata. A Napoli, durante il pranzo del primo maggio in Prefettura, con i commensali rimasti rigidamente in silenzio aveva sdrammatizzato.[...] Forse perché in gioco restano fattori che poco hanno a che fare con i rapporti sentimentali. I futuri assetti aziendali e l’eredità dell’impero imprenditoriale. [...]

Quasi non vorremmo parlarne. Perchè in un Paese ideale, i fatti privati andrebbero rispettati nella loro intimità e non degradati a materia per gossip o per opposte tifoserie (stai con Silvio o stai con Veronica?). E tuttavia, piaccia o non piaccia, quando c’è in ballo la vita privata di un personaggio pubblico essa finisce per assumere una rilevanza nazionale che è impossibile non cogliere. Basta saperla trattare con il pudore e il rispetto che tutte le storie di un matrimonio, e del suo doloroso tramonto, meritano. «Solo vivendo questa vicenda», diceva tempo fa Veronica Lario, dopo l’ennesima difficoltà di rapporto con Berlusconi, «si può capire [...] quale peso stia avendo su di me, sui ragazzi e su mio marito tutto quello che ci sta accadendo». [...]

La migliore di ieri

E Noemi I sospetti del Cavaliere si nasconde “So da chi è consigliata”

L’eredità da evitare

dal servizio di Conchita Sannino

dall’intervista di Ferruccio De Bortoli

dall’articolo di Cesare Rimini

La foto su Facebook, tratta da un precoce e memorabile book da modella, è sparita insieme al suo nome, al profilo, a tutto il resto. La casa di via Libertà è disabitata da alcune ore. [...] Impossibile [...] riascoltare nella sua spavalda franchezza la diciottenne Noemi, che chiama papi il suo eccellente invitato. Ora non è solo la teenager di un’amicizia che doveva restare segreta, ma di certo "l’ultima goccia" di amaro che ha spinto la signora Veronica Lario a chiedere il divorzio dal premier. Anche se l’intera cittadina ormai si interroga [...] e si spartisce le due tesi. Figlia segreta? Pupilla ambiziosa? [...]

[...] Silvio Berlusconi è amareggiato. «Sono indignato». Ha letto, con sorpresa, dell’intenzione di sua moglie di divorziare. Prima, afferma, non ne sapeva nulla. «Veronica è caduta in un tranello. E io so da chi è consigliata. Meglio, sobillata. La verità verrà fuori, stia tranquillo». Presidente, e lei pensa che si possa, come in altre occasioni, riconciliare un rapporto che dura da quasi trent’anni, di cui diciannove di matrimonio? «Non credo, non so se lo voglio io questa volta. Veronica dovrà chiedermi scusa pubblicamente. E non so se basterà. È la terza volta che in cam-

pagna elettorale mi gioca uno scherzo di questo tipo. È davvero troppo». E i figli? [...] «I figli sono solidali con me». «Sa come chiamo io tutto quello che è accaduto in questi giorni? Criminalità mediatica». Non esageri, presidente, Repubblica e Stampa hanno fatto semplicemente il loro lavoro. No, sostiene il Cavaliere che c’è un disegno. Una manovra per metterlo in difficoltà ed esporlo persino al ridicolo, proprio nel momento in cui la sua popolarità è al massimo. E sua moglie ne sarebbe diventata complice inconsapevole. «Veronica è semplicemente caduta in un tranello mediatico». [...]

Giannelli sul Corriere

Ogni crisi matrimoniale ha un alone di tristezza [...]. È il momento del bilancio e non dovrebbe esserci spazio né per il rancore, né per l’allegria, né per le speranze di una vita nuova, che semmai vengono dopo. I temi di riflessione e di contrasto sono per tutti gli stessi: i figli, la casa, i soldi. E vien da pensare, un po’ superficialmente, che i problemi si moltiplichino quando ci sono tanti figli, tante case, tanti soldi. [...] Ci vogliono abili e lucidi consulenti, capaci di seminare bene, per non lasciare spazio a litigi futuri. Perché quella, è una cattiva eredità.

L’incoerenza e l’esempio

Il presidente: “La rottura con mia moglie è definitiva”

dall’editoriale di Giovanni Maria Bellu

dal servizio di Mario Calabresi

Sia chiaro. Due adulti consenzienti possono fare tra loro quello che vogliono. [...] Il problema è se un uomo pubblico debba o meno tenere una condotta di vita coerente con i principi che proclama. Se, cioè, sia accettabile che la stessa persona benedica il family day e divorzi, lanci proclami per la difesa della vita e condivida con la sua compagna un aborto al settimo mese, si circondi di sventole seminude e baci la mano al Papa. Il problema è se il capo della polis possa pretendere dai cittadini comportamenti che egli stesso non pratica. [...] Il nostro parere è che un leader politico debba dare l’esempio. [...] Il family day, evidentemente, era dedicato alla moralità dei cassintegrati e dei precari dei call center. Le scelte di vita individuali da qualche giorno sono diventate sacre. Salutiamo con gioia questa svolta laica del Pdl.

Queste sono cose private, privatissime, che non dovrebbero finire sui giornali». Silvio Berlusconi è furioso [...] Risponde al telefono ma il suo umore è cupo, fatica a nascondere il fastidio verso i quotidiani: «Avete dato tanto spazio ad una vicenda privata piena di falsità. Avete preso le parole della signora, le avete amplificate senza contraddittorio e a me neppure la possibilità di spiegarmi». Ma la storia è vera, la signora Berlusconi si prepara a chiedere questa settimana la separazione dal marito e anche il presidente del Consiglio ammet-

te di aver già mobilitato i suoi legali, questa volta nessuno dei due sembra più intenzionato a tentare di salvare il matrimonio. «Sono preoccupato e dispiaciuto - sottolinea Berlusconi -, avevo tenuto insieme una situazione difficile per amore dei figli, ma adesso è finita, non vedo più le condizioni per andare avanti. E’ una storia che doveva rimanere in casa, non riesco a farmene una ragione che sia finita sui giornali». Soprattutto non riesce a farsi una ragione del fatto che la moglie e l’opinione pubblica abbiano potuto credere che volesse riempire le liste elettorali per le elezioni europee di «veline» e che si sia insinuato di suoi rapporti con

La fotografia

Nessuna sorpresa dall’articolo di Angela Frenda

Sereni, per quel che è possibile. I tre figli di Veronica Lario e Silvio Berlusconi non sembra abbiano accolto con particolare sorpresa l’annuncio del divorzio dato pubblicamente dalla madre. Una decisione che la moglie del premier meditava da tempo, tanto da averne discusso anche con loro. E aveva ricevuto una sorta di via libera. «Mamma, fai quel che ti fa stare bene», le avrebbero detto. Salvo poi però spiegare agli amici più cari la loro — complicata — posizione: equidistante. Perché in questa dolorosa storia di polemiche pubbliche, ripicche e comunicati ufficiali, quel che è certo è che i tre figli della coppia BerlusconiLario non hanno intenzione di schierarsi. Nè col padre nè con la madre. «Vogliamo bene ad entrambi», avrebbero ribadito. [...]

Panama city, una donna al voto per le elezioni del Presidente e delle autorità locali (Ansa)

una minorenne. Parte a raccontare, per venti minuti parla senza quasi prendere fiato, e la sua rabbia gira tutta intorno alla vicenda di Noemi Letizia e della sua festa dei 18 anni a Casoria. La parola «minorenne», pronunciata dalla moglie, è quella che per Berlusconi rende impossibile qualunque riconciliazione: «Io frequenterei, come ha detto la signora, delle diciassettenni. E’ una cosa che non posso sopportare. [...] Gli chiedo cosa prova di fronte alla fine del suo secondo matrimonio: «E’ una cosa che mi addolora molto e che deve restare privata, non voglio aggiungere altre parole, non voglio causare dolore ai nostri figli». [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

Il problema ora è questo: chi sarà la prossima moglie di Berlusconi? E se si mette in testa di fare come Sarkozy? Le dive e divette francesi sono avvisate: Juliette Binoche, Laetitia Casta, Vanessa Paradis... Se suona il postino e vi porta un mazzo di fiori con un biglietto firmato Silvio, potrebbe venire dal nostro premier. Sempre che non scelga modi più eclatanti, intendiamoci. Perché è uno che per scherzo è corso appresso a Obama fra i corridoi di Buckingham Palace, ricordiamocelo. Chissà di cosa sarebbe capace per conquistare una bella attrice francese. Lo scopriremo, purtroppo, solo vivendo. Perché questo divorzio, al di là delle ragioni personali della signora Lario, sembra l’ennesima occasione di trasformare la politica in spettacolo. Del resto pure noi ne scriviamo: chi è senza peccato scagli la prima pietra.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Messico, noi prigionieri di chi ci dipinge appestati la crisi politica ed economica viene così dimenticata

Herat, l’atroce assassinio ci insegni a proteggere

dal reportage di Paco Ignacio Taibo II

dall’editoriale di Maurizio Molinari

State tranquilli, amici miei. Non è così terribile come vi dicono, questa non è la città di appestati che vi hanno descritto. Viviamo in un perenne stato di shock, d’accordo. Però esaminate le cifre, la dimensione del fatto. Città del Messico è una metropoli di oltre venti milioni di abitanti, la più popolosa del mondo. Sapete quanti sono i presunti contagiati? Due o tremila al massimo, che fa una percentuale dello 0,0001 eccetera. Tutto molto relativo. Tuttavia, siamo calati in uno scenario straordinario. Spettatori e protagonisti di uno spettacolo da pellicola di fantascienza. I cinema sono chiusi, i teatri sono chiusi. Niente partite di calcio allo stadio, ristoranti con le serrande abbassate. Scuole primarie ferme come la maggior parte degli uffici pubblici. Ma la gente continua ad andare al lavoro, i servizi di trasporto metropolitana, pullman,

Il primo ministro del Messico, Patricia Espinosa

do. [...] Da un paio di giorni la gente di Città del Messico sta cominciando ad abituarsi allo spettacolo. [...] Adesso va molto meglio, ora se individui il virus nelle prime lo puoi tranquillamente curare: a livello di base distribuiscono degli anti-virali che fermano la febbre. Il governo federale sosteneva di aver messo a disposizione un vaccino, ma era una bugia: per fortuna c’è una tale diffidenza

taxi - funzionano regolarmente. Le strade però sembrano quasi deserte. Prive di colori. [...] Il paradosso malvagio è che in questa città ci sono più studenti universitari che a New York, più clochard che a Parigi, più poveri che a Nuova Delhi, più morti ammazzati che nell’Inghilterra di Jack lo Squartatore, una polizia più corrotta che in Thailandia. E alcuni tra i migliori scrittori del mon-

dall’articolo di Bruno Miserendino

Ceti deboli, operai, precari, che preferiscono il Pdl al Pd. E astensionismo e voto di protesta in agguato. Non sarà una novità, anzi al Nazareno i dati erano già noti, però non fa piacere lo stesso. Quel sondaggio Ipsos, pubblicato con evidenza dal Sole24ore, oltretutto il giorno in cui le cifre della crisi certificano la scarsa incisività del governo, racconta di una difficoltà, culturale e politica del centrosinistra e del Pd, che a un mese dalle elezioni sembra una montagna. Sconfortante? Giorgio Tonini senatore democratico, usa questa immagine: «Siamo di fronte a una

Centrosinistra in difficoltà e ora i poveri votano il Pdl bolla speculativa, ma quando la distanza tra la realtà e ciò che viene percepito si fa troppo grande, la bolla scoppia. Il Pd deve lavorare per farla scoppiare Sembrano andare inesorabilmente a destra ceti tradizionalmente di sinistra. «Non sono dati nuovi in assoluto, è la dimostrazione che si va consolidando una tendenza allo sgretolamento dei blocchi sociali tradizionali

[...] Quindi quando in una fase storica uno dei due schieramenti ha il vento in poppa [...] prende consensi in tutte le categorie sociali [...]». Ma stupisce che i ceti deboli diano il loro consenso a chi ha fatto poco per loro [...]. «È un paradosso non nuovo: ricordiamoci che la destra americana ed europea degli anni scorsi ha impostato politiche chiaramente antipopolari, che

nei confronti delle autorità che nessuno ha prestato attenzione. L’espansione del virus è ormai controllata, contenuta. Vivo in una bolla. Nel mezzo di una tana, e aspetto. Mi sento bene fisicamente, ma sono stato costretto a interrompere le poche cose che avevo da fare. Ho rinunciato ad un paio di presentazioni di libri, dovevo partecipare al Festival letterario di Acapulco. Passo il mio tempo in casa, leggo, mi appunto qualcosa. E rifletto. Rifletto sulla disinformazione, sul tanto rumore che è stato fatto per presentare questa come una città di appestati. Ci si concentra sulla malattia, e si dimentica la crisi politica permanente di questo paese, la vergognosa inefficienza del governo federale, la spaventosa crisi economica che ci divora, l’arroganza delle organizzazioni criminali e dei politici, i quotidiani massacri dei narcotrafficanti. Inizia l’epidemia e noi tutti messicani cominciamo a tremare. [...]

spostavano ricchezza dal basso verso l’alto, riuscendo però a tenere alto il consenso anche nei ceti colpiti, con l’uso di altre politiche. Krugman ad esempio le chiama “armi di distrazione di massa”. In realtà si tratta di tutte le politiche che fanno leva sulla paura: gli immigrati, la sicurezza, con l’individuazione di nemici del popolo. Ma la realtà delle politiche del governo verso i ceti deboli sta tutta in due cifre: il taglio di 4 miliardi dell’Ici ai ceti medio alti, e i 400 milioni per la social card. Clamoroso: il governo è riuscito a dare la sensazione che si occupasse dei più poveri dopo aver dato dieci volte di più ai ricchi». [...]

La morte della tredicenne Behooshahr a Herat pone l’Italia di fronte alla sfida di applicare la dottrina Barack Obama in Afghanistan: dimostrare di saper proteggere i civili al punto tale da conquistarne i cuori come le menti per poter così accelerare la sconfitta dei taleban. Behooshahr è l’adolescente afghana uccisa da una pattuglia dei nostri soldati che hanno fatto fuoco sulla Toyota bianca dove si trovava dopo aver invano tentato di fermarla mentre procedeva ad alta velocità. E’una dinamica simile a quella che il 4 marzo 2005 portò una pattuglia di marines a fare fuoco a Baghdad sulla Toyota Corolla che trasportava l’ex ostaggio Giuliana Sgrena, uccidendo sul colpo l’agente del Sismi Nicola Calipari che l’aveva appena liberata. Adesso come allora i militari da cui sono partiti i colpi-killer affermano di aver correttamente applicato le regole di ingaggio previste per una zona di guerra, facendo fuoco nel timore che la vettura fosse un’auto-kamikaze destinata a mettere a segno un sanguinoso attentato. Nella Baghdad infestata da Al Qaeda di quattro anni fa come nella Herat minacciata oggi dai taleban i militari hanno il dovere di proteggersi per evitare di subire attacchi sanguinosi come quello di Nassiryah dove l’Italia nel 2003 contò 19 vittime - ma l’attuale situazione strategica in Afghanistan suggerisce all’Italia di andare oltre la semplice ricostruzione della dinamica dell’incidente, la difesa dei propri soldati, la riaffermazione delle tecniche di ingaggio, la presentazione delle scuse a Kabul e il versamento di risarcimenti economici alla famiglia della giovane vit-

tima. La differenza fra l’Afghanistan 2009 e l’Iraq 2005 sta nella dottrina militare applicata per vincere i duelli con i terroristi. La svolta avvenne nel 2006 quando il generale americano David Petraeus, designato da Bush alla guida delle truppe in Iraq, impostò la contro-guerriglia attorno alla priorità di proteggere i civili, di garantirgli migliori servizi e più in generale di accrescerne il tenore di vita. Questo approccio ha consentito di ottenere una consistente riduzione delle violenze in Iraq e Barack Obama, divenuto presidente, l’ha rilanciata sul fronte afghano affidando proprio a Petraeus, divenuto capo delle truppe in tutto il Medio Oriente, il compito di conquistare "i cuori e le menti" degli afghani al fine di fare terra bruciata attorno ai taleban alleati di Al Qaeda. Durante il recente vertice Nato di Strasburgo-Kehl, Obama ha elevato tale approccio a livello di strategia di lungo termine, facendo capire che la Nato riuscirà a piegare i taleban e consolidare la giovane democrazia afghana solo riuscendo a dare più sicurezza, fisica e economica, ai civili.L’uccisione di Behnooshahr obbliga dunque l’Italia a trasformare in fatti concreti la dottrina Obama. La sfida per i nostri comandi a Herat è di rispondere alla tragedia avvenuta adottando rimedi che aumentino la protezione dei civili senza per questo abbassare la guardia nei confronti della perdurante minaccia jihadista. Dovranno essere rimedi talmente visibili e consistenti da essere percepiti da chiunque vive nella provincia di Herat. Più in fretta ciò avverrà, più fiducia le nostre truppe guadagneranno fra gli afghani, più sarà difficile per i talebani trovare rifornimenti e sostegni.

Sport: fra le righe, sopra le righe Roma, la stagione è finita il giallorosso? È di Nadal

Juve rivoluzionata, è la fine di un ciclo della vecchia guardia resta solo Buffon

Rossoneri senza rivali

dall’articolo di Piero Mei

dall’articolo di Mario Sconcerti

dall’articolo di Franco Ordine

Al Foro Italico sventola il giallorosso: ma non è all’Olimpico, è il tennis vicino di casa. E non è la Roma ma è la Spagna di Rafa Nadal. Quando la sparuta compagnia della sparita Roma lascia lo stadio e s’incammina per il Viale delle Olimpiadi, deluso e amaro è il viaggio come la stagione quasi tutta, sulle tribune posticce del tennis giallorosso è il colore del trionfo. E l’applauso. Di là dai cancelli dello stadio di calcio, invece, nessun colore in tribuna: il bianco di otto striscioni sui quali era manoscritto otto volte “vattene”, in stampatello. Destinataria Rosella Sensi. Solo in chiusura dello squallido zero a zero compariva la storica insegna dei fedayn, che hanno vinto il minitorneo del Foro. La curva era mezza piena e mezza vuota, ma quel che colpiva era la metà vuota, le chiazze senza innamorati: macchie di un leopardo ferito. Chi c’era fischiava, applausi solo per Totti, che aveva dalla sua anche Christian, la bella e simpatica Ilary e le sorelle in tribuna. Qualche fila più giù, dove è l’Autorità, Rosella inforcava scurissimi occhiali che ne coprivano lo sguardo forse arrossato dal dispiacere. Ha avuto coraggio, Rosella, ad affrontare l’ondata, la marea di fischi. Ha anche detto di prendersi la responsabilità di questa “stagione amara”; un bel dire, un po’ messo in ombra, poi, dalle solite accuse di Potere: colpa della stampa che non riporta il vero. Il vero, però, era là sotto gli occhi di tutti, spettatori dal vivo (pochi) e dalla poltrona. La Roma si è fatta accattivante per quasi mezz’ora, poi s’è dissolta. Mica solo per le parate di Sorrentino che dai pali guardava lo stadio Olimpico e pensava “un giorno tutto questo sarà mio” (la Roma lo vuole, e fa bene). Ma soprattutto perché la Roma era scombinata e confusa e quando Spalletti prendeva le decisioni dei cambi la squadra si confondeva anche di più, i ruoli erano gettati nel frullatore e “viva il parroco”. Ora tutto il popolo giallorosso non vede l’ora che finisca l’ultima partita, magari salvando almeno la qualificazione Uefa, il che non è detto. E del popolo in questione fanno parte società, staff tecnico, medici subentrati, allenatore e giocatori. Il campionato non offre traguardi di nessun tipo, la stagione sbagliata (come la preparazione, probabilmente) stronca le gambe. [...]

Nella giornata che non cambia niente, quindi in buona parte decide, diventa evidente la crisi della Juventus. Gioca con il Lecce il peggior primo tempo della stagione. Quando torna in campo restano fuori Del Piero e Camoranesi, la vecchia Juve è rappresentata solo da Buffon, che non corre per nessuno, come spesso i portieri è un’anima solitaria convinta di far gruppo. In realtà è troppo titolare, troppo sicuro per avere i problemi degli altri. E per capirli. Infatti è uno di quelli che ha accettato Cannavaro. Le scelte di Ranieri sono importanti perché ribaltano la partita (la Juve segna 2 gol), ma sono decisive perché annunciano che un ciclo è finito. Camoranesi è stato il più fischiato da quelli stessi che hanno fischiato Ranieri. Del Piero da molto tempo non è in partita. Trezeguet è in panchina, Nedved con la valigia in mano. Ranieri si assume cioè una responsabilità che i giocatori evitano accuratamente: la vecchia Juve è vecchia, cerchiamo di trovarne una migliore. Cambiare Ranieri potrebbe essere ora un’idea per accontentare la

Il ministro Ignazio La Russa è l’unico interista in circolazione che continua a temere le cadenze serrate del Milan. «Sarebbe meglio un pari», detta prima di accomodarsi in tribuna a Catania, che è poi la sua vera squadra del cuore, la seconda viene da pensare. E in effetti, senza quel 2 a 0 luccicante di sabato notte sulla Lazio, questo Milan inarrestabile potrebbe davvero incutere paura persino alla prima della classe nonostante i 7 punti di distacco che a 4 turni dal traguardo non rappresentano niente di rilevante. Qui a Catania, con una resistenza dei locali decimata da infortuni e squalifiche, i berlusconiani passano che è un piacere vederli giocare e imporsi secondo schemi collaudati, esaltando la vena magica di Inzaghi e Kakà che sono i due uomini d’oro del gruppo. Continuano a fare gol in sequenza, uno al fianco dell’altro: nel primo caso grazie a un assist chirurgico del brasiliano per Super Pippo [...]; nel secondo grazie al tocco tempestivo di Riccardino che brucia sul tempo proprio il sodale [...].

L’allenatore della Juventus, Claudio Ranieri

piazza, sempre avida di risposte facili, ma non è chiaro quale bersaglio servirebbe a colpire. La situazione della Juve è molto netta, lineare come un matrimonio: si deve o non si deve continuare considerando due-tre giocatori al di sopra degli altri? È giusto? Questi giocatori sono ancora al di sopra degli altri? Il passato va rispettato ma non continuando a perpetuare il presente. Cambiare Ranieri e non toccare il problema centrale sarebbe quasi vigliacco. Si può cambiare Ranieri se ci si assume la responsabilità di dire che la Juve deve ripartire da Del Piero. Altrimenti si fini-

sce solo per usare Ranieri in un modo che non merita, per coprire limiti della società e della squadra, per evitare in corsa il momento di rottura che comunque serve. Ora non devono esserci né vincitori né vinti. Averne significherebbe dover ripartire da loro. La fortuna dell’avventura Ranieri è che un’epoca è stata portata alla chiusura e un’altra è stata faticosamente iniziata. Si è conquistato cioè libertà di scelta. È un risultato molto importante, il primo da cui si può seriamente ricominciare dopo Moggiopoli, se si ha il coraggio delle grandi società. [...]

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Martedì 5 maggio 2009


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Martedì 5 maggio 2009

Dubbi di Fiom e Uilm. Fim e Fismic: «Sata non deve temere»

Auto globale

Grande Punto - Opel Corsa Tutte le ansie di Melfi

Governo tedesco apre a intesa con Opel Guttenberg: «Progetto interessante»

di MARIATERESA LABANCA

Il colosso Marchionne BERLINO – Sergio Marchionne arriva a Berlino dopo la maratona americana per la Chrysler e incassa una prima apertura sulla Opel da parte del governo tedesco: il piano messo sul tavolo dall’ad della Fiat per un’eventuale acquisizione della controllata Gm è «interessante» e va «valutato attentamente», ha assicurato il ministro dell’Economia Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu). Marchionne ha dato garanzie sull’occupazione e sugli impianti ed è proprio su questi punti – fondamentali per ottenere gli aiuti dall’esecutivo di Angela Merkel (Cdu) – che si gioca la partita Opel. Una partita, ha detto oggi l’ad, che «comincia adesso», anche se con la «General Motors c’erano contatti già da tempo». L’atteso incontro con il ministro della Csu ha aperto una giornata dedicata interamente alla trattativa per la casa di Ruesselsheim, che ha visto anche incontri con il capo della cancelleria Thomas de Maiziere, con il ministro degli Esteri Frank-Walter Steinmeier (Spd) e con il capo del Consiglio di fabbrica che rappresenta i lavoratori della Opel, Klaus Franz. Marchionne ha presentato a tutti «il piano per trasformare il panorama automobilistico globale attraverso lo spin-off di Fiat Group Automobiles, e la sua unione con Chrysler e General Motors Europe», come ha scritto oggi il Financial Times, che ha intervistato il top manager. «Dal punto di vista industriale e ingegneristico, è un matrimonio perfetto», ha detto Marchionne all’Ft: ne nascerebbe un gruppo con un fatturato di circa 80 miliardi di euro e vendite per 6-7 milioni di auto all’anno, cioè la seconda casa automobilistica

MILANO - Il risiko targato Sergio Marchionne piace al mercato e Fiat riprende a correre in Piazza Affari dove torna a un passo dai 10 miliardi di capitalizzazione (9,77 per la precisione). A pochi giorni dall’accordo con Chrysler, il Lingotto, alla ripresa della settimana borsistica, è spinto dall’attesa di novità dal fronte tedesco per il 'dossier' Opel e la sempre più accreditata ipotesi di uno scorporo della divisione auto. Una miscela di fattori, accompagnata dall’apertura del ministro tedesco Karl-Theodor zu Guttenberg, che ha trainato le azioni Fiat su livelli che non si vedevano dallo scorso ottobre, a quota 8,12 euro, in rialzo dell’8,05 per cento. Il tutto mentre in Borsa già si scommette sulla possibile estensione dell’accordo con General Motors anche per le attività in

Sergio Marchionne

L’impresa: «Aspiriamo a essere la seconda casa automobilistica al mondo dopo la Toyota». al mondo dopo la Toyota. I tempi dell’operazione dovranno essere rapidi, ha detto Guttenberg, ma la strada – nonostante l’interesse di Berlino – si presenta ancora lunga e in salita, soprattutto alla luce dell’ostilità dei sindacati e dei socialdemocratici nei confronti di Torino. Se da una parte per Guttenberg serve «un investitore che garantisca la sicurezza di lungo periodo della società e che abbia un piano realmente attuabile,

che non sia sostenibile solo per qualche mese», dall’altra il sindacalista della Ig Metall e membro del consiglio di sorveglianza Opel, Armin Schild, ha detto che un’eventuale operazione con la Fiat creerebbe «grandi problemi» per lo stesso gruppo italiano. E oggi ha ribadito il suo “no” a Marchionne anche il Comitato dei lavoratori della Opel, che da Bochum , dove si trova uno dei quattro impianti tedeschi, ha fatto sapere: la Fiat non può entrare nella Opel solo per usufruire delle garanzie statali «in modo da risolvere più facilmente i propri problemi». Secondo il presidente del Comitato di Bochum, Rainer Einenkel, inoltre, «se la Fiat vuole veramente entrare (nella Opel) solo con un miliardo di euro, questo è troppo poco per salvaguardare l'attività futura» della società. Le assicurazioni fornite da Marchionne le ha annunciate Guttenberg: il piano, che prevede garanzie statali a livello Ue per 5-7 miliardi di euro – ha detto – punta all’acquisizione della Opel senza nuovo indebitamento per la Fiat, passa per la ristrutturazione di uno solo dei quattro impianti (quello di Kaiserslautern) e si propone di mantenere lo storico marchio. Il concorrente più temibile è il gruppo austro-canadese Magna, che starebbe preparando un’offerta da cinque miliardi di euro insieme ad alcuni alleati per acquistare oltre il 50% della Opel. La Fiat, quindi, continua a trattare. E la cancelleria ci tiene a fare sapere che «il governo tedesco accoglie favorevolmente ogni possibile» investitore interessato alla Opel, «senza decisioni predefinite». regione@luedi.it

Il Lingotto nel mondo. Le grandi alleanze dell’era Marchionne

La Fiom Cgil attacca: in Italia si va avanti a cassa integrazione

Il presidente Martorano commenta l’accordo con Chrysler

Rinaldini: «Fatto paradossale Parli del futuro dei nostri operai»

«Esempio per la nostra industria Ora il sindacato sia più maturo»

ROMA – «E’ paradossale che mentre la Fiat rastrella liquidità colpendo la condizione dei lavoratori e dei fornitori, trovi le risorse per un’operazione di queste dimensioni senza dire pubblicamente che cosa succederà per l’occupazione nel nostro Paese». Lo ha detto Gianni Rinaldini, segretario generale della Fiom-Cgil. «Quel che deve essere chiaro – ha proseguito – è che, per parte nostra, non siamo disponibili alla chiusura di nessuno stabilimento Fiat. Al Governo, chiediamo l’immediata convocazione delle parti sociali e della Conferenza delle Regioni sul futuro del settore auto e di tutto il gruppo Fiat». «E’ evidente – conclude Rinaldini – l'assurdità di una situazione in cui vengono presentati al governo e al sindacato tedeschi i piani industriali e finanziari relativi alla parte europea di General Motors, mentre la stragrande maggioranza delle lavoratrici e dei lavoratori di tutto il gruppo Fiat, nel nostro Paese, sono in cassa integrazione e nulla viene detto sul futuro dei loro stabilimenti».

Il ministro Scajola a Palermo: «Presto convocheremo il gruppo per un incontro» PALERMO - «A breve convocherò la Fiat sul piano industriale e di sviluppo dell’azienda». Lo ha annunciato il ministro allo Sviluppo economico Claudio Scajola, intervenendo a Palermo al convegno “Sud 2007-2013. Ultima scommessa”. «Sono fiducioso – ha aggiunto – sul fatto che il contratto di programma da 46 milioni di euro recentemente autorizzato dalla Commissione europea per lo stabilimento siciliano e gli altri quattro in fase di avvio, insieme allo storico accordo raggiunto tra Fiat e Chrysler, genereranno ricadute positive per tutto il settore dell’automotive e del suo indotto. Credo di poter dire – ha concluso riguardo ai timori espressi da più parti sul futuro della fabbrica in provincia di Palermo – che lo stabilimento di Termini Imerese ne potrà significativamente beneficiare».

Titoli in rialzo dell’8,45%. E ad aprile quota del 35, 2% nel mercato italiano

Piazza Affari premia il Risiko Fiat Sud America, Cina e Russia. Nel corso delle contrattazioni i titoli sono arrivati a registrare punte in rialzo dell’8,45%, con un massimo a 8,15 euro. Nel settore Fiat è stata la migliore in Europa (Dj Stoxx auto +1,88%). E così, in un giorno caratterizzato anche dalla pubblicazione dei dati sulle immatricolazioni ad aprile in alcuni Paesi del Vecchio Continente (vedi Francia e Italia), Peugeot è salita dell’1,9%, Renault del 6,8%, mentre Volkswagen ha ceduto il 2,5 per cento. In termini di capitalizzazione la casa torinese ha recuperato in una sola seduta circa 800 milioni

di capitalizzazione mentre gli scambi sono cresciuti: sono passate di mano oltre 80 milioni e mezzo di azioni, contro i 63 milioni della media mensile. In percentuale si tratta del 7,3% del capitale. L’andamento del Lingotto in Borsa migliora quindi anche da inizio anno: dal primo gennaio, quando le Fiat quotavano intorno ai 4,6 euro, le azioni sono salite di ben 76,9 punti percentuali, guadagnando oltre 4 miliardi di euro. Restano comunque ancora lontani i livelli record dell’estate 2007, quando il Lingotto era arrivato a valere 23,85 euro per

azione. La buona intonazione si è vista anche nel resto della galassia, con le Fiat risparmio che si sono apprezzate del 5% a 8,52 euro e le privilegiate del 4,9% a 11,53 euro. Lo stesso vale per la cassaforte della famiglia Agnelli: le Exor sono salite del 10,2% a 10,66 euro, le risparmio del 6,3% a 8 euro e le privilegio del 5,6% a 6,6 euro. E così, in attesa di novità da Berlino, dove Sergio Marchionne sta incontrando esponenti del governo e sindacati per verificare la fattibilità di un impegno del Lingotto per le attività europee

di General Motors, Fiat ha tenuto testa alle concorrenti. Gli analisti del Credit Suisse hanno intanto alzato il prezzo obiettivo di Fiat da 5 a 6 euro. Più cauta, invece, la banca d’affari Dresdner Kleinwort (prezzo obiettivo confermato a 5,5 euro). E nel mercato italiano dell’auto, che cala del 7,5 per cento, Fiat Group Automobiles continua a consolidare la propria posizione, grazie anche a una completa gamma di vetture ecologiche che possono sfruttare appieno gli incentivi governativi per il rinnovo del parco circolante. Con oltre 66 mila immatricolazioni nel mese, FGA ottiene una quota del 35,2 per cento, in aumento di 1,6 punti percentuali rispetto ad aprile 2008. Era dal novembre 2001 che la quota di Fiat Group Automobiles non saliva così in alto. regione@luedi.it

POTENZA - Plaude ai successi della casa automobilistica torinese e rinnova l’invito ai sindacati ad atteggiamenti “più consoni”. Il numero uno della Confindustria lucana, Attilio Martorano, commenta così lo storico “matrimonio” tra Fiat e Chrysler: «A soli 5 anni dal divorzio con GM, Fiat si sposa ancora con un’azienda americana portando in dote non solo “l’Italian Style” ma anche tecnologia e innovazione diventando, per questo, un esempio per tutta l’industria italiana. La sfida, per l’azienda del Lingotto, però, comincia adesso e dovrà coinvolgere tutti attori. Fiat potrà diventare un “campione globale” solo con il sacrificio di tutta l’azienda. Diventa importante, quindi, che il sindacato ritrovi unità e che si ponga in maniera matura di fronte ai nuovi scenari che la crisi sta ridisegnando». «Abbiamo bisogno - conclude così il presidente Martorano - di un sindacato con cui dialogare, che guardi avanti, che sposi la competitività perché solo con aziende capaci di imporsi sul mercato sarà possibile ridistribuire». m.labanca@luedi.it

IL MIRACOLO DEGLI ECOINCENTIVI La Grande Punto tra le più vendute GLI ecoincentivi spingono gli acquisti di Fiat Panda, Ford Fiesta e Fiat Punto: sono 99.767 le auto acquistate ad aprile grazie agli ecoincentivi. Rispetto a marzo, c'è un aumento di 0,55%. Nel 91% dei casi è stato contemporaneamente rottamato un veicolo. È quanto emerge dai dati che l’Automobile Club d’Italia presenta oggi sulla base degli archivi del Pubblico Registro Automobilistico. Gli ecoincentivi legati alla radiazione hanno avuto anche ad aprile più successo al Sud: in Sicilia il 99,33% degli acquisti con incentivi è avvenuto in sostituzione di un’auto più inquinante; in Basilicata il 99,08% e in Calabria il 98,07%. Fiat Panda, Ford Fiesta e Fiat Punto sono le auto più acquistate con ecoincentivi, rispettivamente con 13.469, 7.058 e 5.730 immatricolazioni.

La Fiat Grande Punto e la Opel Corsa

gno si è sviluppato sulla base della collaborazione di ingegneri Fiat e Opel, durante il periodo di collaborazione tra la Fiat e la General Motors per la nuova serie di veicoli di classe media. Fiat Grande Punto e Nuova Opel Corsa nascono sullo stesso pianale e impostazione tecnica. Montano lo stesso motore con uguali particolari di assemblaggio. Nel caso in cui le due case automobilistiche dovessero convolare a nozze, la scelta sarebbe su

quale sito puntare sulla produzione di entrambe. E non è un caso che solo qualche giorno fa il segretario della Uilm di Potenza, Vincenzo Tortorelli, in via preventiva e sotto forma di provocazione, rispondendo ad alcune dichiarazioni di un giornalista tedesco, abbia dichiarato: «Se la Fiat è pronta ad assemblare la Grande Punto in un impianto Opel della Germania allora la Sata di Melfi è pronta ad assemblare la Opel Corsa nello stabili-

mento lucano, iniziando così a risolvere il problema di produrre a Melfi un’altra vettura del segmento B». E le notizie delle trattative internazionali che la direzione Fiat sta attuando all’estero non hanno lasciato indifferente neanche la segreteria della Fiom Cgil di Basilicata. Ieri, il segretario Giuseppe Cillis in una nota ha ricordato come «tali scelte possono influenzare la presenza delle produzioni nel nostro Paese. L’amministratore delegato Marchionne - ha continuato - si è impegnato sia con il governo degli Stati Uniti sia con il governo della Germania a mantenere gli stabilimenti e il numero degli occupati nei rispettivi Stati». Pesa soprattutto - spiega il sindacato - il fatto che ad oggi l’amministratore delegato della Fiat non abbia ancora presentato al governo italiano e ai rappresentanti dei lavoratori il piano industriale per gli stabilimenti nazionali del settore auto. «I lavoratori italiani - conclude la Fiom - hanno il diritto di poter contare sulle scelte future della Fiat perché attraverso il loro lavoro in questi anni hanno consentito alla Fiat di poter contare a livello internazionale». Mentre le organizzazioni sindacali di categoria si preparano alla grande manifestazione fissata per il 16 maggio a Torino, per chiedere un tavolo nazionale di confronto sulle prospettive degli stabilimenti italiani, il management torinese al momento non sembra sensibile alle sollecitazioni. Il che, in questo momento, non costitusice un buon segnale. Così come non lo è il rinvio della produzione della nuova Lancia Y a Termine Imerese. Non è escluso, insomma, che a pagare il prezzo più alto della crisi del settore auto e della riorganizzazione di un marchio sempre più aperto al mondo sia proprio uno stabilimento italiano. Melfi, però, in questo momento, rappresenta uno degli stabilimenti più forti del gruppo, almeno in Italia. La Grande Punto ecologica, aiutata dagli incentivi italiani, spinge in alto la produzione e rende necessario il ricorso allo straordinario. «Crediamo - è il parere del segretario della Fismic lucana, Marco Roselli - di non essere noi a dover avere paura. Sata è lo stabilimento più giovane e in questo momento tecnologicamente più all’avanguardia». Certo è che - conclude Roselli - «è necessario che l’azienda condivida al più presto con noi e con il governo le strategie per il futuro». Ottimista anche il leader della Fim lucana, Antonio Zenga, che spiega: «Melfi ha una capacità produttiva di 450.000 autovetture all’anno. Nell’ultimo anno ne abbiamo prodotto solo 250.000. Questo significa che la Sata è pronta a farsi carico anche della produzione della Opel Corsa». E aggiunge: «Continueremo a batterci perché non venga chiuso nessuno stabilimento italiano. Non vogliamo certo una guerra dei poveri. Ma nel caso in cui il gruppo ponga come condizione indispensabile la chiusura di un sito italiano, ci candidiamo a “ospitarne” la produzione. Melfi ha tutti i presupposti per farlo». Tutti conti che si fanno l’oste. Per ora da Torino solo silenzi.

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MELFI - Grande Punto e Opel Corsa: due cugine, stesso segmento e medesimo mercato di riferimento. Due prodotti sostanzialmente simili. Tanto che è ragionevole presumere che, a differenza di quanto accaduto per il matrimonio appena celebrato con Chrysler, l’eventuale accordo del gruppo torinese con l’azienda tedesca, avrà conseguenze ben più dirette anche per lo stabilimento Sata di San Nicola. Anzi, non solo per Melfi. Opel e Fiat hanno diversi modelli dello stesso segmento, con produzioni molto simili. Se Marchionne ieri ha rassicurato i tedeschi, escludendo la chiusura di stabilimenti e prospettando riduzioni di posti di lavoro presso uno solo dei quattro impianti produttivi, legittimo è chiedersi quali saranno invece le conseguenze per i cinque siti italiani. Nel caso specifico, oggi la produzione della Sata è concentrata su un solo modello, la Grande Punto. Il suo dise-

Berlino, l’ad presenta il piano per il gigante a 4 ruote E rassicura sull’occupazione: «No a chiusura stabilimenti» di ROBERTO CARACCIOLO

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L’addio della first lady

«Veronica? Si scusi lei» L’ira del Cavaliere: «È caduta in un tranello architettato ad arte. Ha creduto in cose non vere» di MARINA MARESCA

«Per molto meno Clinton ha dovuto rendere conto agli Usa»

«Ora faccia chiarezza»

Silvio Berlusconi alla festa “incriminata” della 18nne Noemi

mo minuto erano bravissime ragazze, con ottimi studi. E che male c'è se sono anche carine?». Anche la signora Berlusconi ha fornito ulteriori spiegazioni sulla fine del matrimonio, assicurando di aver cercato fino all'ultimo di aiutare il marito. «Non l'ho mai danneggiato per trent'anni. Se i sondaggi sono oggi tutti per lui questo non può che farmi piacere. Nessuno potrà dire che con la mia decisione politicamente gli creo un problema. La smetteranno, forse, con la scemenza di Veronica manovrata dalla sinistra", ha detto al Corriere della sera. Il divorzio non deve coinvolgere anche il rapporto dei figli con il padre: "ho contribuito a costruire il loro rapporto e l'ultima cosa che vorrei fare è danneggiare mio marito". Poi una considerazione sul paese: "Bisogna specchiarci in questo paese, vederlo per quello che è in realtà. Un paese in cui le madri offrono le figlie minorenni in cambio di un'illusoria notorietà. Un paese in cui nessuno vuole fare più sacrifici perché tanto a fama, i soldi, la fortuna arrivano con la tv, con il Grande fratello. Che fu-

turo si prepara per un paese cosi?". I coniugi hanno trascorso ieri la giornata chiusi nelle case di Arcore e di Macherio impegnati in colloqui con gli avvocati. Ma intanto il mondo della politica oscilla tra la volontà di evitare commenti su una vicenda tanto privata, linea sposata con grande rigore dal centrodestra, e quella del Pd e dell'opposizione che, chiamato in causa, replica al premier. «La smetta di dire questa cosa patetica che ci sarebbe stato un complotto e chi lo ha sobillato e preparato sarebbe la sinistra», dichiara il leader del Pd Dario Franceschini. «Abbiamo evitato di commentare perfino i passaggi più delicati che avrebbero, in ogni altro paese, un enorme impatto pubblico. Ci aspetteremmo per questo dal premier non l'evocazione di complotti ma il riconoscimento della nostra serietà», afferma il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa. Intanto il deputato dell'Idv Antonio Borghesi ha chiesto al governo di rispondere ad una interrogazione per chiarire se il presidente del Consiglio abbia avuto rapporti con minorenni.

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I PRECEDENTI

Le bacchettate dell’ex ministro Rosy Bindi ROMA - «La signora Lario ha ragione, non possiamo far finta di nulla e nel Paese non possono restare i dubbi sulla natura dei rapporti tra il capo del governo e una minorenne». È Rosy Bindi a ribadire che «il presidente Berlusconi deve fare chiarezza e stavolta non basterà dire che era tutto uno scherzo. In qualunque altro paese questa vicenda provocherebbe un sussulto di dignità delle istituzioni. Per molto meno un presidente degli Stati Uniti ha dovuto rendere ragione ai suoi concittadini». «LUI HA UN DOVERE DI TRASPARENZA CON GLI ITALIANI» La vicepresidente Pd della Camera rileva che «il presidente del Consiglio ha un dovere di trasparenza e verità verso gli italiani a cui non può sottrarsi con depistaggi mediatici. Non siamo stati noi a interrogarci sulla moralità della vita privata del presidente del Consiglio. L’ha fatto sua mo-

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Tanti, nel mondo, i capi di Stato che si sono separati e poi risposati Divorzio che ottiene l’anno dopo. CHAVEZ (VENEZUELA) – Nel 2002 Marisabel Rodriguez annuncia che la sua vita coniugale con il presidente del Venezuela Hugo Chavez, 48 anni, è finita, e che ormai «la separazione è in mano ai legali». Il divorzio arriva due anni dopo. KLESTIL (AUSTRIA) – Nel settembre 1998 il presidente austriaco Thomas Klestil, 66 anni, divorzia dalla moglie Edith, dalla quale era separato da quattro anni per una sua relazione con una giovane diplomatica. FUJIMORI (PERU') – A mag-

gio 1996 la Corte suprema ratifica il divorzio fra il presidente Alberto Fujimori e la moglie Susana Higuchi. Lo scioglimento del matrimonio è l’atto finale di un contrasto nato nel 1994, quando Susana cercò di presentarsi alle elezioni presidenziali per sfidare il marito. MANDELA (SUDAFRICA) – A marzo 1996 un tribunale di Johannesburg sancisce il divorzio tra il presidente del Sudafrica, Nelson Mandela, 78 anni, e la moglie Winnie. I due erano sposati da 38 anni, ma non vivevano più insieme dal 1992. MENEM (ARGENTINA) –

«Il premier continua con le offese»

DOPO LA FESTA DELLO “SCANDALO” A CASORIA

Da Sarkozy a Mandela, passando per Chavez

ROMA – L'annuncio di Veronica Lario che ha espresso l’intenzione di chiedere il divorzio dal presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, non è il primo caso relativo ad un capo di Stato o di governo in carica. Ecco un elenco dei principali divorzi «presidenziali» e di premier: SARKOZY (FRANCIA) – Nell’ottobre del 2007 un comunicato ufficiale dell’Eliseo annuncia il divorzio consensuale fra il presidente in carica Nicolas Sarkozy e la moglie Cecilia. Il 2 febbraio 2008 Sarkozy si sposa con l’ex top model italiana Carla Bruni. PERSSON (SVEZIA) – Nel dicembre del 2002, il primo ministro Goran Persson annuncia il divorzio dalla moglie, Annika, dopo sette anni di matrimonio.

glie che ha detto 'basta' e con coraggio ha chiesto a tutti di riflettere sul degrado della vita pubblica, sull'immoralità del potere e una politica trasformata in avanspettacolo». Bindi dedica poi un passaggio della sua dichiarazione a una frase in cui è Berlusconi, nelle interviste comparse ieri su alcuni quotidiani, a fare riferimento all’esponente Pd: «Berlusconi chiede il silenzio sulle sue vicende private. Però parla con i giornali e ripete la favola di una montatura della sinistra, condita anche con battute pesanti sulla mia persona. Non è la prima volta e, anche se ci sono gli estremi per esigere le scuse, non mi interessa. Non è nè la mia carica nè la mia persona che oggi devono essere risarcite».

Nel giugno 1990, meno di un anno dopo la sua elezione, il presidente argentino Carlos Menem, 59 anni, annuncia la separazione dalla moglie Zulema Yoma, che diventa definitiva nel 1995, con il divorzio. LUSINCHI (VENEZUELA) – Nel giugno 1988 diventa definitivo il divorzio tra il presidente del Venezuela Jaime Lusinchi, 64 anni, e la moglie Gladys Castillo, che erano sposati da 41 anni. BURGHIBA (TUNISIA) – Nell’agosto del 1986, il tribunale di Tunisi sancisce il divorzio del presidente Habib Burghiba, 83 anni, dalla moglie Wassila

ben Ammar, 74 anni. Il tribunale ordina anche la soppressione del titolo di 'majdà (prima dama della Tunisia). TRUDEAU (CANADA) – Nell’aprile del 1984, dopo sei anni di separazione, la Corte Suprema dell’Ontario ufficializza il divorzio fra il premier canadese Pierre Trudeau e la moglie di trent'anni più giovane, Margaret, dalla quale aveva avuto tre figli. REZA PAHLAVI (IRAN) – Dopo un primo divorzio, lo scià di Persia, Reza Pahlavi, sposa in seconde nozze, nel 1951, Soraya Esfandiary, la quale non riesce però a dargli un erede al trono: per questo viene ripudiata nel 1958. L’anno successivo lo scià prende in moglie Farah Diba che gli darà quattro figli.

La diciottenne che voleva fare la modella sparisce da Facebook e dal paese LA FOTO su Facebook, tratta da un precoce e memorabile book da modella, è sparita insieme al suo nome, al profilo, a tutto il resto. La casa di via Libertà a Portici è disabitata da alcune ore. E la voce maschile, sbrigativa, che arriva infine a sera, al cellulare dopo numerosi tentativi, spezza via ogni richiesta di chiarimento: «Dimenticate Noemi». Impossibile, dopo che la notizia della separazione dei coniugi Berlusconi ha fatto il giro del mondo, incrociare di nuovo il sorriso compiaciuto di quella madre, Anna Palumbo. E, soprattutto, riascoltare nella sua spavalda franchezza la diciottenne Noemi, che chiama papi il suo eccellente invitato. Portici ormai si interroga su quella famiglia così "modesta", e si spartisce le due tesi. Figlia segreta? Pupilla ambiziosa? Dalla cittadina, Noemi Letizia e sua madre sono andate via ieri mattina. Il papà Benedetto già da tempo non risulta più residente in casa con loro. I genitori della ragazza non hanno voglia né fretta di replicare. Non ora, almeno. Così sua madre Anna, la stessa signora, di poche e affilate parole, che aveva detto di non avere foto di quel party con sorpresa che aveva commosso la famiglia: «Se vuole, le foto le fa uscire papi». Ora si comprende perché: durante il blitz del presidente alla festa di Noemi in quel villone di Casoria, i pochi autorizzati a stare accanto alla festeggiata, ebbero il divieto tassativo di riprendere le immagini salienti del ricevimento. Alcune macchine fotografiche digitali furono temporaneamente consegnate, scattò foto solo un membro dello staff presidenziale.

ROMA - Ha trovato ampio spazio anche ieri sui media mondiali la notizia del divorzio annunciato tra Veronica Lario e Silvio Berlusconi, bacchettato dalla stampa straniera per aver prestato troppa attenzione ad altre donne. GRAN BRETAGNA - Il Times parla di «Caduta di Silvio Berlusconi, l’Houdini italiano», e osserva come «prima o poi (al pari del celebre mago) doveva rimanere incastrato» nel suo destreggiarsi tra l’immagine «del padre di famiglia devoto» e quella del «playboy che a 72 anni ha ancora la forza per stare in compagnia di donne giovani e belle». L’Indipendent dedica alla vicenda un lungo reportage da Roma intitolato: «Dopo 16 anni, la pazienza della signora Berlusconi con Silvio si è spezzata». Secondo il Guardian, «per la first lady d’Europa che ha sofferto più a lungo, è stata la collana d’oro che ha fatto traboccare il vaso», ovvero il regalo del premier ad una 18enne. STATI UNITI -Il New York Times titola «Il Dramma del premier italiano si svolge sulla stampa», riferendosi al tentativo di tenere 'privata' la vicenda ed il fatto che tutto si è svolto via media. Il Wall Street Journal scrive che la separazione non dovrebbe creare problemi politici al leader del Pdl perchè gli italiani sono abituati da tempo ai suoi flirt con il gentil sesso. Il Daily News apre con un «Arrivederci, Silvio!» in italiano e racconta ai lettori che la 'first lady italiana' ha detto 'ciao' a Berlusconi dopo una seconda 'lettera di rimprovero' per le eccessive attenzioni ad altre donne. FRANCIA - Le Monde si chiede quali potranno essere le «ripercussioni politiche e finanziarie del divorzio di monsieur Berlusconi». Il quotidiano francese sottolinea che la moglie del premier è sempre stata «separata politicamente» dal marito. Per Liberation, «Veronica Lario è diventata l'avversaria più feroce dell’universo berlusconiano della politica spettacolo». OLANDA E BELGIO - Il De Volkskrant titola «Ora è una studentessa di 18 anni: per la signora Berlusconi la misura è colma». Il belga De Morgen (in fiammingo) sottolinea che «la goccia che ha fatto traboccare il vaso è la festa di compleanno di una bionda diciottenne». AL JAZIRA -La notizia è in evidenza anche nella sezione Europa del canale satellitare panarabo. Si citano le parole di fuoco di Veronica sulla scelta delle candidature europee: «Tutto questo è a sostegno del divertimento dell’imperatore...».

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LA LETTERA

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«Caro Dago io difendo Veronica»

Una giovanissima coppia Lario-Berlusconi

ROMA - «Caro Dago, quello che sta succedendo in questi giorni attorno a Silvio Berlusconi e soprattutto alla signora Miriam Raffaella Bartolini, meglio conosciuta come Veronica Lario, mi fa ritornare indietro nel tempo, quando vedevamo l’attuale Presidente del Consiglio, allora un 40enne signore milanese elegante e rampante con incipiente calvizie, attendere la sua dulcinea, giovane attrice emergente e soprattutto bonazza verace, di fronte al Bolognese a Piazza Del Popolo». Inizia così la lettera del fotografo Umberto Pizzi al sito Dagospia in cui difende Veronica Lario raccontando la storia di alcune foto pubblicate nei giorni scorsi in cui la signora Berlusconi era ritratta a seno nudo durante uno spettacolo teatrale. «Allora – ricorda Pizzi – Berlusconi non era molto conosciuto, anzi a presentarcelo fu la persona che conosceva tutti in Italia, cioè Jimmy il Fenomeno. Una sera, in attesa di Veronica, lo abbiamo persino fatto accomodare nella nostra macchina, era simpatico e raccontava barzellette. Era l’aprile del 1980 e la signora Lario stava lavorando in una commedia al teatro Quirino di Roma, 'Il Magnifico Cornuto', per la regia di Enrico Maria Salerno, tanto è vero che facemmo le foto dentro i camerini, perchè si vociferava che tra la promettente attrice e il maturo regista ci fosse una storia. Altri fotografi, evidentemente imbeccati, si nascosero tra il pubblico e scattarono la sequenza dello spogliarello del seno. Uno di questi era Brunetto Tartaglia che le pubblicò su 'Novella 2000'. Quando il Cavaliere sposò l'ex attrice, una 'mitica' signora molto attenta, prese a girare le agenzie per acquistare i negativi delle foto. Tartaglia vendette i suoi dietro lauto compenso. Da allora raramente sono ricomparse sulla stampa.

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ROMA - Silvio Berlusconi si dichiara «preoccupato e dispiaciuto» dopo l'annuncio della moglie Veronica Lario di voler divorziare, ma non nasconde l'irritazione nei confronti di quella che ormai chiama soltanto «la signora». Come lei, non vede più le condizioni per andare avanti: «Avevo tenuto insieme una situazione difficile per amore dei figli ma adesso è finita», afferma. Quanto alla possibilità di una pacificazione per salvare un rapporto che dura da trent'anni, «non credo, non so se voglio io questa volta. Veronica dovrà chiedermi scusa pubblicamente e non so se basterà, è la terza volta che in campagna elettorale mi gioca uno scherzo di questo tipo, è davvero troppo». Il presidente del consiglio, pur ribadendo ieri che si tratta di «cose private, privatissime, che non dovrebbero finire sui giornali», e deplorando la «criminalità mediatica» di chi ha amplificato la vicenda, ha spiegato la sua posizione in due interviste ai direttori del “Corriere della sera” e della “Stampa”. Già a caldo l'altro giorno aveva parlato di «trappola» della sinistra, a loro ha ribadito la convinzione idea che sua moglie sia «caduta in un tranello». «E io so da chi è consigliata, meglio sobillata», ha aggiunto il Cavaliere. Berlusconi ha bollato poi come falsità le accuse di Veronica di frequentare minorenni affermando che nella partecipazione alla festa della diciottenne Noemi Letizia non ha niente da nascondere. «È una cosa che non posso sopportare. Io sono amico del padre: punto e basta. Lo giuro», ha detto osservando che ci sarebbero gli estremi per una querela, anche se non la farà. Sulle candidate per un seggio a Strasburgo, dice: «Non avevamo messo in lista nessuna velina e quelle tre che sono state escluse all'ulti-

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«La caduta del mago Houdini italiano»

Al centro la Lario e Berlusconi; qui a destra l’avvocato del premier, Niccolò Ghedini; qui sotto il leader del Pd Dario Franceschini

Franceschini: «Un complotto della sinistra? Premier patetico»

LA STAMPA ESTERA


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GLI SCATTI DA DON BOSCO

Politica lucana

Momenti della manifestazione politica del Don Bosco

Emilio Libutti, il candidato sindaco dell’Udc spiega il perchè del suo ingresso nell’agone elettorale

di SALVATORE SANTORO POTENZA - Si chiama Emilio Libutti. E’ dirigente alla Regione Basilicata con un curriculum da tecnico lunghissimo. E’ il candidato sindaco dell’Udc per la città di Potenza. Lo si apprende da Libutti stesso passeggiando per i corridoi di via Anzio. Non nasconde la sua decisione di correre per la poltrona di sindaco con il partito di Pierferdinando Casini Lui che «non ho un legame con i partiti. Sono al di fuori degli schemi tradizionali dei partiti», sarà l’avversario diretto di Vito Santarsiero e Peppino Molinari. Perchè scende in politica alle prossime comunali? «Vorrei in qualche modo mettermi a disposizione della città per realizzare un concreto rinnovamento. Vorrei tentare con la massima umiltà e con i limiti che oggettivamente ci sono di interpretare quelli che sono i sentimenti della gente attuale. E cioè la voglia di un cambiamento della classe dirigente. La mia candidatura vuole essere un’opportunità che lascio agli elettori per un’alternativa, spero qualificata, per dare un volto nuovo alla città». Cosa manca secondo lei alla politica locale? «Per me la politica deve essere un servizio. Oggi purtroppo non è così. Tanti amministratori e tanti politici passano da una poltrona a un’altra sempre alla ricerca di uno strapuntino e di una postazione, ma non dovrebbe essere così. L’amministratore invece, dovrebbe essere mosso solo da uno spirito di servizio e dovrebbe dedicare un pezzo della propria vita e tutte le proprie capacità professionali nel tentare di risolvere i

Emilio Libutti

problemi della comunità. E una voltà completato il ciclo deve tornare nel ruolo che occupava prima. Questo è quello che immagino. Purtroppo tutti lo dicono soltanto. Noi dobbiamo semplicemente allinearci con quello che accade nelle società democratiche avanzate e ci vuole una reale alternanza delle classi dirigenti perchè non ci possono essere i professionisti delle amministrazioni. Non è un lavoro». Intanto lei è candidato... «Io non sono alla caccia di una gratificazione di tipo personale o per salvaguardare interessi personali. Io voglio semplicemente offrire la mia professionalità per tentare di risolvere i problemi». Ha una lunga carriera nella am-

ministrazioni, perchè dice di rappresentare la novità? «Sono un candidato nuovo perchè non ho mai preso parte ad alcuna competizione elettorale amministrativa o politica ma sono sempre stato impegnato nel sociale. Sono stato il presidente del Circolo lucano universitario cani e feci la battaglia per l’istituzione dell’Università in Basilicata. Ho fondato e diretto un giornale nazionale specializzato in diritto per riorganizzazione delle amministrazioni che si chiamava “Tutto enti locali”, ho fondato alcune radio libere tra cui Radio Sud, ho fatto parte dell’associazionismo cattolico. Poi in età giovanile durante la scuola ho vissuto un esperienza di tipo politico all’interno della Demo-

Gli eurocandidati dell’Idv, De Magistris e Vulpio a Potenza

L’ex pm usa il fioretto Parlano anche le “vittime” di Marinagri di PARIDE LEPORACE De Magistris e Belisario (foto Andrea Mattiacci)

crazia cristiana ma sempre con un ruolo culturale e mai di gestione di potere e mai mi sono candidato. A maggio 1975, non avevo ancora 18 anni e feci un comizio a piazza Prefettura in cui presentai il programma della Dc a Portenza con il candidato sindaco che era Gaetano Fierro. In quell’epoca, e parliamo di 30 anni fa, non accettai mai di candidarmi». Perchè oggi? Oggi perchè dopo molti anni ho la consapevolezza di poter dare qualcosa alla società. Io mi sono concentrato per anni su una scelta prettamente professionale e di tipo familiare e mi sono dedicato a rafforzare le mie capacità e le mie doti e le mie energie e ho fatto un’esperienza professionale molto intensa: attualmente, dopo un concorso pubblico sono dirigente della Regione e ho avuto la possibilità di occuparmi di vari settori amministrativi dai servizi pubblici, ai Trasporti, all’)Innnovazione e ricerca, fino alle atrtivitù produttive e oiggisono impegnato nella gestione delle risorse europee. Sono stato sempre a seguito di concorso pubblico fino al 1994 funzionario e dirigente incaricato al Comune di Potenza. Conosco la macchina amministrativa. Sono laureato in giurisprudenza con abilitazione all’esercizione della professione, sono giornalista pubblicista con iscrizione all’ordine fin dal 1980 ho avuto occasioni di studio in Italia e all’Estero e quindi oggi mi sento maturo per un’esperienza amministrativa di primo piano ma posso farlo ora in una piena condizione di autonomia». Perchè nell’Udc? «Perchè mi ritrovo pienamente nei valori che professa questo parti-

to. Innanzitutto l’Udc ha una posizione moderato nel panorama politico ed è una valida altrenativa secondo me alle divisioni e alle lotte tra i due poli che sta degenerando la politica italiana. Anche la mia formazione giovanile nei salesiani mi conduce verso questo partito». Si confronta contro dei candidati di primo piano, da un lato Santarsiero e dall’altro Molinari. Che tipo di campagna elettorale ha in mente? «Io voglio evitare il contrasto e la polemica sterile. Io ho grande rispetto degli altri candidati che tralaltro conosco molto bene. E poi l’Udc è un partito di centro che riuscirà a superare le divisioni ideologiche di una destra populista e demagogica e di una sinistra anacronistica slegata dalla realtà. Noi vogliamo approcciare questa campagna elettorale con serenità per poter affrontare i problemi nella sostanza e concretamente. Non ci sono città ideali di destra o di sinistra ma solo città in cui i cittadini possono star meglio». Ha già immaginato il suo slogan? «Non ho pensato a uno slogan preconfezionato ma vorrei semplicemente dare un nuovo volto alla città capoluogo. Mi viene in mente: “Non con la destra, non con la sinistra ma con i cittadini”. Io voglio rappresentare la vera alternativa e la vera novità». Quali le priorità per la città? «Io vorrei una Potenza più vivibile con una migliore qualità di vita e con uno stop alla cementificazione selvaggia di questi ultimi anni e poi vorrei che si desse più importanza al fiume».

Gli ultimi nomi dei Popolari Uniti

Provincia, liste completate POTENZA - Nel corso dell’ultima riunione del comitato provinciale di Potenza, presieduto dal segretario Vito Rossi, è stata resa nota anche la piattaforma programmatica dei Popolari uniti per le prossime elezioni amministrative e la definizione completa dei candidati nei collegi. A sostegno della candidatura a presidente per il centro-sinistra di Piero Lacorazza «immaginiamo - ha sostenuto Rossi - di costruire un programma condiviso sul tema de “La Provincia dei territori”. Nel collegio di Maratea, ricandidatura per l’assessore uscente Domenico Carlomagno. Nel collegio di Sant’Arcangelo, ci sarà Lucio Ursone, nel collegio di Lauria, il capogruppo in consiglio comunale, Domenico Forestiero, l'imprenditore agricolo Piergiuseppe Propati, invece, sarà il candidato nel collegio di Senise mentre Anna Maria Spina, la candidata nel collegio di Moliterno. Gli assi programmatici che i Popolari uniti sostengono riguarderanno il progetto di nuova governance, la difesa dell’ambiente, le reti immateriali, la viabilità e mobilità, il turismo e le aree protette, la formazione ed infine la protezione civile e la gestione del rischio. «Un progetto politico snello che - ha sostenuto Rossi insieme ai dirigenti Popolari - solo una coalizione omogenea fatta di partiti politici e non di movimenti raccogliticci e cementati dalla fame di potere, può realizzare. La speranza dell'affermazione di un'area di centro è naufragata miseramente sotto i colpi di chi ha immaginato ed immagina di trasferire le proprie aspirazioni personali sui bisogni della gente. Politica come servizio e come coerenza, questo invece, il richiamo dei Popolari uniti agli elettori. La coerenza prima di tutto».

POTENZA - Pochi ma buoni contro un sistema politico e mediatico che mina la democrazia. De Magistris arriva a Potenza in veste da candidato in compagnia di Carlo Vulpio in un clima più disteso della prima uscita materana. Il candidato ex pm è molto cresciuto da un punto di vista della comunicazione politica nelle ultime settimane. E anche lo stesso Vulpio ha messo da parte la scimitarra sfoderando il fioretto della polemica più ragionata e meno urlata, ma sempre decisa. I rapporti degli indipendenti con Italia dei Valori sono molto migliorati come confermava la presenza del senatore Felice Belisario che questa volta non è mancato all’appuntamento promosso dalla pasionaria Anna Rivelli. C’è stato addirittura anche un confronto pacato con i rappresentanti del famoso comitato “Vittime di De Magistris” cui è stato consentito di fare una domanda e che hanno regalato una delle loro magliette al pm che ha posto sotto sequestro la struttura di Marinagri. Alla fine del suo intervento il candidato indipendente più famoso di Italia dei Valori ha ribadito a chiare lettere: «Sono onorato di quel provvedimento che ha retto al giudizio del Riesame, del gip di Catanzaro e della Cassazione. Non tanto per il modo scellerato con cui sono state spese le risorse pubbliche ma piuttosto per aver evitato un disastro

di costi umani. A Soverato al camping Le Giare sono morte delle persone per le distrazioni della magistratura. Non si possono avere atteggiamenti scellerati. Ho rispetto per chi ha perso il lavoro ma non può essere una mia responsabilità». Immaginiamo che il patron Vitale secondo consuetudine ribatterà con il suo avvocato sulla dichiarazione di merito. Gli aderenti al comitato, cui De Magistris ha detto «siete strumento di chi sfrutta il vostro disagio», hanno in tranquillità volantinato all’uscita una rassegna stampa di articoli del Giornale e della Nuova contro l’ex pm. Il quale non ha mancato di portare una riflessione sulla sua inchiesta “Toghe Lucane”. Bloccata dall’anticipato possesso del Guardasigilli, depositata nel settembre del 2008 a Catanzaro da allora non si riesce a sapere quando verrà portata alle conclusioni da parte del pm che l’ha ereditata. La manifestazione al ci-

"E ora il futuro! il futuro di chi?” Giancarlo Tramutoli ”Lacorazzerò!" Giancarlo D'angelo

Deciderà in queste ore se andare da sola, pronti gli altri 5 candidati presidente

”Io amo la mia città” a sostegno di Molinari in corsa da sindaco

Matera, resta il dubbio Mastrosimone

Belmonte ci riprova al Comune

MANCA ancora qualche tassello per completare il quadro delle candidature alla provincia di Matera ma da qui a sabato si lavorerà soprattutto sulla composizione delle liste che sosterranno i diversi candidati. Molte sono pronte ma in molti casi è necessario procedere a qualche piccolo- grande ritocco. Questa comunque la situazione al momento: i candidati per la presidenza ufficiali sono cinque e si tratta di Nuccio Labriola per il Pdl con altre quattro liste al seguito, Franco Stella per Pd, centrosinistra e civiche (otto liste in totale), Vincenzo Ruggiero per l’Udc, Leonardo Pinto della Grande Lucania e un nome ancora da uf-

ficializzare che dovrà sostenere le liste della Sinistra che non hanno accettato l’appello di Stella (dovrebbero essere due). La più forte probabilità è quella che porta all’ex assessore regionale, esponente di spicco di Sinistra Democratica Gianni Rondinone ma al momento ancora non sono arrivate notizie ufficiali in proposito. Le prossime ore saranno decisive e chiariranno anche se a questi nomi se ne aggiungerà anche un sesto che sarà con ogni probabilità quello di Rosa Mastrosimone: «deciderò nelle prossime ore al termine di una riunione prevista per stasera (ieri per chi legge, ndr) all’interno del partito» ha spiegato il consigliere re-

gionale che con il suo Addc è in predicato anche di fare un accordo con la Pdl come confermato nei giorni scorsi anche dal segretario regionale Viceconte. Mastrosimone comunque dovrà sciogliere nelle prossime ore la riserva e cercare di annunciare le scelte che andrà a compiere. Sciolti questi nodi, per il resto si parlerà soprattutto di liste con quelle maggiori che già nelle prossime ore saranno completate. Molte le riconferme ad esempio nel Partito Democratico dove ci sarebbero solamente un paio di dubbi da sciogliere, probabilmente nelle prossime ore, per il resto la squadra è già pronta con tutte le punte uscenti che dovrebbero essere pre-

sentate a sostegno di Stella. Curiosità c’è invece per la lista del presidente nella quale Stella dovrebbe indicare uomini della coalizione e della società civile. Si lavora alacremente anche nell’altra parte dello schieramento, non mancherà la discesa in campo diretta di molti dei protagonisti delle ultime consultazioni comunali materane, a Matera saranno schierati alcuni consiglieri comunali del Pdl, aria di conferme in diverse zone della provincia con una scelta complessiva che non dovrebbe dare particolari sorprese. Anche in questo caso restano un paio di incertezze ma nulla di più. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Gianni Rondinone

Rosa Mastrosimone

«Io amolamiacittà. La città di Potenza ha bisogno di una nuova fase di partecipazione civica»: è lo slogan scelto sin dalla sua costituzione dall”Osservatorio Cittadino che nel corso di una assemblea ha proposto al portavoce Vincenzo Belmonte la candidatura per le elezioni comunali di giugno per trasferire nell”istituzione comunale e nella nuova Amministrazione l”impegno civico sinora realizzato in città attraverso numerose iniziative e campagne, insieme alla sua esperienza amministrativa maturata in tanti anni di lavoro al servizio della città. L”attività dell'Osservatorio Cittadino, in questi anni, ha centrato l'obiettivo iniziale prefisso: il risveglio dell'”orgoglio” di appartenenza dei potentini e con esso la voglia a decidere il futuro della propria città.

«L’entusiasmo, l’incoraggiamento, l'interesse dimostrato, la partecipazione attiva alle nostre iniziative, la collaborazione da parte di cittadini di ogni generazione, quartiere e ceto sociale - è il commento di Vincenzo Belmonte - smentiscono quanti sostengono che a Potenza non ci può essere partecipazione civica se non episodicamente o su temi specifici. Abbiamo invece registrato nella gente il bisogno di costruire spazi di convivenza per risolvere problemi comuni superando steccati e divisioni ideologiche e puntando sulla vera e propria “contaminazione” reciproca”, tanto più che i partiti sono in crisi specie nel rapporto democratico con gli elettori . Qualcuno in questi giorni ci sta copiando utilizzando i nostri stessi slogan e le nostre proposte che come tutti sanno risalgono alla

nema Don Bosco si è avvalsa anche della presenza del giornalista de La Stampa, Antonio Massari, autore di due instant book sui giudici scomodi Forleo e De Magistris e dell’avvocato Erminia Gatti, anch’ella candidata indipendente dipietrista. La scena è stata tutta per Vulpio e De Magistris, il giornalista e il magistrato che asseriscono di aver dovuto scegliere la politica per difendersi dalle defenestrazioni. L’ex cronista ha denunciato dal palco che «qualcuno è stato mandato a vedere chi c’è e chi non c’è, perché Potenza può essere peggio di Corleone, senza ricorrere all’iperbole». Toni pacati ma Fermi nella polemica contro «Bubbico e Buccico del partito unico del potere». Per lui Pd e Pdl pari son, e anche «sinistra dei sinistrati». Bacchettate ai capiredattori delle sedi Rai regionali che raccontano solo «di sagre e di zucchine». Vulpio si è presentato come vittima del diritto di opinione. Ha rac-

fine del 2007 e per questo siamo certi che i cittadini sapranno distinguere chi ha lavorato per anni solo ed esclusivamente per la città da chi si propone solo oggi per chiedere il voto». «Il percorso del’Osservatorio Cittadino pertanto - continua Belmonte - trova uno sbocco coerente nella realizzazione di una lista civica, la lista del sindaco Molinari, che nasce dal basso, che si caratterizza come movimento popolare, un movimento dai valori cattolici e allo stesso tempo di confronto permanente con la cultura laica, certamente moderato e di centro, al quale affidare il compito di rappresentare il comune sentire dei potentini. E' dunque un percorso ancora lungo quello che ci attende e dice il portavoce dell' Osservatorio Cittadino - sarà segnato dalle tappe che i cittadini, quanti han-

contato di aver avuto consenso da Di Pietro per la sua condanna per diffamazione contro Bubbico. A suo dire si è trattato di uno sbaglio veniale che sarà ribaltato in Appello. Resta la polemica contro l’ex governatore accusato di essersi arricchito con la politica e di far parte di quella casta che ha determinato la migrazione di migliaia di giovani lucani. Meno giacobinismo e più richiami alla candidatura di servizio da parte del giornalista quando dice ad un pubblico in verità non numerosissimo: «Usateci e aiutateci a dargli qualche dispiacere». De Magistris è più leader. Parla di «rivoluzione dei diritti». Teorizza con buoni argomenti contro la società berlusconiana che ha invaso la cultura nazionale come diretta propaggine del progetto piduista di Licio Gelli. La neocorruzione sistemica, la metastasi della politica, il lavoro come privilegio. Pd come il Pdl. Rutelli che inciucia con Cicchitto sul caso Genchi. E anche il monito alle candidature di opinione di persone rispettabili come Rosaria Capacchione e Rita Borsellino accusate di far da specchietto per le allodole ad un Pd omologo ai berlusconiani. E’ dialettica politica di una sinistra in forte crisi d’identità. Dove giornalisti e magistrati insieme a Di Pietro vogliono fare opposizione a Strasburgo, nelle piazze e in quel circo mediatico che li avversa con qualche rara eccezione. p.leporace@luedi.it

Vincenzo Belmonte

no deciso di impegnarsi con noi per il bene di Potenza, decideranno per non sentirsi più “pedine” di liste e schieramenti ma protagonisti di una cittadinanza attiva che intendiamo promuovere e valorizzare. Il portavoce dell'Osservatorio Cittadino annuncia che l'attività di incontro e soprattutto di ascolto, dopo la esperienza dei Custodi della Città che ha riscosso ampi

consensi, in quanto interpretata come contributo concreto alla soluzione dei problemi cittadini, proseguirà in modo da “toccare” quartieri e contrade della città, settori sociali e civili, della cultura, dell'economia, dell'associazionismo e del volontariato, dello sport, per entrare in sintonia con le esigenze di tutte le categorie ed espressioni della vita del capoluogo».

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Io realmente un uomo nuovo per cambiare


Martedì 5 maggio 2009

I “BONUS” AI MANAGER

UN NUOVO MODELLO SOCIALE

di FRANCESCO BOCHICCHIO IMPERVERSANO le polemiche sui “bonus” dei “manager”, soprattutto in America con una serie di movimenti popolari e con la prospettazione di misure legislative penalizzanti, in quanto i “bonus” a favore dell'alto “management” delle banche, dagli importi elevatissimi, nel momento in cui hanno indotto lo stesso alto “management” ad assumere rischi abnormi, sono unanimamente visti quale una delle principale cause della crisi finanziaria. Il punto va chiarito: i “bonus” sono una manifestazione di meritocrazia e, in caso di “manager” che hanno prodotto positivi straordinari come in Italia nel recente passato Matteo Arpe e Alessandro Profumo, i “bonus” anche stratosferici non solo hanno rappresentato un giusto compenso ma hanno anche favorito le stesse imprese, nel momento in cui sono stati collegati, allo stesso tempo, quale causa ed effetto, a risultati positivi estremamente importanti di queste ultime. Il vero punto è la razionalità o no dei “bonus”, razionalità quanto meno dubbia quando i “bonus” sono legati a profitti a breve tali da ledere la consistenza a medio dell'impresa. Il punto critico è rappresentato, non è tanto dal favorire il conto profitti a perdite rispetto allo stato patrimoniale - come infondatamente ritenuto dal Ministro Tremonti -, tra di loro invece indissolubilmente legati, visto che è notorio che la vera garanzia della solidità dell'impresa è rappresentata dalla sua idoneità a far reddito, quanto piuttosto dalla difficoltà nel rendere i risultati contabili provvisti di effettività e di stabilità e di natura non effimera: in un'economia basata sulla dematerializzazione e sulla globalizzazione della ricchezza, gli strumenti, contabili, patrimoniali e comportamentali per verificare l'effettività e la stabilità dei risultati sono dall'efficacia quanto meno aleatoria. Il vero è che il capitalismo è un sistema irrazionale e contraddittorio, in quanto da un lato i controlli non hanno natura oggettiva e sono quindi rimessi ad un sistema di rapporti tra organi sociali rimessi a correttezza e professionalità, mentre dall'altro alla luce della finalizzazione del sistema all'accumulazione i risultati economici sono ad un tempo l'obiettivo e il vero misuratore di efficienza, in modo che i valori di correttezza e di professionalità sono secondari e privi di pregnanza. In tale contesto, il premio della meritocrazia corre il rischio, per il “management” di primo livello, di essere basato su criteri erronei e di provocare rischi alla stabilità dell'impresa, per il “management” di secondo livello e oltre, di premiare l'accondiscendenza nei confronti del “management” di primo livello, piuttosto che la meritocrazia vera e propria (tale aspetto è stato lucidamente messo in evidenza da un autore certamente non “sovversivo”, quale Massimo Mucchetti, su “Il Corriere della Sera”). Misure correttive sono certamente prospettabili: degna della massima considerazione è quella di legare i “bonus” a risultati da valutare in tempi medio-lunghi ed alla mancanza di rischi superiori a certi limiti, come secondo la rigorosa proposta di Banca d'Italia. Il discorso deve essere collegato alla “corporate governance”, vale a dire ad un sistema di governo dell'impresa razionale ed oggettivo. Al riguardo, occorre realizzare una netta inversione di tendenza rispetto a quanto sinora operato, caratterizzato da misure suggestive ma prive di pregnanza, quale il ricorso ad amministratori indipendenti, visto che l'indipendenza in materia economica è un criterio privo di effettività,mentre occorre privilegiare l'autorevolezza - derivante da importanti e prestigiose esperienze - e quindi individuare meccanismi di responsabilità rigorosi ed effettivi, con gravi sanzioni, anche penali, per le più gravi violazioni; inoltre, è necessario rendere effettivi i controlli del Consiglio di Amministrazione sul comportamento del responsabile della conduzione aziendale, l'Amministratore Delegato. L'efficacia di controlli collettivi è apparente ed illusoria e quindi occorre valorizzare la figura del Presidente del Consiglio di Amministrazione, persona di massima autorevolezza , quale garante dei controlli sull'Amministratore Delegato nei confronti della proprietà e, per la sua autorevolezza, anche nei confronti del mercato. Peraltro, l'efficacia di tali misure è limitata se le stesse non vengono inserite in un discorso più ampio, di riforma del capitalismo. studiobochicchio@legalebochicchio.it

LE POLITICHE DEI VERDI PER POTENZA di MARIO NICOLA DI DIO* ESPRIMIAMO forte consenso alle decisioni del tavolo cittadino del centrosinistra a cui siedono i partiti della coalizione che ha sostenuto e sosterrà il Sindaco della Città di Potenza Vito Santarsiero. Il tavolo ha avuto il compito di svolgere una funzione consultiva, di sostegno e di verifica dell’azione del Sindaco e del suo esecutivo nella realizzazione del programma elettorale. A parere dei Verdi può rappresentare un valido strumento per verificare la coerenza politica della coalizione e un momento di partecipazione per proporre, valutare e condividere le scelte. I Verdi con Nicola Mussuto, loro unico rappresentante in seno all’amministrazione cittadina, hanno sempre sostenuto il programma elettorale con lealtà e competenza e vogliono continuare ad essere una forza importante del centrosinistra cittadino capace di alimentare e sostenere quei valori di trasparenza, buona amministrazione e di difesa di tutti quei principi ambientali che hanno come primo obiettivo quello di una migliore qualità della vita di ognuno di noi. Pensiamo che, solo attraverso un percorso comune e condiviso, sarà possibile costruire un centrosinistra coeso, coerente e credibile in grado di rappresentare una vera alternativa al governo delle destre anche a livello nazionale. La situazione locale non può essere ifferente da quella nazionale; anche in Basilicata la coalizione deve diventare una grande alleanza politica. Noi lavoriamo per questo e siamo affinchè ognuno si assuma le proprie responsabilità politiche davanti ai cittadini elettori.

Per fare questo occorre che ognuno tralasci i propri interessi particolari e personali o del proprio partito o gruppo di appartenenza e si dedichi ai propri cittadini e alla propria alleanza. A questo proposito ci sentiamo di ringraziare quanti, in tutti i partiti della coalizione risultata vincente alle amministrative del 2004, sono stati leali e coerenti a un programma e ai propri elettori e di condannare, con altrettanta fermezza, quanti, in questi ultimi tempi, si sono distinti per aver “delegittimato”, nei fatti, la scelta degli elettori. Noi Verdi siamo fiduciosi che il centrosinistra cittadino, e non solo, saprà superare le recenti vicende e ritornare ad essere, a partire da questa campagna elettorale, una coalizione vera nella quale ogni singolo partito possa e sappia riconoscersi. Siamo, altresì, convinti e fiduciosi che gli elettori lucani sapranno , nel segreto dell’urna, individuare chi ha fatto scientemente il famoso “salto della quaglia”, per soli fini personali e di bottega, dopo aver spremuto ogni goccia possibile della coalizione di centrosinistra e oggi (forse perché era arrivato il tempo di restituire qualcosina a quel centrosinistra che tanto generosamente ha dato a questi signori) si lasciano strumentalizzare da quella destra che da sola non ha nessuna possibilità di vittoria e si affida a questi “transfughi” per averne qualch’una e, non si rende conto evidentemente,che in caso di perdita non avrà nemmeno una “propria rappresentanza” nel consiglio comunale e provinciale di Potenza. *candidato Verde Comune di Potenza

I GUAI DELLA BUROCRAZIA PAGAMENTI vari, pensioni, dichiarazioni dei redditi, Isee, previdenza, tutela del lavoro e molto altro. Per orientarsi e portare a compimento queste pratiche, ogni italiano trascorre circa 190 ore all’anno tra file, attese e lunghi pellegrinaggi negli uffici. Ad evidenziare questo dato singolare è il Patronato Inac-Istituto nazionale assistenza cittadini della Cia, che sta ultimando uno studio sui comportamenti degli italiani. Tra le curiosità segnalate dall’Inac c’è la percentuale di chi non conosce il ruolo e i servizi offerti dai patronati (circa il 73 per cento degli italiani e il 95 per cento degli stranieri che vivono nel nostro Paese), e la percentuale degli “igno-

ranti” su leggi e norme pensionistiche, previdenziali e assistenziali (59 per cento). Il “passaparola” rimane, per affidare il disbrigo delle pratiche, il metodo più adottato dai cittadini (65 per cento). Tra un informato e un “novizio” della pratica c’è una differenza abissale in termini di ore buttate. In questo contesto l’Inac scende in Piazza sotto lo slogan “C’è differenza tra sapere e non sapere: fare domande, avere risposte” il prossimo 9 maggio sarà presente nelle strade di tutte le province italiane, con gazebo informativi e personale qualificato che rimarrà l’intera giornata a dare spiegazioni ai passanti su pensioni, sicurezza sul lavoro e molto altro.

NELLA ricorrenza della Liberazione, è d'obbligo fare una necessaria riflessione: per 60 anni abbiamo discusso e litigato sul modello sociale da creare, chiedendoci se fosse migliore il sistema capitalistico o quello proletario. La Costituzione è “cosa buona e giusta”, ma i risultati raggiunti sino ad oggi sono i seguenti: l'Italia vanta il debito pubblico più alto al mondo, in ogni regione c'è la presenza di un Antistato, fatto dalla mafia e incentivato da leggi come quella che disciplina la scadenza dei termini di custodia cautelare. Vogliamo liberarci di tutta questa cancrena sociale, rielaboriamo tutte le regole e facciamo in modo che tutti le rispettino. Oggi non esiste un palazzo, non esiste un livello sociale degni di ammirazione: questo sistema socio-economico è fatto da politici e da sindacalisti che, quando ricoprono ruoli di responsabilità, come quello di ministro, sanno solo manifestare un impegno devastante. La Basilicata, ad esempio, è la terra più ricca d'Italia, eppure vanta tutti primati negativi: il più alto tasso di disoccupazione, di povertà, di emigrazione, di suicidi e di cassa integrazione, una rete stradale e ferroviaria da terzo mondo e quindi un isolamento forzato, la provincia di Matera vivono quotidianamente ogni genere di scandali, le televisioni e i giornali sono oggi bollettini di guerra, le industrie (anche quelle attive come quelle che operano nel settore alimentare e rotabile) scappano dal nostro territorio, senza chiedersi perché. Il peggior reato che si possa commettere è ammazzare e distruggere una economia in cui il male maggiore è l'abbondanza. La Regione Basilicata è ricca e prosperosa, è la “terra prediletta da Dio”, è una terra promessa (a chi?), conta 591.000 abitanti e ben 700.000 emigranti in tutto il mondo, il popolo è reso impotente da tanta incapacità politica, da amministratori che non solo non pagano per le loro inadempienze, ma vengono addirittura premiati. Da anni ormai le stesse persone al potere hanno fatto terra bruciata intorno a loro, hanno precluso ai giovani la possibilità di un rinnovamento, la speranza di un avvenire migliore, di un futuro, tanto che oggi in Basilicata il mestiere più difficile è fare il genitore. Dato che hanno fermato l'orologio sociale, bisogna ricominciare, creare la normalità, impegnare gli onesti e volenterosi, assicurare una buona consultazione e concertazione per rilanciare il sud, il meridione, il mezzogiorno, considerando anche il fatto che il parlamento è composto prevalentemente da gente del sud. Dobbiamo cominciare a chiederci perché abbiamo il centro-sinistra peggiore d'Europa e, alla luce della realtà e dell'attualità, possiamo capire quale modello sociale adottare. Il sud si riscatta. Mastro Peppe, artigiano

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SCUOLA E SCELTE SBAGLIATE di NICOLA SAVINO Il 17 aprile scorso, a proposito della “questione scolastica”, il fondo di un Giornale regionale, definiva “spoliazione di strutture e servizi..” e “terremoto” da «soluzione finale» “i tagli nelle scuole”. Non mi sembra, però, che tale soluzione sia stata “immaginata” fuori dalle nostre “piccole realtà”; che, in altre parole, la causa della chiusura di scuole sia, in esclusiva, nelle politiche nazionali. Di certo è il frutto dell'assenza di quella programmazione che, all'inizio del centro-sinistra, negli anni sessanta, fu obiettivo di Ambienti socialisti e democristiani; e che non soltanto la forte avversione del Pci, timoroso di essere reso inutile dalle riforme, limitò alla nazionalizzazione dell'energia elettrica. Dopo quella stagione e la vituperata Cassa per il Mezzogiorno, il Sud s'è dovuto arrangiare! Nelle fasi peggiori, con emergenze, frodi ed assistenzialismo; ed in quelle migliori, con qualche Centro-Sinistra in grado di programmare a scala regionale e di correlarsi al Centro con buoni Parlamentari. In Basilicata, dalle prime deleghe del '72 agli anni ottanta, la programmazione fu infatti la parola d'ordine della Regione. Tant'è che si tentò di programmare anche l'assetto scolastico e si realizzarono edifici nelle sedi indicate come “razionali” dal programma (G.R.1979, normato dalla 17/83). Ma è altrettanto certo che, con la Seconda Repubblica, il processo si è interrotto. Alla politica intesa come costruzione del futuro, cui erano allora subordinate le lotte per il potere, è subentrata quella del “tirare a campare” o del <realizzare… se stessi>. E nulla si è tentato o pensato per il futuro! Né di realizzare quanto già programmato e di acquisire i finanziamenti “prenotati” per “strutture e servizi” (nemmeno proteste dopo l'esclusione Cipe della Pecorone-Candela!); né di far funzionare al meglio poli di formazione e spesa come l'Unibas, a suo tempo voluti per lo sviluppo; né d'investire in chiave non-assistenziale la manna petrolio. Insomma, niente programmazione o realizzazioni di quanto impostato: cioè, niente Politica! Perciò ora lo spopolamento, causa evidente della soppressione dei posti e della chiusura di scuole, tanto dannosa per il futuro quanto quella delle “fabbriche” per la tenuta sociale! A questo punto, occorrerebbe tentare qualcosa per sottrarsi alla <soluzione finale>. Visto il calo delle nascite, con progetti straordinari di accoglienza in distretti formativi con giovani qualificatipartendo dai ricongiungimenti familiari-e con le risorse oggi sprecate. Dal FSE al petrolio, dalle tantissime case vuote, molte rifatte col sisma, a laureati e diplomati. Previa riflessione, corale ed approfondita, come richiesto dalla complessità di una situazione nè dato naturale o destino fatale, né invenzione esclusiva di governi centrali. Ma dov'è la condizione politico-culturale per affrontare nostre precise responsabilità, per una “politica” che non coincida con la razzia di voti?

UNA CULTURA DA SALVARE

LA POLITICA DEL “CHI”: “PER CHE COSA”

di GAETANO DE FILIPPO NON tutto ciò che è americano è bello e buono. La grandezza di un popolo, oltre che per ciò che rappresenta e riesce a fare, passa anche dal suo orgoglio; dal suo senso di appartenenza; dalla consapevolezza di avere una storia, una cultura, delle tradizioni, degli usi e dei costumi; dall’esserne fiero, rispettarli e farli rispettare, custodirli gelosamente, esercitarli e trasmetterli alle generazioni future. Chi non ha rispetto di questi valori elementari, non ha dignità. Chi non riconosce e tutela le proprie radici, la propria storia, il proprio passato, non ha futuro. Si è assistito, negli ultimi tempi, ad un progressivo disconoscimento della nostra cultura. Si è voluto mangiare alla maniera americana, si è gradito ascoltare musica anglosassone, ci è piaciuto vedere film statunitensi, ci si è voluti vestire in maniera massiva ed anonima, spesso con i colori a stelle e strisce. Tutto ciò, non per una reale convinzione, ma perché sembrava più trendy, faceva più moda. Ci stiamo progressivamente accorgendo che: la nostra cucina è tra le più buone al mondo per gusto, qualità organolettiche e nutrizionali e che è anche tra le più equilibrate e sane; la musica anglosassone è troppo distante dai nostri gusti e che noi italiani, oltre al sound, abbiamo necessità di un testo che ci trasmetta emozioni e messaggi; per le ambientazioni, gli stili di vita ed il substrato culturale e sociale, la cinematografia di oltre oceano non rispecchia i nostri modelli di vita; la moda italiana è tra le prime al mondo per creatività, buon gusto e sobrietà, per cui non abbiamo da imparare da nessuno, semmai possiamo insegnare come ci si veste. Analogo discorso lo si può fare riferendoci alla crisi degli istituti finanziari e creditizi americani. A tal proposito devo rimarcare che per de-

cenni ho sentito ripetere che le nostre banche non sapevano fare il loro mestiere e che erano indietro anni luce rispetto a quelle Usa che finanziavano “l’idea”. Le nostre, invece, erano sempre alla ricerca di solide garanzie che presidiassero il proprio credito. Quelle statunitensi finanziavano l’acquisto della casa anche per importi eccedenti il prezzo d’acquisto ed il valore dell’immobile. Le nostre, al contrario, applicavano scarti variabili tra il valore dell’immobile o il prezzo di costruzione e l’importo del mutuo. Alla luce di tali accadimenti che hanno messo in crisi l’intero il sistema finanziario americano, che hanno visto il fallimento di colossi del mondo creditizio ed hanno costretto il governo americano a significativi interventi di ricapitalizzazione, che peraltro peseranno pesantemente sull’intera collettività, mentre le banche italiane sono state appena sfiorate dalla crisi, per cui il nostro governo ha deciso interventi di facciata più che di sostanza, ritengo che vada doverosamente rivisto, anche in questo contesto, il giudizio di merito, che addirittura andrebbe capovolto: sono i banchieri ed i bancari italiani che hanno saputo e sanno fare bene il loro mestiere e non altri. Esse, peraltro, sono imprese e non enti di beneficenza e non possono essere sensibili a sollecitazioni politiche o principi umanitari. Il credito va erogato nelle forme tecniche e nei limiti del merito creditizio del richiedente, nell’interesse del sistema e del richiedente stesso. Se hanno richiesto e continuano prudenzialmente a richiedere solide garanzie reddituali e patrimoniali a presidio dei loro crediti, lo fanno non solo per salvaguardarsi come aziende, ma soprattutto per tutelare i soldi dei risparmiatori. Ciò nel rispetto del principio, anch’esso tutto italiano, che le cose altrui vanno custodite e tutelate meglio delle proprie.

ASSUNZIONI MARSICO VITA SPIEGHI AI CITTADINI CI meraviglia e nel contempo ci lascia interdetti l'intervento sul “Quotidiano della Basilicata” del consulente dell'ufficio staff del sindaco, che accusa, un suo stesso collega, trattandosi anch'esso di un pubblicista, di superficialità. Il giornalista in questione ha invece prodotto nella opinione pubblica l'esatta dimensione del problema e cioè la scarsa considerazione delle Istituzioni e dell'amministrazione comunale di Marsiconuovo e in particolare del sindaco Vita, nei confronti del più grande dei problemi: la disoccupazione. Siamo anche noi convinti della professionalità e conoscenza del lavoro del collaboratore del sindaco, ma siamo altresì sicuri che dieci, cento e altri mille giovani di questa regione e non solo avrebbero potuto svolgere le stesse funzioni. Sfugge al responsabile dello Staff del sindaco che i fondi relativi alle Royaltis hanno sicuramente fini diversi rispetto a quelli che per le quali sono state in parte utilizzati e cioè per un contratto di collaborazione con un ex dipendente del Comune, in pensione, e per l'incarico dato dall'amministrazione ad un ingegnere, libero professionista e docente allo Scientifico di Marsiconuovo. Ci aspettavamo invece che proprio il sindaco Vita, avrebbe dovuto avvertire l'esigenza di rispondere ad un articolo che per quanto ci riguarda è di altissimo spessore e soprattutto fornito di argomentazioni e non come si afferma il frutto di una sommaria dettatura. D'altronde, se lo stesso La Regina ha scritto numeri, date e ha perfino evidenziato errori nelle delibere di giunta, significa che una copia dei documenti sono in suo possesso e sono stati utilizzati in maniera saggia, onesta come solo un giornalista delle migliori tradizioni è in grado di fare. Dal canto nostro aspettiamo ancora di capire perché i fondi del petrolio, siano stati utilizzati in questo modo e non con l'obiettivo che prevede l'accordo e cioè: di garantire un supporto tecnico alle amministrazioni comunali, per velocizzare l'iter tecnico degli interventi finanziati nell'ambito del Programma Operativo Val D'Agri. Pertanto vorremmo che il Sindaco Vita, che passando dal PD al PDL ha tradito tutti quegli elettori che nel 2007 hanno votato la sua lista, spiegasse anche ai cittadini che fine hanno fatto i 150 posti che sono stati il cavallo di battaglia della sua campagna elettorale e di cui oggi non vi è nessuna traccia: ma solo due consulenze esterne conferite senza attivare nessun criterio di selezione. Consiglieri di minoranza di Marsiconuovo

di VITO BUBBICO segue dalla prima E la definizione del “chi” candidare è, oramai, appannaggio (a destra e a manca) di un ristretto gotha e completamente avulso da un qualsiasi ragionamento e condivisione, non diciamo di massa, ma nemmeno di quegli organismi partitici all'uopo preposti. Questi ultimi sono chiamati a ratificare decisioni in altre stanze assunte. Decisioni che appaiono sempre più funzionali esclusivamente agli interessi delle singole carriere di chi siede ai vertici della piramide, piuttosto che in funzione della reale idoneità di ognuno rispetto al ruolo che dovrebbero ricoprire una volta, eventualmente, eletto. Sono state settimane estenuanti per gli addetti ai lavori, chiusi nelle stanze e, pertanto, apparsi ancor più “separati” del solito dalla vita reale. Settimane spese in conciliaboli tesi a definire equilibri su nomi che i cittadini e gli stessi iscritti ai partiti hanno potuto apprendere da indiscrezioni o dalle cronache dei giornali. Persino i quadri dirigenti medio bassi sono tagliati fuori da questo circuito decisionale. Il segretario cittadino di Matera di un importante partito di governo regionale, il primo maggio scorso, alla richiesta di notizie sul tema da parte di un proprio iscritto, ammetteva sorridendo candidamente che nemmeno a lui era dato sapere le cose prima che accadessero. Come se fosse la cosa più normale di questo mondo. Sappiamo, purtroppo, che i partiti sono da tempo involucri vuoti, utili solo a fare da logo elettorale, sebbene non smettiamo di sperare che un barlume di amor proprio da parte di chi è stato messo lì a svolgere un ruolo contribuisca ad invertire questa indecorosa e umiliante situazione. Ma evidentemente i tempi non sono ancora maturi per le schiene dritte e per una politica restituita alla partecipazione attiva. Chissà quando e se lo saranno mai. E' incredibile come una situazione simile, oggettivamente scandalosa sotto il profilo democratico, provochi al massimo qualche arrendevole sorrisino beffardo. Come meravigliarsi, d'altronte, se nel contempo capita che chi è stato eletto in modo plebiscitario a guidare e costruire il più grosso partito di governo regionale, nel bel mezzo dell'opera rinuncia al suo ruolo superpartes per buttarsi nella mischia, riducendosi a parte in causa. Certificando con ciò l'abdicazione ad un ruolo regolatore importantissimo, una sconfitta e una fuga da un impegno evidentemente ritenuto non più sostenibile, sulla stessa scia del Walter nazionale. Peccato. Questi, poi, sono anche i tempi in cui la transumanza da uno schieramento ad un altro è diventata una moda da praticare impunemente, vestendo alla bisogna la casacca che fa più pendant con il proprio tornaconto. Certo, fa specie vedere soci fondatori del PD, attuali consiglieri regionali regolarmente eletti nelle file del centro sinistra, ex assessori e amministratori locali sempre di quest'area fare il salto della quaglia verso il centro destra. Tutto rigorosamente “motivato” con nobilissime affabulazioni. Ovviamente. C'è una spavalderia in questi atteggiamenti che sottende un'assoluta mancanza di timore a saggiare fino a che punto l'elettore lucano (di destra e di sinistra) sia rotto ad ogni schifezza. Davvero siamo giunti in

questa terra ad un livello così basso in cui gli elettori sono pronti a bersi tutti i miscugli che gli vengono propinati? A giudicare dalla sfrontatezza di tanti scafati personaggi sembrerebbe proprio di sì. Ma sarà, ovviamente, il risultato elettorale a dirci quanto la furbizia di costoro incrocerà, per davvero, la presunta ingenuità di chi andrà a votare. Una storia a parte l'ha riservata la telenovela della candidatura del centrosinistra alla provincia di Matera. Infatti, mentre quella di Potenza è andata nella direzione inizialmente indicata di Lacorazza, nella città dei sassi si è passati da uno psicodramma collettivo (il niet di Maria Antezza e il tira e molla che n'è seguito) ad una soluzione (quella del “civico” Franco Stella) che sembra portare con se (nonostante l'apparente improvvisazione dell'operazione) l'unico abbozzo di ragionamento espansivo del centro sinistra lucano. Una compagine che appare sempre più votata a cedere le armi ai propri avversari se non si ricompatterà rapidamente, aprendosi nel contempo alla società e rinnovando la propria proposta di governo. La candidatura di Stella porterebbe in dote ampi pezzi di quell'aggregato “apolitico” delle liste civiche che si costituì in occasione delle elezioni comunali di Matera e che fu determinante nella vittoria di Buccico. Liste da quest'ultimo deluse. Se costoro dovessero confermare anche in quest'occasione, seppure in parte, il precedente riscontro elettorale, si allargherebbe il campo del centro sinistra materano aprendo scenari inediti nella stessa città e consentendo di guardare con più serenità da questo versante ai futuri appuntamenti regionali. Ma questo “incontro” con Stella, nonostante carico di tali potenzialità, non è gradito all'ala sinistra dello schieramento che ha pur governato con Nigro e ancor prima con Carelli. Certo è una questione di gusti, legittimi per carità, sebbene non se ne comprenda proprio la sottigliezza. Da tali forze minoritarie della (ex) coalizione più che (velleitariamente) concentrarsi sul “chi”, ci si sarebbe aspettato un più stringente pressing sul “che cosa” (da sinistra) inserire nel programma. Ma tant'è. Il dado sembra tratto e RC, Mps, Pdci e SD correranno da soli. Intanto, in attesa che la “muina”sul “chi”finisca definitivamente (anche nei singoli collegi), non resta che registrare amaramente quanto per tutti gli attori in campo il “che cosa” sia solo un dettaglio della partita. Certo qualche straccio d'intenti è apparso qua è là. Anche perché, diciamola tutta, redigere un programma qualsiasi è una pratica burocratica da sbrigare obbligatoriamente, per legge, dovendone depositare il testo insieme alle candidature a presidente della provincia o a sindaco. Ma ci sarebbe piaciuto vedere la stessa verve posta sul “chi” anche sulle cose da fare. Evidentemente siamo noi che abitiamo un mondo alla rovescia, se ci ostiniamo a pensare che sarebbe stato più serio discutere prima il “che cosa” e poi il “chi” fosse più adatto a farlo. Abbiamo sicuramente torto, ma continuiamo a sospettare che sia sempre un grave errore sottovalutare l'intelligenza degli elettori: quelli che poi alla fine nel segreto dell'urna decideranno e quelli che, peggio ancora, sconfortati, potrebbero al seggio addirittura non recarsi per nulla.

UNA DOMENICA BESTIALE IN TV CHE domenica bestiale, si potrebbe cantare se si avesse voglia di prenderla alla leggera. Ma alla leggera non tanto, perché chi fruisce della tv pubblica paga un canone, e avrebbe il minimo diritto di assistere a cose interessanti. L'interesse ci sarebbe pure nell'Arena della Domenica in (Rai 1), uno spazio condotto pessimamente con la velleità di riprendere e forse approfondire tematiche care a Report (quella sì che è informazione): questa domenica 3 maggio in onda gli sprechi, la ferrovia di Matera mai conclusa ed altro. La conduzione di Giletti si sforza di tenere a bada un confronto chiassoso con ragionamenti mai conclusi per irritanti interruzioni. A seguire la conduttrice di un'altra arena, più composta benché seduti su sei postazioni con ospiti più mirati. Ma è lei, la conduttrice, Monica Setta, a sedere in maniera scomposta, ad offrire grazie di cellulite inconsapevolmente (?) mostrate con abiti sempre più succinti. Non che questo scandalizzi, no, ma è l'inopportunità dello sfoggio, di giorno, a quell'ora cara alla famigliola riunita, una lieve sconcezza che appare (appunto) imbarazzante, sebbene il regista riprenda spesso con campi lunghi. Eppure da mesi va avanti e va bene per chi trasmette, va bene per chi assiste. Momento clou del pomeriggio da incorniciare quando si vira verso Rai 2, (Quelli che il calcio) padrona di casa da un lustro è la Ventura con ospiti come sempre reclamisti-

ci: peggioramento a vista dai tempi di Fazio. Ma tant'è. Un Bagaglino targato Rai 2, con l'aggiunta della polemica finale per il gol annullato al suo Torino, e lei che si inalbera visibilmente come un tifoso qualunque. Ma quel che opprime il pomeriggio, ineguagliabile per vergogna, è l'apparizione della Alda D'Eusanio, a promuovere (come si fa per i detersivi) il suo programma in prima serata del lunedì. Quale tracotanza, che spudoratezza nel pubblicizzare le meteore che ospiterà, un programma che altri in questi anni hanno tentato di portare in tv. E così la rediviva “vedova di Craxi” (come chiamavano in quegli anni la D'Eusanio) conclude la sua performance cercando di intonare con il cantante caro al premier “Resta cumme”, richiamando più volte Veronica ai suoi doveri. Una implorazione alla moglie (ora ex, ma chi se ne frega) del premier: “Ti prego Veronica”, strisciante evocazione che ci ripiombava negli anni bui della Milano da bere. Questo e altro danno in pasto una qualunque domenica pomeriggio in tv. Con un canone imposto, per giunta. Ma dov'è il Garante, dov'è il tanto invocato controllo per la qualità? D'Eusanio e affini sono sempre lì. Con tutto il bestiario scacciapensieri. Mimmo Abate, Armando Bronzi, Raffaele Mele, Armando Lostaglio Michele Tito, Gianfranco Tramutola, Vincenzo Uva

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Martedì 5 maggio 2009


Italia / Mondo

Martedì 5 maggio 2009

Il commissario Almunia fiducioso nonostante i dati siano neri

Rafforzati i controlli negli Usa

Ue: peggiorano i conti italiani ma la risposta alla crisi è buona

Obama stringe su evasori e paradisi fiscali

di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES – «Non siamo più in caduta libera»: il commissario europeo agli Affari economici e monetari, Joaquin Almunia, nel giorno in cui presenta le previsioni economiche più cupe della storia della Ue, lancia per la prima volta da mesi un messaggio di speranza. «Non si può ancora dire che stiamo uscendo dalla crisi – spiega – perché siamo nel mezzo di una recessione grave e profonda». Ma si stanno manifestando «segnali positivi» come non accadeva da tempo. La parola d’ordine, comunque, è «prudenza». Le nuove stime, in effetti, sono di quelle da far tremare i polsi: il Pil di Eurolandia e dell’intera Ue nel 2009 crollerà al -4%. E, nonostante una graduale ripresa, ci sarà il segno meno anche nel 2010 (-0,1%). Di conseguenza la disoccupazione è destinata a salire il prossimo anno intorno all’11% (10,9% nell’Ue-27, 11,5% nella zona euro), con migliaia di posti di lavoro destinati ad andare in fumo. Tutti i principali Paesi di Eurolandia sono in recessione, a partire dalla Germania, che per Bruxelles chiuderà quest’anno con un -5,4%. Anche per l’Italia il Pil 2009 è stato rivisto drasticamente al ribasso: -4,4%, «il calo più forte da parecchi decenni». Ci sono comunque segnali – sottolinea la Commissione Ue – che lasciano intravedere «una certa stabilizzazione dell’attività economica nei prossimi mesi». Per questo si prevede una timida crescita dello 0,1% nel 2010. «Situazione estremamente grave» anche sul fronte dei conti pubblici, con i deficit di tutti Paesi della zona euro sopra il 3% quest’anno. Deficit che nel 2010 si aggraveranno ancor di più, per effetto dei piani anticrisi adottati. Non fa eccezione l'Italia, il cui disavanzo salirà al 4,5% nel 2009 e al 4,8% nel 2010.

Niente a che vedere con Berlino, Parigi e Madrid, che nel 2010 avranno disavanzi pari rispettivamente al 5,9%, 7,0% e 9,8%. Il nostro Paese, però, vedrà il debito pubblico risalire ai livelli della fine degli anni '90, balzando oltre il 116% il prossimo anno. La Commissione Ue, comunque, non ha per il momento intenzione aprire procedure di infrazione per deficit eccessivo per quei Paesi come il nostro che sforeranno il 3% nel 2009. E riconosce come in Italia «la relativa solidità del sistema bancario e la prudente risposta di bilancio data dal governo al rallentamento economico hanno finora contenuto l’impatto negativo della crisi sulle finanze pubbliche». Un passaggio che è stato molto gradito dal ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, giunto nel pomeriggio a Bruxelles per la riunione dell’Eurogruppo. «Ci riconosciamo nei numeri della Commissione europea e siamo molto soddisfatti soprattutto per le parole di apprezzamento sulla sana e prudente gestione del bilancio», ha detto. Il ministro non ha risparmiato una stoccata a chi negli ultimi giorni ha criticato le stime del governo, sostanzialmente in linea con quelle di Bruxelles: «Se l’opposizione avesse prima letto il rapporto della Commissione europea forse avrebbe evitato l'ennesima inutile polemica. Prima si legge, poi si parla», ha aggiunto, ribadendo come in questo periodo sia «complicato dare i numeri, perchè hanno un margine di incertezza molto elevato. E non ha molto senso metterli in un documento ufficiale. È solo un atto dovuto». Ora le nuove stime della Commissione Ue sono sul tavolo dei ministri finanziari europei. Stasera sono riuniti a Bruxelles quelli dell’Eurogruppo. Oggi sarà la volta dell’Ecofin.

BARACK Obama, all’attacco di paradisi fiscali ed evasori, annuncia norme più stringenti, attuate anche grazie a un rafforzamento del numero dei controllori. Obiettivo: interrompere le pratiche «illegali», che consentono ad alcune imprese e a ricchi americani di evadere il fisco utilizzando «scorciatoie perfettamente legali contenute in un codice delle imposte scritto da lobbysti per tutelare interessi particolari». Le nuove norme, che anche se approvate dal Congresso non entreranno in vigore prima del 2011, faranno risparmiare al governo 210 miliardi di dollari, da utilizzare – spiega il presidente americano – per ridurre il deficit, alleggerire il carico fiscale sulle famiglie di lavoratori e concedere agevolazioni alle imprese che creano innovazione e occupazione in America. Un annuncio, quello di Obama, che arriva mentre è in corso da mesi un contenzioso fra la giustizia americane e la banca svizzera Ubs: oggetto del braccio di ferro, i nomi degli americani che hanno evaso le tasse attraverso i paradisi fiscali. L’intervento punta a «ristabilire equilibrio e giustizia nel codice delle imposte»: «ci vorrà del tempo per riparare i danni causati da norme introdotte dalle lobby, ma con le misure che annunciamo oggi iniziamo a lottare contro gli americani che violano le leggi o le interpretano a loro convenienza». Le misure presentate prevedono il blocco della pratica che consente alle aziende, soprattutto multinazionali, di nascondere

all’Internal Revenues Service (Irs) il ruolo giocato dalle controllate estere nel far defluire gli utili verso giurisdizioni a regime fiscale particolarmente favorevole. Dall’abolizione di tale pratica il governo stima di far rientrare nelle casse dello stato circa 95,2 miliardi di dollari in 10 anni. Obama dice stop anche ad alcune agevolazioni fiscali che favoriscono la creazione di lavoro all’estero: l’abolizione delle deduzioni si tradurrà, in dieci anni, in risparmi per 103,1 miliardi di dollari: di questi 74,5 miliardi potrebbero andare come «credito d’imposta permanente per investimenti in ricerca e innovazione negli Usa». Per svolgere al meglio i propri compiti e aumentare i controlli, la squadra dell’Irs sarà potenziata con 800 assunzioni. «A nessun piace pagare le tasse, soprattutto in tempi di crisi. Ma la maggior parte degli americani rispetta gli obblighi. Molti cittadini e imprese adempiono ai loro obblighi ma ci sono altri che non lo fanno, aiutati da un codice delle imposte» non più adeguato, mette in evidenza Obama, affiancato dal segretario al Tesoro Timothy Geithner. «Diciamo basta ad agevolazioni indifendibili e alle scappatoie che consentono ad alcune società e ai cittadini abbienti di evadere le regole che osservano tutti gli altri americani», spiega Geithner, sottolineando come «sfortunatamente gli Usa abbiano un codice fiscale che consente alle aziende che investono e creano occupazione, fuori dai confini, dei vantaggi competitivi».

«I ricchi evadono grazie a scorciatoie legalizzate»

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ENEL

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Opere bloccate al Sud «CI SONO opere per 3 miliardi di euro bloccate, tutte concentrate nel Sud». Lo ha detto l’amministratore delegato dell’Enel Fulvio Conti, a Palermo, al convegno “2007-2013. Ultima occasione”. Conti ha citato gli esempi degli impianti da realizzare a Rossano Calabro, Mercure e Porto Empedocle. Riguardo a quest’ultima opera, un rigassificatore, Conti ha detto: «Dopo 5 anni abbiamo otte-

nuto il via libera che autorizza l’investimento. Adesso manca solo un aspetto formale per la mancata firma dell’assessore regionale all’Industria al quale rivolgiamo un appello: questa è un’opera di fondamentale che potrà approvvigionare non solo la Sicilia». Conti si è anche rivolto agli amministratori locali «affinchè arriva un sì o un no che sblocchi la paralisi amministrativa».

A marzo -3,9% rispetto all’anno scorso

Punta agli Stati Uniti

Crollano i prezzi alla produzione dei prodotti industriali

Barilla resiste alla crisi Il fatturato è in crescita

CROLLANO i prezzi alla produzione dei prodotti industriali: a marzo sono diminuiti dello 0,6% rispetto a febbraio e del 3,9% rispetto allo stesso mese del 2008, sulla base dei dati diffusi dall’Istat e relativi al nuovo indice che comprende i beni venduti sul mercato estero ed interno. Guardando al solo mercato nazionale, i prezzi hanno segnato un calo ancora maggiore, che ha raggiunto un -0,7% nel confronto mensile ed un -4,6% nel confronto annuo; a livello tendenziale, è stata la flessione più forte dal 1991. Per quanto riguarda, invece, i beni venduti sul mercato estero, l’indice ha segnato un calo congiunturale, rispetto cioè al mese precedente, dello 0,2% e del 2% rispetto all’anno scorso; quest’ultimo risultante da una diminuzione dello 0,8% rilevata per la zona euro e del 2,9% per quella non euro. Sempre a marzo, i prezzi al consumo hanno invece segnato un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso mese dell’anno scorso,

mentre a livello congiunturale sono cresciuti dello 0,1%. In generale, a sostenere la discesa dei prezzi alla produzione, che si formano cioè nel primo stadio di commercializzazione, lo scorso mese è stato soprattutto l'andamento del raggruppamento energia. A livello settoriale, il calo tendenziale più ampio si è registrato per la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-33,7%). Tornando ai raggruppamenti principali di industrie, l’indice dei prezzi alla produzione riferito all’insieme dei prodotti venduti sul mercato interno ed estero ha segnato, nel confronto annuo, incrementi per i beni di consumo (+0,1%) e i beni strumentali (+0,9%) utilizzati per la produzione di altri beni, come macchinari e mezzi di trasporto; mentre ha registrato diminuzioni per i beni intermedi (-3,8%) e l’energia (-16,2%). Nella media degli ultimi tre mesi (periodo gennaio-marzo), l'indice è diminuito del 2,9% rispetto ai tre mesi precedenti.

BARILLA resiste alla crisi con un fatturato nel 2008 in crescita del 6,8% a 4,5 miliardi di euro e per il prossimo futuro punta a crescere soprattutto negli Usa. Intanto snellisce la holding per tornare ad avere una vocazione più industriale. Il nuovo capitolo per il gruppo di Parma si concretizza con l’uscita dell’amministratore delegato, Robert Singer, che rimarrà peraltro come consigliere indipendente nel cda della società operativa Barilla G. e R. F.lli. L’addio dell’ex direttore finanziario di Gucci (con lui uscirà dall’azienda anche Marco Biagioni, direttore finanziario di Barilla Holding) arriva dopo cinque anni e a conclusione della controversia con il Banco popolare (l'accomandita di famiglia Gelp ha un debito di 506 milioni di euro nei confronti dell’istituto veronese da rimborsare entro luglio 2020), nata in seguito all’acquisizione nel 2002 della tedesca Kamps e della francese Harry's.

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24 ore in Basilicata

Borse di studio, servizi e alloggi al centro dell’incontro tra Ful, Ardsu, sindacato e Regione

Unibas, studenti in prima linea De Filippo s’impegna sui contributi e Di Pilato sull’apertura della mensa di Matera POTENZA - Cento per cento studenti. Ovvero studenti che possono dirsi tali perché rispettati in tutti i loro diritti. Basta con le problematiche riguardanti l’erogazione delle borse di studio, la situazione delle case dello studente e la mancanza di assistenza sanitaria per gli studenti fuori sede. E’ questo quello che chiedono i rappresentanti della Ful (Federazione universitari lucani), durante l’incontro con il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il direttore dell’Ardsu (Azienda regionale per il diritto allo studio universitario), Giovanni Di Pilato e il segretario generale della Cgil Basilicata, Antonio Pepe. «La Regione ha preso atto delle problematiche sottoposte – commenta De Filippo – e si è presa l’impegno politico di voler risolvere le situazioni di disagio che caratterizzano la vita degli studenti dell’Università della Basilicata. Dobbiamo tutti fare di più. Ho ricevuto molte mail di sollecitazione da più parti per risolvere i problemi legati ai servizi agli studenti e alle strutture che li ospitano, che spesso hanno appena i requisiti minimi di adeguatezza. Come Regione abbiamo molto a cuore lo sviluppo dell’Ateneo lucano e sono orgoglioso della legge regionale che prevede lo stanziamento di 5 milioni di euro all’anno per l’Università (a fronte dei 30 milioni di euro all’anno erogati dallo Stato). In realtà è lo Stato che ha competenza in materia “università”, ma noi

Caso Colella Anche De Magistris tra i testimoni rigettati

La professoressa chiede il trasferimento del processo Ottavio Romanelli, Giovanni Di Pilato, Antonio Pepe e il presidente della Regione Vito De Filippo. (f. Mattiacci)

come Regione abbiamo sempre creduto nella necessità di investire risorse per far valere il diritto allo studio. Posso dire, fin da ora, che ci impegneremo a garantire il fabbisogno sulle borse di studio». Si è parlato anche della possibilità di agevolare gli studenti con il cosiddetto «Prestito Ponte» (un prestito a tasso zero compreso fra i 5.000 e i 7.000 euro all'anno), ma il direttore dell’Ardsu ha fatto ritornare tutti con i piedi per terra. «E’ bene - ha commentato Di Pilato – far partire un progetto quando si è sicuri di avere le risorse necessarie per poterlo portare avanti in modo efficiente (disporre delle professionalità giuste per dare informazioni o istruire le pratiche). Al momento l’Ardsu ha forti carenze strutturali, organizzative e di personale». E la situazione degli alloggi? «Attualmente abbiamo 3 residenze attive. C’è da dire che nessuna di

queste strutture è nata come “casa per studenti”, ma si tratta di edifici adattati all’occasione. Il problema degli alloggi rimane una nostra priorità. Al momento abbiamo 161 posti (3 dedicati a portatori di handicap), di cui 146 occupati e, quindi, una quindicina disponibili tra le tre residenze. La sicurezza è al centro delle nostre attività: preferisco che ci sia un postoletto in meno, ma sicuro». E la mensa di via Racioppi a Potenza e quella di Matera? «Ci impegneremo a far rispettare i parametri di qualità, quantità e rotazione dei pasti. Per l’apertura manca il certificato dei Vigili del Fuoco. Riguardo la situazione a Matera (la mensa doveva essere funzionante già da 2 anni), si dovrebbe aprire nel giro di qualche settimana. La Ful, inoltre, chiede trasparenza all’Ardsu sui bilanci, sollecitando di pubblicarli anche sul sito internet. Anna Maria Calabrese

POTENZA - Doveva essere il giorno del suo grande accusatore, Antonio Tamburro, magnifico rettore dell’Università di Basilicata, seduto al banco dei testimoni. Invece lei, Albina Colella, imputata per concussione ed estorsione, ha proposto istanza per trasferire il processo in un’altra sede, e il collegio del Tribunale di Potenza ieri mattina non ha potuto far altro che sospendere il dibattimento in attesa della decisione della Corte di cassazione. Dice Colella: «Gravi circostanze ambientali determinate dalla situazione in cui versano gli uffici giudiziari di Potenza, investiti dall’inchiesta “Toghe lucane”, tali da determinare motivi di legittimo sospetto sull’imparzialità dei giudici». Questo è quanto. Quindi tutto rinviato a data ancora da destinarsi. La storia comincia nel 2002. Albina Colella è una professoressa di geologia: ha un curriculum accademico invidiabile, e una lunga carriera alle spalle. Dirige il Dipartimento di scienze geologiche dell’Unibas, e si occupa tra le altre cose dello studio dei fenomeni costieri e alluvionali. In quei giorni viene approvato il Piano di assetto idrogeologico della Basilicata, che è un’importante strumento di programmazione territoriale, che prevede vincoli ambientali molto stretti tra cui la totale inedificabilità delle aree a rischio di inondazione da parte di fiumi. Qui la vicenda comincia a intrecciarsi con quella del Centro turistico ecologico integrato, comunemente noto col nome di “Marinagri”, perché i responsabili presentano una variante rispetto al progetto

Controlli dei Nas

Concorso

Oli esausti nei ristoranti del Sud In Basilicata 58 ispezioni

Pubblicato il bando “Antichi mestieri creano l’impresa”

NAPOLI – Oli alimentari esausti, e dunque potenzialmente pericolosi, utilizzati nei ristoranti e nei fast-food di diverse regioni italiane: è quanto hanno accertato i carabinieri del Nas, indagando su una prassi diffusa nel Sud del Paese. In ben 90 locali (dei 500 controllati) le norme relative all’impiego del'olio non vengono rispettate. Le verifiche sono avvenute fra i mesi di marzo e aprile del 2009 in Campania, Molise, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia. Sotto osservazione sono finite pizzerie, paninoteche, friggitorie, pub e fast-food. Le ispezioni hanno portato alla denuncia di 103 titolari di esercizi pubblici, il sequestro di circa 25 tonnellate di derrate alimentari detenute in cattivo stato di conservazione, la chiusura di 6 attività commerciali, la contestazione di 84 violazioni amministrative e la contestuale segnalazione alle

competenti autorità sanitarie per i provvedimenti di propria pertinenza. Il valore delle strutture e della merce sequestrata ammonta ad oltre 4 milioni di euro. La normativa di riferimento del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, stabilisce i limiti di deterioramento di oli e grassi per l’alimentazione. Limiti spesso superati, secondo quanto emerso dall’operazione diretta e condotta dal comando gruppo carabinieri per la Tutela della Salute di Napoli che coordina e dirige i Nas del Sud-Italia. In particolare è stato rilevato un ampio ricorso all'utilizzo di olio di semi di soia e di palma ed un limitato uso di olio di oliva e di semi di qualità. Per quanto riguarda la Basilicata sono state effettuate 58 ispezioni e prelevati altrettanti campioni rilevando 16 oli non regolamentari.

POTENZA - Da qualche giorno è stato pubblicato sul sito del consorzio “La città Essenziale” il bando per la selezione dei candidati al progetto di formazione "Gli antichi mestieri creano l'impresa" gio. Il progetto presentato a fine marzo e finanziato da Fondazione per il Sud, si pone come obiettivo lo sviluppo socio-economico dell’area materana, attraverso il recupero della figura del “MeST”, ossia il maestro artigiano, la cui formazione avveniva sul campo mediante la trasmissione di esperienze e saperi acquisiti nelle botteghe di altri maestri artigiani. L’iniziativa, partendo proprio dalla figura del MeST, intende dar vita ad un processo di valorizzazione del territorio attraverso la diffusione commerciale di manufatti e altri prodotti tipici legati alla tradizione locale - la lavorazione della ceramica, della cartapesta, del tufo e l’arte ora-

fa - con la realizzazione di un’apposita officina di produzione artigianale. L’iniziativa portante del progetto è la creazione di un nucleo professionale e di una “officina” che integri le competenze necessarie a progettare contestualmente lo sviluppo dei canali commerciali per i prodotti, la prototipizzazione e l’ingegnerizzazione delle relative fasi produttive. Coloro che supereranno le selezioni seguiranno un corso di 624 ore suddivise tra 164 ore di formazione in aula e 460 di attività laboratoriali. Le lezioni che si terranno presso la sede del consorzio La Città Essenziale di Matera inizieranno a fine maggio 2009 e termineranno a gennaio 2010. Il corso è riservato a 20 partecipanti e a 10 uditori, i quali si affacceranno al mercato del lavoro attraverso il modello della cooperativa sociale di tipo B. Informazioni sul sito www.lacittaessenziale.it.

originale, e l’Autorità di Bacino si rivolge a un ingegnere del Dipartimento di ingegneria e fisica, che la fa approvare poco tempo dopo. In pratica, secondo la professoressa Colella: qualcuno spende il nome dell’Università di Basilicata, mentre al suo interno c’è almeno una persona che continua a pensarla in maniera diversa. A Marzo il professor Tamburro, che non è rettore ma solo presidente di scienze dell’università, denuncia Albina Colella per alcuni episodi di malversazione. I carabinieri conducono le indagini sotto la guida del colonnello Pietro Gentili, e nel 2004 per la professoressa arrivano i sequestri, gli arresti domiciliari, e infine la sospensione da tutti gli incarichi. Il colonnello a novembre si congeda dall’Arma, e diventa il responsabile della sicurezza di Marinagri. Albina Colella aspetta, poi a un certo punto si presenta dentro gli uffici del pm Luigi De Magistris. Lei la definisce «una collaborazione». E Marinagri finisce due volte sotto sequestro. «Uno dei motivi che hanno portato alla decisione di presentare questa istanza di rimessione a un’altra sede del processo è stata la drastica riduzione del numero di testimoni che sono stati richiesti dalla difesa, da quarantotto a otto, e il rigetto tra tanti delle testimonianze proprio dell’ex pm Luigi De Magistris nonché del capitano Pasquale Zacheo». Si tratta di un complotto ordito ai suoi danni, lei n’è convinta. Di sicuro nel Palazzo di giustizia di Potenza il nome di De Magistris evoca ancora brutti ricordi. Leo Amato

AVVISO BANDO DI GARA Si rende noto che Acquedotto Lucano S.p.A. ha indetto una procedura aperta per l’affidamento dell’appalto avente ad oggetto l’esecuzione dei “Lavori di potenziamento e di razionalizzazione dell’Acquedotto del Frida – 1° lotto funzionale”; luogo di esecuzione: comuni di Francavilla in Sinni (PZ), Noepoli (PZ), Craco (MT), Ferrandina (M MT), Montalbano Jonico (MT), Tursi (MT). Importo complessivo dell’appalto: € 20.238.138,55 (IVA esclusa), di cui €19.622.295,92 per lavori soggetti a ribasso e € 615.842,63 per l’attuazione dei piani di sicurezza (non soggetti a ribascheOG6 scadrà il 14 mag– cll. VIII. so). Categoria prevalente: Criterio di aggiudicazione: prezzo più basso determinato mediante ribasso sull’elenco prezzi posto a base di gara ai sensi dell’art. 82, comma 2 lettera a), del D. Lgs. 163/2006. Finanziamento: l’opera è finanziata con fondi stanziati dal Ministero delle Infrastrutture. Indirizzo al quale inviare le offerte: Acquedotto Lucano S.p.A.. - via Pasquale Grippo s.n.c. - 85100 Potenza. Termini di presentazione delle offerte: ore 13.00 del 24/06/2009 per la consegna tramite servizio delle Poste S.p.A. (raccomandata o posta celere); ore 13.00 del 22/06/2009 per la consegna a mano o tramite agenzia di recapito presso l’ufficio protocollo di Acquedotto Lucano S.p.A.. La prima seduta pubblica, per l’apertura e l’esame dei plichi, è fissata per le ore 9:000 del giorno 02/07/2009 presso la sede di Acquedotto Lucano S.p.A. sita in via Pasquale Grippo a Potenza. Il bando di gara è stato strasmesso per via elettronica alla Commissione della Comunità europea in data 22/04/2009. Il bando è, altresì, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale della Repubblica Italiana n. 51 del 04/05/2009, sul profilo di committente della stazione appaltante (www.acquedottolucano.it), sul sito informatico del Ministero delle Infrastrutture (www.serviziocontrattipubblici.it), sul sito informatico della Regione Basilicata (sitar.regione.basilicata.it) è affisso all’Albo di Acquedotto Lucano S.p.A. ed è stato inoltrato ai Comuni di Francavilla in Sinni, Noepoli, Craco, Ferrandina, Montalbano Jonico e Tursi per l’affissione al rispettivo Albo. Il bando ed il disciplinare di gara sono, inoltre, disponibili presso la stazione appaltante. Il Responsabile del Procedimento Ing. Vincenzo Damiani

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Agrobios, un polo da rilanciare Soddisfatto il presidente Adduce: «Accoglieremo tutti i suggerimenti»

Il tavolo dei relatori (f. Mattiacci)

POTENZA - Trasformare Agrobios in un polo di ricerca e innovazione, mettendo insieme tutti i centri di ricerca del territorio, per utilizzare al meglio, con precisi obiettivi, i fondi messi a disposizione dalla Regione Basilicata. E’ questa una delle conclusioni dell’indagine conoscitiva commissionata dalla Regione sul disavanzo economico di Metapontum Agrobios e condotta dalla quinta Commissione consiliare permanente (“Verifica, controllo, monitoraggio”), che l'ha approvata nei giorni scorsi all'unanimità. Una relazione che affronta uno per uno i “temi caldi” che hanno caratterizzato la vita di que-

st’ente: dal piano legislativo a quello strutturale a quello ancora delle competenze in relazione agli altri enti regionali. Metapontum Agrobios «è un’ importante realtà nel campo della ricerca sulle biotecnologie», che tuttavia negli anni «si è trovata ad operare dovendo far fronte a crescenti difficoltà», quali quelle nate «dal disimpegno di Eni e del successivo socio privato Bioren» e quelle, più recenti, dovute ad una interpretazione “eccessivamente cauta” del decreto Bersani, che ha causato il blocco dei flussi finanziari e, di conseguenza, il disavanzo economico. Altro elemento negati-

vo «è stata la sfiducia o la diffidenza nei confronti delle attività di modificazione genetica nel campo dell'agricoltura e probabilmente la non piena consapevolezza, da parte dei potenziali destinatari delle ricerche, in definitiva il mercato, delle enormi prospettive aperte dalle innovazioni nel settore e da una non piena comprensione del fatto che l'agro-tecnologia non riguarda solo l'agricoltura ma le applicazioni industriali». E' questo quanto si legge nella relazione finale dell'indagine conoscitiva illustrata dal presidente della quinta Commissione, Sergio Lapenna, e dal consigliere segretario Donato Salvatore, che hanno sottolineato il carattere tecnico - istituzionale degli approfondimenti compiuti dalla Commissione, «che non è una “bandiera” dell'opposizione ma un luogo istituzionale», il cui compito principale «è quello di verificare la coerenza fra impegni programmatici e capacità di realizzare l'azione di governo, denunciando le criticità esistenti». Lapenna e Salvatore hanno inoltre messo in rilievo l'impegno di tutti i componenti dell'organismo per raggiungere l'unanimità sul documento finale ed hanno definito la società Metapontum Agrobios, «un centro di ricerca dotato di strumentazioni di buon livello e di un notevole patrimonio di professionalità che va salvaguardato». «Con la ricapitalizzazione operata con la legge regionale n. 21/2008 nonché con la ripresa delle attività remunerate dalla Regione la crisi dovrebbe essere superata - si legge ancora nella relazione - ed occorre individuare una strategia che non solo consenta di mantenere in vita la società ma di rilanciarla». Secondo quanto previsto dalle linee guida approvate dal Consiglio regionale Metapontum Agrobios dovrà operare per «la realizzazione del polo per le agrobiotecnologie del Metapontino, l'utilizzo dei servizi specialistici in campo ambientale ed in agricoltura in armonia ed integrazione con le competenze dell'Alsia e dell'Arpab ed infine la continuazione e lo sviluppo dei servizi di ricerca nel campo della diagnostica umana». Inoltre Metapontum Agrobios «rappresenterà lo strumento operativo per la realizzazio-

ne e gestione del Parco Agrobiotecnologico del Metapontino, in cui dovranno essere coinvolti gli enti pubblici di ricerca presenti nel campo biotech (Enea, Cnr, Cra), l'Università della Basilicata, l'Alsia, i distretti agroalimentari ed agroindustriali e le imprese». Occorrerà però «fare attenzione - si legge ancora nel documento - che non si verifichino sovrapposizioni di competenze ed incarichi con quelli affidati agli enti dipendenti e strumentali della Regione, in primo luogo dell'Arpab. L'operazione di ricapitalizzazione ad opera della Regione potrà risultare utile alla luce delle condizioni tutto sommato positive della società Metapontum Agrobios, che attraverso un oculato piano industriale potrà fare buon uso del finanziamento ottenuto e raggiungere gli obiettivi prefissati». Conclusioni che soddisfano il presidente di Agrobios, Salvatore Adduce, in carica dal luglio del 2008. «Il metodo della trasparenza nelle numerose audizioni volute dal presidente Lapenna ed alle quali ho partecipato insieme ai dirigenti di Agrobios - dice Adduce - ha consentito di verificare la correttezza della gestione pur tra le tante difficoltà tutte imputabili a problemi di natura strutturale. L’assenza di copertura dei costi fissi e la riduzione dei contributi che vengono erogati ai progetti di ricerca insieme all’irrigidimento delle norme sulla concorrenza hanno provocato gravi problemi che nonostante tutto la Società ha cercato di superare». «I suggerimenti della V Commissione - continua Adduce vanno accolti integralmente e perciò si sta lavorando per predisporre il piano industriale che deve offrire nuove opportunità all’Agrobios e nuove occasioni alla ricerca nel settore delle biotecnologie verdi legate all’agricoltura e all’industria promuovendo incubazione di nuove imprese. La fase transitoria definita nelle linee guida approvate a febbraio dal Consiglio Regionale deve essere accompagnata dall’impegno della Regione che nelle sue diverse attività potrà sempre avvalersi di Agrobios come centro di ricerca eccellente e come società in grado di offrire servizi avanzati nel settore ambientale». m.b.

DIPARTIMENTO SALUTE, SICUREZZA E SOLIDARIETA SOCIALE, SERVIZI ALLA PERSONA E ALLA COMUNITA UFFICIO FORMAZIONE ED AGGIORNAMENTO E POLITICHE DEL PERSONALE DEL SSR REGIONE BASILICATA

Via Vincenzo Verrastro, 9 85100 Potenza Tel 0971 668709 Fax 0971 668900 Giuseppe.montagno@regione.basilicata.it

AVVISO E’ stato pubblicato sul BUR della Regione Basilicata n. 21 del 01.05.2009 la Determina Dirigenziale n. 72AD. 2009/D 218 del 09.04.2009 per la selezione di n. 5 borse di formazione Management – Sistema Sanitario Regionale – Iscrizione alla III Edizione all’International Masters for Health Leadership (IMHL) della McGill University, rivolto ai dipendenti del settore sanitario regionale che abbiano i seguenti requisiti: - Diploma di laurea quadriennale o specialistica; - Documentata esperienza almeno quinquennale di attività di gestione, organizzazione, analisi e studio dei servizi sanitari preso Aziende del S.S.R. ovvero presso la Regione Basilicata o presso Agenzie Sanitarie; - Buona conoscenza della lingua inglese. I soggetti interessati dovranno indicare per la propria candidatura al colloquio entro il 22 maggio 2009 alla casella di posta elettronica: daosan@unisa.it; per ulteriori informazioni utilizzare il numero telefonico: 089/963031. La preselezione avverrà presso la Facoltà di Economia dell’Università degli Studi di Salerno nei giorni 28 e 29 maggio p.v. IL DIRIGENTE (Dott. Giuseppe Montagno)

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16 24 Ore in Basilicata La V Commissione presenta i risultati dell’indagine conoscitiva e propone le linee guida future


La Regione presenta Stars, il progetto per la partecipazione dei cittadini alle politiche sanitarie

Informatica al servizio della gente Punto di forza il portale internet per avere informazioni sul piano di salute POTENZA - Si accorciano le distanze tra cittadini e sanità, in nome dei principi della e-democracy, ovvero di quella paventata partecipazione alla vita delle istituzioni facilitata dal supporto delle tecnologie informatiche, e per merito di Stars; il progetto della Regione Basilicata che faciliterà il percorso di definizione ed attuazione del piano di salute sul territorio. «Stars è l'acronimo che sta per servizi e tecnologie per la partecipazione dei cittadini alle politiche della Regione Basilicata per la salute - spiega Gianni Esposito, della Publisys partner informatico del progetto - punto di forza è il portale internet creato per permettere ai cittadini e non, di avere informazioni sul piano di salute, di scaricare documenti e di rispondere ai sondaggi. Esiste poi un'area dedicata ai professionisti che consente a questi di condividere documenti, collaborare in forum di discussione definire e lavorare a determinati progetti». Presentato ieri ufficialmente, nell'auditorium dell'ospedale San Carlo di Potenza, il portale è già attivo da tempo e già in 600 hanno usufruito dei servizi messi a disposizione dal supporto informatico. «L'utenza cui fa riferimento il progetto è quella del cittadino elettronico - aggiunge Salvatore Panzarano dell'ufficio regionale società e informazione - ma è senza ombra di dubbio uno strumento utilissimo per consentire a tutti di conoscere le linee guida del piano regionale e di apportarvi suggerimenti e segnalazioni. Un comitato di redazione composto da esperti del settore vaglierà tutte le ipotesi che perverranno, al’indirizzo stars. basilicatanet.It». Ancora in fase di elaborazione, il piano regionale della salute e dei servizi alla persona si propone

La platea dell’incontro (f. Mattiacci) In basso l’home page del portale Stars

GIORNATA PER LE DONAZIONI Il 10 appuntamento nazionale IL 10 maggio 2009 sarà promossa la Giornata Nazionale Donazione e Trapianto. Anche quest’anno, sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, insieme alle Associazioni e il Centro Nazionale Trapianti. La settimana, già iniziata, che va dal 3 al 10 maggio sarà arricchita di manifestazioni ed eventi, con il sostegno e la collaborazione delle Regioni e Province Autonome, gli Enti Locali e le Istituzioni sanitarie. Lo slogan della manifestazione di quest’anno è: “Un donatore moltiplica la vita”, e proprio questo slogan sarà il messaggio centrale presente su manifesti e locandine. Il messaggio vitale trova ulteriore realtà e forza dai tanti trapiantati che, ritrovando normalità di vita, sono potuti diventare madri e padri felici.

di individuare le azioni ed i mezzi necessari al miglioramento del benessere della popolazione, riducendo le disparità sanitarie ed elaborando e diffondendo le informazioni e le conoscenze .

«Stars rientra nel più generale progetto di e-government che ha come obiettivo quello di sviluppare su tutto il territorio nazionale una società dell'informazione che garantisca la partecipazione atti-

va dei cittadini alle scelte ed alle decisioni delle istituzioni - aggiunge Giovanni De Costanzo, direttore generale del San Carlo abbiamo cominciato a lavorare al progetto nello scorso 2005, ed og-

gi ne presentiamo i risultati. Lo scopo è quello di elaborare un piano di salute tenendo conto dei bisogni della comunità, sia nella fase iniziale che in quella finale». Un punto di forza per la struttura sanitaria e la Regione tutta, come spiega lo stesso Montagano, dirigente del dipartimento salute, solidarietà sociale e servizi alla persona della regione Basilicata. «La possibilità di definire in progress il piano - dice il dirigente - ci permette di mettere in atto una serie di sperimentazioni. Sul portale, in sostanza, presenteremo agli utenti , professionisti e non, una serie di linee guida pensate per l'elaborazione del piano di salute. Tali linee saranno organizzate per settori ed ambiti tematici sui quali si aprirà di volta in volta il dibattito ed il confronto». Stars tuttavia non è l'unico supporto informatico che l'azienda sanitaria utilizza per migliorare la qualità dei servizi offerti. «Da due anni lavoriamo ad un progetto, il Lumir che dovrà consentirci di integrare tutte le applicazioni elettroniche in materia presenti sul territorio - spiega Luca Dan Serbonati del Cnr - l'obiettivo è sempre quello di porre al centro il paziente e la sua storia consentendo la condivisione delle informazioni in una sorta di cartella clinica virtuale. Un sistema che garantirà di migliorare i servizi offerti agli utenti, ma anche di favorire un risparmio dei costi aumentando la qualità delle prestazioni». Anna Musacchio

Appuntamento sul Pollino per discutere del futuro turistico dell’area

In scena il programma senisese POTENZA - Nuova tappa per il programma speciale senisese. Con un’assemblea plenaria, presieduta dal presidente della Regione, Vito De Filippo, il Programma Speciale Senisese vedrà tutti gli attori coinvolti riunirsi presso il municipio di uno dei più piccoli comuni del Parco Nazionale del Pollino, San Paolo Albanese. Appuntamento alle 15.30 quando sarà illustrato il “Disegno strategico per lo sviluppo turistico dell’area Senisese/Pollino”, che valorizzerà lo straordinario e variegato patrimonio storico, gastronomico e ambientale dell’area, trasformando in maniera definitiva il Senisese-Pollino in una destinazione turistica. In particolare verrà presentato un evento artisticospettacolare sulla diga di Senise che si andrà ad aggiungere alle tante iniziative che, da tempo, si stanno portando avanti sul territorio per il decollo del Pollino. Dalle attività di ecoturismo, al progetto Arte Pollino, numerose sono le occasioni per scoprire le bellezze di un vasto territorio che unisce ben 27 comuni che offrono le bellezze del mare con l’unico sbocco sul mar Tirreno, Maratea, e la montagna con gli infiniti itinerari. Un territorio dove confluiscono flussi di turisti nazionali, in particolare

Il lago di Senise

ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA PROVINCIA DI POTENZA A tutti gli iscritti Loro Sedi E’ indetta l’Assemblea ordinaria degli Iscritti in prima convocazione per il giorno 18 maggio 2009 alle ore 12.00 ed in seconda convocazione:

Mercoledì 20 Maggio 2009 ore 16.30 dalle regioni limitrofe, e internazionali provenienti per lo più dal Regno Unito, Stati Uniti e Germania. Numerose le strutture ricettive presenti, con numerosi agriturismi che ben si possono prestare alla crescita del turismo verde. Senza dimenticare la presenza della diga di Monte Cotugno, bacino artificiale in terra battuta più grande d’Europa che, soprattutto quest’anno, dopo le numerose piogge invernali, con l’arrivo della primavera si offre al visitatore con scorci indescrivibili. Quel lago che potrebbe diventare il vero motore di sviluppo turistico dell’intero territorio, rendendo l’acqua non solo un bene prezioso che permette alla Basilicata di fornire il bacino pugliese, ricavandone royalties da impiegare per la crescita dell’area, ma anche quella risorsa che pos-

sa rendere il Senisese unico e attraente per il viaggiatore. All’incontro parteciperanno anche l’assessore regionale alle Attività Produttive Gennaro Straziuso e il direttore generale dell’Azienda di Promozione Turistica, Gianpiero Perri, oltre ai presidenti delle Comunità Montane, sindaci, operatori turistici, associazioni culturali e di animazione territoriale, sindacati , organizzazioni di categoria e associazioni di consumatori. Un’assemblea che possa permettere il confronto sulle scelte che le istituzioni vogliono mettere in cambio, con tutti gli attori che quotidianamente vivono sul territorio e vi lavorano per rendere il soggiorno del visitatore qualcosa di speciale che possa generare ricordo. Francesca Gresia

con il seguente ordine del giorno: •Approvazione Bilancio Consuntivo anno 2008 •Approvazione Bilancio Preventivo anno 2009 e Relazione Programmatica •Varie ed eventuali

Le Assemblee in I^ e II^ convocazione si terranno presso la sede dell’Ordine alla Via Di Giura (Centro Direzionale) – Potenza – La presente convocazione sarà pubblicata per esteso dell’Ordine www.ordingpz.it . IL PRESIDENTE Dott.ing. Michele LAPENNA

sul sito

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24 Ore in Basilicata 17

Martedì 5 maggio 2009


BREVI

Martedì 5 maggio 2009

SINDACATO

APPUNTAMENTO A MATERA

CONTROLLI NEL WEEKEND

In Giunta la segreteria Uil - Fpl

Venerdì giornata dell’economia

Attività della Polstrada

SI è costituita la segreteria della Uil-Fpl presso la Giunta regionale. E’ composta da: Donato Lauletta (segretario), Gianfranco Forese (tesoriere), Venera Locicero , Gaetano Guerrieri, Giorgio Rocco, Mario Lorenzino, Mariangela Sabia e Giovanni Biscaglia.

SI terrà nel salone camerale della Camera di Commercio di Matera, venerdì, la VII Giornata dell’Economia , un evento indetto a livello nazionale da Unioncamere e declinato sui singoli territori provinciali e regionali. Per l’occasione sarà presentato il Rapporto Economia lucana.

LAPolstrada lucana durante le ultime feste ha potenziato i servizi di vigilanza sul territorio. In totale in questo ultimo ponte, sono stati rilevati 9 incidenti, di cui 4 con feriti. Sono state 322 le infrazioni al Codice della Strada e 2 le persone denunciate per guida in stato di ebbrezza.

Fim, Fiom e Uilm accusano l’azienda di non rispettare gli impegni presi Sit in davanti alla Regione

«No all’apertura delle poste «Stanno smontando gli impianti». Riparte il presidio a giorni alterni»

«La Mahle è scorretta» POTENZA - Chiara e forte l’accusa che le organizzazioni sindacali Fim, Fiom e Uilm lanciano in una nota congiunta alla Mahle (ex Mondial Piston), l’azienda che alla fine dello scorso anno aveva deciso di dismettere lo stabilimento lucano dove si producevano pistoni per motori, lasciando senza lavoro 106 operai. «La Mahle non rispetta gli impegni», questa la denuncia che i sindacati lanciano unitamente ai lavoratori nei confronti della direzione aziendale. «In data odierna (ieri ndr) - scrivono le sigle nella nota - la Mahle sta iniziando a smontare gli impianti dello stabilimento di Potenza senza rispettare gli impegni assunti presso la Regione Basilicata “sulla messa a disposizione del sito produttivo”, in quanto vi so-

«Si cerca di ostacolare la trattativa in corso con i cinesi»

no delle trattative in corso con il gruppo cinese Taihe, per rilevare il sito e ricollocare i lavoratori». «Con questo comportamento - continuano i sindacati - la Mahle cerca di ostacolare la trattativa in corso di cui anche la Regione è a conoscenza e che al momento risulta l’unica che garantirebbe la ripresa della produzione e la ricollocazione di tutti i lavoratori». Le sigle nel denunciare «questo atteggiamento» annunciano poi la ripresa del presidio davanti ai cancelli dello stabilimento di Potenza «per vigilare affinché non vi siano modifiche agli Accordi che ostacolino la trattativa». L’accordo che dava il via alla reindustrializzazione del sito era stato firmato lo scorso 7 aprile in Regione alla presenza dell’assessore alle Attività produttive, della Task Force Occupazione della Regione, dei rappresentanti della Mahle e del Comune di Potenza, del Consorzio Industriale della Provincia di Potenza, della Confindustria Basilicata e delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil.

Lavoratori in protesta davanti alla Mahle

CONFESERCENTI SU CREDITO E BANCHE

Mancato adeguamento dei tassi

«E’ di 50 milioni di euro l’impatto sulle imprese» POTENZA - Ammonta a circa 50 milioni di euro l’onere finanziario per le aziende lucane derivante dal mancato adeguamento dei tassi di mercato applicati dalle banche a quelli di riferimento Bce (Banca Centrale Europea), di cui 30 milioni di euro nel Potentino e 20 milioni di euro nel Materano, con un costo medio ad azienda di circa 800

euro. Sono i dati diffusi dal Centro Studi Economici della Confesercenti (su rielaborazione dati Banca Italia) che confermano il sempre più allarmante impatto della crisi del credito sulle imprese. Un impatto – commenta Prospero Cassino, presidente provinciale di Potenza della Confesercenti – che è sicuramente maggiore sulle piccole e

Edilizia Eco-compatibile

medie imprese e quelle che operano nel commercio-servizi. Subito dopo l’accordo Ministero Tesoro-Abi, la Confesercenti ha messo in guardia sulla sua pratica attuazione per consentire l’avvio di un circuito virtuoso sul credito, evitando il restringimento del credito alle pmi e le richieste immotivate di rientri da parte delle banche. E non bisogna nemmeno dimenticare che la negazione del credito può creare un clima favorevole all’usura. «Anche le Associazioni delle pmi del resto fanno la loro parte - spiega la nota - offrendo con il ruolo e l’azione dei Confidi controgaranzie per i finan-

ziamenti a favore degli Istituti di credito. E sempre a proposito dell’erogazione del credito va chiusa la stagione dei figli e figliastri. Governo e banche ricordino che le pmi costituiscono l’asse portante per la tenuta economica, occupazionale ed anche del sistema bancario del nostro Paese». Rilanciamo pertanto – dice Cassino – le proposte di un tavolo tecnico regionale, la revisione dei modelli di valutazione delle banche per la concessione del credito alle piccole e medie imprese, alla luce dell’attuale crisi economica che rischia di vanificare ogni iniziativa rivolta a sostenere gli investimenti.

BELLA – Contro le paventate “logiche liberiste” di Poste Italiane giunge un nuovo “alt”. Urge un “servizio pubblico continuativo”. Niente più aperture degli sportelli a giorni alterni. Lo reclamano a gran voce molti piccoli centri lucani. A Bella c’è compattezza tra le forze politiche che all’unisono chiedono la “mediazione” del governatore lucano, Vito De Filippo. Una presa di posizione chiara dettata da una mobilitazione istituzionale e popolare che sembra non placarsi. Anzi, coinvolge altri comuni. Così dal centro del Marmo Platano la protesta si sposta in via Anzio. Sit-in di protesta, questa mattina, dinanzi al Consiglio regionale. Una manifestazione pacifica con in testa il sindaco Salvatore Santorsa, l’amministrazione comunale bellese, il presidente dell’Anci Basilicata, Vito Santarsiero, il sindaco di Filiano (Santarsiero), di Picerno (Salvia), di Savoia (Ricciardi), di San Fele (Sperduto), di Castelgrande (Muro), di Balvano (Di Carlo), di Lauria (Pisani), il Commissario di Maratea ed alcuni amministratori di Pescopagano. Il gruppo consiliare bellese del Prc si è scagliato contro quella soluzione “tampone” e alquanto «indiscriminata – dicono l’assessore Vito Leone e Donato Pignataro - poiché la logica dell’utenza e dei numeri diventa funzionale solo al profitto di Poste Italiane. Si chiede alla Regione Basilicata di attivarsi in difesa dei comuni colpiti dalla mannaia di Poste Italiane che continua a penalizzare i territori lucani più deboli. L’atteggiamento dimostrato nei vari incontri dei mesi scorsi da Poste Italiane è risultato negativo e pretestuoso. Anche l’impegno profuso da alcuni parlamentari lucani si è dimostrato insufficiente. Poste Italiane continua così nella sua politica di disservizio alle nostre comunità di Sant’Antonio e San Cataldo – concludono Leone e Pignataro - dimenticando che chi prende denaro pubblico deve garantire un servizio pubblico per i cittadini e non un servizio privato penalizzando sia i cittadini sia l’economia del territorio». Una storia che va avanti da dicembre 2008. «E’ inammissibile che l’Ufficio Postale ubicato in una località di 1200 abitanti- dice l’assessore di San Cataldo, Sabato Leonardo - che dista 20 km dal centro abitato sia aperto a giorni alterni creando notevoli problemi a tutta la comunità. Non si comprende quale sia la logica di Poste Italiane che equipara San Cataldo con più di mille abitanti ad altre località con 100 o 200 abitanti». Il confronto nei mesi scorsi tra Poste Italiane e Amministrazioni comunali sembrerebbe non aver prodotto nessun risultato. L’amministrazione bellese da tempo ha invitato il presidente della Regione, della Provincia, dell’Anci ed il Prefetto della città di Potenza «a diffidare Poste Italiane dal portare avanti la scelta scellerata e penalizzante per i cittadini delle frazioni in questione». L’Anci proprio su richiesta dei sindaci di Bella e Filiano ha anche convocato il tavolo tecnico per discutere le iniziative da intraprendere contro la scelta di Poste Italiane. Angela Scelzo

Terzo Cavone

Dopo il salone di Vallo della Lucania Terzo Cavone, la Ola chiede un’altra destinazione d’uso Feneal Uil guarda alla casa del futuro e l’istituzione dell’area protetta VALLO - Il Salone dell’edilizia e della meccanica, che insieme alla Fiera Campionaria “Città di Vallo” si è chiusa a Vallo della Lucania «ha rilanciato le migliori soluzioni per una casa realizzata con materiali ecocompatibili e a misura di confort, risparmio energetico e sicurezza che rappresentano le indicazioni sostenute da tempo dalla FenealUil per una svolta nelle costruzioni che tenga conto anche e soprattutto della sicurezza antisismica». E’ quanto sostiene il sindacato in una nota. Dal “libro verde” della Commissione Europea del 2000 –evidenzia la Feneal-Uil - si desume che gli edifici assorbono più del 40% di energia, mentre l’industria il 28%

ed i trasporti il 31%. Di conseguenza, rispetto a quanto di solito si tende a pensare, è nelle abitazioni private e negli edifici in genere che si consuma più energia. Il risparmio deve quindi partire dalle famiglie ed, in questo senso, è ovvio che diventi una “conditio sine qua non” la più ampia diffusione di una cultura ambientale. Ma accanto all’azione sui nuovi edifici, che rappresentano una parte largamente minoritaria delle costruzioni, «è indispensabile recuperare il patrimonio edilizio esistente, che necessita di interventi radicali per ridurre significativamente l’impatto sull’ambiente. A cominciare dalla centralità del risparmio energetico».

SCANZANO - Dopo la recente iniziativa di Greenpeace a Scanzano Jonico che ha murato l’accesso ai pozzi di salgemma, dalla lettura della recente sentenza del Tar Basilicata del 19 Marzo 2009, secondo la Ola (Organizzazione Lucana Ambientalista) - Coordinamento apartitico territoriale di Associazioni, Comitati, Movimenti e Cittadini - emergono gravi problematiche e gravi ambiguità istituzionali che lasciano ancora irrisolta la destinazione d’uso dell’area di Terzo Cavone. «Infatti - scrive la Ola in una nota la sopraccitata sentenza del Tar Basilicata che condanna la Regione al pagamento, in favore della Sorim SpA, della somma di oltre 5,5 milioni di euro, oltre gli interessi legali e la rivalutazione monetaria si rileva come: 1) La Città della Pace e dei Bambini non potrà mai essere realizzata a Terzo Cavone. Ma allora perché organizzare qui quella che può essere definita la “messinscena” della cerimonia

della posa della prima pietra della Città della Pace e dei Bambini con tanto di premi Nobel ed enfasi mediatica? 2) Non è dato sapere se la Regione abbia prodotto ricorso al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Basilicata 3) L’area interessata all’estrazione del salgemma - che nel 2003 fu oggetto da parte del Governo Berlusconi di apposito Decreto ove smaltire le scorie nucleari - resta in parte ancora di proprietà della Sorim (il resto è di proprietà demaniale). Infatti, nella sentenza citata del Tar si legge “che le particelle numero 33, 153 e 154 con atto di transazione del 30 giugno 1999 sono state cedute da un privato alla Società Sorim” (nella sentenza del Tar si fa pure il nome del venditore) 4) L’area interessata all’estrazione del salgemma farebbe parte ancora di un’area comunale Pip del Comune di Scanzano. La sentenza sembra non adombrare dubbi in merito sul fatto che l’area conservi la destinazione d’uso

a Piano Insediamenti Produttivi 5) Dalla Sentenza del Tar si apprende che la Regione, con propria Deliberazione n.2606 del 16 novembre 2004, ha dato diniego al rinnovo della concessione mineraria alla Sorim constatando che l’area è interessata da rischio sismico medio-alto, da intensa fogliazione del giacimento, da una potenziale circolazione di fluidi sotterranei che può compromettere le falde idriche superficiali ed, inoltre, secondo l’Autorità di Bacino della Basilicata, è interessata da un significativo arretramento costiero e da esondazione. Contro tale delibera regionale la Sorim SpA ha inoltrato un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, tuttora pendente. Alla luce di quanto sopra esposto, la Ola chiede al sindaco di Scanzano di adottare, con urgenza, il cambio di destinazione d’uso dell’area da Pip comunale, ubicata a Terzo Cavone e chiede alla Regione l’istituzione di un’area protetta regionale.

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18 24 Ore in Basilicata


Martedì 5 maggio 2009

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Vito Summa, agente della Polizia penitenziaria protesta perché non può usufruire della 104

Trasferimento negato, si incatena L’uomo ha entrambi i genitori affetti da handicap che hanno bisogno di assistenza C'É chi assalta le caserme di polizia a fronte di un'ingiustizia e c'é chi si incatena davanti alla Prefettura. Ieri mattina, Vito Summa, 26 anni, si è incatenato ad un palo e ha dato vita ad una protesta nei confronti delle istituzioni, ree di un disinteresse totale ad un problema che lo affligge da anni: «la mancata concessione del trasferimento in Basilicata, chiesto 3 anni fa, necessario per accudire i genitori invalidi e previsto dalla legge numero 104». Accanto a lui, un cartello riporta una frase di Sandro Pertini: «Oggi la nuova resistenza consiste nel difendere le posizioni che abbiamo conquistato, la repubblica e la democrazia. La politica deve essere fatta con le mani pulite! Se c'è qualche scandalo...se c'è...se c'è qualcheduno che dà scandalo...se c'è qualche uomo politico che approfitta della politica per fare i suoi sporchi interessi deve essere denunciato senza alcun timore». Vito è un agente di polizia penitenziaria, attualmente in servizio presso Volterra (PI). «A causa delle condizioni di salute dei miei genitori - spiega Vito, originario di Avigliano - ho chiesto il trasferimento presso la casa circondariale di Potenza o, in alternativa, presso quella di Melfi o Matera. In particolare, mia mamma è affetta da una patologia neurologica e, pertanto, portatrice di handicap grave e mio padre è cardiopatico e invalido al 67 per cento. Nel mese di giugno 2007 è stata respinta questa mia richiesta, non perché è assente il requisito (handicap della madre), ma perché questo requisito è sopraggiunto in un momento successivo alla mia presa in servizio». Adesso il provvedimento di rigetto del trasferimento è stato impugnato dinanzi al Tar della Basilicata. «Una vera e propria ingiustizia - continua Vito - e

anche una grande contraddizione, visto che, proprio in virtù della legge 104, per assistere mia madre, finora ho avuto diritto a 3 permessi al mese, esenzione dal servizio notturno e 20 mesi frazionati in 3 anni di ferie. Se ho diritto a queste agevolazioni, vuol dire che la legge riconosce la mia situazione e dovrei, pertanto, avere diritto anche al trasferimento che, invece, mi viene negato. Inoltre, recentemente, una mia collega di Salerno che si trova esattamente nelle mie stesse condizioni, senza bisogno di ricorrere al Tar, è stata beneficiaria di un regolare provvedimento di trasferimento dalla casa circondariale di Potenza a quella di Eboli». Vito è stato ricevuto dal capo di gabinetto del Prefetto, Luca Rotondi, «che mi ha assicurato un interessamento alla vicenda, ma senza darmi alcuna garanzia. Se vedo che nulla si muove, continuerò con forme di protesta più estreme». Davanti alla stampa, l'agente ha strappato la tessera elettorale e ha denunciato il disinteresse dei sindacati. Anna Maria Calabrese potenza@luedi.it

Vito Summa durante la protesta in piazza (f.Mattiacci)

In Basilicata 638 detenuti SONO in tutto 638 i detenuti nelle carceri lucane. Di questi 238 sono imputati mentre 400 i condannati. Questo il dato fornito dal Dap, il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria. Nelle 207 carceri italiane risultano ad oggi, secondo i dati del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, 62.057 detenuti a fronte di una capienza regolamentare (calcolata alla fine del mese scorso) di 43.201 posti e di un limite tollerabile di 63.702.

Il prossimo 7 maggio si terrà “You&Us”

Al teatro “Due Torri” una serata di beneficenza a favore dell’Abruzzo “YOU&US”: questo il nome dato all’iniziativa di di beneficenza e di solidarietà per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Giovedì 7 maggio alle 21, presso il teatro Due Torri di Potenza, si svolgerà una serata di musica e arte per essere vicini alle popolazioni dell'Abruzzo, con la partecipazione di diversi artisti locali. Madrina dell'evento sarà Nadia Grey che presenterà la serata affiancata da un ospite d'onore, Peppe Centola del trio comico “La Ricotta”. La manifestazione organizzata per raccogliere fondi da destinare alla popolazione abruzzese si aprirà con la performance di Mauro Savino e a seguire l'esibizione di tre band musicali, i Karac and wood's bump, i

Cosa prevede la legge

Bandog e i Musicamanovella. Nel corso della serata sarà possibile assistere alle videoproiezioni curate da Silvio Giordano e visitare diverse mostre allestite per l'occasione quali la collettiva fotografica con opere di Massimiliano Lacertosa, Michele Lotito e Isabella Pippa, la mostra di pittura di Mariagrazia Montesano e l'esposizione dei comics realizzati dagli “Effetti collaterali Comics”. Sarà in vendita, inoltre, un quadro firmato dall'artista Remo Bevilacqua. L'incasso della serata sarà integralmente devoluto al comitato regionale di Basilicata della Croce rossa italiana per l'emergenza terremoto in Abruzzo. Emilia Manco potenza@luedi.it

I detenuti imputati (30.892) sono la maggioranza rispetto a quelli condannati in via definitiva (29.317). Ecco, regione per regione, la mappa del sovraffollamento penitenziario. Abruzzo: 1606 Calabria: 2580 Campania: 4369 Emilia Romagna: 4436 Friuli Venezia Giulia: 849 Lazio: 5588 Liguria: 1549 Lombardia: 8382 Marche: 1095 Molise: 398 Piemonte: 4806 Puglia: 4064 Sardegna: 2128 Sicilia: 7601 Toscana: 4140 Trentino: 359 Umbria: 1085 Valle d’Aosta: 221 Veneto: 3107

IL ministro per la Pubblica amministrazione e l’innovazione Renato Brunetta ha firmato lo scorso 5 settembre una circolare riguardante l'applicazione dell’articolo 71 del Decreto legge 112, recentemente convertito in legge, in merito alle assenze dal servizio dei pubblici dipendenti, con particolare riguardo all’applicazione della legge n. 104 del 1992 sui portatori di handicap. La circolare, dopo aver esposto le nuove modalità di eventuale riduzione della retribuzione in caso di assenza per malattia, esamina la tematica dei permessi sia per i dipendenti pubblici portatori di handicap grave, sia per i dipendenti pubblici che debbono assistere, in maniera continuativa ed esclusiva, familiari con handicap in situazione di gravità. Al fine di evitare abusi e in previsione di un riordino della normativa, il Dipartimento della Funzione pubblica avvierà un monitoraggio sull'attuazione della legge 104 del 1992 per la parte riguardante i permessi. Nel pieno rispetto della tutela della riservatezza dei soggetti interessati, si intendono acquisire i dati relativi alla consistenza delle situazioni di handicap grave certificate dalle strutture competenti la loro reale incidenza sull'organizzazione del lavoro, e anche le difficoltà riscontrate dagli stessi dipendenti pubblici, titolari di permessi, nell'applicazione complessiva della legge. Scopi del monitoraggio

sono il riconoscimento effettivo dei diritti di accesso alla legge 104 del 1992, il corretto funzionamento della legge nell'interesse degli aventi diritto e la maggiore efficienza della pubblica amministrazione. A me par di capire che l'emendamento preveda principalmente: 1) il mantenimento dei tre giorni di permesso previsti dal vecchio art. 33 comma 3 della Legge 104/92 (in versioni precedenti si era parlato di 18 ore, che sarebbero state per molti lavoratori dall'orario lungo una significativa decurtazione); 2) la riduzione della platea dei possibili beneficiari dei permessi ai parenti ed affini entro il secondo grado, con estensione al terzo soltanto in casi particolari (eta' avanzata o handicap grave dei parenti o affini entro il secondo grado); 3) il diritto a scegliere "ove possibile" la propria sede di lavoro il piu' vicino possibile al domicilio dell'handicappato (non piu' al proprio); 4) l'eliminazione della possibilita' di fruire dei permessi per i genitori di handicappati maggiorenni non conviventi; 5) l'istituzione di una banca dati presso la Presidenza del Consiglio con i nominativi dei dipendenti pubblici che usufruiscono dei permessi, il grado di parentela con l'handicappato assistito, e il contingente complessivo di giorni ed ore di permesso fruiti nell'anno precedente e mese per mese. La raccolta di dati e' finalizzata al monitoraggio e alla verifica sulla legittima fruizione dei permessi.

La storia del Viviani nel volume di Restaino PRESENTATO ieri sera presso il ridotto del Teatro Stabile il libro fotografico “Campo Sportivo A. Viviani 1934 - 1964 dal Littorio al Viviani” dell'architetto Gianfranco Restaino. Presenti il sindaco di Potenza Vito Santarsiero, l'assessore allo Sport del Comune di Potenza Giuseppe Ginefra e Rocco Galasso del Centro Studi Didattico Danzi L'autore, attraverso numerosissime fotografie inedite, ha voluto ripercorrere la costruzione ed i notevoli cambiamenti apportati alla struttura del “Campo sportivo Viviani” dal 1934 al 1964, anno in cui la squadra del Potenza ha militato nella serie cadetta. Si tratta di vere e proprie foto storiche appartenenti

alle collezioni private dell'avvocato Francesco Andretta, dell'ingegnere Alfonso Andretta, dell'ingegnere Salvatore Laurini, del signor Vincenzo Perretti e del dottor Maurizio De Fino. Prima della costruzione del campo sportivo, tutte le attività sportive dei potentini si svolgevano sul pianoro di Montereale, al secolo piazza d'Armi. Il nuovo impianto, progettato dall'ingegnere Gennaro Laurini nel 1933, fu costruito nel 1934 per volontà del prefetto Avenanti e di Alfredo Viviani, fondatore dello Sport Club Lucano nel 1919. Battezzato con il nome di “Campo sportivo del Littorio” venne rinominato, nel 1937, “Campo sportivo Alfredo Viviani”, in seguito alla prematura scomparsa dello stesso Vi-

viani. «La struttura nasce come campo sportivo, cioè come luogo dove ospitare tutte le attività sportive praticate all'epoca nel capoluogo; il campo era dotato, infatti, di una pista di atletica, di una zona adibita al lancio del peso e al lancio del giavellotto, di un campo da basket e uno da tennis in terra battuta. Attualmente tutto questo non c'è più», ha spiegato Restaino. «In più, negli anni Cinquanta, con il completamento della struttura, il campo sportivo Viviani ha assunto connotati più consoni ad uno stadio. La promozione del Potenza calcio in serie B e quindi la necessità di conformare l'impianto in base agli obblighi federali dettati dalla nuova

categoria, hanno portato negli anni 1963-1964 a numerosi interventi che hanno determinato a una configurazione disordinata della struttura». «Sono solito definire il Viviani come il “vecchio nonno che non vuole andare in pensione” perchè spero che un giorno si possa delocalizzare lo stadio per ritornare all'idea originaria che ha portato alla nascita del campo sportivo» ha concluso l'architetto. Il racconto fotografico è accompagnato da un dvd lo stesso Restaino, infatti, ha realizzato la ricostruzione virtuale del campo sportivo dal 1934 al 1964. Una parte del ricavato della vendita del libro verrà devoluta in beneficenza. Antonella Mariani potenza@luedi.it

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Potenza


SI svolgerà domani alle 16,30 presso la Sala dell'Arco del Palazzo di Città in Piazza Matteotti un incontro che avrà per tema: la strada del paesaggio: idee per la Green Way di Potenza. Anche una città di medie dimensioni come Potenza, cresciuta forse troppo in fretta negli ultimi decenni, avverte da tempo la necessità di affrontare con decisione i problemi del disagio ambientale provocati dal traffico, dall'inquinamento, dalla pericolosità degli attraversamenti stradali e dalla mancanza di spazi verdi e ricreativi. A questi stessi obiettivi, del resto si sono

Martedì 5 maggio 2009

Iniziativa domani alla Sala dell’Arco per illustrare le nuove proposte urbanistiche

La Green Way: la strada del paesaggio ispirati tutti gli interventi del PISU 2000-2006 individuati nel cosiddetto “Asse 5.1 - Città” mediante i quali l'Amministrazione comunale, per il tramite dell'Unità di Direzione AmbienteEnergia-Qualità Urbana, ha realizzato, e tuttora sta realizzando in tutti i quartieri urbani numerosi parchi, percorsi pedonali, viali, piazze e aree attrezzate per il tempo libero.In continuità

con queste scelte, e in vista della programmazione dei prossimi fondi comunitari, l'Amministrazione sta ora pensando di diffondere un nuovo strumento strategico - la cosiddetta green way che dovrà incentivare la mobilità alternativa su vie protette che attraversino gran parte della città e la colleghino con le sue aree aperte, diventando l'occasione per rivisitare i tradizionali cri-

teri di progettazione urbana. Per questo scopo è stata stipulata nelle scorse settimane una specifica convenzione di studio tra la Città di Potenza e l'Università di Basilicata, i cui primi risultati saranno sottoposti all'attenzione dei cittadini e delle varie formazioni sociali. L'iniziativa, che intende raccogliere i contributi positivi di tutti i soggetti interessati alla tutela e alla ri-

qualificazione del sistema città-territorio, . Sono previsti gli interventi dell'arch. Giancarlo Grano, Dirigente dei settori Ambiente-Energia-Qualità Urbana, dell'arch. Carlo Di Vito Dirigente alla Pianificazione del Comune di Potenza e del prof. Armando Sichenze, docente in composizione architettonica dell'Università della Basilicata. Nel corso dell'incontro, che sarà concluso

dal Sindaco della Città Vito Santarsiero, saranno illustrate alcune ipotesi di tracciato della "via verde" intesa come occasione di riscoperta di luoghi dimenticati, o difficilmente accessibili, da restituire al contesto urbano-territoriale, e cme opportunità di creare un sistema di mobilità leggera, in alternativa a quella veicolare, attraverso percorsi pedonali, ciclabili, a cavallo e con l'uso di pattini. Nelle intenzioni dell'Amministrazione la nuova “via verde” dovrà esplicitare al massimo la sua valenza sociale, quella pedagogica e turistico-ricreativa.

Altra puntata nella “guerra” tra i due licei scientifici. Si aspetta una risposta di Inglese

Galilei: sorteggio annunciato La Regione disponibile a una deroga e la Provincia a effettuare i lavori NON sembra sia stata ancora messa la parola fine alla “battaglia” tra il Liceo scientifico “Galileo Galilei” e il II Liceo “Pier Paolo Pasolini”. Dopo l’ennesimo incontro - convocato dal sindaco di Potenza, Vito Santarsiero e tenutosi ieri mattina alla Sala dell’Arco - nessun risultato concreto è stato raggiunto. Il preside del Liceo “Galilei”, Vittorio Pace, ha quindi deciso di fare nuovamente la comunicazione che tutti temevano: sorteggio. E, infatti, oggi pomeriggio alle 16 - salvo le ormai prevedibili decisioni dell’ultima ora - si dovrebbe svolgere quel sorteggio già rinviato sabato scorso. Appuntamento al teatro “Don Bosco”, dove sicuramente anche oggi saranno presenti, in un clima di grande tensione, genitori e alunni potenziali del liceo “Galilei”. Lunga, intanto, la riunione che si è tenuta ieri al Comune di Potenza. Presenti rappresentanti della Regione, della Provincia e del Provveditorato agli studi. Dalla Provincia sembra sia venuta la disponibilità a collaborare, mettendo a disposizione i fondi che servirebbero per sistemare le aule necessarie a ospitare gli

alunni “in più”. Stesso discorso per la Regione: il rappresentante dell’assessore Autilio, infatti, avrebbe confermato la volontà di dare una deroga al Liceo, affinché quest’anno tutti quelli che hanno presentato domanda per il “Galilei” restino qui iscritti. E’ venuta a mancare, invece - spiegano dal Comune dal risposta del direttore scolastico regionale, Franco Inglese. E, ovviamente, senza una sua risposta nulla i può fare. Così si spiega la decisione del dirigente scolastico Vittorio Pace di confermare il sorteggio. Tutto nasce - lo ricordiamo - dalla necessità di “riequilibrare” le iscrizioni tra i due licei scientifici cittadini. Tantissime le iscrizioni pervenute al “Galilei”, solo 39 quelle del “Pasolini”. Per questo oggi dall’urna dovrebbero uscire i 109 nomi che dall’uno dovranno passare all’altro liceo. Assai critici, oltre ai ragazzi, i genitorimolti infatti hanno contestato il fatto che nessuno, al momento dell’iscrizione, ha detto loro che c’era la possibilità di un trasferimento forzato. E per questo si chiede il blocco di ogni iniziativa, almeno per quest’anno.

LA MANIFESTAZIONE

A Potenza il primo Festival della Chimica POTENZA - E' il primo “Festival Nazionale della Chimica”. Ed è “L'energia chimica a muovere la vita” l'incipit della manifestazione che si terrà a Potenza, dall'11 al 15 Maggio, in occasione del centennale della fondazione della Società Chimica Italiana (SCI). Una manifestazione itinerante che vedrà come location sia il “Teatro Francesco Stabile” sia l'Università della Basilicata ed anche la “Galleria Civica di Palazzo Loffredo”. I dettagli dell'evento saranno illustrati in una conferenza stampa, giovedì mattina alle ore 12 nell'Aula Eurifemo dell'Unibas in Via N. Sauro, dal comitato organizzatore. Al tavolo dei relatori il Prof. Luciano D'Alessio Presidente Società Chimica italiana della Basilicata, la Prof.ssa Maria Funicello e la Dott.ssa Licia Viggiani del Dipartimento di Chimica. “Quest'anno la Società Chimica Italiana, una delle più prestigiose società scientifiche nazionali - si legge in una nota - festeggia il centennale della sua fondazione. In tutta Italia per l'occasione si svolgeranno diversi eventi celebrativi. Di rilievo il

XXIII Congresso Nazionale della SCI a Sorrento, un convegno sul contributo dei Chimici calabresi e siciliani allo sviluppo della chimica nel XIX secolo a Catania e la celebrazione dei cento anni della definizione del pH a Padova. Nell'ambito di tali festeggiamenti la Sezione Basilicata della SCI, da sempre impegnata nella diffusione della cultura chimica nel territorio della nostra regione- conclude la nota - organizza il primo “Festival na-

zionale della Chimica”. Un evento rivolto alle scolaresche e alla popolazione in generale. La mission è quella di mostrare l'importanza della chimica nella cultura scientifica e nella vita di tutti i giorni. Ma ecco solo alcune anticipazioni del primo giorno del “Festival della chimica”. Riflettori puntati sul “Chimico rivoluzionario: Carlo Lauberg” col professore Antonio Lerra dell'Unibas, “Anche i chimici nel loro piccolo si incazzano” del Prof. Maurizio D'Auria dell'Unibas sino alla “Storia, geografia e filosofia del vino” di Antonio Mario Tamburro. Partners dell'evento l'Università della Basilicata, il Dipartimento di Chimica, la Società Chimica Italiana, il Comune di Potenza, il Distretto Scolastico n.2, “Bcc Laurenzana”, “Innotec srl”, “G.d.M. snc Margherita”, Fondazione Eni Enrico Mattei, “Apolab Scientific srl”. Gli studenti che parteciperanno alle sezioni pomeridiane potranno acquisire gli attesti dei crediti formativi rilasciati dal distretto n.2 di Potenza. L'intero programma sarà illustrato giovedì in conferenza stampa. Angela Scelzo

Osservatorio regionale sul credito Un’associazione che da 18 anni Ogni 3 mesi si analizzeranno i reclami riunisce tutti gli “Amici della gioia” SI è insediato ieri in Prefettura a Potenza l’osservatorio regionale sul credito. Gli obiettivi sono: monitorare in Basilicata il settore del credito a imprese e famiglie, per analizzare le criticità. Al termine della riunione, a cui hanno partecipato il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito De Filippo, e i rappresentanti degli imprenditori, dei consumatori, delle associazioni di categoria, degli istituti bancari e dei sindacati, i prefetti di Potenza e Matera, Luigi Riccio e Giovanni Francesco Monteleone, hanno spiegato gli obiettivi dell’Osservatorio, istituito in base alla legge numero due del 2009. L’organismo si riunirà ogni tre mesi per analizzare i reclami dei risparmiatori e delle imprese e per monitorare i dati forniti da banche e Guardia di Finanza, da inviare al ministero: «In questo momento – hanno detto i due prefetti – non ci sono in Basilicata patologie particolari o nette contrazioni dei prestiti rispetto alla media nazionale». E sempre in materia di credito va segnalato l’accordo siglato tra Api Basilicata Associazione piccole e medie

L’incontro di ieri in Prefettura (foto Mattiacci)

industrie di Potenza - e UniCredit Banca di Roma. Si tratta di una convenzione che consente di dare il via alla fase attuativa dell'iniziativa di supporto al mondo produttivo varata dal gruppo bancario nell'ambito del progetto "Impresa Italia", che mette a disposizione 7 miliardi di euro per favorire l'accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese. La convenzione prevede un'offerta creditizia innova-

tiva e articolata, tarata sulle esigenze dei piccoli imprenditori e finalizzata in modo particolare a rafforzare la gestione finanziaria delle imprese e a sostenerne i progetti di investimento. Per il presidente dell’Api, Pier Giulio Petrone, «le piccole imprese stanno soffrendo e rischiano di pagare pesantemente la crisi del mercato del credito. L'accesso al credito costituisce una risorsa strategica per accrescere la capacità competitiva».

E' NATA a Potenza 18 anni fa, ha sede in via Ancona 39/D, è formata da over sessanta che hanno voglia di condividere momenti culturali, sportivi, associativi e teatrali. Il presidente onorario è Francesco Meduri, il presidente invece è Gerardo Di Persia. L'associazione Amici della Gioia ha formalizzato il suo atto costitutivo il 16 marzo. I membri della struttura associativa potentina sono Francesco Meduri, Carmela Padula, Gerardo Di Persia, Maria Rosaria Polo, Luigi Palese, Gerardo Palese, Eugenia Grazia Pietrafesa, Rocco Di Deco, Vincenza Lapolla, Assunta Russillo, Vita Cataldo, Donata Sabia, Vito Donato Pietrafesa, Carmela Sabia, Mario Mazzoccoli, Marcello Rossini, Benito Laurita, Maria Alessandra Buono, Vladimiro Lemmo, Immacolata De Luca, Rosa Azzato, Anna Raffaella Biscione, Leonardo Pace, Giovanni Angelo Rubino, Vincenzo Bevilacqua, Serafina D'Amico. L'associazione è apolitica, senza fini di lucro e si propone di organizzare iniziative di carattere culturale-religioso e ricreativo. L'impegno dei soci è quello di devolvere eventuali utili per opere be-

nefiche. Tra le attività organizzate dall'associazione “Amici della gioia” rientrano i cineforum, gite presso luoghi turistici, culturali, attività sportive, quali tornei di bocce, giochi di carte, feste per soci, serate di musica e danza, ciclismo, biliardo, bocce e altre attività collaterali. Le attività sportive sono riconosciute dal Coni, mentre per quanto riguarda le iniziative religiose, i componenti della struttura associativa sono stati presenti a San Giovanni Rotondo, Assisi, Città di Castello e Pietrelcina. Il consiglio direttivo dell'associazione è stato costituito da Vladimiro Lemmo, presidente, Marcello Osvaldo

Rossini, vice presidente, Eugenia Grazia Pietrafesa, Gerardo Palese, Luigi Palese, Vincenza Lapolla e Vita Cataldo nel ruolo di consiglieri. Il direttivo ha nominato Francesco Meduri, presidente onorario, Gerardo Di Persia, presidente, Vito Donato Pietrafesa, vice presidente, Assunta Russillo, segretaria, e Carmela Padula cassiere. Il collegio dei revisori dei conti è composto da Maria Rosaria Polo, Donata Sabia e Maria Alessandra Buono. A Giovanni Angelo Rubino tocca il ruolo di redattore responsabile della storiografia e cronache della vita associativa. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

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20 Potenza


Un protocollo della direzione dell’Inail e l’Ufficio della consigliera di parità della Provincia

Un sostegno per i più deboli Riflettori accesi sulla sicurezza dei nuovi soggetti del mondo del lavoro LOTTA agli infortuni, ma anche alle discriminazioni di genere, allo stress e a tutto ciò che mina il benessere psichico, oltre che fisico, di chi lavora. Con quest'intento la direzione regionale dell'Inail e l'Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Potenza hanno sottoscritto, ieri mattina nella sala “Venturino Picardi” della Provincia di Potenza, un protocollo d'intesa per accendere i riflettori sul problema sicurezza, soprattutto per quanto riguarda i nuovi soggetti del mondo del lavoro: donne, di cui va considerata la salute riproduttiva, disabili o genitori di disabili e immigrati. «L'ufficio - ha affermato la consigliera di Parità Liliana Guarino - metterà a disposizione tutte le competenze maturate nell'ambito della prevenzione, per creare assieme all'Inail, una differente cultura del benessere sui luoghi di lavoro. Luoghi che sempre di più coinvolgono una serie di diversità di cui non si può non tener conto». Il sodalizio tra la Consigliera di parità e l'Istituto nazionale per l'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e malattie professionali è la prima esperienza di questo genere nel mezzogiorno e si propone di promuovere la parità di trattamento sui luoghi di lavoro. Ciò anche alla luce del nuovo D. Lgs n. 81/2008 che obbliga il datore di lavoro alla valutazione, oltre che dei rischi tradizionali, di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, tra cui quelli riguar-

La consigliera di parità, Liliana Guarino con Salvatore Riccardi (Mattiacci)

danti lo stress, le differenze di genere, l'età e la provenienza da altri Paesi. Oltre a mettere a disposizione a trecentosessanta gradi la propria esperienza in materia di tutela del lavoratore, «l'Inail intende anche approfondire - ha affermato il direttore regionale

Salvatore Riccardi - l'aspetto che riguarda la salute riproduttiva, ovvero quella delle madri in gravidanza, attraverso una mappatura dettagliata dei rischi». L'intesa prevede inoltre un costante confronto con le altre istituzioni e con le parti sociali per tracciare un filo

comune tra donne, il cui numero di infortuni è in forte crescita secondo i dati Inail, lavoratori immigrati, persone diversamente abili e chiunque, svantaggiato da particolari condizioni sociali, rischi l'emarginazione sui luoghi di lavoro. r. s.

L’APPUNTAMENTO

Lo sport oltre la disabilità E’ PREVISTO per questo pomeriggio alle 18, il convegno “Lo sport oltre la frontiera della disabilità. Il ruolo del volontariato per abbattere le barriere dei pregiudizi”. L’evento, organizzato dal Lions CIub Potenza Host, si terrà alla Sala dell’Arco del Palazzo di città. Saranno presenti Michele Santoro, presidente Lions CIub Potenza Host, Michele Giorgio, consigliere nazionale Fisdir, Marco Borzacchini, vice presidente nazionale della giunta comitato ita-

148 anni di esercito ricordati al Lucania

Due immagini della cerimonia che si è tenuta ieri mattina alla Caserma “Lucania” (Foto Andrea Mattiacci)

liano paraolimpico, Vincenza Ferrarese, presidente Fish Basilicata, Tommaso Sorrentino, presidente XII circoscrizione distretto Lions 108 YA. Le conlusioni saranno affidate al sindaco della città di Potenza, Vito Santarsiero e ad Aldo D’Andrea, immediato Past governatore distretto Lions 108 Ya. Sarà questa un’occasione per approfondire le problematiche della diversa abilità e del volontariato.

Oggi l’ultimo appuntamento della rassegna

Sipario su “Potentialità” CALA il sipario sulla rassegna musicale Potentialità, il Conservatorio per il territorio promossa dal Gesualdo da Venosa. Nella serata di oggi , alle 20.30, nell'Auditorium concerto con il duo Riccardo Bonaccini (violino) e Giulio De Luca al pianoforte. I vari appuntamenti con la musica iniziati il 19 aprile hanno voluto impegnare, e non a caso, gli studenti coinvolti in tali attività spesso accanto ai loro insegnati, «per compiere esperienze professionali nuove e di verificare direttamente sul campo, davanti al

pubblico, il livello di maturità tecnica e musicale raggiunta». Una edizione, dunque, che è stata caratterizzata da un nutrito e variegato numero di concerti, con programmi di musica sacra e profana. Dal recital pianistico a formazioni cameristiche con concerti di mattina nelle scuole e concerti pomeridiani e serali che testimonia la notevole vitalità dell'Istituzione. Grande l’attenzione che il pubblico ha riservato a una manifestazione che si propone di diffondere maggiormente la musica.

Il 148/o anniversario dell’Esercito italiano e la figura del generale Nicola Russo, «medaglia d’oro al valore militare», sono stati ricordati ieri in una cerimonia alla caserma Lucania. Alla manifestazione ha partecipato anche il colonnello Antonino Bonura, comandante del Comando militare esercito Basilicata, che ha ricordato la vita di Russo, morto dopo 13 anni nei campi di concentramento russi.

LA REPLICA Certo, di più e meglio si può sempre fare (anche per un testata giornalistica). Ma non è giusto denigrare il lavoro di chi si è impegnato con onestà e professionalità in un evento la cui organizzazione è stata bollata come “inadeguata”. Non mi è piaciuto il tentativo di caricare di “polemica” un evento, alla prima edizione, che ha centrato due obiettivi: accendere i riflettori su un settore, quale quello dell'artigianato artistico locale, e promuovere le nuove scale mobili di via Armellini, recentemente consegnate alla città, come strumento di trasporto pubblico e contenitore socio-culturale. Non mi è sembrato corretto né l'articolo pubblicato da il Quotidiano (3 maggio pag. 23), né la relativa titolazione: il pezzo,

Le precisazioni del principale organizzatore di “Percorsi artigiani”

«La mostra è stata un successo» nell'incipit, esprime una personale sentenza di “inadeguata organizzazione” senza, tuttavia, procedere a spiegare in che cosa sia effettivamente consistita. Il titolo infiamma uno spirito polemico e annuncia di svelare i “nei della manifestazione”. Tra le dichiarazioni riportate (5 intervistati sui 16 partecipanti e nessun visitatore né acquirente) mi sarei aspettato di trovare anche quella degli organizzatori (semmai, per chiedere spiegazioni in merito agli “errori commessi”). Mi sarei aspettato che il giudizio sui “magri risultati” fosse sostenuto da fatti

concreti e reali risultati come il numero effettivo dei visitatori e degli acquirenti. I circa mille passaggi quotidiani nelle scale mobili sono dati inconfutabili. Inoltre, non credo nelle logiche distruttive e strumentali tout court soprattutto in un territorio dove spesso si è poco inclini alla cultura del fare e all'entusiasmo delle sinergie. Il limitato budget, messo a disposizione dalla sola Amministrazione Comunale, ha sicuramente dato una positiva opportunità all'artigianato artistico locale. Roberto Rosa

responsabile Key Service Abbiamo ospitato, senza tagli di alcun tipo, la lettera di Roberto Rosa, responsabile di Key service, principale organizzatore della mostra “Percorsi Artigiani” che ha animato le Scale Mobili di via Armellini dal 27 aprile al 2 maggio. Allo stesso modo ci siamo comportati con gli artigiani che hanno voluto parlare con la nostra giornalista nell’ultimo giorno della mostra. Nessuno di noi aveva intenzione di gettare ombre su un’iniziativa alla sua prima edizione, ma certa-

mente non avremmo potuto zittire (o tagliare le dichiarazioni) di chi denunciava un’organizzazione non soddisfacente. Ci chiede perché non abbiamo contattato gli organizzatori. Facciamo presente che alla mostra era presente l’assessore Filippo Gesualdi (chi meglio di lui avrebbe potuto rappresentare gli organizzatori?), il quale ha detto testualmente: «Abbiamo sbagliato forse nel non pubblicizzare in maniera adeguata l’evento». A ciò si aggiunga che qualche operatore ha speso parole positive sull’organizzazione e noi abbiamo riportato anche

quelle. Un’ultima annotazione: dire che la mostra è stata un successo perché nelle scale mobili ci sono stati «mille passaggi giornalieri», non è propriamente esatto. Nelle scale mobili è entrato anche chi alla mostra non era interessato. Del resto, i partecipanti alla manifestazione non hanno parlato solo dell’organizzazione, ma anche della «limitata sensibilità della cittadinanza, che si è rivelata poco generosa nell’acquistare oggetti il cui ricavato si sarebbe dovuto devolvere alle popolazioni abruzzesi». Non abbiamo avuto nessun tornaconto nel raccontare ciò che gli espositori intervistati ci hanno detto. Semplicemente ci atteniamo alla regola del riportare quello che ci viene detto, senza censure.

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Potenza 21

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

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“Toghe rosse sangue” IL prossimo 9 maggio, alle 18, nella sala del Principe di Piemonte, verrà presentato il libro del direttore del “Quotidiano della Basilicata”, Paride Leporace, “Toghe rosso sangue”. A organizzare l’iniziativa il coordinamento regionale di Libera Basilicata. Alla presentazione del volume di Paride Leporace interverranno don Marcello Cozzi, responsabile di Libera e Dario Montana, fratello di Beppe Montana, dirigente della Sezione Catturandi della Squadra mobile di Palermo, ucciso il 28 luglio 1985.

Pathos e letteratura ANCORA due appuntamenti nel progetto “Pathos. La letteratura antica e l’invenzione delle emozioni”. Una serie di lezioni sulla letteratura greca e latina tenute da illustri professori universitari, presso il Museo archeologico provinciale, alle ore 18. Dopo la lezione su Orazio a cura di Arturo De Vivo, preside della facoltà di Lettere, dell’Università “Federico II” di Napoli. Ultimo appuntamento il 15 maggio, con una lezione su Ovidio, tenuta da Marisa Squillante, docente ordinario del Letteratura Latina dello stesso Ateneo.

•DON BOSCO• Proiezioni private

Sala 5 Hannah Montana 16.30 - 18.40 - 21

•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 X Men. Le origini 17.00 - 19.30 - 22.00

Sala 6 Generazione mille euro 17.30 - 19.30 - 21.30

Sala 2 State of play 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Fast&Furious (“solo parti originali”) 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Questioni di cuore 18.30 - 20.30 - 22.30

Sala 7 Houdini- L’ultimo mago 17 - 19 - 21 •DUE TORRI• The international 19 - 21

OGGI Potenza, Auditorium Conservatorio, ore 20.30 “CONSERVATORIO GESUALDO DA VENOSA” Duo violino e pianoforte

DOMANI Potenza, Sala dell’Arco, Palazzo di Città, ore 16.30 “LA STRADA DEL PAESAGGIO” Idee per la Greenway di Potenza

•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385

IL 16 MAGGIO Potenza, teatro Stabile, ore 21 “III EDIZIONE LEON D’ORO-GIGINO LA BELLA” “Achille ciabotto medico condotto”

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

IL 9 MAGGIO Potenza, Sala dell’Arco, Palazzo di Città, ore 15.30 “CENTRO STUDI COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulla comunicazione

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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22 Potenza


23 Brienza Inaugurata la nuova struttura socio sanitaria che servirà la zona Melandro e Val d’Agri

Un Sorriso in più per gli anziani Sessantadue posti letto nella casa di riposo che mira a essere centro d’eccellenza BRIENZA - Nasce la nuova struttura socio-sanitaria “Il Sorriso 2” nella città di Brienza. Un mix di “lavoro, occupazione e politiche sociali” è il leit motiv di un progetto intavolato da più di due anni che ormai è già una realtà operativa. Da Balvano a Brienza, la casa di cura “Il Sorriso2” in località San Giuliano offre un servizio innovativo di assistenza per gli anziani a 360 gradi che varca i confini del Marmo Platano-Melandro sino a raggiungere la Val d’Agri. Una struttura moderna ed accogliente con 62 posti letti. Garantita sia l’assistenza medica sia quella infermieristica. Ed ancora il servizio autoambulanza, l’assistenza domiciliare ed il servizio navetta. Taglio del nastro, sabato sera, della struttura protetta per gli anziani alla presenza dei responsabili Giuseppe Teta, Mario Macellaro e Giuseppe Luogo, del primo cittadino, Antonio Distefano e del coordinatore dell’attività sanitaria in loco, Federico Navazio. Presenti l’assessore regionale Rocco Vita, il sindaco di Satriano di Lucania, Michele Miglionico, il sindaco di Sasso di Castalda, Rocco Perrone, il vicesindaco di Pi-

L’ingresso della casa di riposo “Il Sorriso 2”

cerno, Lucia Caivano ed il sindaco di Ruoti, Angelo Salinardi. «Tale struttura completa il panorama dei servizi presenti nel territorio - ha detto il sindaco Antonio Distefano - in quanto la casa protetta per anziani segna un momento di crescita sia economica sia occupazionale per la città di Brienza. Si concretizza un progetto iniziato due anni fa. Ora la neo struttura si configura come un punto di eccellenza e di supporto alle politiche sociali in loco. Un progetto che ha

una doppia valenza poiché vede un diverso utilizzo del patrimonio comunale, che viene messo a valore ed offre anche un'occupazione stabile a nuove unità lavorative. Una struttura che gioverà non solo a Brienza ma a tutta la regione Basilicata». Scelta come location il Polifunzionale di Località San Giuliano. La sala teatro e la palestra della struttura comunale saranno concesse dalla Cooperativa “Il Sorriso2” a quanti ne faranno richiesta. È questa una postilla alla base dell'intesa tra lo

staff tecnico e gli amministratori comunali. «La casa di riposo per anziani - ha detto il responsabile Giuseppe Teta - offre un soggiorno per brevi e lunghi periodi in un ambiente confortevole e familiare. Personale altamente qualificato assiste i clienti nella massima tranquillità, in camere dotate di ogni comfort o in stanze singole con bagno per portatori di handicap. Gli ospiti hanno la possibilità di trascorrere piacevolmente le loro giornate in spazi comuni, come la sala tv, la palestra, due piste da bocce, in più la cucina è personalizzata secondo le esigenze del cliente. Camere con ogni confort con Tv satellitare ed internet. E' possibile eseguire in loco visite specialistiche, esami, riabilitazione ed assistenza medica. Operiamo in Basilicata ma serviamo tutta l'Italia. Il nostro staff è altamente qualificato e il personale ha la qualifica Osa. Tutti i dirigenti dell'azienda sono già specializzati nel trattamento e nella gestione di società come la nostra - conclude Teta - poiché seguono costantemente corsi di aggiornamento per essere sempre al passo con i tempi». Angela Scelzo provinciapz@luedi.it

Oppido, lotta al randagismo Arriva l’accalappiacani OPPIDO LUCANO - Anche a Oppido i cani randagi continuano a crescere esponenzialmente e per evitare ulteriori rischi e pericoli per i cittadini è emersa la necessità di ricreare una certa tranquillità nel rispetto della normativa vigente, optando per soluzioni drastiche. I randagi che corrono liberi nel comune dell’Alto Bradano saranno accalappiati e portati in centri specializzati per la sterilizzazione o castrazione e per la prevenzione di malattie trasmissibili all’uomo da parte dei randagi. Visto che la situazione attuale a Oppido è tale da giustificare l’emanazione di questa ordinanza è stato preso questo provvedimento. Da sottolineare che le misure che a breve saranno prese non sono volte alla risoluzione radicale del problema randagismo. Si cerca in qualche modo di arrestare il continuo incremento dei randagi nel comune lucano. I cani randagi presenti sul territori di Oppido verranno, quindi, accalappiati

e portati nella vicino canile sanitario di Tiera di Potenza per la sterilizzazione. Saranno sottoposti da parte del servizio sanitario veterinario competente per territorio a interventi di pronto soccorso, a eventuali trattamenti terapeutici e trattamenti profilattici contro le malattie infettive trasmissibili. Nel caso in cui verranno accalappiati cani di proprietà non custoditi, identificati e non, i proprietari avranno tre giorni di tempo per comunicare all’Asl di competenza e al Comune lo smarrimento dei cani. Trascorsi i tre giorni i cani saranno sterilizzati o castrati e quindi reimmessi nel territorio. I proprietari che avranno fatto regolare richiesta dovranno contattare la società Eco Arl. per il riscatto del cane presentandosi muniti di carta di identità e codice fiscale ed effettuando i versamenti come per legge. Martedì 12maggio, inoltre, tutti i possessori di cani che non abbiamo provveduto alla registrazione all’ana-

grafe canina saranno tenuti a effettuarla mediante comunicazione presso l’ufficio di polizia municipale del Comune di Oppido Lucano. I cani iscritti all'anagrafe canina, al compimento del sesto mese di età, devono essere contrassegnati da un microchip da parte del personale dell’Asl di Potenza o di veterinari liberi professionisti. Martedì prossimo, dunque, un'unità mobile del servizio veterinario della ASL di Potenza sarà sul territorio di Oppido in via Bari (nei pressi del Comune) per le operazioni di riconoscimento dei cani di proprietà e l'apposizione di microchip, tutto gratuitamente. Con il fine di organizzare nel modo migliore il servizio tutti gli interessati sono stati invitati a prenotarsi prima della data di stabilita e comunque non oltre il dieci maggio presso l'Ufficio di Polizia Municipale. Rocco De Rosa provinciapz@luedi.it

Buone le presenze nel week end del primo maggio

Castelmezzano seduce con tradizioni e sapori

Un’immagine di Castelmezzano

CASTELMEZZANO - Positivo il riscontro per le iniziative culturali ed enogastronomiche della tre giorni turistica di inizio mese di maggio a Castelmezzano. Sabato alle ore 11, si è svolto il raduno delle “Rosse” del “Club Scuderia Ferrari” di Avigliano, mentre nel primo pomeriggio di domenica appuntamento, nonostante la pioggia battente, con la “Sagra della Quagliata” nell’ambito dei festeggiamenti tributati in onore della Madonna del Bosco. Per la VI edizione di “Avigliano motori e cultura” il club, unico ad aver ottenuto in regione il riconoscimento dalla Marianello, fondato all'incirca 10 anni fa, ha scelto come tappa proprio il piccolo borgo fra le Dolomiti Lucane. Le Ferrari, con alle spalle il paesaggio mozzafiato delle Dolomiti, accolte dalle autorità locali, sono state ammirate anche dai tanti visitatori presenti in questo lungo ponte

del primo maggio. Nel primo pomeriggio i partecipanti al raduno hanno “scoperto” il centro storico normanno attraverso una visita guidata. Domenica festa in onore della “Madonna del Bosco - Regina Pura”. In prima mattinata si è tenuto il consueto pellegrinaggio primaverile verso la cappella della Madonna in località San Leonardo. Dopo le funzioni religiose ed il tradizionale pranzo a sacco, l'animazione è stata affidata quest'anno al gruppo musicale dei “duo in festa”. La festa per tradizione è stata organizzata dalla famiglia Pepe. La sagra della Quagliata, ideata e gestita da Gelsomino Padula, ha proposto oltre a pietanze tradizionali di Castelmezzano come i biscotti al forno, piatti con gli asparagi o con la ricotta, vino locale anche una “golosa fragolata”, offerta dall'azienda di Policoro, Planitalia. Rocchina Martoccia provinciapz@luedi.it

Iniziativa della Società di mutuo soccorso fra gli operai

La società cooperativa Urios si occuperà della manutenzione ordinaria del Parco

Avigliano, in ricordo di don Mimì Sabia

Palmenti, occasione di crescita e lavoro

AVIGLIANO - Un sentito ricordo in memoria di don Mimì Sabia, parroco della SS. Trinità di Potenza per oltre 45 anni, verrà tributato ad Avigliano, sua città natale, il 9 maggio prossimo. L’iniziativa è della Società di Mutuo Soccorso fra gli Operai di Avigliano (Soms), che così intende onorare «la memoria di un concittadino che, nelle vesti di Parroco nella città capoluogo di regione, ha saputo tenere alta la tradizione delle personalità aviglianesi» . La manifestazione si terrà sabato, alle ore 10,30, nella sala convegni Andrea Claps della Soms, in Corso Garibaldi n. 43. Nel corso dell’evento saranno donate alcune copie del volume “Don Mimì, diario di un curato di città” ai presidi delle istituti scolastici. Il testo sarà a disposizione, per tutti gli interessati, nella sala convegni.

PIETRAGALLA - Il parco urbano dei palmenti di Pietragalla, da qualche anno, è diventato, grazie a tutta una serie di iniziative e manifestazioni culturali e storiche, un sito che ha trovato il proprio spazio nell’ambito del circuito del turismo culturale regionale ed interregionale. Si tratta di circa duecento grotte scavate nel tufo che si snodano in profondità per qualche metro usate nel passato, ed in parte, ancora oggi per la produzione del vino. In questi giorni sono in programma una serie di iniziative a favore di questo sito. La società cooperativa sociale Urios di Pietragalla, formata da un gruppo di giovani del posto, a seguito della conven-

zione stipulata con il Comune di Pietragalla, relativa alla gestione del parco urbano dei palmenti, rende operativo il piano di manutenzione ordinaria: taglio dell'erba, che in queste ultime settimane è cresciuta a dismisura in conseguenza delle consistenti pioggie. Sarà quindi fornita una nuova immagine estetica e sostanziale di questo luogo. A ciò seguirà il riassetto e la pulizia del percorso naturalistico all'interno delle cavità tufacee che consente di visitarle singolarmente. Tutto questo si rende possibile grazie alla sinergia positiva, concreta e sostanziale tra un soggetto privato e un ente pubblico quale è l'amministrazione comunale

cittadina, risolvendo così un problema che si trascina ormai da qualche anno e che nella scorsa estate aveva prodotto uno spiacevole episodio quale l'incendio all'interno del sito che con la bruciature delle sterpaglie aveva annerito tutta l'area senza per fortuna provocare danni alle strutture tufacee. Senza tener conto che con questa iniziativa i palmenti non solo verranno tutelati e valorizzati ulteriormente ma diventeranno un luogo per creare occupazione e ricchezza per la comunità locale ed in questo periodo di crisi globale è un fattore da non sottovalutare. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it

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SIAMO alla stretta finale. Il più per la presentazione delle liste sembra fatto. Il “sembra” è d’obbligo quando si tratta di comunali. Questo perchè, è la storia che lo dice, non mancano - e non mancheranno nemmeno per questa tornata - le sorprese dell’ultima ora. A Sant’Angelo Le Fratte la situazione è abbastanza delineata. Due i candidati che si presentano e che si contenderanno l’eredità lasciata dal sindaco uscente Ricciardi: Felice Cavallo e Ciro Romano. Poi c’è il

“partito degli scontenti” che stando agli ultimi “rumors” dovrebbe presentare una lista. A Pietragalla la situazione è più caotica. Certa la ricandidatura di Iacovera per il Pd e di Valentino Pepe per una lista civica. Gli altri partiti, il Pdl in testa, cercano un nome credibile da proporre all’elettorato. Ritorniamo poi ad Acerenza dove la situazione è in continua evoluzione. L’Ultima voce parla di un’inedita alleanza tra il Pd e l’Udc. Domani Calvera, Guardia Perticara e Tito.

SAVOIA DI LUCANIA

Sindaco, una poltrona per due Felice Cavallo contro Ciro Romano SAVOIA DI L. - Due candidati in corsa per la poltrona da sindaco: l'ing. Cavallo Felice, libero professionista e il dott. Romano Ciro, dirigente Asl n. 2, ma nato e residente nel comune fin dalla nascita. Due candidati, per due liste civiche, una che gravita intorno al centro sinistra con Cavallo e l'altra intorno al Pdl con il dott. Romano. Il sindaco uscente Rosina Ricciardi, non potendosi candidare, per doppio mandato, sarà probabile vice sindaco vicino all'ing. Cavallo. Corre voce, nel paese, che ci possa essere una terza lista: quella degli

scontenti che non si ritrovano in nessuno dei due schieramenti, tra questi il vice sindaco uscente Giosa Mauro a cui è stato tolto, in un recente passato, ogni delega da parte del sindaco e a cui era stato promesso, in una logica di turnazione, in tempi ormai remoti, il posto da sindaco, ancora l'ex sindaco Lupo ed altri. Ci sarebbe un nutrito schieramento già di 9 persone, ma le possibilità per una terza lista sembrano essere fragili anche se qualcuno ci crede ancora. «La politica - sbotta Mauro - è una cosa seria e quando si fanno degli accordi bisogna mantenerli,

altrimenti diventiamo poco credibili», alludendo al sindaco uscente Rosina Ricciardi che al dire di alcuni ha imposto il suo candidato preferito Cavallo che, tra l'altro, è anche il segretario del Pd locale. «Io - continua Giosa - mi sono ritirato e non voglio più saperne di politica, perché sono deluso». Quelli che si prodigano per la terza lista vorrebbero mettere in condizioni il cittadino elettore di poter scegliere «per qualcuno, ma non contro nessuno». Così da indiscrezioni, questi ultimi trovano però difficoltà ad individuare un capolista trascinatore. Alcuni si lamentano del-

PIETRAGALLA

la lista che farebbe riferimento al sindaco uscente, perché giudicano la sua gestione decennale come un “fatto personale” e questo non sarebbe stato e non sarebbe di gradimento generale. Altri invece ritengono che la gestione della Ricciardi sia stata pratica ed essenziale ed avrebbe sempre tentato di dare risposte alla gente piuttosto che fare retorica politica, sempre vicino ai cittadini nei momenti difficili della comunità, sempre attenta alle esigenze del territorio. Per qualcuno le amministrative sono l'occasione, perché il sindaco uscente misuri il suo con-

Il municipio di Savoia

senso e il suo indice di gradimento presso la gente, attraverso il voto di preferenza. La preparazione delle due liste più sicure è ormai alle ultime battute, le compagini sono quasi al completo, pronti per la campagna elettorale. Alcuni giovani si lamentano, però, del fatto che le liste si nascondono sotto simboli civici.

«Perché i protagonisti non escono allo scoperto con i simboli nazionali? Perchè tanta paura?» - si chiedono delusi alcuni giovani appartenenti ad entrambi gli schieramenti - «E poi dicono che i giovani perdono la fiducia nella politica!..» concludono amareggiati i giovani di Sant’Angelo. Antonio Monaco provinciapz@luedi.it

ACERENZA/2

Iacovera tenta la riconferma I partiti alla stretta finale Il Pdl non ha deciso il nome Udc e democratici insieme? PIETRAGALLA - Ci si avvicina alle scadenze elettorali che fra pochi giorni avranno la fase più importante con la presentazione delle liste. C'è chi ha già deciso e chi invece è in fase di elaborazione dei propri nominativi, lavorando alla stesura e alla scelta dei candidati. Per quanto concerne il Partito Democratico con le primarie svoltesi il 19 aprile è stato individuato il candidato-sindaco. E' l'attuale primo cittadino Rocco Iacovera scelto dagli elettori delle primarie e che ripropone così la propria candidatura nel segno della continuità per cercare di proseguire nel lavoro svolto nel corso del primo mandato amministrativo. Altro candidato certo è Valentino Pepe che in qualità di aspirante primo cittadino guiderà la lista denominata "Vivere Pietragalla", una lista civica di giovani che nasce direttamente dal "Comitato Idee e Proposte per Pietragalla", riunitosi per circa tre mesi raccogliendo le istanze dei cittadini. E' una lista che non fa riferimento nè a destra nè a sinistra ma che guarda al centro del panorama politico senza cadere nei personalismi ma dando centralità ai cittadini. Poi c'è il Movimento per la Sinistra che fa capo a livello nazionale all'attuale presidente della giunta regionale di Puglia Nichy Vendola. In questa fase questo movimento sta svolgendo degli incontri con la società civile, movimenti e gruppi politici presenti sul territorio che in caso di esito positivo potrebbero condurre ad una collaborazione politica elettorale per le prossime amministrative con uno dei gruppi e movimenti politici. Di contro in caso di insuccesso di questi incontri si potrebbero aprire nuovi scenari come quello di correre da soli alla tornata elettorale. Per il centrodestra il Popolo della Libertà di Pietragalla nel corso di una riunione tenutasi lo scorso 30 aprile ha deciso a maggioranza di essere presente con una propria lista alle elezioni comunali nel segno della unità tra le componenti politiche (Alleanza Nazionale e Forza Italia) ma comunque, sostengono i dirigenti locali del Popolo Della Libertà, le porte sono aperte alla società civile per chi vuole avvicinarsi e l'impegno è quello di

Una panoramica di Pietragalla

servire la comunità pietragallese nella sua interezza. Il movimento federalista "La Grande Lucania" si è invece presentato alla cittadinanza pietragallese nella giornata del 1° maggio nel corso di una manifestazione pubblica esprimendo così il proprio progetto per Pietragalla e comunicando ai cittadini pietragallesi che sarà presente alla tornata amministrativa con una propria lista. A breve quindi sarà comunicato il nome del candidato sindaco e i nomi dei componenti della lista. A tutto ciò va aggiunto che potrebbero concorrere alla corsa per la poltrona di primo cittadino esponenti a capo di movimenti e liste civiche che in questa fase temporale stanno sviluppandosi sul territorio. Al momento quindi tutto è in continuo divenire e con l'avvicinarsi della scadenza per la presentazione delle liste, le trattative, nei casi in cui nulla è ancora deciso e definitivo, tra i diversi esponenti politici, potrebbero portare a nuove soluzioni oppure a sorprese dell'ultimo minuto. E' il bello della politica. Antonio Bevilacqua provinciapz@luedi.it

ACERENZA - Passano le ore e i giorni e ad Acerenza crescono le novità. Siamo alla vigilia derlle presentazioni delle liste ed Escono le ultimissime sulle candidature politiche comunali della bella Acheruntia. All'inizio tutti in campo ognuno per conto proprio a fare il gioco di tutti contro tutti. Oggi uno in meno e qualche coalizione nell'aria, accomunati solo dal programma, s'intende. Cosa sta accadendo quindi al Pd, all'Udc, e al Pdl? La situazione a questo punto è molto delicata. Si vocifera che l'Udc abbia stipulato un accordo di programma con il Pd. Di programma per l'appunto, visto che si lavorerà esclusivamente per il bene Comune, è il caso di dirlo, attraverso una lista civica senza seguire le linee politiche dettate dai partiti. Quel che si sa è che l'Udc partirebbe con una lista giovane che potrebbe esser sorretta dall'esperienza dei cavalli di battaglia del Pd, approvati dai cittadini e che fino alla scorsa tornata comunale hanno portato fortuna nella gestione della Res Publica. A proposito di cavalli, invece, potrebbe anche essere che il Pdl sia già pronto, da qualche parte, ad entrare nella cittadina con un cavallo di Troia. Potrebbe, perché al momento tutto è possibile.

Uno scorcio di Acerenza

Continuano, i partiti, in queste ore, a tenere riunioni su riunioni e a prender accordi tra di loro, facendo il gioco delle tre carte a testa in giù. Pd, Udc, Pdl. Pdl, Pd, Udc. Chi viaggerà nello stesso vagone, Pdl e Udc? Pdl e Pd? Udc e Pd? Canio Bochicchio, invece, si presenta alle provinciali con il movimento “L'Unione Democratica”.

I cittadini sono curiosi, di conoscere le nuove liste che gareggeranno alla volta della poltrona Comunale e chi saranno i candidati dall'una e dall'altra parte. Per intanto le improbabilità diventano probabilità e le indecisioni, intenzioni. Da Acerenza, per adesso, è tutto. Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it

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Martedì 5 maggio 2009


25 Viggianello Il furto è stato scoperto nella mattinata di ieri dai dipendenti dell’ufficio

Poste: rubati 30.000 euro I ladri avrebbero agito nell’ultimo week end forzando la porta principale VIGGIANELLO - Avrebbero forzato la porta principale per poi entrare e far man bassa di tutto ciò che era possibile rubare. Questa una prima ricostruzione - le indagini sono in corso - del furto avvenuto nell'ufficio postale di Viggianello. Certo è che i dipendenti delle poste del piccolo paese del Pollino, lo hanno scoperto nel momento in cui sono entrati per lavorare come ogni lunedì. I ladri - è escluso infatti che il furto sia stato operato da un solo soggetto - hanno agito con l'aiuto della notte. Importante la somma asportata: si tratta di circa 30.000 euro. Resta da accertare l'esatta dinamica del furto. I militari dell'Arma del comando di Viggianello hanno lavorato tutto il giorno di ieri per stabilire quando e come i ladri hanno agito. Ancora una volta dunque, un piccolo paese della Basilicata è “oggetto” delle attenzioni dei ladri specializzati in furti in uffici postali o nelle piccole banche. Simile la dinamica che contraddistingue questi furti: i ladri forzando porte o finestre, rubano quanto più possibile.

Villa D’Agri I sindacati di categoria si interrogano sul futuro del settore

Forestali: l’accordo ai raggi x VILLA D'AGRI - «L'accordo delle 151 giornate, la calendarizzazione dei lavori, il pagamento delle spettanze, l'interrogativo della riapertura dei cantieri …». Chiarimento e confronto, quello che si è svolto nei giorni scorsi al centro sociale di Villa d'Agri, tra lavoratori forestali, sindacati e rappresentanti istituzionali locali. Diversi i punti trattati. Al centro l'analisi approfondita sull'accordo definito “storico” tra la Regione e le Organizzazioni sindacali che assicurano il monte di 151 giornate lavorative annue, ai 4.200 operatori del settore idraulico-forestale nell'arco di due anni». raggiungendo le 151 giornate nell'arco di tre anni. In particolare, l'accordo prevede 106 giornate per l'anno in corso, 112 giornate per il 2010 e 151 giornate per l'anno 2011 per ogni lavoratore impiegato». Ma in questo caso per i forestali della Val d'Agri, le 151 giornate sono già una realtà da qualche tempo e, quindi rassicurazione in merito sono venute fuori dall'assemblea e dai rappresentanti sindacali. «Le 151 giornate non si toccheranno - ha sottolineato Pietro Paladino della Fai - Cisl - In campo l'attenzione dei Sindacato c'è tutta. Gli obiettivi comuni a tutti e vogliamo raggiungerli e bisogna essere uniti”. Unità tra lavoratori e Sindacati è stata la richiesta sia del rappresentante della Uila Uil Angelo Foresio che della responsabile della Flai Cgil. «“L'accordo che è stato fatto - hanno dichiarato entrambi i sindacalisti - è un buon accordo per la stabilizzazione delle 151 giornate e noi speriamo anche in qualcosa in più, visto l'area interessata dall'estrazione petrolifera e garanzia su ciò sono state fatte, perché abbiamo un passo in più rispetto agli altri. Ma dobbiamo essere uniti». Dai lavoratori la voce si è levata sulle problematiche come la calendarizzazio-

ne dei lavori, non si sa quando si inizia e non si quando si finisce, le spettanze pagate in ritardo e il tormentone assillante per i lavoratori «a quanto la riapertura dei cantieri? Puntualizzazione e precisazioni sono arrivate dal presidente della Comunità Montana Alto Agri, Antonio Imperatrice evocando la «piena consapevolezza da entrambe le parti per gli impegni presi e rispettati». La precisazione arriva sul pagamento «voi siete pagati - ha ribadito più volte Imperatrice - con i soldi della Comunità Economica Europea e non sarà mai possibile il pagamento ad ogni 27 del mese, perché bisogna rendicontare». In merito all'accordo delle 151 giornate, il presidente dell'ente montano ne chiarisce l'importanza, «è il primo importante risultato sancito dai Sindacati e dalla politica regionale, indipendentemente dal petrolio. Inoltre nella Valle ci saranno attendi interventi e programmi aggiuntivi nella Valle interessata dall'estrazione. Inoltre a settembre 2008 è stato approvato per la Valle il progetto Reti che riguarda una riqualificazione del sistema, nuove forze e nuove funzioni in sinergia con il Parco. Un progetto che incrementa la qualità e innesca nuova economia». Per i segretari regionali di Fai, Flai e Uila, Antonio Lapadula, Vincenzo Esposito e Gerardo Nardiello «l'accordo stipulato in questi giorni rappresenta un tassello fondamentale per la Forestazione. Bisogna far rimanere le persone nel settore della forestazione e creare opportunità di crescita. Noi in questi anni hanno aggiunto - ci abbiamo creduto. Stiamo lavorando per farla rinascere in una visione più lunga. Le attenzione ci sono e bisogna lavorare insieme». Angela Pepe provinciapz@luedi.it

Questa mattina in Comune

Nemoli, si insedia la giunta baby NEMOLI - Questa mattina, si insedia il primo Consiglio comunale dei ragazzi e delle ragazze di Nemoli. Il sindaco è Alessandro Giacoia. Così, in attesa delle imminenti amministrative Nemoli elegge il primo sindaco baby della sua storia. Alessandro Giacoia, alunno di seconda media, di 13 anni è stato eletto dai cento allievi delle scuole del paese, nel progetto "Consiglio Comunale dei Ragazzi e delle Ragazze". Con lui scelti anche 12 consiglieri, tra i 6 e i 14 anni, che si sono impegnati a mostrare maggiore senso civico e rispetto di strutture e spazi pubblici chiedendo, ai più grandi, sicurezza degli edifici scolastici, manutenzione degli impian-

ti, tutela ambientale, raccolta differenziata, associazionismo giovanile, scambi culturali, tempo libero, più attenzione per le fasce deboli. L'idea, a trenta anni dalla nascita dei Consiglio Comunali dei ragazzi - avvenuta in Francia nel 1979 - ha preso corpo con la Festa Nazionale dei Piccoli Comuni d'Italia. Qui, alla Presidente dell'Anpci, Franca Biglio, e al sindaco, Antonio Filardi, vennero chiesti impegni sulla salvaguardia della scuola e l'esigenza di portare la voce dei più piccoli nell'Ente locale (in linea con il Piano Sociale di Zona del lagonegrese che ha previsto l'assessorato comunale dei ragazzi). Il progetto è stato presentato a famiglie e scolari, per

Le votazioni del baby sindaco

la sua realizzazione, prima delle consultazioni di giugno, in modo che le proposte vengano recepite nei programmi degli adulti. L'unica lista, rappresentativa di tutte le classi e i due sessi ha portato all'elezione del piccolo Alessandro Giacoia - che sarà investito ufficialmente martedì mattina dal sindaco Filardi - con

gli assessori: Francesco Viceconti, Chiara Anania, Daniele Anania, Angelo Labanca, dei consiglieri: Sofia Anania, Martina Cavallaro, Luana Calcagno, Anna Zaccara, Francesco Curzio, Nicola Carlomagno, Daniele Del Giudice, Marika Labanca. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

Viggianello La Camera di commercio ha fatto visita all’Itc

A scuola di imprenditoria L’Itc di Viggianello

VIGGIANELLO - La Camera di Commercio di Potenza ha incontrato gli alunni dell'I.T.C. di Viggianello. Il Forim - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Potenza propone a tutti gli istituti di istruzione superiore della provincia una serie di iniziative che hanno l'obiettivo generale di contribuire ad avvicinare i mondi della scuola e del lavoro. La Camera di Commercio è da tempo sensibile ai rapporti fra mondo della scuola e sistema imprenditoriale, continua a raccogliere le esi-

genze provenienti dalle imprese. Sin dal 2004 il Forim promuove e gestisce iniziative che si possono raggruppare in tre grandi ambiti come la diffusione della cultura imprenditoriale presso le giovani generazioni, l'alternanza scuola-lavoro e l'orientamento scolastico professionale. In questo senso l'I.T.C. di Viggianello ha chiesto di poter organizzare un breve colloquio al fine di intraprendere i percorsi di formazione orientativa. Nella giornata di ieri si è svolto presso l'istituto di Viggianello un incontro cui ha partecipato un funzionario dell'azienda speciale e rappresentanti della guardia di finanza che hanno illustrato le funzioni ed i compiti del Corpo, le modalità per accedere alla formazione dei corsi tramite concorsi, come l'imminente concorso che sarà bandito di recente sul reclutamento dei neo-marescialli, e sulle varie domande poste dagli studenti per valutare

l'opportunità e la possibilità di un futuro professionale come finanziere. Per l'alimentazione del ruolo ufficiali sono banditi annualmente due concorsi pubblici per l'ammissione ai corsi ordinari dell'Accademia, ruolo normale ed aeronavale, per il quale è necessario avere il diploma di scuola secondaria di 2° grado anche da acquisire nello stesso anno del concorso. I frequentatori dei corsi di durata quinquennale seguono un percorso formativo al termine del quale conseguono la laurea specialistica in “Scienze della Sicurezza Economico-Finanziaria”. L'arruolamento degli Ispettori avviene, per il 70% dei posti disponibili, mediante un concorso pubblico per il quale è necessario essere in possesso del diploma di Istituto superiore di 2° grado anche da acquisire nello stesso anno del concorso e, per il restante 30%, con un concorso interno. e. m.

Senise, inaugurata la sede del museo

Un momento dell’inaugurazione

SENISE - Con una cerimonia ufficiale alla quale hanno preso parte autorità, politiche sociali e religiose, è stata inaugurata la nuova sede le museo etnografico del Senisese. Dopo circa sei anni dunque dalla prima inaugurazione, da via poeta Sole, il museo passa a via Rinaldi, nel palazzo della famiglia Fortunato, una delle più illustri di Senise. Ed a proposito erano presenti alcui eredi, Felice Fortunato(che abita a Senise)la sorella(notaio che abita a Taranto) ed il nipote Vincenzo(colui che ha fortemente voluto il trasferimento in un’ala delle cantine del palazzo)che abita a Roma dove ricopre il prestigioso ruolo di direttore generale del ministero dell’economia da anni, dopo aver ricoperto anche quello di presidente il Tar di Basilicata. Il museo, racchiude tantissimi attrezzi della civiltà contadina, oramai praticamente scomparsi ed il merito di tutto questo lo si deve esclusivamente ad Antonio Guerriero, che grazie alla sua passione per il restauro, si è messo a catalogare tutto quanto gli veniva prima procurato dal padre. Una passione, condivisa poi con la famiglia(la figlia Giusy ha curato i costumi)costruita nel tempo ed iniziata nella mansarda di casa sua, subito rivelatosi troppo piccola per contenere tutta quella roba. Dal suo incontro con Rosa Gentile che poi è diventata presidente della associazione “Noi del Sinni”, è nata successivamente l’idea di trovare un sito idoneo che venne individuato in una antica sede vescovile del centro storico. Grazie anche al supporto di un apposito comitato scientifico composto dal docente dell’università della basilicata Ferdinando Mirizzi, dall’architetto Lucio Vitarelli e dalla dottoressa Vittoria Abalsamo. Per l’occasione sono intervenuti il vescovo mons. Francesco Nolè, il presidente la proloco, Addolorato, Carmine Rossi che pure ha dato un forte slancio all’iniziativa, il prefetto Luigi Riccio che ha confessato la sua passione per alcuni oggetti antichi, mostrando grande entusiasmo vero l’iniziativa, il sindaco Giuseppe Castronuovo, l’ex sottosegretario Mario Lettieri ed il presidente il consiglio regionale Prospero De Franchi. Subito dopo, dal teatro Agorà di via madonna di Anglona, si è passati alla inaugurazione di via Rinaldi, con il taglio del nastro da parte del sindaco e del prefetto, che hanno aperto alle visite, seguite da un rinfresco allietato dalla musica della “Cantinera” che ha riproposto brani in dialetto senisese. Il museo, sarà aperto, dalle ore 18. 00 alle 20. 00, tranne il giovedì e la domenica;inoltre sarà possibile accedere a visite guidate, attraverso prenotazioni. Per visite virtuali, il sito museo. etnografico@tiscali. it; per informazioni, tel. 3332849679; 0973585452; 0973686576. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it

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Martedì 5 maggio 2009


26 Melfi Un gruppo di residenti ha presentato al primo cittadino una petizione con 700 firme

Piazza Umberto: dubbi e certezze I lavori di riqualificazione al centro della discussione dell’ultimo consiglio MELFI - Nell'ultimo consiglio comunale a Melfi, in cui ci è stata l'approvazione del bilancio consuntivo 2008, si è discusso nuovamente di centro storico. L'occasione è stata la petizione popolare promossa da un comitato nato attraverso una discussione telematica che l'anno scorso si è svolta sul blog “piazzaumberto.it”, tutt'oggi visibile su internet, che ha fatto registrare quasi 22 mila visite. La petizione popolare partiva dalla preoccupazione dei cittadini residenti e degli operatori commerciali rispetto ai lavori di riqualificazione di Piazza Umberto I. Secondo alcuni, quando partiranno i lavori la Piazza sarà inaccessibile per almeno un anno e quindi ci sarà una notevole riduzione dell'attività degli esercizi commerciali li presenti, per un tempo prolungato. Anche dopo il completamento dei lavori residenti e commercianti dovranno abituarsi ad una situazione diversa. La Piazza non avrà più i

Il blog dedicato alla storica piazza di Melfi

parcheggi, in un contesto in cui è evidente la scarsità di spazi dove collocare le auto. La petizione popolare, firmata da 700 cittadini chiedeva che il Consiglio Comunale decidesse di sospendere e subordinare i lavori di riqua-

lificazione della Piazza decisi dalla Giunta a una progettazione più ampia riguardante l'intero centro storico, per affrontare e risolvere i problemi di mobilità, viabilità, parcheggi e servizi in generale. «Una proposta che la maggioranza di cen-

trodestra non ha voluto accettare in pieno - riferiscono i consiglieri comunali del Partito Socialista Livio Valvano e Francesco Pietrantuono, aderenti al comitato Melfi Centro Storico - costringendo l'intero consiglio ad una mediazione. Senza respingere la petizione, il Sindaco ha dichiarato di accogliere l'invito contenuto nella petizione, con il quale si chiede di elaborare un piano strategico complessivo, riguardante l'intero centro storico che tenga conto delle esigenze riguardanti la viabilità e soprattutto i parcheggi». Nulla di fatto, invece, per la richiesta di sospendere i lavori di riqualificazione della Piazza che il centrodestra vuole portare a compimento in tempi brevi. In sostanza, quindi, il Sindaco dichiara di avere in testa un'idea per il centro storico che renderà visibile con la presentazione del piano strategico, ma nel frattempo, in considerazione del consenso avuto dagli elettori, intende andare avanti con il progetto di riqualificazione di Piazza Umberto, nonostante da più

parti siano stati alimentati dubbi relativi a costi (il Comune dovrà accendere un mutuo di 500 mila euro per la circostanza) e necessità di effettuare un'opera che non costituisce priorità. Piazza Umberto I non è decadente né ha bisogno di interventi di manutenzione. Un concetto più volte ribadito sia in Consiglio Comunale sia attraverso la petizione, sia attraverso il Blog. «Se proprio si dovrà andare fino in fondo, chiederemo che per l'esecuzione delle opere l'Amministrazione si preoccupi di salvaguardare la mobilità dei residenti, che in altre circostanze hanno subito notevoli disagi per raggiungere quotidianamente le proprie abitazioni, a causa del blocco della circolazione nelle vie del centro, sottolineano i due consiglieri socialisti. Allo stesso modo solleciteremo l'amministrazione a implementare immediatamente i parcheggi disponibili nel centro storico». Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it

L’INTERVISTA AL PRESIDENTE SONNESSA Il presidente della Comunità montana nonchè sindaco di Rapolla, Sonnessa

Cm, nominati gli assessori RAPOLLA - Nuove nomine per la Comunità Montana del Vulture. All’indomani dell’ insediamento del neo presidente Michele Sonnessa, avvenuta il 6 aprile scorso, riprendono i lavori. Primo atto, la costituzione della nuova giunta. Sei gli assessori. Angelo Cappiello vicepresidente e assessore ai Lavori Pubblici, Gerardo Telesca alla Forestazione, Biagio Cristofaro alle Attività Produttive e all’Ambiente, Giuseppe Tita alla Programmazione, Antonello Tamburriello al Bilancio e al Personale, Mauro Cerone al Turismo e alle Attività Culturali e Sociali. Da lunedì riaperto anche l’ufficio catasto usufruendo della modalità decentrata ed autogestita dall’ente. «Con la prima

delibera della giunta - afferma Sonnessa “abbiamo riaperto questo ufficio, i cittadini non saranno più costretti ad andare a Potenza per una visura catastale». Più complesse le vicende legate alla rendicontazione Por 2006, attività che doveva terminare entro il 30 Aprile presso l’ente e comunicata alla Regione entro il 15 giugno, ma di cui non era stato fatto nulla. Ricordiamo che il presidente della Comunità Montana del Vulture è anche il presidente del il Pit Vulture Alto Bradano. Il 9 aprile il responsabile unico del procedimento del Pit si dimette. Causa delle dimissioni la «sicura difficoltà nell'espletamento dei progetti e loro rendicontazione an-

Tribunale di Melfi – Fallimento Tribunale di Melfi R.G. Fall. N. 565/2005; Sentenza n. 13/05 del Tribunale di Melfi. Il G.D.Dott.Luigi Galasso,con ordinanza del 04/12/08, ha disposto la vendita, davanti a sé, per il giorno 02/07/09, ore 10,00,nell’aula di udienza presso il Tribunale di Melfi,dei seguenti beni nello stato di fatto e di diritto in cui essi si trovano, a corpo e non a misura: LOTTO UNICO IMMOBILIARE Immobili siti nella Zona Industriale di Lavello, alla C.da Gaudiano, in catasto al fol. 8, p.lla 302, costituiti da terreno in unico appezzamento mq circa 10.0000; capannone al piano terreno di mq 1036; uffici al piano terra di mq 204 ed abitazione del custode, al primo piano di mq 91 con sottotetto di mq 49;locali tecnici,ovvero locale pompe e compressore,al piano terra di mq 27 e locale potabilizzatore al piano terra di mq 24;sono compresi piazzale, recinzione, cancello d’ingresso, impianti elettrici, impianti antincendio interni ed esterni,impianti termici ed antintrusione,servizi igienici,pozzo artesiano,elettropompe,fosse biologiche,tutto di recente costruzione al prezzo di € 409.600,00, offerte in aumento € 3.000,00. Alle somme sopra indicate dovrà essere aggiunta l’IVA, come per legge. Chi intende partecipare all’incanto dovrà versare in cancelleria entro le ore 12,00 del quarto giorno antecedente una somma pari al 30% del prezzo base (10% per cauzione e 20% in conto spese) mediante assegni circolari bancari, emessi da banche aventi sede o filiale in Melfi, o equivalenti assegni postali, gli uni e gli altri intestati al nome dell’offerente o al Curatore, avv. Maria Cappa. L’aggiudicatario, entro il termine di giorni 60 dall’aggiudicazione dovrà versare il prezzo, detratto l’importo della cauzione, mediante assegni circolari bancari,emessi da banche aventi sede o filiale in Melfi,o equivalenti assegni postali,gli uni e gli altri intestati al nome dell’aggiudicatario medesimo o al Curatore. L’aggiudicatario,ove coniugato,dovrà produrre estratto per riassunto dell’atto di matrimonio con annotazioni marginali,ai fini dell’accertamento del regime patrimoniale della famiglia.Ogni spesa relativa alle volture catastali ed alla cancellazione della trascrizione della sentenza dichiarativa del fallimento e delle iscrizioni ipotecarie sarà a carico dell’aggiudicatario. Si segnala che la BANCA CARIME, filiale di Melfi, tel. 0972 – 239014, ha comunicato la propria disponibilità ad erogare mutui ipotecari agli aggiudicatari nelle vendite immobiliari coattive. Ogni ulteriore informazione relativa ai beni posti in vendita potrà essere acquisita presso il Curatore,Avv. Maria P. Cappa, con studio in Emlfi, o presso la Cancelleria Fallimentare del Tribunale di Melfi”.

che in virtù del lasso di tempo brevissimo imposto». Infatti non era stato ancora sottoscritto l’accordo di programma per la gestione delle risorse residue Fse del Por Basilicata 2000/2006, né avviati i procedimenti per l’attuazione delle tre schede allegate: 2/A per l’ agroalimentare, valorizzazione dell’Aglianico e prodotti tipici, 2/B valorizzazione dell’agriturismo, 2/C per la promozione della Cultura. Il 20 aprile c’è la convocazione della partnership locale con i sindaci di tutti i comuni dell’area per fare il punto della situazione e discutere le linee da attuare. Partnership andata a vuoto per il mancato raggiungimento del numero legale.

Senza l’espletamento di tutte le procedure per l’avvio delle attività sarebbero andati perduti 600.000 euro del fondo sociale europeo. «Subito - dice Sonnessa ho nominato il nuovo Pit Manager e ho costituito l’unità di coordinamento e gestione che era ridotta ad una sola persona per riprendere le attività amministrative per l’esecuzione delle schede sospese con la delibera di giunta comunitaria del 9 aprile». Project Manager del Pit è Giovanni Buccino personale interno all’amministrazione. «Visti i tempi davvero ristretti - racconta Sonnessa - il 29 aprile sono andato in Regione per chiedere una proroga per la rendicontazione che scadeva il giorno dopo. La dirigente Maria

Teresa Lavieri dell’ufficio progettazione strategica del dipartimento Formazione e Lavoro disponibile e attenta al problema ha consentito la proroga». Ora il 15 maggio la Comunità Montana deve concludere le operazioni e il 30 maggio deve rendicon-

tare alla Regione. “Ho sottoscritto la convenzione con la Regione, in 10 giorni ho posto tutte le azioni necessarie per non perdere le risorse, ritengo che sia un lavoro importante per il nostro territorio”. Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it

Ginestra, muore lo storico portalettere

Il bilancio della discordia

GINESTRA - La comunità arbereshe piange la morte di Rodolfo Parisi, portalettere in pensione. Per oltre 30 anni ha svolto ha svolto questa funzione, sempre preciso nella consegna della corrispondenza. Molte volte dietro lo sportello postale di via Skanderbeg si sostituiva al dirigente per la sua disponibilità e generosità verso la gente. La sua scomparsa, lascia un vuoto incolmabile nel paese di origine arbereshe. Ai funerali svolti domenica 3 maggio ha partecipato tutto il paese. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it

RIPACANDIDA - Dura presa di posizione dei consiglieri comunali di opposizione, Michele Spinazzola e Donato Musto su quanto è accaduto nella seduta del consiglio comunale dello scorso 28 aprile. I due consiglieri comunali lamentano il fatto di come sia stato condotto il consiglio comunale, soprattutto alla luce dell'approvazione del Bilancio di previsione 2009. I due consiglieri riferiscono: «in tale occasione il Sindaco Annunziata, quale presidente del Consiglio Comunale, con un atteggiamento arrogante e autoritario, non

ha dato modo di farci esprimere le giuste opinioni e valutazioni sul Bilancio togliendoci la parola. Noi ci sentiamo offesi e maltrattati da tutto questo, sembra di essere tornati indietro, ai tempi della dittatura. Invitiamo il Sindaco e tutta la maggioranza a non avere più questo atteggiamenti nei confronti dell'opposizione, soprattutto per il valore istituzionale che ricopre il consiglio comunale e anche per tutti i cittadini che in tale contesto vengono rappresentati». lo. zo.

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Acerenza - L'aria elettorale si sente, siamo ormai agli sgoccioli e il gruppo amministrativo uscente tira le somme dei cinque anni di governo in un piccolo centro della Basilicata. A parlare della cittadina e dei progetti realizzati nei cinque anni, nonostante alcuni problemi di natura logistica, è il primo cittadino, il dottor Antonio Giordano, laureato in lettere classiche e presente sul panorama politico già da tempo, prima come vice sindaco e poi in qualità di vice presidente della comunità Montana Alto Bradano. Insieme al suo gruppo, si presenta alle elezioni del 2004 con una lista civica, composta da rappresentanti del blocco della sinistra democratica, “Acerenza Democratica” contro la lista civica rappresentata dal blocco di destra e centro destra“ Per la rinascita di Acerenza”. Ne esce vittoriosa “Acerenza Democratica”, così il 16 giugno 2004

Acerenza L’attuale primo cittadino non si presenterà alla prossima tornata elettorale

Bilancio di fine mandato per Giordano Giordano e la sua compagine sono pronti a prendere le redini della cittadina. Oggi, Tonino Giordano, quando parla dell'operato dei cinque anni si esprime così: “Le difficoltà incontrate- riferisce nell'intervista - in questo quinquennio sono molteplici ed oggettive: dal continuo taglio dei trasferimenti pubblici, al mancato finanziamento da parte della Regione della 2^ trance dei fondi PIT, dal continuo ridimensionamento del personale al cambio di 3 segretari comunali e per ultimo al pensionamento del geometra Grippo e dell'ing. Potenza.” Dunque non solo tagli ai piccoli comuni ma anche e soprattutto pensionamenti di unità esperte. «Nonostante tutte queste difficol-

tà,-continua il primo cittadino - i risultati non sono mancati, sono sotto gli occhi di tutti e solo chi vuole fare finta di non vedere, per motivi puramente demagogici e di propaganda politica, continua a denigrare». Sono stati spesi una massa finanziaria di oltre 25 milioni di euro opere di riqualificazione del territorio. L'abbattimento della Casa Canonica, la riqualificazione della piazza adiacente la Cattedrale,la ricostruzione edificio scuola materna, la riqualificazione strada e area delle Rocce, il completamento degli Uffici Giudiziari con sistemazione esterna, la prima fase riqualificazione del centro storico, il rifacimento del pavimento della pale-

stra Scuole Elementari e la manutenzione straordinaria esterna, la bonifica della discarica nell' area dell' ex Mattatoio comunale, un 1° intervento su strade interpoderali , il rifacimento delle rete idrica, fognaria e acque bianche in tutto il centro abitato e rifacimento del basolato nel centro storico, l'importante completamento del museo diocesano d'arte sacra e civile e degli impianti sportivi, la sistemazione di frana a ridosso della sede comunale e abitazioni private, depuratore consortile per lo smaltimento delle acque affluenti nella diga provenienti dai comuni di Acerenza, Pietragalla, Avigliano, Oppido in c/da Macchione, progettazione nuovo polo unico scolastico in

Via Mons. Cavalla, strada di collegamento tra la diga e la Forenza-Potenza Melfi. Ultimo ma sicuramente non ultimo, il Progetto “Borgo Albergo” che conferma la certificazione di un finanziamento per 7 milioni di euro. Interesse puntato alla cultura e al turismo con programmi estivi, presentazioni e incontri con l'autore, collaborazioni con le scuole e presenze nazionali della cittadina normanna. La questione borgo-albergo anima l'intervista con il sindaco uscente Giordano. «Sia nell'area di cultura e promozione turistica che nell'area dei lavori pubblici va senza dubbio inserito il programma Progetto Borgo Albergo.- riferisce - Dopo la chiusura della parte burocratica- ammi-

nistrativa, con emissione del decreto di finanziamento alla fine del 2008 del programma-progetto “Borgo Albergo”, per un importo complessivo di 7 milioni di euro, questa amministrazione, lascia in eredità una consistente quota di capitale sociale a disposizione della Società e le basi concrete per il cofinanziamento obbligatorio pari al 50% e l'avvio del progetto. Un progetto, sul quale l'amministrazione ha scommesso e creduto fortemente sul futuro di questa nostra comunità». E poi conclude con umiltà il primo cittadino, rappresentando tutta l'amministrazione comunale: «Si sarebbe potuto fare meglio purtroppo la perfezione non è di questo mondo. L'importante è aver lavorato in onestà, avercela messa tutta e di aver operato per il bene e per la promozione della nostra comunità». Enza Saluzzi provinciapz@luedi.it

Lavello Antonio Pettorruso si tira indietro. Bisceglia con i Dec di Roberto Falotico

Provinciali: Carretta per il Pd Ormai scontata la bocciatura del presidente uscente Sabino Altobello LAVELLO - Meno nubi all'orizzonte nel toto candidature per le imminenti elezioni provinciali di giugno prossimo. Gli schieramenti politici sembrano ormai essersi delineati . Con loro iniziano a circolare i primi nomi dei candidati al seggio di consigliere provinciale. Nessuna certezza tuttavia nel paese dei dietro front dell'ultimora e delle riunioni politiche in zona cesarini, ma, a grandi linee, le voci di corridoio si fanno sempre più insistenti e i nomi dei papabili candidati iniziano a circolare con insistenza. Pare essere ormai scontata la mancata ricandidatura del presidente uscente Sabino Altobello mentre si fa sempre più insistente, per il Partito Democratico, il nome del consigliere uscente Raffaele Carretta che pare, tuttavia, debba chiarire qualche dubbio prima di uscire ufficialmente allo scoperto. SI susseguono infatti con

Un seggio elettorale

assidua frequenza gli incontri del Partito Democratico nella storica sede dei diesse di Via Dante. Certezza in casa dei Falotichiani DeC con l'architetto

Antonio Bisceglia a rappresentare gli ormai ribattezzati “fuoriusciti” del Partito Democratico. Non sembrano esserci dubbi nemmeno sulla can-

Genzano, le icone studiate dal Comprensivo GENZANO DI LUCANIA - Un “Laboratorio polimaterico delle icone” è attivo già da 3 anni presso la scuola secondaria di primo grado dell'Istituto Comprensivo di Genzano; «e lo si deve - tiene a precisare la prof.ssa Franca Bibbo - grazie alla sapiente esperienza, alla costanza, all' impegno nonché all' abilità del prof. Silvestro Valzano, insegnante di Educazione Artistica». «Gli alunni - continua la nostra informatrice - , all'inizio un po' scettici perché non avvezzi a tale forma d'espressione artistica, una volta preparati, sono affluiti in massa, facendo sì che l'attività laboratoriale potesse continuare con ottimi risultati». «Le icone - spiega la docente di lettere con specializzazione in Storia dell'Arte sono di provenienza orientale, e sono giunte fino a noi in seguito all'esodo in massa dei Monaci Basiliani, ma anche grazie agli spostamenti di popoli dovuti alle Crociate. Esse rappresentano messaggi di alta spiritualità ed affascinano ancora oggi per quella inimitabile sfumatura di purezza morale che le contraddistingue». «L'icona doveva essere qualcosa di nobile - riprende Bibbo - al di so-

pra della realtà sensoriale, atta ad incarnare gli ideali sublimi di una vita pura e morale: spesso concepita a carattere didattico, o, ancor più, a mo' di “incarnazione” di una esperienza di preghiera, di devozione che traesse ispirazione dalla fede. Non si possono definire veri e propri quadri. Vanno piuttosto intese quali finestre sull' “al di là” evocanti una realtà superiore. Secondo David Orler, grande studioso russo, “le icone sono reliquie divine da venerare” ». «Con la parola “Icona” dal greco “eikon” (immagine) - conclude la sua spiegazione la professoressa - i bizantini indicavano la pittura su tavole di legno per distinguerla da quella murale, mosaici o affreschi; oggi, invece, sotto tale termine convergono un po' tutte le immagini religiose di provenienza orientale. Scopo del nostro laboratorio, quindi, è stato anche quello di chiarire che si tratta di una tipica creazione dell'arte bizantina la cui origine sembra risalire al V-VI secolo, per poi diffondersi in Russia e nei Balcani fino al XVIII secolo. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

didatura di Raffaele Pettorruso per l'UDC di Casini che, come noto, correrà da solo. Colpo di scena, rinuncia alla candidatura l'avvocato Antonio Pettorruso i cui so-

stenitori lo avevano, bruciando le tappe ed in tempi non sospetti , annunciato in lizza per il seggio di consigliere. Sarà l'avvocato Mauro Torciano a rappresentare i seguaci di Pietro all'interno di Italia dei Valori mentre il giovane vice sindaco ed assessore allo sport del comune di Lavello, Antonino Capuano correrà per il Popolo della Libertà. Spazio per i giovani anche all'interno di altri partiti . Sarà la giovane Giusy Fortunato a rappresentare i Popolari Uniti mentre a sinistra Antonio Scatamacchia sarà il candidato per Sinistra e Libertà. Giuseppe Virgilio sarà invece il candidato per Rifondazione Comunista e comunisti italiani. Spunta anche il nome di Antonio Carnevale per l'Alleanza Democratici di Centro il movimento che fa capo a Rosa Mastrosimone. Sembrano invece diradarsi le voci di un possibile ri-

torno sulla scena politica locale dell'ex sindaco Gennaro Di Noia. In alcuni casi nulla di certo, solo chiacchiere da marciapiede, voci di corridoio e anonime delazioni che, tuttavia, non trovano ufficiali smentite da parte dei diretti interessati. Poche le idee chiare ma soprattuto tanto riserboe tentennamenti a meno di cinque giorni dalla chiusura ufficiale dei termini per la presentazione dei candidati. Una Babele politica che attende con ansia l'apertura della campagna elettorale ma soprattutto la risposta degli elettori che nella cittadina dauna tornano alle urne dopo il rinnovo, lo scorso anno, del consiglio comunale e seguito dello scioglimento della giunta Di Noia. Per la cronaca, la cittadina dauna è considerata collegio uninominale per le elezioni provinciali. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it

Palazzo, pubblicato il libro di Griesi PALAZZO SAN GERVASIO - È il mare più profondo ed ampio che si possa immaginare. Il più misterioso. Il più tranquillo e il più impetuoso. È il liquido amniotico al di fuori del quale l' “essere” perde significato: poiché una delle domande fondamentali, fra quelle capaci di cortocircuitare il cervello fino alla follia, è la seguente: “Cosa sarebbero gli essenti (animati o inanimati) fuori dal “mare del tempo”? Rosalba Griesi (poetessa per impulso, necessità e passione) non pone interrogativi di tal genere, in questa sua seconda corposa silloge in cui alterna versi che scorrono come pioggia autunnale ad essenziali brani in prosa. Ma “Nel mare del tempo” (titolo della raccolta, edita da Pianeta libro Editore, Possidente, marzo 2009, pp. 164, 12,50 euro), in quel substrato da lei implicitamente assunto come imprescindibile, assorbe e cede significati. E lo fa come un pesce che, col suo spontaneo fare, aiuti lo studioso che se ne interessi a comprendere l'ambiente in cui vive semplicemente continuando ad essere se stesso. Un pesce, infatti, non si perde in elucubrazioni o astrazio-

ni di sorta: si muove, cerca guardandosi attorno, attende l'attimo e se ne riempie; ed in tale essenzialità dell'essere tradisce la verità più spoglia (e quindi più attendibile) delle cose. In tal guisa sembra procedere la Griesi. E non certo per ingenuità, quanto piuttosto grazie ad un maturato rapporto col mondo “tout court”, e senza dubbio supportata da una sensibilità femminile esasperata. Cosicché, se si volesse sintetizzare in due parole la caratteristica peculiare del suo “fare poesia” basterebbe dire che esso consiste nello scrostare dal fondo del “tempo delle nostre vite”, tutto ciò cui siamo talmente assuefatti da non riuscire neanche più a rendercele consciamente visibili, finendo sulla strada pericolosa di una percettività alienata. Nell'importanza e nella verità delle cose apparentemente insignificanti, sta dunque la forza evocativa delle parole di Rosalba, poetessa, donna, moglie, madre, impiegata ed anche (ultimo impulso irrefrenabile di qualche anno fa) studentessa di Lettere presso l'Università di Basilicata. gia. gue.

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Martedì 5 maggio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Metapontino

Montalbano

Agricoltura

Concorsi contestati

Violenta grandinata distrutti 300 ettari

L’amministrazione ritira i bandi scaduti a gennaio

a pag. 36

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L’assessore Del Giudice: «Bisogna definire l’intervento conclusivo da operare»

Viale Italia chiusa al traffico Dureranno fino alle 13 di oggi i rilievi dei tecnici del Comune La protesta si trascina

Parcheggiatori ancora senza lavoro Tante domande la soluzione è lontana di MARCELLA CONESE

Viale Italia: qualcosa si muove per risolvere il problema della frana che interessa il tratto nei pressi del curvone. Ieri la strada è stata chiusa al traffico dalle ore 9 alle ore 13 per permettere l'effettuazione di una serie di sondaggi geologici per valutare gli interventi da effettuare per arginare la frana che da anni sta facendo scendere il livello della carreggiata compromettendo la sicurezza della circolazione. Le perizie dei tecnici dovrebbero servire per dare l'avvio ad un progetto di consolidamento di quel tratto di strada che da anni è interessata da un esteso fronte franoso. Le indagini di ieri, che proseguiranno anche nella giornata di oggi così come annunciato in una nota dal Comune di Matera, lasciano ben sperare in vista di una risoluzione definitiva della questione programmando lavori efficaci. Le piogge abbondanti degli ultimi giorni avevano reso ancora più critica la situazione della curva di Viale Italia. Il manto stradale si era abbassato ancora insieme al marciapiede rendendo difficile la circolazione nonostante la chiusura di una carreggiata. L'ampia curva a gomito che caratterizza il tracciato

ha continuato a cedere e la circolazione a subire rallentamenti nelle ore di punta. Sono anni che si parla di lavori su viale Italia ma gli interventi finora attuati non sono mai stati risolutivi. Lo smottamento oltre a rappresentare un serio pericolo per la circolazione stradale ha creato anche qualche danno anche alle condutture della rete idrica, riparate, a più riprese, dai tecnici di Acquedotto Lucano. Spesso si sono verificati incidenti che, per fortuna si sono conclusi solo con danni a cose. «Dobbiamo verificare esattamente le condizioni della strada per individuare l'intervento definitivo che andremo ad operare al fine di garantire la sicurezza e la pubblica incolumità dei cittadini», spiega l'Assessore ai Lavori Pubblici Antonio Del Giudice sottolineando il lavoro in corso per cercare di risolvere il problema in maniera definitiva visto anche il gran numero di persone che quotidianamente attraverso quella zona per raggiungere il centro.. Nelle stesse ore, Viale Italia resterà aperto esclusivamente alla circolazione dei residenti. Giovanni Martemucci matera@luedi.it

IL CASO

Asm-Sindacati: dialogo assente ficaci, o addirittuL’impossibilità di ra negativi ed illecontrattare con gittimi». l’Azienda SanitaCgil, Cisl, Uil eria Materana viene Nursing-Up, ridenunciato in una tengono la misura nota dalle organizcolma ed ormai inzazioni sindacali sostenibile e a tal di categorie. proposito «diffidaLe segreterie no con ogni urprovinciali di Cgil, genza la ASM a riCisl, Uil e Nursingmuovere si fatti Up denunciano comportamenti e «l'incomprensibile atti prodotti poied inopinata resiché poco traspastenza al confronrenti e costruttivi to negoziale da e di procedere, alparte della Direziotresì, ad informane Generale che tere preventivamenstimonia un non te, concertare e rispetto delle titocontrattare con le larità, prerogative organizzazioni e competenze sinsindacali. così codacali infatti, dopo me obbligatoriaquattro mesi non mente dovuto su una sola convoca- Il diretto dell’Asm, Gaudiano tutte le materie zione e neanche la definizione della delegazione trat- competenti. La richiesta-diffida riveste catante di parte pubblica (atto questo propedeutico e necessario per rattere di urgenza e in assenza di l'attivazione del tavolo negoziale). sollecite ed adeguate risposte, le Una Direzione chiusa su se stes- organizzazioni territoriali per sa e su pochi “intimi”», spiega la tutte le aree contrattuali, preannota unitaria delle organizzazioni nunciano la messa in campo di sindacali, «che sta' procedendo tutte le azioni sindacalmente e con atti e disposizioni unilaterali a giuridicamente praticabili - ivi tutta una serie di provvedimenti compreso stato di agitazione ed organizzativi ed di utilizzo del per- eventuale sciopero di tutto il personale che oltre a lasciare frastor- sonale». nato lo stesso, si dimostrano inefmatera@luedi.it

Il Valore del Lavoro. Ancora un altro mese senza lavoro. Cioè senza stipendio, senza sicurezza, senza possibilità di garantire alla propria famiglia una tranquillità economica. “I parcheggiatori aspettano ancora”…..diceva lo striscione che i 21 avevano preparato per il corteo del 1° maggio. Dobbiamo augurarci che, negli ultimi 3 mesi, le loro famiglie non abbiano dovuto affrontare spese straordinarie e che tutto sia filato liscio come l'olio e che i 21 parcheggiatori siano riusciti a tirare avanti fino alla fine del mese con 600 ed il mutuo da pagare. È lo stesso augurio che potremmo ripetere a tutte le famiglie di tutti i lavoratori che negli ultimi mesi hanno perso il posto di lavoro, ma in questo caso con molta rabbia in più. Rabbia, perché i 21 parcheggiatori hanno perso il posto di lavoro per un'antipatia tra il Sindaco Buccico e la Sisas; rabbia, perché i 21 erano impiegati nella gestione di un servizio pubblico e bastava anticipare un po' i tempi del bando per evitare il loro licenziamento. Di chi è la responsabilità? Si possono azzardare delle risposte: la responsabilità è di un'amministrazione che sa solo rincorrere le emergenze, senza riuscire a programmare alcunché? Oppure il Sindaco ha semplicemente deciso di cambiare il piano della mobilità urbana, escludendo definitivamente zone di parcheggio a pagamento? Quest'ultima possibilità sarebbe confortata dal fatto che 15 giorni fa le strisce blu hanno cambiato colore e, adesso, le sosta sono a tempo. In ogni caso, la soluzione è lontana: da una parte, si rincorrono notizie stampa relative ad un presunto coinvolgimento nella gestione dell'ACI (di Taranto o di Matera?), dall'altra, pare, che vi sia una cooperativa interessata ad assumere transitoriamente il servizio. Insomma si brancola nel buio……..e, nel frattempo, la giustizia amministrativa procederà sul ricorso presentato da CASAM, sperando che non vi siano troppe spese a carico del Comune e cioè dei cittadini materani, i quali stanno già sopportando il danno dovuto al mancato introito che l'appalto in questione garantiva. In tutta questa, il Sindaco si spertica in invettive feroci e gratuite contro la CGIL e disprezza i suoi simboli (le bandiere rosse), ma questa Organizzazione Sindacale gli chiede solo di mettere in pratica quanto da lui stesso affermato nel comizio del 25 aprile scorso: il lavoro conferisce dignità e senso alla vita delle persone. Anche a quella dei 21 parcheggiatori. *Filcams Cgil Matera

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Matera


«Paghiamo il 50% di spese di gestione delle Fal, ma le usano prevalentemente i pugliesi»

Adduce: «Sono pessimista» Ferrovia a Matera. Il progetto per la dorsale adriatica c’è, ma giace in un cassetto Dal 1996 ad oggi è stato un susseguirsi di scelte, decisioni, fondi previsti ma mai utilizzati, insomma di occasioni perse per la ferrovia a Matera. Lo conferma Salvatore Adduce, attuale presidente di Agrobios e senatore dal 2001 al 2006 che aggiunge: « Siamo in assenza di una prospettiva vera, quella di creare il collegamento fra le sponde del Tirreno e dell'Adriatico. La decisione del 2003 di annullare la gara già aggiudicata del collegamento Matera- Venusio, da parte del Governo dell'epoca e in particolare di un assessore pugliese di Forza Italia, dimostra che da sempre c'è stata un'opposizione forte proprio dalla regione vicina alla nostra - prosegue E' evidente che se, da Matera a Bari, non siamo collegati con uno scartamento ordinario, tutto il traffico possibile non potrà mai fare riferimento a questo tratto di ferrovia». Adduce commenta le dichiarazioni di Michele Mario Elia, amministratore delegato di Rfi, e legge in un contesto più ampio e reale la eventuale conclusione dei lavori della stazione di Matera-La Martella: «La decisione di inserire Matera fra le priorità, spetta al Governo nazionale. C'è una difficoltà vera, dovuta al fatto che non siamo considerati strategici perché c'è una miopia di logica. Qualora la MateraFerrandina dovesse essere collegata, la città sarebbe comunque inserita in un budello cieco che non favorirebbe nessun collegamento. Il vero tema che rientrerebbe negli assi strategici dei collegamenti è quello di riuscire a realizzare la linea trasversale. Il completamento della tratta materana non avviene perché manca un progetto strategico. Rfi - prosegue Adduce - quel progetto ce l'ha già e risale alla fine del 1999. Il Governo dovrebbe sostenerlo finanziariamente, come progetto strategico meridionale. Il collegamento da La Martella a Venusio fu appaltato e aggiudicato per lavori da 32 miliardi di vecchie lire. Dal Governo D'Alema furono programmati altri fondi per il collegamento da Venusio a Bari. In quel-

La stazione incompiuta de La Martella

l'occasione furono realizzate alcune mappe che riportavano con la penna verde i tratti in cui lo scartamento ordinario si sovrapponeva a quello ridotto. Con la penna rossa, invece - ricorda Adduce - erano indicati i percorsi ex novo».

Le cause dell'impasse a cui il territorio materano è stato costretto sono addebitabili ad una ragione molto più articolata di quanto si creda: «L'intesa del 2003 che avrebbe dovuto avvenire fra Rfi e Ferrovie Appulo lucane, finì in un nulla di fatto. Non c'è

nessuna volontà a giungere ad un accordo. Ancora oggi noi paghiamo la metà di costi delle Fal, ma chi utilizza quel servizio sono i pugliesi». Rassegnazione o scelta ragionata? «All'epoca le Fal si dichiararono assolutamente contrarie a qual-

siasi forma di ristrutturazione e dunque la situazione rimane la stessa. Questa vicenda avrebbe dovuto essere inserita sul tavolo delle relazioni fra la Basilicata e la Puglia, per materie come quella dell'acqua. Non lo hanno fatto e questo è stato l'errore». Su questo tema si è espresso in una nota anche il consigliere comunale del Pd, Francesco Bianchi che in una nota scrive, tra l'altro: «E' ora che il Governo faccia chiarezza. Nessuno scippo potrà essere più tollerato dai materani dopo quelli già messi in atto da una destra che penalizza sistematicamente la Basilicata e il Sud. La vergognosa vicenda del completamento della tratta ferroviaria Ferrandina - Matera che ci fa diventare esempio nazionale di spreco di soldi pubblici, aggiunge Bianchi, merita un nuovo approfondimento ed un nuovo dibattito pubblico sull'utilità e le opportunità che tale infrastruttura può determinare per la nostra città e per il suo territorio. Dai rappresentanti del Governo ci aspettiamo che i 100 milioni di euro di finanziamenti destinati alla

tratta ferroviaria Ferrandina-Matera vengano restituiti alla città. Purtroppo - aggiunge Bianchi - è davanti agli occhi di tutti la scarsa considerazione che il Governo Nazionale ha nei confronti del mezzogiorno e per la città di Matera. Il Fondo per le aree sottoutilizzate, infatti, da una dotazione iniziale di 64 miliardi di euro si è ridotto a poco più di 52. La nostra città ed il suo territorio, sostiene Bianchi, non merita questo e soprattutto non merita tanta pubblicità negativa come quella ottenuta dalla trasmissione di RAI 1. Oggi è giusto - conclude - chiedere al sindaco Buccico, insieme ai Parlamentari, di far sentire la sua voce nei confronti del Governo nazionale, pretendendo risposte chiare sull'utilità dell'infrastruttura e risorse certe per il completamento della ferrovia facendo, così, giustizia di tanto spreco di denaro pubblico ridando dignità al diritto, fino ad ora negato, dei cittadini della Provincia di Matera di avere questa importante infrastruttura». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

L’assessore Loguercio ricostruisce le tappe della vicenda

«Il progetto non va abbandonato Il Governo però ci ha dimenticato» “Il progetto della Matera-Ferrandina non può essere abbandonato”. A sostenerlo è l'assessore regionale alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio che chiarisce anche l'attenzione della Regione Basilicata verso questo tipo di intervento come “dimostra il fatto espresso anche dal direttore di Rfi Elia nel corso del programma su RaiUno che la Regione ha implementato i fondi per la tratta La MartellaVenusio-Altamura portandoli ad 84 milioni di euro complessivi con un implementazione a carico della Regione Basilicata di 32 milioni di euro. In questo caso è stata assolutamente garantita la copertura per procedere a questo progetto che è rimasto fermo prima per la scelta della Regione Puglia di non sottoscrivere il protocollo con Basilicata e Ministero e poi perché l'opera, adesso, non viene più ritenuta strategicamente prioritaria da parte della stessa Rfi”.

IL BOTTA E RISPOSTA VOLEVO esprimere il mio totale dissenso al contenuto dell'intervento di ieri di una vostra giornalista alla trasmissione di Rai 1 "L'arena". Per caso ieri ho guardato la trasmissione e quando ho scoperto si parlava della mia regione e della mia città l'ho seguita nella sua totalità. Premetto che da 9 anni vivo a Milano per lavoro ma che, almeno una volta al mese, torno, anche solo per un week end, alle mie origini. Quella di ieri era un'altra occasione per portare all'attenzione pubblica una situazione della quale si parla da lustri ma che, ad oggi, non ha avuto soluzione ed, a mio avviso, siamo stati capaci di sprecarla (noi lucani). La vostra giornalista che si è fatta portavoce della situazione della nostra regione ha avuto il "barbaro coraggio" di ammettere che: 1) in Basilicata non esiste il fenomeno della sudditanza 2) il settore del salotto è fiorente. Mi chiedo, da lucana innamorata della mia terra, se la giornalista è lucana, vive in lucania, oppure non sia una "straniera" che, magari, scrive gli articoli in una redazione di Roma o Milano!

Insomma la Regione Basilicata non intende mollare ma probabilmente le risorse necessarie per la Matera-Ferrandina e l'avvio dell'opera per la La Martella-Venusio-Altamura restano ferme perché non ritenute al momento prioritarie da Rfi come lo stesso Elia ha spiegato chiaramente domenica pomeriggio durante la trasmissione condotta da Massimo Giletti. “Per l'infrastrutturazione della Matera-Ferrandina servono circa 100 milioni di euro che costituivano l'impegno governativo assunto dal ministro Di Pietro che costituiva da un punto di vista programmatico un progetto da completare anche se non poteva essere considerata una priorità. Bisogna ricordarsi che su quella tratta”, aggiunge ancora Loguercio, “ci sono stati una serie di problemi legati anche alla galleria di Miglionico e ad alcune fuoriuscite di gas, Rfi dal canto suo ha sempre affermato la necessità di fare

delle scelte programmatiche in un periodo come questo di scarsità di risorse”. Infine l'attacco diretto alle scelte del Governo nazionale che hanno di fatto escluso la Basilicata da quegli interventi di ordine infrastrutturale sui quali molto si è detto in questi anni e che costituiscono il fulcro della interventi infrastrutturali in questa regione: “il Governo Berlusconi è rimasto sordo rispetto a tutte quante le richieste che sono state fatte, posso capire che alcune specifiche siano state considerate non prioritarie ma non c'è stato alcun intervento compensativo che includesse in qualche modo la Basilicata nei progetti infrastrutturali nazionali, eppure si tratta di opere, quelle che abbiamo proposto”, conclude Loguercio, “che hanno già i progetti pronti e che rientrano nella Legge Obiettivo, sui quali esiste la disponibilità forte ad investire della Regione

Forse un’opportunità sprecata in tv certo non voglia di sudditanza Possibile che a nessuno sia venuto in mente che una della cause della mancata ultimazione della ferrovia a Matera possa essere l'elevato numero di aziende di trasporti che collegano la nostra regione al resto del mondo? Possibile che i miei colleghi di Milano debbano ridere quando dico che per venire a Milano da Matera mi tocca prendere un autobus che impiega circa 12 ore? Non è questa sudditanza? Non è sudditanza ai cosiddetti padroncini nella speranza di ottenere un posto di lavoro nella propria regione che non costringa ad un'emigrazione, ad un distacco dalle proprie radici? E poi: il salotto fiorente!!!! Mah!!!! Ho una serie di amici che erano prima impiegati in tutte e tre le fabbriche che formano il "triangolo" e, a parte una, tutto il resto è in cassa integrazione oppure si trasferito in un'altra regione! Probabilmente la vs giornalista non poteva denunciare queste cose apertamente in quanto "suddita" di qualcuno!!!! Lea Orlando

RISPONDO volentieri alla signora Orlando che, forse, troppo coinvolta dalla lontananza imposta da ragioni di lavoro dimentica di valutare alcuni aspetti che, invece, sono fondamentali per analizzare una vicenda (e su questo concordo con lei) di cui si parla da lustri. L'elevato numero di aziende di trasporti che collegano la Basilicata al resto del mondo, così come in altri luoghi d'Italia e del pianeta, non ha mai costituito un freno ma, al contrario, un ulteriore contributo allo sviluppo delle infrastrutture. Lo stesso prodotto può essere trasportato da tir, treni, aerei, navi con una differenza sostanziale: il costo. Gentile signora Orlando, accade in ogni civiltà che si rispetti che la scelta rappresenti un segnale di libertà e dunque non di quella sudditanza che tanto la inorridisce. Il tema de “L'Arena” di domenica non era la disoccupazione ma lo spreco del denaro pubblico. In questo contesto era, dunque, necessario rispedire al mittente qualsiasi tentativo di ridurre un problema atavico e secolare come quello della mancanza del collegamento fer-

Innocenzo Loguercio

ma non abbiamo avuto alcuna risposta. Faccio l'esempio di Matera, non solo la rete ferroviaria ma nemmeno su quella viaria con il finanziamento ad esempio per 80 milioni della Matera-Gioia del Colle è stato tenuto in considerazione”. p.quarto@luedi.it

roviario alle direttrice adriatica, a semplice “mania di protagonismo” di una piccola comunità che pretende. E' quella logica che io non sottoscriverò mai. Dalla Puglia mi sono trasferita in Basilicata 11 anni fa, per lavoro. Come lei, dunque, ma con un percorso “trasversale” (geograficamente parlando), ho scelto l'emigrazione in una città, Matera, dalla quale scrivo ogni giorno, in una redazione che si trova in uno dei luoghi più centrali, piazza Mulino che, immagino, lei abbia percorso in uno dei suoi weekend di ritorno alle sue origini. Sul mio percorso di libera cittadina, non ho mai trovato alcun monarca che mi abbia trasformata in suddito. Non posso seguirla, cara signora Orlando, sul percorso retorico e francamente poco costruttivo nel quale lei dimostra di essere caduta, secondo il quale l'emigrazione è provocata dalla speranza delusa di ottenere un posto di lavoro dal “padroncino” di turno. Resto, però, a sua disposizione, nella sede materana della redazione de “Il Quotidiano della Basilicata”, in piazza Mulino 15, per confrontarmi sui tanti altri temi e raccontare, grazie a lei e se lo vorrà, il felice inserimento di una lucana nel mondo del lavoro. Ringraziandola ancora, le rinnovo la mia gratitudine per la sua precisa attenzione. Antonella Ciervo

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Matera 29

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Sui Generis, progetti in attivo Per l’anno accademico 2008/2009 proposti il laboratorio di fotografia e l’emeroteca CHIUDONO in attivo i progetti delle attività culturali promossi da Sui Generis agli studenti del polo materano dell'università degli studi della Basilicata. Sono terminate il 30 aprile due delle iniziative proposte per l'anno accademico 2008/2009: si tratta del laboratorio di fotografia e dell'emeroteca. «Entrambi - spiega Domenico Ferrara, consigliere della Federazione Sui Generis - sono stati finanziati dall'Università degli studi della Basilicata. In particolare, al laboratorio di fotografia, della durata di 50 ore, hanno partecipato 25 ragazzi. Il laboratorio, condotto da Carmine Iacovone, si è svolto in due fasi: una prima parte teorica le cui lezioni si sono svolte in aula, una seconda parte pratica che si è realizzata attraverso uscite per lezioni di ripresa e scatto. Ha partecipato anche il giornalista e scrittore Domenico Notarangelo che si è occupato di fornire ai corsisti strumenti utili alla lettura dell'immagine e ha previsto l'insegnamento o meglio la sensibilizzazione alla lettura dell'immagine reale e all'immagine fotografica. Notarangelo, poi, ha sviluppato alcune lezioni sull'importanza della fotografia per il

La locandina del laboratorio di fotografia

mondo del giornalismo e per gli studi di natura antropologica e etnografica. Questa parte ha visto anche l'insegnamento delle tecniche di allestimento di una mostra fotografica, con la creazione di cornici per l'esposizione di fotografie. Il laboratorio di fotografia - ha precisato Ferrara - rientra in una serie di iniziative finalizzate allo sviluppo della creatività giovanile, altro obbiettivo

principale dell'associazione. Le foto oggi sono diventate parte della nostra cultura ed è da questa riflessione che è nato questo laboratorio fotografico. L’obiettivo è stato offrire spunti e stimoli di riflessione sia tecnici che teorici, dando comunque delle basi su cui muoversi per cominciare a fotografare con la macchina, ma soprattutto con la mente». Le fotografie già sviluppate

e selezionate dai corsisti, verranno esposte all'interno della sede dell'associazione Sui-generis e , dopo autorizzazione degli organi competenti, anche nella Facoltà di Lettere e Filosofia, sede di San Rocco, durante la manifestazione Arteneo, prevista nel prossimo autunno. «Per quanto riguarda l'emeroteca, - aggiunge Ferrara anche se il progetto è terminato avremo materiale da donare all'Unibas, manteniamo infatti attivo l'archivio con riviste scientifiche, di carattere politico e attinenti ai corsi di laurea presenti a Matera». Il 13 e il 14 maggio, infine, si svolgeranno le elezioni per il rinnovo delle rappresentanze studentesche. Saranno eletti due rappresentanti per il Consiglio di amministrazione dell'università, otto rappresentanti per il senato accademico, uno per l'Ardsu e due per il Cus e i rappresentanti dei Consigli di facoltà (da un minimo di quattro a un massimo di sette, in numero diverso in base alle iscrizioni). Al momento, due le liste certe, “Federazione Sui Generis” e “Un'idea”. Una terza, invece, è in via di formazione. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it

L’avv. Calculli: «Completiamo la fase più critica della vicenda ma c’è ancora da fare»

Nicoletti, interviene lo Stato Presentata al ministero del Lavoro la richiesta per la Cigs DEPOSITATA al Ministero del Lavoro la richiesta per la Cassa Integrazione Straordinaria per Procedura Concorsuale della Nicoletti SpA. Un atto dovuto ma soprattutto atteso dai lavoratori e dalle Organizzazioni Sindacali che unitamente ai liquidatori dell'azienda, Avv. Angelo Calculli e Margherita Epifania, il giorno 21 ne avevano ratificato l'accordo presso gli Uffici del Lavoro alla Regione Basilicata. «Completiamo, ma non chiudiamo, la fase più critica e spinosa della vicenda Nicoletti: quella che riguarda operai e famiglie intere di lavoratori ai quali, prima ancora che a tutti gli altri, bisogna dare risposte concrete sul futuro. Non chiudiamo perché dobbiamo ancora lavoraer, molto, per far sì che l'intervento di sostegno richiesto allo Stato possa rappresentare un tassello di un progetto di più ampio spettro che consenta ai lavoratori della Nicoletti, e a tutti i lavoratori del Distretto Materano del mobile imbottito, di avere certezze sulle prospettive lavorative con tempestività ed immediatezza. Occorrerà mettere in campo molte energie e molta determinatezza per far valere istituzionalmente la Questione Sociale sul nostro territorio: un problema che molti rifuggono ma che entro un anno al massimo tutti metabolizzeremo con la consapevolezza della tardività degli interventi. Dovremmo leggere con molta attenzione la Circolare n° 46 del 26 Marzo 2009 che vede coinvolti tra l’altro Dirigenti , Direttori, Coordinatori generali, centrali e periferici, dirigenti medici, il Presidente e i Componenti del Consiglio di Indirizzo e Vigilanza, il Presidente e ai Componenti del Collegio dei Sindaci e magistrati e che ha per oggetto: Agevolazioni per l'assunzione di lavoratori provenienti da grandi impre-

se in crisi, operanti nel settore dei servizi pubblici essenziali; agevolazioni per l'assunzione di lavoratori provenienti da imprese operanti nel settore del trasporto aereo. Oggetto che, leggendo la circolare va così interpretato: “tutto ciò che il Mobile imbottito ha chiesto e Alitalia ha ottenuto”. La salvaguardia del lavoro - prosegue Calculli - ha essenzialità a prescindere dalla funzionalità del lavoro stesso e il nostro Distretto, ancorchè congiunto o disgiunto da quello pugliese, rappresenta nella sua totalità qualcosa di ben più considerevole di una grande impresa. Forse a Roma non è chiaro che non si tratta del problema di una singola azienda ma di un intero settore e di una economia portante di un territorio. Dobbiamo pretendere che ci sia riconosciuta la giusta considerazione ed è altrettanto giusto che anche all'interno del comitato di Distretto si prenda in seria considerazione l'urgenza della questione sociale che è da ritenersi prioritaria rispetto a qualsiasi altra tematica e che, dal mio punto di vista, è strettamente collegata anche alla riorganizzazione del settore e alla sua riconversione. Abbiamo oggi un compito assai importante ed estremamente gravoso: dare risposte ai lavoratori e soluzioni alle aziende del nostro distretto. Non lasciamoci distrarre da manifestazioni corrette nelle intenzioni, ma fuorvianti nei contenuti e carenti negli obiettivi, utili solo ad accrescere la distanza fra le aziende e la forza lavoro quando entrambe hanno un interesse comune: lo sviluppo economico e l'occupazione sul nostro territorio. Come per la ferrovia la produzione manifatturiera ci è stata scippata dalla crisi e dal disinteresse ma abbiamo la capacità per poter recuperare». matera@luedi.it

L’interno di un salottificio. Ieri è stata depositata la richiesta di Cig per la procedura concorsuale di Nicoletti

Violato il regolamento del Verde

Potatura illegale in via Nazionale denuncia di Genchi

DOMENICO Genchi, consigliere comunale e capogruppo del Gruppo Consiliare Città Domani, ha denunciato ai sensi degli articoli 10, comma 2, 4, 5.2, 6, articolo 11, articolo 14, articolo 23, articolo 24 del Regolamento Comunale di Tutela del Verde Urbano ( approvato con Delibera di Consiglio Comunale n.76 del 9 novembre 2005) le operazioni di potatura e capitozzatura, in totale spregio e difformità da quanto previsto Regolamento di Tutela del Verde Urbano. La potatura è in corso di effettuazione sugli alberi di leccio presenti su Via Nazionale nonché sulla parallela della suddetta via. Si ricorda, in particolare - prosegue Genchi - che l’articolo 5 al punto 5.2 prevede la potatura “per le specie sempreverdi nei soli periodi di riposo vegetativo (15 novembre – 30 marzo, 1 luglio - 31 agosto)”, risulta pertanto impossibile effettuare qualsivoglia potatura su alberature sempreverdi in questo periodo. Lo stesso articolo 5, al comma 2 cita “Gli interventi di capitozzatura, cioè tagli che interrompono la "freccia" dell'albero e quelli praticati sulle branche superiori a cm 20 di diametro, sono considerati, agli effetti del presente Regolamento, abbattimenti e pertanto assoggettati alle norme di cui all'Art.11”. Le operazioni in corso di effettuazione sugli alberi di leccio presenti su Via Nazionale nonché sulla parallela prosegue Genchi - si configurano decisamente come “capitozzatura” e quindi abbattimento. Nella sua segnalazione il consigliere chiede che, in forza dell’articolo 24 del Regolamento di Tutela del Verde Urbano, venga predisposta l’immediata sospensione delle operazioni irregolari di potatura individuando gli eventuali responsabili per l’applicazione delle sanzioni previste dall’articolo 23». matera@luedi.it

«Mancano alloggi sociali» Boom di settecento turisti alla Cripta del Peccato è la polemica del Sunia E' INSUFFICIENTE a Matera la dotazione di alloggi sociali: lo ha detto in una nota il segretario provinciale del Sunia, Franco Casertano, che ha sollecitato l’investimento di risorse e la destinazione d’uso di aree per questo obiettivo. Casertano ha ricordato che all’ultima graduatoria pubblicata nel 2006 per l’assegnazione delle case popolari partciparono circa 630 famiglie. Gli alloggi in corso di realizzazione sono 80 e saranno consegnati nel 2011. L’Ater di Matera ha previsto, inoltre, la realizzazione entro due anni di una trentina di case convenzionate, riservate a famiglie che possono pagare un affitto in media non inferiore a 350 euro mensili: «La nostra Federazione – ha detto Casertano – vigilerà affinchè si realizzino a breve alloggi sociali. In caso contrario, inviterà i cittadini interessati ad attuare tutte le forme leggittime di protesta». La questione della mancanza di alloggi sociali in città e in tutta la provincia è un problema che si trascina da molto tempo e che in più occasioni è stato sottolineato da parte del Sunia e di altre organizzazioni che hanno manifestato la forte esigenza presente a livello provinciale.

SONO stati 700 i turisti che nei ponti del 25 aprile e del primo maggio hanno visitato a Matera, nella gravina di Picciano, la «Cripta del Peccato Originale» nota come la «Cappella Sistina del Rupestre»: lo ha reso noto Raffaele Vitulli, presidente della cooperativa Artezeta, che gestisce le visite guidate su prenotazione. Solo il cinque per cento dei visitatori è costituito da stranieri, in prevalenza francesi e tedeschi, e per il resto da italiani provenienti da varie regioni. Durante la visita, che dura 75 minuti, non è possibile scattare foto per non danneggiare il ciclo degli affreschi, ispirato ai temi della Genesi. Il recupero della Cripta, promosso dalla Fondazione Zetema, è frutto di un intervento di restauro e di gestione 'esemplare» che è di esempio per altre esperienze sul rupestre. Dal settembre 2005 a oggi, data di inaugurazione del servizio visite, sono stati 15 mila i turisti che hanno ammirato la Cripta. La Cripta del Peccato Originale rimane uno dei veri e grandi punti di riferimento per i turisti che in gran numero hanno riempito negli ultimi fine settimana la città dei Sassi confermando una vera e propria forte attenzione per le offerte turistiche che Matera è in grado da sola di garantire.

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30 Matera Domenico Ferrara, consigliere della Federazione, traccia un bilancio delle attività culturali


Forza Matera alla gara della vita Domani la formazione allenata da Liuzzi si gioca tutto contro il Picerno MATERA - Adesso non ci sono scuse. O si vince o saranno play out. Il Forza Matera con la vittoria ottenuta a spese del Ferrandina e il contemporaneo pareggio del Picerno in casa dell’Atella Monticchio si è guadagnato la possibilità di salvarsi senza passare per i play out grazie allo spareggio. Una gara che vale una stagione. Una gara che, ironia della sorte, si disputerà al Michetti di Pisticci, campo che ha appena salutato l’Eccellenza per spalancare le porte all’Interregionale. E proprio su quel manto erboso, una tra Forza Matera e Picerno saluterà l’Eccellenza, ma per scendere in Promozione. Il Forza Matera giunge a questo spareggio dopo una partita, quella con il Ferrandina, dai due volti. Un primo tempo brutto, con i materani inesistenti, nel quale la formazione aragonese era addirittura passata in vantaggio con il suo capitano Michele Grieco. Poi la svolta nello spogliatoio: la strigliata di Liuzzi funziona. Appena tornati dall’intervallo Orsi rimette subito la situazione in parità. Poi serve il guizzo Piervito Di Cecca, al dodicesimo gol stagionale, per passare in vantaggio. Ma il Ferrandina non è domo e con il suo brasiliano Reis trova il nuovo pari. Serve quindi la zampata di Antonello Farinola, capitano per l’occasione e anche ex di turno, per scrivere la parola vit-

Cosa va NELL’ULTIMA giornata di campionato la nota positiva è arrivata sia dalla vittoria ottenuta contro il Ferrandina, ma soprattutto dal pareggio che l’Atella ha imposto al Picerno. In questa maniera è scaturito lo spareggio che vedrà domani protagonista la squadra del presidente Doriano Manuello. L’altra buona notizia per il Forza Matera è che finalmente si è sbloccato l’attaccante (anche se ultimamente lo si sta utilizzando come esterno) Francesco Orsi, che ha finalmente ritrovato la via del gol. Francesco Orsi a segno contro il Ferrandina

toria su questa sfida. Domani quindi lo spareggio una gara che può diventare fondamentale, ma alla quale ci si deve arrivare con la massima concentrazione. Bisogna anche calcolare la peggiore delle ipotesi: in caso di sconfitta bisogna poi affrontare il turno di play out, con gare di andata e ritorno, contro il Banzi. Per questo motivo non bisogna cedere a facili provocazioni che in una gara così delicata possono esserci. Un cartellino rosso potrebbe diventare decisivo ed influente non solo per la gara in corso ma anche per il futuro. Quindi servirà la massima attenzione. Il Forza Matera è avvisato. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it

Domani con la Santarcangiolese

Varisius, costretto allo spareggio Tutto è rimandato a mercoledì nello spareggio per evitare i play-out contro la Santarcangiolese. Il Varisius conquista una meritata vittoria nel derby contro il Miglionico, doppia rete di Armaiuoli, uno per tempo. E falchetti che giungono a trentuno punti insieme ai potentini, rendendo necessaria una appendice che in caso di vittoria eviterebbe un ancor più lungo proseguo del campionato. Lo spareggio è già stato fissato sul campo di Salandra alle ore 17. Tornando alla gara di domenica era necessario una vittoria e sperare che non facesse altrettanto la diretta avversaria la Santarcangiolese. Derby ricco di motivazioni oltre alla sana rivalità stracittadina e alla presenza in campo di tanti ex, soprattutto tra le fila nero-verdi, da un lato evitare i play-out e dall'altra le flebili speranze di raggiungere il Real Irsina e partecipare ai play-off. Alla fine hanno prevalso le prime, Varisius molto più tonico e reattivo degli avversari, mentre i ragazzi di mister Paterino ormai con la testa alle vacanze e privi di voglia di impensierire la retroguardia avversaria a parte qualche sporadico tentativo di qualche singolo. Fin dal primo minuto calciatori nero-verdi hanno pressato l'avversario e fatto capire che loro avevano più voglia di vincere questa partita. Autore delle due reti è stato Marco Armaiuoli, che per diverse stagioni ha vestito

la maglia verde del Miglionico, infatti in entrambe le marcature ha evitato di esultare rispettando i suoi trascorsi. Nel Miglionico a difendere la porta c'era l'ex di turno Antonio Prisco che in più occasioni ha respinto gli assalti degli avanti materani soprattutto nella doppia parata sui tiri a botta sicura di Armaiuoli e Albano. “Ora ci aspetta questo spareggio, afferma mister Tucci, peccato perchè rivedendo il film del campionato ci sono state tantissime occasioni per evitarli e salvarsi molto tempo prima. Per ricordare le ultime gare storte, Moliterno bastava pareggiare ed invece è stato ribaltato il punteggio nei minuti di recupero, a Latronico abbiamo subito il pari su un ingenuo calcio di rigore nell'ultimo minuto di recupero. Contro il Viggiano non siamo stati bravi a gestire il vantaggio ottenuto a cinque minuti dalla fine, e infine a Montalbano non siamo riusciti a fare gol e vincere la gara quando loro sono rimasti con la doppia inferiorità numerica. Peccato, ma è solo colpa nostra, ora mercoledì ci giochiamo tutto, le chance sono uguali, forse qualcosina in più hanno loro per l'esperienza. Noi veniamo da una settimana pesante in cui si è recuperata la gara vinta contro il Lagopesole, e con poco allenamento speriamo che la fatica non si faccia sentire più di tanto». p.l.

Cosa non va UN PRIMO tempo da dimenticare. Il Forza Matera contro il Ferrandina ha giocato i primi quarantacinque minuti al di sotto delle sue potenzialità e è stata necessaria la ramanzina del tecnico negli spogliatoi per far reagire la squadra. Per fortuna la reazione c’è stata e si è concretizzata con l’immediato pareggio firmato da Orsi dopo appena un minuto di gioco della ripresa. Ora lo spareggio: vincere per salvarsi, ma bisogna non farsi prendere dalla frenesia.

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31 Calcio Eccellenza Fondamentale è stata la vittoria in casa contro il Ferrandina

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Mario e Jennifer

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

Bimbimbici si presenta OGGI alle 16 nella sala Giunta del Palazzo municipale di Matera si terrà la conferenza stampa di presentazione di “Bimbimbici”. La manifestazione è organizzata dall’Associazione sportiva dilettantistica G.C. Amici della Bici Matera, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Matera, la Camera di Commercio e l’Ufficio scolastico provinciale.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Un’intesa per il turismo SARANNO illustrati questa mattina alla 11,30 presso la sede dell’Ente Camerale i contenuti di un protocollo d’intesa tra Camera di Commercio e Ente Parco della Murgia Materana per la promozione delle risorse turistiche, dei prodotti tipici locali. Interverranno i presidenti della Cciaa Angelo Tortorelli e dell’Ente Parco Roberto Cifarelli.

Amore e felicità rendano il Vostro cammino sereno.... Augurissimi e grazie per la mitica festa...le professoresse, gli amici di sempre, gli amici camperisti

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

Mostra di Afro al Musma Rimarrà aperta fino al 30 maggio 2009 nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.

FARMACIE DI TURNO

SERVIZI SOCIALI

dalle 8.30 alle 8.30 MONTESANO Via Cappelluti 61 0835/335921

Croce verde 0835310066/310045 Sert 0835/253704 Cooperativa “Jan Patocka” 0835/333604 Associazione “Matera gioca” 0835/312005

PRONTO SOCCORSO Guardia medica 0835/262260 Ambulanza 0835/336882 Croce Azzurra 0835/331314

emergenza sanitaria

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•COMUNALE• Matera 0835-334116 Generazione 1000 euro 18-19,45 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Il bambino con il pigiama a righe 19,30-21,30 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Rock&Roll 17,30-19,30-21,30 •PATRON ANTONIO•

Nell’ultimo anno il territorio della Comunità Montana “Medio Agri” è stato (ed è tuttora) interessato da una serie di attività progettuali e di iniziative ricadenti nell’ambito degli strumenti programmatici comunitari e regionali, volti a promuovere la crescita del tessuto economico e sociale dell’intera area. Un piccolo territorio quello del medio agri, rappresentato da 5 comuni, Armento, Gallicchio, Missanello, Roccanova e Sant’Arcangelo, ricadenti nella provincia di Potenza. L’area del Medio Agri, rispetto al più ampio comprensorio della Val d’Agri si caratterizza per una minore accentuazione di conformazioni montuose e presenta-invece-un paesaggio agrario collinare ed un sistema di valle simile ai fondovalle del metapontino. I comuni sono caratterizzati da una forte marginalità e da fenomeni di forte spopolamento. Oltre il 50% dei comuni non supera i 1800 abitanti ed addirittura, Armento Gallicchio e Missanello sono sotto la quota di 1000 abitanti. Il Comune più popoloso è S. Arcangelo, con oltre 6600 abitanti. La caratterizzazione dell’area è fortemente agricola, ma con superfici limitate per la produzione intensiva. La caratteristica collinare rende le aree interne (a destra e sinistra dell’Agri) particolarmente adatte alla coltivazione della vite e dell’ulivo. Il territorio del Medio Agri in sostanza si estende dalla zona che va dall’invaso del Pertusillo fino alla confluenza tra il torrente Sauro e il fiume Agri. Tutti i comuni della Comunità Montana non presentano una estensione superficiale particolarmente rilevante; Missanello e Gallicchio, (circa 22 kmq), seguiti da Armento e Roccanova con (circa 60 Kmq). S. Arcangelo invece ha una estensione di (circa 90 Kmq). Dal punto di vista ambientale la Comunità Montana “Medio Agri” si caratterizza per la presenza di un’estesa area protetta di oltre 5.300 ettari di superficie; denominata “Murgia di S. Lorenzo”. Gli ultimi due anni sono stati intensi, con un rilancio forte di quello che è il ruolo di soggetto attivo di programmazione socio-economica nel comprensorio di competenza, esaltando gli effetti di un’efficace attuazione del Programma Operativo Val d’Agri e la spinta propulsiva derivante dalla costituzione del Parco della Val d’AgriLagonegrese. Non si sottovalutano e si prendo-

no seriamente in considerazione i consistenti processi di infrastrutturazione territoriale e di riconversione nei settori prevalenti della Comunità Montana, a cominciare da quello agricolo, per poi porre l’attenzione al ruolo fortemente importante delle produzioni artigianali. In questa direzione devono essere lette le importanti iniziative intraprese dalla Comunità Montana “Medio Agri” nel corso dell’ultima legislatura amministrativa, con importanti risorse economiche impegnate (50.000,00 €), per la costituzione di un paniere dei prodotti tipici del comprensorio del medio agri, che ha visto già importanti risultati, nel coinvolgimento diretto degli attori agricoli del territorio, cercando di valorizzare al meglio le peculiarità territoriali. Il protocollo d’intesa sottoscritto con l’ALSIA, l’ASL, l’INEA e il GAL AKIRIS, ha come obiettivo di creare sinergia tra i programmi e i progetti già in essere nei singoli organismi e sviluppare nuove iniziative in materia di sviluppo agricolo e forestale, agro-alimentare e rurale. Tutte queste trasformazioni si inseriscono bene

nel grande investimento che l’ente Comunità Montana ha effettuato in questi anni, relativo all’Area PIP Comprensoriale del Medio Agri nel Comune di Sant’Arcangelo, ad oggi interamente occupata, a dimostrazione dell’ottimo investimento territoriale a supporto delle attività del medio agri e non solo. Questo ha promosso l’insediamento di attività produttive al fine di sostenere lo sviluppo sociale ed economico dell’intera area, anche qui impegnando ingenti risorse economiche provenienti dal PIT. E tutto ciò nella consapevolezza che questi nuovi processi di trasformazione territoriale devono essere letti e poi governati a livello locale. Trasformazioni importanti che, richiamano il protagonismo delle Istituzioni Locali sia nella fase propositiva che in quella di realizzazione e di gestione dell’adeguamento del territorio di loro competenza agli obiettivi di sviluppo, socialmente ed ambientalmente compatibile. Nell’ultimo anno si è avviata una grande azione ambientale, guardando con attenzione al problema rifiuti. Uno dei pochissimi impianti di smaltimento dei

Via XX Settembre, 14 Focaccia blues 18,40-20,05-21,30 •CINEMAANDRISANI• Montescaglioso0835-208046 The fast and the furious 19,30-21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Questione di cuore 19,00-21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Sbirri 21

rifiuti solidi urbani all’avanguardia per tecnologie e sistema di lavorazione degli stessi rifiuti, ha trovato vita e una buona gestione con la Medio Agri S.p.A., dove la Comunità Montana è socio di maggioranza. L’intento è di rendere l’intero comprensorio, all’avanguardia non solo tecnologicamente, guardando con attenzione alle nuove metodologie di smaltimento, ma cercando di renderlo compatibile con uno sviluppo sostenibile. Ed ecco la costituzione dell’associazione “Medio Agri Servizi Associati”, costituita tra i comuni del Medio Agri, per l’esercizio associato di funzioni e servizi propri degli enti aderenti. In particolare, sono oggetto di svolgimento in forma associata il servizio di raccolta differenziata RSU. È avviata in questo caso una nuova sfida orientata alla qualità ambientale, come ingrediente fondamentale per una nuova visione, dove le persone, le comunità, le istituzioni sono protagoniste del proprio futuro, promuovendo le attività umane a più alta sostenibilità ambientale quali l’agricoltura di qualità, la valorizzazione artigianale, il turismo di qualità, con beni culturali e saperi tradizionali. Una valorizzazione del territorio dunque, che passa anche attraverso una guida turistica dell’area che si è realizzata, per far conoscere quello che è un territorio piccolo ma intraprendente, con le sue difficoltà ma con le sue tante peculiarità e risorse che vanno dall’ambiente alle bellezze storico-architettoniche, dal calore dei suoi borghi ai prodotti tipici. Una Comunità Montana che solo in quest’ultimo anno ha impegnato ingenti risorse nella infrastrutturazione nei comuni per opere di civiltà nelle campagne, con l’utilizzo di fondi rinvenienti dalla Legge 23/97 e da risorse proprie, questo nella direzione di raggiungere quel livello di qualità che possa far superare le criticità del passato e rendere il comprensorio una risorsa da spendere per il futuro. Metodologie in linea con le nuove esigenze della programmazione, ma anche per orientare quest’ultima a pervenire a dei risultati di sviluppo, in cui l’efficienza della spesa si coniughi ad un’efficacia dei risultati economici, sociali ed ambientali perseguibili. Si vuole attivare una strategia progettuale che, nel territorio del Medio Agri, riconduca i vari contesti comunali, verso quella nuova ottica dello sviluppo in cui la crescita economica si abbina ad un benessere ambientale e sociale dettato dalla realizzazione dell’equilibrio tra territorio e produzione. Presidente Dr. Rocco GRECO

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32 Matera Agenda


33 Miglionico L’ultima partita giocata risale al 22 aprile 2007, l’impresa ha ancora cento giorni

Lavori lumaca al campo di calcio Dopo tre mesi dalla consegna dell’appalto realizzato solo uno scavo per la cisterna MIGLIONICO - Meno di 100 giorni. Mancano meno di cento giorni, pari a poco più di tre mesi, alla “consegna” presunta del nuovo campo in erba naturale, alla comunità miglionichese priva della sua struttura sportiva da oltre due anni. L'ultima gara giocata al “Michele Ditrinco” di Miglionico, dalla locale squadra di calcio militante in Promozione, risale al 22 aprile 2007 quando il Miglionico Calcio conquistò la permanenza in Promozione superando per 2 reti a zero il Cogliandrino Lauria. Dopodichè, sono trascorsi ben due anni con la squadra ad onorar la cittadina in Promozione ma da nomade sui campi del circondario: Grottole, Grassano, La Martella. Ora dal 12 febbraio 2009, data di consegna ufficiale dei lavori all'Impresa Mastroberti di Tito, vincitrice dell'appalto per i lavori di adeguamento alle norme di sicurezza e impianto dell'erba con relativi sistemi di irrigazione e manutenzione,

Il campo di calcio

da portarsi a compimento in 180 giorni, di giorni ne sono già trascorsi più di 80. Il 12 agosto, scadenza per la consegna come da contratto, si avvicina. Quasi la metà del tempo previsto è trascorso ma di erba al campo per il momento non se ne ve-

de neanche l'ombra. Quello che è stato visibilmente realizzato in questi 3 mesi, è uno scavo profondo, davanti ai vecchi spogliatoi, di quella che sarà in futuro una cisterna per l'acqua che servirà poi per irrigare e mantenere in buono stato

quell'erba che verrà. I lavori sembrano procedere ma a rilento anche se rassicurazioni in merito per una consegna che sarà rispettata, precisa e puntuale non vengono dall'attuale amministrazione lesinate. La speranza della collettività tutta, vista l'approvazione dei lavori in oggetto oramai da tempo concordata e raggiunta, è che, quel campo torni presto a brillare di verde per consentire a Miglionico di onorare il suo impegno e consentire allo sport almeno di riprendere ad esercitarsi. “Armare” la cisterna e poi procedere in tutta fretta per rispettare gli impegni è auspicabile per non mancare l'appuntamento, visto il delicato dello sport miglionichese, momento. Campo da calcetto inagibile, campo da tennis oramai in disuso e abbandonato a se stesso e campo da calcio in lavorazione continua da oltre un biennio. Antonio Centonze provinciamt@luedi.it

Montescaglioso Acquistati sia testi scolastici sia di narrativa

Nuovi volumi in arrivo nella biblioteca Pia Vivarelli MONTESCAGLIOSO - L'assessore comunale alla Cultura e Pubblica Istruzione, Michele Zaccaro, ha comunicato l'ampliamento, anche per l'anno 2009, della dotazione libraria della Sala lettura della biblioteca comunale “Pia Vivarelli”, ubicata in piazza Racamato, nei pressi di corso della Repubblica e nelle vicinanze dell'Abbazia di San Michele Arcangelo. Si è, infatti, provveduto all'acquisto di nuovi testi, di vario genere, provenienti dalle richieste effettuate, tramite apposito questionario, da parte degli utenti. Si va dagli argomenti scolastici come l'Atlante geografico De Agostini 2008, i manuali di Chimica, Meccanica, Biologia, Edilizia Urbanistica con relativo cd rom del testo base, Storia (Rivoluzione Francese in due volumi), le opere complete (in sei volumi) del filosofo Platone (V- IV avanti Cristo) e, in cinque volumi,

del commediografo latino Plauto, (III - II a.C.). Tra i testi compare anche “Dialogorum Liber I De Providentia” dell'autore latino Lucio Anneo Seneca (I secolo d.C.). Non mancano i titoli più importanti degli ultimi anni, come “La solitudine dei numeri primi” di Giordano, “La strega di Portobello” dello scrittore brasiliano Paulo Coelho, “L'ultima legione” dello studioso di storia antica e scrittore italiano Valerio Massimo Manfredi, “Il casellante” dello scrittore e sceneggiatore italiano Andrea Camilleri. I più piccoli potranno trovare “Harry Potter e i doni della morte” dell'autrice J. K. Rowling, oltre a diversi episodi di Geronimo Stilton. Tra gli ultimi arrivi, anche il libro di Berardino D'Angella “Terra Terra - La Questione della terra nel Metapontino attraverso i secoli” e “Gesti d'Aragonesi et di Sforceschi”, opera del poeta montese cin-

quecentesco Giovanni Antonio Antodari, edita da “La Bautta” di Matera. Già dallo scorso anno è possibile consultare quotidiani, settimanali e periodici specializzati (Archeo, Focus, Ciak). L'Assessore ha voluto sottolineare come si intenda proseguire sulla strada che porti la Biblioteca Comunale ad assumere il ruolo di “centro propulsore delle iniziative culturali, sempre alla ricerca del miglioramento dei suoi servizi”. Nei locali della stessa Biblioteca è attiva anche una moderna Mediateca. La struttura bibliotecaria montese è aperta, nei giorni lunedì, martedì, giovedì dalle 9 alle 12.50 e dalle 16 alle 20, mentre il mercoledì dalle 9 alle 12, con l'orario pomeridiano che rimane invariato. Il venerdì è poi osservata la sola apertura nelle ore pomeridiane. Michele Marchitelli provinciamt@luedi.it

Pisticci Primo maggio di riflessione

Per non dimenticare i 19 braccianti arrestati nel 1949 PISTICCI - In occasione della festività nazionale del primo maggio, nata per ricordare e onorare le battaglie operaie che nel 1866 negli Usa portarono a conquiste epocali , non può essere trascurata una pagina nera nella storia del Metapontino. Nel 1949, sessant'anni fa, la lotta dei braccianti per il lavoro portò all' arresto di 19 cittadini di Pisticci, eseguito due giorni dopo la Costituzione del Comitato per la terra, il 23 novembre 1948, con l' accusa di estorsione di contratto di lavoro. Tutti e diciannove , fra cui l'onorevole Cataldo allora studente di legge , finirono nel carcere Carrassi di Bari in celle di pochi metri quadri con finestre a bocche di lupo e senza gabinetti. Lo ha ricordato il penalista di Pisticci, allora dirigente del Pci, tredici anni dopo eletto deputato al Parlamento. Unico svago era quello di poter leggere l' Unità, la Gazzetta del Mezzogiorno, Rinascita e il Calendario del Popolo. Dopo tre mesi tutti insieme fecero lo sciopero della fame e così furono ricevuti dal Giudice di Sorveglianza del Tribunale di Bari , documentato dei fatti e delle interrogazioni alla Camera dei Deputati e al Senato del movimento popolare costituito nel Metapontino con la protesta di migliaia di cittadini che ritenevano l'arresto illegale. Dopo 5 mesi d 'ingiusta detenzione preventiva, il venerdì santo del 22 aprile 1949, i 19 arrestati furono rimessi in libertà e il Tribunale di Matera assolse tutti con sentenza del 30 dicembre 1954 per non aver commesso il fatto , poiché i fatti contestati non costituivano reato . Il Giudice Istruttore in 5 mesi acquisì il provvedimento di avvio al

lavoro di 87 braccianti da parte della Commissione Moa, che rendeva legittime le proteste, nonostante l' opposizione dei datori di lavoro . Dopo pochi mesi , il Gruppo Pci, nel novembre del ‘49, organizzò l'occupazione delle terre nel Metapontino, come documentato nel libro del Consiglio Regionale di Basilicata , edito per il Cinquantennio della Riforma agraria. Pisticci non dimenticherà mai la lotta dei 19 braccianti per il riconoscimento del diritto al lavoro e alla terra: Nicola Cataldo , Domenico Marrese , segretario della Camera del Lavoro, Pasquale Radesca, Giuseppe Quinto, Luigi Shiraldi, Giovanni Tornese, Tommaso Camardo, Vincenzo Malfa, confinato politico, Francesco Radesca, Domenico Eugenio, Otello Del Monte, Indino Pepito Rodez, Francesco Grieco, Giovanni Muliero, Pietro Cazzetta, Berardino Grieco, Rocco Michele Sigismondo, Salvatore Roveta ,Giuseppe Gaeta. Quel primo maggio ‘49 fu una giornata particolare , commenta l'onorevole Cataldo. E' da chiedersi: che senso ha oggi la ricorrenza del primo maggio? Cosa c' è da festeggiare? Assistiamo a un costante disfacimento di anni di conquiste con la messa in mora di diritti acquisiti. Ancora oggi il mondo del lavoro è costellato di problematiche: precariato, morti bianche, infortuni invalidanti, sfruttamento minorile, discriminazioni, emigrazione. Occorre grande impegno affinché aumentino le occasioni di lavoro caratterizzato da vincoli di solidarietà e giustizia sociale per consentire a tutti stabilità e un reddito certo. Maria Pia Famiglietti

Montescaglioso Polisportiva Libertas sconfitta a Roccanova

Stop dopo 5 vittorie consecutive MONTESCAGLIOSO - La Polisportiva Libertas Montescaglioso, perdendo per 2-1 a Roccanova, resta a quota 64 punti e cade dopo cinque vittorie consecutive. Perde, inoltre, l'imbattibilità durata ben undici gare, nelle quali aveva conquistato dieci vittorie ed un solo pareggio. L'ultima gara persa, per i ragazzi allenati da Franco Cicorella, risaliva alla diciassettesima giornata: sul campo del Soccer Lagonegro la compagine montese era uscita sconfitta per 1-0. Nel puntuale sempre preciso commento di Giambattista Raddi (monte.net), il racconto della gara. Sul terreno di gioco potentino si sono affrontate due squadre con diversi obiettivi: la squadra montese era alla ricerca di

tre punti utili per sperare nel salto in Promozione mentre i roccanovesi non dovevano chiedere più niente al torneo. La squadra di Montescaglioso è stata accompagnata in trasferta da una cinquantina circa di suoi aficionados, che hanno rivaleggiato in sfottò, in campo e fuori, con i tifosi della squadra locale. I giocatori di Montescaglioso hanno iniziato col piglio giusto su un terreno di gioco inzuppato a causa di un acquazzone pomeridiano abbattutosi su Roccanova. Nei primi 45' i montesi hanno controllato la gara e passano in vantaggio con una rete, di testa, della punta Vincenzo Petruzzo (ottava segnatura stagionale). I giocatori di casa creano qualche pericolo per la porta

montese ma il risultato non cambia: da segnalare, invece, un diffuso nervosismo dei potentini: una conferma giunge dall'espulsione, comminata a Borneo, reo di aver schiaffeggiato il portiere montese Giovanni Cifarelli, il quale aveva risposto al pubblico che l'aveva beccato. I secondi 45' sono giocati con minore attenzione e determinazione dai montesi, che incassano sia il pareggio che la rete del 2-1 su altrettanti colpi di testa. I padroni di casa difendono il vantaggio chiudendosi in difesa e, nonostante rimangano in nove a causa di un altro cartellino rosso, ottengono i tre punti in palio. I calciatori montesi chiuderanno la stagione 2008/2009, che, al di là del suo esito, rimane tra le mi-

La Polisportiva Libertas Montescaglioso

gliori e più prolifiche degli ultimi anni (una media di 2,75 reti attive a partita), affrontando, domenica 10 maggio, alle 16, al “Comunale” di Montescaglioso la Tramutolese: all'andata i

montesi espugnarono il campo potentino con un pirotecnico 4-3 (reti di Francesco Bubbico, Michele Santochirico, Maurizio Raddi e Luigi Venezia). Michele Marchitelli

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Martedì 5 maggio 2009


34 Il vescovo Orofino ha annunciato un programma di aiuti concreti per l’Abruzzo

Tre anni vicini ai terremotati Impegno della Caritas diocesana di Tricarico al convegno interregionale SAN MAURO FORTE - “La Caritas diocesana di Tricarico resterà accanto alle popolazioni dell'Abruzzo colpite dal violento sisma del 6 aprile scorso per i prossimi tre anni, assicurando una presenza costante ed organizzata attraverso operatori specializzati e volontari. Un esempio concreto che traduce la mission associativa ed il modo di operare a cui devono tendere le diverse azioni “caritatevoli”. Una presenza progettata, costante e condivisa, che non si realizza sull'impulso emozionale dei primi giorni in cui tutta la Nazione è stata vicina alle popolazioni ma che sarà di supporto con interventi mirati, organizzati e distribuiti nel tempo”. E’ parte del messaggio emerso nell'intervento del vescovo di Tricarico, Vincenzo Carmine Orofino, delegato Ceb Caritas, nel primo convegno regionale Caritas parrocchiali, tenutosi nei giorni scorsi a Matera,

Il convegno delle Cariatas a Matera e i terremotati

presso la Casa di Spiritualità Sant'Anna, sul tema “Promuovere la CaritàAnimare la Comunità”. Un momento di incontro importante in cui si sono confrontati oltre 300 operatori provenienti da circa 60 parrocchie delle sei Dio-

cesi della Basilicata. Una Caritas che è apparsa decisamente non autoreferenziale e con tanta energia da spendere nei diversi campi, attraverso l'impegno quotidiano di animazione e di carità nelle proprie comunità.

«Un impegno che deve essere efficace deve essere costante ed organizzato», come ha tenuto a sottolineare più volte il vescovo, Vincenzo Orofino. Per fare carità occorre rispettare delle regole e la prima di queste è entrare nelle par-

Organizzata da “Amici del cuore Grassano” per le popolazioni d’Abruzzo

Un’originale partita del cuore In campo artigiani, commercianti e forze dell’ordine GRASSANO - Una partita del cuore con gli “Amici del cuore”. Si è disputata venerdì scorso a Grassano, presso lo stadio comunale con una finalità importante pro Abruzzo, per continuare a testimoniare vicinanza e solidarietà reale verso i cittadini duramente colpiti dal sisma di aprile. La partita ha visto in campo le forze dell'ordine da una parte, gli artigiani e i commercianti dall'altra, sotto la direzione arbitrale di Franco Artese. Il risultato sportivo ha visto la prevalenza di misura della squadra degli artigiani e dei commercianti, i quali hanno anche beneficiato di un maggior turnover. Vi è stata una buona affluenza di pubblico, attento e partecipe soprattutto alle finalità della manifestazione. Tutti, a iniziare dagli interpreti in campo, agli organizzatori e al pubblico hanno dato un segno tangibile di solidarietà. Ha prevalso il cuore solidale della gente, che dimostra in tanti modi una reale partecipazione verso le popolazioni dell'Abruzzo. «E' stata la vittoria della solidarietà», ha commentato Lucia Bollettieri, presidente di Amici del cuore Grassano- che al termine della gara ha premiato le squadre, ed ha ringraziato gli atleti ed il pubblico. provinciamt@luedi.it

rocchie segnalando ogni situazione di disagio ai centri di ascolto parrocchiali, un orecchio sempre teso sul territorio. Occorre passare dall'assistenza, molto spesso sporadica del fratello, al prenderci cura di lui in modo assiduo e regola-

to. Per citare le parole del pontefice Benedetto XVI: «La carità ha bisogno di essere ordinata e questo avviene attraverso la Caritas. Per promuovere la carità, ha continuato Orofino, occorre ritrovare la centralità della Messa ed aumentare il senso dell'umanità intensificando il rapporto con chi soffre e condividendone interiormente la sofferenza». Strumento prezioso per sostenere ogni parrocchia ad esprimersi nel migliore dei modi sono i progetti di accompagnamento messi in campo dalla Caritas italiana presso le diocesi lucane per aiutare gli animatori di comunità. Un progetto che ha avviato i Centri di ascolto e gli Osservatori delle Povertà e delle Risorse grazie ai quali oggi è possibile monitorare più dettagliatamente i bisogni reali del territorio. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it

Per lavori a San Mauro Forte

Manca l’acqua in due comuni SAN MAURO FORTE - Con una nota diffusa ieri, Acquedotto lucano ha comunicato che, a partire dalle ore 9 di oggi e per le successive 24 ore è stata programmata un' interruzione Enel per consentire l'esecuzione in sicurezza dei lavori di adeguamento dell'impianto elevatore di Monte di Mella in agro di San Mauro Forte. L'erogazione idrica durante il periodo di distacco sarà compensata in parte con l'utilizzo del motopompa presente sull'impianto. Pertanto, per consentire il recupero dei livelli idrici nei serbatoi, l'erogazione sarà sospesa oggi nei seguenti abitati: Stigliano, dalle ore 12 alle ore 7 di domani 6 maggio 2009, salvo imprevisti; Accettura, dalle ore 19 alle ore 7:00 di domani 6 maggio 2009, salvo imprevisti. provinciamt@luedi.it

Gli atleti protagonisti della Partita del cuore a Grassano

Primo bilancio del campionato con il presidente Franco Manfredi

Un travaglio ben superato IRSINA - Il presidente dell’Irsinese, Franco Manfredi, traccia un primo sommario bilancio del campionato appena conclusosi. E parla di un campionato travagliato, quello disputato dall'Irsinese quest'anno, ma che alla fine ha rispecchiato le previsioni fatte all'inizio da tutta la società: «Sarebbe proprio il caso di dire -inizia Manfredi- i conti vanno fatti sempre alla fine. Il campionato è appena terminato, e noi tutti abbiamo tirato un bel respiro di sollievo; è stata dura, durissima ma alla fine c'è l'abbiamo fatta. Nonostante tutte le avversità capitateci quest'anno -spiega il presidente- siamo riusciti quei pochissimi che siamo ri-

masti, a portare a termine il campionato fuori dalla competizione dei play out al settimo posto, con un punto in più rispetto a quello dell'anno scorso, partito con tutt'altri progetti, e scusate s'è poco -ironizza Manfredi- appena un gradino sotto ad altre società, che all'inizio del campionato erano partiti con tutt'altri propositi. Questo importante risultato -afferma Manfredi- è mia intenzione dividerlo con tutti i protagonisti di questa grande impresa, mi riferisco allo staff tecnico: in primis l'allenatore Enzo Patella, che di questa impresa, è colui che senza alcun dubbio, per quanto dimostrato soprattutto sul piano etico, è colui che vanta i maggiori me-

riti; il preparatore Pietro Massari, la squadra, che ha saputo reagire finalmente nel momento giusto, grazie anche all'apporto straordinario offerto dal capitano Gianni Fiorino, un vero trascinatore; oltre al grosso contributo offerto dai nuovi soci entrati a fine anno; mi preme inoltre sottolinerare anche il grande contributo offerto dai soci M. Coluzzi, R. Policarpo, M. Lolaico e tutti gli altri soci. Ecco, grazie a queste persone l'Irsinese è salva e nei prossimi giorni potrà partire con un nuovo progetto, che sono convinto proietterà l'Irsinese nel prossimo campionato con altre aspettative. Ma adesso è presto parlarne, dobbiamo portare a conclusione tutti gli

Franco Manfredi

aspetti legati a questo appena finito sul campo. Posso solo dire -conclude Manfredi- che c'è già un allargamento della base societaria, avviato a dicembre scorso, e che in futuro

affineremo meglio il progetto alfine di poter di poter compiere sul serio, quel salto di qualità, da tutti, e da tempo auspicato». Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it

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Martedì 5 maggio 2009


35 Bernalda Conto consuntivo 2008 chiuso con un avanzo d’amministrazione di 968.837 euro

«Lasciamo il bilancio in salute» Il sindaco, Francesco Renna, spiega la manovra di risanamento BERNALDA - Il centrosinistra, con a capo il sindaco Francesco Renna, analizza i conti nei cinque anni di amministrazione. Numeri questi che durante l'ultimo consiglio comunale sono stati letti dall'assessore al Bilancio, Mario Grieco. Dall'analisi del quinquennio si è potuto registrare un avanzo di 968.837,80 euro. Somma, questa, che ha fatto gioire tutto il centrosinistra, in quanto, come sottolineato da Renna in assise, non si è più in dissesto finanziario. Nel riquadro riportato si legge del trend positivo che, partendo dal 2004, arriva al 2008. Nel 2004 il segno più si è fermato a 659.529, nel 2005 a 635.362, il 2006 si è chiuso con più 736.377, il 2007 con 747.563 e il 2008 con 968.837 euro. «Nel corso dell'ultima seduta del Consiglio -si legge nella nota diramata dal Pd- è stato approvato il Conto Consuntivo relativo esercizio finanziario 2008. Le risultanze economiche e finanziarie dell'esercizio -continua il comunicato diramato dal Pd e da Renna- sono ampiamente positive, confermando il trend costante registrato dal 2004 a oggi, e rappresentando definitivamente l'uscita del Comune di Bernalda dal dissesto finanziario dichiarato nel 199. Le amministrazioni di centrosinistra, da quell'anno fino a oggi, hanno costantemente tenuto presente l'obbligo morale di far risorgere la città dallo stato di bancarotta in cui era stata costretta dalla dissennata irresponsabilità di amministratori scialacqua-

Francesco Renna

tori di beni economici, finanziari e morali. Con i sacrifici dei cittadini, con la lucidità, l'intelligenza la fattività e la dedizione delle amministrazioni comunali e dei governi di centrosinistra i risultati sono arrivati anche con notevole anticipo rispetto ai tempi preventivati. Ora le risanate finanze comunali sono rientrate nella normalità e, salvo le difficoltà generali determinate dalla crisi mondiale, a conclusione del mandato amministrativo della Giunta guidata da Renna, finalmente Bernalda e Metaponto vengono consegnate in stato di buona salute. Le som-

me per ciascun anno, dal 2004 al 2008, rappresentano l'avanzo di amministrazione conseguito e attestano il rispetto del Patto di Stabilità Interno, come riscritto dalla legge 296/06 che ha superato la logica dei tetti di spesa adottando quella dei saldi entrate-uscite. Un trend positivo -conclude la prima parte del comunicato-che si è avuto senza nessun aumento di tasse comunali dal 2005». Nella seconda parte della nota, dedicata al Governo Renna, si parla ancora del quinquennio e delle misure messe in campo per Bernalda e Metaponto: «Nel corso del quinquennio le scelte dell'Amministrazione sono state finalizzate a tutelare e promuovere i diritti alla dignità e alla libertà delle persone; a contribuire alla realizzazione di un equilibrato sviluppo economico; a sostenere il ruolo educativo della città sia attraverso i servizi educativi sia attraverso l'accesso di bambini e ragazzi a tutte le opportunità culturali e formative; a promuovere la sicurezza sociale, con particolare attenzione alla tutela dei minori, degli anziani, dei disabili e alla loro piena integrazione o sostenere la famiglia, riconoscendone il ruolo sociale; a tutelare l'ambiente e il rispetto per natura, operando per rimuovere le cause di degrado; a valorizzare il patrimonio storico, artistico, culturale e ambientale della città e promuoverne la conoscenza fuori dai confini regionali; a stimolare e sostenere la cooperazione sociale, il volontariato e l'associazionismo». Fabio Sirago

Policoro, sì alla variante del quartiere Jazzo-Ricino POLICORO - Con tredici voti a favore e sette astenuti, la maggioranza di centro destra che amministra il centro jonico dallo scorso aprile ha approvato l'ordine del giorno, martedì sera in Consiglio comunale, relativo alla: “Approvazione variante al piano di recupero Quartiere Iazzo-Ricino”. L'assessore ai Lavori pubblici di “Città Nuova”, Cosimo Ierone, ha spiegato che si tratta di una variante che sposta due fabbricati riservati a scuole e giovani coppie all'interno del più ampio piano di riqualificazione urbanistica dell'ingresso della zona Sud (Porta Nuova) di Policoro. Il consigliere di minoranza del Partito democratico (Pd), Franco Labriola, ha osservato che dietro questa variante si nasconderebbe uno sviluppo apparente più che reale, un tappo urbanistico della città adombrando la possibilità che su una variante di questo tipo si possano nascondere interessi privati particolari; pur condividendo il generale strumento del Contratto di Quartiere II e si è augurato che Odg di questa importanza siano prima discussi nelle apposite commissioni consiliari. Il collega di partito, Carmine Vetere, ha invece difeso la variante; puntando l'indice però contro la maggio-

ranza per quel che concerne la lentezza con la quale si sta procedendo all'attuazione del Contratto di Quartiere sull'acquisizione dei terreni occupati da cittadini anche se di proprietà comunale. Sulla stessa lunghezza d'onda Antonio Di Sanza, che ha invitato la maggioranza a potenziare l'ufficio tecnico per una migliore programmazione dello sviluppo urbano della città di Policoro. Gianluca Marrese (Pd) ha motivato l'astensione di tutta la minoranza, compresa i Popolari uniti (Pu), non nel merito dello strumento urbanistico ma nelle preoccupazioni per la tempistica della sua attuazione. Il primo cittadino, Nicola Lopatriello, ha replicato manifestando la sua tranquillità sui tempi tecnici che saranno rispettati per la cantierizzazione di tutta l'area interessata da un investimento di così grossa portata. Poi è toccato al Dirigente dell'area tecnica del Comune, Felice Viceconte, fare il punto della situazione sul fatto che la variante non stravolge l'impianto originario dell'intervento nelle volumetrie, superfici e standard più generali di costruzione poiché si tratta di due delocalizzazioni di fabbricati. provinciamt@luedi.it

Tursi La tradizione prevede che la statua ritorni al santuario di Anglona

La fede vince sul maltempo Confermata la festa del 1 maggio in onore della Madonna Rotondella Concerto di Antonio Labate ispirato al Santo

Tributo a San Charbel per la settimana della cultura TURSI - Il primo maggio, da alcuni anni, la statua della Madonna, che è patrona della diocesi di Tursi - Lagonegro, ritorna al santuario di Anglona. I fedeli vanno a prenderla a piedi, nella prima domenica dopo la Pasqua e la portano sulle spalle fino alla chiesa cattedrale. Così è stato anche quest'anno, anche se le piogge avevano fatto temere che ciò non fosse possibile. Infatti la mattina del primo maggio minacciava la pioggia, e il parroco don Battista aveva detto che se pioveva, la statua della Madonna sarebbe stata portata su un camioncino coperto. Ma la fede dei tursitani ha vinto anche l'inclemenza del tempo. La Madonna dopo aver fatto il giro del paese, si è avviata sulla strada vecchia che porta a Pontemasone, fra canti e preghiere, portata a spalla dalle donne. Gli uomini si sono avvicendati quando si doveva salire per arrivare al santuario. Solo, quando mancavano pochi metri all'arrivo sul colle di Anglona, ha iniziato a piovere. E' stato messo un velo di plastica sulla statua, ma

dopo duecento metri, proprio davanti alla chiesa di Anglona ha smesso di piovere, ed i fedeli con la statua della “loro” Madonna sono entrati nel santuario, dove il vescovo della diocesi, mons. Francesco Nolé, ha celebrato la messa insieme al rettore don Saverio Zorzi ed alcuni diaconi permanenti. Dopo la messa il vescovo ha benedetto i mezzi agricoli, che erano posizionati poco lontano dal santuario, perché essendo il primo maggio è anche la festa di San Giuseppe lavoratore. Così il vescovo ha voluto mettere in evidenza la sacralità del lavoro. Nei quindici giorni che la Madonna è stata a Tursi, è stata visitata ed adornata di fiori dalla gente. La sera alle nove, c'è stata la recita del rosario. La mattinata del 30 aprile, i parroci don Battista Di Santo e don Giovanni Lo Pinto hanno celebrato una messa in favore di tutti gli ammalati. La cattedrale era piena di persone anziane, molte delle quali accompagnate dai familiari o dalle badanti romene. I parroci hanno dato l'olio degli infermi a tutte

I fedeli di tursi alla tradizionale processione di ritorno della Madonna di Anglona nel suo santuario dopo la permanenza in cattedrale

persone malate che erano in chiesa. All'organizzazione delle due processioni sia di andata da Anglona a Tursi che di ritorno da Tursi al Santuario hanno collaborato quelli della Pro Loco, quelli della Protezione civile, i vigili urbani, mentre il corteo è stato sempre accompagnato dalle musiche della banda di

Valsinni. Nella cattedrale è stata esposta un'altra statua della Madonna di Anglona, copia dell'originale che sta al santuario, ed i parroci hanno annunciato che nel mese di maggio organizzeranno la recita del rosario nei vari rioni del paese tursitano. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it

ROTONDELLA - Nell'ambito delle manifestazioni rientranti nella settimana della cultura, organizzata dal Ministero dei Beni culturali, la cui XI edizione è terminata da pochi giorni, un evento su tutti ha catalizzato l'attenzione dei cittadini: il concerto dedicato a “San Charbel, il Santo universale”, tenuto dal cantautore lucano Antonio Labate nella chiesa Madre di Rotondella, il quale componendo versi e musica ispirati alla vita del Santo, già monaco dell'Ordine Libanese Maronita, dopo il concerto del Vaticano, parrocchia pontifica Sant'Anna del 25 marzo scorso, ha ripetuto la performance anche in Lucania in collaborazione con l'Anas (Associazione nazionale azione sociale) di Basilicata riportando così in terra natia lo spettacolo culturale. Gli organizzatori dell'evento del 19 aprile colgono l'occasione per ringraziare per l'organizzazione e la sensibilità dimostrata: «Il Comune di Rotondella, l'Ordine Libanese Maronita, l'Ambasciata Libanese, la Direzione Regionale per i Beni e le Attività Culturali e Paesaggistici della Basilicata, la Regione Basilicata, l'APT Basilicata, la Provincia di Matera, Rivista Symposium, Centri di Ascolto del Disagio di Roma, senza il cui appoggio certamente l'evento “San Charbel” non avrebbe avuto il successo che ha avuto, oltre le migliori attese, e le forze dell'ordine». E a sottolineare l'importanza dell'evento, il parterre degli ospiti così composto: Melem Mistou, ambasciatore libanese in Italia; Padre Paul Azzi, Postulatore Generale dell'Ordine Libanese Maronita; il coro dei Padri Maroniti; l'Abate Elia Khalife, inviato dal Padre Generale dei maroniti; Padre Bruno Silvestrini, Parroco della Parrocchia Pontificia Sant'Anna; Padre Milad Tarabay; Mons. Francesco Nolè Vescovo di Tursi-Lagonegro; l'Avv. Prospero De Franchi, Presidente del Consiglio Regionale della Basilicata; Nino Bellinvia, direttore de “La voce di Massafra”; Dott. Enzo Coronati; l'Ing. Gerardo Rosa Salsano, Presidente Centri di Ascolto del Disagio di Roma; Nadia Giudici de Marinis, Presidente Associazione Sant'Anna in Vaticano. Gabriele Elia provinciamt@luedi.it

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MONTALBANO JONICO Sono stati revocati i concorsi comunali banditi dalla Giunta municipale con apposita deliberazione 316, 317 e 318 in data 10/12/2008. I concorsi erano relativi alla copertura di tre posti di agente di Polizia municipale, un posto da bibliotecario e uno da autista di scuolabus, con scadenza stabilita per il 29 gennaio 2009. Tante le attese, tantissime le domande giunte al comune da parte di giovani che inseguivano un sogno. Alla base della decisione di revoca dei bandi una nota acquisita agli atti dell'ente e relativa alla riserva di

Non erano stati riservati i posti, obbligatori per legge, alle forze armate

Montalbano, ritirati i concorsi comunali posti a favore dei volontari delle forze armate. La questione è stata ampiamente seguita in questi mesi dal consigliere comunale di minoranza, Vincenzo Maida che, attraverso incontri informativi con i cittadini e, nella stessa assise comunale, aveva sollevato obiezioni alle scelte dell'Amministrazione sulla modalità di procedure adottate per i concorsi. Maida ha, in pratica, evidenziato in più sedi che la

riserva prevista per i militari in Ferma breve in congedo è una legge del 2001 e che comunicazione periodica agli enti giunge ogni fine anno. Inoltre, la stessa riapertura dei termini con delibera 47/2009 con cui la Giunta disponeva una modifica del Regolamento comunale che prevedeva una preselezione per titoli, per lo stesso consigliere di minoranza era vista come una ingiustificabile forzatura. «In consiglio comunale il

sindaco -ha dichiarato Maida- come da verbali, aveva risposto a una mia interrogazione addossando la colpa all'ufficio competente che aveva fornito alla giunta una copia vecchia del Regolamento e quindi loro non erano al corrente del fatto che era prevista una preselezione per soli titoli. Poi è stata redatta la delibera numero 47 con la quale si disponeva la modifica del regolamento e la riapertura dei termini per le do-

mande». Contattato telefonicamente dal Quotidiano, il sindaco, Leonardo Giordano ha così chiarito: «Come amministratori siamo venuti a conoscenza, con nota acquisita agli atti dell'ente in data 27 febbraio 2009 (prot. n. 3901) del ministero della Difesa di quanto è previsto dal D. Lgs. 215/01, pertanto abbiamo dovuto necessariamente valutare la necessità di una revoca dei concorsi per porre in essere tutti i

termini necessari compresa la riserva ai volontari delle Forze armate. La riapertura dei termini dei concorsi, consequenziale a quanto stabilito dal Regolamento approvato dalla precedente amministrazione è stata solo in vista di una più ampia partecipazione al concorso considerato il rilevante numero di richieste di partecipazione che erano giunte all'ente. La revoca ci permetterà, adesso, di rivedere il bando prevedendo tutto ciò che occorre per garantire la partecipazione di quanti hanno diritto a farlo». Anna Carone provinciamt@luedi.it

L’assessore Viti: «La Regione ha già attivato misure di sostegno, stanziato un milione»

Grandine, colture in ginocchio Danni su oltre trecento ettari di ortaggi e frutteti tra Policoro e Scanzano METAPONTINO - «La Regione sta attivando in tempi celeri tutti i meccanismi previsti in caso di calamità. Occorre tener conto che non esistono purtroppo risorse del bilancio statale che possono essere attivate, sicchè la Regione ha attivato risorse proprie finanziando i consorzi di difesa a sostegno dei quali sta producendo ulteriori interventi». Lo ha dichiarato al Quotidiano l'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, a proposito degli oltre 300 ettari di aziende ortofrutticole in gran parte localizzate nei territori di Scanzano Jonico e Policoro danneggiati dalla violenta grandinata dei giorni scorsi con un danno per mancato raccolto del prodotto e di impianti e colture, quantificabile tra i 4,5 milioni e i 5 milioni di euro. E ieri pomeriggio il triste copione si è ripetuto, colpendo l’area a nord di Policoro, tra Pane e Vino e Tursi. «Intanto -ha continuato l'esponente del governo regionale- un milione di euro è stato già finanziato e mercoledì prossimo (domani, ndr), durante un incontro convocato dal Dipartimento regionale presso la sede Coprodi di Metaponto, alla presenza delle organizzazioni professionali agricole, verrà fatto il punto sull'entità dei danni verificati e sofferti e si individuerà una strategia integrata di interventi che accanto ai meccanismi assicurativi prevede anche il dispiegamento di risorse della Protezione civile. Su questa vicenda qui -ha concluso Viti- ho la piena solidarietà del presidente della Regione e dei colleghi di giunta». Intanto le organizzazioni professionali agricole e di produt-

Un chicco di grandine caduto nel Metapontino

tori sono in fermento. Chiedono aiuto. «Esprimo sincero apprezzamento all'assessore Viti per il provvedimento adottato in tempi celeri per finanziare il Coprodi di Metaponto -ha detto il presidente della Zona Metapontina dei Coldiretti, Cosimo Stigliano- fino a ora, il mondo politico ci ha guardato in faccia solo quando si sono verificate le calamità naturali e durante i momenti elettorali. Spero che le cose cambino. Noi da subito abbiamo fatto richiesta di fare pressione sulla Regione, attraverso la federazione regionale ed il presidente provinciale Piergiorgio Quarto, affinché si possa quantificare i danni da parte i tecnici del Dipartimento Agricoltura. Abbiamo chie-

sto, inoltre, di sbloccare i fondi che sono stati promessi in passato da altri assessori per poter abbassare i costi delle assicurazioni antigrandine. Noi produttori agricoli, stiamo ancora aspettando i fondi promessi da due anni a questa parte dai governi nazionali per il consorzio di difesa Coprodi. Visto che non esiste più alcuna provvidenza così come prevedevano le leggi 185 del '92 e la 590 del 2002, chiediamo quantomeno un rafforzamento dei consorzi di difesa dei produttori. La calamità -ha concluso Stigliano- ha tolto le residue speranze per fare reddito, ora non resta altro che sperare di poter monetizzare al meglio quel poco che è rimasto ancora di commerciabile». Secondo le prime stime raccolte dall'Ufficio di Zona della Cia del Metapontino che continua a monitorare la situazione nei territori agricoli di Scanzano Jonico e Policoro le aziende colpite rappresentano circa il 70% di quelle complessive, con danni che variano tra il 30-40 per cento sino all'80-90 per cento. Tra le produzioni maggiormente colpite, ortaggi ed angurie che in alcune aziende sono completamente irrecuperabili; anche per gli agrumi si nutrono serie preoccupazioni perché la grandine ha provocato la caduta dei fiori dagli arbusti. Anche l'organizzazione di produttori Assofruit di Scanzano si è rivolta al presidente ed all'assessore all'Agricoltura per segnalare «gli ingenti danni che le grandinate degli ultimi giorni hanno provocato nel territorio dei comuni di Scanzano Jonico, Policoro e Pisticci». Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it

Policoro, è in arrivo l’Igp per la fragola del Metapontino POLICORO - E' terminata domenica scorsa la due giorni “Policoro città della fragola”, con una certezza: l'Igp (Indicatore geografico protetto) arriverà presto. A sostenerlo in una tavola rotonda su “Igp della fragola del Metapontino”, nella sala consiliare del Comune di Policoro “Nicola Montesano”, è stato il dottor Gatto, il quale nel suo intervento ha spiegato il Regolamento comunitario 510/2006 sull'Igp: «In cui l'elemento preponderante è il luogo di produzione, nel nostro caso il Metapontino, mentre per il Dop (Denominazione di origine protetta) c'è bisogno anche della trasformazione in loco della produzione di una coltura». Inoltre ha aggiunto come «l'Igp serve a incoraggiare le produzioni di qualità, e la fragola del Metapontino lo è già da tempo, e a proteggerla dalle contraffazioni limitandola dagli abusi cui oggi è soggetta distorcendo anche le dinamiche del mercato e carpendo la buona fede dei consumatori». Uno dei promotori del comitato Igp fragola del Metapontino è Antonio Stasi della Cia, il quale nella sua relazione ha sostenuto come: «Sia arrivato il momento giusto per l'Igp poiché negli anni gli stessi utenti hanno avuto modo di apprezzarne la fragranza, e per questo bisogna tutelarne la qualità e la produzione di tutte le varietà e non solo della “Candonga”, per evitare di spacciare una coltura per un'altra come

avviene oggi con grave danno per le nostre aziende agricole. La fragola apre il mercato della produzioni primaverili e fa da traino a tutte le altre colture che si susseguono. In attesa dell'ufficializzazione dell'Igp della fragola del Metapontino, possiamo già utilizzare il marchio provvisorio come certificazione di qualità». L'assessore comunale all'agricoltura, Saverio Carbone (Udc), tra i promotori di questa due giorni incentrata tutta sulla fragola, nel suo saluto portato alla platea presente al convegno, ha affermato «che il progetto dell'Igp è già a buon punto e da più di un anno il comitato e i tecnici stanno lavorando. Pur non essendo la panacea di tutti mali è un buon viatico per la tutela, promozione e valorizzazione della nostra fragola e dev'essere un punto di partenza per uscire dalla crisi in cui versa l'agricoltura della fascia jonica. Tutti si devono sforzare, ognuno per le proprie competenze, a tenere vivo il settore primario dell'economia regionale». Ha moderato il dibattito il presidente del Distretto agroalimentare di qualità del Metapontino, Salvatore Martelli, che ha parlato del progetto “Le strade del gusto”, il collaborazione con l'associazione cuochi lucani, che prevede la degustazione della fragola di Policoro e dell'albicocco di Rotondella in vari modi grazie all'abilità degli chef lucani». provinciamt@luedi.it

Montalbano Jonico Chance dopo un campionato da dimenticare

Colpo di coda dello Sporting MONTALBANO JONICO - Et voilà! Ha tirato fuori dal suo cilindro diverse sorprese l'ultimo turno del campionato di promozione. Ma soltanto coloro che non fossero addentro alle cose calcistiche potrebbero sorprendersi più di tanto. Chi sa di calcio, infatti, non può non sapere per esperienza acquisita che la coda del torneo riserva spesso risultati inaspettati, che stravolgono ogni razionale pronostico della vigilia. Eh già, perché sono le motivazioni e gli stimoli a farla più che mai da padrone e a incidere pertanto sui punteggi e sui successi a sorpresa di squadre, che un intero campionato ha decretato meno dotate tecnicamente e tatticamente, a danno di compagi-

ni ben più accreditate, ma che nulla hanno oramai da chiedere al turno conclusivo del calendario. E così al Latronico, che ha un'impresa e conquista un buon pareggio sul campo dell'A. Scanzano, rispondono il Lagopesole, che è riuscito a mettere sotto tra le mura amiche la capolista Real Tolve e lo Sporting Montalbano, che ha fatto suoi i tre punti addirittura sul terreno del Pleiade di Policoro. Due vittorie che hanno decretato la retrocessione diretta dei termali e il rinvio a giudizio dei castellani di Lagopesole e degli jonici del presidente Iacovino, che dovranno vedersela nell'appendice dei play out con il Vitalba e con la perdente dello spareggio preventivo tra Vari-

sius e Santarcangiolese. Il team di mister Diazenna è riuscito, dunque, a sfruttare gli scarsi stimoli, l'approccio molle alla gara e la giornata di “riposo mentale”, che i baldi, ma nell'occasione alquanto spenti giovanotti di Viola si sono concessi in attesa dei play off, ed ha messo a segno il più bel colpo di una stagione che rimane da dimenticare. Ma non è tempo di bilanci, visto che ci sarà un seguito per la compagine biancoazzurra. Un successo determinante per i biancoazzurri, quello guadagnato nel derby jonico, contro la seconda in classifica, una vittoria che comunque sia fa di sicuro morale, è una salutare i niezione di fiducia nell'ambiente in vista dei prossimi impe-

Lo Sporting Montalbano

gni, che decideranno la stagione e il futuro prossimo del calcio montalbanese. Una nota positiva è risultato essere il rientro di capitan Ingusci, il cui ritorno all'attività agonistica ha portato un sicuro beneficio in termini di compattezza a un re-

parto, quello difensivo, che ha fatto registrare fin qui la bellezza di sessantatre gol al passivo. E una linea di difesa rinforzata è un buon viatico per le garespareggio che a breve attendono gli jonici. Antonio Romano

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Dopo la baruffa con Camoranesi resta d’attualità il prossimo cambio tecnico sulla panchina della Juventus

Giorni decisivi per Ranieri Dopo il flop casalingo con il Lecce allenatore sotto esame del club di TULLIO PARISI

CALCIOFOLLIA

TORINO – Società in confusione, squadra allo sbando, allenatore delegittimato e disorientato, tifosi contro, futuro a rischio: in casa Juve ce n'è abbastanza per temere il peggio. E il procuratore di Camoranesi torna sul litigio di ieri con Ranieri avvertendo il club: ci vuole più rispetto per un campione del mondo. In effetti, quando sono usciti due piedi buoni come Del Piero e Camoranesi, i loro sostituti, Poulsen e Marchionni, non hanno alzato il tasso dinamico della squadra. È anche per questo che l'argentino ha attaccato Ranieri nell’intervallo. Oggi il suo procuratore, Sergio Fortunato, dai microfoni di Radio Radio, spiega: «Per Mauro l’episodio non avrà strascichi . Però ci vuole più rispetto e si deve capire che è stato schierato in un ruolo non suo». Nella bufera bianconera, soffia anche il vento del fattore tempo: nelle ultime ore, la dirigenza si interroga se confermare Ranieri, con il rischio di perdere tutto, oppure scegliere la terapia-choc di affidare la squadra a Ciro Ferrara, per salvare l'accesso alla Champions. Queste circostanze avevano fatto pensare a un Cda straordinario per deci- Cobolli Gigli e Ranieri sorridenti: altri tempi. Da sinistra in alto: Del Piero e Camoranesi dere come andare avanti. Ma il club torinese smentisce seccamente. Anche perchè l'occasione c'è: un Cda già fissato il 12 maggio. Sarà uno spartiacque fondamentale domenica prossima: se la Juventus perde a San Siro e la Fiorentina sale a -2, tutto diventa possibile. Lo sarebbe a maggior ragione se la squadra facesse LONDRA – Arsene Wenger teremo una grandissima anche una figuraccia, per sfatare un tabù, Sir Alex partita – le parole di Wenger senza nemmeno combattere. Il temFerguson per riequilibrare . Per molti siamo noi gli outpo stringe due volte, per la campala storia: alla vigilia della se- sider, ma sento che possiamo gna acquisti, che proprio in questi mifinale di Champions tutta farcela. A Manchester lo Unigiorni entra nel vivo: non si sa ininglese i tecnici di maggior ted ci è stato superiore ma fatti su quali risorse finanziarie posuccesso della Premier Lea- avevano avuto un giorno in trà contare la squadra. Per i giocague condividono l’incertezza più di riposo. Un vantaggio tori di spessore ormai la Juventus dei pronostici. Nonostante le che non hanno più. I nostri tisenza Europa non ha più richiami previsioni dei bookmakers, fosi saranno decisivi». Imparticolari, un esempio su tutti Dieche indicano lo United netta- battuti in campionato da 21 go. Dopo la mossa infelice della dimente favorito (2/7 contro giornate, i Gunners confidarigenza, il pranzo Lippi-Blanc in un 5/2 dei Gunners), Arsenal e no anche nell’ottimo record locale molto noto, desta perplessità Manchester United si affron- casalingo nelle gare euroanche quella di fare effettuare a tano all’Emirates stadium di- pee: in 24 partite all’EmiraCannavaro le visite mediche ieri vise da un solo gol di scarto, tes stadium non hanno mai lontano da Torino, quasi temesse quello di John O'Shea una perso. «La partita di ritorno l’ostilità manifestata ieri dagli spalsettimana fa. All’Old Traf- di semifinale è la più difficile ti degli ultras (la parte torinese delford lo United ha dominato e importante perchè sai di esle visite si è completata oggi). Ma se per lunghi tratti eppure si è sere a soli 90' dalla finale. Ho davvero c'è imbarazzo, non trova dovuto accontentare di un giocato tante partite nella spiegazioni perchè se il club ritiene successo con il minimo scar- mia vita, ma poche finali. Vodi aver operato la scelta giusta, è le- Adebayor dell’Arsenal to. “Sono convinto che dispu- glio regalare questa coppa gittimo che la rivendichi a testa alta. Cannavaro prima o poi si dovrà DOPO IL DERBY presentare a Torino e la Juventus dovrà prenderne le parti ufficialmente, spiegando ai tifosi che sbagliano a etichettare come mercenario il campione del mondo, già sfortunato di suo in quanto arrivato a GENOVA – Il principe diventa sivo naturalmente, all’andata, rato, antidivo per definizione, Perugia con sei gol blaugrana sul re e il Genoa sogna la Cham- addirittura tre in quella di ritor- uno di quelli che quando vede groppone. Ma la grande accusata di pions. Per una notte, anzi due. no. Nelle 99 sfide andate in sena una telecamera, per quanto posieri (già da un mesetto, però) è la Decisivo nel derby di andata an- tra Genoa e Sampdoria fino a ie- sibile gira al largo. «Un’emoziocondizione atletica: il Lecce correva cora più in quello di ritorno, la ri sera nessuno c'era mai riusci- ne difficile da spiegare, sono feil doppio e i bianconeri sembravano stracittadina è roba sua. Diego to. Tre perle incastonate nella lice per questa gente – ha detto pensionati, un fatto inaccettabile Milito ha lasciato un segno in- storia di una partita magica, Diego a fine partita – Io non facper una squadra che da un mese delebile nella sfida più attesa che riescono a sciogliere anche cio altro che finalizzare il grannon ha più impegni internazionali dai tifosi genovesi. Un gol, deci- lui, solitamente schivo e misu- de lavoro di tutta la squadra». infrasettimanali.

Non si placa l’eco per i cambi dei big

Ucciso a coltellate fan del Corinthians BRASILE - Quando il calcio diventa follia pura si vede chiaramente che si perde il senno. Diego Fernando da Silva, 25enne tifoso del Corinthians, è stato accoltellato a morte mentre festeggiava con alcuni amici la conquista del titolo paulista da parte del Timao. Il giovane è stato aggredito nella località di Cacapava e nonostante i soccorsi immediati non è riuscito a sopravvivere. La polizia ha arrestato subito uno dei due aggressori, il 19enne Luiz Gustavo Borges, mentre l’altro assassino, Danilo Guimaraes Alves, di 20 anni, è morto in uno scontro a fuoco con le forze dell’ordine. Ferito a un braccio anche un agente. Notizie come queste rendono pessimo e agghiacciante anche un calcio brioso e vincente come quello carioca che perde l’allegria che gli è propria.

Champions League. Si parte dall’1-0 dell’andata per i ragazzi di Ferguson

E Wenger tenta l’impresa In campo a Londra, l’Arsenal sfida il Manchester United

Il Genoa sogna la Champions League

all’Arsenal che non l’ha mai vinta». Wenger, pur dall’alto di una carriera ricca di successi, detiene un record decisamente sfortunato: è l’unico tecnico ad aver perso tutte tre le finali Uefa. Nel 1992, alla guida del Monaco, ha perso la finale di Coppa delle Coppe contro il Werder Brema; nel 2000 contro il Galatasaray la Coppa Uefa, tre anni fa la Champions League contro il Barcellona. Autoconfermatosi almeno fino al 2012 sulla panchina dell’Arsenal (“c'è un solo club nel mio futuro»), il tecnico francese ritrova Mikael Silvestre (reduce da problemi alla schiena) e soprattutto Robin van Persie, che farà coppia in attacco con Emmanuel Adebayor.

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Sport


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TOP 11

Le quaterne condizionano la presenza di calciatori dei due team

Monopolio Arezzo-Foggia Per vincere bisogna osare. Di Gennaro è l’ipoteca sulla B “ALL IN”: chi vuol vincere deve saper osare, soprattutto se in un “tavolo” di vecchi marpioni si è in leggere condizioni di svantaggio. “All in”: a due giocate appena dallo scioglimento della partita il rischio del “buio” è fisiologico. “All in”: l'azzardo si è rivelato produttivo per Arezzo e Foggia ed ha reso la competizione avvincente. Marco Cari ha calato il poker, ricorrendo a tutte le risorse offensive a sua disposizione, Raffaele Novelli ha risposto per le rime senza risparmiare nemmeno uno dei suoi funamboli. Ed Andrea Camplone, giocando al risparmio, dosando gli sforzi, pensando - erroneamente - di avere già in pugno i play-off, s'è ritrovato improvvisamente inchiodato e spiazzato dalle mosse coraggiose degli avversari. Risultato? La Cavese, che appena quindici giorni fa aveva ben sei punti di vantaggio sulla sesta posizione ed il terzo posto blindato, è stata scavalcata dall'Arezzo e sente forte il fiato sul collo del Foggia, che insegue con appena un punto di svantaggio. Stranezze e delizie di un torneo sempre più simile ad un tavolo di Texana: non c'è nulla di scontato (se non la promozione ormai vicina del Gallipoli) e tutto è ancora tremendamente in discussione sia nelle sfere alte della classifica che in quelle “infime” dove si lotta per non affogare. “All in”: il terzultimo giro di una partita tesa, maschia e nervosa - che dura dallo scorso mese di settembre - premia gli spregiudicati, gli uomini d'assalto, i tecnici che hanno rischiato un'intera

stagione pur di restare in gioco ed ambire al lauto piatto della serie B. Marco Cari da Arezzo e Raffaele Novelli da Foggia hanno offerto lezioni di spettacolo e sfrontatezza: non soltanto

Il Benevento ci crede ancora BENEVENTO. Un'idea pazza e un obiettivo concreto. Il Benevento si sdoppia, strizza l'occhio al primo posto sperando nell'imponderabilità del calcio, ma si coccola la piazza d'onore che gli darà vantaggi nei play off. Non molla la squadra giallorossa, il Gallipoli stava già togliendo lo spumante dal frigo quando Evacuo ha castigato la Juve Stabia e rimandato ogni verdetto. Ora il bomber di Pompei lo dice senza pudori: “Non prendetemi per matto, ma io ci credo ancora”. E' l'imperativo per la truppa di Soda. Il tecnico calabrese ha elogiato il gruppo. Al Menti s'è presentato senza sette titolari, ma ha dominato: “La vittoria fa sempre piacere, è logico. Se poi ci mettiamo che è arrivata in una situazione di emergenza ha un valore doppio. Questa volta mi sono trovato ad avere gli uomini contati, quindi ho di che rallegrarmi. Ho avuto l'ennesima prova che la rosa messa a mia disposizione è competitiva in ogni reparto. Chi è sceso in campo non ha fatto rimpiangere il compagno assente”. La squadra, criticata dopo la sconfitta di Gallipoli, ha trovato la forza di reagire, ha sconfitto malelingue e malasorte: “I miei ragazzi, dal primo all'ultimo, si sono battuti con grande professionalità e senza alcun timore. Meritiamo molta più considerazione da parte di tutti, anche degli avversari. Abbiamo giocato in un ambiente da tanti indicato come difficile, abbiamo dato vita ad una

prestazione più che positiva, quindi possiamo e dobbiamo pensare in grande. Non voglio guardare troppo oltre, ora la nostra attenzione si deve focalizzare sulla Cavese, prossima avversaria. Poi tutto ciò che ci regalerà questo scorcio di campionato sarà ben accetto”. Vivere alla giornata, quasi una parola d'ordine. E rinviare quanto più è possibile i festeggiamenti del Gallipoli. Hai visto mai..? Nella testa di tutti ora c'è solo il derby con la Cavese, un derby da vincere per tenersi stretta quella seconda posizione abbandonata dal Crotone: “Lo scivolone dei pitagorici in casa dell'Arezzo io me lo aspettavo. I toscani non potevano fare diversamente, avevano l'obbligo di vincere altrimenti avrebbero messo a repentaglio la possibilità di occupare un posto utile per gli spareggi. Ora tocca a noi non farci scippare più quella posizione così preziosa”. Guarda avanti Soda, ma non può fare a meno di voltarsi per un attimo indietro: “Certo, a questo punto sarebbe stato molto più bello trovarci in vetta, ma accettiamo quello che dice in questo momento la classifica. Guardando indietro resta il rammarico per due partite casalinghe che avremmo potuto gestire in maniera differente: quella col Foggia e lo scontro diretto col Crotone. Avremmo potuto avere almeno tre punti in più”. Luca Maio

per rincorrersi a vicenda, ma per mettere anche paura a chi credeva che la propria poltrona fosse ormai salda (è il caso di Camplone, ma anche di Moriero, che perdendo la terza mano

consecutiva, è stato scavalcato dal Benevento e rischia addirittura la terza posizione). “All in”: hanno temuto ad Arezzo quando Cari ha lanciato l'assalto frontale al Crotone, ma dopo mezz'ora gli scettici si sono ricreduti alzandosi in piedi per applaudire le mosse del tecnico amaranto. Quattro uomini d'attacco - Bondi, Croce, Lauria, successivamente sostituito da Cavagna, Chianese - per spompare la difesa del Crotone, renderla fragile e poi affondarla già prima che la prima frazione fosse terminata: calcio offensivo e spettacolare premiato con un capitale enorme di quattro reti. Lo stesso bottino incamerato dal Foggia, che ha schiantato il Lanciano con una trazione offensiva spaventosa, con un tridente puro, due centrocampisti dalle qualità eccellenti - Mancino e Pecchia - e due esterni di difesa sempre pronti a sganciarsi. Ed in una giornata tutt'altro che prolifica dal punto di vista realizzativo le “quaterne” di Arezzo e Foggia condizionano, quasi monopolizzano la top 11: Croce, Cavagna e Terra gli amaranto inseriti nella dream team, Mancino, Germinale e Zanetti quelli rossoneri. C'è anche una folta rappresentanza perugina, guidata dai difensori Raimondi e Pagani (spazio anche a Mezavilla). Completano il quadro il giovane portiere Prisco del Pescara ed il super-bomber Francesco Di Gennaro, che abbatte il Taranto ed ipoteca la promozione del Gallipoli in serie B. Filippo Zenna

Il personaggio della settimana

Germinale lancia il Foggia «Vogliamo la B» FOGGIA. Non ha ancora compiuto ventidue anni, ma ha già la mentalità di un grande professionista. Domenico Germinale, la nuova stella di Foggia, il bomber potente ed elegante che ha steso al tappeto il Lanciano, non si scompone nemmeno un istante, non si lascia mai andare a facili trionfalismi, interpreta la doppietta di domenica scorsa come il punto di partenza, non quello d'arrivo. “C'è ancora tanto da crescere, c'è ancora tanto da lavorare e non ho nessuna intenzione di fermarmi o cullarmi sugli allori proprio adesso che ho ingranato le marce alte”. Già, perché prima di esplodere in tutto il suo talento, l'attaccante trevigiano ha fatto una fatica enorme rinunciando perfino ad un residuo anno di contratto con l'Inter (con la maglia nerazzurra esordì anche in serie A il 14 maggio del 2006 - ultima giornata di campionato a Cagliari - subentrando a Wome) pur di farsi le ossa e maturare esperienza. Prima il Pizzighettone, poi la Torres e successivamente il Cittadella, racimolando appena 25 presenze e tre reti in due stagioni: “Nonostante tutto, non mi sono mai perso d'animo, ho sempre lavorato come un mulo, consapevole che prima o poi sarebbe arrivata la mia grande occasione”. Anche a Foggia ci è arrivato la scorsa estate in punta di piedi firmando un contratto annuale ed un'opzione di rinnovo da effettuare entro e non oltre il 31 aprile del 2009 (la società dauna ha chiaramente provveduto a blindarlo fino al 30 giugno del 2011). Davanti a sé aveva un certo Umberto Del Core e per l'intero girone d'andata ha vestito i panni dell'alternativa senza batter ciglio: “Anche a Cittadella giocavo poco per lo stesso motivo: ero chiuso

Uno stacco aereo di Germinale del Foggia

da Meggiorini e De Gasperi e raramente mi capitava di mettermi in mostra”. La vita di Domenico Germinale è poi cambiata il 23 novembre scorso nel derby dello Iacovone contro il Taranto: l'attacco del Foggia era in emergenza ed il giovane centravanti sfruttò l'opportunità con prepotenza realizzando i due gol che consentirono ai rossoneri di pareggiare una partita che sembrava già persa: “Da quella domenica - riconosce Germinale - le cose sono cambiate. A gennaio è pure andato via Del Core e mi sono ritrovato titolare al centro dell'attacco. Ormai gioco con continuità, riesco a dare il meglio di me e vivo quest'esperienza come un sogno ad occhi aperti”. Non ancora ventiduenne, infatti, Germinale s'è ritrovato catapultato in una dimensione gigantesca, in una piazza esigente ed ambiziosa, tra i fuochi del calore e della pressione, che ad uno normale potrebbero togliere il fiato, “ed invece - spiega - danno una marcia in più. Chi supera l'esame Foggia diventa calciatore vero”. Domenico

Germinale lo sarà, almeno dando un'occhiata ai suoi numeri straordinari: ben otto i gol realizzati, e tutti quanti determinanti. L'esplosione è ormai completa, la gloria è dietro l'angolo ed un grazie Domenico Germinale lo rivolge a se stesso: “Chiaramente devo molto al tecnico Novelli perché guarda il lavoro, non i nomi ed i curriculum. Ha apprezzato il mio impegno quotidiano e mi ha premiato. Ma se sono qui è perché ci ho sempre creduto, anche nei momenti più difficili”. Per rendere perfetta una stagione già stupenda, però, Domenico Germinale vuole la serie B: “L'ho ottenuta da riserva a Cittadella, voglio ripetermi a Foggia, ma da protagonista. Siamo in un grandissimo momento di forma, nel girone di ritorno abbiamo perso una sola volta, esprimiamo il miglior calcio del girone e l'organico vanta calciatori eccellenti come Pecchia e Salgado. Se entreremo di slancio nei playoff saremo un pericolo enorme per le altre concorrenti alla serie cadetta”. f.z.

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38 Sport


Prima Divisione Al Potenza servono due risultati uguali alla Juve Stabia

Ancora tutto in gioco Fondamentale il recupero degli assenti col Pescara, compreso Nolè

Il quarto d’ora rossoblu E' STATA archiviata anche la gara interna col Pescara. Sicuramente l'obiettivo della vigilia era la conquista dei tre punti, ma considerato lo sviluppo dell'incontro, le occasioni avute anche dagli ospiti e la circostanza di aver giocato in inferiorità numerica gli ultimi 30 minuti , probabilmente, anche il risultato di parità è accolto senza particolari rimpianti. Ciò che ha lasciato certamente i tifosi appagati è stato l'atteggiamento successivo che la squadra ha avuto nell'occasione in cui Mangiapane, inopinatamente, per un fallo più sciocco che cattivo, si è fatto espellere dal mediocre arbitro di Ascoli Piceno. Per almeno un quarto d'ora i rossoblu hanno denotato cuore, grinta e concentrazione. E' parso che nel momento della difficoltà la squadra abbia mutuato “il quarto d'ora granata” cioè quei 15 minuti di ardore e di determinazione che i giocatori del Grande Torino, guidati sapientemente dal capitano Valentino Mazzola, mettevano in campo per annichilire i loro avversari. Spiegare, a parole, cosa effettivamente sia non è semplice , ma bisogna ritenere che sia quella fase di una partita ovvero quella condizione di vita quotidiana in cui, con impegno ” bisogna rimboccarsi le maniche per intraprendere e seguire la direzione giusta”. Il Potenza per raggiungere il prossimo, più immediato, obiettivo deve

dotarsi di “ furore agonistico” nei prossimi 180 minuti di gioco, concentrandone l'apice almeno per “un quarto d'ora”, in ogni gara. Tornando all'ultima partita interna, lascia perplessi ed esterrefatti la circostanza che, durante la fase di riscaldamento - testimone lo scrivente - alcuni giocatori della squadra siano stati disturbati, contestati , ed offesi con atteggiamenti e parole non certo incoraggianti e atte a favorire la concentrazione in attesa, peraltro, di una gara di fondamentale importanza. Questo comportamento, frutto di superficialità e malanimo, che danneggia la squadra, compiuto da isolati “pseudotifosi” , è da condannare e censurare. Si evidenzia, comunque, ad onor del vero, che la stragrande maggioranza degli appassionati ha incoraggiato e “caricato” i rossoblu durante la preparazione prepartita. “Bisogna fare quadrato e remare tutti nella stessa direzione” ha suggerito il patron Giuseppe Postiglione nel dopogara. Certamente è un'esortazione da seguire, ma aggiungo che l'eventuale tempo dei processi, dei rimpianti e delle critiche deve essere rinviato ad altri periodi, cioè alla fine del torneo. Quando si tireranno le somme e sarà definitivo il verdetto circa il campionato che si andrà a disputare nella stagione 20092010. Giuseppe Rita

DUE RISULTATI uguali a quelli della Juve Stabia. “Basta poco che ce vò?”, diceva un noto spot televisivo di Giobbe Covatta. Il calendario delle due ultime in classifica lascia spazio a ogni tipo di fantasia. La trasferta del Potenza a Taranto è uguale e analoga a quella della Juve Stabia a Foligno. Le avversarie dei due fanalini di coda hanno le medesime esigenze. Inutile guardare oltre, a quel Potenza-Benevento e a quel Juve Stabia-Paganese che chiuderanno i giochi. Perchè prima di arrivare a quelle considerazioni e ai pronostici di quelle due partite occorrerà sapere in che stato arriveranno al Viviani e al Menti la squadra di Soda e quella di Capuano, rispettivamente impegnate in casa con Cavese e Arezzo. Inutile fare calcoli e, per una volta, essere contenti che gli intrecci del campionato, tanto in testa quanto in coda, non lascino spazio a “inciuci” di nessuna specie: bisognerà vivere una giornata alla volta, consapevoli che basta fare due risultati uguali alla Juve Stabia, contro cui il Potenza ha il vantaggio degli scontri diretti. Benedetto quel gol di Sabatino che ruppe l’equilibrio. Benedetto anche il ritorno, in prospettiva Taranto, dello stesso mediano e di Cuomo, ma anche di Suppa. Fermo restando che con un Cantoro in cattive condizioni di forma (contro il Pescara assolutamente impalpabile e costantemente anticipato dagli avversari), anche Nolè è fondamentale che giochi titolare. Ma è il centrocampo che dovrà essere ricostruito con i rientri, perchè contro gli abruzzesi Berretti, Mangiapane (per lui oggi un turno di squalifica) e Cammarota erano in evidente difficoltà. Il recupero di tutti gli effettivi citati sarà un’arma in più per quella che si an-

IL QUADRO FINALE DEL CALCIO LUCANO

ECCELLENZA

CLASSIFICA

Lolaico è stato ancora una volta fondamentale

nuncia come una battaglia. L’ennesima di una stagione tribolata. Ma non quella decisiva, perchè, lo ripetiamo, in due gare basta fare gli stessi risultati della Juve Stabia per andare ai playout e giocarsi ancora qualche speranza di mantenere la categoria. Inutile negare, però, che è tremendamente difficile, anche per un Potenza che a tratti, contro il Pescara, ha fatto persino tenerezza. L’inferiorità numerica ha pesato, eppure le giocate buone per vincere ci sono state. Inutile poi appellarsi agli errori della terna arbitrale, perchè allo stesso modo il

Pescara potrebbe maledire i legni della porta potentina che l’hanno frenato. Il pareggio di domenica va letto per quello che è: un punto che ha consentito al Potenza di agganciare la Juve Stabia. Un risultato giusto anche se fa recriminare entrambe le concorrenti. E la consapevolezza è quella di non potersi guardare indietro nemmeno un istante, ripensare agli errori commessi. Fin da oggi il compito di Catalano, De Stefano, Postiglione e Pellegrino, ma anche dei calciatori più rappresentativi, che hanno dato il loro contributo -

stando a quello che ha rivelato il patron Postiglione - è quello di concentrarsi unicamente su un Taranto che è in caduta libera (quattro punti in sei partite) ma che in casa farà la voce grossa. Ci sarà un ambiente caldo e passionale, si cercherà di intimorire il Potenza perchè da quei 90’ passa gran parte della salvezza jonica (dando per scontato un risultato positivo a Sorrento, nell’ultima giornata - anche se i pugliesi fuori dallo Iacovone hanno perso dieci volte consecutive), ma il valore delle due squadre è assolutamente similare e i rossoblù hanno il dovere di non sentirsi battuti in partenza. Un po’ come dire che il mostro potrebbe essere meno brutto di quanto lo si descrive. Anche perchè, se la fortuna accompagnerà il Potenza, nella lotteria play out ci saranno da giocare altre due partite in cui sarà assolutamente impossibile sbagliare una mossa, tanto in caso, quanto in trasferta. E con la compattezza dell’ambiente - se si avrà l’intelligenza di mettere da parte frizioni e polemiche, astio, livori e stupidi propositi di vendetta - il compito potrebbe risultare un po’ più agevole. Alfonso Pecoraro

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Sport 39

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Melfi, ma che sta succedendo? MA CHE SUCCEDE al Melfi? Questa è la domanda che si stanno ponendo i tifosi gialloverdi all'indomani dell'inaspettata sconfitta interna patita ad opera del Barletta. Un interrogativo intriso di dubbi, perplessità ma soprattutto preoccupazione. Il cammino che conduce alla salvezza si è complicato. Raggiungere quota 40, anche se con qualche risultato favorevole, potrebbe bastare anche arrivare a 39, non è più semplicissimo, in virtù di un calendario non proprio favorevolissimo. Domenica a Cosenza occorre prendere un punto. Impresa possibile ma non scontata. Poi, bisognerà incollarsi alle radioline ed attendere i risultati delle dirette concorrenti, nell'ordine Igea Virtus, Manfredonia ed

Aversa Normanna. Insomma quello che fino a qualche domenica fa sembrava un esercizio inutile e superfluo, guardare gli altri risultati, è diventato indispensabile ed opportuno al fine di agguantare una salvezza senza patemi. Colpa esclusivamente del Melfi che ha raccolto la miseria di un punto nelle ultime tre giornate. Si tratta del pareggio casalingo ottenuto contro L'Isola Liri, unica compagine del girone che non ha mai vinto fuori casa. Come si evince chiaramente dai numeri, nell'ultimo mese la marcia del Melfi si è rallentata di brutto. La condizione fisica generale non è più brillantissima, e questo ci può stare dopo una lunga ed estenuante rincorsa, ma il dato preoccupante riguarda il calo mentale

di una squadra che fatica a ritrovarsi. Otto gol subiti nelle ultime tre partite, rappresentano un altro segnale di un malessere tangibile, acuito in fase offensiva dalla straordinaria verve realizzativa di Gianluca De Angelis, ormai a quota 18 nella speciale classifica marcatori. Il campionato strepitoso che sta disputando il bomber gialloverde, sta servendo a colmare qualche lacuna nel contesto di una squadra che ha smarrito la strada maestra. La manovra ha perso smalto, Maisto e Mitra stanno soffrendo in fase di impostazione, Bacchiocchi non è più quello dell'andata e sulle corsie laterali si riesce poche volte a creare superiorità. Per carità dopo il girone di andata, è stato compiuto un vero miracolo, a cui va però

al più presto aggiunto l'ultimo capitolo, quello a lieto fine. Bisogna completare l'opera e per farlo occorre ritrovare energie e determinazione. Anche sotto l'aspetto della cattiveria agonistica la squadra sembra peccare, non aggredendo in maniera feroce gli avversari, come accadeva qualche tempo fa. Sembra passato un secolo dal Melfi corsaro in maniera autorevole e meritata al Ceravolo di Catanzaro, ed invece è storia recente dell'11 aprile scorso. Sembra che il vero Melfi sia rimasto lì, negli spogliatoi dello stadio calabrese, e che si sia preso una vacanza decisamente anticipata. Invece manca ancora un piccolo sforzo e poi tutto sarà finito, anche se questa prolungata sofferenza proprio non ci voleva. Emilio Fidanzio

De Angelis non è bastato

TOP 11

L’attaccante del Monopoli decisivo per la salvezza dei pugliesi

Balistreri è il migliore In mezzo si rivede Ottobre, ma è Franciel del Gela la conferma LOTTE DI potere per la griglia dei play-off. Pollice verso per il Catanzaro che deve stringersi sul suo gradino per far posto al Pescina. Zero a zero con il Cosenza (sempre in auge l'ottimo Ambrosi), via libera per Arcamone e compagnia bella che regolano l'Igea grazie all'ottimo spunto di Laboragine. La squadra di Perrone è al terzo successo consecutivo e non perde da sette gare; questo anche grazie alla buona fase difensiva comandata ottimamente da Blanchard (un abituè) e Petitto. Delle litiganti per i play-off fa capolino l'Andria. La squadra di Loconte vince infatti sul campo della Val di Sangro (c'è sempre Cavaliere mentre in mediana furoreggia Ottobre) e sale a quota 51, quanto basta per afferare la coda delle pretendenti all'ultimo posto del podio. Non ha ambizioni da podio il Cassino, tuttavia farebbe carte false per buttarsi a capofitto nella “zuffa”. I laziali ringraziano Molinaro: il suo spunto mantiene vive le speranze per gli spareggi. Al di fuori della mischia c'è invece il Gela. La compagine siciliana passa in scioltezza contro la Vigor Lamezia con le firme auotoritarie di Pasquale Esposito e Franciel e blinda la seconda piazza. Da segnalare poi la salvezza matematica della Scafatese (risolve Varriale allo scadere) ed al bel colpo dell'Aversa Normanna

sul Noicattaro (decide Arini). In porta si rivede il portiere meno battuto del girone. D'accordo, offre i suoi servigi alla capolista e questo può giustificare il risultato.

La squadra della settimana

Scafatese, quando salvarsi non basta SCAFATI. La tempesta dopo la quiete. A salvezza raggiunta, con la possibilità di programmare la prossima stagione con anticipo, la dirigenza della Scafatese lancia un grido d'allarme rivolgendosi all'amministrazione comunale. Portavoce del malessere il dirigente Giovanni Lombardi: “Serve un aiuto importante della classe politica. Sia di origine economia con un richiamo massiccio alla classe imprenditoriale, sia logistico. È impensabile - attacca - allenarsi tutti i giorni a Terzigno e vanificare gli enormi sforzi profusi anche per il settore giovanile, che deve emigrare a Bosco per la propria attività”. E’ una necessità concreta: “Per fare calcio tra i prof ed inseguire traguardi importanti non bastano le idee, servono risorse”. Una critica, neanche tanto velata, viene mossa anche agli sportivi di Scafati: “I dati del botteghino sono sconfortanti - spiega Lombardi - Domenica scorsa, nella gara che ha sancito la salvezza matematica, abbiamo registrato appena 40 paganti. A questo punto tutti quanti devono farsi un esame di coscienza perché con tali premesse non si mantiene lo status professionistico per tanto tempo”. Neanche il tempo di godersi un traguardo storico ed il club canarino deve già preoccuparsi del futuro, come già capitato nella passata estate quando si andò ad un passo dalla mancata iscrizione al campionato per

motivi di natura economica. Il ridimensionamento di budget e di ambizioni portò paradossalmente alla scelta migliore: quella di affidarsi al tecnico Agenore Maurizi ed alle sue enormi conoscenze calcistiche. Il tecnico romano ha scommesso su ben quattordici esordienti tra i professionisti, valorizzando talenti eccezionali come Lagnena, Avallone e Di Candilo oltre che rilanciare calciatori reduci da veri e propri disastri come Varriale, Izzo, Corsale e Carbonaro. Sono state gettate basi importanti che rischiano, però, di sgretolarsi se la classe imprenditoriale e quella politica non risponderanno alle sollecitazioni della dirigenza scafatese. In discussione ci finiscono anche il progetto tecnico per la prossima stagione e la posizione dell'allenatore Agenore Maurizi: “È ancora vincolato da un anno di contratto e vorrebbe restare, ma facendo leva su una base solida. È un professionista esemplare, un grande allenatore, ha già ricevuto tante offerte e sicuramente farà strada. Vorremmo tenercelo stretto, ma per programmare una Scafatese ambiziosa serve il sostegno di tutti”. “E’ arrivato il momento di capire - conclude Lombardi - cosa davvero merita la città di Scafati. Noi abbiamo fatto di tutto per vincere la D e preservare il professionismo. Ma di questo passo non si va da nessuna parte”. Filippo Zenna

Di mezzo c'è però tutta la sua esperienza di estremo difensore: anche a Catanzaro s'è imposto quale ultimo baluardo a protezione della promozione. In difesa si parte da Pasquale Esposito:

quinto centro in campionato per lui, solita prestazione generosa sull'out destro. Da quell'altra parte sale alla ribalta Piva del Pescina mentre al centro Blanchard torna a fare la voce grossa ed al suo fianco c'è sempre Lucioni del Noicattaro. Il giovanotto proprio non ne vuole sapere di uscire di scena: terzo gol consecutivo, in tutto fanno sei in campionato, media da centrocampista con il “vizietto” dell'inserimento. In mediana si rivede Pasquale Ottobre dell'Andria, vero motore del centrocampo pugliese. Sul campo della Val di Sangro ha fatto valere tutta la sua esperienza, un metronomo in cabina di pilotaggio. Al suo fianco spuntano Lagnena della Scafatese e Molinaro del Cassino. Il primo ha risolto la pratica salvezza con un gran gol alla Vibonese: abile a sfruttare il taglio di Varriale, l'esterno stoppa la sfera col destro e fredda Amabile col mancino. Lo stesso Varriale trova posto in attacco. Il centravanti della Scafatese ha raggiunto quota dieci in campionato (prima volta in doppia cifra per lui); gol e assist, gara da leader. Gli girano intorno Franciel del Gela e Balestrieri del Monopoli. Doppiette per entrambi. Il brasiliano raggiunge così quindici reti in campionato, il palermitano entra anche lui in doppia cifra, la sua doppietta vale la salvezza del Monopoli dopo un girone di ritorno tribolato. Andrea Buonaiuto

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40 Sport


I numeri del girone H Pianura e Nocerina ormai matematicamente nei play off

Il Gelbison segue il destino del Venafro OLTRE al Brindisi, già dal turno immediatamente precedente approdato nella Lega Pro Seconda divisione, domenica scorsa vi sono state altre certezze. In buona sostanza, il Cilento e il Venafro sono in Eccellenza; Grottaglie e Genzano sono matematicamente nei playout e Nocerina e Pianura disputeranno sicuramente i playoff. Sono questi i responsi definitivi quando mancano soltanto 180' alla conclusione del campionato. Poker del Sant'Antonio Abate e tris del Matera. Questi, in estrema sintesi, i fatti salienti della trentaduesima giornata del girone H della serie D che ha fatto registrare quattro vittorie, una esterna e cinque pareggi. I gol sono stati 28, di cui 17 messi a segno dalle squadre

che hanno giocato in casa e 11 da quelle che hanno viaggiato. Complessivamente, nelle 288 partite sinora disputate (195 vittorie e 93 pareggi), sono state realizzate 695 reti, contro le 727 della scorsa stagione. Nella trentaduesima giornata del campionato 2007/08 le vittorie furono sette (una in trasferta). I gol furono 23. Il solo Angri ha vinto entrambe le sfide con l'avversario di turno, la Turris. Il Brindisi sul campo del Francavilla in Sinni ha rimediato la terza sconfitta consecutiva lontano dal “Franco Fanuzzi”. Una sconfitta ininfluente ai fini della classifica, ma che evidenza l'appagamento della compagine salentina per la conquista anticipata della promozione alla categoria superiore. Per il

Francavilla Pz si è trattato della seconda vittoria di seguito sul campo amico e la quasi certezza della salvezza diretta. Per la piazza d'onore, il Pianura può ancora sperare; mentre, la cosa sembra più difficile per il Pomigliano che sembra abbia un po' mollata. La Turris, con la sconfitta casalinga contro l'Angri, ha forse compromesso la propria partecipazione ai playoff a favore dell'Ischia che non perde tra le mura amiche dal 2 novembre 2008. Nella parte bassa della graduatoria, il Sant'Antonio Abate ha conquistato la quinta vittoria consecutiva e il decimo risultato utile di fila (7 vittorie e 3 pareggi). La formazione partenopea, in virtù di un ritorno da leader (32 punti conquistati), sembra la

più accreditata, nella lotta con Angri e Bitonto, per evitare i playout. Nulla da fare, invece, per Grottaglie e Genzano in quanto il campo ha già emesso il proprio verdetto. Il Cilento resta l'unica formazione a non aver mai vinto in trasferta. Per quanto riguarda le altre due lucane, entrambe vittoriose, la permanenza diretta è ormai cosa fatta. Sia per il Matera che per il Francavilla in Sinni, sono state decisive le due vittorie interne di seguito. Il Genzano dovrà conquistare la permanenza attraverso le gare aggiuntive, sperando di non doversela vedere con l'Angri che ha riacquistato fiducia, dopo i cinque risultati utili di seguito (3 vittorie e 2 pareggi). Adolfo Sarra

Danza: «E’ cresciuto tanto e non si limita a finalizzare il lavoro di tutta la squadra»

Matera, Albano è rinato Sedicesimo centro, ma anche giocatore utile alla manovra ALBANO sale a quota sedici, ma non bastano ancora per togliere il Matera dalle sabbie mobili della zona calda. Succede di tutto in questo girone H, anche di dover tribolare per certi pronostici che non trovano (o meglio sì se si vuol pensare a male) spazio nelle cose ragionevoli. La Turris non vuole fare i play off e ci sta provando con tutte le forze a non farle, mentre il Matera che farebbe di tutto per disputarli è costretto a lottare per evitare i play out perchè le squadre pericolanti ormai da più di un mese sono diventate imbattibili. Vedi Sant’Antonio Abate che proprio a Matera ha iniziato una svolta incredibile. Squadre invischiate nella lotta per evitare i play out, ma che possono partecipare anche ai play out secondo il criterio della matematica. La logica invece no. Perchè è probabile, ma non facile, per il Matera conquistare i sei punti che ancora sono in palio e raggiungere quota 50. l’Ischia giocherà l’ultima gara in casa con il Venafro e sarà a 52 se vince, ammesso che non faccia risultato anche a Genzano. Quindi il Matera non deve mollare e tentare di tornare da Nocera con qualcosa nel carniere per evitare brutte sorprese e guardare

Il giudice sportivo

Stop a Di Senso A CARICO DI SOCIETÀ - Ammende: 800,00 Bacoli Sibillaflegrea e Bitonto. A CARICO DI CALCIATORI - Squalifiche: 1 gara a Monti Vincenzo (Ischia Isolaverde; Disenso Sebastian (Francavilla), Giraldi Francesco (Nocerina Dilettanti), D Amario Matteo (Ars Et Labor Grottaglie), Dimatera Vito Antonio (Calcio Fasano), Somma Baldassarre (S.Antonio Abate).

Francavilla, la salvezza è a portata di vittoria

La rovesciata vincente di Albano (foto Videouno)

cosa ha fatto l’Angri. Poi tutti i discorsi possono essere validi. Di certo con una squadra che ha trovato gli equilibri giusti e con un Albano in forma a Nocera sarà una partita vera. L’ex di turno è proprio Diego Albano (assieme a Cilumbriello) e quindi è una gara particolare per il bomber biancazzurro. Sedici gol in campionato e due in coppa Italia per Albano, ma c’è tanta voglia di migliorarsi ancora. Due gare a disposizione per eguagliare il suo record precedente in maglia biancazzurra di venti

reti nella stagione 200001. Mancavano al repertorio di Diego Albano un gol di sinistro e uno in rovesciata, dopo quello di tacco col Grottaglie e altri in tutte le salse. «Diego sta giocando in maniera diversa da prima. Non sempre di spalle alla porta-afferma il tecnico dei biancazzurri, visto che resta il silenzio stampa per gli atleti-e in varie occasioni è stato decisivo anche in versione assistman. Noi non molleremo. Infatti, solo in caso di salvezza ci sarebbe stato un giorno di riposo in più. In-

vece già oggi riprenderemo ad allenarci regolarmente come facciamo ormai da quando sono stato chiamato a guidare il Matera. Recuperare equilibri e fiducia è l’obiettivo che è stato centrato. Albano è una delle cose che ha ripreso a funzionare, ma è chiaro che lui finalizza il lavoro di tutta la squadra e da quattro giornate stiamo creando molte occasioni da gol. L’opera iniziata è incompleta e serve un ultimo sforzo per centrare la salvezza». Renato Carpentieri

Gli altobradanici durano solo un tempo a Sant’Antonio

Genzano, ripresa molle GENZANO DI LUCANIA - Dopo due gare sorprendenti contro Fasano e Pomigliano ecco che lo Sporting Genzano ripiomba nell'oscurità più profonda. Quattro a uno in casa del Sant'Antonio Abate e Sporting Genzano matematicamente ai play out. Una sconfitta maturata tutta nei secondi quarantacinque minuti di gioco quando i bianco rossi alto bradanici si sono letteralmente sciolti sotto i colpi di un Sant'Antonio Abate tutto altro che domo. La domanda che tutti si pongono e come mai una squadra che nel girone di ritorno ha fatto così tanti punti sia così indietro in classifica? In effetti, statistiche alla mano i campani sono la forza numero uno di questo girone di ritorno avendo conquistato più punti rispetto alla blasonatissima corazzata Brindisi. Lo Sporting Genzano, però, ordinato e compatto per l'intera prima frazione di gioco si è inspiegabilmente disunita concedendo quattro gol agli avversari senza il minimo cenno di reazione. Mister Bacci, nell'analizza-

re la gara ha parlato soprattutto di errori difensivi ma è sembrata tutta la squadra a subire un irritante rilassamento al momento del fischio d'inizio della seconda frazione di gioco. Gli innesti di Salbini, Bacio Terracino e Pepe hanno sbilanciato la squadra ma è stata l'unica mossa sensata in virtù dello svantaggio.Ora che anche la pratica Sant'Antonio Abate è alle spalle il pensiero di tutti va alle imminenti sfide play out. Più che attendere l'Ischia tra cinque giorni o guardare al derby di Matera contro i cugini lucani, a Genzano si è ormai proiettati verso gli spareggi per la salvezza. Raggiungere il miglior piazzamento in classifica è importante ma è altrettanto importante concentrarsi per le prossime sfide per evitare altre brutte figure come quella rimediata in terra campana. Veneziano tra i pali ha fatto quello che ha potuto ma quattro gol al passivo restano tanto. Fiscina e Masturzo non hanno brillato come in altre circostanze e la pesante sconfitta è la prova più evidente. Buonocore

Il tecnico Bacci

ha dato il via ad Agnello con un colpo di testa davvero da censura, mettendo l'attaccante campano a tu per tu con Veneziano dopo appena 120” dal fischio di inizio della ripresa. Al 9', inoltre, ha atterrato in area Maffucci concedendo un rigore netto. Sarà un caso ma finché è lui a difendere la sua corsia il Sant'Antonio Abate non riesce a sfondare se non quando Buonocore commette l'errore decisivo. Al suo posto Salbini può solo vedere il monologo avversario. Fiore, Papagni, Rega e Riccio sprofondano al momento del gol di Agnello e non riescono più a riprendersi. Rocco De Rosa

FRANCAVILLA – Festa rossoblu!. Nel nome di Sebastian Di Senso, autore della doppietta e con lo zampino nella marcatura brindisina, con una deviazione in barriera, il Francavilla fa sua la delicata sfida con i vincitori del campionato. Tre punti pesantissimi, dopo la vittoria casalinga di misura nel finale contro il Gelbison Cilento, e il pareggio in trasferta con il Bacoli. Un successo con il Brindisi che, rimette Lazic in rotta salvezza matematica, con una vittoria ancora da conquistare, a due turni dal termine della stagione. «Sono molto soddisfatto – dice Di Senso – per la vittoria conquistata e per la doppietta personale». Il centrocampista rossoblu, è stato senz’altro il protagonista del match, con una doppietta decisiva per proseguire la scalata verso la salvezza diretta. Una vittoria che è stata cercata è voluta a tutti i costi dai ragazzi di mister Lazic. «La prima rete – dice – è stata realizzata con un tiro da fuori area, la seconda invece, con una leggera deviazione in barriera sul mio calcio di punizione. Siamo stati fortunati, ma anche loro hanno segnato alla stessa maniera, per questo fortunati noi, ma anche loro». Un Francavilla che alla vigilia sapeva benissimo che nonostante il Brindisi avesse vinto il campionato la domenica prima, non sarebbe di certo arrivato al “Fittipaldi”

per fare sconti. In campo, mister Silva ha schierato alcune seconde linee, ma si sa, in squadre che lottano al vertice in questi campionati, non servono soltanto gli undici titolari. Le riserve, devono quanto meno garantire la solidità del gruppo, altrimenti non si fa molta strada. E allora ecco che, in campo si sono viste due squadre confrontarsi a viso aperto e senza nessun tipo di paure. Il Brindisi lo si è notato sin dalle prime battute, che non era in vacanza anticipata. Anzi, la grinta per non uscire sconfitto, l’ha mostrata fino al novantesimo minuto. «Vincere era molto importante – dichiara il centrocampista – i tre punti ci servivano come non mai, giocando una gara con molta grinta e concentrazione. Adesso – termina Sebastian Di Senso – dobbiamo restare concentrati per questo finale di stagione, con due gare da affrontare nel migliore dei modi. Cercando di fare quanti più punti possibili e poi vedere i risultati delle squadre che ci inseguono». Il Francavilla con la vittoria contro il Brindisi, è salito a quota quarantaquattro punti in classifica, insieme ai corregionali del Matera, lasciandosi alle spalle di cinque lunghezze l’Angri, la maggiore indiziata che potrebbe insidiare i sinnici per l’ultimo posto rimasto a disposizione per i play out. Claudio Sole

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Sport 41

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Gli accoppiamenti al vertice in coda tengono vivo il torneo

Griglie da comporre di RENATO CARPENTIERI

Il PUNTO

Il Fatto

LE PAGELLE DELLE 18 SQUADRE L'1 a 1 non serve a nessuno e al Degli Ulivi di Bitonto si danno appuntamento ai play out. Grottaglie matematicamente ai playout (come il Genzano) e Bitonto a 4 punti dal Sant'Antonio ( vincente col Genzano). Al vertice Fasano pareggia e dice quasi addio ai playoff, possibili finora solo matematicamente parlando. Pari anche Francavilla Fontana, manca solo la matematica per festeggiare la salvezza senza i play off ma anche la squadra di Francioso è “vitima” della vittoria a sorpresa dell’Angri a Torre delò Greco. Salvezza per il Francavilla in Sinni che batte i campioni del Brindisi e domenica andrà a Venafro per completare l’opera, visto che i molisani scesi in campo a Matera è davvero poca cosa. Matera vittorioso col Venafro,ma non c’è altro che pensare a guiardarsi alle spalle. In avanti il Pianura frena l’Ischia e Gargiulo salva la panchina, ma l’altra delusione arriva dal Pomigliano incapace di approfittare della frenata di Manzo e compagni e la corsa a giocare la gara play off in casa è ancora aperta. Il Pomigliano giocherà ad Angri e chiude nell’ultima giornata a Grottaglie dove non potrà raccogliere molto, almeno in teoria. Quindi, sarà partita vera al Novi di Angri e basterà un pareggio per far festeggiare Fasano, Matera e i due Francavilla in anticipo, anche se queste ultime perdono. Griglia play off da comporre ma anche quella play out non è ancora definito e quindi c’è ancora attenzione per questi verdetti, mentre alla vittoria del campionato andata al Brindisi c’è da aggiungere le retrocessioni di Gelbison e Venafro ormai anche matematiche.

ANGRI

Sorprendente il blitz a Torre del Greco e guasta i piani a tante BACOLI

In sostanza si inguaia, perchè si fa fermare dal Gelbison BRINDISI

Tempo di regali in casa brindisina dopo la promozione acquisita. BITONTO

Rimaneggiato e sfortunato, pareggia e sono play out certi ma c’è da piazzarsi bene. FASANO

Alla fine il pareggio con la Nocerina torna utile. Meta a -1

FRANCAVILLA F. Ottimo punto a Pomigliano e l’opera è a portata di vittoria. FRANCAVILLA S.

Nave quasi nel porto salvezza, ma a Venafro si attracca. GELBISON

L’impegno e lealtà sportiva non gli fanno difetto. GROTTAGLIE

Serve al morale il pari, ma i play outo sono matematici.

7,5

MATERA

Ha fatto quanto gli spettava, ma la salvezza resta ufficiosa. NOCERINA

4,5

Pareggio a Fasano che muove la classifica PIANURA

4,5

Dopo due sconfitte, risposta doc a Ischia e Gargiulo rifiata POMIGLIANO

5

Frenata inattesa in casa, poteva scavalcare il Pianura.

S.GENZANO

6

Brutta ripresa e sono play out matematici.

S. ANTONIO

6,5

Stupisce sempre di più. Un ritmo incredibile: ora è salvo

TURRIS

7,5

Non vuole fare i play off e si vede, perdere co l’Angri è grave

US. ISCHIA

7

Rischia la sconfitta, ma il punto mette i play off in casaforte.

VENAFRO

6

Grande dignità, ma poteva poco contro un buon Matera.

Bitonto e Grottaglie si annullano e forse si ritrovano nei play out

7 6 6 5,5 5 7,5 4 6 5

Ben poco da sperare dalla trasferta bitontina per il Grottaglie. Il turn-over adottato da mister Orlando non cambia l´approccio alla gara, dopo che i primi quarantacinque minuti si erano conclusi sull´ 1 a 0 per i padroni di casa grazie alla rete di testa di Persia al 20´ sugli sviluppi di un cross scaturito da un fortunoso rimpallo. Colpevole nell´ occasione ancora un Ianneo disattento che lascia libero di saltare da due passi Persia. Primo tempo nel quale solo l´ottimo Di Leo evita la goleada bitontina. Ripresa invece con una timida reazione che porta al rigore trasformato da D´Amblè (nono gol) al 60´, concesso per atterramento di Arcadio da parte del portiere di casa. Qualche tiro nemmeno degno di nota , ma per preparare al meglio i play-out va bene così, spareggi che ci saranno quasi certamente contro i modesti neroverdi, ma solo perchè rimaneggiati. Dino Orlando, infatti, aggiunge: "Spero di non incontrare il Bitonto nella lotteria dei play-out. Nel primo tempo il Grottaglie ha sofferto il Bitonto sotto l’aspetto della fisicità, con mancanza caratteriale e nel secondo tempo meglio noi, siamo venuti fuori alla distanza e ho cercato di vincere la partita inserendo De Angelis, partito dalla panchina, perché ha tirato la carretta sino ad ora. Il nostro obiettivo ora è quello della speranza di ottenere un piazzamento migliore nella griglia dei play-out e evitare la formazione barese, purtroppo abbiamo pagato la pesante eredità della gestione tecnica precedente anche deficitaria sul piano dei risultati, forse i troppi pareggi, specialmente in casa, ci ha condannati ai playout che certamente non meritiamo".

TOP E FLOP DELLA TRENTADUESIMA GIORNATA

P TO

P TO

P O L F

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P FLO

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P O L F

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42 Sport


JUNIORES REGIONALI - In finale battuto il Ricigliano ai calci di rigore

Il Policoro2000ècampione Finamore: “Una vittoria che dedico alla mia famiglia” IL TABELLINO RICIGLIANO POLICORO 2000

4 3

(dopo i calci di rigore) RICIGLIANO: Marcellino, Caputo, Gaudioso, Dente, Pietrafesa, Verrone, Saracco, Bochicchio, Severino, Minguzzi, Salimbene. Allenatore: Dente. POLICORO 2000: Maida, Marta, Lofrano, Cirrottola, Todaro, Iacovino, Guerra, Durante, De Palma, Pierro, Ripa. Allenatore: Finamore. MARSICONUOVO - Si è giocata allo stadio “Comunale” di Marsiconuovo la gara di finale valevole per l’assegnazione del titolo regionale Juniores. A contendersi il prestigioso trofeo si sono ritrovati il Ricigliano ed il Poli-

coro 2000 che sono scesi in campo davanti a spalti gremiti. La cronaca. La gara inizia subito con le due squadre a mostrarsi i muscoli. Al 15’ è Minguzzi ad involarsi solitario sulla fascia sinistra e puntare dritto verso la porta ionica, ma un prodigioso recupero del capitano bianco-celeste Todaro, ne smorzava le velleità. Al 30’, Pierro per gli ionici calcia magistralmente una punizione dal lato sinistro della porta difesa da Marcellino; la palla sbatte sulla traversa per cadere vicino alla linea di porta, dove Marta prova a deviarla in porta, calciando però di un soffio al lato. Il primo tempo esprime un evidente equilibrio tra le squadre in campo, con una gran mole di giocate effettuate dalle due squadre a centrocampo, senza però riuscire a sfondare i rispettivi reparti difensivi. Il secondo tempo vede il Policoro 2000 portare una maggiore pressione ai campani, costretti ad arroc-

carsi nella propria metà campo, lasciando avanti solo i suoi due gioielli in bella mostra: Severino e Minguzzi. Il Policoro 2000 con una linea di difesa particolarmente tonica però ne smorzava sul nascere ogni possibile iniziativa. Al 72’, è ancora Pierro a provare da fuori, con il suo tiro, che erroneamente battezzato fuori dall’estremo difensore campano, gli finiva sul braccio fortuitamente proteso verso l’alto, non finendo così in rete. Al 80’, in pieno forcing degli ionici, Marta, raccoglie al limite dell’area una corta respinta della difesa, facendo partire un missile che veniva deviato in angolo da Marcellino, che si superava. Terminavano così i 90’ regolamentari sullo 0 - 0. I supplementari vedevano solo una smanacciata di Maida su calcio piazzato di Pietrafesa, da oltre 50 metri. Si va così alla lotteria dei rigori. Qui gli ionici si impongono per 4 - 3, aggiudicandosi il titolo, al termine

di una gara intensissima, giocata sempre al massimo dagli atleti in campo. In grande evidenza le due rispettive difese. Antonio Finamore, tecnico del Policoro 2000, a fine gara così dichiarava: “E’ stata una gara eccezionale per impegno e determinazione mostrata da tutti i ventidue in campo. I presenti si saranno certamente divertiti, godendosi una giornata di grande agonismo e altrettanto fair play. Il Ricigliano si è dimostrata una compagine di prim’ordine. Noi abbiamo avuto un vantaggio rispetto a loro: abbiamo potuto conoscerli visionando la loro gara di spareggio contro il Picerno ‘81. Quindi abbiamo potuto organizzare la difesa per neutralizzare i loro due migliori elementi: Minguzzi e Severino, sempre raddoppiati appena in possesso palla. Per il resto, noi siamo una squadra che di solito esprime un calcio veloce con palla a terra, ed oggi in questo pantano

era impossibile praticarlo. Così i ragazzi sono stati bravi a rimboccarsi tutti le maniche e lottare su ogni pallone, dando vita ad una sfida colma di contenuti. La vittoria è solo merito loro e della determinazione che hanno saputo metterci in tutto quest’anno, passato perlopiù a rincorrere. Sono particolarmente felice per questo risultato prestigioso, perchè venti anni or sono, il Policoro vinse lo stesso titolo juniores, ed io ero parte di quel gruppo di ragazzi, guidati all’epoca da mister Filippo Quinto. Così, l’aver rivinto la kermesse, in veste da allenatore, assume per me un particolare significato. Dedico la vittoria alla mia famiglia, che da sempre sostiene il mio impegno nello sport e nel sociale in genere: mia moglie Flora in particolare, e poi mia figlia Andrea ed i miei due gemellini Vicky e Peppe. Aspettandoli presto sui campi di calcio, per far magari il tris del titolo”. Il dirigente del Riciglia-

no, Malpede, ha dichiarato: “C’è sicuramente molto rammarico per aver perso la finale ai calci di rigore. Purtroppo non è andata come ci auguravamo anche se voglio dire che perdere alla lotteria dei calci di rigore non è mai una vera sconfitta. Approfitto dell’occasione per ringraziare in primis i ragazzi che sono stati bravissimi in tutto il campionato centrando un traguardo forse all’inizio inaspettato. Poi ringrazio il mister ed anche la società per quanto fatto in questi mesi in cui ci siamo tolti parecchie soddisfazioni dimostrando di meritare questa finale che però non si sarebbe dovuta giocare su un campo come quello di Marsiconuovo, secondo me non all’altezza di questa importante sfida. Concludo facendo i complimenti al Policoro 2000, sia ai ragazzi che ai dirigenti, che hanno dimostrato molta sportività e a cui noi tutti del Ricigliano auguriamo altri successi”.

Allievi Regionali - Agli ionici bastano Stabile e Ragazzo

Juniores Regionali - Spareggio girone “A”

Il PadreMinozzinonsbaglia contro un forte Assopotenza

Il Riciglianonefaunoinpiù dell’Az Picernodimr. Capece VIETRI DI POTENZA Sarà il Ricigliano a contendere al Policoro 2000 il titolo di campione regionale della categoria Juniores, stagione sportiva 20082009. I ragazzi allenati da mister Dente, infatti, s’impongono con un punteggio di misura nella sfida contro l’AZ Picerno. Prima di tutto va fatto notare che nonostante la posta in palio le due squadre si presentano senza riuscire a schierare i diciotto elementi tra titolari e panchina. Chi scende in campo dà lo stesso il massimo e la gara, dopo una prima fase di studio che dura circa un quarto d’ora, è molto avvincente. I campani perdono subito Dente che atterrato in area di rigore si fa male e viene sostituito da Serritelli. Nell’occasione l’arbitro concede la massima punizione che Nicholas Minguzzi trasforma nell’uno a zero. L’Az Picerno risponde subito e alla mezz’ora il punteggio è di nuovo in parità per effetto di un gran tiro da fuori area di Viggiano. Nella ripresa, il minuto è

IL TABELLINO ASSOPOTENZA PADRE MINOZZI

1 2

ASSOPOTENZA: Tammone, Vaccaro, Giosa, Martinelli, Oliveto, Nolè, Salinardi, Orazietti, D. Santarsiero, Marra, De Carlo. In panchina: Valeri, Laurino, Mancuso, Palazzo, Fortunato. Allenatore: Orazietti. PADRE MINOZZI: Gulfo, Di Vincenzo, Mundo, Dimatteo, Greco, Mele, Stabile, Oriolo, Guida, Ragazzo, Appella. In panchina: Corizzo, Suriano, Durante, Cospito. Allenatore: De Pietro. MARCATORI: 8’ pt Salinardi, 32’ pt Stabile, 15’ st Ragazzo. POTENZA - Una delle sfide più attese rinviate a metà settimana è senza dubbio quella che metteva di fronte l’Assopotenza al Padre Minozzi. La posta in palio molto alta imponeva alle due squadre un atteggiamento molto cauto ed, infatti, gol alla fine ce ne sono stati solo tre, lo stesso numero e lo stesso risultato maturato nel girone d’andata. Anche alla dodicesima giornata finì con la vittoria di misura della compagine di Michele De Pietro che a Potenza dimostra carattere e forza da

L’Assopotenza

Salinardi (Assopotenza)

Marra (Assopotenza)

vendere riuscendo a capovolgere l’iniziale svantaggio firmato da Salinardi. Sono di Giuseppe Stabile e Giuseppe Ragazzo le marcature che permettono agli ionici di proseguire all’inseguimento della capolista e di superare un avversario che ha dimostrato in questa sfida di essere tra le squadre più brave di questo campionato.

Oliveto (Assopotenza)

De Carlo (Assopotenza)

IL TABELLINO AZ PICERNO RICIGLIANO

1 2

AZ PICERNO: Notargiacomo, Albano, Naturale, Di Bello, Salvia, Sodo, Quagliata, Salvia, Germano, Viggiano, Lottino. In panchina: Russo, De Angelis. Allenatore: Capece. RICIGLIANO: Marcellino, Caputo, Gaudioso, Dente, Falcone, Pietrafesa, Bochicchio, Iannuzzi, Severino, Verrone, Minguzzi. In panchina: Serritella. Allenatore: Dente. ARBITRO: Pascaretta di Molitero. MARCATORI: 20’ pt Minguzzi (rig.), 30’ pt Viggiano, 21’ st Severino. che ci eravamo preposti all’inizio di una stagione per comunque vada sarà positiva per i nostri ragazzi”.

Giovanissimi Regionali - Doppietta di Cerbasi e gol di Paciello

IL TABELLINO PICERNO ‘81 AVIGLIANESE

il 21’, la squadra campana si riporta in vantaggio: azione personale di Minguzzi, cross dalla destra per Giampaolo Severino che di testa sul secondo palo deposita in rete il pallone del 2 - 1. Costretto di nuovo ad inseguire l’Az Picerno si scopre e gli ospiti al 32’ sfiorano la terza segnatura: su un’azione di contropiede Severino entra in area e calcia quasi a botta sicura; il portiere è bravo a respingere il pallone su cui si avventa di nuovo Severino che vede la sua conclusione stamparsi sul palo. L’Az Picerno esercita un forcing asfissiante ma la compagine di mister Capece non riesce a segnare il gol del pareggio, anzi, proprio allo scadere il Ricigliano spreca con Minguzzi la possibilità di segnare la terza rete. Finisce comunque con la vittoria dell’undici di mister Dente questa gara che il dirigente campano Malepde commenta con queste parole: “Come già detto in altre occasioni, ci tenevamo molto a vincere questo girone e a essere in finale. E’ un primo obiettivo

3 2

PICERNO ‘81: Marino, Sileo, Caiata, Topazio, Pinto, D’Antonio, Russo, Capece, Forte, Paciello, Cerbasi. In panchina: Cappiello, Scavone, Berardo, Traficante, Souza, Mastromauro. All.: Petrullo. AVIGLIANESE: Della Croce, Nardiello, Sileo, Romano, Vaccaro, Mecca, Telesca, Salvatore, D’andrea, Margiotta, Ferrara. In Panchina: Masi, Rinaldi, Romaniello, Manfreda, Esposito, Martinelli, Santoro. Allenatore: D’Andrea. MARCATORI: 12’ pt e 26’ st (rig.) Cerbasi, 18’ pt (rig.) e 22’ st D’Andrea, 29’ pt Paciello.

Picerno ‘81, tre punti d’oro PICERNO - Se la squadra di Nicola Petrullo riuscirà a centrare la salvezza lo dovrà in gran parte ai tre punti conquistati contro l'Aviglianese. Nel posticipo della ventisettesima giornata la squadra cara al dirigente Enzo Mitro riesce a superare un avversario ostico, che sul campo si batte come un leone. Una doppietta di Cerbasi(una delle due reti arriva dalla trasformazione di un calcio di rigore) e un gol di Paciello permettono a Topazio e compagni di guardare alle prossime gare con un relativo ottimismo visto che oltre al successo contro i granata di mister Vincenzo D'Andrea sono arrivati alcuni segnali positivi. Primo fra tutto il gioco che ha da sempre contraddistinto

Nardiello (Aviglianese)

Sileo (Aviglianese)

la compagine allenata da Nicola Petrullo che potrà contare, per le prossime gare, anche su una ritrovata vena realizzativa dei suoi giovani calciatori che in questo finale di campionato dovranno cercare di ripeter-

si per riuscire ad ottenere quei punti necessari per tagliare un traguardo che a Picerno hanno già raggiunto con la categoria Allievi e che ora puntano a far proprio anche con i Giovanissimi.

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Sport 43

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Il Picerno ‘81 si arrende ai gol, uno per tempo, di Stabile e Appella

Minozzi,un successo voluto Michele De Pietro: “E’ stata una partita molto difficile” IL TABELLINO PADRE MINOZZI PICERNO ‘81

2 0

PADRE MINOZZI: Gulfo, Durante, Mundo, Dimatteo, Di Vincenzo, Mele, Stabile, Oriolo, Corizzo, Suriano, Appella. In panchina: G. Abatiello, Guida, Cospito, A. Abatiello, Russillo, Filardi, Fiorenza. Allenatore: De Pietro. PICERNO ‘81: Bezsmertnyy, C. Passavanti, Bernabei, Fortunato, Giosa, Marchese, Corrado, Albano, Tripaldi, R. Passavanti, Laurini. In panchina: Capece, Viggiano, Merola, Lettieri. Allenatore: Catalano. ARBITRO: Russo di Bernalda. MARCATORI: 37’ pt Stabile, 22’ st Appella. POLICORO - Non è stato facile per il Padre Minozzi avere ragione del Picerno ‘81. Su un campo ai limiti dell’impraticabilità, gli undici di mister De Pie-

tro giocano una bellissima partita nonostante un campo scivoloso e pieno d’acqua. La cronaca. La partita comincia con una notevole pressione dei padroni di casa, che sfiorano il goal in tantissime occasioni, senza subire alcun pericolo dagli ospiti. Le occasioni sprecate sono numerose, con Appella, Stabile, Corizzo e Suriano che non riescono a concretizzare, ma grande merito va anche al portiere ospite. Al 18’ sugli sviluppi di un calcio di punizione a metà campo: Mele scodella in area, dove Appella viene spinto è buttato a terra. L’arbitro concede il calcio di rigore: ad incaricarsi della battuta è lo stesso Appella, il quale però, causa un terreno molto scivoloso, non riesce a dare la giusta forza e angolazione, facendosi parare il rigore. I padroni di casa non si perdono d’animo e continuano a prodursi in azioni d’attacco. Al 37’ sempre su un calcio di punizione, calciato dal solito Mele verso la porta avversaria, la palla viene deviata da Stabile che mette fuori causa l’incolpevole portiere avversario e porta in vantaggio la propria squadra. Nel secondo tempo gli ionici, forti anche del vantaggio conquistato, giocano un calcio più disinvolto. Al 13’ si registra una bellissima

Stabile (Padre Minozzi)

triangolazione mtra Dimatteo, Suriano e Stabile, con conclusione di quest’ultimo di poco fuori. La pressione del Padre Minozzi si fa sempre più incisiva e al 17’ è Suriano, dal limite dell’area, ad impegnare il portiere ospite in una deviazione in corner. Al 22’ su un’azione triangolata Appella riesce ad infilarsi in area e con un forte tiro batte il portiere, portando la squadra sul 2 a 0. Dopo il secondo goal la partita cala di ritmo sia per il risultato raggiunto che per la stanchezza dei ragazzi dovuta dal pesantissimo terreno di gioco. A fine partita mister De Pietro ha dichiarato che “è stata una partita molto difficile per le pessime condizioni del campo, ma giocata con il massimo impegno dai miei ragazzi che hanno meritato i tre punti”.

Sconfitta di misura per lo S. Genzano

Niente da fare per la Pro Murese di mister Rocco Russo

La Don Bosco va

Lauria, una bella vittoria

Decide tutto il bravo Mancusi A segno per i laurioti Mercuro, Reale e Ielpo

POTENZA - La terzultima gara di campionato per la PGS ha il sapore dell’ultima spiaggia e per continuare a credere nella salvezza, infatti, la squadra di mister Ciriello ha necessità di portare a casa i tre punti. Sembrano capirlo bene i potentini che iniziano forte chiudendo gli ospiti, già salvi quindi senza più nulla da chiedere a questo campionato, nella loro area di rigore. Prima Mancusi e

poi Lorpino però non riescono a buttarla dentro e a mettere così in discesa la partita. Ci prova anche Cuccarese, al quarto d’ora di gioco, ma senza trovare la porta. E’ bravo Laginestra sulla conclusione rasoterra di Porretti al 20’. Dello Sporting Genzano targato Terranova nessuna traccia in campo. Ancora Mancusi al 35’ va vicinissimo al gol concludendo alto da ottima posizione dopo una bella azione personale. Si va al riposo sullo zero a zero. Nella ripresa la musica cambia e lo Sporting Genzano rinunciatario visto nel primo tempo lascia il posto alla squadra grintosa che tutti conoscono. La PGS si difende bene e corre l’unico serio rischio quando al 15’ Mincaronte prende il palo da posizione defilata. Lo scampato pericolo sveglia la squadar di Ciriello che conquista un rigore per atterramento in area di Mancusi. Sul dischetto va Cuccarese che stampa il suo tiro sulla traversa. I potentini non accusano il colpo e al 30’ è Mancusi a segnare un goal molto importante dopo un’azione insistita sulla destra. La partita finisce così con la vittoria dei padroni di casa che così possono spera ancora nella salvezza.

Gioia (Sporting Genzano)

Gruosso (Sporting Genzano)

IL TABELLINO PGS DON BOSCO 1 SPORTING GENZANO 0 PGS DON BOSCO: Picerno, Giannini, Restaino, Romeo, Trivigno, Greco, Porretti, Vaccaro, Cuccarese, Lorpino, Mancusi. In panchina: Fabrizio, Martoccia, Pace, Trivigno. Allenatore: Ciriello. SPORTING GENZANO: Laginestra, Padula, Bavuso, Moscillo, Gioia,De Bonis, Balsamo, Gruosso, Loguercio, Mincaronte, Raimondi. In panchina: Lepore. Allenatore: Terranova. MARCATORE: 30’ st Mancusi.

LAURIA - Nonostante la posizione in classifica di entrambe le squadre non sia delle migliori(entrambe occupano gli ultimi posti della graduatoria), Lauria e Pro Murese non si sono di certe risparmiate e hanno dato vista ad una gara molto combattuta che alla fine ha regalato ben quattro gol. La cronaca. Subito in vantaggio il Lauria dopo cinque minuti con Mercuro che ben lanciato da Lentini supera il diretto avversario, entra in area di rigore e con un delizioso tocco mette la palla in rete. Il vantaggio galvanizza i laurioti che spingono ancora creando altre occasioni. Ielpo per ben due volte frettolosamente non sfrutta le occasioni avute e poi, al 20’, ancora Ielpo si coordina bene scagliando verso la porta difesa da Muro un bel tiro; la sfera, a portiere battuto, finisce sulla traversa, ritor-

AC LAURIA PRO MURESE ‘96

3 1

AC LAURIA: Perciante, Olivieri, Borrello, Cozzi, G. Brandi, D’Imperio, Reale, Pesce, Mercuro, Lentini, Ielpo. In panchina: Manfredelli, Armentano, Nicodemo, Rocco, Magno. Allenatore: Pesce PRO MURESE ‘96: Muro, Ercolani, Potenza, Tirico, Lisanti, Ruvo, Tretorolo, Farenga, Pirolo, Petruzziello, R. Ruvo. In panchina: Pepe, Piccirillo, Rendina I, Rendina II. Allenatore: Russo. MARCATORI: 5’ pt Mercuro, 5’ st Reale, 18’ st Ielpo, 3’0’ st Ruvo. zi, Mercuro, Lentini, Armentano, ma ad andare in gol sono gli ospiti con Ruvo il quale con un tiro dalla distanza sorprende Perciante. La gara rimane sempre viva, grazie all’impegno dei ragazzi scesi in campo, consapevoli che i tre punti in palio, pur conquistati, non avrebbero cambiato la situazione in chiave salvezza.

Tra i bianconeri due gol per Di Tolve e rete per il bravo Callimo

IL TABELLINO BELLA CALCIO VULTUR RIONERO

Pirolo (Pro Murese)

na in gioco e Cozzi da buona posizione sbaglia la conclusione. La Pro Murese prova a reagire, però l’undici di Rocco Russo non trova mai la profondità non creando così pericoli per Perciante. Da segnalare ci sono rapidi cambiamenti di fronte per tutto il resto della prima frazione di gioco

che rendono la gara piacevole anche se non si vedono altre marcature. Nella seconda frazione di gioco il copione non cambia e ripercorre un pò quanto accaduto ad inizio gara; infatti, subito in rete il Lauria con Reale bravo, al 5’, a concludere una triangolazione con Mercuro con un tiro imparabile all’incrocio dei pali. Nonostante il doppio vantaggio il Lauria è sempre più pericoloso degli avversari, difatti la squadra di casa va vicina alla terza segnatura con Ielpo prima e Mercuro dopo. Al 18’ arriva finalmente la rete anche per Ielpo il quale sfugge alla marcatura dell’intera difesa ospite, si invola verso la porta avversaria e spiazza l’incolpevole Muro mettendo la palla a fil di palo. I padroni di casa giocano bene e si registrano altre conclusioni da parte del Lauria con Nicodemo, Coz-

IL TABELLINO

1 3

BELLA CALCIO: G. Remollino, Zanfino, Doino, Golia, Pagliuca, D. Parisi, Mupo, M. Parisi, Maresca, A. Remollino, Murano. Allenatore: Del Pino. VULTUR RIONERO: M. Cloroformio, Filidoro, T. Cloroformio, Di Tolve, Brescia, Lamorte, Rosiello, Cassese, Callimo, Romaniello, Calice. In panchina: Silvestri, Cavallo, Mazzucca, Di Pasquale, Di Palma, Finelli. Allenatore: Schirò. MARCATORI: 7’ pt e 23’ pt Di Tolve, 13’ st Callimo, 43’ st Mupo.

La Vultur Rionero fa tris a Bella BELLA - La prima delle due gare in trasferta, la Vultur Rionero la fa propria grazie ad una prova maiuscola e senza sbavature. Sull’ostico campo del Bella, la squadra di Domenico Schirò passa per 3 - 1, punteggio che serve a rendere merito ad un gruppo che lascia poco agli avversari. La cronaca. Al 7’ su un’azione di calcio d’angolo battuto da Rosiello i vulturini passano in vantaggio con Di Tolve che prima stoppa di petto e poi tira in porta anche se un difensore avversario cerca di deviare con le mani il forte tiro ma la palla termina ugualmente in rete. I vulturini continuano ad attaccare sprecando più di qualche occasione con Callimo e Calice, al 23’, però, sugli sviluppi di un cal-

cio d’angolo battuto da Rosiello è bravo Di Tolve, con un bel colpo di testa, a mandare alle spalle di Remollino, il pallone che vale il 2-0. Al 27’ Callimo ricevuto il pallone da un suo compagno, salta tre avversari e tira in porta colpendo in pieno il palo opposto della porta difesa da Remollino che nulla poteva per la rapidità di esecuzione dell’avversario. Il primo tempo si chiudeva sul 2 - 0 nonostante alcune buone occasione per i locali sprecate da Maresca e A. Remollino. Nella ripresa al 5’ Golia tutto solo in area riceveva palla e tirava alto sulla traversa sprecando un’ottima occasione per riportare i suoi in partita. Dal possibile gol del Bella si passa al 13’ alla rete che chiude il match: Calli-

mo saltato un avversario si presenta solo davanti a Remollino in uscita e lo scavalca con un tiro piazzato portando la sua squadra sul 3-0. Da questo momento i giocatori vulturini cercano di amministrare la partita senza correre rischi inutili anche se va detto che la partita diventa nervosa e a farne le spese è uno dei giovani calciatori locali che viene espulso poco prima della fine. Il Bella comunque riesce a trovare il gol della bandiera realizzato da Mupo che tutto solo davanti a M. Cloroformio lo batte con un tiro piazzato. Dopo il gol del tre a uno non c’è più tempo e l’arbitro fischia la fine tra la gioia dei giovani calciatori cari al dirigente Antonio Mazzucca.

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44 Sport


I ragazzi di Cavasoli vincono grazie alla marcatura di Albanese

Il derby in mano alla Dedalo Pronesti: “La differenza l’ha fatta l’aspetto atletico” IL TABELLINO DEDALO SANTAMARIA

1 0

DEDALO: Santarsiero, Maiorino, Gerardi I, Sabatino, Scarano, Sabato, Ostuni, Sarr, Lorusso, Lapelosa, Albanese. In panchina: Biscione, Bruscella, Gerardi II, Giuliano, Cammarota. SANTAMARIA: Bochicchio, Lopardo, Somma, Maiorino, Fieno, Corrado, Cardone, Fortunato, Santoro, Luongo, Santarsiere. In panchina: Rinaldi, Avallone, Lapenna, Tolla, Pace. Allenatore: Pronesti. MARCATORE: 10’ pt Albanese.

POTENZA - Non è stato un derby esaltante quello che a cui hanno dato vita la Dedalo e il Santamaria. Una partita povera di gol e di emozioni con i padroni di casa che colpisono a freddo e vanno on vantaggio con Lorenzo Albanese che raccoglie un rimpallo e batte Bochicchio con un tiro che termina all’incrocio dei pali. La reazione del Santamaria non si fa attendere e prima è Santoro a sfiorare il gol, mentre cinque minuti dopo sugli sviluppi di un corner è Cardone che dal limite coglie in pieno la traversa. Nell’arco primo del tempo la Dedalo ha un leggero predominio territoriale; i ragazzi di mister Cavasoli cercano di giocare palla al piede ma contro al difesa non c’è nulla da fare. Gli ospiti si difendono bene e in avanti si affidano ad alcuni lanci lunghi che però

Somma (Santamaria)

Maiorino (Santamaria)

Fieno (Santamaria)

Luongo (Santamaria)

non sortiscono nessun effetto. Quando l’arbitro manda le due squadre negli spogliatoi il punteggio è di 1 - 0 in favore della Dedalo. Nella ripresa la differenza a livello atletico si fa sentire e il Santamaria è costretto alla difensiva. Nonostante il

continuo possesso palla la compagine locale non riesce ad incrementare il proprio bottino(Albanese getta al vento più di un’occasione) e il match si chiude con il minimo punteggio. Nel dopo gara Piero Pronesti, allenatore del Santamaria,

ci ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Faccio i complimenti innanzitutto ai miei ragazzi che sono riusciti a tenere testa ad una delle formazioni migliori di questo torneo. Poi i complimenti vanno fatti alla Dedalo per come ha af-

frontato questo match dove è venuta fuori, peso, la differenza a livello atletico, una differenza che è stata più evidente nella seconda frazione di gioco dove i miei ragazzi sono riusciti comunque a non subire nessun gol”.

Tra i marcatori spicca la quaterna dell’attaccante Manieri

I materani giocano bene ma non riescono a vincere

L’Invicta Matera rifila dieci gol al malcapitato Policoro 2000

Asso, pari con il Varisius

MATERA - Il risultato si commenta da solo; gli ospiti non sono mai entrati in partita e mai hanno impensierito l’attenta retroguardia materana. Che non fosse giornata per gli ospiti lo si è capito già dal fischio d’inizio dell’incontro. Manieri prende palla sulla trequarti e dopo aver superato,in slalom diversi avversari si presenta a tu per tu con il portiere ospite mandando la palla sull’esterno della rete dando

l’illusione del gol; erano trascorsi appena una manciata di secondi. La prima rete non tarda ad arrivare, infatti all’11’ è Sabatiello che dopo una bella triangolazione con Leccese insacca in diagonale sull’uscita disperata del portiere. Al 17’ è Leccese a chiudere una pregevole triangolazione con Maragno con un tiro secco ad incrociare che batte per la seconda volta il portiere. Al 27’ tocca a Manieri portare a tre le segnature dopo un’azione personale conclusa con un tiro imparabile scoccato appena dentro l’area di rigore. Il primo tempo si chiude con una prodezza di Maragno che prende palla sulla trequarti e dopo aver saltato elegantemente due avversari lascia partire un bolide dai venti metri che termina la sua corsa nel sette alla destra del portiere. Il primo tempo si chiude sul 4 - 0 per i bianco-azzurri materani. Al 1’ del secondo tempo è ancora Manieri ad approfittare di un pasticcio difensivo ospite toccando d’anticipo un corto retropassaggio al portiere quanto basta per coglierlo in controtempo e spedire la palla in fondo al sacco per la quinta marcatura. All’11’ ancora il bomber bianco-azzurro si libera al limite dell’area di rigore del diretto marcatore e lascia partire un tiro di rara bellezza che picchia sotto la traversa e s’infila in rete per la sesta volta. Al 19’ Pietracito s’invola sulla fascia sinistra e dal fondo lascia partire un preciso traversone per Giordano appostato sul vertice dell’area piccola di rigore

che di testa porta a sette le marcature. Lo stesso Pietracito corona la sua buona prestazione segnando l’ottava rete su punizione dai 25 metri con un tiro a scavalcare la barriera che termina la sua corsa nel sette alla sinistra dell’incolpevole Casalnuovo. Al 35’ Manieri segna la nona rete su calcio di rigore concesso giustamente dal direttore di gara per un netto fallo di mani in area di rigore; palla da una parte, portiere dall’altra. La decima e ultima marcatura, giunge al 39’ ad opera del bravo Emanuele Campanaro lesto ad incunearsi tra un difensore ospite e la palla appoggiata in profondità da un compagno, superare il portiere in uscita e depositare comodamente la sfera in fondo al sacco. Il fischio finale giunge dopo due minuti di recupero come una liberazione per i giocatori ospiti che nulla hanno potuto contro una compagine materana davvero in forma smagliante.

Sabatiello (Invicta Matera)

Manieri (Invicta Matera)

Maragno (Invicta Matera)

IL TABELLINO INVICTA MATERA POLICORO 2000

10 0

INVICTA MATERA: Cifarelli, Volpe, Pavese, Smaldone, Galante, Visaggi, Maragno, Manieri, Leccese, Sabatiello, Pietracito. In panchina: Moliterni, Giordano, Debellis, Lomonaco, Ricciulli, Campanaro. Allenatore: Fontana. POLICORO 2000: Casalnuovo, Francolino, Macculli, Fagnano, Affuso, Ligorio, Agresti, Conte, Manolio, Scarci, Donadio. In panchina: Labriola, De Giorgio, Morisco, Maiellaro, Melidoro. Allenatori: FinamoreLeone. MARCATORI: 11’ pt Sabatiello, 17’ pt Leccese, 27’ pt, 1’ st, 9’ st e 35’(rig.) Manieri, 40’ pt Maragno, 19’ st Giordano, 23’ st Pietracito, 39’ st E. Campanaro.

Al vantaggio di Fortunato risponde Fabiano

MATERA - “E’ un pareggio che va molto stretto alla formazione di casa, ma poteva andare peggio perchè a pochi minuti dalla fine della gara i potentini trovano il gol, del vantaggio con Fortunato, ma è bravo Fabiano a replicare con un bel gol”. Questa è la breve dichiarazione del dirigente materano Piero Loschiavo dopo una gara che ha sancito la divisione della posta in palio tra l’undici di mister Donvito e quello allenato da mister Orazietti. La cronaca. La prima frazione di gioco è di marca nero-verde, gli ospiti stanno a guardare e si mette in evidenza il

portiere Tammone che riesce a salvare la propria porta almeno a quattro limpide occasioni da rete. Partenza sprint del Varisius, che già al 2’ deve registrare la prima occasione con Matera Marcosano che dal limite tira a botta sicura in porta, ma il portiere riesce a respingere in tuffo il forte tiro. Al 3’ è Pietracito a provarci con una punizione “a giro” sotto l’incrocio, ma ancora Tammone devia in angolo. Al 7’ si vedono quelli dell’AssoPotenza con una punizione centrale di Giosa, ma la palla è alta sulla traversa. Ci riprova Matera Marcosano al 9’ con un tiro rasoterra destinato nell’angolo basso, ma ancora una volta Tammone si distende e devia in angolo. Al 25’ sempre il Varisius in avanti; cross di Pietracito e colpo di testa di Miglionico che si infrange all’incrocio dei pali. Al 34’ Varisius ancora vicino al gol, punizione di Acquasanta palla sul secondo palo in scivolata interviene Miglionico, ma la palla si alza oltre la traversa. Allo scadere di tempo sempre Miglionico difende palla in area pronta girata e pallone deviato da un difensore va sul fondo sfiorando il palo della porta. Nella ripresa i ritmi di gioco nero-verdi si rallentano per il caldo e la fatica e gli ospiti prendono coraggio e controllano meglio le azioni d’attacco dei materani. Al 5’ è l’Assopotenza ad impensierire D’Adamo, ma il tiro di Fortunato è parato. Al 6’ azione personale di Cifarelli che fa tutto bene penetra in area, ma il tiro è respinto dal portiere Valeri subentrato nel secondo tempo. Sempre Matera

Marcosano all’11’ sfiora il palo da posizione angolata dopo essere entrato in area di rigore. Al 20’ spettacolare azione del Varisius, Cappiello lancia Fabiano, che in girata mette la palla sul secondo, ma esce di poco con il portiere fuori causa. Dopo tante occasioni sprecate dai materani arriva la beffa, palla persa sulla fascia in difesa dai nero-verdi, scende sul fondo Palazzo che serve l’assist a Fortunato sul primo palo, e non ha difficoltà a superare l’incolpevole D’Adamo. L’AssoPotemza potrebbe anche chiudere la partita con Palazzo che da buona posizione tira alto. Poco dopo il pareggio del Varisius: lancio per Sacco al limite dell’area che fa sponda per l’accorrente Fabiano, tiro al volo e pallone che supera il portiere e riporta in parità i suoi. I locali provano a vincere la partita e premono gli avversari, ma la manovra è confusa per la stanchezza ed il caldo, al 36’ è Locapo a cercare di andare a rete, ma il tiro deviato è fuori.

Mancuso (Assopotenza)

Orazietti (Assopotenza)

Vaccaro (Assopotenza)

IL TABELLINO VARISIUS ASSOPOTENZA

Leccese (Invicta Matera)

1 1

VARISIUS: D’Adamo, Paterno, Cifarelli, Giasi, Campanella, Buono, Matera Marcosano, Ricciardi, Acquasanta, Miglionico, Pietracito. In panchina: Festa, Locapo, Fabiano, Sacco, Cappiello, Bianchini, Scarciolla. Allenatore: Donvito. ASSOPOTENZA: Tammone, Vaccaro, Giosa, Mancuso, Oliveto, Nolè, Salinardi, Orazietti, Santarsiero, De Carlo, Fortunato. In panchina: Valeri, Lucia, Laurino, Palazzo. Allenatore: Orazietti. ARBITRO: Giannella di Matera. MARCATORI: 28’ st Fortunato, 32’ st Fabiano.

Giosa (Assopotenza)

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Sport 45

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Ad Avigliano i materani si impongono con il rotondo punteggio di 3 - 0

Il Varisius vince in trasferta Calderoni, Lamanna e Contini fanno gioire mister Trani IL TABELLINO AVIGLIANESE VARISIUS

0 3

AVIGLIANESE: Masi, Nardiello, Romano, D. Telesca, Vaccaro, M. Telesca, Manfredi, Salvatore, D’Andrea, Margiotta, G. Ferrara. In panchina: Della Croce, Romaniello, Rosa, Rinaldi, Sileo, Martinelli, L. Ferrara. VARISIUS: Maino, Pace, Lacetera, Montemurro, G. Romano, Contini, Di Marzio, Calderoni, Di Cesare, Pistinciuc, Lamanna. In panchina: Pavese, D. Romano, Flumero, Marco Ignomeriello, Marcello Ignomeriello, Basile. Allenatore: Trani. MARCATORI: 20’ pt Calderoni, 25’ pt Lamanna, 10’ st Contini. AVIGLIANO - Pesante sconfitta interna dell’Aviglianese che sul proprio campo rimedia ben tre gol dal sorprendente Varisius. I giovani materani cari al dirigente Piero Loschiavo fanno tutto bene sul campo di

Masi (Aviglianese)

Salvatore (Aviglianese)

gioco dei granata dove dimostrano di essere a proprio agio tanto che nei primi trenta minuti chiudono già l’incontro. E’ Calderoni, quando il cronometro segna il 20’, ad aprire le marcature e a dare il là alla vittoria che si concretizza cinque minuti dopo con il raddoppio firmato da Lamanna. Per i padroni di casa nemmeno il secondo tempo porta qualcosa di buono e quando Contini segna il tre a zero, tutti capiscono che la gara non ha più niente da dire. I tre punti vanno, meritatamente alla compagine allenata da mister Trani che migliora la

sua già ottima situazione in classifica ma soprattutto si allontana ulteriormente dall’Aviglianese. Archiviata questa gara a Matera si pensa già al prossimo turno dove i materani ospiteranno l’Assopotenza; un incontro di estrema importanza per le due compagini che sicuramente sarà bello ed emozionante. Importante sarà anche la prossima sfida che attende l’undici di Vincenzo D’Andrea, impegnato in trasferta con la Dedalo; in palio oltre ai tre punti, la possibilità di chiudere in bellezza questo lungo ed intenso campionato.

Il più prolifico è il bomber Potito

Ancora una vittoria per i ragazzi del presidente Mario Narciso

Il Melfi strapazza il Policoro 2000

Lo Scanzano non arresta la corsa del P. Campagna

POLICORO - Sul campo di Policoro il Melfi dà spettacolo contro una formazione che sembra condannata alla retrocessione. Non è questa ultima sconfitta interna, ma i risultati che arrivano dagli altri campi a preoccupare la compagine ionica che al cospetto della forte formazione giallo-verde fa poco o nulla. La cronaca è quasi tutta di marca federiciana. Ai ragazzi di Antonio Mot-

tola bastano due minuti per sbloccare il risultato, la firma è quella di Potito che, poi, al 7’, concede il bis: l’attaccante ospite conquista palla e s’invola da solo in area locale, finta sul portiere e pallone in rete. Al 9’ Amoroso da centrocampo apre sulla fascia per l’accorrere di Orabona, cross in area, palla per Graziano che con un fendente mette in rete. Al 23’ Laccertosa, dopo una bellissima azione tutta sulla sinistra, manda in goal il velocissimo Orabona. E’ il quattro a zero. Il secondo tempo è sempre all’insegna del Melfi che al 23’ realizza anche la quinta marcatura: un atterramento in area di rigore del giovane Potito, viene punito dal direttore di gara con un calcio di rigore; della battuta se n’è incarica il capitano Amoroso che non fallisce. Un minuto dopo Orabona, con una bella azione personale, segna la sesta rete. Al 25’ il Policoro 2000 realizza il goal della bandiera: l’undici ionico si procura un calcio di punizione dal limite che viene trasformato con bravura da Modarelli. A centoventi secondi dal termine sugli sviluppi di un calcio d’angolo i giallo-verdi vanno di nuovo in rete con Potito che a pochi passi dalla porta raccoglie la sfera e la depone in rete fissando il risultato sul definitivo 7 a 1.

Potito (As Melfi)

Toglia (As Melfi)

IL TABELLINO POLICORO 2000 AS MELFI

1 7

POLICORO 2000: Castronuovo, Tamburino, Manfredi, Spagnolo, Montemurro, Lucarelli, Bevilacqua, Leone, Buongiorno, Mondarelli, Spamdafora. Allenatore: Cafaro. AS MELFI: Asquino, Grasso, Nuzzo, Lamorte, Toglia, Laccertosa, Del Prete, Orabona, Graziano, Amoroso, Potito. In panchina: Ciacciariello, Gresia, Laccertosa, Caruso. Allenatore: Mottola. MARCATORI: 2’ pt, 7’ pt e 28’ st Potito, 9’ pt Graziano, 23’ pt e 24’ st Orabona, 23’ st Amoroso(rig.), 25’ st Modarelli.

Russo (Real P. Campagna)

Musillo (Real P. Campagna)

Afferri (Real P. Campagna)

SCANZANO - Il risultato è il più classico, il pronostico è stato rispettato e a Scanzano il Real Peppino Campagna ottiene altri tre punti che rafforzano la terza posizione della squadra di Salvatore Di Biase. La sconfitta contro la terza forza del campionato è tutto sommato preventivata anche se i ragazzi del presidente Franco Carlomagno pensavano di capovolgere l’esito di un match che è stato

ad appannaggio degli ospiti, bravi a segnare un gol per tempo. I bernaldesi sfruttano le loro qualità migliori e grazie alla velocità nel primo tempo di Mussillo e nella ripresa di Gallitelli, piegano le mani al bravo portiere Salvi. Sul match abbiamo sentito il massimo dirigente della compagine ionica, Carlomagno, che ci ha detto: “Penso che così come l’Invicta e l’Assopotenza, anche contro il

Real Peppino Campagna la nostra squadra non meritava di perdere, almeno per il gioco fatto vedere in campo. Oltre alle uscite dell’ottimo Salvi, portiere di grandi qualità, da segnalare ci sono diversi episodi importanti; penso ad un rigore netto negato a Camardi, che mentre stava per approfittare di una palla sfuggita al portiere, veniva vistosamente spinto, ma anche ad

AS SCANZANO 0 REAL P. CAMPAGNA 2 AS SCANZANO: Salvi, G. Lerose, Quintani, Cuccarese, Castellucci, Taranto, Balducci, M. Lerose, Ciaglia, Camardi, Florio. In panchina: Faillace, Lharchi. Allenatore: Lerose. REAL PEPPINO CAMPAGNA: Costella, Lospinoso, Gallitelli, Russo, Zaza, Afferri, Musillo, Malvani, Catapano, Moro, Gallitelli. In panchina: De Donato, Dahzi, Iannuzziello. All.: Di Biase. MARCATORI: 15’ pt Musillo, 13’ st Gallitelli. un tiro al volo dal limite di Castellucci che veniva deviato da costella con molta bravura. Quindi un bravo va fatto alla compagine di Bernalda per il risultato e l’ottimo campionato disputato ed un bravo allo Scanzano, che anche facendo vedere un bel gioco rispetto a molte squadre, paga molto spesso la fisicità degli avversari che in questa categoria conta tantissimo”.

Una doppietta di Vomero permette di superare il Doria

IL TABELLINO DORIA PGS DON BOSCO

IL TABELLINO

1 2

DORIA: Lorusso, Romaniello, C. Lorusso, Au. Coviello, Martinelli, C. Coviello, Nolè, D’andrea, Lucia, Mecca, Al. Coviello. In panchina: An. Coviello. PGS DON BOSCO: Pietrafesa, Trillo, Zuddas, Marra, Lo Giudice, Sibillano, Vista, Acierno, Pace, Licciardi, Vomero. In panchina: Picerno, Romaniello, D. Mancusi, Tortorelli. Allenatore: Condelli. MARCATORI: 1’ st Lorusso, 26’ st e 30’ st Vomero.

Colpaccio esterno della PGS POSSIDENTE - Che sia una vittoria di estrema importanza lo si capisce dall'esultanza della PGS a fine gara. La gioia, tra le fila della squadra di Antonio Condelli è veramente tanta, infatti, pochi credevano, almeno per come si era messa questa sfida, in una vittoria del team di Potenza che strappa i tre punti dopo sessanta rocamboleschi minuti. La cronaca. Inizio convincente dei potentini che si presentano più volte nell'area avversaria senza però trovare mai lo specchio della porta. Va vicino al gol Vomero che, ben imbeccato da Acierno, a tu per tu col portiere locale mette

a lato sfiorando il palo. Il Doria, invece, mette in difficoltà le lunghe leve di Sibillano e compagni con la rapidità del piccolo Alex Coviello. La PGS Don Bosco sembra poter trovare il vantaggio ma gli attaccanti di mister Condelli sono imprecisi in fase di finalizzazione e così la prima frazione di gioco termina sullo zero a zero. Pronti via e al primo minuto della ripresa un bolide su punizione dalla lunga distanza di Lorusso si va ad insaccare sotto l'incrocio per la rete che vale l'uno a zero. Doria 1, PGS 0. La PGS trascinata da Logiudice e Acierno prova a reagire ma trova non poche diffi-

coltà per la ritrovata verve della squadra di mister Sabia. La svolta del match è al 20' con gli ingressi di Davide Mancusi e Angelo Romaniello che danno nuova linfa alle azioni offensive degli ospiti. Al 26' grazie ad un bello slalom di Licciardi sulla destra Vomero di prima intenzione gira in rete la rete del pareggio. Assedio finale della PGS che viene premiato allo scadere con la rete del 2 a 1: Mancusi serve centralmente Pace, il centravanti rossoblu controlla, si gira e serve l'accorrente Vomero che si incunea nella difesa ospite e realizza di destro la rete della vittoria.

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46 Sport


A Montescaglioso vanno a segno Perrone, Nuzzolese (due) e Antezza

Invicta, un poker da sogno Col Deportivo prova di forza del team di Acquasanta IL TABELLINO DEPORTIVO M. INVICTA MATERA

0 4

DEPORTIVO MONTESCAGLIOSO: Brizio, Laforgia, Ettorre, Rossetti, Stasi, Eletto, Motola, Leccese, Andriulli, Lupo, Dimucci. In panchina: Palazzo, Panarelli. Allenatori: Santarcangelo-Suglia. INVICTA MATERA: Campanaro, Nicoletti, Buono, Fiore, Digilio, Grittani, Pavese, Antezza, Rubino, Zaccaro, Angelino. In panchina: Tataranni, Volpe, Nuzzolese, Ramundo, Grieco. Allenatore: Acquasanta. MARCATORI: 13’ pt Perrone, 9’ st e 17’ st Nuzzolese, 25’ st Antezza.

MONTESCAGLIOSO Troppo il divario in campo tra le due compagini, in campo si è assistito ad un incontro quasi a senso unico che ha visto i bianco-azzurri costantemente in attacco ed alla fine il risultato non è più rotondo solo per l’imprecisione degli ospiti sotto rete. Dal canto suo la squadra di casa non ha mai impensierito la retroguardia dei ragazzi di mister Acquasanta che anche in questa gara non hanno subito gol. Veniamo alla cronaca. Al 13’ l’Invicta Matera è già in vantaggio con Perrone che riceve palla in profondità dal bravo Antezza, classe ‘96, sicuramente tra i migliori in campo con Digilio e Nicoletti, e dopo aver superato in velocità il diretto avversario, deposita la palla alle spalle del portiere con un tiro potente e preciso dal limite dell’area di rigore. Nel primo tempo marcature non ce ne sono più. Al 9’ della seconda fra-

Perrone (Invicta Matera)

Nuzzolese (Invicta Matera)

Antezza (Invicta Matera)

Nicoletti (Invicta Matera)

zione di gioco giunge il raddoppio per gli ospiti ad opera di Nuzzolese che riceve un traversone dalla sinistra e dall’altezza del dischetto del rigore anticipa di piatto il diretto marcatore superando il portiere in uscita. Al 17’ è ancora Nuzzolese che sigla la terza rete, per lui è doppietta, con un diagonale dalla destra

che coglie impreparato il portiere di casa. Al 25’ il poker è servito grazie ad Antezza che corona la sua ottima prestazione trasformando in rete un calcio d’angolo con un piattone di destro in anticipo sul diretto avversario. La squadra di mister Acquasanta mostra di godere ottima salute e si appresta a preparare

con cura le due partite che restano alla fine del campionato che a questo punto si contenderà con i pari età dell’Assopotenza. Alla fine della partita il tecnico del Deportivo Montescaglioso, Claudio Santarcangelo, ci ha dichiarato: “Le quattro reti subite dalla nostra squadra sono anche troppe dato l’andamento della ga-

ra che ha visto gli ospiti attaccare quasi sempre ma che alla fine non riuscivano a superare la linea difensiva del Deportivo che però alla fine, grazie a qualche ingenuità di troppo dei suoi ragazzi, ha regalato ben tre reti ai materani che non hanno esitato a sfruttare le occasioni capitategli”.

I ragazzi di Marchitiello sprecano il doppio vantaggio

In gol Palazzo, Petraglia, Russillo, Lancellotti e Di Nella

Santamaria e Dedalo fanno pari nel derby di Potenza

L’Assopotenza si prepara allo sprint di fine torneo

IL TABELLINO SANTAMARIA DEDALO

2 2

SANTAMARIA: Picciano, Coluzzi, Ignomirelli, Macellaro, Santoro, Campochiaro, Latrofa, Tanzariello, Pasos, Baldassarre, Rosciano. In panchina: Sileo, Casale. Allenatore: Marchitiello. DEDALO: Biscione, Sangregorio, Galeati, Costini, Telesca, Scarano, Rosato, Gammone, Lapelosa, Zahri, Sabia. In panchina: C. Sangregorio, Santangelo, Verrastro, Santarsiero, Salvatore, Bovio. Allenatore: Porretti. MARCATORI: 10’ pt e 13’ pt Rosciano, 22’ pt Lapelosa, 25’ st zahri. POTENZA - E’ stata una bella partita quella tra Santamaria e Dedalo, classico derby della città di Potenza. Si inizia con le due squadre che cercano subito di imprimere il proprio gioco ma è il Santamaria che all’8’ va vicino al vantaggio con un colpo di testa di Giovanni Ignomirelli che esce di poco fuori dallo specchio della porta difesa da Biscione. Due minuti dopo la squadra di Renato Marchitello sviluppa una bella azione sulla

La Dedalo

fascia destra con Giuseppe Latrofa che triangola con Tanzariello e mette in mezzo un cross teso per Antonio Rosciano che anticipa tutti e segna il gol del Vantaggio locale. La Dedalo non si perde d’animo e spinge subito per recuperare lo svantaggio ma al 13’ sugli sviluppi di un fallo laterale il Santamaria raddoppia: da Coluzzi per Macellaro che di testa apre per Baldassarre, cross in mezzo per Pasos che tira, il pallone viene ribattuto dal portiere, si avventa Rosciano e segna regala la seconda gioia ai locali. La Dedalo non ci sta e spinge con intensità ed accorcia le distanze al 19’ con un gol in presunta posizione di fuorigioco di Lapesolsa che solo davanti al portiere batte Picciano. Il primo tempo si chiude con il Santamaria avanti per 2 - 1. La

ripresa vede la Dedalo credere nel pareggio e pressare a tutto campo ma la squadra di mister Porretti non riesce a trovare il guizzo vincente anche per la bravura dell’attenta difesa della squadra di Rewnato Marchitiello. Si gioca prevalentemente a centrocampo fino al 25’ minuto in cui Costini verticalizza per Zahri che tenuto in gioco da Campochiaro segna il gol del pareggio. La gara finisce tra l’esultanza della Dedalo che è riuscita a raddrizzare una partita iniziata male. Rimane invece l’amaro in bocca al Santamaria che si è fatta recuperare il doppio vantaggio anche se mister Marchitiello dice: “Non ho nulla da rimproverare alla mia squadra anzi gli do i giusti meriti visto che da un mese stiamo giocando senza un portiere di ruolo”.

POTENZA - Tutto come da pronostico nella terzultima di campionato, con i ragazzi di Leo Albano che vincono la partita casalinga contro il Picerno ‘81 con un sonoro 5-0, continuando così, assieme all’Invicta Matera, la corsa per il titolo regionale della categoria Giovanissimi. Ma veniamo alla gara contro il Picerno che ha visto la formazione giallo-blu aggiudicarsi i tre punti senza grandi difficoltà e dove si sono messe in evidenza le qualità sia del gruppo che delle varie individualità di cui è dotata la compagine cara al presidente Paolo Santarsiero. Nonostante il passivo va dato atto alla compagine di Nicola Petrullo di aver giocato una buona gara e di aver tenuto testa per tutto il primo tempo ad una delle due battistrada di questo torneo. Questa la cronaca delle reti potentine. Il risultato si sblocca dopo dieci minuti: l’azione si sviluppa sulla sinistra grazie ad una pregevole manovra di Foscolo bravo a porgere la sfera a Palazzo che con un diagonale velenoso colpiva l’interno del palo alla sinistra

IL TABELLINO ASSOPOTENZA PICERNO ‘81

Lancellotti (Assopotenza)

del portiere e gonfiava la rete avversaria. Nella ripresa, dopo tre minuti, scambio tra le due punte potentine ed in velocità Petraglia concludeva con un gran tiro dal limite portando l’Asso sul 2-0. Al 7’ Russillo portava a tre le marcature con un preciso tiro dal limite. Al 19’ il nuovo entrato Lancellotti calava il poker con un bel pallonetto. Al 24’ Di Nella siglava la rete del definitivo 5-0 dopo una bella azione corale portata avanti dal reparto d’attacco di casa che così poteva festeggiare una

5 0

ASSOPOTENZA: Pirolo, Martinelli, Palazzo, Lucia, Scelzo, Ferreira, La Penna, Russillo, Iannielli, Petraglia, Foscolo. In panchina: Di Pasquale, Lancellotti, Di Nella, Laurino, De Carlo, Cioffredi, Lauria. Allenatore: Albano. PICERNO ‘81: Marino, Sileo, Caiata, Topazio, Scavone, Pinto, D’Antonio, Russo, Capece, Forte, Paciello. In panchina: Cervasi, Cappiello, Traficante, Mastromauro, Topazio II, Souza. Allenatore: Petrullo. MARCATORI: 10’ pt Palazzo, 3’ st Petraglia, 7’ st Russillo, 19’ st Lancellotti, 24’ st Di Nella. vittoria meritata che fa morale e classifica in attesa della sfida di Matera contro il Varisius.

CONCORSO “BEST 22” I PIU’ VOTATI DEL 2008/2009 Riservato ai giovani calciatori lucani delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi Provinciali, Regionali e Nazionali

Nome Cognome Squadra Ruolo Indirizzo n° Telefono CAMPIONATO Provinciale

Regionale

Nazionale

CATEGORIA Juniores

Allievi

Giovanissimi

REGOLAMENTO: Ogni mese una classifica premierà il più votato tra i giovani che partecipano ad uno dei campionati Juniores, Allievi e Giovanissimi a livello Provinciale, Regionale e Nazionale. Il vincitore riceverà in premio la maglia originale della squadra del cuore. Al termine della stagione sportiva 2008/2009 si svolgerà una partita denominata “1° TROFEO IL QUOTIDIANO DELLA BASILICATA” dove i BEST 22 si scontreranno tra loro. Tutti i partecipanti alla fine della partita saranno premiati. I tagliandi, compilati in ogni sua voce, vanno inviati a: Agenzia Nigro, Piazza Italia, 8 - 88814 Torre Melissa (KR).

Rosciano (Santamaria)

Latrofa (Santamaria)

Coluzzi (Santamaria)

N.B. NON SARANNO RITENUTE VALIDE LE SCHEDE VOTO FOTOCOPIATE.

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Sport 47

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

retrocessa in B

Il capitano del Matera, Francesco Longobardi

A Dilettanti Play Out Il presidente del Matera prova a ricreare la fiducia

Vizziello scuote i tifosi «Non siamo retrocessi, non facciamoci male. Bisogna crederci» «Sono preoccupato come è normale quando si arriva all’ultimo turno di play out e si tocca con mano il rischio di retrocessione. Ma non mi piace sentir dire che siamo retrocessi, non possiamo essere autolesionisti». Michele Vizziello presidente dell’Olimpia basket Matera non nasconde il rammarico per una stagione al di sotto delle attese che, comunque vada, non potrà avere che un segno negativo. Il presidente dell’Olimpia però conferma la fiducia verso il traguardo minimo cioè la difesa della A Dilettanti e la conquista della salvezza: «sono convinto che a prescindere da tutto noi ci salveremo e lo faremo sul campo come è sempre stato negli ultimi anni». Poi l’autocritica: «credo che siano innegabili degli errori che sono stati commessi, io mi prendo la responsabilità piena degli errori e delle scelte, di tutte senza alcuna esclusione di sorta. La colpa è mia che sono il presidente così come in passato in questa posizione mi sono preso i meriti». Vizziello sa che il responso del campo contro Molfetta non può lasciare alcun amaro in bocca, nel corso della serie al di là di singoli aspetti la formazione pugliese ha dimostrato di essere più forte del Matera e dunque di meritare la vittoria in gara 5 e di conseguenza la salvezza: «ho sempre ritenuto che Molfetta è una squadra più forte di noi, purtroppo anche in gara 5 abbiamo dimostrato che ci sono delle difficoltà oggettive ad affrontare le sfide fuori casa dove ci manca quel qualcosa in più che invece riusciamo ad esprimere al PalaSassi. Ora dobbiamo pensare al Fossombrone, un avversario che mi preoccupa perchè gioca bene a pallacanestro e rispetto a noi riesce ad esprimersi su uguali livelli sia in casa sia fuori. Sono convinto comunque», continua Vizziello, «che la squadra risponderà sul campo, perchè tra le tante pecche e

Il presidente Michele Vizziello e in alto i tifosi dell’Olimpia

difficoltà non mi sembra si possa imputare qualcosa sotto il profilo dell’impegno e della volontà». Un’analisi quella del presidente che analizza a tutto campo il momento della squadra anche se va aggiunto che domenica a Molfetta è venuta meno ancora

una volta quel cuore e quella grinta che non tutti i giocatori in campo hanno mostrato: «purtroppo di tratta di situazioni indiscutibili su cui stiamo cercando in tutti i modi di lavorare. Io quello che posso aggiungere» conclude Vizziello, «è che abbiamo bisogno in

questo momento di credere di poter raggiungere il traguardo della salvezza. Sul campo come è nelle nostre possibilità ed alla fine ce la faremo». Infine un occhio al futuro con la proposta sottoscritta da 20 società di A Dilettanti di bloccare le retrocessioni e

di riportare già dal prossimo anno un campionato a sedici squadre. «Anch’io ho sottoscritto questa proposta che arriva da Jesolo dopo che mi è stata sottoposta una statistica sull’aggravio di costi elevato che la riforma prossima avrebbe provocato. La Fip analizzerà la

situazione dopo la fine dei campionati. Vedremo cosa accadrà». Un’altra eventuale chance per la permanenza di Matera, ma l’occasione più grande e da non fallire passa dalla serie con il Fossombrone e dal PalaSassi. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

B Donne C’è da valutare la situazione economica. Intanto c’è il torneo a Jesolo

La Basilia programma il futuro PAUSA di riflessione in casa Basilia Codra Mediterranea Potenza ad un mese dal termine del campionato di serie B/1 femminile di basket. La società del presidente Niccolò Martellotta sta vagliando attentamente la situazione in casa biancoceleste. Al momento il sodalizio biancoceleste ha lasciato libere le proprie atlete, prima di prendere una decisione in merito al futuro tecnico e agonistico della compagine potentina. Anche il coach Marilia Sanza non ha avuto notizie dalla società ma appare certo l'impegno anche per la stagione agonistica 2009/2010 del coach lucano e del fratello Roberto, almeno per quanto riguarda il settore giovanile. Il team potentino prima di operare qualsiasi mossa strategica

dovrà infatti valutare attentamente le risorse finanziarie che potrebbero dare certezze immediate alla società potentina in ottica futura. Il complesso potentino guarda con attenzione alle risorse del territorio e non nasconde di poter aprire i propri orizzonti ad altre aziende. Ad ogni buon conto la compagine societaria potentina guidata da Niccolò Martellotta e Marina Pecoriello sta lavorando in silenzio per migliorare i risultati fatti registrare nel corso della stagione appena conclusa. Le intenzioni ci sono tutte, resta ora la valutazione economica della compagine potentina che, intanto è in pieno fermento proprio con i tecnici Roberto e Marilia Sanza per preparare la trasferta di Jesolo Lido, in provincia di Venezia, in

programma il 16 e 17 maggio, quando le ragazze nate negli anni 1995/1996 saranno impegnate nella finale nazionale tre contro tre Join The Game. L'appuntamento è particolarmente sentito in casa potentina, visto il prestigio della manifestazione e l'impegno che attende la squadra biancoceleste. La società del presidente Niccolò Martellotta dopo l'appuntamento di Jesolo Lido potrebbe avere un quadro della situazione più chiaro e omogeneo circa le risorse da utilizzare e il progetto tecnico che salvo sorprese dell'ultim'ora dovrebbe garantire alla compagine capitanata da Sonia Crovatto nella scorsa stagione di disputare dignitosamente ancora una volta il campionato femminile di serie B/1 di basket.

Marina Pecoriello

Le premesse ci sono tutte, sarà dunque il mercato a dare risposte concrete alla Basilia Codra Mediterranea Potenza. Nelle prossime settimane ne sapremo certamente di più... f.menonna@luedi.it

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48 Sport


Basket A Dilettanti Il romagnolo: «Il futuro. E’ tutto aperto tra me e la società»

Levoni, bilancio positivo Ruggieri: «Stagione bella e positiva quella vissuta a Potenza» IL CAMPIONATO della Levoni Potenza è andato in archivio da otto giorni, ovvero dalla sconfitta maturata a Siena domenica scorsa per 92 a 84. La stagione degli atleti cari al presidente Francesco Petrullo è stata positiva, visto il raggiungimento dei play-off da parte del quintetto gestito prima da Gianni Tripodi e successivamente da Luigi Gresta. Un cammino irto di difficoltà, ingigantite dai tanti infortuni e contrarietà che hanno condizionato e non poco il cammino della squadra potentina. La stagione terminata al Palasport Mens Sana di Siena è stata costellata da emozioni e colpi di scena che hanno visto i giocatori potentini ottenere risultati importanti nella parte centrale del girone di ritorno. Il complesso di Luigi Gresta è stato protagonista di una prorompente scalata in classifica, culminato con le cinque vittorie consecutive, ivi compresa quella preziosa nel derby con la Bawer Matera al Pala Pergola. Dai quartieri bassi della classifica la Levoni Potenza si è ritrovata al quinto posto, sfiorando per un soffio la conquista di una delle prime cinque posizioni della graduatoria. L'infortunio patito da Sebastiano Grasso nel finale della stagione regolare ha complicato i piani della società potentina, rovinando anche tatticamente il mosaico tecnico/tattico allestito da Luigi Gresta. Tra i protagonisti indiscussi della stagione bianconera c'è sicuramente il pivot Massimo Ruggeri che ha analizzato la sua

In alto la guardia Giancarlo Palombita e Ruggeri tra i protagonisti del sogno play off realizzato dalla Levoni, a sinistra in basso il play Metz e a destra i sostenitori della squadra potentina

esperienza in Basilicata parlando in maniera euforica del campionato appena concluso: “A livello personale sono soddisfatto, sono giunto in città in punta di piedi, nessuno aveva fiducia nelle mie qualità tecniche e atletiche. La stagione trascorsa a Potenza è stata bella, molto positiva. Ho cercato di mettere la

mia esperienza al servizio della squadra. Sportivamente penso di aver fatto bene a Potenza. Non ho rammarichi particolari”. Per il futuro l'atleta potentino ha affermato: “Penso sia ancora tutto da verificare, non ho avuto contatti con i dirigenti, penso che tutte le soluzioni sono aperte per me e la società”.

L'esperto atleta romagnolo parla del suo rapporto con la squadra: “Abbiamo lavorato bene in questa stagione. Il nostro presidente a fine campionato ci ha fatto i complimenti, parlando alla squadra in maniera entusiasta”. Massimo Ruggeri parla dei momenti bui e quelli positivi del campionato di serie A Dilettanti maschi-

le: “Il punto più basso è stato sicuramente l'infortunio che mi ha complicato enormemente le cose. Purtroppo non ho potuto dare il mio contributo alla squadra. Il punto più alto invece è stato costituito dalle cinque vittorie consecutive che ci hanno garantito l'ingresso nei play-off”. Un bilancio intenso e

tante soddisfazioni, ora non resta che attendere le proposte della società e del direttore sportivo Toruccio Cerverizzo. Ruggeri ha dimostrato tanta grinta e classe in campo. Perchè non confermarlo anche per il torneo 2009/2010? Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

B Dilettanti «La nostra era una squadra da quarto posto»

Nino Paradiso, il segreto della Cestistica Bernalda BERNALDA - Nino Paradiso, un nome una leggenda nel basket bernaldese, qualcuno lo ha definito il Dino Meneghin della Cestistica Bernalda, e tutti lo ricordano giocatore grintoso e caparbio nel ruolo di “post intelligente” (definizione coniata per lui da un coach esigente) quando giostrava con abilità al confine tra la linea dei liberi e il semicerchio dell'area. Tanti anni ad insegnare le basi della pallacanestro a giovani e giovanissimi, una lunga gavetta sulle panchine cosiddette “minori”, quest'anno, finalmente, l'incarico di assistant coach in serie B. Nino, come hai vissuto questa nuova e prestigiosa esperienza?: “Direi molto bene, ho avuto modo di crescere tecnicamente ed umanamente perché a questi livelli è tutto diverso rispetto alle categorie inferiori; inoltre ho avuto la fortuna di stare al fianco di un tecnico blasonato che mi ha arricchito come sapere cestistico”. Come valuti il campionato rossoblu nel suo complesso?: “Io non ho cambiato idea rispetto alla mia opinione iniziale, e cioè che questa squadra poteva benissimo finire tra le prime quattro, pur essendo coscienti che non potevamo ambire alla finale playoff; in questo team io ci ho creduto fin dall'inizio perché ho visto nei ragazzi la voglia di fare bene, e difatti abbiamo avuto un buon inizio di torneo nonostante le precarie condizioni di Filloy

che era appena reduce da un intervento chirurgico, e nonostante il fatto di trovarci tra le mani un gruppo che era tutto da amalgamare essendo composto da giocatori totalmente nuovi tranne Russo. Poi, nella seconda parte, c'è stato il calo tanto vistoso quanto inspiegabile del play, calo che ha inciso su tutta la squadra perché, è risaputo, quando non gira il regista tutto diventa più difficile; a ciò aggiungiamo l'infortunio prima di Albana e poi Di Filloy proprio nel momento in cui questi due giocatori erano al top della condizione, e la serie incredibile di gare perse all'ultimo secondo per errori nostri, e così comprendiamo come mai abbiamo mancato i playoff tra le prime quattro”. Vuoi sbilanciarti nelle singole valutazioni?: “Direi che Faggiano e Filloy hanno dato molto come esperienza e come spogliatoio, e Russo è cresciuto molto rispetto al passato giocando più per la squadra e ottenendo valutazioni quasi sempre positive; abbiamo assistito ad un aumento di convinzione nei propri mezzi per Azan e Gabrielli che si sono fatti trovare pronti al momento giusto, mentre Perrucci è un under di grande talento che però deve migliorare sul piano caratteriale. Dispiace per Di Giacomo che non è riuscito a dare molto come cambio, ma lui è ancora tanto giovane e avrà tempo per maturare, e di Carpi-

In alto Filloy, sotto Carpineti e a sinistra il coach Nino Paradiso

neti basterà dire che per me in questo girone è stato il centro con più qualità nel tiro; insomma dovendo affrontare nuovamente la B, come tutti ci auguriamo, credo che non si ripartirà proprio da zero”. Bravo Nino, la sua nota e leale franchezza gli consente di parlare dei singoli (cosa che di solito gli allenatori non amano fare) senza offendere o mitizzare nessuno: leale e franco, come quando era un “post intelligente”. Giovanni Palmieri sport@luedi.it

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Sport 49

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

C1 Travolto il Deportivo Senise che dovrà salvarsi tramite i play out

Calcio a 5

Meco, 74 punti non bastano La formazione di Brindisi dovrà affrontare lo spareggio per la B D Successo per i ragazzi di Russo contro il Sant’Antonio

Un Vietri sette bellezze VIETRI S.ANTONIO

7 5

VIETRI: Manfreda, Picciuolo, Magrino D., Russo, Caivano M., Macellaro, Pascaretta, Fabio D. Dir.Acc.: Russo S. ANTONIO CASALINI: Gruosso M., Capece, Gruosso A., Ferre C., Ferre N., Messina, Gruosso R. All. Gruosso Ang. ARBITRO: Aquino di Potenza RETI: 7', 11', 14' e 59' Russo (V), 19' e 33' Gruosso R. (SA), 24' Magrino (V), 27' Picciuolo (V), 29' Capece (SA), 39' Messina (SA), 46' Caivano M. (V), 55' Ferre (SA). NOTE: Recupero: 1' s.t. e 2' s.t. Nessun ammonito. VIETRI DI POTENZA - Ennesima affermazione interna per il Vietri che, al “Pala Santa Domenica”, batte per sette reti a cinque il Sant'Antonio Casalini. Mattatore del match è stato capitan Russo del Vietri, autore di quattro reti, di cui l'ultima molto bella. Per gli ospiti, nulla da fare, nonostante il recupero fino a meno uno. I vietresi si sono però assicurati i tre punti già nel primo tempo, con il vantaggio di cinque a due. Già dopo sette minuti, il Vietri va in gol con capitan Russo che, servito ottimamente da Picciuolo, rasoterra batte Gruosso M. Ma gli ospiti non hanno nemmeno il tempo di reagire che il Vietri, dopo quattro giri d'orologio, raddoppia ancora con Russo, bravo a scardinare la difesa ospite e a battere, ancora rasoterra, l'estremo difensore del Sant'Antonio Casalini. Ma nemmeno il tempo di battere il calcio d'inzio, e Russo come un fulmine, servito da Caivano M., sigla la tripletta personale da fuori area, dopo la deviazione di un difensore ospite. Al 19' gli ospiti del Sant'Antonio si fanno vivi con Gruosso R., che dopo aver evitato prima Macellaro e poi Magrino, con un tiro angolato va in rete. Gli

ospiti provano a raddoppiare con Ferre C. al 20', ma la sua punizione è ben bloccata da Manfreda. Il Vietri non vuole correre rischi e si riversa in attacco con Magrino, che prima libera Picciuolo, e poi si riprende la palla, che da fuori area, con un tiro potente non irresistibile, sigla la quarta rete vietrese. Lo stesso Magrino al 27' ricambia il favore a Picciuolo e gli regala la palla del cinque a uno, con la deviazione finale dell'estremo ospite. Prima dello scadere della prima frazione, gli ospiti si portano a meno tre con la rete di Capece, direttamente da punizione. Nel secondo tempo il Sant'Antonio Casali-

ni appare più determinato, e in sei minuti si porta sotto di una rete, in virtù delle realizzazioni di Gruosso R. al 33' (tiro dal limite angolato) e al 39' con Messina (tiro al volo dopo il servizio di Ferre C.). Ma il Vietri non si demoralizza, e si porta sul sei a quattro col gol di Caivano M., da fuori area servito da Russo. Gli ospiti attaccano e riaprono la partita a cinque minuti dal termine, col gol di Ferre, ma il Vietri chiude la partita sul sette a cinque con una splendida rete al volo di capitan Russo, quasi da centrocampo. Claudio Buono sport@luedi.it

MECO PZ DEP.SENISE

11 3

MECO POTENZA: Pacifico, Lioi, Pronesti, Ricchiuti, Cuviello, Brindisi, Bruni, Moretti, Sabia, Coiro, Benevento, Mecca, Galasso. All. Brindisi. DEPORTIVO SENISE: Collarino, Blotti, De Fina, Pioggia, Salerno. All. Marino. RETI: 2' Pioggia (S), 3' Ricchiuti (M), 5' Cuviello (M), 16' Lioi (M), 17' Moretti (M), 21' Moretti (M), 1' Lioi (M), 7' Lioi (M), 8' Ricchiuti (M), 9' Ricchiuti (M), 12' Coiro (M), 14' Tancredi (M), 24' De Fina (S), 29' Salerno (S). POTENZA - Ultima giornata di campionato. La Meco batte il Deportivo Senise per 11-3 e con 74 punti è al

Il tecnico della Meco Potenza, Mario Brindisi

primo posto in classifica. Ma non basta per salire in serie B perchè, a farle compagnia al vertice della classifica, c'è anche lo Scanzano. Dunque, il “sogno B” deve aspettare. Mercoledì sera, dopo lo spareggio, sapremo chi sale nella categoria superiore e chi dovrà, invece, disputare i play off. Durante la gara con il Senise, la Meco ha avuto davvero vita facile. La squadra ospite è scesa in campo con una formazione fortemente rimaneggiata e, alla lunga, nulla ha potuto contro la superiorità tecnica dei ragazzi di mister Brindisi. La partita inizia subito a favore del Senise, con Pioggia che mette dentro la palla, grazie al suggerimento di Salerno. Passa appena 1' e la Meco risponde con Ricchiuti che, su passaggio filtrante di Lioi, batte Collarino sul secondo palo. Da questo momento in avanti sono i ragazzi potentini a prendere in mano la situazione e a dominare tutta la gara. Al 5' Cuviello infilza il portiere avversario con un diagonale da fuori area. Il Seinse prova a reagire con Salerno, ma Pacifico è bravo a contenere. Sull'altro versante Ricchiuti e Moretti cercano di scardinare la difesa avversaria, ma al 13' è Lioi, su schema da punizione, a segnare il gol del

3-1. Nel giro di 4' Moretti sigla la sua personale doppietta con due gran bei gol. Il Senise prova a portarsi timidamente in avanti con Pioggia, ma i ragazzi allenati da mister Brindisi sono bravi a non lasciarsi sorprendere. Nella ripresa la storia non cambia. Al 1' Lioi, su passaggio di Ricchiuti, gonfia la rete per il 6-1. Al 5' Moretti manca di un soffio lo specchio della porta e al 6' Bruni fallisce una clamorosa occasione da gol. La Meco è aggressiva e continua a macinare gioco e a portarsi in avanti. Passa ancora 1' e Lioi mette a segno il suo 61esimo gol in questo campionato. Collarino non può davvero nulla contro l'aggressività della squadra poetntina e, nel giro di 6', subisce altri 4 gol: dopo una doppietta di Ricchiuti, vanno a segno due giovani promesse del vivaio della Meco: prima Coiro e poi Tancredi con un gran bel tiro su schema da punizione. Anche Bruni si trova più volte a tu per tu col portiere avversario, ma non riesce a trovare la strada del gol. Il Senise ha un rigurgito di orgoglio: al 24' De Fina fa partire un gran tiro verso l'incrocio dei pali e segna il gol dell'11-2 e al 29' Salerno suggella il definitivo 11-3. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

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50 Sport


AMICA SILENZIOSI

7 3

AMICA SPORTING PALAZZO: D'Errico, Luceri, Pace, Colella, Veltri, Cripezzi, Martino, Giuralarocca, Scilimato, Dinella, Cautela, Sepe. Allenatore: Cuviello P. SILEZIOSI POTENTINI: Faruolo, Albanese, Luongo, Veltri A. Gastone. Allenatore: Mastrogiuseppe D. ARBITRO: Gravina di Venosa RETI: Veltri E. (ASP) 6' pt, 5' st, Cripezzi (ASP) 13' pt, 27' st, Pace (ASP) 7' st, 22' st, Luongo (SP) 10' st, 13' st, Colella (ASP) 20' st, Veltri A. (SP) 30' st NOTE: al 9' pt Faruolo (SP) para un rigore a D'Errico (ASP). Espulso Mastrogiuseppe nel secondo tempo (SP). PALAZZO - Nell'ultima giornata del campionato, l'Amica Sporting Palazzo deve superare l'ultimo ostacolo per la promozione diretta alla serie

Calcio a 5

C2 girone A Batte i Silenziosi e aumenta il vantaggio sulla terza: ora è C1

L’Amica compie il salto di categoria C1 e, nell'affrontare i Silenziosi Potentini, Cuviello raccomanda la massima concentrazione e chiede di giocare con l'auspicata calma che contraddistingue i forti. Gli ospiti si presentano con una formazione tecnicamente valida ma numericamente esigua e tenta di arginare lo strapotere dei padroni di casa che entrano in campo determinati a non farsi sfuggire quest'occasione unica. L'inizio vede i palazzesi aggredire i pochi spazi concessi dai potentini e rendersi subito pericolosi in diverse occasioni. La partita si sblocca al 6' quando Veltri E. prende palla a centrocampo, con una finta si libera di un avversario e con un radente trafigge Faruolo sulla sua sinistra (1-0). Dopo tre minuti l'Amica ha l'occasione

per raddoppiare con un calcio di rigore concesso per atterramento in area di Scilimato. Sul dischetto va il portiere D'Errico che piazza bene ma il suo collega Faruolo compie il miracolo e para. L'appuntamento per il secondo gol è rimandato al 12' quando Pace effettua una rimessa laterale che serve Cripezzi, dalla tre quarti quest'ultimo fa partire un bolide e segna un gran gol (2-0) al quale seguono i festeggiamenti per il raggiungimento del traguardo delle cento reti stagionali segnati in coppia con Giuralarocca. I Silenziosi Potentini, applicando un gioco improntato sulla riduzione degli spazi e su sporadiche ripartenze, riescono a tenere bloccato il risultato fino alla fine della prima frazione di gioco. Nel se-

condo tempo Cuviello vuole evitare ogni possibile pericolo e invita i suoi ad aumentare il ritmo. Al 5' l'Amica triplica al termine di una prolungata azione di attacco: Pace smista sull'out di sinistra per Cripezzi, passaggio a tagliare la difesa per Veltri E. che dal lato opposto mette la palla sotto la traversa (3-0). Dopo due minuti lo stesso Veltri lancia Cripezzi sulla sinistra, dribbling di quest'ultimo e traversone basso per Pace che sigla il quarto gol (4-0). I Silenziosi Potentini riducono il gap al 10' quando un tackle vinto crea superiorità numerica in attacco e Luongo, lanciato da Veltri A., spiazza Dinella (41). Dopo tre minuti gli ospiti passano ancora con una grande azione di contropiede sviluppata sulla sinistra an-

cora da Luongo che anticipa l'uscita di Dinella e raddoppia (4-2). Il risultato non si sblocca e al 19' Cuviello chiama il time-out. Dalle incisive parole di incitamento i suoi ragazzi rientrano in campo e forzano i tempi per chiudere le sorti del match. Dopo un minuto l'Amica segna la rete che rimette sui binari giusti l'andamento della gara. Il gol è propiziato da un dinamico recupero di Sepe che con una serie di finte ipnotizza gli avversari e serve su un piatto d'argento l'assist per Colella che con facilità deposita in rete (5-2). Al 22' Pace intercetta un passaggio avversario, scambia con Sepe e dal dischetto del rigore anticipa tutti e segna (6-2). La partita ormai è in discesa e l'aria diventa sempre più frizzante. Al 27' Martino recupera palla

presso la propria area, si produce in un rapido contropiede e passa a Cripezzi il quale, dopo aver visto il suo primo tiro ribattuto abilmente da Faruolo, ribadisce rabbiosamente in porta (7-2). Allo scadere i Silenziosi Potentini con un forte sinistro di Veltri A. segnano l'ultimo gol della gara (7-3). Al triplice fischio dell'arbitro è un tripudio di bandiere sventolate in festa da parte del numeroso pubblico accorso per festeggiare la fantastica impresa della promozione alla C1. Nelle interviste di fine partita, visionabili anche sul sito www.sportingpalazzo.it, Cuviello e capitan Cripezzi, ripercorrendo le tappe salienti della favolosa “cavalcata” verso la promozione, ringraziano i giocatori, il pubblico e la società per le emozioni vissute e, frastornati dagli eventi, danno appuntamento alla prossima esaltante avventura della C1. Luca Festino sport@luedi.it

C1 La finale-spareggio con la Meco si disputerà domani a Salandra alle 18 e 30

Lo Scanzano ha fatto tredici Tutto facile contro il Grassano per i ragazzi di mister Todaro SCANZANO GRASSANO

13 4

SCANZANO: Vampo, Masella, Santarsiero, Dipinto, Cospito, Dartizio, Celano, Amendolara, Panetta, Prezioso, Cosentino. All. Todaro Nicola GRASSANO: Carbone G., Distefano, Bonomo, Amato, Grippo P. All. Carbone Domenico ARBITRI: Fantini di Moliterno e Galli di Bernalda RETI: 4 Panetta (S), 3 Celano (S), 2 Dipinto (S), 2 Prezioso (S), Santarsiero (S), Amendolara (S), 2 Amato (G), Distefano (G), Bonomo (G). NOTE: spettatori circa 150 SCANZANO - Finisce con una sonante vittoria e con la notizia, che il campionato si deciderà con lo spareggio contro Meco Potenza, arrivata a pari punti con il team di mister Todaro. Una gara senza storie, il punteggio parla chiaro con i nove gol di differenza tra le due squadre. In grande evidenza Panetta che sigla un poker di reti, proprio lui sblocca il risultato con due reti fatte in fotocopia, smarcato con un imbucata e di piatto infila il portiere del Grassano. Poi e la volta di Dipinto che su azioni corali della squadra va in rete due volte, centran-

Una formazione dello Scanzano di Nicola Todaro

do gli angolini bassi della porta difesa da Carbone G.. Ancora Panetta va in gol su azione corale, ricevendo palla da Dartizio e di piatto facilmente mette la palla in rete. La squadra del Grassano che si è presentata in formazione rimaneggiata, non riesce ad opporre resistenza, ma riesce ad accorciare con Distefano che dai sei metri infila Vampo, e poi guadagnano un rigore, per un fallo commesso da Cospito che atterra Bonomo. Alla battuta Amato non sbaglia. La prima parte di gara fini-

sce sul 5 a 1 per lo Scanzano. La ripresa è come assistere al killer che gira il coltello nella ferita. A ripetizione Panetta poi Prezioso vanno in gol, il Grassano è come in pugile messo all'angolo subendo le scorribande degli ionici che con un'azione spettacolare mandano in gol ancora Prezioso. L'azione parte dalla fascia, Prezioso evita un avversario con un semi pallonetto, riceve palla da una triangolazione e di tacco batte l'inerme Carbone. A questo punto mister Todaro da spazio anche ai

suoi giovani di grande interesse come Celano e Amendolara. I due ricambiano la fiducia del tecnico andando in gol. Celano addirittura sigla una tripletta, e Amendolara mette la sua firma sul tabellino dei marcatori. La notizia più lieta per i padroni di casa è l'ingresso in campo dopo circa 4 mesi per un grave infortunio, il bomber Santarsiero, che nonostante la lunga assenza non ha perso il fiuto del gol siglando la tredicesima rete. Nel frattempo il Grassano andava irete per due volte con Bonomo ed Amato. A fine gara arriva anche il risultato della vittoria della Meco Potenza, con le due capoliste che andranno allo spareggio. «Per il gioco espresso dichiara - mister Todaro- dalle due squadre, meriterebbero entrambe la promozione, ma il regolamento vuole che sia una sola a salire. Aspettiamo con fiducia la disputa di questa finalissima, sono molto fiducioso dei miei ragazzi, ma la cosa più importante e che sia una bella giornata di sport e che prevalga il Fair-Play tra le due squadre. Poi il campo dirà quale sarà al vincitrice del campionato». Lo spareggio tra lo Scanzano e la Meco Potenza, si disputerà domani alle 18,30 a Salandra. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

C2 girone B Blitz del Calciano

Congedo amaro per il Sant’Antonio TRICARICO CALCIANO

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CSI S. ANTONIO TRICARICO: Passarella, Dema, Dionisio, Gagliardi, Langone, Caruso; ALL. Castelmezzano P. CALCIANO: Laterza, Atlante, D'Eufemia, Dininno, Novellino, Scarcella, Santarosa, Rossini, Innella; All. Caprara ARBITRO: Decaro RETI: Dininno (C), Dema (CSI), Novellino (C), D'Eufemia (C), D'Eufemia (C), Rossini (C), Dionisio (CSI) CHIUDE come peggio non poteva il CSI, cedendo in casa per 5 - 2 al fanalino di coda Calciano. I tricaricesi, fortemente rimaneggiati (tre gli infortuni subiti nella trasferta di Trecchina e una espulsione “beffa”), resistono un tempo per poi crollare nella ripresa. La partita inizia con diversi capovolgimenti di fronte e con Caruso assoluto protagonista (una parata e una uscita sempre su Atlante lanciato a rete da Innella). Poi sono i locali a rendersi pericolosi prima con Dionisio (che, servito da Dema sbaglia clamorosamente) e poi con Dema, fermato per due volte dall'ottimo Laterza. Il ritmo resta alto e Caruso risulta ancora determinante su Innella; dall'altra parte è Gagliardi a mettersi in evidenza ma Laterza si fa trovare ancora una volta pronto. Il CSI insiste ma Langone spreca due facili occasioni. Sul finire del tempo il Calciano passa in vantaggio: Innella lancia Dininno che con un abile pallonetto scavalca Caruso in uscita. Gli ospiti hanno l'opportunità di raddoppiare ma il veloce scambio Novellino - Santarosa - Novellino si spegne sul palo. Nella ripresa il Calciano ha un inizio scoppiettante ma i tiri di Scarcella prima e di Novellino terminano entrambi a lato. Inaspettatamente il CSI pareggia: Dio-

Antonello Dema

nisio raccoglie palla a centrocampo e la scarica per gagliardi il quale vede e serve l'accorrente Dema che mette alle spalle dell'incolpevole Laterza. Tempo di mettere la palla al centro e il Calciano ritorna in vantaggio: Novellino, servito da un lancio lungo di Innella, si fa trovare libero sulla sinistra scarica in rete. Il CSI si sbilancia e si distrae in difesa; il tiro di Atlante finisce di un soffio a lato; subito dopo è lo stesso Atlante protagonista del terzo gol, dribblando un avversario e scaricando al centro per l'accorrente D'Eufemia che trova la rete del 3 a 1. Il CSI va in bambola e ancora D'Eufemia, dal limite sinistro dell'area mette alle spalle di un non incolpevole Caruso. La reazione del CSI è affidata a Langone il cui tiro termina di poco alto sulla traversa. Poi più niente fino al rigore concesso da Decaro al Calciano: Caruso respinge ma Rossini è rapidissimo e ribatte in rete. Lo stesso Rossini continua a mettere in difficoltà il pacchetto arretrato tricaricese ma prima del fischio finale il CSI diminuisce il passivo: Gagliardi lancia Castelmezzano il cui tiro è respinto sui piedi di Dionisio che appoggia in rete. p.p.

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Sport 51

Martedì 5 maggio 2009


Martedì 5 maggio 2009

Moto Il successo gli permette di guidare anche la classifica generale

Colucci è il re di Monza Il materano vince la prova del Civ Stock 1000 con la sua Ducati MATERA - Una bella gara quella disputata da Domenico Colucci, il giovane pilota materano della Superstock 1000, che domenica scorsa ha tenuto con il fiato sospeso il pubblico di Monza dal primo all'ultimo giro. Alla fine l'ha spuntata, uscendo come un missile dalla parabolica, la Ducati di Domenico Colucci che è riuscito a rintuzzare gli attacchi di Claudio Corti con la Suzuki e della Yamaha di Danilo Petrucci. Una gara che ha visto due partenze e attimi di paura. Al primo via infatti si è verificato un grave incidente che ha coinvolto i piloti in fondo allo schieramento. Bandiera rossa e gara interrotta. Dei piloti coinvolti Leonardo Biliotti - rimasto a terra dopo la caduta sul rettilineo - è stato trasportato insieme a Roberto Lacalendola e Ismaele Ortega subito all'ospedale di Monza per accertamenti. Alla seconda partenza Colucci si è lanciato come un proiettile per affrontare al comando la prima variante e insieme a lui si sono buttati dentro Corti, Petrucci e Fores con la Kawasaki. Dal primo giro sono iniziati i sorpassi per portarsi al comando della gara. Colucci in alcuni punti sembrava avere del margine, ma Petrucci e Corti si sono rivelati degli avversari difficilissimi. Nessuno mollava. I tre arrivavano a staccare alla prima

Colucci in pista e accanto alla presentazione della moto a Matera

variante sempre con la moto di traverso. Alle loro spalle tenava duro Fores seguito da Cruciani, con Stefano che purtroppo scivolava al terzo giro alla parabolica. Fores ha tenuto la traiettoria, ma ha perso il contatto dai primi tre. Lo spagnolo però non ha mollato e lì ha ripresi. Tuttavia Petrucci, Colucci e Corti

avevano davvero un altro passo. All'ultimo giro Corti, che tra una settimana correrà la prova del mondiale, ha provato a sferrare un attacco, ma Colucci non gli ha lasciato spazio e il pilota della Suzuki Alstare ha dovuto anche difendersi dall'attacco di Danilo Petrucci, alla sua prima gara con le mille. Mancavano ormai po-

che centinaia di metri al traguardo restava da affrontare solo la parabolica: Corti entrava primo, ma Colucci si infilava e andava a vincere. Risultato: primo Colucci con la Ducati del Barni Racing team, staccato di 269 centesimi Corti con la Suzuki Alstare e poi Petrucci con la Yamaha del team Piellemoto.

Basket Vittoria del torneo under 21 col Porto Empedocle

Nuoto Colangelo vince nei 50 stile libero

Pioggia di medaglie al Delfini del Sud

Mecca si fa largo nel mondo cestistico UN TALENTO naturale, un giocatore di ottimo livello che ha appena conquistato il titolo under 21 maschile con il Porto Empedocle nella finale disputata contro il Trecate. Il riferimento va a Leonardo Mecca, atleta nato a Potenza il 31 agosto 1988, aviglianese doc che ha contribuito in questa stagione alle fortune del Porto Empedocle nel campionato under 21 maschile e della Moncada Agrigento nella serie B Dilettanti. Leonardo Mecca ha il canestro nel sangue, tanto da aver realizzato quarantotto punti nella finale contro il Bari quando militava nelle fila della Pallacanestro Avigliano, quando aveva tredici anni. L'atleta lucano fu subito inserito nelle giovanili del Cus Bari, allenato da Francesco Raho, coach che segue attentamente gli allenamenti delle giovanili della Bancatercas Teramo. Dopo aver disputato i campionati under 15/17/19, l'atleta potentino ha ben impressionato tanto da essere inserito nelle giovanili della Japigia Bari dove ha militato nel campionato juniores e in quello di serie D. La scalata è proseguita grazie

ai quarantotto punti segnati nel corso delle finali nazionali svolte contro la Lottomatica Roma, la Benetton Treviso e l'Assigeco Casalpusterlengo. In seguito Leonardo Mecca fu prelevato dal Melfi, allenato da Antonio Russo che incontrò l'atleta di domenica facendo firmare l'accordo tecnico ed economico. Russo diede ampie garanzie al cestista lucano di poterlo inserire nel ruolo di guardia, ma ben presto la destinazione del giovane talento aviglianese fu quella di cambio della guardia titolare. Le cose in terra federiciana non andarono per il verso giusto. Mecca fu contattato, mediante il suo agente Luca Scipioni dalla Moncada Agrigento e dal Porto Empedocle, squadra con la quale in questa stagione è stato capace di vincere il titolo under 21 contro l'Invicta Potenza a Reggio Calabria. Proprio in quella gara Mecca segnò 26 punti con 7/8 da tre. La vittoria contro i potentini ha spianato la strada al complesso empedoclino verso la finale, vinta nelle ultime giornate contro il Trecate e il Milano. Una soddisfazione tutta lucana, nella

Successo per la kermesse della Uisp

Leonardo Mecca

terra delle arance per il giovane cecchino aviglianese che dalla città di Emanuele Gianturco ha saputo far breccia nei cuori e nelle difese avversarie. f.menonna@luedi.it

Auto Adesso correrà con una Renault Clio e la sua Peugeot 205 sarà messa all’asta

Liuzzi ad una svolta anche per beneficenza MATERA - Il pilota materano, Salvatore Liuzzi, è pronto ad una nuova sfida. Sabato prossimo a Viggiano inizierà il campionato italiano rally e Liuzzi, dopo 5 anni, prenderà parte con potentissima Renaul Clio Williams. “Spero che la concessionaria Futura 3000 di Matera - ha spiegato Liuzzi - mi possa sponsorizzare visto che correrò con la marca della loro concessionaria. La mia vecchia Peugeot 205, invece, sarà messa all'asta. Il ricavato servirà ad aiutare una famiglia abruzzese”. Intanto Liuzzi è già all'opera per organizzare una nuova gara di Gimkana a Matera. La manifestazione è in programma per la fine di giugno sempre in piazza della Visitazione dove si è svolta la scorsa edizione. “La scorsa volta la Gimkana ha attratto un gran numero di spettatori, per la prossima edizione spero che gli imprenditori materani mi diano una mano più concreta dal punto di vista economico - ha concluso Liuzzi”. l.t.

“Sono emozionato -ha commentato a caldo Domenico Colucci- questa vittoria mi ha davvero dato un bello stimolo e la prossima settimana spero di poter fare ancora una gara così visto che ho ottenuto la wild card per correre nel mondiale” Giovanni Martemucci sport@luedi.it

La Peugeot 205 di Liuzzi che sarà messa all’asta per beneficenza

HA RISCOSSO grande interesse la manifestazione sportiva svoltasi domenica mattina presso la Piscina Comunale Michele Riviello di Parco Montereale, rientrante nella quinta edizione del trofeo Delfini del Sud, organizzata dalla Uisp Lega Nuoto, inserita nel Maggio Sportivo Potentino. A promuovere l'iniziativa il presidente della Lega Nuoto Basilicata, Rocco Ligrani. L'evento ha visto impegnati gli atleti dei 50 stile libero, dei 50 rana, dei 100 dorso, dei 10 farfalla, dei 20 stile libero e la staffetta 8 X 25 farfalla. Nella categoria ragazzi 50 SL il successo è andato a Roberto Colangelo, della Vultur Nuoto, Martina La Torre, della Marea Club si è aggiudicata la gara dei 50 Sl, Antonella Racioppi dell'Aquatica Pignola ha vinto la gara dei 50 Sl, nei 50 sl, maschile juniores l'affermazione è andata a Gennaro Lo Giudice della Marea Club, Willam Falaguerra del Vultur Nuoto si è aggiudicato la gara master, Ivan Oliviero dell'Aquatica Pignola ha vinto la gara dei 50 sl master, Bruno Santangelo della medesima società ha centrato l'affermazione nella categoria master 30, Arturo Semprevivo della Vultur Nuoto ha vinto la gara master 35, Donato D'Onofrio ha vinto la prova nei 50 Sl, Luciano Cerverizzo dell'Aquatica Pignola si è aggiudicato il titolo nei master 45, Giovanni Lissandrino ha primeggiato nella categoria master 50. Affermazione per Stefania Schirò della Vultur Nuoto nei 50 rana, primo posto per Ilaria Scuderi dell'Aquatica Pignola nei 50 juniores, Luana Spagnuolo, tesserata per la società di Pignola ha vinto la gara master 30. Antonello Racioppi ha trionfato nella gara master 40, Cosimo Caramia, dell'A.S.P. Nettuno ha vinto nella categoria juniores, Michele Puca, della Vultur Nuoto ha trionfato

nella classe assoluti, Sabino Nasca, della Vultur Nuoto ha vinto la gara ragazzi, l'atleta Gianvito Pace della Marea Club si è imposto nella categoria master, Francesco Ranieri, dell'Aquatica Pignola ha vinto il titolo nella categoria ragazzi, Antonio Biscione, della società pignolese, si è imposto nella categoria master, Vincenzo Sergio, della Marea Club, ha ottenuto il successo nella categoria master 40, Antonio Cicchella della stessa società ha bruciato la concorrenza nella categoria master 45, Angelo Racina ha vinto la gara juniores per la Vultur Nuoto, Luana Spagnuolo si è ripetuta nella master 30, Stefania Schirò ha vinto il titolo nella categoria ragazze, Antonio Sciota della Vultur Nuoto ha ottenuto il successo nella juniores. Primo posto per Giuseppe Di Benedictis della società vulturina nella categoria juniores, Altre affermazioni sono state ottenute da Donatello Romaniello, William Falaguerra, Amedeo Di Lucchio, Giuseppe Gerardi, Luciano Cerverizzo, Samuele Cicchello, Martina La Torre, Maria Teresa Giuliano, Stefania Cerullo. Le staffette sono state vinte dalla Vultur Nuoto, categoria assoluti e dall'Aquatica Pignola nella categoria master e ragazzi. f.menonna@luedi.it

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52 Sport


Ciclismo Quindicesima posizione per l’atleta della Ambra Cavallini Vangi

Viola, quattro tappe super Buona la prestazione al Giro della Toscana per il lucano POTENZA - Un “17esimo Giro delle Toscana” da ricorda per Michele Viola, lucano doc in forza al Team Ambra Cavallini Vangi. Nella categoria Juniores di ciclismo su strada è sempre difficile primeggiare contro atleti provenienti da tutta Italia e quando a battagliare ci sono anche atleti stranieri la musica non cambia. Michele Viola non ha sprecato niente è si è messo in luce nelle quattro tappe del Giro facendo vedere ottimi numeri e conquistando una quindicesima posizione nella classifica generale a 2'10” dal vincitore, il belga Gijs Van Hoecke (Avia Cycling Team). Nella classifica giovani, il talento lucano ha conquistato la terza posizione alle spalle dei due belgi Jasper Stuyven (Equipe Nationale Belge) e Quentin Van Heuverswijn (Team Wallonie). Viola, quindi, è stato il primo italiano nella classifica giovani. Le quattro tappe del Giro hanno messo in evidenza una superiorità forse troppo imbarazzante dei belgi sugli italiani. Già nella prima tappa, una fuga a sette andata a buon fine ha visto protagonisti un danese,

Michele Viola

un lettone e cinque belgi che hanno quindi occupato le prime sette posizioni sia nella classifica di giornata che in quella generale. A 1'34” dal vincitore della prima tappa, il danese Lykke Nielsen Jeppe (Festina), a regolare il gruppo compatto ci ha pensato lo scricchiolo lucano che ha centrato l'ottava posizione e l'onore di essere il primo degli

italiani a giungere sulla linea del traguardo. La seconda tappa ha visto il riscatto degli italiani grazie alla vittoria di Gianluca Remondi (Cycling Team Nizzoli) che si è imposto davanti a Alfonso Fiorenza (Arianno Rimor) e al compagno di squadra di Viola, Eugenio Bani terzo al traguardo. Viola ha, invece, tagliato il traguardo in ventiquattresima posizione con 36” di distacco. La terza tappa è stata vissuta sul filo dell'incertezza con una fuga a due di Nicolò Rocchi (Bianchi - Marchiol) e Martijn Debaene (Bel, Kon Balen Bc) giunti rispettivamente primo e secondo al traguardo con un vantaggio minimo di 4” su Eugenio Bani (Team Ambra Cavallini Vangi) ancora terzo. Per Michele Viola, invece, seconda ottava posizione in questo Giro della Toscana e, come Bani, con 4” di ritardo. Nella quarta e ultima tappa, corsa domenica, finalmente Eugenio Bani ha conquistato la vittoria in uno sprint all'ultimo respiro imponendosi davanti a Luca Olivieri (Castanese - Piemonte) e Salvatore Guastella (Libertas

Florida) mentre il lucano Viola ha terminato questa ultima frazione in ventitreesima posizione con lo stesso tempo del compagno di squadra.. La classifica generale non ha subito scossoni dopo la prima tappa. Vincitore del Giro è stato, quindi, il belga Gijs Van Hoecke (Avia Cycling Team) davanti a Jasper Stuyven (Equipe Nationale Belge) e al danese Lykke Nielsen Jeppe (Festina). Primo degli italiani è stato Eugenio Bani (Team Ambra Cavallini Vangi), settimo nella generale con un ritardo di 1'34”dal leader. Nella classifica dei Gpm la maglia come miglior scalatore è andata a Alfonso Fiorenza (Arianna Rimor) in virtù dei 28 punti conquistati nell'arco delle quattro tappe. La speciale classifica a punti è stata invece vinta da Eugenio Bani con i suoi 59 punti in virtù del doppio terzo posto e della vittoria nell'ultima tappa. Nella classifica a punti troviamo anche Michele Viola tredicesimo con 16 punti conquistati. Rocco De Rosa sport@luedi.it

Mountain Bike Ottima la sua prova a Cassano

Guida protagonista POTENZA - Un venerdì da ricordare per Saverio Guida (Team Baser) di Matera, quello appena trascorso per il bikers lucano alla gara di Mtb alla Prima Gran Fondo Foresta Mercadante a Cassano delle Murge (Ba). Il materano continua a tenere alto il livello dei lucani in gara conquistando la seconda posizione in assoluta nella prima partenza di giornata che ha visto al via atleti delle categorie Elite, Juniores e tutte le categorie amatoriali. Saverio Guida, oltre a conquistare il secondo posto nella classifica assoluta, si aggiudica il primato nella categoria amatoriale M2, davanti a Fortunato Dongiovanni (A.S.D. Bike Pioneers) e Fabio Di Rella (A.S.D. Racing Team Eurobike). Nella classifica generale, invece, si è imposto Francesco Nardelli (Ciclo Club Monopoli), che si è imposto anche nella speciale classifica amatoriale MT davanti a Ezio Pece (Team Corse Lucera) e Michele Bernardi (A.S.D. Pedali Roventi Lizzano). Sempre nella prima partenza, tra gli amatori M1 si è imposto Antonio Lovecchio (Cycling Team Con-

versano) davanti a Valerio De Simone (G.S. Ciclica Ecoprint) e Angelo Petruzzi (A.S.D. Casamassima); primo dei lucani è stato Berardino Guida (Re-Cycling Bernalda) giunto in sesta posizione con 2' di ritardo dal vincitore. Tra gli M2 da segnalare oltre la vittoria di Saverio Guida, anche la quarta piazza conquistata dal suo compagno di squadra, Marco Antonio Martielli. Tra gli M3 la vittoria è andata a Remigio Rinaldi (Team Corse Lucera) davanti a Gioacchino Bonomo (A.S.D. NRG Bike) e al materano Giuseppe Carmelo Porfido (Team Baser). Nella categoria amatoriale M4 Giovanni Gemmato (Team Cassano) ha conquistato la vittoria davanti a Vito Nicola Petrelli (Ciclo Club Monopoli) e Domenico Carparelli (A.S.F. NRG Bike); Lorenzo Passabì (Re-Cycling Bernalda) è stato il primo dei lucano conquistando la sesta posizione. Tra gli M5 vince, invece, Michele Partipilo (Team Fausto Coppi) davanti a Pasquale Radogna (A.S.D. Casamassima) e al compagno di squadra alla Fausto Coppi, Valerio Valeriano. Tra gli M6 ennesi-

Ciclismo, Convertini vince il trofeo città di Scanzano OTTIMA riuscita del trofeo ciclistico “Estetica Marcella coppa città di Scanzano”. Domenica scorsa, nella cittadina jonica il Bici Club Policoro ha organizzato, in collaborazione con il Comune di Scanzano e la Regione Basilicata, l'importante che ha visto la partecipazione di circa settanta ciclisti provenienti dalla Basilicata, Puglia e Calabria. Al primo dei sei giri in programma, hanno preso un leggero vantaggio sei corridori, poi al secondo giro il gruppetto si è ridotto a quattro (tra i quali anche l'atleta di casa, Domenico Ranù). Nella volata finale, però, ha avuto la meglio Antonio Convertini che è arrivato primo e si è aggiudicato il trofeo. “Un ringraziamento va a tutti coloro che hanno collaborato alla buona riuscita della manifestazione - hanno spiegato gli organizzatori; al

commissario di Polizia di Scanzano, ai Vigili Urbani, alla protezione civile, all'amministrazione comunale, all'Aer di Scanzano, al dottor Raffaele Palmieri e alla Regione Basilicata”. Questi sono stati i vincitori nelle varie categorie: Luigi Propato, Asd Castelluccese, nella categoria Master sport; Gaetano Colletta, Bici Club Policoro, nella master 1; Vito Palmisano, Locorotondo, nella master 2; Domenico Ranù, Bici club Policoro, nella master 3; Franco Ferraioli, Ciclo team Valnoce, nella master 4; Giuseoppe Latronico, Bici club Ferrandina, nella master 5; Giuseppe Serio, Bici club Policoro, nella master 6; Francesco Pisciotta, Matera, nella master 7; Giovanni Cetera, Taranto, nella master 8. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

ma vittoria stagionale per l'inossidabile lucano Tommaso Barbaro (Team Baser) che vince davanti a Domenico Favia (Team Fausto Coppi) e Bruno Puce (Ciclo Club Nociglia). Nell'ultima categoria amatoriale tra le W2 si è imposta Angela Pricci (Ciclo Club Monopoli). Tra gli Elite, invece, ha vinto Domenico Abruzzese (Sintesi Corse A.S.D.). Tra gli Juniores, infine, si è imposto Roberto Ferrante (A.S.D. Racing Team Eurobike). Nella seconda partenza che ha visto alla partenza gli atleti della categoria ESC, protagonisti indiscussi sono stati gli alfieri della Bikeexplore Team Santeramo che hanno conquistato la prima piazza con Stefano Ninni, la terza posizione con Maurizio Delli Santi. A completare il podio, in seconda posizione si è classificato Antonio Vinciguerra (Escursionista). Nella terza partenza riservata ai Promo, la vittoria è andata a Martino Carriero (Team Bike Martina Franca), seconda posizione per Roberto Bolognino (Team San Pietro Vernotivo). r.d.r.

Ciclismo Undicesimo posto

Trotta brilla alla Ciociarissima POTENZA - Ancora Alessandro Trotta (Bedogni Natalini Gr Praga) a portare avanti i lucani nella categoria Under 23 di ciclismo su strada. L'undicesima posizione nella classicissima “La Ciociarissima” conquistata dal lucano mette in risalto le ottime capacità e potenzialità del ventitreenne lucano. I primi hanno avuto un passo superiore al lucano che dopo un inizio di stagione travolgente sta tirando un po' il fiato in vista dell'estate. Erano centoventitré corridori al via, in rappresentanza di venti squadre diverse, quattro provenienti dalla toscana, sei dalla Toscana, quattro dall'Abruzzo, due dalla Lombardia e poi rappresentanze da Piemonte, Veneto, Campania e Lazio. Presenti alla gara anche Renato Di Rocco, Presidente FCI e Bruno La Pietra, assessore allo Sport del comune di Sora (Fr). La gara parte subito fortissima e già dopo dodici chilometri dal via vanno in fuga tre atleti che guadagnano subito mezzo minuto sul gruppo. Al chilometro venticinque diventano sette al comando che di comune accordo arrivano a guadagnare quasi quattro minuti sul gruppo. Fino al chilometro cento di gara il vantaggio resta in alterato ma dal gruppo provano ad evadere altri uomini ma la Bedogni Natalini chiude ogni altro tentativo di fuga. Subito dopo il chilometro centodieci il vantaggio dei battistrada comincia a scendere inesorabilmente prima a 3'20” al terzo passaggio da Sora, poi a 2'15” al quinto passaggio. Con una sola tornata ancora da percorrere i giochi potrebbero essere già fatti ma purtroppo per i fuggi-

Alessandro Trotta

tivi c'è ancora da affrontare l'asperità più dura di giornata, l'ascesa della Portella. È proprio questa ascesa a mettere in risalto delle doti di Trotta che recupera tutto il divario ai suoi avversari sul GPM ma gli mancano però le forze di una volata per piazzarsi tra i primi dieci della classifica. A vincere è il dominatore di questo inizio 2009, Paolo Ciavatta (Team Monturano), alla sua quinta affermazione stagionale, che si impone davanti a Yaroslav Marycz (Team Viris Vigeano) e Alexander Filippov (Team Lupi Sammarinese). Gli atleti in gara hanno percorso i 165 chilometri di gara in 3h55'01” alla media di 42,128 km/h. Per Trotta si tratta dell'ennesimo piazzamento stagionale che lo ripaga parzialmente dei tanti sacrifici e dei tanti sforzi per continuare a coltivare la passione delle due ruote e sperare in un salto tra i professionisti nel più breve tempo possibile. r.d.r.

Calcio a 5 A Venosa vince la “Mens sana in corpore sano”

Chiuso il torneo scolastico VENOSA - Nei giorni scorsi è stato portato a termine dal Liceo Classico “Quinto Orazio Flacco” l'undicesimo torneo interclassi di calcio a 5 riservato alle classi ginnasiali e liceali dell'Istituto venosino. Per tre settimane sei squadre composte dalle classi: IV A, V A, II A, III A, IV C E III B presso la palestra “Esseddisport” di contrada Vignali si sono date “battaglia” per contendersi l'undicesimo trofeo “mens sana in corpore sano”. Come consuetudine ad organizzare il torneo sono stati i ragazzi della II A, Marco Gammone e Giuseppe Pica, Piersavino Gammone, Rocco Di Pompa, Antonio e Giuseppe Perrotta e Paolo Nardulli, portiere prelevato dalla I A, gli stessi a vincere il torneo battendo in finale la classe III B per sette reti a tre, in una partita combattuta soprattutto nel primo tempo, conclusasi su due pari. Poi è prevalsa la maggior precisione nelle conclusioni da parte della II A e la sua panchina lunga, favoriti anche dall'infortunio subito dal giocatore più pericoloso della III B, Angelo Di Palo, un

giocatore di C2, costretto ad abbandonare anticipatamente il campo, per cui questa classe è rimasta con solo cinque giocatori. Protagonista Michele Santarsiero, un vero costruttore, gladiatore e sempre decisivo in ogni intervento in campo. Mentre dall'altra parte non sono bastate le buone prove del portiere saracinesca Luigi Di Nella, giocatore del Palazzo di C 1 e di Simone Zito e Zuccaro. Da cornice alla finale disputata lo scorso 24 aprile, presso il campo di calcio a 5 dell'Immacolata, c'era tutto l'istituto a prendere parte a questa giornata sportiva. Da tanto tempo non si respirava aria di sport al Liceo Classico di Venosa, dati i problemi di una mancanza di una struttura sportiva idonea, dove i ragazzi possano svolgere una normale lezione di educazione fisica. Premiazione per la prima con coppa e medaglie e la seconda e terza con medaglie. Avvicinati gli organizzatori, hanno riferito: “Le partite sono state seguite fin dall'inizio da tifosi di tutte e cinque le squadre iscritte. Alcune partite non sono state equili-

brate ed il risultato finale terminava sempre con il massimo scarto. Ringraziamo la scuola per il sostegno economico dato per la realizzazione e la riuscita del torneo, la società sportiva, Palaessedisport per il campo concesso e lo “sconto” fatto. Un elogio alle due finaliste che sia durante la finale che al termine della stessa hanno dimostrato con il loro comportamento che il calcio non è solo agonismo esasperato, ma anche fair-play, rispetto dell'avversario e, soprattutto, divertimento”. Lorenzo Zolfo sport@luedi.it

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Sport 53

Martedì 5 maggio 2009


LOTTO&CONCORSI

Rubriche Martedì 5 maggio 2009

DAMA

Centrati tre ambi e un estratto con le nostre previsioni

Bari e Cagliari, cadenza 6 di GIOIA GASPARINI PRIMA estrazione di maggio e prima caduta di un numero capolista. Dopo 62 assenze, infatti, con l'uscita di scena del 14 si è sfaldata la coppia leader di Torino costituita con il 59 che continua a guidare la ruota piemontese con 62 assenze. Altri ritardatari che ormai non possono più considerarsi tali sono il 49, decimo di Firenze ricomparso dopo ben 40 turni, il 6 sesto di Genova pescato dopo 58 assenze, la coppia 70 e 7 quarto e ottavo di Milano sortita dopo 68 e 47 ritardi, l'84 quinto di Venezia uscito di scena dopo 51 turni a vuoto Immutata la top-five dei grandi assenti. Davanti a tutti c’è il 27 leader di Milano e unico "centenario" a quota 109 assenze, seguito dal 15 di Venezia con 98 assenze, dalla coppia 19 di Cagliari e 57 di Roma con 97 ritardi e dal 37 di Firenze con 90 ritardi sulle spalle. Due gli ambi a valenza doppia sortiti: 44-50 uscito a Bari e Torino, 44-84 estratto a Bari e Venezia. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno di figura 7 (7-3470) e il terno della decina del 30 (3334-38) a Milano, il terno di controfigura 6 (28-50-44) a Torino, il terno di cadenza 4 (24-44-84) a Venezia, l'ambo gemello 11-33 a Roma. NAZIONALE. La cadenza 8 con la serie 38-48-68-78-88 e la decina 71/80 con la serie 73-74-76-77-80 sono interessanti per ambo e terno. Previsione speciale 20-87 per estratto ed ambo. BARI. Per ambo non dovrebbero farsi attendere a lungo la cadenza 6 con la cinquina 16-26-36-56-76 e la controfigura 1 con la serie 23-34-56-6789. Previsione speciale 14-84 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo non escludete dal gioco la cadenza 6 con la serie 1626-36-56-86 e la figura 9 con la serie 18-27-45-63-81. Previsione speciale 16-45 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo prendete in considerazione la cadenza 7 con la serie 17-37-47-67-77 e la figura 8 con la combinazione 26-44-53-7180. Previsione speciale 47-74 per estratto ed ambo GENOVA. Centrato l'ambo 23-43 che avevamo consigliato con la cadenza del 3. Per ambo segnaliamo la cadenza 0 con la serie 20-40-60-7080 e la figura 3 con la serie 3-12-2139-48. Previsione speciale 5-67 per

37 22 19 37 16 27 42 27 57 59 15 estratto ed ambo. MILANO. La cadenza 2 con la serie 2-22-42-62-72 e la figura 6 con la cinquina 6-24-33-51-60 sono ben predisposte per l’ambo. Previsione speciale 27-43 per esiti di estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la figura 3 con la serie 3-12-30-57-66 e la decina 31/40 con la cinquina 31-32-37-38-40. Previsione speciale 9-78 per estratto ed ambo. PALERMO. Sia la cadenza 4 con la serie 24-34-44-64-84 che la figura 7 con la cinquina 43-52-61-70-88 offrono buone prospettive per ambo. Previsione speciale 2-39 per estratto ed ambo. ROMA. Vinto l'estratto con il 2 della previsione speciale. Per ambo segnaliamo la cadenza 8 con la combinazione 28-38-58-68-78 e la figura 5 con la serie 32-41-50-68-77. Previsione speciale 35-79 per estratto ed ambo. TORINO. Centrato l'ambo 14-44 che avevamo proposto con la cadenza del 4. Per ambo la cadenza 2 con la cinquina 12-42-52-72-82 e la figura 6 con la serie 15-24-42-51-60. Previsione speciale 9-24 per estratto ed ambo. VENEZIA. La cadenza 5 è statisticamente interessante, per ambo e terno date fiducia alla serie 15-35-45-

68 80 97 90 78 109 75 85 97 62 98

58 25 72 47 77 43 87 57 15 4 77

43 77 89 75 77 82 61 69 73 60 86

81 76 21 18 9 48 53 88 44 24 73

47 81 8 52 35 68 62 46 50 52 61

39 67 78 60 67 61 57 51 49 49 61

65-75. In alternativa considerate la figura 6 con la serie 15-24-33-4278. Previsione speciale 15-45 per ambo e ambata. TUTTE. Vinto a Torino l'ambo 2850. Le terzine da giocare prevalentemente per ambo: 55-59-73, 2-1049, 23-35-89, 2-29-65, 26-53-78

Pronostico concorso n. 54 (del 05/04/2009) 13 24 25 44 57 64 71 78 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 81 85 88 90 3 55 64 82 1 86

PREVISIONI

Frequenza 130 130 130 129 127 127 126 125 124 124

Numero 60 49 8 76 80 41 68 35 73 56

Ritardo 40 38 36 36 35 30 29 28 28 27

di PASQUALE GRANDE

Le Tavole di Rutilio Benincasa ESTRAZIONE DI MARTEDI’ 5 maggio 2009 Roma e Tutte 5, 89, 72, 83, 29, 38 Napoli, Firenze e Tutte 3, 87, 70, 81, 27, 36 ESTRAZIONE DI GIOVEDI’ 7 maggio 2009 Roma e Tutte 7, 1, 72, 85, 31, 40 Napoli, Firenze e Tutte 5, 89, 72, 83, 29, 38

UNIDICI RUOTE

di FRANCESCO SENATORE

Giochi studenteschi, la finale interregionale LA DAMA è stata la protagonista indiscussa di una sana competizione sportiva presso il Dlf di Reggio Calabria. Infatti, lo scorso mese di aprile, duecentodieci studenti di Primo e Secondo grado, per un totale di settanta squadre rappresentative di diciotto istituti scolastici, si sono divertiti e cimentati in un torneo relativo alla finale interregionale dei Giochi Sportivi Studenteschi (Calabria-Sicilia), finalizzato alla qualificazione ai GSS Nazionali di Dama Italiana e di Dama Internazionale, che si terranno a Cattolica dal quattordici al diciassette maggio. La massiccia partecipazione di tanti giovani appassionati dello sport del cervello è il frutto dell'impegno e dalla passione di docenti, della provincia e delle città, che hanno creduto in questo progetto e che hanno onorato il corso di formazione tenuto nel mese di ottobre presso la sede del Coni regionale. Anni di lavoro di sensibilizzazione allo “Sport della Mente” da parte dello staff tecnico della Fid reggino hanno dato finalmente i frutti sperati. La qualità delle

40 72 87 63 70 74 57 54 62 54 62

Le previsioni sono state ricavate utilizzando le 19 Tavole del lotto ideate da Rutilio Benincasa, astrologo e cabalista cosentino vissuto a cavallo dei secoli XVI e XVII, e autore del famoso Almanacco perpetuo. Le sestine di numeri che proponiamo possono essere giocate tali e quali, sulle ruote indicate, oppure sviluppate con sistemi a piacimento dei lettori. Consigliamo, inoltre, di tentare la sorte anche al SuperEnalotto, gioco direttamente connesso alle estrazioni del Lotto. Buona fortuna!

di MARIA D’AUTUNNO

Gli ambi di maggio IL gioco dell’ambo secco risulta essere il più seguito da parte di tutti gli appasionati del gioco del Lotto. Nel “Magico” mondo dei 90 numeri del lotto esistono delle combinazioni particolarmente “fortunate” abbinate ai vari mesi dell’anno. Le coppie di ambi più uscite nei vari mesi di Maggio, si possono giocare su tutte le ruote, o su ruota di preferenza per ambo e sorti superiori, per tutto il corso del mese MESE DI MAGGIO 90 - 27

Foto di gruppo per i partecipanti A destra: Cogliandro e Crucitti col presidente del Coni Praticò

prestazioni, l'assiduità nell'applicazione da parte degli atleti hanno, infatti, inorgoglito gli istruttori federali Tito Cogliandro e Demetrio Crucitti che prodigano instancabilmente con dedizione e passione allo scopo di trasmettere sani valori e l'amore per uno sport nobile. Le partite sono state scandite da rispettose strette di mano, da diligenza e correttezza comportamentale registrate dal Direttore di gara Giorgio Ghittoni. Salvatore Laganà e Giuseppe Ventura

hanno collaborato nella gestione del torneo con un programma informatico di ultima generazione (Kosmos), che ha garantito trasparenza nei risultati oltre ad una elaborazione rapida ed esatta dei dati trattati. La premiazione, alla presenza dei genitori degli atleti e del Presidente del Coni Regionale, Mimmo Praticò, è stata l'ultimo atto di questa kermesse dedicata alla disciplina della mente. Il presidente ha voluto onorare tale manifestazione ed ha ringra-

ziato pubblicamente l'organizzatore, il Delegato Regionale Tito Cogliandro per il notevole coinvolgimento e per i risultati conseguiti. Ha inoltre ufficializzato la nomina di “Tito” nella giunta del Coni Regionale. Il luccichio delle coppe, il tintinnio delle medaglie, qualche volto triste e tanti sorrisi hanno segnato la fine di un'altra avventura, che ha visto prevalere le squadre reggine (sette titoli su otto) rispetto alle squadre provinciali e siciliane.

15 - 61 79 - 66 27 - 42 90 - 17 62 - 27 56 - 12 11 - 67 Per informazioni e chiarimenti telefonare 3488024342 da martedì a sabato dalle 17 alle 18.30 o dopo le 21,30. Troverete le mie tecniche su BancoLotto di Maggio.

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Martedì 5 maggio 2009

IX Edizione del Premio internazionale Rosa Ponselle

Il percussionista premiato dalla giuria e dalla stampa

Il trionfo di Losciale di LUCIO MARCONI MATERA - Ha vinto un percussionista. Leonardo Losciale, al quale è toccato anche il premio della stampa, é il trionfatore del Premio Rosa Ponselle 2009. Secondo premio ex aequo al trombonista Rodolfo Bonfilio e al soprano Maria Meerovich. Terzo premio al soprano Park Youn Min. Sono venuti in tanti a Matera, da ogni parte d'Italia e dall'estero (Russia, Corea, Montenegro, Brasile), per partecipare al concorso musicale promosso dal Lams, sicuramente attratti dalla celebrità che questa città d'arte gode in tutto il mondo, ma soprattutto dalla serietà, dal rigore artistico-organizzativo che l'iniziativa ha saputo costantemente esprimere sin dal suo esordio nelle sfere concorsuali nazionali, avvenuto nell'ano 2000. Caratteristiche e ulteriori finalità sostanziano con maggiore incisività l'attuale IX edizione. Il concorso ha intanto ottenuto il patrocinio e il sostegno del Ministero per i Beni e le attività culturali, a collaborazione del Conservatorio di musica “Duni”. Ha aggiornato e affinato le sue strutture tecnico-organizzative e ampliato le componenti di esame del giudizio, proponendosi quale complesso operativo, moderno, attivissimo, sostenuto, incentivato con passione, amore, sensibilità, competenza dal suo infaticabile presidente Giovanni Pompeo, prestigioso musicista. I 250 concorrenti si sono esibiti davant alle giurie tecniche dal 23 al 26 aprile. I giudizi complessivi espressi si assestano su posizioni di elevata professionalità e si concentrano in attestazioni di eccellenza per i dieci finalisti. Al galà,

nell'Auditorium Gervasio, si è assistito a straordinari concerti che hanno entusiasmato il folto pubblico presente. Con un suono sollevato a mitica dimensione la flautista Chiara Sabia ha eseguito il movimento allegro -maestoso del Concerto in sol maggiore Kv 313 di Mozart, mostrando grazia e scioltezza. Di elevata formazione professionale si è dimostrat il clarinettista Patrick Gull che ha regalato al pubblico una incisiva interpretazione dela brano “Introduzione tema variazioni” di Rossini, esaltando la pura gaiezza di questo grande compositore. Estrose e colorite le “Variazioni su un tema rococò” in la maggiore, op. 33 di Tchaikovsky, la cui purezza di linee è stata abilmente evidenziara dalla violoncellista Francesca Fiore. Agile, poderosamente vibrante il percussionista Leonardo Losciale, impegnato nell'eseguire brani veri e propri fuochi d'artificio. Coinvolgenti si sono, po, espresse le dolcezze del brano “Souvenir” di Solotarev esaltate con artistica puntualità dall'ottimo fisarmonicista Pasquale Barberio. Nutrita sostanza espressiva nell'interpretazione del celebre “Mephisti Waltz n.1” da parte del pianista Matteo Biscotti e sicura abiltà riservata ai passi virtuosistici più impegnativi di questa brillante tessitura. Dal trombonista Rodolfo Bonfilio, interprete raffinato del delizioso “Concertino per trombone e orchestra” op. 4 di David, sono emerse doti e sensibilità di alto livello. Nel settore del canto lirico hanno ottimamente figurato il soprano russo Maria Meerovich, voce pastosa ed espessiva, che ha eseguito l'aria da camera “Ridente la

di NUNZIO LONGO MATERA - Una rassegna di diciotto graziosi brani musicali di variegato genere, dedicati alla vergine Maria, è stata presentata dall'associazione MariArte presso l'Auditorium “Roberto Gervasio” di Piazza Sedile di Matera in presenza di un folto pubblico e con il patrocinio del Comune dei Matera. “I cori nel cuore di Maria” formati da “Coro Musica In”, “Teenchorus”, “Insieme per caso” di Baronissi (provincia di Salerno) diretti dal maestro Biagio Capacchione, “I Giovani per la pace” di Serino (in provincia di Avellino) e Salerno diretti dal maestro Antonella Colangelo, “Amici di Gesù e Maria” di Salerno diretti dal maestro Sandro Santelmo, “Hirpini Cantores” di Avellino diretti dal maestro Carmine D'Ambola, il Coro Polifonico Santa Sinforosa di Roccadaspide (Salerno) diretti dal maestro Sabina Martiniello si sono esibiti in melodie polifoniche a

g

calma” di Mozart, eccellendo poi nella “cavatina” “Robert toi j'aime” dal IV atto dell'opera di Meyerbeer. Nel capolavoro di Offenbach “I racconti di Hoffman” si è plasticamente cimentata la coreana Young Min Parch, mentre il tenore coreano Choi Kwag Hyun ha dato interpretazioni sostenute, sobrie e misurate del celebre “Lamento di Federico” da “Aresiana” di Cilea e della romanza “Dei miei bollenti spiriti” da Traviata di Verdi. Puntuali le collaborazioni dei pianisti accompagnatori Fabio Silvestro, Claudia Minieri, Vanessa Soggiu, Vincenzo Cicchelli. cultura@luedi.it

Arte e solidarietà “You& Us” per aiutare l’Abruzzo POTENZA si mobilita per l'Abruzzo attraverso l'arte, nella serata di solidarietà “You&Us” che si svolgerà giovedì , a partire dalle ore 20,30, presso il Teatro 2 Torri, con il patrocinio del Comune di Potenza e del Comitato Regionale Basilicata della Croce Rossa Italiana. Per l'occasione Franco Cen-tola, promotore della manifestazione, ha chiesto la collaborazione di diversi artisti locali che parteci-peranno gratuitamente alla serata. Ad un mese dal terribile terremoto che ha colpito la provincia dell'Aquila e a quasi 30 anni dal sisma che ha devastato la nostra terra, la musica e l'arte della Lucania si metteranno al servizio della beneficenza. Madrina della serata sarà Nadia Grey, che già nei giorni scorsi ha dato un contributo alla causa, mettendo all'asta l'abito indossato in occasione della presentazione della sua biografia, “I miei piccoli geni”; accanto a lei, un ospite d'onore, Peppino Centola del famoso trio comico potentino, La Ricotta. La serata si aprirà con l'esibizione di Mauro Savino che darà vita alla performance “Se

un giorno telefonandoti”, un monologo su testo della poetessa Stefania Bufano. A seguire, tanta buona musica made in Basilicata: saliranno sul palco i Karac and wood's bumb, i Bandog e i Musicamanovella. L'arte diventerà un importante strumento di aiuto: teatro, musica, ma anche fotografia, pittura e video. Mentre sul palco si alterneranno i giovani artisti, sarà possibile visitare diverse mostre allestite per l'occasione, a partire dal White Cube Basilicata, piccola galleria d'arte contemporanea di un metro quadrato, gestita dall'Associazione Amnesiac Arts, che conterrà le opere di Massimiliano Lacertosa. Esporranno anche i fotografi Michele Lotito e Isabella Pippa, mentre per la pittura saranno presenti Mariagrazia Montesano e Remo Bevilacqua, che metterà in vendita un suo quadro. In mostra, inoltre, le tavole realizzate dagli Effetti Collaterali Comics. Durante la manifestazione sarà proiettata una selezione di video curata da Silvio Giordano dell'Associazione Cartoons.

Il concerto

In scena “I cori nel cuore di Maria” Iniziativa di MariArte nei Sassi cappella. Hanno dato un tocco di classe alla manifestazione i vocalist Desirée Colangelo, Rocco Sugar, il soprano Anna Pietrafesa ed il fisarmonicista Paolo Forte, accompagnati dall'orchestra “MariArte”. Anima di questa unica e sentita manifestazione artistico-spirituale è stata la materana violinista Antonella Colangelo. L’artista vive, da molti anni,

in Campania e, a margine del concerto dei cori sul palcoscenico dell’Auditorium del conservatorio c'illustra l'associazione MariArte. «MariArte, associazione musicale ispirata a Maria, è una mia creatura, nata nel 2005, con il coro “I Giovani per la pace” e l'orchestra “Mariarte” - afferma Colangelo - Nel 2008 è nato il gran coro “I cori nel cuore di Maria”, una collaborazione con

diversi cori della regione Campania. Colgo l'occasione per ringraziare gli artisti di MariArte perché danno lustro alle nostre iniziative. I l soprano Anna Pietrafesa sempre disponibile, i vocalist Rocco Magnante e Desiré Colangelo ed il fisarmonicista Paolo Forte ci regalano sempre momenti indimenticabili. Gli artisti del gruppo offrono la propria professionalità, con il fine di sostenere la missione di Padre Bepy Berton - Sierra Leone e suor Fernanda Pellizzer Nord Uganda per il disarmo dei bambini soldato. Lo spirito associativo cementa l'intento caritatevole rafforzando l'identità degli associati che cantano e suonano insieme con la consapevolezza di fare bene il proprio lavoro. I membri dell'associazione sono impegnati in un cammino spirituale per servire la società con le proprie capacità». cultura@luedi.it

Carnet “Arte in transito” a Potenza POTENZA -Sta per prendere il via “Arte in Transito. Paesaggio urbano e arte contemporanea”, progetto ideato e curato dall’Associazione Basilicata 1799, promosso dalla Regione Basilicata e dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, in collaborazione con gli incontri internazionali d’arte di Roma ed il Comune di Potenza. L’organizzazione generale è affidata alla Noeltan Film di Potenza. Da maggio a settembre Potenza vivrà un’esperienza artistico - culturale. I luoghi pubblici, i quartieri storici, ma anche quelli periferici diventeranno luoghi in cui l’arte contemporanea entrerà in stretta relazione con i cittadini, con le diverse architetture e con il differenziato paesaggio urbano. Sono previsti, oltre le installazioni site specific, anche workshop, momenti di riflessione teorica, e spettacoli di grande suggestione. Il progetto si presenta molto articolato, sei infatti saranno le sezioni: Arte in transito, Learning cities , Narrazioni urbane, Attenzioni, Danza e paesaggio urbano, L’occhio e lo sguardo. cultura@luedi.it

“Potentialità” chiude tra piano e violino

POTENZA - Cala il sipario sulla rassegna musicale Potentialità, il Conservatorio per il territorio promossa dal Gesualdo da Venosa. Stasera, alle 20.30, nell'Auditorium concerto con il duo Riccardo Bonaccini (violino) e Giulio De Luca al pianoforte. I vari appuntamenti con la musica hanno voluto impegnare, e non a caso, gli studenti coinvolti in tali attività spesso accanto ai loro insegnati, «per compiere esperienze professionali nuove e di verificare direttamente sul campo, davanti al pubblico, il livello di maturità tecnica e musicale raggiunta». Una edizione, dunque, che è stata caratterizzata da un nutrito e variegato numero di concerti, con programmi di nusica sacra e profana. Dal recital pianistico a formazioni cameristiche con concerti di mattina nelle scuole e concerti pomeridiani e serali che testimonia la notevole vitalità dell'Istituzione.

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Cultura&Spettacoli


di NUNZIO LONGO MATERA - “La Contadina astuta” di Gian Battista Pergolesi operina settecentesca in forma scenica per cantanti e orchestra, quarto appuntamento della Città dei Sassi Opera Festival, è andata in scena mercoledì scorso presso l'Auditorium “Gervasio” di Piazza Sedile a Matera, con il patrocinio dell'Associazione “Lucania Arte Teatro”. Interpreti nel ruolo di Scintilla - Anna Maria Sarra, di Don Tabarrano Maurizio Leoni, di Corbo Yoon Yoosang e di Lucindo - Vito Pentasuglia. Regia ed anima dell'evento il maestro Enzo Di Matteo. La vicenda ruota attorno alle maldestre imprese truffaldine di Don Tabarrano che, da pessimo ladro qual è, tenta invano di imbrogliare Scintilla. L'uomo, camuffato da corsaro Lucindo, riesce a scappare. Don Tabarrano, informato da Corbo, si tradisce dal tono di voce e viene smascherato e braccato dall'astuta Scintilla. La situazione si ribalta a favore della ragazza che prende i gioielli di don Tabarrano. I due finiscono per giurarsi eterno amore. Anna Maria Sarra, ventenne soprano lirico, è particolarmente portata per questo repertorio. Ha conseguito lo scorso anno il diploma in Canto presso il Conservatorio “E. R. Duni” di Matera. Ha debuttato e vinto il concorso di canto lirico “Franco Alfano” presso il teatro Chiabrera di Savona. Si è esibita, con notevole successo, in numerosi teatri italiani. L'orchestra da Camera “E. R. Duni” di Matera, diretta da Alfredo Cornacchia, è formata da Violini I Sacco Francesco e Sacco Vita Patrizia, violini II Ambrosecchia Ciriaca e Cape-

Martedì 5 maggio 2009

L’operetta

“Una contadina astuta” da applausi

Un momento dello spettacolo

ce Marilena, viola Losignore Anna Maria, violoncello Loiudice Giovanni, contrabbasso Grassi Gabriele, oboe Lombardi Lisael, corno Rocco Lacanfora e cembalo Carmine Catenazzo. «Il testo rappresenta il canovaccio di alcune situazioni tipiche del teatro comico italiano. - spiega Di Matteo - Questa è una produzione tutta materana con il soprano Anna Maria Sarra talento, con voce estesa e bel suono. In molti l'acuto viene urlato, invece deve essere gradevole. Abbiamo ospitato il valente baritono Maurizio Leoni bolognese, docente di Canto presso il Conservatorio “G. da Venosa” di Potenza». «Fine ultimo degli spettacoli è divertire, non scegliere la televisione, ma il teatro. - afferma Leoni - Il teatro è finzione vera. La televisione, acerrima nemica, è finzione subdola e fa credere alla gente che la realtà di vita sia quella dello schermo. Il teatro è finzione palese e fa discernere la finzione. Nel teatro c'è tradizione, lavoro, fatica ed energia. Il pubblico non sceglie il programma televisivo». «Interpreto un personaggio simpatico. - asserisce Sarra - Dal punto di vista scenico ci sono state alcune difficoltà, perché dinamico. Sono molto emozionata, perché sono conosciuta. Il mio obiettivo è fare bella figura, divertirmi e far divertire. La strada è lunga ed in salita perché ci sono tanti cantanti. Non ci sono soldi, la concorrenza è acerrima e bisogna cercare di essere il numero uno. Bisogna sapersi vendere. Ci vuole tanta professionalità e carattere, la voglia di studiare continuamente, organizzarsi nell'apprendimento. Bisogna fare in fretta, nessuno ti aspetta». cultura@luedi.it

Cultori d’arte russi alla scoperta di Matera

I Sassi vanno ad Amburgo MATERA - Dopo gli incontri di Madrid, e la presentazione delle Grandi Mostre alla Stony Brook University di New York, il Circolo Culturale La Scaletta di Matera varca nuovamente i confini nazionali per raccogliere l'invito dell'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. Il prossimo 6 maggio, infatti, all'interno della Settimana Europea 2009, si terrà la conferenza su "Le abitazioni dei Sassi di Matera" a cura di Nicola Rizzi - presidente del circolo - e Maria Teresa Cascione - componente del consiglio direttivo. La relazione si avvarrà della traduzione di Marcello Padula. Il circolo materano, impegnato da cinquant'anni nella promozione e tutela dell'ingente patrimonio cultura-

le custodito nella città dei Sassi e nel territorio circostante, è sovente convocato da importanti operatori culturali istituzionali, interessati ad accrescerne la conoscenza ed a favorire la tenuta di stabili relazioni. E mentre la delegazione materana parte alla volta della città Anseatica, un gruppo di dodici cultori d'arte, provenienti dalla Russia, è giunta a Matera per seguire le lezioni di disegno nel laboratorio della "Scuola di Grafica di Via Sette Dolori", tenute dai professori Angelo Rizzelli e Vittorio Manno. Le sessioni saranno alternate a vari incontri culturali, e ad escursioni nei più importanti siti archeologici dell'area jonica e nei principali centri della provincia di Matera.

Il soggiorno del gruppo si protrarrà per dodici giorni, fino al prossimo 15 maggio. L'esperienza dimostra che alimentare la domanda di turismo culturale è possibile, a prescindere dall'ubicazione delle risorse artistiche, storiche, architettoniche ed antropologiche; occorre soltanto fissare solidi criteri di qualità dell'offerta, in grado di competere degnamente con il resto del mondo, e certificare l'autenticità del patrimonio fruibile. cultura@luedi.it

MUSICA

Francesco Milillo con le due insegnanti Gabriella Scalise e Grazia Di Michele

Francesco Milillo unico talento lucano al Campus di Paestum MATERA - C'era anche la Basilicata al “Campus dello Spettacolo Lab 2009”. La rappresentanza è avvenuta tramite il giovane talento materano, Francesco Milillo. Tanta l'emozione al ritorno dal Campus, che si è tenuto a Paestum dall’1 al 3 maggio, il tutto alla presenza di Grazia Di Michele e Gabriella Scalise, insegnanti di “Amici” , il fortunato format televisivo di Maria De Filippi. «La partecipazione al Campus è stata di ottimo livello, 60 ragazzi da tutt'Italia - raccontano i genitori del giovane talento - tra i quali Francesco, il più piccolo per età ed unico lucano invitato. Francesco ha partecipato perché invitato direttamente dalla responsabile di produzione Maria Misiano. Questa è la quinta edizione del Campus». Al termine dei tre giorni di grande impegno e studio, il nostro cantante, Francesco, è stato notevolmente apprezzato «per la sua grande musicalità, l'intonazione, la padronanza del palco e la sua accattivante simpatia che riesce a coinvolgere il pubblico» - hanno dichiarato gli organizzatori. Scalpore ha suscitato il suo particolare timbro di voce che a detta delle due note insegnanti,

considerata la sua giovanissima età esprime «una timbrica vocale molto matura che lascia meravigliato l'ascoltatore». Pareri favorevoli a raffica. Persino dal maestro Angelo Valsiglio. Il maestro è produttore discografico e talent scout niente di meno che di una star del pop del calibro di Laura Pausini (di cui è anche compositore di successi tra i quali “La solitudine”, ”Strani amori”, “Non cè”), di Ivana Spagna (“Gente come noi”), Mia Martini, Eros Ramazzotti, Fiordaliso e Anna Oxa. Valsaglio ha espresso notevole apprezzamento e molto interesse, invitando Francesco «fin da ora al prossimo Campus dove ospite di pregio sarà Mara Maionchi, nota talent scout di X Factor», trasmissione di voci emergenti di Rai Due. Dallo scorso carnevale di Putignano dove si è classificato primo al primo “Festival dei birichini” - diretto da Cino Tortorella con il coordinamento dell' associazione "La Casa di Mago Zurlì" a Paestum. Tanti i successi che attendono il piccolo Francesco, di soli quattordici anni, ma con una passione e talento canoro unico, per l'orgoglio non solo della famiglia Milillo. cultura@luedi.it

L’INAUGURAZIONE

Con Tagliaferri “L’arte oltre la vista” Le opere dell’unico scultore al mondo non vedente in mostra a Potenza di MARIA ANNA FLUMERO POTENZA - Felice Tagliaferri in Basilicata con “L'arte oltre la vista”. Al via oggi a Potenza - alle ore 17.30 - la mostra di Tagliaferri, unico scultore al mondo non vedente. Gli elaborati rimarranno visitabili fino presso il Museo archeologico provinciale fino al 9 prossimo maggio - dalle ore 9 alle 13, dalle 16 alle 19. L' esposizione di Tagliaferri, direttore della “Chiesa dell'Arte”, scuola di arti plastiche di Bologna è stata promossa in occasione del “Maggio potentino” dall' Anpvi (Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti), in collaborazione con l' Assessorato alla Cultura della Provincia di Potenza, il consiglio regionale di Basilicata e il Comune di Potenza.

Durante la cerimonia di inaugurazione l' artista realizzerà un'opera. Tagliaferri è uno scultore non vedente - affetto da cecità dall'età di quattordici anni - assurto per le sue abilità artistiche a notorietà nazionale ed internazionale. Le sue creazioni sono sculture non viste che prima nascono nella sua mente e poi prendono forma attraverso l'uso sapiente delle mani, guidate da incredibili capacità tattili. Pugliese di nascita ed emiliano di adozione, l'artista si destreggia fra diversi materiali e per la sua arte utilizza creta, marmo, legno e pietra. «Ho iniziato a scolpire nello studio del professore Nicola Zamboni nel 1997 - si legge sul sito ufficiale della Cooperativa Sociale “Nazareno”, che organizza da ben 11 anni il Festival

Internazionale delle Abilità Differenti - e frequento saltuariamente anche studi di altri scultori toscani». A settembre 2001 inaugurò la sua «prima personale in una galleria privata di Modena, e da allora molte altre mostre sia personali che collettive su buona parte del territorio nazionale. Ho allestito diversi corsi di creta nelle scuole pubbliche e mi hanno voluto come ospite ad alcune iniziative culturali ed ho partecipato come oratore a diversi convegni». Di particolare rilievo la cooperativa: «Io e altri 11 soci abbiamo fondato il Banco Artigiano delle arti e dei Mestieri, una cooperativa che ha per scopo la commercializzazione di manufatti realizzati da persone disabili». cultura@luedi.it

Sotto Felice Tagliaferri e a sinistra un volto di donna

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56 Cultura e Spettacoli


Arcuri drammatica in tv

Martedì 5 maggio 2009

A ruba Jarrett a Napoli

Ad Anna Gastaldi succede di tutto, una sequela di drammi, morti, storie ambigue sul filo del thriller con finale splatter al punto che Manuela Arcuri, che interpreta il personaggio nel film tv “So che ritornerai” in onda stasera su Canale 5, dice: «questo film è la mia seconda prova importante di attrice». Con Panariello nel 2010 il ritorno al cinema.

Bocelli live al Colosseo

Stanno arrivando da tutta Europa, e non solo, le richieste di biglietti per il lie «Keith Jarrett Naples Solo Piano» al «Teatro San Carlo» di Napoli lunedì 18 maggio. Centinaia di biglietti acquistati dalla Spagna, dall’Inghilterra, ma anche negli Usa, tramite le prevendite on line, e concentrati sulla data italiana del progetto «Solo Piano».

Concerto di Andrea Bocelli il 25 maggio al Colosseo. L’incasso della serata sarà devoluto a favore della Soprintendenza dei beni Culturali della regione Abruzzo. Il tenore, sarà accompagnato dall’orchestra sinfonica della regione Abruzzo, ha spiegato in una conferenza stampa le ragioni del live nella capitale.

La stazione abbandonata ospiterà le riprese. Tra i protagonisti Scamarcio

Irsina il set di Rubini

Cine Cult

A Matera tutti pazzi di “Focaccia Blues”

di MIMMO DONVITO IRSINA - La stazione ferroviaria di Irsina, ancora una volta a distanza di breve tempo, nei prossimi giorni, ospiterà un nuovo set cinematografico, per la produzione di alcune importanti scene di un film. Questa volta, sembra che, a cedere alle lusinghe del posto, sia una vecchia conoscenza, l’attore e regista pugliese, Sergio Rubini, che nei prossimi giorni inizierà a girare un film. Il lungometraggio racconterà della «vita di un capostazione, ambientato in un paese della vicina Puglia, ricco di emozioni e di sentimenti, vissuto negli anni sessanta». Dal cast degli attori, spiccherebbe la presenza di due famosi personaggi dello spettacolo : Anna Falchi e il sex symbol Riccardo Scamarcio, anche lui pugliese di origine come il regista Rubini. La notizia , desta sicuramente stupore, ed una certa curiosità. Con questa occasione, sono ben tre volte in meno di dieci anni, che la bistrattata stazione, che nella realtà funge da scalo ferroviario per Irsina, torna prepotentemente sotto la lente dei riflettori. Anche se nella realtà questo luogo interessa a pochi, abbandonato a se stesso, da quando il gestore della linea ferroviaria, decise intorno ai primi anni novanta, di eliminare il capostazione che presidiava lo stabile e provvedeva allo scambio ferroviario tra i due treni provenienti da Bari e Potenza. Ecco che questo degradato ed insignificante luogo, per gli addetti al mondo del cinema diventa invece il posto ideale per sviluppare importanti scene per il cinema e la televisione. Rubini ritorna dunque ad Irsina, dopo poco più di dieci anni, tutti lo ricordano ancora, come attore protagonista nel film “Del perduto amore” girato quasi interamente ad Irsina dall’attore regista, Michele Placido insieme ad un cast di primo livello tra i quali figuravano Giovanna Mezzogiorno, Fabrizio Bentivoglio, Rocco Papaleo, Enrico Loverso insieme ad altri attori non protagonisti del posto. È del tutto evidente che Rubini, non si sia dimenticato di questo posto, e soprattutto della sgarrupata stazione di Irsina. Nei prossimi giorni inizieranno i primi ciak . cultura@luedi.it

In alto il regista Sergio Rubini, sopra Riccardo Scamarcio nel cast del film che si girerà a Irsina

Record di ascolti per la fiction su Enrico Mattei In oltre sei milioni a seguire la miniserie di Rai 1 HA ottenuto un grande successo di ascolti «Enrico Mattei. L’uomo che guardava al futuro»: la prima parte della fiction interpretata da Massimo Ghini, in onda su Raiuno, è stata infatti il programma più visto in prima serata con 6 milioni 205 mila telespettatori e uno share del 26.64. Raiuno si è così confermata leader del prime time con 6 milioni 052 mila telespettatori e il 24.35 di share. Nel ruolo del protagonista, Massimo Ghini. La fiction inizia negli anni ’30. Mattei viene dalla provincia marchigiana ed a 25 anni ha

già messo in piedi la sua prima fabbrica. Finita la guerra gli viene dato l’incarico di liquidare l’Agip, un carrozzone pieno di debiti. Il percorso di Mattei continua con la fondazione dell’Eni e i suoi viaggi in giro per il mondo, Valbasento compresa, dove si scopre un importante giacimento di metano; e si conclude il 27 ottobre 1962 con il suo ultimo volo preso a Catania e mai arrivato a Milano Linate: Mattei, infatti, muore in un incidente aereo su cui non si è mai saputa la verità. La regia è di Giorgio Capitani. cultura@luedi.it

“FOCACCIA blues” anche a d'eccezione come Nichi Matera. La prima tappa lu- Vendola e Michele Placido. In costante disequilibrio cana per la fortunata pellicola pugliese ha fatto il suo tra finzione e realtà tante esordio venerdì scorso di- anche le anime altamurane protagoniste e testimoni vertendo la platea. «C' è tempo fino a giove- della vicenda, fino ad apdì” - comunica il regista prodare al viaggio in Amegravinese Nico Cirasola - rica del giornalista Onofrio Infatti il film, una vera pel- Pepe, intento ad esportare licola indipendente e gusto- la focaccia pugliese nella sa si può godere presso il Ci- culla del fast food, alla fiaba romantica di nema “Il Piccoun fruttivenlo”, in dolo innamoVia XX Setrato e della beltembre, 14 . Gli la del paese seorari degli dotta da uno spettacoli sostraniero. no rispettivaI vari percormente tre: si narrativi del 18,40, 20,05 e film sono gra21,30. dazioni tra il Pubblico vero e il falso: sorpreso ma in mezzo al ripiacevolmente goroso stile dotravolto anche cumentaristidal cortomeco delle testitraggio che ha monianze depreceduto il lagli altamurani, voro “Focaccia Cirasola e Contessa nonni e uomini blues” di Giuseppe Gagliardi che rac- dalla veracità unica. Non c'è solo la focaccia conta la storia del tortellino che si mangia l'hamburger emiliano. Attorno alla vera storia o il documentario che invadella "focaccia che si man- de la finzione, ma anche il giò l'hamburger", ovvero locale che soppianta il glol'impresa del forno “Di Ge- bale e la tradizione che vinsù” di Altamura che nel ce sull'omologazione. La 2002 fece chiudere un semplicità che vince sulla McDonald's a suon di pane ricchezza e la tecnologia e focacce, “lievitano” tante persino di una Corvette gialla - . curiose vicende parallele. “L' impasto” di Cirasola e All'interno di queste cornici si innestano vari sipa- dei professionisti che come rietti comico-nostalgici lui ci hanno creduto e ci creanimati da Renzo Arbore e dono promette ulteriori Lino Banfi (con improbabili successi. camici da cucina) e ospiti Maria Anna Flumero

TEATRO di MARIANGELA LISANTI MATERA - Parole ritmiche, vive e intense nella poesia di Mariangela Gualtieri, che domenica sera ha incantato il numeroso pubblico accorso presso la struttura le “Monacelle” per ascoltare la sua voce. L'evento "Un niente più grande" è stato organizzato dall'associazione materana “Cinefabrica” a conclusione di un laboratorio di lettura di poesia al microfono. «E' stato un vero onore ha detto Sonia Casamassima, responsabile del settore teatro di Cinefabrica avere qui con noi questa grande poetessa di teatro, che ha letto ed interpretato con grande intensità le sue poesie. Questa serata ha concluso nel migliore dei modi un laboratorio che ha dato la possibilità ai 13 partecipanti di recitare poesie al microfono».

Verso “Un niente più grande” Emozionante recital di Mariangela Gualtieri Mariangela Gualtieri protagonista del recital a Matera

Durante la serata, con un sottofondo musicale molto suggestivo, la poetessa ha letto ed interpretato circa venti poesie tratte dalle sue opere, il cui filo conduttore è stato il ritmo, che ha scandito i versi di li-

riche intrise d'amore e di dolore. «Questa sera - ha detto la Gualtieri - ho dato vita ad un vero e proprio rito sonoro perché quando la poesia viene espressa nella sua musica, nella sua rit-

mica e nella sua melodia, davanti ad un pubblico partecipe che se ne nutre, allora a volte le parole si dinamizzano e manifestano la loro efficacia. Ho cercato di trasmettere ciò che so sulla lettura di versi al microfono, ciò che ho compreso del microfono, della voce e del respiro per poter entrare nella melodia dei versi. Credo che la poesia abbia bisogno di essere detta, di uscire dalla pagina scritta; di essere detta di fronte ad una comunità, una coralità di persone, che la ascoltano. Sono soddisfatta di questa serata Matera, splendida città, luogo di grande ispirazione». Da anni Mariangela Gualtieri mette nella sua poesia tutto questo per i suoi giovani

attori, gli attori del Teatro Valdoca fondato assieme al regista Cesare Ronconi, nel quale è attiva come drammaturga. I primi spettacoli hanno avuto come centro il movimento, ma sul finire degli anni Ottanta la Gualtieri inizia a scrivere poesia, che si declina in drammaturgia attraverso la sintesi registica di Ronconi. Fra i testi pubblicati ricordiamo “Antenata” , “Sue Dimore” “Nei Leoni e nei Lupi”, “Chioma”, “Fuoco centrale e altre poesie per il teatro”, “Donna che non impara “, “Senza polvere senza peso”,”Sermone ai cuccioli della mia specie” e “Paesaggio con fratello rotto”. Il prossimo laboratorio “La voce che agisce”, programmato da “Cinefabrica”, avrà luogo dal 30 maggio al 2 giugno; a conclusione vi sarà l'apertura al pubblico con la compagnia di Bologna “Instabili Vaganti”. cultura@luedi.it

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57 Cultura e Spettacoli


Martedì 5 maggio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro avete vissuto troppo alla giornata: è tempo di porsi degli obiettivi precisi. Grande feeling con un Sagittario.

TORO 21/4 - 20/5

Finora non avete messo alla prova le vostre capacità professionali: rompete gli indugi. In amore siete alla vigilia di una svolta.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Quando fate dei progetti di lavoro cercate di stare con i piedi per terra: i sogni non portano lontano. Indecisione in amore.

CANCRO 22/6 - 22/7

Fate un bilancio dei risultati ottenuti nel lavoro e poi pensate alle prossime mosse. In amore avete parecchie chances.

LEONE 23/7 - 23/8

Nella professione non avete sbagliato una mossa e i risultati lo confermeranno presto. In amore siete troppo esigenti.

VERGINE 24/8 - 22/9

Occupatevi di più della vostra attività: rischiate di non fare passi avanti per lungo tempo. Intesa perfetta in amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Una grande ambizione vi spinge a prendere sempre nuove iniziative di lavoro, ma ora dovete fare una pausa. Un incontro folgorante in serata.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Valutate con attenzione la situazione prima di fare nuovi progetti professionali. In amore siete ancora fragili.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Giornata decisamente positiva per il vostro lavoro, dopo un periodo deludente. In amore aprite gli occhi.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Non è un buon periodo per mettere in cantiere nuovi progetti professionali: attendete fiduciosi. L'amore va rafforzandosi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Evitate scontri e polemiche con i collaboratori: la diplomazia dà risultati migliori. Non fatevi incantare da un paio di occhi azzurri.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

comò D apre SA = COMODA PRESA

Ottime notizie sul fronte professionale: sappiate gestirle nel modo più vantaggioso. È amore, anche se non ci credete ancora.

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58 Rubriche


SHOW

PRIMA SERATA

21.10

21.05

FILM

ATTUALITÀ

21.10

FILM

23.30

21.10

FILM

SHOW

21.10

20.30

ATTUALITÀ

I sogni son desideri

Solo due ore

Giovanni Floris

L’ultimo bacio

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -ShowFesta Italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -RubricaScanzonatissima - di musica 06.05 -RubricaTg 2 Si Viaggiare 06.20 -RubricaAgenzia ripara torti 06.20 -Real TvItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvItalian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -Real TvItalian Academy 2 18.00 -RubricaMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

07.30 -AttualitàTGR Buong. Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaArt News 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -RubricaTG3 Punto donna 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -TelefilmDouble Trouble 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -RotocalcoPomeriggio Cinque 18.00 -Telegiornale Tg5 minuti 18.05 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Soap OperaSentieri 16.15 -FilmLa magnifica preda con Robert Mitchum, Marilyn Monroe, Rory Calhoun - regia di Otto Preminger (USA) - 1954 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena - Principessa guerriera 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcolm 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniBakugan 18.15 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Le avventure di Davy Crockett con Fess Parker, Buddy Ebsen, Basil Ruysdael - regia di Norman Foster (USA) - 1955 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Show I sogni son desideri 23.15 -Telegiornale TG 1 23.20 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 21.05 -FilmSolo due ore con Bruce Willis, Mos Def, David Morse, Cylk Cozart - regia di Richard Donner (USA) - 2006 22.45 -TelegiornaleTg 2 23.00 -RubricaMartedi' Champions

20.35 -Soap Opera Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg3 21.10 -Attualità Ballarò 23.20 -Talk ShowParla con me

20:30 - Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -MiniserieSquadra Antimafia - Palermo Oggi 23.30 -FilmL'ultimo bacio con S. Accorsi - regia di Gabriele Muccino (Ita) - 2001

20.30 -Telefilm Walker Texas Ranger 21.10 -Film Cast away con Tom Hanks, Helen Hunt, Chris Noth - regia di Robert Zemeckis (USA) - 2000

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Show Colorado

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Telefilm Crossing Jordan 22.45 -Telefilm Cold Squad

00.55 -TelegiornaleTg 1 01.35 -RubricaSottovoce 02.05 -RubricaRai Educational - Scrittori Per Un Anno 02.40 -DocumentarioSunsplasGiamaica 03.40 -Prove tecniche di trasmissione

00.05 -RubricaTg Parlamento 00.15 -TelefilmSupernatural Night 01.35 -RubricaAlmanacco 02.00 -RubricaTg 2 Costume e società 02.15 -TelefilmUna prova di innocenza 02.50 -RubricaMedicina per voi 03.30 -VideoframmentiCercando...

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 01.10 -RubricaUn mondo a colori 01.40 -MusicalePrima della prima 02.10 -RubricaFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02.40 -RubricaNext 03.10 -RubricaNext

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 notte

00.00 -FilmDoppia identità con T. Russell, J. Fahey - regia di Sondra Locke (USA) - 1989 02.05 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.30 -FilmIl più grande colpo del secolo 04.10 -RubricaPeste e corna e gocce...

23.40 -ShowChiambretti Night - Solo per Numeri Uno 01.40 -NewsStudio Sport 02.05 -TelegiornaleStudio Aperto 02.20 -Reality ShowTalent 1 Player 03.00 -Serie TvI Soprano 04.05 -FilmKickboxing mortale

23.45 -ShowVictor Victoria 01.00 -TelegiornaleTg La7 01.20 -RubricaMovie Flash 01.25 -AttualitàOtto e mezzo 02.05 -TelefilmAlla corte di Aliice 03.05 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -NewsCNN News

Cast Away

Colorado

Lilli Gruber

leTrame

LA 7

ORE 14.00

LE AVVENTURE DI DAVY CROCKETT con F. Parker, B. Ebsen, B. Ruysdael regia di Norman Foster (Usa) - 1955 Con il suo cappello di pelliccia da cacciatore, Davy Crockett difende e protegge gli interessi della comunità degli indiani e dei pionieri dagli affaristi corrotti. Il salto successivo è la politica, che però lo delude troppo...

RETE 4

ORE 21.10

RETE 4

ORE 16.15

RAI 2

ORE 21.10

LA MAGNIFICA PREDA

SOLO DUE ORE

con R. Mitchum, M. Monroe - regia di Otto Preminger (Usa) - 1954

con B. Willis, M. Def, D. Morse, J. Stern, C. Sander - regia di Richard Donner (Usa) - 2006

Matt, un agricoltore che vive solo col figlio Mark, salva dal fiume un uomo e una donna. Il primo gli prende cavallo e fucile, per recarsi in città a registrare la proprietà di una miniera vinta al gioco. La donna, May, resta invece con Matt. Fuggiti per un attacco indiano, i tre riescono a raggiungere la città, dove ritrovano l'avventuriero. La resa dei conti viene risolta da Mark...

CANALE 5

ORE 23.30

A fine turno, il detective Jack Mosley viene incaricato di accompagnare Eddie Bunker, un piccolo criminale, al tribunale che si trova a sedici isolati di distanza. Sembrerebbe un lavoro di routine, ma la situazione si complica quando un furgone nero inizia a seguirli e Eddie rischia di fare una brutta fine...

RETE 4

ORE 0.00

CAST AWAY

L’ULTIMO BACIO

DOPPIA IDENTITÀ

con T. Hanks, H. Hunt, N. Searcy - regia di Robert Zemeckis (Usa) - 2000

con S. Accorsi, G. Mezzogiorno - regia di Gabriele Muccino (Ita) - 2001

con T. Russell, J. Fahey, G. Dzundza regia di Sondra Locke (Usa) - 1989

Chuck, ingegnere esperto di sistemi informatici la cui vita professionale è scandita dall'orologio, dai ritmi frenetici che la carriera gli impone, sopravvive miracolosamente ad un incidente aereo e si ritrova solo in un isola deserta. Privato di ogni contatto umano e delle comodità della vita quotidiana, Chuck deve arrangiarsi per sopravvivere e in questa scoraggiante situazione subisce...

Carlo è un trentenne in piena crisi sentimentale ed esistenziale, cosi come lo sono i suoi quattro amici, Adriano, Paolo, Alberto e Marco. È vero si sta sposando con la ventisettenne e romantica Giulia, ma quando incontra la diciottenne Francesca va in crisi. Anna, madre di Giulia, cinquantanni con ventinove anni di matrimonio alle spalle ha paura di invecchiare e non si riesce a...

Lottie è una donna poliziotto che lavora esclusivamente in incognito. La sua zona d'azione è Hollywood dove, vestita in modo provocante, fa da esca per i maniaci sessuali e per gli spacciatori. Dopo un matrimonio fallito, Lottie è sola e la sua vita professionale è un inferno. Stan, vice procuratore distrettuale, le affida l'incarico di lavorare su un grosso traffico di droga...

La vita di Enrico Mattei avvince gli spettatori RAI UNO Enrico mattei l'uomo Affari tuoi Tgsport Linea verde

ora 21.32 20.43 20.35 12.48

ascolto 6.205 5.807 4.713 3.600

RAI DUE Tg2-motori Novantesimo minuto Numb3rs Quelli che il calcio

13.23 18.26 21.47 15.46

2.958 2.562 2.269 2.007

RAI TRE Che tempo che fa Report Pres.che tempo che fa Blob di tutto di piu'

20.30 21.34 20.07 19.57

3.793 2.489 1.760 1.378

CANALE 5 Paperissima sprint Mai dire grande Chi vuol essere Due imbroglioni e mezzo

20.45 21.31 19.04 15.37

4.547 3.839 3.656 2.049

ITALIA 1 Motociclismo Grand prix La mummia-il ritorno Senti chi parla adesso

10.52 10.47 21.19 19.28

3.045 2.767 2.725 2.461

RETE 4 Siska Il ritorno di colombo Melaverde Posticipo contro campo

21.29 19.43 12.13 22.33

1.762 1.636 1.598 1.399

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Televisioni 59

Martedì 5 maggio 2009


Veronica lascia IL DIVORZIO DEL PREMIER il lascivo Silvio. E' malato, dice. «Complotto di sinistra» Ha la febbre Franceschini: «Patetico» suina.

LA FIAT DI MARCHIONNE

LE REAZIONI IN BASILICATA

Opel, apertura da Berlino «C’è un piano interessante» Minorenni: interrogazione dell’Idv Offerta a un miliardo. La Borsa su

Martorano: «Bene l’accordo il sindacato sia più maturo» Fim e Fismic: Melfi non ha paura alle pagine 6 e 7

alle pagine 8 e 9

Anno 8 n.107€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Martedì 5 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Pacato confronto con le sue “vittime”: «Fiero di aver evitato un disastro a Marinagri»

De Magistris torna a Potenza da candidato La scomparsa di toghe lucane. Vulpio insiste nelle accuse a Bubbico di PARIDE LEPORACE

Parla Emilio Libutti, “sindaco” Udc

«Cambierei la città da persona normale»

Emilio Libutti

LA POLITICA DEL “CHI”: PER “CHE COSA”?

OGGI

di VITO BUBBICO

Savoia, Acerenza Pietragalla

E' vero che non è proprio grazioso sparare sulla croce rossa, intendendo come tale la politica-politicata di oggi. Ma qualche riflessione è doverosa, ora che si avvicina la data ultima per la presentazione delle candidature e sta finendo il lavorio, essenzialmente sotterraneo e gestito in ambiti ristrettissimi, per la scelta dei cavalli da lanciare nella corsa elettorale da parte dei singoli partiti e degli schieramenti contrapposti. E' tragicamente evidente (ma sembra ai più normale) come la definizione del “chi” candidare costituisce elemento prioritario e predominante rispetto al “che cosa”. La politica del “chi” è sempre più lo scopo della politica stessa. segue a pagina 13

DOMANI

Calvera, Guardia Tito e Gallicchio

alle pagine 10 e 11

Il progetto giace in un cassetto. Eppure si paga il 50% di spese di gestione delle Fal. Adduce pessimista

Ferrovia a Matera: tutti si sentono dimenticati SPORT Potenza

Ancora tutto in gioco Regionali

Due spareggi per le materane Giovanile

Cinque pagine sulle lucane

Non gli danno il trasferimento Si incatena davanti alla Prefettura Agente penitenziario in servizio in Toscana protesta perchè non può assistere i genitori invalidi

L’INTERVISTA

COMUNALI

IL CASO

MATERA - L’Arena di Domenica in dedicata alla ferrovia di Matera ha riaperto la piaga. Dal 1996 ad oggi è stato un susseguirsi di scelte, decisioni, fondi previsti ma mai utilizzati. Lo conferma Salvatore Adduce: « Siamo in assenza di una prospettiva vera, quella di creare il collegamento fra le sponde del Tirreno e dell'Adriatico». a pagina 29

Metaponto

Colture in ginocchio per la grandine a pagina 36

POTENZA - Vito Summa, 26 anni, agente di polizia penitenziaria di Avigliano in servizio in Toscana, si è incatenato ad un palo e ha dato vita ad una protesta nei confronti delle istituzioni, ree di un disinteresse totale ad un problema che lo affligge da anni: «la mancata concessione del trasferimento in Basilicata, chiesto 3 anni fa, necessario per accudire i genitori invalidi e previsto dalla legge numero 104». a pagina 19

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L’intervento di Luigi De Magistris al Don Bosco a Potenza (foto Mattiacci)

POTENZA - Pochi ma buoni contro un sistema politico e mediatico che mina la democrazia. De Magistris arriva a Potenza in veste da candidato in compagnia di Carlo Vulpio in un clima più disteso della prima uscita materana. Il candidato ex pm è molto cresciuto da un punto di vista della comunicazione politica nelle ultime settimane. E anche lo stesso Vulpio ha messo da parte la scimitarra sfoderando il fioretto della polemica più ragionata e meno urlata, ma sempre decisa. I rapporti degli indipendenti con Italia dei Valori sono molto migliorati come confermava la presenza del senatore Felice Belisario che questa volta non è mancato all’appuntamento promosso dalla pasionaria Anna Rivelli.


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