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Giovedì 28 maggio 2009

Brevi dal mondo

Dopo aver pronunciato il “sì” con la scusa di cambiarsi d’abito la sposa se la dà a gambe

Israele, Clinton «No ai coloni»

Trieste, si sposa e poi scappa con l’amico

WASHINGTON – Alla vigilia dell’arrivo di Abu Mazen a Washington, Hillary Clinton lancia un messaggio deciso al governo israeliano, che aveva messo in discussione l'impegno, previsto nella road map, a fermare gli insediamenti di coloni nella Cisgiordania. Richiamandosi a quanto detto da Barack Obama a Benjamin Netanyahu, il Segretario americano di Stato ha ribadito i concetti di Obama: «Quando lui parlava di fermare gli insediamenti, intendeva non qualche insediamento, qualche eccezione dovuta alla 'crescita' naturale».

TRIESTE – Il sì in Municipio, le foto di rito, poi la fuga della sposa con un altro, con la scusa di cambiarsi d’abito. Un copione quasi da film, che si è consumato ai primi di maggio a Trieste, con lei che – dopo essersi scambiata l’anello - ha preferito abbandonare il novello sposo e fuggire in Grecia con il «terzo incomodo». La vicenda è stata raccontata da alcuni degli invitati al quotidiano Il Piccolo che l’ha pubblicata ieri con una serie di particolari riferiti in maniera distorta dai partecipanti alla cerimonia allo scopo di tutelare l’identità e la dignità dei protagonisti. Uno degli invitati, un imprenditore triestino, alla fine, nel pome-

Bimba allevata da cani e gatti MOSCA – Non parla, ma abbaia; non mangia con le posate, ma lecca il cibo dal piatto, e poi saltella qua e là come i cani e i gatti con i quali ha vissuto tutta la sua vita. È Natasha, una bimba dall’età apparente di 2 anni (ma secondo gli esperti ne ha almeno almeno 5) trovata in un malfamato tugurio, senza riscaldamento, nè acqua o acque di scarico, nella città di Chita, in Siberia. «Per cinque anni, la piccola è stata cresciuta da alcuni cani e gatti e non è mai stata all’esterno», ha fatto sapere la polizia.

L’Aja, rapita piccola di 7 anni L'AJA – Una bambina dell’età di sette anni è stata rapita in Olanda. Testimoni hanno assistito al rapimento. La piccola Katja Leendertz «è stata spinta dentro un’auto e si vedeva chiaramente che lei non voleva», hanno detto. L’auto era una Opel Zafira di colore grigio.

Birmania, testi negati a Suu Kyi RANGOON – Il tribunale birmano che da giorni conduce il processo a San Suu Kyi ha negato la maggioranza dei testimoni della difesa al Premio Nobel; e la decisione è considerata dagli oppositori al regime l’ennesimo tentativo di sabotare la sua difesa, in un processo che potrebbe costarle 5 nuovi anni di prigione. Intanto, il tribunale ha ascoltato la testimonianza dell’intruso.

riggio di ieri, ha precisato particolari e circostanze, a cominciare dal fatto che «l'altro» con il quale la sposa ha lasciato lo sposo che l’attendeva al pranzo appositamente imbandito al ristorante, non era l’autista dell’auto nuziale ma un amico. Di certo i due sposi hanno pronunciato il fatidico sì ai primi di maggio, al Municipio di Trieste, davanti a una platea composta da pochi amici e conoscenti (in tutto una trentina). Al termine della cerimonia, i due si sono sottoposti alle fotografie di rito, quindi si sono separati: lui ha raggiunto un giardino privato dove era stato allestito un piccolo rinfresco per gli ospiti; lei invece, sottolineando la necessità di cambiarsi

d’abito, ha accolto l’invito di un amico comune a farsi accompagnare a casa. Si trattava in realtà di un pretesto: mentre marito e ospiti attendevano, amico e sposa stavano preparando le valigie per la fuga. Solo dopo qualche ora, rintracciata al telefono, la donna ha ammesso di essersene andata, di non aver avuto mai il coraggio di ammettere che l’«altro» era il suo vero amore, e che con lui stava partendo per la Grecia. La ricostruzione della vicenda non può essere altro che approssimativa: amici e conoscenti, pur confermando la vicenda, hanno glissato sui luoghi e sulle date, fornendo all’inizio particolari volutamente

Una storia che sembra tratta da un film

erronei. «Sarebbe grottesco – ha detto l’imprenditore rintracciato dall’Ansa – se lei fosse fuggita con l’autista. In realtà è una storia triste e delicata, sulla quale come amici preferiamo mantenere il silenzio». Andrea Buoso

Scuola. La Cgil: «Ma se non ci sono soldi nemmeno per l’ordinario»

La Gelmini attacca i presidi «Chi non sa dirigere cambi mestiere». Insorge l’opposizione ROMA – «Chi non sa dirigere cambi mestiere»: il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha commentato così la vicenda dei presidi del Lazio che hanno denunciato, in una lettera inviata alle famiglie, la carenza di fondi degli istituti scolastici. Ma la sortita non è piaciuta all’opposizione che ha invitato il ministro a cambiare lei lavoro. «A un dirigente scolastico – ha affermato il ministro a margine di un’iniziativa per promuovere il consumo di frutta a scuola – è richiesto di dirigere una scuola e io credo che debba assumersi oneri e onori. Deve finire l’abitudine a fare politica, a fare comunicazione, a scaricare sul ministero le responsabilità. Chi non sa dirigere, cambi mestiere. Chi lo sa fare vada avanti e risolva i problemi. Molte volte apprendiamo dai giornali i problemi che non ci vengono neppure segnalati. Io sono – ha concluso – per la collaborazione ma anche per la corresponsabilità». Parole che hanno subito sollevato pesanti repliche. «Non si può impedire ai presidi di dire che senza supplenti, senza risorse e, in alcuni casi, anche senza supporto in segreteria le scuole funzionino meglio» ha osservato il capogruppo del Partito democratico in Commissione Istruzione, Antonio Rusconi. Più duro il commento della collega di partito Maria Coscia secondo la quale il ministro Gelmini «è completamente fuo-

ri di senno e propone fantasiosi codici di condotta civica per cui ai presidi, differentemente dagli altri cittadini, sarebbero preclusi i diritti costituzionali di 'impicciarsi della cosa pubblica'». «Su una cosa però – ha proseguito la parlamentare - la Gelmini ha ragione: chi non sa dirigere dovrebbe andare a casa. E allora, visto il disastro in cui il ministro ha gettato la scuola pubblica italiana, non sarebbe il caso che proprio lei cominciasse ad andarsene?». D’accordo con quest’ultima osservazione i presidi aderenti alla Flc-Cgil: «Per la prima volta nella storia della Repubblica le scuole hanno dovuto fare i bilanci

senza fondi per l’ordinario funzionamento; sono costrette a inviare visite fiscali anche quando non servono e poi le devono pagare coi propri bilanci; vengono tagliate le risorse per i recuperi dei debiti scolastici; le istituzioni avanzano dal ministero più di 1 miliardo di euro per supplenze conferite e pagate con fondi diversi da quelli specificamente dedicati. Per non parlare del depauperamento di personale che la sua 'riforma' sta provocando nel sistema scolastico. E il Ministro cosa fa? Non trova niente di meglio che attaccare i Dirigenti Scolastici perchè denunciano questo stato di cose». Daniela Navi

Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini

Otto ore di sciopero alla Saras per i tre operai morti nella cisterna della raffineria

Vittime di Sarroch, rabbia e silenzio a Cagliari ROMA - Dolore e rabbia. Soprattutto rabbia per una fine tanto assurda, per una morte sul lavoro ancora una volta evitabile. Il giorno dopo la tragedia costata la vita a tre operai della raffineria Saras di Sarroch (Cagliari), più di mille persone dalle sette del mattino hanno presidiato i cancelli dell'azienda per denunciare l'ennesima tragedia e dire basta ai morti sul lavoro. Nelle otto ore di sciopero dell'area industriale proclamate da Cgil, Cisl, Uil e Ugl, ai cancelli sono state legate tre rose rosse e tre rose bianche in omaggio e in ricordo delle vittime. Nessuna bandiera sul piazzale, neanche comizi: oltre a lavoratori e rappresentanti sindacali, è apparso qualche ammini-

stratore e politico, accanto a dipendenti, familiari degli operai caduti e tanta gente comune. "Rischiamo la vita tutti i giorni per 900 euro al mese", ha attaccato un addetto di una ditta appaltatrice. "Facciamo turni massacranti e senza riposi", ha aggiunto. "Questo incidente ci conferma che non bisogna abbassare la guardia", ha ammonito poi il segretario regionale della Cisl Giovanni Matta. "Bisogna puntare tutto sulla sicurezza e sulla formazione dei lavoratori che, soprattutto negli appalti, sono ostaggi della disperazione", ha aggiunto la segretaria generale della Uil Francesca Ticca. Critico anche il segretario territoriale della Cgil Nicola Marongiu, che ha sottolineato lo "stress organizzativo del

sistema conseguente a una fermata per manutenzione prevista inizialmente per sette mesi e rimodulata a 45 giorni a causa della crisi". Il giorno dei funerali - ancora da fissare - i metalmeccanici sardi di fermeranno per 4 ore in tutta la Sardegna. Le esequie si svolgeranno a Villa San Pietro, il piccolo paese confinante con Sarroch dove vivevano le vittime: Luigi Solinas, 27 anni; Daniele Melis, 27, e Bruno Muntoni. La magistratura intanto ha aperto un'inchiesta ma per ora non ci sono ipotesi di reato. "Pensiamo di formularla solo giovedì (oggi, ndr)", ha detto il Procuratore della Repubblica di Cagliari. Elisabetta Martorelli

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2 In Italia e nel mondo


Iran, sondaggi impazziti pubblicati dati improbabili

L’organizzazione stava tentando di allargarsi sul modello dei Casalesi

Camorra, colpo al clan Sarno: 64 arresti Il gip: «Volevano proporsi come cupola per controllare tutti i traffici illeciti»

L’arresto di una affiliata

NAPOLI – Il clan Sarno, l’organizzazione camorristica che con i suoi alleati nel vesuviano ha subito un duro colpo ieri in seguito al blitz dei carabinieri, mira a diventare un clan egemone nel napoletano, sul modello dei Casalesi in provincia di Caserta. Lo sottolinea il gip Antonella Terzi nell’ordinanza di custodia – nei confronti di 64 affiliati (61 i provvedimenti eseguiti) ai clan – che ha coronato una complessa indagine dei carabinieri del gruppo di Torre Annunziata, della compa-

gnia di Torre del Greco e della tenenza di Cercola. Il magistrato mette l’accento sulla capacita dei Sarno di attrarre nella propria orbita una serie di cosche attive in varie zone della provincia, soprattutto il vesuviano, e della città di Napoli. «Si è al cospetto di cellule di un organismo unico – scrive il gip – in qualche misura riproducenti le esperienze della criminalità organizzata del casertano. L’impressione assai poco tranquillizzante è che i Sarno vogliano proporsi nel napoletano quale 'cupola

egemone', seguendo lo schema dei Casalesi, a loro volta ispirati dalle mafie calabresi e siciliane dei mandamenti e delle 'ndrine'. L'inchiesta, diretta dal pm della Dda Vincenzo D’Onofrio e dal procuratore aggiunto Rosario Cantelmo, si è concentrata su una lunga serie di traffici illeciti – estorsioni a tappeto a commercianti e imprenditori, traffico di droga, usura – indicativi di un «controllo del territorio assoluto». Miriana Sterpetti

In alcuni Ahmadinejad è dato vincente in altri il suo avversario prenderebbe l’80%

Mahmud Ahmadinejad

Dura condanna anche di Russia e Cina. Seul: «Reagiremo duramente»

TEHERAN – Dal trionfo del presidente uscente Mahmud Ahmadinejad, con un 20 per cento di vantaggio sui rivali, alla vittoria storica del moderato Mir-Hossein Mussavi, con l’80 per cento dei voti. In assenza di un rodato sistema statistico applicato alle elezioni, i sondaggi più diversi vengono pubblicati dagli organi di stampa di varie tendenze in vista delle elezioni presidenziali del 12 giugno in Iran, favoriti anche da una campagna su Internet senza precedenti.

Forse 35 le vittime

Pakistan autobomba a Lahore La Corea del Nord fa salire la tensione in Estremo Oriente

Jong-il minaccia la guerra

TOKYO – La Corea del Nord fa salire ancora la tensione in Estremo Oriente, lungo il tracciato del 38° parallelo: annulla l’armistizio del 1953 del conflitto coreano e minaccia immediata azione militare nel caso la Corea del Sud tenti d’intercettare le sue navi, all’indomani dell’adesione di Seul alla Proliferation Security Initiative (Psi). E stavolta la Russia ha reagito duramente preannunciando «misure preventive, anche di carattere militare» contro Pyongyang in scia ai timori di uno «sviluppo incontrollato» nella penisola coreana: il ministro degli Esteri, Serghiei Lavrov, ha detto che Mosca è favorevole a una risoluzione dell’Onu «ferma», ma non a una «punizione fine a se stessa». I militari dell’ultimo Paese stalinista, che hanno effettuato un altro test missilistico in mattinata di ieri, hanno preso di mira la partecipazione di Seul (ufficializzata all’indomani del test nucleare del regime comunista) all’iniziativa a guida Usa che, lanciata nel 2003 dall’amministrazione di George W. Bush, punta a interdire il trasferimento di tecnologie e armi di distruzione di massa. «Una dichiarazione di guerra», in base ai contenuti della nota redatta dalla Commissione permanente militare per la sicurezza del Nord e diffusa dall’agenzia ufficiale, Kcna: è una violazione dell’armistizio che vieta qualsiasi tentativo di blocco navale nella regione. A stretto giro, la Corea del Sud ha fatto sapere che risponderà «severamente» a qualsiasi provocazione della Corea del Nord lungo la linea delle acque

Kim Jong-il, “il caro leader”, è presidente e padrone incontrastato della Corea del Nord

territoriali del mar Giallo, dove il regime comunista ha preannunciato che «non può garantire più la sicurezza delle navi straniere». In caso di provocazione, «reagiremo in modo deciso», hanno messo in chiaro i capi di Stato maggiore delle forze armate di Seul. I presidenti russo e sudcoreano, Dmitri Medvedev e Lee Myung-bak, hanno condannato il test nucleare sotterraneo fatto lunedì dalla Corea del Nord, definendolo – in un’inedita comunanza di vedute, visti i rapporti altrimenti più concilianti tra Mosca e Pyongyang – «un’aperta violazione della risoluzione 1718 del consiglio di sicurezza

dell’Onu, un atto che va contro le norme del diritto internazionale». A Tokyo, la Camera Alta ha votato una mozione di censura contro la condotta nordcoreana, mentre il premier Taro Aso è stato apertamente accusato nel primo faccia a faccia da Yukio Hatoyama, neo segretario del partito Democratico, di «non aver fatto sentire a sufficienza la voce del Giappone con Stati Uniti e Corea del Sud, i due principali alleati». Il Consiglio di sicurezza dell’Onu si avvia ad adottare nuove sanzioni (Usa, Russia, Cina, Francia e Gran Bretagna, i cinque Paesi permanenti si so-

no espressi in tal senso), ma il gruppo di lavoro incaricato di formulare una nuova risoluzione ha spiegato che «serve ancora del tempo» per un pronunciamento definitivo. Il Tesoro Usa sta esaminando possibili sanzioni finanziarie contro la Corea del Nord, dove la popolazione è alle prese con un regime di isolamento assoluto: gli Stati Uniti, pur lasciando la porta aperta a una ripresa dei 'negoziati a Sei' (un’ipotesi rilanciata anche dalla Cina), hanno ammonito che Pyongyang deve «pagare un prezzo» per l’atteggiamento di sfida alla comunità internazionale. Antonio Fatiguso

NEW DELHI – Nessuno lo ha ancora rivendicato, ma l’attentato realizzato ieri nella zona di Civil Line, a Lahore, dove si trovano alcuni edifici della polizia e delle forze di sicurezza pachistane era stato meticolosamente preparato per provocare una strage di enormi proporzioni, sicuramente maggiore dei 24 morti e 300 feriti che comparivano in serata nei comunicati ufficiali. Ma altre fonti hanno sostenuto che i morti sono di più, almeno 35, e che cresceranno ancora dato l’altissimo numero dei feriti in gravi condizioni negli ospedali della città. Lahore, capoluogo del Punjab e capitale della cultura del Pakistan, ha subito uno shock violento, il terzo in tre mesi, quando verso le 10 un commando di quattro-cinque persone è entrato in azione ad un mese dall’inizio dell’offensiva militare pachistana contro i talebani nella Valle dello Swat. Non si sa se con questa data in mente, ma due uomini sono sbucati dal nulla in pieno centro e hanno aperto il fuoco contro gli uomini in servizio davanti ad uno sbarramento che impediva l'accesso ad un’area di massima sicurezza. In essa si trovavano un centro di emergenza e pronto intervento sanitario governativo, un edificio amministrativo della polizia, e la sede dei servizi di informazione Isi. E quest’ultimo era quasi certamente l’obiettivo dei kamikaze che si sono lanciati a tutta velocità con un furgoncino contro la barriera, sotto una pioggia di proiettili, facendo saltare in aria il carico di 100 chili di esplosivo appena davanti alla prima delle tre costruzioni, che è crollata come un castello di carte. La sparatoria è continuata per qualche minuto e le forze di sicurezza hanno operato due arresti. Persone però che in serata hanno riacquistato la libertà dopo un interrogatorio. Un principio d’incendio è stato domato mentre gli ululati delle sirene non riuscivano a coprire le grida disperate dei familiari che cercavano i loro cari fra le macerie. Fra le vittime, si è appreso, numerosi membri del personale civile della polizia operante nel centro di emergenza, ma anche almeno un alto responsabile e sette membri dei servizi di intelligence, Isi. Maurizio Salvi

Acqua e fuoco sveleranno l’età dei reperti archeologici

Amazzonia, le inondazioni ricreano un lago preistorico

SCIENZIATI delle università di Manchester ed Edimburgo hanno sviluppato un nuovo metodo per datare i reperti archeologici, basato sull'uso di fuoco e acqua. Un sistema semplice, che contrasta con le tecnologie avanzate di cui si avvale la scienza moderna ma che promette di essere altrettanto efficace: fuoco e acqua, spiegano gli scienziati, saranno gli unici due materiali di cui ci sarà bisogno per rivelare l'orologio interno dei resti antichi e svelare con precisione la loro età. La ricerca, pubblicata su Proceedings of the Royal Society, aiuterà gli archeolo-

LE inondazioni provocate dalla maggior piena del Rio delle Amazzoni degli ultimi cinquant'anni stanno formando nel bacino amazzonico brasiliano un gigantesco lago che ricrea quello preistorico, di milioni di anni fa, antecedente la formazione della più grande foresta del mondo. La piena di quest’anno, secondo gli esperti, deve arrivare a 26 metri sopra il livello normale dell’acqua. Anche adesso che la piena non è ancora arrivata al massimo livello (che dovrà essere raggiunto a fine giugno), le inondazioni hanno allagato migliaia di chilometri quadrati attorno al Rio delle Amazzoni,

Carla Bruni battuta all’asta gici a datare costruzioni e pezzi in ceramica risalenti a migliaia di anni fa. Stabilire con precisione l'età dei reperti è di fondamentale importanza per la scienza della Terra e dell'ambiente, per lo studio della paleontologia, per l'archeologia e la storia dell'arte.

CARLA Bruni in posa: è il 1994. Si tratta di un ritratto in bianco e nero che rislae all'epoca in cui l'ex top model torinese era all'apice della sua carriera. L'opera è della fotografa Pamela Hanson e si intitola "Carla Bruni a letto". Questa foto sarà battuta dalla

casa d'aste Villa Grisebach a Berlino dove c'è molta attesa per l'evento. Lo scatto dovrebbe essere venduto, secondo gli esperti, per una cifra compresa tra i 2.500 e i 3.500 euro. Ma sono in molti a credere che si spenderà molto di più nel corso dell'asta.

al Rio Negro, al Tapajos, e agli altri affluenti del grande fiume. Tra Manaus e la città di Nova Olinda sul Rio Madeira, per esempio, sui 170 chilometri di distanza non c'è più un pezzo di terra all’asciutto, e l’acqua sta ovunque arrivando all’altezza della cima degli alberi.

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In Italia e nel Mondo 3

Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

Il fatto del giorno: Cagliari, tre operai perdono la vita in una raffineria Asfissia o intossicazione ecco una nuova tragedia

Il governo favorisce pochi Nessuno di loro sapeva e potenzia i rischi di molti che l’azoto uccide subito

dalla cronaca di Valentina Arcovio

dall’editoriale di Concita De Gregorio

dalla cronaca di Carlo Bonini

Tre operai morti nello spazio di pochi minuti, l’uno per salvare l’altro, come spesso accade in questi drammatici eventi. L’Italia piange una nuova tragedia sul lavoro: tre vittime negli impianti della Saras di Sarroch, la raffineria a 25 chilometri da Cagliari. Morti per asfissia - secondo i primi accertamenti - ma non si esclude l’intossicazione da anidride solforosa. Le vittime erano tutte di Villa San Pietro, piccolo paese vicino a Sarroch, dipendenti della ditta esterna Comesa, specializzata in manutenzione di impianti industriali, e da più di 30 anni alla Saras. In questi giorni la raffineria è in fermata programmata per lavori di pulizia e manutenzione degli impianti. [...]

[...] I disoccupati crescono più degli occupati. [...] Questo governo [...] detassa gli straordinari: per le aziende lo straordinario costa meno, conviene. Per chi lavora anche: meglio guadagnare di più rispetto alle misere paghe da contratto [...]. Non se ne può fare una colpa ai lavoratori: se devi pagare il mutuo e hai tre figli a casa sei disposto a lavorare anche tutte le notti. Se ne deve fare una colpa a chi pensa all’interesse di pochi senza pensare a quello del Paese intero. A chi crede che sia furbo proporre un modello secondo il quale si lavora di più a minor costo e in meno. perchè così alla fine si estinguono i «padri di famiglia» occupati, crescono quelli in condizioni oggettive di rischio per stanchezza. Così si muore. [...]

Seduto su un letto del reparto di medicina generale dell’ospedale [...], Gianluca Fazio è una sagoma immobile con gli occhi pieni di sangue, fissi nel vuoto. [...] Gianluca è un sopravvissuto. [...] I vapori di azoto non hanno odore. "Ti portano via in 15 secondi". [...] Uccidono Solinas e uccidono subito dopo Melis. Che si è infilato nel budello pensando che il compagno che ha visto sparire abbia avuto un malore. Gianluca Fazio ricorda di essersi precipitato allora insieme a Muntoni, il più anziano della squadra [...]. E ricorda anche dell’altro. [...] Pierluigi, Daniele e Bruno hanno perso la vita uno dopo l’altro. Nessuno, forse, gli aveva mai spiegato neanche cosa fosse l’azoto. Il veleno che uccide subito. Senza odore e senza rumore.

La migliore di ieri

Il superstite Morire sacrificandosi è incredulo per arrivare a fine mese

Le autorità e l’ipocrisia

dal servizio di Alberto Pinna

dal commento di Adriano Sofri

dall’editoriale di Claudio Bellotti

«Sono vivo e non so perché. Ricordo soltanto che stringevo Bruno e ho cercato di tirarlo fuori. Poi devo essere svenuto». Luca Fazio, 32 anni, il solo sopravvissuto fra i 4 operai soffocati nella cisterna della Saras, parla poco e a fatica. [...] «Abbiamo sentito un urlo, poi al-tre grida, venivano dal contenitore». Il cuore della raffineria è compo-sto da cisterne e cunicoli. C’è anche il contenitore, il «minisommergibile», così lo chiamano gli operai. Lo zio di Luca Fazio, che alla raffineria Saras ha lavorato a lungo, è convinto: «Deve essere accaduto qualcosa nel sistema operativo dei controlli [...]».

Nel colonnino delle ultime notizie, sulla homepage di questo giornale scorrevano ieri queste righe, l’una dopo l’altra: "18.57. Thyssen: operai morti in rogo agirono correttamente. 18.59. Incidente Saras: avevano 26, 27 e 52 anni". "Hanno tentato di salvarsi a vicenda". Nei telegiornali da Sarroch si è sentita poi anche una voce che diceva: "Non dovevano essere lì in quella condizione: è stata una loro iniziativa". Un tribunale, fra qualche anno, stabilirà invece che i tre morti di Sarroch hanno agito correttamente: e forse la notiziola scorrerà a due minuti di distanza da quella di una nuova strage

sul lavoro. "Correttamente": basterà questo avverbio misurato per dire di tre uomini che sacrificano la vita per sbarcare i 900 euro di lunario e per soccorrersi a vicenda, o bisognerà dire "eroicamente"? Bisognerà dire che abnegazione ed eroica solidarietà sono l’altra faccia di un lavoro stentato e risicato come quello degli appalti, eppure tenuto stretto da chi deve conservarlo come un privilegio in una crisi devastante? Il privilegio di morire soffocati dal gas [...]. Colpivano, nei telegiornali, le facce e le frasi dei compagni di lavoro dei morti [...]: come ogni volta che la sciagura strappa il sipario che tiene distante dalla vita finta la vita vera. [...]

Maramotti sull’Unità

[...] Gli omicidi bianchi fanno notizia solo per un giorno. Parte la solita litania: il "cordoglio" delle autorità. [...] Nei luoghi di lavoro esiste una linea [...]: al di qua c’è il lavoratore, la sua salute, il suo salario, la sua sicurezza, i suoi diritti; dall’altra parte c’è il profitto, la produttività, la competitività, la redditività dell’investimento. [...] Tanti, fra coloro che si stracciano le vesti ad ogni morto, sono tutti i giorni impegnati con zelo feroce a spostare quella linea a nostro svantaggio. [...] C’è un governo che manomette il Testo unico sulla sicurezza, riducendo le pene, introducendo le norme salva-manager, depotenziando i controlli. [...]

I Moratti arrivano taciturni Il lavoro deve essere legato alla tutela della persona dal retroscena di Armando Zeni

dal commento di Antonio Giorgi

[...] L’aveva voluta in Sardegna, nei primi Anni Sessanta, la sua super-raffineria, Angelo Moratti. [...] Figura mitica, il «sciur» Angelo, con il suo motto («Negli affari o sei motrice o sei rimorchio») [...] e le sue passioni, in primis - è ovvio - il calcio inteso come Inter [...]. Passione condivisa, oggi, da Massimo, presidente dell’Inter di Mourinho e Ibra, [...] l’unico dei Moratti a emergere da quell’«understatement» che è da sempre una delle regole della casa, regola seguita tuttora dal fratello maggiore Gian Marco (marito di Letizia), l’uomo che alla morte di papà Angelo ha ereditato il ruolo guida di capoclan e capoazienda, il più taciturno dei Moratti. Che anche [...] nel giorno della morte di tre operai, hanno preferito tacere: «Stiamo raggiungendo la raffineria per stare vicini alle famiglie dei tre lavoratori [...]», hanno fatto sapere, scossi forse dalla richiesta urlata dai parenti al governatore sardo: «Falli arrestare tutti».

[...] Qualche considerazione merita il fatto che le tre vittime di Sarroch uccise da una intossicazione mentre erano intente alla pulizia di un serbatoio non appartenevano all’organico della raffineria in quanto dipendenti di ditta appaltatrice. Spesso, troppo spesso, le morti bianche coinvolgono gli esterni, lavoratori di imprese che oggi operano qua, domani là. Si va dove c’è lavoro, è chiaro, e siano benedette queste commesse perchè con i tempi che corrono nessuna occasione deve essere perduta. Ma le trasferte ripetute, il saltare da un impianto di un certo tipo ad un altro con caratte-

ristiche tecnologiche e produttive completamente diverse non facilita la formazione di una mentalità operativa specifica, non sempre agevola la crescita di una cultura della sicurezza che deve costituire il patrimonio più prezioso di ogni lavoratore, eredità ricevuta da chi è più anziano di te, ha fatto più pratica, è in possesso di solida esperienza. Cosa sia accaduto esattamente nella raffineria di Sarroch lo appureranno le indagini di rito. La riflessione non può che assumere connotazioni di carattere generale per ribadire l’urgenza che si affermi una mentalità diffusa e condivisa ad ogni livello (dipendente, imprenditore, sindacato, organo di controllo)

La fotografia

Gli effetti della crisi dall’articolo di Carlo Lottieri

[...] Si sono aggiunti altri tre nomi alla lista, già troppo corposa, di quanti sono deceduti sul lavoro nel corso dei primi mesi del 2009. È sicuramente vero che quella delle "morti bianche" non è una piaga che riguardi soltanto l’Italia, ma nel nostro Paese il problema va assumendo contorni del tutto particolari. [...] Un'economia in recessione implica lavoratori sempre più disposti ad accettare impieghi a rischio, imprese impossibilitate a fare nuovi investimenti, e un sistema produttivo che non è in grado di transitare da tecnologie «pesanti». [...] L’aumento del numero dei colletti blu, mentre frena la crescita dei colletti bianchi (impiegati, liberi professionisti, ecc.), descrive un Paese in cui - per la prima volta da tanto tempo - si può ipotizzare che i figli potrebbero stare peggio dei loro padri. [...]

Bangladesh, una donna con i suoi bambini dopo il passaggio del ciclone Aila (Ansa)

che porti a legare inscindibilmente il lavoro e la tutela della vita, intesi come due facce della medesima medaglia. Lavoro e vita sono beni primari, assoluti, insopprimibili. La vita si realizza mediante il lavoro, senza il quale all’uomo e alla sua famiglia non è concesso condurre una esistenza dignitosa. Nello sfiancante dibattito sulla sicurezza che attraversa il Paese e coinvolge tutte le forze politiche sarebbe il caso che venissero comprese le tematiche peculiari della sicurezza sul lavoro intesa come prassi da consolidare e cultura da radicare, con l’obiettivo di porre un freno ad uno stillicidio di sciagure che non ci fa onore in Europa. [...] La sesta colonna di Francesco Zardo

A questo siamo: altro che decreto sicurezza, altro che feste di compleanno, altro che veline, altro che. In Sardegna, isola troppo spesso rammentata dai notiziari come la terra di Porto Rotondo e del Billionaire sono tre lavoratori morti a mostrarci la faccia più spietata e feroce di questa crisi. Che c’entra la crisi? C’entra, c’entra: quanta gente pur di avere un lavoro accetterebbe condizioni di cattiva sicurezza, accetterebbe di rischiare la vita? La risposta è facile: tutti. Nello spazio di pochi anni la classe operaia è tornata indietro di un secolo, è tornata a quei tempi in cui ancora non era stata definita. L’esistenza di una classe operaia, diciamoci la verità, è stata negata, come se in questo Paese essa non esistesse più. Ci ricordiamo che gli operai esistono quando muoiono, non a caso. Chissà che ne pensano al Billionaire.

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Scelti per voi: commenti, inchieste, reportage Maldini contestato dagli ultrà si decide a rispondere “Ho sempre voluto guadagnarmi i gradi sul campo”

Controtendenza sigarette i fumatori ora aumentano

dall’intervista di Alberto Costa

dal servizio di Paolo Granzotto

Paolo Maldini, quello che è accaduto domenica, in occasione del suo addio a San Siro, è davvero stupefacente. «In effetti. Uno pensa di avere visto tutto e invece...». Amareggiato? «È stata una domenica surreale. Così bella all’inizio, con lo stadio pieno. Davvero stupendo. Poi però c’è stata quella bravata di 100-200 persone che non va sopravvalutata ma che non deve neppure passare sotto silenzio. Io ho sbagliato, ho offeso i contestatori con un gesto istintivo e tante parolacce. Me ne assumo la responsabilità. Però l’ho fatto per reagire contro una cosa organizzata, preparata e pensata senza che io potessi rispondere. Purtroppo, questo è il calcio in Italia ». Lei non ha un grande feeling con gli ultrà. «È vero. Non ho mai cercato un rapporto con loro ma non l’ho fatto per snobismo. È che ho sempre puntato sulle mie forze, cercando di

Paolo Maldini nel giorno della sua ultima partita a San Siro

meritarmi tutto sul campo: il rispetto dei miei tifosi e quello del mondo del calcio. Per il cognome che porto mi sono sempre dovuto fare un mazzo così. Nessuno mi ha mai regalato niente». Perché invece tanti calciatori hanno rapporti privilegiati con le curve? «Ti avvicini a loro perché ti senti più protetto. Ti fanno i cori a favore, ti fanno gli striscioni. Ma sa qual è stata la persona che ha rafforzato

le mie convinzioni? Franco Baresi. Mi ripeteva: fai tutto in campo, non cercare aiuti esterni. Ero capitano da sei mesi e già mi contestavano: Maldini non sei degno di essere capitano». Ma cos’è successo esattamente tra lei e gli ultrà? «Da quello che alcuni di loro sono andati a dire in tv, io gli avrei dato dei pezzenti ma una parola del genere non appartiene al mio vocabolario. In tutti questi anni

dall’editoriale di Gian Enrico Rusconi

Ci sono due Italie. C’è l’Italia che tratta al massimo livello con la politica tedesca e internazionale. Rappresenta il lavoro e l’iniziativa imprenditoriale in un momento difficile. Rischia grosso. E poi c’è l’Italia provinciale, impantanata nelle ambizioni, nelle idiosincrasie e nelle miserie personali del leader del suo «popolo». Queste due Italie si vedono con nettezza da un osservatorio diventato inaspettatamente privilegiato: Berlino. Ma l’immagine più sconcertante è offerta dalla classe politica nel suo insie-

Fiat, è Berlino a scoprire le due facce degli italiani me, che dovrebbe rappresentare la realtà complessa del vero popolo italiano, quello che lavora (o cerca lavoro) ed è in seria difficoltà. [...] Non intendo qui entrare nel merito specifico, tecnico delle trattative Fiat-Opel. Rappresentano un caso esemplare della nuova tensione tra economia, imprenditoria, mondo del lavoro da un lato e una politica attenta

alle grandi prospettive del futuro, dall’altro. Ma è una politica che non perde di vista gli equilibri politici interni e gli appuntamenti elettorali a breve termine. La democrazia funziona così. In questo quadro va collocata la vicenda Fiat-Opel. Non va isolato un singolo fattore - sia esso quello strettamente imprenditoriale-finanziario o della salvaguardia dei

ci sono stati soltanto due motivi di frizione. Nel 2005, di ritorno dalla finale di Istanbul, all’aeroporto mi si avvicina uno di vent’anni e mi dice: ci dovete chiedere scusa. Cosa? Io gioco da vent’anni e devo chiedere scusa a un ragazzino dopo una finale perduta ma dominata sul piano dello spettacolo? Ma siamo matti?». L’altro episodio? «Supercoppa europea di Montecarlo contro il Siviglia, nel 2007. In curva stavano tutti zitti, volevano picchiare chi provava a tifare. Non so cosa li spingesse a non tifare, se questioni economiche o di potere. Allora io, in un’intervista, dissi: la squadra non è contenta, San Siro per il Milan è uno stadio magico ma sta perdendo la sua magia. Giancarlo, uno dei capi, dice che l’ho chiamato per chiedere scusa ma non è vero: non ho neppure il suo numero di telefono. Abbiamo chiarito tutto un giorno: li ho incontrati per strada, è stato un confronto pacato». [...]

posti di lavoro -. Sullo sfondo ci sono le grandi prospettive geo-energetiche. Dietro l’America direttamente interessata al problema, si profila indirettamente la Russia, potenza energetica con la quale la Germania ha ormai stretti vincoli di dipendenza. Mi chiedo quanto peso nella vicenda abbia davvero l’ex cancelliere (socialdemocratico) Gerhard Schroeder che notoriamente ha stretti rapporti professionali e personali con la Russia putiniana. Nei commenti che si leggono a questo proposito non sono sempre chiari i confini tra fantapolitica e audace anticipazione di una politica futura. [...]

Le notizie dal fronte del fumo sono queste: cresce in Italia - e cresce del 3 virgola 4 per cento - il numero dei fumatori. Sono dati ufficiali, elaborati e resi noti dall’Istituto superiore di sanità e confortati dalle analisi della Doxa, dall’Istituto Mario Negri e financo dalla Lega per la lotta ai tumori. A tre anni e mezzo dalla Legge Sirchia che vietò il fumo in qualsiasi luogo che non fosse la propria privata abitazione e che abolì persino la carrozza al singolare - fumatori nei convogli delle patrie ferrovie, non è che sia una buona notizia. Buona, beninteso, per i paladini dello Stato etico (lo stesso che è partito lancia in resta contro i ciccioni e che presto finirà per obbligarci tutti a indossare, alla rinfrescata, la maglietta di lana. Detta anche e non a caso maglietta della salute). Altre notizie dal fronte del fumo son quelle che si riferiscono alla vendita dei tabacchi: in lieve calo. Non c’è contraddizione col primo dei dati: si è ripreso a fumare come turchi o come ciminiere, ma visto che un pacchettuccio di Marlboro lo Stato, etico ma anche esoso, te lo fa pagare 4 virgola 30 euri, chiaro come il sole che il fumatore tenda a rivolgersi al mercato parallelo, ovvero al contrabbando. Che infatti, giunge notizia dal fronte del fumo, ha ritrovato una certa vitalità. Non saranno più i tempi di Concetta Muccardi, la contrabbandiera che ispirò a De Sica il personaggio interpretato da Sofia Loren in Ieri, oggi e domani, però, insomma, in quel settore merceologico qualcosa si sta muovendo. Resta stabile, invece, il numero medio di sigarette accese quotidianamente dai circa 13 milioni di fumatori inveterati: 14. Sui motivi che hanno indotto i sette milioni e mezzo di ex

fumatori a rompere le righe e uno via l’altro a tornare al piacere della sigaretta, gli esperti hanno opinioni diverse e questo, trattandosi appunto di «esperti», non è una novità. C’è chi dice che in tempo di crisi aumenta lo stress e con quello l’istinto a fumare. Chi sostiene invece che la crisi allenta il freno etico/salutista e di conseguenza l’impegno a non affumicare i polmoni propri e, via fumo indiretto, quelli altrui. Chi, ancora, è dell’opinione che molti ex fumatori redenti dalla Legge Sirchia facendo troppo affidamento sul proprio carattere lì per lì, sull’onda del sirchismo militante, rinunciarono al fumo, ma scemati gli entusiasmi politicamente corretti, spentosi lo sacro foco, hanno ripreso ad accendere l’accendino. Nessun esperto, invece, avanza l’ipotesi che sia stato proprio il proibizionismo a favorire, per quel sottile piacere di trasgredire a un divieto, l’iniziazione al fumo di molti che, senza Sirchia, mai se la sarebbe accesa, una cicca. E che se, mettiamo, la legge antifumo fosse stata non dico meno severa, ma meno stupida, avrebbe temperato assai il naturale senso di ribellione nei confronti dell’ingiustizia rappresentata dalla negazione di una libertà, quella di fumare. Della soppressione dei vagoni fumatori abbiamo già accennato. Pire q’un crime, peggio di un crimine avrebbe detto Fouché, c’est une faute, è un errore. [...] Un altro errore, a mio avviso, fu l’isterica campagna di demonizzazione del fumatore. Non un poveraccio da redimere, ma un killer, un terrorista da rinchiudere in una virtuale Guantanamo per impedirgli di fare ulteriori danni, la causa di tutti i mali escluso, ma solo per dimenticanza degli antitabagisti scatenati, il riscaldamento globale [...]

Noemi e Berlusconi: gossip infinito I fatti privati del premier La gogna mediatica per il Cavaliere e i fatti pubblici trascurati influisce sul suo consenso popolare

Il silenzio del direttore

dall’articolo di Luigi La Spina

dall’articolo di Francesco Verderami

dall’editoriale di Gianluigi Paragone

A dieci giorni dal voto, ci aspettavamo di dover lamentare l’assenza delle questioni europee nella campagna elettorale per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo. Ma non avremmo mai potuto immaginare che sarebbe stato «il caso» di una ragazza diciottenne, Noemi Letizia, il centro del dibattito tra i partiti. Una polemica che ha suscitato, da una parte, una enorme curiosità voyeuristica sull’intimità di Berlusconi e, dall’altra, una raffinata dissertazione politologica sulla distinzione tra pubblico e privato, quando si parla di un personaggio che rappresenta la quarta carica dello Stato. Ma che non avrà, molto probabilmente, alcun effetto sui risultati del 6-7 giugno. Tanto rumore per nulla, quindi? Non proprio. Esiste un problema di coerenza nella pretesa di riservatezza sulla sua vita privata che, oggi, il presidente del Consiglio rivendica. Una richiesta difficilmente comprensibile, dal momento che anche sull’esibizione pubblica, ostentata ed insistita, delle felicità familiari, delle ricchezze personali e, persino, delle straordinarie capacità di ringiovanimento estetico si è fondato quel formidabile rapporto di successo politico che unisce, da oltre quindici anni, Berlusconi con la maggioranza del popolo italiano. Ecco perché il premier dovrebbe riuscire a offrire, sul «caso Noemi», una versione dei fatti meno contraddittoria e più credibile di quella finora fornita da lui, dai suoi difensori e dai familiari della ragazza. Berlusconi si sentirà ingiustamente perseguitato per una sciagurata visita nella poco amena Casoria, ma non dovrebbe dimenticare la lezione dantesca sulla pena del contrappasso. Non è possibile, però, che i trasversali interessi congiunti dei due schieramenti, con l’opposizione che così maschera le sue difficoltà e con Berlusconi che recita la sua parte migliore, quella della vittima, riescano a eludere il vero problema sul quale il dibattito pubblico dovrebbe concentrarsi: la crisi economica, soprattutto per le sue conseguenze più gravi, la crescita della disoccupazione e l’ampliarsi della condizione di precarietà che affliggono molti italiani. [...]

Un mese fa, dopo il 25 aprile, si sentiva ed era «il presidente di tutti gli italiani». Un mese dopo eccolo, il premier, rifugiarsi nelle viscere dello stadio a San Siro, inseguito dai cori su «Noemi» e «papi», preoccupato che le telecamere possano immortalare la scena, trasformando quelle parole nelle moderne monetine di Craxi. Domenica scorsa per Berlusconi doveva essere un test per il ritorno in pubblico, un esperimento nel salotto di casa, al «Meazza», con il suo Milan: è finita peggio della sfida di calcio con la Roma. Così il Cavaliere è tornato a rintanarsi, a comunicare dal chiuso del suo ufficio, plumbeo nell’umore e sordo agli appelli di quanti gli chiedono di uscire allo scoperto e contrattaccare. Come se non bastasse la gogna mediatica di cui si sente vittima, e che gli sta procurando un calo nei consensi e un vistoso danno d’immagine internazionale, da giorni è assillato per una nuova offensiva giudiziaria, i cui contorni gli sono ancora poco chiari, proveniente da Napoli, que-

La scoopite di Repubblica stavolta rischia di aver provocato una intossicazione. A Ballarò ieri sera Maurizio Belpietro ha raccontato un fatto che potrebbe sgonfiare l’inchiesta del giornale di Carlo De Benedetti e minare l’operazione verità. Nel casellario giudiziario di Napoli - dice Belpietro - c’è un signore di nome Gino Flaminio condannato per rapina e che secondo le forze dell’ordine avrebbe cattive frequentazioni. Poiché c’è anche una coincidenza anagrafica continua il direttore di Panorama rivolgendosi ad Ezio Mauro, anch’egli in studio- è possibile che si tratti dello stesso Gino Flaminio, ex fidanzato di Noemi, intervistato da Repubblica? A precisa domanda, Ezio Mauro non risponde. Si limita a dire: non abbiamo pagato nessuno. Parla dell’importanza della testimonianza, ma sul tema non dà una risposta. E se il racconto di Gino Flaminio fosse una sòla, come dicono a Roma? Se fosse un bluff? [...] Intanto a Napoli è scattato il trappolone. [...]

Berlusconi inaugura un ospedale a San Donato Milanese

sto è certo, come sembra certo che la vicenda sia legata al problema dei rifiuti. In principio aveva temuto soltanto per il capo della Protezione civile Bertolaso, ora sa di essere anche lui «nel mirino» e sostiene che «la manovra fa parte del disegno per colpirmi», per lavorarlo ai fianchi e fiaccarlo politicamente. Quando si perde la serenità ogni ombra ingigantisce i timori e i sospetti, sebbene l’opinione pubblica continui a sostenerlo nei sondaggi. Così nel sancta santorum del premier c’è chi — facendo di conto sui suoi «nemici» — aggiunge alla lista addirittura il

tycoon australiano Murdoch, e motiva questa congettura legando l’aumento dell’aliquota agli abbonamenti per la tv satellitare, deciso l’anno scorso dall’esecutivo, ai ripetuti attacchi del Times contro il Cavaliere. In un’atmosfera davvero surreale, nel governo c’è persino chi racconta di strani conciliaboli dentro e soprattutto fuori dal Palazzo, su un fantomatico «governo di emergenza economica» da approntare se l’argine degli ammortizzatori dovesse cedere per l’aumento esponenziale della disoccupazione, precipitando il Paese in una crisi sociale. [...]

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Giovedì 28 maggio 2009 Silvio Berlusconi ieri sera a Roma per la finale di Champions League

Scontro politico Parole forti da parte di tre testate E i vescovi intervengono sul gossip

Il Financial Times: «Non è Mussolini ma è un pericolo» La replica: «Campagna d’odio, stampa disonesta»

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IL PROVVEDIMENTO

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Per la “taglia seggi” riparte l’iter parlamentare in Senato di ANNA LAURA BUSSA ROMA – I presidenti delle Camere, Gianfranco Fini e Renato Schifani, alla fine un accordo lo trovano: il provvedimento che punta a ridurre il numero dei parlamentari continuerà il suo iter al Senato. In un breve colloquio telefonico l’intesa è subito raggiunta anche perchè, precisano, la commissione Affari Costituzionali di Pa-

lazzo Madama aveva «già da tempo avviato l’esame di testi in materia» tra cui quello presentato dal vice-capogruppo del Pd Luigi Zanda. È vero che il presidente del Consiglio nei giorni scorsi aveva detto che il “taglio dei seggi” si sarebbe potuto realizzare sul serio solo con un ddl di iniziativa popolare, ma intanto Fini e Schifani, con la decisione di ieri, danno nuovo impulso all’iter parlamentare. Il Pd, comunque, non molla. E, visto che la maggioranza aveva bocciato la richiesta presentata nelle rispettive conferenze dei capigruppo di Camera e Senato di calendarizzare subito le riforme per ridurre deputati e senatori, ieri presentava a Palazzo Madama un nuovo disegno di legge che ricalca in buona parte quello messo a punto nella scorsa legislatura dall’allora presidente della commissione Affari Costituzionali Luciano Violante. Si tratta di un testo, che venne votato da tutte le forze politiche, e che prevede in buona sostanza la trasformazione del Senato in Camera delle Regioni e il “taglio” dei deputati da 630 a 506. «Hanno fatto il Lodo Alfano in tre giorni – incalza il segretario

del Pd Franceschini – voglio proprio vedere quanto ci metteranno a esaminare questi testi». «Succederà come per le province, cioè non «succederà nulla» aggiunge Casini. I ministri Renato Brunetta e Roberto Calderoli respingono le critiche dell’opposizione e ricordano che due legislature fa fu il centrosinistra a far bocciare con il referendum popolare la riforma costituzionale che prevedeva anche la riduzione del numero dei parlamentari. «E poi Casini predica bene e razzola male – ribatte Calderoli – visto che proprio quando si esaminava la proposta costituzionale per abrogare le province, i parlamentari di Udc e Idv brillavano per la loro assenza». L’attacco più duro comunque è quello di Massimo D’Alema che bolla l’iniziativa del premier di raccogliere firme per dimezzare i seggi come una «vera pagliacciata» («Se in Germania la Merkel si mettesse a raccogliere firme tutti si metterebbero a ridere», dice). Dicendo questo, è la replica del capogruppo del Pdl alla Camera Cicchitto, «D’Alema si dà la zappa sui piedi» visto che contro «quella comitiva» il centrosinistra «ha perso le elezioni per ben tre volte».

Il presidente del Senato, Schifani

Esecutivo sollecitato a valutarne meglio l’impiego

Il Consiglio di difesa frena sull’uso dei militari nelle città di MASSIMO NESTICÒ ROMA – I militari impiegati in città potrebbero aumentare dagli attuali 3.000 a 4.000, ma bisogna considerare le limitate risorse a disposizione ed i rilevanti impegni all’estero, e anche in Italia, delle forze armate. Il Consiglio supremo di difesa, riunitosi ieri al Quirinale sotto la presidenza del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, frena sulle ipotesi di impiego massiccio dei militari in operazioni sul territorio nazionale. Il Consiglio, si legge nella nota finale, ha fatto un punto di situazione «sull'impiego di personale delle forze armate sul territorio nazionale, in concorso con le forze dell’ordine e la Protezione civile, e ne ha valutato le prospettive, tenuto conto delle limitate risorse disponibili e delle esigenze crescenti di impegno operativo dello strumento militare nelle aree di crisi». In sostanza, l’organismo – che si riunisce due volte l'anno con la partecipazione, oltre che del presidente della Repubblica, del premier e dei ministri di Difesa, Interno, Esteri ed Economia tra gli altri – ha evidenziato l’onerosità degli impegni delle forze ar-

mate: oltre 9.000 partecipano a missioni all’estero, 3.000 all’operazione Strade Sicure per la sicurezza delle città, 1.500 (più 850 carabinieri) all’operazione Gran Sasso per il sisma in Abruzzo, più quelli coinvolti nell’emergenza rifiuti in Campania. Numeri consistenti, dunque, soprattutto in tempi di crisi e di tagli. Di qui l’invito a valutare attentamente le risorse a disposizione prima di decidere ulteriori impieghi. «Il presidente Napolitano ha ragione – ha riconosciuto La Russa, che da tempo auspica un aumento dei militari nell’operazione Strade Sicure – si tratta comunque di un intervento eccezionale e se il decreto per l’uso dei militari in città sarà rinnovato, non sarà per sempre, ma di sei mesi in sei mesi». Il ministro ha quindi ricordato che «su 190.000 uomini delle forze armate, ne abbiamo impiegate solo 3.000 in Strade Sicure, per un costo di circa 30 milioni di euro a semestre a fronte di un bilancio complessivo della Difesa che è di 20 miliardi di euro». Ci sono quindi i margini, secondo il titolare della Difesa, per aumentare il numero dei militari, senza per questo accrescere i costi. «Io – ha

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Il leader Pd: «Fareste educare i vostri figli dal Cavaliere?». Il primogenito: «Come si permette?»

Franceschini suscita la reazione di Piersilvio Il segretario del Pd si scusa: «Non volevo offendere la famiglia». E D’Alema lo difende di CRISTINA FERRULLI ROMA – In una campagna elettorale che sarà ricordata perchè pubblico e privato si mescolano nello scontro politico, entrano ora anche i figli del presidente del Consiglio, sia Pier Silvio e Marina, avuti dal primo matrimonio, sia l’ultimogenito Luigi, nato dalla relazione con Veronica Lario. «Fareste educare i vostri figli da Berlusconi?», è la provocazione lanciata ad Albenga dal segretario del Pd Dario Franceschini che scatena la reazione indignata di tre dei figli del capo del governo che, con orgoglio, difendono il padre e l'educazione ricevuta. Rabbia che porta il leader Pd alle scuse e alla precisazione di non aver

espresso giudizi sulla «famiglia» ma sull’«uomo pubblico». A dieci giorni dal voto, Franceschini non commenta le critiche al premier dei giornali stranieri, dopo aver deciso di tener fuori dal Parlamento il caso Noemi. Ma nelle piazze il leader Pd picchia duro: «Fareste educare i vostri figli a un uomo come Silvio Berlusconi? È un uomo di successo, ricco e potente, ma un uomo che guida un Paese deve saper trasmettere valori forti e chiari», è l’uscita del segretario democratico che, spiegheranno prima della bufera nel suo entourage, non è dal sen fuggita. Troppo per i figli di Berlusconi, in genere poco inclini a prendere posizioni pubbliche sull'attività politica del premier. Ma

pronti a difendere Berlusconi come padre e l’educazione ricevuta. «Ma come si permette?», si inalbera il primogenito Pier Silvio Berlusconi, vicepresidente di Mediaset, per il quale «i valori di Berlusconi sono i miei: amore per il lavoro, generosità, tenacia e quel rispetto per gli altri che Franceschini dimostra di non conoscere». Una reazione che porta subito il leader Pd a precisare: «Non ho espresso, nè mai lo farò, alcun giudizio su Pier Silvio e la sua famiglia. Ho parlato di valori che un uomo pubblico deve trasmettere al paese». Una rettifica con scuse personali che non frena la rabbia della secondogenita Marina e del figlio più piccolo Luigi. All’indignazione dei figli si associa la levata di scudi del centrodestra. Attacchi che Massimo D’Alema si incarica di respingere: «Reagiscono perché Franceschini ha ridato slancio all’azione del Pd».

annunciato La Russa – porto avanti un progetto, d’accordo con il ministro dell’Interno, Roberto Maroni, di rinnovare il decreto (che scade il 4 agosto) aumentando a 4.000 il numero dei militari in città, senza però far crescere i costi. Ciò – ha aggiunto – sarà possibile grazie ad una riduzione delle spese fisse, alla razionalizzazione delle indennità degli uomini delle forze armate, che saranno equiparate a quelle delle forze dell’ordine e ad una riduzione dei costi di trasferimento dei militari». Contraria al progetto Roberta Pinotti, responsabile Difesa del Pd. «Come concilia La Russa – ha affermato – le sue ultime dichiarazioni con le posizioni assunte dal Consiglio supremo della Difesa del quale pure fa parte egli stesso, che in sostanza raccomanda di limitare l’uso dei militari nelle città?.È evidente che non si può chiedere sempre di più alla Difesa avendo drasticamente diminuito le risorse, la coperta è corta».

IL CASO SICILIA

La Russa «Il decreto sarà rinnovato ogni 6 mesi»

Secondo lo stesso rapporto, in Libia si praticano «tortura e altri ROMA – E' una bocciatura su tut- maltrattamenti nei confronti di ti i fronti quella di Amnesty Italia migranti, rifugiati e richiedenti del pacchetto sicurezza del go- asilo in stato di detenzione», verno italiano, «che – denuncia mentre «a questi ultimi non è stal’organizzazione nel Rapporto ta data protezione, come richie2009 – non fa altro che aumenta- sto dal diritto internazionale sui re l’insicurezza delle persone che migranti». Sempre nella sezione dedicata già sono in grandissime difficoltà». Nel mirino dell’associazione al Paese “amico dell’Italia” si legleader nella difesa dei diritti ge che «il 15 gennaio le autorità umani e del neopresidente della hanno annunciato l’intenzione sezione italiana, Christine Wei- di espellere tutti i migranti illese, sono finite soprattutto le ulti- gali e hanno conseguentemente me misure in materia di immi- condotto espulsioni di massa di grazione varate dal governo che, ghanesi, maliani, nigeriani e cituna volta applicate, hanno dato tadini di altri Paesi». Inoltre prova di un «disprezzo dei diritti «700 eritrei, uomini, donne e umani» a danno di chi, «fuggen- bambini che sono stati detenuti, do da situazioni molto critiche sono ora a rischio di rimpatrio cerca riparo nel nostro Paese». forzato malgrado i timori che li Ma Weise non si limita ad attac- avrebbero visti esposti a gravi care i respingimenti, ma parla violazioni dei diritti umani in più apertamente di «un clima di Eritrea». Netta infine la condanrazzismo crescente» in Italia ver- na di Weise anche della norma so le minoranze, come «dimo- che «fa distinzione fra i reati strano gli sgomberi dei campi commessi da italiani o da immirom – ha detto – popolazioni in grati irregolari» e che s'inserisce molte occasioni al centro del di- in un trend di «criminalizzazione dei gruppi minosprezzo e di una ritari, elemento spirale di violatipico di ogni zioni dei diritti campagna eletumani». torale». Weise In occasione non tralascia di della presentacontestare il gozione dell’ultimo verno per la virapporto sulla sicenda della nave tuazione dei dicargo Pinar ritti umani nel dell’aprile scorso mondo, l’attacco quando «sia le di Amnesty al istituzioni italiagoverno è fronne che maltesi tale: «La politica hanno disatteso dell’immigrazio– ha denunciato – ne italiana e i reuna delle regole spingimenti dei nota a tutta la rifugiati che argente di mare: rivano con le barsalvare vite umache in alto mare – Alcuni migranti sbarcati in Italia ne è un imperatiha detto Weise – è espressione di un disprezzo dei vo assoluto e deve avere priorità diritti umani e delle persone ve- su tutto». Dall’Unione Europea, intanto, ramente disperate che qui cercano solo aiuto». «L'Italia sarà inol- è giunta la sollecitazione ad agire tre ritenuta responsabile di in fretta, vista la drammaticità quanto accadrà ai migranti e ri- della situazione con il possibile chiedenti asilo riportati in Li- aumento di sbarchi di immigrati bia», si legge poi in una scheda nel Mediterraneo nella stagione allegata al dossier, dedicata al estiva e far leva sulla solidarietà paese africano. Dove, ricorda tra gli Stati. Il commissario Ue alAmnesty, non esiste «una proce- la Giustizia, libertà e sicurezza, dura d’asilo» e non viene offerta Jacques Barrot, in vista della riu«protezione a migranti e rifugia- nione del Consiglio del 4-5 giuti». Pertanto «considerato l’effet- gno, ha preparato una lettera ai tivo controllo che l'Italia ha potu- ministri degli Interni dei 27 in to esercitare, seppur in zona cui mette nero su bianco le azioni extraterritoriale sulle persone che Bruxelles intende portare soccorse l’Italia sarà ritenuta re- avanti nei prossimi mesi per far sponsabile di quanto accadrà ai fronte alla pressione migratoria migranti e ai richiedenti asilo ri- e su cui chiede il contributo di tutti gli Stati membri. Sul tavolo portati in Libia». Le preoccupazioni di Amnesty dei ministri, Barrot, mette la prosono del resto supportate dai dati posta di un progetto pilota destiche arrivano dal paese guidato nato a venire incontro ai probledal colonnello Gheddafi, peraltro mi dell’accoglienza dei richieatteso a giorni a Roma per una vi- denti asilo che beneficiano dello sita che già in molti contestano. status di rifugiato.

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Lombardo prende tempo e guarda al Pd Monito di Alfano: «Ogni ribaltone è sempre stato punito». E l’Udc freme DUE GIORNI dopo l’azzeramento della giunta regionale, Raffaele Lombardo non ha presentato il nuovo governo, come aveva annunciato, ma ha preso altre 48 ore di tempo, come gli ha chiesto il Pdl, di cui si sente ancora alleato, come ha detto durante la registrazione di Porta a Porta, avvenuta mentre in via dell’Umiltà i coordinatori nazionali e siciliani del partito di Berlusconi stilavano un elenco di condizioni per riaprire il dialogo. Il governatore conferma anche l’alleanza con l’altro partito della maggioranza, l’Udc, nonostante l’invito di Casini a farsi da parte. Il Pdl avanza a Lombardo «un sereno ma fermo appello affinchè riparta da un confronto che coinvolga tutte le forze che hanno vinto le elezioni regionali». Non

Franceschini ieri a Genova

sono teneri nei confronti dell’alleato dell’Mpa: «Lombardo ha annunciato l’intenzione di procedere alla nomina di un nuovo governo, senza condividerla con la forza politica maggioritaria. Tutto ciò accade a pochi giorni dalle europee, mentre lo stesso Lombardo è alla ricerca del quorum elettorale del 4%». Infine, un passaggio che non lascia scampo a chi «accetti richieste di partecipazione a governi decisi con queste modalità». Non si può non leggere un monito nei confronti del sottosegretario Gianfranco Miccichè (Pdl), stretto sostenitore di Lombardo, il quale in serata ha confermato il sostegno a Lombardo e ribadito che «qualche farabutto racconta minchiate a Berlusconi».

In mattinata, a Palermo, il ministro Alfano aveva messo in guardia da eventuali ribaltoni: «Ogni distorsione del rapporto tra l’eletto e l’elettorato è sempre stato punito». Se il riferimento è alle ipotesi di un accordo con il Pd, sono gli stessi democratici a escludere questa eventualità. Ma il Pd resta nei pensieri del governatore. I richiami al Pd non piacciono all’Udc, che «non entrerà in nessuna giunta senza il Pdl». Intanto, su richiesta di 37 deputati di Pdl e Udc, il 4 giugno è stata convocata una seduta straordinaria dell’Assemblea regionale per discutere della crisi di governo. Per quella data i giochi dovrebbero essere fatti, ma a norma di statuto l’Ars può sfiduciare il governatore.

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ROMA – «Un pericolo per l’Italia. Un esempio cattivo per tutti», protagonista di una «inquietante escalation di impunità morale»: la stampa estera fa irruzione sulla scena politica italiana e a, 10 giorni dalle europee, attacca Silvio Berlusconi. Un uomo «molto potente e sempre più spietato», scrive il Financial Times in un editoriale. Campagna d’odio, replica la maggioranza, che offende gli italiani; «cattiva stampa e disonesta», aggiunge il ministro degli Esteri Franco Frattini. Più mi attaccano e più divento forte perchè la gente è con me e non riusciranno a delegittimarmi, è invece il ragionamento che il Cavaliere fa ai suoi interlocutori. Sono tre gli articoli dei giornali stranieri che ieri si sono occupati del presidente del Consiglio: oltre il quotidiano finanziario, dedica due pagine al caso Berlusconi-Noemi l'inglese Indipendent; mentre lo spagnolo El Pais lascia spazio a un editoriale e a una corrispondenza da Roma. Gli aggettivi rimbalzano da una pagina all’altra: il governo Berlusconi viene appunto considerato un pericolo per il Paese, anche se «l'Età di Silvio» non è e non diventerà un nuovo fascismo perchè a essere arruolate «sono squadre di veline – scrive Ft – e non di camicie nere». Il riferimento è al caso Noemi e alle polemiche legate alle candidature in vista delle elezioni europee. Tema sul quale interviene anche la Cei. La bellezza, è il monito dei vescovi, non può essere «l'unico elemento o l’elemento decisivo di scelta». Altrimenti si crea un «guasto culturale», avverte monsignor Diego Coletti. Ma El Pais ha pochi dubbi: «La relazione del Cavaliere con Noemi Letizia» ha già «rivelato un clima decadente da basso impero». «Demonizzazione degli avversari», rifiuto di «garantire indipendenza alla concorrenzà, «creazione di una immagine forte, fatta di rivendicazione di infiniti successi»: sono questi alcuni dei tratti con i quali viene descritto il quarto governo Berlusconi sui media stranieri. A tanto esercizio di potere, si contrappone un vuoto altrettanto colpevole, concordano gli osservatori: quello di istituzioni «deboli e spesso politicizzate», una sinistra «desaparecida» e quello di «un giornalismo – scrive Ft – troppo spesso subalterno». Lettura da capovolgere, contrattaccano gli uomini del premier: «L'editoriale del Financial Times – dice Niccolò Ghedini – è il riscontro che c'è uno stretto legame tra alcuni giornali italiani e alcuni giornali stranieri che cercano di delegittimare Berlusconi e fanno un pessimo servizio all’immagine dell’Italia». E comunque è un «copione logoro», dice il deputato del Pdl Gregorio Fontana; «un castello di carta», che cadrà, è la convinzione del vicepresidente della Camera Maurizio Lupi, con il responso delle urne. La reazione della maggioranza testimonia però, secondo il presidente del Pd Anna Finocchiaro, «nervosismo e imbarazzo». E comunque, «il

Paese e l’opinione pubblica –aggiunge – aspettano da Berlusconi delle risposte che tardano a venire», perchè quello al quale l’Italia sta assistendo non solo «è uno spettacolo desolante», dice Massimo D’Alema, ma è anche «vicenda di rilevanza indubbiamente politica». Ma i nuovi affondi di opposizione, stampa italiana ed estera spostano ancora più in alto l’asticella che Berlusconi sente di dover saltare, a pochi giorni dalle elezioni europee e amministrative. Dalla campagna elettorale sarà bandito ogni riferimento al gossip (e in particolare al caso Noemi) mentre saranno sugli scudi i risultati del governo. L'agenda è tutta da confermare, con tappe scritte a matita dall’Aquila a Bari, da La Maddalena a Torino, Padova, Milano, Napoli, Rieti, Viterbo. Con passaggi nella Capitale per il ricevimento al Quirinale e la parata per la Festa della Repubblica del 2 giugno. Nulla di definito, ma la ferma intenzione di immergersi tra la gente.

Migranti, Amnesty boccia il Governo «Misure razziste» di FEDERICA DI CARLO

Affondo estero su Berlusconi di CHIARA SCALISE

La polemica sul pacchetto sicurezza


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Giovedì 28 maggio 2009

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Giovedì 28 maggio 2009

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Politica lucana

Oggi il Pd va a Restaino

di PROSPERO CASSINOl

Eredita un partito diverso da quello delle Primarie che “incoronarono” Lacorazza IL CRACK BASILICATA IN UN LIBRO Giampaolo Visetti alla fine ne ha fatto un libro. Il dossier sullo stato socio economico della Basilicata che il giornalista di Repubblica pubblicò con il titolo “crack Basilicata” sul quotidiano nazionale fa parte di Ex Italia: il volume edito da Baldini e Castoldi che racconta di un viaggio lungo tutta la penisola. Il dossier sulla Basilicata nel libro è diventato il capitolo 16 (da pagina 173 a 182) che è stato intitolato “Sempre ricchi domani”. Visetti quindi non ce l’aveva solo contro la Basilicata come indicò Folino nei giorni successivi alla pubblicazione del dossier. Articolo che scatenò una polemica violenta che sfociò nelle dimissioni dell’allora assessore alle Attività produttive, Vincenzo Folino. cordati a Roma a margine di una cena di qualche giorno fa. Ma al di là del cambio tra Lacorazza e Restaino, cambia anche la filosofia del Pd. Lacorazza rappresentante popolare delle Primarie, Restaino leader di una sintesi delle classi dirigenti. E cambia quindi il partito. Si potrà dire di tutto, ma è evidente che il Partito democratico diventa un soggetto politico più “tradizionale” e meno sperimentale. In effetti però, nonostante le Primarie siano un ricordo recente di meno di due anni fa, il Pd del 14 ottobre 2007 già non c’era più da un pezzo. Innanzitutto è cambiato il segretario nazionale: fuori Veltroni e dentro Franceschini.

Poi in Basilicata gente come Roberto Falotico ora sta dall’altra parte della barricata. Tra i 73 mila delle primarie c’erano anche i suoi tra cui Aurelio Pace che è l’avversario di Lacorazza per la Provincia. Un quadro mutato profondamene anche all’interno dell’ente regionale: Folino è consigliere regionale e non più assessore mentre rispetto al 2007 per il Pd in giunta ci sono Vincenzo Viti e Gennaro Straziuso. E lo stesso ruolo del governatore Vito De Filippo è mutato all’interno del Pd: non ci sono più resoconti indiscreti di furiose litigate nelle stanze del presidente. Insomma è un Pd diverso quello che va nella mani di Restaino. Per il ruolo di garante si è det-

to. Ma è indiscutibile che Restaino avrà da svolgere un ruolo delicatissimo. Innanzitutto dovrà gestire il dopo voto e anche eventuali risultati non brillanti della coalizione di centrosinistra. E dovrà gestire il partito anche nella fase di riassetto della giunta regionale (che anche se viene smentita) ci sarà nei prossimi mesi. Non sono solo voci infatti, quelle che parlano di un rimpasto degli assessori per fare spazio a Sabino Altobello magari sostituendo Vincenzo Viti per rilanciare altri territori e non solo il Materano. Ci sono altre incognite ovviamente ma ovviamente c’è da attendere il voto prima di capire cosa sarà del Pd anche a livello europeo.

Coviello è stato nominato dalla Meloni presidente provinciale dei Giovani del Pdl

«I problemi non si risolvono con il pianto» Su proposta del Ministro per le Politiche giovanili Giorgia Meloni e dirigente nazionale Giovani Pdl, il consigliere comunale di Potenza Rocco Coviello è stato nominato presidente provinciale di Potenza dei Giovani del Pdl. E’ quanto si è appreso ufficialmente. E il consigliere comunale Rocco Coviello ha espresso la propria soddisfazione e poi ha aggiunto: «E’ una motivazione in più di impegno». Coviello che quindi è stato riconfermato nel ruolo che ricopriva nel movimento giovanile di An (Azione giovani) ha poi sottolineato: «I giovani del Popolo della libertà sono chiamati a una nuova trasformazione nel momento della vittoria, in un contesto di grande entusiasmo e attenzione nei nostri confronti; noi, però, siamo carne e sangue e non ci basta il vento del consenso per sapere di aver vinto davvero. Per questo intendiamo costruire un percorso “vero” di cambiamento in Italia e lasciare un segno

della migliore gioventù nella storia di questa Nazione». «Siamo in un periodo - ha continuato Coviello - non facile per l'economia mondiale. Penso che la risposta non sia il pianto ma il cercare, tutti quanti, di rimboccarci le maniche. Crediamo ad esempio che investire sull'energia, sulla creatività, sulla disponibilità al rischio delle persone possa essere una soluzione. Non è un caso che un ministro senza portafoglio, come il ministro della Gioventù spenda più di tre milioni di euro in un bando di concorso destinato alle associazioni di studenti che portano avanti progetti all'interno delle università di valorizzazione e promozione alla cultura di impresa. Percheè pensiamo che in un momento di crisi convincere i giovani italiani a farsi il posto da sè, e quindi investire su quell'elemento dell'economia non secondario, che è la persona, possa fare la differenza». «Per portarci fuori dalle secche

I candidati Mpa chiedono l’azzeramento della Regione «La Basilicata come una casa da radere al suolo». E’ in sintesi quello che chiedono a livello di giunta regionale i due candidati a sindaco della città capoluogo e a presidente della Provincia del Movimento per le autonomie, rispettivamente Salvatore Lacerra e Savino Murro. Questo è quanto si legge nella nota: «L'Mpa è la vera garanzia del cambiamento, lo dicono i fatti. Raffaele Lombardo, leader nazionale del partito e presidente della regione Sicilia, ha azzerato la giunta dell'isola. “Una casa da radere al suolo e da ricostruire con chi ci sta”, sono state le parole di Lombardo, uno che non le manda a dire e che non piega la schiena davanti al “sistema” politico e ai suoi schemi. La Sicilia è lontana, ma non troppo. In Basilicata De Filippo, Santarsiero e Altobello avrebbero dovuto sciogliere le proprie giunte innumerevoli volte, proprio come ha fatto Lombardo. Invece hanno scelto la via del compromesso, hanno mandato giù i bocconi amari e sono rimasti legati alle loro poltrone. La nostra terra non merita questo state di cose, merita di cambiare. La gente è stanca di scelte politiche sbagliate, di disservizi e cattiva gestione delle nostre risorse. Vuole un rinnovamento nelle persone e nei fatti. Per questo ci candidiamo, per rompere

l'immobilismo e dare voce a chi come noi dice basta a questo stato di cose». «Com’è possibile - prosegue Murro - riconfermare la fiducia ad un centro sinistra che in 15 anni ha fallito? D'altro canto, come è possibile votare il centrodestra quando si fa rappresentare da uomini della sinistra? Pur di catturare il consenso entrambe le parti si fanno sostenere da decine di liste, alcune veri e propri carrozzoni fantasma. L'Mpa di Basilicata al contrario è un partito giovane, nato nel 2005 per difendere e valorizzare il territorio, la nostra amata terra, attraverso una politica diversa, fatta tra la gente e per la gente, libera dai vecchi schemi: è un partito ispirato all'autonomismo e al meridionalismo con un orientamento moderno e riformista». «La lista civica “L’altra città” - prosegue Lacerra - si pone i medesimi obbiettivi e la scelta dell'apparentamento al Comune di Potenza con l'Mpa Basilicata lo dimostra. Salvatore Lacerra, candidato sindaco della lista civica e dell'Mpa Basilicata definisce la sua lista: “la parte più nascosta e preziosa di Potenza, quella offuscata dall'invasione del cemento, dall'incompetenza degli amministratori. Non a caso nel logo compare la Torre Guevara, simbolo di quell'altra parte di città che non si vede».

PACE DA LAMORTE L’aspirante candidato incontra il Commercio

delle crisi - ha concluso - credo che la risposta non sia quella del centrosinistra che sta lì a piangere dalla mattina alla sera perchè questo, francamente, non aiuta anche psicologicamente la nazione».

Il candidato della coalizione del centro destra alla presidenza della Provincia di Potenza, Aurelio Pace, ha il presidente della Camera di Commercio di Potenza, Pasquale Lamorte, all'interno di un calendario di appuntamenti di confronto con le categorie produttive. «Abbiamo discusso di politiche di crescita e di competitività in una provincia che ha necessità di programmare uno sviluppo a medio e lungo termine», afferma Aurelio Pace che aggiunge: «I nuovi provvedimenti in materia di accise petrolifere saranno il viatico di una nuova stagione di valorizzazione delle risorse eccezionali delle quali dispone la nostra regione». «Abbiamo discusso lungamente - conclude Aurelio Pace - anche di viabilità e di mobilità: elementi essenziali per uno sviluppo integrato del territorio, allo stato insufficienti ad assicurare alle nostre comunità spostamenti veloci e sicuri».

Il

Vulpio della satira

Il giornalista del Corriere della Sera, Carlo Vulpio, che è stato candidato da Antonio Di Pietro nelle liste dell’Italia dei valori per le elezioni europee nella circoscrizione delle regioni meridionali, in Basilicata è un vero e proprio “caso” politico. Nonostante infatti sia uno dei candidati dell’Idv non rinuncia a criticare pesantemente gli stessi dirigenti locali del partito che lo “ospita”. L’ultima stoccata in ordine di tempo di Carlo Vulpio ai politici parte dal-

le colonne de il Giornale di Berlusconi. In un’intervista infatti, Vulpio ha chiesto ai “capibastone” del partito di andare via dal partito. La vicenda non è sfuggita al vignettista Giulio Laurenzi e allo scrittore Giancarlo Tramutoli. La vignetta già pubblicata ieri è stata “coorredata” anche da una frase dello stesso Tramutoli «Secondo me, sto Vulpio, non mette Radice in Basilicata».

Gli appuntamenti NUOVI big in Basilicata. Domenica sarà la volta di Massimo D’Alema per il Pd, impegnato in un tour elettorale a sostegno dell’eurocandidato Gianni Pittella, dei due candidati presidenti alle Province, Piero Lacorazza e Franco Stella, e di Vito Santarsiero, candidato sindaco a Potenza. Prima a Palazzo San Gervasio (alle 10.30 è prevista la visita al centro immigrati), poi a Lavello (11.30 al teatro Sacro Cuore). Nel pomeriggio, a Scanzano Jonico (ore 15), poi il comizio nel capoluogo in piazza Vittorio Veneto alle ore 17.30. Chiuderà a a Potenza, in piazza Pagano, alle 20. Domani, invece, il tour sarà del ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, accompagnato dal coordinatore regionale del Pdl, il senatore Viceconte. Fitto, in mattinata sarà a Potenza e nel pomeriggio a Melfi, a Matera, Ferrandina, Marconia, Policoro e Nova Siri. E’ il senatore Latronico a spiegare che «la visita del ministro servirà a confermare ulteriormente le attenzioni del governo nei confronti del Mezzogiorno». Oggi, con il candidato alla Provincia di Matera, Giuseppe Labriola (Pdl), ci sarà, in un comizio a Colobraro, l’euro-candidata Barbara Matera.

«Le piccole e medie imprese percepiscono e vivono ancora troppo gli svantaggi “delle regole e della burocrazia” europea e ritengono insufficienti le politiche che l'Unione europea ha messo in atto per farle crescere, per un bilancio a saldo negativo che, combinato con lo stato di grave crisi economica di questi mesi, potrebbe minare lo spirito europeista delle imprese che sono il vero traino dell'economia reale europea. Le Pmi europee (circa 23 milioni) rappresentano il 99,8 per cento di tutte le imprese europee ed il 67,1 per cento dei posti di lavoro nel settore privato; non sono quindi né un’eccezione né un'anomalia ma la struttura portante dell’economia reale e dei processi di sviluppo territoriali. Per questo chiediamo un impegno serio e continuativo affinché in questa nuova legislatura 2009 2014 ci sia un’attenzione e un'azione molto più incisiva e continuativa da parte del Parlamento europeo e da parte di tutte le Istituzioni europee verso le Pmi. Confartigianato, Cna, Casartigiani, Confesercenti e Confcommercio che rappresentano insieme oltre 2,8 milioni di micro, piccole e medie imprese che hanno fermamente creduto nel processo di integrazione comunitaria e nella costruzione di un'Europa politica, sociale ed economica, hanno definito unitariamente un documento in vista dell’appuntamento elettorale. La “nuova” Europa a cui pensiamo dovrà fare un salto in avanti e passare da una visione contingente ad un programma di grandi riforme a lungo termine, da un assetto intergovernativo a un assetto che gli attribuisca un ruolo sovranazionale anche a partire da una riforma del bilancio che lo renda funzionale a questo obiettivo». Questo Ll’impegno per le piccole e medie imprese che le associazioni rivendicano unitariamente: 1. Una campagna elettorale che parli solo di Europa, senza derive e digressioni su faccende meramente nazionali e di facile propaganda elettorale, e un programma di lavoro che dimostri sensibilità, conoscenza e voglia di fare per le piccole e medie imprese italiane ed europee in un contesto globale in forte cambiamento. 2. Una “voce unica” dell'Unione europea negli organismi preposti alla “nuova Governance” nelle organizzazioni internazionali (Organizzazione mondiale del commercio, Fondo monetario internazionale, Forum per la stabilità finanziaria, Banca mondiale, Ilo ed altri) volta a valorizzare il sistema delle Pmi italiane ed europee quale naturale attore commerciale, politico e sociale a livello mondiale. 3. Attuazione dello, attraverso l'adozione del principio “Pensare e agire innanzitutto in piccolo” (Think and act small first) e un’apposita iniziativa legislativa del Parlamento, di concerto con le altre Istituzioni europee, per renderlo cogente e per realizzare le misure in esso contenute investendo in politiche strutturate e stabili per le Pmi, per la cultura d'impresa, per l'impresa al femminile e per i gio-

vani imprenditori. 4. Percorsi reali per l'accesso al credito ed un sistema di monitoraggio permanente per la risoluzione dei problemi di liquidità delle Pmi, l'attivazione di una forma di contro-garanzia europea dei consorzi fidi, lo sblocco dei fondi Bei con destinazione prioritaria e diretta alle Pmi, norme integrative di Basilea II che ne consentano un'applicazione “semplificata” per i consorzi di garanzia fidi delle Pmi, un iter veloce dell’adozione della direttiva sui ritardi di pagamento. 5. Facilitare la vita delle imprese semplificando il quadro regolatorio (“better regulation”) e l'ambiente amministrativo, accrescendo sensibilmente i livelli di efficienza nella Pubblica amministrazione e il coordinamento delle amministrazioni in ambito europeo; semplificare i processi di standardizzazione e di normalizzazione tecnica al fine di incoraggiarne l'utilizzo da parte delle piccole imprese; prevedere un'analisi d'impatto sulle Pmi obbligatoria e sistematica . 6. Accompagnare anche le piccole imprese ai processi di innovazione e alle opportunità della green economy con politiche e programmi europei realmente accessibili e con risultati replicabili. Si tratta di razionalizzare gli interventi di sostegno, promozione e incentivazione dell'offerta e della domanda nei mercati e nei settori dell'economia sostenibile, al fine di semplificare i criteri e le procedure in essere e favorire l'aggregazione stabile tra le imprese. 7. Modernizzare il mercato del lavoro e della formazione introducendo nuove forme di flessibilità regolata e potenziando, al tempo stesso, tutte quelle misure che possono efficacemente sostenere l'occupazione, con il più ampio coinvolgimento delle rappresentanze delle Pmi nel dialogo sociale europeo. 8. Rilanciare e perfezionare il Mercato Interno; rendere il sistema degli appalti pubblici più fruibile, prevedendo corsie preferenziali e quote di riserva appalti per Pmi, in linea con la disciplina già vigente negli USA, in Corea e Giappone e con la proposta della Presidenza francese alla Commissione europea nel 2007. 9. Garantire le politiche di concorrenza leale da parte dei Paesi emergenti e assicurare sostanziale parità di accesso al mercato a tutte le tipologie di imprese; tutelare le produzioni europee di qualità ed il consumatore attraverso strumenti per la tracciabilità e per la determinazione dell'origine dei prodotti, per combattere la concorrenza sleale e la contraffazione. 10. Rendere effettiva la liberalizzazione dei sistemi energetici creando condizioni di accesso sostenibile all'approvvigionamento da parte delle Pmi e completare l'armonizzazione fiscale. 11. Investire in tema di relazioni esterne sulle Politiche di vicinato specialmente con i Paesi Mediterranei per fare dell'Europa il promotore di un “regionalismo aperto” in grado di contrastare il rischio di nuovi conflitti commerciali. 12. Avviare concrete politiche per i settori in crisi, a partire dal tessile -abbigliamento - calzaturiero, dal turismo, dai trasporti e dalle costruzioni che rappresentano settori importanti del tessuto imprenditoriale italiano ed europeo. Ciò anche a fronte di un ripensamento ed una revisione “coraggiosa” delle politiche di coesione economica e sociale e delle risorse finanziarie destinate all'agricoltura in favore delle Pmi nelle aree più disagiate e delle nuove marginalità. l (Presidente provinciale Confesercenti di Potenza)

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POTENZA - Inizia la fase due del Pd di Basilicata. Erminio Restaino oggi pomeriggio sarà nominato definitivamente segretario regionale del Partito democratico. Eredità il partito lucano nato, il 14 ottobre del 2007, per effetto delle elezioni Primarie dei 73 mila circa che si recarono a votare. Non che ci fossero dubbi: appena Piero Lacorazza ha ufficializzato la propria candidatura alla presidenza della Provincia di Potenza è parso chiaro a tutti che il capogruppo in consiglio regionale, Restaino avrebbe fatto il salto alla segreteria del partito. Lo stesso Lacorazza affidò la reggenza del partito a Restaino. Non solo: già nei vertici con i leader delle altre compagini della coalizione del centrosinistra Restaino aveva rappresentato il Pd. Oggi alle 15 e 30 in ogni caso c’è il passaggio “istituzionale”: la riunione con tutti e 52 i componenti dell’assemblea regionale (in pratica quelli eletti dalle primarie) poi i 26 che fanno parte dell’assemblea nazionale insieme agli aventi diritto. In pratica ci saranno tutti i big democratici che voteranno per il nuovo segretario regionale a scrutinio segreto anche se da quando si è appreso dalla indiscrezioni sul nome di Restaino c’è la condivisione anche dei leader nazionali che si sarebbero ac-

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Più Europa e più impresa: un patto europeo per uscire dalla crisi

Cambia la guida democratica in attesa delle elezioni che porteranno al rimpasto di giunta: Altobello verso un assessorato

di SALVATORE SANTORO

LE PROPOSTE DELLE ASSOCIAZIONI


10 Primo piano

Giovedì 28 maggio 2009

LE IMMAGINI DEL CORTEO

Auto globale

Primo piano 11

Giovedì 28 maggio 2009

NELL’AREA INDUSTRIALE DI SAN NICOLA

Il vertice romano con i sindacati nazionali concorda tre incontri per la Plastic Components, Magneti Marelli e Sata I sindacati: sospeso lo sciopero con «grande senso di responsabilità»

Apertura di Fiat l’indotto riparte

La Merkel prende tempo. Per l’ad contatti per la svedese Saab

Governo tedesco frena Fiat e Magna favorite per Opel

Manifestazione e presidi a San Nicola in difesa dell’occupazione «e della dignità» dall’inviata MARIATERESA LABANCA MELFI - «Con grande senso di responsabilità» gli operai dell’indotto Fiat hanno deciso di sospendere lo sciopero. A San Nicola la notizia della conquista si diffonde rapidamente: le aziende si sono dette disponibili a incontrare le parti questa mattina a Melfi, in tre incontri separati. Il primo per la Plastic Components, seguito da quello con Magneti Marelli. Si chiude in Sata. Si discuterà, e soprattutto si tratterà, di interinali e orario plurisettimanale. Sono attesi anche i segretari nazionali di categoria. Dal terzo turno di ieri, quindi, quello che ha inizio alle 22, le tute blu dei due stabilimenti sono tornate al lavoro. Consentendo alla Sata di riprendere la produzione dalla mattinata di oggi. Ma l’aria che tirava ieri nella zona industriale di Melfi ha riportato molti ai ricordi del passato. Le bandiere dei metalmeccanici lucani sono tornate a sventolare nella piana di San Nicola. Certo, non è la lotta dei “21 giorni”. Ma da queste parti, manifestazioni così non se ne vedevano da tempo. «E’ una questione di giustizia sociale», dicono le tute blu, che, al termine dell’assemblea di ieri mattina, avevano reagito con l’astensione dal lavoro alla indisponibilità della Fiat di incontrare i sindacati in Basilicata. Alla fine, invece, così come proposto dall’azienda, il vertice romano con le segreterie nazionali di categoria c’è stato. Le parti hanno trovato l’accordo sulla convocazione dei tre incontri a Melfi. Era quanto avevano chiesto gli operai lucani. Volevano che i vertici dell'azienda venissero in Basilicata a risolvere la “questione”, aperta dal mancato rinnovo del contratto agli interinali dell'indotto, sostituiti da lavoratori provenienti da Pomigliano e Cassino. La protesta era partita dalla Ergom, alle 23 di lunedì scorso, dove i circa 700 metalmeccanici avevano deciso di dare appoggio a circa 60 colleghi che non hanno più un posto di lavoro. Un’iniziativa partita dal basso, che, in un secondo momento, ha trovato l’appoggio del sindacato lucano. Unito, per questa volta. Ma ieri a proclamare lo sciopero anche le tute blu della

Magneti Marelli. Nello stabilimento adiacente alla Ex Ergom non è stato raggiunto l'accordo per il rinnovo di 32 interinali. Da sabato saranno sostituiti da colleghi campani in cassa integrazione. Per i metalmeccanici lucani è ora di dire basta. «Se Marchionne va in giro per il mondo a dare garanzie ai lavoratori stranieri - sono i commenti - è giunto il momento che qualcuno venga anche da noi. Non vogliamo compromettere la disponibilità all’incontro, ma riteniamo che sia giunto il momento di raccogliere un segnale di apertura da parte del Lingotto». E’ stato pacifico il corteo partito dai cancelli della ex Ergom, ora Plastic Components, partito nel caldo torrido dell’area industriale di Melfi, con in testa i leader sin-

dacali di categoria (Vincenzo Tortorelli della Uilm, Antonio Zenga della Fim, Giuseppe Cillis per la Fiom e Marco Roselli di Fismic). Sono le 13 e 30, e gli operai del primo turno stanno lasciando il posto a quelli del secondo. La “processione” degli operai dietro bandiere e striscioni crea qualche disagio alla normale circolazione. Ma le pattuglie di carabinieri e polizia tengono sotto controllo la situazione. Per qualche ora a Melfi c’è stata grande preoccupazione. Si temeva un aumento della tensione. Con notevoli danni per la produzione del modello lucano. La Grande Punto - che negli ultimi mesi ha raggiunto picchi di produzione che fanno invidia agli altri stabilimenti Fiat dove la produzione è ferma ormai da tempo - ha rischiato gravi ritardi nelle consegne. E la notizia di pre-

sidi ai cancelli e scioperi in fabbrica non avrebbe fatto di certo bene neanche alle trattative che l’ad Marchionne sta svolgendo Oltralpe. Il duro attacco del presidente lucano di Confindutria, Attilio Martorano - che ha giudicato «comprensibili» le ragioni del sindacato, ma assolutamente «inaccettabile» la scelta dello sciopero, la cui prosecuzione è stata voluta soprattutto dalla Fiom - ha fatto riflettere sulla “opportunità” della protesta” in questo momento così delicato per il settore dell’auto italiana. Anche perché, in mancanza di precise indicazioni da parte dell’azienda sul futuro piano industriale del gruppo, tutti gli stabilimenti italiani sono potenzialmente a rischio. «Problemi che si sono posti anche i lavoratori concordano i segretari di categoria - prima di decidere di non sospendero lo sciopero dopo la convocazione del tavolo romano». Ma alla fine, ieri, le tute blu hanno scelto di tenere duro. «Ci trattano come se non avessimo dignità», ha commentato qualcuno. Fino alla notizia dei tre incontri programmati per questa mattina negli stabilimenti lucani. «Lo sciopero è sospeso - annunciano i sindacati - Ma il blocco della protesta è vincolato all’esito dei confronti». Se i risultati non dovessero essere quelli sperati, Melfi è pronta a una nuova mobilitazione. m.labanca@luedi.it

Attesi oggi a Melfi anche i segretari nazionali per parlare di impiego e orario plurisettimanale

PARLANO GLI OPERAI

Prima contratti a tempo, poi interinali, per ritrovarsi senza posto

Storie di ordinario precariato LUCANI a casa, spazio agli operai di Pomigliano, Cassino e ora anche di Imola. Da qualche mese la tendenza sembra essersi consolidata nell’indotto Fiat di Melfi. Il caso dei 25 interinali della Plastic Components e dei 32 della Magneti Marelli sono solo la punta dell’iceberg. «Ci hanno tolto tutto. Abbiamo dato anche l’anima. E ora con un calcio ci rispediscono a casa. Al nostro posto hanno chiamata cassintegrati da Pomigliano e Cassino». Dice così uno dei 25 interinali della ex Ergom ai quali non è stato rinnovato il contratto. Ma questo è solo l’ultimo episodio di una storia drammatica. «Da quando - racconta quest’operaio che ora è senza lavoro la Ergom, dopo anni di contratto a tempo, mi ha licenziato, promettendomi di essere richiamato attraverso agenzia di lavoro interinale. Mi avevano assicurato che nulla sarebbe

cambiato. E invece da mesi lavoro a singhiozzo. Ora, addirittura mi rispediscono a casa». Si tratta solo di uno dei circa 60 interinali ora sostituiti con i “nuovi arrivi” di Lazio e Campania. Per tutti la stessa sorte: dopo anni di contratto a tempo, l’azienda ha chiesto loro di passare alla formula interinali. In pratica non sono più dipendenti dell’azienda ma vengono chiamati tramite agenzia solo nei periodi in cui la fabbrica ne fa richiesta. Ora si vedono prendere il posto dai dipendenti di altri stabilimenti. «Anni fa sono venuto a Melfi dalla Campania per lavorare alla ex Ergom. Ho trovato casa a Lavello. Poi è iniziato lo strazio dei contratti per poche settimane. Il proprietario dell’appartamento in cui vivo mi ha intimato lo sfratto. Ma io non mi muovo. Dove li porto i miei tre figli?». Essere interinale significa, non solo la-

vorare per brevi periodi ma non avere nemmeno nessuna forma di sostegno al reddito quando l’occupazione manca. «Sono vedovo - è lo sfogo di un altro operaio - ho due figli, di cui uno diversamente abile. Se non mi rinnovano il contratto non so proprio come fare». Come queste tante altre storie di altrettanti metalmeccanici. «Eppure, proprio perché precari, siamo stati sempre disponibili a lavorare a tutte in tutte le condizioni». Ci sono quelli della Plastic Components ma anche gli operai interinali della Magneti Marelli. Stessa storia: prima contratto a tempo, poi chiamata tramite agenzia interinale e ora sostituzione con colleghi di latri regioni». Ma perché l’azienda preferisce far venire metalmeccanici da Cassino, Pomigliano e Imola, che avrebbero comunque il sostegno della cassa integrazione,, piuttosto che rinnovare i

contratti a chi conosce bene lavoro e stabilimento? «Forse perché si vogliono tenere buoni i lavoratori degli altri stabilimenti. Probabilmente per evitare esuberi che alla Fiat nuocerebbero, in termini di immagine, soprattutto in questo momento. Ma le tute blu di Melfi non sono più disposte a pagare queste scelte sulla propria pelle. ma.la.

La manifestazione dei lavoratori dell’indotto Fiat a San Nicola

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GLI INTERVENTI

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Solidarietà alle tute blu del consigliere Fi, Pagliuca

Petrone: «Confindustria non giudichi il sindacato»

POTENZA - Il blocco dell’indotto Sata non ha lasciato indifferente il capogruppo di Fi, in seno al consiglio regionale, Nicola Pagliuca che ha espresso solidarietà agli operai e ha dichiarato: «Una cosa è la posizione di lavoratori collocati in cassa integrazione guadagni, una misura questa che comunque consente ai lavoratori di avere una qualche forma di tutela da parte dello Stato, altro è la sorte dei lavoratori interinali, i quali possono essere licenziati in tronco senza alcuna tutela. Occorre assolutamente prevedere l’adozione di meccanismi che consentano, in qualche misura, di contenere i notevoli disagi ai quali è sottoposta questa categoria di lavoratori, troppo esposta alle turbolenze della crisi produttiva e delle decisioni aziendali, le quali ultime, per quanto insindacabili nel merito, non possono essere assunte con leggerezza e nella inosservanza di quelle minime procedure di legittimità che consentano ai lavoratori coinvolti di attutirne i gli effetti. Le modalità seguite da Fiat nella comunicazione dei licenziamenti ha aperto una conflittualità che non lascia ben sperare quanto ad una possibile soluzione concertata della vicenda, che tanto preoccupa i lavoratori dello stabilimento di Melfi».

«SINISTRA per la Basilicata è impegnata a sostenere le giuste rivendicazioni dei lavoratori dell’area di San Nicola di Melfi che chiedono di poter discutere in sede sindacale della nuova situazione produttiva determinata dall'incremento dei volumi produttivi della grande punto e quindi sia dell'organizzazione dei turni di lavoro e sia delle modalità di occupazione di nuovi lavoratori». E’ quanto sostiene il coordinatore regionale del partito, Carlo Petrone. «Di fronte ad una disponibilità al confronto evidenziata dal sindacato - aggiunge - finalizzata a trovare un accordo in grado di dare risposte ai lavoratori interinali da tempo impegnati alla Plastic components come pure nelle altre aziende, non si può rispondere con l'invio a Melfi di lavoratori di altri stabilimenti del gruppo con il chiaro intendo di contrapporre lavoratori a tempo interminato di altri territori a lavoratori precari lucani. La proposta avanzata dalla Fiom-Cgil di assumere gli interinali in scadenza e per il 50% operai dipendenti di altri stabilimenti ci pare più che ragionevole. Bene farebbe Confindustria ad assumere un ruolo attivo nella costruzione del tavolo come richiesto dallo stesso Presidente De Filippo piuttosto che esprimere giudizi e valutazioni sulla giusta mobilitazione del sindacato».

Immatricolazioni di Fiat e Opel a confronto

affrettato, sia per tenere la porta aperta a eventuali ulteriori potenziali acquirenti, come la cinese Baic, che per il momento è in campo solo con una “manifestazione d’interesse” di sole due pagine. Guttenberg ha sottolineato nel pomeriggio di ieri che «restano ancora aperte tante questioni». Questioni a cui anche l'amministratore delegato della Fiat, Sergio Marchionne, ed i vertici della Magna, hanno cercato di dare una risposta nel corso della presentazione dei rispettivi piani – in serata – agli esperti del governo. La Fiat, da parte sua, è in contatto con il governo svedese nell’ambito dei negoziati per l’acquisto della Saab. In ogni caso, ha sottolineato Guttenberg, se non si arriverà a un accordo con gli investitori, bisognerà «prendere in considerazione altre soluzioni», fra cui l’insolvenza controllata. In questo quadro, già questa sera – secondo il ministro del-

le Finanze, Peer Steinbrueck (Spd) – potrebbe arrivare il “si’” del governo a un’amministrazione fiduciaria temporanea e ai relativi finanziamenti ponte, per 1,5 miliardi di euro, che permetterebbero alla Opel di rimanere in vita in attesa di una soluzione definitiva. Fondi, questi, che dovranno poi essere ripagati da chi si aggiudicherà lo storico marchio tedesco. Ed è anche su questo aspetto che i tre contendenti dovranno riflettere, poichè – almeno all’inizio – si aspettavano di acquisire una società priva di debiti. Ieri, nel frattempo, è arrivata la conferma dell’avvenuto scorporo delle attività europee della Gm, che sono confluite nella controllata tedesca Adam Opel GmbH, in una mossa tesa a facilitare un accordo con il futuro investitore. Le attività trasferite includono stabilimenti, rete vendite e tecnologie (brevetti), ma non il debito.

Ue scende in campo per Gm Pomigliano chiede solidarietà a Noemi L’EUROPA scende in campo sul futuro della Opel, nelle stesse ore in cui Berlino sembra prendere tempo sulla scelta dell’offerta per la casa tedesca. «E' un problema europeo», afferma il presidente della Commissione, Josè Manuel Barroso, mentre il commissario Guenter Verheugen annuncia la convocazione di una nuova riunione dei ministri dell’Industria dei Paesi Ue sul futuro delle attività europee di General Motors. A Torino sono ore di attesa sull’esito della complessa vicenda Opel. Il presidente della Fiat, Luca Cordero di Montezemolo, è d’accordo con il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, sul fatto che la partita la stiano giocando i governi ma, come Marchionne, parla anche di lotteria. «Qualunque cosa uno possa dire oggi – spiega – potrebbe sbagliare: quando ci sono delle lotterie è meglio aspettare i risultati». Poi sottolinea: «Marchionne ha fatto tutto quello che si poteva e si doveva fare. C’è la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile. Adesso entra in campo tutta una serie di componenti decisionali». Aspetta anche il sindacato. «Dopo questa giornata – afferma il leader della Cgil, Guglielmo Epifani – la Fiat non avrà più alibi per rimandare l’incontro

con i sindacati. Ora i lavoratori si aspettano parole di certezza sul futuro e sull'occupazione e di sapere quali sono i piani della Fiat a questo punto. Non si possono fare trattative lunghe con tutti e poi non dire nulla agli italiani». Per il segretario generale della Cgil, «si è aperta un’opportunità e Fiat ha giocato la partita», ma non si sa ancora «con quali modalità e quali conseguenze sull'azienda che nasce e sul lavoro in Italia». Sono sempre forti i timori a Pomigliano, lo stabilimento campano che teme ripercussioni dall’eventuale accordo con Opel. Dalla fabbrica parte la carovana di operai metalmeccanici in bici contro la crisi, mentre il sindaco di Pomigliano, Antonio Della Ratta invita a non fermarsi e sottolinea che la priorità è «l'assegnazione di nuovi modelli da produrre al Gianbattista Vico». Gli operai rivolgono anche un curioso appello a Noemi Letizia, chiedendole di unirsi a loro nella lotta. «La Fiat ha discusso con tutti tranne che con il governo italiano, che dal canto suo «non si è fatto sentire», insiste il segretario di Rifondazione Comunista, Paolo Ferrero, mentre a Piazza Affari l’attesa della soluzione Opel porta calma piatta e il titolo chiude con una limatura dello 0,50% a 7,89 euro.

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BERLINO - Il super-vertice sul futuro della Opel - che al momento della chiusura del giornale non era ancora terminato - non si concluderà, molto probabilmente, con il nome di un vincitore, ma con un “sì” all’amministrazione fiduciaria per la controllata Gm, che riceverebbe così da Berlino un prestito ponte di 1,5 miliardi di euro. In questo caso, potrebbe passare del tempo – forse anche mesi – prima di una scelta definitiva. È questo, secondo fonti del ministero dell’Economia, uno degli scenari che si profila in queste ore nella capitale, ma all’interno del governo c'è sempre chi preme per una scelta in tempi brevi del potenziale acquirente, con cui avviare la fase finale delle trattative. Intanto, scrive il quotidiano Die Welt che cita fonti vicine al dossier, a Fiat e Magna è stato consentito di poter esaminare i libri contabili di Opel. La Rhj International (Ripplewood) e il costruttore d’auto cinese Beijing Automotive Industry Holding Co (Baic), invece, secondo quanto riferisce l'agenzia Bloomberg, potranno ripresentare proposte di acquisto «più concrete». Sembra quindi che, almeno per il momento, la Fiat e la Magna siano nella “short list’ di Berlino. Quando mancavano poche ore all’atteso appuntamento in cancelleria, il ministro dell’ Economia Karl-Theodor zu Guttenber (Csu) ha annunciato che tutte le offerte per lo storico marchio vanno migliorate. Non è chiaro se le parti abbiano già promesso i necessari miglioramenti, ma sembra che Berlino voglia prendere tempo: sia per non decidere in modo


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Sismicità e sicurezza Dopo le rivelazioni del Quotidiano sul rischio terremoto l’azienda ospedaliera San Carlo risponde con una nota ufficiale

Il Padiglione “A” non è a norma

Negli atti che ha potuto consultare il Quotidiano viene confermata la pericolosità del Padiglione “A” dell’Ospedale San Carlo. Una nota contiene le preoccupazioni dell’ex direttore generale Michele Cannizzaro

Lungo e difficile è stato l’iter burocratico per l’approvazione del progetto per il nuovo padiglione. Costerà alla Regione 20 milioni di euro. Cannizzaro aveva anche indicato su cosa risparmiare per recuperare fondi

tire dal 1908. La stragrande maggioranza della Regione Basilicata, così come dell’Italia, non risultava inserita in zona sismica, con la conseguenza che gli edifici, come il padiglione A e come tutto il costruito, potevano essere progettati senza riferirsi alle azioni sismiche. Il comune di Potenza è stato inserito in zona sismica solo nel 1981. Entrato in vigore il Dm 16.01.1996, al fine di intervenire sulla caenza progettuale originaria del padiglione A, l’azienda ospedaliera ha proceduto a far predisporre nel 2001 un progetto di adeguamento sismico del padiglione A, dettato anche dall’esigenza di assicurare la piena funzionalità delle strutture ospedaliere in caso di maxi-emergenza. Il richiamato progetto ha adottato una soluzione basata sulla demolizione degli ultimi impalcati e sull’inserimento, nelle maglie dei telai esistenti, di controventi in acciaio a disposizione di energia. Ovviamente l’esecuzione dell’intervento descritto si poneva come del tutto incompatibile con il contestuale svolgimento, ancorché parziale, delle attività dei reparti ivi allocati, per ragioni di sicurezza, se non previa costruzione di

un nuovo fabbricato nel quale spostare le attività svolte nel padiglione A. Non essendo le somme necessarie alla costruzione del nuovo padiglione nella disponibilità dell’azienda ospedaliera, le stesse sono state richieste alla Regione Basilicata. Già nel 2001 l’intervento è stato inserito nei fondi disponibili nell’ambito della programmazione degli interventi ex articolo 20 dell legge 67/88, articolo 20. Il progetto esecutivo per la costruzione del nuovo padiglione è stato approvato con deliberazione numero 1643 del 14.12.2005 ed è stato trasmesso alla Regione Basilicata per i seguiti di competenza in ordine al finanziamento. Non essendo stato inserito negli interventi finanziati, il predetto inserimento è stato sollecitato con nota del 20.02.2006. La Regione Basilicata ha provveduto all’approvazione del progetto e al completo finanziamento dell’opera con Dgr numero 920 del 09.07.2007. A seguito di procedura di gara europea la costruzione del nuovo fabbricato (padiglione D) è stata regolarmente affidata e i lavori cominceranno nel mese di maggio del 2009. Azienda ospedaliera San Carlo

Dall’allarme lanciato dall’ex manager Cannizzaro al difficile iter burocratico per la nuova struttura di FABIO AMENDOLARA

L’ospedale San Carlo di Potenza

IL COMMENTO di PARIDE LEPORACE Qualche settimana fa condividevamo con i nostri lettori l'interrogativo “a che serve un giornale?” Si traeva spunto da una campagna condotta dalla nostra testata sul fatto che il San Carlo è una struttura non a norma per avere un padiglione a forte rischio sismico. Stimolati dalla tragedia abruzzese abbiamo ritenuto svolgere un'opera di sensibilizzazione e di verità utile alla collettività. Non è stato facile ottenere delle risposte ma ieri questa è finalmente giunta e la pubblichiamo integralmente. Diamo atto al San Carlo di non trascurare le istanze dell'opinione pubblica. E' giusto osservare che è trascorso molto tempo per avere risposte ufficiali. Evidentemente la materia è osti-

ca e meritava verifiche appropriate, non è un caso che i nostri cronisti abbiano trovato difficoltà nel districare la matassa. La risposta non firmata, ci si permetta di osservare, fa riferimento a “notizie pubblicate sui quotidiani locali” quando è noto essere stata divulgata solo dal Quotidiano della Basilicata. Comunque andiamo alla sostanza della risposta che abbonda di linguaggio burocratese, il che rende le questioni più complicate di quelle che sono. Il sillogismo adoperato su “non a norma” formalmente è perfetto e non comprendiamo però perché

E il San Carlo

rispose

sare che sull'inizio dei lavori ha pesato anche qualche apertura del nostro giornale. Nel frattempo i nostri cronisti hanno cercato la documentazione sul padiglione A e abbiamo aspettato la risposta del San Carlo per divulgarne contestualmente i contenuti evitando di giocare al gatto e al topo. Dai documenti in nostro possesso emerge con chiarezza l'opera di attenzione del direttore generale dell'epoca Michele Cannizzaro sul problema. Nel dicembre del 2005 si chiedeva e si segnalava con tanto di cifre e possibilità di

reperimento l'adeguamento delle normative previo “abbattimento dei cinque piani”. Documenti che indurranno successivamente la giunta regionale a recepire la forte urgenza “strategica” di quelle scelte. A nostro modesto parere, quelle strategiche scelte successivamente sono rimaste riposte in qualche cassetto per troppo tempo. E solo ora rese pubbliche a tutti. E' corretto informare che nel frattempo il nostro giornale ha ricevuto da parte del San Carlo un'istanza civile che chiede un risarcimento danni di dieci milioni di eu-

lo studio di approfondimento in materia della Regione benché ultimato non sia ancora nella disponibilità dell'Azienda ospedaliera. Forse qualche manager dovrebbe pretendere con maggior solerzia il documento. Rispetto alla pericolosità del padiglione A l'azienda conferma la fondatezza della notizia, ne traccia una breve cronistoria e apprendiamo con soddisfazione che i lavori del nuovo padiglione cominceranno tra pochi giorni. Osserviamo che queste notizie non erano mai state diffuse e permetteteci di pen-

ro per aver pubblicato documenti contenuti nel fascicolo della procura di Potenza in merito alle inchieste sulla sanità. Siamo accusati di aver provocato allarme per aver informato di una lettera anonima su cui il pm ha aperto un filone d'indagine. Sulla vicenda diversi ambasciatori si sono fatti portavoce per trattative sulla questione. Aspettiamo ancora un incontro chiarificatore con i vertici del San Carlo. Se qualcuno ha pensato di escogitare questa mossa nel tentativo di imporci qualche mordacchia forse ha sbagliato i suoi calcoli. Abbiamo più volte scritto che il San Carlo rappresenta un'eccellenza della sanità meridionale. Lo confermiamo. Ma nessuno può pretendere di condizionare il nostro diritto di cronaca.

POTENZA - Nel cassetto della scrivania di un dirigente dell’Ospedale San Carlo di Potenza c’è un dossier sulla pericolosità del Padiglione “A”, nove piani pieni di reparti e sale operatorie non adeguati alle norme sismiche. Sulla scrivania di un dirigente della Regione Basilicata c’è una cartellina impolverata con una serie di preoccupate segnalazioni. E’ tutto fermo al 2007. C’è chi sostiene che «non a norma» non sia da tradurre con «pericoloso». Ma c’è anche chi ritiene che quel padiglione abbia «delle problematiche strutturali». Un gruppo di ingegneri le ha segnalate al direttore generale dell’ospedale qualche anno fa. Quando nella stanza dei bottoni del più grande nosocomio della Basilicata sedeva un manager privato di origini calabresi: Michele Cannizzaro. E’ lui a chiedere, il 5 dicembre del 2005, «l’urgente e indifferibile intervento» di costruzione di un nuovo padiglione per consentire il trasferimento di «tutte le degenze» poste ai cinque piani superiori «del Padiglione chirurgico “A”». E indicava anche le spese da tagliare per reperire la somma che avrebbe dovuto coprire il progetto da 20 milioni di euro. Ma quello per la costruzione del nuovo padiglione è un iter pieno di intoppi: la burocrazia, la politica, i finanziamenti. Un anno dopo e tanti incontri dopo il manager scrive di nuovo alla Regione, pretendendo «il rispetto della tempistica indicata a livello ministeriale». Negli atti che il Quotidiano ha potuto consultare ci sono esplicite richieste di «consolidamento statico» e riferimenti alla possibilità di «demolire» i piani alti del Padiglione “A”. Erano allarmistiche quelle note firmate da Cannizzaro? Era un’esagerazione quando sosteneva che «le attività svolte nel Padiglione “A” erano a rischio»? Oggi dal San Carlo minimizzano. Il vecchio manager invece insisteva «sulla realizzazione del nuovo padiglione, per mettere in sicurezza personale e pazienti dal punto di vista sismico». Stando a quello che rispondevano i funzionari del Dipartimento salute, sicurezza e solidarietà sociale della Regione Basilicata aveva ragione lui. Scrivono: «Questo intervento è strategicamente prioritario ai fini della qualità dell’assistenza ospedaliera e urgente per motivi di sicurezza e continuità dei servizi». Tra giugno e agosto del 2006 la giunta regionale approva. L’iter è ormai avviato. Ma è lento. Il 23 aprile del 2007 l’ingegnere Giuseppe Spera, nominato dal San Carlo responsabile del procedimento,

L’ex direttore generale Michele Cannizzaro

consegna una «raccomandata a mano» alla Regione. E’ lui a riassumere l’iter: «Premesso che con deliberazione del 1997 del consiglio regionale veniva approvato il Piano straordinario di investimenti, programma decennale, che con deliberazione del 1999 il consiglio regionale rimodulava il Piano, destinando un importo complessivo di 58 milioni di euro a interventi per questa azienda, che con deliberazione del 2002 del consiglio regionale si rimodulava il quadro programmatico per il completamento del programma decennale, che nel citato programma era previsto tra gli altri un intervento per i lavori di costruzione del nuovo padiglione per adeguamento delle degenze alle norme sull’accreditamento, per un importo complessivo di 12 milioni di euro, finalizzato a ospitare i servizi rinvenienti dalla demolizione degli ultimi livelli dell’edificio “A”, necessaria e urgente per il consolidamento statico del fabbricato, che con deliberazione del 2003 veniva conferito al gruppo di progettisti l’incarico per la progettazione esecutiva e per la direzione dei lavori, che con nota del 2005 i tecnici producevano il progetto esecutivo per un importo complessivo di 20 milioni di euro, che i fondi destinati all’intervento risultavano insufficienti, che al fine di permettere la rea-

lizzazione del novo padiglione è risultato necessario riprogrammare gli interventi previsti nell’ambito del piano investimenti, che in tale ottica è stata approvata la rimodulazione del programma decennale di investimenti in edilizia sanitaria e venivano assegnate le risorse necessarie, delibera di approvare il progetto». Finalmente i fondi ci sono. Il progetto prevede la costruzione di «cinque livelli utili fuori terra». L’area sede del nuovo edificio è stata ricercata entro un raggio «sufficientemente breve dalle sale operatorie, dal reparto di rianimazione e dagli altri servizi di diagnostica». E la sicurezza? Spiegano i progettisti: «E’ sembrato opportuno abbandonare soluzioni antisismiche tradizionali, ossia basate sulla duttilità, e ricorrere a soluzioni innovative, fondate sulle tecniche dell’isolamento alla base e della dissipazione di energia». Si parla di «isolanti speciali», «dissipatori», «elastometro armato». Una struttura a prova di terremoto. Perché le nuove norme hanno inserito la città di Potenza nell’area classificata come «zona ad alta sismicità». Il nuovo padiglione, a questo punto, è necessario. Dal San Carlo dicono che i lavori cominceranno nel mese «di maggio del 2009». Ma oggi è già 28. f.amendolara@luedi.it

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tro sei mesi dall’entrata in vigore dell’ordinanza, del programma temporale di svolgimento delle verifiche degli edifici strategici e rilevanti da parte del Dipartimento della protazione civile e delle Regioni; b) avvio e conclusione, entro cinque anni dall’entrata in vigore dell’ordinanza (07.11.2008), delle verifiche sugli edifici secondo i programmi definiti in precedenza, sulla base delle competenze statali regionali. Con decreto del presidente del consiglio dei ministri numero 3685 del 21 ottobre 2003 il Dipartimento della protezione civile ha provveduto a definire le tipologie degli edifici di interesse strategico e delle opere infrastrutturali di competenza statale la cui funzionalità durante gli eventi sismici assume rilievo fondamentale per le finalità di protezione civile e quelle che possono assumere rilevanza in relazione alle conseguenze di un eventuale collasso; con lo stesso decreto sono state fornite le indicazioni per le verifiche tecniche da realizzare sugli edifici e opere rientranti nelle suddette tipologie. Nell’ambito del programma temporale di svolgimento delle verifiche degli edifici strategici e rilevanti predisposto dalla Regione Basilicata, questa azienda ha completato le verifiche di vulnerabilità su tutti i padiglioni e le ha trasmesse al dipartimento infrastrutture e mobilità in data 20.10.2006. La Regione Basilicata, in collaborazione con il centro di competenza regionale per lo studio e il controllo del rischio sismico, ha predisposto uno studio di approfondimento, ultimato recentemente ma non ancora nella disponibilità dell’azienda, da considerare necessariamente nella programmazione degli investimenti infrastrutturali sia a breve sia a mediolungo periodo. Ragionamento a parte merita il padiglione A, realizzato tra la fine degli anni ’60 e l’inizio degli anni ’70. Prima del terremoto dell’Irpinia del 1980, infatti, risultavano classificati come in zona sismica esclusivamente i comuni che avevano subito eventi sismici significativi a par-

Uno dei servizi sul caso del Padiglione “A” del San Carlo Le indiscrezioni sulle scosse negli ambienti della politica e del potere dopo la pubblicazione dei servizi sul Quotidiano della Basilicata

Nuove leggi Stop e ritardi

Confermato che l’edificio non è antisismico Lavori per un’altra costruzione in partenza IL presente intervento vuole fare chiarezza sulle notizie pubblicate nell’ultimo periodo sui quotidiani locali in merito alla condizione strutturale dei padiglioni dell’Azienda ospedaliera regionale San Carlo. Prima di affrontare la questione nel merito è indispensabile fornire una precisazione sul concetto di “non a norma” spesso utilizzato dai mezzi di informazione. Va infatti in tal senso fatto un fondamentale distinguo tra opere non a norma in quanto realizzate in spregio alle leggi vigenti e opere non a norma semplicemente per variazione della norma. I padiglioni del plesso ospedaliero sono tutti stati realizzati nel rispetto delle leggi vigenti all’atto della costruzione, per trovarsi non a norma, come peraltro il cento per cento del patrimonio costruito, l’indomani della variazione della normativa sismica. E dall’epoca della costruzione dei padiglioni anche più recenti sono state emanate ben cinque normative inerenti l’aspetto strutturale delle strutture: il Decreto ministeriale 16.01.1996, l’Opcm 3274 del 20.03.2003, l’Opcm 3431 del 03.05.2005, il Decreto ministeriale 14.09.2005 e il Dm 14.01.2008. L’essere non a norma, tuttavia, non implica automaticamente l’incapacità della struttura di resistere ad azioni eccezionali quali quella rappresentata dal terremoto. Al fine di esprimere un giudizio è, al contrario, necessario effettuare delle verifiche di dettaglio. L’ordinanza del presidente del consiglio dei ministri numero 3274 del 20 marzo 2003 “Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica”, entrata in vigore l’8.05.2003 e successivamente modificata e integrata, ha previsto la verifica sismica di edifici strategici e rilevanti secondo criteri di priorità da stabilirsi a cura dello Stato (Dipartimento della protezione civile) e delle Regioni. L’articolo due della suddetta ordinanza prevedeva un’azione graduale nel tempo: a)elaborazione, en-

La pagina con cui il Quotidiano un mese fa avviava l’inchiesta sulla sicurezza del Padiglione “A” Erano i giorni del terremoto in Abruzzo, dove un ospedale era stato raso al suolo da una violenta scossa


Giovedì 28 maggio 2009

IMMIGRAZIONE UN PO’ DI STORIA

CHI UCCISE L’ANARCHICO PINELLI?

di EMANUELE VERNAVA’

MIMMO MASTRANGELO MARONI, con la sua compagnia, s'è imprigionato nel cliché lumbard del rifiuto,eufemisticamente parlando, del terùn sporco e fannullone. Ma da quando il Senatùr ha deciso di ammorbidire i toni, perché la Padania non si può creare con la rivoluzione armata, e quindi per continuare ad avere suffragi che permettano “democraticamente” di realizzare lo Stato del Nord, tutti i Capi, compreso Maroni, hanno dovuto dimostrare di condividere, col povero “analfabeta” delle bellissime vallate alpine, la lotta contro i “meridionali” e, oggi al Governo, contro tutti quelli, gl'immigrati, che tentano clandestinamente di entrare i in Italia. Io sarei meno propenso a giudicare Maroni e compagni come dei vili, forte con i deboli e deboli con i forti. Nel mondo politico, le categorie dell'etica sono tutte compresenti, quelle positive e quelle negative. Dove si vede, invece, che i Capi della Lega sono prigionieri dei loro elettori, è nel fatto che la loro azione contro l'immigrazione sembra non avere consapevolezza della “storia” dell'immigrazione in Italia. Il “Bel Paese” è stato da sempre la terra sognata. Tutti vi cercavano il cibo, che nelle loro terre ciclicamente la natura negava. Per limitarci ai popoli europei al di qua degli Urali, fino a Gengis Kan, arrivano, nel Nord, gli Etruschi dall'odierna Asia minore, che non dovevano essere pochi se si “stanziano” dalla “Padania” (Lombardia, Liguria, Veneto, Emilia Romagna) fino a Cuma in Campania. Nel Su prima i Fenici, poi i Greci, che fondano la “Magna Grecia” in Sicilia, Calabria, il Golfo di Taranto. Poi incominciano le “invasioni” storiche del Galli, quella della battaglia del 390 a.c. presso il fiume Allia, dove Brenno umilia il Senato romano con il noto “vae victis!”. E poi i Cimbri e i Teutoni. Ma secondo Virgilio vi era arrivato già Enea, che sposerà Lavinia, già promessa sposa a Turno, capo dei Rutuli, un popolo tra il Lazio e la Campania, lo sconfigge in una lunga guerra che il Mantovano ci racconterà nell'Eneide, ed è presumibile che la faccenda sia avvenuta intorno al 1180 a.c., data che gli archeologi e gli storici pongono per la distruzione, l'ultima, di Troia. Il lettore, che ne sa più di me, troverà che ho saltato qualche altro arrivo etnico, e per non fare la figura del saccente, mi fermo qui. Ma non posso non parlare dell'arrivo dei Turchi, intorno all'850, non solo in Italia meridionale, ma addirittura a Roma, dove si stava consolidando il Soglio di Pietro contro il Patriarcato di Costantinopoli sfociando in una formale separazione, detto scisma di Michele Cerulario, nel 1054. Poi gli Albanesi , che a seguito dell'occupazione di Costantinopoli, di quello che restava dell'Impero bizantino, da parte dei Turchi, “fuggono” nell'Italia centromeridionale dall'Abruzzo alla punta dello Stivale, formando molte Comunità ancora oggi esistenti, cresciute e con la propria cultura, la propria lingua, quasi sempre di rito ortodosso. Nei tempi moderni, da Terra di immigrazione siamo diventati Terra di emigrazione, soprattutto gli abitanti dell'ex Stato Pontificio e del Regno di Napoli. Gente, a cui, fino all'avvento dell'Unità d'Italia, era stato impedito, pensate !, di passare dal Regno di Napoli allo Stato Pontificio in cerca di lavoro, emigrano in massa fino alla reazione padronale che si vede venir meno le braccia a buon mercato che avevano sostenuto il loro parassitismo. Tocca ancora il mio animo il ricordo di quando partivo, nei primi anni '60 del secolo scorso, per l'Inghilterra, e i controlli che subivo, e comunque, dovevo dimostrare di poter vivere in Inghilterra con risorse personali per il periodo del mio soggiorno. Ma era un altro mondo, non c'erano, se n on rarissimi, casi d'immigrazione clandestina, ma se ti scoprivano o dimostravi che lavoravi presso qualcuno - dovevi fornirti di una dichiarazione del datore di lavoro- o venivi rispedito in Italia. E ti trattavano con rispetto, fornendoti, oltre la paga settimanale - da noi “la giornata”, te la pagavano dopo mesi e dopo infiniti andirivieni alla casa del “padrone” e penose richieste con la coppola in mano-, , anche la casa, se lavoravi in campagna, che era una villetta con strada asfaltata, con riscaldamento, corrente, un grande giardino, nel quale ti ripiantavi le verdure e le erbe del tuo paese. Per me resta incomprensibile la situazione italiana sulla questione degl'immigrati. Come si fa ad innalzare a pensiero sociale una questione che cozza contro la natura della società. Nel mondo antico lo straniero era considerato un messaggero degli déi, a cui veniva assicurata ospitalità, cioè vitto e alloggio, chiunque lui fosse. Roma nasce come ver primum, il rito secondo il quale i giovani dei popoli sanniti all'arrivo della primavera abbandonavano la propria tribù per andare a fondare altrove un altro popolo, un'altra civitas. Sicuramente Maroni e compagni, ma anche tutti quelli che avallano e a volte si mostrano più realisti del re come Berlusconi, che dice “l'Italia non è un paese multietnico”, conoscono qual è la verità, ma pur di conquistare posizioni di potere, vanno contro le loro conoscenze e la loro coscienza. Di Esaù, che si vende la primogenitura per un piatto di lenticchie, ce ne sono e ce ne saranno sempre. Il problema è che Esaù ha perso la primogenitura, Maroni e compagni si stanno vendendo l'animo degl'italiani, un popolo solidale da sempre con i disperati della Terra. evernava@msn.com

BERLUSCONI, NOEMI E L’ITALIA DI OGGI di FRANCO DE VINCENZIS CHI è Noemi Letizia? e perché la vicenda Noemi-Berlusconi interessa agli italiani più di tutti i processi del premier (con buona pace di Di Pietro), più della stessa condanna di Mills? Dietro la vicenda che tiene banco ormai da alcune settimane e che ha di fatto oscurato i temi della campagna elettorale si cela uno degli arcani dell'Italia di oggi. Che Paese siamo diventati? Chi siamo realmente noi italiani, siamo cittadini europei, come ci vuol far credere una vulgata fin troppo interessata e compiacente, oppure abitanti di quartiere, dove il pettegolezzo, l'intrigo, l'inciucio la fanno da padroni? Orbene, a quanto pare l'aria che si respira in Italia dalla metà degli anni Ottanta del secolo scorso ha subito un deterioramento che si può riscontrare a tutti i livelli. Fatta eccezione forse per il pianeta sanità, dove le legittime pretese di salute e di benessere dei cittadini facilitano da un lato i controlli di qualità e dall'altro l'investimento nella ricerca, negli altri settori (scuola, pubblica sicurezza, ambiente, territorio, magistratura ecc…) si è registrato un calo drastico delle aspettative e sono pressoché assenti i controlli di qualità da parte degli utenti. Pochi si indignano se i professori non sono all'altezza, le cause civili durano decenni, si cementifica dappertutto, si deviano gli alvei dei fiumi, si inquina l'aria, l'acqua ecc… come se questo non comportasse di fatto una ricaduta diretta sulla qualità della vita. Sicché, quelli che un tempo erano considerati valori (lo studio, il lavoro, la famiglia, l'ascensione sociale attraverso la gavetta) oggi appaiono vieppiù sbiaditi e sostituiti da nuovi 'valori' legati al mondo dell'apparenza. Si diceva una volta: anche l'occhio vuole la sua parte, oggi potremmo dire 'solo' l'occhio vuole la sua parte, nel senso che oltre l'estetica (né filosofica e né letteraria) non resta nulla. E a cosa può ambire una ragazza diciassettenne, nutrita dalle televisioni commerciali e forgiata da un mondo di lustrini, creato ad arte per alimentare sogni irrealizzabili per molti e accrescere le forme depressive degli esclusi? Una ragazza di Casoria, che ancora gioca con il suo orsacchiotto, che si alimenta di Grande Fratello, di Uomini e Donne o di Amici, che si fa

fotografare per diventare 'velina', che cosa può sognare? Non me la sento di condannare una minorenne che, coltivando i suoi sogni indotti, a un certo punto viene intercettata da un Sultano che la inserisce nel suo harem e le fa vivere una vita da star. Quante ragazze, al suo posto, avrebbero fatto la stessa cosa? Questa storia è un po' vissuta dagli italiani come una sorta di terno al lotto. Più la crisi fa sentire i suoi effetti deleteri nelle tasche, più aumentano le giocate nella speranza sempre remota di fare la vincita che cambia la vita. Ecco, Noemi ha vinto la lotteria di Capodanno. E' entrata nel giro che conta e le sue aspettative, nonché quelle della sua famiglia, sono cambiate. Cosa vuoi che conti se poi, per mantenere lo status di favorita, bisogna concedere le proprie 'grazie' al Sultano ! Cosa importa se per costruirsi un piccolo orto concluso di proprietà e di dolce vita si debba mentire a tutti! E alla fine mi chiedo se alla maggioranza degli italiani la menzogna risulti realmente indigesta o non sia diventata un modus operandi nella società dell'apparenza. In sintesi, la vicenda Noemi ci insegna: 1- l'Italia, pur essendo un Paese cattolico, non sembra possedere un ethos pubblico e tantomeno uno privato; 2- la trasvalutazione televisiva dei valori ha di fatto modificato le aspettative delle giovani generazioni: perché studiare o fare ricerca se con un book fotografico posso arrivare ovunque e vivere (per quanto dura) una vita da Vip? I dati relativi alla presenza di laureati nel Parlamento italiano (scesa al 61%) o agli iscritti alle Facoltà scientifiche (ridotti al lumicino), o alla fuga dei cervelli, confermano la tesi. 3- i giovani, con le loro fragilità, sono facilmente suggestionabili dalle lusinghe del potere. Ora, chi approfitta di queste fragilità da una posizione dominante non solo si macchia di reati tremendi per cui è prevista la galera, ma ruba la vita a creature innocenti che, inseguendo i loro sogni, cadono in trappola. Chissà quando i genitori si renderanno conto del baratro che si è aperto dinanzi alla piccola Noemi! Forse, quando si spegneranno i riflettori e saranno inevitabilmente troncati i rapporti col Sultano, il sig. Elio e consorte capiranno che non ne è valsa la pena.

ANGELA Vettese, nel presentare su Domenica del Sole 24 la Fondazione che porta il nome di Emilio Vedova (1919-2006), i cui interni degli antichi Magazzini del Sale di Venezia sono stati progettati da Renzo Piano, ha scritto che il grande artista veneziano fu tradito dal passione quando nel 1971 firmò una petizione partita dal settimanale l'Espresso contro il commissario Luigi Calabrese. Conoscendo il temperamento e l' impegno politico di Vedova, se oggi fosse chiamato a rispondere di quella sua sottoscrizione contro Calabrese non farebbe alcuna opera di pentimento. La sua posizione d'allora la riconfermerebbe. Solamente trovandoci in un tempo in cui ogni passato fervore politico deve essere annacquato da un generale revisionismo, anche la Vettese si cimentata nell' esercizio. Piuttosto lei e i tanti che in questi giorni sui media hanno sprecato fiumi di retorica sulla stretta di mano tra le vedove Calabresi e Pinelli, perché non tornano ad interrogarsi su chi buttò giù dal quarto piano della questura di Milano l'anarchico Pinelli? Esattamente come Vedova, Bay ed altri artisti fecero.

LONTANI DALLA REALTA’ GENTILE direttore, ho letto che ormai cinque famiglie su dieci faticano ad arrivare alla fine del mese e che ormai il saldo occupati/disoccupati pende dalla parte di questi ultimi. Forse non ci capisco nulla, ma a me sembra davvero una notizia incredibile, forse la più importante degli ultimi giorni. Eppure, nonostante la gravità della situazione in cui versa il nostro Paese, dalla classe politica - e di conseguenza anche sui giornali - non arrivano che notizie sulle vacanze di Berlusconi e della sua presunta pedofilia. Sinceramente credo che gli italiani si siano anche stufati della telenovela che va in onda tutti i giorni. Talvolta mi sembra ci trattino come degli imbecilli: ci danno tanti simpatici show da guardare ogni giorno per non farci guardare la realtà, per distrarci e magari farci fare un sorrisino. Solo nella nostra regione credo ci siano moltissimi in difficoltà economiche, eppure la campagna elettorale questi temi non li tocca. Maura Romelli

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RICHIESTA D’AIUTO DALL’AQUILA

DOROTEISMO TRA LIBERTA’ E PRIVILEGI

di LUIGI CALVISI PUBBLICHIAMO di seguito la lettera che Luigi Calvisi, consigliere comunale e presidente della Pro Loco di Fossa (paese in provincia dell’Aquila), ha scritto a Mariano Paturno, direttore artistico del Centro di drammaturgia europeo. Si tratta di una richiesta d’aiuto a cui - siamo sicuri - i lettori del Quotidiano della Basilicata non resteranno insensibili. Per questo, in fondo alla lettera, abbiamo inserito anche tutti i riferimenti a cui chiedere informazioni o inviare eventuali aiuti.. SONO Luigi Calvisi, consigliere comunale di Fossa (AQ) e presidente della locale Pro Loco. A seguito dei danni gravissimi causati dal sisma del 6 aprile scorso ci andiamo rivolgendo a persone di buona volontà e istituzioni per venire incontro alla comunità di Fossa di cui faccio parte. Su indicazione della gentile signora Scuccimarra vengo quindi a segnalarLe un caso che dia un segno di ottimismo a persone nei confronti delle quali il destino si è particolarmente accanito. Richiamo brevemente persone e fatti. Quattro anni fa muore a Fossa, a circa cinquant'anni, Giorgio Colagrande, grande lavoratore, poeta, un amico di tutti. Una persona speciale, che malgrado la sua quasi laurea faceva l'imbianchino decoratore con un socio. Il giovane socio muore, lasciando moglie e figli, allora lui si tassa per mantenere, oltre alla sua famiglia, anche quella del suo amico. Alla sua morte lascia la moglie e due figlie, entrambe studentesse; la moglie superstite, malgrado le gravi difficoltà economiche (è un’operaia in pensione) fa ultimare gli studi alle figlie, ma nel frattempo si ammala anche lei di tumore e inizia la chemio. Intanto la figlia più grande (che si chiama Daniela Colagrande), si diploma presso l'Accademia dell'immagine, e comincia a lavorare - ovviamente a progetto - pri-

ma a Mediaset, subito dopo a Sky, collabora con la Rai, di nuovo con il TG24 di Sky a Roma (all'atto del terremoto si preparava a ripartire per Roma, da dove attualmente faceva la pendolare). Il terremoto le ha danneggiato fortemente la casa e distrutto gli arredi (come per le altre abitazioni ancora non sappiamo l'entità del danno, e con quali interventi potrà tornare abitabile), incluso il suo computer MAC, che utilizza per i suoi lavori. Ma oltre ai danni in casa, Daniela e sua sorella hanno avute le macchine distrutte, circostanza che comporta grandi problemi per il suo lavoro; le auto, a seguito di verifiche tecniche, sono risultate irreparabili, da buttare. Oltre alla sua momentanea occupazione su Sky Daniela stava curando (senza compenso) un filmato dedicato ai ricordi di guerra dei nostri anziani. Il filmato è già ultimato e Daniela stava inserendo i sottotitoli, perché i vecchi hanno parlato solo in dialetto. Il tipo di intervento che potrebbe aiutare questa famiglia (ma in particolare Daniela) potrebbe essere la sostituzione della videocamera, perché certamente non riparabile: si tratta di una SONY Z1 HDV che potrebbe essere fatta avere da Voi direttamente all'interessata o da inviare a questa ProLoco che provvederà alla consegna, cui ovviamente potreste partecipare. Grazie da parte di tutti noi per l'interessamento; anche il solo venirci a trovare ci fa sentire una vicinanza umana che aiuta a sopportare il disagio di una situazione inimmaginabile: le chiese più belle ed importanti dell'Aquila e dintorni sono gravemente danneggiate, in molti centri l'unico conforto è la solidarietà che per fortuna non manca. Pro Loco di Fossa via Pratanova, 4 67020 Fossa (AQ) e-mail: info@prolocofossa.it conto corrente postale 14008676

di MAURO ARMANDO TITA segue dalla prima Un modus operandi basato sulle fughe dei migliori e sulla "passaportopoli", con una schiera di sudditi, opportunisti e fedelissimi. Una schiera ipergarantita da sempre dall'intero arco costituzionale lucano con inciuci e "politica centripeta". Non mi fate ripetere l'espressione di Cetto La Qualunque. Sono contento che l'animato dibattito di questi giorni abbia sfiorato con Lucio Tufano e con Pasquale Andria, Presidente del tribunale dei Minorenni le mie crude denunce di questi ultimi cinque anni. Non ho la pretesa di animare un dibattito tra gli esperti e/o …i "bonificati" di sempre. Mi accontento di fare "modeste" analisi, chiare e trasparenti, con onestà intellettuale e schiena dritta. Continuerò con passione a rivolgermi ai Giovani di Libera di Don Ciotti e don Cozzi e uomini e donne con "veri attributi". Aspetterò che giunga in Basilicata il "Treno della Libertà e della Giustizia delle nuove generazioni", quelle che non dimenticano… quelle che hanno memoria, quelle che hanno rispetto delle istituzioni democratiche, insomma. La Società del Buon esempio e quella della dignità. Purtroppo non si intravede un briciolo di sana e robusta reattività. Tutto il contesto è fatto di afasìa e di pavidità. Un mero esercizio dialettico tra persone annoiate e sempre "in cerca d'autore" prevale sulle argomentazioni serie e propositive. I valori non negoziabili come li ha definiti Papa Ratzinger valgono anche per la Basilicata, specie quando sono messi in discussione da dubbi comportamenti e da inopportune dimenticanze. I valori protesi alla giustezza e al riequilibrio della "cosa pubblica" come quelli introdotti dal presidente Napolitano che riscopriamo in questi giorni, grazie a Falcone, vanno nella giusta direzione e sono perfettamente in coerenza con gli ultimi richiami dell'Arcivescovo Mons. Superbo. E' arrivato il momento di farla finita con il provincialismo di maniera che chiude di fatto la strada a tanti orgogliosi e preparati giovani che preferiscono la via dell'esilio e dell'emigrazione forzata. E' arrivato il momento di dire basta ai fami-

a cura dell’avv. Vito Carella vitocarella@gmail.com

Ho un'azienda nella provincia di Potenza. Poiché non sono sempre in sede, vorrei poter controllare i miei operai per vedere se arrivano puntuali, se non perdono tempo a lavoro, se prendono troppe pause caffè e se rubano materiale nel capannone. Ho pensato a mettere le telecamere. Posso farlo tranquillamente? Lettera firmata La domanda posta dal lettore è relativa a uno dei problemi più complessi e delicati affrontati dalla dottrina e dalla giurisprudenza giuslavoristica negli ultimi quarant'anni e non ne è possibile una trattazione esaustiva nelle poche righe a disposizione. Sinteticamente, tuttavia, possono segnalarsi alcuni punti cardine che potranno permettere di orientarsi nella prassi quotidiana. Il controllo del corretto adempimento della prestazione lavorativa svolta dal dipendente rientra nei poteri attribuiti al datore di lavoro che, proprio attraverso quest'attività, può accertare eventuali mancanze dei sottoposti. Tuttavia, la legge italiana pone un divieto rigoroso nel caso in cui si voglia effettuare il monitoraggio dell'attività attraverso l'uso di impianti audiovisivi: infatti, in tale evenienza, la continuità della vigilanza - determinata dall'automazione dei mezzi utilizzati - elimina ogni spazio di riservatezza nello svolgimento del lavoro e rende, sotto il profilo psicologico, particolarmente difficile la situazione del lavoratore. Qualora, invece, lo scopo dell'imprendi-

lismi amorali sempre in agguato (ogni giorno scopriamo qualche parente "imboscato" nel sottogoverno regionale o nazionale). E' arrivato il momento di far capire all'uomo della strada che un incarico dirigenziale può anche essere di "tipo meritocratico" e non nepotistico. Ci accontentiamo che tutti questi buoni propositi vengono riproposti ,almeno in parte, nei primi cento giorni dalle nuove istituende Amministrazioni Locali. Forse è speranza salvifica, ma, ai tanti cittadini lucani con attributi non è mai piaciuto il "gioco dei quattro cantoni" . Essi vorrebbero risvegliarsi in una delle prossime giornate e ascoltare al primo giornale radio che nelle Commissioni Parlamentari preposte è iniziata la discussione sulla "legge quadro della meritocrazia" con un risvolto di "natura penale" su privilegio e nepotismo. Sarà la nostra vera Primavera di Praga. Per la prima volta le finestre saranno spalancate e respireremo una vera aria salubre capace di gonfiare i nostri polmoni e non qualcosa d'altro... Per la prima volta ci sentiremo orgogliosi di essere rappresentati da uomini e donne di grande spessore e di grande onestà intellettuale. Per la prima volta ci sentiremo orgogliosi di essere rappresentati da uomini e donne che vivono coerentemente il loro prossimo futuro facendo tesoro del loro passato. E' una chiara inezione di fiducia per quei cittadini che hanno a cuore la democrazia e le sue vere regole. Usciamo dal "surrogato" democratico e trasmettiamo alle giovani generazioni una impronta di modernità europea, di apertura e di inclusione sociale, di vera necessità riformista, di cultura di governo forte e radicale che faccia leva sulle nuove classi dirigenti, credendoci, senza furbizia alcuna. Solo così, cambiando la natura della politica e, soprattutto, quella del centro -sinistra, la nuova maggioranza che uscirà dalle consultazioni del 7 e 8 giugno prossimi potrà governare e dare un nuovo destino e nuovo avvenire all'Italia e alla Basilicata. Una Basilicata che veda rispettato il "contratto energetico e ambientale" da un serio governo nazionale amico e fedele e non "smemorato" come in questi ultimi decenni fatto di royalties e su presunti sconti benzina ormai insopportabili.

RISPOSTE CIVILI

Come ogni giovedì, le risposte dell’avvocato alle domande dei lettori

Quell’occhio indiscreto sul lavoro tore non sia quello di controllare l'attività dei dipendenti, ma quello di tutelare il patrimonio aziendale (ad esempio, in un'azienda di produzione orafa, si vogliano installare impianti per evitare furti) l'utilizzo di sistemi di videosorveglianza è teoricamente libero. Dico teoricamente perché la legge specifica che se l'installazione di questi sistemi determina - anche indirettamente - la possibilità di controllo dell'attività dei lavoratori, il datore non potrà procedere senza un previo accordo con tutte le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza, senza un'autorizzazione dell'Ispettorato del Lavoro (provvedimento che potrà contenere anche le modalità per l'uso degli impianti). Attraverso questa procedura, il legislatore ha inteso contemperare le esigenze di tutela del diritto dei dipendenti a non subire controlli oppressivi, perché privi di ogni soluzione di continuità, con quelle del datore di lavoro di gestire in autonomia l'organizzazione, la produzione e la sicurezza del lavoro. Il lettore, dunque, prima di procedere all'installazione delle telecamere dovrà verificare quanto sopra. Qualora abbia dei dubbi, il consiglio prudenziale è quello di interpellare comunque i sindacati

o l'Ispettorato, anche perché senza intesa o autorizzazione, ci si espone al rischio di un ricorso per repressione di condotta antisindacale e all'irrogazione di una sanzione penale. Suggerisco quest'atteggiamento di cautela perché in passato la giurisprudenza ha sanzionato un imprenditore che aveva installato le telecamere nelle zone di transito esterne all'azienda, per proteggerla da atti vandalici. Preciso, inoltre, che un eventuale licenziamento irrogato sulla base dei dati raccolti attraverso sistemi installati senza consenso, potrebbe essere ritenuto illegittimo: talune pronunce hanno affermato, infatti, che detti dati non possono essere posti a fondamento di un provvedimento espulsivo del lavoratore. Oggi, infine, bisogna tener conto del fatto che in materia sono intervenute anche le disposizioni relative alla protezione dei dati personali, secondo le quali grava sul datore di lavoro l'onere di indicare in ogni caso, chiaramente e in modo particolareggiato, quali siano le modalità di utilizzo degli strumenti di sorveglianza e se, in che misura e con quali modalità vengano effettuati controlli. Poiché, per esigenze familiari, ho avuto bisogno di qualche

stanza in più, ho acquistato un immobile che si trova nello stesso stabile in cui vivo. L'idea è di unirlo a casa mia per creare un appartamento più grande. Mi chiedevo se ciò comporta modifiche alla tabella millesimale. Marina L. Qualora si proceda a unire due appartamenti, senza interventi che modifichino le condizioni dell'edificio (ad esempio, in caso di abbattimento di un tramezzo o di realizzazione di una scala interna), non sarà necessario intervenire sulla tabella millesimale: i millesimi di un appartamento si sommeranno a quelli dell'altro. La modifica sarà, invece, indispensabile in caso di lavori in grado di alterare notevolmente il rapporto originario tra i valori dei singoli piani. Il lettore, però, deve sapere che se le due unità da unificare non sono entrambe appartamenti, ma l'unità acquistata ha destinazione diversa (ad esempio, si tratta di una cantina o di un locale lavanderia) la trasformazione in abitazione richiederà, oltre alle modifica della tabella, diverse autorizzazioni amministrative. La scorsa settimana ho ricevuto l'avviso di convocazione di assemblea condominiale che si

sarebbe tenuta due giorni dopo. Ho chiamato l'amministratore per dirgli che la legge prevede che la convocazione avvenga almeno cinque giorni prima e lui mi ha detto che basta spedirla cinque giorni prima. Chi ha ragione? Rocco Claps In tema di condominio degli edifici, perché l'assemblea dei condomini sia validamente convocata, è necessario che ciascuno di essi riceva l'avviso almeno cinque giorni prima della data stabilita per la riunione. Ciò secondo la giurisprudenza prevalente di merito e di legittimità (allo stato, mi consta una sola sentenza che prevede che il termine di cinque giorni vada riferito all'invio e non alla ricezione). La regola della spedizione, anzichè della ricezione, entro il termine riguarda infatti la notifica degli atti giudiziari, tra i quali non rientra l'avviso in questione. Che l'interpretazione dominante sia quella che meglio esprime quanto voluto dal legislatore è suggerito anche dal fatto che i menzionati cinque giorni debbono servire al condomino per informarsi compiutamente sugli argomenti oggetto di deliberazione: infatti, il diritto d'intervenire in assemblea si traduce nel diritto di essere messo in condizione di poterlo fare consapevolmente, con la conseguente necessità di avere un arco di tempo ragionevole per informarsi. Il mancato ricevimento dell'avviso di convocazione entro i termini previsti dalla legge rende annullabile la delibera assembleare.

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Giovedì 28 maggio 2009


Italia / Mondo

Giovedì 28 maggio 2009

L’obiettivo è prevenire e monitorare l’insorgere dei rischi macroeconomici

Vigilanza, ora toccherà alla Bce Pronta la riforma Ue con nuovi organismi per il controllo delle banche di ENRICO TIBUZZI BRUXELLES – Sarà il presidente della Banca centrale europea (Bce) a guidare il nuovo organismo Ue che avrà il compito di vigilare affinchè non si ripetano più crisi come quella scoppiata lo scorso autunno. È uno dei punti fermi del progetto di riforma del sistema di sorveglianza europeo su banche, assicurazioni e mercati finanziari varato oggi dalla Commissione europea. L’esecutivo Ue punta ad accelerare il cammino della riforma – l'obiettivo di Bruxelles è di riuscire ad applicarla entro il 2010 rispetto al 2012 inizialmente prospettato dal gruppo di esperti guidato da Jacques de Larosiere – raccogliendo già dal prossimo vertice Ue, in programma il 18 e 19 giugno, un importante e 'pesante' via libera politico. La nuova vigilanza poggerà su due pilastri. Il Consiglio per i rischi sistemici (Esrc), guidato dal presidente della Bce, avrà il compito di monitorare e prevenire l’insorgere di rischi macro-economici nel sistema finanziario europeo lanciando allarmi e adottando raccomandazioni indirizzate ai Paesi che si trovino in situazioni di pericolo. Il Sistema europeo dei supervisori finanziari (Esfs), sarà invece guidato dai vertici delle tre autorità europee che vigileranno su banche, assicurazioni e Borse valori e dovrà operare sul fronte micro-prudenziale. «E' una riforma realistica ma ambiziosa», ha detto ieri il presidente della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, presentando il progetto prima di essere interrotto da un nuovo allarme incendio – subito rientrato – che ha co-

munque causato la seconda evacuazione della sede dell’esecutivo Ue in 10 giorni. «E' una svolta fondamentale», ha poi aggiunto il commissario responsabile degli affari economici e monetari, Joaquin Almunia, che insieme al titolare del mercato unico, Charlie McCreevy, ha proceduto alla stesura della riforma. Sebbene nessuno sia uscito ufficialmente allo scoperto, sul piano elaborato da Bruxelles si sarebbero però già formati due schieramenti. Chi, ad esempio in Germania e in Gran Bretagna, lo giudica troppo 'invasivò rispetto all’autonomia delle autorità di vigilanza nazionali (che però, oggettivamente, non hanno fatto fatto una bella figura nel non saper prevedere la crisi) e alla libertà dei mercati. E chi invece – come la Bce – lo ritiene poco coraggioso rispetto alla lezione ricevuta. Per varare il nuovo sistema di vigilanza, il necessario consenso va trovato «ora o mai più», ha detto Barroso quasi a giustificare il compromesso raggiunto tra realismo e ambizioni nella stesura del nuovo sistema. E non è certo casuale il fatto che il progetto preveda, al massimo entro il 2013, una «approfondita analisi» dell’efficienza dei due pilastri del nuovo sistema, ovvero di Esrc e Esfs. Secondo le parole di Lorenzo Bini Smaghi, membro del Comitato esecutivo della Bce, la revisione sarebbe forse già necessaria. Poichè la riforma, ha osservato ieri, «limita» la capacità di azione del sistema delle banche centrali all’adozione di «raccomandazioni», mentre preclude «interventi diretti» sulle variabili all’origine degli squilibri finanziari.

Crisi profonda

Circolare per la PA

Replica a Passera

Latte, Zaia chiama i produttori

Brunetta vieta Internet

Bernabè «Ho molto da fare»

ROMA – Con il prezzo del latte alla produzione crollato del 30% nel giro di un anno (da 40 a 28 centesimi in media al litro) e i costi di produzione in continuo aumento, il settore lattiero caseario rischia una crisi profonda. Lo hanno denunciato nei giorni scorsi a Bruxelles gli allevatori europei convenuti nella capitale belga per fare pressing sui ministri dell’agricoltura riuniti in Consiglio. Lo hanno ripetuto ieri gli attori della filiera italiana convocati dal ministro Luca Zaia al Tavolo interprofessionale per individuare a breve vie di uscita da una crisi che è internazionale. Diciotto le sigle presenti in rappresentanza di produttori, industriali, distributori e sindacati, riuniti da Zaia con l'obiettivo di superare un periodo nero che sta travolgendo un settore che in numeri si traduce in 40 mila aziende, 11 milioni di tonnellate latte prodotto, oltre un milione di tonnellate di formaggi e più di 450 mila tonnellate di prodotti Dop, come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano.

ROMA – Basta con l’uso privato di internet negli uffici pubblici: non si potrà più giocare al computer, fare shopping on line o chattare con gli amici. Gli abusi saranno puniti. Nuova iniziativa del ministro, Renato Brunetta, per cambiare la pubblica amministrazione e le abitudini dei suoi dipendenti: «L'utilizzo delle risorse Ict, oltre a non dover compromettere la sicurezza e la riservatezza del sistema informativo – ha scritto in una direttiva alle amministrazioni – non dove pregiudicare e ostacolare le attività dell’amministrazione o essere destinato al perseguimento di interessi privati in contrasto con quelli pubblici». Nulla di nuovo, tutto già previsto (nel Codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, dove si vieta l’utilizzo di attrezzature di cui si dispone per ragioni d’ufficio, e nelle linee guida del Garante per la privacy), ma forse non sempre rispettato se il ministro ha deciso di farne oggetto di una circolare.

MILANO – Il lavoro da fare in Telecom è tanto ma come in ogni altra azienda. Durante una pausa nei lavori della due giorni con la comunità finanziaria organizzata da Deutsche Bank l’amministratore delegato Franco Bernabè risponde così alle osservazioni sulla sua gestione fatte dai soci mentre davanti agli analisti conferma gli obiettivi 2009 del gruppo. «Sono stupefatto da quello che leggo sui giornali che titolano: 'c'è molto da fare'. In tutte le aziende c'è molto da fare» osserva Bernabè replicando alle parole pronunciate martedì da Corrado Passera, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo, uno degli azionisti di Telco, la holding cui fa capo Telecom. Tra i soci italiani della finanziaria c'è un’attenzione particolare ai risultati e, dopo una trimestrale che – secondo quanto si apprende – li avrebbe delusi le attese sono ora per la semestrale. Nessuno peraltro avrebbe chiesto un aggiornamento del piano, presentato solo pochi mesi fa.

Barroso «Progetto ambizioso e realistico»

Diffusi i dati Istat. Sono i peggiori dal 2001

Grandi imprese, occupazione in calo e a marzo “vola” la cig In controtendenza le imprese edili le agenzie di viaggio e i noleggi

di BEPPE COLONNA ROMA – Nuovo boom per la cassa integrazione a marzo per le grandi imprese mentre continua l’emorragia occupazionale: nelle aziende con oltre 500 dipendenti – secondo i dati Istat diffusi ieri – a marzo le grandi imprese hanno segnato un calo dell’1,2% dell’occupazione su base tendenziale (-0,1% su febbraio) ma la riduzione raggiunge il 3,4% se si considera il dato al netto della cassa integrazione, il dato peggiore dal 2001, anno di inizio della serie storica. Le ore di cassa integrazione utilizzate dalle imprese nel mese (dato differente da quello dell’Inps che considera quelle autorizzate) sono state 35,3 ogni mille ore lavorate, con un aumento del 370,7% rispetto allo stesso mese del 2008. Ma se si considerano solo le grandi imprese dell’industria le ore usate di cassa sono state 95,5 ogni mille lavorate (+413,4%), quasi una ogni dieci. Nell’industria infatti se al lordo della cassa integrazione il calo tendenziale di occupazione a marzo è stato del 2%, la riduzione diventa l’8,1% se si considera al netto della cassa integrazione. Nel primo trimestre dell’anno il calo occupazionale tendenziale nelle grandi imprese è stato pari all’1% al lordo e al 3,1% al

netto della cassa integrazione. L’occupazione – spiegano i tecnici dell’Istat – è diminuita a marzo soprattutto nelle grandi imprese del tessile abbigliamento (-4,7% tendenziale al lordo cig, -9% al netto della cassa) e nel settore dei pc e dei prodotti elettrici (-5,6% e -10,9% rispettivamente) mentre nel settore dei mezzi di trasporto a fronte di una riduzione occupazionale dello 0,4% al lordo della cassa si perde un 14,2% al netto della cig. In controtendenza le grandi imprese nelle costruzioni con un occupazione in crescita del 9,4% mentre le agenzie di viaggio, le attività di noleggio e supporto alle imprese segnano un +1,3%. L'Istat ha diffuso ieri anche i dati sulle retribuzioni contrattuali orarie in aprile (per l’intera economia) che segnano una crescita superiore a quella dei prezzi (il 3,5% tendenziale a fronte dell’1,2% del tasso di inflazione), un dato che risente dell’ampia copertura dei contratti in vigore. I contratti rinnovati infatti riguardano l’81,8% degli occupati dipendenti con una quota del 79,6% del monte retributivo osservato. Sono quindi circa il 20% del totale i lavoratori con un contratto scaduto e questo ha fatto sì che sia sceso il livello di conflittualità.

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24 ore in Basilicata

Marinagri I terreni dove sorge il villaggio appartengono ancora all’Agenzia lucana

«Alsia può costituirsi parte civile» Il perito stabilisce che l’Ente può richiedere l’area per usarla a scopi pubblici POLICORO - I terreni dove sorge Marinagri appartengono ancora all’Agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione in agricoltura. Ci sono tutti i presupposti perché ritornino nella disponibilità dell’ente, abbastanza per una ricca citazione per danni. Ma occorre un salto indietro nel tempo. Quando comincia questa storia correva l’anno 1973. A capo del governo c’è Giulio Andreotti, poi gli subentra Mariano Rumor. La Regione Basilicata ha soltanto tre anni di vita. Eugenio Scalfari non ha ancora fondato “La Repubblica”, ma scrive un libro intitolato “Razza padrona”, che è un po’ l’equivalente della “Casta” dei giorni nostri. Il prefetto di Matera il 12 novembre ha deciso di espropriare l’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione di Puglia e Lucania di oltre 150 ettari di terreno situati alla foce del fiume Agri. Industrializzare il Mezzogiorno è il motto all’ordine del giorno, e se c’è una società che vuol costruire in agro di Policoro un moderno impianto per l’allevamento, la conservazione, e l’inscatolamento industriale del pesce, ben venga. Ma a distanza di trent’anni lo scenario è molto diverso. L’Ente per lo sviluppo dell’agricoltura in Basilicata ha ereditato i terreni dall’Ente per lo sviluppo dell’irrigazione. Poi l’Agenzia lucana per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura li ha ereditati dall’Ente per lo sviluppo. E del moderno impianto non c’è nemmeno l’ombra. Su quei terreni alla foce

Oggi seduta d’Appello del processo Panio

L’area del megavillaggio turistico di Marinagri

dell’Agri si è cominciato a costruire un grande villaggio turistico, ed è partita un’inchiesta della magistratura perché le strutture sarebbero a rischio in caso di esondazione da parte del fiume. Il pm Luigi De Magistris sta indagando da Catanzaro, e a un certo punto blocca i lavori mettendo il cantiere sotto sequestro. Il segretario materano del Partito della rifondazione comunista si chiama Ottavio Frammartino. Ritrova gli atti di quell’esproprio vecchio di trent’anni, e scrive una lettera indirizzata all’Agenzia lucana per sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura (Alsia). Dice che l’opera per cui quei terreni erano stati espropriati non è mai stata realizzata. Al posto di un moderno impianto industriale fino al 2002 c’erano solo vasche per l’acquacoltura dei pesci, poi villette, posti barca,

Totalgate, il Riesame revoca sequestro fondi POTENZA - Erano il “frutto dell’accordo corruttivo” che è al centro dell’inchiesta Totalgate. Solo una parte dei 26 milioni di euro che è l’ammontare dell’appalto per la costruzione del centro oli Tempa Rossa di Corleto Perticara. Duemilionicentoquarantotto mila euro. Quanto pagato per lo stato di avanzamento dei lavori alla data del 15 dicembre scorso, il giorno in cui è scattata l’operazione che ha portato in carcere gli amministratori di Total Italia, l’imprenditore Francesco Ferrara, e l’ex sindaco di Gorgoglione Ignazio Tornetta. Il Tribunale del Riesame di Potenza ha revocato il sequestro disposto dal gip Rocco Pavese su richiesta del pm che ha condotto le indagini, Henry John Woodocock. Gli avvocati delle sette aziende che si sono aggiudicate la gara per la costruzio-

Un distributore Total

ne del Centro Oli avevano rilevato in udienza un vizio formale nella notifica di un atto precedente, ed esprimono soddisfazione per la decisione del Tribunale del Riesame. Le motivazioni verranno depositate nei prossimi giorni. Si attende ancora la decisione del gip sulla richiesta di interdizione delle aziende da tutte le loro attività. l. a.

un porticciolo, due alberghi, e strutture sportive ancora in costruzione. Niente a che vedere con l’idea del prefetto di Matera. Si tratta del “Complesso ecologico integrato Marinagri”, un resort di lusso immerso nella natura della splendida foresta di Policoro, e i soci principali sono gli stessi di quel moderno impianto per l’allevamento, la conservazione e l’inscatolamento industriale del pesce, che a parte le vasche non s’è mai visto. Le delibere del consiglio comunale di Policoro non valgono a niente. La foce dell’Agri non gli appartiene. Il legittimo proprietario, cioè l’Alsia, avrebbe il diritto di chiedere indietro quei terreni, per destinarli a scopi pubblici. Frammartino fa una stima per cui i terreni oggi varrebbero oltre 50 milioni di euro, allora l’Alsia decide di nominare un perito per valutare tutti gli elementi

raccolti. Il risultato arriva qualche giorno fa. Il professore Domenico Garofalo dell’Università degli studi di Bari sposa la tesi di Frammartino su tutta la linea, e «consiglia di prendere in considerazione l’ipotesi di costituirsi come parte civile nell’eventuale processo penale che la procura di Catanzaro ha avviato, ivi chiedendo il risarcimento del danno, o facendo riserva di separato giudizio civile». Il processo a dire il vero non c’è ancora. Da quando il fascicolo “Toghe lucane” è passato di mano non si hanno notizie sullo stato delle indagini. Ma l’Alsia ha tempo fino al 2012. Deve opporsi formalmente all’occupazione di quei terreni, altrimenti c’è il rischio che li perda una volta per tutte con la scadenza dei termini di usucapione. Leo Amato

POTENZA - Riprende oggi in Corte d'Appello il processo contro la giunta regionale guidata da Filippo Bubbico per il caso Panio. L'udienza di oggi viene da un altro rinvio e va verso la prescrizione. Il processo sull'ordito politico (come lo ha definito anche il gip Alberto Iannuzzi nel formulare l'imputazione coatta) è stato lungo e in primo grado si è chiuso con l'assoluzione di tutti gli imputati e la demolizione del teorema della defenestrazione dell'ex manager dell'Asl uno Giuseppe Panio con mezzi e artifici illegali per favorire al vertice dell'Asl Giancarlo Vainieri. Secondo i giudici di primo grado la defenestrazione di Panio non aveva alcuno spessore di reato, né si erano palesate situazioni di vantaggio per qualcuno e di danno per Panio. Anzi, alcuni avvocati sostengono che, al contrario, qualche imputato è stato ridimensionato o sconfitto nella vita professionale e politica. «In realtà - sottolineano - quel processo, amplificato in certo modo dalla stampa, è stato una sorta di terreno di coltura di uno scontro politico locale». C'è chi dà questa lettura: il processo Panio sa-

rebbe stato strumentalizzato a livello politico contro Bubbico e Vito De Filippo. E gli assessori dell'epoca, poi, non riconfermati: Sabino Altobello, Rocco Vita, Salvatore Blasi. Secondo i giudici di primo grado «non può sottacersi che la tesi dell'ordito politico collide con una ulteriore, inconfutabile, argomentazione di natura logica nel momento in cui si pone mente alla circostanza che Panio, pochi mesi prima dell'insorgere della vicenda oggetto del processo, era stato riconfermato dalla stessa giunta regionale direttore generale dell'Asl di Venosa, per giunta all'esito di una procedura in cui anche in capo a Vainieri era stata riconosciuta la sussistenza dei titoli per concorrere all'assegnazione del prestigioso incarico. E' evidente allora che quella sarebbe stata un'occasione assolutamente propizia e decisamente meno eclatante per nominare Vainieri, anche in considerazione della natura completamente fiduciaria dell'atto di nomina». Poi la procura ha presentato appello. Ora, però, incombe la prescrizione, «ma - dicono - qualcuno potrebbe rinunciarvi». fab. ame.

Il Compleanno di Mons. Mennonna

Compie 103 anni, è il vescovo più anziano del mondo ROMA– Non poteva che essere la città eterna a rendere omaggio a monsignor Rosario Mennonna, originario di Muro Lucano, classe 1906, vescovo emerito di Nardò e oggi, a 103 felicemente compiuti con la pubblicazione di un nuovo libro, vescovo più anziano al mondo. S i chiama “Dialoghi con i personaggi dell’antica Roma” (Mario Congedo Editore, 206 pagine), l’ultima fatica che monsignor Mennonna, che ha già alle spalle decine di pubblicazioni, ha terminato pochi mesi fa con la collaborazione dei nipoti Mario e Antonio e che il Campidoglio ha voluto presentare nell’aula Giulio Cesare con gli interventi del senatore a vita, Giulio Andreotti, del cardinale Salvatore De Giorgi e del senatore De Giuseppe, per festeggiare il vescovo più longevo al mondo. Trenta dialoghi immaginari con personaggi di primo piano della storia romana come Muzio Scevola, Catone, Pompeo Magno, l'imperatore Costantino in cui, come ha spie-

gato il senatore De Giuseppe, «Mennonna non tralascia nessuna occasione per improntare il discorso sulla scia dell’insegnamento cristiano». E così, nei suoi dialoghi immaginari costruiti alla maniera socratica, l’anziano vescovo propone ai personaggi di Roma i concetti cristiani nuovi del perdono, dell’uguaglianza, della parità tra uomo e donna, perfino della figura temporale oltre che spirituale del Papa. Un sacerdote singolare monsignor Mennonna che, come rievocato dal cardinale De Giorgi, ha vissuto sempre «con carità pastorale e spirito di servizio, coraggio e pazienza e soprattutto come un vero padre di famiglia verso il suo popolo» momenti critici della storia del nostro paese come «la contestazione del '68 e il terremoto dell’Irpinia che colpì anche aree vicine alla sua diocesi pugliese». Il senatore a vita Giulio Andreotti che è anche autore di un pensiero che introduce i Dialoghi insieme alle introduzioni di mons. Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della

Cultura, e di Gianni Alemanno, sindaco di Roma, ha espresso da parte sua «grande ammirazione e gratitudine» per un volume caratterizzato da «una profonda ispirazione religiosa e la disponibilità dell’autore a confrontarsi con culture diverse».

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Giovedì 28 maggio 2009

Oggi in piazza Pagano Eurodoor in presidio davanti alla Regione mobilitazione dello Spi

I lavoratori chiedono un incontro con gli imprenditori per conoscere il futuro dell’azienda

POTENZA – Continua l’agitazione dei lavoratori dell’Eurodoor, l’azienda di Tito che produce porte blindate, in cui lavorano 42 persone. Un gruppo di operai ha organizzato ieri mattina, a Potenza, un presidio davanti alla sede della Regione Basilicata, una protesta organizzata per «chiedere alle istituzioni di convocare un incontro con gli imprenditori per conoscere il futuro della produzione e gli esiti delle procedure di cassa integrazione». A renderlo noto è stato il segretario generale provinciale di Potenza della Cgil, Nicola Allegretti, il quale ha evidenziato che «gli operai non percepiscono da alcuni mesi lo stipendio, e la domanda di cassa integrazione è stata presentata ormai da tempo, senza che nessuno ci abbia comunicato qualco-

sa». «La Regione – ha concluso Allegretti – deve convocare l’azienda per poter conoscere anche i contenuti di un eventuale piano industriale». L’ultimo presidio dei lavoratori Eurodoor era stato lo scorso 22 maggio. Gli operai avevano organizzato una protesta presso lo stesso stabilimento per decidere le iniziative da mettere in campo per sollecitare la Regione Basilicata a intervenire nella vertenza. Nell'incontro del 28 aprile svoltosi presso il dipartimento Attività Produttive l'azienda si era impegnata a presentare un piano industriale per la ricollocazione dei lavoratori e la ripresa delle attività, inoltre era stato chiesto da parte della Regione e della Fiom-Cgil, la trasparenza e il rispetto delle regole, e a

La sede dell’Eurodoor

fronte del fatto che l’azienda ha depositato i libri in Tribunale per la proposta di concordato preventivo (a causa del forte indebitamento con le banche, e i fornitori ), era stato chiesto di fare un incontro ufficiale con la nuova società che pare interessata al sito e alle attività, per discute-

re della ricollocazione dei 42 dipendenti e per conoscere il Piano industriale. Per queste ragioni occorre che la Regione Basilicata si impegni come nelle altre crisi industriali della nostra Regione a ricercare soluzioni urgenti per il salario e per salvaguardare l'occupazione.

POTENZA - E’ in programma per questo pomeriggio, a partire dalle 18, in piazza Mario Pagano, a Potenza, la giornata nazionale di mobilitazione «Contro la latitanza del Governo», indetta dallo Spi Cgil. «Lo Spi - si legge in una nota - è da tempo impegnato a lottare a fianco della Cgil per chiedere giustizia sociale, riduzione delle disuguaglianze, dignità e solidarietà tra generazioni. Sono state migliaia le iniziative regionali, provinciali, comunali per rivendicare e far conoscere le richieste dei Pensionati della Cgil». «In quest’ottica - spiega Maria Lorusso, segretaria regionale - abbiamo aderito alla campagna nazionale per sollecitare un intervento del Governo, per far sì che la sua latitanza sui temi che riguardano le categorie più deboli finisca. Da tempo ribadiamo la necessità che il Governo metta in atto politiche serie per difendere i redditi

da pensione e da lavoro dipendente, che in questi ultimi anni sono stati erosi dalla crisi economica e penalizzati dall’aumento vertiginoso dei prezzi dei prodotti alimentari e dei beni di largo consumo. Rivendichiamo la tutela del diritto alla salute e la definizione di una legge per la non autosufficienza, utile a far fronte ad un’emergenza nazionale che riguarda 6 milioni di famiglie lasciate sole dallo Stato ad affrontare il peso di un’assistenza che mediamente richiede oltre 1.700 euro mensili». Lo Spi Cgil scenderà in piazza, per richiedere di: adeguare le pensioni al reale costo della vita, estendere la 14a mensilità anche alle pensioni che superano i 700 euro mensili, abbassare le tasse sui redditi da pensione e da lavoro dipendente, contrastare l’evasione fiscale e redistribuire maggiori risorse alle fasce deboli con misure strutturali e non compassionevoli.

La Uil fotografa l’andamento della cassa integrazione nelle imprese della Basilicata

Cig, in un anno più 175,7% Nei primi quattro mesi del 2009 superati i 3 milioni di ore erogate POTENZA - Il ricorso alla cassa integrazione in Basilicata nei primi quattro mesi dell’anno è in costante aumento: al 30 aprile scorso ha superato il tetto dei 3 milioni di ore erogate (2.200.000 ore ordinaria e 800 mila straordinaria) con un incremento del 175,7 per cento (179 per cento in più per la ordinaria e 167 per cento in più per la straorinaria) rispetto al primo quadrimestre 2008. Sono i dati dell’Ufficio Servizio Politiche del Lavoro della Uil. Sempre in Basilicata secondo le stime della Uil al primo quadrimestre 2009 gli operai in cassa integrazione ordinaria e straordinaria sono 4.538, di cui 3.312 in ordinaria e 1.226 in straordinaria (in un anno 2.892 unità in più rispetto ad aprile 2008; 2.125 unità in più per la ordinaria e 767 unità in più per la straordinaria). «I dati dimostrano – sottolinea il segretario confederale della Uil Carmine Vaccaro - come e quanto la crisi sia in atto, anche se con sfaccettature, articolazioni e ritmi diversi tra territori e territori e tra i vari settori merceologici». «Il fatto che il trend di crescita delle ore autorizzate nel mese di aprile su marzo - continua Vaccaro - sia inferiore rispetto a quello di marzo su febbraio, può essere considerato una parziale indicazione di come il sistema produttivo stia reagendo alla crisi. È importante, inoltre, verificare se i due strumenti, cassa integrazione ordinaria e quella straordinaria seguono lo stesso andamento. Tuttavia, il dato sostanziale emerso dall’indagine – aggiunge Vaccaro - è la continua crescita dell’uso della cassa integrazione, fondamentale per tenere “dentro il lavoro” le persone. Di conseguenza, è necessario sostenere tutte quelle misure che consentono un uso flessibile di questo strumento, finalizzando il tutto ad un allungamento del periodo di tu-

L’esponente del Pdci analizza il piano regionale

Contrasto alla povertà Nardiello propone un odg Obiettivo: snellire il programma

Protesta dei lavoratori della Daramic, una delle aziende in cassa integrazione

tela. La cassa integrazione, tuttavia, sia ordinaria, che straordinaria, tutela solo una parte dei lavoratori. È necessario pertanto – afferma il segretario della Uil - rendere immediatamente operativa una scelta fondamentale: evi-

tare il licenziamento, a partire dai lavoratori più deboli come i lavoratori a termine e gli apprendisti e di coloro che non sono tutelati dall’importante strumento ordinario. È per tali ragioni che ora la partita si gioca, anche e

soprattutto, a livello regionale per rendere rapide le procedure di spesa al fine di garantire la “cassa integrazione in deroga” a decine di migliaia di lavoratori dipendenti di piccole imprese industriali e dei servizi».

Biodiversità in Val d’Agri All’Unibas un convegno sul tema VAL D'AGRI - "La biodiversità in Val d'Agri", il tema del convegno in programma oggi presso l'aula magna dell'Università di Basilicata, organizzato da Eni e Università, con la collaborazione della Fondazione Eni Enrico Mattei e Shell e con il patrocinio della Regione Basilicata. Nel corso del convegno verranno presentati i risultati del progetto "AgriBioDiversity", un progetto realizzato in Val d'Agri dall'Unibas per conto di Eni, in partnership con Shell Italia ed in collaborazione con Fauna and Flora International e Iucn - The World Conservation Union. Scopo dello studio è stato quello di approfondire le conoscenze sullo stato della biodiversità dell'area valdagrina e di valu-

tare il ruolo delle attività antropiche, con particolare riferimento alle attività petrolifere, nel determinare i cambiamenti territoriali avvenuti in Val d'Agri e nelle aree adiacenti. Ad aprire i lavori i saluti del preside della facoltà di Agraria dell'Unibas, Ivana Greco e del presidente della Giunta regionale Vito De Filippo. Previsti gli interventi Cesare Alberti di Catenaja di Eni exploration & producion, di Timothy Reed di Fauna ad Flora International, e di Giovanni Figliuolo dell'università di Basilicata. A seguire una tavola rotonda a tema "Biodiversità e territorio: sfide e opportunità per la Val d'Agri". Gerardo Tempone

POTENZA - Il capogruppo del Pdci in Consiglio regionale, Gerardo Nardiello, ha annunciato la presentazione di un ordine del giorno per semplificare e snellire le procedure di attuazione del “Programma regionale di contrasto delle condizioni di povertà e di esclusione sociale” approvato di recente della Giunta regionale. «Il rapporto annuale dell’Istat – sottolinea Nardiello – evidenzia che se la media nazionale è di una famiglia su 5 in difficoltà economiche (specialmente quelle con figli minori), da noi il rapporto è di una famiglia su tre. L'Italia fotografata dall'Istat – continua il capogruppo del Pdci - ha dunque due facce ben distinte per quanto riguarda le famiglie. In media il reddito è elevato e in linea con quello medio europeo ma l'Italia presenta una anomalia: è uno dei paesi con la maggiore diffusione di redditi relativamente bassi. Da un lato 10 milioni di famiglie mostrano livelli inesistenti o minimi di disagio economico, altri 8,8 milioni di famiglie vivono in condizioni di relativo benessere. Dall'altro 1,5 milioni di famiglie sono decisamente al di sotto della soglia di povertà: oltre a seri problemi per la spesa quotidiana, accusa ritardi nel pagamento delle spese per l'affitto e le bollette. Altri 1,3 milioni di famiglie incontrano difficoltà nell'affrontare alcune spese e tra queste la maggioranza si è trovata almeno una volta senza soldi per la spesa alimentare, i vestiti, spese mediche e trasporti. L'area del disagio si completa con

Gerardo Nardiello

un'altra fascia di 2 milioni di famiglie con difficoltà economiche e spesso non riesce ad effettuare risparmi e nella maggioranza dei casi non ha risorse per una spesa imprevista di 700 euro. Per queste ragioni le “Linee guida per l’attuazione dell’azione di accompagnamento all’uscita dal programma di promozione della cittadinanza solidale” – afferma Nardiello – hanno una rilevanza particolare quale risposta concreta per circa 3.500 famiglie lucane e sarà gestita attraverso la riattivazione dei laboratori di comunità che hanno costituito uno degli strumenti utilizzati dal programma di promozione della cittadinanza solidale. Quanto all’attivazione di circa 400 voucher da destinare a beneficiari del programma per l’avvio di attività autonome o per facilitarne l’assunzione presso aziende che si dichiarassero disponibili – a parere del capogruppo Pdci – è urgente semplificare i passaggi amministrativi da compiere».

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La Giunta approva i progetti di Comunità montane e Amministrazioni di Potenza e Matera

Forestazione, ok a 16 piani In programma fondi per più di 40 milioni e lavoro per 4.205 addetti del settore POTENZA - Approvati i sedici Piani di forestazione presentati dalle Comunità montane e dalle Amministrazioni provinciali di Matera e Potenza, in attuazione del Piano triennale di forestazione che era stato già approvato in Consiglio regionale lo scorso 24 aprile. L’ok è arrivato dalla Giunta regionale, su proposta dell'assessore all'Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità, Vincenzo Santochirico. Si tratta di sedici progetti per un importo complessivo di circa 42,5 milioni di euro. L'assessore Santochirico ha poi sottolineato la rapidità e la speditezza con cui Province e Comunità montane, insieme al Dipartimento Ambiente della Regione «hanno provveduto a recepire le indicazioni e i contenuti del Piano triennale, imprimendo, così, una forte accelerazione all'apertura dei cantieri, alcuni dei quali sono già stati avviati mentre altri apriranno nei prossimi giorni». Complessivamente, saranno al lavoro 4.205 addetti. In ciascuno dei sedici Piani approvati dalla Giunta regionale sono individuati gli ambiti territoriali e le attività che i lavoratori dovranno svolgere: interventi finalizzati a prevenire e mitigare il dissesto idrogeologico; opere di sistemazione delle aree a rischio erosione; recupero delle zone interessate da incendi e realizzazione interventi di prevenzione; gestione dei rimboschimenti; tutela dei corsi d’acqua; miglioramento della fruizione del patrimonio naturale a fini turistici e ricreativi. «Prosegue, dunque mette in evidenza una nota della Regione - nel rispetto degli impegni assunti, l'attività nel settore forestale pubblico, in grado di assicurare, altresì, positivi impatti socio-economici, in particolare nel contrasto al fenomeno dell’abbandono delle aree rurali».

Corpo Forestale dello Stato in Basilicata

Nominata la nuova squadra dirigenziale

Una seduta della Giunta

Di Lorenzo (Pdl) chiede il controllo sullo stato di salute degli invasi lucani POTENZA - Il consigliere regionale del gruppo misto - Popolo della Libertà, Pasquale Di Lorenzo, ha presentato ieri un' interrogazione a risposta orale all'assessore all'Ambiente, Vincenzo Santochirico, in merito al monitoraggio costante circa le condizioni ambientali degli invasi lucani. Nel testo dell’interrogazione Di Lorenzo afferma che «l'invaso della diga di Monte Cotugno, ubicata nel Parco nazionale del Pollino, risulta interessato da un diffuso inquinamento visibile anche ad occhio nudo per la torbidezza delle sue acque e per la presenza di cattivi odori, tanto che per verificare l'esatta dimensione dello stato di inquinamento è stato richiesto anche l'intervento dell'Arpab (Agenzia regionale di protezione per l'ambiente)». «L'importanza strategica e strumentale delle acque di questo invaso - sottolinea Di Lorenzo - destinate ad uso potabile, irriguo ed industriale per i nostri

territori, impone un immediato ed efficace intervento della Regione destinato a rimuovere, non solo le cause che hanno determinato tale inquinamento, ma anche e soprattutto, a mettere a punto adeguati programmi e progetti di prevenzione finalizzati a scongiurare per il futuro il verificarsi di analoghe situazioni e a tenere costantemente sotto controllo lo stato di salute dei nostri invasi». Alla luce di quanto esposto, il consigliere Di Lorenzo interroga l’assessore all' Ambiente, Territorio e Politiche della sostenibilità per sapere «quali iniziative intende intraprendere per debellare l'inquinamento che sta interessando le acque della diga di Monte Cotugno e per evitare che nel futuro si verifichino situazioni analoghe, qual è la situazione complessiva degli altri invasi presenti nei nostri territori e se esiste una rete di monitoraggio che garantisce costantemente la salubrità delle loro acque».

POTENZA - Il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha nominato la nuova squadra dirigenziale del Corpo Forestale dello Stato in Basilicata. Come nuovo comandante regionale è stato nominato il dirigente Sergio Costa, proveniente dal Comando regionale di Napoli dove si è occupato di contrasto alla criminalità organizzata ambientale. Costa, titolato dal 1995 presso la Scuola di Alta Formazione per gli Ufficiali e Dirigenti di alto grado delle Forze di Polizia, ha frequentato nel 2008-2009 il corso per dirigenti del Corpo Forestale dello Stato presso l’Istituto Superiore di Polizia di Roma. Laureato in Scienze Agrarie, specializzato in discipline ambientali, ha conseguito il master di diritto dell’ambiente presso la Scuola Superiore della Pubblica Amministrazione-Ceida di Roma. Comandante provinciale di Potenza è stato nominato, invece, Giuseppe Melfi, già comandante del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale del Pollino. Primo dirigente del Corpo Forestale dello Stato, ha frequentato nel 2008-2009 il corso per dirigenti presso l’Istituto Superiore di Polizia di Roma. Comandante provinciale di Matera è Gualberto Mancini, già comandante dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità de L’Aquila. Primo dirigente del Corpo Forestale dello Stato, titolato presso la Scuola di Alta Formazione per gli Ufficiali e Dirigenti di alto grado delle Forze di Polizia. Ha frequentato nel 2008-

Sergio Costa, comandante regionale

Gualberto Mancini, comandante provinciale di Matera

Giuseppe Melfi, comandante provinciale di Potenza

2009 il corso per dirigenti del Corpo Forestale dello Stato presso l’Istituto Superiore di Polizia di Roma. Comandante dell’Ufficio Territoriale per la Biodiversità di Potenza e del Coordinamento Distrettuale di Rionero in Vulture è, invece, Angela Malaspina. Comandante del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente presso il Parco Nazionale del Pollino e del Coordinamento Distrettuale di Lagonegro è Francesco Alberti, titolato presso la Scuola di Alta Formazione per gli Ufficiali e Dirigenti delle Forze di Polizia.

L’Apt lancia un concorso video-fotografico per promuovere il territorio

A caccia di immagini suggestive POTENZA - Promozione del territorio e creatività, un binomio a servizio della Basilicata. L’Agenzia di Promozione Territoriale (APT) della regione, infatti, nell’ambito del progetto sulla divulgazione on line del patrimonio storico, artistico e paesaggistico regionale finanziato dalla Giunta regionale, ha lanciato un bando, che sarà pubblicato questa mattina sull’home page del sito web aziendale (consul-

tabile all’indirizzo www.aptbasilicata.it), per acquisire video e foto appositamente prodotti, utili alla valorizzazione del patrimonio culturale della regione. «La procedura scelta spiega in una nota l’Agenzia di Promozione Territoriale in una nota - punta a stimolare la scoperta e la riscoperta del territorio regionale dei visitatori, ma anche degli abitanti, in un’ottica di partecipazione allargata che ponga l’utente al centro dei processi di divulgazione». «E’ una delle tante iniziative – spiega ancora Giampiero Perri, direttore generale dell’Apt – per costruire insieme una nuova e più avanzata modalità di narrazione della Basilicata, arricchendo il panorama di informazioni sul territorio e la sua cultura». «La scelta che abbiamo compiuto di adottare le più avanzate forme di comuni-

cazione e le logiche della nuova grammatica digitale, sfruttando le potenzialità del web 2.0 - continua il direttore Perri - implica ovviamente l’adesione a un dispositivo che vede gli utenti stessi e la loro interazione rendersi protagonisti della costruzione dei contenuti». Libera la creatività dell’autore. L’obiettivo si potrà, infatti, posare su luoghi e paesaggi, architetture e opere d’arte, artigianato e folklore, qualsiasi cosa ispiri il fotografo come immagine a testimonianza di quello di cui la Basilicata è ricca ma anche su altri aspetti. L’autore è libero quindi di fornire una sua interpretazione di ciò che intende per patrimonio culturale. Lo scopo del bando dell’Apt è proprio quello di intercettare molteplici forme di attenzione e di approccio, al di fuori dei normali ambiti degli addetti ai

lavori. La partecipazione al concorso è aperta a tutti, senza limiti di età, tranne a chi in qualche modo già collabora al progetto. Per i minorenni è necessaria l’autorizzazione di chi esercita la patria potestà. Il concorso si articola in due sezioni: foto singole (fino a un massimo di 5 foto a concorrente) e video della durata massima di 4 minuti titoli compresi (massimo due). Non c’è bisogno di scegliere una sola sezione, ogni autore può partecipare ad ambedue le sezioni. Il bando definisce i formati ammessi ed esclude elaborazioni digitali e fotomontaggi. L’Agenzia di Promozione Territoriale sarà autorizzata alla riproduzione anche parziale e all’utilizzo in qualsiasi forma non commerciale dei materiali, secondo la formula della licenza creative commons.

I calanchi di Matera

Le domande di partecipazione, consegnate a mano all’Ufficio Protocollo dell’Apt (via del Gallitello, 89 – Potenza dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13; lunedì e giovedì pomeriggio dalle 16 alle 18) o inviate per posta (a Agenzia di Promozione Territoriale della Basilicata – via del Gallitello 89 – 85100 Potenza) dovranno pervenire entro le 13 del 30 giugno 2009. Le domande saranno valutate dalla Commissione giudicatrice secondo l’ordine cronologico di arrivo, fi-

no all’esaurimento dei fondi disponibili, in base alla qualità dei contenuti proposti, senza obbligo di motivazione della scelta. Le domande pervenute e il materiale allegato non saranno restituiti ai concorrenti, ma solamente archiviati dall’Apt.Sarà riconosciuto ai partecipanti un premio, al lordo delle ritenute di legge, per ogni opera valutata positivamente dalla Commissione ai fini della divulgazione: 50 euro per la foto singola e mille euro per i video.

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BREVI

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CONVEGNO UNIBAS

APPUNTAMENTO A MALVACCARO

DIRITTO AMBIENTALE

Cultura politica e governo del territorio

Meeting sulla solidarietà

A Matera riunione sugli illeciti

OGGI alle 10, presso la Sala Consiglio del Dipartimento di Scienze storiche, linguistiche e antropologiche dell’Università degli studi della Basilicata si terrà una lezione seminariale sul tema Cultura politica e governo del territorio nel Mezzogiorno napoleonico.

QUESTA mattina alle 9 presso il centro sociale di Malvaccaro in programma un meeting degli studenti degli sportelli “scuola volontariato 2009”, l’evento conclusivo del progetto denominato “A scuola di solidarietà”.

DOMANI alle 10:30, a Matera presso la Mediateca Provinciale, l’Ufficio Autonomie Locali della Regione Basilicata e l’Osservatorio Ambiente e Legalità, organizzano il Seminario “Illeciti e accertamenti in campo ambientale alla luce del Dlgs 152/06 modificato dal Dlvo 4/08”.

A Policoro un seminario dedicato alla prevenzione degli incidenti stradali Rapporto Aci sulle strade

Quasi 300 multe per le infrazioni Studenti ed esperti a confronto sulla guida responsabile del Codice

A lezione di sicurezza POLICORO - Sviluppare la cultura della sicurezza stradale attraverso la formazione, la conoscenza ma soprattutto attraverso modelli educativi. Questo il leit motiv della giornata di apertura del seminario di studi nazionali (27-29 maggio) che si è inaugurato ieri a Policoro (hotel Heraclea). «Tanti ancora muoiono sulle strade – ha detto Angela Granata, direttore del corso dell’ufficio scolastico regionale di Basilicata –, ed è necessario continuare a lavorare per fare maturare nei nostri ragazzi comportamenti rispettosi verso la propria vita e la vita degli altri». Un’educazione dunque, quella stradale che è trasversale alle “educazioni” al rispetto di sé e dell’altro (si pensi al bullismo o all’uso o abuso di sostanze psicotiche), come Simonetta Fisichelli (componente Miur, Ministero istruzione università e ricerca) ha puntualizzato. E se la “sicurezza stradale è patrimonio e responsabilità di tutti” – recita lo slogan – certo è che il lavoro di sensibilizzazione e responsabilizzazione può produrre i suoi frutti solo se le diverse agenzie educative e istituzionali lavorano insieme: «Lavorare in rete per far fronte a due emergenze, culturale-politica-disciplinare e educativa», quasi un monito quello che il direttore dell’ufficio scolastico regionale, Franco Inglese ha rivolto durante l’apertura dei lavori. Un invito a «fare sistema» che è venuto anche da Vincenzo Lifranchi, dirigente Miur. Dunque «Conoscenza delle norme e comportamenti devono andare a braccetto», è stato detto da Mario Cobre del Mit (ministero infrastrutture e trasporti). Di qui la necessità di una formazione che deve cominciare nella scuola dell’infanzia e primaria. Un’educazione stradale e rispetto delle regole fatta in re-

Il tavolo dei relatori. In basso gli studenti dell’Isis di Bernalda

Inglese: «Lavorare in rete per far fronte alle emergenze»

POTENZA - Sono in tutto 296 le multe elevate dalla polizia locale per le infrazioni più gravi sulle strade urbane della Basilicata. I verbali riguardano il passaggio con il semaforo rosso (170), il mancato uso delle cinture di sicurezza e dei seggiolini per bambini (119), la guida in stato di ebbrezza (5) e il mancato uso del casco (2). A rilevarlo è l’Automobile Club d’Italia a conclusione dei lavori della seconda edizione del Forum Internazionale delle Polizie Locali a Riva del Garda (Tn). All’attività dei vigili urbani la Fondazione Aci “Filippo Caracciolo” ha dedicato tre studi che evidenziano il ruolo della polizia locale sul fronte della prevenzione degli incidenti stradali, del presidio del territorio e della formazione al cittadino. Gli studi riportano statistiche e comparazioni sul numero di operatori, pattuglie, ausiliari del traffico, autovelox, etilometri, multe e ricorsi. I numeri sono stati Posti di controllo raccolti elaborando i dati inviati dai Comandi in risposta a un questionario. L’Automobile Club d’Italia ha sottolineato poi che non sempre le polizie locali hanno fornito tutti i dati richiesti per l’elaborazione del rapporto. Considerando le multe emesse in relazione al parco circolante e al numero di operatori di polizia locale, risulta che a Potenza si registrano 26.20 sanzioni ogni 100 veicoli e 213.23 sanzioni ogni operatore di polizia locale. L’Aci rileva poi che, sempre nel capoluogo di regione, ci sono 10.70 operatori di polizia locale ogni 10.000 abitanti e 12.29 operatori ogni 10.000 veicoli. Sono poi 6.64 gli operatori per ogni veicolo impiegato e 10.12 i veicoli impiegati ogni 100.000 abitanti. Gli ausiliari, invece, sono 19.18 ogni 100 operatori di polizia locale e 20.51 ogni 100.000 abitanti. Ancora sono 73 gli operatori ogni misuratore di velocità e 1.68 i misuratori di velocità ogni 100.000 veicoli. Infine per quanto riguarda gli etilometri il rapporto elaborato dall’Aci mette in evidenza che ce ne sono 13.70 ogni 1.000 operatori di polizia locale e 1.68 gli etilometri ogni 100.000 veicoli.

Si passa con il rosso e senza cinture di sicurezza

te (tra Miur, Mit e dicastero dell’Ambiente e territorio) così come il Codice della strada prevede. Una lunga carellata di interventi e di testimonianze - moderatori Francesco Fasolino, dirigente tecnico Miur e Mirella Adamo, docente-: dall’Europa con John William Chatterton Ross, responsabile Fim (federazione motociclisti) e dalla Michelin con Massimo Andreone e Marco Do. Ma che “buone pratiche” realizzate nel Piemonte, Sardegna e Sicilia con Antonio Marzola, Salvatore Ferraro e Francesco Nolè. Tante

le cose dette. Si è parlato anche del patentino in termini non solo di conoscenze teoriche ma anche di simulazione attraverso le motorizzazioni del posto, accompagnato da una scheda sull’abilità tecnica e su come si conduce un ciclomotore. Il caldo e il mare non hanno distratto i convegnisti, circa un centinaio, tra docenti, referenti scolastici sull’educazione stradale, genitori e studenti nonché una rappresentanza di istituzioni ed enti, tra questi ultimi, l’assessore di Policoro, Nicola Trupo. Inol-

tre la scenografia si è arricchita dello stand della Federazione motociclisti italiani, coordinata dai responsabili lucani, Mario Petraglia, Massimo De Bonis e Graziano Lombardi, presente anche la responsabile nazionale, Francesca Marozza. E se gli studenti dell’Isis di Bernalda hanno accolto i partecipanti con un ballo latinoamericano (nell’ambito del progetto scuole aperte), quelli dell’Ipsia di Policoro hanno augurato la buona notte con una sfilata di moda. Maria De Carlo

A cura di ANNA

Su TgCom gli antichi mestieri lucani ANTICHI mestieri: Il fabbro delle Dolomiti Lucane. Viaggio tra personaggi e professioni. Si tratta di un format video viaggi nei mestieri (realizzato da Isa Grassano e Lucrezia Argentiero) che racconta il territorio attraverso gli occhi ancora mestieri “ormai quasi perduti”. La prossima puntata, visibile su http://www.tgcom.mediaset.it/tgmagazine porta a Castelmezzano, nel cuore delle Dolomiti Lucane con il fabbro. Nell’era del “fatto in serie”, c’è chi ancora fa mestieri antichi, quasi dimenticati e basati sul “fatto a mano”. Sono artigiani così abili da essere artisti. Tra questi Mastro Ciccio, fabbro di Castelmezzano, nel cuore delle Dolomiti Lucane (così dette perché ricordano le famose vette del nord, anche se sono costituite da arenaria e in versione “ridotta” per l’altitudine di soli mille metri), in provincia di Potenza...

Basilicata terra di stelle SONO trascorsi 400 anni da quando Galileo Galilei puntò al cielo il primo cannocchiale della storia. Ma per vedere le stelle è necessario, però, trovarsi in un angolo selvaggio, isodi chi fa lato, lontano dalle luci dei centri abitati, dove impera l’inquinamento luminoso. La Basilicata è una di queste zone “incontaminate” e “più buie” (www.cielobuio.org). L’articolo su Viaggi di Repubblica in uscita oggi e on line su http://viaggi.repubblica.it/ evidenzia alcuni aspetti e delle Dolomiti Lucane, dove la particolare orografia permette di ammirare le stelle ad occhio nudo e del parco delle chiese rupestri di Matera. “Un'altra terra promessa degli astrofili è la Basilicata, un angolo di mondo...”

GIAMMETTA

I viaggi di Ulisse sulle coste della Lucania SI è molto dibattuto sulla figura di Omero e su quella di Ulisse, come sul suo viaggio. Ma è certo che fa parte del nostro immaginario e anche se nella letteratura si fanno tante ipotesi (persino suggerendo che tutto si svolse al di là dell’Atlantico), la geografia omerica che tutti amiamo è quella della tradizione. E la tradizione racconta che Ulisse approdò sulle coste lucane quando, cessato il fragore delle armi, si avviò lungo la rotta che conduceva alla sua “petrosa Itaca”. Come raccontano i versi, la via del ritorno si fece lunga e complicata. E tra queste peregrinazioni avventurose la nave di Ulisse avrebbe solcato i mari lucani, sbarcando sull’isola di Santo Janni, a Maratea perla del Tirreno. Difficilmente sapremo mai se è vero quel che si ipotizza. Ma la memoria del passaggio di Ulisse resta uno dei segreti che lo splendido Golfo di Maratea www.basilicatatravel.it

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Giovedì 28 maggio 2009 REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Nel vivo i festeggiamenti per il Patrono. Stasera il concerto di Agostino Gerardi

La grande festa in piazza I racconti dei potentini: tra ricordi, delusioni e qualche aspettativa ORE venti e trenta. Si apre il sipario su piazza Prefettura: che i festeggiamenti di San Gerardo, il santo patrono di Potenza, abbiano inizio. In via Pretoria c'è fermento. Sotto il palco, allestito davanti al palazzo della provincia per i diversi spettacoli musicali previsti in queste sere, ci sono già alcune persone. Attendono l'esibizione di teatro-danza dell'associazione culturale Iatrida e del gruppo musicale Caravaggio blues band. A intrattenere gli spettatori, intanto, un piccolo gruppo folk locale e le tarantelle diffuse dai giovani Portatori del santo. Tra un bicchiere di vino, un tarallo, e qualche fetta di salame e formaggio, i ragazzi improvvisano un trenino e un liscio di piazza, cercando di coinvolgere i presenti. Gli stand di prodotti tipici, allestiti dagli stessi, sono già affollati. La piazza comincia a riempirsi. Merito anche dell'esibizione di macchine e moto d'epoca organizzata da Il mito scooter Potenza Vespa Club, Lambretta story Potenza, Mg Car club D'Italia-registro italiano Mg, che dà un tocco di eleganza a questa festa tra il sacro e il profano. È il momento delle ballerine di musica tradizionale. C'è chi resta incantato dalle larghe gonne che volteggiano al ritmo di tamburi e tammorre e chi si lascia trasportare dalla musica. Tra le esibizioni in programma, anche quella delle alunne del corso di pizzica tenuto da Marianna Nolè, presidente dell'associazione culturale Iatrida. L'entusiasmo delle ragazze, alcune delle quali si sarebbero esibite per la prima volta davanti al pubblico, viene smorzato, però, dall'improvvisa decisione di annullare la loro performance. Questione di tempi. Delusione e rassegnazione sui loro volti. Ma «show must go on», direbbe il conduttore se fossimo in una diretta tv. Così, il testimone passa ai Caravaggio blues band. Da anni, ormai, siamo abituati a inaugurare la festa potentina con l'energia della voce e dell'armonica di Dario Brienza, della chitarra di Renato Pezza-

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Pietro

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OGNUNO ha un suo San Gerardo nel cuore. Quello di Pietro Fedeli, risale al lontano 1989 o forse 1990. Lui era un adolescente. Quell'anno la tradizionale sfilata dei turchi, era organizzata dalle scuole. Gli abiti non erano in costume, come siamo abituati a vedere. Le figure, però, erano sempre le stesse. I soldati, i turchi, le dame, i cavalieri. «Io ero una specie di paggetto - ricorda Pietro - Fu molto divertente. Uno dei più bei ricordi che ho di san Gerardo. Anche perché da allora, non ho più fatto un'esperienza del genere. Non è stata una di quelle cose che mi ha cambiato l'esistenza. Però, certamente, entrando a fra parte dei miei ricordi è entra a far parte di me e della mia vita». Ora Pietro, guarda la sfilata dei turchi con sua moglie. E pensare che quando lui ha attraversato quelle stesse strade in calzamaglia, tanti anni fa, non pensava nemmeno lontanamente che un giorno l'avrebbe fatto.

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Mariarosaria

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MARIAROSARIA, indossa una lunga gonna nera e, legato in vita, un foulard rosso. San Gerardo 2009 per lei sarebbe stato diverso da quelli passati. Si doveva esibire, infatti, per la prima volta, come ballerina di pizzica. «Finalmente mi sembra di fare qualcosa di utile per la mia città - ha affermato - Tutti gli altri anni, ho partecipato con entusiasmo alla festa ma sempre dietro le quinte, sotto il palco. Così, invece, mi sembra di offrire qualcosa di concreto». Avrebbe conservato un bellissimo ricordo di quella serata. L'emozione prima di essere chiamata sul palco, l'unione con le compagne. Un motivo in più avrebbe legato questa festa alla sua quotidianità. Poi, la notizia. «Ci tagliano», dice con amarezza. In un modo o nell'altro, questo San Gerardo 2009, entrerà nel suo album di fotografie. Non una di quelle da appendere alle pareti della propria stanza. Una foto da stracciare e buttare via.

Luigi e Mirko

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C’E’ chi legherà questi festeggiamenti di San Gerardo 2009 a un evento in particolare della propria vita. Come Luigi Alamprese e Mirko Torsello, per esempio. Questi due ragazzoni da un metro e novanta l'uno erano, martedì 26 maggio, tra la folla ad assistere allo spettacolo di pizzica del gruppo Iatrida. Né un bicchiere di vino né un piattino di assaggini lucani in mano. Il giorno seguente, i due pallavolisti del Virtual Potenza Medical Center, avrebbero giocato la semifinale. «Siamo qui solo da spettatori - dice Luigi - quindi non possiamo goderci a pieno i festeggiamenti. Non potevamo comunque mancare, visto che Mirko è un esperto di pizzica. Viene dal Salento». Mirko, infatti, è perfettamente a suo agio. «È la prima volta che mi trovo ai festeggiamenti di San Gerardo. Spero di rifarmi nei prossimi giorni, visto l'impegno di domani». Che San Gerardo sia stato loro di buon augurio?

Oggi

STORIA LOCALE NELLE SCUOLE L’iniziativa dei Portatori del santo SI CHIAMA “I Portatori a scuola” l’iniziativa avviata dall’associazione che da 13 anni si dà da fare per la riscoperta delle tradizioni locali. Per il secondo anno consecutivo, i Portatori del santo hanno incontrato le classi della terza media delle scuole statali del capoluogo, proprio in occasione delle celebrazioni per San Gerardo. L’iniziativa prevede la diffusione di un libricino informativo (contenente delle notizie circa la storia della città di Potenza e la festa del Santo Patrono della città San Gerardo ) e una breve presentazione agli studenti sulla storia dell'Associazione, gli scopi, le iniziative e cenni storici sulla antica architettura della città e sulle probabili origini storiche della “Storica Leggendaria Processione dei Turchi”. Il libricino si presenta graficamente molto curato e, grazie all’uso dei fumetti, risulta fruibile anche ai giovanissimi. L'Associazione si augura vivamente «di risvegliare nei cittadini tutti un senso di appartenenza e vicinanza a quelle che sono le nostre origini e tradizioni». Un’iniziativa lodevole, soprattutto in considerazione del fatto che è portata avanti da giovani rappresentanti della nostra città.

no, del basso elettrico di Salvatore Genovese e della batteria di Olindo Linguerri. Da “O'braccial” sulle note di “Roadhouse blues”, dei The Doors, a “Una vita da lucano” (testo originale “Una vita da

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mediano”, di Luciano Ligabue), le più conosciute. Dalla rivisitazione tutta lucana di “Meraviglioso” dei Negramaro a un nuovo pezzo dedicato a tutti i fuori sede le ultime novità. Diversi pezzi

Teatro Stabile ore 11 - 16 - 20.30: Festival teatro ragazzi Piazza Duca della Verdura ore 17.30: spettacolo a cura dell’Associazione Famiglia cristiana Sala convegni parrocchia Santa Maria: conclusione ciclo di incontri a cura dell’Associazione “Terza pagina” Piazza del Sedile e Largo Pignatari ore 18: Rievocazione storica a cura dell’Associazione Imago Historiae Piazza Mario Pagano: Stand e musica a cura dei Portatori del Santo

Domani

Teatro Stabile ore 10: Festival di teatro per ragazzi Piazza Mario Pagano ore 13: pranzo in piazza Vie del centro storico e viale Dante ore 19.30: La storica leggendaria processione dei Turchi a cura della Pro Loco e dei Portatori del Santo Piazza Don Colucci ore 22.30: La quadriglia di San Gerardo a cura della Pro Loco Viale Dante: “Ritorno all’arte della tua terra” a cura dell’Associazione Il Vello d’oro

Sabato 30 maggio

Piazza Duca della Verdura ore 10: Incontro conclusivo dell’Agorà a cura della Pastorale Giovanile diocesana Vie del centro storico ore 18: Processione religiosa San Gerardo a cura della Pr Loco e dell’Associazione culturale San Gerardo vescovo Piazza Mario Pagano ore 21: Concerto Bandabardò Contrada Cavalieri: Comitato Festa Madonna Immacolata

blues e rock americano. Ad accompagnare alcuni brani, Marco Lopomo, con il suo affascinante sax. Sul palco, due o tre Portatori del santo, che hanno imbracciato la chitarra scimmiottando un im-

probabile rockettaro. In perfetta sintonia con la simpatia travolgente del leader della band e le sue consuete battute di spirito («Just moment, a drink. Nù mumend', aggia bev'» - tra una esecuzione mu-

sicale e un'altra). Verso l'una si spengono i riflettori. Molti seguono lo spettacolo fino alla fine. Meglio approfittarne. San Gerardo, purtroppo, viene solo una volta l'anno. Anna Martino

LA STORIA SENTIRE che i propri stipendi - la propria cassintegrazione - sarebbero stati legati alle (legittime) ambizioni elettorali di un dipendente Inps non era proprio andato giù ai dipendenti della Stia, che quindi avevano voluto denunciare al Quotidiano della Basilicata la vicenda. Ma è bastata, poi, la segnalazione all’Istituto di previdenza per risolvere in poche ore la questione. Il fatto è questo: la Stia, società di Potenza, entra in crisi. E' attiva in diversi settori: telecomunicazioni, telematica, informatica, automazione in ambito civile e industriale. La motivazione, che viene fuori da un incontro con i sindacati del 27 novembre 2008, è la contrazione del settore informatico. Inoltre, l'azienda aveva aperto diversi punti vendita in altri punti della provincia e questo ha pesato sui bilanci.

più persone che s'inI lavoratori avevano segnalato un disguido all’Inps prontamente risolto ovviamente caricano di liquidare le spettanze.

Stia, liquidata la cassintegrazione La crisi, si legge nel verbale, si era già manifestata nel 2007, e i vertici aziendali avevano provato a fronteggiarla. Ma avevano accettato alcune commesse con prezzi così ridotti che i margini di guadagno erano risultati a dir poco risicati. Da qui, la richiesta prima di mobilità (ossia l'anticamera del licenziamento) poi ritirata per cercare di accedere alla cassintegrazione. I sindacati si erano detti d'accordo. La soluzione salvava i posti dei 19 dipendenti (due dei quali nel frattempo si sono dimessi). I lavoratori hanno percepito ad aprile una parte degli stipendi ar-

retrati. Ora si attende l'assegno di cassintegrazione per altri quattro mesi. Ma quando alcuni dipendenti hanno chiamato l'Inps, l'istituto deputato a erogare l'ammortizzatore sociale, si sono sentiti rispondere: «Purtroppo la persona che ha preso in carico la questione si è messa in congedo per impegni elettorali. Bisognerà attendere almeno fino al 10 giugno perché la riprenda in mano». Una situazione che ha ulteriormente infastidito - è un eufemismo - i lavoratori, fra cui ci sono componenti di famiglie con figli piccoli, uno o più mutui da pagare

e difficoltà assortite. Si è diffusa la preoccupazione di vedere dilazionata l'aspettativa di una fonte di reddito. E la domanda era: ma possibile che i nostri destini dipendano tutti da una persona, e se manca questa non si può fare nulla? Da qui, la telefonata al Quotidiano per segnalare la vicenda. Ma il direttore generale dell'Inps, Generoso Palermo, dopo aver sentito il direttore provinciale del Potentino ha tranquillizzato i lavoratori: «La domanda di cassintegrazione per il periodo da gennaio ad aprile 2009 è stata avanzata dall'azienda il 21 maggio scorso, dunque pochi giorni fa. Ci sono

A prescindere dall'impegno elettorale della singola persona». Dunque, la risposta data dall'impiegato al dipendente della Stia era sbagliata? «Certamente conferma Palermo - l'iter va avanti. Ho avuto rassicurazioni dal direttore provinciale che non c'è alcun problema. Se avessi saputo che l'assenza del nostro dipendente potesse bloccare l'iter, avrei senz'altro scritto un provvedimento di rientro. Ma non ce n'è bisogno». Ieri mattina la bella notizia: gli ex dipendenti che avevano segnalato la vicenda sono stati informati della risoluzione della vicenda: la loro pratica è stata inviata all’Ufficio Ragioneria e, di conseguenza, presto arriveranno gli attesi arretrati. Rocco Pezzano r.pezzano@luedi.it

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Potenza


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Giovedì 28 maggio 2009

Vi a g g i o tra i candidati

Futuro, cambiamento e progetto: l’ordine degli addendi cambia per ogni sigla. Il risultato?

Il conto alla rovescia è cominciato. I volantinaggi si fanno insistenti. Pure le telefonate a casa

«Nessun accordo a sinistra già fatto» L’Mpa difende la voglia di autonomia e la città dei servizi minimi garantiti minimi?». Garramone suggerisce i bagni pubblici: «Camminando per i vicoli il cattivo odore è insopportabile? Non ci sono servizi pubblici e i primi a venire penalizzati sono piccoli e anziani». Con le votazioni alle porte si fanno più insistenti le previsioni. E in caso di ballottaggio, c’è chi dà l’Mpa già in accordo con il centrosinistra. «Nulla di più falso - replica Queste voci sono il frutto di un’azione terroristica che ha disegnato uno scenario di futuro apparentamento dell’Mpa con il centrosinistra». Ma Garramone, che nel centrodestra ha militato per anni e che di Forza Italia è stato tra i fondatori in Basilicata, continua: «Se c’è qualcuno che in ambienti romani si mette d’accordo con il centrosinistra per comodità, a volte, è proprio il centrodestra». Allora? «A livello nazionale l’Mpa - come ha ribadito nella sua recente visita nel capoluogo il sottosegretario Scotti sostiene il governo Berlusconi. Noi, ci confronteremo sui programmi e ci alleeremo con chi sottoscrive i nostri». Ancora un caso citato ad esempio, come “prima cosa da fare”: «L’Acta è in sofferenza e la città perde in pulizia e decoro. Non solo, serve dare una spinta forte alla raccolta differenziata, al riciclo, alla raccolta porta a porta. Serve mettere in moto alcuni processi di cambiamento». Cambiamento, appunto. «Il centrodestra rimane l’ambito naturale in cui ragionare, ma in questa regione il centrodestra si sta appiattendo proprio su quei metodi che contesta al centrosinistra. Non faremo accordi, se non con chi si metterà a disposizione dei cittadini. Vogliamo dimostrare che si può amministrare bene e avere risultati». Sara Lorusso

Oggi, presso il ponte di via Di Giura (ore 13.15), incontro con la partecipazione di Giuseppe Molinari e Aurelio Pace. A seguire Molinari incontra gli elettori presso lo stadio Viviani (19.45) e a Murate (ore 20.30) Oggi, in piazza don Colucci, alle ore 19, comizio di Vito Santarsiero per il centrosinistra Oggi, ore 17.30, presso il Carpe Diem conferenza stampa con Giovanni Russo Spena, i candidati alla Provincia di Potenza Gerardo Melchionda e il candidato sindaco alla Città di Potenza Marcello Travaglini.

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ACCADE IN CITTÀ

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ADDIO CON RAMMARICO

Una recente presentazione ufficiale della lista dell’Mpa

Movimento per le autonomie candidato sindaco Salvatore Lacerra

E SEMPRE nell’Mpa, il primo “caso” del post consegna liste. «Alla luce della stesura della lista Mpa al comune di Potenza», il delegato nazionale Giuseppe Doti affida a una nota la precisazione della «sua estraneità alla compilazione della stessa e il suo «allontanamento» dal Movimento per le autonomie: «Tre mesi fa con entusiasmo ho aderito, in qualità di coordinatore cittadino, a quello che credevo un progetto innovativo per la città capoluogo. Con rammarico non ho condiviso le scelte adottate dal partito per l’appuntamento elettorale di giugno. Per questo spiega - salvaguardando quanti nei mesi scorsi hanno condiviso la mia linea politica, ho preferito rinunciare sin dal direttivo del 24 aprile scorso ad ogni carica in seno al movimento». L’ex esponente del Mpa conclude rivolgendo un augurio al suo successore, Nino Garramone (servizio in pagina). «Sono certo - afferma Doti - che il neocoordinatore cittadino saprà interpretare al meglio gli indirizzi politici espressi dai dirigenti ancora in seno al partito».

candidati 1 Accetta Franco 2 Baldacconi Gabriella 3 Basentini Vito Vincenzo 4 Brusco Giovanni 5 Calluso Armando 6 Candelora Antonio 7 Cataldo Debora 8 Chirichella Raffaele 9 Claps Vincenzo 10 Conte Primo 11 Dapoto Giovanni 12 Di Nicola Loredana 13 Di Stefano Decimo 14 Frescura Angelo 15 Gallucci Lucia 16 Glinni Giandomenico 17 Grosso Luigi Paolo 18 Imbriani Angelo 19 Lapolla Pierluigi 20 Laugello Vita Immacolata

IL percorso di partecipazione e di comunicazione che Potenzattiva ha intrapreso in quest’ultimo anno s’inscrive all’interno di un impegno continuo che da anni le associazioni, i movimenti, i professionisti e i cittadini aderenti a Potenzattiva conducono sul territorio e tra le comunità locali: nella denuncia di problemi e illeciti ambientali; nell’informazione, nella critica e nelle proposte sulle problematiche urbane (di tipo urbanistico, sociale, politico, economico); nella lotta per la legalità e nella denuncia di quegli episodi di malaffare che legano questa terra, malgrado le apparenze, a pericolose organizzazioni criminali; nella vigilanza e nella cura di quei casi lucani irrisolti che nascondono una rete di rapporti, affari, connessioni e complicità inquietanti. Circa un anno fa abbiamo pensato di creare una rete di energie positive tra associazioni e persone: mettendo in connessione tra loro tutti

21 Liviani Adelfio 22 Lovallo Nicola 23 Mancino Luigi 24 Mancino Vito Francesco 25 Marino Angela 26 Mauro Donato Rodolfo 27 Mauro Sergio 28 Mazzilli Giacomo 29 Mazzoccoli Michele 30 Mineccia Gregorio 31 Monaco Paolo 32 Pace Enrico 33 Parisi Maria Rosaria 34 Pastore Gianluca 35 Ricciuti Carlo 36 Rosa Cosimo Pio 37 Santoro Maria Carmela 38 Scaglione Luigi 39 Triano Michele 40 Zafarone Rocco

quei problemi urbani, quelle questioni ecologiche e quei casi irrisolti che, apparentemente distanti e slegati tra loro, evidenziano al contrario complesse relazioni e intricati e celati legami. Ha avuto così inizio un costante lavoro di gruppo che, partendo dalla valorizzazione delle differenze di pensieri, idee e competenze, ha cercato di rendere più chiaro a noi stessi e ai cittadini tutti quell’oscuro oggetto, denominato Regolamento urbanistico, reclamizzato alla città come la panacea di tutti i problemi, lo strumento del futuro per la costruzione di una città diversa, più equa, vivibile e moderna. Il lungo lavoro di studio ci ha condotto a mettere in luce, tra innumerevoli tavole e tabelle poco comprensibili anche ai più esperti, le menzogne di questo Piano che, dietro le spoglie di uno strumento innovativo che utilizza la perequazione per creare spazi verdi, piazze ed edilizia po-

AVVISO AI LETTORI IN questi giorni stiamo presentando sulle pagine di cronaca elettorale, singolarmente, ciascuna delle 21 liste presentate per il Comune di Potenza. Riteniamo che sia un servizio tanto per i cittadini-lettori che per i candidati e le sigle politiche che possono, così, presentare obiettivi, curiosità e particolarità del proprio progetto. Siamo però costretti, nostro malgrado, a scusarci con i lettori perchè il quadro non potrà essere completo. Interpellato, il referente della lista “I Socialisti”che appoggia il candidato sindaco del centrodestra, Giuseppe Molinari, non ha voluto parlare con il Quotidiano della Basilicata.

polare, nasconde: la cessione di elevati diritti edificatori a privati, soprattutto i costruttori più in vista, in aree molto appetibili; la compromissione definitiva delle campagne, patrimonio comune, con un condono generalizzato e in contrasto con la legge nazionale che riserva tali aree all’attività agricola; la possibilità di attuare demolizioni e ricostruzioni con accorpamenti, incontrollabili aumenti di volumetria e distruzione dei luoghi originari. A conclusione del nostro impegno, abbiamo presentato circa venti osservazioni sostanziali e tecnicamente elaborate, fondate su una critica ai criteri prevalentemente quantitativi di questo Piano, privo di un’idea e di un progetto complessivo di qualità della vita, ma molto attento a privilegiare gli interessi privati. Le osservazioni, pur con apprezzamenti unanimi da parte della Terza commissio-

Alcune ne del consiglio comunale, sono state tutte respinte, nella sostanza, e non poteva andare diversamente, poiché tutte contestano la filosofia quantitativa di questo piano, in cui è del tutto assente un disegno di città . Il nostro percorso non si è fermato e, di fronte a una netta chiusura di questo consiglio comunale e della maggioranza dei partiti (qualcuno ha votato contro questo Ru) abbiamo organizzato l’assemblea cittadina “Un’altra città possibile”, che si è svolta a Potenza, presso il teatro Don Bosco, nello scorso mese di gennaio, con la partecipazione inaspettata di circa cinquecento cittadini. Si sono susseguiti incontri settimanali aperti a tutti: abbiamo aperto le porte delle

Rifondazione della città comune «E’ una questione di priorità: serve più pubblico Il modello deve cambiare verso il bene di tutti» SOLI, con un proprio candidato sindaco (Marcello Travaglini, consigliere comunale uscente) «a Potenza, come altrove». Il Prc pensa «a un altro governo della città. Lo si può fare - spiega proprio Travaglini - ma serve cambiare ideologia». Ovvero, bisogna cambiare il modello di società, bisogna cambiare l’approccio che è quello della politica neoliberista che il centrodestra usa come bandiera e il centrosinistra non combatte». Ecco perchè «se si sente il bisogno di giustizia, di ritorno al pubblico come scelta prioritaria (e non dicano che costa più del privato visto che oggi i cittadini pagano gli aiuti alle banche che sono enti privati), allora si ha il dovere di presentare un’alternativa». Sanno di «non essere l’unica alternativa. Eravamo pronti a seguire il percorso messo in piedi da Potenzattiva (il movimento nato da singoli e associazioni che aveva pensato di candidare a sindaco Gildo Claps, ndr). Stavamo cercando di fare un progetto comune, poi è arrivato un attacco insopportabile per chi la politica la intende come servizio (il riferimento è alle accuse di strumentalizzazione della tragedia familiare che a Claps, fratello di Elisa, la ragazza scomparsa in città 16 anni fa, sono state mosse, ndr)». Il Prc è uscito dalla maggioranza a Palazzo di città alcuni mesi fa, dopo le denunce di Travaglini per una “eccessiva

presenza di politica” nelle assunzioni degli interinali del trasporto pubblico locale. «Sarà pure consuetudine, ma è una cosa su cui non transigo». Così, «non è più possibile avere un percorso comune con la politica del centrosinistra. Mancano i temi della sostenibilità dell’ambiente, della difesa del territorio». Un esempio: «Non è possibile che l’unico tassello dello sviluppo siano le infrastrutture, si deve partire dalla difesa del territorio». E poi sanità, sociale, «diritti pubblici e per tutti». Il modo di immaginare la città futura messo sotto accusa proprio con il voto contrario al Regolamento urbanistico da parte di Travaglini: si era astenuto nell’adozione, poi «non sono state accolte nè le mie osservazioni, nè quelle delle associazioni cittadine». Uno dei “nodi”, il comparto F12, le volumetrie del piano operativo approvato nel vallone Santa Lucia. «Avevo annunciato il voto negativo sul provvedimento anche prima di uscire dalla maggioranza. Proprio l’F12 è un caso emblematico: l’impostazione è ideologica, si preferisce tutelare il proprietario dei terreni, il titolare di “diritti acquisiti”, piuttosto che il cittadino comune, il bene comune». Ecco la questione di priorità, «dei parchi, delle greenways da dettagliare». E che ne sarà della sinistra unitaria? «Credo nel progetto, ce ne è bisogno. Ma non ci

Una manifestazione del Prc a Potenza: il partito corre da solo con il proprio simbolo

Rifondazione comunista

candidato sindaco Marcello Travaglini

candidati 1 Spina Giuseppina 2 De Leonardis Vincenzo 3 Durante Giovanni Antonio 4 Chirieleison Giuseppe 5 Coretti Maria Rosaria 6 D’Anghela Michelarcangelo 7 Falabella Giuseppe 8 Fanelli Silvano 9 Haqi Abdel Krim detto Karim 10 Magnella Nicola 11 Cirigliano Fracesco 12 Cuccaro Nicola Gaetano 13 Ferrari Giuseppe 14 Furone Nicola

15 Masi Daniele 16 Pugliese Francesco 17 De Paola Giovanni 18 Picerni Luciano 19 Mecca Domenico 20 Ricciardi Giacomo 21 Marone Donato 22 Rossi Gianluca 23 Togni Max 24 Trotta Giuseppe 25 Tancredi Antonio 26 Martire Tommaso 27 Vano Olimpia

si può appellare a esigenze elettorali. Serve un corpo sociale che deve rimarcare e spingere per un nuovo modello economico, per la giustizia sociale, per maggiore equità». Allora, ci provano con una propria lista fatta di studenti,

operai, un ex senatrice (Olimpia Vano, potentina d’adozione), un insegnante «precario da 13 anni», un membro della famosa famiglia circense (Max Togni) e un segretario di partito, “Ciccio” Cirigliano, «comunista e cattolico». sa.lo.

domande per i candidati nostre associazioni ai cittadini, per sensibilizzarli e renderli consapevoli dei problemi irrisolti di questa città e della crisi di democrazia e di partecipazione che l’attanaglia. Gli incontri si sono estesi ai quartieri, creando, forse per la prima volta in città, uno spazio reale di confronto democratico e di politica partecipata su problemi e su disagi quotidiani, ma anche su questioni più generali e complesse che riguardano la tutela e la valorizzazione dei beni e dei patrimoni comuni. Le idee e i bisogni maturati in questo percorso hanno preso la forma di un vero e proprio programma politico che, a un certo punto, avrebbe potuto anche misurarsi nell’imminente tornata elettorale con una vera e propria

“lista politica”. Abbiamo tuttavia ritenuto di continuare il nostro impegno, come movimento - con atteggiamento vigile, critico e propositivo - non per una sorta di snobismo, ma perché crediamo che una scelta del genere debba essere adeguatamente maturata e condivisa in una realtà dove troppi percorsi “politici” personali appaiono assolutamente improvvisati, dove anche le candidature sono spesso il risultato e il paravento di un modo di intendere la politica come rete di promesse e favori personali; dove il nostro percorso è nato per essere altro ed è orgoglioso di cercare di costruirsi con una forza diversa, con altre concezioni della politica e del servizio che deve rendere alla comunità.

Il rammarico che ci ha raggiunti in seguito a questa rinuncia, è una conferma della necessità, sentita da molti cittadini, di superare le logiche clientelari e familistiche, dell’insofferenza diffusa per i proclami elettorali, della volontà di riaffermare con il diritto di voto, il diritto alla speranza in una politica e in una città altra. Perciò siamo convinti che questa rinuncia costituisca una forza, un’affermazione chiara che le idee e i principi contino più di tutto e che possano essere attuati comunque, anche al di fuori dei luoghi rappresentativi del potere e dell’amministrazione di un territorio; siamo persuasi che la politica sia soprattutto impegno civile, tutela dei diritti, della democrazia, della

legalità e dell’interesse pubblico, visione di una societàcomunità solidale e felice. Il nostro impegno è prima di tutto tra la gente, con i deboli e con chi non ha voce, nella strenua tutela dei beni comuni: acqua, aria, biodiversità, energia, educazione, culture, giustizia, democrazia, salute. Potenzattiva, per dare sostanza a questo proposito, chiede ai candidati sindaco di esprimersi con chiarezza e in modo inequivocabile su alcune questioni che attengono all’effettiva attuazione di tutti i buoni propositi ed elevati obiettivi che quasi tutti dichiarano di perseguire. In particolare come si intenda procedere rispetto ai “sette piani particolareggiati” contenuti nel Piano operativo accluso al Regolamento urbanistico approvato dal consiglio comunale i quali, nella forma attuale, consentirebbero la definitiva cementificazione della città, consegnandoci altri addensamen-

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HANNO DETTO «L’AUSPICIO - spiega Raffele Rinaldi, consigliere comunale uscente e candidato del Pd - uomini, donne, professionisti e semplici cittadini, con l’obiettivo di rendere la città di Potenza, il capoluogo che tutti vogliamo, una città accogliente in grado di attirare l’interesse della provincia e le grandi opportunità offerte dalle iniziative comunitarie e locali. Potenza si candida per il 2014 a diventare il centro propulsore di tutta la regione. Una città in grado di erogare servizi di livello soddisfacente, in grado di offrire opportunità di lavoro e culturali». Rinaldi ha così spiegato l’obiettivo del proprio impegno politico in un incontro con alcuni cittadini. Interviene anche Giuseppe Molinari, candidato sindaco per il centrodestra. «Per dare sostegno alle famiglie svantaggiate non basta firmare convenzioni con i macellai per far vendere la carne ad un prezzo più basso una sola volta al mese - dice - Il cittadino che non guadagna e vive una situazione di povertà ha fame tutti i giorni. E’ necessario attivare una politica sociale seria che dia un aiuto costante e non limitato». Il commento arriva dopo la firma della convenzione tra Santarsiero e l’Unione macellai. «Continua, infatti, la farsa delle scenette organizzate in occasione di inaugurazioni, premiazioni e convegni - prosegue Dopo aver regalato merendine sabato scorso a Montereale, il sindaco ha deciso di servire dopo il dolce anche il salato». Ma «i potentini sanno bene cosa vogliono, non di certo l’elemosina ma servizi efficienti, pulizia e manutenzione dei luoghi pubblici, nuovi alloggi popolari, una città normale in cui possano circolare liberamente i disabili, in cui i bambini possano giocare spensierati in giardini o parchi all’interno della città». Pino Gentile, candidato al comune con l’Udb, tiene a ribadire che le tematiche che fanno parte del suo progetto comprendono «il rilancio del centro storico con i suoi vicoli, l’inquietante situazione del traffico a Potenza. L’appello - aggiunge Gentile - è rivolto ai “Liberi e forti”, che, con competenza e rigore morale, vogliono cimentarsi nel trovare soluzioni di sviluppo sostenibile: ciò che importa non è il successo ma quello che si fa per gli altri. In questa sconcertante bagarre di candidati al comune, senza voler apparire con questo come un giudice senza appello, dico soltanto che converrebbe cominciare a valutare le persone per quello che hanno fatto nel loro specifico professionale, in attesa di misurarle sul piano dei risultati che sapranno ottenere, se chiamate ad altra responsabilità». Poi, Filomena Labriola, candidata nella lista Potenza dei cittadini spiega: «Ritengo sia importante lavorare per realizzare il principio di sussidiarietà che vede il comune come l’ente più prossimo al cittadino e come tale deve essere in grado di ascoltare e capire i bisogni, attraverso metodi e strumenti sempre nuovi, come la creazione di laboratori in cui discutere dei problemi, di valutazione in itinere dei risultati raggiunti in rapporto alla spesa, e reale attenzione al punto di vista dei più piccoli. Occorre lavorare dunque per un comune che sia sussidiario e non assistenziale, in grado di restituire potenza al cittadino - prosegue - La nostra città è costituita da diverse contrade che, mentre vedono il fiorire di nuove costruzioni, allo stesso tempo non si arricchiscono di servizi come la realizzazione di spazi o piazze che permettano ai cittadini di incontrarsi e socializzare».

ti caotici di volumi, privi di un disegno di qualità, verde e spazi pubblici. In tal senso, la sottoscrizione delle convenzioni - a fine legislatura - costituirebbe una formale attribuzione ai privati di elevati diritti edificatori inalienabili, vanificando tutti i buoni propositi di fermare lo scempio urbanistico di Potenza. Ancora, come si intendono affrontare, in modo etico e sostenibile, i seguenti temi: mobilità, traffico, trasporti pubblici, qualità della vita nelle campagne e nelle contrade; acqua bene pubblico; rifiuti; edilizia sostenibile; disagio e discriminazione sociale; sicurezza e diritto al lavoro; energetico; salvaguardia e incentivazione del consumo di prodotti alimentari locali, rintracciabili, biologici; cultura come occasione di solidarietà e di crescita sociale . Non ci interessano spot elettorali, ma idee precise e argomentate di come si intenda amministrare la città nei prossimi cinque anni.

Dunque saremo incalzanti verso tutti i candidati e gli schieramenti perché diano risposte chiare, e saremo vigili verso la prossima amministrazione comunale, affinché ci sia coerenza e lealtà tra parole e azioni; saremo vigili verso gli speculatori che continuano a esercitare potere e malaffare; saremo vigili anche verso istanze strumentalmente ostili a questo Regolamento urbanistico, perché interessate a logiche speculative . Infine saremo vigili verso tutti i potentini, per sollecitarli, informarli, ascoltarli, renderli partecipi e responsabili: noi, come coordinamento delle associazioni e come liberi cittadini, continueremo ad essere presenti nei quartieri, nelle piazze, sui blog, sui siti internet, con i comitati, dovunque si possa provare a costruire un’altra città, perché questo costituisce un dovere e un diritto di ciascuno di noi. Potenzattiva

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GIOVANE, almeno a Potenza, il Movimento per le autonomie. «Ma abbiamo scelto di partecipare alla campagna elettorale da soli (il loro candidato sindaco è Salvatore Lacerra, ndr), con, in lista, giovani, imprenditori, dipendenti pubblici. Lottiamo perché una piccola regione come la nostra possa diventare un territorio a statuto speciale». Fin qui il generale. Poi, Antonino Garriamone, referente cittadino di Mpa (vedi box a lato), scende nel dettaglio. Parla di Potenza, «che conta più o meno 70 mila abitanti e che, alla fine, è un grande paese. Non ha bisogno di opere faraoniche, ma di una gestione migliore». La lista punta sulla “riqualificazione”. Si parte «da rione Cocuzzo». Protagonista sempre la stessa piazza che la consuetudine popolare chiama - non senza sarcasmo “nave” e che «oggi è un ricettacolo di immondizia». Ma «che bisogno c’era di altro cemento in un rione in cui già lo scempio è enorme? Avevamo proposto di riqualificare il quartiere con il colore, dando un nuovo volto a quei palazzi che insieme formano il Serpentone, con alcuni alberi e diverse panchine. Almeno, al grigiore, avremmo sostituito un po’ di verde. Ci sarebbe costato il 20 per cento in meno della “nave”, con un impatto decisamente minore». L’esempio si aggiunge ad altri richiami. Così Garramone cita piazza della Regioni, «pericolosa con quell’impianto monumentale che toglie spazio alla chiesa ed è pericoloso per gli automobilisti e per i pedoni: lungo quella strada spesso si corre». Ma la critica si fa anche programma: «Visto che l’amministrazione non ha grandi risorse economiche, per il centro storico, piuttosto che a grandi opere, perchè non pensare ai servizi

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Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

ANTICA OSTERIA

Giochi di equilibrismo

MARCONI

0971-56900

AL DUOMO

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MIMI’

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DUE TORRI

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FILO D’ORO

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LA TETTOIA

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TAVERNA ORAZIANA 34044

Donatella per il suo ventunesimo compleanno, da papà Pinuccio, Armando e Giuseppe.

ISUCCIO

0971-

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AMBROSIA

0971-34501

LA PRIMULA

0971-58310

AL NORD

0971-480025

AL POGGIO

0971-472137

BACCO

0971-410220

FUORI LE MURA

0971-25409

MOZART

0971-441295

NINFE

0971-470750

PANE E PEPERONCINO 44462765

Interventi di bitumazione IL Comune di Potenza ha appaltato tre interventi per la manutenzione straordinaria della viabilità, per un importo complessivo di circa 1,3 milioni di euro. Seicentoventimila euro saranno destinati ai lavori di completamento della strada che collega il rione di Sant'Antonio la Macchia con il polo ospedaliero, realizzati dall’impresa “Gicaro”. La “Teco strade” eseguirà invece la bitumazione della viabilità urbana: l’intervento riguarderà diverse zone della città, con un costo di 400 mila euro. Il terzo intervento prevede la riqualificazione dei percorsi pedonali e delle gradinate di collegamento con il centro storico di Potenza, per un importo di circa 300 mila euro. L’amministrazione comunale, è scritto in una nota, ha previsto altri due interventi da eseguire entro la fine del 2009 in tutte le zone non comprese nella prima parte del progetto. La prossima settimana, infine, cominceranno i lavori per la bitumazione di due grandi arterie della città, la Fondovalle e la strada di collegamento tra l’uscita “Potenza Ovest” della strada statale 407 Basentana e Pignola.

AL DRAGO

0971-445470

TOURIST

0971-411396

LA TRATTORIA

FARMACIE TURNO NOTTURNO..........28 MAGGIO Iura.....................................0971/45438 via Anzio, 14 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Polizia San Carlo

AMBULANZE Pronto soccorso Croce azzurra Croce amica Croce verde Croce rossa

0971-

0971-53176

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TRIMINIEDD

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AVIGLIANO

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0971-310310 0971-612564

L’INCIDENTE

INAUGURATO IN VIA IV NOVEMBRE

Incidente, 3 feriti

Burraco di beneficenza

DUE feriti in maniera seria, madre e figlia, uno in modo più leggero, il figlio. Due auto da mandare allo scasso. Un bilancio decisamente pesante per un incidente avvenuto nell'ora di punta dell'ingresso a scuola, su una strada piuttosto trafficata, in piena città. E' accaduto ieri mattina, alle 8.40 davanti all'Istituto Alberghiero di via Anzio a Potenza. Una Punto grigia, guidata da un giovane, nella fase di uscita dalla strada interna all'istituto scolastico che consente di immettersi su quella principale, in piena discesa e a velocità rilevante, ha omesso di fermarsi al segnale di stop. Inevitabile l'impatto con una Peugeot verde che scendeva verso il Conservatorio di Potenza, dove i due ragazzi di 21 e 25 anni, erano diretti per fare lezione. Lo scontro è stato tanto violento quanto grave per le conseguenze, che potevano essere peggiori se gli occupanti dell'autovetura a cui è stata tagliata la strada non avessero indossato le cinture di sicurezza. L'autista, una donna di 45 anni, ha subito un forte trauma toracico, peggio è andata alla figlia, che dai sedili postieriori è stata scaraventata su quelli anteriori, dove ha travolto anche il fratello, che sedeva accanto all'autista. L'occupante della Punto, invece, è rimasto illeso. E' stato necessario l'intervento di due ambulanze del 118, della Polizia Stradale e di una pattuglia dei Vigili Urbani addetti alle rilevazioni degli incidenti. Sull'asfalto molti detriti e nessun segno di frenata da parte dei due veicoli, segno tangibile dell'impossibilità

per l'auto verde di evitare l'impatto. “Pensavo di farcela”, ha riferito agli agenti il proprietario della Punto che ha comunque suscitato l'ira del capofamiglia degli occupanti l'auto verde, un maresciallo dell'esercito in Forza al Battaglione Lucania, che è accorso immediatamente sul posto e ha preteso che sul responsabile del violento impatto fossero eseguiti tutti gli esami del caso. Alla dinamica dello scontro, che ha tenuto bloccata la circolazione sull'importante arteria cittadina, particolarmente trafficata nelle prime ore della giornata, per oltre mezzora, hanno assistito due ersone che si sono rese immediatamente disponibili per fornire la loro testimonianza. Resta la convinzione che con una maggiore prudenza da parte del veicolo grigio e una velocità limitata per essere nei pressi di una scuola con marciapiedi affollati di studenti e strade piene di veicoli, l'impatto poteva essere certamente evitato.

E’ ANDATO alla coppia composta da Mimmo Montemurro e Mina Paciello la prima edizione del torneo di burraco organizzato dal “Circolo della Lucania”, presieduto da Lucia Pangaro. Al secondo posto si è piazzata la coppia Angelo Gianessi e Canio Tolve, al terzo Rocco Mistrulli e Anselmo D’Ambrogio, mentre il quarto posto se l’è aggiudicato il duo Gegè Brienza e Amina Sanasone. Il premio tecnico è stato conferito, invece, alla coppia composta da Donato Gioia e dal socio del circolo, Rocco Libutti. Il torneo, organizzato per raccogliere fondi, ha avuto un grande successo. tanti, infatti, gli appassionati di burraco che si sono iscritti al torneo che si è svolto in un caratteristico locale di Porta Salsa, il “New Evoè”. L’incasso della serata è stato devoluto e al Comitato provinciale e a quello femminile della Croce rossa di Potenza che provvederanno sia a donarlo a famiglie abruzzesi particolarmente bisognose, sia e alla prevenzione renale. «L’idea del torneo - ha spiegato il presidente del circolo Lucia Pangaro - è nata, non solo dal recente sisma che ha colpito l’Abruzzo ma anche dalla richiesta di collaborazione inoltrata dalla Fondazione italiana del rene alla Croce rossa italiana per un progetto specifico di prevenzione delle malattie renali in modo da contribui-

Due momenti del torneo di burraco

re a svelare in tempo utile patologie renali inosservate in soggetti apparentemente sani in un'età compresa tra i 16 e i 18 anni». L’evento ha inaugurato il cartellone delle iniziative organizzate dal Comune per il “Maggio potentino”. «Abbiamo in animo, nella programmazione del nostro direttivo - ha aggiunto il presidente del “Circolo della Lucania” - il coinvolgimento di tutti

i rioni cittadini e dei paesi limitrofi al capoluogo in un prossimo e medio futuro per iniziative culturali e di solidarietà analoghe». La Pangaro ha voluto ringraziare il presidente vicario del vircolo, Paola Santoro, «per l’impegno profuso e fondamentale per la buona riuscita dell’iniziativa, la bravissima Amina Sansone per l'arbitraggio e l’amico Luigi Biscione per la sensibilità mostrata».

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25 Vietri Il candidato alla Provincia, Carmine Grande lancia un appello agli elettori

«Serve un voto che sia utile» Il collegio di Picerno non può rimanere senza rappresentante per altri 5 anni VIETRI DI POTENZA - «Il collegio di Picerno non può permettersi di essere escluso dai seggi dell'assise provinciale per altri cinque anni, è fondamentale esprimere un voto utile». Questo è l'appello che Carmine Grande, aspirante consigliere provinciale nel collegio di Picerno per il Pdl, lancia ai presenti presso la “Sala convegni” di Vietri. Presenti insieme al candidato vietrese anche i consiglieri regionali Antonio Tisci e Sergio Lapenna, col candidato presidente Aurelio Pace. Assente invece per altri motivi il senatore Digilio. Il candidato vietrese, con tanto di numeri alla mano, denuncia «l'assenza di risultati in termini occupazionali registratisi con la formazione professionale, una gestione della viabilità non degna di un paese occidentale». Lo stesso Grande ha sottolineato «lo stato fatiscente delle tante strutture scolastiche pubbliche inidonee a reggere l'onda dello “sciame sismico” in atto». «Le piazze gremite di questi giorni - ha concluso Grande - testimoniano il reale vento di cambiamento che sta soffiando sulla Provincia oggi, in vista delle regionali prossime». Gli fa eco il consigliere regionale del Pdl, Sergio La-

UN UOMO DI MURO LUCANO Minaccia una donna, arrestato MURO LUCANO - Un muratore cinquantenne di Muro Lucano residente a Medicina, già noto alle forze dell'ordine, è stato arrestato per stalking dai carabinieri di Bologna. L'uomo si era invaghito di una romena di 35 anni conosciuta nello scorso mese di settembre quando lei lavorava in un bar di Bologna e non riusciva ad accettare i suoi rifiuti. La donna avrebbe respinto fin dall'inizio le “avances” del muratore che avrebbe insistito anche con minacce “se non vieni a vivere con me ti passo sopra con la macchina”. Dopo mesi di corteggiamento, le minacce, poi le botte. L'uomo l'aveva raggiunta in via Massarenti e, dopo averla minacciata, l'ha presa per il collo e l'ha colpita procurandole lesioni che i sanitari dell'ospedale Sant'Orsola hanno giudicato guaribili in sei giorni. Ai militari dell'Arma la donna ha raccontato che l'uomo F. C. l'ha perseguitata per mesi minacciandola e stazionando sotto la sua abitazione costringendola anche a cambiare casa. Si è presentato come amico e l'ha aspettata nella sala d'attesa della caserma, non sapendo che poco dopo sarebbe stato arrestato. Il pm Valter Giovannini ha chiesto per l'uomo la convalida dell'arresto e la custodia in carcere. Emilia Manco potenza@luedi.it Aurelio Pace. A destra Sergio Lapenna

penna: «la regia del cambiamento è tutta pidiellina», ha sottolineato. A sostegno del candidato Grande anche Aurelio Pace, candidato presidente alla provincia di Potenza. Lo stesso ha sottolineato nel suo intervento «l'utilità dei voti di tutta la coalizione,

che riconosce nel partito di Berlusconi il ruolo di “ammiraglio”». Lo stesso ha continuato annunciando alcune novità, come la «sottoscrizione della carta etica per i futuri consiglieri della sua coalizione, per arrestare la malsana abitudine degli “assessorifici provinciali” di assegna-

re incarichi ai propri familiari». Critiche dai presenti, come nell'ultimo intervento di Tisci, sono andate alla gestione del presidente Sabino Altobello, riguardanti ambiente, viabilità e formazione professionale. Claudio Buono potenza@luedi.it

Savoia Nonostante le assenze di molti consiglieri

Comunità montana, passa il piano di forestazione SAVOIA DI LUCANIA - Il consiglio della Comunità montana del Melandro, è stato convocato alle 18 nella sala consiliare del comune di Satriano di Lucania. Punto all'ordine del giorno: approvazione del piano di forestazione. Su 24 consiglieri se ne presentano 12, manca la maggioranza e allora la seduta è tolta e rinviata, in seconda convocazione, al giorno dopo, sempre alle ore 18, nella sala consiliare di Satriano. In questo caso, è stato sufficiente un terzo della maggioranza per l'approvazione del piano. Di consiglieri se ne presentano solo 10 su 24 e precisamente: Genovese di Tito, Ostuni di Sant’ Angelo, Doti di Sasso, Picciuolo e Pitta di Vietri, Caivano di Picerno, Caggianese e Cancro di Savoia, Spera di Sant’Angelo, Perrone di Satriano. Assenti soprattutto i componenti della maggioranza e l'assessore alla forestazione, Nanni di Sa-

triano. Il piano di forestazione viene comunque approvato, anche perché il provvedimento non poteva più essere procrastinato, in quanto i lavoratori del settore forestale devono cominciare la loro attività il prossimo primo giugno. Il capogruppo Pd Caivano, fortemente indignato e scandalizzato dell'accaduto, stigmatizza gli assenti del suo partito che rappresenta, tacciandoli di «scarsa sensibilità e di scarsa responsabilità amministrativa nonché relativo rispetto per i tanti lavoratori che attendono di cominciare la loro attività a stretto giro di tempo». Pietro Spera, assessore all'ambiente, taccia gli assenti di «scarso senso del servizio e del relativo senso delle istituzioni. Ricordiamo che, con l'avvicinarsi dell'estate, il lavoro della forestale è particolarmente prezioso. Antonio Monaco potenza@luedi.it

Baragiano Obiettivo lo svilippo sostenibile Tolve Accordo tra Camera di commercio e Comune

L’istituto “Falcone” Attività commerciali nella rete delle eco school Si punta al miglioramento BARAGIANO - E’ una eco-school l'Istituto comprensivo statale “Giovanni Falcone”. Anzi, è capofila di una rete di “eco-scuole”. Per un territorio da progettare tra sviluppo sostenibile e valorizzazione della memoria storica presentato ieri mattina presso il centro sociale di Baragiano l'innovativo progetto “Dal Basileus antico al Basileus contemporaneo”. In contemporanea anche la cerimonia di premiazione e consegna della bandiera verde alla presenza del primo cittadino Giuseppe Galizia, del dirigente scolastico Nicola Pugliese, del responsabile del Centro di educazione ambientale di Pignola, Francesco Romano, della referente del progetto Carmela Marcantonio, dello staff docenti, di Padre Remigio D'Andrea e don Luigi Sarli. Eco-Schools è uno dei programmi internazionali della Fondazione per l'Educazione ambientale (Fee). Si rivolge alle scuole pubbliche e private di ogni ordine e grado che decidono di intraprendere un percorso volto alla diffusione di comportamenti sostenibili per la salvaguardia ambientale. «L'Istituto comprensivo di Baragiano attraverso la programmazione del Pof - si legge in una nota - al fine di stabilire una forte rete di relazione con la comunità locale e per contribuire alla valo-

CASTELMEZZANO - Il Tgcom, il quotidiano online del gruppo Mediaset, diretto da Paolo Liguori, torna a parlare e mostrare immagini delle Dolomiti lucane. Lo fa con una puntata di “Viaggi nei mestieri”, il format ideato da Lucrezia Argentiero e Isa Grassano, che racconta il territorio attraverso gli occhi di chi fa ancora mestieri “ormai quasi perduti”. Il video, a metà strada tra un documentario e un vero e proprio film (della durata di 3 minuti), sarà visibile da domani, e per tutto il fine settimana, sul sito internet http://www.tgcom.mediaset.it,

rizzazione del territorio promuove iniziative progettuali nell'ambito dell'ampliamento dell'offerta formativa. Tra le aree strategiche vi sono quella della valorizzazione del territorio, l'educazione ambientale e la progettazione partecipata». Così le scuole primarie di Baragiano si rendono protagoniste della promozione e delle tutela di una realtà territoriale attraverso un progetto di ampio respiro. Si punta a responsabilizzare le nuove generazioni nei confronti del patrimonio storio-artistico-paesaggistico di Baragiano. Dall'analisi dell'area emerge la presenza di un mix difficilmente inimitabile. Dalla risorse archeologiche alle specificità pregevoli della zona sino alla presenza di imprenditoria nel settore agro-zootecnico ed agro-alimentare nonché la presenza di molteplici azioni per lo sviluppo locale. «Un progetto e un premio che onora la comunità di Baragiano», ha detto il sindaco Giuseppe Galizia. Una progettualità integrata con la pubblicazione sul sito del ministero per la Pubblica istruzione del Progetto “Baragiano tra memoria storica e prospettive future”. Angela Scelzo potenza@luedi.it

TOLVE - Anche l'amministrazione municipale di Tolve, dopo quelle di Tito, Atella e Cancellara, ha avviato un'azione di partenariato con la Camera di commercio di Potenza finalizzata alla valorizzazione del territorio e alla promozione e crescita delle attività artigianali e commerciali di quel comune. Gli interventi si concretizzeranno nel miglioramento, anche architettonico, degli accessi e ingressi pedonali agli esercizi commerciali, alle botteghe artigiane ed in generale ai locali rientranti nelle attività di somministrazione al pubblico di alimenti e bevande, assicurazione, agenzia, mediazione e servizi alle imprese. Tra gli altri interventi c’è anche quello della salvaguardia degli elementi

di decoro, qualità e sicurezza e/o di testimonianza di storia e arte dell'arredo comunale, posti all'ingresso dei locali predetti; quello dell’eliminazione delle barriere architettoniche e all’adeguamento a norme di sicurezza funzionali agli accessi e ingressi nei locali predetti ma anche dell’allestimento di vetrine, insegne, illuminazioni, spazi di attesa o sosta dell'utenza, con eventuali impianti di sicurezza, antincendio, vigilanza a distanza, funzionali alle attività svolte in locali posti in stretta correlazione con l'arredo urbano e con la circolazione di pedoni e automezzi. Nel solco dell'idea messa in atto per la prima volta nel 2008 con il Comune di Tito, si estende dunque sul territorio l'esperienza di

Castelmezzano Da domani sarà visibile “Viaggio nei mestieri”

Le Dolomiti lucane al Tgcom nella sezione del Magazine (oltre che in home page e in un testo articolo in allegato), e ha come protagonista l'anziano fabbro del paese di Castelmezzano, Francesco Balzano che in zona tutti chiamano “Ciccio”. Un modo molto pratico per esaltare, nell'epoca del “fatto in serie”, tutto ciò che ruota attorno al “fatto a mano”, e per parlare del

territorio circostante, attraverso le parole dell'artigiano, mentre è alle prese con i suoi attrezzi del mestiere. Non solo tradizioni, quindi, ma anche e soprattutto un viaggio emozionale, un viaggio nei mestieri, appunto. Un percorso che dà suggestioni e sensazioni e, dopo la visione, permangono ancora per lungo

tempo le sensazioni provate sulla nostra pelle di visitatori virtuali. Parole ed immagini che esaltano i ritmi lenti, la tranquillità, la particolarità delle bizzarre rocce dalle forme fantastiche (la Civetta, la Bocca del Leone, l'Aquila Reale), le atmosfere, fino al “Volo dell'Angelo”, l'attrazione principale dei due paesi dirimpettai (Castelmezzano e Pietrapertosa, en-

partenariato tra Ente camerale e amministrazioni locali, attraverso la sottoscrizione di uno specifico bando a valere sul “Fondo unico per la finanza innovativa alle Imprese”, le cui risorse possono essere impiegate per azioni di partenariato finalizzate alla attuazione di misure di finanza alle imprese, secondo il principio di sussidiarietà. Nelle prossime settimane tra Camera di commercio e Comune di Tolve verranno programmati incontri tesi a concordare gli obiettivi del programma, l'intensità degli impegni assunti dai partner, gli ambiti territoriali e settoriali di intervento, le procedure e le modalità di erogazione dei contributi mediante una convenzione attuativa.

trambi inseriti tra quelli più belli d'Italia), che aprirà la stagione a fine giugno (dal 27 giugno al 13 settembre prossimo). Proprio in tale occasione, il Tgcom tornerà nuovamente a raccontare il sogno di volare con un nuovo servizio di approfondimento, in onda in coincidenza con l'apertura dell'impianto. L'interesse di Mediaset per questo angolo di Lucania trova conferma anche in un altro servizio mandato in onda su Italia 1 lo scorso fine aprile. Centoventi secondi incentrati sull'emozione di librarsi in aria a quattrocento metri dal suolo.

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MARATEA

ROTONDA

La sfida di Enza Di Consoli Quattro candidati a sindaco Pandolfi ci riprova per il dopo commissario Il Pd vede “rosa” MARATEA - Negli ultimi 15 anni, 3 amministrazioni su 4 sono cadute. Tutti partono dall'analisi di questo dato a Maratea, anche le 4 liste che si contenderanno il governo della cittadina. La lista n. 1: “Per Maratea”, candidato a sindaco Mario Di Trani, nato a Maratea il 2 febbraio 1994. Vedovo, padre di 2 figli, pensionato. E' una lista Civica che nasce “dalla constatazione che negli ultimi tempi i partiti non hanno dato delle risposte concrete alla cittadina”. “Maratea ha bisogno di un'amministrazione stabile, sicura” ribadisce Di Trani, ultimo sindaco ad aver fatto i cinque anni della legislatura (1997/2001). Il turismo, “la più importante opzione di sviluppo della nostra città”, il Piano strutturale comunale “un obiettivo da cogliere in tempi quanto più rapidi possibili”, il Polo della riabilitazione, il lavoro, sono alcune delle priorità del programma messo in campo. La lista n. 2: “Maratea democratica”, candidato a sindaco Valerio Mignone, nato il 19 novembre del 1938 a Lauria, residente a Maratea, sposato e padre di 2 figli. Laureato in medicina e chirurgia è stato Deputato della XII legislatura e Senatore nella XIII legislatura (1996/2001). E' una colazione costituita da esponenti del Partito democratico, dei Socialisti, dei Popolari uniti, dell'Ambientalismo e di cittadini indipendenti che si riconosco-

no nella politica del centrosinistra. “La nuova amministrazione non dovrà fare voli di fantasia, ma tenere i piedi per terra per recuperare il tempo perduto” dice Mignone. Sostenere l'economia, migliorare i servizi, stimolare la vita culturale, governare nel rispetto dell'ambiente, sono punti fermi del programma. La lista n. 3: “Insieme per Maratea - Innovazione, impegno e trasparenza”, candidato a sindaco Carmelo Ferrara detto Nino, nato a Policoro il 12 ottobre 1962, celibe, imprenditore. “E' una lista giovane, la media è di 29,5 anni. Un gruppo di amici, diversificato, che ha a cuore il bene del paese. Un lista di rinnovamento trasversale che si è

formata sul programma e non su accordi politici o di spartizione” spiega Ferrara. “Il Comune deve essere la casa dei cittadini, aperta alle idee ed alle iniziative migliori, senza pregiudizi e senza lacci e laccioli”. Per questo la lista propone: di “eliminare gli sprechi, contenere i costi del bilancio; ottimizzare le risorse”. Ambiente, sanità, turismo, cultura, servizio, sono le basi del programma. E la lista n.4: “Maratea sempre più libera, sempre più bella”, candidato a sindaco Francesco Sisinni, nato a Maratea il 23 maggio 1934, sposato e padre di 2 figli. Docente universitario, scrittore, già Direttore Generale del Ministero per i

Beni e le Attività Culturali e sindaco di Maratea. “Un impegno forte dettato esclusivamente dall'amore disinteressato per Maratea” alla base della lista, per migliorare la cittadina con “una saggia valorizzazione delle sue straordinarie potenzialità e vocazioni”. Il programma è strutturato intorno alla persona, alla famiglia e al territorio. Alla promozione di utili organismi di formazione, occupazione e sviluppo culturale, alla riqualificazione del Plesso Ospedaliero per identificare Maratea con “Città della salute”, al turismo e al recupero e valorizzazione delle Arti e dei Mestieri tradizionali. Francesco Zaccara provinciapz@luedi.it

ROTONDA - Sfida a suon di record per le prossime amministrative a Rotonda. A contendersi la poltrona di primo cittadino, da un lato c'è Giovanni Pandolfi, alla sua ottava campagna elettorale, e dall'altro Maria Enza di Consoli, prima candidata donna a sindaco della storia di Rotonda. Giovanni Pandolfi, capeggia la lista civica n. 1: “Uniti per la difesa e lo sviluppo delle risorse”. Nato l'08 luglio 1937 a Rotonda, sposato, è' stato sindaco di Rotonda per quasi 5 legislature ininterrottamente dal 1970 al 1993. Dal 1995 al 2000 eletto alla Regione è stato consigliere, assessore e vicepresidente del consiglio. Quindi di nuovo sindaco di Rotonda dal 2004. La salvaguardia delle risorse, la pianificazione del territorio e il sostegno alle istanze dei giovani, sono i punti cardini del programma elettorale presentato dalla lista n. 1. Poi l'acqua, «risorsa fondamentale per la comunità di Rotonda» con l'impegno di «vedere sancito e riconosciuto il diritto alla gestione diretta del Servizio Idrico integrato». Quindi l'ambiente con l'utilizzo di energie rinnovabili, il potenziamento della raccolta differenziata, l'attivazione della raccolta “porta a porta” e l'apertura di “Eco-Punto”. Tra gli interventi per i giovani, il “Tavolo dei Giovani” e la realizzazione del Palazzetto dello Sport. Stimolare e sostenere le aziende produttive, turistiche ed artigianali del territorio, continuare l'azione di valorizzazione turistica del territorio qua-

Per Maratea

Maratea Democratica

Insieme per Maratea

Maratea sempre più libera

Uniti per la difesa

cadidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

candidato sindaco

MARIO DI TRANI

VALERIO MIGNONE

consiglieri

consiglieri

Brando Rosa Capua Rosalba Glosa Gerarda Iob Marinella Macrì Loredana Belvedere Biagio Carluccio Lorenzo Colavolpe Gaetano detto Biagio Colavolpe Mario Glosa Diego Lammoglia Virgilio Limongi Rizzuti Giovanni Magnabosco Antonio Schettino Biagio fu Giuseppe Schettino Biagio fu Mario Urli Luigi

Brando Antonio detto Caporale Caputi Giovanni Chiappetta Elisa Dammiano Domenico Giannotta Maria Glosa Biagio Lamarca Raffaele Lerose Biagio detto Capoposto Licasale Riccardo Limongi Pompeo Maimone Giuseppe detto Frisilla Oliveto Luigi Schettino Christian Sorice Mario Surace Biagio Velardi Biagio

CARMELO FERRARA

consiglieri Accardi Simona Brando Domenico detto Misiù D'Alascio Giuseppe De Marco Pierfranco Lamarca Angelo Licasale Sergio Limongi Annamaria Limongi Tiziana Maimone Biagio Antonio Montesano Rita Michelina Paesano Italo Paletta Giuseppe Perruolo Mauro Scovino Maristella Surace William Trotta Amedeo

FRANCESCO SISINNI

consiglieri Brando Domenico Crusco Francesca Crusco Vincenzo D'Alascio Roberto Liberatore Luigi Limongi Biagio Limongi Mariano Magliacane Luca Manzi Michele Montesano Laura Montesano Margherita Palermo Giuseppe Polisciano Concetta detta Tina Rizzo Francesco Schettino Giuseppe detto Pippo Stoppelli Daniele

GIOVANNI PANDOLFI

consiglieri Bonafine Giuseppe Bruno Rocco De Marco Domenico Di Sanzo Giuseppe Leone Daniele Fittipaldi Ines Forte Antonio Franzese Maria Lauria Francesco Saverio Laurita Leonardo Mastrolorenzo Giovanni Paladino Giovanni Paternostro Giuseppe Sabia Vito Senise Aldo Vitale Luigi

lificando e tipicizzando l'offerta eno-gastronomica, migliorare il tradizionale cartellone “RotondaEstate” e potenziare le attività culturali. Maria Enza Di Consoli guida la lista di partito n.2: “Partito democratico”. Nata il 14 dicembre 1974 a Lagonegro, residente a Rotonda, diplomata in ragioneria è sposta e lavora come impiegata. Consigliere comunale di maggioranza uscente per le pari opportunità, è stata capogruppo prima del partito Democratici di Sinistra di Rotonda, poi dell'Ulivo e consigliere Ds alla Comunità Montana del Lagonegrese. Segretaria dei Ds fino alla nascita del Partito Democratico, al quale ha aderito. “Ciò che noi vogliamo - spiega Di Consoli - è un paese con un'anima, pronto alle sfide di una società che cambia, sicuro, piacevole ed attraente, vicino alle famiglie, equo, protagonista, ben amministrato”. “Rotonda deve diventare protagonista attraverso un progetto comune che sia capace di valorizzare le risorse salvaguardando l'ambiente per uno sviluppo eco-sostenibile ed eco-compatibile”, ribadisce Di Consoli che poi aggiunge la necessità di costruire «percorsi culturali attraverso una città più viva, più civile, più progredita per il connubio cultura e turismo che può rilevarsi un'opportunità per arricchire ed integrare l'offerta di qualità del nostro paese» e ancora “di lanciare sfide anche sui bisogni reali dei più deboli e sfortunati in tutti i modi possibili». fra. zac.

Partito Democratico candidato sindaco

MARIA ENZA DI CONSOLI

consiglieri Cerbino Claudia De Cristofaro Domenica Di Tomaso Maria Antonietta Forte Enza La Gamma Marisa La Gamma Tiziana Propato Rosa Toscano Rita Bonfanti Dario Cerbino Domenico Di Tomaso Mario Gagliardi Daniele Lauria Dominic Paladino Antonio Raimondo Vincenzo Ticli Gaetano

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Genzano Il tratto viario collegherebbe in mezz’ora l’alto Bradano con il capoluogo

La superstrada dei sogni Lungaggini burocratiche bloccano la costruzione della trasversale Nord-Sud GENZANO DI LUCANIA - Una superstrada che permetterebbe, da Genzano, Banzi, Palazzo, Oppido, Acerenza e numerosi altri comuni del Nord-Basilicata, di raggiungere Potenza in meno di mezz'ora (rispettando i limiti di velocità), senza dover temere gli ostacoli spesso “imposti” dalla stagione invernale. «E che inoltre renderebbe l'Alto Bradano - precisa l'ing. Antonio Pizzuti, al quale ci siamo rivolti per ottenere ragguagli in merito al progetto - una sorta di “città policentrica”, fungendo da strada di aggregazione urbana in un'area la cui economia è soffocata appunto dal problema “distanze”, unito ad una endemica precarietà viaria». Si tratta della “trasversale Nord-Sud” di collegamento “Basentana-Bradanica”, per circa due terzi ancora da adeguare o realizzare, e che prevede il traforo di Pazzano, ovvero della “barriera” che da sempre rende problematico l'auspicato “avvicinamento” al capoluogo ed alle arterie di collegamento nazionale. “Ex novo”, anche i restanti due brevi tratti progettati da Pizzuti (oltre alla bretella Genzano-96 bis): le circumvallazioni di Banzi e Palazzo. Il primo dei quali già completamente appaltato (si è in attesa dell'aggiudicazione definitiva dei lavori); il secondo, ancora solo in parte. «Mere lungaggini burocratiche che continuano ad accanirsi sul “destino”della regione», è in sintesi il parere unanime che emerge in questo spicchio di Basilicata: territorio dalle grandi potenzialità intrinseche, ma soffocato da un isolamento forzato irragionevolmente protrattosi nel tempo. Da quasi 40 anni, infatti, viene posto il problema di un ripensamento della geometria viaria lucana, la quale consta essenzialmente di due arterie longitudinali: vie di fuga che riescono ad apportare appena pochi benefici; mentre quel che davvero serve è un “tronco” trasversale che facili-

Scavi di Atella, un volume ne racconta la storia e le scoperte

La cartina con il progetto della strada; dei tratti già completati e da completare

ti gli spostamenti interni. Che è appunto la caratteristica del collegamento Nord-Sud. In parte (per quel che riguarda il segmento meridionale) di competenza statale (A.N.A.S.), e per il resto della Provincia. Itinerario che, oltretutto, ha il grande merito di non andare a scombussolare l'assetto attuale del territorio, costeggiando di fatto sia le “zone P.I.P.” che le aziende agrotecniche più importanti, coi necessari collegamenti atti a facilitarne l'accesso. Già diversi anni or sono, la Provincia proponeva alla Regione il finanziamento dei tratti di competenza, eppure finora è stato possibile realizzare soltanto la succitata bretella, la quale, nel suo piccolo, ha già ridotto di molto i tempi di percorrenza ed ha migliorato significativamente la qualità degli spostamenti. A questo punto, dunque, si rende necessario prendere la questio-

ne “di petto”. La spesa complessiva prevista per l'intervento provinciale, si aggira intorno ai 30 milioni di euro. Ma i benefici economici che ne deriverebbero sono incalcolabili. Basti riflettere, ad esempio, su un particolare messo in evidenza dallo stesso progettista, che potrebbe apparire ovvio, ma che occorre tenere ben chiaro in mente, quando si abbiano a cuore le sorti di questa terra: «finché un tir non potrà giungere in maniera agevole dinanzi ai cancelli di una piccola o media azienda dell'Alto Bradano, la stessa, sin dall'inizio è destinata ad un sicuro fallimento». I sindaci di Palazzo e Banzi, interessati ai lavori menzionati, si augurano che il progetto vada a compimento quanto prima e dichiarano di star già lavorando fattivamente in tal senso. Gianrocco Guerriero provinciapz@luedi.it

ATELLA - “Ombre e riflessi di un tempo antico” è il titolo della raccolta di pubblicazioni scientifiche sugli scavi archeologici di Atella, che sarà presentata domani alle ore 17, presso il Museo di Storia Naturale del Vulture, ubicato nell'Abbazia di San Michele a Monticchio Laghi. Gli scavi di Atella dunque protagonisti nel museo del Vulture. Oltre trent’anni di lavori nel sito atellano e le importanti scoperte saranno ben visibili nell’allestimento di Monticchio. Lo ha deciso l'assessorato alla Cultura della Provincia di Potenza «perché il contenitore ospita una sezione dedicata proprio agli importantissimi risultati di scavo e ricognizione effettuati in oltre trent'anni di ricerca nel bacino di Atella». «Scavi che hanno portato all'individuazione del giacimento preistorico del Cimitero di Atella, ubicato nei pressi del moderno cimitero comunale. Dalla stratigrafia del sito si è evidenziato la sua localizzazione sulle rive di un lago, oggi scomparso, creato dal formarsi del complesso vulcanico del Monte Vulture. Le campagne di scavo hanno inoltre individuato la presenza di resti ossei (soprattutto di Elephas antiquus e di Bos primigenius) e di un'industria litica molto particolare nella quale lo “strumentario pesante” è in gran parte realizzato in radiolarite porosa, una pietra molto leggera. Di notevole interesse è poi la presenza, in uno dei livelli stratigrafici dei depositi lacustri in cui si apre lo scavo, di avvallamenti sub-circolari, interpretati come impronte di un elefante che si era impantanato in prossimità della riva del lago du-

rante una caccia notturna. Pertanto l'individuazione della presenza di orde di cacciatori dell'Acheuleano inferiore, databile tra il 700.000 ed i 550.000 anni fa, ha permesso di comprendere le strategie venatorie contro i grandi mammiferi e soprattutto l'emergenza di complesse attitudini psicologiche di un mondo umano arcaico fino ad oggi non percepite dagli studiosi, tanto da indurre alla recente ipotesi dell' “Uomo di Atella”». La presentazione, che sarà coordinata dal dirigente del settore Pianificazione territoriale e protezione civile della Provincia di Potenza Alessandro Attolico, interverranno Renato Spicciarelli, curatore del Museo di Storia Naturale del Vulture, Marzia Fabiano, responsabile del restauro, della manutenzione e divulgazione del sito di Atella (Università degli Studi di Firenze - Dipartimento di biologia animale e genetica- laboratorio di ecologia del quaternario), Massimo Zucchelli, tecnico di scavo e rilevamento dati ed esperto in determinazione faune fossili, Anna Maria Bocchetti, biologa e docente di Scienze Matematiche e Annarita Sannazzaro, archeologa». Sarà inoltre presente il curatore del volume, Edoardo Borzatti von Löwenstern, coordinatore e responsabile scientifico delle ricerche e dello scavo nel bacino di Atella (Università degli Studi di Firenze Dipartimento di biologia Animale e genetica-Laboratorio di Ecologia del Quaternario), che diede impulso alle ricerche negli anni '70 insieme all'allora direttore del Museo Archeologico Provinciale, Francesco Ranaldi. Concluderà i lavori Sabino Altobello, presidente della Provincia di Potenza.

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Giovedì 28 maggio 2009


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29 Atella e Rionero Negli anni l’attività aveva fruttato alla coppia circa 60.000 euro

In manette due truffatori I due (un uomo e una donna) operavano anche fuori regione SAN FELE

Una storia di “straordinaria” integrazione

La caserma dei carabinieri di Melfi

RIONERO - Avevano un modus operandi ormai collaudato da anni di esperienza. Entravano in esercizi commerciali - principalmente saloni per auto e mobilifici - distraevano con fare affabile i rivenditori e li truffavano rubando oggetti e denaro. Questa “strategia” aveva fruttato loro circa 60.000 euro dall'agosto del 2002. Così a seguito di certosine indagini dei carabinieri della compagnia di Melfi, coordinati dal capitano Antonio Contente, alle prime ore del mattino di ieri, sono stati sottoposti al regime di arrestati domiciliari. Lunga la lista delle accuse a carico delle due persone finite in manette - C.D.M, quarantatreenne di Atella, e A,M quarantaseien-

ne di Rionero: concorso in truffa aggravata continuata, furto continuato aggravato, sostituzione di persona, falsità materiale commessa dal privato in atto pubblico, falsità in scrittura privata, uso di atto falso . «Le indagini consentivano, infatti, di accertare che i predetti, dall' agosto 2006 ad oggi, perpetravano, in corcorso tra loro, sotto false generalità e producendo documentazione risultata poi palesemente alterata, numerose truffe in danno di diversi esercizi commerciali di rivendita auto e mobili, ubicati nei comuni di melfi, lavello, rionero in vulture, potenza, eboli, battipaglia, bellizzi (e salerno, ottenendo così ingrenti profitti».

C’È un gruppo di ragazzi a San Fele. Quindici Ragazzi dai 20 ai 60 anni che danno tutto il loro impegno e investono tutte le loro energie in un progetto chiamato “Spazi verdi per tutti” gestito dall’Apofil e dal comune di San Fele. Quando arriviamo i ragazzi sono impegnati nella bonifica di un’area giochi vicina alla scuola elementare. Sembra di trovarsi in un vero e proprio cantiere con cemento, cazzuole, carriole, pennelli, vernici, cartavetrata e soprattutto quindici operai ferventi al lavoro, non corsisti annoiati. Quello che si respira è un clima disteso. Il lavoro è tanto ma la voglia di farcela è maggiore. I novelli operai sono persone che provengono da esperienze di vita diverse. Tutti sono stati segnalati dai servizi sociali comunali. «Si tratta di persone con disagio - spiega l’assistente sociale Lucia Pasquarelli che ha seguito i singoli casi ed ha visto la loro evoluzione fino ad oggi. Percorsi di vita diversi che hanno portato a volte all’alcolismo, all’uso di stupefacenti e a situazioni di grave crisi economica. Il disagio in tutte le sue forme, persone che in questo progetto hanno trovato un luogo in cui investire in maniera nuova ed inaspettata tutte le loro energie che si sono trasformate in opere assolutamente di se-

I ragazzi a lavoro

gno positivo». «E’ un modo per uscire di casa ed imparare a fare gruppo - dice Angela Tutino referente Apofil che osserva insieme all’ assistente sociale: come cambiano le persone quando hanno un obiettivo». Le ore lavorative vanno dalle 8 alle 13 il compenso è di 1,55 euro all’ora. «In altri casi i corsisti stanno senza far niente - racconta Tutino - qui invece si danno veramente da fare». Un team ben integrato nella diversità, ognuno si prende cura dell’altro, ognuno fa secondo le proprie forze, e di

lavoro da fare c’è n’è tanto. A dirigere il gruppo il docente Vincenzo Tauriello consulente tecnico Apofil. Il progetto si svolge per una parte in aula e per un’altra a diretto contatto con il lavoro. Tra gli argomenti trattati la gestione del verde urbano, manutenzione del verde pubblico, elementi di botanica, fino alla costruzione di panchine in legno e staccionate. «Abbiamo sistemato numerose aree verdi del paese in assoluta economia - afferma Tauriello. Il lavoro dei ragazzi ha davvero messo a nuovo la zona. Le panchine sono state dipinte di colori allegri così come i muretti ravvivati con disegni colorati. I bimbi all’uscita della scuola di fermano e chiedono ai ragazzi di disegnare i personaggi preferiti. Un’integrazione con il territorio davvero riuscita. Il problema si presenterà alla fine del corso. Solo per quattro di loro ci sarà la possibilità di tirocinio, ma il comune si è fatto carico di un impegno. «Molti si rivolgono al comune per un contributo - dice il vicesindaco Adriano Fasanella aiutare questi ragazzi è un servizio utile a tutta la comunità. Il nostro impegno è di proseguire quando il corso sarà finito, ci deve essere un ritorno altrimenti il gioco non vale la candela». Lucia Nardiello

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Giovedì 28 maggio 2009


30 Melfi Non mancano le polemiche sul monitoraggio ambientale dell’intera zona

Tutti i dubbi su “Fenice” La classe politica melfitana si interroga sul futuro del termodistruttore Il dibattito sul termodistruttore, Fenice della zona industriale di San Nicola di Melfi sta coinvolgendo, come era naturale che fosse, l’intera classe politica locale. «Gli agenti inquinanti riscontrati nelle falde acquifere del basso melfese – spiega l’assessore all’ambiente, Vincenzo Castaldi – rappresentano la dimostrazione che l’unico atteggiamento da adottare in questo settore è quello che predilige il monitoraggio. Non serve fare la lotta agli inceneritori, almeno fino a quando non esisterà un metodo diverso per lo smaltimento dei rifiuti. Tuttavia qualsiasi progetto che abbia a che fare con il trattamento dei rifiuti dovrebbe passare sotto il controllo serrato della pubblica amministrazione. Da tempo il comune di Melfi chiedeva a Fenice e Regione di sottoscrivere un protocollo di intesa per il monitoraggio dell’aria nella zona industriale di San Nicola. Quanto accaduto oggi dimostra che, evidentemente, negli anni passati i controlli eseguiti non erano del tutto completi e sicuri». Un esponente del centro sinistra melfitano. «La situazione è preoccupante – conferma il consigliere comunale del Partito Socialista, Livio Valvano – ma, senza cerare allarmismi, credo sarebbe opportuno che l’amministrazione pretenda da Arpab notizie e dati certi. In commissione consiliare sanità ho suggerito al sindaco, Navazio di verificare le possibilità di avviare un’azione di risarcimento danni nei confronti di Fenice, se ne venisse accertata la responsabilità dell’inquinamento. Credo che in questo modo l’azienda potrebbe scegliere di investire in sicurezza piuttosto che rischiare di pagare risarcimenti esosi». Infine un’ultima considerazione. «I comuni dell’area nord di Basilicata – conclude Valvano - si trovano in situazione paradossale, perché la chiusura di Fenice creerebbe un problema grave dal mo-

L’APPROFONDIMENTO

Parla il presidente della Ola Pietro Dommarco

mento che sono ferme tutte le altre discariche e non si saprebbe come smaltire i rifiuti. Questo è un problema serio. Se resta demagogico chiedere oggi la chiusura di Fenice, occorre tuttavia riflettere sul fatto che non esista un piano della provincia di Potenza per lo smaltimento dei rifiuti che prescinda dall’inceneritore della zona industriale di San Nicola di Melfi». Ancora i consiglieri di opposizione. «Occorre trovare una soluzione unanime e condivisa tra tutti i partiti a Melfi – commenta il consigliere, Michele Piccolella – perché la notizia dell’inquinamento del fiume, Ofanto sta diventando una vera e propria emergenza anche per l’economia dell’area. Non bisogna dimenticare la miriade di imprese agricole che insistono nel basso melfese. Per questo motivo ho chiesto la convocazione immediata della quarta commissione consiliare durante la quale il sindaco possa spiegare come sta affrontando e come intende risolvere la questione». Infine il capo gruppo del Pdl in seno al consiglio comunale di piazza, Festa Campanile. «E’ inutile nascondere che c’è preoccupazione – conclude il consigliere, Egidio Giorgio - soprattutto per i tempi lunghi

Sopra la Fenica, a lato la discarica di Notarchirico di Venosa

di individuazione delle cause che hanno provocato l’inquinamento. Lascia inoltre perplessi che il piano di caratterizzazione rappresentato dall’azienda non sia ancora conforme a tutte le prescrizione che erano state previste. La vicenda ha avuto un capitolo precedente legato all’inquinamento delle falde acquifere adiacenti l’ex zuccherificio

del Rendina. Per fortuna anche oggi gli elementi inquinanti non sono quelli più pericolosi quali possono essere diossina, furani. Riscontriamo però la presenza di metalli pesanti, quindi l’auspicio è che al più presto si faccia luce sulle cause che hanno provocato questa situazione». Vittorio Laviano provinciapz@luedi.it

Il cardiologo è candidato alle provinciali

I “Popolari uniti” presentano il rionerese Pasquale Calice RIONERO - «E’ un lucano, un rionerese dignitoso con le idee chiare». E’ quanto desunto dall’assessore regionale alla sanità Antonio Potenza dall’intervento del cardiologo Pasquale Calice, candidato consigliere alla Provincia nel collegio di Rionero per i “Popolari Uniti”, in occasione dell’avvìo presso il Centro Sociale della campagna elettorale. E’ intervenuto tutto il gotha del partito. Quest’ultimo ha detto: «La motivazione principale che ci spinge all’impegno - ha detto Spitindione - è la promozione dei valori del popolarismo cattolico delineato da don Sturzo, De Gasperi e Frassati, ma vuol essere pure la testimonianza dei tanti giovani che con impegno continuo, pur arrivando ai massimi livelli di istruzione, sono, loro malgrado, costretti ad impattare con una real-

tà tutt’altro che ospitale e foriera di congrue possibilità di lavoro». Il consigliere comunale Pinto ha invitato i presenti a sostenere Calice, una persona immersa nel quotidiano, nelle problematiche di ogni giorno delle famiglie, nella sofferenza di Rionero, che cerca punti fermi istituzionali di riferimento per risollevarsi. Il capogruppo consiliare dei Popolari Uniti nel consiglio regionale Luigi Scaglione, ha sostenuto, che: «In questo particolare momento di crisi di identità partitica il 6 e 7 giugno occorre individuare le persone migliori per rappresentare il territorio per costruire una prospettiva futura dello stesso». Il candidato consigliere provinciale Calice, nel presentare a grandi linee il proprio programma, ha detto di essere in lizza per raccogliere il pensiero e so-

La presentazione di Calice

prattutto le istanze dei giovani, della gente comune, della gente che si è stancata, che vuole cambiare. «Con il nostro programma siamo qui – ha affermato – in favore di un cambiamento che prevede il potenziamento dei servizi di emergenza con un aumento di uomini e di mezzi per questo territorio. Così come siamo convinti che l’Ente Provincia debba favorire l’aggregazione dei pic-

coli Comuni con un migliore ed adeguato sviluppo della rete viaria, puntare sulla ricerca scientifica, potenziare la scuola per evitare lo spopolamento e la fuga dei cervelli. La mia candidatura è un’oppotunità per un’alternativa, per dare un volto nuovo al di fuori di coercizioni e senza la suggestione di promesse fasulle». Michele Rizzo provinciapz@luedi.it

VENOSA - La scorsa settimana abbiamo intervistato Silvio Ascoli, Dirigente Tecnico dell'Acta (Associazione Comunale per la Tutela Ambientale), il quale ha chiarito il suo punto di vista sull'attribuzione delle responsabilità nella distribuzione dei fondi economici, puntualizzando il ruolo determinante della Regione Basilicata, più che della Provincia, in tal senso, poiché è essa che si occupa della pianificazione e del finanziamento dei progetti. Stavolta, invece, è stato interpellato il parere del Presidente della Ola, Pietro Dommarco, sulla questione inerente all'inquinamento ambientale, che inevitabilmente scaturisce dal problema dell'“emergenza rifiuti”. Quali sono le altre possibili soluzioni per ovviare all'emergenza rifiuti, in Basilicata e, più nello specifico, a Venosa? «Non esiste alcuna emergenza rifiuti in Basilicata, esiste invece l'affare rifiuti, grazie a costose discariche, costole degli inceneritori ed al trasporto che incide sui costi comunali a danno dei cittadini costretti a pagare più tasse». «Le soluzioni più immediate sono certamente una raccolta differenziata spinta per frazioni merceologiche (carta, plastica, vetro, metalli, alluminio, tessile, Raee) attraverso il porta a porta e la creazione dei centri di compostaggio che consentirebbero, con la raccolta dell'umido ed il suo trattamento, di aumentare le percentuali di raccolta differenziata, riducendo nel contempo il costoso, anzi insostenibile, conferimento dei rifiuti in discarica o presso l'inceneritore Fenice. Per frazione si intende appunto l'organico, il cosiddetto compostaggio con la creazione di centri specifici per la produzione di composti da destinare all'agricoltura, soprattutto per quelle aree a rischio desertificazione». Secondo lei che ruolo

ha assunto l'Amministrazione Comunale venosina in questi anni, sempre relativamente alla suddetta questione? «Il tentativo di far partire la raccolta differenziata c'è stato, come del resto in ogni comune della regione, ma con risultati ancora deludenti, viste le aspettative. La raccolta porta a porta tarda a decollare, il multi-materiale è soluzione troppo semplicistica e ambigua, considerato il piano provinciale dei rifiuti relativo alle frazioni carta e plastica intese come "energia termica" da inserire nel Cdr. Il compostaggio non copre tutto l'abitato di Venosa. Nonostante la raccolta differenziata, la discarica di Notarchirico riceve rifiuti da una ventina di comuni, con una media giornaliera di 93 Tonnellate di rifiuti e un totale in ingresso di 33.941,23 Tonnellate di cui 4.865,42 Tonnellate della sola città di Venosa. Aspetto non di poco conto, considerato che i cittadini dovranno farsi carico dei costi di gestione della discarica con aumenti della Tarsu, azione “disicentivante” che provocherà l'effetto contrario relativo al principio di premialità». È vero che in questi giorni si sta provvedendo a dimezzare i rifiuti conferibili su Venosa, indirizzandoli su altri impianti? «Come dicevo esiste un effetto domino dovuto alla saturazione delle discariche». «Oltre a Venosa ne sanno qualcosa a Moliterno, Lauria, Genzano ed Atella ma anche Salandra, Pomarico, Ferrandina in provincia di Matera. Secondo l'ultimo rapporto rifiuti a cura dell'Ispra (ex Apat) del 2008, la produzione dei rifiuti in Basilicata è di 244.655 Tonnellate di cui 152.115 Tonnellate nella Provincia di Potenza. Il 63% dei rifiuti prodotti va a finire in discarica e il 9,6% negli inceneritori (pre-trattato, secco e CDR) con una raccolta differenziata che non arriva al 10% mentre il compostaggio da matrici selezionate mostra una percentuale pari allo zero». «Dati alla mano - conclude - emerge un quadro desolante della gestione dei rifiuti, con politiche ancorate al concetto delle discariche, degli inceneritori e delle false centrali a biomasse. Forse è giunto il momento di effettuare scelte virtuose che premino i cittadini, ma anche l'ambiente». Marianna G. Ferrenti provinciapz@luedi.it

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Giovedì 28 maggio 2009


31 Senise La storia delle minacce alle donne nella ricostruzione degli investigatori

Le vertenze sindacali di Palermo Lo strano caso delle dipendenti licenziate del bar dell’ex maresciallo SENISE - «Cosa fai? Salvatore... Mi ha puntato una pistola». Pasquale Palermo gestisce un bar e un ristorante a Senise. Ha una vertenza sindacale in corso con due dipendenti che ha licenziato un anno fa e che ora lavorano con altri ristoratori. È stato convocato alla Direzione provinciale del lavoro per un tentativo di riconciliazione. Non ci sta. Prende il ferro e se lo infila nella cintura dei pantaloni. Cerca la donna che si è rivolta ai sindacati. La incontra in un bar alle sette di sera l'undici Aprile. Fa per offrirle qualcosa. Lei rifiuta. Lui insiste, impugna l'arma e gliela punta sotto il braccio. «Cosa fai?». Lei corre fuori dal locale, sale in macchina. Lui la insegue, apre lo sportello, le dice di scendere perché vuole parlare. È un caso ma in quel momento sta passando proprio di lì il gestore del ristorante dove la signora sta lavorando da quando è stata licenziata da Palermo. Non capisce che succede, ma la rimprovera perché era già tardi e doveva raggiungerlo al ristorante. Palermo arretra, la lascia andare, poi la segue e arriva al ristorante anche lui. Chiede del capo, e il gestore lo manda a cercare al piano di sopra. Lui lo fissa, e

L’arsenale trovato a casa Palermo

quando incontra un suo paesano prende di nuovo la pistola da sotto la giacca, e gli dice così: «Ma l'amico è nervoso? Che se è nervoso gli diamo la cura». Ai testimoni è sembrato ubriaco. La signora si è andata a nascondere in cucina, e tre giorni dopo era in stazione dai carabinieri. Questa è la ricostruzione dei fatti messa a verbale. Ma Palermo non molla. Dieci giorni dopo cerca ancora di incontrarla. Le fa vedere la busta gialla, e le dice che «questa cosa» non ha ancora capito cos'è. Fatti vecchi quasi di due anni, ma la signora non si è dimenticata. Aveva la-

vorato sotto Palermo per sei mesi assieme alla figlia. Erano assunte a tempo indeterminato, cinque giorni a settimana, straordinari inclusi, e lui non si era fatto scrupolo di licenziarle. Scriveva una cosa sulla busta paga, e i soldi veri erano sempre di meno. Di tredicesima manco a parlare. Niente preavviso, né liquidazione. Una volta per scherzare l'aveva fatta salire nel suo appartamento e le aveva puntato addosso un fucile con tanto di mirino laser, e quel puntino rosso che le danzava sulla pancia. Al primo rifiuto di firmare la busta paga l'aveva minac-

ciata dicendo che le avrebbe messo della droga nella borsa, e avrebbe chiamato l'unità cinofila per farla beccare. Lei e la figlia non si erano fatte intimorire, e non avevano mai firmato, fin quando lui non le ha licenziate tutte e due. A quel punto si erano scontrati sulla vertenza sindacale. Pasquale Palermo è un maresciallo dell'aeronautica militare in congedo, che non fa mistero di avere «amicizie influenti». Almeno secondo i carabinieri della Compagnia di Senise, che hanno condotto le indagini. Palermo è stato trovato con un arsenale in casa (che in parte gli è stato restituito) e un armadio pieno di dossier fatti a mano con notizie su politici, imprenditori e carabinieri. E' ai domiciliari da due settimane. E risponde anche dell'accusa di estorsione. Perché alla fine quei soldi alle due donne - sempre secondo i carabinieri - non li mai dati. Se n'era uscito dicendo che per loro, la signora e tutta la famiglia, se intentavano la vertenza «sarebbe stato meglio andar via dalla Basilicata». Il 13 maggio era previsto l'incontro per la conciliazione alla Direzione del lavoro. Il 12 maggio è scattato il blitz. Leo Amato

San Chirico Raparo, al via i lavori per la “Racanello” SAN CHIRICO RAPARO - Taglio del nastro per i lavori sulla tanto sospirata Fondovalle del Racanello mentre potrebbe divenire reale la provincializzazione dell'intera arteria. Sembra quasi un sogno, ma finalmente si avvia il cantiere che dovrà intervenire sul tratto interpoderale, compreso nel territorio di San Chirico Raparo, e che da tempo ha impedito alla Racanello di essere un vero punto di snodo per Castelsaraceno e non solo. Un appalto di oltre tre milioni di euro, stanziati per i lavori di adeguamento della strada e la rispettiva messa in sicurezza affinchè questa possa diventare un'arteria provinciale. Alla presenza dell'assessore provinciale alla viabilità, Pasquale Robortella, del sindaco di San Chirico Raparo, Claudio Borneo e del vicesindaco di Castelsaraceno, Domenico Ielpo, del responsabile del procedimento,

Barbano Angelo, sono stati consegnati i lavori ai direttori Giuseppe Bonelli e Saverio Marsico. Un passo decisivo che le popolazioni attendevano ormai da tempo, e che per molti era l'ennesimo intoppo per una strada che ha conosciuto non pochi problemi lungo il suo percorso. Realizzata nel corso degli ultimi trent'anni, la Racanello vede il via negli anni 1970 1975, quando grazie ai fondi Feoga viene realizzato il tratto interpoderale che congiunge la fondovalle del Racanello con la A7. Dopo sei anni, la Comunità montana del Lagonegrese appalta e realizza con circa 1.500.000.000 di vecchie lire, derivanti da finanziamenti comunitari, il primo tronco che partendo da Castelsaraceno si prolunga sulla fondovalle e a seguire un secondo lotto che si congiunge al primo, per un importo di 2.000.000.000 di lire. Improvvisamente,

tutto si blocca, e solo nel 2004 le speranze dei cittadini si riaccendono con la determinazione dirigenziale della Provincia n. 113 che stanzia 2.582.284,50 euro per la progettazione definitiva ed esecutiva dei lavori di adeguamento funzionale lungo la strada. A seguito di numerosi intoppi, la progettazione si avvia nel 2005 e solo il 2 dicembre del 2008 si giunge alla gara di appalto dei lavori. In attesa che la ditta mantenga i 540 giorni per l'esecuzione dei lavori, previsti dall'appalto, l'assessore provinciale alla viabilità Pasquale Robortella ha commentato: «Il governo provinciale porta a completamento quelli che erano i programmi. E'arteria importantissima perché capace di unire più fondovalli. Fin da questo momento, la Provincia si impegna alla provincializzazione di tutto il tratto». Francesca Gresia

Wwf, viaggio alla scoperta della Valle dell’Agri VAL D'AGRI - Un viaggio itinerante alla scoperta del patrimonio naturalistico e storico - culturale del Parco Nazionale della Val d'Agri - Lagonegrese, del Parco Nazionale del Pollino e dei territori della Basilicata e Campania. E' il programma escursionistico organizzato dal Wwf Sezione Regionale Basilicata e dalla sezione locale Val d'Agri con la partenza domenica 31 Maggio, per proseguire fino all'ultima domenica di settembre. Quindici uscite da tenersi ogni domenica. Un ricco programma degli “itinerari per gli amanti della natura e della cultura che andranno alla scoperta di sentieri e percorsi suggestivi lasciandosi incantare dal patrimonio floro-faunistico, geologico e culturale tanto affascinante quanto poco conosciuto”. Attività, quella dell'escursionismo, promossa dal WWF Basilicata da oltre 10 anni, organizzata con passeggiate attraverso i sentieri più interessanti e belli delle aree protette lucane, specialmente dei parchi naturali del Pollino, della Val d'Agri. Obiettivo “la diffusione della conoscenza del territorio - spiega una nota stampa del WWF - in tutti i suoi aspetti, per avvicinare, conoscere, rispettare e difendere la natura, risvegliando quelle capacità di percezione e di relazione dell'uomo che le abitudini della vita moderna hanno ridotto o dimenticato”. Un camminare nel

Ecco i nomi dei candidati Per un errore di sistema, nella pagina speciale dedicata alle elezioni non è uscita la lista numero 3 “Alternativa per Viggiano” del candidato a sindaco Sepe Giovanni. Questi i nomi dei candidati a consigliere Aliano Donatella, Cuozzo Mario, Colasurdo Vincenzo, Damiano Maria, D'Arago Giovanni, D'Arago Marinella, De Marco Giuseppe, Gargaro Fabio, Laurita in Nigro Antonietta, Mallaurino Antonio, Marsicovetere Luigi, Moscogiuri Elio Bruno, Nigro Flavia, Paolini Augusto, Viceconti Antonio, Zupone Pasquale. Ci scusiamo con gli interessati.

L’argentino Savier Alejo Lester alla ricerca degli avi senisesi zo Abalsamo, arrivò in Argentina verso il 1888, con la promessa di un lavoro da mietitore in una delle grandi aziende agricole che asssumevano in quel tempo. Da allora e’ passato più di un secolo e di cose ne sono cambiate, il mondo ha vissuto trasformazioni impossibili a credere. Le ultime generazioni argentine di questi Abalsamo, sono praticamente composte perlopiù da artisti che lavorano e operano appunto in questo campo. Ed anche Saverio, studia presso l’università di arte e teatro di Tandil. Teatro che venne avviato alla costruzione da un suo avo, eclettico artista che portò in auge l’arte dal quelle parti. Ultimo di quattro fratelli, Saverio non è riuscito nella impresa della ricostru-

zione del suo albero genealogico. Stesso fallimento che capitò al fratello e ad uno zio che pure ci avevano provato negli anni passati. Purtuttavia il giovane studente non demorde ed ammette: “Ritornerò sicuramente per avere più tempo a disposizione ad arrivare ai miei avi senisesi. Quando sono arrivato da Potenza, mi sono subito sentito a casa ed anche dopo, allorquando ho conosciuto il calore di questa gente che non posso descrivere quanto è grande ed emozionante, ho toccato il cielo con un dito”. Savier si è emozionato e stenta a trattenere le lacrime, tanto è contento. Grazie alla grande accoglienza che gli hanno riservato Mario Marino e tutta la combriccola del centro storico, no-

territorio, sia lungo i percorsi (sentieri, mulattiere, ecc.) anche variamente attrezzati, che liberamente, al di fuori dei percorsi fissi, il tutto accompagnato anche da attività naturalistiche quali il “birdwatching, l'osservazione di specie botaniche della geologia dei luoghi, visita di monumenti, di luoghi abbandonati o di fenomeni naturali che si trovano lungo il percorso”. Quindi, all' escursionismo si aggiungono visite ai paesi, all'ambiente urbano, alle chiese e santuari, inclusi momenti di piacere con degustazioni di prodotti tipici presso gli agriturismi, i ristoranti e le masserie attrezzate più note della Regione. Concetto fondamentale è “il rispetto delle persone, dell'ambiente, dei luoghi e delle strutture che si incontrano sui percorsi”. Angela Pepe

“ALTERNATIVA VIGGIANESE”

LA STORIA

SENISE - E’ ripartito senza riuscire a ritrovare tracce significative dei suoi avi. Savier Alejo Lester Abalsamo, è un ragazzo di venticinque anni, proveniente dall’Argentina, precisamente da Tandil, circa 400 chilometri a sud della capitale Buenos Aires. Ed è arrivato nei giorni scorsi prima a Potenza, per partecipare al raduno periodico dei lucani nel mondo e poi a Senise. Ma il suo cruccio, comune a tantissimi altri che pure ci hanno provato negli anni, è quello di arrivare a conoscere la storia della famiglia in questo caso di sua madre, Abalsamo. Tipico cognome senisese ma che come altri, ha tantissime ramificazioni non sempre chiare e lineari. Di certo comunque c’è che il bisnonno, Vincen-

La Val d’Agri

toriamente prodiga ad accogliere i compaesani di ogni dove. Ed è stato grazie a Felice Lista, emigrante rientrato oramai dall’argentina che accoglie ogni compaesano che rientra dalla terra del sole, che Savier riesce a toccare con mano l’aria e l’amore di quella che sente la sua Senise e promette: «Giuro che ritornerò a ritrovare Felice Lista, e lui mi aiuterà, me lo ha promesso a trovare anche i miei avi. Sono senisese e voglio conoscere la mia storia, a tutti i costi”. Un atto di amore che più grande non poteva essere e che rende urgente realizzare un sistema che renda più agevole le ricerche, anche attraverso archivi ancora impolverati ma attendibili». Gianni Costantino

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Giovedì 28 maggio 2009


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Giovedì 28 maggio 2009 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Metaponto

Elezioni

Rifascimento costiero

Speciale al voto

Pietre nella sabbia Operatori in rivolta

Cirigliano e Accettura Le sfide in Montagna

a pag. 39

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Saranno presentate se entro 20 giorni non verranno adottate misure adeguate

Denunce sul torrente Jesce Dal presidente dell’Ente Parco Cifarelli «per danno ambientale» L’intervento del consigliere Braia

«Precarietà e degrado Necessari interventi per le aree urbane di Arco e Aquarium»

IL presidente dell’Ente Parco della Murgia Materana, Roberto Cifarelli, denuncerà per «danno ambientale» al Ministero dell’Ambiente, i comuni di Matera, Altamura, l’Autorità di ambito ottimale e altri soggetti «coinvolti nell’inquinamento dei torrenti Jesce e Gravina, se entro 20 giorni non avranno adottato le misure di competenza, per ripristinare le condizioni di salubrità dei corsi d’acqua». «Non è possibile – ha detto – che nessuno intervenga per tutelare un bene dell’umanità, che attraversa l’habitat rupestre e i rioni Sassi. Ci sono responsabilità che vanno rimosse e azioni che vanno attivate. Sulla questione del torrente Jesce abbiamo tollerato ogni limite. Due conferenze di servizi e una denuncia lo scorso mese di aprile non hanno sortito alcun effetto verso i soggetti preposti alla risoluzione del problema. Quanto sta accadendo nei torrenti Jesce e Gravina è indecente, voglio nei prossimi giorni vedere una programmazione concreta e la risoluzione dei problemi. L’Ente Parco – ha concluso - ha il compito di salvaguardare la popolazione vegetale e animale, non intende attendere oltre e denuncerà le inadempienze altrui». E’ stata così portata alla luce l'annosa questione degli scarichi abusivi nei torrenti

di Jesce e della Gravina. «E' una situazione indegna ed insostenibile non possiamo pensare di poter andare avanti in questo modo. - dichiara Cifarelli -Per questo motivo mi vedo costretto a lanciare un ultimatum ai Comuni di Matera ed Altamura ed a tutti gli enti responsabili della gestione delle acque e degli scarichi poiché se entro venti giorni non si troverà una soluzione fatta di azioni concrete procederemo con l'attivazione della procedura per la richiesta del riconoscimento del danno ambientale». La qualità delle acque del torrente Jesce che si immette nella Gravina di Matera negli ultimi tempi ha raggiunto un livello di inquinamento mai visto negli ultimi anni. Il problema è dettato dalla quantità dei liquami scaricata senza alcuna forma di depurazione. A questo si aggiungono i liquami provenienti da Altamura nel torrente Jesce anche questi senza alcuna forma di depurazione. Un degrado che si ripercuote nei confronti dei turisti e della cittadinanza che in questi giorni sono messi a dura prova con il cattivo odore che si registra in città. Intanto dopo l’ultimatum lanciato dal presidente dell’Ente Parco delle Chiese Rupestri su Facebook, è iniziato il conto alla rovescia fra i tanti amici che si annoverano nella bacheca. Michelangelo Ferrara matera@luedi.it

IL CONVEGNO

Tecniche innovative in cardiologia SI E’ concluso ieri a Matera, il congresso regionale Sic - Anmco di Puglia e Basilicata, che ha visto la partecipazione dei medici e infermieri provenienti dalle due regioni contigue. Due giorni di relazioni, dibattiti, dimostrazioni, hanno permesso di fare il punto sullo stato dell'arte della cardiologia moderna. «Le sperimentazioni di nuove terapie farmacologiche, l'attivazione di sistemi diagnostici evoluti, e l'impianto di tecniche interventistiche innovative, sono alla base dell'aggiornamento del medico cardiologo» conferma il dottor Giancarlo Calculli, responsabile dell'Unità Operativa Dipartimentale di Cardiologia Interventistica dell'Azienda Sanitaria Locale di Matera. Ad amplificare l'interesse per gli esiti del congresso contribuisce senza dubbio la grande diffusione delle malattie cardiovascolari, fenomeno epidemiologico tipico della civiltà del benessere: «La crescente consapevolezza maturata dall'opinione pubblica, si è trasformata col tempo in vera e propria domanda qualificata, a fronte della quale il professionista deve rispondere soltanto con l'aggiornamento continuo. La condivisione delle competenze e dei numerosi casi di successo del nostro territorio è in grado, peraltro, di scongiurare il fenomeno della mobilità ospedaliera interregionale, che tanto può incidere

sull'organizzazione dei centri specialistici». Il dottor Tommaso Scandiffio, direttore dell'Unità Operativa Complessa di Cardiologia Utic dell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, descrive il congresso come «un incontro estremamente importante non solo dal punto di vista scientifico ma anche da quello organizzativo, per le nuove problematiche trattate. Il sistema sanitario della Basilicata è in dirittura d'arrivo per la formazione della Rete per la cura dell'infarto del miocardio acuto con ST sopraslivellato. La rete ricopre un'importanza fondamentale nell'orientare il paziente nell'unità coronarica più opportuna, ma soprattutto ha come scopo l'esecuzione immediata, quando necessaria, della fibrinolisi, che consiste nell'iniezione di un farmaco che dissolve il trombo e riapre il vaso precedentemente occluso. Ottenuto l'elettrocardiogramma a domicilio, l'esame sarà trasmesso all'unità coronarica di riferimento dove un cardiologo, in collegamento diretto con il servizio 118, porrà l'indicazione se sia il caso di eseguire tale procedura, fornendo inoltre utili ragguagli sull'unità coronarica più opportuna per ricoverare il paziente, considerando che oggi anche l'ospedale di Matera è dotato di emodinamica interventistica atta ad eseguire angioplastica coronarica».

SULLA situazione della lottizzazione Arco e Aquarium, interviene con una nota il consigliere comunale del Pd Luca Braia. «Si proceda immediatamente all'aggiudicazione dell'appalto sulla pubblica illuminazione scaduto nei giorni scorsi, a rendere disponibili i 200.000 euro inseriti in bilancio utili a bandire immediatamente la gara per il completamento del marciapiedi, ed a reperire i fondi ulteriori per la sistemazione definitiva della viabilità e delle aree destinate a verde pubblico. - afferma il consigliere Braia - L'amministrazione Buccico proceda inoltre immediatamente a sistemare la cartellonistica di servizio e quella riservata alla toponomastica ed a dotare il quartiere di un numero adeguato di contenitori per la raccolta della spazzatura. Si sta avvicinando a grandi passi un'altra calda estate per i residenti delle lottizzazioni di Arco ed Aquarium - prosegue il consigliere Braia - nell'assoluta precarietà e degrado, rappresentata da punti di raccolta rifiuti sempre stracolmi di immondizia trabordante, strade buie e pericolose, marciapiedi inesistenti, situazioni ideali per i male intenzionati che approfittando dell'abbandono rubano auto, motocicli ed entrano indisturbati in case procurando panico tra le centinaia di oneste e giovani famiglie che con i loro bambini e con le temperature estive hanno il sacrosanto diritto di abitare in un rione che deve diventare perlomeno sicuro e vivibile». Secondo Braia, «accumulare ancora ritardi sarebbe veramente delittuoso per le migliaia di cittadini che ormai da anni vivono nel quartiere in una sorta di accampamento continuo che in inverno si ricopre di acqua e fango e di estate si caratterizza per olezzi maleodoranti e per la presenza di rettili ed insetti ma che ha delle costanti assolute che invece si segnalano tutto l'anno, la mancanza di spazi verdi, di aree di aggregazione e del buio assoluto». matera@luedi.it

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Matera


Buccico: «Servizio ambizioso ma graduale, aumenteremo la rete con servizi bus per Agna»

L’obiettivo è la metropolitana Avviato il percorso per un attraversamento cittadino, Fal e Comune a confronto «IL CONFRONTO avviato con l’Amministrazione comunale di Matera è ancora ad uno stato embrionale, è servito per verificare possibili interventi che possono essere messi in campo, darci una serie di step che dovremo cercare operando insieme di raggiungere». Matteo Colamussi presidente delle Fal ha commentato così al Quotidiano l’incontro di ieri mattina presso l’Amministrazione comunale dove sono state affrontate le tematiche legate ai trasporti ferroviari interni e le questioni in comune tra Amministrazione Comunale e Ferrovie Appulo Lucane, all’ incontro hanno partecipato il sindaco Emilio Nicola Buccico, il vice Sindaco Saverio Acito, il presidente delle Fal Matteo Colamussi e il componente del Cda Michele Lamacchia, consigliere comunale di Matera. Il progetto avanzato dal Sindaco riguarda la realizzazione di una metropolitana leggera nell'ambito della tratta ferroviaria Matera-Venusio, che consenta un più agevole collegamento tra i punti nevralgici della città. «Ci sono già sei chilometri di strade ferrate ma ora sarà necessario creare tutta una serie di servizi a supporto di questo tipo di situazione, una maggiore frequenza delle corse, aree e siti per i parcheggi, collegamenti bus dove necessario. Insomma abbiamo solo avviato il lavoro preparatorio che avrà bisogno poi di essere notevolmente integrato nelle prossime occasioni». Colamussi non ha voluto però parlare di costi e di necessità di inve-

La riunione in Comune con Buccico e Colamussi

stimenti: «in questo momento sarebbe assolutamente prematuro fare discorsi di questo genere, la situazione è ancora in uno stato embrionale. Abbiamo questi sei chilometri di strada a disposizione e per arrivare ad Agna San Francesco sarà necessario aggiungerne altri due o tre. Al momento è importante anche aver verificato la volontà del Comune, della Regione e anche del Governo a sostenere questo tipo di progetto. Lo stesso senatore Viceconte ha indicato la possibilità di un ricorso a fondi eu-

ropei. Insomma c’è una strada che si può percorrere, ora dobbiamo approfondire la questione. Di più al momento non si può dire». Della bontà del progetto che si cerca di portare avanti e dell’utilità e necessità di collegare attraverso un sistema di questo tipo le diverse parti della città anche per eliminare e decongestionare in questo modo il traffico cittadino ha parlato anche il sindaco della città di Matera, Emilio Nicola Buccico attraverso un comunicato stampa. «Si tratta di un progetto ambi-

zioso e già partorito da tempo, ma che va portato avanti con gradualità - afferma il sindaco Buccico -. Si partirà dalla implementazione della rete già esistente, integrandola con un servizio bus nel rione Agna e con l'istituzione di un biglietto unico. Quindi, al fine di offrire un importante servizio alla città e soprattutto alle fasce più bisognose, punteremo a garantire il trasporto verso l'Ospedale Madonna delle Grazie, per giungere all'obiettivo finale, che è quello del completamento della tratta fino a Venusio. Con le

I collegamenti con la stazione restano un problema che peggiora nei festivi

Ferrandina-Matera, pochi bus Sosta di oltre un’ora per i turisti che arrivano o ripartono Ferrandina-Matera, collegamenti troppo lunghi che mettono in difficoltà i turisti e non permettono un servizio ottimale con il capoluogo. A sollevare il problema è la cooperativa ferrandinese Alfa 3 che gestisce il Bascalo Tipico Cafè presso la stazione e che ha potuto constatare direttamente come le necessità degli utenti non vengano adeguatamente soddisfatte. «Com'è ben noto, la città di Matera, patrimonio mondiale dell'Unesco, meta internazionale di un turismo culturale, è l'unico capoluogo di Provincia che in Italia non ha le Ferrovie di Stato; i collegamenti presenti per raggiungere Matera dalla stazione di Ferrandina, sono scarsi e mal distribuiti; Il turista che arriva alla stazione di Ferrandina attende mediamente più di un'ora per servirsi di un autobus, allo stesso modo se arriva da Matera con l'autobus deve attendere più di un'ora per salire sul primo treno per Roma, la situazione peggiora nei giorni festivi in cui è presente una sola corsa per Matera alle 21», scrivono in una nota in cui segnalano la precarietà del collegamento con il capoluogo lucano, «il turista, per non restare diverse ore in stazione, non può fare altro che cambiare destinazione o chiamare un taxi. Questa condizione a nostro parere, merita una riflessione che va al di là dell'annosa questione del completamento della trat-

Fal, portiamo avanti una antica e fattiva collaborazione, che riguarda tutte le problematiche in comune, tra cui l'area parcheggi e il punto di informazione turistica di piazza Matteotti. Su queste basi, esistono tutte le prospettive e le possibilità per la realizzazione di importanti progetti comuni”. Nei prossimi giorni, l'Amministrazione Comunale farà pervenire alle Fal un articolato screening, sulla base del quale saranno individuati i criteri e le modalità con cui intervenire (tratta, fermate e tempi di percorrenza). Successivamente, sarà interessata la Regione, che, per bocca dell'Assessore alle Infrastrutture Innocenzo Loguercio, ha manifestato la piena condivisione con il progetto dell'Amministrazione Comunale e garantito l'impegno concreto ad intervenire nel breve periodo. La Regione attraverso lo stesso Loguercio aveva già manifestato il proprio impegno per un progetto di questo tipo che può aiutare molto la città di Matera da un punto di vista soprattutto interno. Ora c’è solamente da capire quali saranno le possibilità di portare avanti in tempi medi e non lunghi un obiettivo di questo tipo, se è vero che il confronto è solo ad uno stadio iniziale e che dunque servirà ancora molto tempo per riuscire a mettere in campo un percorso chiaro e condiviso entro il quale potersi muovere. Per il momento c’è la volontà comune di arrivare all’obiettivo. Non è poco.

BREVI CRONACA

Viabilità rurali

Aggiudicati lavori da Comune IL COMUNE di Matera ha aggiudicato all’impresa Sassi Strade srl di Matera, lavori per 122 mila euro destinati alla manutenzione della viabilità rurale. Gli interventi, della durata di 20 giorni, riguardano la messa in sicurezza del piano viabile, il consolidamento dei tratti in forte pendenza, la pulizia dalla presenza di essenze cespugliose e arboree, oltre che alla regimentazione delle acque meteoriche. Il progetto era stato candidato a finanziamento con il programma attuativo Por Basilicata 2000-2006-Dipartimento Agricoltura e Sviluppo. «Si tratta – ha detto l’assessore comunale ai lavori pubblici, Antonio Del Giudice – di un’opera volta alla manutenzione di tratturi comunali di viabilità rurale, che necessitano di interventi urgenti».

La Palestra dello stadio

Riqualificazione per 590mila euro IL COMUNE di Matera ha affidato all’impresa Pascolo di Cardito (Napoli) lavori a base d’asta per 590 mila euro finalizzati alla riqualificazione della palestra per sport di squadra annessa allo stadio «XXI SettembreFranco Salerno» e della palestra di scherma ubicata sotto le gradinate dell’impianto. L’impresa avrà 180 giorni di tempo per completare i lavori. Gli interventi, finanziati con fondi Pisu, consistono nella riqualificazione degli impianti, degli infissi, degli spogliatoi e della pavimentazione. La stazione delle Ferrovie dello Stato che si trova a Ferrandina

ta FerrandinaMatera che per motivi politici e finanziari è ancora lontana dalla conclusione, sembra più costruttivo analizzare i servizi che già esistono e adoperarsi con soluzioni concrete da attuare subito, per questo ci rivolgiamo a tutti gli enti locali preposti per potenziare e razionalizzare i collegamenti da e per Matera, tutelare i servizi ferroviari nella tratta TarantoRoma che viene utilizzata sia dai nostri studenti sia dai numerosi turisti. Il nostro appello si rivolge anche a tutti i cittadini che possono contribuire attivamente a salvaguar-

dare servizi presenti: utilizzare per le partenze la stazione di Ferrandina, dalla quale è possibile raggiungere le principali città come Roma, Milano e Bologna, sarà utile a fornire i” numeri” per tenere attivi i servizi che ogni anno sono a rischio di soppressione» aggiungono ancora. «La Cooperativa Ferrandinese Alfa 3 da luglio 2007 gestisce il Bascalo Tipico Cafè alla stazione ferroviaria di Ferrandina; utilizzando i locali dismessi della biglietteria ferroviaria si è creata un'attività che offre all'utenza diversi servizi: punto di ristoro, vendita di bigliette-

ria ferroviaria e di autolinee, vendita di giornali, tabacchi e ricariche telefoniche. Nello svolgimento dell'attività si è riscontrato un buon afflusso di viaggiatori che accedono alla stazione di Ferrandina, l'utenza è prevalentemente di 2 tipologie: pendolari (lavoratori e studenti) che utilizzano i treni e gli autobus per effettuare brevi tratte regionali o per raggiungere la capitale; Turisti che arrivano alla stazione di Ferrandina per recarsi a visitare Matera o che arrivano da Matera per raggiungere Roma o le città del nord».

Cna Costruzioni

Sacco il nuovo presidente CONTINUANO gli incontri assembleari delle Unioni di categoria in seno alla Cna in vista del congresso quadriennale elettivo del settembre 2009. E' Franco Sacco socio contitolare della Edilizia Fratelli Sacco SRL il nuovo Presidente di CNA Costruzioni, l'Unione delle Imprese iscritte alla Cna che operano nel comparto edile ed affine. Sacco è stato eletto dal Direttivo di Cna Costruzioni. Qualche giorno fa, invece, l'Assemblea dei Soci aveva eletto a sua volta il direttivo nel corso di una partecipata assemblea durante la quale erano stati affrontati importanti argomenti quali la possibilità di acquisire lavori pubblici per il tramite del Consorzio AR.CO. Lavori, la nuova proposta di legge sulla professionalità in edilizia, il Cna Network Day appuntamento di particolare interesse per le imprese, il cui obiettivo sarà quello di valorizzare il lavoro in rete.

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Matera 33

Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

Trappole abusive nel Parco Dispositivi per la cattura di animali nella zona protetta della Murgia SEQUESTRATA una trappola in ferro per uso venatorio realizzata abusivamente e collocata nei pressi della località Murgia Sant'Andrea. A renderlo noto nella mattinata di ieri, in una conferenza stampa tenutasi presso la sede dell'Ente Parco, il presidente del Parco Murgia, Roberto Cifarelli e il comandante provinciale della Guardia Forestale, Gualberto Mancini. Il dispositivo abusivo per la cattura di animali selvatici era stato installato in una zona sottoposta a vincolo paesaggistico ed idrogeologico di particolare valenza naturalistica -ambientale ed ora è sottoposto a sequestro preventivo e affidato in custodia all'Ente Parco Regionale della Murgia Materana che si riserva di costituirsi parte civile. Gli autori, una volta identificati, dovranno rispondere di attività venatoria illecita all'interno di un'area protetta. «Il ritrovamento di questa trappola è un elemento importante a riprova del costante controllo del territorio - ha dichiarato Cifarelli -L'azione del Corpo Forestale ha dimostrato l'impegno nella tutela e nella difesa della fauna del Parco, un'attività coordinata con altre che mirano a tutelare anche i soggetti che operano al suo interno». «Questo è il quarto dispositivo illegale che sequestriamo, un segnale del costante impegno nel verifica di quanto avviene nelle aree protette e dell'attività venatoria, un controllo che effettuiamo anche in termini di prevenzione. - ha dichiarato il comandante Mancini -Dobbiamo tenere alta la guardia anche per quanto riguarda il problema della grande presenza dei cinghiali che si è spinta addirittura nei dintorni cittadini poiché vi sono stati avvistamenti nel rione Agna e nei Sassi». L'Ente Parco, con il supporto della Forestale, è infatti impegnato anche nelle attività di monitoraggio circa la crescita della popolazione dei cinghiali, cresciuta negli ultimi mesi in maniera esponenziale e che vede le richieste d'indennizzi da parte dei soggetti “disturbati” dalla presenza di questi animali passare dai 5.000 euro del 2007 agli 80.000 euro del 2008. «Dal monitoraggio effettuato possiamo dire che l'attuale popolazione dei cinghiali che abitano il Parco è di circa 1000 unità che presumibilmente aumenteranno poiché i cinghiali trovano un habitat favorevole sia in termini di risorse sia perché, in zona, non vi sono altri predatori che possono minacciare la loro esistenza. - continua Cifarelli -Tuttavia ciò crea problemi e danni sia alla fauna che alla biodiversità della flora nonché alle aziende presenti nel Parco. Per questo motivo, con l'approvazione del piano di gestione della popolazione dei cinghiali già da alcuni giorni è cominciata l'installazione di 10 dispositivi di cattura che ci permetteranno di catturare alcuni di questi cinghiali per poi trasportarli in altre aree per il ripopolamento». Milena Scalcione matera@luedi.it

Chiarimenti sull’intervento al mercato di San Giacomo

Capi d’abbigliamento sequestrati Non è merce contraffatta CAPI DI abbigliamento sequestrati al mercato del rione San Giacomo. Gli accertamenti hanno specificato che non si tratta di capi contraffatti. La precisazione è dell’avvocato Vitina Pagano in riferimento a due suoi assistiti. «L'operazione di sequestro preventivo effettuata il 9.05.2009 dai Carabinieri di Matera verso due commercianti ambulanti di Ginosa durante il mercato settimanale del sabato di Matera è stata oggetto di un articolo pubblicato sul giornale del 12.05.2009 (pagina 30)» racconta. «Il sequestro è stato effettuato nell'ambito di un procedimento penale della Procura della Repubblica di Matera (P.M. Dott.ssa V. Farina Valori) con cui si ipotizza la commissione del reato di cui all'art. 474 c.p. ("Introduzione nello stato e commercio di prodotti consegni falsi"). Nella circostanza furono sottoposti a sequestro oltre 60 capi di abbigliamento di note marche del settore al fine di sottoporli a perizia per accertarne l'autenticità. L'attività peritale è stata subito espletata su alcuni capi che già in data 11.05.2009 sono stati dissequestrati e restituiti ai miei Assistiti avendone accertata l'autenticità sia attraverso l'esame del capo sia attraverso un controllo presso le aziende da cui si forniscono i due commerciati di Ginosa. Circa gli altri capi le attività peritali sono ancora in corso, ma la serenità dei miei assistiti in ordine alla autenticità dei capi che pongono in vendita sia nel loro negozio che nei mercati settimanali ove sono presenti (tra cui quello di Matera) li pone in attesa del dissequestro dell'altra merce ancora trattenuta per le verifiche di rito dalla Autorità Giudiziaria di Matera. I miei Assistiti», conclude l’avvocatessa Pagano, «sono i Sig.ri Esposito Nunzio ed Esposito Raffaele (fratelli) titolari della "Blues di Esposito Raffaele e Esposito Nunzio s.n.c." corrente in Ginosa». La conferenza stampa all’Ente Parco (foto Videouno)

Intensificati i controlli dei militari dell’Arma nel settore agricolo

Operazione Demetra, i carabinieri contrastano il lavoro nero RIPRENDONO con l’Operazione “Demetra”, i controlli dei carabinieri del Comando Provinciale di Matera, del Nucleo Ispettorato del Lavoro e della stessa Direzione Provinciale del Lavoro sempre di Matera nel settore agricolo. L’obiettivo dei militari dell’Arma è tutelare i lavoratori nazionali, comunitari e extracomunitari, impiegati in attività lavorative. In particolare, l’attività dell’operazione Demetra si prefigge lo scopo di verificare la regolarità delle assunzioni, le condizioni di lavoro e il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni, nonché lo il contrasto del fenomeno del “caporalato”, dello sfruttamento dei lavoratori e dell’illecita intermediazione per le assunzioni. Infatti, i militari dell’Arma e gli

ispettori della Direzione Provinciale del Lavoro sensibilizzeranno gli addetti al settore e, attraverso il controllo sulla regolarità delle assunzioni, come detto, contrasteranno le irregolarità su assunzioni specie degli stranieri, il lavoro nero e il caporalato. Si procederà inoltre a controlli sistematici presso aziende agricole della provincia attraverso l’impiego sinergico dei carabinieri del Comando Provinciale, del NIL di Matera e del personale della Direzione Lavoro Matera, effettuando verifiche incrociate “sul campo” su regolarità assunzioni e condizioni di impiego dei lavoratori e sulla posizione degli stranieri (permesso soggiorno). Si ricorda, che, in precedenza, tale attività ha già consentito di controllate già circa 100 aziende

Sicurezza nei cantieri Un corso dell’Api VENTI lavoratori di piccole e medie imprese locali dal 3 giugno prenderanno parte all'ottavo corso organizzato dall'Api, con la collaborazione didattica della società Cerpes, riservato ai Rappresentanti dei Lavoratori (Rls) per la Sicurezza, una figura prevista dalla normativa in materia di salute e sicurezza sul lavoro con importantissimi compiti consultivi e di controllo. Il corso, della durata di 32 ore e senza oneri per i lavoratori, sarà tenuto da docenti esperti delle varie discipline tecniche, giuridiche e sanitarie che compongono la delicata materia della sicurezza sui luoghi di lavoro. Le iscrizioni sono aperte a tutte le imprese interessate. Il decreto legisla-

tivo n. 81 del 2008 ha rivalutato la figura del Rls, affidando a questi lavoratori rilevanti funzioni sia di consultazione per l'organizzazione e la gestione della sicurezza in azienda che, soprattutto, di controllo dell'operato del datore di lavoro e del responsabile del servizio di prevenzione e protezione. Per il presidente dell'Api, Nunzio Olivieri, «l'Associazione continua nella sua attività di servizio alle imprese locali intesa a formare gli imprenditori e i loro dipendenti per diffondere la cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro. I nostri corsi si basano non solo sulla formazione tecnica ma prima di tutto sulla prevenzione soggettiva».

agricole, di verificate varie irregolarità, di denunciare degli imprenditori agricoli e contestare sanzioni per complessivi 200.000 euro. Fra le maggiori irregolarità che sono state riscontrate dai carabinieri, si segnala l’occupazione di lavoratori non risultanti da scritture obbligatorie (in nero), l’omesso versamento di contributi previdenziali e assistenziali, l’occupazione di lavoratori stranieri privi di permesso di soggiorno, l’illecita somministrazione di manodopera, il cosiddetto “caporalato”, la ritardata comunicazione di assunzione on-line al Centro per l’Impiego e la “maxi sanzione” per lavoro nero. I controlli dei militari dell’Arma saranno svolti, specie in questo periodo e nell’intera provincia,

Una pattuglia dei carabinieri

nell’interesse non solo degli stessi operatori del settore, ma, soprattutto, dei lavoratori. In questo modo, si intende evitare ogni forma di abuso, sfruttamento e irregolarità nell’ambito delle assunzioni. matera@luedi.it

Il vescovo della diocesi di Orlu ha ringraziato “Azione Verde”

Un Premio per Don Bonifacio SUA Eccellenzia monsignor Ukwuoma, vescovo della Diocesi Cattolica di Orlu in Nigeria, ha espresso i suoi ringraziamenti a Don Bonifacio Duru, sacerdote della sua Diocesi e all'associazione “Opera Don Bonifacio Azione Verde”, di cui è fondatore e presidente onorario, per l'operato svolto a favore delle popolazioni disagiate della Nigeria. Don Bonifacio Duru, infatti, domenica scorsa nell'aula magna dell'I.T.I.S. “Conte M. Milano” di Polistena (Rc) in occasione della seconda edizione della manifestazione “Giornata della scuola aperta”, è stato insignito di un premio. L'I.T.I.S., alla presenza di cariche istituzionali e religiose, ha dedicato questa giornata alla consegna dei Premi “Conte M. M. Milano” a

chi presta servizio per la società. A Don Bonifacio Duru è andato il premio per la solidarietà, al giornalista e presentatore Michele Cucuzza il premio per il giornalismo e il premio per l'impegno antimafia al giudice Francesco Mollace. Questo riconoscimento testimonia ancora una volta quanto l'operato di Azione Verde sia riconosciuto come modello internazionale. Don Bonifacio al momento del ritiro del premio ha ribadito ancora una volta quali sono i principi su cui Azione Verde ha le sue basi: l'istruzione dei bambini e la cura dei malati. «Il futuro di un popolo - afferma Don Bonifacio - è determinato dalla cura e dall'attenzione che si dà ai bambini e una società che non dà attenzione ai bambini, non ha futu-

ro. Per questo l'Associazione sta realizzando un Centro per 500 bambini: una scuola è stata già terminata e la seconda è in costruzione. L'unico modo per non far crescere la criminalità è l'istruzione»”. Il premio, un tallero d'argento coniato per l'occasione da un'orafa calabrese, è stato dedicato e donato da Don Bonifacio ai bambini della Nigeria, con «l'augurio che anch'essi possano diventare più forti e contribuire al cambiamento della società e dei popoli». L'associazione, con monsignor Ukwuoma, sta ultimando la preparazione dell'ottavo “Viaggio della Speranza” programmato per 50 volontari, in Nigeria nello Stato di Imo nei mesi di luglio e agosto, rivolta all'assistenza sanitaria.

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34 Matera Collaborazione tra l’Ente e il Corpo Forestale per monitorare la popolazione dei cinghiali


Vi a g g i o tra i candidati

Lavoriamo nel sociale Ci rivolgiamo ai cattolici che sono stati tirati da una parte o dall’altra

Per il riscatto dei giovani Domenico Martino dell’Uci delinea le priorità delle sue scelte per la Provincia «LA MIA avventura in questa competizione elettorale punta ad un duplice risultato cioè il riscatto dei giovani in politica e l’affermazione dei valori cattolici a cui noi teniamo molto». A parlare è Domenico Martino candidato alla presidenza della provincia di Matera per l’Uci cioè l’Unione Cattolica italiana. Martino è la sorpresa dell’ultimora in questa consultazione elettorale, il candidato più giovane in campo e prova, all’interno dei tempi stretti di questa campagna elettorale, a spiegare al Quotidiano gli obiettivi e le ragioni del suo impegno in politica, le priorità che l’Uci si prefigge di porsi in questa competizione e le difficoltà presenti sul territorio. Come nasce la scelta dell’impegno in politica per l’Uci? «Stiamo provando a dar forza ai valori cattolici che da troppo tempo sono tirati da una parte o dall’altra. L’Uci si muove anche come associazione impegnata nel sociale ed in stretto contatto con il vaticano». Qual è la linea politica entro la quale intendete muovervi? «Noi deriviamo dalla Dc che fa riferimento all’attuale sottosegretario del Governo, Pizza. Abbiamo cercato ma non c’è stato un accordo con il centrodestra per cui abbiamo fatto questo tipo di scelta anche perchè ci interessa molto vedere come la gente decide di rispondere ad un candidato giovane». Cosa sceglierete in caso di ballottaggio? «Ci sentiamo profondamente autonomi per cui faremo una valutazione al momento opportuno, certo devo dire che tendenzialmente ci sentiamo più vicini al centrodestra in questa competizione elettorale». In una campagna elettorale come quella che state affrontando capita anche di trovarsi davanti piccole realtà nelle quali magari ci si rende conto di una serie di problemi che soprattutto le nuove generazioni stanno affrontando? «Sono stato proprio qualche giorno fa a Gorgoglione e mi sono trovato di fronte una realtà che mi ha lasciato esterrefatto e che mi fa pensare alla necessità di incentivare i giovani e dargli un motivo per non andare via, non andare in

Il candidato dell’Uci, Domenico Martino

altri paesi ma rimanere sul territorio. L’altra necessità che ho constatato personalmente è l’estrema difficoltà di collegamenti e dunque la necessità di investire per la creazione di infrastrutture che colleghino i piccoli comuni e facilitino anche la possibilità di una promozione del territorio e di quelle tradizioni che nascono proprio all’interno delle nostre piccole realtà». Tra le questioni che riguardano questa provincia anche se non sono di diretta competenza dell’ente vi è anche quella agricola. Come si dovrebbe intervenire? «Bisogna incentivare la ricerca di nuovi prodotti ed eliminare quei carrozzoni di enti che gestiscono le acque e che hanno costi considerevoli. Si deve ridurre ad uno il tutto limitando i costi. Ci sono poi i rischi di disastri ambientali nel settore dovuti alle condizioni meteorologiche che vanno affrontati aiutando le aziende agricole». Qual è il giudizio sull’operato della giunta in carica, guidata dal Presidente Carmine Nigro? «E’ stata una giunta completamente assente che si è limitata ad alcune

visite per annunciare opere che non si sono mai viste. Un esempio che posso fare è quello che riguarda il mio paese Pomarico, la giunta aveva annunciato uno svincolo Montescaglioso-Pomarico che non si è mai visto, nulla di nulla in un anno e mezzo». Qual è la situazione che vedi per il lavoro in questa provincia viste le difficoltà di settori portanti come il mobile imbottito e di aree intere come la Valbasento? «La Valbasento è ora, purtroppo, una valle di lacrime. C’è stato un periodo in cui venivano molte aziende da fuori, prendevano contributi e ora hanno lasciato molte persone senza lavoro. In quell’area sono state spese cifre considerevoli, credo 3000 miliardi, ora bisognerebbe cominciare ad affidarsi ad aziende locali per ricominciare a crescere. In tutto questo credo che ci sia anche una politica regionale che non ha saputo gestire queste situazioni di difficoltà. Noi come Uci abbiamo pensato ad iniziative per il microcredito che possano aiutare le famiglie e i precari, impegni per risollevare queste famiglie attraverso investi-

menti a tasso zero. Poi ci sarà anche un fondo sociale per coinvolgere chiese e associazioni a sostegno delle stesse famiglie». Parliamo di turismo, è davvero la grande scommessa di questo territorio? «La Provincia dovrebbe esportare quelle che sono le bellezze turistiche valorizzando il patrimonio e facendo da volano per conoscere realtà di altri paesi. Bisogna essere in grado di migliorare le aree di comunicazioni e le vie di accesso ai diversi paesi della provincia». C’è un particolare turismo che credo le stia molto a cuore? «Credo che in questo ambito vada rivalutato anche il turismo venatorio che è importante e va tutelato e valorizzato. Sono moltissimi i cacciatori che arrivano da molte regioni in Basilicata. Attenzione bisogna avere anche per le figure delle diverse Atc». L’ultima battuta sull’ambiente? «Credo sia importante investire in energia pulita mentre bisognerebbe incentivare i controlli delle discariche abusive che vanno aumentando purtroppo sul territorio!. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

LA BIOGRAFIA DOMENICO Martino è il candidato più giovane tra i sette candidati per la presidenza della Provincia di Matera. Martino è candidato con l’Uci (l’unione cattolica italiana) E’ nato a Matera il 31 dicembre del 1984 ed è residente a Pomarico, diplomato in tecnico dei servizi turistici, si è diplomato poi in ragioneria, oggi è laureando in scenze Forestali. Nel 2004 viene nominato responsabile del settore turismo in seno al Coordinamento Provinciale materano di Forza Italia. Rimane all’interno del partito azzurro per un breve periodo e neò 2006 decide di fare altre scelte. Infatti lascia Forza Italia e viene nominato Presidente Provinciale dell'Associazione Italiana della Caccia, e sempre nello stesso anno ne di-

viene anche vice presidente Regionale mostrando attenzione ed impegno per le specifiche tematiche del settore. Nel 2008 viene nominato Segretario Provinciale della Dc , e nel 2009 Dirigente del partito a livello Regionale. Da sempre ha mostrato interesse per la politica e per i problemi del mondo giovanile, ha curato nel suo paese le tradizione folkloristiche, ed portato fuori queste tradizioni, impegnato nel sociale ha collaborato con molte Associaziojni di Volontariato. Martino ha sempre mostrato nella sua giovane esperienza di questi anni di credere molto nei valori della famiglia e della chiesa, e con la sua candidatura spera di poter portare un cambiamento nel panorama politico attuale.

Oggi alle 18 a Policoro parla l’onorevole dell’Udc Mario Tassone. Oggi alle 20 a Salandra comizio del candidato di La Grande Lucania, Leonardo Pinto. Ore 20,30 a Matera presentazione della lista La Grande Lucania Il candidato alla presidenza della Provincia per l’Mpa, Saverio D’Amelio sarà alle 19 a Garaguso, alle 20 a Oliveto e alle 21a San Mauro Forte Domani 29 maggio alle ore 18.30 a Ferrandina ci sarà il comizio di Raffaele Fitto in piazza Plebiscito alla presenza dei senatori di Forza Italia Cosimo Latronico e Guido Viceconte. Comizio in piazza oggi alle 19.30 a Colobraro, per il candidato della coalizione di centro destra alla presidenza della Provincia di Matera, Giuseppe Labriola. Sul palco saranno presenti anche il senatore del Pdl Cosimo Latronico e Barbara Matera, candidata per le elezioni europee del 2009, nelle fila del Popolo della libertà. Alle 21 Giuseppe Labriola parlerà in comizio ai cittadini di Rotondella.

MASTROSIMONE E’ DELL’ADDC Rosa Mastrosimone è segretario provinciale del Materano dell’Alleanza dei Democratici di Centro formazione politica che lei stessa ha contribuito a fondare poco più di un anno fa e che nella passate settimane ha proceduto ad una fusione entrando a far parte dei Dec insieme con il consigliere regionale Roberto Falotico. Per un banale errore nella trasposizione del testo è stata segnalata ancora come segretario provinciale dell’Udeur, formazione politica che aveva guidato negli anni passati a livello materano ma che aveva lasciato proprio per fondare l’Alleanza dei Democratici di Centro. Dell’errore ci scusiamo con i lettori e con l’interessata.

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Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

foto VIDEOUNO TAXI MATERA 3332685173

Contrasti urbani

Liscio Matera - Roma - ore 4 da lunedì a sabato. roma - Matera-ore 15 da lunedì a sabato (Eurfermi); 20.40 da lunedì a sabato (Arnia). MateraPisticci ore 6.15 - 14 da lunedì a sabato. piazza Matteotti pisticci-matera : 14.15 20.05. Chiruzzi Il venerdì ore 19 Metaponto, Pavia, Milano, Como; da Pisticci Scalo ore 19.30 da Salandra ore 19.50 Servizi sita matera-metaponto ore: 6.30 -12 -14.10- 18.10

A.Mo. Aldo Mondino SARA’ visitabile fino al 12 luglio, presso la Galleria Opera Arte e Arti , la rassegna "A.Mo. Aldo Mondino", a cura di Matteo Maria Rondanelli, e realizzata in collaborazione con l'Archivio Aldo Mondino e con il patrocinio del Comune di Matera. L'esposizione prende il titolo da una famosa opera dell'artista torinese scomparso nel 2005, realizzata con dei cioccolatini.

GRASSANI&GAROFALO Policoro-Salerno-Napoli Andata (giorni feriali) ore 6.45-9 (Salerno)-10 (Napoli). Ritorno ore 14 (Napoli), 15 (Salerno), 18 (Policoro).

Frammenti di vita quotidiana Presso l'Archivio di Stato è possibile visitare la mostra "Identità vere, identità inventate", Frammenti di vita quotidiana a Matera dal 1809 al 1900. E’ un'iniziativa realizzata in collaborazione con la Scuola Media Statale “Nicola Festa”. La mostra resterà aperta fino al 30 settembre 2009 dal lunedì al sabato (8,30 - 13,30); martedì e giovedì (16 - 19).

Sulle tracce di istrici e volpi “UNA notte nel Parco, Sulle tracce degli abitanti notturni” lunedi 1 giugno dalle ore 21 all’alba (Cea Centro Visite di Jazzo Gattini). E’ un’affascinante escursione naturalistica nel Parco della Murgia Materana alla scoperta dei suoni e degli odori della notte e delle sensazioni uniche che la visione crepuscolare suscita. Un viaggio in un mondo notturno sconosciuto sulle tracce di istrici, volpi, cinghiali e rapaci notturni per percepire l’ambiente naturale scoprendone fino all’alba gli aspetti più nascosti e inconsueti. Per informazioni rivolgersi al Cea 0835.332262 e 320.2636528.

SERVIZI SOCIALI

FARMACIE DI TURNO dalle 8.30 alle 8.30 MOTTA UVA TERESA Via Nazionale 120 PRONTO SOCCORSO Guardia medica Ambulanza Croce Azzurra

0835/385632

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0835/262260 0835/336882 0835/331314

0835-310066/310045 0835/253704 “Jan Patocka” 0835/333604 “Matera gioca” 0835/312005

emergenza sanitaria

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Batizado di capoeira COME tutti gli anni anche nel 2009 ci sarà il quarto Batizado di Capoeira del Gruppo Oxossi a Matera. L'evento è articolato su due giornate. Sabato 30 maggio la fantastica Piazza San Pietro farà da cornice al Batizado e Rodas de Mestre. Domenica 31 maggio allenamenti e stage presso il Centro Sportivo Andrea Fortunato. «La chicca - promettono gli organizzatori - è rappresentata dalla registrazione video e audio del primo cd/dvd del Gruppo Oxossi Matera». La capoeira è una lotta brasiliana di origine africana caratterizzata da elementi espressivi come la musica e l'armonia dei movimenti, per questo spesso scambiata per una danza.

Al Musma opere di Afro Rimarrà aperta fino al 30 maggio 2009 nelle Sale della Caccia del Musma la mostra di Afro. La mostra, a cura di Giuseppe Appella, accoglie disegni e gioielli dal 1930 al 1970, e un gruppo di sculture e ceramiche del 1959-1960 per la prima volta esposte al pubblico. Afro ha partecipato alla Biennale di San Paolo del Brasile, a Documenta Kassel, al Premio Carnegie di Pittsburg e le personali a Oakland, San Francisco, Santa Barbara, Parigi, San Gallo, Lucerna, Darmstadt. Nel 1971 vince il Premio Presidente della Repubblica. Muore a Zurigo nel 1976. Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10,00 alle 14,00 e dalle 16,00 alle 20,00. Giornata di chiusura il lunedì. Biglietto d'ingresso (comprensivo della visita al Musma) intero euro 5; ridotto euro 3,50.

•Consultorio 800216916 •Fondazione antiusura 0835-314616 •Volontariato vincenziano 0835-314140 •Unitalsi 0835-334383 •Associazone Alba 0835-262899 •Avis 0835-243253 •Associazione Tolba” 0835.333522 •Associazione soldaretà 0835-334167 •Caritas 0835-330060 •Federconsumatori 0835-334203/339-1353033 •Aism 0835/336803 •Domos Basilicata 0971991676

•il cenacolo 0835/256309 •Le Botteghe 0835/344072

FINO AL 30 MAGGIO PROFILI DI DONNA

•orient express 0835/256452 •basilico

Nel museo archeologico nazionale “Domenico Ridola” è in corso la mostra “Profili di donna. Personaggi femminili e divinità nell’Odissea e nella mitologia greca”. Il fil rouge della mostra è raccontato attraverso il percorso espositivo che illustra miti, pagine tratte dall’Odissea, testi di autori italiani e stranieri del Novecento. Il tema della mostra intende introdurre in modo originale il visitatore all’evento, presentando le donne e le dee Circe, Calipso, Nausicaa, le Sirene, Penelope, Anticleia ma anche Eos, Ampelis e Opora, Galatea, Euricleia, Leucotea, o ancora Iò. Le loro figure sono tanto arcaiche quanto simili alla donna contemporanea e divengono spazi simbolici da cui partire per comprenderne il ruolo umano e sociale nel corso dei secoli.

0835/336540 •Trattoria del corso 0835/332892 •Il Casino del Diavolo 0835/261986 •Rivelli 0835/211568 •Oi Marì 0835/346121 •RISTORANTE LE SPIGHE 0835/388844 •DA MARIO RISTORANTE 0835/336491

•cream irish pub 0835-268820 •caffè Mulino 0835-334294

•COMUNALE• Matera 0835-334116 Nemico pubblico n.1 L’ora della fuga 17,15 - 19,30 - 21,40 •KENNEDY• Matera 0835-310016 Vincere 19,15 - 21,35 •CINETEATRO DUNI• Matera 0835-331812 Angeli e demoni 17 - 19,20 - 21,40 •PATRON ANTONIO• Via XX Settembre, 14 17 again 18,15 20

Valerie di una 21,45

Diario ninofomane

•CINEMA ANDRISANI• Montescaglioso 0835-208046 Hannah Montana 19,30 San Valentino di sangue 21,45 •CINEMA DELLA VALLE• Ferrandina 0835-755226 Riposo • CINEMA HOLLYWOOD• Via Pitagora Riposo

•BIBLIOTECA PROVINCIALE 0835-330671 Orario 8.30 - 18.30 dal lunedì al venerdì Orario: 8.30 - 13.30 il sabato (chiuso la domenica) •MUSEO NAZIONALE ARCHEOLOGICO Orario 9 - 20 dal martedì alla domenica Orario 14 - 20 solo il lunedì 0835/310058 pinacoteca d’Errico 0835/310137 •PINACOTEC D’ERRICO 0835/310137

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Ferrandina Il bilancio magro ha consentito solo le agevolazioni per le fasce deboli

Salta lo sconto sulla tassa dei rifiuti FERRANDINA - L’aumento della Tarsu non può essere cancellato. Le uniche agevolazioni sono quelle previste per le fasce deboli: esenzione totale per i redditi inferiori ai 6.500 euro, riduzione del 30% per i redditi fino a 8.000 euro. Il bilancio del Comune, ha spiegato il sindaco Raffaele Ricchiuti, troppo magro per consentire ulteriori sconti ai cittadini. Per il consigliere di minoranza Saverio D’Amelio una ragione non convincente abbastanza per dare il proprio voto favorevole al bilancio di previsione, lo stesso che il primo cittadino si era visto non approvare due mesi fa, nonostante l’uscita dall’aula

dei tre consiglieri del Pd e l’astensione di Mazziotta e dello stesso D’Amelio. «Un’apertura di credito spiega il predecessore di Ricchiuti- determinata dalla dichiarata disponibilità del sindaco a verificare la possibilità di accogliere il nostro ordine del giorno con cui si chiedeva di cancellare il raddoppio della tassa sui rifiuti approvata con il bilancio 2008. Ma venuta meno questa possibilità é evidente che il nostro non può che essere un no a questo bilancio». Chi aveva gridato all’inciucio, come il verde Recchia e il consigliere del Pd Montefinese non sembrano troppo convinti

della motivazione addotta, ma tant’é. La situazione dei conti snocciolata dal sindaco non é brillante. Anzi. Una tegola dietro l’altra. A fronte delle entrate che si riducono (anche in virtù degli ulteriori tagli ai trasferimenti agli enti locali imposti dal governo nazionale), le uscite aumentano. Tra queste significativa la voce relativa allo smaltimento dei rifiuti solidi urbani. «Da quando la discarica comunale é esaurita - ha spiegato il sindaco Ricchiuti - siamo costretti a conferire i rifiuti a Pomarico. Questo comporta per il Comune un’uscita non indifferente, a cui deve sommarsi il man-

cato introito dei comuni che venivano a sversare a Ferrandina». Altissimi anche i costi di bonifica e post gestione. Non meno di 600.000 euro. «Tutto questo - sottolinea Ricchiutinella totale indifferenza della Regione a cui da mesi sollecitiamo l’autorizzazione all’utilizzo della discarica ex B2 adiacente a quella esaurita, pronta e mai utilizzata». Il voto al Bilancio passa senza sorprese. Contro i cinque della minoranza, e i tre ex della maggioranza Dubla, Eustazio, Recchia. Ad allungare i lavori la discussione di un punto inserito in extremis all’ordine del giorno: l’op-

Il municipio di Ferrandina

posizione in Cassazione per tentare di evitare il pagamento dell’ennesimo debito fuori bilancio. Si tratta di un contenzioso avviato da una ditta aggiudicataria di un appalto a cui non è stato mai dato corso. A indire la

gara è stata l’amministrazione Recchia nel ‘98, ma a completarne l’aggiudicazione è stato il suo successore D’Amelio. In ballo 600mila euro. Margherita Agata m.agata@luedi.it

Pomarico «Sono state chiarite presunte irregolarità, la struttura è moderna e funzionale»

«Equivoci sullo studio medico» La replica dei professionisti che lavorano nella sede sequestrata dai Nas POMARICO - In merito al sequestro preventivo che ha interessato martedì lo studio medico di Pomarico (circa un mese fa, era stato ispezionato dai militari del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Potenza in collaborazione con i Carabinieri della locale Stazione), intervengono i medici di Pomarico con alcune considerazioni. «La vicenda - spiegano i medici - è scaturita da alcuni equivoci sulla natura della nostra associazione medica che non è assolutamente una “struttura complessa” né ha alcuna configurazione legale, fiscale o giuridica che dir si voglia. La nostra associazione, costituita secondo i regolamenti dell'Accordo Nazionale per la medicina generale, è esclusivamente una modalità lavorativa che accomuna le professionalità dei medici partecipanti, piuttosto che lasciarli lavorare singolarmente, nell'intento di dare maggiori e più soddisfacenti risposte ai bisogni assistenziali della popolazione. Come è noto in periferia, lontano da ospedali e laboratori, alcune delle innumerevoli richieste diventano più pressanti e significative. Per tale motivo - specificano i medici nella nota - si è accolta l'offerta di un laboratorio di Matera di ospitare al bisogno un infermiere che potesse prelevare campioni ematici per i pazienti che, per urgenza o difficoltà a raggiungere la sede del distretto,

avessero bisogno, in tempi più rapidi e certi, di risposte diagnostiche riguardo i loro problemi di salute. Riguardo poi alla presenza di farmaci scaduti nello studio, si fa presente che i soli due campioni di farmaco tra le centinaia presenti in studio, scaduti da poche settimane, erano stati conservati in uno sgabuzzino in attesa di essere smaltiti corret-

tamente tra i rifiuti speciali (cosa che viene effettuata regolarmente ogni tre mesi). Su questi fatti è in corso l'indagine avviata dal Magistrato inquirente che chiarirà senza ulteriori dubbi l'insussistenza di qualsiasi reato. Null’altro ci è stato contestato essendo già stata fatta chiarezza su altre presunte ed inesistenti irregolarità. Gli stessi medici, oggi oggetto di tali offensive illazioni, lavorano dal 2004 ovvero da 5 anni nella stessa struttura, moderna, accogliente e funzionale, con un orario di apertura più che triplicato rispetto al dovuto con un efficiente servizio di segreteria e di doctor-office con spese molto più onerose e senza alcun compenso aggiuntivo. Per 4 mesi si sono sobbarcati anche del servizio di guardia medica notturna feriale poiché la Asl non sapeva come risolvere tale urgenza assistenziale. Hanno chiesto, oramai da anni, di poter organizzarsi anche con i paesi limitrofi per dare alla gente, sparsa sul territorio e lontana dalla realtà cittadina, finalmente servizi assistenziali perlomeno paragonabili e comunque migliori e sono ancora in attesa di una risposta dalla Asl e dalla Regione. Continueranno a lavorare per i nostri assistiti». provinciamt@luedi.it

Viaggio tra i Candidati

«Garbellano riesce a gestire il cambiamento» MONTESCAGLIOSO - Dopo il comizio dei giorni scorsi, del candidato presidente alla Provincia di Matera, Franco Stella e del candidato consigliere Angelo Garbellano, il Partito Democratico ha incontrato nuovamente l'elettorato in un pubblico comizio tenutosi in piazza Roma. Il primo intervento è stato affidato ad Ottavio D'Aquino, del Coordinamento cittadino Pd, il quale ha espresso la totale condivisione della scelta caduta su Garbellano, che, nel tempo, «ha mostrato la capacità di saper gestire il cambiamento ascoltando le opinioni di

tutti». Ha poi invitato i giovani ad avvicinarsi alla politica e ad «essere promotori di idee per realizzare un futuro migliore». Ha quindi preso la parola Giuseppe Ciarfaglia (direzione provinciale Pd), il quale ha dapprima definito lungimirante la scelta di creare il Partito Democratico, aggiungendo che, in politica, è necessario operare un ricambio generazionale. Il senatore della Repubblica Carlo Chiurazzi, dopo aver definito il Pd «aperto e innovativo», ha parlato dei candidati presidenti della Provincia Stella (Pd) e Labriola (Pdl),

sottolineando come il primo, a differenza del secondo, non sia stato un dirigente politico (Labriola ha ricoperto l'incarico di segretario provinciale di Alleanza Nazionale), ma, invece, la sua storia personale sia stata basata su un percorso non politico. Ha infatti sottolineato come la scelta sia caduta su «un uomo fuori dalle alleanze», direttore, per diversi anni, dell'Api (Associazione delle Piccole e Medie Imprese). Spostando poi l'attenzione sulla situazione nazionale, il senatore Chiurazzi ha rilevato la notevole importanza, anche a livello politico, dell'esito che emergerà dal voto

del 6 e 7 giugno prossimi, ad un anno dall'inizio del Governo Berlusconi, verso il quale non ha risparmiato un giudizio profondamente negativo. Si è quindi soffermato sulla questione relativa alla riduzione del costo della benzina di cui si è parlato recentemente: ha puntualizzato che non si tratta di una dimezzamento ma, come detto, di una riduzione, dell'ordine di quattro centesimi al litro, una manovra che, oltretutto, dovrà essere condivisa con altre regioni italiane dotate di termovalorizzatori, come nel caso del Veneto. mic.mar.

Montescaglioso Sabato la premiazione

Un progetto scolastico per combattere il racket e l’usura

MONTESCAGLIOSO - Sabato 30 maggio, dalle 10.30, il Palauditorium “Karol Wojtyla” sarà teatro della cerimonia di premiazione del concorso, riservato alle classi quinte elementari e terze delle Medie sulle tematiche della legalità. L'iniziativa è curata dall'associazione antiracket “Giovanni Falcone Paolo Borsellino” di Montescaglioso, nell'ambito del progetto scuola “Contro il racket e usura per l'associazionismo con le istituzioni, la scuola, la Chiesa”. Per i primi tre classificati sono previsti premi di 250, 200 e 150 euro in libri, da acquistare nelle librerie montesi; la consegna sarà affidata al sindaco junior di Montescaglioso, Vito Dichio, incaricato, lo scorso mese di gennaio, di guidare il Consiglio Comunale dei ragazzi. All'iniziativa interverrà l'avvocato Domenico Potenza, presidente dell'antiracket ed antiusura di Basilicata. Nei giorni scorsi l'associazione montese aveva promosso un incon-

tro, svoltosi in due momenti: nella prima parte presso l'Aula magna della Scuola primaria “Don Liborio Palazzo” in Rione Marco Polo; la seconda presso la Sala consiliare “S. Pertini”, dove erano presenti studenti frequentanti la scuola Media “Carlo Salinari”. Ai due incontri avevano partecipato, oltre a Paolo Gallipoli, presidente dell'associazione montese, con i soci Vincenzo Bracciale e Franco La Rosa, l'ex Prefetto di Matera Tommaso Blonda, Pinuccio Fazio, padre del sedicenne Michele Fazio, vittima innocente, a Bari, in seguito ad uno scontro a fuoco tra bande malavitose; il questore di Matera, Carmelo Gugliotta, i dirigenti scolastici di Montescaglioso Giovanni Pizzolla e Nunzio Nicola Pietromatera. Avevano dato un loro contributo all'iniziativa il tenente colonnello Domenico Punzi, comandante provinciale dell'Arma dei carabinieri ed il sindaco di Montescaglioso Mario Venezia. Michele Marchitelli

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Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

CIRIGLIANO

ACCETTURA

La sfida nel paese più piccolo del Materano

A confronto le esperienze di Labbate e Buonanova

Delorenzo e Romeo Battaglia tra titani locali Idee chiare in campo per rilanciare il Comune DUE liste in campo per la contesa dell'amministrazione comunale nel centro meno popoloso della provincia di Matera. A Cirigliano, infatti, si contenderanno la carica di sindaco Tommaso Romeo, a capo della lista “Progetto per Cirigliano”, e Marco Delorenzo, omonimo del sindaco uscente, candidato a primo cittadino dalla lista “Uniti per la Libertà”. Già due volte sindaco fino al 2004, consigliere uscente, prima vice presidente e attuale presidente della Comunità Montana “Collina Materana”, Tommaso Romeo è un politico di lungo corso che conosce i meccanismi amministrativi e le “cose” della politica. L'esperienza politico-amministrativa è la sua forza principale, che ha deciso di mettere a valore all'interno di questa nuova sfida che è il suo “Progetto per Cirigliano”. «L'impegno che ci accingiamo ad affrontare ha affermato Romeo- punta a un nuovo modello di gestione comunale, improntato sul rinnovamento delle energie e incentrato su di una visione collegiale della gestione. Solo così si potranno determinare le condizioni per un rilancio dei settori più importanti per la crescita del nostro paese, da quello agricolo, perseguibile attraverso politiche di ammodernamento delle strutture produttive e delle infrastrutture e una valorizzazione delle produzioni, a quelli dell'artigianato e del commercio. Un altro obiettivo che ci poniamo quale prioritario -ha continuato il candidato sindaco di Progetto per Cirigliano- è il sostegno del settore sociale e culturale, perseguibile con la valorizzazione degli spazi comuni, dalla biblioteca ai centri di aggregazione sociale, ed il sostegno delle iniziative culturali. Importante, infine, anche il ruolo del comparto turi-

stico, da rilanciare attraverso una valorizzazione del patrimonio naturale e storico». Nemmeno Marco Delorenzo è nuovo alle sfide elettorali nel piccolo comune montano. Già nel 2004 capeggiò una lista per la competizione amministrativa cirigilianese. Quell'anno, però, le compagini in campo furono tre e quella guidata da Delorenzo non riuscì a raggiungere il quorum per il raggiungimento di un seggio in consiglio comunale. Quest'anno ci riprova, e alla guida di “Uniti per la Libertà” punta tutto sulla discontinuità e sul rinnovamento della politica locale e dell'azione amministrativa. «Il turismo come punto di forza di un rinnovato sviluppo e per una crescita duratura -ci ha detto Marco Delorenzo- e una tensione costante e continua volta al rispetto della legalità nell'azione amministrativa ed improntata alla trasparenza degli atti della pubblica amministrazione, per una corretta gestione della cosa pubblica ed un rapporto di chiarezza ed onestà fra amministratori e cittadini. Sono questi i presupposti principali su cui si basa il nostro programma per l'azione amministrativa, e su queste direttive impegneremo il nostro lavoro quotidiano. Fra le prime emergenze da affrontare -ha aggiunto il capolista di Uniti per la Libertà- vi è quello della riorganizzazione delle spese di gestione dell'ente, anche per evitare lo schizzare alle stelle di alcune imposte come, ad esempio, la Tarsu, e la difesa della scuola. Nel nostro comune è rimasta orami solo la scuola elementare, e non possiamo consentirci di perdere anche questo importante presidio sociale, culturale e civile». Rocco Olita provinciamt@luedi.it

UNA sfida a due quella per la poltrona di sindaco di Accettura, comune che torna alle urne dopo soli tre anni per l'annullamento delle amministrative del 2006 a causa di errori materiali nella compilazione della lista elettorale poi risultata vincente in quella competizione. A sfidarsi saranno Vincenzo Labbate, sostenuto dalla “Lista Civica per Accettura”, e Nicola Buonanova, alla guida di “Progetto Accettura”. Nessuno dei due contendenti è nuovo all'agone ed all'attività politica ed amministrativa. Già assessore comunale al bilancio dal 2001 al 2006 nell'amminitrazione Amoia e più volte consigliere comunale, Vincenzo Labbate si presenta questa volta da candidato sindaco, mettendo così la sua esperienza a sostegno di una compagine civica “per Accettura”. «Un settore turistico capace di rilanciare l'economia del nostro territorio -ha affermato Vincenzo Labbatepuntando sulla valorizzazione delle nostre tradizioni, prima fra tutte la Festa del Maggio, infrastrutture più adeguate a sostenere la crescita del paese ed un miglior utilizzo produttivo delle nostre risorse unito ad una maggiore e più efficiente offerta di servizi. Sono questi gli assi principali su cui si svilupperà il nostro programma amministrativo. E per quanto riguarda le priorità e le prime cose da fare -ha continuato il candidato sindaco della lista per Accettura- punteremo tutto su di una maggiore continuità fra l'amministrazione e la cittadinanza ed il mondo dell'associazionismo, istituendo anche uno sportello unico per l'accesso ai servizi, sulla razionalizzazione del settore dei lavori pubblici, con interventi su alcune importanti infrastruttu-

re di servizio e viarie interne, e dell'assetto urbano, anche con un nuovo Piano Urbanistico, nonché sulla migliore gestione dei rifiuti urbani e di tutto il settore dei servizi per il cittadino». Forte della sua esperienza politica ed amministrativa è anche l'altro candidato alla carica di primo cittadino. Attuale assessore provinciale di Matera e consigliere provinciale nella passata amministrazione, Nicola Buonanova spenderà le proprie competenze e capacità acquisite nella vita di politico e di amministratore per dare forza al suo “Progetto Accettura”. «Uno dei punti fermi a cui teniamo di più nel nostro programma amministrativo ha dichiarato Nicola Buonanovaè stabilire un rapporto diretto fra l'amministrazione ed i cittadini, per una maggiore condivisione delle scelte e, di conseguenza, per una grande trasparenza dell'azione amministrativa. C'è poi la grande forza di sviluppo economico che può essere rappresentata dalla valorizzazione del nostro patrimonio naturale e storico in chiave turistica. Per questo abbiamo pensato alla possibilità di instaurare strette collaborazioni anche con i centri dello Ionio per mettere a sistema le due offerte turistiche. Guardando alle prime cose da fare -ha aggiunto il capolista di Progetto Accettura- vogliamo puntare ad un rilancio dei servizi per le scuole e per l'assistenza ai diversamente abili. Non meno importante è poi il lavoro che intendiamo fare, immediatamente e con i mezzi e le risorse del Comune già disponibili e senza ulteriori aggravi, per l'adeguamento ed il miglioramento delle condizioni delle nostre strade rurali». ro.ol. provinciamt@luedi.it

Uniti per la libertà

Progetto Cirigliano

Lista civica Per Accettura

Progetto Accettura

Cadidato sindaco

Cadidato sindaco

Cadidato sindaco

Cadidato sindaco

Marco Delorenzo

consiglieri 1 Giuseppe De Rosa 2 Carmine Abbondanza 3 Giuseppe Armenise 4 Michele Zonno 5 Pasquale Gagliardi 6 Giuseppe Vernucci 7 Angelo Labbate 8 Giuliano Labbate 10 Maria Zonno

Antonio T. Romeo

consiglieri 1 Maria A. Sabatino 2 Vincenzo Bartolomeo 3 Salvatore V. Bartolomeo 4 Francesco Cafarelli 5 Franco Cirelli 6 Francesco Coppola 7 Salvatore Di Biase 8 Luigi Ferruzzi 9 Giovanni Lauria 10 Giuliano Marchisella 11 Leonardo Sanseverino 12 Francesco Villone

Vincenzo Labbate

consiglieri 1 Francesco Abbate 2 Isabella Barbarito 3 Rocco Branda 4 Rocco Colucci 5 Giuseppe Dimilta 6 Elena Labbate 7 Angela Loscalzo 8 Vito Mingalone 9 Giuseppe Moles 10 Giuliano Palermo 11 Mario Varvarito 12 Domenico Volpe

Nicola Buonanova

consiglieri 1 Gianfranco Canora 2 Rosa Digilio 3 Salvatore Dimilta 4 Raffaele Distefano 5 Vito Falco 6 Domenico Innella 7 Giuliano Labbate 8 Nicola Loscalzo 9 Vito Marchisella 10 Antonella Nota 11 Maria Teresa Palermo 12 Francesco Trivigno

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38 Matera e Provincia


39 Metaponto Fermati i cantieri, poi la buona notizia: Sarà portato l’arenile puro da Pisticci

Pietre nella sabbia, è rivolta Protesta degli operatori per la qualità del materiale di ripascimento costiero METAPONTO - “Questa sabbia non è da Metaponto”. Tutti insieme gli operatori turistici metapontini, nella giornata di ieri, hanno detto no alla sabbia usata per il ripascimento. Il no giunge dopo aver constatato che oltre alla sabbia, tra i cumuli scaricati dai camion, vi è la presenza di piccole pietre. Ed ecco che la protesta, di chi li ha investito, ha prodotto lo stop dei lavori. Si sono registrati tantissimi incontri, tra gli operatori tutti e poi questi ultimi con esponenti della Regione, del Comune bernaldese e della ditta che ha operato sul porto degli Argonauti. Da queste lunghissime ore di faccia a faccia è emerso, come già detto prima, lo stop ai lavori e l'intesa per trovare una migliore soluzione. Sul banco degli imputati, oltre alla sabbia che di fatto, a sentire le parole degli operatori e a vista di tutti, non è conforme con quella già presente sul lungomare metapontino, vi è

Il gazebo degli operatori turistici in protesta a Metaponto

anche il venir meno degli accordi presi per la sabbia che doveva giungere dagli Argonauti. Ebbene sì, a memoria dei tanti si portò a conoscenza, tra le righe del nostro giornale, di tali accordi che erano stati anche sottolineati dalle parole del sindaco di Bernalda, Francesco Renna. Gli operatori turistici hanno protestato e tra questi Franco Bia, che

parla di danni e di beffe, ma poi, insieme ai suoi collegi, tira il suo bel sospiro di sollievo dopo aver incassato il si per la sabbia del porto degli Argonauti. «Abbiamo protestato -ha detto Bia- perché abbiamo ritenuto che questa sabbia non era conforme a quella già presente sulla spiaggia. Tutti gli operatori eravamo sulla stessa posizione e al-

l'unanimità abbiamo deciso di far bloccare i lavori. Il perché? Ebbene, abbiamo constatato la presenza di pietre tra la sabbia di diametro che arrivavano a 0,6 mm. E già qui ci siamo preoccupati e non poco, poi abbiamo constatato che li dove questa sabbia veniva messa, dopo qualche onda, come per magia scompariva lasciando sul posto solo le pietre, che di fatto essendo più pesanti non venivano trascinate in mare. Questo ci ha spinti a chiedere lo stop del ripascimento con questo tipo di sabbia e la ricerca di altre cave con sabbie uguali a quella già presente. E qui devo sottolineare la grande partecipazione di tutti gli operatori-colleghi e anche delle forze politiche locali e regionali che ci stanno supportando in questi momenti. La mattinata è stata lunghissime e priva di interruzioni; ultimo tra gli incontri è stato quello avuto intorno alle 14 con il sindaco Renna, insieme al quale

Tursi Così i ragazzi, diretti dal Maestro Liccese, saluteranno la scuola

Saggio di fine anno alla Media Domani gran galà con concerto di flauto traverso TURSI - L'Istituto comprensivo della scuola media a indirizzo musicale “Albino Pierro” di Tursi anche quest'anno scolastico 2008/09 presenterà il Saggio di fine anno, in particolare il Saggio della classe di Flauto Traverso del docente di Strumento Musicale, Michelangelo Liccese. Gli alunni della classe di Flauto Traverso si esibiranno domani sera, alle ore 19.30 presso L'Auditorium della scuola elementare, con un folto programma musicale di sinfonie di Beethoven, Vivaldi, Paganini, Bach, Ciaikovsky, Donizzetti, Bizet, Morriconi, ecc. Un programma prettamente classico, ma non mancheranno momenti di musica leggera che saranno allietati dalla voce di Antonella Liccese, figlia d'arte che si esibirà come ospite della serata con un cavallo di battaglia dell'artista internazionale Laura Pausini, con il brano intitolato: “Uguale a Lei”. Invitati per l'occa-

sione, l'Ensemble di Saxphone “Guglielmo Marconi” di Marconia, che eseguiranno il famoso Minuetto in Sol Maggiore di Jon Sebastian. Bach, arrangiato per la formazione di fiati da Michelangelo Liccese. Concluderà la serata, l'orchestra di Flauto Traverso “Albino Pierro con brani di musica d'insieme, dove saranno coinvolte le I - II e le III classi di Flauto Traverso (25 Flautisti). Il concerto come ogni anno sarà presenziato dirigente scolastico, Aldo Mario Zaccone, che ha sempre fortemente appoggiato presso l'Istituto comprensivo della scuola media di Tursi l'Istituzione dell'Indirizzo Musicale che ad oggi è giunta al VI anno di attività, portando molte soddisfazioni e consensi nell'Istituto Comprensivo. Cogliamo l'occasione per segnalare che nello scorso mese di marzo 2009, gli alunni della Classe di Flauto Traverso hanno ricevuto la “Men-

zione d'Onore” nel “Concorso Gran Oscar Europeo”, dove hanno partecipato con l'esibizione “dell'Ensemble di Flauti Traversi dell'Istituto comprensivo Pierro. Nello stesso concorso organizzato dal Comune di Tursi e dall'Associazione culturale “La Sfinge” di Napoli, il Maestro Michelangelo Liccese è stato premiato con il I Premio per “l'Alta Professionalità per la Musica”, «questo -si legge un una nota degli organizzatori di questo bell’evento- non può che far onore alla Città di Tursi e in special modo all'Istituto Comprensivo “Albino Pierro” di Tursi. Per la Classe di Flauto Traverso della scuola media a indirizzo musicale si chiude un anno scolastico sicuramente in segno positivo, auguriamo buone Vacanze un arrivederci per il nuovo anno scolastico 2009/2010». provinciamt@luedi.it

abbiamo constatato che una delle clausole, previste dalla Regione Basilicata, da rispettare da parte della società che ha operato sul porto degli Argonauti, era proprio quello di poter servirsi della sabbia. Ecco la sabbia serve a Metaponto ma la stessa non giunge. Perché? Una domanda che abbiamo fatto a chi di competenza proprio sul territorio dove nasce il porto degli Argonauti. E con questo sottolineo il fatto che abbiamo spostato la protesta proprio lì dove c'è la sabbia che serve e che di fatto è conforme a quella presente sul lungomare di Metaponto in quanto i due luoghi distano pochissimi chilometri l'uno dall'altro. Qui -ha concluso Bia- abbiamo ricevuto il sì per la sabbia già da oggi». Franco Bia è membro dell'associazione “Leucippo”, la stessa di cui è presidente Gianfranco Sortiero che ha espresso la sua amarezza per quanto si stava consumando sulla spiaggia di Me-

taponto. Un'amarezza che ora, dopo il sì all'utilizzo della sabbia del porto degli Argonauti, è solo un brutto ricordo. «Siamo la più bella spiaggia dello Jonio e la meta più scelta dai turisti -ha detto Sortiero- parole che trovano conferma nei numeri registrati domenica con un grande boom di presenze. Non siamo la spiaggia -ha continuato il giovane imprenditore- vista nel mese di dicembre, bensì siamo la grande realtà estiva che i tanti hanno portato con se a casa nelle vacanze del 2008. Qualcuno dirà: quindi non manca nulla? Certo, ci manca la sabbia portata via durante la mareggiata; sabbia che ora siamo pronti a ricevere già da oggi e che di fatto darà ossigeno a noi operatori e più spazio ai nostri turisti. La sabbia -ha concluso Sortiero- per noi, per i turisti e per la vita di Metaponto è fondamentale». Fabio Sirago provinciamt@luedi.it

Lettera aperta di Paola Basile

«Mio padre è senza colpa» BERNALDA - Riceviamo e pubblichiamo volentieri una lettera aperta di Paola Basile, cittadina di Bernalda che racconta la sua versione dei fatti sull’arresto del padre, avvenuto in seguito a un violento alterco con il sindaco di Bernalda, Francesco Renna. Francesco Basile, 60 anni, geometra, che in precedenza aveva mostrato atti di ribellione per un posto di lavoro come vigile urbano meritato e negato alla propria figlia maggiore, viene aggredito e arrestato da ben otto carabinieri, per evitare disturbi al Consiglio. Lo stesso viene poi condotto al carcere di Matera nonostante invalido e con gravi problemi di salute. Per essersi presentato solo è stato molto bravo e agile (nonostante quasi obeso) ad aggredire tutte le forze dell'ordine le quali hanno presentato certificati medici. Come si dice dalle nostra parti: cornuto e mazziato; c'è chi i figli li uccide per depressione ed è poi libero di continuare a vivere e chi i figli li difende ed è condannato a morire. Alla fine di tutto non c'è nulla di strano: in un paese dove non si riesce ad arrivare ai ladri delle banche, ai milioni scomparsi dietro aziende fantasmi, etc..e, infine, all'ultimo scandalo sulle elezioni comunali, bisogna sempre trovare un pretesto per parlare bene di qualcosa. Francesco Renna preferisco ricordarlo più come professore che come sindaco. Paola Basile

Colobraro Tradizionale cerimonia sul monte Calvario vicino al Crocifisso

In ricordo del miracolo delle cavallette COLOBRARO. - Come ogni comune ha le sue tradizioni e i suoi ricordi che sono radicati nell'animo di tutti i cittadini e specialmente di quegli emigrati, a Colobraro uno dei ricordi più sentiti riguarda il miracolo delle cavallette che si tramanda di generazione in generazione. Sul monte Calvario alto circa 800 metri sul livello del mare, a ridosso dell'abitato, la data precisa della venuta di San Francesco di Paola non si conosce, ma sicuramente prima del 17 maggio 1474, data in cui il movimento del taumaturgo ottiene l'approvazione pontificia assumendo il nome di “Congregazione eremitica paolana di San Francesco d'Assisi”. Sul Calvario fu situata una croce fer-

rea a memoria e celebrazione dell'evento miracoloso. La tradizione vuole che nel lontano passato il paese fosse stato funestato con l'invasione appunto delle cavallette. Queste giunte dalla lontana Africa inondarono tutta la zona arrecando gravi danni non soltanto alla vegetazione ma anche agli uomini con i loro dolorosi morsi. Ne subirono le conseguenze soprattutto gli anziani e i bambini che non erano in grado di difendersi dai quei morsi di migliaia e migliaia di questa specie di grilli che nel levarsi in volo oscuravano il cielo. La popolazione si trovò in uno stato di disperazione e invocò l'aiuto del taumaturgo Francesco da Paola, il quale accolse la supplica del signore del

posto, del parroco del tempo e del priore francescano del luogo. Il Santo si recò sul posto e condusse il Crocifisso sulle sommità dei tre monti che circondano il centro abitato di Colobraro. Sulla cima del Calvario, la più elevata, levò in alto la Santa Croce e ordinò alle cavallette di allontanarsi dai luoghi che avevano invaso. Si narra che da quell'istante un forte vento spinse le locuste nelle acque del fiume Sinni dove trovarono la morte. In memoria di tutto questo ogni anno, e precisamente il 23 maggio, si snoda una processione per riportare il Crocifisso sulla sommità del monte Calvario e rendere omaggio alla Croce colà situata a ricordo del prodigio.

Il giorno successivo la processione percorre le vie del centro per ringraziare il Crocifisso per il miracolo concesso concludendosi col bacio della Reliquia della Santa Croce. Anche quest'anno la gente del posto è accorsa numerosa. Il buon Don Giovanni Lippolis ha guidato la processione fin sul Calvario ed ha tenuto una predica salendo sul poggio della Croce posta proprio sul cocuzzolo di Monte. Quest'anno non ha fatto menzione del miracolo e la gente lo ha notato, ma la bella giornata ha distratto anche coloro che la storia la ricordano attraverso i racconti degli anziani. Anche qualche anno fa, come è noto, si è verificata in misura ridotta una invasione di cavallette

La processione per il monte Calvario

sia nel nostro Comune che altrove. Questo particolare è servito alla nostra gente, specialmente agli emigranti, a rammentare e commemorare con maggiore fervore e devozione il miracolo compiuto

da San Francesco di Paola. La salita sul monte permette anche di ammirare i panorami, ma purtroppo le pale eoliche hanno deturpato il luogo e lo stesso simbolo sacro. Pietro G. Lucarelli

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Giovedì 28 maggio 2009


40 Riconoscimenti per creazioni letterarie e grafiche su vari temi in concorsi importanti

Lodi ai ragazzi del “Pitagoraâ€? Alunni dell’istituto montalbanese protagonisti in tre Premi nazionali MONTALBANO JONICO- E' fine maggio e anche per l’Istituto “Pitagoraâ€? è giunto il tempo di raccogliere i frutti della semina di quest'annata scolastica oramai prossima alla chiusura. Proprio cosĂŹ: piovono soddisfazioni da varie parti d'Italia sull'Istituto superiore della cittĂ (di fresca nomina presidenziale) di Francesco Lomonaco. La prima arriva da Albenga, ed è per Sara Merlo, una delle cinque allieve della V A del Liceo Sociopsicopedagogico, che hanno partecipato alla XII edizione del Premio Letterario nazionale “C'era una svoltaâ€?, organizzato dal Liceo Statale “Giordano Brunoâ€? della cittadina del savonese. Ha avuto il merito di classificarsi tra i finalisti, riuscendo a emergere dalla marea dei circa seicento partecipanti e portando a casa tra l'altro oltre all'onore, anche il relativo attestato, un Mp3 e una pen drive. E per la scuola jonica nelle mani della professoressa Annamaria Cariglia, che ha curato i lavori e accompagnato Sara alla manifestazione per il ritiro del premio in Liguria è andato anche un dizionario della cittadina della Riviera di Ponente, promosso nell'occasione. Un premio in denaro di 500 euro hanno, invece, ottenuto le allieve della classe IV A del Liceo Pedagogico per il loro secondo posto guadagnato al Concorso Regionale di Educazione alla Sicurezza Stradale “Basta un attimoâ€?. E' stato molto apprezzato l'elaborato grafico-pittorico sul tema progettato dall'intera scolaresca e realizzato da Mariarosa Filardi e Michela Oliva. La terza soddisfa-

POLICORO Via Salerno senz’acqua Acquedotto Lucano ha comunicato che, al fine di procedere ai collegamenti della nuova condotta adduttrice per il serbatoio di Cerchiarita posata in via Salerno, l'erogazione idrica verrà sospesa oggi a Policoro nella zona rurale di Cerchiarita e località circostanti, dalle 7 circa alle 18 circa. Da giorni sono in corso una serie di lavori di Acquedotto per il ripristino funzionale di alcune condotte nevralgiche per il buon funzionamento dell’erogazione idrica in diversi comuni. Da tempo, infatti, cittadini e organizzazioni produttive denunciano la presenza di perdite sulle condotte. Un problema serio, visto il progressivo bisogno di questo bene primario e la cronica carenza di precipitazioni a rimpinguare gli invasi regionali. L’Istituto Pitagora di Montalbano

zione per l'Istituto montalbanese arriva da Venezia ed è legata alla realizzazione di un progetto promosso dall'Agi Scuola Nazionale, che con la collaborazione del Cineteatro di Montescaglioso “Andrisaniâ€? di Nunzio Nicola Disabato mirava alla selezione della giuria del “David Giovani Donatello Filmâ€?. Allo scopo ad alcuni candidati giurati delle scuole di Matera, Montalbano e Bernalda è stata data l'opportunitĂ di visionare ben 15 film. E nel merito la scelta finale del dott. Gian Luigi Rondi, presidente del noto premio David di Donatello, è caduta su Iolanda Cordasco, della IV classe del Li-

ceo Scientifico, per la sua ottima relazione sull'intera esperienza cinematografica. Il premio? Non da poco: partecipazione gratuita per un'intera settimana al Festival della cittĂ lagunare. “Lodi, lodi, lodiâ€? direbbe l'ormai noto Comitato televisivo in particolare alle allieve vincitrici, ma anche a tutti i partecipanti ai progetti e ovviamente alle guide didattiche, in primis la professoressa Giuseppina Lomassaro, referente delle tre iniziative formative. La scuola non è solo bullismo, per fortuna! Anna Carone provinciamt@luedi.it

Policoro, “Spiagge Puliteâ€? festeggia i primi 20 anni POLICORO - A vent'anni dal primo appuntamento con “Spiagge Puliteâ€?, iniziata nel 1989, armati di ramazze e di guanti, Legambiente Policoro si dĂ appuntamento per domani al lido di Policoro, dove il locale circolo organizza, appunto, la XX edizione, in collaborazione con le scuole, le associazioni e l'amministrazione comunale della cittĂ di Policoro. Saranno presenti la Scuola Primaria “Giovanni Paolo II°â€?, la Scuola Media “A.Moroâ€?, l'Ipsia “Pitagoraâ€? e il Liceo Scientifico “Fermiâ€? di Policoro accompagnate dai rispettivi insegnanti. ÂŤQuando la bella stagione è alla porte -si legge in una nota di Legambiente Policoro- per i bagnanti, per i vacanzieri, per la gente di mare, per i cittadini e per i volontari è tempo di scendere in spiaggia per dire che il rispetto per il mare non va in vacanza. Tutti insieme per un'azione concreta e simbolica, per sollecitare una maggiore attenzione alla tutela del territorio e un impegno coerente e continuo nel tempo. Un'azione per dire sĂŹ ai Piani di spiaggia che valorizzano le nostre coste, all'accesso in spiaggia per tutti, al turismo responsabile e alla raccolta differenziata. Per dire no alle spiagge blindate, all'edilizia abusiva e pericolosa, alla pesca selvaggia, allo sfregio del mare e di tutte le sue forme di vitaÂť. Rifiuti lasciati tra la sabbia o portati sulle spiagge dalle maree dopo essere stati abbandonati in ac-

qua mettono in serio pericolo la biodiversità , sopra e sotto l'acqua. Anche piccoli rifiuti hanno lunga vita, se pensiamo che un fazzolettino di carta dura fino a 3 mesi o una gomma da masticare fino a 5 anni. Crediamo che queste siano delle buone ragioni per non lasciare sulle nostre spiagge qualsiasi rifiuto -prosegue la nota- mentre consigliamo di lasciarli negli appositi cassonetti, differenziati meglio, se vogliamo bene al nostro territorio e se vogliamo preservarlo da attacchi dannosi. La nostra costa è una grande ricchezza paesaggistica, sociale, economica e culturale. Tutelarla non è solo un dovere, è un vantaggio per tutti!. Con queste parole, Maria Picca e Stella Bonavita invitano a partecipare numerosi all'iniziativa. Il presidente regionale, Marco De Biase, che sarà a Policoro per l'operazione 2009, afferma: Il mare è gratis! Il libero accesso al mare è un diritto inalienabile sancito dalla Legge 296 del 2006, nessuno può negarlo, neanche stabilimenti o villaggi turistici. Solo per motivi di sicurezza (passaggio mezzi di soccorso) il bagnasciuga può essere occupato solo in via transitoria. No ombrelloni, lettini o sdraio. Segnalazioni di abusi possono essere inoltrate al Comando dei vigili Urbani e/o Capitaneria di Porto. Ma, come sempre, ci auguriamo che il buon senso prevalga in modo da goderci un'estate sicura e tranquilla.

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GiovedĂŹ 28 maggio 2009


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Giovedì 28 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466 - E-Mail: sport@ilquotidianodellabasilicata.it

Champions League Decidono i gol d’autore messi a segno dai fuoriclasse spagnaoli Eto’o e Messi I campioni uscenti non reggono la sfida BARCELLONA MANCHESTERU.

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BARCELLONA (4-3-3): Valdes 6; Puyol 6.5, Yaya Tourè 6, Pique 7, Silvinho 6; Xavi 6.5, Busquets 6, Iniesta 6.5 (47' st Rodriguez sv); Messi 7, Etòo 7, Henry 6 (27' st Keita sv). In panchina: Pinto, Caceres, Gudjohnsen, Bojan, Muniesa. Allenatore: Guardiola 7 MANCHESTER UNITED (4-2-31): Van der Sar 5; O'Shea 6, Ferdinand 5.5, Vidic 5, Evra 5.5; Carrick 5.5, Anderson 5 (1' st Tevez 5); Park 5.5 (21' st Berbatov 5), Giggs 5.5 (30' st Scholes 5), Rooney 5.5; Ronaldo 6. In panchina: Kuszczak, Rafael, Evans, Nani. Allenatore: Ferguson 5 ARBITRO: Massimo Busacca (Svizzera) 7. RETI: 10' pt Etòo, 25' st Messi NOTE: Serata calda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 70.000 mila circa. Ammoniti: Pique, Cristiano Ronaldo, Scholes, Vidic. Angoli: 7-4 per il Manchester United. Recuperi: 1' pt e 3' st.

Roma dice Barcellona Blaugrana Campioni d’Europa dopo una gara condotta bene e dominata su tutti i fronti

di FRANCO ZUCCALA' ROMA– Messi batte Ronaldo e il calcio spagnolo, già campione europeo con la Nazionale, si è confermato il primo del Continente anche fra i club. Una partita quasi a senso unico e la squadra di Guardiola così, dopo tre anni, è tornata sul tetto d’Europa, vincendo il suo terzo trofeo continentale. Il Barcellona è stato sempre un gradino sopra gli inglesi in questa finale. Pep Guardiola, privo di Abidal e Dani Alves, all’ultimo momento aveva recuperato Iniesta (bene) e preferito Silvinho (sicuro) a Keita, mentre Henry (a sprazzi) era andato regolarmente in campo. Ferguson, senza lo squalificato Fletcher, aveva schierato Anderson e Giggs dall’inizio ed entrambi non hanno convinto. In panca Tevez e Berbatov, chiamati in causa nella ripresa senza risultati tangibili. I campioni del mondo hanno cominciato in avanti e Cristiano Ronaldo ha dato la propria impronta ai primi otto minuti della gara: al 2' ha tirato una punizione velenosa che Valdes ha respinto maluccio e Piquè ha salvato anticipando gli avversari. Il portoghese dopo un tiro velleita-

Il possesso catalano la chiave di volta del match

rio, all’8' ha ricevuto da Evra e di sinistro al volo ha messo fuori in diagonale. Dopo questo biglietto di presentazione, alla prima azione vera i blaugrana son passati: Iniesta è scattato sulla destra, ha lanciato Etòo che ha superato Vidic ed è andato a tirare da destra, insaccando senza che Carrick (in scivolata) e Van der Sar (che non ha trattenuto) abbiano potuto impedirlo. A questo punto gli inglesi sono scomparsi e la partita è diventata stucchevole, con una gran melassa a centrocampo. Un brivido al 45', quando Messi si è bevuto due-tre avversari e ha impegnato Van der Sar, un pò in affanno. L’argentino è stato il pepe nella minestra catalana, mentre Ronaldo, salvo la buona partenza, si è visto poco. La verità è che tutto il Manchester United è scomparso: con il poco efficace Evra, Park e i centrocampisti hanno sofferto la miglior serata dei giocatori di Guardiola, più incisivi. Insomma un primo tempo che ha indotto sir Alex Ferguson a modificare qualcosa nell’assetto: il sacrificato è stato Anderson, in favore di Tevez, per dare maggior spinta alla fase offensiva, ma perdendo qualcosa in mezzo. Ma nei primi dieci minuti della ripresa il Barcellona ha dominato: uno spendida azione di Henry sulla sinistra non è stata coronata da un buon tiro (su Van der Sar), un bel traversone da sinistra di Silvinho non è stato corretto in porta per un pelo, Messi ha protestato per una spinta di O'Shea in area e soprattutto Xavi all’8', su punizione dalla lunetta ha compito il palo basso alla sinistra del portiere dell’United. Dopo venti minuti Ferguson, visto l’andazzo, ha chiamato in causa anche Berbatov (per il deludente Park) e più tardi Scholes (Giggs). Ma il Barca con un colpo di testa del «nano» Messi su assist di Xavi (eccezionale) ha messo in ghiaccio il risultato al 25'. E se Ronaldo (molto nervoso nel finale) ha trovato Valdes pronto a deviare un suo tiro ravvicinato subito dopo, anche Puyol di testa ha cercato il gol e successivamente ha toccato su Van del Sar in uscita. Nulla da dire: il Barcellona si è dimostrato la squadra più forte d’Europa. La stella del Manchester United si è offuscata nella bella notte romana.

Ferguson si arrende al nuovo che avanza di Guardiola

Eto’o esulta dopo il gol del vantaggio del Barcellona all’Olimpico. In alto da destra: Messi, Rooney e Pujol

Traffico e arresti, la città invasa

Poliziotti fermano tifosi a Fontana di Trevi

ROMA – Una città invasa, già dall’alba, dai colori di sciarpe, cappellini e bandiere delle due squadre che si contendevano a finale, il Manchester United e il Barcellona. Roma ieri ha superato il test delll’ordine pubblico: dopo il lungo giorno e la notte Champions, vivrà la due giorni del G8 dei ministri degli Interni e il corteo dei no global sabato prossimo. Poco prima dell’inizio del match le cifre parlavano di due accoltellati, un inglese e un americano scambiato per un supporter dello United, e 15 arrestati tra italiani, ingle-

si e spagnoli. Alle 17,30 sono stati aperti i cancelli dell’Olimpico e tutta l’area intorno allo stadio era presidiata dalle forze dell’ordine. Le operazioni di ingresso dei tifosi si sono svolte in modo tranquillo. La lunga giornata di Roma era iniziata con la notizia di due persone accoltellate e poi via, via con il passare delle ore l’elenco di quelli arrestati: fino alle 20 erano 15. In cella sono finiti quattro giovani romani tra i 20 e i 22 anni, che hanno picchiato e accoltellato l’americano di 23 anni all’uscita da un pub ad Ostia, sul litorale di Roma. Tre spa-

gnoli poi sono stati arrestati e tre denunciati perchè avevano manganelli e un giavellotto nella loro auto. Manette anche per quattro tifosi inglesi, due per avere mangiato nello storico Cafè de Paris e avere pagato con banconote false e due per avere aggredito dei poliziotti. Altri tre invece, un cittadino ucraino e due inglesi, sorpresi a piazza della Repubblica a vendere biglietti rubati. Ma anche lontano dalla capitale, a Pisa sono volati pugni e calci tra tifosi del Pisa e ultrà del Manchester United in una piazza del centro della città toscana.

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Sport


Giovedì 28 maggio 2009

Il ds del Cosenza potrebbe liberarsi dopo il cda della società calabrese, in programma domani

Il Potenza vuole aspettare il sì di Mirabelli IL PROPRIETARIO del Potenza, Giuseppe Postiglione ha deciso di attendere ancora qualche giorno prima di togliere i veli dalla figura professionale che coprirà il ruolo di direttore generale. Un indizio in più per spianare la strada alla candidatura di Massimiliano Mirabelli. Calabrese, 39 anni, un passato assai glorioso diviso tra Cosenza, Rende Rossanese, Acri e Sambiase, con una serie di campionati di vertice, culminati, oltre che con le due promozioni di fila del redivivo club dei Lupi, anche con il miracolo Rende, arrivato a un soffio dalla promozione in C1, persa contro il Taranto quattro anni fa. Abbiamo già scritto del rapporto a dir poco fraterno che lega Postiglione a Mirabelli, così come dei frequenti colloqui telefonici che i due hanno da tempo. Ma abbiamo allo stesso modo scritto di un accordo lungo che l’attuale direttore generale del Cosenza ha con il club calabrese. Un quadriennale da ple-

nipotenziario che potrebbe rendere difficile ogni trattativa di acquisizione. Ma Postiglione ha deciso di avere pazienza: questo perchè domani è previsto un consiglio d’amministrazione decisivo per le sorti societarie e organizzative della società dominatrice del campionato di Seconda Divisione. Si potrebbe mettere in discussione l’intero organigramma, ivi compresa la figura di Mirabelli, il quale - da serio professionista - ha deciso di non considerare nessuna delle offerte che gli sono piovute addosso dopo un decennio di successi mietuti sul campo. Vuole attendere prima di dare una risposta. A questo punto, è lecito credere che anche Postiglione sia disposto ad aspettare qualche giorno (magari una decina a decorrere da oggi) dal momento che un’intesa di massima sa di poterla raggiungere in pochi minuti di colloquio con il dirigente calabrese.

Il quale, per dirla tutta, è uno che non bada alla categoria ma esclusivamente alla bontà del progetto di una società, alla serietà e alle ambizioni, proprio perchè vorrebbe continuare la sua striscia vincente. E Potenza come piazza, il Potenza come lo vorrebbe Postiglione non rappresenterebbero per Mirabelli nessun declassamento. E’ chiaro però che l’ipotetico accordo con Mirabelli dovrebbe quantomeno essere vicino per lunghezza a quello attualmente in essere con il Cosenza. Società dalla quale si allontanerebbe esclusivamente per aver ritenuto chiuso il suo compito di apertura di un ciclo, di ritorno nel calcio che conta. Evidentemente con lui potrebbe arrivare a Potenza anche il segretario generale Mangiarano e qualche calciatore legato a doppia mandata al dirigente. Il riferimento è a Braca (difensore centrale), Polani (centravanti), Battisti (centrocampista centrale),

Morelli (esterno destro di difesa) e Occhiuzzi (esterno sinistro di centrocampo). Sul tecnico Toscano, per il momento, massimo riserbo: non è la prima questione da risolvere, anche perchè a Mirabelli piace molto anche Domenicali, pur credendo che sia proprio l’artefice della promozione del Cosenza la scelta giusta. Questo, però, dipenderebbe dallo stesso Toscano: lanciarsi senza il suo mentore Mirabelli, oppure seguirlo in una piazza ambiziosa, che lui conosce assai bene per averci giocato, anche in una categoria più bassa. Tutto però si deciderà in questi giorni, dal cda cosentino di domani al 10 giugno, ma soprattutto tutto dipenderà dalle evoluzioni societarie calabresi. Dovesse accadere quello che un po’ tutti si aspettano, ossia un cambio della società, Mirabelli potrebbe non sentirsi più tanto legato, nonostante il quadriennale. E con lui anche Toscano. Alfonso Pecoraro

Massimo Mirabelli

Precipita la situazione a Melfi dopo il summit tra il sindaco e presidente

«La situazione è nera» Non ci sono proposte e i tifosi vogliono restituire le tessere elettorali CHI SPERAVA in un esito confortante dell'incontro tra sindaco Navazio e Peppino Maglione, ha dovuto rapidamente ricredersi. " La situazione al momento è nera", asserisce senza tanti giri di parole il primo cittadino melfitano. "Il quadro è decisamente più preoccupante rispetto a quello che mi aspettavo, prosegue sempre Navazio. Ritengo difficile che Maglione torni sulle sue posizioni". D'altro canto il presidente dimissionario ribadisce: "Occorrono fatti non parole. Chiacchiere negli ultimi tempi se ne sono fatte fin troppe. Ho illustrato al Sindaco la mia posizione che è rimasta inalterata rispetto alla settimana scorsa. Le mie dimissioni sono irrevocabili. Ritengo che uscire dalla crisi sia molto complicato. Sono passati dieci giorni dalla fine del campionato e non è cambiato assolutamente nulla". Parole tristi per i tifosi del Melfi. L'iscrizione al prossimo campionato è seriamente a rischio. Anche il sindaco si è reso conto, da questo colloquio, che Maglione non sta giocando, fa terribilmente sul serio. E' intenzionato a farsi da parte. Lo stesso Navazio si fa portavoce di un appello: "Chi ama il Melfi in questo momento deve uscire allo

scoperto. Mi rivolgo a tutti, imprenditori, artigiani, liberi professionisti, commercianti. Chi può non deve tirarsi indietro". Maglione nel contesto dell'incontro, ha evidenziato al sindaco, il profilo economico del club. Tutto ciò che riguarda la gestione che scade al 30 giugno 2009 sarà curato da questa società. Maglione non lascerà un euro di debito. Chi volesse intervenire, si dovrà occupare esclusivamen-

te della nuova gestione, senza debiti regressi. Rispetto all'entusiasmo iniziale, dovuto all'arrivo nel calcio professionistico, gli introiti sono decisamente diminuiti. Tutte le voci sono in calo. Abbonamenti, biglietti e presenze allo stadio, sponsor, ricavi dalla pubblicità, contributi istituzionali e gestione stadio. Tutte situazione a carico di Maglione che ha giustamente detto basta. Di questa vicenda sono tutti colpe-

voli. La città ha perso la voglia di partecipazione del recente passato. In questa stagione gli abbonati sono stati poco più di 200. Una bazzecola, un numero insufficiente per una città che ha nella Seconda Divisione ex C2, la sua massima espressione calcistica. Riteniamo che tanti, troppi si siano cullati dietro Peppino Maglione, dal mondo imprenditoriale a quello istituzionale. Il Sindaco, ora vuole cambiare la conven-

zione della gestione dello stadio. Si poteva farlo prima e non pesare ulteriormente sulle spalle del club che negli ultimi tempi ha faticato non poco ad andare avanti. Intanto il tempo stringe. Navazio dichiara: " Sono in contatto con alcuni grandi sponsor, speriamo di ricavare qualcosa. Non ho intenzione al momento di convocare gli imprenditori del territorio. Lo farò dopo il 7 giugno onde evitare strumentalizzazioni poli-

Ventra, un giovane melfitano alla corte di Capello e di Baldini UNA GRANDISSIMA soddisfazione per un giovane ragazzo melfitano che proprio con il club gialloverde ha mosso i primi passi di quella che gli auguriamo possa divenire una straordinaria e luminosa carriera. Le premesse ci sono tutte visto che Nicola Ventra, Lillino per gli amici, 23 anni, dottore con lode in Scienze Giuridiche, Economiche e Manageriali dello Sport e specializzando in Management dello Sport e delle Imprese Sportive (Università degli Studi di Teramo) vincitore di una Borsa di Studio Internazionale riguardante la mobilità degli studenti, è stato selezionato per uno stage di quattro mesi presso la Federazione Calcistica Inglese con un tutor d'eccellenza, il General Manager Franco Baldini.

Il progetto prevede l'analisi e l'approfondimento del modello sportivo di Business-management adottato dalla Football Association e dai maggiori Clubs Premiership. E' stato proprio l'ex Direttore Generale della Roma attualmente al fianco di Fabio Capello nella Nazionale inglese, ha chiamare Lillino conoscendolo personalmente ed apprezzandone le sue qualità. Per il ragazzo melfitano un ottima possibilità di maturare un esperienza indimenticabile e soprattutto assai formativa per il suo futuro lavorativo. Lino Ventra è pronto per partire e raggiungere Londra dove speriamo possa farsi notare dando lustro alla nostra regione e al movimento calcistico lucano. e.f. Nicola Ventra

Calcio Amatoriale Si comincia questa sera. Tutte le gare allo stadio Mancinelli

Tito si anima con il II Interbar TUTTI IN CAMPO, per la seconda edizione del torneo “Interbar” di Tito. Si parte questa sera. Teatro dell'evento l'”Alfredo Mancinelli” di Tito, rimasto tristemente vuoto in quest'ultima stagione calcistica, a causa dell'assenza di una società sportiva forte e in grado di disputare degnamente un campionato regionale. Questo il tema principale del torneo, organizzato e curato come nella scorsa edizione dai fratelli Ivan e Valerio Abriola. Il calcio in letargo che si risveglia dunque, le tribune che tornano a riempirsi per godere oltre che dello spettacolo in campo, anche di queste prime calde serate della bella stagione, che quest'anno è arrivata all'improvviso dopo un inverno di piogge e basse temperature. Otto le squadre partecipanti, divise in

due gironi, che si daranno battaglia fino alla finalissima del 19 giugno. Riuscirà il “Cargallo” a difendere il titolo conquistato lo scorso anno? Di sicuro la squadra campione in carica resta la favorita, ma quest'anno la concorrenza è aumentata, e dunque sarà certamente un torneo combattuto. Oltre al Cargallo, ecco le altre sette compagini che saranno impegnate in queste tre settimane: Girone A: Caffetteria della stazione & Bar centrale; Zeru tituli(di P'scedda); Ascenedda; Latorre e Cerrone. Girone B: Cargallo, Coffee snack, Amici di Via Roma, Capural Cafè. Ad aprire i giochi sarà il match tra Cargallo e Coffee Snack, delle ore 19.00. Come nella scorsa edizione, i fratelli Abriola saranno anche gli arbitri delle gare in programma. Per

quanto riguarda le semifinali e la finalissima saranno accompagnati da un guardalinee. Anche i direttori di gara saranno rigorosamente “amatoriali”, nel rispetto dello spirito del torneo, che si concentrerà più sull'agonismo e sul buon umore, che sulle grandi giocate ad effetto come se ne vedono già in grande quantità in televisione. Serenità, e allegria, questi gli ingredienti fondamentali che hanno reso un successo l'edizione 2008 e fanno da buon auspicio per l'edizione 2009. In campo e sugli spalti, tre settimane per potersi godere nel migliore dei modi gli esordi dell'estate e staccare la spina un paio d'ore dai piccoli e grandi problemi quotidiani. In bocca al lupo a tutti i partecipanti e buon divertimento!! Davide Di Lascio

tiche". Il suo piano prevede il coinvolgimento di 20 soggetti che mettano 20.000 euro a testa, più il coinvolgimento di due sponsor da oltre 100.000 l'uno. Navazio vuole recuperare circa 5 / 600.000 euro, la metà circa del budget previsto solitamente per affrontare un campionato di Seconda Divisione, creare successivamente una nuova società, cercando poi su queste basi di ricoinvolgere Maglione ed i suoi collaboratori, di cui non farà più parte Moretti che si è definitivamente chiamato fuori. Nel contempo gli ultras e i tifosi più affezionati sono in fermento. Loro a differenza di altri hanno capito benissimo che la situazione è tragica. "Vogliamo fatti concreti sottolineano. Un mese di tempo non è tantissimo. Abbiamo già incontrato il Sindaco spiegando la nostra posizione. Non è escluso che manifesteremo ancora e metteremo in campo altre azioni, non violente, che facciano percepire a chi ancora non lo ha capito, quanto sia importante il Melfi calcio". Il gruppo della Brigata Normanna sta pensando anche di restituire al Sindaco in segno di protesta oltre 300 tessere elettorali. Emilio Fidanzio

IL CALENDARIO GIOVEDI 28 MAGGIO GIRONE B Ore 19:00 CARGALLO - COFEE SNACK Ore 21:00 AMICI DI VIA ROMA - CAPURAL CAFÉ VENERDI 29 MAGGIO GIRONE A Ore 19:00 CERRONE & LA TORRE - STAZ & BAR CENTRALE Ore 21:00 ZERO TITULI - ASCENEDDA MERCOLEDI 03 GIUGNO GIRONE A Ore 19.00 ASCENEDDA - CAFF. STAZ & BAR CENTRALE Ore 21:00 ZERO TITULI - CERRONE & LA TORRE GIOVEDI 04 GIUGNO GIRONE B Ore 19:00 CAPURAL CAFÉ - COFEE SNACK Ore 21:00 AMICI DI VIA ROMA - CARGALLO MARTEDI 09 GIUGNO GIRONE A Ore 19.00 ASCENEDDA - CERRONE & LA TORRE Ore 21:00 ZERO TITULI - CAFF. STAZ & BAR CENTRALE GIOVEDI 11 GIUGNO GIRONE B Ore 19:00 CAPURAL CAFÉ - CARGALLO Ore 21:00 COFEE SNACK - AMICI DI VIA ROMA SEMIFINALI LUNEDI 15 GIUGNO Ore 20:30 (1) Vincente Gir. A - Seconda Gir. B MARTEDI 16 GIUGNO Ore 20:30 (2) Vincente Gir. B - Seconda Gir. A FINALE VENERDI 19 GIUGNO ore 20:00

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42 Sport


I primi due liberi perchè eliminati già dagli spareggi con Chieti e Gaeta

Totollenatore, tre i petali La lista dei papabili si stringe a Giusto, Boccolini e Chiricallo Totoallenatore, si restringe la lista dei papabili. Sarebbero solo tre i petali rimasti alla margherita della società biancazurra. Dopo la firma di Silva che aveva portato la lista da cinque a quattro, c’è un’altra esclusione: Gaetano Auteri. Il tecnico della scuderia di Danilo Pagni sembra essere candidato a sedere sulla panchina della Vigor Lamezia dove c’è pronto un piano per risalire, ma sulle tracce del tecnico ex Siracusa c’è anche il Potenza (assieme a Pagni). Quindi tra Pino Giusto, Gigi Boccolini e Marcello Chiricallo c’è l’uomo giusto per il Matera. Giochi di parole a parte, sembra che il tecnico barese eliminato con il suo chieti dal Casoli martedì scorso nell’anticipo dei play off sia molto vicino al Matera. In verità erano circolate voci di grossi personaggi, ma alla fine forse è meglio che ci sia un tecnico con caratura giusta per la serie D o la C2 sulla panchina del Matera. A queste caratteristiche rispondono tutti e tre i tecnici in questione. Boccolini, Giusto o Chiricallo sono

ta è stata raggiunta lo stesso poi dai biancorossi. Gigi Boccolini non resterà a Gaeta (ieri ha perso 2-1 con la Viterbese ed è stato eliminato dai play off), quindi stesso destino di Pino Giusto nell’anticipo con il Casoli di due giorni fa. Chiaramente entrambi sono dei pezzi pregiati, in particolare il secon-

do che l’anno scorso era dato già per tecnico del Matera presente al “XXI Settembre” quando ci fu uno stage di giovani.Le loro esclusioni accorciano i tempi per un aventuale annuncio da parte del Matera. Tutti e tre sono stati sentiti. Marcello Chiricallo e Boccolini hanno dato la loro disponibilità a

venire a Matera ma hanno escluso un contatto. Pino Giusto non è stato possibile contattarlo ieri perchè non raggiungibile via telefonino. Forse era in contatto con i suoi futuri dirigenti? Sia Boccolini che Giusto hanno fatto bene e sono allenatori affidabili e adatti al programma di rilancio del Ma-

tera, forse il barese ha un tipo di gioco più spettacolare di Boccolini (come pure Chiricallo) e questa indicazione potrebbe alla fine fare la differenza nella scelta. Di certo c’è che è maturo il tempo per definire questo tassello importante che consentirebbe di voltare pagina. Renato Carpentieri

Ischia demolita dai rossoneri, Pomigliano piegato di misura al Simpatia

Nocerina e Pianura in finale play off Pino Giusto

senza dubbi la prima scelta. Quanto di meglio si può chiedere in termini di esperti della categoria al momento in circolazione. Chiricallo col Barletta due anni fa ha avuto modo di comprendere quanto è difficile vincere questo campionato, perdendolo per un solo punto nei confronti dell’Aversa Normanna ma ai play off la me-

NOCERINA-ISCHIA 5-0 Marcatori: 4´pt Riolo, 16´pt Cavallaro, 3´ st Tiscione, 16´ st Cavallaro, 41´ st Zappia Film del primo tempo: 4´ Nocerina in vantaggio: calcio di punizione di Riolo che sfrutta l´indecisione di Cozzolino, male appostato tra i pali; 16´ La Nocerina raddoppia: Cavallaro si invola sullla sinistra, si accentra e trafigge l´estremo difensore isolani; 42´ Occasione per l´Ischia: Mattera impegna Terracciano su calcio di punizione da 30 metri. Secondo tempo: 3´ Tris della Nocerina: Tiscione di testa trafigge

Cozzolino sugli sviluppi di un calcio d´angolo; 14´ Espulso Impagliazzo, tecnico dell´Ischia, per proteste e il preparatore atletico De Maio; 16´ Poker della Nocerina: Cavallaro beffa di nuovo su punizione Cozzolino; 41´ Cinquina della Nocerina: Zappia mette in rete una respinta corta di Cozzolino, su tiro potente ma centrale di Cavallaro PIANURA-POMIGLIANO 3-2 Marcatori: 11´pt Manzo, 12´ st Ianniello, 15´ st Mauro, 22´ st Del Sorbo, 30´ st Alterio. Film della gara: 11´ Pianura in vantaggio; Manzo in gol con un gran tiro al volo che batte Inserra;

18´ Annullata rete a Temponi (Pianura) per fuorigioco; 45´ Proteste del Pianura per un rigore non assegnato: Contino spinto in area. Secondo tempo: 12´ il Pianura raddoppia: Ianniello recupera palla a centrocampo, s´invola verso la porta granata e trafigge l´estremo difensore; 15´ Il Pomigliano accorcia le distanze con un colpo di testa di Mauro; 22´ Tris del Pianura: il neoentrato Manzi serve Del Sorbo in area, che non fallisce30´ Accorcia il Pomigliano: Alterio in gol. Nocerina-Pianura si giocherà domenica al San Francesco.

Domenica gara d’andata al comunale col Sant’Antonio Quinta stagione in serie D con programmi ambiziosi

Genzano concentrato

Biancorossi con la testa al primo round GENZANO DI LUCANIA Ancora tre giorni di tempo per preparare al meglio la sfida salvezza contro il Sant'Antonio Abate. Mister Bacci ha radunato la truppa a sua disposizione cercando di mantenere alta la concentrazione sino a domenica. Ciro Impagliazzo è sempre più in palla e domenica potrebbe essere della partita dopo i dieci giorni di fisioterapia per curare quel ginocchio ballerino che lo ha tenuto lontano dalla squadra dal lunedì successivo alla gara con l'Ischia. Per domenica, quindi, Sporting Genzano al gran completo con Carlino che dovrebbe partire dalla panchina visto che anche lui sembra aver risolto i suoi guai fisici.Mister Bacci sembra intenzionato a schierare Borrelli tra i pali, anche se la presenza di Veneziano a proteggere la porta bianco rossa non è del tutto scontata. In difesa, gli unici sicuri del posto da titolare sono i due centrali difensivi Masturzo e Fiscina mentre sulle fasce il ballottaggio è ancora apertissimo con Fiore e Autiero da un lato e Gargano e Salbini dall'altro a giocarsi due maglie. A centro-

Rega in azione

campo, anche se sono tutti disponibili, Mister Bacci sembra intenzionato e schierare i quattro uomini più collaudati con Papagni e Buonocore centrali con Rega e Bacio Terracino sulle fasce; qualche dubbio solo per Buonocore che potrebbe essere sostituito da Riccio con Pepe che potrebbe partire titolare al posto di Rega. In attacco con Impagliazzo, che con molta

probabilità guiderà il reparto offensivo bianco rosso, dovrebbe partire titolare il giovane Compierchio anche se, dagli ultimi allenamenti, le condizioni fisiche di Murano lo danno sempre più favorito. Per lo Sporting Genzano si avvicina il giorno della verità. I tanti tifosi che affolleranno le gradinate del Comunale inciteranno i propri beniamini verso la salvezza. Serve assolutamente la vittoria tra le mura amiche per potersi giocare il tutto per tutto in terra campana. Di questo sono consapevoli sia il tecnico romano Bacci, sia la dirigenza genzanese, sia i giocatori che durante questa stagione hanno battagliato per cercare di ottenere il risultato che la società si è prefissata sin da subito. Servirà il miglior Sporting della stagione per mettere alle corde un Sant'Antonio Abate forse in difficoltà visto il super girone di ritorno disputato in questa stagione. I campani arrivano a questa sfida con la volontà di bissare il successo della terzultima giornata e di portare a casa un risultato utile in ottica salvezza. Rocco De Rosa

Francavilla, sono i giovani la priorità in riva al Sinni FRANCAVILLA – Giorni di riposo ma anche di sondaggi indiscreti. Si potrebbe sintetizzare con queste parole, il periodo post campionato da parte del F.C. Francavilla. La società che ha ribadito uno stand bay di riflessione ma anche di relax, prima di ripartire a caccia di nuovi giocatori, ma anche di un riassetto societario, si è data uno stop di una quindicina di giorni. Movimenti che quindi, saranno a 360° che riguarderanno un po’ tutto il sodalizio sinnico. Le manovre riguarderanno sia a chi affidare la guida tecnica per la sta- Franco Cupparo gione 2009/10, ma anche l’ingresso in società di nuove figure, che avranno dei ruoli dirigenziali con specifici incarichi. Poi, da non sottovalutare il coinvolgimento di nuovi imprenditori che avranno voglia di investire economicamente in un progetto ambizioso come è quello del Francavilla. Una società che, non è con il bilancio in rosso, ma che ha la voglia di ripartire in una nuova avventura con la consapevolezza di essere competitiva. Il compito di costruire una squadra che deve competere con

realtà diverse da quella francavillese, con alle spalle molta esperienza, ma soprattutto di centri abitati con molti più abitanti rispetto a quello della cittadina in riva al Sinni, non è una cosa semplice. La prossima stagione in casa Francavilla, sarà la quinta consecutiva in serie D, e sicuramente si punterà a dare visibilità ai giovani che sono presenti nella rosa. La scorsa stagione, si è dato spazio in diverse gare agli under Masi e Cocina, due elementi del vivaio rossoblu, cresciuti e seguiti con molta sapienza durante gli anni. Per questo, bisogna offrire loro, ancora una volta una vetrina importante come la serie D. I giovani dunque, nella mente della società rossoblu, ma anche un allenatore qualificato che li valorizzi e li faccia crescere. Come è accaduto in questi anni con Lazic. La serie D è un campionato che è pieno di insidie, dove se non lo si gioca con la giusta concentrazione, si rischia di incappare in situazioni difficili e che difficilmente possono essere risolte. Claudio Sole

Oppido, c’è la multa. Autobus per Montenero La Rappresentativa in Sardegna OPPIDO LUCANO - La sconfitta di domenica scorsa dell'Angelo Cristofaro contro il Montenero di Bisaccia, porta tanti strascichi in casa oppidese. Oltre al triste risultato in campo con la pesante sconfitta per tre reti a due, i bianco verdi hanno subito una vera e propria mutilazione in campo disciplinare. Milletrecento euro di ammenda alla società bianco verde, con la motivazione di aver avuto propri sostenitori in campo e al termine della gara avvicinato la terna arbitrale insultandola; tre turni di squalifica al massaggiatore Saverio Fidanza che dopo l'ennesima gaffe del direttore di gara è stato allontanato per preteste; tre turni di squalifica anche per il terzino sinistro Domenico Manniel-

lo squalificato per aver protestato vivacemente e, secondo il resoconto dell'arbitro, per aver usato espressioni offensive verso la terna e per aver continuato a reiterare venendo trattenuto dai propri compagni. Una vera e propria mazzata in vista della gara di ritorno di questi play out in terra molisana. Purtroppo la terna arbitrale vista domenica è stata davvero protagonista in negativo e in tanti si chiedono come mai non ci sono arbitri di più spessore ad arbitrare incontri di questo calibro. La domanda è una e semplice. Perché in queste circostanze sono sempre le squadre lucane ha subire dei torti? È una domanda retorica che non avrà mai una risposta. Eppure, proprio gli oppidesi, domenica

scorsa, avevano accolto a braccia aperte i tifosi molisani, mostrando tanta ospitalità e tanta voglia di allargare i propri orizzonti. La gara, benché condizionata pesantemente da un arbitraggio semplicemente non all'altezza, non è sfociato in nessuna tensione tra le tifoserie. La società oppidese nonostante i gravi torni arbitrali e disciplinari, ha organizzato dei pullman per offrire ai tifosi la possibilità di essere presenti al mach e incitare i propri beniamini nell'impresa di portare a casa la qualificazione. La rabbia accumulata in questi giorni potrebbe avere un risvolto positivo verso il passaggio del turno. La qualificazione resta ancora aperta. r.d.r.

ANCHE per quest'anno la Basilicata parteciperà al "Torneo del Tirreno" per le Rappresentative di Prima e Seconda Categoria che si svolgerà questa volta in Sardegna. Le partite saranno giocate molto probabilmente tra Cagliari e dintorni. Le altre regioni che disputeranno il torneo saranno la Sardegna cha farà gli onori di casa appunto, il Lazio e la Sicilia. Inizialmente era stata proprio la Basilicata la regione designata a Val d'Agri, poi è stato deciso di optare per la Sardegna. La durata del torneo sarà di cinque giorni e comincerà il 29 del mese corrente e terminerà il 3 giugno. Il tecnico della spedizione sarda è Giovanni Vita, che già l'anno scorso vinse con la Rappresentativa Allievi Provinciali

di Potenza contro quella di Matera nella finale regionale. Questi i nomi: Spera Rocco (Satriano), Ferrara Antonio (Sarconi), Fortunato Antonio (Sarconi), Giampietro Mattia (Valsinni), Giocoli Andrea Carmine (Villa d'Agri), Iaquinta Biagio (Villa d'Agri), Ismail Ardit (Foggiano Melfi), Laviano Carmine (Satriano), Lofiego Antonio (Castelsaraceno), Logiurato Salvatore (Marsico 2002), Marsico Mirko (P3F Giocoleria Potenza), Masino Berardino (Villa d'Agri), Molletta Daniele (Tramutolese), Montanarella Biagio (Sport Melfi), Podano Rocco (P3F Giocoleria Potenza), Troccoli Michele (Tramutolese), Varlotta Michele (Villa d'Agri), Rita Luca (Paternicum). Biagio Bianculli

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Sport 43

Giovedì 28 maggio 2009


GiovedĂŹ 28 maggio 2009

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Galante: “Puntiamo ad arrivare tra le prime d’Italia�

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zio tra di loro, lo spogliatoio è stato sempre unito e convinto che per potercela fare bisognava vincere piĂš gare possibili. Ci siamo riusciti in pieno grazie ad un allenatore competente e dirigenti attenti e pazienti. Questi i fattori che ci hanno permesso di raccogliere 80 punti, frutto di ventisei vittorie, due pareggi e nessuna sconfitta. Mi piace sottolineare, anche in questa occasione che si celebra la vittoria degli Allievi, l’ottimo risultati dei Giovanissimi di mister Acquasanta che giunti primi ex aequo con l’Assopotenza hanno perso lo spareggio solo ai tempi supplementari. Ripeto ciò che ho avuto modo di dire in altre occasioni, per noi è un’annata bellissima perchĂŠ non è da tutti centrare due primi posti in due campionati lunghi e difficili come quelli che si svolgono nella nostra regioneâ€?. A proposito di “lunghezzaâ€? del torneo, ma quanto costa fare un campionato di vertice? “In termini economici parecchio, mentre in termini pratici bisogna avere la fortuna e anche oculatezza di sapere scegliersi i tecnici e i dirigenti. Noi abbiamo avuto la fortuna di avere due tecnici molto preparati e dei diri-

genti eccellenti che senza avere un soldo hanno seguito questa squadra passo dopo passoâ€?. A chi si sente di dover dire grazie per questa vittoria? “Primo fra tutti al presidente dell’FC Matera, Tommaso Perniola, e allo sponsor Data Contact. Il loro sostegno economico è stato indispensabile perchĂŠ ci ha permesso di poter inserire, facendo alloggiare qui a Matera, anche alcuni ragazzi di diverse parti della nostra regione su cui puntiamo molto nell’immediato futuro. Naturalmente il sostegno dell’FC Matera sarĂ ripagato fin da subito visto che nella prossima stagione sportiva molti, se non tutti, di questi ragazzi andranno a far parte della rosa Juniores dell’FC Matera. Continuo e concludo con i ringraziamenti menzionando il tecnico Michele Fontana, tutto lo staff tecnico, tutti i dirigenti, tra cui Raffaele Fontana, i genitori che ci hanno seguito, i tifosi che ci hanno sostenuto e naturalmente i ragazzi che hanno dato il massimo per approdare ad una fase nazionale in cui penso che ci potremo togliere altre soddisfazioni; non nascondo che ambiamo ad arrivare tra le prime sei d’Italiaâ€?.

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MATERA - DovrĂ vedersela contro la squadra siciliana del Bagheria e contro i cosentini della Popilbianco l’Invicta Matera di Michele Fontana risultata vincitrice del titolo di campione regionale Allievi dopo una cavalcata lunga quasi nove mesi. Mesi intensi e di duro lavoro ma con la certezza di fare bene che ha poi regalato la gioia piĂš grande. Il campionato dell’Invicta Matera di mister Fontana è fatto soprattutto di numeri. Sono infatti questi che danno l’essenza vera di una stagione in cui gli obiettivi iniziali di una intera societĂ hanno trovato la giusta realizzazione. Su 30 gare giocate l’Invicta ne ha vinte 26 (tenendo esclusi due match contro il Melfi fuori classifica) e pareggiate 2 senza subire nemmeno una sconfitta. Ancora piĂš strabiliante il numero dei gol realizzati che sono stati ben 126 contro i 20 subiti. Numeri quindi importanti che hanno portato Manieri e compagni alla vittoria del girone ed una intera cittĂ in festa che ancora in queste ore sta gioendo per un successo che si è via via materializzato sotto gli occhi di tutti con tanti protagonisti a fare ognuno la propria parte

giornata dopo giornata, domenica dopo domenica e a testa alta contro qualunque avversario di turno. Per capire meglio il successo dell’Invicta Matera abbiamo posto delle domande ai due personaggi tra i piĂš importanti per questa vittoria e cioè al tecnico Michele Fontana e al presidente Dino Galante. Ecco cosa ci hanno risposto. Mister Fontana, ci fa una sintesi di questo campionato? “E’ stato un campionato combattuto soprattutto fra noi e il Padre Minozzi ed anche a livello psicologico ha avuto un ruolo importante tra i ragazzi perchè non è facile vincere tutte le partite. Credo comunque che alla fine abbiamo vinto noi perchè lo abbiamo meritato maggiormenteâ€?. Se dovesse dare un voto complessivo alla sua squadra, ai suoi ragazzi, quale darebbe? “Darei senza esitazione un otto a tutti perchè la nostra è stata una vittoria di gruppo. E anche chi è stato in panchina al momento opportuno si è sempre fatto trovare pronto contribuendo al raggiungimento della vittoria finaleâ€?. Cosa si aspetta dalle partite della fase nazionale? “Noi giochiamo sempre per vincere e di conseguenza ce

la giocheremo con tutte le nostre avversarie, anche se ancora non conosco il valore delle altre squadre�. Chi sente il dovere di ringraziare per questo successo? “Di persone a cui direi grazie ce ne sono tante. Ringrazio tutto lo staff tecnico, il preparatore atletico Cosimo Matera, il preparatore dei portieri Michele Cellammare, il dirigente accompagnatore Giovanni Pietracito, il presidente Giovanni Martulli e ovviamente il presidente onorario, persona esclusiva, quale Dino Galante�. Queste invece le rispote alle nostre domande che ci sono state date dal presidente Dino Galante. Pensava che questo

campionato potesse essere cosĂŹ duro? “Assolutamente no. Devo dire che il nostro pensiero era ben diverso perchĂŠ aver allestito una squadra forte in ogni reparto pensavamo ci ponesse in una condizione di assoluta leadership. Invece va riconosciuto onore e merito al Padre Minozzi per averci tenuto testa fino al termine in un torneo dove la Dedalo e l’Assopotenza, due probabili rivali, hanno mollato troppo prestoâ€?. E’ noto che dietro la vittoria di un torneo ci sono sempre vari componenti, nel vostro caso quali? “Il gruppo innanzitutto. I ragazzi sono stati perfetti, in campo e fuori. Mai uno scre-

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Dal 5 al 12 giugno spettacolo per la città dei Sassi. Oggi presentazione in comune

Matera, c’è il grande calcio Parte ufficialmente la XIII edizione della coppa Gaetano Scirea MATERA inizia a respirare aria di grande calcio. Dal 5 al 12 giugno è in programma il torneo “Gaetano Scirea - la lealtà nello sport”, diventato oramai un appuntamento classico di fine primavera, sia a Matera che in alcuni comuni limitrofi. La Città dei Sassi è stata la prima sede ad organizzare questo torneo internazionale, categoria under 16, intitolato all'ex capitano della Juventus. La prima edizione venne disputata nell'aprile 1990, su iniziativa dello Juventus Club di Matera; successivamente, fu istituito il comitato organizzatore, presieduto da Franco Selvaggi, che con Scirea ha condiviso la vittoria del Mondiale di Spagna 1982, che diede all'Italia il terzo alloro. Un'edizione, quella del 1990, che si è svolta a pochi mesi dalla tragica scomparsa dell'indimenticato libero di Cernusco sul Naviglio, deceduto il 3 settembre 1989, a causa di un incidente sulla strada Varsavia-Katowice. Quel giorno Scirea, allenatore in seconda della Juve, ed osservatore del club torinese, era in Polonia per visionare il Gornik Zabrze, avversario dei bianconeri in Coppa Uefa. Nella sua auto c'erano diverse taniche di benzina e, durante il tragitto, la vettura subì un incidente, il contenitore di benzina si rovesciò e l'auto prese fuoco. Scirea e l'autista

Angelo Tosto presidente di Datacontact premia il capitano della Juve vincitrice dell’edizione 2008 della Coppa Scirea

morirono carbonizzati. Scirea lunedì scorso (25 maggio) avrebbe compiuto 56 anni. Dopo alcune difficoltà organizzative che hanno causato un'interruzione per diversi anni, dal 2001 la competizione si svolge regolarmente. La denominazione del torneo recita “la lealtà nello sport” perchè Gaetano Scirea è stato un campione ve-

ro, dentro e fuori del rettangolo di gioco. Era un uomo che giocava in smoking, un giocatore che ha rivoluzionato il ruolo di libero, non più staccato (il famoso ultimo uomo), ma un difensore che va avanti senza palla, che aiuta il centrocampo. Un tipo di gioco che, poi, sarà adottato da un altro grande difensore italiano, Franco Baresi. Il fair play e il rispetto per

l'avversario sono dimostrati dal fatto che, nella sua ventennale attività agonistica, Scirea non è stato mai espulso. Un retaggio di memorie da ricordare con piacere, in anni in cui il calcio sembra essere solo un teatro di violenza e incomprensioni. Da sempre la kermesse è un momento per promuovere i valori etici e morali, alla base del movimento giova-

nile. In tutte le edizioni della rassegna calcistica (quest'anno è la n.13), ci sono sempre state formazioni blasonate, sia nazionali che internazionali; tutti appuntamenti costellati da episodi, emozioni, ma soprattutto da giovani che hanno dimostrato con i fatti (cioè sul campo) di avere la stoffa, il talento. Infatti, molti calciatori odierni hanno mosso i pri-

mi passi sul verde prato del XI Settembre, quando erano semplici promesse del vivaio, destando subito un notevole interesse. Pensiamo, per esempio, ai vari Morfeo, Zanchi, Zenoni, Locatelli, Tacchinardi (tutti cresciuti nell'Atalanta), a Coco, Daino, Darmian (Milan), Diego Armando Maratona Jr. (Napoli), gli juventini Criscito, Giovinco, Marchisio, De Ceglie, fino agli stranieri Shevchenko (Dinamo Kiev), Quaresma (Benfica), Raul, Guti e Casillas (Real Madrid), Tosic e Jovetic (Partizan Belgrado). Le prime 3 edizioni (1990, 91 e 92) hanno visto il trionfo dell'Atalanta, una società specializzata nella valorizzazione del proprio settore giovanile, sotto la guida prima di Eugenio Perico, poi di Giovanni Vavassori, che ha dimostrato le sue qualità anche con la prima squadra. Tutt'ora, i bergamaschi sono il club con più successi nella manifestazione materana, seguiti a ruota da un trio, formato dalla Juventus, vincitrice nel 2003 e 2008, dal Napoli (2001 e 2006) e dai serbi del Partizan, vittoriosi per due anni consecutivi (2004 e 2005). Il Matera, invece, ha trionfato solo una volta, nel 1995, sotto la guida di Vincenzo Selvaggi, fratello dell'ex calciatore Franco. Un solo successo, ma sufficiente per essere definiti Profeti in patria. Nicola Guanti

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Sport 45

Giovedì 28 maggio 2009


Calcio a 7

Giovedì 28 maggio 2009

Fantacalcio A Diventa una formalità lo scontro diretto dell’ultima giornata

Il Lecce decide il campionato Batte la Fiorentina e cuce lo scudetto sulle maglie del Milan MATERA - Il Milan è campione della stagione 200809. Con una settimana di anticipo e, occorre dirlo, con grande sorpresa di tutti, la squadra del presidente Giuseppe Battilomo ha conquistato, con una settimana di anticipo, il secondo titolo consecutivo, il terzo della propria avventura nell'ormai tradizionale torneo amatoriale materano. La cosa inaspettata nasce dal fatto che era ormai convinzione generale che tutto si sarebbe risolto nello scontro diretto, in programma domenica prossima, con la Fiorentina quale ultima giornata del campionato, una gara che sicuramente avrebbe attirato un bel numero di interessati spettatori. Ma, a rompere le uova nel paniere, ci ha pensato l'imprevedibile Lecce il quale ha piegato, sabato scorso sotto il sole implacabile delle ore 15, la squadra viola infliggendole la sconfitta più pesante della stagione. Un finale comunque a sorpresa che, se è vero che ha privato gli appassionati della sfida finale tra le due contendenti, è altrettanto vero che la riservato il perfetto colpo di scena del più classico dei libri gialli. Apertura del turno numero 37 con il botto, dunque, con un Lecce autentica mina vagante del campionato. A farne le spese, questa volta, la Fiorentina che si è vista così privata della possibilità di aggiudicarsi lo scudetto. Probabilmente i viola hanno sofferto in maniera particolare del grande caldo che ha di fatto tagliato fiato e gambe a più di un giocatore. Pronti via e giallorossi in rete già al primo minuto con Raffaele Paladino. Neanche il tempo di organizzarsi e il raddoppio era cosa fatta grazie, questa volta, a Vittorio Tataranni. La reazione toscana si materializzava grazie a Francesco Volpe al 10', ma i salentini tornavano in

cattedra colpivano ancora con Giovanni Andrisani. Prima del duplice fischio di fine primo tempo altre due reti per parte: Paladino e Tataranni per il Lecce ed Emanuele Colucci e Daniele Rillo per la Fiorentina. Nella ripresa i pugliesi allungavano ancora con Leonardo Valentino e Donato Braia e nel finale batti e ribatti per merito di Michele Mancino e Giacomo Venezia per il Lecce, e Antonio Castaldi e Rillo per la Fiorentina. Sulle ali dell'entusiasmo per l'imprevisto stop subito dagli ostinati inseguitori in casacca viola, il Milan ha affrontato una Roma sorniona e ben determinata a rendere la vita difficile ai rossoneri. Ben messi in campo e grazie ad una sagace difensiva in attesa di poter colpire in contropiede, i giallorossi si sono arresi soltanto nelle battute finali dell'incontro. Dopo il doppio vantaggio, ottenuto in virtù della doppietta di Domenico Ventura, a segno al 10' e al 15' minuto, il Milan si è visto raggiungere sul risultato di parità per effetto delle marcature di Antonello Caserta e Alfonso Maccarrone, in gol al 16' e al 17'. Nella ripresa la

squadra capitolina non mutava atteggiamento tattico restando ben coperta in difesa e cercando di approfittare in fase di ripartenza. Al 24' rompeva gli indugi Angelo Andrulli, cecchino implacabile su calcio di punizione, ma i giallorossi rovinavano ancora la festa rossonera riequilibrando il risultato ancora con Maccarone abile a deviare un calcio di punizione proprio d'avanti al portiere e ad un difensore. Quattro minuti dopo, però, era ancora Andrulli ad andare a segno con un tiro dalla distanza, l'unico modo per poter perforare una difesa davvero ermetica nonché affollatissima, e a tre minuti dalla fine la rete della sicurezza ad opera di Donato Cristalli. Situazione quasi definita anche in coda dal momento che l'Atalanta è ormai matematicamente retrocessa in serie B, mentre il Catania e il Genoa incroceranno le spade in fase play out per stabilire chi delle due dovrà dire addio alla serie A. Altra indiziata alla retrocessione la Roma che avrà però la possibilità di riscattare una stagione alquanto deludente a spese del Torino oppure della Lazio. Par-

ticolarmente utile, dunque la vittoria del Torino sul Genoa, una affermazione che mantiene aperto uno spiraglio di speranza. Sei a due il risultato in favore dei piemontesi con reti di Marco Stella, Graziano Laginestra, Gianluca Draicchio, Emanuele Piccinni, Giuseppe Sanchirico e Carmine Ramaglia; di Giuliano Savino e Domenico Grassani le reti rossoblu. Vince anche la Lazio che conserva così il vantaggio sul Torino e, con una partita da recuperare, può guardare con una certa fiducia al futuro. Una sola rete di scarto ha permesso ai biancocelesti di avere la meglio sulla Reggina, alla doppietta di Angelo Catoggio e alle reti di Giovanni Darretta e Pasquale Lo signore hanno risposto soltanto tre volte gli amaranto Luciano Cappiello, Aldo Farina ed Enrico Rizzi. Bella l'affermazione del Catania sul Napoli, una vittoria che potrebbe rinfrancare i siciliani in vista dei play out: notevoli la tripletta di Angelo Di Lecce e la doppietta di Nicola Ferrante. Niente da fare, invece, per l'Atalanta che ha comunque “rischiato” di pareggiare con un Palermo alquanto distratto. Nel finale la rete di Domenico Amodio ha messo tutti d'accordo, ma certamente da segnalare le due triplette assestate dal rossoblu Luigi Petrozza e dal rosanero Giuseppe Cuscianna. Tutte vittoriose le squadre di testa Inter, Chievo e Udinese le quali hanno regolato, rispettivamente, il Cagliari, il Bologna e la Sampdoria, mentre il Siena si aggiudica il derby tutto bianconero con la Juventus. Impinguano di altre tre reti lo score personale il senese Pietro Innella, lo juventino Vito Donvito e il gialloblu Antonio Ambrosecchia. Annibale Sacco sport@luedi.it

Over 35 Gli “Amici Ritrovati” comandano il raggruppamento A

Il Benfica ha allungato la falcata E' IN FUGA il Benfica. La regina del secondo raggruppamento del torneo potentino di calcio a sette over 35 ha distanziato tutti i concorrenti sul tetto della graduatoria, proiettandosi a più cinque sull'immediata inseguitrice (Azzurra Isomax). Se nel girone B i distacchi tra le big sono diventati notevoli, nel raggruppamento A le prime tre della classe sono racchiuse in altrettante lunghezze. Infatti, gli Amici Ritrovati conducono la classifica con nove punti all'attivo, seguiti dal Basinvicta a quota sette e dagli All Blacks fermi a sei punti. La notizia della giornata è arrivata dal fondo della graduatoria del primo girone, dove la matricola Rossellino ha finalmente centrato il suo primo successo stagionale, dopo quattro tonfi consecutivi. Con la nostra rassegna settimanale del giovedì, partiamo dal raggruppamento B del campionato. In testa, come anticipato, si è isolato il Benfica, unica formazione ancora imbattuta (ha totalizzato quattro successi ed un pareggio). La leader del campionato ha rifilato dieci “schiaffi” alla Casa nel Bosco, subendo, però, otto reti al passivo (il Benfica si è imposto 10-8). Nell'altro confronto della giornata calcistica, il Team Rossoblu (fresco vincitore della prima edizione del

torneo potentino di calcio a sette over 35) non si è presentato in campo per la seconda volta di seguito, regalando di fatto tre punti preziosissimi e “d'ufficio” all'Azzurra Isomax. Nella scorsa settimana ha riposato il Cosmos, fanalino di coda del campionato a quota meno un punto in graduatoria. Nel primo girone, gli Amici Ritrovati hanno piegato con un gol di scarto lo Studio Immagine (4-3) ed hanno scavalcato al primo posto il Basinvicta (ha osservato il consueto turno di riposo). Nell'altro match, gli All Blacks sono

stati trafitti per 4-3 dal Rossellino, che ha mosso la classifica dopo cinque gare. Infine, in quest'ultimo turno di campionato, in base alle risultanze degli atti ufficiali, il giudice sportivo del “Calcio in Città”, Michele Sangregorio, non ha comminato nessuna squalifica. I NUMERI Turno di campionato in cui ha prevalso il segno “1”. Trentatre gol messi a segno (191 marcature in totale) in questa sesta giornata (14 nel girone A, 19 nel B), di cui 18 dalle formazioni che hanno giocato in casa (8 nel girone A, 10 nel B), 15, invece, da quelle che hanno giocato in trasferta (6 nel girone A, 9 nel B). Si sono registrati 3 successi interni (2 nel raggruppamento A, 1 nel B), 1 vittoria esterna (0 A, 1 B) e nessun pareggio (0 nel girone A, 0 nel B). Il girone più prolifico è il raggruppamento A con 102 reti, seguito dal B con 89. Il migliore attacco del campionato è quello degli Amici Ritrovati (28 reti, girone A), i peggiori sono quelli del Team Rossoblu e del Cosmos (10 reti, girone B). La migliore difesa è quella del Team Rossoblu (5 reti subite, girone B), mentre è del Rossellino (girone A) la retroguardia più perforata (34 reti subite). Donato Pavese sport@luedi.it

Fantacalcio B Il Bari va oltre i 100

Il Parma entra in zona play off

MATERA - Sale al quinto posto di classifica il Parma. Gli emiliani, infatti, approfittando del passo falso del Grosseto, sconfitto dal Vicenza, hanno superato in classifica i toscani e, in questo momento, occupano l'ultima posizione utile per la disputa della fase finale dei play off. A cinque giornate dal termine della stagione regolare, dunque, i gialloblu hanno di fatto concluso il lungo inseguimento coronato, in virtù di un ottimo scorcio di campionato, dal sorpasso nei confronti del Grosseto. Perde leggermente terreno anche la Triestina che, sconfitta dal sorprendente e temibile Treviso, si è visto nuovamente sorpassare in classifica dal Frosinone. Insomma a questo punto del campionato, ragionevolmente, resta da definire soltanto la quarta squadra che, oltre il Modena, il Frosinone e la Triestina, potrà beneficiare dell'opportunità di guadagnare la serie superiore attraverso la roulette dei play off. Nel frattempo non accenna a diminuire lo spiacevole fenomeno dell'assenteismo di alcune squadre nella coda della stagione agonistica. Sono di solito squadre che non hanno molto da chiedere al campionato ma che, evidentemente, non hanno ancora compreso lo spirito di un torneo amatoriale, oltre che mancare di rispetto nei confronti degli avversari di turno. In questa giornata sono state ben quattro le squadre che non si sono presentate all'appuntamento: l'Empoli, l'Albinoleffe, l'Avellino e l'Ancona. A beneficiare del giro gratuito, o meglio costrette a rinunciare ad un'ora di gioco, il Piacenza, il Rimini, il Cittadella e la capolista Bari. Si è giocata, invece, la gara tra il Livorno e il Modena. A prevalere sono stati i gialli emiliani i quali hanno rifilato agli avversari sette reti a firma di Giovanni Panzetta, tripletta, Valerio Riccardi, due volte a segno, Giovanni Castellaneta e Angelo Ambrosecchia; per i labronici due gol di Gianluca Rospi, un uno Cosimo Martino. Sono state ben dieci, invece, le reti che il Frosinone

ha imposto al Pisa. Sugli scudi Raffaele Argiolas, autore di una bella cinquina, mentre sono andati tre volte a segno Giovanni Battafarano e una sola volta Giovanni Mastronardi e Pasquale Papapietro. Per i nerazzurri doppietta per Marco Misciagna, e un centro per Leonardo Bellarosa e Giuseppe Sasso. Cade, come detto, la Triestina che soccombe sotto i colpi di un inesorabile Treviso. Ad aprire e chiudere le marcature sono stati gli alabardati Giuseppe Schiuma e Donato Albano, ma nel mezzo ci sono state le tre reti dei biancocelesti Francesco Tamburrino, Michele Di Liddo e Nunzio Caggiano. Ancora più rovinoso negli effetti è stato il capitombolo del Grosseto, sconfitto seppure con il minimo scarto dal Vicenza. Gara abbastanza combattuta e sostanzialmente decisa dalla doppietta del biancorosso Marco Locantore, in gol al 37' e al 40' minuto, mentre in precedenza erano andati a segno Giuliano Paterino e il toscano Donato Ferrandina. Al 41' il gol di Vncenzo Di Motta ha soltanto illuso i maremmani di poter rimettere in discussione il risultato. Spietato, invece, il Parma che , in virtù delle reti di Roberto Calia, Antonio Vulpio, Michelangelo Bianchi, Donato Azzilonna e Rocco Montemurro, ha letteralmente annichilito una Salernitana capace di andare in rete una sola volta, al 40' minuto, con Giuseppe Laborante. Si aggiudica il derby di centro classifica il Brescia, che ha superato il Mantova con il poker di Nicola Altezza, la tripletta di Rocco Cascini e la rete di Andrea Bianchi, mentre per i biancorossi due centri di Gianluca Peragine ed uno di Roberto Grossi, e, infine, molto bene l'Ascoli che ha inflitto un severo nove a quattro al Sassuolo. Per i bianconeri marchigiani cinque reti Nicola Sardone e una Leonardo Fortunato e Roberto Cappiello, mentre per i neroverdi la doppietta di Leonardo Ninnivaggi e i sigilli personali di Vincenzo Olivieri e Alfredo Santoiemma. a.s.

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46 Sport


Prima riunione in vista della prossima stagione

Levoni, nodo Gresta PRIMA riunione operativa per la Levoni Potenza. Questo pomeriggio, infatti, i dirigenti si incontreranno per tirare le somme dopo la stagione conclusa a Siena e per programmare le tappe che porteranno la società del presidente Francesco Petrullo a disputare per la terza stagione consecutiva la terza serie nazionale di basket. Sul tappeto i dirigenti bianconeri metteranno i programmi, l'eventuale conferma di Luigi Gresta alla guida tecnica della squadra e le posizioni dei principali protagonisti di una stagione, quella appena conclusa tutta da incorniciare. La società è pronta a misurarsi nuovamente contro le dirette

concorrenti, il sodalizio non intende abbassare la guardia, anche se prevale nella tradizione del glorioso complesso societario di via Ponte Nove Luci, l'intenzione di apporre tassello dopo tassello per disputare una stagione all'altezza della situazione. I dirigenti cercano certezze e condivisione di programmi che nel corso degli ultimi, splendidi anni sono stati rispettati a pieno. Il budget sarà la valutazione principale di una serata dagli importanti contenuti e strategie per il futuro. Sul versante legato alla conferma del coach Luigi Gresta i dirigenti sono orientati ad attendere le valutazioni tecniche del valido allenatore marchigiano. In que-

sta direzione il direttore sportivo Salvatore Cerverizzo ha dichiarato: “Luigi Gresta è una delle nostre aspirazioni primarie. Dobbiamo capire quali proposte farà pervenire alla società per il futuro”. Interpellato telefonicamente il coach di Pesaro ha dichiarato: “Dalla conclusione del campionato non ho avuto modo di parlare con i dirigenti. A Potenza mi sono trovato bene, la città mi piace. La mia prima scelta rimane la Levoni”. Il coach della Levoni parla di eventuali proposte di mercato: “Non ho avuto richieste da altre società, al momento non ho avuto neppure contatti con il mio procuratore. La società definirà le proprie strategie, io sarò disponibile a

Il tecnico Luigi Gresta (foto Andrea Mattiacci)

confrontarmi con i dirigenti che hanno dimostrato di essere brave persone e grandi appassionati di pallacanestro”. Per quanto riguarda, invece, i discorsi relativi agli atleti la riunione di questo pomeriggio potrebbe rivelarsi comunque propizia. Il primo summit societario, in sostanza

attira tutte le attenzioni degli ambienti vicini alla Levoni Potenza. Nell'agenda del presidente Francesco Petrullo e dei suoi stretti collaboratori ci sono tante novità. All'ora di cena ne sapremo di più… Francesco Menonna f.menonna@luedi.it

A Dilettanti Il patron della Bawer: «Sono disponibile a subentrare a Vizziello»

Matera, la parola a Lorusso Rinviato di due giorni il direttivo che ristrutturerà la società «SONO DISPONIBILE a diventare presidente dell’Olimpia, se mi verrà chiesto, sono a disposizione». Pasquale Lorusso titolare della Bawer e sponsor del Matera racconta le sue idee al “Quotidiano” e spiega: «la società è indirizzata verso una ristrutturazione complessiva per rafforzarla e farla diventare ancora più solida, se in questo contesto mi verrà chiesto di diventarne presidente, io sono disponibile». Il direttivo di ieri sera non ha approfondito i temi caldi sul tappeto limitandosi ad un esame dell’ultima stagione ma domani ci sarà una nuova riunione che potrebbe essere quella che va a formalizzare un percorso che sembra tracciato anche se mancano ancora i passaggi formali, e sostanziali, del consiglio direttivo. Intanto Lorusso può dire la sua sul futuro e sulle scelte e sui programmi da portare avanti: «l’intenzione di costruire una squadra per provare a portarla magari in Legadue rimangono, i tempi però si allungano visto anche che ci sono risultati quest’anno che non rientravano nelle previsioni». Sul futuro dell’allenatore qual’è la sua posizione? «Personalmente sono soddisfatto del tecnico e ritengo che sia molto probabile una sua riconferma se il consiglio direttivo sarà della stessa opinione». Quale sarà il futuro della squadra, prevede rivoluzioni o ci sono un paio di giocatori che terrebbe? «Non credo che ci saranno rivoluzioni ma qualche cambiamento, non posso fare due nomi di giocatori che terrei perchè ce ne sono almeno cinque e non voglio fare torto a nessuno». L’asse della squadra formata da Corvino e Longobardi è destinata a partire? «Su Longobardi voglio dire una cosa, io voglio che continui a far parte di questa società. Dovremo sederci insieme e decidere in quale modo e con quale ruolo ma ci sarà tempo per discuterne. Ma la mia volontà è quella di tenerlo nell’Olimpia». Per quanto riguarda invece la questione del direttore sportivo cosa dice? «Nell’ambito di una generale ristrutturazione della società verrà affrontata an-

Il comunicato

Pasquale Lorusso è pronto a diventare presidente

«Valuteremo se prendere un Ds Potremmo cercarlo sul mercato»

«L’allenatore ha fatto bene Penso che resterà e anche 5 atleti»

«Longobardi? Voglio che rimanga Ora vedremo con quale ruolo»

Michele Vizziello potrebbe lasciare la carica di massimo dirigente dell’Olimpia Matera

che la questione del direttore sportivo e si valuterà se rivolgersi alle forze interne oppure cercarne uno sul mercato».

La sua opinione? «Io mi rivolgerei sul mercato». Quando ci saranno queste novità nella società

dell’Olimpia Bawer e il via a questo processo di ristrutturazione? «Nel consiglio di oggi (ieri, ndr), non ne abbiamo

parlato ancora, ma ci rivedremo presto. Non passerà molto tempo». Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Olimpia verso una Srl IL CONSIGLIO Direttivo dell'U.S. Dil. Basket Olimpia Matera si è riunito ieri sera dell’ultima annata. Vi proponiamo il comunicato stampa diffuso dalla società nella tarda serata di ieri. «Il Direttivo ha, inoltre, vagliato in concreto l'eventuale trasformazione dell'Associazione sportiva dilettantistica in Srl, così come previsto dalle DOA (Disposizioni Organizzative Annuali) 2009/2010, aggiornandosi a breve per una decisione definitiva, dopo gli opportuni chiarimenti da richiedere agli organi di Lega e Federali. Il Direttivo, infine, ha concluso esprimendo piena soddisfazione per il risultato sportivo ottenuto dalla squadra e dal tecnico, nonché per l'esperienza maturata nell'anno appena concluso, in contrasto con quanto affermato da alcuni organi di stampa circa un bilancio negativo dei risultati conseguiti». PRENDIAMO atto e rispettiamo la presa di posizione ufficiale del Consiglio direttivo dell’Olimpia che era stata riportata nelle sue conclusioni già nell’intervista che il presidente Vizziello ha rilasciato al “Quotidiano” martedì scorso. Non abbiamo dubbi che il riferimento della dirigenza materana sia a questa testata e al sottoscritto ma rimaniamo, cocciutamente, della nostra opinione. Noi non ci auguriamo e non auguriamo alla Bawer un altro anno come quello appena trascorso nel quale la società materana si è salvata all’ultimo turno di play out e questo è successo non per caso, ma per dei motivi che andrebbero analizzati con spirito libero. Se si preferisce dire che tutto va bene, noi non ci uniremo al coro. p.quarto@luedi.it

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Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

Volley B2 Uomini Play Off Potenza super a muro. Decisivi Zuccaro e Scalcione

Virtus, buona la prima Perentorio 3-0 della Medical Center contro un Turi mai domo MEDICAL CENTER TURI

3 0

25-12, 25-18, 25-22

MEDICAL CENTER POTENZA: Di Tommaso 4, Scalcione 16, Torsello 9, Zuccaro 15, La Rosa 10, Alamprese 4, Cavaccini (L), Bacca ne, Galante, Genoino ne, La Maida ne, Caruso ne. All.: Draganov. VILLA MENELAO TURI: Parisi, Giannini 6, Campanella 7, Bosco 19, Manicone 8, Rizzi 5, Giunta (L), Tucci ne, Micelli 1, Cramarossa ne, Schettini ne, Salvatore ne, Palmisano ne. All.: Narracci. ARBITRI: Spagnoletti di Roma e Aiello di Cosenza. NOTE: Durata set: 22’, 28’ e 33’ per un totale di 1 ora e 23’. Batt.vinc.: Virtus 3, Turi 2; b.s. Virtus 3, Turi 4. POTENZA - Vince subito la

Nella foto di Andrea Mattiacci un muro vincente della Virtus

Medical Center contro il Turi nella semifinale play off per la B1 di volley. Partenza lanciata della Medical Center che fa suo il

primo set lasciando il Turi annichilito con soli 12 punti realizzati, con break dal 2-3 al 12-3 con Zuccaro in battuta.

La seconda frazione di gioco è maggiormente combattuta, ma la squadra di Giorgio Draganov mette al sicuro il 2-0 lasciando gli avversari pugliesi a quota 18, mettendo una seria ipoteca sulla vittoria del match. Il terzo parziale vede un leggero calo della Virtus Potenza, così il sestetto allenato da Narracci mette avanti la testa andado al primo riposo tecnico in vantaggio per 8-6. La Medical non ci sta e con Scalcione riporta l’equilibrio. Poi si va avanti punto a punto fino al 21-21, per arrivare ad un piccolo allungo sul 24-21, per chiudere sul 25-22. Nel finale decisivi Di Tommaso prima con un muro e poi con il pregevole tocco del match ball, poi ci pensa Scalcione dalla seconda linea a chiudere il conto. lu.ca.

Si chiude oggi la seconda edizione del torneo “Motor France”

Il volley incontra le scuole Più di 400 alunni delle scuole di Potenza attesi alla Caizzo SI concluderà quest'oggi presso la Palestra Caizzo di Rione Lucania a Potenza, la seconda edizione del “Torneo Motor France”, in una mattinata di sportività e salute in cui saranno presenti più di 400 ragazzi delle scuole di Potenza e provincia che hanno aderito al progetto svoltosi in questi mesi nelle palestre della nostra città. Gli istituti di Potenza e Provincia che hanno partecipato all'edizione 2009 del Torneo quest'anno sono stati ben nove (in aumento rispetto alla passata stagione): le Scuole Medie “L. La Vista”, “G. Leopardi”, “D. Savio”, “L. Sinisgalli”, “A. Busciolano”, “F. Torraca” di Potenza e gli Istituti Comprensivi di Pignola, Picerno e Ruoti. Una grande soddisfazione per gli organizzatori della PM Volley Potenza, società da sempre attenta alle problematiche giovanili e che, per il secondo an-

no consecutivo, propone e realizza attività extrascolastiche che riescono a coniugare attività sportività e ludica per i ragazzi lucani. Anche in questa edizione, l'iniziativa è stata fortemente sostenuta dalla concessionaria “Motor France” di Potenza, già sponsor della PM Volley Potenza durante il campionato nazionale di B1 femminile da poco conclusosi e che, con questa iniziativa, conferma la grande sensibilità verso i giovani pallavolisti della provincia di Potenza. “Motor France” convinta dell'importanza che l'attività sportiva ha nella vita dei nostri giovani, pur in un momento di crisi economica generale e dell'auto in particolare, è stata sempre vicina ai ragazzi dei nove istituti impegnati in questa bellissima esperienza, vivendo con loro bei momenti di sportività associati a momenti di aggre-

ga1zione. Le gare di finale per il settore Femminile del “Torneo Motor France 2009” saranno tre, a partire dalle 9.30 e si svolgeranno alla Caizzo superiore. Le scuole finaliste sono: “L.Sinisgalli”, “D. Savio” e “L. La Vista”. Ogni squadra svolgerà due incontri, ed alla fine delle tre gare, in base alla classifica stilata in giornata, la vincente sarà la vincitrice del secondo torneo. La gara di finale per il settore Maschile sarà unica, si svolgerà alle 9.30 presso la Caizzo inferiore; si affronteranno le scuole “L. Sinisgalli” e “A. Busciolano”. Saranno presenti alla manifestazione tutte le classi di tutte le scuole che hanno partecipato al progetto, e si divertiranno al termine delle gare di finale - disputando una insolita partita di 50 contro 50! Tutti assieme per un unico scopo: lo sport unisce e fa crescere meglio.

Basket C Dilettanti Play Off

Corporelle ko La finale in parità SIRACUSA 61 CORPORELLE 54 PRATIVERDI SIRACUSA: Bianchini 10, Cornejo 8, Rea 12, Nesti 14, Agosta 12, Righetti 5, Saccà 6, Pace n.e. Bombaci n.e. Ventura n.e. All. Paolo Marletta CENTRE CORPORELLE POTENZA: Favia 4, Ginefra, Delli Carri 13, Marino 4, Pellegrini 16, Armentano, Marchese 15, Viggiano 2, Dimitriu. All. Dino De Angelis. ARBITRI: Machetti e Galasso di Siena. PARZIALI: 16-20, 24-24, 41-38, 61-54 NOTE: Spettatori 2000 circa. Fallo tecnico fischiato alla panchina potentina. Usciti per cinque falli Delli Carri, Agosta e Marino. VINCE la Prativerdi Siracusa gara due disputata ieri sera al Palasport Lobello di Contrada Zopiro. La formazione siracusana ha avuto la meglio sulla Centre Corporelle Potenza, in gara due della finale playoff del campionato maschile di serie C e pareggia i conti con la compagine potentina. Partita maschia e combattuta, come del resto quella disputata a Potenza domenica scorsa. Le due squadre hanno espresso una pallacanestro volitiva e maschia, figlia della supremazia delle difese sugli attacchi. La Centre Corporelle Potenza è partita bene, sospinta dai canestri di Delli Carri e Pellegrini e dalla positiva giornata di Marchese. Siracusa ha rea-

Non bastano i 15 punti di Marchese (foto Mattiacci)

gito prontamente ai break della compagine di Dino De Angelis e grazie ai canestri di Rea e Nesti ha potuto far breccia nella difesa lucana. La parte centrale ha vissuto sui binari dell'equilibrio. Le due formazioni sono state brave a lottare gomito a gomito. Le triple di Nesti hanno consentito ai padroni di casa di andare avanti e di gestire con una certa autorità il match, proprio mentre Agosta, Delli Carri e Marino sono usciti per cinque falli. Nel finale i biancoverdi hanno allungato il passo, vincendo la sfida sulla Centre Corporelle Potenza, comunque coraggiosa contro i siciliani. Domenica al Pala Pergola si gioca gara tre alle 19. sport@luedi.it

Fitav, Nino convocato in azzurro Bocce quarta categoria, iniziano bene Rapolla e Rionerese CONTINUANO le soddisfazioni per il giovane tiratore lucano Antonio Nino. L'atleta è stato infatti convocato per i campionati europei di Fossa Universale, in programma a Las Gabias, in Spagna, programma da oggi fino a domenica 31. Nino è stato convocato dal Commissario Tecnico Bruno Fasano nella categoria juniores. L'Italia sarà rappresentata dai senior Adriano Avveduto di Ragusa, Mauro Ferri di Crema e Sergio Plataroti di Milano. Nel settore lady prenderanno parte alla gara Cristina Bocca di Biella, Giovanna Cuzzocrea di Messina e Bianca Revello di Savona. Per gli juniores prenderanno parte appunto Antonio Nino di Potenza, Giuseppe Garro di Siracusa e Giovanni Natalini di Macerata. Nella categoria veterani i colori azzurri saranno difesi da Luciano Grilli di Perugia, Giuseppe Loteta di Messina e Giorgio Ravera di Savona. Tra i super veterani prenderanno parte all'evento Simone Perone di Avellino, Franco Santinello di Pordenone e Aurelio Tezze di Vicenza. La sfida per la conquista dei titoli europei prevede quattro serie da cinquanta piattelli ciascuno ed eventuali shott-off per l'assegnazione dei primi tre posti per ogni classifica. Per il lucano si tratta dell'ennesima

occasione per mettersi in luce dopo i tanti e brillanti successi conseguiti nel corso degli ultimi anni. La delegazione azzurra è rappresentata dal responsabile federale Roberto Manno e dal vice presidente federale Rosario Avveduto. Ma le soddisfazioni per i portacolori lucani non sono certamente finite. Il commissario tecnico del settore giovanile Luciano Giovannetti ha selezionato cinque giovani delfini del tiro azzurro per il secondo Gran Prix Internazionale Juniores che da martedì scorso vedrà impegnata la pattuglia azzurra, ad Orimattila, in Finlandia, nello skeet, fossa olimpica e universale. La materana Virginia Orlando ha coronato un sogno importante con la convocazione per un appuntamento di tale portata. Per lei si tratta di una conferma dopo i netti miglioramenti fatti registrare nel corso delle ultime gare. La lucana è stata convocata nella categoria skeet insieme a Michael Palmieri di Ancona, che ha Suhl ha conquistato il secondo posto individuale e il primo a squadra, mentre la materana ha conseguito il nono posto individuale e il terzo a squadre. Nel double trap gareggerà Simone Verdovelli di Brescia, sesto nell'individuale e terzo a squadre. sport@luedi.it

SI E' SVOLTA sabato 23 maggio la prima giornata del girone di andata del campionato nazionale di società di bocce di quarta categoria, nel girone A hanno iniziato con il piede giusto il Biancogiallo di Rapolla e la Rionerese, rispettivamente vittoriose a Corleto ed in casa contro il Montereale. Entrambe furono protagoniste della finale regionale. La Nuova Corletana si è presentata ai nastri di partenza con il dirigente Egidio Orrico, il direttore tecnico Giovanni Stoppelli, Giuseppe Ambrosio, Nicola Cardillo, Giovanni Sagaria e Salvatore Bruneo. Il Biancogiallo Rapolla, invece è stata rappresentata dal dirigente Angelo Cerone, dal direttore tecnico Michele Nigro, da Lorenzo Iorio, Michele Nigro, Agostino Passannante e Giovanni Picciariello. Il Biancogiallo ha superato la Corletana per 2 a 0. Nella terna Nigro, Picciariello e Iorio hanno affrontato Sagaria, Cardillo e Bruneo, i risultati sono stati di 1-8 e 8-5, nell'individuale invece a contendersi il successo sono stati Giuseppe Ambrosio e Agostino Passannante, i risultati sono stati 8-0 e 6-8. Dopo il primo tempo hanno giocato in coppia Sagaria-Ambrosio da un lato e Picciariello-Passannante dall'altro. Questi ultimi hanno vinto per 8 a 2 e 8 a 1, nell'individuale invece Nicola Cardillo e Lorenzo Iorio si sono dati battaglia. Ad avere la meglio è stato Iorio, vittorioso per 8 a 5 in tutte e due le partite. Nel primo tempo i locali hanno chiuso in vantaggio ma sciupavano l'occasione nell'individuale e nel secondo tempo il Biacogiallo continuava in cre-

scendo con il giovane Passannante ed il capitano Iorio che suggellavano il primo importante successo stagionale. L'altro incontro in programma tra la Rionerese e il Montereale è risultato più equilibrato. Le stesse squadre hanno impattato nella “terna e coppia, sono diventate decisive le sfide individuali. La Rionerese ha vinto per 2 a 0. La Rionerese è stata rappresentata dal dirigente Michele Lombardi, dal direttore tecnico Mario Fabrizio, da Gerardo Lapadula, Michele Amoroso, Cristian Carnevale, Antonio Faruolo e Davide Tirico. La Montereale invece dal dirigente Vincenzo Lobraico, dal direttore tecnico Pietro Catalano, da Rachele Montesano, Raffale Innamorato, Angelo Giannessa, Francesco Bavoso e Roberto Fasulo. Nella terna Carnevale, Lapadula e Tirico hanno pareggiato contro Giannessa, Innamorato e Montesano con i punteggi di 8 a 4 e 5 a 8. Nella individuale Michele Amoroso ha superato Roberto Fasulo per 8 a 2 e 8 a 0. Nella coppia è giunto il pari con i tandem formati da Tirico e Amoroso e Montesano-Fasulo che hanno pareggiato per 4-8 e 8-3, nella individuale Antonio Faruolo ha vinto contro Angelo Giannessa per 8 a 4 e 8 a 3. Nel girone B la Potentina ha vinto contro la Burgentina, mentre Aurora Murene e Gialloverde Melfi hanno pareggiato. La Potentina è stata rappresentata da Vito Pace, dirigente, dal direttore tecnico Francesco Izzo, da Vincenzo Lorusso, Giuseppe Dolce, Giovanni Percolo, Daniele Postiglione e Michele Vece.

La Burgentina dal dirigente Antonio Altavista, dal direttore tecnico Fiorenzo Divito, dai giocatori Antonio Pisani, Domenico Rinaldi, Carmine Langone, Michele Fiore e Antonio Distefano. Nella terna è giunto il pari tra i giocatori Lorusso, Percolo e Dolce, e Parente, Langone e Distefano, che hanno pareggiato con il medesimo risultato nelle due gare di 8 a 3. Nell'individuale Daniele Postiglione ha superato Michele Fiore con il punteggio di 8 a 5 e 8 a 7. Nella coppia Postiglione e Percoco hanno superato Parente e Rinaldi per 8 a 3 e 8 a 2, nell'individuale Antonio Pisani e Giuseppe Dolce hanno pareggiato per 6-8 e 8-2. In parità è terminata la sfida tra Gialloverde Melfi e Aurora Murene con il punteggio di 1 a 1. La Gialloverde ha schierato il dirigente Gaetano Pastore, il direttore tecnico Salvatore Viggiani, i giocatori Vincenzo Fontana, Antonio Alfano, Paolo Basso, Antonio Simonetti e Paolo Capobianco, l'Aurora Murene invece ha schierato il dirigente Mario Logrippo, il direttore tecnico Vito Tummolo e i giocatori Aldo Ricetti, Gerardo Lisanti, Pietro Parrillo e Antonio Parrillo. Nella terna è giunto il pari con le squadre formate da Alfano, Basso e Capobianco da un lato e Ricetti, Perrillo e Perrillo che hanno pareggiato per 8 a 2 e 8 a 1. Nel'individuale Vincenzo Fontana e Gerardo Lisanti hanno pareggiato per 8 a 5 e 8 a 6. Nella coppia Fontana Simonetti hanno superato Lisanti e Parrillo per 8 a 5 e 8 a 0. Nell'individuale Aldo Richetti ha superato Paolo Capobianco per 8 a 4 e 8 a 6. sport@luedi.it

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48 Sport


Pallanuoto B Uomini Pesa il 5-0 rimediato dalla Basilicata Nuoto 2000

«Mazzata per la classifica» Il tecnico Francesco Silipo rammaricato per la sconfitta a tavolino Pallanuoto C Uomini Miglionico striglia la Potenza Nuoto

Il Tritone recupera Moretti ATMOSFERA serena in seno alle due formazioni potentine di pallanuoto maschile, impegnate nel campionato di serie C. In casa Potenza Nuoto, gli atleti di Pasquale Miglionico lavorano duramente in vista del delicato appuntamento di sabato pomeriggio in casa contro il Crotone. Mister Miglionico ha strigliato i suoi pallanotisti, sconfitti sabato scorso dal Valenzano alla Piscina Comunale Michele Riviello per 9 a 8. I giocatori hanno compreso gli errori commessi durante la partita e non hanno alcuna intenzione di giocare contro i pitagorici, orfani dei fratelli Arcuri, squalificati, con il morale sotto i tacchi. Il gruppo del presidente Teo Nigro, ha invece l'obbligo di credere nel successo, pur dovendo confrontarsi con un cliente assai ostico. La settimana di allenamenti proseguirà regolarmente. Lunedì si è svolta la prima seduta di allenamento, dove tecnico e giocatori hanno chiarito le cause della sconfitta patita contro i baresi sabato scorso, evidenziandone i limiti tat-

tici e anche gli errori compiuti nel corso di una partita sfortunata, visti i numerosi legni colpiti da Francesco Nigro e soci. La Potenza Nuoto affronterà alle 14 il Crotone che ha chiesto di anticipare l'orario di inizio del confronto. Il Tritone Potenza, allenato da Giorgio Pappalardo continua ad allenarsi in vista della difficile trasferta di sabato, ore 15, a Cosenza. Il settebello, guidato da Caprarella ha perso sabato scorso contro il Taranto per 17 a 10, un punteggio giudicato eccessivo visto l'impegno profuso in vasca dalla nouvelle vague di Pappalardo. Anche il Tritone, ormai salvo, è alle prese con una settimana di duro lavoro in piscina, dove i giocatori proveranno schemi e alchimie in vista della sfida di Cosenza dove il mister potentino continuerà nella sua politica incessante dedicata alla crescita del vivaio e alla valorizzazione dei giovani. La novità più grossa potrebbe essere costituita dal recupero di Moretti, assente nel corso delle ultime partite di campionato. f.menonna@luedi.it

UMORE pesto in casa Basilicata Nuoto 2000 Potenza dopo la decisione assunta dal Giudice Sportivo del campionato maschile di serie B di assegnare partita persa a tavolino alla squadra potentina a seguito dei ben noti fatti accaduti sabato scorso prima della sfida contro lo Sporting Napoli. Il 5 a 0 a tavolino incassato dai biancoverdi ha creato malumore e sconcerto tra gli atleti e gli addetti ai lavori della Basilicata Nuoto 2000 Potenza. Il presidente Roberto Urgesi ha già presentato ricorso avverso la decisione. La Fin esaminerà gli atti della società potentina nel corso della giornata odierna, o più tardi domattina. Una decisione importante, quella della Fin nazionale che ha praticamente scompaginato i piani della società potentina, reduce da sette vittorie consecutive e con il vento in poppa fino alla scorsa settimana. Lo scoramento negli ambienti potentini è palese. La squadra non ha digerito la decisione del giudice sportivo che ha dunque condizionato la classifica della

Francesco Silipo

Basilicata Nuoto 2000 Potenza. I ragazzi di Francesco Silipo continuano ad allenarsi ugualmente, in vista della sfida di sabato prossimo contro la super capolista e promossa in serie A Muri Antichi Catania. La partita si presenta difficile, visto il momento della squadra potentina. Il complesso di Francesco Silipo non intende abbassare la guardia in questo periodo. La Basilica-

ta Nuoto 2000 Potenza ha svolto il canonico allenamento di martedì sera contro il Pomigliano che potrebbe essere l'avversario di Vittorio Bruschini e compagni anche stasera, sempre alla Piscina Felice Scandone di Napoli. Francesco Silipo ha espresso la sua opinione circa la decisione assunta dal Giudice Unico della Federnuoto affermando quanto segue: “Ovviamente non siamo felici, il 5 a 0 a tavolino ci penalizza troppo. Per la nostra classifica è una mazzata incredibile, dopo sette vittorie consecutive. Attendevamo con ansia e trepidazione il match contro gli atleti di Marco Fusco e, invece tutto si è complicato per noi. La mia squadra ha risentito della decisione del Giudice Unico, tanto che gli allenamenti sono stati svolti in condizioni non ideali”. Ora però bisogna riprendere il cammino, cercare di evitare la sconfitta a tavolino per giocare la gara tanto attesa. L'impresa è disperata, sembra di vivere in apnea… f.menonna@luedi.it

Hockey Under 13, Under 15 e Under 20 impegnate a Modena nel weekend Pallanuoto D Battono il Foggia per 14-12

Tris della Pattinomania Il club materano è l'unico a portare tre team alle finali nazionali LO SCORSO fine settimana si sono svolte le finali nazionali di coppa Italia di hockey su pista. All'importante manifestazione tricolore ha partecipato, senza fortuna, la categoria under 17 della Pattinomania Matera che ha incontrato il Valdagno e il Breganze. Messa da parte l'avventura in coppa, in casa Pattinomania si lavora in vista delle finali nazionali di campionato, che si svolgeranno dal 30 maggio al 1 giugno, con l'obiettivo di raggiungere il miglior risultato possibile. La Pattinomania può, comunque, già festeggiare per essere stata l'unica società italiana di hockey su pista ad essersi qualificata con ben tre categorie: l'under 13 (composta da Valentina Gaudio, Nicola Santochirico, Roberto Cappiello, Gianvito Nicoletti, Gianni Antezza, Emanuele Tralli e Luisa La-

La formazione Under 13 di Michele Barbano

macchia.), l'under 15 (Jseph El Houzi,Valerio Chieco, Gianluca Quatraro, Luigi Stella, Pamela Lapolla, Doriana Taccardi e Odille Panetta) allenate da Michele Barbano e l'under 20 guidata da Roberto Vivilecchia e Giambattista Massari. In vista del prossimo appuntamento modenese, da oltre un mese, le sedute di allenamento delle catego-

rie under 13 e 15 si sono di gran lunga intensificate questo per fare preparare i ragazzi nella miglior maniera possibile. Le formazioni che l'under 13 incontrerà saranno il Valdagno, il Breganze e il Follonica. L'under 15 si sfiderà, invece, con il Beganze, il Viareggio e il Novara e l'under 20 con il Modena, il Sarzana e il Sandrigo.

Si tratta di squadre preparate e arcigne anche perché partecipano a campionati che prevedono una quarantina di partite durante l'inverno a differenza di quanto accade per le squadre del sud che hanno gironi composti da tre o quattro squadre. In casa Pattinomania c'è grande entusiasmo, c'è la grinta giusta per far bene; sia il tecnico Barbano che Vivilecchia sono soddisfatti della crescita mostrata dai ragazzi e , dunque, fiduciosi di poter portare a casa un titolo prestigioso per coronare l'ottimo lavoro svolto dalla “scuola d'hockey” della città dei Sassi. Una scuola che continua a sfornare talenti; ultime, infatti, le convocazioni in nazionale per gli atleti Giacomo e Michele Xiloyannis, Luca e Daniele Santeramo. Lorenzo Tortorelli sport@luedi.it

Poker Sportivo, sono tre i lucani in gara a Campione

Calcio a 5 La kermesse del Csi è alla 14esima edizione

Lion” di Potenza, presieduto da Nicola Stigliani e coordinato da Giovanni Marinelli, delegato regionale Italian Rounders. L'iter di accesso alla semifinale nazionale del 31 maggio ha visto i tre players classificarsi tra i primi 30 nella graduatoria locale e accedere così alla semifinale regionale che si è svolta domenica 10 maggio a Sassano (Sa). A contendersi i 9 posti per Campione c'erano 90 rounders provenienti dai club lucani e campani. Domenica saranno in 95 a Campione a combattere per aggiudicarsi i 19 posti per la finalissima di gennaio 2010. Non ci resta altro che augurare “buon river” ai tre rounders lucani. sport@luedi.it

SARA' presentato oggi il 14esimo Torneo “Maria S.S. della Bruna” organizzato dal Centro Sportivo Italiano di Matera. Con inizio alle ore 19, presso la Sala Convegni della Parrocchia di San Giuseppe Artigiano, si terrà la conferenza stampa con gli interventi del presidente regionale del Csi Basilicata, Eustachio Di Cuia, del presidente provinciale, Nino Di Cuia e del responsabile delle attività sportive, Lorenzo Calia. Inoltre, sarà presentata anche la collaborazione con Lorenzo Calia l'Associazione Beat Beat Sound, gruppo di giovani materani dedito nell'organizzazione di eventi che, nell'occasione proporrà serate musicali e di intrattenimento durante la fase finale della manifestazione sportiva. Contestualmente alla conferenza, saranno stilati i gironi, con il consueto sorteggio.

SARANNO tre i rounders lucani che parteciperanno domenica 31 maggio alla prima semifinale nazionale di Texas hold'em che si svolgerà a Campione d'Italia. “I magnifici 8” è il torneo nazionale organizzato da Italian Rounders e Poker Club by Lottomatica, ideato e pensato per coloro che desiderano laurearsi campioni del poker sportivo aggiudicandosi di fronte alle telecamere di Sky Sport l'accesso al dream Team italiano di Texas hold'em. I tre rounders a contendersi il posto per la finalissima che si svolgerà a gennaio 2010 sono Rocco Silvano, Francesco Cutro e Antonio De Amgelis. I tre qualificati sono players del club “Biliardo

Oggi la presentazione del Torneo della Bruna

L’Agenzia dello sport ha concesso il bis Seconda vittoria nei play off

SECONDO successo in tre gare per l'Agenzia dello Sport. Nei play-off per la promozione nel campionato nazionale di serie C di pallanuoto, i ragazzi dell'allenatore-giocatore Ivan Acquasanta si sono imposti ancora una volta, ottenendo tre punti fondamentali nella rincorsa ai due posti utili per il salto di categoria. Dopo il successo nella piscina di casa di Marconia di Pisticci, la squadra lucana ha superato il Foggia in trasferta, dimostrandosi sempre più una delle compagini più meritevoli per l'ottenimento della promozione. I lucani hanno dovuto ocmunque faticare per ottenere il successo contro il disperato Foggia, che nel quadrangolare play-off aveva già subito due sconfitte. Ma, la voglia di portare a casa un risultato importante da parte dei materani ha prevalso, permettendo ai ragazzi di Acquasanta di chiudere la gara con il punteggio di 14-12. La partita è stat di assoluto equilibrio, considerando che per la squadra foggiana la partita rappresentava davvero l'ultima spiaggia prima di dover quasi certamente abbandonare i sogni di promozione. Primo parziale, infatti, contraddistinto dall'equilibrio in campo e dalla concentrazione assoluta dei foggiani, che chiudevano in vantaggio per 3-2. Anche da parte dei materani, però, l'importante posta in palio si fa sentire e nel secondo tempo della gara i materani mettono la testa avanti,

chiudendo il parziale sul 5-3 e mettendo la gara sul miglior binario, risultato di 7-6. Sempre equilibrio, questa volta fino all'ultimo secondo di parziale, nel terzo tempo, quando entrambe le squadre realizzano quattro reti. Il quarto e decisivo parziale, infine, vede i materani prevalere, questa volta per 3-2, con il punteggio che resta invariato nonostante un rigore assegnato ai locali e ottimamente respinto dall'estremo difensore materano, Erasmo Cardinale. Le realizzazioni dell'Agenzia dello Sport portano le firme di Francesco Acquasanta (quattro reti per lui), Michele Scarciolla (tre), Marco Silletti (tre), ed una a testa per Ivan Acquasanta, Alessio Divella, Giuseppe Visceglia e Lorenzo Popolizio, a dimostrazione dell'ottimo collettivo a disposizione del tecnico, sempre protagonista nel suo insieme. Il girone d'andata dei play-off promozione, dunque, termina con i materani al secondo posto. È la Fimco Maglie con 9 punti ad essere in testa, poi l'Agenzia dello Sport a 6, il Modugno a 3 per via della seconda sconfitta consevutiva ed il Foggia, fermo ancora a 0. Prossimo impegno al vertice per i lucani che dovranno andare a Maglie a lottare per un possibile affiancamento dell'attuale leader del mini girone, sperando di mettere una ipoteca importante sulla promozione. Francesco Calia sport@luedi.it

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Sport 49

Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

Ancora un attacco bellissimo di Di Luca, ma il friulano sulle rampe vola

di ADOLFO FANTACCINI BLOCKHAUS (CHIETI) – Con un violento attacco sferrato ai piedi del Blockhaus, Franco Pellizotti ha staccato tutti e vinto la 17ª tappa, spodestando virtualmente lo spagnolo Carlos Sastre dal podio del 92° Giro d’Italia di ciclismo. Il corridore della Liquigas è volato verso i 1.674 metri del traguardo, coronando un’impresa magnifica e regalandosi il primo successo stagionale, il 12° in carriera. Il friulano ha stretto i denti e si è “mangiato” i 14 km della salita del Blockhaus, accorciata di 5,5 km a causa di problemi legati alla viabilità, in 37’20”, alla media di 24,100 km/h. Pellizotti ieri ha resistito anche al contrattacco di Danilo Di Luca che, sulle rampe del Blockhaus, spinto dall’entusiasmo dei propri conterranei abruzzesi, è partito in quarta e si è trascinato dietro la maglia rosa Denis Menchov, ma anche quella verde, Stefano Garzelli. L’azione di Di Luca (De Luca, come lo chiamano da queste parti), che avrebbe fatto carte false per presentarsi per primo sotto lo striscione d’arrivo davanti ai propri tifosi, è risultata devastante per Carlos Sastre, che non è riuscito a resistere e si è staccato a metà salita. Si è staccato anche Garzelli, una, due, tre volte, ma alla fine il varesino è riuscito sempre a riportarsi sulla maglia ciclamino e su quella rosa di Menchov. Anzi, Garzelli ha fatto di più: si è aggiudicato la volata per il secondo posto, togliendo secondi preziosi proprio a Di Luca, che comunque ha accorciato le distanze dalla vetta della classifica, grazie al gioco degli abbuoni. Per una decina di km la gara appare perfino noiosa, ma il bello deve ancora venire. Il primo a provarci è Voeckler,

Pellizotti al Blokhaus un’impresa da podio ORDINE D’ARRIVO

CLASSIFICA

1. Franco Pellizotti in 2h21’06” alla media di 35,294 km/h

1. Denis Menchov in 72h28’24”

2. Stefano Garzelli a 00’42” 3. Danilo Di Luca a 00’43” 4. Denis Menchov a 00’48” 5. Ivan Basso a 00’57” 6. Marzio Bruseghin a 01’54” 7. Sylvester Szmyd a 01’55” 8. Michael Rogers a 01’59” 9. Carlos Sastre s.t. 10. Lance Armstrong s.t. 11. Levi Leipheimer s.t. 13. Gilberto Simoni a 02’05” 14. F.sco Masciarelli a 02’09” 84. D. Cunego a 11’53”

2. Danilo Di Luca a 00’26” 3. Franco Pellizotti a 02’00” 4. Ivan Basso a 03’28” 5. Carlos Sastre a 03’30” 6. Levi Leipheimer a 04’32” 7. Michael Rogers a 07’05” 8. Stefano Garzelli a 08’03” 9. Tadej Valjavec a 09’58” 10. Marzio Bruseghin a 10’33” 12. Lance Armstrong a 12’17” 17. F.sco Masciarelli a 19’31” 19. Damiano Cunego a 25’34” 26. Gilberto Simoni a 42’24” 28. Gabriele Bosisio a 50’08” 29. Michele Scarponi a 51’15”

Franco Pellizotti taglia il traguardo di Blockhaus

che scatta assieme a Marzoli, Palumbo, Cardenas, Visconti, Chiarini, Bono, Facci, Rabunal Rios e Fernandez Cruz. Di Luca mette davanti i propri uomini che, a 25 km dall’arrivo, danno il cambio a quelli della Cervelo, la squadra di Sastre: il gruppo si mantiene a un paio di minuti dai battistrada. All’inizio della salita, Cardenas resta da solo a condurre la corsa, mentre il gruppo segue a 35”. Poi, parte il polacco Szmyd, gregario di Pellizotti, che prepara l’azione decisiva. A un certo punto

parte anche Armstrong, ma Pellizotti lo prende in contropiede e crea il vuoto alle proprie spalle. A 13 km dall’arrivo, il corridore della Liquigas ha un vantaggio di 8” su Armstrong e di 30” sul gruppo della maglia rosa, che conta 17 unità. Il vantaggio di Pellizotti su Armstrong cresce, Di Luca, Menchov, Basso e Garzelli seguono a 43”. Sastre è in ritardo. A 9 km dall’arrivo, Armstrong perde contatto, cede secondi anche Pellizotti nei confronti di Di Luca, Menchov e Basso, mentre Garzelli si stacca e poi si riporta sotto.

Il finale è tutto di Pellizotti, che vola letteralmente sulle ultime rampe e resiste all’ennesimo, encomiabile contrattacco di Di Luca, che ce la mette proprio tutta per riprenderlo e per staccare Menchov. Lo sprint dei secondi è di Garzelli, ma Di Luca qualcosa riesce ugualmente a rosicchiare a Menchov. Oggi in programma una frazione interlocutoria, da Sulmona a Benevento; domani la scalata del Vesuvio, che alimenta gli ultimi sogni di gloria di chi vuole sfilare la maglia rosa a Menchov.

Danilo Di Luca saluta i suoi conterranei

I COMMENTI

Garzelli e Menchov “beccati” dai tifosi di Danilo Di Luca BLOCKHAUS (CHIETI) – Un clima da stadio, cori da curva, fischi e ululati, gesti poco frequenti nel mondo del ciclismo. La salita che porta al Blockhaus è un tappeto di gente, decine di migliaia di abruzzesi che fanno il tifo per Danilo Di Luca, destinato a contendere fino ai Fori Imperiali di Roma, nella cronometro di domenica prossima, la maglia rosa al russo Denis Menchov. Di Luca ieri ce l’ha messa tutta per regalare un sogno ai propri sostenitori: grinta, carattere, sacrificio, tattica, non sono bastati. Ma non solo: il leader della Lpr, nello sprint dei secondi, è stato perfino beffato da Stefano Garzelli, che gli ha sottratto altri 4” di abbuono. Per questo, sia Menchov che Garzelli, quando si sono presentati sul podio per ritirare le rispettive maglie, sono stati accolti da nemici. «Non vedo perchè dovevo favorire Di Luca, a me nessuno ha regalato niente - le parole di Garzelli, attuale maglia verde di leader dei Gran Premi della montagna -. Io gareggio con la maglia di una squadra abruzzese, quella dell’Acqua & Sapone, Di Luca ha un’alResiste la maglia rosa del russo Denis Menchov

Garzelli batte Di Luca in volata

tra maglia e un’altra squadra. Ho fatto la volata per arrivare secondo. Il mio obiettivo rimane la maglia verde, se non avessi fatto la volata avrei penalizzato Menchov. Io mi sono staccato dieci volte da loro, sono rientrato, non mi ha aiutato nessuno, ho fatto solo la mia corsa, non ho pensato ad altro». Per Denis Menchov, che ieri ha dato una straordinaria conferma della propria forza, conservando quasi senza danni (ha concesso solo po-

chi secondi di abbuono a Di Luca) la maglia rosa, la reazione dei tifosi di Di Luca «è normale». «Non me la prendo per i fischi - spiega il russo - capisco la reazione del pubblico: quando un corridore è così amato può essere normale. Io devo comunque seguire Di Luca e tenere la sua ruota». L’impresa del giorno è stata firmata da Franco Pellizotti. Il corridore della Liquigas è scattato ai piedi del Blockhaus e ha fatto sfracelli,

mietendo vittime illustri. «La maglia rosa è lontana, ma ancora tutto è possibile osserva - tutti pensavano che, dopo la prestazione di lunedìi, il podio fosse troppo lontano per me. Invece... Con questa condizione tutto è possibile; e poi, c’è ancora la tappa del Vesuvio da disputare». «Per noi della Liquigas - spiega - era importantissimo vincere questa tappa, adesso puntiamo come minimo al podio di Roma. Avevamo gareggiato bene, una vittoria di tappa ce la meritavamo. Nessuno è sicuro di vincere al Giro, tutti possono avere una giornata storta. Oggi Menchov si è difeso bene, ma il Vesuvio sarà l’ultima possibilità per noi». Danilo Di Luca è stato soffocato dall’affetto dei conterranei, che gli hanno dedicato decine e decine di striscioni, accogliendolo come il salvatore della patria. «I fischi? Allo stadio si vede di peggio. Menchov non ha mai dato segni di cedimento in salita, io lo guardavo in faccia e lo vedevo non troppo sofferente. Io e Menchov in salita siamo i più forti. Conoscevo questa salita a memoria»

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LOTTO&CONCORSI

Centrati un ambo e due estratti con le nostre previsioni

L’ultima decina per Roma di GIOIA GASPARINI ROMA – La prima delle tre ultime estrazioni di maggio ha visto l'ingresso nel club dei “centenari” del 37 capolista di Firenze. A tenergli compagnia c'è il 27 di Milano con 119 assenze e il 19 di Cagliari con 107 turni. Se non ci saranno cadute clamorose i numeri con un ritardo a tre cifre saliranno a quattro perché il 72 di Cagliari si trova ad una sola lunghezza da quota 100. Il 69, terzo ritardatario di Palermo è stato il numero più vecchio perché sortito dopo 57 estrazioni nulle, a Napoli è uscito il 35 sesto della lista dei grandi assenti dopo 50 turni, a Venezia sono stati pescati il 20, il 49 e l'85 rispettivamente quinto, settimo e ottavo dopo 41 e 40 ritardi. Due gli ambi a valenza doppia: 33-69 estratto a Cagliari e Milano, 3-35 sortito a Milano e Napoli. Nei raggruppamenti numerici segnaliamo il terno della prima decina (2-5-6) a Bari, il terno di figura 6 (1533-69) a Cagliari, il terno di cadenza 0 (10-70-80) a Genova, il terno di controfigura 7 (63-74-85) a Torino, gli ambi gemelli 11-22 a Firenze e 66-77 a Palermo. NAZIONALE. La cadenza 8 con la serie 38-48-68-78-88 e la figura 3 con la serie 3-48-66-75-84 dovrebbero mettersi in evidenza con ambi e terni. Previsione speciale 6-53 per estratto ed ambo. BARI. Avevamo consigliamo la cadenza 6 ed è uscito l'ambo 6-66. Vinto l'estratto con il 6 della previsione speciale. La cadenza 9 con la cinquina 19-29-39-59-79 e la decina 21/30 con la serie 22-23-25-26-28. Previsione speciale 45-77 per estratto ed ambo. CAGLIARI. Per ambo la cadenza 9 con la serie 19-29-39-59-89 e la figura 4 con la serie 13-40-49-67-85. Previsione speciale 19-55 per estratto ed ambo. FIRENZE. Per ambo prendete in considerazione la cadenza 5 con la serie 15-35-45-65-75 e la decina 31/40 con la combinazione 32-34-3537-40. Previsione speciale 78-87 per estratto ed ambo GENOVA. Per ambo segnaliamo la figura 7 con la serie 25-43-61-70-88 e la decina 71/80 con la serie 71-7273-75-77. Previsione speciale 10-45 per estratto ed ambo. MILANO. La cadenza 9 con la serie 9-29-49-69-79 e figura del 4 con la cinquina 22-31-40-76-85 sono ben

SCACCHI

37 22 19 37 16 27 87 88 44 59 73

78 90 107 100 88 119 71 64 72 72 72

58 25 72 47 13 17 53 46 50 24 61

53 87 99 85 75 65 67 61 59 64 71

18 76 21 18 31 40 62 38 82 52 87

43 77 88 70 55 56 62 51 49 57 49

Pronostico concorso n. 64 (del 28/05/2009) 22 35 40 42 59 63 67 74 Il sistema integrale di 8 numeri sviluppa 28 combinazioni. Il costo della giocata è di 14 euro. I numeri più frequenti e più in ritardo calcolati a partire dal concorso n. 87 del 1997, primo concorso ufficiale del SuperEnalotto. Numero 81 85 88 55 90 64 3 1 82 86

Frequenza 132 132 130 129 129 128 127 126 126 124

Numero 60 49 8 56 63 15 51 52 13 70

Ritardo 50 48 46 37 33 31 31 29 26 26

Gli ambi di maggio

BRIDGE

di PASQUALE GRANDE

Alcuni dei partecipanti a Scacchitour

re a compimento una così impegnativa manifestazione. A Filadelfia si sono ritrovati tutti i giovani scacchisti che si erano guadagnati l'ammissione nelle numerose tappe che in circa cinque mesi hanno toccato scuole di quasi tutte le provincie calabresi, con qualche puntatina anche fuori regione. In tutto sono stati 143 i partecipanti, provenienti da Praia a Mare, Tortora, Scalea, Fagnano, Fuscaldo, Rende, Acri, Amantea, Palmi, S.Eufemia d'Aspromonte, Saline Joniche,

9 81 8 52 60 65 30 51 85 42 11

predisposte per ambo. Previsione la controfigura 3 con la serie 14-2536-47-58 e la decina 31/40 con la sespeciale 27-48 per estratto ed ambo NAPOLI. Per ambo la controfigura rie 33-34-36-37-39. Previsione spe7 con la serie 7-18-40-51-62 e la deci- ciale 18-33 per ambo e ambata. na 41/50 con la cinquina 41-42-47- TUTTE. Le terzine da giocare preva48-50. Previsione speciale 16-55 per lentemente per ambo: 15-22-36, 1038-59, 29-30-88, 21-27-39, 42-77estratto ed ambo. PALERMO. Vinto l'estratto con l'83 83. della previsione speciale. La cadenza 4 con la serie 24-34-4464-84 e la decina UNDICI RUOTE di MARIA D’AUTUNNO 41/50 con la cinquina 41-45-46-47-48 offrono buone prospettive per ambo. Previsione speciale 20-61 per estratto ed ambo. 16 - 25 NEL “Magico” mondo dei 90 nuROMA. Per ambo la meri del lotto esistono delle comcadenza 3 con la com- binazioni particolarmente “fortu17 - 3 binazione 23-33-53- nate” abbinate ai vari mesi 63-73 e la decina dell’anno. Tali combinazioni si 18 - 71 81/90 con la serie 81- possono giocare su tutte le ruo82-83-84-90. Previ- te, o su ruota di preferenza per 3 - 14 sione speciale 8-16 ambo e sorti superiori, per un per estratto ed ambo. periodo di 6/7 colpi circa. 45 - 81 TORINO. Per ambo la cadenza 4 con la MESE DI MAGGIO cinquina 14-44-54Per informazioni e chiarimenti te74-84 e la decina lefonare 348-8024342 da marte10 - 42 11/20 con la serie 11dì a sabato dalle 17,30 alle 19 o 12-14-15-16. Previdopo le 21,30. Troverete le mie 14 - 55 sione speciale 10-35 tecniche su BancoLotto di Magper estratto ed ambo. gio. 15 - 10 VENEZIA. Per ambo

Festa dei giovani allo Scacchitour di Filadelfia NELLE BELLE e confortevoli sale dell'Hotel Castelmonardo di Filadelfia (VV), sabato 23 maggio si è giocata la tappa finale di Scacchitour 2009. Ancora una volta è stata una festa, tutta all'insegna degli scacchi giovanili, degna conclusione di un evento attesissimo, giunto alla sua settima edizione, e che anno dopo anno continua a crescere e a sorprendere. Ma, soprattutto, continua a veicolare gli scacchi tra i banchi di scuola permettendo di far conoscere un gioco così formativo e sano a diverse centinaia di ragazzi. Tutto ciò grazie all'A. S. D. “Alto Tirreno Cosentino” i cui componenti hanno ideato e organizzato tutte le edizioni di Scacchitour: il loro efficace modo di operare intriso di uno smisurato interesse per la divulgazione del gioco, non è passato inosservato in tutti questi anni, sì da godersi la stima di sempre più persone (docenti, istruttori, appassionati, Dirigenti scolastici, genitori, gente comune) molte delle quali, in diverso modo, hanno anche prestato la loro preziosa collaborazione, attiva e fattiva, per porta-

45 82 97 73 60 59 67 55 53 59 50

Locri, Sinopoli, Vibo Valentia, Francavilla Angitola e Filadelfia. I finalisti sono stati suddivisi nei tre open A, B e C, rispettivamente riservati alle scuole superiori, medie ed elementari. Nell'open A (26 partecipanti) ha vinto Gad Ahmad di Praia a Mare, davanti a Giuseppe Familari e Pierfrancesco Quintieri, tre nomi ormai affermati nello scacchismo giovanile calabrese. Nell'open B (61 partecipanti) ha primeggiato Vincenzo Violi che ha preceduto Anna

Musolino e Greco Simone. Nell'open C (56 partecipanti) ha vinto Francesco De Crea davanti a Antonino Condina e Maria Bernadeth Daniac. Inoltre, ricordiamo che la gara era valida per la qualificazione alle finali nazionali, in programma a Courmayeur dal prossimo 29 giugno. Oltre a Violi Vincenzo, Zampaglione Davide, Carbone Edoardo e Dania Federico (giocatori di categoria nazionale), hanno acquisito il diritto di partecipare a Courmayer i cadetti Anna Musolino, Greco Simone, Madeo Francesco e Marigliano Alessio; i giovanissimi Luppino Domenico, Pungitore Luca, Condina Antonino, Carbone Graziano, Accurso Alessia Siciliano Roberta; i pulcini De Crea Francesco, Panuccio Carmelo, Cannizzaro Giuseppe e Daniac Maria Bernadeth; i piccoli alfieri Mollace Ruggiero e Basile Giada. APPUNTAMENTI Amantea (CS), 30 maggio2 giugno Campionato Regionale Assoluto della Calabria (Quarti di Finale del 69° Campionato Italiano Assoluto). Per informazioni: 0982. 424476 (Marcello Rametta)

di VITTORIO CATANZARO

“Studenteschi” a Cosenza SONO 34 le formazioni in rappresentanza di 16 Istituti medi superiori che parteciperanno Giovedì 28 maggio alle eliminatorie dei Giochi Sportivi Studenteschi, disciplina Bridge, edizione 2009, da cui usciranno le quattro squadre che si affronteranno nella Finale nazionale di fine settembre. Tra le quattro sedi di gara è presente Cosenza, dove presso l'Associazione bridge si disputerà il raggruppamento centro-sud. All'incontro parteciperanno sei squadre: tre di Salerno, 2 del liceo Scorza di Cosenza ed una del liceo classico sempre di Cosenza. I ragazzi saranno seguiti dagli istruttori Gianni Crupi e Mario Grisolia mentre arbitrerà l'arbitro federale Guido Rose. L'inizio del gioco è previsto per le ore 14 ed i ragazzi giocheranno da 20 a 24 smazzate. La squadra vincente si qualificherà per la finale. Coppa Italia over 59: Sabato 30 si giocherà, a Catanzaro, la fase interregionale. Ai nastri di partenza le squadre Leonetti dell'AB Celico, Genise dell'AB Cosenza e Zamboni dell'AB Catanzaro. La

formula di gara prevede un triplicato su 40 smazzate. La squadra vincitrice affronterà, nel mese di giugno, la vincente del girone Pugliese. Intanto è stata pubblicata la locandina del torneo di Gambarie che si giocherà il 25 e 26 luglio e sarà preceduto, il 24, dal torneo mitchell. L'organizzazione consiglia agli interessati di prenotare per tempo in quanto si prevede un alto numero di squadre partecipanti. Altro importante appuntamento a Roma, sabato 4 luglio, per il torneo sotto le stelle che si giocherà alle Terme di Caracalla con inizio alle ore 19,30. Al termine, in attesa delle premiazioni, ricco buffet offerto dal comitato organizzatore. Consigliamo, a chi ne ha la possibilità, di partecipare al torneo sia per la suggestiva ambientazione che per l'elevato e qualificato numero di giocatori partecipanti ed anche per la modesta quota di partecipazione. L'iscrizione potrà essere effettuata presso la propria associazione sportiva oppure attraverso e-mail all'indirizzo: romasottolestelle@alice.it

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Giovedì 28 maggio 2009


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Giovedì 28 maggio 2009

Il Festival

Carnet

Tre giorni a Irsina alla riscoperta di un’antica tradizione

Sfida tra Torri umane di MARIA ANNA FLUMERO MATERA - Al via il “Festival internazionale delle torri umane”, del “Pizzicantò” e della terza edizione del “Folk Festival”. Location, dal 29 al 31 maggio, l'accogliente città di Irsina, per una tre giorni densa di tradizioni. L'evento è promosso dall'associazione culturale “Terra di Sud Onlus”, dal Comitato Feste della Madonna della Pietà di Irsina, in collaborazione con le associazioni culturali “La Mandragora” e “La Morra di Irsina”, con il contributo della Regione Basilicata e dei Comuni di Irsina e Sitges (Spagna). «Siamo così convinti di riuscire a valorizzare e rappresentare le nostre nicchie e le nostre solide tradizioni». Ecco cosa ha affermato il sindaco di Irsina, Domenico Amenta durante la conferenza stampa che si è svolta ieri mattina presso il municipio materano. «Si tratta di raccontare il territorio in una epoca di dispersione, per questo abbiamo dato anche un taglio oltre la Basilicata. Potrebbe anche essere un primo passo verso un futuro gemellaggio». Il festival si inserisce nel quadro delle iniziative volte a promuovere e sostenere la candidatura di Matera a Capitale Europea della Cultura 2019. «Il Festival ospiterà uno dei più celebri gruppi del genere - ha dichiarato Piero De Mauro, presidente di “Terra di Sud” - gli spagnoli “Colla Jove de Castellers

de Sitges” che realizzeranno una torre umana a 7 piani, i molisani di Castellino del Biferno, gli spagnoli “Moixiganga” di Sitges ed ovviamente da un gruppo di irsinesi che realizzeranno il tradizionale “P'zz'cantò”. Il nostro evento ha lo scopo primario di valorizzare il patrimonio immateriale per non dimenticare la nostra vera identità. Non cerchiamo analogie tre le diverse torti, per ora vogliamo solo fare e creare sistema». Quale il programma? Venerdì sera convegno “Conservazione, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale immateriale: le torri umane nelle tradizione civile e religiosa”. A seguire presentazione dei gruppi di torri e tutte le sere dalla 20.30 “Folk Festival”. Sabato pomeriggio raduno dei gruppi torri umane ed esibizioni. Domenica corteo dei gruppi torri umane e processione della Sacra Immagine della Madonna della Pietà. A mezzanotte premiazione del gruppo vincitore del “Folk Festival”. Ricco anche il programma del “Folk Festival” che si terrà contestualmente. I gruppi in concorso sono: “Gruppo Folk Matera”, i “Figli di Bacco”, i “Cascareà” e i “Ta'Zin”. L' organizzazione si avvale anche del patrocinio del Comune di Matera, Gal Bradanica, Fidas Basilicata e Csv Basilicata e media partner Trm. Per ulteriori informazioni: http://www.torriumane.it/. cultura@luedi.it

La presentazione del festival (Videouno)

La ricerca Il significato nascosto del “Pizzicantò” di GABRIELE DI STASIO* LE TORRI di Uomini sono un patrimonio della Basilicata, da valorizzare come si sta facendo ad Irsina e da riscoprire, come nelle potenzialità di Melfi, Brindisi di Montagna e Ferrandina. Il significato di tali costruzioni è insito in ognuno di noi, sopito dentro i nostri istinti primordiali, nascosto nella voglia del popolo lucano di dire ciò che fu verso chi "stava da sopa". Antico mezzo di espressione della gente lucana, le torri di uomini rappresentano costruzioni forti nella loro instabilità, costruzioni i cui mattoni sono persone, uomini con la loro identità, miseria, paura esistenziale. Una Torre umana è dunque una ribellione intelligente, ironica, sotto forma

di gioco, un'esternazione rara del disaccordo per una vita di stenti e "muraglioni", un grido popolare, ma anche un'arma di contenimento degli antichi maggiorenti locali che "permettevano" solo in quell'occasione. E nel suo significato di identità e comunicazione qualsiasi Torre Umana del mondo è simile: l'elevazione verso il punto più alto, contro ogni legge fisica, per affermare la propria essenza. Nel caso della nostra Basilicata U' P'zz'cantò sarà capace di attuare ciò che nella storia non è mai stato possibile, ci unirà al popolo Catalano, antico nostro dominatore, attraverso la costruzione di semplici, piccole, innocue ma magiche Torri di Uomini. * scrittore e autore di Torri di uomini in Basilicata

La “Border’s Painting” di Copertino MATERA - La Mediateca Provinciale di Matera nell’ambito del progetto “Spazio all’Arte”, dedicato agli artisti che operano nella disciplina della pittura, scultura, fotografia, installazione, illustrazione e grafica, presenta “Border’s Painting”, mostra storica di Tonia Copertino. La mostra sarà inaugurata oggi pomeriggio, alle ore 18.30, nella sala conferenze della Mediateca Provinciale di Matera. Interverranno: Antonello Tolve, critico d’arte e curatore della mostra; Vincenzo Malfa, Direttore della Mediateca Provinciale di Matera; Tonia Copertino, artista. L’artista pugliese, Tonia Copertino, presenta per la prima volta a Matera più di cinquanta opere che ripercorrono la sua carriera artistica: dal disegno espressionista alle "carte riciclate", fino a quando, delineatasi l'esigenza di una fusione intellettuale, crea con i "Sonetti" di John Donne, poeta metafisico di fine 1500, i libri d'artista in carta di riso. cultura@luedi.it

Signoretti scrive la storia di Viggiano

Fotografia di MIMMO MASTRANGELO MOLITERNO - Quello che subito si percepisce dalle immagini (manipolate) di Thomas Ruff è il loro interloquire con la realtà e allo stesso tempo quanto siano deboli le promesse di verità che racchiudono. Il tedesco Thomas Ruff è un fotografo affermato, conosciuto in tutto il mondo per le sue foto freddamente meccaniche, inizia a lavorare tra gli anni settanta-ottanta su delle produzioni in serie (cieli stellati, architetture, ambienti domestici, ritratti…), orientamento questo che continuerà ad essere una costante di tutte le successive scelte artistiche. Il suo sguardo si distingue perché è senza un'ideologia, non include un tutto, ma attesta la nostra necessità di avere tutto. Una sua antologia, curata da Carolyn Christov Bakargiev è in corso fino al prossimo 21 giugno al Museo di Arte Contemporanea del Castello di Rivoli e il catalogo-Electa della mostra viene presentato questa sera (ore 21) allo Spazio Sankara insieme al cortometraggio di Vittoria Siani “Dissolvenze”. Le foto di Ruff sono perfettamente realistiche e proprio in virtù di

G

I nudi di Ruff in un catalogo La presentazione a Moliterno

tale realismo evadono qualsiasi tentativo di individuare indizi che permettano di guardare verso un oltre. “Le mie fotografie - afferma l'artista tedesco - oscillano tra il ritratto assoluto e la configurazione artificiale. L'oggetto ripreso concretamente può ribaltarsi in pittura astratta di campi cromatici”. Tant' è che basta guardare la serie dei 177 nudes (nudi) di scatti pornografici estratti da internet e modificati e manipolati digitalmente per constatare come un' immagine può passare da uno status (socialmente ed iconograficamente) inaccettabile ad una condizione accettabile. Ruff con le sue manipolazioni tecniche mette in crisi l'ideologia del vero a vantaggio dell'ambiguità del verosimile, egli rinventa i generi e mette in risalto le dinamiche percettive, legate alla cultura visiva e anche alla fisiologia dell'occhio. In Ruff l'arte (la fotografia) è intesa come offerta a rendere più acuta la nostra percezione e a riflettere sulla nostra realtà, l'arte è vista dal tedesco come medium di conoscenza sensoriale, che solo nella collaborazione attiva del destinatario del messaggio si realizza concretamente. cultura@luedi.it

“VIGGIANO dalle origini alla fine della dinastia aragonese” di Antonio Signoretti sarà presentato oggi, alle 17,30 presso il centro sociale di Viggiano. Relatore sarà Antonio Capano, direttore del museo archeologico di Grumentum. Interverranno, inoltre, i professori Giuseppe Di Capua, Maria Olivia De Nicola, Maria Rosaria Arleo e Donata Mastandrea, in servizio nell’anno scolastico in corso presso l’Istituto Magistrale “Gianturco”. L’editore é Valentina Porfidio di Moliterno. A curare la recensione del volume i quattro docenti invitati. Le conclusioni, invece, saranno affidate all’autore Antonio Signoretti. cultura@luedi.it

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Cultura&Spettacoli


Nastro d’onore a Scola

Arisa finalista del Mogol

Nastro d'onore per Ettore Scola dal Sindacato dei giornalisti cinematografici: un premio per la sua appassionata storia cinematografica. Il riconoscimento vuole anche sottolineare il valore della commedia italiana d'autore. A Scola sarà consegnato oggi all'Accademia di Francia a Roma in occasione delle candidature ai Nastri d'argento.

Un trono di lacrime

«Tutto l’universo obbedisce all’amore» di Franco Battiato, «Il paradiso dei calzini» di Vinicio Capossela, «A te» di Jovanotti, «Egocentrica» di Simona Molinari, «Luca era gay» di Povia, «Sincerità» di Arisa: sono i sei testi finalisti del Premio Mogol, promosso dalla Regione Valle d’Aosta con lo scopo di premiare il miglior testo pop dell’ anno.

Cala il sipario sui troni più insulsi e tormentati della storia di Uomini e Donne. I due omaccioni (Gionatan e Federico) si accasano rispettivamente con Laura e Pamela. Le due femme fatale (Elga e Claudia) vengono scaricate da Marcelo e Diego. Eliana esce dallo studio in lacrime, Tina se la ride e il pubblico si divide tra pianti, fischi e applausi.

Il corto di Buono e Di Stefano terzo all’European Enterpreunership di Bruxelles

Dolls lucane da podio

Teatro

Ulderico a Stigliano con “Storie di scorie”

di ENZA SALUZZI DUE BAMBINE che vendono le loro bambole e che giocano alla competizione dei prezzi. E' questo il tema del cortometraggio che ha vinto il terzo posto del concorso European Enterpreunership Video Awards 2009 organizzato a Bruxelles. Un concorso di cortometraggi sull'imprenditoria e sulle idee che l'imprenditoria può mettere in atto in un periodo di crisi come questo che si sta attraversando. Il titolo è “Dolls”, ed è il corto lucano che ha vinto il terzo posto nel concorso di Bruxelles appunto. Le protagoniste, le bambine, rappresentano le marche e le strategie che potrebbero essere adottate per superare la crisi. Un tema interpretato dall'innocenza e dall'ingenuità di Rosangela Buono e Clelia Bernardo insieme alle loro bambole da vendere, alla concorrenza e ad una grande idea: creare l'asilo delle bambole. Il corto dura tre minuti e si conclude con un lieto fine. Le due bambine si aiutano nella gestione dell'asilo per bambole. Una gran dell'invenzione che nella sua semplicità racchiude tutto il senso della modernità e del fare imprenditoria in tempi seppur così difficili. Dall'idea di Vincenzo Buono e Antonio Di Stefano da cui il corto è stato interamente realizzato, scritto e diretto. «Lavorare con i bambini riferisce Vincenzo Buono - è stato molto facile, grazie alla loro spontaneità». Una spontaneità che ha fatto raggiungere il podio in un concorso a carattere internazionale. Su 45 video selezionati, “Dolls” ha superato le finali ed ha vinto per l'incisività e soprattutto per la particolarità con cui un tema, non così da bambini, è stato trattato e sviscerato. Il corto è stato girato e realizzato con cura utilizzando il format del cinema muto. In bianco e nero, in velocità tipo le comiche di Charlie Chaplin degli anni ‘20, con l'immancabile pianoforte Honkie Tonkie e le didascalie che compaiono tra un'immagine e l'altra, tra una riflessione e l'altra. Una in particolare: “During a crise good ideas still work” - durante la crisi esistono ancora buone idee” - che è il simbolo del corto e dell'idea stessa di un lavoro innovativo e così rappresentativo

Alcuni fotogrammi del cortometraggio “Dolls”

Un “Nemico pubblico” da Cineclub MATERA - “Nemico pubblico n.1 - L' ora della fuga”. Appuntamento con Jacques Mesrine, il gangster più ricercato della storia di Francia. Ecco il nome della pellicola che sarà proiettata stasera per la rassegna “Il cineclub del giovedì ”, ultima serata di maggio per l'associazione “Cinergia”. L'appuntamento presso il Cinema “Comunale” in tre spettacoli, rispettivamente alle ore 17.15, 19.30 e 21.45. Un film di azione, thriller da non perdere. Centotrenta minuti incontenibili, per la regia di Jean-François Richet. Il soggetto è tratto dal romanzo di Jacques Mesrine "L'Instinct de Mort". Mesrine rientra in Francia dopo aver trascorso un periodo della

quale è questo breve filmato. Un cast non solo “familiare” ma soprattutto un cast che ha già lavorato nel settore dei video-corti. Vincenzo Buono e Antonio Di Stefano, infatti, sono stati già protagonisti del grande successo “Eccheccevo'” di Rocco Messina, che continua ancora a raccogliere consensi su you tube, e che per questo cortometraggio ha realizzato le musiche. Per realizzare il film breve è stato necessario anche il lavoro dei genitori delle bambine, Pino Bernardo e Giovanna Perilli che hanno collaborato al fianco di Antonio e Vincenzo. Per chi volesse seguire il corto su youtube basta digitare “dolls potenza” per poter vivere tra passato e presente nella dolcezza dei bambini e nel significato più adulto del cortometraggio premiato all’European Enterpreunership Video Awards 2009 Bruxelles proprio per la sua originalità. cultura@luedi.it

sua vita in Canada. Stringe di nuovo le sue amicizie criminali e progetta alcune rapine in banca. Pur dimostrando di essere superiore alle forze dell'ordine francesi si ritrova più volte in prigione, riuscendo ad evadere in ogni occasione. Durante il suo ultimo progetto di evasione, fa amicizia con François, un uomo scaltro e di poche parole. Mesrine diventa un mito: inizia la sua campagna mediatica dipingendosi come un estremista politico. La sua guerra contro la polizia francese continua. Diverso dal primo episodio, la seconda parte è più forte, affronta la vicenda da un altro punto di vista. m.a.flum

lontario per la Bosnia dove di MARIA ANNA FLUMERO ha respirato polvere di STIGLIANO - Giovedì sera proiettile all'uranio e si è con “Storie di Scorie” di Ul- ammalato. Tornato in Italia derico Pesce, questa sera n ha fatto domanda alle Poste scena a Stigliano, alle ore Italiane ed è stato assunto. La piccola casa che ha preso 21, presso il centro sociale. «Un teatro civile di de- in affitto è sulla Dora Balnuncia, che nasce da una tea, la finestra si affaccia vera inchiesta e parla alla proprio sul deposito nugente di problemi che la toc- cleare del luogo. Torna in cano da vicino». Così l' ha Lucania per partecipare alla protesta condefinito il giortro il decreto nalista Petro314 emanato ni de “Il corriedal Governo, re della sera”. secondo il quaPareri favorele a Scanzano voli per “Storie Jonico, paese di scorie”, che dove è nato e vuole ricodove suo padre struire prevaha un'azienda lentemente agricola, dovrà l'avvento delnascere il depol'industria nusito unico di cleare italiana scorie nucleari e il pericolo italiane. Nicola che ancora ogsarà tra gli orgi rappresenganizzatori ta. Il testo racdella protesta conta la vita di Ulderico Pesce contro il decreNicola, figlio di un contadino del Meta- to e comincerà ad informapontino che ha lavorato co- re la popolazione e nel conme addetto alle pulizie nel tempo denuncerà la situadeposito nucleare della Tri- zione di alto rischio in cui saia di Rotondella, dove ne- vivono oggi i depositi nugli anni '60 arrivarono 84 cleari di Latina, della Cabarre di uranio radioattivo saccia di Roma, di Caorso. Pesce, lucano doc è defiprovenienti dagli Usa delle quali, 64 sono ancora con- nito dalla critica italiana: servate nel deposito luca- «esponente di spicco della no, altre riprocessate, altre nuova generazione dei narancora sono conservate nel ratori teatrali italiani». E' deposito nucleare della Ca- allievo dell'Accademia di saccia. Nicola, avendo sco- Teatro di Mosca ed ha lavoperto illeciti da parte dell'E- rato come attore con grandi nea è stato licenziato. Suc- maestri quali Albertazzi, cessivamente è partito vo- Sbragia, Lavia.

CINEMA

Scamarcio e gli anni ‘60 Prosegue la rassegna promossa dall’Unitr e di GERARDO TEMPONE VIGGIANO - Quarto appuntamento, oggi, nell'ambito della rassegna di cinema organizzata dall'amministrazione comunale in uno con la locale Unitrè. Nell'ambito della rassegna, che quest'anno accende i riflettori su uno dei più importanti microcosmi della vita sociale, la famiglia, va in scena “Mio fratello è figlio unico” di Daniele Lucchetti, con Angela Finocchiaro, Luca Zingaretti, Riccardo Scamarcio, Elio Germano e Anna Bonaiuto. Il film è ambientato nella Latina degli anno '60. Anni in cui la vita non era per niente facile. Anni in cui le famiglie dovevano far crescere i figli con quello che avevano a disposizione, cercando di dar loro una buona educazione. Accio, il protagonista, è il più giovane di tre fratelli, e la sua vita si svolge fra ideali ora vivi e poi dimenticati e in perenne lotta con il fratello con il quale condivide gioia e miseria. Di

spessore la regia. Uno sguardo, un primo piano. Il movimento degli occhi, ora persi, ora accesi per reagire a una situazione che in quel momento è la più importante. Luchetti sa che il suo cinema è personale, tocca la politica, la affronta, ma ciò che gli importa veramente sono le persone, perché sono loro che fanno il mondo. Quei volti, sui cui dettagli spesso insiste per dare ai protagonisti quel qualcosa di incerto, sono l'anima dei suoi film. Mentre racconta la storia dell'Italia del '68, che a Latina non arriva, fra nero e rosso, due uomini legati dallo stesso sangue si confrontano, e Accio, sempre alla ricerca di una fede, che sia cristiana o fascista, per poi quasi perdersi nella sinistra, è la rappresentazione unica di un'incertezza manifesta di un paese allo sbando. Elio Germano è superlativo, e tiene testa a Scamarcio che buca lo schermo con i suoi occhi verdi e il timbro vocale sicuro. Intorno a loro si muovono la Finoc-

Germano e Scamarcio in una scena del film

chiaro, magnifica madre, e Zingaretti, fedelissimo al Duce, perfetti comprimari di un dramma estremamente personale. La crescita di un uomo, forse non era mai stata così profonda nel cinema italiano attuale, portandoci a scoprire come l'umanità può essere raccontata anche con la forza delle immagini e delle parole. Inizio della proiezione alle ore 18,30 presso il locale centro sociale. cultura@luedi.it

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Cultura e Spettacoli 53

Giovedì 28 maggio 2009


Giovedì 28 maggio 2009

l’Oroscopo ARIETE 21/3 - 20/4

Rendetevi disponibili a nuovi approcci al lavoro: la situazione sta evolvendo e dovete stare al passo. In amore avete imboccato la strada giusta.

TORO 21/4 - 20/5

Una serie di fortunate circostanze vi spinge all'azione nella vostra attività. Un amore arriverà del tutto inaspettato.

GEMELLI 21/5 - 21/6

Nel lavoro un viaggio, molto stressante, potrebbe aprirvi nuovi orizzonti: fatene tesoro. In amore non sottovalutate la concorrenza.

CANCRO 22/6 - 22/7

Se saprete essere convincenti i superiori daranno parere positivo a una vostra idea innovativa. Indecisione pericolosa in amore.

LEONE 23/7 - 23/8

Nel lavoro cercate di capire dove avete sbagliato. Si siete single guardatevi intorno con disponibilità, poi chissà cosa può succedere.

VERGINE 24/8 - 22/9

Nel lavoro qualcosa di interessante si profila all'orizzonte. Vita affettiva piuttosto inconcludente.

ilCruciverba

ilRebus

BILANCIA 23/9 - 22/10

A prezzo di qualche sacrificio riuscirete a spianarvi la strada verso il successo. Potete essere orgogliosi di voi. Influssi positivi in amore.

SCORPIONE 23/10 - 22/11

Un problema di lavoro è ormai maturo per una soluzione drastica: non tergiversate. In amore siete poco affidabili.

SAGITTARIO 23/11 - 21/12

Nel lavoro lasciatevi guidare dall'esperienza e dall'intuito. In amore qualcosa di interessante è a portata di mano.

CAPRICORNO 22/12 - 20/1

Avete perso fin troppo tempo dietro affari rivelativi fallimentari: aprite gli occhi. In amore avete troppi dubbi.

Soluzione _____________________________________

ilSudoku

di Pasquale Grande

Completare lo schema inserendo in ogni casella vuota un numero da 1 a 9, in modo tale che ogni riga , ogni colonna e ogni riquadro di 3x3 caselle, contengano, in qualunque ordine, tutti i numeri dall’ 1 al 9.

ACQUARIO 21/1 - 19/2

Nei rapporti di lavoro non sottovalutate l'importanza della diplomazia. Aspettate l'amore a braccia aperte.

leSoluzioni

PESCI 20/2 - 20/3

REBUS:

mani e rose MI; D è serto = Maniero semideserto

Nuove soddisfazioni e nuovi stimoli nel lavoro arriveranno dalla vostra creatività. L'amore può durare, ma bisogna anche impegnarsi.

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54 Rubriche


PRIMA SERATA

17.15

21.05

ATTUALITÀ

TELEFILM

20.35

SOAPOPERA

21.10

SHOW

21.10

FILM

GIOCO

20.30

23.35

SHOW

Lamberto Sposini

Squadra speciale Cobra 11

Patrizio Rispo

Barbara D’Urso

06.45 -AttualitàUnomattina 07.00 -TelegiornaleTg 1 07.30 -TelegiornaleTg 1 L.I.S. 07.35 -RubricaTg Parlamento 08.00 -TelegiornaleTg 1 08.20 -AttualitàTg 1 Le idee 09.00 -TelegiornaleTg 1 09.30 -TelegiornaleTg 1 Flash 10.50 -RubricaAppuntamento al cinema 11.00 -RubricaOcchio alla spesa 11.25 -Previsioni del tempoChe tempo fa 11.30 -TelegiornaleTg 1 12.00 -GiocoLa prova del cuoco 13.30 -Telegiornale Telegiornale 14.00 -RubricaTg 1 Economia 14.10 -RubricaVerdetto Finale 15.10 -RubricaFesta italiana 16.50 -RubricaTg Parlamento 17.00 -TelegiornaleTg 1 17.10 -Previsioni del tempoChe tempo fa 17.15 -AttualitàLa vita in diretta 18.50 -QuizL'Eredità 20.00 -Telegiornale Telegiornale

06.00 -VideoframmentiScanzonatissima 06.25 -Reality ShowItalian Academy 2 06.55 -RubricaQuasi le sette 07.00 -RubricaCartoon Flakes 10.00 -TelegiornaleTg2punto.it 10.50 -EVENTO Elezioni Europee 2009 11.00 -Diretta dal QuirinaleCelebrazione della Giornata dell’Africa 13.00 -TelegiornaleTg 2 Giorno 13.30 -RubricaTg 2 Costume e società 13.55 -RubricaTg 2 Medicina 33 14.00 -Reality ShowItalian Academy 2 15.00 -RubricaItalia allo specchio 16.15 -Talk Show Ricomincio da qui 17.20 -Real TvPresa diretta - Academy 18.05 -TelegiornaleTg 2 Flash L.I.S. 18.10 -News Rai Tg Sport 18.30 -Telegiornale Tg 2 19.00 -Miniserie7 Vite arrivano gli Arabi 19.25 -Sit ComPiloti 19.35 -TelefilmSquadra Speciale Lipsia 20.25 -GiocoEstrazioni del Lotto

06.00 -AttualitàRai News 24 06.30 -AttualitàIl caffè di Corradino Mineo 07.30 -AttualitàTGR Buongiorno Regione 08.00 -RubricaLa storia siamo noi 09.15 -RubricaVerba volant 09.20 -RubricaCominciamo bene 12.00 -TelegiornaleTg 3 12.25 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 12.45 -AttualitàLe storie - Diario italiano 13.05 -TELENOVELA Terra nostra 14.00 -TelegiornaleTg Regione 14.20 -TelegiornaleTg 3 14.50 -RubricaTGR Leonardo 15.00 -RubricaTGR Neapolis 15.10 -TelegiornaleTg 3 Flash LIS 15.15 -Sport92° Giro d'Italia - Ciclismo 18.00 -SportConcorso ippico Piazza di Siena - Equitazione 18.55 -Previsioni del tempoMeteo 3 19.00 -TelegiornaleTg 3 19.30 -TelegiornaleTg Regione 20.00 -AttualitàBlob 20.10 -TeleromanzoAgrodolce

06.00 -RubricaPrima Pagina 07.55 -NewsTraffico 07:57 - Previsioni del tempoMeteo 5 07:58 - RubricaBorsa e monete - di finanza 08.00 -Telegiornale Tg 5 Mattina 08.40 -AttualitàMattino Cinque 10.00 -TelegiornaleTg 5 - Ore 10 10.05 -AttualitàMattino Cinque 11.00 -RubricaForum 13.00 -Telegiornale Tg 5 13:39 - Previsioni del tempoMeteo 5 13:40 - Soap Opera Beautiful 14.10 -TeleromanzoCentoVetrine 14.45 -Talk ShowUomini e donne 16.15 -Rotocalco Pomeriggio Cinque 18.00 -TelegiornaleTg5 minuti 18.50 -Quiz Chi vuol essere milionario? 20.00 -Telegiornale Tg 5

07.10 -TelefilmQuincy 08.10 -TelefilmHunter 09.00 -TelefilmNash Bridges 10.05 -Soap OperaFebbre d'amore 10.30 -TelefilmUltime dal cielo 11.30 -TelegiornaleTg 4 11:38 - NewsVie d'Italia 11.40 -TelefilmUn detective in corsia 12.25 -TelefilmDistretto di polizia 13.30 -Telegiornale Tg 4 13.55 -Previsioni del tempoMeteo 14.00 -RubricaSessione pomeridiana: il tribunale di Forum 15.45 -TelefilmWolff un poliziotto a Berlino 16.45 -Soap OperaSentieri 16.55 -FilmL'orfana senza sorriso con Greer Garson, Walter Pidgeon, Agnes Moorehead - regia di Jean Negulesco (USA) - 1953 18.55 -Telegiornale Tg 4 19.20 -Previsioni del tempoMeteo 19.35 -Soap OperaTempesta d'amore

06.35 -Cartoni 09.00 -Sit ComWilly, il Principe di Bel Air 09.25 -TelefilmXena 10.20 -TelefilmBaywatch 11.15 -TelefilmSupercar 12.15 -RubricaSecondo voi 12.25 -TelegiornaleStudio Aperto 13.00 -NewsStudio Sport 13.35 -GiocoMoto GP quiz 13.40 -CartoniYu Gi Oh! 5d's 14.05 -CartoniDetective Conan 14.30 -CartoniI Simpson 15.00 -Film TvPopstar - Commedia con A. Carter, A. Austin - regia di Richard Gabai (USA) - 2005 16.55 -Sit ComHannah Montana 17.30 -CartoniBakugan 17.45 -CartoniGormiti 18.05 -CartoniSpongebob 18.30 -TelegiornaleStudio Aperto 19.00 -NewsStudio Sport 19.30 -CartoniI Simpson 19.50 -Sit ComCamera Café - Ristretto 20.05 -Sit ComCamera Café

06.00 -TelegiornaleTg La 7 / Meteo / Oroscopo / Traffico 07.00 -RubricaOmnibus 09.15 -AttualitàOmnibus Life 10.10 -TelegiornalePunto Tg 10.15 -RubricaDue minuti un libro 10.20 -RubricaMovie Flash 10.25 -TelefilmIl tocco di un angelo 11.25 -RubricaMovie Flash 11.30 -TelefilmMike Hammer 12.30 -Telegiornale Tg La7 12.55 -NewsSport 7 13.00 -TelefilmL'ispettore Tibbs 14.00 -FilmAmante di guerra con Robert Wagner, Steve McQueen (I), Shirley Anne Fields regia di Philip Leacock (GB) - 1962 16.00 -RubricaMovie Flash 16.05 -TelefilmRelic Hunter 17.05 -RubricaAtlantide, Storie di uomini e di mondi 19.00 -TelefilmThe District 20.00 -Telegiornale Tg La7

20.30 -Gioco Affari tuoi 21.10 -Miniserie Butta la luna 2 23.25 -Telegiornale Tg 1 23.30 -AttualitàPorta a Porta

20.30 -Telegiornale Tg 2 20.30 21.05 -Telefilm Squadra speciale Cobra 11 22.50 -EVENTO Elezioni Europee 2009 23.30 -Telegiornale Tg 2

20.35 -Soap OperaUn posto al sole 21.05 -EVENTO Elezioni europee 2009. Conferenza stampa 21.50 -EVENTO Elezioni europee 2009. Conferenza stampa 22.35 -TelegiornaleTg 3 22.40 -ShowParla con me

20:30 - Tg satirico Striscia la notizia - La voce della supplenza 21.10 -Show Lo show dei record

20.30 -TelefilmWalker Texas Ranger 21.10 -Film The untouchables - Gli intoccabili con Kevin Costner, Sean Connery, Robert De Niro - regia di Brian De Palma (USA) - 1987

20.30 -Gioco La ruota della fortuna 21.10 -Telefilm C.S.I. scena del crimine 23.00 -Telefilm C.S.I. scena del crimine

20.30 -AttualitàOtto e mezzo 21.10 -FilmBello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata con Alberto Sordi, Claudia Cardinale - regia di Luigi Zampa (Italia, Australia) - 1971

01.05 -TelegiornaleTg 1 01.50 -RubricaSottovoce 02.20 -RubricaFuoriclasse canale... 02.50 -VideoframmentiSuperStar 03.20 -FilmIl nome della rosa con S. Connery - regia di Jean Jacques Annaud (USA) - 1986

23.45 -TeatroPalco e retropalco 01.15 -RubricaTG Parlamento 01.25 -Real TvItalian Academy 2 02.15 -RubricaTg 2 Costume e società 02.35 -TelefilmSecrets 03.15 -RubricaInconscio e magia 03.25 -VideoframmentiCercando...

00.00 -TelegiornaleTg 3 Linea notte 00.10 -TelegiornaleTg Regione 01.10 -RubricaGiro notte 01.40 -RubricaCult Book 02.10 -MUSICA La Musica di Raitre 02.45 -AttualitàRai News 24 02.50 -RubricaNext

23.50 -AttualitàTerra! 00.50 -TelegiornaleTg 5 Notte 01.20 -Tg satiricoStriscia la notizia 02.45 -TelefilmThe Guardian 03.40 -TelegiornaleTg 5 Notte 04.15 -TelefilmSquadra emergenza 05.30 -TelegiornaleTg 5 Notte

23.35 -FilmAmerican History X con E. Norton - regia di Tony Kaye (USA) - 1998 01.55 -RubricaMusic Line - Clip parade 15 - di musica 02.15 -RubricaStasera a teatro 02.20 -FilmGangster n. 1

23.55 -Real TvReal C.S.I. 00.50 -NewsStudio Sport 01.15 -TelegiornaleStudio Aperto 01.30 -MusicaleTalent 1 Player 02.10 -TelefilmSix Feet Under 04.00 -FilmCherry falls - Il paese del male

23.35 -ShowVictor Victoria 00.50 -TelegiornaleTg La7 01.00 -AttualitàOtto e mezzo 01.10 -RubricaMovie Flash 01.55 -TelefilmAlla corte di Alice 02.55 -RubricaDue minuti un libro 03.00 -AttualitàCNN News

The untouchables Gli intoccabili

La ruota della fortuna

Victoria Cabello

leTrame

LA 7

ORE 14.00

ITALIA 1

ORE 15.00

RETE 4

ORE 16.55

AMANTE DI GUERRA

POPSTAR

L’ORFANA SENZA SORRISO

con R. Wagner, S. McQueen - regia di Philip Leacock (G.B.) - 1962

con A. Carter, A. Austin, D. Cassidy, K. K. Williams - regia di Richard Gabai (Usa) - 2005

con G. Garson, W. Pidgeon - regia di Jean Negulesco (Usa) - 1953

Buzz, capitano pilota presso una base americana in Inghilterra, non è molto amato dai suoi colleghi. In particolare il suo secondo pilota Ed Bolland lo odia da quando lui ha tentato di rubargli la ragazza. Al ritorno da una missione più rischiosa delle altre, il loro aereo viene colpito. Ed si lancia con il paracadute, mentre Buzz tenta fino all'ultimo di salvare l'apparecchio e precipita con lui...

LA 7

ORE 21.10

BELLO, ONESTO, EMIGRATO AUSTRALIA....

J.D. McQueen è un giovane divo del pop: la madre decide però di trasferirlo da un istituto privato alla locale high school, dove la sua più grande fan, Jane Brighton, è una studentessa modello. J.D. la frequenta e lei va in brodo di giuggiole, almeno finché non capisce che il ragazzo è interessato solo ai suoi voti...

RETE 4

ORE 21.10

THE UNTOUCHABLES - GLI INTOCCABILI

con C. Cardinale, A. Sordi -regia di Luigi Zampa (Ita/Australia) - 1971

con K. Costner, S. Connery, R. De Niro - regia di Brian De Palma (Usa) - 1987

Amedeo, italiano ormai non più giovane emigrato in Australia, decide che è arrivato il momento di accasarsi e, ritenendo le australiane troppo emancipate per i suoi gusti, fa venire dall'Italia Carmela. Il fatto che lui non sia bello, anzi soffra di epilessia, e che lei non sia illibata, anzi sia un'ex prostituta, non impedisce ai due...

Durante gli anni del proibizionismo, un agente del Ministero del Tesoro americano, Ness, per combattere il crimine e riuscire a "incastrare" Al Capone, forma una squadra non ufficiale di agenti. Ne fanno parte un giovane tiratore, un poliziotto in pensione saggio e incorruttibile e un contabile. Due di loro ci rimettono la pelle, ma il gruppo degli...

I McChesney, una coppia di protestanti che vive in Canada, conoscono per caso un'orfanella cattolica e decidono di adottarla. Gli avversari politici dell'uomo non vedono l'ora di approfittare della situazione per creare uno scandalo. Anche la comunità del paese si dimostra ostile all'adozione. Tutto sembra volgere decisamente alla tragedia quando la piccola viene ingiustamente...

RETE 4

ORE 23.35

AMERICAN HISTORY X con E. Norton, E. Furlong, B. D'Angelo - regia di Tony Kaye (Usa) - 1998 Spinto dal desiderio di trovare qualcosa su cui scaricare la sua rabbia, Derek diventa il leader di un movimento razzista che sostiene la supremazia dei bianchi. Le spedizioni punitive del suo gruppo e le risse continue culminano in un brutale omicidio. In prigione si ravvede, ma ad aspettarlo all’uscita c’è il fratello Danny, che lo vede come un modello da imitare...

L’Isola dei segreti batte la fatina Balivo RAI UNO Affari tuoi L'eredita' I sogni son desideri L'eredita' la sfida

ora 20.43 19.49 21.17 18.50

ascolto 5.964 4.928 4.033 3.101

RAI DUE Squadra speciale cobra Tg2-costume e societa' Squadra speciale cobra. Tg2-medicina 33

21.53 13.33 21.04 13.55

2.251 2.135 1.918 1.431

RAI TRE Ballaro' Un posto al sole Parla con me Agrodolce

21.11 20.35 23.27 20.11

4.218 2.644 1.412 1.355

CANALE 5 Striscia la notizia L'isola dei segreti Beautiful Cento vetrine

20.44 21.30 13.41 14.13

6.650 4.605 4.409 3.944

ITALIA 1 Duplex-un appartamento I simpson Detective conan Camera cafe'

21.15 14.33 14.08 20.15

2.942 2.546 2.174 1.805

RETE 4 Walker texas ranger Sessione pomeridiana Nel centro del mirino Tempesta d'amore

20.29 14.05 21.14 19.42

1.725 1.698 1.656 1.574

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

Televisioni 55

Giovedì 28 maggio 2009


CDA RAI, VIA LIBERA ALLE NOMINE

FIAT: DA BERLINO A MELFI

Il Financial Times: «Berlusconi un pericolo» Franceschini: «Gli affidereste i vostri figli?» Non passa la mozione di sfiducia contro il premier

Stop allo sciopero Ergom, produzione ripresa Oggi le aziende incontrano i sindacati La Opel: «Torino e Magna migliorino le offerte»

alle pagine 6 e 7

alle pagine 10 e 11

www.ilquotidianodellabasilicata.it

Anno 8 n.130€ 1.00

Giovedì 28 maggio 2009

Direzione e Redazioni: POTENZA, via Nazario Sauro 102, cap 85100, tel. 0971-69309, fax 0971-601064; MATERA, Piazza Mulino 15, cap 75100, tel. 0835-256440, fax 0835-256466

Potenza Ospedale San Carlo: i lavori già appaltati. Ecco l’iter e gli intoppi degli ultimi anni

Il padiglione A sarà sostituito La battaglia sulla sicurezza sismica portata avanti e vinta dal Quotidiano il dibattito

SPORT

L’esultanza di Messi dopo il 2 a 0

L’ospedale San Carlo

Documenti introvabili: tutto fermo al 2007. Il carteggio tra l’ex manager Cannizzaro e la Regione

E il San Carlo rispose (tardi ma rispose) di PARIDE LEPORACE alle pagine 8 e 9

MARINAGRI

Il consulente all’Alsia «Bisogna costituirsi parte civile al processo» a pagina 17

ULTIM’ORA

Irsina, cade la giunta Le baruffe interne al Pd provocano la crisi nel comune di Irsina. Ieri sera infatti il Bilancio proposto dalla giunta di Domenico Amenta non è passato bocciato da 9 voti contro 8, 2 gli astenuti (l’ex Sdi e l’ex assessore Udeur). Decisivi i 4 pollici versi degli autosospesi consiglieri del Pd.

Basket C1 Sconfitta la Corporelle Volley B2 Virtus subito vincente Melfi Navazio:«Situazione nera» Bawer Lorusso pronto a subentrare

Doroteismo tra privilegi e libertà di MAURO A. TITA Carissimo direttore, In questi giorni è sembrato che la società dorotea lucana abbia avuto una presenza forte con un…" riflesso " nazionale ( vedi Annivesario RAI ) Qualcuno dirà… che c'entra la RAi con il Doroteismo ?( La risposta è già insita nella domanda). Credo di avere diritti di primogenitura su doroteismo e riqualificazione dei servizi alla persona con una elementare analisi costi/benefici , mai posta in essere. Lo abbiamo ribadito fino alla noia. Il doroteismo non è solo democristiano. Il doroteismo è un modo di essere e , soprattutto, è un modus operandi dop lucano … che è stato vincente per oltre cinquant'anni. segue a pagina 15

La politica

Segreteria Pd Da oggi Restaino alle pagine 8 e 9

POTENZA

Gli operatori turistici bloccano i cantieri del ripascimento costiero per la qualità del materiale scaricato

Il tuo S. Gerardo

«Via questa sabbia con le pietre da Metaponto»

Storie curiosità e persone nella piazza della festa del patrono a pagina 21

METAPONTO - “Questa sabbia non è da Metaponto”. Tutti insieme gli operatori turistici metapontini, nella giornata di ieri, hanno detto no alla sabbia usata per il ripascimento. Il no giunge dopo aver constatato che oltre alla sabbia, tra i cumuli scaricati dai camion, vi è la presenza di piccole pietre. a pagina 39

La vita scema man mano che ci rincretiniamo.

E' vietata la riproduzione, la traduzione, l'adattamento totale o parziale di questo giornale, dei suoi articoli o di parte di essi con qualsiasi mezzo, elettronico, meccanico, per mezzo di fotocopie, microfilms, registrazioni o altro

La Champions è catalana


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