Brevi dal mondo
India, governo difficile
NEW DELHI – Incontri politici e conversazioni telefoniche a tutto campo si sono moltiplicati fra le principali personalità indiane per analizzare gli scenari proposti dagli exit poll dopo la maratona elettorale delle legislative, ed in attesa dei risultati ufficiali di sabato. Al termine della galoppata di un mese, l’ipotesi più accettata è che il Partito del Congresso di Sonia Gandhi (nella foto), e la coalizione di centro-sinistra Upa, si siano imposti di una incollatura sugli agguerriti avversari del raggruppamento conservatore Nda, guidato dal Barathyia Janata Party (Bjp). In modo talmente esiguo però, concordano osservatori e media, che non è facile immaginare la formazione di una coalizione governativa solida e destinata a durare nel tempo.
Google in tilt per tre ore LONDRA – Google va di nuovo in tilt: milioni di utenti in tutto il mondo sono rimasti per oltre tre ore senza la possibilità di accedere al sito e alle email. Il blackout è durato dalle 9,30 alle 13,00 circa ora italiana e ha interessato diversi servizi, quali Google News, Gmail e Youtube, rimasti bloccati o molto rallentati.
Chavez vara il piano di lettura BUENOS AIRES – Per costruire il socialismo bolivariano del secolo XXI è necessario «vaccinare la controrivoluzione ogni giorno con una dose di lettura»: in base a questa diagnosi, il presidente venezuelano Hugo Chavez (nella foto) ha lanciato il suo Piano rivoluzionario di lettura (Prl), attraverso il quale saranno distribuiti migliaia di volumi.
Spagna, aborto depenalizzato
MADRID – Il consiglio dei ministri spagnolo ha approvato il disegno di legge che prevede la depenalizzazione dell’aborto. Se passerà l’esame del Parlamento, la legge permetterà ad ogni donna di decidere liberamente se abortire entro la 14ª settimana di gravidanza e renderà possibile l’aborto dalla 14ª alla 22ª settimana in caso di grave rischio fisico o psichico per la salute dalla donna.
Venerdì 15 maggio 2009
Terremoto, Tremonti: «Ora basta»
Voto di scambio indagato assessore Udc della Sicilia
Carceri, il piano Ionta prevede anche le navi
di cui 7 per l’edilizia». Risorse e tempi veloci: entro sei mesi, ribadisce il presidente del Consiglio, «verranno costruite delle case per 13 mila persone». Il partito democratico insiste però nel mettere in discussione le coperture finanziarie. La posizione del governo «è difficile da sostenere», attacca il senatore del Pd Roberto Della Seta, dal momento che «cambiano i criteri e le quantità». Il punto, spiega la relazione tecnica del ministero dell’Economia, è che gli immobili da ricostruire sono meno di quelli previsti inizialmente.
PALERMO – Cinquanta euro: tanto costerebbe, a Palermo, comprare un voto dalla mafia. Si torna a parlare di rapporti tra le cosche, attraversate da una profonda crisi economica, e i politici, pronti a stringere patti elettorali con i boss, nell’ultima indagine della Dda del capoluogo siciliano che ieri ha portato al fermo di 19 presunti uomini d’onore e all’arresto di due capimafia. Le elezioni finite sotto inchiesta sono le regionali del 2008. Il politico indagato è uno degli assessori di Lombardo: Antonello Antinoro, esponente dell’Udc.
ROMA – Le carceri galleggianti che potremmo vedere ancorate nelle acque antistanti i porti della nostra Penisola, saranno piattaforme simili a quelle inaugurate nell’89 a New York, lungo il fiume Hudson. L'idea di far ricorso a questa soluzione per risolvere l’emergenza sovraffollamento è del capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Franco Ionta, designato dal governo commissario straordinario per l'edilizia penitenziaria con l’obiettivo di dare ossigeno alle 206 carceri che stanno letteralmente esplodendo.
Soldi sufficienti, il ministro invita a chiudere le polemiche
Il governo stanzia per la ricostruzione 3 miliardi di euro In totale saranno 8,7
Giulio Tremonti
ROMA - – Il contributo integrale per la ricostruzione incassa il primo sì del Parlamento e il governo assicura che le risorse stanziate, tre miliardi di euro solo per questa voce, sono più che sufficienti. Il ministro dell’Economia Giulio Tremonti invita a chiudere con le polemiche, perchè per combattere l’emergenza del terremoto «abbiamo trovato –spiega –i fondi». Una cifra che in totale è anche più alta di quella finora circolata: in tutto, afferma il premier Silvio Berlusconi, sono stati messi in campo «8,7 miliardi,
Una pattuglia raggiunta da colpi di arma da fuoco
Afghanistan: gli italiani attaccati, ma restano illesi KABUL – Ancora un attacco contro i militari italiani in Afghanistan: una pattuglia che era in missione a una cinquantina di chilometri da Kabul è stata raggiunta da alcuni colpi d’arma da fuoco che, fortunatamente, non hanno provocato feriti. Solo uno dei mezzi ha riportato lievi danni. L’attacco nei confronti degli italiani, secondo quanto riferiscono al comando del contingente italiano, è avvenuto durante la notte di mercoledì nella Valle di Musahy, una valle maledetta per i nostri militari: il 5 maggio del 2006 vi morirono in un attentato gli alpini Manuele Fiorito e Luca Polsinelli mentre il 26 ottobre dello stesso anno a cadere furono i caporalmaggiori Giorgio Langella e Vincenzo Cardella. Il caporalmaggiore Antonio Nughes, anche lui un alpino, rimase invece ferito nell’ennesimo attentato, avvenuto a settembre del 2007. Questa volta a esser presi di mira sono stati i paracadutisti del 186° reggimento della Brigata Folgore, che solo da pochi giorni hanno rilevato gli alpini nel controllo di quella zona dell’Afghanistan, a ridosso della capitale Kabul. Il convoglio italiano, composto da tre veicoli Lince, era impegnato «in attività di pattugliamento volta al mantenimento del controllo del territorio». Non appena attaccati, ricostruiscono al comando del contingente, i paracadutisti italiani «hanno prontamente risposto al fuoco e, illesi, sono rientrati alla base». Solo uno dei tre Lince ha riportato «lievi danni». L’Afghanistan resta co-
munque il teatro più pericoloso, con la battaglia tra le forze della coalizione e i taleban che non conosce sosta. In un raid aereo nella provincia di Paktika, nel sud-est del paese, sono rimasti uccisi almeno 16 taleban, mentre nella provincia centro-orientale di Ghazni altri tre ribelli integralisti sono morti in uno scontro a fuoco con alcuni vigilantes privati. Il raid, fa sapere il portavoce del governatore di Paktika, è avvenuto la scorsa notte nel distretto di Batkhela in risposta ad un attacco degli insorti alle forze di polizia afghane, che hanno chiesto la copertura aerea alla coalizione. Fra i ribelli uccisi, fa sapere il portavoce, oltre a taleban afghani vi sono alcuni pachistani e alcuni arabi. È stato invece escluso dalla
Nato che siano state «azioni nemiche» a provocare la caduta di un caccia britannico durante un atterraggio di emergenza alla base aerea di Kandahar. Il pilota dell’aereo si è catapultato fuori dall’abitacolo ed ha riportato ferite minori. E si combatte anche al confine con il Pakistan, dove è in corso un’offensiva dell’esercito pakistano contro i taleban che dettano legge nelle aree tribali a cavallo dei due paesi. Battaglia che però non riguarda i militari italiani. I nostri, ha detto il ministro per i rapporti con il Parlamento Elio Vito nel corso del question time «non sono direttamente interessati e coinvolti con i movimenti in corso in Pakistan». Ahmed Buzher
La pattuglia attaccata a cinquanta chilometri da Kabul
Una diciottenne accoltella una giovanissima rivale di 15 anni. Ferite a braccia e gambe
Duello d’amore a Napoli fra due ragazze NAPOLI – La trama classica del duello d’amore, trasfigurata dalla violenza dei vicoli della Napoli popolare e criminale. Con una peculiarità: ad impugnare l’arma, forse per un ragazzo conteso, è in questo caso una diciottenne, che ha accoltellato una giovanissima rivale di 15 anni. Ricoverata, la vittima è ancora sotto osservazione, dopo essere stata sottoposta a un intervento chirurgico. Intanto E. G., 18 anni, responsabile dell’aggressione, è stata denunciata a piede libero per lesioni personali dolose e aggravate. Il fatto accade ad un mese esatto dalla morte di un ragazzo di 21 anni: il 14 aprile Giovanni Tagliaferri morì, pagando un apprezzamento
di troppo rivolto ad una ragazza con una coltellata ad una coscia che recise la zona femorale, a pochi metri dal Porto. Scenario di questo ennesimo episodio di sangue è invece il Rione di Forcella, il quartiere in cui fu uccisa per sbaglio Annalisa Durante, in un agguato di camorra. Mercoledì in serata, A. S. circolava in motorino – come tantissimi suoi coetanei – nel quartiere considerato un tempo roccaforte del clan Giuliano. Ad un tratto è stata fermata da una conoscente, a sua volta in sella ad uno scooter, a pochi metri da una delle pizzerie più note della città. Una ragazza, con la quale aveva già litigato qualche sera fa, secondo gli agenti del
Gelmini: «Con il voto in condotta il bullismo a scuola sarà sconfitto» ROMA – Il bullismo? Va meglio – assicura il ministro Gelmini – ma a leggere la cronaca la strada per sradicare il fenomeno sembra ancora lunga: anche ieri due adolescenti sono stati arrestati per violenza e abusi su coetanei. «Abbiamo riscontrato – ha dichiarato il ministro dell’Istruzione in un’intervista ad Affaritaliani.it –un miglioramento di comportamenti nelle scuole. Sia per il voto in condotta, che spaventa i ragazzi, sia con la nuova materia. Il ragazzo capisce che è titolare di diritti, ma anche di doveri. Il bullismo – ha ammesso Mariastella Gelmini – è un fenomeno in aumento. Ma noi abbiamo puntato e fatto – ha aggiunto – due grandi cose: la prima è il voto in condotta. Quando un ragazzo rischia di essere bocciato per un cinque ci pensa due volte prima di agire. La seconda è l’inserimento della nuova materia cittadinanza e costituzione». E se non
bastassero questi due interventi, il ministro è pronta a metterne in campo altri: «Facciamo una grande lotta in tutte le regioni, attraverso le direzioni generali e altre numerose iniziative». La quotidianità intanto continua a sfornare episodi di violenza. Con l’accusa di abusi sessuali e bullismo nei confronti dei suoi coetanei un ragazzo di 17 anni è stato arrestato ieri dalla polizia a Caltanissetta e condotto in una comunità per minori. Le indagini sono state avviate a inizio dell’anno scolastico, in una scuola media superiore, dopo le segnalazioni di alcuni docenti che sono state molto utili per i magistrati. La misura cautelare è stata emessa dal gip Fancesco Pallini, su richiesta del procuratore per i minorenni Maria Vittoria Randazzo che auspica di avere la «collaborazione di quanti siano in grado di fornire elementi utili per l’accertamento di altri episodi di bullismo».
Spazio, partiti i satelliti del tempo KOUROU (GUYANA FRANCESE) – Hanno cominciato il loro viaggio nel tempo i due telescopi spaziali europei Herschel e Planck, progettati per esplorare l’universo com'era più di 13 miliardi di anni fa. Sono stati lanciati ieri nel Centro spaziale europeo di Kourou (Guyana Francese) con un Ariane 5: un lancio perfetto per due missioni «fantastiche», come le ha definite il direttore generale dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), Jean-Jacques Dordain. Per i ricercatori che ci lavorano da oltre 15 anni è la realizzazione di un sogno.
commissariato Vicaria Mercato – coordinati dal vicequestore aggiunto Antonio Barbagallo – che indagano sul fatto. Il battibecco è iniziato quasi subito: le due ragazze si sono forse reciprocamente diffidate dall’avvicinarsi al ragazzo conteso, fino alla improvvisa degenerazione della lite: la diciottenne si è avventata sull'altra, tirando fuori un coltello e ferendola a un braccio e ad una gamba. Vedendo l'arma, la vittima ha tentato infatti di difendersi con le braccia, dove è stata colpita. La vittima è stata immediatamente soccorsa e portata al Loreto Mare dal padre, un pluripregiudicato. L’uomo è arrivato in ospedale seguito da amici e familiari. Rosanna Pugliese
ilLotto Nazionale Bari Cagliari Firenze Genova Milano Napoli Palermo Roma Torino Venezia
estrazione del 14 maggio 2009
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ilSuperEnalotto
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Montepremi 3.626.611,53 euro
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2 In Italia e nel Mondo
Dopo l’intrusione dell’americano è accusata di violazione degli arresti domiciliari
Birmania, Aung San Suu Kyi torna in carcere Lunedì dovrà comparire davanti al giudice. Fino ad allora sarà in cella
Aung San Suu Kyi
RANGOON – E' in carcere da ieri la leader storica dell’opposizione birmana, Aung San Suu Kyi, accusata dalle autorità di aver violato le condizioni dei suoi arresti domiciliari dopo la misteriosa intrusione di un americano nella sua abitazione alcuni giorni fa. La Nobel per la Pace, 63 anni, che ha trascorso agli arresti circa 13 degli ultimi 19 anni, è stata tradotta ieri dalla sua villa di Rangoon al carcere di Insein, a nord della città, dov'è comparsa davanti ai giudici che l’hanno formalmente incrimina-
ta e stabilito che il suo processo inizierà lunedì prossimo. Almeno fino ad allora dovrà restare in carcere. Ora rischia fino a cinque anni di carcere, mentre i termini degli arresti domiciliari, a cui è sottoposta dal 2003, sarebbero scaduti il prossimo 27 maggio. Con lei sono stati incriminati anche due suoi collaboratori domestici. L’americano, John William Yeattaw, 53 anni, che dieci giorni fa si introdusse furtivamente nella villa della dissidente dopo aver attraversato a nuoto il lago
che la circonda, rimanendo nascosto nella residenza per due giorni, è stato a sua volta incriminato per violazione delle regole sull'immigrazione e della legge sulla sicurezza. L’avvocato di Aung San Suu Kyi ha definito l’uomo un «imbecille», aggiungendo che è lui il responsabile del nuovo arresto e dell’incriminazione della leader dissidente. Nei giorni scorsi il legale aveva definito l'intruso «un avventuriero» che aveva agito «di sua propria iniziativa». Yassir Abdull Kareem
Spazio, gli astronauti iniziano a riparare Hubble Saranno necessarie cinque “passeggiate” per completare la missione
Le riparazioni spaziali
A Nazareth Benedetto XVI incontra Netanyahu. Grande folla alla messa
HOUSTON, TEXAS (USA) – Gli astronauti dell’Atlantis hanno effettuato la prima delle cinque passeggiate nello spazio necessarie per la riparazione in orbita del telescopio spaziale Hubble. Prima operazione, la sostituzione dell’obiettivo fotografico, agganciato mercoledì dal braccio robotico, con un nuovo grandangolo costato 132 milioni di dollari. La prima passeggiata servirà anche a sostituire la banca dati del sistema informatico. Alla fine della missione saranno stati cambiati sei giroscopi, il sistena di protezionee le batterie.
Vedrà anche Medvedev
Berlusconi da Putin Il Papa rivolge parole forti alle Fedi: «Respingiamo l’odio» per conto Nato
La pace chiesta ai credenti
NAZARETH – Occhi puntati sul colloquio Ratzinger-Nethanyahu, dopo la richiesta di soluzioni giuste per i palestinesi che il papa ha rilanciato da Betlemme. Ma le parole più forti, almeno in pubblico, Benedetto XVI le ha dette ieri non ai leader politici, ma ai credenti: cristiani e musulmani respingano «il potere distruttivo dell’odio e del pregiudizio» e trovino «modi per una pacifica convivenza». E i cristiani vogliono allearsi con ebrei, musulmani e con tutti i credenti per «salvaguardare i bambini dal fanatismo e dalla violenza». Il gesto più simbolico poi lo ha fatto invocando «Salam, Shalom» con le mani giunte a imam e ai rabbini. A Nazareth, la più grande città araba in Israele, dove sembrano attenuarsi le tensioni tra cristiani e islamici cominciate nel '99 per il progetto – accantonato con strascichi nel 2001 – di costruire una moschea accanto alla basilica dell’Annunciazione, Benedetto XVI ha celebrato la più grande messa di questa viaggio in Terrasanta. La folla lo ha festeggiato con calore, giro in papamobile nella spianata del monte del Precipizio, preghiere e canti in arabo, latino, inglese e l’omelia tradotta in pubblico e in simultanea parte in arabo e – questa sembra una prima volta – parte in ebraico. Ai «cristiani di lingua ebraica» il pontefice ha rivolto anche un saluto particolare nei vespri serali: «sono per noi – ha ricordato – un richiamo alle radici ebraiche della nostra fede». Ma la forza che il papa attribuisce alle possibilità di pace delle religioni coalizzate si è vista soprattutto nell’incontro con i capi religiosi
Il Pontefice durante l’incontro con i rappresentanti delle altre fedi ieri a Nazareth
della Galilea: Benedetto XVI si è levato in piedi e, dando la mano al rabbino David Rosen e al capo dei drusi della Galilea, ha pregato con loro – e con gli altri leader disposti in cerchio – mentre un rabbino al centro della sala intonava «Salam, Shalom». I capi religiosi hanno pregato insieme e evidentemente, papa compreso, hanno messo da parte qualsiasi timore di cadere in una forma di sincretismo, da evitare. Un gesto che evoca l’incontro interreligioso di Assisi '86 con Wojtyla, fatto da un Papa considerato più efficace nelle parole che nei gesti. Un gesto, quello di prendersi per mano, «non previsto» secondo il portavoce, e davvero
«una bella improvvisata». Netanyahu dunque ha scelto Nazareth, e la sede del convento di francescani, per il colloquio con Benedetto XVI, provocando qualche scontento tra i cattolici. Questi hanno paventato un tentativo di «accaparrarsi» la presenza del Papa in Terrasanta, nel giorno dedicato ai cattolici dei diversi riti, al piccolo gregge quasi in estinzione che nuovamente il Papa, nei vespri, ha sollecitato a «rimanere in questa terra». Quindici minuti di colloquio nel quale Ratzinger e Netanyhau si sono confrontati sul «modo per far progredire il progresso di pace», mentre le due delegazioni, parlandosi per
Due anni di reclusione alla sexy prof si faceva toccare il sedere dagli alunni DUE anni di reclusione, con la formula del patteggiamento e sospensione della pena, sono stati inflitti dal gup del tribunale di Lecce Ines Casciaro all'insegnante di 41 anni di Monteroni (Lecce) ritratta in un filmato, realizzato con un videofonino e poi messo in rete su Youtube, mentre alcuni alunni minorenni la palpeggiavano alle spalle. La pena è stata inflitta per il reato di atti sessuali con minori, mentre è caduta l'accusa di corruzione ai danni di cinque minori. La docente non è stata interdetta dai pubblici uffici, e quindi potrà tornare ad insegnare, perché la legge che prevede misure interdittive obbligatorie per reati di questo tipo è entrata in vigore successivamente all'epoca dei fatti. Con il patteggiamento, la docente ha evitato inoltre il risarcimento alle parti civili, costituite da sei studenti.
venti minuti, hanno affrontato i nodi concreti del mai firmato accordo economico e finanziario Santa Sede-Israele, parlando tra l'altro del problema dei visti per i religiosi cattolici in Israele. Per il custode di Terrasanta Pierbattista Pizzaballa, non poteva essere un incontro di pura cortesia, ma anche «operativo»: non ci si può aspettare una «risposta definitiva ma almeno una spinta a trovare una soluzione». La chiesa di Terrasanta è convinta, e lo ha spiegato al Papa, che se non si metterà fine alla frustrazione di tanti palestinesi, la polveriera mediorientale potrebbe esplodere. Giovanna Chirri
ROMA – Promuovere «il ritorno allo spirito di Pratica di Mare», dove nel 2002 fu celebrato l’accordo per la collaborazione fra Nato e Federazione Russa. Sarà questo uno degli obiettivi di Silvio Berlusconi nella visita di due giorni del presidente del Consiglio in Russia. Una missione in due tappe: la prima a Soci, dove il Cavaliere incontrerà il premier Vladimir Putin nella dacia sul Mar Nero; la seconda nella residenza nei pressi di Mosca dove Berlusconi vedrà il presidente Dmitri Medvedev. Una bilaterale che si doveva tenere all’inizio di aprile, contemporaneamente alla 'missione di sistema' organizzata da Confindustria e Ice con circa 500 soggetti imprenditoriali. Visita che Berlusconi dovette annullare a causa del terremoto in Abruzzo. A Soci, con Putin, il presidente del Consiglio parlerà soprattutto dei rapporti commerciali che, nonostante la crisi, sono in continua crescita. Mentre si registrano rallentamenti con partner come Gran Bretagna e Francia. Infatti, l'interscambio con la Russia nel 2008 ha registrato un saldo positivo dell’11%, arrivando a 26,5 miliardi di euro. Dati che fanno dell’Italia il secondo partner commerciale europeo della Russia e il terzo a livello mondiale. Meglio dell’Italia, solamente Cina e Germania. Gran parte dei colloqui, come ha riferito un portavoce del governo russo, verterà su «questioni energetiche». Putin e Berlusconi saranno presenti alla cerimonia per la presentazione di un documento tra Gazprom ed Eni sul progetto di gasdotto 'South Stream'. Il presidente del Consiglio cenerà con Putin e l’indomani partirà per Mosca, dove incontrerà, in una residenza presidenziale fuori Mosca, il leader del Cremlino. L’agenda dell’incontro è composta in massima parte da temi di politica internazionale, con in testa i difficili rapporti di Mosca con la Nato. Una relazione che in questi mesi si è fatta via via più tesa. Le recenti espulsioni di due diplomatici russi dal quartier generale dell’Alleanza di Bruxelles, seguite da quelle di due diplomatici canadesi dalla rappresentanza della Nato a Mosca, ne sono un esempio. Federico Garimberti
Monica e Sophie intriganti su Paris Match
Totò ci provò con la “Fontana” Swarzy venderà il “Colosseo”
AUDACI Monica Bellucci e Sophie Marceau posano nude per la copertina di Paris Match abbracciate in un gesto di grande complicità. Succede in occasione del festival del cinema di Cannes, al quale le due attrici partecipano alla presentazione di "Ne te retourne pas".
TOTÒ ci aveva provato, ma soltanto al cinema, con la Fontana di Trevi. Terminator, che invece fa sul serio, ha deciso di vendere il Colosseo. Secondo il Los Angeles Times, che ha ottenuto una copia del progetto di bilancio dello Stato della California in crisi, per raccogliere fondi il governatore Arnold Schwarzenegger ha intenzione di mettere in vendita una serie di monumenti. Tra questi c'è appunto il Colosseo, cioè il Los Angeles Memorial Coliseum. È lo stadio olimpico della metropoli californiana, l’unico ad avere accolto le olimpiadi a due riprese, nel 1932 e nel 1984. Il Coliseum, con il suo ben
noto ingresso di stile Art Deco, si trova nei pressi di Downtown L. A., accanto al campus della University of South California (Usc). Monumento nazionale, lo stadio olimpico accoglie sia le finali di football americano, il Super Bowl, sia quelle di baseball, le World Series.
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In Italia e nel Mondo 3
Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
Il fatto del giorno: pacchetto sicurezza, la Camera approva Tre volte fiducia per il ddl Scambio di gentilezze polemiche sugli immigrati fra la Lega Nord e il Pdl
Intanto aumentano i sì a chi chiede asilo politico
dall’articolo di Francesca Angeli
dall’editoriale di Concita De Gregorio
dal servizio di Fiorenza Sarzanini
Il governo incassa tre volte la fiducia sul ddl sicurezza. [...] Polemiche roventi hanno accompagnato l’iter legislativo del ddl nel mirino dell’opposizione per le norme sull’immigrazione che prevedono l’introduzione del reato di clandestinità; l’allungamento del periodo di detenzione nei Centri di identificazione ed espulsione (Cie) da due a sei mesi; un contributo da 80 a 200 euro per ottenere il rilascio ed il rinnovo del permesso di soggiorno. Sotto accusa da sinistra in particolare il reato di clandestinità che [...] avrebbe fra le altre conseguenze l’impossibilità da parte delle madri straniere clandestine che partoriscono in Italia di riconoscere il proprio figlio. «Una panzana inventata da non so chi», taglia corto il ministro. [...]
Passa alla Camera con tre sì alla fiducia chiesta dal governo il decreto sicurezza, prima manovra nello scambio politico di «gentilezze » alla Lega di cui parliamo da settimane. Le intercettazioni seguiranno. Intanto arrivano le «ronde» e il reato di immigrazione clandestina [...] con obbligo di denuncia da parte dei pubblici ufficiali. I presidi spia, i medici spia. Il rischio che non si denuncino le nascite dei figli di immigrati è uno dei punti - i bambini invisibili - su cui i vescovi fanno sentire la loro voce accanto a quella dell’opposizione: «Il grande tema sotto silenzio è quello dell’integrazione», dice la Cei. Un eufemismo. Un modo paludato per dire che passano leggi razziste, xenofobe. Leggi razziali, le chiama ormai così anche la stampa estera. [...]
È un trend che non si ferma e, anzi, mostra di essere nuovamente su livelli altissimi. Dopo i numeri record del 2008, nei primi quattro mesi di quest’anno c’è stata una conferma: il 38 per cento di chi richiede asilo, ottiene comunque un riconoscimento di protezione umanitaria. La maggior parte sono i migranti che attraversano il mare pur di raggiungere l’Italia, il resto passa i confini via terra sfruttando il sistema Schengen. Tra loro ci sono anche molti minori di 18 anni che viaggiano da soli, sempre più spesso senza una meta o familiari da raggiungere in Europa. La legge prevede che questi stranieri debbano essere identificati e tutelati. [...]
La migliore di ieri
Italiani? Una promessa mancata Brava gente del ministro degli Interni dall’editoriale di Monica Lanfranco
dall’articolo di Gian Antonio Stella
[...] Dai ragionamenti, e dalle pratiche politiche, sono andate scomparendo parole come umanità, empatia, compassione, persino pietà: parole ormai fantasmi di un vocabolario della politica di questo Paese che vanta una grande tradizione cattolica, una radice che gli uomini (e qualche donna) di governo non smettono mai di brandire se si tratta di impedire l’autodeterminazione nella maternità medicalmente assistita o nella scelta di una fine vita dignitosa. Ma non esistono più quando si tratta di corpi di donne e uomini che cercano scampo qui, nel paese degli ‘italiani brava gente’. [...]
«Sono lieto di dire che ci costituiremo parte civile contro questa persona», aveva detto Roberto Maroni a un convegno rilanciato in tv davanti a centinaia di migliaia di telespettatori. Non poteva sopportare, lui, come ministro degli Interni e come leghista, che un conduttore di «Radio Padania Libera» si sfogasse con parole razziste e antisemite contro quel «nasone» di Gad Lerner. Quindi si impegnava ufficialmente: al processo intentato contro Leo Siegel, «voce» dell’emittente del Carroccio, lui sarebbe stato al fianco del direttore de «L’Infedele». È da tempo che Maroni batte e ribatte sullo stesso tema: «Sono anni che
dicono che siamo razzisti. [...] Lo vedo come uno stereotipo. [...] Posizioni isolate dalle quali ci dissociamo». L’ultima volta l’ha detto tre giorni fa a Vicenza [...]. La decisione di costituirsi parte civile al fianco di Gad Lerner e contro il conduttore di «Radio Padania Libera» per quegli sfoghi razzisti [...] sarebbe stato insomma un gesto di svolta. [...] Macché. L’ultimo giorno utile per la costituzione è scaduto [...]. E come sia finita lo ha raccontato lo stesso Lerner in una lettera al presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Renzo Gattegna: «Mi duole segnalarti che [...] né il Viminale né l’onorevole Maroni hanno presentato richiesta di costituzione come parte civile [...]».
Maroni e la Libia dall’articolo di Guido Ruotolo
Mai come in queste ore si sono intensificati i rapporti tra Roma e Bruxelles, tra il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, e il Commissario Ue per la Giustizia, libertà e sicurezza, Jaques Barrot. Chi segue da vicino il dialogo, al ministero dell’Interno, assicura: «Finora, il commissario Barrot ci ha sostenuto. Adesso bisognerà insistere. Se manterremo la nostra posizione, la Ue sarà costretta a muoversi». [...] Il ministro Maroni vuole convincere il commissario Barrot a sposare la sua proposta: «La Ue stringa un accordo con Tripoli perché commissioni per i richiedenti asilo possano svolgere le loro istruttorie in Libia». [...]
Giannelli sul Corriere
Meriti e colpe del premier
Il successo del Carroccio è un’ombra sul Cavaliere
dall’articolo di Adalberto Signore
dal punto di Stefano Folli
Sorride Roberto Maroni. E interpellato nel bel mezzo del Transatlantico da un gruppetto di deputati leghisti glissa fino a un certo punto. Pubblicamente il ministro dell’Interno non ha voluto aprire alcun fronte polemico con Silvio Berlusconi, che da Sharm El Sheikh aveva fatto sapere che sull’immigrazione il Viminale non fa altro che «eseguire quelli che sono gli accordi presi direttamente tra me e Gheddafi». Un modo educato per dire che la politica dei respingimenti non è frutto di una scelta autonoma di Maroni (e quindi della Lega) ma di una politica coordinata e voluta dal premier (e quindi da tutto il governo). Una posizione che però non convince troppo il ministro dell’Interno, che lontano da microfoni e giornalisti regala ai parlamentari del Carroccio una risposta piuttosto eloquente: «I respingimenti? Per correttezza ho chiamato Berlusconi e l’ho avvisato delle mie intenzioni». [...]
Per quanto corretto e ammorbidito qui e là, grazie soprattutto al presidente della Camera e ad alcune iniziative delle opposizioni, il pacchetto sicurezza è e resta una bandiera della Lega. Bossi ieri a Montecitorio aveva il tono del vincitore, sia pure di un vincitore che sa essere sobrio perché pensa già al domani. Quasi tutte le misure controverse contenute nei provvedimenti su cui si è votata la fiducia, sono farina del sacco leghista. A cominciare dal reato di immigrazione clandestina, per continuare con le "ronde" e il resto. Quanto saranno efficaci per garantire la tranquillità dei cittadini, lo
vedremo in seguito. Al momento sappiamo che un punto chiave del programma del centro-destra è stato attuato. Sotto elezioni, tanto basta. Restano alcuni interrogativi. Il primo: esistono davvero, in materia di sicurezza, significative differenze nella maggioranza, mascherate solo dal ricorso al voto di fiducia? Senza dubbio ci sono punti di vista diversi. Ma gli screzi dei giorni scorsi nascevano dal desiderio di limitare il successo d’immagine della Lega. E questo vale in Parlamento sui contenuti del decreto, ma vale anche nel paese, in particolare nei mari a sud della Sicilia, dove la linea intransigente di Maroni contro i clandestini è finora applicata senza esitazioni.
Secondo interrogativo: Berlusconi è contento di assistere al successo della coppia leghista Bossi-Maroni? Probabilmente no, ma deve fare buon viso a cattivo gioco. Sulla sicurezza il premier non ha voglia di scherzare e, del resto, basta un’occhiata ai sondaggi per capire il motivo. La percentuale di chi considera una priorità il contenimento degli immigrati, è molto alta. E le elezioni sono tra un mese. Semmai non è molto convincente il tentativo del presidente del Consiglio di "riassorbire" il protagonismo della Lega. Affermare che "sono io che decido, Maroni esegue le mie disposizioni" è corretto sul piano formale. Ma solo su quello. [...]
La fotografia
Compatti ma discordi dall’articolo di Alessandro Bertasi
Colpi di scena? Nemmeno l’ombra. La Camera, senza alcun intoppo, ha votato la fiducia ai tre maxiemendamenti presentati dal governo al disegno di legge in materia di sicurezza. Una giornata [...] iniziata presto per i parlamentari di casa a palazzo Montecitorio. [...] Certo è che nonostante la compattezza dimostrata dalla maggioranza il disegno di legge continua ad alimentare polemiche. Così Fini torna a tuonare sulla proposta della Lega, definita «peregrina», in tema di diritto di asilo [...]. Ma non dimentica neppure di tornare le critiche dell’Onu: «Esiste sia il problema del respingimento dei migranti che quello del diritto all’asilo. Solo che va verificato. Se si verifica [...] durante il trasferimento deve essere certo che sia fatto in modo esaustivo e completo». [...]
Roma, Tommaso Rocchi durante la finale di Coppa Italia: la Lazio ha battuto la Sampdoria ai rigori (Ansa)
La sesta colonna di Francesco Zardo
Vicino casa mia, qui a Roma, c'è un serio problema di sicurezza. Rapine? Furti? Aggressioni? No, molto peggio: di notte le macchine passano sul viale a più di 100 all'ora. Di giorno lo stesso viale è intasato dal traffico e le stesse macchine procedono per forza a passo d'uomo: immaginatevi dunque che la gente s'è abituata ad attraversare la strada con quelle automobili quasi ferme, e non s'aspetta che calata la sera il viale si trasformi in una sorta di circuito di Formula uno. Orbene, non ho mai visto un vigile multare qualcuno di questi potenziali assassini: questo, nel cuore di Roma, è il mio problema di sicurezza quotidiana. Il ddl non lo risolve, e figuriamoci le cosiddette ronde... Quindi servirebbe un altro ddl? No, no, per carità. Ci staremo attenti ognun per sé, facciamo così.
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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage L’Alitalia ha deciso: Roma sarà la base principale la sconfitta di Malpensa è la fine dei sogni del Nord
Fini, passo avanti sui gay “L’Italia è in grave ritardo”
dall’articolo di Rita Querzé
dall’articolo di Francesco Bei
«Sa cosa mi fa rabbia? Quando Malpensa è stata inaugurata, nel ’98, scaricavo bagagli nel piazzale, sotto la pancia degli aerei. Lo scalo era finito solo per i due terzi, arrivare fin qui era un’avventura. Adesso che potremmo funzionare a regime, ci portano via i passeggeri. Che senso ha?». Mauro G. ha passato dieci dei suoi 35 anni in aeroporto. Come andrà a finire [...] è tutto da vedere. Così le sue considerazioni iniziano e finiscono con un punto interrogativo. D’altra parte le certezze, quando si parla di Malpensa, sono fatte di tagli e segni «meno». Fino al 30 marzo 2008 Alitalia aveva 1.238 frequenze settimanali targate Mpx. Da allora il declino è stato inesorabile: oggi siamo a quota 185. I passeggeri Alitalia sono diminuiti dell’87,9% (gennaio 2009 rispetto allo stesso mese del 2008). La perdita è stata almeno in parte compensata da altre compagnie (in particolare Luf-
L’Alitalia ha scelto l’aeroporto di Fiumicino come hub
thansa e Easyjet). Se si considerano tutti i vettori, il taglio dei passeggeri è del 32%. Comunque un terzo in meno. Più dei numeri parlano le storie delle persone. «Laggiù c’era il negozio dove ho lavorato fino a fine febbraio — racconta Miriam Gentili, ex commessa della boutique Valentino —. Poi la casa madre ha deciso di abbassare la saracinesca. E sa cosa le dico? Al posto loro avrei fatto la
stessa cosa: il fatturato mensile era sceso da 70 a 12 mila euro». Come Valentino hanno chiuso Trussardi, Diesel, uno dei due punti vendita Gucci. Persino i cambiavalute sono in cassa integrazione e il beauty center non esiste più. Sea (la società controllata dal Comune di Milano che gestisce Linate e Malpensa) ha tagliato 500 posti di lavoro mentre la cassa integrazione riguarda 800 di-
dal corsivo di Lietta Tornabuoni
Chissà se qualcuno, oltre gli interessati, riflette al modo in cui si vive in tempo di crisi, se non si è ricchi o ladri ma lavoratori dipendenti. L’arrivo dello stipendio o del salario è il momento migliore del mese, l’unica tregua, ma finisce subito: quando hai pagato le spese fisse incombenti rimane poco, molto poco. Anche chi prima spendeva o compilava assegni con disinvoltura, adesso lo fa con attenzione, con timore quasi, come se la cura nell’allineare cifre potesse aiutare. Si decide di risparmiare sul mangiare, ma non serve a molto: mancano ancora i soldi per le bollette
Che fatica sopravvivere in quest’Italia della crisi [...] che spesso arrivano a metà mese e che già non si sa come pagare. Scarpe e vestiti non ne parliamo, restano quelli di due o più anni fa. Ma la penuria rappresenta un pensiero continuo ineliminabile, un almanaccare senza soluzione che dà amarezza perenne. Ai figli non si può dare che l’assolutamente necessario. Si spera che non succeda nulla (una malattia, uno
scontro): non si saprebbe come affrontare gli imprevisti. L’umore rimane teso, tetro, e peggiora quando arriva il periodo delle tasse. Si dorme in lenzuola logore, rammendate in qualche punto: bisognerebbe comprarne di nuove, ma come si fa? Quando si sente qualcuno che obietta: ma i ristoranti sono sempre pieni, la gente viaggia, fa i weekend, va in crociera, si rispon-
pendenti a rotazione (ma se si considerano tutte le aziende dell’aeroporto — comprese Alitalia, catering, cargo — a casa sono in più di 2.000). Tutto perduto? Denaro buttato i 4,5 miliardi di euro investiti per creare Malpensa, collegamenti stradali esclusi? Da sempre convinto della possibilità di rilanciare l’aeroporto come un vero e proprio hub è il presidente di Sea, Giuseppe Bonomi. Da quando Alitalia ha suonato la ritirata, ha fatto di tutto per creare le condizioni adeguate all’arrivo di nuove compagnie. E i risultati non sono mancati. Lufthansa ha basato 8 aerei a Malpensa e la compagnia low-cost Easyjet continua a investire. «La Lega ha fatto 14 accordi bilaterali tra Stati per limitare l’immigrazione. Peccato non abbia messo lo stesso impegno nel promuovere la liberalizzazione delle rotte su Malpensa», attacca Nino Cortorillo, segretario generale Filt-Cgil della Lombardia. [...]
de con asprezza che non sono certo i ladri a mancare, nel nostro Paese. Con la testa così occupata ad arrangiarsi [...] riflettere sulla politica e sulle elezioni è quasi impossibile: al massimo scappa qualche moto di esasperazione o qualche insulto, di fronte al parlare promettente, ipocrita e pomposo che è proprio dei governanti. Le disposizioni a favore dei poveri elaborate dal governo sono talmente complicate e difficili, prevedono una tale quantità di trappole, condizioni e obblighi in cambio d’una scarsa elemosina, che passa la voglia anche di provarci. È una vita brutta; ce ne sono di peggiori, ma anche questa è pessima.
Per il presidente dell’Arcigay, Aurelio Mancuso, quello compiuto ieri da Gianfranco Fini "è stato un grande passo". Un incontro "molto importante", perché "è la prima volta che un presidente della Camera ci riceve". Non era mai successo prima, "nemmeno con Bertinotti". Così alle tre del pomeriggio i rappresentanti di Arcigay, Agedo (genitori di figli omosessuali), Famiglie Arcobaleno (genitori omosessuali) e Gaylib, associazione vicina al Pdl, salgono al primo piano della Camera per un incontro di oltre un’ora. La "madrina" dell’iniziativa è la deputata del Pd Paola Concia, relatrice del ddl contro l’omofobia. E proprio quel provvedimento è la ragione ufficiale dell’invito e tutti chiariscono fino alla noia che di matrimoni gay non si è parlato. Ma quello che conta è il fatto politico. A dieci anni dalla dichiarazione sui maestri omosessuali, Fini compie un altro strappo rispetto alla sua tradizione e alla cultura politica prevalente nel centrodestra. A porte chiuse, il presidente della Camera sta attento a soppesare le parole ma l’apertura è evidente: "Il problema è che in Italia c’è una scarsa consapevolezza su questi temi, dobbiamo colmare questi ritardi". Cosa fare? Intanto "sconfiggere il pregiudizio, la discriminazione, la violenza". Ai presenti Fini dispensa anche un consiglio politico su come affrontare la battaglia: "Vi invito a un approccio graduale e non massimalista. Iniziamo a far capire che al centro della questione c’è la dignità della persona umana". C’è anche da sviluppare un linguaggio nuovo, parole nuove. Come gli consiglia Rita De Santis: "Presidente, io ho
quattro figli etero e uno omosessuale, ma tutti amano allo stesso modo. Lasciamo perdere l’omosessualità, meglio chiamarla omoaffettività. Sa, in Italia quando si usa la parola sesso si pensa sempre a qualcosa di turpe". Fini ne conviene: "Sono d’accordo. Facciamo capire che non è una malattia o una perversione". Dopo aver invocato per l’ennesima volta il "gradualismo" nell’affrontare questi temi, Fini lascia intendere ai presenti che, dopo il ddl contro l’omofobia, altri provvedimenti auspicati dalla comunità gay potrebbero essere maturi. Non parla di unioni di fatto, ma osserva: "Partire da un ddl trasversale può essere il chiodo giusto per attaccare il cappello. Non credo sia impossibile". Nulla di più, ma che ai presenti basta e avanza per sperare. I rappresentanti del mondo omosex si augurano infatti che le aperture di Fini possano essere il lievito per far maturare anche nel Pdl posizioni nuove. E il centrosinistra? Paola Concia è molto disincantata: "È finito il tempo delle chiacchiere, la politica ci ha sempre usato, adesso siamo stanchi". Il compito di Fini, secondo la deputata del Pd, adesso è chiaro: "Deve parlare ai suoi e convincerli". Ma tra i gay non tutti sono d’accordo con queste aperture di credito a Fini. Arcilesbica ad esempio ha deciso di disertare l’incontro di ieri. "Non possiamo dimenticare che il presidente della Camera - spiega Francesca Polo - è dirigente di un partito che rifiuta ogni apertura ai diritti di lesbiche, gay e trans". L’associazione radicale "Certi Diritti" non è stata invitata all’incontro. Ma fa sapere che lunedì prossimo, per la giornata mondiale contro l’omo/trans fobia, sarà ricevuta invece al Quirinale da Giorgio Napolitano.
Caso Battisti, una vicenda Lode al Papa dal presidente d’Israele che non va sottovalutata “Combatte la religione della violenza”
Moratti come tutti
dall’editoriale di Paolo Pombeni
dall’intervista di Francesco Battistini
dal corsivo di Massimo Gramellini
Presidente, in Israele pensano che questo Papa sia stato troppo freddo. Che sia mancato il grande gesto... «Non sono un critico teatrale. Credo che la cerimonia sia stata rispettosa. Quel che lei chiama mancanza di gesti, è una mancanza nell’organizzazione. Quando fai queste cose in pubblico, devi essere attento alla sensibilità delle altre persone. Certo, se il discorso dell’aeroporto l’avesse fatto a Yad Vashem, probabilmente sarebbe stato tutto diverso. Ma lui ha fatto un discorso forte al suo arrivo e così, il terzo della giornata, è sembrato una ripetizione». [...] Il bilancio sulla visita del Papa è da consegnare alla memoria «Tutte le visite dei Papi in Israele sono più adatte agli storici che ai giornalisti. Benedetto XVI ha toccato i temi più profondi del nostro tempo. Il nuovo antisemitismo, una malattia che la gente deve saper trattare. Il Papa ha preso le distanze, una voce chiara. Anche se il nostro problema, oggi, è questa confusione su Dio». Confusione? «C’è voluto molto tempo per passare dagli idoli a un solo, invisibile Dio. Pochissimo, per far diventare Dio il capo
Moratti si rifiuta di pagare il risarcimento di 1500 euro che un giudice di pace gli ha inflitto per i cori razzisti che echeggiarono a San Siro durante Inter-Napoli dell’anno scorso e per lo striscione che definiva la città partenopea «fogna d’Italia». Non si sa se il Moratti che non ritiene abbastanza razzisti gli insulti ai napoletani sia lo stesso Moratti che ritenne gravemente razzisti quelli a Balotelli. [...] C’è un po’ di Moratti in ciascuno di noi. Ogni volta che ci indigniamo a senso unico. Ogni volta che applaudiamo la scelta dell’energia nucleare e poi non vogliamo che ci costruiscano le centrali sotto casa. Ogni volta che… i puntini riempiteli voi. Questo tratto della psicologia nazionale [...] è [...] illustrato da una vecchia barzelletta sui comunisti. Il segretario di sezione deve sottoporre all’esame di ortodossia un giovane adepto. «Compagno» gli dice, «se tu avessi un castello, cosa ne faresti?» «Lo metterei a disposizione del Partito per fare degli alloggi popolari». «Bravo. E se avessi una fuoriserie?» «La venderei e metterei il ricavato a disposizione del Partito». «Bravissimo. E se avessi una bicicletta, compagno, cosa ne faresti?» «E no! Quella ce l’ho e guai a chi me la tocca».
La scelta dei giudici brasiliani di ascoltare nei prossimi giorni il terrorista latitante Achille Lollo come testimone a favore di Cesare Battisti appare semplicemente surreale, come del resto è tutta questa vicenda. Lollo è uno dei responsabili della strage di Primavalle che da 18 anni vive indisturbato in Brasile: un altro dei tristi protagonisti della follia degli anni di piombo, responsabile della morte di innocenti. Cosa possa portare a favore di Battisti, a parte farneticazioni ideologiche, è difficile immaginare. La questione è importante e va al di là del problema della sorte giudiziaria di singole persone che si sono macchiate di assassinio. Siamo di fronte ad un chiaro problema politico che il nostro Paese deve porre con forza al Brasile se questi vuole mantenere una credibilità giuridica e continuare ad ambire al posto che per peso economico e posizione geopolitica può spettargli nel contesto internazionale. In fondo la questione è molto semplice: si può parlare per i reati di sangue commessi negli anni di piombo di “delitti politici”? La risposta chiara è: no, non è possibile, perché in Italia in quegli anni una giustificazione per la violen-
za politica esisteva solo nelle menti farneticanti di coloro che si erano inventati una “guerra civile” che non esisteva. Alcuni ci suggeriscono di valutare che in America Latina la violenza è una dimensione endemica (a tutt’oggi le città del Brasile ne sono piene) e che il mito “rivoluzionario” lì continua ad essere di casa. Lo stesso attuale ministro della Giustizia, Tarso Genro, prima di aderire al partito di Lula e scalarvi le posizioni di vertice, era negli anni Ottanta il portavoce del Partito Comunista Rivoluzionario. Questo spiegherebbe perché dal Brasile si guardi con occhi diversi alla presenza di fasi di lotta armata e di militanza violenta nella vita delle persone. Può essere, ma noi dobbiamo chiedere che il Brasile giudichi sulla base di elementi oggettivi, non su miti più o meno romantici o sulla trasposizione al nostro Paese di realtà che non ci appartengono. In Italia non ci sono più state dopo il 1945 dittature a cui era necessario opporsi con le armi: la libertà di parola e di opinione, la libertà di organizzazione politica era stata sempre preservata, persino nei difficili anni della più profonda guerra fredda, a dispetto di quel che ci veniva suggerito da tutori interessati.[...]
Betlemme, il Papa celebra messa nella piazza della Mangiatoia
del terrorismo. Tutti i terroristi parlano in nome di Dio. Abbiamo due dei: uno per la morte, l’altro per la pace. Oggi il problema non è distinguere fra Stato e Chiesa o fra ebrei, cristiani, musulmani. Serve una netta separazione fra violenza e fede. Non c’è spazio per la confusione e penso che questo Papa stia facendo il suo meglio, anche se purtroppo la gente non presta attenzione a tutto quel che dice. Il punto non è se sbaglia una parola. Il punto è il confronto quotidiano, non teorico, con questi temi. Non ci sono solo pirati che prendono le navi: ci sono Al Qaeda e l’Iran che lo fanno nel nome di Dio. E Dio non ha mai detto che la cosa migliore da fare sia produrre uranio ».
[...] Obama si prepara a fare uno «storico discorso » al mondo islamico. Temete un cambio di politica? «C’è un club di gente che ha sempre paura, ma io non mi sono mai iscritto. I fanatici sono il nemico, non gli islamici. Non vogliamo la guerra. Viviamo in un mondo di differenze e oggi democrazia non è solo il diritto di essere uguali, ma l’eguale diritto di essere diversi. Se non permetti la qualità della differenza, non puoi avere democrazia. Loro hanno diritto d’essere diversi, come ce l’ho io. [...] I politici non possono voltare la schiena alla Storia. Non mi sarei mai immaginato che Sharon avrebbe accettato la soluzione dei due Stati, o lasciato Gaza. L’ha fatto. Le situazioni evolvono». [...]
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Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
Immigrati e sicurezza Il leader Pd: «No alle nuove camicie nere». Il ministro: «Basta falsità»
Passa il Ddl scontro in Aula Sì della Camera, ora il testo passa al Senato Ma è bagarre tra Franceschini e Maroni di ELVIO SARROCCO ROMA - Si' della Camera, dopo un duro scontro tra maggioranza ed opposizione, al disegno di legge su sicurezza ed immigrazione che passa ora all'esame del Senato. I voti a favore sono stati 297, i contrari 255 e 3 gli astenuti. La votazione si e' svolta in un clima di viva tensione tra battibecchi ed insulti da una parte e dall'altra. Tra i piu' impegnati nello scontro politico e' stato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, che gridando e gesticolando ha interrotto l'intervento del segretario del Pd, Dario Franceschini, che ha accusato il governo e la maggioranza di aver approvato delle norme razziste. Un'accusa che riecheggia da giorni in Parlamento e nelle piazze perche' l'opposizione sostiene che la nuova legge sulla sicurezza impedisce il matrimonio tra irregolari che non potrebbero nemmeno riconoscere i loro figli nati in Italia. Avremo dei "bambini invisibili", ha affermato Franceschini in aula provocando la reazione di Maroni. "Basta falsita'", "basta falsita'", ha gridato il ministro dell'Interno mentre Berlusconi, seduto al suo fianco, lo invitava a calmarsi. È intervenuta anche la presidente di turno, Rosy Bindi, per richiamare Maroni a tenere un atteggiamento "consono all'aula". Il si' al disegno di legge e' stato salutato con soddisfazione da tutta la maggioranza. Con questa legge, ha dichiarato Silvio Berlusconi, abbiamo mandato un messaggio alle organizzazioni
criminali avvertendo che "noi non possiamo accogliere immigrati che non hanno ne' arte ne' parte" che inevitabilmente finirebbero per entrare nelle organizzazioni criminali. Berlusconi ha criticato anche l'opposizione perche' ai tempi del governo Prodi "spalanco' le porte dell'Italia" agli immigrati clandestini. Questa legge, ha affermato ancora il premier, e' voluta dalla maggioranza degli italiani: "il 76% degli italiani condivide l'operato del governo". Quanto alle critiche mosse dalla Cei alla legge sulla sicurezza, Berlusconi ha evitato di rinfocolare la polemiche sostenendo di non sapere nulla di queste critiche. Il ministro dell'Interno, Maroni, nell'esprimere la sua soddisfazione per l'approvazione della legge, ha attaccato l'opposizione ed il leader del Pd, Franceschini, reo di utilizzare di argomenti "vergognosi" per contestare il provvedimento e di non aver detto si' nemmeno alle norme antimafia che vi sono contenute. "Si dovrebbe pensare che sono collusi", ha affermato, e da parte loro c'e' solo "odio e pregiudizio" e "falsita'" ancora piu' gravi perche' pronunciate in un'aula parlamentare e non in un comizio. Maroni non ha evitato una frecciata al presidente della Camera, Fini, che nei giorni scorsi non ha risparmiato le sue critiche ad alcune parti del ddl. Al momento del voto finale Fini non era in aula. A chi lo ha ricordato Maroni ha risposto: "Avra' avuto i suoi impegni istituzionali". L'opposizione ha contestato fi-
I voti a favore sono stati 297 contro 255
no all'ultimo il ddl. "Siamo tutti immigrati", si leggeva in un cartello innalzato in aula durante la votazione finale. Dario Franceschini ha lanciato accuse pesanti alla maggioranza. Riferendosi alle ronde, ha affermato che "in un altro momento storico si era pensato di affidare la sicurezza a persone con camicie dello stesso colore". Una precisa allusione alle camicie nere fasciste. Ma la sicurezza, ha aggiunto, si garantisce con le forze dell'ordine e le ronde sono solo "una inutile demagogia". Critiche a Maroni sono state rivolte anche dal responsabile sicurezza del Pd, Marco Minniti, che ha accusato il ministro dell'Interno di aver parlato come "il capo di una fazione politica", venendo cosi' meno al suo ruolo. Altrettanto duro l'attacco di Antonio Di Pietro (Idv) per il quale l'introduzione del reato di immigrazione clandestina non risolvera' i problemi ma complichera' le cose. Il governo "si e' leghizzato definitivamente", e' il giudizio del leader dell'Udc, Pier Ferdinando Casini. Silvio Berlusconi, dopo il monito di Napolitano sulla retorica xenofoba, non solo dà ragione al capo dello Stato, ma precisa che anche l’intera maggioranza è «contro la xenofobia». Umberto Bossi, invece, sceglie un’altra strada: «Napolitano? Io ascolto la gente, non come Franceschini...», replica il Senatur che poi incontra a pranzo Giulio Tremonti al ristorante della Camera. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni non vuole aggiungere nulla (“Ha già risposto Berlusconi»), preferisce piuttosto esprimere la sua «estrema soddisfazione» per il via libera al ddl sul quale il governo ha chiesto ben tre voti di fiducia.
Il monito del capo dello Stato
Napolitano: «Attenti alla retorica xenofoba» di ALBERTO SPAMPINATO ROMA – Giorgio Napolitano è preoccupato del modo poco rispettoso e privo di pietà con cui, «anche in Italia», si parla degli immigrati e dei ceti più poveri. Si assiste, ha detto, «al diffondersi di una retorica pubblica che non esita ad incorporare accenti di intolleranza o xenofobia». Lo ha detto in un discorso pronunciato in inglese alla conferenza annuale del Centro Europeo delle Fondazioni (Efc), dedicato al tema all’ordine: «Combattere la povertà, creare opportunità». Il presidente della Repubblica non ha fatto riferimento esplicito a soggetti pubblici che in Italia usano questa retorica, nè ha citato specifici discorsi in cui ha visto “incorporati» toni che rasentano il razzismo. Ma, ascoltando le sue dichiarazioni mentre la Camera dei deputati procedeva al voto finale sul controverso ddl sicurezza, molti hanno immaginato che si riferisse ai discorsi di queste ultime settimane sulla nuova emergenza sbarchi sulle coste di Lampedusa, che ha portato il governo alla svolta dei respingimenti in mare, o ad alcune norme del decreto sicurezza, quale l’istituzione delle ronde, contro le quali ha invano esercitato la sua moral suasion. Napolitano non ha detto a chi e a cosa si riferiva
in particolare e i leader politici e di governo ai quali i giornalisti hanno chiesto commenti hanno detto che certamente non si riferiva a loro. Eppure il discorso di Napolitano è circostanziato e non si limita a una battuta. Il capo dello Stato parte dalla crisi economica per dire che finora ha manifestato solo parte dei suoi effetti negativi sui ceti più poveri, e sono già effetti devastanti, che rischiano di ampliare l’area gia estesa della povertà. Negli ultimi decenni, aggiunge, sono stati trascurati gli obiettivi dell’eguaglianza e della solidarietà sociale, nelle «politiche pubbliche», che forse hanno addirittura concorso all’aggravarsi della situazione. L’Ue, ricorda Napolitano, ha varato il progetto di protezione e inclusione sociale per raccomandare politiche nazionali in cui la lotta alla povertà sia integrata con strategie di inclusione sociale dei nuovi poveri, nella convinzione che ci siano nelle nostre società «meccanismi che letteralmente tendono a produrre povertà», che le strutture pubbliche devono “impegnarsi a smantellare» per aiutare chi rischia di restare indietro. Solo se si sommano lotta alla povertà e misure contro l'esclusione sociale, sottolinea, «si può evitare che coloro che si trovano in fondo alla scala sociale rimangano esclusi».
La Chiesa critica il provvedimento ma evita lo scontro. Berlusconi nega le polemiche
La Cei: «Norme intollerabili». Il premier: «Non siamo razzisti» di DOMITILLA CONTE ROMA – Mentre il ddl sulla sicurezza attraversa indenne il passaggio alla Camera, vescovi e associazioni cattoliche non cessano di ripetere che usare la mano dura sugli immigrati clandestini non risolverà il problema della sicurezza e rischia invece di ledere i diritti fondamentali dei migranti e di creare nuove sacche di disagio. Tuttavia la Chiesa mostra anche di non volere uno scontro con governo e maggioranza ai quali chiede, piuttosto, di modificare in seconda lettura quelle parti del provve-
«La legge mette a rischio i diritti primari»
dimento che giudica “intollerabili». Il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, è irritato, parla di «pregiudizi infondati»; più tardi, lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, dice di non essere a conoscenza di critiche da parte dei vescovi. «Ho parlato più volte con i responsabili della Conferenza episcopale e ho sempre trovato un’accoglienza positiva da parte loro», afferma. Alla Cei non risulta che ci siano stati colloqui su questo specifico argomento, e, in effetti, la Conferenza episcopale non è mai intervenuta sulla vicenda con note ufficiali. È probabile che lo faccia il presidente, card. Angelo Bagnasco, il prossimo 25 maggio, in occasione dell’Assemblea generale annuale di tutti i vescovi italiani. Le osservazioni, comunque, ci sono state e, a parte qualche sfumatura, sono sta-
te in sostanza univoche, e coerenti con quella dottrina sociale che la prossima enciclica di papa Ratzinger provvederà ad attualizzare: i diritti umani non possono essere calpestati, fermo restando il rispetto delle leggi. «Il ddl mette a rischio i diritti fondamentali», aveva detto qualche giorno fa il direttore dell’Ufficio per la pastorale degli immigrati della Cei, padre Gianromano Gnesotto, alla Radio Vaticana. Intanti, il premier risponde che «noi siamo contro la xenofobia». Silvio Berlusconi incassa il sì della Camera al ddl sicurezza, e nega che le parole del presidente della Repubblica e dei vescovi riguardino l’operato del governo. Marcato stretto dai giornalisti che cercano di strappargli un commento al monito di Napolitano contro la «retori-
ca xenofoba», Berlusconi prima dice di non aver ancora letto le parole del capo dello Stato, poi risponde assicurando l’impegno dell’esecutivo contro qualsiasi forma di razzismo. Allo stesso modo, il presidente del Consiglio esclude che dalla Cei sia arrivata una bacchettata al governo per le norme contenute nel ddl trasmesso ora al Senato. «Non ho conoscenza di queste critiche: ho parlato più volte con i responsabili della Conferenza episcopale – sottolinea il premier – e ho sempre trovato un’accoglienza positiva da parte loro». Berlusconi non mostra il minimo dubbio sulla linea dura contro gli immigrati clandestini. I respingimenti, sostiene, “sono in linea con le direttive europee» e «sono necessari» di fronte ai continui sbarchi di immigrati. L’opposto di quello del governo Prodi.
Silvio Berlusconi
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E l’opposizione incalza Pd: «Il premier non minacci la stampa»
Il caso Berlusconi
«Soltanto invidia e odio» Dura nota di Palazzo Chigi a Repubblica che aveva chiesto conto dell’amicizia con Noemi | FOCUS | di GIULIANA PALIERI
ROMA – Silvio Berlusconi vorrebbe scrollarsi di dosso una volta per tutte l’ombra del caso Noemi, ma il quotidiano La Repubblica non molla la presa e ieri rilancia con un elenco di domande sui punti più spinosi della vicenda. Una lunga e puntigliosa inchiesta che PalazChigi ha letto CURIOSITA’ zo come l'ennesima provocazione. Da qui la nota di fuoQuei co in cui si parla di «invidia e odio» regali contro Silvio Berlusconi, di camgià pronti pagna denigratoROMA - Al diciotte- ria» che il quotidiano «e il suo edisimo compleanno tore stanno condella ragazzina ducendo da giorche lo chiama pani», e proprio in pi, Silvio Berluscovista delle prossini ha detto di esseme elezioni. «Una re arrivato all'imstrategia mediaprovviso. Però tica diffamatoria aveva in tasca un – accusa Palazzo collier in oro rosa e Chigi – tesa a diamanti, con tre strumentalizzare giri d'oro della colvicende esclusilezione «Sophia vamente private a Loren» di Damiani, fini di lotta politivalore commerciaca». le seimila euro. Parole pesanti Niccolò Ghedini, di fronte alle qual’avvocato del preli è partito il conmier, sorride: trattacco del cen«Dobbiamo intentrosinistra che ha derci: seimila euro fatto fronte coper Berlusconi non mune a difesa delequivalgono certo la Repubblica e a seimila euro per della libertà di un comune mortastampa, pavenle. E poi il Natale tando una demoscorso la Damiani crazia dimezzata. è arrivata ad ArcoBerlusconi re con tutto il cam«non minacci la pionario. Una roba stampa» è stato meravigliosa. E l’altolà di Paolo Berlusconi si è Gentiloni responmesso lì, paziente sabile comunicaad ordinare: trenta zione del Pd, che collanine, venti ha ammonito: ciondoli, quaranta «La libertà di bracciali...». stampa è un diritto garantito dalla Costituzione». Gira il coltello nella piaga Rosy Bindi: “Anzichè lanciare accuse ad un giornale che fa il proprio mestiere mettendo in fila i fatti, palazzo Chigi dovrebbe semplicemente fornire le risposte del presidente Berlusconi. Con la verità c'è sempre da guadagnare». Si inserisce il portavoce del Pd Andrea
Le 10 domande poste a Silvio Pubblichiamo di seguito le dieci domande che Repubblica ha posto a Silvio Berlusconi
Il premier Silvio Berlusconi
Orlando che parla di «intimidazioni». “L'idea che Berlusconi ha della libertà d’informazione – osserva – fa sì che i giornali di sua proprietà siano liberi di impostare vere e proprie campagne di diffamazione e di aggressioni nei confronti degli oppositori e di chiunque altro dia fastidio al padrone. Alla stampa non assoggettata è invece inibito anche soltanto il diritto di porre domande». Il vicepresidente dei senatori democratici Luigi Zanda ha definito «inaccettabile la reazione di Silvio Berlusconi», che “vuole intimorire» la stampa. Ha quindi osservato che sì le vicende private del premier «non debbono essere usate politicamente», ma «in tutte le democrazie del mondo i governi vivono in una casa di vetro e l’opinione pubblica e le forze politiche hanno il dovere di occuparsi della trasparenza delle azioni personali del presidente del consiglio». E per Nicola Latorre, viceca-
pogruppo dei senatori Pd, «l'attacco alla Repubblica intossica la democrazia». Ma non basta. Spuntano anche le interrogazioni parlamentari che sollevano la questione di un conflitto di interessi che va a investire pubblico e privato. Andrea Sarubbi (Pd), infatti chiede che il premier chiarisca in Parlamento la vicenda della festa di compleanno di Noemi Letizia. «L'esclusiva di quelle foto, così l’intervista della sig.na Letizia – scrive nella interrogazione – è stata data al settimanale 'Chì, rivista appartenente al Gruppo Editoriale Mondadori, la cui presidenza ed assetto proprietario sono in mano ai figli del Presidente del Consiglio» e «chi abbia concesso quell'esclusiva, e soprattutto in quale veste, non è affatto chiaro, così come se i signori Letizia abbiano partecipato agli utili derivanti dalla visita di papi alla festa di Noemi».
1. Quando e come Berlusconi ha conosciuto il padre di Noemi Letizia, Elio? 2. Nel corso di questa amicizia, che il premier dice «lunga», quante volte si sono incontrati e dove e in quale occasioni? 3. Ogni amicizia ha una sua ragione, che matura soprattutto nel tempo e in questo caso – come ammette anche Berlusconi – il tempo non è mancato. Come il capo del governo descriverebbe le ragioni della sua amicizia con Benedetto Letizia? 4. Naturalmente il presidente del Consiglio discute le candidature del suo partito con chi vuole e quando vuole. Ma è stato lo stesso Berlusconi a dire che non si è occupato direttamente della selezione dei candidati, perché farlo allora con Letizia, peraltro non iscritto né militante né dirigente del suo partito né cittadino particolarmente influente nella società meridionale? 5. Quando Berlusconi ha avuto modo di conoscere Noemi Letizia? 6. Quante volte Berlusconi ha avuto modo di incontrare Noemi e dove? 7. Berlusconi si occupa dell’istruzione, della vita e del futuro di Noemi. Sostiene finanziariamente la sua famiglia? 8. E’ vero, come sostiene Noemi, che Berlusconi ha promesso o le ha lasciato credere di poter favorire la sua carriera nello spettacolo o, in alternativa, l’accesso alla scena politica e questo «uso strumentale del corpo femminile», per il premier, non «impoverisce la qualità democratica di un paese» come gli rimproverano
Gli amici raccontano: a Capodanno era alla festa del Cavaliere in Sardegna
Noemi e il fidanzato spuntato dal nulla ORA ASPETTA la chiamata per un reality show. Si sente pronta. Ma ogni giorno vissuto da Noemi Letizia, la diciottenne prediletta del presidente del Consiglio, è già una puntata del "Grande Fratello" in salsa berlusconiana che si sta girando all'ombra del Vesuvio. Un programma che sta facendo vendere come il pane i settimanali di gossip e i più seri quotidiani politici. Con gli italiani impazziti per i protagonisti, tutti a recitare compiti la loro parte sul set naturale che va da via Libertà a Portici a Secondigliano, fino ad Arcore e Villa Certosa. Tutti famosi all'improvviso: i genitori Anna e Benedetto detto Elio, il fidanzato spuntato dal nulla, i nonni e i vicini di casa, gli amici e gli amici degli amici. Tutti hanno il loro copione da seguire, non sono più ammesse sbavature, troppi errori sono stati commessi nelle prime ore del gioco. Chi non se la sente viene eliminato: molti attori della prima ora da qualche giorno non rispondono
più al telefono, evitano contatti su Internet, escono il meno possibile per non dover rispondere alle domande scomode sulle verità nascoste. Perché Berlusconi, Silvio, papi, comunque lo si chiami, resta per ora solo "l'amico di famiglia ". Il mistero è gelosamente custodito. Noemi, intanto, va per la sua strada, e vive la vita di tutti i giorni tra la scuola di grafica, la danza e gli appuntamenti. Sempre accompagnata da Roberto, un ragazzo moro con capello zebrato che la va a prendere in Mercedes. L'autista, dicono. Domenico Cozzolino, il suo fidanzato, invece, non si era mai appalesato fino alle foto del weekend a Rimini. Nessuno lo conosceva, neppure le confidenti più strette di Noemi che tuttora non lo annoverano neanche tra i contatti di Facebook, il social network termometro delle amicizie tra i teenager. Pochi di loro, di sicuro, sanno che Noemi è proprietaria di quattro immobili: tre case e di un negozio a Corso Secondigliano.
Noemi Letizia
Veronica Lario
personalità e istituzioni culturali vicine al suo partito? 9. Veronica Lario ha detto che il marito «frequenta minorenni». Al di là di Noemi, ci sono altre minorenni che il premier incontra o «alleva», per usare senza ironia un’espressione della ragazza di Napoli? 10. Veronica Lario ha detto: «Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E’ stato tutto inutile». Geriatri (come il professor Gianfranco Salvioli, dell’Università di Modena) ritengono che i comportamenti ossessivi nei confronti del sesso, censurati da Veronica Lario, potrebbero essere l’esito di «una degenerazione psicopatologica di tratti narcisistici della personalità». Quali sono le condizioni di salute del presidente del Consiglio?
E Veronica alle amiche «Vogliono screditarmi» MILANO — Questa storia, per Veronica Lario, non è una passeggiata. L'aveva già capito quando si era vista in prima pagina, a seno nudo, su Libero. Foto di scena recuperate dal suo passato di giovane attrice teatrale, ma l'effetto era stato quello che era stato. E la signora Berlusconi aveva interpretato l'episodio come un primo assaggio della guerra contro di lei. Ma un assalto del genere il «soldatino Veronica» proprio non se l'aspettava. E così, alla comprensibile fatica di affrontare e contestare pubblicamente gli atteggiamenti e le abitudini del proprio marito, fino a chiedere il divorzio, si è sommato il dolore di vedersi attaccare pubblicamente. E isolare, an-
che da chi fino a pochi giorni prima rientrava tra gli amici: «Non mi ha chiamato nessuno. Tranne Confalonieri e Letta». Un dolore difficile da digerire, questo. Tanto da volerlo condividere con pochissime persone a lei care. Persone che la settimana scorsa, la sera, sono andate più volte a Macherio per ascoltare e consolare una Veronica in lacrime, che a loro avrebbe confessato: «Non me l'aspettavo questa campagna mediatica. Non così. Una violenza inaudita». A preoccuparla sarebbe soprattutto quella che lei stessa avrebbe definito «una strategia» volta a farla apparire come una persona «instabile». Dunque «suggestionabile» dai «suggeritori della sinistra».
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Ecco gli ex dell’Udc lucano che scelgono «questa testimonianza»
Politica lucana
UdB e la «coerenza»
Il democratico solidale con il collega. Poi Molinari e l’auspicio di serenità
Molinari e Pace buona garanzia di “identità” di SARA LORUSSO
La solidarietà sotto silenzio Solo Di Sanza ufficialmente difende Restaino dall’accusa del testimone al processo Eni-De Sio
Restaino, Di Sanza e Molinari
Antonio Di Sanza, consigliere regionale del Pd, si dice vicino al collega Erminio Restaino «per l’attacco mediatico-giudiziario subìto». Del resto - dice - le dichiarazioni del teste «sono tutte da verificare». Di Sanza, anche lui, prende spunto dai tempi e sottolinea quella «perfetta tempistica pre-
elettorale di un presunto testimone protagonista del processo “Eni-De Sio” che ricorda “solo” dopo dieci anni un fatto che, al momento, appare teso unicamente a inquinare mediaticamente la politica regionale. E non sarebbe la prima volta». Ora, nella consapevolezza che l’episodio «sarà giustamente veri-
ficato dalle autorità giudiziarie», Di Sanza coglie l’occasione per tracciare un profilo di Restaino che - spiega - conosce da molto tempo. «Ne conosco le sue qualità morali e politiche, ho potuto apprezzare il suo impegno istituzionale, dentro e fuori l’assise regionale, e per tale motivi sono assolutamen-
te convinto della sua estraneità a tali accuse, che, ribadisco, essere venute fuori in un periodo particolare della politica regionale, guarda caso, proprio a ridosso di un importante appuntamento elettorale». Resta convinto «della elevata integrità del collega Restaino cui va tutto il mio sostegno morale e politico». Poi, silenzio ufficiale. E pensare che la difesa del collega, dell’amico e del reggente arriva da un ex avversario, a lungo militante nel centrodestra. A proposito di avversari politici, una battuta la si strappa al candidato sindaco nel capoluogo per il centrodestra, Peppino Molinari. Anche lui ex collega politico, uomo diellino e popolare. Protagonista, Molinari, proprio pochi giorni fa, di un duro attacco politico di Restaino che ne aveva sottolineato il cambio di schieramento. Ma quella è un’altra storia. Sul caso specifico, però, non interviene. Così, semplicemente Molinari si limita a dire che «mi auguro una campagna elettorale serena e tranquilla. Mi auguro di cuore che sia basata solo sui contenuti e sui programmi». Il tempo che resta dall’appuntamento con le urne è ancora lungo. sa.lo.
LA PROVINCIA DI MATERA
«Nessun rischio di sanzione per i problemi al patto di stabilità», entro 15 giorni in Consiglio
La giunta Nigro dà il via libera al bilancio tecnico E’ stato approvato ieri mattina in giunta provinciale un bilancio tecnico che entro quindici giorni dovrà arrivare in Consiglio per l’approvazione ma che manca dei parametri richiesti dal Patto di stabilità. Insomma il bilancio non rientra nei parametri richiesti ma i conti sono in ordine e dunque la giunta ha dato il via libera anche se, per la cronaca, erano presenti il presidente Nigro e quattro assessori su otto nella seduta di ieri e che probabilmente una accelerazione per l’approvazione del bilancio stesso si è avuta solo nelle ultime ore visto che la giunta è stata convocata abbastanza sorprendetemente e all’ultimo minuto. «Abbiamo fatto quello che dovevamo fare, del resto non ci sono problemi di conti, i nostri sono in ordine e domani (oggi per chi legge, ndr) approveremo anche il consuntivo» spiega il presidente Nigro, «purtroppo non riusciamo a rientrare in quei parame-
tri modificati dal Governo per quanto riguarda il patto di stabilità ma ci siamo anche informati ed una situazione del genere non implica alcun tipo di sanzione, non dipende da noi e non è assolutamente una responsabilità che possiamo prenderci. L’assenza di quattro assessori? Eravamo in cinque perchè altri assessori erano fuori in qualche caso per motivi istituzionali, non capisco come possano uscire queste questioni e cosa centrano» conclude il presidente della Provincia. Certo la velocità degli ultimi giorni con la quale è stata affrontata la situazione sta probabilmente anche nel rischio di farla diventare un vero e proprio caso politico. Rischio confermato dall’intervento che qualche ora prima della delibera di giunta aveva fatto il candidato del centrodestra Giuseppe Labriola attraverso una nota: «Ci preoccupa il rischio che la Provincia di Matera non approvi questo bi-
E’ stato approvato dal presidente e quattro assessori Labriola attacca «meglio cambiare»
lancio e sia fuori dal patto di stabilità». «E’ inutile cercare di tirare in ballo il Governo Berlusconi, le responsabilità di questa situazione vanno da ricercarsi nelle scelte di quest'Amministrazione che non a caso è l'unica nella regione a trovarsi in queste condizioni. Tengo ad aggiungere che l'arrivo di un commissario ad acta a pochi giorni dal voto, eventualità al momento non scartabile del tutto, non gioverebbe all'immagine di questa Provincia e confermerebbe la nostra idea, cioè che è il caso di cambiare». Labriola ribadisce che, «nonostante i messaggi rassicuranti, ma nient'affatto persuasivi, affidati agli organi di stampa da parte del presidente Nigro, esiste un “problema” serio nella gestione e nell'utilizzo delle risorse economico-finanziarie dell'ente e che, in caso di affermazione nella prossima competizione elettorale, predisporrà un quadro di interventi immediati finalizzati al capillare e rigoroso controllo delle spese effettuate negli scorsi esercizi finanziari onde verificare se effettivamente siano stati adottati metodi razionali ed equi per l'impiego del pubblico danaro». p.quarto@luedi.it
Fierro (Udc) spinge per un «centro serio» «IL livello del confronto politico in Basilicata scade. Scade di livello. Le beghe personali prendono il sopravvento». Ecco perchè l’Udc «forza di cambiamento, punta sui programmi per una regione che soffre». Gaetano Fierro, consigliere regionale dell’Udc spiega che «bisogna intanto accendere la politica, mettere su tutto questo un’idea, un nuovo programma, uno strumento operativo. Quale?». Poi la sollecitazione: «si lavori sull’esempio dell’Udc di Casini, per la costituzione di un partito di centro nazionale ed europeo delle forze moderate, di ispirazione cristiana. Questi concetti bisogna un po’ riscaldarli. Stiamo parlando, in nome del futuro della Basilicata, di un incontro vero di forze popolari, democratiche, liberali. Stiamo parlando della risposta al problema politico, del tutto aperto, per realizzare, nello scenario nazionale e regionale, in presenza di un Partito delle Libertà che non è un partito identitario in quanto espressione di una precipitosa convergenza tra FI e AN e in presenza del PD, anch’esso figlio di un instabile compromesso ideologico, soprattutto sui valori della persona, tra la componente cristiana e quella socialista, un nuovo soggetto politico “ideologicamente omogeneo”, d’ispirazione cristiana, autonomo ed equidistante dal bipolarismo vigente». Fierro fa riferimento «all’appello che ci viene con-
tinuamente posto dalla nostra gente: unità dei cattolici». Ma «unità non vuol dire “andare solo d’accordo”. Vuol dire “mettersi insieme”, uscire dalla precarietà, guardare avanti». Così, «se è stato possibile vedere fusi nel PD i cattolici dorotei con i comunisti, cioè credenti con i non credenti, riteniamo che sia veramente difficile far incontrare e confluire in un unico partito persone ed idee che hanno la medesima radice dei valori? Pensiamo proprio di no, nonostante ci siano tante difficoltà e pregiudizi da superare insieme». A una condizione: «O il Centro è una cosa seria e lo diventa o non è - continua Fierro - Non si può immaginarlo coeso, in questo momento, senza che cominci a misurarsi nelle sfide elettorali, con un suo manifesto di valori e di obiettivi, senza che si mettano a fattor comune incontri di ricerca e di elaborazione, attraverso un meccanismo di ampia partecipazione». Ancora, «per la costituzione del Centro non occorrono perplessità. Si sa bene che il centro esiste in natura e che se non recuperi davvero i suoi valori essi rispuntano da un’altra parte. Per questo occorre far vivere l’Unione di centro, popolare e liberale, “in un campo più aperto”, perchè possa portare i suoi valori e i riferimenti politici, nazionali ed europei, verso la nostra realtà, la nostra dura e complessa realtà, la Basilicata».
SCRUTATORI E SORTEGGIO
Il presidente Carmine Nigro
«UN’ingiustizia ai danni dei disoccupati sta per consumarsi senza che nessuno ne parli - dice Vincenzo Maida, consigliere comunale a Montalbano Jonico - Fino al 2005, dopo una lunga battaglia dei radicali, la nomina degli scrutatori è avvenuta per sorteggio da un elenco di cittadini. Non ci sembrò dunque vero che finalmente con un criterio oggettivo si sceglievano gli scrutatori, mentre ai partiti rimaneva la facoltà di nominarsi i rappresentanti di lista per vigilare e tutelarsi durante le operazioni di voto. Poi è intervenuta la legge del 21 dicembre del 2005, che attribuisce a una commissione elettorale comunale il potere di nominare gli scrutatori da un elenco che viene aggiornato ogni anno e rispetto al quale i cittadini, molti dei quali neanche lo sanno, possono presentare domanda per esservi inseriti. In ogni comune dovrebbero chiedere che si proceda con il sorteggio».
«Abbiamo scelto un progetto nato da lontano L’ispirazione nella dottrina sociale della Chiesa»
HANNO DETTO
Alternativa e “alterità” In attesa di aprire, sabato prossimo, la campagna elettorale con la presentazione ufficiale dei candidati (sarà presente il segretario nazionale del Prc, Paolo Ferrero), Rifondazione spiega la propria scelta. Il partito «prova già da ora dice Francesco Cirigliano, segretario provinciale di Potenza - a costruire quell’unità di tutte le forze, politiche e sociali, che credono nella necessità della costruzione di un’alternativa di sistema. Una scelta, quella di proporre delle liste alternative al Pd, sulla quale avevamo provato a ragionare con tutte le forze politiche, e che si configura come coerenza politica anche a fronte della scelta compiuta per le elezioni europee: quella di dar vita, per l’appunto, ad una lista unitaria delle forze comuniste, ambientaliste, anticapitaliste e femministe. Oggi è proprio dalla costruzione di quell’altro mondo possibile che il Prc rilancia se stessa e tutta la sinistra».
«Bisogno di competenza» «SI è stanchi di scelte politiche sbagliate e confuse, dei trasformismi dei rappresentanti, di essere usati come strumento elettorale e di vedere disservizi e cattiva gestione delle nostre enormi risorse». Prova a raccontare il proprio programma Savino Murro, candidato alla presidenza della Provincia di Potenza per l’Mpa. «Dati allarmanti sono l’emigrazione, la disoccupazione e la precarietà di tutte le categorie di lavoratori continua - Devono terminare gli sprechi di denaro pubblico; verrà fatto un inventario dei beni immobili che l’ente ha in locazione per procedere a un graduale rilascio, utilizzando così gli immobili di proprietà della Provincia che al momento sono vuoti. Il risparmio dei canoni verrà immediatamente investito per la costruzione di scuole antisismiche e all’avanguardia». Convinto che «i lucani meritano competenza nei settori, meritocrazia, lealtà e soprattutto indipendenza da qualsivoglia condizionamento elettorale».
«Per lo stato sociale» «I SOCIALISTI si presentano alle Provinciali di Potenza e di Matera, come sempre, senza particolari clamori, al giudizio degli elettori sotto il simbolo della “rosa” con idee chiare fondate sulla tutela dello stato sociale, del lavoro, delle comunità locali». Lo hanno detto il segretario e il presidente regionali del Ps Rosario Sarubbi e Antonio Giansanti. «Tra poche settimane gli italiani saranno chiamati a scegliere i loro rappresentanti al Parlamento europeo. E’ una partita che - dichiara Marco Di Lello, coordinatore nazionale del Ps - ho deciso di giocare nella squadra di Sinistra e Libertà nella circoscrizione meridionale. Da socialista, laico e riformista sono fermamente convinto che un’altra Italia, in un Europa rinnovata, sia possibile ma soprattutto necessaria».
PARTITO DEMOCRATICO
Pittella e Capacchione Mezzogiorno e legalità è il titolo della conferenza stampa del Partito democratico a cui saranno presenti Gianni Pittella e la giornalista del Mattino Rosaria Capacchione, protagonista della lotta alla criminalità casertana, che oggi vive sottoscorta. Entrambi candidati alle elezioni europee. Appuntamento per oggi, alle ore 11.30 presso il Park Hotel di Potenza: saranno presentate le le proposte per il Mezzogiorno sul tema della legalità.
SINISTRA PER LA BASILICATA
Appuntamento con i candidati Sabato 16 maggio alle ore 11, presso il consiglio regionale di Basilicata (Sala B), Sinistra per la Basilicata presenterà le liste dei candidati alla Provincia e al Comune di Potenza. Sarà presente per l’occasione anche la candidata al Parlamento europeo, Salvatore Giovanna, un’operaia della Ferrero di Balvano.
ITALIA DEI VALORI
Apertura campagna Italia dei valori presenterà ufficialmente i propri candidati il prossimo fine-settimana. Sabato, a Matera, presso la sala Cinema Impero alle 17 sarà l’occasione di incontrare la cittadinanza; analogo appuntamento la domenica successiva, a Potenza, alle 10.30 presso il Park Hotel di Potenza. Saranno presenti candidati e dirigenti.
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POTENZA - Prima il colpo di scena, poi il silenzio. Interrotto solamente da una voce “amica”. Sulle rivelazioni del super teste al processo Eni-De Sio, Gerardo Gastone, che ha - a dieci anni di distanza - spiegato di aver portato una tangente al consigliere regionale Erminio Restaino (un presunto finanziamento da parte degli imprenditori De Sio come contributo alla campagna elettorale dell’attuale reggente del Pd, allora candidato nel Partito popolare alle Europee-circoscrizione Sud), il giorno dopo, interviene solo uno degli uomini del Pd, Antonio Di Sanza. La dirigenza - tutta - tace. Immediata, poco dopo le rivelazioni rese da Gastone all’udienza nel Tribunale di Potenza, mercoledì, era arrivata la smentita dello stesso Restaino. Ha spiegato di non aver mai conosciuto Gastone e di aver già dato mandato ai propri legali di percorrere le strade del caso. Ha richiamato l’attacco dei “nemici” politici in un momento in cui la campagna elettorale lascia lo spazio a ogni tipo «di aggressione politica». E lui, che da pochi giorni, dopo le dimissioni di Piero Lacorazza, candidato alla presidenza della Provincia di Potenza per il Pd, dal ruolo di segretario, riceve, però, solo un segnale di solidarietà. Almeno ufficialmente.
Una platea affollata ha discusso, durante la presentazione dell’UdB, di identità e presenza die cattolici nel progetto politico (le foto sono di Andrea Mattiacci)
POTENZA - Quello che affollava la sala del Grande Albergo, ieri sera, durante la presentazione ufficiale dei candidati a Provincia e Comune di Potenza dell’Unione democratica di Basilicata, era un “popolo” desideroso di «far parte di un progetto che viene da lontano». L’UdB oggi corre a sostegno di Giuseppe Molinari e Aurelio Pace, all’interno di uno schieramento di centro-destra. L’UdB, oggi, non rinnega la scelta, fatta alcuni mesi fa, di abbandonare l’Udc. E’ che «abbiamo sempre avuto l’idea di mettere insieme i cattolici». Vincenzo Giuliano, consigliere provinciale e leader del nuovo movimento non perde l’occasione per una stoccata agli ex colleghi di partito quando dice che quell’unità «va, però, costruita anteponendo le aspirazioni di ciascuno ai bisogni del territorio». Ricorda come la strada non sia stata intrapresa da poco. Cattolici impegnati in politica, politici impegnati per i valori cattolici. «Già nel 2005 - continua Giuliano - ho costituto in Provincia l’intergruppo tra quei consiglieri che ispiravano la propria attività politica alla dottrina sociale della Chiesa». Percorso riassunto in tre punti. A partire dalla «ricerca dell’evidenza e della credibilità dell’uomo, ragionando sull’inclusione sociale, sul diritto al lavoro per tutti». Poi la solidarietà da trasferire «necessariamente attraverso il messaggio evangelico». Ultimo, ma solo per casualità di elencazione, il bisogno «della moralità di chi amministra la cosa pubblica». E’ don Luigi Sturzo che richiamano. Sul tema, un tempo, aveva detto che “è immorale tutto ciò che non fa bene alla gente”. Fin qui, i contenuti. Ma della presenza dell’identità cattolica in politica si ragiona anche discutendo di “grande centro”. «L’idea del centro ampio, in grado di accogliere diverse forze lo abbiamo sempre inseguito. Avevamo immaginato - prosegue Giuliano di poter mettere il simbolo dell’Udc a beneficio degli uomini di buona volontà in modo da poter scacciare i personalismi». Con il senno di poi, si dice sicuro che in quel progetto avrebbero garantito la presenza anche quelle forze come la Federazione di centro, i Dec, lo stesso ex diellino Molinari che oggi hanno scelto un percorso diverso. Peccato, dice, perchè «da un lato c’è il centrosinistra che
prova a tenere insieme due culture inassimilabili contemporaneamente, marxista e cattolica. Dall’altro, il simbolo dell’Udc avrebbe potuto garantire un’ampia coalizione nel centrodestra senza che il ruolo di Berlusconi fosse determinante». In Basilicata, però, sembra che la mediazione abbai spostato l’asse dello schieramento. Non è un caso se tanto Pace che Molinari hanno sottolineato la consapevolezza del “passo indietro” - per cui ringraziano - che ha fatto il Pdl affidando le posizioni di vertice della competizione a due moderati. Consapevoli - entrambi - (anche rispetto a quello che l’UdB e altre forze moderate hanno espresso) che i due nomi appaiono “un garanzia” di una rappresentatività moderata. E’ stato Pace a ricordare che in fondo «gli uomini sono anche ciò in cui credono». Loro propongono uno schieramento ampio che pur lasciando al Pdl sempre il posto di “ammiraglia” - si apre «al centro e lì si radica». Che cosa ne è del rischio di un’identificazione netta dell’asse di riferimento spostata sulla destra nel progetto del grande centro? Replicano che «non si pone» e ne danno una motivazione contemporanea. A ben guardare continua Giuliano - basta indicare la collocazione europea. «Sono tutte forze chiaramente dentro il Ppe». «L’unificazione dei cattolici - prosegue Pace - ha bisogno comunque dei propri tempi. Ci sono partiti, forze politiche che hanno fatto scelte autonome nonostante siano di un’estrazione culturale molto vicina alla nostra». Ma questa, «non è una battaglia identitaria». Non se il cattolicesimo di cui si proteggono e rappresentano i valori è declinato «in chiave moderna, attraverso l’esigenza di una rilettura della dottrina sociale della Chiesa». Allora, queste le scelte, visto che «l’Udc - aggiunge Giuliano - non ha sposato il progetto a pieno. Ha preferito i personalismi». E pensare che Giuliano una “soluzione” l’aveva pure proposta: «Avevo suggerito di dare il ruolo di aspirante presidente e sindaco a chi nella coalizione avesse, all’interno dell’Unione, avuto più liste collegate. Contemporaneamente, però, avevamo proposto di non fare in modo che, anche in caso di non vittoria, il posto in aula andasse al candidato di vertice. Spetta a chi ha più consenso». Sempre secondo «coerenza e testimonianza». s.lorusso@luedi.it
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Auto italiana
Sciopero alla Sata: Fiom e Alternativa sindacale si uniscono all’iniziativa di Fim, Fismic e Ugl
Fiat, verso il sabato “caldo” E a Torino manifestazione delle sigle di categoria per sollecitare il piano industriale | L’INTERVISTA A ZENGA (FIM) | di MARIATERESA LABANCA
MELFI - Anche Fiom e Alternativa sindacale si uniscono allo sciopero di otto ore di domani, proclamato ieri dalla rsu di Fim, Fismic e Ugl, a sostegno della manifestazione generale che si terrà a Torino e contro lo straordinario comandato comunicato dall'azienda. Il segretario dell'Ugl metalmeccanici (che a differenza delle altre sigle di categoria per domani ha dato appuntamento ai suoi iscritti ad Avellino), Giuseppe Giordano, ieri, aveva motivato la protesta con la mancanza di disponibilità da parte dell'azienda ad accogliere la richiesta del sindacato di rinviare la data dello straordinario, per consentire alle tute blu di Melfi di prendere parte all'iniziativa, fissata già da tempo. E ieri la Fiom - che non si è unita alla dichiarazione di sciopero di Fim, Fismic e Ugl, scegliendo di annunciarlo da sola il giorno seguente - ha rincarato la dose: «L'incontro - si legge nella nota sindacale inviata in giornata - è urgente in considerazione del fatto che la Fiat sta realizzando accordi internazionali che possono generare licenziamenti in Italia. Alla luce di queste situazioni le organizzazioni sindacali nazionali prevedono lo sciopero di 8 ore al fine di consentire a tutti gli stabilimenti di poter partecipare alla manifestazione. La delegazione della Fiom Cgil di Basilicata - conclude il segretario regionale, Giuseppe Cillis condivide e sostiene l'iniziativa nazionale e sarà presente alla manifestazione di Torino». A manifestare per chiedere un piano industriale alla Fiat che chiarisca le prospettive per i cinque stabilimenti italiani del gruppo in termini di occupazione e nuove produzioni - ci saran-
no anche, oltre alla Fiom, le rappresentanze lucane di Uilm, Fim e Fismic. Le previsioni dei sindacati tedeschi che, mercoledì scorso, riprendendo le indiscrezioni di stampa di qualche giorno prima, sono tornati a parlare di possibile chiusure di siti produttivi sul territorio nazionale, rendono il clima ancora più agitato. E ieri la segreteria regionale della Uilm ha diffuso un comunicato del sindacato nazionale: «Dopo la manifestazione di sabato a Torino - è scritto nella nota - se non avremo nel giro di qualche giorno un tavolo con il governo e la Fiat dovremo pensare a nuove iniziative di lotta. Al momento - precisa - non c'è alcuna decisione di sciopero da parte delle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic». Ma la Uilm di Basilicata non aderisce comunque allo sciopero proclamato dalle altre segreterie regionali per domani. Il segretario di categoria, Vincenzo Tortorelli, spiega così la sua posizione: «Riteniamo che in questo momento l'azienda non avrebbe potuto spostare lo straordinario. Una nostra delegazione sarà presente a Torino ma senza incrociare le braccia in Sata». Favorevole, invece, allo sciopero di domani, su tutti i turni, per «difendere il diritto al risposo» la segreteria regionale di Alternativa sindacale. «La ripresa delle comandate che la direzione Sata ha annunciato - ha dichiarato il segretario Vito Fernando Rosa - è un'azione provocatoria e irresponsabile da parte della direzione di Melfi e dei vertici di Torino». «Se la Fiat ha bisogno di più lavoro - spiega la nota - deve assumere i giovani lucani disoccupati e non superare l'oarrio delle 40 ore settimanali ancora in vigore». m.labanca@luedi.it
«Ecco perché protestiamo» Serve un tavolo triangolare per fare chiarezza sul futuro di Fiat e su ricadute anche per Melfi LO sciopero contro la comandata del 16 maggio, le incertezze legate agli accordi internazionali, la ombre che si allungano sulle aziende dell'indotto. Il leader della Fim Cisl Basilicata, Antonio Zenga, interviene a tutto campo sul caso Fiat e tiene il punto sulle ragioni dello sciopero. Di seguito l’intervista del segretario della Fim di Basili-
Lo stabilimento Sata di Melfi
Le tute blu di Termini Imerese bloccano la strada
Mirafiori, senza piano si chiede lo stato di agitazione di AMALIA ANGOTTI TORINO – Stringe i tempi il governo tedesco che chiede ai due principali pretendenti, la Fiat e il gruppo austro-canadese Magma, di presentare entro il 20 maggio i loro piani per acquisire la Opel. Le indiscrezioni circolate in questi giorni sulle ricadute in Italia fanno salire la tensione, in particolare tra i lavoratori di Termini Imerese che bloccano la statale davanti alla fabbrica siciliana, a rischio chiusura. Sergio Marchionne incassa, nel frattempo, un successo sul fronte delle vendite in Europa, dove la Fiat ottiene, dopo otto anni, una quota del 10% e si insedia al terzo posto della classifica dei costruttori, ex aequo con Ford. Piazza Affari la premia e il titolo chiude in crescita del 2,8% a 7,4 euro. L’amministratore delegato della Fiat, dopo i voli delle settimane scorse fra Usa e Germania, resta per ora in Italia: domani sarà alla Fiera del Libro di Torino per pre-
sentare il nuovo libro di Mario Calabresi sull’America di Obama, il presidente che lo ha scelto per salvare la Chrysler. E la più piccola delle case di Detroit si appresta a chiudere, entro il 9 giugno, 789 concessionari, con 38 mila posti di lavoro a rischio. Positivo il giudizio del Tesoro americano, per il quale la Chrysler «è ora posizionata per andare avanti». Nel suo ufficio del Lingotto Marchionne mette a punto, con la sua squadra di manager Fiat, il piano per l’acquisizione della Opel, che il ministro dell’Economia, Karl-Theodor zu Guttenberg (Csu) vuole entro il 20 maggio. Il governo tedesco sta pensando, a un “modello” per la Opel che prevede l’amministrazione fiduciaria temporanea della controllata Gm e vuole piani solidi che diano prospettive. Sarebbero allo studio anche finanziamenti temporanei attraverso banche pubbliche. Anche se il piano Fiat non c'è ancora, le paure in Italia sono tante. I sin-
cata, Antonio Zenga, rilasciata alla newsletter nazionale “Lettera Fim”. Lei ha dichiarato che mettere la comandata il 16, in concomitanza con una manifestazione nazionale, era una provocazione. E lo ribadisco. La manifestazione nazionale del 16 è un punto di snodo importante perché in quella sede chiederemo l’apertura di un tavolo triangolare tra Fiat, sindacati e governo per fare luce sul futuro degli stabilimenti italiani del Lingotto. C’erano le condizioni per spostare la comandata, così come la stessa Fiat ha fatto nelle settimane passate e con argomentazioni ben più fantasiose. La Sata ha chiesto ai sindacati il ricorso a sei sabati lavorativi per fare fronte alla domanda. La Fim propone strade alternative. Quali sono? Noi abbiamo chiesto e chiederemo alla Fiat di verificare la possibilità di assumere nuovo personale a tempo determinato, ma siamo disponibili a concordare anche altro straordinario oppure una soluzione mista tra le due formule. In ogni caso qualsiasi ipotesi dovrà essere ratificata dai lavoratori. Sta di fatto che alla trattativa con l’azienda andate ancora una volta
in ordine sparso. È vero, come è vero che sono quattro anni che trovo molte difficoltà a fare una riunione delle segreterie unitarie per concordare un percorso condiviso con le altre sigle sindacali. E questo non riguarda solo le problematiche della Fiat, ma di tutto il settore metalmeccanico regionale. L’unità si costruisce sulle piattaforme, ma le piattaforme bisogna prima discuterle. Intanto dalla Germania si accavallano le indiscrezioni sulla possibile chiusura di Termini Imerese e Pomigliano. Trovo davvero singolare dover apprendere dai nostri colleghi tedeschi informazioni strategiche sul futuro degli stabilimenti nazionali. C’è qualcosa che non va nel sistema di comunicazione Fiatsindacati. Noi siamo preoccupati per quello che potrebbe essere l'impatto dell'accordo con la casa tedesca alla luce del fatto che Fiat e Opel lavorano sui medesimi segmenti di mercato. Per questo sabato manifestiamo a Torino e chiediamo un tavolo nazionale. Non vorrei che qualcuno stesse pensando di far pagare ai lavoratori italiani il conto delle alleanze internazionali. Ci sono rischi anche per Melfi? Se, come leggo, la Fiat dovesse spostare una parte della produzione della Grande Punto in Germania, non escludo ricadute. Tanto per fare un esempio, se va in porto l’accordo con la Opel, arriva o no il nuovo modello del segmento B? Ma il vero problema oggi sono le aziende della componentistica che lavorano a Melfi per gli stabilimenti di Termini e Pomigliano. Se Fiat dovesse ridimensionare questi siti sono a rischio centinaia di posti di lavoro anche in Basilicata.
dacati, che preparano la grande manifestazione nazionale di sabato quando a Torino arriveranno le tute blu di tutto il Paese, continuano a chiedere un tavolo con il governo e la Fiat. I lavoratori di Mirafiori chiedono alle segreterie nazionali di Fim, Fiom, Uilm e Fismic di proclamare lo stato di agitazione e di non fare più straordinari fino a quando non ci sarà un incontro e un piano industriale che rassicuri i dipendenti di tutti gli stabilimenti italiani del gruppo. La proposta arriva dall’assemblea delle Carrozzerie, il reparto più grande di Mirafiori con 4.500 addetti, dove la Fiat ha comandato sei sabati lavorativi per 800 operai a partire dal 23 maggio sulle linee di produzione di Punto, Musa e Idea. «Certamente – dice il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi - è comprensibile la preoccupazione dei lavoratori come vi è preoccupazione anche nel governo per quanto riguarda il futuro dell’industria dell’auto nel nostro Paese».
L’INTERVENTO
L’europarlamentare Gianni Pittella
«Marchionne non dimentichi quanto hanno dato gli operai del Sud» BRUXELLES - Piena solidarietà ai dipendenti del gruppo torinese degli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese, mobilitati per difendere il loro posto di lavoro, arriva dal capogruppo del Pd-Pse a Strasburgo, Gianni Pittella. «Marchionne si ricordi quanto la Fiat ha ricevuto dallo Stato e dai lavoratori del sud, prima di mettere anche solo in discussione 5mila posti di lavoro nel Mezzogiorno». «Siamo tutti orgogliosi – afferma Pittella secondo quanto si legge in una nota – del fatto che un’azienda italiana sia impegnata con successo in una campagna di acquisizioni che la porteranno tra i leader mondiali del suo settore ma proprio per questo non può comportarsi nei riguardi del suo paese co-
me una multinazionale che apre, riduce o chiude stabilimenti secondo le esclusive convenienze di mercato. Il management torinese non può dimenticare gli aiuti di Stato ricevuti per decenni sotto varie forme, fino agli ultimi incentivi varati pochi mesi fa, nè l’apporto che i lavoratori del meridione e le loro famiglie hanno dato dagli anni sessanta a oggi alla crescita della Fiat». «L’amministratore delegato della Fiat non si preoccupi solo di convincere i sindacati tedeschi e americani – chiede l'europarlamentare lucano – il governo apra immediatamente un tavolo con le parti sociali per fare chiarezza sulle conseguenze economiche e sociali delle scelte della nostra maggiore azienda nazionale».
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10 Primo piano
Il caso di Nicola Bevilacqua era stato archiviato come scomparsa. Ora c’è chi sospetta l’omicidio
Basilicata noir
Si riparte dalla notte del 2003 Indagini a Lauria. La moglie dell’uomo è stata convocata in Questura dall’inviato FABIO AMENDOLARA LAURIA - A quell’ora non passa inosservata un’auto che strombazza. Né due persone che urlano «scinn’, scinn’». Scendi, scendi. Anche se è casa di “Cocola”, dove, raccontano, c’era un via vai a qualsiasi ora. “Cocola” è Nicola Bevilacqua, 30 anni. Lo chiamano così perché da bambino non pronunciava bene il suo nome. E’ uno zingaro, ma non andava più in giro. Ormai lui e la sua famiglia erano residenti a Lauria, nel centro storico, rione inferiore. Perché Lauria è divisa in due: la parte alta e quella bassa. E la prima caratteristica per individuare una persona, prima ancora del soprannome, è quella di indicare se abita «a inferiore» o «a superiore». Così dicono gli abitanti, omettendo spesso il nome del paese. “Cocola” abitava «a inferiore». Con sua moglie che, ieri pomeriggio, era a Potenza, in Questura, negli uffici della Squadra mobile. Lei è di Lauria, è giovane e non vede suo marito dal 2003. Da quella notte del 2003. Da quando quelle due persone hanno chiamato Nicola e l’hanno portato via nel cuore della notte. Prima si è detto che era «un allontanamento volontario». Poi che, forse, «era una scomparsa». Ora, dicono, potrebbe essere omicidio. E’ questo il motivo della convocazione della moglie di Nicola in Questura. Il sospetto è che Nicola sia stato ucciso. «Non aveva delle belle amicizie», dicono in giro. Frequentava qualche piccolo spacciatore, «qualche delinquente della zona di Castrovillari». E in compagnia di certa gente non è difficile trovarsi nei guai. «Lui a volte i guai se li cercava», dice una barista del centro storico. Nicola se lo ricorda bene. «Veniva qui a bere». A volte esagerava. E spesso finiva nella caserma dei carabinieri di via provinciale della melara. Nel suo fascicolo personale sono raccolte le segnalazioni che ha collezionato sin da ragazzino. Qualche rissa, quando era sbronzo, e qualche furto, quando era a corto di soldi. «Però voleva rimettersi in piedi», racconta Mario Lamboglia, direttore dell’Eco di Basilicata, un quindicinale che viene stampato da una quindicina d’anni. Lui Nicola l’ha intervistato. Ricorda: «Era il 1998». Nicola finì in copertina, con una foto a tutta pagina e il titolo: «Ricomincio da Ragusa». Invece è rimasto a Lauria. E dopo cinque anni è scomparso. Quell’intervista in paese se la ricordano ancora. «E’rimasta nella storia», dice un signore sui 70 anni che legge il giornale in una villetta, mentre aspetta che la nipotina esca da scuola. «Qui - aggiunge - non accadono tante cose». C’è «il fatto di don Mimì Pottella», quello del processo Moro ter. «Ma è preistoria». C’è «il fatto del finanziere», il tenente Fiorenzo Fioravanti. Lo arrestarono per concussione dopo che aveva perquisito la Curia di Napoli. C’è «il famoso scontro per il calendario». Una bella ragazza ne pubblicò uno che faceva concorrenza a quello del beato Domenico Lentini e il parroco, don Francesco, si arrabbiò molto. La polemica finì sui giornali.
A sinistra lo scomparso Nicola Bevilacqua qui a fianco lo slargo alla fine di via Cairoli
«L’unico caso di cui non si è mai occupato nessuno - ricordano - è quello di Nicola». Alla fine di via Cairoli c’è un piccolo slargo. Lì si ferma un po’ di gente. C’è un negozio con l’insegna cinese, un ottico e una farmacia. Se la prendo-
no con la stampa: «Nicola? Dopo la denuncia per la scomparsa non avete scritto più nulla». E’ vero. «Per un periodo raccontano - davano la colpa a lui per qualsiasi cosa». Era diventato un capro espiatorio.
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Se rubavano una macchina era stato Nicola. Se sparivano le offerte in chiesa era stato Nicola. Se venivano strappati i manifesti elettorali era stato Nicola. Forse è per questo che il fascicolo è finito in archivio. Ce l’avevano tutti con Nicola e
lui se ne è andato. E poi, l’aveva anche annunciato in quell’intervista. Ma non è così. Nicola non era come lo raccontano. Era un ragazzo con una storia difficile, cresciuto in anni difficili. A Lauria ricordano una trasmissione
CHIUSA L’INCHIESTA SUI CASSOTTA
sull’emittente privata Oasi tv. Il tema era Lauria razzista con gli zingari? Nicola è cresciuto in questo clima. E non se n’è andato. Le indagini ripartono da quella notte del 2003. f.amendolara@luedi.it
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Omertà, paura e affari La storia del clan che affligge Melfi di LEO AMATO MELFI - «Era nata una stella che adesso ha problemi con la giustizia… il gruppo ha le palle piene del carcere, e chi ha i soldi deve darli a loro… alla gente che cammina sulle pietre… Porti i saluti da parte nostra alla sua famiglia». Frasi oscure, toni confidenziali, affermazioni brutali. Tutta la fisicità di due energumeni. Massimo Aldo Cassotta e Riccardo Martucci chiedono soldi. Questo è il racconto di una vittima, che si è fatta coraggio e ha deciso di denunciare. L’indagine sul clan Cassotta è chiusa. L’atto conclusivo è datato 5 maggio 2009 e in questo momento sta partendo, se non è già arrivato, verso i recapiti dei 16 indagati. Ci sono una decina di episodi di estorsione, danneggiamenti, furti, un omicidio, armi illegali, droga, un abuso d’ufficio, e un falso ideologico. Più un episodio un po’ di colore, che ha per protagonista una signora, Rita Lopa, che è accusata di turbativa d’asta. Un parente della signora ha appena subito un pignoramento. La casa andrà all’asta a fine giugno del 2007, ma la famiglia non vuole perderla. Ci sono molte persone interessate. «Il prezzo era decisamente conveniente», racconteranno agli agenti della squadra mobile. Ma la signora ha il suo angelo custode. E’ un uomo oramai, ma lei lo ricorda mentre giocava col figlio. L’ha un po’ “cresciuto” Marco Ugo
Scrivo in nome e per conto del signor Donato Montanarella, dal quale ho ricevuto mandato al fine di tutelare tutti i suoi diritti per la pubblicazione dell’articolo dal titolo “Coppie e matrimoni nelle indagini dell’Antimafia” (pagina 10 del 13 maggio). Il citato articolo, che ingannevolmente si presenta come riportante le intercettazioni di due interlocutori, contiene affermazioni che oltre a essere contrarie al vero appaiono gravemente lesive dell’onore e della reputazione del signor Montanarella. L’articolo in questione, infatti, a cui è stato dato particolare risalto, testualmente recita “parlano del matrimonio
Cassotta. E quel bambino, che nel frattempo è diventata una persona conosciuta e molto temuta per i suoi trascorsi da scavezzacollo, decide di aiutarla per questa cosa, e consigliare alle persone interessate di lasciar perdere, senza argomentare in nessun modo particolare, solo perché è lui che lo chiede, insomma, tutti lo conoscono a Melfi. Basta la faccia. «Non ha usato violenza perché non ce n'era bisogno. Io ho immediatamente recepito il messaggio e le conseguenze alle quali sarei andato incontro se avessi disatteso le sue richieste». Di fatto la mattina dell'asta in Tribunale c'è solo il figlio della signora Lopa. Una madre ha il coraggio di avventurarsi fin lì, e Rita Lopa l'aggredisce violentemente. In quell’aula deserta la temeraria capisce che non è il caso di andare oltre, gira i tacchi, e se ne va via. Così la casa torna nelle mani degli antichi proprietari, e tutti vissero in pace. Nell’inchiesta condotta dal pm Francesco Basentini ci sono anche due episodi di favoreggiamento. Uno è più grave perché le accuse arrivano in consiglio comunale, sullo scranno di Antonio Lovecchio. Lui e il fratello, Michele, conoscono tante cose d'interesse per le indagini. Antonio Lovecchio è stato vittima di un tentativo di estorsione, rafforzato dall'incendio del suo Pajero. Ne parlano tra loro e con un altro, Amedeo Vernetti, senza sapere di avere i micro-
foni in macchina. Ma davanti al pm fanno le scimmiette: «Non so»; «non ricordo». La verità negli atti dell’inchiesta è che la questione si sarebbe risolta in piazza qualche mese prima. Antonio Lovecchio avrebbe affrontato Massimo Cassotta, e Adriano Cacalano armato di pistola, e in qualche modo si sarebbero appattati. Il clan era entrato nel palazzo del comune. L’architetto Berardino D'Amelio è indagato per l’affare della manutenzione del verde al cimitero. L’amministratore di Sviluppo Italia Basilicata, Raffaele Ricciuti, per un sussidio di 24 mila euro. Tutti e due con l’aggravante di aver agevolato il clan. Intelligenza, omertà, e criminalità. L’ordine è invertito, ma il senso non cambia. Questo è quanto rispondeva Don Masino Buscetta a chi gli chiedeva cos’è la mafia. Poi qualcuno ha aggiunto all’ultimo comma del 416 bis che «le disposizioni del presente articolo si applicano anche alla camorra e alle altre associazioni, comunque localmente denominate, che valendosi della forza intimidatrice del vincolo associativo perseguono scopi corrispondenti a quelli delle associazioni di tipo mafioso». Gli indagati sono otto: Massimo Aldo Cassotta, Saverio Loconsolo, Adriano Cacalano, Antonio Cacalano, Alessandro D’Amato, Alessandro Cassotta, Giovanni Plastino e Riccardo Martucci. Il loro capo la chiama «stella». E va bene così.
L’avvocato di Montanarella interviene sull’inchiesta antimafia
«Falsa quell’intercettazione» di un compare che... è un altro esponente del clan. Si chiama Donato Montanarella”. Tale affermazione risulta essere assolutamente falsa e priva di alcun riscontro. Il signor Montanarella non appartiene ad alcun clan, non è mai stato sottoposto a precedenti penali ed è persona incensurata. Alla vera e propria falsità di dette affermazioni, si aggiunge a portata ingannevole nonché fortemente denigratoria e le-
siva dell’immagine, onore e reputazione del cliente, di certo non giustificata dal fine informativo che gli organi di stampa dovrebbero perseguire. Infatti dalla semplice lettura dell’articolo il lettore è indotto a ritenere il signor Montanarella quale esponente di presunti clan. Inoltre si tiene a precisare che il contenuto delle intercettazioni rende evidente la totale estraneità estraneità del mio assistito ai
fatti più generalizzati costituenti l’oggetto delle indagini apparentemente in corso nei confronti di altri soggetti. L’utilizzo delle intercettazioni in questione viene ritenuto illegittimo e gravemente lesivo del diritto alla privacy. avv. Donato Mancusi Gentile avvocato, i passi citati nel servizio sono stati estrapolati da documentazione giudiziaria. Nulla è stato aggiunto a quanto
riportato negli atti dell’inchiesta della procura antimaifia di Potenza. La notizia è verificata, in quanto proveniente da documenti ufficiali, è di interesse pubblico, in quanto i fatti di criminalità organizzata lo sono, ed è stata scritta con linguaggio contenuto. Sul diritto di cronaca, poi, si potrebbero scrivere libri. Sono stati riportati gli sviluppi di un’inchiesta su fatti che, per i soggetti coinvolti, e per lo scenario delineato, avevano una certa risonanza. La narrazione è avvenuta con toni moderati, misurati e senza esasperazioni. Tanto era dovuto. Fabio Amendolara
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| gli scrittori e il quotidiano |
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POLICORO 23 marzo 1988 la commorienza
Marir osa L’IDEA DELLA MORTE Che cosa mi ha spinto a occuparmi di un caso così difficile di nera? Non lo so, ma so che il fantasma di Marirosa, (ancor più quello di Luca) continua ancora oggi a ossessionarmi di ANDREA DI CONSOLI
lPerché ho deciso di occuparmi di un caso di cronaca nera così difficile - il caso che viene rubricato sotto la formula “omicidio dei fidanzatini di Policoro”? La ragione del mio interesse è oscura. Mi sento però in dovere di chiarire massimamente - anzitutto a me stesso - il movente del mio interesse, perché sono certamente mosso dall'indignazione per il male, l'omertà, la ferocia, il cinismo. Il mio interesse per “la nera” è sempre stato superficiale, e mai prima avrei pensato di leggere tutte le carte di una vicenda criminale così complicata. In seconda battuta - in me - c'è un mai sopito sentimento di paternalismo, che mi porta a voler difendere - finanche a posteriori - la vita e i sentimenti dei “miei” lucani, che considero - per ragioni che sarebbe per me assai difficile da spiegare razionalmente - sacri. La sofferenza e la morte dei lucani, per me, è più sofferenza e più morte. La conta dei morti, ancora oggi, ogni notte prima di addormentarmi, continuo a farla con le facce della mia sperduta contrada lucana. Ognuno si porta nella tomba i propri difetti più radicati e oscuri. Ma il vero motivo per cui da anni leggevo ogni articolo possibile sulla morte dei “fidanzatini di Policoro” è questo: io ero e sono ancora oggi profondamente ossessionato dal fantasma di Marirosa Andreotta (ancora più del fantasma di Luca, un ragazzo speciale che vi racconterò nelle prossime puntate), che, vista l'età, sarebbe potuta essere mia sorella. In tutti questi mesi - oltre a leggere verbali, intercettazioni, perizie e articoli di giornale - ho soprattutto cercato il fantasma di Marirosa, facendomene suggestionare e profondamente rattristare.
I
Di Marirosa ho visto in totale 8 fotografie. Ogni volta mi è apparsa diversa. Era una ragazza assai bella, con una energia speciale. Sapeva mostrarsi - a seconda delle circostanze - aggressiva, seducente, indifesa e finanche materna. Tutti comunque mi hanno confermato che era una ragazza speciale, estremamente vitale. Nella prima foto che ho visto lei sta di profilo - abbracciata a Luca - e sorride con la naturale seduzione che hanno le ragazze ancora ignare di essere desiderabili. Nella seconda foto è in riva al mare, semisdraiata, e ha il volto quasi interamente coperto dai lunghi capelli. Nella terza foto è ancora al mare, con un gruppo di ragazzi, e sta dietro a Luca, con i capelli chiari raccolti in un elastico. Nella quarta foto il suo viso, vicino a quello di Luca, è colto mentre si accinge a mangiare pane e salsiccia arrostita. Nella quinta foto sta seduta - appesantita, materna - sulla neve. Nella sesta foto, che è un primo piano, non sembra avere vent'anni, ma almeno trenta. Nella settima foto - nonostante il profilo materno - sorride con malizia, ma non è più la malizia della prima foto, perché un'ombra è come calata su di lei. L'ottava foto - ma in realtà si tratta di una decina di foto - Marirosa è morta nella vasca da bagno, completamente nuda, con la testa reclinata all'indietro. Marirosa era nata il primo giugno del 1967 e, al momento della morte, il 23 marzo del 1988, non aveva ancora compiuto 21 anni. Da un anno e mezzo studiava a Napoli, all'Università, e a Policoro era tornata - per le vacanze pasquali proprio quel 23 marzo, qualche ora prima di essere uccisa. Aveva solo 21 anni, quando è morta, eppure nelle fotografie sembra molto più grande. Fino a vent'anni fa era molto diffusa - in Lucania e in Italia - questa cosa di sem-
BIOGRAFIA
Andrea Di Consoli è nato a Zurigo, da genitori del Sud, nel 1976. Come giornalista free-lance scrive su “Il Riformista”, “Il Messaggero” e “L’Unità”. Dal 2000 collabora ai programmi radiotelevisivi della Rai. Ha pubblicato saggi, le raccolte di poesia “Discoteca” (2003) e “La navigazione del Po” (2008), i racconti di “Lago negro” (2005) e i romanzi “Il padre degli animali” (2007) e “La curva della notte” (2008). Vive e lavora a Roma.
brare più grandi dell'età anagrafica. Si aveva come fretta di crescere, di buttarsi nella mischia, di sporcarsi le mani di fare il pieno di esperienze. Poi, da un certo momento in poi, le persone hanno iniziato a mostrare meno anni di quelli reali, e qualcosa di profondo è cambiato per sempre una certa attitudine a vivere.
Ecco uno dei primi “indizi” importanti: Marirosa Andreotta era soltanto una ragazzina, nonostante le parvenze, le apparenze e le dicerie. E, per quanto si possa essere compromessi con la vita - ma Marirosa non lo era - a quell'età non si può assolutamente rispondere di “ombre” che avrebbero richiesto tanti altri anni di vita.
Il ricordo di Tamburrano «Marirosa sorrideva a tutti con semplicità e serenità La qual cosa le conferiva una bellezza aggiunta a quella che di per sé costituiva l’ammirazione generale» In certi posti del Sud si è portati immediatamente a colpevolizzare le donne - perché mettono una minigonna, perché ti abbracciano senza vergogne, perché amano parlare, scherzare, divertirsi. E' sempre la donna a “fare casini”. Ma aver fatto delle esperienze, magari con l'ingenuità che hanno le giovani ragazze di un grande paese come Policoro, non giustifica nessun atto criminale nei loro confronti. Signori della legge lucana, i nemici di Marirosa non sono i giornalisti, ma gli assassini che l'hanno uccisa insieme a Luca Orioli! E questo lo griderò ai quattro venti finché avrò fiato! Il problema, perciò, non è indagare sulla vita di Marirosa - sul suo presunto “segreto”, che non c'è e, se c'è, non è determinante - ma indagare su chi l'ha uccisa. Tutto il resto è illazione, è voler gettare fumo negli occhi della verità. Marirosa partecipava ai cosiddetti “festini” di Policoro? No, lo escludo con tutte le mie forze. Marirosa era una ragazza normale, viva e vivace, tanto da risultare un po' scandalosa per l'ambiente chiuso e bigotto di Policoro. Averla voluta tirare dentro a “brutte storie” è stato un modo per occultare la banalità del male che l'ha colpita a morte. Nel film Sangue vivo di Edoardo Winspeare, la buonanima di Pino Zimba, in agonia per un colpi di pistola al ventre, viene interrogato dal fratello - a cui lo legava un oscuro senso di colpa per la morte del padre. Disperato, gli chiede: “Mannaggia a mia! Chi è stato a spararti?” E Zimba gli risponde, dopo un attimo di silenzio: “'U cchiù cugliuni di tutti”. Ecco, anche a uccidere Marirosa Andreotta, secondo me, è stato “'u cchiù cugliuni di tutti”. Di questo ne sono certo, ma purtroppo non ho le prove. In conclusione, però, vorrei riportare le parole che mi ha scritto il professor Pietro Tamburrano, che per un anno è stato professore di Marirosa a Policoro: “Marirosa Andreotta fu mia alunna di seconda classe al Liceo Scientifico di Policoro nell'anno scolastico 1982-83. Faceva
Il bagno di casa Andreotta e in alto Marirosa
parte di una classe intelligente, critica e ambiziosa. Tra gli alunni c'era un alto tasso di competitività che mai compromise, durante l'anno, la loro amicizia e la spontaneità delle loro battute e dei loro gesti. Tra gli alunni più dotati c'era una cugina che Marirosa amava ed imitava nell'impegno per lo studio. I risultati della prima erano ottimi, quelli di Marirosa pienamente sufficienti e discreti. Le valutazioni di scrutinio trimestrale o finale risultarono negative per entrambe in Lingua Inglese, tra lo stupore dell'intero Consiglio di classe. La promozione alla classe successiva avvenne per entrambe per voto di Consiglio, es-
sendosi ripetuto lo stesso esito agli esami di riparazione che all'epoca si tenevano a Settembre. Le due cugine erano molto cordiali con tutti, educatissime e socievoli. Marirosa sorrideva a tutti con semplicità e serenità d'animo. La qual cosa le conferiva una bellezza aggiunta a quella che di per sé costituiva l'ammirazione generale. Aveva molta fiducia negli altri, e nulla lasciava trasparire la tragica svolta del suo destino. Io la voglio ricordare com'era allora, tutta protesa nella gioia di vivere e di amare”. Seconda puntata Continua martedì
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che non se ne va
Venerdì 15 maggio 2009
QUELLA PAURA CHE PERMETTE DI ACCHIAPPARE VOTI
AGRICOLTURA RITARDI CHE UCCIDONO
di VITO BUBBICO
di GIUSEPPE POLITI* I VOTI non si conquistano o si perdono durante la campagna elettorale, ovvero il tempo che separa la presentazione delle liste dal giorno di apertura dei seggi. E’ una illusione. Certo, qualche spostamento accade in ragione della pressione esercitata dai singoli candidati sugli elettori. Ma le elezioni servono a raccogliere i frutti di una semina che dura nel tempo, su un terreno che viene zappettato e predisposto con cura e pazienza da chi è più lungimirante. Così è stato quando c’erano i partiti che costantemente e in modo “pedagogico” curavano la formazione delle opinioni dell’elettorato con decine di migliaia di militanti che si dedicavano con passione a tale azione, consapevoli di compiere un grande esercizio di democrazia. Era questo che consentiva anche a partiti di opposizione che non disponevano di grandi mezzi di comunicazione (TV e stampa) di avere una influenza notevole nella società sia sotto il profilo culturale che dello stesso consenso. Con insediamenti non passeggeri e che duravano nel tempo. Molti di essi, infatti, sono durati sino ai giorni nostri facendo vivere di rendita gruppi (pseudo) dirigenti che hanno depauperato tale preziosa eredità dimostrando una sostanziale incapacità ad inverarla nel nuovo contesto. Con la discesa in campo di Berlusconi accompagnata dalla profonda trasformazione della società ad opera della invasiva massiccia presenza quotidiana della TV commerciale, divenuta l’agenzia prevalente di formazione del costume e dei modelli sociali, la regola di raccogliere nelle urne quello che si è seminato con ampio anticipo è rimasta intatta. E’ cambiato solo il sistema della semina. Prima c’erano tanti contadini che zappettavano, mentre ad essi sono subentrati nuovi mezzi tecnologici e beato chi ce li ha. All’inizio una qualche resistenza c’è stata nel corpo sociale, vinta però in modo inesorabile con il passare degli anni. Si è così imposto un modello e una concezione mercantile a tutti i gangli della società, compreso la politica. Tutto si è ridotto a spot. Una società sempre più trasformata e non più abitata da cittadini (titolari di diritti e di doveri) ma da consumatori (destinatari di merci e prodotti vari). Anche i partiti sono diventati sostanzialmente dei loghi (da cambiare con sempre più frequenza) da proporre al mercato elettorale. Come si fa con i modelli delle macchine per alimentare le vendite. Ad ogni elezione simboli nuovi (a destra e a manca), nuovi marchi vengono presentati con tanta enfasi per accattivarsi quell’attenzione altrimenti non ottenibile da un elettorato sempre più condannato alla passività. Un elettorato che anche sul fronte dei temi viene “predisposto” a dovere per condurlo in una direzione anziché in un’altra. La paura è una delle armi mediatiche che hanno dimostrato di funzionare di più, già da qualche competizione, per condizionare i “consumatori-elettori”. Ha funzionato alle scorse politiche e amministrative di importanti città come Roma, quando con una accorta campagna mediatica ci ha fatto credere che gli zingari e i romeni avessero invaso l’Italia. Vere e proprie orde sataniche per cui chi si è proposto a fare da difensore fermo e indefesso della sicurezza dei cittadini da costoro l’ha spuntata, raccogliendo i frutti nell’urna. Qualcuno ora ricorda minimamente quel clima? Che fine hanno fatto quei barbari che ci minacciavano? Un po’ come le “pandemie” della Sars o, ora, quella “suina”. Tutti sull’orlo del baratro. Poi più nulla. Sparite come d’incanto. Ora per queste elezioni la “paura” che viene inoculata è quella degli immigrati clandestini che brutti, sporchi e cattivi arrivano sulle nostre coste per rubarci il lavoro, le donne e la tranquillità. Pugno di ferro quindi si brandisce in una vera e propria gara tra Berlusconi e la Lega a rivendicare “chi ce l’ha più duro”. La Lega, dopo il sorpasso a destra, gli ha persino attribuito la tessere onoraria al capo del PDL. Insomma, ancora una volta assistiamo ad un centro destra che impone i temi della sua agenda politica alla campagna elettorale, con la scompaginata opposizione che segue a ruota e si azzuffa incapace di riprendere una sua autorevolezza culturale, precondizione per proporre un progetto alternativo e credibile al paese. Questa mancanza di credibilità consente persino alle forze di governo di incassare paradossalmente consensi a fronte di situazioni di disagio da essa stessa create. Pensate al tema della sicurezza nelle città. Il governo taglia i fondi alle forze dell’ordine e non ne aumenta gli organici come sarebbe, invece, banalmente necessario e sufficiente per garantire da parte di questi professionisti la sicurezza ai cittadini. La logica dei fatti spingerebbe a cogliere immediatamente le colpe dello stato di tale insicurezza. Invece, furbescamente al paese preoccupato e impaurito viene proposto il “fai da te” delle ronde e tutti lì ad approvare ed applaudire. Davvero chapeau a chi sta al governo per questo capolavoro! E’ evidente che, in assenza di strutture di partito come quelle richiamate, è solamente la disponibilità dei media a fare la differenza sulla possibilità di esercitare un ruolo “pedagogico” nei confronti dell’elettorato. Meglio se, come accade, tali mezzi non esercitano quasi più un ruolo di verifica sul falso-vero di quanto affermato o sulla coerenza o meno dei comportamenti dei protagonisti della scena politica. Un esempio. Nell’ultima puntata di Ballarò, Floris ci ha mostrato un Berlusconi piangente tra immigrati albanesi che erano appena stati respinti nel 1997 dalle coste italiane e che deplorava tale inumana azione operata dall’allora governo in carica che aveva provocato anche dei morti. E’ esattamente l’opposto del Berlusconi duro e spietato di questi giorni contro i barconi degli immigrati che arrivano dall’Africa. Quanti TG e giornali hanno riportato con evidenza questa “prova” dell’atteggiamento “propagandistico” del capo del governo che usa quei poveracci di immigrati come carne da macello sull’altare dei consensi da contendersi con la Lega tra un elettorato impaurito a dovere e abbruttito da mesi e mesi di martellamento mediatico, che ha presentato (falsamente) l’Italia come se fosse la nazione con più immigrati del mondo? Nessuno ha fatto con la dovuta evidenza questa operazione verità! Utile, invece, proprio in una competizione come questa per il parlamento europeo in cui davvero questo paese non può presentarsi con credenziali pessime come queste. Avrà voglia qualcuno di andare contro corrente, magari perdendo qualche voto, per evitare questa deriva incivile del paese?
RON GALELLA RITORNA MURO LUCANO di TOMMASO MARCANTONIO NE ha parlato in questi giorni Il Quotidiano della Basilicata e ha stimolato la curiosità la visita e la breve presenza di questo figlio della Basilicata che ha illustrato con il suo impegno e lo zelo non solo il paese ospite (gli USA in particolare) quanto la Basilicata e l'Italia intera. La commovente celebrazione per il ritorno al paese di origine nella stupenda ed eccezionale cornice del Museo Archeologico Nazionale, incastonato nella cripta della roccia di Muro Lucano, non poteva trovare migliore contesto per l'affinità naturale, artistica, professionale e fotografica dell'italo-americano. Per i suoi 50 anni di impegno di ritrarre eventi, personaggi, autorità, situazioni particolari, mode, stili, impressioni e personaggi, l'artista, che un poco spregiativamente definiamo “Paparazzo”, Ron Galella ha decantato quelle recondite qualità che gli hanno permesso, nel secolo scorso soprattutto, di immortalare e scolpire la realtà della vita. Di un mondo diverso. Non solo comportamenti dei protagonisti ma costumi, imbarazzi, umori, evoluzioni fino a scandagliare la psicologia dei personaggi ritratti e dei contorni. E Muro Lucano, nella sede più appropriata, grazie al contributo e alla iniziativa del Consiglio Regionale della Basilicata, ha potuto rendere l'omaggio più significativo al figlio di questa terra. Un vivo grazie bisogna estendere a Prospero De Franchi in qualità di Presidente del Consiglio Regionale, che ha avvertito l'esigenza - condivisa dal vice Presidente Sergio Lapenna nonché da Rocco Curcio con Pietro Simonetti - entrambi eccellenti rappresentanti delle associazioni degli italiani e dei lucani all'estero - di testimoniare l'attenzione a questi nostri fratelli che con impegno, serietà, sacrificio, laboriosità e onestà, si sono affermati nella difficile coesistenza dell'estero. L'autore ha vissuto la stessa atmosfera di scarsa attenzione, tradita dalla discriminazioni raziali in quell'America - gli Stati Uniti per intenderci - che verso la fine dell'800 e primo ventennio del '900 praticavano come oggi la Lega in Italia di discriminazione verso quei poveri disperati che tentano di approdare ai nostri lidi perché perseguitati per motivi politici o in preda alla fame. L'esaltazione di Ron Galella con l'aulica lezione tenuta presso l'Università di Basilicata alla facoltà di lettere e filosofia con il testo “Photografing white the Paparazzi Approach - stili e modalità del lavoro fotografico nella società contemporanea” da parte dell'insi-
gne Preside della facoltà, Pasquale Frascolla, ha permesso di captare una straordinaria panoramica sulla geniale millenaria cultura italiana a confronto con quella più recente pragmatica americana. Dalle fotografie esclusivamente in bianco e nero traspare il light-motive di una emotività colorata che documenta qualcosa di inafferrabile. Giusto, sacrosanto e doveroso dare il prestigioso riconoscimento a Ron Galella della cittadinanza onoraria a uno dei suoi più illustri figli che ha onorato Muro Lucano, città natale del genitore e di tutta la stupenda terra di Basilicata. La cittadinanza onoraria è stata conferita con notevole enfasi e ammirazione alla presenza di ex amministratori con l'ex Sindaco Gerardo Barbieri, Gerardo Mariani, il pimpante Filippo Margiotta, l'ex austero prefetto dottor Franco Porretti, nonché l'abbondante don Giustino D'Addezio, l'avvocato Lorenzo Rubinetti e il commissario prefettizio dott.ssa Cimadomo. Una riflessione. Com'è diversa la statura, la dignità, l'espressività e la eccezionalità di questo nostro fratello italo-americano rispetto a una dissacrante figura di infimo paparazzo di Fabrizio Corona. Che suscitò un vespaio di polemiche con strascichi e contestazioni allorché in quel di Venosa la pro-loco ebbe a idolatrarlo nel ferragosto di due anni or sono per la nefandezza della trasgressione e della vergogna degli immorali ricatti. Motivo di reati per i quali è ancora protagonista nei procedimenti giudiziari attivati dal nostro famoso PM d'Italia John E. Woodckock. Ron Galella ha voluto destinare al pubblico degli appassionati e cultori dell'arte in anteprima mondiale anche il volume “Viva l'Italia”, deliziosa raccolta fotografica di talenti italiani e di italo-americani distintisi per la genialità espressiva dell'arte intesa come scultura, teatro, musica, fotografia, pittura, moda, letteratura e sapere. Per coloro che non hanno potuto fruire dell'incontro diretto con l'artista Ron Galella è da segnalare che presso Palazzo Lanfranchi, che ospita il Museo Nazionale d'Arte Medioevale e Moderna della Basilicata, si potrà gustare la mostra eccezionale della fotografia di una penetrazione dell'umano e di un misterioso e inafferrabile evolutivo fino al 7 giugno prossimo. Vale come suggerimento per chi è schifato dai miasmi della politica per la ressa dei rampanti pretendenti a un seggio nei consigli comunali che verranno rinnovati nelle elezioni per alla stessa data.
ALLE difficoltà si sommano le difficoltà. Non bastavano i pesanti costi produttivi e gli oneri contributivi, ora gli agricoltori sono costretti a fare i conti anche con gravissimi ritardi da parte degli Organismi Pagatori nell’erogazione degli aiuti europei e con una burocrazia che diventa sempre più opprimente. Ritardi che stanno provocando un generale stato di disagio e forte preoccupazione tra i produttori che vedono crescere a dismisura i loro problemi. Per questo abbiamo chiesto immediati interventi in una lettera inviata ai ministri delle Politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia, della Pubblica amministrazione e innovazione Renato Brunetta, della Semplificazione normativa Roberto Calderoli, al commissario dell’Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) Franco Contarin e agli altri assessori regionali all’Agricoltura. Interventi indispensabili per ripristinare al più presto la normalità operativa e rispondere con tempestività alle esigenze delle imprese agricole. I ritardi che si sono accumulati in questi mesi sono dovuti essenzialmente al farraginoso sistema informativo dell’Agea, che funziona male e non riesce a smaltire nei tempi dovuti le richieste degli agricoltori. Particolarmente grave è la situazione per le domande relative ai Piani di sviluppo rurale. Allo stato attuale sono state liquidate poco più del 50 per cento delle domande presentate nel 2007 (ma si registrano situazioni pesanti in alcune regioni, dove l’istruttoria e l’ammissibilità sono assai complesse sotto il profilo burocratico). Drammatico è, invece, lo scenario 2008, periodo per il quale non è stata liquidata alcuna pratica. Difficile anche il fronte relativo alle domande uniche. Finora è stato liquidato l’87 per cento delle richieste, mentre una parte rilevante della restante percentuale, oltre alla fisiologica incidenza di errori ed omissioni, riguarda ancora una volta la questione dei pascoli, aggravata ed ampliata dal cosiddetto “refresh” di tutte particelle dei due terzi delle province italiane, intervenuto dopo la presentazione delle domande uniche 2008. Oltretutto, proprio il “refresh” ha comportato uno scombussolamento di tutti i dati in archivio. E a causa di ciò, alla vigilia della scadenza comunitaria del 15 maggio, sono state presentate, per il 2009, appena il 20 per cento delle domande sia uniche che per i Piani di sviluppo rurale. Il sistema informatico Agea si è, quindi, dimostrato inaffidabile. *presidente della Cia
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CONSORZI A COSA SERVONO di VITO MARAGNO COSA sono i Consorzi per lo Sviluppo Industriale oggi? Nessuno potrebbe darci una risposta atteso che ogni Consorzio ha una storia diversa alle spalle, un proprio percorso normativo, un proprio parametro di efficienza. Il tentativo di dare qualche risposta è quanto si cercherà di fare nel corso del convegno promosso dalla CGIL - Funzione Pubblica Nazionale e della Basilicata a Matera per il prossimo 19 maggio presso il complesso “ Le Monacelle”. All'incontro, primo nel suo genere in Basilicata, hanno garantito la loro presenza il Presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, l'Assessore alle attività produttive Gennaro Straziuso, il Presidente di Confindustria Basilicata Attilio Martorano, i Commissari CSI di Matera e Potenza, il Presidente nazionale della FICEI, oltre a Presidenti e dirigenti dei Consorzi della Campania, del Molise, della Puglia, della Sicilia e della Sardegna. Le conclusioni saranno affidate ad Antonio Crispi, Segretario Nazionale Autonomie Locali FP CGIL. La diversificazione delle realtà consortili è avvenuta all'indomani della emanazione della legge n. 317 del 1992 che attribuiva a questi la natura giuridica di Enti Pubblici Economici. Il che significava autonomia amministrativa, gestionale e finanziaria ; in buona sostanza significava mantenere lo status di ente pubblico, ma comportarsi da veri e propri soggetti imprenditoriali che vivono delle proprie risorse, non gravano sulla finanza pubblica ed offrono servizi a prezzi competitivi. Tra l'altro, questa forma di gestione essendo stata ritenuta valida dalla maggior parte delle regioni italiane ( tranne che per la Basilicata, la Calabria e la Sicilia ), è stata scelta anche per gestire gli enti di edilizia residenziale pubblica. Ma questa è un'altra storia ed avremo modo di affrontarla in un'altra occasione. Non tutti hanno seguito il percorso che la legge indicava loro. Alcuni ( forse la maggior parte ) sono rimasti carrozzoni burocratici ed utilizzati solo a fini clientelari, altri si sono mossi nel solco della legge. Indicativa è la situazione dei Consorzi di Potenza e Matera. Il primo per una cattiva gestione ha fatto una fine che è sotto gli occhi di tutti. Il secondo, il Consorzio di Matera ( ma ve ne sono molti altri ) si è mosso nella direzione indicata dalla legge è rappresenta bene il nuovo modo di intendere l'Ente. Contenimento delle spese, formazione del personale, bilanci costantemente in attivo ecc. , tutti elementi che caratterizzano in positivo la vita di un Ente che non riceve finanziamenti pubblici per la propria gestione. Che fare allora? Cancellare tutto con un colpo di spugna riportando ogni specifica realtà in un magma indistinto o partire da queste esperienze per far compiere ai Consorzi un passo in avanti? La legge di applicazione delle nuove norme della Costituzione ( Titolo V ) dice che i Consorzi non solo non vanno soppressi ma
INVOLUZIONE XENOFOBA
ALTA VELOCITA’, CRISTO SI E’ FERMATO IN PUGLIA
di ANTONIO PEPE* IL PAESE subisce una involuzione e regressione civile, culturale e democratica spaventosa. La storia viene cancellata dai figli e dai nipoti dei veneti, friulani e meridionali migranti per bisogno, all'inizio del secolo scorso in america e poi via via nei paesi del nord europa. Si cancellano i reati per i ricchi, i finanzieri, gli imprenditori d'assalto e si istituisce il reato per gli ultimi. Da oggi chi non ha il permesso di soggiorno potrà essere punito con la galera. Si rispediranno nei paesi di provenienza, senza nessuna verifica, anche le persone che hanno diritto di asilo politico. Si calpesta la dignità di uomini e donne, costretti a vivere in condizioni di miseria, che fuggono da guerre intestine, dove a volte le armi sono fornite da industrie del nostro paese. Si è alimentato per mesi interi, attraverso i “mezzi di costrizione di massa”, le televisioni ed i giornali “del regime”, la paura dell'immigrato e del diverso, per poi poter rispondere con una legge xenofoba e razzista. Il parlamento si è trasformato da luogo di confronto democratico, per l'emanazione di leggi che tutelano il bene comune, a strumento di un esecutivo che incarna le peggiori pulsioni razziste che provengono dal ventre molle di una società confusa, più che liquida, liquefatta, egoista, individualista, animata da nani e ballerine e schiavi del sesso alla corte del “re padrone” che ha offuscato le menti e piegato le coscienza civile, democrati-
ca e politica. Vergognatevi, voi governanti, che nei consessi internazionali ostentate tolleranza rappresentando il peggio di questo paese alla deriva, già abitato a tanti “sporchi negri africani”, come voi li chiamate, zingari, rumeni, slavi, albanesi, molti dei quali sono cittadini a tutti gli effetti del nostro paese. Gli stessi immigrati, anche clandestini, che con il loro lavoro, la fatica e l'intelletto producono i profitti delle grandi aziende dell'italia al nord nelle fabbriche ed al sud nei campi di pomodori, di fragole, nei vigneti, facendo crescere il pil nazionale. Vergognatevi voi governanti che ogni domenica vi divertite a guardare, nelle moderne arene, le lotte per buttare in rete un pallone calciato dai fratelli più fortunati di chi invece nei giorni feriali viene accusato di reato. Anche i bambini nati nel nostro paese possono essere accusati di essere dei clandestini. Quale integrazione, quali diritti, quale costituzione! Di fronte a tutto questo non possiamo restare impassibili a guardare. Ai cittadini, alle lavoratrici, ai lavoratori, ai giovani a tutte le persone che sono libere che si occupano del bene della collettività faccio appello perché si uniscano e facciano sentire forte la loro voce a tutela dei valori della nostra costituzione. Lottate adesso, domani potrebbe esser troppo tardi. Svegliamoci! Il sonno della ragione crea brutti mostri. *segretario regionale Cgil Basilicata
IO NON MI SENTO ITALIANO SONO stati riportati in Libia i clandestini che si trovavano alla deriva nel canale di Sicilia. E chi li ha riportati indietro sono militari italiani, nostri connazionali, appartenenti al paese Italia che ha perso così " la bussola umanitaria e civile " , di paese guida di un paese che sa accogliere le altrui emergenze e mostra il volto della solidarietà cristiana. Una diversa sensibilità politica e morale doveva essere espressa davanti all'emergenza internazionale sulla clandestinità e che invece è naufragata nel mare degli egoismi più discriminanti. E oggi le dichiarazioni del governo per tale evento assumono anche toni trionfalistici ! E' stato violato il diritto d'asilo riconosciuto dalle convenzioni internazionali. Sono fatti di rilevante gravità lesiva della persona umana. Non si può più far finta di niente! Insieme agli altri provvedimenti sulle pregiudiziali d'ingresso nelle scuole e presso i laboratori medici che ricordano l'ortodossia razzista di un passato che, ahimè risorge sciaguratamente dalle sue rovine, il paese Italia è in collisione con quei principi di rispetto delle norme basilari di eticità e civiltà che ne abbruttiscono la dimensione umana, soffocando nell'animo dell'uomo quell'anelito al "sentimento di caritas ", pietra miliare su cui si è costruita per tanti secoli l'azione rivoluzionaria del pensiero cristiano. Pippo Magno *psicologo Catania vanno rafforzati e potenziati attribuendo ad essi anche competenze che prima non avevano. La FP CGIL si muove in questa direzione. La Giunta Regionale, a quanto pare, in senso contrario. Non si può interpretare diversamente il Disegno di Legge approvato dall'Esecutivo regionale nelle scorse settimane. Forse perché dettato dalla fretta, forse perché i Consorzi non fanno notizia, sta di fatto che l'azione della Giunta Regionale ha allarmato non poco sia i lavoratori consortili preoccupati per il loro futuro che gli stessi operatori economici insediati negli Agglomerati indu-
striali. Meglio sarebbe stato acquisire in via anticipata i principi - guida per le singole Regioni che la Conferenza Stato- Regioni si accinge ad approvare quale cornice normativa all'interno della quale disegnare i singoli provvedimenti di legge e poi comportarsi di conseguenza. Il senso del nostro convegno è proprio questo: offrire un panorama quanto più articolato di esperienze consortili per consentire al legislatore di operare con cognizione di causa. Sapranno cogliere questa opportunità? *segretario generale FP CGIL Matera
di NICOLA PAVESE DA qualche anno, man mano che nelle regioni meridionali ci si è resi conto dell'autentica “rivoluzione”che sta determinando l'Alta Velocità ferroviaria (inserita nel corridoio Berlino-Palermo), si è registrato un considerevole aumento dell'utilizzo del treno per i viaggi dal Sud al Nord dell'Italia e viceversa. La Puglia, poi, riconoscendo la particolare importanza della suddetta opera, è la regione che è riuscita ad ottenere addirittura la realizzazione di un “segmento trasversale” dell'Alta Velocità, che sarà realizzato entro il 2020 da Napoli Afragola fino a Bari e che consentirà all'utenza pugliese di raggiungere, in appena due ore, la stazione partenopea. Sarà, quindi, possibile proseguire per il Nord Italia impiegando 5 ore per Milano e 6 ore per Torino, viaggiando a 300 km orari. Cioè in tempi sicuramente più competitivi rispetto alla direttrice adriatica, lungo la quale da Francavilla al Mare ad Apricena si viaggia a un solo binario che rallenta non poco la circolazione dei treni. Basta questo per poter capire l'importanza che la Puglia assegna alla ormai ultimata nuova linea ferroviaria tirrenico-appenninica, già denominata “Metropolitana d'Italia” e diventata in breve tempo concorrenziale anche rispetto all'aereo. Per la costruenda infrastruttura BariNapoli Afragola sono attualmente disponibili ben 562 milioni di euro dal contratto di programma FS, più 708 milioni dalla Legge Obiettivo per il periodo 2009-2012 e altri 408 milioni dai PON 2007-2013 (Fondi europei). Dati questi desunti dalla rivista “Riflessi”, delle Ferrovie dello Stato. In direzione Sud, invece, l'Alta Velocità è arrivata a Salerno, prossimamente a Battipaglia, e bisogna essere soltanto miopi per non comprendere le nuove opportunità che si aprono anche per l'utenza lucana. Appaiono, pertanto, fuorvianti e superficiali i commenti di alcuni intervistati, a seguito della discussione svoltasi a “Domenica In” sulla ferrovia Ferrandina-Matera, riportati sulla stampa regionale. Tratta, quest'ultima, la cui costruzione è rimasta vergognosamente incompiuta anche perchè nella città dei Sassi, da più parti, ancora oggi è ritenuta addirittura inutile. Nonostante siano stati spesi 350 miliardi delle vecchie lire e per la cui ultimazione necessiterebbero altri 100 milioni di euro. Purtroppo, una questione così seria, oggi vitale per sperare di rilanciare, soprattutto attraverso il turismo, l'economia di una città d'arte come Matera e della sua provincia, è stata trattata sempre con un certo dilettantismo e non poca approssimazione. Sull'argomento da tempo era caduto il silenzio, anzi la rassegnazione! Adesso, se si parla, si continua a fare danni. Senza riflet-
tere sul fatto che in Basilicata per migliorare la rete ferroviaria, in questi ultimi trent'anni, non è stato fatto praticamente nulla. Al contrario di quanto si è verificato nelle regioni limitrofe con l'ammodernamento e il potenziamento delle tratte Bari-Lecce, Bari-Taranto, Sibari-Cosenza, CosenzaPaola, Salerno-Caserta, solo per fare alcuni esempi. E la precarietà e l'abbandono del servizio ferroviario nella nostra regione è confermato anche dalla mancanza di collegamenti diretti con il Nord (Milano e Torino), che pure sono stati espletati dal 1996 al 1999. Collegamenti che, quindi, sono ulteriormente peggiorati nell'ultimo decennio. A meno che non si voglia parlare di miglioramenti solo perché in regione da qualche tempo transitano alcuni treni Minuetto. Ormai è risaputo che le Ferrovie dello Stato fanno soltanto investimenti utili per l'azienda e, quindi, per le tratte più remunerative. Lì dove non esistono i numeri, l'utenza per intenderci, non si è propensi a investire. Ed è quanto si verifica proprio per la ferrovia Ferrandina-Matera. Ma tutto ciò non deve far ritenere che la stessa sia inutile per Matera e per il Materano, soprattutto alla luce dell'Alta Velocità già arrivata a Salerno e fra a poco a Battipaglia. Quindi, invece di ininfluenti fiaccolate e dichiarazioni estemporanee, si prenda consapevolezza della situazione attuale e futura del trasporto ferroviario in Italia e si faccia l'impossibile (al di là del proprio colore politico, esattamente come hanno fatto in Puglia!), per ottenere dai fondi europei, dal governo e dalla Regione finanziamenti per raggiungere un obiettivo storico per il capoluogo e l'intera regione. Poi si porterà avanti un'altra battaglia per raggiungere Bari. Qui, senza fare la “guerra” (già persa da lungo tempo!) alle Fal, che oltretutto la Basilicata finanzia per l'acquisto dei nuovi treni nonostante il totale isolamento nei giorni festivi, si guardi a una possibile tratta Matera-Jesce-Gioia del Colle di circa 20 km. Che creerebbe uno sbocco veloce e moderno sia verso Bari sia in direzione di Taranto. Una ferrovia. dunque, utile anche per le nostre aziende, le cui produzioni potrebbero essere spedite proprio dall'attrezzatissimo porto della città dei due mari. E in un momento in cui in Italia nel 2008 i passeggeri che hanno preferito il treno sono aumentati del 38% e le Ferrovie dello Stato hanno raggiunto una significativa parità di bilancio, a conferma del loro rinnovato appeal e riconosciuto ammodernamento, pensare di risolvere tutto privilegiando il trasporto su gomma, così come letto recentemente, dimostra di essere perlomeno disinformati e anche distanti dalla realtà. *pres. Ass. “La Cupola Verde” Ferrandina
POTENZA, NESSUNA RISORSA PER LA SICUREZZA di MICHELE NAPOLI* LA CITTA’ di Potenza, con Catanzaro e Sassari, risulta la città che spende meno in sicurezza. Il dato emerso dalla ricerca del Politecnico di Milano che ha analizzato i bilanci comunali 2006/2007 di 26 comuni italiani, evidenzia la carenza di fondi impegnati per garantire ai cittadini di vivere in sicurezza la propria città. L'amministrazione Comunale non riesce ad individuare nuove risorse per attuare una seria politica sociale, a servizio dei cittadini, preferendo investire in opere urbanistiche inutili e poco fruibili dalla città. Questa classifica è l'ennesima riprova di come la città di Potenza, e nel complesso la nostra regione, vengano impietosamente beffate da qualsiasi studio, non riuscendo ad emergere in nessun settore oggetto dello stesso. Investire in sicurezza significa, per una amministrazione comunale, dare riprova della volontà di attuare tutte quelle misure in
grado di svolgere, non soltanto azioni repressive ma sicuramente preventive, con l'intensificazione del controllo sul territorio per scoraggiare soprattutto fenomeni di microcriminalità, furti d'appartamento, furti di auto e diffusione di sostanze stupefacenti. La nostra città non è sicuramente immune da questi fenomeni che pur non occupando quotidianamente la cronaca, sono sicuramente in crescita. La politica scellerata a cui ci ha abituato il centro-sinistra, che da sempre governa la città di Potenza ha determinato nel corso degli anni un fortissi-
mo deficit economico a discapito delle politiche sociali che hanno sempre avuto un ruolo marginale nell'ambito della programmazione. La città capoluogo necessita di una nuova politica in grado di programmare azioni di tutela del territorio inserite in un più ampio complesso di sviluppo che interessi soprattutto le periferie, che subiscono, più delle altre aree, la mancanza di fondi da destinare ad una migliore vivibilità della città. *consigliere regionale del gruppo misto “La destra”
RETTIFICA Nella trascrizione della lettera dell’avvocato Nicola Buccico, pubblicata a pagina 12 del Quotidiano della Basilicata di ieri, è stato fatto un involontario ma significativo errore. E’ saltata, infatti, una “s”. Riportiamo la frase esatta: «e che sconoscevo l’ulteriore corso processuale». Nella pubblicazione è saltata la significativa “s”. Ci scusiamo per l’errore con l’interessato e con i lettori.
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Venerdì 15 maggio 2009
Italia / Mondo
Dal rapporto Enac dati positivi sui passeggeri
Venerdì 15 maggio 2009
La politica prende posizione
contro Roma Traffico aereo: ripresa nel 2010 Milano per le scelte Alitalia In Italia sicurezza al top su Fiumicino di STEFANIA DE FRANCESCO ROMA – Per il traffico aereo in Italia i primi segnali di ripresa dovrebbero arrivare nel 2010, dopo il brusco calo di passeggeri avvenuto nel secondo semestre 2008, dopo quasi dieci anni di crescita. Resta ai livelli più alti nel mondo il grado di sicurezza del trasporto aereo in Italia mentre bisogna adeguare le tariffe aeroportuali (ferme da sette anni) per consentire il rilancio degli investimenti, e potenziare le infrastrutture perchè la ripresa del settore è un obiettivo strategico per il paese. Sono alcuni elementi del quadro delineato dal presidente dell’Ente nazionale aviazione civile (Enac), Vito Riggio, nel rapporto 2008 illustrato oggi alla biblioteca del Senato. «Ci sono crescenti segnali di una ripresa che, superato il punto di svolta del corrente anno, dal 2010 potrà ridare slancio ad un processo di crescita virtuosa» ha affermato il presidente del Senato, Renato Schifani sottolineando «con convinzione e serenità» che «l'Italia e il suo trasporto aereo sono nelle condizioni adatte per poter approfittare della futura fase di espansione». Anche se negli italiani «la propensione a spostarsi col mezzo aereo resta ancora bassa rispetto alla media europea e possiede quindi margini di sviluppo molto interessanti», ha aggiunto. Secondo le stime basate sul modello Icao (organizzazione internazionale dell’aviazione civile), il traffico passeggeri nel 2010 dovrebbe crescere dell’1,14% in Europa e dello 0,67% in l'Italia; ma, tenuto conto della revisione delle stime del Fondo monetario internazionale sull'andamento delle componenti della domanda, il decremento potrebbe avere valori più sfavorevoli: per l’Europa dello 0,25% (-2,54% nel 2009) e per l’Italia dello 0,13% (-2,67% nel 2009). Nel 2008 il movimento passeggeri negli scali italiani è stato di 132.900.327 persone (1,8%). Riggio ha auspicato di portarli a 200 milioni nei prossimi 10 anni. La riduzione del numero dei passeggeri è avvenuta a causa della crisi globale ma anche la vicenda Alitalia (con il taglio dei voli intercontinentali su Malpensa non completamente riassorbiti da Fiumicino, la mancanza di fiducia nella compagnia e le conseguenze della conflittualità). «Nei primi quattro mesi del 2009 – ha ricordato Riggio – gli aeroporti hanno ridotto gli
investimenti del 10% sia per il calo dei passeggeri sia per mancati pagamenti da parte di alcuni vettori. Aeroporti di Roma intende investire un miliardo (per la nuova aerostazione ed eventualmente una nuova pista) in vista di un aumento di passeggeri dai circa 34 milioni di oggi a cento milioni nel 2020. Vanno aggiunti, poi, nuovi collegamenti terrestri». Sull'importanza di investire nelle infrastrutture hanno insistito il numero uno di Finmeccanica, Pier Francesco Guarguaglini («i governi investano a supporto del settore, guardando in particolare alle tecnologie innovative»), e il presidente dell’Enav Bruno Nieddu («investire ora in vista della ripresa futura»).
Passeggeri in attesa a Fiumicino
Biglietti aerei venduti sul web per l’Ue sono ancora trappole ACQUISTARE biglietti aerei online è ancora, in molti casi, un percorso ad ostacoli. Nell’ultimo «stato di salute» tracciato da Bruxelles sui siti di 67 compagnie aeree più importanti che volano nell’Unione europea, trasportando 339 milioni di persone, l’esame è stato superato pienamente solo da 16. La prima dichiarazione di guerra dell’Ue alle vendite ingannevoli sul web, dalla mancata trasparenza della tariffa alle caselle dei servizi offerti già compilate al posto dell’utente, risale al settembre 2007. Da allora sono stati passati al setaccio circa 400 siti, sono state avviate indagini per 137 di un’ottantina di compagnie aeree e 115, alla fine, sono stati modificati. Resta tuttavia ancora molto lavoro da fare, se come accertato nello scorso mese di marzo con una verifica su 67 compagnie, accanto alle 16 i cui siti web per la vendita di biglietti online sono stati ritenuti soddisfacenti, le altre compagnie nel migliore dei casi hanno risposto che si adegueranno, mentre una dozzina non si è neppure presa la briga di comunicare all’esecutivo Ue che interverrà sul proprio sito. La situazione è stata illustrata dalla commissaria Ue ai consumatori Meglena Kuneva, impegnata nel difficile compito di rendere più trasparenti
possibile le vendite di biglietti aerei online, insieme al suo collega, il commissario Ue ai Trasporti Antonio Tajani. L’indagine di Bruxelles promuove, ad esempio, i siti delle compagnie Iberia, Sas, Tap, Finnair o Air Malta. Ma il gruppo più consistente, a cui solo all’ultimo minuto si sono aggiunte anche Air France-Klm e British Airways, è costituito da compagnie, tra cui Alitalia, così come Ryanair o EasyJet, che hanno «dimostrato buona volontà», ma devono mettersi in regola. Una dozzina di compagnie, spiega Bruxelles, neppure ha risposto alle osservazioni arrivate dalla Commissione continuando quindi a ignorare i richiami alla necessità di modificare il sito di vendita online. Tra queste i tecnici comunitari hanno inserito, tra l’altro, Myair, Emirates, Olympic Air Maroc, Turkish Airlines, Aerflot. Nella lista figurava anche Wind Jet che, in serata, ha fatto sapere di aver risposto e dato i chiarimenti richiesti dall’esecutivo Ue. Dopo il richiamo di oggi, la Commissione si prepara a completare i controlli tra fine giugno e luglio per poi chiedere alle autorità nazionali di adottare le azioni necessarie perchè tutti i siti web di vendita dei biglietti aerei siano in regola con le normative a tutela dei consumatori.
LA SCELTA di focalizzare su Fiumicino la base dell’attività di Alitalia-Cai ha prodotto molti malumori, soprattutto tra i sostenitori dello scalo milanese di Malpensa. Ma il ministro dei Trasporti, Altero Matteoli, getta acqua sul fuoco spiegando categorico: «Pensare che si voglia penalizzare Malpensa è una sciocchezza». Roma – secondo il ministro – ha infatti «una vocazione turistica, mentre Malpensa ha una vocazione più industriale e di business, che deve crescere». Replica secco il presidente della Provincia di Milano Filippo Penati: «noi ci sentiamo traditi». La prima ad intervenire ieri dalle pagine di un quotidiano è proprio il sindaco di Milano, Letizia Moratti: «Lo sviluppo dell’aeroporto di Roma è assolutamente compatibile con quello dello scalo di Milano». E il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, si concentra sulle necessità pratiche del nuovo hub: «potenziare il collegamento è il nostro primo compito per fare in modo che l’hub di Fiumicino sia fortemente interconnesso con il territorio, collegamenti su ferro e
gomma e tutti i servizi connessi». Ma nel nord la decisione non va proprio giù: «si è consumato l’ultimo atto di un vero e proprio imbroglio – dice la presidente della Regione Piemonte Mercedes Bresso – L'esito era già scritto, fin dall’inizio, come molti hanno sempre detto». E il presidente della Sea Giuseppe Bonomi, spiega: «è una scelta fatta nell’agosto 2007». Insomma non è una notizia. Fa eco alla Bresso il sindaco di Bologna, Sergio Cofferati, dicendosi anche preoccupato per la sorte dei lavoratori: «la scelta Cai-Alitalia di rendere Fiumicino hub principale della compagnia, smaschera il fallimento delle promesse elettorale della Lega e della destra». E mentre gli ex manager di Alitalia si accingono ad andare davanti ad un giudice per essere interrogati Lufthansa appare soddisfatta del lancio della compagnia Lufthansa Italia, basata su Malpensa. Ma allo stato la compagnia ritiene prematuro pensare ad ulteriori sviluppi, come l’avvio di voli intercontinentali, dopo la decisione di Alitalia di scommettere su Fiumicino.
Ad aprile 94.836 vetture nuove per Fiat
Utile negativo
Giù le immatricolazioni di automobili in Europa Tiene la casa torinese
Rcs anno nero decise misure per contenere i costi
NON ACCENNA a riprendersi il mercato dell’auto in Europa, che registra la dodicesima flessione consecutiva. Ad aprile, secondo i dati diffusi dall’Associazione costruttori europei dell’auto (Acea), le immatricolazioni di auto nuove in Europa (27 Paesi Ue più quelli Efta) sono ammontate a 1.251.862 unità, con un calo del 12,3% rispetto allo stesso mese del 2008 dopo le flessioni del 9% di marzo, del 18,3% di febbraio e del 27% di gennaio. Riguardo al mercato italiano, segna ad aprile un -7,5% rispetto al +0,2% di marzo. In questo quadro negativo brilla però Fiat Group Automobiles (FGA), che in Europa occidentale ottiene una quota di mercato del 10% rispetto all’8,4% di un anno fa e si insedia al terzo posto della classifica dei costruttori, ex aequo con Ford. A marzo la quota del gruppo torinese si attestava al 9,2%. Nel contempo le immatricolazioni di FGA sono ammontate a 116.335 unità (+5% sull'aprile 2008). Il gruppo torinese è stato l'unico, tra i
maggiori costruttori, a segnare ad aprile un incremento di vendite nel Vecchio Continente. Calcolando l’Ue a 27, FGA ha immatricolato ad aprile 121.671 vetture nuove (+4,7% su aprile 2008). In Europa occidentale, il solo marchio Fiat ha registrato il mese scorso 94.836 immatricolazioni (+5,7% su aprile 2008). Il marchio Lancia scende dell’1,2% a 10.769 unità, e Alfa Romeo avanza del 5% a 10.043 unità. Il terzo posto nella classifica dei costruttori, rileva Fiat Group Automobiles, «è un risultato storico perchè dall’aprile 2001 FGA non saliva così in alto in Europa. Da segnalare gli ottimi risultati in Germania, dove Fiat più che raddoppia volumi e quote di mercato, conquistando il primo posto nel Paese fra gli importatori». Per le vendite, rileva Fga, «è exploit del 143%, il maggiore rialzo fra i costruttori nel mercato tedesco, e la quota sale al 6,8% (3,3% nell’aprile 2008)». Il primo posto tra i costruttori è sempre del gruppo Volkswagen.
RCS ha chiuso il primo trimestre 2009 con un risultato netto negativo per 40,7 milioni, in calo rispetto alla perdita di 18,6 milioni di euro dei primi tre mesi 2008. Lo comunica il gruppo in una nota. In calo anche i ricavi netti consolidati, passati da 625,5 a 514,9 milioni di euro (-17,7%); giù i ricavi pubblicitari (-30,2% a 155 milioni). Il Cda del gruppo Rcs ha approvato «una impegnativa ed incisiva serie di misure strutturali» per «adeguare le dinamiche dei costi dell’intero gruppo all’attuale situazione di grave deterioramento ma anche di assoluta non visibilità dell’andamento dei mercati, specie pubblicitari e delle loro prospettive». «Le misure, strutturali e permanenti - prosegue la nota – riguarderanno trasversalmente tutte le società del gruppo (ad esclusione di Dada), sia in Italia sia all’estero, per una manovra complessiva superiore a 200 milioni di euro, comprensivi di tutte le voci rilevanti, inclusa quella relativa al costo del lavoro».
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16 Economia
24 ore in Basilicata
Nucleare Chiesta la convocazione urgente della Commissione Ambiente per discutere il ddl
Santochirico promette battaglia E Latronico annuncia fondi per i progetti di compensazione ambientale POTENZA - Dopo l’approvazione in Senato del disegno di legge su Sviluppo e internazionalizzazione delle imprese nonché in materia di energia, il vice presidente della Regione Basilicata, Vincenzo Santochirico, ha chiesto la convocazione urgente della Commissione nazionale Ambiente e Protezione civile affinché le Regioni italiane assumano una posizione chiara e netta sui contenuti del ddl il cui testo dovrà ora passare all'approvazione definitiva della Camera. Il disegno di legge stabilisce i criteri per la localizzazione e la costruzione delle centrali nucleari e di stoccaggio e deposito delle scorie radioattive «lo stesso provvedimento - spiega la Regione in una nota - cambia radicalmente la normativa in materia di idrocarburi: in entrambi i casi le Regioni non hanno più la possibilità di opporsi a scelte calate dall'alto o, quantomeno, di stabilire prescrizioni». E’ per questi motivi che il Dipartimento Ambiente e Sostenibilità
della Regione Basilicata ha chiesto al coordinatore della Commissione nazionale, Silvestro Greco, «una assunzione di responsabilità e impegno comune delle Regioni, come già avvenuto lo scorso mese di ottobre, quando fu sottoscritto, all'unanimità, un documento con il quale si contestava il metodo introdotto dal Governo». La Basilicata è una delle zone europee con i maggiori giacimenti petroliferi su terraferma e, per quanto riguarda il nucleare, nel 2003 una nota protesta popolare bloccò il progetto del Governo sulla realizzazione del sito unico nazionale di stoccaggio delle scorie a Scanzano Jonico (Matera). E proprio sul tema nucleare il senatore Cosimo Latronico, in una nota, ha sottolineato che nel ddl energia varato dal Senato «è anche previsto il ripristino dello stanziamento, a partire dal presente esercizio, finalizzato al finanziamento di progetti di compensazione ambientale per i territori che ospita-
La Trisaia di Rotondella
no impianti nucleari». Il parlamentare ha spiegato che «saranno a disposizione già dal 2009, 1.560.000 euro per il comune di Rotondella ed altri 1.560.000 euro a favore della provincia di Matera sempre per progetti di promozio-
ne ambientale anche per i comuni limitrofi all’impianto della Trisaia. Gli stanziamenti erano stati sensibilmente ridotti negli anni successivi al 2004, ora auspichiamo che gli enti locali coinvolti e la provincia di Matera, anche alla lu-
ce delle nuove previsioni finanziarie – ha concluso Latronico – sappiano costruire un programma di interventi di medio periodo che promuovano lo sviluppo di quei territori». La Ola ed il movimento antinucleare No Scorie Trisaia giudicano «gravissimo» quanto accaduto al Senato e denunciano come «si sia ripiombati nel passato, esattamente nel 2003, allorquando a Scanzano Ionico il governo Berlusconi decise di realizzare il cimitero di scorie nucleari, in barba ad ogni forma di democrazia e sopra le teste degli ignari cittadini. Il Senato della Repubblica, dando delega al Governo, in pratica segue la stessa metodologia dell’imposizione militare e della procedura accelerata di via unica, superando le competenze degli enti regionali e locali proprio mentre esponenti della maggioranza di Governo, nel proclamare metodi democratici, in realtà attuano un iter dittatoriale e militare».
Dopo il sì del Senato è scontro tra Destra e Sinistra
Bagarre petrolio POTENZA - Dopo il sì del Senato allo sconto benzina e i timori espressi dall’assessore all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, sulla possibilità dello Stato di centralizzare le scelte con le multinazionali del petrolio in merito alle estrazioni, ieri non si sono fatte attendere le reazioni contrastanti di diversi esponenti politici. Il consigliere regionale del gruppo misto “La Destra”, Michele Napoli, punta il dito contro il Governo regionale accusandolo di non essere stato in grado di investire l’ ingente gettito delle royalty del petrolio per lo sviluppo economico della regione. «Considerando che non è stato ancora avviata la concessione di Tempa Rossa, le proporzioni relative al guadagno prodotto dall'estrazione del petrolio assumono dimensioni molto significative sulle quali si giocherà una fetta importante per lo sviluppo complessivo della regione - . dice Napoli - Nonostante ciò gli amministratori del centro-sinistra non hanno saputo mettere in campo politiche significative con il petrolio vera risorsa per l'intero territorio». «La Regione - conclude Napoli - dovrà far valere il suo ruolo guida nel campo delle estrazioni petrolifere, agendo di concerto con le altre regioni interessate ed operando una forte azione in seno alla conferenza stato-regioni cosi di proporre al Governo soluzioni alternative che guardino sia all'interesse nazionale che a quello regionale». Da una parte l’attacco della destra, dall’altra l’affondo del Prc. «Non è il caso di utilizzare la campagna elettorale per alimentare aspettative ed attese nelle popolazioni lucane, destinate a non incidere se
non, nella più ottimistica delle ipotesi dei calcoli, che affidiamo agli esperti finanziari, in una misura estremamente riduttiva nelle tasche dei lucani - . scrive in una nota Emilia Simonetti - La gestione delle risorse petrolifere lucane, è una questione troppo seria e fondamentale per garantire futuro, sviluppo locale e nuova occupazione da essere ridotta a propaganda elettorale. Piuttosto ci preoccupa l'allarme lanciato dalla Giunta Regionale in contemporanea con i comunicati elettoralistici del Pdl, sull'estromissione della Regione dalle procedure di autorizzazioni a nuove ricerche petrolifere che riapre il conflitto Regione-Governo in materia di controllo e compiti nella gestione delle risorse energetiche lucane e, di fatto, introduce un meccanismo che facilita le compagnie petrolifere». Gianni Romaniello e Paolo Pesacane per Sinistra per la Basilicata accusano i rappresentanti lucani del centrodestra di essere «a servizio dei leghisti». «Il tono enfatico
con cui il consigliere regionale Mattia ha commentato l'approvazione da parte del Senato dell'articolo 27 bis del testo sull'energia proposto dal Governo Berlusconi, il quale scrivono in una nota - introduce il fondo necessario a finanziare la riduzione del prezzo dei carburanti per i lucani, è vergognoso. Infatti, quel fondo potrà portare benefici limitati a poche decine di euro annuali che risultano una “elemosina” immaginata per coprire gli enormi interessi sottostanti mentre il fondo serve prevalentemente a finanziare interventi a sostegno della costruzione dei rigassificatori al Nord. Non a caso l'emendamento in materia è stato presentato dai rappresentanti della Lega. La vicenda petrolio va affrontata in maniera trasparente in ogni suo aspetto e in un rapporto di pieno coinvolgimento delle popolazioni, attraverso la messa in campo di iniziative di mobilitazione contro il disegno del Governo nazionale che non ha alcun rispetto per il nostro territorio». «Oc-
corre - concludono - infine che la Regione si attivi per contrastare e impugnare la legge approvata ieri dal centrodestra che ancora una volta ha dimostrato la sua dipendenza dai poteri forti e dalla Lega, i quali da sempre hanno considerato il Mezzogiorno come un'area coloniale». «Per qualche centesimo in meno sul prezzo del litro di benzina, la Basilicata perde ora anche quel piatto di pasta e lenticchie con cui finora è stata accecata la sua popolazione perché non vedesse quanto accadeva intorno alle estrazioni petrolifere» è poi il commento del portavoce del Comitato No Oil Lucania, Miko Somma. «L'approvazione in Senato di quella che la maggioranza di governo regionale chiama espropriazione - e tale in effetti risulta sul controllo delle estrazioni petrolifere nella nostra regione getta un'ombra ancor più fosca su una materia che in ben altra luce avrebbe dovuto essere tenuta da quando nel 1998 fu firmato quello sciagurato accordo con l'Eni che
Estrazioni petrolifere
di fatto ha consegnato la nostra terra nelle mani di una multinazionale i cui scrupoli nei confronti della popolazione lucana e della Val d'Agri in particolare sono visibili a cominciare dall'inesistenza di un piano di emergenza esterna che pur un sito potenzialmente pericoloso come il centro olii di Viggiano, transitando per la leggerezza con cui vengono sottaciute le situazioni di rischio per la salute umana, devastati boschi secolari per posare oleodotti, inquinate fonti d'acqua e certo non finendo nelle attività di lobbying che a più livelli questo comitato ha spesso de-
nunciato inquinare la stessa politica lucana. Il centrodestra nazionale mettendo il suggello della decretazione governativa su un accordo con le compagnie che scavalca ogni logica costituzionale che la riforma del Titolo V della Costituzione assegnava in via concorrente alle regioni in tema di energia ed ambiente, ha semplicemente saldato l'anticipo versato illo tempore dalle stesse compagnie alle finanze boccheggianti e populiste della gestione Tremonti attraverso la Robin Hood Tax, il tutto con l'avvallo del centrodestra locale, Viceconte e Taddei in prima fila».
Diffamazione, accusato Giangrande POTENZA -- E' accusato di diffamazione a mezzo stampa. Perché ha denunciato magistrati e avvocati pugliesi che, secondo lui, complottavano per aggiustare i processi. Il presidente dell'associazione "Contro tutte le mafie" Antonio Giangrande è imputato a Potenza. Il pm è Henry John Woodcock. Giangrande lamenta che il pm non gli ha concesso il gratuito pa-
trocino. E lamenta tante altre cose, per cui è finito sotto processo. «Io -- si legge in una nota diffusa dal suo ufficio stampa - presidente nazionale di una nota associazione antimafia, censurato dai media e dalla magistratura, perché non sono schierato a sinistra e perché denuncio gli abusi dei magistrati». Il processo è finito a Potenza do-
po la denuncia di un magistrato di Taranto. Per la difesa l'imputato ha solo pubblicato i dati ufficiali del ministero della Giustizia sul Foro di Taranto, le interrogazioni parlamentari, le richieste di archiviazione e gli articoli di stampa nazionale. I dati ufficiali: Denunce penali presentate a Taranto 21.720, condanne conseguite 364. f. a.
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Venerdì 15 maggio 2009
POTENZA - Rischio di incendi da interfaccia. Cosa significa? Pensiamo a tutti quei luoghi geografici dove il sistema urbano e quello rurale si incontrano ed interagiscono e possono venire, così, rapidamente in contatto con la possibile propagazione di un incendio originato da vegetazione combustibile. Un esempio? L’istituto comprensivo di Oppido Lucano (Potenza). E proprio per «mettere alla prova istituzioni, volontari e personale di soccorso nell’esecuzione del piano locale di protezione civile» e per «aiutare le popolazioni ad affrontare eventi calamitosi come gli incendi» che è stata presentata nella mattinata di ieri l’iniziativa che coinvolgerà i 400 alunni
Venerdì 15 maggio 2009
Gli studenti di Oppido si preparano per imparare a difendersi dagli incendi estivi
A scuola di sicurezza con i volontari Il tavolo dei relatori. A destra Franco Inglese
dell’istituto comprensivo di Oppido ed un centinaio di cittadini e che vedrà impegnati Vigili del fuoco, personale del 118, Croce rossa,
Protezione civile, Corpo forestale, Soccorso alpino, Carabinieri e Polizia locale. La data non è stata resa nota, per evitare che l’eserci-
tazione non abbia quel carattere di una vera emergenza. Sarà simulato un vero e proprio incendio di bosco che interesserà l’edificio scolastico. Dunque, ragazzi da mettere in salvo e sicurezza da evidenziare. «Con questa esercitazione - commenta Giuseppe Basile, responsabile della Protezione civile Basilicata – testeremo, in maniera molto simile alla realtà, l’efficacia della pianificazione di emergenza e l’efficienza del sistema locale di protezione civile.
L’intento è quello di promuovere analoghe iniziative in altri comuni». «Abbiamo 5.000 persone oggi nelle nostre scuole che sono state formate sul fronte sicurezza - commenta Franco Inglese, dirigente ufficio scolastico regionale. Noi però vogliamo fare di più. Vogliamo fare in modo che i comuni inizino a verificare i loro piani di emergenza (e quelli che non ce l’hanno devono innanzitutto dotarsene). La scuola è disponibile a spingere su questo fronte
per testare realmente i rischi di calamità che possono incombere sulle nostre scuole». «Sarà un’esercitazione innovativa – conclude il funzionario del dipartimento di Protezione civile, Guido Loperte - che comporterà l'evacuazione della scuola e degli edifici circostanti». Alla conferenza erano presenti anche il sindaco e il dirigente scolastico di Oppido, rispettivamente Rocco Pappalardo e Francesco Biscione che, nel pomeriggio di ieri, presso la palestra della scuola elementare del paese lucano, insieme ai tecnici dell’ufficio di Protezione Civile, hanno incontrato la popolazione per illustrare il modello organizzativo in caso di emergenza. a.m.c.
L’Intervista La vicepresidente di Confindustria, Cristiana Coppola, analizza la situazione lucana
«Tante idee ma poca pratica» Tra le proposte per il rilancio al primo posto c’è l’etica della responsabilità POTENZA - E’ stata chiamata da ta per i cittadini e le imprese. Emma Marcegaglia ed eletta nel Qualunque progetto per il sud vertice di Confindustria con l'in- deve partire da queste basi». Dutento di confrontarsi con il terri- rante l’intervista, la Coppola ha torio e di indicare una "ricetta" auspicato uno stop agli “incentivi credibile per il rilancio del sud. a pioggia”. Cristiana Coppola, vice presiden- Come bisogna comportarsi, alte nazionale di Confindustria e lora, con l'impiego delle risorse "ministro" per il Mezzogiorno, un comunitarie? anno dopo aver ricevuto questo Le risorse europee e nazionali per mandato, ha le idee chiare e guar- la coesione sono un elemento cenda con ottimismo all'immediato trale di questa nostra idea di Mezfuturo. Riguardo la Regione Ba- zogiorno, ed è nostro interesse silicata, afferma che, come gran concentrarle quanto più possibiparte delle regioni del Sud, «ha le su poche priorità strategiche buone idee, ma non sempre riesce (penso ad esempio alle infrastruta metterle in pratica in modo velo- ture, alle reti energetiche e delle ce ed efficiente». E poi, «no a tutti Tlc, alla ricerca e all’innovazione) che diano quegli spredavvero il chi e sacche senso di una di inefficiensvolta rispetza che creato alla polveno doppi rizzazione centri di spedel passato. sa e multipli C'è da dire, livelli deciperaltro, che sionali. Dile risorse per venta necesincentivi alle sario attuaimprese si re una serie sono già fordi riforme temente ristrutturali dotte negli che rendano ultimi anni e i nostri conti lo saranno pubblici creancor di più dibili e sostenel periodo nibili nel fu2007-2013: turo». Duncome ho detque, una to, le impre«frecciatise preferina» a tutti scono ormai gli enti in- Cristiana Coppola In alto due momenti dell’incontro (f. M.) avere contetermedi sti produtti(Province, Comunità montane, consorzi di vi attrezzati ed efficienti. Diventa sviluppo..ecc..) che «rischiano di importante proporre progetti a rendere frammentata e impro- livello interregionale ed è fondaduttiva la spesa pubblica». Parla mentale che ci sia una “cabina di di quattro impegni su cui punta- regia” che dia le indicazioni su re l'attenzione per lo sviluppo del cui procedere e una visione di inSud: fondi strutturali, legalità, sieme. Le regioni che vogliono rapporti con la pubblica ammini- “camminare” da sole non possostrazione, valorizzazione delle no pensare di andare lontano. E la riforma del federalismo può molte eccellenze esistenti. dare un contributo al MezzoCosa c'è da fare in ogni ambito? «Direi che il tema che unifica que- giorno? sti quattro ambiti è quello dell'eti- Il federalismo può essere un'occa della responsabilità. La prima casione storica per il Mezzogiorriforma da attuare al sud è quella no, dando più efficienza alla gedelle coscienze, perché la crisi del stione delle risorse pubbliche e Meridione è anzitutto “civile”. introducendo meccanismi perePer riuscire finalmente a fare da quativi capaci di promuovere lo sé e ad utilizzare le grandi poten- sviluppo imprenditoriale. zialità di cui dispone, il Mezzo- Quali sono, le priorità per le Imgiorno deve diventare (più di prese della Basilicata? quanto non lo sia attualmente) Parliamo di una regione tra le più un luogo in cui ciascuno (impre- virtuose del Mezzogiorno. Una se, lavoratori, pubblica ammini- sorta di “isola felice”. La Basilicastrazione, mondo della ricerca e ta è uscita dall'Obiettivo 1. Occordell'istruzione, cittadini) fa fino re proseguire sulla strada delle in fondo il proprio mestiere, ab- priorità di tutte le imprese meribandonando le nicchie protette e dionali: l'irrobustimento, l'innola logica del “piagnisteo”e dell’as- vazione continua di processo e di sistenzialismo, ma adottando a prodotto, l'apertura internazio360 gradi la competizione, il me- nale. Nell'era dei mercati globali, rito, l'efficienza e la trasparenza. è il momento di far fare il salto di Bisogna alterare l'attuale siste- qualità anche alle imprese lucama di “convenienze relative” pre- ne. La Basilicata ha un tessuto sente al Sud, dove spesso non ven- produttivo piccolo, ma sano, segono premiati i comportamenti rio e solido su cui poter far leva virtuosi. Significa migliorare per attrarre investimenti. sensibilmente le condizioni di viAnna Maria Calabrese
IL WORKSHOP
Settimana europea delle pmi A Potenza un incontro confronto su tecnologia e innovazione POTENZA - Anche la Basilicata ha celebrato, ieri mattina presso la sede di Confindustria, a Potenza, la Settimana Europea delle Piccole e medie imprese. Lo ha fatto attraverso un workshop dedicato all'innovazione e al trasferimento tecnologico in campo ambientale al quale hanno preso parte, tra gli altri, i presidenti di ImpresAmbiente e Createc, rispettivamente Vincenzo Cuomo e Antonio Colangelo, il rettore dell'ateneo lucano Antonio Tamburro e rappresentanti delle istituzioni regionali. «Questa prima edizione della Settimana europea delle Pmi hanno spiegato gli organizzatori del workshop potentino - rientra nell'ambito degli oltre cento appuntamenti organizzati su scala nazionale al fine di promuovere lo spirito imprenditoriale negli Stati membri dell'Unione europea. Rappresenta una importante occasione - hanno sottolineato ancora - per informare gli imprenditori lucani sulle forme di supporto che l'Ue e le autorità nazionali offrono alle Pmi».
Il lungo convegno di ieri diviso in tre sessioni, è stato occasione per presentare agli addetti ai lavori il Centro di Competenza Tecnologica ImpresAmbiente: «un modello a rete - ha detto in proposito il suo presidente Vincenzo Cuomo costituito da un numero limitato di nodi di cui il principale ha sede in Basilicata e altri 5 sono dislocati tra Campania, Puglia, Sicilia, Sardegna e Calabria. Il Cct - ha aggiunto Cuomo - ha il compito di promuovere l'innovazione tecnologica nel campo dell'analisi dei rischi ambientali alle imprese, alla Pubblica Amministrazione e alle grandi utilities, trasferendo servizi ad elevato contenuto scientifico-tecnologico, attivando processi formativi, svolgendo un ruolo di supporto nei campi della qualità e certificazione e stimolando azioni di brokeraggio tecnologico». «I collegamenti che le realtà scientifiche coinvolte nel Cct hanno con le iniziative europee e nazionali - ha concluso Cuomo - consentono di aumentare la competitività delle imprese, favorire pro-
cessi di internazionalizzazione e creare condizioni per lo sviluppo di una industria di qualità, concorrenziale nel mercato europeo, nel bacino Mediterraneo e nel contesto internazionale». Di Cct fondamentali per la regione Basilicata ha parlato il rettore Tamburro nel corso del suo intervento. «A patto che - ha spiegato - siano in grado di svolgere la loro specifica funzione di interfaccia tra domanda e offerta di innovazione tecnologica mediante il potenziamento di un networking fra soggetti tecnico-scientifici, mondo imprenditoriale ed utenti finali». La seconda sessione del workshop, avente per oggetto il «ruolo che i cluster tecnologici ed i centri per l'innovazione presenti sul territorio nazionale ed europeo svolgono nel campo del trasferimento tecnologico», è stata occasione per un confronto fra esperienze caratterizzate da contesti e gradi di maturità differenti. L'ultima parte del convegno ha visto invece, in rappresentanza delle Pmi lucane, l'intervento del presidente di Createc Antonio Colangelo.Di ruoli e competenze delle imprese e della ricerca in un sistema di network e innovazione ha relazionato il numero uno del Consorzio per l'Ambiente e l'Innovazione Tecnologica di Basilicata. «Siamo nati 2 anni fa - ha detto e contiamo oggi 20 aziende, 500 addetti e 60 milioni di fatturato». «Createc - ha detto Colangelo - superate alcune criticità potrebbe contribuire a rendere le Pmi il vero volano dell'economia regionale. Proprio per questo - ha concluso - sono importanti queste occasioni di informazione, crescita e promozione delle strategie dell'Ue a favore delle Pmi». Michele Russomanno Il tavolo dei relatori
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18 24 Ore in Basilicata
Asi, attività sospese fino a quando non verrà indicato un percorso per garantire occupazione futura
Argaip, sciopero a oltranza Stipendi, il commissario Navazio si impegna a rintracciare un milione di euro POTENZA - Quella di ieri non è stata, al contrario di quanto sperato, una giornata risolutiva per i lavoratori dell’Argaip. La stessa in cui lo sciopero dei dipendenti della società consortile che assicura i servizi nelle aree industriali di competenza dell’Asi di Potenza sembra abbia provocato un momentaneo blocco della produzione a uno stabilimento di San Nicola di Melfi. Nonostante questo, la protesta degli Argaip va avanti. Per la rsu e le organizzazioni sindacali di categoria, infatti, l’incontro con l’assessore alle Attività produttive, Gennaro Straziuso, non è stato risolutivo. Dalla riunione non sarebbe arrivata nessuna proposta chiara per il futuro dei dipendenti Argaip. Nel frattempo le lettere di licenziamento da parte della ditta Giuzio sono state già inoltrate. A partire da fine giugno, data in cui scadrà il contratto con il Consorzio industriale di Potenza, allo stato attuale delle cose, le circa 72 unità non avranno più lavoro. Una soluzione chiara per il loro futuro occupazionale, anche in vista del disegno di riorganizzazione dei consorzi, ancora non c’è. E in assenza di ipotesi chiare i dipendenti assicurano di andare avanti nella protesta ad oltranza. Non sono bastati a rasserenare gli animi gli impegni assunti dal commissario Asi di Potenza, Alfonso Ernesto Navazio, nel corso dell’incontro convocato, ieri mattina, dal prefetto Luigi Riccio. Alla rsu e ai rappresentanti sindacali (Carlo Quaratino e Salvatore Troiano per la Cisl e Vincenzo Tortorelli per la Uil) il commissario Navazio ha infatti assicurato la disponibilità immediata a versare alla ditta Giuzio circa 250 mila euro, e la possibilità di poter recuperare nei prossimi giorni - «sempre che le banche ce lo consentano», è la sua precisazione - una somma complessiva di un milione di euro per pagare gli stipendi dei dipendenti fino a fine giugno prossimo. Una buona notizia per le circa 70 unità che hanno accumulato due mensilità arretrate. Ma questo non è bastata a fermare lo sciopero. Al termine del lungo confronto seguito nel pomeriggio tra rappresentanti sindacali, rsu, Consorzio e assessorato non è stata raggiunta alcuna soluzione. I sindacati torneranno a incontrare il commissario Navazio il prossimo mercoledì. Insieme proveranno a definire possibili percorsi per la riorganizzazione delle attività attualmente svolte dall’Argaip, in qualità di società consortile che eroga servizi per conto dell’Asi nelle aree di sua competenza. Nel frattempo il segretario della Cisl, Carlo Quaratino ha fatto sapere che «non accetteremo una soluzione che prevede lo spezzatino delle funzioni». La sospensione delle attività prosegue e pure il presidio davanti al Palazzo della Regione di via Verrastro. «Verranno garantiti i servizi essenziali - precisano i sindacati - Ma non possiamo riprendere l’attività lavorativa in assenza di soluzioni più concrete». Mariateresa Labanca m.labanca@luedi.it
SANITÀ
Sindacati soddisfatti per il nuovo contratto POTENZA - La sottoscrizione dell’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto nazionale del lavoro della sanità, per la Uil Fpl di Potenza è un risultato straordinario che chiude una lunga e delicata vertenza, permettendo a tutti i lavoratori di poter beneficiare degli incrementi economici previsti e di politiche innovative per migliorare la qualità del servizio e la professionalità degli operatori. Soddisfatta anche la Cisl Funzione Pubblica che parla di «un risultato importante in quanto per la prima volta il rinnovo arriva in vigenza di contratto e non mesi dopo la scadenza, come in passato». «Questo rinnovo contrattuale - spiega la Cisl - apporterà miglioramenti veri per i lavoratori che, oltre agli aumenti nazionali, con le risorse regio-
nali aggiuntive, permetteranno di valorizzare il loro impegno e la loro professionalità nel raggiungimento dei risultati di produttività all'interno delle strutture sanitarie e nei servizi territoriali». Soddisfazione anche dalla Fp Cgil di Basilicata «La firma di questo contratto – si legge in una nota sindacale - assume un significato particolare perché sottoscritto unitariamente da Fp-Cgil, CislFps e Uil-Fpl». «La nostra organizzazione - scrive la Cgil - ha potuto sottoscrivere questo contratto principalmente perché l'incremento delle retribuzioni ha assunto una consistenza che, ad esempio, non si era avuta in sede di contrattazione con il solo Governo per quel che riguarda il comparto degli statali».
La protesta dei lavoratori Argaip
Lavoratori interinali, la Uil plaude all’accordo
«Garanzie per i lucani»
BREVI SCIOPERO SCUOLA
Cobas a Roma ICobas hanno convocato per oggi lo sciopero generale per l'intera giornata di tutto il personale della scuola ed una manifestazione nazionale a Roma. La protesta è contro il taglio di 57 mila posti di lavoro di docenti ed Ata per il prossimo anno; per cancellare i disegni di legge Aprea e Cota ed il regolamento Gelmini sulla formazione, «che gerarchizzano i docenti, trasformano le scuole in fondazioni private, dando ai capi di istituto il potere di assumere e licenziare il personale; per evitare l'espulsione in massa dei precari e richiedere la loro assunzione a tempo indeterminato sui posti vacanti» spiegano in una nota. Docenti ed Ata sciopereranno e manifesteranno a Roma (ore 10) anche per dire No alla maestra unica, all'abolizione del modulo e delle compresenze, alle riduzioni di orario in tutti gli ordini di scuola; ma per dire Sì a massicci investimenti per la messa in sicurezza delle scuole; affinché non ci siano aumenti del numero degli alunni/e per classe, in spregio anche delle norme di sicurezza che impediscono il sovraffollamento delle aule; per il riconoscimento dei diritti degli Ata exEell; per il diritto di assemblea per tutti/e. Alla manifestazione non potrà mancare una rappresentanza di una regione tra le più colpite in assoluto in termini di perdita di organici, di scuole e di tempo scuola come la Basilicata, che soltanto nel prossimo a.s. 2009/10 vedrà scomparire l’assegnazione del 9 % complessivo del personale (il 6 % in meno alla scuola primaria; ben il 14% in meno alla secondaria di I°; il 5% alla secondaria di II°) ed entro il triennio 2.500 posti di lavoro, cui si aggiungeranno le centinaia di mancate assunzioni di docenti ed Ata precari».
gno al reddito pari a 1.300 euro, accompagna l’attribuzione di un voucher formativo del valore di 700 euro. Anche il lavoro in somministrazione è coinvolto in maniera significativa dalla crisi e molti lavoratori si ritrovano disoccupati e senza alcuna prospettiva immediata di nuove assunzioni – dichiara Carmine Vaccaro Segretario della Uil pertanto l’accordo assicura nell’immediato un sostegno al reddito a circa 30.000 lavoratori, di cui diverse centinaia lucani, altrimenti esclusi da ogni forma di sostegno al reddito.
Si tratta di un importante intervento congiunto di Governo e Parti Sociali che da risposte ai bisogni di tutela dei lavoratori e introduce nel sistema novità e sperimentazioni che innovano più complessivamente il lavoro in somministrazione. Questi interventi, infatti, integrando formazione e forme di sostegno al reddito, rappresentano un passo positivo nella direzione più volte auspicata e sostenuta dalla Uil a tutela dei lavoratori più esposti ai rischi della crisi. Al centro dell'intervento c'è il «patto di attivazione», gestito dalle Agenzie e sottoscritto dal lavoratore, «nel quale si definisce un percorso individuale che integra sostegno al reddito, formazione per l'aggiornamento delle competenze.
Parco del Pollino
Ponte di Picerno
Grande Lucania
Approvato il consuntivo 2008 con un avanzo di 8 milioni
Domani chiusa Il comune di Torraca avvia l’iter la carreggiata Sud per spostarsi in Basilicata
POTENZA – Il Consiglio direttivo del Parco nazionale del Pollino ha approvato il conto consuntivo 2008 con una diminuzione dell’avanzo di amministrazione del 30 per cento rispetto al 2007, e pari a circa 8,6 milioni di euro, «normalizzando in poco più di un anno – ha spiegato in una nota il presidente del Parco, Domenico Pappaterra – la vita contabile dell’ente». Il Parco del Pollino, dopo l’approvazione dei bilanci «intende utilizzare le risorse provenienti dall’avanzo di amministrazione entro la metà di giugno», ha aggiunto Pappaterra, evidenziando che si tratta di un avanzo «che sarà quasi azzerato nel 2009, in quanto le risorse sono state
POTENZA – Dopo poco tempo dalla riapertura totale della carreggiata in direzione Potenza, domani la viabilità sul ponte di Picerno subirà un nuovo stop. La carreggiata sud in direzione Potenza, infatti, sarà chiusa al traffico, dalle ore 8 alle 20, nel tratto compreso fra gli svincoli di Picerno e Tito del raccordo autostradale Sicignano - Potenza. Ad annunciarlo è stato il compartimento della Basilicata dell’Anas. La chiusura della strada è necessaria per permettere il completamento di alcuni lavori ossia la collocazione di alcuni strumenti sulle travi del viadotto “fiumara di Tito”.
POTENZA - «L’accordo per il sostegno al reddito per i lavoratori interinali firmato tra ministero del Lavoro e Uil Cpo Alai Cisl e Nidil Cgil introduce nuove e importanti garanzie anche per i numerosi lavoratori lucani impegnati in forme di lavoro precario e comunque a tempo determinato». E questo il commento della segreteria della Uil. L’accordo - continua la Uil in coerenza con le recenti misure sugli ammortizzatori sociali ed in una logica di cofinanziamento tra risorse pubbliche e fondi bilaterali, prevede la costituzione di un fondo di 40 milioni di euro per il sostegno al reddito dei lavoratori in somministrazione disoccupati a causa della crisi in atto e privi di ogni requisito di accesso a qualsiasi ammortizzatore
Carmine Vaccaro
sociale. Già nel Ccnl di settore le parti avevano introdotto un sostegno al reddito anticipando di fatto la costruzione di un nuovo sistema di welfare pubblico-privato. Oggi l’Accordo valorizza tale esperienza - dice ancora la Uil - definendo uno strumento di politica attiva che, al soste-
Il presidente Pappaterra
già finalizzate o programmate per interventi che saranno poi completati entro l’anno». Si tratta, ha concluso Pappaterra, di «un lavoro straordinario, frutto di un sostegno corale dell’intero consiglio direttivo del parco e della preziosa collaborazione del personale dell’ente».
TORRACA - Il comune di Torraca, guidato dal sindaco Daniele Filizola, è la quattordicesima stella nel firmamento della Grande Lucania. Rispettando l’impegno assunto con il segretario generale dell’associazione Luciano Ignacchiti, il sindaco dell’energia pulita ed il consiglio comunale hanno approvato lo schema deliberativo che porterà al referendum consultivo. Torraca, prima Led City al mondo premiata per le iniziative di risparmio energetico e per le politiche relative alle fonti rinnovabili (riconoscimento Enti Locali Kyoto 2007) e balzata agli onori della stampa internazionale, rappresenta geograficamente un’area cu-
La mappa di Torraca
scinetto tra la terra di Basilicata e quella del comune di Sapri rivestendo, dunque, un ruolo strategico e fondamentale per il progetto di distacco dalla Campania ed aggregazione alla Basilicata dei territori lucani del Cilento e del Vallo di Diano.
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Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
Chiusi i seggi per il rinnovo dei rappresentanti degli studenti. Al voto in 2.500
Elezioni Unibas, ecco i primi risultati POTENZA - En plein per “Sui generis”. Bottino pieno per la Federazione universitaria che si è presentata alle elezioni del 13 e 14 con idee, programmi e persone preparate. Nella tornata elettorale sono stati rinnovati i rappresentanti degli studenti nei diversi organi dell’ateneo per il biennio 2008-2010: Senato accademico, Consiglio di amministrazione (Cda), Comitato per lo sport universitario (Cus), Consigli di facoltà e Comitato paritetico dell’Ardsu. Tre le liste: “Federazione Sui Generis”, “Unidea” e “Su”, acronimo di Studenti Universitari. Su 10 mila elettori, ben 2500 i votanti nelle due sedi. A Matera si sono recati alle urne poco più di 400 ragazzi, mentre l’affluenza più alta si è registrata alle facoltà di Ingegneria e Lettere. «Sono le facoltà con più iscritti – ha commentato Antonio Candela, segretario nazionale “Sui Generis”- In tutti gli organi abbiamo raggiunto il quorum. Abbiamo ottenuto un risultato straordinario, oltre ogni rosea aspettativa. In più, abbiamo combattuto contro una lista, Unidea, che raccoglieva più organizza-
zioni, sigle di partito e sindacali come Pd, Dec, An e Cgil». Maggioranza assoluta in Senato accademico dove su otto seggi a disposizione, ben sei sono appannaggio di Sui Generis (Forcinti Alfonso per Agraria, Natale Maurizio per Architettura, Sinisgalli Massimiliano per Economia, Limonea Laurea per Farmacia, Colonna Ro-
berto per Ingegneria, Mazzoccoli Maria Teresa per Scienze della formazione primaria) e due per Unidea (Vinciguerra Giuseppe per Lettere e Grippo Giuseppe Mario per Scienze e Matematica). Durante il festeggiamento nello spazio riservato alle associazioni presso il polo di Macchia romana, trasformatosi in un vero comitato elettorale con telefoni bollenti, Candela ha ringraziato la sua squadra per il lavoro svolto. «Rispetto alle passate elzioni – ha detto – oltre a riconfermare i nostri voti, abbiamo avuto un 600 voti in più. Questo è il risultato del lavoro svolto sul campo». Per il rinnovo del Cda (2 posti a disposizione) ben 1260 i voti per Sui Generis che ha mandato come suo rappresentante Luciano Bloise e 750 per Unidea che ha eletto Bonomo Agnese. Ancora dati parziali nel momento di andare in stampa per gli altri organi: Consigli di facoltà (n. 5 per la facoltà di Agraria, n. 5 per Ingegneria, n. 7 per Lettere e filosofia, n. 5 per Scienze) e il Comitato paritetico dell’Ardsu (n. 1). Iranna De Meo
L’annuncio del rettore Antonio Mario Tamburro
«Niente facoltà di Medicina senza fondi della Regione» POTENZA – In Basilicata non ci sarà una facoltà di Medicina «fin quando la Regione non avrà stanziato i fondi necessari» e nemmeno ci saranno «accordi con atenei delle regioni limitrofe, perchè la facoltà deve essere autonoma e autosufficiente e perchè non vogliamo diventare ostaggio di pendolari e assenteisti». A dichiararlo è stato il rettore dell’Università della Basilicata, Antonio Mario Tamburro, nel corso di un incontro con i giornalisti, svoltosi nel pomeriggio di ieri, a Potenza, per la presentazione del primo simposio interregionale della Società italiana di chirur-
gia d’urgenza e del trauma, in programma il 25 e il 26 maggio nel capoluogo: «Con questa iniziativa – ha spiegato il direttore generale del San Carlo, Giovanni De Costanzo – discuteremo delle esperienze nel campo della chirurgia d’urgenza». «Nell’emergenza – ha aggiunto il segretario regionale del Sicut, Antonio Comentale – bisogna dare risposte immediate». Nei due giorni di studi verrà trattato il tema della telechirurgia che, per il direttore del simposio, Pietro Venezia, «potrebbe essere la strada per caratterizzare la nascita della facoltà di medicina di Basilicata».
Forestazione Gli impegni di Santochirico nell’incontro con i braccianti a Villa d’Agri
«Subito lavori e stipendi» L’assessore propone «il patto tra gentiluomini» per risolvere i problemi VILLA D’AGRI – «L’avvio tempestivo dei lavori e un’accelerazione sui pagamenti degli stipendi». Si tratta dell’impegno assunto dall’assessore regionale all’Ambiente, Vincenzo Santochirico, all’incontro svoltosi al centro sociale di Villa d’Agri con i braccianti forestali. Un «patto tra gentiluomini» lo ha definito rivolgendosi alla platea dei lavoratori . Sì perché le problematiche che affliggono da anni i forestali della Val d’Agri in qualche modo sono sempre le stesse: «dalla mancata programmazione degli inizi dei lavori, alla certezza del pagamento delle spettanze in tempi ragionevoli, percorrenza pagata, condizioni precarie e incertezza per il futuro». Problematiche collegate poi sempre al discorso delle 151 giornate, diventate in qualche modo una “preoccupazione” maggiore per i forestali della Val d’Agri, dopo la definizione dell’accordo storico tra la Regione e le organizzazioni sindacali che “assicurano il monte di 151 giornate lavorative annue, ai 4.200 operatori del settore idraulico-forestale in tre anni, ovvero le 151 giornate nell’arco di vigenza del Piano dal 1 gennaio 2011. In
particolare, 106 giornate per l’anno in corso, 112 giornate per il 2010 e 151 giornate per l’anno 2011 per ogni lavoratore impiegato. Ma per i forestali valligiani che le 151 giornate le fanno da più di qualche anno, nessun problema. Anzi diventa “una stabilità e un opportunità di miglioramento della condizione». Un’operazione straordinaria al settore della forestazione. «Iniziata – ha spiegato Santochirico - nel 2007 e giunta ad oggi con il risultato di un passo avanti dando stabilità, certezza e dignità nel settore. Per garantire questo risultato – ha commentato il vice presidente della giunta regionale - è stato necessario reperire risorse aggiuntive per oltre 11 milioni e mezzo di euro, con una dotazione finanziaria di 140 milioni di euro». Una spesa rientrante nel Piano di triennale di forestazione 2009-2011, approvato due giorni fa e che comprende interventi di manutenzione della viabilità e degli invasi idrici, gestione dei rimboschimenti, sistemazioni idraulico-forestali e attività antincendio. Fondi per realizzare il programma di forestazione che saranno attinti da risorse della Regione, dal Program-
Fino al 17 Settimana della Bonifica
Sette giorni dedicati all’acqua
Un momento dell’assemblea con i braccianti
ma di sviluppo rurale, dai fondi Fas e dall’accordo di programma fra Eni e Regione. E sulla calendarizzazione dei lavori e il pagamento degli stipendi è intervenuto anche il presidente della Comunità Montana Alto Agri, Antonio Imperatrice, ribadendo: «La programmazione dei lavori si fa e si attua con la disponibilità della dotazione finanziaria». Non solo il presidente dell’ente montano ha concentrato l’intervento sui vantaggi dell’accordo e sulle opportunità per la Val d’Agri indicate nel punto 7 del protocollo.
Vantaggi sia per esser una realtà petrolifera e sia per il Parco. Presenti all’incontro anche i segretari generali Antonio Lapadula (Fai – Cisl), Vincenzo Esposito (Flai – Cgil) e Gerardo Romaniello (Uil – Uila) e i responsabili sindacali della zona, organizzatori dell’incontro, Carmela Salvia, Pietro Paladino e Angelo Foresio, presente al tavolo anche l’assessore della CM, alla forestazione Giovanni Vita. Ora l’attesa è la riapertura dei cantieri che con tutta probabilità slitterà agli inizi di giugno.
POTENZA - Sono le “cattedrali dell'acqua”, le protagoniste della Settimana nazionale della bonifica e dell'irrigazione, la cui ottava edizione iniziata sabato scorso, si concluderà domenica 17 maggio. Sarà possibile visitare, accompagnati da esperti, i più significativi impianti idraulici, che gestiscono le acque di superficie nel nostro Paese. Tema di grande attualità, unificante gli appuntamenti 2009 sarà: “Dalla siccità alle alluvioni: che fare?”. Il vice presidente nazionale dell’ Anbi (Associazione Nazionale Bonifiche ed Impianti Irrigui) Donato Distefano (presidente della Cia Basilicata) domani parteciperà a Grottaminarda (Av) ad una iniziativa promossa dal Consorzio di Bonifica della Utrifa. Due i gruppi di interesse privilegiati da una serie di iniziative, che vogliono avvicinare, in maniera informale, alla conoscenza
delle attività per la gestione idraulica del territorio: gli amministratori pubblici e gli studenti di ogni ordine e grado; i primi parteciperanno a numerosi convegni ed eventi organizzati un po' ovunque; per i secondi, invece, sono stati promossi concorsi per stimolare l'approfondimento di tematiche ambientali. Accanto a ciò, come ormai tradizione, passeggiate e biciclettate lungo gli itinerari della Bonifica, mostre dedicate all'acqua ed alle sue diverse declinazioni visive, spettacoli, feste campestri, inaugurazioni di impianti idraulici, irrigui ed ambientali, presentazioni di libri. Distefano in occasione della Settimana della Bonifica rilancia i contenuti del “Patto per l’acqua” per costruire la “grande alleanza della bonifica” con il mondo agricolo, le organizzazioni professionali, il mondo degli ambientalisti e le istituzioni locali.
E da Chiaromonte chiedono date certe
Energy Expo, a Matera tre giorni scoperti
ta un vero e proprio esercito del lavoro regionale, una industria sparsa sul territorio, sentinelle a tutela delle risorse territoriale-ambientale. C'era la necessità di dare certezze attraverso l'aumento del plafond di giornate lavorative che dunque entro i prossimi tre anni,arriveranno a 151.Così ripartite: 106 nel corso di questo anno; 112 nel 2010 e 151,nel 2011. Accordo epocale dunque che prevede una costante verifica delle azioni messe in campo, attraverso un apposito comitato tecnico formato da regione,enti delegati e sindacati». «Mai come in questo momento dunque possiamo dirci soddisfatti per gli obiettivi raggiunti,frutto del nostro lavoro, capaci di rivalutare giustamente il lavoro di queste persone». Gianni Costantino
MATERA - E’ in programma per oggi a Matera a partire dalle 16 di questo pomeriggio un convegno organizzato dall'Associazione Ambiente Sud dedicato al tema della “Casa Qualità” - strategie progettuali per l'efficienza energetica delle abitazioni”. L’evento s’inserisce nell'ambito della manifestazione "Energy Expo" organizzato dall’Apea (ossia l’Azienda provinciale per l'Energia e l'Ambiente). L’incontro si svolgerà per tre giorni, a partire da questo pomeriggio e fino a domenica 17, in piazza della Visitazione. Energy Expo è la prima fiera specializzata di settore che si svolge in Basilicata e dedicata in modo particolare alle fonti energetiche rinnovabili, all’uso razionale dell’energia e alla protezione dell’ambiente. Cinque i settori d’esposizione divisi in altrettante aree tematiche: risparmio ed efficienza energetica, bioedilizia ed energie rinnovabili, protezione ambientale e sviluppo sostenibile, valorizzazione dei rifiuti biomasse e certificazione e tutela dei parchi.
Plausi all’accordo regionale raggiunto nei giorni scorsi che dà l’ok alle 151 giornate
SENISE - C'è una categoria di lavoratori regionali, quella degli addetti alla forestazione, che aspetta puntualmente ogni anno, la panacea, il via dei lavori da parte delle comunità montane delegate alla gestione all'apertura dei cantieri e dunque l'inizio della pur precaria occupazione. Una richiesta pubblica è stata inoltrata dagli operai di Chiaromonte che da queste pagine hanno già sollevato nei giorni scorsi il problema annoso legato piuttosto alla burocrazia. Per tutti,parla Antonio Durante: «Abbiamo cercato attraverso l'impegno dei sindacati ed in particolare della Flai-Cgil di zona, di stimolare almeno per una volta l'apertura dei cantieri in tempi ragionevoli ma ancora non abbiamo avuto risposta ed intanto il tempo passa». Tra le notizie attese e quelle arrivate c'è comunque da salutare con sod-
disfazione l'accordo sul piano triennale di forestazione, firmato con il governo regionale. Un evento che può definirsi davvero storico, capace di modificare lo status dei lavoratori interessati e che pertanto così come afferma la segretaria Flai-Cgil del Senisese, Pina De Donato, la quale ha praticamente più di ogni altro, portato la questione all'attenzione delle istituzioni fino all'esito finale positivo, attraverso mobilitazioni, manifestazioni e convegni. L'ultimo in ordine di tempo, quello del 28 febbraio scorso, allorquando arrivarono da ogni parte della regione a riempire l'aula conferenze della comunità montana di Senise: «Devo innanzitutto ringraziare l’assessore Santochirico ed il presidente De Filippo-dice la segretaria De Donato-che hanno recepito le istanze di questa gente che rappresen-
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Si è conclusa la XII edizione del “Convivium Galileianum” al Liceo scientifico
Una sfida a colpi di sapere Domani la cerimonia di premiazione: 1.500 euro per il 1° classificato SI è conclusa nella tarda mattinata di ieri la XII edizione del Convivium Galileianum “L'uomo moderno e la cultura scientifica in latino” promosso dal Liceo Scientifico Statale “G. Galilei”. Il concorso, unico nel suo genere in Italia, al quale hanno partecipato 33 studenti dei Licei Scientifici della Basilicata, della Puglia, delle Marche, della Lombardia, del Lazio, del Piemonte e dell'Umbria, rientra in un progetto scolastico di rete che, secondo gli organizzatori, ha la finalità di ribadire la validità pedagogica attuale del latino anche nel curricolo dei licei scientifici. Quest'anno la competizione era incentrata sulla traduzione dal latino di un brano tratto da un'opera di Keplero, accompagnata da un commento su una problematica matematicoscientifico emersa dal brano stesso. Nello specifico il brano era estrapolato dal trattato astronomico “Astronomia Nova” pubblicato a Praga nel 1906; oggetto di traduzione la mutabilità della materia celeste e il ruolo dell'induzione con riferimento al rapporto di Keplero con l'aristotelismo. La scelta è caduta sull'autore tedesco in quanto «è stato tra i primi a rispondere positivamente alle intuizioni e alle dimostrazioni di Galileo Galilei», ha precisato il dirigente scolastico del Liceo Scientifico Statale “G. Galilei”, Vittorio Pace. La commissione esaminatrice - composta dal presidente Aldo Corcella (docente ordinario di Filologia classica all'Unibas), dal dirigente scolastico dell'Itc “Francesco Saverio Nitti” Francesco Biscione, dal professore di Scienze Albano Garramone, dai docenti di Lettere Marisa Pizzuti, Carmine Podano, Marinetta Giuliani e Carmelina Genovese - si è occupata della scelta dell'opera da tradurre e nella giornata di oggi stilerà la graduatoria dei vincitori. Per quanto riguarda la classifica dei vincitori «si terrà conto in primo luogo della bontà della traduzione di un testo scritto 400 anni fa con un codice linguistico diverso ma anche dell'originalità del commento», ha dichiarato Vittorio Pace. Al termine della prova alcuni studenti-partecipanti hanno commentato: «la prova non era proprio facilissima; il test di selezione interno era molto più semplice». Il primo classificato riceverà un premio di 1.500 euro, il secondo un premio di 1.000 euro e il terzo un premio di 750 euro. Tutti i partecipanti riceveranno comunque un attestato di partecipazione che potrà essere inserito nel “curriculum” di ciascuno ai fini del credito scolastico. La scuola del primo classificato riceverà una
L’ALBUM Accanto un momento della prova. In basso gli esaminatori durante gli adempimenti preliminari alla sfida
La gara ha inizio: tutti i più bravi hanno avuto pane per i loro denti. (Foto Mattiacci)
targa ricordo. La proclamazione dei vincitori, la cerimonia di premiazione e la consegna degli attestati avranno luogo domani nell’Aula Magna dell’Università degli Studi della Basilicata. Per l’occasione presso la scuola è stata allestita una mostra astronomica sull’armonia dell'universo, per festeggiare i 400 anni
della scoperta del cannocchiale di G. Galilei. Tra le opere esposte, la maggior parte realizzate da alcuni studenti dello Scientifico, un prototipo del cannocchiale, un filmato della durata di circa 3 minuti sulla storia dell'astronomia, alcuni cartelloni che illustrano una serie di filmati mandati in proiezione che spiegano alcuni parti-
colari fenomeni astronomici. Fiore all'occhiello dell'esposizione le immagini della macchina per risalire nel tempo realizzata dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, dall'Istituto Nazionale di Astrofisica e dall'European Satellite Agencye e presentata alla mostra “Per fili e per segni” svoltasi a Genova nel 2004. Antonella Mariani
“La scuola adotta un comune” per salvare i piccoli centri “LA SCUOLA adotta un comune”: questa la campagna di Legambiente che, per oggi, ha organizzato la prima tappa del gemellaggio fra la scuola elementare II Circolo di Potenza, la classe IV C e la scuola elementare di Sasso di Castalda. Il progetto, rivolto alle scuole dei piccoli Comuni e alle scuole di città, ha l'obiettivo di portare i bambini e i ragazzi che vivono nelle grandi città a contatto con la varietà e la diversità dei piccoli centri e di facilitare il superamento dell'isolamento culturale che spesso vivono i giovani dei piccoli comuni. Le scuole dei Piccoli Comuni sono scuole a rischio, perché spesso isolate e deboli e con piccoli numeri. Soffrono a volte di difficoltà educative ed organizzative, eppure sono quasi sempre l'unico luogo di aggregazione. Il gemellaggio fra una classe della Scuola Elementare
di Sasso di Castalda e una classe di una Scuola Elementare del Capoluogo è uno strumento di questa iniziativa, per favorire l’incontro tra ragazzi. Lo scopo del gemellaggio é quello di promuovere lo scambio culturale e sociale fra le scuole interessate, sia attraverso le visite come quella di oggi e come quella che organizzeremo portando i ragazzi di Sasso di Castalda a Potenza. L’incontro fra le classi è previsto presso il Centro di Educazione Ambientale di Sasso di Castalda "Il vecchio faggio". I bambini delle due scuole saranno accompagnati dalle loro insegnanti e dai dirigenti scolasitici dei due Istituti e saranno accolti da Paolo Malinconico, responsabile del settore scuola di Legambiente Basilicata, da Marco De Biasi, presidente regionale dell’associazione e dagli animatori ed educatori.
Prevenire il diabete cambiando le abitudini PREVENIRE il diabete è necessario sin da piccoli, anche perché gli ultimi studi dimostrano la crescita, soprattutto tra i bambini, di persone in sovrappeso. Le cattive abitudini alimentari, quindi, vanno eliminate immediatamente. Con questa finalità, presso la sede staccata della Scuola Media “Domenico Savio” a Potenza si è svolto nella serata un incontro sul tema “Educazione agli stili di vita. Prevenzione del diabete”. A organizzare l’iniziativa l’Alad-Fand (Associazione lucana assistenza diabetici). Sono intervenuti, oltre al preside della scuola anche il vicepresidente nazionale della Fand, Antonio Papaleo, e il diabetologo, Giuseppe Citro. Nel corso della manifestazione è stato illustrato lo scenario entro il quale si muove la patologia diabetica e quali le attenzioni per poterla prevenire, stante la sua condizione di cronicità. E’ emerso - riferisce l’Alad-Fand - che i prodromi della malattia sono rinvenibili essenzialmente in un’alimentazione satura di grassi e zuccheri che, di fatto, ha soppiantato la cosiddetta dieta mediterranea; così come, l’altro fattore scatenante della malattia è dato dalla sedentarietà. Infatti, l’obesità risulta essere l’altra faccia del diabete e la Basilicata detiene, insieme alle altre regioni del Sud, Campania in testa, il triste primato di persone obese, particolarmente nella fascia interessante i giovani, tanto da avere un bambino su quattro già in sovrappeso.
Il difensore civico tra i ragazzi del Danzi
I ragazzi con Catello Aprea
LA cattiva amministrazione si combatte tra i banchi. Partendo da questo presupposto, ieri mattina si è svolto presso il Centro studi Danzi un incontro tra gli studenti e il difensore civico regionale Catello Aprea. Tanti gli argomenti trattati, spiegano Marco Baldassarre, Lorenzo Cristilli, Clara Mancusi, Emilio Saponara e Iolanda Sileo (tutti alunni del centro): in primo luogo è stato ricordato che il prossimo 6 giugno ci sarà la celebrazione del bicentenenario della fondazione della difesa civica (6 giugno 1809). «Basilicata e Campania scrivo i ragazzi - sono le uniche regioni del Sud Italia ad aver istituito la figura del difensore civico. Nata come una forma di controllo sulla pubblica amministrazione, la difesa civica si è proiettata sempre di più verso la tutela dei diritti fondamentali dell’uomo, tra cui rientra anche il diritto ad una buona am-
ministrazione. Il difensore civico promuove il diritto di tutte le persone a un’amministrazione trasparente e responsabile. In sintesi, il difensore civico combatte “la malamministrazione”». «Il difensore civico - concludono i ragazzi - interviene per la tutela non giurisdizionale dei soggetti che ritengono irregolari provvedimenti e comportamenti della pubblica amministrazione, contribuisce a rafforzare la tutela dei soggetti deboli, interviene quindi per garantire il rispetto delle pari opportunità, interviene in materia di diritto di accesso ai documenti amministrativi. Tutti i cittadini possono chiedere al difensore civico di intervenire contro i casi di cattiva amministrazione. La legge consente al difensore civico di intervenire anche d’ufficio, in quanto promotore di una buona amministrazione».
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Potenza
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Porte aperte ai servizi sociali Uno strumento per monitorare i diversi bisogni sul territorio comunale SONO state presentate ieri le dieci “porte sociali” che dalla fine di maggio saranno attive a Potenza. Attivate dall’assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Potenza, gestite da soggetti del terzo settore, sono sportelli informativi, situati nei vari quartieri della città, che consentono ai cittadini di avere informazioni complete sui diritti, le prestazioni, le modalità di fruizione dei servizi sociali; conoscere le risorse sociali pubbliche e private disponibili sul territorio; accedere più facilmente e in modo assistito alla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali della città. Ogni porta ha il compito di informare e orientare il cittadino sui servizi sociali disponibili, attivare un percorso di risposta al bisogno con i propri mezzi e competenze, prendere contatto con il Servizio Sociale comunale per la presa in carico dell’utente, inviare ad altra porta sociale o ad altri servi-
Una parte del pubblico presente. A destra i relatori (f.Mattiacci)
zi disponibili. La rete è già attiva, e consentirà alle associazioni di verificare la richiesta del cittadino, fornendo il servizio presso il proprio punto oppure verificando quale sia lo sportello competente attra-
verso internet. Il software è stato fornito gratuitamente dal Comune di Roma e permetterà anche di creare un archivio e un monitoraggio sulle necessità della comunità. Basterà rivolgersi direttamente agli sportelli
delle porte sociali dal lunedì al venerdì ore 10,00 -13,00 consultando il sito http://portesociali.rete.potenza.it/PS per gli orari aggiuntivi. Il servizio è gratuito. Il progetto è stato realizza-
Oggi alle 10 la presentazione dell’iniziativa
to in collaborazione con: associazione di volontariato Auser, cooperativa sociale Nasce un sorriso, cooperativa sociale Benessere, associazione italiana Persone down, Caritas diocesana di
potenza, cooperativa sociale Punto & a capo; cooperativa sociale Betania ; associazione di volontariato telefono donna; il gabbiano jonhatan parrocchia santa cecilia ; associazione Irfedi.
Il Cosaip ha raccolto beni di prima necessità
Inclusione, un progetto Aiuti ai terremotati per l’inserimento professionale dal sindacato di Polizia SARÀ presentato venerdì oggi alle 10 nella sala dell’Arco del Palazzo di Città il progetto sperimentale di inclusione sociale predisposto dalla Unità di direzione servizi sociali del Comune di Potenza per favorire la partecipazione attiva e l’inserimento professionale dei cittadini bisognosi. Fino a oggi i servizi di inclusione sociale si sono caratterizzati prevalentemente come strumenti di assistenza economica basati sull’erogazione di contributi economici, assolutamente inadeguati a soddisfare i bisogni espressi della persona in condizioni di disagio e, a maggior ragione inefficaci a facilitare la rilevazione o almeno la percezione dei bisogni più profondi, intrinsechi alla richiesta di aiuto ma assolutamente “sconosciuti” alla persona disagiata.
L’esperienza acquisita nello svolgimento del “Programma di promozione della cittadinanza solidale, ha consolidato, all’interno dell’Unità, l’idea che gli strumenti per "favorire" l'inclusione sociale, non possono che essere legati a processi chiave, necessari per costruire un servizio innovativo nel Comune, in grado di offrire occasioni di lavoro o bonus, voucher e altri aiuti, comunque legati alla esplicitazione di un impegno, in attività concrete e produttive, praticabili sostenibili e accessibili a chiunque sia in difficoltà. In alternativa all’erogazione dei contributi economici l’Unità intende “recuperare” e rafforzare le risorse e la autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, attraverso lo svolgimento di tirocini e attività di interesse generale sulla base del
principio di sussidiarietà. I tirocini si svolgeranno presso: piccole e medie imprese operanti in tutti i settori produttivi e nei servizi; cooperative di tipo A e di tipo B che avendo manifestato interesse a ospitare tirocini ai sensi dello specifico avviso pubblico predisposta dall’Unità di direzione Servizi sociali e risultate in possesso dei requisiti richiesti nell’avviso, sono state inserite in apposito albo delle aziende accreditate ad ospitare tirocini. Fermo restando l’intenzione dell’Unità di promuovere solide partnership con la Regione, la Provincia, altre istituzioni pubbliche e private, al fine di ampliare il fronte sia dei finanziamenti che delle offerte di ospitalità in tirocinio da parte dei privati, per la sperimentazione dei primi 15 tirocini l’Unità investirà fondi pari 35.000 euro.
I musicisti della La Vista si esibiranno nel convento dell’Orsoleo QUATTRO strumenti, la musica come mezzo di aggregazione ed espressione artistica, l'impegno di quattro insegnanti costantemente al fianco degli studenti. E’ questo il quadro d'insieme dei corsi di pianoforte, violino, chitarra e violoncello tenuti presso la scuola media Luigi La Vista di Potenza che da quattro anni ha visto arricchire la propria offerta formativa e culturale grazie al lavoro dei docenti di pianoforte Paola Guarino, di violoncello Massimo Rosa, di violino Vito Stano e di chitarra Bartolo Telesca. La scuola media del capoluogo è stata, insieme alla Busciolano, ad avviare corsi ad indirizzo musicale nel 1999. In provincia lo stesso programma è stato seguito dalle scuole di Oppido e Latronico. Tanti sacrifici, l'intento di evitare sperperi e sprechi di risorse economiche. La normativa vigente prevede la presenza di sei alunni equamente divisi per corso, ma nella scuola Luigi La Vista sono venti gli studenti alle prese con i medesimi stage artistici. Una proposta innovativa che non segue la canonica programmazione scolastica e la disciplina dell'educazione musicale, che ha posto le basi per una crescita artistica dei giovani inseriti nel progetto medesimo. La Luigi la Vista ha già dato il suo placet al prossimo festival di Sant'Arcangelo previsto per il 27, il 28 e il 29 maggio. Gli alunni si esibiranno al pianoforte, violino, chitarra e violoncello. La rassegna si terrà nella chiesa dell’Orsoleo. Fondamentale anche l'aiuto di Nicola Piovani che ha dato il suo contributo alla crescita artistica dei giovani alunni. Una crescita importante, un modo per confrontare e confrontarsi con i propri coetanei
Il convento dell’Orsoleo
a suon di musica e note musicali. A tal proposito va detto che ha riscosso successo e consensi il concerto “La storia delle note”, tenutaso presso la scuola media Luigi La Vista. Docenti, percussionisti, coro di voci bianche e ensemble Luigi La Vista hanno dato vita ad una giornata di forti vocazioni musicali e ritmi intensi, i quali hanno fatto breccia nei sentimenti dei docenti e dei tanti presenti. Le lezioni di strumento musicale si differenziano in individuali e collettive e vengono svolte in orario mattutino e pomeridiano in aule attrezzate. Le lezioni individuali sono finalizzate sostanzialmente all'acquisizione della tecnica strumentale e alla formazione musicale dell'allievo. Le lezioni collettive invece sono finalizzate allo studio della teoria musicale, alla lettura e alla scrittura, all'ascolto guidato e alla pratica della musica d'ensamble. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Giuseppe Gorga con i due figli mentre scarica i pacchi di aiuti per i terremotati
IN aiuto verso le popolazioni abruzzesi, colpite dal devastante terremoto, che circa un mese fa, costò la vita a circa trecento persone. Intanto prosegue l’attività dei soccorritori. Oggi, la maggior parte dei superstiti rimasti senza tetto, sono costretti a vivere in tende. Si aggiunge, inoltre, un sostegno reale rivolto a chi, ora, ha necessità di cure e di assistenza e così la segreteria provinciale del sindacato della Polizia di Stato Coisp (Coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di Polizia), ha voluto organizzare tre giornate dedicate alla raccolta di alimenti, medicinali, vestiario. I primi due giorni destinati alla campagna di sensibilizzazione pro-Abruzzo sono trascorsi nella sede dell'organizzazione sindacale ubicata all'interno della Questura del capoluogo mentre l'ultimo appuntamento è stato promosso in un centro commerciale di via del Gallitello. «Siamo stati spinti a promuovere questa iniziativa - ha dichiarato il segretario provinciale dell'organizzazione sindacale, Giuseppe Gorga - vista l'attuale situazione in cui si trovano i poveri abitanti, visto che l'abbiamo vissuta anche noi nel lontano 1980. Abbiamo sentito tanto dolore che ha fatto nascere nei nostri cuori il bisogno di intervenire». La solidarietà, insomma, caratterizza lo spirito delle forze dell'ordine, che sono sempre impegnate al servizio del prossimo. Soddisfatti i responsabili della manifestazione per l'importante risposta dei potentini. Sono anche
rimasti entusiasti per la gentile collaborazione offerta dall'Acli di Venosa, che ha voluto contribuire all'evento donando tante buste di pantofole e numerosi cartoni contenenti ogni genere di cancelleria, tutti destinati ai bambini abruzzesi. Al termine della tre giorni, i vertici della sigla sindacale si sono messi in viaggio per L'Aquila. «E' stato bellissimo - ha confessato un altro poliziotto volontario, Antonio Sapienza - aver ricevuto forti apprezzamenti per la nostra iniziativa, mentre eravamo in cammino verso l'Abruzzo, da una collega abruzzese della sede operativa della Polizia stradale, che contattandoci telefonicamente ci ha elogiato dicendoci di essere straordinari». Sconfortante la visione della città ridotta a un cumulo di macerie. Quelle macerie che non hanno neanche risparmiato gli uffici della Questura che, per il momento, sono stati “trasferiti” nella tendopoli di Coppito. Rimane nei cuori di tutti i presenti l’arrivo nella tendopoli dove Giuseppe Gorga, con i suoi due bambini, ha consegnato ad un collega tutti i beni, destinati ai meno fortunati colpiti dal forte sisma, raccolti durante l'opera di beneficenza realizzata a Potenza. Nessun terremotato, sin d'ora, può sentirsi solo. Con particolare occhio di riguardo, ancora una volta, la categoria dei poliziotti si stringe nuovamente attorno ai più bisognosi. Alessandro Sileo potenza@luedi.it
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22 Potenza A partire da fine maggio saranno attivati nei vari quartieri gli sportelli informativi ai cittadini
Vi a g g i o tra i candidati
Ultimo consiglio: prima gli scontri tra i banchi, poi i baci tra colleghi e nemici elettorali
L’altra città è «quella nascosta» L’idea: creare una vasta area verde delocalizzando subito lo stadio Viviani “L’ALTRA città” è «quella che non si vede, quella nascosta». Così il logo della lista civica che corre alla amministrative per il comune di Potenza in coalizione con l’Movimento per le autonomie (candidato sindaco, Salvatore Lacerra) «è nato per caso, in “casa”», spiega il capolista, ex consigliere comunale, Antonio Di Giuseppe. Nel simbolo, “svetta” la torre Guevara, «che abbiamo scelto perchè è un luogo nascosto, bello, ma celato dagli edifici e reso un parcheggio». Alcuni, in città, avevano individuato un’eccessiva somiglianza del logo e dello slogan della civica con con quello delineato in qualche modo dal movimento Potenzattiva. «Ma no, nessuna idea “sotratta”. E’ stato un caso, davvero - continua - il logo lo abbiamo immaginato tra noi». Ma perchè correre con l’Mpa? La lista civica - spiegano i candidati - è stata costruita mettendo insieme «le più diverse professionalità, dallo studente (il più giovane è classe ‘91) ad architetti, imprenditori, insegnanti». In elenco, anche il candidato senior di tutti i 772 impegnati nella competizione. «Non solo medici e avvocati - dice Di Giuseppe nomi altisonanti per portare voti, ma gente che può dare realmente un contributo alla città». Quanto all’Mpa, «è un partito che in città è sorto da poco, senza responsabilità di decenni di governo e, dunque, senza scheletri nell’armadio». E poi c’è l’altra questione. «Andiamo da soli perchè altrove esistono solo “ripetizioni”. Da un lato un candi-
dato “originale”, individuato dal centrosinistra, dall’altro una copia conforme nel centrodestra». Allora, «siamo autonomi». Per il futuro, «dipende. Appoggeremo quanti ci lasceranno la possibilità di applicare il nostro programma. Soprattutto, se sostenere il centrosinistra o il centrodestra sarà una decisione presa collettivamente». Nel frattempo, sperano nel ballottaggio del secondo turno perchè «in quel caso in molti sarebbero costretti a ridimensionarsi, a “tornare sulla terra”». Che poi è la città che vogliono cambiare. A partire dall’indirizzo urbanistico. “L’altra città” metterebbe in caso di successo elettorale - subito mano al regolamento urbanistico approvato solo poche settimane fa dal consiglio comunale. «C’è bisogno di un piano per la casa che permetta l’acquisto di un’abitazione anche ad anziani e giovani. Con il nuovo Ru, tra l’altro, la città, dopo due anni di totale blocco dell’edilizia, ha assistito a degli spostamenti di volumetrie dalle aree meno centrali. Perchè si pensa solo al centro storico? Le aree periferiche sono sempre più abbandonate. A dispetto dei tanti, troppi cantieri, per opere spesso inutili, disseminati per la città». Meglio realizzare «piccole opere, con poca spesa, che siano spazi realmente fruibili, sul modello del Parco dell’Europa unita». L’idea? «Realizzare - spiegano i candidati parlando del programma - una grande area verde a servizio della città intera, delocalizzando lo stadio Viviani. Sara Lorusso
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ACCADE IN CITTÀ
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SI PRESENTA L’UDB IERI sera, nella sala Minerva del Grande Albergo è stata presentata la squadra dei candidati alle elezioni comunali dell’Unione democratica di Basilicata (insieme ai candidati per le provinciali). In sala anche il candidato sindaco, Giuseppe Molinari, il candidato alla Provincia di Potenza, Aurelio pace e il leader e fondatore dell’Ud Basilicata, Vincenzo Giuliano. Ancora una volta al centro del dibattito il tema dei valori di quanti si ispirano nella quotidianità come nel percorso politico alla dottrina sociale della chiesa. Non sono mancate punte di polemica nei confronti degli “ex” colleghi di partito dell’Udc da cui l’UdB si è allontanata «per dare forza alla idee e non ai personalismi».
AVVISO AGLI ELETTORI
La presentazione, martedì scorso, delle liste Mpa e L’altra città a sostegno di Salvatore Lacerra
«Altrove, solo ripetizioni oppure, al massimo, un copia conforme» L’altra città
candidato sindaco Salvatore Lacerra
candidati 1 Di Giuseppe Antonio 2 Conte Giovanni 3 Zacometti Rocchino 4 Cuomo Raffaele 5 Sabia Antonio 6 Carlucci Giuseppe 7 Pecchia Gennaro 8 Aufieri Chiara in Prato 9 Polino Pietro 10 Miglionico Rocco Luigi 11 Cleopazzo Michele 12 Mancusi Daniele 13 Maglia Eros 14 Spadola Felice 15 Lanzillotti Gaetano 16 Tanzariello Gian Luca 17 Sabia Donato
18 Trivigno Giuseppe Antonio 19 Iannielli Angelo 20 Sciolla Biagio 21 Coronato Domenico 22 Vignola Enrico 23 Telesca Giandomenico 24 Romano Giuseppe 25 Ponticelli Giuseppe 26 Fasano Massimiliano 27 Lasco Yarin 28 Bruno Giuliana 29 Mecca Nunzio 30 Pastore Emanuele
ENTRO il 18 maggio - spiega la Prefettura - dovranno essere presentate le domande per il voto domiciliare. Sono ammessi a questa forma di voto gli elettori affetti da gravi infermità per cui l’allontanamento dal domicilio risulta impossibile o che sono legati all’utilizzo di macchinari o apparecchi medici. E’ al sindaco che l’elettore deve far pervenire una dichiarazione in cui attesta la volontà del voto domiciliare. La lettera deve riportare i dati anagrafici e di residenza dell’elettore, meglio se con un recapito telefonico. Non dovrà mancare inoltre la documentazione sanitaria rilasciata dal funzionario medico designato dagli organi competenti dell’azienda sanitaria di riferimento che non deve essere datata non più di 45 giorni prima la consultazione elettorale.
SANTINI COME FIGURINE CE ne sono in giro di tutte le misure. I formati vanno dal taglio classico, modello bigliettino da visita, utile da portare con sè caso mai non si ricordasse il nome del candidato, fino alla dimensione extra-large, simili piuttosto a un invito per convegnistica. Su alcuni compaiono spezzoni di un programma elettorale ampio, su altri i punti - magari elencati a modo di sommario - più stringenti. C’è chi propone il nuovo modello segnalibro: magari tornasse utile. Su tutti, i volti dei candidati: profili, atteggiamento frontale, mezzo busto, più raramente la figura intera. Li chiamano “santini”. Proliferano in città, sui banconi dei bar, nei negozi e sui marciapiedi. Di tasca in tasca, diventano l’oggetto di collezioni. Per l’album completo, ne servono 772.
HANNO DETTO «LA città è tappezzata di manifesti, spuntano comitati cittadini in ogni quartiere, sui banconi dei bar si trovano santini di ogni foggia e colore». Fernando Picerno (Pdl) descrive il “paesaggio” cittadino segnalando, però, che «c’è chi sfrutta il proprio ruolo nel pubblico impiego, cooptando gli utenti di quel complesso. Coloro che percorrono questa strada stanno commettendo un grave danno al sistema democratico nel quale, viva Dio, viviamo. Non solo, stanno perpetrando un reato ai danni dello Stato, senza considerare la violazione della privacy dei cittadini “avvicinati”». Per la Grance Lucania-Democrazia e rinnovamento interviene interviene Emilio Candia: «Di fronte al fallimento del modello di governo delle città e della Regione sperimentato in questi anni, soltanto una forte spinta verso il federalismo, l’autonomia, la solidarietà e la legalità, può consentire di rilanciare le prospettive di crescita e di sviluppo delle nostre comunità. Al comune di Potenza, per favorire il cambiamento necessario, è stato deciso di partecipare alle prossime elezioni in alleanza con l’aggregazione civica di più liste, colle-
gate al candidato sindaco Molinari. Tale scelta, di carattere non ideologico, è legata alla necessità di mettere insieme tutte le energie utili per arrestare il declino della città». Agatino Mancusi, segretario regionale dell’Udc, ha categoricamente smentito «alcune voci artatamente veicolate che danno per certo un accordo al secondo turno con la sinistra che sostiene Santarsiero e ha confermato che l’Udc corre da sola per vincere e per salvaguardare l’autonomia della città dai poteri precostituiti e garantire libertà dei suoi cittadini». Giampaolo Carretta (Pd) spiega come «dare la possibilità ai cittadini di godere di un ambiente naturale avendo a disposizione attrezzature per lo sport e la ricreazione culturale in un sistema di aree verdi integrate con il tessuto cittadino» sia alla base del proprio programma. «L’amministrazione comunale ha già lavorato perché i cittadini possano disporre di maggiori aree verdi pubbliche. “Più verde” significa dunque considerare i luoghi pubblici come spazi di “verde sociale”».
Oggi, 15 maggio, alle 17, presso la sede del comitato elettorale in via Angilla Vecchia, presentazione dei candidati della Grande Lucania Democrazia e rinnovamento Sabato, 16 maggio, il Prc presenta i candidati alle amministrative di Potenza (più europee e provinciali), alle 18, al Grande Albergo Sabato, 16 maggio, alle 11, presso il consiglio regionale (Sala B), Sinistra per la Basilicata presenterà le liste dei candidati al comune (più i candidati a provincia ed europee)
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Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
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Torna il Mercatino RITORNA il Mercatino delle cose usate e di altri tempi. Domenica 24 maggio, dalle 9 alle 22, in piazza Pignatari, Largo Serrao e Largo Isabelli, tornerà uno degli appuntamenti tipici della città. Si potrà trovare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato.
Iura...............................0971/45438 via Anzio, 14
AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa
0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510
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PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo
AVIGLIANO
0971-700743
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Il pacchetto sicurezza “PROFILI processuali dei pacchetti sicurezza”. Questo il tema dell’incontro in programma questo pomeriggio, alle 15.30, nell’aula Grippo del palazzo di giustizia. A organizzarlo la Camera penale di basilicata. Relatore del convegno Giorgio Spangher, ordinario di Diritto processuale penale presso la facoltà di Giurisprudenza dell’Università “La Sapienza” di Roma La partecipazione al convegno darà diritto ai crediti formativi previsti per l’aggiornamento professionale degli avvocati.
Il festival della Chimica SI concluderà oggi si terrà al teatro Stabile, all’Università e nella galleria civica, il primo “Festival nazionale della Chimica” La sezione Basilicata della Sci, da sempre impegnata nella diffusione della cultura chimica nel territorio della nostra regione, organizza nella settimana 11-15 maggio 2009 il primo Festival nazionale della chimica, manifestazione rivolta alle scolaresche e alla popolazione generale e finalizzata a mostrare l'importanza della chimica nella cultura scientifica e nella vita di tutti i giorni. Gli studenti che parteciperanno alle sessioni pomeridiane potranno acquisire gli attestati dei crediti formativi rilasciati dal distretto 2 di Potenza.
•DON BOSCO• Morire di lavoro 19.30
Sala 5 Angeli & Demoni 16.40 - 19.20 - 22
•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Angeli e demoni 18.20 - 21
Sala 6 X-Men “Le origini” 18 - 20 - 22
Sala 2 17 Again “Ritorno al liceo 16.30 - 18.40 - 21 Sala 3 Star trek 17 - 19.30 - 22 Sala 4 San Valentino di sangue 18.30 - 20.30 - 22.30
Sala 7 Hannah Montana 16.30 - 18.40 State of play 21.30 •DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21
•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 DOMANI Potenza, teatro Stabile, ore 21 “III EDIZIONE LEON D’ORO-GIGINO LA BELLA” “Achille ciabotto medico condotto”
IL 19 MAGGIO Potenza, cine teatro Don Bosco, ore 17.30 “LIBERI PER LA VITA” Convegno della Conferenza episcopale italiana
•Adiconsum 0971-411144 •Adoc Basilicata 0971-46393 - 46390 •Acu -Ass. consumatori utenti 0971-22308 •Consultorio via P.Petrone 0971-51520 •Consultorio corso Umberto I, 22 0971-26385
FINO AL 19 MAGGIO Potenza, Atrio del Palazzo di città, ore 9-13 e 16-20 “L’ARTE POVERA E IL SOGNO” Mostra di Enzo Garramone
•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284
Il 24 Maggio Potenza, Largo Pignatari, ore 9 -22 “MERCATINO DELLE COSE USATE E D’ALTRI TEMPI” Edizione 2009
•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551
Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia
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Picerno Sviluppo e Solidarietà: prima uscita della lista di centrosinistra del sindaco uscente
Salvia ci riprova con la doppia S Stretta di mano con l’ex sfidante Vincenzo Caivano candidato vicesindaco PICERNO - Si gioca sul filo della doppia S la partita elettorale per la lista capitanata dall’ex sindaco uscente, Mario Salvia. Si chiama, infatti “Sviluppo e Solidarietà” la lista che per prima si è presentata alla cittadinanza nella sala del ristorante “Quattro luci”. Tra tifosi e curiosi, tra volti nuovi e vecchie conoscenze della politica, i componenti hanno illustrato i motivi di una scelta. Su sedici candidati, ben otto donne, mentre l’età media è di 36 anni. A spiegare il progetto politico nato dalla fusione di pezzi del centro – sinistra e con la fusione di esponenti del movimento “Picerno partecipata”, è stato Tonino Marsico, assessore uscente. «E’ stato un percorso laborioso – ha detto – ma siamo riusciti a fare sintesi nella continuità, aggregando gente pronta a una nuova avventura». Ha tracciato un bilancio di cinque anni di attività ricordando prima di tutto il ripiano dei debiti della torre. «Il simbolo – come ha ricordato Salvia – ha la propria centralità per cittadino. Sviluppo e solidarietà rappresentano le necessità che in primis i cittadini hanno e che una buona amministrazione deve garantire. Il cittadino deve partecipare alle scelte e conoscere. Abbiamo scelto una parte del vecchio simbolo de “Il Quadrifoglio” (la lista civica che lo portò alla vittoria 5 anni fa): Picerno stilizzata con i colori della pace. Il quadrifoglio adagiato sulla torre ha fatto il suo dovere. Sullo sfondo Monte li Foj da cui dovrà continuare la fase di sviluppo del nostro paese e, il cui progetto di valorizzazione è nella fase conclusiva». Ha ricordato le attività svolte, inquadrate nell’ottica della «stabilità economica del comune» partendo dalla razionalizzazio-
L’attuale sindaco Mario Salvia
ne della spesa alla ristrutturazione dell’indebitamento. I programmi verranno annunciati a step nei prossimi giorni. Tre i valori base: partecipazione, innovazione e trasparenza. Oggi, come allora, si parte da Monte li Foj e il 22 sarà presentato all’ateneo lucano il progetto. E sull’abbreviazione SS che, ricorda nel nome la sigla dell’armata tedesca, battuta pronta di Salvia che ha replicato prontamente: «Sta per Salvia sindaco». «Mio padre era ferroviere –
ha concluso - Io cinque anni fa salivo su un treno che è partito e ora ci sono nuovi passeggeri e continua il viaggio intrapreso». Da immortalare la stretta di mano con Vincenzo Caivano (in postazione da vice sindaco). Cinque anni fa erano l’uno contro l’altro armato. Oggi, invece, si trovano sulla stessa barca remando nella stessa direzione. Poche parole, solo un aforisma del poeta libanese Kahalil Gibran che recitava «tutte le cose sono belle, ma lo diventano ancora di più quando non si ha paura». A essere presentati anche i candidati alla Provincia collegati alla lista di Piero Lacorazza: Lucia Caivano, Nicola Figliuolo e Antonio Tomasiello. A sostenere i candidati, alcuni veterani della politica. Appassionato il discorso del consigliere regionale Vincenzo Folino che ha parlato di «un ritorno alla politica tra le persone e delle persone» e di politica intesa come servizio. Passando per l’intervento del collega Rocco Vita, di Luigi Scaglione e Donato Salvatore che ha invitato a riflettere di più sulle parole, dargli un valore per non fare una politica di proclami e di vallette. E ancora l’assessore regionale alle Attività produttive, Gennaro Straziuso che ha rimarcato l’importanza delle relazioni tre le persone e, per finire, il segretario provinciale del Pd, Ignazio Petrone che ha apprezzato l’entusiasmo delle giovani leve di essere protagonisti della vita del proprio comune. Nella giornata di domenica si presenteranno ufficialmente le altre due liste: in mattinata in piazza, “Un progetto comune per Picerno” e in serata all’hotel Bouganville “Berlusconi per Russillo”. Iranna De Meo
Muro Dopo la denuncia del vescovo contro il film
“Angeli e demoni”, Mennonna recluta sostenitori su internet MURO LUCANO - Dopo la denuncia contro il film “Angeli e demoni” fatta dal vescovo più anziano al mondo, monsignor Antonio Rosario Mennonna, che il 27 maggio compirà 103 anni, «centinaia di religiosi e di semplici cittadini», hanno aderito al Comitato a favore dell’iniziativa giudiziaria per «limitare la visione del film a un pubblico di soli adulti». Lo hanno riferito gli avvocati di Mennonna, Giacinto Canzona e Anna Orecchioni, i quali hanno specificato che «è stato creato un indirizzo di posta elettronica: angelicontrodemoni@virgilio.it». Inviando una email a questo indirizzo, si riceverà dal Comitato una copia dell’esposto-denuncia, «da compilare con i propri dati anagrafici – hanno spiegato gli avvocati – e da inviare alla Procura della Repubblica di residenza». La denuncia «ha lo scopo – hanno concluso Canzona e Orecchioni – di otte-
Il vescovo Mennonna
nere tutela giudiziaria per tutti coloro, anche estranei agli ambienti ecclesiastici, che si vedono leso il proprio sentimento religioso, valore costituzionalmente tutelato».
Fattorie didattiche, progetto di Cia e Covaltur
Pietragalla
Studenti di Avigliano a scuola in azienda
Provinciali il Pd si presenta
AVIGLIANO - A scuola in azienda con la Cia e Covaltur per riscoprire l’origine dei prodotti agroalimentari. Si tratta del progetto della Cia di Basilicata e del consorzio Covaltur per collegare il mondo rurale e quello scolastico attraverso percorsi informativi, formativi e visite aziendali lungo il percorso delle fattorie didattiche, nell’ambito del progetto Fata (Fare agricoltura turismo ambiente). Nell’ambito di questo progetto, gli allievi della terza e quarta elementare della scuola elementare “Silvio Spaventa Filippi”si sono recati in visita presso la zootecnica Rapolla di Venosa. Accompagnati dalle docenti, hanno potuto visitare l’azienda, entrare a contatto con le diverse fasi della filiera latte-formaggio, dalla mungitura meccanica alla preparazione dello yogurt. Grande la curiosità, tante le domande a cui i titolari dell’azienda
hanno risposto, bellissimo il rapporto con gli animali in fattoria. Poi, nonostante la stagione poco propizia per il vino, tutti alla tenuta Re Manfredi del Gruppo Italiano Vini per visitare l’azienda e la cantina e addentrarsi con svariate domande sui numeri del vino e sulle sue qualità. Qualche giorno dopo un’altra visita didattico-educativa si è svolta nel Parco Gallipoli Cognato - Dolomiti Lucane, dove l’agriturismo Taddeo (I sapori del Parco) ha permesso ai giovani ospiti di cimentarsi con il laboratorio del pane e della pasta. A fine maggio l’ultima tappa del progetto Fata, che porterà i ragazzini di Avigliano ad Atella, nel residence Villa delle Rose, dove il management aziendale è rimasto legato alle modalità e tradizioni di un tempo. I ragazzi potranno cimentarsi nella mungitura a mano e nella produzione di piccoli pezzi di for-
maggio, da portare a casa come bel souvenir di questa indimenticabile esperienza. «La giornata che si svolge in azienda è in effetti l’ultimo entusiasmante atto di un percorso che inizia nelle aule scolastiche con le indicazioni e la partecipazione attiva del corpo docente – spiegano gli organizzatori – E’ un’opportunità unica per avvicinare i bambini al mondo della produzione primaria».
Pignola Oggi la cerimonia dell’opera artistica restaurata dopo i danni del terremoto dell’80
La statua di San Michele torna in paese PIGNOLA - Nell’ambito delle celebrazioni in occasione della festa della Madonna, protettrice di Pignola, il comitato festa organizza un incontro di carattere culturale e artistico. Questa sera alle 20 nella chiesa madre sarà restituita al patrimonio artistico del paese un’antica statua di San Michele. L’opera, risalente al XVI-XVII secolo, era stata abbandonata dopo il sisma dell'80 nella palestra della canonica. Ristrutturata a Bologna, rientrerà a Pignola nel pomeriggio e verrà presenta-
ta nella nuova più confacente veste alla popolazione nel corso di un convegno sul culto di San Michele. All’incontro interverranno il preside del liceo classico di Potenza, Raffaello Antonio Mecca, e la dirigente scolastica dell'istituto comprensivo di Pignola, Rosa Maria Giordano. Quello odierno è il terzo appuntamento curato dal comitato festa dopo gli eventi dell'8 settembre e dell'8 maggio scorsi durante i quali furono presentati rispettivamente il quadro restaurato di Giovan-
ni Lombardi, tela prima erroneamente attribuita al Pietrafesa, e il libro “Dal lago al ciglio” di Don Antonio Laurita, percorso storico, religioso, artistico su Maria SS. degli Angeli di Pignola. A quest'ultimo appuntamento parteciparono rappresentanti del distretto sud est della Fidapa (Federazione italiana donne arte professione affari) e il presidente del Corecom Basilicata Loredana Albano. San Michele è uno dei compatroni di Pignola insieme a Sant'Antonio, San Rocco e
San Donato. A circa quattro chilometri dal centro abitato sorge un santuario dedicato al Santo con la spada, meta di pellegrinaggio ogni 29 settembre. Un luogo caro ai pignolesi dove, oltre alla caratteristica grotta e all'altare del '500, è possibile ammirare i resti di un antico convento. Facile, dunque, immaginare l'enorme valore culturale e affettivo che la scultura restaurata riveste per la comunità pignolese. Simona Brancati
PIETRAGALLA - A Pietra- elezione, deve diventare fungalla il Partito Democratico zionale per i servizi locali ha organizzato nella serata coordinandoli e ottimizzandi mercoledì scorso presso la doli. La Provincia deve essere sala Pafundi un incontro con organizzata secondo cinque il candidato presidente alla città - territorio con Potenza Provincia di Potenza, Piero come città di riferimento seLacorazza. Nell’introdurre i condo uno schema basato selavori il segretario pietragal- condo il Piano Strutturale lese del partito, Canio Roma- Provinciale. Inoltre per niello, ha sottolineato che quanto concerne le compe«nel collegio costituito da tenze sulla viabilità e la mobiPietragalla, Acerenza e Gen- lità occorre il coordinamento con i sindaci del zano di Lucania, territorio in esain questa torname così come octa elettorale socorre riorganizno presenti nuzare tutte le merosi candidacompetenze delti locali ma per la provincia sequanto riguarcondo un modelda il centro sinilo partecipativo stra i candidati per rendere tutconsiglieri proto più funzionavinciali sono le. I rifiuti altreRocco Daniele sì devono divenper i Comunisti Piero Lacorazza tare una opporItaliani, Michele tunità per nuoIacovera per il Movimento per la Sinistra, ve occasioni di lavoro utilizMazzolla Rocco per il Partito zando al meglio la raccolta SocialDemocratico e Rocco differenziata. Sul turismo Cancellara per il Partito De- invece ristrutturando le vecmocratico ed attuale sindaco chie case cantoniere si podi Genzano di Lucania. Si trebbe creare un percorso tratta di un collegio difficile nuovo sul turismo in particoal punto che sulla scheda sa- lare nelle zone interne del ranno presenti ben 21 liste e territorio. Infine - ha concluquindi la concorrenza è rile- so Lacorazza - la politica deve vante». Subito dopo ha preso ritrovare la società e all'atto la parola Piero Lacorazza della mia designazione come candidato per la presidenza candidato mi sono dimesso della provincia di Potenza il dalla carica di segretario del quale ha evidenziato di «esse- partito anche se il nostro stare il rappresentante dell’inte- tuto non lo richiede, cosa che ro centro sinistra ed in pro- altri in ambito nazionale non spettiva l’amministrazione hanno fatto. provinciale, in caso di mia Antonio Bevilacqua
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Nel collegio di Vietri due uomini e una donna nelle liste di Lacorazza, manfredelli e Pace
Tre candidati alla Provincia Si tratta di Ciro Nappi (Udc), Carmine Grande (Pdl) e Lucia Di Carlo (Pd) VIETRI DI POTENZA - In paese si parlava da qualche giorno di quattro candidati alla carica di consigliere alla Provincia di Potenza, poi sabato si è aggiunta la notizia di un quinto candidato. Ma domenica sono arrivate le notizia ufficiali: i candidati non sono nè quattro e nemmeno cinque, ma bensì tre, in tre coalizioni diverse. I candidati consiglieri di Vietri alla Provincia di Potenza, per l'elezioni del consiglio provinciale e del nuovo presidente del sei e sette giugno prossimi, sono due uomini ed una donna, candidati nelle liste dell'Udc, Pdl e Pd. Si tratta di Ciro Nappi (Udc), Carmine Grande (Pdl) e Lucia Di Carlo (Pd). Tutti sono candidato nel collegio di Picerno, di cui Vietri fa parte insieme ad altri paesi. Tra loro, due “esordienti”, alla prima candidatura: Nappi e Di Carlo, mentre Grande era già stato candidato consiglieri alle ultime elezioni provinciali con oltre settecento cinquanta voti. Il primo esordiente, Ciro Nappi, è un giovane di Vietri che è candidato consi-
Brienza, la scelta di Unità popolare Una veduta di Brienza
Lacorazza, Manfredelli e Pace
gliere nella lista Udc, che corre da sola, del candidato presidente alla provincia di Potenza, Palmiro Sacco, già segretario provinciale del partito di Casini. “Riprendiamoci il nostro futuro”: è questo il motto che campeggia sui suoi manifesti. La seconda esordiente, alla prima candidatura, è Lucia Di Carlo del Pd, candidata sempre nel collegio di Picerno con una delle nove liste del giovane candidato
presidente alla provincia di Potenza, l'ormai ex segretario regionale, Piero Lacorazza. La stessa Di Carlo è candidata nella lista “Provincia Futuro”. Altro candidato, già in politica e attuale consigliere di minoranza al comune di Vietri e alla Comunità montana del Melandro, è Carmine Grande. Lo stesso Grande è candidato nella lista del Pdl con il candidato alla poltrona di presidente, Aurelio Pace.
Sasso di Castalda
Riflettori puntati sulla sicurezza in materia stradale SASSO DI CASTALDA - Riflettori puntati sulla sicurezza stradale in un workshop a Sasso di Castalda. Un'iniziativa che parte dal Melandro con lo scopo di integrare la “Scuola e istituzioni”, dando nel contempo un esempio di correttezza e buone prassi comportamentali ai futuri cittadini. Un'iniziativa organizzata dall'amministrazione comunale, dall'Istituto Comprensivo di Brienza, dall'Itis di Picerno, dal Comando di Polizia municipale sassese, dal Corpo forestale dello Stato di Brienza e dalla Polizia stradale. Così l'educazione stradale entra nelle scuole con una lezione d'eccezione alla presen-
za delle forze dell'ordine, del sindaco Rocco Perrone, del vicesindaco di Picerno nonché organizzatrice dell'evento Lucia Caivano, del dirigente scolastico Nicola Pascale e il Comandante della Stazione di Brienza del Corpo forestale dello Stato, Vito Stigliani. Scelta come location il teatro “Mariele Ventre” di Sasso di Castalda. La mission dell'evento è la prevenzione. Il nuovo Codice della strada (all’articolo 230) «prevede la programmazione di attività nelle scuole di ogni ordine e grado - dicono gli organizzatori - comprese le scuole materne, per diffondere la conoscenza dei principi della sicurezza stradale, delle strade e della segnaletica, del-
le norme generali per la condotta dei veicoli e delle regole di comportamento degli utenti». Anche il ministero della Pubblica istruzione «indica le modalità di svolgimento dei programmi nelle scuole, ed è supportato in questo compito da appartenenti ai corpi di Polizia locale e personale esperto delle scuole pubbliche e private. L'iniziativa ha l'obiettivo di educare i ragazzi a diventare corretti utenti della strada ed a recepire il concetto di re-
Infine, sono state smentite le candidature di Teresa Cardillo con il candidato presidente Manfredelli nella “Grande Lucania” e di Rocco Priore con Aurelio Pace nel Nuovo Psi. Intanto, in attesa dei comizi, nel centro abitato e fuori, i muri sono cominciati a riempirsi di manifesti per la campagna elettorale, a meno di un mese dalle elezioni. Claudio Buono potenza@luedi.it
BRIENZA - Unità Popolare ha presentato una propria lista per le prossime elezioni comunali. Il candidato a sindaco è il presidente del “Comitato regionale per le 151 giornate”, Antonio Leopardo, caposquadra dei braccianti forestali burgentini . «Fra le quattro liste depositate - ha spiegato “Per unità popolare”, Leonardo Tricarico - è l'unica formazione di partito, le altre sono tutte liste cosiddette civiche ma tutte di centro e capeggiate tutte da democristiani, due da Dc di lungo corso già ex sindaci ed Il gruppo una dal neo democristiano di partecipanto di fatto, del sindaco uscente del Pd». al Per quanto riguarda la workshop lista del Pd Tricarico ha fatto sapere che al suo interno «ci sono anche elementi di Rifondazione», mentre quella che «fa capo a Scelzo fa riferimento ai Popolari Uniti, mentre la terza guidata da un ex assessore provinciale del Pd ha imbarcato soprattutto sostenitori del PdL» . Insomma se non ci fosse gola come tutela della propria stata la lista di Unità Poposicurezza». A seguire un lare, «che punta a costruitriangolare di calcio a favore re una necessaria opposidei ragazzi delle scuole medie zione e a ricompattare l'edell'Istituto comprensivo di lettorale comunista locale, Sasso di Castalda e Brienza. sarebbe stata una partita Hanno partecipato le raptutta interna alle forze lipresentative dell'Itis di Picerberiste di centro». no, il Corpo forestale dello Unità Popolare ha tentaStato della Città di Brienza e la to di dar vita «a una lista di sezione di Polizia stradale di “Centro e Sinistra” (con la Potenza. Una sfida tutta alcongiunzione ) intessendo l'insegna della sicurezza vinun dialogo con i Popolari ta dall'Itis di Picerno. uniti che è risultato impossibile per la scelta di queAngela Scelzo potenza@luedi.it
st'ultimi di non voler fare una scelta di campo, nell'illusione di “pescare” nell'elettorato in modo indiscriminato». In pratica, ha sostenuto Tricarico «siamo rammaricati per non aver potuto costruire una lista unitaria e più forte di tutti i comunisti di Brienza e della scelta di una parte del Prc di stare con gli uomini della fallimentare e disastrosa amministrazione uscente». Come se non bastasse, fa notare Leonardo Tricarico «è che questo accordo con il Pd è stato voluto e siglato proprio da quella parte che sembra riconoscersi nelle posizioni del segretario Ferrero e che a livello provinciale hanno promosso una lista autonoma dal centro-sinistra, mentre i cosiddetti vendoliani, che in tutti gli altri posti hanno scelto di fare da supporter al Partito di Franceschini, a Brienza erano propensi per una scelta alternativa che non hanno saputo mettere in campo né da soli e né insieme ad altre forze come la nostra». Unità Popolare «nel rivendicare la giustezza della propria presentazione automa ed alternativa alle altre formazioni di centro, indipendentemente dal risultato che otterrà, dopo lo scrutinio delle schede lancerà la sua proposta unitaria a tutti coloro che a Brienza si dichiarano comunisti, ovunque collocati» .
Laurenzana, tutto pronto Esercizio venatorio 2008-2009 La Provincia ha stanziato 392 mila euro per la festa di San Michele POTENZA - Ammonta a 392 mila euro il programma della Provincia di Potenza per l”esercizio venatorio 2008-2009. «Il programma - come ha spiegato l’assessore delegato Antonio Vitucci - è stato approvato dalla giunta provinciale la settimana scorsa e tra gli interventi più rilevanti prevede un progetto di ricostituzione del patrimonio faunistico per 100 mila euro, un progetto di miglioramento ambientale-prime immissioni per 65 mila euro». Inoltre saranno attuati progetti di vigilanza venatoria on-line (50 mila euro), per il risarcimento danni e fondo di tutela delle
produzioni agricole (50 mila euro), per il coordinamento delle attività del settore (50 mila euro). «Per la gestione delle popolazioni di fauna stanziale a fini venatori, il ripopolamento artificiale - ha aggiunto l’assessore Vitucci - rappresenta uno strumento prezioso per risolvere situazioni compromesse a tal punto da non lasciare sperare in un naturale recupero di alcune specie». Di qui l’obiettivo della Provincia di «realizzare programmi di ricostituzione del patrimonio faunistico, prevedendo azioni di ripopolamento su tutto il territorio provinciale non soggetto a di-
vieto di caccia, in stretta collaborazione con gli interventi programmati dagli Ambiti territoriali di caccia (Atc)». Inoltre, in seguito al nuovo assetto territoriale dovuto alla istituzione del Parco nazionale Val dAgri-Lagonegrese «è necessario un rapporto tecnico continuo con l’ente Parco anche nella ottica di una programmazione di gestione delle zone attigue alla area protetta». Di notevole importanza sarà la gestione delle istituende «Zone di ripopolamento e cattura che saranno individuate in territori ritenuti idonei dalla Università degli Studi della Basilicata».
LAURENZANA - Si rinnova anche quest’anno, a Laurenzana, il tradizionale appuntamento con la festa in onore di San Michele Arcangelo, che si celebra, da tantissimi decenni ormai, in una domenica del mese di maggio. L’antica festività laurenzanese di San Michele si svolgerà, domenica prossima, nella località di campagna che dal Santo stesso prende il nome, e distante alcuni chilometri dal centro cittadino. Seguiranno la celebrazione di una santa messa ed una processione, accompagnata dai canti, dalle preghiere dei fedeli e dalle note del concerto bandistico “Città di Pietragalla”. Una pia tradizione popolare vuole che i fedeli, appena giunti davan-
ti alla cappella di “San Michele” per venerare la statua del Santo, facciano un triplice giro intorno ad essa, quasi a “dotarsi” ed a “fortificarsi” della protezione dell'Arcangelo, difensore della giustizia e nemico dell'invidia. La festa proseguirà, in serata, in paese, nel piazzale del “Beato Egidio” (largo Fiera) fino alla mezzanotte, allietata da tanta musica e dal buon vino. Non mancherà, infine, il tradizionale fuoco di San Michele (in passato i fuochi erano centinaia sparsi in tutti gli angoli del paese). La festa è organizzata dal comitato “San Michele”. Donato Pavese potenza@luedi.it
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Lagonegro L’uomo di Senise era stato scoperto dai carabinieri
Aveva arsenale, ai domiciliari il sottufficiale dell’Aeronautica LAGONEGRO - Udienza di convalida per il sottufficiale in congedo dell'Aeronautica militare con ammissione agli arresti domiciliari. Si è conclusa nella tarda serata di ieri, dopo una camera di consiglio di oltre tre ore, l'udienza di convalida in merito all'operazione effettuata tre giorni fa dai carabinieri della compagnia di Senise, che ha portato all'arresto di un 65enne sottufficiale dell'Aeronautica militare in congedo, Pasquale Palermo, trovato in possesso, nell'abitazione e in altri locali di sua disponibilità, di un vero e proprio arsenale. Tra armi regolarmente denunciate e quelle detenute illegalmente sono stati trovati e sequestrati 13 fucili comuni e da guerra, 7 pistole, 271 munizioni vario calibro e marca, 2 bombe da mortaio, un artifizio esplosivo del tipo castagnola modificata, 6 baionette, un paio di manette, uno stiletto da ufficiale, un
L’arsenale scoperto dai carabinieri
coltello, 3 sciabole, un bastone e numerosissime parti e munizionamenti da guerra. Molte delle armi sono risultate modificate e
potenziate le caratteristiche. Ma la vera sorpresa degli inquirenti è stata quella di trovare una copiosa documentazione, at-
Lauria Oggi il premio Villa D’Agri Tappa di “Sportello impresa”
tualmente sottoposta ad attenta verifica, riguardante pubblici amministratori, funzionari ed esercenti del luogo. Il Gip del Tribunale di Lagonegro, Vincenzo Landolfi, ha convalidato l'arresto ma non ha accolto la richiesta del pubblico ministero, Claudio Basso, della detenzione in carcere concedendo all'indagato la detenzione ai domiciliari. L'ex sottufficiale, presente in aula per l'udienza che si è svolta a porte chiuse, assistito dai due difensori Giuseppe Arbia e Teresa De Fina, al termine del dispositivo del giudice è stato scortato sino all'abitazione di Senise. Gli inquirenti sono al lavoro sulla copiosa documentazione che è già stata sottoposta ad attenta verifica, inerente pubblici amministratori, funzionari ed esercenti del luogo. Non si escludono nuovi viluppi nei prossimi giorni. Emilia Manco provinciapz@luedi.it
Tramutola
Diversità Come facilitare Festa L’obiettivo lo sviluppo dell’attività per i 90 anni dell’Isis imprenditoriale dell’Ipsia LAURIA - “La diversità”, sarà il tema centrale del Premio Isis “Nicola Miraglia” che si terrà oggi pomeriggio alle 17,30 nella Sala Atomium dell'Istituto, a Lauria Superiore. Durante la manifestazione riceverà un riconoscimento e sarà presentato il libro di Francesco Belsito “A scuola con l'Angelo Custode, percorsi di integrazione tra istruzione superiore e servizi di volontariato” (Armando editore). Nel libro l'autore descrive un percorso di formazione integrata condotto tra istruzione e servizi di volontariato che pur rappresentando una significativa esperienza “locale”, si propone come modello di riferimento per la inclusione delle persone disabili in tutte le realtà scolastiche, sociali e produttive. «Un'esperienza di integrazione - spiega l'autore - che ha visto protagonisti gli studenti dell'istituto professionale per il turismo di Lauria e i ragazzi dell'Angelo Custode, nell'anno scolastico 2005/2006». Quindi l'assessore comunale alla cultura Mario Lamboglia presenterà un prototipo delle targhe toponomastiche della città di Lauria, che gli alunni diversamente abili dell'Isis hanno realizzato nel laboratorio di ceramica dell'Istituto nell'ambito del progetto “Imparare Facendo”. Infine, con la vetrina dell'Albo d'oro, la Scuola premierà gli studenti che si sono distinti negli esami dell'anno scorso. Ai lavori, moderati dal giornalista Angelo Oliveto, parteciperanno, tra l'altro, il dirigente del'Isis Nino Ricciardi, il sindaco Antonio Pisani, il presidente dell'Angelo Custode Emilio Lamboglia e il vescovo monsignor Francescantonio Nolè. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it
Un momento dell’incontro di ieri pomeriggio a Villa D’Agri
Il dirigente Filardi
VILLA D'AGRI - “Facilitare lo sviluppo delle attività imprenditoriale”. Obiettivo di “Sportello Impresa” che dopo Melfi, fa tappa nel comune valligiano, con un incontro svoltosi ieri pomeriggio presso il centro sociale del centro valdagrino. Strumento informativo attivato lo scorso mese di gennaio, “Sportello Impresa”è il frutto della collaborazione tra la Provincia di Potenza Assessorato alle Attività Produtttive e della Confesercenti di Basilicata. La funzione: fornire ad imprenditori e cittadini che intendono avviare un'attività commerciale, turistica, artigianale o di servizio, ma anche agli Enti Locali che ne fanno richiesta, informazioni relative alle norme in vigore nei settori suddetti e alle procedure da seguire per avviare, trasferire, ampliare imprese nei settori produttivi indicati e anche per accedere a finanziamenti pubblici o utilizzare strumenti agevolati di accesso al credito. Un fare “impresa più facile”. Una risposta alle “esigenze diffuse di informazione ed assistenza avanzate dagli imprenditori e dai cittadini che intendono cimentarsi con un esperienza imprenditoriale. Ed è nel-
l'ottica di far conoscere meglio questo strumento, ma anche per raccogliere dai potenziali fruitori suggerimenti, indicazioni e proposte operative che sono stati organizzati gli incontri sul territorio.”Dare informazioni e consigli utili sulle attività d'impresa - ha spiegato il responsabile dello Sportello, Antonio Palumbo - Accompagnare l'imprenditore verso la definizione di rapporti efficaci e veloci con la Pubblica Amministrazione”. Nello specifico oltre ad illustrare l'attività svolta e le finalità dello Sportello, durante l'incontro sono stati distribuiti degli opuscoli. “Opuscoli - ha spiegato il responsabile funzionario del servizio, Luigi Palese - dove è delineata la legge nazionale del commercio e quella regionale”. Attraverso l'istituzione dello sportello (allocato in piazza delle Regioni, aperto il martedì per l'intera giornata) la Provincia di Potenza intende valorizzare il ruolo delle associazioni di categoria e avanzare un primo passo in direzione del coinvolgimento degli operatori economici nelle iniziative tese ad incentivare lo sviluppo del territorio. Angela Pepe provinciapz@luedi.it
TRAMUTOLA - Continuano le celebrazioni per i novant'anni di una delle più antiche “scuole superiori” della Basilicata, l'Istituto Professionale di Stato per l'Industria e l'Artigianato di Moliterno con sede staccata a Tramutola. Dopo l'apertura dei festeggiamenti (conferenza stampa del dirigente scolastico con la presenza delle autorità politiche e scolastiche e sfilate di moda delle alunne del corso moda) svoltasi ieri mattina nella sede principale di Moliterno, la manifestazione novantennale proseguirà questa mattina presso l'ex asilo Spolidoro - Lennì di Tramutola. L'inizio è previsto alle ore 10 con il saluto del dirigente scolastico, Carmine Filardi, del sindaco del paese, Ugo Salera, dell'assessore regionale alla formazione, Antonio Autilio e di altre autorità istituzionali. Il programma proseguirà, poi, con presentazione del "Quaderno del risparmio energetico" realizzato dagli studenti delle classi V D ed E del Professionale di Tramutola. Infine, le giornate celebrative continueranno giovedì 21 Maggio 2009 al Cineteatro di Moliterno con lo spettacolo "Ubu il Tiranno" degli alunni dell'Ipsia di Moliterno. an. pe.
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In manette due ventitreenni. I carabinieri li hanno trovati con 24 grammi di cocaina
Droga, due melfitani arrestati a Rimini MELFI - Due operai originari di Melfi sono stati arrestati a Rimini per droga dai carabinieri della riviera romagnola. Sono finiti in manette per spaccio gli operai Michele Di Croce, 23 anni, e Giuseppe Simonetti, 22 anni, entrambi di Melfi e domiciliati nella città balneare. Simonetti è stato trovato in possesso di 8 grammi di cocaina suddivisa dosi. La successiva perquisizione domiciliare ha fatto rinvenire altri 16 grammi di cocaina, nonostante Di Croce avesse cercato di disfarsene, oltre a un bilancino di
precisione e materiale per il confezionamenti delle dosi. Iera a Bellaria Igea Marina i carabinieri hanno inoltre arrestato per spaccio l'albergatore Mauro Corvini, 37 anni di Rimini, poichè sorpreso alla guida della propria autovettura in possesso di 0,4 grammi di cocaina. Nel corso della perquisizione domiciliare sono stati rinvenuti altri 26 grammi di cocaina, 2,5 di hashish, varia sostanza da taglio, un bilancino di precisione, materiale per il confezionamento, 4 coltelli con le lame sporche di so-
stanza stupefacente, e un telefono cellulare, oltre alla somma in contanti di 905 euro, ritenuta provento dello spaccio. Corvini è stato inoltre denunciato per essersi rifiutato di sottoporsi ad accertamenti medici sull'uso di stupefacenti. A Melfi i carabinieri della locale stazione hanno arrestato T.M., di 28 anni, in quanto resosi responsabile di inosservanza degli obblighi derivanti dalla misura della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza cui era sottoposto. L'uomo, che
aveva l'obbligo di soggiorno nel comune di Lavello, è stato individuato in San Nicola di Melfi a bordo dell'autovettura condotta da altro pregiudicato che dovrà rispondere del reato di favoreggiamento personale. A Lavello i militari dell'Arma hanno denunciato alla procura della repubblica di Melfi 4 persone in quanto resesi responsabili di guida in stato di ebbrezza alcolica, ritirando loro il titolo di guida ed hanno segnalato altri 3 giovani in quanto trovati in possesso di hashish. A Forenza, in-
La sede dei carabinieri di Melfi
vece, i carabinieri della stazione hanno denunciato una persona di 34 anni per lesioni aggravate e porto
abusivo di arma da punta e taglio, in quanto ha aggredito altra persona del luogo.
San Nicola di Melfi Il sindaco Ernesto Navazio convocherà una tavolo per la prossima settimana
«Fenice, vogliamo chiarezza» Il comitato sollecita le istituzioni locali. Sulla vicenda è ancora aperta l’inchesta MELFI - A due mesi dall’accertamento del disastro ambientale i membri del comitato “No a Fenice” con un volantino divulgato nelle strade cittadine continuano a chiedere chiarezza. Risale a marzo l’indagine fatta dall’Arpab sulle falde acquifere della zona circostante l’inceneritore nella zona industriale di San Nicola di Melfi. Indagine che tramite l’osservazione dei pozzi spia denunciò la grave presenza nel sottosuolo di mercurio pari ad una percentuale del 10 per cento in più rispetto al limite consentito e altri metalli come nikel, cromo, bromo ma anche cloruri alogenati. Sul caso ricordiamo che è stata aperta un’inchiesta dalla magistratura. «Si tratta di una grave contaminazione mai verificatasi in quella zona che crea seri pericoli alla salute dei cittadini, all’economia agricola ed all’ambiente» dicono dal comitato coordinato da Michele D’Anghela. Dopo l’ottenimento dei dati il sindaco Navazio con un ordinanza del 13 marzo ha vietato l’utilizzo dell’acqua dei
MISTER DAY DI ATELLA Il punto dei sindaci sul futuro dell’azienda ATELLA - Mr Day e reindustrializzazione nella Valle di Vitalba. Lo stato dell’arte per il momento è di cauta attesa. Il bando regionale per la reindustrializzazione del sito di proprietà ex Vicenzi sta decorrendo. Partito il 2 Maggio ora occorrerà attendere il 2 giugno per sapere novità sui possibili imprenditori candidati all’acquisizione. Intanto i lavoratori si mobilitano per non lasciar cadere la situazione nel dimenticatoio e appena dimessi i panni dei presidianti ecco pronta una conferenza. Lo stato d’animo è caratterizzato dall’attesa. I lavoratori sollecitano un forte impegno di Regione e Confindustria per trovare quanti più candidati possibili. Un incontro tra pochi intimi quello di ieri presso la biblioteca di Atella dove i sindaci Roberto Telesca e Antonio Placido hanno fatto il punto della situazione insieme al segretario regionale Cgil. Assenti le altre due sigle così come si è fatta sentire la mancanza dell’assessore alle Attività Produttive Vincenzo Straziuso. «L’area industriale di Vitalba rischia la desertificazione - dice Antonio Pepe Cgil. «Qui avrei preferito trovare anche Confindustria per aprire un ragionamento serio e costruttivo su un processo di reindustrializzazione che deve avere come fine ultima la produzione di questa filiera agroindustriale per consentire la rioccupazione di tutti i lavoratori in cigs». Poi sul bando «sarebbe utile che in questa fase il bando potesse giungere i tutti i luoghi dell’imprenditoria anche alle grandi multinazionali come Nestlè, Ferrero, Barilla in un territorio come il nostro che ha già presenze improntanti nel settore dell’agroindustria». Una presenza costante quella delle amministrazioni. «Capisco che discutere di reindustrializzazione in una fase come questa è difficile ma l’allarme sociale è motivato» dice Placido che prosegue. «Siamo qui perché sin dall’inizio siamo stati accanto ai lavoratori non solo per manifestare solidarietà ma anche per capire, e se ci fosse l’interlocutore regionale forse potremmo capire meglio, come fare esattamente la nostra parte al fianco dei lavoratori». L’impegno delle amministrazioni comunali è dalla parte dei lavoratori. «Il nostro impegno maggiore parte da questo momento» dice Telesca «per essere da supporto nell’ iter di questo bando. Bisogna dare garanzie ai lavoratori che hanno avuto un periodo logorante sia dal punto di vista fisico che psicologico e che hanno finito di presidiare l’area solo qualche settimana fa e che ora meritano risposte chiare e precise ed una sicurezza per il futuro». lu. na
pozzi della zona per qualsiasi scopo. Il 7 aprile, a seguito anche delle accuse
mosse dal comitato, la politica è entrata in campo con l’ incontro in Regione pres-
Provinciali, Trama punta sull’ambiente RIONERO IN VULTURE - Si scaldano i motori in vista delle prossime elezioni provinciali. Candidata del Partito democratico rionerese in corsa come consigliere per la provincia di Potenza è Maria Pia Trama. Consigliere comunale Maria Pia è insegnante presso la scuola elementare ed è proprio la scuola ad essere al centro del suo programma elettorale. «Sono un’insegnante e amo molto il mio lavoro, perché è un lavoro speciale e del quale vado fiera. Amo anche la mia terra, il mio paese ed è per questo che ho deciso di entrare in politica attiva» dice la candidata. Istruzione, ricerca università come vero investimento per il futuro, in oltre tra i punti fondamentali c’è la programmazione dell’offerta educativa della provincia e l’ organizzazione della rete scolastica, la riconferma del piano di ridimensionamento scolastico messo a punto dalla provincia nel corso del 2008 e l’adeguamento e potenziamento dell'edilizia
scolastica, anche con la costruzione di nuovi spazi e la qualificazione dei servizi scolastici. Tra le priorità anche l’ambiente, l’energia, le infrastrutture e la viabilità, il lavoro e lo sviluppo. «Mi piacerebbe contribuire a ristrutturare e sistemare le strade, snellire il traffico e rendere l’aria più pulita” dice Trama nella lettera ai cittadini “ricollocare al centro dell’agenda regionale e provinciale Monticchio Laghi, come centro turistico, perla della Basilicata. Incentivare nuove forme di energia a partire dall’inserimento sui tetti delle scuole, dei municipi e di tutti gli edifici pubblici di impianti fotovoltaici. Coinvolgere la scuola, le famiglie e l’intera cittadinanza per una migliore politica dei rifiuti partendo da una raccolta differenziata che superi di molto i valori attuali, ancora troppo bassi per una società che voglia avere a cuore il futuro». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
so il dipartimento Ambiente tra l’assessore Santochirico, il presidente della
provincia Altobello, il sindaco di Melfi Navazio, il direttore generale dell’Arpab Sigillito e i rappresentanti di Fenice spa. Incontro in cui vennero definite le linee guida del piano di caratterizzazione ambientale per la valutazione dell’origine e la presenza di sostanze inquinanti dentro e fuori il perimetro dell’impianto di termovalorizzazione. Piano di caratterizzazione che benché l’urgenza inquinamento deve essere ancora approvato. «Pensiamo di convocare un incontro per la prossima settimana - dice il sindaco di Melfi - aspettiamo per avere l’ ultima versione dei dati di inquinamento redatti da Fenice». Dati che si riferiscono al monitoraggio effettuato nella scorsa settimana. «Come stabilito in Regione, infatti,- prosegue Navazio - Fenice ogni settimana deve redigere un report sull’andamento della situazione ambientale». Le informazioni contenute in questi ultimi dati sarebbero leggermente positive. «Sembrerebbe dalle analisi che la situazione sia migliorata, analisi che de-
vono però ancora essere validate». Si spera nei tempi brevi, intanto dal comitato “No a Fenice” arriva una nuova denuncia. «Ad oggi niente di niente. Siamo sconcertati che la chiesa, i sindacati, i medici, gli uomini della scienza e della tecnica, gli ambientalisti, non parlino e non si interessino a questo nefasto problema quando dovrebbero essere loro in prima fila a chiedere conto alle istituzioni, all’azienda, alla magistratura, di questa grave sciagura ambientale in atto». Poi «chi sa deve parlare, di fronte a quanto di mostruoso sta accadendo e di quanto ancora potrebbe accadere all’ambiente ed alla salute dei cittadini». Il sindaco Navazio tranquillizza gli animi sulla questione dei dati inerenti il danno ambientale. «Non c’è niente di nascosto - afferma il sindaco - i dati non sono stati pubblicati solo perché troppo voluminosi, ma il comune è aperto a tutti quanti vogliano venire a consultare i registri». Lucia Nardiello provinciapz@luedi.it
Successo per la giornata dell’italianità MELFI - Una giornata di intensa italianità quella che ha festeggiato il 92° anno della fondazione della Sezione Circondariale della città - Associazione fra Mutilati ed Invalidi di Guerra d'intesa, con il sodalizio Bersaglieri e con il patrocinio della Civica Amministrazione. A risvegliare i sentimenti patriottici, la fanfara in congedo di Orsara di Puglia con l'immancabile Flic-Floc, che ha segnato nel primo pomeriggio l'arrivo in città. A proseguire l'incontro con il Sindaco Ernesto Navazio, Assessori e rappresentanti di vari sodalizi nella sede dell'Associazione, dove ha fatto gli onori di casa il Presidente, Alessandro Irene, ultranovantenne, ma con l'antico ardimento di giovane bersagliere. E dopo aver reso onore e deposte coro-
ne al monumento ai caduti e a quello al “bersagliere”, un'esibizione nella città della Fanfara, che ha suscitato, come sempre grande entusiasmo. A conclusione in serata sul sagrato della cattedrale un concerto della stessa formazione di alrga partecipazione, che ha spaziato dagli inni patriottici, alla musica immortale di Verdi, al repertorio classico napoletano e sino ai Beatles. Al termine il Presidente Irene ha ringraziato le Autorità e la cittadinanza della sentita partecipazione, invitando i giovani a proseguire sulla strada del ricordo e della memoria di quanti hanno sacrificato la vita per la patria e che questo valga di monito ed invito alla pace. Franco Cacciatore provinciapz@luedi.it
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Genzano di Lucania Il giovane è morto schiacciato dal suo trattore mentre lavorava
L’ultimo saluto all’angelo Paolo Una folla commossa ha partecipato alle esequie del trentaduenne GENZANO DI LUCANIA - Un immenso fiume di persone, ieri pomeriggio, intorno alle 18, è “sgorgato” dal portale della chiesa “Maria SS. delle Grazie”, e si è incanalato, con una lentezza da moviola, lungo C.so Vittorio Emanuele. Per seguire il feretro. Una bara troppo prematura, quella di Paolo Di Bono, accompagnata, in questo suo ultimo “viaggio”, dalle lacrime dei tanti ragazzi che gli volevano bene e che hanno voluto dedicargli frasi bellissime e commoventi, sui nastri bianchi conficcati negli altrettanto candidi fiori. Una, fra tutte, quella degli amici più intimi, risalta: «sei un angelo». Un istante, è stato fatale a Paolo mercoledì mattina, quando - la dinamica, pare, debba essere stata questa - avvertito il rumore del pezzo di ferro incastratosi nella fresa, si è voltato un attimo a controllare cosa stesse accadendo, causando involontariamente una piccola sterzata a sinistra, verso il dislivello del terreno, e di conseguenza il ribaltamento del trattore. Pura accidentalità. Aveva compiuto gli studi presso un istituto tecnico, Paolo Di Bono. Poi, volenteroso per natura, aveva cercato lavoro come tornitore meccanico. Qualche anno fa aveva anche gestito un locale assieme al fratello, ed era diventato bravissimo a fare le pizze. Attualmente, come tanti ragazzi della nostra Lucania, si ritrovava ad essere disoccupato.
Discarica, le ragioni del comitato
Il funerale di ieri, nel riquadro Paolo Di Bono
E lavorava la terra. Inoltre, come abbiamo accennato ieri, amava la musica ed aveva fatto parte di una band (i Rum) nella quale suonava il basso. Anche per questo, era molto conosciuto dai ragazzi del paese. L'incidente, c'è da aggiungere, ha messo in evidenza una carenza grave del “servizio” 118 a Genzano. E sulla questione, hanno subito preso posizione Rocco Di Bono e Salvatore Ventricelli (di “Sinistra per Genzano”), a mezzo di una interrogazione fatta pervenire ieri al Presidente del Consiglio Comunale. «Da circa un mese - scrivono i due consiglieri - il “118” nel nostro Comune è attivo solamente dalle 20 alle 8, mentre durante le ore diurne il servizio di emergenza è assicurato dalle postazioni limitrofe. A
tale situazione di “mezzo servizio”, inoltre, si accompagna una serie di carenze sotto il profilo della idoneità e della sicurezza dei locali adibiti a “base operativa”: sprovvisti di riscaldamento e di estintori, nonché versanti in cattive condizioni igieniche. A tutto questo - continuano va aggiunta la mancanza di una pensilina per la protezione dell'autoambulanza, la quale risulta quindi esposta alle intemperie d'inverno ed ai raggi diretti del sole d'estate. Il tutto, andando a compromettere l'efficienza del servizio». Cosicché, nel concludere, Di Bono e Ventricelli l’intervento dell’amministrazione «al fine di assicurare una migliore condizione per l'espletamento del servizio». Gianrocco Guerriero
GENZANO - L'eco suscitato dalla discarica continua a mobilitare i cittadini genzanesi. Un comitato apoltico, di formazione spontanea, in un'intervista rilasciata a “Il Quotidiano della Basilicata” traccia un quadro completo del conflitto di interessi in gioco. «L'impianto -dichiara il Comitatofu installato in Contrada Mattinella, per fornire servizi di scarico rifiuti ai soli comuni della Comunità Montana Alto-Bradano e doveva concludere il ciclo di raccolta fino ad esaurimento della discarica stessa. Ormai la discarica è stracolma, utilizzata non solo in situazioni di emergenza, è stata ampliata accogliendo anche i rifiuti provenienti da Potenza e da Melfi, quasi duplicando la sua capienza. Tale discarica ha procurato, nel tempo, al territorio di Genzano un grave danno ambientale, con tutte le conseguenze per la salute pubblica. I nostri medici sono edotti in materia. L'assenza della raccolta differenziata ha comportato la saturazione della discarica consortile. Oggi le amministrazioni Regionali, Provinciali e della Comunità Montana, intendono creare una nuova discarica per rifiuti di 100000 metri cubi di ca-
pienza, nonostante il piano rifiuti vigente, risalente al 2002, prevedeva “discariche zero” entro il 2005. Il piano rifiuti adottato dalla Provincia, in data 30 luglio 2008, in contrasto con le direttive comunitarie riprevede le discariche per rifiuti indifferenziati, ledendo gli interessi del territorio. La localizzazione della discarica interessa un'area a forte vocazione agricola e zootecnica, a ridosso del fiume Bradano, nelle immediate vicinanze del centro abitato, con gravi danni alla salute, all'ambiente e all'economia del nostro territorio”. Nonostante la richiesta di pubblica audizione formulata dal Comitato alla Provincia, alla Regione e al Comune, legittimamente prevista dalla legge regionale in occasione della costruzione di nuovi impianti, non si è avuto alcun riscontro fino ad oggi. Il Comitato, sostituitosi al comune di Genzano che non ha inoltrato richiesta di audizione in tempo utile, ha raccolto oltre 600 firme, ed è ancora in attesa di una risposta. Angela Menchise provinciapz@luedi.it
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Venerdì 15 maggio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera
Scanzano
Policoro
Danni per la grandinata
Incidente sul lavoro
Sgravi per i contributi agricoli Inps
Grave un muratore caduto da una scala
a pag. 38
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Il presidente della Camera lunedì a Matera per parlare di cultura dell’accoglienza
Fini parla d’immigrazione Visita nei Sassi e intervento in villa e a Palazzo Lanfranchi
SARÀ IL tema dell’immigrazione ed il confronto con gli studenti materani il pezzo forte della visita a Matera del presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini che arriverà in città nel pomeriggio di lunedì. Lo ha annunciato, nel corso di una conferenza stampa, il sindaco Emilio Nicola Buccico che ha spiegato: «ho chiesto io al presidente Fini di affrontare temi che sono di grande attualità ma che soprattutto hanno una rilevanza in una città come Matera che fa dell’accoglienza e dell’unione di popoli uno dei suoi fiori all’occhiello. Qui non abbiamo problemi di integrazione tra culture e mi sembrava opportuno sottolinearne la peculiarità» ha spiegato Buccico, «il presidente Fini ha accolto volentieri questo mio invito e altrettanto volentieri ha voluto affrontare questa visita in città e soprattutto una passeggiata nei rioni Sassi che verranno visti e attraversati nei suoi luoghi più suggestivi anche se ancora ci sono dei particolari del programma che andranno definiti perchè li conosceremo solo all’ultimo momento. Ab-
biamo però un’idea di massima entro la quale stiamo lavorando e speriamo anche in qualche sorpresa dell’ultimo momento». Il programma della visita prevede alle ore 15 la inaugurazione nella villa di via Tommaso Stigliani di un monumento in tufo dedicato alla «maternita», opera dell’artista locale Pietro Gurrado, monumento che andrà a sostituire la sistemazione della vecchia fontana ferdinandea che è stata spostata in piazza e recentemente inaugurata. Proprio quell’appuntamento doveva essere l’occasione per la visita del presidente Fini che invece era stata rinviata a causa del terremoto in Abruzzo: «il presidente comunque si fermerà in piazza per vedere la fontana e come è stata riportata nel suo precedente sito, ci tiene a farlo anche se non ha potuto inaugurarla». Dalla villa dunque Fini
Inaugurerà scultura di Gurrado
Cell. 347.4046030
si sposterà sino a piazza Vittorio Veneto, dove è stata collocata la fontana di epoca ferdinandea. e da qui raggiungerà piazza Duomo prima di scendere nei rioni Sassi. Subito dopo sarà a Palazzo Lanfranchi per un incontro con i ragazzi delle scuole dell’obbligo sul tema dell’immigrazione. Il tema è stato scelto dal sindaco. «Per l'occasione – ha detto Buccico – saranno presenti alcuni rappresentanti delle diverse etnie di immigrati che si sono integrati negli anni, a dimostrazione che Matera ha lavorato e lavora per l’accoglienza». Fini, che nella mattinata sarà a Monopoli ritornerà a Roma intorno alle 18. La visita del presidente Fini sarà anche l’occasione per la presenza di numerose autorità locali e non solo che arriveranno a Matera, non dovrebbe mancare la presenza del presidente della Regione De Filippo e ci sarà ovviamente anche il presidente della Provincia Nigro insieme al sindaco ed agli altri rappresentanti istituzionali come il prefetto Monteleone.
Visiterà la fontana ferdinandea
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Matera
Sì dalla giunta ai lavori di Calata Ridola 500.000 euro per riaffacciarsi dal Belvedere IL BELVEDERE di piazzetta Pascoli dovrebbe tornare al più presto fruibile. Uno dei punti più ricercati dai turisti per ammirare la città è infatti da oltre un anno inaccessibile a causa di un crollo che aveva interessato calata Ridola ma al quale si sta per porre molto presto riparo. La Giunta comunale di Matera ha approvato il progetto definitivo di intervento per il consolidamento e il recupero di via «Calata Ridola» nel Sasso Caveoso, nell’area sottostante il punto panoramico di piazzetta Pascoli. Lo ha reso noto il sindaco di Matera Emilio Nicola Buccico, ieri mattina a margine della conferenza stampa per la visita del presidente della Camera dei
Deputati, on. Gianfranco Fini che sarà lunedì a Matera. L’investimento è di 500 mila euro, dei quali 300 mila accreditati dalla Regione Basilicata e gli altri 200 mila a carico del Comune. L’accredito delle risorse regionali rientra negli interventi di Protezione Civile in relazione a un progetto di recupero presentato dall’Ufficio Sassi. L’avvio dei lavori, legato alla pubblicazione di un bando di gara, prevede diverse fasi di intervento caratterizzate nella prima parte dalla pulitura delle aree e dalla scansione in 3 D dei massi tufacei e rocciosi. La strada era stata interessata da crolli e dissesti nella serata del 6 marzo 2008 favorito, probabilmente, da infiltrazioni di
acqua sul masso tufaceo e roccioso sul quale poggiavano su due livelli i percorsi pedonali. In quella occasione fortunatamente non ci furono problemi per le persone ma solo la necessità a titolo precauzionale di evacuare alcune famiglie che si trovavano in quella zona. Nei fatti l’inconveniente più importante è quello che ha portato alla chiusura del belvedere di piazzetta Pascoli e dunque privato i turisti di un accesso importante sugli antichi rioni materani. Comunque l’arrivo dei fondi regionali e l’integrazione con quelli comunali consentiranno ora di procedere ad un intervento di adeguamento che dovrebbe riportare in sicurezza Calata Ridola e tutta l’area superiore.
Il crollo che aveva interessato oltre un anno fa Calata Ridola
Pasquale Di Pede di Confesercenti: «All’apertura tre anni fa c’erano già problemi strutturali»
Chiuso il mercato a Piccianello I Nas rilevano inadeguate condizioni igienico-sanitarie in via Marconi E’ stato chiuso ieri mattina il mercato rionale di Piccianello in via Marconi. La struttura inaugurata solo tre anni fa non è stata considerata in regola con le norme igienico sanitarie rispetto ad un controllo che è stato operato ieri mattina dai Carabinieri del Nas di Potenza. I militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Potenza, unitamente al personale dell’ASM hanno proceduto ad un’ispezione igienico-sanitaria effettuata presso i locali del mercato comunale coperto di via Marconi, hanno riscontrato gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali per le quali è stata disposta l’immediata chiusura dell’intera area. In particolare, uno dei commercianti è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per aver detenuto prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, tutti sottoposti a sequestro. Durante il controllo sono state riscontrate pessime condizioni igienico – sanitarie dei bagni, coperture dei banchi di vendita esterni non a norma, mancanza, per alcune attività, del certificato di autocontrollo HACCP, mancanza di acqua potabile presso alcuni banchi esterni deputati alla vendita di prodotti ortofrutticoli, presenza di locali adibiti a depositi in assenza della prescritta registrazione sanitaria. Il valore dell’intera struttura ammonta a circa 1.500.000 euro. La notizia costituisce comunque un elemento di grande attenzione in città vista la frequentazione che questo mercato riceve quotidianamente dai cittadini materani che vi fanno la spesa. «Non è una notizia che ci coglie di sorpresa, nel senso che già 3 anni fa all’atto dell’inaugurazione avevamo segnalato una serie di interventi che si rendevano necessari per migliorare la fruibilità della struttura» ci racconta il direttore della Confesercenti materana, Pasquale Di Pede, che ha saputo attraverso il “Quotidiano” della chiusura della struttura, «devo dire che non ne ero a conoscenza. Mi avevano parlato di controlli ma non pensavo si arrivasse a questo. Pur-
Il mercato coperto di Piccianello visitato e chiuso ieri mattina dai Nas (foto Videouno)
troppo abbiamo sollecitato più volte la precedente ma anche quest’Amministrazione ad intervenire per migliorare la situazione. Avevamo incontrato l’allora assessore comunale Di Maggio ma poi non si è dato seguito alle nostre sollecitazioni ed oggi inevita-
bilmente ci troviamo a questo punto con una struttura che diventa inutilizzabile per l’intervento dei Nas». Un risultato anche preoccupante che provocherà una serie di difficoltà non solo ai commercianti ma anche ai cittadini che
quotidianamente si recano a Piccianello. Ma la situazione non è delle più tranquille: «abbiamo sollecitato interventi di pulizia e ad una tettoia, li abbiamo chieshi sia al gestore sia all’Amministrazione, questo molto tempo fa. Ma non abbiamo
al momento riscontri su questo tipo di situazione anzi aspettiamo che ci siano delle risposte» continua ancora Di Pede. A questo punto gestore e Amministrazione comunale dovranno inevitabilmente verificare la necessità di intervenire per su-
perare le difficoltà riscontrate e dunque il problema che si è venuto a creare e che è esploso clamorosamente nel corso della mattinata di ieri con il sopralluogo dei Nas e degli operatori dell’azienda sanitaria del Materano. p.quarto@luedi.it
Due incontri organizzati dalla Cna con lavoratori e parti sociali
La formazione con Fondartigianato Pronti efficaci piani di promozione Fra le tante aliquote che compongono i contributi versati all’Inps ne esiste anche una destinata a finanziare la formazione dei lavoratori; le aziende ora possono scegliere di versare questa quota ad appositi fondi, costituiti fra le parti sociali. Per far conoscere le opportunità di Fondartigianato, il cui principale obiettivo è quello di costruire opportunità che siano pensate per i reali bisogni di un territorio attraverso la promozione e la realizzazione di efficaci piani formativi per le aziende, l’articolazione regionale di Fondartigianato ha organizzato due incontri presso la sede del Cna di Matera. Ieri pomeriggio Tiziana Baracchi, responsabile dell’area valutazione, e Roberta Mazzoni, responsabile dell’area promozione di Fondartigjanato, hanno incontrato le parti sociali costituenti il Fondo (Cgil,Cisl,Uil, Confartigianato, Cna, Casa e Claai), mentre
questa mattina il confronto si è avuto con gli Ordini professionali dei Consulenti del Lavoro di Potenza e Matera. Obiettivo dei due incontri è stato quello di illustrare il programma delle attività previste per il 2009, approvate dal Consiglio di Amministrazione del Fondo in data 30 aprile 2009. Ad introdurre la Baracchi e la Mazzoni è stato Leo Montemurro, segretario regionale del Cna, che ha evidenziato come sia importante riportare l’entusiasmo nelle nostre imprese per cercare di superare la crisi. Come ha spiegato la Baracchi, lo stanziamento complessivo per la realizzazione di attività di formazione continua è pari a 17 milioni di euro: 9 milioni di euro per lo sviluppo territoriale, 7 milioni di euro per i processi di riorganizzazione e/o ristrutturazione di aziende in crisi, 1 milione di euro per il sostegno del Mezzogiorno. “A partire da gennaio
2005 fino al 31 dicembre 2008 – ha dichiarato la responsabile dell’area valutazione - il fondo ha finanziato progetti pari a 60 milioni di euro; alla Basilicata sono arrivati 450 mila euro per 23 progetti. Le disponibilità per questa regione erano di circa 306 mila euro, ma con il sostegno alle aree più deboli del Paese è stato possibile usufruire di un fondo maggiore. E’ importante, pertanto, far conoscere sempre di più alle aziende il diritto di poter scegliere il fondo a cui destinare i versamenti inerenti la formazione del lavoratore”. Presenti all’incontro di ieri pomeriggio Antonio De Martino, Angela Corbino e Vincenzo Lorusso dell’articolazione regionale, che si sono confrontati con le responsabili delle due aree di Fondartigianato. “Adesso più che mai – ha detto la Mazzoni - bisogna mettere in evidenza l’attività di promozione per far capire che
La riunione presso la Cna
ci sono opportunità importanti per le aziende e soluzioni più idonee per la formazione continua dei dipendenti. Con il nostro fondo si hanno vantaggi anche per quanto riguarda la tempistica”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it
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Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
Nicoletti, Moramarco attacca «C’è una responsabilità nell’irrigidimento delle banche, è del liquidatore» NON POTEVA rimanere senza risposte la presa di posizione del liquidatore della Nicoletti Angelo Calculli sulle difficoltà di portare avanti il concordato preventivo e sulle responsabilità che vi sono legate. Nel mirino è finita anche Confindustira Basilicata che non ha mancato di rigettare indietro qualsiasi accusa per bocca del suo vicepresidente Giuseppe Moramarco che in una lunga nota ha spiegato la posizione che Confindustria Basilicata ha sempre avuto sulla vicenda e sui fatti che si riferiscono al settore del mobile imbottito. «Le dichiarazioni del liquidatore dell'azienda Nicoletti, l'avvocato Angelo Calculli, relative al mancato impegno di Confindustria Basilicata in difesa della propria azienda associata hanno come unico obiettivo quello di allontanare l'attenzione dell'opinione pubblica da responsabilità precise che sono in capo proprio allo stesso liquidatore, reo di non aver saputo condurre ad un esito positivo il ruolo affidatogli dalla proprietà, in virtù di millantate garanzie e relazioni, anche pubblicamente dichiarate, che avrebbero dovuto evitare alla Nicoletti Spa il baratro del fallimento». Insomma vengono rispedite al liquidatore e quindi proprio a Calculli le responsabilità di
Il presidente vicario di Confindustria, Giuseppe Moramarco
quanto sta succedendo in questo momento dando vita ad uno scambio reciproco di accuse che finisce, pur indirettamente, per coinvolgere lo stesso distretto del mobile imbottito di cui anche Calculli è componente e di cui la Nicoletti è stata in passata ed è tuttora tra le aziende maggiormente rappresentative. Ma Moramarco non si ferma a questo
punto e finisce per rincarare la dose facendo riferimento anche alle questioni riguardanti più genericamente il settore del mobile e la task force che ne è nata nei mesi passati. «Lo stesso avvocato Calculli ha aggiunto Moramarco - dopo aver ripetutamente mostrato di muoversi su percorsi dalla dubbia efficacia rispetto alle reali ne-
cessità delle aziende del comparto del salotto e assolutamente al di fuori dei binari della sostenibilità normativa, come confermano i risultati negativi conseguiti dalla cosiddetta task force da lui stesso voluta e creata, sta ora portando alla conclusione rovinosa un patrimonio dell'intera comunità materana, quale l'azienda della famiglia Nicoletti, che tanto ha rappresentato per tutti noi. Come accaduto con l'iniziativa della task force e con la dichiarazione dello “stato di crisi”, anche per la vicenda della Nicoletti le iniziative dell'avvocato Calculli hanno prodotto solo ed esclusivamente il prevedibile e comprensibile irrigidimento del sistema creditizio nei confronti dell'azienda Nicoletti e delle altre aziende del settore». «La storia e la cronaca recente ha dichiarato ancora Moramarco - raccontano, invece, del lavoro serio e discreto di Confindustria Basilicata, a sostegno delle ragioni dell'azienda Nicoletti, della proprietà ed anche - in costruttiva sintonia con le Organizzazioni Sindacali - delle famiglie dei lavoratori coinvolti, per le quali ci siamo adoperati per garantire, comunque, un reddito in questi mesi difficilissimi. Questo è lo stile di Confindustria Basilicata: azioni concrete, propositive e responsabili, svolte
quotidianamente senza cercare sterili squarci di visibilità. Con tenacia, Confindustria Basilicata ha sempre lavorato sin da quando, per le aziende del comparto del salotto, ha fortemente voluto ed ottenuto la Legge 1/2001 per la costituzione del Distretto del Mobile Imbottito, la cui presidenza, per due mandati, è stata meritoriamente esercitata proprio da Giuseppe Nicoletti». Infine una battuta dello stesso Moramarco che invita Calculli: «a non cadere nella trappola degli stereotipi obsoleti della demagogia». La questione finirà inevitabilmente vista anche l’importanza per avere altre puntate nei prossimi giorni, di certo conferma come anche tra le organizzazioni di categoria non vi sia un’interpretazione univoca del modo di affrontare le difficoltà e la crisi stringente che il settore vive. Il futuro della Nicoletti e del suo concordato preventivo restano legati ad una serie di fattori, non facilmente controllabili che danno soprattutto al sistema del credito un ruolo di primo piano circa il futuro dell’azienda materana. Le prossime ore saranno fondamentali per capire se ci saranno state novità o passi indietro decisivi.
Il componente della giunta Api: «la situazione è più grave di quanto sembra» Precisazione del presidente dell’ente camerale
su diritto annuale Salotti, si riapra tavolo al Mise Tortorelli «La legge nazionale obbliga E’ la richiesta di Muscaridola alla Regione Basilicata a pagamenti al centesimo»
COSIMO Muscaridola, membro della Giunta esecutiva dell'API e Vice Presidente del Distretto del mobile imbottito, esprime rammarico per come il Governo nazionale sta affrontando la forte crisi che ha investito il settore del mobile imbottito murgiano. Una situazione che si trascina oramai da diverso tempo senza trovare, almeno ultimamente una strada ed una via di uscita «Dopo l'ultimo incontro svoltosi al MISE e terminato con un nulla di fatto, continua l'assenza e lo scarso impegno del Governo per contrastare la grave crisi in atto. Per questo motivo, si chiede con fermezza», scrive Muscaridola, «che la Regione Basilicata si faccia carico di ottenere la riattivazione immediata di un tavolo governativo che affronti la problematica del distretto murgiano in maniera decisa e con la necessaria dotazione di risorse finanziarie, alla luce anche di quanto accaduto in questi giorni alla Nicoletti Spa. Il Comitato di distretto ha chiesto un incontro urgente alla Regione Basilicata per verificare lo stato di crisi del settore e l'emanazione del regolamento attuativo del Fondo di garanzia per un più facile accesso delle imprese al credito, con una particolare attenzione al comparto del mobile imbottito, pena la chiusura di molte piccole aziende con la nefasta conseguenza della messa in CIGS di centinaia di lavoratori». Muscaridola chiede un impegno concreto di tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione, perché si affronti seriamente la questione del distretto del mobile imbotti-
Cosimo Muscaridola membro del distretto
to. «Dagli incontri tenutisi in passato presso il Ministero dello Sviluppo Economico è emersa una non totale comprensione della gravità della situazione. Adesso che il Comitato di Distretto ha ripreso la piena funzionalità, è possibile riprogrammare una seria strategia di rilancio o, quantomeno, di salvataggio del comparto, riproponendo nel contempo il ruolo dell'organismo. Muscaridola, infine, ricorda che al tavolo governativo romano gli imprenditori avevano già presentato una serie di proposte (interventi sul costo del lavoro, sulla ristrutturazione finanziaria del debito, ecc.). Serve una veloce inversione di rotta, perché la crisi non ammette ritardi; per l'Alitalia questo è stato compreso, per il distretto del mobile imbottito ancora no».
E’ LA NORMATIVA nazionale vigente che regola la modalità di pagamento del diritto annuale ,le sue scadenze e gli importi delle sanzioni. Una precisazione che è stata fatta nei giorni scorsi e che arriva direttamente dalla Camera di Commercio di Matera, rispondendo alle richieste di chiarimento pervenute da alcuni cittadini che hanno ricevuto atto di accertamento per il tardato o per l’omesso pagamento del diritto annuale o di altri oneri pregressi. L'ente camerale, di conseguenza, ha recepito con un regolamento le prescrizioni del caso che sono necessarie. «Comprendiamo-ha detto il presidente della Came-
ra di Commercio che è Angelo Tortorelli- alcune perplessità dei cittadini sugli importi, al centesimo, da pagare ma siamo tenuti ad applicare quanto previsto da leggi nazionali. Da parte nostra c'è la massima comprensione sulle questioni segnalate, ma possiamo fare ben poco contro la complessità degli aspetti burocratici e amministrativi. Viene, comunque, informata preventivamente l'utenza sulla necessità di regolarizzare i pagamenti , con la consueta disponibilità a fornire tutte le delucidazioni del caso» conclude la nota del presidente della Camera di Commercio di Matera Angelo Tortorelli. matera@luedi.it
Olivieri sposa l’idea Di Maggio «Istituzioni e privati nel campo fiera» «COME presidente dell'API mi sento in dovere di esprimere piena solidarietà ai lavoratori e all'azienda Nicoletti per questo difficile momento che stanno attraversando». Con queste parole Nunzio Olivieri interviene nella delicata vertenza Nicoletti, su cui pende la spada di Damocle del fallimento a seguito del parere negativo espresso dalle banche alla proposta di concordato preventivo. Una situazione che non sembra avere al momento molte vie d’uscita anche se si starebbe lavorando per cercare una soluzione che eviti il fallimento e permetta quel processo di reindustrializzazione che più di tutto darebbe un futuro produttivo nell’area dove ora si trova il sito della Nicoletti. «La richiesta di un tavolo ministeriale, proveniente sia dalla liquidatela che dal Comitato di Distretto, unitamente al progetto del campo
fieristico ideato dal presidente Di Maggio, costituiscono una strada da percorre senza indugi». Secondo Olivieri sia la Regione che il Ministero delle Attività Produttive possono dare un contributo fondamentale per indurre i creditori ad approvare il piano di concordato preventivo e il tribunale a scongiurare il fallimento, che avrebbe effetti devastanti non solo sull'azienda Nicoletti ma anche su decine di piccole imprese e sull'intero indotto. «La proposta di Tito Di Maggio, naturalmente, non può prescindere dall'apporto dei privati, che devono investire risorse proprie nella nuova iniziativa fieristica ma, considerato che a Matera si parla da anni del campo fiere», il presidente dell'API è convinto che «diverse imprese locali siano già pronte a partecipare attivamente.
Nunzio Olivieri
Inoltre, la presenza nella struttura anche di altri soggetti, come il Consorzio Industriale, il Distretto e la scuola di design, darebbe al cespite una funzione tale da consentire a tutti i soggetti di svolgere un ruolo da protagonista e permetterebbe la vendita a prezzi di mercato». matera@luedi.it
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32 Matera Il presidente vicario di Confindustria risponde alle accuse di Calculli e le rispedisce al mittente
Il presidente della Provincia Nigro: «Individuato uno strumento essenziale di programmazione»
Progetti per l’Ufficio Europa In sedici per oltre sei milioni possono avere accesso al finanziamento SI è discusso di accesso diretto ai finanziamenti europei per i comuni nel corso dell'incontro svoltosi ieri presso la Mediateca ed organizzato dalla Provincia di Matera che, da più di un anno, ha istituito l'Ufficio Europa. L'ufficio, risultato di un accordo tra la Provincia di Matera e l'Associazione Tecla, nasce dall'esigenza di utilizzare in modo più efficace ed efficiente le risorse comunitarie, nonchè dal desiderio di contribuire attivamente alla crescita del sistema locale. Sono 16 i progetti, per un importo complessivo di sei milioni di euro, che sono stati candidati a finanziamenti comunitari dall’Ufficio Europa della Provincia di Matera. «Ciò è possibile -ha detto il presidente della Provincia, Carmine Nigro- attraverso una migliore conoscenza delle politiche comunitarie, offrendo un supporto alla capacità di lavoro proprie dell'ente e attraverso una programmazione della partecipazione dell'ente ai finanziamenti europei. Oltre a far conoscere i finanziamenti siamo anche in grado di costituire un partenariato con i comuni per aiutarli in questo iter complesso». L'Ufficio Europa che si compone di otto tecnici laureati, e due diplomati, ciascuno specializzato in un settore, si propone di reperire, selezionare e acquisire le informazioni da comunicare poi all'ente e al territorio riguardo le opportunità offerte dall'Unione Europea. In più fornisce assistenza tecnica nella fase di presentazione dei pro-
I progetti presentati ieri e a destra l’assessore Iannuzziello
getti e di gestione in caso di assegnazione del finanziamento. Nel suo primo anno di attività l'Ufficio Europa ha promosso dibattiti e partecipazione alle politiche comunitarie, favorendo una maggiore diffusione di informazioni tra politiche e azioni della Provincia in contesto europeo. «L'ufficio è di importanza strategica -ha sottolineato Nigro- se si pensa che le fonti di finanziamento tradizionali diminuiscono, per
Hanno detto... Franco Stella
Sì ad accoglienza e integrazione «LA strumentale discussione sviluppata intorno al Pacchetto sicurezza rischia di spostare l'asse dal vero nodo della questione su temi che, invece, richiamano un passato che vogliamo dimenticare». Così il candidato del centrosinistra Franco Stella sul pacchetto sicurezza. «Il monito del Capo dello Stato, che si è espresso contro ogni forma di xenofobia, invita ad una serie di riflessioni. I “barconi” di cui tanto si è parlato in queste ore, portano nel nostro Paese migranti che spesso affollano i piccoli centri della nostra provincia, in cerca di un lavoro e con la speranza di avere una patria in cui stabilirsi regolarmente. E' a loro, e non a chi cerca impunità ai reati già commessi in altre realtà, che dobbiamo indirizzare i nostri sforzi per garantire politiche di accoglienza e integrazione. La provincia di Matera vive da anni le realtà dei lavoratori stranieri che, soprattutto in estate, trovano nelle aree costiere del Metapontino, una opportunità di lavoro seppure stagionale. All'occupazione illegale», sostiene Stella, «deve rivolgersi l'attenzione di politiche di sostegno che le istituzioni sono chiamate a mettere in campo. L'intensa e straordinaria attività delle associazioni che si occupano della permanenza degli stranieri nel nostro territorio rappresenta una risorsa che non può essere persa tra le righe di norme e procedure per “scovare” i clandestini e denunciarli. Una logica corporativa alla quale non ci adegueremo mai».
Si presentano I Verdi
No al nucleare «NO al nucleare ma investimenti per le forme energetiche alternative legate allo sviluppo sostenibile e di attenzione al territorio»: sono questi i cardini del programma dei Verdi per le elezioni alla Provincia di Matera e per le Europee del 6 e 7 giugno. Lo ha detto il coordinatore provinciale dei Verdi, Giuseppe Digilio, presentando le liste del partito. Digilio – che è candidato e assessore provinciale uscente alla cultura – ha illustrato le peculiarità della lista dei verdi alla Provincia che sostiene il candidato del centrosinistra, Franco Stella. Confermati gli impegni storici dunque che hanno visti impegnati i Verdi anche nei precedenti appuntamenti elettorali e che hanno visto anche gli stessi Verdi portare Giuseppe Digilio all’interno della giunta guidata da Carmine Nigro. «In lista – ha detto Giuseppe Digilio – abbiamo tanti volti nuovi, il più giovane ha appena 19 anni, e sette donne. Porteremo avanti un lavoro di squadra per lo sviluppo sostenibile, che può portare occupazione». Per le Europee i Verdi sostengono il presidente della provincia di Napoli, Dino Di Palma che è candidato al Parlamento europeo con la lista Sinistra e liberta».
cui è necessario fare una programmazione diversa e di respiro più ampio con interrelazioni europee miranti a fare sistema. Rendere coerenti i progetti europei dei singoli servizi con il quadro comunitario e garantire correttezza economico-amministrativa alle procedure relative ai progetti europei è fondamentale per entrare nell'asse dei finanziamenti 2007-2013”. A queste due attività fondamen-
tali, di comunicazione e assistenza tecnica l'Ufficio Europa affianca poi un'attività rappresentativa presso le istituzioni, resa possibile dalla presenza delle strutture di Tecla a Bruxelles. “L'iniziativa di aprire un Ufficio Europa - ha detto Pier Virgilio Dastoli, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea- è, indubbiamente, un utile strumento per favorire la competitività dei sistemi territo-
riali economici”. Tra i progetti finanziati dall'Ufficio Europa figurano i provvedimenti contro l'erosione delle coste nel metapontino insieme a numerosi altri nel campo dell'ambiente, della cultura, del turismo, dell'innovazione, dell'istruzione e formazione, dei trasporti, dell'internazionalizzazione, delle politiche sociali, e delle pari opportunità. Giovanni Martemucci matera@luedi.it
L’assessore provinciale uscente Franco Labriola fa un bilancio di fine mandato
«No ad abolire le Province» Turismo, ambiente e precariato tra gli obiettivi tagliati POLICORO - Provincia ente inutile? No grazie. L'assessore uscente all'Ambiente, e non ricandidato alle prossime amministrative del 6/7 giugno, Franco Labriola (Pd) ha presentato il suo bilancio di fine mandato nel centro giovanile Padre minozzi nella serata di mercoledì, sostenendo che gli Enti intermedi come la Provincia non sono “Enti da abolire”, ma se amministrati bene possono dare risposte efficienti ed efficaci ai governati mettendo a sistema tutte le competenze che la legge attribuisce loro. Una di queste sono le Politiche attive delegate del lavoro e della formazione: “abbiamo combattuto il precariato risolvendo molte pendenze che la Provincia si portava dietro da anni. Una buona parte del problema occupazione nel pubblico impiego è stato risolto, per gli altri precari sono fiducioso…E in queste decisioni delicate un ruolo decisivo l'hanno svolto anche i sindacati con la politica della concertazione da noi sempre attuata. Inoltre con le 151 giornate lavorative anche i forestali possono stare più tranquilli”, aggiungendo anche che durante il suo mandato politico-amministrativo ha riequilibrato il territorio dando risalto a Policoro e al Metapontino valorizzando le intelligenze che ci sono in loco e le istanze di un'area della provincia, quella della fascia jonica, in continuo fermento: “dalle nostre parti ci sono imprenditori seri che hanno progetti altrettanto seri di sviluppo che noi abbiamo sempre caldeggiato”, e cita come
esempio: “la sede dell'assonautica nel settore turistico ambientale; la certificazione Emas, rientrante in un progetto pilota nazionale, anche se non da tutti i Comuni attuato; per finire poi all'osservatorio permanente della costa jonica, fondamentale per tutti gli impresari del turismo che fa il paio con la proposta strutturata contro l'erosione della costa che tanti problemi ha causato agli operatori turistici”. Queste scelte politiche-programmatiche: “che sono state messe in campo anche grazie ad altre istituzioni in quello che si chiama principio di sussidiarietà istituzionale verticale, è stato possibile con l'intervento della Regione, dei Comuni, del Governo e dell'Unione europea”. Infatti a parere di Franco Labriola: “senza intercettare finanziamenti statali e dell'Ue non si può pianificare bene una strategia di sviluppo di un territorio. E a tal proposito è nostra l'idea dell'ufficio Ue per attrarre più finanziamenti possibili, così com'è nostra l'iniziativa 'Sud Italia Unesco' per un polo turistico-culturale e di Matera città della cultura 2019; per non parlare poi della valorizzazione delle aree Sic (Sito di importanza comunitaria) ambientali, necessari anche per una programmazione più attenta del problema rifiuti che va di pari passo con l'utilizzo delle fonti di energia alternativa per scongiurare un ritorno al nucleare”. Sulla viabilità, invece, altra competenza provinciale, “100 milioni di euro più 20 di premialità sono serviti ad ammodernare il nostro si-
L’assessore provinciale all’Ambiente della giunta Nigro Francesco Labriola
stema delle infrastrutture a partire dalla strada 175 che collega i due capoluoghi, e poi il progetto di una litoranea Metapontina di collegamento dei Comuni della fascia jonica”. In conclusione dell'intervento, l'assessore uscente Labriola ha giudicato superata una fase politica, quella
che lo ha visto protagonista in una legislatura e mezza: “e ora bisogna aprire una nuova fase della politica sulla base dei mutamenti della società civile e ricreare nuove opportunità per tutti gli attori della società civile”. Gabriele Elia matera@luedi.it
Anniversario Polizia oggi le celebrazioni SI svolgerà di sera quest'anno a Matera la cerimonia celebrativa dell'anniversario della Fondazione della Polizia. Nella suggestiva cornice della piazzetta antistante la chiesa di San Giovanni Battista alle ore 20 alla presenza delle massime autorità istituzionali, il Questore Carmelo Gugliotta traccerà un consuntivo dell'attività svolta dalla Polizia di Stato in provincia nell'ultimo anno. Sono state scelte le ore serali e la centralissima piazzetta situata lungo via San Biagio. Nel corso della cerimonia il Questore passerà in rassegna il reparto in armi. Saranno presenti il labaro dell'A.N.P.S. - l'associazione Nazionale della Polizia di Stato ed i gonfaloni del Comune di Matera, della Provincia, della Regione Basilicata, e dei Comuni della provincia. L'anniversario costituirà anche l'occasione per la consegna dei riconoscimenti al personale che si è particolarmente distinto nel corso di operazioni di polizia giudiziaria e di soccorso pubblico.La cerimonia serale sarà preceduta dalla deposizione, alle ore 17, da parte del Questore e alla presenza del Prefetto, di una corona di alloro in memoria dei caduti della Polizia di Stato al monumento situato nel cortile della Questura.
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Matera 33
Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
TAXI MATERA 3332685173
Angela
Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10
A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.
Casa Qualità a Expo Energy
GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). Auguri da tutti gli amici e familari per il compleanno di Angela Martino, simpatica e buona come un pezzo di pane
OGGI a Matera a partire dalle 16 l'Associazione Ambiente Sud terrà un convegno dal tema "Casa Qualità” - strategie progettuali per l'efficienza energetica delle abitazioni. L’evento s’inserisce nella manifestazione "Energy Expo" organizzato dall’Apea in piazza della Visitazione.
Arisa il 24 maggio a Matera Dopo il grande successo sanremese, la cantante Arisa torna finalmente nella sua regione e per la prima volta domenica 24 maggio, alle ore 21, a Matera in Piazza V. Veneto - apparirà pubblicamente insieme alla sua famiglia per ricevere un riconoscimento d’amore dalla Regione Basilicata che li omaggerà con la dedica del videoart “La bellezza dell’arte svela la bellezza della vita”. Arisa ha quindi accettato l’invito di Philos/Amore. all’invito di PHILOS/AMORE - l’evento in cui si inserisce la manifestazione
SERVIZI SOCIALI
FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 VISCANTI Via Mattei 76 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra
0835/309098
Croce verde Sert Cooperativa Associazione
0835/262260 0835/336882 0835/331314
0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005
emergenza sanitaria
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Camera in vista, Open Day PER far conoscere meglio funzioni, servizi e opportunità del sistema camerale la Camera di commercio di Matera ha organizzato per oggi e domani l’iniziativa “Camera in Vista. Open Day 2009’’. Si comincia oggi, dalle 9 alle 12, con le visite degli studenti delle scuole medie superiori di Matera e provincia per la presentazione di servizi e progetti in corso. Nel pomeriggio, dalle 16.30. personale di Infocamere e Unioncamere di Basilicata illustrerà a cittadini e aziende i nuovi servizi alle imprese come IM+ di supporto al business. Oggi, dalle 9 alle 12, saranno illustrati i progetti che la Camera di commercio sta portando avanti in diversi settori.
Al Musma opere di Afro Rimarrà aperta fino al 30 maggio 2009 nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.
•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676
•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072
FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA
•orient express 0835/256452 •basilico
Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.
0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491
•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294
•COMUNALE• Matera 0835-334116 Hannah Montana The Movie 18 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 State of play 17,15 - 19,30 - 21,40 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Angeli e demoni 17 - 19,20 - 21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 17 again Orari al botteghino
•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 X Men 19,30-21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 X Men 19 - 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Fort Apache 21
•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137
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Pomarico E’ fuori pericolo l’operaio caduto durante lo smontaggio delle luminarie
San Michele, incidente dopo la festa POMARICO - Se, come al solito, le giornate di maggio dedicate a san Michele Arcangelo hanno portato a Pomarico tanta gente - anche da fuori regione e da fuori nazione - i giorni dello smontaggio delle attrezzature, invece, hanno fatto registrare un incidente sul lavoro: la caduta di un operaio addetto allo smontaggio delle luminarie. L'uomo, comunque, è fuori pericolo. La notizia è stata un fulmine a ciel sereno sulla tranquilla gestione del dopo-festa, il momento durante il quale soprattutto i pomaricani fanno i calcoli con quello che è successo, sulle tradizioni rispettate, sui momenti ludici. Il santo
nulla ha potuto. Nonostante l'omaggio della cera sia stato portato a compimento. Forse, a questo punto, meglio rivedere i miracoli legati alle credenze popolari e non, quelle che raccontano delle solite cose. Ovvero che, grazie al santo più venerato, fu persino debellata addirittura la peste. Infatti, si dice, che, «tra le tante epidemie che durante l'età moderna - riportano alcune cronache datate - investirono l'Europa e l'Italia la peste che infierì sul regno di Napoli, nel 1656, è ricordata per la sua crudezza e intensità. Non sapendosi cosa fare si ricorse ai santi. E la peste, dif-
fusasi con estrema violenza per città, terre, casali, borgate e castelli risparmiò la Pomarico d'allora. Misure di protezione a parte, il popolo s'era appunto rivolto a san Michele Arcangelo, dal quale era stato già protetto durante l'epidemia del 1527 (in questa occasione, gli antenati si erano rinserrati in colonie di campagna). Nel 1527 i cittadini, riconoscenti, avevano offerto al Santo trenta libbre di cera bianca lavorata; nel 1656 decisero di ripetere l'offerta». Sia per lo scampato pericolo della peste, sia per invocare dal santo maggiore protezione, la processione in suo
onore assunse sin dall'8 maggio 1657 una pompa e una solennità mai viste e fu preceduta dall'oblazione della cera, fatta da fanciulli vestiti con mantelli bianchi, al vespro del giorno 7 di maggio. «Poi il terremoto. Il fenomeno interessò più volte anche la Basilicata - ricorda il Comitato Feste - . Queste calamità è, forse più della stessa peste, accentuarono le manifestazioni di fede e di devozione verso i santi delle popolazioni colpite». Le scosse hanno fatto nascere pure la data omaggio del 29 settembre. Infine, l'affascinante miracolo del grano.
Un’immagine della festa
ove Michel Il Santo avrebbe dato un suo anello per 8 traini di grano utili a sfamare la popolazione. Il momento ludico in più di quest'anno, la
novità è riscontrabile nello spettacolo pomeridiano per bambini proposto in piazza della Libertà il 10. Nunzio Festa provinciamt@luedi.it
Pisticci Riconosciuto «il dinamico ed efficace lavoro svolto a sostegno del settore»
Co.Pro.Di, riconfermati i vertici Rieletti all’unanimità il presidente Franco Vitelli e il vice Giuseppe Labanca PISTICCI - Rimane sostanzialmente invariato il quadro dirigenziale del Co.Pro.Di, Consorzio di difesa della produzioni agricole con sede a Metaponto, dopo le elezioni per il rinnovo degli organi sociali per il triennio 2009-2011. Già lo scorso 28 aprile erano stati confermati interamente il Consiglio di Amministrazione uscente, il Collegio sindacale ed il Revisore contabile. Qualche giorno fa, inoltre, il C.d.A. ha provveduto all'elezione delle cariche al suo interno riconfermando all'unanimità il presidente Franco Vitelli, in quota Coldiretti, ed il vice presidente Giuseppe Labanca, in quota C.i.a. Fiducia piena, dunque, in chi ha guidato finora le sorti del Consorzio da parte degli oltre 1700 associati che hanno così riconosciuto all'amministrazione Vitelli «il dinamico ed efficace lavoro svolto in questi ultimi anni a sostegno del delicato settore della prevenzione assicurativa contro le calamità ed avversità in agricoltura», come spiegato in una nota stampa. «La continuità del mandato - ha detto Franco Vitelli subito dopo la riconferma - costituisce un solido terreno sul quale proseguire con questa squadra di uomini e donne motivati, nel delicato ed impegnativo lavoro di promozione dello strumento assicurativo in agricoltura, considerati soprattutto i tempi difficili che stiamo vivendo sul fronte della crisi economica che non ha risparmiato il settore dei finanziamenti per il contributo sui premi assicurativi».
Controlli a Pisticci e nell’hinterland
Franco Vitelli, presidente riconfermato del consorzio Co.Pro.Di.
Il riferimento è soprattutto all'iter legislativo per il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale che risulta ancora in corso. «I segnali comunque sono buoni - commenta Vitelli - e anche le rassicurazioni espresse dalle alte cariche del Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata lasciano ben sperare in una favorevole disponibilità finanziaria per far fronte alle numerose adesioni già registrate nel 2009». Per quanto riguarda il futuro prossimo, le sfide che attendono i Consorzi di Difesa sono delicate: prima tra tutte l'ingresso dal 2010 nel regime cosiddetto dell'Health Check (nuova PAC).
«Occorrerà tutto il nostro impegno dichiara Vitelli - per tenere vivo il ruolo insostituibile del sistema Consorzi di Difesa che si dovrà confrontare ed integrare con altre realtà per la gestione dei flussi contributivi. Le nostre energie saranno indirizzate - conclude Vitelli - a fidelizzare ancora e di più i nostri associati mediante un lavoro capillare, in sinergia con le Organizzazioni di Categoria alle quali va il plauso per il loro impegno e con la Regione Basilicata, lodevolmente disponibile a favorire lo sviluppo di questo settore». Roberto D’Alessandro
Ferrandina «Paradossale scaricare sugli iscritti la colpa del mancato accordo a sinistra»
Rc, Lombardi si schiera con il circolo FERRANDINA - Non si placa la polemica interna a Rifondazione comunista, divampata dopo la decisione della Federazione provinciale di sottoscrivere l’alleanza con Stella e rimpiazzare con l’indipendente Domenico Verrascina la candidatura di Giuseppe Dubla, ritirata in dissenso alla scelta di correre con il Pd. A prendere posizione in difesa degli iscritti di Ferrandina é il Coordinamento regionale del partito di Ferrero che, per bocca di Angela Lombardi, replica così al segretario provinciale Frammartino: «Il circolo del Prc di Ferrandina, al di fuori di ogni polemica strumentale, esiste e lavora nella città. Lavora, come sanno fare i circoli del nostro partito, insieme a quanti si mobilitano e si battono per una al-
ternativa, per un' altra politica. I nostri compagni e compagne, insieme a tanti cittadini e cittadine si battono contro l'affare discarica che riguarda proprio quel territorio e quella città. Insieme a tanti e tanti si battono per l'affermazione dei diritti e per un rapporto con il territorio che lo tutela e lo valorizza. In questo modo il circolo lavora alla costruzione, attraverso l'internità ai percorsi collettivi e lotte comunitarie, della sinistra. Una sinistra che in basso, nelle pratiche quotidiane opera per l'esigibilità dei diritti e perché l'uguaglianza sia la cifra delle relazioni. Insieme alla maggioranza dei circoli del Prc anche il circolo di Ferrandina ha si è battuto affinché anche nella provincia di Matera fosse possibi-
le una alternativa credibile anche alle politiche del centrosinistra che da anni governa la nostra regione. Si è lavorato perché anche qui una coalizione di sinistra fosse il punto di riferimento per un'altra politica, come è accaduto in altre province d'Italia. Non è stato possibile. E' paradossale che la responsabilità della mancata capacità a formare una coalizione di sinistra la si debba attribuire ad un circolo e non alla classe dirigente dei partiti delle forze politiche della sinistra». Riguardo alla campagna elettorale, la Lombardi non fa cenno all’appello all’astensione per le provinciali promosse dal circolo, lmitandosi a parlare di Europee. «La gravità della situazione che vede una gestione sempre
più complessa del potere e l'avanzare di una crisi economica drammatica fa sentire l'urgenza di risposte alternative e di sinistra perché fondate su democrazia, diritti e solidarietà. Di questo sentiamo l'urgenza e per questo saremo tutti impegnati, compreso il circolo di Ferrandina, nella campagna elettorale, e nella sua partita politica di rilievo che è rappresentata dal rinnovo del parlamento europeo. Lavoriamo al risultato del Prc e delle sue liste perché guardiamo al futuro. Un futuro che non dovrà vedere la democrazia ridotta ad alternanza tra simili, un futuro che guarda all'europa sociale, quella inclusiva dei popoli e dei diritti». Margherita Agata m.agata@luedi.it
Attività dell’Arma Due arresti e 16 denunce in 48 ore DUE persone arrestate e 16 giudicato del luogo, è stato tratto in arresto per la dedenunciate a piede libero. E’ il bilancio dell’attività tenzione ai fini di spaccio di portata avanti nelle ultime 6 dosi di sostanza stupefa48 ore dai carabinieri del cente, del tipo cocaina ed Comando provinciale nel- hascisc, e per il reato di resil'ambito di un servizio stenza a Pubblico ufficiale straordinario disposto e in quanto, all'atto del concoordinato dal Comando trollo, strattonava il militaRegione Carabinieri “Basi- re che lo aveva fermato, facendolo cadere per terra e licata”. I militari del Comando tentando inutilmente di Provinciale di Matera han- darsi alla fuga. A Marconia di Pisticci, un no attuato un dispositivo rinforzato di controllo del pregiudicato trentatreenne territorio, con l'impiego in del luogo è stato denunciato per evasione massa di uoin quanto, mini e mezzi. sottoposto al In particoregime degli lare, a Matera arresti domiun pregiudiciliari, è stato cato cinquancolto all'etaduenne di sterno della origini sicisua abitazioliane, è stato ne. tratto in arreUn imsto a seguito prenditore di un ordine agricolo, di carcerazioinoltre, è stane emesso to ritenuto dall'Autorità responsabile Giudiziaria di abbandono di Messina di rifiuti peridovendo il per medesimo Una gazzella dei carabinieri colosi aver realizzaespiare, per cumulo pene, 3 anni e 9 me- to, in un'area di sua proprietà, una discarica a cielo si di reclusione. A Montescaglioso, due aperto costituita da matepregiudicati del luogo, di riale in polietilene derivan31 e 28 anni, entrambi sot- te dalla lavorazione per la toposti alla misura di pre- copertura di serre ed altri venzione della sorveglianza rifiuti speciali agricoli. Due pregiudicati del luospeciale, sono stati segnalati all'Autorità Giudiziaria go, invece, sono stati deferiper l'inottemperanza delle ti per ricettazione e tentato disposizioni imposte dal riciclaggio per aver girato due assegni, proventi di magistrato. A Pomarico, un quaran- furto. Infine, in tutta la Provintacinquenne ed un ventinovenne, entrambi pregiudi- cia di Matera, otto persone cati del luogo, sono stati de- complessivamente, sette nunciati poiché ritenuti re- uomini ed una donna, tutti sponsabili del furto di circa tra i 43 ed i 23 anni, sono 2 quintali di legna, derivan- stati segnalati all'Autorità ti dal taglio di vari arbusti Giudiziaria in quanto colti siti nel terreno di un cittadi- alla guida delle rispettive autovetture in evidente stano del luogo. A Ferrandina, un venti- to di ebbrezza alcolica. duenne disoccupato, preprovinciamt@luedi.it
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36 A Garaguso la sfida tra aspiranti primo cittadino è tra i candidati Costanzo e Iula
Tra continuità e cambiamento A Calciano si contendono la poltrona di sindaco De Filippo e Auletta CALCIANO - Arturo De Filippo e Salvatore Auletta si contenderanno, il 6 e 7 giugno prossimi, la poltrona di sindaco per il comune di Calciano. “Insieme per Calciano”, la lista a sostegno di De Filippo, tenterà così l'alternanza per la guida del municipio di Calciano, sfidando la lista “Pace, Lavoro e Libertà”, guidata dal sindaco uscente Salvatore Auletta, di ispirazione di centro sinistra e che vede al suo interno anche altri amministratori uscenti che nei passati cinque anni hanno condiviso il percorso di governo comunale con il sindaco. Dopo il primo mandato, quindi, la maggioranza che nel 2004 sostenne Auletta ci riprova, ripresentandosi all'appuntamento elettorale nel segno della continuità e riproponendo ancora il giovane candidato sindaco. De Filippo, invece, tenta la carta del rinnovamento e dell'alternanza, puntando su programmi e idee sulle quali è stata costruita l'intera compagine che si presenta alla tornata elettorale. Per Salvatore Auletta,
Una panoramica di Calciano
poi, la sfida sarà duplice, in quanto candidato anche nel collegio uninominale per la Provincia in cui ricade Calciano nella lista del Partito Socialista. Una doppia tornata elettorale, quindi, per il sindaco uscente, che dovrà tenere insieme le logiche di alleanza nella corsa per il Municipio e quelle di sostegno al singolo partito
La denuncia di un gruppo di pendolari
Pericolo per l’erba alta ai lati della Provinciale Matera Grassano
L’ANGOLOdelloSPORT
GRASSANO - L'erba ai lati della Strada Provinciale MateraGrassano non è stata ancora tagliata e può provocare non pochi pericoli alla circolazione stradale se non si interviene subito. E' la denuncia di un gruppo di pendolari della strada che quotidianamente la percorrono da Grassano a Matera e viceversa. «L'erba alta non consente una buona visibilità e in alcuni tratti la strada può trasformarsi in un reale pericolo. - ha spiegato Vittoria Mazza portavoce dei lavoratori pendolari - Noi percorriamo tutti i giorni questa strada per raggiungere Matera e ci rendiamo conto che in particolari tratti la folta e alata vegetazione quasi invade la carreggiata stradale con la possibilità di creare problemi alla viabilità». I lavoratori sollecitano dunque a chi di dovere a intervenire con il taglio dell'erba e dei cespugli prima che accadano incidenti. Giovanni Spadafino
in quella per l'Ente Provinciale. Anche a Garaguso la sfida sarà fra la linea della continuità e quella del cambiamento. I due candidati sindaco per il comune della media Val Basento Rocco Costanzo e Maria Iula punteranno proprio su queste due ragioni la loro campagna elettorale. Rocco Co-
stanzo è quello che, in gergo agonistico, potremmo definire lo sfidante, a capo della “Lista per Garaguso” che lo vede contrapposto a Maria Iula, assessore comunale uscente che guida una lista che, nemmeno a dirlo, si chiama “Continuità nel Riformismo”, incentrando sull'idea della prosecuzione amministrativa la propria forza elettorale. Ed il segno della continuità nella competizione elettorale di Maria Iula è dato anche dalla presenza nella sua lista di Franco Auletta, sindaco uscente che, avendo raggiunto il suo secondo mandato consecutivo, non ha potuto ripresentare la propria candidatura per la guida dell'amministrazione municipale. Civica, infine, la compagine messa in campo da Rocco Costanzo, di chiara matrice di centro sinistra, certificata anche dalla militanza di molti dei candidati a consigliere comunale e dal richiamo al riformismo nel nome dato alla compagine, la lista che sostiene Maria Iula. Rocco Olita
Irsina, il consigliere comunale Amato si dimette da capogruppo Pd «Difendo la mia dignità politica» IRSINA - Il consigliere comunale Pietro Amato, in conseguenza all'autosospensione dal Pd insieme agli altri componenti, annuncia, anche le sue dimissioni da capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Tanto a difesa della mia dignità personale umana e politica, della mia integrità morale e della storia che mi accompagna nella lunga militanza politica da oltre 45 anni nella Democrazia Cristiana prima, nel Partito Popolare Margherita dopo, ed infine nel Partito Democratico - inizia Pietro Amato - fra le molteplici ragioni che mi hanno indotto a questa decisione, non certo ultima è quella di essere stato etichettato da taluni dirigenti del Pd quale «analfabeta con la quinta elementare» e quindi assolutamente non idoneo a rappresenta-
Inaugurazione oggi della sede ristrutturata
Grassano, restyling per il distretto Asm GRASSANO - Una struttura moderna e funzionale a servizio della comunità grassanese e comprensoriale. Sarà inaugurata oggi alle 10, a Grassano, dopo gli interventi di ristrutturazione, la sede Distrettuale di via Aldo Moro, che accoglie tutte le attività del Distretto e cioè la Continuità Assistenziale, la Specialistica Ambulatoriale, le attività di prelievo di sangue per esami di laboratorio, le vaccinazioni in età pediatrica ed età adulta, i servizi amministrativi come il Centro Unico di Prenotazione (CUP), l’Anagrafe Assistiti, erogazione di presidi per incontinenti e presidi ortopedici, le attività di medicina legale etc, i servizi veterinari, oltre il PTS del 118. Alla cerimonia di inaugurazione interverranno il sindaco Vito Magnante, l’assessore alla Sanità della Regione
Basilicata Antonio Potenza, il Direttore Generale dell’Azienda Sanitaria di Matera, Vito Gaudiano,i Direttori Sanitario e Amministrativo della Asm Giuseppe Montesano e Rocco Ierone, Il Direttore dell’ Unità per i servizi integrati di Base (Usib) di Tricarico Vincenzo Denisi, il parroco Don Giovanni Grassani i medici di medicina generale e pediatria di Grassano, i direttori e i dirigenti aziendali della Asm del territorio. Il progetto di ristrutturazione ha privilegiato l’orientamento all’utente, con la realizzazione di una grande sala attesa arredata per accogliere ed ospitare, nel più assoluto confort le persone in attesa di ricevere le prestazioni sanitarie, e di un parcheggio. La sede distrettuale , che si estende su circa 450 metri quadrati di superficie coperta e di 1000 metri quadrati di spazi esterni, è stata
Medici
messa a disposizione dal Comune di Grassano che l’ha assegnata in proprietà alla Asm. Attenzione è stata rivolta al comfort e all’arredo, con una pavimentazione del tipo parquet di adeguata resistenza e idonea a un uso continuo, in relazione alla presenza della Guardia Medica e del Punto territoriale sanitario (PTS) del 118 che funziona ininterrottamente nei giorni prefestivi e festivi .
Real Irsina, sale la febbre tra i ragazzi di mister Rizzi per il campionato d’eccellenza IRSINA - Dagli scontri diretti, di andata e ritorno, tra Real Irsina e Borussia Policoro e, Viggiano e Scanzano, usciranno le due squadre finaliste che si contenderanno il secondo posto utile per salire nel campionato di eccellenza. Tutto è pronto da parte della Real irsina, saranno esclusi dai giochi, per la squadra gialloblu, i centrocampisti Abruzzese per somma di ammonizioni e G. Papangelo per motivi personali. Sale dunque la febbre tra i ragazzi di mister Rizzi, ma gli animi dei giocatori, così come assicura lo stesso Rizzi sono sereni. «Come più volte detto – spiega mister Giacomo Rizzi – c’è grande attesa da parte dei ragazzi, sicuramente galvanizzati dalla situazione in cui si trovano, ed ora che ci siamo, vogliamo giocarci tutte le carte a nostra disposizione. Nulla è detto – continua Rizzi – anche se l’impegno è difficile da affrontare, il Policoro
re il partito a livello provinciale. Pertanto - continua Amato - non vedo come il sottoscritto possa continuare a rappresentare il gruppo consiliare del partito, peraltro composto «da diplomati e laureati» salvo essere ritenuto idoneo a svolgere compiti per il partito di campagna elettorale, o di semplice manovalanza politica in ragione della mia insufficiente cultura. Alla luce di quanto espresso ribadisco le dimissioni da capo gruppo e l'uscita dal gruppo consigliare del Pd. Comunque - conclude ironicamente Pietro Amato- per chiarezza d' informazione ho frequentato il quinto ginnasio , equivalente al secondo anno dell' attuale liceo classico» . Mimmo Donvito provinciamt@luedi.it
in primis è una squadra che ha svolto un ottimo campionato e incontrarlo di nuovo per me sarà motivo di soddisfazione. Abbiamo superato anche le difficoltà del campo sportivo, che ad inizia settimana era ancora inagibile, tuttavia i ragazzi si sono allenati al meglio per affrontare la sfida. Ho ragione di pensare – afferma Rizzi – che se affronteremo la gara con il giusto apporto e la dovuta concentrazione, sono sicuro che verrà fuori una bella sfida». C’è una certa serena determinazione nelle parole del mister, anche se trapela una certa emozione che riesce a trattenere e nascondere solo grazie alla sua decennale esperienza. E in caso di vittoria? «Ci siamo spinti fin troppo – conclude mister Rizzi – non è mio costume anticipare e fare sondaggi, adesso è forse arrivato il momento di far parlare il campo». mi.do. Provinciamt@luedi.it
La formazione della Real Irsina al completo
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Venerdì 15 maggio 2009
37 Bernalda Diventa sempre più concreta l’ipotesi del non voto il 6 e il 7 giugno
«Pronti a voltare pagina» Il candidato alle Comunali Otello Carrieri (Udc) punta sul rilancio economico BERNALDA - Si fa sempre più reale il non voto per le comunali a Bernalda. Intanto, l'Udc di Bernalda, per voce di Otello Carrieri si fa sentire come parte innovatrice di fare politica. Infatti, Carrieri parla di Udc, della grande forza politica “Patto per la Svolta” che avrebbe dovuto raccogliere i consensi per le comunali a Bernalda e di tecnologie dell'informazione nella gestione della comunicazione politica. «Solo l'Udc Con Enzo Ruggiero a Matera - ha detto Carrieri ha creato un social network - http://versoilcentro.ning.com - come strumento di comunicazione interattivo per dialogare sia con i candidati del suo gruppo che con tutti gli elettori ed amici che si ritrovano con le idee dell'Udc. Già in provincia di Matera - ha detto il rappresentante politico bernaldese - abbiamo assistito ad esordi come quello del webblog versoilcentro.blogspot.com che però, con la velocità con la quale si evolvono le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, è uno strumento ritenibile sorpassato ed obsoleto dal gruppo dirigente dell'Udc di Matera
Carrieri e la sala del Consiglio comunale
al punto di affiancarlo ad un social network http://versoilcentro.ning.com . Per tale motivo, abbiamo chiesto a Ruggiero, candidato alla presidenza della Provincia di Matera per l'Udc, come mai questa scelta. E la sua risposta è stata: “E' importante che un gruppo politico si confronti
con cittadini e dialoghi sul territorio se, come noi, crede nella democrazia partecipativa e vuole apprendere prima di agire”». Ecco - ha concluso il responsabile della comunicazione online dell'Udc - nelle parole di Ruggiero c'è la voglia di dialogare e di far crescere il nostro territorio».
Nella seconda parte dell'intervista Otello Carrieri, candidato alle comunali di Bernalda, parla del Patto per la Svolta e della reale forza che esso conteneva al suo interno. «Abbiamo già parlato ha detto Carrieri - di forza politica che cresceva di giorno in giorno; ebbene il Patto per la Svolta per noi e per i cittadini era già maturo per governare Bernalda e Metaponto. Eravamo pronti ha continuato Carrieri - ma soprattutto era pronta la cittadinanza a voltare pagina. Certo questo stop alle elezioni di certo non gioverà all'intera comunità. Speranza nel voto? Certo, anche perché abbiamo lavorato tanto dove, con i nostri alleati, si è avuto modo di verificare una positiva ed ampia convergenza di valutazioni e di analisi sulle vicende politico-amministrative di Bernalda e Metaponto; elementi questi che ci hanno spinti alla redazione di un progetto e di un programma amministrativo comune che di fatto si pone come autentico momento di sviluppo sociale e di rilancio economico dell'intera comunità bernaldesemetapontina. In tempi addietro noi dell'Udc, avevamo costituito,
Tursi Don Tarsia faceva suonare le campane se era in arrivo una tempesta
insieme a Adc e Circolo Pitagora, la Federazione di Centro. Subito dopo sono iniziati i contatti con Forza Italia e con altri partiti. Ebbene, per il 2009 siamo diventati un grande movimento politico rappresentato da uomini che credono nella città e nel rilancio della stessa. Con i nostri alleati ci siamo trovati d'accordo su tutte le linee programmatiche per la crescita del territorio; più precisamente sono stati individuati obiettivi e programma. Ma soprattutto ci siamo trovati pienamente unanimi nel dire che Bernalda e Metaponto necessitano di strumenti interattivi di comunicazione per migliorare il senso di democrazia, che di fatto diano la possibilità alla gente di partecipare alla politica ed alle sue scelte. Un progetto politico-amministrativo che è stato creato con dignità ed orgoglio. Ecco conclude Carrieri del Patto per la Svolta - per tali motivi noi tutti crediamo nel voto e con tanta speranza aspettiamo l'evolversi della vicenda sicuri di riuscire a mantenere il nostro Patto con i cittadini di Bernalda per la vera Svolta». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it
Una segnalazione per droga e 5 denunce
Carabinieri, controlli ad ampio raggio Gli alunni della Media in visita nella struttura del 1400 nel territorio di Bernalda
La leggenda del convento
TURSI - Ultima tappa del progetto “Conoscenza del territorio”, per gli alunni delle classi prime della scuola media “Sant'Andrea Avelino”, che sono andati a piedi a visitare l'antico convento di San Francesco, nella parte alta del paese, alla stessa altitudine della Rabatana, ma distante dall'antico rione arabo quasi un chilometro. La costruzione del Convento risale al 1400 circa. Fino agli anni '50 sul campanile c'erano le campane ed popolo della Rabatana andava in processione in occasione della festa di Sant'Antonio, il 13 giugno. Poi la costruzione ha subito l'abbandono, un po' come il borgo antico, perché la gente della Rabatana scendeva ad abitare a valle, dove c'erano le scuole, l'edicola dei giornali, i negozi e l'acqua nelle case. Ultimamente sono stati effettuati dei lavori di consolidamento a questo edificio, tanto caro al poeta tursitano Albino Pierro che lo chiamava “U Cumment”. I ragazzi, accompagnati dai professori Melina De Nicola, Mariangela Viceconte e Salvatore Ferrara, si sono radunati BERNALDA - «Dopo i lavori non si parlerà più di: “la via per Matera”, ma bensì di piazza del Popolo». Questo il commento che giunge direttamente dalla voce del vicesindaco di Bernalda, Nunzio Viggiano. Oltre alle parole del vicesindaco a dire la propria sulla piazza e sui lavori è anche il consigliere di maggioranza, Gregorio Giannini, il quale, all'interno di un comunicato, fa alcune riflessioni sul concetto di piazza come elemento urbanistico e si pone la domanda: «Che piazza del Popolo è allora se il popolo non ci può stare?» «Ebbene sì - ha detto io Viggiano - dopo i lavori di riqualificazione della piazza bernaldese si potrà parlare di spazio per i bambini, per i giovani, per gli anziani e per le famiglie. Fino ad oggi - ha continuato il rappresentante socialista - si è indicato quel luogo come “la via per Matera”; invece noi vogliamo che
nella piazza davanti al comune e sono andati nel popoloso rione di Santi Quaranta e lì hanno preso una strada molto ripida, che li ha portati a ridosso delle antiche mura del convento. Purtroppo, giunti davanti alla maestosa costruzione del convento non sono potuti entrare perché era chiuso. E gli alunni sono ritornati indietro passando per la Rabatana. Davanti
ad un antico lavatoio, costruito negli anni '50 dall'allora sindaco Mario De Santis, si sono dissetati alla fontana. Qui il professor Ferrara ha raccontato ai ragazzi che il prevosto della Rabatana don Salvatore Tarsia faceva suonare le campane della chiesa, ogni qualvolta era in arrivo una tempesta di pioggia. E' al suono di quelle campane la tempesta si allontanava. Verità o leggenda, gli antichi abitanti della Rabatana ci hanno sempre creduto. Il due luglio, giorno della festa della Madonna dell'Icona in Rabatana, c'era la corsa podistica, che si chiamava la corsa del gallo, perché in premio il vincitore riceveva in premio un gallo da mangiare con gli amici. La partenza avveniva dal piazzale antistante il convento, attraverso la strada mulattiera che portava in Rabatana e l'arrivo al Piccicarello. Poi i ragazzi hanno ridisceso la Pitrizza, passando davanti al palazzo dei Latronico (una antica e nobile famiglia tursitana) e sono approdati di nuovo in piazza. Salvatore Martire provinciamt@luedi.it
BERNALDA - Durante i controlli ad ampio raggio dei carabinieri del Comando provinciale coordinati dal Comando regione Carabinieri “Basilicata”, a Bernalda un ventisettenne di Montescaglioso, disoccupato, pregiudicato, è stato deferito all'Autorità Giudiziaria per i reati di estorsione aggravata e porto abusivo di arma da fuoco, in quanto mediante violenza e minaccia, attuata anche con l'uso di una pistola, si impossessava di una motocicletta appartenente ad un ragazzo, ventiquattrenne montese. Inoltre, un rumeno ventunenne del luogo è stato denunciato per la contraffazione del tagliando assicurativo posto sulla sua auto, che è stata sottoposta a sequestro. Una rumena, trentanovenne, assunta in qualità di badante da una famiglia di
Bernalda L’intervento del vicesindaco Viggiano e del consigliere Giannini
«Piazza del Popolo piacerà a tutti» essa porti realmente il nome di Piazza del Popolo. Ma per intenderla come tale è necessario che la si renda piazza in tutto il suo concetto. Certo, con questo non si vuole togliere la libertà di protesta a nessuno, in quanto protestare, e non essere d'accordo con delle scelte, è più che legittimo. Noi siamo certi del nostro operato e della nostra scelta e qui invitiamo la parte che non è d'accordo a perseguire la strada della legge; così come fatto per il PUT con il ricorso al TAR. Noi siamo più che convinti - ha concluso Viggiano - che la piazza, una volta portata a termine, piacerà ai bernaldesi».
Oltre al vicesindaco Nunzio Viggiano, anche il consigliere Gregorio Giannini è intervenuto dicendo la propria su piazza del Popolo. «Il concetto di piazza - ha detto il rappresentante dell'MPS - come elemento urbanistico della città nasce nelle colonie magno greche dell'Italia meridionale. La piazza ha continuato Giannini - viene realizzata con l'esigenza di avere un luogo di incontro per l'assemblea della polis chiamata al governo della città; i coloni, infatti, arrivati dalla madre patria, in qualità di fondatori sono liberi ed uguali tra loro per cui il governo è affidato a tutti. La piazza delle città magno greche, l'Agorà, è il centro religio-
so e commerciale della città ma soprattutto è il luogo simbolo della democrazia del paese. Il concetto di piazza ha rappresentato, dall'agorà ai giorni nostri, il simbolo stesso dello spazio antropico, il momento in cui gli uomini che abitano un aggregato urbano si mutano in comunità, diventano cioè abitanti e acquistano un'autentica identità culturale. La piazza non esiste se al suo interno non è contemplato lo spazio per gli uomini. Per costruire la piazza si modifica l'assetto dei quartieri limitrofi e dell'asse viario principale che si interrompe in prossimità dell'agorà che diviene così spazio aperto e libero per i cittadini. E' mutuando
Bernalda, è stata denunciata all'Autorità Giudiziaria in stato di irreperibilità in quanto si è allontanata dalla casa presso la quale prestava il suo servizio asportando monili e somma contante per un valore complessivo di circa 2000 euro. Altri due operai incensurati di quarantasei anni, di Bernalda, sono stati denunciati per il reato di appropriazione di cose smarrite, in quanto trovati in possesso di due cellulari il cui smarrimento era stato denunciato dai rispettivi proprietari, ai quali sono stati restituiti. Infine, un giovane disoccupato ventiquattrenne, è stato segnalato alla Prefettura quale assuntore di sostanze stupefacenti, essendo stato colto mentre fumava uno spinello all'interno di un locale pubblico. provinciamt@luedi.it
questo concetto che nasce l'idea del sistema delle piazze insito nel regolamento urbanistico di Bernalda e che prevede la creazione e la riqualificazione degli spazi di socializzazione urbana. Oggi, ad esempio, piazza del Popolo è costituita solo da due aiuole inaccessibili agli uomini circondate e attraversate da strade. Che Piazza del Popolo è allora se il popolo non ci può stare? La riqualificazione, quindi, che prevede la realizzazione nel suo centro dello spazio per la socializzazione, conferisce alla piazza il suo vero significato storico, urbanistico e culturale. Oggi - ha concluso il consigliere di maggioranza - la piazza è semplicemente un pezzo della strada di Matera, come siamo abituati a chiamarla noi bernaldesi, domani, terminati i lavori, diventerà finalmente piazza del Popolo». fa.si.
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Venerdì 15 maggio 2009
38 Dopo la violenta grandinata che ha distrutto oltre 300 ettari di aziende tra Scanzano e Policoro
Sgravi dei contributi agricoli Inps L’ipotesi è stata ventilata dall’assessorato dall’Agricoltura della Regione METAPONTINO – Le calamità naturali sono all’ordine del giorno e gli agricoltori lo sanno. Per cui serve assicurarsi per non rischiare il tracollo finanziario delle aziende. L’ultimo evento dannoso, in ordine di tempo è stata la violentissima grandinata abbattutasi lo scorso 30 aprile che ha colpito oltre 300 ettari di aziende ortofrutticole in gran parte localizzate nei territori di Scanzano Jonico e Policoro, ma anche Tursi e Nova Siri, causando un danno per mancato raccolto del prodotto e di impianti e colture, quantificabile tra i 4,5 milioni e i 5 milioni di euro. E’ quanto mai necessario, pertanto, stipulare le cosiddette polizze antigrandine. La Regione Basilicata sta facendo comunque un tentativo importante per dare una mano al mondo agricolo, già in forti difficoltà, individuando una misura che garantisca ai tanti produttori colpiti del Metapontino una forma di ristoro. Un aiuto concreto: lo sgravio parziale dei contributi agricoli da versare all’Inps per i prossimi 12 mesi. Di tutto questo si è parlato ieri mattina all’interno del palazzo della Regione Basilicata a Matera, durante una conferenza stampa convocata dall’Assessorato all’Agricoltura, tenuta
Il tavolo dei relatori
dal direttore generale del Dipartimento, Piero Quinto. Presenti all’incontro le organizzazioni agricole di categoria: Giuseppe Labanca e Paolo Dicembrino della Cia, Stefania Colangelo di Confagricoltura, Piergiorgio Quarto della Coldiretti ed Eustachio Ricchiuti della Copagri. Presenti inoltre in rappresentanza dell’Inps regionale Vito Schettino e Giuseppe Caione. Quinto ha illustrato l’iniziativa della Regione che dà la possibilità di accedere ai sensi della legge numero 102 del 2004, in materia di provvidenze ed aiuti al mondo agricolo, nei casi di riconoscimento dello stato di calamità,
ad un abbattimento, appunto, dei contributi previdenziali Inps per i contributi propri e per i dipendenti nei dodici mesi successivi alla grandinata di due settimane fa. La misura prevista, va dal 25 al 50 per cento. L’Inps ha garantito la propria disponibilità. Tecnicamente si può fare. Serve solo la volontà politica del governo nazionale. «Ci siamo mossi subito per delimitare le aree colpite – ha detto il direttore generale Piero Quinto - così da poter proclamare lo stato di calamità. L’atto sarà approvato nella prossima giunta. Ora però per far sì che il provvedimento entri in vigore, occorre un decreto del Mini-
stero dell’Economia e del Ministero del Lavoro in quanto serve la copertura economica». Naturalmente – è emerso - la Regione farà da pungolo presso il governo centrale affinché produca al più presto tale provvedimento. Che è sempre una forma di aiuto economico anche se in forma indiretta. A sostenere il discorso assicurativo ci pensa da sempre il Coprodi, (Consorzio di difesa dei produttori) presso il quale la Regione Basilicata concorre a pagare il costo dell’80 per cento delle polizze. Soltanto il restante 20 per cento quindi è a carico dell’agricoltore. Tuttavia c’è da registrare un trend positivo di circa il 25 per cento tra glia assicurati negli ultimi dodici mesi. Ma molto serve ancora da fare. Chi fa dell’agricoltura il proprio mestiere, nell’ottica di un settore primario sempre più managerializzato, deve entrare nell’ordine di idee che il 20 per cento della polizza va caricato in bilancio come una sorta di “costo di produzione”. Seppur la normativa non rende obbligatoria l’assicurazione vista però la frequenza degli eventi calamitosi susseguitasi negli anni, sarebbe opportuno coprirsi dal rischio. Pierantonio Lutrelli provinciamt@luedi.it
Policoro Per il contributo alle manifestazioni per l’autonomia comunale
Cinquantenario, Lopatriello ringrazia il presidente Nigro POLICORO - Il primo cittadino della città di Policoro, a nome dell'Amministrazione comunale che rappresenta, vuole ringraziare personalmente il presidente della Provincia di Matera per la sensibilità dimostrata contribuendo con 10 mila euro agli eventi rientranti nel calendario del cinquantenario di autonomia comunale che si stanno celebrando in queste settimane e che dureranno tutto l'anno: «Già in passato il presidente Carmine Nigro, -spiega il sindaco Nicola Lopatriello- di fronte ad appuntamenti di notevole importanza culturale e di promozione del territorio non solo della mia città ma per la Basilicata tutta, ha fatto la sua parte dimostrando praticamente come il territorio cresce solo mettendo da parte gli interessi di bottega e pensando a quelli generali. Policoro è tra le città più grandi della regione e tra le più giovani tra i 131 Comuni della Basilicata. La sua strategicità geografica e lo sviluppo che ha avuto negli anni, prima con la Riforma fondiaria e poi con un tessuto produttivo fatto di piccole e medie imprese, non solo agricole, l'ha portata ad essere un riferimento per tanti Municipi anche dello Jonio calabrese e della vicina Puglia. Ma la storia della mia città affonda le radici nella gloriosa Magna Grecia e le colonie di Siris ed Herakleia, dunque una storia millenaria che noi in questi mesi stiamo ricordando con una serie di manifestazioni culturali. Purtroppo -continua Lopatriello- non tutte le istituzioni ci sono state vicine, forse perché temono che Policoro con la sua crescita possa oscurare altre città. Per esempio la Regione Basilicata è stata sorda alle manifestazioni nonostante ci sia a Policoro il museo nazionale della “Siritide” di cui Dinu Adamesteanu, archeologo di fama mondiale, è stato tra i fondatori, preferendo stanziare 10 milioni di euro per un progetto culturale sull'arrivo dei greci in occidente nel senisese-lagonegrese, emarginando di fatto il Metapontino: la vera culla della Magna Grecia, i suoi musei e le sue ex colonie. Il progetto regionale è chiaro: soffocare ogni ini-
POLICORO - A causa delle ferite riportate in seguito a una caduta da una scala, un muratore di cinquantatre anni di Policoro è stato trasportato dal 118 in eliambulanza all'ospedale San Carlo di Potenza, dove è ricoverato in gravi condizioni. L'episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri un cantiere edile di via Puglia. Secondo quanto si è appreso, l'uomo non sarebbe in pericolo di vita. L'operaio, pare intento a svolgere il proprio lavoro è incappato in un piccolo incidente per cause ancora in fase di accertamento riportando un taglio alla testa giudicato guaribile in trenta giorni. I carabinieri intervenuti sul posto hanno attivato tutti i rilievi e le procedure necessarie per stabilire l'esatta dinamica dell'incidente. pie. lut. provinciamt@luedi.it
Ordine di carcerazione dell’A.G. di Taranto
Pregiudicato ventinovenne di Scanzano Jonico dai domiciliari al carcere SCANZANO - Si è svolta nelle ultime quarantotto ore un’intensa attività dei carabinieri del Comando provinciale di Matera nell'ambito di un servizio straordinario disposto e coordinato dal Comando Regione Carabinieri “Basilicata”. A seguito dei controlli dei militari dell’Arma sul territorio del Materano, a Scanzano Jonico, un pregiudicato ventinovenne del luogo, già sottoposto agli arresti domiciliari per detenzione a fini spaccio di sostanza stupefacente, è stato tratto in arresto in esecuzione di un ordine di carcerazione emesso dall'Autorità Giudiziaria di Taranto. Per il dispositivo di controllo predisposto dai carabinieri sono stati impiegati numerosi uomini e mezzi. provinciamt@luedi.it
Il Comune di Policoro
ziativa volta alla crescita di questa porzione di territorio. Non si spiega altrimenti neanche il silenzio sulla vicenda Marinagri da parte dell'Ente regione, che solo l'altro giorno si è svegliata, ad udienza già chiusa da parte del tribunale della Libertà di Catanzaro e in attesa di decisione entro fine maggio, con una mozione ormai superata dai fatti». Ma Lopatriello si dice anche deluso dall'atteggiamento di alcuni istituti di credito locali, sempre su questo appuntamento storico dei cinquant'anni di autonomia comunale: «Ci sono alcune banche che hanno concesso, e ringrazio, un contributo iniziale di 2500,00 e altre, invece, come al 'Banca Meridiana' che si presentano come enti creditizi vicini al territorio, gestore per giunta della tesoreria comunale, che ha stanziato la miseria di 500 euro che io ho prontamente rispedito al mittente. Non so che farmene di queste cifre che non servono nemmeno a stampare i manifesti. Invece l'altra banca del territorio, la Cassa rurale ed artigiana Bcc di Castellana Grotte, ha addirittura bocciato scandalosamente la nostra richiesta».
Incidente sul lavoro Muratore ricoverato al San Carlo
Montalbano Il consigliere Maida interviene sulla nomina degli scrutatori
«Un’ingiustizia per i disoccupati» MONTALBANO - Sulla nomina degli scrutatori che andranno a costituire i seggi per le ormai prossime elezioni, è intervenuto in una nota, Vincenzo Maida consigliere comunale di opposizione a Montalbano Jonico e presidente del Centro studi Druss. «Tra qualche giorno- scrivetutti i comuni dovranno provvedere a designare gli scrutatori per i seggi elettorali. Una ennesima ingiustizia ai danni dei disoccupati sta per consumarsi senza che nessuno ne parli. Qualche settimana fa abbiamo assistito ad un incontro politico nel corso del quale un esponente di un partito che aspira a proporsi alla guida della comunità, ha candidamente affermato che un paio di anni addietro é stato ingiustamente inquisito per aver fatto delle segnalazioni, in qualità di segretario provinciale di un partito,
all'ufficio preposto della Corte di Appello del Tribunale di Potenza alla nomina dei presidenti di seggio. La sua giustificazione è che questa era la prassi, tant'è che anche un esponente politico di rilievo di un partito avversario aveva fatto la stessa cosa. Abbiamo così appreso dunque che le nomine dei Presidenti di seggio avvengono su segnalazione dei partiti politici. E' davvero così? Qualcuno lo smentisca». Circa la nomina degli scrutatori, Maida, traccia il percorso di come è avvenuta durante la prima Repubblica sino ad oggi. Dapprima i segretari di partito nominavano gli scrutatori con sistema proporzionale alla loro forza politico-elettorale; poi con una battaglia dei Radicali si giunse al sorteggio attingendo ad un elenco di cittadini, mentre ai
partiti rimase la scelta dei propri rappresentanti di lista, per vigilare e tutelarsi durante le operazioni di voto. “Poi- scrive Maida- è intervenuta la legge del 21 dicembre del 2005, n.270, meglio conosciuta come la legge porcata, perché così definita dal suo stesso autore, il leghista Calderoli. All'art. 9 tale legge attribuisce ad una commissione elettorale comunale composta dal sindaco e da quattro membri effettivi il potere di nominare gli scrutatori da un elenco che viene aggiornato ogni anno e rispetto al quale i cittadini, molti dei quali neanche lo sanno, possono presentare domanda entro il mese di novembre per esservi inseriti. Insomma peggio della prima repubblica, perché di fatto non viene tenuto presente neanche il criterio della proporzionalità». Anna Carone
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Prima udienza per un’istanza fallimentare presentata da ex consulenti
Potenza in tribunale De Vita, Iorio e Chiacchio vogliono euro. La società contesta tutto OLTRE all’ultima battaglia sportiva, quella di domenica con il Benevento che segnerà il destino del Potenza, la società di Postiglione è chiamata a fronteggiare da ieri un’emergenza extracalcistica, piovuta dal Palazzo di Giustizia. Un’istanza di fallimento promossa da un gruppo di consulenti della società, per una serie di compensi non pagati. Giovanni De Vita, Manlio Iorio e Eduardo Chiacchio hanno chiesto l’ottenimento di parcelle per prestazioni professionali per le quali non hanno ricevuto euro dalla società rossoblù. La cifra ammonterebbe a circa 50 mila euro. Nella prima udienza di ieri, ovviamente, il Potenza ha eccepito tutte le proprie ragioni, contestando la richiesta di pagamento. Il giudice ha deciso di rinviare la decisione al prossimo 11 giugno. Sarà in quella data che la società potrà percorrere due strade: o quella stragiudiziale, con una transazione rispetto ai crediti reclamati dai tre, o quella del giudizio (sicuramente più praticabile). De Vita - difeso dall’avvocato D’Alessandro - ha svolto la sua opera da consulente esterno per il Potenza nella stagione 2006-2007, reclama una prosecuzione tacita del rapporto con la società anche per le stagioni successive. La società rossoblù, rappresentata dall’avvocato Simone Labonia, ha ovviamente eccepito che il rapporto professionale si è interrotto al termine della prima stagione (senza nessun rinnovo taci-
LA SQUADRA PER IL BENEVENTO LO STAFF tecnico del Potenza ha provato, nel test della prima squadra, resa più corposa dall’innesto di alcuni elementi della Berretti, quello che potrebbe essere l’undici che affronterà il Benevento nell’ultimo impegno della stagione regolare. Condizionata dal gran caldo di ieri pomeriggio, la squadra si è mossa senza eccessive esasperazioni e lo staff ha potuto provare qualche soluzione alternativa. L’unico indisponibile è Di Bella, che è rimasto prudenzialmente a riposo per poter giocare domenica. Per il resto, Cantoro, Mangiapane e Cozzolino sono stati schierati con la squadra allenatrice, mentre nell’undici dei probabili tito-
lari si è visto all’opera un Poetnza “stileArleo”. Ossia, con il 4-2-3-1. In difesa, da destra, Catalano e De Stefano hanno schierato Dei, Cuomo, Porcaro e Lolaico. Davanti al pacchetto hanno agito Sabatino e Cammarota. L’unico attaccante centrale era Berretti, mentre il tridente alle sue spalle era ricco sì di fantasia, ma alquanto debole fisicamente: Sarno, a destra, Nolè, centrale, D’Aguanno, a sinistra. Quanto questa soluzione possa essere praticabile lo si saprà soltanto prima del match, ma che qualche under possa giocare dal primo minuto non è da escludere a priori. a.p.
to), dimostrando ulteriormente che le prestazioni sono state onorate, come da fatturazione emessa dalla società nell’anno 2008. Circostanza, questa, che spinge invece De Vita-Iorio-Chiacchio a considerarsi comunque legati al Potenza. La sensazione è che in un caso o nell’altro non si arriverà al fallimento, anche se la procedura prevede che nel caso il credito venga riconosciuto, ma non intascato, i creditori pignorino i beni della società fino alla cifra richiesta, altrimenti si dichiara fallimento. E solo in questo caso c’è qualche rischio (ma nemmeno eccessivi, visto quello che è successo di recente al Pescara e al Lanciano) a livello sportivo. Vista l’irrisorietà della cifra, crediamo che anche in un caso del tutto negativo per la società, non si arriverà a tanto. Dopo tutto, Postiglione (nonostante quanto sostenuto dagli accusatori) si vanta di bilanci in ordine e conti in regola. Ragione che motiva la sicurezza della sua posizione. Al di là di tutto, una considerazione: il consulente De Vita, osannato da Postiglione quando lo presentò in organigramma, ha scelto la strada più clamorosa piuttosto che scendere a miti consigli. Addirittura l’avvocato Chiacchio, che ha difeso Postiglione e il Potenza non più tardi di un anno fa, durante il processo sportivo per la gara con la Salernitana, storicamente amico della società, risulta adesso un accusatore esigente. Vatti a fidare degli amici. Alfonso Pecoraro
Seconda Test per il Melfi in vista dell’Igea
Palumbo torna al 4-4-2 con Maisto esterno Gabrieli in dubbio CRESCE L'ATTESA in città in vista del match di domenica prossima. La politica dei prezzi contenuti (ricordiamo che si pagherà appena 2 euro per la Curva, mentre si emetteranno biglietti da 5 euro per la tribuna, mentre ingresso gratuito per i ragazzi fino a 15 anni)sembra aver riscontrato il gradimento del pubblico gialloverde che si sta mobilitando per non far mancare il proprio apporto in occasione della gara che potrebbe sancire la permanenza tra i professionisti per il sesto anno consecutivo. Sono apparsi striscioni a firma della Brigata Normanna, in diversi punti di Melfi, che invitano la popolazione a recarsi al Valerio in modo massiccio. Troppo importante la posta in palio per una città che vuole restare nel calcio che conta. Nel frattempo la squadra ha svolto la consueta sgambata infrasettimanale. Come preventivato Palumbo sembra orientato al ritorno
al consueto 4-4-2, il modulo più usato in questa stagione. D'altronde non è più tempo di esperimenti e moduli alternativi, nel contesto di una gara da vincere ad ogni costo, in cui bisognerà dare fondo a tutte le energie. In difesa vi è un dubbio legato alle condizioni di Emanuele Gabrieli. Il centrale abruzzese già dalla scorsa settimana soffre a causa di una infiammazione al tendine rotuleo. Non un problema grandissimo ma quanto basta per mettere in leggero allarmismo Rizzo, naturale sostituto. L'ex andriese è stato schierato da Palumbo al fianco di Castaldo, nella prima parte della partitella, con Gabrieli subentrato successivamente. Conoscendo la determinazione dell'abruzzese e la sua sopportazione al dolore, non è escluso che contro l'Igea stringa i denti e scenda in campo dal primo mi-
IN BREVE Ranieri in rialzo RANIERI GIÙ, Ranieri su: nella scoppiettante Juventus di questo periodo può succedere anche questo, che il borsino di un allenatore in disgrazia risalga improvvisamente. Ecco il presidente Giovanni Cobolli Gigli: «Il cda ha apprezzato il suo lavoro. Vedremo al termine della stagione. Vogliamo realizzare i nove punti che ancora ci potrebbero fare sperare nel secondo posto. Poi faremo le valutazioni». Che cosa c'è dietro questa posizione? Semplice, un milione che balla nelle esangui casse bianconere. Il milione che il club dovrebbe elargire al tecnico, con un anno ancora di contratto, per la prossima stagione, in caso di esonero. La Juventus pensa che quel milione potrebbe essere speso più proficuamente sul mercato (ne ha già persi circa dieci con la mancata conquista della Coppa Italia) e non sembra preoccupata dallo scarso gradimento nei confronti del tecnico romano da parte di spogliatoio bianconero e curve.
Milito verso l’Inter PER IL PASSAGGIO di Milito all’Inter sarebbe ormai questione di ore. Lo afferma il procuratore dell’attaccante al momento in forza al Genoa, Fernando Hidalgo: «Milito ha tante richieste, lui già da tempo ha dimostrato il suo valore, abbiamo ricevuto tante proposte e questo la dice lunga sulla forza del giocatore», ha detto Hidalgo, «con l'Inter ho avuto un incontro dove ho ricevuto un interessamento ufficiale per Milito, ma il giocatore è ancora sotto contratto con il Genoa, che tra l’altro è in una fase calda del campionato. Per questo non vogliamo disturbare la mente del mio assistito, e parlare ora di numeri, cifre e contratto».
Barca, festa col lutto DOPO IL sonante 4-1 inflitto all’Athletic Bilbao, nella finale di Coppa del Re, 40mila persone si sono riversate nel cuore di Barcellona. Un 35enne è morto annegato nel fiume Onyar, nella centro storico di Girona. A Barcellona il teatro dei festeggiamenti è stata Plaza de Cataluya, dove però un gruppo di 300 persone ha pensato bene di scatenarsi lanciando bottiglie contro i veicoli della polizia. 45 persone sono state fermate negli scontri. Alla fine si sono contati 109 feriti, tra cui 34 poliziotti
Gli arbitri della B SABATO 16 maggio ore 16.00: Albinoleffe-Rimini: Calvarese di Teramo; Ascoli-Salernitana: Cavarretta di Trapani; Avellino-Treviso: Tozzi di Ostia; Bari-Modena: Velotto di Grosseto; Cittadella-Parma: Rocchi di Firenze; Mantova-Empoli: Celi di Campobasso; Pisa-Piacenza (oggi ore 20.45): Brighi di Cesena; Sassuolo-Livorno: De Marco di Chiavari; Triestina-Ancona: Dondarini di Finale Emilia; Vicenza-Frosinone: Baracani di Firenze; Grosseto-Brescia (lunedì 18/05 ore 20.45): Saccani di Mantova.
nuto, ma d'altro canto è anche nota la cura dei particolari di Palumbo che vuole sul terreno di gioco, solo gente al 100%. D'altronde Rizzo offre ampie garanzie e dunque Palumbo sa di poter contare in ogni caso su di un valido elemento nel cuore della sua retroguardia. Detto dell'attacco formato dal tandem De Angelis Merini, resta come sempre da verificare la composizione del centrocampo.
A destra Tufano appare sicuro del posto. Troppo importante la sua intelligenza tattica per privarsene nel match che vale una stagione. In mezzo e sull'esterno mancino Palumbo ha provato una soluzione alternativa. Mitra e Bacchiocchi davanti alla difesa con Maisto spostato a sinistra. Una soluzione già adottata a Cosenza domenica scorsa e che potrebbe esse-
re riproposta contro l'Igea Virtus. In alternativa pronto Gilfone con Maisto di nuovo centrale al fianco di uno solo tra Mitra e Bacchiocchi. Nelle prossime ore ne capiremo di più, ben consapevoli che la qualità che conterà maggiormente sarà la grinta e la voglia di vincere che il Melfi saprà mettere in campo davanti al suo pubblico. Emilio Fidanzio sport@luedi.it
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Sport
Venerdì 15 maggio 2009
Per la sfida con il Pianura Lazic potrebbe schierare chi ha avuto meno spazio
Francavilla, ci sarà gloria per tutti FRANCAVILLA – La formazione rossoblu, raggiunta la meritata salvezza con una giornata di anticipo, si appresta adesso ad ospitare il sodalizio campano del Pianura, in una gara che si annuncia molto entusiasmante. Mancava solo la matematica, ma ormai era da tempo che i rossoblu si erano salvati con qualche giornata di anticipo, anche se per scaramanzia, nell’ambiente sinnico ancora si parlava di conquistare la salvezza. I cinque punti di vantaggio sulle dirette concorrenti facevano ben sperare per il prosieguo della stagione. Adesso, domenica prossima ultimo turno di campionato per il sodalizio sinnico, che dovrà ospitare davanti ai propri tifosi la formazione campana del Pianura. La squadra di mister Gargiulo, occupa la terza posizione in classifica a quota cinquantasette punti
in classifica, ed è una delle quattro formazioni che dovrà disputare i play off. Il match di andata giocato a Gennaio allo stadio “Simpatia”, vide una pesante sconfitta del Francavilla per 4-1. Il Pianura, per agguantare la Nocerina in seconda posizione, dovrà far prevalere le proprie motivazioni che saranno sicuramente superiori a quelle della squadra di Lazic, che ormai non ha nulla da chiedere al campionato. Aspettando con ansia, se arriverà qualche buona notizia da Sant’Antonio. L’undici di mister Gargiulo, ha intenzione di raggiungere in classifica la Nocerina, avanti di soli tre punti, che ha sua volta andrà a giocare nello stadio del Sant’Antonio Abate. In caso di risultato positivo della Nocerina, il Pianura si troverebbe a giocare il primo turno dei play off in casa e l’eventuale fi-
nale del girone, lontano dalle mura amiche. Ma il Francavilla ormai, raggiunto il suo obiettivo, farà scendere in campo i giocatori che quest’anno hanno avuto meno spazio, ed ecco che contro il Pianura l’allenatore serbo, dovrebbe schierare le seconde linee. Ma ora, in casa Francavilla, ci si aspetta uno stadio “Nunzio Fittipaldi” con il pubblico delle grandi occasioni, per festeggiare la quarta salvezza consecutiva nel campionato di serie D. Nel frattempo ieri, la formazione di Lazic ha partecipato al triangolare organizzato dallo Sporting Francavilla, per celebrare la promozione in seconda categoria. Il torneo, che ha visto la partecipazione anche della Fratelli Cafaro è stata l’occasione per provare dei giocatori in vista del match di domenica prossima. Claudio Sole
Lazic
Gli ‘88 riacquistano peso: Conte e Gatti ok
L’occasione per mettersi in mostra
Marco Conte
Matera, quinto under ufficiosamente certo
Genzano, tanti giovani trovano spazio nel derby
QUINTO under quasi ufficiale. Per i nati del 1988 c’è ancora un anno di under in serie D. In sostanza, oltre ad un giocatore dell’88, dovranno essere in campo un ‘89, due ‘90 e un ‘91. Cinque under e chiaramente tale regola, già accettata da tutte le società di serie D ed a breve ufficializzata, cambia gli scenari. A dire il vero Marco Conte meriterebbe di restare anche se non fosse un under, ma è un grande vantaggio poter disporre di un calciatore che ha senso tattico e grande umiltà. Già l’anno scorso a Venosa disputò un campionato da protagonista, ma si è ripetuto e con Acampora è stato uno dei punti di forza del centrocampo, vero tallone d’Achille di questa squadra da inizio stagione. Non era in condizione a Nocera,
ma ha stretto i denti e alla fne è risultato uno dei più positivi. Perchè nel calcio o sai stare in campo oppure è meglio cambiare mestiere. Ovviamente il riferimento è a livello tattico. Conte è un calciatore che può giocare a fianco del famoso play di centrocampo. Bravo a impostare e pressare. Uno da consigli per gli acquisti per intenderci e, probabilmente potrebbe restare a Matera visto che è un giocatore che si è conquistato consensi e stima a colpi di buone prestazioni. Questa nuova regola potrebbe aprire spiragli banche a Biagio Gatti, coetaneo d Conte. E’ chiaro che non si può affrontare un torneo con giocatori di età uguale e ruolo diverso, perchè condizionerebbe le scelte in caso di assenza del titolare. Anche se bisogne-
rebbe tenerne almeno tre di 88 e un portiere non guasterebbe. Con la partenza di Naglieri e Acampora si aprirebbe una falla in termini di 1988, perchè rimarrebberop solo Paladino e Risi. In realtà c’è anche Palladino (con due elle), difensore dato in prestito l’anno scorso al Forza Matera, ma di proprietà della società del presidente Tommaso Perniola e destinato a fare parte dell’organico, visto che ha fatto un campionato eccellente con la squadra di mister Francesco Liuzzi. Tutto, comunque, dipenderà dal progetto tattico del tecnico a cui verrà affidata la squadra. Franco Danza? La certezza che resti c’è, perchè ha fatto bene e merita la riconferma, ma non è definibile, al momento, con quale incarico. Renato Carpentieri
Biagio Gatti
GENZANO DI LUCANIA Mancano solo due giorni al derby lucano tra Matera e Sporting Genzano ma l'atmosfera non è affatto carica di tensione e concentrazione in casa bianco rossa. La testa degli alto bradanici ormai è proiettata agli incontri spareggio per la permanenza in categoria che si giocheranno a cavallo tra la fine di maggio e l'inizio di giugno. Per lo Sporting Genzano non si tratta dei primi play out da disputare nella sua storia. Già due anni fa, la compagine bianco rossa dovette affrontare gli spareggi contro il Bitonto. L'epilogo fu triste e pieno di rammarico visto i due pareggi nella due sfide che premiò i pugliesi per un piazzamento migliore in
Il tecnico, riconfermato dal Pisticci, non vede l’ora di iniziare
Valente, grande voglia di D LA SERIE D l'aveva sfiorata già in diverse occasioni, sia con squadre con le quali aveva vinto l'anno prima il campionato di Eccellenza Lucana sia in base a contatti ricevuti da altre società, ma all'ultimo momento era intervenuta sempre qualche complicazione ad impedire ad Antonio Valente di sedere su una panchina che gli consentisse di affrontare il torneo Interregionale, una categoria che sembrava stregata per il tecnico pisticcese. Questa volta, tuttavia, il tabù è stato sfatato. E, grazie alla riconferma per il terzo anno consecutivo alla guida tecnica della Pol. C.S. Pisticci, Valente potrà misurarsi con una sfida finora sfumata sempre all'ultimo minuto. “Non vedo l'ora di iniziare - sono le prime parole del tecnico gialloble -. Entro in questa nuova realtà in punta di piedi, con umiltà, emozione ed entusiasmo. Credo che la nostra strada sia quella di continuare con il progetto seguito finora: cercare ragazzi motivati che facciano del lavoro e dello spirito di gruppo il loro pane quotidiano. Ringrazio l'intera società per la riconferma in sella alla Pol. C.S. Pisticci. E', questo, un motivo ulteriore di grande stimolo e gratificazione. Mi auguro che da questa esperienza da pisticcese alla guida del Pisticci oltre i confini della nostra Regione, possano uscirne esaltate prima la pisticcesità e poi la lucanità. Ci sarà bisogno di tanto lavoro e di sacrifici importanti, per cui con l'area tecnica appena costituita in seno alla nuova dirigenza siamo già all'opera”.
Il tecnico del Pisticci Valente. A destra il portiere Angelo Coretti
Su Valente la dirigenza ha consumato una profonda riflessione al termine del campionato. Alla fine, però, la riconferma è apparsa quanto mai scontata. “Abbiamo confermato Valente - spiega il vice presidente gialloble Domenico Albano, a sua volta riconfermato nel ruolo - com'era ovvio che fosse visti i risultati ottenuti dal Pisticci in questi due anni”. Per il resto il dottor Albano sa che la sfida raccolta dalla società sarà molto impegnativa. “Ci apprestiamo a vivere questa nuova avventura - commenta il vice presidente della Pol. C.S. Pisticci dopo che in società abbiamo chiarito
le posizioni di tutti e diversi aspetti organizzativi. Siamo consapevoli delle difficoltà ulteriori che questa categoria rappresenta e della necessità di metterci un livello di impegno ancora superiore a quello profuso finora. Da parte nostra faremo il massimo per dare seguito al nostro progetto e realizzare gli obiettivi stagionali, che questa volta coincidono con il raggiungimento di una salvezza tranquilla. Per farlo dovremo migliorare il gruppo di giocatori a nostra disposizione con qualche innesto di categoria e diversi giovani”. Albano, infine, lancia un appello affinché tutti si ren-
dano conto di quanto sia necessario dare il proprio contributo alla causa gialloble, in considerazione del fatto che la società affronta il massimo campionato raggiunto da questi colori nell'arco della sua intera storia. “La dirigenza - conclude Albano - ha grandi motivazioni, ma siamo anche consapevoli che da soli sarà molto difficile sostenere questo progetto. Speriamo, dunque, che la gente comprenda la sua portata e sia disposta a sostenerlo. Mai come in questo momento abbiamo bisogno di un aiuto da parte della cittadinanza. Tutti, nel loro piccolo, sono chiamati a contribuire”.
classifica. Tante le analogie con la sfortunata retrocessione di due anni fa, come ad esempio il terzultimo posto in classifica; tante anche, però, le coincidenze con la stagione 2006/2007 quando lo Sporting giocò con una squadra pugliese e non campana, visto che dovrà affrontare una tra Angri, Sant'Antonio Abate e Bacoli Sibilla, e la spinta in più del rettangolo di gioco di casa e non lontano dai propri tifosi come accadde due anni fa quando la gara interna fu giocata su campo neutro. Mancano ancora quasi venti giorni al mach di andata che si giocherà sul manto erboso del Comunale di Genzano ma tutti gli uomini agli ordini di Mister Bacci sono ormai immersi a questo doppio confronto. Il derby con il Matera, invece, viene forse messo in secondo piano visto anche l'obiettivo del Matera che è quello di fare assolutamente dei punti per guadagnarsi la permanenza diretta. Certo, una vittoria nel derby lucano contro i cugini materani potrebbe dare maggiore fiducia all'ambiente bianco rosso ma una sconfitta non significherebbe assolutamente nulla a questo punto del campionato. Per domenica Mister Bacci avrà i suoi grattacapi su chi schierare in campo. Veneziano tra i pali dovrebbe prendere il posto di Borrelli. In difesa, con le assenza di Masturzo e Fiore, il mister romano schiererà con molta probabilità Fischina e Trifone centrali con Gargano e Autiero sulle fasce. Anche a metà campo ci saranno tanti stravolgimenti visto le assenze pesanti di Riccio e Papagni per squalifica e la probabile assenza di Buonocore ancora acciaccato dopo Ischia; centrocampo quindi obbligato per Mister Bacci con Bacio Terracino, Pepe, Salbini e Rega. In attacco, con la squalifica di Ciro Impagliazzo tandem obbligato con Insaurralde e Compierchio, ma con un Murano in panchina pronto per entrare in campo a gare iniziata. Sarà, quindi, uno Sporting Genzano verosimilmente rimaneggiato con tanti giovani in campo pronti a mettersi in luce, cercando di ritagliarsi una spazio per i prossimi incontri. Rocco De Rosa
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Golden Cup
Cafarella nega la gioia del gol agli ospiti parando un calcio di rigore
E’ uno Stigliano travolgente Dodici reti all’Italica Metaponto, sei per frazione di gara STIGLIANO 12 I. METAPONTO 0 STIGLIANO: Cafarella, Ciancia, Bruno (Rodriguez), Campanale, Lovecchio ( Angerame), Perrone (Orlando), Dimase (Barbaro), Virelli (85), Lattanzio, Gariuolo, Lella (Fortuna). A disp. : Barisano. All. Soldo ITALICA METAPONTO: Di Nocca, Turillo G., Dascanio, Suriano, Turillo M., Gallitelli, Distefano, Bonora, Caputo, Capece, Sisto. A disp.; Minervini, Pagliaro, Losenno, Mianulli. All. Lopapa RETI: al 8', 16', 83' Lattanzio, 20', 41', 55', 61', 65', 70' Gariuolo, 31' Bruno, 39'Ciancia, 78' Fortuna UNO Stigliano in tema con gli internazionali di tennis, vince con un doppio 6-0 per tempo contro un Italica Metaponto tecnicamente e atleticamente inferiore ai padroni di casa. Gli ospiti han-
no cercato di contenere le sfuriate avversarie nei limiti delle loro possibilità, per come hanno disputato la gara diventa perfino difficile fare un commento tecnico. Comunque va evidenziare e rimarcato in maniera forte la serietà dei calciatori e di tutto team, con in testa l'allenatore Lopapa del Metaponto per aver saputo accettare un risultato del genere, giocando con serenità e onorando la gara dal primo fino all'ultimo minuto di gioco, sposando la filosofia giusta per queste categorie, del sano e puro divertimento dimostrando un fir play encomiabile. Tornando alla gara, lo Stigliano per la seconda volta dall'inizio del campionato scende in campo con dieci calciatori giovani con una media di 20 anni e con il solo capitan Campanale a fare da chioccia portandoli per mano verso la vittoria, mentre in altre partite ci si era avvalsi di qualche calciatore
A sinistra una formazione dello Stigliano
più esperto in ruoli specifici. Passano pochi minuti e Lattanzio in velocità su un ottimo corridoio di Virelli 85 segna la prima rete, al 16' del il raddoppio sempre di Lattanzio incontenibile sulla velocità, poi è la volta del suo gemello del gol Gariuolo a triplicare, poi ancora a segno con il rientrante
infortunato Bruno, a portare a quattro le reti per lo Stigliano con un tiro in diagonale, Arriva il momento di gloria anche per l'eclettico difensore Ciancia, che portatosi in area avversaria, segna con un tiro di potenza ed infine Gariuolo a completare laprima parte di gara con la sesta rete, mentre il
portiere Cafarella rimasto inoperoso, fino a quando ha modo di guadagnarsi la propria gloria, parando il rigore concesso al Metaponto, per un fallo di mani. Nella ripresa si ripete il 6 a 0, che vedrà protagonista Gariuolo Marco il quale richiamato dal proprio allenatore ad una maggiore concretiz-
zazione delle azioni, sfruttando le sue capacità tecniche, accontenta il proprio mister con altre quattro reti, probabilmente esagerando visto il punteggio e la situazione tattica del momento. Segna meritatamente, l'altro rientrante da infortunio Fortuna, piazzando di precisione, poi ancora il bomber Lattanzio a completare la dozzina. Da segnalare sul risultato di 11 a 0, la serpentina del portiere ospite Dinocca, il quale dovendo uscire di piede fuori area per anticipare un attaccante, si è trovato in un'azione dalla dinamica che l'ha indotto a dribblare con successo, quattro giocatori dello Stigliano, gli è mancato solo il gol, che a quel punto meritava , il tutto ha destato curiosità e scalpore, forse è stata anche una forma di sfogo agli 11 gol subiti. Da parte dei ragazzi dello Stigliano, ottima prova, ma su tutti un ottimo Virelli 85. . vi.bo.
Poule Vincenti
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Venerdì 15 maggio 2009
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Venerdì 15 maggio 2009
Il sessantaquattrenne portiere Bosso vive una partita da ex tutta particolare
Potenza, è festival del gol Botta e risposta di emozioni tra Bodisa e Gamesa Brindisi U.S.BODISA73 F.C.GAMESA
4 4
U.S. BODISA 73: Martoccia (1' s.t. Vaccaro), Colangelo, Coviello (1' s.t. Berardi), Riviello, Di Bello, Sinisgalli ( 30' s.t. Santoro), Pastore (1' s.t. Albano), Fedeli, Florestano, Straziuso, Catalani.A disp.: Lorusso Dir.: Giuseppe Antonio Giordano All.: Domenicantonio Lorusso F.C. GAMESA BRINDISI: Bosso, Roma, Allegretti, Albano G., Larocca D., Larocca V. (13' s.t. Pecora F.), Gianfredi D. (17' s.t. Marino), Albano A. ( 32' s.t. Addesio), Tolve (1' s.t. Pecora N.), Gianfredi A., Larocca G. Dir.: Giovanni B. Sabia ARBITRO: Vincenzo Faraone di Potenza MARCATORI: al 4' p.t. e al 26' s.t. Gianfredi A. (GB), al 40' p.t. e all'8' s.t. Florestano (B), al 42' p.t. Tolve (GB), s.t. al 29' Marino (GB), al 36' Catalani (B), al 47' Fedeli (B). NOTE: Ammoniti: Albano A. (GB) Coviello, Catalani e Sinisgalli (B) POTENZA - La Bodisa e il Gamesa Brindisi hanno dato vita ad una partita vibrante, con continui capovolgimenti di fronte, con otto gol realizzati e con una serie di occasioni da rete, che potevano dar luogo ad un punteggio tennistico. Nella Gamesa milita
Berardi e Sinisgalli della Bodisa
il sessantaquattrenne portiere Bosso, ex della Bodisa, che fa da padre (se non proprio da nonno) ai più giovani della sua squadra, fra cui due quindicenni e due diciottenni. Nella Bodisa manca ancora una volta Lucio Malatesta, preso dalla campagna elettorale per la sua recente candidatura al Consiglio Comunale. L'inizio è della Gamesa, che, già al 4' si porta in vantaggio con il rapido Gianfredi A., che supera l'improvvisato libero Coviello in dribbling e deposita in rete. Poi una serie di occasioni per la Bodisa: due di Riviello e una di Di Bello, che sfiorano i legni e quella incredibilmente sciupata da Fedeli su passaggio filtrante di Catalani con
un piatto a lato a porta sguarnita. Il Gamesa risponde con tre occasioni sprecate da Larocca G., Tolve e Gianfredi A.. La Bodisa continua a macinare gioco, sbaglia a più riprese con palle appena fuori di Florestano e Fedeli; incredibile l' errore successivo di Sinisgalli che di piatto manda fuori da due passi. Nel finale del primo tempo, Florestano deposita in rete di testa dopo una corta respinta di Bosso su tiro di Sinisgalli, ma appena due minuti dopo su rapida incursione di Gianfredi A., Tolve raccoglie il cross, colpisce prima il palo e sulla respinta segna il gol dell' 1 a 2. Alla ripresa del gioco la Bodisa si presenta con Vito Vaccaro, ex bomber del-
l'Avigliano di eccellenza e quarta serie, che prende il posto del portiere Martoccia, che abbandona per un problema familiare; entrano anche Berardi e Albano al posto di Coviello e Pastore. Il clichè è identico al primo tempo con una Bodisa più pimpante. All'8' preciso lancio di Sinisgalli per Florestano che non ha difficoltà a depositare in rete alla sinistra di Bosso, è il 2 a 2. Dopo una ghiotta occasione sprecata da Fedeli, la Gamesa si porta sul 2 a 4 con gol di Gianfredi A. lasciato solo in area e di Marino che trafigge Vaccaro con un bolide all'incrocio. La Bodisa non ci sta e continua ad attaccare. Al 36' lancio di Riviello per Catalani, che scarta un avversario e di esterno destro gonfia la rete. Dopo un'altra clamorosa occasione sprecata da Fedeli, che, a porta vuota, non riesce a realizzare di testa, al 47', quando si aspettava solo il fischio di chiusura, lo stesso Fedeli con un tiro sbilenco indovina l'angolo alla destra del portiere, è il 4 a 4 finale; dopo appena trenta secondi l'arbitro fischia la fine. I migliori in campo, per la Bodisa: Berardi, Catalani, Florestano e Sinisgalli; per il Gamesa Brindisi: Gianfredi A., Larocca V., Albano A. e Pecora F. Ottimo l'arbitraggio di Vincenzo Faraone della sezione di Potenza. v.b.
Sporting Picerno a mani vuote in riva al Sinni
Francavilla fa poker S.FRANCAVILLA S.PICERNO
4 0
SPORTING FRANCAVILLA: Durso, Ciancio D., Ciancio L., Bartolomeo, Ponzio, Marcelli, Orofino (88' Rondinelli), Vitarelli, Marino (88' De Luca), Lista, Pennella. A disp.: Di Nubila, Carlomagno. All. Amatucci A. SPORTING PICERNO: Lettieri G., Lettieri F., Falabella, Martino, Lettieri S., Caggiano, Mancino, Damiano, Salerno, Cangini (65' Riviello), D'Andrea. A disp.: Lettieri D., Russo. All.: Marcantonio R. MARCATORI: 27' Vitarelli (F), 31', 78' e 85' Pennella (F). FRANCAVILLA - Allo stadio "Nunzio Fittipaldi" di Francavilla sul Sinni è andata di scena la seconda giornata della poule vincenti di terza categoria, tra lo Sporting Francavilla e lo Sporting Picerno. Finalmente in una giornata primaverile e con il terreno di gioco in perfette condizioni, ha inizio la partita con
S. M. ARMENTO 2 TRAMUTOLESE 2 S. M. ARMENTO: Canosa A, Dibuono M, Di Crisci R, Saponara G, Costa G, Bloise V, Fruci L, Sciacovelli L, Magaldi L, Bellofatto N, Bello A, Serafini A, Ferri N, Canosa F, Canosa V. All: Defina Beniamino. POL. TRAMUTOLESE: Tralci V, Iuorno V, De Falco R, La Scaleia V, Lombardi T, La Petina G, Marotta R, Lo Sasso G, Tito M, Carlomagno V, Bove G, Grieco A, Sico M, Bove L, Ragone E. All: Bove Giovanni ARBITRO: Nicolo' Nappo Sez. Moliterno MARCATORI: Magaldi 23’ pt, La Scaleia 20’ st, Bloise 46’ st, Sico 50’ st.
un predominio dei padroni di casa. Tra squalificati ed infortuni, la manovra di gioco dei sinnici è poco fluida, con gli attaccanti Marino e Pennella che stringono i denti per scendere in campo. Di fronte, un Picerno molto volenteroso che mette sulla corsa la propria forza, ma la difesa sinnica regge alle sfuriate degli ospiti che non si rendono pericolosi più di tanto. Al 27' su una punizione calciata da Marino, Ciancio L. calcia a rete, ma il portiere ospite respinge sui piedi di Vitarelli che non ha difficoltà ad appoggiare la sfera in fondo al sacco. Sulle ali dell'entusiasmo, lo Sporting Francavilla, piazza il colpo del ko, con una buona azione di Vitarelli che al 31' in slalom su due avversari, serve una splendida palla a Pennella, che non da scampo al portiere Lettieri. Gli ospiti, subiscono il colpo e non riescono a reagire, ed infatti rischiano di capitolare in un paio di occasioni, ma un po' la bravura del portiere e un po' l'imprecisione avversaria evitano altre reti. La prima frazione di gioco termina così con i padroni di casa avanti di due reti a zero. Nella ri-
presa, il Picerno tenta in più di una occasione, di impensierire la difesa di casa per accorciare le distanze. Lo Sporting Francavilla in campo è molto sornione e aspetta l'avversario per ripartire di rimessa. Tutto questo da i suoi frutti, infatti, al 78' e al 85' l'attaccante Pennella, sul filo del fuorigioco non da scampo all'incolpevole Lettieri. I sinnici attaccano ancora, ed hanno due ghiotte occasioni: la prima con Vitarelli, con una bella conclusione dal limite che si stampa sulla traversa e poi con Carlomagno, con un tiro in diagonale di poco a lato. Il Picerno, cerca di rendersi pericoloso e lo fa con due calci piazzati, con Martino e Cangini che sfiorano di poco la traversa. La partita finisce con un rotondo 4-0, che regala la tripletta personale all'attaccante Pennella, eroe di giornata. Infine, i dirigenti sinnici, ricordano che giovedì 14 Maggio, allo stadio “Nunzio Fittipaldi” andrà di scena un triangolare per festeggiare la promozione in seconda categoria. Invitate le società della F.C. Francavilla e della F.lli Cafaro. Claudio Sole
Padula castiga il Calcio Serra
Il San Chirico in casa si esalta S.CHIRICO N. 3 CALCIO SERRA 1 REAL SAN CHIRICO N.: Maggio, D'Aloia, Mucci G, Baldassarre, LangellottiScaccuto, Padula G, Lamarra, Ciani, Padula G., Amati. CALCIO SERRA 2005: Sacco, Claps, Gentile, Mollica, Rosati, Galasso,Ferrara (Bochicchio), Lovallo, Iannielli (Colangelo), Rinaldi, Carlucci.A Disp. Della Croce. All. Sabato Leonardo MARCATORI: Lamarra 17'; Padula G. 31', 78'; Baldassarre (Autorete) 63'. SAN CHIRICO NUOVO - E' bastato riassaporare l'atmosfera delle mura amiche per esaltare il Real San Chirico Nuovo ad infliggere un 3-1 al Calcio Serra, nella seconda sfida della Golden Cup. Importante vittoria per dimenticare la sconfitta precedente contro l'Acerenza e riaprire il torneo. Senza esitare è il San Chirico a partire in quarta, giostrando delle manovre di gioco che mettono subito in apprensione la difesa ospite: infatti il primo campanello d'allarme arriva a soli 10' minuti dal fischio d'inizio con Padula G che dopo uno scatto fulmineo sul difensore ospite nega il vantaggio alla sua squadra mandando la palla fuori. Queste continue incursioni offensive contro gli avversari sembrano essere di buon auspicio perché subito dopo arriva la rete di Lamarra R. che evitando gli avversari con delle finte, entra in area con la sfera e la insacca nell'angolino basso. Vantaggio meritato per il Real e Calcio Serra dunque costretto a riaprire una gara fino ad ora di scarso approccio. Ad impensierire la formazione di casa solo un tiro dalla lunga distanza al 25 'e un colpo di testa di Ciani che per poco stava per segnare un incredibile autogol, per il resto il muro difensivo del Real ha saputo rispondere con grande impegno agli attacchi avversari. Dopo una piccola fase di stanca, ecco rivedersi il Real che passa per la seconda volta al 31'con Padula G., che dopo una perfetta triangolazione con Amati e Padula
La Tramutolese fa 2-2. In rete Magaldi, La Scaleia, Bloise e Sico. Fruci sbaglia un rigore
Armento raggiunto nei minuti finali AL FISCHIO dell'arbitro le due squadre si scontrano a viso aperto, vogliose di portare a casa i punti in palio. Gli ospiti spingono oltre la propria metà campo concludendo quasi sempre con tiri alti e fuori bersaglio. I padroni di casa cercano di contrastare palla su palla senza concludere molto. La veemenza degli ospiti non dà frutti invece, al 29’ pt arriva la rete dell'Armento. Di Crisci confeziona un assist preciso per il compa-
gno di squadra Magaldi, il quale, dopo aver dribblato il n. 6 ospite La Petina, con precisione segna il primo goal per la propria squadra. La compagine ospite cerca di contrastare la squadra avversaria, galvanizzata dalla rete testé descritta. Ancora i padroni di casa si rendono pericolosi. Infatti, al 42’ pt Fruci dell'Armento, solo davanti al portiere tramuto lese tira, sbagliando clamorosamente. Finisce la prima frazione con il vantaggio dei padroni di casa.
Il secondo tempo inizia con più foga da parte degli ospiti; ciò, forse, l'altra compagine e si verifica qualche fallo di troppo degli armentesi nei confronti dei tramutolesi. Al 10’ st, peccato, Magaldi dell'Armento, sbaglia il tiro da posizione favorevole. Intanto al 20’ st il Carlomagno del Tramutola, batte una calibrata punizione che viene ripresa da La Scaleia, che di testa segna la rete del pareggio. Al 21’ st, dopo appena un minuto, lo sfortunato La Scaleia, nella propria area
tocca la palla con la mano e subito l'arbitro Nappo, decreta il penalty. Si incarica dell'esecuzione Fruci, che sbaglia clamorosamente buttando la palla alle stelle. Al 26’ st, il portiere ospite, Tralci, prende la palla con le mani fuori area. L'arbitro assegna la punizione all'Armento, della cui esecuzione si incarica Franco Canosa, che sbaglia. Ma non è finita qui. Al 46’ st, Bloise Vincenzo, Presidente-giocatore dell'Armento, riceve un preciso assist e con una rove-
Sacco del Calcio Serra
si ritrova a tu per tu con il portiere avversario e senza difficoltà piazza la palla in rete. La prima frazione termina dunque con la formazione ospite sotto di due reti. Nella ripresa stesso copione del primo tempo è sempre il Real a manovrare il gioco e con il Calcio Serra che nonostante i tentativi di accorciare le distanze, si ritrova davanti una difesa di ferro e impenetrabile. Come al solito l'attacco sanchirichese sfiora per due volte la rete che potrebbe chiudere definitivamente l'incontro. Ma la fortuna in qualche modo sembra essere dalla parte degli ospiti anche perché riescono ad accorciare le distanze al 63': su punizione dal limite per il Calcio Serra , Baldassare G. nel tentativo di mettere la palla sul fondo trova per sua deviazione fatale che regala agli avversari la rete che potrebbe riaprire i giochi. Gli ospiti dopo l'inatteso vantaggio si ravvivano cercando in tutti modi di portare il risultato sul punteggio di parità, ma devono fare i conti con la vena realizzativa di Padula G., che sul lancio lungo da centro campo coglie una palla d'oro si regala una meritata doppietta proprio nel giorno del suo compleanno. Gli ospiti tentano il tutto per tutto di riaccorciare le distanze nelle ultime battute ma l'arbitro decreta la fine della gara e manda tutti negli spogliatoi: 3-1 il risultato finale che riporta tranquillità al Real che può così riprendere fiato e prepararsi in vista dei prossimi impegni. v.b. sciata spettacolare segna un eurogol da incorniciare, portando il risultato sul 2 a 1 per l'Armento. Proprio allo scadere del recupero, al 50’ st, il tramutolese Sico, in un'azione confusa davanti alla porta armentese, dà una pedata, si proprio pedata al pallone, e segna la rete del pareggio. Il giovane e bravo Presidente, un po' per qualche svista dell'arbitro ed un po' per il goal arrivato all'ultimo istante, si è fatto espellere per aver rivolto qualche protesta di troppo all'indirizzo della giacchetta nera. Peccato per l'Armento, poiché si è fatto sfuggire l'occasione di iniziare la “Golden Cup” con una vittoria. Gianni Saponara
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Riscattata col Trivigno la prova opaca con il Team Forense
Aics, orgoglio e vittoria AICSPORT CLUB PZ TRIVIGNO
Pietrapertosa 5 volte a segno contro l’Acsi
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AICSPORT CLUB PZ: DeLuca, Telesca, Leo, Benedetto, Romano, Lattuchella, Pietrafesa (Caronna), Dabbene (DeLuca V), Gallo, Morlino (Santangelo),Aquino (Santoro). All. Albini TRIVIGNO : Santangelo, Padula, Guarini, Paccione, Prete, Lenge, Trivigno (Valluzzi), Rotunno, Candolfi, Guarini, Bollettino. A disp: Santangelo A,Padula. All. Rossi S. MARCATORI: 5' Aquino (A), 25' Morlino (A),Guarini (T) L'AICSPORT club conquista la vittoria con il punteggio di due a uno, la prima vittoria nei play-off disputando una buona prova contro l'agguerrito Trivigno. Questa volta la squadra del presidente De Luca Saverio fa valere il fattore campo, ma soprattutto sfodera una prestazione fatta tutta di orgoglio, dopo la brutta partita disputata contro il team Forense. Il Trivigno parte timoroso e subisce da subito l'iniziativa dell'Aics che, ben messa in campo, conquista il centro campo e macina gioco producendo molteplici azioni da gol. Igli ospiti sembra storditi, poche volte riescono ad affacciarsi nell'area di rigore dell'Aics, ben controllata dall'esperta difesa dei potentini . La prima limpida occasione per i ragazzi di mister Albini capita intorno al ventesimo minuto di gioco quando Lattuchella si invola solitario verso la porta avversaria ma non centra clamorosamente la rete. Il Trivigno non riesce a frenare l'avanzata dell'Aics che, aiutata dal buon movi-
PIETRAPERTOSA G.S.ACSI
La squadra dell’Acsi
mento degli attaccanti, riesce sempre a tenere sulla corda la difesa ospite ma la partita non si sblocca e il primo tempo finisce senza reti. La ripresa inizia con l'Aics in attacco alla ricerca del gol che potrebbe concretizzarsi al 47' con Dabbene che calcia alto un rigore. Ma passano pochi minuti per sbloccare il risultato, grazie ad Aquino che al 5' realizza, dopo un'azione personale di Dabbene, quest'ultimo al 10' coglie la traversa su bella girata al volo. Insistoni i padroni di casa e al 15' il portiere Santangelo compie un miracolo negandogli la gioia del gol con una gran parata. Il Trivigno stretto alle corde e chiuso nella sua metà campo, al 25' subisce la seconda rete ad opera di
Morlino abile a chiudere una bella azione corale. La partita sembra praticamente chiusa, ma al 35' a sorpresa il Trivigno, grazie al suo capitano Guarini accorcia le distanze, complice una leggera indecisione della difesa di casa, con un preciso bolide dal limite centra il bersaglio. Il finale vede il Trivigno all'attacco alla ricerca del pareggio ma la retroguardia di casa è molto attenta a controllare le sfuriate degli ospiti. Dopo 3 minuti di recupero l'arbitra decreta la fine dell'incontro che permette all'Aicport di raggiungere a quota tre in classifica il Trivigno cancellando lo zero in clasifica. v. b.
Progetto Erasmus e gemellaggio con la squadra ceca
Rotunda sbarca a Praga ROTONDELLA - Tutto è nato da una circostanza quasi casuale. Mimmo Cavallo, studente universitario lucano, si è ritrovato a Praga nell'ambito del progetto Erasmus. E lì non ha perso tempo a condividere la sua passione calcistica con gli amici incontrati in università. Anche alcuni di loro giocavano, a livello dilettantistico, in un team della capitale ceca. E così, dopo la condivisione delle esperienze, c'è scappata la proposta: un gemellaggio sportivo con la squadra del suo paese, Rotondella. Nel giro di poco la proposta è stato girata alla società sportiva Rotunda Maris, che l'ha subito accolta con grande entusiasmo. E così, nei giorni scorsi, il dirigente Francesco Lateana si è recato a Praga per incontrare il capitano della società ceca, Matin Kozak (entrambi nella foto a destra) , e fissare le date per la partita. La prima già fissata è il 6 luglio, giorno in cui la squadra jonica si muoverà per la “trasferta più lontana della sua storia”. Ma, come in ogni gemellaggio che si rispetti, non mancherà la gara di ritorno, naturalmente a campi invertiti. Per il mese di agosto, infatti, è già prevista la presenza a Rotondella dei calciatori e dei dirigenti della Zemedelska Univerzita Praha, in occasione della “Giornata Rossoblu”. La squadra, quest'anno, si è comportata positivamente nel campionato di
Terza Categoria. Proprio in questi giorni, i ragazzi del mister Cosimo Rinaldi sono impegnati nel girone dei Play Off per il passaggio in Seconda Categoria. E domenica scorsa è arrivata un'importante vittoria esterna sul campo del Metaponto, con rete dell'attaccante Santarcangelo. “Questo viaggio - ha dichiarato Lateana - vuole essere un modo per premiare i ragazzi”. E speriamo che a luglio ci sia un motivo in più per festeggiare. Pino Suriano
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PIETRAPERTOSA: Zambrano, Frezza, Passarella, Romualdi, Vernucci, Scieuzo, Calvello A., Vigna, Mazza, Colucci, Calvello E.(Canosa). A disp. Stasi, Senna, Canosa, Santomassimo.All. Giannotta Dir. Iula Ass. arbitro Santomassimo G.S. ACSI: Belmonte, Tomasulo, Vignola, Clementi, Albini, Campochiaro, Senatore, Todaro (Nocera), Marsicano, Pastore, Vernotico. A disp. Nocera Dir. Notargiacomo. Assistente arbitro Notargiacomo. RETI: al 15' Marsicano, 30' Colucci, 41' Passarelli, 55', 70' Mazza, 75'Vigna PIETRAPERTOSA - Il Pietrapertosa (nella foto) riprende a vincere nei play off, ripartendo alla grande battendo l'ACSI per 5 a 1. La squadra di casa priva di molti titolari fra i quali il portiere Padula, passa in svantaggio subendo il gol, al 15' ad opera di Marsicano che poggia facilmente in rete, sull'uscita del portiere Zambrano. Gli ospiti a questo punto credevano nella vittoria e di portare a casa i 3 punti. Ma la reazione degli uomini di Giannotta arriva dopo 15 minuti, infatti al 30' il Pietrapertosa pareggia con un bel diagonale di Colucci.Ma il Pietrapertosa non si accontenta ed insiste in attacco raggiungendo e concretizzando l'occasione per il raddoppio al 41' , su punizione dal limite Passarella che castiga Belmonte, poi nulla da segnalare, si va al riposo con la squadra di casa in vantaggio per 2 a 1. Al rientra in campo, è subito il bomber Mazza a mettersi in evidenza, lasciando di stucco gli avversari con una splendida doppietta, al 55'ed al 70',fantastico è stato il secondo gol, palla rinviata dal portiere Zambrano, stoppata dal bomber che supera un difensore e batte l'incolpevole Belmonte. L'ACSI cerca una reazione, ma conquista solo delle punizioni che non sortiscono nulla. Gli ospiti cercano di cambiare qualcosa mettendo in campo forze nuove, esce Todaro ed entra Nocera, ma anche questa mossa non è sufficiente infatti è Vigna a mettere la ciliegina sulla torta, dopo una splendida triangolazione con Romualdi e Calvello A., a realizzare il 5 goal per i padroni di casa al 75'. Sostituzione ache per i padroni di casa, esce Calvello E. ottima la sua prestazione, entra Canosa .Nessuno credeva in questo risultato così rotondo, soprattutto perché il presidente Iula ha osato schierare in porta il giovanissimo Zambrano che nonostante i suoi 15 anni si è reso protagonista di due splendide parate su Marsicano e Pastore. Questa compagine, molto affiatata sta dimostrando che anche con gente esperta come Scieuzo con i suoi 46 anni e giovanissimi come Zambrano di soli 15 anni, si è dimostrato un cocktail vincere.. vi. bo.
Sabato in campo a Pisticci Bar La Notte Pignola e Rotondella. Contano le retrocessioni dalla D
Week-end di spareggi in Prima e Seconda lucana QUELLO CHE ci apprestiamo a trascorrere sarà senz'altro un week-end rovente per diverse squadre di Prima e Seconda Categoria. Con la conclusione della regular season, infatti, entreranno nel vivo tutti gli spareggi promozione e salvezza del terzo e quarto torneo lucano. Sabato prossimo, alle ore 17, sul campo di Pisticci, si affronteranno il Bar La Notte Pignola ed il Rotondella per un'incandescente sfidapromozione. Le due vice reginette dei rispettivi gironi di Prima Categoria daranno vita ad un incontro emozionante per l'accesso diretto al campionato regionale cadetto. Le squadre guidate in panchina da Tramutola e Martino sono già pronte a questo importantissimo appuntamento calcistico. Dal centro ionico, inoltre, si stanno organizzando gli autobus per questa decisiva trasferta che vale un'intera stagione sportiva. Nel post-campionato di Prima è in programma anche un confronto per evitare la retroces-
sione nella categoria inferiore. Sabato 23 maggio scenderanno in campo il San Cataldo (penultimo classificato nel raggruppamento A) e la Tramutolese (stesso piazzamento ma nel secondo girone). La squadra perdente sprofonderà nel campionato sottostante. In Seconda Categoria, domenica scorsa, sono iniziati gli spareggi-promozione tra le vice leader dei tre gironi: Ginestracandida (A), Metanauto Picerno (B) e Real Grumento (C). Nel primo confronto l'undici picernese ha prevalso sul Ginestracandida con un poker interno. Domenica prossima, sul terreno di gioco di Ripacandida (alle ore 16), i vulturini faranno gli onori di casa al Real Grumento (riposerà il Metanauto Picerno). In caso di parità o ko del Ginestracandida, sarà decisivo, per il salto di categoria, l'ultimo confronto del triangolare tra il Real Grumento ed il Metanauto Picerno. Poi, però, bisognerà attendere la permanen-
za in serie D dello Sporting Genzano che si giocherà le chance-salvezza ai play-out. In settimana, infine, sono stati sorteggiati gli accoppiamenti degli spareggi-permanenza di Seconda, che vedranno impegnati i tre team giunti sul penultimo gradino delle rispettive classifiche (Rapolla, Anzi ed Episcopia). Domenica pomeriggio si comincerà con Rapolla-Anzi alle ore 17 (riposerà l'Episcopia). Nella seconda giornata riposerà la squadra che avrà vinto la prima gara o, in caso di pareggio, quella che avrà disputato la prima partita in trasferta. Di queste tre compagini potrebbe mantenere la categoria soltanto la prima classificata del triangolare (anche in questo caso tutto dipenderà dalla salvezza o meno dello Sporting Genzano in serie D). Ancora una domenica di calcio piena d’appuntamenti molti dei quali legati alla non retrocessione di squadre lucane dalla D. Donato Pavese sport@luedi.it
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Sport 43
Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
A dilettanti Sconfitta a Fossombrone all’over time, gara a più volti
Matera col tabù esterno Non basta super Ferrienti, sprecata l’occasione del blitz-salvezza Paolini per il blocco delle retrocessioni Riceviamo e pubblichiamo a firma del tecnico del Fossombrone: Riccardo Paolini. Si parla di riformare i campionati .. Ecco un'idea che parte da due presupposti base: 1) dare possibilità di partecipare ad un campionato non solo attraverso la promozione ma anche rispettando determinati requisiti categoria per categoria 2) abolizione delle retrocessioni ed i play out a tutti i livelli. Leggo proprio in questi giorni come la delusione per una stagione non esaltante rischi di far diminuire l'impegno economico in una piazza piena di entusiasmo come Trapani … A chi giova una mancata promozione o una retrocessione? Non sicuramente alle stesse società e non sicuramente al “movimento” pallacanestro. Se una società ha una buona struttura, cura il settore giovanile, ha impianti e disponibilità economiche perché rischiamo di tarpare le ali a questo entusiasmo costringendo la società a spendere tanti soldi e non avere la sicurezza di poter passare ad una categoria superiore ? Perché una squadra che per otto nove mesi ha dimostrato di essere superiore ad altre deve poi giocarsi un campionato intero in soli 10 giorni o al massimo due settimane? (e sappiamo tutti quanto una mancata promozione od una retrocessione possa essere devastante per le società).. Non bastano nove mesi di partite per stabilire chi deve eventualmente retrocedere? Allora abolire immediatamente retrocessioni e play out. Veniamo al punto iniziale: riforma dei campionati. Ecco le linee principali da seguire ? A1: Campionato open senza limiti di età e nazionalità per tutti i partecipanti siano essi giocatori, allenatori o dirigenti, stile NBA con obbligo di tetto salariale individuale e di squadra. Oltre al diritto acquisito sul campo dare la possibilità a qualsiasi società che ne fa richiesta di poter partecipare alla massima categoria a patto che si rispettino i seguenti principali requisiti: o obbligo di deposito cauzionale pari alla somma prevista per disputare il campionato (magari da raggiungere nel giro di cinque anni) o obbligo di partecipazione ai campionati giovanili investendo minimo il 10%
della spesa per la prima squadra nel settore giovanile o disponibilità di palasport omologato per 6.500 persone minimo o dare importanza alla prima fase di campionato facendo valere nei playoffs i risultati conseguiti nella prima fase contro l'avversario di turno o nessuna squadra viene retrocessa ma le società possono rinunciare a disputare il campionato successivo e possono chiedere di essere iscritte al campionato di A2 o ad uno inferiore ? A2(campionato che unisce le attuali squadre di A2 e coloro che fanno richiesta di partecipazione tra le squadre attualmente partecipanti alla B1) o Squadre divise in due gironi con 16 squadre (o più) ognuno o campionato con 9 giocatori di scuola italiana (minimo tre anni di settore giovanile in Italia) e tre extra italiani siano essi europei o di altro continente o obbligo di tetto salariale individuale e di squadra o obbligo di deposito cauzionale pari alla spesa prevista per una stagione (anche qui da versare nel giro di cinque anni) o obbligo di settore giovanile con una spesa minima pari al 10% della spesa prevista per la prima squadra o obbligo di palasport con capienza minima di 3.500 posti o la squadra che vince il campionato viene promossa al campionato A1 , una seconda squadra può essere promossa attraverso i play off . Questo diritto può essere esercitato solo rispettando i parametri necessari per partecipare alla categoria superiore. O nessuna squadra viene retrocessa ma le società possono rinunciare a disputare il campionato successivo e possono chiedere di partecipare al campionato successivo o a quello precedente ? B: suddivisa in tre/quattro gironi da 16 squadre (campionato che unisce le attuali B1 e B2 piu' tutte le squadre partecipanti alle categorie inferiori che ne fanno richiesta rispettando i criteri selettivi di seguito riportati) o campionato senza stranieri (cioè con giocatori che siano provenienti dai campionati giovanili italiani) o obbligo di tetto salariale individuale e di squadra o obbligo di settore giovanile (spesa pari al 10% delle prima squadra) o nessuna retrocessione o promozione alla categoria superiore tramite diritto acquisito sul cam-
po o attraverso richiesta che garantisca i requisiti per partecipare al campionato superiore. Questo diritto può essere esercitato solo rispettando i parametri necessari per partecipare alla categoria superiore. Al di sotto di queste categorie rimarrebbero tutte le serie amatoriali regionali Con questa strutturazione dei vari campionati chi desidera partecipare ad un campionato di categoria superiore potrebbe investire i soldi che spende per vincere il campionato (e nessuno assicura la promozione) nel budget della categoria superiore. Come esempio basta andare a vedere quante squadre nell'attuale A dilettanti vorrebbero salire nella categoria superiore ma solo poche riusciranno a centrare l'obiettivo … le altre avranno speso e investito ricevendo nulla. Se garantiscono investimento nel settore giovanile, impianto, serietà e solidità economica è meglio dare loro la possibilità di fare subito il salto di categoria o rischiare di perderli a forza di delusioni e soldi spesi ? Perché poi continuare ad avere le retrocessioni? A chi giovano? Meglio abolirle e garantire così alle società che possono attraversare un momento non felice di avere una base sicura e non rischiare di sparire solo perché un'annata è andata storta. Un ultima postilla riguardante le varie imposizioni per far giocare i giovani con obblighi nelle varie categorie. Sono decisamente contrario ai limiti di età e alle regole per far giocare i cosiddetti under nelle categorie inferiori per tre semplici ragioni: - chi è bravo non ha bisogno di regole per giocare - abolendo le retrocessioni le società che desiderano investire sui giovani lo possono fare senza alcun timore e senza imposizioni - cerchiamo delle regole per far giocare i nostri giovani e poi permettiamo l'invasione di giocatori stranieri che militano nelle categorie regionali (C2) e non (vedere quanti italo argentini ci sono in B1) e che poi non possono giocare nella categoria superiore ! E allora aboliamo le retrocessioni e facciamo giocare i nostri giovani ma senza regole restrittive, diamo loro il tempo di maturare senza l'assillo del risultato a tutti i costi … Riccardo Paolini
L’Atletica di Basilicata in festa a Matera MATERA - Atletica leggera in festa. Questo pomeriggio, infatti, si svolgerà la “Festa dell'atletica leggera”, organizzata dal comitato regionale Fidal. Una manifestazione che costituisce una vetrina per far conoscere i migliori atleti della regione dalle categorie che vanno dagli esordienti fino agli amatori. Nel corso della cerimonia saranno, dunque, premiati gli atleti e le società che hanno dato lustro alla Regione Basilicata. La cerimonia verrà resa ancora più importante dalla presenza del presidente nazionale, Franco Arese e dal segretario generale della Fidal, Renato Montabone. La festa si svolgerà presso l'aula magna dell'istituto commerciale “Loperfido” di Matera con inizio alle ore 17.30. Lo.to.
FOSSOMBRONE BAWERMATERA
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FOSSOMBRONE Gattoni 17, Mancinelli ne, Sanna 4, Doati 18 , Rivali 4, Basili ne, Perini 19 , Poletti 17, Laudoni , Crow 10. All. Paolini BAWER MATERA: Corvino 10 , Sottana 11, Gergati 2 , Cortese 5 , Ferrienti 21 , Maggioni 6 , Giuliani 18 , Vinciguerra ne , Longobardi 15, Squeo ne. All. Corà ARBITRI:Biasini di Veroli e Gagliardi di Napoli PARZIALI: 33-22, 50-34, 62-57, 78-78, 8988 DUE tiri liberi di Rivali a pochi secondi dal termine del tempo supplementare regalano il pareggio nella serie salvezza al Fossombrone e lasciano Matera con un grande amaro in bocca. Rimane il tabù esterno per la formazione di gara che gioca una sfida a più volti, inizia malissimo, riesce a rimetterla in sesto. Non sfrutta però le occasioni per chiuderla e paga alla fine dazio agli avversari. Moltissime le emozioni ma ancora una volta un risultato che non dà ragione a Matera. La Bawer spreca l’occasione di ipotecare la serie salvezza. Non basta un Ferrienti eccezionale autore di 21 punti e della tripla del 88-87 nel tempo supplementare che poteva regalare il successo. I liberi di Rivali e poi l’errore finale di Corvino decretano la sconfitta di Matera. La serie è 1-1 e la salvezza resta tutta da conquistare. Andiamo in cronaca: è stata una gara dai due volti con la formazione marchigiana che l’ha letteralmente dominata nei primi due quarti grazie al solito avvio molle di Matera tenuta in partita dal solo Giuliani e da qualche conclusioni dalla lunga distanza. Dopo metà gara però l’Olimpia è ritornata in campo con un piglio diverso ed ha deciso di
Ferrienti protagonista della rimonta
smetterla di fare la vittima sacrificale invertendo l’incedere della sfida e sostenuta da un Ferrienti perfetto al tiro e da Giuliani è riuscita a rimontare punto su punto, chiudendo nel terzo quarto le maglie difensive e riportandosi in partita sul 62-57. L’ultima frazione è stata all’insegna dell’equilibrio ed ha visto Matera, proprio con Giuliani realizzare a metà frazione il canestro del sorpasso sul 69-71. L’Olimpia ha avuto la possibilità alla fine anche di gestire il possesso più prezioso a pochi secondi dal termine sul 76-78 ma un errore al tiro non permetteva di chiudere la sfida e consentiva poi a Poletti di riequilibrare il punteggio e di andare al supplementare sul 78-78. Poi l’epilogo amaro. p.quarto@luedi.it
D Verso le finali di campionato con le squadre campane
Il Salandra vuole continuare a sognare il grande salto Ma servirebbero aiuti economici per la società SALANDRA- Salandra: il sogno continuerà in "serie C" ? Eravamo quattro amici al bar.... Tre anni fa, chiacchierando amichevolmente sui trascorsi cestistici salandresi, lo sponsor Zagaria, il coach Daraio, il presidente Danzi e i giocatori che tanto lustro avevano dato alla piccola comunità, decisero di riprendere l'attività agonistica iscrivcendoci ai campionati regionali della "serie D" e "Under 19". Fu detto e fatto. La macchina partì. Si decise di partecipare seguendo il regolamento nazionale che prescrive in campo cinque ander 19; questa scelta impegnativa, per un piccolo paese con un bacino di atleti molto scarno, fu presa per far crescere dei giovani atleti e cercare di creare continuità fra passato, presente e futuro. Tutto per la crescita del basket a Salandra e dello sport in generale. Tanto impegno profuso da tutti, tanti sacrifici economici, il coinvolgimento di volenterosi ragazzi under della vicina Ferrandina, ha portato nell'annata 2007-08 a due importantissimi risultati: la "storica" vittoria nel Campionato Regionale "Under 21" che ha portato il Basket salandrese sul tetto della Basilicata e il secondo posto nel Campionato di "Serie D". Nella prima partita di Play Off di quest'anno, gli atleti vincitori "Under 21" C. Armento, V. De Marinis, F. Fiore, G. Lamarra, A. Pace, A. Rigirone, G. Stigliano, R. Tosti, il Coach P. Daraio, il Presidente M. Danzi, lo Sponsor V. Zagaria e il Sindaco G. Soranno, sono stati premiati per il raggiungimento dello storico e prestigioso traguardo, ognuno per l'impegno profuso. I giovani under, sono stati
Il Salandra
premiati dai loro colleghi over con i quali sono giunti, insieme, secondi in "Serie D" e cioè B. Angelastro, S. castellano, F. Coretti, G. Di Leo, R. Irene, N. Lauria e R. tantone. A questo punto, bisognava decidere cosa fare per il futuro. La dirigenza, lo sponsor, i giocatori storici ed i sostenitori, in una riunione estiva in una amena villa di campagna, decisero di continuare puntando a raggiungere le finali campane per l'accesso alla "Serie C" nel campionato 2008-09, seppur consapevoli che tale decisione comportava un notevole aumento dell'impegno societario ed economico; per questo allo Sponsor Zagaria si affiancò la B.N.G. di Iula. La macchina organizzativa partì. Per meglio affrontare il lungo Campionato, i Play Off e le finali Interregionali, si allargò il roster con D. Dimonte, C. Forcillo, G. Melillo, F. Perrone e giovani come G. Forcillo, F. Villani e M. No-
viello. Oggi, dopo tanti sacrifici, contrattempi legati per un periodo all'assenza del coach Daraio sostituito da Di Monte, si è raggiunto lo sperato traguardo delle finali campane per l'accesso alla "Serie C". Questo, in aggiunta alla precedente storica vittoria nella "Under 21" è un esaltante traguardo che proietta il paesino collinare salandrese sul tetto cestistico della Basilicata, dove si è confrontato con squadre potentine e materane con un bacino di atleti dieci volte superiore: è stata la vittoria di Davide su tanti Golia. Ora per continuare l'avventura in "Serie C" che porterebbe Salandra in scenari semiprofessionistici di altissimo livello, inimmaginabili all'inizio dell'avventura dei "...quattro amici al bar ...", si cercano altri amici disposti a sacrificare il loro tempo e nuovi sponsor, altrimenti, purtroppo.... l'avventura non può continuare.
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44 Sport
Basket C1 Play off I potentini di De Angelis reggono solo tre quarti
Corporelle, crollo finale Pierri: «Male al tiro e pesanti i falli ai lunghi». Domenica c’è gara 3 HA PERSO una gara incredibile, gestita brillantemente per i primi tre quarti. La Centre Corporelle Potenza recrimina e non poco per come sono andate le cose mercoledì sera a Gela al termine di una gara molto strana, condizionata dalle pessime scelte di tiro in attacco che hanno penalizzato oltre misura la compagine di Dino De Angelis. I siciliani, grazie al parziale choc di 29 a 11 hanno stordito la Centre Corporelle, incapace nell'ultimo quarto di chiudere i conti. Gli atleti di Dino De Angelis non sono stati capaci di gestire le fasi decisive del match, subendo l'aggressività dei padroni di casa, sostenuti da seicento supporter che non hanno fatto mancare il proprio sostegno al team allenato da Tiziano Tarquini. La squadra potentina ha sofferto la forza e la determinazione dei padroni di casa che dal canto loro sono stati bravi a legittimare il successo facendo leva sulla voglia di vincere che ha animato il complesso siciliano per tutti i quaranta minuti di gara. La Centre Corporelle Potenza è ritornata dalla lunga e faticosa trasferta di Gela con le pive nel sacco e costretta a dover sudare le proverbiali sette camicie per superare
Vito Pierri, assistent coach della Corporelle Potenza
i siciliani nel prossimo incontro, in programma domenica pomeriggio al Pala Pergola di Contrada Rossellino, con inizio alle 18. I tanti errori in fase offensiva so-
no costati caro alla compagine potentina che non ha saputo cavare il ragno dal buco proprio nei momenti topici del match. Onore e merito ai siciliani, ma la Corporel-
le forse ci ha messo di suo per dare nuova linfa all'Enviroil Basket Gela. In casa biancoceleste è il vice allenatore Vito Pierri ad analizzare le chiavi di lettura del match rimarcando: “Abbiamo disputato una bella partita per tre quarti, giocando con intensità e intelligenza. Purtroppo per noi i siciliani sono venuti fuori alla distanza facendo leva su un Contaldo decisivo e sul solito apporto di Festino”. Le ragioni del ko non si fermano certo a questo aspetto, ma vanno oltre tanto che Pierri afferma: “Ci siamo disuniti nel quarto parziale, non siamo stati precisi al tiro. I nostri lunghi sono usciti per cinque falli e per noi gli ultimi due minuti sono stati difficili. Le ragioni strategiche del ko sono queste a mio avviso”. Ma l'assistent coach della Centre Corporelle parla di altri aspetti: “I siciliani sono usciti alla distanza, piazzando il break di 29 a 11 che ha deciso il match. Noi non siamo stati capaci di irretire le manovre di Festino e compagni che proprio nel finale hanno legittimato il successo con canestri di ottima fattura. I quindici punti di Contaldo nel quarto tempo hanno fatto la differenza”. sport@luedi.it
PANATHLON Premio alla Postiglione PREMIO ALL'ATLETA studente 2009, da parte del Panathlon, un tradizionale appuntamento che si terrà alle 19 presso il Grande Albergo di Potenza. L'incontro sul tema “1934: un evento indimenticabile per la nostra città - l'Ing. Gennaro Laurini e il Campo Sportivo Littorio di Potenza”, sarà introdotto dal Presidente del Panathlon, Domenico Addamiano, che si soffermerà sugli scopi del premio quest'anno dedicato ad Antonella Postiglione, cresciuta nelle giovanili della società Pallavolo Asci di Potenza, che vanta un prestigioso curriculum, derivante anche dalla sua altezza (cm 186), che, fra l'altro, e stata convocata a più riprese dai tecnici della Nazionale Giovanile, per disputare alcuni stage in varie sedi d'Italia. Antonella Postiglione, classe 1993, salirà sul simbolico podio per ricevere il prestigioso premio “Ing. Gennaro Laurini”. Ricordiamo che nel contesto della manifestazione sarà riproposta la presentazione del libro Campo Sportivo “A. Viviani”, del quale l'Ing. Laurini è stato uno dei progettisti. L'autore del libro è Gianfranco Restaino
Calcio a 5 donne Risultato scontato per le ospiti
Maschito a valanga NOVA SIRI MASCHITO
3 13
NOVA SIRI Nella penultima giornata di campionato il Maschito affronta in trasferta il Nova Siri. Il Maschito si presenta orfano dei portieri Di Biase e Martino e di una delle sue migliori giocatrici Colella. Tra i pali si sacrifica Capitan Bochicchio che per tutta la partita disputa un' ottima gara e non fa rimpiangere la pesante assenza del portiere di ruolo. Sotto una temperatura afosa la partita prende subito la piega giusta al 2' Castellano vince un contrasto a centrocampo si porta davanti alla porta e sigla l'1-0. Le ragazze maschitane hanno diverse occasioni da gol ma la palla non sembra voler entrare. All' 8' il Maschito è disordi-
nato in campo e subisce la rete del pareggio con D'Alessandro che rinvia lungo per Romano che salta Occhionero e passa a Manfredi che sola davanti a Bochicchio realizza. Al Maschito il pareggio non sta proprio bene, comincia a far sua la partita macinando gioco pericoloso. Il gol arriva dopo appena due minuti con un grand destro di Checa che metta la palla sotto l'incrocio dei pali dove D'Alessandro non può arrivare. Al 12' è Rinaldi a firmare il 3-1 con D'Alessandro che si fa sfuggire una palla facile dalle mani. Al 15' Rinaldi firma la sua doppietta personale, riesce a trovare lo specchio della porta nonostante ben quattro giocatrici dietro la linea della palla. Al 17' azione pericolosa del Nova Siri con Manfredi
conquista palla a centrocampo e si invola verso la porta maschitana ma Bochicchio esce bene sulla palla e salva la sua porta. Al 19' Castellano calcia in porta D'Alessandro non trattiene, sulla palla arriva Sciarrillo che davanti alla porta non sbaglia e realizza il 5-1. Passano due minuti, Castellano ruba palla a Francolino, D'Alessandro tenta l'uscita ma Castellano non si lascia sorprendere e calcia nella porta praticamente vuota. Alla fine dello scadere della prima frazione di gioco c' è gloria anche per Barbano che lasciata sola davanti alla porta spiazza il portiere e sul 7-1 si va negli spogliatoi. Il secondo tempo vede subito il Maschito che dilaga con Checa che, già dal primo minuto con una splendida azione personale spiazza
il portiere e realizza. Al 34' angolo per il Maschito con Rinaldi su Checa che tira al volo e realizza la sua tripletta personale. Al 35' splendida triangolazione tra Checa-RinaldiSciarrillo con quest'ultima che si trova davanti alla sguarnita e realizza il 10-1. Al 39' angolo per il Maschito questa volta a battere è Checa che restituisce il favore a Rinaldi che calcia al volo e segna l'11° rete. Al 44' D'Alessandro sbaglia il rinvio con la palla che va tra i piedi di Castellano che si invola verso la porta e realizza la sua tripletta personale. Azione pericolosa del Nova Siri che si fa vedere con Persiani che prova a calciare ma brava Bochicchio a bloccare a terra il pallone dritto a rete. Al 47' Castellano ruba palla nella sua metacampo si invola verso la porta
Il Maschito di calcio a 5 femminile
salta il portiere e segna il 13 gol per il Maschito. Il Nova Siri non trova gli spazi e non riesce a costruire palle gol, subisce solo la pressione delle ospiti. Al 55' Castellano con un'azione personale salta D'Alessandro e realizza. Azione del Nova Siri che al 57' trova la via del gol con la solita Manfredi che approfitta di un errore difensivo e realizza il 2° per la sua squadra. Passa solo un minuto e Bochicchio sbaglia
l'uscita, Manfredi con un pallonetto mette a segno la sua tripletta personale. Finisce così l'incontro con un risultato scontato. Il Maschito nonostante le assenze fa il suo gioco e conquista i tre punti, il Nova Siri realizza tre gol senza riuscire a creare nulla grazie alla forte tecnica e tattica delle ospiti. Nel prossimo e ultimo appuntamento di campionato il Maschito affronta lo Stigliano. Lorenzo Zolfo
Pugilato Domani a partire dalle 19.30 a via Roma
Calcio a 5 Venti squadre in gara per la quarta edizione del torneo che anticipa l’estate
Boxe a Potenza un torneo per i 25 anni di sacrifici
Castelgrande si rianima con il Galaxy
E’ TUTTO PRONTO per il primo memorial “Luciano Brucoli” di pugilato, che si terrà a Potenza domani, a partire dalle ore 19.30 presso il complesso sportivo di Via Roma. Perfetta l’organizzazione della manifestazione voluta dalla Boxe Potenza per ricordare il Maestro Luciano che ha guidato l'associazione negli anni difficili per il pugilato italiano e lucano fino al 1997, anno della sua morte. Durante la competizione interregionale, scenderanno sul ring due allievi del Maestro Giuseppe Gruosso (90 incontri sostenuti - massima categoria raggiunta I serie): Cristiano Telesca, 18 anni, del 1991, 4 incontri all'attivo, categoria juniores, 68 Kg; e Danilo Mecca, 19 anni, del 1990, 7 incontri all'attivo, categoria seniores, 71 Kg. La Boxe Potenza nasce ufficialmente dal 2005, riprendendo la forte tradizione pugilistica lucana. Sin dai primi anni 80 la Boxe è una realtà del tessuto sportivo potentino. Gli anni reali di attività, dunque, sono 25. Questo grazie alla passione ed alla tenacia di persone come Luciano Brucoli e Giuseppe Gruosso che non si risparmiano nell'insegnare ai giovani questo sport. Grazie ai risultati ottenuti alle olimpiadi, ricordiamo l'oro di Cammarelle, originario di Rionero, la disciplina in Basilicata sta crescendo per numero di iscritti e popolarità. La manifestazione è un premio agli sforzi fatti in 25 anni e vuole essere una vetrina ed insieme un inno allo sport.
NEL SONTUOSISSIMO centro sportivo Galaxy di Castelgrande il calcio a 5 è di casa. Lo sport che meglio risalta la tecnica sopraffina del calcio ha decisamente preso piede nella ridente cittadina posta a 800 metri di altezza sul livello del mare nella comunità montana del Marmo Platano. Dopo aver ospitato numerose gare di campionato di serie C2 e serie D di calcio a 5, in questi giorni sul verde manto in sintetico del centro sportivo Galaxy di Castelgrande sta prendendo forma la quarta edizione del torneo di calcio a 5 “Birra Peroni”. Dopo il grande successo delle precedenti edizioni, quest'anno al famoso torneo si sono iscritte ben 20 squadre provenienti sia da paesi della provincia di Potenza e sia da paesi della vicinissima Campania. Il C.S. Galaxy, e le Giovani Promesse, in rappresentanza di Castelgrande. Per l'immediata Irpinia partecipa
Le finali si giocheranno il 13 giugno l'F.C. Santomenna di Santomenna. Molto nutrita la schiera delle squadre provenienti dalla vicinissima Muro Lucano, ci sono la Murese, la Longobarda, l'Eurocaffè, l'Ecological caffè, gli Incassatori, i Full, la Sabatella e l'Evolution soccer. Ci penseranno la Macelleria Sansone e il Garnet Red a tenere alto l'onore di Bella. Inoltre partecipano le squadre: Il Sorriso di Balvano, I Simpson di Potenza, il Bar dello Sport di Picerno, gli Amici del Che e dello sport, e Snak Bar di Pescopagano, il Baragiano Team di Baragiano, e l'Eurogel di Cecci frazione di San Fele. Artefici della iniziativa sono gli instancabili e simpaticissimi fratelli Nicola e Vito Modesto Paradiso
di Castelgrande. Il torneo è iniziato da poco, precisamente venerdì 8 maggio, con Galaxy Longobarda conclusa 14 - 9, e con Il sorriso - Giovani concluso sul risultato di parità 7-7. Sono tre le squadre a punteggio pieno. Il calendario delle partite, le classifiche e i risultati possono essere consultati sul sito del centro sportivo: www.csgalaxy.it. Le finali per il primo e il terzo posto si svolgeranno sabato 13 giugno 2009, e per l'occasione seguirà una grande festa con il rituale cerimoniale della premiazione. Attualmente il centro sportivo Galaxy coordina anche le visite guidate all'osservatorio astronomico di Castelgrande, in un connubio di sport, scienza, cultura e divertimento, nel tentativo di tamponare nel limite del possibile in modo fattivo all'emorragia dello spopolamento dei piccoli centri montani. Carmine Pepe
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Sport 45
Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
B dilettanti Il diesse della Cestistica giudica l’annata sportiva con un sette
Montemurro promuove il Bernalda QUELLO del Direttore Sportivo è uno degli incarichi di maggiore responsabilità ma anche il compito più “rognoso” all'interno di una società perché o gli si dà il merito di aver costruito un roster vincente quando tutto va bene o la colpa di aver sbagliato ogni mossa di mercato quando tutto va male. Insomma bisogna essere un pò votati al martirio per accettare un simile incarico e, perché no, anche un tantino incoscienti, ma soprattutto bisogna avere competenza. Nel caso del diesse rossoblu, l'avvocato Montemurro, non sapremmo dire se in lui prevale l'idea del sacrificio o l'ingenua incoscienza del grande appassionato di basket,
di certo qualche competenza deve averla visto che la Cestistica riesce ogni anno a fare qualcosa di buono compresa l'ultima salvezza ai playout. Diesse, che voto dai alla squadra in quest'ultimo campionato?: “Un bel sette, perché, nonostante le mille difficoltà soprattutto nel girone di ritorno, è stato conseguito un grande risultato anche tenendo conto del fatto che questo è stato il torneo più difficile, tra quelli giocati finora in serie B dalla Cestistica, per il suo estremo equilibrio tecnico e tattico. Certo, aver chiuso il girone d'andata oltre le aspettative con un secondo posto storico anche perché inaspettato ha reso più indigesto l'andamento della
seconda parte del campionato in cui sono stati determinanti gli infortuni, ma i conti si fanno sempre alla fine, e alla fine il nostro impegno è stato premiato”. Col senno di poi cosa avresti aggiunto a questa squadra per soffrire meno?: “Non lo so, dico solo che questo è stato un grande gruppo dal punto di vista umano, il che è basilare per raggiungere qualunque risultato, e quindi nel complesso è una base da cui poter ripartire come ha detto lo stesso Presidente”. A chi daresti il merito maggiore della salvezza?: “Non faccio applausi particolari, vorrei però che non si dimenticasse il ruolo del coach sia sul piano tecnico
che umano; Brogialdi è stato un collegamento importante con dirigenti e giocatori, e con il suo atteggiamento guascone ha saputo sdrammatizzare nei momenti più delicati”. I momenti più rilevanti del campionato?: “La gara con il maggior rammarico è stata per me quella casalinga col Foggia, il match più esaltante la vittoria a S. Severo perché bella e meritata, poi ci aggiungerei i secondi finali a Canicattì e Massafra che diventeranno tra qualche tempo racconti per i nostri nipotini”. Che giudizio dai del pubblico?: “Nei momenti difficili capita di trovarsi di fronte a qualche contestazione, ma del resto il tifoso paga il biglietto e, nei limiti del le-
Francesco Montemurro diesse della Cestistica Bernalda
cito, può dire ciò che gli pare; però complessivamente abbiamo avuto un pubblico che al momento del bisogno ci ha sostenuti in modo incredibile, e ciò che conta sulle tribune non è il facile entusiasmo quando si vince ma l'incitamento
alla squadra nelle difficoltà. Da questo punto di vista i bernaldesi sono stati eccezionali, e ciò vuol dire che la nostra tifoseria è maturata”. Grazie, diesse, e al prossimo roster! Giovanni Palmieri
A dilettanti La Levoni vorrebbe riconfermare il coach
Si riparte da Gresta Podistica Ferrandina altri riconoscimenti
Ragone e Console
FESTA a Policoro per l'Asd Podistica Ferrandina all'ottava edizione della Straherakleia. Con la partecipazione di ben 23 atleti alla competizione podistica in terra jonica, la società aragonese è stata premiata come la più numerosa nella gara interregionale, ricevendo un bellissimo trofeo. La manifestazione, organizzata dall'Associazione Podistica Amatori Policoro del presidente Luigi Chiappucci, ha preso vita in una giornata soleggiata e con una temperatura davvero elevata che ricordava l'estate, più che la primavera sulla riviera jonica. Le soddisfazioni per la società aragonese non si sono fermate alla vittoria del premio come squadra più numerosa, ma sono andate ben oltre con altri due riconoscimenti individuali ottenuti da Nicola Pennuzzi, primo nella sua categoria, la MM35, e dalla giovanissima Angela Zizzamia, dodicenne, che ha ottenuto la prima piazza nel settore femminile, categoria Ragazze, disputando un'ottima gara. Una domenica particolare per la Podistica Ferrandina, che ha anche registrato due esordi e un ritorno alle gare importante. Hanno disputato la loro prima gara il medico sociale della Podistica Ferrandina, il dottor Pietro Ragone, che ha sfoggiato una freschezza invidiabile nonostante fosse il suo primo appuntamento ufficiale, oltre alla prima volta della signora Laselva, moglie di Giuseppe, che ha vestito le vesti di tutor per la
sua signora disputando una gara di controllo della prestazione offerta dalla sua consorte. Inoltre, l'elevato numero di partecipanti per la società aragonese è derivato anche dal ritorno all'attività dopo un anno di stop dell'ingegner Leonardo Recchia, anche lui dimostratosi in discreta condizione. Ottimo rientro alle gare anche per Francesco Marzano e Mario Loizzo, attesi a dar manforte alla squadra nei prossimi impegni stagionali che attendono il team aragonese. Il successo della spedizione, comunque, è stato ottenuto grazie all'ottima prestazione del già citato Nicola Pennuzzi, che ha trascinato il gruppo in compagnia di Giuseppe Gallitelli, Antonio Zizzamia e Francesco Mangieri. Al termine della gara l'Associazione Podistica Amatori Policoro ha offertto a tutti i partecipanti delle fragole, simbolo della produzione agricola jonica. Inoltre, a suggellare una domenica pienamente vissuta nel miglior spirito sportivo, imposto da una disciplina come il podismo, e dall'ottima compagnia che è riuscita a creare la Podistica Ferrandina, c'è stato il momento di immortalarsi con l'ospite d'eccezione dell'ottava edizione della Straherakleia, Rosaria Console, atleta delle Fiamme Gialle e nome di grande spicco sul palcoscenico nazionale dell'atletica leggera, per la grande soddisfazione di tutta la spedizione ferrandinese. Francesco Calia
LA LEVONI Potenza pensa già all’allestimento di una squadra competitiva. I dirigenti come nella tradizione della società lavorano instancabilmente e, nonostante il periodo particolarmente atipico non sembrano voler rimanere alla finestra. Ne conviene che tutte le pedine si stanno dirigendo verso una programmazione seria e mirata. I dirigenti sembrano disposti a confermare il coach Luigi Gresta, uomo che ha saputo dare quella scossa necessaria ad un ambiente fortemente scosso dalle dimissioni di Gianni Tripodi. In casa Levoni, però, si registrano le dimissioni dalla carica di addetto ai rapporti con la stampa di Gianuario Rivelli. La notizia è stata comunicata dallo stesso Rivelli alla società del presidente Francesco Petrullo. A causare le dimissioni, motivi di carattere lavorativo che non consentirebbero all'ex addetto stampa di continuare nella collaborazione intrapresa prima del campionato di serie A Dilettanti. Ovvia-
Luigi Gresta, coach della Levoni
mente i dirigenti bianconeri sono al lavoro per colmare l'assenza di Gianuario Rivelli dalla carica di addetto stampa. Una decisione che arriva a poco più di un mese di distanza dalla conclusione del campionato per la Levoni
Potenza del quale lo stesso Rivelli ha fatto un bilancio: “E’ molto positivo, abbiamo raggiunto l'obiettivo dei play-off, nonostante qualche intoppo di troppo, vedi quello che ha tolto dal roster Sebastiano Grasso alle prese con un brutto infortunio”.
Gianuario Rivelli parla della fase finale del campionato: “Sono convinto che con Sebastiano in campo le cose sarebbero andate diversamente per noi. Abbiamo giocato ad armi pari contro la compagine di Billeri, pur essendo in formazione rimaneggiata e con diversi problemi. Una cosa importante è che la società ha rispettato il budget, ed è questo è il dato positivo della stagione”. Rivelli ha un solo rammarico: “Sono personalmente convinto che la squadra avrebbe potuto dare di più nel finale, ma gli infortuni ci hanno penalizzato togliendoci uomini importanti nell'economia della nostra squadra, in primis Massimo Ruggeri”. E sull'eventuale conferma di Gresta l'ex addetto stampa rivela: “Credo ci siamo tutte le premesse per confermare il tecnico marchigiano. Grazie al suo arrivo Giancarlo Palombita ha dimostrato tutto il suo valore”. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
Siglato un accordo per la sua gestione: se ne farà carico la Sarmento-Pollino
Il laghetto di Vaternito per la pesca NOEPOLI - Nei giorni scorsi, presso la sede del comune di Noepoli, il sindaco Antonio Rinaldi e Stefano Riccardi presidente dell'Associazione Pesca Sportiva Sarmento-Pollino con sede a Terranova di Pollino, hanno siglato un accordo per la gestione del laghetto di pesca sportiva sito in località Vaternito. Il laghetto realizzato dal comune di Noepoli lo scorso anno, ha una dimensione di 2.000 mq circa con una profondità media intorno ai tre metri. Dopo aver realizzato l'opera, unica nella zona, l'amministrazione comunale ha ritenuto opportuno affidare il tutto ad una associazione di categoria, «la Sarmento-Pollino, - ci afferma il sindaco Rinaldi - è una gran bella realtà nell'area, abbiamo grande fiducia in questa associazione perché lavora in modo serio da quasi vent'anni, impegnandosi nella promozione del nostro territorio attraverso molteplici manifestazioni riguardanti la pesca sportiva e svariate giornate riguardanti attività sociali. Quindi, non possiamo che essere soddisfatti per la convenzione che, sicuramente porterà dei benefici anche a Noepoli». Il presidente della Sarmento-Pollino, ci conferma la grande soddisfazione per la fiducia dimostrata da tutto il consiglio comunale, «adesso con un laghetto di pesca sportiva a disposizione, la nostra attività non potrà
Stretta di mano tra Riccardi, Rinaldi e Santo alla firma dell’accordo per la gestione
che migliorarsi, - ci spiega Riccardi - il nostro intento è quello di lavorare seriamente affinché il laghetto Vaternito sia uno dei richiami più importanti per i turisti che visitano i nostri luoghi, non appena saranno ultimati i lavori che, da qui a poco realizzeranno i servizi necessari per poter partire veramente con tutti i requisiti necessari». Il laghetto ”Vaternito”, è stato realizzato nel 2008, grande riconoscimento va dato al sindaco Antonio Rinaldi, per essere riuscito a realizzare
un'opera unica in tutta la Val Sarmento. Il laghetto di pesca insieme con tutto ciò che si può trovare oggi a Noepoli, può essere davvero uno slancio per far decollare in maniera definitiva il turismo anche da queste parti. Non va per nulla dimenticato come queste strutture sono gestite nelle regioni dell'Italia settentrionale, dove vengono frequentati assiduamente da appassionati e rispettive famiglie, per trascorrere un paio d'ore in piena tranquillità. Stefano Riccardi
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46 Sport
Il marchigiano sbaraglia tutti. La maglia rosa resta sulle spalle di Di Luca
di ADOLFO FANTACCINI MAYRHOFEN IM ZILLERTAL (AUSTRIA) – C’è voluta una fuga modello vintage, in bianco e nero. Insomma, d’altri tempi, per regalare a Michele Scarponi, marchigiano di Jesi (Ancona), il primo successo in carriera al Giro d’Italia di ciclismo. Il vincitore della Tirreno-Adriatico di quest’anno, mancato protagonista alla Milano-Sanremo, ha trionfato nella 6ª frazione, che ha portato la carovana da Bressanone a Mayrhofen, nel Tirolo austriaco dopo una fuga di quasi 200 km. Scarponi ha firmato la propria affermazione con epilogo che tutti i suoi colleghi sognano: da solo, con le ammiraglie alle spalle, in parata. Scarponi ha avuto il tempo di aggiustarsi la maglia, di tirarsi su la zip, di alzare le braccia e di lanciare un urlo liberatorio, ma soprattutto di assaporare negli ultimi metri la propria impresa fantastica. E’ stato davvero bravo, il corridore della Diquigiovanni Androni, ma anche tenace, cocciuto, irrefrenabile. Scarponi è andato in fuga al km 55, assieme al francese Guillaume Bonnafond, al bielorusso Vasil Kiryienka, al connazionale Oscar Gatto e al danese Karper Larsen Klostergaard, ha resistito anche a vari contrattempi, mentre i compagni di fuga foravano, si staccavano, accusavano crampi, mollavano. Il marchigiano ha macinato km e superato avversità, alla fine si è ritagliato uno spazio tutto suo nel Giro del centenario. Non una magra soddisfazione, la sua, ma un’impresa di altissimo profilo, nel giorno in cui Danilo Di Luca ha conservato la maglia rosa, giungendo sul traguardo con il gruppo dei migliori. L’Oscar della sfortuna va, in-
Scarponi, impresa epica 200 km in fuga solitaria ORDINE D’ARRIVO
1. Danilo Di Luca
2. E. B. Hagen a 00’32” 3. Allan Davis s.t. 4. Filippo Pozzato s.t. 5. Matthew Harley Goss s.t. 6. Philippe Gilbert s.t. 7. Enrico Gasparotto s.t. 8. Michael Rogers a 00’36” 9. Danilo Di Luca s.t. 10. Tadej Valjavec s.t. 13. Denis Menchov s.t. 16. Thomas Lovkvist s.t. 18. Franco Pellizotti s.t. 19. Ivan Basso s.t. 20. Levi Leipheimer s.t. 29. Damiano Cunego s.t. 44. Gilberto Simoni s.t. 59. Alessandro Petacchi s.t. 73. Lance Armstrong a 01’15”
2. Thomas Lovkvist a 00’05” 3. Michael Rogers a 00’36” 4. Levi Leipheimer a 00’43” 5. Denis Menchov a 00’50” 6. Ivan Basso a 01’06” 7. C. Sastre Candil a 01’16” 8. Christopher Horner a 01’17” 9. Franco Pellizotti a 01’27” 10. D. Arroyo Duran a 01’41” 11. Gilberto Simoni a 02’01” 19. Marzio Bruseghin a 03’16” 21. Damiano Cunego a 03’29” 25. Lance Armstrong a 04’13” 34. Michele Scarponi a 05’23” 40. Stefano Garzelli a 06’41” 78. Filippo Pozzato a 22’17”
in 22h11’15”
Michele Scarponi taglia vittoriosamente il traguardo
vece, a Kiryienka, che è rimasto con Scarponi fino a pochi km da Mayrhofen, poi ha dovuto mollare. L’atleta bielorusso ha forato, a 30 km dal traguardo, poi ha ingaggiato un duello a dentri stretti non con Scarponi, ma con l’acido lattico, che ha invaso le sue gambe, rendengogli quasi impossibile la pedalata. Gli esercizi di stratching lo hanno aiutato a rimanere a galla, anzi in fuga, ma non sono bastati: alla fine, il povero Kiryienka, quasi in lacrime, è stato costretto a mollare Scarponi, la fuga e i propri sogni
di gloria. Il marchigiano era talmente lanciato che è riuscito perfino a transitare per primo sul Gran premio della montagna del Felbertauern, a quota 1.632 metri (3ª categoria), dopo 147 km di gara. Il gruppetto dei fuggitivi ha avuto un vantaggio massimo di oltre 9’, poi il gruppo ha cominciato la grande rimonta che non si è concretizzata fino in fondo. Scarponi ha anche indossato la maglia rosa, ma solo virtualmente; l’altra illusione della giornata l’ha regalata Stefano Garzelli che, dopo avere schierato i propri
«Volevo solo migliorarmi Sono davvero felicissimo»
Un tifoso “diavolo” precede il gruppo
caratteristico triangolino rosso, sembrava non arrivare mai. Scarponi era rimasto solo con il bielorusso Vasil Kiryienka, e con quest’ultimo che lottava con i propri guai. «Non mi ero nemmeno accorto che il mio compagno di fuga avesse forato - ammette Scarponi ma anche gli altri corridori del gruppetto di testa hanno lavorato tanto. Anche loro sono stati bravi». Ma lui, Scarponi, lo è stato di più. Ecco perchè «sono
uomini in testa, ha cercato più volte di staccarsi dal gruppo e di riprendere i fuggitivi. Impresa vana. Gli uomini della Quickstep - assieme al Team Katusha - hanno permesso al gruppo di assottigliare lo svantaggio, ma Scarponi è stato più forte di tutto e di tutti, volando verso una vittoria da brividi. Il norvegese Boasson Hagen ha regolato il gruppo in volata, precedendo Davis, Pozzato, Goss, Gilbert, e tutti i big, da Di Luca a Basso, da Leipheimer a Armstrong, ancora una volta attardato.
Danilo Di Luca festeggia la riconfermata maglia rosa
IN BREVE
IL PROTAGONISTA
MAYRHOFEN IM ZILLERTAL (AUSTRIA) – L’impresa è grande, la gioia misurata. Michele Scarponi, eroe per almeno un giorno al 92° Giro d’Italia, assapora a quasi 30 anni (li compirà il 25 settembre prossimo) il gusto inebriante di un successo nella corsa a tappe più ambita per un corridore italiano. Scarponi è tra quegli atleti che non vincono spesso: nel suo palmares non si contano trionfi indimenticabili, né affermazioni altisonanti. La più importante è la Tirreno-Adriatico di quest’anno, condita dal successo nella tappa di Camerino. È nato a Jesi, Scarponi, gareggia per la Diquigiovanni Androni di Gianni Savio e ieri ha trovato la fuga giusta. «Non so se avevo previsto una vittoria - racconta il protagonista assoluto dalla 6ª tappa - di certo avevo intenzione di fare meglio di mercoledì, di rifarmi. È andata bene. Cercavo la fuga giusta, ma quando siamo partiti mancavano 200 km all’arrivo. Un’eternità. Per fortuna siamo andati in fondo». È stato difficile, lo striscione dell’ultimo km, con il
CLASSIFICA
1. Michele Scarponi in 5h49’55” alla media di 42,524 Km/h
contentissimo», ride. «Questa vittoria al Giro ci voleva proprio per me», aggiunge, quasi timidamente. Per Ivan Basso, invece, è stata una tappa in cui tutto è filato liscio: bastava tenere la situazione sotto controllo. «Non è mai facile, però, ogni giorno un percorso diverso e complicato - afferma il leader della Liquigas -. Armstrong? Sta correndo al meglio delle sue possibilità. In questo momento non può dare di più».
Di Luca: «Una tappa davvero difficile» MAYRHOFEN (Austria) – «Non è stata una tappa facile, siamo andati forte tutto il giorno». Danilo Di Luca non nasconde la stanchezza al termine della sesta tappa del Giro che lo vede però ancora in maglia rosa. «Dovremo controllare la corsa fino alla cronometro, ci sono tutte tappe adatte a fughe ma attacchi di uomini di classifica credo che ce ne saranno pochi», la previsione del corridore abruzzese, che teme molto la crono delle Cinque Terre. «Leipheimer? Credo che sarà protagonista - ammette Di Luca - Sarei contento di perdere un paio di minuti, perchè è una crono atipica, molto lunga».
Petacchi: «La fuga? Ero stanchissimo» MAYRHOFEN (AUSTRIA) – «Volevo fare la volata e conquistare un pò di punti ma ho faticato tanto sulla salita, ho sofferto un pò nel finale, ero stanco». Niente tris per Alessandro Petacchi, che ha finito col sentire nelle gambe la salita finale e non ha così partecipato allo sprint per il secondo posto alle spalle di Scarponi. Ale-Jet ha perso la maglia ciclamino «ma è finita a Di Luca e poi oggi (ieri, ndr) era più importante difendere la maglia rosa», aggiunge lo sprinter spezzino.
La volata per il secondo posto e sotto Scarponi, vioncitore della tappa di ieri, festeggiato e baciato sul podio
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Sport 47
Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
Nella “Quinzaine” il maestro presenta il film ispirato alla sua famiglia
“Tetro”, i Coppola tra sangue e melò
Cannes cult
Una scena da “Senso”
di LUCREZIA VITI CANNES - «Nulla di quello che vedete è accaduto, ma è tutto vero». Parola di Francis Coppola, e dietro questo paradosso si nasconde una domanda: che razza di famiglia erano, i Coppola? Non cadiamo nel luogo comune: la famiglia patriarcale del Sud, i padri-padroni, le donne in abito nero, le frotte di bambini… No, va bene il Sud, va bene l'origine lucana (i Coppola vengono da Bernalda, provincia di Matera), ma in Tetro, storia familiare ambientata fra New York e Buenos Aires che ha aperto ieri la Quinzaine des Réalisateurs, c'è molto di più. C'è l'odio fra due fratelli, entrambi musicisti e direttori d'orchestra (sia il padre di Coppola, il famoso Carmine, sia lo zio esercitavano quel mestiere). C'è questo odio che ricade sui figli, al punto che i due fratelli Angelo e Benny, pargoli del grande Maestro Tetrocini, sono separati dalla vita e praticamente non si conoscono. C'è il rimorso per la morte di una madre (le madri sono tante, il vecchio Maestro le castigava tutte). C'è, dietro molti angoli, l'incesto, o qualcosa che gli somiglia assai. E quando Coppola si abbandona al paradosso di cui sopra, intende dire che gli accadimenti del film sono frutto della sua fantasia (è autore unico della sceneggiatura), ma le dinamiche familiari sono quelle della sua vera stirpe di lucani emigrati a New York: «Quando mi hanno offerto di dirigere Il Padrino non avevo mai incontrato un gangster, e del resto non ne ho incontrati nemmeno dopo. Per descrivere la famiglia Corleone mi sono ispirato a mio padre e ai miei parenti: in fondo erano tutti italoamericani! Però fra Il Padrino e Tetro ci sono alcune differenze: 4 morti accoltellati, 2 strangolamenti, una ventina di sparatorie e la testa mozza di un cavallo infilata in un letto». Sì, certo: Tetro non è un gangster-movie. È un melodrammone familiare in bianco e nero (con rari inserti a colori) che inizia quando il 18enne Benny arriva a Buenos Aires e va a cer-
In “Thirst” di Park Chan-Wook
Il prete vampiro shock con ironia di FRANCESCO GALLO
Francis Ford Coppola
care Angelo, il fratello di vent'anni più grande che non vede da una vita. Angelo è uno scrittore fallito che ha trascorso anni in manicomio: vive con Miranda, sua ex infermiera, e inizialmente caccia Benny a male parole. Poi decide di ospitarlo e lo porta in giro per il quartiere della Boca, a condizione che il ragazzo non faccia domande sul passato. Benny obbedisce a malincuore, ma quando in casa trova una valigia piena di manoscritti di Angelo non resiste alla curiosità: scopre così molte storie trucide sul passato, ma trova anche gli appunti per una commedia mai terminata che, una volta trovato un finale, potrebbe rivelarsi un successo. «Questo è il primo film che posso definire “di Coppola”. Ne sono molto felice».
CANNES – Solo un manipolo di fedelissimi alla fine applaude ai vampiri assetati di sangue di Park Chan-Wook (nella foto), ma nessuno si spinge neppure a fischiare l’atteso film Thirst del regista coreano, secondo lungometraggio in concorso in questa 62/a edizione del Festival di Cannes. Un giudizio come sospeso, almeno alla prima proiezione stampa, per questo lavoro che unisce ridicolo a poesia, genialità a melodramma. Un film che parte come una sorta di tragedia skakesperiana (l'autore inglese è tra gli autori di riferimento del regista), mostra poi tanto sano sesso prati-
cato dal prete divenuto vampiro, e, alla fine, rivela la sua natura di horror ammantato di sensi di colpa. Sensi di colpa più che giustificati perchè il protagonista è appunto un prete cattolico di nome Sang-hyun (interpretato da Kang-ho Song). Un sacerdote andato in Africa come volontario per testare un nuovo vaccino che lo renderà inaspettatamente un vampiro dai smisurati poteri. Da qui partono le sue avventure che lo vedono ,di volta in volta, assassino del marito della donna Tae-Ju divenuta sua amante e con cui ha scoperto il sesso e poi ancora assassino della sua stessa amata che resuscita rendendola vampiro.
In concorso lo scandaloso “Febbre di primavera” e l’inglese “La vasca dei pesci”
Passioni gay e rivalità amorose in famiglia CANNES - L'omosessualità in Cina, la rivalità madre/figlia in Inghilterra. Interni familiari in entrambi i film in concorso, Febbre di primavera del cinese Lou Ye e Fish Tank (“La vasca dei pesci”) della britannica Andrea Arnold (Andrea, sempre bene ricordarlo, è nome maschile solo in italiano). Con una curiosità che la dice lunga sul mondo globalizzato in cui viviamo: quello cinese è un interno piccoloborghese (la nuova borghesia “firmata” della Cina neo-capitalista), mentre i personaggi di Fish Tank sono i soliti sotto-proletari alla Ken Loach.
Fra i due, il film britannico è il più “già visto”: ma Andrea Arnold porta uno sguardo molto femminile in un mondo che spesso viene raccontato al maschile. Una madre single e la figlia adolescente si contendono il nuovo compagno della donna. In realtà la madre è talmente scoppiata che non se ne accorge nemmeno, ma il giovanotto è così bello che la figliola adolescente gli mette gli occhi addosso non appena lo vede. Il film è ben girato e raccontato, ma non brilla per originalità. “Febbre di primavera” è invece uno dei tanti scandali annunciati
di questo festival: non è certo il primo film cinese che parli di omosessualità (e che, per questo motivo, venga censurato in patria), ma le scene di sesso sono estremamente realistiche e del tutto inaccettabili per il “comune senso del pudore” di quel paese. Il film inizia con due uomini che si recano in una casa di campagna e si danno al bel tempo. Un terzo uomo li spia. È un detective assunto dalla moglie di uno dei due. La donna sospettava il marito di tradimento, ma quando scopre che il terzo incomodo è un uomo perde la testa. Nel frattempo
lo pseudo-detective e la sua ragazza intercettano l'altro fedifrago, lo incastrano e danno il via a un triangolo con lui. Raccontato così, sembra una commedia italiana trash degli anni '70: invece le atmosfere, l'uso delle musiche e il senso tragico dell'erotismo lo rendono un film con un bizzarro fascino, quasi un cascame di quella Nouvelle Vague che compie, nel 2009, 50 anni. Del resto lo stesso Lou Ye lo ammette: «È un omaggio a Jules e Jim, un film che ammiro moltissimo». l. v.
Torna “Senso” di Visconti in versione restaurata NON solo Bellocchio a Cannes. Lunedì 18, il giorno prima del debutto ufficiale sulla Croisette di «Vincere», unico film italiano presente al festival di Cannes, si parlerà del grande cinema italiano che ha fatto la storia della settima arte: sarà presentata la versione restaurata di «Senso», capolavoro del 1954 di Luchino Visconti tratta da un racconto di Camillo Boito, con Alida Valli, Farley Granger e Massimo Girotti. Il restauro della pellicola, che sarà mostrata a Cannes Classics lunedì alle ore 19,45 nella Salle du Soixantieme, è stato promosso da Studiocanal, Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Cineteca di Bologna-L'Immagine Ritrovata con il sostegno di Gucci, The Film Foundation e Comitato Italia 150. Dopo molti anni di lavoro, condotti dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, uno dei più bei film della storia del cinema torna sullo schermo in una versione completamente rinnovata in supporto digitale realizzata nel Laboratorio L’immagine Ritrovata della Cineteca di Bologna. Un risultato cui si è giunti grazie alla collaborazione tra Cineteca Nazionale e Cineteca del Comune di Bologna e ai consigli di due artisti quali Giuseppe Rotunno e Piero Tosi, che hanno lavorato con Luchino Visconti alla realizzazione di Senso per la fotografia e per i costumi, e altrettanto preziosi sono stati i consigli offerti da Suso Cecchi D’Amico, la più stretta collaboratrice di Visconti.
Il regista Lou Ye
ANTEPRIMA di ELISABETTA MALVAGNA ROMA - Erano trentenni in fuga, insoddisfatti e un pò immaturi, incapaci di impegnarsi e di assumere le loro responsabilità. Ora, raggiunta la soglia dei 40 anni, ripartono dai loro errori e cercano di costruire la loro vita e il loro futuro, affrontando anche il ruolo di genitori. Sono i protagonisti di Baciami ancora, sequel de L'ultimo bacio, il super-premiato film di Gabriele Muccino. Le riprese del film, scritto e diretto da Muccino, prodotto da Domenico Procacci per Fandango, partiranno a fine giugno e dureranno fino a settembre. L’uscita è prevista per fine gennaio 2010. Il cast è lo stesso de L’Ultimo bacio. Tranne la protagonista, Giulia, interpretata da Vittoria Puccini. La scelta è caduta su di lei dopo il rifiuto di Giovanna Mezzogiorno. «Come in
“Baciami ancora” Muccino Ciak per il sequel dell’Ultimo bacio. Con la Puccini al posto della Mezzogiorno amore – risponde il regista – Giovanna ha voluto rompere con questo film e con quello che rappresentava. Ho accettato e metabolizzato una decisione, che all’inizio mi aveva un pò spaventato», confessa. Per il ruolo di Giulia ha fatto molti provini a molte attrici: «Le ringrazio per essersi messe in gioco – dice Muccino – E' un ruolo difficile da gestire e dopo alcune difficoltà ho avuto fortuna di incontrare Vittoria, che ha fatto due provini sorprendenti, uno dei quali con Stefano Accorsi. Il percorso iniziato da Giovanna può continuare attraverso Vittoria, che sarà in grado di rendere tutta la complessità ed Vittoria Puccini
emotività di questo ruolo». Baciami ancora racconta «un mutamento, una crescita e anche una consapevolezza delle cose fatte. A 30 anni si è più in fuga, a 40 c'è la riflessione. Questo film è più costruttivo rispetto a L’ultimo bacio, e anche più ottimista positivo, meno cinico e più attento al modo in cui viviamo. L’Ultimo bacio parlava di quello che avremmo voluto fare, questo parla invece di ciò che abbiamo fatto, cercando di porre le basi perchè domani potremo essere migliori di come eravamo ieri». I protagonisti del film precedente (da Accorsi a Claudio Santamaria, da Giorgio Pasotti a Pierfrancesco Fa-
vino) sono cresciuti, «hanno fatto tesoro degli errori commessi, alcuni anche gravi, e sono meno cinici. Non si può tornare indietro, ma si è a metà del percorso. Si può riuscire a mettere un segno più alle cose fatte, iniziare immediatamente a fare in modo che gli errori vengano corretti e non rinnovati. È un film sul senso di colpa, sull'amore e sul senso della vita, su paternità e maternità». In questo senso, «era necessaria un’attrice madre», dice Muccino riferendosi alla Puccini, mamma nella vita della piccola Elena, avuta da Alessandro Preziosi. «La maternità è nel suo dna – spiega il regista – Cambiamo molto quando abbiamo dei figli, è una traccia innegabile. Non saremo mai quello che eravamo prima». Anche il fratello minore Silvio, attore e regista, non sarà nel cast del sequel. «E’ impegnato nel suo nuovo film. Gli auguro di essere felice», conclude.
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in SOMMARIO ArteknÊ porta l’arte contemporanea nei Sassi
a pag.50 A suon di jazz con Attilio Troiano
a pag.52 Il ritorno in scena di Zi Gerard
a pag.53
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A Pietragalla tra tradizione e antichi sapori
Dai Palmenti alla braceria
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VenerdĂŹ 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
in MOSTRA
Weekend
Fino al 18 maggio nei Sassi la prima mostra mercato internazionale
Arte contemporanea in vetrina di MARIA ANNA FLUMERO ARTE contemporanea, sempre più, a Matera. Al via oggi “Arteknè”, la prima mostra mercato internazionale di arte contemporanea del Sud Italia. Appuntamento dal 15 al 18 maggio 2009 nei Sassi, la città lucana Unesco «candidata ad essere vetrina annuale dell'arte contemporanea, punto di contatto tra artisti, gallerie e collezionisti comunicano gli organizzatori - luogo d'incontro di esperti, critici e giornalisti attenti a conferme, rivelazioni e anticipazioni». Arteknè é organizzata dalla Galleria Teknè di Potenza e dall'estro della potentina Giuseppina Travaglio, una “cacciatrice d'artisti” che la passione ha portato anche a viaggiare da sola nel mondo alla ricerca delle nuove forme d'espressione. Undici gallerie esporranno le loro opere più rappresentative, mentre quindici artisti giunti da ogni parte del mondo, saranno impegnati tra mostre personali e performance distribuite in altri sedi storiche. La mostra mercato si svolgerà nelle stanze di “Palazzo Gattini Luxury Hotel”. L'idea coniuga «l'esigenza di ospitare l'evento d'arte in una città d'arte e quindi tra le mura di uno dei più bei palazzi storici di Matera, con la fortunata tendenza newyorkese, già invalsa da
Tagliaferri espone a Potenza in anteprima il busto di Cannavò CANDIDO Cannavò gli aveva dato notorietà dedicandogli un capitolo del suo libro intitolato “E li chiamano disabili”. Felice Tagliaferri, unico grande scultore non vedente al mondo, ha dedicato al grande giornalista della Gazzetta un busto che verrà esposto in anteprima esclusiva nazionale il 19 e 20 maggio a Potenza, al Museo Provinciale di Via Ciccotti, dove è in corso la mostra “L'arte oltre la vista”. Tagliaferri, che dirige la Chiesa dell'Arte di Sala Bolognese (dove insegna scultura), facendo riferimento al rapporto con Cannavò dichiara: “i miei occhi sono nei miei polpastrelli… era grande l'amore, il rispetto e l'amicizia che legava me a Candido. E proprio dal suo amore e dalla sensibilità della famiglia che mi ha consentito di toccare per l'ultima volta Candido, sollevando il vetro di protezione, che è nato questo lavoro, che invito tutti ad osservare e toccare”. E' proprio attraverso l'interazione tattile che lo spettatore entra in contatto con l'energia trasmessa da Ta-
gliaferri, che ha dato vita ad un singolare percorso umano e professionale riassumibile nello slogan “dare forma ai sogni”. Da qui le opere in marmo, legno o pietra di Vicenza. L'opera più nota realizzata dallo scultore è “La sete della Madonna” anche se, tra i suoi lavori, non va dimenticata la statuetta di creta raffigurante un cane lupo e regalata ad un paesino siciliano, Alì Marina, dov'è nata una scuola di cani guida per ciechi. Il busto di Cannavò sarà in esposizione in anteprima assoluta al Museo provinciale di Potenza dalle 9 alle 13 e dalle 16 alle 19. Il presidente provinciale dell'Anpvi (Associazione nazionale privi della vista e ipovedenti), Antonio D'Andrea, auspica che ad ammirare l'opera ci sarà un nutrito stuolo di sportivi, professionisti o semplici amatori, per abbracciare simbolicamente uno dei più grandi giornalisti italiani che allo sport ha dedicato una vita intera e salutare lo scultore Tagliaferri che sarà presente nei due giorni di mostra. cultura@luedi.it
qualche anno in Italia, di scegliere come location hotel di lusso, luoghi che per antonomasia sono il palcoscenico di un'umanità varia e in continuo fluire». L' allestimento dal taglio museale darà spazio a “collezioni di gallerie note di tutt'Italia, come Il Vicolo di Genova o la Spirale di Milano e ancora, dalla Campania, Il Ritrovo di Rob Shazar di Sant'Agata de Goti, ma la vera sfida sarà puntare su opere provenienti da tutte le latitudini, come quelle presentate dalla Fu Xin Gallery di Shanghai, showroom di tendenza nella più futuristica delle metropoli cinesi». Sono previsti anche «una serie di eventi collaterali che solleciteranno l'interesse culturale e artistico di ospiti e visitatori». Installazioni, performance, presentazioni e personali verranno sapientemente distribuiti lungo un suggestivo itinerario che, partendo dal rione Civita in cui sorge Palazzo Gattini, si snoda tra il Sasso Barisano e il Caveoso, toccando palazzi, monasteri e chiese. Non mancheranno «le degustazioni dei prodotti tipici locali, le visite guidate tra i Sassi e ai Musei e un entusiasmante viaggio virtuale nella cultura del vino Aglianico del Vulture». L'agenzia “Lionetti”, sponsor della Fiera, organizza per l'occasione pacchetti week-end per i visitatori con visite guidate ai Sassi. cultura@luedi
Festa di compleanno con foto
Fusco tra sogno memoria e visione POLICORO - Compleanno in mostra per il policorese Donato Fusco. "Basilicata: Sogno, Visione, Memoria". Il vernissage per la mostra fotografica - con 71 scatti, coincidenti con il suo anno di nascita - si svolgerà questa sera, alle ore 19 presso il Comune di Policoro. Nei prossimi giorni la mostra resterà aperta al pubblico dalle 18 alle 22. L'evento rientra nel programma per il cinquantenario di municipalità della Città jonica. Fusco, visual artist esporrà le sue opere fotografiche con una mostra che rimarrà aperta fino al prossimo 24 maggio presso la sala espositiva di Borgo Casalini. Il tema? E' un “Click Narrativo, dell'evoluzione che la Regione ha avuto negli ultimi anni- si legge in una nota stampa - tra luci e ombre, tra speranze e illusioni, tra promesse ed incompiute. La mostra è un incontro senza filtraggi accademici tra la cultura rurale, la natura, l'archeologia industriale e le incompiute. Essa è un repertorio di ricerca che nasce dall' amore che questo artista nutre per questa terra». Conosciamo meglio Fusco, un giovane talento che per anni si è occupato di consulenza informatica, ma in realtà è un gio-
vane fotografo emergente che è approdato alla fotografia per passione. Alle spalle ha svariate esperienze culturali, visuali e non, maturate attraverso la gestione di eventi quali Il Premio “Albino Pierro” nel 1998 e successivamente ha curato progetti di raccolta fondi per Medici Senza Frontiere ed Amref. Il suo occhio, attraverso l'obiettivo della macchina penetra i luoghi, sorprende le persone e fissa nel fotogramma attimi sfuggenti, particolari accattivanti con una semplice naturalità. In meno di tre anni da fotografo Donato Fusco ha già girato l'Italia per realizzaez servizi a Milano, Roma, Bari e Salerno. m.a.flum
Percorsi d’arte a Matera MATERA - “Segnali e percorsi d'arte nel Mezzogiorno d'Italia”. IL vernissage si svolgerà sabato, alle ore 18:30 presso la Galleria “Casa D'Imperio” e sarà visitabile fino a domenica 24 maggio. Dopo una prima tappa alla Pinacoteca Comunale “S.Cavallo” di San Michele Salentino, a Matera, espongono le loro opere gli artisti: Anna Amendolito, Nicola Andreace, Laura Carone, Franco Clary, Vincenzo De Filippis, Mario D'Imperio, Maria Teresa Di Nardo, Rita Amalia Fasano, Carmen Manco, Luciano Tocci. La mostra è accompagnata da un catalogo con i contributi critici di Alberto Altamura, Lucia Basile, Giovanni Caserta e Angelo Lippo. Il fil rouge dell'appartenenza, pur nelle differenti declinazioni linguistiche-espressive, si confrontano nell'agone delle arti visive contemporanee. Un confronto che riflette la fisionomia di una realtà in progress espressa in ambiti nazionali e che tende di qualificarsi nella pienezza dei suoi valori estetici e culturali. A tal proposito Basilie afferma «Un progetto: l'idea di riunire, di affiancare alcune tra le più significative presenze artistiche del Mezzogiorno d'Italia, per valorizzare, attraverso la loro testimonianza ed esperienza, i valori e le potenzialità di una terra, il Meridione. L'Arte contemporanea, tanto più specificatamente nel
La locandina della mostra
Mezzogiorno, può positivamente svolgere un significativo ruolo, in un’ottica che oggi diviene euromediterranea, basti pensare ai legami commerciali, culturali, storici e sociali che legano gli ambiti territoriali che vanno dalla Basilicata, alla Puglia, sino ai Paesi del bacino del Mediterraneo». Arte che abbaglia e rilassa. «Dieci pittori dell'area meridionale, quasi tutti pugliesi, sono insieme per indicare un itinerario e una condizione della pittura meridionale - dichiara il docente e storico Caserta significativamente, sono cinque pittori e cinque pittrici, quasi a vo-
ler dire che ormai, anche nel Sud, almeno nel campo artistico, si è raggiunta o si sta raggiungendo la pari opportunità». Il filo conduttore degli elaborati artistici? Sia nei titoli dati alle opere, sia nelle recensioni di cui gli artisti sono stati fatti oggetto, ricorrano frequenti, e per tutti, parole o espressioni che richiamano a al fiabesco e al favoloso, al fantastico e al surreale, al metafisico e al sogno, alla visione e al mito, al classico e all' onirico, alla Magna Grecia e a Orfeo...». Una mostra, nel cuore dei Sassi da non perdere. m.a. flum
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50 Weekend
Weekend
a TAVOLA
A Pietragalla con le Ballate un mondo di idee nel piatto
Dai palmenti alla braceria
C'È un percorso che segue la strada del gusto, dietro “Ballate nei Palmenti Restaurant Braceria Pizzeria”. Il locale di recente apertura a Pietragalla, si trova nel corso principale, in via Vittorio Emanuele III, 95. Già dalle pareti, all'ingresso, si scorgono i tratti tipici dell'agglomerato dei Palmenti con la pietra (il tufo) che diventa icona dell'ingegno contadino. Dominante il giallo ed il rosso mattone. Nella sala del ristorante c'è un affresco, lungo un'intera parete, che dà al cliente l'impressione di trovarsi nel bel mezzo dei Palmenti. L'istantanea che si coglie arrivando è proprio quella di chi respira l'atmosfera dell'evento. Ballate nei Palmenti, infatti, nel corso delle due edizioni, sin qui organizzate, ha portato alla valorizzazione di quello che è uno dei siti rupestri più suggestivi del meridione. La cooperativa sociale Urios, oltre ad occuparsi della gestione del ristorante ha, tra le sue attività, anche l'associazione Tetractys che, finora, ha creato e realizzato “Ballate nei Palmenti”. Una componente di spettacolo e di organizzazione di eventi che ha avuto modo di crescere e di affinare, proprio in occasione delle due edizioni passate. Oggi, alla vigilia del terzo appuntamento dell'evento “senza tempo”, per dirla con uno slogan che esalta la magia del sito dei Palmenti, apre il ristorante ad esso dedicato. C'è un gruppo di giovani appassionati che ha, da sempre, mirato alla valo-
rizzazione della cultura e delle tradizioni pietragallesi e che, anche in occasione dell'apertura del locale, si è prodigato per organizzare al meglio tutti i dettagli. Insomma, un evento nell'evento. E, poi, basta dare uno sguardo all'insegna, su fondo nero, che richiama il logo dell'evento e caratterizza le peculiarità della cucina, illuminando la strada d'accesso di appetiti e di sapide tentazioni culinarie. Il termine “Braceria” è tra gli elementi che stuzzicano la fantasia di chi percorre via Vittorio Emanuele, invitando il cliente a scegliere di cenarvi. L'apertura del locale è, al momento, limitata al fine settimana, dal venerdì alla domenica e soltanto a cena. Altra caratteristica è il servizio di pizzeria che viene svolto ai tavoli di una saletta rustica, ma accogliente. Il locale, sinora, ha già fatto registrare discrete presenze e notevoli richieste, specie per la pizzeria. Buona la vernice, nella serata del 2 maggio scorso, quando circa quattrocento persone hanno risposto all'invito, partecipando al buffet inaugurale offerto dal gestore di Ballate nei Palmenti Restaurant. La forza trainante di Ballate risiede nell'energia degli uomini che vi lavorano: dal cuoco e dal pizzaiolo a chi serve ai tavoli e a quanti si prodigano per il buon andamento dell'attività. «Siamo partiti in sordina -confida Giuseppe Gruosso, il socio che si preoccupa di seguire l'attività del ristorante- e, gradualmente,
ci proponiamo di guadagnarci uno spazio importante, nel panorama gastronomico lucano». E' contento Felice Rapolla, amministratore della cooperativa sociale Urios, nel parlare del ristorante: “Dopo l'esperienza biennale dell'evento -dichiara il presidente della cooperativa sociale Urios- quest'anno abbiamo deciso d'infoltire la schiera. Il ristorante è solo una delle nostre attività. Al centro delle nostre attenzioni c'è sempre Ballate nei Palmenti, specie ora che siamo alla vigilia della terza edizione». E non è ancora tutto, perché in rete c'è già un sito dell'evento che, da qualche giorno, ha visto concretizzarsi l'idea di una testa-
In alto i Palmenti di Pietragalla, sotto la braceria
ta on-line. «Con la registrazione di questo giornale web spiega Antonello Lombari, direttore responsabile di Ballate nei Palmenti News- nasce un notiziario che si propone di rivolgere il suo sguardo ai siti rupestri ed archeologici». Ancora il tempo di affacciarci ad Internet, dove all'indirizzo www.ballateneipalmenti.com sono descritte le attività legate al mondo di Ballate. «Il sito -dice Paolo Cillis, il socio di Urios che si occupa del coordinamento web del gruppo- rappresenta la sintesi del mondo che ruota intorno all'evento, riunendone i tre momenti: lo spettacolo, il ristorante, la testata». cultura@luedi.it
Nel ricettario
Quando la cucina diventa spettacolo
AI TAVOLI di “Ballate nei Palmenti Restaurant” c'è un richiamo alla lucanità, già a partire dagli antipasti. S'inizia con l'affettato di prosciutto del Pollino e si prosegue lasciandosi coinvolgere con due sinfonie. La prima è una ouverture di salumi con crudo, soppressata, salame, culatello e coppa. La seconda è un rondò di bocconcini, ricottine, caciocavallo e pecorino glassato. E, poi, mozzarelle e caprese di bufala Dop. Il viaggio, nel paradiso del gusto, prosegue con le sfizioserie, tra le quali spiccano le mozzarelline fritte e i maltagliati pomodoro, mozzarella e
rucola. I primi piatti riportano alla tradizione culinaria tipica lucana. Dagli strascinati con guanciale, pomodorini e cacio a quelli con peperoni cruschi e cacio ricotta. Ancora non è tutto perché, oltre alle tradizionali orecchiette al ragù, è possibile degustare i ravioli di ricotta con vellutata di pomodorini, i cavatelli pomodorini e porcini e le reginelle con ricotta, pancetta, pecorino, noci e pepe. Per gli amanti della carne è un piacere cascare dalla padella alla brace. Filetti di vitello in pole position, nelle due versioni: alla griglia e lardato. Di livello superiore la tagliata al balsamico con rucola e grana e la tagliata di petto di pollo con rucola e noci. Per gli amanti del suino ecco la bistecca di maiale con finocchietti e la salsiccia al-
la brace. Agli amanti dell'arrosto classico è dedicato l'agnello alla brace. Una bistecca di manzo, sempre alla brace, infine, per chi preferisce un tipo di arrosto ugualmente squisito, ma meno impegnativo. Poiché siamo a Pietragalla, nella sua patria, non poteva mancare il migliatiedd. La pizzeria è piuttosto assortita e offre molteplici soluzioni. Di spicco la pizza di casa, “Palmenti” con pomodoro, mozzarella, porcini, salsiccia fresca e peperoni cruschi. Non manca un riferimento a Sanremo con la pizza Sincerità: mozzarella di bufala, zucchine e basilico. Gustose sono anche le focaccine. Tra i vini: quello rosso della casa e il Palmentum si accompagnano bene ai cibi proposti.
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La summer school
Artistage alla Locanda di Maratea
Marianna Simonetti Una vita su tela in mostra di EMILIO FIDANZIO
di EMILIA MANCO MARATEA - La Locanda delle Donne Monache ospita “Artistage”,un nuovo progetto di ospitalità e stage rivolto agli artisti da maggio a ottobre 2009. Vivere a contatto con gli artisti e imparare i segreti del loro fare creativo è ciò che succede alla Locanda delle Donne Monache, relais di charme di Maratea, nato dal restauro di un antico convento settecentesco arroccato tra il mare e la collina. Da sempre votato agli eventi d'arte, l'albergo si offre adesso come vera e propria residenza d'artista e propone da maggio a ottobre “Artistage”, un progetto rivolto a creativi, appassionati d'arte e curiosi. Sessioni di teoria e poi pratica en plein air con pittori, scultori e designer provenienti da tutta l'Europa, una vacanza d'altri tempi eppure contemporanea, tra relax e studio, come in un Grand tour dei giorni nostri, sulle orme dei viaggiatori dell'800, curiosi dell'arte e degli scenari del Sud Italia. Ciascun artista ospite condurrà un seminario e al termine della residenza donerà un'o-
La Locanda delle Donne Monache
pera che sarà inserita nella collezione permanente del relais. La Locanda delle Donne Monache, unico galleryhotel di Maratea, apre ancora una volta le sue porte al turismo culturale tra vernissage e conversazioni con gli artisti. Ogni artista è ospitato per una settimana e durante questo periodo terrà uno stage di tre giorni aperto a tutti gli amanti dell'arte dal vener-
dì alla domenica. Alla fine del periodo di residenza l'artista donerà un'opera alla Locanda e potrà lasciare un contributo laboratoriale da inserire nell'allestimento di una project room in occasione del Festival d'Arte Marartea, manifestazione di arte contemporanea e spettacolo che si tiene annualmente a luglio al Porto di Maratea. Per mostrare l'arte da vicino, come nelle più presti-
giose summer school d'Europa e rafforzare il ruolo di polo dell'arte contemporanea per il Sud Italia dell'antico borgo lucano. Dal 10 al 15 giugno Rossano Rizzato Lotto “L'acquerello”, lo stage affronterà temi relativi a teoria e pratica della tecnica dell'acquerello e temi relativi all'ambiente ed al paesaggio di Maratea. Dal 8 al 15 luglio Anders Gullberg “Pittura e analisi del paesaggio”, lo stage sarà particolarmente incentrato sull'analisi di elementi del paesaggio, soprattutto la linea d'orizzonte, e su elementi architettonici originali della struttura settecentesca che ospita la Locanda. La Locanda delle Donne Monache è un relais di charme ricavato da un ex monastero, costruito nel 1735, un tempo sede dell'ordine delle suore Visitandine. Gli ambienti sono il risultato di un restauro attento che ha preservato le architetture e i materiali originari. La pietra e il bianco austero delle pareti sono ravvivate da lampi di colore di opere d'arte contemporanea in vetro di Murano e rame. cultura@luedi.it
MELFI - L'appuntamento è per stasera alle ore 18 presso il palazzo Donadoni in pieno centro storico a Melfi. La giovane architetto Marianna Simonetti espone 25 opere nell'ambito di una personale di pittura che ripercorre il suo percorso artistico, intrapreso fin dall'infanzia. Un percorso intriso di soddisfazioni e condito da premi personali, come il concorso regionale vinto all'età di 14 anni, o come alcuni concorsi interregionali vinti in epoca adolescenziale con opere ancora oggi esposte presso il Museo Carlo Levi di Aliano. Marianna Simonetti ha avuto anche la soddisfazione di vedere un proprio disegno usato come logo in occasione del 25° anniversario dell'Avis. Insomma per chi si recherà a Palazzo Donadoni l'opportunità di ammirare una mostra di spessore in cui risulterà facilmente riscontrabile lo stato d'animo della pittrice che descrive i volumi attraverso i colori. E di una vera e propria esplosione di colori si tratta visto che i quadri risaltano proprio forti momenti emozionali attraverso tinte accese ma assolutamente compatibili, in cui il nero, non appare mai. L'artista melfitana, non nuova ad esperienze del genere, ma per la prima volta con una personale nella sua città di origine, usa pastelli ad olio e acrilico per mostrare ciò che ha dentro attraverso quadri ed opere di rara bellezza ed indubbio fascino. Fino al 31 maggio Simonetti espone a palazzo Donadoni e per lei sarà un momento davvero particolare. «Non nascondo imbarazzo e trepidazione per questa mostra, asserisce ai nostri taccuini Marianna. Esporre davanti ai miei concittadini è emozionante e particolare al tempo stesso, anche perché svela una parte di me che finora conoscevano in pochi e che custodivo gelosamente». Marianna Simonetti dovrà farci l'abitudine visto che nel prossimo mese è previsto un allestimento permanente che le consentirà di esporre in pubblico su viale Gabriele D'Annunzio, d'estate il luogo adibito dai melfitani per passeggiare e godersi i viali alberati. cultura@luedi.it
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Musica vs Arte
Zeligame
I sogni in scena Ovidio da Pathos A guardar le stelle
“The Feedbacher's - Musica e arte” al “Sottapéra” di Potenza. Questa sera scontro di creatività tra Davide Laviano contro Francesco Amorosino. Vernissage con pittura dal vivo (durata mostra: dal 15 al 29 maggio - dalle ore 20,30). La mostra rientra nel progetto “Venus 09” che si concluderà il 20 giugno nella città di Roma con una collettiva. m. a. flum
Da “Melarido 09” a “ZeliGame”. La società "Quadrum" mette in palio ogni giorno, da mercoledì scorso fino a venerdì prossimo un biglietto per assistere allo spettacolo di Marco Marzocca, ultimo della rassegna di cabaret, tutto in collaborazione con il portale www.sassilive.it. Per ulteriori informazioni infoline: 0835.334859. m.a.flum
Stasera, alle ore 20.30, al teatro Principe di Piemonte, gli allievi del III corso di teatro "La Macchietta Romana"nel saggio di fine anno, mettono in scena lo spettacolo teatrale "Il palcoscenico dei sogni". Saranno i ragazzi a portare per mano, come tanti bambini, in questo mondo magico, carico di comicità, gli spettatori presenti. m.a.f
Ultimo appuntamento oggi alle 18, al Museo Archeologico Provinciale di Potenza con “Pathos. La letteratura antica e l’invenzione dell’emozione”, realizzata e promossa dall’Assessorato alla Cultura della Provincia di Potenza. L’ultimo incontro su Ovidio sarà tenuto da Marisa Squillante, ordinario di Letteratura Latina dell’Università “Federico II”.
“Una notte con gli astri” nel Parco Murgia. Con l'ausilio di strumenti ottici e di esperti del settore, stasera, i partecipanti avranno modo di studiare il cielo con gli occhi di Galileo, viaggiando attraverso il tempo e lo spazio, passando dal passato al futuro ed incrociando conoscenze strettamente tecnico-scientifiche con temi di attualità come il ruolo della scienza e il suo contributo alla società e alla cultura.
Musica di atmofera per il venerdì del Cinetix
Una notte a tutto jazz sulle note del Troiano quartet di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Note suadenti jazz a cornice di un caldo venerdì sera materano. L’appuntamento é per questa sera presso il “Cinetix” di Pasquale Digiacomo con la musica avvolgente di Attilio Troiano quartet. Il concerto, ad ingresso libero ospiterà una formazione di veri professionisti, a partire dalle ore 22.30. L’ensemble vede Attilio Troiano al sax, clarinetto, trombone, tromba e voce, Lorenzo Nicoletti
alla batteria, Ettore Carucci al pianoforte e Giuseppe Venezia al contrabbasso. Attilio Troiano, chi è? Un talento materano diplomato in clarinetto presso il conservatorio “Egidio Romoaldo Duni” di Matera. Dopo aver tenuto concerti di musica classica, Troiano si è interamente dedicato alla musica jazz. Da polistrumentista , oltre a suonare sax tenore, sax alto, clarinetto, flicorno, trombone, basso e chitarra, vanta di essere pia-
nista, valido cantante ed ottimo arrangiatore, sia per piccoli organici, che per orchestra. Essendo un versatile musicista, collabora sia in formazioni dixieland, che cool jazz, be-bop e hard-bop. Ha avuto un'intensa attività concertistica in Italia e all' estero in vari jazz clubs, rassegne teatrali, festivals e workshop (Gregory, Onyx jazz festival '05, Mara jazz festival '98, Teatro Don Bosco'98, Viva Sassi '02, Rimini jazz festival '06, New Orleans cafè, Ortona jazz'06, Teatro Metropolitan '99, Università di Potenza '01, Università di Filiano'02, Museo di sera '98 ,Teatro padre Turoldo '06, Altamurjazz festival 03,'04,'05 festival degli Alburni '06, Eddie Lang festival di Monteroduni '07, JazzAscona'07-'08). Negli anni 2003-2004, si esibisce come sassofonista, clarinettista e cantante in alcuni teatri della “Costa Crociere”. La svolta due anni dopo. Attilio Troiano costituisce a Roma una big band a suo nome nella quale propone alcuni dei suoi arrangiamenti su temi della tradizione jazzistica e su temi inediti da lui composti. Collaborazioni? Numerose e di prestigio.Con Giovanni Amato, Roberto Pistolesi,Randy Sandke,John Allred,David Paquette,Dan Barrett,Stan Valacos,Bob
Attilio Troiano
Barnard,Sebastian Girardot,Dan Barnett, Gerson Encina, Rossano Sportiello, Red Pellini, Michael Supnick, Michele Dimartino, Julian Joseph, Giorgio Cuscito, Marco Panascia, Quincy Davis, Lino Patruno, Paolo Alderighi, Umberto Viaggiano, Luca Velotti, Giuseppe Venezia, James Joseph, Gaetano Fasano, Luca Santaniello, Roberto Tarenzi, Emanuele Basen-
tini, Anthony howe, Vince Cristallo, David Blenkhorn, Vincenzo Barbato, Gianluca Galvani, John Allred, Bepi D'amato, Gianni Sanjust, Michele Pavese, Alfonso Deidda, Aldo Vigorito, Tommaso Scannapieco, Todd Hardy. Una serata da non perdere, per ascoltare buona musica e non solo. cultura@luedi.it
IL CONCERTO
Tiziano Ferro in tour al Palasfida di BIAGIO TARASCO CONCERTO di Latina Tiziano Ferro domenica al Paladisfida di Barletta, dove l'artista, per gli appassionati pugliesi e lucani, proporrà il nuovo Tour “Alla mia età”, tratto dall'omonimo album. Il nuovo lavoro discografico è arrivato dopo due anni da “Nessuno è solo”, cento settimane consecutive in classifica e 1.500.000 di copie vendute nel mondo. “Alla mia età”, uscito in 42 paesi del mondo, è il quarto album della sua carriera, iniziata nel 2001, a soli 21 anni, con l'album “Rosso Relativo”. Con i
due successivi album, “111” nel 2003 e “Nessuno è solo”, Tiziano Ferro ha realizzato complessivamente circa cinquemilioni di copie vendute nel mondo. In questi sette anni ha avuto un percorso artistico in continua ascesa, ha visto realizzato il suo sogno di vivere di musica ma il successo non lo ha cambiato. Le sue canzoni hanno fatto il giro del mondo dandogli una popolarità, soprattutto in Spagna e Sudamerica, che non si aspettava, forse, ma che certamente gli ha dato modo di vivere in mezzo a realtà completamente diverse, offrendogli una visione
del mondo e una mentalità più aperte. Grazie alle sue canzoni, Tiziano ha potuto conoscere molti paesi e venire a contatto con usi e costumi differenti. Si è innamorato del Messico, dove ha vissuto per qualche anno laureandosi traduttore simultaneo di spagnolo, si è poi trasferito in Spagna e finalmente ha optato per Londra, dove abita dal 2005. Il segreto di Tiziano è la sua capacità innata di scrivere canzoni con sonorità internazionali. Le sue canzoni nascono in italiano ma 'suonano' anche in inglese, francese o spagnolo. Partito da Latina, residente a Londra
anche se non ha mai abbandonato la sua città natale con la quale ha un legame fortissimo, Tiziano in questi anni ha vissuto, appreso e compreso esperienze invidiabili per un ragazzo della sua età. Il titolo del nuovo album, “Alla mia età”, suggerisce il contenuto autobiografico di questo suo recente lavoro. Tiziano si racconta, o meglio riassume in 12 canzoni tutto quello che il suo cuore ha metabolizzato in questi ultimi anni. L'inizio del concerto è alle ore 21. Il costo del biglietto, posto unico, è di 34,50 euro. cultura@luedi.it
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52 Weekend
TEATRO
Weekend
Domenica “Mo ven’ zi Nicola da l’America”
Zi Gerard in scena per beneficenza di PINO GENTILE AL TERMINE di una lunga esperienza, per molti versi esaltante, quale è stata quella di attore protagonista insieme alla moglie Melina, Dino Bavusi, alias “Zi Gerard”, consegna ai ricordi una parte della sua vita, della sua giovinezza perchè ora l'intraprendenza, l'intuizione, si spostano su un solo fronte, la regia. In questo nuovo ruolo Dino Bavusi esordisce con “Mo ven ' zi Nicola da l'America”, commedia in due atti, da lui elaborata e scritta. Con lui personaggi smaliziati, di lungo corso, altri alle prime esperienze come Gerardo Ferrara, emulo di Zi Gerard, Teresa Tancredi, Maria Grazia Tancredi. Questi i personaggi ed interpreti tra cui Melina
Caggiano Bavusi, Dino Lagrotta, sulla scena da sempre, che non hanno bisogno di presentazione: Gigino (Rocco Laurita), Carmela (Melina Caggiano Bavusi), Zi Rocco (Dino Lagrotta), Marietta (Maria Villano), Gerardo (Gerardo Ferrara), Zi Nicola (Giuseppe Pergola); Rosina (Teresa Tancredi), Avvocato Ridola (Rocco Esposito), Grazia (Maria Grazia Latronico). Regia e scenografia, Dino Bavusi; suggeritrice, Maria Pia Boezio; luci e suoni: Raffaele Pace. Cos'è questa commedia, nata per iniziativa del Centro Artistico Basilicata e la Compagnia Dialettale Potentina Zi Gerard, che si svolge nel contesto della manifestazione “Leone D' Oro” 2009? Una trama semplice (prende lo spunto dall'an-
David apre l’estate del Divinae Follie DOMANI SERA grande inaugurazione della stagione estiva al Divinae Follie di Bisceglie con un guest dj di grandissimo spessore: David Penn. Fondatore delle labels Urbana Recordings e Zen Records, presenzia nel panorama dance da oltre 15 anni. Ha vinto il premio come miglior dj e nel 2007 è stato premiato dal magazine spagnolo Deejay`s award come miglior produttore dance, con la traccia Montilla "From The Stars". I dischi della Urbana Recordings sono suonati da Roger Sanchez, David Morales, Bob Sinclair, Dj Chus. David Penn ha inoltre suonato al Wmc a Miami, Russia, Giappone, Polonia, Estonia, Bulgaria, Latvia, Lituania, Croazia, Malta, Egitto, Germania. Dopo una stagione invernale di grande successo Max, il padrone di casa del Privè del Divinae Follie sceglie di andare in vacanza e lascia le chiavi ad una nuova e carismatica padrona: Coco. Una nuova ed elegantissima club house
a bordo piscina per il pubblico più adulto del Divinae Follie, un ambiente elegante e sapientemente costruito per vivere delle notti estive suggestive ed indimenticabili. Piste rinnovate, un nuovo impianto audio, privè completamente rivisti e ridecorati, un ambiente tutto nuovo, una club house trendy ed elegante, ancora un ottimo servizio di ristorazione e le splendide piscine. Giovanni Martemucci
Scacchiera vivente in piazza del Sedile
tologia di scritti “A dengua putenzese”, di Vincenzo Perretti ed Enzo Matassini, un filone che DinoBavusi seguirà di anno in anno con commedie sempre dalla trama inedita) imperniata sulla vicenda di 'Zi Nicola (tale Tancredi di Potenza), scapolo, un parente divenuto ricco, dopo essere partito dalla sua terra di origine, realizzando, cosi, il “sogno americano” della sua generazione. Ma prima di ritornare nella sua terra di origine, muore improvvisamente creando. Su questo fatto si intreccia una vicenda intrigante, tutta da scoprire, il 17 maggio prossimo, al teatro “Stabile” di Potenza, sipario ore 21; posti numerati prezzo euro 7 - in esaurimento. Per informazioni contattare 0971-22514 o “Cose di Teatri e Musica” -
Dino Bavusi e la moglie Melina
tel. 0971/410358. Ricordiamo che l''incasso sarà parzialmente devoluto in beneficenza, a favore di Michele Lorusso, 45 anni, invalido al lavoro: vive in un prefabbricato nella Cittadella di “Bucaletto”, in condizioni di grande precarietà: un soggetto particolarmente bisognoso, preso a cuore da “Zi Ge-
Mr Frank anima la notte dello Ziggurath
Closing season party MATERA - Ultimo evento della stagione, in attesa però dell'estate, domani sera allo Ziggurath di Matera per una serata intitolata “Closing season party”, con inizio alle ore 23 (Info: 3343207492). E per un appuntamento così importante, la consolle della discoteca materana è stata affidata al dj ferrandinese Mr Frank. Francesco Di Stefano, questo il vero nome di Mr Frank, è stato premiato più volte in competizioni nazionali, in particolare per i missaggi. Molto apprezzato dalle più grandi star internazionali della consolle, Mr Frank attualmente è un punto di forza del Biba e del Nafoura di Castellaneta Marina, due delle discoteche joniche più conosciute in Italia. E' stato in particolare sulla musica degli anni Ottanta che il dj ferrandinese ha formato la sua esperienza di maestro del dj set, confermata negli anni successivi. La notte dello Ziggurath animata dalle note di Mr Frank sarà una notte speciale da vi-
vere con tutti i successi che hanno caratterizzato la musica degli ultimi decenni, a partire dagli anni Settanta fino ai giorni nostri, nella quale il dj, considerata la sua esperienza, riesce a spaziare con grande sicurezza. Per il dj di Ferrandina la serata che si terrà sabato nella discoteca materana rappresenta un piacevole ritorno al passato, «quando - ha dichiarato Mr Frank - lo Ziggurath era considerata una discoteca di forte richiamo ed all'avanguardia nel panorama delle discoteche italiane. Negli anni Ottanta e Novanta erano tantissimi i giovani che raggiungevano Matera dalla Calabria e dalla Puglia per ballare sulle piste dello Ziggurath, un locale storico della città dei Sassi, da sempre caratterizzato per il suo ambiente confortevole, il servizio eccellente ed una particolare attenzione per la migliore musica». bia.tar
Doppio Morandi in tenda a Bari di BIAGIO TARASCO
di GIOVANNI MARTEMUCCI MATERA - Si svolgerà domani, alle ore 17, in Piazza del Sedile la partita di scacchi vivente. La manifestazione è stata organizzata dall'Avis donatori di sangue di Matera e dall'Accademia Scacchistica Materana “N. Lapacciana”; con il contributo dei ragazzi della scuola elementare del IV Circolo Scolastico -plesso di via Greco. L'iniziativa fa parte di quella serie di attività che intendono diffondere il gioco degli scacchi nella nostra città per troppo tempo abbandonato. Attività che ha portato a conquistare per due anni consecutivi i titoli di campione regionale Under 8 ed Under 10. A tal proposito negli under 8 quest'anno ha trionfato il piccolo Alfredo Di Caro; mentre negli U 10 si è riconfermato per la II volta consecutiva Vincenzo Garramone. I due vincitori, insieme ad Antonello Lomurno si sono classificati per il Campionato Nazionale giovanile che si terrà a Courmayer a fine Giugno. Ma i successi dello scacchismo materano non sono finiti. C'è stata anche la promozione della squadra del Matera alla serie C composta dai Candidati Maestri, Francesco Vespe e Gaetano Pompilio, dalla II nazionale Vincenzo Moro, dall'inclassificato Francesco Cellini e dalle giovanissime leve under 10: Francesco Colucci, Roccomaria Vespe e Stefano Dall'Aglio. Insomma un movimento scacchistico dinamico creato, anche grazie alla disponibilità dell'Avis che ha consentito che la sua sede fosse allegramente sconvolta dalla esuberante vivacità dei piccoli scacchisti. cultura@luedi.it
rard”, che, in questi giorni, ha consegnato a Lorusso parte dell'incasso dell'ultimo spettacolo tenuto a Potenza dalla sua Compagna teatrale. La nuova commedia realizzata da Bavusi sarà replicata il 23 e 24 maggio prossimi presso il cineteatro Don Bosco, al rione Verderuolo. cultura@luedi.it
DUE CONCERTI in esclusiva per Puglia e Basilicata dell'intramontabile Gianni Morandi, che stasera e domani sarà a Bari, presso il Teatro Tenda sul Lungomare Vittorio Veneto, con il fortunato tour “Grazie a tutti”. Nel teatro viaggiante, una tenda con tremila posti divisi in due settori (platea e tribuna), Gianni Morandi propone uno spettacolo unico e diverso da quelli proposti normalmente. Infatti, il cantante emiliano presenta un imperdibile “one man show” che vede Morandi con la sua chitarra su un palco circolare, circondato dal pubblico. Il programma musicale prevede l'esecuzione dei vecchi e nuovi successi, molti dei quali proposti nelle sue raccolte “Grazie a tutti”, oltre a tre inediti fra cui “Un altro mondo”, scritta da Francesco Tricarico e dallo stesso Morandi. A farla da padrone sono esclusivamente la musica, il talento e la simpatia di Gianni, finalmente nella sua condizione naturale, “dentro” il suo pubblico, protagonista, insieme al grandissimo interprete, di questo concerto evento. L'inizio dello spettacolo è alle ore 21,30. Il costo dei biglietti è di 40 euro per la poltronissima e di 30 euro per la tribuna. Info: 0805240464. Un'occasione unica per ascoltare dal vivo i successi di un artista che è sulla cresta dell'onda da oltre quarantacinque anni e che con la sua voce ha fatto sognare ed innamorare intere generazioni. cultura@luedi.it
Gianni Morandi
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Weekend 53
Venerdì 15 maggio 2009
Venerdì 15 maggio 2009
l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4
La vostra attività vive un momento difficile, ma se vi impegnerete la situazione non sarà irreparabile. Un incontro folgorante in serata.
TORO 21/4 - 20/5
Se i superiori hanno bocciato una vostra proposta non vuol dire che non possano poi cambiare idea: insistete. Irrequietezza in amore.
GEMELLI 21/5 - 21/6
Giornata molto impegnativa dal punto di vista professionale ma anche molto positiva. In amore cambiate tattica.
CANCRO 22/6 - 22/7
Nel lavoro grazie alla determinazione riuscirete a superare ogni impasse. Se migliora il dialogo in amore diminuiscono anche gli equivoci.
LEONE 23/7 - 23/8
Momento molto difficile per la vostra attività ma anche stimolante: può venirne fuori qualcosa di buono. Un amore mediocre non può durare a lungo.
VERGINE 24/8 - 22/9
Sfruttate le conoscenze, aguzzate l'ingegno e riuscirete a imporvi nella professione. In amore potete tornare a sorridere.
ilCruciverba
ilRebus
BILANCIA 23/9 - 22/10
Le vostre capacità professionali non giustificano il vostro continuo stato d'ansia. Anche in amore avete paura di sbagliare.
SCORPIONE 23/10 - 22/11
Nel lavoro la cosa grave non è sbagliare, ma non fare tesoro degli errori commessi. Qualcuno subisce in vostro indiscusso fascino.
SAGITTARIO 23/11 - 21/12
Qualcosa si importante si profila all'orizzonte nel lavoro: attendete con fiducia. In amore è un errore accontentarsi.
CAPRICORNO 22/12 - 20/1
Giornata frenetica nel lavoro: mantenete la concentrazione e coglierete qualche buona occasione. In amore non abbiate paura di rischiare.
Soluzione _____________________________________
ilSudoku
di Pasquale Grande
Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.
ACQUARIO 21/1 - 19/2
Nella professione avete ottenuto degli ottimi risultati ma non per questo dovete fermarvi. Siete superfavoriti in amore.
leSoluzioni
PESCI 20/2 - 20/3
REBUS:
B arretra; S versa LI = BARRE TRASVERSALI
Vi siete adagiati troppo sugli allori: ora se nel lavoro non vi darete da fare resterete indietro. In amore sapete sempre come farvi perdonare.
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54 Rubriche
20.30
GIOCO
22.55
PRIMA SERATA
Max Giusti
SHOW
RUBRICA
21.10
Daria Bignardi
ATTUALITÀ
23.30
Andrea Vianello
Alessio Vinci
21.10
FILM
21.10
Don’t say a word
SHOW
21.10
Ilary Blasi
SHOW Luca Telese
06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -EVENTO Visita di Sua Santità Benedetto XVI al Santo Sepolcro Religione 10.00 -AttualitàUnomattina 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaVerdetto Finale 15.10 -RubricaFesta italiana 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -AttualitàLa vita in diretta 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale
06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 07.15 -CartoniClassic Cartoons 07.30 -CartoniYes! Pretty Curo 5 07.55 -CartoniMatt & Manson 08.05 -CartoniLola e Virginia 08.20 -CartoniI miei amici Tigro e Pooh 08.45 -CartoniLe audaci inchieste di Miss Prudenza 09.15 -TelegiornaleTGR - Montagne 09.45 -CartoniTracy & Polpetta 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.50 -RubricaTg2 Si, Viaggiare 14.00 -Reality ShowItalian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk ShowRicomincio da qui 17.20 -Real TvPresa diretta - Academy 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia
06.00 -AttualitàRai News 24 06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -AttualitàRai News 24 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.30 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -Telegiornale Tg 3 14.50 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 15.15 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 18.10 -GiocoCose dell'altro Geo 18.15 -RubricaGeo & Geo 18.20 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -Telegiornale Tg 3 19.30 -Telegiornale Tg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce
06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -TelegiornaleTg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13.40 -Soap OperaBeautiful 13:41 - Soap Opera Beautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 17.00 -TelegiornaleTG 5 '09 - 5 minuti 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5
07.00 -TelefilmQuincy 07.50 -TelefilmHunter 08.35 -TelefilmNash Bridges 10.10 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -Telegiornale Tg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.05 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.30 -Film La locanda della sesta felicità con Ingrid Bergman, Curd Jürgens, Robert Donat - regia di Mark Robson (GB) - 1958 18.40 -Soap OperaTempesta d'amore 18.55 -Telegiornale Tg 4 19:19 - Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore
06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -FilmBlue Crush con Kate Bosworth, Matthew Davis, Michelle Rodriguez - regia di John Stockwell (USA) - 2002 16.55 -Sit ComHannah Montana 17.40 -CartoniSpongebob 18.00 -CartoniBakugan 18.15 -CartoniGormiti 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café
06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmIl segreto della piramide d'oro con Cyndi Lauper, Jeff Goldblum, Peter Falk - regia di Ken Kwapis (USA) - 1988 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG 20.00 -Telegiornale Tg La7
20.30 -Gioco Affari tuoi per due 22.45 -Telegiornale Tg 1 22.50 -News TV 7
20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm E.R. Medici in prima linea 22.40 -Telegiornale Tg 2 22.55 -ShowL'era Glaciale
20.35 -Teleromanzo Un posto al sole 21.05 -Telegiornale Tg 3 21.10 -Rubrica Mi manda Raitre 23.10 -ShowParla con me
20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Miniserie Piper 23.30 -Attualità Matrix
20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -FilmDon't say a word con Michael Douglas, Sean Bean - regia di Gary Fleder (Usa) - 2001 23.30 -FilmInstinct - Istinto primordiale con A. Hopkins, C. Gooding - regia di Jon Turteltaub (Usa) - 1998
20.30 -QuizLa ruota della fortuna 21.10 -ShowLe Iene Show 23.00 -ShowLe Iene.it 23.35 -FilmThe Chronicles of Riddick con Vin Diesel, Colm Feore, Thandie Newton - regia di David Twohy (USA) - 2004
20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.10 -Show Tetris 23.30 -Rubrica V-ictory
23.50 -RubricaL'appuntamento scrittori in TV 00.25 -TelegiornaleTg 1 01.05 -RubricaSottovoce 01.35 -RubricaRai Educational 02.10 -VideoframmentiSuperStar 02.40 -DocumentarioOverland 11
01.05 -RubricaTG Parlamento 01.15 -Real TvItalian Academy 2 02.00 -Film TvOmbre 02.35 -RubricaCronaca nera bianca e rosa 03.10 -ShowMade in Italy 03.40 -VarietàCercando cercando
00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaGiro notte 01.40 -RubricaEconomix 02.10 -RubricaApriRai - di media e comunicazione 02.15 -RubricaFuori orario
01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5
01.45 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 02.10 -FilmLa prigioniera con E. Wiener - regia di HenriGeorges Clouzot, Robert Ménégoz (Fra) - 1968 03.50 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.55 -TelefilmBlue Murder
00.45 -ShowPoker1mania 01.40 -NewsStudio Sport 01.50 -EVENTO Grand Prix 02.45 -TelegiornaleStudio Aperto 03.00 -MusicaleTalent 1 Player 03.55 -Serie TvI Soprano 04.35 -FilmMezzo destro, mezzo...
00.35 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -RubricaLa 25° ora - Il cinema espanso 03.00 -AttualitàOtto e mezzo 03.40 -TelefilmAlla corte di Alice 04.40 -RubricaDue minuti un libro
leTrame
LA 7
ORE 14.00
ITALIA 1
ORE 15.00
RETE 4
ORE 15.30
IL SEGRETO DELLA PIRAMIDE D’ORO
BLUE CRUSH
con C. Lauper, J. Goldblum, P. Falk regia di Ken Kwapis (Usa) - 1988
con K. Bosworth, M. Davis, M. Rodriguez - regia di John Stockwell (Usa) 2002
con I. Bergman, C. Jürgens, R. Donat regia di Mark Robson (G.B.) - 1958
Il figlio di Harry Buscafusco è misteriosamente scomparso tra le montagne dell'Ecuador. Per ritrovarlo, Harry ingaggia due sensitivi: Nick e Sylvia. Il terzetto si avvia verso il Sudamerica, ma diventa subito chiaro che Buscafusco non ha figli, men che meno dispersi. La sua unica speranza è quella di mettere le mani su un favoloso tesoro indio...
Anne Marie è un'appassionata surfer che vive in un capanno sulla spiaggia con due amiche e la sorella ribelle. Si sta preparando per un'importante gara: ogni giorno si sveglia prima dell'alba ed esce con la tavola per allenarsi. Ma il suo equilibrio viene messo a dura prova quando incontra Matt, un giocatore di calcio, di cui si innamora...
Una giovane missionaria protestante, Gladys, raggiunge la sua missione nel paese di When Chen in Cina. Qui, per favorire i contatti con la popolazione, le missionarie hanno aperto un locale chiamato "La locanda della sesta felicità". Gladys si conquista la fiducia del mandarino con le sue attività sociali. All'arrivo delle truppe giapponesi...
RETE 4
ORE 21.10
DON’T SAY A WORD con M. Douglas, S. Bean, Br. Murphy regia di Gary Fleder (Usa) - 2001 Nathan, psichiatra di successo con uno studio nell'Upper West Side di New York, ha una moglie attraente e una figlia adorabile. La sua vita ha una drammatica svolta quando un gruppo di malviventi gli rapisce proprio la figlia. I banditi non pretendono il classico riscatto: vogliono invece che Nathan penetri nella mente di Elisabeth, una delle sue pazienti, e che porti alla luce un numero...
RETE 4
ORE 23.35
LA LOCANDA DELLA SESTA FELICITÀ
ITALIA 1
ORE 23.35
INSTINCT - ISTINTO PRIMORDIALE
THE CHRONICLES OF RIDDICK
con C. Gooding jr., A. Hopkins - regia di Jon Turteltaub (Usa) - 1998
con V. Diesel, C. Feore, T. Newton, J. Dench - regia di David Twohy (Usa) 2004
Il dottor Ethan Powell è uno studioso di primati rimasto per anni nella giungla africana insieme ai gorilla. Aggredito con gli animali, ha ucciso due uomini per difendere il branco ed è stato catturato e rinchiuso in un manicomio criminale in patria. Rifiuta di parlare: tirato per i capelli, reagisce con violenza alla violenza carceraria, sempre guidato da...
Dopo cinque anni passati a far perdere le sue tracce per sfuggire ai mercenari che lo crecano, Riddick si trova sul pianeta Helion. Qui finisce nel bel mezzo di uno scontro tra due agguerrite bande rivali in lotta per il potere...
Una serata di calcio con la Coppa Italia RAI UNO Calcio coppa italia Rai sport L'eredita' L'eredita' la sfida
ora 20.46 20.35 19.48 18.50
ascolto 7.056 5.306 5.137 3.321
RAI DUE Voyager ai confini Tg2-costume e societa' Pres.voyager Tg2-medicina 33
21.12 13.33 21.02 13.55
2.181 1.988 1.608 1.390
RAI TRE Un posto al sole Chi l'ha visto ? 92° giro Agrodolce
20.36 21.10 16.01 20.11
2.907 2.599 1.901 1.422
CANALE 5 Striscia la notizia La ricerca della Beautiful Cento vetrine
20.49 21.21 13.44 14.12
6.815 6.789 4.677 4.066
ITALIA 1 I simpson Cupido l'amore in Dragon ball gt Detective conan
14.35 21.15 13.42 14.09
2.474 2.188 2.154 2.147
RETE 4 Walker texas ranger Tempesta d'amore Sessione pomeridiana Viaggio a.terrasanta
20.28 19.43 14.05 21.13
2.108 2.006 1.557 1.125
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Televisioni 55
Venerdì 15 maggio 2009
XENOFOBIA E SICUREZZA
SILVIO E VERONICA
Napolitano: «Razzismo, troppa retorica» Il premier: «Non sta parlando di noi» Scontro in aula Pd e Lega. Bossi: «Suicidatevi»
Palazzo Chigi replica a Repubblica «Solo invidia e odio contro il premier» E la signora si sfoga: lacrime e accuse
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Anno 8 n.117€ 1.00
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www.ilquotidianodellabasilicata.it
Venerdì 15 maggio 2009
Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466
L’assessore all’ambiente contro il nucleare cerca l’alleanza delle Regioni
No nuke di Santochirico Sul petrolio destra e sinistra si dividono per strategie e scelte LE ACCUSE DI GASTONE
Gli scrittori e il Quotidiano Il giallo dei gialli della Basilicata Fidanzatini di Policoro
REPORTAGE di Andrea Di Consoli
CLAN CASSOTTA
Nicola Bevilacqua era andato via da casa nel 2003. Le indagini erano state archiviate: ora si riaprono per omicidio e la pista porta a un regolamento per droga CLAN CASSOTTA: chiuse le indagini Delitti e curiosità: quando la tata del boss fece saltare l’asta per la casa
Erminio Restaino
a pagina 17
SPORT
Potenza calcio
In Tribunale prima udienza della procedura fallimentare a carico della società
Tangenti a Restaino? Di Sanza solidale
a pagina 11
Nicola Bevilacqua
Ma dal Pd silenzio In politica alle pagine 8 e 9
Fiat&Sata
Dibattito elettorale? Peripatetiche che proclamano i valori della verginità.
Confindustria Cristiana Coppola
Sergio Marchionne
Fiom e Alternativa sostengono lo sciopero
«La Basilicata tra le più virtuose»
Domani sarà un sabato caldo A Torino mobilitazione a Melfi astensione per protesta
Cristiana Coppola, “ministro per il Mezzogiorno” a Potenza per parlare d’impresa
a pagina 10
a pagina 18
Una grande penna racconta il più grande mistero irrisolto della nostra regione Un affresco su luoghi, persone e relazioni OGGi e OGNI MARTEDì E VENERDì sul Quotidiano della Basilicata
alle pagine 12 e 13
MATERA. Solo tre anni fa l’apertura. Rilevate inadeguate condizioni igienico-sanitarie
Matera come New York Borsa di arte contemporanea a palazzo Gattini
I Nas chiudono il mercato a Piccianello MATERA - E’ stato chiuso ieri mattina il mercato rionale di Piccianello in via Marconi. La struttura inaugurata solo tre anni fa non è stata considerata in regola con le norme igienico sanitarie rispetto ad un controllo che è stato operato ieri mattina dai Carabinieri del Nas di Potenza. a pagina 31
MATERA
Il 18 maggio arriva Fini per la fontana Ferdinandea da pagina 49 a 53
a pagina 30
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Aveva 30 anni ed era scomparso Ora si scopre che fu assassinato