Brevi dal mondo
Parigi, Lieberman “accolto” male PARIGI – Al grido di «fascista, vattene via» centinaia di manifestanti hanno 'accolto' a Parigi il ministro degli Esteri israeliano, Avigdor Lieberman, nelle seconda tappa del suo tour europeo che lo porterà dopo Roma e Parigi, a Praga e infine a Berlino.
Stavolta è riuscita a intervenire la fregata Maestrale
Pirati, nuovo attacco a italiani La nave era in transito tra Somalia e Yemen Il “barchino” messo in fuga da un elicottero
Iran, nuova lapidazione TEHERAN – L'Iran continua a sfidare la comunità internazionale sui diritti umani. L’ultima notizia riguarda la lapidazione di un uomo di 30 anni condannato per adulterio eseguita il 5 marzo a Rashit (è la quinta negli ultimi due anni) e arriva mentre è ancora forte l’indignazione per l’esecuzione della pittrice 23enne Delara Darabi, impiccata la mattina del primo maggio.
Spagna, indagati tre ministri cinesi MADRID – Tre ministri e altri cinque leader politici e militari cinesi da ieri sono indagati in Spagna per presunti crimini contro l’umanità per la repressione esercitata nel marzo del 2008 in Tibet dalle forze di Pechino. Il giudice della Audiencia Nacional, il principale tribunale spagnolo, Santiago Raimondo Pedraz ha deciso di interrogare come indagati gli otto dirigenti cinesi in base alla 'competenza universale' che la legislazione spagnola conferisce alla propria giustizia e che le consente di indagare su presunti crimini gravi contro l'umanità e contro i diritti umani ovunque nel mondo.
Mercoledì 6 maggio 2009
La Maestrale
ADEN - Nuovo attacco - questa volta sventato - dei pirati somali contro una nave italiana nel golfo di Aden, in navigazione lungo la pericolosa rotta tra Somalia e Yemen. A scongiurare l'arrembaggio è stato l'intervento di un elicottero armato e della fregata Maestrale della Marina Militare. Tutto è avvenuto intorno alle 7, quando il mercantile italiano Neverland - un tanker con 22 persone a bordo della compagnia Finaval di Roma - uscito dal Canale di Suez, dopo essere partito dall'Egitto, si stava dirigendo -
parte di un convoglio, insieme ad altri mercantili - verso l'India. Un barchino con a bordo i criminali si è diretto verso una nave del gruppo che è riuscita a sfuggire all'assalto, poi ha puntato sulla Neverland, con l'equipaggio in preda al panico. Il comandante Oliviero Re ha chiamato subito i soccorsi via radio. In zona c'era la fregata Maestrale, che sta partecipando alla missione europea 'Atalanta' di contrasto alla pirateria, che ha prima inviato un elicottero armato, poi si è avvicinata alla zona dell'attacco.
Finanziere uccide Cerca di fermare moglie e suocera uno stalker poi s’ammazza ucciso nel Salento RIMINI – Un sottufficiale della Guardia di Finanza, Cosimo Celeste, 35 anni, ha ucciso lunedì pomeriggio a Corpolò, nel Riminese, la moglie di 32 anni, Svetlana Neizvestva, e la di lei madre, 60 anni, sparando contro le due donne alcuni colpi di pistola. Quindi ha rivolto l’arma contro se stesso e si è tolto la vita. Questa la prima ricostruzione delle forze dell’ordine, dopo il ritrovamento, ieri mattina, dei tre corpi riversi sul letto nell’abitazione della famiglia. L'allarme era stato lanciato dai colleghi dell’uomo insospettiti dalla sua assenza.
TUGLIE (LECCE) – Lo ha ucciso con una coltellata al cuore mentre cercava di convincerlo a non perseguitare più la madre di un suo amico. È stato assassinato così, la notte scorsa, a Tuglie, nel Salento, Sergio Tundo, operaio edile di 41 anni. Il presunto assassino è stato subito arrestato dai carabinieri. È Gaetano Luce Bianco, di 51 anni, di Gallipoli. Contro il presunto stalker-assassino ci sarebbero le dichiarazioni del figlio della donna, il ventiduenne che ha assistito all’uccisione dell’amico, e una serie di pesanti indizi.
Alcuni militari si sono asserragliati in una base. Arrestati i generali coinvolti
Colpo di Stato in Georgia Saakhashvili: «È stato sventato, ma l’hanno fomentato i russi» MOSCA - Nessuno scontro armato o assalto violento, niente spargimenti di sangue ma il braccio di ferro tra Tbilisi e Mosca non aveva mai raggiunto dall'agosto scorso limiti così brutali. A nove mesi dall'annuncio russo della fine delle operazioni militari nelle regioni autonome georgiane, la repubblica caucasica ha denunciato la Russia di aver fomentato un tentativo di colpo di stato militare proprio alla vigilia dell'inizio delle esercitazioni Nato in terra georgiana. Una accusa pesante - anche se dalla ricostruzione e dalla dinamica alquanto confusa - che per una manciata di ore ha fatto tremare le diplomazie occidentali davanti alla prospettiva di un nuovo incubo. Il clamoroso annuncio del
L’esercito georgiano mentre avanza contro i ribelli
golpe, arrivato dal ministero dell'Interno cui hanno fatto seguito le rassicurazioni del presidente Mikhail Saakhashvili ("Tutto sotto controllo, la ribellione è isolata"), hanno scatenato la reazione di Mosca: "Folli accuse, sono i deliri e le agonie
del regime di Saakashvili". Secondo Tbilisi alcuni militari si sono asserragliati nella base militare di Mukhrovani, 30 chilometri dalla capitale, dove è di stanza un battaglione di carristi e uno delle truppe speciali. Sarebbe stata la polizia militare a
sedare la rivolta sollecitata per Tbilisi dal Cremlino che avrebbe "assoldato" 5.000 soldati russi pronti ad intervenire negli attacchi alla capitale affianco agli insorti. "Volevano fare saltare le esercitazioni Nato nel paese e magari anche rovesciare il potere di Saaskhavili" è quanto hanno denunciato le autorità governative georgiane secondo le quali i generali coinvolti nel complotto - che Tbilisi ha arrestato rinchiudendo i soldati in caserma - avrebbero ricevuto 50 mila dollari a testa da Mosca. "Volevano uccidere il presidente Saakhashvili" è l'accusa del ministero dell'Interno. Da una serie di testimonianze una trentina di blindati sono stati visti muovere dalla capitale georgiana ver-
so la base militare dove è avvenuto l'ammutinamento. Gli stessi giornalisti bloccati dalla polizia a doversi chilometri dalla base teatro del tentato ammutinamento. In settimana la Nato lancerà in Georgia una serie di esercitazioni militari che dureranno un mese e che la Russia aveva già definito con abile esercizio diplomatico "una flessione di muscoli" da parte della stessa Alleanza Atlantica a nove mesi dalla guerra lampo russogeorgiana per la repubblica secessionista dell'Ossezia del Sud. La nuova crisi finirà oggi in Commissione Nato, riunione già in programma a Bruxelles per fare il punto proprio sulla cooperazione tra l'Alleanza e Tbilisi. Andrea Vesalio
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2 In Italia e nel Mondo
Cinque o sei uomini hanno fatto irruzione in una festa di fidanzamento con granate e mitra
Turchia, faida diventa massacro: 44 morti ANKARA – Vendetta, rappresaglia e ancora vendetta. È questo il perverso meccanismo che ha innescato la strage di lunedì sera in un villaggio del sud-est della Turchia in cui sono state massacrate a sangue freddo 44 persone, tra cui 16 donne (tre incinte) e sei bambini. Di certo sembra solo che non sia stato un attacco terroristico curdo ma soltanto la feroce conclusione di una faida che durava da anni tra i membri di due famiglie locali. Lo ha confermato il ministro dell’Interno Besir Atalay il quale – pur non citandolo
La strage per una vendetta Il governo esclude il terrorismo
L’esercito di guardia a Bilge
per nome – ha escluso che il massacro sia opera del separatista Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), attivo nella zona a maggioranza curda. Atalay ha comunque detto che sono già stati fermati otto uomini ritenuti coinvolti nella carneficina. La strage è stata compiuta nel villaggio di Bilge, un agglomerato di 32 case con 300 anime a circa 40 chilometri dalla città di Mardin. Quasi di sicuro per un malinteso «senso dell’onore» applicato sulla base di un mai scritto ma antico e sempre valido codice sociale, in questa cosiddetta «Tur-
chia profonda». Dove si arriva ancora a spargere sangue innocente per una presunta offesa ad una donna o per una mucca che oltrepassa un confine mal tracciato e finisce a pascolare o abbeverarsi in un altro podere. Stando ad una prima ricostruzione degli inquirenti, cinque o sei uomini con il volto coperto – armati di fucili mitragliatori e bombe a mano – hanno fatto irruzione lunedì sera poco dopo le 21.30 locali in una casa dove si stava svolgendo una festa di fidanzamento lanciando granata e sparando all’impazzata. Furio Morroni
Il Papa in Terrasanta per sostenere i cristiani Secondo il Vaticano sarebbero in estinzione proprio dove è nato Gesù
Benedetto XVI
I genitori non dovranno presentare il permesso di soggiorno
CITTA' DEL VATICANO – I cristiani sono a rischio estinzione nella terra dove è nato Gesù, a causa dei conflitti, della povertà, della mancanza di lavoro. E il papa che ha presente la «grande sofferenza del popolo palestinese», con il suo prossimo viaggio intende «confermare e incoraggiare i cristiani di Terra santa, che devono affrontare quotidianamente non poche difficoltà». Benedetto XVI lo ha precisato personalmente, chiedendo ai fedeli di pregare per il viaggio che dall’8 al 15 maggio lo porterà in Medio Oriente.
Il Pd diviso verso il ‘sì’
Referendum Di Pietro Tolta la norma sui “presidi-spia”. Oggi si decide la fiducia «Votiamo ‘no’»
Sicurezza, la vince Fini
ROMA - La norma sui presidispia è stata cancellata, come chiesto dal presidente della Camera, Gianfranco Fini; oggi il consiglio dei ministri deciderà di porre la fiducia. Questo il risultato del vertice di maggioranza sul ddl sicurezza svoltosi ieri alla Camera nella sede del gruppo del Pdl. Un accordo di massima è stato trovato: sarà il presidente del consiglio a decidere se sarà il caso di porre o meno la fiducia, come vorrebbe la Lega per evitare le imboscate dei franchi tiratori nelle votazioni segrete; e la Lega non ha posto veti alla decisione di accogliere la richiesta di Fini di fare a meno della norma in base alla quale i presidi non avrebbero dovuto accettare l'iscrizioni di studenti figli di immigrati privi del permesso di soggiorno. È stato anche deciso che per le norme antiracket contenute nel disegno di legge si torni al testo deciso dal Senato: tre anni di sospensione dell'attività negli appalti pubblici per gli imprenditori che non denuncino le richieste di "pizzo". La maggioranza ieri, dopo il vertice, ha chiesto ed ottenuto dal presidente della Camera lo slittamento ad oggi dell'inizio delle votazioni sul ddl sicurezza per permettere al comitato dei 18 un esame adeguato degli emendamenti presentati. L'Italia dei Valori la però ha accusato il governo di volere il rinvio a causa dei contrasti esistenti nella maggioranza. L'aula ieri ha votato sulle pregiudiziali di costituzionalità presentate dall'opposizione, che sono state bocciate con
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
Il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini
263 voti contrari, 212 favorevoli e 6 astenuti. Sui presidi-spia, quindi, ad averla vinta è stato il presidente della Camera Gianfranco Fini che aveva chiesto la cancellazione della norma ritenuta incostituzionale. Sarà ora presentato un emendamento che non prevede il permesso di soggiorno tra i documenti che i genitori extracomunitari devono presentare per l'iscrizione dei loro figli ad una scuola pubblica italiana. Perciò, ha spiegato il ministro della Difesa, Ignazio La Russa, un preside non potrà sapere se la famiglia dello studente è clandestina e quin-
estrazione del 5 maggio 2009
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di "non potranno fare la spia". Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, si è detto soddisfatto per l'esito positivo del vertice di maggioranza perché è stata trovata un'intesa sul testo del disegno di legge che permetterà il varo in tempi brevi del provvedimento, come stabilito nel programma di governo in cui la sicurezza e il contrasto alla mafia sono ai primi posti. L'opposizione attacca la maggioranza e sostiene che i contrasti che la dividono stanno rallentando l'esame del ddl, tanto che è stato necessario chiedere uno slittamento delle votazioni. Il segretario del Pd,
Dario Franceschini, si rivolge intanto al governo per chiedere che i problemi della sicurezza non siano risolti con la "demagogia delle ronde", mentre gli agenti di polizia sono costretti a protestare davanti al Parlamento per chiedere di essere messi in condizione di svolgere il loro lavoro per assicurare la sicurezza dei cittadini. I sindacati di polizia, infatti, ieri avevano organizzato una manifestazione davanti a Montecitorio per denunciare i tagli portati al comparto ed il mancato pagamento degli straordinari fatti. Elvio Sarrocco
ROMA – A un mese e mezzo dal referendum sulla legge elettorale, i partiti iniziano a posizionarsi per la campagna elettorale. E l’Idv sembra destinata a tenere una linea ancora una volta diversa da quella del Pd, schierato per il sì con l’obiettivo di una riforma. Antonio Di Pietro è infatti oggi più orientato verso il no a un referendum che se passasse, dice, potrebbe causare «la morte della democrazia». La stessa linea dei Radicali, referendari per eccellenza, che annunciano che costituiranno dei comitati per il 'no'. Intanto, visto che l’imminenza della consultazione ha riavviato il dibattito sulla necessità di una riforma del sistema di voto per le politiche, i referendari lanciano la loro sfida alle Camere: una leggina di un solo articolo per abrogare il Porcellum e tornare al Mattarellum. «Se il Parlamento – dicono Giovanni Guzzetta e Mario Segni – trova la forza per avviare un processo certo per cambiare la legge elettorale, all’insegna del maggioritario e nel rispetto dei quesiti, noi siamo i primi a rallegrarci». Sfida lanciata e immediatamente raccolta dal senatore e costituzionalista del Pd, Stefano Ceccanti, che deposita un ddl per il ritorno al Mattarellum appoggiato subito dagli ulivisti e da una parte dei veltroniani. In effetti nel partito di Franceschini esiste un fronte che vedrebbe di buon occhio il ritorno della precedente legge elettorale, ma la linea prevalente in vista del referendum è quella della cautela. È inutile – ragiona un esponente del Pd vicino alla segreteria – prendere iniziative ora, quando dall’esito del referendum e dall’affluenza dipenderà l’atteggiamento di diverse forze politiche. Una linea condivisa anche dalla Lega, che pure nei giorni scorsi aveva invitato il Pd a schierarsi per il no in cambio di una 'promessa di riforma'. «Le possibilità di modificare la legge elettorale – dice il ministro della Semplificazione Roberto Calderoli – prima del referendum sono pari a zero». Ma i contatti informali per trovare una maggioranza su una ipotesi di modifica proseguono. E non manca chi, nel partito di Franceschini, pur pensando al dopo-referendum, gradirebbe un’iniziativa legislativa subito, da discutere dopo il referendum. Alessandra Chini
Ecco il volto di un europeo Francesi dormiglioni di trentacinquemila anni fa italiani, invece, palestrati GLI europei di 35mila anni fa non erano bellissimi ma avevano un volto simile al nostro: occhi grandi, labbra carnose, zigomi alti. La ricostruzione facciale del nostro antenato è stata fatta da un esperto, l'artista forense Richard Neave, che partendo da una calotta cranica e una mandibola ritrovati nelle foreste dei Carpazi è riuscito a dare una forma a un pezzo di Storia. Non sappiamo se le ossa appartenessero a un maschio o a una femmina, quel che è sicuro è che questo essere umano abitava le foreste dell'attuale
Romania 35mila anni fa. I resti sono stati trovati fra il 2002 e il 2003 nella caverna di Pestera cu Oase, usata dagli orsi per andare in letargo, e gli esperti hanno capito subito di trovarsi di fronte a un parente degli ominidi africani.
I FRANCESI sono quelli che passano più tempo a mangiare e a dormire. Mentre gli italiani sono assieme a giapponesi e coreani quelli che dedicano più tempo alla cura del corpo, alla salute e alle attività domestiche. È quanto emerge dallo studio sulla quantità e qualità del tempo libero, 'Measuring leisure', in 18 paesi a 'economia ricca' dell’Ocse. Le italiane sono anche classificate tra le 'shopping-addict' assieme ad americane e tedesche. Mentre la Norvegia è in testa per la maggior quantità di tempo libero a disposizione, oltre un quarto della giornata. I francesi
passano quasi nove ore a letto, seguiti da americani e spagnoli. I coreani sono quelli che dormono di meno, 7,8 ore. Gli italiani sonno nella media con poco più di otto ore. Gli italiani, dedicano ai pasti circa 110 minuti al giorno contro gli 80 della Gran Bretagna.
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In Italia e nel Mondo 3
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
Il fatto del giorno: il divorzio di Berlusconi diventa un caso politico Arriverà il lodo Veronica così fanno gli intoccabili
La procedura per “colpa” Quella della successione che preoccupa il premier è la partita più complessa
dal corsivo di Marco Travaglio
dal servizio di Claudio Tito
dal servizio di Simone Filippetti e Marigia Mangano
[...] Avvincenti sviluppi nella guerra dei Roses brianzola. È allo studio un Lodo Veronica [...]: «1) Le cause di divorzio che coinvolgano le quattro alte cariche dello Stato sono sospese fino alla scadenza dei rispettivi mandati [...]. 2) Vietato divorziare in prossimità di elezioni [...]. 3) Le cariche di cui all’art. 1 sono dispensate dal divieto di frequentare ragazze minorenni [...]. 4) Le notizie sulla vita privata delle quattro cariche sono coperte da segreto di Stato [...]; il gossip può invece proseguire serenamente sulle testate di proprietà di una delle alte cariche quando riguardi privati cittadini o esponenti dell’opposizione (vedi caso Sircana o bacio tra Di Pietro e un’amica). 5) Io so’ io e voi nun siete un cazzo».
"Separazione con addebito". Adesso sono diventate queste le parole che fanno più paura a Silvio Berlusconi. La possibilità, cioè, che Veronica Lario chieda non la procedura consensuale per arrivare al divorzio, ma quella per "colpa". Un iter che renderebbe tutto più drammatico. Soprattutto trasformerebbe l’addio tra "Veronica e Silvio" in un grande processo pubblico. [...] Una eventualità che innervosisce il capo del governo. Dopo l’approvazione del cosiddetto "Lodo Alfano", infatti, il capo del governo era convinto di non dover più frequentare le aule dei tribunali.[...] A Palazzo Chigi nessuno sottovaluta le ripercussioni della vicenda sulla situazione politica. Soprattutto sulla prossima campagna elettorale e sui risultati delle europee. [...]
Si chiama Bel e cioè l’acronimo di Barbara, Eleonora e Luigi, i tre figli nati dal matrimonio di Silvio Berlusconi e Veronica Lario. Ed è l’ultimo veicolo nato nella galassia societaria che ruota intorno alla famiglia di Arcore. Un impero da oltre 6 miliardi che fa perno su sette holding, proprietarie dell’intero capitale della Fininvest (cui fanno capo Mediaset, Mondadori, il Milan, più una quota rilevante nel gruppo finanziario Mediolanum)[...]. Pesi ed equilibri al vertice dell’impero di casa Berlusconi dipenderanno, dunque, dalla scelta dei futuri destinatari di quel 61% di Fininvest nelle mani del fondatore. Una partita complessa, quella della successione e soprattutto quella di un eventuale ruolo manageriale della seconda generazione [...].
La migliore di ieri
La donna prescelta
Il Cavaliere con le dame ora è a prova di smacco
Un uomo di parola
dall’articolo di Cinzia Sasso
dal corsivo di Massimo Gramellini
dall’editoriale di Vittorio Feltri
La guerriera è una donna molto alta, il fisico asciutto, un fascino androgino e un paio di occhi blu che almeno nel colore somigliano a quelli della famosa cliente. Maria Cristina Morelli, il Davide che sfiderà Golia, l’avvocato che Veronica Lario ha scelto per dire addio al marito Silvio, arriva a piedi con le sue solite scarpette basse e mostra subito di che pasta è fatta: sa che la battaglia non sarà solo davanti al giudice civile, che l’immagine e la comunicazione conteranno molto. [...] Ma da subito vuole mettere i paletti. "Io sono un avvocato e mi occupo dell’aspetto legale" dice. Il "ciarpame" resterà fuori da qui. [...]
Lei fu. Siccome celibe - dopo il nuzial raggiro - stette Berlusca immemore - curvo sul suo Tapiro. Gentile Cavaliere senza dama ma giammai sotto scacco, se riproduciamo con qualche aggiustamento la prima strofa dell’ode dedicata al suo predecessore corso [...] è il desiderio di scongiurare la sua deriva a sinistra. Sua non di Bondi, che a sinistra ci è già stato una volta da giovane e ha promesso di non farlo mai più. Sua di lei, gentilissimo Cavaliere con tante dame a prova di smacco. Come ha potuto contrarre il virus comunista della dietrologia? Per anni ha ironizzato sull’abitudine dei rossi di immaginare complotti alle loro spalle. E
adesso ci tocca sentirla dire che la decisione di sua moglie sarebbe stata ispirata da un sobillatore, da un Grande Vecchio che manovrando gli umori biliosi della signora punterebbe a danneggiare lei, l’Eterno Giovane. Davvero pensa che dietro la fine di una relazione, che a quanto ci è dato di capire era finita da un pezzo, possa esserci un intrigo politico? Davvero pensa che le spettatrici del Tg4 smetteranno di votarla perché una donna che hanno sempre trovato antipatica si accinge a chiederle gli alimenti? Davvero pensa che quegli smemorati degli italiani, quando fra un mese si andrà alle urne, ricorderanno ancora questa storia? Ai poster l’ardua sentenza.
[...] Con Silvio ho avuto rapporti che si contano sulle dita di due mani. [...] La seconda visita ad Arcore avvenne il giorno di Ferragosto [...], 1993. [...] Mettiamo che io decidessi di scendere in politica; qual è la sua opinione? Commentai: buona idea. Ho in mano dei sondaggi sulla popolarità dei grandi personaggi, e lei è in testa [...]. Lo incontrai l’anno seguente, [...] quando avevo firmato il contratto per sostituire Montanelli al Giornale. [...] Mi rassicurò: se ce la farà le dimostrerò gratitudine. Fu di parola al di là di ogni mia aspettativa. Un giorno qualcuno bussò alla porta a vetri del mio studio [...]. Si complimentò. [...]
Staino sull’Unità
Questioni di opposizione
In questa faccenda manca il rispetto per la famiglia
dall’editoriale di Pierluigi Battista
dall’editoriale di Rossana Sisti
L’Italia non sta sprofondando verso il Turkmenistan, e il modello del governo Berlusconi non è l’autocrazia uzbeka. Se Dario Franceschini lo dice nell’intervista rilasciata al Corriere è per galvanizzare un elettorato esausto, ma abituato a ricompattarsi di fronte al Nemico. Oppure per colmare con una retorica pugnace il senso di vuoto che ha sin qui mortificato un’opposizione debole fino all’evanescenza. O per arginare la controffensiva dipietrista, mimetizzandosi dietro un lessico oltranzista sin troppo collaudato nel quindicennio della Seconda Repubblica. È probabile che Berlusconi coglierà l’occasione per mostrarsi offeso dall’analogia turkmena (come reagì quando Veltroni lo accusò di voler fare dell’Italia un clone dell’autoritarismo alla Putin), o per reiterare la denuncia dell’inaffidabilità di «questa opposizione», come usa sprezzantemente bollarla. Ma non farebbe la cosa giusta. [...]
Al terzo giorno, provi a immaginare che le cronache da un matrimonio sull’orlo del divorzio si siano smorzate e sfumino con un che di eleganza, lasciando spazio ad altro. Magari a una riconciliazione. Invece sulla querelle tra il premier e la sua signora non c’è foglio che si risparmi di mettere un carico da novanta, sfruculiando presente e passato, stendendo copioni da telenovela, rappresentando così una vicenda privata e di per sé dolorosa come un’incresciosa faida familiare e legale dai risvolti patrimoniali miliardari. Del resto, come nelle peggiori tradizioni quando un matrimonio va in pezzi, la li-
nea bipartisan non attacca. E qui tra il premier e la signora del premier non sembra andare meglio: chi sta con lui e compiange l’uomo potente, il cesare allegrotto, piantato in asso da una donna ingrata; e chi – e sono i più –sta con lei, moglie trascurata e oltraggiata all’onor del mondo. Pochissimi – e noi, con ogni possibile delicatezza, vorremmo essere tra questi – spendono un pensiero dolente e solidale per i figli, ormai grandi ma assai meno grandi della tempesta che gli si è scatenata nel cuore e nella testa. Il rispetto, d’obbligo quando si maneggiano pubblicamente i casi personali e privati di ogni persona, di ogni famiglia, è una regola ferrea.
E non sono poi così rari i casi di politici che in casi analoghi di tale rispetto hanno goduto. Anche per questo può aver suscitato qualche stupore che la first lady, da «parte offesa», abbia scelto la maggiore agenzia giornalistica per commentare le discutibilissime scelte del maritopremier e, qualche giorno dopo, due tra i più grandi giornali italiani per metterlo idealmente alla porta. E lui? Il presidente esuberante, il presidente esteticamente corretto, allergico alla bruttezza e con un debole dichiarato per la gioventù delle attrici in fiore, pur avendo scelto la guasconeria come arte del consenso ora scopre di colpo il basso profilo e la privacy. E grida al complotto. [...]
La fotografia
Le ragioni della Lario dal corsivo di Albina Perri
E brava Veronica: ci ha messo undici anni, ma alla fine ha deciso di smettere di fare l’abatjour di Arcore. Basta, stop, è stufa, dice che la sua dignità è a rischio, meglio finirla qui. La goccia è stata Noemi, la neo diciottenne di Napoli che chiama papi il Cav, e che si è vista regalare per il suo compleanno la visita del presidente in persona, oltre a un collier di oro e diamanti. "Frequenta le minorenni, non è tollerabile", ha detto la signora. Che ha dato poi l’annuncio dell’inizio della fine via la Repubblica. Nell’ultima uscita di qualche giorno fa, in quel "veline ciarpame" sdegnato, si leggeva già tutta la sua rabbia. Chi ha pensato a un teatrino pre-elettorale combinato con il cosorte dovrà oggi ricredersi: rabbia e dolore c’erano tutti, in quel comunicato. [...]
Cesano Boscone (Mi), Dario Franceschini apre la campagna elettorale del Pd in un circolo Arci (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
State attenti e state attente: questo divorzio, siccome di mezzo c’è un bel patrimonio, potrebbe costar caro a Berlusconi; o viceversa costar caro a Veronica: anzi, a tutte le donne. Sì perché ogni volta che qualcosa è in grado d’incrinare la "governabilità" (dice lui) o più semplicemente gli interessi del premier (dice l’opposizione), quest’ultimo ha preso l’abitudine di sistemare le cose con i decreti legge: lo ipotizza anche Travaglio un "lodo Veronica" (riportiamo parte del corsivo qui in apertura); ma non fa satira, il giornalista dell’Unità. Perché il rischio di un lodo c’è, con conseguenze che potremmo immaginare: abolizione degli alimenti, per esempio, e via dicendo. Soltanto un’ipotesi? Se io fossi una donna in procinto di divorziare mi spiccerei a fare le pratiche (se possibile spicciarsi) che in questo Paese, di questi tempi poi, non si sa mai.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage “Angeli e demoni”, l’Osservatore romano è positivo Se la gelosia favorisce “Il film afferma il fascino millenario della nostra fede” chi compie un assassinio dall’articolo di Aldo Cazzullo
«Fossero tutte così, le operazioni anticattoliche... in fondo, più che rappresentare un pericolo, questo film conferma il fascino millenario della nostra fede e dei nostri simboli». Quando si riaccendono le luci in sala, Gian Maria Vian, direttore dell’Osservatore romano, seduto a cinque file dal protagonista di Angeli e demoni Tom Hanks, è più ironico che scandalizzato. Sotto i suoi occhi, in oltre due ore di film — anteprima mondiale all’Auditorium di Roma —, sotto i suoi occhi ne sono passate di ogni tipo. In sintesi: il Papa è papà (anche se non grazie all’inseminazione artificiale, come nel romanzo, ma in seguito a un’adozione), il figlio è il suo segretario; alla vigilia del Conclave i quattro papabili vengono rapiti da un misterioso assassino nascosto a Castel Sant’Angelo; il segreto dell’antimateria, arma potenzialmente più pericolosa dell’atomi-
Tom Hanks, uno dei protagonisti nel film di Ron Howard
ca, nascosto a poca distanza dalla tomba di Pietro... «Da una parte sono un po’ deluso. Sono un appassionato di "fanta-Vaticano", quasi un cultore dei romanzi del primo Novecento, ho letto con passione la trilogia di Morris West, che del resto aveva appassionato lo stesso Giovanni Paolo II, grazie all’intuizione vagamente predittiva di un Papa venuto dall’Est (sia pure dall’Ucraina anziché
dalla Polonia: Cirillo I). Questo film è molto al di sotto di quella tradizione. Gli errori oggettivi si succedono al ritmo di uno al minuto, come nel romanzo e forse anche peggio. E’ evidente che si tratta di un’operazione anticattolica, lanciata su scala planetaria. Però questo, se da una parte può addolorare i cattolici, dall’altra deve farci riflettere su un punto: il fascino della nostra reli-
dall’articolo di Paolo Pombeni
La sfida è di quelle decisive: arrivare anche in Italia ad un sistema che punti direttamente sul merito come criterio fondamentale per governare la allocazione delle risorse umane è un traguardo che si impone proprio di fronte alla rivoluzione che stiamo vivendo. Si dice spesso di questi tempi che le crisi sono occasioni per ripartire meglio, avendo messo a punto la propria collocazione internazionale e avendo superato le criticità che appunto la crisi ha messo in luce. Ebbene la questione del merito rientra proprio in questo contesto. Se sapremo affrontarla in maniera
Cerchiamo di migliorarci misurando bene il merito appropriata ci consentirà di uscire da questa crisi con una testa diversa. Non che sia facile: di merito si parla spesso, a proposito ed a sproposito, mentre è uno di quei temi che vale la pena di affrontare in maniera molto attenta. Siamo purtroppo in una fase in cui di merito si parla spesso alla leggera. Gli stessi media sono pieni di riconoscimenti dati un po’a vanvera: fi-
nisce che spesso ogni intervistato, appena che abbia un qualche titolo o una qualche posizione di visibilità, diventa un personaggio “di fama internazionale”, una “autorità nel suo campo”. Non ci sfiora il dubbio che queste attribuzioni andrebbero verificate in qualche modo in misura oggettiva, che dovrebbero basarsi su criteri riconosciuti e riconoscibili. [...] Per affron-
gione». A parte la trama «improbabile, a tratti sgangherata», a parte le mancanze di riguardo verso la gerarchia ecclesiastica e verso i fedeli, Vian vede nella grande «macchina» del film l’ennesimo segno «del fascino eterno del cattolicesimo. Della Chiesa. Del Vaticano». I segni ci sono tutti: «La Sistina, sia pure ricostruita alla bell’e meglio, visto che ovviamente la Santa Sede non si è prestata a dare alcun contributo a quella che resta un’operazione commerciale. Il Cupolone di Michelangelo. Le chiese di Roma. Il fascino del Passetto, il passaggio tra la basilica di San Pietro e Castel Sant’Angelo. Il mistero della Trinità e dell’immacolata concezione. La dimensione temporale e quella spirituale della Santa Sede. In qualche modo, tutto indica la centralità del Vaticano e la forza attualissima della fascinazione che, sia pure a livello superficiale e fallace, la Chiesa esercita anche su chi non la conosce. [...]
tare il problema del merito bisogna cominciare dal settore dell’educazione. Non è questione di trasformare tutto in una grande competizione selvaggia in cui alla fine contano soltanto i primi e tutti gli altri vengono declassati all’insignificanza. Al contrario il merito si misura innanzitutto sulla capacità di ciascuno di competere coi propri limiti, di migliorarsi accettando lo sforzo (e anche la fatica) che ciò comporta: è più meritevole chi supera anche solo di un poco doti proprie modeste di colui che raggiunge buoni risultati ma restando ben al di sotto di quello che gli consentirebbero le proprie doti personali.[...]
dal commento di Giovanna Zucconi
Per vincere lo sgomento, e per restituire alle parole il loro valore, ogni tanto dovremmo tutti immaginare il mondo alla rovescia. Nel mondo capovolto, la storia sarebbe questa: a Milano, una ragazza (femmina) uccide il fidanzato (maschio) a coltellate, dopo averlo ripetutamente minacciato di morte se l’avesse visto con altre. La Suprema Corte di Cassazione, che com’è noto è formata da fanciulle, conferma la correttezza della sentenza d’appello che l’ha condannata a 14 anni di reclusione: sostenendo che la gelosia non è un’aggravante «per futili motivi», e anzi «per la coscienza collettiva non costituisce una ragione inapprezzabile di pulsioni illecite». Per la coscienza collettiva[...] la gelosia non è un pretesto ma un movente sostanzioso e riconosciuto, dunque niente aggravante «per futili motivi» [...]. Mentre invece la gelosia dell’assassina «non è stata tale da caratterizzare un soverchiamento fine a se stesso, pretestuoso e abnorme, della altrui personalità». Infatti, sempre nel mondo alla rovescia, la passionale ragazza non ha soverchiato: ha ucciso. Ma si sa, la donna è donna, la possessività non è un’aggravante, pena confermata a 14 anni e non innalzata a 30. Ovviamente nel mondo in cui viviamo, questo, questa nostra Italia che ha abolito le attenuanti per delitto d’onore neanche trent’anni fa, i ruoli sono capovolti. L’assassino è un uomo che nel 2006, a Milano, ha ucciso la moglie con un coltello da cucina, dopo l’ennesima scenata. Per il procuratore che ha ricorso contro la
condanna troppo lieve, il «desiderio anomalo di possesso» e le prolungate molestie e persecuzioni sono un’aggravante. Per la Suprema Corte, che ha cassato il suo ricorso, no. Possiamo inebriarci per le sottigliezze linguistiche e per la nitidezza giuridica, ma al nostro sguardo forse profano ma certamente addolorato, sembra di capire questo: si dà per scontato, trent’anni dopo l’abolizione del mostruoso delitto d’onore, che il sentimento maschile del possesso sia un movente «naturale» della violenza contro le donne. Tant’è vero che la stessa storia, a sessi rovesciati, appare poco verosimile, neppure raccontabile. Che cosa sta succedendo ai sentimenti, e alla narrazione pubblica dei sentimenti? Che cosa sta succedendo, fra uomini e donne? Ci si scanna tutti, grandi e piccoli, ricchi e poveri, nelle arene televisive o nei tribunali, in un eclatante divorzio fra ricconi o con un coltellaccio da cucina. Violenza. Verbale, stilistica, fisica. Può darsi che la storia proceda a ondate, e che dopo gli anni del femminismo ora ci tocchi questo evo di Restaurazione, di virilità esibita, di veliname, di rigurgiti del vecchio gallismo, di tautologie stantie (l’uomo è uomo), di sciupafemmine vanagloriosi e di gelosia maschile accettabile «per la coscienza collettiva». Passerà. Non può che passare. Nel frattempo, che quei signori per cortesia rammentino che l’altra faccia del gallismo è sempre stata la retorica cortese e paternalistica, «una donna non si tocca neanche con un fiore» eccetera. Ecco: nel frattempo, per piacere, non toccateci. Soprattutto con un coltello.
C’è un libro sulla famiglia Camoranesi, il genuino tra gli ipocriti che infilza tutta la politica se non si allinea rischia la panchina
Quel bravo Mussolini
dall’inchiesta di Gian Antonio Stella
dall’articolo di Massimiliano Nerozzi
dall’articolo di Caterina Maniaci
Come un panda, Mauro German Camoranesi sarebbe una di quelle specie da salvare: perché in mezzo all’ipocrisia e alla banalità del pianeta calcio, lui è ancora uno genuino, magari scontroso, che parla poco, ma almeno dice quello che pensa. Guidato dall’istinto e dal talento, dentro e fuori dal prato, sempre. Ha le sue pericolose controindicazioni, come il mammifero bianconero: dovendolo gestire, può risultare intrattabile, ai limiti dell’arroganza. [...] Com’è successo domenica pomeriggio, l’ultima giornata no di un periodo stortissimo, con due espulsioni filate. Capita che Camoranesi faccia un primo tempo irritante, giocando parecchi palloni, ma donandoli troppo spesso al nemico. Alla sosta di metà partita, Ranieri gli comunica il cambio, e lui esplode («Io? Ma se ho giocato un sacco di palloni»). S’innesca una violenta lite con il tecnico («Li hai passati agli altri»). Il tutto non proprio con toni da Oxford. Gigi Buffon, già nauseato dallo spettacolo, non ne può più, fa notare al collega, a volume elevato, che non è il momento per intavolare un dibattito e fugge via, per evitare di fare «qualche cazzata». Il giorno seguente, ieri, cerca
Benito Mussolini, visto da Marcello Dell’Utri, si “trasforma” in un uomo «troppo buono», senza essere affatto «un dittatore spietato e sanguinario», alla Stalin, per intenderci. Il senatore del PdL, tra i fondatori di Forza Italia, ne parla a lungo in una intervista alla trasmissione web-tv Klauscondicio e apre un nuovo, aspro dibattito politico e un ulteriore fronte polemico. «Mussolini», sostiene dunque Dell’Utri, «ha perso la guerra perché era troppo buono. Non era affatto un dittatore spietato e sanguinario come poteva essere Stalin». Di più. Leggendo i diari, giorno per giorno, nei cinque anni che vanno dal ’35 al ’39, cioè alla vigilia della decisione di entrare in un conflitto mondiale già iniziato spiega Dell’Utri - Mussolini appare come «un uomo straordinario e di grande cultura. Un grande scrittore, alla Montanelli, i suoi diari sembrano cronache di un inviato speciale, con frasi brevi e aggettivazioni efficaci come raramente ho letto». E non è stata colpa di Mussolini, aggiunge l’esponente azzurro, «se il fascismo diventò un orrendo regime. [...] Il suo fascismo era di natura socialista».
Un’immagine di Virgilio toglie il sonno al direttore di «Famiglia Cristiana»: «Enea che fugge da Troia in fiamme porta l’anziano padre Anchise sulle spalle e tiene per mano il giovane figlio Ascanio. L’Enea del futuro, invece, avrà sulle spalle il peso di quattro vecchi genitori e non avrà accanto nessun figlio che gli assicurerà, un giorno, di portarlo in salvo». Per questo don Antonio Sciortino, spiegando come i francesi (che «non ci stanno a finire al tappeto») abbiano «deciso di tenere aperti gli asili nido 11 mesi all’anno per 11 ore al giorno» mentre da noi il Sud ha «un indice di copertura del fabbisogno di asili nido di appena il 6%» accusa chi è stato al potere in questi anni: «Assistiamo, impotenti, al fallimento. Sulla famiglia tutti i governi, di destra, di sinistra e di centro, finora hanno sempre fallito. Non hanno mai capito che è l’unico vero ammortizzatore sociale. Aiutarla serve innanzitutto allo stesso Paese». Il libro «La famiglia cristiana», in vendita da questa mattina, infilza gli uomini del Palazzo fin dal sottotitolo: «Una risorsa ignorata dalla politica». Chi si aspettasse una nuova puntata della schermaglia che vede batta-
gliare il prete-giornalista [...] con certi provvedimenti della destra come sull’immigrazione, avrà materia da riflettere. Perché, certo, non mancano le critiche, talora pesanti, al governo e al padrone della stessa Mondadori [...] che pubblica il saggio, cioè Berlusconi. E c’è da scommettere che qualcuno tornerà a dipingere il direttore del settimanale coi toni usati da uomini come l’azzurro Maurizio Lupi («Famiglia Cristiana sembra sempre ormai allineata sulle posizioni del manifesto») o il leghista Matteo Salvini, il quale arrivò a dire che «Se fosse per lui Famiglia Cristiana si chiamerebbe Famiglia musulmana». Ma sarebbe assai riduttivo. Non solo don Sciortino se la prende anche con la sinistra, appaiando per esempio a Tremonti il suo predecessore Padoa Schioppa [...] ma su tanti punti torna a ribadire cose che a sinistra non piaceranno affatto. Come l’opportunità di rivedere le norme sull’aborto («nessuna legge è tabù, intangibile, tanto meno il mito della 194») o il giudizio sui Pacs, i Dico e anche i Di.do.re. proposti da Brunetta e Rotondi: «In cima alle preoccupazioni dei pubblici poteri coscienti delle loro responsabilità non possono che esserci le famiglie "normali", quelle "vere" fondate sul matrimonio». [...]
Il giocatore bianconero Mauro German Camoranesi
di chiarire tutto l’agente dell’italo-argentino, Sergio Fortunato: «Ci vuole più rispetto per giocatori di un certo spessore - spiega - dopo 8 anni di militanza alla Juve». Garantisce poi che tutto è già finito: «Per Camoranesi non ci saranno strascichi, ma lo si deve capire: domenica ha giocato in un ruolo non suo e aveva diritto di chiedere un appello nel 2° tempo, giocando da esterno, come sa fare. E poi è comprensibile il nervosismo di tutta la squadra, che si è vista sfumare il secondo posto e rischia di perdere anche il terzo». Si può ricucire con il tecnico, a occhio, a patto che il giocatore si rimetta in pista: meno chiacchiere e più fatti. Pure perché, fin qui, Ranieri aveva fatto molto per recuperarlo, dopo un’annata passa-
ta più in infermeria, per tre infortuni, che in campo: considerandolo un fenomeno, uno di quelli che può fare la differenza, per l’allenatore era un sacrificio che si poteva fare. Ora non più, con la stagione agli sgoccioli: se non si allineerà alla disciplina del gruppo, starà in panchina. Sarebbe l’addio a un altro pezzo della vecchia Juve, un altro di quei cinque samurai, come disse Lapo, che aveva accettato di scortare la Juve anche nella giungla della B. Non senza bisticciare, come raccontò lui stesso, nell’estate del 2006. Al solito, senza censura: «Dissi: “Cavolo, mi sono fatto un mazzo così per arrivare fin qua e adesso devo andare in serie B?”. Dal mio punto di vista, poi, senza alcuna colpa». [...]
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IL FILM
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IL BRINDISI
LE RISATE
IN POSA
CON GLI CHEF E NON SOLO
FOTO DI GRUPPO CON “AMICI”
TORMENTONE: “BRINDA ANCHE TU CON PAPI”
Studio Aperto ha mandato in onda le immagini di Berlusconi alla festa per il 18esimo compleanno di Noemi Letizia. E per cui è scattato il finimondo con Veronica Lario
Il servizio di Studio Aperto ha anticipato gli scatti che saranno pubblicati dal settimanale “Chi”. Nella foto precedente il presidente del Consiglio con la festeggiata e i genitori della ragazza
Silvio Berlusconi in mezzo a due degli invitati alla festa incriminata. Sulle foto di Casoria si è scatenato il putiferio, e sul web impazza una sola tesi: «Sono taroccate»
QUI il premier è attorniato da altri invitati al compleanno di Casoria e accerchiato da camerieri e chef del ristorante dove si è svolta la cena per Noemi
Silvio Berlusconi ancora con uno scatto in compagnia di altri invitati alla ormai “mitica” festa per i 18 anni di Noemi. Attorno al presidente del Consiglio parenti e cosiddetti “affini”
SI chiama Dietnam il blog che rimbalza sulla Rete: il suo curatore ha ironizzato sull’autenticità delle foto alla festa di Noemi invitando tutti a inviare il loro fotomontaggio con il premier. Qui c’è Mao
Tormentone web. E “Chi”: «Pronti a mostrare gli originali»
L’addio della first lady
«Quelle foto ritoccate»
Berlusconi insiste: «Dalla sinistra attacchi personali e calunniosi»
«Lei riconosca il suo errore»
Sulla Rete si è scatenato una vero tormentone
Il premier a Porta a Porta si difende e attacca: «Non è vero che frequento le minorenni, è una trappola» Nella foto grande al centro e qui sotto, due momenti della trasmissione “Porta a Porta” con protagonista Silvio Berlusconi
di ANDREA LONGO ROMA - «Tutta colpa della sinistra, che non accetta la mia popolarità al 75 per cento. E della sua stampa. Hanno orchestrato una trappola, nella quale mia moglie è caduta. Dichiari di essere in errore, solo così potrò accettare la continuazione del rapporto». Indignato e sorpreso («Non mi aspettavo questa tempesta»), ma anche deciso a contrattaccare. Così si è mostrato Silvio Berlusconi a "Porta a Porta", dove è andato ieri sera, annullando un appuntamento con il capo dello Stato Napolitano per parlare di ministri, per dettare le sue condizioni alla moglie Veronica Lario, che sta preparando le carte per il divorzio. E alla quale lui vuole «un mare di bene». Ma dall'amico giornalista Vespa è andato anche per difendersi. Visto che la vicenda divorzio-ciarpame-veline invece di smorzarsi è montata, tracimando sempre più anche sulla stampa internazionale. Con il rischio di fargli perdere alle Europee i voti dei due milioni di elettori cattolici che in lui avevano visto negli ultimi tempi un alfiere delle posizioni della Chiesa. E la sortita dell'Avvenire - il giornale dei vescovi che ieri lo ha ammonito ad essere un presidente del consiglio «più sobrio» condannando «l'abbraccio mortifero politica-spettacolo» - gli ha fatto rompere gli indugi. Così, dopo avere attaccato la sinistra di complotto, in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera e La Stampa, provocando la reazione del leader del Pd Dario Franceschini (che per una settimana aveva adottato un approccio minimalista), ieri sera l'inquilino di Palazzo Chigi è tornato a ripetere che Veronica ha creduto alle menzogne della stampa di sinistra e deve chiedergli scusa. Nel salotto di Bruno Vespa, dove campeggiava un cartello su cui era scritto "Berlusconi a tutto campo.
«Proprio non mi aspettavo questa tempesta»
Adesso parlo io", il premier ha detto di essere rimasto sorpreso dalla bufera che si è scatenata, «ma già in passato sulla stampa sono state pubblicate delle cose false». Attacchi personali fondati sulla calunnia, quelli della sinistra in crisi profonda. Le veline sono inesistenti, sono un'assoluta falsità. E poi «non è vero che frequento delle minorenni», ha ribadito Berlusconi tornando a rilanciare la teoria del complotto (che fa "ridere" il leader dell'Udc Casini) e prendendosela ancora con il leader del Pd («Un Franceschini al giorno toglie i democratici di torno»). Proprio sul caso di Noemi Letizia ha insistito: «Se avevo qualcosa da nascondere sarei stato un pazzo ad andare lì», ovvero a Casoria alla festa per il diciottesimo compleanno della ragazza che lo chiama "papi" ed è andata a trovarlo a Roma e Milano. Il Cavaliere ha giurato anche sull'autenticità delle foto del party,
che saranno pubblicate oggi da "Chi" e che secondo alcuno blog e siti internet sarebbero dei falsi («Se non ci credete chiedetelo ai camerieri»). Immediata la replica del Pd, affidata a Anna Finocchiaro. «Berlusconi davvero supera il segno, la smetta di parlare di complotto della sinistra e si vergogni», ha detto il presidente dei senatori democratici. Il richiamo alla sobrietà e alla responsabilità contenuto nell'editoriale Avvenire è stato giudicato «molto positivo» dal presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco. Ma dal Pd, Pierluigi Bersani ha ironizzato. Sulla tempistica, intanto. Perché soltanto ieri il quotidiano dei vescovi è intervenuto, dopo che la vicenda ha i suoi prodromi da varie settimane. E pure sulla severità del giudizio. «Per la prima volta si batte un pugno - ha detto l'ex ministro dello Sviluppo economico - Anzi, direi piuttosto un pugnetto».
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LA “CAUSA”
Il cardinale Bagnasco: «Il richiamo alla sobrietà è sempre molto positivo»
I vescovi tuonano: «Sia sobrio» Editoriale di “fuoco” su “Avvenire, il giornale della Cei di ELISA PINNA
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La legale di Veronica: «Lavoreremo con serenità» Maria Cristina Morelli vuole arrivare a una separazione consensuale, ma nei tempi giusti di FRANCESCA BRUNATI
Maria Cristina Morelli
Cavaliere in mezzo ad una coppia. E sono davvero molti, che nei vari blog, parlano esplicitamente di fotomontaggi. Su “Macchianera”, poi, la buttano in burla: «Debutta in società! Da oggi, con un paio di forbici e della semplice colla vinilica potrai anche tu iniziare a vantarti di essere figlio di Papi!». IL RISCHIO DI BOOMERANG E così, quelle che dovevano diventare prove inconfutabili, della assoluta «trasparenza» della partecipazione del Cavaliere, rischiano di trasformarsi in un boomerang. Già alle prese con la causa di divorzio che in quella ormai famosa festa a Casoria ha trovato il suo via ufficiale. «PRONTI A MOSTRARE GLI ORIGINALI» - E’ arrivato quindi un duro comunicato della Direzione di “Chi”: «In relazione alle illazioni sulla autenticità delle foto relative alla festa di Casoria che “Chi” pubblicherà, la direzione di “Chi” conferma e ribadisce con fermezza che le foto non sono state in alcun modo manipolate e dichiara di essere disponibile a mostrarle nel loro formato originale a chiunque ne faccia richiesta».
MILANO - Lavorare in modo sereno, «in armonia», con la «massima correttezza», senza rincorrere ipotesi giornalistiche, ma anche cercando di mantenere i buoni rapporti con la controparte. È questa la linea che Maria Cristina Morelli, il legale di Veronica Lario, ha intenzione di seguire. Una vicenda sulla quale l’avvocato vuole tenere il riserbo e rispettando alla lettera quello che è da sempre il suo stile di lavoro. «Voglio lavorare serenamente – ha ripetuto più volte al telefono – in armonia, con il massimo della correttezza e non seguire ipotesi giornalistiche, tutte lecite si intende, ma alle quali in questo momento non mi posso dedicare». Poche parole che fanno capire che la separazione tra il premier e la moglie non sarà una cosa che avverrà dall’oggi al domani. E che si cercherà una soluzione, ovvero una risoluzione del matrimonio, più indolore possibile. Non si sa però quel che si profilerà all’orizzonte: anche se, da quanto è trapelato, l’idea è tentare di trovare un ac-
cordo da tutte e due le parti e scegliere una separazione consensuale evitando invece una separazione giudiziale, dove non è detto che giudiziale voglia dire con addebito. L’avvocato Morelli, a domanda precisa, e cioè se fosse già pronto il ricorso, ha glissato ripetendo che «questa non è materia da giornali». Sono altre le sedi in cui va gestita, vista la delicatezza. E poi è necessario ragionare «con la massima serenità», a bocce ferme, quando gli animi sono ormai raffreddati. Insomma, pare che la volontà sia quella di non andare alla guerra ma di attendere che la bufera passi per poi fare le opportune valutazioni. Del resto, questa sembra anche l’intenzione del presidente del Consiglio. Ippolita Ghedini, avvocato civilista padovano, sorella di Niccolò, deputato del Pdl e legale storico del premier, dal canto suo fa solo sapere «di non aver ancora alcun mandato» formale. Di non aver ricevuto alcuna chiamata né da Berlusconi, né dal fratello per qualsiasi incarico, anche se sarà sicuramente lei a gestire la separazione.
ROMA - Lo spettacolo del 'divorzio mediatico' tra Silvio Berlusconi e Veronica Lario non piace per niente ai vescovi italiani che, per bocca del loro presidente cardinale Angelo Bagnasco, richiamano i protagonisti alla sobrietà. «Il richiamo alla sobrietà ed alla responsabilità per tutti – ha osservato l’arcivescovo di Genova rispondendo ad una domanda sulla fine fragorosa del matrimonio del premier e su un editoriale di 'Avvenire' - è un richiamo sempre molto positivo». Ieri mattina. sulla vicenda, era infatti intervenuto il quotidiano di proprietà dell’episcopato italiano, esprimendo critiche e preoccupazione verso il presidente del consiglio, sia su come sta gestendo il divorzio «mediatico» sia sul capitolo delle candidature per le elezioni europee. «Sappiamo che un uomo di governo va giudicato per ciò che realizza, per i suoi programmi e la qualità delle leggi che contribuisce a varare. Ma la stoffa umana di un leader, il suo stile e i valori di cui riempie concretamente la sua vita non sono indifferenti. Non possono esserlo», avvertiva il giornale. Solo in febbraio e in marzo il premier era apparso un paladino dei valori etici e morali cattolici: sulla vicenda di Eluana Englaro e sulla sua volontà di salvarla con un decreto legge urgente (non firmato poi dal Quirinale) aveva raccolto i plausi della Chiesa italiana e del suo quotidiano. Il tono è cambiato, tanto che Pierluigi Bersani (Pd) ha preso atto che «'Avvenire' ha battuto un pugnetto sul tavolo dopo che la vicenda andava avanti da giorni». «Non oso immaginare – ha però aggiunto con ironia – che sarebbe successo se questa vicenda avesse riguardato Prodi e mi piacerebbe che ci si comportasse con tutti allo stesso modo». L’osservazione non ha fatto sorridere il direttore del quotidiano cattolico, Dino Boffo. Tutt'altro. Immediata la replica al veleno, siglata 'Av' e pubblicata in serata sul sito: «Per noi –vi si legge –parlano i fatti. Fatti che può accertare alla svelta: provi a chiedere – è l’esortazione – al suo
collega onorevole (Silvio) Sircana, già portavoce del presidente Prodi, come Avvenire si è comportato allorchè fu lui a ritrovarsi al centro di una storia non poco pruriginosa». A parte questo strascico di polemiche con il Pd, rimane il fatto evidente che la vicenda delle giovani bellezze in lizza per le liste europee del Pdl, con a seguito l’epilogo del menage familiare Lario-Berlusconi, ha creato imbarazzo e sconcerto tra l'episcopato italiano, mentre il Vaticano si è asserragliato dietro un assoluto silenzio. «Questa volta – si leggeva nell’editoriale mattutino di Avvenire – abbiamo vissuto con autentica tristezza il valzer delle candidatu-
re: se ci fossero davvero in lista d’attesa veline o attricette non lo sapremo mai, ma anche solo l’ipotesi di un uso delle ragazze come esca elettorale è suonata sconfortante». E ancora altre bacchettate per Berlusconi e la sua (ex) consorte perchè, con la loro rottura pubblica, «la politica e lo spettacolo, in un attacco mortifero, hanno dato nell’occasione il peggio di sé». 'Avvenire' ha rimproverato la first lady per essersi rivolta prima «alla maggiore agenzia giornalistica per commentare le discutibilissime scelte del marito-premier» e poi a due tra i più grandi giornali italiani «per metterlo idealmente alla porta».
| LA BACCHETTATA | E don Baget Bozzo: «La moglie ha disatteso la fiducia del marito» ROMA - «Mi dispiace per Berlusconi, che ha fiducia in sua moglie. Fiducia che è stata disattesa e quindi ne soffrirà. Mi dispiace per lui perchè si è fidato di una persona che non lo ha amato abbastanza. D’altronde per arrivare fino a questo punto...». Don Gianni Baget Bozzo, ideologo di Forza Italia commenta così la separazione tra il premier e Veronica Lario. «Berlusconi faceva del suo meglio ed era impegnato in una grande opera e quindi se la moglie l’avesse amato avrebbe amato anche la sua opera. Evidentemente non è stato così, perchè le due cose coincidono». Ripercussioni elettorali? «Direi di no. Le questioni sentimentali non hanno tanto peso sul piano politico, gli italiani distinguono facilmente
| IL RAMMARICO | «Dispiace che il Paese si infili in una soap»
Don Gianni Baget Bozzo
tra fatto pubblico e fatto sentimentale. Non credo proprio che ci saranno ripercussioni politiche, nemmeno nei sondaggi».
Pierluigi Bersani al telefono
ROMA - «Lasciamolo dire». Così Pierluigi Bersani commenta le parole del premier che ha accusato di complotto la sinistra che sarebbe alla base della richiesta di divorzio da parte di Veronica Lario. Per Bersani «c'è un profilo politico della vicenda, perchè Berlusconi ha sempre sollecitato l’opinione pubblica a considerare sempre anche i suoi successi personali, a contabilizzarli in politica e senza dubbio questo è un insuccesso. Dispiace vedere l’Italia infilarsi in una soap opera di cui francamente non abbiamo bisogno. Non oso pensare aggiunge Bersani – se una cosa lontanamente simile avesse sfiorato la figura di Prodi cosa sarebbe successo». Ma in particolare Bersani ci tiene a sottolineare come in Italia «ci stiamo allontanando da un sistema puramente parlamentare, questo è il punto, ma ancora non ce ne è piena convinzione. Scorciatoie leaderistiche e populistiche non portano a risultati, accumulano consenso fino a un livello di guardia, ma poi non succedono i fatti concreti. Dobbiamo prendere questo tema molto seriamente». Quanto al paragone fatto da Franceschini tra Berlusconi e il presidente del Turkmenistan, «per me è più appropriato 'imperatore', come ha detto Veronica Lario, che presidente del Turkmenistan».
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ROMA - Berlusconi che brinda sorridente. Abbraccia giovani e anziani. Sorride con il calice in mano. Anticipate dal tg di Mediaset “Studio Aperto” (mentre il settimanale “Chi” le pubblicherà nel numero di oggi in edicola ) le foto della festa dei 18 anni di Noemi Letizia diventano un caso. Scattate da Livio Anticoli, uno dei fotografi dello staff di Berlusconi, le immagini raffigurano un Cavaliere in piena forma. Forse - secondo il popolo di internet - troppo in forma. Sul web insomma si è scatenato un vero e proprio tormentone che mette in dubbio l'autenticità degli scatti. GLI INTERROGATIVI - Ritoccate? Levigate? Create ad arte? Interrogativi che nascono dalla definizione, che secondo i blogger è a volte incerta, a volte troppo nitida, «come se Cavaliere fosse inserito artificialmente». I BLOG, DA “TERRORPILOTS” A “MACCHIANERA” - Sul blog “Terrorpilots”, tanto per citarne uno, si fa notare il «velo» che circonda Noemi: segnale, assicurano in molti, di un ritocco. O si insiste su un inserimento, definito «forzato», della figura del
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Vincenzo Mancusi di “ Rachele” e “Benito” è eurocandidato
Politica lucana
«No agli antirazzisti»
La “rinuncia” di Gildo Claps alla corsa per l’amministrazione comunale di Potenza apre alle polemiche trasversali
L’esponente lucano della Fiamma tricolore: «Noi la vera destra»
POTENZA - Due modi di vedere la politica. Due giudizi. Una sola polemica. Gildo Claps non sarà più uno degli sfidanti per la poltrona di sindaco del capoluogo di regione. Lo ha reso noto in una lettera aperta inviata ai giornali locali. Ed è proprio per l’articolo di un editorialista di una testata lucana che Gildo Claps avrebbe deciso di tirarsi fuori dall’agone elettorale perchè «in questi anni, dopo la scomparsa di Elisa - ha scritto di suo pugno Gildo Claps alcuni giorni fa - io e la mia famiglia ci siamo sempre battuti in nome del diritto alla verità ed alla giustizia, con grande dignità e con rispetto delle istituzioni che pure sono mancate in questa vicenda. Non abbiamo mai utilizzato la stampa o l'involontaria popolarità che ne è venuta per ottenere vantaggi personali, e sfido chiunque in questa città a farsi avanti e sostenere il contrario». Queste alcune parole ma in estrema sintesi Gildo si indigna con chi scrive di una sua candidatura frutto di una “popolarità” legata a una tragedia familiare. Ma non è il solo. Sono comprensibili le reazioni di chi, invece, avrebbe voluto che Claps legittimamente tentasse la scalata amministrativa di Potenza. Sono giunte nella redazione del Quotidiano della Basilicata, oltre a quella di Gildo Claps, altre lettere. La prima è di Emilio Gerardo Giugliano che dopo una breve intro-
Gildo Claps
duzione scrive: «Pensavo, forse ingenuamente, che le vicende elettorali cui ci apprestiamo ad assistere nelle prossime settimane, potessero essere davvero l'occasione per parlare dei problemi della nostra città, di modelli di sviluppo e di crescita, dei problemi della gente comune che quotidianamente affronta le difficoltà del vivere. Ed invece assisto al solito valzer di nomi e poltrone che poco entusiasmano il cittadino». «Speravo, ancora più ingenua-
mente - prosegue Emilio Gerardo Giugliano - che almeno per una volta, l'agone politico potesse essere condotto con lealtà e partecipazione e che la stampa avesse potuto tenere un ruolo di neutralità indispensabile alla vita democratica». Scritto questo Giugliano prosegue parlando di «vile attacco» portato non alle idee ma alla persona Gildo Claps da parte del notista della Nuova, Nino Grasso. E in particolare Giugliano sempre scrive di «una scarsa attenzione
verso le idee ed i programmi e ci si limita a denigrare le persone non già per la loro condotta pubblica e “politica” ma per le loro storie personali, storie di dolore e che sono ben lontane dal portare benefici, soprattutto a chi ne è vittima». Al di là delle polemiche trasversali il dato che emerge dalla lettera di Giugliano è che una parte della società civile vicina a Gildo Claps pensa che ci possa essere una «una vera operazione di “dissuasione” verso chiunque abbia, in questa città, voglia di concorrere con idee e progetti alla vita della nostra comunità. Questo fa forse paura? Fa paura sapere che in questa città c'è ancora chi crede nella forza delle idee, nei progetti, in un modo partecipativo di intendere la politica? in sostanza nella democrazia?». Insomma per Giugliano in ballo c’è la democrazia tout court. Con toni, se possibile, ancora più polemici sempre nei confronti dello stesso editorialista, è stata scritta la lettera firmata da Franco De Vincenzis che dopo aver espresso solidarietà a Gildo Clap scrive di logiche «di potere e clientelari». De Vincenzis difende Claps a spada tratta. Scrive (così spiega in diversi passaggi della sua lettera) per dimostrare affetto alla famiglia Claps e per “confortare” il suo amico Gildo da chi si «diverte a buttare fango». La questione però, è politica. La candidatura di Gildo Claps, al di là
Fervono i preparativi: la Mastrosimone prende tempo. A Sinistra si lavora per Rondinone
Pd, lista quasi pronta senza Bona e Labriola E’ TEMPO di composizione delle liste negli schieramenti e il quadro comincia a delinearsi pian piano anche per quanto riguarda i candidati a consigliere per la Provincia di Matera. A buon punto sono ad esempio nel partito Democratico dove i dubbi maggiori da sciogliere riguardano ancora i collegi della città di Matera con l’unica certezza della ricandidatura dell’attuale assessore all’Edilizia Scolastica Gaetano Santarsia per il quale dovrà essere definito nelle prossime ore solo il collegio di riferimento. Conferma sicura nel collegio Matera-Miglionico per l’altro assessore del Pd Giuseppe Dalessandro. Mentre, e la notizia non era affatto scontata, non si ricandideranno gli assessori uscenti Franco Labriola e Pasquina Bona così come non sarà tra i candidati il capogruppo in carica del Pd in Consiglio Provinciale Andrea Badursi. Presente invece nel suo collegio di Accettura la consigliera Nunzia Marzano. Tra i candidati vi saranno certamente alcuni sindaci del Pd come Angelo De Vito, sindaco di Grottole che si candiderà nel collegio 5 Grassano-
L’assessore provinciale del Pd, Labriola
Grottole, nel collegio 19 ci sarà il primo cittadino di Salandra Giuseppe Soranno mentre l’ex sindaco di Rotondella, per un periodo anche assessore
provinciale, Mario Cucari scenderà in campo nel collegio 24. Infine segnaliamo la conferma del consigliere provinciale Nicola Montesano nel collegio 17 di Policoro. Su Matera indiscrezioni parlano di papabili tra i consiglieri comunali Trombetta e Chietera ma ancora non ci sono conferme. Dopo le indiscrezioni sulla lista del Pd ribadiamo anche le posizioni delle altre compagini politiche: restano i dubbi sulle scelte dell’Addc di Rosa Mastrosimone che ha preso ancora tempo prima di definire la scelta: «non scarto alcuna possibilità» ha spiegato ieri al “Quotidiano” il consigliere regionale, certo però l’ipotesi più probabile per un’alleanza è quella che porta verso la Pdl. Oppure sarà corsa solitaria. Infine la Sinistra che conferma le due liste e lavora sull’ipotesi di candidare Gianni Rondinone alla presidenza della Provincia. Conferme in vista per quasi tutti i consiglieri in carica di Sinistra Democratica. Tra oggi e domani la decisione ufficiale ma questo è il cammino che si sta seguendo. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
delle aspettative elettorali, avrebbe rotto gli schemi. E di più se si considera che lo stesso Claps sarebbe stato la punta di diamante a Potenza dell’Italia dei valori che rompe nel capoluogo con il Partito democratico che candida Vito Santarsiero e che è la stessa Idv degli europarlamentari aspiranti Vulpio e De Magistris che di certo non sono omogenei alla classe dirigente di Basilicata. Ora, rimanendo fuori da pensieri dietrologici e dalle polemiche, è evidente che per come è maturata la non candidatura di Claps può far inasprire ancora di più la frattura che esiste tra una parte della classe politica lucana e una parte della società organizzata di Basilicata nata dalle brezze dell’antipolitica. Il pericolo è quello che la società lucana esca dalle prossime competizioni elettorali ancora più divisa in “caste” e con un disagio e una sfiducia da parte dei cittadini nei confronti della classe dirigente ancora più marcata. La sensazione è che i manifesti colorati, gli slogan e i sorrisi ammaliatori possano non bastare più a far credere realmente nel “futuro” tutte quelle categorie di persone che quotidianamente si confrontano con un realtà economica e sociale che poco ispira al sorriso. Politici da manifesti, dirigenti pubblici da indennizzi milionari, tecnici superpagati, esclusi. Ovviamente. sal.san.
LA PROPOSTA
Chi paga la pubblicità? Sandro Fucito
«Campagna elettorale: si dichiari subito chi paga». L’eurocandidato campano di Rifondazione comunista (presente nelle liste anche in Basilicata ovviamente) Sandro Fucito chiede maggiore trasparenza nella campagna elettorale in merito ai finanziamenti per la pubblicità. Queste le parole dell’attuale consigliere comunale di Napoli, Sandro Fucito: «In un tempo di profonda disaffezione verso la politica, risulterebbe motivo di grande trasparenza se, tutti coloro che si apprestano ad invadere le strade con manifesti
e predisporre iniziative di rilevante entità economica, dicessero da subito chi sono i finanziatori della campagna elettorale ed a quale scopo». Fucito poi aggiunge: «Personalmente posso dire di disporre di un blog gratuitamente predisposto dai militanti di Rifondazione di duemila euro che verserò a titolo personale e di eventuali sottoscrizioni di compagni ed amici non ancora maturate, a conoscenza di tutti se tali». «Aspetto - è l’auspicio conclusivo di Fucito - che lo facciano tutti i candidati».
Mastella nomina Danzi coordinatore dell’Udeur L’ex senatore materano dell’Udc di Pierferdinando Casini è il nuovo commissario regionale dei Popolari Uder di Basilicata. Dopo una serie di vicissitudine e la perdita di gran parte della ex classe dirigente del partito, Clemente Mastella nomina di nuovo un big per guidare il Campanile di Basilicata. La nomina di Danzi è avvenuta attraverso una lettera dello stesso Clemente Mastella che è stata diffuso alla stampa locale. Questo il contenuto della missiva di investitura: «Caro Corrado, la difficile situazione che si è venuta a creare nella Regione Basilicata mi spinge a chiedere la tua collaborazione per ristabilire un clima di dialogo e per affrontare al meglio la prossima tornata elettorale». «Ti comunico, pertanto - prosegue la lettera - di averti nominato Commissario regionale dei Popolari - Udeur della Basilicata».
Vincenzo Mancusi
questa candidatura la sua proposta di finanziare le coppie che avessero chiamato Rachele o Benito i propri figli? «Sinceramente quella proposta ha suscitato un grande interesse e non solo in Basilicata ma anche in Italia e all’estero. Ancora in questi giorni vengo spesso contattato dalle redazioni giornalistiche d’Europa o del mondo per rilasciare interviste. La storia di quell’iniziativa e del contributo continua ancora anche se non non nella misura dei primi
giorni. Quella mia iniziativa però, per quanto è potuta sembrare goliardica per molti aspetti, non lo è nel principio perchè noi abbiamo il problema reale della denatalità non solo in Basilicata ma in tutto il Meridione e in Italia. Devo dire inoltre che sebbene quell’iniziativa riguardava solo 5 comuni lucani sono arrivate richieste da moltissimi paesi della Basilicata. Questo è un segnale che si accompagna al disagio economico e sociale che regna nella nostra regione. E’ comunque vero che
"par condicio: non c'è PACE tra gli ulivi". Giancarlo D’Angelo
quell’iniziativa mi ha dato in qualche modo molta visibilità in tutto il Meridione anche se sono conscio che questa popolarità non mi garantisce un risultato eccellente alle prossime elezioni europee. Io sono consapevole, così come lo è il segretario Romagnoli che lo sbarramento al 4 per cento ci penalizza tanto. Io non credo a miracoli ma devo anche dire che in uno scenario pietoso come quello attuale girando da Milano a Trapani mi sono reso conto che la gente è stanca di sentir parlare di politica e quindi non tutto credo sia scontato». Esiste il problema sbarramento ma non avete creato alleanze elettorali. Perchè? «Si è tentato di trovare un accordo con altri partiti e in particolare con La Destra di Storace, con il Movimento per le Autonomie di Lombardo e poi addirittura con Pionati. Io però ci ho creduto poco sin dall’inizio. E alla fine i fatti alla fine mi hanno dato ragione. Ma dirò di più. Con Storace bene o male qualche intesa la stavamo trovando ed eravamo vicini all’accordo: Storace è un uomo di destra come noi anche se non ha avuto molto coerenza: ha avuto un ruolo in Alleanza nazionale che poi ha lasciato costituendo La Destra mentre per noi il percorso è stato più diretto. In ogni caso abbiamo trovato grandi difficoltà non con Storace ma per la presenza di Raffaele Lombardo che come tutti sanno è un ex democristiano “doc”. E per noi è certamente complicato fare alleanza con chi si professa antifascista e dice di essere antirazzista. Noi assolutamente sia per un fatto ideologico che per il fatto che difendiamo molto la nazionalità e l’Italia siamo contro gli immigrati. Ma non per preconcetti. Solo perchè crediamo che gli immigrati creino disagi al nostro popolo: di questo passo tra 15 massimo 20 anni ci troveremo noi a essere dei loro elettori perchè loro saranno i candidati e noi dei semplici spettatori». Salvatore Santoro s.santoro@luedi.it
Manifestazione elettorale nel capoluogo del partito di Bossi
La Lega Nord ci prova a Potenza POTENZA - C’è sempre una prima volta. Anche per la Lega Nord di Umberto Bossi a Potenza. Domani pomeriggio infatti, nel capoluogo di regione è prevista la manifestazione elettorale della Lega. Lo si apprende da una nota del partito di Bossi in cui si legge: «Prima conferenza stampa a Potenza della Lega Nord che si presenterà alle prossime elezioni europee con il proprio simbolo e con le proprie liste anche nella circoscrizione Italia meridionale». L’appuntamento è fissato domani alle ore 12.30 presso il Grande Albergo Potenza. L’incontro da quanto si apprende sempre dalla nota, sarà presenziato dal deputato Giovanni Fava (coordinatore della Lega Nord per il Centro - Sud), «che presenterà i candidati locali in lista per le europee e spiegherà i motivi che hanno spinto il Carroccio a radicarsi anche al Sud». E Giovanni Fava in vista dell’incontro pubblico potentino ha anche inviato delle dichiarazione anticipando quanto sosterrà dal vivo dal palco del Grande Albergo. Il leghista Fava in particolare sostiene che : «Abbiamo la
Umberto Bossi
convinzione che sia finito il pregiudizio del sud nei confronti della Lega. Le nostre battaglie, ad esempio in tema di federalismo fiscale, di sicurezza e contro l’immigrazione clandestina, ormai trovano un consenso sempre crescente anche fra i cittadini della Basi-
licata e dell’intero Meridione». Saranno le urne a dimostrare se i lucani sono un pò leghisti. In ogni caso la manifestazione della Lega Nord in pieno Mezzogiorno d’Italia è un cambio radicale nella politica di comunicazione del partito di Umberto Bossi.
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«Non si infanghi chi non è della casta»
POTENZA - Lui è il politico lucano reso noto dall’iniziativa che prevede un contributo economico a favore delle giovani coppie che chiamano il figlio maschio con il nome di Benito e la bambina Rachele. Oggi a distanza di poco più di un anno Vincenzo Mancusi è uno dei fedelissimi del leader nazionale della Fiamma tricolore, Luca Romagnoli, tanto che Mancusi è stata candidato per l’europarlamento di Bruxelles al secondo posto della lista nella circoscrizione meridionale proprio dietro Luca Romagnoli. Vincenzo Mancusi di ritorno verso la “sua” Avigliano rilascia un’intervista al Quotidiano. Si parte proprio dalla candidatura per il Parlamemento di Bruxelles. Con che spirito si approccia a questa difficile sfida elettorale? «Con grande fiducia che l’elettorato, non solo lucano ma di tutta l’Italia meridionale, possa attribuirmi fiducia per la mia coerenza politica: sono un militante attivo della destra dal 1977 quando per la prima volta mi iscrissi al Fronte della gioventù nella locale sezione del Movimento sociale italiano di Cerignola in provincia di Foggia. Da allora ho proseguito questo percorso fino alla svolta di Fiuggi quando io divenni uno dei costituenti del Movimento sociale Fiamma tricolore da cui poi ha preso origine la forma di partito di oggi. Ho accettato questa candidatura per un motivo semplice: perchè mi riconosco nei valori fondamentali del nostro partito che oggi è l’unico partito che rappresenta la vera destra e quindi la continuità del Movimento sociale di Giorgio Almirante. Ho accettato inoltre di candidarmi e sono onorato di rappresentare il partito e ringrazio di questo il segretario nazionale Luca Romagnoli e tutta la direzione nazionale di avermi messo al secondo posto in lista. E’ vero che alle europee non ci sono le liste bloccate ma si viene eletti per preferenza però è un segnale di riconoscimento importante». Come ha contribuito a
Ecomafie
Mercoledì 6 maggio 2009
Presentato il rapporto dell’associazione Legambiente sulle illegalità ambientali e sul ciclo dei rifiuti
L’attenzione sulle discariche La Basilicata passa dal tredicesimo all’undicesimo posto. Un occhio anche alla criminalità POTENZA - Nella classifica generale delle illegalità ambientali la Basilicata sale all'undicesimo posto (tredicesimo nel 2007) con una percentuale del 3,2 per cento sul totale nazionale di 25.766 infrazioni, nonostante si sia ridotto il numero di infrazioni accertate da 934 del 2007 a 824 del 2008. Sono i risultati del rapporto sulle illegalità ambientali presentato da Legambiente. Di seguito quello che emerge. In Basilicata per quanto riguarda i reati connessi al ciclo dei rifiuti aumentano a 108, a fronte degli 80 del 2007, quasi il 3 per cento sul totale nazionale. Nella classifica dedicata a tali reati la Basilicata scala 4 posizioni passando dal diciannovesimo al quindicesimo posto. Sono in particolare le vicende di “Pane e vino” di Tursi, delle discariche di Atella e di Matera a contribuire all'aumento dei reati connessi al ciclo dei rifiuti. L'inchiesta “Pane e vino”, a Tursi, in provincia di Matera, che interessa un presunto traffico illecito di rifiuti ha coinvolto 20 persone. In un’area di 12 ettari - secondo l’accusa - venivano smaltite ingenti quantità di residui della lavorazione del lavaggio del pomodoro, proveniente dalle attività conserviere della provincia di Salerno. Sebbene documentalmente lo smaltimento era autorizzato, per gli inquirenti non era questa la modalità idonea per smaltire quel tipo di rifiuto, in quanto i residui della lavorazione del pomodoro vanno conferiti in siti adeguatamente attrezzati e immobilizzati. Sui terreni oggetto dell'indagine erano invece autorizzate attività di ripristino ambientale che non sono compatibili con lo smaltimento dei residui del lavaggio dei pomodori. A Matera, invece, il locale Comando provinciale dei carabinieri e il Nucleo per la tutela ambientale di Potenza hanno sequestrato in dicembre un piazzale di pertinenza dell’impianto di compostaggio comunale e due settori della discarica comunale. Tali aree erano sistematicamente adibite, senza la prescritta autorizzazione, alla messa in riserva di rifiuti speciali, pericolosi e non, tra i quali: pneumatici, batterie al piombo, materiale ferroso, elettrodomestici. Nel caso che interessa la discarica consortile di Atella i carabinieri hanno contestato agli amministratori la gestione difforme rispetto alle prescrizioni regionali e segnatamente pare che l’impianto, ormai al massimo della sua capienza, invece di essere avviato alla chiusura definitiva (quindi alle operazioni che si concludono con la bonifica della superficie) accettasse ancora rifiuti che non ricopriva giornalmente con uno strato sufficiente di terreno vegetale. Va pure rilevato che nel 2008 numerosi incendi
A sinistra i dirigenti nazionali di Legambiente Qui a fianco una discarica
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hanno interessato ripetutamente almeno quattro impianti di smaltimento di rifiuti sparsi sul territorio regionale e segnatamente quelli di Tricarico, Craco, Genzano, Colobraro e lo stesso impianto di Matera. Nel ciclo del cemento, in un quadro nazionale di lieve flessione dei reati accertati, in Regione le infrazioni calano da 178 nel 2007a 145 nel 2008, il 2,2 per cento dei reati sul totale nazioROMA - L’ecomafia non conosce crisi nale dato che lascia invanel nostro Paese. Il business dei reati riata la posizione in classiambientali è pari a 20,5 miliardi di fica della nostra Regione. euro per 25.776 reati accertati, pari a Al di là delle infrazioni circa 71 al giorno e 3 reati ogni ora. accertate, anche in BasiliCrescono in Italia le aggressioni al cata si registra una pericopatrimonio culturale, il racket degli losa pressione da parte delanimali e le agromafie. la criminalità organizzata, Ma soprattutto aumentano le rotte autoctona e non. Nel primo dei traffici internazionali dei rifiuti e caso, il Rapporto Sos Imi rifiuti speciali spariti nel nulla sono presa segnala una accre31 milioni di tonnellate, pari a una sciuta capacità montagna alta 3.100 organizzativa e L:134.24pt A:291.074pt metri. E ancora. Sono ABUSIVISMO imprenditoriale 28 mila le nuove case di quella che vieabusive e 258 i clan ne definita la Abitazioni sconosciute censiti. quinta mafia, osSono questi gli scenasia i Basilischi. ri da record registrati al fisco e al catasto «Come ogni orda Legambiente sulla ganizzazione criminalità ambienDA segnalare pure l’esistenza di case mafiosa che si ri- sconosciute al catasto e al fisco, molte tale e raccolti nel dosspetti - spiega il delle quali abusive. Dall’analisi del Sole sier Ecomafia 2009 Rapporto - anche 24 Ore si apprende che «grazie all’appresentato oggi a Roi basilischi si de- plicazione del decreto legge numero ma alla presenza del dicano allo spac- 262 del 2006 e delle normative aventi procuratore nazionacio, alle estorsio- ad oggetto l’accertamento, la riscossiole antimafia Pietro ni, all’usura e al ne, il contrasto dell’evasione ed elusioGrasso, del vicepresicontrollo sugli ne fiscale, si sono innescate una serie dente Commissione appalti pubblici. di verifiche». Un fenomeno di rilievo è Antimafia Fabio GraIl gruppo crimi- quello degli incendi dolosi e colposi; in nata, del presidente nale tratta alla questa classifica la Basilicata sale al nazionale di Legampari con le altre settimo posto in classifica con un nubiente, Vittorio Comafie assumen- mero di infrazioni accertate di 452 e una gliati Dezza. Alla condo così una sua percentuale sul totale nazionale del 6,2 ferenza hanno preso identità e auto- per cento. Ci sono anche le buone noparte il presidente nomia, pur rima- tizie, come quella che riguarda i laghi di della Commissione nendo legato alla Monticchio, area protetta, dove sono sul ciclo dei rifiuti ’ndrangheta». Gaetano Pecorella, sorti negli anni complessi edilizi di varie L'aggressione Gerardo D’Ambrosio dimensioni - ristoranti, bar, baracchini criminale al pa- in buona parte abusivi. Con l'accordo della commissione bitrimonio artisti- Enel-Regione del maggio 2008 l'area è camerale Rifiuti, il reco archeologico stata acquistata da quest'ultima e cesponsabile Ambiente che va sotto il no- duta agli enti locali. E ora, grazie alla dedel Pd Ermete Realacme di Archeoma- terminazione del sindaco di Rionero, si ci, e il presidente del fia, trova nel procede anche alle prime demolizioni. Copasir Francesco Rapporto EcoRutelli. Circa la metà mafia una seziodegli ecoreati regine di approfondimento a se strati nel 2008, pari a più del 48 per stante. In questa classifica cento, si sono consumati in Campala Basilicata scende all'unnia, Calabria, Sicilia e Puglia, ma il dicesimo posto con 11 furti resto si spalma su tutto il territorio e una percentuale sul totanazionale. Secondo Legambiente, il le nazionale dell'1,1 %. 2008 è stato l’anno dei record per le I dati riguardanti la noinchieste contro i trafficanti di rifiuti stra Regione nello specifipericolosi, ben 25, con un fatturato co saranno oggetto della che supera i 7 miliardi di euro. La presentazione del Rappormontagna di scorie industriali gestito Ecomafia redatto dalte illegalmente dalla criminalità in l'Osservatorio ambiente e un solo anno ha raggiunto l’altezza legalità della Regione Barecord di 3.100 metri, quasi quanto il silicata.
COSA ACCADE IN ITALIA
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Superfatturato miliardario Ecomafia senza crisi
Il procuratore Grasso
vulcano Etna, e non era mai stata così alta. Anche l’abusivismo edilizio non conosce tregua nel nostro Paese con 28 mila nuove case illegali e un’infinità di reati urbanistici commessi soprattutto nelle aree di maggior pregio. E dal cemento illegale si passa al saccheggio del patrimonio culturale, boschivo, idrico, agricolo e faunistico. Questo infatti è l’incasso totale dell’ecomafia, di quei 258 clan censiti da Legambiente nell’ultimo anno, 19 in più rispetto all’ultimo dossier presentato e basato sui dati del 2007. Si tratta di clan, sottolinea Legambiente, che hanno «continuato a fare affari e a guadagnare enormi cifre alla faccia della crisi economica in atto». Ma dal dossier Ecomafia 2009, basato su dati raccolti nel 2008, emerge però una maggiore efficacia degli interventi repressivi da parte delle forze dell’ordine. Aumentano gli arresti, passati dai 195 del 2007 ai 221 del 2008 (+13,3 per cento) e i sequestri passati dai 9.074 del 2007 ai 9.676 dello scorso anno (+ 6,6 per cento) mentre diminuiscono, secondo il rilevamento di Legambiente, il numero di reati ambientali passati dai 30.124 del 2007 ai 25.776 del 2008, «a causa soprattutto -spiega l’associazione ambientalista - della tendenza da parte delle forze dell’ordine a concentrare le attività investigative sui reati di maggiore gravità, tali da determinare provvedimenti e inter-
venti repressivi più severi, come l'arresto e il sequestro». Il comando per la tutela ambientale dell’Arma dei carabinieri, nel 2008, ha infatti operato ben 130 arresti, 115 dei quali relativi al ciclo dei rifiuti. Il maggior numero di infrazioni in materia di ambiente viene accertato dal Corpo forestale dello Stato, pari al 56,5 per cento del totale, e molto intensa è anche l’attività delle capitanerie di porto per quanto riguarda sia la pesca illegale sia l’abusivismo edilizio nelle aree demaniali. Cresce anche l’azione della Guardia di finanza con un aumento del 24,8 per cento delle infrazioni accertate rispetto al 2007, come quella della Polizia di Stato, +13 per cento, e dei Corpi forestali delle regioni e province a statuto speciale, +9,9 per cento. Di grande rilievo, riferisce Legambiente, è anche il lavoro svolto dall’Agenzia delle dogane con 4.800 tonnellate di rifiuti sequestrate, a fronte di un quantitativo accertato 6 volte superiore. E a tenere ancora solida la sua posizione sul ciclo illegale del cemento è la Campania. Su questo fronte, spiega Legambiente, il dato è a riprova che «il ciclo illegale del cemento e i rifiuti rappresentano un’abbinata pressoché inscindibile negli interessi della camorra e le cifre sono impressionanti». Ben 1.267 infrazioni accertate, 1.685 persone denunciate e 625 sequestri è infatti il bilancio della illegalità del ciclo del cemento in Campania. Basti pensare che il 67 per cento dei comuni della regione sono stati sciolti per infiltrazione mafiosa dal 1991 ad oggi e lo sono stati proprio per abusivismo edilizio, come sottolinea Legambiente. Nel mirino dell’illegalità soprattutto l’agro Sarnese Nocerino che ora «di agricolo ha conservato ben poco» afferma Legambiente e che conta 300mila metri quadri cementificati illegalmente su un’area di 158 chilometri quadrati. E subito dopo la Campania si conferma la Calabria con 900 infrazioni, 923 persone denunciate e 318 sequestri. Secondo il rapporto della Direzione nazionale antimafia «l’attività delle imprese di costruzioni ha continuato a espandersi nel comparto delle opere pubbliche» e in particolare sulle due mega infrastrutture della regione, la SalernoReggio Calabria e la statale 106 Jonica.
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10 Primo piano
Progetto Magna Grecia
Presentato a San Paolo Albanese il “macroattrattore” per turisti
Il futuro dai giochi d’acqua Previsti 17 milioni di euro per il grande racconto dei Greci in Occidente di FRANCESCA GRESIA SAN PAOLO ALBANESE Una Magna Grecia capace di emozionare facendo dell’acqua il suo punto focale. Non un singolo macroattrattore ma un” Progetto integrato del Sistema Locale di Offerta turistica Pollino Lucano” capace di garantire un’offerta turistica nel settore ambientale, sportivo e culturale. Una grande azione di comunicazione e un nuovo format narrativo di spettacolarità esemplare «in grado di attrarre numeri cospicui di visitatori e permanenze in loco di una parte significativa degli stessi, con conseguente aumento del numero delle presenze turistiche». Circa dieci milioni di euro, dei diciassette previsti per la realizzazione dell’intero progetto, per mettere in piedi un grande racconto culturale, quello dell’arrivo dei Greci in Occidente mediante tecnologie avanzate,
Un momento della manifestazione Perri illustra il progetto Al tavolo l’assessore Straziuso e il presidente De Filippo
in special modo tecnologie dell’acqua che possano creare un affresco d'immagini, suoni e colori capaci come spiega il professor Stefano Landi di: «Creare emozioni,
perché non stiamo parlando di un teatro ma di un luogo che deve toccare l’animo umano». Ubicato in prossimità della diga di monte Cotugno, il
progetto mira a dotare l’area di un’importante infrastruttura spettacolare polivalente composto da un anfiteatro en plein air che «per effetto della dotazione
tecnologica presente, oltre che delle infrastrutture sceniche previste (circa 2500 persone), sia capace di accogliere varie tipologie spettacolari, da concerti a rappresentazioni teatrali». Al centro del progetto però lo spettacolo sulla Magna Grecia, che traendo legittimazione dall’acqua, intesa come fiume e quindi come il Sinni, primo insediamento che costituì il porto fluviale di Eraclea, dovrebbe attrarre nella zona non solo i turisti che già soggiornano sulla costa metapontina ma anche tutti coloro che come spiega Perri: «Vogliono ripercorrere quella parte della storia, piena di miti e di cui spesso si hanno solo ricordi scolastici. Un punto di riferimento per l’intera Italia Meridionale». Uno spettacolo che, secondo il professor Stefano Landi membro del gruppo di lavoro: «Potrebbe condurre 2000 persone al giorno per cento giorni l’anno. Una macchina organizzativa
che richiederà il lavoro di almeno cento persone e offrirà uno spettacolo di oltre 45 minuti. Un progetto che non si vuole limitare a spostare per una sera i turisti che risiedono nel Metapontino ma vuole portare turisti, disposti a soggiornare nell’area per tre giorni, offrendogli un buon pacchetto che va dallo spettacolo alle natura e alle sue nuove modalità di fruizione». Con un gioco di schermi d’acqua e immagini proiettate, si potrebbe aprire una nuova fase turistica dell’area perché commenta il direttore Gianpiero Perri: «Il progetto è volto ai giovani, alla possibilità che con il raddoppio delle presenze turistiche, il settore possa finalmente essere considerato un motore economico e si possano offrire veri pacchetti ai turisti, un bouquet di offerta che vada dalla scoperta del sacro all’enogastronomia, dall’arte-natura all’avventura sport e alla cultura arbereshe».
IL BINOMIO ARTE NATURA
La “Microvacanza” Cosa bolle in pentola UN progetto integrato che non può limitarsi all’offerta di uno spettacolo, per particolare che esso sia, ma che deve essere capace di condurre turisti nell’area del Senisese, offrendo la possibilità di trascorrere i tre giorni che contraddistinguono la micro vacanza, in maniera diversa ed interessante. Da qui l’intenzione di affiancare al macroattrattore, acceleratori che possano intervenire «sulle modalità di fruizione del paesaggio nell’area dei comuni che rappresentano il fulcro del Polo gravitazionale del Pollino, quali Viggianel-
lo, Terranova di Pollino e San Severino Lucano». Con la messa in campo delle nuove modalità di fruizione delle aree naturalistiche, si andrà a rafforzare il binomio Arte-Natura quale asse strategico di sviluppo competitivo, specializzando tre comuni con una specifica vocazione turistica: Viggianello sede dell’edutainment naturalistico, San Severino Lucano luogo vocato all’arte contemporanea e Terranova del Pollino quale polo naturalistico -sportivo. f. g.
De Filippo soddisfatto. La voce dei sindaci
VIGGIANELLO
TERRANOVA
SAN SEVERINO
DA una monorotaia allo scivolo di montagna a Viggianello. Considerati i limiti che il Parco impone, l’Apt propone soluzioni innovative e compatibili con l’area. In primis una monorotaia, dove i veicoli viaggiano su rotaie posizionate in modo da poter funzionare anche nel periodo invernale e che dovrebbero garantire un flusso di mille persone l’ora. Si aggiunge un percorso a piedi a carattere narrativo, un ottovolante alpino e uno scivolo di montagna.
TERRANOVA di Pollino, invece, si aggiudica gli sport estremi, da qui la realizzazione di un Ponte Tibetano e di una via ferrata nella Garavina di Terranova del Sarmento. Iniziativa che si integra con il campo di orienteering del rifugio di acqua fredda, con il parco avventura che si realizzerà presso il comune di San Costantino Albanese e i vari percorsi di equitazione, mountain bike.
CHIUDE il cerchio, San Severino con gli interventi già previsti nell'ambito dell'iniziativa Arte Pollino, dove l'arte contemporanea diviene l'attrazione intorno alla quale sviluppare una serie di attività. Da qui la realizzazione di una serie di opere da parte degli artisti contemporanei quale Anish Kapoor, Giuseppe Penone e un omaggio alla Madonna del Pollino di Mme Daphné Du Barry che gli organi ecclesiastici ubicheranno dove meglio riterranno opportuno.
Previsto il raddoppio delle presenze di visitatori
La risposta del territorio «Una vera destinazione turistica» SAN PAOLO ALBANESE - In una cornice di silenzio generale, il progetto presentato dalla Regione e dall’Apt trova i consensi del territorio. Alla richiesta degli amministratori locali di tenere in considerazione le iniziative già messe in piedi precedentemente o che si stanno realizzando, quali quelle archeologiche di Cersosimo, la risposta del presidente della Giunta Regionale, Vito De Filippo è sicuramente positiva: «Tutte le esperienze che in questi anni sono state organizzate sul territorio, entreranno a regime nella strategia perché solo in questo modo il sistema si anima, poichè il macroattrattore è il cuore pulsante ma gli altri interventi sono le membra e gli arti che potranno realmente mettere in moto il sistema». Del resto come ha sottolineato Berardone Sandro: «Ormai è necessario agire con una logica integrata, non è più possibile che un comune preveda un intervento turistico se non inserito in un sistema integrato. Con il patto tra attori locali, se è vero che non c’è attrazione e che non vi sono turisti e che se questi vengono per la bravura degli attrattori, c’è bisogno di un investimento che sia discontinuo con il passato. Qui vi sono molte idee, molta filosofia, ma poca economia, se non vogliamo recepire questa provocazione, riflettiamo su quale sarebbe comunque lo sviluppo del turi-
Il presidente della Regione Vito De Filippo
smo?». Condivisione anche da parte del sindaco di Senise, Castronuovo: «Credo che dopo anni su questo territorio dovremmo essere entusiasti per quello che ognuno sta facendo sul territorio. Dobbiamo cercare di fare sintesi, dobbiamo cercare di spendere questi soldi nel migliore dei modi possibili e nel minor tempo possibili, evitando di fare i polemici ma cercando ognuno di fare la sua parte». A chiudere le parole del sindaco, Giuseppina Puzzi: «Se non diventiamo protagonisti del territorio, se non alziamo le maniche, tutti e soprattutto gli operatori, se non nascono iniziative, tutto resta sulla carta, mi auguro che da questa presentazione possano nascere tante cose belle per il territorio e il suo sviluppo». f. g.
SAN PAOLO ALBANESE -Un progetto speciale che possa trasformare il Senisese-Pollino in una vera destinazione turistica con un raddoppio delle presenze. In un’assemblea plenaria, tenutasi ieri pomeriggio nella sala consiliare di San Paolo Albanese alla presenza di amministratori e operatori del settore turistico, è stato presentato il Progetto di sviluppo turistico dell'area sud della Basilicata. Diciassette milioni di euro, provenienti per una quota pari a 10 milioni dal Programma speciale senisese, e il restante dai fondi provenienti dai Programmi Integrati per l’Offerta Turistica, che confluiranno in una maxi operazione turistica. Un modo ottimistico di guardare al futuro di un'area che, seppure detiene numerose bellezze e peculiarità, non riesce ancora ad attrarre turisti. «Come deciso con gli amministratori, il programma speciale del senisese- ha spiegato il presidente della Giunta, Vito De Filippo- doveva essere in parte impiegato per la realizzazione di un macro attrattore turistico integrato con progetti collaterali, che si è pensato di collocare presso la diga di Monte Cotugno affinché l’area diventi speciale e si affermi in maniera decisa e adeguata». E aggiunge: «A chi ha formulato critiche di natura ambientalistica sulla fruizione dei grandi invasi come il Pertusillo e la diga di Senise, voglio ricordare che
tali opere sono frutto del lavoro dell’uomo e che gli interventi previsti saranno poco invasivi tali da essere vissuti, in pochi anni, come elementi integrati nel paesaggio». Un’operazione che riveste notevole importanza economica perché ha spiegato l’assessore regionale alle attività produttive, Gennaro Straziuso: «Il lavoro ha colto in pieno la sfida lanciata dalla Giunta regionale che si prefigge lo scopo di trasformare le valli del Serrapotamo, del Sarmento, del Medio Sinni e del Pollino in destinazioni turistiche mature. Partendo da un’analisi spietata dell’area, si è pensato di dare un’anima anche al patrimonio pubblico già recuperato, un’anima che potranno essere solo i privati, come previsto dai Piot. Del resto il turismo deve essere considerato un'attività economica a tutti gli effetti che deve portare benefici al territorio». Una linea condivisa dal direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri che ha commentato: «Non possiamo più nasconderci dietro la mancata promozione, purtroppo la regione riesce con i singoli ad attrarre nicchie di mercato, ma non fa lo stesso in una logica integrata e di gruppo. Per questo abbiamo ritenuto necessario ricorrere ad un attrattore, da qui il racconto del Mito della fondazione della Magna Grecia, l’evento spettacolare più grande d’Europa». fr. gr.
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Primo piano 11
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
PERCHE’ HO ADERITO ALL’IDV
TERREMOTO E NUOVE NORME
di GIOVANNI ALFREDO CHIEPPA*
di ANTONIO AUTILIO* PER la prima volta nella mia vita ho chiesto la tessera di adesione ad un partito politico che gravita nell'area moderata e riformista del centrosinistra. Ho scelto con convinzione l'Italia dei Valori. Qualcuno si chiederà il motivo? Presto detto. Vi sono molte affinità ideali sul modo di intendere la politica e di gestire la pubblica funzione,secondo un generale principio di legalità e di responsabilità. Provengo dal Gruppo Civico il Centro che ha appoggiato la ex Unione di centrosinistra che attualmente governa Rionero. Sono stato eletto consigliere comunale ed ho esercitato fino al nove Marzo scorso le funzioni di assessore alle attività produttive ed alla vivibilità del Comune di Rionero, offrendo il mio contributo a 360 gradi per il bene della mia città. Ho sempre concepito la politica come uno strumento di emancipazione culturale e di servizio verso il pubblico bene. Con questo spirito che si poggia su di un generale principio di partecipazione civica, accompagnato dalla rettitudine morale e dal rispetto della legalità e trasparenza, ho esercitato le funzioni amministrative. Mi riconosco in Italia dei Valori perchè pone al centro della sua azione politica il cittadino ed i suoi problemi e si oppone ad ogni forma di sopruso, di servilismo e di illegalità. Porta avanti in modo coerente e chiaro battaglie civili che tutelano i diritti dei più nel tentativo di creare condizioni di oggettiva parità di trattamento e di uguaglianza sociale. Così è per la questione morale, della giustizia, del rispetto assoluto dei valori costituzionali, dello stato sociale e di diritto, del lavoro a tutela di quelle fasce deboli della popolazione italiana che risentono degli effetti devastanti della crisi globale che investe il pianeta, opposizione dura e concreta al governo della destra che sta mutando il dna della nostra democrazia , facendo prevalere spinte che mirano ad acuire le differenze sociali tra nord e sud, che sposta i fondi Fars verso altri territori, che aumenta le tasse e che non interviene in modo forte per fronteggiare la crisi; al contrario di tanti paesi europei che hanno investito più risorse finanziarie per tentare di ammortizzare i colpi negativi della stessa ed assicurare la stabilità dell'intero sistema economico-produttivo. Un partito che si preoccupa di tutelare lo stato laico ed il suo primato, che persegue la libertà economica e si propone di introdurre regole nuove nei mercati al fine di garantire maggiori equilibri distributivi tra i diversi ceti sociali, che dà importanza ,infine, alla formazione ed alla ricerca scientifica , in poche parole al “sapere” inteso in senso lato, quale fattore ineludibile di crescita culturale delle coscienze, al fine di essere più competitivi nei settori produttivi e dei beni immateriali, etc.etc. Insomma un partito in grado di rappresentare degnamente nell'ambito dell'area moderata e riformista del centrosinistra un valido interlocutore capace di ascoltare le istanze dei cittadini e di tradurle in fatti. A mio avviso questa potrebbe essere una prospettiva virtuosa da non trascurare nei prossimi anni per radicarci sui territori e nelle periferie e per esercitare attività politica tra la gente, costituendo una seria alternativa al governo delle destre che stanno semplicemente approfittando del sonno ipnotico nel quale è caduto il popolo italiano e la stessa democrazia del nostro paese. In conclusione, da cittadino così come lo intende la carta costituzionale, voglio vivere in uno Stato dove si rispettano le regole e ciascuno sia uguale davanti alla legge, formalmente e sostanzialmente e soprattutto che non ci sia un padrone e\o imperatore, come qualcuno di recente ha dichiarato sulla stampa. Queste le ragioni della mia adesione e dell'accettazione della candidatura alla carica di consigliere provinciale nel collegio uninominale di Rionero in vulture in rappresentanza del partito dell'Italia dei Valori di Antonio Di Pietro . *consigliere comunale Italia dei Valori Rionero
UN RAGNO MORTO TRA GLI SPINACI PER una volta tanto era a mangiare in casa; la moglie aveva comperato al solito supermercato sotto casa una confezione di spinaci di quelli già puliti e pronti. Come da istruzioni, l’aveva messa nel microonde per una veloce cottura a vapore. Poi l’aveva aperta su un grande piatto, spruzzata di parmigiano reggiano e olio extra vergine d’oliva italiano. A questo punto, al momento di portare le forchette alla bocca, la sorpresa: nel verde squillante degli spinaci di “quarta gamma” spiccava il corpo marrone di un ragno. E’ successo a Bresso (Milano) dove vivo con moglie figli e tre gatti. La moglie Clara aveva fatto la spesa in mattinata all’Esselunga dietro casa, in via XXV Aprile e, per 2,29 euro, aveva comperato la confezione di Bonduelle a tutto vapore spinaci confezionati il 2 maggio e scadente il giorno 9. Dalla sigla della tracciabilità lo stabilimento di produzione era indicato chiaramente. Ho segnalato telefonicamente la cosa al Nucleo Anti Sofisticazioni di Carabinieri di Milano. Non è il primo episodio di questo genere che mi capita: due Natali fa in una confezione di anguilla marinata avevo trovato un amo da pesca di due centimetri. Edoardo Raspelli conduttore di Melaverde
PRIMO MAGGIO ATTUALITA’ DI UNA FESTA di MICHELE RIBELLINO AL di là di ogni possibile retorica, la festa del 1° maggio è una ricorrenza importante, perché è l'occasione per celebrare il lavoro che è il fondamento della Repubblica democratica, nata dalla lotta di liberazione. E' un evento in cui è bello e doveroso riconoscersi, ben oltre le appartenenze politiche e gli orientamenti culturali. Deve diventare una giornata, non solo di ricordo, ma anche di ripresa di lotte che ripristino il concetto del lavoro come valore fondante della democrazia e della Repubblica italiana. Nell'ultimo decennio con la scomparsa, per via giudiziaria, del Psi va delineando in Italia, una società in cui sempre più avanza l'egoismo, l'individualismo, l'insicurezza e in cui, valori, ideali, solidarietà, unità e sicurezza sono molto sbiaditi. Non si avverte una capacità reale di governare la gestione delle varie crisi. Il lavoro si perde. Le famiglie denunciano una forte perdita del potere di acquisto, sia delle pensioni, sia del salario. Aumenta, in modo esponenziale, la cassa integrazione anche in provincia di Matera! Non c'è un processo reale di governo dell'economia, non ci sono proposte concrete per rilanciare il sistema produttivo, per rafforzare i diritti del lavoro a garantire chi è espulso dal mercato del lavoro, con una politica attiva del lavoro, come ai tempi in cui governava Bettino Craxi. Di fronte al rischio sempre più evidente di un collasso complessivo dell'intero sistema Italia, non si scelgono priorità d'intervento con il pericolo, sempre più netto di mettere a repentaglio molti posti di lavoro e interi settori strategici del paese. Di fronte alle sfide che avanzano nel mondo, di fronte al divario fra nord sviluppato e sud arretrato, si assiste imponenti! Sul piano economico, la globalizzazione, le delocalizzazioni, sono diventate sempre più a rischio e non un'opportunità. Il mercato del lavoro, soprattutto nel sud Italia, è principalmente rivolto alla generalizzazione della precarietà più che a un lavoro stabile e duraturo. I partiti post “Mani pulite” sono falliti sul piano etico e politico, sono presi da una discussione interna rivolta a ingegnerie organizzative e di potere. Mantengono in piedi un sistema di investitura fatta da pochi leader, con il risultato che allontanano, in questo modo, sempre più la partecipazione democratica. Ai tempi di Bettino Craxi e del Psi, si parlava di sviluppo sostenibile e di progresso civile e sociale, oggi si parla di flessibilità. Si sostiene che competere, significa incidere sulle garanzie di lavoro, dimenticando che esse, insieme allo stato sociale, in questo paese, hanno significato pari opportunità e hanno garanti-
to un progresso economico e sociale complessivo. La politica, di fronte a questi problemi, deve ritornare a svolgere la sua funzione al servizio della gente, dei più umili. In Italia, il fenomeno della disoccupazione si aggrava di giorno in giorno e il mondo del lavoro sta diventando sempre più flessibile per le aziende e più precario per i lavoratori. Il pianeta dell'occupazione sta insomma vivendo una grande metamorfosi paragonabile solo ai grandi eventi storici. La trasformazione di questo inizio secolo riguarda particolarmente il lavoro salariato tradizionale che sta cedendo il passo all'impiego cosiddetto instabile, a termine, a tempo parziale, in affitto. Questa modificazione è iniziata negli Stati Uniti ed è continuata in Inghilterra, in Francia e in Italia. Il problema socio-economico dell'occupazione sta diventando prevalentemente un nodo politico importante, con alcuni che rimandano semplicemente alla spontaneità del mercato la soluzione di criticità che, proprio questa modalità di scambio, ha generato ed altri che vorrebbero un'economia sociale di mercato o addirittura un capitalismo sociale. Questa è la posizione dei socialisti riformisti, come il sottoscritto. Auspichiamo, da liberal-socialisti, un capitalismo edulcorato che, pur attenendosi alle regole del libero mercato, operi nel quadro di uno Stato che garantisca obiettivi di civiltà fondamentali, come il contrasto alle situazioni di indigenza, le pari opportunità tra i cittadini e i servizi sociali di base. Dovrebbe essere questo il compito impegnativo dei socialisti riformisti, di una classe politica illuminata e lungimirante; quello cioè di far si che la rivoluzione tecnologica non corra il rischio di sfociare in un'involuzione sociale e di evitare, altresì, che la ricchezza di pochi non si contrapponga alla povertà di milioni di esseri umani. Il 1° maggio di quest'anno deve testimoniare la volontà del popolo italiano di custodire la libertà, la giustizia sociale e i principi costituzionali, i quali, tra l'altro, garantiscono il diritto al lavoro, alla libertà di espressione, alla partecipazione democratica che sono l'espressione più nobile delle istituzioni democratiche. Anche i lavoratori con la resistenza e nella lotta per la libertà, hanno dimostrato con i loro scioperi, con i loro sacrifici, con i loro eroi, con i loro martiri, a partire dal socialista Bruno Buozzi, di essere una parte importante nella ricostruzione del sistema produttivo e nel ripristino della democrazia. *responsabile provinciale Socialisti riformisti Miglionico
IL FASCICOLO del fabbricato, introdotto dal ddl 4339/2000 e non entrato in vigore per l'assenza delle norme di attuazione, e' uno strumento di fondamentale importanza e, dopo il terremoto in Abruzzo, di grande attualità per realizzare interventi sistematici di rafforzamento, ristrutturazione e recupero degli edifici. Ho proposto l'applicazione cogente in occasione della discussione sul piano casa, proposta dal Governo Nazionale, nella recente riunione della Conferenza dei Presidenti delle Regioni, alla quale ha presenziato in rappresentanza del Governatore lucano De Filippo. Di fronte alla prospettiva della semplificazione delle procedure amministrative per consentire gli interventi previsti nella Legge sul Piano Casa diventa indispensabile rendere obbligatoria ed operativa la normativa sul fascicolo del fabbricato. L''impegno sinergico delle Regioni è rivolto ad una messa a punto della normativa esistente con l'obiettivo di sbloccare il più rapidamente possibile la situazione, dando priorità agli edifici scolastici e comunque pubblici per estendere il “fascicolo” successivamente al patrimonio edilizio privato. Il crollo della Casa dello Studente a L'Aquila ha drammaticamente riproposto la esigenza di garantire la sicurezza nei luoghi di studio e frequentati dai giovani attribuendo competenze, ruoli e quindi responsabilità a ciascun livello istituzionale, a partire dagli organi dello Stato, sino a Regioni, Province e Comuni, direzioni scolastiche, atenei, tenuto conto che secondo dati del Ministero alla P.I. è ancora altissima la percentuale di scuole in Italia che non possiede il certificato di agibilità. Bisogna dare il via a un lavoro che nell'arco di decenni ci porti a interventi sistematici di rafforzamento, ristrutturazione e recupero degli edifici. *assessore regionale alla Formazione-Lavoro
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A FARDELLA COME IN CALIFORNIA di ROSALIA PAVIA IN CALIFORNIA, Winchester house attira un discreto flusso di curiosi e turisti, non per essere essa la casa del famoso Winchester del fucile del “selvaggio West”, ma per le sue stranezze. Cresciuta come un fungo, la casa presenta strane protuberanze corrispondenti a stanze prive di accesso, scale che salgono nel vuoto, corridoi che non portano da nessuna parte, finestre aperte sui muri e porte che non dividono alcun ambiente. Nella sua follia ossessiva, la vedova del famoso Winchester trascorse la vita a creare una casa dell'assurdo. Non male tuttavia: il flusso dei curiosi ed un lauto biglietto d'ingresso di 19 dollari nel 2000 garantiscono probabilmente una discreta rendita agli eredi. Nello stabilirmi a Fardella circa tre anni fa, non avrei mai pensato di ritrovare qui la stessa idea. Non so a chi l'idea sia venuta prima, se ci sia stata una comunicazione privilegiata fra Fardella ed il Selvaggio West, certo è che anche a Fardella le amministrazioni comunali succedutesi negli anni sono impegnate in una furia costruttiva il cui risultato sono immobili chiusi o cadenti, quali il “nuovo” municipio, la “nuova”scuola, il macello, il rifugio e, più recentemente, un residence in cui non risiede nessuno. Ci sono colonne di cemento elevate a sostenere il cielo e le nuvole (cosiddetto Centro Civico); strade asfaltate che portano nessuno da nessuna parte (del novembre 2007 la più recente). E si continua alla stessa maniera nel mese corrente allargando la “circumvallazione” per soddisfare il traffico inesistente di un paese di quattrocento anime, prevalentemente anziani. Non importa che per costruire occorra tirare giù antichi muretti a secco e querce secolari in piena esplosione vegetativa, con i relativi uccelletti ed i loro nidi. A noi cittadini è proibito prendere in mano una sega in questo periodo per non disturbare la nidificazione; occorre il permesso della forestale per tagliare alberi morti - quando e come stabilito per legge - perchè Fardella si colloca nell'area del Parco Nazionale del Pollino. Ma tant'è il sindaco mi dice di non dover rispondere a me o ad altri suoi elettori dell'operato dell'amministrazione: siamo in epoca imperiale! ... speriamo che l'imperatore non si metta nudo! Scusate, divago! Tornando a noi, di nuovo, anche Reagan nel ruolo di governatore della California aveva detto che basta una sequoia come esempio e le altre si possono tagliare: figuriamoci le querce! Quanto ai muretti a secco faticosamente costruiti dai loro avi (non i miei, io non sono di Fardella) immagino a Fardella si preferisca cancellare la memoria di tanta fatica e povertà: mettiamoci un po' di cemento sopra. Peccato che pioggia e cattivo tempo presto presto lavino via strade e cemento, portandole a valle. Forse anche questo fa parte della strategia: ridurre i settecento metri di dislivello fra Fardella e la principale ed unica arteria stradale (statale 106 o Sinnica) potrebbe incoraggiare eventuali passeggeri distratti a deviare brevemente per visitare il paese: ecco un serio progetto di sviluppo per il futuro ... immediato futuro, perchè occorre far presto, signori visitatori, prima che il peso del cemento e la furia degli elementi trascinino nel Sinni l'intero paese con i suoi molti immobili vuoti ed i pochi pieni, le sue strade utili ed inutili e l'insieme delle sue assurdità.
LA MAGIA DELLE BORSE
NON MI CANDIDO E SPIEGO IL PERCHE’
di TOMMASO MARCANTONIO* LA RIPRESA dei mercati finanziari dal 10 marzo c. a. in poi la dice lunga sulle reali motivazioni. Il crollo verticale degli indici dalla fine dicembre 2007 e per tutto il 2008 è stato il più grave che la storia economica e finanziaria ricordi. Il crollo, che ha creato panico e sgretolato la residua fiducia nei mercati finanziari - secondo analisti e premi nobel molto seri e obiettivi - non poteva contemplare il miracolo di una guarigione immediata. A fronte di una recessione che sarebbe potuta peggiorare (Il Sole 24 Ore del 29 aprile) a causa di una ipotesi di contagio dell'influenza suina, l'economia mondiale si stava avvitando miseramente sulla propria spirale. Che cos'è accaduto che ha fatto riprendere un po' di sereno e intravedere la luce alla fine del tunnel? Non il miracolo di una effettiva ripresa, di un nuovo sviluppo industriale, nessuna rivoluzione tecnologica. Solo il ritorno della magia di Silvan. Tutto quello che è stato tramato e ordito durante le varie riunioni dei governanti e dei ministri economici non è trapelato all'esterno. La dice lunga l'incontro del G-20 a Londra dei primi di aprile 2009. Tutta la stampa, anche quella più sofisticata e specializzata in tema di economia e finanza probabilmente non sarà stata invitata o è stata ubriaca con buona dose di doping - non è riuscita a captare i motivi di una fulminea ripresa. Della quale occorre tenerne conto e recepirne un ammonimento per non correre il rischio di prendere ulteriori sberle. Perché se “l'abracadabra” giova a divertire i bambini, fanciulli e adulti per distrarsi, è pur vero che dopo il divertimento arriva la delusione e l'amarezza della profonda crisi gelerà gli entusiasmi. Andiamo con ordine. Le autorità mondiali unite hanno deciso di immettere nel circuito imponenti iniezioni di liquidità. Tale componente con gli sforzi ciclopici e congiunti di natura fiscale con l'ammorbante dei governi, delle lobbies e delle istituzioni permettono di ostentare la voglia di cambiamento. Sì, in meglio, ma tanto spudoratamente da barare con artifizi e illusori. Difatti, quando il 2 aprile scorso al Financial Accounting Standards Board (FASB) comitato americano preposto a stabilire le regole e i principi contabili di reda-
zione del bilancio - a seguito dell'incontro con il Congresso Americano, è stato consentito di derogare alcune delle regole contabili in tema di valutazione degli asset. Per cui si è verificato l'inverosimile. Per effetto di tali motivi le banche si sono sentite facultate a utilizzare modelli quantitativi “addomesticati”per valutare gli asset liquidi posseduti. Non solo. È stata contemplata la opportunità di dilazionare nel tempo - semestri o anni - le perdite maturate da particolari attività in bilancio. Dagli USA all'Europa. I ministri europei hanno sollecitato lo IASB - Organismo responsabile dell'emanazione dei principi contabili internazionali - per recepire gli stessi accorgimenti del FASB. Le primissime 4 banche americane con il placet delle autorità hanno redatto trimestrali da autentico “Mago Silvan”. In ordine. Goldman Sachs. Ha cambiato il mese di chiusura dei bilanci. L'anno 2008 è stato chiuso a Novembre. Così la prima trimestrale 2009 ha escluso il mese di Dicembre 2008, che per assurda coincidenza, contabilizzava una sonora perdita di 780 milioni di dollari. Di converso non avendo riportato nel nuovo anno fiscale 2009 tale ingente perdita, il primo trimestre registra un guadagno pari a 1,81 miliardi di dollari. Et voilà! Deutsche Bank. Ha deciso all'improvviso di adeguare i principi contabili europei (IAS) a quelli americani (USGaap) così la leva finanziaria si è ridotta da 69 a 28! Miracolo! Wells Fargo e Jp Morgan. I risultati mostrati da questi due colossi americani sono al lordo di fiscalità e accantonamenti per riserve, invece di certificare quelli netti. Tale procedura, non ammessa e non comunicata prima, chiarisce il modo subdolo di mostrare la psicologia del positivismo del bicchiere mezzo pieno. Questa è la magia per far salire le borse e brindare al nuovo miracolo! Ammonisce anche Giuseppe Turani di Repubblica su Affari & Finanza di lunedì 4 maggio di andare piano con le borse perché occorre fare i conti con la crisi delle fabbriche. È il PIL mondiale che perde tra il 4 e il 6% per cui non si può stare allegri. Prudenza e alla larga dall'Abracadabra! *consulente / Promotore Finanziario Südtirol Bank
LA FICTION della Rai, in verità assai suggestiva, dedicata ad Enrico Mattei ci richiama la necessità di dare corso al “sogno” del pioniere del petrolio e della energia accelerando in Basilicata due programmi che non a caso portano il suo nome: la Fondazione Mattei a Viggiano e l'aviosuperficie Mattei a Pisticci. Grande il ruolo svolto da Mattei, appena “sfiorato” nella fiction della Rai, in Valbasento con la scoperta nei primi anni sessanta dei giacimenti metaniferi di Salandra, Grottole, Grassano, Ferrandina, Craco e Pisticci e successivamente la localizzazione a Pisticci dell'Anic, fortemente voluta da Mattei ma che purtroppo non ha potuto vedere realizzata a causa della sua tragica e prematura morte. Nell'istituendo Distretto dell'Energia, di cui si parla finalmente nel PEAR predisposto dalla Giunta Regionale la formazione e la qualificazione delle nuove figure professionali da impiegare nei settori del petrolio e delle energie rinnovabili, insieme alla ricerca, sono elementi
di ROCCO SINISGALLI* EGREGIO direttore, chi le scrive è Rocco Sinisgalli, “il giovane consigliere comunale” di Gallicchio, cui si riferisce nell'articolo: “Due candidati per una poltrona”, all'interno della rubrica “ I comuni lucani verso le elezioni”, apparso sul giornale da lei diretto, in data 30 aprile 2009, pagina 25. Non immaginavo tanta curiosità intorno alla mia candidatura ma, se tant'è, non posso fare altro che soddisfarla. Non mi candido, provo a spiegare perché. Devo mio malgrado constatare che pur sforzandomi di richiamare alla mente le emozioni delle prime sedute tra i banchi del consiglio comunale, vissute all'insegna della consapevolezza che la partecipazione fosse il primo elemento per poter contribuire al bene comune: non intravedo ad oggi, a Gallicchio, quella luce del cambiamento reale, per una nuova prospettiva politica. Sin dai primi giorni ho inteso assolvere al meglio il mio mandato. Animato dalle più nobili intenzioni e forte del consenso ricevuto, frutto dell'impegno negli anni precedenti al servizio dei movimenti giovanili, mi sono dedicato alla crescita economica e sociale del mio paese. In tale azione ho sempre trovato al mio fianco gli altri amministratori con i quali ho condiviso un cammino non solo amministrativo ma, anche di vita, nell'affrontare le varie sfide. Sappiamo bene come in una piccola amministrazione locale risulti più difficile che altrove, affrontare i problemi quotidiani. Lo sa bene il sindaco Gaetano Pandolfi. Con lui in questi anni ho avuto spesso degli scontri, sempre nel rispetto della persona e del rappresentante istituzionale che avevo davanti. Scontri per le diverse vedute su alcune azioni da intraprendere e giammai pretestuosi o per chissà quale disegno politico. Pur dando un segno complessivamente positivo all'azione amministrativa di questo quinquennio -soprattutto, mi preme sottolinearlo, grazie a quanto ho potuto fare in seno alla Comunità Montana Medio Agri, in maniera più sostanziale da quando nel 2006, sono stato nominato assessore all'ambiente-, non posso dire di aver riscontrato nei fatti, la volontà di permettere quel ricambio necessario affinché la politica possa essere un'occasione per discutere e confrontarsi, sperimentando linguaggi e idee nuove e diverse. Per questa idea di politica mi sono battuto e solo per questa potrei continuare a spendermi. Dispiace dirlo ma nelle liste cui si accenna nell'articolo -delle quali conosco certo più di quanto potesse conoscere l'estensore dello stesso-, non intravedo novità di rilievo nel modo in cui sono state approntate. Vorrei tanto poter essere smentito nei prossimi giorni, quando le stesse saranno presentate ufficialmente. Non esiterei un attimo a fare pubblica ammenda. Temo non succederà. Sin dalla nascita del Partito Democratico al quale ho aderito con convinzione ho sperato fortemente, confortato dalla pronta costituzione del gruppo dello stesso in seno al consiglio, che finalmente fosse stato raggiunto quel grado di maturità necessario alla costituzione di una lista di partito. Con me molti altri. Ho dovuto purtroppo constatare la man-
canza di volontà affinché si potesse procedere in tal senso proprio in quelle persone che tale cultura avrebbero dovuto contribuire a creare e che invece, arroccati su posizioni di individualismo imperante, hanno relegato in secondo ordine quel “Noi” più volte citato nel manifesto del Partito Democratico. E' proprio la mancanza di quel “Noi” che oggi mi porta a restare fuori dalle liste. Una scelta che vuole rimarcare il mio modo di intendere la politica e cioè: una straordinaria esperienza se è progetto, azione concreta, entusiasmo e condivisione. Raccogliere la sfida del rinnovamento sarebbe stata impresa per “uomini nuovi” capaci di rendere un servizio responsabile al proprio paese. Non proporre questa sfida, alla luce del consenso ottenuto dal partito in questa comunità, equivale a tradire la fiducia di quanti quel risultato hanno permesso e, di conseguenza, a sbattere in faccia la porta al futuro. Si è preferito scegliere i candidati alla vecchia maniera: sulla base di un seguito familiare più o meno numericamente consistente e ora, non resta che contare i fagioli. Così si dice a Gallicchio: “Cunt'n i fasul” (contano i fagioli), cioè il numero di voti che ogni candidato porta in dote, più che i valori e le motivazioni che lo spingono ad assumersi un impegno. Tanto poi alla fine a mandare avanti il paese e il programma da realizzare, basta il ristretto numero di quanti entreranno in giunta. Mi sono chiesto quale potesse essere in questo preciso momento storico caratterizzato da un fuggi fuggi generale dal Pd di quanti si aspettavano una candidatura, ai vari livelli, che poi non è arrivata-, la scelta migliore per mantenere quella credibilità che da più parti mi vedo riconosciuta. La cosa mi addolora notevolmente quando penso che niente è stato fatto da quanti sul territorio avrebbero dovuto far valere le ragioni di un “partito nuovo”. Assente è stata l'azione della guida designata per tale compito! Ecco non mi candido perché deluso da tutto questo. Ho deciso di stare fuori e declinato le varie proposte ricevute, seppur allettanti da un punto di vista carrieristico. Non me ne pento. Non è la carriera politica ad interessarmi ma le azioni che in concreto possono determinare un futuro migliore. Il futuro appunto. Anzi, “e ora, il futuro” tanto per riprendere lo slogan del candidato Presidente alla Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. Una candidatura che lascia sperare in quel rinnovamento della politica fatta per parlare alle persone, condividendone ansie e speranze. Di questo ne sono certo avendo io condiviso con Piero Lacorazza, importanti percorsi politici che mi hanno fatto apprezzare le sue qualità. Qualità che gli hanno permesso di diventare il segretario regionale del Pd con i consensi che tutti conosciamo e che auspico confermati in questa nuova sfida. *consigliere comunale di Gallicchio e assessore all'Ambiente della Comunità Montana Medio Agri
IL RUOLO DI MATTEI E LA FICTION RAI di FRANCO MATTIA* strategici affidati anche alla Fondazione Mattei che sinora ha fatto troppo poco, come testimoniato nello scorso anno dall'Autumn School sul tema “Conoscere e valorizzare il proprio territorio”, il corso riservato a soli 20 laureati residenti in un Comune della Basilicata. La Giunta ha dunque proposto la creazione di un centro permanente di formazione ed alta formazione mediterranea sui temi dell'energia, in stretta collaborazione con Enea, Fondazione Mattei ed i centri di ricerca presenti sul territorio regionale con attività di formazione rivolte agli installatori e manutentori di impianti di produzione di
energia da fonti rinnovabili, l'alta formazione ai progettisti ed ai ricercatori del settore. Sono obiettivi ambiziosi che lo stesso Mattei da precursore della “via italiana alle fonti energetiche” sicuramente avrebbe apprezzato e che quindi richiedono il massimo dell'impegno tecnico-professionale e l'affidamento totale agli esperti del settore. In una parola proprio sull'esempio di Mattei la politica lucana deve fare decisamente un passo indietro affidando ogni compito ai tecnici della Fondazione. Quanto all'aviosupeficie Mattei, la consegna ad opera del Comune di Pisticci delle autorizzazioni per i lavori di adeguamento ed ampia-
mento della pista, a fine 2008 è un passo avanti importante nel lungo iter progettuale che ha incontrato troppi ostacoli di natura burocratica e finanziaria. L'auspicio che anche la infrastruttura aeroportuale voluta da Mattei diventi presto una realtà per favorire i collegamenti aerei e la mobilità dei lucani e incrementare il turismo e le attività produttive del Materano come della intera regione. Nella scorsa estate con il Forum nazionale voluto dall'Eni sul tema suggestivo dello sviluppo e dei “Comuni poveri” conclude il vice presidente del C.R. - è stato lanciato un messaggio fortemente innovativo e che in fondo ha rappresentato la missione di Mattei: trasferire i benefici dell'estrazione delle risorse energetiche sul territorio e alle comunità locali, o come diceva Mattei, il “metano della Sicilia ai siciliani e della Lucania ai lucani”. E questo resta il grande disegno strategico da realizzare. * vice presidente del Consiglio Regionale della Basilicata (Fi-Pdl)
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Italia / Mondo
Mercoledì 6 maggio 2009
Governo tedesco diviso sulla proposta italiana. Sindacati contrari
Fiat cerca sponda per Opel Marchionne lavora negli Usa e si apre all’America Latina di ANTONIO PENNACCHIONI ROMA - Sergio Marchionne è tornato negli Stati Uniti per gestire in prima persona il nuovo round del confronto con il Tesoro americano, la General Motors e la Chrysler. In agenda un tour di colloqui serrati e contatti riservati tra Washington, New York e Detroit. La prima tappa è prevista al quartier generale di Gm dove l'amministratore delegato di Fiat presenterà l'offerta di acquisizione della controllata tedesca Opel e, secondo le ultime indiscrezioni, ufficializzerà l'interesse per gli asset in America Latina. Il tempo stringe: entro il 31 maggio l'amministrazione Obama attende il piano industriale per dare il via ai finanziamenti pubblici indispensabili per il salvataggio. Intanto l'iter del dossier Chrysler procede presso il tribunale di New York. Dopo aver dato via libera all'utilizzo dei 4,5 miliardi di dollari di aiuti statali sbloccando anche i pagamenti a fornitori e concessionari, il giudice fallimentare Arthur Gonzalez ha affrontato la prima obiezione dei creditori. Ieri è stato depositato il ricorso contro l'intesa raggiunta tra la task force del Tesoro e il Lingotto che, si legge nella motivazione, "viola il diritto di proprietà". La prossima udienza è stata fissata al 21 maggio. Si capirà allora che strada prenderà la bancarotta pilotata del colosso di Detroit. La nuova Chrysler, che uscirà dal Chapter 11, sarà comunque più agile e manterrà soltanto una parte degli asset produttivi dell'azienda. Quanto al sindacato è pronto a fare la sua parte. "Non vediamo l'ora di avere collaborare con la Fiat" ha fatto sapere il numero uno dello Uaw, Ron Gettelfinger, che ha annunciato l'intenzione di cedere la partecipazione del 55% per finanziare un fondo a favore degli esuberi.
Intanto, emergono nuovi dettagli del piano di fusione tra Fiat auto, Opel e Chrysler che dovrebbe dar vita al secondo polo globale dell'auto. Prima di partire alla volta degli Usa, Sergio Marchionne ha ribadito in un'intervista alla Bild Zeitung la volontà di "creare un vero gruppo automobilistico europeo di successo in tutto il mondo". E per dimostrare la serietà delle sue intenzioni ha escluso la chiusura dei quattro stabilimenti in Germania confermando però i tagli al personale. Ed ha annunciato il rimborso in tre anni dei prestiti statali, necessari a sostenere il debito di Gm, stimati in 5-7 miliardi di euro. Ma la proposta italiana divide il governo tedesco che ha fissato un memorandum in 14 punti per vagliare tutte le
offerte. Tra i favorevoli il cancelliere Angela Merkel e al ministro dell'Economia, Karl Theodor zu Guttenberg. Contrario, invece, il vice-premier socialdemocratico Frank Walter Steinmeier che chiede precise garanzie per i lavoratori. Dopo il faccia a faccia di lunedì con Marchionne, il leader del consiglio sindacale, Klaus Franz, rilancia l'allarme occupazione: "Sono a rischio 10mila posti di lavoro in Europa". Dall'Italia gli fa eco il leader della Cgil, Guglielmo Epifani, che paventa "problemi di integrazione" sulla componentistica tra la casa tedesca e il Lingotto. Secondo il Financial Times, le alternative non mancano. Ieri il consorzio Magna ha confermato l'interesse per una partecipazione del 20%.
Importante la condivisione di piattaforme per i veicoli B e C
La fusione tra le due case porterà sinergie industriali e nuovi modelli di GRAZIELLA MARINO ROMA – La nuova possibile alleanza tra Fiat e Opel, su cui si sta negoziando in questi giorni, potrebbe portare molte novità anche sui nuovi modelli, soprattutto sul fronte delle sinergie industriali. Piatto forte dell’alleanza dovrebbe essere in particolare la condivisione di piattaforme per veicoli di segmento B e C. Già in passato, quando era ancora esistente l’alleanza tra Fiat e General Motors, la casa torinese aveva condiviso con la Opel, controllata della casa americana, lo sviluppo della piattaforma B su cui sono state realizzate la Fiat Grande Punto e la Opel Cor-
Anche i modelli Chrysler
sa. Su quella piattaforma, secondo l’istituto di analisi J.D. Power, nel 2008 sono state prodotte 750.000 unità. Una cifra che, secondo quanto riferisce Automotive News Europe, potrebbe salire ad 1 milione di unità – la quantità minima secondo Marchionne per generare economie di scala – nei prossimi tre anni quando saranno lanciate la nuova versione della Corsa e della Grande Punto, insieme alle versioni Alfa Romeo, Lancia e Chrysler negli Usa. Per quanto riguarda invece le possibili sinergie sulla piattaforma C (il cosiddetto segmento lower-medium), lo scorso anno – riferisce sempre Automotive News – Fiat ha costruito 160.000 unità dei tre modelli che la casa torinese ha in questo segmento: Fiat Bravo, Lancia Delta e Alfa Romeo 147. Opel invece
Annunciata da Tremonti dopo la riunione Ecofin
Capitali nei paradisi fiscali stretta del Governo di UGO CALTAGIRONE BRUXELLES – In Italia è in arrivo un giro di vite sull'evasione prodotta da chi porta i propri capitali in uno dei tanti paradisi fiscali. Tre le ipotesi principali su cui si sta già lavorando: l’inasprimento delle sanzioni, l'inversione dell’onere della prova, la messa a punto di una “lista nera” italiana dei cosiddetti centri offshore. Ad annunciare la stretta è stato a Bruxelles il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, al termine di una burrascosa riunione dell’Ecofin, in cui sulla delicata questione del segreto bancario si è sfiorato lo scontro. Da una parte il ministro tedesco, Peer Steinbrueck, ha provocatoriamente paragonato al Burkina Faso la Svizzera e i Paesi dell’Ue che praticano il segreto bancario (Austria, Belgio e Lussemburgo), facendo innanzitutto infuriare il premier del Granducato e presidente dell’Eurogruppo, Jean-Claude Juncker. Dall’altra il presidente di turno dell’Ecofin, Miroslav Kalousek, ministro delle Fi-
nanze ceco, ha difeso gli stessi Paesi attaccati dal collega tedesco, sottolineando come sia stato un errore al G20 di Londra inserire tre Stati Ue nella “lista grigia” dei Paesi non cooperativi sul fronte del fisco. Proprio nel momento – ha aggiunto – in cui questi Paesi stanno ammorbidendo le proprie posizioni, lasciando intravedere una loro presa di posizione definitiva in favore della fine del segreto bancario. Tutto slitterà a giugno. Tremonti è comunque fiducioso: «Le pressioni sono così tante che sono convinto della caduta del segreto molto prima del 2014», data indicata di recente dal Parlamento europeo. Ma il ministro spiega come ci vorrà del tempo perchè l’Europa raggiunga una posizione comune, visto che per le decisioni in materia fiscale serve l’unanimità. E l'Italia non può aspettare. «Credo sia giunto il tempo che ogni Paese cominci a fare per conto suo», afferma il ministro, confermando che il governo italiano «sta ragionando e valutando» alcune misure. Cita il piano anti-
evasione appena presentato dall’amministrazione Obama: «Ha parti di grande interesse, e su alcune di esse noi stiamo già lavorando». Tremonti parla dell’inversione dell’onere della prova: deve essere chi esporta capitali all’estero a dimostrare di non aver evaso il fisco. Perchè «se un capitale viene esportato in un paradiso fiscale, si presume sia il prodotto di evasione». E poi – aggiunge il ministro – «se uno evade e mette il frutto dell’evasione in uno dei paradisi, è giusto che ci sia un’aggravante specifica, con un inasprimento delle sanzioni». Inoltre, l’Italia potrebbe mettere a punto una propria 'lista nerà di Paesi considerati non cooperativi fiscalmente: «Del resto – spiega Tremonti – ogni Paese ha la sua lista». Sul fronte dei conti pubblici, il ministro ha quindi ribadito come le ultime previsioni della Commissione Ue mostrino un’Italia che «nella media ha numeri relativamente migliori degli altri Paesi»: «Per la prima volta facciamo meglio sia come deficit che come debito».
lo scorso anno ha costruito quasi 650.000 unità della famiglia Astra e del minivan Zafira. Per raggiungere la quota di 1 milione di unità, secondo Automotive News, bisognerebbe aggiungere alla produzione dei modelli Fiat e Opel, anche quelli costruiti da Chrysler negli Usa. Attualmente, la Fiat dispone della piattaforma C-Evo sviluppata per l’Alfa Romeo Milano che sostituirà il prossimo anno la 147. Questa, secondo Automotive News, potrebbe essere offerta alla Saab, marchio svedese controllato da Gm, ma non diventerebbe la piattaforma comune dell’alleanza con Opel. Invece, Fiat potrebbe orientarsi verso la piattaforma che Opel ha sviluppato per la prossima generazione di Astra, il cui lancio è previsto a settembre al Salone di Francoforte.
Sì da Sanpaolo
Banche pronte a dare sostegno MILANO – Intesa Sanpaolo è pronta ad affiancare Fiat nei progetti di espansione all’estero e a sostenere a livello finanziario la nascita di maxipolo dell’auto, ma prima vuole conoscere meglio i piani economico e finanziario del Lingotto. Arriva da Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza della maggiore banca italiana, la disponibilità, condizionata, a supportare il gruppo torinese. E un atteggiamento analogo, pur con modulazioni diverse, si raccoglie nei quartieri generali degli altri grandi istituti di credito storicamente vicini al Lingotto, Unicredit e Mediobanca. Tutti per ora alla finestra, in attesa di una chiamata Sergio Marchionne, quando si definirà meglio lo scenario al quale l'amministratore delegato della casa automobilistica sta lavorando. «Vedremo, quando conosceremo tutto», ha detto Giovanni Bazoli, presidente del consiglio di sorveglianza di Intesa, interpellato su un possibile nuovo intervento al fianco di Torino. Analogo l’impegno, passato e recente, di Piazza Cordusio, anche se dall’istituto guidato da Alessandro Profumo si sottolinea che ogni valutazione per il momento è prematura. Mediobanca, da parte sua, in caso di chiamata da Marchionne, sarebbe pronta a fornire i propri servizi di consulenza. Finora unico consulente di Fiat è Ubs, che ha messo a disposizione del numero uno del Lingotto un team italo-americano. Più che la consulenza la partita si gioca tuttavia sull'indebitamento del gruppo torinese.
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14 Economia
24 ore in Basilicata
Marinagri A Policoro vertice tra le istituzioni calabro-lucane in difesa del megavillaggio
«Chiediamo il rispetto della legge» I sindaci premono per il dissequestro e attaccano l’ex pm De Magistris POLICORO – Il 7 maggio prossimo il tribunale del Riesame di Catanzaro si pronuncerà in sede di appello sul dissequestro della cittadella sull’acqua “Marinagri”, dopo che il nuovo pm della procura della Repubblica presso il tribunale di Catanzaro ha richiesto il dissequestro della struttura, richiesta rigettata dal gip. Dunque a poche ore dalla giornata della verità, non solo per il mega investimento turistico ma anche per le sorti del turismo comprensoriale, nella sala del Consiglio comunale del centro jonico il sindaco Nicola Lopatriello ha promosso ieri un incontro cui hanno preso parte i sindaci della fascia jonica lucana e calabrese e dell’entroterra della Basilicata, imprenditori e la Confindustria regionale. Tema dell’incontro: “Marinagri tra legalità e opportunità di sviluppo”. Ed è stato proprio in primo cittadino di Policoro ad esordire così: «Ora siamo noi a chiedere il rispetto della legge. Ancora una volta, se ce ne fosse ulteriormente bisogno, l’Autorità di bacino ha dato parere favorevole all’investimento (pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale, come sostenuto dalla proprietà della struttura ndr); per i prossimi 500 anni non ci sono pericoli esondazioni che possano mettere a repentaglio la struttura
turistica sequestrata nell’aprile dello scorso anno». Dunque non essendoci più il presupposto giuridico più importante per il sequestro, secondo Lopatriello, «tra qualche giorno finalmente sapremo la verità su questo fumus giuridico (pericolo esondazione ndr) che tale è rimasto non essendo seguiti riscontri oggettivi su questo capo di imputazione ipotizzato». E a sottolineare le ricadute occupazionali che un simile investimento ha su tutto il territorio, il sindaco di Rocca Imperiale, Fernando Di Leo, a nome dell’unione dei sindaci dell’alto jonico calabrese, spera nella riapertura del cantiere: «che darebbe opportunità di lavoro a tante imprese e a tanti giovani, migliorando così le aspettative di vita di tutti noi e dei nostri figli», aggiungendo anche che è pronto ad istituzionalizzare tutti gli incontri su “Marinagri” e anche ad intraprendere azioni di protesta forti, indipendentemente dall’esito giudiziario del 7 maggio prossimo. Sulla stessa scia il presidente di Confindustria, il quale nel ribadire il positivo ritorno economico di un investimento di così grande portata per tutto il Sud Italia, si è detto pronto anche a sposare la causa della protesta forte a Piazza Colonna proposta dal sindaco Lopatriello. Ha preso la
parola anche Senatro Vivoli, primo cittadino di Missanello, «Come sindaco di uno dei 131 Comuni della Basilicata - ha detto - non posso che manifestare la mia solidarietà ai proprietari della struttura turistica per questa vicenda giudiziaria che ha arrecato danni a tutta la regione. Anche dal mio Comune, che non dista molto da Policoro, c’erano alcune persone che lavoravano nella realizzazione di Marinagri prima del sequestro preventivo. Siamo una regione dove le crisi industriali sono all’ordine del giorno, alcune finanziate anche con soldi pubblici, e questo silenzio istituzionale e mediatico mi fa riflettere molto… Ormai dobbiamo entrare nell’ottica che i territori devono viaggiare insieme e fare sistema, e un investimento di qualità come appunto Marinagri può essere il collante giusto per la crescita armonica di tutti i Comuni anche quelli dell’ interno». Non sono poi mancate le critiche nei confronti del pm che ha sequestro nel 2008 il complesso turistico, Luigi De Magistris, il quale secondo i presenti «si sarebbe costruito una carriera politica con la sua candidatura alle elezioni europee con le inchieste giudiziarie che riguardano la Basilicata e non solo Marinagri». Gabriele Elia
Bubbico contro Vulpio, il senatore replica e contrattacca De Magistris
«Ci paragonano alla Sicilia ma non sono lucani e si vede» di FILIPPO BUBBICO* VEDO che il prode Vulpio continua a diffamarmi, contando sull' immunità che disperatamente cerca per accrescere la sua visibilità e tutelarsi meglio. Ovviamente sarà di nuovo querelato, ma tanto per lui non pare essere un problema: è stato condannato; è stato rinviato a giudizio; risulta indagato per reati gravissimi. E' tanto esuberante dai palchi, quanto muto davanti ai magistrati che lo interrogano. Per parte mia non ho mai infierito e mai infierirò contro le persone che hanno ricevuto una condanna, alle quali non può certo essere negata la speranza di poter utilizzare i cavilli e le lungaggini del nostro sistema giudiziario per farla franca. Ma la dignità e l'onorabilità delle persone, soprattutto se ricoprono cariche pubbliche o aspirano ad ottenerle, è un'altra cosa. E quindi sarebbe cosa utile, per tutti, non sottrarsi al lavoro e alle decisioni dei magistrati. Decisioni che fino a quando non vengono modificate da una nuova sentenza restano valide. Faccia i conti con se stesso, l'esuberante Vulpio. Parli di se, delle sue condanne, dei suoi rinvii a giudizio, dei suoi silenzi di fronte alle domande del magistrato, delle indagini che lo riguardano per reati gravissimi. Io rispetto la legge, il lavoro dei magistrati e le sentenze dei giu-
CONFINDUSTRIA
«E’ una ferita aperta molto dolorosa» L’area del megavillaggio
di G. MORAMARCO* L'INCONTRO convocato dal Comune di Policoro credo rappresenti un segnale chiaro, forte e deciso che questo territorio intende portare all'esterno, per ribadire a chiare lettere che, al netto del merito tecnicogiuridico, la vicenda Marinagri rappresenta una “ferita aperta”, molto dolorosa. La situazione di indeterminatezza che sembra regnare sovrana rappresenta un danno gravissimo per l'intera Basilicata, per la sua immagine, per la sua capacità di offrirsi all'esterno quale territorio attrattivo, in grado di valorizzare le risorse naturali che la rendono una “bella scoperta”, come dice lo slogan istituzionale proposto dalla Regione. La “bella scoperta”, invece, è che ci troviamo di fronte ad una situazione imbarazzante, giacché ripeto: senza voler entrare nel merito giuridico una iniziativa imprenditoriale di grande interesse è di fatto bloccata, con gravissime ripercussioni sul sistema economico e, di riflesso, occupazionale. Chiediamo a chiare lettere che chi è deputato a risolvere la vicenda abbia piena consapevolezza dei risvolti connessi ad ogni singola decisione e, pertanto, auspi-
chiamo un maggiore rispetto per questo territorio, senza sconti e scorciatoie. Semplicemente, chiediamo che ogni azione sia accompagnata da una sana dose di coraggio e di responsabilità, perché le dinamiche socioeconomiche di questo territorio, peraltro in evidente deficit di competitività rispetto ad altre regioni del Mezzogiorno, possano svolgersi liberamente, nel pieno rispetto della legalità e, al contempo, rafforzando il ruolo sociale dell'impresa, quale fulcro di un sistema equilibrato. L'impresa non è un nemico da abbattere. L'impresa è il cuore dell'economia, dello sviluppo, è fonte di occupazione, è espressione della capacità di “creare”. Il nemico più feroce dell'impresa è il tempo. La vicenda “Marinagri”, purtroppo, sembra sospesa “sine die”. Questo è un lusso che la Basilicata tutta non può permettersi. Per questo rinnoviamo l'invito: coraggio e responsabilità, che si accompagnino all'orgoglio di appartenenza, da sempre caratteristica peculiare del popolo lucano. *Presidente Vicario di Confindustria della Basilicata
Filippo Bubbico e Carlo Vulpio
dici. Non sarebbe male che altrettanto facesse De Magistris nelle sue nuove vesti di candidato, rinunciando a strumentalizzare le indagini di cui è stato titolare e che finora hanno prodotto solo la descrizione di un teorema non supportato da fatti. La magistratura che lavora senza i clamori delle cronache saprà certamente
valutare ogni aspetto di questa vicenda. Poi ognuno trarrà le proprie conclusioni. Pare che nella sua foga oratoria Vulpio abbia gentilmente paragonato le cronache giudiziarie lucane a quelle di Corleone, in Sicilia. Con tutto il rispetto che si deve alle persone oneste, che sono la stragrande maggioranza dei cittadini
siciliani, il paragone sembra un po' azzardato. Si vede lontano un miglio che Vulpio e De Magistris non sono lucani, non conoscono la nostra storia e le virtù di un popolo che non si è fatto mai impressionare da chicchessia, come ha dimostrato in altre e ben più serie circostanze. * senatore Pd
ATTIVO FIOM Oggi a Rionero RIONERO - E’ in programma per questa mattina alle 9.30 presso l’auditorium del centro sociale “Sacco” di Rionero l’attivo dei delegati Fiom - Cgil. L’incontro affronterà principalmente l’attuale tema della crisi sociale e si soffermerà sulle proposte del sindacato per affrontare il momento.
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Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
Unibas Il polverone delle progressioni verticali porta all’ indicazione del nuovo direttore amministrativo
Sfiduciato Fulco, sale De Luca Il docente: «La mia nomina è limitata nel tempo per placare gli animi» POTENZA - Una nomina di mediazione. Sarà Claudio De Luca, docente di pedagogia generale e dal 2006 delegato del rettore alle funzioni amministrative, il nuovo direttore amministrativo facente funzioni nominato con decreto rettorale. La decisione è stata presa lunedì pomeriggio nel corso della seduta del consiglio di amministrazione che ha sfiduciato Carlo Fulco, coinvolto nelle ultime settimane nel polverone “progressioni verticali”. Fulco è stato destituito dal suo incarico (mai ratificato nel consiglio di amministrazione) su decisione del rettore. La notizia era già nell’aria, ma si aspettava la decisione ufficiale. Infatti, nella settimana scorsa, Fulco aveva avuto una lunga riunione con il rettore Antonio Mario Tamburro. Le organizzazioni sindacali che si erano scatenate per «l’illegittimità delle progressioni» dalla categoria D a quella Ep (elevate professionalità), hanno appreso con soddisfazione la nomina di De Luca. «Sono stato chiamato a svolgere le funzioni di direttore facente funzione ad interim – ha detto De Luca - svolgendo un compito di ordinaria amministrazione. La mia nomina è limitata nel tempo per placare gli animi, altrimenti diventa un commissariamento del corpo docente». Sull’apprezzamento dei sindacati commenta: «Sono estraneo all’amministrazione. Forse è per questo che mi hanno mostrato fiducia. L’università ha un sistema di gover-
nance basata sull’equilibrio docenti e amministrativi». È stato pubblicato sul sito dell’Unibas un avviso pubblico per il conferimento dell’incarico di d.a. Lo scorso 29 gennaio era stato indetto un bando di concorso per il reclutamento del d.a. (scaduto lo scorso 17 febbraio), ma «i requisiti generali richiesti – come si legge nel nuovo avviso - non hanno consentito l’individuazione di una persona dotata di capacità, competenze ed esperienze necessarie ad assicurare il buon andamento dell’organizzazione amministrativa dell’università e l’efficienza e l’efficacia della sua gestione». «E’ un’indagine conoscitiva da parte del rettore – ha chiarito De Luca - Poi il rettore potrà nominare chi vuole». Infatti, l’articolo 14 dello statuto universitario prevede che il d. a. sia nominato su proposta del rettore con delibera del cda. Ammessi a partecipare alla selezione i dirigenti delle università o di altre amministrazione pubbliche. Tempo dieci giorni per candidare la domanda a decorrere dalla pubblicazione. Quattro di direttori amministrativoi della gestione Tamburro (tre anni): Cornetta, Paduano, Schiavone e Fulco. La causa? Secondo De Luca è da ricercare nel decreto ministeriale del 23 maggio 2001 «sul trattamento economico dei direttori amministrativi delle università». Quattro le fasce parametrali individuate sui corsi di studio attivati, presenza strutture di eccellenze, facoltà di medicina, cen-
«L’Università dovrebbe far crescere una classe dirigente»
BREVI BASILICATA IN TIR
Tappa a Modena
L’ingresso dell’Unibas
tri residenziali. Si capisce bene che la piccola università lucana rientra nella prima fascia ed è poco appetibile. «Sarebbe opportuno – ha continuato De Luca – che l’università facesse crescere una classe dirigente per ricoprire un ruolo di primo piano come la nomina del direttore amministrativo e che sia residenziale». Non poteva mancare una parentesi sulla vicenda progressioni verticali. «La mia è un’ordinaria amministrazione – ha concluso - . quella delle progressioni potrebbe rientrare in un’attività straordinaria». Un passaggio che è certamente sfuggito al suo predecessore che nella sua funzione ordinaria, neanche ufficializzata, non poteva prendere decisioni in merito. Nel tentativo di conciliazione De Luca, nominato con decreto rettorale nel collegio di conciliazione come rap-
presentante del datore di lavoro votò contro perché non aveva condiviso «né i presupposti né i contenuti del documento sottoposto all’attenzione del collegio». Le organizzazioni sindacali in mobilitazione sostengono che per effettuare assunzioni nella pubblica amministrazione ci vogliono alcuni requisiti indispensabili come la volontà dell’amministrazione che si concretizza con la delibera del Cda che dispone il fabbisogno dei posti in organico da ricoprire e la relativa copertura economica individuando le categorie che servono all’amministrazione stessa; la mobilità che deve essere effettuata prima di ogni nuova assunzione dopo che la volontà amministrativa è stata espressa e concretizzata e infine lo scorrimento delle graduatorie valide (solo dopo la mobilità si può procedere allo scorrimento
delle graduatorie ancora valide esistenti che hanno validità due anni se precedenti al 1 gennaio 2008 e tre anni quelle successive a tale data). In mancanza di graduatorie valide l’amministrazione procede all’indizione di concorsi dall’esterno. Nel caso delle progressioni verticali, le graduatorie approvate nel 2005 (seppure non previste dagli accordi e dal bando), alla data della conciliazione erano scadute e quindi non si potevano certo ricoprire le categorie Ep mediante scorrimenti di graduatorie. Inoltre, il Cda non ha mai espresso tale volontà. Nella delibera approvata nel Cda di dicembre 2008 non vi era nessun posto della categoria Ep da poter ricoprire. Intanto continua l’agitazione del personale finché non sarà annullata la decisione. Iranna De Meo
SI respira una bell’aria a Modena, dove Basilicata in tir è arrivato ieri per rimanere fino a domani. I ragazzi dello staff, hanno lavorato sotto un caldo sole quasi estivo nel polmone verde della città che ospiterà la carovana durante la sua permanenza: Parco Novi Sad, conosciutissimo per i numerosi concerti presentati. Cambia la location, ma lo scenario è lo stesso. Stand di prodotti enogastronomici locali, materiale informativo per itinerari turistici, il tir multisensoriale e interattivo che propone un percorso nella terra lucana che coinvolge tutti i sensi: dalla vista, all’olfatto, al gusto. Il primo giorno è stato di assestamento. Il tempo di ambientarsi per tornare alla carica con nuove iniziative. Oggi, infatti, la serata sarà allietata da una nuova performance del cuoco lucano Federico Valicenti. Cosa avrà in mente il nostro chef, che a Bologna ha stupito tutti con l’insalata di arance tursitane? Per concludere in bellezza, il 7 maggio, la Basilicata si farà conoscere attraverso la musica degli Ethnos. Il gruppo lucano, di fama internazionale (ultimo concerto a Shangai) propone un’idea di spettacolo che, se da un canto intende avvalersi di melodie popolari, dall’altro tenta di realizzarle con figure di linguaggio e forme espressive contemporanee, cancellando ogni confine territoriale e culturale. Anna Martino
Gestione rifiuti, il Dipartimento Ambiente si difende e spiega che non c’è emergenza IL Dipartimento Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità della Regione replica alle notizie apparse su alcuni organi di stampa locali in merito alla gestione dei rifiuti. «Da alcuni mesi a questa parte “l’ operazione discredito” verso la Basilicata a mezzo stampa è divenuta sistematica. All’episodico e sensazionalistico interesse di quella nazionale (per tutti, Corsera su scorie a Scanzano), si è aggiunta quella sistematica e scandalistica di un quotidiano scritto e diffuso in regione ma diretto altrove. Spiace constatare che le preoccupazioni espresse negli ambienti lucani dello stesso quotidiano circa l'imposizione di una linea editoriale tutta protesa allo scandalismo ed al clamore stia trovando pedissequa applicazione negli articoli che vengono pubblicati. I collassi, i disastri e le catastrofi esistono, per fortuna, solo negli annunci di un giornale che continua a descrivere una regione sommersa dai veleni, dagli sprechi, dalla delinquenza diffusa e dal fallimento a tutti i livelli, priva di programmazione, di azioni coordinate, di interventi organici e puntuali. Se sia dovuto a preoccupazioni per gli indici del mercato editoriale o ad una concorrenza sleale fra territori limitrofi o assecondamenti politici non è dato sapere. Certo è che, così facendo, si rende un pessimo servizio ai lettori e ai cittadini, si getta discreto su una comunità che non lo merita e, infine, si infanga la lunga tradizione dello stesso giornale, fatta di serietà e informazione corretta. L’ultimo caso è dato da due titoli di apertura e da due pagine nel-
le quali dominano “l’allarme rifiuti”, il “rischio collasso”, lo “spettro monnezzopoli”, i “rifiuti che vagano senza meta”, “l’emergenza dietro l’angolo”, “l’effetto Campania-bis” Separando i giudizi dalle notizie, in merito alla gestione dei rifiuti in Basilicata è il caso di ricordare le attività che sono in atto e quelle programmate. Sono stati finanziati negli ultimi tre anni quattro progetti comprensoriali di raccolta differenziata (Lagonegrese, Vulture Melfese, fascia jonica) e altri quattro progetti (Montagna materana, Medio Agri, Alto Bradano e Hinterland di Matera) sono in corso di predisposizione, per un importo complessivo di oltre 15 milioni di euro. E’ stata approvata una legge e sono in corso le procedure per la formazione di un’unica Autorità d’Ambito Territoriale che permetterà una gestione unitaria del ciclo integrato dei rifiuti in tutta la regione. Il 23 gennaio scorso é stata sottoscritta un'intesa istituzionale sul sistema integrato di gestione dei rifiuti urbani fra Regione e Province, finalizzata alla “realizzazione coordinata degli interventi necessari per il completamento delle infrastrutture impiantistiche”. Gli interventi sono stati individuati nell'ambito di un ampio confronto che ha coinvolto anche i Comuni e le Comunità montane, con l'obiettivo di “collocare in un contesto unitario e organico le politiche di settore, assicurando una coordinata e funzionale programmazione, progettazione e realizzazione degli interventi”. Si tratta – è specificato nell'intesa – di “interven-
ti prioritari, in quanto funzionali a garantire una forte riduzione dei conferimenti in discarica dei rifiuti urbani” incentivando la raccolta differenziata. Questi, nel dettaglio, gli impianti previsti dall’intesa e come funzioneranno: 1) ripristina, con urgenza, dell’impianto comprensoriale di compostaggio di Matera, presso il quale avviare almeno una linea per la produzione di compost di qualità. In via transitoria, la seconda linea sarà destinata alla biostabilizzazione dei rifiuti solidi urbani indifferenziati in attesa dell’avvio, in città, della raccolta differenziata. Vi provvedono, d’intesa, Comune e Provincia di Matera; 2) In previsione del già finanziato sistema di raccolta differenziata della fascia jonica, ottimizzazione del funzionamento della piattaforma di trattamento meccanico-biologico di Colobraro. Almeno la metà dell’attuale capacità di trattamento dell’impianto sarà destinato alla trasformazione dei rifiuti differenziati in compost di qualità. 3) realizzazione alla rete di sette stazioni di trasferenza nei comuni di Rapone, Genzano di Lucania, Baragiano Trivigno, Viggiano, Noepoli e Chiaromonte. 4) Ottimizzazione del funzionamento della piattaforma di trattamento meccanico-biologico di Sant’Arcangelo, destinando almeno la metà dell’attuale capacità di trattamento alla trasformazione in compost di qualità dei rifiuti differenziati. 5)A Venosa, la piattaforma di trattamento meccanico-biologico sarà potenziata e destinata, almeno per metà della sua capacità di tratta-
L’assessore Santochirico
mento, alla trasformazione dei rifiuti in compost di qualità. 6) Tanto in provincia di Matera quanto in provincia di Potenza sono stati previsti impianti (che potranno essere finanziati anche con capitali privati) per la trasformazione dei sovvalli e delle frazioni ad alto potere calorifico provenienti dai sistemi di raccolta differenziata in combustibile derivato da rifiuti (Cdr) di qualità. In sostanza, si tratta di impianti destinati al trattamento della frazione secca (plastica,ecc…). 7) Realizzazione in provincia di Potenza di due impianti di compostaggio, uno intercomprensoriale l’altro comprensoriale, per il trattamento della frazione umida. Tutti interventi, come è facile intuire, diretti a supportare il processo di raccolta differenziata. Sono già stati individuate le risorse economiche: tutti gli interventi saranno finanziati dalla Regione utilizzando i fondi del Programma operativo Fers 2007 – 2013. Ad attuare i progetti, invece, saranno le Amministrazioni provinciali di intesa con gli enti locali interessati. In caso di mancata intesa, le Province potran-
no assumere la titolarità degli interventi e della gestione. Ben prima della definizione degli interventi che, una volta realizzati, potranno rappresentare una svolta nella gestione dei rifiuti solidi urbani, il Presidente della Giunta regionale ha emesso ordinanze volte ad assicurare un coordinato, sicuro e controllato conferimento dei rifiuti in discarica. In particolare, l'otto gennaio del 2008, aveva emesso un'ordinanza contenente “disposizioni urgenti per fronteggiare le carenze impiantistiche per la gestione integrata dei rifiuti solidi urbani nel Bacino Nord e nel Bacino Centro della Provincia di Potenza”. (...) Nella provincia di Matera, nelle more della realizzazione degli impianti, si stanno concordando con la provincia i necessari potenziamenti delle discariche esistenti. Come si vede si è provveduto per tempo a individuare soluzioni che accompagnino il faticoso e lungo processo di passaggio dalla tradizionale gestione dei rifiuti al ciclo integrato .Dove sono il rischio collasso, l’emergenza, i rifiuti vaganti, la carenza?».
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16 24 Ore in Basilicata
I tedeschi smantellano gli impianti, presidio dei lavoratori. L’azienda condanna: «Illegittimo»
Il “ricatto” della Mahle: «Così salta l’accordo» POTENZA - Chi pensava che con le ultime strette di mano tra Regione e vertici aziendali la Mahle avesse finalmente messo da parte l’“arroganza” che fino a questo momento aveva contraddistinto atteggiamento dei tedeschi si è dovuto ricredere. La vertenza della ex fabbrica metalmeccanica di pistoni, stabilimento storico e particolarmente rappresentativo del tessuto economico locale, era arrivata a un punto ben preciso: gli imprenditori tedeschi, dopo la chiusura dello stabilimento, si erano detti disponibili ad accettare le condizioni per la reindustrializzazione del sito dimesso, attraverso apposito bando della Regione Basilicata, mentre sull’altro versante proseguivano le trattative private con gli imprenditori cinesi della Hong Kong Tahie. Poi, negli ultimi giorni, un nuovo elemento ha fatto riesplodere la rabbia dei lavoratori della ex Mondial Piston: dallo scorso lunedì, infatti, una squadra di manutenzione arrivata da Tornio è entrata nello stabilimento e ha cominciato a smantellare i macchinari per portarli via. Sono al lavoro per smontare quegli impianti che i cinesi si sono detti disponibili ad acquisire insieme allo stabilimento, garantendo
occupazione per tutte le unità della ex Mondial Piston, ora in cassa integrazione. I lavoratori dallo scorso lunedì hanno ripreso il presidio davanti ai cancelli dello stabilimento potentino. Secondo le organizzazioni sindacali di categoria l’azienda tedesca non ha rispettato gli impegni assunti in Regione che riguardavano la messa a disposizione del sito. Di tutt’altro avviso, invece, l’azienda che ieri ha duramente condannato l’atteggiamento delle organizzazioni sindacali e i lavoratori che avrebbero «illegittimamente l’ingresso in azienda per normali lavori di manutenzione». Fatto che, sempre secondo quanto rappresentato dai tedeschi, avrebbe messo in discussione lo stesso accordo raggiunto con le istituzioni regionali. In una dichiarazione rilasciata all’Ansa il direttore aziendale del personale, Carmelo De Luca, ha detto: «Il gruppo industriale che fino alla fine di ottobre del 2008 produceva in Basilicata pistoni per automobili può legittimamente trasferire i macchinari dallo stabilimento “Mondialpiston” di Potenza a Torino in base agli accordi firmati con la Regione, i sindacati e Confindu-
stria il 12 marzo e il 7 aprile scorsi». Nel verbale del 12 marzo, ha spiegato De Luca, è previsto che «l'azienda non potrà iniziare il trasferimento delle attrezzature prima del quindicesimo giorno successivo alla sottoscrizione dell’accordo base, firmato il 7 aprile, e quindi l'azienda ha cominciato oggi, anche con il nostro personale di Torino e con una ditta esterna, le procedure propedeutiche al trasferimento, previsto tra due settimane». Il direttore del personale ha evidenziato che «il blocco delle procedure da parte dei lavoratori è illegittimo e ci procura dei danni. Per questo – ha concluso – abbiamo annunciato alla Regione e ai sindacati che, se dovesse proseguire, chiederemo un risarcimento e la revisione degli accordi». Immediata la replica delle organizzazioni sindacali di categoria: i contenuti delle dichiarazioni rilasciate dall’azienda «non sono veritiere», precisando che quello di ieri è stato un «pacifico presidio» si è recato. «E’ ovvio che date le situazioni assolutamente normali - precisano i sindacati - coloro che erano adibiti ai lavori di manutenzione ieri non si sono recati ai cancelli per lavorare». «L’assemblea dei lavoratori - conclude la
Il presidio davanti ai cancelli della Mahle
nota - considera necessario evitare forzature ma al contrario tutti i soggetti in campo devono favorire l’applicazione degli accordi liberamente sottoscritti tra azienda, regione e sindacati». m.labanca@luedi.it
Quattordici centri in sit in davanti alla Regione per chiedere di essere “difesi” dai disservizi
Comuni in piazza contro le Poste E De Filippo annuncia un incontro con l’amministratore delegato POTENZA - “Stop” ai disservizi postali nei piccoli centri lucani. Contro le “logiche liberiste” di Poste Italiane ben 14 comuni scendono in campo. Una mobilitazione istituzionale e popolare che da mesi sembra non placarsi. Un sit-in di protesta dai toni pacifici ieri dinanzi alla Regione Basilicata, poi davanti alla sede centrale di Poste Italiane a Potenza. Si reclama a gran voce un “servizio pubblico continuativo”. Sulla questione “aperture degli sportelli a giorni alterni” i primi cittadini lucani sembrano proprio non voler più tergiversare. Così ieri la protesta si è spostata in via Anzio. Ed è arrivata anche l’attesa “mediazione” del governatore lucano, Vito De Filippo. Dal canto suo il presidente della Regione ha annunciato un incontro con l’amministratore delegato di Poste Italiane Massimo Sarmi. Da qualche tempo Poste Italiane sembrerebbe aver richiesto più servizi di logistica alla Regione Basilicata. Per il governatore De Filippo «si valuterà in modo positivo la richiesta solo se Poste Italiane offrirà servizi continuativi a tutti i centri lucani». Una manifestazione pacifica quella di ieri con in testa il sindaco Salvatore Santorsa, l’amministrazione comunale bellese, il sindaco di Filiano, Leonardo Santarsiero, di Lauria, Antonio Pisani, il vice sindaco di Pescopagano, Francesco Ambrosini e i cittadini dei comuni lucani penalizzati dal Piano di ridimensionamento di Poste Italiane. «Abbiamo spronato l’Anci e la Regione a non sorvolare sulle questioni che riguardano il territorio - ha detto il sindaco Salvatore Santorsa - e Poste Italiane è un servizio pubblico e come tale deve rispondere alla logica della condivisione e della solidarietà per i territori già penalizzati e disagiati. Questa è una lotta di civiltà e di democrazia». «Le nostre comunità si mobilitano e non aspettano più i tempi della politica
non locale. Maggio sarà il mese in cui la protesta contro i disservizi postali si amplifica - ha detto l’assessore Vito Leone - poiché ancora una volta la logica dell’utenza e dei numeri diventa funzionale solo al profitto di Poste Italiane che continua nella sua politica di disservizio alle nostre comunità di Sant’Antonio e San Cataldo, dimenticando che chi prende denaro pubblico deve garantire un servizio pubblico per i cittadini e non un servizio privato penalizzando sia i cittadini sia l’economia del territorio». I piccoli comuni chiedono alla Regione Basilicata di «attivarsi in difesa dei comuni colpiti dalla mannaia di Poste Italiane chesi legge nella nota degli amministratori di Bellacontinua a penalizzare i territori lucani più deboli. L’atteggiamento dimostrato nei vari incontri dei mesi scorsi da Poste Italiane è risultato negativo e pretestuoso. Anche l’impegno profuso da alcuni parlamentari lucani si è dimostrato insufficiente». La presidente del gruppo consiliare regionale del Prc Emilia Simonetti ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno sulla questione Poste Ita-
Venerdì a Matera il Rapporto Economia
Lamorte: «Momento difficilissimo. Ma serve una strategia»
Sindaci in protesta davanti alla Regione (f. Mattiacci)
liane. «Giunta e Consiglio Regionale, debbono programmare con urgenza iniziative, anche con azioni politico - istituzionali clamorose - ha detto Simonetti - perché i diritti degli utenti locali e dei lavoratori del settore siano salvaguardati. Ben venga la convocazione di un nuovo tavolo tecnico Regione Comuni - Anci - Province – sindacati - direzione Poste Italiane, purché al tavolo ci si presenti con una strategia più complessiva ed una proposta di mobilitazione per contrastare il comportamento dei manager della
società che assolve a funzioni pubbliche. Il fronte di lotta pertanto – conclude Simonetti – deve saldarsi con quello del movimento sindacale che si batte per il superamento del diffuso precariato, contro il continuo ricorso ad imprese esterne per servizi da sempre gestiti dalle Poste e per il rafforzamento degli organici». Intanto solo alla scorsa settimana risale l’ennesima protesta del Comune di Marsico Nuovo che continua ad attendere l’arrivo di un postino. Angela Scelzo regione@luedi.it
Amadori, Lapenna incalza la Regione per avere rassicurazioni sul progetto POTENZA - Il consigliere del gruppo di Forza Italia verso il Pdl, Sergio Lapenna ha presentato un'interrogazione urgente all'assessore regionale all'Agricoltura, Vincenzo Viti, in merito all'ipotesi di impiantare in Regione con il Gruppo Amadori, leader europeo nella produzione di carni, una mega-porcilaia . Il consigliere esprime forti perplessità in merito. Innanzitutto la Regione, come sua consuetudine - sottolinea Lapenna - acquisisce un progetto senza il coinvolgimento delle organizzazioni professionali e ambientaliste per valutare e verificare la fattibilità del progetto stesso, visto il grande impatto ambientale, diretto ed indiretto, che questa tipologia di insediamento intensivo comporta. Inoltre - rileva Lapenna- già in passato vi sono state esperienze fallimentari come con l'insediamento della Cip Zoo, nella zona industriale di Potenza, che ha lasciato un retaggio di disoccupazione, di capannoni al-
l'amianto in un'area che, dopo tanti anni, ancora non è stata bonificata. Nel progetto la Amadori prevede, a fronte di una enorme produzione di 100 mila maiali all'anno, con una filiera basata sulla macellazione e produzione in loco di mangimi, l'occupazione di circa ottanta unità, un numero troppo esiguo rispetto ai danni ambientali. Questo tipo di allevamenti intesivi - aggiunge Lapenna - produce un notevole impatto ambientale sulle falde idriche e sul suolo, con costi elevati e ciò anche in contrasto con la vocazione, su cui la stessa Regione sta investendo negli ultimi tempi, delle produzioni tipiche e biologiche. Lapenna ha chiesto di conoscere «quali garanzie la Regione intende porre in essere per mettere in campo le appropriate verifiche tese a tutelare l'ambiente e a valutare i costi/benefici di un progetto che deve mirare a garantire principalmente gli allevatori e la sostenibilità ambientale».
POTENZA - Pil in caduta libera, aumento record del ricorso alla Cassa Integrazione Guadagni, ripresa della disoccupazione, crollo dell’industria manifatturiera. Il presidente di Unioncamere Basilicata, Pasquale Lamorte (nella foto), scorrendo la bozza del “Rapporto sull’economia lucana del 2008” - che verrà presentato ufficialmente venerdì in Camera di Commercio a Matera, nel corso della 7^ Giornata dell’Economia - non nasconde una certa preoccupazione: «Il 2008 ci ha lasciato in eredità una situazione molto pesante, che si ripercuote in maniera oltremodo negativa su un sistema produttivo colpito dalla congiuntura internazionale e caratterizzato da debolezze strutturali ormai consolidate. Siamo dunque alle prese con una recessione grave, che rischia di produrre danni serissimi se non verranno poste con una certa tempestività le adeguate contromisure. Gli esperti, infatti, sostengono che per la costruzione del futuro economico di un territorio sarà determinante il
“come” si uscirà dalla crisi, in vista della ripresa prevista per il 2010». Di tutto ciò si parlerà nel corso della settima Giornata dell’Economia, un evento indetto a livello nazionale da Unioncamere e declinato sui singoli territori provinciali e regionali, con le Camere di Commercio chiamate a presentare lo stato di salute dell’economia locale. Rappresentanti istituzionali, vertici delle Associazioni di categoria e delle organizzazioni sindacali potranno trovare spazio per dibattere e riflettere sui dati elaborati dal Centro Studi Unioncamere, comparati con quelli nazionali e disaggregati a livello provinciale, per esprimere le relative valutazioni. Le testimonianze degli imprenditori lucani dei diversi comparti di fronte alla crisi daranno infine uno “spaccato” di esperienza utile ai decisori politici per comprendere le dinamiche da mettere in atto nel breve, medio e lungo periodo. L’edizione 2009 della Giornata dell’Economia è inserita nell’ambito della prima Settimana della pmi.
FONDI UE Digilio: «Serve rigore per la spesa» POTENZA – Il senatore Egidio Digilio (Pdl), in una nota, ha detto che «i dati anticipati dall’Unioncamere di Commercio della Basilicata alla vigilia della Giornata dell’Economia sono fortemente negativi e richiedono il massimo sforzo di Governo e Regione per affrontare la crisi che ha aspetti e caratteristiche, per gravità, inediti nella nostra regione e che rischia di appensantire ulteriormente l’emergenza occupazionale e produttiva, allontanando la ripresa». Per il parlamentare «se il Parlamento e il Governo sono chiamati ad individuare provvedimenti a sostegno del lavoro e delle imprese, la Giunta regionale non può pensare di cavarsela scaricando ogni intervento sul livello governativo. Utilizzare al meglio i fondi comunitari 2007-2013 – ha concluso il senatore Egidio Digilio – è la vera ultima occasione che l’Europa offre al Mezzogiorno per intraprendere la via virtuosa dello sviluppo e della crescita socio-economica».
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BREVI
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TASSA CONCORSI PUBBLICI
INNOVAZIONE
ENERGIA
Di Lorenzo interroga De Filippo
Firma intesa Regione-Area Science Park
On line il sito della Sel
PASQUALE Di Lorenzo (gruppo misto – Pdl), ha presentato un’interrogazione al presidente della Giunta regionale «per conoscere le motivazioni che hanno indotto l’Amministrazione a richiedere il versamento di una tassa di 5 euro per la partecipazione ai concorsi pubblici».
E’ prevista per oggi nella sala Verrastro della Giunta regionale la firma del protocollo d’intesa tra la Regione Basilicata e i responsabili di Area Science Park, uno dei principali Parchi scientifici e tecnologici a livello internazionale, per l’istituzione di una struttura regionale.
E’on line dal 4 maggio il sito web della Società Energetica Lucana (Sel), http://www.societaenergeticalucana.it. Un contenitore articolato in diverse aree in cui è possibile trovare informazioni a 360 gradi intorno al mondo delle energie rinnovabili e il risparmio energetico.
Duro intervento di Carmine Vaccaro (Uil) sui rapporti tra sindacati Udienza delitto di Paterno
Uxoricidio Marsicovetere «Sugli accordi Fiat giudizi ideologici e fuori dalla storia» non si presenta
«Serve il salto di qualità» POTENZA - «I lavoratori hanno bisogno di un sindacato forte per fronteggiare la crisi, quindi meno ideologico e più attento alle esigenze della base». A sostenerlo è il segretario confederale della Uil della Basilicata, Carmine Vaccaro, che in una dura nota interviene sul discorso dei rapporti sindacali e sollecita un cambiamento di prospettiva. «Il sindacato adesso - continua il sindacalista - rischia di essere più debole perché la divisione registrata proprio nel giorno del Primo maggio rappresenta una debolezza per tutti. Esiste la necessità di riflettere sul fatto che Cgil, Cisl e Uil riescano a mantenere il monopolio della rappresentanza sindacale e sul rapporto che queste organizzazioni hanno avuto finora con la politica». Il segretario lucano, lancia un appello che deve essere raccolto da chi ha cuore sensibilità, merito e competenza. «Il sindacato - sottolinea ancora Carmine Vaccaro - deve fare un salto di qualità, confrontarsi con i cambiamenti sociali ed economici intervenuti, con un assetto politico e istituzionale sempre meno consolidato». «La società - aggiunge il segretario della Uil Carmine Vaccaro - ha bisogno del sindacato, ma è cambiato il perimetro della rappresentanza. Un tempo alle organizzazioni sociali di rappresentanza si concedeva una delega ampia, quasi fideistica; oggi che ogni tipo di approccio dogmatico è venuto meno conta la sostanza e l'affidabilità:chi non dispone di queste prerogative è destinato alla sconfitta». «E giunto - sostiene il segretario Uil - il momento di farla finita con le ideologie nel sindacato che servono so-
«I lavoratori hanno bisogno di meno ideologie»
no a mantenere rendite di potere, a partire dal nostro sindacato, incomprensibili per chi lavora o che il lavoro lo sta perdendo in questo duro periodo di crisi. Si tratta di un'azione che non va esibita ai convegni, ma praticata in ogni realtà, dalla periferia al centro e viceversa». «In questi giorni, dopo l’accordo Fiat-Chrysler e durante le trattative Fiat-Opel abbiamo ascoltato giudizi di una parte sindacale esclusivamente ideologici e fuori dalla storia. Un tempo il fordismo imponeva l'egualitarismo salariale e il punto unico di contingenza. Adesso - continua il segretario Vaccaro - prevale un senso diverso di valore del lavoro, che deve tradursi anche in molteplici rivendicazioni sindacali. La contrattazione nazionale deve valorizzare gli aspetti della condivisione; la contrattazione aziendale deve valorizzare il merito, la disponibilità alla formazione, l'impegno che si mette nel lavoro, nella capacità di padroneggiare l'innovazione, nell'intelligenza in cui ci si approc-
POTENZA -- Ha deciso di non comparire in aula Antonio Marsicovetere, 72 anni, di Paterno. E' accusato di aver ucciso, dieci anni fa, sua moglie Rosa a calci e pugni, nel corso di una lite domestica. Il caso era rimasto impunito. Poi, la scorsa estate, i carabinieri della compagnia di Viggiano hanno raccolto una serie di elementi che hanno permesso alla procura della Repubblica di chiedere il suo arresto. Ora, data l'età, è ai domiciliari. E ieri mattina si è svolta la prima udienza del processo che lo vede imputato davanti ai giudici della Corte d'Assise di Potenza. Dopo aver passato buona parte della sua vita con la moglie, condividendo lavoro e difficoltà, colti- Paterno vando i terreni e accudendo due figli affetti da sordomutismo, deve difendersi dall'accusa di omicidio. Il suo difensore, l'avvocato Rocco Liccione, ha presentato una lunga lista di testimoni che dovrebbero dimostrare che quelle della procura sono delle costruzioni. Perché, la donna, sembra, fosse già malata. E' di parere opposto l'accusa, rappresentata in aula dal sostituto procuratore Salvatore Colella (si è insediato a Potenza da pochi giorni. Proviene dalla procura di Matera, dove ha indagato sulla ex giunta guidata da Michele Porcari). Ecco cosa viene contestato a Marsicovetere. «Cagionava la morte di Rosa Fortunato, sua moglie, colpendola ripetutamente con pugni e calci nel corso di una lite domestica avvenuta all'interno della loro abitazione di Paterno». La morte «sopraggiungeva a seguito delle brutali percosse a cui la donna era stata sottoposta e a seguito delle quali era stata ricoverata presso l'ospedale di Villa d'Agri». L'aggravante è quella di «aver agito con crudeltà nei confronti del coniuge». f. a.
Il 72enne è accusato di aver ucciso la moglie colpendola a pugni e calci nel corso di una lite
Carmine Vaccaro
cia ad un diverso orario di lavoro. Dobbiamo intraprendere la via di una vera democrazia sindacale, superando la vecchia dicotomia tra il sindacato organizzazione e quello di
movimento. Deve contare il voto degli eletti e valere democrazia delegata. Dopo questa crisi economica anche il sindacato non potrà più essere come è adesso».
PROCURA ANTIMAFIA
Alessandro D’Amato torna in libertà POTENZA -- E' già libero Alessandro D'Amato, uno dei sei uomini arrestati la settimana scorsa dalla squadra mobile di Potenza con l'accusa di associazione a delinquere di stampo mafioso. Ieri mattina i giudici del Tribunale del Riesame di Potenza hanno disposto la sua immediata scarcerazione, dopo aver ascoltato gli avvocati Valeria D'Addezio e Michele Mastromartino. Secondo i giudici del Riesame l'arresto di D'Amato non era suffragato da reali esigenze cautelari. Ma bisognerà attendere le motivazioni per capire le reali ragioni della decisione. La procura antimafia aveva chiesto e ottenuto il suo arresto sostenendo che, fino al 2007, D'Amato era associato al clan Cassotta. E per associazione di stampo mafioso aveva chiesto l'arresto di Massimo Aldo Cassotta, Alessandro Cassotta, Adriano Cacalano, Michele Plastino e Riccardo Martucci. Tutti già detenuti. f. a.
A cura di ANNA
Mogli e buoi... di altri paesi IL detto “mogli e buoi dei paesi tuoi” può andare a farsi benedire. Almeno in Basilicata. Siamo, infatti, la regione con una delle più alte percentuali, in rapporto alla popolazione residente, di matrimoni tra italiani e stranieri. Il Potentino, in particolare, si posiziona al terzo posto in Italia nella singolare graduatoria delle acquisizioni di cittadinanza per matrimonio, alle spalle di Oristano ed Enna. In provincia, infatti, il tasso di acquisizione di nazionalità per matrimonio è pari al 3 per cento, contro una media nazionale dell’1,2 per cento ed una media del meridione del 2 per cento circa. La provincia di Potenza, dunque, è una di quelle dove, in percentuale, si registrano più matrimoni fra italiani e stranieri.
Sassi di Matera ad Amburgo DOPO gli incontri di Madrid, e la presentazione delle Grandi Mostre alla Stony Brook University di New York, il Circolo Culturale La Scaletta di Matera varca nuovamente i confini nazionali. La nuova iniziativa è pensata per raccogliere l'invito dell'Istituto Italiano di Cultura di Amburgo. Il prossimo 6 maggio, infatti, all'interno della Settimana Europea 2009, si terrà la conferenza su "Le abitazioni dei Sassi di Matera". La conferenza sarà a cura di Nicola Rizzi, presidente del circolo - e Maria Teresa Cascione - componente del consiglio direttivo.
GIAMMETTA
Basilicata Sud in vetrina a Roma IN tavola peperoni cruschi di Senise, prodotti lattiero caseari e la melanzana rossa di Rotonda, in vetrina, invece, l’arte della lavorazione del cuoio e del rame. La Basilicata Sud Occidentale con il Gal Allba ha presentato così a visitatori, curiosi, turisti e appassionati alcuni dei prodotti di nicchia delle proprie produzioni agroalimentari ed il meglio dell’artigianato artistico. L’occasione è quella dell’VIII edizione di “Vieni in provincia”, tra i più importanti appuntamenti espositivi open-air a carattere nazionale della Capitale, che ha avuto luogo nell’incantevole scenario di Villa Borghese. Patrocinata dall’UPI – Unione Province d’Italia e dall’Anci – Associazione Nazionale Comuni Italiani, ha visto protagonisti oltre 150 espositori provenienti da diverse regioni italiane.
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Mercoledì 6 maggio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Momenti del sorteggio: le proteste nel teatro Don Bosco. A sinistra Santarsiero con i docenti, sopra i ragazzi Tutte le foto in pagina sono di Andrea Mattiacci
Dopo la sospensione e un tavolo tecnico, si procede con la selezione degli alunni da trasferire
Sorteggio al Galilei: è bagarre Proteste, fischi e contestazioni di «irregolarità». Interviene anche il 118 IL RIASSUNTO
NON è bastata l’occupazione del palco, non è bastata la sollecitazione dell’amministrazione comunale, non sono bastate le circa due ore di presidio dei genitori e i cori degli studenti dalle poltrone della platea. Poco hanno potuto anche i cartelloni, i fischi e le discussioni che nei giorni scorsi hanno affollato le giornate dei «figli di un’assurdità». Le 109 matricole che non troveranno posto tra le aule del liceo scientifico Galilei sovraffollato e saranno dirottati all’altro liceo di pari grado, il Pasolini, sono venute fuori dal sorteggio. Ieri pomeriggio, al teatro Don Bosco, dalle urne sono stati estratti i 97 “fortunati” che si aggiungono ad altri iscritti al primo anno in possesso dei requisiti di prelazione (fratelli già frequentanti, corsi sperimentali, salute). Alla fine, come stabilito dall’Ufficio scolastico regionale, dei circa 300 iscritti al primo anno, 109 non potranno frequentare il Galilei, quel liceo che tocca quasi 1.300 alunni. L’altro, il Pasolini, nato proprio dopo lo sdoppiamento del Galilei, nel 2004, fa i conti con un trend inverso. Nelle settimane scorse la protesta dei genitori delle future matricole di via Pienza ha aperto lo scenario alla “guerra” tra i due licei scientifici. Da un lato genitori, docenti e studenti pronti a difendere il diritto di scelta dell’offerta formativa che si ritiene migliore, oltre che il livello occupazionale. Dall’altro, sempre genitori, docenti e studenti pronti a difendere analogo interesse contro «un pregiudizio che vuole il Pasolini un liceo di serie B, solo perchè relegato in estrema periferia», in contrada Macchia Giocoli. Si sono succeduti incontri, riunioni, presidi e persino cortei: decreti ministeriali, riordino scolastico, provvedimenti dell’Ufficio scolastico regionale e il parametro che impone un limite demografico di 900 allievi per ogni istituto si incastrano e diventano lo scenario in cui condurre la battaglia. Già una volta, lo scorso 30 aprile, dopo l’intervento del sindaco (che aveva denunciato la «situazione di tensione sociale»), dell’assessore regionale alla Formazione Antonio Autilio e della Provincia (disponibile a eseguire i lavori per recuperare le quattro aule mancanti per “contenere” tutti gli iscritti), il sorteggio era stato sospeso. Altri incontri, un tavolo tecnico. Poi, ieri, l’epilogo. Forse.
I genitori avviano la protesta contro il trasferimento d’ufficio. Alla Provincia chiedono di effettuare alcuni lavori per creare le quattro aule necessarie a ospitare le 13 prime.
Mentre il Pasolini difende la propria offerta, anche i ragazzi del Galilei scendono in piazza. Sotto la pioggia danno vita ad alcuni cortei. Ma l’ufficio scolastico regionale è irremovibile: la procedura va avanti.
Il 30 aprile, il preside Pace rinvia il sorteggio per «la tensione sociale». La Provincia dà la disponibilità ai lavori. Il sindaco Santarsiero convoca un tavolo. L’assessore regionale Autilio sollecita.
Scatti dal teatro Don Bosco, sede del sorteggio (f.M.)
Poco dopo le 15, i genitori già erano radunati in piazza Cagliari. Le Forze dell’ordine presenti in forza per mantenere la sicurezza, e i ragazzi che poco dopo sono arrivati alla spicciolata. Studenti più grandi che al Galilei studiano e ragazzi più piccoli che in quella scuola vorrebbero andare. Hanno alcuni cartelloni, contestano su uno striscione il preside dell’istituto, Vittorio Pace che -spiegano non si è opposto alle decisioni del direttore dell’Urs, Franco Inglese. Al preside ha imposto di rispettare la lnorma, di definire la selezione. Il teatro non si riempirà, ma la tensione è alta. I genitori invadono il
palco. Il via-vai, i capannelli, le interruzioni, i cori di contestazione. Poi il sorteggio comincia lo stesso. Ed è caos. I genitori contestano i criteri stabiliti per la selezione: «Perchè i gemelli valgono come uno?». Si estraggono i numeri, le denunce su alcune «irregolarità»: i conti, ai presenti, non tornano. Una madre spiega che il proprio figlio, iscritto in seconda battuta alla sezione sperimentale, non viene chiamato all’appello numerico (a ogni ragazzo è stato assegnato un codice). Oppure, «mia moglie è invalida, come può accompagnare i figli fino in periferia?». Ancora, «perchè non possiamo scegliere?
Perchè qualcuno deve decidere per loro?». Minacciano denuncia perchè i criteri di selezione - dicono - sono stati stilati da una commissione in cui compaiono membri del consiglio di istituto che non aveva voluto procedere con la definizione di criteri a posteriori per il trasferimento imposto. I numeri estratti e le sirene di un’ambulanza che arrivano in soccorso. Per l’agitazione, c’è chi si è sentito male. Finisce male, nel caos e nell’amarezza. Qualche ragazzino piange, diviso dal sorteggio dai compagni di classe. «Una delusione», decisamente una brutta giornata. Sara Lorusso
Al tavolo tecnico convocato il 4 maggio si siedono Regione, Provincia, Comune e Usr che si mostra irremovibile. Poche ore dopo, la comunicazione ufficiale alle famiglie: il sorteggio si farà.
I COMMENTI E L’AMAREZZA QUELLO che è accaduto ieri pomeriggio, spiega Santarsiero, segna «una delle più brutte pagine della scuola pubblica locale e nazionale». Il sindaco si riferisce agli «equivoci, le incertezze, le contestazioni e gli incidenti che hanno accompagnato il sorteggio degli alunni da escludere dalla frequentazione della prima classe del liceo scientifico Galileo Galilei». C’era anche lui in teatro, si è fermato un po’ a colloquio con l’istituto. «Si sarebbe potuto affrontare e risolvere la questione d’intesa con le Istituzioni locali e con i cittadini interessati. Si è preferito da parte della Direzione regionale scolastica e della Direzione dell’istituto andare avanti con una posizione di ingiustificata e irrazionale chiusura il cui risultato è stato solo danneggiare l’immagine della scuola pubblica e sopprimere elementari diritti dei cittadini». Il commento - che affida a una
«Una brutta pagina» nota - segue «un rammarico enorme dice il sindaco - Avevo parlato con il capo del dipartimento del ministero all’istruzione, il dottor Cosentino che aveva ascoltato l’intera questione e si era mostrato disponibile a un approfondimento. Per questo avevo chiesto di rinviare ancora una volta il sorteggio». Invece, «si è proceduto senza possibilità di alcuna concertazione». Al tavolo convocato poco più di 24 ore prima, tra le varie istituzioni locali, sembra fosse stata prospettata una timida alternativa. «Ma il direttore scolastico regionale è stato irremovibile». Santarsiero aveva persino inviato una
lettera al ministro all’Istruzione, Maria Stella Gelmini, in cui chiedeva la sospensione delle procedure. «Le iscrizioni dei 352 alunni al primo anno di corso in detto istituto sono avvenute regolarmente», spiegava. Molti genitori hanno denunciato di non essere stati messi al corrente dell’eventualità di un sovra-dimensionamento e dunque del dover indicare una scuola alternativa. Eppure «in data 1 aprile la Direzione scolastica - proseguiva il resoconto - sorprendentemente, ha invitato il dirigente scolastico del liceo ad autorizzare solo 9 classi prime ». Senza contare che proprio durante il
tavolo tecnico di due giorni fa «è stato formalmente comunicato che la Regione Basilicata considera legittima la deroga al numero massimo di alunni per il liceo Galilei». In mattinata era intervenuto anche il consigliere regionale Michele Napoli (La Destra): «Una situazione paradossale, che evidenzia chiare responsabilità da parte della dirigenza scolastica che ha volutamente accolto iscrizioni ben oltre la capacità dell’istituto». Inoltre «il “caos” del Galilei ha evidenziato la mancanza di una pianta organica che pianifichi e risolva le esigenze degli istituti a seconda delle richieste e della capacità di accogliere gli studenti. La carenza strutturale che il Galilei esplosa quest’anno, ha avuto “il merito” di fare emergere il classico “rimpallo di responsabilità” con l’assoluta latitanza del Dirigente scolastico regionale».
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Potenza
Evento giunto a 15 edizioni
Parcheggi al San Carlo Altro nodo da sciogliere
Al via domani il Trend Expo Divieti in centro
CREDO che Potenza troverebbe facilmente posto tra le “Città Invisibili”di Italo Calvino, se non fosse così reale di cose, di grovigli, di paure e di speranza. Per come è fatta, Potenza è città ideale per la penna di Calvino. Magari con immagini di bimbi che giocano a calcio lassù, e la palla che esce dai confini del campo e comincia a scendere, a spirale, giù fino alla piana, come sbucciando, a cerchi sempre più larghi, la città tutta, portandosi via dietro di sé i bambini, che poi, quando si trovano in basso e finalmente abbrancano la palla, guardano indietro, guardano in alto, e Potenza non c'è più. Ho questa immagine, costruitami nel corso della mia lunga esperienza professionale nella città che mi ha dato i natali: Potenza piena di bimbi che giocano a calcio su un ideale spiazzo alla cima del monte, tronco di cono appunto per farci il campo, e esce il pallone dal campo e prende a scendere a spirale, i bambini dietro. Forse no, adesso che scrivendo e ricordando ho fatto Potenza più soda, non va l'idea di affidarla a Italo Calvino, meglio un racconto di Dino Buzzati. Ma questo è altra cosa, è altra storia. La realtà di oggi dice che, a Potenza, ci sono criticità per la vivibilità dei cittadini del capoluogo. Nella viabilità in particolar modo. In quest'ultimo contesto Il Quotidiano, il 22 aprile scorso, in una intervista all'assessore comunale alla Viabilità e mobilità, Donato Coviello, ha affrontato i problemi del nodo traffico nel capoluogo. La città è un cantiere aperto,
Mercoledì 6 maggio 2009
Il centro storico di Potenza
Uno dei parcheggi dell’ospedale San Carlo
i lavori procedono a corrente alternata, l'imperversare di un clima tipicamente autunnale, non consente, però, di effettuare i previsti lavori di manutenzione: le buche ed i fossi non si contano più. Potenza non è più una città normale: occorre affrontare i problemi dei cittadini e non solo quelli urbanistici. Fra i tanti, il cronista tiene ad evidenziarne uno, sotto gli occhi di tutti: la sosta delle autovetture all'ospedale “S. Carlo” di Potenza, uno dei luoghi più trafficati nell'arco della giornata. Sino a poco tempo fa, i posti a disposizione nell'apposita piazzola erano 250, oggi si so-
no ridotti a 30 a causa della realizzazione in corso di un edificio destinat4o agli uffici ed all'accoglienza, servizi annessi e galleria di collegamento. «I lavori della nuova struttura - ci dice un incaricato del servizio ausiliario - sono a buon punto. Presto dovremo avere a disposizione, nell'area circostante, nuovi posti per la sosta, a vantaggio dell'utenza, oggi in palese difficoltà». Gli chiediamo della mancanza assoluta di un parcometro automatico. Secca la risposta: «C'era sino a poco tempo fa. E' stato distrutto da vandali o bulli, faccia lei». Pino Gentile
PARTIRA’ domani la parte potentina della manifestazione “Trend Expo 2009”. Per dare la possibilità agli organizzatori di mettere in piedi la manifestazione, il comune di Potenza ha istutuito, a partire da oggi, il divieto di transito e di sosta con rimozione dei veicoli in piazza Pignatari, in Largo Duomo e in Largo Isabelli. Si alza, quindi, anche a Potenza (7 maggio al 10 maggio, dalle 10 alle 20, alla Galleria Civica e nella Cappella dei Celestini) il sipario sulla 15^ edizione di Trend Expo, Salone dell’Orientamento, della Formazione, del Lavoro e della Cultura. E’ un luogo d'incontro per costruire progetti, eventi e soluzioni per favorire una nuova cultura dell'approccio al mercato del lavoro e per creare una community che ne condivida la filosofia. Tren Expo, per il quindicesimo anno, darà voce e protagonismo ai giovani nella scelta sul proprio futuro lavorativo attraverso il confronto, il dialogo lo scambio di esperienze, per testimoniare la voglia di essere promotori di una nuova cultura della competenza ed essere liberi di veder realizzate le proprie idee. Una manifestazione cresciuta negli anni e che ha visto anche aumentare l’interesse dei giovani che possono, nei giorni di apertura del salone, “pensare” al loro futuro: stand di scuole, università ma anche imprese e studi professionali sono a disposizione di quanti vogliono capire cosa fare da grandi.
Assegnazioni
Mercato mensile: 221 posti a concorso DUECENTOVENTUNO posteggi per la vendita a dettaglio di merce varia sono stati messi a concorso dal Comune di Potenza. In ballo, quindi, l’assegnazione temporanea delle postazioni lungo viale del Basento, in occasione del mercato mensile. Il nucleo di polizia commerciale rende noto che sette posti (corrispondenti ai numeri che vanno dal 130 al 136) sono riservati a commercianti di piante e fiori, mentre i posti dall’80 all’84 (ubicati nella traversa viale Basento - Ponte Rossellino), sono invece riservati ai commercianti di animali da cortile vivi, nella Fiera del 27 agosto 2009 di viale del Basento. Le domande possono essere presentate da operatori autorizzati a esercitare il commercio su aree pubbliche provenienti da tutto il territorio nazionale e vanno spedite, pena di esclusione, a mezzo di raccomandate con avviso di ricevimento, al Comune di Potenza, Unità di Direzione Polizia Municipale, Nucleo di Polizia Commerciale - contrada Sant'Antonio La Macchia - 85100 Potenza o direttamente presentate all'Ufficio protocollo generale del Comune, 60 giorni prima della manifestazione, e comunque non oltre il termine di lunedì 29 giugno 2009. Le domande saranno esaminate tenendo presente il numero di presenze effettive sulla stessa fiera. A parità di condizioni si terrà conto dell'anzianità maturata dal soggetto richiedente rilevata dalla data di iscrizione dello stesso nel registro delle imprese, dalla residenza in uno dei Comuni della Basilicata e dall'ordine cronologico di presentazione.
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20 Potenza Le difficoltà in una città che è “cantiere aperto”
Il giuramento nella sala del consiglio della Provincia
Il dispositivo verrà utilizzato dalla polizia municipale
Quaranta guardie a tutela del patrimonio ittico e venatorio
Alla guida in stato di ebbrezza arriva l’AlcoBlow per prevenire
La cerimonia di giuramento che si è svolta nel palazzo della Provincia
HANNO prestato giuramento, questo pomeriggio nella sala del consiglio di piazza Mario Pagano a Potenza, 40 guardie volontarie ittiche e venatorie. Presenti alla cerimonia, l’assessore alle Attività Produttive Antonio Vitucci e il comandante della Polizia Provinciale, Emilia Piemontese. Le guardie collaboreranno con la polizia provinciale nel delicato compito di vigilare e tutelare il patrimonio ittico - venatorio, at-
traverso un sistema di tele-prenotazione. Il sistema di vigilanza volontaria nasce da un’intensa collaborazione tra la Provincia di Potenza (Polizia Provinciale e Settore Attività Produttive) e le associazioni (ambientali, agricole e venatorie), di cui le guardie sono diretta emanazione, con l’intento di salvaguardare il territorio e di promuovere il rispetto della legalità.
AL VOLANTE in sicurezza e prevenire gli incidenti per stato di ebbrezza: c’è un nuovo strumento, più pratico e veloce, per individuare l’eventuale assunzione di alcol oltre i limiti di legge per chi si pone alla guida di veicoli. Si chiama “AlcoBlow” ed è il dispositivo di rilevazione per il controllo dell’alcol nel respiro che a giorni verrà utilizzato dalla Polizia municipale di Potenza al termine dell’addestramento effettuato dal personale. L’AlocoBlow, a forma di torcia, permette una rilevazione attiva attraverso il soffio diretto nel cono. Il conducente da sottoporre al controllo, dopo la consueta identificazione, verrà reso edotto dell'obbligo di sottoporsi alla prova e invitato al controllo nel rispetto della riservatezza personale. Alla persona fermata, in base al codice della strada, dovrà essere data notizia del risultato del controllo e in
caso di esito positivo il conducente dovrà essere sottoposto all'accertamento con l'etilometro. Il nuovo strumento verrà utilizzato dal nucleo infortunistica stradale e dal pronto intervento della Polizia municipale, nell'ottica della prevenzione degli incidenti stradali. Nel corso del 2008, a seguito di sinistri stradali sono state accertati 5 reati per guida in stato di ebbrezza dovute all'assunzione di bevande alcooliche con conseguente ritiro della patente di guida. Tali accertamenti sono stati effettuati con etilometro che consente di sottoporre ad accertamento solo il conducente che abbia evidenti sintomi dello stato di alterazione. Il nuovo strumento consentirà di sottoporre ad accertamento anche i conducenti che non manifestino in maniera evidente tali sintomi, quindi aumenterà il numero dei conducenti con-
L’alcoblow
trollati. Ciò in quanto il Codice della Strada prevede la possibilità in capo agli organi di Polizia Stradale di acquisire elementi utili per motivare l'obbligo di sottoposizione dei conducenti di veicoli ai test, anche attraverso l'utilizzo di apparecchi portatili. Va ricordato, infine, che il rifiuto dell'accertamento mediante i cosiddetti “precursori” è penalmente sanzionato ai sensi dell'art. 186, comma 7, del codice della strada, indipendentemente dalla sussistenza del reato di guida in stato di ebbrezza.
La nonnina è stata festeggiata ieri dai figli e dai nipoti a un secolo dalla sua nascita
L’intervento
I 100 anni di Raffaelina
Il comune eroghi i fondi per “Nasce un Sorriso”
Una vita spesa tra l’affetto dei cari e la devozione alla famiglia UN SECOLO di vita, anche in questa giornata particolare con l’immancabile affetto dei quattro figli, Teodosio, Donatina, Maria Cristina e Adriana, e una messa di ringraziamento per i cento anni spesi con e per la sua famiglia. Raffaelina Restaino Vertone ieri pomeriggio è stata festeggiata dai parenti, nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza, durante la funzione religiosa celebrata da don Ambrogio Atakpa. I figli, i sei nipoti, Daniela, Domenico, Giulia, Alessandra, Attilio e Maria Luisa, si sono stretti intorno alla centenaria del capoluogo, nata il 5 maggio del 1909, rimasta vedova a trentotto anni. La longevità è di casa, visto che la madre di Raffaelina Restaino Vertone è scomparsa a 98 anni. Cento anni di spiritualità, religione, sacrifici ma anche di grandi soddisfazioni, quelli vissuti dalla donna del capoluogo, che ha trascorso serenamente le due guerre mondiali insieme ai suoi figli e ai parenti. L’appetito non manca a nonna Raffaelina, nonostante alcuni problemi ai denti che non le permettono di deglutire il cibo. Mangia tutto, ovviamente, grazie alla cura dei figli che le preparano il cibo frullato. E’ rimasta composta per tutta la giornata, non ama le celebrazioni e dice: «Sono una donna comune che vive la vita spensieratamente». Ricorda le due guerre mondiali affermando con un sorriso: «Sono stata serena. L’affetto dei miei figli e di mio marito mi hanno permesso di trascorrere serenamente i conflitti mondiali». E sul problema ai denti ricorda schietta: «Nel 2009 ci sono moderne tecnologie che consentono di guarire ogni male». Sa proprio il fatto suo la donna del capoluogo che ha perso molto presto il marito Nicola, medico di Pietragalla che lavorava a Melfi. Ha vissuto prima ad Acerenza, poi il trasferimento a Porta Salza e successivamente nell’abitazione della figlia Adriana che vive a Macchia Giocoli. Cento anni spesi bene da nonna Raffaelina, vestita di nero, che ha avuto grandi soddisfazioni dai suoi figli, due laureati, Teodosio e Adriana, mentre Donatina e Maria Cristina hanno lavorato nel mondo della scuola nel ruolo di insegnanti. Stravede per i suoi pro nipoti, Luigi e Donato. Gli occhi e le sue espressioni durante la santa messa hanno ricalcato la personalità tenera e sincera di una donna sempre disponibile con tutto e tutti. Una nonna tutta da amare per i sei nipoti e i due pro nipoti che hanno festeggiato dopo la celebrazione liturgica i suoi cento anni con grande amore. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Raffaelina Restaino Vertone durante la cerimonia (Foto Mattiacci)
I comportamenti altenativi per invertire la tendenza distruttiva dell’uomo
L’arte di Volini per salvare la natura CONTINUANO gli impegni di Teri Volini in tandem con il Centro d'Arte e Cultura Delta di Potenza. Coinvolgere culturalmente, coniugare arte e ambiente sono i punti di forza dell'artista potentina. Una delle azioni più recenti fa riferimento a ciò che può contribuire a creare un'inversione di tendenza rispetto alle cattive abitudini che contribuiscono a rovinare il pianeta, ognuno, infatti può contribuire nel quotidiano azioni virtuose, con la salvaguardia dell'ambiente che non è argomento per pochi, visto che le conseguenze dello stile di vita sconsiderato sono sotto gli occhi di tutti. Va affrontata non solo l'improrogabilità di una coscienza ecologica,
ma la necessità e l'urgenza di attivarla nel quotidiano. L'arte dunque a favore della natura, tocca agli uomini prendere l'iniziativa . Una vasta gamma di comportamenti alternativi costosi né in termini di tempo né di danaro, che rispettano l'ambiente e che consentono di risparmiare. L'idea consiste nel procurarsi un quaderno o fabbricarselo da sé magari con carta riciclata o ancora meglio fatta a mano, possibilmente con i fogli di colore verde e su di esso, ogni giorno scrivere almeno un gesto virtuoso compiuto. I lavori sono partiti con le classi pilota della media e delle elementari. f.menonna@luedi.it
ANCORA una volta vengono disattese, da parte dell’amministrazione comunale di Potenza, le aspettative delle lavoratrici che operano nel sociale. Infatti, da oltre 6 mesi, l’amministrazione non eroga i fondi di propria spettanza alla Cooperativa sociale “Nasce un Sorriso”, con conseguente mancanza, da parte della stessa, delle retribuzioni alle lavoratrici. Questa grave inadempienza, da parte del Comune, crea forti disagi alle famiglie delle lavoratrici e ancora più gravi agli assistiti che, sicuramente, sono le persone più deboli e più bisognose. Una buona amministrazione non dovrebbe mai concedersi distrazioni di questo genere verso una parte di società che ha bisogno, più di ogni altra, di sostegno. La Cisl Funzione Pubblica sollecita il sindaco della città di Potenza a ottemperare e a rispettare i tempi di pagamento alla cooperativa sociale, affinché possa affrontare senza affanno le problematiche del mondo degli anziani, che con il loro lavoro ed i loro sacrifici hanno contribuito al benessere della nostra Regione. La Cisl funzione pubblica di Basilicata si aspetta un segnale forte, da parte dell’ammninistrazione comunale, verso questi lavoratori, affinché vengano erogati tempestivamente i fondi per consentire loro di esprimersi al meglio nel delicato lavoro dell’assistenza domiciliare. Nicola Pica segretario regionale
Un convegno organizzato dal Lions su sport e disabilità
Per superare tutte le barriere
Alcuni relatori del convegno (Mattiacci)
IL RAPPORTO dei diversamente abili con lo sport è stato il tema al centro del dibattito organizzato dal circolo Lions di Potenza. Nel tardo pomeriggio di ieri, presso la Sala dell’arco del Comune, erano presenti numerose personalità. Diversamente abili: sport, volontariato e solidarietà era il titolo dell’incontro. A presiedere ai lavori era presente oltre al presi-
dente del club del capoluogo, Michele Santoro, il presidente del distretto, Tommaso Sorrentino, il vice presidente della giunta nazionale del comitato italiano paraolimpico, Marco Borzacchini e la presidentessa della Fish Basilicata, Vincenza Ferrarese. Dopo aver ascoltato in piedi l’inno nazionale americano, quello italiano e quello europeo, il presidente Michele Santoro ha aperto i lavori sottolineando quanto il tema delle diversità abbia avuto finalmente la giusta attenzione. Negli ultimi anni infatti finalmente proprio le amministrazioni locali hanno iniziato a dedicare importanti risorse per adeguare le strutture alle esigenze di queste persone. In una sala completamente gremita, la promessa del teatro potentino, Camillo Ciorciaro, ha recitato i versi della meravigliosa e toccante poesia “Una rosa blu” di Gerda Klein, una giovane autrice polacca madre di una ragazza down. In pochi attimi il rumore del chiacchieric-
cio e degli squilli dei cellulari ha lasciato il campo ad un profondo silenzio, rotto solo dalla perfetta recitazione dell’attore della scuola di arte drammatica di Roma. L’attenzione che meritano i diversamente abili è anche una attenzione alla loro diversità vista come ricchezza, persone non diverse appunto ma rare, esattamente come le rose blu. Lo sport è certamente una dei migliori mezzi a disposizione di tanti ragazzi diversamente abili che proprio attraverso l’impegno sportivo riescono a sentirsi perfettamente integrati. Lo spirito sportivo infatti unisce gli atleti nel nome della sfida, una sfida contro altri atleti ma anche contro i propri limiti fisici, per superare ogni tipo di ostacolo. Un incontro che vuole essere anche uno stimolo che il club dei Lions di Potenza comunica alle amministrazioni e alle società sportive del capoluogo, affinchè possano dedicare la giusta attenzione alle esigenze dei ragazzi diversamente abili. Alessandro Galella
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Potenza 21
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
ANTICA OSTERIA
Troppo lavoro, meglio una pausa!
MARCONI
0971-56900
AL DUOMO
0971-24848
MIMI’
0971-37597
DUE TORRI
0971-411661
FILO D’ORO
0971-59245
LA TETTOIA
0971-24123
TAVERNA ORAZIANA 0971-34044 ISUCCIO
“Toghe rosse sangue”
ANCORA due appuntamenti nel progetto “Pathos. La letteratura antica e l’invenzione delle emozioni”. Una serie di lezioni sulla letteratura greca e latina tenute da illustri professori universitari, presso il Museo archeologico provinciale, alle ore 18. Dopo la lezione su Orazio a cura di Arturo De Vivo, preside della facoltà di Lettere, dell’Università “Federico II” di Napoli. Ultimo appuntamento il 15 maggio, con una lezione su Ovidio, tenuta da Marisa Squillante, docente ordinario del Letteratura Latina dello stesso Ateneo.
0971-34501
LA PRIMULA
IL prossimo 9 maggio, alle 18, nella sala del Principe di Piemonte, verrà presentato il libro del direttore del “Quotidiano della Basilicata”, Paride Leporace, “Toghe rosso sangue”. A organizzare l’iniziativa il coordinamento regionale di Libera Basilicata. Alla presentazione del volume di Paride Leporace interverranno don Marcello Cozzi, responsabile di Libera e Dario Montana, fratello di Beppe Montana, dirigente della Sezione Catturandi della Squadra mobile di Palermo, ucciso il 28 luglio 1985. Nel libro di Leporace si ripercorre la vita dei magistrati uccisi in Italia. Si ricostruiscono le indagini di chi ha pagato con la vita il suo impegno nella lotta contro il terrorismo o contro le mafie. Un racconto avvincente e allo stesso tempo drammatico.
Pathos e letteratura
0971-471312
AMBROSIA
0971-58310
AL NORD
0971-480025
AL POGGIO
0971-472137
BACCO
0971-410220
FUORI LE MURA
0971-25409
MOZART
0971-441295
NINFE
0971-470750
PANE E PEPERONCINO
0971-44462765
AL DRAGO
0971-445470
TOURIST
0971-411396
LA TRATTORIA
FARMACIE TURNO NOTTURNO..............6 Maggio
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
0971-310310 0971-612564
Mancinelli............ 0971/21067 via Pretoria, 207 AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
0971-53176
SARRICCHIO
0971-444072
TRIMINIEDD
0971-55746
TRE MARI
0971-56030
OSTERIA GAGLIARDI AVIGLIANO
0971-700743
Bimbimbici 2009 SI terrà il prossimo 10 maggio la decima edizione di “Bimbimbici 2009”. Una pedalata cittadina riservata ai bambini fino agli 11 anni (cioè dalle scuole materne alle elementari), che si tiene ogni anno, la prima domenica di maggio. Una pedalata gioiosa, un’occasione di festa per tutti quegli utenti deboli delle strade e delle piazze che, come i bambini, vivono quotidianamente la città come luogo riservato ad utenti forti (in primo luogo gli automobilisti) per i quali la fisionomia della città assume strutture e configurazioni funzionali ad un certo tipo di sviluppo. La bicicletta, oltre ad essere un’allegra occasione di gioco per i bambini, rappresenta un importante momento di crescita autonoma e di formazione civica, nonché una possibilità per un percorso educativo rispettoso dell’ambiente e dei diritti di tutti. La Fiab ha deciso di promuovere Bimbimbici, per riaffermare il tema della sicurezza dei più piccoli negli spostamenti quotidiani e, in particolare, in quelli casa-scuola. Solo se le strade sono sicure per tutti, i bambini possono spostarsi in modo autonomo in città.
Scambi culturali
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, Sala Arco Palazzo di Città, ore 11.30 “THESAURUS MUSICAE” Conferenza stampa presentazione 3° Festival Musica Antica OGGI Potenza, Sala dell’Arco, Palazzo di Città, ore 16.30 “LA STRADA DEL PAESAGGIO” Idee per la Greenway di Potenza
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
IL 9 MAGGIO Potenza, Sala dell’Arco, Palazzo di Città, ore 15.30 “CENTRO STUDI COSTELLAZIONE FAMIGLIA” Workshop sulla comunicazione
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico
SARANNO selezionati nei mesi di maggio e giugno i nuclei familiari disponibili ad accogliere uno studente straniero. A organizzare gli scambi sarà Intercultura, l’associazione Onlus che dal 1955 opera nel campo dell’educazione e della formazione interculturale, organizzando scambi internazionali di giovani, famiglie e scuole. Le famiglie interessate possono contattare la responsabile del Centro Locale Franca Volonnino, 0971/52868 oppure consultare il sito.
•DON BOSCO• Proiezioni private
Sala 5 Hannah Montana 16.30 - 18.40 - 21
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 X Men. Le origini 17.00 - 19.30 - 22.00
Sala 6 Generazione mille euro 17.30 - 19.30 - 21.30
Sala 2 State of play 17.30 - 20 - 22.30 Sala 3 Fast&Furious (“solo parti originali”) 17.45 - 20 - 22.15 Sala 4 Questioni di cuore 18.30 - 20.30 - 22.30
Sala 7 Houdini- L’ultimo mago 17 - 19 - 21 •DUE TORRI• The international 19 - 21
199284284 IL 16 MAGGIO Potenza, teatro Stabile, ore 21 “III EDIZIONE LEON D’ORO-GIGINO LA BELLA” “Achille ciabotto medico condotto”
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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22 Potenza
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«Lascio l’incarico da commissario Adc per «divergenze politiche»
Avigliano Venerdì l’inaugurazione
Provincia, Laguardia candidato MpA per il collegio di Avigliano
Riapre al culto la chiesa di San Michele
AVIGLIANO - Leonardo Laguardia lascia l’Adc di Avigliano per confluire nell’Mpa. Le motivazioni che hanno portato a tale scelta sono indicate in una lettera inviata alla stampa dallo stesso Laguardia. «Ho deciso di dimettermi dalla carica di commissario - scrive - a seguito di divergenze politiche. In particolare, ho contestato l’incapacità organizzativa e l’inadeguatezza a radicare sul territorio il partito». «Nel contempo – prosegue Laguardia – ho definito la mia adesione al partito MpA e ho accettato la candidatura alle elezioni provinciali nel collegio di Avigliano. Tale scelta trae origine da una condivisione del programma elettorale e degli ideali. E’ tempo che la questione Mezzogiorno ritorni centrale nel dibattito politico e, in prospettiva della riforma federale, diviene strategico porre l'accento
Leonardo Laguardia, candidato alla Provincia di MpA per il collegio di Avigliano
sull'autonomia degli enti periferici, fornendo loro maggiore potere decisionale e programmatico». Dopo aver ricordato che il
Balvano Operazione dei carabinieri
Detenzione abusiva di armi, in manette un uomo di 62 anni I carabinieri della compagnia di Potenza
BALVANO - I carabinieri della compagnia di Potenza, coordinati dal tenente Michelange Stefano, nel corso di mirati servizi finalizzati al controllo in materia di armi, hanno tratto in arresto un 62enne di Balvano con l’accusa di detenzione abusiva di armi, nonché custodia e detenzione di arma con matricola abrasa. I controlli effettuati dai carabinieri della stazione di Balvano hanno permesso di rinvenire una pistola calibro 7.65 con matricola abrasa ed un serbatoio contenente 36 proiettili, nonché 104 cartucce di vario calibro. L'arma, efficiente ed in buono stato, è stata rinvenuta in una cassa occultata in camera da letto. Le successive verifiche dei carabinieri hanno inoltre permesso di sequestrare un fucile franchi, regolarmente detenuto, per violazioni connesse alla sua custodia. L'arma era detenuta in un luogo attiguo all'abitazione in dispregio alle più elementari norme di sicurezza.
Pietragalla Lo ha reso noto l’amministrazione comunale
Rifiuti ingombranti, ecco il calendario per la raccolta PIETRAGALLA - E’ stato reso noto dall’amministrazione comunale il calendario relativo al 2009 per i mesi di aprile, maggio, giugno e luglio riguardante la raccolta dei rifiuti ingombranti. A tal proposito, in considerazione delle problematiche legate ad una corretta gestione del servizio, e alle relative conseguenze di carattere ambientale , nonchè di inquinamento territoriale e di natura economica legate all’aumento dei costi a carico dei cittadini, è opportuno che i cittadini armonizzino, per quanto possibile, le proprie esigenze in funzione delle date inserite nel calendario. Nello specifico il ritiro dei rifiuti ingom-
branti del tipo materassi, divani, sedie e mobili è stato fissato nei giorni 10 e 27 aprile, 15 e 27 maggio, 11 e 26 giugno, 10 e 27 luglio. Invece per quanto concerne la raccolta dei rifiuti ingombranti quali computer, radio, lavatrici, cucine, forni, scaldabagni, televisori, frigoriferi, apparecchiature elettriche ed elettroniche le date individuate sono il 27 aprile, il 27 maggio, il 26 giugno e il 27 luglio. Inoltre il deposito di tali materiali presso i cassonetti dei rifiuti solidi urbani è ammesso a partire dalle ore 22 del giorno precedente e sino alle ore 7 del giorno prestabilito per la raccolta. Antonio Bevilacqua
neo coordinatore cittadino del partito, Enzo Claps, sarà candidato alle prossime comunali di Potenza, Laguardia sottolinea che «la
discesa in campo dell’amico Enzo sarà un valore aggiunto per l’MpA e, in generale, per tutta la comunità».
AVIGLIANO - Riapre al culto il prossimo venerdì 8 maggio la chiesa San Michele Arcangelo di Avigliano, un manufatto religioso risalente al XVIII secolo, semplice nella sua conformazione architettonica, composto da un’aula unica ornata da diverse statue in terracotta di santi e da un’acquasantiera in pietra lavorata di notevole pregio artistico. La cerimonia di inaugurazione delle ore 17, officiata dalla santa messa del vescovo di Potenza, Agostino Superbo, - conclude la Cm pone termine ad un breve periodo di chiusura della Chiesa nel corso del quale sono stati realizzati lavori urgenti ed indispensabili per dare stabilità alla struttura e decoro all’impianto interno. A seguire verrà anche benedetta la nuova campana del Santuario di Monte Carmine, altra opera in corso di
La statua di san Michele
sistemazione da parte della Comunità Montana Alto Basento, che è il luogo simbolo della fede, profonda e radicata, degli aviglianesi.
Vietri Pioggia sui festeggiamenti per il patrono, Sant’Anselmo martire
L’acqua non scoraggia i fedeli Rinviata al lunedì la processione con la benedizione VIETRI DI POTENZA Centinaia di cittadini in processione, polizia Locale, carabinieri di Vietri e ufficiali in alta uniforme, insieme alle istituzioni e a tantissimi fedeli, hanno accompagnato domenica mattina, in processione, il santo patrono Sant’Anselmo martire e tutti i santi. I festeggiamenti dovevano concludersi domenica, ma la pioggia (che da anni non bagnava la festa del Sant Patrono) ha creato qualche problema. Mentre sabato tutto è filato liscio, la processione con Sant'Anselmo e tutti i santi di domenica mattina è stata condizionata da una fastidiosa pioggia, che comunque alla fine ha fatto svolgere la processione, creando invece problemi nel pomeriggio. Rinviata al giorno dopo, lunedì, la processione con la benedizione dei campi in Piazza del Popolo, mentre il concerto all'aperto della banda musicale della “Città di Corato” si è tenuto nella Chiesa Annunziata. Ma, tutto sommato, il programma è stato rispettato e sono state trovate alternative valide per sopperire al problema della pioggia. Tantissima gente, specialmente nella processione con tutti i santi di domenica mattina, ha partecipato ai festeggiamenti, che hanno avuto il picco più alto sabato e domenica ad ora di pranzo. Quest’anno la gara all’asta per portare la statua di Sant'Anselmo è stata aggiudicata da un gruppo di cittadini che è arrivato ad offrire 650 euro. Un programma diviso tra sacro e profano, con la splendida performance musicale con l'organetto di Niky Fox e la sua band e il con-
certo bandistico della “Città di Corato” all'Annunziata. Riguardo il calendario sacro, è iniziato con le sante messe di giovedì, venerdì e sabato. Proprio sabato, si è tenuta la processione che al Convento ha prele-
vato la statua di San Francesco, per portarla alla Chiesa Madre. Domenica mattina, alle otto si è tenuta una santa messa, che è stata seguita da un'altra alle undici e mezza e dalla processione.
Per la prima volta, a prendere parte alla processione, anche la Protezione Civile di Vietri, che ha collaborato con gli agenti della polizia locale. Claudio Buono provinciapz@luedi.it
A Vietri nasce l’associazione dei volontari di Protezione civile VIETRI DI POTENZA - Finalmente anche la comunità vietrese può contare sulla locale protezione civile. Infatti, è nata in questi giorni in paese, l’associazione di volontari del comune di Vietri di Potenza. Miglior esordio non poteva esserci. Infatti, la prima “uscita” ufficiale si è tenuta in occasione dei festeggiamenti del santo patrono Sant’Anselmo Martire. Operativi in occasione della prima uscita già una decina di volontari, tra cui una ragazza. Ma sono in molti coloro che ne faranno parte, visto che sono in corso, presso la sede di piazza San Gerardo, le iscrizioni all'associazione. A Vietri di Potenza mancava una associazione di Protezione Civile tutta locale, ora è nata, e i cittadini già in occasione del primo impegno dei volontari, hanno ammirato l’opera fatta e hanno fatto gli auguri alla neonata associazione vietrese. Nell’occasione dei festeggiamenti del santo patrono, i volontari della Protezione Civile di Vietri hanno avuto il
compito di coadiuvare gli agenti della Polizia Locale di Vietri, in termini di traffico e sicurezza per i fedeli in processione. Il gruppo si è diviso in varie zone del paese per bloccare e sbloccare il traffico per consentire il passaggio della processione. Giornata positiva e obiettivo raggiunto. Ma non sarà solo questo il compito della protezione civile di Vietri. Infatti gli impegni dei volontari vietresi saranno su tutti i campi, dal pronto intervento al servizio anti-incendio, a cui si aggiunge qualsiasi chiamata per iniziative o manifestazioni. La protezione civile di Vietri -come sottolineato dai volontari - vuole stare al fianco della comunità ed intervenire in qualsiasi momento, ove ci sia il bisogno. L’associazione si è costituita per volere di un gruppo di giovani del paese, che hanno chiesto consigli al comando di Polizia Locale di Vietri e allo stesso Comune, ricevendo disponibilità e collaborazione. cl.bu.
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SIAMO al rush finale. I partiti e le compagini politiche fanno la conta per essere pronte a consegnare le liste tra venerdì e sabato prossimi. La situazione è delineata tranne per qualche paese - tra volti nuovi e vecchi leoni della politica locale. A Tito sono tre le liste che si contenderanno il governo del paese alle porte di Potenza. Scavone, il sindaco uscente, tenta il bis con una coalizione di centrodestra. A contendergli la partita il centrosini-
stra che si presenta con una lista di centrosinistra. La terza lista dovrebbe raggruppare i Dec falotichiani che, quindi non concorrerano con il centrodestra come avviene a livello provinciale. A Guardia Caporeale tenta la riconferma anche se Antonietta Melfi sembra un “osso duro”. A Calvera la certezza è rappresentata dalla ricandidatura di Libertella. Contro di lui regna ancora l’incertezza.
TITO
L’attuale sindaco punta sul rinnovamento. Il Pd apre ai partiti minori
Gatta torna a sfidare Scavone Fiato sospeso per la III lista Dec TITO - A pochi giorni dalla ufficializzazione dei candidati, in vista del voto del 6 e 7 giugno per il rinnovo del consiglio comunale e la nomina del sindaco, la partita titese è ancora aperta. Fa discutere soprattutto “il posizionamento” della terza lista, quella che raccoglie i Dec di Falotico, fuoriusciti dal Pd titese, che dovrebbero essere guidati da Giuseppe Petrecca, medico, ex coordinatore cittadino - fino alla scissione - del Partito democratico. Se a livello provinciale “l’esercito” dell’ex assessore regionale all’Agricoltura ha scelto di correre con
il centrodestra, a livello comunale l’accordo non sembra essere andato in porto. La lista di centrodestra di Tito, che torna a candidare l’attuale primo cittadino, Pasquale Scavone, geometra, sembra avere poco da condividere con i Dec, al di là delle intese a livello provinciale. La chiusura di quella che oggi costituisce la maggioranza di governo potrebbe aver spinto, secondo le indiscrezioni di giornata, i falotichiani a un passo indietro. Quel che è certo è che per ora il centro sinistra di Tito ha una sola lista e un solo candidato a sindaco: An-
tonio Gatta, ingegnere, che già 5 anni fa aveva sfidato, perdendo per una manciata di voti, l’attuale sindaco Scavone . Sul nome scelto inizialmente dal Pd titese, su cui pesa l’allontanamento degli 11 che hanno lasciato la casa madre per seguire Falotico, si sono ritrovati anche alcuni partiti minori del centrosinistra. Gatta, quindi, sarà il candidato sindaco della lista politica del centrosinistra titese. Per quanto riguarda gli altri nomi della lista, anche se manca ancora l'ufficialità, verranno confermati i consiglieri di minoranza uscenti, Antonietta
GUARDIA PERTICARA
Giuzio, Michele Iummati a eccezione di Rocco Locantore. Passa, invece, dall’altra parte l'attuale consigliere del centrosinistra, Fausto Santarsiero (socialista), che per questa tornata elettorale sarà candidato nella lista del centrodestra. Per il resto, tra i candidati del centrosinistra si contano molte new entry: alcuni imprenditori, giovani professionisti e rappresentanti del mondo dell'associazionismo. Per quanto riguarda, invece, il centrodestra (che guida il paese ormai da tre mandati) l’attuale sindaco Scavone (Udc) prova a riconfermare la carica, affi-
Il palazzo del Municipio di Tito in piazza del Seggio
dandosi a una lista che, secondo le indiscrezioni, punta molto su ricambio e rinnovamento, anche se anche in questo caso manca ancora l’ufficialità. E, per chiudere con i buoni propositi, entrambi gi schieramenti politici, centrosinistra e centrodestra, assicurano una buona rappresentanza femmini-
le. Seppure manchino pochi giorni allo scadere dei termini validi per la presentazione ufficiale delle liste ci sono ancora diversi aspetti che tengono con il fiato sospeso. Per la ufficialità delle candidature non rimane che attendere le consegne di sabato. ma.la. m.labanca@luedi.it
CALVERA
Caporeale tenta il bis Libertella si ripresenta Melfi prova a ostacolarlo Sconosciuto l’avversario GUARDIA PERTICARA - Continua la caccia a chi possa entrare nella lista per chiudere definitivamente i giochi in vista delle nuove elezioni amministrative. Su un totale di 770 votanti tra cui oltre 200 appartenenti all'aire, diviene sempre più difficile trovare chi abbia voglia di mettersi in gioco ed entrare a far parte della politica. Il panorama di uno dei cento borghi più belli d'Italia, appare sempre più variegato e, soprattutto, sempre più incerto, seppure manchino solo pochi giorni per la consegna definitiva delle liste. L'attuale primo cittadino, Massimo Caporeale, scende nuovamente in pista per conquistare il proseguimento del suo primo mandato. Al suo fianco alcuni assessori che vengono riconfermati, quali Pasquale Montano, Maria Montano e Nicola Carcia. Secondo le indiscrezioni del paese, nella lista dovrebbe ritornare anche qualche consigliere di cui però non vi è certezza e sul quale nessuno vuole scommettere. Una lista che, in base alle tesi più avvalorate, dovrebbe essere civica. Quale avversario dell'attuale primo cittadino, torna in lizza colei che per lungo tempo ha diretto le sorti del paese. Sembrerebbe, infatti, abbastanza sicura la candidatura di Antonietta Melfi. Dalla sua parte dodici anni di amministrazione, dal 1992 al 2004. Subentrata all'allora sindaco, Melfi completò i suoi primi tre anni di mandato per poi presentare nuova candidatura nel 1995, raccogliendo i consensi della cittadinanza. Altri quattro anni e la sindachessa viene nuovamente rieletta, fino al 2004 quando il paese diede origine ad una sola lista, quella dell'attuale sindaco Caporeale che raggiunse il quorum e vinse le elezioni. Restano sconosciuti coloro che scenderanno al fianco di colei che per tanti anni ha gestito le sorti di Guardia Perticara, seppure alcuni nomi circolano in paese, nessuno riesce a dare per
L’entrata del municipio
certe le candidature. Anche in questo caso dovrebbe trattarsi di una lista civica, senza quindi alcun simbolo politico. Un panorama, quindi, incerto e poco determinato. I giochi restano ancora aperti seppure persistano i dubbi che si riesca a chiudere entrambi le liste, dato il ristretto numero di cittadini residenti e la scarsa propensione di molti a non voler prendere una posizione politica. Occhi aperti e orecchie tese per captare le ultime novità in attesa che ogni candidato mostri definitivamente le sue carte e inizi a giocare la propria partita elettorale per conquistare la poltrona di primo cittadino del paese in pietra. Francesca Gresia provinciapz@luedi.it
CALVERA - Solo tre giorni per chiudere la ricerca ai possibili candidati da inserire nelle liste, settantadue ore di fuoco per gli uomini della politica e coloro che vogliono solo essere spettatori. Continua il lavoro soffuso con i cittadini nel piccolo comune del Pollino, poco è ancora noto sulle formazioni che si schiereranno per la conquista della sospirata poltrona da primo cittadino. In un paese con solo cinquecento abitanti, le difficoltà si raddoppiano e si corre il serio rischio che nel tentativo di costituire due liste, si possa arrivare agli ultimi giorni senza alcun candidato. Resta confermata, almeno secondo la maggior parte della popolazione, la candidatura dell'attuale sindaco Giuseppe Libertella che ritenta la scalata alla carica che sta per abbandonare. Secondo la tesi più avvalorata la lista non dovrebbe riportare alcun simbolo politico, ma sarà piuttosto una lista civica. Poche le indiscrezioni su chi appoggerà il primo cittadino uscente, secondo alcune voci al suo fianco resteranno alcuni dei vecchi consiglieri che in questi anni lo hanno aiutato a portare avanti il programma, altri, invece, ritengono più alta la probabilità che ci siano numerose new entry che possano decide-
Uno scorcio del paese
re di scendere in campo per il nuovo mandato. Difficile individuare con precisione l'avversario di Libertella, le acque sembrano ancora turbolente e non è semplice dare un nome che rispecchi la verità. Il toto candidato è ormai iniziato da tempo e c'è chi continua a scommettere che fino alla fine, ci sarà una grande sorpresa per la popolazione. La tesi più avvalorata è che l'avversario all'attuale primo cittadino Libertella Giuseppe, potrebbe essere Gaetano D'Alessandro, già da tempo dedito alla politica. Anche in questo caso la lista dovrebbe essere civica, seppure ci sono voci che si potrebbe giungere
ad una formazione politica. Ignoti i nomi di coloro che accompagneranno D'alessandro, il panorama, quindi, è incerto e poco determinato. I giochi restano ancora aperti seppure persistano le perplessità che si riesca a chiudere entrambe le liste, dato il ristretto numero di cittadini residenti e la scarsa propensione di molti a voler prendere una posizione politica. Non resta che attendere sabato 8 giugno, quando forse tutti i dubbi di scioglieranno come la neve al sole e finalmente le linee politiche si espliciteranno per permettere ai cittadini di scegliere con serenità. fra. gre.
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La decisione al termine dell’assemblea organizzata da “Laboratorio per Viggiano”
«Bollette del gas: gli atti alla Procura» VIGGIANO - “Ora basta. Invio di atti alla Procura della Repubblica per indagare se ci sono delle irregolarità o se sono stati commessi reati da parte della Sicme Energy, società fornitrice del gas, nel comune viggianese”. La decisione è stata presa al termine dell'assemblea pubblica organizzata dall'associazione “Laboratorio per Viggiano” per la vicenda delle bollette di gas “impazzite”, arrivate nelle case dei cittadini viggianesi. Una vicenda esplosa nei primi mesi del 2008, con l'arrivo di fatture da capogiro, 2 fino ai 7 mila euro, in più una serie di disservizi e di inadempienze perpetrati dalla suddetta società ai danni dei cittadini-
utenti del Comune di Viggiano: errori di fatturazione, mancato riconoscimento della franchigia concessa dal Comune di Viggiano pari a 600 metri cubi di gas; mancato riconoscimento della riduzione dell'IVA sul consumo ai sensi dell'art. 2, comma 5 D. Lgs n. 26 del 02.02.2007; mancata riduzione delle accise per l'anno 2008 riconosciuta dalla Regione Basilicata.. Da lì la protesta di iniziativa popolare promossa dalla neonata associazione “Laboratorio per Viggiano” con la raccolta di oltre 200 firme e la richiesta all'amministrazione comunale di sospendere immediatamente la convenzione con la “Sicme Energy srl”
, società collegata allo stesso gruppo aziendale “Orfeo Mazzitelli gas srl”, concessionaria della distribuzione del gas a Viggiano. Questione diventata ancora più complicata perché se prima le bollette sono arrivate con cifre esorbitanti, da Ottobre 2008 ad oggi, le bollette non sono proprio più arrivate, in “barba” anche ad un obbligo determinato dall' art. 5, comma 1 della delibera n. 229/2001 emessa dall'Autorità per l'energia e per il gas (l'invio delle bollette per una cadenza periodica ben determinata), secondo il quale “la periodicità di fatturazione viene stabilita dagli esercenti tenendo conto dei consumi annui attribuibili al
cliente”, consumi che per la maggior parte degli utenti residenti nel Comune di Viggiano sono ricompresi tra i 500 e i 5000 mc/anno, pertanto ai sensi della lett. b) del precitato comma, la periodicità di fatturazione dovrebbe essere almeno trimestrale”. E nonostante i responsabili della società Sicme Energy ammisero gli errori in un precedente incontro e si impegnarono nei confronti della cittadinanza a “rivedere le fatture emesse dall'inizio dell'anno ed effettuare il ricalcolo degli importi erroneamente fatturati”, la situazione non è cambiata, anzi, è peggiorata. Infatti dalla Sicme - riferisce il dottor Giambattista Mele,
L’assemblea organizzata nei giorni scorsi
socio dell'associazione - fanno sapere che le bollette arriveranno, forse, a fine Luglio 2009”.Notizia che, nell'assemblea svoltasi lunedì sera al centro sociale con forte partecipazione della comunità viggianese, ha destato ancora di più preoccupazione, portando la discussione alla decisione finale. «Abbiamo deciso - ha dichiarato
Giuseppina Stigliano dell'associazione “Laboratorio per Viggiano”, nonchè legale - di procedere nuovamente con la raccolta di firme e di mandare gli atti alla Procura della Repubblica per indagare se ci sono delle irregolarità o se sono stati commessi dei reati». Angela Pepe provinciapz@luedi.it
Senise Il ventunenne risiedeva in contrada Sileo. A nulla è valso l’interventi dei sanitari
Giovane muore in un incidente Giuseppe Di Giacomo ha perso la vita in un tamponamento sulla Sinnica SENISE - Avrebbe compiuto appena ventunanni, il prossimo mese di agosto.Il destino, più che crudele ha invece fermato la sua giovane vita, sull’asfalto della fondovalle Sinnica, circa tre mesi prima. Giuseppe Di Giacomo, unico maschio dei due figli(l’altra è una giovane studentessa) di Francesco, si stava recando al lavoro a Ferrandina, così come faceva da circa tre mesi. Esattamente dal sedici gennaio scorso, allorquando aveva trovato lavoro presso una impresa privata. L’impatto contro un autocarro che lo precedeva è stato tanto crudele, quanto fatale. Dalle prime ricostruzioni, si è parlato di un rallentamento improvviso di un’altra auto ancora che li avrebbe preceduto, proprio nei pressi della stazione di servizio Q8 , che si trova poco dopo l’abitato di Valsinni, in territorio di Colobraro. C’è chi dice per il rifornimento, chi ancora per un caffè, deciso proprio all’ultimo istante;quello micidiale per il ragazzo di Senise che viaggiava a bordo della Fiat Uno verde scuro del padre. Lavorava presso una ditta che si interessava di componentistica elettronica, arrivando con circa un’ora e mezzo di anticipo, tanto era scrupoloso. Arrivava alle sette, tanto da costringere il dirigente a richiamarlo benevolmente a non arrivare tanto presto, essendo l’orario di apertura alle otto e mezzo. L’impresa, visto il suo profitto, lo aveva anche inviato a Cassino presso la Fiat per circa due mesi e da poco gli aveva assegnato come premio una scrivania. Ieri mattina, non avendolo trovato davanti allo stabile, il suo capo, lo aveva chiamato sul cellulare, preoccupato per l’insolita circostanza. Aveva risposto invece il papà Francesco, avvertito ed accorso sul luogo dell’incidente, il quale aveva avuto il coraggio di prendere quel telefono, durante i soccorsi, ed aveva comunicato l’amara notizia. Ragazzo modello, dopo le medie a Senise, era andato all’Ipsia di Lauria, per diplomarsi da perito elettronico. Con tantissimi sacrifici suoi ed anche del padre che ogni mat-
La Sinnica
tina, per cinque lunghi anni, lo ha dovuto accompagnare a Francavilla per prendere il pulman. Sacrifici ai quali Francesco era abituato a sua volta, dal padre Giuseppe, gran lavoratore, bracciante agricolo. La casa di contrada Sicileo, proprio a metà tra Senise e Francavilla, così come la famiglia che si divide tra i due comuni, è un andirivieni di persone, conoscenti, parenti, ex
insegnati del ragazzo, amici del padre e del nonno. Ed anche del presidente del Francavilla Calcio, Franco Cupparo e di suo fratello Sergio dirigente del sodalizio, cugini del papà Francesco. La squadra, sarà presente ai funerali, con la propria bandiera listata a lutto. Intanto negli occhi di tutti, c’è lo sgomento di chi non vuole credere a questa tragedia davvero enorme. La mamma del ragazzo, non smette un attimo di piangere così come la sorella ancora incredule. Si aspetta, sono circa le diciassette, che la salma, ricomposta nell’obitorio del cimitero di Colobraro, venga restituita alla famiglia dal magistrato di Matera che conduce l’inchiesta aperta appena dopo l’incidente. La data e l’ora dei funerali sono ancora tutte da stabilire e legate a questa circostanza. Gianni Costantino provinciapz@luedi.it
In manette un pregiudicato di Paterno. Denunciate 3 persone
Arrestato per estorsione PATERNO - Dovrà rispondere di estorsione, rapina, percosse e minaccia aggravata in concorso, G. M. il quarantenne arrestato ieri mattina dai carabinieri della stazione di Tramutola unitamente a quelli della stazione di marsiconuovo e del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Viggiano, coordinata dal capitano Sabato D'Amico, ha portato. Insieme all’uomo, già noto alle forze dell’ordine e originario di Paterno, sono state denunciate ulteriori 3 persone. L’attività investigativa dei militari dell’Arma ha potuto accertare come i 4 personaggi, dal mese di gennaio fino ai giorni scorsi, a più riprese, minacciavano dei titolari di un esercizio pubblico ubicato nel comprensorio del comune di Tramutola, con «comportamenti estorsivi aggravati - spiega la nota dei carabinieri - da minacce e percosse nonchè dal danneggiamento di suppellettili al fine di procurarsi un ingiusto profitto economico». «Gli uomini che, mediante violenza sot-
Terremoto in Abruzzo, l’esperienza del “Gruppo lucano” di Montemurro MONTEMURRO - Emergenza Abruzzo, non si arresta la macchina dei soccorsi della protezione civile “Gruppo Lucano”. Sono tornati da poco dall'esperienza abruzzese ma a breve, a metà Maggio, ripartiranno nuovamente sono gli angeli della Protezione civile “Gruppo Lucano” di Montemurro. Il gruppo, partito la notte di Pasqua per fornire un aiuto immediato alle popolazioni gravemente colpite dall'evento sismico in Abruzzo, è rientrato nei giorni scorsi. Un rientro che ha lasciato nei volontari, Luciano Andriulo, Nicola Pascarelli e Antonio D'Agrosa, tutti e tre di Montemurro, “l'amarezza di partire” e la voglia di “ritornare nuovamente a dare il loro sostegno e l'aiuto possibile alla comunità abruzzese”. A raccontare il vissuto, la quotidianità e l'emozioni di quei giorni, il responsabile del campo e delle squadre, Luciano Andriulo. «Siamo partiti racconta Luciano - la notte di Pasqua senza nessun problema, spinti dal solo slancio di generosità e amore verso il popolo abruzzese e poi non possiamo dimenticare l'aiuto ricevuto nel 1980. Io - ricorda Andriulo - ho vissuto il sisma in prima persona. A Montemurro, mio fratello e mia nipote sono rimaste sotto le macerie, ed è qualcosa che non si può descrivere e ti segna per tutta la vita. In Abruzzo - continua il racconta del volontario - siamo stati destinati al campo “ex Itel Te 1”. Ognuno di noi ha svolto compiti specifici, dal vestiario alla cucina, con la preparazione di mille pasti al giorno.
Io ero responsabile del campo e delle squadre insieme al signor Mastropietro, detto Tonino dell'Aquila, al quale gli abbiamo dato la cittadinanza onoraria del gruppo lucano. Supervisore di tutto il campo, sono rimasto impresso dal signor Mastropietro il quale nonostante ha perso ben 3 case, con la caparbietà di un abruzzese, non si è perso d'animo, anzi va avanti ed è stato sempre disponibile 24 ore su 24. Grazie a lui abbiamo fatto un giro per la città e per il centro storico, inaccessibile se non alle Forse dell'Ordine». Poi le parole del responsabile si soffermano sulla vita degli sfollati nelle tende e dice «la vita è difficile nelle tende ma per tirare un po' su il morale qualche sera abbiamo organizzato un tenda party, musica e divertimento, con giocolieri e mangiafuoco. Un modo per far dimenticare anche se momentaneamente quel tragico giorno del terremoto. In quei giorni ci hanno ringraziato come Gruppo lucano e una signora di nome Olga ha detto una frase che non dimenticherò mai, non ci abbandonare perché tu ci hai portato il sorriso e la voglia di andare avanti. Io con le lacrime agli occhi gli ho detto, non vi abbandonerò, il mio cuore lo lascio qui e tornerò presto da voi a portarvi calore e tanto amore, grazie aquilani». Un campo quello della protezione civile “Gruppo Lucano” di Montemurro che ha ricevuto anche il premio dal sottosegretario Bertolaso come migliore campo organizzativo. an. pe.
traevano l'incasso custodito all'interno del registratore di cassa, pretendevano dazioni di bevande alcoliche e non. Le indagini, coordinate dal pubblico ministero, Annafranca Ventricelli, hanno permesso di delineare un castello accusatorio tale da consentire al gip - Rocco Pavese - di emettere il provvedimento di ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di G. M.
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26 L’ordinanza è stata emessa dalla Provincia. I lavori di costruzione sono durati 11 anni
Cede la strada: Oraziana chiusa Sigilli all’arteria Rionero-Ripacandida aperta solo poco più di un anno fa VULTURE - Incredibile, ma vero. Adesso chiudono, per movimenti franosi, anche le strade appena realizzate. Dopo 13 anni di lavori, nell'aprile 2008, viene aperta al transito il 1° e 2° lotto della superstrada a scorrimento veloce dell'Oraziana della Rionero-Ripacandida di poco più di 5 km. Strada di collegamento tra la S.S. 658 “MelfiPotenza” e la 655 “Bradanica” (svincolo di Venosa). La Provincia, Ente responsabile della strada, con ordinanza n 21/2009 ha ordinato il divieto di transito su questa strada. Questa ordinanza a firma del dirigente del Servizio Viabilità della Provincia di Potenza, Rocco Continolo ha decorrenza dal giorno 5 maggio per il verificarsi di un cedimento del piano viabile di notevole dimensioni a circa 70 metri dalla rotatoria in corrispondenza dell'entrata ed uscita dell'abitato di Rionero. La Provincia ha inteso prendere questo provvedimento per la tutela della pubblica e privata incolumità nonché per la tutela della sicurezza della circolazione stradale. La strada entro la serata di ieri, 5 maggio verrà transennata per impedire il transito dei veicoli in quanto l'ordinanza ha decorrenza immediata. L'esecutore tecnico Michele Auletta è responsabile dell'installazione e della vigilanza della segnaletica necessaria alla interdizione del transito veicolare sul tratto di strada interessato. Questa ordinanza di divieto di transito è stata trasmessa alla Prefettura e protezione civile di Potenza, ai Comuni di Ripacandida, Ginestra, Venosa, Rionero e Forenza, al compartimento e sezione polizia stradale di Potenza e Melfi. Al coman-
Il tratto che ha ceduto
do provinciale dei Carabinieri di Potenza, ai carabinieri di Rionero e Ripacandida. A Ripacandida, centro più volte interessato da movimenti franosi nei mesi scorsi, questa ordinanza di chiusura della superstrada da non è stata presa con…piacere. Lo scorso mese di marzo più volte il vecchio tracciato della provinciale numero 8 ( la strada che gli automobilisti devono percorrere ora che la superstrada è stata chiusa), nelle immediate vicinanze del paese, è stata interessata da movimenti franosi. La provinciale 8 oltre a presentare notevoli avvallamenti, è interessata da due nuovi movimenti franosi sulla scarpata a valle della strada. E' una strada abbandonata a se
stessa e adesso diviene la strada principale per arrivare a Rionero e alla superstrada Potenza-Melfi. Avvicinato il responsabile dell'Ufficio Tecnico del Comune di Ripacandida, geometra Rocco Musto ha detto: «mancava solo questa ordinanza per isolare Ripacandida, centro a forte vocazione turistica, vuoi per i bellissimi affreschi cinquecenteschi della chiesa di San Donato, vuoi per le numerose aziende vinicole, di olio e del miele. Su questa strada l'erba alta la fa da padrona. Per aprire la superstrada oraziana Rionero-Ripacandida ci sono voluti ben 13 anni, adesso la Provincia ha notificato l'ordinanza di chiusura per una frana in prossimità di Rionero. Su questa frana la Provincia è intervenuta più volte, ricaricando con materiale arido la sede stradale, ma l'avvallamento continua con distacchi del manto stradale che ha profonde incrinature non consentendo un tranquillo transito ai mezzi. Mi auguro che il ripristino della strada avvenga nel più breve tempo possibile, altrimenti saremo costretti a rivolgerci al nostro santo protettore, San Donato per una…grazia». Da ricordare che la provinciale n° 8 diventata ora la strada più importante per raggiungere da Ripacandida, Rionero è interessata da un movimento franoso al km 13 dall'otto marzo scorso e che la Provincia non è ancora intervenuta per eliminare questa frana. Nei giorni scorsi il sindaco di Forenza, centro attraversato da questa strada, si è lamentato verso la Provincia per il suo immobilismo. Lorenzo Zolfo provinciapz@luedi.it
Festa di compleanno per le Acli di Melfi MELFI - Un importante compleanno è stato festeggiato a Melfi qualche giorno fa. Le Acli, Associazioni, Cristiani, Lavoratori, Italiani della città federiciana ha celebrato il 60° anniversario della nascita dell'associazione. Una ricorrenza rilevante che denota la capacità di essere presente negli anni in maniera seria e costruttiva. Hanno partecipato all'evento amministratori locali ed i massimi esponenti regionali delle Acli, su tutti il Presidente Leonardo Braico ed il presidente provinciale Gennaro Napotano. Il massimo esponente regionale nel suo intervento ha sottolineato il buon lavoro svolto dall'associazione melfitana sempre più punto di riferimento dell'area nord di Basilicata. Numerosa la platea intervenuta al dibattito anche se è stata sottolineata e ribadita, financhè dal presidente melfitano Franco Gignarale, l'assenza delle nuove leve, dei giovani che rispetto al passato, mal si conciliano con il
mondo associativo. Nella Basilica Cattedrale si è tenuta anche una Santa Messa, con relativa benedizione di tessere, celebrata da Monsignor Todisco, vescovo della Diocesi di Melfi. Durante il dibattito non sono mancate alcune frecciatine all'amministrazione comunale, relativamente al problema della collocazione della sede. Attualmente l'associazione usufruisce di i un locale del vecchio ospedale, in Piazza Duomo, che però risulta insufficiente, carente e logisticamente non idonea, allo svolgimento delle attività delle Acli. Il problema, già emerso in più occasioni, non ha trovato ancora una soluzione e ci si augura che una risposta positiva non tardi ad arrivare. Da sottolineare l'iniziativa apprezzabile inerente alla rievocazione dei giochi antichi popolari, quali la rottura delle pignatte, il tiro alla fune, e la corsa nei sacchi. Emilio Fidanzio provinciapz@luedi.it
Melfi
Non rispetta l’obbligo di dimora Ai domiciliari MELFI - I carabinieri lo hanno trovato diverse volte fuori dalla propria abitazione incurante dell’obbligo di dimora. Per questo i militari dell’Arma, nei giorni scorsi, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanza applicativa della misura cautelare degli arresti domiciliari, C.R., 26enne pregiudicato del luogo. I carabinieri del nucleo operativo e radiomobile l'hanno sorpreso, in più circostanze, a violare la misura dell'obbligo di dimora, in palese disprezzo delle prescrizioni impostegli dall'autorità giudiziaria, segnalandolo alla medesima autorità per l'inasprimento di detta misura.
Scrittura e divertimento alla fiera del libro di Melfi DA lunedì quattro maggio scorso è cominciata a Melfi l’ottava edizione della fiera del libro per ragazzi. L’evento fortemente voluto e sapientemente organizzato dall’assessore alla pubblica istruzione, Pina Carbone coinvolge gli studenti della scuola primaria Nitti, Marottoli e Capuccini, oltre che della scuola secondaria di primo grado, Ferrara. Le maggiori librerie cittadine hanno allestito nei diversi plessi scolastici appositi punti vendita che espongono i libri dedicati alla lettura dei più giovani. Il tema dominante dell’edizione 2009 è l’arte. L’obiettivo dell’assessore Carbone è stato quello di favorire l’appropriazione dell’identità culturale cittadina attraverso lo studio dei tanti monumenti ospitati a Melfi. Da ieri gli studenti frequentano laboratori appositamente organizzati in collaborazione con la società “Clac”, diretta da Claudio Cavalli che ha avuto diverse esperienze televisive con la televisione di stato in trasmissioni dedicate ai ragazzi. Così in classe si parla e si studiano opere d’arte. «Lavoriamo favorendo un approccio ludico alle opere d’arte – spiega il direttore di laboratorio, Lara Cavalli – ed in questo modo cerchiamo di introdurre la storia dell’arte in maniera giocosa. I risultati che otteniamo sono ottimi. Sperimentiamo inoltre varie tecniche, tra lui il gioco del puzzle, per ricostruire tele di pittori impressionisti e divisionisti italiani. Attraverso giochi, che si riferiscono al paesaggio dal figurativo all’astratto, i ragazzi possono liberamente mescolare stili ed autori per creare un mondo totalmente nuovo e totalmente loro». Non solo. «Con un altro gioco particolare – aggiunge Lara Cavalli – otteniamo risultati straordi-
Libri
nari di partecipazione dei ragazzi. Lo strumento è la poesia dei dadaisti. I ragazzi pescano da un cappello parole di poeti famosi di inizio Novecento. Quindi creano una poesia completamente nuova sul paesaggio». Le reazioni dei piccoli studenti sono uniche. «Le risposte vengono dagli occhi dei bambini – conclude il direttore artistico di Clac, Claudio Cavalli – che sono attenti, gioiosi. Loro prendono al volo le occasioni e quando ciò accade significa che sono interessati. In questo modo i bambini assorbono come fossero spugne». L’edizione 2009 della fiera del libro per ragazzi si concluderà questa sera presso il teatro Ruggiero II di Melfi dove andrà in scena lo spettacolo, “Divertirsi con l’arte” di e con Claudio Cavalli. Per l’intera giornata, inoltre, in tutte le scuole che hanno partecipato all’evento rimarranno aperte a studenti, docenti e genitori le mostre sui temi del paesaggio, del ritratto, delle cose quotidiane, allestite dai partecipanti ai diversi laboratori che si sono svolti a scuola nei giorni scorsi. Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it
Ginestra, grande successo Club Unesco del Vulture per la Festa della birra Riconoscimento nazionale RIONERO - «Venerdì 1 maggio, a Cagliari, durante i lavori della XXX Assemblea Nazionale della Federazione italiana dei Club e dei CentriUnesco, alla presenza del Segretario Generale della Commissione Nazionale Italiana Ambasciatore Daniele Luca Biolato, è stato riconosciuto il Club Unesco del Vulture, che interessa 22 comuni dell'area nord-occidentale della regione». A renderlo noto, tramite comunicato stampa, è Anna Teresa Rondinella, presidente dell'Associazione. «Il Club in questione - precisa la Rondinella - afferisce alla Federazione Italiana dei Centri e Club
Unisco ed è altresì associato alla Federazione Mondiale degli stessi. Esso avrà sede presso la Badia di S. Michele Arcangelo di Monticchio, ed è stato presentato dai club di Barletta ed Assisi». «Il “nuovo affiliato” nostrano conclude il presidente - prevede la realizzazione di importanti progetti che hanno come teatro alcune eccellenze e unicità naturali e storico-artistiche presenti nell'area del Vulture. Inoltre, nei prossimi giorni, verrà reso noto, dalla sottoscritta, il programma realizzato in sintonia con le linee guida dei programmi nazionali 2009 dell'Unesco». g. g.
GINESTRA - L'originale iniziativa del bar Zhurian di piazza Raffaele Ciriello, di organizzare il giorno del 1 maggio la festa della birra, è pienamente riuscita. Ha partecipato gente non solo del posto, ma anche dei paesi limitrofi, Ripacandida, Venosa, Maschito e Forenza. Un modo per trascorrere una serata all'insegna del divertimento e dell'allegria attorno ad un boccale di birra ed un buon panino. Entusiasta per la riuscita della manifestazione il proprietario del bar, Diego Gabrione: «il paese è piccolo e per renderlo vivo bisogna organizzare anche queste cose. La gente partecipa perché vuole divertirsi e perché no, mangiare anche un panino imbottito di salsiccia loca-
le. Questo evento non si fermerà alla prima festa». Tra i presenti c'erano due abituali frequentatori del bar Zhurian, Raffaele Maltempo e Antonio Delfranco, non potevano mancare a questa festa: “se non si organizzano queste cose, il paese muore. E' un modo per scambiare due chiacchiere, comodamente seduti e gustare birra e panino”. Da fuori si è notato la presenza del direttore dell'Ufficio postale del centro arbereshe, Mario Santomauro e di Antonio Pace di Forenza, sono rimasti soddisfatti di questa serata: «nei nostri paesi,anche se più grandi di Ginestra, non si pensa ad organizzare queste feste che servono a ravvivare, aggregare a socializzare l'ambien-
te in cui si vive. Ben vengano queste manifestazioni». Si è notata la presenza anche di qualche emigrante che ha approfittato di questi giorni di festa, come Michele Pipolo dalla provincia di Novara, che si è seduto attorno ad un tavolo con gli amici Luigi, Mario, Gaetano e Arcangelo per trascorrere una serata piacevole. l. z.
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27 Lavello Il maltempo lascia il segno nel quartiere. Calcinacci e parti di tetto crollate
Rione Casale: c’è preoccupazione Dopo la casa crollata in via Solferino, i cittadini vogliono vederci chiaro LAVELLO -Dopo la pubblicazione del bando per la realizzazione di alloggi a canone sostenibile per tutti i cittadini colpiti da ordinanze di sgombero o con difficoltà abitatite derivanti da fenomeni di dissesto idrogeologico che interessano ormai da tempo il rione Casale e le aree limitrofe, tornano ad accendersi i riflettori sulle problematiche legate ai pericoli per i residenti in zona. Sebbene non vi sia nessun legale, per quanto è dato sapere, tra il recente crollo di una abitazione in via Solferino ed i fenomeni di dissesto idrogeologico che interessano l'area , cresce tra i residenti del rione Casale e non solo la preoccupazione per possibili frane e smottamenti. Alcune abitazioni, in evidente pericolo di crollo, sono state demolite o consolidate in alcuni punte altre rappresentano, a detta di molti ,ancora un grave pericolo. Ad ogni pioggia viene giù qualcosa e lentamente pareti, tetti ed inconati si sgretolano costituendo un pericolo per i passanti e per i vicini.
Alcune emblematiche immagini del Rione Casale
La questione del Centro Antico di Lavello, con tutte le sue problematiche che si aggravano di anno in anno e che ormai sono diventate croniche, richiedono un impegno costante e continuo da parte degli amministratori locali. Preoccupazione desta la condizione generale della
rete fognaria perché se la situazione è quella che si è presentata durante gli scavi a poco sono serviti gli interventi tampone come quelli che sono stati effettuati, se non si procede con urgenza a definire un progetto generale per il centro storico, che va dal rifacimento totale della rete idri-
ca e fognaria, al ripristino della pavimentazione stradale, al consolidamento fino ad arrivare al problema del traffico veicolare. Durante gli scavi eseguiti per ripristinare le condotte , si è scoperto, con somma meraviglia, che sono inesistenti in quanto si tratta di vecchi cunicoli costruiti ne-
gli anni passati. Ovviamente questa situazione conosciuta a molti è certamente una delle cause, insieme al problema della rete idrica, del continuo fenomeno di dissesto che sta tenendo in ansia i cittadini residenti del Casale e del Pescarello. Molti tratti di tronchi di
acqua potabile, assieme alla rete fognaria, risultano rotti in più punti e soprattutto in prossimità delle abitazioni per le quali furono emesse le ordinanze di sgombero. Negli ultimi 10 anni si sono susseguiti vari studi geologici ed effettuate indagini che hanno evidenziato come la situazione è in continua evoluzione, i cittadini residenti lamentano però che è stato fatto poco per la messa in sicurezza delle case di coloro che abitano, si evidenziano infiltrazioni di acqua dappertutto a causa della pavimentazione ormai inadeguata lungo Via Cavour, e Largo R. Margherita, non solo, le stesse case abbandonate sono causa di fenomeni di peggioramento della situazione perché l'acqua che penetra in queste abitazioni a causa dei tetti tutti semidistrutti non ha vie di fuga e si infiltra nelle altre abitazioni adiacenti e abitate. Negli ultimi tempi il fronte della frana sta interessando anche altre zone del rione. Daniele Masiello provinciapz@luedi.it
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La manifestazione è giunta alla ventitreesima edizione
Genzano Iniziativa del “Fortunato”
Venosa, ai nastri di partenza il Certamen Horatianum
Festa dell’albero Quando i bambini sono protagonisti
VENOSA- Da venerdì 8 a domenica 10 si svolge a Venosa il XXIII Certamen Horatianum. La manifestazione, organizzata dal Liceo Classico “Q.O.Flacco” con il patrocinio del Comune di Venosa, della Regione Basilicata e dell' Amministazione Provinciale di Potenza, porterà nella cittadina oraziana 220 studenti e 108 docenti accompagnatori, provenienti da Licei italiani e stranieri. Si inizia alle 8.30 di venerdìe con la traduzione di uno o più testi oraziani, integrata da risposte a quesiti linguistici e storico-letterari relativi ai brani proposti. Nella stessa mattinata si svolge il Convegno sulla didattica del Latino, che svilupperà il tema “Per un latino salutare”. Il prof. Giovanni Cipriani, ordinario di Letteratura latina Università di Foggia, relazionerà su “Un latino tutto da ridere”; la prof.ssa Antonia Piva, Dirigente Scolastico e docente di didattica del Latino Ssis Interateneo del Veneto, relazionerà su “Orazio e la ricetta della felicità”. Nel pomeriggio alle ore 16,30, presso la chiesa del Sacro Cuore, l'orchestra Luigi Tansillo e il coro del Liceo, diretti dal Maestro Giuseppe Lioy terranno il “Concerto per Orazio. Sabato pomeriggio alle ore 16,30, nell'Aula Magna
Il Certamen dello scorso anno
dell'I.I.S.S. “E.Battaglini”, il prof. Luciano Canfora, ordinario di Filologia Classica presso l'Università di Bari, terrà una relazione sul tema “La nascita della storiografia in Grecia”. A seguire il prof. Massimo Osanna, direttore delle Scuola di Specializzazione in Archeologia dell'Università degli Studi della Basilicata, in una sua relazione sulle identità etniche in Italia meridionale fino al tempo di
Orazio, svilupperà il tema ”Lucanus an Apulus anceps”. Nel corso del Convegno di cultura classica si svolgerà la cerimonia di donazione del”Percorso oraziano da parte del 'Amministrazione comunale. Alle 20,30 nell'Aula Magna del'I.I.S.S. “ E.Battaglini” il Rotary Club di Venosa offrirà il concerto del duo Baldo”CON divertimento CERTO” …La manifestazione si conclude domeni-
ca nel Cinema teatro Lovaglio con la cerimonia di premiazione, preceduta da una riflessione del prof. Paolo Fedeli sui versi oraziani oggetto del Certamen 2009.Oltre a cimentarsi nella traduzione e nel commento storico, filologico e stilistico di un testo oraziano, i “certaminandi” insieme ai loro professori partecipano a manifestazioni culturali e a iniziative per il tempo libero. Quelli che stanno per iniziare, quindi, sono tre giorni intesi di fermenti culturali, nel corso dei quali si fanno nuove conoscenze e scambi di esperienze, si stabiliscono nuove relazioni tra giovani provenienti da aree geografiche diverse, accomunati dagli stessi interessi, dagli stessi bisogni e dalle stesse prospettive. Un ruolo determinate per la buona riuscita della manifestazione viene svolto dagli studenti del liceo venosino: alcuni curano l'accoglienza degli ospiti presso i vari alberghi, altri si occupano dell'assistenza nel corso dei vari convegni,e altri ancora, dopo una lunga preparazione, si trasformano in vere e proprie guide turistiche che accompagno gli ospiti alla scoperta del prestigioso patrimonio artisticomonumntale venosino. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it
GENZANO DI LUCANIA «Il rapporto uomo-naturaambiente si esplica in forme differenziate e continue che impongono una diversa concettualizzazione del termine “conservazione”, il quale non si esprime come sinonomo di statica e passiva immoblità ma, al contrario, come atteggiamento di operosa attività per la valorizazione delle risorse naturali». Apre con questa citazione (tratta dal periodico Silvae, del Corpo Forestale dello Stato), l'invito diffuso dall' I.P.A.A. “Giustino Fortunato” (sede coordinata di Genzano) e dall'Istituto Comprensivo, in occasione della “Festa degli Alberi 2009”, che si terrà stamattina (dalle 8.30 alle 12.45) fra le aule dell'Istituto Agrario ed il Parco Belvedere. Frase non affatto scelta a caso o semplicemente perché “ad effetto”; piuttosto per essere quanto mai significativa riguardo al messaggio che si intende trasmettere. «Qui, a Genzano - chiarisce il prof. Antonio Ciola, direttore della scuola co-promotrice (nonché ospite) dell'evento - abbiamo un patrimonio naturale notevole che va “accudito” ed utilizzato nel migliore dei
modi possibili, guardando senza prevenzioni di sorta alle potenzialità offerteci dalle conoscenze e dalla tecnologia dei nostri tempi; in ciò cercando di coinvolgere, lungo un iter dinamico che abbia quale solo punto fermo il rispetto e la tutela dell'ambiente, in maniera particolare i ragazzi in età scolare». «Ai quali - conclude - affideremo il compito di gestire questo patrimonio vegetale che la natura ha preservato e che può, in diversi modi, rendere più sostenibile la nostra vita quotidiana». Neanche a caso è maturata la decisione di allestire una mostra all'aperto di disegni sul tema, avente per titolo “Il nostro boscomacchia. Nel corso della manifestazione interverranno il Sindaco (Rocco Cancellara), Girolamo Vignola (Dirigente Scolastico I.P.A.A. - Potenza), Pasquale Vertulli (Dirigente dell'Istituto Comprensivo di Genzano), Angela Malaspina (Capo Coordinamento Distrettuale Corpo Forestale dello Stato - Rionero) ed infine S.E. Giovanni Ricciuti (Vescovo della Diocesi di Acerenza). Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
Tricarico
Linea garantita
Policoro
Denunciato dai carabinieri
Scende in campo Ierone
Dopo tre furti tradito dalle Nike
Nasce il movimento di Santanchè
a pag. 35
Servizio navetta per Palese
a pag. 37
Traffico in tilt per diverse ore sulla Matera-Laterza davanti alla Italcementi
Tir ribaltato sulla SS 7 Carbone e petrolio in un campo, interviene anche l’Arpab
CI sono volute alcune ore per ripristinare il traffico sulla statale 7 tra Matera e Laterza, rimasta bloccata a causa del ribaltamento di un camion (nella foto di Videouno) che trasportava carboncoke e che, in prossimità dello stabilimento della Italcementi ha perso il suo carico, composto anche da petrolio, che si è versato in un campo. L’autotreno ha perso il materiale perchè si è aperto uno dei portelloni laterali, che ha lasciato cadere all’esterno il carbone. L’incidente è avvenuto prima che il camion raggiungesse la Italcementi per scaricare il materiale. Per fortuna nessuna conseguenza grave per il
conducente del mezzo che, comunque, è stato trasportato all’ospedale Madonna delle Grazie ma le cui condizioni non desterebbero particolari preocupazioni. Il ribaltamento del mezzo, avvenuto per cause da accertare, ha provocato file nei due sensi di marcia per circa un chilometro. Sul posto sono intervenute pattuglie della Polizia Municipale e dei Vigili del Fuoco e personale dell’Arpab a cui è stato necessario affidarsi perchè il versamento del materiale in una campagna confinante con la strada potrebbe provocare danni ambientali. Sul posto si sono recati anche gli uomini del
Corpo forestale dello Stato. E’ toccato alle forze dell’ordine ripristinare il flusso automobilistico che, soprattutto a quell’ora, in entrata e uscita dalla città verso la vicina Laterza, è particolarmente intenso. Il tratto di strada in cui si trova lo stabilimento della Italcementi dista circa 20 chilometri e pochi chilometri da Matera. Le operazioni sono durate fino a tarda sera nel tentativo di sollevare l’autoarticolato per liberare la corsia stradale. Nel frattempo le auto, in entrambi i sensi, sono state deviate su percorsi alternativi. matera@luedi.it
ULTIM’ORA
Un autobus si stacca dal carro attrezzi e cade in una scarpata Ci è voluta una gru ed alcune ore di lavoro per risalire un autobus della ditta Miccolis che per un banale incidente è precipitato in una scarpata nella serata di ieri sulla statale 7 nell’ingresso Nord della città. L’autobus sembra era legato ad un carro attrezzo ma improvvisamente e per motivi che non sono noti si è staccato ed è caduto giù per la scarpata, ovviamente non ci sono stati danni nè per il mezzo nè per le persone ma ci è voluto tempo ed il lavoro in particolare della Polizia Stradale e dei mezzi di soccorso accorsi sul posto per riportarlo in superficie. Un incidente che ha attirato l’attenzione di tutti coloro che uscivano o entravano in quell’orario, intorno alle 18 dalla città e che hanno potuto vedere quanto era successo.
Collegamento più forte e costante tra Matera e l’aeroporto di Palese con il servizio navetta che sarà garantito da giugno a settembre per permettere poi di strutturare questi servizi come confermato anche dai vertici regionali. A confermare l’impegno per Matera e gli altri capoluoghi pugliesi è l’assessore regionale della Puglia Mario Loizzo. «Ho firmato una delibera per collegare in maniera strutturale i nostri aeroporti, compresa la città di Matera che ha ormai lo scalo di Bari come aeroporto di riferimento, e quindi faremo collegamenti autobus molto più consistenti per poter determinare questa rete che è fondamentale per accompagnare i processi di sviluppo del nostro trasporto aereo». Lo ha annunciato l’assessore ai Trasporti della Regione Puglia, Mario Loizzo, intervenendo ai lavori della quinta edizione del workshop 'Estate 2009-Tour operator e Vettori incontrando il tradè, promosso da Aeroporti di Puglia, e organizzato nell’aeroporto Karol Wojtyla di Bari. Il finanziamento regionale relativo ai collegamenti autobus, ammonta a 500.000 euro. «In più – ha aggiunto Loizzo – abbiamo avviato l’accordo di programma con l’Enac per quanto riguarda il potenziamento delle infrastrutture settore nel quale la Puglia ha impegnato oltre 90 milioni di euro». «E finalmente – ha proseguito – dopo aver risolto una serie di criticità che nelle grandi infrastrutture non mancano mai, nei prossimi giorni partiranno i cantieri per il passante ferroviario» che collegherà Bari all’aeoporto. «Mi auguro – ha sottolineato – che nei tempi previsti nella gara di aggiudicazione, cioè entro un anno-un anno e qualche mese, si potranno consegnare». «Su questo binario – ha concluso – con l’interoperabilità che stiamo determinando, potranno andare non solo i treni della Bari Nord ma tutti i treni della Puglia».
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Matera
Mercoledì 6 maggio 2009
Cigo per 150 alla Comer, assemblea straordinaria giovedì a Ferrosud
Lavoro, prosegue l’emergenza PROSEGUE l’emergenza lavoro in molte aziende materane. E’ notizia di ieri la sottoscrizione presso la sede di Confindustria, il verbale di accordo per la cassa integrazione ordinaria alla Comer industries di Matera: il provvedimento, della durata di 13 settimane, riguarda 150 dei 160 dipendenti in organico. La cassa integrazione, motivata «con la crisi di mercato e alla contrazione di commesse», sarà operativa dal prossimo 11 maggio. Nel verbale di accordo sono compresi anche i 27 lavoratori apprendisti per i quali i sindacati hanno chiesto all’assessore regionale al Lavoro, Antonio Autilio, l’accesso agli «ammortizzatori sociali in deroga». L’intesa è stata sottoscritta dall’amministratore della Comer, Alessio
Tintori, assistito dai responsabili relazioni industriali di Confindustria, Franco Dell’Acqua e Sandra Mastro, con i segretari territoriali Giuseppe Giannella (Fiom Cgil), Michele Maiullari (Uilm), Vittorio Agnese (Fim Cisl) e Pasquale Porcelluzzi (Ugl). La Comer industries Components produce tre categorie di prodotti: due destinate al settore agricolo e una a quello industriale. Si tratta della gamma completa di scatole ingranaggi per giroandatori e cinematismo completo per barre falcianti (destinati ad applicazioni agricole) e la famiglia dei riduttori epicicloidali per torri eoliche (settore industriale). Oltre alla Comer prosegue l’ansia anche dei lavoratori della
Ferrosud che vista la drammatica situazione in cui si trova l’azienda ed essendo fortemente preoccupate circa il destino dello stabilimento materano, Fiom, Fim, Uilm, Failms, ha convocato per giovedì dalle 10.30 alle 12.30 un'assemblea pubblica presso la sede della Ferrosud. All'assemblea parteciperanno i dirigenti sindacali provinciali, il Segretario Nazionale della Fiom Cgil, Massimo Masat e il Segretario Nazionale della Uilm Uil, Luca Colonna. All'assemblea sono stati invitati i rappresentanti delle Istituzioni comunali e regionali: il Sindaco di Matera, Buccico, l'assessore comunale ROCCO, il Vice Presidente della Giunta Regionale, Santochirico e l'assessore Straziuso.
La sede della Comer dove sono stati messi in cigo 150 lavoratori
L’accordo che è stato firmato punterà sulla valorizzazione dei beni ambientali e di quelli culturali
Ambiente e cultura per crescere Intesa fra Camera di Commercio e Parco della Murgia. Il futuro la film commission UN protocollo d’intesa che sviluppi la sinergia fra enti che ormai è necessaria. Lo hanno confermato Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio e Roberto Cifarelli, presidente dell’Ente Parco della Murgia. «Sistematizziamo relazioni che già esistevano per iniziative sporadiche che erano state effettuate in passato spiega Cifarelli - gli enti devono lavorare insieme per progetti che devono essere complementari. In fondo tutti vogliamo la crescita del territorio». Beni ambientali, valorizzazione dei prodotti tipici, dei beni culturali e turistici. Sono questi gli elementi alla base dell’accordo che, però, si concretizzerà soprattutto nella realizzazione della Film commission. Le potenzialità dell’area del Parco della Murgia materana e della Camera di Commercio diventeranno, infatti, il canovaccio su cui costruire lo statuto che in questi giorni è in fase di studio e redazione da parte del consigliere responsabile del progetto, Gianni Schiuma. «Per la film commission ho ripreso il lavoro che era stato già avviato all’interno dell’Ente Parco, ma che si era fermato per ragioni politiche. Tutti vogliono fare tutto e spesso la motivazione è quella di avere una posizione di visibilità, perdendo di vista la finalità. L’articolo 2 dello statuto che stiamo elaborando sostiene, tra l’altro, che la Fondazione non ha scopo di lucro. Ha la finalità di promuovere l’immagine del territorio regionale e di favorire lo sviluppo in Basilicata delle rete di attività produttive ed imprenditoriali nel settore delle produzioni culturali. La film commission, dunque prosegue Schiuma - deve avere un ruolo importante a Matera che è una città-film. Ci auguriamo che la Regione, il Comune e la Provincia aderiscano e la rendano forte». Per promuovere un’economia territoriale forte e in grado di sostenere le ricadute della crisi in atto, la Camera di Commercio rilancia e si attiva con una serie di iniziative “ad hoc” che si svolgeranno entro luglio. «L’8 maggio si svolgerà la giornata dell’economia promossa da Unioncamere - ha spiegato Angelo Tortorelli cui seguirà il 15 e 16 maggio l’Open day della Camera di Commercio con una mostra
La conferenza stampa e il set del film “The passion” di Mel Gibson
di quadri e un concerto dell’orchestra del Conservatorio. Il 21 maggio - ha aggiunto - è previsto un incontro formativo sulla contraffazione con la presentazione del libro scritto dal maggiore della Guardia di Finanza Ciavarella. Il 29 maggio, inoltre, si svolgerà un convegno sul-
la conciliazione. Il 3 giugno, infine, giungeremo alla giornata conclusiva della sensibilizzazione per la raccolta di fondi a favore dei terremotati dell’Abruzzo». La dinamicità dell’Ente Parco è stata illustrata da Roberto Cifarelli che ha annunciato il progetto di recupero
del Caciolaio nel territorio di Montescaglioso, al Casone Irene insieme alla Fondazione Zetema. «Il 18 maggio, quando presenteremo questa iniziativa ufficialmente. potremo parlare anche del villaggio Pianelle che sarà completato in gran parte. I circuiti di visita saranno
dunque visitabili». Il patrimonio florovivaistico è stato, infine, sottolineato dal vice presidente dell’ente Parco, Giuseppe Montemurro. «Oltre al vino Tempa Rossa e all’olio selva Venusio, nelle aree protette abbiamo prodotti di nicchia che cogliamo valorizzare al massi-
Richiesta dell’Api a Clara Giordano
Un nome alle strade di Jesce e La Martella Con una nota inviata al commissario del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, Clara Giordano, il presidente dell'API Nunzio Olivieri ha evidenziato l'opportunità di attribuire un nome alle strade delle aree industriali di Jesce e La Martella. «Infatti - scrive Olivieri nella nota inviata per conoscenza anche al sindaco Nicola Buccico - dotare i due agglomerati produttivi di uno stradario in cui ad ogni strada sia assegnato un riferimento topografico, aiuterebbe molto ad orientarsi nella rete viaria, individuando la sede delle aziende in base al nome delle vie in cui sono ubicate e non, come accade oggi, sulla base di generiche indicazioni che presuppongono una sia pur vaga conoscenza dei luoghi». «Sviluppare una toponomastica di Jesce e La Martella, dunque, non avrebbe costi eccessivi - se non quelli
delle insegne stradali - e sarebbe di grandissima utilità per le imprese”. “Quello dell'intitolazione delle strade è un problema emerso più volte nel corso degli anni e che, con l'intensificarsi degli scambi commerciali internazionali, crea notevoli disguidi soprattutto agli autisti stranieri che devono raggiungere gli stabilimenti materani”. “L'API ha molto apprezzato l'impegno con cui il Consorzio ha operato per il diserbo e la pulizia delle strade, mostrando notevole sensibilità per ridare decoro ai siti industriali. Tuttavia - conclude il presidente - se alla toponomastica si aggiunge la questione della pubblica illuminazione che, oltre a servire per individuare la direzione giusta, investe il tema più ampio della sicurezza, si evince che le due aree industriali di Matera necessitano di alcuni interventi urgenti”.
mo. Un progetto sulla piante officinali ci consentirà di valorizzare le oltre 900 specie censite in un campo sperimentale a Jazzo Gattini». Il 16 maggio un convegno svilupperà i temi legati ad agricoltura, natura e benessere. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it
BOX BREVI Parcheggi
Buccico replica alla Conese IN relazione al comunicato diffuso dalla segreteria cittadina della Filcams Cigl in merito alla vicenda dei 21 ausiliari della sosta, il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico ha ritenuto necessaria una risposta. «E' stato superato ogni limite: le dichiarazioni di Marcella Conese sono gravissime, false e lesive della mia dignità di uomo e di Sindaco. La verità non merita alcuna manipolazione: la Magistratura sarà adita in ogni sede per conseguire il ristabilimento della verità ed il risarcimento dei danni».
Incontro con l’Asm
Gaudiano convoca i sindacati «SONO strumentali e fuorvianti» le affermazioni di quattro sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil e Nursing Up) circa un presunto atteggiamento di chiusura al confronto da parte dell'Azienda sanitaria locale di Matera. Lo ha ribadito il direttore generale della Asm, Vito Gaudiano, che ricorda come i sindacati già incontrati nel gennaio 2009 abbiano provveduto, solo nello scorso mese di aprile e, nonostante le ripetute sollecitazioni, a formalizzare la costituzione delle Rsu. «Da parte nostra -ha detto il direttore generale, Vito Gaudiano- c'è stato un inevitabile ritardo dovuto alla necessità di organizzare la nuova Azienda». Il direttore generale ha invitato le 4 sigle sindacali a un incontro fissato per le 12.
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30 Matera
Dal 27 maggio saranno a Matera 13 studenti dell’università americana per studiare l’italiano
Dal Massachusetts ai Sassi Cinzia Scarciolla concretizzerà il progetto con un protocollo d’intesa UN protocollo d'intesa e la certezza di un sede idonea per ospitare i corsi della sede materana dell'università del Massachusetts. Sono questi i prossimi passi indispensabili per concretizzare il progetto, promosso da Cinzia Scarciolla, che porterebbe in città i corsi rivolti agli studenti dell'università del Massachussets. «Il 21 aprile, nel corso di un incontro in Regione, alla presenza di delegati del Comune e della Provincia di Matera ci si è lasciati con la volontà di siglare un protocollo d'intesa. Siamo in attesa delle adesioni formali di Comune e Provincia per poi procedere al protocollo. Tutte le parti coinvolte, fino ad ora hanno espresso la volontà di partecipare - ha spiegato la Scarciolla. Il 27 maggio sono in arrivo nella città dei Sassi tredici ragazzi dell'università del Massachussets che seguiranno, fino al 25 giugno, corsi di italiano nell'ambito di una Summer School. A settembre, poi, sono previsti altri corsi. Un'opportunità che conferirebbe ulteriore prestigio internazionale a Matera: sarebbe infatti la pri-
Una veduta dei Sassi di Matera
ma città del Meridione ad ospitare corsi rivolti agli studenti americani. «Era necessario che la Regione Basilicata o il Comune di Matera facessero un provvedimento di sostegno per accogliere questi ragazzi. Ad esempio, contributi per il trasporto avrebbero permesso di abbattere i costi - ha
detto Scarciolla. Un'occasione preziosa, quindi, che rischia di arenarsi: «A volte la pubblica amministrazione rallenta l'attuazione di progetti che non hanno altri elementi ostativi se non, appunto, il sostegno degli enti. Progetti che potrebbero avere un ritorno notevole in
termini turistici - ha continuato Scarciolla. A gennaio, la nostra città è già stata visitata da rappresentanti della UMass. «La sede scelta, al momento - ha affermato Scarciolla - è quella di Palazzo Bronzini, nei rioni Sassi sebbene il Comune abbia dato delibera all'Adi. Saremo quindi ospiti dell'Associazione del Design italiano». Dovrebbe essere un sito provvisorio: in seguito i corsi dovrebbero svolgersi a Palazzo Ridola, in via Duomo, dove attualmente, sono ubicate alcune classi del Conservatorio “Egidio Romualdo Duni”. Il progetto, destinato a portare ottimi riscontri nel territorio, è nato quasi per caso, quando Scarciolla, a Boston per aver vinto una borsa di studio della Regione Basilicata, delusa dall'esperienza che non produsse effetti dal punto di vista pratico, pensò di impegnarsi per avviare contatti con l'UMass. Una curiosità: delle cinque sedi dell'università del Massachussets, quella interessata a Matera è Lowell, la città di Jack Kerouac, l'autore di “On the road”. Rossella Montemurro r.montemurro@luedi.it
Dal centro Pilastro sono giunti 52 soci che hanno incontri i soci di “Anziani uniti”
Gemellaggio fra Viterbo e Matera Cerimonia nella città dei Sassi alla presenza del sindaco Buccico DOMENICA scorsa a Matera il Centro Sociale “Pilastro” di Viterbo e quello della “Città dei Sassi”si sono ufficialmente gemellati. Una delegazione di 52 soci del Centro Sociale viterbese si è recata a Matera per quello che è stato il momento conclusivo di un percorso iniziato lo scorso anno con la visita presso la sede di via Cristofori a Viterbo di altrettanti soci del sodalizio Materano. Una accoglienza genuina e calorosa, tipica della cordialità delle popolazioni del sud Italia e una cerimonia all'interno della Citta dei Sassi, hanno sancito un patto di amicizia, solidarietà e compartecipazione che vedranno d'ora in poi insieme l'Associazione “Anziani Uniti”di Matera con il Centro Sociale “Pilastro” famoso in Italia e all'estero perché ogni anno organizzatore a Viterbo della “Calza della Befana più lunga del Mondo”. Una giornata intensa iniziata domenica mattina con la visita del gruppo viterbese alla “Città dei Sassi” con mini bus e guida messi a disposizione dal Comune di Matera e, nel pomeriggio, in un ambiente suggestivo tipico della città vecchia, la cerimonia cui hanno presenziato il Presidente del Centro Sociale “Pilastro” Luciano Barozzi, il Sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, il Presidente del Consiglio Comunale, l'Assessore alle Politiche Sociali e altri rappresenti dell'Amministrazione Municipale di Matera. I discorsi di rito davanti ad una gremitissima platea, prima del Sindaco di Matera poi del Presidente del Centro Sociale “Pilastro” di Viterbo, hanno evidenziato le similitudini che caratterizzano le due città. E' stata ribadita, in entrambi gli interventi, l'importanza del gemellaggio, come momento iniziale di un
Un momento della cerimonia di gemellaggio fra Viterbo e Matera che ha sancito un rapporto che ha visto nella visita materana il momento conclusivo di un percorso già avviato
percorso di amicizia e reciproca conoscenza tra le due Associazioni e le città, utile per un interscambio di esperienze e attività, per meglio conoscere e apprezzare i diversi costumi e le tradizioni, straordinaria possibilità di conoscenza reciproca e arricchimento culturale il che significa anche instaurare nuove relazioni personali con la possibilità anche di risvolti turistici. Il Presidente del Centro Sociale “Pilastro”ha rivolto ufficialmente l'invito al Sindaco e ai componenti dell'Associazione di Matera di visitare Viterbo il prossimo 3 settembre per assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa. Lo scambio di omaggi e la stretta di mano tra i Presidenti delle due Associazioni al canto dell'inno di Mameli, è stato il momento culminante e commovente di una Cerimonia sobria ma altamente partecipata . Giovanni Martemucci matera@luedi.it
Pagliuca chiede chiarimenti
Urbanizzazioni a Jesce e La Martella Bandi dell’Asi IL CONSORZIO per lo sviluppo industriale della provincia di Matera ha annunciato di aver inviato alla Gazzetta Ufficiale, per la pubblicazione, i bandi per la realizzazione delle urbanizzazioni nelle aree industriali di Jesce e La Martella, per un importo dei lavori di 461 mila euro per il primo e di circa un milione e 924 mila euro, per il secondo, messi a disposizione dalla Regione Basilicata. «Come già annunciato – ha spiegato il commissario del Consorzio, Clara Giordano – attraverso un’intesa con l'amministrazione provinciale, socio dell’Ente, sarà possibile allocare le tubazioni di collegamento della rete della Martella al punto di consegna Snam lungo la strada provinciale che collega Matera a Gravina. Ciò porterà a una significativa riduzione sia dei costi che dei tempi di attuazione. Il tracciato consentirà l’allacciamento alla rete anche di quelle utenze civili, come il villaggio di Picciano o le varie presenze rurali, oggi servite da dotazioni precarie». Il Capogruppo di F.I. verso il PdL Nicola Pagliuca interviene in merito al programma triennale di attività 2009/2011 del Consorzio Asi di Matera per richiamare l'attenzione della Giunta e, in particolare, l'Assessore alle Attività produttive sulla corretta procedura di formalizzazione degli atti di propria competenza. In effetti, in merito alla nota comunicata dall'Assessore alla Terza Commissione consiliare di sospendere l'esame del programma triennale in attesa dell'emanazione del nuovo Piano di riordino dei Consorzi di sviluppo industriale, il Consigliere Pagliuca ricorda che questa è una delibera di Giunta può essere revocata o sospesa solo con un successivo atto dello stesso organo e non con una semplice decisione autonoma dell'Assessore. Per tutte queste ragioni, con una nota inviata al Dirigente del Dipartimento Attività Produttive, la Seconda Commissione della quale il Consigliere Pagliuca è Vicepresidente- sollecita la Giunta ad un comportamento conforme alla norma e, quindi, a far pervenire nel più breve tempo possibile la propria determinazione al riguardo, onde evitare che il decorso del termine di 60 giorni, previsto dall'art. 9 L.R. n. 41/98, produca la approvazione tacita dell'atto. Il Consigliere Pagliuca fa notare, a tal proposito, che il termine de quo è ormai prossimo, atteso che il provvedimento è giunto all'esame del Consiglio regionale in data 13 marzo u.s. e quindi urge un intervento immediato dell'organo esecutivo, cui la legge demanda la competenza in merito. Ancora una volta il Consigliere Pagliuca auspica che le Istituzioni regionali diano seguito a quelle iniziative procedurali necessarie ad attuare i principi di efficienza ed efficacia dell'azione amministrativa. matera@luedi.it
Il progetto Alimentazione fuori casa, promosso dall’Aic è rivolto agli operatori del settore
Celiachi non più soli al ristorante “ALIMENTAZIONE fuori casa” è il nome del progetto organizzato dall'Aic (Associazione italiana celiachia) della Basilicata. Si tratta di alcuni corsi di formazione, riservati ad esperti della ristorazione, per la preparazione di cibi senza glutine, una proteina presente in avena, frumento, farro, orzo, segale che è causa dell'intolleranza celiaca. Di conseguenza le difficoltà ed i disagi aumentano quando il celiaco si reca in ristoranti o mense. Negli ultimi anni va comunque sempre più crescendo il numero delle strutture ricettive che offrono diete senza glutine. «Il progetto Alimentazione fuori casa - ha dichiarato il vice presidente dell'Aic-Basilicata, Emanuele Nicoletti - nasce dall'esigenza di creare una catena di esercizi, comprendenti ristoranti, pizzerie, bed and breakfast, hotel, gelaterie, bar, informati sulla celiachia e che possano quindi offrire un servizio idoneo e garantito alle esigenze alimentari dei celiaci». Il
corso si è tenuto nei giorni scorsi presso la sala Garden alla presenza di personale dei ristoranti materani “Sapere e sapori”, “Le Fornaci”, la stessa “sala Garden” e del ristorante “Mojito” di Bernalda. La partecipazione al network Alimentazione fuori casa richiede la frequenza, da parte del titolare di ogni struttura e del cuoco/pizzaiolo/gelatiere, ad un corso base. I corsi, della durata di una giornata suddivisa in una parte teorica e una pratica, sono organizzati su tutto il territorio italiano direttamente dalle Aic regionali. Hanno una analoga struttura formativa, con materiale didattico elaborato a livello nazionale. Alla sottoscrizione del protocollo d'intesa segue l'inserimento del locale negli elenchi presenti nel sito dell'associazione nazionale Aic (www.celiachia.it) e sulla "Guida per l'alimentazione fuori casa" edita quadrimestralmente. Negli ultimissimi anni l'Aic di Mate-
ra ha raggiunto traguardi importanti, come la sottoscrizione del protocollo d'intesa con la ditta R&R-Puglia per le mense scolastiche nel comprensorio materano, l'adozione della delibera Asl di liberalizzazione della vendita di prodotti senza glutine al di fuori del circuito farmaceutico ed altri ancora. «Si tratta - ha sottolineato Nicoletti di importanti traguardi che consentirà a tutti coloro che vivono il problema della celiachia di avere riferimenti sicuri in materia di ristorazione senza glutine, soprattutto grazie all'inserimento negli appositi elenchi nazionali di guide enogastronomiche e web. L'incidenza della celiachia in Italia è stimata in un soggetto ogni 100/150 individui. Ogni anno vengono effettuate cinquemila nuove diagnosi ed ogni anno nascono 2.800 nuovi celiaci, con un incremento annuo di circa il 10%. Biagio Tarasco matera@luedi.it
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Matera 31
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
TAXI MATERA 3332685173
Francesca
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
Sabato con il trekking APPUNTAMENTO con il trekking per sabato prossimo con gli itinerari da Matera a Montescaglioso seguendo l’antico tratturo: partenza da Matera, Piazza S. Agnese, ore 9,30. Con Luigi Esposito, Franco Caputo, Angelo Lospinuso. L’iniziativa è a cura del Cea Montescaglioso. La quota di partecipazione è di 10 euro, escluso il costo del biglietto per il biglietto delle Fal.
Donazione e trapianti
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Al nostro piccolo fiore che oggi compie 2 anni...2 anni di gioie!!!
E’ previsto alle ore 10 nel salone dell’ospedale l’allestimento di un punto di incontro e distribuzione di materiale informativo a cura del Centro di riferimento per i trapianti dell’ospedale di Matera, nell’ambito della 12/a edizione della Settimana nazionale «Donazione e trapianto di organi»
Amore Philos Per Basilicata d'Amare, fino al 24 maggio a Matera si svolgerà “Amorephilos Basilicata d'Amare”, il primo Evento Internazionale Mutimediale realizzato nell'ambito del progetto interregionale Itinerari culturali e tematici nei borghi storici italiani è stato inserito nel sito del Ministero dei Beni Culturali http://www.beniculturali.it/. nel Programma della XI^ Settimana della Cultura, e già ha suscitato un enorme interesse per la proposta che lega tradizione ed innovazione mettendo al centro dell'attenzione proprio la gente.
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA Via Dante ang. Lazazzera
0835/382332
PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/262260 0835/336882 0835/331314
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Terza linea scuolabus E’ ATTIVA da un paio di giorni la terza linea cittadina dello scuolabus. Il servizio, predisposto in via sperimentale dall'Amministrazione Comunale, sarà riservato agli scolari delle scuole materne ed elementari ed interesserà la zona Sud della città (dal Rione Cappuccini al Rione Lanera). L'avvio dello scuolabus nella parte Sud della città nasce da una specifica richiesta di alcune famiglie che versano in una situazione di disagio; tutti i cittadini che ne hanno necessità possono rivolgersi all'Ufficio Scuola del Comune. «Abbiamo voluto affiancare una terza linea per fornire un ulteriore sussidio alle famiglie che incontrano delle difficoltà - spiega la consigliera Silvana Bianculli, che ha curato l'iniziativa con il funzionario dell'Ufficio Scuola Egidio Pentasuglia.
Al Musma opere di Afro Rimarrà aperta fino al 30 maggio 2009 nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe
PAOLO CEVOLI PER MELARIDO L’8 MAGGIO La Rassegna Melarido 09 promossa al teatro Duni di Matera dalla Quadrum prosegue con il cabaret di Paolo Cevoli venerdì 8 maggio alle 21. A Zelig si è fatto apprezzare nei panni di tre personaggi tutti da ridere: l'assessore Cangini Palmiro, l'imprenditore Teddi Casadey e Lothar il sostituto con il certificato
0835/344072 •orient express 0835/256452 •basilico 0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Questione di cuore 17,30- 21,30
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 The fast and the furious 19,30-21,45
•KENNEDY• Matera 0835-310016 generazione 1000 euro 18,00-19,45-21,40
•CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Questioni di cuore 19 - 21,30
•CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Rock&Roll 17,30-19,30-21,30
• CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Sbirri 21
•PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 Focaccia blues 18,40-20,05-21,30
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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32 Matera
Pronta l’avventura di Bimbimbici Per la prima volta parte anche da Matera, domenica mattina c’è il via ATTIVARE e realizzare percorsi sicuri, valorizzare e riscoprire l'uso dei mezzi di trasporto eco-compatibili, migliorare la qualità dell'ambiente urbano, promuovere percorsi educativi didattici. Sono queste alcune delle principali finalità del progetto “Bimbimbici”, giunta alla sua decima edizione a livello nazionale e alla prima edizione nella città di Matera. La manifestazione, promossa, a livello locale, dall'associazione sportiva dilettantistica “G.C. Amici della Bici Matera”, con il patrocinio del Comune, della Camera di Commercio e dell'Ufficio Scolastico provinciale di Matera, avrà luogo domenica 10 maggio.” L'evento - ha spiegato Antonio Manicone, presidente dell'associazione Amici della Bici ha lo scopo di richiamare l'attenzione di tutti per una città “più ciclabile”. E' importante sensibilizzare l'opinione pubblica affinché ci siano più spazi per i bambini, che in questa e altre occasioni devono poter vivere momenti gioiosi e di festa”. Testimonial della manifestazione, riservata ai bambini fino agli undici anni, sarà il campione del mondo 2008 di Kickboxing, specialità Full Conctat Wako-Pro, il materano Biagio Tralli. “Sono contento di questa iniziativa - ha detto il sindaco Emilio Nicola Buccico - perché porta a riappropriarsi dell'uso della bicicletta. Incoraggiare la pratica di questo sport, attraverso i
BASKET I TORNEI DELLA VIRTUS
Under 13, Rf Group quarta al Memorial Papini
Bambini protagonisti a Bimbimbici
più piccoli, è davvero importante; pertanto, l'amministrazione comunale non poteva non sostenere questa bella manifestazione che anima uno sport così autentico”. La manifestazione avrà inizio alle ore 9 con partenza da don Luigi Sturzo (piazzale antistante la Chiesa di S. Paolo) fino ad arrivare in Piazza Vittorio Veneto. A seguire il percorso in bici dei bambini (di circa 5 Km) sarà un'autolettiga (auto d'epoca) dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Matera, oltre ad appositi furgoni per i partecipanti e le biciclette. All'arrivo in piazza sono previsti un mini ristoro, offerto ai
piccoli partecipanti dall'Avis di Matera, ed un'attività di animazione in collaborazione con l'asilo nido “Il Confetto”e con gli Scout dell'Agesci Matera 1; la collaborazione artistica è di Beat Beat Sound. Durante la manifestazione saranno esposti in piazza i disegni dei bambini delle scuole materne ed elementari che hanno partecipato al concorso “Vivi sano, vai in bici: la salute all'insegna della bicicletta”, selezionati dai docenti del Liceo Artistico “Carlo Levi” di Matera. La manifestazione si chiuderà con la premiazione dei vincitori del concorso di disegno. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
E’ stata protagonista al Memorial Papini la la Rf Group Matera. Anche quest'anno è riuscita a recitare un ruolo di primo piano nel prestigioso torneo svoltosi a Rimini riservato alla categoria under 13. I ragazzi materani sono arrivati quarti,dopo esser riusciti a dominare il proprio girone,uscendone imbattuti. Hanno avuto la meglio sulla Pallacanestro Montevarchi,Basket Melegnano e i fortissimi padroni di casa del Ibr Basket Rimini. Anche in semifinale nonostante la sconfitta l'Rf Group è riuscita a mettere in difficoltà Nhc Virtus Siena,infatti i virtusini dopo esser stati in vantaggio per 30 minuti,solo negli ultimi minuti sono stati raggiunti e superati dai toscani. Nella finale valida per il terzo posto l'Rf Group è stata sconfitta dalla Pallacanestro Reggio Emilia di soli 7 punti. Ancora una volta questo è stato l'ennesimo grande risultato della Polisportiva,infatti la prestazione dei ragazzi ha confermato le attese e le aspettative dei dirigenti,entusiasta dell'ottimo risultato raggiunto anche il manager dell'rs group Roberto Paolicelli: «Siamo contenti del risultato di grande prestigio raggiunto dai nostri ragazzi,conferma
del grande valore del progetto basket virtus matera,che la nostra azienda è orgogliosa di sostenere». Prossimo impegno internazionale per l'Rf Group il "Memorial Simone Damiani" a Siena dal 30 maggio al 2 giugno. Buone notizie intanto arrivano anche da Castelnuovo in Garfagnana dove i piccoli cestisti della Virtus Matera che sono stati impegnati per quattro giorni nel torneo internazionale. I ragazzi materani infatti si sono confronati con scuole di minibasket croate,francese,slave e con una formazione bolognese,sicuro motivo di crescita sia culturale che sportiva,visto il prestigio delle società affrontate dai materani.I piccoli virtusini hanno avuto la meglio solamente contro i francesi del Roanne,mentre negli altri tre incontri sono usciti sconfitti ma a testa alta.Nonostante ciò l'istruttore e responsabile del centro minibasket della Virtus Matera Raffaele Rubino esprime parole di elogio per i suoi piccoli cestisti:"I nostri bimbi si sono comportati modo meraviglioso sia dal punto di vista comportamentale che agonistico,contro il roanne hanno dato prova di grande carattere,peccato per le altre tre sconfitte.Mi sento in dovere di dire che i miei ragazzi hanno disputato un torneo eccelso».
Calcio a 5 Riparte l’under 18
Vinto il girone di Montalbano superando prima il Pianeta e poi il Policoro
Finali col Molfetta per la Nigro Bng
Conquistato il titolo provinciale nell’under 14 donne
PARTE l'avventura della Nigro Bng under 18 nelle fasi nazionali di campionato. Sarà il Real Molfetta, vincitrice del girone regionale under 18 della Puglia, la prima avversaria sulla strada dei giovani calciatori del giovane mister Giampiero Andrisani. Paolo Fasano e compagni, già lanciatissimi dopo la fase regionale, sono prontissimi ad affrontare le nuove sfide che il calendario vorrà proporre loro. Il Real Molfetta è formazione ostica, che ha superato a pieni voti un campionato difficile e ricco di buone squadre come quello pugliese. In Basilicata, il team del giovane tecnico materano Andrisani ha avuto pochi avversari, con il solo Pisticci a creare qualche problema nel girone d'andata ed un ritorno da en plain. La poca rivalità in regione dovrà essere uno sprone maggiore per questi giovani calciatori che cercheranno di dimostrare tutto il loro valore a livello nazionale. La dirigenza ha più volte ripetuto che il traguardo, nelle intenzioni della società, è quello di portare più giovani possibili in prima squadra tra qualche anno, e che quindi la meta ambita è quella conclusiva, il semi professionismo anche nel calcio a cinque.
Ma, vincere e convincere in terra lucana e magari anche sul territorio nazionale, come sembra essere nelle corde di un gruppo forte e coeso, guidato da un tecnico giovane e molto volitivo, è sempre un piacere. La squadra di Giampiero Andrisani arriva a questa fase nazionale del campionato under 18 dopo un percorso netto, senza che la qualificazione alla fase successiva del campionato di categoria fosse mai in bilico. Il girone d'andata si è concluso a pari punti con il Pisticci, che ha retto l'impatto con i materani pareggiando lo scontro diretto per 4-4. Nella seconda fase del campionato, però, la formazione della Nigro Bng under 18 non ha mollato un colpo, mentre il Pisticci ha ceduto e la vittoria, che già non era in bilico, è divenuta quasi certa anche dopo lo scontro diretto. Nel finale l'avversaria ha mollato ed i ragazzi biancazzurri hanno potuto festeggiare il traguardo con una giornata d'anticipo rispetto alla fine della stagione regolare. La gara è fissata per sabato 16, anche se potrebbe essere spostata a domenica 17, in mattinata, per questioni legata alla logistica della società materana. Francesco Calia matera@luedi.it
Time Volley campione TIME Volley campione provinciale under 14 femminile. La formazione allenata da Brunella Cristallo, coadiuvata da Antonio D'Elia, ha conquistato il titolo vincendo il raggruppamento svoltosi lunedì scorso a Montalbano Jonico. Alla finale provinciale hanno preso parte oltre che la Time Volley A, che ha vinto il girone C dell'under 14, il Pianeta Volley Group Matera vincitore del girone B e la Gielle Volley Policoro che ha terminato al primo posto il raggruppamento A. Le ragazze della Time Volley hanno sconfitto, lunedì scorso, il Pianeta Volley per due a zero e il Policoro con il medesimo risultato. Una vittoria meritata e cercata quella delle giovani pallavoliste della città dei Sassi che hanno mantenuto fede a quelli che erano gli obiettivi di inizio stagione. Ora la formazione materana potrà sperare a fare anche un ulteriore passo in avanti ed a togliersi altre soddisfazioni provando a lottare anche contro le avversarie potentine che nell’altro raggruppamento provinciale si sono ben disimpegnate. Di certo non manca la soddisfazione tra i tecnici e le giocatrici materane che confermano la crescita e l’ottimo lavoro svolto in questi ultimi tempi. «Siamo molto contenti per questo prestigioso risultato - ha affermato Brunella Cristallo. Le ragazze hanno vinto meritatamente raggiungendo l'obiettivo fissato ad inizio del campionato. Ci credevamo molto e alla fine il nostro lavoro e l'impegno delle ragazze ha portato i frutti sperati. A mio avviso, l'under 14 è uno dei campionati più importanti; permette alle ragazze, molto giovani, di potersi mettere in mostra, di poter dimostrare il proprio valore e il
Di Lecce e Laccetti autori delle reti che danno la vittoria allo Spazio Relax
proprio potenziale». Messa da parte la fase provinciale, ora le materane sono pronte a cimentarsi contro le pari età della provincia di Potenza; campione provinciale è stata l'Asci, seguito al secondo posto dal Lavello. Saranno proprio le ragazze daune ad affrontare la Time Volley in una gara secca che si svolgerà a Matera a metà maggio. L'Asci, invece, ospiterà le pallavoliste del Volley Group giunte seconde nel raggruppamento svoltosi a Montalbano Jonico. “Contro il Lavello le ragazze metteranno il massimo impegno così come hanno fatto fino ad ora. Speriamo di portare a casa un al-
tro risultato importante e prestigioso - ha concluso Cristallo”. In campionato la Time Volley A ha vinto sei gare in altrettante partite disputate restando imbattuta e mantenendo questo record anche nella finale provinciale (le materane non hanno perso neanche un set). Questa è la rosa delle atlete che compone l'under 14 del presidente Michele Frangione: Antonella Paternoster, Annamaria Sarra, Carmen Pietromatera, Laura Acito, Cristina Giammetta, Lilia Guerricchio, Martina Andrulli, Francesca Camasta e Monica Sarra. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it
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33 Il sindaco Buccico: «Manifestazione che porta a riappropriarsi dell’uso della bicicletta»
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FERRANDINA - Non ci sono più le campagne elettorali di una volta. La piazza virtuale di Facebook ha sostituito il palco e i comizi. A scegliere la rete per fare arrivare il proprio messaggio elettorale il consigliere provinciale uscente del Pdl Rino Ciccimarra. L’annuncio della sua ricandidatura al Consiglio provinciale che si rinnova il prossimo 6 e 7 giugno é arrivata a tutta gli amici del social network con una lettera. «Cari amici - scrive Ciccimarra desidero informarvi che per le prossime elezioni amministrative del 6 e 7 giugno, sono candidato nel Collegio di Ferrandina, al Consiglio provinciale di Matera nella
Ferrandina Messaggio in rete del consigliere provinciale del Pdl Ciccimarra
Facebook, comizi sulla piazza virtuale lista de Il popolo della libertà. Ho accettato la candidatura per dare continuità all’impegno fin qui profuso, finalizzato ad assecondare il desiderio di cambiamento che sempre più viene richiesto dai cittadini ferrandinesi. La Provincia di Matera è da 15 anni amministrata dalla sinistra con risultati deludenti sul piano del mancato sviluppo e dell’arretramento economico, produttivo, sociale e cul-
turale del nostro territorio». Tra le righe, insieme alla critica della passata amministrazione, la proposta: «Per contribuire alla vittoria del centro-destra e voltare, finalmente, pagina, occorre una mobilitazione straordinaria di noi tutti e dei nostri amici, perché c’è la consapevolezza della grande opportunità che abbiamo di fronte per cambiare la storia della nostra provincia e per dar vita ad un
nuovo corso che valorizzi le risorse straordinarie di cui disponiamo finalizzandole ad un processo di sviluppo per le imprese, le famiglie e i giovani soprattutto. Questo nostro orientamento contrasta con il modello di dipendenza e di subordinazione che la sinistra ha costruito in ogni luogo e in ogni settore economico e culturale lucano e che ha accelerato il processo di decadenza produttiva con
la conseguente decadenza sociale del territorio materano. gli incontri dei prossimi giorni, illustrerò il lavoro, le interpellanze e le proposte presentate per Ferrandina nel corso del mio mandato provinciale, spesso inascoltati». Ma internet non esclude le modalità di confronto più tradizionali. Ciccimarra, infatti, si congeda con la promessa di incontrarsi «per ascoltare i vostri suggerimenti e le vostre proposte per progettare insieme una nuova politica che permetta di rilanciare il nostro territorio». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Pomarico Programma intenso ripercorrendo la tradizione tra credenze e miracoli
La festa patronale entra nel vivo Fino a domenica si rinnovano le celebrazioni in onore di San Michele Arcangelo POMARICO - Torna la festa dei pomaricani. E’ tutto pronto per i festeggiamenti in onore del santo patrono San Michele Arcangelo. Come al solito, l'arrivo della prima settimana di maggio a Pomarico è l'occasione giusta e propizia per parlare di credenze e miracoli. Quasi di tradizioni orali. Collegati alla figura del santo protettore del paese. San Michele, l'arcangelo venerato anche in tanti comuni pugliesi e persino fuori dall'Italia. Dalle 9 di oggi, per le vie cittadine ci sarà la Bassa Musica “U Tammor” Città di Miglionico (con direttore artistico Domenico Devincenzo). Alle 12, nella sede del Comitato Feste, apertura delle offerte per l’aggiudicazione dell'asta del carro. Domani dalle 9 ci saranno per le vie cittadine i Concerti Bandistici “Città di Conversano - G. Piantoni” e associazione Ado Atzeni “Città di Pomarico”. Alle 10.30 Santa Messa Solenne, processione ed esposizione della Venerata Immagine di San Michele in Piazza Vittorio Veneto mentre dalle16.30 rievocazione storica dell'Offerta della Cera al Santo Patrono da parte del sindaco e del consiglio comunale con la partecipazione di autorità religiose, civili e militari. Alle 18 nella chiesa madre Santa Messa e offerta della Cera; alle 21.30 in piazza Vittorio Veneto servizio d'orchestra del Concerto Bandistico “Città di Conversano - G. Piantoni ” diretto dal maestro Gerardo Garofano. A mezzanotte processione con rientro dell'Immagine di San Michele alla chiesa madre. Al termine, in Fosso Cutana, fuochi pirotecnici della ditta Padovano Giovanni di Genzano di Lucania. L'otto maggio alle 9 per le vie cittadine Concerti Bandistici “Città di Francavilla
Un’immagine di repertorio della festa di San Michele
Fontana” e associazione Ado Atzeni “Città di Pomarico”. Alle 10.30 messa celebrata da monsignor Salvatore Ligorio, e processione per le consuete vie cittadine. alle18.00 - Chiesa Madre - Processione al Colle di Sisto. Alle 20.00 - Colle di Sisto - Processione di rientro con il Carro Trionfale. Al termine Grandioso Spettacolo Pirotecnico in località “Fosso Cutana”. Alle 21.30 Largo Chiesa: servizio d'Orchestra del Concerto Bandistico “Città di Francavilla Fontana” diretto dal maestro Ermir Krantia. Il 9 maggio alle 11 Santa Messa e processione. Alle 12 lettura bilancio e ringraziamenti. Alle 21 in largo Chiesa Madre Parsifal in concerto, imitazione e cabaret con Manuela Aureli. Il 10 maggio alle 17, si svolgerà lo spettacolo per bambini con gonfiabili - Clown Ballon - Dj Baby Dance, Mascotte
con costumi dei Fumetti. Doveroso, per questione di memoria e tradizioni, quando si parla di San Michele, è partire dalla peste. Tra le tante epidemie che durante l'età moderna investirono l'Europa e l'Italia la peste che infierì sul regno di Napoli, nel 1656, è ricordata per la sua intensità. Sono le cronache raccolte su questo periodo, va ricordato, a dire che “non sapendosi cosa fare si ricorse ai Santi”. Preti e frati avevano presentato la peste quale segno di Dio, del cielo. E la peste, diffusasi con estrema violenza per città, terre, casali, borgate e castelli risparmiò la Pomarico di allora. Misure di protezione a parte, il popolo s'era appunto rivolto a San Michele Arcangelo, dal quale era stato già “protetto” durante l'epidemia del 1527 (in questa occasione, gli antenati si erano rinserrati in colonie di
campagna). Nel 1527 i cittadini, riconoscenti, avevano offerto al Santo trenta libbre di cera bianca lavorata; nel 1656 decisero di ripetere l'offerta, e lo fecero durante una solenne cerimonia, alla presenza della autorità religiose e civili della Università. L'offerta di cera è una consuetudine ricorrente durante tutta l'età moderna, e il cero acceso dinanzi alla effigie o all'altare del santo nel corso dell'intero anno testimoniava in modo tangibile e quotidiano la devozione dei fedeli. Sia per lo scampato pericolo della peste, sia per invocare dal Santo maggiore protezione, la processione in suo onore assunse sin dall'8 maggio 1657 una pompa e una solennità mai viste e fu preceduta dall'oblazione della cera, fatta da fanciulli vestiti con mantelli bianchi, al vespro del giorno 7 di maggio. Poi il terremoto. Il fenomeno interessò più volte anche la Basilicata, manifestandosi in alcune occasioni in maniera apocalittica. «Significative sono in proposito, le espressioni riportare in alcune cronache pervenuteci, spiegano dal Comitato feste - in cui la descrizione dell'evento testimonia da un lato il permanente senso di religiosità insito nelle popolazioni meridionali, dall'altro dell'intensità con cui si pativano quei momenti». Le scosse hanno fatto nasce pure la data omaggio del 29 settembre, “dopo una ulteriore scossa senza conseguenze nel luglio dello steso anno, per gratitudine verso il Santo ne istituirono la festa il 29 settembre, nel 1742 l'università offrì per la quarta volta 30 libbre di cera lavorata a San Michele per aver preservato il paese dal terremoto”. Infine, l'affascinante miracolo del grano. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Pisticci Si conclude nel week end l’iniziativa promossa dal sindaco Leone e realizzata con la Polstrada
In 1500 a lezione di “Educazione stradale” PISTICCI - Hanno avuto inizio lo scorso lunedì negli istituti scolastici Itas, Ipsar e Ipia in Marconia (e continueranno a Pisticci centro presso l'I.I.S. “G. Fortunato) le conferenze sull'educazione stradale maturate nell'ambito di un progetto curato dall'Amministrazione Comunale e dalla Polizia Stradale di Basilicata. Gli incontri con gli studenti sono tenuti personalmente dal comandante regionale della Polizia Stradale di Potenza, primo dirigente della Polizia di Stato, dottor Andrea Spinello. Il programma delle conferenze prevede una fase introduttiva storica che fa riferimento al valore della strada a partire dalla civiltà romana, alla sua importanza come
una delle prime impronte lasciate dall'uomo sul territorio, alla sua funzione imprescindibile per il commercio e lo sviluppo della civiltà. In seguito, le lezioni trattano della storia della motorizzazione per poi passare al ruolo del conducente, che coincide con il primo e più importante anello della sicurezza stradale. Attraverso il contributo dei conducenti in grado di attuare comportamenti corretti e rispettosi delle regole alla guida, infatti, si vanno a creare quelle condizioni di approccio ottimale al veicolo. Le lezioni, dopo una fase storica e generale, entrano nel vivo quando vengono illustrate agli studenti le regole da applicare con particolare riferimento all'uso del casco
e delle cinture di sicurezza nonché ai fattori primari della sicurezza stradale come la capacità di prevedere gli errori altrui e di valutare le proprie condizioni psicofisiche di approccio al veicolo. Durante le lezioni già tenute si è potuta registrare una positiva collaborazione ed interazione di professori ed alunni. Nel complesso le conferenze, una volte concluse, in questo week end, faranno registrare la partecipazione di circa 1500 studenti. L'iniziativa è stata fortemente voluta dal sindaco di Pisticci, ingegnere Michele Leone, curata dall'assessore alla Pubblica Istruzione, Michele Sisto, e realizzata dai massimi vertici regionali della Polizia Stradale.
Miglionico Potrebbero essere tre
C’è ancora qualche incertezza sul numero di liste
MIGLIONICO - In due o in tre per la corsa al Comune di Miglionico? L'appuntamento elettorale che si terrà nei giorni 6 e 7 di giugno servirà per eleggere il nuovo sindaco e il Consiglio comunale della cittadina del Malconsiglio, il cui mandato dopo cinque anni è giunto a termine. Quando mancano pochi giorni alla scadenza ufficiale della presentazione delle liste, resta ancora aperto il dilemma sul numero delle liste che concorreranno e i nomi dei papabili candidati. Il 9 maggio si saprà ufficialmente se le liste in corsa saranno tre o solo due in contrapposizione fra loro e l'elenco ufficiale dei candidati. Quello che sembra certo finora è che a contendersi le poltrone saranno comunque delle liste civiche e che l'attuale sindaco Vincenzo Borelli (lista civica di centro-destra) non parteciperà alla tornata elettorale a meno di cambi di idea repentini dell'ultim minuto. Una lista civica sarà quella che è in formazione avanzata per il centro-sinistra che sembra aver trovato un accordo con Rifondazione, per la candidatura a sindaco del giovane ingegnere Angelo Buono nipote di quell'Angelo Buono che amministrò Miglionico nel '63. Fra le sue fila diversi personaggi gravitanti nell'area di centro-sinistra con l'aggiunta di alcuni elementi “indipendenti”. Per la seconda lista trapelano solo indiscrezioni. Una possibile alleanza fra due ex sindaci centristi potrebbe far partorire una sola lista in contrapposizione alla prima. Il veterano geometra Antonio Sarli, sindaco dal 1976 al 1983, deciso a riscendere in campo e che da tempo preme per il suo rientro in politica e un altro ex sindaco miglionichese, il ragionier Giuseppe Dambrosio Clementelli che è stato sindaco di Miglionico nell'anno 1994 potrebbero unire le loro forze per centrare un successo. Da un loro mancato accordo su modalità e programmi sembra poter scaturire l'idea della “terza” opzione con una corsa che potrebbe diventare a tre. Per le liste o la lista di centro-destra oltre a diversi componenti, giovani e veterani, che gravitano intorno all'attuale amministrazione si aggiungerebbe qualche new entry come indipendente per far si che la corsa diventi ancor più interessante ed emozionante: all'ultimo voto. Ancora pochi giorni di attesa e quando tutte le carte saranno scoperte, la campagna elettorale potrà finalmente entrare nel vivo. Antonio Centonze
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Tricarico Denunciato dai carabinieri alla fine di una notte brava
Tradito dalle Nike bianche dopo aver messo a segno tre furti TRICARICO - A tradirlo, dopo una notte di incursioni con relativi furti in una sala giochi, in una scuola elementare e in alcuni uffici del distretto sanitario di Tricarico, sono state le impronte delle sue Nike bianche. E' stato denunciato a piede libero per furto aggravato e danneggiamento un tricaricese, già noto alle forze dell'ordine per vari reati, che tra le 3,30 e le 4,30 di ieri mattina, si era impegnato a mettere a segno tre colpi consecutivi. Fondamentale, per risalire all'identità dell'uomo, le indagini “vecchio stampo” condotte dai carabinieri della Compagnia di Tricarico: la conoscenza del territorio, l'intuito e l'attenzione prestata anche nei confronti di particolari che sulle prime possono sembrare insignificanti ma che possono avere riscontri in futuro, come è capitato con le
scarpette da ginnastica indossate dal ladro. Le indagini, avviate dalle prime ore della mattinata di ieri, hanno permesso agli investigatori di raccogliere elementi importanti sulle responsabilità. E' stata decisiva la perizia con cui i militari dell’Arma hanno condotto i rilievi: oltre a rilevare le impronte digitali sul luogo del furto, imprescindibili per la scoperta di reati, gli specialisti dell'Arma non hanno tralasciato nessun particolare. Proprio grazie alla meticolosità delle indagini hanno scoperto l'elemento rivelatosi poi determinante per la scoperta dei furti: l'impronta di una suola di scarpa. Da questo particolare è stato ricostruito come l'autore dei tre furti coincidesse, sia per il modus operandi, praticamente identico, sia per il particolare delle orme lasciate. La tipologia delle impronte, in-
fatti, si ripeteva in tutti i posti colpiti, diventando un vero e proprio segno distintivo del ladro. Essenziale si è rilevata la conoscenza del territorio in quanto, passati a setaccio tutti i pregiudicati della zona, è stato possibile incastrare l'autore del furto proprio dalle scarpe indossate, utilizzate come se fossero delle vere e proprie impronte digitali. Le stesse coincidevano per dimensione, disegno e più che altro per i segni distintivi presenti (microabrasioni, tagli). A quel punto il ladro, di fronte all’evidenza, non ha potuto far altro che confessare le proprie responsabilità e per questo motivo è stato deferito alla autorità giudiziaria per furto aggravato e danneggiamento. I carabinieri sono inoltre riusciti a ricostruire la notte brava del ladro maldestro.
La suola della scarpa da ginnastica che ha tradito il tricaricese dopo la notte brava in cui ha messo a segno i furti
L'uomo, dopo aver forzato una finestra, si è dapprima introdotto in una sala giochi dove è riuscito a portar via 200 euro in contanti. Subito dopo, non contento di quanto aveva rubato, a caccia di altra refurtiva, l'uomo di è diretto presso la scuola elementare del centro, forzando un ingresso secondario. Non è però riuscito ad introdursi nella scuola, perché, con molta probabilità, è stato disturbato da qualche pattuglia impe-
gnata nella notte a perlustrare la città. Ha infine deciso di desistere e spostarsi verso la periferia di Tricarico dove, con le stesse modalità, dopo aver forzato l'ingresso, è entrato nei locali del distretto sanitario, ha forzato una macchina distributrice di caffè, portando via 30 euro in monete. Una notte da dimenticare, quindi, insieme alle Nike bianche che, evidentemente, non sono passate inosservate. r.montemurro@luedi.it
Accettura Mongelli: «Risultato storico che garantirà il raggiungimento dei 151 giorni lavorativi»
Piano di forestazione sotto esame Assemblea della Flai Cgil per analizzare il documento approvato dalla Regione ACCETTURA - E' stata molto partecipata l'assemblea della Flai Cgil, la categoria dei lavoratori agricoli e forestali del Sindacato, svoltasi nella giornata di lunedì scorso ad Accettura. All'incontro hanno partecipato il segretario provinciale della categoria Franco Mongelli, la segretaria provinciale della Cgil di Matera Emanuela Taratufolo, i rappresentanti della locale camera del lavoro Nunzia Marzano ed Antonio Trivigno, e l'assessore regionale all'Ambiente, da cui dipende il settore forestale, Vincenzo Santochirico. Tema centrale dell'incontro è stata l'analisi del nuovo piano di forestazione approvato nello scorso mese di aprile dalla Regione Basilicata. «Un risultato storico -ci ha spiegato al telefono Franco Mongelli- che porterà, alla fine del triennio, a poter garantire per l'intera platea dei lavoratori forestali regionale il raggiungimento delle 151 giornate lavorative annue. Ad oggi, tutti i lavoratori hanno raggiunto un numero di 101 giornate lavorative, già un importante risultato rispetto alle 77 medie da cui si partiva. Con l'ulteriore tassello previsto dal piano di forestazione per il triennio 2009/2011 finalmente potremmo raggiungere per il settore importanti traguardi in termini occupazionali e, quindi, di reddito». «Per i nostri territori interni -ha aggiunto il segretario provinciale Flai Cgil- il settore forestale rappresenta un importante comparto lavorativo. Ecco perché dobbiamo mantenere alta l'atten-
Il grassanese Incampo incontra Papa Ratzinger Si è svolto ad Accettura l’incontro della Flai Cgil sul piano di forestazione
zione a che questo possa costituire un importante presidio di tutela del territorio. Furono queste valutazioni che ci spinsero qualche anno fa a lottare contro le idee del governo regionale di eliminare la possibilità di utilizzo nel settore dei fondi Fas (i fondi per le aree sottoutilizzate, ndr), che avrebbero comportato una grossa crisi per l'intero comparto, oltre che per le prospettive occupazionali dei lavoratori impiegati». «Gli interventi di manutenzione idraulico forestale -ha concluso Franco Mongelli- rivestono inoltre un importante ruolo anche sotto altri profili. Essi infatti costituiscono un baluardo impor-
tante per la difesa e la tutela del territorio, dell'ambiente e dell'immenso patrimonio boschivo della nostra regione. Una programmazione di misure di intervento di valorizzazione delle nostre ricchezze ambientali non può prescindere da un'attenta gestione e programmazione di questi interventi. Ecco perché quella che rappresenta una delle prime realtà occupazionali della Basilicata, con i suoi oltre 4.200 addetti, costituisce pure un insostituibile presidio a difesa del territorio e per la sua tutela e valorizzazione». r.o. provinciamt@luedi.it
Ennesima lettera del sindaco De Vito a Telecom: «Se necessario agiremo legalmente»
Grottole, nulla di fatto per la rete internet GROTTOLE - Ancora nulla di fatto per la rete internet a Grottole. Il sindaco Angelo De Vito torna infatti con una nota sulla questione. A distanza di 15 giorni dal nostro precedente comunicato, nulla è purtroppo cambiato a Grottole per quanto riguarda la connessione ad internet da una normalissima linea di base a 56k, l'unica di cui il nostro centro abitato è fornito. - scrive il sindaco De Vito - Tartassati dalle richieste e dalle lamentele inoltrate dai cittadini residenti, quale primo cittadino mi trovo nuo-
vamente a dover denunciare questa brutta situazione agli organi di stampa, per un'opportuna conoscenza dei fatti. Constatiamo purtroppo che la nostra precedente richiesta non ha avuto alcun riscontro da parte dell'azienda in indirizzo, né da parte degli Enti sovracomunali informati per conoscenza, che si mostra insensibile rispetto ai reali problemi della nostra cittadinanza. Siamo adesso costretti a comunicare che qualora non venissero presi, da parte dell'azienda Telecom, tutti i provvedimenti necessari atti al ri-
pristino della funzionalità della linea internet, qualora ce ne fossero gli estremi, saremo costretti ad agire per le vie legali, per la tutela dell'intera cittadinanza che non riesce a collegarsi alla linea internet di base in nessun modo da ormai mesi. Chiediamo anche - conclude il sindaco De Vito - agli Enti che hanno compiti sovracomunali di intervenire in tal senso, ciascuno per le proprie competenze, presso l'azienda Telecom affinché il problema venga definitivamente risolto». provinciamt@luedi.it
GRASSANO - E' lucano e più precisamente di Grassano il consulente della Cei ricevuto ufficialmente da sua Santità Benedetto XVI lo scorso 25 aprile nel corso di un incontro ufficiale. Nicola Incampo già direttore dell'ufficio scuola della Diocesi di Tricarico e consulente del servizio Irc della Cei ha incontrato il Papa in occasione dell'incontro organizzato dal servizio nazionale della Cei nella ricorrenza dell'anno paolino e a 25 anni dalla firma della revisione dei patti Lateranensi. Lo abbiamo incontrato al suo ritorno da Roma per farci raccontare i momenti salienti di questo meraviglioso incontro. «Mentre mi avvicinavo al santo padre - ricorda con viva emozione - vedevo nel suo viso e leggevo nei suoi occhi tutta l'attenzione e l'amore che ha un buon padre verso i propri figli e sentivo dentro di me una grande serenità ecco perché a lui ho chiesto una preghiera particolare soprattutto per i miei alunni e gli studenti in generale». Nell'occasione dell'incontro della Cei il Papa si è rivolto agli insegnanti di religione presenti per l'occasione e Incampo ricorda in particolare un monito «mentre mi avvicinavo al santo padre avevo sempre più chiaro nella mente quello che pochi minuti prima aveva detto ai novemila insegnati di religione cattolica presenti e cioè che nell'insegnamento paolino la formazione religiosa non è separata dalla formazione umana. Difatti - continua Incampo è emblematica la “fotografia” che il pontefice ha fatto parlando della figura dell'insegnante perché l'insegnamento della religione cattolica è parte integrante della storia della scuola in Italia e l'insegnante di religione costituisce una figura molto importante all'interno del collegio docenti . E' infatti significativo che con lui tanti ragazzi si tengano in contatto anche dopo i corsi». Incampo, infine, tiene a sottolineare il valore dell'ora e dell'insegnante di religione all'interno della scuola. «L'altissimo numero di coloro che scelgono di avvalersi di questa disciplina è segno del valore insostituibile che essa riveste nel percorso formativo e rappresenta un indice degli elevati livelli di qualità che ha raggiunto». c.v.
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Mercoledì 6 maggio 2009
36 Bernalda Sul sito on line il movimento si presenta come realtà concreta, frutto di idee e progetti
Patto per la Svolta. C’è il nome Franco Prisco rappresenterà «La voce della gente comune che vuol voltare pagina» BERNALDA - L'Ingegnere Franco Prisco guiderà il Patto per la Svolta. A darne notizia, oltre agli organi interni dei vari partiti che hanno costituito la sigla che si oppone al centrosinistra, anche i vari siti cittadini che riportano la notizia definendola un momento storico per Bernalda e Metaponto. Lo slogan utilizzato è: “Fai un passo avanti per Bernalda e Metaponto”. Nel portale del Pdl si legge: «Cari concittadini, è con immenso piacere ed orgoglio che il Patto per la Svolta si presenterà a voi come realtà concreta, frutto di idee, progetti, studi, valutazioni, confronti, sogni, aspettative e desideri cresciuti all'ombra dell'autenticità di chi la politica la fa per passione, della saggezza di chi alla politica ha dato lustro e sano impegno, della lucidità di chi della politica conosce le regole studiate sui manuali e di chi, invece, della politica oggi respira e coglie le istanze dal basso, dalla quotidianità del paese e della sua gente. Tutti insieme continua ancora la nota - hanno saputo e voluto pensare ad un futuro migliore per Bernalda e Metaponto. Il nostro programma ha raccolto la voce della gente comune, di chi ha voglia di voltare pagina, di chi crede che insieme sia possibile, di chi ha deciso di contribuire con il suo poco o il suo tutto al cambiamento del nostro paese; si arricchisce dei sorrisi di chi ci sostiene e incoraggia perché ha sentito e constatato la coerenza e la verità
Bernalda, a sinistra Prisco
dei nostri valori, delle nostre idee, dei nostri intenti, del nostro impegno responsabile; si completa con le parole di chi ci ha criticato costruttivamente e ha posto quesiti interessanti su cui riflettere e interrogarsi per progettare. È stato un percorso scritto a più mani, con tutta la fatica e il piacere che comporta il confronto, l'accogliere le diversità di ognuno e il rispetto del pensiero altrui. Per questo conclude il comunicato - il nostro grazie va a tutti coloro che ci hanno aiutato a realizzarlo, rendendolo un programma comune». Ma cos'è il Patto per la Svolta e soprat-
tutto da quali forze politiche è costituito? Il movimento politico, di cui la nostra testata ha già fornito tutte le notizie, dalla sua nascita ad oggi, è un aggregazione elettorale formata dal Circolo Politico Pitagora, dall'Udc, da Sviluppo Pulito-Agire Europeo, dall'Adc, dal Pdl, da Una Voce Per Bernalda e Metaponto, dal Movimento Per L'Italia e dai Socialisti Riformisti. Quindi sigle politiche che di fatto, come già dichiarato all'interno dei vari documenti congiunti, si pongono come alternativa al centrosinistra nella cittadina bernaldese. Un'unione di sigle che, come disse
il segretario dell'Udc, Antonio Santandrea in un'intervista precedente, “fa la forza”. «Il Patto per la Svolta - si legge sul portale del Pdl - è nato dalla volontà di impegnarsi per la propria città, la sua comunità e il suo territorio. Ispirati dalla necessità - continua il messaggio dei partiti - di riaccendere l'orgoglio di appartenere ad una terra che, pur nelle sue difficoltà, ha sempre saputo essere generosa di risorse, valori ed uomini di pregio; convinti che i processi partecipativi alla amministrazione della cosa pubblica siano stati, nell'ultimo quindicennio, esclusiva ge-
stione di alcuni e, per lo più, a vantaggio di pochi; consapevoli che le conflittualità sorte tra esponenti politici abbiano comportato un grave ritardo nello sviluppo economico e sociale di Bernalda e Metaponto, aggravato dalla mancanza di progettualità per il futuro; certi che tutto ciò abbia reso il paese ostaggio dell'apatia, dell'immobilismo intellettuale e del disinteresse diffuso per la politica, per l'aggregazione sana e costruttiva, abbiamo ritenuto di costruire un “libero pensatoio e laboratorio” di idee e progetti per la nostra città, dove ritrovare il piacere del dialogo e la voglia di credere con entusiasmo nel nostro futuro a Bernalda e per Bernalda. Ci anima la certezza che la dignità di ogni uomo è nella sua libertà di pensare, esprimersi, sognare senza costrizione alcuna; lì dove c'è un pensiero libero, vi sono uomini uniti, vi è una comunità viva e laboriosa. Riteniamo che Bernalda e Metaponto abbiano bisogno di cittadini che recuperino l'orgoglio di essere “bernaldesi e metapontini”, fieri del proprio territorio e delle sue risorse. Per questo - conclude il messaggio - crediamo nella Democrazia Partecipativa, occasione proficua di dialogo e confronto tra amministratori e cittadini, nella consapevolezza del ruolo che ogni cittadino riveste nella vita politica, amministrativa e sociale della città». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Bernalda Appello per la “liberazione”
Tursi Apertura eccezionale per i ragazzi della scuola media
Cittadini Attivi “imprigionati” nel cantiere di piazza del Popolo «Sembra di stare a Guantanamo»
Visita in casa Pierro
BERNALDA - L' “accerchiamento” in piazza del Popolo continua, ma anche i “Cittadini attivi” non mollano e citano le penose condizioni in cui è il quartiere bernaldese “La Padula”. La situazione appare bloccata. Da lunedì 27 aprile il cantiere per risistemare la piazza è stato aperto. Davanti al gazebo, che da tre mesi è diventato il simbolo di un no convinto ai lavori, c'è un escavatore. «Protestavamo in forma autorizzata da circa tre mesi con diversi striscioni che, dopo esser stati lacerati più volte, poi sono stati rimossi. Sono intervenuti i carabinieri e i vigili urbani che ci hanno invitato gentilmente ad andare via, - ricorda il professor Pietro Tamburrano, presidente dei “Cittadini attivi” - ma noi abbiamo provveduto ad inviare un esposto - denuncia alla Procura di Matera, al Capo dello Stato, ai Presidenti di Camera e Senato e alla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo, per segnalare le illegalità commesse sia nei nostri confronti, sia della Costituzione Repubblicana. Hanno calpestato la libertà di manifestare le idee senza violenza e il rispetto della persona umana». Il gazebo è stato, dunque, “imprigionato” nell'area di cantiere. Ai “Cittadini attivi”, rimasti i soli a protestare dopo l'abbandono di alcune organizzazioni politiche, che si erano dette contrarie, in un primo momento, al rifacimento della piazza, è stata concessa un'apertura di pochi centimetri «che ci permette di uscire per recarci, la sera, alle nostre case. Noi siamo pronti a resistere, dovranno rimuoverci con la forza, perché difendiamo il diritto dei cittadini di protestare». Tra i contrari alla nuova Piazza del Popolo ci sono circa tremila bernaldesi, che hanno firmato una petizione «per contestare un'iniziati-
va mai concordata, come tantissime altre, con la Pubblica Amministrazione». Finora a chi si oppone pacificamente non è stata notificata alcuna ordinanza di sgombero e anche la voce che ha preso piede nei giorni scorsi, di un trasferimento con la forza, non ha trovato conferme. In un comunicato i “Cittadini attivi” sottolineano la loro contrarietà alla nuova piazza e «al progetto di riqualificazione, voluto dal sindaco perché probabilmente vuole far usufruire all'unico pubblico esercizio lì situato di proprietà della sorella l'effetto di tali trasformazioni fatte a spese dei cittadini». Nasce da qui l'appello urgente per la liberazione dal “recinto”: «Qui sembra di stare a Guantanamo o proprio a piazza Tian'anmen col carro armato pronto a travolgerci. Viva la Costituzione, viva l'Italia degli Onesti». Gianpaolo Palazzo
Gli studenti alla scoperta dell’abitazione del poeta TURSI - Accompagnati dai professori Salvatore Ferrara, Melina De Nicola e Mariangela Viceconte, alunni delle prime classi, della scuola media “Sant'Andrea Avellino”, sono andati a visitare la casa dove ha vissuto il poeta tursitano Albino Pierro, eccezionalmente aperta per l'occasione (ci sono dei lavori di restauro da parte dell'Amministrazione provinciale) da Francesco Ottomano, presidente della Fondazione “Albino Pierro” di cui la figlia del poeta, Rita Pierro è vice presidente. I ragazzi si sono riuniti di pomeriggio nella scuola e poi a piedi hanno attraversato il centro storico e sono arrivati in piazza Plebiscito, l'antica piazza del paese, sede dei comizi elettorali degli anni '50. Hanno imboccato un vicolo (“U strittue du Barone”, come lo chiamava il poeta nelle sue liriche) ed hanno raggiunto la casa museo. Qui c'era ad aspettarli Franco Ottomano, che li ha introdotti nelle stanze piene di quadri, libri, foto del poeta; il ritratto realizzato da Carlo Levi, le, raccolte degli articoli di giornali e riviste che parlano delle sue poesie. In una delle stanze hanno osservato la scrivania e tra i numerosi libri c'era una grammatica del dialetto tursitano. Poi Ottomano ha mostrato un video dove Pierro recita personalmente le sue poesie, come “ A Ravatene” (La Rabatana, antico rione di origine araba che si trova nella parte più alta del paese). Considerato uno dei grandi poeti del Novecento, è stato più volte candidato al premio Nobel. Laureato in pedagogia nel 1944, ha iniziato a scrivere nel
Gli studenti davanti all’abitazione del poeta. In alto, foto di gruppo
1959. Prima in italiano poi in dialetto. Le sue poesie sono state tradotte in quaranta lingue. L'ultima raccolta in olandese. Nel 1982 c'è stato un grande convegno culturale di tre giorni, svoltosi in cattedrale, dove i maggiori critici letterari tra cui il Contini (che definiva il dialetto tursitano: un latino protostorico) hanno parlato della poetica di Pierro. Era presente il poeta che venne anche nella scuola media ad incontrare gli alunni ed a recitare
nel suo “tursitano” una poesia. L'Università della Basilicata gli conferì nel 1992 la laurea “Onoris causa” in lingua e letteratura straniera. Nelle intenzioni dell'Amministrazione provinciale Casa Pierro dovrà essere trasformata in un polo della cultura del Metapontino. Albino Pierro ha avuto anche la cittadinanza onoraria di Castronuovo Sant'Andrea. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
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Mercoledì 6 maggio 2009
37 Policoro Nel centrodestra fusione di “Città nuova” e “Casa dei moderati”
Nasce il movimento di Santanchè Scende in campo l’assessore ai Lavori pubblici del Comune Cosimo Ierone POLICORO - A Policoro il centro destra non è solo Pdl, così come vorrebbe il suo ideatore, Silvio Berlusconi, ma c'è anche il Movimento per l'Italia, fondato dall'ex deputata di Alleanza nazionale, Daniela Santanchè, rimasta fuori dal Parlamento per “colpa” dello sbarramento del 2% che non consentì circa un anno fa ai militanti de La Destra, (partito fondato da Francesco Storace che candidò a premier proprio la Daniela nazionale) di approdarvi. Ma soprattutto a causa dello straripamento del Pdl che riuscì a dirottare a sé molti consensi dell'italiano di destra. Ora è un'altra storia. Nasce in provincia di Matera, a Policoro, è proprio il caso di dirlo, il movimento di Daniela Santanchè. Protagonista di questa discesa in campo, originalissima se vogliamo, perché politicamente inaspettata, è Cosimo Ierone. L'assessore ai Lavori pubblici del Comune il cui sindaco è Nicola Lopatriello. Tutti fino a poco tempo fa lo conoscevano come artigiano locale, poiché titolare di un'officina di gommista, dove soltanto dodici mesi fa lavorava insieme al fratello Livio. Da allora tante cose sono cambiate. Smessa la tutta ed indossata la giacca, Ierone,
Cosimo Ierone e Daniela Santanchè
non si limita soltanto a svolgere il compito assessorile molto impegnativo e prestigioso, ma continua parallelamente nella sua inarrestabile corsa politica. Tanto che a qualcuno scappa la frase: «Ierone conta più del sindaco». E sono molti i cittadini che ogni mattina fanno code estenuanti dinanzi la sua porta in municipio. Per tutti c'è una parola, una disponibilità. Sono in molti a cercarlo, ed in molti si identificano in lui. Parla un linguaggio diverso Ierone e te ne accorgi subito quando lo incontri. D'impatto è umile,
ma al contempo è carismatico. “Città nuova” è stata la lista più suffragata della coalizione alle elezioni amministrative dello scorso anno. Quattro consiglieri comunali eletti, contro i tre di Forza Italia ed i due di An. Ierone era il capolista, e fu il più suffragato con quasi 400 voti. Ma la squadra la mise insieme lui. Molti candidati, seppur in possesso di titoli scolastici decisamente superiori al suo (laureati e diplomati), non ci hanno pensato due volte a riconoscergli la leadership ed a riconoscersi nel suo progetto. Va detto:
Policoro Fragola protagonista al concorso
Il piatto di Carbone conquista gli chef POLICORO - “Paccheri con spada fumè e purea di fragole Candonga” (una cultivar molto richiesta sui mercati per le caratteristiche organolettiche, sapore e durata sui mercati) realizzato dallo chef Giuseppe Carbone dell'Hotel Heraclea di Policoro Lido, è il piatto vincitore del primo concorso enogastronomico della fragola tenutosi a Policoro in occasione della Giornata della Fragola per il cinquantenario di autonomia del comune di Policoro. «Il gusto innovativo con il giusto abbinamento dei prodotti del territorio primo fra tutti la fragola Candogna. Sapiente abbinamento dei sapori e della cromaticità degli alimenti ultilizzati» questa la motivazione dei giurati che hanno assegnato il premio alla giovane promessa. «E' stata un'esperienza positiva che ci ha messi in evidenza. - ha affermato Giuseppe Carbone - Spero in futuro ci siano altri eventi che possano valorizzare le ricchezze della terra della costa jonica e di tutto il territorio lucano». L'evento è stato realizzato dal distretto agroalimentare di qualità del Metapontino in collaborazione con l'Unione regionale Cuochi Lucani. I piatti presentati da nove abili chef, hanno rigorosamente avuto come elemento principale l'uso della fragola del Metapontino, quale elemento di punta dell'offerta agroalimentare ed enogastronomica, allo scopo di promuoverne e favorirne la conoscenza. Obbiettivo centrato in pieno visto che una comitiva di ospiti dell'Hotel Heraclea ha colto la proposta del menu degustazione rimanendo sbalorditi dagli accostamenti di un frutto poco utilizzato in cucina. Un compito non facile per la giuria composta da Mario De Muro chef capo team dell'unione regionale cuochi lucani e dagli chef Vito Incarbona e Michelangelo Ferrara che in poche ore hanno viaggiato lungo la costa jonica per valutare e giudicare le varianti gastronomiche offerte dagli chef Oliviero Manieri che ha vinto il secondo premio con il piatto “Timballo di
Fragole protagoniste al concorso di Policoro
mozzarella e gamberi con fragole e mentuccia”, Giuseppe Masiello con la preparazione “Lonzino di maiale marinato all'Aglianico con insalata di fragole” classificatosi al terzo posto, Maurizio La Rocca con il piatto “Tagliatelle fragole e pecorino di Moliterno”, Gianfranco Bruno con il dessert “ dolce variante sulla fragola”, Massimiliano Fortunato con una “Schiacciatina di scampi con misticanze primaverili su letto di fragole”,Riccardo Bruno che ha preparato una “Trasparenza di fragole con crema chantilly e cioccolato”, Carmine Di Noia con il piatto “Risotto di fragole e menta” e Franco Cirigliano che ha presentato un “Filetto di vitello farcito alle fragole”. «Questa manifestazione - ha dichiarato Mario De Muro presidente della giuria - ha voluto sollecitare nei professionisti il confronto e non la competitività, con l’obiettivo di scoprire il patrimonio culturale e gastronomico che questa regione vanta. Tutti i partecipanti hanno dimostrato di possedere alta capacità professionale che trova una giusta collocazione sul territorio». Aspetto estetico del concorrente, descrizione della ricetta, abilità, presentazione del piatto e gusto sono state le doti principali che hanno convinto la giuria. provinciamt@luedi.it
vincente. Ora “Cosimo” o “Cosimino” come tutti lo chiamano, tenta il secondo miracolo in meno di un anno: quello di eleggere due consiglieri provinciali a Policoro1 e Policoro 2. Per far questo servono i voti. Molti voti. Cosimo lo sa che c'è la corazzata Pdl. La rispetta ma non la teme. Così sotto il nome del partito dell'onorevole Santanchè, Ierone ed i suoi tanti sostenitori ha aperto la sezione. Ma non con la sola Città nuova. Ha aggregato con pari dignità nel progetto l'amico Vincenzo Di Cosola, un ingegnere espertissimo, nonché suo collega di giunta con delega alla Manutenzione, leader del movimento civico “Casa dei moderati” che consta di un solo consigliere comunale. Più i quattro di “Città nuova”, fanno cinque. Quanti il Pdl. Ecco fatto un altro capolavoro. «La Santanchè verrà presto a Policoro - ci ha detto orgoglioso Ierone, impegnato nel frattempo con l'amico Antonio Minonne nella composizione delle liste provinciali in tutti i 24 collegi - nessuna ambizione da parte nostra - ha concluso noi vogliamo dare soltanto il nostro contributo alla comunità». Pierantonio Lutrelli provinciamt@lueid.it
Protezione Civile in Abruzzo
Prosegue l’impegno dei volontari MONTALBANO - Ad un mese dal grave sisma che ha colpito la terra di Abruzzo, i volontari della Protezione Civile di Montalbano Jonico, dopo il primo intervento immediato alla tragedia continuano a proferire il loro impegno. Dopo il contributo offerto per montare le tendopoli in cui ben 400 persone hanno trovato asilo, dopo la realizzazione di una tenda per sala pranzo e cucina, nei giorni scorsi, sono state portate altre due tende di cui una P.M.A (posto medico avanzato). I volontari di Montalbano, Maurizio Mastronardi e Pasquale Nivuori, insieme a due volontari dell'Heraclea di Policoro, i fratelli Paolo e Maria Teresa Greco, lo scorso 3 maggio, si sono recati con i furgoni nelle zone terremotate a portare tempestivamente i mezzi che sono stati richiesti. E' un lavoro in rete quello della Protezione civile montalbanese che collabora anche con altre associazioni lucane: Vo.La., Legambiente di Potenza ed Heraclea di Policoro. «Ci alterniamo- ha dichiarato Giuseppe Rosano coordinatore tecnico della Protezione Civile di Montalbano- con turni settimanali gestendo il campo e la cucina; molto probabilmente il tutto si protrarrà anche per l'estate». Alla domanda se il sacrificio degli ultimi tempi stia ingenerando stanchezza, senza esitazione Rosano ha risposto: «Amore e passione per ciò che facciamo alleviano la stanchezza e soprattutto importante per noi è la gratificazione che ci viene nel vedere che tante persone, anche grazie ai nostri sforzi, stanno meglio e al sicuro. Vorrei ringraziare i dirigenti della Protezione civile di Basilicata che ci guidano e sostengono nei nostri interventi, i responsabili: Basile, Loperte, Contristano e Antonucci, la cui professionalità è maestra del nostro agire. E' grazie a loro che abbiamo tutti i mezzi messi a disposizione delle popolazioni terremotate, non ultima, la tendo struttura per mensa allestita a Civita di Bagno alcuni giorni fa». Anna Carone
Policoro Per le Provinciali
Onofrio Lopatriello probabile candidato della lista Adc POLICORO - Il Partito democratico di Policoro ha sciolto la riserva: il candidato alle Provinciali nel collegio Policoro 1 è Nicola Montesano. La decisione è emersa domenica scorsa durante una riunione di “rifinitura”. Montesano, consigliere provinciale uscente era in ballottaggio con l'assessore provinciale Franco Labriola. Entrambi appartengono alla corrente interna del Pd vicino alle posizioni del vicepresidente della giunta regionale, Enzo Santochirico. Ma a sostegno del candidato presidente del Pd, Franco Stella, ci sarà anche la lista del presidente. In pole position sempre per Policoro 1, c'era l'odontoiatra Raffaele Palmieri, che ha preferito all'ultimo momento non dare l'adesione. Ora si fa il nome dell'avvocato Franco Bello. Un nome a sorpresa, invece, sempre più insistente, per quanto concerne il candidato a Policoro 1 nella lista “Adc” la cui candidata presidente è Rosa Mastrosimone, è quello di Onofrio Lopatriello, imprenditore e fratello del sindaco Nicola. Ricordiamo che Mastrosimone allestì a sostegno dell'attuale sindaco una lista alle scorse Amministrative denominata “Insieme per Policoro” che consta del consigliere comunale Mario Vigorito. Per il Pdl sempre nel collegio Policoro 1, il candidato è Paolo Castelluccio, consigliere provinciale uscente, leader comprensoriale riconosciuto di Forza Italia, già partito in campagna elettorale con tanto di manifesti affissi in città. A Policoro 2, il collegio comprendente una parte delle campagne di
La sede della Provincia di Matera
Policoro e tutta Nova Siri, ci sarà Antonio Stigliano di Nova Siri. Ma nel centrodestra, a sostegno del candidato presidente l'avvocato Giuseppe Labriola, ci sarà anche la lista del “Movimento per l'Italia” partito dell'onorevole Daniela Santanchè, sostenuto dai movimenti civici “Città nuova” e “Casa dei moderati”. I candidati sono i consiglieri comunali Antonello Ripoli e Giuseppe Ferrara, rispettivamente di Policoro 1 e Policoro 2. A “Policoro 1”, dal versante dei Popolari Uniti, il partito del presidente della Provincia, Carmine Nigro, e l'Italia dei Valori, due novità assolute: l'assistente in Archeologia cristiana dell'Università di Perugia, Mary Padula, ed il giovane Nicola Celano, figlio dell'imprenditore Fabiano Celano, già consigliere comunale a Policoro. Per l'Udc che andrà da solo al primo turno, correrà il capogruppo consiliare Cosimo (detto Mimmo) Simone. Per i Verdi, invece è ormai ufficiale la candidatura di Enzo Cordasco. pie.lut. provinciamt@luedi.it
Bianco capogruppo consiliare Pdl POLICORO - Domenico Bianco è il nuovo capogruppo consiliare del Partito del popolo delle libertà (Pdl). A sancirlo la massima assise comunale riunitasi nei giorni scorsi. Dopo la nascita del partito unico del centro-destra, avvenuto nell'ultimo week-end di marzo a Roma, anche la periferia si avvia alla fusione tra Forza Italia, Alleanza nazionale e movimenti organici ai più tradizionali partiti. Nel suo intervento l'ex capogruppo di An, Giuseppe Callà, ha sostenuto che: “si tratta di un atto significativo dopo la nascita dei giorni scorsi del Pdl, il più grande partito italiano che ambisce a diventare punto di riferimento di tutti i moderati italiani che si rivedono nel Ppe. Questo processo di sintesi era già iniziato alle elezioni politiche del 2008 trovando l'apprezzamento degli italiani; mentre a Policoro rafforza la coalizione di governo”. Il neo capogruppo, Bianco (ex Fi), nel ringraziare gli eletti in seno al Consiglio comunale per la convergenza sul suo nome, ha affermato: “questo è un partito aperto a tutti coloro che hanno votato e si rivedono nel centro-destra. Sono orgoglioso di rappresentare cinque consiglieri comunali e tre assessori”. provinciamt@luedi.it
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Mercoledì 6 maggio 2009
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Mercoledì 6 maggio 2009
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Juve, tecnico confermato fino al Milan o a giugno
In tutta Europa molti movimenti
d’allenatori Per Ranieri fiducia a tempo Valzer per le panchine Ma è separato in casa più prestigiose VINOVO – Quella di ieri è stata una giornata infinita per Claudio Ranieri. Una giornata dedicata a chiarimenti con tutti e su tutto. Alle 10.30 il tecnico era già nella sede bianconera di corso Galileo Ferraris per un confronto con l’amministratore delegato Jean Claude Blanc. Un confronto al termine del quale la società ha rinnovato la fiducia all’allenatore, per lo meno fino a domenica, anche se in caso di sconfitta a San Siro contro il Milan il ribaltone in panchina potrebbe essere alle porte. Dopo il dialogo con il tecnico, è stata poi la volta della squadra: alle 14,30 Blanc e il ds Secco sono arrivati allo Juventus Center di Vinovo dov'era in programma la ripresa degli allenamenti. Squadra tenuta a rapporto fino alle 15.50 e poi tutti in campo. Il clima e i volti dei giocatori erano apparentemente sereni, tranne quello di Camoranesi. L’italo-argentino ha lavorato in gruppo ma era evidente il suo malcontento nello stare in campo dopo il presunto scontro avvenuto con Ranieri domenica pomeriggio all’Olimpico di Torino nell’intervallo di JuventusLecce. La squadra ha iniziato la seduta con cross e tiri in porta, quindi una partitella e al termine alcuni giri di campo di corsa. Buone notizie per Chiellini e Molinaro, regolarmente al loro posto, mentre non si sono visti nè Legrottaglie nè Grygera, rimasti in palestra. Il ceco, tra l'altro, è alle prese con un leggero affaticamento mu-
A sinistra Claudio Ranieri allenatore della Juventus che sta vivendo un momento infelice
scolare che però non dovrebbe precludergli la possibilità di prendere parte alla gara
di domenica contro il Milan. A Vinovo oggi si è rivisto in campo pure Sissoko: il ma-
liano, però, ha seguito solamente un programma differenziato così come i compagni Knezevic, Marchisio e Salihamidzic. A guardare l’allenamento era presente pure Jorge Trezeguet, papà di David, che segue sempre da vicino l’evolversi della situazione tra il figlio e Ranieri. Se mai il tecnico romano dovesse restare a Torino (cosa praticamente quasi impossibile, ndr), il francese chiederebbe di essere ceduto. Da segnalare, infine, che fuori dal centro di allenamento era presente il solito sparuto gruppo di tifosi a caccia di autografi. Nessuna contestazione alla squadra, dunque, ma stavolta alcuni insulti contro la stampa rea, anche questa volta, di essere la causa dei mali e della crisi della Juventus.
Moggi: «Non è l’unico colpevole» MILANO «Alla Juve è capitato di tutto e le colpe non possono essere tutte di Ranieri». Ad analizzare il momento della squadra bianconera è, dalle colonne di «Libero», l’ex dg della Vecchia Signora, Luciano Moggi. «Appaiono evidenti le responsabilità del management ma soprattutto della proprietà che – prosegue – per ridisegnare l'organico, ha messo al comando persone rispettabilissime ma sicuramente fuori posto perchè provenienti da altre professioni». Moggi rincara la dose affermando che «male fece la proprietà a non difendere i propri dipendenti, quasi additandoli come colpevoli senza tener conto delle parole che, in altra occasione, ebbe a pronunciare l’Avvocato: 'I miei dipendenti
saranno da noi sempre difesi e innocenti fino a quanto un tribunale ordinario non ne avrà sancito la condanna. Ora questa proprietà ne sta pagando le conseguenze». Moggi parla anche del Milan e dando per certo l’addio a fine stagione di Ancelotti, indica anche il suo successore. «Al suo posto, in sella al Milan, ci sarà Gasperini, attuale allenatore del Genoa e rivelazione di questo campionato. Non so se avrà il carisma necessario per guidare un grande club come il Milan, società completamente diversa da quella rossoblù (sicuramente per quel che riguarda gli obiettivi): la società dovrà stargli vicina, almeno per i primi tempi».
STAGIONE nuova, allenatore nuovo. In Italia traballano panchine illustri come quelle di Juve e Roma, il futuro di Ancelotti resta ancora un mistero e c'è chi già sta cercando un tecnico per la prossima stagione, vedi l’Atalanta dove Del Neri ha annunciato di avere le valigie pronte. Ma l’annunciato valzer di panchine non è soltanto un fatto nostrano perchè andando a sbirciare in giro per l’Europa tante società sono alla ricerca del proprio personale 'messià. La panchina più calda è sicuramente quella del Real Madrid, dove il nome del futuro allenatore è legato alle prossime elezioni presidenziali. Juande Ramos, arrivato al posto di Schuster, ha fatto un ottimo lavoro, almeno in campionato, dove in 20 gare ha collezionato 17 vittorie, un pareggio e due sconfitte, tutt'e due col Barcellona. Le sue quotazioni sono però in netto ribasso dopo il 2-6 subito sabato contro i blaugrana, umiliante sconfitta che si aggiunge alla brutta eliminazione in Champions League contro il Liverpool. Difficile che Florentino Perez, quasi certamente prossimo presidente della Casa Blanca, lo confermi e il nome in cima alla lista è quello di Carlo Ancelotti, anche se non mancano le alternative. A Perez piace anche Wenger mentre «Marca» non escludeva anche l’affascinante ipotesi Mourinho. E che lo Special One abbia tanti estimatori è fuor di dubbio. In Inghilterra non hanno certo dimenticato le
Hiddink del Chelsea
sue imprese col Chelsea e il Manchester City degli ricchi sceicchi di Abu Dhabi starebbe pensando a lui per affidargli una fuoriserie che possa finalmente inserirsi tra le quattro big, Manchester United, Liverpool, Arsenal e Chelsea. Ma anche gli stessi Blues sono alla ricerca di un allenatore per la prossima stagione visto che Guus Hiddink ha intenzione di tornare a dedicarsi alla guida della Russia. Anche per Stamford Bridge il nome caldo è quello di Carlo Ancelotti, vecchio pallino di Abramovich, ma è sempre viva la pista che porta a Frank Rijkaard. L’ex tecnico del Barcellona è destinato a diventare un pezzo pregiato del prossimo mercato allenatori anche se le ultime voci lo danno in arrivo in Germania, dove è prevista una sorta di rivoluzione.
L’ANGOLO DELLA CHAMPIONS LEAGUE
A Londra il Barcellona stellare di Guardiola. Si parte dallo 0-0 dell’andata
Il Chelsea tenta l’impresa storica SFIDA D’ALTRI TEMPI questa sera a Londra, stadio Stamford Bridge. I padroni di casa del Chelsea attendono il Barcellona stellare di Guardiola, reduce dalle copertine dei giornali di tutto il mondo dopo aver rifilato sei reti al Real Madrid in trasferta. E’ la seconda semifinale di Champions e si parte dallo 0-0 dell’andata. Entrambe le squadre potevano portarsi in vantaggio nella gara del Nou Camp, ma prima il portiere del Barcellona Victor Valdés ha fatto una bella doppia parata su Didier Drogba nel primo tempo, poi Petr Cech si è superato sui tiri di Samuel Eto'o e Aleksandr Hleb. Anche se Bojan Krkiç avrebbe potuto portare i Blaugrana in vantaggio nel recupero mandando fuori di testa da distanza ravvicinata. Il Barcellona per questa gara rischia di dover rinunciare a Thierry Henry, l'attaccante francese è alle prese con un ginocchio dolorante. ''Non sta bene, però è prematurlo considerarlo indisponibile'', ha detto all'agenzia Dpa un portavoce del club catalano. ''Dipende dall'evoluzione della situazione -ha aggiunto-. Se la partita si giocasse oggi (ieri, ndr), non sarebbe in grado di scendere in cam-
In finale a Roma il 27 ci sarà il Manchester ARSENAL MANCHESTER U.
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ARSENAL (4-4-2): Almunia 6; Sagna 5, Toure 5, Djourou 5, Gibbs 5 (1' st Eboue 5); Walcott 5 (17' st Bendtner 5), Fabregas 5, Song 5, Nasri 6; Van Persie 6 (34' st Vela sv), Adebayor 5.5. In panchina: Fabianski, Diady, Denilson, Silvestre. Allenatore: Wenger 5.5. MANCHESTER UNITED (4-4-1-1):Van der Sar 6; O'Shea 6.5, Ferdinand 6, Vidic 6, Evra 6 (19' st Rafael 6); Fletcher 6, Carrick 6, Anderson 6 (17' st Giggs 6), Park 6.5; Cristiano Ronaldo 7; Rooney 6.5 (21' st Berbatov 6). In panchina: Kuszczak, Scholes, Evans, Tevez. Allenatore: Ferguson. ARBITRO: Rosetti (Italia) RETI: 8' pt Park, 11' pt, 16' st Cristiano Ronaldo, 31' st Van Persie (Rigore) NOTE: Serata serena, terreno in buone condizioni. Spettatori: 60 mila circa. Espulso: 29' st Fletcher. Ammoniti: Adebayor Nasri, Eboue. Angoli: 7-6 per l’Arsenal. Recupero: 0' pt; 3' st. po''. Henry è reduce dalla splendida prestazione fornita sabato contro il Real Madrid. Il francese ha realizzato una doppietta nel 6-2 con cui il Barcellona ha espugnato il Santiago Bernabeu. Per la prima volta in questa sta-
gione il Barcellona in 28 partite al Camp Nou non ha segnato; l'ultima squadra a lasciare Barcellona senza aver subito reti fu lo United nelle semifinali dello scorso anno. La squadra di Josep Guardiola è imbattuta in trasferta - ha segnato 14 gol in cinque gare finora - ma
Terry e Lampard durante la rifinitura del Chelsea
non sarà facile allo Stamford Bridge, dove il Chelsea ha uno score formidabile in Champions League. Il Chelsea ha vinto una delle precedenti quattro semifinali disputate, il Barcellona ha vinto quattro delle precedenti nove semifinali disputate. Le due squadre si sono già affrontate tre volte in sfide a eliminazione diretta di UEFA Champions League. Il Barcellona ha prevalso due volte - anche se in entrambi i casi la squadra che ha giocato il ritorno in casa ha prevalso. sport@luedi.it
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Sport
Prima Cammarota lancia il Potenza non dimenticando il tecnico esonerato
«Salvezza anche per Arleo» Porcaro: «Ringrazio Dei per i consigli». Nolè in dubbio I numeri della Prima Divisione
Potenza, record di espulsi POCHI GOL: SOLO 15 Giornata povera di reti, la terz'ultima: solo 15 gol segnati, di cui 13 in casa e appena 2 in trasferta. E va aggiunto che 12 gol sono arrivati su tre soli campi (Arezzo, Foggia e Perugia). Il totale stagionale è di 620 gol, di cui 223 fuori casa. L'anno scorso, dopo 32 giornate, i gol segnati erano 614, di cui 247 fuori casa (incluso uno 0-3 a tavolino). TRE PARTITE SENZA RETI Cavese-Ternana, Potenza-Pescara e SorrentoPaganese terminano a reti bianche. Il totale degli 0-0 in questa stagione è di 38. L'anno scorso, allo stesso punto del torneo, erano 39. DEL BENEVENTO L'UNICO COLPO Il gol di Evacuo regala al Benevento la quarta vittoria esterna della stagione e toglie al Gallipoli la possibilità di festeggiare la B con due turni d'anticipo. Quello dei sanniti è stato l'unico colpo del turno, che ha registrato 5 vittorie interne e 3 pareggi. Il bilancio stagionale sale a 148 segni “1”, 90 segni “X”, 50 segni “2”. Un anno fa, dopo 32 turni, si erano registrati 132 segni “1”, 107 segni “X” e 49 segni “2”. Rispetto ad un anno fa, dunque, ci sono 17 pareggi in meno, 'sostituiti' da 16 successi interni e 1 successo esterno in più. Un altro dato che conferma il peso del fattorecampo in questo campionato. QUATERNA DELL'AREZZO Con la quaterna al Crotone, l'Arezzo torna ad avere il miglior attacco: 54 gol contro i 51 del Gallipoli. E dire che il Crotone aveva, fino a domenica scorsa, la miglior difesa esterna, avendo subito 16 gol in 15 partite. Per la terza volta i toscani segnano più di tre gol, dopo le vittorie su Sorrento (6-5) e Benevento (4-1). Il Gallipoli ha sempre il miglior attacco interno (37, contro i 33 dell'Arezzo), l'Arezzo il miglior attacco esterno (21). MIGLIOR DIFESA: SORPRESA PAGANESE Esce imbattuta da Sorrento, la Paganese, che ora vede la salvezza e si gode un primato: quello di miglior difesa del torneo, con 29 gol al passivo, in condominio con il Marcianise. Il Marcianise ha la miglior difesa in casa (9), Il Gallipoli resta da solo in testa alla classifica per gol subiti fuori casa: solo 16. I PEGGIORI DEL CAMPIONATO Curiosamente, la Paganese ha la miglior difesa ma anche il peggior attacco: 21 gol segnati. Sfugge decisamente all'i-
cona delle squadre di Capuano, abituate al contrario. In casa, Paganese e Pistoiese hanno segnato solo 14 gol. Fuori casa il Potenza ha fatto solo 5 reti. Il Lanciano, con i 4 gol presi a Foggia, torna ad avere la peggior difesa con 44 reti al passivo. La Juve Stabia diventa la squadra più bucata in casa: 16 gol. Il Lanciano si conferma colabrodo da trasferta: 37 reti subite fuori casa. GIRONE DI RITORNO: GALLIPOLI E BENEVENTO, TESTA A TESTA Prima e seconda in classifica generale, Gallipoli e Benevento sono le due battistrada anche nella classifica del ritorno, dove stupisce il rendimento del Foggia (26 punti, come in tutto il girone d'andata, ma con due gara ancora da giocare). La Pistoiese, dopo aver virato a 14, ha conquistato già 16 punti nel ritorno. La Juve Stabia ha conquistato solo 11 punti. Questa la situazione completa: Gallipoli 29; Benevento 28; Crotone e Foggia 26; Cavese 24; Arezzo e Sorrento 22; Foligno e Ternana 21; Real Marcianise 20; Taranto 19; Lanciano, Potenza e Paganese 17; Pistoiese e Perugia 16; Pescara 13; Juve Stabia 11. TRE ESPULSI, TOTALE A 114 Gritti della Juve Stabia, Mangiapane e Nappello del Potenza sono i tre espulsi della giornata. Il totale stagionale sale a 114. Questa la classifica di club: Potenza 11; Foggia e Perugia 9; Crotone e Ternana 8; Juve Stabia, Paganese, Sorrento e Pescara 7; Pistoiese e Taranto 6; Benevento, Cavese e Gallipoli 5; Arezzo, Lanciano e Real Marcianise 4; Foligno 2. UN SOLO RIGORE, TOTALE A 87 Chianese dell'Arezzo segna l'unico rigore del turno. Il totale sale a 87 penalty, di cui 64 realizzati. Questa la classifica dei rigori a favore: Foggia 9 (8 realizzati), Pistoiese 8 (7), Arezzo 8 (5), Cavese 7 (5), Juve Stabia 7 (5), Potenza 7 (3), Sorrento 5 (4), Real Marcianise 5 (4), Foligno 5 (3), Gallipoli 4 (3), Lanciano 4 (3), Paganese 3 (3), Pescara 3 (3), Ternana 3 (3), Taranto 3 (2), Crotone 3 (0), Benevento 2 (2), Perugia 0 (0). Questa la classifica dei rigori contro: Ternana 8 (8), Crotone 7 (7), Juve Stabia 6 (6), Pistoiese 6 (6), Benevento 6 (5), Sorrento 6 (5), Pescara 6 (4), Arezzo 6 (1), Cavese 5 (4), Potenza 5 (4), Real Marcianise 4 (3), Gallipoli 4 (3), Taranto 4 (2), Perugia 4 (2), Foligno 4 (1), Foggia 3 (2), Paganese 2 (0), Lanciano 1 (0).
FINO a metà partita, quel vecchio pirata di Fabio Bazzani sembrava quasi “cercare” la sua marcatura, nelle premesse della vigilia non proprio la più dura che poteva capitargli. Ma, domenica notte, tra gli incubi dell’ex attaccante di Sampdoria e Brescia Pasquale Porcaro avrà fatto la sua comparsa, con la faccia da bravo ragazzo che poco si addice ad uno stopper. L’ex Primavera della Reggina è stato buttato nella mischia dopo un lungo periodo di naftalina, rientrando da difensore centrale nella partita più difficile. “Non vedevo il campo dalla gara in casa contro la Paganese - ricorda - l’ultima da titolare l’ho disputata esattamente a distanza di un girone proprio a Pagani (gestione Gautieri, ndr), è stata dura trovarsi di fronte attaccanti di categoria superiore come quelli del Pescara”. Il giovane calabrese coglie l’occasione per sottolineare quali sono i leader dello spogliatoio, quelli veri e silenziosi: “sapevo di non avere i novanta minuti nelle gambe, ma è stato fondamentale gestire al meglio la settimana di preparazione, devo ringraziare soprattutto Tommaso Dei per i tanti consigli che ha saputo darmi, ma anche Cuomo, Cammarota e Sabatino che sono gli elementi più rappresentativi all’interno di un gruppo comunque sano, loro hanno suonato la carica e mi hanno aiutato a trasformare la tensione in grinta”. Proprio Andrea Cammarota, che domenica ha lavorato doppio insieme a Berretti per reggere la mediana anche in inferiorità numerica, pone l’obiettivo per le prossime due battaglie: “non c’è bisogno che lo dica io, solo fare sei punti ci assicurerebbe la partecipazione ai play out quindi siamo chiamati a scendere in campo per vincere anche a Taranto, il pari ci potrebbe andar bene solo nel momento in cui la Juve Stabia dovesse perdere a Foligno”. Il salernitano nutre ancora qualche rammarico, anche per il pari contro la squadra di Cuccureddu: “è stata una di quelle partite che possono essere condizionate dagli episodi, loro qualche occasione in più di noi l’hanno avuta ma non dimentichiamo che il gol il Potenza l’aveva fatto, è sembrato valido a tutti tranne che al guardalinee”. Lui che ormai è ben radicato nel gruppo, preferisce non soffermarsi sul cambio di gestione tecnica: “dobbiamo pensare solo alla salvezza, per dedicarla anche a mister
TARANTO PROTESTA GLI ULTIMI 8.627 euro di ammenda patiti dal Taranto, per mano delle forze dell’ordine “perché in occasione di Taranto-Pistoiese i varchi e i tornelli dello stadio Iacovone non erano presidiati da sufficiente personale appositamente incaricato”, potrebbe portare la società jonica a una clamorosa protesta. “Pur consapevole di penalizzare la propria tifoseria e se stessa, nel contestare fermamente l'ennesima decisione adottata in suo danno dagli Organi di Polizia, con grande disappunto ed in forma di protesta, questa società potrebbe decidere di disputare Taranto-Potenza a porte chiuse, pur essendo questa gara fondamentale”, è scritto in un comunicato a firma del presidente Blasi. Finora, per irregolarità allo stadio il totale delle ammende patite dai pugliesi è di 43 mila euro. Alla fine, crediamo che si smonterà tutto e che a Blasi e al Taranto faccia comodo pagare un'altra ammenda pur di avere il supporto del pubblico in una gara che vale una stagione. p.s. Porcaro contro il Pescara
Arleo con il quale ci siamo trovati molto bene”. NOTIZIARIO Alla ripresa della preparazione Peppe De Stefano e Peppe Catalano hanno dovuto fare a meno di Suppa e Patarini. Il difensore umbro ha bisogno di almeno dieci giorni per smaltire i problemi alla schiena e ad un piede, quindi solo nella migliore delle ipotesi rientrerà a disposizione per l’ultima giornata. Altrimenti si può solo sperare di rivederlo nei play out. L’ex grossetano invece è rimasto semplicemente a letto con l’influenza, quindi problemi non ce ne dovrebbero essere. Hanno corso a parte invece Nolè e Sabatino, entrambi alle prese con noie muscolari (per il potentino postumi di uno stiramento) che in ogni caso appaiono gestibili. L’attaccante si sottoporrà fino a giovedi a specifiche sedute di terapia finalizzate al rientro, mentre ancor più essenziale sarà inserire tra gli undici il biondo centrocampista romano, vista la defezione per squalifica di Mangiapane che costringerà i tecnici a ridisegnare una mediana più solida e
muscolare. Il provvedimento più pesante del giudice sportivo ha colpito il giovane Nappello, accusato a referto per un fallo di reazione a gioco fermo e fermato quindi per due giornate. Anche in questo caso l’augurio è di poterne apprezzare nuovamente le gesta. Per la trasferta in terra ionica il capitano Gigi Cuomo rientrerà al centro della difesa dopo la squalifica, ma bisognerà prestare attenzione allo status di diffidati che accomuna Dei, Di Bella e il numero uno Groppioni. In qualche modo il Potenza potrebbe fare il tifo per un successo del Benevento sulla Cavese e un contemporaneo stop interno del Crotone contro il Perugia. Significherebbe per i sanniti la matematica certezza del secondo posto prima dell’ultima giornata. Anche se restano molte, per ovvi motivi, le ragioni di dubitare su un possibile atteggiamento remissivo della squadra di Soda al Viviani. Qualunque sia per i campani la posta in palio. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it
Seconda”I panni sporchi si lavano a casa”. Ansia in casa gialloverde
Melfi, Palumbo non parla " Non parlo fino al termine del campionato. Una decisione che ho preso dopo la partita di Andria Domenica ho delegato De Angelis per parlare con i giornalisti. I panni sporchi preferisco lavarli in famiglia". Così mister Palumbo alla ripresa degli allenamenti. Il tecnico del Melfi non parla e non lo farà fino al 17 maggio, giorno di Melfi - Igea Virtus, ultima di campionato. Una gara che ci si augura possa sancire la salvezza del Melfi. Un traguardo fino a qualche domenica fa vicinissimo, ed ora non ancora raggiunto. Ovviamente in casa melfitana aumenta l'ansia, anche se oggettivamente la situazione non è ancora disperata. Da parte di Palumbo si evince la precisa volontà di non rilasciare dichiarazioni che potrebbero intaccare la serenità della squadra e dell'ambiente in un momento delicato. Prima raggiungiamo l'obiettivo stagionale e poi parliamo di tutto. Questo il pensiero del trainer venosino che non vuole sciupare quanto di buono compiuto nel girone di ritorno. Il momento è delicato. Occorre fare quadrato e giocarsi queste due partite al meglio. Teoricamente anche non vincendo più, vi-
IL GIUDICE Mister Palumbo
sto il Melfi attuale una ipotesi tutt'altro che infondata, ottenendo due pareggi, la salvezza potrebbe essere ugualmente raggiunta. Merito della situazione favorevole degli scontri diretti e di due partite domenica, per Aversa e Manfredonia che sono tutt'altro che agevoli. I campani a quota 36 sono di scena ad Andria, i sipontini affrontano al Miramare un Pescina alla ricerca di punti preziosi per la conquista dei play-off. Poi ci si augura che l'Igea Virtus, affrontando un Monopoli, fuori dalla mischia che all'ultimo turno in casa affronterà un Lamezia già condannato, possa tirasi fuori definitivamente dai giochi, con una vittoria, in modo da non risultare particolarmente motivato al Valerio il 17 maggio. Situazio-
ni tutte da verificare e che comunque al momento tengono in apprensione l'ambiente gialloverde. Nel frattempo non si registrano particolari problemi nel gruppo. Frasca accusa una botta alla caviglia, ma niente di preoccupante, appare recuperabile. Al San Vito domenica comunque mancheranno in tre. Tufano, Gabrieli e Sciannamè sono stati squalificati e non saranno disponibili. Un problema aggiuntivo per Palumbo che in settimana verificherà come sostituirli. A prescindere dagli uomini in campo è importante però che il Melfi ritrovi la determinazione e la rabbia agonistica di qualche domenica fa. Solamente in questo modo i play -out saranno un pericolo scongiurato.
Prima Div. Gir. B PER DUE gare fermati Bondi (Arezzo), NAPPELLO (POTENZA) e per un turno Cavagna (Arezzo), Ferraro (Benevento), Alfano (Cavese), Galardo, Scognamiglio (Crotone), Vastola (Gallipoli), Gritti, Stentardo, Peluso (Juve Stabia), Calori (Perugia), Giordano (Pescara), Bartolucci, Dalrio (Pistoiese), MANGIAPANE (POTENZA), Myrtaj e Ripa (Sorrento), Giorgino (Taranto).
Seconda Div. Gir. C PER TRE gare fermato Rana (Noicattaro), per due Lacarra (Monopoli), e per un turno Fabbro, Moring (Barletta), Casoli (Cassino), D’Aiello, Schiavon, Unniemi (Gela), Bongiovanni (Igea Virtus), Matrisciano (Isola Liri), Fortunato (Manfredonia), GABRIELI, SCIANNAMÈ, TUFANO (MELFI), Balistreri, Bonfardino, Colella (Monopoli), Cruciani, Petitto (Pescina), Lagnena (Scafatese), Bianciardi (Vibonese).
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Sport 39
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
L’Angri esonera il tecnico e questo girone si conferma tra i più indecifrabili
Matera, riecco Martinelli Noie muscolari per D’Arienzo, ma torna a disposizione il capitano IL PUNTO tolto all’Ischia non cambia nulla. Il Matera dovrà giocarsi la partita di Nocera nella maniera più adeguata e guardarsi le spalle. Guai a farsi illusioni. ISCHIA -1«La Commissione Disciplinare Nazionale infligge l’inibizione di mesi 6 (sei) a carico del sig. Giuliano Spignese nella qualità di Presidente della società ASD Ischia Isola Verde, nonchérecita la sentenza- la penalizzazione di punti 1 (uno) in classifica a carico della Società ASD Ischia Isola Verde, da scontarsi nella corrente stagione sportiva». Quindi l’Ischia va a pari punti con la Turris, ma ha il jolly interno con il Venafro nell’ultima giornata, ammesso che a Genzano non faccia già risultato. Quindi, cambia poco in alto. La testa dei biancazzurri ieri pomeriggio alla ripresa era alla gara del San Francesco di domenica, dove sarà gara vera e con tutti i crismi di una partita di cartello. Non ci sarà l’ex Ermanno Cordua, squalificato per aver violato la causa compromissoria. Il Fasano aveva prodotto reclamo avverso al risulta-
NOCERINA, RIENTRA RIOLO MA GIRARDI E CORDUA SONO OUT VICINISSIMI al traguardo del secondo posto: 4 punti da conquistare tra Matera in casa e Sant'Antonio Abate e fuori (3 non bastano a causa degli scontri diretti negativi col Pianura), il campo dice che potrebbe bastare pure qualcosa in meno. La Nocerina di Fasano, penalizzata dal risultato (ed in particolare dal gol del pareggio pugliese irregolare) ha mostrato significativi slanci col 4-3-3 ideato da Matteo Pastore. Ma contro il Matera ci saranno cambiamenti forzati. Comincerá la lunga squalifica di Ermanno Cordua, sei mesi: Eduardo Chiacchio attende gli atti per produrre il reclamo, con la flebile speranza di recuperarlo per i playoff. Da rilevare che il Fasano è caduto in errore presentando reclamo e chiedendo partita vinta per l'impiego di Cordua. Puntuale e scontata la risposta del giudice sportivo: risultato omologato, la squalifica a tempo di Cordua andava no-
tificata entro tre giorni, cioè è partita dalla giornata di lunedì, regolare il suo impiego in Puglia. Tornando al prossimo impegno col Matera, disco rosso anche per un altro centrocampista, ovvero l'under '89 Giraldi: una giornata di stop per cumulo di ammonizioni. Pastore dunque costretto a tornare al 4-4-2, probabilmente schierando, accanto all'unico esperto Serrapica, un '91 in zona nevralgica, cioè Kaiser. Sugli esterni ci sará la disponibilitá del rientrante Sandro Riolo che ha scontato la squalifica, mentre resta ancora fuori Babatunde. Tra le note positive di Fasano, il ritorno di Mimmo Colletto dopo il reintegro. Il torrese potrebbe rivelarsi utilissimo nei playoff, accanto De Pascale sempre più difensore-goleador: sei reti in sedici presenze rossonere. (fonte www. forzanocerina.it)
Pasquale Martinelli
to della gara con la Nocerina di domenica scorsa, ma il reclamo è stato rigettato. Convalidato l’1-1 del campo. ESONERO AD ANGRI -Un girone H sempre più strano. Infatti,il sorprendete Angri, capace di vincere a Torre del
Greco, ha esonerato il tecnico Carlo Pagliaruolo. «Angri comunica -recita il comunicato-di aver risolto in maniera consensuale il rapporto con il tecnico Carlo Pagliarulo. La guida della squadra è stata affidata al tecnico della
Juniores Bruno Rega che coordinerà la gestione tecnica fino a fine stagione insieme al direttore sportivo Vincenzo Criscuolo». Forse Pagliarulo aveva vinto troppo? Misteri di questo torneo. NOTIZIARIO Solo Pasquale
D’Arienzo ha accusato un leggero problemino di natura muscolare, ma per un difensore che potrebbe dare forfait ce n’è un altro che recupera. Infatti, Pasquale Martinelli ha ripreso e dovrebbe essere regolarmente
in campo al San Francesco di Nocera. De Santo e Naglieri a parte e si è rivisto Domenico Paladino che ha ripreso dopo l’intervento chirurgico all’ernia inguinale superato in fretta e bene. Renato Carpentieri
Domenica arriva la neo penalizzata Ischia (-1) La vittoria sul Brindisi ha regalato serenità al team
Genzano, coda play out Francavilla, meta vicina da metabolizzare in fretta Venafro ormai demotivato GENZANO DI LUCANIA Teste basse, volti scuri e tanta delusione in faccia agli uomini dello Sporting Genzano alla ripresa degli allenamenti sul manto erboso del Comunale. Dopo la bruciante sconfitta per quattro a uno patita in terra campana contro il Sant'Antonio Abate, a Genzano c'è solo la voglia di lavorare per rialzare la testa e disputare queste due restanti gare con il massimo dell'impegno e con la giusta determinazione per preparare al meglio gli ormai matematici play out. Un epilogo amaro per i bianco rossi alto bradanici che dopo la bella vittoria di Fasano speravano davvero nell'impresa. Ora che la matematica ha definitivamente condannato agli spareggi i lucani c'è da rimboccarsi le maniche e analizzare gli errori che sono costati caro in terra pugliese. La mente ora corre via verso la prossima gara interna contro una concorrente agguerrita come l'Ischia. I tifosi genzanesi vorrebbero risposte concrete sul campo per dimenticare sia la sconfitta campana sia la sconfitta nel girone di andata contro gli ischitani quando i padroni di casa sbloccarono la partita con un gol che suscitò tante polemiche per l'assenza di far play degli isolani. Gara molto sentita dall'ariete bianco rosso Ciro Impagliazzo, ischitano di origini ed ex di lusso di questa gara. Allo Sporting Genzano servirebbe la vittoria non per la classifica, quando per il morale messo sotto i tacchi tre giorni fa. Che lo Sporting ha la pelle dura lo sanno in molti ma per i prossimi impegni serve solo concentrazione, determinazione e voglio di riscatto. Bisogna evitare blackout
Ranko Lazic
come successo domenica; bisogna evitare disattenzioni e sbavature che da inizio campionato hanno causato la perdita di una marea di punti; bisogna evitare polemiche e discussioni. A Genzano, dunque, si deve ritrovare la giusta serenità per lavorare sodo e raggiungere il minimo obiettivo stagionale che è quello della permanenza in categoria. Ora che i play out sono una certezza, a Genzano si sta lavorando sodo nel tentativo di non ripercorrere le stesse tappe di due anni fa, quando il sodalizio del Presidente Donato salutò la Serie D dopo due pareggi nei play out. A Mister Bacci ora il difficile compito di ridare fiducia ad uno spogliatoio forse irritato. Per domenica, il tecnico romano, proverà a regalare alla tifoseria genzanese la prima vittoria della sua breve storia a Genzano. Per domenica, saranno tutti a disposizione di Mister Bacci che in questi pochi giorni di lavoro cercherà di dare una fisionomia diversa allo Sporting. Per gli alto bradanici il vero campionato inizia solo ora. Rocco De Rosa
FRANCAVILLA – Settimana di allenamenti per il Francavilla di mister Ranko Lazic, che dopo l’importante successo casalingo ottenuto ai danni del Brindisi per 2-1, si prepara adesso alla trasferta di Venafro. Per il discorso salvezza, i sinnici dovranno aspettare almeno altri novanta minuti, per essere certi della quarta permanenza in serie D. Si potrà festeggiare se l’Angri, impegnato domenica prossima nel turno casalingo contro il Pomigliano, non andrà oltre il pareggio, in quel caso il Francavilla, potrà permettersi anche di accontentarsi di un solo punto. Nel frattempo, sono ripresi
gli allenamenti presso lo stadio “Nunzio Fittipaldi”, sotto la guida tecnica di Lazic. Un Francavilla che, dopo la gara con i brindisini, ha la consapevolezza di essere in un buono stato di forma, dimostrazione che, per tutti novanta minuti la squadra ha giocato con dei buoni fraseggi e senza perdere il ritmo partita. Quella vista al “Fittipaldi” domenica scorsa è stata una bella sfida, molto combattuta agonisticamente da ambedue le squadre, che hanno cercato in tutti i modi di conquistare l’intera posta in palio. I sinnici di patron Franco Cupparo, hanno cercato i tre punti, per fare un ulteriore passo in avanti verso la salvezza matematica ed in anticipo sulla chiusura del torneo. I ragazzi di mister Silva, dal canto loro, speravano in una vittoria, per consolidare ancora di più il primato in classifica. L’atteggiamento in campo dei biancazzurri, non ha per nulla fatto immaginare ad una squadra senza nessun mordente, nonostante nell’undici iniziale ci fossero alcuni giocatori non titolari. Galetti e compagni si sono impegnati fino alla fine per cercare di non perdere il match, anche se la voglia e la necessità di punti da parte dei sinnici, ha prevalso sui vincitori del campionato. La trasferta in terra molisana, da parte del Francavilla, dovrà essere affrontata con molta attenzione, nonostante il Venafro ha già tirato i remi in barca vista la retrocessione matematica. Ma non per questo, Del Prete e compagni dovranno giocare con la convinzione di avere di fronte un collettivo senza stimoli e quindi rinunciatario. Il Venafro, potrebbe anche regalare ai propri tifosi, vista l’ultima apparizione casalinga in serie D, la gioia della vittoria. Claudio Sole
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40 Sport
Eccellenza e Promozione
Il quadro regionale
Alta tensione Chi vince si salva Le altre ai play out
Tutti i verdetti passano dal Genzano
A PISTICCI ORE 18.30 FORZA MATERA AZ PICERNO SARA’ il Michetti di Pisticci il teatro della sfida salvezza tra il Forza Matera e il Picerno. Una gara secca, nella quale ci si gioca l’intera stagione. Nei due confronti durante il campionato ci sono state due vittorie interne: nel girone di andata il Forza Matera s’impose con un perentorio 4-0, mentre al ritorno i ragazzi di mister Di Mase guadagnarono i tre punti in palio grazie alla vittoria con il minimo scarto (1-0). Oggi, però, tutto questo non conterà. Servirà vincere per evitare i play out. Per la formazione della città dei Sassi mister Liuzzi recupera il mediano Giuseppe Biondino che ha scontato, nella gara con il Ferrandina, la giornata di squalifica. Sarà a disposizione anche il centrale difensivo Aleandro Palladino che ha smaltito l’affaticamento che lo ha tenuto lontano dalla gara con gli aragonesi. Per il resto c’è la giusta tensione e la consapevolezza che una vittoria potrebbe significare davvero tanto. L’umore, quindi, è alto. Per la squadra di Di Mase, invece, la situazione è più complessa. Rientra il difensore Farenga. Lottino è già tornato a disposizione contro l’Atella dopo aver scontato la squalifica. Non saranno invece della contesa Gesualdo Buonansegna, vittima di un infortunio alla spalla, mentre è stato germato dal giudice sportivo il terzino Salvia. Per la conduzione arbitrale è stato chiamato un arbitro della Cai, quindi di fuori regione, che dovrà avvalersi della collaborazione di Martinese e Pallotta. Fischio d’inizio alle ore 18 e 30. Adesso la parola passa al campo. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
A SALANDRA ORE 17.00 VARISIUS SANTARCANGIOLESE APPUNTAMENTO a Salandra per evitare la discesa nei play-out. Un appuntamento che riguarda due squadre, la Santarcangiolese di Mister Castronuovo e la Varisius di mister Tucci. Giocatori con la giusta tensione si apprestano ad affrontarsi per poter salvare una stagione di sacrifici. La gara sicura,mente sarà una lotteria, al di fuori di ogni pronostico, non c'è un favorito visto che le due formazioni sono arrivate a pari punti a quota 31, vincendo l'ultimo incontro di campionato, rispettivamente la Santarcangiolese contro il Viggiano, ed il Varisius contro il Miglionico. Le formazioni si presentano sul terreno con la Santarcangiolese al completo, mentre per il Varisius rimane momentaneamente assente Bellomo per un infortunio, ma il dubbio della sua assenza verrà sciolto pochi minuti prima della gara. Giocarsi una stagione in un'unica gara, darà vita ad un incontro molto tattico, nessuna delle due formazioni vorrà concedere errori che potranno compromettere la gara e l'intera stagione. In questi giorni prima della gara a tutti i giocatori e dirigenti sarà passato nella mente il filmato di un intero campionato, ponendosi la solita domanda se in quella gara o nell'altra non avessimo sbagliato e via discorrendo. Ora non ci si può distrarre, qualsiasi errore può essere pagato caro, importante sarà l'approccio della gara che gli allenatori darranno ai giocatori dopo averli catechizzati a dovere. Avranno passato una notte insonne i due tecnici per trovare le soluzioni tattiche per la vittoria finale. Non ci saranno elementi o giocatori determinanti, solo con un gioco di squadra si potrà lottare ed ottenere un buon risultato. Determinante potrà essere anche la condizione fisica dopo il lungo campionato affrontato. L'incontro verrà disputato in campo neutro a Salandra alle 17. Vincenzo Bochicchio
Play off di Eccellenza, gare di andata Oppido e Murese ci provano A POLICORO ORE 16.00 POLICORO OPPIDO POLICORO - Tutto pronto per le semifinali di andata dei play off del massimo torneo regionale. Alle 16.00 scenderanno in campo Policoro e Angelo Cristofaro Oppido. Una gara che vede gli alto bradanici favoriti sulla matricola Policoro pronta a dare tutto per conquistare la finale di questi play off. Dopo la gara del primo maggio sul sintetico di Oppido Lucano, quando gli jonici espugnarono il Comunale per tre reti a due, le cose sembrano cambiate. Cinque giorni fa, Mister Manniello ormai sicuro della seconda posizione in classifica, aveva schierato una squadra giovane e poco rodata ma per questo pomeriggio torneranno a disposizioni i grandi che hanno fatto la differenza nell'intera stagione. Il pronostico vede favoriti i bianco verdi oppidesi che cercheranno di conquistare la finale per poter poi accedere alla delicata sfida contro la squadra molisana. Per il Policoro, che ha raggiunto questo obiettivo vincendo le ultime due giornate di campionato, si tratta di un vero è proprio sogno. Dalla Promozione all'Eccellenza e quindi ai play off non è da tutti e il Policoro ha meritato questo traguardo. Mister Manniello schiererà l'undici titolare che ha conquistato la seconda piazza nella generale con Di Corato tra i pali, Giganti e Manniello D. sulle fasce laterali e Volturno e Santagata centrali; i gemelli Leone, Antonello e Giampiero, con Vaccaro e Astudillo a metà campo e Villano e Montenegro come tandem offensivo. Mister Labiola, invece, schiererà l'undici messo in campo già venerdì scorso a Oppido con Maida tra i pali; Cicchelli, Digno, Miraglia e Nuzzi sulla linea difensiva; Malucci, Pierro e Falcone a metà campo con Castoro a fare da collante con l'attacco composta da Zizzamia e Russo. Una sfida che nel girone di andata finì zero a zero con gli oppidesi amareggiati del pareggio e un Policoro alle stelle per il punto portato via agli uomini di Mister Manniello. Rocco De Rosa
A MARSICO ORE 16.00 VALDIANO MURESE PER LA QUARTA volta, e sicuramente non ultima, in questa stagione Murese e Lauria si affrontano in campo di calcio. Ed è sempre alta la posta in palio. Segno tangibile dell'ottima stagione disputata dai due sodalizi. Eppure le due squadre si sono già incontrate al Rigamonti di Muro Lucano nemmeno dieci giorni fa. A Muro Lucano basta dire il nome della Ruggiero Lauria che i ricordi volano immediatamente a sabato sette febbraio 2009 alla finalissima della Coppa Italia giocata al Viviani di Potenza. Una partita che ha proiettato nella storia dell'espressione massima del calcio regionale la squadra di mister Lardo che per la prima volta ha scritto il suo nome nell'albo della Coppa che accomuna i campionati di Eccellenza e Promozione. Ruggiero Lauria e Murese ora si ritrovano per il primo atto della roulette degli spareggi play off. È questo l'incontro più equilibrato e dall'esito incerto nei play off, almeno sulla carta, dove è difficile dichiarare una favorita. In campionato, sempre a Marsico Nuovo, in una contestatissima gara per alcune decisioni arbitrali poco gradite alla Murese, fu il Lauria ad imporsi a quindici minuti dal termine con Sanseviero, dopo che Antohi aveva replicato a Calandriello nella prima frazione di gioco. Oggi invece la Murese forte della posizione in classifica potrebbe accontentarsi anche del pari per poi bissare il risultato al ritorno. Quindi per gli ospiti ci sono due risultati su tre a favore, ma il Lauria vorrebbe vendicare l'onta della sconfitta nella finalissima di Coppa Italia magari eliminando la Murese. Mister Lardo dovrà fare a meno degli infortunati Iacullo Vincenzo e Guerra Antonio, mentre gli uomini di mister Masullo si presenteranno davanti ai propri tifosi al gran completo. Conoscendo i due allenatori non lesineranno di tatticismi, giocando una gara a viso aperto, e tra l'altro è molto attesa la sfida tra le coppie di bomber più prolifiche del campionato, la S2 contro la D2, Salamone e Sanseviero contro Dutra e Di Senso.
COME ogni anno dipenderà dal numero delle squadre retrocesse dalla Serie D il destino di tutti i campionati regionali. Aderendo oggettivamente alla realtà della classifica, allo stato attuale il rischio di ritorno nel torneo di Eccellenza è unico per il Genzano. Da sportivi lucani ci auguriamo che non sia così e che dalla tabella che pubblichiamo in questa pagina venga presa in considerazione la prima colonna, ossia quella relativa a nessuna retrocessa dal campionato di Serie D. Ma dobbiamo, per forza, considerare anche il caso in cui l'amara retrocessione tocchi alla squadra bradanica. Non crediamo possibile, anche se attendiamo domenica prossima per la matematica certeza, che Matera e Francavilla cambieranno categoria l'anno prossimo. Per questa ragione analizziamo esclusivamente questa duplice fattispecie (ossia Genzano salvo e Genzano retrocesso). GENZANO RESTA IN D: Per quanto concerne il campionato di Eccellenza, in Serie D promosso il Pisticci. Retrocedono due in Promozione: il Balvano e la perdente della finale play out. Per quanto concerne il campionato di Promozione, in Eccellenza promosse in tre: il Real Tolve e le due vincenti delle semifinali playoff. Retrocedono due in Prima Categoria: il Latronico e la perdente della finale play out. Per quanto concerne il campionato di Prima Categoria, in Promozione vanno Pietragalla, Lagonegro e la vincente dello spareggio tra il Bar La Notte e la seconda del gruppo B (al momento il Rotondella). In Seconda Categoria retrocedono in tre: l'ultima del girone A (allo stato attuale il San Cataldo), la Rigamonti e la perdente dello spareggio tra la Tramutolese e la quindicesima del Girone A (ad oggi il Barrata). Per quanto concerne il campionato di Seconda Categoria, sono quattro le promosse in Prima Castelgrande, Cancellara, Fortitudo Moliterno e la vincente del triangolare tra le seconde classificate (Ginestracandida, Metanauto Picerno, Real Grumento). Retrocedono in Terza Categoria in cinque: Casteldoria, La Fiasca, la perdente dello spareggio Trechina-Episcopia, e le due perdenti del triangolare tra Rapolla,Anzie la vincente di Trecchina-Episcopia). Per quanto concerne il campionato di Terza Categoria, sono promosse le cinque vincenti (Lavello, S. Francavilla, Sp. Picerno, Giarrossa e S. Avigliano ) e la vincente dei play off.
GENZANO RETROCEDE: Per quanto concerne il campionato di Eccellenza, in Serie D promosso il Pisticci. Retrocedono due in Promozione: il Balvano e la perdente della finale play out. Per quanto concerne il campionato di Promozione, in Eccellenza promosse in due: il Real Tolvee la vincente della finale playoff. Retrocedono tre in Prima Categoria: il Latronico e le due perdenti delle semifinali play out. Per quanto concerne il campionato di Prima Categoria, in Promozione vanno Pietragalla, Lagonegro e la vincente dello spareggio tra il Bar La Notte e la seconda del gruppo B (al momento il Rotondella). In Seconda Ca-
tegoria retrocedono in tre: l'ultima del girone A (allo stato attuale il San Cataldo), la Rigamonti e la perdente dello spareggio tra la Tramutolese e la quindicesima del Girone A (ad oggi il Barrata). Per quanto concerne il campionato di Seconda Categoria, sono tre le promosse in Prima Castelgrande, Cancellara e Fortitudo Moliterno. Retrocedono in Terza Categoria in sei: Rapolla, Casteldoria, Anzi, La Fiasca, Trechina ed Episcopia. Per quanto concerne il campionato di Terza Categoria, sono promosse le cinque vincenti (Lavello, S. Francavilla, Sp. Picerno, Giarrossa e S. Avigliano ) e la vincente dei play off.
Il Real Tolve, promosso in Eccellenza
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Sport 41
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
Griglie salvezza abbastanza prevedibili. Bene l’Irsinese
Chiusura senza botti di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE LA REGULAR season del campionato di Eccellenza si è congedata con un cospicuo bottino di marcature realizzate. Sono state, infatti, ben trentatre le reti messe a segno nell'ultimo turno della massima competizione regionale. Pesantissime sono state quelle siglate dal Policoro all'Angelo Cristofaro, dal Banzi in casa dell'Avigliano, dal Forza Matera ai danni del Ferrandina e dall'Irsinese contro il Ricigliano. La formazione ionica di mister Labriola, grazie alle tre sberle rifilate agli oppidesi, ha agguantato l'ultimo posto utile per far parte dei play-off. L'Avigliano, invece, è rimasto a bocca asciutta dopo il pirotecnico pari interno (4-4) contro il Banzi. I granata hanno abbandonato del tutto l'idea degli spareggi, mentre il Banzi ha acciuffato i play-out. Le tre reti del Forza Matera siglate ai danni del Ferrandina hanno ridato una grande speranza di salvezza-diretta all'undici di Liuzzi. I “forzisti” hanno raggiunto al quintultimo posto il Picerno (0-0 con l'Atella Monticchio) ed ora disputeranno uno spareggio per evitare i play-out, questa sera a partire dalle ore 18.30, sul campo neutro di Pisticci. L'Irsinese ha ottenuto la salvezza grazie al bis di Piccininno ai danni del Ricigliano. Per il resto, l'ultima giornata di Eccellenza non ha riservato particolari sorprese. Il Pisticci, già certo della serie D, è andato ad espugnare il campo dell'Azzurra Tricarico, chiudendo la stagione con ventisei risultati utili consecutivi. Angelo Cristofaro, Murese, Valdiano e la new-entry Policoro accedono ai play-off (gare di andata in programma già oggi). In coda, il Balvano è retrocesso in Promozione, nonostante la vittoria sulla Murese. La Vultur Rionero sfiderà l'Atella Monticchio negli spareggisalvezza, grazie al prezioso pari ottenuto col Valdiano.
A.CRISTOFARO E' stato piegato (per la seconda volta in casa) dalle motivazioni del Policoro.
ATELLA M. Ha fatto il suo dovere fino in fondo, nonostante fosse già condannato ai play-out
AVIGLIANO Dopo la lunga ed estenuante rincorsa al quinto posto, c'è stato il crollo. Addio ai play-off.
A. TRICARICO Si è congedata dal suo pubblico con una resa al cospetto della capolista.
BALVANO E' sprofondato mestamente in Promozione dopo un campionato disastroso soprattutto in trasferta.
BANZI Ha siglato quattro gol in casa dell'Avigliano, regalandosi i play-out.
FERRANDINA Ha chiuso la stagione con un insuccesso che non ha lasciato il segno.
F.MATERA Tre punti vitali per agguantare lo spareggio-salvezza.
IRSINESE
5
MURESE
6
Di fronte aveva un Balvano motivatissimo. Ko indolore.
5
PICERNO
5
PISTICCI
7
Nonostante l'approdo in serie D, ha inanellato l'ennesima vittoria stagionale.
POLICORO
5
8
In rimonta ha messo le mani sugli spareggi-promozione.
5
In netto calo dopo aver perso di vista l'obiettivo play-off.
5.5
LA LUNGA rincorsa dell'Avigliano agli spareggi-promozione è stata vanificata dal rocambolesco pari interno, di venerdì scorso, contro il Banzi. Il 4-4 finale ha spento sul nascere ogni velleità di promozione della compagine granata guidata da mister Filadelfia e, nel contempo, ha regalato i playout al Banzi, che ha distanziato di un punto in graduatoria il Balvano (arrivato ultimo e sprofondato in Promozione). Al termine della contesa e dopo la notizia della vittoria del Policoro in casa dell'Oppido, c'è stata poca voglia di commentare in casa granata (ricordiamo che l'Avigliano ha giocato in dieci per oltre 70’), mentre il direttore sportivo bantino, Annunziata, ha dichiarato di essere quasi sicuro di poter raggiungere l'obiettivo-salvezza, dopo la bella prestazione contro l'Avigliano.
I numeri
RICIGLIANO
7
7
5.5
Ha mancato il successo nel giorno più importante del campionato. Ora rischia col Forza Matera.
5.5
Avigliano beffato da uno scivolone sul più bello
8
L'ultima giornata ha premiato la squadra di Patella che ha centrato la permanenza
R.VALDIANO
6
Ha già la testa rivolta agli spareggi-promozione. Solo un pari con la Vultur.
VULTUR
7
Il pari con il Valdiano è di buon auspicio per i play-out.
TURNO di campionato in cui hanno prevalso i segni “1” e “X”. Trentatre gol messi a segno in questa trentesima giornata (668 marcature in totale in campionato), di cui 17 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 16, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 3 successi interni, 2 vittorie esterne e 3 pareggi. Il migliore attacco del campionato è del Pisticci (71 reti), il peggiore dell'Atella (25 reti). La migliore difesa è del Pisticci (16 reti subite), mentre è del Balvano (63) la più perforata. Classifica marcatori: Salamone (Valdiano, 1): 24 reti; Petilli (Avigliano, 2), Grieco (Pisticci, 1): 18 reti; Di Senso (Murese): 17 reti; Bozzi (Tricarico, 1), Montenegro (Oppido): 16 reti; Zizzamia (Policoro, 5): 14 reti; Fiorino (Irsinese, 1), Mels (Pisticci, 2): 13 reti.
TOP E FLOP DELLA SECONDA GIORNATA
P
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P O L F
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Nonostante la sconfitta a Moliterno è nel poker degli spareggi
Real Irsina la sorpresa di DONATO PAVESE
Il PUNTO
Il Fatto
LE PAGELLE DELLE 16 SQUADRE IL TORNEO di Promozione avrà una coda post-campionato. Infatti, non è stata ancora stabilita la quarta squadra che parteciperà ai play-out. Al termine degli ultimi novanta minuti di gioco, Varisius Matera e Santarcangiolese hanno terminato la loro stagione a pari punti (sono arrivati quint'ultimi, in coabitazione, a quota trentuno lunghezze). Pertanto, si procederà alla disputa di uno spareggio-salvezza in programma questo pomeriggio. Domenica scorsa, la Santarcangiolese ha fatto la voce grossa con il Viggiano, già certo del gradino più basso del podio e dei play-off (guizzi di Bitetti e Gallo per i santarcangiolesi); mentre il Varisius ha piegato, con un doppio Armaiuoli, il Miglionico, estromettendolo dalla griglia degli spareggi-promozione. A centrare i play-off è stato, invece, il Real Irsina, nonostante la sconfitta all'inglese rimediata a Moliterno. Nei bassifondi della classifica del torneo regionale cadetto, il Latronico ha salutato tutti ed è sprofondato nella categoria inferiore. Non è bastato ai “termali” il pari a reti bianche in casa dell'Atletico Scanzano (che ha raggiunto i trentasei risultati utili consecutivi tra le mura domestiche). Sporting Montalbano e Lagopesole hanno agguantato in extremis i play-out. Gli ionici hanno espugnato il campo della vice-leader Borussia Pleiade con Sergio; i “castellani” di Stenta hanno annichilito il già promosso Real Tolve, grazie alla doppietta di Gerardi ed al gol di Romaniello. Anche al Vitalba Filiano restano da disputare i playout, perché non è valsa a nulla la convincente vittoria ottenuta a spese del Bella (doppio Di Bello e rete di Telesca A.). Infine, non aveva un grande valore per la classifica la sfida tra il Grottole ed il Pescopagano: i materani hanno calato il poker ai potentini.
A.SCANZANO Ha preservato l'imbattibilità casalinga che perdura da trentasei gare.
BELLA Ha perso un incontro in cui non aveva più gli stimoli giusti. -
B.PLEIADE Sconfitta prevedibile, a domicilio, contro un Montalbano molto motivato al successo.
GROTTOLE Ha concluso la stagione calando un bel poker ai danni del Pescopagano. -
LAGOPESOLE Ha battuto la capolista raggiungendo, in extremis, gli spareggi-salvezza. -
LATRONICO Privo del mordente giusto non ha impensierito lo Scanzano ed ha salutato la “cadetteria” lucana. -
MIGLIONICO L'incolore finale di stagione è costato molto caro e soprattutto il posto nei playoff.
MOLITERNO Aumentano i rimpianti per non aver centrato i playoff. Vittoria inutile per la classifica.
PESCOPAGANO
6,5
E' caduto in un match che non aveva più nulla da dire per quanto concerne la classifica.
REAL IRSINA
5,5
Il ko più dolce della stagione a Moliterno. Raggiunti gli spareggi-promozione.
5,5
REAL TOLVE Meno brillante del solito, ha lasciato campo libero ai “castellani”. Primo ko dell'era Camelia.
7
SANTARCANGIOLESE Potrebbe salvare la stagione vincendo lo spareggio contro il Varisius. Girone di ritorno da dimenticare.
MONTALBANO
7
Ha espugnato Policoro, “vede” i play-out e punta dritto alla salvezza. -
VARISIUS
5
Ha fatto bingo nelle ultime gare casalinghe. Spareggio-salvezza con Santarcangiolese.
5
VIGGIANO Già certo dei play-off non si è affannato a portare a casa i tre punti.
VITALBA
7
Si è svegliato troppo tardi perché, nonostante l'ultimo successo, dovrà disputare i playout.
E’ il Miglionico la grande delusione in termini play off
5,5 6 5,5 6 7
DUE SQUADRE si contendevano l'ultimo posto utile per far parte della griglia dei play-off alla vigilia della trentesima giornata del torneo di Promozione. Il Real Irsina di mister Rizzi, quinto in classifica, vantava due lunghezze di vantaggio sul Miglionico. Entrambe le squadre non hanno ottenuto i tre punti in palio, perdendo in trasferta con il medesimo punteggio di 2-0. Per la compagine irsinese, quindi, si sono spalancate le porte degli spareggi-promozione, nonostante il ko di Moliterno. Per il Miglionico, invece, c'è da dimenticare in fretta un finale di stagione veramente disastroso. Nel breve arco di poche giornate, la compagine guidata da Paterino, in netto vantaggio sul Real Irsina, si è fatta prima rimontare e poi scavalcare in classifica.
I numeri
7 5,5 6,5
TURNO di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Ventitre gol messi a segno in questa trentesima giornata (596 totali), di cui 16 dalle formazioni che hanno giocato in casa, 7, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta. Si sono registrati 6 successi interni, 1 vittoria esterna e 1 pareggio. Il migliore attacco del campionato è quello del Real Tolve (55 reti), il peggiore è quello dello S. Montalbano (15 reti). La migliore difesa è quella del Real Tolve (17 reti subite), mentre la peggiore è quella dello S. Montalbano (63 reti subite). Classifica marcatori: Campisano (Viggiano): 21 reti; Savino (Real Irsina): 17 reti; Lambertini (Borussia P): 16 reti; Ragone (Real Tolve, 1), Montemurro (AScanzano): 14 reti; Rusciani (Borussia, 1), Schettino (Borussia P, 1), Tataranni (Miglionico): 12 reti.
TOP E FLOP DELL’ULTIMA GIORNATA
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Sport 43
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
Il Rotondella di Martino verso lo spareggio per un posto in Promozione
Un pieno d’entusiasmo Batte il Salandra e stacca definitivamente il Montescaglioso ROTONDELLA SALANDRA
2 0
ROTONDELLA: Manolio R. Toscano - Salerno A. - Acciardi - Mele (Erdogmus) - Rubolino - Manolio F. - Guida (Varlaro) - Ripa - Manolio G.M. (Mauro) - Tarantino. In panchina: Salerno G. - Scaiella Ricciardi - Divincenzo. All. Martino SALANDRA: Saponara D'Alessandro - Tarquilio (Ventura) - Miraglia - Lauria Venezia - Calderola (Visceglia A.) - Zizzamia - Visceglia M. - Angelasiero - Montanaro All. Terrancia ARBITRO Collocola di Bernalda RETI: 50’ Tarantino, 90’ Ripa ROTONDELLA - Il Rotondella si giocherà la Promozione agli spareggi. Il campo ha dato il suo verdetto, premiando gli jonici di Martino e punendo il Montescaglioso. Con la vittoria già matematica del Lagonegro, al Rotondella
L’allenatore Martino
non restava che scrollarsi di dosso il Montescaglioso, che lo aveva raggiunto nelle scorse settimane senza mollare mai la seconda piazza. E invece, nella giornata di domenica, il Rotondella è tornato avanti con il più classico dei 2-0 ai danni dell'ostico Sa-
landra. Il risultato fa immaginare una pratica facile, ma così non è stato. Il Rotondella, infatti, ha trovato il vantaggio solo al 50' con Tarantino, a seguito di un'azione rocambolesca. Prima di allora quasi tutte le incursioni degli jonici erano state fermate dal palo (Ripa al 12') e dall'ottimo portiere ospite Saponaro, bravo su Ripa al 12' e Rubolino al 24'. Saponara super anche dopo il vantaggio, con una splendida parata sul solito Ripa all'82'. L'attaccante, per una partita intera a caccia del gol, ha trovato la segnatura solo al '90 su assist di Tarantino. Due a zero e pratica archiviata. Ora la mente è già agli spareggi, attesi a Rotondella con entusiasmo. “Abbiamo giocato un discreta partita con ritmi altalenanti - ha detto il presidente Vincenzo Mauro - Sicuramente il lavoro di Martino sta portando i suoi frutti e, anche se non abbiamo vinto il campionato, la Promozione ce la giocheremo agli spareggi”. Pino Suriano
Barrata, una vittoria per la salvezza BARRATA ALBATROS
2 0
BARRATA: Di Lillo, Santoro, Romano, Zaccagnino G., Telesca, Margiotta, Angeluzzi, Accetta, Rinaldi, Soldo, Dapoto; A disp. Costini, Potenza, Zaccagnino V., Salvato, Corallo. ALBATROS: Caterini, Monaco, Lancellotti A., Calogero, Gisonna, Lancellotti C., Lancellotti D., Calabrese B., Bosco, Mancuso, Pagano; A disp. Calabrese P., Frisi; All. Cancellara ARBITRO: Manolio Andrea. RETI: 6'pt Soldo, 28'pt Rinaldi. POTENZA Il Barrata vince sul campo amico contro un Albatros ormai salvo e con poche motivazioni. I padroni di casa hanno però il merito di partire fortissimo e trovare la rete del vantaggio dopo appena 6' di gioco grazie a un Dapoto in condizioni semplicemente fantastiche che salta due avversari prima di servire il liberissimo Soldo che, a due passi da Caterini, lo infila senza troppe difficoltà. L'Albatros non reagisce e il Barrata va vicina al raddoppio con Rinaldi che sciupa una ghiotta opportunità per chiudere l'incontro. La paura più grande per la difesa ospite si chiama sempre Dapoto che al 28' semina an-
cora il panico tra gli ospiti prima di servire Rinaldi che a tu per tu con Caterini non fallisce la rete del raddoppio. L'Albatros prova a uscire dalla propria metà campo e lo fa bene con Pagano che impensierisce Di Lillo prima al 38' e poi al 43' ma la difesa del Barrata tiene bene e non concede nessun'altra occasione agli ospiti. Il primo tempo finisce con gli ospiti sotto di due reti e un Barrata meritatamente in vantaggio. Si ritorna in campo e la musica non cambia. Sopra di due reti il Barrata abbassa ancora di più il ritmo di gioco ma l'Albatros non fa niente per riacciuffare una gara ormai persa. Dopo 11', l'Albatros si scuote; azione di Pagano che libera Monaco che dal limite dell'area spara un bolide destinato al 'sette' ma Di Lillo si supera e devia la palla in angolo. La difesa del Barrata comincia a cedere sotto la gran quantità di gioco prodotto dall'Albatros. Ci prova anche Pagano che semina il panico tra la difesa locale ma, a tu per tu con Di Lillo, interviene miracolosamente Margiotta a evitare la rete avversaria. L'Albatros comincia lentamente a spegnersi. Il Barrata gestisce un vantaggio meritato. Per il Barrata vittoria importante che vale il penultimo posto e la speranza di uno spareggio per la permanenza. r.d.r.
Il punto del campionato
Incerta la lotta salvezza nel girone A ALLA VIGILIA degli ultimi novanta minuti del campionato, restano ancora in sospeso diversi verdetti nei due raggruppamenti di Prima Categoria. Nel secondo girone soltanto una squadra tra il Rotondella ed il Montescaglioso approderà agli spareggi-promozione. L'ultima domenica calcistica del torneo ha sorriso unicamente alla compagine ionica che ha distanziato di tre lunghezze proprio il Montescaglioso, sconfitto contemporaneamente a Roccanova. Il Rotondella, invece, non ha avuto difficoltà, sul campo amico, contro il Salandra. Nel girone A, c'è da definire ancora chi retrocederà direttamente in Seconda Categoria tra il San Cataldo, il Barrata ed il Futura Potenza. Queste tre compa-
gini sono racchiuse in altrettante lunghezze. Il San Cataldo occupa l'ultima posizione dopo il pari esterno di Venosa di domenica scorsa; il Barrata Potenza si è parzialmente risollevato battendo l'Albatros Oppido, mentre il Futura ha espugnato Possidente. GIRONE A Continua a viaggiare sui binari del successo la capolista Pietragalla di mister Potenza, nonostante il salto di categoria anticipato. La compagine altobradanica è andata ad imporsi per la decima volta, in questa stagione, lontano da casa. Ha espugnato il campo potentino del Parco Tre Fontane che, comunque, ha preservato la terza piazza della classifica. Sull'ultimo gradino del podio troviamo ora anche il San Chirico Nuovo, che ha blocca-
to, a domicilio, il Bar La Notte Pignola sul punteggio di parità. In zona-podio potrebbe inserirsi anche l'Fst Rionero, distante appena due lunghezze dalla terza posizione. I rioneresi si sono abbattuti a valanga sul malcapitato, ma salvo, Montemilone. La bagarre è ancora apertissima, invece, in coda. San Cataldo, Barrata Potenza e Futura dovranno ancora lottare per evitare gli ultimi due posti. Allo stato attuale, il San Cataldo è il maggiore accreditato a sprofondare in Seconda perché dista due lunghezze dal Barrata Potenza. La “maglia nera” della graduatoria ha impattato in casa del Ruvo Venosa. E' andata meglio al Barrata che ha trafitto per due volte l'Albatros Oppido. Il Futura Potenza ha vestito i
panni del corsaro in quel di Possidente. Domenica prossima sarà decisivo il derby potentino tra lo stesso Futura ed il Barrata. Dopo una lunga astinenza domiciliare, è ritornato al gol l'Abriola (doppio Lorenzino) che ha piegato il Savoia. Il Sant'Angelo Avigliano si è imposto sul campo del Pantano. GIRONE B Il Lagonegro è sempre più un rullo compressore. La squadra di Oliva, dopo aver centrato la promozione nel torneo regionale cadetto, ha fatto la voce grossa in trasferta, ai danni del Satriano. Alle sue spalle Rotondella e Montescaglioso si contendono la piazza d'onore. Gli ionici, grazie a Tarantino e Ripa, hanno battuto il Salandra e distanziato di tre lunghezze i montesi, contemporaneamente sconfitti a Roccanova. Al vantaggio materano di Raddi, hanno risposto Lemma e Castronuovo per i valdagrini. Per il resto, il torneo non ha più nulla da dire. Il Valsinni è quarto già da diverso tempo. D'Ambrosio, Campea, D'Alessandro, Ferraiuolo e Cristiano hanno permesso ai sinnici di Moda-
Nasca del Pomarico
relli di calare il pokerissimo sul Sirino Mercure. L'Aurora Tursi ha fatto una bella abbuffata di reti contro l'Invicta Burgentia (12 gol). Il Pomarico si è divertito contro il Villa d'Agri, che ha ridotto le distanze con Di Buono e Pisano. In coda, la Rigamonti Matera
ha subito un ko a Paterno, ad opera di Giordano e Bove. La Tramutolese, infine, è caduta in casa al cospetto del Bernalda. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Settanta gol messi a segno (1398 marcature in totale) in questa ventinovesima giornata (26 nel girone A, 44 nel B), di cui 47 dalle formazioni che hanno giocato in casa (15 nel girone A, 32 nel B), 23, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (11 nel girone A, 12 nel B). Si sono registrati 9 successi interni (3 nel raggruppamento A, 6 nel B), 5 vittorie esterne (3 A, 2 B) e 2 pareggi (2 nel girone A, 0 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento B con 723 reti, seguito dall'A con 675. Il migliore attacco del campionato è quello del Montescaglioso (80 reti, girone B), il peggiore è quello della Rigamonti Matera (20 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Pietragalla (10 reti subite, girone A), mentre è della Rigamonti Matera (girone B) la retroguardia più perforata (92 reti subite). Donato Pavese
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44 Sport
Gara-1 domenica al PalaSassi MATERA - E’ stato confermato che gara uno del secondo turno dei play out tra la Bawer Matera e il Fossombrone si giocherà domenica 10 al PalaSassi con prima palla a due alle ore 18. In un primo momento la società marchigiana aveva chiesto di anticipare la sfida a sabato sera con inizio alle ore 21, ma successivamente la società dell’Olimpia ha fatto sapere che la partita si giocherà regolarmente domenica come da calendario. Intanto Longobardi e compagni, dopo la sconfitta di domenica a Molfetta che ha sancito la permanenza della compagine pugliese di Carolillo in serie A Dilettanti, hanno ripreso ad allenarsi in vista della nuova e difficile serie di gare per rincorrere la salvezza. Come il Matera, anche il Fossombrone viene fuori da una lunga serie di sfide, ben cinque, contro il Sant’Antimo. Dopo il 2-0 conquistato dal quintetto allenato da Paolini, il Fossombrone ha beccato un pesante break di 3-0 contro i campani che li ha fatti arrivare alla sfida con la compagine della città dei Sassi. a.mutasci@luedi.it
retrocessa in B
Riccardo Cortese
Calcio a 5 Spareggio promozione: la perdente avrà l’appello dei play off
In corsa verso la serie B A Salandra in campo le regine della Basilicata: c’è Meco-Scanzano SI è concluso a pari merito il campionato regionale di serie C1 calcio a 5. Dopo aver disputato 30 partite di campionato, arrivati con un testa a testa a 74 punti. Lo Scanzano di mister Nicola Todaro e la Me.Co. Potenza di Mario Brindisi si contenderanno questa sera al Pala Campagnola di Salandra, lo spareggio per la promozione in serie B. Due squadre che hanno dominato la scena di questo campionato appena terminato. In particolare la Me.Co., partita con i favori del pronostico e in testa dall'inizio, viene poi raggiunta nel finale di campionato dagli Ionici. La Me.Co. Potenza e lo Scanzano sono anche le due finaliste della coppa Italia regionale e questa la dice lunga sulla qualità delle due squadre che attualmente in questa categoria sono un gradini al di sopra delle altre. Sicuramente in questi giorni l'adrenalina è salita a livelli altissimi, visto che il titolo si gioca in un'unica gara, a Mario Brindisi chiediamo il suo parere sullo spareggio e le sue aspettative della sua squadra per questa gara.«Sarà una sfida piuttosto delicata. Un campionato che finisce a 74 punti si dovrebbe vincere, ma questa volta non è stato così. Noi abbiamo avuto degli alti e bassi e i nostri avversari, sono riusciti a raggiungerci. Sappiamo che la gara è un terno al lotto, siamo concen-
I due tecnici: Mario Brindisi della Meco Potenza e Nicola Todaro della LIbertas Scanzano
trati e consapevoli dell'importanza della posta in palio, avremo una carica agonistica in più. Degli avversari dobbiamo stare molto attenti ai loro attaccanti, sono anche il miglior attacco del campionato con 221 reti, seguiti a ruota da noi con 192. ed hanno un ottimo portiere. Sulla qualità del gioco noi siamo
superiori, per questo sono fiducioso dei miei ragazzi, importantissimo sarà l'approccio iniziale, la tensione può penalizzare qualche giocatore, ma sono fortemente convinto che dopo aver condotto sempre in vetta questo campionato abbiamo buone possibilità, poi ho in squadra ragazzi di esperienza, avendo
allenatore
allenatore
in organico
in organico
giocato anche in serie B. In più siamo gli unici ad averli sconfitti, e questo fa ben sperare e spero che a fine gara si possa festeggiare, con i nostri numerosi tifosi che verranno al seguito». Unico assente sarà Nicola Bruni, per il resto tutti disponibili. Ci spostiamo sull'altra sponda dove anche gli Ionici
sono in fibrillazione per la gara, chi meglio del mister può dirci come si passano questi momenti di alta tensione agonistica. Mister Todaro speravate in un aggancio per poi arrivare allo spareggio.« Il nostro rammarico è quello di aver perso la prima gara con il Senise ad inizio campionato, è come partire a meno 3 punti. Il nostro è stato un grande campionato all'inseguire la Me.Co. e raggiungerla. In questi due giorni abbiamo svolto l'allenamento con tutti a disposizione, vedendo i ragazzi caricati al massimo. Sarà la tensione delle ultime ore che può giocare brutti scherzi sui giocatori, che dovranno scendere in campo tranquilli e fare il loro gioco. In gara saranno gli attacchi ad avere ragione delle difese, anche se la partita è secca, ci possono essere gli episodi che possono cambiare l'incontro e questo è imprevedibile. Poi vinca il migliore». Si prospetta un bellissimo match oggi tra le due contendenti Scanzano e Me.Co, Potenza, ospitati nel Palazzetto Campagnola di Salandra, l'appuntamento è fissato per le ore 18,30. La gara è attesissima anche dalle due tifoserie, con la speranza di assistere ad un incontro che sia all'insegna della sportività e della correttezza. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it
Fuori nelle eliminatorie
Schermistica Lucana sottotono ad Ancona
RISULTATO al di sotto delle aspettative per gli atleti della Società Schermistica Lucana Potenza nel corso del campionato italiano a squadre, svoltosi domenica scorsa ad Ancona, presso il Pala Baldinelli. La selezione lucana, seguita in terra marchigiana dai maestri Pino Pinto e Omar Joseph De Carlo è stata infatti superata nelle eliminatorie dal Club Scherma Mestre, vittorioso per 45 a 31. La selezione lucana composta da Edoardo Bellino, Francesco D'Aquino, Lucrezia Lauria e Francesca Palumbo non ha ripetuto la prestazione offerta nella scorsa stagione, quando il complesso del presidente Rocchina Esposito riuscì a raggiungere i quarti di finale, entrando di fatto nei primi otto posti in classifica. Rispetto all'anno scorso si è registrato un passo indietro visto anche il livello tecnico della manifestazione, vinta per la cronaca dalla squadra della Fides Livorno. Trentasette i complessi impegnati sulla pedana anconetana, un numero consistente considerato il periodo della stagione. A parziale scusante per la prestazione opaca dei quattro atleti la precaria preparazione atletica che ha inciso di fatto sul rendimento generale della truppa lucana. I prossimi appuntamenti per gli atleti della Società Schermistica Lucana sono in programma a Rimini, il 16 maggio per i campionati italiani under 14, il 24 maggio a Rovigo per la Coppa Nazionale Italia e per il 4/5 giugno a Tivoli per il campionato italiano individuale. f.menonna@luedi.it
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Sport 45
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
B1 Donne La Lore Lei ha partecipato alla festa promozione del Pontecagnano
Gagliardi guarda al futuro «Sta alla società indicare la strada per la prossima stagione» NEL PENULTIMO turno stagionale, quello che ha consegnato alla Cogemal Pontecagnano il definitivo (e meritato) pass per la serie A2, è arrivata la nona sconfitta dell'anno per la Lore Lei. Lo 0-3 subito nell'ultima esibizione casalinga dell'anno da Carrozzo e compagne, piuttosto dimesse e arrendevoli sabato sera al cospetto di un San Giorgio del Sannio che (con un punto di vantaggio in graduatoria) non arrivava poi a Potenza con molte motivazioni in più rispetto alle lucane, basta da solo a far capire che per loro la B1 20082009 si può in buona sostanza ritenere conclusa. Al di là di una classifica che dava ancora alla PM qualche margine per scalare una o due posizioni: possibilità sfumata ma a proposito della quale Nino Gagliardi non si sente (giustamente) di recriminare più di tanto: «Non è che cambi la sostanza, a questo punto, piazzandoci all'ottavo invece che al sesto posto del girone». «Ciò nonostante - prosegue l'allenatore barese -, spiace per la brutta impressione lasciata nella gara con cui salutavamo i nostri tifosi: alla quale ci eravamo avvicinati con propostiti sicuramente diversi. Nei primi due set però la squadra non c'è proprio stata, dando quasi la sensazione di aver staccato la spina; al cospetto di un'avversaria che invece il suo gioco l'ha fatto. E non è poi servita a granché la reazione messa dalle ragazze nel terzo set, a match compromesso». Peccato dunque per il finale rovesciato rispetto allo splendido avvio di torneo di cui la Lore Lei si era resa protagonista: nel quale aveva saputo mettere paura alle corazzate che poi, alla lunga - in virtù di organici faraonici, ulteriormente rinforzati a stagione in corso -, sono riuscite a tirar fuori tutto il loro potenziale. «Ci sarebbe piaciuto continuare a vivere fino in fondo quei bei momenti.
B2 Uomini Medical Center determinata
Draganov fissa il suo obiettivo La Lore Lei in azione (Mattiacci)
Che comunque rimangono, anche se stridono un po' con le prestazioni sottotono dell'ultimo periodo», dice un Gagliardi che come il resto dello staff biancorosso
comincia a proiettarsi sul futuro. «A giochi conclusi ci prenderemo il giusto periodo di riflessione. Mentre starà alla società indicare
Il tecnico: «Voglio 13 vittorie di fila»
la strada per la prossima stagione, in base alla quale ognuno farà le proprie valutazioni». Luca Carlone sport@luedi.it Il tecnico Draganov e Gigi Zuccaro (foto Andrea Mattiacci)
B2 Uomini La salvezza passa per la vittoria sul Catona
Ultima chiamata per la Sidel poco convincenti e decisivi. ULTIMA chiamata per la SiQuesta settimana bisognerà del. Quella di sabato prossimo raccogliere le ultime idee per per i lagonegresi sarà l'ultima scendere in campo conviti di possibilità per rimanere in B2, poter fare risultato. Primo tra per una salvezza che fino ad tutti a trascinare la squadra un mese fa sembrava quasi sarà il veterano Calabria, capicerta. Dopo la sconfitta dello tano che ha sempre risposto scorso turno contro il Catanpresente alle chiamate difficili zaro, la Sidel ha rimesso la sua e importanti di questa stagiopermanenza nella partita fine. E con lui ci vorranno il minale del campionato contro il glior Cimino e Cantisani, che Catona che si giocherà sabato il pubblico lagonegrese ha sae che deciderà i verdetti della puto incitare e spronare semstagione. Dopo l'amarezza di pre. Il giovanissimo opposto è sabato scorso la dirigenza del ormai entrato nei cuori dei Presidente Cosentino ha ripiccoli pallavolisti lagonegrechiamato i proprio uomini si, in quanto si occupa del michiedendo di onorare la manivolley e anche oggi in tanti glia e il campionato fino alla fi- Il presidente Cosentino saranno a fare il tifo con lui, ne. La prestazione di sabato non è stata sicuramente una delle migliori, nonostante sia in trasferta. Un risultato ma se il fato ha dato alla Sidel l'ultima chan- che aspetteranno in tanti sabato sera che ce, bisognerà mettercela tutta per sfruttar- vale una stagione intera, per una Sidel che la. “Ci abbiamo creduto fino in fondo e an- ha giocato e combattuto in molte occasioni. che se le nostre speranze sono poche, sabato Nella pallavolo però si sa che soltanto alla fiprossimo andremmo comunque a giocarce- ne si decide tutto e che fino in fondo bisogna la contro il Catona”, è stato il commento bre- soffrire. Fiato dunque sospeso fino a sabato ve del presidente della Sidel, dopo la gara alle 18,30 quando le porte del Catona apricontro il Catanzaro, che poteva essere già ranno battenti all'ultima giornata di camimportante in chiave salvezza. Eppure gli pionato contro la Sidel che si gioca il tutto uomini di Stigliano in quell'occasione han- per tutto. no mantenuto solo un set, e sono apparsi sport@luedi.it
E ANCHE la ventesima vittoria stagionale, la dodicesima di fila, è cosa fatta. La Medical Center si gode l'ennesimo trionfo, arrivato con un 3-0 limpido ma tutt'altro che scontato sul difficile campo della Mymamy Reggio Calabria, che le ha dato i tre punti praticamente decisivi per la conquista della seconda piazza finale in campionato. Per la quale, a questo punto, a Zuccaro e compagni basterà un ulteriore, piccolo sforzo: da compiere nell'ultimo impegno di sabato prossimo al PalaPergola. Dove arriverà quel Vibo Valentia che, in coda al girone di andata, fu l'ultima squadra in grado di procurare un dispiacere ai rossoblù di Giorgio Draganov. Proprio, però, dalla sconfitta subita in cinque set dai giovani calabresi la Virtus seppe trarre gli stimoli giusti e le adeguate motivazioni per cambiare marcia: dando il là alla serie d'oro (con appena sei set persi, e un solo punto lasciato per strada, in tutto il girone di ritorno) che ha fatto chiaramente intendere di non voler interrompere. Tanto meno in vista degli ormai imminenti play-off. «In questo sprint finale rivela coach Draganov a po-
chi giorni dalla partita con cui la Medical Center chiuderà la sua regular season ho fissato con i ragazzi due obiettivi: replicare alle sconfitte subite all'andata con Reggio e Vibo, e chiudere con 13 vittorie consecutive il torneo. La parte più complicata del lavoro, sul parquet della Mymamy, la mia squadra l'ha svolta alla grande; e ora prima di focalizzarci sugli spareggi promozione badiamo a completare l'opera contro il Vibo». «Gara - fa notare il tecnico bulgaro - in cui non potremo concederci alcun tipo di distrazione per ribadire fino in fondo la seconda piazza, a dir poco meritata per quello che siamo stati capaci di fare: anche a Reggio Calabria, dove il gruppo ha dato l'ennesima prova del suo eccellente stato di forma, mentale ma anche fisico. Aspetto per il quale non posso che rendere il giusto merito al lavoro svolto dal preparatore atletico Giuseppe Scelsi, la cui tabella di marcia ci ha consentito di arrivare a questo punto in condizioni smaglianti. Quelle che abbiamo tutte le intenzioni di mantenere fino alle gare che decideranno l'esito della nostra stagione». lu.ca.
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46 Sport
B2 Donne Manca solo la tappa di Ostuni per festeggiare i play off
Time, una dolce sconfitta Il ko al tie-break ha permesso di riagganciare il secondo posto MATERA - Dopo tre giorni dalla battaglia disputata contro il Trani, la Time Volley Matera si trova al secondo posto tanto sospirato e raggiunto. Un secondo posto, che arriva dopo una sconfitta, ma il meritato, è stato sudato per un anno, ed ora è una soddisfazione per le ragazze e la società. Un piccolo ringraziamento va anche a coach Bifulco, che con la sua Battipaglia, ha sconfitto il Salerno onorando al meglio il campionato, poi per via delle maggior vittorie delle materane il Salerno viene scavalcato. «Si sperava in una vittoria, sono parole del direttore sportivo - Modesto Incarbona- ma il Trani non ha concesso nulla continuando la sua marcia con la 25 vittoria, anche se la gara si poteva vincere. Dopo aver perso il primo set, abbiamo recuperato e scavalcato le nostre avversarie. Troppi gli errori concessi, dovuti per lo più al nervosismo, poi l'infortunio della De Vita ha complicato ulteriormente la partita. Ora speriamo di poterla
Modesto Incarbona e accanto la Time Volley in azione
recuperare al più presto, altrimenti sarebbe davvero un handicap per noi giocare senza libero». Si poteva fare meglio sul 2 a 1 come giudica la prestazione delle ragazze.« Ci sono stati dei momenti dove si è vista una
buona pallavolo, poi la Ristits ha dato una prova maiuscola, dopo il primo set una bella reazione ci ha portati sul 2 a 1, forse si è persa un po' la tranquillità con l'uscita del libero De Vita, poi la sconfitta del Saler-
no ci ha portati a pari punti, ma il secondo posto ormai è nostro, ed è molto importante per il prosieguo dei play-off. Ci agevola la terza gara da giocare in casa. Anche se per ipotesi, non dovesse andare bene al
primo tentativo, avremo un ulteriore prova». Per tagliare definitivamente il traguardo bisogna vincere contro l'Ostuni. Quindi una gara facile.« Logicamente ci prepareremo per andare a vincere con l'O-
stuni, è una squadra che non ci preoccupa, che non ha mai vinto, conquistando un solo punto in tutto il campionato. La nostra preoccupazione ora è quella di recuperare il libero». Per conoscere l'avversario nei play off della squadra materana, bisognerà attendere l'esito dell'ultimo turno di campionato. Infatti nel girone siciliano il terzo posto non è ancora definitivo,in lotta ci sono Messina Volley, Volley Ribera Agrigento e M. Express Clan Catania. Probabilmente una di queste sarà la sfidante della Time Volley Matera. Confortante anche la presenza sempre in crescendo del pubblico materano che pian piano si sta avvicinando alla società ed alla pallavolo, questo fa ben sperare per i prossimi impegni e l'anno prossimo, se si dovesse fare il salto di categoria, senza dimenticare che nel panorama nazionale la pallavolo di Matera ha una storia importante anche a livello internazionale. vi.bo.
B2 Donne Santangelo: «Troppi errori in attacco» B2 Donne Montescaglioso ha dimostrato voglia di lottare
Giocoleria quasi in vacanza Costa caro lo stop interno
La Taddei e accanto Rocco Santangelo (foto Andrea Mattiacci)
ALTRI DUE passi indietro in classifica, dopo l'1-3 subito a domicilio domenica sera dal Benevento, per la Giocoleria di Nello Caliendo. Con la sconfitta incassata nell'ultima uscita stagionale di fronte ai propri tifosi le potentine, orfane alla Caizzo di capitan Avena e pure di Angelica Muscillo, sono passate infatti dalla settima alla nona piazza del girone. Poche però sono le recriminazioni in casa Asci per l'esito di una partita che ci si aspettava tirata, e che per le biancazzurre si è dimostrata ancor più complessa del previsto alla luce delle pesanti defezioni fronteggiate. Se al posto di Aurora Avena (in diagonale con Sinisi) coach Caliendo ha dato ancora piena fiducia a Livia Di Camillo, stavolta anche al centro il tecnico napoletano ha dovuto far ricorso a una soluzione di emergenza: chiamando in causa dalla panchina l'altrettanto giovane Michela Prete. Dall'altra parte della rete c'era invece un Benevento non trascendentale, ma che con l'organico al completo si è reso conto di avere la concreta chance di co-
gliere il bottino pieno. Sfruttando le indecisioni di una Giocoleria che alla lunga, specie per le poche alternative offensive, si è disunita. Dopo aver però condotto un match alla pari per quasi tre set, cedendo sul filo di lana la prima frazione e rimettendo il risultato in bilico con il 2522 del secondo parziale. Decisivo, in fin dei conti, è risultato per l'esito della sfida il terzo gioco, nel quale pure Felicetti e compagne (per lo meno fino al 15-10) sembravano poter imporre il loro ritmo. «Lì in effetti abbiamo cominciato a sbagliare un po' più del lecito in attacco, permettendo alle campane di superarci di slancio», spiega il direttore sportivo delle lucane, Rocco Santangelo. «Le opzioni in prima linea per noi, quando Felicetti e Taddei restavano dietro, erano davvero poche, e questa situazione l'abbiamo pagata. In una gara che il Benevento ha portato dalla sua parte grazie a una notevole solidità fisica e all'elevato tasso di esperienza messo in campo». l.c.
Chiusa la mini-serie Taranto ferma la rincorsa della Planitalia
Vitto Di Grazio
MONTESCAGLIOSO- Contro il Nati a Taranto si è interrotta la mini serie positiva della Planitalia Montescaglioso, che, prima di incontrare le ioniche, aveva vinto al PalaWojtyla con la Lightining Ostuni ed aveva espugnato, per 3-0, il terreno di gioco della Santulli Aversa. La squadra tarantina, che in virtù della vittoria è passata dal quinto al quarto posto grazie ai 53 punti conquistati, ha saputo far valere la propria maggiore organizzazione, non lasciando eccessivi spazi alla Planitalia nei momenti decisivi dei tre set. La formazione montese, per l'ultima volta
in casa nella stagione 2008/2009, ha cercato, nell'ora e venti di durata della gara di giocare la propria partita ed ha avuto il merito di combattere punto a punto, non trovando, il guizzo decisivo per far suo almeno uno dei giochi. La formazione di Montescaglioso, guidata in panchina da Egidio Motola, in ogni caso, ha mostrato la voglia di lottare ed ha onorato il campionato, al quale non deve più chiedere nulla vista la posizione di classifica che la vede al terz'ultimo posto. Prima di incontrarsi le due squadre erano reduci entrambe da un risultato di 3-0; le montesi lo avevano inflitto all'Aversa mentre alle tarantine era stato imposto, nel capoluogo ionico pugliese, dalla prima in classifica Primadonna Trani. Tra le ospiti si sono messe in luce Zonca (13), Benefico (9), Corallo (7) e Repice (12), mentre tra le fila montesi Daniela Cianflone e Noemi Piscopo hanno guidato le loro compagne cercando di limitare gli attacchi tarantini e di colpire con le loro schiacciate. I tre giochi, disputati alla presenza di un esiguo ma rumoroso numero di tifosi tarantini che hanno voluto seguire la loro squadra nella vicina trasferta montese, sono stati all'insegna dell'equilibrio sino alle ultime battute, quando il Nati a Taranto ha saputo prevalere. Dopo l'ultima partita casalinga, la squadra di Montescaglioso chiude la stagione 2008/2009 di B/2 sabato 09 maggio prossimo, con inizio alle ore 18.30, recandosi sul campo di un'altra formazione pugliese: a Noicattaro (Bari) affronterà le padrone di casa del Menelao Nojaturi. Michele Marchitelli sport@luedi.it
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Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
Ciclismo Zafferano e Aquaro settimo e undicesima tra gli Juiores
Due piazzamenti a Matino Rosato quinto e Iorio settimo in terra pugliese tra gli Esordienti POTENZA - Domenica scorsa prestazione con troppa riserva per i lucani al “Sesto Trofeo Città di Matino - 1° Memorial Pierluigi Pisco” valido per il Campionato Regionale XCO Puglia a Matino (Le). Due partenze, la prima riservata alle categorie Allievi ed Esordienti sia maschili che femminili, la seconda riservata invece per le categorie amatoriali, Elite, Juniores e Under 23. Tra gli Esordienti si è imposto Mauro Piccolo (Pol. Cavallaro) davanti a Clemente Zecca (Kalos Merida) e Francesco Panna (Team San Pietro Vernotico). I lucani Giovanni Rosano e Giovanni Iorio (Re-Cycling Bernalda) si sono piazzati rispettivamente quinto e settimo. Tra le donne Marta Emanuela Bufi (Pol. Cavallaro) ha vinto davanti la compagna di squadra Lucrezia Di Benedetto e Miriam Negro (G.S. Tugliese). Tra gli Allievi è ancora Roberto Semeraro (Narducci Habitat) ha conquistare la vittoria davanti a Gianvito Di Niso (Pol. Cavallaro) e Francesco Salice (Team San Pietro Vernotico). Tra le donne la vittoria è andata a Genni Castrignanò (Kalos Merida). Nella seconda partenza, più nutrita di partecipati, tra le donne Elite ha vinto
Jennifer Manco (G.S. Tugliese). Tra le donne Juniores si è imposta, invece, Maria Giovanna Colangelo (Pol. Cavallaro). Nella categoria Elite maschile Andrea Delli Noci (Ciclica Ecoprint) ha vinto davanti Francesco Guarini (G.S. De Santis) e alla coppia del G.S. Tugliese Carlo Saracino e Andrea Marchello. Giorgio Palmisano (Narducci Habitat) ha conquistato la vittoria tra gli Juniores davanti a Giovanni Paladini (G.S. Tugliese) e Mattia Santoro (Kalos Merida). La coppia lucana Juniores, Rocco Zafferano e
Roberto Aquaro, in forza alla Re-Cycling Bernalda si sono piazzati rispettivamente in settima e undicesima posizione. Tra le categorie amatoriali da sottolineare il quarto posto di Berardino Guida (Re-Cycling Bernalda) tra gli M1 alle spalle di Ernesto Angelini (Racing Team Eurobike), primo in classifica, Adriano Bolognese (Ciclica Ecoprint), secondo al traguardo e Leonardo Colucci (ASD Locorotondo, terzo all'arrivo. Tra gli M2 la vittoria è andata a Massimiliano De Leo (ASD Dominasud) davanti a Gianluca Pedone (Ciclica Ecoprint) e Andrea Creti (Amici del 61° stormo). Nella categoria amatoriale M3 doppietta per il Team Maglie Bike grazie alla vittoria di Luigi Stomeo e al secondo posto di Luciano De Donno che hanno concluso la prova davanti a Augusto Cofano (Ciclica Ecoprint) terzo al traguardo. Tra gli M4, vittoria per Domenico Carparelli (NRG Bike) davanti a Udo Corrado (Kalos Merida) e Vito Cisternino (Amici del 61° stormo). Quattordicesima piazza per Lorenzo Passabì (Re-Cycling Bernalda) unico locano in gara tra gli amatori M4. Tra gli M5 ottima seconda piazza per il lucano Francesco Rinaldi (Baser) giunto alle
spalle di Marcello Valeriano e davanti a Michele Partipilo, entrambi alfieri del Team Fausto Coppi. Il materano Tommaso Barbaro (Baser) ha vinto la gara riservata agli M6 davanti a Bruno Pece (Ciclo Club Nociglia). Giuseppe Belgiovine (Mtb Giovinazzo) ha vinto tra gli MT precedendo sulla linea del traguardo Francesco Marra (G.S. Esercito) e Francesco Nardelli (Ciclo Club Monopoli). Tra gli Under 23 si è imposto Sabino Piccolo (Pol. Cavallaro) davanti a Emilio Nocco (G.S. Tugliese) e Andrea Cazzato (Ciclica Ecoprint). Tra le W1 si è imposta Sabrina Manco (G.S. Tugliese) mentre tra le W2 la vittoria è andata a Maria Rosaria Lazzari (Mtb Power). In merito alla gara del 26 aprile a Corato (Ba) alla Gran Fondo "Parco dell'Alta Murgia", da segnalare un errore nella classifica amatoriale cat. M4 dove il primo dei lucani è stato Giuseppe Raga (Ciclo Team Val Noce) giunto al 171° posto nella generale e 16° nella classifica M4 e non Lorenzo Passabì (ReCycling Bernalda) giunto in 260° posizione nella generale e 25° nella classifica M4. Rocco De Rosa sport@luedi.it
Atletica Nuova sfida per l’atleta del Marathon Club di Grassano
Alla conquista di Praga Sanseverino pronto all’ennesima prova internazionale GRASSANO - Francesco Sanseverino, uno degli atleti di punta del Marathon Club di Grassano ai nastri di partenza della maratona di Praga che si correrà domenica prossima. L'atlea grassanese ormai veterano delle competizioni internazionali correrà la famosa Maratona di Praga che ha ricevuto nel 2008 la prestigiosa Road Race Silver Label dalla Federazione Nazionale di Atletica. Si tratta di una delle più belle maratone del mondo soprattutto per la bellezza paesaggistica del suo percorso che tocca i luoghi storici più suggestivi di Praga. La partenza è prevista per le 9 da Piazza dell'Orologio, poi il percorso prosegue sull'antico Ponte Carlo, costeggia il Palazzo Rudolfinum, il Teatro Nazionale, il Castello di Vy_ehrad, e il meraviglioso Castello di Praga. L'arrivo nei pressi del Rudolfinum, sede della Orchestra Filarmonica. Francesco Sanseverino è diventato l'atleta in-
ternazionale sia del club sportivo che della cittadinanza, conosciuto in paese non solo per la professione di medico ma anche per il suo passato di giovane calciatore con la maglia celeste (colore del Grassano). Nonostante i suoi problemi fisici, da anni non ha mancato a nessuno degli appuntamenti più importanti della maratona, per citarne solamente alcuni: New York, Parigi, Berlino. Prima della sua partenza gli abbiamo chiesto cosa prova quando si allena e quando partecipa alle gare. «Quando corri ti si affollano nella mente sensazioni di libertà, di vita, di passione e di dolore; quando poi partecipi ad una maratona, specie se internazionale, ti resta un'esperienza scolpita dentro l'anima, che porti con te tra i ricordi della vita come quelle pagine dei libri a cui metti il segno per poterle rileggere di tanto in tanto». In questi ultimi anni solamente ma-
ratone internazionali. Come mai? «E' un modo particolare per "vivere" e conoscere una città; per le maratone internazionali ti cimenti con tantissimi atleti, la durezza della corsa viene mitigata dal pensiero del traguardo e dalla folla che festosamente ti circonda e ti incita chiamandoti per nome. Sorpassi e vieni sorpassato: ma la cosa importante è poter dire a te stesso che in quella corsa c'eri anche tu». Dunque, cosa rappresenta per lei una maratona? «Per me è una "sfida" al mio cuore, il carico di adrenalina alla vista del traguardo e la gioia per avercela fatta rappresentano la vera medicina per la mia malattia». Non ci resta che fare gli auguri all'atleta internazionale con l'augurio che possa migliorare il suo record personale. Giovanni Spadafino sport@luedi.it
Atletica Pennuzzi è apparso in netta ripresa
Podistica Ferrandina protagonista a Bari alla maratona del Levante
Alcuni atleti della Podistica Ferrandina
QUATTORDICI atleti dell'Asd Podistica Ferrandina protagonisti alla quattordicesima edizione della Maratonina del Levante a Bari. Al tradizionale appuntamento sulla distanza di 21,097 chilometri, inserito anche nel calendario nazionale della Fidal, sono stati tanti gli atleti aragonesi che hanno voluto prendervi parte, in una bellissima giornata di sole e caldo primaverile, temperatura ideale per cimentarsi in una gara podistica. Sono oltre sei anni che atleti amatori aragonesi si iscrivono alla gara barese, desiderosi di partecipare ad una kermesse podistica che rappresenta sempre un gioioso momento di aggregazione e una festa per tutti gli amanti della disciplina. Le ottime condizioni atmosferiche hanno probabilmente incrementato anche il numero degli appassionati, con le iscrizioni che hanno toccato i 1200 partecipanti. La vittoria finale è andata a Vincenzo Stola, atleta della società “Runner Team 99 Sbv”, che ha tagliato il traguardo della quattordicesima edizione della Maratonina del Levante dopo 1 ora 08'22”. Nel team aragonese, la presenza, come accompagnatore, del Fitness Trainer Domenico Carlomagno, del gruppo Mapei Sport Service, ha spronato numerosi atleti della Podi-
Moto Buon piazzamento nel campionato italiano R Series Yamaha
Decimo posto per Rubino a Monza
Il pilota Raffaele Rubino
DECIMO posto per Angelo Raffaele Rubino durante il secondo appuntamento del Campionato Italiano RSeries che si è svolto domenica a Monza. Il pilota del team Mercato dell'Oro ha fatto una buona gara ma è stato penalizzato dalla velocità di punta della sua Yamaha R1 che non gli ha permesso di esprimersi al meglio sul lungo rettilineo del circuito lombardo. Partito in undicesima posizione Rubino si è reso protagonista di una partenza fulminante, riuscendo a sorpassare ben 7 piloti nei primi metri di gara, tanto da essere quarto alla prima curva. Rubino si è difeso bene durante il primo giro ma il fatto di correre, praticamente, con un motore originale lo ha reso poco competitivo nei tratti veloci del circuito. “Abbiamo fatto un errore di
valutazione -sostiene il pilota- poiché pensavamo che nessuno dei concorrenti avrebbe lavorato sugli scorrimenti interni del motore vista la vicinanza tra la gara di Misano e questa di Monza. Invece così non è stato e il gruppo di testa con il quale mi trovavo a competere aveva quella manciata di cavalli che possono fare la differenza sui rettilinei e sui curvoni da percorrere ad alta velocità”. Il regolamento prevede infatti la possibilità di lavorare sul motore per quel che riguarda il miglioramento degli attriti interni (come le bronzine), interventi che fanno aumentare la potenza del motore e la velocità massima. “Con un motore originale -continua- non ho potuto far altro che cercare di 'limitare i danni' recuperando nelle curve lente; ciò mi ha per-
messo di chiudere al decimo posto portando a casa 7 punti. Ovviamente stiamo già smontando il motore per effettuare anche noi quelle modifiche che nelle prossime gare ci daranno la massima competitività”. Rubino era tra i favoriti della vigilia, ma si è dovuto accontentare del decimo posto, considerando che sul rettilineo il pilota materano del club Karma transitava a 15 km/h in meno rispetto agli avversari. “L'indicazione dalla pista di Monza è comunque positiva -sostiene il team manager, Carmelo Miglionico- visto che a livello di taratura delle sospensioni la moto era perfetta e il pilota ha dato prova del suo talento. Ora lavoreremo sul motore per colmare il gap che ci separa dagli altri team”. sport@luedi.it
stica Ferrandina ad esprimersi ad ottimi livelli, impegnandosi maggiormente rispetto al solito. Il primo ad ottenere giovamento, dall'ulteriore impegno messo durante gara, è stato Nicola Pennuzzi, che ha chiuso la gara pugliese in 1 ora e 26', dimostrando di essere in netta ripresa, nonostante alcuni acciacchi stagionali che avevano minato la sua preparazione durante l'inverno. Si sono contraddistinti, sportivamente, anche altri podisti del gruppone ferrandinese giunto a Bari. Come Gaspare Ottomani, che ha fatto registrare l'ottimo tempo di 1 ora e 31'; mentre Marco Saponara e Tommaso Mestria hanno dato vita ad un'appassionante duello sportivo, che si è concluso a favore del primo in 1 ora 37' 18”, avendo tagliato il traguardo un minuto circa prima dell'amico-avversario, che ha chiuso in 1 ora 38' e 10”. Hanno mantenuto un passo costante di gara, senza accelerazioni, Giuseppe Selvaggi e Domenico Lacarpia, che per pochissimo non sono scesi sotto il muro dell'ora e 39'. Anche Vincenzo Zaltini ha portato a casa un buon tempo, 1 ora e 43', nonostante la sua assenza dalle gare e dagli allenamenti che perdurava, ormai, da oltre 15 giorni. Hanno fatto la loro gara in modo autonomo e redditizio anche Pasquino, Bitonti, Cerabona, Zito, Cosentino, Cavallo e Recchia, completando la spedizione aragonese in Puglia. Al termine della manifestazione il primo pensiero degli atleti dell'Asd Podistica Ferrandina è stato rivolto al futuro, in quanto tutti hanno manifestato il loro desiderio di tornare alla quindicesima edizione della Maratonina di Bari per migliorarsi e limare i tempi raggiunti in questa occasione. Un'esperienza davvero molto positiva per tutti sulla distanza della mezza maratona. Prossimo appuntamento all'interno della regione per gli atleti dell'Asd Podistica Ferrandina, che saranno impegnati nell'ottava edizione della Straherakleia, manifestazione podistica di dieci chilometri, diventata un appuntamento di riferimento per tanti appassionati del running. Francesco Calia sport@luedi.it
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LA MOSTRA di ENZO SCALCIONE MATERA - Capita, alle volte, di osservare veri capolavori dell'arte e di ammirarli ignari che, ad averli generati, è stato il genio della propria terra. Così è per il Palazzo della Civiltà italiana, più noto come il “Colosseo quadrato”, realizzato dall'architetto materano Ernesto Bruno Lapadula, nel quartiere principe del razionalismo metafisico, l'Eur di Roma. A ripercorrere questo straordinario esempio di innovazione creativa e collaborazione artistica, rappresentato dalla famiglia Lapadula, ci ha pensato il Musma, esponendo nelle Sale della Caccia gli ori ed i disegni di Attilio Lapadula, fratello di Ernesto, presentando, al contempo, un volume a lui dedicato: “Attilio Lapadula: architetture a Roma”, pubblicato da Edilazio e curato da Luca Creti e Tommaso Dore. «Una felice coincidenza fra edilizia urbana ed arredamento dei transatlantici si manifestò con Attilio: insegnò architettura a Roma, arredò la storica turbonave Leonardo da Vinci - ha ricordato Raffaello De Ruggieri, presidente Fondazione Zetema - a noi oggi resta quella sua capacità di indirizzare le varie forme artistiche, integrandole». Scrivere e parlare dei fratelli Lapadula rimanda in realtà immediatamente a quanti concepirono allo stesso una certa maniera di intendere l'arte: non staccata dai processi creativi architettonici, ma integrata all'interno del costruito. Parlando di Attilio, la mente torna quindi ad Afro, ai fratelli Mirko e Dino, a cui Matera dedica quest'anno la mostra del centenario della nascita. «Mi torna alla mente il Caffè Aragno,
CARNET
Il Musma ricorda l’architetto materano
Omaggio a Lapadula tra le tele di Afro
Un’opera di Afro Basaldella
come il Caffè Brasil, entrambi a Roma, risistemati da mio padre, insieme con altri artisti - ha ricordato il figlio di Attilio, anch'egli architetto, presente alla esposizione voluta dal Musma- dopo guerra sostituì i rivestimenti che la guerra aveva distrutto: con il suo amico Afro Basaldella procedette alla creazione di un'opera moderna, con 5 graffiti, realizzati di notte, quando non c'erano gli operai; il risultato fu un'opera davvero importante. Oggi - ha proseguito - resta però poco di tutto questo; l'ultimo proprietario, nei lavori di restauro, ha riscoperto, devo dire in pompa magna, i graffiti che da sempre erano lì. Resta però questa capacità ch'ebbe mio padre - ha sottolineato di vedere l'architettura in stretta relazione con l'arte; anche per la realizzazione di un semplice negozio si servì infatti dell'apporto, nell'arredamento, dei suoi amici artisti». Una testimonianza, quasi col fiato sospeso, è stata quindi fornita dall'architetto Luciana Schiavone, che di Lapadula fu allieva e poi collaboratrice nello studio di architettura. «Ancora oggi - ha ammesso Schiavone fatico a darne un giudizio che si distacchi dalla naturale ammirazione che ne ebbi come allieva». Il risultato di una simile straordinaria esperienza espressiva è nella cifra relazionale che seppe intessere fra le arti, come ha ricordato Giuseppe Appella: «Noi - ha spiegato il curatore della mostra - abbiamo voluto compiere una operazione culturale che giunge oggi al completamento, poiché si chiude il cerchio che legò i fratelli Basaldellacon i Lapadula», un esempio ben riuscito d'arte che dialoga con il reale. cultura@luedi.it
ARTE
A Melfi Roberto Giacobbo di Voyager svela i segreti del Cenacolo
A Bella tra “Cinema e lavoro”
BELLA - Continua la rassegna cinematografica "Cinema e Lavoro" promossa dalla sede provinciale Inail di Potenza con la collaborazione del Comune di Bella. Infatti, stamattina, alle ore 10, presso il cine-teatro Don Bosco di Potenza è prevista la proiezione del film "Rossomalpelo" di Pasquale Scimeca con la partecipazione delle scuole. Lo stesso film sarà proiettato sempre al Don Bosco la sera alle ore 19.30 e l' 8 maggio, alle ore 20.30, presso il cine-teatro Comunale di Bella con ingresso sempre gratuito. cultura@luedi.it
“Concerto di Primavera” tra i banchi
Viaggio nei misteri di Leonardo di FRANCO CACCIATORE MELFI - L'8 maggio, alle ore 17,30, nella sala del trono del castello delle Costituzioni di Federico II, luogo simbolo della grandezza dell'imperatore, a cura della Civica Amministrazione, Roberto Giacobbo, autore e conduttore dell'affascinante trasmissione televisiva “Voyager”, per una sensazionale scoperta sul mistero d'uno dei capolavori di Leonardo, il Cenacolo. In verità a quest'opera se ne uniscono altre, quasi che la genialità di Leonardo, sia avvolta da un'aurea di misterioso. Così per la Gioconda con il suo enigmatico sorriso, o la “Battaglia di Anghiari”, misteriosamente scomparsa e ad oggi inutilmente ricercata o ancora il mistero della prospettica nella tela dell'Annunciazione ed in ultimo il suo autoritratto, che oggi si scopre essere l'immagine di uno zio, che fece da padre a Leonardo. Mentre il vero autoritratto si troverebbe in Lucania e precisamente ad Acerenza. Ma ora parliamo del Cenacolo su cui si affollano una serie di interrogativi. Nella celebre tela all'improvviso spunta una mano, ad oggi non letta, di un personaggio misterioso. Forse Giuda. Di qui una presenza di troppo all'ultima cena. Quindi quello che era stato individuato come Giovanni, altro non sarebbe che una figura femminile. E chi? Per alcuni, con scopi scandalistici, la Mad-
Da sinistra il Cenacolo di Leonardo da Vinci e Roberto Giacobbo conduttore di Voyager
dalena. Per altri, e con maggiore probabilità, addirittura la Madonna. D'altronde Maria era stata già accanto a suo figlio in quelle nozze di Cana, dove Gesù compie il suo primo miracolo dell'acqua in vino. E perché non esserci in quella cena dove si compie l'ultimo miracolo: l'Eucaristia? Giacobbo, che è anche docente di nuovi media all'ateneo di Ferrara, sarà ancora una volta l'attento ricercatore e come tale ci svelerà i lati oscuri della celebre tela, portandoci con inoppugnabili indizi ad una sensazionale scoperta. In conclusione un “Voyager” tutto da vivere in diretta, un viaggio virtuale, anche nell'impossibile, condotto da Roberto Giacobbo, alla scoperta del “continente” Leonardo. cultura@luedi.it
MUSICA
Sulle note del “Lucus Harmonicus” di MICHELE MARCHITELLI MONTESCAGLIOSO - Presso l'Abbazia di San Michele Arcangelo, si é tenuto ieri sera il concerto “Lucus Harmonicus”. Ad esibirsi i musicisti Salvatore Ditaranto al violoncello, Claudia Di Lorenzo al clavicembalo e Natalia Lucia Bonello al flauto dolce, rinascimentale barocco e alle traversiere. Sono stati eseguiti la Sonata Prima a soprano solo di D. Castello; la Sonata II di F. Barsanti; la Sonata in Do maggiore per flauto contralto di G. Telemann; la Sonata VI in Sol maggiore di G. Platti per traversiere; la Sonata in Do mag-
giore per traversiere di C. Cecere e la Sonata per flauto per traversiere di L. Vinci. L'iniziativa è realizzata dall'assessorato comunale alla Cultura guidato da Michele Zaccaro e da Mediateca MediaPointSocialClub di Montescaglioso. L'ensemble musicale è composta da musicisti lucani dediti allo studio ed attivi nell'ambito della musica antica; possono vantare una serie di concerti ed esibizioni sia in ambito nazionale che estero. Nella serata montese é stato proposto un repertorio musicale che abbraccia due secoli di storia. cultura@luedi.it
MATERA - Giovedì 7 maggio, alle ore 19.30 presso il Cine Teatro “Duni” di Matera al via il quinto “Concerto di Primavera - Festa della solidarietà” promosso dagli Istituti materani: Istituto Magistrale “Tommaso Stigliani”, scuola media statale “Festa” e Istituto di istruzione superiore “Isabella Morra”. Tutti i dettagli saranno illustrati durante la conferenza stampa stamattina, alle ore 10 presso “Palazzo Gattini” Piazza Duomo, 14 Matera. All' incontro con la stampa locale parteciperanno i docenti referenti del progetto Franco Dimatteo e Chiara Scalcione e i dirigenti scolastici Eustachio Andrulli, Donato Ferrara e Pancrazio Toscano e Maria Lampa. Modera: Maria Anna Flumero. Ospite della serata Maria Lampa, scrittrice impegnata nel sociale a livello nazionale, autrice di diversi libri in particolare “Il valore nelle orme del cuore” . cultura@luedi.it
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Cultura&Spettacoli
Mercoledì 6 maggio 2009
Lo scrittore di Venosa premiato dall’Accademia internazionale partenopea di GIUSEPPE ORLANDO VENOSA - Il sogno di comunicare e socializzare le proprie emozioni, utilizzando il canale della poesia, si sta trasformando gradualmente in splendida realtà. Lo testimoniano i numerosi e qualificati riconoscimenti che Emilio Basta, poeta venosino, ottiene dal mondo accademico e della cultura. L'ultimo, in ordine di tempo, il premio ricevuto nello splendido scenario dell'Antisala dei Baroni del Maschio Angioino di Napoli dall'Accademia Internazionale Partenopea Federico II, in occasione della la prima Edizione del Premio Internazionale “Città di Napoli” . Un premio importante, organizzato da una Accademia di alto profilo culturale e sociale, ricevuto nel corso di una manifestazione prestigiosa, che ha fatto registrare la presenza di personalità del mondo della cultura, dell'arte, dello spettacolo e del mondo accademico, tra cui Giuseppe Giordano (prefetto di Napoli), e di delegazioni internazionali provenienti da Usa, Svizzera, Spagna, Ukraina, Georgia, Somalia, Krimea, Marocco, Thaylandia. Ad attirare l'attenzione della Commissione giudicatrice sull'opera di Emilio Basta una silloge di 12 poesie, tratte dal volume “Voglia di Volare”, presentato recentemente a Pompei. E' evidente la convergenza e l'assonanza tra l'ispirazione che anima il poeta venosino e gli intenti dell'Accademia Internazionale Partenopea Federico II: ambedue sono mossi dal desiderio di lanciare messaggi di speranza . «Vogliamo pensare positivo e battere sentieri di innovazione e ricerca, proporci come forza capace di raccordare emettere in sinergia intelligenze e culture diverse, impegnati a guardare lontano - ha evidenziato Domenico Cannone, presidente dell'Accademia - Gli artisti che oggi premiamo per il loro impegno, dicono a tutti noi che un altro impegno è possibile. Che la delega, la rassegnazione e la sconfitta non fanno parte del nostro cammino». In tale contesto i versi di Emilio Basta diventano simbolo di una poesia che apre la strada alla speranza. E il pubblico presente in sala ha potuto provare direttamente questa capacità della poesia di Emilio Basta di trasmettere messaggi ed emozioni, ascoltando in religioso silenzio la declamazione della poesia “A Nicolò”. Un inno alla speranza, scritto dall'autore circa un
Basta non perdere la “Voglia di volare” POESIA
Ascoltando “Il verso dei tordi e altri versi” di ALBERTO VIRGILIO
Emilio Basta premiato a Napoli
anno fa al momento della nascita del nipote. In questo modo l'Accademia Internazionale Partenopea Federico II oltre premiare artisti che si impegnano ad aprire nuovi orizzonti alla società, fornisce tutta una serie di stimoli al cambiamento e al miglioramento della qualità della vita, valorizzando le risorse esistenti nel nostro "povero" Sud", che invece, è "ricco" di tesori e di talenti che non riescono ad emergere. «Dobbiamo svegliarci davvero tutti per riprender-
ci in mano il nostro destino ha sostenuto il presidente Cannone nel chiudere la manifestazione - Aiutatemi a realizzare questo sogno!». Un altro prestigioso riconoscimento era arrivato qualche giorno prima a Emilio Basta dalla Commissione giudicatrice del Premio letterario Internazionale di Santa Margherita Ligure, ottenendo, tra 978 partecipanti, un premio speciale nella sezione “Ambiente”. Copiosa la produzione a livello editoriale di Basta in
pochi anni, che dimostra la continuità della vena poetica dell'autore . Nel 2002 è arrivato il primo volume di poesie “Quando la poesia è ala d'anima (Edizioni LER); il secondo nel 2003 con “Sussurri nel Vento (Edizioni LER); il terzo nel 2004 con “Una Clessidra nella Sera( LER Editrice); il quarto nel 2006 con “Verso il mare” (Ed. Tigullio-Bacherontius). Il quinto, uscito a nll'estate 2008 “Voglia di volare”(Aletti Editore). cultura@luedi.it
LATERZA PAGINA
Il fascino morboso dell’inefficenza di DAMIANO LATERZA Gente del sud, si dirà. Gente soffocata dalla calura e inabile al lavoro per natura. Si. Ma non si tratta di un semplice luogo comune, bensì di un non-luogo, comune. Puntualmente smentito dai sudditi dell'impavido Zapatero: gli iberici. I fatti: chi vi scrive necessita del catalogo di una mostra tenutasi alla Real Accademia de Espana, in cima al Gianicolo e con tutta Roma a vista d'occhio. Per cui una sera, alle 22.17, scrive una scarna email alla succitata istituzione, sciorinando semplicemente il proprio pedigree, per chiedere una copia omaggio del relativo (alla mostra di cui sopra) costosissimo catalogo stampato su pelle di crema catalana. Poi, andava a dormire. La mattina dopo, alle 8.32, riceveva un'anonima telefonata in cui
lo si informava che il suo desiderio sarebbe stato prontamente esaudito per cui lo si invitava a visitare la Real situazione - in tempi e luoghi a lui più congeniali - al fine di ricevere, come prezioso contraccambio, il manoscritto di cui sopra. Con molti saluti e baci accademici. Firmato: Juan Carlos. Uno schiaffo morale. Che se nelle nostre lande desuete c'è bisogno di qualcosa e la si richiede con semplice cortesia professionale, come minimo ci sono da scontare tempi biblici di costrizione e l'abito nero diventa di rigore. Insieme allo spontaneo mandarsiaffanculo senza pudore. La latitanza è la nostra forma mentis. E se affermi il contrario, mentis. Nessuna cortesia, nessuna disponibilità, nessun rispetto per los otros. Solo corruzione e servilismo. Opulento tirare a campare di una
civiltà rammollita. E non è apologia fascinosa di fascismo. Perché quelli, gli ispanici, sono latini. Sarà forse che il franchismo ha giovato alla loro indisciplinatezza? Se così non fosse, allora ci avrebbero pigliato sempre per i fondelli. Ovvero, avrebbero preso il toro per le corna, nella Plaza de Mayo, alle cinque della tarde. Infatti, non s'era detto che era di appurata discendenza borbonica la gravis culpa, ossia l'oppressione burocratica e fancazzista del nostro meridione? Loro, però, ne sembrano immuni. Dunque, forse, il nostro essere bizantini va scovato in altro loco. Magari - e guarda caso - a Bisanzio. Nel cuore di una civiltà d'ortodossia iconoclasta prossima a islamizzarsi. Che è pure lo status attuale del nostro sud. cultura@luedi.it
OGGI la poesia si trova in uno stato di vera e propria emarginazione nella sensibilità collettiva , oppressa dalla scienza e dalla tecnica che prevalgono in misura assoluta sulle materie umanistiche. Questa affermazione corrisponde in parte alla realtà perchè l'attenzione del mondo culturale è principalmente concentrata sui progressi che nel settore tecnologico hanno impresso svolte decisive e preziose in tanti essenziali comparti della vita. Oltre a ciò, contribuiscono a svilire l'orticello privilegiato dell'espressione lirica le numerose pubblicazioni di libri di versi ad opera di coloro che si avventurano su tale versante senza possedere le indispensabili doti di creatività, di fantasia, di immaginazione, di percezione in senso estetico della natura, dalle quali può unicamente scaturire il messaggio dell'autentica poesia. Vi sono tuttavia dei momenti di riscatto del primato che nella vasta area dell'arte la poesia ha sempre avuto in ogni tempo e in ogni luogo, fin dalle epoche più remote. Uno di questi momenti si coglie nel recentissimo libro di Ferdinando Zucconi “Il verso dei tordi e altri versi” ( Ephemeria Edizioni di Macerata , pp. 125 , dicembre 2OO8 , in tiratura di 25O copie ). Già il titolo, volutamente dimesso come l'autore scrive nella premessa, dimostra con quanta umiltà egli abbia voluto porsi davanti al fenomeno poetico e al suo fascinoso mistero. L'attenta lettura di tutte le poesie racchiuse nella raccolta rivela un comune filo conduttore di malinconia discreta e contenuta , che non esito a qualificare anche dolce, perchè giammai assume toni aspri di invettiva o disperazione. Ferdinando Zucconi è personaggio illustre nel campo giuridico (Primo Presidente emerito della Corte suprema di cassazione) , nel quale ha profuso per moltissimi anni il suo ingegno e la sua dottrina.
Nella fase del pensionamento, la sua passione letteraria e una genuina vocazione poetica si sono imposte sulla stessa ritrosìa dell'autore ed ha visto la luce la raccolta di versi di cui qui ci occupiamo. Dalla lontana giovinezza fino ai tempi recenti il sostrato sul quale si incentra la vena poetica di Zucconi offre sempre spunti di alto profilo , sia che rivolga lo sguardo alla lentezza d'alba (Sono muti i flauti della notte / .....la secchezza della terra si frange in un respiro / nella lacrima della prima luce), sia quando nel primo compleanno della figlia lo slancio poetico raggiunge il massimo livello sull'onda del sentimento di paternità (Il tuo sorriso è una grazia / che mai saprai / esso racchiude le primavere del mondo / come il mare si tende dal profondo / per la lieve compiutezza della cima /...io posso morire / perchè ora ridente / tu accresci il mondo a tua immagine). Nei componimenti dell'età matura si coglie un senso più asciutto e vibrante del senso della vita (o laggiù / nell'estremo vibrare della valle / alle radici della mutua appartenenza / a oscillanti rapinose derive / di meriggi senza tramonto ). Sembra quasi che il poeta trovi quiete e godimento nella rievocazione dei miti dell'infanzia e che nella terza età trovi rifugio nel conforto di rispecchiarsi, come in un magico lago, nell'ora presente intessuta di visioni e di esaltazione dei fenomeni della natura. Dallo scrigno magico del passato attinge momenti di tenera nostalgia , mentre nel mondo che attualmente lo circonda ama tuffarsi e rituffarsi sotto la spinta contemplativa della bellezza della natura e delle sue leggi affascinanti (e dal fondo del mare / mentre qui la vita s'assottiglia / in un fremito di silenzio ). Si tratta , in conclusione, di un autentico e innegabile talento poetico, che trasmette al lettore brividi di emozione estetica e sentita ammirazione. cultura@luedi.it
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“Oberon” nella rassegna sull’omosessualità “Liberi amori possibili”
Nanny va a Milano
di LUCIA NARDIELLO NANNY Schifino regista e attore lucano vola sempre più in alto. Dopo il grande successo romano ottenuto al teatro Duse con “Oberon”, lo spettacolo scritto da Ugo Chiti va avanti e prosegue la sua inarrestabile ascesa al teatro “Libero” di Milano. Questa sera la prima che si inserisce nella rassegna teatrale sull’omosessualità “Liberi amori possibili”. Una grande svolta per Nanny che, partito da Rionero con l’associazione Skenè, cavalca verso orizzonti sempre più prestigiosi. Un orgoglio per tutta la Basilicata. Attrice protagonista dello spettacolo è Federica Capuano di “Amici” nei panni della “zia perbenista” di Oberon interpretato da Nanny. Un ruolo da cattiva per Federica che commenta: «è un personaggio perbenista e cinico allo stesso tempo. Insomma - precisa la protagonista femminile fondamentalmente molto distante da me anche per il suo approccio nei confronti degli omosessuali». «Per la prima volta mi sono scontrata con un personaggio vero e intenso - prosegue la Capuano - Nanny Schifino ha portato in scena questo spettacolo quattro o cinque volte e il ruolo che mi ha affidato non è mai andato alla stessa attrice. Dalle prime prove che abbiamo fatto è rimasto entusiasta delle mia performance. Spero di non delu-
Nanny Schifino in Oberon
derlo». Artista poliedrico, attore, regista e organizzatore teatrale, oltre che socio fondatore dell'associazione culturale Skenè, Nanny nel 2003 è stato anche primo assistente alla regia di
Pasquale Plastino in “Natura morte in un fosso” di Fausto Paravidino. “Oberon” ormai un cavallo di battaglia di Nanny conquisterà anche i cuori del pubblico milanese dopo aver impressionato lo stes-
so creatore dell’opera Ugo Chiti durante una replica dello spettacolo a Roma. «Questo - spiega Nanny -è un dramma senza luogo e senza tempo, in cui il tema dell’omosessualità si libera da qualsiasi connotazio-
ne geografica e culturale, dallo spettro dell’Aids e da tutte quelle giustificazioni sociali cui spesso si ricorre per dare vita ad un personaggio gay. E' la storia normale di una famiglia come tante con al centro il rapporto tra una madre e un figlio omosessuale, occasione e pretesto per riflettere sull'accettazione della diversità». E’ una storia particolare, sottile, tagliente, delicata e forte allo stesso tempo quella del giovane Oberon. «La mia regia - afferma Schifino - ha voluto sottolineare la dimensione psicologica, affidandola ad un intensa trama di sguardi e di gesti, ad una atmosfera scenica dominata dal bianco, virtualmente mutevole, cangiante, secondo le emozioni, le sfumature psicologiche che di volta in volta la connotano e la colorano e dal costume di Oberon che assume il doppio ruolo di “maschera” e di feretro del giovane corpo massacrato da una vile e disumana violenza». La trama è stata completata con l’introduzione di tre video, i primi due come flash back ad il terzo conclusivo che riporta tragicamente alla realtà proiettando la morte di Pasolini revocata anche nelle modalità sulla scena dalla morte di Oberon. Non c’è che da fare i complimenti ed il più grande in bocca al lupo per questo figlio della nostra terra capace di andare oltre le prospettive, di immaginare, credere e realizzare il proprio sogno. cultura@luedi.it
MUSICA
Giuseppe da Sarconi a Shangai con gli Ethnos di GERARDO TEMPONE SARCONI - Da un garage a Shanghai con gli Ethnos. E' questa l'incredibile avventura che ha visto protagonista Giuseppe Forastiero di Sarconi. Lui stesso è ancora incredulo, anche se non fa nulla per nascondere la nota d'orgoglio mentre racconta quella che lui stesso definisce “un'irripetibile esperienza”. Giuseppe, infatti, è stata la voce del popolare gruppo che, nella settimana santa, si è esibito in Cina. Trent'anni, un diploma da geometra in tasca, ma nel cuore e nella testa sempre e solo la musica, ripercorre con palese entusiasmo le tappe che da un freddo garage lo hanno condotto ad esibirsi con Graziano Accinni ed il suo gruppo. Il garage è quello di un'abitazione sita nel comune campano di Montesano sulla Marcellana quando, ragazzino di circa quindici anni, lui tastierista e fisarmonicista, provava l'esecuzione di brani musicali con un altro giovanissimo, come lui amante della
Giuseppe Forastiero con gli Ethnos a Shangai
musica e della chitarra: Silvio De Filippo. Quasi una predestinazione in quelle prove, visto che il giovane chitarrista di allora è oggi uno degli elementi di punta proprio degli Ethnos. Da quel garage i due uscivano per esibirsi nei lo-
cali della zona, in occasione di matrimoni ed altre ricorrenze. Negli anni diventa l'anima musicale di Sarconi, che si affida al suo estro ed al suo talento, per l'organizzazione di qualsiasi iniziativa in cui entri in qualche modo la musica.
E lui si presta volentieri. Autodidatta per esigenze economiche, uno dei suoi maggiori rimpianti, difatti, è il non aver potuto esaudire il suo desiderio di frequentare il Conservatorio, al momento segue da privatista una scuola di canto. «Per eventuali nuovi sbocchi professionali», dice lui, con un filo di malinconia. Giuseppe, infatti, è disoccupato. D'altronde, nonostante il suo riconosciuto ed apprezzato talento, non si è mai voluto legare ad alcun gruppo musicale, prestando però sempre la sua voce e le sue mani a chiunque l'abbia richiesto. Come in occasione della tournè cinese degli Ethnos. Franco Accinni, voce storica del gruppo, per motivi matrimoniali ha dovuto disertare l'appuntamento, offrendo così a Giuseppe un'occasione irripetibile. Occasione che il giovane sarconese ha sfruttato al meglio, come dicono le cronache. Tra l'altro a Giuseppe, il vescovo della diocesi di Tursi - Lagonegro monsignor Francesco Nolè, ha affidato un'immagine di San Rocco da portare in dono alla diocesi di Shanghai. «In Cina - conclude Giuseppe -ho vissuto dei momenti d'intensa commozione». Essere il primo a cantare, la sera del venerdì santo, un inno religioso occidentale nella Cina popolare, è cosa da far accapponare la pelle. Soprattutto per uno che è partito da un garage. cultura@luedi.it
Oriente e Occidente tra moda, musica ed enogastronomia POTENZA - Suggestiva cornice tra Est ed Ovest del mondo, domenica scorsa, al Singapore Sling di Potenza. Un'atmosfera ricca di fascino ed eleganza per una serata tutta dedicata all'incontro tra diverse culture, attraverso musica, moda, danza ed enogastronomia. Una fusione che ha trovato a tavola una perfetta sintesi culinaria grazie al menù multietnico curato dagli chef Paolo Cillo e Domenico Lamoina.
Achè di salmone al coriandolo, sformato di riso Nasi Goveng con tegola di germogli di soia, Sushi di salmone e branzino, filetto d'orata in crosta di alghe noir, degustazioni di vini, sono solo alcune portate della cena spettacolo, presentata da Grazia Pastore e promossa dal winebar in collaborazione con l'Efab di Tito. Diverse sono state le contaminazioni multietniche presenti che, dalle ore 20.45, hanno visto protagoniste cultura e tradizioni dell'est e dell'ovest del mon-
do. A rendere ancora più coinvolgente la serata il defilè di abiti degli stilisti Daniele De Vito, Lucia Lo Piano, Carmen Marsico, Michelanna Santarsiere. Le creazioni degli stilisti, accanto a Case di moda di casual, intimo, alta cerimonia, pellicce, si sono intrecciate a performance di canto e musica a cura dell'Accademia musicale lucana per animare una serata di incontro fra oriente ed occidente. cultura@luedi.it Il sushi al salmone
Gli studenti di Stigliano
Un tuffo in sapori e sentieri lucani PRODOTTI lucani che prelibatezza. Studio, lavoro e valorizzazione della gastronomia locale. Al via giovedì sera il progetto di “Educazione Alimentare, Sport e Ambiente”, un vero percorso enogastronomico degli studenti dell'istituto Secondario Superiore “Felice Alderisio “ di Stigliano. L'evento è stato organizzato in collaborazione con il “Circolo Velico” di Policoro. La serata rientra nel progetto “Alternanza scuola lavoro” e vede impegnati 13 allievi della classe V Turistica in una full immersion di studio e conoscenza reale delle bontà regionali. «Lo stage si è svolto a più riprese ha dichiarato il tutor e docente di Tecnica dei servizi e pratica operativa, Manuela Logiudice - per concludersi la prossima settimana. Merito al dirigente scolastico Leonardo Giordano e ai dirigenti del Circolo Vito Narcisio e Sigismondo Mangialardi». La serata prenderà il via domani sera alle ore 19.30 presso “Circolo Velico Lucano” di Policoro in Via Lido. Immerso nella Riserva Naturale del Bosco Pantano di Policoro e a pochi passi da una bellissima ed incontaminata spiaggia, sorge il Centro Turistico del Circolo, centro a conduzione familiare, in una splendida pineta di 10.000 mq a pochi passi dal mare. Una serata da non perdere - ingresso libero - per conoscere le leccornie locali, per valorizzarsi, per conoscere anche i veri e nuovi sentieri imprenditoriali che la regione Basilicata può fornire alle giovani generazioni. Dai formaggi ai taralli, dal salame al pane, tutto targato “Made in Lucania”. I giovani stagisti dell'Istituto Alderisio inoltre, con la collaborazione dello staff del Circolo Velico Lucano allieteranno la serata anche con musica, balli e giochi. cultura@luedi.it
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Cultura e Spettacoli 51
Mercoledì 6 maggio 2009
Idee e società Mercoledì 6 maggio 2009 Battuti a Firenze molti pregiati beni della collezione della principessa Maria Anna
All’asta mobili e tele dei Ruffo di Calabria di ALEARDO GRANDINETTI UNA parte del patrimonio dei Ruffo di Calabria è stato messo all'asta. I beni sono stati battuti dalla casa d'aste Pandolfini, nel Palazzo Ramirez Montalvo di Borgo degli Albizi, a Firenze: appartengono alla Principessa Maria Anna dei Principi Ruffo di Calabria e si tratta di 200 lotti tra mobili, quadri e ninnoli di pregio. Gli acquirenti, privati e pubblici, si sono contesi i preziosi oggetti in una sfida a colpi di euro. Vendita top lot della giornata è stata una coppia di dipinti di scuola veneta del XVIII secolo, “Veduta di porto con mercanti e rovine
architettoniche”, che da una stima di partenza di 40.000 euro, è stata aggiudicata per la cifra di 47.120 euro. Altre “battute” di grande livello sono stati il dipinto Cavalieri in sosta di Francesco Simonini (stima 12.000 euro) e il gruppo di quattro seggioloni di stile veneziano degli inizi del XVIII secolo (stima 8.000 euro), battuti rispettivamente per le cifre di 29.160 euro e 19.220 euro. Degna di menzione anche l'aggiudicazione per 12.400 euro della Caffettiera, XVIII secolo, in argento e manico in legno di forma sagomata (stima 3.500 euro). La Principessa Maria Anna di Ruffo di Calabria ha contattato personalmente la casa d'aste; nessuna urgenza economica, ma solo il de-
siderio di rinnovare il patrimonio - beato chi può permetterselo in questi tempi di crisi - o forse l'eventuale decisione di trasferirsi in un'altra dimora. I Ruffo sono da sempre grandi collezionisti di opere del periodo 600/700; anche questo potrebbe spiegare la decisione di mettere alcuni oggetti di famiglia all'asta per reinvestire i soldi in altri beni. Tra gli altri pezzi venduti a Firenze, l' Arazzo raffigurante lo Stemma dei Ruffo di Calabria Santapau, o lo Stemma Ruffo di Calabria e Arrigoni degli Oddi (nella foto), bulinato in oro sulle spalliere in cuoio di otto sedie di stile Rinascimento, in noce tornito a rocchetto, con seduta sempre rivestita in cuoio.
Un saggio di Gemelli sul controverso personaggio
Il “Gobbo” Albano tra storia e mito Temibile malavitoso del Quarticciolo romano era nato a Gerace e attraversò un crocevia epocale di ROMANO PITARO QUI ci vorrebbe un Gobbo. Anzi il “Gobbo del Quarticciolo”. Per i romani, che non l'hanno mai dimenticato, “il re degli impuniti”. Lui sì, saprebbe cosa fare. Reciderebbe i nodi che affaticano l'Italia dei nostri giorni. Non si attarderebbe in sofismi. E poi s'approprierebbe di una banca. In Calabria, poniamo, il Gobbo saprebbe come azzerare il debito della sanità. Senza trattative: via tutto ciò che è muffito. Lancerebbe dal balcone la burocrazia corrotta e, una volta risanato il bilancio, destinerebbe buona parte delle risorse alle sue cliniche private. E' il suo stile: un'azione buona e una scellerata. Per diventare “eroi” serve astuzia. E lui, un poveraccio di Gerace, s'è ficcato in un crocevia decisivo della storia italiana. Tra l'estate del '43 e giugno del '44. Al punto da far congetturare che l'ordine di eliminarlo sia partito da Togliatti. Dopo la sua fine, la leggenda. E scoppia la stagione dei misteri italiani. Non a caso, il mio professore di filosofia al Galluppi di Catanzaro, Giuseppe Plastino, colto e fascista, chiamava Andreotti “il Gobbo del Quarticciolo”. Non per l'analogia dell'incurvatura. Ma per il suo essere al centro di trame e doppiezze. Il Gobbo partiva da una condizione miserrima: povero in canna e nella Calabria affamata degli anni '30 e '40. Urtando poteri in via di assestamento e provocandoli con la sua indole di malandrino indisciplinato, di strada ne ha fatta. Se è vero che non è morto di fame ma sparato, il 16 gennaio 1945 nell'androne di un palazzo di via Fornovo 12 nella Roma città aperta. Sei proiettili. Uno alla testa. Da chi? Perché? Dai carabinieri che lo cercavano per la morte di un militare inglese? Da una spia dei nazisti, Er Cipolletta, killer assoldato dagli infiltrati del circolo Unione Proletaria? O dai comunisti che lo consideravano una scheggia impazzita della Resistenza? Ecco il primo mistero dell'Italia liberata. Che per alcuni versi anticipa l'altra messinscena italiana: la morte di Salvatore Giuliano. Lo scavezzacollo di Gerace, dov'è nato il 1926, se vivesse oggi, sarebbe un politico callido. O un boiardo di aziende parapubbliche. O un esponente dei poteri occulti. E non se ne
starebbe in disparte. Si comporterebbe da par suo: da bandito (non si sa quante persone abbia ucciso) e da partigiano (un mito nella Roma in lotta contro i nazisti). Una vita violenta, che a un certo punto tifa per la democrazia. E poi si fa turpe. Ha imparato alla scuola dei poveri calabresi “il Gobbo del Quarticciolo”. Di lui non si sa molto. Neppure della gobba, se è stato un dono di natura o le botte della madre. Ma un saggio di Bruno Gemelli (edito da Città del Sole), ci ragguaglia sull'essenziale. Certo, avesse incontrato sulla sua strada un Victor Hugo, scrive Pasquino Crupi, che sigla l'introduzione, a quest'ora del Gobbo sapremmo anche quanti peli aveva nel naso. In particolare, “Il Gobbo del Quarticciolo: vita e morte del calabrese Giuseppe Albano”, dà conto del suo soggiorno calabrese e della sua “adolescenza aspra”. Dalla nascita fino a 14 anni, Gerace prima, Locri dopo: garzone di un barbiere, in un bar, in un emporio. Già era un capo, con la fionda e la mira micidiale; e lo sguardo del lestofante. Prima di diventare il mitico “Gobbo”, Albano è un calabrese del suo tempo. Emigrato nella Roma Sud-Est dei quartieri popolari: Quarticciolo, Tor Pignattara, Centocelle, Quadraro. Covi di partigiani inaccessibili peri i nazifascisti. A Roma iniziano ad arrestarlo per furti. Fin quando diventa il capo della sua feroce banda al Quarticciolo. Divenuto un mito della resistenza (i contatti con il Gobbo li prese Aldo Natoli, dirigente comunista, in seguito tra i fondatori del Manifesto e più in là Franco Napoli, socialista calabrese) il 10 settembre del '43, il Gobbo affronta un manipolo di tedeschi in perlustrazione. Partigiano a suo modo: mirava ad uccidere e infliggere castighi. Qualche mese dopo, ammazza tre tedeschi e la reazione dei nazisti è spietata. Furono catturati tutti i gobbi di Roma, lui si salvò grazie all'aiuto dei partigiani. Italia libera, l'organo del Partito d'Azione così lo descrisse: “E' il più leggendario, il popolo ne racconta le gesta fremendo…” Poi la svolta: la cattura da parte della Pai (Polizia Africa Italia) e il carcere di via Tasso, dove i nazisti praticavano la tortura che lui evitò essendo impiegato come barbiere. Fu l'unico tra gli arrestati dopo la strage delle Ardeatine a non essere
Bandito e atipico partigiano nell’Italia occupata
Sopra il Gobbo (al centro) nel ’44; accanto (in basso a sinistra) dietro il carro; a sinistra il libro
Odiato da nazisti e comunisti il suo assassinio a 18 anni rimane un mistero fucilato. Di qui i sospetti di tradimento, destinati ad aumentare quando, fuori dal carcere, lavora con la Questura. Si avvicina all'area ambigua di coloro che tentano di riciclarsi, saltando sul carro del vincitore e stringe un sodalizio con “Er Guercio”, squadrista della prima ora, deciso a impedire che i comunisti prendessero il potere. Corrado Alvaro in “Quasi una vita” lo stronca: “Il Gobbo del Quarticciolo era in rapporti con la monarchia. Sempre la monarchia, quando deve difendersi con la violenza, si allea con la criminalità lazzarona”. Fino a 14 anni un miserabile, a 17 un capobanda rispettato, a 18 anni e 8 mesi assassinato. Vita breve, ma quando un carattere forte incrocia un'epoca storica ribollente il tempo non conta. Giuseppe Albano al centro di trame, doppiogiochisti e misteri altroché se c'è stato. Non si è ritratto, perché la povertà lo obbligava a stare al gioco. Ma il gioco lo conducevano altri, nella Roma borghese, papalina e ministeriale. Il gustoso saggio di Gemelli fa il punto sul vero “Gobbo”, sottraendolo, per la prima volta, all'iconografia
nazionale, partigiana o complottarda amplificata dal cinema (il film di Carlo Lizzani è del 1960 ed ebbe tra gli attori Pasolini nel ruolo di “Er Monco”, il numero duo della banda del Gobbo) e dalla pubblicistica. Spesso si è esaltata la globalizzazione, di cui ora non si contano i detrattori, perché caccia le vite umane nel bel mezzo dei flussi storici per un nonnulla. Anche il più sperduto sfigato del mondo può assurgere alla notorietà. Ma non ha avuto bisogno della tv, Facebook o Twitter il malavitoso di Gerace per ficcarsi nel groviglio da cui è nata la Repubblica italiana. Come ha fatto? Domanda oziosa. Quando mai un carattere puntuto, benché contrastato, non conquista lo spazio che la sua intraprendenza esige? E' questa la storia del Gobbo di Gerace. Divenuto, non per merito dei media o dei social network, un paladino della Resistenza romana durante i 271 giorni di occupazione nazista. Protagonista di film, favole, riti e miti. Eroe a metà: bandito e partigiano. Spiega Gemelli: “E' stato una vittima della povertà e della crudeltà calabrese, uno dei tanti caduti nella lotta per la vita. Se
la verità sciogliesse mistero e ambiguità l'avremmo già dimenticato”. A Gerace usava la fionda. A Roma, costretto a stare nel serraglio delle borgate, per imporsi cavava la pistola. Ma “il nemico pubblico numero 1 di Roma” (così scrisse dopo la sua morte il giornale dell'Azione Cattolica), che indossava una tuta da aviatore americano col bavero d'agnello, nulla poté contro forze superiori che lo tolsero di mezzo appena capirono di non averne il controllo. Chi è mosso da compassione per questa vittima della prima trama eversiva dell'Italia post fascista, sappia che è stato ripagato dalla notorietà. Le sue gesta hanno fatto il giro del mondo. Ispirando cineasti, morbosi noir e direttori di rotocalchi. Né le donne gli sono mai mancate. Un tombeur de femmes. A parte la fidanzata, Iolanda Ciccola, poi leader di “Sinistra Rivoluzionaria”, Gemelli racconta di suoi “strabilianti incontri femminili”. Le cronache assicurano “che era molto gettonato dalle donne. Quando lo seppellirono, ci fu una processione femminile”. Nell'ora della morte l'amore non gli è mancato. Il mistero, invece, l'ha tormentato anche da morto. La sua salma è rimasta al Verano. Ma all'anagrafe mortuaria dei cimiteri capitolini e nei database di quella salma non c'è traccia. Trafugata? Da chi? Non è che la sua morte è stata una farsa e il Gobbo è ancora vivo? Se così fosse, potrebbe essere lui il “Grande Vecchio” - evocato mille volte - dell'Italia dei misteri, dei servizi segreti deviati e delle trame.
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Nel film di Kevin McDonald con un cast di stelle hollywoodiane guidato da Russel Crowe
“State of play”, il giornalismo dietro le quinte di CARMELA INFANTE STATE of play è il thriller di centoventicinque minuti di Kevin Macdonald, interpretato da Russel Crowe, Ben Affleck, Robin Wright Penn, Jeff Daniels, Helen Mirren, che prende vita da una serie tv di sei ore trasmessa dalla BBC nel 2003. Ambientato nel centro del potere americano di Washington, vede come protagonisti Cal McAffrey (Crowe), un tenace reporter alla vecchia maniera e Della Frye, una giovane giornalista d’assalto che ama il blogger ed il giornalismo online; insieme stanno indagando sull’omicidio di una giovane donna, segretaria di Stephen Collins (Affleck), un noto deputato a conoscenza di intrighi e cospirazioni che coinvolgono importanti nomi della politica della nazione. In questo intreccio tra politica e giornalismo emerge il lento declino della carta stampata a favore delle nuove tecnologie informatiche che permettono di sfornare notizie una dopo l’altra batWASHINGTON – Il mondo rimpiangerà la comicità schietta di Dom De Luise, il figlio di immigrati italiani morto all’età di 75 anni in un ospedale di Los Angeles. Aveva interpretato alcuni dei film più famosi di Mel Brooks. Dom De Luise ha fatto ridere intere generazioni: prima quella dei baby boomers, con film come Mezzogiorno e mezzo di fuoco (1974) o la Corsa più pazza d’America I e II (19811984), poi i ragazzi cinici e disincantati nati negli anni ottanta e cresciuti in piena epoca grunge, con monumenti alla comicità assurda come Robin Hood un uomo in calzamaglia (1993) o Il Silenzio dei prosciutti (1994). Sua madre, Vincenza Di Stefano, era una casalinga immigrata dall’Italia e aveva partorito Dom a Brooklyn nel 1933, quando New York e gli Stati Uniti si trovavano in piena depressione e Roosevelt varava il New Deal. L’attore si era diplomato alla scuola superiore per lo spettacolo di Manhattan, per poi frequentare la Tufts University di Medford, Massachusetts. De Luise, assunto dal produttore televisivo Greg Garrison (che aveva intuito il suo talento) aveva conosciuto la notorietà per la sua regolare partecipazione al Dean Martin Show, spettacolo settimanale di grande ascolto trasmesso dalla televisione Nbc. Eclettico, grasso, simpatico da far sorridere solo a guardarlo e amante della buona tavola al punto da aver pubblicato numerosi libri di cucina, De Luise sarà ricordato dal pubblico per aver condotto il programma Tv Candid Camera tra il 1991 e il 1992 (basato sulle reazioni della gente ad eventi insoliti ripresi da telecamere nascoste), e per aver fatto coppia
tendo così ogni forma di rivalità o concorrenza. Quello che però il veterano giornalista Cal McAffrey dimostra fino alla fine è che solo un buon e sano giornalismo di qualità può ancora battere la stampa ancorata esclusivamente al mondo informatico ed alle notizie facili da reperire. Potrebbe essere l’esempio del giornalista vecchio stampo che vede il declino del mondo giornalistico attorno a sé e combatte con tutte le sue forze perché ciò non avvenga. McAffrey e Fry cercano di fare del buon giornalismo. Della è l’allieva con senza mai una penna in tasca, il regalo che Cal gli farà, una collana fatta di penne, simboleggia come sia ancora importante sporcarsi le mani d’inchiostro. “State of play” è un emozionante racconto noir sulla realtà di una testata giornalistica partendo da fonti, notizie e verifiche di attendibilità. Il film è, anche, fedele testimone di come l’obiettività giornalistica sia spesso difficile da raggiungere in quanto sempre in bilico tra ambiguità ed imparzialità.
Una scena da “State of play”
Morto l’attore di cult comici. Origini italiane, era anche gastronomo
Addio Dom, icona di Mel Brooks
Seredova e Buffon di nuovo in dolce attesa
LA showgirl Alena Seredova, già mamma del piccolo Louis Thomas, è in attesa del secondo figlio dal suo compagno Gianluigi Buffon, portiere della Juventus e della Nazionale di calcio. Lo rivela Chi, il settimanale diretto da Alfonso Signorini. La Seredova dal 12 giugno sarà al cinema nel film «Un’estate ai Caraibi» dei fratelli Vanzina.
Quattrociocche «Voglio sposare Alberto Aquilani»
IL FESTIVAL
Telefilm, a Milano non solo americani MILANO – Dalle ceneri di Beverly Hills, il telefilm americano datato 1990, arriva 90210, nuova serie che racconta le storie del West Beverly High. Sarà lanciato in Italia dal Telefilm Festival, rassegna dedicata al genere e giunta alla settima edizione. Presentata oggi si svolgerà allo Spazio Cinema Apollo da domani al 10 maggio. Quattro giorni quindi per scoprire tutte le novità nel panorama delle serie televisive nel mondo. Il telefilm è un genere che appassiona un pubblico trasversale ma è soprattutto amato, è stato detto nella conferenza stampa, dai pubblicitari. Quest’anno debutta anche Telefilm Kids, sezione dedicata ai bambini. In Italia in realtà, ha spiegato il direttore artistico della rassegna Leo Damerini citando fonti dell’Osservatorio Europeo, la programmazione del genere sulle tv generaliste è scesa in un anno dal 22% al 20%. Sono aumentati però i telefilm non americani e una delle prime conferme che emergono alla vigilia
Sopra Dom De Luise; a destra il regista Mel Brooks
fissa con Mel Brooks in alcuni dei suoi film più famosi. De Luise ha pubblicato anche molti libri per bambini e, a conferma della sua passione per il cibo, ha partecipato allo show On The House With The Carey Brothers, nella veste di suggeritore di consigli culinari. Non aveva dimenticato le sue origini italiane e partecipava di frequente agli eventi organizzati dagli italiani d’America, che lo avevano più volte premiato per il suo successo professionale e per la sua grande simpatia.
George Clooney
della settima edizione è il crescente spazio conquistato nel settore da serie non provenienti dagli Usa, per anni i maggiori produttori. Dall’India arriva Dharam Veer (Bonsai), colorata e kitch in pieno stile Bollywood. Presente anche dall’Egitto la sit-com Coiffeur Ashwaq, cha affronta anche il dramma, pur se in chiave ironica, della violenza domestica. Dagli Usa arrivano i nuovi episodi di Dr House (Joi) e di Er-Medici in prima linea (Raidue) con il ritorno di George Clooney.
«ALBERTO è la storia più importante della mia vita. Sogno un giorno di sposarlo». L’attrice Michela Quattrociocche, che sta ultimando le riprese del film “Scusa ma ti sposo amore” di Federico Moccia, parla per la prima della sua storia d’amore con il calciatore della Roma Alberto Aquilani in un’intervista al settimanale Chi. «Mi sono tatuata le sue iniziali dietro al collo», confida l’attrice.
Beckham, flirt ungherese e ire di Victoria
GOSSIP
Belen “venduta” da Corona negli scatti hot MA chi glielo ha fatto fare a Belen? Perché sbattere la porta in faccia al destino che l'aveva messa sulla strada di Marco Borriello: bello, ricco, simpatico e pure romantico? Adesso la Rodriguez paparazzata alle Maldive con l’ineffabile Fabrizio Corona sembrava addirittura triste. Perché lei è innamorata e avrebbe già perdonato Fabrizio malgrado la scoperta choc rivelata dal fotografo Marcello Sorge, che davanti alle tele-
camere della Vita in diretta ha vuotato il sacco: Corona non solo sapeva di quelle foto (quelle pubblicate da Novella2000 in cui i due fanno sesso alla luce del sole nel paradiso esotico) ma gli scatti erano stati decisi a tavolino con lui. L'accordo prevedeva che l'ex manager dei paparazzi pagasse a Sorge viaggio, vitto e alloggio. Invece Corona ci avrebbe ripensato accollando le spese al fotografo che, per vendicarsi, ha venduto per conto suo gli scatti-hot
mettendo poi in piazza l’accordo. E Belen? Non deve essere piacevole scoprire che i momenti di passione vissuti col proprio uomo su un atollo da favola erano già stati venduti al miglior offerente. E neanche la bella argentina ci ha guadagnato in termini di soldi e notorietà visto che ultimamente - tra Isola, Scherzi a Parte, campagne pubblicitaria, ospitate e inaugurazioni - ha lavorato e guadagnato abbastanza.
SECONDO i tabloid francesi e inglesi, il biondo centrocampista del Milan David Beckham avrebbe ceduto alle avance di una modella ungherese, la splendida Mariann Fogarasy (nella foto). Giunta alle orecchie di Victoria, la notizia ha avuto un effetto immediato e drastico: annullata la mega-festa, in programma per il 4 luglio a Los Angeles, per festeggiare i dieci anni di matrimonio della coppia "Posh". Una delle foto “piccanti” alle Maldive
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Spettacoli e televisione 53
Mercoledì 6 maggio 2009
Mercoledì 6 maggio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
Nel lavoro si presenteranno nuove possibilità di fare carriera: non ci speravate più. Un amore altalenante.
TORO 21/4 - 20/5
Si sta per aprire una nuova fase per il vostro lavoro, molto promettente. È il momento dei grandi sentimenti.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Fate una valutazione fredda e approfondita delle possibilità che vi si aprono nel lavoro. In amore non c'è motivo di scoraggiarsi.
CANCRO 22/6 - 22/7
In questo momento la professione deve essere la vostra priorità: è un momento decisivo. Venere vi prepara una sorpresa.
LEONE 23/7 - 23/8
È tempo di pensare al futuro nel lavoro: preparatevi ad affrontare parecchie battaglie per emergere. Un amore con la a maiuscola.
VERGINE 24/8 - 22/9
Dalla decisione che prenderete oggi nel lavoro dipenderà il vostro futuro. In amore vi fate troppe domande e vi arrovellate senza motivo.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Gli errori commessi nel lavoro non devono bloccare la vostra intraprendenza. State sottovalutando l'insoddisfazione del partner.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Avete fatto parecchi passi avanti nel lavoro e tutto per vostro merito esclusivo: continuate così. Evitate malintesi con la persona amata.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Nel lavoro la situazione è ancora in evoluzione e piuttosto confusa: attendete per agire. L'orgoglio in amore è un cattivo consigliere.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Nel lavoro guardate avanti con ottimismo: tutte le iniziative prese sono risultate vincenti. In amore siete sicuri di avere fatto la scelta giusta?
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Anche se nel lavoro i risultati tardano ad arrivare non c'è motivo di essere pessimisti. Confusione in amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS: fa magia OS, cura TA = FAMA GIA OSCURATA
Nel lavoro non basta la preparazione: ci vuole anche una buona dose di diplomazia per fare carriera. Ottimo inizio per una storia d'a-
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54 Rubriche
ATTUALITÀ
PRIMA SERATA
21.10
20.45
SPORT
RUBRICA
21.10
TGSATIRICO
20.30
21.10
FILM
19.30
CARTONI
19.00
TELEFILM
Bruno Vespa
Thierry Henry
Chi l’ha visto?
Striscia la notizia
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -RubricaTg 1 Turbo - di motori 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 09.35 -Previsioni del tempoLinea verde Meteo verde 10.00 -RubricaVerdetto Finale 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaFesta italiana 16.15 -AttualitàLa vita in diretta 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.20 -RubricaMedicina 33 06.25 -Real TvItalian Academy 2 06.55 -AttualitàQuasi le sette 07.00 -Cartoni 09.45 -RubricaUn mondo a colori - Files 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -Telegiornale Tg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaMedicina 33 14.00 -Real TvItalian Academy 2 15.00 -RubricaQuestion Time 15.40 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -RubricaPresa diretta 18.00 -Previsioni del tempoMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -TelefilmSquadra speciale Cobra 11
07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -TelegiornaleTG3 Agritre 12.45 -RubricaLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -RubricaTrebisonda 15.20 -TelefilmDouble Trouble 16.00 -NewsTG3 GT Ragazzi 16.30 -RubricaMelevisione 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -TelegiornaleTg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13.40 -Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap OperaBeautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.05 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -TelegiornaleTg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.10 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.00 -Film Il gigante - 1a parte con Elizabeth Taylor, Rock Hudson, James Dean - regia di George Stevens (USA) - 1956 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -TelefilmSmallville 15.50 -TelefilmKyle XY 16.40 -TelefilmMalcolm 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniBakugan - Battle Brawlers 18.15 -CartoniGormiti il ritorno dei signori della natura! 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmF/X 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -Film Il caso Thomas Crown con Steve McQueen (I), Faye Dunaway, Yaphet Kotto - regia di Norman Jewison (USA) - 1968 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Attualità Porta a Porta
20.30 -TelegiornaleTg 2 20.30 20.45 -SportChelsea - Barcellona - Calcio 21.30 -TelegiornaleTg 2 22.45 -RubricaUn mercoledì da Campioni 23.20 -TelegiornaleTg 2
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Chi l'ha visto 23.10 -Talk ShowParla con me
20:30 - Tg satiricoStriscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -FilmSo che ritornerai con Manuela Arcuri, Jason Lewis, Valeria Milillo, Giancarlo Giannini regia di Eros Puglielli (Italia) - 2008 23.15 -RubricaMatrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmArma letale con M. Gibson, D. Glover - regia di Richard Donner (USA) - 1987 23.20 -FilmThe Weather Man con N. Cage, M. Caine - regia di Gore Verbinski (USA) - 2005
20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Reality Show Cupido 23.00 -Show Chiambretti night - Solo per numeri uno
20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -Film Il treno con Burt Lancaster, Jean Moreau, Michel Simon - regia di John Frankenheimer (USA/Fr/Ita) - 1964 23.35 -ShowVictor Victoria
01.05 -TelegiornaleTg 1 01.10 -RubricaSottovoce 01.40 -TelegiornaleTg 1 02.05 -RubricaRai Educational Magazzini Einstein 02.55 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmCuori nella tormenta
23.35 -RubricaLa storia siamo noi 00.35 -Talk ShowXII Round 2089 01.05 -TelegiornaleTg Parlamento 01.15 -RubricaReparto corse 02.05 -RubricaTg 2 Costume e società 02.25 -Film TvUn tranquilla coppia di killer
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaLa storia siamo noi 02.10 -DocumentiFuori orario 02.15 -AttualitàRai News 24 02.50 -RubricaNext 03.10 -RubricaNext
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.10 -Previsioni del tempoMeteo 5 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte
01.00 -TelegiornaleTG4 - Rassegna stampa 01.20 -MusicaleClip Parade 12 01.55 -FilmUna spada per un impero con L. Jeffries - regia di Sergio Grieco (Ita) - 1964 03.15 -RubricaPeste e corna e gocce...
01.20 -NewsStudio Sport 01.45 -TelegiornaleStudio Aperto 02.00 -MusicaleTalent 1 Player 02.40 -Serie TvI Soprano 03.45 -FilmRosencrantz e Guildenstern sono morti 05.40 -NewsStudio Sport
00.50 -TelegiornaleTg La7 01.10 -RubricaMovie Flash 01.15 -AttualitàOtto e mezzo 01.55 -TelefilmAlla corte di Aliice 02.55 -RubricaDue minuti un libro 03.10 -AttualitàCNN News
Arma Letale
I Simpson
JAG
leTrame
LA 7
ORE 14.00
RETE 4
ORE 21.10
CANALE 5
ORE 21.10
IL CASO THOMAS CROWN
ARMA LETALE
SO CHE RITORNERAI
con S. McQueen, F. Dunaway, Y. Kotto - regia di Norman Jewison (Usa) - 1968
con M. Gibson, D. Glover, G. Busey regia di Richard Donner (Usa) - 1987
con M. Arcuri, J. Lewis, V. Milillo - regia di Eros Puglielli (Ita) - 2008
Uno spregiudicato banchiere ha fatto il colpo nella sua stessa banca. Una bella detective lo scopre. Tra i due nasce una simpatia che ben presto si trasforma in amore, ma lei vuole comunque denunciarlo. Allora lui, per convincerla a fuggire insieme in Brasile, le annuncia il luogo del suo prossimo colpo. Le dà quindi appuntamento sul luogo dove sarà portata la refurtiva...
Martin è un poliziotto che per i suoi modi duri ma efficaci è stato soprannominato “Arma letale”. È un reduce dal Vietnam e ha perso l’adoratissima moglie. I suoi superiori lo affiancano al sergente di colore Roger Murtaugh, in età pensionabile e restìo all’uso delle armi. Poco a poco, tra i due si instaura un franco cameratismo mentre indagano su una banda di trafficanti di droga...
Anna, proprietaria delle omonime industrie elettromeccaniche, ha una storia segreta con Maurizio, compagno della sua migliore amica Lisa. Venuta a conoscenza della gravidanza di quest'ultima, Anna tenta di chiudere la relazione, ma Maurizio la ostacola e, nel tentativo di fermarla, muore in un incidente stradale. Non prima, però, di averle giurato il suo ritorno...
LA 7
ORE 21.10
RETE 4
ORE 23.20
RETE 4
ORE 1.55
IL TRENO
THE WEATHER MAN
UNA SPADA PER UN IMPERO
con B. Lancaster - regia di John Frankenheimer (Usa/Fra/Ita) - 1964
con N. Cage, M. Caine, H. Davis, G. de la Peña - regia di Gore Verbinski (Usa) 2005
con L. Jeffries, J. Greci, E. Tarascio regia di Sergio Grieco (Ita) -1964
Il film racconta un episodio abbastanza singolare della Resistenza francese. Mentre gli alleati si avvicinano a Parigi, un ufficiale tedesco carica un treno con opere d'arte trafugate che intende portare in Germania. Un ferroviere francese, membro della Resistenza, si adopera in ogni maniera per evitare che il cospicuo patrimonio finisca nel paese nemico. Anche quando...
David Spritz, addetto al servizio delle previsioni meteorologiche di una Tv locale, viene chiamato a fare un provino per "Hello America", uno show nazionale. Ma mentre la sua carriera professionale va a gonfie vele, nella vita privata sta andando tutto a rotoli...
Nell'anno 190 d. C. l'imperatore Commodo manda una spedizione contro il barbaro Avalo. La comanda il console Marco che ottiene come unico risultato quello di liberare la schiava Nissia, ma non quello di bloccare il nemico. Visto che Commodo sembra sottovalutare il pericolo per Roma, Marco si allea con legionari, gladiatori e cristiani e si fa nominare imperatore al posto di...
Sul filo del rasoio con Mattei i Cesaroni in testa RAI UNO Affari tuoi Enrico mattei l'uomo L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.40 21.21 19.49 18.52
ascolto 6.724 6.709 5.785 3.911
RAI DUE Ricominciare Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra Tg2-medicina 33
21.11 13.32 19.39 13.54
2.437 2.100 1.799 1.727
RAI TRE Un posto al sole Blob di tutto di piu' Agrodolce Agente 007 la spia che
20.37 19.57 20.15 21.10
2.698 1.789 1.648 1.634
CANALE 5 Striscia la notizia I cesaroni Beautiful Cento vetrine
20.45 21.22 13.42 14.12
7.561 6.818 4.355 4.176
ITALIA 1 Fast and furious I simpson Detective conan Dragon ball gt
21.12 14.33 14.08 13.41
2.786 2.314 2.006 1.896
RETE 4 Walker texas ranger Il comandante florent Tempesta d'amore Sessione pomeridiana
20.29 21.14 19.41 14.09
2.264 1.983 1.830 1.481
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Televisioni 55
Mercoledì 6 maggio 2009
IMMIGRATI
SILVIO A PORTA A PORTA
GIUSTIZIA & POLITICA
Abolito il permesso per andare a scuola
«Ma quali minorenni Veronica ha sbagliato» «Nella trappola della sinistra»
«Lucani come siciliani? Non ci conoscono» Bubbico contro Vulpio
Alla fine Fini la spunta a pagina 2
Anno 8 n.108€ 1.00
alle pagine 4 e 5
www.ilquotidianodellabasilicata.it
a pagina 15
Mercoledì 6 maggio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
Indiscrezioni danno Marchionne interessato all’America Latina
Tecnologie dell’acqua musei virtuali mix arte-natura
Fiat senza freni Spunta anche Gm
Il viaggio nello sviluppo inizia dal passaggio dei Greci
Opel, i sindacati tedeschi frenano: posti a rischio
Il presidente De Filippo presenta con l’Apt il progetto integrato di offerta turistica per il Senisese Pollino Oggi bis in Val D’Agri a pagina 11
LONDRA - Il governo tedesco ha posto ben 14 condizioni da soddisfare per valutare positivamente qualsiasi offerta di acquisizione di Opel, tra cui la collocazione in Germania del quartier generale della società, la solidità del piano finanziario, la nazione nella quale sarebbero pagate le imposte della nuova aggregazione e il grado di consenso dei lavoratori. Tutto questo mentre indiscrezioni danno la Fiat interessata anche a Gm America latina. a pagina 14
Sergio Marchionne
«Non chiudete gli uffici postali» I sindaci dei piccoli comuni sotto la Regione Il governatore incontrerà l’Ad
Tamponamento sulla Sinnica Muore giovane di Senise Stava andando a lavorare Da tre mesi si era occupato
a pagina 17
a pagina 25
Ecomafie
Marinagri
Montagna di rifiuti alta come l’Etna
Moramarco «L’impresa non è un nemico»
Nuovo dossier di Legambiente In Basilicata Cresce il numero dei reati ambientali La nostra regione sale all’11° posto
Vertice promosso a Policoro con i sindaci della zona. Tutti in difesa della struttura sotto sequestro
Potenza. Guerra Pasolini-Galilei: la protesta dei genitori blocca i lavori poi ripresi
Licei: polizia schierata per il sorteggio POTENZA - Digos schierata in prima fila per il sorteggio degli studenti da destinare o al liceo Galileo o al Pasolini. La guerra tra i due scientifici non si ferma. E ancora una volta, ieri, il sorteggio è stato interrotto dalle proteste di genitori e alunni e docenti. Poi in serata è stato ripreso e ultimato. A ogni allievo il suo numero.
LAVORO
La Comer di Matera mette in Cig 150 operai a pagina 30
a pagina 19
Elezioni: liste civiche e liste ciniche.
Alla Mahle non c’è pace In discussione l’accordo con la Regione a pagina 17
a pagina 10
a pagina 15
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Pollino- Senise