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Brevi dal mondo

Bimbo morto genitori arrestati GENOVA – L'hanno massacrato di botte: calci e pugni nell’addome fino a spappolargli fegato e reni, fratturargli la milza. Piangeva, Gabriel, e loro lo hanno picchiato per non farlo piangere più. Ne sono convinti gli inquirenti che indagano sulla morte di Gabriel, 17 mesi e che ieri mattina hanno arrestato per concorso morale e materiale aggravato da futili motivi in danno di discendente la madre del piccolo, Elizabete Petersone, 20 anni, lettone, e il suo convivente, Paolo Arrigo, 24 anni, commerciante e titolare di un negozio di vernici a Imperia.

Febbre suina in Giappone KOBE (GIAPPONE) – Sono ottanta i casi confermati di febbre suina in Giappone, la gran parte di studenti e insegnanti (alcuni dei quali non sono stati all’estero); ma il timore delle autorita sanitarie locali è che siano centinaia le persone già contagiate.

Londra, fiducia in caduta libera LONDRA – Lo scandalo dei rimborsi accordati ai parlamentari britannici ha fatto crollare a livelli mai visti prima d’ora la fiducia dell’elettorato nel sistema politico nel suo complesso. Da un sondaggio pubblicato ieri dal domenicale Independent on Sunday emerge infatti che il 40% dei cittadini del Regno Unito se ora venisse chiamato alle urne non voterebbe per uno dei tre partiti principali oppure non voterebbe affatto.

Lunedì 18 maggio 2009

Manifestazione “colorata” di protesta degli studenti

Torino, al via il G8 Università Nel capoluogo piemontese i rettori di quaranta atenei di tutto il mondo

La manifestazione di Torino

TORINO – Via al G8 dell’Università, oggi a Torino, con una quarantina di rettori da tutto il mondo, al Castello del Valentino e il tema dello sviluppo sostenibile a caratterizzare i lavori. Alla vigilia del meeting la ribalta se la sono presa gli studenti – qualche centinaio, accompagnati da giovani dei centri sociali – con un pittoresco corteo che ha attraversato il centro, la 'Marcia della degna rabbia', come l’hanno chiamata i ragazzi del 'Cantiere Altro Sviluppo', organizzatori del programma contro il G8. In

fondo al corteo, all’inizio, sono sfilati anche Heidi Giuliani, madre dello studente ucciso al G8 di Genova, e l’europarlamentare Vittorio Agnoletto. Protesta allegra e ironica, senza grande tensione, neppure quando duecento giovani manifestanti hanno 'assediato' i dintorni dell’Hotel Golden Palace protetto da un cordone di polizia dove soggiornano alcune delegazioni del G8 universitario. Avrebbero voluto incontrare, tutti insieme, i rettori nella hall dell’albergo, ma non è stato possibile.

Napoli, preso in Spagna il boss Amato

Il “Times” si scusa «La madre di Noemi intendeva Dio»

NAPOLI – Viveva da latitante, incontrando la famiglia all’estero, Londra o Tokyo, con appoggi logistici sulla Costa del Sol il boss Raffaele Amato arrestato sabato davanti alla hall di un albergo a Marbella, in Spagna. Ad Amato è stata notificata una ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Napoli l’8 maggio scorso per una serie di omicidi legati alla cosiddetta Faida di Mugnano, interna al clan Di Lauro, dal quale poi Amato si staccherà nel 2004, dando vita ad un altra faida, tra la fine del 1991 e il maggio 1993.

ROMA – Marcia indietro del «Times». Il giorno dopo aver pubblicato l’intervista alla madre di Noemi, Anna Palumbo, il quotidiano rettifica: «L'articolo originariamente citava Anna Palumbo, dicendo che lei sperava che Silvio Berlusconi potesse fare per sua figlia quello che non era riuscito a fare per lei, lasciando intendere che (la signora) conoscesse Berlusconi negli anni '80, durante la sua giovanile carriera in tv. La signora Palumbo non si riferiva a Berlusconi, quando diceva 'il signore', ma a «Il Signore», intendendo Dio».

Il ministro della Difesa aveva offeso l’Unhcr

Immigrati, stop a La Russa Frattini: «Devi rispettare l’Onu» ROMA – Il ministro della Difesa Ignazio La Russa si scusa «in caso di offesa» con la portavoce italiana dell’Alto Commissariato Onu per i rifugiati Laura Boldrini, ma non cambia la sua valutazione sul ruolo dell’Unhcr, salvo poi chiarire a sera di non aver mai attaccato l’Onu. A richiamare, però, al rispetto degli organismi internazionali «anche quando sbagliano» è il ministro degli Esteri Franco Frattini che con la sua presa di posizione chiude una giornata segnata dalla difesa del suo ministro da parte della maggioranza e dagli attacchi dell’opposizione. La polemica investe il ministro della Difesa in missione in Libia proprio per chiudere un accordo che consenta di riaccompagnare il Libia i migranti soccorsi in acque internazionali. La Russa smorza un pò i toni, ammettendo che forse ha usato «parole forti» durante un comizio politico. Ma anche in veste istituzionale le sue critiche nella so-

stanza restano anche se, sull'aereo di rientro in Italia, precisa che «certi organismi non è che non contano ma in Italia hanno peso solo se funzionali ad una tesi politica». Una mezza retromarcia che avviene dopo l’altolà del titolare della Farnesina, che interviene forse anche per evitare prese di posizioni che potevano venire direttamente dal Palazzo di Vetro: «Le organizzazioni internazionali vanno sempre rispettate anche quando sbagliano come in questo caso». La politica dei respingimenti del governo è giusta, difende il ministro, ma non legittima a scadere in offese verso l’Unhcr. Un altolà che, però, trova poche sponde nella maggioranza. Dopo il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri, ieri si è schierato con il ministro della Difesa anche il vice presidente dei deputati Italo Bocchino. «L'atteggiamento aggressivo verso il nostro governo – sostiene Bocchino tornando sulle critiche

dell’Alto Commissariato ai respingimenti italiani – stravolge la natura di certe organizzazioni, che prima di criticare il governo italiano dovrebbero impegnarsi». Voce critica, invece, quella di Barbara Contini, per anni impegnata nella cooperazione internazionale per la Farnesina prima di diventare sena- Il ministro della Difesa, Ignazio La Russa trice del Pdl. Il problema, sostiene l’ex governatrice di Nassirya, «Prima di parlare, un ministro della è che «da un anno a questa parte la Difesa dovrebbe pensarci non una politica è troppo basata sulle que- ma dieci volte», è il consiglio del leastioni interne mentre dovrebbe es- der Udc Pier Ferdinando Casini, sere più internazionale» perchè solo mentre l’ex sottosegretario agli conoscendo l'Onu e le altre realtà in- Esteri Bobo Craxi chiede al governo ternazionali «si darebbe un contri- o di «richiamare l’ambasciatore a buto alla politica» e anche, aggiun- Ginevra presso l’Onu» o di degradage, si eviterebbe di dare giudizi co- re il ministro della Difesa «in minime quelli di La Russa sull'Alto Com- stro dell’Offesa». Molto duro anche l’ex ministro degli Esteri Massimo missariato. Si indigna, invece, l’opposizione D’Alema che parla di «attacco indecon la sinistra radicale che parago- cente». na l’ex esponente di An a Mussolini. Cristina Ferrulli

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2 In Italia e nel mondo


Il premier israeliano arriva a Washington con spazi di manovra ristretti

Un Netanyahu inquieto alla Casa Bianca Obama gli chiederà di passare ai fatti per la costituzione dello Stato palestinese

Benyamin Netanyahu

TEL AVIV – Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu dovrà ricorrere a tutte le sue doti di equilibrista oggi quando incontrerà il presidente americano Barack Obama, il capo di una Amministrazione che negli ultimi mesi lancia verso Gerusalemme ripetuti segnali di impazienza. I due nodi principali da sciogliere sono: la questione dello Stato palestinese (secondo l’Amministrazione è ormai giunto il momento di passare dalle parole ai fatti); e i progetti nucleari iraniani, che richiedono – secondo Wa-

shington – un approccio diplomatico, con il possibile ricorso a sanzioni. Secondo la stampa israeliana, gli Stati Uniti non vogliono alcuna sorpresa di carattere militare da Israele e hanno inviato a Gerusalemme il capo della Cia Leon Panetta per chiarire fino in fondo la loro posizione. Erano molti anni che un premier israeliano non provava tanta inquietudine accingendosi a varcare l’ingresso della Casa Bianca. Da un lato gli Stati Uniti vogliono sentire da lui un chiaro impegno a puntare verso la costituzio-

ne di uno Stato palestinese indipendente al fianco di Israele; ma dall’altro Netanyahu è fortemente persuaso che ciò non possa avvenire, almeno nel prossimo futuro. Lo spazio di manovra del premier è ristretto: assumendo posizioni troppo nette rischia di scuotere il suo eterogeneo governo, formato da poche settimane. Una delle formule suggeritegli prima della partenza da Israele è di condizionare l’ipotetica costituzione di uno stato palestinese ad una serie di richieste ultimative. Aldo Baquis

India, Sonia Gandhi varerà un governo forte Dopo la vittoria elettorale tutti i leader pronti ad appoggiare il partito del Congresso

Sonia Gandhi

Scene di giubilo a Colombo. Festeggiato il presidente Rajapaska

NEW DELHI – La decisiva vittoria ottenuta nelle elezioni legislative ha galvanizzato il partito del Congresso e gli alleati dell’Alleanza progressista unita (Upa) ed ha permesso a Sonia Gandhi, che dell’operazione è stata la regista, di avviare la seconda fase del suo piano: la costituzione di un governo forte per la 15ª legislatura. La Gandhi ha dormito sonni sereni nel dopovoto, disturbati solo dalle telefonate di leader politici nazionali e regionali pronti a dare al futuro governo l’appoggio necessario.

Atroce tortura in Turchia

Le mozzano naso e orecchie Fine della guerra civile dopo 26 anni e 70.000 morti per un adulterio

Sri Lanka, la resa dei Tamil NEW DELHI – «Abbiamo deciso di far tacere le nostre armi». Suona come la fine di una guerra, l’annuncio dato dalle Tigri Tamil ormai circondate dall’esercito cingalese. Ci sono voluti 26 anni, però forse è ancora presto per celebrare l’inizio della pace nello Sri Lanka. Il presidente Mahinda Rajapaska si prepara ad annunci trionfali per martedì prossimo, ma intanto è mistero sulle sorti di Velupillai Prabhakaran, il leader delle Tigri. Come per tutti i grandi capi stretti nell’ultimo ridotto, nessuno sa dove sia, nè se sia vivo o morto. Dal punto di vista militare la guerra è comunque chiusa. Restano il dramma dei profughi dei quali ieri ha parlato anche papa Benedetto XVI, l’ancora imprecisato aggiornamento dei morti fatti in 26 anni (erano 70.000 fino all’inizio dell’ultima offensiva) e gli interrogativi sul futuro. «Questa battaglia ha raggiunto la sua amara fine» ha scritto il responsabile delle relazioni internazionali delle Tigri, Selvarasa Pathmanathan, sul sito Tamilnet. Lo stesso che più tardi ha anche sostenuto che Prabhakaram è vivo e pronto a partecipare agli incontri per avviare il processo di pace. Ma a leggere le sue parole in controluce, come osserva la Bbc, non si nota quella definitiva: «Resa». Anzi, in un passaggio è scritto che «nessuna forza ci impedirà di cercare giustizia per la nostra gente». Su tutto, dopo mesi di campagna militare, c'è un risultato: l'esercito, per la prima volta dal luglio 1983 in cui la guerra cominciò, controlla tutta la costa dell’isola una volta nota come Ceylon. Il presidente Mahinda Raja-

Il presidente Mahinda Rajapaska festeggia per strada a Colombo la fine della guerra civile

paksa rientrato nel paese da una visita in Giordania, è stato accolto da dignitari politici e religiosi, con festeggiamenti e grida di giubilo da parte di cittadini. Avrebbe dovuto parlare alla nazione già ieri, invece è stato tutto rinviato a martedì: 48 ore per chiarire le sorti di Prabhakaran, ma anche per celebrare la vittoria sul terrorismo e dare indicazioni su come sarà affrontato il problema dei civili. Sono oltre 250.000 quelli ospitati nei campi di assistenza. Ieri l’esercito ha comunicato che, con gli ultimi 75.000, nella zona di guerra non ce ne sono più. Almeno, non vivi. Ed è sulla loro sorte che esercito e Tamil continuano a scontrarsi.

Fonti del ministero della difesa di Colombo ancora ieri hanno accusato i ribelli di Prabhakaran di utilizzare i civili come scudi umani, di imbottirli di esplosivo e di lanciarli contro le truppe dell’esercito. Sarebbe stato viceversa per interrompere «l'olocausto» dei civili tamil bombardati dall’esercito cingalese che i ribelli hanno comunicato ieri mattina l’interruzione delle ostilità. «Nonostante la nostra richiesta al mondo di salvare migliaia di persone dalla morte – ha scritto Pathmanathan – il silenzio della comunità internazionale ha solo incoraggiato l’esercito dello Sri Lanka a continuare la guerra fino alla sua amara fine.

Nelle ultime 24 ore, oltre 3.000 civili giacciono morti sulle strade mentre 25.000 sono feriti gravemente senza aiuti medici». Ed in difesa dei civili Tamil, ha parlato ieri anche Papa Benedetto XVI che, all’Angelus, ha assicurato il suo affetto e la sua «vicinanza spirituale ai civili che si trovano nella zona dei combattimenti, nel nord del Paese». Il Papa ha rivolto «un pressante invito ai belligeranti, affinchè ne facilitino l'evacuazione» e ha unito la sua voce a quella del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che appena qualche giorno fa aveva chiesto garanzie per la loro incolumità e sicurezza. Nello Del Gatto

ANKARA – Ancora un «delitto d’onore» in Turchia, ma stavolta di un’efferatezza senza precedenti, tanto che il Paese, pur abituato a questo cruento fenomeno, è sotto shock: una donna di 23 anni è stata mutilata del naso e delle orecchie, accoltellata all’addome e abbandonata in un campo a morire dissanguata per «lavare l’onore» della famiglia che la sospettava di avere una relazione extraconiugale. Ne ha dato notizia ieri, sdegnata, la stampa turca riferendo che teatro della raccapricciante vicenda è un villaggio nella provincia di Agri, una regione a grande maggioranza curda nella Turchia orientale alla frontiera con l’Iran e l’Armenia. La giovane, di cui sono state rese note solo le iniziali, Y. A., è stata trovata in fin di vita e ricoverata in ospedale, dove versa in gravi condizioni. La polizia ha sinora fermato otto persone ritenute responsabili delle atroci torture inflitte alla donna e della sua tentata uccisione. Secondo la stampa si tratterebbe di membri della famiglia del marito della donna, che risulta irreperibile ed è ricercato. La questione dei delitti d’onore è stata sollevata dall’Ue, che ha sollecitato la Turchia a impegnarsi per debellare questa piaga sociale in vista della sua adesione al blocco europeo. Il governo di Ankara ha in effetti inasprito le pene per i responsabili di questo genere di crimine. Ha eliminato allo stesso tempo la possibilità di riconoscere, come avveniva in passato, l’attenuante della «grave provocazione» e ha equiparato la responsabilità dei mandanti a quella degli esecutori materiali, visto che le famiglie erano solite affidare il compito di uccidere a membri minorenni (non imputabili) del clan familiare, in modo da lasciare il delitto impunito. Inoltre negli ultimi tempi il governo e le associazioni per i diritti umani hanno intensificato gli sforzi nella lotta al fenomeno, anche istituendo «squadre speciali» formate da esperti nel campo sociale e familiare, insegnanti, infermiere e religiosi che operano nelle aree a maggiore rischio. In non pochi casi è avvenuto che donne sono state uccise soltanto perchè «colpevoli» di aver rivolto la parola a un estraneo, per aver richiesto la trasmissione di una canzone alla radio o, peggio, per essere state violentate. Furio Morroni

Noemi presto protagonista del film “Il regista nel mondo”

Estate, italiani vacanzieri solo il 7% resterà al lavoro

"CONFERMO che Noemi Letizia sarà una delle protagoniste del mio prossimo film “Il regista nel mondo”. Inoltre stiamo pensando di affiancarle nel cast Ornella Muti e la figlia Naike". Dopo le varie rivelazioni del fotografo che realizzò il book per la ragazzina che sognava di approdare a Mediaset per fare la "meteorina" di Fede, il settimanale Tv Sorrisi e Canzoni ha pensato bene di andare a intervistare Carlo Fumo, il regista che per primo, con un corto, ha lanciato come attrice Noemi. Ed è proprio lui ad annunciare il suo nuovo progetto con l'aspirante artista. "Noemi

NONOSTANTE la crisi economica abbia avuto un forte impatto sui consumi, le vacanze continuano a rappresentare un momento irrinunciabile per gli italiani che cambiano abitudini, ma non smettono di ritagliarsi periodi di svago. Fattori di cambiamento si registrano soprattutto nella riduzione del raggio di spostamento, nella scelta di soggiorni brevi e in soluzioni di viaggio economiche. In un’indagine di Expedia, il 41% degli italiani dichiara che, per non intaccare il bilancio familiare, per le ferie estive sceglierà una vacanza

Contro l’Aids tutti a Rathaus ha già girato per me" prosegue Carlo Fumo. "La conosco da un anno e mezzo, ben prima che il suo nome venisse alla ribalta per il noto caso politico" precisa il regista facendo riferimento alla festa dei 18 anni della giovane cui ha partecipato Silvio Berlusconi.

ABITI variopinti, conchiglie e paillettes sul tema del mare hanno colorato allegramente il Life Ball, atteso galà di beneficenza a favore della lotta all'Aids che si è svolto sabato sera a Rathaus, il municipio di Vienna. Tra le ospiti più applaudite la cantante Kate Perry

(nella foto), l'attrice della serie tv "Desperate housewives" Eva Longoria e l'ex bagnina di Baywatch Pamela Anderson. Bellezze di ogni sesso ed età hanno partecipato all'evento che ogni anno attrae migliaia di persone in costume o, alle volte, vestite solo di brillantini.

breve, mentre solo l’11% si concederà un lungo periodo di stop. Un quinto degli italiani poi resterà a casa, pur non rinunciando però ai giorni di ferie previsti; mentre un 7%, infine, dichiara che quest’estate la passerà al lavoro.

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In Italia e nel Mondo 3

Lunedì 18 maggio 2009


4 Primo piano

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GLI SCATTI DELLA SFIDA DEL CENTROSINISTRA

Politica lucana Stella, candidato alla Provincia di Matera, spiega la sua verità

Dell’Utri? «Non l’ho mai conosciuto» Fabio Amendolara, in cui si approfondiva la notizia apparsa sul settimanale L'Espresso in merito a una telefonata tra il direttore dell’associazione piccole e medie imprese della città dei Sassi, ora in lizza per

LA REPLICA LA campagna elettorale è partita nel peggiore dei modi, alla faccia del fair play annunciato. Non conosco nella maniera più categorica l’on.le Dell’Utri, come ho già provveduto a precisare al sig. Lillo, penna dell’Espresso che ha dato il via alle danze. I miei avvocati hanno già ricevuto precise istruzioni per chiedere una rettifica dell’articolo dell’Espresso, con le mie precisazioni, e per querelare per calunnia il giornalista. Appare alquanto singolare l’uscita dell’articolo ad una settimana dalla consegna delle liste ed alla ufficializzazione della mia candidatura a Presidente della Provincia di Matera per la coalizione di centro-sinistra. Pensavo che ci si sarebbe confrontati sulle proposte politiche e sulle idee di rilancio dell’economia della nostra provincia e non, invece, spolverare una mia passata attività economica (ces-

«Parliamo dei programmi» Santarsiero e Lacorazza il giorno dopo gli strali del centrodestra di SAVATORE SANTORO

la Provincia di Matera, e il senatore Marcello Dell'Utri. Di seguito la replica di Franco Stella, seguita dalla risposta del giornalista del Quotidiano, Fabio Amendolara.

Senatore D’Amelio

Crisi morale lucana

LA RISPOSTA sata nel 2006) di concessionario dei Monopoli di Stato per la raccolta di scommesse sportive. E mi spiace anche che l’ottimo Fabio Amendolara, che conosco professionalmente da anni, raccolga la provocazione imbastendo una anamnesi analitica sulla mia connotazione politica con lo scopo, probabilmente, di generare dubbi e perplessità sull’elettorato di riferimento, carpendo a telefono la mia totale buona fede sulla presunta volontà di chiarire gli equivoci generati dall’articolo di Lillo. Certa stampa insegue la notizia che incuriosisce determinati istinti del lettore, predilige sbattere il mostro in prima pagina ed alimentare gossip che fanno volare le vendite di copie piuttosto che provocare i candidati sulla qualità delle proposte che si confrontano nell’agone politico. Franco Stella

Gentile candidato, convengo con lei: la campagna elettorale è partita nel peggiore dei modi. E sarebbe stato da ingenui attendersi quello che lei chiama “fair play”. Anche noi avremmo preferito che questa fosse stata una campagna elettorale fondata sui programmi. Per quanto attiene alla pubblicazione del servizio di ieri, spiego: non è stata raccolta alcuna provocazione. Semplicemente abbiamo approfondito e, credo, spiegato con minuzia di particolari quello che sul settimanale l’Espresso era solo un breve passaggio. Abbiamo raccontato ai nostri lettori con precisione, grazie anche alle sue trasparenti spiegazioni, quella che era una strana telefonata con un commercialista che lavora per un imprenditore definito da-

gli investigatori in odor di camorra. Le assicuro che lo scopo non era quello di generare dubbi. Ci ha fraintesi. Lo scopo era assolutamente contrario. E, a mio avviso, è stato raggiunto. Lei non ha telefonato a Dell’Utri. Certo. E se anche l’avesse fatto, l’avremmo scritto con la stessa penna. Raccontando i fatti. Senza nulla aggiungere e senza nulla togliere ai racconti delle nostre fonti. Comprendo la difficoltà in cui si trova in questo momento per via delle analitiche notizie sui suoi trascorsi politici. Lasci stare il gossip che fa volare le vendite. L’attende un duro confronto, come lei stesso dice, nell’agone politico. Fabio Amendolara

Saverio D’Amelio

«La pesante crisi che si registra in Basilicata non è solo economica ma morale». Lo afferma il senatore Saverio D’Amelio, candidato alla presidenza della Provincia di Matera per il Movimento per le Autonomie Basilicata, che così continua: «E’ una crisi morale, perché nella politica regionale si sono infiltrati gli affaristi. Contro una così fatta degenerazione della politica, il popolo lucano, che è moralmente sano, reagisca con forza, prima che sia troppo tardi.

Bordate sui recenti concorsi banditi da Regione e Provincia

Il Pdl preferisce il fair play

POTENZA - Lacorazza chiama a raccolta la sua squadra e si presenta ai potentini: «Basta con le offese, parliamo di programmi e del merito delle cose da fare». Ieri pomeriggio al Park Hotel di Potenza si è svolta la presentazione del candidato presidente della Provincia di Potenza: Piero Lacorazza. Insieme a lui i responsabili provinciali delle liste e dei movimenti politici che lo sostengono: Romaniello della Sinistra democratica, Rossi dei Popolari uniti, Petrone del Psdi, Laguardia dell’Idv, Flovilla della Rosa bianca, Mossuto dei Verdi, Cutro del Partit socialista, Pesacane di Movimento per la sinistra, e Ignazio Petrone del Pd. A dar manforte al candidato Lacorazza anche il presidente della Provincia uscente, Sabino Altobello e il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo. E prima di Lacorazza entrambi hanno preso la parola. Piena fiducia è stata espressa dai due amministratori all’ex segretario Pd. Per quanto riguarda gli interventi, Sabino Altobello della “sua” amministrazione ha sottolineato: «Abbiamo dimostrato di sapere ascoltare». E poi ancora ha detto Sabino Altobello: «Uno dei punti di forza del centrosinistra è la capacità di confronto nelle istituzioni». In risposta alla sfida del centrodestra, Altobello ha rilanciato: «Siamo noi che stiamo dalla parte dei più deboli». Per concludere Altobello ha auspicato una vittoria del centrosinistra al primo turno. E’ stata la volta del presidente della Regione, Vito De Filippo: «Io ho un’aspirazione per queste elezioni; vincere in maniera piena per-

Nessun cenno al “caso Stella” nel comizio di apertura MATERA - Alla fine Franco Stella ha potuto incassare il tanto agognato fair play dell’avversario politico, che ieri sera ha lanciato da piazza Vittorio Veneto la campagna elettorale del candidato Pdl Nuccio Labriola. Infatti, nessun riferimento, neppure allusivo, è stato pronunciato dal palco sul caso, al momento solo mediatico, della presunta telefonata di Stella a Dell’Utri (forse per timore di una sorta di autogol politico?), nè tantomeno ai passati contatti di lavoro del candidato Pd con il faccendiere di un imprenditore campano in odore di camorra. Il sindaco, Nicola Buccico, il senatore Guido Viceconte, Corrado Danzi e il candidato presidente Labriola, hanno preferito puntare sui riferimenti alle lobby di potere e alla mala gestione della cosa pubblica, di cui, secondo loro, si sarebbe macchiato il centrosinistra in Basilicata. Sulla forca sono finiti i recenti concorsi pubblici banditi

dalla Regione Basilicata e dalla Provincia di Matera, «un’ennesima illusione per i giovani lucani -è stato detto- che in 30mila hanno risposto per soli 78 posti alla Regione». Il sindaco Buccico ha esordito parlando di una Basilicata in preda al centrosinistra, vittima di strategie di potere che nulla hanno a che fare con l’interesse della gente. «Gli enti non sono pascolo abusivo dei partiti -ha detto senza mezzi termini il sindaco di Matera- bisogna cancellare questo colore rosso vermiglio che copre questa regione, dove l’uomo perde la dignità ed è costretto a divenire suddito». Poi Buccico ha fatto riferimento esplicito alla volontà di condurre una campagna elettorale improntata alla lealtà, non mancando di assestare una bordata a qualche suo ex compagno politico, oggi supporter ufficiale delle liste del centrosinistra: «In città ci sono re travicelli -ha detto Buccico- che la-

vorano con gli umori degli appalti che cambiano. Condurremo una campagna elettorale corretta, ma se ci sarà la necessità di far apparire il re nudo, apparirà nudo». Corrado Danzi ha evidenziato il trasformismo del centrosinistra (sempre puntualmente definito con il berlusconiano “la sinistra”), facendo riferimento alla iniziale candidatura di Stella nelle fila del centrodestra, come anche l’atteggiamento ambiguo di altri partiti politici della coalizione antagonista: «Sono solo agglomerati di potere -ha detto l’esponente del nuovo Udeur- non hanno nulla in comune, li unisce solo la volontà di gestire la cosa pubblica nel loro interesse e non in quello dei cittadini». Il Pdl punta molto a dare un’immagine compatta di sè, a tutti i livelli. Lo confermano le parole del senatore Guido Viceconte, orgoglioso di aver conquistato lo sconto sul carburante. Labriola ha esordito precisando che la sua “non mate-

Il convegno al Park Hotel

chè la nostra Basilicata non merita altre soluzioni». E sul concetto di una vittoria da raggiungere al primo turno con percentuali nette, De Filippo ha aggiunto: «Serve un segnale elettorale chiaro per stoppare qualsiasi suggestione del centrodestra». E proprio sul centrodestra si è concentrato il governatore lucano e in particolare sulle azione parlamentari della maggioranza nazionale: «Hanno alzato le royalties dal 7 al 10 per cento e l’hanno fatta passare come una grande vittoria della Basilicata. Ma prima le royalties erano solo per il Sud mentre ora sono anche per il Veneto e in più hanno aggiunto una norma in cui per la Regione non è più possibile fare contrattazioni extraroyalties che in passato ci hanno permesso di finanziare progetti fondamentali». Prima di passare la parola a Lacorazza, De Filippo, pubblicamento ha chiesto: «Non ho ancora capito che idee e che programmi hanno i candidati del centrodestra perchè continuano a parlare solo dei disagi di De Filippo e dell’antipatia di Folino. Ma qual è la loro idea di Provincia?». Applausi.

La scena poi è stata tutta per il candidato alla presidenza della Provincia. Lacorazza ha puntato il proprio intervento sulla necessità «di spiegare le proprie idee per risolvere i problemi». Ha chiesto ai propri avversari «di parlare di merito e di quello che si intende fare». Poi gli attacchi e le ammissioni: «Sarebbe sbagliato parlare agli elettori dicendo che abbiamo fatto tutto in maniera eccellente. Credo che parlando del merito delle cose lo dobbiamo fare anche in maniera critica parlando degli errori che abbiamo commesso anche insieme a coloro però, che ora stanno dall’altro lato e si propongono come alternativa al centrosinistra». «Non voglio alzare il tono - ha poi continuato Lacorazza - ma non posso non descrivere il comportamento politico di Pace e Molinari». E da qui le stoccate di Lacorazza: «Il loro è semplicemento un trasformismo politico e non dobbiamo avere paura di dirlo. Così come dobbiamo ammettere i nostri sbagli così dobbiamo anche doire che sono dei trasformisti». Non mancano gli applausi. La platea si scalda e subito dopo sono strette di mano.

Santarsiero sceglie la festa in piazza per presentare la sua ricandidatura. In piazza Don Bosco infatti, prima lo spazio per il comizio elettorale di esordio e poi la musica dei Tarantolati, dei Iatrida e di Pietro Basentini. La piazza è affollata. Difficile per il cronista fare paragoni tra la piazza Prefettura di sabato sera (per la presentazione dei candidati sindaco e presidente della Provincia del centrodestra) e piazza Don Bosco di ieri sera. In ogni caso la sensazione è per un pareggio sostanziale. Poi si vedranno le urne per i dati precisi. Il centrosinistra però, ha raddoppiato le presentazioni: nel pomeriggio solo Lacorazza al Park Hotel (cronaca a lato ndr) e in serata Santarsiero in piazza (con il bis dello stesso Lacorazza). Il motivo tutto politico: l’Italia dei valori è alleato del Pd alla Provincia e non al Comune. Impossibile la simultanea presenza allo stesso tavolo di Santarsiero e dei dirigenti dell’Idv. Per quanto riguarda il discorso elettorale del “ricandidato” sindaco Santarsiero è stato una miscela di dichiarazioni contro il centrodestra nazionale e regionale e di risultati positivi raggiunti negli scorsi anni dall’amministrazione comunale. Vito Santarsiero è partito con brio salutando la folla: «Siamo tanti, credibili e coerenti. Siamo il popolo del centrosinistra». «Centrosinistra - ha proseguito il candidato sindaco - unico soggetto politico credibile in grado di risolvere i problemi della nostra città». Ma è sulla maggioranza nazionale, che insiste Santarsiero: «Siamo in piena euforia mediatica grazie a una televisione italiana che racconta un’Italia falsa». E ancora: «Il centrodestra lucano è lo stesso nazionale che usa i fondi del Mezzogiorno per al-

Vito Santarsiero

tri scopi». Dopo attacchi diretti a Viceconte «sempre pronto a votare in Senato i provvedimenti che danneggiano la Basilicata», Santarsiero ha spiegato il suo motivo elettorale: «Sono ricandidato per concludere un programma di innovazione vera per questa città». E poi ha sottolineato: «Quando mi sono seduto sulla poltrona di sindaco ho trovato un buco finanziario enorme. Oggi il bilancio comunale ha dei risultati positivi incredibili». E sul voto del 6 e 7 giugno, Santarsiero ha auspicato: «Serve una vittoria forte al primo turno perchè non dobbiamo essere costretti a pagare nessun prezzo». Il riferimento è ad alleanze all’eventuale ballottaggio. Santarsiero che sul palco è stato supportato anche dal presidente della giunta Vito De Filippo ha poi lasciato la parola al candidato presidente della Provincia, Piero Lacorazza che ribadendo la volontà di parlare di programmi e non di fare polemiche ha dichiarato: «Santarsiero è uno dei migliori sindaci d’Italia». sal.san.

L’INTERVENTO di MAURO ARMANDO TITA

Il palco del Pdl in piazza Vittorio Veneto a Matera (foto Videouno)

ranità” non gli preclude la strada per la Provincia, «perchè vivo professionalmente in questa città, dove c’è tanta gente che mi vuole bene. Sono stato scelto dal partito in un momento di transizione e ne sono orgoglioso -ha proseguito Labriola- per me è un’esperienza nuova, ma la svolta è iniziata come conferma la città di Matera e il mio Metapontino, dove i governi di centrodestra sono in grado di produrre solo sviluppo. Non sono una stella come il mio antagonista -ha detto ironico l’avvocato tursitano- ma

possiedo una cultura della onorabilità e del lavoro». Le ultime bordate sono state dirette alla giunta Nigro: «Chiederemo conto di ogni singolo euro che è stato speso, dai 40 milioni per una formazione inutile, ai fondi utilizzati per costruire opere viarie faraoniche e non essenziali per la crescita della provincia». Dunque, la campagna elettorale del Pdl è partita sui contenuti, ora la palla passa agli antagonisti. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it

Caro direttore, io fautore convinto del ricambio generazionale sono stato invitato a non vivere di memorie e di passato. I grandi reportage proposti dal Q domenicale del Quotidiano, putroppo, ripropongono gli uomini e le storie di sempre e di un passato di grandi promesse e di scarsi risultati. Il centro-destra ha iniziato la sua campagna elettorale con un tripudio di folla e di “scontenti”. Peccato che gli argomenti proposti siano ancora tanto riduttivi e tanto scontati. Si continua ancora a “riflettersi” nella propria immagine. Una immagine sempre più sbiadita. Lo specchio rotto di scalfariana memoria rimbalza su ogni approfondimento. Langue la

L’impegno dei giovani candidati proposta. Abbonda la denuncia. Tante denunce sono trite e ritrite. Altre sono scontate e servono solo ai qualunquisti di sempre. Simon Veil ci ricordava tanto tempo fa che l'intelligenza può anche rasentare “orgoglio e presunzione” a condizione che la si "eserciti". L'esercizio della intelligenza in Basilicata è divenuta una sorta di optional specie nell’impazzitoio generale della politica locale. Ma, quei giovani, che si affacciano sul mercato del lavoro e delle professioni sono sognatori o pragmatici?

Il Quotidiano ci aggiorna continuamente sulla presenza di giovanissimi manager lucani , inseriti nell’alta finanza della "city" londinese, nelle varie università americane, nella grande industria , nelle multinazionali ecc. Sono quelli che non torneranno più e dei quali non sentiremo più parlare ,se non in qualche recensione La nostra attenzione deve essere rivolta ai giovani trentenni che hanno a cuore le sorti della nostra regione e che sono interessati al mai concretizzato"percorso di ri-

torno". Sono i giovani come Lacorazza e Pace che insieme a tanti trentenni lucani hanno deciso di fare politica e di restare. Sono trentenni in grado di gestire innovazione di metodo e di processo e che governano e governeranno i processi politici moderni pur tra sponde opposte. Sono quei trentenni che potranno dare luogo a quel tessuto connettivo formato da quei giovani già oggetto di diversi approfondimenti del Quotidiano, che, dopo master e specializzazioni varie , dopo borse di studio e ri-

cerche, sono presenti in team che possono da soli incalzare i nuovi mercati e innescare quel circuito virtuoso “appena”presente in Basilicata. Sono quei giovani che fuori dagli "schemi classici" dei laureati meridionali e lucani, in particolare, hanno raggiunto "picchi di eccellenza" in nicchie di mercato legati alla globalizzazione e non ancora presenti in ambito regionale. Sono questi i giovani che creeranno le giuste complicità e trasformeranno il loro rapporto con le istituzioni, in veri e propri "percorsi" innovativi.

Per queste serie ragioni, Pace o Lacorazza sanno che questa nuova generazione e queste nuove professionalità devono operare in sinergia con le istituzioni ed essere i primi alleati degli "svantaggiati". Gli scritti di Lacorazza e Pace a riguardo sono in sintonia. Avremo ,così, una nuova prospettiva allettante dove ai tanti "noti di sempre " della nostra generazione (over 50) ai quali vanno rimproverati scarsa innovazione e scarsa flessibilità, si affiancheranno positivamente questi nuovi trentenni, che entrano a far parte del salotto buono della politica, con una ventata di gioventù che può ,senza dubbio, beneficare le tante categorie produttive e giovanili che faticano a organizzarsi e a farsi sentire.

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REPLICA il candidato alla presidenza della Provincia di Matera, Franco Stella, dopo l’articolo pubblicato ieri sul Quotidiano della Basilicata, a pagina 8, dal titolo “Stella e Dell'Utri, “Bingo””, a firma di

Il centrosinistra si presenta in doppia battuta a Potenza: con e senza Idv


Lunedì 18 maggio 2009

La crisi economica

Ci battono Grecia e Spagna. Il divario rispetto all’Ue è di 6.000 dollari all’anno

In Italia salari troppo magri Nella classifica dell’Ocse i nostri stipendi sono agli ultimi posti della media europea | LA POLEMICA | di MANUELA TULLI

ROMA – La busta paga degli italiani è tra le più leggere tra quelle non solo dei grandi Paesi industrializzati ma anche nell’eterogeneo mondo dei Paesi Ocse. Sui trenta paesi che fanno riferimento all’organizzazione di Parigi, l’Italia, con un salario medio annuo netto di 21.374 dollari si colloca al 23/o posto. Davanti, in termini LA SCHEDA di salari, ci sono non solo Gran Bretagna, Giappone, Ecco Stati Uniti, GermaFrancia ma tutla classifica nia, ti i Paesi europei, fatta eccezione del nel mondo Portogallo e dei paesi dell’AllargaROMA - Ecco la mento. Mediamenclassifica completa te dunque il salario nel mondo (Fonte: Ocse, 2007-2008) 1. medio di un italiano non arriva a 16.000 Corea 39.931 2. Reeuro l’anno, poco gno Unito 38.147 3. più di 1.300 euro al Svizzera 36.063 4. mese. Lussemburgo I dati sono conte36.035 5. Giappone nuti nel Rapporto 34.445 6. Norvegia dell’Ocse sulla tas33.413 7. Australia sazione dei salari, 31.726 8. Irlanda 31.337 9. Paesi Bas- aggiornato al 2008 e appena pubblicato si 30.796 10. Stati Uniti 30.774 11. Ger- dalla stessa organizzazione di Parimania 29.570 12. gi. L’Italia non Austria 28.996 13. 'schioda’ dalla coda Svezia 27.581 14. della classifica dei Canada 26.994 15. salari: anche lo Grecia 26.512 16. scorso anno era inBelgio 26.311 17. fatti al ventitreesiFrancia 26.010 18. mo posto, consideFinlandia 25.911 19. rati gli stessi paraIslanda 25.134 20. metri di confronto. Spagna 24.632 21. Gli italiani nel 2008 Danimarca 24.531 hanno guadagnato 22. Nuova Zelanda mediamente il 17% 23.650 23. ITALIA 21.374 24. Portogal- in meno della media Ocse. Salari penalo 19.150 25. Relizzati anche se il pubblica Ceca raffronto viene fat14.540 26. Turchia to con la Ue a 15 13.849 27. Polonia 13.010 28. Rep. Slo- (27.793 di media) e con la Ue a 19 vacca 11.716 29. Ungheria 10.332 30. (24.552). I dati si riferiscono al salario Messico 9.716 netto medio di un lavoratore single senza carichi di famiglia. È espresso in dollari e a parità di potere d’acquisto, includendo cioè la dinamica dei prezzi interna a ciascun Paese. L’Italia riesce a scalare una posizione, e collocarsi dunque al 22/o posto se si considera il salario al lordo. A pesare negativamente sulle buste paga degli italiani è anche il cuneo fiscale, che calcola la differenza tra quanto pagato dal datore di

Fiat, allarme Cobas la politica si divide di TEODORO FULGIONE

Le buste paga degli italiani sono tra le più basse d’Europa

lavoro e quanto effettivamente finisce in tasca al lavoratore. Il peso di tasse e contributi, sempre per un lavoratore dal salario medio, single senza carichi di famiglia, è del 46,5%. In questa classifica l’Italia risulta infatti al sesto posto tra i trenta paesi Ocse. Più leggero è il drenaggio di imposte e versamenti contributivi se si esamina il caso di un lavoratore, sempre con un salario medio ma sposato e con due figli a carico. In questo caso il cuneo e al 36% e l'Italia scivola qualche posizione sotto collocandosi all’undicesimo posto nell’Ocse (partendo sempre dai Paesi dove massimo è il peso fiscale sulle buste paga). La crisi economica tocca tutti ma gli italiani sembrano già partire in svantaggio con una differenza salariale rispetto ai lavoratori di altri Paesi. Tornando alla classifica sui salari, infatti, facendo un po’ di conti, un italiano in un anno guadagna mediamente il 44% in meno di un inglese, il 32% in meno di un irlandese, il 28% in meno di un tedesco, il 18% in meno di un francese. Solo sette

i Paesi con salari inferiori: Portogallo, Repubblica Ceca, Turchia, Polonia, Repubblica Slovacca, Ungheria e Messico, fanalino di coda e unico Paese nell’Ocse, quello americano, dove il salario netto annuale non arriva neanche e a 10.000 dollari l’anno. Per il segretario generale dell’Ugl, Renata Polverini «i dati non sorprendono e serve una riforma fiscale». Sulla stessa linea d’onda l’associazione dei consumatori Codacons: «sui salari degli italiani pesa il caro-vita e per questo è necessaria «una detassazione degli stipendi». Per il responsabile economico del Pd Cesare Damiano «i dati Ocse testimoniano che le retribuzioni nette dei lavoratori italiani sono ben al disotto della media dei 30 paesi più industrializzati. Questo dimostra quanto sarebbe necessario un intervento del governo per potenziare il potere d’acquisto di retribuzione e pensioni». Paolo Ferrero del Prc parla di «dati scioccanti» e Capezzone del Pdl rileva: «Il governo Berlusconi fa i conti con una fase delicata a livello internazionale».

findustria Emma Marcegaglia, si tratta di «un episodio grave di intolROMA – L'aggressione al leader leranza che ci riporta indietro negli della Fiom-Cgil Gianni Rinaldini anni, a stagioni che speravamo disul palco della manifestazione sulla menticate». Sul versante politico, il capoFiat a Torino riporta in primo piano il nodo dell’unità sindacale e il di- gruppo del Pdl Fabrizio Cicchitto battito sulla crisi. Sindacati e mon- accusa la Fiom di aver «portato do politico, uniti dall’ovvia condan- avanti una linea estremista» e avna per la violenza, si dividono sul verte la Cgil: «Ritrovi l’unità con Cimodo di affrontare l’emergenza sl, Uil e Ugl, a partire dalle nuove reeconomica. Se nel mondo sindacale gole di contrattazione, o sarà cole confederazioni mettono per un stretta ad inseguire i Cobas con efgiorno da parte le divisioni scoppia- fetti disastrosi». Secondo il presidente dei senatori Maute con il no della Cgil al rizio Gasparri, gli epinuovo modello consodi di violenza «sono trattuale, in quello poconseguenza del 'sanlitico si conferma la ditorismo’, l’odio seminastanza tra maggioranto da chi fomenta lo za e opposizioni. Tutti i scontro». Più cauto il sindacati esprimono ministro Claudio Scasolidarietà a Rinaldini jola: «Le forze sindacali e alla Fiom. Guglielmo contribuiscono alla geEpifani attacca «un stione delle aree di crisi certo modo di fare - dice – ogni atto di vioestremismo» e lancia lenza verso la Cgil e Ril’allarme sul conflitto naldini è riprovevole». sociale che «si può agPer il ministro del Welgravare, soprattutto se fare Maurizio Sacconi, non si fa nulla». l’aggressione a RinalIdea condivisa dalla dini fa parte di «comCisl con Raffaele Boportamenti violenti di nanni che definisce un ben noto, piccolissil’aggressione «non Gianni Rinaldini mo gruppo sindacale una contestazione politica, ma un’azione squadristica». in Fiat». Mentre Altero Matteoli sotRinaldini vede nei suoi aggressori tolinea che «la spaccatura sindaca«un gruppo di teppisti», autori di le rischia di fare vincere gli estremi«un assalto organizzato». Poi si ri- smi». L’opposizione si stringe atvolge a governo e Fiat: «Se pensano torno al sindacato. Il segretario del di chiudere stabilimenti creano una Pd Dario Franceschini telefona ad situazione esplosiva di cui si assu- Epifani per esprimere solidarietà e meranno la responsabilita». Rena- attacca il governo: «L'unico modo ta Polverini, segretario dell’Ugl, fa per prevenire le tensioni sociali è inappello all’unità dei lavoratori per tervenire con misure concrete e ef«evitare che la crisi surriscaldi il cli- ficaci». Duro il giudizio di Massimo ma sociale» e chiede al governo di D’Alema che indica come «un atto di «uscire dall’immobilismo». Lo Slai- teppismo» l’episodio di Torino, ma Cobas respinge le accuse e, in una sollecita il governo ad aprire il dosnota, afferma che «non c'è stata nes- sier Fiat, come fatto Barack Obama suna aggressione». Piuttosto, scri- negli Usa e Angela Merkel in Gerve, si vuole «impedire ai lavoratori mania. «Una cosa triste», invece, di prendere direttamente la parola» per il leader dell’Udc Pier Ferdinanper farli restare «succubi di accordi do Casin. Per Nichi Vendola, leader concertativi, a perdere e calati di Sl, il problema è il vuoto a sinidall’alto». Per il presidente di Con- stra.

Questo il messaggio che gli imprenditori lanceranno al governo durante l’assemblea generale

E Confindustria chiede scelte coraggiose Per la Marcegaglia bisogna tagliare e razionalizzare la spesa pubblica e pensare a una riforma previdenziale ROMA – Coraggio. Quello che gli imprenditori mettono tutti giorni nella sfida col mercato, quello che il Governo deve mostrare nel compiere scelte, anche impopolari, che consentano al Paese di uscire dalla crisi economica più pesante dal '29. Una «depressione» che, se anche sembra aver già fatto vedere il suo lato più cupo, è lungi dall’essere terminata e che, al di là dei facili ottimismi, lascerà segni pesanti per un lungo periodo. Sarà questo –nelle sue linee generali – il messaggio che il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia lancerà al Governo, e al premier Berlusconi seduto in prima fila, dal palco dell’Auditorium Parco della Musica in occasione dell’Assemblea Generale 2009 dell’associazione degli industriali. Non una bocciatura, ma uno stimolo all’Esecutivo a fare di

più. Una sottolineatura che, forse, si poteva fare di più. Sarà un appello forte, quello di Marcegaglia, ad aprire finalmente una vera stagione di riforme strutturali, l’assenza delle quali ha per anni bloccato il Paese, contribuendo a condannarlo a tassi di crescita inferiori a quello dei Paesi concorrenti. Anche prima dello scoppio della crisi, per la quale gli industriali danno atto ai Governi d’Europa e del mondo, di essere intervenuti con tempestività. Ora però, è necessario fare, fare di più, per farsi trovare pronti quando la ripresa economica si riaffaccerà. Smettendo di guardare al consenso, chiedendo alla politica di fare un passo indietro e guardando all’economia reale, quella fatta di imprese che competono, di utenti che pagano i servizi, di consumatori

che comprano i prodotti: la macchina per la produzione della ricchezza, che non può avere alle spalle uno Stato-zavorra. Ecco allora la necessità di tagliare e razionalizzare la spesa pubblica, eliminare gli sprechi, pensare ad una riforma del moloc previdenziale, mettere un freno a quello che gli industriali hanno più volte denunciato come «lo statalismo municipale» e dare il via ad una nuova stagione di liberalizzazioni. E ancora: varare un piano per adeguare la dotazione infrastrutturale del Paese alle esigenze di aziende e cittadini, rilanciare il settore energetico e puntare sul business ecologico. Ma anche organizzare una P.A. capace di erogare servizi adeguati e pagare le aziende in tempi accettabili (60-70 miliardi la stima degli 'arretrati’ secondo le imprese) e stimolare le banche a sostenere col credito l'attività del sistema industriale, soprattutto quello delle Pmi. In un discorso che durerà circa un’ora e che precederà il tradizionale intervento del ministro dello Sviluppo Economico Claudio Scajola

(Berlusconi non si sa se vorrà prendere la parola, magari per un saluto), alla platea che comprenderà oltre ai leader della politica, un numero importante di rappresentanti diplomatici e il gotha dell’imprenditoria (circa mille le presenze nella sala Santa Cecilia), Marcegaglia non mancherà di inviare un messaggio anche al sindacato, anch’esso rappresentato ai massimi livelli, con Epifani, Bonanni e Angeletti.

Il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia

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6 Primo piano


LA LEGA NORD IN BASILICATA

Petrolio Il bluff del governo

di Mauro Armando Tita

di Mimmo Mastragelo SE per Franceschini il Mezzogiorno è l'Asse dell'Europa, ma è assente dalle politiche nazionali... nonostante lo sconto benzina, per noi resta ancora incomprensibile la presenza della Lega Nord in Basilicata. In questi giorni è stata presentata la lista della Lega Nord e i relativi candidati lucani. Per noi uomini di buona volontà resta invalicato e insoluto l'atavico problema del Mercato. Siamo e resteremo ancora per decenni il Mercato di riserva del Nord. Qualche anno fa l'Anci di Basilicata con i suoi esperti lucani Luigi Magno e Rosania Elman pubblicò un documento molto apprezzato sul riordino dell'intervento pubblico nel Mezzogiorno. Tale documento partiva da un cenno alle radici storiche che avevano determinato la questione meridionale. Una questione che nel recente passato era assicurata dalla reciprocità del sistema economico italiano, che , a sua volta , si fondava sulla complementarietà delle due Italie. Tale complementarietà doveva superare il gap tra Nord e Sud e, soprattutto , riportare nell'alveo giusto lo sperequato mercato nazionale. Con tale complementarietà si aprivano scenari nuovi con mercati e prospettive mai prese prima in seria considerazione. Il fervore del dibattito e il ruolo delle Università meridionali doveva completare il quadro di riferimento. Dovevano nascere Poli di Sviluppo e Centri di Eccellenza... dovevano rifiorire intelligenze e talenti del Mezzogiorno. Oggi il dibattito è tremendamente riduttivo e si fonda sul mero accesso ai fondi delle Royalties e allo Sconto benzina. Tutto ciò si scontra con un Federalismo fiscale che ha distrutto per sempre il concetto stesso di complementarietà. La complementarietà nei prossimi anni sarà bandita pe sempre. Le avisaglie ci sono tutte, in specialmodo nella Sanità Pubblica. Si preferisce l'intervento privato e si snatura la sanità e la sua rete solidale. Oggi gli uomini di buona volontà meridionali sono in fase di recessione mentale. Tutti viviamo in una sorta di Medioevo con un tasso di rassegnazione che rasenta l'indicibile. La dignità in Basilicata si ciba solo di una maggioranza reattiva formata per lo più da anziani con schiena dritta e intelletto lucido. Anziani sempre in assetto di "guerra " con bandiere, striscioni e cappellini in testa pronti a partecipare massicciamente alle manifestazioni sindacali e di lotta. A talproposito, quante volte ci siamo chiesti se vi è una vera cittadinanza attiva. Noi uomini di buona volontà , Noi uomini del Quotidiano vorremmo tanto capire il cittadino comune della Basilicata. Quel cittadino che non partecipa, non manifesta e non contesta, ma senza alcuna preparazione di base e senza alcun pudore si candida nelle varie arene comunali, provinciali ed europee. Quel cittadino che forse ancora aspetta " il sol dell'avvenire". Quel sol dell'avvenire che tutti implorano, ma, che sta sempre dietro.. . tante nubi minacciose. Da tanti anni noi lucani cerchiamo di farci capire dall'opinione pubblica nazionale, ma , non ci riusciamo. Siamo ancora fermi a un monologo biascicato e incomprensibile. Tentiamo in tutti i modi di creare qualcosa di diverso e di alternativo , ma ricadiamo nell'oblìo e nella pavidità. Tutti siamo presi dalla stanchezza e subiamo torti e ingiustizie innaturali. Ci sono giovani che preferiscono subire clientele e soprusi. Ci sono funzionari che aspettano concorsi regionali per dirigenti già banditi da oltre dieci anni. (ogni anno aggiungiamo un granello del rosario) Ci sono anziani e pensionati che vivono nella miseria e nell'incuria. C'è un mondo operaio che è pronto a scioperare per una cassa integrazione. C'è un mondo di precari che , in questi giorni, è pronto a fare un Coordinamento di Agitazione , basato su e- mail,che rimbalzano da un luogo all'altro senza alcuna vera e concreta finalità. C'è un Consiglio Regionale sempre in apnea . C'è una maggioranza silenziosa che forse nel segreto dell'urna si... vendicherà.. Famiglie e Familismo non demordono, ora se ne rende conto perfino il Sen Di Gilio. Peccato che siamo in forte ritardo... La maggioranza silenziosa pronta a voltare le spalle nel segreto dell'urna ... non contesta, non parla . Fallo tu caro amico impegnato nel Movimento dei diritti e nel Volontariato. Noi ti veniamo dietro in penombra ...senza farci vedere. Poi piano piano, grazie, ai tuoi strali e alle tue accuse ,forse ,riusciremo a far cambiare un tantino le cose. Altrimenti faccio la fila e aspetto il mio turno Quanta fobia in questo assurdo comportamento. Quanti monologhi biascicati e incomprensibili. Quante dimostrazioni di dissenso occulto Forse, queste ulteriori denunce saranno le "solite" grida manzoniane di sempre. Noi vogliamo prendere atto che il Movimentismo lucano ha iniziato un lungo percorso. Un lungo percorso che si deve concretizzare con fatti e atti di presenza fattiva sul territorio. Oggi assistiamo ai primi vagiti... Domani... chissà. Forse... una nuova società positiva e propositiva si sta veramente attrezzando. Speriamo di riuscirci ... il futuro è dietro l'angolo. mauro.armando.tita@alice.it

Il Cavaliere Berlusconi “farfallone amoroso” di Emanuele Vernavà Ebbene sì, lo confesso. Questo titolo mi è balenato all'indomani della denuncia pubblica di Veronica Lario contro suo marito, il Silvio nazionale. Che Berlusconi potesse incappare anche nell'incidente pruriginoso, era nell'aria, con tutte le galanterie o dichiarazioni un po' da bar sul “l'altra metà del cielo”. La situazione che n'era conseguita rassomigliava tanto ad un soggetto da operetta, nel nostro caso a “Le nozze di Figaro”, dove il “farfallone amoroso”, però, è Cherubino, un giovinetto, a cui l'ordine di partire per la guerra avrebbe potuto porre la parola fine al suo volteggiare tra una bellezza femminile e l'altra sotto l'urgenza ormonale propria di quell'età. L'attribuzione a Berlusconi, dell'epiteto empatico di “farfallone amoroso”, la sento adeguata, ma cozza contro alcuni dati “sensibili”, che hanno fatto dire alla gentile signora Veronica che suo marito non sta bene: “ Ho cercato di aiutare mio marito, ho implorato coloro che gli stanno accanto di fare altrettanto, come si farebbe con una persona che non sta bene. E' stato tutto inutile” (da Repubblica,su il Quotidiano del 15 maggio). Che il Silvio nazionale abbia problemi propri degli uomini della sua età, è del tutto normale. Ma è la sua reazione che non è quella comune, come approfittare del rallentamento dei bollenti spiriti per essere più saggio davanti alla “realtà”che sta vivendo, sempre pesante per lui in particolare. Più saggio nel senso che può essere d'aiuto agli altri, dal momento che può fare a meno di lottare per essere capo del “branco” e per assicurarsi, per l'istinto di conservazione che ci governa, la continuazione della propria discendenza. Ma Silvio anche in questo è unico, il primo, restare giovane fino alla fine, e poi, ecco l'altra cosa, in cui è primo e unico tra gli uomini di potere, è sentirsi in sintonia con il popolo, con chi frequenta il bar, fa lo “struscio”, vende il pesce a Rione Japigia, fa l'agricoltore, fa il prete che deve lottare per avere dal Papa l'autorizzazione, anche se in pectore, per convivere con la sua “amasia”, ecc. Così si spiegherebbe anche il consenso, ora al settantasei per cento dice lui,di cui Silvio gode, non so se degli elettori del centrodestra o di tutti gl'Italiani. Tutti i maschi di una certa

età conoscono bene il detto popolano “uomo vecchio,donna giovane” (però, per le pari opportunità, c'è anche la versione femminile, “donna vecchia, uomo giovane”e la cronaca ci ha fornito molti casi di questo “incrocio”, il cui il vecchio o la vecchia non ne sono usciti “soddisfatti”). Il problema,nel caso di Berlusconi venuto alla ribalta della cronaca, è quello che la donna o le donne “giovani” potrebbero essere delle minorenni, minori cioè di diciotto anni, come fissato dalla legge. Lo ha detto la nostra Veronica, che il marito “frequenta minorenni” (sempre su il Quotidiano del 15 c.m.). Se posso segnalare a Silvio l'errore che commette, nell'essere coerente con la “tradizione” erotica, è che lui non può nascondere quello che fa, come molti dei suoi amici nella stessa situazione. Oggi ti vede anche Baffone, se pensi che il Padre Eterno sia lontano, ti vedono tutti quelli che vogliono farti sempre le pulci, anzi la “festa”. E se ci si mette anche la moglie di Cesare, caro Silvio, mi pare che non ci sia scampo. Se vuoi essere giovane, non c'è bisogno di avere il fisico giovane, puoi fare tutti gl'interventi di chirurgia estetica che vuoi e servirti di medicamenti che facciano rialzare... il tono muscolare, absit iniuria verbo ( non c'è alcuna intenzione di essere volgare). Forse è meglio far risuscitare, se vuoi ritornare giovane, quel sentimento amoroso a cui gli studi della prima giovinezza avevano dato nome, impeto e passione per la vita. Perché, tutto sommato e con tutto il rispetto per la tua “grande” cultura, “l'amor cortese” è ancora un punto fermo nel nostro modo di pensare. Almeno mi sembra. Comunque, tutto sommato, e anche se l'argomento riguarda poco, almeno in Italia, il dramma di chi ha ben altro da pensare che fare il gigalò, come la gente di L'Aquila e provincia, i clandestini dei barconi respinti prima di entrare nelle acque territoriali italiane, i clochards a cui un nuova legge detta delle regole di comportamento “civile” - in Italia, non è più permesso fare il barbone? -, l'amore è una cosa seria. Quello vero, “...move il sole e l'altre stelle” . E, poi, caro Silvio, non c'è qualcuno che ci ha spiegato che fare il “conquistatore” è uno dei mestieri più pericolosi? Vale la pena rischiare ad una certa età? evernava@msn.com

CI sarebbe da piangere, ma meglio ridere. E sghignazzare mordacemente sulla pastetta di lor signori. I parlamentari Guido Viceconte, Cosimo Latronico, Egidio Digilio e quel geniaccio delle argomentazioni scarruffate tra le nuvole che è Vincenzo Taddei un dono-truffa più maestoso davvero non potevano farselo consegnare dai loro sovraposti di governo. Eppure loro (i deputati lucani del Pdl), dopo la carrellata di spot promozionali dei mesi scorsi, gongolano come i nani di Biancaneve, sprizzano entusiasmo per la fuffa portatisi a casa. Perché nella sostanza di questo si tratta l'emendamento approvato dall'esecutivo qualche giorno fa in materia energetica e secondo il quale viene istituito un fondo destinato alla Basilicata per la riduzione alla pompa del prezzo della benzina e del gas. Aumentando dal 7 al 10 per cento le royalties che le compagnie pagano sulle attività estrattive i lucani, recandosi ai rifornitori di carburanti, potranno risparmiare su ogni litro di benzina la “considerevole” cifra di sette-nove centesimi. Cioè (nella sostanza) verranno “abbuonati” di una ridicola miseria. Meglio, di una presa per i fondelli bell'e buona su cui Latronico, Taddei e compagnia cantante impasteranno nelle prossime settimane la loro ardimentosa (e gaglioffa) campagna elettorale. Ci sarebbe da riflettere su altri passaggi deprecabili dell'emendamento governativo (l'agevolazione che usufruirà la Regione Veneto pur avendo pozzi petroliferi, il ridimensionamento delle ruolo della Regione Basilicata nell'ambito della “famosa Intesa”), ma dietro all'atto amministrativo c'è una lettura più politica da fare. Che se la classe dirigente del centro-sinistra di questa regione non brilla, quella del centro-destra è letteralmente scassata. Talmente scassata che non avendo colpi su cui spendere la propria credibilità, va spargendo fumo. Ci sarebbe da piangere, ma meglio sghignazzare. E constatare che, per grazia di Dio, al momento (e speriamo ancor per lunghissimi decenni) la classe dirigente del Pdl locale non governa i principali Enti della Regione.

La politica recepisca l’insegnamento di Colombo di GIANNI PITTELLA DA uno storico ispiratore dell'europeismo italiano come il presidente Emilio Colombo e' venuto ancora oggi un insegnamento e un monito che l'Italia e il suo governo farebbero bene a non sottovalutare, ma a recepire. Nell'intervista il senatore Colombo tra l'altro tocca due punti dolenti dell'attuale politica di centrodestra: l'immiserirsi della campagna eletto-

rale per il rinnovo del Parlamento europeo in una mera competizione locale e nel sostegno non alla causa europea, ma alla figura del capo del governo e la necessita' che l'Europa ritrovi il senso della sua grande missione maturando una nuova coscienza dei doveri che la cultura occidentale ha verso il mondo nel segno della solidarietà, della giustizia, dell'accoglienza e dell'integrazione in un quadro di sicurezza e di garanzie.

Emilio Colombo

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Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

LAVORO E PREVIDENZA a cura di Antonino Nicolò TELEFONO E FAX: 0965 / 621036 e-mail: toniconc@libero.it RISPOSTE AI QUESITI PREVIDENZIALI DEI LETTORI

Artigiani e commercianti: i versamenti Scade la rata per il pagamento dei contributi previdenziali di SERGIO D’ONOFRIO Scadenza in vista per artigiani e commercianti che entro il 18 maggio (il giorno 16 è sabato) devono versare all'Inps la prima rata dei contributi previdenziali. Nel 2009 non ci sarà, a differenza degli anni scorsi, un aumento del prelievo in quanto resta fermo al 20% il contributo per la pensione. Pagheranno qualcosa in più ( 92 euro) soltanto gli iscritti che versano solo il contributo minimo. REDDITO IMPONIBILE - I contributi si calcolano applicando l'aliquota contributiva al totale dei redditi di impresa da denunciare ai fini Irpef per l'anno in corso. I pagamenti effettuati alle varie scadenze sono, quindi, degli acconti basati sul reddito del 2008, ai quali seguirà un conguaglio nel giugno del 2010, quando si conoscerà il reddito effettivamente conseguito nel 2009. Per i soci di Srl la base imponibile è costituita dalla quota di partecipazione agli utili, non tenendo conto di eventuali accantonamenti a riserva o della loro effettiva distribuzione. CONTRIBUTO MINIMO - A prescindere dal reddito imponibile le categorie devono versare un contributo minimo il cui importo si ricava applicando le aliquote in vigore a un minimale di reddito fissato in 14.240 euro. Nel 2009 se il reddito imponibile non supera questa soglia gli artigiani devono versare all'Inps almeno 2.855,44 euro. Il contributo è un po' più alto (2.868,26 euro) per i commercianti, soggetti a una maggiorazione dello 0,09% destinata al fondo per il prepensionamento dei piccoli esercenti che cessano dell'attività prima di aver acquisito il diritto a pensione. Il contributo minimo è ridotto rispettivamente a 2.428,24 e 2.441,06 euro per i collaboratori familiari fino a 21 anni , perché fino al mese del compimento dell'età beneficiano di una riduzione di tre punti dell'aliquota. Il contributo minimo è dovuto da tutti gli iscritti anche se realizzano redditi inferiori al minimale. Fanno eccezione gli affittacamere e gli agenti di assicurazione inquadrati nel contratto collettivo di categoria come produttori del 3°e 4° gruppo, ai quali è consentito versare sul reddito effettivamente conseguito. OLTRE IL MINIMALE - Nel 2009 sui redditi di impresa superiori al minimale il contributo è pa-

Pensione di anzianità

Mia sorella, nata a dicembre 1951, avrebbe potuto maturare a marzo 2009 i requisiti per la pensione di anzianità, quale lavoratrice dipendente. Il problema nasce dal fatto che il primo datore di lavoro della sua carriera non le ha versato 14 mesi di contributi, ormai prescritti. Le conviene chiedere il riscatto oneroso, considerato che ha in mano documenti dell'epoca che certificano la sua attività? Quando le potrebbe costare? In tal modo potrebbe andare in pensione? B. LACETRA - RIONERO Il calcolo per il riscatto oneroso è abbastanza complesso ed è bene che lo faccia fare con le procedure informatiche dell'INPS, che tengono conto di tutti i fattori utili nel caso concreto. Il mio consiglio è sempre quello di fare domanda al più presto e decidere di pagare o meno quando conoscerà l'ammontare dell'onere economico. La richiesta, infatti, non ha carattere vincolante per gli interessati.Se dovesse accettare il riscatto, la sua posizione assicurativa guadagnerebbe i 14 mesi necessari per la pensione.

Rendite Inail, aumenti a luglio Salgono del 3,23% le rendite per infortunio erogate dall'Inail ai lavoratori dell'industria colpiti da infortunio. L'aumento parte dal 1° luglio 2009 e scaturisce dal collegamento con i miglioramenti salariali ottenuti dai lavoratori in attività. È il caso di ricordare che hanno diritto alla rendita permanente (si chiama così ma è una vera e propria pensione) i soggetti ai quali viene riconosciuta un'inabilità compresa tra l'11 e il 100%, causata da infortunio sul lavoro o da malattia professionale.

L'importo iniziale viene calcolato in base al grado di inabilità accertato e alla retribuzione percepita nell'anno precedente entro un minimale ed un massimale rivalutati anno per anno. L'aggiornamento delle rendite incide anche sulla misura dei benefici accessori. L'assegno di assistenza continuativa ,previsto per i soggetti inabili al 100%, sale da 457,67 a 472,45 euro al mese, sia per il settore industria che per il settore agricolo. È stato adeguato inoltre l'assegno una tantum, in caso di morte, il cui importo passa da 1.833,81 a 1.893,04 euro al mese.

ri al: viene applicata - 20 % per gli solo se l'interesartigiani e al sato presenta QUANTO COSTA L' INPS NEL 2009 20,09% per i all'Inps un'ap-----------------------------------------------------------------------------------Reddito di impresa Artigiani Commercianti commercianti posita richiesulla fascia di sta. In questo -------------------------------------------------------------------------------------------reddito comcaso alla cessaFino a 14.240,00 2.855,44 2.868,26 presa tra zione dell'atti14.240 e vità lavorativa Da 14.240,01 a 42.069,00 20,00% 20,09% 42.069 euro; il pensionato - 21 % per gli avrà diritto ad Da 42.069,01 a 70.115,00 21,00% 21,09% artigiani e al un supplemen21,09% per i to che verrà calcommercianti colato ovviasulla fascia di mente sulla bareddito comse del contribupresa tra 42.069,00 e 70.115,00 euro. to ridotto. Quest'ultimo importo costituisce il massimale LE SCADENZE - Il contributo minimo, comimponibile oltre il quale non si versano contribu- prensivo della quota per la maternità, va pagato ti e non si maturano quote di pensione. in quattro rate trimestrali in scadenza il 18 di Il tetto è più alto(91.507,00 euro nel 2009) per co- questo mese, il 16 agosto (prorogato di norma di loro che si sono iscritti all'INPS dal 1996 in poi e qualche giorno per via del ferragosto), il 16 noche in futuro avranno una pensione interamente vembre e il 16 febbraio del 2010. contributiva. In aggiunta ai contributi per la I contributi dovuti sulla quota eccedente il minipensione, artigiani e commercianti devono ver- male, relativi al saldo del 2008 e al primo e al sesare una quota per la maternità di 0,62 euro al condo acconto del 2009,vanno versati entro i mese. I pensionati che al compimento del 65° an- termini previsti per il pagamento dell'IRPEF. no di età continuano a lavorare possono benefi- Tutti i pagamenti devono essere effettuati con il care di uno sconto del 50% sui contributi da ver- modello F.24 a prescindere dal fatto che l'iscritsare. La riduzione non è automatica in quanto to sia titolare o meno di partita Iva.

Bracciante agricolo

Dal 1980 al 1995 ho avuto una proprietà agricola, di cui ero coltivatore diretto, ma, per lo scarso reddito che ne ricavavo, non ho fatto i dovuti versamenti all'INPS. Posso versare adesso e quanto spenderei? Ho 62 anni e non sono pensionato. Sul mio conto assicurativo figurano, complessivamente, 22 anni di contributi quale bracciante agricolo. Che pensione percepirò? C. CAGGIANO - PICERNO Quando compirà 65 anni, avrà diritto alla pensione di vecchiaia, in quanto per essa sono sufficienti 20 anni di contributi. L'importo è rapportato ad essi e potrebbe anche essere inferiore al trattamento minimo. Versare i contributi per i 15 anni

scoperti quale coltivatore diretto, non è possibile (tale regolarizzazione è consentita, a determinate condizioni, solo per i familiari collaboratori).

26 anni di anzianità

Mia moglie compirà 60 anni a febbraio 2009 e può vantare circa 26 anni di anzianità contributiva. Da gennaio 2007, per motivi di salute, ha chiesto ed ottenuto di effettuare il part-time verticale (in pratica lavora nei giorni dispari di ogni settimana). Questa situazione conta ai fini contributivi sempre come un periodo di lavoro normale (52 settimane l'anno)? D. BELLUSCI - SENISE Il part-time è una forma di lavoro che si va estendendo

sempre più, in quanto consente maggiore libertà ai lavoratori. Nel part-time verticale vengono accreditati i contributi riferiti alle sole settimane effettivamente lavorate. Se sua moglie le ha lavorate tutte, il calcolo delle settimane (per il diritto) avviene come per coloro che svolgono lavoro intero. L'importo, invece, subirà comprensibilmente qualche piccola contrazione.

Trattamento di fine rapporto

Da cinque anni lavoro per conto di una ditta francese nel settore commercio. La busta paga viene preparata da uno studio fiscale italiano. Da 2 anni mi sono accorto che non mi viene versato il trattamento di fine rapporto. L'azienda, interpellata più volte, sostiene

che è compreso nell'importo lordo dello stipendio e che non ho nulla a pretendere. E' così? G.F. - MELFI L'art. 2120 del codice civile prevede che il TFR vada corrisposto al termine del rapporto di lavoro e non nel corso del rapporto medesimo. Secondo alcuni studiosi, potrebbe essere ammessa la corresponsione periodica di esso. Ma bisogna tener conto che il TFR non ha solo la funzione di retribuzione, ma anche (e principalmente) la funzione previdenziale, perché è intesa a sopperire alle esigenze del lavoratore, allorché perde la retribuzione per cessazione del rapporto lavorativo.

In pensione da luglio 2003

Sono stato lavoratore dipen-

AVVISO AI LETTORI LAVORO E PREVIDENZA - risponde Antonino NICOLO' PER QUESTA RUBRICA I LETTORI POSSONO TELEFONARE OGNI VENERDI', DALLE ORE 10 ALLE ORE 12, AL NUMERO 0965 / 818768 OPPURE INVIARE UN FAX ALLO 0965 /817686

dente per 42 anni e sono andato in pensione da luglio 2003. Da gennaio 2004 ho accettato un lavoro a progetto, versando i relativi contributi alla Gestione Separata dell'INPS. Se lascio ora, prima di aver compiuto 5 anni di tale attività, perdo i contributi versati? T. ROMANO - AVIGLIANO Può stare tranquillo. Dal momento che è titolare di pensione, se abbandona la Gestione Separata, può ugualmente ottenere da essa, a domanda, la pensione supplementare. Per tale prestazione, infatti, non è necessario il requisito minimo contributivo di 5 anni.

Contratto di consulenza

Nel 2007 sono andato in pensione con 40 anni di contributi a 60 anni di età. Mi è stato da poco proposto un contratto di consulenza, che vorrei accettare. Sono obbligato a iscrivermi alla Gestione Separata dell'INPS? Esistono sanzioni ove non lo facessi? D.G. - MATERA Occorre distinguere: se si tratta di una prestazione di lavoro autonomo di tipo professionale, si deve iscrivere alla Gestione Separata ed il contributo è tutto a suo carico. Le sanzioni esistono e si concretano sotto forma di somme aggiuntive ed interessi in caso di controllo da parte degli Organi delegati a ciò. Lo steso discorso varrebbe per una prestazione di collaborazione, se non fosse che, in tal caso, l'onere contributivo è suddiviso tra il committente (2/3 del totale) ed il collaboratore (1/3).

Assegno al nucleo familiare

E' vero che esista una norma (in tema di assegno al nucleo familiare) che consente, a chi è titolare di pensione di reversibilità, di ottenere l'assegno per sé stesso, quando il nucleo è composto da una sola persona? V. PEDICINI - MATERA Sì', è vero. Ne possono essere beneficiari i figli orfani, minori di età, o congiunti inabili titolari di pensione di reversibilità. Sono molte le persone che fruiscono di tale beneficio (anche se, di solito, si tratta di persone anziane in stato di inabilità riconosciuta).

14esima mensilità

Vorrei conoscere, in via previsionale, quali siano i requisiti per ottenere, nel 2009, la 14^ mensilità, compreso il reddito da non superare. B. BIA - POTENZA Occorrono un'età minima di 64 anni ed il possesso di redditi personali che, per il 2009, non devono superare, in un anno, una volta e mezzo il trattamento minimo.

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SI COMPLICA IL MONDO DELLE BIBITE CLIMA CALDO E AFOSO NEL FINE SETTIMANA Da oggi a giovedì sole e caldo lungo le coste, nuvole pomeridiane in Appennino. Nel pomeriggio brevi rovesci o temporali su Lagonegrese, Val d’Agri, Potentino. Venerdì, sabato e domenica, tempo bello ma molto caldo. Punte di 32-34 gradi. DOPO gli uccelli migratori e le piante, anche i mammiferi starebbero gradualmente conquistando il Nord, spazzando via le specie che da secoli popolano le zone più settentrionali del Pianeta. Lo dimostra uno studio condotto da ricercatori dell’Università del Michigan secondo cui alla base di questa migrazione ci sarebbero (manco a dirlo) i cambiamenti climatici. La ricerca è stata resa possibile grazie all’archivio dello zoo e del museo zoologico dell’università che ha raccolto dati per un periodo di circa 100 anni. In totale, sono state fatte circa 50 mila osservazioni, di cui 14.614 hanno interessato l’opossum e otto specie di roditori. L’area sotto esame corrisponde alla foresta dell’Huron Mountain Club, a nord del Michigan. Confrontando le rilevazioni fatte nel 2004-2005 con quelle fatte tra il 1939-1942 e tra il 1972-1973, i ricercatori americani hanno visto che quattro delle nove specie si sono negli anni espanse sul territorio, mentre cinque sono diminuite come numero di esemplari. Le specie che sono cresciute sono quelle che vivono più a Sud, mentre quelle che sono diminuite sono stanziate più a Nord. Questo dimostrerebbe, dicono i ricercatori, che le specie meridionali starebbero man mano sostituendosi a quelle più settentrionali. Dopo l’instabilità della prima settimana, maggio sta concedendo ora delle belle giornate di sole. Anche l’ultimo peggioramento atteso nello scorso weekend si è dimostrato alla realtà dei fatti assai modesto, con pochi mm di pioggia solo sul Lagonegrese e Valle dell’Agri. Anche le temperature sono cresciute e non poco. Potenza, ad esempio, nella settimana scorsa non è mai scesa come massima al di sotto dei 20 gradi, con punte anche di 25-26 gradi tra mercoledì e giovedì. In questo periodo la media dei valori massimi dovrebbe invece attestarsi tra i 18 ed i 19 gradi. Caldo che è destinato ulteriormente ad aumentare verso la fine della settimana. Andando con ordine, da oggi e fino a giovedì il sole dominerà incontrastato per tutto il giorno sulle aree costiere, sia del Tirreno che dello Jonio. All’interno, invece, a mattinate calde e soleggiate seguirà al pomeriggio un aumento di nubi cumuliformi con possibili brevi rovesci o isolati temporali. Attenzione a qualche locale grandinata nel pomeriggio di oggi. Mercoledì e giovedì i fenomeni si faranno ancora più localizzati e sporadici. A seguire, anche sulla Basilicata si rafforzerà l’anticiclone subtropicale. Tra venerdì e domenica, quindi, il tempo sarà soleggiato o al più velato, ma le temperature raggiungeranno valori da solleone. L’aria calda in risalita dal Nord Africa porterà i termometri quasi ovunque intorno ai 30 gradi, con punte in Val Basento anche di 32-34 gradi. Lunedì: Cielo generalmente poco nuvoloso per gran parte della mattinata. Dal primo pomeriggio, però, progressivo aumento della nuvolosità cumuliforme in Appennino con locali rovesci o brevi temporali. Attenzione a qualche possibile anche se isolata grandinata. Tempo asciutto lungo le coste. Generale miglioramento in serata. Temperature stazionarie, venti da Nordest, mari mossi. Martedì: Giornata stabile e soleggiata su quasi tutta la Basilicata. Bel tempo per tutto il giorno lungo la costa jonica, Metapontino, Lavellese; addensamenti cumuliformi pomeridiani invece su Potentino, Val d’Agri, Lagonegrese, con possibili brevi e improvvisi scrosci di pioggia. Cieli stellati tra la sera e la notte. Temperature in ulteriore lieve aumento, venti deboli da NE, mari poco mossi. Mercoledì: Cielo sereno in mattinata su tutta la regione. Nel primo pomeriggio sviluppo di nubi cumuliformi lungo l’Appennino ma con probabilità piuttosto bassa di qualche sporadico ed improvviso acquazzone solo su Potentino, Val d’Agri e Pollino. Soleggiato fino a sera su Materano, Metapontino e costa jonica. Temperature stazionarie, venti deboli variabili, mari poco mossi. Giovedì: Tempo bello su tutta la Basilicata. Fin dal mattino cieli sereni sull’intero territorio con qualche locale foschia. Nel pomeriggio sviluppo di cumuli nell’entroterra, con brevi ed improvvisi acquazzoni. Nubi stratiformi in serata sul settore tirrenico. Temperature in ulteriore aumento con massime ovunque oltre i 25-26° gradi, venti deboli tendenti a disporsi da Sudest; mari quasi calmi. Venerdì: Altra giornata calda e soleggiata su tutto il territorio. Ancora qualche foschia nelle prime ore del mattino ma in rapido dissolvimento. Per il resto, bel tempo a parte qualche innocuo cumulo pomeridiano in Appennino e parziali velature su Lagonegrese e costa tirrenica. Temperature in ulteriore aumento e ben oltre la media, venti in rinforzo da Scirocco, mari da poco mossi a mossi. Sabato: L’ulteriore rafforzamento dell’alta pressione subtropicale sospingerà anche sulla Basilicata aria molto calda in risalita dal Nord Africa. Per tutto il giorno quindi avremo un cielo poco nuvoloso o al più velato. Le temperature saranno in generale aumento, soprattutto nei valori minimi. Le massime del giorno saranno quasi ovunque superiori ai 28 gradi. Venti da Scirocco, mari mossi. Domenica: Caldo e afa nella giornata festiva. Le correnti da Sud/Sudest porteranno i termometri oltre i 30 gradi su gran parte del territorio. Punte di 32-34 gradi si registreranno in Val Basento, in Val d’Agri, nel Senisese e nel Lavellese. Il cielo sarà velato per il transito di nubi stratiformi. Qualche addensamento pomeridiano e serale sull’area jonica e Materano ma senza fenomeni. Giuseppe Pomarico

Ha destato un putiferio la notizia che nella nuova legge comunitaria all'esame delle Camere c'è una norma che consente di produrre e vendere bibite di fantasia con l'aroma e il colore delle arance, dei limoni, eccetera, ma senza il succo dei frutti. In verità ciò era già previsto dalla legge n.14/2003 e poi più dettagliatamente disciplinato dal DPR n.230/2004. La nuova legge comunitaria in discussione abroga però l'art.1 della legge n.286/1961 che vieta di colorare le bibite di fantasia se non contengono almeno il 12% di succo di agrumi, in ossequio alle solite norme europee. Per il consumatore la confusione sarà massima e sarà difficile raccapezzarsi nel mondo delle bibite, che ormai sono diventate una marea e c'è da figurarsi se ci si raccapezzano i giovani. A quanti si domandano se si può vendere una aranciata senza arance basti sapere che non solo si penalizza l'agricoltura, ma si tratta anche di un inganno per i consumatori, in quanto il sapore è dato da un aroma artificiale e il colore da un colorante. Il resto è zucchero, additivi ed eventuali ingredienti di fantasia. Per fortuna devono portare una denominazione di fantasia (quindi non "aranciata" o "cedrata") ed è vietata la raffigurazione del frutto in etichetta, ma chi ci fa caso?. L'inganno rimane, sia perchè esteriormente sembrano bibite a base di frutta, sia perchè possono riportare in etichetta la sottodenominazione "al gusto di..." (il frutto). Data l'enorme quantità di bibite oggi in commercio, l'Unione Nazionale Consumatori ha stilato un elenco: Succo di frutta. Per legge, deve essere soltanto succo di frutta al 100%, senza aggiunta di acqua. Può essere succo naturale oppure "ricostituito" : in questo caso deve portare in etichetta la dizione "a base di succo concentrato". Se è ottenuto in parte da frutta e in parte da succo concentrato deve riportare in etichetta la dicitura "parzialmente a base di succo concentrato"(decreto legislativo.151/2004). Nettare.Deve contenere una percentuale Nel caso il cittadino versi all'agente della riscossione somme iscritte a ruolo in eccesso (minimo 50 euro in più), Equitalia, società di riscossione dei tributi, dovrà notificare al debitore una comunicazione che indichi le modalità di rimborso. Ciò si verifica quando il cittadino effettua un versamento per una somma maggiore di quanto richiesto (per esempio un erroneo doppio versamento). Il debitore avrà tre mesi di tempo, a decorrere dalla notifica della comunicazione, per rivendicare il credito, scaduti i quali le somme verranno versate all'ente creditore e allo Stato. Le risorse confluiranno, insieme ai maggiori prelievi su energia e coop, nel fondo per i meno abbienti istituito con decreto legge 112/2008.

minima di frutta variabile dal 25 al 50 per cento, secondo i tipi. Il resto è acqua, ma nulla vieta di superare le percentuali minime. Segue la disciplina del succo di frutta. Succo e polpa.E' un nettare che può avere anche tale denominazione, in quanto è ricavato dalla purea del frutto ed è soggetto alle stesse percentuali minime di legge. In generale il nettare è costituito quasi soltanto da succo (per esempio, di arancia), mentre il succo e polpa è ottenuto da frutti più solidi (mele, pere, eccetera). Bevande a base di succo Per tutte, attualmente il contenuto minimo di succo di frutta è del 12%, anche se nulla vieta di superarlo. Il resto è acqua, zucchero e, spesso, additivi impiegati più che altro per stabilizzare il colore e la carica microbica.. Possono avere una denominazione che richiama il

frutto (aranciata, limonata, eccetera). Bibite di fantasia con una percentuale di succo di frutta inferiore al 12 per cento. Non possono riportare la relativa denominazione (aranciata,ecc.) ma solo una di fantasia; possono però riportare in etichetta la raffigurazione del frutto e nell'elenco degli ingredienti la percentuale di succo, oltre alla sottodenominazione "al gusto di..." (il frutto). Bibite di fantasia senza succo di frutta,ovvero preparate soltanto con acqua, aromi che riproducono il gusto di un frutto, zucchero ed eventuali ingredienti di fantasia: devono riportare una denominazione di fantasia ma è vietata la raffigurazione del frutto in etichetta. Possono riportare la sottodenominazione "al gusto di ..."(il frutto). Bibite di fantasia come le cole, che nella denominazione non possono richiamare un frutto, anche se nulla vieta che possano contenere succo di frutta. Di questa categoria fa parte anche il the freddo. Bevande a base di estratti di frutta, che sono una via di mezzo fra le bevande di fantasia e quelle a base di succo. Tipico è il chinotto, che deve essere preparato con estratto del frutto di chinotto (simile a un piccolo mandarino), ma senza una percentuale minima. Il resto è acqua, zucchero e anidride carbonica. In questa famiglia rientra anche la cedrata. Gassosa, che è una bibita a parte, costituita essenzialmente da acqua, anidride carbonica e zucchero. Non ha l'obbligo di una percentuale minima di frutta, ma possono esservi aggiunti essenza di limone e acido citrico e altre sostanze alimentari. In base al DPR n.230/2004, nelle bibite si possono aggiungere aromi, additivi, essenze varie e altri ingredienti, a condizione che siano commestibili e comunicati dal produttore all'autorità sanitaria. Curiosamente, le norme impongono al Ministero della Salute di pubblicare di volta in volta sulla Gazzetta Ufficiale le sostanze alimentari che i produttori intendono aggiungere nelle bibite, ma finora non si è letto niente.

LE MODALITA' DI RIMBORSO EQUITALIA Quanto sopra detto è stato previsto dal decreto legge n.112, del 25 giugno 2008, che ha introdotto, tra l'altro alcune novità in materia di riscossione quali: -l'abolizione dell'obbligo di presentare garanzia (polizza fideiussoria, fideiussione o ipoteca) per la rateazione delle somme iscritte a ruolo superiori a 50 mila euro. -la scadenza delle rate non sarà più fissata all'ultimo giorno del mese; ma sarà individuata, di volta in volta, dall'agente della riscossione all'atto di accoglimento dell'istanza di dila-

zione. -il prezzo di base d'asta del primo incanto, per la vendita dell'immobile espropriato al debitore, si determinerà moltiplicando per tre il valore catastale. A tale proposito, Equitalia, sta inoltrando i moduli per rimborsare pagamenti fatti, erroneamente, in misura superiore a quanto dovuto. Equitalia, che è la società per azioni a totale capitale pubblico incaricata dell'esercizio dell'attività di riscossione nazionale dei tributi, ha provveduto ad approntare i modelli di rimborso, necessari come previsto dal de-

creto legge n.112 del 2008, per ottenere la restituzione dell'eccedenza di versamento. I modelli saranno inviati ai cittadini che risultano destinatari del rimborso. I moduli inviati da Equitalia ai cittadini-contribuenti comprenderanno il dettaglio degli importi spettanti relativi a cartelle/avvisi in cui si è indicato il versamento di somme in eccesso, un prospetto riepilogativo degli sportelli dell'agente della riscossione presso cui rivolgersi e i documenti da esibire. Nei moduli è indispensabile indicare il nome del titolare del rimborso se persona fisica o giuridica, il suo codice fiscale, la somma spettante e la procedura scelta per il rimborso delle somme (ad esempio, richiesta di rimborso mediante bonifico).

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Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

24 ore in Basilicata

Montemurro Giovanni Iritano, boscaiolo 45enne, è morto schiacciato dal mezzo su cui lavorava

Il trattore uccide ancora Era candidato consigliere per il comune nelle liste del Popolo dell3 Libertà MONTEMURRO - Dopo Paolo Di Bono, morto solo cinque giorni fa, adesso è Giovanni Iritano, l’ennesima vittima del lavoro nei campi. Il 45enne è morto ieri lacerato dal frangizolle del trattore. E’stato trovato riverso sul terreno, a poca distanza dal mezzo ancora acceso. Di professione boscaiolo, Giovanni Iritano, era candidato consigliere alle liste amministrative della lista “Pdl per Montemurro”. E’ stato trovato privo di vita intorno alle 12 e 30 di ieri mattina, in condizioni atroci, dilaniato dal frangizolle con cui stava lavorando la terra, in località contrada Fiume, a poco più di un chilometro dal centro abitato. Era passata poco più di mezzogiorno quando un agricoltore, nonché proprietario del terreno dove lavorava Giovanni, ha notato il trattore in moto senza l’uomo sopra. Da lì ha iniziato a chiamarlo ma senza ricevere alcuna risposta. L’agricoltore poi ha allertato il fratello e alcuni vicini che si sono ritrovati sul posto. Da alcune indiscrezione sembra che a trovare il corpo di Giovanni sia stato proprio un fratello della vittima. In pochi minuti è scattato l’allarme e nella campagna teatro dell’incidente sono arrivati i carabinieri, i vigili del fuoco, i soccorritori del 118 e la protezione civile del paese, ma per Giovanni oramai non c’era più niente da fare.

I PRECEDENTI L'ELENCO degli incidenti nelle campagne è simile a un bollettino di guerra.

Il trattore che ha travolto Giovanni Iritano. A destra le forze dell’ordine sul luogo dell’incidente

Nel frattempo la notizia del tragico incidente è rimbalzata in un attimo nel piccolo paese di Sinisgalli, dove Giovanni era molto amato e stimato. Nessuno riesce a capacitarsi come sia potuta accadere una cosa del genere. Giovanni era un agricoltore esperto e tra le supposizioni non si è escluso il fatto che sia stato colto da un improv-

viso malore, forse il caldo afoso che lo ha portato a perdere l’equilibrio facendolo cadere a terra, sotto le ruote del trattore e del frangizolle. Sulla dinamica se ne saprà di più non appena i carabinieri della Compagnia di Viggiano avranno completato il loro lavoro d’indagine, intanto il trattore e parte dell’azienda agricola sono stati posto sequestro. Gio-

- Il 13 maggio a Genzano di Lucania Paolo Di Bono, un agricoltore di 32 anni, ha perso la vita mentre lavorava in un oliveto. Il trattore sul quale stava lavorando si è ribaltato risalendo un terreno con degli avvallamenti - Il 6 maggio a Ruoti, in località Acqua Bianca, un agricoltore di 37 anni, Donato Sabia, è rimasto incastrato con gli arti inferiori nella sua motozappa mentre lavorava un terreno agricolo nelle immediate vicinanze del centro cittadino. - Ad aprile, a poche ore dalla Pasqua, è stato Salvatore Ferrara, un 72enne di Policoro, a rimanere vittima del mezzo agricolo che usava solitamente per lavorare il podere di famiglia. - A febbraio un agricoltore cinquantanovenne, V. B., è rimasto gravemente ferito in località Pizzica in agro di Metaponto di Bernalda mentre era intento a lavorare nei campi di un'azienda agricola che si trova proprio in quella zona. - A gennaio un ragazzo di 27 anni della provincia di Bari è rimasto ferito vicino Genzano a causa del ribaltamento di un trattore che aveva appena rubato. L'incidente è avvenuto su una strada infangata durante la fuga per l'inseguimento dei carabinieri.

vanni, sposato, lascia la moglie e due figli piccoli. «Un grande lavoratore», lo hanno definito alcuni amici giunti sul posto. «Un carattere estroverso, umile ed educato – riferisce il responsabile della protezione civile “Gruppo Lucano” di Montemurro, Luciano Andriulo - Per la prima volta, era sceso in politica, candidato nella lista “Pdl per Montemur-

Le associazioni ambientaliste si appellano alla Regione

ro” a sostegno del candidato sindaco Stefano Lauria». Era entrato in politica perché «era arrabbiato e voleva cambiare le cose», racconta un parente. Ma, purtroppo, la vita gli ha riservato un destino crudele, lasciando l'intera comunità e quanti lo conoscevano avvolti da un profondo dolore. Angela Pepe

Si sollecitano i fondi solidarietà

Conto alla rovescia per i 420 cani Polizze aziende in attesa di trasferimento in Calabria la Cia lancia un Sos VAL D’AGRI – C’è attesa per la sorte del trasferimento dei 420 cani in Calabria. Destino legato, dopo l’apertura della busta, svoltasi giovedì scorso, all’ultimo atto dell’aggiudicazione definitiva della gara all’unica offerta pervenuta, quella della ditta calabrese, la Varca gruop s.r.l con sede in Cassano allo Ionio (Cosenza), un megacanile di 3000 posti. L’aggiudicazione definitiva dovrebbe avvenire dopo che l’amministrazione dell’ente montano Alto Agri ha verificato la veridicità delle dichiarazione fornite dalla ditta, richiedendo anche specifiche documentazioni. L’attesa è, come ha sottolineato la rappresentante dei canili lucani, Giuseppina Masselli dell’Eco di Potenza, che «cambi qualcosa in questi giorni», anche se commenta «sono avvilita per la situazione. Abbiamo inviato molte comunicazioni – ha spiegato – alla Regione Basilicata e molte associazioni ci hanno dato il loro sostegno, facendo lo stesso, inviando e – mail e fax all’ente regionale, per far sentire la propria voce. Stiamo facendo il possibile. Spero – ha aggiunto la responsabile dell’Eco - che si muova qualcosa». Tutta la faccenda è iniziata quando la Comunità Montana Alto Agri, proprie-

taria di un canile comprensoriale di 160 posti, posti assolutamente insufficienti per dare risposta a tutti i Comuni appartenenti all’Ente, ha indetto un primo bando ove poneva a base d’asta 420 cani, cani custoditi nei canili lucani, di preciso nell’Eco di Potenza e al Canile Pippo di Paterno, 120 nel primo e circa 300 nel secondo. Un bando a base d’asta con un prezzo – ritenuto dai canili lucani - non sufficiente ad assicurare una buona gestione della

materia. Dopo la prima gara andata deserta, l’ente montano ha proseguito con la procedura negoziale, invitando tutti i canili lucani e non. Non modificando nulla delle condizioni del primo bando nessun canile della Regione ha risposto all’invito, l’unica a rispondere è stata la ditta calabrese. Oggi, questa la situazione: un conto alla rovescia non solo per i cani ma anche per i posti di lavoro. Infatti, uno dei canili che maggiormente rischia,

in questo caso anche la chiusura, è “Pippo” di Paterno. E sul possibile trasferimento in Calabria dei 420 cani è intervenuto anche il movimento ecologico nazionale, U.N.A. uomo natura animali onlus che in una nota ha chiesto alla Regione Basilicata di «adeguarsi alle leggi vigenti e rivedere i bandi sulle gare d'appalto nella considerazione del fatto che si sta parlando di esseri viventi e non di oggetti». a. p.

METAPONTO - «Mentre da parte del Dipartimento Agricoltura della Regione si sta verificando la possibilità per le aziende agricole del Metapontino danneggiate dalla violenta grandinata del 2 maggio di ottenere lo sgravio parziale dei contributi previdenziali, le polizze assicurative sui danni da calamità naturali contratte dagli agricoltori sono sempre più "al buio". In molti hanno già firmato il contratto con la compagnie senza avere la certezza dei contributi pubblici. Il rischio è che tutte le onerose spese vengano finanziate esclusivamente dai produttori agricoli, che si troveranno ad affrontare un'ulteriore gravosa spesa, con conseguenze pesanti per i loro già falcidiati redditi». La Cia-Confederazione italiana agricoltori denuncia così una situazione estremamente complessa a causa del mancato finanziamento del Fondo di solidarietà per le calamità naturali. La Cia chiede al governo un atto preciso e concreto. «Bisogna trovare al più presto le risorse per il Fondo».

Centrali in Val Basento La Ola lancia l’allarme sulle condizioni ambientali dell’area

«Una bomba ecologica a cielo aperto» VAL BASENTO - La Ola, Organizzazione Lucana Ambientalista, coordinamento apartico di associazioni e comitati dei cittadini, attacca il Governo sulla firma dei decreti Via da parte del ministro dell’Ambiente Prestigiacomo che annunciano la nascita in Val Basento di «due nuove mega-centrali termoelettriche a Pisticci Sorgenia - 800 MW) e Salandra (Basento Energia – 400 MW)». In una nota la Ola rileva come «questa decisione aggrava la già gravissima situazione ambientale della Val Basento facendola diventare una “bomba ecologica a cielo

aperto” per la quale lo stesso governo nega i finanziamenti per la bonifica dell’area. Queste due centrali, insieme al progetto dell'Ecoil, un’ industria altamente pericolosa per i suoi carichi inquinanti che dovrebbe rigenerare enormi quantitativi di olii esausti sempre in Val Basento, e al mega stoccaggio della società russa Geogasstock che ha ricevuto il Decreto Via favorevole dal Ministero dell’Ambiente nei mesi scorsi, toglierebbe significato al nuovo Piear (Piano di Indirizzo Energetico Ambientale Regionale), cui - rileva la Ola - l'assessore regionale all'Am-

biente attribuisce un ruolo strategico a favore delle fonti alternative. Senza considerare - continua l'associazione - gli effetti sulla salute e sull’ambiente derivanti dal carico di inquinanti che essi producono, in assenza di una rete efficiente di monitoraggio e del Piano della Qualità dell’Aria in Provincia di Matera. La Ola invita pertanto la società civile lucana, le Organizzazioni Agricole e le Istituzioni a prendere atto ed a reagire contro questo disegno che vuole fare della Basilicata “la colonia energetica e la discarica di rifiuti d’Europa”».

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Dopo le minacce ricevute da De Filippo si moltiplicano i messaggi di vicinanza

Vallettopoli

Solidarietà unanime

Collaboratore di Corona Spunta un verbale

Il governatore calabrese invita a «non sottovalutare» il gesto POTENZA - All’indomani del ritrovamento, negli uffici centrali delle poste di Potenza, di una busta contenete due proiettili e una lettera di minacce indirizzati al presidente della Regione, Vito De Filippo, si susseguono i messaggi di solidarietà, anche oltre i confini regionali. «La minaccia contro Vito De Filippo non va presa sotto gamba. Amministrare al Sud è difficile, specialmente in un momento di crisi generale del Paese» ha detto il presidente della Regione Calabria, Agazio Loiero, che da quattro anni vive sotto scorta per le minacce ricevute. «E c'è sempre qualcuno – ha aggiunto Loiero – che cerca di intimidire chi, come lui, opera con correttezza. Personalmente sono turbato e a De Filippo esprimo tutta la mia solidarietà e quella degli onesti calabresi». «De Filippo, in questi anni, in Basilicata e a Roma – ha sostenuto Loiero – ha dimostrato di essere un presidente vicino ai bisogni della sua gente, guardando sempre al bene generale e non a interessi particolari, come può fare soltanto una persona che ha un passato

Il presidente Vito De Filippo

politico e culturale ricco di valori. Sono certo che andrà avanti con serenità, che la gente di Basilicata lo sosterrà e continuerà a essere una diga contro il dilagare della criminalità che da anni tenta di aggredire la regione». Nella busta, oltre ai proiettili, anche una lette-

ra che il presidente ha visionato negli uffici della Digos, scritta con una grafia chiara che riportava la frase: «I prossimi sono per te». «Piena solidarietà e vicinanza per il grave ed inqualificabile atto intimidatorio di cui è stato oggetto» è stata espressa, a titolo

personale, per l’antica amicizia, ma anche a nome di Alleanza Democratici Di Centro, dalla consigliera regionale, Rosa Mastrosimone. «Tuttavia quanto accaduto, conoscendo la tenacia del Presidente - ha sottolineato la Mastrosimone - non interromperà sicura-

Giornalismo Si discute con i parlamentari lucani e Franco Siddi

Due appuntamenti sull’informazione nella sede di Ordine e Assostampa POTENZA - Due appuntamenti sono in programma per la giornata di oggi nel capoluogo lucano, entrambi dedicati al mondo giornalistico. Si comincia dalla mattina. L’Ordine dei Giornalisti della Basilicata ha promosso per le 10,30, presso la sua sede di Potenza, in via Mazzini, un incontro con i parlamentari lucani. L’incontro è stato promosso per illustrare la bozza di riforma dell’Ordine dei Giornalisti varata dal Consiglio nazionale alla quale ha fatto seguito anche la proposta di legge numero 2393 annunciata alla Camera lo scorso 22 aprile 2009 a firma di alcuni deputati di diverse forze politiche di maggioranza e di opposizione. Si continua nel pomeriggio. Alle 16 l’Associazione della Stampa di Basilicata ha organizzato un seminario di approfondimento dedicato al Contratto nazionale di Lavoro giornalistico.

Il segretario della Fnsi, Franco Siddi

L’incontro si svolgerà nel Ridotto del Teatro Stabile. Nell’occasione verrà ufficializzata la nascita del Gruppo di specializzazione degli uffici stampa lucani (Gus).

Azienda Ospedaliera Regionale “San Carlo” di Potenza

ESTRATTO DEL BANDO DI GARA PROCEDURA APERTA Servizio di brokeraggio assicurativo Importo complessivo per l’interno triennio € 600.000,00 (€200.000,00 annui) (CIG/Numero Gara 387250) criterio: offerta economicamente più vantaggiosa ai sensi dell’art. 83, d.lgs. n. 163 del 2006 Le offerte, accompagnate dalla documentazione amministrativa, dalla cauzione provvisoria e quant’altro previsto in conformità al bando integrale di gara, devono essere presentate al Direttore Generale dell’Azienda, via Potito Perone – C.A.P. 85100 – Potenza (PZ), entro il termine perentorio delle ore 13:00 del 16.6.2009. Il bando intergale è stato inviato alla G.U.C.E. in data 24.4.2009, pubblicato sulla G.U.R.I. n. 52 del 06.05.2009 e all’Albo dell’Azienda, e può essere richiesto, unitamente alle informazioni e agli atti connessi e richiamati, tutti i giorni, escluso il sabato, dalle ore 10 alle ore 12, ai seguenti recapiti: U.O. Provveditorato Economato – telefono: +390971612480 – fax. +390371612551 Potenza, 07.05.2009 Il Direttore Generale - (Ing. Giovanni De COSTANZO)

All’incontro sono previsti anche gli interventi del segretario della Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi), Franco Siddi, e quello di Gino Falleri, della Giunta esecutiva Fnsi.

mente la sua azione, ma anzi rappresenterà un ulteriore sprone, se mai ce ne fosse necessità, a sostenere con l’esempio ed il pensiero i sani principi della democrazia». «Sono personalmente e politicamente vicino al presidente della Regione Vito De Filippo, oggetto di un vile e gravissimo atto intimidatorio» ha sottolineato in una nota il presidente del Consiglio regionale Prospero De Franchi. «Sono sicuro - ha concluso De Franchi - che non saranno le minacce a fermare il lavoro pregevole e il percorso di legalità che da anni contraddistinguono il passo politico del presidente De Filippo». «Piena e totale solidarietà al presidente della Giunta regional per il gravissimo atto intimidatorio compiuto nei suoi confronti» anche dalla Federconsumatori di Potenza. «Il gesto compiuto nei confronti del presidente è di una gravità assoluta. I cittadini sapranno respingere con forza tale provocazione, alzando sempre più l'argine della difesa delle Istituzioni democratiche».

AIDP LUCANA Oggi la costituzione POTENZA - E’ in programma per questo pomeriggio alle 16, presso la sede di Confindustria, in via Di Giura a Potenza, un incontro per la costituzione del Gruppo Regionale della Basilicata dell’A.I.D.P., l’Associazione Italiana per la Direzione del Personale. L’A.I.D.P. è un’associazione apolitica e senza scopo di lucro attiva sul territorio nazionale dal 1960, conta circa 3.000 associati che sono distribuiti in 16 gruppi regionali e interregionali. L’obiettivo dell’associazione è quello di portare anche in Basilicata la presenza dell’A.I.D.P., alla quale possono aderire tutti i professionisti che si occupano di risorse umane e delle attività collegate che, attraverso la promozione di seminari, convegni, momenti di confronto, attività formativa, contribuiscono alla crescita ed allo sviluppo della cultura d’impresa anche attraverso la valorizzazione della professione di chi, per mestiere, si occupa quotidianamente della persona.

Fabrizio Corona

ROMA – Un verbale che ha la data del 9 giugno 2008, riguarda la cosiddetta “inchiesta vip” ed in calce ha le firme del pubblico ministero di Potenza Henry John Woodcock e di Fabrizio Pensa, detto Bicio, fotografo ed ex collaboratore del titolare della “Coronas” Fabrizio Corona. Il contenuto del faccia a faccia tra Bicio e il pm – sollecitato dello stesso fotografo – è rimasto secretato per quasi un anno e solo di recente è stato tirato fuori dalla cassaforte: ora è nel fascicolo del pm di Milano Frank Di Maio, che rappresenta l’accusa nel processo milanese contro Corona, ed è stato depositato a Potenza durante l’udienza preliminare al fotografo dei vip. Nel verbale, Bicio, assistito dal difensore, ha analiticamente descritto il suo rapporto con la società di Corona, sostenendo che alcune sue foto non gli sono state retribuite. «Per questo intendo sporgere querela». Il fotografo ha poi parlato, sempre a proposito della società di Corona, di «somme occultate», di «buchi di bilancio», di «ricavato in nero» trasferito «nelle banche svizzere». Ha poi detto di aver saputo della corruzione, «con cinquemila euro, di un agente della polizia penitenziaria che presta servizio nel carcere di San Vittore di Milano per far entrare una macchina fotografica nell’istituto penitenziario, con il quale il Corona ha fatto il servizio all’interno del carcere poi pubblicato». «Sono a conoscenza – ha detto, inoltre, Bicio al pm – che molti giornalisti erano e sono sul libro paga di Corona»: e su questo – da quanto si è appreso – sono tuttora in corso accertamenti da parte degli inquirenti.

Spettacoli&Tv

Scuola&Energia

La Ig Dance Machine di Vietri trionfa ancora su Rai Due

Domani cerimonia di premiazione dell’iniziativa Eni School-Net

VIETRI - Il sogno continua. Il corpo di ballo della “Ig Dance Machine” che rappresenta la nostra regione nell’ambito della “Gara di Ballo” che si tiene su Rai due la domenica mattina, nel programma televisivo “Mattina In Famiglia”, ha vinto di nuovo. Lo ha fatto ieri mattina, battendo gli sfidanti e quotati colleghi dell'Emilia Romagna, con il sessantasei per cento dei voti, contro il trentaquattro degli emiliani, dopo il conteggio del televoto. Quella di ieri era la semifinale del programma televisivo condotto da Tiberio Timperi e Adriana Volpe. Quindi, il corpo di ballo lucano è approdato alla fi-

La conduttrice Adriana Volpe Il manifesto dell’iniziativa

nalissima della “Gara di Ballo”, che si terrà nelle prossime puntate. Prossimo ed ultimo avversario sarà il Piemonte. Gli atleti lucani si sono esibiti poco dopo le nove e mezza in diretta su rai due ed il responso vincente è arrivato poco dopo le dieci. Claudio Buono

POTENZA - E’ in programma per domani mattina alle 9.30 ho la cerimonia di premiazione dell’iniziativa internazionale Eni School-Net - promossa da Eni, Regione Basilicata e Ufficio Scolastico Regionale della Basilicata - rivolta alle scuole secondarie di primo grado della Val d’Agri, Val Camastra e Val Basento (Italia), Finnmark (Norvegia), Northern Territory (Australia), Alaska (Stati Uniti), Algeria e Timor-Est. L’appuntamento è presso il Teatro Francesco Stabile in Piazza Mario Pagano a Potenza.

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Lunedì 18 maggio 2009


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Lunedì 18 maggio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Aggredì un uomo dell’Arma

Venduti i manufatti realizzati dagli ospiti del centro

In manette l’imprenditore Carmine Guarino

La casa alloggio Ophelia ha raccolto fondi per l’Abruzzo

CARMINE Guarino, l’imprenditore potentino, rimasto coinvolto nell’inchiesta “Iena due” e diventato poi il grande accusatore del boss Renato Martorano, è stato arrestato dai carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Potenza. Guarino, 54 anni, è ora detenuto nel carcere di Betlemme. L’arresto dell’imprenditore è giunto in esecuzione di ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica di potenza. Il provvedimento è stato emesso a seguito della condanna inflittagli dal giudice per le indagini preliminari il 19 giugno

Bucaletto

Postazione mobile di Poste italiane DA oggi sarà attivata a Bucaletto una struttura mobile di Poste italiane. La decisione assunta dalla commissione mista Comune-Poste, alla quale ha preso parte l’assessore al patrimonio Giuseppe Ginefra, si è resa doverosa per consentire la realizzazione di interventi necessari per la bonifica del prefabbricato che attualmente ospita l’ufficio postale che si trova nella Cittadella. L’ufficio postale di Bucaletto, infatti, sabato scorso è stato chiuso per consentire la disinfestazione dei locali. Per tutta la giornata di sabato le attività postali normalmente svolte nella struttura di Bucaletto sono state temporaneamente trasferite presso lo sportello numero 4 della sede di via Grippo. Da oggi, invece, i cittadini residenti a Bucaletto non saranno costretti a lunghi spostamenti visto chesarà predisposta una struttura mobile nei pressi dell’attuale ufficio postale di Bucaletto, struttura nella quale sarà possibile l’espletamento di tutti i servizi erogati dagli uffici postali.

2008 per i reati di violenza, minaccia e lesioni a pubblico ufficiale. Carmine Guarino, che dovrà scontare una pena di nove mesi di reclusione, si rese responsabile di aggressione nei confronti di personale dell'Arma impegnati in un controllo.E in manette è finita anche Lucia Dicapua, 46 anni. La donna, che dovrà scontare una pena di sei anni e otto mesi di reclusione, è accusata di associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. Lucia Dicapua fa parte dell’organizzazione mafiosa dei Basilischi.

DARE un contributo alle popolazioni terremotate dell'Abruzzo colpite dal sisma del 6 aprile scorso, mediante la realizzazione e la vendita di manufatti di vario genere e tipologia. E' stato questo il senso dell'iniziativa portata avanti ieri mattina presso piazza don Bosco a Potenza dalla casa alloggio Ophelia che opera da dieci anni nel capoluogo, dove ha sede in contrada Botte. Iniziativa seria, significativa e ricca di fascino, quella organizzata ieri mattina dai responsabili della casa alloggio per pazienti affetti da disturbi psichiatrici che ha visto la presenza di uno stand appositamente allestito nei pressi della chiesa di San Giovanni Bosco a Potenza. Presenti Jessica Basentini, coordinatrice del centro e Rocco Guglielmi educatore che hanno fortemente voluto la manifestazione di beneficenza, il cui ricavato sarà devoluto alle popolazioni abruzzesi segnate dal terremoto del 6 aprile. I degenti, hanno realizzato una serie di manufatti in quindici giorni, la cui vendita servirà a realizzare opere di beneficenza nella regione del centro Italia martoriata dalle piaghe del terremoto. A rendere possibile la riuscita della manifestazione svoltasi in una bella giornata di sole il contributo determinante della Protezione civile e dell'associazione Vola, guidati per l'occasio-

Una parte della tendopoli di Onna

ne da Francesco Di Virgilio. I degenti hanno mostrato grande sensibilità e passione verso le popolazioni abruzzesi rendendo viva la partecipazione del popolo lucano in un momento così tragico. Non si tratta ovviamente della prima manifestazione organizzata dalla casa alloggio Ophelia che ha già dato un grosso contributo nel corso delle festività natalizie all'allestimento delle

Manifestazione nella sala Inguscio della Regione

vetrine durante i giorni di festa. La casa alloggio Ophelia fa parte delle cooperative sociali operanti nella città di Potenza. Dalle 10 alle 13 uno stand appositamente allestito in piazza ha dato la possibilità agli organizzatori di dare un sostegno concreto alle popolazioni abruzzesi colpite dal sisma. Il sorriso, la passione e il lavoro dei degenti ( che hanno un età superiore ai 40 anni ) può contribuire a dare un segno ul-

teriore di sviluppo e sostegno alla regione martoriata dal sisma. La struttura associativa di contrada Botte ha programmato tutto per tempo. Manufatti colorati sono stati prodotti con una rapidità davvero eccellente dai degenti che hanno potuto far breccia nei cuori della gente e negli animi turbati dal sisma delle popolazioni abruzzesi. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

Dalle 9 alle 20

A Macchia Romana

Rubinetti

Maggiore integrazione tra Potenza e Università

La “Parola nel mondo” a secco in alcune tra poesie, musica e cultura zone della città LA POESIA, la musica, i colori e la cultura. Il riferimento va al terzo Festival Parola nel mondo, che ha visto Potenza far parte dell'universo culturale e poetico, grazie al valore della pace, dell'acqua e del pane servito ogni giorno sulle tavole. Sabato pomeriggio si è svolto presso la sala Inguscio della Regione Basilicata il festival “Calabra en el mundo” (Parola nel mondo), che ha visto l'organizzazione di Nadia Lisanti, poetessa picernese che ha deciso di aderire all'iniziativa promossa dal progetto culturale “Sur internazionale” e dalla rivista di poesia Isla Negra di Giovanna Mules e Gabriel Impagliane Tito Alvarado. Tutto questo grazie al sostegno della Regione Basilicata e del dipartimento Formazione, cultura, sport e lavoro di via Anzio. Una delle stanze del potere dunque al servizio della poesia, della pace, della cultura e del pane, grazie a Nadia Lisanti che si è avvalsa per l'occasione del contributo indispensabile degli attori lucani Rocco Piciulo, artista che ha collaborato con Flavio Bucci, Antonia Bruno e Pio Baldinetti e dei musicisti Marco Lopomo, impegnato al sax, Antonio Bruno al basso e Renato Pezzano alla chitarra. La poesia come strumento di pace, Potenza ha infatti aderito all'iniziativa che in Italia ha fatto tappa a Mestre, Livorno, Sassari e Roma. La musica nel mondo, la poesia tra i popoli, i suoni scanditi dalle languide sonorità degli artisti. Brani di Massimo Troisi, Zara, Totò, Pessoa e Pablo Neruda sono stati i protagonisti di un pomeriggio splendido e accattivante. Il

festival “Parola nel mondo” ha dunque avuto luogo dal 14 al 17 maggio scorso. Le idee messe in movimento partono dalla poesia, e questa va sempre più in là del semplice leggere poesia. Il festival è diventato un luogo d'incontro, un invito inesorabile, una comunione tra quelli che scrivono e che vivono. Si tratta di un'impronta nell'anima, un mettere d'accordo nel necessario, ciò che non ha nome, un momento per caricare le armi nel futuro. La poesia da leggere agli studenti, un messaggio forte e chiaro che le giovani generazioni devono leggere e che esprimono emozioni private con disegni scritti, ogni forma compiuta d'arte. Le cinque esperienze del festival valgono una storia, cinque volte gli organizzatori hanno cercato di organizzare poesie, leggendole come vero e proprio atto di solidarietà, sia con il Festival internazionale di poesia svoltosi all'Avana, sia con il Congresso Brasiliano di Poesia. E' la risposta che gli amanti del genere culturale hanno cercato di esprimere in gergo musicale. Una scuola, un senso completo della cultura, vissuta tra la pace e quel caffè letterario che circonda tali momenti, vissuti in un bar, in una spiaggia, in un parco, nelle case e nei vicoli culturali delle città. Tutto questo in un pomeriggio di grande effetto musicale, solidaristico, legato all'intrattenimento, brillantemente guidato da Nadia Lisanti. f.m. f.menonna@luedi.it

DALLE 9 alle 20 di oggi i potentini residenti a rione Macchia Romana, contrada Baragiano e contrada Sant’Antonio la Macchia, dovranno fare i conti con la mancanza d’acqua. Rubinetti quindi a secco per 11 ore. La sospensione dell’erogazione idrica da parte di Acquedotto lucano si è resa necessaria per consentire il collegamento e la messa in esercizio della nuova condotta. Nuova condotta realizzata a seguito dei lavori per il miglioramento della viabilità nella zona che porta all’ospedale San Carlo, da una parte, e a macchia Romana e a Parco Aurora dall’altra. Quindi da questa mattina alle 9 i cittadini residenti a rione Macchia Romana, contrada Baragiano e contrada Sant’Antonio La Macchia dovranno fare a meno dell’acqua fino alle 20 di questa sera. L’auspicio è che i lavori sulla nuova condotta non si protraggano oltre l’orario comunicato da Acquedotto lucano.

UNA maggiore integrazione tra Città ed Università. Questo il tema al centro dell’incontro in programma oggi alle 11.30 nel campus universitario di Macchia Romana. Al dibattito parteciperanno i membri dell’associazione "La Città Possibile", il Magnifico Rettore dell'Università degli Studi della Basilicata, la federazione sui-generis e l'Amministrazione Comunale per proporre e discutere iniziative che consentano appunto una maggiore integrazione tra università e città. L'incontro si terrà nell'aula A19 che si trova difronte l'Aula Magna della Facoltà di Agraria.

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Potenza


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Potenza Lunedì 18 maggio 2009

ANTICA OSTERIA

Arrivano i pompieri a spegnere le fiamme

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

0971-24848

MIMI’

0971-37597

DUE TORRI

0971-411661

FILO D’ORO

0971-59245

LA TETTOIA

0971-24123

TAVERNA ORAZIANA 34044

Michele Coluzzi mio amatassimo papà in occasione di quello che avrebbe dovuto essere il tuo centesimo anno ci tenevo a farti sapere che ti ricordo con affetto e ti ringrazio per tutto quello che hai dato. Papà resterai sempre la mia guida spirituale. Tuo figlio Emilio

ISUCCIO

0971-471312

AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

“Cultura a porte aperte” SI terrà il prossimo 20 maggio nella biblioteca nazionale e nell’auditorium del conservatorio Gesualdo da Venosa” la manifestazione “Cultura a porte aperte”. Due gli appuntamenti della giornata. In mattinata, a partire dalle 10, nella biblioteca nazionale si terrà un convegno sul tema “La concertazione tra pubblico e privato per l'ottimale valorizzazione del patrimonio culturale lucano”. Al dibattito parteciperanno i sindaci di Potenza e Matera, rispettivamente Vito Santarsiero ed Emilio Nicola Buccico, Giuseppe Telesca, assessore alla Cultura della Provincia di Potenza, Antonio Autilio, assessore alla Cultura della Regione Basilicata, Vito De Filippo, presidente della Regione Basilicata, Antonio Mario Tamburro, Rettore dell’Università degli studi della Basilicata. A presentare il progetto sarà Maddalena Ragni, direttore generale per il bilancio e la programmazione economica, la promozione, la qualità e la standardizzazione delle procedure. Interverranno Alfredo Giacomazzi, direttore generale regionale per i Beni culturali e paesaggistici della Basilicata; Gianpiero Perri, direttore generale dell’Agenzia di promozione territoriale della Basilicata; Francesco Sisinni già direttore generale del ministero per i Beni culturali e ambientali. In serata, alle 19.30, l’appuntamento è nell’auditorium del conservatorio per il concerto per violino e chitarra “Il virtuosismo da Paganini a Piazzolla”. A esibirsi il duo Mauro e Luciano Tortorelli

Torna il Mercatino RITORNA il Mercatino delle cose usate e di altri tempi. Oggi, dalle 9 alle 22, in piazza Pignatari, largo Serrao e largo Isabelli, tornerà uno degli appuntamenti tipici della città. Si potrà trovare oggettistica antica, antiquariato, rigatteria, fumetti e libri usati, stampe anche d'epoca, oggetti da collezione, hobbistica di cose antiche in genere, strumenti musicali, mobili e materiale vario, di epoca non recente, d'antiquariato.

•DON BOSCO• Morire di lavoro 19.30

Sala 5 Angeli & Demoni 16.40 - 19.20 - 22

•MULTISALA RANIERI• area industriale di Tito Sala 1 Angeli e demoni 18.20 - 21

Sala 6 X-Men “Le origini” 18 - 20 - 22

Sala 2 17 Again “Ritorno al liceo 16.30 - 18.40 - 21 Sala 3 Star trek 17 - 19.30 - 22 Sala 4 San Valentino di sangue 18.30 - 20.30 - 22.30

Sala 7 Hannah Montana 16.30 - 18.40 State of play 21.30 •DUE TORRI• Angeli e demoni 18.30 - 21

0971-25409

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE E PEPERONCINO 44462765

0971-

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

FARMACIE TURNO NOTTURNO..........18 MAGGIO corso Garibaldi, 92...............0971/21179 via Pretoria, 165

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-612694 0971-444228 0971- 445041 0971- 23800 0971- 411510

0971-53176

SARRICCHIO

0971-444072

TRIMINIEDD

0971-55746

TRE MARI

0971-56030

OSTERIA GAGLIARDI

PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

0971-310310 0971-612564

AVIGLIANO

0971-700743

•Difensore civico comunale 0971-415150 •Federconsumatori 0971-34444 OGGI Potenza, chiesa di Santa Lucia, ore 21 “THESAURUS MUSICAE” Concerto di Liuwe Tamminga

IL 19 MAGGIO Potenza, cine teatro Don Bosco, ore 17.30 “LIBERI PER LA VITA” Convegno della Conferenza episcopale italiana

Tra eros e passione CHIUDERA’ i battenti il prossimo 31 maggio, alla galleria “Idearte”, la personale di pittura di Felice Lovisco, “Tra eros e passione”. In mostra venticinque dipinti, opere scelte nella vasta produzione degli anni '90 del Maestro lucano Felice Lovisco che ritorna ad esporre nel capoluogo potentino dopo il grande successo della mostra Lovisco al quadrato tenutasi nello scorso anno al Palazzo Donadoni di Melfi. La personale sarà visitabile tutti i giorni nei seguenti orari: 11,00 –13,00/17,30 – 20,30.

0971-

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FINO AL 19 MAGGIO Potenza, Atrio del Palazzo di città, ore 9-13 e 16-20 “L’ARTE POVERA E IL SOGNO” Mostra di Enzo Garramone

•Cif (Centro italiano femminile) 0971-69169 •Telefono amico 199284284

Il 24 Maggio Potenza, Largo Pignatari, ore 9 -22 “MERCATINO DELLE COSE USATE E D’ALTRI TEMPI” Edizione 2009

•Telefono Azzurro 0971-19696 •Telefono Donna 0971-55551

Biblioteca NAZIONALE 0971-54829 Orario 8.30 - 13.30 / 14 -19 Biblioteca provinciale 0971-305013 Orario 9 - 13 dal lunedì al sabato Orario 16 -19 martedì, mercoledì e giovedì BIBL. ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 -13.30 dal lunedì al sabato ARCHIVIO DI STATO 0971-56144 Orario 8.30 - 13.30 dal lunedì al sabato Orario 14.30 - 17.30 dal lunedì al giovedì MUSEO PROVINCIALE 0971-444833 Orario 9 - 13 dal martedì al sabato / 16 - 19 martedì e giovedì ARCHIVIO STORICO COMUNALE 0971-51605 BIBLIOTECA PER L’INFANZIA 0971-274129 Orario 9.30 - 12.30 (chiusi sabato) Orario 16 - 18.30 lunedì, martedì e giovedì "Museo delle antiche Genti di Lucania" 0971-305011 Orario 10 - 13:30 dal mercoledì alla domenica Vaglio Basilicata in via Camillo De Mattia

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Dopo anni di assenza il candidato sindaco di “Un progetto comune” presenta la squadra

Il ritorno di Riviello per Picerno La lista sul sociale e su un rinnovato rapporto di fiducia con le istituzioni PICERNO - La politica in piazza. Come una volta, tra la gente. Comizio elettorale ieri mattina in piazza Plebiscito per la lista civica n 2 “Un progetto comune per Picerno”. Sedici i componenti e tre posti riservati alle donne. Operai, laureati, impiegati, gente alla prima esperienza e veterani. A presentare la squadra, il candidato sindaco, Saverio Riviello. che, dopo anni di lontananza dalla politica, è ritornato in campo. Commosso, ha iniziato il suo intervento con fair play, rivolgendo un “in bocca al lupo” agli avversari politici. Come simbolo, una foto di gruppo, con disposizione a semicerchio puntando sull’idea di gruppo. Loro ci hanno messo la faccia. La stessa foto è stata riproposta in versione stilizzata. Ha parlato di programmi, puntando soprattutto sul sociale, rispolverando vecchi progetti chiusi nei cassetti del comune come la creazione di una struttura di ospitalità per anziani, ma anche un campo scuola, un palazzetto dello sport, favorendo la creazione di imprese artigiane e accompagnandole nel loro percorso favorendo l’accesso al credito bancario, la creazione di maneggi, ma anche l’inserimento del paese in itinerari turistici, valorizzando i beni ambientali, ma soprattutto ripristinare «fiducia nelle istituzioni, nel loro ruolo avendo un senso di educa-

La stretta di mano tra il candidato sindaco Riviello e Rosy Bindi

zione e di rispetto verso il cittadino». Frecciatine dirette al sindaco uscente Mario Savia, in modo garbato e con tocco di eleganza: «I momenti importanti per un’amministrazione sono il bilancio previsionale e il rendiconto – ha detto Non è possibile che chi amministra si riproponga di fare le cose che aveva promesso cinque anni fa di attuare. Picerno poteva essere un faro per la valle del Melandro. È ora di diventare la luce per quest’area». Come promessa, informare i cittadini sulle cose che si fanno. Discorso dai toni più passionali per Francesco Manfreda che ha parlato di un ritorno della politica al servizio della collettività, di trovare nelle istituzioni un punto di riferimento. «La politica si fa con le idee e non con i sentimenti. Que-

sta lista è la forza delle idee, rappresenta l’equilibrio, è ben radicata nel territorio. La politica è condivisione di scelte, progetti, idee e non di imposizioni». Poi, l’invito a «votare da uomini liberi per cambiare le cose». Ha raccontato la sua verità, di come sono andate le cose nella composizione delle liste, il mancato accordo con l’altra parte del centro -sinistra. «C’era frammentazione – ha spiegato - Tanti candidati che spuntavano come margherite in un prato. Si è assistito a transumanze e oggi maggioranza e opposizione sono insieme, mentre alcune persone di “Picerno partecipata” sono rimaste a piedi non rientrando nell’accordo. Noi avevano chiesto a Salvia e Giuseppe Manfreda di fare un passo indietro. Alla fine è stato fatto un nome strumen-

tale da prendere a scatola chiusa». Non sono mancate stoccate sulla gestione, sugli assessori ombra, su amministrazioni non presenti a monitorare il territorio, a raccogliete i problemi e le istanze dei cittadini. «Si sono dimenticati i problemi agricoli – ha continuato Gli allevatori sono costretti a chiudere le stalle perché il prezzo del latte è insostenibile. Questo per noi è un settore trainante che è in grande sofferenza e vanno fatte politiche lungimiranti per dare sbocchi». Poi ha parlato della «mancanza di peso e ruolo» dell’amministrazione nella vicenda che ha interessato la chiusura del ponte e, ancora, l’inutilità di strutture come Leader e Pit che non hanno saputo fare altro che «maialate e porklate» (il riferimento è alle iniziative per promuovere la Lucanica) senza apportare sviluppo sul territorio. «Queste cose sono servire solo per gli interessi di qualcuno – ha continuato». Si è parlato anche di un piano regolatore fermo a dieci anni fa. Intanto, la comunicazione viene fatta non solo porta a porta, ma anche in rete. Per chi volesse apportare contributi e dare suggerimenti, approfondire il programma elettorale è possibile visitare il blog al seguente indirizzo: www.unprogettocomune.it. Iranna De Meo

Si tratta ancora dei danni agli edifici causati dal sisma dell’80

Le pareti si sgretolano nel centro storico di Vietri VIETRI DI POTENZA Problemi si verificano da qualche giorno nel centro storico del paese, tra le vie San Michele e San Biagio, con caduta di calcinacci, di piccole e medie dimensioni, da pareti e balconi di abitazioni distrutte dal terremoto del 22 novembre dell'Ottanta, ora abbandonate. A segnalare i disagi sono stati alcuni abitanti della zona che, giovedì sera, hanno informato del il locale comando della Polizia. Gli uomini in divisa sono prontamente intervenuti con un sopralluogo nell'area interessata, e hanno allertato l’ufficio tecnico comunale competente, che a sua volta, intorno alle diciotto e trenta di giovedì sera, ha provveduto a transennare l'area oggetto della caduta di calcinacci. La stessa area chiusa riguarda un piccolo vicoletto che permetteva di raggiungere, a piedi, alcune abitazioni di Via San Biagio e San Michele. Ora però bisognerà fare un altro giro, comunque della stessa distanza, per raggiungere le

abitazioni dell'area a piedi. Dal comune di Vietri fanno sapere che “si metterà subito in sicurezza l'area, e riguardo ciò l'ufficio tecnico si è già attivato affinché siano eliminate tutte le situazioni di pericolo nella zona interessata dalla caduta di calcinacci”. L'area interessata al crollo di pietre ed altro materiale si trova a ridosso di Piazza del Popolo, ed a poco più di un metro da case di nuova costruzione, ora abitate da alcune famiglie. Ed è proprio la paura che regna in queste famiglie il vero problema. Infatti, le loro abitazioni, distano poco più di un metro da quelle terremotate ed abbandonate, e c'è il terrore di qualche crollo, come già accaduto anni fa senza però creare danni. Vari sono stati negli anni gli interventi nella zona, con messe in sicurezza, coperture e quant'altro. Ora però gli abitanti della zona sperano che finalmente l’area sia messa finalmente in sicurezza senza arrecare altri problemi. Claudio Buono

Royalty del petrolio per l’intervento di viabilità costato 242.000 euro

Satriano, nuova strada intitolata al finanziere Angelo Pascale SATRIANO DI LUCANIA - Circa 242 mila euro per il “viale Angelo Pascale”. La bretella che collega piazza Matteotti a via Nazionale è ormai una realtà. Cerimonia solenne di intitolazione, ieri nella Città di Satriano, ad un «paladino della giustizia»: il finanziere satrianese Angelo Pascale. Un intervento finanziato con le risorse derivanti dalle royalties delle estrazioni petrolifere. Utilizzati anche i fondi regionali per il “miglioramento del traffico urbano” con l’obiettivo di snellire il traffico nel centro cittadino. Un progetto di riqualificazione che costeggia il fiume Melandro. Taglio del nastro della neo opera viaria alla presenza del sindaco Michele Miglionico, del comandante regionale della Guardia di Finanza, Gaetano Barberi, del colonnello Edoardo Margarita, del maresciallo Antonio Faliero, del presidente dell'Anfi, Paolo Telesca e di monsignor Antonio Pe-

trone. Tra le autorità anche il sindaco di Vietri di Potenza, Giuseppe Pitta. Presente alla cerimonia anche la famiglia Pascale. Due fratelli entrambi agenti delle Fiamme gialle e la madre Giuseppina Miglionico. «Una strada che, oltre a configurarsi come un intervento di rilievo che dà un respiro di sollievo alla viabilità cittadina - ha detto il sindaco Michele Miglionico- diventa anche il simbolo di una vita pienamente donata. Si punta a mantenere viva la memoria del finanziere Angelo Pascale affinché possa essere un esempio per le nuove generazioni. Un eroe da ricordare». A ritessere la storia del finanziere satrianese è il comandante regionale Gdf Barberi. «Pascale in un servizio anticontrabbando a soli 23 anni ha perso la vita nell’adempimento del suo dovere. Un malvivente per sottrarsi alle proprie responsabilità - ha detto il Comandante Barberi- con l'auto carica di sigarette di contrabbando, travolse

il finanziere trascinandolo per circa 40 metri. Questa cerimonia diventa un tributo, una doverosa testimonianza di partecipazione a chi si è opposto alla criminalità ergendosi a difensore dello Stato e dell’intera società. Un’opera che testimonia la solidarietà, l'orgoglio e la condivisione ai valori affer- L’inaugurazione con il taglio del nastro mati dall'esemplare statura morale di Angelo e visibilmente ne mantiene viva la memoria. I gio- guire i lavori la ditta Pascale. Lo staff tecvani possono trovare in questi paladini del- nico è composto dal progettista Pasquale la giustizia e della legalità la massima Laviano, dal direttore Clelia Romano, dal espressione, un prezioso modello a cui ispi- coordinatore sicurezza Pascale e dal rerarsi nell'impegno civile”. Si concretizza sponsabile sicurezza Nicola Castelluccio. così un progetto di rilievo per la Città di Sa- L’importo del progetto è di circa 242 mila triano grazie al Piano Operativo per la euro, mentre 114 mila quello dei lavori. “realizzazione delle infrastrutture stradali Angela Scelzo ed il miglioramento della viabilità». Ad eseprovinciapz@luedi.it

Politiche energetiche, anche a Picerno lo stand dell’Anter Pietragalla Più di 6.000 presenze per il concerto di Carboni

La scommessa sulle rinnovabili Paese in festa, ottimo il bilancio PICERNO - Due giornate informative sulle energie rinnovabili, il loro utilizzo e i benefici. “European Solar Days” è il nome della seconda edizione della campagna informativa celebrata in tutta Europa (4 mila piazze) dal 15 al 23 maggio. Allestito in piazza Plebiscito uno stand dell’Anter, l’associazione nazionale tutela energie rinnovabili. In 400 piazze italiane, gli associati hanno sensibilizzato alle politiche energetiche rinnovabili, aggiornato i cittadini sulle agevolazioni e sui contributi pubblici per installare impianti di vario genere: fotovoltaici, termici, cogene-

rativi, mini idrici e mini eolici. «Nata a gennaio, l’associazione conta già 20 mila soci – ha detto il referente sul territorio di Picerno, Vito Figluolo – Il nostro obiettivo è raggiungere quota 30 mila per dialogare con le istituzioni». Oltre 300 contatti in questi giorni, distribuendo materiale, fornendo informazioni e chiedendo di compitare un questionario. Cinque domande per sondare l’opinione della gente sulle fonti rinnovabili con l’obiettivo di misurare il grado di conoscenza e le aspettative da parte della gente. «La domanda più ricorrente – ha continuato –

era sui benefici economici di cui si può usufruire e, poi quelli ambientali. Abbiamo riscontrato un po’ di difficoltà a trasmettere questi argomenti perché in molti pensano che sia solo un business per pochi. È un preconcetto da sfatare». Prossimamente l’Anter ha in calendario iniziative per continuare la campagna di informazione. Per chi volesse avere maggiori informazioni sulle attività può visitare il sito internet www.anter .info dove è possibile consultare la “Guida al conto energia” o contattare il numero verde 800.031900 i.r.d.

PIETRAGALLA - Sono trascorsi pochi giorni dalla conclusione dei festeggiamenti in onore del protettore di Pietragalla, San Teodosio, svoltisi nei giorni 9,10 e11 maggio e si può trarre un bilancio ampiamente positivo sui risultati raggiunti dal comitato organizzatore composto per gran parte da ragazze e ragazzi e coordinato da alcuni adulti. I vari appuntamenti civili e religiosi hanno avuto la partecipazione e l’apprezzamento della comunità locale. Alle processioni religiose tanti sono stati i fedeli e i cittadini che vi hanno preso parte, manifestando grande devozione e fede per la figura religiosa. Lo stesso si può dire per i diversificati appuntamenti civili. Il percorso enogastronomico organizzato nella serata del 9 maggio è stato apprezzato da numerosissimi visitatori. Infatti nel centro storico partendo dal Palazzo Ducale e percorrendo via Roma fino alla sede della casa-museo della civiltà contadina da parte della gente è stato possibile apprezzare la genuinità della cucina locale con

l'allestimento di quattro stand (rispettivamente con formaggi, pasta, carne e dolci tipici della tradizione gastronomica locale). La presentazione dell’opera storiografica su Pietragalla commissionata dal comitato feste ad una società di Palazzo San Gervasio intitolata “Pietragalla, identità storica e culturale” ha avuto l’apprezzamento di tantissime persone in quanto consente di conoscere ulteriormente l’evoluzione del paese dal 1200 al 1881 attraverso diverse fasi storiche. La musica dei “Tarantolati di Tricarico” nella serata del 10 maggio ha coinvolto tanti giovani e giovanissimi. Il clou è stato raggiunto nella serata dell'11 maggio con il concerto di Luca Carboni, che ha raccolto in Piazza Maggio sei mila persone, gran parte dei quali costituiti da fans giovani e giovanissimi, che hanno seguito con interesse lo spettacolo, e diverse centinaia provenienti oltre chè da alcuni centri abitati dell'hinterland. Antonio Bevilacqua

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Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Osanna per la vittoria Il candidato sindaco presenta alla cittadinanza uomini e programmi VENOSA - Sono stati i primi a presentare ufficialmente il candidato-sindaco e i primi a presentare programmi e uomini alle elezioni comunali. Ora vogliono essere i primi nella gara per la conquista di Palazzo Calvini. Sono quelli della lista “Nuova Venosa-Osanna Sindaco”. Sono «uomini e donne che nella vita hanno conquistato stima e rispetto, professionisti e lavoratori capaci ed onesti, persone in grado di aggregare e di guidare, di saper interpretare correttamente le norme e di rispettarle, dotati di coraggio nell'affrontare scelte anche impopolari nel breve periodo, ma vincenti nel futuro meno immediato»: questo il loro identikit, tracciato dal candidato sindaco Roccaldo Osanna nel corso del discorso di presentazione della lista e del programma. Sono uomini e donne che hanno già vinto una prima scommessa: riempire il Teatro Lovaglio. Tutti occupati i posti, sia in platea che in galleria. Numerosi anche quelli che hanno seguito la manifestazione in piedi o in diretta sul sito www.osannasindaco.it. Al centro dell’interesse il programma elettorale predi-

Il candidato sindaco Osanna e il palazzo del Municipio

sposto da “Nuova Venosa” per governare la cittadina oraziana. Un programma ispirato dal “coraggio di cambiare”. «Cambiare, vuol dire pensare, scegliere, operare in modo diverso rispetto al passato - ha precisato Roccaldo Osanna - Vuol dire mutare com-

Tramutola

portamenti e modi di vivere sociale e politico, imprimere un’accelerazione al ritmo dell’azione politica perché questa possa viaggiare in sintonia con i tempi». Questa filosofia del cambiamento si traduce in scelte e azioni concrete nei settori strategici per lo svi-

luppo della comunità, che costituiscono altrettanti capitoli del programma della lista: turismo culturale, politica del territorio, sicurezza sociale e ambientale, cultura, scuola, attività ricreative e formative, sport, politiche sociali, sanità, politiche economi-

Certamen Salernitanum

Risparmio energetico Menzione speciale Quaderno di analisi a una studentessa degli studenti dell’Ipsia del liceo di Venosa

Val d’Agri

TRAMUTOLA - Si è tenuto lo scorso venerdì, presso l’istituto professionale di Stato per l’Industria e l’artigianato di Tramutola, la presentazione del “Quaderno del risparmio energetico - Analisi della situazione e consigli per provare a risparmiare”. Tale presentazione rappresenta una degna celebrazione per il 90esimo anniversario della fondazione dell’Ipsia di Moliterno e per il 40esimo della succursale di Tramutola. Lo studio ha analizzato le dinamiche e le possibilità di applicazione del risparmio energetico a più livelli, dimostrando una crescente attenzione, da parte delle giovani generazioni della Val d'Agri, nei confronti della cultura ambientale del territorio. Lo studio svolto dagli alunni evidenzia le problematiche connesse al consumo energetico, le analizza e presenta una serie di consigli circa i comportamenti da assumere come singoli cittadini al fine di conseguire utilità individuale (ri-

sparmio economico) ed utilità sociale (risparmio energetico). L’Ipsia di Tramutola ha ricevuto, vista l’eccellenza di questo lavoro, la menzione di merito speciale nell’ambito del concorso promosso dall’Enel “Energia in gioco - 2008”. Il Gal Akiris ha sostenuto e promosso la pubblicazione del “Quaderno del risparmio energetico” perseguendo una delle sue più importanti mission, ovvero il consolidamento di politiche ambientali, la promozione di una sempre migliore qualità della vita, la sensibilizzazione dell'apparato sociale. L'obiettivo del Gal Akiris è stato creare una propensione alla sostenibilità ambientale e locale e di favorire lo sviluppo di una cultura della sostenibilità energetica nel territorio, attraverso la preservazione del patrimonio ambientale e paesaggistico, concepito come elemento determinante per lo sviluppo socio economico del sistema territoriale.

SALERNO - Dal 14 al 16 maggioa Salerno presso lo storico liceo classico “Tasso” si è svolta la VI edizione del Certamen Hippocraticum Salernitanum, una gara di traduzione dal greco di un testo di Ippocrate, riservata agli studenti liceali di tutta Italia. Per la Basilicata hanno partecipato il liceo classico di Venosa e la sede staccata di Lavello con quattro alunni, Maria Rossana Griesi e Piersavino Lichinchi della sede centrale, Martina Farfariello e Silvio Damiani della sede di Lavello, accompagnati dalla professoressa ssa Margherita Morena. La studentessa Maria Rossana Griesi di Palazzo San Gervasio che frequenta la II C “Brocca” di Venosa ha conseguito una menzione speciale in questa gara. La prova di greco dal titolo “cervello e sistema vascolare nell’uomo”, che ha impegnato gli studenti per sei ore. I primi ad uscire della delegazione lucana, dall'aula magna dove si è svolta la prova, sono stati Maria Rossana e Silvio Damiani dopo cinque ore. La ragazza di Palazzo, che secondo la commissione ha svolto una prova abbastanza attinente alla traccia tanto da ricevere una delle cinque menzioni date, sulla prova sostenuta. «Il compito era abbastanza lineare, interessante, diverso dalle solite versioni che si fanno a scuola. Un’esperienza bella». Quando la professoressa Maria Lena Provenza del Liceo Classico di Salerno, la referente di questo Certamen, ha pronunciato il suo nome tra le menzioni speciali, Maria Griesi Rossana ha detto: «Ero distratta, parlavo con i miei compagni di avventura. Non pensavo mai che il mio nome uscisse dai premiati di questo Certamen». Silvio Damiani della sede staccata di Lavello è uscito insieme a Griesi, di questa prova sostenuta ha detto: «Queste gare sono un modo per confrontarsi con se stesso e capire quali possono essere le difficoltà di un testo di questo livello. L’argomento da tradurre riguardava nozioni di anatomia con riferimento al sistema nervoso e quello circolatorio». Alcuni minuti dopo, sono usciti dall’aula magna anche Martina Farfariello, che frequenta la 2 B del liceo di Lavello e Piersavino Lichinchi della II C di Venosa. Questo il commento della ragazza di Lavello: «La versione era semplice. Un'esperienza che rifarei volentieri, al di là della prova, si fanno conoscenze con coetanei di tutta Italia. I compagni di Venosa sono sati stupendi». Piersavino Lichinchi, ha aggiunto: «A livello sintattico il testo era di facile comprensione perché prevaleva maggiormente la paratassi a dispetto della ipotassi». Lorenzo Zolfo

che, agricoltura, artigianato, commercio, e, infine, casa-giovani-lavoro-ambiente. A garanzia che le idee presentate non rimarranno lettera morta, l’esperienza maturata, l’impegno profuso e i progetti realizzati nei vari settori dai candidati in lista

con “Nuova Venosa”. In rapida successione sul palcoscenico del Teatro Lovaglio i vari candidati hanno illustrato idee, proposte, aspirazioni: Lorena Di Giacomo, Domenico Martone, Ivan Domenico Lorusso, Domenico Lioy, Savino Masulli, Teodoro Pica, Saverio Spadone, Pasquale Manieri, Antonio Di Tommaso, Romeo Genosa, Vincenzo Leggieri, Paolo Mancuso, Carmen Vella, Agnese Del Po, Giuseppe Soligno, Elly Preite, Vincenzo Zullino, Michele Giammatteo, Biagio Bellusci, Pasquale Francabandiera. Non c’è stato alcun accenno polemico alle altre liste. Anzi qualcuno ha salutato i candidati delle altre liste. Tutti si sono augurati che la campagna elettorale si svolga in un clima di confronto caratterizzato dalla moderazione. A conclusione dell’incontro i candidati hanno sottoscritto pubblicamente un “Patto di lealtà con i cittadini” con il quale si impegnano a lasciare la carica di consigliere o di assessore nel momento in cui non dovessero riconoscersi nella linea di “Nuova Venosa”. Un buon antidoto contro il trasformismo. Giuseppe Orlando provinciapz@luedi.it

Il concorso sul tema integrazione

Lauria, premio Isis all’ “Angelo custode” Un momento della cerimonia a Lauria

LAURIA - E’ andato a Francesco Belsito, autore del libro “A scuola con l’angelo custode, percorsi di integrazione tra istruzione superiore e servizi di volontariato”, il premio Isis “Nicola Miraglia” 2009. La manifestazione, tenutasi nei giorni scorsi, ha avuto come tema centrale l’integrazione dei diversamente abili. E il lavoro premiato di Belsito racconta proprio il percorso di formazione integrata tra gli studenti dell’istituto professionale per il turismo e i ragazzi dell’angelo custode. «Si tratta - ha detto l’autore - di un’esperienza maturata nell’anno scolastico 2005/2006 che ha inteso attuare un modello scuola sperimentale, più operativo calibrato su utenze diversificate che trovano il giusto punto di equilibrio all’interno di attività comuni». Alcuni ragazzi dell’angelo custode, tra i 20 e i 32 anni, per un anno intero hanno trovato accoglienza nell'istituto che ha messo a loro disposizione le aule, i laboratori, le risorse umane e professionali. «Lo scopo del progetto - ha spiegato Belsito - è stato quello di consolidare le autonomie degli allievi diversamente abili, utilizzando proprio l'ambiente scuola come luogo di formazione continua e permanente». Sull’integrazione si è soffermato anche il dirigente dell'Isis, Nicola Ricciardi. «E' un tema che cattura partico-

larmente l’attenzione dei docenti ha detto - E una efficace integrazione non può prescindere tra una cooperazione di rete tra scuola, famiglia e territorio». «Il lavoro di Belsito si rispecchia nel nostro impegno costante di far valere i diritti di cittadinanza dei diversamente abili», ha commentato Emidio Lamboglia, presidente dell'Associazione di volontariato Angelo Custode che ha poi sottolineato come il rapporto tra istituzioni e associazioni sia stato nel corso degli anni molto proficuo dando frutti importanti per il territorio. «Qui a Lauria è partito il primo centro socio educativo La Baita e il centro di Educazione equestre Lago di Cogliandrino. Il valore aggiunto - ha concluso Lamboglia - è aiutare i disabili ad interagire con la normalità degli altri”. Presenti, tra gli altri, anche il sindaco Antonio Pisani che ha dato merito all'Isis “di una grande vivacità, che sottende un grande impegno didattico. Il Premio Isis è una giornata importante e sottolinea l'apertura della scuola al territorio e verso tutti». Durante la serata sono stati inoltre premiati i ragazzi che si sono distinti negli esami dello scorso anno scolastico ed è stato presentato un prototipo delle targhe toponomastiche della città di Lauria, realizzate dagli alunni diversamente abili dell'Isis. Francesco Zaccara

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Lunedì 18 maggio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

Trentadue, tra dame, alfieri e re, si sono cimentati nel gioco educativo sotto l’egida dell’Avis

Scacchi viventi in piazza Sedile I ragazzi del IV Circolo hanno animato l’appuntamento inedito per la città RE e regine, torri e alfieri si sono animati, sabato pomeriggio in piazza del Sedile a Matera, dando vita alla prima partita di scacchi vivente nella città dei Sassi. La manifestazione è stata organizzata dall'Avis donatori di sangue di Matera e dall'Accademia Scacchistica Materana “Lapacciana”, con il contributo dei ragazzi della scuola elementare del IV Circolo scolastico, plesso di via Greco. E le pedine di questo gioco antico sono stati i bambini che, durante la gara, si sono mossi in perfetta sintonia, applauditi dal pubblico accorso a godersi una manifestazione che ha abbinato originalità, divertimento e proselitismo per il volontariato. La manifestazione è stata organizzata a conclusione di un corso di scacchi, tenuto da Franco Vespe, presidente dell'associazione scacchi di Matera nei locali dell'Avis. «Da due anni -ha detto Vespe- l'Avis ci ospita per i nostri corsi, il cui intento è quello di divulgare il gioco degli scacchi, che mette insieme capacità di ragionamento e intuizione, elementi essenziali per una divertente avventura. Questa manifestazione è stata anche l'occasione per promuovere quelle che sono le principali finalità dell'Avis e i principi essen-

Caso Nicoletti, solidarietà ad Angelo Calculli

Due momenti della riuscitissima manifestazione in piazza del Sedile (foto Videouno)

ziali del volontariato». Hanno partecipato al gioco 32 bambini che alla fine della gara hanno ricevuto una medaglia, in ricordo di una giornata caratterizzata dalla spensieratezza, divertimento e dalla solidarietà. «L'Avis -ha dichiarato Isa Venezia, presidente Avis di Matera- predilige il mondo dei giovani in modo da creare una coscienza per la donazione del sangue; pertanto, ritengo che non bisogna trascurare i più piccoli perché sin dalla più tenera età si possono inculcare i principi del-

la solidarietà e del'amore verso il prossimo». Era presente alla manifestazione anche Ernesto Paiano, delegato regionale della Federazione Scacchistica Italiana, che ha messo in evidenza la positività dell'iniziativa, che ha avuto lo scopo di divulgare un gioco sempre più in crescita sul nostro territorio. La Basilicata, infatti, conta la presenza di 6 circoli e si è distinta in tanti tornei, grazie alla bravura di tanti giovani giocatori. «E' una manifestazione importante ha detto Paiano- perché aiuta

i bambini ad avvicinarsi ad un gioco, che ti mette ogni volta di fronte ad una nuova sfida entusiasmante e divertente. Nello stesso tempo, supportando l'Avis, si trasmette ai più piccoli la cultura del volontariato e della donazione». Il prossimo appuntamento con i volontari dell'Avis è per sabato 30 maggio, presso il circolo didattico “Marconi” , con una manifestazione che concluderà l'iniziativa “Amico sangue”. Mariangela Lisanti matera@luedi.it

Le ragioni del sit-in di domani alla Regione

Operai Ferrosud: «Vogliamo solo il bene dell’azienda» E’ TUTTO pronto per la grande manifestazione sindacale dei lavoratori della Ferrosud davanti alla sede della Regione Basilicata. Domani le maestranze manifesteranno così il loro dissenso contro chi ha dimostrato di non lavorare per il futuro della Ferrosud. In Regione si discuterà della Cassa integrazione guadagni straordinaria (Cigs) retroattiva che l'azienda del gruppo Mancini di Arezzo sta già utilizzando, penalizzando oltremodo 80 lavoratori, pari al 70% della forza lavorativa. Il motivo? «La riduzione di una commessa da parte di Trenitalia. -si legge in una nota congiunta dei sindacati- acquisita in Ati negli anni 2004, dote che l'Ansaldo Breda dava per continuare l'attività produttiva. Doveva durare all'incirca cinque anni, che era il tempo della garanzia Breda. A distanza di tempo ci sorge il dubbio che serviva, forse, per convincere qualcuno della bontà della vendita, per aver trovato un imprenditore valido, con capacità imprenditoriale, autonomia gestionale. Così non è stato visto che negli anni si è assistito a un lungo e incomprensibile tourn-over degli amministratori delegati che si sono avvicendati al comando dello stabilimento. Nel frattempo quella commessa iniziale (circa 150 carrozze in revamping) non è stata mai ultimata. Non si è mai visto che una commessa duri cinque anni e che venga indicata come causa del fallimento di un progetto mai attuato. Esiste un elenco infinito di tutte le inadempienze che sono state disattese (esempio appalto commessa iran e altre). L'unico dato positivo è stato, e va riconosciuto, l'appalto di manutenzione per il treno Orient Express. Per il resto solo promesse non mantenute. E rinvii nel tempo degli impegni con i lavoratori. Continuiamo, da mesi, ad assistere al trattenimento di soldi nella busta paga dei lavoratori senza versarli, come dovuto, al fondo previdenziale pensionistico e al ritar-

do del pagamento delle competenze. Noi siamo lavoratori e lo abbiamo sempre dimostrato, vogliamo il bene della Ferrosud e dei nostri territori per non disperdere il patrimonio di conoscenza e di professionalità accumulate negli anni e utile per rinnovare il patrimonio rotabile italiano e straniero. La stessa cosa chiediamo all'imprenditore e alla Regione Basilicata oltre che al governo, che devono controllare l'efficacia e la validità delle scelte produttive. Questo soprattutto al Sud, dove le difficoltà dell'economia sono note a tutti e dove sono poche le occasioni di lavoro. Del resto lo dimostra la storia della Ferrosud e delle tante occasioni mancate (progetto e brevetto carro bimodale, e tanti altri lavori innovativi) che avrebbero fatto di Matera il polo nazionale del materiale rotabile Nel 1967, la breda-efim realizzò la Ferrosud, con l'impegno di circa 820 lavoratori a darle prestigio nel mondo con lavori di alta qualità. Tutto quel patrimonio è stato lentamente dilapidato. Altri, infatti, hanno solamente mantenuto il nome per utilizzare il prestigio, per spremere e poi abbandonare. Sono cose che sanno fare coloro che non hanno la capacità imprenditoriale ma solo quella di fiutare e gestire gli affari. Non si è più vista una capacità imprenditoriale legata a programmi seri di rilancio e di competitività sul mercato. Sono venuti solamente Cassa integrazione, mobilità e licenziamenti. Lasciando dietro famiglie e lavoratori senza stipendio. Promesse fatte di fumo prodotto da fuoco di paglia. Il cerchio si chiude dopo circa sette anni , dopo circa 2.430 giorni, per tutti quei lavoratori che hanno subìto umiliazioni, maltrattamenti e contestazioni disciplinari che a volte rasentavano l'inverosimile. Chiediamo all'azienda in primis e alla Regione che si discuta di un Piano industriale credibile». matera@luedi.it

Lo stabilimento materano della Ferrosud

SI moltiplicano le attestazioni di solidarietà nei confronti dell’avvocato Angelo Calculli, uno dei liquidatori dell’aziemnda “Nicoletti” al centro di un’accesa schermaglia con il presidente vicario di Confindustria Matera, Giovanni Moramarco. In primis registriamo la reazione della coliquidatrice di Calculli, l’avvocato Margherita Epifania: «Come coliquidatrice, non chiamata in causa ma parte di questa -esordisce- ritengo doveroso esprimere il mio disappunto sulle affermazioni di Moramarco pubblicate sul Quotidiano. Innanzitutto, sono due i liquidatori della Società Nicoletti e, in due, dal mese di novembre 2008, abbiamo lottato contro il tempo per far sì che da questa catastrofe si potesse, attraverso l'impegno e la dedizione professionale raggiungere un risultato che arrecasse il minor danno possibile all'azienda vista nella sua globalità. Al primo posto della nostra attività di liquidatela c'è sempre stata l'attenzione alle centinaia di lavoratori che rischiano oggi di perdere il loro diritto al lavoro, attenzione e impegno sono stati profusi in modo esasperato da noi liquidatori, anche per cercare di salvaguardare un patrimonio del nostro territorio, solo poche persone possono immaginare l'impegno e le ore dedicate alla risoluzione dei problemi che ci hanno coinvolto. Ritengo sia facile esprimere giudizi gratuiti o rispedire al mittente accuse quando non si conoscono le situazioni e le difficoltà o le si scansano. La famiglia Nicoletti, ha affidato l'incarico a professionisti, ritenendoli non santi in grado di fare miracoli, ma persone che hanno fiducia in quest'a-

zienda e nella possibilità di cadere senza arrecare danno a lavoratori, fornitori e creditori in generale». Dello stesso tenore anche l’intervento di Nunzio Olivieri, presidente dell’Api materana: «La dura reprimenda del vice presidente vicario di Confindustria nei confronti di Angelo Calculli mi spinge a spendere due parole in sua difesa, non nella sua veste di liquidatore dell'azienda Nicoletti Spa, ma perché Calculli è componente del Comitato di Distretto del Mobile Imbottito, organismo in cui è stato designato dall'Api. E’ una polemica che serve solo al rimpallo di responsabilità, senza tuttavia portare beneficio alcuno per l'impresa Nicoletti, l'unica realtà che in questo particolare momento di crisi necessita della convergenza di azioni, anziché di sterili diatribe. Non sta a noi giudicare l'operato di Calculli nella vicenda Nicoletti, su cui è in corso una procedura che ha ben evidenziato ruoli e responsabilità. Né compete a noi parlare della competizione elettorale o di un organismo che non esiste più come la task force. Ritengo che se l'Api ha scelto Angelo Calculli, insieme ad altri imprenditori, come proprio rappresentante nel Comitato di Distretto e se gli imprenditori del settore - compreso quelli di Confindustria - lo hanno eletto, vuol dire che hanno creduto in lui. Di qui a predire il futuro, cioè se si otterranno risultati, è ancora presto per dirlo. E' sorprendente -conclude Olivieri- che tanto silenzio in una vicenda importante come quella della società Nicoletti, si traduca adesso in altrettanta loquela contro chi si sta impegnando».

Bolognetti scende in campo per difendere la democrazia IERI mattina, in piazza Vittorio Veneto,si è svolto l’annunciato sit-in di Maurizio Bolognetti, candidato alle Europee per la lista Bonino Pannella, sul dossier del Gruppo Satyagraha, riguardante stato di diritto e democrazia cancellati in Italia: “La Peste Italiana”. Avvicinato dal Quotidiano, ha così risposto alle nostre domande. Condizioni minime di conoscenza per il “demos”, unico attaco alla nostra democrazia? «Questo, in realtà, è sintomo di democrazia malata. E' spiegato in questo libro dal sottotitolo: “Dopo la rovina del ventennio fascista, il sessantennio partitocratico di metamorfosi del male, una storia di distruzione dello stato di diritto e ed il tentativo di restaurazione di un regime neo totalitario”. Appena entrata in vigore, la costituzione del 1948 è stata snaturata e svuotata. I partiti, iniziano a impadronirsi del sistema politico ed a minare lo stato di diritto. La 3° scheda referendaria, opportunità per i cittadini d'intervenire nel processo legislativo, è negata fino al 1972; lo

stesso per la data d'istituzione della corte costituzionale. Da 60 anni, in Italia, al regime fascista del Partito-Stato ha fatto seguito il regime “sfascista” dello Stato dei Partiti”. Cosche partitocratiche che fingono di litigare, per poi, spartirsi il bottino». Travaglio, Vulpio, Santoro: il loro peso sull'opnione pubblica? «Una goccia nel mare della potenza di fuoco schierata dall'altra parte. E non è un caso, che nonostante ciò, su certi temi, il regime provi insofferenza verso chi cerca di raccontare semplicemente un'altra realtà, un altro punto di vista. Clamoroso, il tentativo di espellere Vauro da Anno Zero solo perchè aveva esercitato il suo diritto di satira». Il primo dovere di ogni cittadino appena sveglio? Non si dovrebbe reagire all' antipolitica della partitocrazia con il qualunquismo, perchè si fa così il loro gioco». Francesco Giusto

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Matera


Lunedì 18 maggio 2009

TAXI MATERA 3332685173

Domenico Sabino e Teresa Ettorre

Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

Gianfranco Fini oggi in città

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro). La serenità e l'amore di questo giorno guidino il vostro cammino e il sorriso possa fare da colonna sonora a tutte le vostre giornate. Da parte di tutti quelli che vi vogliono bene.

«Una visita breve, ma intensa, che permetterà al Presidente Fini di entrare nel cuore della città». Così il sindaco di Matera, Emilio Nicola Buccico, ha presentato la visita ufficiale che stamane il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, effettuerà nella città dei Sassi per dare seguito al mancato appuntamento per il terremoto in Abruzzo.

Arisa il 24 maggio a Matera Dopo il grande successo sanremese, la cantante Arisa torna finalmente nella sua regione e per la prima volta domenica 24 maggio, alle ore 21, a Matera in Piazza V. Veneto - apparirà pubblicamente insieme alla sua famiglia per ricevere un riconoscimento d’amore dalla Regione Basilicata che li omaggerà con la dedica del videoart “La bellezza dell’arte svela la bellezza della vita”. Arisa ha quindi accettato l’invito di Philos/Amore. all’invito di PHILOS/AMORE - l’evento in cui si inserisce la manifestazione

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 D’ARIA CLAUDIO Via XX Settembre, 77 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/332282

Croce verde Sert Cooperativa Associazione

0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Autovelox in provincia La sezione polizia stradale di Matera e i comandi della polizia municipale di Aliano,Bernalda, Montalbano, Nova Siri, Pisticci, Policoro, Rotondella, Scanzano, Stigliano, Tursi, Valsinni, da oggi maggio 2009 al 24 maggio 2009 predisporranno servizi per il controllo della velocità con l'impiego di dispositivi elettronici secondo le modalità previste dall'art. 4 del d.l. del 20/06/2002, convertito in legge 1 agosto 2002 numero 168, che consente la contestazione differita delle violazioni, anche in prossimità di cantieri. In particolare, saranno interessati dai controlli le Statali Jonica, Basentana e Vall D’Agri in entrambe le direzioni di marcia.

Al Musma opere di Afro Rimarrà aperta fino al 30 maggio 2009 nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA

•orient express 0835/256452 •basilico

Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.

0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Hannah Montana The Movie 18 - 19,45 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 State of play 17,15 - 19,30 - 21,40 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Angeli e demoni 17 - 19,20 - 21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 17 again Orari al botteghino

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 X Men 19,30-21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 X Men 19 - 21,30 • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Fort Apache 21

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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Cerimonia di consegna degli attestati per le personalità legate alla città jonica

Cittadini onorari di Policoro POLICORO - L'Amministrazione comunale di Policoro, nell'ambito degli appuntamenti legati al cinquantenario di autonomia comunale, ha consegnato ieri mattina, nella sala consiliare “Nicola Montesano”, quattro onorificenze, le più importanti in ambito comunale: le cittadinanze onorarie. Che sono andate a quelle persone che si sono distinte per particolari meriti: culturali, sportivi, economici i cui nomi saranno iscritti nell'apposito registro speciale. Rocco Lofranco, lucano doc ma da anni residente in Canada: «Per il suo impegno -spiega il sindaco di Policoro Nicola Lopatriello- nel campo dello sport e dell'imprenditoria. La sua è una storia commovente di emigrazione vincente, iniziata nel 1945-1946, e Lofranco è un punto di riferimento per tutti gli italiani e lucani in particolare, sempre disponibile ed accogliente con la grande comunità lucana nel Nord America. Ma egli non ha mai dimenticato le radici della sua storia, vissu-

ta per buona parte dei suoi anni qui a Policoro, anche se nato a Pisticci». L'altro cittadino onorario è il sindaco di Banesti, città romena gemellata dallo scorso anno con Policoro, Petre Costache: «Dopo la scomparsa qualche anno fa di Dinu Adamesteanu, uomo che con i suoi studi ha dato dignità ed identità a Policoro e tutta la Lucania, fui chiamato dall'ambasciata della Romania in Roma per continuare a mantenere saldi i rapporti tra Policoro e la patria del grande archeologo. E i diplomatici dopo una serie di consultazioni che ci furono, mi proposero la città di Banesti. Da qui il gemellaggio, sottoscritto nello scorso giugno a Banesti, nel ricordo appunto di Adamesteanu e di una nazione entrata nell'Ue nel 2007 alla quale ci accumunano molte cose come la storia ci insegna». E per rimanere in tema di scambi culturali, la terza pergamena l'ha ricevuta il professor Alberto Di Giovanni, dirigente del Centro scuola e cultura di To-

ronto ed italiano emigrato in Canada nel 1963: «Il prof Di Giovanni -afferma Lopatriello- aveva già avuto contatti con la precedente amministrazione di Serafino Di Sanza, per verificare se ci fossero le condizioni per far nascere in loco un campus giovanile dove ragazzi canadesi possano affinare la lingua italiana. Ebbene, questo progetto viene portato avanti da me e siamo quasi in dirittura d'arrivo». L'ultimo cittadino onorario in ordine cronologico è stato il giovane Emiliano Tinti, nato a Frascati (Roma) ma residente a Zagarolo (Roma), “campione mondiale di nuoto nella categoria down, che trascorre buona parte dell'anno a Policoro all'interno della struttura ricettiva del Circolo velico lucano. «E' talmente attaccato a questo territorio -conclude Lopateiello- che ha colpito anche me per l'amore verso questa terra». Alla cerimonia di consegna delle cittadinanze onorarie è intervenuto anche il sindaco della città canadese di Vaughan,

Da sinistra, Lofranco il sindaco Lopatriello e gli omologhi canadese e rumeno di Banesti

Linda Jackson: «La mia città conta 250 mila residenti e il 70% sono di origine italiana. Molti di loro si sono integrati grazie alla bontà e all'altruismo di Rocco Lofranco». Un saluto è stato poi portato dal vice sindaco di Zagarolo, Marco Pacifici: «La giornata di oggi è uno splendido esempio di solidarietà ed integrazione». Infine sono stati consegnati anche attestati di: “Amici della città di Policoro” alle delegazioni estere presen-

ti ieri, la cui mattinata era iniziata con intitolazione di due piazze cittadine: piazza Cav. Francesco Lofranco (zona castello dove abitava), papà di Rocco, che alla Madonna del Ponte del 1944 salvo alcune donne policoresi da un gruppo di canadesi malintenzionati; e piazza Banesti nel quartiere Italia (ex II piano di zona) per suggellare il gemellaggio tra le due comunità. provinciamt@luedi.it

Allarme di “Noscorie Trisaia” per il reale pericolo di subsidenza dei fondali

Torna il rischio delle trivelle Nuova richiesta di Via per i sondaggi nel mar Jonio a largo di Nova Siri NOVA SIRI - «L'allusione a Venezia e alla sua laguna accomuna due popolazioni con gli stessi problemi. In laguna e nel Golfo di Venezia l'Eni voleva estrarre gas e petrolio, a Nova Siri la Total vuole trivellare nella concessione Tempa la Petrosa, la Gas Plus nella concessione Policoro (ex Nova Siri) e, infine, l'Appennine srl nell'antistante mare Jonio lucano». A denunciarlo è l’associazione ambientalista “No Scorie Trisaia”, presieduta da Felice Santarcangelo. «A Venezia -prosegue la nota degli ambientalisti- esiste l'acqua alta e le trivellazioni possono generare i fenomeni di subsidenza, ossia di abbassamento del suolo fino ad anche 5/6 metri. Nel Polesine fu vietato all'Eni di trivellare perchè le trivellazioni generavano abbassamento dei suoli e degli argini dei fiumi con conseguenti alluvioni. Il governatore del Veneto Galan e La lega Nord in prima fila hanno osteggiato sin dal principio le trivellazioni in Alto Adriatico proprio perché il rischio di subsidenza dei fondali avrebbe provocato grossi problemi all'intera laguna e alla stessa Venezia che rischiava di sprofondare. Il Ministero dello Sviluppo Economico dal 2003 ad oggi, sotto un simile fuoco di sbarramento, ha dato quindi parere negativo a trivellare nel golfo di Venezia. A settembre del 2008 Noscorie e l'Ola informavano le popolazioni locali su una procedura di Via (Valutazione di impatto ambientale) in atto nel mar Jonio per trivellare gas/petrolio da parte della Consul Service Srl. Le organizzazioni turistiche furono le prime a mobilitarsi proprio per il rischio di veder svanire i propri investimenti e il proprio futuro per la presenza ingombrante ed inquinante delle trivelle nel mare. I comuni del Metapontino convocarono i consigli comunali e all'unanimità respinsero l'indecente attività nello Jonio. La Regione Basilicata si disse contraria a trivellare nel mare, ma oltre ai proclami non fece nessun atto deliberativo. Stessi proclami arri-

Una trivella petrolifera in mare

varono da alcuni parlamentari, dopo di che stranamente la procedura di Via ministeriale fu annullata per carenza di documentazione. Sembrava che il rischio fosse svanito, ma nel 2009 ecco ricomparire una nuova richiesta nel lotto lucano di mare definito DR 148 (lo stesso richiesto della Consul Service Srl) dalla Appennine Srl, lotto che interessa tutti i 25 Km della costa jonica lucana. Dopo una serie di passaggi amministrativi con l'Appenine Srl si approderà nuovamente alla Via ministeriale con i soliti 60 giorni per fare le osserva-

zioni da parte di enti e popolazioni interessate. Questo significa che il Ministro dello Sviluppo Economico non ha preso in considerazione per nulla le deliberazioni delle assise dei comuni dello Jonio e sicuramente non ha trattato i lucani jonici così come in passato ha trattato i Veneti del Golfo di Venezia. Il Golfo di Venezia è molto ampio rispetto allo Jonio lucano e se da noi non affonda Venezia sicuramente si potrebbe mettere a rischio Nova Siri, che in alcuni tratti urbani per una questione di depressione è già sotto il livello del mare come tutto il

retro dunale delle bonifiche del Metapontino, dove a tutt'oggi funzionano le idrovore». Santarcangelo ipotizza rischi anche per i rifiuti nucleari custoditi nel centro nucleare Sogin della Trisaia sistemati in fosse interrate, nelle piscine di stoccaggio e negli impianti Itrec. «Per non parlare poi dell'erosione della costa, delle infiltrazioni salmastre nei terreni costieri e della fragilità dei fondali gia messi a dura prova dall'inquinamento dell'Ilva di Taranto. Di certo a Nova Siri non navigano le gondole -conclude provocatoriamente Noscorie- ma anche i pedalò portano ricchezza al territorio. Non c'è la Lega nord ma ci sono tanti discendenti dei lucani che versarono fiumi di sangue per l'Unità d'Italia di Garibaldi. Non ci sono i politicanti veneti (già propensi a rifilarci il deposito di scorie nucleari nel 2003) e purtroppo esistono alcuni emendamenti del disegno di legge 1195 già passato al Senato con i voti del PDL Lucano che prevede la riapertura del nucleare( il suo finanziamento) e il passaggio dell'attuale Via regionale ad autorizzazione unica statale sulle estrazioni petrolifere in barba al federalismo votato già in Parlamento». a.corrado@luedi.it

La lotta al racket inizia tra i banchi Incontro alla “Don Liborio Palazzo” MONTESCAGLIOSO - Si terrà domani mattina, nell'Aula Magna della Direzione didattica “Don Liborio Palazzo” di Montescaglioso, l'incontro sul tema: “Contro il racket e usura”. L'iniziativa, a cui prenderanno parte Pinuccio Fazio, papà di Michele, ragazzo ucciso a Bari dalla mafia; don Domenico Monaciello, parroco della Chiesa di Santa Lucia, i ragazzi delle classi quinte, è parte integrante del “Progetto Scuola”, finalizzato alla conoscenza delle realtà associazionistiche che da anni si battono a fianco delle istituzioni e la scuola, nel ricordo dell'opera compiuta dai giudici Falcone e Borsellino. «Educare alla legalità significa prevenire il disagio ed il malessere dell'individuo -ha spiegato il dirigente scolastico, professor Giovanni Pizzolla- per crescere in armonia bisogna deve porre alla base della persona una cultura della legalità e quindi preveni-

re comportamenti devianti; conoscere e rispettare gli altri; promuovere la solidarietà; rispettare le istituzioni (conoscere e analizzare la funzione svolta dalle istituzioni). Rispettare l'ambiente assumendo la consapevolezza che l'ambiente è un bene collettivo da tutelare; rispettare le diversità. La presente iniziativa nasce con il preciso intento di continuare a sperimentare l'esigenza di educare al rispetto della persona umana ed al senso di responsabilità, richiedendo il coinvolgimento di tutte le componenti educative per una crescita della cultura alla pace. Nella pedagogia italiana grande rilevanza assume la riflessione condotta da Maria Montessori, colei che ha compreso come l'educazione possa essere “l'arma per la pace” per creare una società di persone che costituiscono una forza attiva di essa». Enzo Scalcione

Il segretario Ferrero a Bernalda

Bagno di folla per Rifondazione BERNALDA - Ferrero chiama all'unità le forze di sinistra ed invita a votare Rifondazione per le Europee; Stella ad alta voce si definisce “uno di voi”. Tanti applausi, sabat,o all'interno della sala consiliare a Bernalda per la presentazione della lista di Rifondazione. Un battimano che, dalle ore 19, ha visto sottolineare i discorsi di tutti i rappresentanti politici presenti e che hanno avuto modo di prendere la parola. Da portare a conoscenza dei nostri lettori, per dover di cronaca, è la massiccia presenza del pubblico; infatti la sala bernaldese, adibita ai consigli comunali, era piena in ogni ordine di posto. Tra gli ospiti al tavolo di lavoro erano presenti, Nicola Cataldo, candidato alle europee, Rocco Avantaggiato, segretario cittadino di Rc; Franco Stella, candidato alla presidenza della Provincia di Matera; Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione e Ottavio Frammartino, segretario provinciale. Tra i discorsi registrati in sala quello di Stella, che ha parlato delle idee da mettere in campo e delle risposte da dare a i cittadini e le parole di Paolo Ferrero, che ha evidenziato la grande differenza che in Italia si ha nei tanti aiuti ai privati invece che alle famiglie. «Io sono uno di voi», ha detto Stella, il quale ha invitato i rappresentanti del centrosinistra a parlare con la gente e a sottolineare questa frase. «Il centrodestra -ha detto Stella- non può vincere nella provincia di Matera visto le nostre idee e le risposte che stiamo dando ai cittadini. Siamo convinti -ha continuato- di poter vincere in quanto il nostro programma è stato creato pensando alla pro-

vincia e ai suoi cittadini. Io voglio essere il presidente di tutti; e nel mio mandato, se gli elettori mi daranno fiducia, manterrò tutti gli impegni presi. Dico questo perché io mi sento uno di voi ed uguale a voi. Nel mio operato -ha concluso il presidente franco Stella- non dimenticherò il lavoro, l'ambiente, i trasporti e tutto ciò che può portare la nostra provincia in alto». Paolo Ferrero, nelle sue parole rivolte ai lucani, ha evidenziato come il Governo centrale sposta l'attenzione dalla crisi parlando di immigrati o di altro. «Ecco -ha detto Ferrero- questo accade perché la stragrande maggioranza dei mass-media è nelle mani del Governo di centrodestra, e lo stesso Governo è imprigionato dalle parole di Bossi e delle idee assurde della Lega. Il Governo usa la crisi per rafforzare la sua leadership da una parte, mentre dall'altra non mette in campo i mezzi per risolverla. Ci dicono solo che il peggio è passato ma poi quando arrivano i dati allarmanti cosa fanno? Spostano l'attenzione sugli immigrati. Quindi i clandestini sono il giusto alibi agli errori e alla politica che aiuta solo i privati. Incentivi che sono stati distribuiti per aiutare le banche, mentre le famiglie non arrivano a fine mese. Ecco, dobbiamo, noi Comunisti, costruire un'opposizione sia alla maggioranza che all'opposizione sterile presente in parlamento. Ebbene sì, in quanto quando si vota, come fatto per esempio con il federalismo, il Pd si è astenuto e Di Pietro ha votato a favore. Per questo motivo, alle Europee è importante avere una grande presenza comunista». Fabio Sirago

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Il pianto rossoblù Il sorriso gialloverde

Basket A Dil.

Basket C1

Tennis

La Bawer torna avanti Salvezza a un passo

Corporelle in finale L’aspetta il Siracusa

Ct Pisticci battuto Continuano i play out

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Risultati e classifica Bologna-Lecce

2-1

Fiorentina-Sampdoria

1-0

Genoa-Chievo

2-2

36ªgiornata Marcatori

30’ pt Tiribocchi, 37’ pt Di Vaio, 49’ st Volpi 21’ pt Gilardino

35’ pt Pinzi, 13’ st Milito su rigore 26’ st Olivera, 40’ st Pellissier

Inter-Siena

3-0

Juventus-Atalanta

2-2

45’ pt Cambiasso, 7’ st Balotelli, 31’ st Ibrahimovic 2’ pt Cigarini, 26’ pt Iaquinta 36’ pt Zanetti, 44’ pt Pellegrino

Napoli-Torino

1-2

Palermo-Lazio

2-0

Reggina-Cagliari

2-1

Roma-Catania

4-3

42’ pt Pià; 6’ st Bianchi, 27’ st Rosina 6’ pt Miccoli (rigore), 42’ st Migliaccio

18’ pt Lazzari, 25’ pt Ceravolo, 4’ st Brienza 13’ e 32’ pt Perrotta, 16’ pt Tedesco 17’ pt Vucinic; 2’ st Mascara 27’ st Morimoto, 46’ st Panucci

Udinese-Milan

31’ pt D’Agostino (rig), 4’ st Zapata, 48’ st Ambrosini

Prossimo turno

2-1

37ª giornata 24/05/2009 ore 15

Atalanta-Palermo Cagliari-Inter Catania-Napoli Chievo-Bologna Lazio-Reggina Lecce-Fiorentina Milan-Roma Sampdoria-Udinese Siena-Juventus Torino-Genoa

INTER MILAN JUVENTUS FIORENTINA GENOA ROMA PALERMO UDINESE CAGLIARI LAZIO ATALANTA SAMPDORIA SIENA NAPOLI CATANIA CHIEVO TORINO BOLOGNA REGGINA LECCE

81 71 68 67 62 57 55 54 50 47 46 44 43 43 40 37 34 33 30 29

36 24 8

4 65 25 19 13 5

1 35 13 17 11 3

3 30 12 40 +6

36 21 8

7 67 31 17 14 2

1 36 8 19 7

6

6 31 23 36 +1

36 19 11 6 65 38 19 10 7

2 38 21 17 9

4

4 27 17 27 -6

36 20 4 12 51 35 19 14 2

3 30 12 17 6

2

9 21 23 16 -10

36 17 11 8 51 36 19 11 6

2 38 19 17 6

5

6 13 17 15 -12

36 17 8 11 56 55 19 13 4

2 32 21 17 4

4

9 24 34 1 -15

36 17 5 14 58 46 19 14 1

4 45 24 17 3

4 10 13 22 12 -18

36 13 11 12 51 45 19 10 6

3 33 16 17 3

5

36 14 8 14 44 46 17 10 3

4 20 9 19 4

5 10 24 37 -2 -20

36 15 5 16 44 52 17 7

9 18 29 6 -24

4

6 21 21 19 8

1 10 23 31 -8 -20

36 13 7 16 39 44 17 10 1

6 25 14 19 3

6 10 14 30 -5 -24

36 10 12 14 41 51 17 7

7

3 26 19 19 3

5 11 15 32 -10 -28

36 12 7 17 33 41 18 9

5

4 19 16 18 3

2 13 14 25 -8 -29

36 11 9 16 39 43 18 9

5

4 24 16 18 2

4 12 15 27 -4 -30

36 11 8 17 37 47 18 10 2

6 21 21 18 1

6 11 16 26 -10 -31

36 8 12 16 33 44 17 3

6

8 13 21 19 5

6

36 9

9 18 32 55 17 7

3

7 18 21 19 2

6 11 14 34 -23 -34

36 8

9 19 40 62 19 5

8 20 23 -11 -34

4 10 25 32 17 3

5

36 6 14 16 31 54 18 3

9

6 22 24 18 3

5 10 9 30 -23 -40

9 15 30 -22 -41

36 5 14 17 36 63 17 3

8

6 18 26 19 2

6 11 18 37 -27 -41

23 RETI: Di Vaio (6 rig) (Bologna) 22 RETI: Ibrahimovic (2 rig) (Inter) 20 RETI: Milito (5 rig) (Genoa) 19 RETI: Gilardino (Fiorentina) 15 RETI: Kakà (7 rig) 14 RETI: Pato (Milan); Cavani (1 rig) (Palermo) 13 RETI: Pellissier (1 rig) (Chievo); Mutu (2 rig) (Fiorentina); Inzaghi (Milan) 12 RETI: Floccari (1 rig) (Atalanta); Acquafresca (3 rig) (Cagliari); Amauri, Del Piero (4 rig) (Juventus); Zarate (2 rig) (Lazio); Miccoli (3 rig) (Palermo); Di Natale (3 rig) e Quagliarella (1 rig) (Udinese) 11 RETI: Jeda (Cagliari); Mascara (2 rig)(Catania); Totti (4 rig) (Roma); Cassano (2 rig), Pazzini (1 Fiorentina) (Sampdoria) 10 RETI: Iaquinta (1 rig) (Juventus); Corradi (5 rig) (Reggina); Vucinic (Roma); D’Agostino (5 rig) (Udinese) 9 RETI: Pandev e Rocchi (Lazio); Tiribocchi (Lecce); Hamsik (2 rig) (Napoli); Julio Baptista (1 rig) (Roma) 8 RETI: Sculli (Genoa); Balotelli (1 rig) (Inter); Ronaldinho (2 rig) (Milan); Denis (Napoli); Simplicio (Palermo); Maccarone (1 rig) (Siena); Bianchi (1 rig) (Torino) 7 RETI: Doni (Atalanta); Paolucci (Catania); Nedved (Juventus); Lavezzi (Napoli) 6 RETI: Matri (Cagliari); Motta (Genoa); Castillo (Lecce); Seedorf (Milan); Delvecchio (Sampdoria), Floro Flores (Udinese)

Torino, colpo di coda sulla strada della salvezza BOLOGNA LECCE

2 1

BOLOGNA (3-5-1-1): Antonioli 6.5; Castellini 6, Moras 6, Terzi 5; Zenoni 5.5, Mutarelli 5 (8'st Marchini 4), Volpi 6.5, Mingazzini 6.5 (22'st Amoroso 6), Valiani 6.5; Osvaldo 5.5 (20'st Marazzina 6), Di Vaio 7. In panchina: Colombo, Cesar, Bassoli, Coelho. Allenatore: Papadopulo 6 LECCE (4-4-2): Benussi 6; Polenghi 6, Fabiano 6, Schiavi sv (11'pt Stendardo 6.5), Giuliatto 6; Konan 6 (30'st Caserta 6), Giacomazzi 6, Edinho 6.5, Munari sv (7'pt

INTER SIENA

3 0

INTER (4-3-1-2): Julio Cesar 6.5 (33' st Orlandoni 6); Zanetti 6.5, Cordoba 6, Samuel 6, Chivu 6; Stankovic 6.5, Cambiasso 7, Muntari 6; Figo 6.5 (17' st Santon 6); Ibrahimovic 6.5, Balotelli 6.5 (29' st Mancini 6). In panchina: Jimenez, Vieira, Burdisso, Materazzi. Allenatore: Mourinho 6.5 SIENA (4-3-1-2): Curci 5.5; Ficagna 5.5, Portanova 5.5, Brandao 6.5, Del Grosso 6; Vergassola 6, Codrea 5.5 (1' st Coppola 6.5), Galloppa 6; Kharja 5 (1' st Jarolim 5); Calaiò 6.5, Ghezzal 6. In pan-

PALERMO LAZIO

2 0

PALERMO (4-3-1-2): Amelia 6; Cassani 6, Bovo 6, Kjaer 6, Balzaretti 6; Migliaccio 6.5, Liverani 6 (37' pt Nocerino 5.5), Bresciano 6; Simplicio 6; Cavani 5.5 (44' st Succi sv) , Miccoli 7 (34' st Guana 6). In panchina: Ujkani, Savini, Morganella, Hernandez. Allenatore: Ballardini 6 LAZIO (4-4-2): Carrizo 5.5; De Silvestri 6, Diakitè 6, Rozenhal 6, Radu 5.5; Del Nero 5.5 (34' st Foggia sv), Dabo 5.5 (25' st Perpetuini 6), Kolarov 6.5, Mauri 5.5; Rocchi 6, Mendicino 6.5 (24' st

Vives 6); Papadopoulos 4, Tiribocchi 6.5. In panchina: Rosati, Ariatti, Cacia, Castillo. Allenatore: De Canio 6.5 ARBITRO: Orsato di Schio 6 RETI: 30' pt Tiribocchi, 37' pt Di Vaio, 49' st Volpi NOTE. giornata calda, terreno in ottime condizioni, spettatori 25.000 (circa 2.000 i tifosi leccesi), angoli 5-2 per il Bologna. Espulso al 5'st Papadopoulos per proteste. Ammoniti Konan, Castellini. Recupero: 3'; 4'. BOLOGNA – Vittoria al fotofinish per il Bologna che rinverdisce le speranze salvezza. china: Manitta, Rossettini, Amoruso, Rossi, Maccarone. Allenatore: Giampaolo 6 ARBITRO: Bergonzi di Genova 6 MARCATORI: 45' pt Cambiasso, 7' st Balotelli, 31' st Ibrahimovic NOTE: Serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 73.492 per un incasso di 2.176.397,77 euro. Ammoniti: Nessuno. Angoli: 93 per il Siena. Recuperi: 1' pt e 0' st. MILANO – Festa scudetto con vittoria per l’Inter. I campioni d’Italia non fanno sconti e battono anche il Siena. Reti di Cambiasso, Balotelli e Ibrahimovic. Zarate 6.5). In panchina: Muslera, Lichtsteiner, Tuia, Pandev. Allenatore: Delio Rossi 6 ARBITRO: Russo di Nola 6 MARCATORI: 6' pt Miccoli (rigore), 42' st Migliaccio NOTE: Giornata di sole, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 29.480 per un incasso di 328.752,00 euro. Ammoniti: Kolarov, Radu, Kjaer. Angoli: 5-4 per il Palermo. Recupero: 3' pt; 3' st. PALERMO – Con la Lazio ancora a festeggiare la conqista della Coppa Italia, il Palermo porta a casa tre punti d’oro in chiave Coppa Uefa. Miccoli e Migliaccio i match winner.

FIORENTINA SAMPDORIA

1 0

FIORENTINA (4-2-3-1): Frey 7; Zauri 6, Gamberini 6, Dainelli 6 (26'pt Kroldrup 6), Pasqual 6; Montolivo 6, Felipe Melo 6.5 (10'st Donadel 6); Semioli 6, Vargas 6.5 (33'st Gobbi 6), Jovetic 6.5; Gilardino 6.5. In panchina: Storari, Jorgensen, Almiron, Maritato. Allenatore: Prandelli 6 SAMPDORIA (3-5-2): Mirante 6.5; Gastaldello 6, Ferri 5.5 (28'st Campagnaro 5.5), Raggi 5.5; Padalino 6.5, Palombo 6, Dessena 6 (37'st Sammarco sv), Delvecchio 6, Ziegler 6; Marilungo

JUVENTUS ATALANTA

2 2

JUVENTUS (4-4-2): Buffon 7; Grygera 5, Legrottaglie 5.5, Mellberg 5, De Ceglie 6 (33' st Zebina sv); Camoranesi 6, Zanetti 7 (27' st Trezeguet 5), Poulsen 5, Nedved 7; Amauri 6 (16' st Del Piero 6), Iaquinta 7. In panchina: Manninger, Ariaudo, Marchionni, Tiago. Allenatore: Ranieri 5 ATALANTA (4-4-1-1): Consigli 6.5; Garics 5 (42' st Pellegrino 6.5), Manfredini 6, Capelli 5.5 (47' st Girasole sv), Bellini 6; Defendi 5.5, Parravicini 6, Cigarini 7, Cerci 6 (25' st Peluso 6); Do-

5.5 (24'st Mustacchio 5.5), Pazzini 6. In panchina: Castellazzi, Lucchini, Franceschini, Pieri. Allenatore: Mazzarri 6 ARBITRO: Gervasoni di Mantova 6 MARCATORE: 21' pt Gilardino NOTE: Pomeriggio soleggiato, terreno in buone condizioni. Spettatori: 16mila circa. Ammoniti: Raggi, Ferri, Sammarco. Angoli: 21. Recupero: 1' pt e 4' st. FIRENZE – Preziosa vittoria della Fiorentina che ora sogna la seconda piazza. Decide il match il gol di Gilardino. ni 6.5; Plasmati 6.5 In panchina: Colombi, Zaza, Gabbiadini, Villanova. Allenatore: Del Neri 6.5 ARBITRO: Ayroldi di Molfetta 6 MARCATORI: 2' pt Cigarini, 26' pt Iaquinta, 36' pt Zanetti, 44' pt Pellegrino NOTE: Pomeriggio caldo, terreno in buone condizioni. Si gioca a porte chiuse (cori razzisti contro Balotelli nel match con l'Inter). Angoli: 8-5 per la Juventus. Recuperi: 2' pt e 4' st. TORINO – L’Atalanta mette in imbarazzo la Juventus, sempre più in crisi di identità. I nerazzurri avrebbero meritato la vittoria.

GENOA CHIEVO

2 2

GENOA (4-2-3-1): Rubinho 6; Rossi 6.5, Ferrari 5.5, Bocchetti 5.5, Modesto 6 (8'st Vanden Borre 6); T. Motta 6.5, Juric 6; Sculli 6.5 (20'st Olivera 7), Milanetto 6, Jankovic 6 (48'st Signorini sv); Milito 6.5. In panchina: Scarpi, D’Alessandro, Lazarevic, Parfait. Allenatore: Gasperini 6.5 CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino 6.5; Frey 6, Mandelli 6, Yepes 6, Mantovani 6; Luciano 7, Rigoni 6, Marcolini 6 (37'st Esposito sv); Pinzi 6.5 (21'st Bentivoglio 6);

NAPOLI TORINO

1 2

NAPOLI (3-5-2): Navarro 6.5; Santacroce 5.5, Cannavaro 5, Contini 5.5; Mannini 6, Hamsik 5.5, Bogliacino 5, Datolo 6.5, Grava 6; Denis 6, Pià 6.5 (16'st Russotto 6) In panchina: Gianello, Aronica, Montervino, Rinaudo, Pazienza, Blasi. Allenatore: Donadoni 6 TORINO (3-4-2-1): Sereni 6.5; Franceschini 6, Pratali 6 (4'st Ogbonna 6), Pisano 6; Colombo 5.5, Dzemaili 6, Barone 6, Rubin 5 (1'st Stellone 6.5); Abate 5 (22'st Diana 6), Rosina 6.5; Bianchi 6.5 In panchina: Calderoni,

Pellissier 6.5, Bogdani 6 (27'st Langella sv). In panchina: Squizzi, Sardo, Moro, Foquinha. Allenatore: Di Carlo 6.5 ARBITRO: Tagliavento di Terni 6 MARCATORI: 35' pt Pinzi, 13' st Milito su rigore, 26' st Olivera, 40' st Pellissier NOTE: Giornata calda e soleggiata, terreno in buone condizioni, spettatori 25 mila circa. Ammoniti: T.Motta, Mandelli, Juric, Ferrari, Olivera. Angoli: 7-5 per il Genoa. Recupero: 1'; 4'. GENOVA – Prezioso pari n chiave salvezza per il Chievo sul terreno del Genoa. Saumel, Ventola, Gasbarroni. Allenatore: Camolese 6 ARBITRO: Damato di Barletta 5 MARCATORI: 42' pt Pià; 6' st Bianchi, 27' st Rosina NOTE: pomeriggio caldo e soleggiato, terreno in buone condizioni, spettatori 20.000 circa. Ammoniti: Datolo, Santacroce, Pisano. Angoli: 9-2 per il Napoli. Recupero: 2'; 3'. NAPOLI – Il Torino dà la svolta al suo campionato. A Napoli, in rimonta, arrivano tre punti quasi decisivi per la permanenza in serie A. Pià illude i partenopei, Bianchi e Rosina nella ripresa ribaltano il risultato.

GLI ANTICIPI DI SABATO

ROMA CATANIA

4 3

ROMA (4-3-1-2): Artur 7; Cassetti 5,5, Mexes 5,5, Panucci 6,5, Riise 6,5; Brighi 5,5 (30’st Taddei 5), De Rossi 6,5, Pizarro 6; Perrotta 6,5 (39’st Montella sv); Totti 5,5, Vucinic 6,5 (23’ st Menez 6). In panchina: Julio Sergio, Motta, Diamoutene, Tonetto. Allenatore: Spalletti 5,5 CATANIA (3-4-1-2): Kosicky 6; Stovini 5 (1’ st Izco 6,5), Terlizzi 5,5 (39’ st Silvestri sv), Silvestre 6; Sciacca 5,5

(1’ st Llama 7), Tedesco 7, Biagianti 6,5, Capuano 6; Mascara 6,5; Martinez 6,5, Morimoto 6,5. In panchina: Acerbis, D’Amico, Paolucci, Falconieri. Allenatore: Zenga 7 ARBITRO: Gava di Conegliano 6 MARCATORI: 13’ e 32’ pt Perrotta, 16’ pt Tedesco, 17’ pt Vucinic; 2’ st Mascara, 27’ st Morimoto, 46’ st Panucci NOTE: Spettatori 40.000. Ammoniti: Silvestre, De Rossi, Izco. Angoli: 6-4 per la Roma. Recupero: 0’ pt, 4’ st.

UDINESE MILAN

2 1

UDINESE (4-3-3): Handanovic 6; Isla 6, Zapata 7, Felipe 6.5, Pasquale 6; Inler 6, D’Agostino 7 (40’ st Obodo sv), Asamoah 6; Pepe 6.5 (43’ st Lukovic sv), Quagliarella 6.5, Floro Flores 6.5 (28’ st Sanchez 6). In panchina: Belardi, Domizzi, Tissone, Zimling. Allenatore: Marino 6.5 MILAN (4-3-2-1): Dida 6.5; Zambrotta 5.5, Senderos 4, Maldini 5, Jankulovski 5.5;

Flamini 5 (1’ st Inzaghi 5.5), Pirlo 5, Ambrosini 6; Seedorf 5 (15’ st Ronaldinho 5), Kakà 5.5; Pato 5.5 (28’ st Shevchenko 5). In panchina: Kalac, Mattioni, Antonini, Gattuso. Allenatore: Ancelotti 5 ARBITRO: Rizzoli di Bologna 5.5 MARCATORI: 31’ pt D’Agostino (rig), 4’ st Zapata, 48’ st Ambrosini NOTE: spettatori: 25 mila circa. Ammoniti: Pasquale, Maldini, Pepe, Jankulovski, Zambrotta, Handanovic, Senderos. Angoli: 13-7 per il Milan. Recupero: 0’ pt, 4’ st.

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23

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Serie A. I successi di Torino e Bologna gelano il “Granillo”. I gol amaranto firmati da Ceravolo e Brienza

Reggina: una vittoria amara Ottima prova contro il Cagliari. Ma i tre punti potrebbero essere inutili REGGINA CAGLIARI

2 1

PAGELLE REGGINA PUGGIONI (6) – Ordinaria amministrazione per lui, le punte cagliaritane hanno giocato con le polveri bagnate. Nulla da fare sul tiro ravvicinato di Lazzari.

REGGINA (3-4-2-1): Puggioni; Lanzaro, Cirillo, Costa; Vigiani, Barreto, Carmona, Barillà (34'st Adejo), Hallfredsson (3'st Cozza); Brienza, Ceravolo (3'st Corradi). In panchina: Marino, Alvarez, Viola, Stuani. Allenatore: Orlandi. CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Matheu, Canini, Lopez, Bianco (20'st Parola); Agostini, Biondini (36'st Mancosu), Fini; Lazzari; Jeda, Acquafresca (13'st Ragatzu). In panchina: Lupatelli, Astori, Pisano, Magliocchetti. Allenatore: Allegri. ARBITRO: Banti di Livorno. Assistenti: Nicoletti e Grilli. Quarto uomo: Tommasi MARCATORI: 18'pt Lazzari, 25'pt Ceravolo, 4'st Brienza NOTE: giornata calda, terreno in discrete condizioni, spettatori 9.786 (1.096 i paganti), per un incasso di 10.497,00 euro (esclusa quota abbonati). Angoli: 8 a 1 per la Reggina. Recupero: 2'pt; 3' st.

LANZARO (6) – Si è battuto col solito agonismo, ha anche sospinto la squadra nelle sue proiezioni offensive, contribuendo alla vittoria. Deluso alla fine. CIRILLO (5,5) – Tutto bene, tranne l'intervento su Lazzari che lo ha scavalcato con un pallonetto, beffandolo. Segnare da solo, non è stato difficile. COSTA (6) – Partita accorta, con buone proiezioni offensive. E' andato al cross ed anche al tiro, soprattutto di testa. VIGIANI (6) – Una buona gara la sua, con ottimi spunti sulla fascia ed anche in profondità. BARRETO (6) – Ha dato tutto se stesso, cercando la conclusione, l'assist e tamponando anche in coipertura. Non sono mancati anche gli errori. CARMONA (6) – Più ordinato nella costruzione del gioco, ma sempre energico negli interventi in fase passiva. BARILLÀ (5,5) – Gli è mancata la profondità. Ha sciupato delle ottime opportunità offensive. Dal 34'st ADEJO (sv). HALLFREDSSON (6) – Ha corso e lottato, cercando anche la conclusione, qualche volta precisa, qualche volta sbilenca. Dal 3'st COZZA (7) – La classe non è acqua, ma è apparso ancora un po' debilitato dall'influenza. Dal suo piede sono partiti assist vincenti e qualche conclusione pregevole).

di RINO TEBALA REGGIO CALABRIA - Mai, vittoria, è stata così amara. La Reggina ha vinto, ma alla fine, nessuno ha gioito. Al 'Granillo', la gioia della vittoria è scemata col passare del tempo, quando dagli altri campi arrivavano notizie meno confortanti. L'aria si è fatta sempre più pesante, i risultati di Napoli prima e Bologna alla fine, hanno gelato il pubblico che ha seguito in silenzio le fasi finali della gara. Ha vinto Bologna contro il Lecce, ma la notizia è arrivata solo dopo il fischio di chiusura di banti. In precedenza, era stato il successo del Torino, maturato a Napoli nelle fasi conclusive, a raffreddare gli entusiasmi. I numeri non danno ancora torto alla Reggina, ma il calendario e le motivazioni ormai scemate del Genoa e quelle in salita del Torino, purtroppo, si. Anche il Bologna ha le stesse motivazioni del Chievo e nell'ultima di campionato riceverà la visita del Catania. Basta fare due conti per capire che la serie A si è allontanata ed anche di parecchio. E' stato uno sforzo inutile, probabilmente, quello col Cagliari, la Reggina si è svegliata troppo tardi e paga a caro prezzo anche la sconfitta di Genova, contro la Sampdoria. Citiamo quella solo perché l'ultima in ordine di tempo, ma la squadra di Orlandi aveva già buttato al vento tutte le opportunità per risalire la classifica. Solo alla terzultima giornata, quando probabilmente c'è poco da sperare, la squadra amaranto lascia beffardamente l'ultimo posto al Lecce. A tifare, sugli spalti, dopo il gol di Brienza, sono rimasti solo i ragazzini delle scuole medie, ignari di cosa potrà riservare il calcio nelle ultime giornate. Col loro tifo innocente hanno dimostrato che, alla matematica, credono ancora.... APPROCCIO. Il ritmo è stato blando, ma con calma la Reggina ha saputo costruire le migliori palle

BRIENZA (7) – Sfortunato nel primo tempo, rimasto all'asciutto, più preciso nella ripresa con la parata di Marchetti ed il gol subito dopo). CERAVOLO (7) – E' andato in gol due volte. La prima quando ha sbloccato il risultato, la seconda quando arbitro è guardalinee non hanno visto che Jeda ha salvato dentro la porta. Dal 3'st CORRADI (6,5) – Un paio di conclusioni e qualche salvataggio in difesa). r. t. La gioia dei giocatori della Reggina dopo il vantaggio Fotoservizio di Adriana Sapone

gol, iniziando bene la sua gara, senza aggredire e quindi, senza scoprirsi più di tanto. Proprio mantenendo questo ritmo blando e la calma, la Reggina ha anche costruito la sua vittoria che alla fine è valsa a poco. Un attimo di tentennamento la Reggina lo ha avuto, quando ha dato a Lazzari l'opportunità di segnare. Da quel momento, però, la partita è cambiata definitivamente, ma il successo potrebbe rivelarsi platonico. CRONACA. Al quinto minuto, la Reggina va vicina al gol. Angolo di Brienza, testa di Vigiani, in mischia, respinta di Marchetti a pugni uniti. Al decimo ci prova Cera- Foti a fine partita volo, ma il suo sinistro si spegne sull'esterno della rete. Quattro minuti dopo tira anche Barreto da lontano, alto e fuori. La Reggina scherza, si distrae in difesa e Lazzari la punisce. Il fantasista beffa tutti al dicottesimo e se ne va solo facendo centro con la punta del piede che manda la palla sul palo e quindi in rete. La reazione della Reggina è sempre blanda. Hallfredsson conclude dal limite, ma sbaglia mira. Il pubblico scuote la squadra che perviene al pareggio. hallfredsson apre per Ce-

ravolo che arresta il pallone e con tiro in diagonale di destro, batte Marchetti. Il pareggio è cosa fatta ma la Reggina segna anche il gol del vantaggio che arbitro e guardalinee non vedono. L'angolo è di Barreto al ventisettesimo, in mischia tira per ultimo Ceravolo e Jeda respinge quando la palla ha già superato la linea bianca. Si ripete il caso di Lecce e Hallfredsson alla mezzora scarica il sinistro con rabbia da lontano. Para il portiere. la Reggina non segna, divora solo gol, mentre il Lecce segna a Bologna e il Napoli va in vantaggio contro il Torino. Angolo a fil di palo di Barreto (41'pt), respinge il portiere. Ancora cross del paraguaiano e testa di Costa che il portiere ospite respinge. Un minuto dopo, il cross è di Ceravolo, Brienza di testa, tutto solo, sfiora solo il palo. Nella ripresa, al primo minuto, la Reggina sfiora ancora il vantaggio con Brienza che si vede deviare il tiro angolato da Marchetti. Barreto sbaglia ancora mira poco dopo, ma Orlandi vuole fare in fretta ed effettua un doppio cambio che risulta vincente. Cozza e Corradi vanno in campo al posto di Hal-

Pesa il ko di Genova contro la Samp

lfredsson e Ceravolo. Al quarto, scambio BrienzaCozza-Brienza. L'ex rosanero è solo davanti al portiere e fa centro. Il 'Granillo' è in delirio, la Reggina intravede la salvezza, ma solo per pochi minuti. Il tabellone snocciola gli altri risultati cambiati, il tifo si affievolisce, la partita diventa monotona. Cozza sfiora il terzo gol ma si intuisce che c'è poco da esultare. Il Torino è già in vantaggio a Napoli, il Bologna passa nel recupero. GOL. E' impeccabile l'assist di Hallfredsson per Ceravolo. il pallone del pareggio della Reggina è affidato a Ceravolo. Il controllo è buono. L'attaccante si piega sul corpo e colpisce di collo destro indirizzando rasoterra, nell'angolo opposto. Marchetti è battuto. Splendido lo scambio tra Brienza e Cozza in occasione del secondo gol. Tocchi di prima intenzione e Brienza tutto solo, calcia rasoterra superando Marchetti in uscita. Tutto inutile? L'esperienza ci dice di sì. Tuttavia ci sono ancora 180 minuti da giocare. Due partite che molto probabilmente non basteranno alla Reggina per rimanere in Serie A. La squadra dello Stretto, però, nonostante le motivazioni possano venire a mancare dopo i risultati di Bologna e Torino, ha il dovere di proverci. Quantomeno per poter dire di non aver mollato fino alla fine. Resta il rammarico di aver ritrovato una bella squadra solo sul finire della stagione. La Reggina scesa in campo ieri contro il Cagliari non merita la serie B. Ma un campionato dura nove mesi. Non due.

La curva della Reggina e l’esultanza di Franco Brienza

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24 Sport


Serie A. Il Genoa sicuro del ritorno in Europa. Il Palermo ci spera battendo la Lazio

Juventus: un incubo viola La Fiorentina vince ed è a un punto: a 180’ dal termine è tutto in bilico LA JUVENTUS non sa più vincere. In un Olimpico deserto per la partita a porte chiuse inflitta dopo i cori razzisti a Balotelli, i bianconeri infilano la settima partita di fila senza successi, fermati sul 2-2 dall’Atalanta. Sotto dopo il vantaggio di Cigarini, la formazione di Ranieri rimonta con Iaquinta e Zanetti ma si fa beffare nel finale di primo tempo da Pellegrino e vede ora a rischio anche il terzo posto. A una sola lunghezza c'è infatti la Fiorentina, ormai a un passo dalla matematica conquista di un posto nella prossima Champions. Ancora un successo per i viola a cui basta l’acuto di Gilardino, 19esimo gol in campionato, per avere la meglio sulla Sampdoria. Ufficialmente in Europa il Genoa, che a Marassi impatta 2-2 contro il Chievo. Dopo aver chiuso la prima frazione in svantaggio (a segno Pinzi), il Grifone ribalta il risultato tra il 13' e il 26' della ripresa con Milito (rigore) e Olivera (punizione) ma alla fine arriva la rete di Pellissier che firma il definitivo pari. Il Genoa si assicura un posto nella prossima Europa League dove spera di andare anche il Palermo, che tiene il passo delle dirette concorrenti Roma e Udinese superando la Lazio: di Miccoli dal dischetto e Migliaccio le reti che piegano i biancocelesti, freschi di vittoria in Coppa

In coda: Bologna e Toro sperano ancora Lecce quasi spacciato

L’amarezza di Iaquinta e la gioia di Gilardino

Italia mercoledì scorso. JUVENTUS.«Siamo tornati indietro». La sintesi è di Claudio Ranieri, per descrivere questa Juventus capace dell’ennesimo passo falso dopo il brodino di San Siro. «Ci eravamo illusi di tornare quelli di prima – spiega il tecnico – E invece abbiamo ripreso le vecchie brutte abitudini, esponendoci al contropiede veloce dell’avversario. Adesso i miei sanno che dipende da loro come passare le vacanze: farle, oppure

disputare i preliminari. Almeno questo dovranno averlo chiaro. Possiamo ancora acciuffare il secondo posto, ma la Fiorentina è vicinissima e quindi tutto è ancora possibile». FIORENTINA. «Abbiamo vinto una partita e conquistato tre punti, ora ne basta solo uno. Siamo contenti, siamo felici, sappiamo che nessuno ci regalerà nulla. Questi ragazzi stanno disputando un finale di stagione straordinario». Lo ha

detto Cesare Prandelli, al termine della preziosa vittoria della Fiorentina sulla Sampdoria che consolida il quarto posto dei viola in classifica. «Puntiamo ad acciuffare la Juventus che occupa il terzo posto? Sinceramente no, in questa gare abbiamo cercato di fare punti senza guardare davanti. A Lecce domenica sarà difficile, loro giocheranno per non retrocedere e noi per la Champions League. A fine gara vedremo i risultati».

LA FIAMMELLA della speranza si è riaccesa, almeno per il Bologna, nell’ultimo minuto di recupero quando il gol di Volpi ha riportato i rossoblù in corsa per la salvezza e ha firmato la quasi certa retrocessione del Lecce. Il valzer delle disperate si potrebbe riassumere anche tutto qui: il passo di Volpi, le piroette della difesa salentina e il salto del Bologna in una posizione di classifica che se salvezza non è permette almeno di sperare. C'è poco da sperare invece per il Lecce: ultima in classifica, a -5 dal Torino, la matematica non la condanna, ma ha le stesse speranze di salvezza di un ghiacciaio al centro dell’inferno. Il gol di Volpi che dà speranze al Bologna rovina in parte la festa del Torino, che batte in rimonta il Napoli centrando anche la prima vittoria in trasferta di questo campionato. Senza la rete in

extremis del centrocampista bolognese, infatti, i granata avrebbero avuto praticamente in pugno la salvezza. Con Bianchi e Rosina il Torino ha ribaltato nella ripresa l’iniziale svantaggio firmato Pià, al terzo gol di fila. Il Napoli ha confermato i propri limiti offensivi, ma visto il gioco espresso è stato punito oltremisura. Rimane la Reggina che assolve il suo compito: batte il Cagliari in casa e supera in classifica il Lecce. Tutto ciò, però, potrebbe non essere sufficiente. Le vittorie del Bologna nello scontro diretto con i pugliesi e del Torino a Napoli, infatti, complicano ancora di più la posizione dei calabresi, che, a 180 minuti dalla fine del campionato, vedono ridursi le speranze di salvezza. La gara di ieri, comunque, conferma che fino a quando la matematica lo consentirà, gli amaranto lotteranno per centrare il loro obiettivo.

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Sport 25

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Risultati e classifica Arezzo-Ternana

2-2

Cavese-Pescara

3-4

34ª giornata Marcatori

23' (r) e 34' Chianese (A), 35' Rigoni (T), 45' Piccioni (T) 1' e 30' Aquino (C), 7' e 62' Zeytulaev (P), 60' e 85' Simon (P), 75' Bernardo (C)

GALLIPOLI

66

34 20 6

8 55 32 17 14 3

0 40 14 17 6

3

8 15 18 23 -3

Foggia-Crotone

BENEVENTO

64

34 18 10 6 49 31 17 13 3

1 29 10 17 5

7

5 20 21 18 -4

CROTONE

59

34 18 5 11 48 37 18 14 2

2 36 16 16 4

3

9 12 21 11 -11

1' Mounard (G), 24' Ginestra (G), 39' e 83' Innocenti (RM), 60' Molinari (G)

AREZZO

56

34 15 11 8 56 37 17 10 5

2 35 16 17 5

6

6 21 21 19 -5

Juve Stabia-Paganese

0-0

FOGGIA

56

34 14 14 6 42 33 16 12 4

0 27 10 18 2 10 6 15 23 9 -10

Perugia-V. Lanciano

1-0

CAVESE

53

34 14 11 9 39 31 17 9

6

2 24 14 17 5

5

7 15 17 8 -15

PERUGIA

43

34 11 11 13 33 30 18 7

8

3 21 11 16 4

3

9 12 19 3 -26

33' Germinale

Gallipoli-R. Marcianise

19' Cutolo

1-0 3-2

Pistoiese-Foligno

42' Dal Rio (P), 43' Artistico (P), 84' Turchi (F)

2-1

R. MARCIANISE

43

34 10 13 11 32 33 17 9

6

2 20 10 17 1

7

9 12 23 -1 -28

Potenza-Benevento

1-3

TERNANA

42

34 9 15 10 36 35 17 8

6

3 23 13 17 1

9

7 13 22 1 -26

SORRENTO

42

34 10 12 12 37 39 17 7

6

4 19 15 17 3

6

8 18 24 -2 -26

PESCARA

42

34 10 13 11 38 45 17 9

5

3 24 14 17 1

8

8 14 31 -7 -25

TARANTO

42

34 12 6 16 31 41 17 8

5

4 21 12 17 4

1 12 10 29 -10 -23

PAGANESE

41

34 9 14 11 22 30 17 6

8

3 15 13 17 3

6

V. LANCIANO

41

34 12 5 17 37 46 17 10 2

5 24 13 17 2

3 12 13 33 -9 -28

FOLIGNO

35

34 8 11 15 35 45 17 6

5

6 20 16 17 2

6

PISTOIESE

33

34 7 12 15 28 45 18 5

9

4 17 19 16 2

3 11 11 26 -17 -37

JUVE STABIA

32

34 8 10 16 29 40 17 5

6

6 15 16 17 3

4 10 14 24 -11 -34

POTENZA

28

34 7 10 17 23 38 16 6

6

4 18 14 18 1

4 13 5 24 -15 -35

8' Cattaneo (B), 45' Clemente (B), 53' Nolè (P), 78' Bueno (B)

Sorrento-Taranto

2-3

12' Di Bari (T), 25' Fialdini (S), 47' e 77' Da Silva (T), 90' Myrtaj (S)

8

7 17 -8 -27

9 15 29 -10 -33

17 RETI: Clemente (2) (Benevento) 16 RETI: Ginestra (Gallipoli) 15 RETI: Chianese (4) (Arezzo); Innocenti (2) (R.Marcianise) 14 RETI: De Paula (Foligno); Di Gennaro (2) (Gallipoli) 11 RETI: Mazzeo (Perugia); Simon (2) (Pescara) 10 RETI: Baclet (Arezzo) 9 RETI: Basso (2) (Crotone); Germinale (2) e Salgado (4) (Foggia); Artistico (1) (Pistoiese) 8 RETI: Bernardo (Cavese); Myrtaj (1) (Sorrento); Dionigi (1) (Taranto) 7 RETI: Castaldo L. (Benevento); Favasuli (4) (Cavese); Cipolla e Coresi (3) (Foligno); Biancolino (4) (J.Stabia); Cozzolino (2) (Potenza); Ripa (3) (Sorrento); Perna (1) (Ternana) 6 RETI: Aquino (Cavese); Caetano, Pacciardi e Russo (Crotone); Troianiello (Foggia); Russo (Gallipoli); Del Core (1) (Perugia); Zeytulaev (Pescara); Biancone (Sorrento); Rigoni (2) (Ternana); Morante (2) e Tisci (2) (V.Lanciano) 5 RETI: Bondi, Martinetti (1) e Terra (Arezzo); Evacuo (Benevento); Capparella (1) (J.Stabia); Mounard (Gallipoli); Cutolo (Perugia); Dal Rio (2) (Pistoiese); Caturano (Taranto); Scappini (Ternana); Oshadogan (V.Lanciano) 4 RETI: Lauria (1) (Arezzo); Bueno e Cattaneo (Benevento); Sorrentino e Tarantino (Cavese); Espinal (Crotone); Coletti (1) (Pescara); Nolè (Potenza); Fialdini, Giampaolo e La Vista (Sorrento); Da Silva (Taranto); Bolic e Margarita (V.Lanciano)

Marcianise regolato con i gol di Mounard, Ginestra e Molinari. Inutile doppietta di Innocenti

Giannini e Gallipoli nella storia In un “Bianco” stracolmo i giallorossi mettono il definitivo sigillo sulla B GALLIPOLI MARCIANISE

3 2

GALLIPOLI (4-3-3): Rossi 6; Vastola 6,5, Molinari 7, Antonioli 6, Suriano 6; Russo 6,5, Esposito 6, Cimarelli 6,5 (1' st Buzzegoli 6); Ginestra 7, Di Gennaro 6 (1' st Riccardo 6), Mounard 7. A disp.: Sciarrone, Cini, Bonatti, Marzeglia. All.: Giannini 6,5. MARCIANISE (4-2-3-1): Mezzacapo 5,5; Piscitelli 5,5, D'Apice 5,5, Murolo 6, Russo 5 (35' pt Manco 6); Romano 6 (30' st Di Napoli sv), D'Ambrosio 6 (16' st Montanari 5,5); Ciano 5, Della Ventura 5,5, Galizia 5,5; Innocenti 6,5. A disp.: Fumagalli, Vanacore, Compagnone, Tedesco. All.: Fusi 6. ARBITRO: Lupo di Matera 6. RETI: pt 1' Mounard (G), 24' Ginestra (G), 40' Innocenti (RM); st 16' Molinari (G), 39' Innocenti (RM). NOTE: spettatori 6000 circa. Ammonito: D'Apice. Angoli 6-2 per il Gallipoli. Recupero: pt 1'; st 3'. GALLIPOLI - Il Real Marcianise non riesce ad arginare il ciclone-Gallipoli. I campani di Luca Fusi chiudono la stagione nel Salento assistendo alla festa dei giallorossi di Beppe Giannini nella storica promozione alla serie B. Il mal di trasferta dei campani di Fusi si conferma così anche a Gallipoli, visto il rendimento di soli dieci punti conquistati lontano dalle mura amiche, frutto di una vittoria, sette pareggi ed otto sconfitte. Il tecnico dei gialloverdi deve rinunciare a Poziello (squalificato), oltre alla coppia di difensori Porpora e Filosa (infortunati), ma conferma comunque il 4-2-3-1,

Un carro allegorico dedicato a Barba. In alto giocatori in mare. A destra la coreografia

lasciando il solo Innocenti in attacco e proponendo nella linea dei tre trequartisti Ciano, Della Ventura e Galizia. In interdizione c'è Romano e D'Ambrosio davanti alla linea difensiva composta da Piscitelli, D'Apice, Murolo e Russo. In porta c'è Pasquale Mezzacapo nel giorno del suo onomastico, al posto di Fumagalli. Per il Gallipoli ci sono i rientri del fantasista Mounard (dopo le noie muscolari) e l'esterno Vastola, al rientro da squalifica. Giannini pensa ad un Gallipoli pieno zeppo di qualità: rinuncia ad un mediano puro

e sistema tre centrocampisti di regia a supporto del trio delle meraviglie GinestraDi Gennaro-Mounard. E dopo soli 38 secondi ecco il gol del Gallipoli firmato proprio dal fantasista francese Mounard, che su un traversone dalla sinistra si vede deviato il cross di destro da Piscitelli. La deviazione sorprende l'estremo difensore campano e fa scoppiare l'apoteosi del Bianco. I salentini si dimostrano davvero convinti e determinati nel chiudere la partita e tentano più volte il colpo del raddoppio con Ginestra, Di

Gennaro e Russo. Ma il 2-0 è negato dalla parate del portiere e dall'imprecisione dei giallorossi. Ma al 24' Ginestra approfitta di uno svarione difensivo e deposita il pallone in rete con un diagonale preciso. La sfida pare ormai chiusa, visto che i gialloverdi sembrano schiacciati nella propria metà campo e propongono dei limiti in avanti senza Poziello. Non c'è fantasia ed il gioco è soffocato dai salentini, che però calano il ritmo sul finire del tempo. Il tecnico Fusi richiama Russo in panchina, cerca brio e dinamismo con Man-

co, sposta Piscitelli sulla sinistra ed abbassa Ciano a cursore di destra. La mossa sortisce gli effetti sperati. I campani cercano di graffiare ed al 40' riescono ad accorciare le distanze col bomber Innocenti. Re Leone - così fu soprannominato ai tempi del Gallipoli - non esulta dinanzi ai suoi ex tifosi, ma ha ancora voglia di voler segnare. La formazione di Giannini sul finire del primo tempo cerca il tris con Ginestra e Vastola, ma Mezzacapo si salva come può. Nella ripresa il portiere campano è chiamato agli

straordinari su Ginestra ed al 14' Romano colpisce la traversa e dopo due minuti arriva la beffa con il tris di Molinari su una mischia sugli sviluppi di un calcio di punizione di Esposito. La gara si chiude qui con il Gallipoli che cerca di difendere il pesante vantaggio, che gli spalanca le porte della B. Il Marcianise prova a riaprire l'incontro e ci riesce ancora con Innocenti, che accorcia le distanze confezionando una bella doppietta personale quanto inutile per il risultato. Scoppia la festa col Gallipoli in B. Pasquale Marzotta

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26 Sport


La dimensione reale del calcio lucano continua dalla prima non certo per capacità di individuare buoni giocatori a prezzi non eccezionali, non è Melfi, dove per il sesto anno di fila si realizza un miracolo sportivo: una salvezza strameritata. Ma il patron Maglione l’ha detto a chiare lettere: “Così non si può andare avanti. La Seconda è già una realtà sovradimensionata per un centro come Melfi”. E che dire di Matera, dove nonostante tanti investimenti, anche quest’anno ci si è ridotti a una salvezza in D all’ultima giornata. Un po’ come affermare che l’anno prossimo può essere quello giusto per ambire alla Seconda, ma quest’anno è meglio cancellarlo presto. Appunto: la reale dimensione del nostro calcio non va oltre questa Seconda Divisione che, dalla prossima stagione agonstica, di nuovo accomunerà il Potenza e il Melfi, magari in attesa del Matera.

Dopo tutto, probabilmente è giusto così, se si deve vivere con la logica di accettare incondizionatamente il verdetto che esprime il campo. Un rettangolo verde che dà e che toglie nello stesso modo, senza pietà. Ricordiamo ancora le lacrime di gioia di Raffaele Nolè e di Peppe Lolaico, due potentini veraci che avevano impartito una sonora lezione di umiltà al grasso Benevento. A casa sua. Ieri è stata resa la stessa merce e quelle lacrime sono diventate di disperazione. Proprio contro lo stesso avversario. Nel destino di Postiglione c’è questo Benevento, insomma. Ma anche una sonora e vibrante contestazione: al posto suo, in tanti, avrebbero già mollato. Lui ha rilanciato, ha fatto capire che l’anno prossimo tenterà il colpaccio per risalire, nonostante sarebbestato più facile investire a gennaio per restare nella categoria. Ma deve però recuperare il primo e fondamentale ingrediente per lavorare con serenità:

l’entusiasmo della gente che ormai gli ha voltato le spalle. E proprio la gente può fornire quello stimolo giusto alla dirigenza del Melfi per aprirsi ancora di più e tentare una nuova avventura nel calcio di Seconda. Senza abbandonare a se stessa una realtà ormai consolidata, ma che non potrà mai andare oltre questa serie. Entusiasmo che sembrava essere quello giusto anche per il Matera, dopo le prime cinque giornate, con altrettante vittorie. Non possiamo dimenticare la diretta televisiva della sfida al Fasano con gli spalti gremiti e festanti. Poi si è rotto qualcosa e anche ieri, a risultato acquisito, c’era chi fischiava. La piazza può ambire ad altro: appunto, alla Seconda Divisione. L’esatta dimensione del calcio di casa nostra, dove non circolano cifre astronomiche, c’è passione, voglia di divertirsi, ma dove molto spesso mancano quei valori adeguati per andare più in alto e restarci. Si vivacchia nell’indifferenza di molti e con gli investimenti di pochi.

Potenza ko: nessuna impresa e addio alla Prima

Avventura finita Benevento spietato al Viviani, come da copione POTENZA BENEVENTO

1 3

POTENZA (3-5-2): Groppioni 5,5; Porcaro 5 (1' st Mangiapane 5) Cuomo 5,5 Di Bella 6,5 (10' st D'Aguanno 6); Dei 6 Cammarota 5 Sabatino 5,5 Berretti 5 Lolaico 7; Nolè 7 Sarno 5. A disp. Tesoniero, Fucci, Giordano, Volpe. All. Catalano BENEVENTO (4-4-2): Gori 7; Aquilanti 6 Ferraro 6 Cattaneo 7 Palermo 6; Statella 6,5 (40' st Carcione sv) Cinelli 6 Cejas 6 Ciarcià 6 (23' st Imbriani 6); Clemente 6,5 (19' st Evacuo 5,5) Bueno 6: A disp. Mondini, Agyriba, Zullo, Furno. All. Soda ARBITRO: Del Giovane di Albano L. (Guardalinee: Cinque-Pavesi) MARCATORI: 9'pt Cattaneo (B), 45' pt Clemente (B), 15' st Nolè (P), 37' st Bueno (B) NOTE ammoniti Lolaico (P) Cejas (B) Sabatino (P). Spettatori oltre 1000. Angoli 7-3, nessun minuto di recupero in entrambi i tempi. COME ERA ANNUNCIATO: Benevento secondo, Potenza ultimo. Nessun miracolo, né da una parte, né dall'altra. Per i campani la prosecuzione del campionato col Foggia, per i lucani la retrocessione diretta in Seconda Divisione. Al Viviani non c'è partita. Le orecchie sono altrove. Il Benevento va in vantaggio (ma anche il Gallipoli), il Potenza sbaglia il pari, i sanniti raddoppiano, poi provano a far pareggiare il Potenza. Non ci riescono per evidenti limiti altrui e lo affondano. Al tirar delle somme anche giustamente, perchè nelle ultime tre partite, da quando è stato esonerato Arleo, questa squadra non si è voluta salvare in nessun modo. Peggio, nell’ultima prestazione stagionale: a tratti irritante, nonostante a fine gara si siano sprecati i commenti a favore di chi è sceso in campo (e ci mancherebbe pure) con ardore e voglia di lottare. Il Benevento avrebbe potu-

Lolaico disperato. In basso Catalano e Sabatino che consola Nolè

to affondare a piacimento, ha poi prestato il fianco agli avversari per farli pareggiare e quasi spazientito dall’incapacità altrui, l’ha castigati. Ma, ripetiamo, anche vincere non sarebbe servito, perchè Pistoiese e Juve Stabia hanno fatto quello che dovevano (vincere e pareggiare) a tal punto da far credere che il Potenza la sua retrocessione l’ha firmata prima di questa ultima giornata, alla quale, lo avevano pensato in tanti, non si sarebbe dovuto arrivare in queste condizioni. Quindi solo per la cronaca e i ricordi degli affezionati, riassiumiamo quello che è ac-

caduto sul terreno di gioco. Scelte tecniche confermate, rispetto alla vigilia, per Soda, che si presenta col 4-4-2 annunciato. Catalano, al contrario, non schiera Mangiapane dall'inizio e inserisce un difensore in più (Porcaro), per un 3-5-2 con Nolè e Sarno di punta. La contestazione, durante il riscaldamento, per i giocatori, durante il gioco, al proprietario Postiglione e al presidente Pellegrino è pesante. E lo scoramento ad ogni singolo passaggio sbagliato dai rossoblù è evidente. Il Benevento fa la partita dalle prime battute e gioca come il gatto

con il topo. Tanto da passare in vantaggio al primo tiro. Corner di Clemente e inzuccata di Cattaneo a difesa immobile (9'). Replica di Di Bella (11') di testa, ma sfera alta. Stesso schema e Sabatino indovina l'angolo giusto, ma in posizione irregolare (15'). Il Potenza tenta di pareggiare, ma è sempre il Benevento a dare l'impressione di poter far gol e di non volere infierire. Girata di Nolè (21') e volo di Gori, poi un'altra battuta dalla distanza del centravanti. Occasioni figlie, evidentemente del vantaggio repentino del Gallipoli sul Marcianise. Una partitaccia, ma d'altronde era prevedibile, che un po' tutti non vedevano l'ora finisse in anticipo. Bueno e Clemente, due volte, graziano il Potenza rallentando tre contropiede che apparivano favorevoli. L'ultima volta (32') in maniera addirittura clamorosa, dopo aver dribblato anche l'ultimo difensore. Il Benevento fa giocare il Potenza, ma per evidenti limiti tecnici i rossoblù non sfruttano le occasioni. Ci si mette anche una traversa (40', Di Bella) ad allungare l'agonia. Clemente quasi si spazientisce: viaggia veloce, mette a sedere Porcaro e segna il 2-0 per le streghe. Contemporaneo alla notizia del 2-0 della Pistoiese sul Foligno, che arriva con grande ritardo al Viviani. Seconda Divisione materiale per il Potenza, anche se il cuore di Lolaico e Nolè sembra scuotere l'ambiente. Prima Gori (5') gli dice di no, poi quest'ultimo accorcia le distanze (15') con un fendente dopo un dribbling stretto. Ancora il portiere (26') tiene vivo il vantaggio beneventano, sventando su Berretti e ripetendosi su Lolaico al 29'. Ma effettivamente si gioca al festival degli errori che il Potenza non sfrutta. Anzi, proprio come Clemente nel primo tempo, Bueno si sfastidia, fugge via sul filo del fuorigioco e segna il 3-1 (37') definitivo soprattutto per i rossoblù. Alfonso Pecoraro

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Sport 27

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Postiglione e Pellegrino, ma anche la squadra: dalla Curva ce n’è per tutti

Massacrati dai fischi «Una contestazione volgare ma giusta» è stato il commento LE PAGELLE DEL POTENZA GROPPIONI (5.5) - incolpevole sui gol, ma comunque fermo e poco reattivo PORCARO ( 5) - umiliato da Clemente. Non certo per colpe sue, ma di chi l'ha mandato al macello senza dargli i mezzi per difendersi MANGIAPANE ( 5) - al piccolissimo trotto. Serve solo per i corner e uno lo sbaglia anche in maniera clamorosa. CUOMO (5,5) - mette un paio di pezze su Bueno, ma è evidentemente un capitano rassegnato e non suona nessuna carica. DI BELLA (6,5) - con Nolè è il migliore attaccante. Gioca i suoi 45' che valgono un bel po' di euro e lascia Potenza con la consapevolezza di aver dato tutto e il massimo di quello che poteva. Aveva anche sfiorato il gol dell'1-1. D’AGUANNO (6) - rapido e dinamico. Si vuole mettere in mostra e ci riesce bene. DEI ( 6) - come il suo campionato a Potenza: senza infamia Di Bella e senza lode. Svolge il solito compitino da giocatore di categoria che non si scompone nel bene e nel male. CAMMAROTA (5) - se sbaglia anche un passaggio a pochi metri, senza pressione e avversari, il dato è eloquente. SABATINO (5,5) - aveva fatto anche gol (fuorigioco). Gioca però in maniera assolutamente anonima, sovrastato da Cinelli e Cejas. BERRETTI (5) - senza punto di riferimento. In mezzo al campo non è cosa. Eppure è di nuovo lì a coronare una stagione assolutamente negativa LOLAICO (7) - corre e combatte più degli altri, ma senza criterio tattico, con il cuore. Basta il solito ardore per uscire dal campo con la maglietta sudata e tra gli applausi del pubblico. NOLÈ (7) - si congeda dal Viviani con una prestazione più che sufficiente. Segno di appartenenza. SARNO ( 5) - giocoliere assai fumoso. Osannato quando fu preso, non ha dato nemmeno nell'ultima occasione il contributo sperato, sbagliando tutto quello che c’è da sbagliare SCARDINI ( SV) - pochi minuti per conoscere un giocatore non identificato a.p.

MASSACRATI. Giuseppe Postiglione e Rosario Pellegrino hanno subito ieri una delle contestazioni più dure, nei contenuti, che si ricordano a Potenza. Una curva che chiede al massimo dirigente “quanto avrai scommesso?” lo seppellisce sotto una sfiducia, probabilmente, senza appello. E' evidente che si tratta di illazioni, ma allo stesso modo non possiamo soprassedere su una rottura definitiva, ai limiti dell'irrecuperabile. Tra i cori seguono “Postiglione salernitano”, “noi non siamo napoletani”, oltre a numerosi biglietti di sola andata per quel paese riservati al duo presidenziale. In tribuna scoperta, qualcuno con un pizzico di umorismo in più chiede se a fine partita si accettano le condoglianze. L'attenzione ai temi tecnici è davvero poca. Alla mezz'ora del primo tempo Mangiapane viene mandato a scaldarsi davanti agli spogliatoi, la gestione tecnica in panchina sembra affidata ad una cooperativa. Catalano e De Stefano sono lontani l'uno dall'altro e si alzano ad intermittenza, il più attivo è Pellegrino quasi sempre in piedi a gesticolare, il patron - a tratti scomposto, per la disperazione, sul suo seggiolino - è il più depresso dopo essersi accorto che la maglietta Lacoste azzurra, la stessa del 17 giugno 2007, ha perso i suoi effetti miracolosi. Il riscaldamento di Mangiapane sul campetto di erba sintetica sarebbe da filmare: accenna un paio di scatti, poi uno stretching statico (eufemismo), chiude il primo tempo prendendo letteralmente il sole nei die-

MEGLIO PENSARE A CHI VINCE

ci minuti che precedono l'intervallo. Non sembra roba da C1. Il mistero di inizio ripresa, col Benevento già schierato dalla sua parte, è legato al tardivo rientro in campo di Berretti e ad uno strano buco nella rete della porta sotto la curva. Tutto tranquillo, ma il solerte dirigente che provvede alla riparazione se ne sente dire di tutti i colori.

Nolè e Lolaico ringhiano con l'orgoglio firmando un paio di incursioni, si alza un applauso al grido “ai veri leoni battiamo le mani”. Nolè segna un gol meritatissimo, Peppe e Raffaele hanno dato anche l'anima e gli viene riconosciuto. Alla fine usciranno in lacrime. A scendere di categoria, secondo la curva, non sono tutti. “La mia fede non retrocede”, grida la Ovest.

La curva dei tifosi e, in basso, un tifoso devoto a San Rocco, ma non è servito invocare una grazia

“Postiglione comprati il Matera” è il motivo che accompagna negli spogliatoi, quando il signor Del Giovane di Albano Laziale fischia con l'infinito buon senso di non concedere neanche un secondo di recupero. In sala stampa Pellegrino definirà la contestazione “volgare ma giusta”. Sipario chiuso. Pietro Scognamiglio sport@luedi.it

Spogliatoio Benevento nessuna rivincita, ma un po’ di malizia

Vigorito: «Ci salutarono, li salutiamo» Clemente: retrocessione triste POTENZA- Non c'è rimpianto in casa Benevento. I sanniti hanno onorato il calcio, hanno vinto al Viviani, non concedendo nulla al Potenza, ma restano secondi. Il patron Oreste Vigorito è però chiaro ed esplicito. “Ho sempre detto che se eravamo bravi e fortunati avremmo giocato 34 partite, se eravamo solo bravi 38”. Non sono comunque bastati 34 punti nel girone di ritorno: “Cosa è mancato? Abbiamo fatto un pareggio di troppo”, è il commento spiritoso di un patron che si congeda così: «Il Poetnza? due anni fa ci salutarono e andarono in C1. Oggi li salutiamo noi, ma speriamo possano risalire senza rivederci più». In

prospettiva Foggia: “Una squadra in salute, che ha fatto una grande rimonta e che dobbiamo rispettare e che sarà agguerrita. Sapevo che avremmo trovato loro e non la Cavese che è stata molto fortunata in un periodo del campionato”. I play off che inizieranno domenica 31 maggio sono ovviamente l'argomento del dopo partita. Lucida l'analisi del difensore Cattaneo, autore della rete dell'1-0. “Sto nel calcio da molto tempo e so come vanno certe partite. Sapevo già che il Gallipoli avrebbe vinto contro una squadra che non chiedeva nulla al campionato. Ora affrontiamo il Foggia, in stagione abbiamo fatto due pareggi, spe-

riamo di ripeterci”. L'avversario non sorprende l'esperto difensore: “Sono contento di giocare allo Zaccheria con i nostri tifosi al seguito, piuttosto che a Cava con gli ultras a casa”. Il riepilogo della stagione è veloce e sintetico: “Abbiamo fatto 64 punti, nell'altro girone avremmo vinto a mani basse. Questo va solo a merito del Gallipoli che in casa ha fatto sue 14 partite su 17. Cosa ci è mancato? All'inizio eravamo una squadra tutta nuova, ma determinanti sono stati gli infortuni che ci hanno privato di tanti giocatori fondamentali”. Il finale è con il bomber tascabile, Giampiero Clemente. Il capocannoniere del campionato ha

vinto la sua personale scommessa. Era sicuro, in avvio di torneo, che non avrebbe giocato molto, eppure è stato il miglior realizzatore: “Grande soddisfazione personale, ovviamente, ma non ci penso perché nella mia testa c'è solo la B”. Da conquistare al cospetto del Foggia: “Non potevamo certo scegliere l'avversario, ma nei play off i valori si azzerano e una squadra vale un'altra. Dobbiamo temere il loro entusiasmo, hanno fatto una grande rimonta. Ma noi abbiamo i mezzi per poter andare in finale”. Il doveroso omaggio anche alla sua ex squadra, il Gallipoli, che ha vinto il torneo: “Sono stati in testa al cam-

Postiglione a colloquio con Clemente

pionato per lunghissimi tratti, è un succeso che hanno meritato. A noi cosa è mancato? Solo due punti”. Ultima annotazione per la sua personale rivincita contro il Potenza, cui fece gol nella finale play off di

C2 e nella gara di andata: “No nessuna rivalsa verso nessuno. Assistere a una retrocessione fa sempre male. Mi dispiace per i lucani, ma sono felice per noi”. Pietro Scognamiglio

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In lacrime. Il difensore: «Che tristezza». L’attaccante: «Stagione disastrosa»

Vera amarezza potentina Lolaico e Nolè dispiaciuti per un verdetto che poteva essere evitato A DISTANZA DI DUE ANNI, per la precisione un anno ed undici mesi, il Benevento si prende la rivincita sul Potenza approdando ai play off e con conseguente condanna alla retrocessione per i lucani. L' ultimo capitolo del torneo, dunque, condanna senza appelli di sorta il Potenza al ritorno in C2, oggi Seconda Divisione. Emblematico il pianto finale a centrocampo di Peppe Lolaico, potentino purosangue, che, in sala stampa, mostra ampiamente la sua grande delusione. “E' un momento amarissimo - dice. Il più brutto della mia carriera. Tutto avrei pensato tranne di retrocedere davanti al pubblico amico e, per giunta, contro il Benevento che due anni orsono ci consegnò gioie indimenticabili. E' andata come nessuno avrebbe previsto ad inizio stagione. E' vero che nel calcio si vince e si perde ma, oggi, è davvero triste commentare questa retrocessione. Errori compiuti durante l'anno? Certamente molti se si vede la classifica ma, tengo a precisarlo, anche chi è sceso in campo con il Benevento, ha fatto di tutto pur di conquistare una vittoria che, poi, sarebbe servita a poco visti i risultati delle dirette contendenti. Per quanto mi riguarda, credodi aver dato il massimo per una ma-

Nolè e Lolaico abbracciati e disperati per la retrocessione del Potenza

glia che amo in maniera viscerale. Se qualche volta ho sbagliato, chiedo scusa. Non mi sento di condannare la contestazione dei tifosi. E' giusta! Non si possono ricevere elogi ed applausi quando si fallisce un traguardo.

Il Futuro? Spero che la Società costruisca subito una squadra capace di lottare per il vertice nel prossimo torneo. Questa è una città che merita di tornare in Prima divisione il più presto possibile”.

Si confessa a cuore aperto Lolaico. Gli occhi sono lucidi. Le sue sono lacrime vere e sentite. D'altro canto per un potentino, tornato in prestito dal Rimini, è davvero dura digerire il verdetto del campo. Ed il futuro di

Lolaico? Lui, forte di un contratto con il Rimini, non si sbilancia. Certo la maglia rossoblù è fortemente impressa nel suo cuore. “Con il Potenza gioco in tutte le categorie - conclude. Anche se, avendo la possibi-

lità, non mi dispiacerebbe provare a misurarmi in campionati maggiori. Ma ora è presto per parlare di ciò. La verità è che l' amarezza ora è grande”. Sin qui Lolaico. Un altro protagonista, sempre potentino, è Raffaele Nolè che, per le statistiche, chiude il tabellino dei marcatori del Potenza in Pprima Divisione, segnando il gol della bandiera nella gara contro il Benevento. Anche Raffaele appare fortemente abbattuto per la retrocessione del Potenza. Per lui, poi, il ritorno a casa dopo la vittoria del torneo nel 2007 non ha coinciso con un' annata positiva. Per una serie di ragioni, Nolè è parso la copia sbiadita di quell' attaccante implacabile che, sotto rete, ha fatto tremare molti portieri. “Una stagione davvero storta - dichiara - sotto tutti i punti di vista. Non eccezionale per il sottoscritto, disastrosa per la squadra. Siamo retrocessi e purtroppo questa è l' amara realtà. Siamo tutti colpevoli e le contestazioni le abbiamo meritate tutte. Non si può biasimare un pubblico che sempre ci ha seguito senza farci mancare l' incitamento. Ora spero solo che il presidente possa programmare una stagione di alto livello. Soltanto così la retrocessione risulterà meno amara”. Lorenzo Corrado

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L’analisi di Postiglione è eloquente e chiara: «Serviva un’impresa disperata»

Squadra scarsa: giusto così I giocatori si alleneranno fino al 30 giugno al Viviani EPILOGO annunciato ormai da tanto tempo. La partita con il Benevento sancisce la retrocessione del Potenza in Seconda Divisione. Probabilmente, per tutti gli errori fatti in questa stagione, il risultato più preventivabile e rispondente alla reale forza della squadra che ha affrontato questa seconda stagione nell'ex C/1. E non vale, come alibi, nemmeno la scusante dei tre punti di penalizzazione con i quali si è iniziato e concluso il campionato. Nemmeno il più inguaribile ottimista dei tifosi rossoblu pensava che nell'ultima giornata si potesse verificare un altro miracolo. E cioè l'ingresso del Potenza nella lotteria dei play out. Si sarebbero dovute verificare troppe coincidenze fortunate e tutte a favore della squadra lucana. Durissima la contestazione dei tifosi che hanno preso di mira per tutti i 90 minuti sia il patron Postiglione che il presidente Pellegrino. Ormai rassegnati, tutti hanno voluto sfogare la loro rabbia con cori continui e incessanti verso la dirigenza e con incoraggiamenti verso la squadra che, per quello che ha potuto, ha dato fondo a tutte le energie per cercare di mettere in difficoltà il Benevento. Ma era troppa la differenza di caratura tra le due squadre per sperare, solo con la forza della disperazione, di arrivare ad una vittoria. E il Benevento, fin dall'inizio, ha dimostrato di voler onorare il suo impegno ed ha fatto valere tutta la sua forza chiudendo in pratica la gara già nel primo tempo con le reti di Cattaneo e del capocannoniere del campionato Clemente. Lasciando bella ripresa l'iniziativa ai rossoblu che hanno solo accorciato le distanze prima di arrendersi definitivamente a Bueno. Ed ovviamente sul banco degli imputati il proprietario del club Postiglione che non nasconde la sua profonda delusione:” e' indubbiamente una brutta giornata. Sapevamo che raggiungere i play out era un impresa davvero disperata perché questo non dipendeva solo da noi. Ma avevamo chiesto alla squadra una prova di orgoglio per chiudere nella maniera migliore il torneo. Invece contro una squadra che non aveva da chiedere nulla al campio-

Le dure parole di Pellegrino

In organico molti mezzi uomini professionalità dei vari Groppioni, Lolaico, Sabaitino, Cammarota, Cuomo Di Bella ed altri che hanno dato il massimo sino alla fine. Questi si che sono giocatori. Il Futuro? Dipende da quello che vorrà fare Giuseppe Postiglione. Se lui continua, io sarò sempre affianco a lui. Certo è che se si deve andare avanti, bisogna programmare un campionatoo di un certo livello da subito senza perdere tempo. Già nei prossimi giorni faremo il punto della situazione. Se ci saranno le condizioni il binomio Postiglione - Pellegrino continuerà anche il prossimo anno. La contestazione? Volgare, ma giusta. Accetto tutti gli attacchi, tranne quelli personali. Chi contesta sotto l' aspetto privato, deve farlo guardando in faccia le persone e non nascondendosi sugli spalti”. Queste le parole di Rosario Pellegrino. Ora non resta che far sbollire la delusione. Poi, senza perder t empo, sarà il caso di programmare. Ma per parlare di ciò, avremo l' intera estate a disposizione. Lorenzo Corrado

Repliche ai fischi dei tifosi

Postiglione e Pellegrino in panchina

nato siamo stati ancora una volta, con poche eccezioni, molli e senza carattere. La retrocessione significa che la nostra è una squadra scarsa e che merita la posizione finale. Mi assumo tutte le responsabilità per gli errori che, come dirigenza, abbiamo commesso nel corso della stagione. E per questo motivo sono comprensibili anche la rabbia e la contestazione dei tifosi. Per quanto riguarda il futuro non posso che confermare quanto già ho avuto modo di dire all'indomani della sconfitta di Taranto: sono pronto a continuare a guidare il Potenza e a rilanciare le nostre ambizioni. Per non ripetere gli errori commessi abbiamo il dovere di allestire una squadra che possa puntare, senza mezzi termini, alla vittoria nel prossimo campionato di seconda Divisione. Allo stesso tempo mi sento di dire che sono disposto a met-

POTENZA - BENEVENTO UNO A TRE. Sanniti pronti a giocarsi la B nei play-off, Potenza mestamente condannato al ritorno in C2 o Seconda Divisione. Rosario Pellegrino, presidente della squadra , accetta il verdetto, assumendosi anche le colpe che, evidentemente, sono anche di chi questo gruppo l' ha costruito la scorsa estate. “”Grandissima amarezza per un risultato che, purtroppo, era scritto già da diverse giornate. Ho cominciato a dubitare sulla nostra forza già da quando in gare come quella con la Pistoiese e la Ternana, non siamo riusciti a cogliere niente di buono. La verità è che questa squadra possiede molti mezzi uomini che, nei momenti cruciali, si sonooo tirati indietro, E' il caso di Cozzolino, Suppa, Cantoro che, guarda un po', hanno tutti marcato visita nell' appuntamento odierno con il Benevento. Senza attributi non si va da nessuna parte. Questa mancanza è stata la causa principale che ha determinato quest'annata deludente. Abbiamo sbagliato a fidarci di questi soggetti. Voglio rimarcare, invece, la

termi intorno ad un tavolo con chi potrebbe essere interessato a voler entrare nel Potenza. Nel senso che non ci sono assolutamente preclusioni a cedere quote di qualsiasi entità del pacchetto azionario che detengo. La cosa più importante che mi preme sottolineare è che non c'è assolutamente il pericolo di fallimento perché mia intenzione è quello di dare continuità al progetto che abbiamo iniziato tre anni fa”. Per intanto la squadra, questo il provvedimento adottato dai dirigenti, rimarrà ad allenarsi in sede fino al 30 giugno prossimo. E adesso non resta che aspettare gli sviluppi della situazione per capire quale futuro attende il Potenza in vista dell'inizio delle attività per la prossima stagione i cui tempi saranno anticipati per l'appuntamento dei Mondiali in Sudafrica. Rocco Sabatella

LA CONDANNA PER I ROSSOBLU’

JUVESTABIA PAGANESE

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JUVE STABIA (4-4-2): Della Corte sv; Gritti 6, Rinaldi 6, Marino 6,5, D'Ambrosio 6 (24' st Mineo sv); Vicedomini 5,5, Monticciolo 5,5, Stentardo 6, Amore 6 (45' st Barbosa sv); Rastelli 5,5 (32' st Peluso sv), Gaeta 5,5. A disp.: Soviero, Barbosa, Marano, Grieco, Cristea. All.: Costantini 5,5. PAGANESE (3-5-1-1): Melillo 6; Astarita 6,5, Taccola 7, Chiavaro 6; Imparato 6, Esposito 6,5, Caracciolo 6,5 , De Giosa 7, Iraci 5,5 (1' st Bacchi 6); Capodaglio 6 (24' st Cucciniello sv); Zarineh 6. A disp.: Pantanelli, Legittimo, Buonocore, Fiorentino, Lasagna. All.: Capuano 7. ARBITRO: Liotta di Lucca 6. NOTE: spettatori 2500 circa. Ammoniti: Melillo (P), Cucciniello (P), D'Ambrosio (JS). Angoli: 4-1 per la Juve Stabia. Recupero: pt 3'; st 8'. CASTELLAMMARE DI STABIA. Missione compiuta. Il punto voleva ed il punto è arrivato. È il trionfo di Capuano, rinviato di una settimana. Il tutto alla luce del quarto zero a zero consecutivo che ha premiato lo spirito di sacrificio del gruppo. Tanto entusiasmo sulle gradinate ma anche attimi di paura nel primo tempo: dalla copertura della tribuna piovono infatti pezzi di calcinaccio, ad avere la peggio è un anziano tifoso che riporta delle ferite alla testa; il mal-

Missione compiuta per due col pareggio più sacrosanto capitato sarà poi prontamente medicato a bordo campo. Eziolino Capuano vuole almeno un punto, costi quello che costi. Non la vede così il pubblico di casa che, prima, gli dedica un'ovazione al suo ingresso in campo, e poi gli riserva qualche coro beffardo che testimonia l'assoluta voglia di vincere. In tema di vittorie la Paganese negli ultimi tempi ha scarsa voce in capitolo, lo testimoniano gli ultimi tre pareggi a reti bianche consecutivi. Al tecnico salernitano va bene così ed anche a Castellammare gradirebbe un simile destino. Come onorare dunque la migliore difesa del girone? Semplice, blindare i suoi per poi brindare insieme negli spogliatoi a giochi conclusi. Dunque fuori una punta, dentro un centrocampo folto pronto al sacrificio e dedito alla salvaguardia del terzetto arretrato. Qui giganteggia, dall'alto della sua stazza, il capitano coraggioso Taccola che tiene d'occhio le due punte della Juve Stabia disponendo licenze e competenze ad Astarita e Chiavaro. Si fatica dunque in mediana. Caracciolo cerca di distribuire idee fresche per ravvivare la mano-

Caracciolo della Paganese in azione

vra. Tuttavia fa caldo, troppo, ed allora viene fuori lo spirito di sacrificio. De Giosa, schierato a centrocampo in luogo dello squalificato Berardi, ricorda a tutti la sua natura di difensore e dà una

mano nelle retrovie scalando spesso e volentieri a sinistra. Da quella parte c'è Vicedomini coadiuvato da Gritti ed allora anche Esposito è chiamato al ripiegamento. In avanti c'è il solo Zarineh,

supportato a debita distanza da Capodaglio mentre a destra c'è Iraci. A conti fatti l'attaccante non disporrà di palle giocabili. C'era da aspettarselo, la salvezza prima di tutto. La Juve Stabia, dispo-

sta da Costantini secondo un comodo 4-4-2 con Rastelli e Gaeta di punta, di tanto in tanto si fa vedere in avanti. Nel primo quarto d'ora di gioco si rende pericolosa proprio con i due attaccanti: Rastelli non si coordina bene e spara malamente alto su invito del partner d'attacco (12'), Gaeta manda di un soffio a lato su verticalizzazione di D'Ambrosio. Tutto il resto è noia, almeno fino allo scadere della prima frazione (ancora Rastelli di testa, blocca Melillo). Buona la prima, si confida nella bontà anche della seconda frazione. Nella ripresa non muta il tema dominante della gara anzi, questo verrà rafforzato dall'inserimento di Bacchi in luogo di Iraci. L'esterno va a dare man forte a Zarineh, De Giosa ripiega definitivamente a sinistra a protezione del punto. Caracciolo si piazza, nel vero senso del ruolo, dinanzi alla difesa. Obiettivo confermato: bloccare ogni tentativo dei padroni di casa che, tra l'altro, dimostrano poca verve nella trequarti paganese. “Zero tiri”, a parlare non è il tecnico dell'Inter ma la strategia imposta da Capuano per ottenere le ferie anticipate. Nessuna conclusione in porta in conseguenza ad un gioco spezzettato. Il gioco viene interrotto più volte, rimane addirittura fermo per diversi minuti per lo scoppio di un tombino con un getto d'acqua impazzito ed inarrestabile. Zero a zero fino alla fine, come da teorema dello stratega Capuano.

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1ª Divisione. La squadra pitagorica un po’ rinunciataria subisce la sconfitta in Puglia

Crotone cede. Foggia, più stimoli Un gol di Germinale al 34’ del primo tempo in uno stadio tutto esaurito FOGGIA CROTONE

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FOGGIA (4-2-3-1): Bremec 6; Colombaretti 6, D'Andrea 6, Zanetti 6, Pezzella 6; Pecchia 6,5, D'Amico 6,5; Troianiello 6, Salgado 5,5, Mancino 6 (dal 30' st Piccolo s.v.); Germinale 6,5 (dal 21' st Trezzi 6). A disp.: Milan, Basta, De Rosa, Velardi, Agostinone. All.: Novelli 6. CROTONE (4-2-3-1): Farelli 5,5; Quondamatteo 6, Pedotti 5,5, Scognamiglio 5,5, Morleo 6; Carcuro 5,5 (dal 21' st Errigo 6), Galardo 6; Cafiero 5,5 (dal 5' st Vallone 6), Orosz 6, Triarico 5,5 (dal 9' st Grano 6) ; Russo 6. A disp.: Leuzzi, Figliomeni, Aurelio, Petrilli. All.: Moriero 5,5. ARBITRO: Meli di Parma 6,5. MARCATORE: pt 34' Germinale. NOTE: spettatori 7.500 circa. Ammonito: Carcuro. Angoli 7-0 per il Foggia. Recupero: pt 0'; st 4'. di RAFFAELE FIORELLA FOGGIA - Un Crotone troppo rinunciatario non riesce ad uscire indenne dallo Zaccheria: incassa l'undicesima sconfitta stagionale e deve accontentarsi del terzo posto play off. Al Foggia, che al fotofinish centra la qualificazione agli spareggi promozione, basta un guizzo di Germinale. Tanti gli assenti in

Il tecnico dei calabresi: «Dopo le tante difficoltà incontrate»

PAGELLE CROTONE

Moriero: «Bilancio positivo»

FARELLI (5,5) - Mai seriamente impegnato dagli attaccanti rossoneri, che, quando si rendono pericolosi, falliscono per difetto di precisione. Sul tiro vincente di Germinale, peraltro angolato, avrebbe forse potuto fare qualcosa di più.

stare il primato e non ci siamo riusciti – continua l’allenatore salentino – ma non per questo ora siamo meno motivati. I play off sono un mini torneo che fa storia a sé. Conta star bene fisicamente e mentalmente e noi speriamo di arrivarci nelle migliori condizioni possibili». Alla sfida con i toscani è già rivolta l’attenzione di Archimede Morleo. Il precedente di tre domeniche fa, quando il Crotone perse 4-0 e Galeoto, che non potette scendere in campo, lamentò di essere stato aggredito, nel prepartita, dal calciatore aretino Bondi, è ancora fresco. «Non fu certamente un bell’episodio. Questo turno play off ci dà l’occasione di riscattarci sul campo, considerato che l’Arezzo ci ha battuti sia all’andata che al ritorno».

QUONDAMATTEO (6) - Alla prima da titolare, non fa rimpiangere Galeoto. Fa il suo e più volte sbroglia situazioni pericolose con interventi decisi e puliti.

FOGGIA - A fine gara il tecnico Francesco Moriero non se ne fa un cruccio, anzi traccia un bilancio positivo: «Sono contento comunque, considerato le tante difficoltà che abbiamo incontrato nel corso della stagione. Oggi abbiamo giocato una buona partita, non ho nulla da rimproverare ai miei. Il Foggia si è imposto grazie alla grande fame di punti di aveva ma noi non abbiamo sfigurato. Non va dimenticato che abbiamo dovuto fare i conti con tante assenze importanti e che abbiamo mandato in campo molti giovani, di cui due all’esordio dal primo minuto». Adesso il Crotone se la vedrà, nel primo turno dei play off, con l’Arezzo. In Toscana, domenica 31 maggio, la partita d’andata. «Nelle gare in casa con la Paganese e il Gallipoli abbiamo avuto le chance per conquiuna gara che vede a confronto due tra le squadre che giocano meglio al calcio nel girone. Novelli ha mezza difesa fuori uso: Pedrelli e Lisuzzo fermati dal giudice sportivo, Burzigotti infortunato. Guai fisici costringono al riposo anche il centrocampista Colomba e gli attaccanti Mattioli e Malonga. Il Crotone recupera Galardo, Scognamiglio e Russo ma deve rinunciare sia agli squalificati Galeoto e Pacciardi, che agli infortunati Basso, Paponetti, Calil e Concetti. Inoltre Moriero preferisce non rischiare Diniz e Aurelio, entrambi sotto

diffida. Record stagionale di presenze allo Zaccheria: sugli spalti c'è il tutto esaurito (7.500 posti la capienza massima concessa dalla Lega per l'impianto del capoluogo dauno). Trasferta interdetta ai tifosi del Crotone. Moriero, fedelissimo del 42-3-1, sfida un tecnico che questo modulo lo ha adottato, con profitto, dall'inizio del girone di ritorno. Il Foggia punta a festeggiare davanti ai propri tifosi l'ingresso negli spareggi promozione. Nella prima mezz'ora le occasioni migliori capitano

sulla testa, prima, e sul piede, poi, di Salgado. Il vantaggio del Foggia, al 34’ che con Germinale trova lo spunto per passare. La punta riceve palla in area da Salgado, a sua volta innescato da D'Amico, e batte Farelli con un diagonale rasoterra angolato. Il Crotone si scuote subito. In tre minuti Russo va due volte vicino al gol. La seconda frazione di gioco offre molti meno spunti tecnici e occasioni. Il Crotone prova a dare un senso alla sua gara ma dopo 15 minuti della ripresa, si spegne lentamente.

PEDOTTI (5,5) - Gara senza infamia e senza lode. SCOGNAMIGLIO (5,5) - Perde di vista Salgado nell'azione in cui il cileno manca clamorosamente il vantaggio. Per il resto vedi Pedotti. MORLEO (6) - Ha il difficile compito di fermare Troianiello, la «scheggia» dei rossoneri. Lo esegue con diligenza ed attenzione. CARCURO (5,5) - Ci mette tanta buona volontà. Non brilla ma nemmeno sfigura al cospetto del dirimpettaio D'Amico, «motorino» del Foggia. Dal 21 st ERRIGO (6) - Diciassette anni appena, si dà da fare e il suo contributo non poteva essere migliore. GALARDO (6) - E’ tra i più determinati e sempre nel vivo del gioco. Sbaglia qualche facile appoggio, ma rischia di portare in vantaggio i suoi con un bel sinistro a volo che avrebbe meritato miglior sorte. CAFIERO (5,5) - E’alla terza presenza stagionale, la prima da titolare. Comincia nel ruolo di esterno destro d'attacco e si vede poco. Idem a sinistra. Dal 5’ st VALLONE (6) - Prova a dare maggiore vivacità all'attacco. L'impegno è apprezzabile. OROSZ (6) - Riesce a dare imprevedibilità alle giocate d'attacco. Nel primo tempo, le ripartenze più incisive del Crotone lo vedono quasi sempre tra gli ispiratori. TRIARICO (5,5) - Lo stesso che per Cafiero. Non incide. Si vede solo nella prima occasione pericolosa non concretizzata da Russo. Dal 9’ st GRANO (6) - Cerca di dare profondità all'attacco ma la sua freschezza non è sfruttata. RUSSO (6) - Si da un gran da fare. Le occasioni migliori partono dai suoi piedi. Fosse stato un po' più preciso...

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Sport 31

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Cavese a corto di motivazioni, adriatici bravi a crederci fino in fondo

Super Simon, Pescara salvo Cuccureddu lo butta dentro a inizio ripresa, e la gara cambia CAVESE PESCARA

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CAVESE (4-2-3-1): Marruocco 3; Pierotti 4, Cipriani 5, Farina 5, Nocerino 5; Alfano 6, Anaclerio 6 (31' st Scartozzi sv) ; Tarantino 5,5 (19' st Bernardo 6), Schetter 6 (23' st Favasuli 6), Aquino 7; Romeo 5. A disp.: Petrocco, Andreozzi, Riccio, Viscido. All.: Camplone 5. PESCARA (4-1-4-1): Prisco 6; Camorani 6 (35' st Laens sv) , Pomante 6, Sembrioni 6, Vitale 6; Giordano 6; Felci 6 (9' st Simon 7), Perrulli 6, Ferraresi 6, Zeytulaev 7 (26' st Diliso 6); Bazzani. A disp.: Indiveri, Prizio, Pisciotta, Stella. All.: Cuccureddu 6. ARBITRO: Viti di Campobasso 6,5. RETI: pt 1' Aquino (C), 7' Zeytulaev (P), 30' Aquino (C); st 15' Simon (P), 17' Zeytulaev (P), 30' Bernardo (C), 39' Simon (P). NOTE: spettatori 2800 circa con 300 tifosi ospiti . Ammoniti: Schetter, Camorani, Pomante, Giordano, Vitale, Perrulli e Stella. Espulsi al 42' st Pierotti e al 44' st Marruocco. Angoli 4-1 per la Cavese. Recupero: pt 1'; st 4'. CAVA DE' TIRRENI. Alla fine, vince il Pescara. Adriatici più motivati, mentre i metelliani avevano di fatto abbandonato i sogni play-off dopo

Il terzo gol del Pescara

la sconfitta di domenica scorsa. Si parte di gran carriera: dopo appena quaranta secondi, Aquino, lanciato da Anaclerio, si libera del proprio avversario e dai venticinque metri scarica un bolide che si insacca alla sinistra dell'esterefatto Prisco. Rispondono subito gli ospiti: al 4' Zeytulaev imbecca Felci che calcia a pelo d'erba, Marruocco si distende e para. Su calcio d'angolo, il Pescara pareggia: 7' cross di Felci stacco di Zeytulaev, pallone sul palo, Marruocco smanaccia ma l'assistente dell'arbitro indica che la sfera ha

superato la linea. Si salva poi Prisco all'11', respingendo in angolo un tiro dal limite di Tarantino. Risponde per le rime Ferraresi, al 13' servito da Zeytulaev: cerca l'angolo più lontano con un diagonale ma sfiora il palo. Pierotti lancia sulla destra al 19' Tarantino, doppio dribbling per superare due avversari, tiro a giro, pallone di poco fuori. Buona triangolazione al 21' Romeo - Schetter Romeo, portiere ospite in uscita disperata e porta salvata. Alla mezz’ora, la Cavese passa in vantaggio. Punizione di Shetter dai

venti metri, Aquino svetta di testa in area ed insacca. Gli ospiti, alla ricerca di punti salvezza, non ci stanno. Al 37' Felci sulla destra lavora un buon pallone, crossa al centro per Bazzani, stacco imperioso, pallone colpito bene di testa ma il pescarese non trova lo specchio della porta. Punizione di Anaclerio, al 41', finta il cross poi prova a sorprendere Prisco con un tiro a giro, il portiere si distende e devia in angolo. Ad inizio di ripresa, la Cavese sfiora il terzo gol. Al 1', Schetter va via sulla sinistra, cross sul secondo

palo dove Tarantino fa da sponda per Romeo che ad un metro dalla linea di porta sbuccia la palla. Al 9', Cuccureddu inserisce Simon in luogo di Felci e la mossa si rileva indovinata. Minuto 15: Vitale affonda sulla sinistra, crossa al centro, Simon stacca e gira di testa, pallone imprendibile per Marruocco. Cavese tramortita ed il Pescara ne approfitta. Al 17', lancio dalle retrovie, Bazzani sul filo del fuorigioco va via sulla destra, mette al centro per Zeytulaev che, tutto solo indisturbato, di piatto infila Marruocco in uscita. I locali ci mettono un poco per risvegliarsi ma quando lo fanno rimettono il risultato in parità. Favasuli, al 30', dalla sinistra pennella un cross per la testa di Bernardo, sfera colpita a giro, pallone nell'angolino alla sinistra di Prisco. Nove minuti ed il Pescara riagguanta il vantaggio: Diliso si libera in area, calcia a colpo sicuro, Marruocco respinge sui piedi dell'accorrente Simon che appoggia in rete. Al 42' Pierotti ferma in modo rude Simon e viene spedito sotto la doccia, stessa sorte tocca a Marruocco dopo due minuti: nel cercare di recuperare rapidamente il pallone sgomita eccessivamente ed anche lui si merita il rosso. Poi nulla fino alla fine tranne i festeggiamenti dei tifosi del Pescara per la salvezza raggiunta sul filo di lana. Matteo Giordano

La rete di Cutolo regala la permanenza agli umbri

Perugia, festa salvezza Lanciano, amaro play out PERUGIA LANCIANO

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PERUGIA (4-4-2): Benassi 7; Calori 6 (43' st Zoppetti sv), Accursi 6, Raimondi 6,5, Pagani 6; De Giorgio 6,5, Gatti 6, Mezavilla 6, Stamilla 6; Cutolo 7 (28' st Boldrini sv), Del Core 6 (23' st Mazzeo sv). A disp.: De Marco, Fiorucci, Ubaldi, Federici. All.: G. Pagliari 7. VIRTUS LANCIANO (4-42): Aridità 7; Vincenti 6, Bolic 6, Daleno 6, Morabito 5,5; Margarita 6, Cossu 5,5, Tisci 6, Mammarella 5 (28' st Pagliarini sv); Morante 6,5, Colussi 5,5 (13' st Alfageme 6). A disp.: Bordeanu, Musca, Bognar, Erba, El Kamch. All.: D. Pagliari 5,5. ARBITRO: Gambini di Roma 6. RETE: pt 19' Cutolo (P). NOTE: spettatori 5000 circa. Ammoniti: Calori, Colussi, Daleno, Pagliarini. Espulso Dino Pagliari per proteste. Angoli 6-4 per il Perugia. Recupero: pt 2'; st 6'. PERUGIA. Missione fallita. Il punto che sarebbe servito per festeggiare la salvezza diretta non arriva, e col ko di Peru-

gia il Lanciano è condannato al termine di 98' minuti vissuti sul filo dei nervi a conquistarsi la salvezza passando per i playout. Fa caldo in tutti i sensi, al Renato Curi. Perché ci sono due squadre che devono salvarsi, e perché il match propone la “sfida in famiglia” tra i fratelli Pagliari. Pronti via, e il tema tattico del match è quello previsto alla vigilia: Perugia a cercare di fare la partita e Lanciano che controlla in attesa di quel punto che significa salvezza diretta. Una tattica accorta, quella dei ragazzi di Dino Pagliari, ma non certo catenacciara. Anzi, pronti a ripartire sfruttando gli spazi, i rossoneri “pizzicano” per primi con un destro di Cossu dopo dieci giri di lancette. I piani del tecnico rossonero saltano però dopo appena venti minuti, quando l'acuto di Cutolo (sinistro vincente a due passi dalla porta dopo una fortunosa carambola su tiro dell'ex Mezavilla ai venti metri) stravolge inevitabilmente la struttura del match. A questo punto, con i biancorossi matematicamente salvi, è il Lanciano a doversi inventare qualcosa per ristabi-

lire il pari. I rossoneri ci provano, a conquistare metri e pallino di gioco, ma le individualità del Perugia hanno ora a disposizione spazi e si esaltano soprattutto in Cutolo e Del Core. Ma Pagliari ha un prezioso “alleato”: la Cavese di Andrea Camplone, che a metà primo tempo si riporta in vantaggio sul Pescara consentendo al Lanciano di essere ancora salvo direttamente. Il match si infiamma proprio sul finire del tempo, quando Stamilla divora per due volte il punto del due a zero nel giro di un paio di minuti, inframezzato da un destro di Colussi intercettato da Benassi. Si va al riposo con ancora qualche scintilla tra i ventidue in campo e con Pagliari che ha un vivace scambio di battute con Morante. Fischio d'inizio della ripresa, e Lanciano che si butta sotto. Una conclusione alta sottoporta di Morante su angolo ed un controllo sbagliato di Colussi, che perde il tempo giusto in area perugina dopo un fuorigioco da brividi dei biancorossi, danno l'impressione che gli abruzzesi abbiano cambiato marcia. Nonostante il Perugia continui a

Il gol di Cutolo che vale la salvezza per il Perugia

pungere e vada vicino al raddoppio con un colpo di testa di Pagani sugli sviluppi di un corner, la squadra di Dino Pagliari (che nel frattempo ha tolto un Colussi non certo in giornata di grazia per sostituirlo con Alfageme) gestisce l'andamento della partita con più coraggio rispetto alla seconda metà del primo tempo. Si ha l'impressione che comunque il risultato del Curi resti in un certo senso “sospeso” in attesa di notizie dagli altri campi che interessano i rossoneri nella corsa alla salvezza diretta. E le brutte notizie per i rossoneri arrivano: oltre la Paganese che conti-

nua a non perdere a Castellammare di Stabia (e con il pari aggancia il Lanciano a 41 ma con gli scontri diretti favorevoli), la “mazzata”arriva da Cava de' Tirreni dove il Pescara nel giro di un minuto ha pareggiato ed è passato in vantaggio. Lanciano momentaneamente ai playout, insomma, e forza della disperazione che spinge i frentani con ogni energia dalle parti di Benassi. Al Perugia vengono i brividi in almeno un paio di occasioni, i rossoneri insistono ma le emozioni vere arrivano direttamente dalle radioline: alla mezzora arriva la notizia che la Cavese ha pa-

reggiato, altri dieci minuti e però ecco il poker del Pescara. I playout a questo punto sono davvero ad un passo, Alfageme sfiora il clamoroso pari ed i sei minuti di recupero sono di angoscia pura. Saltano i nervi anche a Dino Pagliari, che viene mandato sotto la doccia in anticipo, il Perugia reclama a gran voce un rigore prima del triplice fischio. Ed ora, ecco l'avvelenata coda playout. Ma il Lanciano del secondo tempo di ieri ha motivi e piazzamento finale (in quanto quintultimo con due pareggi è salvo) per ben sperare. Federico Paciotti

LEGA PRO: TUTTI I RISULTATI E LE QUALIFICATE A PLAY OFF E PLAY OUT (31 MAGGIO E 7 GIUGNO) 1^ DIVISIONE – GIRONE A – 34ª giornata

2^ DIVISIONE 34ª GIORNATA

2^ DIVISIONE – GIRONE B – 34ª GIORNATA

Cremonese - Novara 2-0 Lumezzane - Monza 3-3 Padova – Pro Patria 0-0 Portogruaro - Lecco 2-0 Pro Sesto - Venezia 3-2 Ravenna - Legnano 2-0 Sambenedettese – Reggiana 0-0 Spal – Pergocrema 2-1 Verona – Cesena 0-0 CLASSIFICA: Cesena 60 punti; Pro Patria 58; Ravenna 56; Padova, Reggiana 54; Spal 53; Verona 48; Novara 46; Cremonese, Lumezzane 45; Pergocrema 44; Portogruaro 43; Monza 38; Pro Sesto 37; Lecco 35; Sambenedettese 32; Venezia 31; Legnano 30. Venezia 4 punti di penalità I VERDETTI Cesena promosso in serie B Play off (andata 31/5 – ritorno 7/6): Reggiana-Pro Patria e Padova-Ravenna. Play out (andata 31/5 – ritorno 7/6): Venezia-Pro Sesto e Sambenedettese-Lecco. Legnano retrocesso in Seconda Divisione Le finali dei play off si giocheranno il 14 e 21/6.

Alessandria – Olbia 2-0 Alghero – Sudtirol 2-1 Canavese - Carpenedolo 2-2 Como - Ivrea 1-1 Itala San Marco – Pro Vercelli 0-1 Mezzocorona – Valenzana 0-1 Pavia – Sambonifacese 2-1 Rodengo – Pizzighettone 10 Varese - Montichiari 2-1 CLASSIFICA: Varese, Alessandria 61 punti; Como 56; Rodengo Saiano 55; Olbia 54; Sambonifacese 53; Itala San Marco 50; Canavese 44; Ivrea 43; Mezzocorona 42; Pavia, Pro Vercelli 40; Alghero, Montichiari 38; Valenzana, Sudtirol 36; Carpenedolo 33; Pizzighettone 29. Pavia 5 punti di penalità I VERDETTI Varese promosso in Prima Divisione Play off (andata 31/5 – ritorno 7/6): Olbia-Alessandria e Rodengo Saiano-Como Play out (andata 31/5 – ritorno 7/6): Carpenedolo-Montichiari e Alto Adige-Valenzana – Pizzighettone retrocesso in serie D Le finali dei play off si giocheranno il 14 e 21/6.

Bassano – Prato 4-0 Bellaria Igea – Viareggio 1-1 Carrarese – Gubbio 1-1 Celano - Colligiana 1-1 Cisco Roma - Sangiovannese 0-1 Figline – Cuoiopelli 2-2 Giulianova - Rovigo 3-0 Poggibonsi - Giacomense 0-0 Sangiustese – San Marino 1-1 CLASSIFICA: Figline 62 punti; Viareggio, Giulianova 58; Bassano Virtus 55; Prato 54; Cisco Roma 50; Giacomense, Gubbio 44; Carrarese, Sangiustese 43; Celano Olimpia 41; Sangiovannese, Colligiana 40; Cuoiopelli 38; Poggibonsi 36; San Marino 35; Bellaria 33; Rovigo 30. Cisco Roma 1 punto di penalità I VERDETTI Figline promosso in Prima Divisione Play off (andata 31/5 – ritorno 7/6): Prato-Viareggio e Bassano-Giulianova Play out (andata 31/5 – ritorno 7/6): Bellaria-Cuoiopelli e San Marino-Poggibonsi – Rovigo retrocesso in serie D Le finali dei play off si giocheranno il 14 e 21/6.

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32 Sport


Da Silva uomo partita. Gli ionici festeggiano la salvezza diretta

Il Taranto ne ha di più SORRENTO TARANTO

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SORRENTO (3-5-2): Spadavecchia 7; Lo Monaco 6, Minadeo 5, Angeli 6; Vanin 6, Maiorano 6, Nicodemo 6, Fialdini 5, Arcidiacono 5 (30' st Giampaolo sv); Ripa 5 (13' st Myrtaj 6), Biancone 5 (30 st Hodza sv). A disp.: Casadei, Balzano, Greco, Ferrara. All.: Simonelli 6. TARANTO (3-4-1-2): Nordi 6; Migliaccio 6,5, Di Bari 7, Prosperi 7; Sosa 6, Giorgino 6, Lima 6, Micco 6,5; Paolucci 5,5 (1' st Sciaudone 6); Dioni¬gi 5,5 (25' st Lolli 6), Da Silva (33' st Carrozza sv). A disp.: Barasso, Marolda, Spinelli, Migliet¬ta. All.: Stringara 7. ARBITRO: Merchiori di Ferrara 6. RETI: pt 12' Di Bari (T), 25' Fialdini (S); st 2' e 31' Da Silva (T), 45' Myrtaj (S). NOTE: spettatori 1.200 circa (637 paganti, 362 abbonati), incasso 9.117,86 euro. Espulso al 34' st Fialdini per proteste. Ammoniti: Fialdini, Biancone, Paolucci e Di Bari. Angoli 7-1 per il Taranto. Recupero: pt 0'; st 3' SORRENTO - Il Taranto compie l'impresa di espugnare Sorrento e merita la salvezza diretta. Finisce 32 per gli jonici al campo Italia, con gli oltre 400 sostenitori al seguito

Il terzo gol di Da Silva

che possono esultare e tirare un sospiro di sollievo. È salvezza, dunque, raggiunta con pieno merito. Il Taranto porta a casa i tre punti più pesanti dell'intera stagione grazie ai guizzi di Di Bari e, soprattutto, a quelli del brasiliano Da Silva, decisivo con una doppietta d'autore. Il Sorrento contrasta gli ospiti fin quando ha lucidità e determinazione. Poi, la ripresa comincia subito male per gli uomini di Simonelli, costretti a rincorrere per il 2-1 firmato da Da Silva

su punizione. L'espulsione di Fialdini nel finale di partita condanna il Sorrento a soccombere, con la gioia dei sostenitori jonici a farla da padrone. Simonelli, ex di giornata, vara una squadra d'assalto, anche per forza di cose. Infortunati Agnelli, Iorio, De Martis ed il tarantino doc Panarelli, escluso per l'ennesima volta per scelta tecnica La Vista. Angeli arretra e viene inserito nel pacchetto arretrato con Minadeo e Lo Monaco. Sul lato opposto, Stringara

conferma le indiscrezioni trapelate alla vigilia e disegna il suo Taranto con un 3-4-1-2, dove Paolucci (in ombra) a fare da trequartista appena qualche metro più dietro rispetto alla coppia Dionigi-Da Silva. Il Taranto ha un approccio migliore alla partita ed attacca il Sorrento con velocità in campo aperto, soprattutto con le ripartenze. Ancora Da Silva sugli scudi con un destro, poi è la volta di Dionigi (prova opaca): niente da fare. Ci deve pensare un difensore a sbloccare la contesa. Ed è così che al 12' spunta la «testolina» di Di Bari che, sugli sviluppi di un calcio da fermo di Paolucci, porta in vantaggio meritatamente il Taranto. La reazione del Sorrento è immediata e c'è subito con una sgroppata di Vanin lungo l'out destro. Il cross in mezzo per Arcidiacono è perfetto, l'appuntamento con l'impatto non c'è perché l'esterno rossonero viene trattenuto vistosamente da Giorgino (22'). Il Sorrento protesta con rabbia, ma Merchiori fa finta di nulla e lascia proseguire. Il Taranto, però, commette il peccato veniale di prestare il fianco al ritmo del centrocampo tascabile dei rossoneri. Fialdini è tarantolato, sbuca ovunque e firma pure l'1-1, con una punizione stupenda che va ad insaccarsi all'incrocio dei pali e sorprende Nordi (25'). Il pareggio rivitalizza il Taran-

to, che prima dell'intervallo si mangia per le mani per un'occasione sprecata da Da Silva, dopo una cavalcata in solitario in contropiede. Manco a dirlo, è proprio il centravanti brasiliano a riportare il Taranto avanti. Non passano neppure 2 minuti dal riposo di metà tempo (il Taranto rimane negli spogliatoi più tempo e fa posticipare la ripresa del gioco, Stringara avvicenda Paolucci con Sciaudone), che arriva il 2-1. Punizione calciata dal limite, palla nell'angolino basso e niente da fare per Spadavecchia. Doppietta per Da Silva e 2-1 per il Taranto. Beccato lo svantaggio, il Sorrento tenta di rialzare la testa. Simonelli toglie Ripa per Myrtaj, ridisegna la squadra e tenta pure la carta Hodza, passando pure al tridente (esce anche Arcidiacono per Giampaolo). Il Taranto, però, chiude la storia e cala il tris. Discesa lungo l'out destro di Sciaudone, cross dentro per Lima che impatta di testa, ma sulla sua strada trova un super Spadavecchia. La ribattuta corta, però, arride a Da Silva, che da due passi appoggia in rete il gol della salvezza. Finisce qui? Macchè, c'è il tempo per un rosso rifilato per proteste a Fialdini ed la rete che dimezza lo svantaggio di Myrtaj. Nulla da fare, il Taranto strappa i tre punti al campo Italia e può cominciare a pensare finalmente al futuro. Salvatore Dare

Finale decisivo nel primo tempo. Si ritrovano ai play out

Tutto come da copione PISTOIESE FOLIGNO

2 1

PISTOIESE (4-4-2): Mareggini 6,5; Cutrupi 6,5 (20' st Fautario 6), Fiasconi 6 (5' st Di Fatta 6), Ghinassi 6, Bartolucci 6; Breschi 6, Femiano 6, Lanzillotta 6, Cortese 6; Artistico 7 (30' st Bianchini sv), Dal Rio 6,5. A disp.: Bindi, Palermo, Guerri, Della Penna. All.: Torricelli 6. FOLIGNO (4-3-3): Ripa 6; Baldanzeddu 6, Buscaroli 5,5, Fiuzzi 5,5, Lispi 5,5; Cotza 6,5 (15' st De Stefano 6), Signori 6, Furiani 5,5 (1' Mandorlini 6); Cipolla 6,5, Turchi 6, De Paula 5,5 (9' st Sciani 5,5). A disp.: Cimarelli, Pencelli, Bisello Ragno, Gregori. All.: Pizzimenti 6. ARBITRO: Corletto di Castelfranco Veneto 6,5. RETI: pt 42' Dal Rio (P), 44' Artistico (P); st 39' Turchi (F). NOTE: giornata calda, terreno in ottime condizioni. Spettatori 967 per un incasso di 9.807 euro (presenti inoltre un centinaio di giovani delle scuole calcio pistoiesi entrati gratis allo stadio). Ammoniti: Cortese, Sciani, Baldanzeddu. Angoli 4-2 per la Pistoiese. Recupero: pt 1'; st 3'. PISTOIA - E' finita come si prevedeva alla vigilia, con il successo degli arancioni, ma non è stata gara da ufficio indagini, come paventato dal presidente del Potenza Postiglione alla vigilia. E' certo che il Foligno sceso sul terreno da gioco del “Melani” non aveva le stesse motivazioni della Pistoiese; la squadra umbra, infatti, forte dei play out già conquistati, ha dovuto fare a meno degli infortunati Petterini, Coresi, Guastalvino e Conti, e ha lasciato inizialmente in panchina i diffidati Bisello Ragno, De Stefano (poi subentrato al posto di Cotza) e Gregori. D'altro canto la formazione di casa, allenata da Moreno Torricelli, che negli ultimi 12 incontri

ha tenuto un passo da playoff conquistando 19 punti, non poteva disporre dell'infortunato Muwana, di Bellazzini e Di Berardino, appiedati per un turno dal giudice sportivo, e ha tenuto in panchina i diffidati Palermo e Guerri, rischiando invece Artistico, poi risultato decisivo, e Lanzillotta. Nel primo tempo, sino agli ultimi 5 minuti, rivelatisi determinanti, gli spettatori non avevano vissuto molte emozioni. Sul taccuino finiscono un'indecisione del pur bravo Cutrupi nei minuti iniziali (messo da Breschi a tu per tu col portiere temporeggia, facendosi rimontare da un difensore); un tentativo di Buscaroli di testa al 16' sugli sviluppi di un corner; una conclusione di Artistico al 23' dal limite dell'area che finisce di poco alta; una punizione dello stesso attaccante che non impensierisce l'estremo difensore; un colpo di testa di Dal Rio al 41' su angolo dalla de-

stra di Cortese e sulla respinta della difesa un tiro di Cortese ribattuto. Poi, sessanta secondi più tardi, bella discesa sulla fascia destra di Cutrupi, costretto a uscire dopo venti minuti della ripresa per un fastidio muscolare, splendido traversone di esterno destro girato in rete di testa da Dal Rio. Un gol pregevole, con la palla che termina la sua corsa alla sinistra di Ripa. Nemmeno due minuti dopo, Artistico dai 30 metri, in posizione di centrosinistra, scocca un mancino di rara bellezza, che va a insaccarsi nel sette alla sinistra di un esterrefatto Ripa. La reazione degli ospiti sta tutta in una punizione al 46' calciata da Signori dai 18 metri, parata senza difficoltà da Mareggini. Nel secondo tempo, al 2' mezza girata di Artistico da dentro area bloccata senza problemi dal portiere. Al 7' Cipolla, sulla destra dal limite dell'area, lascia partire un sinistro a gi-

rare diretto all'angolino destro su cui Mareggini si supera, smanacciando alla sua destra. Al 10' replica arancione, con una serpentina di Breschi dentro i sedici metri e pallone messo in corner. Al 17' tiro da fuori area di Mandorlini. Al 23' discesa di Artistico sulla sinistra: la punta entra in area e, invece di passare al centro a Dal Rio, fa partire una botta che finisce sull'esterno della rete. Al 26' conclusione di Turchi dalla distanza, con Mareggini che devia in angolo. Al 32' ci prova Cipolla, ma Mareggini fa buona guardia deviando ancora in corner. Al 39', infine, il gol della bandiera umbro: slalom di Cipolla nei sedici metri e tiro che, sulla linea di porta, viene spinto da Turchi nel sacco. E' il 2-1 su cui cala il sipario. Ai play out sarà ancora Pistoiese - Foligno (31 maggio a Pistoia; 7 giugno in Umbria). Gianluca Barni

Torricelli se la ride per i play out conquistati

Doppietta di Chianese, poi via libera agli umbri per blindare la salvezza. Cari trova il Crotone

Rimonta rossoverde e tutti felici. L’Arezzo è quarto AREZZO TERNANA

2 2

AREZZO (4-2-3-1) : Paoletti 6; Djuric 6,5, Terra 6, Fanucci 6, Grillo 6 (4' st Conte 6); Beati 6, Togni 6; Vigna 6, Lauria 6 (19' st Longoni 6), Cavagna 6; Chianese 7 (28' st Turienzo sv). A disp.: Botticella, Ambrogioni, Croce, Locci. All.: Cari 6. TERNANA (4-4-2) : Visi 6; Del Grosso 6 (19' st Bertoli 6), Di Dio 6, Tedeschi 6, Cardona 6; Concas 6, Di Deo 6 (28' st Burrai sv), Papini 6, Piccioni 6; Rigoni 7 (42' st Borghetti sv), Tozzi Borsoi 6. A disp.: Scarzanella, Bizzarri, Perna, Scappini. All.: Baldassarri 6. ARBITRO : Donati di Ravenna 6. RETI: pt 24' Chianese rig. (A), 31' Chianese , 32' Rigoni (T), 45' Piccioni (T). NOTE : spettatori 4000 circa. Ammonito: Tedeschi. Angolo 2-2. Recupero: pt 0'; st 2'.

AREZZO - Pareggio doveva essere e pareggio è stato. Arezzo e Ternana si dividono la posta in palio e conquistano ognuna il proprio traguardo. Se per gli umbri il pareggio vuol dire salvezza, per gli amaranto significa quarto posto in graduatoria, playoff e nuova, doppia sfida con il Crotone. Mister Cari comincia a fare i conti in ottica futura e non rischia nessuno degli acciaccati. Doga e Baclet si godono lo spettacolo dalla tribuna. A loro vanno aggiunti gli squalificati Bricca, Bondi e Pelagatti oltre che Matute, in Camerun per problemi familiari. A ravvivare il pomeriggio ci pensa l'arbitro Donati che, al 24', ravvisa un fallo da rigore di Tedeschi su Djuric. Sul dischetto si presenta lo specialista Chianese che spiazza Visi e porta in vantaggio i padroni di casa. La reazione dei ternani è immediata, veemente ma poco precisa. Tozzi Borsoi sbaglia in due minuti due gol fatti da pochi passi, Piccioni colpisce il palo con un bel colpo di testa su cross dalla destra di Concas. Al 31', arriva il raddoppio ama-

ranto. La firma è ancora di Chianese che conclude con un preciso diagonale rasoterra un rapido contropiede. L'Arezzo, ormai sazio, smette di giocare, la Ternana si getta furiosamente in attacco per riagguantare il pari che vuol dire salvezza. Passano appena sessanta secondi dal 2-0 che le fere accorciano le distanze. Fa tutto Rigoni che, ricevuta palla in area, si libera agevolmente di Fanucci e batte di piatto destro Paoletti. La rete da ancor più grinta e determinazione alla formazione di Baldassarri. Il gol del pari è firmato da Piccioni. Gran parte del merito va ancora a Rigoni che, dopo aver ricevuto palla al limite dell'area eludendo il fuorigioco avversario, costringe Paoletti alla corta respinta sul suo rasoterra. La palla finisce sui piedi di Piccioni che deve solo spingere la sfera in fondo alla porta sguarnita. Arezzo-Ternana, di fatto, finisce qui. Il secondo tempo è un infinito palleggio, l'Arezzo va in ritiro per preparare il confronto con il Crotone. Giorgio Melani

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Sport 33

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Risultati e classifica Aversa N.-Vibonese

2-0

Cassino-Barletta

2-1

8´ Perna; 60´ Sibilli

17´ Vianello (C); 66´ Pollidori (B); 87´ Mezgour (C)

34ª giornata Marcatori

COSENZA

67

34 19 10 5 39 16 17 11 5

1 23 7 17 8

5

4 16 9 23 -1

Catanzaro-Isola Liri

3-0

GELA

64

34 17 13 4 42 23 17 9

7

1 23 9 17 8

6

3 19 14 19 -4

Gela-Andria

0-0

CATANZARO

59

34 15 14 5 39 23 17 9

7

1 23 10 17 6

7

4 16 13 16 -9

Melfi-Igea V.

2-1

PESCINA VG

54

34 13 15 6 42 32 17 7

9

1 18 10 17 6

6

5 24 22 10 -14

CASSINO

52

34 12 16 6 39 27 17 7

6

4 24 16 17 5 10 2 15 11 12 -16

28´ Falomi; 32´ Falomi; 41´ Montella

7´ Merini (M); 14´ Gilfone (M); 66´ Bongiovanni (I)

Monopoli-V. Lamezia

1-0

ANDRIA

52

34 15 7 12 33 28 17 8

3

6 20 15 17 7

4

6 13 13 5 -16

Pescina Vg-Cosenza

1-1

BARLETTA

44

34 10 14 10 32 31 17 6

9

2 19 14 17 4

5

8 13 17 1 -24

Scafatese-Manfredonia

2-4

MONOPOLI

43

34 9 16 9 42 36 17 7

7

3 23 14 17 2

9

6 19 22 6 -25

AVERSA N.

42

34 10 12 12 32 33 17 8

5

4 20 12 17 2

7

8 12 21 -1 -26

MELFI

41

34 9 14 11 39 41 17 6

5

6 22 19 17 3

9

5 17 22 -2 -27

NOICATTARO

41

34 9 14 11 25 28 17 7

6

4 15 10 17 2

8

7 10 18 -3 -27

SCAFATESE

41

34 11 8 15 32 39 17 9

4

4 24 17 17 2

4 11 8 22 -7 -27

IGEA V.

40

34 8 16 10 29 27 17 6

8

3 18 10 17 2

8

7 11 17 2 -28

MANFREDONIA

40

34 10 11 13 25 32 17 8

5

4 19 13 17 2

6

9

VAL DI SANGRO

35

34 8 11 15 29 43 17 8

8

1 15 7 17 0

3 14 14 36 -14 -33

VIBONESE

34

34 7 13 14 21 36 17 5

6

6 14 16 17 2

7

ISOLA LIRI

30

34 5 15 14 24 40 17 5

8

4 17 13 17 0

7 10 7 27 -16 -38

V. LAMEZIA

24

34 5

6

9 11 24 17 3

3 11 9 25 -29 -44

73´ (r) Ceccarelli

28´ Catania (C); 36´ (r) Bettini (P)

16´ e 38´ Romano (M); 32´ e 41´ Variale (S); 70´ Nossa (M); 86´ Vitiello (M)

Val di Sangro-Noicattaro 2-1 18´ Sensi (V); 40´ Memmo (V); 61´ Ladogana (N)

9 20 20 49 17 2

8

6 19 -7 -27

7 20 -15 -34

19 RETI: De Angelis (5) (Melfi) 16 RETI: Franciel (5) (Gela); Ceccarelli (2) (Monopoli) 13 RETI: Caputo (Catanzaro) 11 RETI: Pignalosa (I.Liri); Arcamone e Bettini (3) (Pescina); Varriale (2) (Scafatese) 9 RETI: Cavaliere (1) (Andria); Grillo (1) (Val di Sangro) 8 RETI: Perna (Aversa N.); Mastrolilli (1) (Andria); La Porta (3) (Igea V.); Merini (Melfi); Balistreri (Monopoli) 7 RETI: Montella A. (Catanzaro) 6 RETI: Laviano (Barletta); Cunzi (2) (Cassino); Polani (Cosenza); Bongiovanni (2) (Igea V.) 5 RETI: Caracciolese (Barletta); Morello e Mezgour (Cassino); Iannelli (Catanzaro); Catania, Galantucci (1) e Mortelliti (Cosenza); Pasca (Gela); Scopelliti (Igea V.); Santarelli (Monopoli); Mitra (Melfi); Cruciani (Pescina); Martone (Scafatese); Alessandrì (1) (Val di Sangro) 4 RETI: Menichini e Rebecchi (Andria); Romano e Sibilli (1) (Aversa N.); Casoli (Cassino); Berardi (Catanzaro); Danti (Cosenza); Esposito P. e Marinucci (Gela); Marchano e Romano (1) (Manfredonia); Luciano, Rana e Siclari (Noicattaro); Izzo (Scafatese); Memmo (Val di Sangro); Melis (1) (Vibonese); Ragatzu (1) e Sergi (1) (V.Lamezia)

Nella ripresa Nossa-Vitiello affossano i giovani di Maurizi. Gran doppietta di Varriale

Un poker che non basta Il Manfredonia passa a Scafati ma non riesce a evitare i play-out SCAFATESE 2 MANFREDONIA 4 SCAFATESE (4-4-2): Spicuzza 5,5 (36' st Gio. Schettino sv); Raspaolo 5 (20' st Ramaglia 5,5), Rapino 6,5, Bacilieri 6, Correale 6; Ammirati 6, Basile 6,5, Corsale 6,5, Lagnena 6; D'Avanzo 6 (10' st Siesto 6), Varriale 7,5. A disp.: Avallone, Baylon, Orero, C. Vitiello. All.: Maurizi 6. MANFREDONIA (4-4-2): Pelagotti 6; Bortel 6, Parisi 6, Nossa 6,5, Patti 6; Arigò 6 (1' st Macrì 6), Cerchia 6 (1' st A. Vitiello 6,5), Pirrone 6, Sifonetti 6,5; Marchano 5,5 (25' st Ger. Schettino 6), Romano 6,5. A disp.: Fortunato, Serao, Napolitano, Napoli. All.: D'Arrigo 6. ARBITRO: Colasanti di Siena 6,5. RETI: pt 15' Romano (M), 32' Varriale (S), 37' Sifonetti (M), 39' Varriale (S); st 22' Nossa (M), 42' A. Vitiello (M). NOTE: spettatori circa 400 con sparuta rappresentanza ospite. Ammonito: Bortel. Angoli 4-3 per il Manfredonia. Recupero: pt 1'; st 3'. Romano del Manfredonia e, a destra, Corsale della Scafatese

SCAFATI. La gara, anche se ininfluente per la classifica, regala spettacolo ed emozioni, consegna alle cronache la vittoria del Manfredonia (costretto comunque a passare per i play-out), ma soprattutto un superlativo Vincenzo Varriale, che realizza una stupenda doppietta e chiude la stagione con 14 gol all'attivo (due in coppa Italia, dodici in campionato). Novanta minuti piacevoli che non distolgono però l'attenzione dalle problematiche societarie della Scafatese: salva da tempo sul

campo, ma messa a serio rischio dal massiccio disimpegno dei dirigenti (azzeramento delle cariche, dimissioni del presidente Tedesco, società messa in vendita). Il futuro dirigenziale si deciderà nel corso delle prossime settimane, quello tecnico è, invece, già segnato dall'addio ormai certo del tecnico Agenore Maurizi. Che saluta Scafati varando una formazione sperimentale: cambia il modulo (dal 3-4-3 al 4-4-2) e sono appena cinque i titolari - Rapino, Corsale, Basile,

Varriale e Lagnena - che non si sottraggono all'ultima fatica stagionale. È molto più motivato, chiaramente, il Manfredonia ed ha anche uno spessore qualitativo ed esperienziale superiore alla giovanissima Scafatese: Pirrone e Cerchia addormentano il gioco e sedano il pressing gialloblù nel cerchio di centrocampo, Sifonetti e Romano stazionano costantemente a sinistra per mettere in difficoltà il debuttante Raspaolo e l'unico a soffrire è Bortel, asfissia-

to dal dinamismo di Lagnena, che parte da sinistra e poi verte sulla corsia destra del centrocampo per consentire a D'Avanzo di stringere e dialogare con Varriale. Al quarto d'ora arriva il vantaggio dei pugliesi - lungo lancio di Pirrone, Romano prende alle spalle Raspaolo ed infila Spicuzza - ma la Scafatese non perde la testa ed organizza un'apprezzabile reazione sull'asse CorsaleVarriale: il primo verticalizza frequentemente il gioco, il secondo caccia con

insistenza l'undicesimo centro stagionale - prima di destro (22': para Pelagotti), poi di sinistro (28': conclusione potente, ma imprecisa) - trovandolo al 32' con un morbido tocco d'esterno su lancio di Basile. Sifonetti, approfittando delle difficoltà di Raspaolo, riporta subito il Manfredonia avanti con un pallonetto morbido, ma due minuti dopo Varriale lo emula e scavalca Pelagotti con un destro di chirurgica precisione. La ripresa si apre con lo spavento per D'A-

vanzo, che perde i sensi in uno scontro di gioco e va via in ambulanza (gli subentra il 91 Siesto), prosegue con due apprezzabili interventi di Spicuzza (su Patti prima, su Romano poi) che fanno da preludio al terzo vantaggio del Manfredonia realizzato al 22' da Nossa, bravo ad inserirsi di testa, su punizione di Sifonetti, per imbucare Spicuzza. Allo scadere arrotonda il punteggio Vitiello con un gran destro all'angolino. Filippo Zenna

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2ª Divisione. I Lupi si confermano solitari al primo posto dopo una gara piacevole nel primo tempo

Cosenza, finale da capolista Pari in Abruzzo con reti di Catania e gol di Bettini su calcio di rigore PESCINA COSENZA

1 1

PESCINA VG (3-5-2): Merletti 6; Miale 5,5 (22' st Cuomo 6), Petitto 6, Pomponi 6; Locatelli 6,5, Cruciani 6, De Angelis 6, Pietrobattista 6, Silvestri 5,5 (1' st Blanchard 6); Bettini 6,5, Dipasquale 6 (15' st Censori 6). A disp.: Bifulco, Marcelli, Del Signore, Carosone. All. Perrone 6. COSENZA (4-4-2): Ambrosi 6; Morelli 6, Moschella 5,5, Parisi 6, Chianello sv (9' pt Musacco 6); Occhiuzzi 6 (16' st Bernardi 6), Profeta 6 (7' st Fabio 6), Battisti 6, Catania 6,5; Galantucci 6, Danti 6. A disp.: Guizzetti, Braca, De Rose, Polani. All. Toscano 6. ARBITRO: Bergher di Rovigo 6. RETI: Catania (C) al 28', Bettini (PVG, rigore) al 36' pt. NOTE: spettatori circa 250, incasso 1000 euro. Ammonito Parisi. Angoli 0-2. Recupero: 2' pt; 2' st. di ALFREDO CAVASINNI AVEZZANO. Il Cosenza termina la stagione con un pareggio raccolto sul campo del Pescina Valle del Giovenco. La squadra di Domenico Toscano, ormai paga per aver acquisito il pass per la Prima divisione già da una settimana, gioca un match blando, come d'altro canto fanno anche i dirimpettai abruzzesi. Alla Valle del Giovenco, infatti, occorreva un punto per la matematica certezza del quarto posto e un punto è puntualmente arrivato. I rossoblu si presentano nella Marsica privi di Mortelliti e Ramora, e lasciano in panchina Braca e Polani. In attacco giocano Danti e Galantucci, con Catania e il recuperato Occhiuzzi sulle corsie laterali. Gli abruzzesi del tecnico Carlo Perrone rispondono con un inedito 3-5-2. Fuori, in previsione dei playoff imminenti, tanti pezzi da novanta e qualche diffidato: Berra, Rosamilia, Gentili, Laboragine, Piva, Arcamone e Giordano. Chiaro l'intento dei due allenatori di disputare una partita all'insegna del “volemose bene”. Primo tempo gradevole, ripresa dai contorni quasi orrorifici. Parte meglio il Cosenza, ben disposto in campo e con in mente chiare idee per offendere la difesa biancoverde. Al 9' si fa male in uno scontro di gioco Chianello: al suo posto dentro Musacco. 11': break a metà campo di Catania, che converge e scarica per Galantucci. L'attaccante è bravo a rientrare sul mancino, meno nell'indirizzare la sfera che termina alta. La Valle del giovenco si fa viva al 19', quando un buon cross di Bettini non viene impattato in maniera soddisfacente da Dipasquale. Al 25', invece, un'azione insistita di Locatelli manda al tiro Cruciani: largo di poco. Passano tre minuti e il Cosenza va in vantaggio: Galantucci, con un tacco pregevole, appoggia per Catania, che controlla e scarica alle spalle di Merletti un destro chirurgico. La rete subita sveglia i padroni di casa. E allora ecco che Silvestri, direttamente da calcio piazzato, fa paura ad Ambrosi, che blocca a terra non senza affanni. Poi al 32' un'incursione di Locatelli non sfocia per questione di centimetri nel punto della parità. E al 36' giunge

Lele Catania, esterno del Cosenza 1914 ieri in gol

il pari. Cross del solito Locatelli e Bettini viene affossato in area da una trattenuta evidente di Moschella: Bergher di Rovigo assegna il calcio di rigore. Sul dischetto va lo stesso Bettini, che non sbaglia e fa 1-1. E qui praticamente il match finisce, perché al rientro in campo dopo l'intervallo le

due squadre non ne vogliono proprio sapere di sprecare energie. Le uniche annotazioni sul taccuino, quindi risultano le sostituzioni. Anche il meteo sembra capire l'andazzo dall'incontro e d'improvviso sul Dei Marsi si addensano nuvoloni neri che prendono a buttar giù acqua in abbondanza. Si ar-

riva al minuto 92 con i portieri di fatto inoperosi per 47 minuti. Nessuna azione degna di nota, nessun approccio offensivo, zero volontà di far male all'avversario in area di rigore. Lo spettacolo che ne deriva rasenta francamente i limiti del buon gusto. Al triplice fischio finale dell'arbitro i giocatori del Cosenza raccolgono comunque il meritato abbraccio dei fedelissimi tifosi rossoblu giunti fino in Abruzzo per festeggiare ancora la promozione in Prima divisione. Un torneo che termina con il Cosenza primo senza discussioni grazie al pregevole lavoro del direttore Massimo Mirabelli che in due anni è stato capace di costruire con pochi spiccioli una squadra capace di stracciare prima il torneo di serie D e poi quest'anno quello si seconda divisione . I numeri danno ragione ancora una volta alle capacità manageriali di tutto lo staff dirigenziale e tecnico capaci di costruire una vera corazzata che ha terminato il torneo ottenendo il maggior numero di punti tra tutti i gironi della Seconda divisione. L'unica nota stonata è che si è badato più che altro a gestire il grosso vantaggio di punti accumulato durante tutto l'arco della stagione. Ecco perché l'ultima vittoria risale al lontano 1-0 con l'Andria del lontano 11 aprile. Poi, nelle ultime cinque giornate, quattro pareggi e una sconfitta. Ma è bastato ampiamente.

PAGELLE COSENZA AMBROSI (6) - Non si sporca mai i guanti. Nemmeno in occasione del calcio di rigore di Bettini: intuisce l'angolo, ma non ci arriva per pochi centimetri. MORELLI (6) - Gara dignitosa, senza lampi e senza sbavature. MOSCHELLA (5,5)- Non gioca male, però diventa suo malgrado protagonista in negativo quando affossa in area Bettini e procura il rigore dell'1-1. PARISI (6) - Tiene alta la linea difensiva, anche se gli avanti della Valle del Giovenco non è che diano tutto questo fastidio. CHIANELLO (SV) - gioca pochi minuti, poi esce per infortunio. Per lui si parla di distorsione alla caviglia. Dal 9' pt MUSACCO (6) -: Rileva Chianello e gioca in maniera diligente. OCCHIUZZI (6) - Qualche giocata delle sue e poco altro. Si adatta al canovaccio dell'incontro. Dal 16' st BERNARDI (6) - :Ultima mezzora giocata senza errori. PROFETA (6) - Gestisce bene il pallone e quando occorre non si risparmia nel lavoro di copertura. Dal 7' st FABIO (6) - Entra in campo a inizio ripresa e pare voler imprimere maggior velocità alla manovra rossoblu. Ma lo fa per pochi minuti. BATTISTI (6) - Si destreggia abilmente in un centrocampo privo dei soliti duri contrasti. Comunque si fa notare per l'intelligenza tattica. CATANIA (6,5) - Qualche lampo e poi il gol. Bellissimo, come l'assist di Galantucci. Per lui si tratta del quinto centro stagionale. GALANTUCCI (6) - Manda alle stelle una palla d'oro offertagli da Catania. Che poi, a parti invertite, insacca il vantaggio. Lui è ottimo nel servirgli un assist al bacio. DANTI (6) - Si vede poco, ma la colpa non può essere tutta sua. Nonostante tutto si impegna nel movimento senza palla su tutto il fronte offensivo. a. c.

Il tecnico dei rossoblù soddisfatto del pareggio ottenuto contro un forte Pescina finito ai play off

Toscano: «Era difficile chiedere di più ai ragazzi» AVEZZANO. C'è soddisfazione sul volto di Domenico Toscano. In realtà, più per l'impresa compiuta di salire in Prima divisione che per la prestazione del Dei Marsi. Un match tutt'altro che indimenticabile. «Ma oggi era francamente difficile chiedere di più a questi ragazzi - ha spiegato in sala stampa il tecnico rossoblu -. Anche i nostri avversari, a cui comunque serviva almeno un punto, non è che abbiano fatto grandi cose. Le squadre si sono accontentate come spesso accade in coda ai campionati. Alla fine è arrivato un punto utile per terminare il torneo in maniera dignitosa». Primo tempo giocato con un po' di volontà in più, ripresa inguardabile. «In effetti, la prima frazione non è stata da buttare. Noi siamo partiti bene e abbiamo trovato il gol del vantaggio. Poi il rigore e il pareggio hanno addormentato la gara. In questo periodo, con i primi caldi, le forze ven-

gono anche meno e quindi il secondo tempo è stato quello che è stato». Comunque un pareggio che chiude un cammino trionfale per il Cosenza, padrone di un girone difficile. «E' stato un campionato durissimo ha ammesso il tecnico - perché anche senza grossi valori tecnici, ogni squadra possiede un'ottima organizzazione. Sicuramente abbiamo assistito a un torneo livellato verso l'alto, in cui si poteva rischiare anche contro le cosiddette pericolanti». Concetti ribaditi anche da Occhiuzzi, l'esterno destro di centrocampo. «E' evidente che la nostra prestazione sia stata un po' condizionata dai festeggiamenti più che legittimi per la promozione. Abbiamo comunque provato a giocare come ci dice sempre il nostro allenatore: palle basse e fraseggi rapidi. Anche in questa partita, come tutto l'anno, siamo stati consapevoli delle nostra forza, senza mai disprezzare

i nostri avversari. I problemi societari? Ho fiducia nel futuro - ha concluso Occhiuzzi -perché questo è un club serio con dirigenti affidabili. I programmi per il futuro sono molto definiti, per cui non credo ci sia nulla di che preoccuparsi». Sulla stessa linea di pensiero anche Profeta. «Sono molto tranquillo per quel che riguarda il discorso societario. La gara di oggi? Abbiamo cercato di giocare la nostra partita, provando verticalizzazioni efficaci. Purtroppo le forze sono quelle che sono e lo spettacolo non è stato dei migliori». Chianello, uscito malconcio al 9' del primo tempo, rassicura sulle sue condizioni fisiche. «Dovrebbe trattarsi solo di una distorsione alla caviglia. Per quanto riguarda la partita posso solo dire che ovviamente non è stata bella, però ci ha permesso di chiudere il torneo in maniera dignitosa come volevamo». a. c.

Mimmo Toscano, tecnico del Cosenza

LA POLEMICA

Alessandro Ambrosi accusa Damiano Paletta «Non mi ha pagato». Dura replica di Mirabelli COSENZA - Finale di campionato con polemiche. Ieri pomeriggio, nel corso della trasmissione radiofonica diretta Stadio, in onda su Radio Sound, l’ex attaccante del Cosenza 1914 Alessandro Ambrosi, è intervenuto per commentare la promozione. «Voglio fare i miei commenti alla squadra, ai compagni. Davvero una grande impresa, sono felice per loro, per la città e per i tifosi». Ambrosi, durante la discussione, ha aperto un fronte polemico. «Sono andato via da Cosenza a luglio, avevo un altro anno di contratto, per rinunciare, mi sono accordato su una buon’uscita minima. Il primo pagamento è andato a buon fine, gli altri due, con scadenza 31 gennaio, sono risultati inesigibili in quanto compilati male. Ho chiesto spiegazioni al Alex Ambrosi (di spalle) sfida i calciatori dell’Angri presidente Damiano Paletta e lui mi ha detto che non

avrebbe provveduto a pagarli. Ora sto facendo le mie azioni per riavere quanto pattuito». Questo quello dichiarato da Alex Ambrosi. Di contro abbiamo cercato Damiano Paletta che cortesemente si è trincerato dietro un «no comment». Chi invece ha parlato, è il dg del Cosenza calcio Massimiliano Mirabelli. «Ad Ambrosi sono state saldate tutte le spettanze e la sua non riconferma risale a questioni private e non calcistiche, delle quali abbiamo ampia documentazione che comunicheremo al momento opportuno. Il Cosenza, in questo momento, ha altro a cui pensare che simili sciocchezze tirate in ballo ad arte da qualcuno che vuole minare l’equilibrio della squadra rossoblù. Chi lo fa, questo è certo, non vuole il bene del Cosenza calcio». al. ru.

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Maglione: «Impossibile continuare così»

Bravo Melfi Adesso 6 salvo MELFI IGEAVIRTUS

2 1

MELFI - Missione compiuta. Il Melfi resta tra i professionisti per il sesto anno consecutivo battendo a domicilio l'Igea Virtus, al termine di una partita giocata a basso ritmo e controllata agevolmente dai gialloverdi. I siciliani, ormai salvi non hanno opposto grande resistenza, tramortiti subito dal tremendo uno- due dei lucani che al quarto d'ora conducevano già per due reti a zero. Alla fine è gioia grande per i supporters gialloverdi che hanno applaudito a lungo i protagonisti di questo successo, attribuendo però la standing ovation al protagonista assoluto Peppino Maglione, il presidente, ieri in panchina al fianco dei suoi ragazzi. Senza il suo importante e sostanzioso intervento nel contesto della campagna di rafforzamento di gennaio, ben difficilmente il campionato del Melfi avrebbe potuto avere questo epilogo, a maggior ragione dopo aver chiuso l'andata malinconicamente ultimi con soli 12 punti all'attivo. La cronaca del match. Parte subito forte il Melfi. Al primo affondo, Tufano pesca Merini liberissimo in area avversaria. La conclusione della punta federiciana è però da dimenticare, palla incredibilmente alta. Risponde immediatamente l'Igea. Di testa Laporta impegna Russo che respinge ma non trattiene, per fortuna del Melfi il rimpallo è favorevole e la palla viene allontanata. Minuto 7 il Melfi trova il vantaggio. Ancora Tufano dalla destra, palla in area per Merini che spalle alla porta si gira e con il destro supera Romano. Il Valerio esplode. Non è finita perché passano appena 7 minuti ed il Melfi raddoppia. Sempre Tufano, molto attivo in questa fase, traversone sul secondo palo per l'accorrente Gilfone che aggancia e conclude di sinistro pescando l'angolino opposto. Ro-

Palumbo e De Angelis vanno via AL TRIPLICE fischio di chiusura impazza la festa. Le immagini sono quelle classiche di questi momenti. Giocatori in mutande, abbracci collettivi, spalti gioiosi, larghi sorrisi, applausi per tutti e visi contenti. Nella festa del Melfi c'è un uomo che resta in panchina solo con se stesso, mentre tutto intorno esplode la baldoria. Peppino Maglione è felice, ci mancherebbe altro, lui è il primo tifoso gialloverde, ma il suo pensiero corre immediatamente al futuro, che non appare certamente roseo: «Godiamoci spiega - questo momento. E' una bella soddisfazione, ma il futuro è nebuloso». Questo il primo commento del Presidente che poi aggiunge: «Il calcio non è patrimonio di pochi ma bene collettivo. Se la situazione resta quella attuale non ci sono i presupposti per continuare». Secco, fermo, deciso. La sensazione che si percepisce è che questa volta superare l'ostacolo iscrizione sia davvero arduo. Maglione da solo, o con l'aiuto di pochi, non può più farcela. Ieri c'è stata una discreta risposta del popolo. Ma non è questo che è in discussione. Gli Ultra ed i tifosi veri sono vicini al presidente e alla squadra, ma per far sì che il calcio prosegua, occorre l'intervento di chi economicamente può e soprattutto delle istituzioni rimaste insensibili agli ultimi accurati appelli. Per loro inizia adesso il loro personalissimo campionato. Se ci tengono al Melfi e a Melfi città è giunto il momento di dimostrarlo. Con i fatti. Anche per Palumbo è il momento delle soddisfazioni. L'obiettivo salvezza è stato agguantato: «Ce l'abbiamo fatta. Si poteva tagliare

I gialloverdi restano in seconda per la sesta stagione consecutiva Merini e Gilfone uomini partita

La rete del vantaggio di Merini. E l’attaccante è ripreso anche in basso In alto l’abbraccio a Palumbo, protagonista di stagioone e il ringraziamento a De Angelis, il capitano da 19 gol. Accanto Bizzarri in azione. Il servizio fotografico in pagina è di Nino Valerio Melfilive.it Via a. Moro 85025 Melfi (pz) Tel/fax 0972.238884 redazione@melfilive.it info@melfilive.it

mano è ancora battuto. 2 a 0 Melfi., Meglio di così il match proprio non poteva iniziare. L'Igea però non ci sta. Gabrieli sbaglia superficialmente a centrocampo consegnando la sfera agli avversari. Palla che arriva a Bongiovanni che incrocia di controbalzo, palo pieno. Il Melfi

arretra pensando esclusivamente a difendersi. La partita è in mano all'Igea che cerca di rimettersi in carreggiata. Russo però è in forma e rispedisce al mittente le conclusioni avversarie. Il portiere gialloverde è lesto sia su Bongiovanni al 39° e sia su l'ex Laporta al 42°. La

prima frazione si chiude qui. Melfi avanti di due reti e discorso salvezza sotto controllo. Nella ripresa subito un cambio. Fuori Gilfone e dentro Maio. Non cambia però il copione, è sempre l'Igea che mena le danze con il Melfi che sornione addomestica l'incontro. Laporta però

vuole segnare anche per andare in doppia cifra visto che finora ha realizzato nove reti. Al 4° ci prova con il destro, poi ancora di testa, Russo è sempre pronto e non si fa sorprendere. A furia di spingere arriva però il gol siciliano. Lo realizza Bongiovanni che di testa trafigge Russo, fino a quel momento baluardo insuperabile. La gara praticamente si chiude qui. Il ritmo si abbassa ulteriormente ed iniziano le consuete girandole di sostituzioni. L'obiettivo è solo quello di far trascorrere il cronometro e sancire la salvezza di entrambe le squadre. Sugli spalti la festa è già cominciata. In curva si espongono striscioni celebrativi, di sfottò ai cugini potentini, e di ringraziamenti al capitano De Angelis alla sua ultima partita con la maglia del Melfi. Il bomber non è andato in gol, ma conquista il trono di capocannoniere. 19 gol sono davvero tanti. Grande soddisfazione personale e di squadra. Il direttore di gara non concede nessun recupero. La gioia si può finalmente liberare in tutto il suo fragore. Tutti fanno festa ed un uomo solo resta in panchina a riflettere. Si tratta di Peppino Maglione. Lui il suo dovere l'ha compiuto ancora una volta. Conquistata la salvezza ora inizia la partita più complicata per la città. Iscriversi al prossimo campionato. Questa volta il pericolo di non farcela è reale. Emilio Fidanzio

PAGELLE MELFI RUSSO (7) - Per lui è partita vera e si vede subito. Ingaggia un bel duello con Laporta e ne esce vincitore. Si arrende solo a Bongiovanni. La salvezza porta anche la sua firma BIZZARRI (6) - Sostituisce Fumai e lo fa dignitosamente. In difesa c'è poco da fare decide che non è il caso di dannarsi l'anima più di tanto evitando scorribande in avanti GAMBI (6) - partita in linea con una stagione costante giocata a buon livello. Fa il suo GABRIELI (6,5) - Gioca nonostante un infiammazione al tendine rotuleo. Chiude bene in un paio di circostanze, si impegna il dovuto nel contesto di una gara blanda CASTALDO (6) - Fa quel che deve dirigendo il reparto in maniera tranquilla. Nessuna sbavatura e controllo sufficiente della situazione TUFANO (7) - Confeziona i due assist in occasione delle segnature gialloverdi. E' colui che imprime inizialmente i ritmi giusti incanalando il match nella maniera voluta. Tatticamente ineccepibile MAISTO (6) - Decide di non strafare e far vedere solo a tratti ciò che è capace. In possesso di indubbie qualità è stato un protagonista as-

soluto della risalita gialloverde MITRA (6) - Si deve adeguare ai ritmi imposti. Per lui una domenica di tranquillità dopo aver corso a perdifiato e macinato chilometri per tutto il torneo. Encomiabile per impegno (BACCHIOCCHI SV) GILFONE (6,5) - Finalmente una soddisfazione nell'ambito di un campionato in cui ci si attendeva di più. Sfortunato in occasioni precedenti, timbra con un gol pesante la sua stagione entrando nella storia calcistica melfitana DE ANGELIS (6) - Decide che quello che ha fatto finora basta e avanza per essere ricordato a lungo. Come dargli torto. Chiude da re del gol lasciando un ricordo indelebile tra i tifosi gialloverdi. Merita palcoscenici più nobili MERINI (6,5) - Ritrova la via del gol nella domenica della festa. Otto gol in campionato sono un buon bottino per un ragazzo ventenne che ha mostrato qualità (SCIANNAMÈ SV) MAIO (6) - 45 minuti per entrare nel tabellino della partita celebrativa PALUMBO (6) - Seppur in ritardo centra l'obiettivo programmato. Gli si chiedeva la salvezza, traguardo raggiunto

Un attacco di De Angelis e, sotto, la festa sotto la curva gialloverde

prima questo traguardo, ma l'importante è aver centrato l'obiettivo. 29 punti nel ritorno sono tanti. Abbiamo sbagliato solo una partita, quella con il Barletta. Abbiamo dovuto superare numerose difficoltà, specie nella prima parte di campionato. La squadra era acerba e la rosa insufficiente per affrontare un torneo tosto come quello di C2. Molti ci davano già per spacciati ed invece siamo risaliti, anche grazie agli innesti di gennaio. Anche se i miracoli li fa solo Gesù, calcisticamente questo si può definire un miracolo». Palumbo in settimana incontrerà la so-

cietà. Ringrazierà la dirigenza e cercherà una nuova squadra. «Parleremo educatamente con la società, ma per l'età che ho e per le ambizioni che nutro è giusto inseguire altri traguardi». Chiusura con Gianluca De Angelis, ieri a secco ma pur sempre capocannoniere del campionato. «Una grande soddisfazione per me e per il Melfi. Ringrazio tutti, compagni, dirigenti tifosi». Non lo dice ma è certo che questa sia stata la sua ultima partita in gialloverde. Un grande in bocca al lupo per il suo futuro calcistico. e.f.

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MELFI (4-4-2): Russo 7, Bizzarri 6, Gabrieli 6,5, Castaldo 6, Gambi 6, Tufano 7, Maisto 6, Mitra 6 (35’ st Bacchiocchi), Gilfone 6,5 (1’ st Maio), De Angelis 6, Merini 6,5 (39’ st Sciannamè). A disposizione: Merlano, Frasca, Petagine, Torre. Allenatore Palumbo 6 IGEA VIRTUS (4-4-2): Romano 6, Scopelliti 6 (23’ st Bonsignore), Agius 6, Alizzi 6, Panarello 6, Consello 6 (32’ st Cocimano), Matinella 6 (27’ st Marino), Di Toro 6, Giardina 6,5, La Porta 6,5, Bongiovanni 6,5. A disposizione: Russo, Oteri, Crimi, Alizzi. Allenatore Castellucci 6 ARBITRO: Borriello di Mantova RETI: 7’ pt Merini, 14’ pt Gilfone, 21’ st Bongiovanni NOTE: Spettatori 2000 circa nessuna rappresentanza ospite. Ammoniti: Nessuno. Angoli 6 a 1 per l'Igea Virtus

Festa a metà


Lunedì 18 maggio 2009

2ª Divisione. Ad Aversa la squadra di Galfano è apparsa senza mordente e reattività

Altra sconfitta per la Vibonese Un gol per tempo per i locali, dagli ospiti nessuna timida reazione AVERSAN. VIBONESE

2 0

AVERSA (4-4-2): Pettinari 6,5; Franzese 7, Maraucci 7, Di Girolamo 7,5, Pagano 7 ; Longo 8, Marasco A. 8, Sibilli 8 (36' st Selvaggi sv), Zolfo 8 (27' st Arini sv); Perna 8 (42' st Avolio sv), Marasco G. 7. A disp: Polise, Chirico, Panini, Palmiero. All.: Sergio 6,5. VIBONESE (4-5-1): Amabile 6,5; Sgambato 5, Orefice 6, Bianciardi 6, Bica Badan 5; Ruscio 6, Falco 5 (30' st Saturno sv), Pirrone 5, Kullenthiran 5 (9' st Genesio 5), Taua 5,5 (41' st Benalmir sv); Oudirà 5. A disp.: Bastiera, Beltrano, Ranellucci, Santonocito. All: Galfano 5. ARBITRO: Santonocito di Abbiategrasso 7. MARCATORI: 8' pt Perna (A), 15' st Sibilli (A). NOTE:2100 spettatori, di cui una decina provenienti da Vibo. Ammoniti: Orefice (V), Longo (A). Angoli 6-4 per l'Aversa. Recupero: pt 2'; st 4'. di MICHELE DOCIMO AVERSA - Si chiude con la vittoria dei padroni di casa la gara tra Aversa e Vibonese. I normanni sono salvi, mentre ai calabresi toccherà la lotteria play-out. Il tecnico dei granata Sergio presenta in campo il solito 4-4-2. L'allenatore calabrese schiera, invece, la formazione con il modulo più prudente con cinque centrocampisti e il solo Oudirà in attacco. Dopo appena 4' minuti di gioco sono i padro-

PAGELLE VIBONESE

Nessuno parla tra tanta rassegnazione. C’è tristezza

Bocche calabresi cucite AVERSA - Nel dopo gara c'è grande amarezza per la sconfitta tra le fila dello staff e dei giocatori della Vibonese che continua nel suo silenzio stampa. Una gara giocata in assoluta apatia da parte della formazione calabrese che è apparsa rassegnata al proprio destino. Per gli undici di Galfano, rimasto seduto in panchina per tutta la durata della gara e apparso anch'egli piuttosto rassegnato, si affacciano adesso i play-out che come un autentica e “pericolosa” lotteria. La squadra vista ad Aversa non ha certamente destato una buona impressione ed è sembrata essere spaccata tra i repart. Positiva la prestazione del reparto centrale difensivo, apparso solido, e strepitosa la prestazione di Amabile migliore della gara tra i suoi. Tutto il resto, però, dovrà attentamente essere valutato dalni di casa a farsi vedere con Zolfo che sfrutta un passaggio di Perna e al limite dell'area calcia alto sopra la traversa della porta calabrese. Passano altri 4' e l'Aversa al primo vero affondo va in vantaggio, all'8', con Perna che sfrutta un perfetto cross di Pagano. La gara della Vibonese è subito in salita. Sono ancora i padroni di casa, però, a tenere in mano il bandolo della matassa, facendosi vedere al 13' con Sibilli la cui punizione dal vertice sinistro termina alta. Al 16' si rifà viva la Vibonese con Oudirà che prova un calcio dal limite dell'area di rigore granata, spedendo la sfera di poco a la-

l'allenatore calabrese che dovrà soprattutto motivare i propri uomini apparsi a corto di fiato e stanchi dopo una stagione comunque lunga e piena di travagli. Con questi presupposti, sarà difficile affrontare la fase che adesso si presenta per la Vibonese che dovrà contare soltanto sulle proprie forze, senza guardare in casa della Val di Sangro avversario negli spareggi, ma pensando solo alla propria situazione e facendo appello unicamente al proprio potenziale tecnico e tattico. Quando scatteranno i play-out la Vibonese, con il suo staff ed i giocatori, dovrà pensare a disputare un mini-campionato in cui essere la protagonista e trionfare potrà consentirle di conservare la serie professionistica e mettere le basi per un sorridente futuro prossimo.

to. La gara è frenetica e giocata da entrambe le parti, ma sono ancora gli aversani al 18' a sfiorare la rete. Perna serve G. Marasco che arriva sul fondo e mette un cross invitante in mezzo dove Amabile svetta e allontana. La sfera termina, però, sui piedi di Zolfo che a porta sguarnita temporeggia, facendosi anticipare in angolo. Passano ancora centoventi secondi e i padroni di casa vanno a un passo dal raddoppio con Longo che calcia, in girata, scheggiando la traversa. La Vibonese è sotto shock dopo l'avvio furioso dei normanni che la fanno da padroni in campo. La timida reazione della

formazione di Galfano arriva al 23' con Oudirà che in mischia sfrutta male una punizione di Ruscio. Non c'è, tuttavia, fiato per la Vibonese che deve difendersi come meglio può dagli attacchi aversani. Gli ospiti sono graziati al 26', da Di Girolamo e al 42', da Perna anticipato da Bianciardi. Ripresa. All'8' st Galfano effettua il primo cambio, inserendo Genesio al posto dell'evanescente Kullenthiran. La Vibonese sembra, però, troppo scarica e rinunciataria e non dà l'impressione di poter creare problemi all'Aversa che al 15' raddoppia con Sibilli che raccoglie un perfetto cross di Perna.

AMABILE (6.5) -Compie durante l'arco della gara degli interventi straordinari, mostrando grande freddezza e bravura. E' preciso e coraggioso, si getta sulle palle senza pensarci su. Evita agli aversani più volte il raddoppio. SGAMBATO (5) -Deve stare molto attento dalle sue parti dove circola Pagano che lo costringe a rintuzzare continuamente e con molta fatica, mettendolo in gran difficoltà. OREFICE (6) - Compito arduo il suo. Arginare i due attaccanti aversani in stato di grazia assoluta non è semplice, ma ha grandi capacità di intervento e una buona lettura di gioco che gli fanno evitare diversi pericoli. BIANCIARDI (6) - Con Orefice riesce a gestire nel migliore dei modi la linea centrale con grande caparbietà e aggressività anche se oggi la coppia d'attacco di casa è apparsa davvero inarrestabili. BICA BADAN (6) - Resta dietro e soffre le folate offensive di Longo e Franzese che non gli danno tregua e lo mettono continuamente sotto pressione e in grande difficoltà, costringendolo, talvolta, all'errore. RUSCIO (6) - Tra i suoi è il solo che sembra crederci. Prova a fiondarsi sulle palle e a dare fastidio agli avversari, intuisce anche le difficoltà in attacco e si propone, ma resta l'unico ed il suo ardore e il tentativo di risvegliare la squadra risulta nullo. FALCO (5) - Una partita in ombra la sua. Assente nella manovra e completamente sopraffatto dal centrocampo aversano all'interno delle cui maglie scompare. Dal 30' st SATURNO: (sv) PIRRONE (5) - Enorme difficoltà anche per lui. Abulico ed impotente, è poco presente nella manovra calabrese. KULENTHIRAN (5) - Partita in grande affanno la sua. Il suo contributo alla causa della Vibonese è pari a zero. Sembra smarrito. Dal 9' st GENESIO (5) - Entra quando la squadra non ha più niente da dire. TAUA (5.5) - Attivo all'inizio della gara, va spegnendosi lentamente, anche se il suo gioco sembra propositivo. Dal 41' st BENALMIR - (sv) OUDIRA' (5) - Lento ed indeciso, non sembra giocare per la squadra ma più per se stesso.

2ª Divisione. In casa del Monopoli di De Rosa arriva l’ennesimo kappaò

Vigor Lamezia chiude mestamente PAGELLE VIGOR LAMEZIA FORTE (6) - Intuisce la direzione del calcio di rigore e per un soffio non compie la prodezza. Prova buona nel complesso. SANSO (6,5) - Prova dinamica e ricca di azioni offensive con diversi cross all'attivo. Copre bene in fase difensiva. CASIONE (6,5) - Chiude ogni varco a Balistreri, rendendo vano il suo tentativo di segnare per raggiungere la doppia cifra. Salvataggio sulla linea nella prima frazione di gioco su tiro di Santarelli. FILIPPI (5,5) - Sfiora il gol nel primo tempo, ma poi soffre la velocità di Ceccarelli che lo costringe nella ripresa al fallo da rigore che deciderà poi la partita. SCALISE (5,5) - Soffre molto la giornata di grazia del tornate offensivo Santarelli, il quale lo fa ammattire sulla sua corsia superandolo spesso in dribbling. Sostituito ad un quarto d'ora dal termine da Perri. RONDINELLI (6,5) - E’ l'unica spina nel fianco della difesa monopolitana. Cerca spesso l'uno contro uno superando in molte occasioni il proprio marcatore Gambuzza. Trova però poca assistenza nei compagni di reparto. NICOTERA (6) - Entra al 23' della ripresa al posto di uno stanco Rondinelli, limitandosi sino al triplice fischio finale a giocate di ordinaria amministrazione. CLASADONTE (5,5) - Perde il duello con il centrocampo del Monopoli, dove soffre molto la velocità di Minopoli che lo supera in più occasioni. LOPETRONE (6,5) - Ottima la sua prova, per una gara condotta con grinta e ordine a dispetto della sua giovane età. Recupera molti palloni e si rende pericoloso in attacco. CAVALIERI (6) -Fuori dalle manovre offensive della squadra, è costretto spesso a ripiegare in difesa per limitare le straripanti cavalcate di Santarelli. SERGI (5) - Prova opaca la sua. Nonostante i tanti centimetri che madre natura gli ha donato, perde ogni duello aereo. Nel finale spreca una ghiotta occasione. MANCA (5) - Si vede solo nei calci piazzati. Costretto spesso ad arretrare per assenza di palloni nella tre quarti offensiva. BARONE (6) - Sei d'ufficio.

MONOPOLI V.LAMEZIA

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MONOPOLI (4-4-2): Saraò 6; Colella F. 6 (15' st Colella G. 5,5), Thackray 6,5, Turone 6,5, Gambuzza 5,5; Santarelli 6,5, Minopoli 6, Bonfardino 5,5 (21' st Lanzolla 6), Carbonaro 6 (15' st Szatmari 5); Balistreri 5,5, Ceccarelli 5,5. A disposizione: D'Urso, Lorusso, Gatto, Loseto. All.: De Rosa. LAMEZIA (4-4-2): Forte 6 (40' st Tucci sv); Sanso 6,5, Cascione 6,5, Filippi 5,5, Scalise 5,5 (34' st Perri sv); Rondinelli 6,5 (23' st Nicotera 6), Clasadonte 5,5, Lopetrone 6,5, Cavalieri 6; Sergi 5, Manca 5. A disposizione: Paonessa, Alvino, Alfieri, Messina. All.: Barone. ARBITRO: Fabrizio Pasqua di Tivoli MARCATORE: Ceccarelli su rigore al 28' st. NOTE: spettatori 2000 circa di cui 10 provenienti da Lamezia. Ammoniti: Cascione. Espulsi: nessuno. Angoli: 7-4 per il Monopoli. Recupero: pt 0'; st 3'. di ANTONELLO D’ALESSANDRO MONOPOLI - Termina con una sconfitta il campionato di Lega Pro Seconda Divisione girone B della Vigor Lamezia, classificarsi miseramente all'ultimo posto in classifica. Nell'ultimo match della stagione regolare, la Vigor Lamezia è stata battuta per una rete a zero al “Vito Simone Veneziani” di Monopoli, contro la squadra locale del calabre-

Il tecnico Barone rassicura i tifosi: «Torneremo tra i prof»

«Onorato l’ultimo impegno» MONOPOLI - «Non potevamo fare altro che onorare il campo in questo ultimo impegno stagionale, visto che il nostro destino è ormai segnato da qualche settimana». Esordisce così mister Barone in sala stampa, al termine del match. «I ragazzi hanno provato a dare il massimo, per chiudere al meglio il campionato, però non era facile scendere in campo con la consapevolezza di essere già condannati alla retrocessione». Alla domanda su quale futuro debbano aspettarsi i tifosi lametini, mister Barone risponde così: «So per certo che la società sta già lavorando per allestire una squadra forte e competitiva che sia in grado di risalire immediatamente nel giro dei professionisti. Anche in questa ottica, abbiamo voluto far esordire parecchi giovani, per valutare bene su chi poter contare nella prossima stagione. se Gigi De Rosa, ormai salva da due settimane. Decisamente più divertente il primo tempo rispetto alla seconda frazione di gioco. Parte bene il Monopoli che al 5' si rende pericolosa con Bonfardino che servito da un passaggio filtrante di Carbonaro si ritrova a tu per tu con Forte, ma il suo tiro viene provvidenzialmente deviato in corner da Sanso. Al 10' il Lamezia sfiora il gol con un calcio piazzato di Manca, che termina di poco al lato alla sinistra di Saraò. Nemmeno un giro di lancetta ed ancora i calabresi vanno vicini al gol con un tiro al volo di Filippi su assist di Sanso da calcio piazzato. Al

Le cause della retrocessione? Non chiedetemi ciò che non so. Ho sostituito il mio predecessore Pierini, senza venire a conoscenza di quelle che siano state le cause di una stagione andata così a male. Noi ci abbiamo provato ma purtroppo niente ha girato per il verso giusto per noi». Sul futuro della società si esprime anche l'attaccante Manca, che si presenta ai microfoni in sala stampa: «Purtroppo abbiamo chiuso l'anno con un'altra sconfitta, ma credo che di più non potevamo fare vista la retrocessione ormai acquisita da settimane. Abbiamo fatto esordire parecchi giovani interessanti in queste ultime partite, creando delle buone basi per il futuro della Vigor. Alla società calabrese auguro di essere ripescata o in caso negativo di riconquistare subito il palcoscenico dei professionisti».

14' Sanso crossa sul secondo palo per l'accorrente Lopetrone, il cui colpo di testa è respinto in angolo. Al 26' Cascione salva sulla linea un tiro a botta sicura di Santarelli, servito bene da un assist di Balisteri. Al 30' si vede per la prima volta Sergi, il cui tiro però finisce di molto alto sulla traversa. Al 40' è ancora Ceccarelli a mancare l'appuntamento con il gol, con un piatto destro a distanza ravvicinata che termina ancora out. Nella ripresa la musica non cambia. Le squadra si allungano e si affrontano a viso aperto con i rispettivi reparti di centrocampo ormai inesistenti. Al 20' si vede il Lame-

zia con un tiro dell'ottimo Lopetrone, sicuramente tra i migliori in campo dei suoi. Al 26' l'episodio che decide la gara: Ceccarelli entra in area di rigore calabrese e viene atterrato da Filippi, con l'arbitro che assegna il rigore per il Monopoli. Prima del tiro, però, passano due minuti, giusto il tempo di veder volare qualche imbarazzante schiaffone tra i giocatori pugliesi, in grande disaccordo su chi dovesse tirare il penalty. Alla fine sul dischetto va Ceccarelli, il quale supera Forte e porta in vantaggio la propria squadra. La reazione della Vigor sta tutta in una punizione di Manca ed in un colpo di testa di Sergi.

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2ª Divisione. Partita a senso unico decisa già nel primo tempo con il tris in sequenza

Il Catanzaro squilla tre volte I giallorossi segnano con Falomi (autore di una doppietta) e F. Montella CATANZARO ISOLALIRI

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CATANZARO (4-4-2): Mancinelli ( 20' st Parisi); F. Montella, Di Meglio, Di Maio ( 5' st De Franco), Pippa; Corapi (15'st Frisenda), Benincasa, Bruno, Sorrentino; Falomi, Diarrà. In panchina: Ciano, Cardascio, Gaglione, Iannelli. Allenatore: Provenza ISOLA LIRI (4-4-2): Fiorini; Brunetti Barbara, Dolcemascolo, Matrisciano (1' st Sannibale); La Cava (1' st Tortori), Mollo D'Alessandro, D'Impozzano; Cori ( 40' pt Ranalli), Mastrantoni. A disposizione : Tomei, Buitkus, Luciani, Rugo. All: Zecchini ARBITRO: Soricaro di Barletta (Drago e Roccasalvo) RETI: 27' e 33' pt Falomi (C), 41' pt F. Montella (C). NOTE: angoli 5- 3 (p.t. 5-1) per il Catanzaro. Recupero: 0' pt, 1' st. Ammoniti: 27' pt Falomi (C), 12' st Brunetti (IL). Spettatori: 1.200 circa compresa la quota abbonati (434) . Giornata calda e soleggiata. Nel secondo tempo anche qualche goccia di pioggia per qualche minuto. Presenti nel settore ospiti poco più di dieci tifosi dell'Isola Liri. di FRANCESCO IULIANO CATANZARO - Finisce con un rotondo tre a zero l'ultimo impegno casalingo del Catanzaro. L'avversario: un remissivo Isola Liri che al Ceravolo ha fatto vedere tutta la sua pochezza. Mai in partita, i ragazzi di Zacchini hanno subìto la pressione dei giallorossi senza mai arrivare al tiro. Al contrario, la squadra di Provenza, anche se rimaneggiata per almeno sette undicesimi, ha giocato con la giusta determinazione senza mai sottovalutare l'impegno. Una vittoria che conferma la terza posizione in classifica per la squadra di Provenza e, per gli avversari, la penultima. Nell'immediato futuro delle due squadre, l'appendice dei play off per il Catanzaro e dei play out per l'Isola Liri. Unica nota stonata della giornata, il pubblico di casa che, in tempi non lontani, con la squadra nelle stesse posizioni di classifica, avrebbe fatto sentire in maniera diversa la sua presenza. Missione compiuta, dunque, per Mancinelli e compagni, che chiudono il campionato con altri tre punti in attivo.

Falomi, autore di una doppietta nel primo tempo

CRONACA. Che la partita con l'Isola Liri non sarebbe stata una partita come le altre, questo lo sapevano tutti. La posta in gioco, per entrambe le formazioni, era quasi inesistente. Per i giallorossi l'importante era controllare gli avversari rimanendo concentrati per le prossime partite. E così è stato: tre gol, tutti nei primi quarantacinque minuti. Nella prima mezz'ora non

accade nulla di emozionante con il Catanzaro sempre padrone del campo e con gli avversari bravi solo a mettere in fuori gioco le de punte giallorosse Diarrà e Falomi. Al primo vero affondo, il Catanzaro passa. Falomi, servito in verticale nell'area avversaria vince il contrasto con Matrisciano e si trova solo davanti a Fiorini. Piattone di destro e palla in rete per il vantaggio del Catanzaro. Un gol che al-

l'attaccante gli costa anche l'ammonizione reo, a giudizio dell'arbitro, di aver temporeggiato sotto la curva dei tifosi ritardando il rientro in campo. Passano solo sei minuti ed è ancora Falomi che, nonostante la palla sia quasi nelle mani di Fiorini, ci mette la punta del piede. Quello che basta per far rimpallare a suo favore il pallone tra le gambe del portiere avversario. Metterla in rete, a quel punto, è gioco da ragazzi. L'Isola Liri accusa il colpo e Zecchini inizia le sostituzioni. Fuori Cori, dentro il centrocampista Ranalli. Ma di fatto non cambia nulla. Il Catanzaro macina gioco e rimane nella metà campo avversaria. A tre minuti dalla fine del primo tempo arriva il terzo gol. A firmarlo il difensore Francesco Montella. Buono lo stacco di testa in mezzo all'area su preciso corner del solito Ciccio Corapi. E' il gol che spezza le gambe agli avversari. Ma c'è tempo per altre emozioni. Nonostante il vantaggio, i ragazzi di Provenza ci provano ancora. Al 43' è Diarrà che si libera di un avversario e dal limite dell'area calcia all'indirizzo di Fiorini. Un minuto ancora ed è Sorrentino a creare scompiglio nell'area laziale. Peccato che l'attaccante, vinto da una punta di egoismo, non vede il compagno di squadra (Falomi), meglio piazzato. Nel secondo tempo succede poco.

PAGELLE CATANZARO MANCINELLI (6) - Una valutazione in linea con il resto della squadra. Sino a quando rimane in campo non viene mai chiamato in causa ad eccezione dei compagni che lo cercano con passaggi di circostanza. Dal 20' st PARISI (6). Anche per lui, normale amministrazione MONTELLA F. (7) - Un campionato in crescendo quello del giovane difensore. Lascia poco spazio al suo avversario. Suo il terzo gol che chiude la partita. DI MEGLIO (6) - Ancora una prestazione dalla sufficienza piena. Insuperabile specie in coppia con Di Maio. Gli attaccanti avversari sono davvero poca cosa per impensierirlo. PIPPA (6) - Una buona prestazione in vista dei prossimi play off. Fa su e giù sulla sua fascia di competenza sino alla fine. Rimedia anche un brutto colpo da Brunetti DI MAIO (6,5) - Ancora una partita da protagonista. Il suo è un lavoro oscuro e lo fa sempre con lucidità. Dal 5' del st DE FRANCO (6) . Anche lui, come i suoi compagni di reparto, non corre mai rischi. Buona la sua prestazione. CORAPI (6) - Ancora una partita da protagonista. Corre per tutto il campo e fa bene il suo lavoro sulla fascia destra. Dal 15' st FRISENDA (6) Ha voglia di giocare e si vede. Si fa notare in almeno tre occasioni. BENINCASA (7) - Gioca come sa mettendo ordine a centrocampo. Corre e recupera palloni che distribuisce. BRUNO (6) - Buona la sua partita. Non si è risparmiato neanche a prendere qualche colpo poebito dagli avversari. FALOMI (8) - Correre da una parte all'altra del campo. I compagni lo cercano ed in qualche occasione cade nella trappola del fuorigioco. SORRENTINO (6) - La voglia di dimostrare di cosa è capace lo porta, in qualche occasione, anche ad esagerare. DIARRA' (6) - Un voto di sufficienza che premia l'impegno del livoriano che fa l'esordio in campionato al Ceravolo. f. i.

«I nostri 59 punti sono il frutto di un grande torneo da protagonisti. Ora pensiamo ai play off»

Provenza incorona il campionato giallorosso di ANTONIO CIAMPA CATANZARO - Non ci sta Provenza a minimizzare l'esito di una gara che in effetti è sembrata poco più di un allenamento. I 59 punti conquistati dal Catanzaro sono una montagna troppo grossa da valicare per chi pensa che i giallorossi abbiano soltanto fatto il loro semplice dovere di giornata: “La classifica parla chiaro e dice 59. Come i punti conquistati che sono l'esito di un grande lavoro iniziato a luglio e non ancora terminato. Il risultato sportivo è encomiabile per questo gruppo. Stiamo cercando di costruire un Catanzaro proiettato al futuro e questi 59 punti sono la base per quello che potrà essere”. Strappa più di un sorriso al tecnico salernitano la circostanza che i gol della vittoria siano

arrivati da Falomi e Francesco Montella: “Sono felice per i marcatori. Il sigillo al terzo posto l'hanno messo due ragazzi che per serietà, professionalità ed impegno incarnano l'ideale del calciatore che voglio a Catanzaro anche nei prossimi anni. Avrei voluto dare spazio anche ad altri che quest'anno hanno giocato di meno ma l'importante è che tutti hanno recitato un ruolo significativo e quindi il maggiore plauso da parte mia è proprio per coloro che si sono sempre allenati con grande impegno ma che hanno avuto meno occasioni per mettersi in mostra”. Poi lo sguardo dei cronisti si sposta sull'appendice dei play-off che dicono Pescina come primo avversario di semifinale (con gara d'andata che con ogni probabilità si di-

sputerà a Teramo piuttosto che ad Avezzano) e Provenza si orienta su tali gare: “Ora si azzera tutto. Di fatto comincia un altro campionato con caratteristiche proprie che necessitano di grande concentrazione e di grande attenzione. Noi siamo pronti a giocarcela con le nostra caratteristiche. L'aiuto che può provenire dai nuovi innesti in società? Io penso che i problemi che abbiamo avuto non si risolvono dall'oggi al domani. Certamente il nuovo socio ha portato una positiva ventata di novità ed ottimismo ma credo che il cammino per costruire qualcosa di duraturo sia ancora lungo”. A ruota di Provenza è il turno di Nicola Falomi intervenire nell'inadeguata sala stampa (in realtà un autentico gabinetto) di un Ceravolo che, forse perchè perennemente in-

teressato dai lavori di ristrutturazione, si è presentato oltremodo sporco e fatiscente ai poco più di mille presenti all'incontro. E le prime parole del bomber di giornata sono una sorta di inno alla gioia: “Ho atteso troppo per fare gol. Ma questa doppietta è il coronamento di un lavoro che non ho mai evitato. Sono contento per essermi sbloccato in vista dei play-off. Sono venuto a Catanzaro per lasciare una traccia importante e forse con questa doppietta in vista dei play-off sono ancora in tempo a lasciarla. Adesso anch'io ci credo fino in fondo. Il Pescina? L'abbiamo affrontato e c'ha messo in difficoltà ma se giochiamo con la giusta grinta e se sapremo sfruttare bene il fattore campo avremo davvero grandi possibilità di spuntarla”.

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Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

L’Andria conquista gli spareggi promozione e sfida proprio il Gela

Arrivederci ai play off Alla squadra siciliana interessa solo non sprecare energie GELA ANDRIA

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GELA (4-4-1-1): Ferla 6; P. Esposito 6 (27' pt Schiavon 6), D'Aiello 6, Fernandez 6, G. Esposito 5,5; Galuppi 5,5, Marinucci 6, Iannini 6, Unniemi 6; Alessandrì 6; Russo 6. A disp.: Sciascia, Ambrosecchia, Romaggioli, Gaeta, Rivecchio, Franciel. All.: Cosco 6. ANDRIA (4-1-4-1): Spitoni 6; Ceppitelli 6, Sgarra 6, Sportillo 6, Di Simone 6; Cazzarò 6; Sy 5 (26' st Romito 6), Rizzi 6 (33' st Rescio sv), Ottobre 6, Rebecchi 6; Cavaliere 5,5 (31' st Mastrolilli sv). A disp.: Amadio, Losito, FalCone, Di Cosmo. All.: Loconte. ARBITRO: Zanichelli di Genova. NOTE: Circa 2000 spettatori, nessun ospite per decisione dell'Osservatorio sulle manifestazioni sportive. Ammoniti: Marinucci, Ceppitelli, Ottobre. Angoli 3-0 per l'Andria. Recupero: pt 3'; st 2'. GELA - Andria e Gela si rivedranno ancora tra due settimane. Ma in quella occasione sarà una partita ben diversa cui hanno assistito ieri i circa duemila spettatori del Presti. In palio ci sarà l'accesso alla finale per la Prima divisione ed il ritmo non potrà essere quello visto in un pomeriggio caldo e afoso di questa fine prima-

Cecere del Gela

vera. Lo 0-0 fa comodo agli ospiti, che raggiungono il loro obiettivo primario, ovvero quello di mantenere il quinto posto e festeggiare i play off. Il Gela il secondo posto lo aveva guadagnato già da parecchie settimane. Vincendo avrebbe cambiato avversario, sostituendo l'Andria con il Cassino. In campo però i biancazzurri hanno giocato con il freno a mano, pensando solo a non

farsi male e a gestire il possesso palla. Biancazzurri “spuntati” con il diffidato Franciel in panchina insieme ad Ambrosecchia a scopo precauzionale. Tra i diciotto convocati non c'è neanche Nigro, cui un difensore dell'Andria nella gara di andata lesionò un braccio. Assenze di peso anche tra le file pugliesi. Loconte recupera in extremis Rebecchi e Di Simone, non

Iennaco. Squalificati Strambelli, De Santis e Goisis. Il tecnico pugliese sceglie un atteggiamento prudente, pesando solo a non prenderle. Ne nasce una brutta partita, con pochissime emozioni e tanto sonnecchiare. Si comincia con una conclusione non pericolosa di Marinucci dopo un paio di minuti. Ci pensa poi Giovanni Esposito con un tirocross a fare gridare al gol dopo cinque minuti. Il Gela ci prova, l'Andria rimane rintanata nella propria metà campo. Per sporcare il taccuino occorre attendere il 33', quando finalmente si assiste a un bel fraseggio: l'azione parte da Russo che smarca Galuppi sulla destra. Alessandrì appoggia dietro per Iannini che trova una gamba avversaria. L'unico tiro in porta dell'Andria arriva al 39', quando dall'angolo di Rizzi l'attaccante Cavaliere trova il tempo giusto ma non la precisione. Tutto qui il primo tempo. Nella ripresa non accade molto. Al 14' ci prova Schiavon, con una conclusione forte ma alta. Sussulto a metà tempo, quando Alessandrì salta tre avversari con una serpentina ubriacante, ma conclude male. Ultimo brivido a dieci dalla fine, quando Unniemi aggancia a volo un pallone in area, ma in mezzo non trova nessun compagno.

Sensi e Memmo per una buona griglia play out

Tre punti preziosi VAL DI SANGRO NOICATTARO

2 1

VAL DI SANGRO (4-3-3): Ameltonis 7; Rogato 5, Sensi 7, Paolacci 6, Mangoni 6.5; Del Grosso 6, Epifani 6, Campli 6; Perfetti 6 (34' st Fiorotto ng), Memmo 7 (12' st Mainella 6), Napolano 6 (20' st Cherchi 6). A disp.: Leacche, Boschetti, Carafa, Paris. All.: Petrelli 6.5 NOICATTARO (4-3-3): Cilli 6; Perrone 7, Lollini 5, Di Muro 5, De Giorgi 6; Piccinni 6, Menolascina 6.5, Coppola 5.5; Colluto 5.5, Ladogana 6, Zotti 7. A disp.: Sas¬sanelli, Lucioni, Mercurio, Allegrini. All.: Sciannimanico 6. ARBITRO: Bietolini da Firenze 5.5. MARCATORI: 17' pt Sensi (V), 39' pt Memmo (V), 17' st Ladogana (N). NOTE: Circa 700 spettatori. Angoli 52 per il Val di Sangro. Ammoniti: Perrone (N), Pezzana (N), Paolacci (V). Recuperi: pt 1', st 3'. ATESSA - La Val di Sangro non concede sconti e manda al tappeto il Noicattaro (2-1), conquistando un risultato assolutamente prezioso in chiave play out. Con tanti giovani in campo, la squadra di Petrelli torna alla vittoria e supera in classifica la Vibonese, che affronterà nei play out da una miglior posizione e giocando la prima fuori. La gara è subito ricca di spunti interessanti. A fare la partita è la Val di Sangro, con Campli che impegna la difesa ospite al 2'. Azione veloce e tutta di prima al 4': Campli, Perfetti e tiro di Memmo deviato in angolo da Cilli. Petrelli chiede ai suoi il gol che arriva dopo pochi minuti. Al 17' Sensi, da calcio di punizione a due, sblocca infatti il risultato insaccando nell'angolo basso alla destra dell'estremo pugliese. Il Noicattaro latita terribilmente ed al 23' Paolacci di testa manda fuori, anticipando però il compagno Sensi meglio piazzato. Gli ospiti si vedono solo al 30' con Zotti, il migliore dei suoi, che da calcio piazzato

I due tecnici Petrelli e Sciannimanico

costringe Ameltonis a rifugiarsi in angolo. Al 39' arriva però il raddoppio di Memmo, che in tuffo devia il cross perfetto di Mangoni. La ripresa vede un copione molto simile a quello del primo tempo. Il secondo tempo infatti inizia con una punizione velenosa di Napolano, parato brillantemente da Cilli. Il solito Zotti poi all'11' da calcio piazzato impegna l'estremo locale. Al 17' arriva il gol che riaccende le speranze del Noicattaro e lo mette a segno Ladonaga. Al 33' Perfetti sciupa clamorosamente un cross di Mangoni: da pochi metri la palla finisce alta. Nei minuti conclusivi dell'incontro i padroni di casa avrebbero l'occasione per Fiorotto per portarsi sul 3-1 ma il

portiere ospite è attento e nega ai sangrini la definitiva tranquillità. Il forcing finale è invece targato Noicattaro ma la spinta della squadra ospite non è delle più convinte nè brillanti. E così, dopo 3' di recupero, la formazione di Pino Petrelli può levare le braccia al cielo per aver recuperato una posizione di classifica. Per la Val di Sangro, ora, l'unico pensiero solo i play out. Nella doppia sfida contro la Vibonese basteranno infatti due pareggi per poter brindare alla salvezza. L'impresa, per quello visto in campo nel match odierno, è sicuramente alla portata della formazione sangrina. La salvezza, ora, è dietro l'angolo: basta saperla afferrare.

Cassino, per i play off non basta

Vianello-Mezgour Inutile vittoria

Mezgour è stato decisivo

CASSINO BARLETTA

2 1

CASSINO (4-4-2): Mennella ng; Pepe 6,5, Di Nunzio 6,5, Mucciarelli 6,5, Martinelli 6,5; Vianello 7,5, Giannusa 6,5, Kone 6, Cunzi 6,5 (24'st Morello 6); Casoli 6,5, Mezgour 7. A disp.: Afeltra, Bardeggia, Paschetta, Bianchi, Padovani, Gemmiti. All.: Patania 6. BARLETTA (3-4-3): Rodrigo 6,5; Moring 6, Fabbro 6,5, Rizzi 6 (30'st Toscano ng); Vignola 6,5 (11'st Merito 6,5), Daleno 7, Salvagno 7 (12'st Pollidori 6,5), Tangorra 6,5; Omolade 7, Laviano 7, Ike 7. A disp.: Furlan, Sabini, Mastronicola, De Cecco. All.: Sanderra 7. ARBITRO: Giallanza di Catania 6,5. MARCATORI: pt 17' Vianello (C); st 21' Pollidori (B), 42' Mezgour (C). NOTE: Spettatori circa 2.000, almeno duecento dei quali di parte pugliese. Ammoniti: Mucciarelli (C); Tangorra (B). Espulso al 35'st Kone (C) per fallo da ultimo uomo. Angoli 5-3 per il Cassino. Recupero: pt 1'; st 4'. CASSINO - Vittoria amara per gli azzurri di mister Enzo Patania che riescono nel finale ad avere ragione del Barletta ma devono fare i conti con il verdetto proveniente dal “Presti” di Gela: l'Andria rimane imbattuta nell'ultima giornata e conquista l'accesso agli spareggi play-off in virtù del vantaggio acquisito nei confronti degli azzurri con gli scontri diretti. Più di metà della gara è stata trascorsa, in panchina come tra il caldo pubblico del “Salveti”, con l'orecchio alla radiolina. L'attenzione per quanto accadeva in campo è andata via via scemando una volta che il Cassino ha trovato il primo vantaggio grazie ad una bella rete di Vianello. L'ultima metà della seconda frazione, una volta siglato il pari pugliese ad opera di Pollidori, ha resuscitato prima gli animi e poi, dopo la rete di Mezgour, le speranze dei cassinati. La gara

è quindi praticamente vissuta di momenti. La cronaca. Il Barletta partiva forte: Laviano si incuneava nel cuore della metà campo di casa e serviva all'accorrente Ike un buon pallone sulla sinistra; il nigeriano calciava a rete da posizione defilata facendo però correre i brividi a più di qualcuno. Ben più velleitario il tentativo seguente, che vedeva protagonista l'ex Daleno con un gran tiro dalla distanza. Alle scaramucce iniziali fa seguito il dominio del Cassino: dall'asse Pepe-Vianello nasce una splendida azione sulla destra, il cross che ne scaturisce trova Casoli in posizione ottimale ma il giovane talento azzurro manca la rete di un soffio. Evan Cunzi ci prova qualche istante dopo ma Rodrigo intuisce e mette in angolo la conclusione da distanza ravvicinata. Il gol arriva al 17': Cunzi trattiene un pallone lungo l'out di sinistra quel che tanto che basta per attendere la sovrapposizione di Martinelli; servito, il terzino si infila in area e tocca all'indietro a favore dell'accorrente Vianello, che ha gioco facile nel fulminare Rodrigo. La reazione pugliese è tutta in una combinazione Ike-Omolade che vede Mennella attento e pronto nel bloccare. Prima del riposo c'è spazio per un'iniziativa di Mezgour da posizione defilata: l'estremo ospite si difende in tuffo. La ripresa sembra incanalarsi sui binari già percorsi fino alla gran sassata del subentrato Pollidori: con una bomba dalla distanza il Barletta perviene al pari. Kone si sacrifica su Omolade lanciato a rete in contropiede: rosso diretto. Gli azzurri non mollano e creano palle gol: Vianello ci prova da fuori area; Morello spreca malamente un'azione a tu per tu con il portiere barlettano nata da un erroraccio del subentrato Toscano. Le motivazioni fanno la differenza e gli azzurri passano; Pepe se ne va sulla destra, bello il cross sul secondo palo, Mezgour è lì appostato e non può sbagliare. Bello quanto inutile.

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40 Sport


Risultati e classifica Bacoli-Brindisi

1-0

Bitonto-Angri

1-1

Fasano-Francavilla F.

1-1

Francavilla-Pianura

9' Zagaria (F), 10' st, 22' st e 32' st Manzo (P), 42' st Ianniello (P)

1-4

Gelbison-Turris

0-1

Ischia-Venafro

6-0

5' Pastore

5' pt De Santis (B); 23' pt Picariello (A)

34ª giornata Marcatori

BRINDISI

69

34 21 7

6 61 28 17 14 3

0 39 11 17 7

4

6 22 17 33 +2

NOCERINA

61

34 19 4 11 52 42 17 14 1

2 34 20 17 5

3

9 18 22 10 -7

PIANURA

60

34 17 9

8 71 39 17 12 4

1 43 15 17 5

5

7 28 24 32 -8

POMIGLIANO

56

34 16 8 10 56 41 17 12 3

2 37 17 17 4

5

8 19 24 15 -12

ISCHIA

54

34 15 10 9 43 29 17 10 6

1 27 8 17 5

4

8 16 21 14 -13

6' e 37' (r) Mattera, 21' Monti, 26' Bianco, 40' st Saurino G., 47' st Mazziello

TURRIS

54

34 14 12 8 40 36 17 9

5

3 17 9 17 5

7

5 23 27 4 -14

Matera-S. Genzano

2-0

MATERA

47

34 13 8 13 42 33 17 8

5

4 19 10 17 5

3

9 23 23 9 -21

Pomigliano-Grottaglie

4-1

FRANCAVILLA

47

34 13 8 13 35 39 17 9

4

4 22 16 17 4

4

9 13 23 -4 -21

9' e 44'st Alleruzzo (P), 25' (r) D'Amblé (G), 17' st Marzullo (P), 32' st Alterio (P)

FASANO

46

34 10 16 8 41 36 17 6

8

3 20 16 17 4

8

5 21 20 5 -22

S. Antonio A.-Nocerina

FRANCAVILLA F.

46

34 10 16 8 37 34 17 7

8

2 24 19 17 3

8

6 13 15 3 -22

BACOLI

45

34 11 12 11 43 41 17 7

6

4 24 17 17 4

6

7 19 24 2 -23

ANGRI

43

34 11 10 13 34 42 17 8

5

4 18 14 17 3

5

9 16 28 -8 -25

S. ANTONIO A.

42

34 10 12 12 33 44 17 6

7

4 21 21 17 4

5

8 12 23 -11 -26

BITONTO

38

34 9 11 14 35 49 17 8

4

5 26 25 17 1

7

9

GROTTAGLIE

36

34 6 18 10 31 41 17 4

9

4 15 15 17 2

9

6 16 26 -10 -32

S. GENZANO

32

34 7 11 16 27 52 17 3

7

7 13 23 17 4

4

9 14 29 -25 -36

GELBISON

24

34 4 12 18 35 56 17 4

6

7 24 27 17 0

6 11 11 29 -21 -44

VENAFRO

20

34 4

5

9 14 21 17 1

3 13 11 38 -34 -48

12'st Sisalli (Fr), 27' st (a) De Romeo (Fa)

2' st Stanzione

41' Albano, 3' st Chisena

0-0

8 22 25 59 17 3

9 24 -14 -30

22 reti: Galetti (Brindisi) 18 reti: Contino (1) (Pianura) 17 reti: Albano (2) (Matera) 15 reti: Manzo (3) (Pianura) 14 reti: Tortora (2) (Turris) 11 reti: Moscelli (Brindisi); Del Prete (1) (Francavilla); Galeandro (3) (Francavilla F.) 10 reti: Coquin (5) (Bacoli); D'Angelo (3) (Gelbison) 9 reti: Pastore (2) (Bacoli); Infantino (1), Persia (2) (Bitonto); Manzo (Pianura) 8 reti: D’Amblé (1) (Grottaglie); Palumbo (Nocerina) 7 reti: Radicchio (1), Vitale (1) (Angri); Chiesa (Brindisi); De Angelis (Grottaglie); Mattera (3) (Ischia); Cavallaro (Nocerina); Ianniello (1) (Pianura); Alterio, Ausiello (1) (Pomigliano); Maffucci, Somma (S. Antonio); Crisantemo (1) (Turris) 6 reti: Formuso (Fasano); Bianco, Saurino G. (Ischia); Ancora (Matera); Pabatunde (Nocerina); Alleruzzo, Del Sorbo, Gomes (Pomigliano) 5 reti: Zerillo (Angri); Logrieco (Bitonto); Lenti (Brindisi); Milozzi (Fasano); Marsico (1) (Matera); De Pascale, Riolo (Nocerina); Gasparini (Pomigliano); Compierchio (S.Genzano); De Simone (Venafro) 4 reti: Della Femmina (Angri); Poziello (1) (Bacoli); Cordiano (Brindisi); Di Matera (Fasano); Pioggia (Francavilla); Sisalli (Francavilla F.); Santonicola (Gelbison); Piperissa (Grottaglie); Verolino (2) (Pomigliano); Cocuzza (1) (S.Antonio); Murano (S.Genzano)

Chisena raddoppia nella ripresa contro un Genzano con la testa già al Sant’Antonio

Derby blando, vince il Matera Albano segna ed esulta polemicamente verso chi dalla tribuna lo beccava MATERA GENZANO

2 0

MATERA (4-4-2): Cottet 6, D'Arienzo 6, Lonardo 6, Martinelli 6, Naglieri 6; Ancora 6 (26' st Montingelli sv), Conte 6, Acampora 6, Malagnino 6; Chisena 6,5 (20' st Porzio 6), Albano 6,5 (36' st Branda sv). A disp.: Mirabelli, Armento, Giglio, Risi, Porzio, Montingelli, Branda. All. Danza SPORTING GENZANO (4-4-2) Veneziano 6; Autiero 6, Carlino 6 ( 40' pt Fiscina 6), Trifone 6, Schiavone 5,5(1' st Murano 5,5); Salbini 6, Pepe 6, Malito 5,5, Rega 6; Insurralde 5,5 (13' st Gilio sv), Compierchio 5,5. A disp.: Borrelli, Fiscina, Gargano, Bacio Terracino, Santangelo. All. Bacci ARBITRO: Cifelli di Campobasso RETI: 40' pt Albano, 3' st Chisena NOTE: Terreno in buone condizioni. Spettatori circa 1500. Ammonito: Malagnino (M). Angoli 3-2 per lo Sporting Genzano. Recupero: 1' pt; 1' st. MATERA-E derby non è stato. Matera fuori da ogni problema con un gol per tempo. Lo Sporting Genzano trova il Sant'Antonio Abate ai play out, ma l'avversario degli altobradanici è arrivato da quanto è successo sugli altri campi della serie D nell’ultima giornata della regular season. Infatti, la gara era viva solo per il Matera alla vigilia. Perché ai biancazzurr mancava un punto per essere matematicamente salvi. Gara sbloccata al 40' con Acampora che serve Naglieri (entrambi hanno salutato a fine gara

perché salgono di categoria) sulla sinistra, pallone calibrato per la testa di Albano che insacca. Diciasettesima rete stagionale e Genzano quasi domato. Esultanza polemica di Diego Albano verso chi dalla tribuna non gli ha mai risparmiato delle stoccate. LA GARA- Il Matera scende in campo con lo stesso undici di domenica scorsa a Nocera, fatta eccezione per Marsico indisponibile come pure La Fortezza; sull’altra sponda c’è aria di pensare esclusivamente ai play out con Bacci che deve fare a meno di cinque squalificati (Fiore, Papagni, Riccio, Impagliazzo e Masdturzo) e con Fiscina e Bacio Terracino inizialmente in panchina. Temperatura elevata e Matera versione di chi non ne può più e la gara non è bella. Lo Sporting Genzano non disdegna puntate e la partita vede il Matera subire la verve dello Sporting Genzano. Proteste erano da parte dei tifosi a inizio gara e tali rimarranno fino alla fine con una serie di striscioni polemici, ma civili e da sprono. Una punizione di Rega chiama all’intervento non facile Cottet che blocca in due tempi. Non va per il Matera e Genzano in campo con dignità e ordine. Serve un guizzo per cambiare gli equilibri. L’invenzione è targata Acampora. Matera in vantaggio, ma lo Sporting non ci sta. Giocano i biancorossi, ma in difesa il Matera presenta un Lonardo in grande condizione e per Insurralde è giornata nera. Si va al riposo sul vantaggio di uno a zero, ma non c’è la stessa freschezza vista in passato.

Albano zittisce i contestatori, a destra il tecnico Bacci

Allora c’è bisogno di un ennesimo colpo che permetta al Matera di gestire al meglio un risultato troppo importante per lasciarselo sfuggire. A inizio ripresa accelerazione di Ancora che semina il panico tra le maglie della difesa biancorossa e palla invitante dal fondo per Chisena all'altezza del dischetto del rigore. E' due a zero. Gara che sembra andare nel dimenticatoio e lo spettacolo, già poco eccellente a cui assistere, scende ancora di tono. Arrivano i cambi e Bacci da’ spazio ad altri giovani dell’organico. Il Matera fa lo stesso togliendo Ancora, Albano e Chisena. La partita finisce con una sortita di Compierchio pescato da Pepe, con l’attaccante biancorosso che calcia contro l’esterno del-

la rete. Non c’è invasione di campo, maglie ai tifosi ma l’aria che si respira è quella di chiudere al pèiù presto possibile una stagione che non ha regalato nulla sul piano del gioco e meno dal punto di vista dei risultati. Salvarsi l’ultima giornata con un organico che avrebbe dovuto recitare un nruolo da protagonista non può che regalare voglia di voltare pagina al più presto. Ora c’è da programmare e in fretta. Perchè cancellare questa stagione è nell’intenzione di tutti. Qualcosa da salvare c’è e bisognerà farlo in fretta. Tracciare le linee per il futuro (Casarano su tutte) come hanno fatto già altre squadre di D e definire di esserci per il prossimo anno. Renato Carpentieri

Nicolas Cottet, il numero uno del Matera da cui ripartire

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Sport 41

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Spogliatoio Matera Il tecnico si rifà della brutta esperienza precedente

Danza: «Pronto a restare» Salutano Naglieri e Acampora destinati al salto di categoria MATERA - «Se la società mi chiedesse di restare io lo farei con estremo piacere». Ha concluso così l'intervista a fine gara il tecnico bancazzurro, Franco Danza. Il mister di Castellaneta, ieri pomeriggio, ha festeggiato insieme ai giocatori la salvezza in serie D. Serviva fare punti contro lo Sporting Genzano e così è stato. Una vittoria netta quella dei materani che hanno chiuso la formazione potentina con i gol di Albano e Chisena che hanno regalato la permanenza e scongiurato (anche se le probabilità erano davvero minime) di poter disputare i playout. «Serviva vincere e ci siamo riusciti - ha continuato Danza. E' stata una bella gara, i ragazzi hanno giocato in maniera ordinata, attenta e senza lasciare spazio agli avversari. Dall'altra parte, il Genzano non mi ha assolutamente deluso; ha giocato la sua onesta gara senza tirarsi mai indietro anche se giocava con la consapevolezza di dover disputare i play-out. Per quanto visto ieri credo che i genzanesi avrebbero meritato la salvezza diretta. Il campionato è finito, il Matera è salvo e vorrei ringraziare la società per avermi dato la possibilità di allenare la squadra della città dei Sassi. In passato ho giocato a Matera e qui ho lasciato un pezzo di cuore per questo motivo è sempre un piacere sapere che e la gente non si è dimenticata di me. Nei due mesi di collaborazione ho avuto un rapporto di stima e di fiducia con la società biancazzurra per questo motivo vorrei ringraziare i dirigenti». Buona la prova della squadra e anche quella di Albano anche se in non perfette condizioni. «Certo, Albano ha giocato con la febbre a trentotto e mezzo e, nonostante questo handicap, ha dato comunque il massimo mettendo a segno anche un bel gol; in genere buona è stata la prova di tutta la squadra cha ha giocato con ordine e tranquillità. Anche se non ho allenato dall’inizio il Matera, chiedo scusa ai tifosi per non aver raggiunto l'obiettivo prefissato ad inizio stagione, ma durante l'anno sportivo possono capitare tante di quelle disavventure che rendono vani i tanti sforzi profusi. E' ovvio che Matera merita di più, merita una categoria migliore e per questa ragione è necessario “lottare” tutti insieme, società, squadra e tifosi». In sala stampa erano presenti anche Naglieri ed Acampora che hanno commentatao così l’ultima gara di campionato. «La partita contro il Genzano ha chiuso il campionato e la mia terza stagione con la maglia del Matera ha affermato Pasquale Naglieri. Anche oggi (ieri, ndr) ho giocato al massimo così come faccio da quando sono a Matera dove mi sono trovato sempre bene, si può dire che è la mia seconda casa». Per l’atleta biancazzurro la gara di ieri, potrebbe essere proprio l’ultima con la maglia del Matera. Probabile, infatti, appare la partenza del giocatore calabrese che sarebbe stato richiesto da società di serie superiore. «Non ho avuto ancora nessun contatto - ha spiegato Naglieri. So solo che ho nel cuore i colori biancazzurri e mi auguro di poter salire in Lega Pro con il Matera». Soddisfatto del campionato e del suo rendimento anche Gennaro Acampora che ha manifestato la volontà di voler restare nella città dei Sassi anche il prossimo anno. «La stagione è stata chiusa in positivo con la vittoria nel derby contro lo Sporting Genzano. Dopo un periodo non molto emozionante ci siamo ripresi ottenendo la permanenza in serie D. Da parte mia c’è sempre stato l’attaccamento alla maglia, ho cercato di dimostrare l’impegno in tutte le gare che ho disputato. Se dovessi restare qui a Matera sarei molto contento». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Gennaro Acampora e Pasquale Naglieri, entrambi lasciano il Matera

Franco Danza

PAGELLE MATERA COTTET (6,5) - Nicolas è cresciuto tanto. Nonno Libero (Alessio Musco) ci ha lavorato tanto e pure ieri ha reso semplici un paio di palle velenose, compreso la punizione di Rega. E’ pronto per essere il primo tassello per la prossima stagione. MARTINELLI (6) - Prestazione positiva. Gioca terzino ancora una volta e non può dare il meglio in un ruolo che ha coperto solo a inizio carriera, ma a sinistra. NAGLIERI (6) - Un sei di stima. Non era al meglio. Ultima gara con la maglia del Matera. Tre anni di soddisfazioni e sofferenze, ma è maturo per il salto di categoria. Prende la sciarpa dei tifosi e la porta a Pasquale Smaldone Un gesto che dice tanto in termini di affetto e valori. D'ARIENZO (6) - Un giocatore che non è appariscente, ma fa il suo compito senza grandi problemi. LONARDO (6) - Uno dei più mobili e lucidi ieri, in particolare nel primo tempo quando il Genzano non ha reggalato proprio nulla.

Uno dei tanti striscioni di protresta esposti dai tifosi, sotto il gol di Albano

ACAMPORA (6) - Un pallone con Naglieri che arrivava alle spalle senza guardare che ha permesso di effettuare il cross per la testa di Albano. Saluti ache per lui, Un giocatore che Matera ricorderà per serietà e impegno. Giusto che a vent’anni si giochi una chance. E tanti saluti a chi l’ha provato a distruggere. ANCORA (6) - Pronti via, nella ripresa, serve una palla d'oro a Chisena dopo aver dribblato un paio di calciatori del Genzano e raggiunto il fondo. Meno egoista del solito ed esce tra gli applausi del pubblico. Bravo. CONTE (6) - Un primo tempo sofferente e in difficoltà. Poi migliora, ma non è al top ed è stato in campo lo stesso stringendo i denti da tre settimane. Tenerlo non sarebbe sbagliato. ALBANO (6) - Un’esultanza un po’ polemica. Diciasettesimo centro personale, ma il rapporto con i tifosi è di quelli che divide tra estimatori e il contrario.

In basso la rete di Chisena che ha chiuso il match (foto Videouno)

CHISENA (6) - Sempre lucido e la sua classe traspare. Buono il gol, il terzo personale, ma resta un’annata balorda e l’ennesimo cambio lo conferma. MALIGNINO (6) - L’ex di turno è l’unico a finire sul blocchetto dei cattivi dell’arbitro. Una buona prestazione, calcolando che siamo a fine stagione. Si è ripreso dopo un periodo non eccellente e porta a casa la sufficienza. FRANCO DANZA (7) - Che fosse una brutta gatta da pelare non era facile affermarlo al momento del suo incarico a tecnico della prima squadra. Ha fatto bene, rigenerando un destino personale che l’aveva visto in difficoltà in precedenza dopo l’esperienza a Matera di sei anni fa. Merita di far parte della famiglia. A breve si capirà con quale ruolo, ma ha meritato i galloni di uomo-giusto. Renato Carpentieri

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Spogliatoio Genzano Il presidente Nei: «Il Sant’Antonio è un team rognoso»

Bacci: «Testati i più giovani» Il tecnico: «Andremo in ritiro per preparare al meglio i play out» UNA sconfitta ininfluente per lo Sporting Genzano. Il team del presidente Nei è stato superato per due a zero dal Matera in una gara che al tecnico Bacci era utile più per testare la condizione dei ragazzi che per far punti. La consapevolezza di dover disputare i play-out non ha, però, demoralizzato i biancorossi ospiti che hanno giocato una buona gara pur dovendo scendere in campo con una formazione fortemente rimaneggiata per via delle tante squalifiche. La gara contro il Matera ha regalato a Bacci il ritorno al “XII Settembre Franco Salerno”, questa volta però come allenatore. Bacci, infatti nel 1977, quando militava nelle fila della Roma di Nils Liedholm, gioco proprio nello stadio materano un’amichevole contro il Matera (terminata 4-2 per i giallorossi, ndr) segnando anche una doppietta. «E’ stato un ritorno gradito - ha affermato Bacci. La gara contro il Matera è tornata utile per testare i ragazzi più giovani, per capire e valutare la loro condizione in vista dei prossimi play-out che dovremo vincere perchè vogliamo mantenere assolutamente la categoria. Sinceramente oggi (ieri, ndr) ho visto un buon Genzano nonostante fosse imbottito di tanti under. Ho tenuto d’occhio proprio i giovani che non mi hanno deluso e che potrebbero essere molto utili contro il Sant’Antonio Abate. Anche oggi (ieri, ndr) sono state rimarcate le solite lacune: abbiamo sempre delle difficoltà nella fase offensiva. Manca un pò di qualità degli ultimi trenta metri, i ragazzi non riescono a concretizzare quello che viene creato durante la gara». Intanto. per preparare al meglio la gara contro il Sant’Antonio Abate, la società ha deciso di mandare la squadra in ritiro l. «Andremo in ritiro per quattro - cinque giorni per far preparare mentalmente la squadra all’importante spareggio contro i campani. Dovremo lavorare molto e bene per far capire anche ai più giovani il valore della posta in palio».

A destra un tiro dal limite di Naglieri parato da Veneziano, sempre attento nelle fasi cricali della gara e con poche responsabilità sulle due reti del Matera che hanno deciso il match

PAGELLE MATERA VENEZIANO (6) - Poco o nulla da fare sulle due reti subite, per il resto è sembrato sempre vigile e attento. AUTIERO (6) - L’ex del Francavilla conferma di essere un elemento valido da esterno basso, perchè spinge bene ed ha i movimenti giusti per il ruolo. CARLINO (6) - La sua gara dura meno di un tempo e l’ex del Venosa alza bandiera bianca (40' PT FISCINA (6) - La partita la fa con sufficienza, ma con la testa già ai play out)

A sinistra l’azione di Compierchio che ha calciato sull’esterno della rete, sotto Rega e Pepe in azione

TRIFONE (6) - Un sei di stima per l’impegno, ma la sua gara è entrata subito nello spirito giusto di come andava interpretata. SCHIAVONE (5,5) - Un tempo per tenersi in allenamento. (1' ST MURANO (5,5) - All’andata era stato uno dei più positivi, mentre ieri si è visto quasi per niente. E’ un giocatore che deve essere recuperato da Baci che ha bisogno di elementi che puntano gli spazi) SALBINI (6) - Tiene la posizione con ordine, confermando di essere un buon elemento del parco under a disposizione di Bacci. Si spegne assieme alla gara nelle frazioni finali PEPE (6) - : Il mancino dei biancorossi è un elemento interessante in fase di costruzione della manovra. Elemento importante a centrocampo e effettua un paio di aperture di ottima fattura. MALITO (5,5) - Prestazione dignitosa ma non al top per l’esperto centrale del Genzano, in fondo dalle sue parti c’erano due giovani e un pizzico di esperienza in più doveva esserci. REGA (6) - Di questi tempi è quasi sempre avversario del Matera. Gli era successo col Quarto l’anno scorso e ieri ha confermato di essere un giocatore pericoloso suylle palle inattive. Sullo 0-0 infatti, ha fatto tremare i tifosi del Matera, ma è stato bravo Cottet nell’occasione.

In sala stampa era presente anche il presidente del sodalizio genzanese, Donato Nei, che ha espresso un certo ottimismo riguardo la salvezza, considerando il Sant’Antonio Abate una buona squadra anche se forse un pò stanca dopo un girone di ritorno giocato ad altissimi livelli. «Sicuramente una squadra vale l’altra - ha spiegato Nei. Ci è capitato il Sant’Antonio Abate che è un team rognoso. Al tem-

po stesso, però, forse arriverà ai play-out stanco avendo giocato un girone di ritorno alla grande; i pareggi delle ultime due gare ne danno conferma. Questo potrebbe rappresentare un grande vantaggio ma a prescindere da queste considerazioni, dobbiamo pensare solamente a noi stessi e a dare il massimo per conquistare la salvezza. Volendo fare un bilancio, sicuramente ci manca qualche punto ma cercheremo il riscatto in questa

seconda fase. Adesso non resta che ricaricare le batterie, lavorare sodo e con la massima concentrazione. Cercheremo - ha concluso Nei - di affrontare nella maniera migliore le sfide con i campani, poi sicuramente vincerà quella squadra che ha la condizione psico - fisica migliore. Per questo motivo abbiamo deciso, insieme al tecnico, di andare in ritiro per una settimana circa». lo.to.

INSURRALDE (5,5) - Quasi mai pericoloso o pungente. La sua partita, giustamente, dura meno dei novanta. (13' st Gilio sv) COMPIERCHIO (5,5) - .Una sola puntata su apertura di Pepe, ciabatta troppo frettolosamente sull’esterno della rete. Comunque è un giocatore interessante. ALL. BACCI (6,5) - Anche se imbottita d giovani la sua squadra ha un’identità tattica. E non è poco in questa categoria. Gli mancavano sei titolari e il gioco c’è stato comunque, almeno nei movimenti Renato Carpentieri

DAGLI ALTRI CAMPI BACOLI BRINDISI

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BACOLI SIBILLA FLEGREA (3-4-3): D’Antonio 6; Rainone 6, Esposito 6, Zinno 6; Di Domenico 6, Dinolfo 6, Giliberti 6 (30' st Zamparelli sv), Niola 6 (32' st Parlacino sv); Poziello 6, Pastore 6.5 (39' st Bavero sv), Lepre 6. A disp.: Luongo, Vorzillo, Manna, Marotta. All.: Carannante. BRINDISI (4-4-2): Russo 6; Trinchera 6.5, Papa 6 (18' st De Giorgi 6), Kettlun 6, Corazzini 6; Bartolomucci 6, Fiore 6, Chiesa 6 (28´ st Camposeo 6), Pasqualini 6; Pinamonte 6, Dos Santos 6 (37´ st Chirico sv). A disp.: Brescia, Tidei, Idda, Cordiano. All.: Silva. ARBITRO: Larconelli di Trieste. MARCATORE: 5´ pt Pastore. NOTE: spettatori 300 circa.

BITONTO ANGRI

1 1

BITONTO (5-4-1): Lima 6; Dentamaro 6, Cantatore 6, Camasta 6, Falanca 6, Montefusco 6; Di Bitetto 6 (15' st Martellotta 6), De Santis 7, Caccavale 6 (44' st Casisa sv), Nasca 6; Infantino 6.5 (40' st Persia sv). A disp.: Castelletti, Modesto F, Romeo, Fiorentino. All.: Ruisi. ANGRI (4-4-2): De Rosa 6; Formisano 6, Manzo 6, Cacace 6, De Sio 6; Picariello 6.5 (31' st Amoroso 6), Della Femmina 6, Vezzoli 7, Vitale 6 (17' st Somma 6); Zerillo 6, Amarante 6. A disp.: Manzi, Lambiase, Galdi, Radicchio, Fabbricatore. All.: Criscuolo. ARBITRO: Mariani di Aprilia. MARCATORE: 5' pt De Santis (B); 23' pt Picariello (A). NOTE: Spettatori 700 circa di cui 100 ospiti. Ammoniti: Cantatore (B), Falanca (B), Dentamaro (B), Della Femmina (A). Angoli 5-1 per il Bitonto. Rec.: 1' pt; 5' st.

FASANO FRANCAVILLAF

1 1

FASANO (4-4-2): Corno 6; Greco 5.5 (22'st Schiavone 6), Pisano 6, Cornacchia 6, Ciuffreda 6; Gentili 5, Rufini 6 (37'st Comandatore sv), Salvestroni 6, Dimatera 6.5; Doria 5.5 (22'st Pistoia 6.5), Milozzi 5. A disp.: Ullasci, Esposito Sanna, D’Arcante. All.: Maiuri. FRANCAVILLA (4-4-2): Di Punzio 5.5; Anglani 6, Romeo 5.5, Paglialunga 5.5, Gallo 6.5 (47'st Paciullo sv); Malagnino 6.5, Perrelli 6 (49'st Visconti sv), Nasca 6.5 (17'st Novielli 6.5), Sisalli 7; D’Ambrosio 5.5, Schirinzi 6. A disp.: Laghezza, Chirico, Misuraca, Travaglione. All.: Francioso. ARBITRO: Pezzuto di Lecce. MARCATORI: 13'st Sisalli (Fr), 27'st Romeo (Fa, aut.). NOTE: spettatori 700 circa di cui 70 ospiti. Espulso: Al 32'st Gentili (Fa) . Ammoniti: Anglani (Fr), Ciuffreda (Fa), Salvestroni (Fa).

GELBISON TURRIS

0 1

GELBISON CILENTO (4-3-3): La Mura 6; Buccino 6.5 (30' st Amato 6), De Marco 6, D’Angelo 6, Ruocco 6.5; Leccese 6.5, Amorelli 6 (30' st Sebastiano 6), Caputo 6.5; D’Elia 6, De Vita 6.5, Santonicola 6 (15' st Di Palma 6). A disp.: Visconti, Ietto, Della Bianchina, Capuozzo. All.: Longo. TURRIS (4-4-2): Romagnini 6.5; Perna 6, Semplice 5.5, Visciano 6 (40' st Varchetta sv), Follera 6.5; De Carlo 6, Coppola 6, Pepe 6, Qualano 6 (20' st Famiano 5.5); Stanzione 6.5 (15' st Crisantemo 6), Tortora 6.5. A disp.: Mennella, Borriello, Russo, Di Dato. All.: La Cava. ARBITRO: Granci di Città di Castello. MARCATORE: 2' st Stanzione. NOTE: spettatori 200 circa; ospiti 100 circa. Ammoniti: Caputo (G), Perna, Stanzione (T), Crisantemo (T). Angoli 8-4 per la Turris. Rec.: 2' pt; 3' st.

ISCHIA I.V. VENAFRO

6 0

ISCHIA I(4-3-3): Cozzolino 6; Di Meglio 6.5, Monti 7, Mattera 7.5, Accurso 6.5 (1' st Fermo 6.5); Formica 6.5 (1' st Sogliuzzo 6.5), Ciurlia 6.5, Alvino 6.5 (16' st Impagliazzo 6.5); Saurino G. 7.5, Bianco 7, Mazzella 7.5. A disp.: Bighencomer, Trofa, Saurino C., Marino. All.: Impagliazzo. VENAFRO (5-3-2): Izzo R. 6.5 (37' st Pietracupa sv); Ricamato F. 5.5 (1' st Verde 5), D’Ottavio 6, Cianfarini 5.5, Mele 6, De Simone 5 (24' st Izzo V. 5); D’Elena 5.5, Ricamato V. 6, Marziale 5.5; El Ouazni 5, Patriciello 5. A disp.: De Renzis, Minauda, Agbonifo, Nadolillo. All.: Gravano. ARBITRO: De Rubeis de L’Aquila. MARCATORI: 6' pt Mattera, 21' pt Monti, 26' pt Bianco, 37' pt Mattera rig., 40' st Saurino G., 47' st Mazzella.

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Sport 43

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Il vantaggio iniziale della squadra sinnica era stato siglato da Zagaria

Francavilla già in ferie Tripletta di Manzo e quarta rete del Pianura di Ianniello PAGELLE FRANCAVILLA BRUNO (6) - Quattro reti e avversari che arrivavano da tutte le parti, la sufficienza è di stima. MILELLA (6) - Regge bene almeno nel primo tempo, poi nella ripresa qualcosa si inceppa ma solo mentalmente visto che la salvezza era già in cassaforte da una settimana NICOLAO (6) - Solito generoso combattente sulla sua fascia di competenza, ma il Pianura non era facile da arginare. SCARNATO (6) - Impegnato in un ruolo a lui congeniale, non sfigura e porta a casa una sufficienza. GIOIA (6) - Il cuore pulsante della retroguardia rossoblù, un punto di riferimento per tutti porta a casa l’ennesima prestazione volenterosa e generosa. MARZIALE (5,5) - Dalle sue parti agiva un certo Tommaso Manzo autore di tre reti e di una prestazione da trascinatore per i biancocelesti del Pianura DI SANZA (5) - Non ha brillato, ma è un giovane e pèuò starci. La concentrazione non era al top e va anche compreso se un giovane non riesce a trovare le motivazioni in questo tipo di gare (67’ GESUALDI (6) - fa la sua apparizione in serie D e si ambienta subito ne bene). ROMANIELLO (5,5) - Quello che doveva fare lo ha fatto durante l’arco del campionato, nel calcio non si inventa nulla ed è chiaro che se non si hanno stimoli per aver rqaggiunto già il traguardo prefissato non si può certo condannare chi in campo fa gusto quello che andava fatto. DEL PRETE (5) - Poco brillante ieri, ma anche marcato a vista DI SENSO (5,5) - Una prestazione dignitosa, ma non gli siu chiedeva di più. (79’ Nano sv). ZAGARIA (6,5) - Terzo gol in due gare. Per lui è stata una giornata positiva (57’ CAMPO ( 5) - non punge).

FRANCAVILLA PIANURA

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FRANCAVILLA: Bruno 6; Milella 6, Nicolao 6, Scarnato 6, Gioia 6; Marziale 5,5, Di Sanza 5 (67’ Gesualdi 6), Romaniello 5,5; Del Prete 5, Di Senso 5,5 (79’ Nano sv), Zagaria 6,5 (57’ Campo 5). A disp.: Masi, Zangla, Cocina, Simeone. All. Lazic 5. PIANURA: De Pusches 6; Carbonaro 6,5, Letizia 6, Russo 6,5, Allocca 6,5; Ianniello 7, Napolitano 6, Tamponi 6,5 (65’ Pirone 6,5), Contino 6,5; Manzo 8 (85’ Scarpato sv), Del Sorbo 7 (69’ Manzi 6). A disp.: Pane, Palombo, De Rosa, Mele. All. Gargiulo 7,5. ARBITRO: Silvestri di Avezzano 6,5. RETI: 9’ Zagaria (F), 8’ st, 22’ st. e 33’ st. Manzo (P), 43’ st. Ianniello (P). NOTE: 350 spettatori. Ammoniti: Gioia, Marziale, Romaniello e Del Prete del Francavilla. Angoli: 0-5. FRANCAVILLA SUL SINNI – Nell’ultima gara della stagione, scendono sul terreno di gioco dello stadio “Nunzio Fittipaldi” due squadre con motivazioni completamente diverse. I padroni di casa, raggiunta ormai la matematica salvezza domenica scorsa, non hanno più niente da chiedere al campionato. Il Pianura invece, è alla rincorsa della seconda posizione in classifica, occupata dalla Nocerina. Posizione che, permetterebbe ai ragazzi di mister Gargiulo, di giocare il primo turno dei play off fuori casa ed il ritorno sul proprio campo. Il Francavilla inizia nel migliore dei modi la gara, ed al 9’ il terzino Milella, crossa dalla destra una interessante palla per l’attaccante Zagaria, che si fa trovare pronto con la deviazione di testa che non lascia scampo al portiere avversario. Francavilla in vantaggio. Il Pianura risponde al 15’ con Contino che lascia partire un gran tiro, ma la sfera viene deviata provvidenzialmente da Marziale. I sinnici si rendono pericolosi con Scarnato al 23’, il centrocampista con un tiro dai

Il Francavilla in azione (foto in pagina www.lasiritide.it)

In alto e in basso due azione del Pianura a Francavilla sul Sinni

trenta metri, sfiora di poco la porta campana. Al 35’ gli ospiti fanno gridare al gol su un calcio piazzato battuto da Russo, ma la sfera,

Spogliatoio Il tecnico traccia un bilancio dell’intera stagione

Lazic: «Va bene pure così» SCONFITTA indolore per il Francavilla di mister Lazic contro il Pianura. Una partita iniziata bene grazie al gol sinnico di Zagaria (il terzo consecutivo, ndr) e terminata a favore dei campani grazie al tris di Manzo e alla rete di Ianniello. Nonostante la sconfitta, il Francavilla ha comunque festeggiato la salvezza e racchiuso nel forziere il biglietto per poter disputare anche il prossimo anno la serie D. «La sconfitta non toglie nulla al nostro campionato che è stato apprezzabile - ha affermato Ranko Lazic. Forse potevamo fare qualcosa in più ma alla fine va bene lo stesso. Vorrei fare un applauso alla società, a gli atleti, allo staff tecnico, al preparatore atletico , all’allenatore dei portieri, al massaggiatore e al magazziniere che mi sono stati sempre vicino sia nei momenti belli che in quelli meno positivi. Il nostro è sicuramente il girone più forte della serie D. Nonostante ciò abbiamo mantenuto alto il nome di Francavilla grazie alla società che è seria e alla squadra che ha raggiunto l’obiettivo primario che era la salvezza». Il tecnico sinnico, contro il Pianura, ha dato spazio a quei giocatori che sono stati utilizzati di meno durante la stagione. «Ho impiegato chi ha giocato meno, il primo tempo è stato apprezzabile, poi il Pianura ha segnato il gol del pareggio in maniera fortuita e poi le altre tre reti sono

anche in questo caso, passa di poco sopra la traversa della porta difesa da Bruno. Nel finale di primo tempo, Del Prete si libera con una

Il pareggio frutto di una gara combattuta

La Nocerina spedisce ai play out gli abatesi SANT'ANTONIO ABATE NOCERINA

state messe a segno tutte da calcio di punizione. Volevamo vincere per poter festeggiare la salvezza davanti al pubblico amico, però va bene lo stesso». Quale sarà il futuro di Ranko Lazic? «A Francavilla mi trovo bene, ci sono tante persone che mi vogliono bene, mi sento uno di loro, uno della famiglia. Sicuramente i dirigenti valuteranno e poi ne parleremo insieme». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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SANT'ANTONIO (4-3-1-2): Corcione 6; Attanasio 5.5, Coccorullo 6, Itri 6, De Girolamo 6; Pepe 6.5, Chierchia 6.5, Somma 7; Lucarelli 5 (17'st Vitiello 6); Maffucci 5.5, Cocuzza 5.5. A disp.: D’Auria, Piemonte, D’Aniello, Velardi, Esposito, Riccardi. All.: Nastri. NOCERINA (4-3-2-1): Terracciano 7; Giordano 6, De Pascale 6, Iossa 6, Capezzuto 6; Tiscione 6, Serrapica 6.5, Riolo 6 (42' st D’Esposito sv); Giraldi 5.5 (36'st Kaiser sv), Cavallaro 7; Zappia 5 (45'st Stanzione A. sv). A disp.: Galeano, Apicella, Stanzione F., De Fabiis. All.: Pastore. ARBITRO: Rizzo Di Siena. NOTE: spettatori 1500 circa, con una sparuta rappresentanza ospite. Ammoniti: De Pascale (N), Attanasio (S), Chierchia (S). Rec.: 1' pt; 3' st. SANT’ANTONIO ABATE - Termina a reti inviolate il match tra Sant’Antonio Abate e Nocerina, punteggio questo che condanna per il secondo anno consecutivo i giallorossi ai play - out, ma che consente ai molossi di mantenere il secondo posto in classifica, buono per poter affrontare i play-off contro la Vincente dello spareggio tra Ischia e Turris da un posizione privilegiata.

grande finta di corpo, aggiustandosi la sfera a pochi passi dalla porta. Il tiro del bomber, però termina alto sulla traversa. La seconda frazione di gioco, comincia con gli ospiti intenzionati a ristabilire le sorti della gara. Infatti, arriva il gol con il fantasista Manzo, che al 10’ beffa il portiere rossoblù con un acrobatico pallonetto. Al 15’ Del Prete potrebbe finalizzare dopo un ottimo suggerimento del neo entrato Campo. Anche in questa occasione, il centravanti napoletano alza troppo la mira. Manzo del Pianura, invece, diventa sempre più protagonista del match sui calci piazzati che sono una sua specialità. Al 22’ il numero dieci, indirizza la sfera sotto l’incrocio dei pali alla destra dell’estremo difensore Bruno. Lo stesso portiere, al 30’, compie un vero e proprio miracolo su un tentativo di Contino. Il Francavilla ormai non è più con la testa in campo e Manzo al 32’ va in gol ancora su calcio piazzato con un tiro fotocopia: la sfera termina nello stesso punto della precedete battuta. I ragazzi di mister Lazic, nulla possono contro una formazione certamente più motivata per un buon piazzamento nella griglia dei play-off. L’undici di Gargiulo a pochi minuti dal termine, porta a quattro le sue reti, ed ancora su calcio da fermo. Questa volta però, alla battuta si porta Ianniello, che mette la palla in fondo al sacco. La gara termina così, con la festa da parte del Francavilla che, davanti ai suoi tifosi, festeggia la sua quarta permanenza consecutiva nel campionato di serie D. In virtù dei risultati delle altre concorrenti la squadra allenata da Domenico Gargiulo detto il “Lupo” affronterà in casa il Pomigliano che ha battuito il Grottaglie in casa. Per il Francavilla c’è solo da programmare per un’altra stagione da protagonista come quella appena terminata ieri con la sfida col Pianura. Claudio Sole

Il Pomigliano è quarto Grottaglie agli spareggi trova il Bitonto di Ruisi POMIGLIANO GROTTAGLIE

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POMIGLIANO (4-4-2): Inserra 6; Scognamiglio 7, Biancardi 6, De Rosa 6, Noviello 6; Alleruzzo 7, Gasparini 7, Ausiello 7.5, Marzullo 6 (38' st Porcaro sv); Alterio 6.5, Ventre 5 (17' st Tarantino 6). A disp.: Violante, Mauro, Cutolo, Scarlato, Iannini. All. Bucaro. GROTTAGLIE (4-4-2): Di Leo 5.5; Di Quinzio 5 (1' st D’Amario 5), Camassa 5.5, Solidoro 5.5, Ianneo 6; Fraschini 5 (23' st Favret sv), Marini 6, Latartara 5, Pirone 6; De Angelis 5, D’Amblè 6.5. A disp.: Vitale, Bennardo, Arcadio, Carlucci, Monteleone. All.: Orlando. ARBITRO: Sig.ra Farinelli di Roma Uno. MARCATORI: 8' pt Alleruzzo (P), 23' pt D’Amblè (G, rig.), 16' st Marzullo (P, rig.), 32' st Alterio (P), 44' st Alleruzzo (P). NOTE: spettatori 400 circa. Ammoniti: Gasparini (P), Marini (G), Camassa (G), Latartara (G). Angoli 5-3 per il Pomigliano. Rec.: 1' pt, 3' st. POMIGLIANO D’ARCO - Pomigliano strapazza 4 a 1 il malcapitato Grottaglie e raggiunge il 4° posto, che permette ai granata di giocarsi i play off a Pianura Mercoledi 27 Maggio. Per il Grottaglòie c’è la sfida col Bitonto nei play out.

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44 Sport


COSÌ LA FINALE DI SABATO OPPIDO MURESE

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AC OPPIDO: Di Corato, Provenzale R., Manniello D., Leone A., Gigante, Volturno, Leone G., Vaccaro, Gioiello (29’ st Gigante G) , Astudillo, Villano. A disp. Arbolea, Manniello V., Pappalardo, Provenzale C., Manniello F., Montenegro. All. Manniello. MURESE: Cocina, Gerbasio, Cella, Nardiello, Lotano, Zaccardo, Anthoi, Iacullo G., D’Arca (8’st Dutra), Di Senso, Cardillo (34’ st Carlucci). A disp. Cerone, Ponte, Dutra. All. Lardo ARBITRO: Asquino di Venosa (Mariani-Cantiani) RETI: 39’ pt Villano NOTE: espulsi al 47’ pt Leone G. e nell’intervallo Iacullo G. Al 28’ st Nardiello per doppia ammonizione. Ammoniti Iacullo G., Astudillo, Anthoi, Nardiello, Gioiello. Una scena di gioco

I due capitani con la terna arbitrale

Giganti: «Stagione in ogni caso super, ma con i molisani possiamo giocarcela»

Oppido, il sogno continua Battuta la Murese, la Cristofaro già si proietta verso il Montenero OPPIDO LUCANO - Dopo una storica vittoria nella finale regionale dei play off di Eccellenza, l'Angelo Cristofaro Oppido è proiettata alle prossime due gare contro la forte squadra molisana del Montenero, seconda nel Campionato Regionale molisano. Sabato pomeriggio, sul sintetico di Picerno, i bianco verdi oppidesi hanno portato a casa un risultato di prestigio contro una squadra tosta e in forma come la Murese Aurora 2000 di Mister Lardo. Il sogno degli oppidesi, quindi, varca i confini regionali e la speranza resta quella di andare avanti il più possibile per centrare una storica promozione agli spareggi che una squadra lucana non ha mai ottenuto. Anche il Presidente Michele Giganti vede lontano con la speranza di arrivare quanto più lontano possibile: “Noi credevamo fermamente di poter passare il turno regionale - esordisce il presidente Giganti - e con la vittoria di sabato ci siamo

Mister Manniello e il presidente dell’Oppido Giganti

confermati ancora di più sul piano regionale. Ora dovremo confrontarci contro una squadra molisana di cui sappiamo davvero poco sia sotto l'aspetto tattico sia sotto l'aspetto tecnico. Parlare delle sensazioni che avremo

quando giocheremo lontano dalla Basilicata è difficile. Per noi è la prima volta e solo quando avremo la possibilità di confrontarci con i nostri avversari potremo esprimerci. Certo, al solo pensiero di dover affrontare

una gara in Molise è affascinante e bello. Giocando con una rappresentativa molisana ce la giocheremo alla pari perché le due regioni, calcisticamente parlando, sono sullo stesso livello. Noi ci crediamo, e speriamo di

poter superare il turno così da confrontarci con una realtà diversa e di spessore più alto del nostro.” Dopo aver espresso le sue idee e le tante motivazioni che spingono l'Angelo Cristofaro verso uno storico

traguardo, il Presidente Giganti torna sulla stagione regionale appena conclusa: “Sicuramente è stato il miglior campionato di Eccellenza che la città di Oppido abbia mai visto. Questo risultato, comunque andrà a finire, resterà nella storia della società. Magari riuscissimo a scalare qualche altro gradino e conquistare qualcosa di più prestigioso ancora. Di certo noi ci crediamo e vogliamo lottare sino in fondo per tagliare il traguardo più ambizioso per noi.” Un Angelo Cristofaro, quindi, ancora in corsa per il salto di categoria anche se le speranze di questi spareggi sono davvero risicate visti i tanti precedenti negativi delle squadre lucane che non sono mai riuscite a passare il turno agli spareggi. A Oppido, però, c'è la voglia di continuare a lottare per portare a casa il miglior risultato utile a disposizione e magari riuscire a superare la concorrenza molisana già nella prossima sfida. Rocco De Rosa

Il patron Remollino: «Un grazie a mister Lardo e ai nostri ragazzi»

Tra amarezza e soddisfazione la Murese fa il bilancio di fine anno A fine gara nei due spogliatoi tira un’ atmosfera quasi elettrica e si percepiscono i diversi stati d'animo. Nello spogliatoio della Murese c'è un po' di amarezza solo per il risultato, ma c'è comunque soddisfazione per l'ottimo campionato disputato con la conquista della storica Coppa Italia Regionale e per essere riusciti fino in fondo a contendere la vittoria nella finale play off di Eccellenza. A rompere il ghiaccio è l'analisi critica del presidente della Murese, Antonio Remollino. “E' stata una partita molto equilibrata e giocata con grande agonismo da ambo le parti, a fare la differenza è stato un episodio. È stato molto spiacevole quanto accaduto nell'intervallo tra il primo e il secondo tempo davanti agli spogliatoi. Dove il giocatore dell'Angelo Cristofaro espulso sul finire del primo tempo ha avuto una reazione eccessiva provocando non solo l'espulsione del nostro centrocampista Giuseppe Iacullo, ma inasprendo gli animi, e rischiando addirittura di far nascere una rissa sedata prontamente e saggiamente dai dirigenti delle due società. Al di fuori del triste episodio, le due squadre hanno dato vita ad una gara molto corretta e combattuta. Questa è la dimostrazione che Murese e Angelo Cristofaro hanno disputato una grande annata calcistica e la classifica rispecchia

La Murese e, sopra Cardillo

ampiamente i valori emersi nel campionato. La gara di Picerno è l'ultimo atto di una stagione stupenda per la nostra squadra. La conquista della Coppa Italia in febbraio sul verde manto di Potenza con il Ruggiero Lauria per poi ben figurare nella fase nazionale con squadre di rango quale il Forza e Coraggio di Benevento e il Casarano, e la finale play off sono il frutto del lavoro dei nostri ragazzi che sin dall'inizio di agosto si sono allenati senza tregua. Un complimento particolare va al mister Mario Lardo e al suo staff, non solo per la competenza, ma soprattutto per la sensibilità e la passione messa in campo con i no-

stri ragazzi che escluso Scaldaferri sono tutti residenti in comuni ricadenti nel territorio del Marmo Platano. Un complimento particolare va anche all'Angelo Cristofaro che ha dimostrato tutto il suo valore, con l'augurio di tenere alta anche nella fase interregionale la bandiera della Lucania”. Contento per la gara il giovane calciatore di casa Fabio Cardillo: “Nessuno di noi si aspettava all'inizio del torneo di arrivare a disputare due finali. Peccato con l'Angelo Cristofaro con un poco di fortuna potevamo almeno non perdere la gara. Ce l'abbiamo messa tutta, abbiamo giocato con il cuore e nonostante tante assen-

ze abbiamo creato diversi grattacapi alla squadra di mister Manniello. Onore agli avversari e complimenti a tutti i miei compagni per quello che abbiamo fatto quest'anno”. Sulla stessa lunghezza d'onda del presidente della Murese il commento del mister dell'Angelo Cristofaro, Donato Manniello, che è molto soddisfatto della partita dei suoi: “Penso senza nessun dubbio che abbiamo giocato meglio noi creando diverse interessanti occasioni da rete. La Murese è stata molto brava sulle palle inattive, soprattutto nel finale di gara con Di Senso che ha messo a lato di testa da buona posizione. Sono soddisfatto dei

miei ragazzi, abbiamo raggiunto un traguardo storico, abbiamo vinto per la prima volta i play off. Le due squadre hanno messo in campo molto carattere ed agonismo. Prima della rete ho invertito la posizione dei due esterni e come è capitato in più di qualche circostanza abbiamo avuto maggiore spinta sulle fasce. Complimenti alla Murese, che se per qualcuno era data come sorpresa, all'inizio del campionato, si è rivelata una squadra molto compatta, ben organizzata e concreta, e i risultati parlano chiaro. Questo avvalora ancora di più la nostra vittoria”. Carmine Pepe

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Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

La squadra di casa parte alla grande, ma nella ripresa non trova il tris

Vultur, la sconfitta più dolce I bianconeri di Finamore ko ad Atella, ma restano in Eccellenza ATELLA VULTUR

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ATELLAMONTICCHIO: Mariano(1’st Di Biase), Caselle, Catenacci, Larotonda V., Manfreda, Angelillo, Strozza, Larotonda G., Lanotte F.(30’st Rinaldi), Carriero, Guglielmi(8’st Libutti). A disp.: Montano, Leccese, Gamma, Grieco. All. Mecca VULTUR: Martone, Barbaro, Di Tolve, Chimenti, Lamorte, Larotonda A., Salnitro(24’st Di Donato), Madonna(42’st Di Perna), Viggiano, Starna, Marmora. A disp.: Lapenna, Lanotte M., Callimo, Sicuro, Cripezzi. All. Finamore ARBITRO: Pirone di Ercolano (Petruzzelli-Ferrara). RETI: p.t. al 16’ Carriero (A)(rigore), al 33’ Larotonda V.(A), al 40’ Larotonda A.(V). NOTE: terreno di gioco in buone condizioni anche se alquanto polveroso. Pomeriggio quasi estivo. Ammoniti: Larotonda V.(A), Madonna(V), Di Tolve(V), Lamorte(V), Carriero(A), Catenacci(A). Angoli: 4 a 3 per la Vultur. Recupero: p.t. +2’; s.t. +5,+2. ATELLA - Il glorioso Circolo Sportivo Vultur ha conquistato sul campo la permanenza nel massimo campionato

La festa dei tifosi della Vultur Rionero

regionale di calcio. Infatti nonostante la sconfitta di misura per 2 a 1 patita nella seconda gara play out i vulturini hanno acquisito il diritto a restare in Eccellenza grazie alla migliore differenza reti dopo aver vinto in casa per 3 a 1 nella prima delle due gare play out. Una permanenza che è costata parecchia fatica agli uomini di mister Finamore contro un avversario tenace e mai domo che sino all’ultimo minuto ha lottato senza tregua per risolvere la questione in proprio favore.

Così non è stato e alla fine sono stati i supporters rioneresi a gioire per la permanenza conquistata. E dire che nel corso della partita le cose non si erano messe in favore dei bianconeri di Rionero, che dopo mezz’ora di gioco si sono trovati con un passivo di due reti, risultato che favoriva nettamente i gialloblù di Atella, che ora dovranno vedersela con il Banzi per determinare la penultima e la terz’ultima della classifica ai fini della retrocessione. Un ostacolo sicuramente alla

portata degli atellani per lasciare ai bantini il penultimo posto della classifica. In avvìo di gara entrambe le squadre sono molto determinate e decise a risolvere in proprio favore il risultato finale. Dopo un iniziale equilibrio sono i rioneresi a rendersi piuttosto pericolosi in area atellana. Dopo una serie di calci piazzati in favore degli ospiti, che si sono resi particolarmente pericolosi al 13’ sugli sviluppi di un corner con la palla ha ballonzolato pericolosamente davanti al porta atellana.

Mecca: «Meritavamo di più» A fine gara mister Mecca dell’Atella ha detto: “La rete avversaria non è stato una disattenzione semmai un regalo dell’arbitro, come al solito, che ha dato una punizione inesistente dal limite con la quale hanno fatto quel misero tiro e quel misero gol, punto. Per il resto noi eravamo meritatamente in vantaggio per due a zero e dovevamo esserlo anche di più almeno per quanto riguarda il primo tempo. Nel secondo tempo ovviamente non si è giocato un po’ per la loro manfrina e un po’ perché noi eravamo pure in confusione per cui siamo riusciti a produrre poco per cui si è visto un po’ poco. Sicuramente non meritavamo di uscire noi anche perché abbiamo pagato più di tanto l’errore della prima partita”. Mister Finamore è raggiante: “Alla fine ce l’abbiamo fatta, è stata dura anche per merito dell’avversario che è stato veramente bravo a tenerci alle corde sino al 97’anche se il rigore era dubbio. Bravi noi ma bravo anche l’Atella, a cui comunque auguro di salvarsi nello spareggio con il Banzi”. m.r. Nel contempo l’Atella si è dimostrato più concreto, tant’è che al 16’ è passato in vantaggio su calcio di rigore tirato da Carriero. I padroni di casa dopo il vantaggio acquisito hanno insistito nei loro attacchi e al 33’ sono andati al raddoppio con Larotonda V., sugli sviluppi di una rimessa laterale la difesa ospite pasticcia consentendo al giocatore atellano di irrompere in area e mettere alle spalle di Martone. I rioneresi superato lo choc dell’uno-due atellano hanno accorciato le distanze

con il giovane Antonio Larotonda, lesto a mettere in rete la palla respinta dal palo su tiro di Viggiano. Nella ripresa gli atellani hanno fatto di tutto per rimettere le cose a posto, ma sono stati gli ospiti ad andare più vicini al secondo gol al 31’ quando Caselle ha salvato la propria porta sul colpo testa di Starna che aveva superato il portiere in uscita. Alla fine il risultato finale non è mutato nonostante l’arrembaggio finale degli atellani fino al 97’. Michele Rizzo

Il gol finale di Santarsiero cancella la paura. Perillo gran protagonista

Picerno salvo, Banzi sprecone I rossoblù di Di Mase in festa dopo una gara sofferta PICERNO BANZI

1 0

PICERNO: Perillo; Spera; Bochicchio; Olita; Naturale; Salvia; Lottino; Farenga; Paterna; Mastroberti; Sodo (35’s.t. Santarsiero). A disp.: Albano, Russo. All. Di Mase. BANZI: Lo Basso; Finizio; Iovane; Mastrodomenico (15’ Greco); D’Asta (40’s.t. Pagano); Lanza; Amitrano; Capogrosso; Bavaro; Forino; Supino (30’s.t. Annunziata). A disp.: Pisani, Cioffi. In panchina il presidente Vigliotti. RETI: 45’s.t. Santarsiero (P). NOTE: Ammoniti Salvia, Bochicchio, Santarsiero (P); Capogrosso, Bavaro, Lanza (B). PICERNO - Salvezza sofferta ma meritata. Partita al cardiopalma al comunale tra Picerno e Banzi che si sono affrontati a viso aperto fino alla fine dei 90’. La prima frazione di gara ha visto gli uomini di mister Di Mase molto più pimpanti e con un pizzico di grinta in più rispetto agli avversari, i quali sembravano destinati alla sconfitta sin dai primi minuti. Il secondo tempo invece ha visto i bantini in grande spolvero. Bavaro e soci hanno creato più di qualche grattacapo ai padroni di casa, andando più volte vicino alla segnatura, complice soprattutto un centrocampo picernese privo di carburante già dai primi minuti della ripresa. Alla fine però Santarsiero subentrato nel finale con un gran gol ha legittimato il traguardo così a lungo agognato. La cronaca: padroni di casa subito in avanti sin dalle prime battute. Al 4’ punizio-

Curcio: «Campionato da chiudere prima» MISTER Di Mase bagnato fradicio a causa dei gavettoni dei giocatori è molto soddisfatto, per lui si tratta della seconda salvezza consecutiva. “Raggiungere la salvezza in queste condizioni è stato un gran sacrificio, per me ma soprattutto per i ragazzi. Non avremmo mai voluto arrivare a questa condizione. Fortunatamente i risultati ci hanno dato ragione e posso dire che questa salvezza è strameritata. Per i punti fatti sicuramente non meritavamo di passare per i play-out, abbiamo compromesso il tutto nelle ultime partite in casa. Però ora è giusto festeggiare, sono molto affezionato a questo paese non solo per motivi calcistici ma anche per motivi personali”. Mister oggi è stata una partita sofferta. “Sì è vero. Entrambe le squadre hanno rischiato molto. Loro grazie ad una mag-

giore freschezza ci hanno messo in difficoltà , ma di azioni ne abbiamo costruite anche noi. Sono contento per i miei ragazzi che hanno dimostrato di valere il campionato”. Il Presidente Curcio è molto contenuto. “E’ stato un campionato che si poteva concludere prima, ma l’importante è esserci salvati. Ora dobbiamo pensare subito al prossimo anno con ancora tante sofferenze”. Il presidente del Banzi Vigliotti ha gli occhi lucidi: “Abbiamo sciupato un gol clamoroso a quindici minuti dalla fine, ancora non riesco a capacitarmene. Sono molto rammaricato, ma faccio i miei complimenti al Picerno che si è dimostrata una gran bella squadra. Noi ce l’abbiamo messa tutta ma la fortuna non ci ha aiutato”. l.r.

Perillo è stato determinante per il Picerno

I VERDETTI DEL CALCIO LUCANO ne da sinistra di Mastroberti con palla che esce di poco alla destra del palo di Lo Basso. Dopo due minuti Olita trova spazio sulla destra e con un traversone cerca l’accorrente Bochicchio in area che per un soffio non trova il tap-in. L’occasione più pericolosa per i padroni di casa la crea capitan Farenga, che con un destro velenoso dai quaranta metri, trova la pronta risposta di Lo Basso che in extremis devia la palla sulla traversa. Olita al 26’ dopo un dribbling in area ha l’occasione buona per calciare a rete, ma un eccesso di zelo gli fa ritardare la conclusione e sciupare così una ghiotta occasione. Di qui alla fine del primo tempo il Picerno prova ancora a spingersi avanti cercando qualche affondo di Paterna o un’invenzione di Mastroberti, ma senza impensierire più di tanto la retroguardia ospite.

Nel secondo tempo si assiste a una partita molto più dinamica. Gli ospiti a riposo per tutta la durata del primo tempo, cambiano pelle e al 14’ si fanno vivi dalle parti di Perillo con una punizione di Bavaro che si alza di poco sulla traversa. Dopo tre minuti Forino dopo una deliziosa veronica serve Bavaro per il tiro dal limite, ma ancora una volta la palla è di poco alta. Il Banzi ci crede e al 19’ Iovane vedendo Perillo fuori dai pali prova a sorprenderlo con un tiro da centrocampo, ma il numero uno picernese fa in tempo ad indietreggiare a e deviare la sfera in angolo all’ultimo secondo. Il Picerno non ci sta e risponde con Sodo che di fino serve un assist al bacio a Paterna che solo davanti al portiere gli spara addosso. Passano due minuti e il Banzi sfiora il gol salvezza. Bavaro servito in diagonale sulla destra conclude in porte con

tutta la sua potenza, ma Perillo c’è e salva di gran carriera la sua porta. Passano pochi minuti e il Picerno vede ancora a rischio la permanenza. Tiro-cross di Supino diretto all’incrocio dei pali e incursione di Lanza che a pochi centimetri non trova la deviazione vincente. I padroni di casa soffrono più del dovuto e cercano ancora di reagire alla mezz’ora con un rapido Mastroberti, che lancia Paterna verso la porta, tiro in corsa del centravanti e respinta del portiere. I minuti scorrono e alla fine dopo i vari tentativi del Banzi è Santarsiero a mettere la parola fine. Il giovane titese ruba palla a centrocampo, si invola sulla sinistra e dopo essersi bevuto tutta la difesa e con una finta che mette a sedere un avversario deposita con un rasoterra di sinistro. 1-0 che dà il via alla festa salvezza. Leonida Russo

Eccellenza PISTICCI in serie D, OPPIDO agli spareggi nazionali. Salve VULTUR RIONERO e PICERNO. Spareggiano ATELLA-BANZI per determinare la seconda retrocessione dopo quella del BALVANO

Promozione La finale play off che si gioca domenica 24 maggio è tra BORUSSIA PLEIADE e VIGGIANO Si salvano LAGOPESOLE e SANTARCANGIOLESE. Se si salva il Genzano, spareggio tra MONTALBANO e VITALBA per determinare la seconda retrocessa. Se perde il Genzano scendono entrambe in prima entrambe col LATRONICO

SECONDA CATEGORIA Triangolare promozione NELLA seconda giornata del triangolare promozione, il Ginestra candida perde 4-0 in casa col Grumento, dopo il ko per 4-2 a Picerno. Domenica si gioca Grumento-Metanauto Picerno.

Triangolare salvezza PRIMA GARA Rapolla e Anzi 0-0. Riposava la Tramutolese

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46 Sport


Play Off Chiusura rovente con le proteste dello Scanzano dopo il rosso a Racina

Il pari va bene al Viggiano Grazie alla miglior classifica in campionato va in finale il team di Villani VIGGIANO A. SCANZANO

0 0

VIGGIANO: Laurita, La Neve, Stefani, Marchese, Sabia, Racina, Casella (24' st Gargaro), Piscopia, Campisano, Sanchirico, Salera (35' st Genovese). A disp.: Nigro, Marsicovetere, Cauzillo, Siniscalchi, Robortella. Allenatore: Villani. ATLETICO SCANZANO: Di Stefano, De Caro (23' st Corleto), Palermo, L. Frabetti, Romano, Chiruzzi, Salerno (13' st Puppio), Gallitelli (1' st Dattoli), Montemurro, R. Frabetti, Benedetto. A disp.: Imperio, Prezioso, Sabato, Cecere. ARBITRO: Capolupo di Matera (Paolillo - Sapienza). NOTE: Giornata soleggiata. Terreno di gioco in eccellenti condizioni. Espulsi: al 27' st Montemurro (AS); al 48' st Racina (V). Ammoniti: Salera, Racina, Marchese (V); Romano, Gallitelli (AS). Angoli: 5-3 per il Viggiano. Recupero: pt 3'; st 4'. Spettatori: circa 220 di cui una ventina provenienti da Scanzano. IL VIGGIANO entra nella storia. Alla sua terza partecipazione nel campionato di Promozione centra l'obiettivo della finale play - off che disputerà domenica prossima a campo neutro contro il Borussia Pleiade grazie al doppio pareggio a reti inviolate contro l'Atletico Scanzano. Bisogna pensare che lo scorso anno la squadra valligiana con due pareggi contro il Policoro fu vittima del regolamento che prevede che in caso di duplice pari passa la formazione con la miglior classifica ottenuta a fine campio-

SPOGLIATOIO Le reazioni opposte dei due tecnici VILLANI commenta: "C'è voluta molta attenzione in queste due gare contro l'Atletico Scanzano per centrare l'obiettivo. L'anno scorso ero molto dispiaciuto, mentre adesso sto gioiendo. Ho incontrato una squadra - ci tiene a sottolineare il tecnico biancazzurro che nei quattro incontri disputati tra campionato e play - off non ha mai vinto contro di noi e la nostra squadra solo una volta. Oggi (ieri per chi legge, ndr) abbiamo preso tre pali e questo può legittimare il nostro passaggio del turno". Gli chiediamo di Racina che è stato espulso e che non sarà della finale e lui ci risponde così: "E' una grande perdita. Cercheremo di trovare una soluzione. Secondo me siamo già in Eccellenza insieme al Borussia Pleiade perchè una delle due sarà ripescata". Da Villani si passa a Calone: "Avremmo dovuto sfruttare le palle gol dell'andata. I ragazzi hanno dato il massimo, abbiamo subito tre legni, ma tra il primo e il secondo tempo abbiamo avuto anche noi le nostre occasioni. Siamo stati vittima di questo regolamento infame come lo è stato per il Viggiano lo scorso anno. Non riesco poi a comprendere la designazione di questa terna che la reputo da Terza Categoria". Calone continua a recriminare affermando che la sua squadra senza peli sulla lingua avrebbe meritato il passaggio del turno. "Ai punti avremmo dovuto passare noi perchè abbiamo avuto più occasioni sommando le partite. E' una buona squadra il Viggiano, ma ripeto senza questo regolamento assurdo avremmo potuto dire la nostra". b.b. La formazione del Viggiano è approdata in finale

Grande rammarico per l’Atletico Scanzano di Calone

nato e quindi ha avuto la sua rivincita contro un'altro team jonico. A far diventare uno spettacolo di categoria superiore è stata la cornice di pubblico presente sugli spalti numerosa co-

me non mai visto che c'era l'intera Val d'Agri calcistica che contava a seguire l'incontro di questa semifinale di ritorno play - off. Ha meritato ampiamente di passare il Viggiano: i tre le-

gni colpiti già possono bastare come cronaca per spiegare chi avrebbe potuto averla vinta ai punti. Però Calone al quarto incontro contro i biancazzurri qualcosa da ridire nel dopo partita l'ha avuta e non è stato soddisfatto minimamente dell'arbitraggio. Le parole passano ovviamente inosservate. Quel che conta per tutti è che il Viggiano sia arrivato dove nessuno poteva immaginare all'inizio del campionato. Inizia l'Atletico Scanzano ad andare al tiro con Montemurro che al 9' impegna Laurita alla parata a terra. I padroni di casa non sono da meno e al 15' colpiscono la traversa con Sanchirico dalla distanza complice anche la deviazione del portiere. Gli uomini di Villani si caricano e vanno vicini a vantaggio con Campisano al 20' sul cui colpo di testa trova Romano a salvare sulla linea e a mandare in angolo. I locali cercano insi-

stentemente il gol che sblocca la partita e al 25' Piscopia con la porta spalancata tira in mano a Di Stefano. Gli ospiti però potrebbero colpire con Salerno che al 27' sfiora il palo dalla destra. Il Viggiano da quest'azione in poi non corre seri pericoli e al 41' lambisce il secondo legno di giornata con Piscopia dal limite dell'area. Nella ripresa i valdagrini provano subire a segnare al 2' con Campisano che con una bellissima sforbiciata costringe Di Stefano a deviare in corner. Continua in seguito il forcing dei biancazzurri locali con Sanchirico che al 15' scheggia il palo direttamente su punizione. Gli jonici escono fuori solo al 26' con R. Frabetti che con un tiro da fuori area manca la mira per un nonnulla. Un minuto più tardi viene espulso Montemurro per essersi spintonato da Racina nell'occasione soltanto ammo-

nito. Nel finale ci sono due occasioni che infiammano il match. L'undici di Calone vede sfumare il gol partita con L. Frabetti che di testa trova in Laurita una saracinesca su cross di Palermo (37'). Il Viggiano spreca una buona opportunità con Genovese che manda alto dopo essersi girato (41'). Al terzo minuto di recupero c'è una punizione per l'Atletico Scanzano. Nella mischia va anche il portiere Di Stefano. I giocatori vengono a contatto e le scaramucce non mancano. Ne fa le spese Racina che salterà la finale. Poi un ulteriore spinta in area con conseguenti secondi che trascorrono inducono Capolupo a decretare la fine della gara. Cominciano le proteste dell'Atletico Scanzano e i festeggiamenti del Viggiano. Si chiude così un incontro che si può definire interminabile. Bigio Bianculli sport@luedi.it

Play Off Basta l’1-1 col Real Irsina. In gol Papangelo e Schettino

Missione compiuta Succede tutto nella ripresa, ma pesa il punteggio dell’andata BORUSSIA REAL IRSINA

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BORUSSIA POLICORO: Pinelli, Schiraldi, Buongiorno, Liuzzi, Santoro, Toscano Margiotta, Graziano, Rusciani, Lambertini (80' Corbino) Schettino (85'Nettis). A disp. Suriano, Ferrara, Gammino, Corbino Fontana. Allenatore: Viola REAL IRSINA: Lolaico, Colamassaro, Abruzzese, Potenza, Amoruso, Gagliardi (60'Santangelo), Magro (58'Masiello), Cataldo, Papangelo, Palo (60'Addamiano), Savino. A disp.: Carlucci, Graziadei, Cataldi, Debiasi. Allenatore: Rizzi ARBITRO: Rubino di Moliterno, (Bonavoglia Petrone). RETI: 68' Papangelo, 72' Schettino NOTE: campo in ottime condizioni, spalti gremiti. Ammoniti: Pinelli, Graziano; Cataldi. Espulso: Colamassaro. POLICORO - Il Borussia a un passo dal sogno. Pronostico rispettato, uno a uno e conquista la finale, troverà di fronte il Viggiano, avversario alquanto scomodo. Quella di ieri, è stata una gara non bellissima e molto nervosa. I ragazzi di mister Viola, sono scesi in campo con la quasi certezza di avere già la finale in tasca, grazie alla vittoria in casa dell'Irsina e probabilmente la troppa sicurezza, talvolta, gioca dei brutti scherzi. Dopo un primo tempo scialbo e senza

Papangelo ieri a segno e accanto il bomber del Borussia Pleiade Policoro, Schettino, anche lui in gol nella semifinale di ritorno dei play off

grosse occasioni né da una parte né dall'altra, nel secondo tempo è arrivato il vantaggio degli ospiti, ma andiamo per ordine. All'8, il Borussia, già accorto di uomini per vari infortuni, è costretto a sostituire il numero quattro Liuzzi a causa di uno stiramento, altra tegola per la difesa. Per vedere una azione degna di nota, bisogna aspettare il 30', Papangelo si trova fra i piedi un ottimo pallone per se-

gnare, ma Pinelli neutralizza. Al 42' occasione per i l Borussia, punizione tirata magistralmente da Rusciani che impegna l'estremo difensore dell'Irsina. Nel secondo tempo la musica non cambia, il Borussia non ha nessun interesse di forzare e conduce la gara senza subire nulla. Al 65' Lambertini riceve palla dalla tre quarti, si trova a tu per tu con il portiere ma non riesce a segnare. Al 68' il pasticcio,

uscita avventata di Pinelli che si lascia scavalcare dal pallone per Papangelo è un gioco da ragazzi depositare la palla in rete. Si riaprono le speranze per l'Irsina, il due a zero lo porterebbe dritto in finale. La partita s'innervosisce, il Borussia non vuole assolutamente perdere. Il pubblico incita calorosamente i propri beniamini e al 31' arriva il pareggio. Splendida azione sulla destra, Margiotta

riceve palla tira a colpo sicuro, il difensore Colamassaro ferma con il braccio, rigore ed espulsione per somma d'ammonizione. S'incarica del tiro Schettino e riporta in parità il mach. A quel punto al Borussia non resta altro da fare che controllare la gara. Ora resta da giocare un'ultima gara, la più importante di tutto il campionato. Roberto Martino sport@luedi.it

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Sport 47

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Play Out Nulla da fare per il Montalbano che va allo spareggio e spera nel Genzano

Santarcangiolese salva Di Taranto e Carriero firmano le reti per la permanenza SANTARCANG. MONTALBANO

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SANTARCANGIOLESE: Di Gioia, Gallitelli (25' st Agata), Lospinuso, Di Monte, Gallo (6' st Ditaranto), Fortunato, Armentano, Aurelio, Casalingo, Carriero, Bitetti. A disposizone: Fanelli, Lavecchia, Di Ruggiero, Montano, Martorano. Allenatore Castronuovo MONTALBANO: Bellino, Cipriano F, Sergio, Stucci, Sergi S (20' st De Francesco), De Carne, Cipriano D (1 st Montervino), Sgargi (35' st Duca), Galeazzo, Sergi R, Nuzzi. A disposizione: Laragione, De Paola, Ingusci, Malvasi. Allenatore Diazenna ARBITRO: Benevento di Potenza (Delfino e Chiechi) RETI: 34' st Ditaranto R, 42' st Carriero NOTE: Ammonizioni: 34’ pt Armentano V, 19' st Galeazzo I N, 38' st Bitetti G, 41' st Carriero E' L'ORA della salvezza, la Santarcangiolese riesce a chiudere il campionato uscendo dai play out. Una partita complicata, fin dal principio i padroni di casa si impongono ma il gol non arriva. Mentre il sole continua a riscaldare l'atmosfera, già di suo piuttosto elevata, le due formazioni si infervorano e scendono in campo. Il primo quarto d'ora vede la Santarcangiolese cercare il gol, al 12’ Aurelio spreca una prima palla, solo la prima di una lunga seria. Al 16’ su calcio d'angolo, i padroni di casa cercano la rete con un colpo di testa ma il Montalbano custodisce adeguatamente lo zero a zero. Si giunge al ventesimo del primo tempo, quando la partita si movimenta. La Santarcangiolese

SPOGLIATOIO Giannasio: «Ce lo meritavamo. Ora la programmazione» Diazenna ammette: «Sono stati più bravi di noi» SANTARCANGELO - Una salvezza meritata che deve far riflettere per il prossimo campionato. Soddisfazione del presidente della Santarcangiolese, Vito Giannasio che al latere della partita ha commentato: “Credo fosse giusto che la Santarcangiolese si salvasse, del resto noi avevamo 31 punti in classifica il Montalbano 20, ma dobbiamo agire sulla nostra squadra. Seppure la nostra sia una buona squadra non si può giocare senza allenamento, perché i risultati sono quelli ottenuti nel ritorno del campionato, si gioca per la salvezza e non per essere in testa alla classifica”. In riferimento ai possibili acquisti o cambiamenti nella formazione Giannasio afferma: “Certamente il prossimo anno chi vorrà far parte della squadra dovrà garantire due allenamenti settimanali, un vivo ringraziamento va comunque a tutti i tifosi che, nonostante gli errori della squadra ci hanno sempre sostenuto”. Rammarico per l'allenatore del Montalbano, Diazenna Mimmo che ha commentato: “Sono stati più bravi di noi e hanno meritato la vittoria, ma non sono contento della terna arbitrale e questo non perché abbiamo perso, ma perché credo non fosse all'altezza di questa partita”. f.g.

Festa a fine gara: il lancio delle maglie dei giocatori della Santarcangiolese alla tifoseria per consacrare la salvezza sul campo

Vito Giannasio e Giuseppe Armentano della Santarcangiolese e accanto il tecnico dello Sporting Montalbano, Mimmo Diazenna

spreca una prima occasione con Bitetti , ma non si arrende e continua a giocare, una punizione di Carriero giunge nelle braccia del portiere e a chiudere una tripletta d'attacchi, Bitetti su passaggio

di Casalingo al fianco del palo sinistro, sbaglia un gol clamoroso. Pian piano il Montalbano cerca di reagire e intorno al quarantesimo si guadagna un calcio d'angolo che non mette a frutto. Nuo-

ve gaffe chiudono il primo tempo con forte rammarico dei tifosi, che dati i precedenti della squadra, sperano in una ripresa adeguata alla partita. Il secondo tempo non vede brillare le due squadre,

al 20' un dubbio rigore su Bitetti non viene fischiato e i padroni di casa continuano ad insistere e al 22’ Di taranto colpisce una traversa. Ma sta per arrivare il suo momento, perché al 35’, Aurelio giunge

sulla fascia destra, passa la palla a Di Taranto che sigla il primo gol della partita generando un vero e proprio boato. Gli spalti sono infuocati, gli ultras continuano ad incitare i giocatori ma la partita non è ancora finita. Siamo al 40’ quando due ammonizioni siglano gli ultimi istanti del match, nel giro di cinque minuti, Bitetti continua ad attaccare ed atterrato in prossimità della porta, si guadagna il rigore che Carriero trasforma nel 2 a zero. I giochi sono fatti, la tifoseria ben accompagnata dagli amici del Kaoten di Tolve, festeggia senza esito mentre si attende il fischio finale che metta fine a quel campionato che tanto ha già fatto soffrire. Altri quattro minuti di recupero per chiudere il sipario sullo scontro con il Montalbano che, ancora una volta come la prima partita del campionato, è costretto a sopperire sotto i colpi dei padroni di casa. Francesca Gresia sport@luedi.it

Play Out Non basta il successo al team allenato da mister La Capra

Gerardi respinge il Vitalba Grazie alla sua rete il Lagopesole resta in Promozine VITALBA LAGOPESOLE

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VITALBA: Tomasulo, Rinaldi, Parisi, Mecca V, Verdecanna, Panariello, Colucci, Gerardi, Tomasillo, Pannullo, Di Bello. All. La Capra LAGOPESOLE: D’Andrea, Lorusso, Sabia, Valentini, Coviello T, Verrastro, Anaclerio, Mecca D, Romaniello, Gerardi A, Colangelo. All. Stenta ARIBTRO: Castello di Potenza (Esposito e Guida) RETI: 15’ pt Gerardi (L), 25’ pt Gerardi (V) rig., 20’ st Di Bello LA SALVEZZA va al Logopesole. Nonostante la sconfitta per due ad uno contro il Vitalba, il team allenato da mister Stenta ha conquistato ugualmente la permanenza in virtù della vittoria messa in cassaforte nel match dell’andata che terminò due a zero. In rete per i padroni di casa Gerardi e Di Bello che hanno risposto al gol del vantaggio ospite segnato da Antonello Gerardi. «La partita è stata combattuta ha spiegato il tecnico del Lagopesole, Stenta. Entrambe le squadre hanno dato il massimo per vincere; a dire la verità potevamo fare qualche altro gol. Il rigore per il Vitalba a mio avviso era dubbio; l’arbitro l’ha assegnato con una certa leggerezza.. Alla luce della sconfitta di ie-

Antonello Gerardi ha segnato la rete che è valsa la salvezza al Lagopesole. Accanto Massimo Gerardi del Vitalba, anche lui ieri a segno

ri, reputo fondamentale la vittoria interna per due a zero conquistata nella gara dell’andata. Una vittoria che ci ha dato la tranquillità giusta per affrontare questa gara con la consapevolezza di potercela fare. Raggiungere questo obiettivo è stato molto importante, insieme alla società abbiamo passato tanti momenti negativi che sono stati cancellati dalla permanen-

za». Rammaricato, invece, il tecnico del Vitalba, La Capra, che adesso spera di battere il Montalbano nell’ultimo spareggio salvezza che si giocherà domenica prossima in campo neutro. La vincente, in caso di permanenza dello Sporting Genzano, resterebbe in Promozione. «Abbiamo sbagliato nella partita di domenica scorsa, abbiamo

sbagliato troppi gol - ha affermato La Capra. Sapevamo che non sarebbe stata facile soprattutto perchè avevamo una formazione rimaneggiata. La delusione è tanta però fino a quando c’è speranza dobbiamo crederci. Domenica prossima i ragazzi devono dare il massimo per portare a casa la vittoria della speranza contro il Montalbano. Una vittoria che potrebbe tor-

nare molto utile in caso di salvezza dello Sporting Genzano in serie D. Per il resto, ho poco da rimproverare ai ragazzi che hanno dato il massimo e che si sono impegnati per gli interi novanta minuti di gioco. Il gol ospite è nato dall’unica indecisione della difesa». Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

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48 Sport


A Dilettanti Play Out La Bawer soffre in avvio, recupera e stacca gli avversari

Matera, salvezza a un passo Larga vittoria in gara 3 contro Fossombrone, traguardo vicino BAWER FOSSOMBRONE

87 65

LE PAGELLE CORVINO (7) - Gioca la migliore partita della serie con Fossombrone. In avvio è nervoso ed esitante come il resto della squadra, è comunque lui con 9 punti nel primo quarto a tener sù la squadra e a darle la spinta necessaria per rimanere incollata all’avversario

BAWER MATERA: Corvino 22, Sottana 9, Gergati 9, Cortese 10, Ferrienti 4, Squeo ne, Maggioni 15, Giuliani 7, Vinciguerra ne, Longobardi 11. All. Corà FOSSOMBRONE: Gattoni 10, Mancinelli ne, Sanna 4, Laudoni 7, Doati 9, Rivali 4, Basili ne, Perini 11, Poletti 13, Crow 7. All. Paolini ARBITRI: Moretti di Marsciano (Pg) e Biasini di Veroli PARZIALI: 13-20, 39-33, 59-48, 87-65 NOTE: Spettatori 1000 circa. Tiri liberi Matera 5/7, Fossombrone 14/25 E’ AD un passo la salvezza per l’Olimpia Matera che regola brillantemente Fossombrone in gara 3 e riscatta con autorevolezza lo scivolone di giovedì scorso senza il quale oggi la Bawer poteva già festeggiare la salvezza. Ma il traguardo è vicino ed è ampiamente alla portata della formazione lucana apparsa mentalmente più pronta rispetto all’avversario marchigiano. Un primo quarto nervoso e con molti errori è stato l’unico guizzo che Fossombrone è riuscito a sfruttare, perdendo poi la brillantezza e la precisione in attacco e non riuscendo più ad imbrigliare le bocche da fuoco di Matera. Per i primi due quarti l’equilibrio non è mancato ma poi con Longobardi, Gergati e Cortese in cattedra la Bawer ha messo la freccia del sorpasso dopo essere stata tenuta sù in avvio dal miglior Corvino di questa serie finale. Il piccolo play foggiano ha sfornato ancora qualche errore di troppo ma ha giocato anche una partita concreta in attacco, dando il suo prezioso contributo di punti e assist al resto della squadra. Buona anche la prova sotto i tabelloni dove Matera ha lottato e recuperato rimbalzi più che in altre occasioni, limitando la verve di uomini come Poletti e Perini che finora avevano sempre creato non pochi problemi. In

SOTTANA (6) - Tre triple in diversi momenti della sfida, nel secondo quarto consente a Matera di rimanere avanti, si carica presto di falli GERGATI (7) - Qualche esitazione nei primi minuti in cui entra in campo in cui si innervosisce anche per i continui richiami dalla panchina, poi rompe il ghiaccio e riesce a realizzare tre triple nel terzo parziale che contribuiscono in modo decisivo al break di Matera

La guardia della Bawer, Riccardo Cortese

sostanza si è vista una Bawer mentalmente più fresca e pronta rispetto ad un Fossombrone crollato alla prima intemperia. Proprio questa è la notizia più confortante anche per il resto della serie nella quale Matera non potrà abbassare la guardia ma di certo dovrà cercare di chiudere i conti e guadagnarsi la permanenza già giovedì sera a Fossombrone, evitando le forche caudine di una gara 5 con moltissime incognite. Ora andiamo in cronaca. L’avvio è nervoso e con molti errori, Matera più precisa nei liberi con Maggioni va avanti 4-3 ma poi cade in un eccessivo nervosismo e va sotto prima 4-12, al 5’ e poi 11-18 al 8’ con il solo Corvino in grado di tenere in piedi la barca con nove punti realizzati dei 13 totali del primo quarto (13-20 per Fossombrone). La seconda frazione è subito nel segno di Matera che con un ritrovato Longobardi ritorna in tre minuti sul 2322 e poi sul 32-30 del minuto 17’. La svolta della gara è tutta a favo-

re della formazione lucana che prova a insistere e con alcune conclusioni preziose ed una difesa di ferro arriva a metà gara sul 39-33. Il break decisivo è in avvio di terza frazione con un parziale di 11-2 nei primi cinque minuti che mette le ali al Matera, sospinto dalle triple di Gergati e Maggioni e avanti anche 56-40 al 27’. La partita sembra chiusa anche se la Bawer non riesce ad ammazzarla (59-48 a fine terzo quarto). L’ultima frazione vede Fossombrone che tenta di ritornare in gara (6151) in avvio ma ancora tre triple consecutive sull’asse MaggioniCorvino-Cortese portano la Bawer sul 70-51 al minuto 34’. Il resto è accademia nel segno della formazione materana che può festeggiare la vittoria in gara 3 (87-65) e avvicinarsi alla salvezza. Giovedì a Fossombrone la grande chance di chiudere i conti e tirare un ultimo e definitivo sospiro di sollievo. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Valerio Corvino

CORTESE (6,5) - Gioca una partita di grande concretezza, non è brillante come in altre circostanze ma porta comunque il suo contributo, due triple realizzate ne migliorano la serata FERRIENTI (6) - Poco appariscente in attacco, è in serata diversa e meno brillante rispetto a quella strepitosa di giovedì scorso a Fossombrone. Riesce comunque a lottare e dare il suo contributo sotto i tabelloni SQUEO (NE) MAGGIONI (7) - Si rivede il vecchio istinto del killer che non sbaglia i canestri importanti, chirurgico in più di una circostanza nella quale riesce a giocare al massimo delle sue potenzialità GIULIANI (5,5) - Non è sicurissimo sotto i tabelloni, perde un paio di rimbalzi e sbaglia qualche canestro da sotto che gridano vendetta. Con il passare dei minuti però cresce decisamente di rendimento e si mostra più sicuro e convinto nei propri mezzi ed utile per i successi della squadra VINCIGUERRA (NE) LONGOBARDI (7) - Cresce alla distanza dopo un avvio negativo ed un ritorno in panchina inatteso. La sua

Francesco Gergati

prova è sicuramente migliore nel cuore della sfida e nel secondo e terzo quarto gioca i palloni pesanti che permettono al Matera di fare la differenza CORÀ ( 6,5) - L’approccio alla gara resta il limite di questa squadra (non l’unico in verità) che parte con un eccessivo nervosismo e rischia di subire le sfuriate avversarie limitandole però meglio che in gara 2. In questi avvii di gara sotto tono c’è un fattore mentale che solo l’allenatore può comprendere ma che certo non si riesce a superare. p.quarto@luedi.it

l’INTERVISTA

Maggioni rilancia e pensa già al match di giovedì

«Vogliamo chiudere con la vittoria in gara 4» GRANDE euforia negli spogliatoi della Bawer, una buona vittoria tonificante, arrivata con i materani mai seriamente in difficoltà, e risultato finale con ben 22 punti di vantaggio. Unico appunto ma di poco conto, che si può rimproverare è stato l'avvio troppo blando nei primi due quarti, una pecca che si portano dietro dall'inizio del campionato come ci conferma, Valerio Corvino, « Come al solito l'inizio non è stato dei migliori, partiamo male e poi dobbiamo recuperare, ma nella restante parte della gara abbiamo giocato bene, grande reazione, abbiamo pressato bene mettendo in grande difficoltà i loro piccoli non facendoli giocare come volevano. Ora speriamo di andare a vincere per chiudere, altrimenti ci aspetta un'altra gara ma in casa e la giocheremo con il coltello tra i denti». Durante l'incontro ti abbiamo visto nervoso, la motivazione. « Sono stufo del gioco sporco che fanno tutte le squadre su di me, io non ci sto e gli arbitri acconsentono tutto, è normale che poi diventi nervoso, non si deve permettere di fare questo gioco». Dopo Valerio Corvino, in sala stampa ecco arrivare Matteo Maggioni, secondo cannoniere di questa gara con 15 punti e una buona prestazione. Maggioni, una buona gara, ora ci vorrebbe una vittoria in trasferta. « E' quello che cerchiamo, anche se, la gara di oggi non è stata una passeggiata,

quando abbiamo preso un buon margine di vantaggio la gara è andata come doveva, questo è un buon auspicio per la prossima gara di giovedì, con il nostro ritmo li abbiamo messi in difficoltà, una buon a difesa ma nei play-out bisogna mettere in preventivo tutto, giocare al massimo per non arrivare a gara cinque anche se in casa. Oggi a livello difensivo abbiamo giocato meglio di loro e anche la percentuale a tiro è migliore, questo fa ben sperare». Altro umore troviamo sulla sponda opposta, coach Paolini deluso dalla sconfitta, riconoscendo i meriti di Matera, con parziali giustificazioni. «Sono dispiaciuto per i ragazzi, ma può succedere, ho una squadra giovane, per Matera è uscita fuori l'esperienza e la classe dei suoi uomini. Anche se fino ad oggi abbiamo combattuto, con l'assenza di due uomini importanti per noi, come Laudoni che rientrato oggi, ha giocato ma non in perfette condizioni, in più mancava Bartolucci. Ma ciò che mi fa arrabbiare sono le trasferte lunghissime, viaggi con più di sette ore che non si possono affrontare, stancano e tolgono la concentrazione dopo aver disputato un lungo campionato, su questo la lega devrebbe prendere provvedimenti». Incassata la vittoria, aspettiamoci un positivo verdetto giovedì sera. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

retrocessa in B

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Sport 49

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

C Dilettanti Potenza trascinato da un eccezionale Delli Carri, ora c’è il Siracusa

Corporelle, ecco la finale Ci vuole un supplementare e una bella rimonta per battere il Gela CORPORELLE GELA

98 94

CENTRE CORPORELLE POTENZA: Favia 2, Marino 7, Brucoli n.e., Delli Carri 36, Pellegrini 27, Ginefra 16, Marchese 4, Dimitriu 2, Armentano 2, Viggiano 2. All. Dino De Angelis. ENVIROIL BASKET GELA: Paganucci 20, Strambia, Festino 23, Saccà 8, Righetti 10, Mammano 8, Verzì 6, La Cognata n.e., Guarnacca n.e. Contaldo 20. All. Tiziano Tarquini. ARBITRI: Napoletano di Acerra e Contaldo di Portici PARZIALI: 20-22, 39-40, 6558, 84-84, 98-94 NOTE: Spettatori 800 circa. Usciti per cinque falli Righetti e Contaldo. Nessun fallo antisportivo, nessun fallo tecnico. CHE GARA ragazzi! La Centre Corporelle Potenza vince dopo un supplementare, superando al Pala Pergola di Contrada Rossellino il Basket Enviroil Gela allenato da Tiziano Tarquini che ha dimostrato di avere grandi risorse caratteriali sciorinando una partita fantastica. Le due squadre hanno sentito enormemente l'importanza della posta in palio che ha condizionato il rendimento dei protagonisti in campo. Gela parte bene con i canestri di Righetti e Contaldo che danno il la al primo tentativo di fuga della compagine sici-

Gigi Delli Carri

liana brava a portarsi in testa con otto punti di scarto sul 22 a 14. La reazione della Centre Corporelle Potenza non si fa attendere e segna con Delli Carri e Pellegrini i canestri della sopravvivenza che consentono alla compagine potentina di chiudere in svantaggio di due lunghezze il primo quarto sul 22 a 20. Nel secondo quarto i siciliani giocano da grande squadra mettendo sovente in crisi la compagine potentina, incapace di operare il sorpasso e fallosa ai liberi. Gela tiene testa con autorità alla Corporelle Potenza che segna comunque con Delli Carri e Ginefra i canestri della speranza. Il Gela ha in Paganucci e Festino gli uomini chiave che consentono alla compagine siciliana di guidare il secondo quarto. Nel terzo la squadra

di Dino De Angelis patisce il parziale di dieci a zero, figlio delle prodezze di Paganucci che porta l'Enviroil Gela a + 10 sul 50 a 40. A questo punto De Angelis da la scossa ai suoi atleti che producono il parziale di 25 a 8 mettendo il naso avanti e chiudendo il terzo quarto sul parziale di 65 a 58. Nel quarto i canestri di Festino da tre permettono all'Enviroil di operare il break e di passare a condurre con autorità. Delli Carri porta la squadra in parità, la partita è incandescente ma i siciliani perdono per cinque falli Contaldo e Righetti. Paganucci porta i suoi a + 4 sul parziale di 82 a 78. Delli Carri sempre lui si intrufola nel traffico dell'area siciliana e segna canestri siderali, seguito da Marchese. Paganucci segna e porta i nisseni a + 2 sul punteggio di 84 a 82. Delli Carri realizza i liberi del pari 84 e Verzì spreca da sotto la palla della vittoria. L'overtime si gioca in una bolgia. Delli Carri e Ginefra conducono per mano la Corporelle che subisce un parziale di cinque a zero che proietta gli ospiti sul 89 a 84. Pellegrini e Marino lottano da sotto, ma a fare la differenza è ancora il cecchino dauno Delli Carri che segna e da spettacolo, mentre Saccà spreca due tiri liberi su tre. Ginefra chiude i conti e per la Centre Corporelle Potenza si apre la festa chiamata finale contro il Prativerdi Siracusa. sport@luedi.it

PLAYOFF

promossa in B

Spogliatoio Parla il protagonista Atletica Primato regionale per Ruggero D’Ascanio ed Eustachio Cancelliere

«Una gran paura ma ce lo meritiamo» PRIMA la paura, poi la festa. Il basket riserva queste emozioni dopo grandi partite. Quella di ieri pomeriggio disputata al Pala Pergola di Contrada Rossellino tra la Centre Corporelle Potenza rimarrà negli annali del basket per le emozioni e le passioni che ha saputo regalare. Le due formazioni sono state straordinarie per intensità e spirito di gruppo. L'Enviroil Basket Gela ha dimostrato di avere qualità temperamentali davvero eccellenti, giocando una partita splendida per applicazione e grinta. La Centre Corporelle Potenza “targata” Delli Carri e Pellegrini ha saputo vincere una gara sofferta, nella quale le doti caratteriali del quintetto di Dino De Angelis hanno sovvertito situazioni intricate e spesso convulse. Il risultato finale premia la classe dei solisti di De Angelis e in primis di Gigi Delli Carri che a 40 anni ha segnato in una partita epica trentasei punti tutti decisivi ai fini del risultato finale. Gela esce con l'onore delle armi al cospetto di una Centre Corporelle Potenza che ha giocato una partita incredibile per intensità e ritmo. Le due squadre per il basket espresso meriterebbero ben altri palcoscenici. Curiosamente in cinque gare disputate la squadra che ha vinto i confronti ha segnato per tre volte novantotto punti. E' capi-

tato al Gela in campionato e alla Centre Corporelle nelle due semifinali. Ovviamente l'ambiente in casa potentina è euforico. La vittoria è analizzata dal cecchino dauno Luigi Delli Carri, stremato ma felice a fine gara. Delli Carri ha affermato: «Ho giocato tante partite nella mia carriera, questa è stata sicuramente intensa, bella agonisticamente e tecnicamente. Sono contento per il risultato conseguito dalla nostra formazione che ha meritato il successo dinanzi ad una squadra, il Gela che ha cercato in tutte le maniere di vincere la partita». Il tiratore pugliese va avanti nella sua analisi affermando: «Abbiamo sofferto, ad un certo punto ho pensato di perdere la gara, Gela ha giocato davvero bene. La gioia è davvero indescrivibile in questo momento. Tutti meritiamo di festeggiare e approdare in finale». L'atleta del presidente Antonio Colangelo chiude il suo resoconto sul match: «Desidero fortemente la serie B Dilettanti che sarebbe il premio alla nostra stagione agonistica. Sono davvero contento per tutto il gruppo che ha sofferto tanto. Ora arriviamo in finale contro il Siracusa in buone condizioni fisiche». E' vero, nella speranza di poter contare anche sull'apporto di un certo Mimmo Castellitto…

Duecento punti per restare in A1

Vizziello: «Li conquistereno nelle prossime gare a luglio» OTTIMI risultati per la Polisportiva Rocco Scotellaro di Matera ai campionati assoluti di serie A1 svoltisi il 16 e 17 a Bari. Una prestazione che avvicina il sodalizio della città dei Sassi alla riconferma nella massima serie (mancano solo duecento punti per ottenere la permanenza, ndr). Ancora tra i protagonisti il giovane Eusebio Haliti che ha conquistato il primo posto nei 400 metri con quarantotto secondi e sessantotto centesimi. Al secondo posto si è classificato l’altro materano della società presieduta da Vizziello, Marco Gai, con cinquanta secondi e e ventiquattro centesimi. Nella marcia c’è stata la doppietta nei 10 chilometri con Ruggero D’Ascanio, vincitore con il tempo di 42’31’ (ha conquistato il nuovo primato regionale lucano) e con Pasquale Sabino, arrivato secondo, con il tempo di 44’01’’. Podio anche nel lancio del disco: secondo posto di Francesco Acquasanta con un lancio lungo quarantatre metri e novantotto centimetri. Nel salto triplo, terzo gradino per Angelo Palmisano con metri 14’08’’. Nella disciplina dei cento metri, invece, al quarto posto è arrivato Gianluca Matrapasqua, mentre nel salto con l’asta terza piazza per Gabriele Giacoia con tre metri e ottanta. Eustachio Cancelliere ha, invece, conquistato il primato nel lancio del martello, con un tiro lungo cinquantacinque metri e cinquantasei centimetri. Anche per il

giovane atleta materano l’ottima prestazione di Bari ha regalato il record regionale categoria promesse. Sul terzo gradino del podio, nel salto in alto, è salito Roberto Coretti con un salto di un metro e ottanta centimetri; nei cinquemila metri, secondo posto per Donato Becce con il tempo di 14’46 e 82 centesimi, nel salto in lungo, invece, terzo posto per Matias Lopez con sei metri e quarantatrè centimetri. Nella staffetta 4x400 vittoria della Scotellaro Matera con Daniele D’Angela, Marco Gai, Gianluca Mastrapa-

squa e Eusebio Haliti che hanno impiegato il tempo di 3’23’’ e 52. Infine, negli ottocento metri, terzo posto per Radi Fouad con il tempo di 2’02’’e 64 centesimi. «Abbiamo rispettato le previsioni della vigilia - ha affermato Emanuele Vizziello. Sono molto soddisfatto della prestazione dei ragazzi, sono state delle giornate intense ma molto belle. Per cento punti non siamo ancora stati confermati in serie A1, ma ci rifaremo nelle gare del 4 e 5 luglio a Bari. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Ruggero D’Ascanio

Pallanuoto B Donne Invicta, chiusura amara

Join The Game I risultati delle potentine

to un atteggiamento differente rispetto alle precedenti esibizioni che hanno visto il sette in rosa potentino subire costantemente il ritmo di gioco del Cosenza, abile a sfruttare le occasioni procurate durante la sfida. Il complesso lucano chiude con una sconfitta un campionato comunque positivo che ha visto il team di Vincenzo Ostuni sciorinare partite d'antologia e misurarsi senza affanni al cospetto delle principali avversarie del campionato. La sfida di ieri ha chiuso un campionato positivo, ora le atlete potentine sconfitte anche nel corso della sfida under 17 osserveranno il meritato riposo dopo aver conquistato una salvezza meritata. f.menonna@luedi.it

UNA BELLA esperienza, due squadre protagoniste al di la dei risultati conseguiti nella fase finale di Join the game svoltasi a Jesolo Lido in provincia di Venezia. Basilia Basket Potenza e Nuovo Basket Potenza hanno onorato la manifestazione giovanile. Nel campionato under tredici maschile il Nuovo Basket Potenza ha pareggiato contro la Dinamo il primo incontro, due sconfitte e una vittoria il bilancio degli altri match Per quanto riguarda le damigelle della Basilia le atlete di Marilia Sanza hanno giocato il campionato under 13 femminile perdendo con Patavium e Lazù Catania.

HA CHIUSO con una sconfitta il suo campionato la Libertas Invicta Potenza di Vincenzo Ostuni nella trasferta dello Stadio del Nuoto di Cosenza. Le atlete potentine sono state sconfitte per 5 a 1 dalle cosentine al termine di una partita molto strana caratterizzata dal dominio incontrastato delle difese a scapito degli attacchi. Il complesso potentino non è riuscito a dare l'ultima soddisfazione dell'anno al tecnico Ostuni, assente per motivi personali e sostituito in panchina da Figliuolo. La squadra lucana non ha ripetuto in sostanza le ultime partite che hanno visto Arcieri e compagne pronte e decise a giocare fino all'ultimo minuto le proprie carte. La formazione potentina ha evidenzia-

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50 Sport


Tennis A2 Avanti 2-0 si fa rimontare e cede nel doppio al Casale Monferrato

Pisticci fallisce la prima chance salvezza Il Ct Pisticci dovrà soffrire fino all'ultimo per conquistare la salvezza in A2. La trasferta di Casale Monferrato, valida come primo turno play out, infatti, ha riservato una grossa delusione per la piccola realtà lucana, che ha avuto l'occasione per ottenere ieri la permanenza nell'attuale categoria. Partito fortissimo, il Ct Pisticci ha dovuto subire la rimonta delle padrone di casa e adesso dovrà disputare un successivo turno play out con il Tc Milano Bonacossa, questa volta in un confronto andata e ritorno che inizierà domenica prossima a Milano e si concluderà la domenica successiva a Pisticci. E pensare che dopo i primi due incontri di singolare con le tenniste della Soc. Ca-

nottieri Casale, il Ct Pisticci si trovava in vantaggio per 2-0. La Gledacheva, infatti, aveva vinto agevolmente il match di apertura con la Vianello con un duplice 6-2. A seguire la Meruzzi conquistava il punto del doppio vantaggio grazie al successo sulla Grazioso per 2-6 6-4 6-2. Nel terzo singolare, tuttavia, la Giovine non è riuscita a chiudere la sfida perdendo il suo ennesimo incontro di singolare. La Smirnova ha vinto senza problemi per 6-4 6-3 ottenendo il primo punto per Casale Monferrato. Da quel momento la partita ha preso un'altra piega. Il Ct Pisticci ha avuto ancora l'occasione di chiudere il discorso nel primo doppio, ma

la coppia Giovine - Gledacheva ha dovuto soccombere di fronte a Smirnova e Vianello per 7-6 6-3. Sul 2-2 il regolamento prevedeva di ricorrere ad un ulteriore doppio di spareggio. Il Ct Pisticci ha optato per una sostituzione mandando la Meruzzi al posto della Giovine ed a fianco della Gledacheva. Coppia confermata, invece, per Casale Monferrato. La sfida è stata più equilibrata rispetto alla precedente, ma Pisticci ha perso comunque seppur al terzo e decisivo set, con il punteggio di 3-6 6-3 6-3 in favore delle padrone di casa. Nelle parole del presidente Leone c'è tutta la delusione per l'esito dell'incontro: «Sono arrabbiato - commenta il presidente del Circolo

Tennis Pisticci - perché sul 2-0 credevamo di aver chiuso questa storia ed invece ci tocca ancora di lottare per conquistare la salvezza. Era quasi fatta, ma purtroppo abbiamo pagato dazio nel doppio, dove sapevamo di avere qualcosa in meno delle nostre avversarie. Nel secondo doppio, tuttavia, c'è stata partita fino al settimo game del terzo set. Purtroppo lo ha vinto Casale che poi ha chiuso agevolmente. Le buone performance in singolare non sono state sufficienti ed ora dovremo giocarci tutto con Milano. C'è anche da dire che con Casale Monferrato non partivamo favoriti sia perché eravamo chiamati a giocare in trasferta sia per il fatto che le nostre avversarie hanno

Giulia Meruzzi del Circolo tennis Pisticci

conquistato più punti di noi nella prima fase del campionato. Sulla carta, invece, contro Milano avremo i favori del pronostico e soprattutto l'opportunità di giocare la gara di ritorno in casa.

Ma in questo momento è meglio non ragionare in questi termini. Per salvarci dovremo dare tutto e tener alta la guardia fino alla fine». Robero D’Alessandro sport@luedi.it

Volley B2 Donne Galtieri: «Possiamo fare un altro e decisivo passo, ci crediamo»

Time, puoi chiudere i conti C’è mercoledì a Priolo l’occasione per ritornare in serie B1 MATERA - Convinte di potercela fare, alle ragazze di coach Tommaso Galtieri non è sfuggita la vittoria. Un secco 3 a 0 che lascia la possibilità di chiudere la pratica già mercoledì sera. Senza troppi errori e senza cadere in attimi di smarrimento le giocatrici materane hanno disputato una grande gara, considerando la grave assenza del libero De Vita elemento importantissimo nel sestetto. Preoccupava di più l'assenza della giocatrice che la squadra avversaria, ma con grande spirito di sacrificio è stata data una grande risposta, come grande è stata l'affluenza delle persone al PalaSassi, oltre le 400 unità. A fine gara sprizza gioia da tutti i pori alle ragazze della Time, felici e sorridenti, come sorridente era il viso di coach Galtieri che dopo una notte tranquilla dichiara: «Praticamente quella di sabato è stata la vittoria del collettivo, le ragazze hanno saputo sacrificarsi nei momenti difficili dando un segnale che la squadra c'è. Se ci ricordiamo anche ad inizio campionato le prime due giornate le abbiamo affrontate senza la Vecerkova, compensando l'assenza con il sacrificio delle mie atlete e paradossalmente i nostri difetti do-

La coreografia dei tifosi della Time Volley Matera che inneggiano al salto di categoria (foto Videouno)

vute alle assenze diventano pregi». Era questo il Priolo che si aspettava, basato sulla Chiavaro e la Ma-

lerba. «Da quello che avevo studiato e visto in video pressappoco ci siamo, mi ha

sorpreso perché non me l'aspettavo, le loro battute, hanno battuto bene e ci hanno sorpresi, nello stes-

so fondamentale che avevamo migliorato anche noi, il resto era scontato». Un parere sulla Russo nel ruolo inedito di libero. «Della Russo non sono scontento, ma da lei non potevo pretendere, di più non poteva fare, poi c'è da tener conto che anche lei rientrava da un lungo infortunio, comunque si è sacrificata per la squadra, non è facile sostituire e in più fuori ruolo». Le sue previsioni di gara due, si torna con la B1 in tasca. «Sicuramente vorrei chiudere lì i conti,dobbiamo mettercela tutta, è da tanto che stiamo giocando, se dovesse capitare di do-

Volley B2 Maschile Il Turi potrebbe essere lo sfidante del Potenza, ha vinto gara 1

Il tecnico della Medical Center Potenza Draganov attende ancora il prossimo avversario nel play off

La Medical Center studia l’avversario

E’ INIZIATO il conto alla rovescia. Mancano 9 giorni e la Medical Center inizierà l’avventura play-off, partendo direttamente dalla semifinale. L’avversario ancora non si co-

nosce con certezza, anche se «qualcosa si può già prevedere», afferma il team manager Lello Leggiadro. Sabato sera, infatti, sono iniziati i quarti di finale. Il Turi ha giocato in ca-

sa e ha vinto 3-0 contro il Montorio, mentre il Nicosia, davanti al pubblico amico, ha battuto sempre 3-0 l’Ugento. Se l’Ugento dovesse rimontare e vincere contro il Nicosia,

sarebbe l’avversario della Medical Center, ma «la cosa è alquanto improbabile, in quanto – spiega Leggiadro – se anche l’Ugento riuscisse a vincere in casa contro i siciliani,

ver continuare la serie, si terminerà a giugno ed è troppo rischioso, quindi è meglio chiudere subito. Anche se non lo posso negare ma sarebbe stato bello vincere davanti ai nostri tifosi, che ci hanno dato una grande mano, e sono stati loro a darci una mano soprattutto nelle fasi finali dei set». Ora bisogna aspettare mercoledì sera con la speranza di poter festeggiare questa tanto attesa promozione in B1. L'incontro delle ragazze avrà inizio alle ore 20,30, la partenza è prevista domani mattina. Vincenzo Bochicchio sport@luedi.it

l’eventuale “bella” si giocherebbe sempre a Nicosia e lì è davvero difficile “passare”». Se, invece, il Nicosia supera la fase dei quarti di finale, sarà la vincente tra Turi e Montorio a scontrarsi con i lucani. E, proprio sabato sera, alcuni dirigenti rossoblu, tra cui lo stesso Leggiadro, si sono recati a Turi. «Il Turi è davvero una bella squadra – continua il team manager. Hanno un buon palleggiatore, un buon opposto e due centrali che

hanno espresso un buon gioco di difesa a muro». Insomma, la formazione allenata da Giorgio Draganov, che arriva in semifinale come migliore seconda, mercoledì 27 maggio dovrà scendere in campo con la stessa concentrazione e determinazione messe in mostra nel girone di ritorno per continuare a sognare. Non sarà facile, ma bisogna crederci. Anna Maria Calabrese sport@luedi.it

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Sport 51

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

Protesta dei ciclisti lungo il percorso per la pericolosità delle strade

di ADOLFO FANTACCINI MILANO – Nemmeno le polemiche e le azioni di protesta hanno fermato il missile Mark Cavendish: il britannico con il tritolo nelle gambe ha vinto in volata la nona tappa del Giro d’Italia che si è disputata sui 165 km del circuito di Milano. Lo sprinter dell’Isola di Man si è imposto abbastanza nettamente, sul traguardo di corso Venezia, precedendo l’australiano Allan Davis e lo statunitense Tyler Farrar. Per il britannico della Columbia-High Road, 23 anni e già trionfatore nella Milano-Sanremo dello scorso marzo, si tratta del 9/o successo stagionale, del 3/o nella corsa rosa, dopo i due conquistati l’anno scorso sui traguardi di Catanzaro Lido e di Cittadella (Padova). Per il Team Columbia, invece, si tratta del 3/o successo nel Giro del centenario, ottenuto con uomini diversi, a parte il trionfo nella cronosquadre di Venezia, nella 1/a tappa. Della squadra di Valerio Piva hanno tagliato il traguardo per primi i vari Boasson Hagen a Chiavenna e Siutsou sabato a Bergamo; ieri è toccato a Cavendish. È rimasto all’asciutto, invece, Alessandro Petacchi, che si è dovuto accontentare del 5/o posto. Il fatto del giorno, però, è rappresentato dalla neutralizzazione dei riscontri cronometrici (e degli abbuoni) ai fini della classifica generale. Nonostante il provvedimento della direzione di corsa, però, la protesta dei corridori prende corpo e sfocia in un comunicato letto dalla maglia rosa, Danilo Di Luca, in qualità di leader della classifica generale e soprattutto di vicepresinte del sindacato dei corridori. È una situazione kafkiana, che si

Rispunta Cavendish tra le polemiche CLASSIFICA 1. D. Di Luca in 37h29'48» 2. Thomas Lovkvist a 00'13» 3. Michael Rogers a 00'44» 4. Levi Leipheimer a 00'51» 5. Denis Menchov a 00'58» 6. Ivan Basso (Ita) a 01'14» 7. C. Sastre Candil a 01'24» 8. Ch. Horner (Usa) a 01'25» 9. F. Pellizotti (Ita) a 01'35» 10. D. A. Duran (Esp) a 01'49» 11. Gil. Simoni (Ita) a 02'09» 12. Y. Popovych (Ukr)a 02’38» 13. T. Valjavec (Slo) a 02’44» 14. L. Ten Dam(Ned) a 02’49» 15. Seeldrayers (Bel) a 02’27» 16. K. Siutsou (Blr) a 03’02» 20. M. Bruseghin (Ita) a 03'24» 21. D. Cunego (Ita) a 03'37» 25. L. Armstrong (Usa) 04'39» 33. M. Scarponi (Ita) a 05'31» 36. S. Garzelli (Ita) a 06'49» 58. F. Pozzato (Ita) a 22'25»

L’arrivo di Mark Cavendish sul traguardo di Milano

riflette sull'atmosfera complessiva della corsa rosa, con tanto di beffa per il pubblico, accorso numeroso sulle strade di Milano per assistere allo show offerto dai velocisti e rimasto invece a bocca asciutta. Deluso. Il gruppo prosegue, ma ad andatura ridotta, ridottissima, tant'è che la media – su un circuito interamente pianeggiante – nei primi 5 giri, oscilla fra i 33 ed i 34 km/h. Salirà alla sesta tornata, a oltre 40, poi s'impennerà, fino a toccare i 52,800 del passaggio finale con la volata vinta da Caven-

dish. In sostanza, i corridori considerano «troppo pericoloso» il percorso di tappa che, come dice il patron Angelo Zomegnan «ha superato l’esame della commissione tecnica». Macchine parcheggiate ai lati delle strade, le rotaie dei tram, ma soprattutto una caduta che coinvolge una ventina di corridori al primo giro (dopo quella ben più grave e pericolosa che ha mandato in coma farmaceutico lo spagnolo Pedro Horrilo sabato), inducono il gruppo a tirare i remi in barca ed a procedere

con il freno tirato. «Allora dovremmo annullare almeno un paio di classiche del nord, come l’Amstel Gold Race e la Gand-Wevengem», il commento di Zomegnan. Le polemiche proseguiranno. Intanto, in vetta alla classifica generale, tutto resta invariato: Di Luca si presenta in maglia in prossimità della Cuneo-Pinerolo, la 10/a frazione (ma anche la più lunga, con i suoi 262 km), rispolverata in ricordo della leggendaria fuga di Fausto Coppi nel 1949.

Di Luca “sindacalista” «Il pubblico ci ha capiti»

Niente cambiamenti in classifica MILANO - La nona tappa del Giro d’Italia del Centenario, la Milano Show 100 di 165 chilometri, non avrà alcun valore per la classifica generale. La direzione della corsa rosa Rcs, dopo il via libera della giuria, ha annunciato che la frazione di ieri non assegnerà distacchi e abbuoni e che dunque sarà solo l’occasione per festeggiare, nella sede storica del Giro, i cento anni della manifestazione più amata dagli italiani.

Horrillo svegliato dal coma Danilo Di Luca in maglia rosa col Duomo come sfondo

no Armstrong è stato rispettato, visto che è andato davanti per rallentare: come al solito, è stata presa una decisione a metà». «Durante la corsa è difficile, in un’altra situazione si poteva prendere una decisione migliore». Ivan Basso dice la sua sulla protesta. «Dopo il primo giro sono caduti subito venti corridori – ha detto il varesino della Liquigas - C'è stata paura, ma poi abbiamo onorato la corsa e fatto il nostro dovere,

Cavendish festeggia sul podio a colpi di champagne

IN BREVE

LE INTERVISTE

MILANO - Nessun passo indietro da parte di Danilo Di Luca. Come un autentico sindacalista, l’abruzzese della Lpr, in maglia rosa, difende la scelta del gruppo di fermarsi sotto il traguardo in segno di protesta. «Dopo il primo giro del circuito spiega il 'Killer' di Spoltore al termine della Milano Show – ci siamo accorti che non era sicuro per macchine, spartitraffico e rotaie del tram. Gli organizzatori, che ringraziamo, hanno neutralizzato la tappa e noi uomini di classifica eravamo tutti d’accordo per non farla. Anche i velocisti, però, non volevano rischiare e a quel punto abbiamo deciso di fermarci e spiegare ai tifosi le nostre ragioni. La maggior parte del pubblico ha capito ed applaudito, i fischi sono stati pochi». Di Luca, che è anche vicepresidente dell’Accpi, se la prende poi con chi, comunque, ha voluto “fare” la corsa: «Basta un corridore che aumenta l’andatura e tutti gli vanno dietro. Qualcuno si è messo a tirare e alla fine c'è stato comunque lo spettacolo della volata. Nemme-

ORDINE D’ARRIVO 1. Mark Cavendish (Gbr, Columbia) in 4h16'13» 2. A.Davis (Aus, Q. Step) s.t. 3. T. Farrar (UsaGarmin) s.t. 4. M. Harley Goss (Aus) s.t. 5. A. Petacchi (Ita) s.t. 6. Robert Forster (Ger) s.t. 7. Robert Hunter (Rsa) s.t. 8. Davide Viganò (Ita) s.t. 9. Said Haddou (Fra) s.t. 10. T. Fothen (Ger) s.t. 11. E. Vorganov (Rus) s.t. 12. B. Swift (Gbr) s. t. 13. S. Hinault (Fra) s. t. 14. Ruggero Marzoli (Ita) s.t. 15. J. Rodriguez (Ven) s. t. 16. D. Grabovskyy (Ukr) s. t. 31. Luca Mazzanti (Ita) s.t. 36. Filippo Pozzato (Ita) s.t. 42. Mauro Facci (Ita) s.t. 50. Manuele Mori (Ita) s.t.

così come dall’inizio del Giro. È prevalsa la paura del gruppo di farsi male, più che la volontà di fare polemiche». «Era una delle tappe che volevo vincere - è stato infine il commento di Mark Cavendish - sono contento perchè per la prima volta mi sono sentito al massimo per sprintare con Petacchi e la squadra è stata grande nel pilotarmi nel finale. Il circuito? Sempre pericoloso nelle città perchè c'è gente».

MILANO - Pedro Horrillo si è risvegliato dal coma artificiale nel quale era stato posto ieri in seguito alla terribile caduta nella discesa dal Culmine di San Pietro. Il 34enne spagnolo della Rabobank, che in settimana sarà sottoposto ad intervento chirurgico, ha riportato fratture a femore, ginocchio e vertebre.

Oggi il Giro si ferma MILANO - Giornata di riposo oggi per il Giro d’Italia. La carovana rosa ripartirà domani da Cuneo per arrivare a Pinerolo dopo 262 chilometri.

Di Luca in rosa e sotto la protesta dei ciclisti

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52 Sport


L’Italia sorride con Melandri (secondo) e con il successo di Simoncelli nella classe 250

Lorenzo esulta due volte Lo spagnolo primo a Le Mans rimane in vetta al Mondiale. Rossi caduto LE CLASSIFICHE

L’esultanza sul podio di Marco Simoncelli e di Jorge Lorenzo

LE MANS – Al «Bugatti» di Le Mans tutti attendevano la 99esima vittoria di Valentino Rossi ed invece, complice la pioggia e la caduta del campione del mondo della MotoGP a vincere il Gran Premio di Francia è stata l'altra Fiat Yamaha, quella numero 99 di Jorge Lorenzo. Per la cabala, quindi, è questo il numero vincente sul circuito de La Sartre, con il giovane mallorchino che festeggia il suo secondo successo stagionale che gli vale nuovamente la leadership della classifica iridata. Nella gara di casa Jorge cadde a poche tornate dall’arrivo ed il compagno di squadra lo beccò nel post gara. Ora toccherebbe a Lorenzo dire qualcosa a Valentino che, forse proprio perchè al comando della corsa c'era proprio l'altra Fiat Yamaha ha rischiato troppo con le gomme da asciutto da poco montate e quindi fredde sulla pista ancora umida, scivolando fuori pista. Rossi è stato poi costretto a tornare al box ed a cambiare per la seconda volta la moto pagando anche una penalità. Una gara da dimenticare per lui che l’ha visto ultimo a due giri da Lorenzo. Ma la gara di Le

Mans non è vissuta soltanto sul duello a distanza tra i due. Dietro a Lorenzo che guidava la corsa con un vantaggio rassicurante si è aperta una bella lotta per le altre posizioni sul podio. Melandri con la Kawasaki gestita dall’Hayate Racing ha vissuto una bellissima giornata, chiudendo secondo ma soprattutto prendendosi una bella rivincita sulla sua ex squadra. Il romagnolo, infatti, ha passato sena esitazioni la Ducati di Casey Stoner che oggi nulla ha potuto contro la nera Hayate-Kawasaki. Un risultato che proietta Melandri in quinta posizione nel mondiale e che gli consente anche di chiedere un aiuto ufficiale alla casa madre, sperando di essere ascoltato. Il lavoro fatto dal Macio e dalla sua squadra, infatti, dimostra che la Kawasaki è una buona moto e che con gli opportuni aggiornamenti che solo il reparto racing potrebbe fornirgli, potrebbe lottare se non per il titolo almeno per qualche bella vittoria. Alle sue spalle, poi, altra bella lotta in famiglia tra i due della Repsol Hrc Honda. Andrea Dovizioso stava gestendo un ottimo terzo posto ma nulla ha potuto

contro l’arrembante ritorno del compagno di team Dani Pedrosa. Lo spagnolo, partito dalla pole, ha tenuto un ritmo di gara indiavolato, guadagnandogli decimi su decimi, per poi raggiungerlo e sorpassarlo a due curve dalla bandiera a scacchi. Alle loro spalle, staccato di una decina di secondi ha chiuso Stoner. Il Gran Premio di Francia ci regala un Lorenzo nuovo capofila con 66 punti, ma anche la certezza che quello di quest’anno potrebbe essere un Mondiale MotoGP molto combattutto fino alla fine. La classifica, infatti, al momento è molto corta davanti, con Rossi e Stoner ad un solo punto dal mallorchino. Pedrosa, sempre in crescita, è quarto a 9 punti dal connazionale, ma anche i nostri Melandri e Dovizioso con 43 sono ancora in lizza per un ottimo piazzamento. Grand Prix di Francia che, comunque, sorride alla Spagna che dopo tre pole su tre del sabato, infila una doppietta in gara con Lorenzo nella classe regina e con Julian Simon, vincitore incontrastato sotto la pioggia in 125, precedendo di 27” l'altra Aprilia del tedesco Jonas Folger e di mez-

zo secondo quella del connazionale Sergio Gadea. Con 18 piloti che non hanno portato a termine la corsa, i nostri colori vedono come miglior risultato il settimo posto di Andrea Iannone che, così, perde non solo la leadership a vantaggio dello stesso Simon, primo con 55 punti, ma anche la seconda posizione ora del britannico Bradley Smith che grazie al quarto posto in gara si è portato a quota 49,5 tre punti in più dell’abruzzese. L’Italia si consola, però, con la bella vittoria di Marco Simoncelli nella quarto di litro. Il campione del mondo ha preso il largo con la sua Metis Gilera, andando a vincere con 18” di vantaggio sulla Honda dello spagnolo Hector Faubel e con 21” sull'altra Gilera di Roberto Locatelli. Quarto il leader della classifica iridata Alvaro Bautista ora primo con 67 punti, uno in più del giapponese Hiroshi Aoyama, ottavo in gara con la Honda. Simoncelli è risalito in quarta posizione con 41 punti, sette in meno dello spagnolo Barbera, oggi solo undicesimo. Tra quindici giorni c'è il grande appuntamento con il GP d’Italia al Mugello. Che la festa cominci...

Melandri: «La squadra fa un lavoro incredibile»

Vale: «Troppi problemi» Lorenzo: «Che sorpresa» LE MANS - «Purtroppo è andata piuttosto male ma per tutto il weekend abbiamo avuto tanti problemi e non siamo mai stati competitivi come volevamo». Analisi amara quella di Valentino Rossi al termine del Gran Premio di Francia che lo ha visto chiudere all’ultimo posto dopo una caduta che ne ha compromesso la gara. «Abbiamo fatto qualche errore nella messa a punto – spiega ancora il Dottore – il tempo non ci ha dato una mano, io non sono stato incisivo e ora dobbiamo capire perchè». Rossi racconta di essere stato in difficoltà già dal quarto giro, «soprattutto nelle curve a destra la moto scivolava tanto e ho deciso di fermarmi. Secondo me non è stata una decisione sbagliata, poi però sono caduto. Forse era meglio fermarsi due giri dopo ma in fondo dove sono caduto sono arrivato piano piano anche se non abbastanza». Il campione del mondo in carica difende la sua strategia di gara «perchè facevo un pò di fatica, ero secondo con Lorenzo che stava andando via e Dovizioso e Melandri che stavano recuperando. Ho deciso di fermarmi subito e, ripeto, non penso che sia stata un’idea sbagliata: nella stessa situazione Capirossi a Motegi ha vinto». Dopo la caduta, Rossi ha proseguito perchè «speravo di conquistare un punticino, ma non si è fermato nessuno davanti. È il primo zero in campionato, peccato, ricominciamo ora dal Mugello». Sulla questione gomme, per il centauro di Tavullia «se ci fossero delle intermedie sarebbe meglio ma dobbiamo cercare di lavorare meglio sulla moto». «Oggi – continua Rossi –

non è stata colpa delle gomme ma del setting della moto. Lorenzo, che è rimasto fuori tanto, girava comunque forte con le gomme da bagnano, anche Dovizioso e altri. Adesso andiamo al Mugello, cerchiamo di migliorare: abbiamo qualche problemino – conclude il Dottore – a Jerez eravamo riusciti a migliorare tanto, qui non eravamo al 100%, bisognerà fare un pò meglio». «Sono molto contento, era la prima volta che mi trovavo in questa situazione ma abbiamo fatto bene e girato forte sia con le gomme da bagnato che con quelle d’asciutto». Così Jorge Lorenzo commenta la vittoria nel Gran Premio di Francia. «La verità è che ero molto preoccupato - continua Lorenzo – Quest’anno sono molto calmo, molto concentrato e la caduta di Jerez non me l'aspettavo. Pensavo che il campionato fosse già chiuso ma in una gara è cambiato tutto e siamo lì a lottare con Valentino, Stoner e Pedrosa». Il segreto di questo successo nel Gp di Francia è stato «il giro di riscaldamento – racconta ancora il centauro spagnolo – Ho voluto subito provare com'era la gomma, gli altri sono andati più piano e così ho iniziato convinto, sono andato forte con le gomme da bagnato, poi ho fatto per la prima volta nella mia vita il cambio di moto ma l’ho fatto nel momento giusto e abbiamo vinto». Secondo Lorenzo per vincere il Mondiale bisogna «essere molto concentrati, altrimenti rischi di cadere e poi è complicato rimontare. A Jerez ho sbagliato io, qui è caduto Valentino ma lui sarà sempre lì a lottare». Un pensierino al titolo iridato, però, Lorenzo lo fa. «Provo ad

Marco Melandri dopo la gara

andare sempre più forte e a essere preparato per vincere il Mondiale – confessa – Non so se sono pronto già quest’anno ma sto lavorando per quello». «E' stata una giornata felice per me dopo che l’anno scorso è stato devastante, non solo dal punto di vista sportivo ma anche come persona» ha detto invece Melandri. «Stiamo sfruttando al 100% quello che abbiamo anche se sarà difficile rimanere su queste postazioni. La squadra sta facendo un lavoro incredibile. Qui i tecnici hanno fatto un ottimo lavoro per trovare la mappatura giusta per il bagnato per il freno motore che è il nostro punto debole».

CLASSE MOTO GP Ordine d’arrivo 1) Jorge Lorenzo (ESP) Yamaha 47'52"678 alla media di 146,848 Km/h 2) Marco Melandri (ITA) Kawasaki 17"710 3) Dani Pedrosa (ESP) Honda 19"893 4) Andrea Dovizioso (ITA) Honda 20"455 5) Casey Stoner (AUS) Ducati 30"539 6) Chris Vermeulen (AUS) Suzuki 37"462 7) Colin Edwards (USA) Yamaha 40"191 8) Loris Capirossi (ITA) Suzuki 45"421 9) James Toseland (GBR) Yamaha 50"307 10) Toni Elias (ESP) Honda 53"218 Giro più veloce: (27°) Pedrosa 1'35"045 a 158,514 Km/h Classifica piloti 1. Jorge Lorenzo (ESP) 66 punti 2. Valentino Rossi (ITA) 65 3. Casey Stoner (AUS) 65 4. Dani Pedrosa (ESP) 57 5. Marco Melandri (ITA) 43 6. Andrea Dovizioso (ITA) 43 7. Colin Edwards (USA) 35 8. Chris Vermeulen (AUS) 31 9. Loris Capirossi (ITA) 27 10. Randy De Puniet (FRA) 26 Classifica costruttori 1. Yamaha 95 punti 2. Ducati 65 3. Honda 63 4. Kawasaki 43 5. Suzuki 38 CLASSE 250 Ordine d’arrivo 1. Marco Simoncelli (ITA) Gilera 49'07"591 alla media di 132.893 Km/h 2. Hector Faubel (ESP) Honda a 18"128 3. Roberto Locatelli (ITA) Gilera 21"642 4. Alvaro Bautista (ESP) Aprilia 31"087 5. Ratthapark Wilairot (THA) Honda 50"497 6. Raffaele De Rosa (ITA) Honda 56"366 7. Lukas Pesek (CZE) Aprilia 1'16"025 8. Hiroshi Aoyama (JPN) Honda 1'22"882 9. Imre Toth (HUN) Aprilia 1'57"179 10. Vladimir Leonov (RUS) Aprilia 1'47"990 Giro più veloce: (16.) A.Debon 1'51"406 a 135,235 Km/h Classifica piloti 1. Alvaro Bautista (Esp) 67 punti 2. Hiroshi Aoyama (JPN) 66 3. Hector Barbera (ESP) 48 4. Marco Simoncelli (ITA) 41 5. Raffaele De Rosa (ITA) 31 6. Roberto Locatelli (ITA) 30 7. Thomas Luthi (SUI) 29 8. Jules Cluzel (FRA) 28 8. Gabor Talmacsi (HUN) 28 10. Hector Faubel (ESP) 27 Classifica costruttori 1. Aprilia 83 punti 2. Honda 78 48 3. Gilera 4. Yamaha 2 CLASSE 125 Ordine d’arrivo 1. Julian Simon (ESP) Aprilia 47'08"273 alla media di 127.846 2. Jonas Folger (GER) Aprilia a 27"084 3. Sergio Gadea (ESP) Aprilia 30"916 4. Bradley Smith (GBR) Aprilia 31"530 5. T. Nakagami (JPN) Aprilia 1'09"235 6. D. Aegerter (SUI) Derbi 1'12"223 7. Andrea Iannone (ITA) Aprilia 1'13"063 8. Efren Vazquez (ESP) Derbi 1'19"912 9. Nicolas Terol (ESP) Aprilia 1'40"036 10. Lorenzo Zanetti (ITA) Aprilia 1'42"700 Giro più veloce: (24.) B.Smith 1'56"188 a 129,669 Km/h Classifica piloti 1. Julian Simon (ESP) 55 punti 2. Bradley Smith (GBR) 49.5 3. Andrea Iannone (ITA) 46.5 4. Sergio Gadea (ESP) 38 5. Jonas Folger (GER) 33 6. Sandro Cortese (GER) 32 7. Pol Espargaro (ESP) 31.5 8. Marc Marquez (ESP) 27 9. Dominique Aegerter (SUI) 26.5 10. Efren Vazquez (ESP) 19 Classifica costruttori 1. Aprilia 87.5 punti 2. Derbi 45 3. Ktm 27 4. Loncin 4 5. Honda 3

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Sport 53

Lunedì 18 maggio 2009


Lunedì 18 maggio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Nel lavoro preparate un progetto inattaccabile dai superiori. In amore frenate la gelosia.

TORO 21/4 - 20/5

I problemi di lavoro non vanno sottovalutati: potrebbero essere difficili da superare. In amore ci vuole una maggiore comprensione.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Superate tutte le perplessità prima di accettare un nuovo incarico di lavoro. L'amore vi riserverà momenti indimenticabili.

CANCRO 22/6 - 22/7

Non vi mancheranno le occasioni per mettere in evidenza la vostra professionalità con i superiori. In amore attenti alle illusioni.

LEONE 23/7 - 23/8

In questi giorni di grande caos lavorativo usate la massima prudenza e non sbaglierete. Una breve assenza potrà farvi superare una crisi in amore.

VERGINE 24/8 - 22/9

Di solito nel lavoro avete fiuto, ma non si sa mai: meglio studiare bene la situazione prima di agire. Imprevisti piacevoli in amore.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

Nel lavoro riuscirete a trarvi d'impaccio in una situazione difficile per chiunque. In amore siete sulla strada giusta.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Nella vostra attività cercate di agire solo sulla base di elementi e documenti certi. Il partner cerca di dominarvi con il grande fascino.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Momento delicato nella professione, ma vi sentite insolitamente audaci e ottimisti. In amore mettete le carte in tavola.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Affrettatevi a valutare con attenzione la situazione del lavoro e le prospettive. In amore siete dei rubacuori.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Siate molto cauti di fronte ad una proposta di collaborazione che non vi convince del tutto. Vita affettiva tormentata.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

Di S faretre; C cenere = Disfare trecce nere

Cercate di migliorare e aggiornate la vostra preparazione professionale: la situazione cambia in fretta. In amore vi sentite più sicuri.

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54 Rubriche


23.20

ATTUALITÀ

21.05

PRIMA SERATA

Bruno Vespa

TALKSHOW Alda D’Eusanio

FILM

21.10

21.10

Agente 007 - Solo per i tuoi occhi

SERIETV

23.25

I Cesaroni

FILM

23.15

Malèna

FILM

21.00

TALKSHOW

Slevin patto criminale

Gad Lerner

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.05 -RubricaI Tg della Storia 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -TelegiornaleTelegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaVerdetto Finale 15.10 -RubricaFesta italiana 16.40 -EVENTO Visita di Sua Santità Benedetto XVI al memoriale di Yad Vashem - Religione 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.15 -AttualitàLa vita in diretta 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -TelegiornaleTelegiornale

06.00 -RubricaVideocomic 06.15 -RubricaTg 2 Eat Parade 06.25 -Real TvItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 09.30 -RubricaSorgente di vita 10.00 -AttualitàTg2punto.it 11.00 -Talk ShowInsieme sul Due 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Real TvItalian Academy 2 15.00 -Rubrica Italia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.30 -Tribuna elettoraleElezioni Europee 2009 18.00 -NewsMeteo 2 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -NewsRai Tg Sport 18.30 -TelegiornaleTg 2 19.00 -Sit ComPiloti 19.30 -Telefilm Squadra speciale Lipsia

06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -RubricaCult Book 08.15 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTG3 Flash L.I.S. 15.15 -Film TvIl tesoro delle Fiji 16.50 -DocumentarioSuperjob 17.00 -GiocoCose dell'altro Geo 17.50 -RubricaGeo & Geo 18.15 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaTg 5 Prima pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 / Borse e Monete 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -ShowMattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg5 - Ore 10 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:41 - Soap Opera Beautiful 14.10 -Teleromanzo CentoVetrine 14.45 -Talk Show Uomini e donne 16.15 -Attualità Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.05 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.45 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.50 -Soap OperaSentieri 17.05 -FilmL'indomabile Angelica con Michèle Mercier, Robert Hossein, Roger Pigaut - regia di Bernard Borderie (Francia) - 1967 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena - Principessa guerriera 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.40 -CartoniDragon Ball GT 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -Film TvUna Miss tutta tonda con Marissa Jaret Winokur - regia di Douglas Barr (USA) - 2003 16.55 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan 17.45 -CartoniGormiti 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -NewsPunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMatlock 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmTototruffa '62 con Totò, Nino Taranto, Geronimo Meynier - regia di Camillo Mastrocinque (Italia) - 1961 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmJAG - Avvocati in divisa 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -EVENTO La partita del Cuore 23.25 -Telegiornale Tg 1 23.30 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Talk Show Ricominciare 23.05 -Telegiornale Tg 2 23.20 -ShowScorie

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -TelegiornaleTg3 21.10 -FilmAgente 007 - Solo per i tuoi occhi con R. Moore, C. Bouquet - regia di John Glen (GB) - 1981 23.20 -RubricaReplay

20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Serie Tv I Cesaroni 23.30 -Attualità Matrix

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -TelefilmIl Comandante Florent 23.25 -FilmMalèna con Monica Bellucci, Giuseppe Sulfaro, Luciano Federico - regia di Giuseppe Tornatore (Italia) 2000

20.30 -GiocoLa ruota della fortuna 21.10 -FilmThe Fast and the Furious: Tokyo Drift con L. Black - regia di Justin Lin (USA) - 2006 23.15 -Film Slevin - Patto criminale

20.30 -Attualità Otto e mezzo 21.00 -Talk Show L'infedele 23.30 -Documentario Delitti

01.05 -TelegiornaleTG 1 Notte 01.45 -RubricaSottovoce 02.15 -RubricaRewind la Tv a grande richiesta 02.45 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmMio Dio come sono caduta in basso

01.15 -RubricaTg Parlamento 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.20 -TelefilmOmbre 03.25 -VideoframmentiVideocomic 04.10 -RubricaLa voce dei cittadini 04.15 -RubricaNET.T.UN.O 05.00 -RubricaSistemi giuridici...

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaFuori orario 02.15 -RubricaInconscio e Magia Psiche 03.00 -AttualitàRai News 24 03.40 -RubricaRiflettendo con...

01.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 02.00 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte 05.55 -Previsioni del tempoMeteo 5 Notte

01.25 -RubricaTg 4 Rassegna stampa 01.40 -RubricaPasswor*d il mondo in casa 02.40 -RubricaVivere meglio 03.50 -RubricaPeste e corna e gocce... 03.55 -TelefilmBlue Murder 04.35 -Soap OperaFebbre d'amore

01.30 -SportPoker1Mania - Poker 02.25 -NewsStudio Sport 02.50 -TelegiornaleStudio Aperto 03.05 -MusicaleTalent 1 Player 03.45 -TelefilmI Soprano 04.50 -FilmSottozero

00.30 -TelegiornaleTg La7 00.55 -RubricaMovie Flash 01.00 -AttualitàOtto e mezzo 01.40 -RubricaL'intervista 02.10 -TelefilmAlla corte di Alice 03.10 -RubricaDue minuti un libro 03.15 -AttualitàCNN News

leTrame

LA 7

ORE 14.00

RETE 4

ORE 17.05

TOTÒTRUFFA ‘62

L’INDOMABILE ANGELICA

con Totò, N. Taranto, E. Calindri - regia di Camillo Mastrocinque (Ita) - 1961

con M. Mercier, R. Hossein, R. Pigaut regia di Bernard Borderie (Fra) - 1967

Antonio con il suo complice Felice campano mettendo a segno piccole truffe ai danni di sempliciotti e creduloni. Antonio deve mantenere la figlia in un lussuoso collegio svizzero dove lo credono un diplomatico di carriera. La ragazza però si innamora proprio del figlio del commissario che perseguita Antonio il quale, a insaputa del padre, ha ottenuto un lavoro grazie ai due lestofanti...

Ora che sa che suo marito, il conte di Peyrac, è vivo e si trova in Sardegna, Angelica riprende le ricerche del consorte. La nave su cui si è imbarcata viene attaccata da un veliero corsaro: per sfuggire alla cattura, Angelica si butta in mare e viene ripescata da altri pirati, il cui comandante la vende al mercato degli schiavi. Un mediatore vince, per una somma favolosa, l’asta per...

RAI 3

ORE 21.10

ITALIA 1

ORE 23.15

ITALIA 1

ORE 21.10

FAST AND FURIOUS: TOKYO DRIFT con L. Black, B. Brendel, Z. Ty Bryan regia di Justin Lin (Usa) - 2006 Per evitare di finire in prigione, Sean Boswell si trasferisce a Tokyo dove vive suo padre. Nel giro di poco tempo entra in contatto anche qui con il mondo delle corse clandestine d'auto...

RETE 4

ORE 23.25

AGENTE 007 - SOLO PER I TUOI OCCHI

SLEVIN - PATTO CRIMINALE

MALÈNA

con R. Moore, C. Bouquet, Topol - regia di John Glen (G.B.) - 1981

con J. Hartnett, B. Willis, L. Liu, M. Freeman - regia di Paul McGuigan (Usa) - 2006

con M. Bellucci, G. Sulfaro - regia di Giuseppe Tornatore (Ita) - 2000

Una nave britannica in incognito nei mari della Grecia viene affondata da una mina. I "corsari" rubano un apparecchio, il sonar, capace di incredibili meraviglie. James Bond e la figlia di un archeologo assassinato si mettono sulle tracce dei cattivi...

Mentre si trova a New York da un amico, Slevin Kelevra si ritrova nel bel mezzo di una guerra per il controllo del territorio tra due gang rivali, quella guidata dal Rabbino e quella che fa capo al Boss. Slevin finisce così sotto la sorveglianza del detective Brikowski e per dimostrare la sua innocenza è costretto a mettere in atto un'ingegnosa congiura...

Maddalena, da tutti conosciuta come Malèna, con la sua bellezza e la sua sensualità turba gli abitanti di un picolo paese della Sicilia. Siamo nel corso della II^ guerra mondiale e Renato è un tredicenne dotato di grande fantasia. Per lui Malèna è di volta in volta la pupa del gangster, la bella donnina che occhieggia dai calendari da barbiere, la Jane in cerca del suo Tarzan. Intanto...

“Ti lascio una canzone” sbaraglia ancora tutti RAI UNO Ti lascio una canzone Affari tuoi L'eredita'. L'eredita' la sfida

ora 21.05 20.39 19.48 18.50

ascolto 7.286 5.222 4.225 2.769

RAI DUE Cold case-delitti Cold case-delitti Rai sport-dribbling Rai sport-sabato sprint

21.48 21.03 13.27 22.41

2.248 2.000 1.807 1.319

RAI TRE Ulisse il piacere Che tempo che fa 92° giro Amore criminale

21.36 20.30 16.41 23.50

2.297 2.018 1.946 1.716

CANALE 5 Striscia la notizia Amici casting Chi vuol essere Verissimo tutti

20.44 14.02 19.04 15.29

4.312 3.558 2.883 2.718

ITALIA 1 Chestnut un eroe a Studio sport Grand prix moto Motociclismo

21.13 13.05 13.31 13.58

2.384 2.127 2.022 1.656

RETE 4 Forum sessione Walker texas ranger Poirot Double team gioco di

14.07 20.26 15.10 21.12

1.487 1.480 1.378 1.308

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Televisioni 55

Lunedì 18 maggio 2009


Anno 8 n.120€ 1.00

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Domenica 18 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

POLITICA

Il candidato alla Provincia di Matera replica alle accuse apparse sul settimanale L’Espresso

Stella: «Non ho mai conosciuto Dell’Utri» A Potenza al via la campagna elettorale per Lacorazza e Santarsiero «UNA campagna elettorale che prende il via nel peggiore dei modi». Così Franco Stella, candidato per il Pd alla Provincia di Matera commenta l’articolo pubblicato dall’Espresso in cui si parla dei suoi strani legami con Marcello Dell’Utri. «Io - ha fatto sapere Stella - non l’ho mai conosciuto». E ieri sera in piazza Vittorio Veneto a Matera l’avversario di Stella, Nuccio Labriola, dal palco non ha fatto alcun cenno alla vicenda riportata ieri dal “Quotidiano”. A Potenza, intanto, Lacorazza e Santarsiero hanno puntato su due incontri: uno alla presenza di Idv e l’altro no.

A Matera Buccico e Viceconte in piazza a sostegno di Labriola

alle pagine 4 e 5

S ECONDA D IVISIONE

P RIMA D IVISIONE

LA DIMENSIONE REALE DEL CALCIO LUCANO di ALFONSO PECORARO ECCOLA. E’ questa la reale dimensione del calcio lucano. Almeno, di quello professionistico. Non si può immaginare altro: la Seconda Divisione. Di più diventa difficile sperare se si pensa che il Potenza ha avuto per due anni una fortuna tra le mani e l’ha sciupata con approssimazione, deliri di onnipotenza, ingenuamente. E Potenza, per numeri esclusivamente, continua a pagina 27

Melfi, ecco il sesto miracolo S ERIE D

BASKET A DIL.

Matera salvo ma restano i fischi

Il pianto del Potenza retrocesso e contestato duramente

La Bawer Matera torna in vantaggio

BASKET C1 Corporelle ok In finale c’è Siracusa

Montemurro Giovanni Iritano, 45 anni, ha perso la vita schiacciato dal mezzo su cui stava lavorando

Canditato a consigliere muore travolto dal trattore MONTEMURRO - Giovanni Iritano, candidato alla carica di consigliere comunale, ha perso ieri la vita a seguito del ribaltamento del trattore con cui stava arando il suo campo. L’uomo, 45 anni, è morto a causa delle ferite riportate a seguito del ribaltamento del mezzo agricolo. L’incidente è avvenuto intorno alle 12 a pagina 10

alle pagine 13, 14 e 15

Tra Bulli e Pupe Papa e Papi siamo assediati.

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SPORT


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